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Giovedì 21 Novembre 2013 www.ilsole24ore.com f @24FinMerc ENERGIA RIASSETTI CALCIO E FINANZA CREDITO Eni cede la quota in Severenergia Benetton in uscita dal gruppo Pirelli As Roma guarda all’Asia In arrivo un socio cinese Bpm, parte la sfida fra Dini e Giarda u pagina 38 u pagina 39 u pagina 40 u pagina 40 TM Il nuovo assetto. Dopo il convertendo, la società vara un nuovo buy back fino al 10% del capitale e studia diverse opzioni per ottimizzare la cassa Cambiano i pesi nella cassaforte degli Agnelli Salgono la Dicembre, gli eredi di Umberto e Mariasole Agnelli – Il ramo Camerana vende il 2% Marigia Mangano La Giovanni Agnelli & C Sapaz, l’accomandita a capo del gruppo Fiat, chiude formalmente la conversione del prestito da 200milioniinscadenzaquest’anno,alzailvelosuinuovipesiazionari, vara un nuovo buy back sul 10% del capitale, funzionale alla liquidazione di quei soci che volessero uscire dal capitale. Tutto questomentre,secondoindiscrezioni, la cassaforte degli Agnelli studia diverse opzioni per ottimizzare la cassa che potrebbero coinvolgerealcuniassetdellalussemburgheseOldTownotradursi nell’emissione di un bond. scrittori" hanno incrementato il peso azionario. Il rafforzamento degli eredi dell’Avvocato, del ramo di Umberto e quello di Maria Sole Agnelli spiccano nell’assetto post conversione dell’emissione obbligazionaria. La Dicembre, nel 2005, era ferma al 31,8%. Oggi la quota sale al 36,74%. In pratica la società è cresciuta di cinque punti percentuali. Copione simileperglieredidiUmbertoAgnelli,rappresentatidaAndreaelaso- LE OPZIONI SULLA CASSA Il programma di acquisto di azioni proprie è coperto, Il ramo Camerana cede il 2% La nuova fotografia dell’acco- ma la società studia opzioni mandita fornisce indicazioni ed che potrebbero coinvolgere evidenza su chi, tra i diversi ra- gli asset di Old Town midellafamiglia,hadecisodiinvestire più che proporzionalmente sottoscrivendo quel bond emesso nel 2008. Il Sole 24 Ore ha ricostruito i nuovi assetti proprietari post conversione delbond.Sitrattadipercentuali, certo, ma che evidenziano un trendormaiinattodadiversianni, con alcuni rami decisi a «seguire» l’accomandita in tutte le sueoperazioniealtripiùpropensi al disimpegno o quanto meno allo status quo. Non tutti, infatti, traigrandisocidellaSapaz,hanno sottoscritto quell’emissione. Con il risultato che i "soci sotto- rellaAnna. In questocaso la quota è all’11,46% rispetto al 9,92% prebond.InfineMaria Soleconil pacchetto che è cresciuto dall’11,18% al 12,83%. Se però in termini assoluti è laDicembre ad aver raccolto più titoli dell’accomandita,èaltrettantoverochein termini percentuali spicca il ramo di Umberto Agnelli che ha rafforzatolapresa del15,5%(contro il 15,2% della Dicembre). A fronte del maggior peso di questi tre rami, c’è chi invece ha invece deciso di non seguire la sottoscrizione del bond e sembra ormai in uscita. Si tratta, per esempio, del ramo di Clara Agnelli che post conversione è scesa allo 0,3% dell’accomandita dall’iniziale 1,4%. Si diluisce anche il ramo di Giovanni Nasi dal 9,38a8,83eilramoEmanueleNasichescendeal3,27%dal3,93.Così come registra un calo anche il ramo di Susanna Agnelli che oggi conta su una partecipazione del 5,6% contro il 6,67% precedente. Nel libro soci figurano poi, il ramo Clara Nasi – Ferrero Ventimiglia al 6,86% e Cristiana Agnelli allo 0,05%. In quest’ultimo caso, la quota sarebbe più alta in quanto detenuta attraverso fiduciarie.Traisocichehannoinvece deciso di «vendere» pur avendo sottoscritto il bond convertibilefigurapoiilramodiLaura Nasi-Camerana. In questo caso il pacchetto sarebbe stato dell’8,08, ma secondo quanto si apprende, negli ultimi mesi la famiglia avrebbe deciso di smobilizzareil2%dellaquota.Scendendo così al 6,34%. A comprare è stata la stessa accomandita di famiglia,con il risultato che laquotadi azioni proprie e in mano alle fiduciarie è salita al 7,72%. Nuovo buy back fino al 20% IlsistemadellaSapaz,infatti,funziona proprio così: tradizionalmente la società delibera dei buy back per poter liquidare quei so- cichehannointenzionedismobilizzare la quota. Non a caso, secondo quanto si apprende, lo scorso mese è stato deliberato un nuovo piano di acquisti di azioni proprie fino al 10% del capitale che è funzionale proprio a tale scopo: comprare i titoli dei soci che intendono vendere. Non è escluso, dunque, che nei prossimi mesi ci possano essere nuove variazioni all’assetto dell’accomandita. Allo stato attuale, secondo quanto si apprende, la società ha disponibilità sufficienti per coprire il piano di acquisto di azioniproprie appena deliberato. Ma è altrettanto vero che sarebbero allo studio alcune valutazioni volteall’ottimizzazionedellacassa e al finanziamento della stessa. Opzioni che potrebbero coinvolgere alcuni asset di Old Town, la società lussemburghese controllata dalla Giovanni Agnelli & C. Sapaz, a cui fa capo la partecipazione del 5,7% in Graphic Packaging Holding, il gruppo americano attivo negli imballaggi per alimenti quotato alNewYork StockExchange. Sarebbe invece escluso al momento un nuovo convertendo come quello emesso nel 2008, mentre unaeventualeemissioneobbligazionarie rientrerebbe nel ventaglio di possibilità attualmente al vaglio dei soci. NEW YORK I tempi stringono per un compromesso che risolva il rebus dell’assetto societario di Chrysler entro fine anno. Il negoziato tra Fiat e il trust sanitario sindacale Veba, l’azionista diminoranzadellacasaautomobilistica di Detroit controllata dal gruppo italiano, rimane prigionierodell’impasseconleparti divise dalla valutazione della quota. E in assenza di accordo il collocamentoazionario,cheminacciadiostacolareiprogettidi una completa fusione tra le due aziende, incombe quale unica strada chiara per dirimere la disputa: sono stati finora gli stessi verticidiFiataindicarecheilcolossodelleJeeppotrebbeessere pronto allo sbarco in Borsa primadiCapodanno.Inrappresentanza di Veba, Patty McCarthy diBrockFiduciaryServicesfasapere che, proprio «nel rispetto delle procedure» per il collocamento, il trust sindacale oggi «non ha alcun commento» sulla vicenda. Altre fonti di mercato a loro volta non intravvedono ancoracolpidiscenaoicontornidi una soluzione allo scontro. Questononostantel’Initialpublic offeringsipresentialmomentocome una partita rischiosa per entrambeleparti.PerFiatilpericolo è che si traduca in un rinvio dell’integrazionecercata oerdar vita a tutti gli effetti a un gruppo globale in grado di sfidare colos- L’IMPASSE Lo sbarco a Wall Street è un rischio per entrambi ma il Lingotto coinvolge anche Barclays, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Ubs si del calibro di General Motors e Toyota. Per il Veba, la cui missione è massimizzare le sue entrate per rimoinguare le casse dell’assistenza ai pensionati, l’incognita è una Ipo deludente a causa di un mercato innervosito dalle tensioni tra i due grandi soci, la Fiat che detiene il 58,5% e il fondo sanitario con il 41,5 per cento. È stato lo stesso amministratore dele- Credit default swap Acquisto Variaz. in punti base 18.11 13.11 21.10 Indice 20.11 20.11 20.11 20.11 20.11 20.11 20.11 682,35 376,63 156,19 222,50 358,89 160,67 123,88 1 -16 -5 1 -3 1 -11 9 -24 2 -23 -5 -4 -15 -106 -81 -54 -38 -33 -32 -30 20.11 20.11 18.11 20.11 20.11 19.11 20.11 370,00 131,50 285,60 86,00 108,85 117,00 108,39 83 7 1 -1 5 7 -1 50 -2 -17 -3 -7 24 7 58 15 12 8 6 5 5 Chi peggiora Telecom (I) Volvo (SW) Ladbrokes (UK) Rwe (D) Casino (F) Vivendi (F) Veolia Environ (F) M. Val. © RIPRODUZIONE RISERVATA I credit default swap sono contratti con cui un soggetto, a fronte di pagamenti a favore della controparte, si protegge dal rischio di credito associato ad un determinatosottostante.Il rischiodidefault ècollegato ad unemittente obbligazionario, per un prestito di durata quinquennale, emesso in Euro e di ranking senior. Per i titoli sovrani, invece, il prestito è emesso in Dollari USA, mantenendo la durata quinquennale ed il ranking senior. I valori sono espressi in punti base ed indicanopercentualmente ilcosto della coperturadalrischio per valore nozionale dell'asset sottostante. Se, per esempio, il valore facciale dei titoli sottoscritti è di100milaeuro,edil valoredelcdsè di200punti base,vuol direcheil sottoscrittore deve pagare ogni anno 2.000 euro (2% appunto) per assicurarsi dal rischio d'insolvenza dell'emittente. Fonte: Elaborazione Ufficio Studi de Il Sole 24 Ore su dati Thomson Reuters Energia Materiali Industriali Beni voluttuari Beni prima necessità Salute Finanza Informatica Telecomunicazione Pubblica utilità Variazione in % 1 1 1 sett. mese anno 0,65 1,83 9,29 0,17 2,13 1,89 0,14 3,30 25,42 0,70 2,61 32,63 0,48 3,77 14,45 0,75 4,19 27,18 0,97 0,83 23,26 –0,55 2,80 16,59 0,53 1,68 19,42 –0,02 0,62 8,25 Fonte: elaborazione degli indici settoriali azionari mondiali di Msci VOLATILITÀ A CONFRONTO 1 3 6 mese mesi mesi Azioni (Msci Italia) 19,65 18,56 19,78 Obbligazioni(Jpm Italia) 3,41 4,10 5,66 GIOVANNI AGNELLI E SAPAZ La situazione attuale Eredi Giovanni Agnelli Slitta al prossimo 17 dicembre il verdetto della Cassazionesul processo IfilExor.La sentenzadeve decidere dei ricorsi fatti dagli uomini di fiducia di casa Agnelli,gliavvocati Gianluigi Gabetti e Franco Grande Stevens, contro la condanna per aggiotaggio informativo a un anno e quattro mesi di reclusione, oltre 600 mila euro di multa, inflitti dalla Corte d’appello di Torino lo scorso 21 febbraio. Lo slittamento del verdetto ( era atteso ieri) è stato comunicato in tarda serata dal presidente del collegio giudicante Renato Cortese affermando che «la questione è complessa». As Roma 40 Enel 38 Novate 38 Popolare di Milano 40 Rosneft 38 Savino Del Bene 42 Eni 38 GazpromNeft 38 UniCredit 38 51,5% La situazione pre-convertendo pag. 41 EXOR 31,87 36,74 Il Sud America corre ai massimi Controllano il: Fiat 30,05 CNH Industrial 27,20* Cushman & Wakefield 68,57 Maria Sole Agnelli e figli Eredi di Umberto Agnelli Eredi Giovanni Nasi 11,18 (*) Circa il 40% dei diritti di voto 12,83 ALTRE PARTECIPATE 9,92 11,46 Eredi Emanuele Nasi Clara Agnelli e figli Cristina Agnelli e figli Juventus 63,77 Almacantar 38,29 9,38 8,83 7,72 6,83 6,86 8,31 6,34 3,27 0,30 Banca Leonardo 17,37 Sequana 17,38 Banijay Group 17,09 6,76 5,60 0,06 3,93 1,41 Materie Prime ENERGIA Seduta di rincari per il petrolio pag. 43 Auto GRUPPO FIAT 10,36 Susanna Agnelli e figli Slitta a dicembre la sentenza della Cassazione pag. 42 PAESI EMERGENTI Eredi Laura Nasi IFIL-EXOR Nocentini:inBorsa per maggiore visibilità Dati in % Clara Nasi, figli e nipoti Indici settoriali mondiali Le società di oggi Chi migliora GRECIA Banco Com Port (P) Bankinter (E) Thyssenkrupp Ag (D) Banca Paschi (I) SPAGNA Enel (I) gato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, a indicare nelle scorse settimane, in occasione dell’ultimo bilancio trimestrale del gruppo, di essere ormai pronto al collocamento e di «speraredirealizzarloentro fine anno». A questo proposito, secondoquantohariferitoReuters in tarda serata, si sarebbe allargata la platea delle banche coinvolte nel collocamento, coinvolgendo Barclays, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Ubs.ChryslerhapresentatoallaSec i piani per l’Ipo fin da settembre, anche se non è poi obbligata a metterli immediatamente in pratica, in risposta a richiestesindacali.Il Vebaaveva infatti diritto, nell’ambito dei patti di salvataggio dell’aziendanel2009,diottenere il collocamento di una quota di oltre il 16% in mancanza di intese sul prezzo. La distanza traFiat e Veba è finora parsa irriducibile,stando alleindiscrezioni almeno un miliardo di dollari e forse più. SAVINO DEL BENE Obbligazioni Fiduciarie Chrysler-Veba, sprint per l’intesa Azioni Struttura e azionisti della galassia Agnelli © RIPRODUZIONE RISERVATA La partita Usa. Restano poche settimane per raggiungere un compromesso prima dell’Ipo FOCUS The Economist Da Bei e Sace 400 milioni per la ricerca in Italia La Banca europea per gli investimenti (Bei), Sace e Fiat hanno perfezionato ieri un finanziamento di 400 milioni di euro finalizzato a sostenere i piani in ricerca e sviluppo di cinque laboratori italiani della casa automobilistica torinese nel periodo 2013-16. Il finanziamento, messo a disposizione da Bei e garantito al 50% da Sace, riguarda i centri R&S di Fiat in Italia, localizzati sia al Nord sia al Centro-Sud della Penisola. Per Bei, l’operazione si inquadra all’interno di due fra i 4,72 0,05 tradizionali filoni di investimento a sostegno dell’economia europea: i progetti di ricerca e sviluppo e quelli per la protezione dell’ambiente tramite diminuzione delle emissioni e miglioramento dell’efficienza energetica. L’operazione consentirà a Fiat di migliorare il proprio know-how nell’innovazione di prodotto per ridurre consumi e emissioni inquinanti (inclusi i motori a combustione interna, carburanti alternativi, a risparmio energetico e basati su nuovi materiali); di sostenere la ricerca di nuove soluzioni per automobili che trasportano più passeggeri e allo stesso tempo presentano maggiori caratteristiche di sicurezza per i pedoni; e di favorire, in generale, la riduzione delle emissioni di CO2 e di altre sostanze nocive in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione europea per il 2015 e il 2020. «Ridurre la nostra dipendenza dal petrolio, a favore di forme di energia alternative e pulite, è una sfida che il Gruppo Fiat ha abbracciato da tempo», ha sottolineato l’a.d. del Lingotto Sergio Marchionne. «Da ormai sei anni - ha poi aggiunto Marchionne - Fiat è il costruttore di auto più ecologico d’Europa, con il più basso livello di emissioni di Co2 delle proprie vetture». © RIPRODUZIONE RISERVATA