Produrre divani lucani in India
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Produrre divani lucani in India
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Quotidiano Regione Basilicata Anno 3 Numero 258 del 10/01/2013 Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155 Economia I dirigenti della Godrej & Boyce in visita alle Pmi della Basilicata Fondi europei Basilicata prima nel Meridione Il ministro Barca ha presentato i numeri sulla spesa effettiva delle risorse di Bruxelles da parte delle regioni italiane Produrre divani lucani in India La multinazionale indiana ha incontrato l’assessore alla Attività produttive Pittella La Basilicata si conferma nel Mezzogiorno la regione che fa un uso più strutturato dei fondi europei: dai numeri presentati dal ministro della Coesione sociale, Fabrizio Barca, emerge che la Basilicata ha speso effettivamente il 48% delle risorse, superando in percentuale anche il Lazio. A PAG. 2 L’ipotesi di nomina del leader dei radicali Senatore a vita I meriti di Pannella De Filippo si dice favorevole A PAG. 2 Un Osservatorio anti-violenza L’organismo è preposto allo svolgimento di ricerche e studi sulla violenza di genere e sui minori Le istituzioni più vicine al mondo in rosa e ai soggetti deboli a tutela della incolumità attraverso la prevenzione contro ogni atto criminoso nei loro confronti. L’organismo ha sede nel dipartimento regionale alla Salute. L’interessamento dei manager indiani potrà essere incardinato nel quadro dell’azioni di rilancio del comparto del mobile imbottito che con il governo stiamo difficilmente componendo Commercializzare prodotti di alta qualità fabbricati in Italia e produrre nel proprio Paese manufatti ispirati allo stile italiano e da destinare a fasce consumer. Sono questi gli interessi manifestati dal più grande marchio indiano al sistema produttivo lucano nel corso di un incontro svoltosi in Regione tra l’assessore alle Attività produttive Pittella, il direttore del dipartimento Michele Vita e l’Amministratore unico di Sviluppo Basilicata Raffaele Ricciuti. Obiettivo della Godrej & Boyce è di strin- gere accordi con le piccole e medie imprese lucane soprattutto per l’importazione di divani fabbricati in Basilicata, da destinare a fasce di consumatori facoltosi, sia anche per l’acquisizione di macchinari e know how per produrre in India divani e altri oggetti da destinare a fasce di pubblico con minore capacità di spesa. Strutturare inoltre legami industriali stabili finalizzati soprattutto ad una costante consulenza nei settori della creatività e dell’automazione industriale. A PAG 4 A PAG 3 Completa la lista dei candidati Pd Nel Pdl confermati gli uscenti Gildo Claps non scioglie la riserva L’amministratore delegato di Pomigliano alla guida dello stabilimento Sata di Melfi Insoddisfatti i democratici nel materano Riunione Pdl, assente il segretario Viceconte Sebastiano Garofalo porterà l’impianto alla trasformazione di “prestigio mondiale” Inizia a farsi più chiaro il quadro politico delle liste elettorali. Nel Pd bene il segretario regionale Roberto Speranza, capolista alla Camera, mentre al Senato nominata Emma Fattorini, professoressa di Storia. Sarà Sebastiano Garofalo, amministratore delegato della fabbrica di Pomigliano, a guidare a rilanciare lo stabilimento Sata di Melfi. La notizia porta con sé inevitabili questioni, visti i risultati raggiunti a Pomi- All’incontro tra i consiglieri regionali e provinciali del Pdl non partecipa il segretario Viceconte, impegnato a Roma nella direzione nazionale. Tra gli arancioni ancora non sicura la discesa in campo di Gildo Claps. La Gazzetta del Mezzogiorno gliano. Da un lato il licenziamento dei lavoratori iscritti alla Fiom e dall’altro il rilancio della fabbrica campana. Resta da vedere se l’intervento sulla fabbrica lucana seguirà o meno il modello Pomigliano. Il Quotidiano della Basilicata 10.01.2013 N. 258 PAG. 2 Basilicata Mezzogiorno “Ha costruito un Paese migliore” De Filippo favorevole alla nomina a senatore a vita di Pannella Marco Pannella durante una recente visita in Basilicata Nominare Marco Pannella, storico leader dei radicali italiani, senatore a vita è una proposta corretta, visto il processo di miglioramento del Paese frutto delle sue tante battaglie sociali. Per il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, la figura del senatore a vita è giusta per Pannella visto il suo percorso politico e umano per migliorare l’Italia. “Non c’è dubbio che il ruolo di coscienza critica del Paese esercitato da sempre da Pannella ben si attaglia alla figura del senatore a vita - ha dichiarato De Filippo - ed è indubbio che le tante battaglie civili e non violente fatte per i diritti umani, da ultimo quella sulle disumane condizioni carcerarie, ma le tante che si sono succedute nei decenni con orizzonti non solo nazionali, hanno contribuito, come recita la Costituzione, ad “illustrare la Patria” e hanno contribuito anche a determinare un Paese migliore con una più forte sensibilità sociale”. Un riconoscimento alle battaglie del leader dei radicali, a partire dall’impegno per migliorare la condizione delle carceri italiane. La proposta è stata avanzata dal presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, seguita da una lettera di Fausto Bertinotti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. (bm8) Il ministro della Coesione sociale, Fabrizio Barca, presenta i dati sull’impiego delle risorse di Bruxelles Fondi Ue, bene la Basilicata Raggiunto nel 2012 il 48% di spesa effettiva, miglior risultato al Sud L’Utilizzo dei fondi europei nel 2012 da parte della Basilicata ha raggiunto i target di spesa, confermando la Basilicata come la migliore regione del Mezzogiorno in questo ambito. Anche lo scorso anno la Basilicata ha confermato le buone pratiche sull’utilizzo dei fondi Fesr e Fse, raggiungendo un totale di investimenti pari rispettivamente a circa 334 e 172 milioni di euro, il 44,5 e il 53,6% del totale disponibile. La Basilicata centra in questo modo i target di spesa fissati, rispettivamente di 329 e 171 milioni di euro, superando in percentuale nella classifica delle Regioni più attive nell’utilizzo dei fondi europei anche il Lazio e confermandosi la regione del Mezzogiorno che sa fare un uso più strutturato dei fondi europei, arrivando al 48% complessivo tra Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo sociale europeo. A fare notizia è inoltre la buona performance realizzata anche dalle altre regioni del Mezzogiorno, che hanno tutte centrato i target minimi prefissati, con una buona crescita in particolare della Puglia, arrivata al 40% zo enorme grazie all’impegno di tutte le amministrazioni pubbliche, al contributo del partenaria- La Regione raggiunge il 48% nell’utilizzo dei fondi, superando anche il Lazio. In crescita la Puglia mentre resta ultima la Campania di spesa effettiva, mentre la Campania resta ultima nell’impegno delle risorse europee, toccando il 22% di risorse impegnate. Sono questi alcuni dati forniti dal ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, durante la presentazione dell’analisi sull’utilizzo dei fondi europei in Italia. Il ministro si La Lucania ha effettuato investimenti sui fondi Fesr e Fes pari a 334 e 172 milioni di euro è detto “molto soddisfatto del risultato ottenuto. E’ stato compiuto uno sfor- to economico e sociale e dei mass media. Le spese per gli investimenti pubblici - ha ricordato - hanno una forte funzione di moltiplicatore” sottolineando la necessità di proseguire su questa strada anche per il prossimo triennio, con una spesa residua pari a oltre 31 miliardi di euro. “Non è impossibile raggiungere l’obiettivo ma fortissimo dovrà rimanere l’impegno. Fino al 2015 ci saranno ogni anno 10 miliardi da spendere e questa è un’opportunità che aiuterà a contrastare il ciclo economico - ha concluso il ministro, per evitare il disimpegno delle risorse Ue. Sul totale dei 52 programmi operativi solo in un caso non sono stati rag- La Basilicata si conferma prima nel Mezzogiorno sull’utilizzo dei fondi europei giunti i target di spesa, nello specifico il Programma attrattori culturali, naturali e turismo, che porterà a una perdita di oltre 33 milioni di euro da restituire alla Comunità europea. Visto l’ammontare dei fondi pari a 60 miliardi “vuol dire che abbiamo perso un millesimo dei fondi - ha commentato il ministro Barca”, visto che l’Italia ha fatto registrare una spesa certificata fino a oggi pari a 18,3 miliardi. Nel complesso le regioni italiane hanno raggiunto una media di utilizzo dei fondi europei pari al 37%, a fronte di una media target fissata al 31.5%. Le regioni del Centro e Nord Italia hanno superato il 45% di spesa dei fondi, rispetto all’obiettivo di raggiungere il 41,6% mentre nel Mezzogiorno le cinque regioni del programma operativo Convergenza hanno toccato il 33,2% rispetto al target del 27,4%. (bm8) Ripartono gli Educational tour Al via la seconda edizione del progetto ambientale per le scuole di Margherita Sarli Un’immagine della passata edizione dell’Educational tour Tre week end, due giorni di escursioni, laboratori e degustazioni di prodotti tipici. Sono gli Educational Tour, organizzati dai centri di educazione ambientale Il Cielo di Indra e Dolomiti Lucane, e indirizzati ai dirigenti scolastici provenienti dagli istituti extra regionali, per dar loro la possibilità di visitare le strutture dei Ceas e di fare esperienza diretta delle proposte educative. I partecipanti sperimenteranno i pacchetti didattici che i due centri della Redus di Basilicata offrono alle scuole. “L’idea - spiegano i promotori - nasce da un lato dall’esigenza di rispondere alle richieste crescenti di proposte didattiche complesse e della durata di più giorni e dall’altro di incrementare la presenza di visitatori green”. Un’esperienza di turismo verde che torna dopo il successo registrato lo scorso anno. “Circa duecento i partecipanti al primo tour, con un ritorno importante in termini di visitatori”. Gli school days non comportano nessun costo a carico dei partecipanti e sono cofinanziati dall’Apt della Basilicata. Gli educational tour prenderanno il via domani, venerdì 11, e saranno replicati nei prossimi week end, 18-20 e 25-27, nel Parco del Pollino e nel Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane. 10.01.2013 N.258 PAG. 3 Basilicata Mezzogiorno Manager indiani incontrano i lucani La multinazionale “Godrej & Boyce” in visita alle Pmi della Basilicata. C’è interesse verso il made in Italy Divani e prodotti made in contro che gli uomini d’af- nella distribuzione di beni Italy. A questo sono inte- fari indiani hanno avuto di largo consumo, nell’inressati i dirigenti indiani, in Regione con l’assessore gegneria industriale, nel rappresentanti di uno dei Marcello Pittella, il diretto- campo degli elettrodomemarchi più importanti re del Dipartimento Attivi- stici, dei mobili, della sicudell’India, che nei giorni tà Produttive Michele Vita rezza e dell’agricoltura. Il scorsi hanno fatto visita al e l’Amministratore unico fatturato annuo supera sistema produttivo della di Sviluppo Basilicata Raf- i 3,3 miliardi di dollari. Il Basilicata. 26% del volume La multinazio- Import di divani di alta qualità d’affari è consenale indiana guito all’estero. Godrej & Boyce e acquisizione di know how Nel corso dell’inha espresso in- per prodotti per fasce consumer contro Anil fatti interesse a Mathur ha macommercializzare prodot- faele Ricciuti. nifestato l’interesse della ti di alta qualità fabbricati Fondato nel 1897 Godrej multinazionale a stringein Italia e a produrre nel è uno dei marchi più gran- re accordi con le piccole proprio Paese manufatti di dell’India con circa 500 e medie imprese lucane ispirati allo stile italiano e milioni di clienti ogni gior- soprattutto per l’importada destinare a fasce con- no e una presenza in più zione di divani fabbricati sumer. Per questo motivo di 60 Paesi. Ha interessi in Basilicata, da destinare il direttore operativo della nel settore immobiliare, a fasce di consumatori faSocietà Anil Mathur e il vice presidente esecutivo Anil Lingayat, accompagnati dal direttore della società di consulenza Protech India Ravindra Singh, stanno visitando in questi giorni diverse piccole e medie imprese lucane. E’ quanto si è appreso ieri mattina nel corso di un in- Avviare un progetto di internazionalizzazione per il tramite della Protech India e il supporto Sviluppo Basilicata L’Appennino lucano raccontato in 12 mesi Anil Mathur, direttore operativo della Godrej & Boyce coltosi, sia anche per l’acquisizione di macchinari e know how per produrre in India divani e altri oggetti da destinare a fasce di pubblico con minore capacità di spesa. Anil Mathur ha inoltre espresso l’interesse della multizonale indiana di strutturare legami industriali stabili finalizzati soprattutto ad una costante consulenza nei settori della creatività e dell’automazione industriale. Nel prendere la parola l’assessore Pittella ha salutato con soddisfazione la presenza in Basilicata dei dirigenti indiani manifestando l’interesse della Regione di avviare con primi sei mesi del 2013 come pure in occasione della Programmazione 2014 - 2020 - ha detto Pittella - saranno incentrate prevalentemente sull’internazionalizzazione. Non vogliamo che la presenza dei manager indiani in Basilicata resti un fatto isolato. Per questo motivo - ha aggiunto l’assessore - ho già dato mandato Pittella: il dipartimento Attività produttive della Regione strutturerà un’azione pilota la Godrej & Boyce, per il tramite della Protech India e il supporto Sviluppo Basilicata, un progetto pilota attraverso il quale testare le opportunità per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese lucane di recente messe in campo. “Le politiche regionali che con il supporto del presidente De Filippo attueremo nei al Dipartimento Attività Produttive della Regione di strutturare una micro azione pilota.” Pittella ha poi concluso il suo intervento dicendo che “l’interessamento della Godrej potrà essere incardinato nel quadro della azioni di rilancio del comparto del mobile imbottito che con il Governo stiamo difficilmente componendo”. E’ online il video del convegno dell’Agenzia regionale Basilicata Innovazione Un calendario dedicato al Parco nazionale che attraversa la Val d’Agri e il lagonegrese. Un invito a visitarne la bellezza Un reportage sul programma 2012-2015 presentato lo scorso autunno a Potenza. Risultati e strategie in primo piano Una nuova iniziativa per promuovere e raccontare il Parco nazionale dell’Appennino lucano val d’Agri-lagonegrese. E’ infatti stato realizzato il calendario 2013 in cui il territorio del Parco si racconta mese per mese. Dodici mesi per tredici viaggi nel suggestivo ambiente naturale che offre paesaggi mozzafiato e svago per ogni fascia di età. E’ un calendario a tappe quello che il Parco più giovane d’Italia regala, quest’anno, ai residenti dell’area e ai suoi ospiti. A tre anni dalla sua istituzione, Basilicata di contribuire allo sviluppo del territoInnovazione presenta in un breve filmato rio lucano. Un evento che ha riunito al online le tappe fondamentali del con- Park Hotel di Potenza quasi un centinavegno “I risultati, le novità, la strategia io di persone, tra partner, autorità locaoperativa” organizzato lo scorso mese di li, imprese, ricercatori e giovani con cui novembre. Basilicata Innovazione collabora, al fine Un’occasione importante attraverso la di condividere opinioni e aspettative su quale sono stati illustrati i risultati del quanto fatto e quanto possa e debba primo triennio di atancora fare l’agenzia tività, conclusosi nel Lo sviluppo si fonda sulla regionale per l’Innova2012, e tutte le novi- conoscenza. E’ il concetto zione per questo tertà e strategie operatiritorio. Il breve videove programmate per cardine dell’incontro reportage rappresenta il prossimo triennio raccontato in un filmato dunque un “assaggio” 2012-2015. di quella giornata che Si tratta di un reportage che ripercorre ha sottolineato l’importanza dello svilupi momenti salienti della giornata di pre- po basato sulla conoscenza, dando consentazione dei risultati e delle strategie ferme incoraggianti e nuovo entusiasmo. future organizzata a Potenza il 19 no- Il link al quale accedere per visionare il vembre 2012. video è il seguente: http://www.basiliUn momento indispensabile per fare un catainnovazione.it/press-room/multibilancio sulle attività passate, alla luce media/video/convegno-BI-a-portata-didell’obiettivo ambizioso e importante mano. Un calendario che racconta i suoi luoghi e i suoi riti, la sua storia e i suoi sapori, la sua arte, la sua natura rigogliosa e le opportunità che la riserva offre per il tempo libero. Sono percorsi ricchi di fascino e sgargianti di colori. Accompagnano, mese dopo mese, su cime innevate e tra boschi d’orchidee. Attraverso millenarie “pietre parlanti” lambite da opulenti corsi d’acqua e nel mezzo di caratteristici Carnevali. Al seguito di Madonne itineranti e singolari riti di primavera. Ci sono odori, sapori, suoni, impressioni e visioni dal sapore antico in questo calendario. Abbracciare i sensi del “lettore” e accompagnarlo per mano lungo un viaggio “meraviglioso”. 10.01.2013 N. 258 PAG. 4 Basilicata Mezzogiorno Presentato quest’anno un report al Consiglio regionale Le istituzioni più vicine al mondo in rosa e ai soggetti deboli a tutela della incolumità attraverso la prevenzione contro ogni forma di atto criminoso di terzi nei loro confronti. Con questo intento nasce l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori istituito con la legge regionale del 2007. L’organismo ha sede nel Dipartimento regionale alla Salute ed è preposto allo svolgimento di ricerche e studi sulle problematiche riguardanti violenza di genere e sui minori. All’organizzazione è affidata la funzione di centro di raccolta degli interventi a favore delle donne colpite da azioni di violenza. Altra priorità è l’attuazione di iniziative a sostegno dei percorsi di uscita dai comportamenti violenti rivolti ai responsabili degli abusi. Entro il 31 dicembre di ogni anno, i vertici dell’Osservatorio presentano al Attenzione viene prestata con iniziative a sostegno alle vittime di ogni sopruso Un osservatorio contro la violenza di genere L’organismo ha sede nel dipartimento regionale alla Salute ed è preposto allo svolgimento di ricerche sui temi riguardanti abusi di genere e sui minori Consiglio regionale una relazione dettagliata sulle attività svolte e i progetti concretizzati. La struttura ha attivato, inoltre, un monitoraggio in Basilicata sull’andamento di questi episodi antisociali per poi realizzare progetti educativi con la collaborazione di enti pubblici. Obiettivo è sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica per prevenire e per reprimere i comportamenti aggressivi sull’intero territorio. Possono presentare richiesta di aiuto le donne ciali e culturali o reduci da precedenti con la giustizia (ex tossicodipendenti, ex detenute). Possono chiedere aiuto le donne con problemi economici e sociali che vivono situazioni di marginalità a causa di problemi economici, so- Tali difficoltà del gentil sesso possono essere correlate anche a sofferenze San Carlo, nominati due nuovi primari interiori (bassa autostima, depressione, sudditanza psicologica). L’Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori si occupa anche dell’attuazione di iniziative a sostegno dei percorsi di uscita dai comportamenti violenti per i responsabili degli abusi. A sostenere le iniziative messe in campo dall’organismo, l’Autorità per le Politiche di Genere della Regione che ha aderito alla sperimentazione della Rete Antiviolenza promossa dal Comune di Potenza. Ha contribuito anche l’associazione potentina Telefono Donna - Casa delle Donne “Ester Scardaccione”, da tempo attiva sul territorio nell’attività di prevenzione, di assistenza e di accoglienza temporanea delle donne vittime di maltrattamenti. Convenzione Crob e Aimac Tramutoli per la chirurgia d’urgenza e Cappiello per la chirurgia vascolare Un sostegno volontario ai malati oncologici e alle loro famiglie E’ Pio Rocco Tramutoli il nuovo Primario della Chirurgia d’Urgenza del San Carlo di Potenza, mentre a Pierluigi Cappiello è stata affidata la responsabilità della Chirurgia Vascolare. Queste le due decisioni adottate dal Direttore Generale Maruggi a conclusione delle relative procedure di selezione. I due nuovi Primari - si legge in un comunicato dell’ufficio stampa dell’Aor - sono entrambi lucani, con solide e brillanti esperienze professionali maturate presso il nosocomio potentino. Tramutoli, 60 anni, laurea a Roma, 34 anni di lavoro al San Carlo, da ultimo con funzioni di Direttore della stessa Chirurgia d’Urgenza. Cappiello, 57 anni, laurea a Bologna con specializzazioni in cardiochirurgia e chirurgia vascolare, a Potenza dal 1982, formato alla scuola di Ugo Tesler; è attualmente re- Si è svolto ieri mattina, presso il Crob di Rionero in Vulture il convegno organizzato da Uil, Uil-Fpl e Favo, “La Sussidarietà Orizzontale. Una risposta alla spending review e alla razionalizzazione dei costi in Oncologia”. Tema dell’incontro è stato il ruolo svolto dal volontariato nel sostegno ai malati oncologici e alle loro famiglie, ruolo che diviene sempre più importante in un momento di contenimento della spesa pubblica. A conclusione delle relazioni è stata firmata una convenzione tra l’Irccs-Crob e l’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici - AIMaC presieduta dal prof. De Lorenzo, che prevede l’inserimento dell’Istituto lucano all’interno del Servizio nazionale di accoglienza e Informazione in Oncologia – Sion, con l’istituzione di un punto informativo dove poter consultare e ritirare materiale informativo, parlare con personale qualificato e ricevere chiarimenti. Una foto dall’alto dell’ospedale San Carlo di Potenza sponsabile dell’Unità di rilievo dipartimentale di Chirurgia Vascolare del San Carlo. “La mia scelta è caduta, in questo caso, su due professionisti già operanti presso la nostra Azienda, a riprova che il San Carlo può contare su capacità e professionalità di elevato spessore - ha dichiarato il DG Maruggi, aggiungendo che - le nomine consentiranno di dare ulteriore impulso a due branche operative particolarmente significative. In particolare, per quanto riguarda l’Alta Specialità del Cuore, la responsabilità affidata al dott. Cappiello segue di pochi giorni la scelta del dott. Marraudino quale Primario della Cardiochirurgia e completa il quadro di un ambito di fondamentale importanza per il San Carlo. Per quanto riguarda la Chirurgia d’Urgenza, va sottolineato il ruolo dell’Azienda quale unico DEA di secondo livello in ambito regionale, con riflessi di particolare delicatezza su tutta l’Area dell’Emergenza-Urgenza”. “Queste due nuove nomine - ha aggiunto Maruggi - si inseriscono in un ampio e articolato progetto di rafforzamento e razionalizzazione delle risorse umane aziendali, che riguarda sia il versante medico, sia quello infermieristico. Il piano si articolerà nell’ambito dell’anno in corso tenendo conto delle priorità individuate e delle compatibilità economiche, che sono e saranno un elemento di valutazione imprescindibile di governo aziendale” 10.01.2013 N.258 PAG. 5 Basilicata Mezzogiorno Istruzione è crescita La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani Formazione Intesa col Ministero e sostegno all’Università: puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani Sperimentazione dell’Apprendistato professionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 6 Basilicata Mezzogiorno II I BASILICATA PRIMO PIANO VERSO LE ELEZIONI PARTITI LUCANI AL LAVORO Giovedì 10 gennaio 2013 LISTE DA COMPLETARE Entro 48 ore il Pd scioglierà gli ultimi nodi che riguardano posizioni marginali nelle liste. Acque agitate negli alleati Pd, caselle complete mugugni nel Materano Chiurazzi spera nel quarto posto al Senato. E in Bubbico sottosegretario MASSIMO BRANCATI l Come preannunciato, il Pd di Bersani è il primo a tagliare il traguardo delle liste. È stata, quella di martedì, una giornata di passione nelle stanze e nei corridoi del Nazareno, un andirivieni impazzito di delegazioni regionali e di aspiranti candidati, con scene di isteria per le pesanti interferenze del vertice nazionale che, con l’inserimento dall’alto di nomi eccellenti, di fatto manometteva i risultati e gli equilibri stabiliti dal voto delle primarie. Al segretario lucano Roberto Speranza è andata meglio che a molti suoi colleghi. Non solo perché gli è stato IN EXTREMIS Antezza delusa dal quarto posto alla Camera che mette a rischio la riconferma. Chiesto a Bersani di rivedere l’assetto riservato l’onore di capeggiare la lista alla Camera, ma anche perché le intromissioni esterne sono state limitate a Emma Fattorini, docente universitaria di storia molto considerata nelle alte sfere cattoliche, candidata come capolista al Senato in Basilicata, e ad una non meglio definita candidata espressa da un partito alleato (il Psi?). Tutto bene, dunque, per il giovanissimo leader del Pd lucano al quale tutti pronosticano un radioso avvenire al fianco di Bersani, magari nelle vesti di ministro. INTESE - Ma le «ferite» delle primarie e di quel che ne è seguito continuano a sanguinare soprattutto sul fronte materano, dove due dei tre parlamentari uscenti rischiano di essere estromessi dal Parlamento. Per non parlare della consigliera provinciale Angela Latorraca, vera sorpresa delle primarie lucane, che vede frustrate le sue aspettative dalle decisioni romane e, sostenuta dal suo sponsor politico, il presidente della Provincia Piero Lacorazza, segue con le antenne alzate la coda della contesa ancora aperta intorno alla definizione delle liste. In effetti, il combinato disposto delle regole delle primarie e delle decisioni riservate alla segreteria nazionale non poteva che produrre, com’è accaduto un po’ in tutte le regioni, veri e propri corto circuiti e la resa dei conti interna è stata durissima, feroce, tra le diverse anime del partito di Bersani. MAGGIORANZA - L’area bersanian-dalemiana ha fatto la parte del leone occupando tutte le posizioni migliori. Su sei posizioni ritenute sicure, ben quattro (Roberto Speranza, Vincenzo Folino, An- tonio Luongo, Filippo Bubbico) sono attribuite ad essa. A parte la posizione non classificabile della candidata indipendente capolista al Senato, resta solo la candidatura di Salvatore Margiotta, trasferito dalla Camera al Senato e retrocesso da capolista al terzo posto, che deve la sua conferma prima al soccorso del presidente De Filippo nelle primarie, poi alla strenua difesa del suo referente politico Franceschini in seno al comitato elettorale. MARGINALIZZATI - Ne hanno fatto le spese i più deboli, i meno protetti, Carlo Chiurazzi e Maria Antezza, entrambi senatori uscenti, che si sono sfidati nelle primarie e dinanzi alle commissioni di garanzia, ma che restano confinati in posizioni non garantite: il primo, legato a Fioroni, è alla disperata ricerca di un ripescaggio, almeno al quarto posto al Senato, che potrebbe garantirgli chance di successo soprattutto nel caso in cui Bubbico fosse chiamato a ricoprire un incarico istituzionale (sottosegretario o, secondo i boatos, futuro presidente dell’Enel). Anche Antezza, facente capo a Fassino, si sente in bilico: è delusa dal trovarsi iscritta in lista alla Camera al quarto posto, subito prima del presidente De Filippo, e ha espresso il suo malcontento direttamente a Bersani, chiedendogli di rivedere l’assetto delle candidature. GLI ALLEATI - Un quadro di fibrillazione, insomma, che aumenta sensibilmente se si guarda al campo degli alleati del Pd, i quali, in ragione del collegamento di coalizione, potrebbero influenzare i giochi dei seggi senatoriali. La maggiore turbolenza si registra in casa socialista. Evaporata l’attesa di vedere un proprio rappresentante (Rocco Vita) nelle liste targate Pd, i socialisti lucani pensano di presentare una propria lista al Senato, capeggiata dal segretario regionale e sindaco di Melfi Livio Valvano. Acque non ancora sedate neppure nel Centro democratico, dove l’annunciata candidatura al Senato di Nicola Benedetto, già Pdci, già Idv, sta creando più di qualche inquietudine, oltre ad un esplicito conflitto con i Popolari Uniti di Antonio Potenza, che ambivano appunto a coprire quella posizione. Giochi, dunque, non ancora chiusi sul fronte delle candidature. Troppe le esigenze da contemperare, troppe le varianti da valutare, troppi i nomadismi politici in atto. Da qui alla presentazione vera e propria delle liste non mancheranno sorprese. Anche clamorose. Emma Fattorini Filippo Bubbico Maria Antezza Carlo Chiurazzi Pierferdinando Casini Nichi Vendola Casini capolista al Senato? In casa Sel spunta l’ipotesi Monti «stoppa» Mancusi Vendola capolista alla Camera Al secondo posto l’imprenditore materano Tito Di Maggio l Monti ha spiazzato tutti. Nella composizione delle liste sta incidendo più di quanto concordato nelle varie riunioni con i partiti che lo sostengono. E gli effetti di questa sua «predominanza» nelle scelte sono visibili anche in Basilicata. La lista al Senato non è ancora ufficiale, ma l’orientamento è quello di affidare il ruolo di capolista a un «montiano» o, in alternativa, attestarlo a Pierferdinando Casini. Il dado non è ancora tratto e in queste ore la coalizione di Monti è impegnata a valutare proposte di ingresso: si vocifera che anche la senatrice Antezza, delusa dal suo partito, il Pd, abbia tentato un abboccamento. Al secondo posto in lista - al momento è l’unica certezza al di là dei rumors - l’imprenditore materano Tito Di Maggio, espressione del movimento di Montezemolo «Italia futura», al terzo un rappresentante di Fli (il parlamentare uscente Egidio Digilio è in ogni caso fuori) e a chiudere la lista esponenti dell’Udc. Tramonta così la ventilata ipotesi al Senato di Agatino Mancusi, ex assessore regionale coinvolto in un’inchiesta giudiziaria, che, a questo punto, aspira a trovare una collocazione nella lista alla Camera, come secondo posto alle spalle del ministro Catania. Ma la «questione morale» invocata da Monti potrebbe chiudergli anche qui le porte, aprendole invece al segretario regionale Udc Palmiro Sacco o al presidente provinciale di Potenza Antonio Flovilla, espressione della «Rosa bianca» di Savino Pezzotta. Le giornate romane dell’Udc lucano, accanto alla questione delle liste, sono state caratterizzate dall’ingresso ufficiale nel partito dei consiglieri regionali lucani Francesco Mollica e Roberto Falotico. Nella sede nazionale del partito di via Due Macelli, alla presenza del segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa, del capo segreteria politica Antonio De Poli, del responsabile Enti Locali Mauro Libè, è stata ratificata l’adesione dei due consiglieri ex Mpa. Al termine della riunione è stato redatto un documento in cui la segreteria nazionale del partito «prende atto del lavoro svolto dal segretario regionale Sacco e dal capogruppo in consiglio regionale Mancusi, teso a rafforzare la presenza dell’Udc, e dell’ampia disponibilità e condivisione offerta dai consiglieri Mollica e Falotico nel ritrovarsi nelle scelte politiche operate dal partito nazionale». L’ingresso di Mollica e Falotico - che, in realtà, nell’ultimo vertice titese sarebbe stato messo in forse dallo stesso Sacco «per questioni di opportunità» - potrebbe aprire la strada ad altre adesioni. Lo auspica il dirigente regionale del partito, Gianluigi Laguardia, che ricorda come i consiglieri Navazio, Mazzeo, Gaudiano e, nel recente passato, Benedetto (poi approdato nei «tabacciani») abbiamo manifestato l’intenzione di «sposare» l’Udc. «Occorre dimostrare - conclude Laguardia - che il partito è davvero aperto a tutti e non solo ad alcuni [ma.bra.] per rispondere a chissà quali strategie». Entro oggi la lista sarà completata. Barozzino al Senato l «Stiamo lavorando per completare le liste, mancano due o tre presenze territoriali, ma entro domani (oggi per chi legge, ndr.) dovremmo aver definito il tutto». A parlare è Carlo Petrone, coordinatore regionale di Sel, che insieme a dirigenti e attivisti del partito di Vendola sta mettendo a punto la macchina organizzativa in vista delle prossime elezioni politiche. Per quanto riguarda la Basilicata, il capolista al Senato sarà Giovanni Barozzino, uno dei tre operai dello stabilimento di Melfi della Fiat, licenziato dall’azienda nel 2010 e non ancora reintegrato. A guidare i candidati alla Camera, invece, potrebbe essere il governatore della Puglia Nichi Vendola (fino a pochi giorni fa si faceva il nome del sindaco di Rionero in Vulture, Antonio Placido, vincitore delle ultime primarie di Sel). Dalla sede regionale del partito, in attesa dell’ufficialità, non confermano e nemmeno smentiscono l’ipotesi. Sembra, tra l’altro, che Vendola andrà a fare da capolista non solo in Basilicata, ma in tutto il territorio nazionale. Nelle prossime ore, comunque, ci sarà chiarezza in merito alla questione. Ma torniamo al coordinatore lucano del partito, Carlo Petrone, al quale abbiamo chiesto come è nata la scelta di Barozzino capolista al Se- nato. «In realtà - spiega - noi siamo dirigenti regionali: la decisione è stata presa a livello nazionale. Per quanto riguarda invece Placido, sono stati i cittadini a sceglierlo attraverso le primarie». Quel che è certo, è che la vicina campagna elettorale sarà molto impegnativa. «Cercheremo di far eleggere continua Petrone - il maggior numero possibile di candidati. Ma con cinque coalizioni sarà sicuramente difficile e bisognerà lavorare bene, anche perché - evidenzia cambierà in modo considerevole il terreno politico. In questi giorni - aggiunge Petrone vediamo in ogni momento sondaggi e previsioni. In realtà si tratta di discorsi inutili: le forze in campo non sono ancora chiare, le liste non sono chiuse e gli schieramenti non sono definiti». Al centro della campagna elettorale di Sel ci saranno i problemi quotidiani dei cittadini. «È naturale - dice in merito Petrone - che bisognerà concentrarsi sui problemi reali. Sarà una campagna elettorale diversa dalle altre, perché si voterà a febbraio ed il clima sarà inclemente. Per questo motivo cercheremo incontrare le famiglie, le persone, sfruttando i rapporti umani. Parleremo con tanta gente: speriamo conclude il coordinatore di Sel - di con[f. rus.] vincerla a darci fiducia». Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 7 Basilicata Mezzogiorno BASILICATA PRIMO PIANO I III Giovedì 10 gennaio 2013 LO STRAPPO INTERNO Incontro di consiglieri regionali e provinciali del Pdl, ma il coordinatore non interviene. I «dissidenti» Rosa e Venezia: «Senza di lui di cosa parliamo?» Pdl, piena fiducia agli «uscenti» Viceconte non c’è. Rosa e Venezia disertano NICOLA MANDREDELLI (LUCANIA VIVA) L’INVESTITURA DI MICCICHÉ PER L’EX DEPUTATO «Noi colonizzati Il «Grande Sud» dai candidati Blasi impegnato imposti dall’alto» a comporre le liste l «Nelle scelte e negli orientamenti che stanno assumendo i partiti nazionali per le candidature alla Camera e al Senato, prevale, ancora una volta, la logica dell’imposizione centralistica di stampo settentrionale a discapito della realtà meridionale». È quanto sostengono Marco Esposito, assessore del Comune di Napoli e coordinatore dell’Aggregazione politica Unione Mediterrana, fondata a Napoli lo scorso mese di novembre, e Nicola Manfredelli, presidente di Lucania Viva, movimento lucano di rappresentanza e partecipazione che fa parte di Unione Mediterranea. «È evidente che il disegno che anche con queste elezioni si sta perpetuando - dicono Esposito e Manfredelli - è quello di un Sud che deve continuare ad essere subalterno e funzionale alle altre aree del paese, non solo economicamente ma anche politicamente, a partire dalle candidature e dalla futura composizione del Parlamento italiano. Se l'assenza di lavoro e la fuga dei cervelli è uno dei mali del Mezzogiorno, il quale spende per formare i propri figli e poi li vede partire con il proprio bagaglio di conoscenze, si assiste di recente però a un fenomeno inverso, con la migrazione da Nord verso Sud di cervelli... politici. Se si scorre infatti l'elenco dei dodici capilista del Pd alla Camera e al Senato nelle regioni del Sud si scopre che ben la metà di questi è un politico nato e cresciuto al Centronord ma che ha tanta, ma proprio tanta, voglia di lavorare per il bene dell'Italia Mediterranea. Il fenomeno potrebbe riguardare molte liste di... collocamento». L’accusa di Falotico (Cisl) «Una campagna elettorale lontana dai problemi reali» Serve una radicale riforma delle tasse che alleggerisca il peso del fisco sulle famiglie e sul lavoro. N’è convinto il segretario regionale della Cisl, Nino Falotico, secondo cui i primi vagiti della campagna elettorale mostrano una disconnessione tra società e politica. «Mentre negli Stati Uniti dice - la recente campagna per le presidenziali si è giocata tutta sulle tasse e su come evitare in modo bipartisan il fiscal cliff, nel nostro Paese un seria e circostanziata discussione pubblica sulle tasse è impossibile da praticare se non sotto forma di slogan, promesse insostenibili e propaganda a buon mercato. Il nostro auspicio – dice il leader della Cisl lucana – è che su un tema di così grande portata sul piano sociale si possa aprire un dibattito nel paese serio e sereno perché sul fisco si giocherà la capacità dell'Italia di agganciare la ripresa economica e tracciare un percorso di crescita e prosperità nel lungo periodo». A parere di Falotico «la classe politica non sembra aver ben compreso la gravità della situazione se è vero che nella recente legge di stabilità destra e sinistra si sono adoperate, con singolare convergenza di interessi per sabotare, riuscendoci, la proposta del governo di ridurre il carico fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, riuscendo addirittura a ridurre i benefici già previsti per famiglie senza figli, incapienti e pensionati. A livello locale sono ben poche le amministrazioni che hanno abbassato le addizionali e le tasse locali tagliando ed efficientando la spesa così come aveva chiesto la Cisl lucana proponendo un patto di non belligeranza fiscale ai Comuni». l Si è svolta a Roma la segreteria nazionale di Grande Sud, presieduta da Gianfranco Miccichè. Presenti i dirigenti nazionali, i segretari regionali, i parlamentari, i consiglieri regionali. Miccichè ha specificato che la lista alleata al Pdl, di forte ispirazione meridionalista, avrà il nome e il simbolo di Grande Sud. Parlando di Gianfranco Blasi e della Basilicata, Micciché ha ricordato che «Blasi è un socio fondatore di Grande Sud ed è come tale, per le sue qualità umane e politiche, al centro del progetto nazionale del partito». Sarà l’ex parlamentare lucano ad organizzare le liste di Camera e Senato in Basilicata, dove il lavoro preparatorio sul territorio, per garantire massima rappresentatività, anche di genere, è già iniziato da tempo. Sulla questione Lega e sul federalismo Miccichè ha evidenziato come «non vogliamo togliere al Nord ciò che gli spetta, a condizione che non venga toccato quel che spetta al Sud. La Lega chiede che il 75 per cento delle tasse resti al Nord? Ok, purché in fase di perequazione si lasci al Sud il 100 per cento». Per Miccichè, inoltre, «vincere in Sicilia può dare al Pdl la maggioranza non solo al Senato. La partita non è chiusa, si può vincere anche alla Camera. Monti nell’immaginario collettivo non esiste più, siamo tornati a centrodestra contro centrosinistra, anzi contro sinistra pura. Pd e Sel, insieme, valgono il 33, 34%. Il Pdl è in crescita, per ora è al 20 ma può salire al 22, 23%. Noi – ha sottolineato – possiamo convogliare una percentuale che va tra il 3 e il 5%». l Non c’era il sen. Guido Viceconte, tiamo - ribadisce - che il coordinatore reimpegnato a Roma nella direzione nazionale gionale venga in Basilicata, ci chiami e del partito per - dice il suo entourage - discuta con tutti noi, in materia seria, sul «dribblare» eventuali scelte imposte dall’alto futuro del partito. in Basilicata, i due consiglieri regionali «disNon siamo legati al ragionamento delle sidenti», Mario Venezia e Gianni Rosa, e il candidature a fini personali, ma preoccupati capogruppo regionale Nicola Pagliuca, alle del futuro del partito. Alle scorse elezioni prese con l’influenza. Il vertice di ieri del Pdl ricorda Venezia - il Pdl riuscì a conseguire tre lucano, coordinato dai due presidenti pro- deputati e tre senatori. Oggi temiamo che vinciali sen. Cosimo Latronico e Mariano questo risultato difficilmente potrà essere Pici, è approdato a un documento finale in cui raggiunto, ecco perché è necessario stabilire si «dà piena fiducia ai parlamentari uscenti, una strategia, al di là della riproposizione dei riconoscendone il loro candidati. Si vince tutti e proficuo lavoro svolto a si perde tutti insieme. Vifavore del Paese e della ceconte non può non tenostra comunità regionanere conto che esiste una le», proponendo la loro ribase, persone che dovranconferma in blocco. Nello no impegnarsi in campastesso documento, approgna elettorale per chiedevato all’unanimità, si re voti». chiede di integrare le liste L’on. Vincenzo Taddei, «con rappresentanze che presente all’incontro di ietengano conto dei terriri, ribalta i termini della tori, degli amministratori questione e accusa Venelocali, delle donne, dei giozia e Rosa: «Prima chievani e della società civile». dono un incontro per parOra tocca a Roma dire lare, confrontarsi, rifletl’ultima parola sulle cantere sul partito e poi loro didature. sono i primi a non parL’assenza di Venezia e tecipare. Un atteggiamenRosa conferma l’esistenza to incomprensibile». Rosa di una frattura all’inter no SENATORE Guido Viceconte non incassa il colpo e spiedel partito: «Assurdo - dice ga l’assenza sua e di VeVenezia - convocare un summit senza il nezia puntando di nuovo l’indice sul coorcoordinatore regionale con cui sarebbe ne- dinatore regionale: «Viceconte aveva concessario discutere del futuro del partito. Lo vocato la riunione dei consiglieri regionali e chiediamo da tempo, ma continuiamo a tro- provinciali, ma - dice - avevamo già saputo vare porte chiuse, serrate». che non sarebbe venuto a Potenza. Come si fa Venezia, che nei giorni scorsi, a Ferran- a delineare la strategia di un partito senza il dina, ha chiamato a raccolta iscritti e sim- suo timoniere?». patizzanti del partito, esclude per il momento Lo strappo sarà ricucito? In politica i tempi una sua uscita dal Pdl per aderire, per possono allungarsi e restringersi secondo le esempio, a «Fratelli d’Italia» di La Russa: «Ne necessità e le volontà, ma all’interno del Pdl si abbiamo discusso con la base - dice - e continuano a parlare due lingue diverse a abbiamo convenuto che vogliamo credere poco meno di due settimane dalla forma[ma.bra.] ancora in questo progetto politico. Aspet- lizzazione ufficiale delle liste. A SINISTRA BELISARIO: «IO CI STO». IDV CORRERÀ CON RIVOLUZIONE CIVILE. ANCHE RIFONDAZIONE COMUNISTA. «MA È PRESTO PER I NOMI» Ipotesi Gildo Claps per Ingroia Ma il fratello della ragazza scomparsa nel 1993 non ha ancora sciolto la riserva EX PM Antonio Ingroia l Ieri mattina ha incontrato Antonio Ingroia a Roma. L’ex pm della trattativa Stato-mafia vuole Gildo Claps, fratello di Elisa, al secondo posto in lista alla camera. Gildo, però, si apprende da indiscrezioni, non ha ancora sciolto la riserva. Ma potrebbe correre. Al Senato Rivoluzione civile dovrebbe puntare su un nome espressione dei movimenti e non dei partiti. Queste sarebbero le indicazioni di Ingroia. Idv e Rifondazione però spingono per avere un loro esponente in pole position. Le segreterie dei partiti al momento sono blindate sui nomi. Ma sia Idv sia Rifondazione pare che abbiano a disposizione esponenti di rilievo della politica regionale che si sono già resi disponibili a una eventuale candidatura con la lista di Ingroia. Pare che al momento per la Basilicata sia tutto in alto mare. Una cosa è certa: Rivoluzione civile si presenterà con il suo simbolo sia alla Camera che al Senato. «Cambiare si può», il movimento arancione fondato dal magistrato Livio Pepino (tra i fondatori del Gruppo Abele) e da don Marcello Cozzi, pare che abbia qualche riserva su alcuni nomi che potrebbero proporre i dipietristi in Basilicata. Dopo l’assemblea pubblica dello scorso 15 dicembre a Potenza «Cambiare si può» affila le armi. E sta cercando di proporsi come un’aternativa che segni lo spartiacque tra 20 anni di decadenza culturale, sociale ed economica e rappresenti la prospettiva concreta di una possibile rinascita democratica. «Le liste però sono ancora in alto mare», conferma il capogruppo al Senato di Italia dei Valori Felice Belisario. «È ancora presto per fare dei nomi», dice. E aggiunge: «Aderiamo al progetto di Ingroia. Ci stiamo». Come confermato dallo stesso Antonio Di Pietro Italia dei valori rinuncerà al simbolo e proporrà nella lista unica, i propri nomi, insieme a esponenti di Rifondazione e della società civile. Fermo restando che sarà Ingroia il capolista. Di Pietro si è detto certo di superare la soglia lo sbarramento del Porcellum sia alla Camera che al Senato. Una virata a sinistra che non ha convinto in modo pieno alcuni esponenti locali del partito con un’anima più moderata. Anche Rifondazione comunista aderisce. E ovviamente cercherà di inserire nelle due liste i propri nomi. Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 8 Basilicata Mezzogiorno POTENZA CITTÀ I VII Giovedì 10 gennaio 2013 ENTI PUBBLICI TEMPO DI BILANCI GIOVANNA LAGUARDIA Un’agenda per resistere alla crisi: nel corso dei prossimi due anni la giunta provinciale guidata da Piero Lacorazza lavorerà su tre grandi temi: il digitale, la «burocrazia zero» e l’energia, magari prevedendo anche «l’utilizzo dei fondi del bonus benzina per incentivare la ristrutturazione degli immobili ai fini del risparmio energetico». Questo è quanto annunciato ieri mattina dallo stesso Lacorazza nel corso della consueta conferenza stampa di inizio anno, tenuta nella sala consiliare della provincia dal presidente e dagli assessori Paolo Pesacane, Massimo Macchia, Francesco Pietrantuono, Rosaria Vicino, Nicola Valluzzi e Nicola Figliuolo. «Il nuovo ciclo di investimenti comunitari e le risorse naturali, a partire dal petrolio - ha detto Lacorazza - sono le risorse dal quale deve partire questo territorio, che rappresenta i due terzi del territorio regionale. Questi sono i punti da cui partire per la classe dirigente, che deve fare una scommessa per fermare il flusso dell’emigrazione giovanile. Sono state fatte delle cose, ma si possono migliorare». Ed ecco su quali azioni intende puntare la Provincia di Potenza. I GRANDI TEMI L’agenda per i prossimi due anni è fondata su tre temi principali, l’energia, il digitale e la «burocrazia zero» I TAGLI Il taglio di fondi subìto dalla Provincia è stato di circa 23 milioni di euro, che è pari al 50 per cento delle entrate Provincia, ecco l’agenda per «resistere» alla crisi Il presidente Lacorazza ha presentato i programmi di fine legislatura nopea e l'Aeroporto sono attive due corse (alle ore 5.45 e alle ore 8.00 in partenza da piazza Zara), mentre da Napoli Capodichino verso Potenza sono tre i collegamenti attivati (alle ore 14.00, alle ore 17.30 e alle ore 21.50). Inoltre, in via sperimentale, dallo scorso ottobre e fino al 31 marzo 2013, è stata attivata una coppia di corse da Potenza a Serre/Persano per consentire il collegamento dal capoluogo con le caserme militari di Persano. GREEN ECONOMY -In questo quadro si inserisce il programma innovativo «Scuole ecologiche in scuole sicure», Attualmente sono 59 gli impianti BUROCRAZIA -La Provincia ha stipulato una convenzione con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione e con il Ministro dello sviluppo economico per attivare percorsi sperimentali di semplificazione amministrativa per gli impianti produttivi (c.d. zone a burocrazia zero) anche mediante deroghe alle procedure ed ai termini per l'esercizio delle competenze ISTRUZIONE TUTTI IN RETE Si raccolgono i frutti del programma «scuole ecologiche in scuole sicure» Presentato il progetto «Freewifi», che sarà operativo a partire da febbraio previsti su istituti scolastici ed edifici di proprietà dell'Ente (55 centrali fotovoltaiche e 4 minieolici), di cui 54 nuovi e 5 già esistenti. Di questi 59 impianti, 49 sono già in produzione, mentre altri 10 (di cui i 4 minieolici) sono in attesa di attivazione, per una potenza complessiva di 833 kwp. A regime porteranno ad una produzione complessiva pari a circa 1 milione di kw/h per un risparmio annuo per la Provincia di 350.170 mila euro, di cui 223.267 mila euro derivanti dal conto energia e ulteriori 126.903 mila euro dalla bolletta. Si avrà inoltre una riduzione di emissioni di Co2 in atmosfera di oltre 320 mila tonnellate. Considerando che il conto energia ha una durata ventennale, si avrebbe un beneficio per l'Ente di 7 milioni di euro. La Provincia di Potenza, inoltre, è stata riconosciuta struttura di supporto al Patto dei sindaci, per raggiungere gli obiettivi europei del 20-20-20 entro il 2020 (20% di risparmio energetico rispetto al 2005, 20% di riduzione delle emissioni delle pubbliche amministrazioni, al fine di sviluppare sul territorio provinciale i processi di informatizzazione della pubblica amministrazione per trattare la documentazione e gestire i procedimenti con sistemi digitali, attraverso il progressivo accreditamento degli Sportelli Unici delle Attività Produttive. PROVINCIA La conferenza stampa di inizio anno [foto Bianchi] CO2 rispetto al 2005, 20% di fonti rinnovabili). Grazie all’azione congiunta di Provincia, Società energetica lucana (Sel) e Comuni, sono stati approvati finora 10 Piani di Azione per l'Energia Sostenibile (Anzi, Avigliano, Calvello, Laurenzana, Montemurro, Oppido Lucano, Potenza, Sasso di Castalda, Tito e Tolve). Gli altri sono in corso di redazione da parte della Sel. VIABILITÀ - Nei primi tre anni della consiliatura sono state programmate, e negli ultimi 12 mesi appaltate, consegnate ed in parte già ultimate, 50 opere per un investimento di oltre 9,5 Meuro. Nell’ambito della mobilità sono stati istituiti nuovi collegamenti tra la città di Potenza e l'Aeroporto di Capodichino, che vengono utilizzati da circa 3.000 persone al mese con un incremento di circa il 25% rispetto alla precedente organizzazione dei trasporti. Dal capoluogo lucano verso la Stazione centrale parte- EXPORT LA GODREJ & BOYCEL AL DIPARTIMENTO REGIONALE ATTIVITÀ PRODUTTIVE presenza in più di 60 Paesi. Anil Mathur ha manifestato l’interesse della multinazionale a stringere accordi con le pmi lucane soprattutto per l’importazione di divani fabbricati in Basilicata, da destinare a fasce di consumatori facoltosi, sia anche per l’acquisizione di macchinari e know how per produrre in India divani e altri oggetti da destinare a fasce di pubblico con minore capacità di spesa. La multinazionale sarebbe interessata a strutturare legami industriali stabili nei settori della creatività e dell’automazione industriale. «Le politiche regionali che con il supporto del presidente De Filippo attueremo nei primi sei mesi del 2013 e in occasione della Programmazione 2014 2020 - ha detto Pittella - saranno incentrate prevalentemente sull’internazio- La Provincia diventa digitale con il progetto «Freewifiprovinciapotenza», 25 siti di coinnettività gratuita entro febbraio (ma l’obiettivo è di farli diventare 200), a disposizione dei cittadini (la navigazione in internet sarà limitata, per utente, ad una fascia oraria o a un numero di megabyte). Ma sono sempre più «on line» anche i centri per l’impiego: ad oggi sono circa 9mila i cittadini che, avendo ritirato le credenziali, effettuano i sevrizi on line, senza recarsi fisicamente presso i centri per l’impiego. Sempre in tema di lavoro e informazioni on line c’è il protocollo tra provincia e Inps, attivato nove mesi fa e al quale sono stati richiesti 842 estratti del conto contributivo. E ancora, sfruttano le nuove e nuovissime tecnologie progetti come il Catasto delle strade, per ottimizzare la gestione del patrimonio stradale, la convenzione con Università e Cnr per lo studio sul dissesto idrogeologico che, incrociandosi con il catasto delle strade darà una mappa del rischio, il progetto Infocity per il monitoraggio di parte della flotta degli autobus extraurbani, grazie al quale i cittadini, attraverso apposite piattaforme informative, potranno conscere distanza dei bus, tempi di percorrenza e altro ancora. Infine, Scuola web 2.0, che si avvale di strumenti come e-book, corsi per la realizzazione di magazine multimediali, emerografia in digitale, video lezioni, formazione dei docenti. ASPETTANDO LANUOVA PIAZZA BONAVENTURA Imprenditori indiani interessati alle piccole aziende del salotto l La multinazionale indiana Godrej & Boyce intende commercializzare prodotti di alta qualità fabbricati in Italia e produrre nel proprio Paese manufatti ispirati allo stile italiano e da destinare a fasce consumer. Per questo il direttore operativo della Società Anil Mathur e il vice presidente esecutivo Anil Lingayat, accompagnati dal direttore della società di consulenza Protech India Ravindra Singh, stanno visitando diverse piccole e medie imprese lucane. La delegazione indiana ha incontrato ieri l’assessore Marcello Pittella, il direttore del Dipartimento Attività Produttive Michele Vita e l’Amministratore unico di Sviluppo Basilicata Raffaele Ricciuti. Fondato nel 1897 Godrej è uno dei marchi più grandi dell'India con circa 500 milioni di clienti ogni giorno e una RISPARMIO -Nel 2012, rispetto al 2008, preso come anno di riferimento, la Provincia ha effettuato tagli sulle spese per 6.782.745,34 euro. La spesa politica (indennità assessori, rimborsi spese, spese di rappresentanza) ha subito una decurtazione di quasi 550mila euro. La spesa per le strutture (acquisto di cancelleria, libri, riviste, spese postali, trasferte, convenzioni e consulenze) è diminuita di quasi un milione e mezzo di euro. Circa 310mila euro il risparmio sulle spese per le auto «blu; oltre 400mila sulla telefonia, più di 800mila sui fitti passivi e oltre 3milioni e 200mila i risparmi sul personale. Tutti in rete L’amministrazione nell’era digitale GODREJ & BOYCE L’indiano Anil Mathur nalizzazione. Non vogliamo che la presenza dei manager indiani in Basilicata resti un fatto isolato. L’interessamento della Godrej potrà essere incardinato nelle azioni di rilancio del comparto del mobile imbottito che con il Governo stiamo difficilmente componendo». -19 CANTIERE I lavori per la costruzione del parcheggio interrato privato e la sistemazione della piazza sono stati prorogati fino a maggio [foto Tony Vece] [g.lag.] Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.01.2013 PAG. 9 Basilicata Mezzogiorno 24 Ore in Basilicata 17 Giovedì 10 gennaio 2013 L’amministratore delegato di Fip guiderà il passaggio verso la fabbrica «di prestigio mondiale» In Sata il direttore di Pomigliano Il modello campano tra stabilimento chiave e pericolose relazioni sindacali MELFI - Sarà l’amministratore delegato di Pomigliano a guidare la transizione dell’attuale stabilimento Sata di Melfi verso quella fabbrica di «prestigio mondiale» annunciato da Sergio Marchionne lo scorso 20 dicembre, il cui rilancio è fissato per il 2014. Chiunque abbia un pò di dimestichezza con il mondo Fiat può facilmente comprendere il significato e la portata della nuova nomina in Sata. Sebastiano Garafalo è l’ingegnere, uomo di fiducia di Marchionne, che ha condotto l’operazione di passaggio di una realtà produttiva al collasso alla new co che oggi produce la nuova Panda con buoni risultati. Il “padre” di quel modello Pomigliano segnato anche da molte contraddizioni: quella campana è la fabbrica che ha fatto fuori gli operai iscritti alla Fiom (il sindacato che non ha condiviso«il barattolavoro - diritti»), ora condannata dal Tribunale di Roma. Ma è anche quella premiata lo scorso novembre da una giuria di esperti come impianto più moderno tra 700 siti europei. Un riconoscimento che ha consentito ai quasi tre mila europei diguadagnare 500euro in più in busta paga. La riorganizzazione che ha consentito al sito produttivo campano di riguadagnare competitività in Europa porta proprio la firmadi Garofaloche, dadirettore di stabilimento, nel 2011 è stato nominato nominato amministratore di Fip (Fabbrica Italia Pomigliano). Incarico che manterrà anche con il trasferimento a Melfi. In Sata Garafolo, siciliano di origine, con una carriera in Fiat partita da Termini Imerese, porterà quella reinterpretazione in chiave Fiat del toyotismo che ha già contraddistinto lo stabilimento campano: si tratta del metodo di produzione basato su un modello più flessibile e snello, che mira “a produrre di più con meno”. E che si basa su fattori, a Pomigliano realizzato ad hoc per la pro- duzione della nuova Panda, ma a Melfi esistenti già da tempo. Come il metodo di produzione just in time e dai sistemi di organizzazione del lavoro Wts ed Ergo Uas.Quei metodi - specialmente l’ultimo - contro il cui inserimento si è schierata la Fiom. A Melfi, dove solo due giorni fa è stato annunciato l’ennesimo periodo di cassa integrazione per il mese di febbraio e dove Marchionne ha annunciato la produzione di due nuove vetture entro il prossimo anno, con una importante ristrutturazione dello stabilimento, si tratterà di mettere “a sistema” questi elementi. Resta da capire se in Basilicata, oltre al modello produttivo verrà importato anche quello relativo alle relazioni sindacali. Mariateresa Labanca Il direttore Garofalo riceve il premio per i risultati dello stabilimento di Pomigliano Visita agli impianti lucani. L’obiettivo: importare Know how e divani di fascia alta da vendere all’estero Imprenditori indiani pronti a fare affari in Basilicata LA multinazionale indiana Godrej & Boyce intende commercializzare prodotti di alta qualità fabbricati in Italia e produrre nel proprio Paese manufatti ispirati allo stile italiano e da destinare a fasce consumer. Per questo motivo il direttore operativo della Società Anil Mathur e il vice presidente esecutivo Anil Lingayat, accompagnati dal direttore della società di consulenza Protech India Ravindra Singh, stanno visitando in questi giorni diverse piccole e medie imprese lucane. E’ quanto si è appreso ieri mattina nel corso di un incontro che gli uomini d’affari indiani hanno avuto in Regione con l’assessore Marcello Pittella, il direttore del dipartimento Attività Produttive Michele Vita e l’amministratore unico di Sviluppo Basi- licata Raffaele Ricciuti. Fondato nel 1897 Godrej è uno dei marchi più grandi dell'India con circa 500 milioni di clienti ogni giorno e una presenza in più di 60 Paesi. Ha interessi nel settore immobiliare, nella distribuzione di beni di largo consumo, nell’ingegneria industriale, nel campo degli elettrodomestici, dei mobili, della sicurezza e dell’agricoltura. Il fatturato annuo supera i 3,3 miliardi di dollari. Il 26% del volume d’affari è conseguito all'estero. Nel corso dell’incontro Anil Mathur ha manifestato l’interesse della multinazionale a stringere accordi con le piccole e medie imprese lucane soprattutto per l’importazione di divani fabbricati in Basilicata, da destinare a fasce di consumatori facoltosi, sia anche per l’acquisizione di mac- chinari e know how per produrre in India divani e altri oggetti da destinare a fasce di pubblico con minore capacità di spesa. Anil Mathur ha inoltre espresso l’interesse della multizonale indiana di strutturare legami industriali stabili finalizzati soprattutto ad una costante consulenza nei settori della creatività e dell’automazione industriale. Nel prendere la parola l’assessore Pittella ha salutato con soddisfazione la presenza in Basilicata dei dirigenti indiani manifestando l’interesse della Regione di avviare con la Godrej & Boyce, per il tramite della Protech India e il supporto Sviluppo Basilicata, un progetto pilota attraverso il quale testare le opportunità per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese lucane di re- cente messe in campo. «Le politiche regionali che con il supporto del presidente De Filippo attueremo nei primi sei mesi del 2013 come pure in occasione della Programmazione 2014 - 2020 - ha detto Pittella- saranno incentrate prevalentemente sull’internazionalizzazione. Non vogliamo che la presenza dei manager indiani in Basilicata resti un fatto isolato. Per questo motivo – ha aggiunto Pittella –ho già dato mandato al Dipartimento Attività Produttive della Regione di strutturare una micro azione pilota. L’interessamento della Godrej – ha concluso Pittella – potrà inoltre essere incardinato nel quadro della azioni di rilancio del comparto del mobile imbottito che con il Governo stiamo difficilmente componendo». Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.01.2013 PAG. 10 Basilicata Mezzogiorno Potenza Giovedì 10 gennaio 2013 19 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Il Nucleo operativo ha arrestato un 20enne in possesso di 10.000 euro contraffatti Banconote false, maxi sequestro Ci sono volute più di due ore per trovare i soldi nascosti in un’auto SE è un semplice acquirente che ha deciso di far “fruttare” il suo investimento o se è organico a una banda criminale altamente specializzata lo stabiliranno le indagini dei Carabinieri del Nucleo investigativo, agli ordini del capitano Antonio Milone, che l’altra sera hanno effettuato un maxi sequestro di banconote false e hanno arrestato un ventenne del capoluogo, Michele Sarli, con precedenti penali per reati contro il patrimonio. Il ventenne, infatti, come accade anche nello spaccio di droga, potrebbe avere acquistato una partita di banconote false - in tutto cento per un valore di 10.000 euro - da immettere sul mercato guadagnandoci sopra. Ma non è escluso neanche che Michele Sarli faccia parte di una vera e propria banda criminale - potrebbe trattarsi di pugliesi e campani - altamente specializzata nella falsificazione di soldi. Soldi talmente ben realizzati - un particolare questo che presuppone l’acquisto da parte della banda di macchinari - clichè e carta filigranata in primis - molto costosi per fabbricare quegli euro scambiati per veri non solo se sottoposti a controllo tattile ma anche, in alcuni casi, se passati sotto le macchinette a raggi ultravioletti che fanno bella mostra di sé accanto alla cassa di molti esercizi commerciali. Al maxi sequestro e all’arresto si è giunti dopo una lunga e minuziosa attività investigativa nata proprio dalle denuncie di alcuni commercianti - la maggior parte tabaccai o titolari di alimentari in alcuni comuni del Potentino - che quei biglietti verdi da 100 euro li avevano incassati prendendoli per buoni. Salvo poi scoprire che erano dei falsi ma realizzati a regola d’arte. E così gli uomini del Nucleo operativo, coordinati dal capitano Milone, si sono messi al lavoro e seguendo “i soldi” e incrociando un po’ di dati - sono stati tenuti d’occhio tutti quelli schedati per reati contro il patrimonio - si sono imbattuti in Michele Sarli. Il ventenne poteva proprio essere la persona che cercavano. E così è stato. L’altra sera a un posto di blocco il giovane, che era alla guida della Tutte le banconote false da 100 euro sequestrate a Michele Sarli. A sinistra il capitano Antonio Milone sua autovettura, è stato fermato. Classica richiesta, da parte dei carabinieri, di mostrare patente e libretto. Ma il ventenne, da subito, ha cominciato a manifestare segni di nervosismo arrivando addirittura a giustificarsi dicendo che andava di fretta perché, avendo l’obbligo di firma in Questura, era già in ritardo. Una frase, questa sì, degna di Totò e Peppino nel film “La banda degli onesti”, che però ha finito di insospettire uno degli investigatori che, forte dell’esperienza maturata per strada, ha da buon segugio finito di fiutare puzza di bruciato a conferma del fatto che quel ragazzo aveva qualcosa da nascondere visto anche che pur essendo in “compagnia” dei carabinieri aveva fretta di andare in Questura. Prima una perquisizione personale poi anche all’autovettura. Ci sono volute due ore ma alla fine i carabinieri hanno trovato nell’auto quello che cercavano: cento banconote, da cento euro ciascuna, fresche fresche di stampa. I soldi, tutti con numero di serie iniziale contrassegnato dalla S, dalla X e dalla U, sono stati sequestrati - gli Uomini dell’Arma non escludono, però, che qualche banconota nel frattempo possa essere già stata messa in commercio e pertanto hanno allertato anche la Banca d’Italia e il Noam (Nucleo operativo antifalsificazione monetaria) - e il ventenne, che tanta fretta e premura aveva di andare in Questura a firmare, è stato portato nella casa circondariale di rione Betlemme. Alessia Giammaria [email protected] | Il nervosismo del giovane ha insospettito gli uomini dell’Arma Quella gradinata pericolosa di insicurezza sembrano esserci tutte. Nei pressi delle sopra citate scale è presente una targa che porta il nome dell’architetto che ha contribuito a realizzare il “Ponte attrezzato”. E proprio questa targa è ridotta a un vero e proprio ammasso di pietre e calcinacci. Per la città capoluogo non è certo la migliore fotografia sul piano dell’immagine e della vocazione storica. Anche la targa andrebbe pulita così come bisognerebbe provvedere a tagliare l’erbaccia che si trova nei pressi della gradinata. «Perché - chiede il cittadino - nei pressi del Gran Caffè è stata posizionata la scala antiscivolo e qui no?». A queste domande ha risposto l’assessore Antonio Pesarini che ha rassicurato tempi celeri «per la risoluzione del problema». Francesco Menonna | Calcinacci cadono da un tetto LA SEGNALAZIONE MANCANZA di illuminazione e di strutture antiscivolo per gli anziani lungo la scalinata che costeggia l’ingresso delle scale mobili di Portasalza. Chi percorre quotidianamente la rampa deve fare i conti con una situazione assai pericolosa. In particolare gli anziani potrebbero rischiare di cadere perché mancano strutture antiscivolo. La scalinata forse meriterebbe maggiore attenzione. Un lettore del Quotidiano della Basilicata, G.B., ha più volte richiesto l’intervento delle autorità competenti per risolvere il problema. «Queste scale sono pericolose e di notte è difficile percorrerle con facilità. Servono a mio avviso immediati interventi per risolvere il problema. Ho sollevato la questione da diverso tempo ma nulla è stato fatto». Siamo a due passi dal centro storico di Potenza ma le condizioni IN VIA ALIANELLI La gradinata che costeggia le scale mobili Traffico bloccato ieri intorno alle 19 in via Alienelli per consentire ai Vigili del fuoco (accanto la foto di Andrea Mattiacci) di rimuovere alcuni calcinacci dal tetto della palazzina che al piano terra ospita il “Bar taxi”. Muniti di autoscala i Vigili del fuoco - chiamati da alcuni passanti - sono saliti sul tetto e hanno provveduto a rimettere con sicurezza il tutto. Per fortuna quando i calcinacci sono caduti non passava nessuno. Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.01.2013 PAG. 11 Basilicata Mezzogiorno Giovedì 10 gennaio 2013 23 Una panoramica di tutta la fontana e accanto l’immagine che mostra il piccolo basamento su cui era collocata la palla e che è cinto da una cordicella utilizzata forse per sollevarlo Genzano La Fontana cavallina e la statua di Sant’Abbunnanze in balia del tempo e dei vandali Quell’emblema “fatto” a pezzi Prima è scomparsa la testa della statua del santo poi anche i genitali del cavallo GENZANO - Ai genzanesi potete prendere anche le palle, non vi diranno niente. Gente strana noi di Genzano, sopportiamo tutto con stoica determinazione. Siamo portati naturalmente al martirio e a ogni schiaffo porgiamo sempre l'altra guancia e, se non basta, anche le nude terga. Negli ultimi anni, dopo la sacrilega sparizione della testa di Sant’Abbunnanze, si è provveduto a mettere al riparo la parte restante dell'antica statua. Al suo posto, dopo qualche tempo, è apparsa una copia, completa di testa, in candida resina bianca. Resina? Fosse stata di creta sarebbe durata più a lungo. Non passò molto tempo che già si manifestarono crepe e cavillature. Dopo qualche anno Sant'Abbunnanze è completamente spaccata, divisa in due da una lama di luce e speriamo che non caschi in testa a qualche sfortunato cittadino. Ricordiamo anche che la poco artistica copia costò, allora, ben 40 milioni di lire. Ma le cose non finiscono qui se consideriamo che gli elementi lapidei della fontana cadono a pezzi come fossero ormai stanchi della nostra sciocca indifferenza. Naturalmente non tutto avviene per mera vetustà, c'è da supporre l'aiuto fortemente interessato di una mano consapevolmente scellerata e criminale. È il caso della rosetta interna alla voluta del contrafforte posteriore destro. Appare del tutto evidente la “fresca” asportazione del decoro centrale della spirale. Mentre la voluta del contrafforte anteriore destro è ormai fratturata in cento pezzetti tenuti insieme solo dall'amore e dal sudore dello sconosciuto e bravo tagliapietre che l'ha scolpita. E dire che il confinato progettista, l'architetto Giuseppe Antonio Locoratolo da Melfi, un attivo patriota lucano coinvolto nei moti carbonari di Basilicata del 1820/21, unito alla ferma determinazione della popolazione genzanese, ci aveva impiegato ben dieci anni per riuscire ad ultimare questa benedetta opera ritenuta necessaria per l'approvvigionamento idrico del paese. La costruzione della fontana Cavallina, il cui nome nulla ha a che fare col fatto che vi si abbeveravano moltitudini di equini mentre è più plausibile il collegamento a un toponimo preesistente che, in quella zona, individuava un “Orto della cavallina”, venne iniziata nel 1859 e La voluta del contrafforte anteriore destro fratturata in tanti pezzetti tenuti insieme solo per un caso fortuito. A sinistra la statua di Sant'Abbunnanze il cui volto risulta visibilmente spaccato a metà con il rischio che qualche pezzo possa cadere e colpire qualche passante portata a compimento nel 1869. Un decennio in cui accade di tutto, dall'attraversamento del meridione da parte di mille giubbe rosse (camicia più, camicia meno) all'annessione del Regno delle due Sicilie alla corona sabauda; dalla disordinata e sanguinaria insurrezione brigantesca alla sua feroce repressione; dalla costituzione dello stato unitario alla prima rapina scientificamente condotta ai danni del Sud. Dieci anni, dunque, per erigere il monumento e rinchiudere Cerere nell'edicola centrale e un solo anno, successivamente, quasi un quarto di secolo dopo, per smantellarlo parzialmente e ristrutturarlo nelle forme e dimensioni che vediamo oggi. La trasformazione si deve all'ingegnere Rocco Postiglione da Potenza che riuscì a indivi- duare altre sorgenti d'acqua da convogliare alla fontana e risolvere definitivamente il problema che aveva dato origine all'idea della fontana stessa: un approvvigionamento idrico dentro il paese, efficiente, abbondante e alternativo alle distanti fonti di Capo d’acqua. Alla conclusione dei lavori risultarono individuate e utilizzate le prime tre sorgenti a cui si aggiunsero altre dieci sorgive provenienti dalla zona dei Giardini più l'apporto di quella del castello e di due pozzi per un totale di ben sedici fonti idriche. È il 1893, la Fontana Cavallina viene finalmente inaugurata e Sant'Abbunnanze, restaurata dallo scultore napoletano Giambattista Andreoli, che le fornirà anche la mano mancante, viene issata sulla sommità dell'edicola. Mai fu assunta decisione più improvvida: l'antichissima statua, sotto l'azione e la furia delle intemperie, perderà ben presto non solo la mano rifatta ma anche l'altra superstite e il braccio oltre, come già detto, un secolo dopo anche la testa. Il monumento e il suo insieme architettonico è così ben assortito nelle linee classicheggianti che verrà poi riprodotto su un francobollo da 120 lire della serie “Fontane d'Italia”. L'impresa costò circa 40.000 lire dell'epoca post unitaria e altre 29.000 per le successive opere di miglioramento e ristrutturazione: un autentico salasso per i cittadini di Genzano che finanziarono l'opera quasi per l'intero ammontare. Attualizzando la spesa occorsa, la fontana costò complessivamente 306.000 euro senza contare le probabili altre spese di cui non si è conservata traccia! Ma i sacrifici e la determinazione di chi volle e costruì il complesso monumentale non trovano alcun riscontro negli immemori giorni nostri. Come si è detto, la fontana in parte cade a pezzi e in parte viene utilizzata come souvenir di Genzano. Della testa si è fatto cenno, ma l'ultimo asporto è singolare. Si tratta di una delle quattro palle disposte in sommità dei maschi murari che danno termine al monumento. In particolare, la palla mancante è l'anteriore destra, ben visibile perché disposta sul prospetto principale. Ma nessuno vede, nessuno sente, nessuno dice. Niente di niente. Vuoto pneumatico, vuoto siderale, vuoto a perdere? Eseguita una piccola modesta indagine, sembra che la palla sia stata rinvenuta per terra, fratturata in varie parti, da un privato cittadino e che sia attualmente “custodita” da questa stessa persona. Il fatto sarebbe avvenuto già diversi mesi or sono ma nessuno in ambito amministrativo ha adottato le ovvie misure di tutela del monumento: si sa, gli amministratori erano alle prese con ben più importanti problemi. Eppure un semplice sopralluogo chiarisce immediatamente come la palla non può essere caduta da sola. Anzi, le evidenze conducono a una sola conclusione: si tratta di un incidente avvenuto nel corso di un tentativo di furto. Infatti il piccolo basamento su cui era innestata la palla è ancora cinto da una cordicella, come fosse stato imbragato per poterlo meglio sollevare. Dunque i mascalzoni volevano portar via palla e basamento ma, sollevata e sfilata la boccia dal suo tutore in ferro, questa, per l'imprevisto peso o chissà per quale altro accidente, scivolava e si frantumava a terra. A quel punto, visto che il basamento risultava ben ancorato e di difficile asporto, i furfanti (solo per il momento?) abbandonavano l'impresa. Sicché si chiude come s'era aperto: prego signori, accomodatevi pure, qui ci potrete portar via anche le palle, noi non vi diremo niente! Ahimè, il Durante, se avesse conosciuto l'esistenza di Genzano, avrebbe esteso sin qui la regione dell'antinferno per collocarci tra color che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo. Carmine Pietrapertosa Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 12 Basilicata Mezzogiorno Matera Giovedì 10 gennaio 2013 25 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Oltre sei milioni per una struttura che potrà fare anche da sala consiliare e centro congressi La grande scommessa è il teatro La proposta di rimodulazione dei 24 milioni del Fondo di sviluppo e coesione MATERA - La rivoluzione degli ex fondi Pisusdel ComunediMateranon èancorarealtà mavi èunabase didiscussione sulla quale il sindaco, la giunta e la maggioranza stanno iniziando a ragionare. Non sarà un confronto ancora molto lungo, i passaggi dovranno essere relativamente brevi. Nel frattempo proviamo a riassumere la situazione con le due tabelle pubblicate qui sotto e che riassumono di fatto gli interventi previsti ancora all’interno dei Pisus e che per la gran parte sono già stati appaltati. Resta da verificare la questione degli aiuti alle imprese e dei progetti di attrazione di investivementi produttivi innovativi ma per il resto il percorso, per un totale di poco meno di 13 milioni pare già essere definito. Ne restano altri 24 che non rientrano più, almeno per il momento, nel Pisus ma che saranno recuperati dai considdetti FSC (Fondo di Sviluppo e Consione cioè gli ex Fas). In questo senso gli interventi di rimodulazione riguarderanno proprio questi 24 milioni di euro. Il dibattito avviato nei giorni scorsi dovrà ancora proseguire ed è probabile, come ci è stato riba- dito da fonti interne alla maggioranza, che verranno elaborate proposte per piccoli aggiustamenti a livello di assegnazione delle poste. Di certo però l’indirizzo indicato e che vedete riprodotto nella seconda parte della tabella non sarà assolutamente stravolto. L’intervento piùpesante daun punto di vista economico per oltre 6 milioni di euro riguarderà la riqualificazione e realizzazione di un teatro che sia anche centro congressi ed aula consiliare e che sarà allocato, probabilmente nella zona centrale della città. Piazza della Visitazione è una delle ipotesi in campo. Per il resto ci sono i 2,7 milioni per la scuola di via Bramante. Un milione e mezzo per la riqualificazione del centro storico più altri 500.000 per il completamento degli ipogei di piazza Vittorio Veneto. Gli otto milioni per il prolungamento della metropolitanadiventerebbero 3,5 per il semplice potenziamento con riqualificazione. Mentre una parte finirebbe ancora nella qualificazione delle aree verdi e nel completamento dell’impianto sportivo del Campo scuola. [email protected] IL DETTAGLIO DEI LAVORI IN CORSO E LE PROPOSTE DI MODIFICA IN DISCUSSIONE Parole dure di Acito contro il sindaco «Sui Pisus nulla ci è dato sapere» MATERA - E’ stato il più fiero oppositore in Consiglio comunale dell’idea e dell’utilità di una metropolitana leggera da creare con 8 milioni dei Pisus, ha fatto partire un dibattito articolato sull’argomento e promosso lo stop con cui il Consiglio comunale il 21 dicembre 2011 aveva bloccato la convenzione, già approvata in giunta, tra sindaco e Fal. Un dibattito aperto giusto un anno fa per costruire un’opzione diversa rispetto alla metropolitana, cioè quella della Tangenziale, altra opzione dispendiosa che malgrado parole e promesse, anche regionali, sembra finita su un binario morto. Oggi Enzo Acito però riparte e attacca nuovamente le scelte dell’Amministrazione sull’argomento Pisus ricordando “i tanti silenzi” dell’ultimo anno” in cui poco o niente si è saputo su quelle che sono stati davvero i passaggi operati dall’Amministrazione. Ma non fermandosi a quel punto ma andando oltre anche per quel che riguarda il Piano strategico su cui è arrivata infatti una frenata decisa. «Solo oggi si scopre che va riscritto e per dire cosa che bisogna puntare su Matera 2019 ma c’è anche dell’altro. Eppure sono due anni che ne chiediamo l’approdo in Consiglio per un ampio dibattito». Insomma niente da fare, l’incomunicabilità continua con il primo cittadino e Pisus e Piano strategico sono i due grimaldelli che Acito ripropone. «Non è dato sapere, neanche a gran parte di noi consiglieriquanto abbiamo perso come fondi Pisus. Non possiamo credere alla favola, reiterata in silenzio, sulla sostituzione dei fondi Pisus con i fondi Fsc (fondi sviluppo e coesione, ex fondi fas). Nessuno ci ha ancora spiegato perché i due fondi non si potevano cumulare, portando alla città 53 milioni di euro invece di 33 milioni». Parole forti, gravi, dure che sottolineano la distanza esistente. «Il dibattito, che avrebbe dovuto avere, in continuità, il suo naturale scenario nel consiglio comunale, non è stato più discusso dal massimo consesso cittadino, annullando il ruolo di indirizzo e programmazione affidato dalla legge al consiglio comunale. Invece, a prescindere dalle posizioni di ciascuno, e chi scrive ha mostrato nel dettaglio le conseguenze nefaste di una tale scelta, oggi apprendiamo dal sindaco che ha deciso di eliminare la metropolitana leggera motu proprio, anticipando scelte e valutazioni che competono al consiglio comunale. Nulla di nuovo, è evidente. Che il consiglio comunale sia stato bistrattato e mortificato in questi 20 mesi di amministrazione Adduce è cosa risaputa. Ma che si reiteri in questo atteggiamento di esproprio della rappresentanza democratica fa esplodere la convinzione che nulla sia cambiato al 6° piano di Palazzo di Città». Il tono non cambia sul «piano strategico che è la base della programmazione e dello sviluppo, serve ad indirizzare i finanziamenti pubblici e, quando ci sono, anche i privati con operazioni di finanziamenti di progetto, individuando gli assi di crescita economica del territorio». Un piano su cui bisognerà ripartire. «A nulla sono valsi gli appelli a Sindaco e giunta di portare in discussione la bozza di Piano strategico che giace nei cassetti del Comune dal dicembre 2009, bozza che, discussa in città con le forse economiche e sociali, avrebbe consentito la partecipazione ed il contributo dei diretti interessati, con analisi e valutazioni che sono la base della democrazia partecipata. Invece, nel chiuso delle stanze del 6° piano, si decide che il piano strategico va riscritto per la terza volta, che la novità da inserire è nientemeno la candidatura a capitale della cultura 2019, come fosse una novità in questa amministrazione che possa motivare la riscrittura delle strategie di sviluppo. Ma la città non può vivere solo con la prospettiva, neanche certa, del 2019, si potrebbe morire anche prima per inedia se non si interviene pesantemente nella economia della città». «Decide tutto da solo continuando a espropriare i rappresentanti del Consiglio» «Nelle stanze chiuse si decide di riscrivere per la terza volta il piano strategico» Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013 PAG. 13 Basilicata Mezzogiorno MATERA CITTÀ I XI Giovedì 10 gennaio 2013 TURISMO IN CRESCITA IL CONSUNTIVO DEL 2012 LE CHIAVI DEL SUCCESSO L’utilizzo del web, la flessibilità tariffaria e la capacità di intercettare la domanda estera hanno giocato un ruolo decisivo NODI IRRISOLTI La programmazione strategica, gli attrattori, i servizi da migliorare e la cabina di regia restano i fattori su cui fare leva Dati positivi ma serve un bel salto di qualità Lo studio della Camera di commercio sull’anno passato DONATO MASTRANGELO l Programmazione strategica, attrattori, cabina di regia, servizi per migliorare l’accoglienza, tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. È strettamente correlato alla definizione e all’attuazione di questi fattori il salto di qualità del turismo, l’unico segmento economico che nella città dei Sassi continua a registrare il segno positivo. Le presenze dei flussi turistici sono confortanti, la crescita è costante ma non è il caso di vivere di luce riflessa tanto più che il segmento dell’accoglienza dispone ancora di potenzialità inespresse in quella che viene considerata, a ragion veduta, la porta di ingresso del turismo lucano. Un quadro di sintesi sullo stato di salute del comparto, nell’anno appena trascorso, è stato realizzato dalla Camera di Commercio che, supportata dall’azienda speciale Cesp, ha condotto uno studio sui risultati relativi alla stagione turistica 2012. L’ente camerale, sulla scorta di questo lavoro, nei prossimi giorni formulerà una serie di proposte alla Regione Basilicata e all’Apt in merito alla programmazione della stagione turistica 2013. L’analisi di Franco Bitetti, coordinatore del Centro Studi Unioncamere Basilicata illustrata nel tavolo tecnico permanente sul turismo ha preso come campione dell’indagine 12 strutture ricettive a Matera, pari al 66 per cento dei posti letto e 15 del meta pontino pari al 41 per cento dei posti letto. L’arco temporale di riferimento per Matera attiene ai primi nove mesi dell’anno mentre per l’area jonica alla stagione estiva. La stagione turistica secondo gli operatori intervistati a Matera ha avuto una crescita del 50 per cento, mentre è stata stazionaria per il 26 per cento ed in calo per il 24 per cento. La clientela leisure, cioè quella in vacanza per svago e quella convegnistica continuano a registrare un aumento costante mentre è in flessione quella che giunge in città per affari. La domanda estera è in crescita del 20 per cento e quella del nord Italia del 24 per cento. Secondo gli operatori hanno concorso a questi risultati positivi la flessibilità tariffaria, la capacità di intercettare i mercati in crescita e l’utilizzo di internet per promuovere il territorio. Di contro, come ha evidenziato Bitetti vi è un elemento di forte criticità nel basso utilizzo degli alberghi a fronte di una offerta ricettiva cresciuta negli ultimi anni in maniera esponenziale. «Le chiavi del recente sviluppo turistico a Matera – ha proseguito Bitetti – sono l’unicità del patrimonio storico-culturale, la crescente notorietà della città sul mercato e uno spontaneo processo di adeguamento dell’offerta. I fattori su cui puntare per consolidare lo sviluppo sono l’orientamento al mercato nel senso che occorre conoscere il turista e sapere quali siano le sue aspettative sulla città e la valutazione sui servizi, la qualità e l’innovazione del prodotto e la programmazione strategica». Poi una proposta all’Amministrazione comunale. «Dalla tassa di soggiorno il Comune dovrebbe incamerare circa 450 – 500 mila euro annui. Perché non destinare parte delle risorse ad un sistema di monitoraggio del gradimento e del livello dei servizi turistici?». Dal tavolo tecnico sul turismo si levano, però, le voci dei rappresentanti delle associazioni che raccolgono le istanze degli operatori sulle negatività da rimuovere, sollecitando il versante istituzionale a fare di più e meglio. L’impressione è che buona parte della pro- Metapontino Aumentano i posti letto ma non le presenze Il Metapontino necessita di una strategia di rilancio della sua funzione turistica che non sia unicamente legata al prodotto mare. È questo il responso dello studio condotto dall’ente camerale sull’anno 2012. L’elemento di criticità è l’offerta ricettiva scarsamente utilizzata. A fronte di un aumento dei posti letto nelle strutture della costa jonica lucana, infatti, non si registra un aumento significativo delle presenze. Rimane una forte stagionalità dei flussi turistici nell’area. Quasi il 70 per cento delle presenze si registra nei mesi di luglio e agosto. Si sono registrati buoni risultati a giugno, forti perdite a luglio e una tenuta relativa agosto. Emerge che l’offerta ricettiva è relativamente poco utilizzata con percentuali che hanno raggiunto il 45 per cento a giugno, il 69 per cento a luglio, l’88 per cento ad agosto e il 29 per cento a settembre. Sono risultati deludenti i mercati vicini (in media 35 per cento) mentre sono in crescita quelli del Centro Nord (in media +25 per cento). Di qui la necessità di destagionalizzare l’offerta turistica guardando al Nord Europa, al turismo convegnistico-congressuale. Il Metapontino, inoltre, fa leva prevalente sul turismo di prossimità delle regioni Basilicata, Campania e Puglia. Aumenta però la clientela fidelizzata, mentre quella individuale è cresciuta del 18 per cento. In definitiva si rende indispensabile ampliare l’offerta e qualificare l’offerta di servizi a tutti i livelli e rafforzare l’integrazione con le altre attrattive del territorio. Come si evince da uno studio Doxa - Mercury “il visitatore delle aree costiere non si accontenta più soltanto di sole, spiaggia e sabbia: il turista moderno si aspetta di trovare una serie di attività da svolgere e una varietà di esperienze sia strettamente legate all’ambiente marino, sia in grado di completarne l’offerta (arte e cultura, enogastronomia) anche nel legame con l’interno”. [d.mas.] grammazione 2013, visti i tempi, sia ormai compromessa, mentre resta da potenziare la macchina dell’accoglienza a partire dai servizi al turista. Matera che con i Sassi è patrimonio Unesco dal ’93, ancora non dispone ad esempio di un punto informativo turistico istituzionale. E poi c’è la querelle sugli attrattori con la provincia di Potenza che fa la parte del leone. Il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli, auspica una azione sinergica da parte di tutti gli attori in campo finalizzata a dare IN PROSPETTIVA Bisogna consolidare l’orientamento al mercato e innovare il prodotto PATRIMONIO DELL’UNESCO La presentazione dello studio della Camera di Commercio sui flussi turistici nel 2012. In alto, una comitiva di turisti negli antichi rioni. I dati sono confortanti ma da più parti viene chiesto di rendere più efficiente la macchina dell’accoglienza in città [foto Genovese] al turismo una prospettiva di più ampio respiro sul piano della programmazione. «Occorre - dichiara Tortorelli - trovare una strategia condivisa e partecipata da parte di tutti per cogliere le nuove sfide e sfruttare le potenzialità del settore. Non dimentichiamo - sottolinea - che Matera è il biglietto da visita internazionale della Basilicata per il turismo e che la candidatura della città a capitale europea della Cultura potrebbe aprire nuovi e interessanti sce- nari. Ma per raggiungere ottimi risultati occorre lavorare con sinergia, utilizzando al meglio le risorse da investire e concentrandole sulle priorità, guardando per esempio alla infrastrutture che continuano a penalizzarci, alla necessità di programmare con lungimiranza e professionalità gli eventi che hanno capacità attrattive su migliaia di visitatori, come quella degli affari che chiede qualità e specificità ma che è ancora trascurabile a Matera». LA COESIONE «Lavoriamo in sinergia utilizzando al meglio le risorse», dice Tortorelli INFRASTRUTTURE GLI OPERATORI TURISTICI CHIEDONO UNA INTERAZIONE PIÙ FORTE CON LO SCALO «WOJTYLA» Quel «volo» che la città dei Sassi non può perdere per Bari Palese AEROPORTO La pista di Bari l La questione è stata sollevata nel corso del tavolo tecnico dai presidenti dell’Api, Nicola Fontanarosa e dell’ente camerale Alfredo Ricci dopo che lo stesso presidente Tortorelli aveva posto l’accento sul nodo infrastrutture: l’hub aeroportuale di Bari non è un segmento sconnesso dalle dinamiche dell’offerta turistica di Matera e provincia. L’interazione con l’importante infrastruttura pugliese, insomma, andrebbe rafforzata e incanalata in una piattaforma di interventi efficace ed articolata. Non più logiche di improvvisazione con servizi da e per Bari che si eclissano dopo pochi mesi ma un progetto strategico che possa rendere effettivamente l’aeroporto di Bari Palese la struttura di riferimento per il turismo del Materano e del Metapontino. Operatori turistici e associazioni di categoria spingono affinchè le istituzioni ed in primis la Re- gione Basilicata, possano intavolare nelle prossime settimane una interlocuzione con la società Aeroporti di Puglia (Adp). Un passo fondamentale per meglio sfruttare le potenzialità dello scalo “Karol Wojtyla” di Bari. Tra l’altro Adp si avvia verso la privatizzazione e si attende il bando, dovrebbe essere pubblicato entro gennaio, per individuare l’advisor, il partner che gestirà l’impianto aeroportuale affiancandosi alla parte pubblica. Una situazione, quindi in continua evoluzione e alla quale guardare con interesse. «Questo passaggio - afferma il direttore commerciale di Adp, Nicola Lapenna - sicuramente potrebbe apportare energie, risorse e capitali a beneficio dello scalo barese e dei servizi all’utenza che ha una sua fetta anche nel turismo destinazione Matera». La rotta per Bari, è il caso di dire, non va snobbata. [d.mas.] le altre notizie SEMINARIO A SANT’ANNA Fragilità e tenuta nelle relazioni di coppia n Organizzato da Conferenza Episcopale di Basilicata e Centro italiano Studi Famiglia della San Paolo, si terrà oggi, alle 16, nella Casa di spiritualità Sant’Anna, in via Lanera, il seminario sul tema “Fragilità e tenuta delle relazioni di coppia oggi: famiglia e società alla prova”. Nel corso dei lavori sarà presentato il rapporto nazionale 2011 sulla famiglia con gli interventi, fra gli altri, dei vescovi dell’arcidiocesi di Matera-Irsina, monsignor Salvatore Ligorio, e della diocesi di Tursi-Lagonegro, monsignor Francesco Nolè, oltre a quelli di Attilio Martorano, assessore regionale alle Politiche Sociali, e del sindaco, [p.miol.] Salvatore Adduce. PROVINCIA Rifiuti speciali, il Piano all’esame del Consiglio n Convocato dal presidente Aldo Chietera il Consiglio provinciale si riunisce oggi, alle 9.30, nella sala adunanze del palazzo di Via Ridola. Tre i punti all’ordine del giorno: regolamenti sui controlli interni, l’approvazione della proposta di Piano provinciale di organizzazione della gestione dei rifiuti speciali, con l’avvio delle procedure di valutazione ambientale strategica, e le modifiche e integrazioni al regolamento di contabilità.