Acque termali - Biennale Internazionale per l`Incisione "Premio Acqui"

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Acque termali - Biennale Internazionale per l`Incisione "Premio Acqui"
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Premio Acqui
VIII Biennale Internazionale per l’Incisione
“Acque termali”
Acqui Terme, Portici di via XX Settembre en plein air
23 giugno - 8 luglio 2007
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Con il Patrocinio di
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche Milano
Catalogo a cura di
Patti Uccelli Perelli
ROTARY INTERNATIONAL
Distretto 2030 - ITALIA
Governatore
Gino Montalcini
Testi del catalogo
Enzo Pellai
Elena Pontiggia
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Acqui Terme
Fondazione CRTO
Rotar y Club Acqui Terme
Segreteria
Mariangela Casaleggio
Zeffira Lacqua
Con il contributo di
Antica Casa Vinicola Scarpa
Antiche Dimore srl
Arredamenti F.lli Larocca
Banca d’Alba
Comune di Acqui Terme
Consorzio Brachetto d’Acqui
Enoteca Regionale di Acqui Terme
Fondazione crto
Giuso spa
Giraudi Cioccolato Artigianale
Governatore Distretto 2030
Imeb srl
Istituto Nazionale Tributaristi
Olio Giacobbe
Pompe Garbarino spa
Regione Piemonte
Space Cannon vh spa
Terme di Acqui spa
Tricot Harden srl
I nostri ringraziamenti sono rivolti a
PREMIO ACQUI
VIII Biennale Internazionale per l’Incisione
8th International Biennial of Engraving
Sito Internet
Revilla Networks Italia
Giovanni Oliva, Assessore alla Cultura
della Regione Piemonte;
Sen. Adriano Icardi, Presidente del Consiglio
Provinciale di Alessandria;
Rossa Maria Rita, Assessore alla Cultura
della Provincia di Alessandria;
Danilo Rapetti, Sindaco di Acqui Terme;
Vincenzo Roffredo, Assessore alla Cultura
di Acqui Terme;
Andrea Mignone, Presidente Terme Acqui SpA;
Paolo Ricagno, Presidente Consorzio Brachetto;
Michela Marenco, Presidente Enoteca Regionale;
Patti Uccelli Perelli, Antonio Conte, Pier Giorgio Frigo;
Fratelli Larocca; Pier Giorgio Benzi; Stefano Ricagno;
German Revilla; Cristian Fassi; Pippo Baccalario;
Massimo Petrone; Moreno Foglino;
Riccardo Alemanno; Tina Olmo Dacasto;
Elisabetta Fratelli Franchiolo; Adriano Benzi;
Associazione Nazionale Alpini Sezione Acqui Terme
Mazzotta
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Premio Acqui - Biennale Internazionale per l’Incisione
Segreteria: piazza Italia 9 - 15011 Acqui Terme (Al), Italy
Tel +39 0144 57937 - Fax +39 0144 57626
www.acquiprint.it
[email protected]
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La Biennale Internazionale per l’Incisione è divenuta ormai
una delle più importanti manifestazioni del settore, favorendo lo scambio interculturale e contribuendo alla promozione dell’immagine della nostra città nel mondo. Infatti sono oltre 800 le opere giunte da tutto il mondo che propongono le tecniche tradizionali e sperimentali dell’arte incisoria e che, per quest’ottava edizione, potremo ammirare
en plein air dal 23 giugno, giorno dell’inaugurazione. Un sentito ringraziamento va all’Associazione Biennale Internazionale per l’Incisione presieduta dal Dott. Giuseppe Avignolo, ideatore e responsabile dell’iniziativa, che unitamente
alla Regione Piemonte, alla Fondazione CRTO ed al Rotary
Club di Acqui Terme ha consentito l’affermazione di questa importante manifestazione.
The Biennale Internazionale per l’Incisione has established itself as one of the most important events for the sector of the
graphic arts, offering not only a vital platform for intercultural
exchange, but also bringing the city of Acqui Terme to the attention of a world audience. Over 800 works have been submitted from all over the globe, some employing traditional techniques of etching and engraving, others experimenting new approaches. Furthermore, inaugurated on 23 June, this year’s
exhibition will take place en plein air. Our heartfelt thanks go
to the Associazione Biennale Internazionale per l’Incisione,
chaired by the originator and founder of the event Giuseppe
Avignolo who, with the united forces of the Piedmont regional authorities, the Fondazione CRTO, and the Rotary Club of
Acqui Terme, made possible this important cultural event.
Vincenzo Roffredo
Assessore alla Cultura, Acqui Terme
Vincenzo Roffredo
Culture Chairman, Acqui Terme
Danilo Rapetti
Sindaco di Acqui Terme
Danilo Rapetti
Mayor of Acqui Terme
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Sommario / Contents
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Introduzione / Introduction
Giuseppe Avignolo
Picasso e le Metamorfosi / Picasso and The Metamorphoses
Elena Pontiggia
Premio Acqui
VIII Biennale Internazionale per l’Incisione /
8th International Biennial of Engraving
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Giuria di accettazione del Premio Acqui
Verbale della Giuria di accettazione
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Verbale della Giuria popolare
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Elenco degli artisti iscritti all’VIII Premio Acqui /
The Artists Who Entered the Competition
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Opere premiate, segnalate ed esposte in mostra
Sezione ex libris. Concorso “Acque termali” /
Ex Libris section. “Acque termali” Competition
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Dichiarazione di Milano sull’incisione originale /
Declaration of Milan on Original Engraving (1994)
143
“Acque termali” ed ex libris / “Acque termali” and Ex Libris
Enzo Pellai
147
Elenco degli artisti partecipanti al Concorso ex libris /
List of the Artists Who Entered the Ex Libris Competition
149
IV Mostra concorso ex libris. Verbale della giuria
150
Ex libris premiati ed esposti in mostra
165
Indice degli artisti le cui opere sono illustrate nel catalogo /
Index of the Artists Whose Works are Illustrated in the Catalogue
© 2007 Premio Acqui
© 2007 Edizioni Gabriele Mazzotta
Foro Buonaparte 52 - 20121 Milano
ISBN 978-88-202-1842-3
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Introduzione / Introduction
Following the resounding success of the “Biennale del Centenario”, this eighth edition of the Biennale Internazionale per
l’Incisione has become an unmissable appointment for aficionados of etching and engraving, while for the city of Acqui
Terme it offers a prestigious showcase for cultural promotion,
with inevitable repercussions in economic terms and for the
influx of visitors. The “Premio Acqui – Biennale Internazionale
per l’Incisione” is now well beyond its trial period, during
which it steadily gained ground outside Europe, acquiring a
more cosmopolitan dimension each year, with the participation of skilled engravers from all over the world. If the event
accurately reflects the global climate in which any art form germinates and develops, the Premio Acqui is an important
gauge of the state of graphics today. The event is not, however, a mere overview. Art is often reactive, it presages, designates,
or prefigures alternatives, invents new ways out, thirsts for renewal and evasions, it leaps ahead, or alternatively it expresses perplexities, disquiet, obsessions and – why not? – a degree of wishful thinking.
The novelty this year, however, is of a quite different nature.
This time the show reaches out toward a more general public
and takes an outdoor location, thereby breaking out of the stuffy
enclosures of the exhibition halls and the segregation of museum spaces. This is both a challenge and a gamble. By setting
up the installation under the arcades of Via XX Settembre, the
exhibition moves out onto the street, en plein air so to speak,
in this case in the very heart of the city. Designed by the architect Antonio Conte, the installation aims to find a cogent
symbolic import that combines art with geometric rigour and
spontaneity, something along the lines of Baudelaire’s fabled
intuition. In this way it seems to us that the message of art –
Eccoci, dopo il grande successo della “Biennale del Centenario”, all’ottava edizione di questa manifestazione artistica
che per gli amanti dell’incisione è ormai divenuta un imprescindibile appuntamento e per la città di Acqui Terme una
prestigiosa occasione di promozione culturale e, per così dire, una vetrina di singolare appeal, passibile di ricadute turistico-economiche di rilievo. Il Premio Acqui - Biennale Internazionale per l’Incisione, ormai definitivamente uscito da
una fase di rodaggio che ne ha visto dilatarsi il respiro ben
al di là dei confini europei, va di anno in anno acquistando
una dimensione sempre più cosmopolita, annoverando la partecipazione di provetti incisori da ogni parte del mondo,
tanto che, se l’arte è veramente un termometro fedele della temperie planetaria in cui essa germina e si sviluppa, la
nostra manifestazione ne costituisce un significativo monitoraggio. Non si tratta, beninteso, di un semplice panorama:
l’arte è spesso reattiva, presagisce, designa o prefigura delle alternative, inventa vie d’uscita, sogna restaurazioni, evasioni, fughe in avanti o esprime perplessità, inquietudini, ossessioni e – perché no? – anche wishful thinkings. Di tutto
questo è possibile osservare qui un vasto e variegato campionario: ce n’è per tutti i gusti.
La novità di quest’anno, però, è un’altra. L’arte va incontro
al pubblico, si apre alla vita, ribellandosi alle angustie delle
sale espositive e alla segregazione degli spazi museali. È una
sfida e una scommessa a un tempo. Con un allestimento sotto i portici di via XX Settembre ideato dall’architetto Antonio Conte, l’esposizione scende, per così dire in piazza, en
plein air, nel cuore stesso della città, in un apparato di ricercato spessore simbolico, che combina ad arte rigore
geometrico e casualità, sulla scia di una celebre intuizione
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Picasso e le Metamorfosi / Picasso and The Metamorphoses
Elena Pontiggia
baudelairiana. In tal modo, ci sembra che la comunicazione
artistica, già di per sé capace di superare gli ostacoli della
lingua e della politica, possa più agevolmente esplicarsi e
coinvolgere pure quanti non amano o non sogliono frequentare le sale di esposizioni, le gallerie o i musei. Ampliando, per tale via, il pubblico dei suoi fruitori.
Naturalmente tutto questo ha dei costi non indifferenti ed
esige altresì delle precauzioni volte a impedire atti di vandalismo o furti. Ma l’unione fa la forza: anche quest’anno la
manifestazione, patrocinata – al solito – dal Rotary Club di
Acqui Terme, dal Comune di Acqui Terme, dalla Provincia
di Alessandria, dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione
CRTO, ha attivato tutta una serie di sinergie che, a fianco
dei consueti interlocutori istituzionali, ha visto scendere in
campo e collaborare operai, artigiani e altri sostenitori a vario titolo dell’iniziativa, a cui va naturalmente il nostro grazie più sentito: è anche merito loro, della loro abnegazione
e del loro entusiasmo, se questo premio artistico ormai affermato e apprezzato nel mondo ha la forza di continuare,
di crescere e di rinnovarsi ogni anno di più. Crediamo che
per la nostra città sia uno straordinario biglietto da visita e
per tutti gli appassionati un’occasione culturale da non perdere; per noi, infine, un giustificato motivo di orgoglio e
uno stimolo a proseguire su questa strada, non meno ardua
che foriera di soddisfazioni tutt’altro che effimere.
Giuseppe Avignolo
Presidente dell’Associazione della Biennale
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intrinsically capable of bypassing politics and verbal language
– can more easily speak for itself and embrace the kind of person who does not normally frequent exhibitions, museums, or
art galleries. In this way the event is thrown open to a wider
audience.
It goes without saying that this type of plein air installation has
its drawbacks, first the greater expenditure, and secondly the
necessary precautions against possible vandalism or theft of the
works on show. But there is force in numbers, and this year once
again the event has the patronage of the Rotary Club, and of
the relative authorities of the Municipality of Acqui Terme, the
Province of Alessandria, and the Region of Piedmont; further
backing comes from the Fondazione CRTO, which has set in
motion a network of parallel collaboration among the institutional bodies, flanking them with the contribution of technicians, craftsmen, and other supporters of varying kinds.
Our heartfelt thanks are extended to all these people, without
whose sacrifice and enthusiasm this cultural event, now recognized all over the globe, would not have found the strength
to continue, to grow, and to renew itself with each passing year.
We believe that the Biennale is an extraordinary calling-card
for our city, and an occasion that no enthusiast can miss. It
is moreover a source of immense civic pride, and something
that spurs us to continue along this track, apprehending both
the setbacks and the satisfactions, which are anything but
short-lived.
Giuseppe Avignolo
Chairman, Associazione della Biennale
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Picasso non si chiamava semplicemente Pablo. Quando era
nato, a Malaga nel 1881, era stato battezzato, secondo le magniloquenti usanze spagnole dell’epoca, con nove nomi: Pablo Diego Josè Francesco di Paola Giovanni Nepomuceno
Maria del Remedio Crispino Crispiniano Santissima Trinità.
Poi veniva il cognome, Ruiz, anche se l’artista preferirà adottare quello della madre, di lontana origine ligure: Picasso.
Ora, noi non vogliamo sostenere che i nomi siano l’ombra delle azioni, come diceva l’Aretino. Che però quella carovana di
appellativi prefiguri quasi un destino, staremmo per crederlo. Perché non c’è stato un solo Picasso: ce ne sono stati una
decina. Nella prima metà del secolo Picasso è stato realista,
simbolista, espressionista, primitivista, ha inventato il cubismo, ha ripensato il classicismo, è entrato nel surrealismo riducendolo a un astrattismo di sole linee o al contrario portandolo a una visionarietà barocca e grottesca. Nella seconda metà è stato nuovamente espressionista, surrealista e
neo-cubista, giungendo in ultimo, con i giochi di citazione degli anni sessanta e settanta, ad anticipare perfino il postmoderno. E tutto questo rimanendo sempre lui, Picasso. Sapendo che quello che conta non sono le maschere del linguaggio: non gli stili, cioè l’ideologia, ma lo stile, cioè l’arte.
In questa continua ricerca la grafica occupa un posto di rilievo. A differenza di tanti (soprattutto in Italia), che si ostinano a considerare l’incisione una forma espressiva minore, era orgoglioso di definirsi “peintre-graveur”, e si dedicò
tutta la vita alle più varie declinazioni dell’arte a stampa.
Anche per questo una riflessione su Picasso graveur (e specificamente sulle Metamorfosi, che nel suo imponente corpus
incisorio assumono quasi un ruolo di primogenitura) può
servire da introduzione a una rassegna come la Biennale
d’Incisione di Acqui Terme, giunta quest’anno alla sua ottava edizione.
Pubblicate a Ginevra nel 1931 da Albert Skira (un giovane
Picasso was not called simply Pablo. When he was born in
Malaga in 1881, he was baptized according to the magniloquent Spanish tradition of the time involving nine names:
Pablo Diego José Santiago Francisco de Paula Juan Nepumuceno Crispin Maria del Remedio Crispiniano de los Remedios
de la Santissima Trinidad. Then came the surname, Ruiz, but
he actually preferred to go by the name of his mother Picasso,
a woman of distant Ligurian origins.
This is not to affirm along with Pietro Aretino that one lives
in the shadow of one’s name. However, it is quite believable that
this veritable caravan of monikers seem to prefigure a destiny
of sorts, given that there were at least ten Picassos, not just one.
In the first half of the century the artist was successively a Realist, Symbolist, Expressionist, Primitivist; he invented Cubism, he revisited Classicism, then delved into Surrealism, reducing his expression to an abstraction of single lines, or pushing it toward a grotesque Baroque visionary realm. In the second half of the century he was once again Expressionist, Surrealist, and neo-Cubist, reaching the latter via quotes from the
Sixties and Seventies, verging on Postmodernism even. And yet
he remained himself at all times, Picasso, aware that what
counts is not the masks of language, not styles as such but style,
that is, art itself.
Throughout this constant exploration of visual representation,
graphics occupied a significant place in Picasso’s output. Unlike many artists (particularly in Italy) who insist that the engraving is a lesser form of artistic expression, Picasso was proud
to define himself as a peintre-graveur (painter-engraver) and
dedicated his entire life to the varied forms of printed artwork.
For this very reason, the focus on Picasso’s role as an etcher
and engraver (and specifically on the Metamorphoses series, which occupies the lion’s share of his copious body of engravings) offers a cogent introduction to the Acqui Terme Biennial of Engraving, now in its eighth year.
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svizzero che allora aveva appena venticinque anni e che iniziava così la sua fortunata attività di editore), Le metamorfosi
sono il primo volume importante illustrato da Picasso e
comprendono 30 acqueforti.1 Alle tavole si aggiungono quindici frontespizi, eseguiti nel 1931, che alternano liberamente vari motivi: volti, elementi anatomici, figure di odalische
e di ginecei, scene di corsa o di lotta.
Le lastre sono tutte stampate a Parigi da Louis Fort, e il libro esce il 25 ottobre 1931, lo stesso giorno in cui Picasso
compie cinquant’anni, anticipando di poco un altro volume
di incisioni, il Capolavoro sconosciuto di Balzac, commissionato a Picasso dal famoso mercante (ed editore) Ambroise
Vollard.
Le metamorfosi sono uno degli esiti più significativi del Picasso “classico”: qui il classicismo tipico del Ritorno all’ordine degli anni venti si mescola con una vena surreale e con
le libertà formali e prospettiche del cubismo, raggiungendo una straordinaria vitalità.
La linea è leggera, priva di tratteggi e chiaroscuri, ispirata
alla pittura vascolare greca e agli specchi etruschi. Picasso
stesso dirà in seguito: “Il disegno al tratto non è mai imitativo. Per questo mi piacevano le mie Metamorfosi: lì il disegno al tratto ha una luce creata, non imitata”.
Per Picasso, però, la metamorfosi non è generata, come in
Ovidio, dall’intervento prodigioso di un dio che muta l’uomo in animale, vegetale o minerale. Nasce invece dall’energia del corpo stesso, che si moltiplica, assume proporzioni
monumentali o si mescola ad altri corpi in un groviglio di
membra. In questo senso la prospettiva multipla introdotta
dal cubismo dà il massimo risalto alla forza fisica dell’uomo
e alla sensualità della donna. Variando angolature e prospettive, Picasso mostra in uno stesso momento tutte le zone erogene del corpo, sottolineandone gli elementi di seduzione e la forza erotica.
Ma, per spiegarci meglio, vediamo più da vicino qualcuna
delle tavole. Il mito di Giove e Semele (Metamorfosi, libro
III) racconta che Semele, figlia di Glauco, fu amata dal dio
e generò Bacco. Quando stava per darlo alla luce Giunone,
gelosa di lei, la convinse a chiedere al re dell’Olimpo di apparirle in tutto il suo splendore. E la luce infuocata delle folgori di Zeus arse viva la povera Semele.
In questa tavola l’artista adombra il suo rapporto passionale con la giovane Marie-Thérèse Walter, e anche le accese gelosie della prima moglie, Olga Koklova, con cui ancora viveva. La maggior parte delle tavole delle Metamorfosi, infatti, nascono nell’autunno 1930, quando Picasso si trasferisce a Boi-
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Published in Geneva in 1931 by Albert Skira (a young Swiss,
then only twenty-five years old, who was just embarking on his
career as a publisher), Picasso’s Metamorphoses are the first
important volume illustrated by the artist, and it comprises
some thirty etchings.1 Besides the plates are fifteen frontispieces
(executed in 1931), which alternate liberally with various
motifs: faces, anatomical elements, odalisque-like figures,
scenes of racing or combat.
The plates were all printed in Paris by Louis Fort, and the book
was issued on 25 October 1931, the day of Picasso’s 50th birthday, shortly before another book of engravings illustrating
Balzac’s Unknown Masterpiece, commissioned from Picasso
by the renowned dealer (and publisher) Ambroise Vollard.
Picasso’s Metamorphoses are among the artist’s most significant “classical” outpourings, in which the Classicism typical
of the so-called “return to order” of the 1920s is mixed with a
Surrealistic vein and with the loose formal and perspective
ideas of Cubism, with results of formidable expressive vitality.
The line is lightweight, without hatching or chiaroscuro, inspired by Greek vase painting and Etruscan mirrors. Picasso
would later comment that his “line drawing was never imitative. This is why I liked my Metamorphoses, because the line
drawing has a created light, not imitated.”
For him this metamorphoses was not generated, as it was in
Ovid, by the prodigious intervention of a god that transforms
man into animal, vegetable, or mineral. It is born of the energy of the body itself, which multiplies, assumes monumental
proportions, and mixes with other bodies in a tangle of limbs
and members. In this sense the multiple perspective devices employed in Cubism enable him to capture the utmost physical
force in the man, and the sensuality of the woman. By varying angles and viewpoints, Picasso simultaneously shows all
the different erogenous zones of the human form, underscoring the elements of seduction and erotic power.
But to explain better, let us look closely at some of the plates.
The myth of Zeus and Semele (Metamorphoses 1.3), daughter of Glaucus, relates that she became the supreme god’s lover,
and conceived Dionysus by him. Just before the boy’s birth, the
god’s jealous wife Hera convinced Semele to persuade Zeus to
prove his love by revealing himself to her in his true shape, upon which she was promptly consumed by lightning and thunderbolts.
In this plate Picasso hints at his passionate affair with the young
Marie-Thérèse Walter, and the jealousy his infidelity enflamed
in his wife Olga Koklova, with whom he was still living. Most
of the plates in the Metamorphoses series originate from the
Pablo Picasso, Gli amori di
Giove e Semele, 1930
Pablo Picasso, Euridice morsa
da un serpente, 1930
sgeloup, vicino a Gerais, un paesino distante una sessantina
di chilometri da Parigi, dove qualche mese prima aveva acquistato un vecchio castello e molti ettari di terreno. In questo luogo semiselvaggio, privo di tutte le comodità cittadine,
dove la moglie Olga non si tratteneva volentieri, ospita clandestinamente Marie-Thérèse, a cui si lega di un rapporto prepotentemente sensuale e che gli sarà vicina tutta la vita, nonostante le infedeltà e i successivi matrimoni dell’artista.
A Picasso, comunque, non interessa la dimensione tragica
del mito. Quello che disegna è un abbraccio carico di tenerezza fra la morbida Semele e Giove che, lungi dall’incenerirla col suo splendore, la circonda di una stretta protettrice. Per suggerire l’avvolgente virilità di Zeus Picasso adotta una doppia prospettiva: frontale (per le gambe) e scorciata
(nel volto di profilo e nel torso), esasperando in modo paradossale, ma per nulla grottesco, le forzature anatomiche.
Analogamente in Euridice morsa da un serpente, che racconta
la tragica morte della sposa di Orfeo, compianta dalle Menadi, volti senza corpo e membra che non si capisce a chi
appartengano, prospettive multiple (Euridice disegnata contemporaneamente prona e supina) e improvvise variazioni
di proporzioni (la piccolissima gamba piegata al centro dell’opera) formano una composizione mobile e vitalistica. Momenti elegiaci (come la descrizione della bellezza di Euridice,
appena segnata dall’ombra della morte) convivono con tocchi ironici (il bacio del piede, sull’improbabilissima gamba
morsa dal serpente).
La stessa cosa avviene nella tavola Vertumno corteggia Pomona, numi agresti del Lazio arcaico e personificazioni del-
Pablo Picasso, Vertumno
corteggia Pomona, 1930
Pablo Picasso, La morte di
Orfeo, 1930
autumn of 1930 in fact, when Picasso moved to Boisgeloup
near Gerais, a small town about sixty miles outside Paris, where
some months earlier he had purchased a castle set in grounds
of numerous hectares. In this somewhat out-of-the-way place
that his wife disliked visiting because of the shortage of modern commodities, Picasso was secretly keeping Marie-Thérèse,
with whom he engaged in an intensely sensual relationship that
would keep her bound to him all her life, despite the successive
infidelities and later marriages of the artist.
As for the tale of Semele, Picasso was not interested in the tragic side of the myth. What he drew was the overwhelming tender embrace between the woman and Zeus who, far from intending to incinerate her with his rays, wraps himself protectively around her. To suggest the all-embracing virility of Zeus,
Picasso uses a dual viewpoint, frontal (for the legs) and foreshortened (for the profile and torso), thereby paradoxically exasperating the exertion of the muscles, but without lapsing into the grotesque.
Similarly in Eurydice Bitten by a Serpent, which relates the
tragic death of Orpheus’s companion, mourned by the disembodied Maenads whose faces float unattached, multiple perspectives are employed (Eurydice is shown both prone and
supine), and abrupt shifts in proportion (such as the tiny bent
leg at the centre of the piece) combine to offer a work of intense
movement and vitality. Elegiac moments (such as the description of the heroine’s beauty, a hint of her looming death)
cohabit with ironic twists (the kissing of the foot on the highly unlikely let being bit by the serpent).
The same thing occurs in the plate entitled Vertumnus and
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l’autunno. Qui i corpi dei due sposi si fondono armoniosamente (la gamba destra di Vertumno si salda perfettamente
col ventre di Pomona) e insieme si dilatano nello spazio, formando una triade più che una coppia. La vitalità metamorfica dell’immagine è potenziata dal movimento delle due divinità che non sono rappresentate immobili, come nell’iconografia tradizionale, ma mentre camminano stringendosi in un
abbraccio.
E ancora. Nella Morte di Orfeo le tre Menadi sembrano un
corpo solo colto in diverse posizioni, mentre, sulla destra, la
zampa del toro si accosta alla gamba della donna inginocchiata come se appartenesse allo stesso organismo. La libertà del cubismo non conduce a esercizi mentali, ma serve a potenziare la fisicità, la corporeità, la concretissima vitalità della scena.
Del resto amore e morte, passionalità e violenza sono i temi ricorrenti in queste tavole. Picasso non ha una visione arcadica o accademica del mondo antico.
Al contrario, tra i miti narrati da Ovidio sceglie esclusivamente
vicende dominate da Eros o Thanatos, in una concezione dionisiaca della classicità vicina al pensiero di Nietzsche. Il tempo che governa figure e cose è un tempo eterno: un tempo
immobile in cui tutte le età sono contemporanee. Perché, come diceva Picasso stesso: “Non c’è né passato né futuro in
arte. Se un’opera d’arte non vive sempre nel presente non va
presa in considerazione. L’arte dei grandi pittori antichi non
è un’arte del passato, e oggi è più viva che mai”.
Pomona, regarding two deities of the ancient Lazio countryside that traditionally personify autumn. Here the bodies of the
couple blend harmoniously (Vertumnus’s right leg is fused
perfectly with the belly of Pomona) and at the same time dilate into space, forming a triad rather than a couple. The metamorphic vitality of the imagery is enhanced by the movement
of the two deities, who are not portrayed immobile, as in the
standard iconography, but as clutching each other as they
stride ahead.
Again, in the Death of Orpheus the three Maenads seem to merge
into a single body captured in different positions, while on the right
the hoof of the bull runs close to the leg of the kneeling woman as
if they both belonged to the same organism. The liberties of Cubism are not used as a mental exercise, but to enhance the physical, corporeal vitality of the scene.
At any event, love and death, passion and violence are the core
issues in this set of drawings. Picasso had anything but an Arcadian vision of the ancient world; quite the contrary, the
myths of Ovid that the artist chose are all focused on events dominated by Eros or Thanatos, in a Dionysiac conception of the
classical world close to the thinking of Nietzsche. The timeframe
enclosing the figures and things is eternity itself: time stands still,
and all ages run contemporary to one another. “There is not past
or future in art,” observed Picasso. “If a work of art does not
remain alive eternally in the present, it is not worth considering. The art of the great masters is not an art of the past, it is
as alive today as ever.”
Per una più vasta indagine sulla genesi delle Metamorfosi si veda: Picasso illustratore, a cura di E. Pontiggia, catalogo della mostra (Bari 2006), Skira, Milano 2006.
For a broader inquiry into the genesis of Picasso’s Metamorphoses
engravings, see Picasso illustratore, catalogue of the exhibition held
in Bari in 2006, edited by E. Pontiggia (Milan: Skira, 2006).
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Giuria di accettazione del Premio Acqui VIII Biennale Internazionale per l’Incisione
Giuseppe Avignolo
Presidente
Giurati
Enrico Della Torre
Artista incisore, Italia
Elena Pontiggia
Storica dell’arte, docente Accademia Belle Arti di Brera, Italia
Maria Will
Giornalista d’arte, Svizzera
Gabriela Aberastury
Docente di tecnica incisoria e storica dell’arte, Argentina
Verbale della Giuria di accettazione
In Acqui Terme, sala della Giunta Municipale, sabato 2 dicembre 2006, si è riunita la Giuria di accettazione,
composta dal Presidente Giuseppe Avignolo e da Enrico Della Torre, Elena Pontiggia, Maria Will,
Gabriela Aberastury, per selezionare le opere pervenute.
Al termine ha indicato le incisioni da pubblicare ed ha stilato un elenco di 25 opere
da sottoporre alla Giuria Popolare, deputata dal Regolamento alla assegnazione dei premi,
raccomandando la loro presentazione in catalogo con la qualifica di segnalato.
SEGNALATI
Dino Baiocco (Italia)
Consuelo Barbosa (Francia)
Giuseppe Calderone (Italia)
Marta Cobo del Valle (Spagna)
Alicja Habisiak Matczak (Polonia)
Florin Hategan (Canada)
Makiko Kakiuchi (Francia)
Hristo Kerin (Bulgaria)
Vasil Kolev (Italia)
Giulio Massimi (Italia)
Elena Molena (Italia)
Masaaki Ohya (Giappone)
Istvan Orosz (Ungheria)
Silvina Paulon (Argentina)
Massimo Petringa (Italia)
Girolamo Russo (Italia)
Jiri Samek (Repubblica Ceca)
Andrea Serafini (Italia)
Ercan Tuna (Germania)
Inez Wijnhorst (Portogallo)
16
Verbale della Giuria popolare
Il giorno 13 febbraio 2007, nella sala delle feste del Grand Hotel Nuove Terme, riunitasi
la Giuria Popolare della VIII edizione della Biennale Internazionale per l’Incisione “Premio Acqui”,
ha esaminato le opere proposte dalla Giuria di Accettazione.
Al termine delle votazioni sono risultate vincitrici le opere:
PREMIO ACQUI
Sandro Bracchitta (Italia), Tre contenitori, 2006
Puntasecca, carborundum e acido diretto
PREMIO SPECIALE GIURIA
Arichi Yoshito (Giappone), Lampshade, 2006
Acquaforte e acquatinta
PREMIO CONSORZIO D’ACQUI BRACHETTO
Donald Furst (USA), Down and out, 2006
Mezzatinta
PREMIO ACQUISTO
Cleo Wilkinson (Australia), Arcane message II, 2006
Mezzatinta
PREMIO ACQUI GIOVANI
Mari Tashiro (Giappone), Dancing girls, 2006
Xilografia
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Elenco degli artisti iscritti all’VIII Premio Acqui
The Artists Who Entered the Competition
Aderne Isa (Brasile)
Agosti Giuseppe (Italia)
Agostini Ciro (Italia)
Aguilar Blanca (Argentina)
Ahmet Sinasi Isler (Turchia)
Aimar Lucia (Italia)
Akshay Anand Singh B.Mannu L.(India)
Aleman Saskia (Messico)
Alfraji Sadik Kwaish (Olanda)
Amato Rosario (Italia)
Ameneiro Tony (Australia)
Anichini Franco (Italia)
Anisuzzaman Md (Giappone)
Antonini Ettore (Italia)
Antsygin Ivan (Russia)
Aprahamian Mirella( Canada)
Aranguren Marta Alejandra (Argentina)
Arapi Dorina (Italia)
Arapi Holta (Italia)
Arbaciauskas Mantas (Lituania)
Arcanjo Correia Marques Maria Joao
(Portogallo)
Ardiles Marcela Cristina (Argentina)
Arichi Yoshito (Giappone)
Arjona Juan Alberto (Argentina)
Arrigo Barbara (Italia)
Ashraf Abbas El - Hady Ashraf (Egitto )
Assisi Emma (Italia)
Aulmann Eva (Italia)
Bachvarov Ivan (Bulgaria)
Baeyens Martin R. (Belgio)
Bagnoli Mauro (Italia)
Baiocco Dino (Italia)
Baldecchi Rossella (Italia)
Baldi Eolo (Italia)
Baldo Laura (Italia)
Balen Susin Beatriz (Brasile)
Balletti Alberto (Italia)
Bani Rakesh (India)
Baransel Zeynep (Italia)
Barba Raffaele (Italia)
Barbosa Consuelo (Francia)
Bardoux Jo (Francia)
Barna Nicolas Gabriel (Argentina)
Barth Ingrid (Italia)
Bartolomeoli Alfredo (Italia)
Battistella Monica (Italia)
Baumgartl Eva Maria (Germania)
Bazan Arcos Rodrigo Andres (Cile)
Beisinghoff Barbara (Germania)
Bellande Ana Sofia (Portogallo)
Bellussi Fancesca (Italia)
Benedetto Mario (Italia)
Bholekar Shihari (India)
Bianco Esther (Brasile)
Bikic Bojan (Serbia)
Bipocas Nestor Edoardo (Argentina)
Blasbaly Silvana (Argentina)
Boetto Hector Jose (Argentina)
Bohem Roswita (Germania)
Boiani Maurizio (Italia)
Boisco Valeria (Svizzera)
Bonfanti Emilia (Italia)
Bordignon Gabriele (Italia)
Bortoluzzi Milvia (Italia)
Boschi Alberto (Italia)
Bovo Paola (Italia)
Bracchitta Sandro (Italia)
Brambilla Cecilia (Italia)
Brown Mary Ellen (Italia)
Bruno Laura (Italia)
Brusca Agnese (Italia)
Buffoli Giuseppe (Italia)
Bulte Esra (Turchia)
Buratto Lucia (Italia)
Bureau Claude (Francia)
Burlet Dora (Argentina)
Butler R.H. (USA)
Bytchkov Iouri (Russia)
Cabras Alessandra (Italia)
Cabras Claudia (Italia)
Caccaro Mirta (Italia)
Cafolla Maria Rosanna (Italia)
Calderon Juan Guerrero (Messico)
Calderone Giuseppe (Italia)
Campos Dos Santos Marcia (Brasile)
Canau Antonio (Portogallo)
Caniggia Beatrice (Italia)
Cantino di Reino Bruno (Italia)
Cappelletti Mauro (Italia)
Caprioglio Lucia (Italia)
Carabajal Guillermo Diego (Argentina)
Carbonelli Virginia (Italia)
Carboni Lino (Italia)
Cardenas Gonzalez Marco Antonio
(Venezuela)
Cargnoni Giacinto (Italia)
Carleo Concetta (Italia)
Carloni Alessandra (Italia)
Carrara Andres David (Italia)
Carrara Linda (Italia)
Caruajal Marcela (Cile)
Caruso Annalicia (Italia)
Cassa Michela (Italia)
Castro Adriano (Brasile)
Cataldo Mario Giovanni (Italia)
Cavanna Lia (Italia)
Cecconello Rosa (Argentina)
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Censi Debora (Brasile)
Ceriana Mayneri Clotilde (Italia)
Cerri Veronica Maria Sole (Italia)
Cervino Silvia Ines (Argentina)
Chait Taibe (Lituania)
Chang Kuan-Pin (Taiwan)
Chang Sheng-Kai (Taiwan)
Chiarella Elisa (Italia)
Chiba Takako (Italia)
Chio Magalhaes Luciane (Brasile)
Chirco Paolo (Italia)
Ciaramaglia Danilo (Italia)
Cicerone Roberta (Italia)
Cifani Alfredo (Italia)
Cincinelli Patrizia (Italia)
Cipriani Federica (Italia)
Ciuclea Ciprian (Romania)
Claeys Anje (Belgio)
Cobo del Valle Marta (Spagna)
Coccia Renato (Italia)
Correa Salinas Marina De Las Nieves
(Cile)
Corrieri Sergio (Italia)
Cortemiglia Maria (Italia)
Costantini Gianluca (Italia)
Costantini Paola Maria (Italia)
Cottino Isidoro (Italia)
Coulembier Roggiè Enrique Valerio
(Argentina)
Cravero Margherita (Italia)
Cremonesi Coletta (Italia)
Crespina Vittorio (Italia)
Crocco Franco (Italia)
Croce Cristina (Italia)
Curione Liborio Salvatore (Italia)
Cusimano Mazia (Italia)
Cywicki Lukasz (Polonia)
Damas Amilton Damas de Oliveiro
(Brasile)
Davicino Elena Alejandra (Argentina)
De Bastiani Silvia (Italia)
De Bolle Francis (Belgio)
De Franceschi Sonia (Italia)
De Leon Lucero Ximena (Francia)
De Marchi Mariana (Argentina)
De Maria Serena (Italia)
De Miranda Andrè (Brasile)
De Nardo Valentino (Italia)
De Nigris Anna Maria (Italia)
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De Raes Myriam (Belgio)
De Roovere Koen (Belgio)
De Santis Marzio (Italia)
Debroux Jacques (Belgio)
Del Gatto Antonio (Italia)
Del Giorgio Barbara (Italia)
Delfini Pablo (Argentina)
Della Rossa Maria Gloria (Italia)
Demartini Duna (Croazia)
Dettori Giovanni (Italia)
Devoto Silvia (Italia)
Dewint Roger (Belgio)
Di Già Luigi (Italia)
Di Gregorio Alessandro (Italia)
Di Lonardo Cristina (Italia)
Di Natale Iole (Brasile)
Di Sciullo Patrizio (Italia)
Di Stefano Fernando (Italia)
Diaz Estela Marina (Argentina)
Diaz Rinaldi Alicia (Argentina)
Diodati Giuseppe (Italia)
Discenko Tatiana (Lituania)
D’Melon Eugenio Barrios (Giamaica)
Dominguez Pilar (Italia)
Donati Franco (Italia)
D’Onofrio Luciana (Italia)
Dossi Fausta (Italia)
Durbic Zoran (Croazia)
Echallier Dit Forez Jean-Claude (Francia)
Egger Manfred (Austria)
Eguiza Armando (Messico)
El Arrovo Rahima (Marocco)
Elphinstone Robyn (Australia)
Eluf Lycia Arcuri (Brasile)
Enysova Nina (Ukraina)
Ercolini Daniela (Italia)
Erman Ana (Argentina)
Escobar Licia Mariela (Argentina)
Escribano Norma Alejandra (Argentina)
Fabris Eda Lani (Brasile)
Fadda Mario (Italia)
Falciano Angelo (Italia)
Farina Giovanni Gavino (Italia)
Fasulo Maria Cristina (Italia)
Faugno Francesca Romana (Italia)
Favaretto Fabio (Italia)
Favaro Gianni (Italia)
Fernandes Bresciancini Natalia (Brasile)
Ferreira Da Silva Sergio (Brasile)
Ferrero Danilo (Italia)
Ferrie Claudette (Francia)
Figueroa Chavez Oscar (Costa Rica)
Finocchiaro Pino (Italia)
Fiore Daniela (Italia)
Fiorese Cinzia (Italia)
Fisicaro Antonio (Italia)
Fontana Edoardo (Italia)
Fornasieri Francesco (Italia)
Forte Laan Aurelio (Italia)
Francone Luciana (Italia)
Fuchisawa Teruaki (Giappone)
Fukasawa Kari (Giappone)
Furst Donald (USA)
Furuyama Jonathan Medina (Brasile)
Fusillo Concetto (Italia)
Gabardi Silvia (Italia)
Gaete Javiera Isabel (Spagna)
Galbiati Nadia (Italia)
Galli Carla (Italia)
Gallina Ferruccio (Italia)
Gamba Gianni (Canada)
Gambim Rocha Adriano (Brasile)
Garattoni Giuliano (Italia)
Garbajales Ferreiro Jolanda (Spagna)
Garcia Claudio Luiz (Brasile)
Genovese Nicola (Italia)
Genovese Vito (Italia)
Gerard Johannes (Olanda)
Gerardi Liliana (USA)
Gessi Stefania (Italia)
Gianinetti Roberto (Italia)
Giordano Paola (Italia)
Giorio Anna Maria Gioia (Italia)
Girardello Resi (Italia)
Giroud Claude-Alain (Svizzera)
Giussano Roberto (Italia)
Gnocchi Alberico (Italia)
Golin Luigi (Italia)
Gomez Loet Daniel (Messico)
Gomez Moscoso Cristina (Argentina)
Gonzales Monica Andrea (Argentina)
Gonzalez Laura (Argentina)
Gotleyb Leonardo (Argentina)
Goyanes Nestor Alejandro (Argentina)
Graham John (Canada)
Grangier-Durandard Catherine (Francia)
Gratta Maria Beatiz (Argentina)
Gravela Enrico (Italia)
Graziani Paolo (Italia)
Gregorietti Estela Paula (Argentina)
Grekas George (Grecia)
Grela Aleksandra (Ungheria)
Grimming Gilberto (Brasile)
Gritti Callisto (Italia)
Guardincerri Maria Grazia (Italia)
Gudelytè Daiva (Lituania)
Guerra Enrica (Italia)
Guerra Rossano (Italia)
Guo Qing Wen (Cina)
Gutierrez Irma (Messico)
Habisiak Matczak Alicja (Polonia)
Harraki Mohssin (Marocco)
Hartvig Edel Johanne E. (Danimarca)
Hassler Elba Erna Sofia (Argentina)
Hategan Florin (Canada)
Hayashi Asako (Giappone)
Hejary Angulo (Venezuela)
Hernandez Castillo Victor Manuel
(Messico)
Hibbard Karen (Canada)
Hikko Harri (Finlandia)
Hirano Takako (Francia)
Hong Seung Hye (Giappone)
Hul Marisa (Brasile)
Iacuzzo Loredana (Italia)
Ibarra Eloisa (Uruguay)
Ignoto Claudia (Messico)
Iori Fiorella (Italia)
Irmi Claudio (Italia)
Israel Maura (Italia)
Isler Ahmet Sinasi (Turchia)
Ito Azusa (Giappone)
Ito Miyako (Francia)
Iuliacci Silvia (Italia)
Jakab Emeric (Italia)
Jankowski Jerzi (Polonia)
Janvary Zoltan (USA)
Jessy Jacob (Italia)
Jolicoeur Coté Lucie (Canada)
Joos Juliana (Canada)
Junges Liane Maria (Brasile)
Jussara Pires (Brasile)
Kaganow Hudesa (Italia)
Kakiuchi Makiko (Francia)
Kamper Lazlo (Ungheria)
Kaneviciene Danute (Lituania)
Karout Marwan (Canada)
Katayama G. Fumi (Giappone)
Kazimiereniene Tatjana (Lituania)
Kerin Hristo (Bulgaria)
Keshav Malla (Francia)
Keskin Erkin (Turchia)
Kolev Vasil (Italia)
Kònya Abel (Ungheria)
Kotzev Krum Ivanov (Brasile)
Kovacic Ivan (Slovacchia)
Kovacik Bojan (Slovenia)
Kowalewski Solange (Francia)
Krawiec Krzysztof (Polonia)
Kriauciunaite Elvyra-Katalina (Lituania)
Krogh Roberto (Italia)
Kugo Ikuhiro (Giappone)
Kupferminc Mirta (Argentina)
Ladouceur Louisa (Canada)
Lamaj OLSON (Italia)
Lambert Quintal Sylvie (Francia)
Lanari Lanfranco (Italia)
Lanci Amedeo (Italia)
Lanna Michelini Lana (Brasile)
Lanzoni Remo (Italia)
Lapage Sandra Carol (Brasile)
Largo Jose Luis (Svizzera)
Laudadio Sofia (Italia)
Lavera Alberto Cesar (Argentina)
Lazzari Paolo (Italia)
Le Chatelier Claire (Francia)
Lee Sang-Eun (Corea)
Legato Caterina (Italia)
Leon Eduardo (Spagna)
Lettnin Alexandre (Brasile)
Li Pira Emanuele (Italia)
Limongelli Federica (Italia)
Lissa Silvia (Argentina)
Lo Russo Carmela (Italia)
Longo Veronica (Italia)
Lopez Bohorquez Carolina (Italia)
Lozano Peguero Luanda Amelia (USA)
Lucas Leonardo (Argentina)
Luciano Stefano (Italia)
Lucidi Fabrizia (Italia)
Luque Cecilia (Argentina)
Macalos Glaè Eva (Brasile)
Maglioni Anna (Italia)
Mahler Melanie (Argentina)
Maillard Maurice (Francia)
Maio Melissa (Italia)
Malyshko Mykola (Ukraina)
Malyshko Oksana (Ukraina)
Mancaya Viviana (Italia)
Manno Vittorio (Italia)
Manojlin Martin (Repubblica Ceca)
Manthanee Napanang (Thailandia)
Mantovani Licia(Italia)
Manzotti Sara (Italia)
Marangon Stefano (Italia)
Marci Alberto (Italia)
Marco Del Pont Celia Maria (Argentina)
Margheri Raffaello (Italia)
Mariani Mariangela (Italia)
Maringelli Francisco Josè (Brasile)
Markaki Jenny (Grecia)
Martellacci Ilaria (Italia)
Martin Michel-Andre (Francia)
Martini Armando (Italia)
Martini Barbara (Italia)
Masaaki Ohya (Giappone)
Massenzio Germano (Italia)
Massimi Giulio (Italia)
Mastroleo Sandra Liiliana (Argentina)
Matteini Giorgio (Italia)
Mattila Anna Maija (Finlandia)
Mattocci Rita (Italia)
Mavilia Giovanna (Italia)
Mazzarella Enrica (Italia)
Mealla Oscar Fernando (Argentina)
Mearini Pier Fancesco (Italia)
Mei Chen Tseng( Italia)
Mele Antonio (Italia)
Melnikova Ekaterina (Russia)
Menegon Claudio (Italia)
Merati Foscarini Gualtiero (Italia)
Mercandetti Fabiola (Italia)
Miano Antonino (Italia)
Mignogna Ines (Italia)
Milica Rakic (Serbia)
Minchiante Luisa (Italia)
Minotto Raffaele (Italia)
Minzi Stefano (Germania)
Miracola Giacomo (Italia)
Miyaji Eri (Giappone)
Miyamoto Wayne (USA)
Modolo Bonizza (Italia)
Mohallatee David (USA)
Molena Elena (Italia)
Mombelli Eugenio (Italia)
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Monaco Maria Elena (Italia)
Monorchio Matteo Natale (Italia)
Montagna Maria Chiara (Italia)
Montaner Morales Carlos Alberto (Cile)
Montemurro Marcela (Argentina)
Montini Danilo (Italia)
Monzo Elena (Italia)
Moraru Ortansa (Canada)
Mosele Ivo (Italia)
Mukhamehyanov Ilshat (Russia)
Mùller Michelé Giuliana (Italia)
Mura Marco (Italia)
Murakam Kae (Giappone)
Murakami Mika (Spagna)
Nabil Abdel Salam Mohamed (Egitto)
Najles Cecilia (Argentina)
Nakano Hiron (Francia)
Nasso Grienti Paola (Italia)
Natanabe Kanako (Giappone)
Neis Carla (Svizzera)
Nichita Maria (Romania)
Nicosia Milena (Italia)
Niedermhausen Hanne (USA)
Nkurumeh Barthosa (USA)
Ojeda Julio (Argentina)
Oliveira Maria do Cén Diel (Italia)
Onjshchenko Nadiya (Ukraina)
Orgaz Mario Alberto (Argentina)
Orosz Istvan (Ungheria)
Ortega Luciana Maria (Argentina)
Ortolani Sabrina (Italia)
Osorio Bellini Anselmo V. (Cile)
Otazua Lidia Beatriz (Argentina)
Oyanagi Kenta (Giappone)
Ozzi Nubia (Argentina)
Paiella Mariangela (Italia)
Paladino Lidia (Argentina)
Palazzetti Beatrice (Italia)
Palumbo Luana (Italia)
Panaskov Vladimir (Lituania)
Panaskova Irina (Lituania)
Pancera Roberta (Italia)
Pannunzio Marcio (Brasile)
Pap Melinda (Canada)
Paradiso Mario (Italia)
Parisi Mariangela (Italia)
Patsi Maria (Grecia)
Paulon Silvina (Argentina)
Pavlova Nadezhda (Russia)
Pavolucci Fabrizio (Italia)
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Pavoncello Vittorio (Italia)
Paz Levozan Hilda (Argentina)
Pecci Guido (Italia)
Pelissero Mariella (Italia)
Perathoner Michael (Italia)
Peres Janaina Sueli (Brasile)
Pereyra E. Daniel (Argentina)
Perillo Danilo Roberto (Brasile)
Perisano Maria (Italia)
Perisano Renato (Italia)
Petringa Massimo (Italia)
Petrò Paolo (Italia)
Piano Ivan (Italia)
Piantà Nella (Italia)
Piasco Elli De Susana Adelaida
(Argentina)
Piazza Vincenzo (Italia)
Picella Maria Felice (Italia)
Pienatti Maria Luiza Bozola (Brasile)
Pietrantonio Renèe (Argentina)
Pileggi Carlos (Brasile)
Poignon Nicolas (Francia)
Pola Carlo (Italia)
Polasek Marika (Francia)
Polcari Pina (Italia)
Poletto Severino (Italia)
Polliotto Betina (Argentina)
Poneti Vincenza (Italia)
Porporato Luisa (Italia)
Poskovic Endi (USA)
Prévost Laurence (Canada)
Probani Jean Paul (Francia)
Puglisi Patrizia (Argentina)
Quadraccia Daniela (Italia)
Quaglieri Rosa (Italia)
Quintanar Martinez Francisco Daniel
(Messico)
Radeva Silvia (Italia)
Rafiee Tarlan (Iran)
Ragno Pantaleo (Italia)
Ramel Nicolas (Francia)
Rameri Alessandra (Italia)
Ramires William Roberto (Brasile)
Ramirez Pedraza Dario Ivan (Messico)
Ramos Palacios Alberto (Messico)
Ravazzani Massimo (Italia)
Ravecca Leonardo (Italia)
Razeto Teresa (Cile)
Relyveld Martine (Francia)
Renzi Ermenegilda (Italia)
Restovic Cristina (Croazia)
Reyes-Pineda Zoila-Angelica (Messico)
Riccardi Andrea (Argentina)
Riccardi Antonietta (Italia)
Rigattieri Giovanna (Italia)
Righini Valerio (Italia)
Rigoli Denise (Italia)
Rinelli Simona (Italia)
Ritter Barbara (Argentina)
Rizzelli Angelo (Italia)
Robin Gabriela (Cile)
Rodriguez Andre (Argentina)
Roggio Salvatore (Italia)
Romero Aaron (Ecuador)
Rosas Giordano Lorena Beatriz
(Argentina)
Rossetti Maria Antonietta (Italia)
Rossi Giancarlo (Italia)
Rovelli Giorgio (Italia)
Rovera Ornella (Italia)
Ruggieri Gabriella (Italia)
Ruggiero Chiara (Italia)
Russo Anna (Italia)
Russo Girolamo (Italia)
Russo Salvatore (Italia)
Rysel Marguerite (Svizzera)
Sak Senol (Turchia)
Salgueiro Julia Barrera (Brasile)
Salinas De La Cruz Carolina (Perù)
Samek Jiri (Repubblica Ceca)
Samimi Mofakham Yashar (Iran)
Sammarchi Stefania (Italia)
Sampieri Giacomo (Italia)
Sanchez Cardoso Joào (Brasile)
Sanchez Helene Erika (Francia)
Sanchez Mara (Argentina)
Sanchez Pedro (Brasile)
Sandu Adrian (Romania)
Sandura Luca (Italia)
Santamaria Sergio (Messico)
Santiago Reynaldo (USA)
Santiago-Rodriguez Isaac (Puerto Rico)
Santos Rocha Eliane (Brasile)
Sapuppo Umberto (Italia)
Sasseville Stella (Canada)
Scabini Flavia (Italia)
Scafidi Giovani Pasquale (Italia)
Scandurra Tiziana (Italia)
Scaramella Gaia (Italia)
Scarnati Stefania (Italia)
Schacht Iris Editha (Germania)
Schilling Angella (Brasile)
Sciacca Giuseppe (Italia)
Scognamiglio Marina (Italia)
Scotto Aniello (Italia)
Sejma Prodanovic (Serbia)
Seo Yun - Jung (Italia)
Sepulveda Cabrera Sofia A. (Cile)
Serafini Andrea (Italia)
Sereikaitè Jolanta (Lituania)
Settembrini Marisa (Italia)
Severi Veronica (Italia)
SgorbanI Silvia (Italia)
Shatsila Yuliya (Bielorussia)
Shimada Gian (Brasile)
Shirasu Jun (Giappone)
Sicchiero Maurizio (Italia)
Sie Jhen - Yuan (Taiwan)
Silenzi Alessandra (Italia)
Silva Alves Goncalves C. (Brasile)
Smets Jean (Belgio)
Solari Montenegro Miguel Antonio (Cile)
Song Ji-Xin (Cina)
Sritrakulkitjakarn Verapong (Thailandia)
Stefanovic Vida (Serbia)
Stigliano Maria Rosaria (Italia)
Stor Laura (Italia)
Stuglik Grzegorz (Polonia)
Sumaquiero Gutmann Isadora (Brasile)
Sutera Sonia Lucia (Italia)
Szunyoghy Andras (Ungheria)
Tamburini Guido jr (Italia)
Tamosiùnas Virginijus (Lituania)
Tarantino Franco (Italia)
Tashiro Mari (Giappone)
Tassiello Michele (Italia)
Tau Ricardo (Argentina)
Templeton Tracy (USA)
Tobia Elisa (Italia)
Tognarelli Gianfranco (Italia)
Tognon Paolo (Italia)
Toker Jawerbaum Eva (Argentina)
Tomaselli Adelheid (Austria)
Tomaselli Maria (Brasile)
Tomasi Fulvio (Italia)
Tomboletti Elisabetta (Italia)
Tonelli Eugenio (Italia)
Tonelli Roberto (Italia)
Tonietto Renato (Italia)
Torre Anna (Italia)
Toyoda Yuko (Italia)
Trepiccione Patrizia (Italia)
Trucco Liviana (Italia)
Tsuritani Konki (Giappone)
Tumiati Vito (Italia)
Tuna Ercan (Germania)
Urso Pasquale (Italia)
Usui Chikako (Francia)
Vaccari Raffaella (Italia)
Vairo Loredana Francesca (Italia)
Valenti Luisa (Italia)
Valeri Camillo (Italia)
Van Belleghem Geert (Belgio)
Varela Marcos (Brasile)
Vasconi Franco (Italia)
Vecchio Antonio (Italia)
Velazques Ceballos Karlos Antonio
(Messico)
Venegas Gandolfo Susana( Perù)
Venturi Carla (Italia)
Venturoni Roberto (Italia)
Vera Fernando Marcelo (Argentina)
Verdin Daniel (Francia)
Verluyten Marie Rose (Belgio)
Verme Mignot Olga (Francia)
Verna Gianni (Italia)
Viana Moreno (Italia)
Videla Liliana Beatriz (Argentina)
Vieira Gabriel (Brasile)
Viglianisi Dina (Italia)
Vigolo Giuseppe (Italia)
Vilutiene Nijole (Lituania)
Vinamata Carolina (Messico)
Vittozzi Gaia (Italia)
Viva Gisela Cecilia (Argentina)
Vivoda Ana (Croazia)
Voboril Mariela Silvano (Argentina)
Wakamatsu Kyoko (Italia)
Wijnhorst Inez (Portogallo)
Wilkinson Cleo M. (Australia)
Willerup Jorgen (Danimarca)
Winczek Katarzyna (Polonia)
Yagues Fernandez Moises (Spagna)
Yanakiev Ivo Sotirov (Brasile)
Yano Akemi (Francia)
Yao Zhi Tian (Cina)
Yelagina Irina (Russia)
Yonsel Mahpeyker (Turchia)
Zaghi Mikol (Italia)
Zaksis Zygimantas (Lituania)
Zampogna Maria Luisa (Italia)
Zhuang Man (Giappone)
Zoli Gelsomina (Italia)
Zulietti Luiz Fernando (Brasile)
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Sandro Bracchitta (Italia)
Tre contenitori, 2006
Puntasecca, carborundum e acido diretto, 450 ✕ 330 mm
Sandro Bracchitta nasce a Ragusa nel 1966.
Frequenta il Corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze concludendo gli studi nel 1990, anno in cui inizia la sua attività di grafico e di incisore.
Nel 1992 ottiene una borsa di studio per frequentare la scuola di specializzazione grafica “Il Bisonte” di Firenze e nel 1993
lavora nella stessa scuola come assistente del maestro Domenico Viggiano.
Nello stesso anno inizia un’intensa attività espositiva. Nel
1994 viene invitato alla Triennale Mondiale di Incisione di Chamalieres in Francia e vince a Cadaqués in Spagna la XIV Edizione del “Mini Print International”.
Dal 1994 al 1997 è invitato a partecipare a varie esposizioni nazionali e internazionali, come la XXI e la XXII Biennale Internazionale di Grafica di Lubiana in Slovenia; il Premio Internazionale Biella di Arte Grafica; la Biennale di Ibiza; la
Triennale di Incisione di Cracovia e, ancora, le esposizioni internazionali di grafica di Budapest, di Bitola in Macedonia, di
Uzice in Croazia.
In Italia partecipa alla III Biennale di Incisione di Acqui Terme e vince a Fermignano il I Premio Nazionale per l’Incisione dedicato a Fabio Bertoni.
Nel 1998 viene invitato alla IV Biennale Internazionale di Sapporo in Giappone, alla Triennale di Grafica di Tallin in Estonia, al Salone Internazionale di Ex Libris di Pechino nella Repubblica Popolare Cinese.
Lo stesso anno vince in Finlandia il Grand Prix al concorso
“Mini Print Finland”.
Nel 1999 riceve presso il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova il Premio “Giovani Incisori Italiani”.
Nel 2001 riceve un premio dal Museo Nazionale d’Arte Moderna di Tokyo alla Triennale Internazionale di Incisione di
Kanagawa e, ancora, un premio dal Museo Comunale di Györ
in Ungheria.
Nel 2007 riceve il Premio “Leonardo Sciascia Amateur d’Estampes”, quinta edizione.
In diverse occasioni ha esposto insieme al Gruppo di Scicli.
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Attualmente è docente di Incisione presso l’Accademia di
Belle Arti di Reggio Calabria. Vive e lavora a Ragusa.
Mostre personali
1991: Palazzo Datini, Prato; Museo Diocesano, Ragusa.
1994: Galleria Il Bisonte, Firenze; Galleria del Circolo Artistico, Bologna.
1995: Palazzo Gentile Ottaviano, Ragusa; Taller Galleria
Fort, Cadaqués, Spagna.
1997: Dvorni TRG Gallery, Lubiana, Slovenia.
1998: Galleria degli Archi, Comiso (Rg).
1999: Castello di Wolfsburg, Wolfsburg, Germania; Pyhaniemi ’99, Hollola, Finlandia; Galleria della Pergola, Pesaro;
Pintura Gallery, Helsinki, Finlandia; Galleria Spazio Arte,
Napoli.
2000: Caffè Letterario Vitaliano Brancati, Scicli (Rg); Galleria degli Archi, Comiso (Rg); Galleria Bottega d’Arte, Acqui
Terme (Al); Galleria Covalenco, Geldrop, Olanda.
2001: Galleria Tornabuoni, Firenze.
2002: Galleria Spazio Arte, Napoli; Galleria Ibiscus, Ragusa.
2003: Pyaniemen Kartano, Hollola, Finlandia; Centro d’Arte
Cosima Cavalera, Trani (Ba); Galleria Zebra Two, Londra;
Galleria Beukers, Rotterdam, Olanda; Galleria Lo Magno,
Modica (Rg).
2004: Espace des Assurances Fédérales, Liegi, Belgio; Galerie de Wégimont, Liegi, Belgio; Galleri Visconti Fine Art,
Lubiana, Slovenia, “La Luce del Vulcano”.
2005: Grafique Art Gallery, Bologna, “Ciclicamente Accade”; Galleria Repetto e Massucco, Acqui Terme (Al).
2006: Galleria Chantal Bamberger, Strasburgo, “La Luce del
Vulcano”; Gallery Heike Arndt, Copenaghen, Danimarca.
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Arichi Yoshito (Giappone)
Lampshade, 2006
Acquaforte e acquatinta, 246 ✕ 190 mm
Arichi Yoshito nasce a Hiroshima nel 1949. Affina la sua tecnica di incisore dapprima al College Art di Nihon in Giappone,
poi in Inghilterra, Australia e USA. Inizia a esporre nel 1976
in Svizzera e da allora la sua carriera artististica prosegue sino a oggi con un lungo elenco di mostre personali e collettive in tutto il mondo; significative sono le sue partecipazioni
alle Biennali di Lubiana e di Biella, alle Triennali di Cracovia,
Grechen, Bhopal e Bradford. Tra i riconoscimenti al suo lavoro si segnalano i premi ottenuti alle manifestazioni internazionali di Dieppe e di Taiwan. Insegna grafica alla Nihon
University.
Nel 2006 ha partecipato alla “5th Egyptian International Print
Triennial” del Cairo, alla “12th International Biennial Print &
Drawing Exhibition ROC” di Taiwan, alla “3 Biennale internazionale de Gravicel” a Lille. Nel 2007 ha esposto in quattro mostre personali in Giappone.
Collezioni: Queensland Art Gallery, Australia; Valparaiso
City Museum, Cile; Higashi Hiroshima City Museum, Giappone; Art Gallery of New South Wales, Australia; Fine Arts
Municipal Museum of Valparaiso, Cile; Smith College, Massachusetts; British Museum, Londra, Gran Bretagna.
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Donald Furst (USA)
Down and out, 2006
Mezzatinta, 130 ✕ 100 mm
Donald Furst nasce nel 1953 in Michigan. È allievo di Mauricio Lasansky alla University of Iowa. È docente di Grafica presso la University of North Carolina Wilmington. Costante la
sua presenza alle più prestigiose rassegne internazionali quali leTriennali Internazionali di Cracovia, di Norvegia e di Macedonia, le Biennali di Sapporo; sue opere sono presenti in
musei europei, cinesi, americani; numerosi i riconoscimenti tra
cui il prestigioso “North Carolina Arts Council Artists Fellowship” e il “PPG Corporation Materials Grant for Printmaking”.
In Italia ha esposto nel 2006 a Milano alla mostra “Leonardo Sciascia, amatore di stampe”. Ancora oggi si dedica alla ricerca di
nuove tecniche calcografiche, pur prediligendo la mezzatinta.
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Cleo Wilkinson (Australia)
Arcane message II, 2006
Mezzatinta, 500 ✕ 610 mm
Cleo Wilkinson nasce nel 1959 in Australia. Ottiene il Bachelor
of Fine Arts con lode, insegna arte in scuole di Auckland e in
Giappone; frequenta corsi di specializzazione in mezzatinta in
Giappone, Olanda, Canada, Venezia, Firenze, Grecia e Lussemburgo. Suoi lavori sono presenti in collezioni e musei europei,
giapponesi e americani. A partire dal 1978, giovanissima, inizia
una nutrita e prestigiosa attività espositiva che dall’Australia la
fa conoscere in tutto il mondo.
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Mari Tashiro (Giappone)
Dancing girls, 2006
Xilografia, 450 ✕ 600 mm
Mari Tashiro nasce nel 1982 a Miyagi, in Giappone. Diplomata
al Tama Art University, è entrata da due anni nella scuola di specializzazione. Il suo curriculum, nonostante la giovanissima età,
è già ricco di premi e di riconoscimenti importanti, il primo ricevuto a soli sedici anni.
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Dino Baiocco (Italia)
Ulivi sul mare, 2006
Acquaforte su zinco, 235 ✕ 300 mm
Dino Baiocco nasce nel 1931 a Civitanova Alta, nelle Marche.
La sua attività espositiva inizia nel 1959 e prosegue intensa
sino a oggi, con mostre personali e collettive. La sua ricerca
lo porta a dedicarsi in particolare alla grafica, ma la sua produzione è soprattutto di acquerelli e oli.
Consuelo Barbosa (Francia)
Paysage urbain, 2005
Acquaforte e acquatinta, 650 ✕ 500 mm
Consuelo Barbosa nasce nel 1954 in Colombia, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e si specializza al corso di scultura. In seguito
si trasferisce a Parigi dove frequenta il prestigioso Atelier 17 di Stanley W. Hayter, centro di sperimentazione della grafica contemporanea per grandi maestri e giovani artisti. L’esperienza le giova l’invito ad alcune tra le più importanti manifestazioni di grafica, quali le Biennali di Lubiana, Taipei e Seul. Vive e lavora a Parigi.
Giuseppe Calderone (Italia)
The star, 2006
Linoleografia, 315 ✕ 390 mm
Florin Hategan (Canada)
Cityscape 2LA, 2006
Puntasecca, 500 ✕ 700 mm
Florin Hategan nasce a Timisoara in Romania nel 1962. La sua formazione inizia con la laurea in Ingegneria Civile e prosegue con
la specializzazione all’Accademia di Belle Arti di Timisoara. Dal
1994 risiede in Canada. La sua carriera artistica ha inizio con una
mostra personale nel 1987 e continua sino a oggi con un lungo elenco di esposizioni in tutto il mondo. Il ruolo di primo piano nel contesto artistico internazionale è confermato dalla partecipazione alle Triennali di Cracovia e Osaka, e a più edizioni della Biennale
di Lubiana. La sua ricerca artistica è oggi orientata ai paesaggi urbani e alla collisione tra umanità e tecnologia.
Giuseppe Calderone nasce nel 1975 a Catania, dove frequenta
l’Accademia di Belle Arti. A ventidue anni, nel 1997, vince il concorso “Acireale”; nel ’98 ottiene il premio “Inner Gheel”; nel
1999 partecipa al “Premio giovani Biella” per l’incisione. Vive e
lavora ad Aci Catena.
Makiko Kakiuchi (Francia)
Cache-cache, 2005
Tecnica mista, 400 ✕ 300 mm
Marta Cobo del Valle (Spagna)
Estructura tauromaca, 2006
Acquatinta e puntasecca, 700 ✕ 500 mm
Makiko Kakiuchi nasce nel 1979 a Osaka, dove frequenta la
University of Arts e si specializza nel 2003. Dal 2004 risiede a Parigi, allieva del prestigioso Atelier Contrepoint diretto da Saunier,
che dal 1988 ha così rinominato l’Atelier 17 di Hayter.
Marta Cobo del Valle nasce nel 1973 in Spagna. È diplomata in
disegno grafico e tecniche dell’incisione. È invitata a importanti
esposizioni di grafica e riceve premi e menzioni per il suo lavoro.
Alicja Habisiak Matczak (Polonia)
Sottratto al nero, 2006
Acquatinta e puntasecca, 330 ✕ 490 mm
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Alicja Habisiak Matczak nasce in Polonia nel 1978. Si diploma
in incisione presso la Facoltà di Grafica e Pittura di Lodz. Dal 2002
è docente presso l’istituto di Composizione della stessa Accademia. Nel 2003 vince una borsa di studio del Ministero degli
Affari Esteri italiano per un corso all’Accademia di Belle Arti di
Urbino e al Centro Internazionale per l’Incisione Artistica. Nonostante la giovane età, ha al suo attivo sette mostre personali
e numerose collettive in Polonia, Italia, Francia, Spagna, USA,
Egitto, Giappone e Canada. Nel 2004 vince il concorso “Carnello
cArte ad Arte”; nel 2005 riceve la menzione d’onore alla Biennale di Trois Rivieres in Canada; nel 2006 il premio “Bertoni” di
Fermignano nelle Marche.
Hristo Kerin (Bulgaria)
Passionate healing, 2005
Acquaforte, acquatinta e mezzatinta, 500 ✕ 390 mm
Hristo Kerin nasce in Bulgaria nel 1966. Frequenta l’Accademia
di Belle Arti a Velko Tarnovo; dal 1983 è professore di Arte Grafica. Dal 1992 inizia la sua attività espositiva: 64 partecipazioni
a Biennali e Triennali internazionali e 14 mostre personali. Nel
2003 vince il Premio Internazionale per Ex libris di Bodio Lomnago e nel 2004 riceve la segnalazione al Premio Internazionale per la grafica di Buenos Aires.
stre personali in Giappone e in Europa. Partecipa alla Triennale
di Cracovia, alle Biennali di Corea, Vilnius, Varna e Bitola. Le
sue opere sono presenti in musei giapponesi, europei, sudamericani.
Vasil Kolev (Italia)
Penetrazione, 2006
Acquaforte, acquatinta e maniera nera, 160 ✕ 290 mm
Istvan Orosz (Ungheria)
The wall, 2005
Acquaforte, 350 ✕ 490 mm
Vasil Kolev nasce nel 1979 a Sofia, dove frequenta l’Accademia
di Belle Arti e si specializza in Grafica; attualmente studia pittura
all’Accademia di Venezia. Recentemente ha esposto a Chicago,
Sofia e Venezia. Vive e lavora a Venezia.
Istvan Orosz nasce in Ungheria nel 1951; si diploma all’Università delle Arti e del Design di Budapest. Si dedica al teatro,
al design, al film di animazione e al manifesto politico. Partecipa alle più importanti manifestazioni di grafica in Europa e ha
esposto in numerose mostre personali e collettive in varie città
europee.
Giulio Massimi (Italia)
La stanza del pittore, 2006
Maniera nera, 180 ✕ 180 mm
Giulio Massimi nasce nel 1918 a Roma, dove compie studi artistici e si laurea in architettura; dal 1990 si dedica totalmente
all’incisione, nelle diverse tecniche, con particolare riguardo alla maniera nera. Nella sua lunga carriera ha partecipato a numerosissime manifestazioni nazionali e internazionali. Recensito nel “Repertorio degli incisori italiani”, ha vinto il “Premio
Sciascia” 2006.
Elena Molena (Italia)
Tessuto urbano, 2006
Vernice molle, acquaforte, acquatinta, puntasecca, fondino,
402 ✕ 203 mm
Elena Molena nasce a Padova nel 1974. Si diploma all’Accademia di Venezia nel corso di pittura. Nel 2006 vince il premio “Fibrenus” al “Carnello cArte ad Arte”.
Masaaki Ohya (Giappone)
A priori Towane, 2006
Acquaforte e puntasecca, 395 ✕ 598 mm
Masaaki Ohya nasce nel 1972 in Giappone. Nel 1998 si diploma al M.F.A.A. Department of Printmaking Graduate School of
the Tama Art University, e nel 2001 al Tokyo International Mini-print Triennial Administrative. Espone dal 1996 in diverse mo-
Silvina Paulon (Argentina)
El regreso a casa, 2006
Linoleografia, 670 ✕ 500 mm
Silvina Paulon nasce a Buenos Aires nel 1968. È docente di grafica all’Università Nacional de Arte. Ha esposto in molte mostre,
personali e collettive, e ricevuto molti premi e riconoscimenti in
Sudamerica.
Massimo Petringa (Italia)
Figliamadre, 2006
Acquaforte e acquatinta, 850 ✕ 195 mm
Massimo Petringa nasce nel 1964 a Milano. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, allievo dell’incisore Pietro Diana e dello scultore Mario Molteni. Insegna tecniche dell’Incisione
all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Inserito nel “Repertorio
degli incisori italiani”, ha partecipato a numerose rassegne di incisione, tra cui la Biennale Internazionale di Biella.
Girolamo Russo (Italia)
Senza titolo, 2006
Tecnica mista, 500 ✕ 310 mm
Girolamo Russo nasce a Palermo nel 1952. Pittore e incisore, ha
avviato il percorso calcografico nel 1993. Insegnante di tecniche
di incisione, è inserito nel “Repertorio degli incisori italiani”.
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Jiri Samek (Repubblica Ceca)
The corn, 2006
Linoleografia, 350 ✕ 540 mm
Ercan Tuna (Germania)
Water, 2006
Linoleografia, 170 ✕ 210 mm
Jiri Samek nasce nella Repubblica Ceca nel 1955. La passione per
la grafica lo porta a frequentare, in giovane età, gli studi degli artisti Jarosl e Viberlay. Tra tutte le tecniche sperimentate, predilige quella dell’intaglio, in particolare in bianco e nero e raramente
a colori. Partecipa alle più importanti manifestazioni di grafica del
mondo; tra i riconoscimenti più recenti sono il secondo premio
“Novosibirsk” in Russia, il “T.N. Lawrence Prize” di Bristol, il “Premio Speciale della Giuria” alla V Biennale di Acqui Terme, il
“Prize Association of Czech Graphic Artists” di Praga.
Ercan Tuna nasce in Germania nel 1975, di origini turche. Risiede a Bayern, ha frequentato la facoltà di Arte e Grafica a
Dokuz Eylul, in Turchia. Ha vinto numerosi premi, tra cui quello internazionale patrocinato dall’Unesco; ha partecipato a numerose Biennali dell’Incisione e di Ex libris, ha ricevuto riconoscimenti per la sua attività di illustrazione di libri.
Andrea Serafini (Italia)
Senza titolo, 2006
Acquaforte, acquatinta e ceramolle, 290 ✕ 400 mm
Andrea Serafini nasce ad Agordo nel 1965. Ha studiato incisione all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Scuola Internazionale “Il Bisonte” di Firenze. Ha insegnato incisione nelle Accademie di Sassari, Urbino e Macerata. Attualmente risiede a Caviola ed è titolare della cattedra di Incisione all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Inez Wijnhorst (Portogallo)
Uma casa portuguesa, 2006
Acquaforte e acquatinta, 700 ✕ 500 mm
Inez Wijnhorst nasce nel 1967 in Olanda. Studia alla Open Art
Academy di Rotterdam, alla Royal Superior School of Fine Arts
dell’Aja e si diploma alla Faculty of Fine Arts dell’Università di
Lisbona. Ha ricevuto vari riconoscimenti in Spagna, Portogallo e Giappone. Numerose le sue partecipazioni alle manifestazioni internazionali dedicate alla grafica come le Triennali di
Osaka e Chamalieres, oltre ai tradizionali incontri di grafica internazionale di Cremona, Caceres, Oporto,Tokyo. Vive e lavora a Lisbona.
Dino Baiocco (Italia)
Ulivi sul mare, 2006
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Consuelo
Barbosa
(Francia)
Paysage urbain,
2005
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Giuseppe Calderone (Italia)
The star, 2006
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Marta Cobo del Valle
(Spagna)
Estructura tauromaca, 2006
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Alicja Habisiak Matczak (Polonia)
Sottratto al nero, 2006
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Florin Hategan (Canada)
Cityscape 2LA, 2006
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Makiko Kakiuchi
(Francia)
Cache-cache, 2005
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Hristo Kerin (Bulgaria)
Passionate healing, 2005
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Vasil Kolev (Italia)
Penetrazione, 2006
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Masaaki Ohya (Giappone)
A priori Towane, 2006
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Giulio Massimi (Italia)
La stanza del pittore, 2006
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Elena Molena (Italia)
Tessuto urbano, 2006
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Istvan Orosz (Ungheria)
The wall , 2005
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Silvina Paulon
(Argentina)
El regreso a casa, 2006
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Massimo Petringa (Italia)
Figliamadre, 2006
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Girolamo Russo (Italia)
Senza titolo, 2006
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Jiri Samek (Repubblica Ceca)
The corn, 2006
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Andrea Serafini (Italia)
Senza titolo, 2006
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Ercan Tuna (Germania)
Water, 2006
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Inez Wijnhorst
(Portogallo)
Uma casa portuguesa,
2006
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Blanca Aguilar
Nostalgia del lenguaje, 2006
Incisione, 500 ✕ 700 mm
Marcela Cristina Ardiles
Azul reflejo, 2005
Calcografia e stencil, 300 ✕ 390 mm
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Juan Alberto Arjona
Visiones metropolitanas, 2006
Intaglio, 330 ✕ 500 mm
Cristina Gomez Moscoso
Testa e pesce, 2006
Acquatinta e acquaforte, 700 ✕ 500 mm
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Laura Gonzalez
Para la liviandad, 2006
Collagraph, 700 ✕ 500 mm
Monica Andrea Gonzales
Sin titolo, 2006
Xilografia, 295 ✕ 210 mm
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Nestor Alejandro Goyanes
Los Garcia, 2005
Litografia, 700 ✕ 500 mm
Mirta Kupferminc
Abracadavra, 2005
Acquaforte, acquatinta e intaglio, 500 ✕ 700 mm
Cecilia Luque
Pareja postmoderna, 2006
Xilografia, china e collagraph,
700 ✕ 500 mm
Leonardo Gotleyb
La Caricia, 2006
Xilografia, 500 ✕ 700 mm
Maria Beatiz Gratta
Tramas en arpegio, 2006
Xilografia, 390 ✕ 400 mm
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Marcela Montemurro
Deseos y decires, 2006
Calcografia e acquaforte, 250 ✕ 490 mm
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Patrizia Puglisi
Estructuras, 2005
Xilografia, 700 ✕ 500 mm
Lorena Beatriz Rosas Giordano
La curva del diavolo, 2005
Xilografia, 410 ✕ 700 mm
Manfred Egger
Landscape, 2006
Xilografia, 350 ✕ 500 mm
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Marie Rose Verluyten
Batavia 1900, 2005
Acquatinta, 330 ✕ 230 mm
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Roger Dewint
Haut le cœur, 2006
Acquaforte a colori, 390 ✕ 520 mm
Yuliya Shatsila
Morning, 2005
Litografia, 400 ✕ 510 mm
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Adriano
Gambim Rocha
Multiplos du um,
Xilografia,
550 ✕ 390 mm
Danilo Roberto
Perillo
Eva, 2006
Calcografia,
540 ✕ 400 mm
Luciane Chio Magalhaes
Lule, 2006
Xilografia, 280 ✕ 320 mm
Jonathan Medina Furuyama
Parte de una serie de retratos con expressoes, 2006
Xilografia, 400 ✕ 300 mm
Joào Sanchez Cardoso
E la Para o transito, 2006
Xilografia, 620 ✕ 420 mm
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Carlos Pileggi
St, 2005
Bulino e calcografia, 180 ✕ 200 mm
Andrè
De Miranda
Natureza, 2005
Xilografia,
150 ✕ 290 mm
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Isadora Sumaquiero Gutmann
Sem titulo, 2006
Puntasecca, 195 ✕ 200 mm
Maria Tomaselli
Cidade, 2005
Acquatinta, acquaforte e puntasecca, 160 ✕ 200 mm
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Krum Ivanov Kotzev,
Pioggia sulla faccia, 2006
Aquaforte e acquatinta,
180 ✕ 150 mm
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Mirella Aprahamian
A travers les villes, 2005
Collagraph, 200 ✕ 580 mm
John Graham
Two clowns, 2005
Acquaforte, 100 ✕ 100 mm
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Lucie Jolicoeur Coté
Mi piace il Barolo, 2006
Acquaforte e decoupage, 600 ✕ 500 mm
Ortansa Moraru
Nest I, 2006
Xilografia su carta giapponese, 450 ✕ 180 mm
Laurence Prévost
Textuel, 2006
Acquaforte e chine-collé, 480 ✕ 300 mm
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Ji-Xin Song
Lion, Leopard, Dog,
2005
Xilografia,
350 ✕ 700 mm
Zhi Tian Yao
Flying worm, 2005
Xilografia,
570 ✕ 440 mm
Teresa Razeto
Termas en los andes, 2006
Acquaforte e acquatinta, 600 ✕ 490 mm
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Qing Wen Guo
Trace Ii V, 2006
Xilografia,
280 ✕ 450 mm
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Sang-Eun Lee
Dopo la mezzanotte, 2006
Acquaforte e acquatinta,
190 ✕ 290 mm
Oscar Figueroa Chavez
Autorretrato en el Omnibus,
2006
Xilografia, 400 ✕ 600 mm
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Zoran Durbic
Graphic xx, 2005
Xilografia, 620 ✕ 750 mm
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Jorgen Willerup
Untitled, 2006
Acquaforte,
420 ✕ 340 mm
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Mohamed Nabil Abdel Salam
Life, 2006
Linoleografia, 450 ✕ 600 mm
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Ximena De Leon Lucero
Underground, 2005
Mezzatinta, 200 ✕ 400 mm
Anna Maija Mattila
A real adult, 2006
Acquaforte e
acquatinta,
130 ✕ 100 mm
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Takako Hirano
Soirée de spectacle, 2006
Acquaforte, 400 ✕ 400 mm
Catherine Grangier-Durandard
Les Baigneuses - Hommage a F. Vallotton, 2006
Xilografia, 550 ✕ 330 mm
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Michel-Andre Martin
Sounine, 2006
Acquaforte e acquatinta,
400 ✕ 300 mm
Hiron Nakano
Cadeau de temps, 2006
Acquaforte,
400 ✕ 300 mm
Miyako Ito
Ça fouille, 2006
Bulino, 330 ✕ 250 mm
Akemi Yano
Les fées pelagiques, 2006
Acquaforte e bulino, 500 ✕ 600 mm
Keshav Malla
Symphonie 2, 2006
Litografia, 470 ✕ 420 mm
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Nicolas Poignon
Palais, 2006
Acquaforte e acquatinta,
500 ✕ 670 mm
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Jean Paul Probani
Niger solaris, 2006
Maniera allo zucchero e Roulage Haiter, 500 ✕ 370 mm
Roswita Bohem
Pietre nere in sabbia, 2005
Acquatinta, acquaforte e puntasecca,
470 ✕ 220 mm
Stefano Minzi
Soldato, 2006
Acquatinta e puntasecca, 400 ✕ 540 mm
Chikako Usui
Ruban vouge, 2006
Acquaforte, 300 ✕ 400 mm
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Eugenio Barrios D’Melon
The pianist, 2006
Acquaforte, 150 ✕ 300 mm
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Azusa Ito
Scenery of deed bule..., 2006
Acquaforte e acquatinta, 495 ✕ 245 mm
Fumi Katayama G.
Coward women, 2006
Acquaforte, 450 ✕ 300 mm
Kari Fukasawa
The daydream, 2006
Incisione, 200 ✕ 130 mm
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Hayashi Asako
The celluloid of America, 2005
Acquaforte, 220 ✕ 170 mm
Seung Hye Hong
Can you see? Get in step by step, 2006
Xilografia, 500 ✕ 700 mm
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Ikuhiro Kugo
Waiting lines color - 63, 2006
Xilografia, 600 ✕ 450 mm
Kenta Oyanagi
March March, 2006
Acquaforte, 350 ✕ 290 mm
Kanako Natanabe
Under current, 2006
Xilografia, 430 ✕ 650 mm
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Jun Shirasu
At the bottom of heart, 2006
Acquaforte, 540 ✕ 390 mm
Konki Tsuritani
Her labyrinth, 2006
Mezzatinta e acquaforte, 520 ✕ 370 mm
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Barbara Arrigo
Casa, 2006
Acquaforte e acquatinta, 360 ✕ 390 mm
Zeynep Baransel
La solitudine non si può condividere, 2006
Acquatinta e acquaforte su 3 lastre,
490 ✕ 340 mm
Shihari Bholekar
Man and nature, 2006
Xilografia di testa, 520 ✕ 370 mm
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Franco Anichini
Ceriana processione, 2005
Acquaforte a morsura unica su zinco, 540 ✕ 380 mm
Alfredo Bartolomeoli
Ismo marino, 2006
Xilografia, 500 ✕ 700 mm
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Maurizio Boiani
Temporale a Falliera, 2005
Acquaforte, 240 ✕ 300 mm
Milvia Bortoluzzi
Sulla vecchia radice, 2006
Acquaforte, 340 ✕ 180 mm
Alberto Boschi
Paesaggio, 2005
Acquaforte, acquatinta e ceramolle, 248 ✕ 248 mm
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Cecilia Brambilla
Passi - Sentieri alternativi, 2006
Xilografia, 700 ✕ 500 mm
Agnese Brusca
La maschera adeguata, 2006
Acquaforte e ceramolle, 445 ✕ 240 mm
91
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24-02-2011
15:24
Pagina 92
Giuseppe Buffoli
Essere realmente, 2006
Ossidazione naturale, lavis
e puntasecca, 450 ✕ 570 mm
Beatrice Caniggia
Dublin, 2006
Acquaforte e acquatinta,
440 ✕ 410 mm
Mirta Caccaro
Cc68 come cavalli+gatti cammelliorsi 2006, 2006
Ceramolle e acquatinta,
500 ✕ 700 mm
92
Annalicia Caruso
Podio & Co, 2006
Acquaforte, ceramolle
e acquatinta, 200 ✕ 200 mm
Lino Carboni
Cardo, 2006
Maniera nera, 350 ✕ 500 mm
93
2007-57-140
24-02-2011
15:24
Pagina 94
Danilo Ciaramaglia
L’inseminatore, 2006
Acquaforte su zinco, 290 ✕ 250 mm
94
Maria Cortemiglia
Vicolo di Rodi, Grecia, 2006
Puntasecca, 500 ✕ 350 mm
Silvia De Bastiani
22.08.2005; 11:22, 2006
Acquaforte, 210 ✕ 210 mm
Valentino De Nardo
Senza titolo, 2005
Acidatura diretta e acquatinta, 390 ✕ 215 mm
95
2007-57-140
24-02-2011
15:24
Pagina 96
Luigi Di Già
Torre, 2006
Acquaforte, 390 ✕ 290 mm
Patrizio Di Sciullo
Torre larga, 2005
Acquaforte, bulino e raschietto,
490 ✕ 360 mm
Giovanni Gavino Farina
Forza, 2005
Acquaforte e puntasecca su rame,
190 ✕ 270 mm
Fabio Favaretto
Appesa ad un filo, 2006
Acquaforte, 200 ✕ 160 mm
Pilar Dominguez
Milano mia città, 2006
Calcografia e acquatinta,
210 ✕ 320 mm
96
Gianni Favaro
Arlechin Batocio, 2006
Acquaforte e acquatinta, Ø 380 mm
97
2007-57-140
24-02-2011
15:24
Pagina 98
Daniela Fiore
Maternità, 2005
Acquaforte,
acquatinta e
puntasecca,
497 ✕ 345 mm
Francesco
Fornasieri
Tu, 2005
Acquaforte,
acquatinta e vernice
molle, 700 ✕ 500 mm
Antonio Fisicaro
Architettura
ascensionale, 2006
Acquaforte e
puntasecca,
500 ✕ 700 mm
98
Aurelio Forte Laan
Sinapsi e profonda psiche, 2006
Ceramolle, acquatinta e bulino, 500 ✕ 350 mm
Luciana Francone
Dacelo Novaeguinae, 2005
Maniera nera con tecnica diretta, 700 ✕ 500 mm
99
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15:24
Pagina 100
Pino Finocchiaro
Crepuscolo, 2006
Acquaforte e acquatinta,
500 ✕ 700 mm
Enrica Guerra
Senza titolo 06, 2006
Acquaforte, 390 ✕ 290 mm
Callisto Gritti
Uomo, 2006
Acquaforte, 500 ✕ 350 mm
Carla Galli
Volare si può, 2006
Ceramolle e acquatinta, 340 ✕ 290 mm
100
Giuliano Garattoni
Interazione, 2006
Acquatinta e acquaforte, 250 ✕ 250 mm
Enrico Gravela
Disperazione, 2006
Acquaforte su zinco, 240 ✕ 200 mm
101
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24-02-2011
15:24
Pagina 102
Rossano Guerra
La parabola del tempo, 2006
Acquaforte, acquatinta e collage, 500 ✕ 700 mm
Emeric Jakab
Struttura - 01, 2006
Acquatinta, 330 ✕ 250 mm
Maura Israel
Momenti, 2006
Maniera nera, 330 ✕ 140 mm
Loredana Iacuzzo
Transizione evolutiva, 2005
Puntasecca e punzone, 170 ✕ 410 mm
102
Jacob Jessy
The tireless hands, 2006
Acquaforte su zinco, 500 ✕ 700 mm
103
2007-57-140
24-02-2011
15:24
Pagina 104
Emanuele Li Pira
Magiar, 2006
Acquatinta a colori su 4 lastre, 180 ✕ 240 mm
Viviana Mancaya
Corpus et Spiritus, 2006
Acquaforte e acquatinta, 300 ✕ 300 mm
Veronica
Longo
Qualcosa di
magico, 2006
Acquaforte
e acquatinta
su zinco,
650 ✕ 450 mm
Hudesa Kaganow
Dorme a cidade (Dorme la città), 2006
Acquaforte e acquatinta su rame, 300 ✕ 200 mm
Lanfranco Lanari
Frammento di carta celeste, 2006
Acquaforte e acquatinta, 320 ✕ 300 mm
Amedeo Lanci
Canto della polena, 2006
Puntasecca, 400 ✕ 290 mm
104
Alberto
Marci
La tua coda di
ricambio, 2006
Acquatinta,
puntasecca,
collagraph
e cloroformio,
700 ✕ 500 mm
105
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15:24
Ilaria Martellacci
Ferro, 2006
Puntasecca, 500 ✕ 700 mm
Pagina 106
Barbara Martini
Il filo dei ricordi, 2006
Acquaforte, acquatinta e puntasecca, 490 ✕ 340 mm
Gualtiero Merati Foscarini
Il pescatore a Mosca, 2006
Xilografia, 270 ✕ 220 mm
Germano Massenzio
Solarium, 2005
Acquaforte e acquatinta, 330 ✕ 490 mm
Claudio Menegon
Interno, 2006
Acquaforte su zinco, 240 ✕ 420 mm
106
Giorgio Matteini
Percorso interrotto, 2005
Acquaforte e acquatinta su due lastre, 350 ✕ 280 mm
107
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15:24
Pagina 108
Tseng Mei Chen
Peace in motion, 2006
Xilografia, 500 ✕ 650 mm
Giacomo Miracola
Zero, 2006
Acquaforte su zinco due colori, 500 ✕ 620 mm
Raffaele Minotto
La fine del pranzo, 2006
Acquaforte, 300 ✕ 400 mm
108
Eugenio Mombelli
Appunti di viaggio, 2006
Acquaforte e puntasecca, 230 ✕ 290 mm
Maria Chiara Montagna
Off dog, 2006
Acquaforte, acquatinta e vernice molle su zinco,
260 ✕ 150 mm
109
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15:24
Pagina 110
Ivo Mosele
Il morso, 2006
Mezzatinta, 490 ✕ 370 mm
Danilo Montini
Passiflora, 2006
Incisione e acquaforte, 130 ✕ 175 mm
Marco Mura
La strada verso casa, 2006
Acquaforte, 246 ✕ 342 mm
Mariangela Paiella
Boschetto, 2006
Acquaforte, puntasecca e acquatinta, 330 ✕ 240 mm
Michelé Giuliana Mùller
Il gioco dell’oca di Marta, 2006
Acquaforte, 370 ✕ 490 mm
110
Beatrice Palazzetti
Di notte, 2006
Xilografia, 460 ✕ 330 mm
111
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15:24
Pagina 112
Michael Perathoner
Là sulle montagne..., 2005
Xilografia, 350 ✕ 390 mm
Mario Paradiso
Ariete, 2006
Xilografia, 300 ✕ 230 mm
112
Fabrizio Pavolucci
Doppio ritratto di Andrea Desanti, 2006
Acquaforte, acquatinta e puntasecca, 340 ✕ 290 mm
Paolo Petrò
La capitanio 1926, 2006
Acquaforte e puntasecca, 400 ✕ 550 mm
Vincenzo Piazza
L’esplosione
dell’arcobaleno, 2006
Acquaforte,
220 ✕ 340 mm
113
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15:24
Pagina 114
Daniela Quadraccia
Atmosferica, 2006
Puntasecca e collograph, 350 ✕ 500 mm
Luisa Porporato
Uno spirito travolgente, 2006
Maniera nera, 300 ✕ 230 mm
114
Rosa Quaglieri
Interno, 2005
Acquaforte e ossidazione, 300 ✕ 325 mm
Silvia Radeva
Pensiero, 2006
Acquaforte e acquatinta, 160 ✕ 140 mm
Pantaleo Ragno
Del padre, 2006
Acquaforte, 700 ✕ 500 mm
115
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15:24
Pagina 116
Leonardo Ravecca
Tavola, 2006
Calcografia su zinco
e tecnica mista,
300 ✕ 300 mm
Angelo Rizzelli
Segni del mare, 2006
Puntasecca, 400 ✕ 300 mm
Gabriella Ruggieri
Senza titolo, 2005
Acquaforte, 320 ✕ 500 mm
Giorgio Rovelli
Un’unica nota, 2006
Frese e acquatinta, 220 ✕ 220 mm
Giancarlo Rossi
Forse di notte, 2006
Acquaforte e acquatinta,
180 ✕ 240 mm
116
Salvatore Russo
Senza titolo, 2006
Maniera nera e puntasecca, 140 ✕ 90 mm
117
2007-57-140
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15:24
Pagina 118
Giuseppe Sciacca
Gruppo di pescatrici, 2006
Vernice molle e acquaforte, 260 ✕ 310 mm
Yun - Jung Seo
Spazio acquatico, 2006
Puntasecca, 700 ✕ 500 mm
Giacomo Sampieri
Controluce, 2006
Mezzatinta, 240 ✕ 180 mm
118
Gaia Scaramella
Terra e Libertà, 2006
Acquaforte, acquatinta, puntasecca, bulino e collograph, 500 ✕ 400 mm
Maria Rosaria Stigliano
Interno giorno, 2006
Xilografia, 400 ✕ 300 mm
119
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15:24
Pagina 120
Fulvio Tomasi
Non è giornata, 2006
Acquaforte, 500 ✕ 700 mm
Renato Tonietto
Lungo il viottolo, 2006
Acquaforte, 290 ✕ 590 mm
Roberto Tonelli
L’uomo che aspettava di veder passare i treni, 2006
Acquaforte su zinco, 250 ✕ 410 mm
120
Anna Torre
Senza titolo, 2006
Acquaforte, 200 ✕ 245 mm
121
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24-02-2011
15:24
Pagina 122
Kyoko
Wakamatsu
L’ombra, 2005
Acquaforte e
maniera allo
zucchero,
100 ✕ 320 mm
Elisabetta Tomboletti
Passaggio periferia Roma Ostiense, 2006
Puntasecca e maniera nera, 260 ✕ 300 mm
122
Carla Venturi
Imago vocis, 2005
Xilografia, 500 ✕ 370 mm
Mikol Zaghi
La bella
addormentata, 2006
Acquaforte,
200 ✕ 240 mm
123
2007-57-140
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15:24
Pagina 124
Taibe Chait
Terra incognita, 2006
Incisione, 380 ✕ 500 mm
Elvyra-Katalina Kriauciunaite
Nacer continuamente nacer, 2005
Puntasecca, 335 ✕ 490 mm
124
Tatiana Discenko
Passamezzo, 2005
Acquatinta, 650 ✕ 435 mm
Tatjana Kazimiereniene
The reeds VI, 2006
Acquaforte e acquatinta, 560 ✕ 240 mm
Daiva Gudelytè
Sea breeze, 2005
Acquaforte e acquatinta, 440 ✕ 215 mm
Vladimir Panaskov
Insonnia, 2005
Calcografia, 270 ✕ 300 mm
125
2007-57-140
24-02-2011
15:24
Pagina 126
Jolanta Sereikaitè
Staircase and stone, 2005
Xilografia a colori, 410 ✕ 280 mm
Virginijus Tamosiùnas
The night bird, 2006
Xilografia, 620 ✕ 450 mm
Zygimantas Zaksis
Against the wind, 2006
Xilografia, 190 ✕ 250 mm
126
Juan Guerrero Calderon
Testimonio, 2006
Puntasecca, 390 ✕ 480 mm
Dario Ivan Ramirez Pedraza
Anatomia automotriz inf-ant-post, 2006
Xilografia, 680 ✕ 500 mm
127
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128
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15:24
Pagina 128
Johannes Gerard
Pioggia, 2006
Linoleografia, 290 ✕ 380 mm
Carolina Salinas De La Cruz
Antropomorfismo de un ser, 2006
Intaglio, 360 ✕ 550 mm
Sadik Kwaish Alfraji
Dancer, 2006
Acquaforte e carborundum, 180 ✕ 135 mm
Susana Venegas Gandolfo
Borde del mar, 2006
Tecnica mista e collograph, 500 ✕ 650 mm
129
2007-57-140
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15:24
Pagina 130
Jerzi Jankowski
A short history V, 2006
Xilografia, 300 ✕ 400 mm
Katarzyna Winczek
The journey VI, 2005
Acquaforte, acquatinta e sabbia,
500 ✕ 650 mm
130
Ciprian Ciuclea
Stratificatio, 2006
Incisione, 250 ✕ 150 mm
Adrian Sandu
Days 2 nights 1, 2006
Acquaforte, 500 ✕ 500 mm
131
2007-57-140
24-02-2011
15:24
Pagina 132
Irina Yelagina
Dream, 2006
Acquaforte, 460 ✕ 640 mm
Bojan Bikic
Young Bacchus, 2006
Linoleografia, 370 ✕ 510 mm
132
Prodanovic Sejma
Tapisserie, 2006
Linoleografia, 200 ✕ 200 mm
Vida Stefanovic
Le petit temple, 2006
Linoleografia, 500 ✕ 300 mm
133
2007-57-140
24-02-2011
15:24
Pagina 134
Jolanda Garbajales Ferreiro
Presencia, 2006
Maniera nera, 320 ✕ 500 mm
Ivan Kovacik
La lumaca viaggiatore, 2005
Acquaforte, 150 ✕ 190 mm
Moises Yagues Fernandez
Casi invierno, 2006
Xilografia, 510 ✕ 390 mm
Javiera Isabel Gaete
Lastra ornamento V, 2006
Acquatinta e ceramolle, 590 ✕ 350 mm
134
Mika Murakami
En las primeras horas de la noche, 2005
Acquaforte e acquatinta su zinco, 700 ✕ 500 mm
135
2007-57-140
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15:24
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Claude-Alain Giroud
Untitled, 2006
Bulino e mezzatinta, 350 ✕ 250 mm
136
Napanang Manthanee
Reflection of my bonding numbers, 2006
Acquaforte, 650 ✕ 500 mm
Nadiya Onjshchenko
Little sleeper, 2006
Acquaforte, 350 ✕ 380 mm
Wayne Miyamoto
Elima Ko’olau, 2005
Intaglio, 200 ✕ 150 mm
137
2007-57-140
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15:24
Pagina 138
Endi Poskovic
Sunny day over the bay, 2006
Linoleografia, 310 ✕ 430 mm
Hanne Niedermhausen
More than ten, 2005
Acquaforte, 100 ✕ 75 mm
138
Barthosa Nkurumeh
Dualnody: forest path, 2006
Acquaforte, 300 ✕ 300 mm
Tracy Templeton
Indefinite past, 2005
Acquaforte e chine-collé, 620 ✕ 310 mm
139
2007-57-140
24-02-2011
15:24
Pagina 140
Marco Antonio Cardenas Gonzalez
De la serie Los plumiferos, 2006
Xilografia, 620 ✕ 420 mm
140
2007-141-164
24-02-2011
15:26
Pagina 141
Sezione ex libris
Concorso “Acque termali”
Ex Libris Section
“Acque termali” Competition
2007-141-164
24-02-2011
15:26
Pagina 142
Dichiarazione di Milano sull’incisione originale
Declaration of Milan on Original Engraving (1994)
Premessa
La presente Dichiarazione è stata formulata tenendo presente quanto a
suo tempo è stato affermato dal Comité National de la Gravure a Parigi
nel 1937, dal III Congresso Internazionale delle Arti Plastiche tenuto a Vienna nel 1960, dal Print Council of America di New York nel 1961 e dal Comité National de la Gravure a Parigi nel 1964.
In ogni lingua europea il termine “originale” ha assunto un duplice significato: a) è sinonimo di “proprio delle origini” (Diz. Zingarelli), “che
risale alle origini” (Diz. Devoto-Oli), “existent from the first” (Oxford
Dictionary); b) è sinonimo di “non riproduzione”, secondo un significato
invalso anche nella tradizione grafica del XX secolo.
Nella convinzione che ciascun artista ha la libertà di eseguire le sue
opere con qualsiasi tecnica, la presente Dichiarazione non vuole condannare alcun procedimento tecnico, né intende dare al riguardo giudizi di merito. Il riconoscimento della qualifica “originale” a certe stampe anziché ad altre non implica alcuna valutazione di natura etica, ma
vuole costituire unicamente una precisazione di natura storico-artistica.
La presente Dichiarazione, con l’uso dell'attributo “originale” assunto
nei significati sopra specificati, intende porre una distinzione fra le incisioni che vengono eseguite secondo i criteri in uso fin dalle origini di ciascuna tecnica, e quelle che – pur essendo anch’esse stampe d’arte – vengono realizzate con altre tecniche.
Concetto di originalità
Un’incisione è considerata “originale” quando rispetta le due seguenti caratteristiche:
a)in fase di stampa dà luogo a un’immagine che deriva da una matrice manualmente incisa (anche nel caso in cui l’artista si sia servito di una base ottenuta con altri procedimenti), o predisposta sempre manualmente dallo stesso artista, con esclusione di qualsiasi mezzo fotomeccanico, allo scopo di essere impressa con intenti estetici.
b)l’immagine incisa sulla matrice deve seguire la sintassi linguistica propria dell’incisione, e cioè un appropriato ed intenzionale uso delle tecniche specifiche.
Per analogia una litografia viene considerata “stampa originale” quando
la sua immagine è impressa da una matrice manualmente disegnata o dipinta, allo scopo di essere stampata con intenti estetici.
Qualunque stampa che riproduca un modello, ottenuta con mezzi fotomeccanici, o con altri mezzi non manuali, di qualsivoglia tipo, non può
essere chiamata “originale” (e neppure “originaria” o “litografia autentica”).
142
Foreword
This Declaration was drawn up in consideration of the positions adopted by
the Comité National de la Gravure in Paris in 1937, by the Ill International Congress of Plastic Arts held in Vienna in 1960, by the Print Council of America in New York in 1961 and by the Comité National de la
Gravure in Paris in 1964.
In each European language, the term “original” has come to have a dual
meaning: a) it is a synonym of “belonging to the origins” (Zingarelli Dictionary of the Italian Language), of “dating back to the origins” (Devoto-Oli
Dictionary) and of “existent from the first” (Oxford English Dictionary); b)
it is a synonym of “non reproduction”, in accordance with a meaning that
has also taken hold in the tradition of twentieth century graphics.
In the belief that each artist is free to use any technique to execute his
work, this Declaration does not intend to condemn any technical procedure,
nor express value judgements about them. The acknowledgement of the
qualification of “original” to certain prints rather than to others does not
imply any evaluation of an ethical nature, but is intended to constitute solely a definition for the purposes of art history.
With the use made of the attribution of “original” with the meanings specified above, the aim of this Declaration is to draw a distinction between engravings that are executed in accordance with the criteria that have been
used since the origins of each technique and those that – without detriment
to their status as art prints – are executed using other techniques.
The concept of originality
An engraving is considered to be an “original” when it complies with the following two characteristics:
a)the printing phase gives rise to an image that derives from a matrix that
was engraved by hand (including cases when the artist made use of a
base obtained by other means), or prepared, again by hand, by the same
artist, to the exclusion of all photomechanical means, for the purpose of
being printed with aesthetic intent;
b)the image engraved on the matrix must comply with the linguistic syntax
of engraving, in other words it must make an appropriate and intentional use of specific techniques.
By analogy, a lithograph is considered to be an “original print” if its image
was printed by a matrix that was drawn or painted by hand, for the purpose
of being printed with aesthetic intent.
Any print that reproduces a model obtained using photomechanical means
or other non-manual means cannot be considered to be an “original” (nor
“originating” nor an “authentic lithograph”).
“Acque termali” ed ex libris / “Acque termali” and Ex Libris
Enzo Pellai
“Orandum est ut sit mens sana in corpore sano”, esortava Giovenale (Satira X, 356), e gli epicurei dell’epoca imperiale acconsentivano alternando i negozi agli ozi: andavano a sbrigare gli affari al Foro e poi si recavano alle terme. A Roma, nel
IV secolo d.C., erano presenti circa 800 stabilimenti balneari
e undici terme imperiali. Erano straordinari luoghi dove si praticava il piacere dei sensi e dell’intelletto. La “vis medicatrix”
dell’acqua, in sintonia con il gioco e le buone abitudini, doveva ritemprare il corpo ed elevare lo spirito, per cui ci si immergeva nel frigidarium e nel calidarium, ci si divertiva in palestra e nello stadio, si frequentavano le sale di lettura e la biblioteca. Divenne enorme il consumo dell’acqua tanto che, non
bastando più il Tevere, essa fu fatta affluire in città con la costruzione di grandi acquedotti.
Quando nel 537 Vitige, re dei Goti, durante l’assedio alla città
li tagliò, diede un colpo mortale a Roma che, nonostante cinquant’anni prima (476) fosse stata dichiarata da Bisanzio decaduta dal suo ruolo di capitale dell’Impero d’Occidente, si era
conservata popolosa e monumentale.
Il bisogno di benessere, da realizzare con il soccorso dell’acqua, ha indotto l’uomo nel corso dei secoli e in tutte le civiltà
a costruire, nei luoghi dotati di fonti ritenute prodigiose, delle ben attrezzate città termali dove, tramontata la liturgia del
sacro, oggi si miscela la ricchezza proveniente dalla natura con
i loisir della mondanità e della cultura. In tale contesto, l’iniziativa con il patrocinio del Rotary Club di Acqui Terme e dell’AIE (Associazione Italiana Ex Libris), che in occasione della VIII Biennale per l’Incisione organizza la Mostra Concorso
di Ex Libris, ha un valore tutto particolare, poiché richiama
concretamente il tema del libro, che è uno strumento necessario per tonificare la mente nel momento in cui le vacanze dedicate al passare le acque e ai bagni risanano il corpo.
Orandum est ut sit mens sana in corpore sano – It is to be
prayed that the mind be sound in a sound body (Satires 10.356),
enounced Juvenal dryly, and the pleasure-loving society of imperial Rome indeed alternated their business dealings at the Forum with leisure (otium) at the thermal baths. In the fourth
century AD the capital boasted no less than eight hundred watering places of various kinds, and eleven imperial thermae.
These were impressive buildings in which citizens could indulge both the senses and the intellect. The via mediatrix of water fell in perfectly with the concept of play and good habits,
whereby it both filled the body and elevated the spirit, as patrons
passed from the frigidarium to the calidarium, amused themselves in the gym and stadium, and frequented the reading
rooms and the library. The consumption of water, therefore, was
astronomical and, as the Tiber itself was not enough to meet the
demand, fresh water was piped into the city along magnificent
aqueducts from the hinterland.
When in the year AD 537 King Witige of the Goths cut off
Rome’s water supply to bolster his siege, the city – once more a
sprawling and densely populated metropolis despite its having
been demoted some eighty years earlier in 476 by Byzantium as
capital of the West – succumbed immediately.
The use of water for personal well-being has induced mankind
down through the centuries and across all cultures and civilizations to sanctify sites with mineral springs deemed of particular importance on which to build elaborate thermal complexes where, now no longer places for liturgical ablutions as
such, today’s rituals consist of blending this singular gift of nature with body-care and sundry cultural distractions. With this
in mind, Rotary Club of Acqui Terme and the AIE (Associazione
Italiana Ex Libris) has organized the “Mostra Concorso di Ex
Libris”, to coincide with the VIII Biennale per l’Incisione. The
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“Acque termali” è il tema proposto per questa IV edizione. Occorre premettere che l’ex libris ha un suo specifico linguaggio
simbolico, cioè rappresenta i contenuti voluti dal committente non solo attraverso la descrizione percettiva e la connessione
logica, ma anche pescando nei laghi sotterranei dell’anima. Nel
nostro caso e per le considerazioni precedentemente fatte,
questo vuol dire che l’artista dovrà, con la sua opera, permettere l’identificazione del titolare e contemporaneamente esprimere le relazioni che legano la persona, intesa nella sua unità
di corpo e di mente, alle forze della natura con immagini che
hanno una molteplicità di significati.
Dunque “acque termali” come argomento, oggi si direbbe, di
medicina distica. A tale proposito si deve osservare che in questo concorso c’è stata una vasta partecipazione di artisti del
centro-sud America (27 presenze su un totale di 146). Chi conosce la loro storia culturale non rimane sorpreso dall’interesse
che il tema ha suscitato, perché sa l’importanza che essi danno ai valori che provengono dalla mitologia degli indios, dove l’uomo è visto in diretta dipendenza dalle forze divine insite nella natura e l’acqua è considerata come elemento ordinatore del mondo (vedi La leggenda del giorno e della notte riportata nel n. 1, 2006, p. 15, della rivista “L’Ex Libris Italiano”).
Questa primitività è stilisticamente sottolineata dall’adozione
di forme semplificate, segnate da linee marcate e apparentemente grossolane, lontane dal nostro gusto e classicheggiante,
ma non per questo meno espressive ed emozionanti. Sebbene non si sia tradotta nell’assegnazione di un premio, la loro
presenza è stata apprezzata dalla giuria che auspica possa
continuare in futuro.
I maggiori consensi sono andati a Ettore Antonini (Venegono,
1952), incisore noto e apprezzato dagli exlibristi, anche stranieri. Nella sua opera, vincitrice del primo premio, egli ha inserito con giusta proporzione il simbolo del Rotary e l’elegante
edicola ottagonale denominata la Bollente dalla quale sgorga,
alla temperatura di 74,5 gradi centigradi, l’acqua sulfureo-salso-bromo-iodica che alimenta le terme. Due nudini femminili stilizzati stanno al centro della scena e sincronizzano i loro
gesti e i movimenti della lunga capigliatura al ritmo e alle forme degli zampilli d’acqua che scendono da un’anfora, imprimendo al tutto un senso di vitale dinamismo.
Il secondo premio è stato attribuito ad Andreas Raub (Münster, 1967), artista di notevoli capacità tecniche maturate in tanti anni di studio e di esperienze grafiche. Il suo ex libris racchiude nella forma di una goccia d’acqua il ciclico nascere, morire e risorgere della vita. Accanto alla spirale pietrificata di un
nautilus emerge dalle schiume dell’acqua, come fu per Vene-
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Rotary competition is of special interest, as it refers directly to
the theme of the book per se, as an instrument in fortifying the
mind, in this case while dedicating one’s vacation to “taking the
waters” and to replenishing the body’s forces.
“Thermal waters” is the theme chosen for this fourth edition. It
is worth noting that the ex libris has its own specific symbolic
connotation, inasmuch as it represents the contents desired by
the commissioning body not only through the perceptive description and the logical connection, but also by delving deep
into the undercurrents of the human soul. In our case, and for
the considerations tabled above, this means that through his work
the artist must provide the identification of the creator while at
the same time express the links that tie the person (in terms of
his/her entirety, body and mind) to the forces of nature via imagery that has layered meanings.
Hence the harmonious coupling of “thermal waters” with the concept of ex libris. This edition of the competition has moreover
seen the participation of a large quote of artists from centralsouth America (27 entrants out of 146). Whoever knows the cultural background of this region will perhaps not be surprised at
the interest they have shown, given the value of the mythological imagery of native cultures, by which mankind is seen as being directly dependent on the divine forces intrinsic to Nature,
and water is considered to give order to the world (see the essay “La leggenda del giorno e della notte” in Ex Libris Italiano,
n. 1/2006, p. 15). This primitive notion is stylistically endorsed by the adoption of simplified forms, denoted by marked
and apparently crude outlines that veer considerably from our
classicizing ideas, though are none the less expressive and appealing. Although none of the entrants from this region of America received a prize, their presence was greatly appreciated by
the jury, which looks forward to their participation in future.
The majority voted in favour of Ettore Antonini (b. 1952, Venegono, Italy), an engraver much appreciated by the Ex Libris
crowd, and also abroad. In his piece – which won the first prize
– he successfully inserted the Rotary Club’s symbol and an elegant octagonal tabernacle denominated the “Bollente” spring
from which gushes an abundant supply of water at 74.5ºC
(with a high mineral content, including sulphur, bromide and
iodine) to the thermal spa facilities nearby. Two small stylized
female nudes are camped at the centre of the scene, their gestures and hair movements synchronized with the water cascading
from an amphora, impressing a keen sense of dynamism to the
composition.
The second prize was awarded to Andreas Raub (b. 1967,
Münster, Germany), an artist of impressive technical skills de-
re, una nuda figura femminile che innalza tre globi, corrispondenti alla formula chimica dell’acqua, costituita appunto
da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. Questo spazio,
simile a una piscina, è inserito all’interno di un edifìcio termale
sostenuto da colonne corinzie. Raub è da sempre molto interessato alla rappresentazione delle geometrie architettoniche
e in questa sua ideale ricostruzione della sala di una terme introduce in modo pertinente al committente e al tema altri
simboli, come le finestre a rosone che sono il logo del Rotary,
due fontane che versano l’acqua nelle vasche a forma di valva di conchiglia, metafora della resurrezione, e le iscrizioni che
citano il concetto di Ippocrate “medicus curat, natura sanat
morbos”.
Infine, il terzo premio è andato alla serba Ana Milosaviljevic
(Sokobanja, 1979) laureata in arti grafiche presso l’Accademia
d’Arte di Novi Sad. Essa ha presentato un’acquatinta, dal titolo
Postcard, che gioca sulla contemporanea presenza di tradizione
e avanguardia. Nulla di più consuetudinario dell’invio di una
cartolina illustrata con le immagini del luogo di vacanza. Ma
la novità sta nel fatto che il soggetto è questa volta raffigurato dalla sola acqua che ondeggia sollevando spruzzi, i quali
chiazzano di gocce lo spazio sovrastante, come se non vi fosse la partecipazione dell’artista alla produzione dell’immagine, ma fosse la materia stessa ad avere una sua forza autonoma di racconto e di vita. Si avverte in questo modo di procedere la lezione dell’action painting e della pittura informale.
Ancora una considerazione finale. È importante, sia per gli artisti che per i visitatori, potere in contemporanea osservare le
libere grafiche della Biennale per l’Incisione e gli ex libris dedicati al Concorso “Acque termali”, cosicché si possano notare
le affinità tecniche, ma anche le diversità di linguaggio.
veloped over years of study and experience with graphics. His
ex libris design depicts a drop of water continually reforming and
dying to depict the perpetual life-cycle of regeneration and decay. Alongside the petrified spiral of a nautilus shell, a nude female figure emerging from the seaspray like Venus herself holds
up three orbs corresponding to the chemical composition of water, namely, one part oxygen to two parts hydrogen. This poollike space is inscribed in the setting of a thermal bath-house supported on Corinthian columns. Raub has always been very interested in the representation of architectural geometry, and into this ideal reconstruction of a thermae hall he has aptly introduced other symbols related to the client, such as the rose-windows echoing the Rotary logo, two fountains that issue into
shell-shaped tubs – a metaphor for the resurrection – and the inscriptions that cite the Hippocratic tenet medicus curat, natura sanat morbos (the doctor cures diseases, nature heals them).
Lastly, the third prize went to the Serbian artist Ana Milosaviljevic (b. 1979, Sokobanja, Serbia), graduated in graphics arts
from the Academy of Arts in Novi Sad. The artist presented an
aquatint bearing the title Postcard, which plays on the simultaneous presence of tradition and the avant-garde. There is
nothing more commonplace than sending a postcard illustrating the place where one is on holiday, but the novelty lies in the
fact that the subject this time is portrayed only by the spray
raised by moving water, which spatters drops onto the space
above, as if the artist herself had not taken part in producing
the image, and instead the water itself that has a force and life
of its own to narrate. The idea appears to borrow from Action
Painting and Informal Art.
One last consideration before closing. It is important for both
the artists and the visitors to browse the general exhibition of the
Biennale per l’Incisione along with the special ex libris section
of the “Acque termali” competition, that way they will note the
technical affinities, but also the diversity of the language used.
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Elenco degli artisti partecipanti al Concorso ex libris
List of the Artists Who Entered the Ex Libris Competition
Ruslan Agirba (Ucraina)
Saskia Aleman (Perù)
Rita Alescia (Italia)
Rosario Amato (Italia)
Marianna Antonacci (Italia)
Jose Salvador Antunez Caracena (Spagna)
Ettore Antonini (Italia)
Mantas Arbaciauskas (Lituania)
Harald Liviu Ardeias (Germania)
Juan Alberto Arjona (Argentina)
Angelo Arrigoni (Italia)
Ismail Aslan (Turchia)
Ivan Bachvarov (Bulgaria)
Sadya Bairou (Marocco)
Rakesh Bani (India)
Gabriella Bergonzelli (Italia)
Derek Michael Besant (Canada)
Maurizio Boiani (Italia)
Emilia Bonfanti (Italia)
Margherita Bongiovanni (Italia)
Gabriele Bordignon (Italia)
Milvia Bortoluzzi (Italia)
Umberto Boschi (Italia)
Rita Buccini (Italia)
Iouri Bytchkov (Russia)
Esteban Caceres (Argentina)
Maria Rosanna Cafolla (Italia)
Giuseppe Calderone (Italia)
Grazia Gladys Calvi (Italia)
Giulia Maria Carbone (Italia)
Giacinto Cargnoni (Italia)
Jonathan Carre’ (Francia)
Anna Licia Caruso (Italia)
Lia Cavanna (Italia)
Alfonsas Cepauskas (Lituania)
Natalija Cernetsova (Lettonia)
Silvia Ines Cervino (Argentina)
Laura Chicopar (Argentina)
Elisabetta Coppola (Italia)
Vittorio Crespina (Italia)
Stefano Cristiano (Italia)
Lukas Milosz Cywicki (Polonia)
Adam Czech (Polonia)
Janaina Czolpinski (Brasile)
Pristina Danunaite (Lituania)
Giovanni Dettori (Italia)
Pilar Dominguez (Italia)
Luciana D’onofrio (Italia)
Nurten Yuksel Erdogan (Turchia)
Mario Fadda (Italia)
Maria Cristina Fasulo (Italia)
Allan Fib (Finlandia)
Tizzi Fib (Finlandia)
Miriam Fib (Germania)
Juana Isabel Fontenla (Argentina)
Luciana Francone (Italia)
Leszek Piotr Frey-Witkowski (Polonia)
Ana Maria Gelso (Argentina)
Alea Ghidini (Italia)
Monica Andrea Gonzales (Argentina)
Catherine Grangier-Durandar (Francia)
Paolo Graziani (Italia)
Callisto Gritti (Italia)
Giuliana Gualco (Italia)
Maria Grazia Guardincerri (Italia)
Daiva Gudelyte (Lituania)
Enrica Guerra (Italia)
Yuka Higashiura (Canada)
Niurka Inurrieta (Francia)
Helen Kaminskaja (Ucraina)
Karina Kharaneka (Bielorussia)
Mirsad Konstantinovic (Bosnia
Erzegovina)
Krzysztof Kraniec (Polonia)
Lanfranco Lanari (Italia)
Beatriz Lazzarini (Argentina)
Veronica Longo (Italia)
Fabrizia Lucidi (Italia)
Mattias Mahlknecht (Italia)
Stefano Mammoliti (Italia)
Perla Margulies (Argentina)
Laura Martini (Italia)
Antonio Mele (Italia)
Valerio Mezzetti (Italia)
Rakic Milica (Serbia)
Ana Milosaviljevic (Serbia)
Jana Misheva (Macedonia)
Dragoljub Mitrovic (Serbia Montenegro)
Morales Montaner (Cile)
Rosario Morra (Italia)
Admir Mujkic (Bosnia)
Ilshat Mukhametyanov (Russia)
Anna Myers (Canada)
Jerzy Napieracz (Polonia)
Maria Do Ceu Diel De Oliveira (Italia)
Nadiya Onyschenko (Ucraina)
Cristina Oprea (Romania)
Luci Ana Ortega (Argentina)
Francisco Javier Ortiz Beltran (Messico)
Roberta Pancera (Italia)
Hilda Paz Levozan (Argentina)
Mariella Pelissero (Italia)
Enrique Persico (Argentina)
Ludmilla Petrova (Bulgaria)
Serena Pico (Italia)
Fernando Javier Polito (Argentina)
Maria Borislavova Popova (Bulgaria)
Vesna Radishik (Macedonia)
Tadeusz Ramik (Polonia)
William Roberto Ramires (Brasile)
Alberto Ramos Palacios (Perù)
Andreas Raub (Germania)
Teresa Razeto (Cile)
Gabriela Robin (Cile)
Maxim Rodionov (Russia)
Maria Antonietta Rossetti (Italia)
Paolo Rovegno (Italia)
Senol Sak (Turchia)
Sergio Santamaria (Italia)
Rubèn Sassano (Argentina)
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Marina Scognamiglio (Italia)
Silvia Sgorbani (Italia)
Olga Shaunova (Russia)
Maurizio Sicchiero (Italia)
Glaciela Silvera (Argentina)
Ji-Xin Song (Cina)
Verapong Sritrakukiijakarn (Thailandia)
Darija Stipanic (Croazia)
Ivana Stojanovska (Macedonia)
Laura Stor (Italia)
Grzegorz Stuglik (Polonia)
Andras Szunyoghy (Ungheria)
Rasa Tamosiuniene (Lituania)
Yanko Tihov (Inghilterra)
Roberto Tonelli (Italia)
Javier Torron (Spagna)
Luisa Valenti (Italia)
Susana Venegas Gandolfo (Perù)
Dina Viglianisi (Italia)
Marco Vinzoni (Italia)
Cecilia Gisela Viva (Argentina)
Mariola Silvana Voboril (Argentina)
Akemi Yano (Francia)
Roberta Zambon (Italia)
Man Zhuang (Giappone)
Avdo Ziga (Bosnia)
Gelsomina Zoli (Italia)
IV Mostra concorso ex libris
Verbale della giuria
Il giorno 25 novembre 2006 la Giuria del Premio Concorso “Ex libris” composta da:
Giuseppe Avignolo
Presidente della Biennale Premio Acqui
Adriano Benzi
Presidente del Rotary Club Acqui Terme
Benoit Junod
V. Presidente Soc. FISAE (Ginevra)
Nicola Ottria
Docente di tecniche incisione Accademia Ligustica Belle Arti, Genova
Enzo Pellai
Responsabile della rivista “L’Ex Libris Italiano” AIE
Stefano Ricagno
Presidente del Rotaract Monferrato
Riunita in Acqui Terme, Assessorato alla Cultura, per procedere alla selezione delle opere da includere
in catalogo ed alla assegnazione dei premi, ha espresso le proprie preferenze sulle opere pervenute.
Al termine delle votazioni sono risultati vincitori:
PRIMO PREMIO
Ettore Antonini (Italia)
PREMI ACQUISTO
Ana Milosaviljevic (Serbia)
Andreas Raub (Germania)
Ha svolto le funzioni di segretario Giorgio Frigo
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Ettore Antonini (Italia)
Muse termali, 2006
Acquaforte e acquatinta, 110 ✕ 70 mm
Ettore Antonini nasce a Venegono Inferiore (Va) nel 1952; a
Milano frequenta la Scuola d’Arte Superiore applicata all’Industria del Castello Sforzesco. Nei primi anni settanta inizia
a Milano l’attività di grafico-illustratore, si dedica alla pubblicità, alla comunicazione, all’illustrazione su carta e per
mezzi audiovisivi, sempre attento alla sperimentazione.
Mantiene viva negli anni la passione per le tecniche tradi-
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zionali incisorie, in particolare per la calcografia e la xilografia e soprattutto per la realizzazione di ex libris: dal 1993
a oggi ne ha incisi oltre 140. Partecipa a importanti manifestazioni espositive, generalmente su invito, e ottiene numerosi riconoscimenti: nel 2006 è tra i segnalati dei premi “Palmirani” di Ortona e “Marazza” di Borgomanero.
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Andreas Raub (Germania)
H2O, 2006
Acquaforte, 120 ✕ 90 mm
Andreas Raub nasce a Münster nel 1967, si specializza al
Druckschule und Illustration. Dal 1995 si dedica agli ex libris e da allora inizia la sua numerosa serie di esposizioni.
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Ana Milosaviljevic (Serbia)
Postcard, 2006
Acquatinta, 110 ✕ 75 mm
Ana Milosaviljevic nasce a Sokobanja in Serbia nel 1979; è
allieva di Zvonko Tilic’s all’Accademia di Belle Arti di Novi
Sad. A ventun anni inizia ad esporre in mostre personali e
collettive.
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Iouri Bytchkov (Russia)
Mission, 2006
Acquatinta e acquaforte, 128 ✕ 970 mm
Margherita Bongiovanni (Italia)
Benefici corporei e mentali dell’acqua termale, 2006
Acquaforte, 620 ✕ 123 mm
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Maria Rosanna Cafolla (Italia)
Alla fonte del benessere, 2006
Tecnica mista su plexiglas, 800 ✕ 124 mm
Roberto Tonelli (Italia)
Thermae, 2006
Acquaforte, 950 ✕ 950 mm
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Enrique Persico (Argentina)
Acque termali, 2006
Xilografia, 130 ✕ 900 mm
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Maurizio Sicchiero (Italia)
Acque termali, 2006
Acquaforte, 100 ✕ 130 mm
Dina Viglianisi (Italia)
Similitudine, 2006
Acquaforte, acquatinta, 600 ✕ 125 mm
Man Zhuang (Giappone)
Acque termali, 2006
Mezzatinta, 980 ✕ 128 mm
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Natalija Cernetsova (Lettonia)
Vetrata dell’acqua, 2006
Acquaforte, 750 ✕ 450 mm
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Paolo Graziani (Italia)
Acque termali, 2006
Acquaforte, 750 ✕ 106 mm
Callisto Gritti (Italia)
Fonte, 2006
Acquaforte, 970 ✕ 147 mm
Helen Kaminskaja (Ucraina)
Acque termali, 2006
Xilografia, 940 ✕ 144 mm
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Lanfranco Lanari (Italia)
Acque termali, 2006
Acquaforte, 800 ✕ 125 mm
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Veronica Longo (Italia)
Acque termali, 2006
Acquaforte su zinco, 800 ✕ 125 mm
Roberta Pancera (Italia)
Acque termali, 2006
Puntasecca su plexiglas, 900 ✕ 124 mm
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Indice degli artisti le cui opere sono illustrate nel catalogo
Index of the Artists Whose Works are Illustrated in the Catalogue
Aguilar Blanca
57
Alfraji Sadik Kwaish
128
Anichini Franco
88
Aprahamian Mirella
70
Ardiles Marcela Cristina 57
Arjona Juan Alberto
58
Arrigo Barbara
89
Baiocco Dino
37
Baransel Zeynep
89
Barbosa Consuelo
38
Bartolomeoli Alfredo
89
Bholekar Shihari
88
Bikic Bojan
132
Bohem Roswita
83
Boiani Maurizio
90
Bongiovanni Margherita 156
Bortoluzzi Milvia
90
Boschi Alberto
90
Bracchitta Sandro
24
Brambilla Cecilia
91
Brusca Agnese
91
Buffoli Giuseppe
92
Bytchkov Iouri
157
Caccaro Mirta
92
Cafolla M.Rosanna
156
Calderon Juan Guerrero 127
Calderone Giuseppe
39
Caniggia Beatrice
93
Carboni Lino
93
Cardenas Gonzalez Marco
Antonio
140
Caruso Annalicia
93
Cernetsova Natalija
160
Chait Taibe
124
Chio Magalhaes Luciane 66
Ciaramaglia Danilo
94
Ciuclea Ciprian
131
Cobo del Valle Marta
40
Cortemiglia Maria
94
De Bastiani Silvia
95
De Leon Lucero Ximena
79
De Nardo Valentino
95
Dewint Roger
64
Di Già Luigi
96
Di Sciullo Patrizio
96
Discenko Tatiana
124
D'Melon Eugenio Barrios 83
Dominguez Pilar
96
Durbic Zoran
75
Egger Manfred
63
Farina Giovanni Gavino
97
Favaretto Fabio
97
Favaro Gianni
97
Figueroa Chavez Oscar
74
Finocchiaro Pino
100
Fiore Daniela
98
Fisicaro Antonio
98
Fornasieri Francesco
98
Forte Laan Aurelio
99
Francone Luciana
99
Fukasawa Kari
84
Furst Donald
28
Furuyama Jonathan Medina 66
Gaete Javiera Isabel
134
Galli Carla
100
Gambim Rocha Adriano
67
Garattoni Giuliano
100
Garbajales Ferreiro Jolanda 135
Gerard Johannes
128
Giroud Caude Alain
136
Gomez Moscoso Cristina 58
Gonzales Monica Andrea 59
Gonzalez Laura
59
Gotleyb Leonardo
60
Goyanes Nestor Alejandro 60
Graham John
70
Grangier-Durandard
Catherine
79
Gratta Maria Beatiz
60
Gravela Enrico
101
Graziani Paolo
160
Gritti Callisto
101, 161
Gudelytè Daiva
124
Guerra Enrica
101
Guerra Rossano
102
Guo Qing Wen
73
Habisiak Matczak Alicja
41
Hategan Florin
42
Hayashi Asako
84
Hirano Takako
79
Hong Seung Hye
85
Iacuzzo Loredana
102
Israel Maura
103
Ito Miyako
80
Ito Azusa
85
Jakab Emeric
103
Jankowski Jerzi
130
Jessy Jacob
103
Jolicoeur Coté Lucie
70
Kaganow Hudesa
104
Kakiuchi Makiko
43
Kaminskaja Helen
161
Katayama G. Fumi
85
Kazimiereniene Tatjana 125
Kerin Hristo
44
Kolev Vasil
45
Kotzev Krum Ivanov
69
Kovacik Ivan
134
Kriauciunaite
Elvyra-Katalina
125
Kugo Ikuhiro
86
Kupferminc Mirta
61
Lanari Lanfranco
104, 162
Lanci Amedeo
104
Lee Sang-Eun
74
Li Pira Emanuele
105
Longo Veronica
105, 162
Luque Cecilia
61
Malla Keshav
80
Mancaya Viviana
105
Manthanee Napanang
136
Marci Alberto
105
Martellacci Ilaria
106
Martin Michel-Andre
81
Martini Barbara
106
Massenzio Germano
107
Massimi Giulio
47
Matteini Giorgio
107
Mattila Anna Maija
78
Mei Chen Tseng
108
Menegon Claudio
106
Merati Foscarini Gualtiero 107
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Minotto Raffaele
Minzi Stefano
Miracola Giacomo
Miranda Andrè De
Miyamoto Wayne
Molena Elena
Mombelli Eugenio
Montagna Maria Chiara
Montemurro Marcela
Montini Danilo
Moraru Ortansa
Mosele Ivo
Mùller Michelé Giuliana
Mura Marco
Murakami Mika
Nabil Abdel Salam
Mohamed
Nakano Hiron
Natanabe Kanako
Niedermhausen Hanne
Nkurumeh Barthosa
Ohya Masaaki
Onjshchenko Nadiya
Orosz Istvan
Oyanagi Kenta
Paiella Mariangela
Palazzetti Beatrice
Panaskov Vladimir
166
108
83
109
67
137
48
109
109
61
110
71
110
110
111
135
77
81
86
138
138
46
137
49
86
111
111
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Pancera Roberta
Paradiso Mario
Paulon Silvina
Pavolucci Fabrizio
Perathoner Michael
Perillo Danilo Roberto
Persico Enrique
Petringa Massimo
Petrò Paolo
Piazza Vincenzo
Pileggi Carlos
Poignon Nicolas
Porporato Luisa
Poskovic Endi
Prévost Laurence
Probani Jean Paul
Puglisi Patrizia
Quadraccia Daniela
Quaglieri Rosa
Radeva Silvia
Ragno Pantaleo
Ramirez Pedraza Dario
Ivan
Ravecca Leonardo
Razeto Teresa
Rizzelli Angelo
Rosas Giordano Lorena
Beatriz
163
112
50
112
113
67
158
51
113
113
66
81
114
139
71
82
62
114
114
115
115
127
116
72
116
62
Rossi Giancarlo
Rovelli Giorgio
Ruggieri Gabriella
Russo Girolamo
Russo Salvatore
Salinas De La Cruz
Carolina
Samek Jiri
Sampieri Giacomo
Sanchez Cardoso Joào
Sandu Adrian
Scaramella Gaia
Sciacca Giuseppe
Sejma Prodanovic
Seo Yun Jung
Serafini Andrea
Sereikaitè Jolanta
Shatsila Yuliya
Shirasu Jun
Sicchiero Maurizio
Song Ji-Xin
Stefanovic Vida
Stigliano Maria Rosaria
Sumaquiero Gutmann
Isadora
Tamosiùnas Virginijus
Tashiro Mari
Templeton Tracy
116
117
117
52
117
129
53
118
66
131
118
119
133
119
54
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65
87
158
73
133
119
68
126
32
139
Tomaselli Maria
68
Tomasi Fulvio
120
Tomboletti Elisabetta
122
Tonelli Roberto
120, 157
Tonietto Renato
121
Torre Anna
121
Tsuritani Konki
87
Tuna Ercan
55
Usui Chikako
82
Venegas Gandolfo
Susana
129
Venturi Carla
122
Verluyten Marie Rose
64
Viglianisi Dina
159
Wakamatsu Kyoko
123
Wijnhorst Inez
56
Wilkinson Cleo
30
Willerup Jorgen
76
Winczek Katarzyna
130
Yagues Fernandez
Moises
135
Yano Akemi
80
Yao Zhi Tian
73
Yelagina Irina
132
Yoshito Arichi
26
Zaghi Mikol
123
Zaksis Zygimantas
126
Zhuang Man
159
2007-165-168
24-02-2011
15:27
Pagina 168
Finito di stampare nel giugno 2007
presso le Arti Grafiche Salea di Milano
per conto delle Edizioni Gabriele Mazzotta