Luglio Agosto 2011
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Luglio Agosto 2011
CORRIERE N. 4 – luglio-agosto 2011 – Sped. in abb. post. art. 2 comma 20/c legge 662/96 – Filiale di Torino – A cura dell’Avis Comunale di Torino via Piacenza, 7 - 10127 Torino – Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord – L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate. 16 OTTORE 2011 GIORNATA DEL VOLONTARIO NUOVO SITO INTERNET DELLA COMUNALE APERTE LE PRENOTAZIONI DELLA BEFANA AVIS 2 CORRIERE SOMMARIO 3 N. 4 luglio/agosto 2011 Sped. abb. post. Corriere Avis Direttore responsabile ALESSANDRO FISSO Caporedattore GRAZIANO CESTINO Con la collaborazione di Marina Marchisio, Patrizia Orrù e del consiglio direttivo dell’Avis comunale di Torino, dei responsabili dei gruppi anziani, giovani, aziendali e del CCS (Centro Culturale Sportivo “Luciano Penna”) Direzione, redazione e amministrazione 10127 Torino, via Piacenza 7 Tel. (011) 613.341 – Numero verde 800.265.508 www.avistorino.it Indirizzo E-MAIL [email protected] [email protected] [email protected] Regionale Giovani [email protected] Registrazione Tribunale di Torino n. 1250 del 24-7-1958 Conti correnti postali: – Avis comunale Torino 26146100 – Fondo solidarietà Avis 27891100 Videoimpaginazione la fotocomposizione Via San Pio V, 15 - 10125 Torino Stampa AGAM 12100 Madonna dell’Olmo (CN) Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrato dalla Ulrich’s International Periodicals Directory di New Providence, N.J. (USA) Copertina: Palazzo Reale elaborazione di Giorgio Debernardi SOMMARIO Editoriale di Sandro Fisso 4 Statistica 5 Anche quest’anno una favolosa Befana Avis. Prenotate i vostri bimbi 6 Il 16 ottobre con la Giornata del Volontario il 30° della convenzione Piemonte/Sardegna 8/19 I benemeriti che saranno premiati il 16 ottobre 20 Da un...sopravvissuto di Valerio Bertoglio 21 Calendario prelievi 22 Tutti a teatro il 22 ottobre con il gruppo Fiat 23 Qui gruppo bocce di Giovanni Borgogno Il gruppo pallavolo 24 di Nicola Sgueglia 25 Le colonne del gruppo podisti e la gita a Mantova del gruppo poste 26 L’Avis di Torino è anche presente in Congo 26 di Igino Arboatti Tesori da salvare di Corrado Comandone 27 Storia di altri tempi (da una ricerca di Pietro Lardone) 27 Il riuscito viaggio a Praga 27 Attenzione alle sospensioni dalle donazioni per chi è stato all’estero 28/29 Dai viaggi intorno al mondo 30 31 34 35 di Gianni e Marina Come comunicare in modo nuovo di Renato Lecca A bassa voce di Elio Blancato L’angolo dello psicologo di Ivan Blancato Le mostre e gli artisti di Angelo Mistrangelo 36 Conserviamo il nostro dialetto 37 Dopo il 150° la festa non è finita 38 di Camillo Brero di Renzo Rossotti Filatelia: l’Aids una minaccia da trent’anni di Renzo Rossotti 39 Anagrafe avisina 40 Promemoria per i donatori 3 N ello scorso editoriale lamentavo un calo, anche se leggero, nelle donazioni di sangue, plasma e piastrine effettuate dai nostri Associati e da quanti per la prima volta hanno compiuto il loro gesto di solidarietà “usque ad sanguinem”, come dicevano i nostri padri latini. Riassumendo i dati della raccolta ottenuta nel primo semestre 2011, pari a 46.553 unità di sangue, plasma o piastrine, il disavanzo con l’anno precedente si è ridotto dalle 877 unità, rilevate a fine aprile, a 502 come risulta dalla seguente tabella riportante i dati semestrali registrati dall’Avis Intercomunale Arnaldo Colombo (vedi tabella). Sono state quindi recuperate 375 unità in due mesi. Piccole cifre, per molti insignificanti, per i media inesistenti perché per loro molto meglio descrivere gli scontri tra i Tav ed i no-Tav, o quale sarebbe la migliore soluzione per fare pagare “ad altri” i massicci debiti dello Stato, e così via. Per chi in ospedale sta lottando per la salvezza della sua vita, non esistono invece dubbi al riguardo. Da anni i responsabili dell’Avis cercano le migliori soluzioni promozionali per indurre soprattutto i giovani ad offrire anche un po’ del loro sangue per aiutare uno sconosciuto a lottare per la vita. Gli addetti alla produzione di spot promozionali sono divisi sul modo di presentare il problema: impressionare il pubblico, con immagini che riportino incidenti e catastrofi o invitarlo a ragionare: se non hai mai donato dovresti capire perché talvolta manchi il sangue per chi ne ha urgente necessità ! Noi siamo più propensi per quest’ultima scelta. soprattutto nella promozione diretta al pubblico giovanile: ci vogliono i ricambi anche per i Volontari del sangue: la legge prevede che oltre il 70° anno non si possa continuare a donare, anche godendo di buona salute. Per contro la stessa legge stabilisce che al di sotto dei 18 anni non si possa essere donatore di sangue o dei suoi componenti. Per fortuna i giovani ci sono ed accolgono ogni anno l’ap- EDITORIALE pello dei nostri Volontari impegnati per portare nelle scuole torinesi il seme della umana solidarietà. Sono quasi tremila i giovani studenti che effettuano ogni anno la loro prima donazione. Sono parecchi che allo scadere del loro diciassettesimo anno di vita giungono alle nostre unità di raccolta e porgono il loro braccio al medico trasfusionista. Molti di loro, specialmente tra le giovani ragazze, si imbronciano quando il medico li informa che non hanno ancora raggiunto i fatidici 50 chili, minimo peso imposto dalla legge per potere donare sangue, plasma o piastrine. La maggior parte dei media, sia nell’audio che della carta stampata, non avverte neanche l’esistenza del problema, anche se gli ammalati che giornalmente necessitano di sangue umano non sono pochi. Così almeno dimostrano i numeri dei risultati ottenuti dall’Avis torinese: quasi 50.000 unità di sangue, plasma e piastrine raccolte nel primo semestre dell’anno dall’Avis, che è presente in Piemonte dove operano altre associazioni di donatori di sangue ed organi. Il notevole allungarsi della vita media, registrato in questi ultimi anni, è dovuto sicuramente ai miglioramenti costanti ottenuti dal continuo evolversi delle arti mediche e chirurgiche. Ma una parte di questo indubbio successo si può sicuramente ricondurre ai donatori di sangue ed alla loro preziosa attività. Noi, anche a nome di chi ha beneficiato del loro dono, ringraziamo tutti i nostri iscritti e formuliano voti affinché nei prossimi mesi non manchino all’appello neanche le 500 donazioni che porterebbero il totale delle unità da noi raccolte al livello dello scorso anno. Un grazie anticipato a chi, in grado per età e salute di compiere una donazione, si presenti anche se non espressamente chiamato alle nostre unità di raccolte fisse, a Pianezza e Torino o sulle autoemoteche che sosteranno anche nel periodo estivo a Porta Nuova, Porta Susa, al Parco Ruffini e al San Giovanni Bosco, oltre – a turno – innanzi alle Chiese parrocchiali torinesi. ...UN PASSO TIRA L‘ALTRO (rispettiamo il proverbio) SANDRO FISSO secondo la provenienza dei donatori; unità raccolte (gennaio/giugno): nel 2010 nel 2011 differenze Torino comunale; 28.792 28.465 - 327 province Torino, 13.045 13.088 + 43 Cuneo, 5.099 4.925 Vercelli 119 75 - 174 -44 totale 47.055 46.553 - 502 4 STATISTICA CONFRONTO TRA IL 2010 ED IL 2011 - GENNAIO-GIUGNO SANGUE INTERO PLASMAFERESI PIASTRINOAFERESI PRELIEVI MULTIPLI UNITA’ RACCOLTE UNITA’ RACCOLTE PER CENTRO DI RACCOLTA 5 VITA ASSOCIATIVA ANCHE QUEST’ANNO L’AVIS DI TORINO ORGANIZZERÀ LA FESTA DEI BAMBINI Al Palaolimpico in occasione della tradizionale Befana M anifestazione riservata agli iscritti all’Avis Comunale di Torino per i loro figli, fratelli e nipoti di età non superiore ai 12 anni. Quota d’iscrizione invariata: 5 euro per bambino prenotato che riceverà un pacco dono contenente tre giocattoli per un valore di almeno 25 euro, da ritirare presso la sede Avis dove è stato effettuata la prenotazione a partire dal 14 novembre prossimo e sino al 6 gennaio 2012 con i seguenti orari: giorni feriali dalle 8 alle 12,30 e dalle 14 alle 18,30 e sabato e festivi (6 gennaio compreso) dalle 8 alle 11,30. La lettera di prenotazione che verrà consegnata per ogni prenotato consentirà alle rispettive famiglie l’ingresso al Palaolimpico di via Filadelfia 82 dove ai bambini presenti verranno regalati 3 gettoni che potranno utilizzare per ottenere gratuitamente i regali disposti sui banchi, suddivisi per il numero di gettoni (da uno a tre) occorrenti per ottenere il giocattolo prescelto (compreso anche una serie di libri per ragazzi). Altri regali si potranno ottenere versando 5 euro (che al netto delle spese l’Avis devolverà al “fondo solidarietà” che gli iscritti più bisognosi potranno utilizzare per ottenere un rimborso parziale o totale delle spese sostenute per effettuare esami a tutela della salute); con 5 euro, ripetibili per giocare anche più di una volta, i bambini otterranno 3 gettoni da infilare in apposite macchinette presenti nel capiente Palaolimpico. Nelle macchinette ci sono palline di colore diverso, e ciascuna di loro vale il punteggio previsto dagli organizzatori e riportato negli appositi tabelloni leggibili da tutti. Consegnando le palline al banco previsto e facilmente riconoscibile, si potranno scegliere i regali disponibili con l’indicazione del punteggio occorrente per il loro ritiro; biciclette, motorette funzionanti a batteria, bambole e peluche di ogni dimensione, ed innumerevoli giocattoli di società o comunque adatti per i bambini, sono a disposizione di chi vorrà concorrere e portare, con una gioia in più per i propri bimbi, un soccorso un aiuto ai meno fortunati attraverso il “fondo di so- lidarietà” realizzato dall’Avis con, e per, i propri iscritti. Come ogni anno una schiera di Volontari si impegna, gratuitamente, per confezionare i pacchi dono della Befana Avis. A loro la gratitudine del direttivo e di quanti potranno beneficiare della loro iniziativa. A tutti coloro che vor- C A F ranno prenotare una sola raccomandazione: prenotate al più presto presso le segreterie di Torino, via Piacenza 7 e Pianezza, via Torino 19 ovviamente collegate via Internet per evitare errori o indesiderati doppioni. Grazie a tutti per l’attenzione. IL CONSIGLIO DIRETTIVO E L I M I S 6 VITA ASSOCIATIVA COME, QUANDO E PERCHÉ VENNE SOTTOSCRITTA UNA CONVENZIONE FRA LE REGIONI PIEMONTE E SARDEGNA PER L’INVIO DI SANGUE NELL‘ISOLA U tilizzando lo spot con cui si apre la nota trasmissione della Rai “Intesa vincente” ricordiamo come nacque la convenzione sottoscritta nel giugno del 1981, e tuttora valida e rispettata, per trasferire settimanalmente nell’Isola unità di globuli rossi necessari per aiutare i Sardi che, oltre alle necessità trasfusionali presenti in Piemonte, debbono anche preoccuparsi delle conseguenze che la talassemia (volgarmente detta Anemia Mediterranea) ed il favismo apportano soprattutto alla loro popolazione giovanile. Nel 1979 l’assessorato regionale alla sanità della Sardegna scrisse ai principali centri trasfusionali italiani denunciando la grave crisi che coinvolgeva le centinaia di ragazzi talassemici sardi, per la carenza del sangue che sistematicamente dovevano ricevere pena la loro sopravvivenza. “Allora (così riportava l’articolo apparso sul Corriere Avis n° 4 del 2001, celebrando il ventennale della convenzione Piemonte/Sardegna) per iniziativa della presidenza dell’Avis Comunale torinese, si contattò l’allora presidente dell’Avis di Cagliari Enrico Sanjust. Trovato un rapido accordo, del problema l’Avis di Torino informò l’assessore regionale alla sanità Sante Baiardi che, in pochi giorni, concordò con il suo collega sardo la stesura di una convenzione. Con una rapidità che raramente si riscontra nelle pubbliche istituzioni, Sante Baiardi invitò gli allora responsabili di Avis e Fidas a recarsi con lui in Sardegna per sottoscrivere una convenzione che garantisse il settimanale invio nell’isola del sangue necessario per la sopravvivenza di quei ragazzi talassemici. Detto e fatto, la convenzione venne siglata nel giugno del 1981 e quindi (riportava il Corriere Avis del 2001) compie oggi vent’anni. Vent’anni durante i quali il centro trasfusionale che allora gestiva l’Avis di Torino (trasferito oggi per legge all’ospedale OIRM-S,Anna) si assunse l’incarico di ritirare settimanalmente anche le unità messe a disposizione della Sardegna dagli altri SIT piemontesi che desideravano aderire all’iniziativa, non interruppe mai il sistematico e settimanale invio a Cagliari e Sassari delle unità di emazie previste nella convenzione. Il traguardo massimo previsto dalla convenzione era di 20.000 unità all’anno poi sceso a 16.000 nel corso del suo ultimo rinnovo avvenuto lo scorso anno. Riportiamo qui sotto la tabella pubblicata allora sul Corriere Avis. Così concludeva l’articolo pubblicato nel 2001 dal Corriere Avis: “Sostanzialmente la convenzione è a tutt’oggi rispettata, grazie ai donatori che alimentano. con le loro donazioni, i SIT sopra elencati. Per celebrare il patto di gemellaggio con l’Avis cagliaritana, circa un migliaio di avisini torinesi e loro familiari raggiunse la capitale sarda con un traghetto speciale della Tirrenia. Oggi, per assicurare le donazioni, siamo costretti ad affrontare ingenti spese per l’acquisizione del nuovo punto prelievi di via Piacenza. Non appena avremo superato i momenti più difficili, che riteniamo possano riguardare i prossimi due anni, cercheremo di mettere in programma una manifestazione che valga a rinnovare in tutti i sardi ed i piemontesi lo spirito che li ha portati nel 1981 a concordare la convenzione che prima ed unica in Italia è tuttora viva ed operante nonostante le difficoltà che non mancano mai, ma forse sono anche utili per rimanere vigili e attenti”. Anziché i previsti due anni ne sono passati una dozzina. Nel frattempo l’Avis torinese si è dotata dell’Unità di Raccolta situata in via Torino 19 a Pianezza e sta regolarmente onorando le 120 rate per il mutuo stipulato per acquisire la sede di via Piacenza 7 a Torino, di cui siamo arrivati alla 98° rata 7 senza perdere alcun colpo. Fra due anni anche la sede di via Piacenza sarà proprietà dell’Avis e, con essa, di tutta la nostra Comunità. Il 16 ottobre prossimo celebreremo l’annuale giornata del volontario e ricorderemo, specialmente ai più giovani, il 30° compleanno della convenzione con la Sardegna, proposta e particolarmente seguita dalla nostra Avis, e porremo le basi per una solenne concelebrazione del patto di amicizia, firma- VITA ASSOCIATIVA to il 22 maggio 1982 dai Sindaci Diego Novelli per Torino e Michele Di Martino per Cagliari, oltre che dai due presidenti Avis allora in carica, Sandro Fisso ed Enrico Sanjust. Soprattutto per i giovani riportiamo l’occhiello inserito nel più volte citato “articolo” apparso sul Corriere Avis n° 4 edito in luglio/agosto del 2001 dal titolo: “Che cosa è la talassemia”. SANDRO FISSO Unità di emazie inviate a Cagliari nel 2001 gennaio dai SIT di: Borgomanero Domodossola Ivrea Mondovì Pinerolo Savigliano Torino (Avis) Verbania complessivamente 31 175 42 135 177 145 337 114 1.156 febbraio marzo 44 155 69 90 114 120 256 137 985 70 216 26 55 168 145 335 159 1.174 aprile 15 165 12 85 113 120 329 111 950 maggio in totale 15 179 59 114 127 125 411 132 1.162 175 890 208 479 699 655 1.668 653 5.427 Unità di emazie inviate a Sassari nel 2001: dai SIT di: Biella Casale M.to Torino (Avis) Tortona complessivamente gennaio febbraio marzo 136 85 260 97 578 129 84 225 111 549 163 95 295 139 692 aprile 138 28 156 84 406 maggio 109 72 265 100 546 in totale 675 364 1.201 531 2.771 CHE COSA È LA TALASSEMIA I n Sardegna (un milione e mezzo di abitanti) vivono circa 1.500 persone affette da talassemia grave, che necessitano di periodiche trasfusioni di sangue per scampare alla morte. Il fabbisogno di sangue a favore di questo notevole gruppo di malati (3.000 trasfusioni al mese) non può essere soddisfatto facendo ricorso alle sole risorse locali ed è quindi necessario l’apporto solidaristico organizzato di altre regioni. E proprio in questo spirito umanitario si colloca l’intesa fra Piemonte e Sardegna, volta ad assicurare un programmato invio di sangue attraverso le associazioni dei volontari donatori. La talassemia è una alterazione genetica della sintesi emoglobinica che determina un grave stato di malattia, manifestantesi, fra l’altro, in forte stato anemico, ritardo di crescita, ittero, alterazioni ossee. Questa forma morbosa può essere corretta pressoché totalmente, se si instaura un preciso e regolare trattamento trasfusionale. La denominazione deriva dalla elevata frequenza di tale anomalia in molte popolazioni del bacino mediterraneo (dal greco “thalassa”= mare); è verosimile che non il mare, bensì le grandi paludi con ampia diffusione della malaria siano state nel passato le responsabili della maggiore incidenza della malattia. 8 BENEMERITI AVISINI LA GIORNATA DEL VOLONTARIO il 16 ottobre prossimo al centro congressi del Lingotto l’Avis comunale di Torino celebrerà l’annuale giornata del volontario ed il 30° compleanno della convenzione stipulata con l’Avis Sardegna È ormai consuetudine l’annuale celebrazione della “Giornata del Volontario”, unico momento in cui i donatori escono dall’anonimo per ricevere dalle Autorità cittadine le benemerenze al merito trasfusionale che la stessa Avis provvede ad acquistare con i propri fondi. Il regolamento associativo prevede la consegna del distintivo Avis coniato in • bronzo, per chi ha raggiunto le 8 donazioni; • argento, per 16 donazioni; • argento dorato, per 24 donazioni; • oro, per 50 donazioni; • oro con rubino, per 75 donazioni; • oro con smeraldo, per 100 donazioni; • oro con diamante per 120 donazioni: In ogni caso ogni donazione fatta, sia di sangue che di plasma o piastrine, verrà contata per una. Sono in corso di spedizione le lettere d’invito a tutti gli aventi diritto (scelti tramite computer tra quanti stanno raggiungendo gli indici previsti dal regolamento). Chi ritenesse di essere incluso tra i premiati e non avesse ricevuto la lettera, o non apparisse sugli elenchi inseriti nel presente numero del Corriere Avis, lo faccia presente alle segreterie di via Piacenza 7, Torino o di Pianezza in via Torino 19, che provvederanno ad effettuare le opportune ricerche. Ci scusiamo sin d’ora per eventuali disguidi ovviamente non voluti. Ecco l’elenco dei volontari che saranno premiati DISTINTIVO IN RAME (8 donazioni) A ABDULLA Dilkhosh Omar ABELA Giovanni ACCALAI Ivana ACHILLI Nicole ACOCELLA Lucia ACQUACHIARA Iolanda ACTIS CAPORALE Oscar ADDAMO Giorgio Antonio ADDONDI Luca ADRIANO Loredana Maria ADRIANO Manuela AGOSTINO Andrea AGOSTINO Maria AICARDI Ilenia AIELLO Giuseppe AIMASSO Massimo AIMONE GIGGIO Cristina AIOSA Marco ALBA AMBROSECCHIA Cristian ALBANESE Denise ALBINO Giovanni ALBRILE Giovanni ALCIATI Maria Rita ALESSIO Paolo Giuseppe ALGERI Gianluca ALLALI Mohamed ALLARA Annalisa ALLAZETTA Vittorio ALLEGRETTI Giulia ALLEGRI Fabio ALLORA Martina ALTOBELLO Vincenzo AMANTIA Maria Grazia AMBROSIO Alfonso AMODEO Maurizio AMORUSO Giuseppe AMPRIMO Stefania ANANIA Salvatore ANASTASI Francesco ANCORA Claudio ANDREI Madalina ANDREI Mihaela ANDREIS Rosanna ANGELETTI Chiara ANGELILLO Alessandro ANGELINI Andrea ANGELINI Milena ANGIONI Sandro ANTONINI Francesca ANTONIOLI Andrea ANTRONACO Giovanna APRA’ Marco ARCURI Andrea ARDUCA Rosario ARENA Mauro ARESU Fabio ARMENTANO Giampaolo ARRICHIELLO Raffaele ARRIGONI Daniela ARTIANO Vincenzo ASAFTEI Diana ASBERTO Luca Maria ASINELLI Marzia ASPRELLA Emanuele ASSI Nabil ASSOM Gloria ASTEFANOAIE Anisoara ATTANASIO Giovanni ATTANASIO Lorenzo ATZEI Sergio AUGELLETTA Rosa Ilaria AVILA Francesco AVRAMUT Cristina Florentina AZADKHATER Zohreh B ADAGLIACCO Aldo Oreste BADELLINO Gianfranco BAKKANI Mostafa BALDUCCI Fabio BALLISAI Giovanni BALLOCCO Chiara BALOCCO Lorenzo BANCHERO Claudio BARACCO Luca BARALIS Roberto BARBATO Maria Rosaria BARBERA Carmela BARBERA Daniela BARBERO Alessia BARBERO Claudio BARBERO Valentina BARBIERI Luciano BARBIERI Marco Antonio BARNI Marco Uliviero BARONI Alessio BARONI Ivo BARRECA Pietro BARRETTA Fabio BARRICELLA Ilaria BARRIOS RODRIGUEZ Nohora Adriana BARROCU Gianfranco BASCETTA Martina BASILE Francesco BASILE Morena BASON Giorgio Massimo BASSO Paolo BATTISTELLA Marina BATTISTINI Silvia BAVA Tomas Antonio BELINCI Giulia BELLAVISTA Noemi BELLETTI Selena BELLINI Luigi BELLINI Marco BELLINO ROCI Alice BELLO Manola Paola BELLOMO Letizia BELLORIO Enrico BELLUSCIO Leandro BENATELLO Massimiliano BENATTI Daniele BENECH Ivette BENEDETTO Guia BENEDETTO Marco BENEDETTO MAS Sabrina BENNATI Angelo BENOTTO Corrado BENVEGNU’ Eugenio Alberto BERNABEI Maria Gabriella BERNARDI David BERNINI Angela BERTELLO Elisabetta BERTERO Maria Grazia BERTINETTI Monica BERTINETTO Alessia Laura BERTINETTO Angela BERTINI Rossana BERTO Alessandra BERTO Beatrice BERTODATTI Daniela BERTOLA Loris BERTOLO Stefano BERTOLOTTO Stefano BERTONE Simone BESSONE Franco BEVACQUA Silvia BIANCO Cristina BIANCO Ermenegildo BIANCO Giuseppe Daniele BIANCO Luca BIANCO Paolo BIANCO Serena BIGINATO Fabio BILETI Vincenzo Giovanni BINELLO Daniele BIONDI Lara Nunziata BISANTI Elvira BLACK FERRARI Paulo Alberto BLANC Francesco BO Cristina BO Simona BOANO Andrea BOARIO Roberto BOCCAMAZZO Angiolina BOCCHINI Daniele BOCCO Gabriele BOIDO Roberto BOLLINO Vincenzo BOLOGNA Gianluca 9 BOLOGNESI Alessandro BOMBARDIERI Maria BONAUDO Francesca BONAVERO Fabrizio BONDAVALLI Chiara BONELLI Sergio BONELLI Stefano BONETTO Maria Grazia BONGIOVANNI Alessandro BONO Giampiero BONZANO Maria Paola BORDONE Elena Tiziana BORGARELLO Silvia BORGIA Tiziana BORIO Guido Marco BORNESE Silvia BORRELLO Stefano BORSI Elena BORTOLASO Marzia BORTOLOZZO Antonella BORTOLUSSI Barbara BOSCHETTI Camillo BOSCO Francesca Maria BOSCO Marco BOSCO Massimiliano BOSCOLO Andrea BOSIO Matteo BOSMA Gerhard Carst BOSSA Emiliano BOTTARETTO Simonetta BOTTIGELLI Cristina BOTTINO Sabrina BOTTO Franco BOUVIER Ida BOVA Giampiero BOVIO Domenico BOZZA Rocco BRACCO Consolata Rita BRADASCIO Simona BRAGA Valerio BRANCA Valerio BRANDA Caterina BRANDONI Marco BRESINO Ettore Nicola BRICHETTO Margherita BRIGNOLO Valeria BRISI Mariagrazia BROLESE Fabio BROSO Pasquale Rocco BROSSA Sabrina BRUNETTI Gregorio BRUNETTI Roberto BRUNETTO Alma BRUNETTO Tiziana BRUNO Agostino BRUNO Emanuel BRUNO Fabio BRUNO Gabriele BRUNO Monica BRUNO Rosa BRUNO Silvano BRUSON Claudio BRUSSINO Barbara BRUZZONE Ilaria BRUZZONE Roberta BUCCI Cinzia BUONAIUTO Anna BURDESE Paola BURIN Giulia BURZIO Luca BUSCEMI Sabina BUSCIOLA’ Monica BUSSIO Piero BUTNARASU Tereza C ACACE Giuseppe CADAMAGNANI Roberta CAFERRO Giuseppe CALABRESE Emiliano CALELLO Alessandro CALO’ Alessia CALSOLARO Anna Maria CALZAMIGLIA Federico CAMERA Stefano CAMPAGNA Cosimo CAMPANILE Giulia CAMPIGOTTO Andrea CAMPOSTRINI Renata CANESTRO Fabio CANNATARO Guido CANNONE Nunzio CANTA Daniele CANTAVENERA Debora CANTONE Ivano CANZONIERO Lina CAPELLI Stefano CAPELLO Sergio CAPELLUPO Giuseppe CAPO Fabio CAPOBIANCO Andrea CAPOBIANCO Angelo CAPOTORTO Daniele CAPPA Isabella CAPPELLETTO Corine CAPPIELLO Marta CAPRINO Antonio CAPRIOLO Miguel Aldo CAPUTO Francesca CARA Luciana CARABA Angela CARACCIOLO Francesco CARBONARO Roberto CARBONIERO Marilena CARDALI Enzo CARDINO Daniela CAREDDA Maximiliano CARELLA Tiziana CARETTA Alberto Alessandro CARFORA Debora CARINA Fortunata CARLEVARIS Paolo CARLUCCI Francesca CARLUCCI Michael CARONE Barsanofio CARPINELLO Alessandro CARRA Roberto CARRARA Giuseppe CARROZZO Cosimo CASAGRANDE Cristina CASALEGNO Davide CASALIS Sara Miranda CASAMASSIMA Davide CASARINO Domenico CASARO Alberto CASASCO Federica CASELLATO Elisa CASTELLANETA Arianna CASTELLANETA Matteo CASTELLINI Sonia CASTRACANE Vincenzo CASTRALE Valter CASTROGIOVANNI Roberto CATANESE Stefania CAVAGLIA’ Laura CAVALIERE Gabriele CAVALIERI Federica CAVALLERO Roberto CAVALLO Fabrizio CAVANNA Mauro CAVAZZINI Argia CAVEDON Cristina CEA Antonella CECCAGNOLI Vania CECCONATO Davide CELENTANO Aniello CENCETTI Cristina Maria CERIA Renato CERRUTI RE Emanuela CERUTTI Andrea BENEMERITI AVISINI CESANO Marinella CESARE Stefano CESARONI Marcello CESTARI Giuseppe CHARRIER Andrea CHERCHI Alessandro CHERSI Catarina CHERTI Alberto CHETRARU Cristina CHIABRERA Loredana Teresa CHIADO’ PULI Andrea CHIANURA Valentina CHIAPELLA Paolo CHIAPPERINI Francesco CHIARENZA Giovanni CHIEPPA Sabrina CHIESA Laura CHISARI Anna Giulia CHITESCU Gelu CHIUSANO Dario CIAMMAICHELLA Giulia CIBINEL Elisabetta CICCHESI Giulio CICOLIN Marco CIGNA Elena CILIBERTI Maria Lucia CIMINO Gaetano CIMINO Giuseppe CIPOLLA Sara CIRCOLO Giuseppe CIRIACONO Nicolo’ CIRIO Daniele CIRULLI Giovanni CIVETTA Daniele CLAMES Fortunata CLEMENT Francesco Graziano COCILOVO Rocco COJOCARU Ruxandra COLANGIONE Alessandro COLASANTO Valentina COLLETTI Sara COLLO Daniela COLO’ Rachele COLOMBO Alessandro COLONNA Francesco COLOSIMO Isabella COLUCCI Anna Maria COMITO Marco COMPARETTO Giuseppe CONFORTI Claudia CONTARINI Federico CONTE Stefano CONTI Claudio CONTI Daniela COPPO Daniele COPPO Marco COPPOLA Salvatore CORALLO Giorgio CORDIMA Manuela CORIZZATO Grazia CORNELLO Giuseppe CORRADI Marco CORRENTE Melina CORRENTI Domenico CORSI Noemi CORTAZZI Marco CORTESE Antonia COSENTINO Alfio COSTABILE Carmela COSTANTINO Michele COSTANTINO Silvia COSTANTINO Vincenzo COSTIUG Roland Anton COTRONEO Antonia COTTICA Sara COVACCI Sonia COVIELLO 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Antonio DI VIRGILIO Valentina DIALE David DIANA Massimo DIDONI Roberta DIFIGOLA Fabio DILORENZO Stefano DIMALLIO Domenico DIOTTO Valentina DISANTO Rossana DITTA Dario DITTA Gioacchino Ruggero DONATI Ottavia Annamargherita DONATO Davide DONATO Igor D’ONOFRIO Mauro Gianni D’ONOFRIO Paolo Angelo DORONZO Gianluca DRAGANI Federico DRAGONE Giulia E L AMRANI Fadila ELIA Alessia ENRIA Fiorella ERNANDES Vincenzo ERRICHIELLO Maria Filomena ESPIS Valentina ESPOSITO Eugenio Andrea EZZAHI Abdelmalek F ABBRO Marco FABOZZI Dora Maria FABRIS Patrizia FACCENDA Rossella FAGGION Lorenzo FAIELLO Francesco Domenico FALCETTA Antonio FALCONE Tommaso FALEH Fatna FALSETTA Mario FALZARANO Andrea FAMA’ Mauro FANTASIA Anna Maria FANTINI Michela Federica FANTINI Paolo FARAUANU Geta Argentina FASANO Antonio FASOLIN Serena 1 0 BENEMERITI AVISINI FAVRO Ilario FAZZINA Rossana FEBBO Valerio FELLONI Danila FEMIA Luigi FEMIANI Marco FENU Simone FENUCCI Alba FERA Venanzio FERMAGLIO Valter FERNICOLA Luca FERRANTE Antonio FERRANTE Antonio FERRARA Erica FERRARA Lamberto FERRARA Monica FERRARESE Nora FERRARIS Magda FERRARO Massimo FERRERO Alberto FERRERO Daniele FERRERO Mauro FERRERO Patrizia FERRETTO Valeria FERRIAN Fabrizio FERRIANI Monia FERRO Daniele FIERRO Maurizio FILIPPELLI Vincenzo FILIPPONE Salvatore FINI Daniela Mirella FINOTTO Irwing FIOCCHI Gianluca FIORENTINO Cinzia FIRENZE Gaetano FISSORE Gabriele FLECCHIA Giorgio FLORES Gianpiero FLORES VEGA Llerme FLORIS Antonio FOCO Giovanni FOGAROLI Angela FOLCO Paola FONDACARO Luana FONTANA Antonella FONTANAROSA Gian Luigi FONTANELLA Francesco FONTANIVE Sara FORLANO Sergio FORLEO Vincenzo FORMENTO Katja FORNERO Simona FORTUNATO Emanuele FORVILLA Francesco FOSSARI Jenny FOTI Alessandro FRALLONARDO Emanuele FRANCHINI Massimiliano FRANCINI Tullio FRANCO Daniele FRANCO Roberta FRANCONE Maura FRANZESE Annamaria FRARELLA Marilena FRATICELLI Alessandro FRONTERA Maria Grazia FRUCI Francesco FRUSCIANTE Cosmo FULCO Francesca FUNDONE Roberto FURANO Franco 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Rinaldo SIDOTI Luca SIGNATO Riccardo SIGNORETTA Maurizio SIMON Giannantonio SOJ Paolo SOLFIETTI Anna SONCIN Sandro SONCO Marinella SORBINI Gian Marco SOTTILE Francesco SPADA Fabio SPADA Giovanni SPANO’ Valentina SPECCHIO Maria SPEDICATI Maurizio SPERANZA Luciano SPERONE Mario Francesco SPIGAROLO Giorgio SPINELLI Giuseppe SPREAFICO Dario STOPAZZOLA Sergio STRAFILE Renato SUPPO Alessio SURDU Lacramioara SURIANO Luca T ABONE Marco TALAMO Elisa TAMIETTI Roberto TARANTINI Dino TARANTINO Pasquale TARASCO Corrado TECCHIATO Giorgio TENEBRUSO Fabio TERNI Roberto TERRANOVA Rachele TERRAVECCHIA Maurizio TESSE Domenico TESTA Luca TESTA Sebastiano TILATTI Fabrizia TIROLO Vincenzo TIRONE Paola TIRONE Paolo TODARO Fabrizio TODISCO Vincenzo TOIANI Manuela TOJA Carla TOLVE Maria Rosaria TORCASSO Maria TORTORELLI Silvia TOSCANO Salvatore TOTARO Assunta TOTO Palmarosa TOTO Vito Maurizio TOZZI Marco TRAINA Daniele TRIBASTONE Maurizio TRICARICO Luciano TRIF Claudiu Virgil TRINCHERO Carla Elena Margherita TRISOGLIO Franco TROILO Giovanna in Scarano TRUFFO Daniela TUDISCO Stefano TUGNOLO Graziano TURCHIARELLI Maria TURETTA Gabriele TUTTAVILLA Santa U V DOVICH Omero UGGETTI Diego UGHETTI Daniele ACCHETTI Claudio VALENTI Gian Luca VALENTI Maurizio VALENTINO Francesco VALLINO Antonio VALTORTA Vittorio VARALDO Alberto VARETTO Luciano VARETTO Stefano Giovanni VASSALLO Lucia VATAMANUTA Laura VATTI Alessandro VECCARI Luca VECERA Damiano VENDITTI Alberto VENERA Giulio VENNETTILLI Fausto VERDIGLIONE Silvana VERDINI Andrea VERGALLITO Sara VERNA Elena VERZICCO Andrea VETTONI Alessandro VIARO Luca VICHI Valentina VIETTI Claudio VIGNA LOBIA Davide VIGNAROLI Luca VILLA Roberta VIOLANO Pasquale VIONE Guido VIRDO’ Isabella VIRONE Salvatore VITALE Laura VOLPE Antonio VOLPE Gennaro VOTA Massimo VUILLERMIN Nadia Z AINO Antonio ZAMPARELLA Francesco ZANCANARO Roberto ZANELLATO Giorgia Rita ZANFORLIN Fiorella ZANNELLA Franco ZANNI Clara ZANOTTO Mauro ZANOVELLO Massimo ZARRA Giuseppina ZERBINATI Andrea ZERBINO 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CATALDO Donato Carmine CATANIA Eleonora CATANZARITI Bruno CAULA Giovanni CAVALIERI Luca CAVALLARO Antonio CAVALLERI Rossella Paola CELANO Domenico CELOTTO Matteo CENGIAROLO Silvia CENNA Carla CERMELLI Giovanni Battista CERRUTI Dario CERVINO Marco CESARI Gianluigi CHAULET Roberto CHIAPPINO Marisa CHICCO Marco CHIEPPA Stefania CHINAGLIA Silvio CIANCAGLINI Fabio CIGALA Francesco CILANO Daniele CILEA Paolo CILLA Siegfriedo CINQUINO Stefania CIPOLLA Accursia CIPOLLA Silvana CIRIGLIANO Domenico Andrea CITRO Antonio COCCALOTTO Luca COCOCCIA Maria Patrizia COLOTTI Salvatore COLUCCI Antonio COLZI Antonella COMUNE Daniele CONIGLIO Giuseppe CORSARO Gaetano CORSELLO Nicola Antonio COSI Davide COSTAMAGNA Dario COSTANTINO Ugo COSTANZA Giuseppe 1 6 BENEMERITI AVISINI COTRONEO Francesca COVIELLO Giovanni CRAVERO Dario CREMA Paolo CREPALDI Stefano CRESCIMONE Gaetano CRINGOLI Anna Isabella CRITELLI Antonio CROCE Bruno CUCCOLO Roberto CUDIN Luciana CUNA Roberto CUPO Daniele D ’ACUNZO Lucia DAGNESE Gianfranco D’AGOSTINO Domenico D’ALESSIO Bruno D’ANGELI Maurizio D’ANGELO Giuseppe DANIELE Marco DANIELLO Francesco DANSERO Susanna DARDANO Aurelio D’ARGENIO Vincenzo DARIA Cesare D’ARIES Cosimo DE ANGELIS Francesco DE BENEDICTIS Franca DE FABRIZIO Salvatore DE FELICE Marco DE GIOVANNI Angelo DE GIOVANNI Daniela DE LEONARDIS Davide DE MARCHI Gabriella DE MARCO Giovanni DE MARIA Antonino DE NUCCIO Fernando DEDATO Antonio DEGANI Luca DEL VECCHIO Giuseppe D’ELIA Angelo D’ELIA Pasquale D’ELICIO Filomena D’ELISO Giovanni DELLA LUCIA Annalisa DELLA ROVERE Christian DELL’AQUILA Leonardo DELSOGLIO Giacomo DEMARCHI Maria Carla DEMARIA Carmelo DEMARTINI Claudio DEMICHELIS Barbara DI CARLO Giuseppe DI DOMENICO Paolo DI FRANZA Antonio DI GENNARO Eliseo DI GIANNI Antonio DI GIANNI Domenico DI GREGORIO Alessandro DI LAURO Giovanni DI LELLA Bruno DI LEO Elena DI LEO Salvatore DI LEVA Luigi DI MARCO Fabio DI PASQUALI Calogero DI PIETRANTONIO Giuseppe DI SERIO Michele DI STEFANO Gerardo DI TOMMASO Pietro DIERICKX Carine Suzanne DIRODI Rocco DOMINELLI Bruno DONA Enrico DONATO Marcello DOVIZIO Domenico DURA Andrea Antonio E F RASMI Marcello ESPOSITO Dario ETERNO Eugenio Maria ACCENDA Maurizio FACCIANO Oscar FACCIN Paolino FADDA Efisio FAGIANO Matteo FALBO Rita FALLETTO Marco FAMMILUME Vladimiro FANTIN Raffaele FARISANO Donatella FASANO Vito FAZIO Paolo FELICIELLO Massimo FERLA Luca FERRARA Maria FERRARINI Davide FERRERI Luca FERRETTI Flavio FEYLES Carmen FIANDANESE Luciano Filippo FICI Pasquale FIERRO Gabriele FILIPPONE Angela FILOMENO Angela FILONI Vito FINO Luisa FINOTTO Roberto FIORA Ezio FIORE Anna FIORE Giuseppe FIORENZA Katia FIUMANO’ Natale FLOIA Luciano FLORIO Anna FLORIS Paola FOLCHINI Danilo FONTANA Andrea FORASTIERE Davide FORLEO Francesco FORNARO Eligio FRACEI Daniele FRANCHINO Cristina FRAND GENISOT Alessandro FREGNAN Luana FRETTO Matteo FRISANO Maurizio FRISULLO Antonio FUCILITTI Andrea FUDA Vincenzo FURLAN Claudio FUSER Fabiola G ADALETA Gabriella GAGLIOTI Antonella GAGLIOTI Paola GAI Enrico Ermenegildo GAIDO Fabrizio GAIFA Roberta GALASSI Salvatore GALIETTA Giancarlo GALLO Gianfranco GALLO Mauro GAMBINO Celestino GANASSIN Maurizio GANDINI Marco GARAFFI Gian Luca GARAU Adriana GARAU Giuseppe GARETTI Lorenza GARGIULO Silvestro GARRONE Alfredo GARZINO Giovanni GARZONE Canio GASCO Bruno Antonio GATTO Giuseppe GENCO Francesca GENGHI Gennaro GENNARI Barbara GENTILE Gianluca GERACE Franco GERON Paolo GESUE’ Silverio GHERGIA Eugenio GIACALONE Enrico GIACOBBI Marta GIACONELLA Maria GIAMMARINO Luca GIANNONE Claudio GIANNUZZI Giovanna GIANOTTI Franca GIAVENO Monica GILARDI Raffaele GILLIO Luigi GINARDI Vincenzo GIOFFRE’ Livia GIORDANO Giovanni GIORDANO Massimiliano GIORDANO Roberto GIRALDI Daniele GIULIANO Claudio GRAMAGLIA Francesco GRAMISCI Vincenzina GRANDE Elena GRANITO Giusy GRASSO Ilaria GRATTACASO Federico GRECO Emanuela GRESPAN Massimiliano GRIBALDI Paolo Emilio GRILLO Carlo GRIPPI Luigi GRISANTI Giuseppe GRITTANI Rosanna GROSSI Roberta GROSSO Silvio GRUPICO Giuseppe GUIDI Rosa GUITTI Marisa GUSMANNI Soraja I ACOVIELLO Andrea IANIRI Antonio IANNELLO Evelin IANNONE Maurizio IATI’ Domenica IGNAZZI Ivan ILARDO Simone ILIES Simona Lucia INCORVAIA Giuseppe INSERRA Antonino INVERNICI Sergio IRMICI Luca ISNARDI Umberto IUSO Claudio L A DELIA Giuseppe LA PUNTA Giuseppe LA SANA Alessandra LABANCA Nico L’ABBATE Angelo LACONI Adriano LAGATI Antonio LALA Giuseppe LALLA Anna LANZA TAVERNESE Elisabetta LATINI Francesca LAVESERO Mario LEMBO Marco LEMMO Liana LENTINI Vincenzo LEONARDI Massimo Giorgio LEONE Michele LEONESSA Carmela LEONI Jacopo Luca LESSIO Cristina LIARDO Michele LICATA Domenico LIONELLO Francesco Giuseppe LIOTTI Manuela LO GIUDICE Antonio LO MONACO Erio Alfredo LOCHINO Giovanni LOFINO Antonio LOMBARDI Michele LOMBARDO Pierino LONGO Ernani LONGO Maurizio LOPIANO Vitantonio LORITO Ivan LUETTO Damiano LUORDO Pasquale M ACAGNINO Pantaleo MACRI’ Roberto MADEDDU Massimiliano MAESTRO Omar MAGGIO Giacomo MAGLIANA Fabio MAIORANA Gian Piero MAIORANO Vito MAIRINO Massimo MALASPINA Fabrizio MALAVOLTA Giulia MALFITANO Francesco MANASSERO Stefano MANCHIA Roberto MANDES Michele MANFE’ Paola MANGIALARDI Marco MANNINO Giovanni MANNIS Angela MANSI Gabriele MARANGON Claudio MARANGON Ivan MARCHESANO Fioravante MARCHESINI Giulia MARELLO Giuseppina MARENGO Andrea MARIANI Claudio MARIANI Marco Luca MARINELLI Toni MARINI Giulio MARINO Lorenzina MARINO Nicolo’ MARRA Giuseppe MARTINETTO Massimiliano MARTINI Attilio MARTINI Giorgio MARTINO Giovanni MARTINO Marianna Antonella MARTINO Paride MARTORANA Roberto MARZIANTONIO Daniele MARZULLI Gianluca MASCELLANI Diego MASCI Paolo MASIELLO Lucia MASOERO Vanda Giuseppina MASSACCESI Guido MASSAFRA Roberto MASTROPAOLO Giovanni MASTROROSA Nicola MATASSONI Carla MATHA Christine Hermine MATTISI Rocco MEDICI Andrea MEGALIZZI Domenico Rocco MELLANO Rino MELLO Giovanni MELLONE Marco MENABO’ Manuel MENSA Roberto MENTO Annamaria MERANTE Piero MERLINO Grazia MICCICHE’ Santo MICCOLI Antonio 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Angelo Luca PAVANELLO Dino PECORINO Giovanni PECORINO Ivana PEDICILLO Simone PEIRONE Andrea PEIRONE Andrea PELIZZOLA Alessandro PELOSO Ferdinando 1 7 BENEMERITI AVISINI PELUSO Alberto PERISSINOTTO Antonio PEROTTO Benedetto PERRELLO Francesco PERUGA Giuseppe PESCE Mario PETRATTO Enzo PETROSILLO Roberto PEVERATI Roberto PIAZZA Flavia PICARDI Salvatore PICATTI Maurizio PICCININI Michele PICHETTO Roberto PIDELLO Francesco PIGNATIELLO Antonello PINNA Graziano PIOLTELLI Luca PIRAS Marco PIRERO Maurizio PISANO Antonio PISCOPO Nicola POCHETTINO Maura POGNANT Marco Sergio POLI Cristiana POLLONE Claudia PONTEPRINO Mauro PONZETTO Carla PONZO Danilo PORCELLI Luca PORCELLI Massimiliano POSSIO Marco POZZATO Angelo PREGNOLATO Vittorio PRESTIA Rina PUGLIARA Grazia PUGLISI Barbara PUGNALI Silvia PUTRINO Salvatore Q R UAGLINO Enrico QUERO Mauro QUIRICO Davide QUIRICO Simona ABUFO Anna Maria RAIMONDO Francesco RAITERI Marco RAMBAUDI Fiorella RAMUNDO Giuseppe RANDOLFI Roberto RASERO Fulvia Lucia Maria 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Benedetta SARTI Davide SARTORELLI Simona SARTORI Bruno SAVOJARDO Onoria SBOARINA Lorella SCANNELLA Giuseppe SCARANO Paride SCARSI Giorgio SCATORCHIA Rosanna SCHENONE Franco SCHETTINO Mario SCHILLIRO’ Maria Grazia SCHLAEPFER Gianni SCIACCA Salvatore SCIALDONE Emanuela SCILANGA Raffaele SCIOLLA Massimo SECHI Andrea SECONDO Yuri SELLITRI Antonio SENATORE Mauro SEREN ROSSO Riccardo SERENO Nadia SERINO Antonio SETTANNI Francesco SIBONA Stefania SICURELLA Pietro SIGNORETTA Marcello SIMEONE Sergio SIMONETTA Roberto SIMONI Domenico SINISI Giovanna SISTO Luca SIVIERO Diego SMARIO Franco SOATTO Barbara SOBRERO Loris SOLENGHI Lelio SOLIMANDO Nicola SONCIN Alessandro SORACI Fabio SORRENTINO Massimo SPADA Marco SPANO Felice SPASARO Patrizia SPECCHIA Francesco SPECCHIO Isidoro SPICUGLIA Giovanni SPORTIELLO Salvatore SPOSINI Clite STAINER Ileana STALTARI Piero STEA Silvana STELLA Damiano STROZZIERO Amerigo SUBRIZI Domenico SUCAMELI Francesco SUPERTI Giulia T AGLIENTO Ivan TARDONATO Claudio TASSONE Marco TEDESCHI Francesco TEODO Enzo TERRANOVA Irma TERRONE Antonio TESTA Floriana TESTA Marco Giovanni TESTORE Livio Angelo TOLOMEO Francesco TOLOSANO Claudio TOMATIS Corrado TONANI Gisella TONDAT Albertino TONUS Maurizio TORASSO Enrico TORLO Vito TORRENTE Giovanni TORRENTE Matteo TORTONE Flavio TOSCANO Roberto TRAMAGLINO Francesco TRAPANI Salvatore TRAVERSI Franco TRECCA Massimiliano TROMBETTA Massimo TROVATO Andrea TUCCILLO Paolo TURIN Marco U GAGLIA Barbara UGOLINI Mauro UNIDA Antonio V ADA Franco VALENTINI Enzo VALLARIN Alessandro VALLERO Paolo VANNINI Gabriele VARESIO Maria Grazia VASTOLA Giuseppina VECCHI Donatella VENERA Renato VENEZIA Diego VENITUCCI Vincenzo VENTO Giuseppe VERALDI Dario VERGNANO Gabriele VERNETTI Renata VERRECCHIA Gina VIANELLO Fabio VIDOTTO Sarah VIELLO Valter VIGE’ Enrico VIGNA Andrea VILARDI Faustino VILLANI Pierluigi VILLATA Maurizio VILLATA Pierino VINCENZI Davide VISCONTI Emanuela Amalia VITALE Angelo VITULANO Matteo Simone Lorenzo Z AFFINO Salvatore 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BODOIRA Giovanna BOFFA Franco BOLLNER Marco BOLOGNA Domenico BOLZANI Manlio BONANZINGA Daniela BORGA Maria Rosa BORGOGNO Gabriella BORROMEO Ada BOSETTI Valter BOSSOTTO Vittoria BOZZALLA Giorgio BRACCIA Vincenzo BRANDO Pasquale BROVEGLIO Maria Giuseppina BROVERO Ezio BRUNETTI Alberto BRUNO Franco BRUSCHETTA Emiliano BURGIO Antonio BUROCCO Gianni BUSINARO Adriano C ACCIA Paolo CAGLIUSO Cristian CALDAROLA Giuseppe CALEMMA Rosa CALI’ Angelonico CALISSANO Monica CAMERA Teresa CAMERANO Paolo CAMPADELLO Marco CANAVOTTO Stefano CANDUSSO Alberto CANNELLA Salvatore CANNONE Savino CANZONERI Salvatore CAPONI Silvano CAPRIULO Giuseppe CARELLO Maurizio CARIGNANO Rodolfo CARLI Edgardo CARNIO Gian Luca CARPI Nadia CARRATU’ Antonella CARUSO Angelo CASETTA Elio CASULA Gisella CATALANO Nicola CATAPANO Giuseppe CAVALIERE Massimo CERBONE Rossano CERIANI Carlo Daniele CERUTTI Renato CHICCO Fabrizio CIARLA Giovanni CICCIU’ Domenico CIPPARRONE Francesco CIPRIANI Fabio CLEMENTE Giambattista COGNO Maurizio COLLAZUOL Alessandro COMICI Sergio COMPAGNONE Michele CONSIGLIO Rosa 1 8 BENEMERITI AVISINI COPPOLA Antonella CORAGLIA Paolo CORGIAT MECIO Francesco CORVAGLIA Maria Luisa COSTAMAGNA Giuseppe COSTANTINO Anna Maria CRAFA Giovanna CREPALDI Milerand CROCE Ugo CROCE COLLA Antonella CRUCITTI Domenico CUBONI Sergio CUGNASCO Federica CUNA Giovanni D ’AGOSTINO Domenico DAL BO Francesco DAL CERO Matteo DAL MOLIN Livio DANGELO Antonino DANOVARA Alessandro DATA Valeria DE CHIRICO Lucia DE LORENZO Antonio Giuseppe DE PROSPERIS Giorgio DEFINA Domenico DEL CONTE Antonietta DEL GROSSO Mario DELBOSCO Daniela D’ELIA Giuseppina DELLANOCE Federico DELLAVALLE Dario DELL’ORO Enzo DENARO Edoardo DI MARCO Ofelia DI MASI Antonino DI PIERO Marco DI PUMPO Michele DONETTI Divina Olga D’ONGHIA Cosima DURANTE Sergio F ABRUZZO Giorgio FAGGIONATO Roberto FALLO Carmelo Sandro FARBO Nunzio FARINETTI Maria FASSINO Claudio FENEZIANI Pier Paolo FERELI Giovanni FERRANTI Attilio FERRARI Gian Carlo FERRATO Fosco FERRERO Giampaolo FERRERO Giulio FERRERO VARSINO Mario FIGUS Massimo FIORE Daniele FIORE Giovanni FLORI Fabio FLORIO Ernesto FONTANELLA Dario FORELLI Sergio FRANCESCA Lorenzo FRANCESCHINI Guido FRATIA Michele FRUSTAGLIA Vincenzina Napolitano FURGIUELE Luca FUSCO Linda G ALASSO Walter GALIERO Annamaria GALIMI Antonina GAMMICCHIA Giovanni GARRIBBA Luigi GASPERI Albino GENTILE Elia GENTILE Giuseppina GIACOSA Flavio GIOVANNINI Livio GIRIBALDI Pier Franco GIULIANO Nicola GOBETTI Daniela GORGERINO Giuseppe GRISANTI Rosario GRISORIO Vincenzo GRIVET SER Fabrizio GROSSI Angelo GROSSO Maurizio GUERZONI Roberto GUGLIELMO Giacomo GUZZARDI Luca I L MARISIO Giovanni Domenico ISOLETTA Antonio AMBORIZIO Luca LANDE Angelo LANDI Luisa LANDINI Isabella LANDINO Salvatore LAURENTI Deborah LAVILLA Lorenzo LAZZARIN Roberto LECCACORVI Fabio LEMMA Vincenzo LEO Nicola LETTIERI Tommaso LIMONCIELLO Salvatore LISI Francesco LOGUERCIO Giovanni LOIACONO Giuseppe LOMUTO Rocco LOPS Elisa LOVERA Carlo LUCARELLI Giovanni LUCCO BORLERA Domenico LUCENTE Antonietta LUCIANO Francesco M ACCHIARULO Edoardo MAINA Roberto MANDIA Guido MANERO Claudio MANFREDDA Emanuele MANNONE Francesco MANUGUERRA Marco MARANO Pasquale MARCHETTO Elio MARCHETTO Ennio Franco MARETTO Franco MARIETTI Simone MARIUZZO Alberto MARRAFFA Vito MARRAFINO Giancarlo MARTINELLI Graziella MARTINENGO Massimo MARTINO Monica MASANIELLO Enzo MASSARO Domenico MASTRAPASQUA Michele MASTROFRANCESCO Donato MATERA Michele Ivano MATTIAZZI Simone MAURIZIO Maria Cristina MAUSA Milan MECARINI Giancarlo MESSINA Lino METTOLA Maddalena MIGNOGNA Luigi MILANI Mauro MILETO Giorgio MIOLLI Alfredo MIONE Valter MISCIATTELLI Gianfranco MITTICA Saverio MODUGNO Pietro MOLLO Massimiliano MONDANI Silvia MONDINO Mario MORALES Francesco MORELLI Francesco MORFINO Oscar Vito MORTAROTTI Marco N ABORRE Chiara NARDECCHIA Giuliano NEGRI Francesco NEGRO Fulvio NICODEMO Laura NICOLETTI Giorgio NUCCI Mauro O GNIBENE Carmelo OLIVERO Gabriella OLOCCO Giovanni OSELLA Alessia OSSOLA Carla P ACE Massimo PALAZZO Luigi PALAZZO Osvaldo PALENA Celestino PALOTTO Enrica PANETTA Gennaro PANIZZA Marisa PAPACCIO Giuseppe PAPALINI Daniela PAPANDREA Elena PAPPERINI Marco PARLATI Stefania PAVAN Marco PELETTO Cesare PELLICANO Mario PENZO Lara PERANNA Silvio PERLANGELI Tiziana PETITI Alessandro PICASSO Stefano PICCININI Maria Teresa PICCOLO Giuseppe PIETROBON Alfeo PINTUS Daniele PIREDDA Antonino PISANO Teodoro PISONI Paolo POLITI Pietro PRONZATO Luisella PUZZO Gabriele Q R UARONA Gianni Alberto QUINTOFIORE Alfon- S ALADINO Maurizio SALOMONE Giorgia SALZA Marco SANTOMAURO Michele SANTORO Benedetto SANTORO Domenico SAPETTI Alessandro SAPPINO Giovanna SCALIA Antonino SCARRONE Ivano SCORDAMAGLIA Antonella SCUVERO Sonia SEMERARO Antonio SERITO Vittorio SERVADIO Fabio SICCARDI Sergio SIGNORETTI Gianluca SIMONELLI Luigi SIRAGUSA Angela SIROTTO Romano SLANZI Mauro SOLDANO Domenico SOLIMENO Giorgio SOLITO Alessandro SOSSO Claudio SPAGNUOLO Elisa SPATOLA ZITO Fernando SPERTI Giuseppe SPINELLI 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Vittorio MAZZALI Alessandro MEGALE Gerardo MEZZO Franco MODOLO Giorgiana MONTESANO Paolo MORTILLARO Giuseppe MUCCILLI Salvatore MUSSA Margherita PASCALE Saverio PASSERA Roberto PATRUCCO Roberto PELLEGRINO Francesco PETITTO Cataldo PETITTO Mariateresa PEYRACHIA Bianca PIO LOCO Mario POLETTO Giuliano PRESSI Daniele R E Giuseppe REVELLO Angelo RIGO Pier Carlo RUSSO Pietro TUMOLO Antonino S U V ANDRONE Edoardo SAPIO Michele SCARPINO Raffaele SEMINI Luigi SERVILLO Mario SIMOLO Donato SPINOGLIO Roberto STURCHIO Giuseppina T ESSITORE Antonio Alberto TORCHIO Luciano Battista TROMBONI Rino DISTINTIVO D’ORO CON SMERALDO (100 donazioni) B ERTOLONE Giovanni Pietro BOERO Emanuele BOSCO Nadia BOTTINO Mauro BRUSASCHETTO Claudio C AGLIA’ Sergio CALIGARIS Carlo CAMBRIA ZURRO Antonino CAPRA Pierluigi CICIRIELLO Nicola COSTA Bruno CREMONA Giuseppe Arturo D I M ’ALESSIO Paolo DE CHIARA Rocco DIONISIO Salvatore ACOVANGELO Vincenzo ARCHIANDI Paolo Domenico MARINO Pasquale MICCOLI Tommaso MONTANARO Delio MUSUMECI Leonardo N P OVARO Fulvio ERGHER Vito PETRELLA Enrico PIVA Marco PORTIGLIATTI BARBOS Valter POTENZIANI Massimo PROCI Carlo LCIGRAI Fulvia ERRILLO Mirella VETRANO Rosalia VILLANO Salvatore VIT Aldo VITULANO Maurizio Z UCCARO Salvatore DISTINTIVO D’ORO CON DIAMANTE (120 donazioni) AGUIARI Daniela BONINI Alberto S T V Z PAGNA Pierre ABERNA Graziano TOMASSETTI Giuseppe TONARELLI Riccardo TORMEN Renato OLPINO Vincenzo ANABONI Bruno ZANGIROLAMI Silvano ZANNONI Severino BORRIONE Enrico DEBERNARDIS Daniele DI CAMPLI Liborio PIERINI Walter PIOVANO Franco TORASSO Enzo Carlo Piero IL NOSTRO NUMERO VERDE PER DONARE: DOVE, COME E QUANDO Questo il numero verde acquisito dall’Avis Comunale di Torino a cui si potranno rivolgere parenti, amici degli avisini e quant’altri desiderino avere informazioni su dove, come e quando compiere la loro prima donazione. 800265508 2 0LA PAROLA ALL’ESPERTO 15 GENNAIO 2011 - SOPRAVVISSUTO S ono un donatore di sangue da tanto tempo, anche mio padre è stato donatore e non mi sono mai soffermato sull’ipotesi di aver bisogno di sangue per sopravvivere. Ma quest’inverno ho vissuto l’esperienza del pericolo di vita, della necessità di cure per la sopravvivenza e ad un certo punto del bisogno di sangue. Adesso sto meglio, certo il dolore non manca, la forza è ancora da recuperare ma i ricordi sono tornati e ho desiderio di raccontare questa vicenda, che ho vissuto in parte senza averne coscienza. Sono stato spazzato via da una valanga e buttato su una parete di 80 metri e sono sopravvissuto. Il 15 gennaio 2011 verso mezzogiorno sono all’imbocco del Canale Centrale dell’Ingegnere al di sotto dello Spallone Costiera dell’Uja, alta Valle Orco, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Vedo alcuni camosci sopra di me, non ci faccio caso più di tanto. Ma gli animali si alzano, corrono via e con il loro peso staccano il lastrone che mi raggiunge alle spalle. Il pendio è in movimento, con tutta la mia forza voglio uscirne, cerco di saltare, di non farmi travolgere. Dopo un primo tratto di circa 10 metri atterro in un terrazzino, cerco ancora di saltare, atter- ro in un’altra cengia, 20 metri più sotto poi la massa di neve mi raggiunge, mi spacca la gamba e mi travolge. Precipito lungo le rocce dentro alla colata di neve. So che a 18 anni nuotavo sott’acqua 80 metri. In quegli attimi, con la neve che mi toglie il respiro, devo aver fatto qualcosa di molto simile all’apnea in acqua, ho cercato di non respirare neve, di non farmi sommergere, di galleggiare… Mia moglie che sulla strada mi sta aspettando con il piccolo Damiano, vede precipitare la valanga e chiama prima il 118 poi gli atleti Andrea Basolo e Raffaella Miravalle, anche collega, che mi raggiungono dopo circa 30 minuti in sci, più tardi arriva l’elicottero del Soccorso Alpino e mi porta al CTO. La diagnosi è seria, trauma cranico encefalico, numerose fratture in tutto il corpo, è necessario procedere con il coma farmacologico. La coscienza e i primi ricordi riemergono dopo più di un mese, sono confusi, frammentati ma da lì provo a ripartire, i medici e tutti i terapisti fanno la loro parte, io ricomincio a fare la mia…. La riabilitazione è la parte più difficile di questa storia che sto ancora vivendo, richiede forza, volontà, tenacia, non bisogna perdere la speranza anche se il fisico ha perso forza, se si è lontani dal proprio am- biente, se non si decide più quasi nulla, se non ci sono certezze. I progetti sono sospesi, rinviati a tempi non definiti, tutto si riposiziona nella scala delle priorità. Fino a quando le cose ti vanno bene non sai quanto sei un duro. Quando ti vanno male tutto quello che riesci a sopportare è la misura della tua volontà e della tua determinazione. Comunque questa esperienza non ha aumentato la paura della valanga o degli animali. Agli animali voglio bene come prima e le valanghe continuerò a studiarle. Ringrazio Padre Topio per l’invito alla pazienza, Padre Ugo De Censi, i volontari dell’OMG, i ragazzi peruviani per le preghiere. Ringrazio tutti quelli che mi hanno ricordato e fatto visita, amici, ex atleti e colleghi, e per la loro presenza continuativa i miei famigliari e mia moglie Giuseppina. L’essere stato un atleta alpinista mi ha aiutato a recuperare ed impegnarmi con metodo al ritorno alla vita. VALERIO BERTOGLIO GUIDA ALPINA, GUARDIAPARCO DEL GRAN PARADISO scritto il 13 - 14 - 15 marzo 2011 - Reparto Riabilitazione USU rivisto il 28-29 marzo, 14 e 26 aprile 2011- Reparto Riabilitazione Maria Adelaide 2 1 CALENDARIO PRELIEVI DOVE E QUANDO COMPIERE LE DONAZIONI NEI PROSSIMI MESI Per maggiori aggiornate informazioni, telefonare al n° verde 800265508 L e donazioni che si possono effettuare si suddividono in: • donazioni di sangue intero (ad intervallo di almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile); • di solo plasma in “aferesi” (ad intervalli anche inferiori a quelli previsti per il sangue intero, stabiliti dai medici); • di piastrine, in aferesi, ad intervalli stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di due “prodotti” già separati all’atto della donazione stessa: plasma e sangue intero, plasma e piastrine. In ogni caso, purché precedute da visite mediche appropriate, ogni tipo di donazione è innocuo per il donatore ed eseguito con materiale monouso, cioè utilizzato una sola volta e poi eliminato. Ogni anno l’Avis premia i propri associati che hanno raggiunto il numero di donazioni o di fedeltà di appartrenenza all’Avis, previste dal regolamento associativo. Le donazioni di sangue intero si possono effettuare, senza prenotazione, tutti i giorni feriali e festivi esclusi Natale e Capodanno: • presso la sede di via Piacenza, 7, Torino, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessario a donazioni e visite; • presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32 - biglietto suburbano e ampia disponibilità di parcheggio) con i seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45 * festivi 8 - 11,45 Tutti i giorni feriali, anche presso il centro trasfusionale dell’ospedale OIRM S. Anna, di via Baiardi 43 dalle 8 alle 12 (sabato escluso) e presso il Maria Vittoria, ingresso via Medail 1, con orario: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed il sabato dalle 8,30 alle 10,30. Per le prime donazioni presentarsi entro le 10,45. Sulle autoemoteche dell’Avis torinese donazioni e visite si possono effettuare: * nei soli giorni feriali in piazza del Donatore di sangue (ex Largo Gottardo), davanti all’ospedale Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45; a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX settembre dalle 7,45 alle 11,45; a Porta Susa, in piazza 18 dicembre, dalle 7,45 alle 11,45; nel parco Ruffini], in corso Trapani angolo corso Rosselli, dalle 7,45 alle 11,45 per prelievi di sangue e di plasma in aferesi. le domeniche, ed altre festività, con orario dalle 8,30 alle 11,30 innanzi alle Chiese: 11 settembre SAN BERNARDINO DA SIENA, via San Bernardino, 13; SAN GIUSEPPE LAVORATORE, corso Vercelli 206. SAN GRATO IN BERTOLLA, strada Bertolla 113. 18 settembre GESU’ NAZARENO, via Palmieri, 39; NATALE DEL SIGNORE, via Boston, 37. 25 settembre SAN GIUSEPPE BENEDETTO COTTOLENGO, via Messedaglia, 2 SAN PELLEGRINO LAZIOSI, corso Racconigi, 28 2 ottobre BEATI PARROCI, via Monte Cengio, 8 MADONNA DEL PILONE, corso Casale, 195 S. ERMENEGILDO, c.so B. Telesio, 98 9 ottobre MADONNA DIVINA PROVVIDENZA, Asinari di Bernezzo, 44 S. RITA, piazza S. Rita SANTI APOSTOLI, via Togliatti, 35 16 ottobre MADONNA DI CAMPAGNA, via Cardinal Massaia, 98 MARIA AUSILIATRICE, piazza Maria Ausiliatrice 23 ottobre S. GIULIA, piazza S. Giulia SS. NOME DI MARIA, via G. Reni, 96/140 30 ottobre S. LEONARO MURIALDO, via De Sanctis/via Vandalino S. VINCENZO DE’ PAOLI, via Sospello, 124 1 novembre CIMITERO MONUMENTALE, corso Novara, 135 CIMITERO PARCO SUD,via Bertani, 80 6 novembre GESU’ BUON PASTORE, via M. Serao, 30 S. MARIA GORETTI, via P. Cossa/v. Actis 13 novembre NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE, via Val Lagarina, 25 NOSTRA SIGNORA SALUTE, piazza Vittoria/via Vibò 2 2 ANDIAMO A TEATRO 2 3 VITA ASSOCIATIVA QUI GRUPPO BOCCE T ra fine maggio e inizio giugno gli eventi sono stati molti e importanti. Dal 5 al 29 maggio, il gruppo ha partecipato al torneo dei Cral torinesi a Loano (SV). Per quattro giorni, sui campi liguri, hanno brillato le tute sociali dell’Avis. I risultati sono stati discreti dal punto di vista agonistico, ma molto buoni per quello che riguarda la comunicazione del messaggio Avis. Il 4 giugno, invece, dopo una programmazione durata due mesi, si è svolta la Festa del 150° anniversario dell’Unità d’Italia nel nostro centro di via Palatucci. Una festa riuscitissima, malgrado la pioggia che ci ha costretto a giocare le prime partite del Trofeo Avis al coperto e quindi lontano dal nostro centro: il sole del pomeriggio ci ha consentito di proseguire la festa e le gare sui nostri campi con una partecipazione notevolissima di pubblico. A tutti i partecipanti è stato donato un distintivo del 150°, con il colore e l’entusiasmo portati dallo sventolio delle bandiere Avis e del tricolore nazionale. Ma quello che ha conquistato e divertito tutti è stato l’arrivo e l’esibizione della Banda musicale Avis: a loro va il nostro caloroso e sincero ringraziamento. Bravissimi! Verso le 18 le gare sono state sospese per l’esecuzione dell’inno di Mameli. Non ho prolungato la sosta (erano in corso le semifinali) per il discorso che avrebbe dovuto sottolineare l’importanza del momento e della festa. Per spiegare il significato di questa festa per la nostra associazione avrei detto, e approfitto di questo spazio per sottolinearlo, che sono langarolo di nascita, to- rinese per la vita, quindi piemontese, ma soprattutto profondamente italiano anche come “avisino”: noi da sempre pensiamo in chiave nazionale (vedi l’interscambio tra Regioni voluto e praticato da sempre, per sopperire alla grande richiesta di alcuni territori rispetto alla disponibilità di altri, alle carenze genetiche – in Sardegna da Torino settimanalmente vengono inviate molte sacche di sangue, ecc...). Il donatore non chiede mai a chi va il suo sangue: torinese, siciliano, europeo o cittadino del mondo. Per questo, per questa fratellanza e per la nostra indipendenza dagli stranieri che per secoli hanno scorrazzato e dominato nella nostra Penisola, i nostri avi hanno combattuto e sacrificato la loro vita. La Festa del 150° anniversario dell’Unità d’Italia si è conclusa con un apprezzatissimo e ricco buffet per oltre 150 persone, tante avevano assistito alla manifestazione, e la finale del Trofeo Avis vinto dalla nostra quadretta (Mattia e Primo Borio, Chiaffredo Pagliano e Domenico Bonafortuna). Un ringraziamento va a tutti i partecipanti e ai volontari, alle volontarie e agli amici del Gruppo giovani che ci hanno aiutato nel corso della giornata. Grazie a voi del Corriere Avis se riuscirete a pubblicare questo articolo e alcune delle foto dei vari eventi, che vi allego. GIOVANNI BORGOGNO PER IL DIRETTIVO 24 GRUPPO PALLAVOLO AVIS TORINO Una stagione di alti e bassi che fan ben sperare per il futuro! Q uest’anno ho voluto avvalermi della collaborazione del nostro Direttore Tecnico, Marco Brunelli, per fare una analisi completa della stagione appena conclusasi e di quella che verrà: “In questi giorni mi è stato chiesto, in qualità di Direttore Tecnico di analizzare, fare un bilancio della stagione appena conclusa e tracciare quelli che sono gli obiettivi e la strada che come società sportiva pallavolo Gruppo Avis proveremo ad intraprendere nel prossimo anno. Direi in questa analisi di partire dalla prima squadra, per poi arrivare a parlare dei gruppi giovani delle nuove leve, il futuro di questa società. La prima squadra si è trovata per la prima volta ad affrontare il campionato regionale di serie D. Promosso l’anno precedente, il gruppo aveva perso alcuni punti di forza, ragazze che liberamente avevano scelto di intraprendere altre strade e progetti. Come è doveroso per molte società sportive si è fatto di necessità virtù andando a promuovere alcune atlete migliori del nostro settore giovanile in prima squadra ed andando a “pescare” altre atlete sempre giovani da società esterne. Sapevamo fin dall’inizio che l’obiettivo (la salvezza) sarebbe stato difficile e la strada irta di incognite: livello tecnico di squadra non altissimo, ma sopratutto giocatrici prive di esperienza per la categoria. La stagione in effetti si è dimostrata travagliata, con momenti in cui il gruppo ha palesato incapacità di coesione e compattezza, pur rilevando miglioramenti tecnici e complessivi di gioco. Vista la conclusione (retrocessione), si può dire di aver perso la scommessa. Anche se la speranza è che le atlete rimaste abbiano tratto esperienza e fatto tesoro degli errori commessi durante l’anno, e nella stagione a venire riescano a tirare fuori la voglia di riscatto con grinta e determinazione. La logica con cui durante l’estate è stata completata la rosa di questo gruppo è quella, oltre di colmare alcuni gap tecnici, di dare maggiore equilibrio aggiungendo al nocciolo di giovani ragazze rimaste maggiore esperienza, in modo da trovare un giusto mix o almeno questo è stato l’intento con cui si è formato il gruppo. Il tempo come al solito ci dirà se avevamo ragione. A seguire la nostra futura U18. Un gruppo che affronterà questa categoria per le prossime due stagioni essendo ragazze che hanno terminato il percorso della categoria giovanile precedente (U16). Una squadra su cui è importante investire essendo anche il gruppo da cui le migliori supporteranno e verranno inserite con il tempo in prima squadra. In quest’ottica durante l’estate la società ha deciso di voler affidare il gruppo ad un nuovo allenatore. I nostri migliori auguri ed un benvenuto al coach Alessandro DellaFiore! Altro gruppo giovanile è la futura U14 allenata nuovamente dal sottoscritto, ma con la collaborazione aggiuntiva del coach Cesare Strafile che torna al lavoro sulle giovanili dopo le esperienze positive degli ultimi anni con la prima divisione. Questo gruppo di ragazze durante l’anno ha dimostrato miglioramenti tecnici e di gioco, ma adesso deve già guardare avanti, mirando con maggiore determinazione agli obiettivi della prossima stagione, perché si sa nello sport non c’è tempo per lodarsi troppo, la vittoria fa parte di ieri, oggi bisogna già lavorare e sudare per le sfide del domani… Altro scalino di cui siamo orgogliosi è la prossima U12 allenata da Annarita De Luca. Questo gruppo affronterà per la prima volta questa categoria arrivando dal Minivolley. Tanta soddisfazione ed anche curiosità nel vedere all’opera questo gruppo guidato dall’energica Annarita. Infine, ma non per importanza, ad ottobre partiranno i nuovi corsi di Minivolley che verrano guidati dall’istruttrice Claudia Sapegno. Anche lei annoverata nel nuovo staff tecnico della società. Claudia oltre ad essere stata giocatrice anni fa proprio nella nostra società, da anni come allenatrice si è specializzata nei gruppi giovanili di fascia di età 10-13. Pertanto il suo è stato un “acquisto” mirato e pensiamo possa collaborare positivamente all’interno della ns.società. Ci teniamo a sottolineare come la formazione di questi gruppi avvenga con due” canali”: 1. i progetti scuola portati avanti all’interno dei complessi scolastici dai nostri Istruttori al mattino e “approfonditi” nelle ore pomeridiane 2. “la giornata del Minivolley”. Giunta alla seconda edizione, quest’anno si è svolta il 4 Giugno u.s. presso la palestra Russell di C.so Molise. Ha visto la partecipazione di ben oltre 40 ragazzine, coinvolte dalle ns. Istruttrici in tornei di pallavolo, ma non solo:anche semplicemente giochi di gruppo per sviluppare l’aggregazione e le capacità motorie. Grande soddisfazione e compiacimento da parte dell’intero staff societario nel vedere le tribune della palestra gremite di genitori attenti a seguire i propri figli, molti attivi e partecipi nei giochi, vogliosi di cimentarsi nei vari giochi organizzati. Gadget Avis, merende, medaglie varie sono state il corollario della manifestazione. Tutto questo a dimostrazione ulteriore che la pallavolo rimane uno degli sport più belli in assoluto, per coinvolgimento ed aggregazione, per sviluppo della capacità motorie, per spettacolarità di gioco, emozioni e divertimento.” Il nostro augurio non può essere altro che quello di invitare tutti le giovani a provare almeno una volta questo sport. I genitori di ragazzine dagli 8 anni di età in avanti che volessero ulteriori informazioni sulla nostra struttura territoriale possono contattarci presso la segreteria Avis di via Piacenza che vi metterà in contatto con il responsabile del gruppo pallavolo . NICOLA SGUEGLIA 25 DUE COLONNE DEL PODISMO AVIS TORINESE I l Gruppo Podistico Avis Torino ha ritenuto, in segno d’affetto, dedicare queste poche righe a due carissimi amici, due veri avisini, due grandi podisti, fedelissimi che si sono sempre prodigati e continuano a prodigarsi contribuendo alla diffusione degli ideali della donazione del sangue e della pratica dello sport. Questi sono ...Vincenzo Bevilacqua e Franco Alfonso. Da 34 anni, da quando è nato il Gruppo Podistico Avis Torino fondato da Luciano Penna, ancora oggi sono sulla cresta dell’onda. Tutto il Gruppo Podistico è onorato e fortunato di avere sui campi di gara questi due grandi campioni che con la loro tenacia, il loro sorriso, la loro esperienza illuminano il morale di tutti noi atleti. Grazie amici carissimi Vincenzo e Alfonso. È ovvio che l’augurio più sincero da parte di tutto il gruppo è quello di Avis poste a Mantova Il 15 maggio u.s., il Gruppo Avis Poste ha organizzato, nel clima di collaborazione con il Cral Poste, una gita a Mantova, bellissima città di origine etrusca, che ha visto il suo massimo splendore nel medioevo, sotto la signoria dei Gonzaga. La gita ha comportato la visita al Palazzo Ducale, con la meraviglia “Camera degli sposi” e si è conclusa con la navigazione (nel pomeriggio), su due dei tre laghi che circondano la città, formati da fiume Mincio, per visitare l’oasi protetta del parco naturale del Mincio. IL DIRETTIVO AVIS POSTE continuare a vederci sui campi di gara ancora per tantissime, tantissime, tantissime domeniche per continuare insieme ad onorare i nostri colori sociali, la nostra associazione che noi tutti tanto amiamo l’AVIS. IL GRUPPO PODISTICO 2 6VITA ASSOCIATIVA SIAMO PRESENTI ANCHE IN CONGO N el mese di dicembre una suora missionaria è venuta a raccontarci una bella storia: nella zona interna del Congo, nella foresta, in mezzo a villaggi di capanne, dove la situazione sanitaria è decisamente critica è stato costruito un piccolo ospedale e, cosa molto bella, anche un piccolo Centro Trasfusionale e conseguentemente un gruppo di donatori di sangue. Questa iniziativa ha permesso di far fronte ad emergenze che in precedenza non si potevano risolvere, come trasfusioni in seguito ad emorragie da parto e da incidenti, supporto in particolari interventi chirurgici e gravi anemie conseguenti a malattie. Esisteva però il problema che, date le ri- strettezze economiche, questo Centro Trasfusionale non era dotato di bilance pesa sacche e quindi alcune volte il sangue raccolto non poteva essere utilizzato perché presente in quantità eccessiva o carente, dal punto di vista quantitativo, nella sacca. E allora la religiosa ha chiesto il nostro aiuto, ci ha chiesto se avevamo delle bilance vecchie, non più utilizzate da noi, ma ancora funzionanti da usare presso il suo ospedale, in Congo. Purtroppo, aggiornando il parco bilance, quelle vecchie vengono rimandate alla ditta fornitrice per essere eliminate, per cui non siamo stati in grado di soddisfare la richiesta di aiuto. La Presidenza Avis ha provveduto in merito e mi ha incaricato di contattare la ditta fornitrice per l’acquisto di tre bilance da consegnare gratuitamente alla suora missionaria. Giorni fa ci è arrivata una lettera di ringraziamento dall’ospedale congolese. perché con l’uso delle nuove bilance la situazione era decisamente migliorata e non ci sono più stati scarti di sangue. Ci fa quindi oltremodo piacere il pensare che l’Avis di Torino sia conosciuta in uno sperduto piccolo ospedale dell’Africa e che con il nostro piccolo contributo si riesca ad alleviare la sofferenza di molti ammalati. IGINO ARBOATTI DIRETTORE SANITARIO TESORI DA SALVARE E ntrando in certi magazzini, chiamati per vezzo megastore o iperstore, c’è da restare strabiliati per l’abbondanza e la varietà degli oggetti esposti. Enormi sfilate di televisori, lavatrici, frigoriferi, ferri da stiro, apparecchi fotografici, telecomandi e ogni altro oggetto che in terra si possa desiderare. C’è proprio tutto, meno le casse da morto. È il trionfo della materia che si presenta in mille forme. Lo immaginate uno che in mezzo a quell’universo di oggetti si mette a recitare una poesia di Pascoli o di Carducci? Sarebbe visto come un fantasma del milleottocento, caduto per caso fuori del suo mondo. Eppure tutti quegli oggetti che servono al corpo dell’uomo, dalla testa ai piedi, sono soltanto materia al servizio della materia, utile fin che si vuole, ma soltanto materia che è solo la metà dell’uomo. Tutti i giornali sono pieni di notizie belle o brutte, che sono il prodotto di quella parte dell’uomo che è pensiero, volontà, bontà o cattiveria, che sono realtà diverse dalla materia, che sono cioè l’altra metà dell’uomo. L’uomo volgare è servo della materia: l’uomo nobile è padrone della materia. La forza dell’uomo nobile è la cultura, fondata sul criterio che distingue il bene dal male e mediante le esperienze sue e degli altri arriva alla saggezza. È più facile arredare una casa che arredare una mente. I libri, le poesie, le tragedie, le commedie, i film ci fanno conoscere le esperienze degli altri e sono utili quando sono creazioni di spiriti eletti, nobili, geniali. Questi patrimoni culturali sono appunto i tesori da salvare, da conoscere, da proporre sempre alle nuove generazioni. La cultura greca resta il patrimonio più seguito dagli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, specie dell’occidente. Chi desidera farsi un patrimonio di idee e di valori, ascolta Omero, Esodo, Alceo, Saffo e Anacreonte, Esopo. Eschilo, Sòfocle ed Euripide, la satira mordace di Aristofane, la storia di Eròdoto, la filosofia dei maestri perenni Socrate, Platone, Aristotele. A qualcuno questo invito può sembra- re ingenuo, perché legato ad una cultura tanto lontana nel tempo; ma bisogna ricordare il recente consiglio di Papa Benedetto che ha affermato “occorre ellenizzare la cultura”, cioè tenere conto dei valori perenni scoperti dalla cultura greca, passati in quella romana e infine armonizzati col messaggio cristiano per opera di S. Tommaso. Vi sono delle scoperte come quella del fuoco e della ruota che hanno valore perenne, come vi sono scoperte sulle leggi del pensiero, della logica, del rispetto delle leggi di natura che hanno valore perenne. Questi sono i tesori da salvare, per guardare la tecnica col rispetto dovuto, ma anche col limite che l’uomo saggio deve dare alla tecnica, perché non si rattristi per la mancanza dell’ultimo telefonino, e soprattutto perché voglia usare tutta la tecnica, compresa quella atomica, solo a servizio del bene. CORRADO CAMANDONE Sito internet: http://taicc.interfree.it 2 7 STORIA DI ALTRI TEMPI LETTERE COME CAMBIA IL MONDO! L’ amico Pietro Lardone, presidente dell’Avis Comunale di Vinovo ha rinvenuto nell’archivio storico la lettera circolare n° 91, datata 25 agosto 1941 che il Ministero dell’Agricoltura e delle foreste inviò a tutti i Podestà (oggi Sindaci) dei comuni italiani avente per oggetto: Razione supplementare ai donatori di sangue. Eccone il testo ... Molti dei nostri lettori non ci crederanno, ma allora era proprio ... un altro mondo! Un ringraziamento a Lardone per averci informato. SANDRO FISSO Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste Sezione Provinciale per l’Alimentazione TORINO Prot. n° 14692 – Circ. n° 91 Torino, 25 Agosto 1941 – XIX OGGETTO: Razione supplementare ai donatori di sangue. A tutti i Podestà della Provincia di Torino Il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste ha disposto che ai donatori di sangue siano concessi supplementi di generi da minestra, di grassi e di carne, sta- VIAGGIO A PRAGA A grande richiesta l’Avis comunale con oltre 50 partecipanti è tornata nella capitale ceca. Praga meravigliosa città, con un fascino particolare, una certa magia è presente ovunque, nelle sue vie, nelle sue chiese, nei suoi ponti, nel grande fiume la Moldava che l’attraversa e l’abbellisce. E poi come non ricordare – in mezzo alla città c’è una piazza – con il Municipio e una torre, al centro un orologio astronomico che allo scoccare delle ore, tutti a bocca aperta, perché inizia la processione di personaggi e anche la morte con la sua campanella può divertirci, però non bisogna dimenticare il messaggio che vuole trasmetterci. bilendo che sia loro fatto il trattamento previsto per i casi di anemie gravi. La concessione del supplemento deve intendersi subordinata alla richiesta prescritta, presentata dall’interessato all’Ufficio Annonario Comunale, corredata da certificato, dal quale risulti che il richiedente abbia già donato il suo sangue in epoca non anteriore a quindici giorni. La concessione potrà essere fatta – per ogni donazione di sangue – per un periodo massimo di quindici giorni dalla data della donazione stessa e per i quantitativi corrispondenti e cioè: gr. 500 di generi da minestra, gr. 400 di grassi, gr. 2700 di carne. I Comuni dipendenti ne prenderanno nota per aderire ad eventuali richieste. IL DIRETTORE (DOTT. L. GOVERNA) DOPO LE FERIE... ATTENZIONE RIEPILOGO DELLE SOSPENSIONI PER CHI RIENTRA DA VIAGGI ALL’ESTERO SOSPENSIONE DI 6 MESI per chi rientra da paesi a rischio Malaria: (es. Africa, India, Sud America, ecc.). SOSPENSIONE PER 1 MESE per chi rientra da un paese extracontinente Europeo (USA, Canada, ecc.). SOSPENSIONE PER 28 GIORNI (limitatamente da Luglio a Novembre) per chi rientra da: Romania, Ungheria, Russia e Grecia (solo da Macedonia) per endemia di West Nile virus. Per chi avesse dubbi prima di presentarsi per la donazione contatti le nostre segreterie. 2 8VIAGGI INTORNO AL MONDO CELEBRIAMO IL DECIMO COMPIVIAGGIO DI RENZO ED IRINA C on Renzo ed Irina condividiamo grandi ricordi, con noi dal 2001 hanno partecipato ad alcuni tra i più difficili ed affascinanti viaggi che negli anni abbiamo proposto ed accompagnato per l’Avis: l’Indonesia tribale di Sulawesi nel 2001; l’Australia del 2002 risolta a tratti su potenti fuoristrada che ci consentirono l’attraversamento di grandi riserve aborigene; il primitivo Laos nel 2003 dove è successo di doversi sfamare con zuppa di “scoiattolo”, l’India centrale del Maharashtra, dei Sadù e degli ermetici luoghi sacri nel 2004; in Mongolia con la Transiberiana dalla Russia, in un tour fuoristrada attraverso lo sconfinato deserto del Gobi dormendo nelle tipiche tende di pelo di cammello nel 2006; in Cambogia e Vietnam nel 2007… oltre a qualche viaggio più confortevole come un soggiorno a New York nel 2002; Boston, Chicago e Niagara nel 2005 e nello stesso anno la Cina e per concludere un tour on the road dei Grandi Parchi USA nello scorso giugno come testimonia la fotografia ripresa all’ Arches Park nello Utah. A Renzo ed Irina va un Grazie da parte nostra per la compagnia ed il buonumore e l’augurio di altri 100 viaggi…. con noi naturalmente. UN RICORDO DEL TOUR ON THE ROAD DEI GRANDI PARCHI USA Un itinerario affascinante attraverso il Colorado, South Dakota, Wyoming, Montana e Utah. L’allegro gruppo ritratto al Parco Nazionale di Yellowstone davanti ad uno dei tanti Geyser che non smettono di sorprendere. Da sinistra: Gianfranco Barabino, Donato Carella, Fulvio Capone, Paola Mottura, Valter Novara, Luciano Mignacco, Maide Rosa, Renzo Casa, Irina Guidetti, Carlo Nozzoli, Maria Bruna Locatelli, Greta Capone, Marina Fisso, Teresa Toscano, Luciana De Matteis, Marisa Abate e dietro l’obiettivo Gianni Benazzo Le fotografie sono tratte dall’archivio di Gianni e Marina 2 9VIAGGI INTORNO AL MONDO L’AVIS A MONACO DI BAVIERA PER IL PONTE DELL’IMMACOLATA L a splendida città tedesca, capitale della Baviera, accoglierà i nostri passi in un momento in cui si veste di luci e di stelle, aggiungendo al suo fascino quel folklore, quelle atmosfere natalizie che attirano turisti da tutto il mondo. Partenza giovedì 8 dicembre da Caselle, per uno dei più “luccicanti” week-end che può offrire l’Europa. Non solo luci e mercatini ma anche il famoso Deutsches Museum, il Museo della Scienza e della Tecnica; il Palazzo di Nymphenburg , residenza della Famiglia Reale di Baviera; il Giardino Inglese, celebre parco al centro della città; la Cattedrale di Nostra Signora, ricorda- ta per le sue caratteristiche torri gemelle sovrastate da cupole in ottone a forma di cipolla; il Carillon della Torre dell’Orologio del Municipio…. e tante altre curiosità che scopriremo assieme. Torneremo a Caselle la domenica 11 dicembre. Il costo è di 520 € + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 200 € da versare al momento dell’iscrizione. I posti a disposizione sono soltanto 18. Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: sabato 3 settembre alle ore 10,30 e domenica 18 settembre alle ore 10,30. IN NOVEMBRE CON L’AVIS IN AUSTRALIA A ncora qualche posto disponibile per il tour Australiano con partenza il 4 novembre da Malpensa e ritorno il 25. Tre settimane in auto, con due passaggi aerei, con inizio a Perth, punto di partenza per soddisfare le curiosità circa la Costa Occidentale, famosa per le spiagge bianche, per i delfini che arrivano a farsi accarezzare quasi sul bagnasciuga. All’interno, nell’Outback del Northern Territory, tra i canguri di Alice Springs, per affondare nell’assoluto rosso del grande monolito di Ayers Rock, i Monti Olgas, il King Canyon…. A Sydney quale punto di partenza per il bel viaggio verso Melbourne (città dalla quale torneremo in Italia), con soste a Phillip Island per la straordinaria Parata dei Pinguini che ogni sera tornano dall’Oceano per dormire in terraferma nei loro nidi; ai Dodici Apostoli, percorrendo la Great Ocean Road, una delle strade più antiche dell’Australia…. Un viaggio che lascerà senz’altro ricordi indimenticabili, inseriti in un gruppo di una ventina di partecipanti, una famiglia allargata che ci consentirà oltre all’agilità di spostamento anche belle relazioni interpersonali. Il costo è di 3850 € + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da versare al momento dell’iscrizione. L’ultima riunione informativa tenuta ULURU, il rosso monolite sacro agli aborigeni divenuto simbolo dell’Australia (Foto dall’archivio di Gianni e Marina) da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriveranno il viaggio sarà:domenica 4 settembre alle ore 10,30. NEL FIABESCO RAJASTHAN IN FEBBRAIO D ue settimane in una delle più pittoresche e popolari regioni dell’India: la terra dei Maharaja e dei loro favolosi palazzi, dei colori, dei gioielli, degli elefanti e dei cammelli…. un tour affascinante ed indimenticabile che ricalca il primo “storico” viaggio per l’Avis nel 1996. Il tour avrà inizio a Delhi, l’animatissima capitale indiana, per proseguire verso Agra ed il suo famosissimo Taj Mahal divenuto uno dei simboli nazionali per la tenera storia d’amore che ne ha ispirato la costruzione. Jaipur, la città rosa, con l’indimenticabile Palazzo del Vento e la città abbandonata di Amber; la città sacra di Pushkar per osservare l’incredibile pellegrinaggio di interi villaggi; la romantica Udaipur, città della pittura tradizionale; Jodhpur , la città azzurra…. ed infine le due perle del deserto del Thar: Bikaner e Jaisalmer per un tuffo in una realtà tribale ai confini dell’immaginario. Il costo è 2150 € + tasse aeroportuali, il primo acconto è di 300 € da versare al momento dell’iscrizione. Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativa tenuta da Donna con ornamenti tribali Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà il viaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi: domenica 23 ottobre alle ore 10,30 e domenica 4 dicembre alle ore 10,30? IN MARZO USA ON THE ROAD: Un ambiente porticato del Forte RosDA MIAMI so di Delhi A NEW ORLEANS I dettagli del tour saranno pubblicati sul prossimo numero del Corriere Avis. SOGGIORNO DI UNA SETTIMANA A NEW YORK, LA CAPITALE DEL MONDO Come di consueto da 12 anni si ripropone il soggiorno a New York. I dettagli del soggiorno saranno pubblicati sul prossimo numero del Corriere Avis. Per maggiori informazioni è inoltre possibile consultare il sito www.gianniemarina.com o contattarci all’indirizzo [email protected] 3 0VITA ASSOCIATIVA AVIS COMUNALE TORINO: COMUNICARE IN MODO NUOVO I l 2011 è un anno veramente importante per il profondo rinnovamento che Avis Comunale Torino sta attuando in una direzione completamente nuova, rivolta in particolar modo ai futuri donatori ed ai giovani. Dal 2006 Avis Torino e l’Agenzia Newton I.C. collaborano a stretto contatto per lo studio e la realizzazione delle Campagne Pubblicitarie per il Corriere e per le affissioni nelle diverse circoscrizioni, nella metropolitana e nelle reti urbana ed extraurbana della Città di Torino. Nello stesso anno è stata ideata la prima campagna pubblicitaria “Basta un attimo”: sicuramente tutti ricorderete la mano con impugnato un cronometro analogico a voler sottolineare l’importanza di un attimo della nostra vita dedicata alla donazione di sangue. Da allora la stretta collaborazione con il Vicepresidente, Graziano Cestino, ci ha consentito di sviluppare idee innovative per “svecchiare” l’immagine dell’associazione pur rimanendo nel solco della tradizione dell’Avis Torino, avendo come scopo, anno dopo anno, quello di parlare alla coscienza delle persone ed al loro cuore. Dal 2006 ad oggi sono state realizzate ben 14 campagne per AVIS che hanno voluto dare un contributo sempre maggiore all’importante tema della donazione del sangue. In 5 anni abbiamo parlato di tante persone: ricordo la campagna “La vita da salvare è più di una” con l’immagine di una donna incinta oppure “Dimenticato qualcosa?” dove la valigia “della donazione” veniva dimenticata in mezzo alla strada. Io stesso, ideatore delle campagne, sono giunto in Avis grazie al senso civico che la mia famiglia ha saputo trasmettermi; appena maggiorenne sentii il bisogno di diventare donatore per aiutare il prossimo; sentivo di dover fare qualcosa, nel mio piccolo, per aiutare chi avesse avuto bisogno di sangue a causa di un incidente o di una operazione. Conoscendo bene l’argomento trattato posso dire che in ogni campagna, studiata e sviluppata con lo staff dell’agenzia, c’è molto di me e del mio modo di vedere il mondo e l’immensa speranza che nutro verso il futuro ed i giovani. Pensandoci bene, la donazione è un gesto dietro al quale vive un intero universo di concetti, come l’amore incondizionato per la vita, che sia la propria o quella degli altri. La mission che mi sono prefissato fin dall’inizio della collaborazione con AVIS è di trasmettere, con metafore ed immagini semplici, concetti spesso complessi e spunti di riflessione per chi non ha ancora pensato di donare il sangue almeno una volta nella vita. Per questo motivo, negli ultimi anni, mi sono soffermato ad analizzare il target giovanile. I ragazzi sono bersagliati da così tante informazioni che spesso non hanno neppure il tempo per soffermarsi a capire ed a cogliere il vero significato di tutto quello che li circonda. A mio avviso la società moderna non aiuta questi giovani uomini e donne ad integrarsi né fornisce loro strumenti idonei a farlo: uno di questi può essere proprio la solidarietà. In comunicazione è importante il messaggio che si intende trasmettere, ma bisogna valutare attentamente anche il mezzo con il quale farlo. Per rimanere al passo con i tempi, l’Avis Torino ha ci ha commissionato lo studio e la realizzazione di un nuovo sito web completamente rinnovato nella veste grafica e nei contenuti. Visitandolo all’indirizzo www.avistorino.it potrete notare come il nuovo layout grafico permetta di visualizzare nella home page tutte le NEWS informative in merito agli eventi ed alle manifestazioni dell’associazione. Inoltre potrete sfogliare, stampare e scaricare tutti gli ultimi numeri del CORRIERE AVIS. Vi invito anche a visitare la GALLERIA FOTOGRAFICA, l’AREA GIOVANI ed il CALENDARIO PRELIEVI. Pensando all’ interattività del nuovo sito, abbiamo collegato ad esso tutti i cinque profili Facebook. Inoltre è possibile iscriversi alla NEWSLETTER per ricevere informazioni sulle varie attività della Comunale di Torino. Concludo invitandovi a visionare le campagne Avis realizzate dall’Agenzia Newton per il 2011 nella sezione CAMPAGNE: – DONATORI D’ITALIA GRAZIE! – LA VITA NON E UN GIOCO – NON PRENDERLA ALLA LEGGERA. Oramai le vacanze sono alle porte e pertanto non mi rimane che ringraziare tutti Voi per il supporto che date e darete all’Associazione e ricordate ad amici e parenti che diventare donatore arricchisce se stessi e chi vi sta vicino. Buone Vacanze! RENATO LECCA – NEWTON I.C. 3 1 A BASSA VOCE ALIMENTAZIONE E SALUTE Una buona condizione di salute non può prescindere da una sana alimentazione A limentarsi correttamente – adottando una dieta sana, appropriata all’età, alla struttura fisica e al dispendio energetico quotidiano – è una condizione essenziale per mantenersi in buona salute. In Italia, come in molti altri paesi industrializzati, si fa un gran parlare di alimentazione, per moda, per abitudine o per ragioni commerciali più che per vero interesse personale, dal momento che la stragrande maggioranza degli italiani, convinta com’è di alimentarsi correttamente, continua a nutrirsi come ha sempre fatto. Infatti, solo un italiano su cinque, con l’avanzare dell’età, muta in meglio le proprie abitudini alimentari, mostrandosi più attento a ciò che mangia. D’altronde anche gli esperti del settore, nutrizionisti e dietologi, non aiutano molto. Sono prodighi di consigli per ciò che concerne i valori calorici e nutrizionali, ma non fanno cenno alcuno sulla qualità degli alimenti che introduciamo quotidianamente nell’organismo, tralasciando così di dare il giusto rilievo a un problema tanto importante quanto trascurato. Tra entropatia e sintropatia Il progresso industriale, se da un lato ha portato benessere e migliori condizioni di vita, dall’altro ha creato in tutte le più moderne società innumerevoli forme di inquinamento (dell’aria, dell’acqua, del suolo, del cibo) che aggrediscono il nostro organismo intossicandolo e logorandolo anzitempo. Alcuni, con cinismo, diranno che è il prezzo da pagare al progresso; altri, più fatalisti, spiegheranno che così va la vita, imputando il problema non già all’inquinamento dell’ambiente e degli alimenti, ma all’entropia, ossia a quel naturale processo di trasformazione (energetica, biologica e fisica) attraverso il quale tutto ciò che esiste (sistemi semplici, complessi, organici e inorganici) si deteriora e si degrada, volgendo prima al decadimento, poi alla totale disgregazione. La ragione, come sempre, sta nel mezzo. L’essere umano, come si sa, fa parte di un sistema universale in continuo di- venire. Ora, quando nel nostro organismo non possono più avvenire determinate “trasformazioni” (le funzioni vitali coordinate) che garantiscono la prosecuzione della vita, ecco che l’entropia, raggiungendo il suo massimo grado, completa l’opera di degradazione impedendo alla nostra parte fisica di mantenersi in vita. A quel punto il corpo cessa di vivere e muore. Pur tuttavia, anche da cadavere continua a trasformarsi – prima con la distruzione dei tessuti e la putrefazione microbica, poi con la decomposizione, quindi con la scheletrizzazione e la mineralizzazione – per potersi riconsegnare totalmente alla natura. Queste trasformazioni confermano che in natura “nulla si distrugge,tutto si trasforma”. Essendo, dunque, dotati di un corpo che non è immortale, a un certo punto della vita inizia la decadenza (entropia), ben evidenziata dalla curva della nostra condizione biologica e fisica che, da ascendente (di crescita), diventa discendente (di senescenza e di degradazione). Questo nuovo stato biofisico fa si che i legami tra le diverse cellule – legami che nella fase iniziale della vita hanno consentito al corpo di differenziarsi e di articolarsi nella sua complessità – comincino lentamente a deteriorarsi. La conseguenza è che l’apporto funzionale di alcune di queste cellule verso le altre diventa insufficiente, quando non addirittura negativo. E così quella singola cellula, quel tessuto, quell’organo, quell’apparato, non più alimentati e energizzati nella misura necessaria, si deteriorano e iniziano a funzionare male, facendo funzionare male anche altre cellule, altri tessuti, altri organi, altri apparati. Il decadimento procede in progressione geometrica e gli apporti energetici controbilanciano sempre meno e sempre peggio le necessità fisiologiche dell’organismo. A un certo punto questa condizione diventa irreversibile: l’entropia ha raggiunto il suo acme e perciò si muore. Tuttavia, prima che ciò accada, è possibile intervenire cercando in qualche modo di arrestarla. In effetti, nell’ordine naturale delle cose non esiste solo l’entropia, che è il movimento involutivo di contrazione, degradazione e dissolvimento, ma anche la sintropia, che è il movimento opposto e complementare, quello evolutivo, di crescita, espansione e sviluppo. E se l’entropia conduce necessariamente alla morte, 3 2 A BASSA VOCE la sintropia alimenta invece la vita. Un esempio di questo meccanismo vitale ci viene, oltre che dai processi omeostatici e immunitari, anche dal metabolismo, ossia da quel complesso di reazioni chimiche che consente al nostro organismo di autorigenerarsi quotidianamente e di vivere. Nel processo metabolico è, infatti, presente sia la fase catabolica (entropica), di “consumo”, che utilizza le risorse cellulari per trasformarle in energia e calore; sia la fase anabolica (sintropica), di “recupero”, per mezzo della quale l’organismo assume dall’esterno le sostanze nutritive che poi trasforma per ricostituire l’energia consumata. Ed è proprio l’insieme di queste due fasi che permette all’organismo di vivere e svilupparsi. Infatti, se non si “mangiasse”, se non ci fosse l’apporto energetico del cibo (sintropia), non si potrebbe ricostituire l’energia consumata e dopo poco tempo l’organismo cesserebbe di vivere a causa dell’entropia. Ora, non potendo come esseri umani eludere la morte, possiamo però procrastinarla, adottando alcune semplici precauzioni sintropiche (alimentazione, miglioramento dello stile di vita e dell’ambiente in cui si vive, prevenzione sanitaria, atteggiamento mentale e motivazione) che sono in grado di agire sulla velocità dell’entropia, rallentandola. L’approccio sintropico del cibo Da alcune indagini di mercato condotte nel giugno 2011, si ha conferma che la crisi economica, presente da tempo nel nostro Paese, morde ancora forte ed è ben lungi dall’esaurirsi. I bilanci familiari, in rosso, fanno segnare una riduzione non soltanto della spesa per alcuni beni voluttuari, ma anche per l’acquisto di alimenti. Il 65,3% dei nuclei familiari compra meno cibo e il 13,6%, per poter far tornare i conti, è costretto a disinvestire sul bene più prezioso, la salute, acquistando alimenti di bassa qualità. In un simile contesto, ogni argomentazione sul cibo rischia di apparire inopportuna e superflua. “Dimmi cosa mangi e ti dirò quanto vivrai” è il motto che ben compendia il concetto di quanto sia importante per la nostra salute saper scegliere quello che introduciamo quotidianamente nel nostro organismo. Non a caso gli esperti di tutto il mondo sono concordi nell’affermare che un’alimentazione sana (sintropica) – accompagnata da uno stile di vita sobrio e salutare – è in grado di dare benessere e di allungare notevolmente la durata della vita, tanto più se ci si nutre correttamente sin da bambini. È stato, infatti, accertato che un’alimentazione scorretta (entropica) – troppo ricca di proteine, grassi insaturi e zuccheri raffinati – è uno fattori che più minano la nostra salute perché crea le premesse organiche per quelle disfunzionalità che sono all’origine di numerose malattie. Acqua e cibo, offrendo un elevato apporto sintropico, sono essenziali alla vita umana, e senza di loro non dureremmo a lungo. Nutrirsi male e in fretta, mangiare troppo o troppo poco, sono comportamenti assai dannosi che incidono pesantemente sullo stato di salute e sulla qualità della nostra vita poiché vanno ad alterare quei delicati equilibri ormonali che garantiscono la perfetta efficienza di tutti i nostri sistemi vitali, compreso quello immunitario. Recenti studi fatti da gruppi di ricercatori di Paesi diversi, hanno confermato che gli individui obesi o in soprappeso sono predisposti più di altri a soffrire di infezioni, ipertensione, diabete e disturbi cardiocircolatori, le cui presenze a livello organico sono tanto più rilevanti quanto più elevata è la quantità di adipe (massa grassa) presente nel corpo. Discorso analogo può essere fatto per le persone malnutrite o sottopeso che, pur vivendo situazioni diverse, corrono rischi altrettanto gravi presentando pericolose disarmonie omeostatiche e immunitarie. Massima attenzione, dunque, a “come si mangia” e a “quanto si mangia”. Esiste, però, un altro problema che riguarda il cosa si mangia. Pur non menzionando la miriade di veleni introdotti volontariamente nel cibo da quei “terroristi della salute” che sono gli adulteratori e i sofisticatori alimentari, anche chi abitualmente cerca di nutrirsi correttamente evitando i cibi “spazzatura” (tutti fortemente entropici) – merendine, patatine, hamburger, snack, cornetti, biscotti e tutti quei prodotti dannosissimi per la salute, contenenti notevoli quantità di grassi saturi e idrogenati – deve, comunque, fare i conti con la modesta qualità degli alimenti che introduce nel corpo, i quali sono molto spesso carenti di sostanze nutritive importanti. La questione, per nulla secondaria, coinvolge non soltanto l’intera catena agroalimentare, ma anche l’ambiente in cui viviamo. Le cause sono note a tutti, ma nessuno sembra preoccuparsene. Cosa mettiamo nel piatto? Una delle differenze sostanziali tra le moderne società industrializzate e le antiche comunità contadine è rappresentata proprio dalla lista degli elementi che consideriamo “cibo”. Per i nostri antenati il cibo proveniva in modo diretto ed esclusivo dalla Terra, che – essendo assai fertile, non inquinata e ricca di sostanze organiche e inorganiche – garantiva un ottimo apporto nutrizionale. Oggi non è più così a causa sia dello sfruttamento intensivo dei terreni che, non lasciando tempo alla rigenerazione, li rende carenti di costituenti organici e di minerali (calcio, ferro, zinco, magnesio, potassio, selenio…), sia delle tecniche di produzione agricola su scala industriale che, oltre ad avvelenare terra e aria con un massiccio impiego di prodotti chimici, trasformano il cibo in alimenti che non saziano, essendo privi di sostanze nutritive importanti. Ma c’è di più. Quando si coltivano piante e ortaggi destinati all’alimentazione, si fa largo uso di insetticidi, ratticidi, fungicidi, anti- 3 3 A BASSA VOCE crittogamici, fertilizzanti sintetici a base di petrolio, diserbanti e una grande quantità di altre sostanze tossiche entropiche che, oltre ad avere pesanti effetti negativi sulla salute di animali ed esseri umani, inquinano il terreno in profondità, distruggendo miriadi di microrganismi e insetti utilissimi sia alla fertilità del suolo che alle proprietà organolettiche delle stesse colture. Tutto ciò a causa di una legislazione troppo permissiva che, per connivenza e cecità, lascia ampi spazi a comportamenti dissennati se non addirittura criminali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: da decenni agricoltori e allevatori, avendo a cuore solo il profitto, producono alimenti di bassissima qualità, per nulla nutrienti, ma in compenso, quando non tossici, sicuramente poco salutari. La vicenda del “batterio killer”, l’escherichia coli, – la più recente epidemia alimentare in ordine di tempo dopo i “manzi agli ormoni”(1988), la “mucca pazza” (1994), la “diossina” (1998), l’“afta epizoica” (2001), la “peste suina” (2002), l’“aviaria” (2003-2008), l’“influenza suina” (2009), le “mozzarelle blu” (2010) – è illuminante. Dopo aver seminato panico e morte in mezza Europa, a distanza di tre mesi dall’inizio dell’epidemia, non si conoscono ancora le cause che l’hanno provocata. Le ipotesi formulate, tanto approssimative quanto surreali, lasciano dubbi sull’efficienza di diversi centri di ricerca e sulla competenza di numerosi esperti in materia. La messa al bando ha dapprima riguardato cetrioli, pomodori e insalata, poi i salami di cervo, quindi fagioli e germi di soia, successivamente carni e semi, fino alle più recenti e più verosimili ipotesi di contaminazione di acqua e suolo. Insomma, si è tirato in ballo tutto – colpevolizzando anche l’agricoltura biologica – pur di trovare un capro espiatorio che ancora non c’è. Gli americani, attenti spettatori della vicenda, si sono dimostrati più seri e realistici di noi europei. Negli Stati Uniti – ha ricordato alcuni giorni fa Nicholas Donabet Kristof, autorevole editorialista del New York Times, vincitore di due premi Pulitzer – ogni anno 325mila persone vengono ricoverate a causa di malattie provocate da ciò che avevano mangiato. E, di queste, 5mila muoiono. Rapportando questi dati al tempo, si può affermare che negli USA il cibo uccide, accelerando i processi entropici, una persona ogni due ore. Da noi non esistono analoghi riscontri: tuttavia si può ragionevolmente ritenere che la situazione non sia molto diversa. Kristof, a conclusione della sua esposizione, ha sollecitato maggiori controlli su tutta la produzione alimentare, sottolineando l’urgente necessità di un minor utilizzo in zootecnia di prodotti chimici e antibiotici, somministrati agli animali per farli crescere di più e in fretta. Non si può dargli torto, dal momento che più della metà della produzione mondiale di antibiotici viene utilizzata proprio negli allevamenti zootecnici, creando, tra l’altro, il terreno adatto alla crescita di batteri sempre più aggressivi e farmaco-resistenti. Vi siete mai chiesti che latte può dare o che carne può avere una mucca immobilizzata in uno spazio strettissimo, costretta a nutrirsi forzatamente, immersa nel liquame dei propri escrementi e alimentata con concentrati di ormoni, antibiotici e mangimi transgenici? Se questa è la zootecnia, l’agricoltura non sta meglio. La maggior parte degli agricoltori, interessati esclusivamente alle dimensioni e all’aspetto dei prodotti, provvede a “gonfiarli” artificialmente con tutto ciò che la chimica propone e nello stesso tempo fa di tutto per tenerli lontano dagli insetti – anche da quelli non nocivi – affinché non subiscano danni esteriori. Errore madornale, anche perché quando gli insetti si posano sulle foglie di una pianta o di un ortaggio, rilasciano diverse sostanze nutritive tra cui la chitina – presente nel loro scheletro, in quello dei crostacei e nelle pareti cellulari di funghi e batteri – che ha parte attiva nel sistema immunitario vegetale e animale. Non per nulla viene usata – insieme a un suo composto, il chitosano – per la purificazione delle acque, per la stabilizzazione di alimenti e anche nell’industria farmaceutica, avendo pure la proprietà di accelerare il processo di guarigione delle ferite di animali e umani. Per questa ed altre ragioni le tecniche più avanzate di coltivazione biologica prevedono l’utilizzo di lombrichi per fertilizzare il terreno, di coccinelle per eliminare afidi e parassiti dalle piante e di un ampio corollario di altri strumenti e prodotti naturali la cui provenienza organica dovrebbe salvaguardare sia la qualità delle colture, sia la salute evitando danni ed effetti collaterali indesiderati. Quando, invece, si utilizzano prodotti chimici per le finalità più diverse, queste sostanze tossiche vengono immediatamente assorbite da piante e vegetali, col risultato di intaccare gravemente la catena alimentare, provocando danni permanenti a persone e animali che le consumano. Tutti i contaminanti presenti negli alimenti – tra cui anche piombo, mercurio, cadmio e arsenico – e le altre innumerevoli sostanze nocive ingerite con il cibo, intossicano l’organismo umano producendo pesanti effetti organici che, accumulandosi nel tempo, danno origine a tumori e a numerose altre gravi malattie. Se a ciò si aggiungono i guasti derivanti dai normali processi di lavorazione industriale che privano questi martoriati alimenti delle poche sostanze nutritive che ancora riescono a contenere, il quadro è completo, e oltre al danno di comprare alimenti scarsamente nutritivi, c’è anche la beffa della loro tossicità. Ma gli alimenti non dovrebbero servire a mantenerci in vita, contrastando l’entropia? ELIO BLANCATO (5 - CONTINUA) 3 4 L’ANGOLO DELLO PSICOLOGO L’ A N G O L O DELLO PSICOLOGO Il peso della lontananza Salve. È da tempo che pensavo di scriverle per via di un problema che mi assilla e che fino ad oggi non ho avuto il coraggio di rendere in qualche modo pubblico. Vivo l’inizio della settimana come un tormento e vorrei che arrivasse subito venerdì sera per potermi rilassare e per poter finalmente riabbracciare la mia ragazza che lavora tutta la settimana a Trieste. Il lunedì è per me insopportabile: non sento quasi mai la sveglia e devo poi correre come un pazzo per non arrivare in ufficio in ritardo. Trafelato, un po’sudaticcio e molto incazzato, lavoro svogliatamente, assorto nei miei pensieri, ripensando ai chilometri che mi separano da lei e ai lunghi giorni che dovrò trascorrere da solo o in compagnia di qualche collega sfigato come me. Il problema è che non riesco a sopportare in alcun modo la sua lontananza: mi sento lacerare dentro, mi manca il respiro ed è come se con lei se ne andasse via parte di me. Anche lo sport non mi è di grande aiuto. Dovrebbe aiutarmi a scaricare la tensione, ma non è così perché dopo averlo praticato mi sento Risponde Ivan Blancato psicologo clinico e-mail: [email protected] oppure telefonare alla Redazione Avis - tel. 011/613341 stanco, ma più triste di prima. Di solito, il giovedì mattina, avvicinandosi la fine della settimana, ritorno ad essere avvicinabile, perché so che mancano poche ore al suo rientro. C’è qualcosa in me che non va? Sono forse caratterialmente fuori norma? Lei, cosa ne pensa? Grazie. LETTERA FIRMATA (TORINO) Tempo addietro una lettrice aveva manifestato un problema analogo al suo, riferibile in parte alla solitudine, in parte ad un tipo di vita sociale non del tutto soddisfacente e, forse, in parte anche ad alcuni tratti caratteriali fortemente correlati ad una qualche forma di ansia da separazione. Dai pochi dati fornitimi, non saprei dire se lei è una persona che mal sopporta i cambiamenti oppure se si sente insicuro (e poco tollerante) solo quando sa di non avere a portata di mano i suoi “punti di riferimento” affettivi più importanti. Non parla della sua famiglia, ma solo di generici amici e di qualche “collega sfigato” di cui sembra non gradire molto la compagnia; da quanto scritto, posso formulare solo delle supposizioni. A parer mio, all’origine di questo meccanismo emotivo-relazionale potrebbe esserci una profonda insicurezza che la spinge a instaurare rapporti caratterizzati da una sorta di dipendenza affettiva, resa ancora più salda e forte dalla forzata lontananza. Il fatto poi che lei stia male – se è vero quanto ha scritto – potrebbe essere riferito ad una forma inconscia di possesso nei confronti della persona amata che, essendo da lei lontana, si pone di fatto al di fuori di ogni sua possibilità di controllo. Mi permetto di suggerirle di provare a vivere la realtà quotidiana per quello che è, cercando di trarre piccole gratificazioni e gioie anche nei primi giorni della settimana, quelli per lei più bui. Per fare questo, dovrebbe cercare armonia ed equilibrio dentro di sé, dando un nuovo valore alle persone e alle cose che ha (amici, colleghi, lavoro, sport), mentre lei invece tende a sottolineare le cose che non ha e le persone che le mancano. Sicuramente vedere la propria amata soltanto due giorni la settimana non è molto, ma con i mezzi di comunicazione oggi a disposizione potreste provare a riorganizzare il vostro rapporto in modo da sentirvi reciprocamente più vicini. La lontananza, se da un lato può essere un peso non facilmente sopportabile, dall’altro può rappresentare, se sapientemente coltivata, la fiamma vivace dell’amore. 3 5 ARTE LE MOSTRE E GLI ARTISTI MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA Al Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” sono aperte una serie di mostre che documentano gli aspetti, le tradizioni, le trasformazioni dei villaggi alpini. Sino al 20 novembre è possibile visitare la rassegna “I villaggi alpini” realizzata in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. In particolare, l’esposizione, curata da Alessandro Pastore, richiama l’attenzione sulle grandi esposizioni che nel tempo hanno allestito sezioni dedicate alle borgate di montagna, agli edifici ispirati alle diverse località, alla vita quotidiana, in una sorta di percorso che mette in evidenza gli elementi rappresentativi e l’identità di un Paese. Si possono così vedere immagini, documenti, cimeli, che permettono di approfondi- re la conoscenza intorno all’evoluzione della rappresentazione delle Alpi attraverso la riproposizione dei suoi villaggi, come si può anche cogliere nel catalogo della collana “Cahier Museomontagna”, con testi di Luigi Gaido, Silke Haps e Alessandro Pastore. La visita al Museo prosegue con la mostra “Le Alpi e l’unità nazionale, trasformazioni e mutamenti”, curata da Enrico Camanni e Annibale Salsa, con il coordinamento di Aldo Audisio e Marco Ribetti. Completamente realizzato con materiale delle collezioni del Museo e della Biblioteca Nazionale CAI, questo appunta- LIBRI F ilosofo e germanista, Anacleto Verrecchia ha pubblicato il libro “La stufa dell’Anticristo” nella collana “La Torre d’avorio” delle Edizioni Fogola. Dopo il precedente volume “Vagabondaggi culturali” del 2008, questo nuovo impegno letterario propone un ulteriore ed affascinante viaggio intorno alla natura, al mondo classico, a una limpida scrittura accompagnata da un suggestivo disegno di Ottavio Mazzonis. Del poeta Nevio Nigro è uscita in libreria la silloge “Possiedo la tua assenza”, Crocetti editore, 2011. Dalla prima raccolta del 1976, la sua esperienza si è approfondita attraverso una continua indagine sul valore dell’esistenza, dell’amore, dei sentimenti: “Torneranno/ col sole/ parole d’amore./ Incanteranno i silenzi/ e le cose./ L’eterno desiderio/ si spegnerà/ nell’alito della vita./ Solamente respiro”. E ancora “Nell’ombra che provo./ Io piano ti seguo”. A.MIS. mento si apre con un panorama della catena alpina, con una “focalizzazione della figura di Quintino Sella” e la ricostruzione di un posto di confine sulle Alpi. Sequenze di film, fotografie, manifesti, volumi preziosi, oggetti, vie di comunicazione, turismo, costituiscono altrettanti momenti di un’esperienza sicuramente straordinaria, tanto che “dopo il 1861 scalare le cime delle Alpi sottraendole alla supremazia britannica equivaleva a “rifare” pacificamente l’Italia e gli italiani”. Museo Nazionale della Montagna, Piazzale Monte dei Cappuccini 7, orario: 919, lunedì chiuso, sino al 20 novembre, tel. 011/6604104. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI L’ampia programmazione del Museo Regionale di Scienze Naturali propone per la fine di settembre la mostra personale di Gaetano L’Abbate intitolata “Plus ultra”. Curato da Elisabetta Tolosano, l’incontro con il pittore pugliese si snoda attraverso sei sezioni unite dal tema del “Paesaggio”. Si passa, quindi, dalle “Porte”, tra fotografia e pittura astratta, alla musica di Johann Sebastian Bach, dalle suggestive “vetrate gotiche” a “le quattro stagioni”, sino ai “Portici di Torino” e all’“Ospedale San Giovanni”. L’opera di L’Abbate rende omaggio alla città ed ai suoi edifici, alla storia, alle strade ed alle strutture barocche dell’architettura piemon- tese. In ogni caso, i dipinti concorrono a definire il clima di una stagione segnata dal valore dell’esistenza, dalla visione ed interpretazione della natia terra pugliese, dai segni di un passato che ritorna ed emerge dalle sue immagini. Museo Regionale di Scienze Naturali, via Giolitti 36, orario:10-19, chiuso il martedì, dal 29 settembre, tel. 011/ 4326354. ARTISSIMA Tra le anticipazioni di rilievo, si segnala “Artissima 18”, Internazionale d’Arte Contemporanea a Torino, che si svolge dal 4 al 6 novembre negli spazi dell’Oval, Lingotto Fiere. Per la seconda volta, la direzione artistica è affidata a Francesco Manacorda, che propone una serie di interessanti punti di forza che si sviluppano lungo un itinerario che racchiude l’impegno e l’attività di 150 gallerie, suddivise in quattro sezioni: “Main section”, “New Entries”, “Present Future” e “Back to the Future”. Al centro del padiglione della fiera sarà sviluppato il progetto “Approssimazioni Razionali Semplici” dell’artista torinese Lara Favaretto, mentre per la prima volta l’organizzazione propone “Artissima Lido”: un programma di mostre ed eventi nel centro della città, curato da Christian Frosi, Renato Leotta e Diego Perrone. Info. 011/19744106, [email protected] ANGELO MISTRANGELO 3 6CONSERVIAMO IL NOSTRO DIALETTO SUBLIMI VACANZE IN...OSPEDALE I n questi giorni targati “Ferie, Vacanze e Svago” ho avuto occasione di edificarmi ammirando persone (giovani, meno giovani e non più giovani) che hanno scelto il “Volontariato ospedaliero” come momento ideale per ricostruirsi lo spirito ed aggiornare il concetto di “Vita”. Già i nòstri antichi dicevano: “Chi a veul cudì ’l bon ëspìrit ëd soa ca, ch’a cudissa ij malavi ’d soa contrà!” (Chi vuole accudire il buon spirito di casa sua, curi i malati della sua contrada). E “Contrà” (contrada) significava il Prossimo: quello che essendo il più vicino finisce per essere considerato il più lontano. Si diceva anche: “Chi a l’ha ’d cheur për ël mal ëd j’autri a l’ha ’d cheur për ël Bin sò e dël sò dj’àutri!” (Chi ha cuore peri il male altrui, ha cuore per il proprio Bene e per quello degli altri); ed ancora: “Nosgnor a cheuj për ti, lòn che ti it sëmne për j’àutri!” (Iddio raccoglie per te, quello che tu semini per gli altri). È comunque meraviglioso e sconcertante l’ànimo dell’uomo, capace delle più miserevoli meschinerie ed egoismi, così come delle più alte espressioni di amore, bene ed altruismo. Anche qui i nòstri padri constatavano che “L’òmo a sà fé concorensa tant a j’Angej che ai demòni!” (L’uomo sa far concorrenza tanto agli Angeli che ai demoni). Aristòtele, d’altronde, affermava: “È non conoscere l’uomo il proporgli solo dell’umano!”. L’errore grave di questa nostra società dei consumi è, infatti, quello di non sapere proporre modelli di maturazione e di spiritualità, ma solo esempi di edonismo materialistico e selvaggio. Ciò nonostante il proverbio continua ad affermare che: “Për gram ch’a sìa ’l mond, as treuva sèmper n’ànima bela che a-j fà fé bela figura!” (Per quanto sia cattivo il mondo, si trova sempre qualche anima bella che gli fa fare bella figura). È una di queste “ànime bele” che mi faceva notare che: “Dcò durant ël mèis d’agost a-i é ’d gent ch’a seufr e a l’ha damanca ’d’agiut!” (Anche durante il mese di agosto c’è gente che soffre e che ha bisogno di aiuto!). Di persone come queste il mondo ha bisogno: persone che sanno spargere Bene e Serenità in silenzio, là dove spesso le parole son di troppo. Anche la vecchia massima conferma che: “A foson-a ’d pì un a spantié, che sent a raduné!” (Rende di più uno solo a spargere, che cento a radunare). Persone di grande sensibilità e spiritualità che – mentre spargono serenità – sanno guardare in alto. Già Emerso consigliava: “Vuoi fare cose grandi? Aggioga il tuo carro alle stelle!”. Così, quando la grande maggioranza vacanziera aggioga la propria libertà ad una vettura o ad un treno, queste “ànime bele” sanno aggiogare il proprio cuore alle stelle: quelle che splendono solamente nel cielo di chi soffre. Ha ragione, dunque, il nostro grande Pinin Pacòt (1899-1964) quando canta: “Ma l’òm l’ha an fond a Chiel na ròca-fòrta àuta e sarà su la campagna mòrta...” (Ma l’uomo ha in fondo a sé una roccaforte, alta e chiusa sulla campagna morta). È in quella “ròca-fòrta” della sua ànima che l’Uomo può accogliere, non solamente i menestrelli, ma anche i mendicanti ed i sofferenti. È, ancora, un vecchio adagio quello che afferma: “La Bontà a l’é ’n ca- stel andoa tuti a peulo trové sosta!” (La Bontà è un castello dove tutti possono trovare rifugio). A me piace pensare che, proprio nel cuore di queste “ànime bele” che hanno scelto – come vacanze costruttive – il “Volontariato Ospedaliero” (magari sotto il velo consacrato e permanente della “Suora di Carità” e quello “a tempo” di “sorella della Croce Rossa”) e tanti giovani si nasconde il messaggio per un mondo migliore. Un messaggio che dovrebbe aver diritto di cittadinanza anche nelle nostre scuole: sia come preciso capìtolo di quella materia denominata vagamente come “Educazione Civica”, che come riesumazione dell’evangelico “Amor del Prossimo”! Già il nostro poeta Fàuride Nicomedan (P. Raimondo Feraudi) di Saluzzo, negli anni caldi della Rivoluzione Francese, concludeva la sua “Novela Moral” ovvero il suo “Rimedi sicurìssim contra la Petecchie” proponendo come soluzione dei mali dell’uomo: “J’é nen àutr che arciamesse a la memòria la carità, ch’a pòrta l’armonìa e lassé ’ndé tanta filosofìa. ..................................................... Dëdvijomo ant nòstr cheur un ver amor. Guardomse com fratej... Peui pena ’d nen!” (Non c’è altro da fare che richiamarsi alla memoria la caritè, che porta l’armonia, e lasciar da parte tanta filosofia..... Risvegliamo nel nostro cuore un vero amore. Guardiamoci come fratelli... Poi stiamo tranquilli!). Anche la scelta feriale e vacanziera delle “ànime bele” può essere una proposta... rivoluzionaria! CAMILLO BRERO 3 7 ?S T O R I A M I N O R E DOPO IL 150° TRICOLORE LA FESTA NON È FINITA! C i si domanda, in tono quasi scherzoso: “È qui la festa?”, e ora si potrebbe dire: “Era qui la festa?”. La risposta più giusta potrebbe essere che la festa era ed è ancora qui. Torino ha retto bene alla prova del 150° dell’Unità d’Italia. È apparsa al centro delle manifestazioni e non poteva non essere così, essendo stata al centro del movimento unitario nazionale. Torino in prima linea, la più addobbata di tricolori, la più festeggiata anche per la presenza di tutte le forze armate, dagli Alpini ai Bersaglieri, dagli Avieri ai Carabinieri, ai Granatieri, con spettacoli e scenari che non saranno facilmente dimenticati. Tutte le manifestazioni hanno visto una partecipazione di folla, torinesi e turisti, con grandiosi concerti, spettacoli teatrali, rassegne di alto livello. Una città festosa che sembrava, ad un tratto, avere dimenticato tutti i suoi problemi, che erano e rimangono molti. Perfino i fuochi artificiali di San Giovanni avevano un tocco speciale, e così le manifestazioni lungo il Po. E adesso? Passata – o quasi – la festa, che cosa resterà? Inutile un raffronto con Italia ’61, di cui si conserva un indimenticabile ricordo. Altri tempi, altro spirito, diversa la situazione non solo italiana ma mondiale. Torino sta per concludere, mentre scriviamo, le cele- brazioni del 150° ed ha il volto “nuovo” di quando le aveva iniziate: più europea, più aperta ai visitatori, più multietnica, per usare quest’espressione fin troppo logora. Torino con molte zone fatte rivivere, con la metropolitana che l’attraversava sottoterra, con un fiorire di iniziative, di tour organizzati di giorno e di sera che portano migliaia di visitatori (anche torinesi) a scoprire la città, dalla Venaria Reale con la splendida Reggia sino alla sommità del campanile della Consolata. Torino più “aperta” anche se qualche resistenza non comprensibile rimane, per certi tesori da mostrare, come, per fare un esempio, l’autoritratto di Leonardo, che pare fare capolino soltanto per farsi vedere da un ministro o da qualche critico di nome. Torino ha, di fatto, concluso le manifestazioni del 150° con qualche cambio “importante” ai suoi vertici: un nuovo arcivescovo, Cesare Nosiglia, un nuovo sindaco, Piero Fassino, a altri mutamenti ancora, in Regione e in Provincia. Ma, ripetiamo, che cosa rimane dopo tutto e, particolarmente, che cosa dovrebbe rimanere per lasciare qualcosa per domani e anche per dopodomani? La risposta ci pare facile: dovrebbe rimanere, essere gelosamente conservato, lo spirito del 150°, quello che ci ha animato nei giorni che lasciamo alle spalle. Lo spirito del 150° è qualcosa di prezioso, che non può essere disperso. La nostra, in queste righe di “Storia minore”, è una speranza ma, soprattutto, un augurio. RENZO ROSSOTTI C’È UNA STORICA MINIMA RACCONTATA DA ROSSOTTI I n queste pagine i lettori sono soliti trovare note, spesso di costume, narrata da Renzo Rossotti come “Storia Minore”, ma questa volta l’autore ha voluto raccontarci una “Storia minima”, autentiche briciole di storia, cogliendo l’occasione del 150° dell’Italia Unita. Con il titolo più che giornalistico di Torino Edizione Straordinaria, ha per sottotitolo Briciole di Storia, vicende ed intrecci segreti. Edizioni Accademia Vis Vitalis (17 euro in tutte le librerie e nelle principali edicole). Il bello è che, a parte la fine di Cavour e poche altre cose “grosse”, questo volume, di rilevante non racconta nulla. quanti erano a Torino i lampioni durante il Risorgimento? Quando a Torino venne stabilito che i veicoli dovessero tenere la destra? E chi mai stabilì le fermate d’obbligo dei tram? Quand’è che venne resa obbligatoria una tassa per i cani? Quand’è che Torino fu invasa dai maiali? E queste sono soltanto alcune delle molte domande a cui Rossotti dà una divertente (e storica) risposta. Un libro che si legge tutto d’un fiato, reso più attraente dalla copertina ideata da Marino Olivieri che, sia detto sottovoce, raffigura anche la caricatura dell’autore. E.B. 3 8FILATELIA L’AIDS UNA MINACCIA ORMAI DA TRENT’ANNI L e poste delle Nazioni Unite hanno ricordato con tre foglietti (ciascuno di quattro francobolli) i trent’anni da quando venne scoperto l’Aids come pericolo mortale per l’uomo. In francese, inglese e tedesco, mostrano il simbolo ormai da tutti conosciuto: il nastrino rosso per la campagna anti-Aids. Questo tema si è postalmente molto ampliato sino a costituire quasi un settore a sé nel campo della prevenzione. ● PER PAPA BENEDETTO Dal Vaticano è segnalata la massiccia incessante richiesta del commemorativo per la beatificazione di Giovanni Paolo II, al punto da farne prevedere l’esaurimento come prossimo. Due rilevanti novità vaticane: la serie per il sessantesimo anniversario dell’ordinazione di Benedetto XVI e la spettacolare serie-foglietto per il 150° anniversario dell’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede: dieci valori ognuno dei quali celebra un periodo, la figura di un pontefice, fino a oggi, un’emissione, inutile dirlo, che entra nel pure vasto tema del giornalismo e della storia del pontificato romano. ● IL 150° TRICOLORE I foglietti già emessi per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia sono fra le novità italiane più richieste. Il foglietto emesso congiuntamente da Italia e San Marino, che mostra Garibaldi con la moglie Anita, comincia a scarseggiare e in molte località non lo si è neppure visto. In preparazione l’album che giungerà a fine anno per raccogliere tutte le emissioni dedicate all’Italia in questo suo compleanno tricolore. RENZO ROSSOTTI ● LE NOZZE REALI Mentre già appaiono alcune serie, da lontani paesi del Commonwealth, per celebrare i sessant’anni di regno di Elisabetta (regina dal 1952), evento che l’anno prossimo avrà un “giro” di francobolli senza precedenti, rimangono tra le più richieste nella vetrina delle novità le serie emesse da più paesi per le nozze del principe William con Catherine Middleton, di cui abbiamo già dato notizia. Alcune esaurite già all’emissione, distribuite a Londra dalla Harryallen. Molte in un vertiginoso aumento di prezzo. IL QUIZ La canzone Le ragazze di Trieste ebbe il testo, ossia le parole, scritte da Giovanni Drovetti che abitava in via Montebello 21. Fu musicata dal maestro Colombino Arona. Fu cantata per la prima volta in pubblico da Giorgina Galetti, al Teatro del Parco Michelotti. Risulta vincitrice del quiz Giovanna Moretti IL NUOVO QUIZ Carlo Alberto, che abdicò dopo la sconfitta di Novara, morì in esilio, a Oporto, in Portogallo. Sapete dire dove venne sepolto? Le risposte devono pervenire a AVIS - Concorso Quiz - Via Piacenza 7 10127 Torino oppure [email protected] entro il 15 ottobre 2011. Il premio del precedente quiz deve essere ritirato entro il 15 ottobre 2011. 3 9ANAGRAFE AVISINA NOTE LIETE SONO NATI: – il 18 giugno Andrea Ferreri. Mamma e papà danno il benvenuto al piccolo. COMPLEANNI E AUGURI – Auguri di buon compleanno dalla nonna Franca Demarie al piccolo Davide Piras detto Lali che ha spento la sua prima candelina il 7 giugno e al fratellino Diego che ha compiuto 3 anni il 27 giugno. – Il 14 luglio Sofia ha compiuto un anno. Auguri da mamma, papà e Luca. – Sei sempre più la nostra gioia, il nostro regalo dal cielo. Al tuo giungere passa la tristezza la stanchezza il malumore ed ogni dolore grazie (Chicco) Federico. Auguri per il tuo 2° compleanno nonno, nonna e zia. Baci. A tutti le più vive felicitazioni. Andrea Ferreri Diego e Davide Piras L’Avis tutta partecipa alla gioia del nostro donatore cavaliere Mario Robino e consorte per essere stati allietati recentemente dalla nascita di due gemellini loro tris nipoti. Ma vogliamo esservi vicini e in modo particolare il 30 settembre prossimo quando ricorderete i vostri 60 anni di matrimonio. Tanti saranno i ricordi. Vi giungano i nostri auguri per ancora molti anni sereni. A te Mario anche un grazie da coloro che hanno beneficiato del tuo dono. Sofia Federico Andrea Sgherzi Giovanna Costamagna Vittorio Panucci Fabrizio Prato I LUTTI NELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE PIANGONO I LORO CARI: – La donatrice Maria per la perdita del caro papà Andrea Sgherzi scomparso il 16 maggio. moglie, figli, genero, nuora e nipoti lo ricordano. – Il 2 giugno ci ha lasciato Giovanna Costamagna per molti anni nostra collaboratrice sanitaria presso l’unità di raccolta di Pianezza. Ricordando la sua professionalità, ma soprattutto la sua dolcezza il personale si stringe al dolore della famiglia. – Dario Fissore e famiglia, nostro apprezzato collaboratore, per la perdita della cara mamma. RICORRENZE – In memoria di Vittorio Panucci “I tuoi cari Nardina, Manuela, Alessio e Angelo ti ricordano sempre”. – Caro Fabrizio nove anni dalla tua nascita in cielo, ci doni tanta tenerezza e amore. “Se il seme non muore, non può produrre molto frutto”. Grazie dolcissimo Fabrizio, mamma e papà. A tutti le più sentite condoglianze. 4 0N O T I Z I E U T I L I PROMEMORIA PER I DONATORI E cco notizie utili e consigli per i volontari del sangue, soprattutto nuovi, che si esorta atenere presenti e seguire. 1 – Le donazioni di sangue intero si possono effettuare tutte le mattine dei giorni feriali (7,30-11,45) e festivi (8-11,45) presso: – unità di raccolta di Torino, via Piacenza 7; – il centro raccolta di Pianezza, via Torino 19. Nelle sole mattine dei giorni feriali anche sulle autoemoteche site nei giardini di piazza Carlo Felice, di fronte a via Roma ed in piazza del Donatore di Sangue, davanti all’ospedale Giovanni Bosco dalle ore 7,30 alle 11,45 e nel piazzale antistante la stazione di Porta Susa. Altre autoemoteche Avis stazionano periodicamente innanzi alle chiese e nelle vicinanze dei mercati cittadini. Presso il centro trasfusionale dell’ospedale Maria Vittoria, via Medail - dal lunedì al venerdì (8,30-11,30) ed il sabato (8,3010,30) e presso il Centro ex Avis di via Baiardi, 43 dal lunedì al venerdì feriali (8-11,30). Per maggiori informazioni telefonare al numero verde: 800265508. Le donazioni di plasma (plasmaferesi) si possono fare, su appuntamento, tramite le segreterie Avis, presso: – unità di raccolta di Torino via Piacenza, 7, tel. 011/61.33.41; – il centro raccolta di Pianezza, via Torino, 19, tel. 011/ 966.16.68 dal lunedì al venerdì al mattino e pomeriggio, il sabato e nei giorni festivi solo al mattino; – l’autoemoteca sita nel parco Ruffini, di fronte al Palazzo dello Sport e in piazza XVIII Dicembre di fronte alla stazione di Porta Susa dal lunedì al sabato mattina (tel. 011/61.33.41). Le donazioni di piastrine (piastrinoaferesi) si compiono solo su chiamata delle segreterie in via Baiardi, 43. 2 – Ai lavoratori dipendenti che lo richiedano viene rilasciato un foglio giustificativo per il datore di lavoro, valido per la giornata di riposo collegata con la donazione di sangue. La giornata di riposo (senza perdite nella retribuzione) è concessa anche ai donatori che effettuano donazioni di plasma al pomeriggio e vale 24 ore dall’inizio della donazione. 3 – I lavoratori autonomi, che non necessitano di giustificazione e che hanno particolari esigenze lavorative, possono comunicare questa loro necessità alla segreteria Avis al momento della donazione. Potranno avere diritto di precedenza. 4 – In occasione della prima donazione e della donazione con visita di controllo annuale vengono eseguiti i seguenti esami: determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh; ricerca anti HIV (Aids); ricerca anti HCV (epatite C); ricerca HBsAg (epatite B); NAT (epatite C e AIDS); VDRL (sifilide); ALT (transaminasi); emocromo; glicemia; sideremia; proteine totali, creatinina, colesterolo; trigliceridi, ferritina. I risultati verranno inviati al domicilio del donatore entro 10-15 giorni. 5 – In tutte le altre donazioni si ricontrollano: gruppo sanguigno; anti HIV, anti HCV, HBsAg, VDRL, NAT, emocromo, ALT e QPE. In quest’ultimo caso gli esiti non saranno inviati al donatore, tranne che siano al di fuori della norma. Se ci sono degli esami al di fuori della norma da ricontrollare o se il donatore necessita di esami particolari, gli esiti saranno spediti a domicilio (tranne nei casi in cui il donatore preferisca ritirarli personalmente presso il centro Avis e lo comunichi al personale incaricato). 6 – È considerato donatore periodico e socio dell’Avis colui che ha effettuato almeno due donazioni di sangue e che dona almeno una volta ogni due anni. Chi non dona più sangue per motivi di età o di salute (questi ultimi accertati dai medici Avis) può rimanere iscritto all’associazione purché dimostri di prendere parte alle attività associative (come partecipare ad assemblee e riunioni, per esempio, o propagandare l’iscrizione all’Avis, soprattutto tra i giovani). Presso le unità di raccolta di Torino (via Piacenza 7) e Pianezza (via Torino 19) i donatori e loro familiari possono effettuare dal lunedì al venerdì feriali (ore 7,30-9) esami sul sangue e sulle urine prescritte dai propri medici di base, pagando direttamente alle segreterie Avis i tickets secondo le modalità previste dalla legge vigente. I risultati potranno essere ritirati dagli interessati o con delega nei giorni indicati al momento dell’effettuazione degli esami. 7 – Il “fondo di solidarietà”, istituito dall’Avis di Torino per i suoi donatori ed alimentato dai contributi degli stessi iscritti, permette di effettuare ai volontari più indigenti, e soprattutto a quanti non hanno un posto di lavoro, un rimborso dei tickets pagati per indagini diagnostiche e di laboratorio dal donatore o dai suoi familiari conviventi. Per ottenere detto rimborso è sufficiente presentarsi presso un centro Avis (Torino o Pianezza) entro tre mesi dall’esame, muniti della ricevuta originale di pagamento della spesa sostenuta, che verrà trattenuta dal centro Avis. Per i familiari è necessario produrre in visione anche uno stato di famiglia che comprovi la convivenza con il donatore. Il “fondo di solidarietà” rimborserà il 25% della spesa sostenuta per i tickets pagati per i familiari conviventi. Il rimborso per esami effettuati dagli stessi donatori varierà dal 25 al 100% a seconda che il totale delle donazioni effettuate sia compreso tra 2 e 23 (rimborso 25%), tra 24 e 49 (50%), tra 50 e 74 (75%), da 75 in poi (100%). Per le “croci d’oro” il fondo rimborserà il 100% delle somme pagate per esami e visite specialistiche sia al donatore sia ai propri conviventi. 8 – L’Avis comunale di Torino consegna ai donatori effettivi un “pacco natalizio (Befana del donatore)” a prezzi particolarmente ridotti per i propri figli, fratelli e nipoti di età non superiore ai 12 anni. Ogni donatore può ritirare un massimo di quattro pacchi a 5 euro ciascuno. Eventuali pacchi in più si potranno prenotare al costo di 20 euro caduno. Anche i soci iscritti ad altre sezioni Avis possono prenotare pacchi dono a prezzo di costo purché donino presso l’unità di raccolta di Pianezza. 9 – Si invitano i donatori a segnalare tempestivamente cambi di indirizzo e telefono, facilitando così le chiamate da parte delle segreterie e il corretto invio del Corriere Avis che viene spedito a tutti gli iscritti anche di uno stesso gruppo familiare, salvo che – a risparmio spese – ci venga richiesto di limitare l’inoltro del periodico ad uno solo dei donatori componenti la famiglia.
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