cittadinanza europea e identità locali: la famiglia tra
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cittadinanza europea e identità locali: la famiglia tra
Liceo “Fabio Filzi” LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO - LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI LICEO DELLE SCIENZE UMANE - LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE “CITTADINANZA EUROPEA E IDENTITÀ LOCALI: LA FAMIGLIA TRA TRADIZIONI E CAMBIAMENTI NELLA NUOVA REALTÀ EUROPEA” Classes 4^LA and 4^LB 1 INDICE PRESENTAZIONE PROGETTO ………………………………………………………………………………………….…… pg. 3 IN ITALIA: Itinerario …………………………………………………………………………………………………………………. pg. 7 Workshop …………………………………………………………………………………………………………….…. pg. 9 Fotografie …………………………………………………………………………………………………………….…. pg. 15 IN LETTONIA: Itinerario …………………………………………………………………………………………………………….…. pg.26 Workshop + questionario …………………………………..……………………………………………….…. pg.28 Fotografie ………………………………………………………………………………………………………………. pg.75 TESTIMONIANZE STUDENTI ITALIANI …………………………..…………………………………………….………. pg.81 FONTI Indirizzo Forum www.r3g.lv/forum Sito dell’Istituto Filzi 2 PRESENTAZIONE PROGETTO INTRODUZIONE Il progetto ha visto coinvolti, nell’anno scolastico 2012/13, il nostro Istituto “Fabio Filzi” di Rovereto (TN) con il liceo di Riga in Lettonia, con il quale la nostra scuola collabora già da parecchi anni in modo proficuo, in stretto rapporto con alcuni docenti di entrambe le scuole, in particolare di lingua inglese. Si sono condivise informazioni riguardo alle rispettive scuole, all’organizzazione delle stesse e alle discipline insegnate. Il nostro istituto ha già effettuato due gemellaggi con il liceo di Riga negli anni precedenti. Allo scambio hanno preso parte due quarte del Liceo delle Scienze Sociali, le classi IVLA e IVLB. Il progetto, che ha coinvolto studenti e docenti di entrambe le scuole, si è basato su due momenti chiave: una settimana di ospitalità dei partner lettoni presso la nostra scuola all’inizio di febbraio, e la visita dei nostri studenti a Riga per la durata di una settimana a metà aprile. Gli studenti italiani e lettoni sono stati ospitati in famiglia durante il soggiorno in Italia e in Lettonia. PREAPARAZIONE DEL PROGETTO Nel mese di ottobre gli studenti lettoni, precedendo gli studenti italiani, hanno costruito una pagina dedicata al gemellaggio sul sito della loro scuola. In questa prima fase del progetto (ottobre-gennaio) gli studenti italiani e lettoni: - hanno inserito sulla pagina web i loro dati; - hanno inviato al forum la loro presentazione per conoscersi, hanno instaurato nuove relazioni, condiviso opinioni e sviluppato una discussione sulla base di domande guida, proposte dagli insegnanti, sul tema della famiglia e delle tradizioni; - hanno iniziato una corrispondenza tramite e-mail in lingua inglese con i loro partner lettoni; - gli studenti italiani, nell’ambito della materia di indirizzo (Scienze Sociali), hanno creato un questionario che hanno somministrato a un gruppo campione di studenti della nostra scuola per indagare il tipo di famiglia a cui appartengono gli alunni del nostro istituto. Esso si è sviluppato attorno alle tematiche riguardanti il nucleo famigliare: membri famiglia, origini, occupazione, abitudini e interessi, oltre ad attività e scelte, anche relative all’ambito scolastico. Il questionario è stato inviato e poi utilizzato dagli studenti lettoni nella loro scuola prima della partenza del gruppo italiano per Riga. Durante il soggiorno in Lettonia entrambi i gruppi hanno presentato in PowerPoint i risultati del questionario e durante la discussione ne hanno individuato le concordanze e le differenze. La preparazione di questo scambio ha occupato la gran parte del tempo dedicato al progetto che ha visto il team di docenti di entrambe le scuole impegnato in una costante collaborazione, dall’ideazione del percorso, al monitoraggio delle azioni degli studenti, alla creazione di strumenti comuni e alla condivisione di metodologie da adottare. Il tutto attraverso un intenso scambio di mail e di materiali sulla pagina web creata. Il docente referente italiano e lettone hanno iniziato una fitta corrispondenza di mail e collegamenti via skype dal mese di settembre per progettare e organizzare le diverse fasi del progetto. SOGGIORNO IN ITALIA I ragazzi e gli insegnanti lettoni sono arrivati in Italia all’inizio di febbraio e sono rimasti ospiti delle famiglie italiane per una settimana. Durante il soggiorno in Italia, i ragazzi italiani con i singoli partner lettoni hanno partecipato ad una serie di attività predisposte dai docenti al fine di confrontare le due realtà socioculturali sul tema della famiglia. 3 Sabato i due gruppi di studenti si sono incontrati con lo scopo di rompere il ghiaccio e conoscersi attraverso domande preparate precedentemente dagli studenti italiani e “pescate” all’interno di un contenitore. Gli studenti del “Filzi” hanno illustrato in PowerPoint le attività programmate per la settimana di permanenza dei ragazzi lettoni. Gli studenti italiani hanno accompagnato i loro partner in visita al MART (Museo d’arte di Rovereto) per favorire un primo contatto con la cultura e la storia italiana attraverso le opere d’arte esposte. E’ seguita poi la visita alla città allo scopo di mostrare gli edifici storici principali, il clima e l’atmosfera della vita cittadina. Gli studenti lettoni hanno imparato così a conoscere la storia di Rovereto e immergersi nella realtà socio culturale locale. Ogni studente italiano ha fatto poi conoscere i componenti della propria famiglia al partner lettone durante il week end offrendo un’esperienza più approfondita di relazione con i Roveretani. Lunedì il gruppo lettone attraverso uno sketch teatrale ha presentato scene di vita familiare e tradizioni locali che è servito da situazione stimolo per una riflessione approfondita sui valori della famiglia mettendo a confronto le due realtà culturali: i ragazzi, riuniti in gruppi misti, hanno iniziato un primo workshop che li ha portati a redigere una carta dei diritti della famiglia, per ordine di importanza, che è stata condivisa in plenaria a fine mattinata. Nel pomeriggio entrambi i gruppi sono partiti per la città di Trento allo scopo di osservare nuovamente la realtà sociale e culturale, oltre a conoscere la storia del luogo attraverso la visita dei monumenti e dei palazzi principali. Mercoledì sono stati effettuati tre workshop: nel primo i gruppi misti si sono confrontati con la lettura di un testo di una canzone in lingua inglese sul tema del divario generazionale e da questa lettura stimolo hanno prodotto un poster in PowerPoint sull’argomento, poi condiviso in plenaria. Nel secondo hanno letto un articolo in lingua inglese sul rapporto genitore/adolescente e hanno riportato le loro esperienze in un poster sempre condiviso in plenaria. Nel terzo workshop hanno discusso sempre in gruppi misti sul ruolo delle donne e degli uomini nelle loro rispettive realtà sociali sulla base di frasi stimolo divenendo così maggiormente consapevoli del ruolo giocato dalle differenze culturali e etniche. Mercoledì pomeriggio il gruppo, italiano e lettone, ha visitato la distilleria Marzadro, impresa a conduzione famigliare, esempio di legame stretto con il territorio e la propria cultura da generazioni. Nelle giornate di martedì e giovedì sono state visitate Venezia e Verona, sia per le loro caratteristiche di città d’arte di grande importanza, sia per mostrare i caratteri socioculturali di uniformità e peculiarità delle regioni italiane nord orientali. Il gemellaggio ha coinvolto due classi intere della nostra scuola e precisamente 29 alunni, di cui 26 sono andati in Lettonia. I partner lettoni hanno selezionato 26 studenti fra i migliori della loro scuola, sulla base del merito scolastico. SOGGIORNO IN LETTONIA Il soggiorno in Lettonia è avvenuto a metà aprile per la durata di una settimana. I ragazzi hanno ripreso a discutere gli argomenti affrontati in Italia e hanno preso parte alle attività preparate dai partner lettoni: Il soggiorno in Lettonia è avvenuto a metà aprile per la durata di una settimana. I ragazzi hanno ripreso a discutere gli argomenti affrontati in Italia e hanno preso parte alle attività preparate dai partner lettoni. Il giorno dell’arrivo a Riga l’accoglienza da parte dei ragazzi coinvolti nello scambio è stata particolarmente calorosa: tutti insieme avevano preparato alcuni piatti tipici per far assaporare ai loro ospiti il profumo di un paese così lontano dall’Italia. Tutti erano un po’ ansiosi di confrontarsi con questa nuova esperienza e non vedevano l’ora di incontrare una nuova famiglia con cui, se pur per pochi giorni, avrebbero 4 dovuto convivere, parlando in una lingua diversa dall’italiano, adattandosi alle loro abitudini e alle loro tradizioni. Da subito è apparso un panorama inconsueto agli occhi degli italiani, fatto di ghiaccio e di un verde spento dovuto al cambio di stagione in ritardo: la città è apparsa subito interessante e viva, una vera capitale piena di spunti intriganti con le sue abitazioni ricche di decorazioni ed elaborate facciate. Il giorno seguente è avvenuto il workshop tra le classi interessate dal gemellaggio: importante è stato lo scambio dei materiali delle varie ricerche alla Europe House, la sede della comunità europea a Riga. Gli esperti locali del Parlamento Europeo hanno, in mattinata, relazionato sugli aspetti cruciali dell’Unione Europea, sulla sua nascita, evoluzione e futura configurazione e hanno posto ai ragazzi presenti una serie di quesiti, coinvolgendoli in una gara con in palio piccoli omaggi della Lettonia. In seguito, tutta la giornata fino a sera, è stata dedicata alla relazione delle varie ricerche effettuate sulle rispettive famiglie e su lavori di gruppo basati sulle analisi delle tipologie familiari lettoni ed italiane. Gli insegnanti presenti hanno nominato due referenti, uno italiano ed uno lettone, per ogni gruppo di lavoro che avrebbe dovuto riassumere gli esiti delle varie discussioni. Da rilevare la grande armonia tra i ragazzi lettoni ed italiani; i risultati, spesso convergenti su abitudini e gusti hanno fatto capire a tutti come, al di là dell’apparenza superficiale, ci sono molti legami inaspettati tra tutte le persone e hanno dato la sensazione di essere in una grande famiglia. Prima del tramonto tutti gli studenti, a gruppi misti, sono stati coinvolti in una grande caccia al tesoro tra le vie di Riga che ha permesso agli ospiti italiani di conoscere meglio i punti più noti del centro. I giorni seguenti sono stati uno più intenso e speciale dell’altro. Si sono visitate le città più vicine: da ricordare sul mar Baltico Jurmala, con i suoi lastroni di ghiaccio sul mare , accarezzata da una brezza primaverile e il palazzo d'estate di Rundale, nella regione di Curlandia, voluto dal duca Biron e costruito dall'architetto italiano Rastrelli, nel 1730. Nel corso della settimana si è visitato anche uno splendido museo etnografico, dove si è avuta la possibilità di osservare le tipiche abitazioni rurali del Settecento e dell'Ottocento e dove una dotta guida fiorentina, ingaggiata dalla scuola per l'occasione, ha delineato le caratteristiche di vita degli abitanti di quei luoghi. Il gruppo italiano, con gli studenti ed insegnanti coinvolti nel progetto, ha avuto anche la possibilità di vedere la State Grammar School n.3 svolgendo anche qualche attività ricreativa come i balli di gruppo tipici lettoni; i giorni sono passati velocemente tra varie occupazioni, escursioni e momenti trascorsi ognuno con le proprie famiglie. Momenti indimenticabili, in cui tra tutti è maturato un forte legame. Tutti i ragazzi italiani, dopo questa esperienza, comprendevano di aver migliorato il loro inglese e di aver ampliato la loro consapevolezza di essere cittadini europei. CONCLUSIONI Nell’arco dell’esperienza si è assistito ad un’evoluzione degli atteggiamenti dei docenti e degli studenti. L’entusiasmo iniziale, con il passare del tempo, ha lasciato il posto alla preoccupazione per l’impegno e per le difficoltà di carattere organizzativo che si sono presentate. Gli studenti italiani hanno accolto il gemellaggio mostrando reazioni diverse; accanto a coloro che si sono velocemente interessati e lasciati coinvolgere dal tema del progetto vi sono stati alunni che hanno evidenziato preoccupazione nell’usare la lingua inglese come strumento di comunicazione. 5 Tra i docenti delle due classi si è presentata una situazione analoga; alcuni hanno accolto il progetto come un’importante opportunità di crescita culturale e personale per i ragazzi, mentre altri docenti si sono mostrati timorosi e preoccupati per il carico di lavoro e per l’impegno che il progetto richiedeva. Tra i motivi di perplessità va messo in evidenza il timore di “rubare” del tempo prezioso allo svolgimento del programma personale. L’esito dell’esperienza è da considerarsi assolutamente positivo. - Innanzitutto il soggiorno in famiglia ha permesso a ciascun ragazzo di venire a contatto con cultura e abitudini di un paese europeo così distante e di vivere questa esperienza in prima persona. - Inoltre gli studenti, attraverso i workshop, hanno acquisito maggior consapevolezza del ruolo della famiglia, delle sue tradizioni e cambiamenti avvenuti negli ultimi anni. - Altro aspetto del tutto positivo è che i partecipanti hanno vissuto una reale full immersion nella lingua inglese, la lingua dello scambio, usata per comunicare, a scambiare esperienze e opinioni, a condividere valori, ma anche a creare legami di amicizia duraturi. A questo proposito si osserva che gli alunni più deboli dal punto di vista linguistico si sono resi consapevoli dell’importanza di conoscere una lingua diversa dalla lingua madre e questo è risultato uno stimolo ad un maggior impegno nello studio. Il dato che conferma questo riscontro positivo lo si evince dal numero inferiore di insufficienze nella lingua inglese a fine anno scolastico 2012-2013.Qui di seguito si riporta una tabella per il confronto. N.insufficienzeA.S.2011/2012 N.insufficienzeA.S.2012/2013 Classe IVLA 5 1 IVLB 3 2 - - - L’uso delle nuove tecnologie, per confrontare esperienze e punti di vista nonché per scambiare e presentare i materiali prodotti, ha permesso loro di esercitare e migliorare questa competenza. Tutti gli alunni hanno utilizzato il forum per inserire i loro dati e interagire con i partner lettoni. Inoltre tutti hanno comunicato tramite mail con il partner lettone abbinato. Infine da quest’esperienza gli studenti, nel complesso, hanno tratto beneficio nell’area di capacità di rapporto io-altri, poiché hanno avuto l’opportunità di interagire con una cultura diversa e con individualità diverse, hanno sviluppato atteggiamenti di tolleranza e di apertura nei confronti di altri e hanno potuto riflettere sulle proprie esperienze e condizioni socioculturali. A tale proposito sono stati scelti alcuni temi svolti dagli alunni italiani a fine anno scolastico come testimonianza dell’esperienza vissuta. Ultimo ma non per questo meno importante la stretta collaborazione tra docenti all’interno dei consigli di classe del nostro Istituto e con le docenti lettoni referenti per programmare le fasi del progetto ha favorito il lavoro d’equipe e la condivisione di conoscenze e competenze. Prodotti finali: Presentazione in PowerPoint del prodotto delle ricerche per i partner; Pubblicazione sul sito della scuola del questionario e successiva analisi; Creazione di un reportage in forma sia digitale sia cartacea che testimonia l’esperienza vissuta e la documentazione prodotta. 6 IN ITALIA: ITINERARIO Data Sabato 02.02.2013 Insegnanti coinvolti Attività per gemellaggio Riga a.Benvenuto e presentazioni Ora a. 10.30 Luogo di ritrovo a.Aula Magna succursale Dirigente M. Ober, b.Buffet b. circa 12.00 b. Aula Insegnanti Parisi, Rigatti, Zoia c.Partenza per Mart a piedi c. 13.30 d. Visita guidata Mart d. 13.50/ 14.10 d. Mart (inglese/italiano) Parisi, Zoia e. Visita di Rovereto Parisi, Zoia f. Rientro in ostello per valigie e incontro famiglie ospitanti. Lunedì 04.02.2013 a. Presentazioni lettoni Lavoro di gruppo f. Hostel f. 16.30 a. 7.50 a. Aula Magna succursale e aula 4LA/ 5LA Dirigente M. Ober, Parisi b. Pausa caffé b.10.20-10-35 c. Lavoro di gruppo e restituzione del lavoro svolto c.10.35-13.00 c. Aula 4LA/5LA / Aula Magna succursale Parisi d. Pranzo d. 13.00 d. Aula 4LA/5LA e. Partenza per Trento con treno e. 14.16 e. Stazione ferroviaria Rovereto Giorgiolè f. Arrivo a Trento f. 14.29 f. Stazione ferroviaria Trento g.Piazza Duomo g. Visita della città di Trento g. 14.45 h. Partenza per Rovereto con treno h. 17.38 h. Stazione ferroviaria Trento f. Arrivo a Rovereto j.17.51 j.Stazione ferroviaria Rovereto a. Partenza per Venezia con pullman b. Visita della città c. Arrivo a Rovereto a. Lavoro di gruppo a.7.45 a. Via Savioli Bresciani, Marchetti, Tomasi b.18.30/19.30 a. 7.50 a. Aula 4LA/5LA De Carneri, Parisi b. Pausa caffé b.10.20-10-35 c. Lavoro di gruppo e restituzione del lavoro svolto c.10.35-13.00 Giorgiolè Martedì 05.02.2013 Mercoledì 06.02 2013 7 c. Aula 4LA/5LA / Aula Magna succursale Giovedì 07.02.2013 Venerdì 08.02.2013 d. Pranzo d.13.00 d. Aula 4LA/5LA e. Partenza per distillerie Marzadro con autobus e.15.18 e. Fermata autobus ufficio postale f. Visita della distilleria g. Partenza per Rovereto con autobus f. 15.45 g.18.01 f.Distilleria Marzadro g. Via Zuccatti (Nogaredo) a. Partenza per Verona con pullman b. Visita della città di Verona c. Arrivo a Rovereto a.7.45 a. Via Savioli c.18.30/19.00 c. Via Savioli a. Partenza per Bergamo con pullman a.7.45 a. Via Savioli b. Visita della città di Bergamo c. Transfer aeroporto Bergamo d. Rientro gruppo italiano a Rovereto c. 14.00 circa d. Via Savioli 8 Bresciani, Parisi, Zoia Giorgiolè, Modena Marchetti, (Giorgiolè) WORKSHOP Task 1. Estimate time for the full task: 80minutes Imagine to be asked to write ”A Family Bill of Rights” to be shared by all the members of a family. What would you include in your Family Bill of Rights? 1. You will need to choose two people from your group. One person who will speak on behalf of your group i.e. spokesman/spokeswoman and another person who will write down your ideas i.e. secretary, 2. Discuss the Family Bill of Rights together. The secretary is to write down the ideas in a list which will be presented to the others. 3. Put your suggestions in order of importance up to 10. 4. Prepare your presentation either by using Power Point or make a poster. Each “Bill of Rights” presented will be judged and voted by the other groups. The “best” “Bill of Rights” voted by you will then be passed and become law. Some examples to help you are given below: 1. 2. 3. 4. 5. Love each other unconditionally No harm shall be brought to any family member by a family member Listening shall be honored above all other modalities of communication Honesty with one’s self and each other shall be an ongoing living objective Right to disagree without degradation of love or position Task 2. Estimate time for the full task: 80minutes You will need to choose two people from your group. One person who will speak on behalf of your group i.e. spokesman/spokeswoman and another person who will write down your ideas i.e. secretary. Before reading Answer these questions in your group 1.What does “becoming adult” mean? 2.Why are conflicts between parents and early adolescents so common? 3.Consider the relationship you have with your parent/s. Point out both the positive and negative aspects. “…..and when adolescence starts, the nature and the quality of family relations is affected no matter what type of family you are part of.” 9 The Parent-Adolescent Relationship Adolescence is always a struggle for independence and it is common for teenagers to challenge1 their parents' ideas and views. Teenagers cope with2 great physical changes, emotional ups and downs, unfamiliar sexual stages, peer pressure, a changing identity, important life decisions and the resulting loneliness and anxiety. Moreover, teens today face a more complex and impersonal society than in the past. Alcohol and drugs are more easily available and adolescents also have to worry about AIDS, violence and uncertain job prospects. For these reasons the pressures on today's teens are intense. Young people have also become a major target group for advertisers, who constantly urge them to grow up quickly and have it all now. Teens are out of balance at the same time as their parents are struggling with their own mid-life pressures. While teens are gradually acquiring more personal power, parents are often beginning to confront their own limitations. This often results in conflicts between the two generations and it is very important for parents to keep a sense of perspective. Giving up power over their children may be difficult for parents. Bur parents are not the only ones struggling with mixed3 feelings. As teenagers try to establish their identity, they have to adjust to 4 the loss of childhood security and accept increasing responsibility, When parents and teens are getting along, family life can be wonderful, as young people are enjoying and energizing, and their wit 5 and high spirits make them fun to be around. But when parents and teens are at odds 6, the teenage propensity for sullen7 silence and rejection can frustrate and confuse the parents. Such instability, however, is a necessary part of the teen's development in separating from his or her parents. Growing up is difficult sometimes and anger plays a key part in the process of separating from parents. Teens resent8 being dependent, but they are afraid of having to take care of themselves. Anger is a normal emotion and other feelings like helplessness, hurt, frustration, confusion and guilt are often expressed as anger. For these reasons parents must help teens to deal with their anger in a constructive way. It is normal for adolescents to try to test the rules. Since adolescents are dependent on their parents for a long time, they can build up a great deal of resentment, which can be expressed by defying9 parental restrictions. Parents need to help their children make the transition from parents discipline to self-discipline. For this to happen, teens need to learn how to negotiate and how to cooperate in setting rules and solving problems. Adolescents need to learn how to think for themselves so they can make the right choices when parents are not around. The parents' task is to help teens develop the ability to make good decisions for themselves and, above all, make them believe in themselves. 1 to refuse to accept that sth is fair 2 deal with 3 contradictory 4 to become familiar with a new situation 5 the ability to say things are clever and amusing 6 disagree 7 angry 8 feel angry or upset about a situation 9 refusing to obey After reading the passage, answer the questions. 1.Why do adolescents tend to challenge their parent/s? 2. Is growing up more complex today than it was in the past? 3. Why does/do parent/s usually get frustrated when he/she/they have to deal with teens? 4. What are the most common teenagers’ reactions when they are at odds with their parents? 5. Why is anger important in the growing up process? 6. How can parent/s help their children in the period of adolescence? 10 Writing Group report Gather your ideas about the issue and write a paragraph about it. ( 100 words) Prepare your presentation either by using Power Point or make a poster. Task 3. Estimate time for the full task: 80minutes Listen to the song Do you know it? Have you ever listened to it? Who is the singer? Do you like it? Before reading Answer these questions individually in your group sharing feelings and experiences? 1. Do you often argue with your mother/ father? 2. What are the most common causes of your arguments? 3. How do you make up with them? The Generation Gap A 'generation gap' is a popular expression used to describe wide differences in cultural norms and habits between the members of a younger generation and their elders. This 'gap' occurs when older and younger people do not understand each other because of their different experiences, opinions, habits and behaviors. The song Father and Son by Cat Stevens is a dialogue between a father and a son who seem to speak two completely different languages. From activities to expectations, this father and this son revolve in separate orbits and cannot find a common ground. What this father seems to ignore is that his young son needs his independence to grow into a responsible adult. The lack of open communication between them worsens the situation. Father and Son (from Cat Stevens, Tea far the Tillerman, 1970) It's not time to make a change, just relax, take it easy You're still young, that's your fault, there's so much you have to know Find a girl, settle down, if you want, you can marry Look at me, I am old, but I'm happy I was once like you are now, and I know it's not easy to be calm When you've found something going on But take your rime, think a lot, think of everything you've got For you will still be here tomorrow, but your dreams may not How can I try to explain, when I do he turns away again It's always been the same old story From the moment I could talk, I was ordered to listen Now there's a way, and I know that I have to go away - I know I have to go 11 It's not time to make a change, just sit down, take it slowly You're still young, that's your fault, there's so much you have to go through Find a girl, settle down, if you want, you can marry Look at me, I am old, but I'm happy All the times I've cried, keeping all the things I knew inside It's hard, but it's harder to ignore it If they were right, I'd agree, but it's them they know, not me Now, there's a way, and I know that I have to go away - I know I have to go Answer the following questions 1. 2. 3. 4. 5. 6. What is the son looking for? Do you think the father is helping him to grow up? Why?/Why not? What is the son’s fault according to the father? What is the main problem in their relationship according to the son? Who do you think the words “they” and “them” in the last line refer to? What is the only possible solution according to the son? Writing Group report “To make a change” is a key phrase in the song. Explain the different meaning this expression has for the father and the son. Prepare your presentation either by using Power Point or make a poster. Task 4. LESSON: A GROUP DISCUSSION ON THE ROLES OF MEN AND WOMEN DESIGNED BY Inta Augustane and Julia Ocheretnaya Riga State Grammar School No 3 for the project European Citizenship and Local Identity: the family between traditions and changes in the new European background ADAPTED FROM B. Wegmann, M. P. Krezevic, Culture Connection, the USA, 1994 LEVEL: intermediate and above TIME: 80 minutes Introduction for teachers Every culture has its beliefs or so called stereotypes about the roles of men and women in the society. This activity is meant to prepare the class for writing an essay on the following topic and help them to express themselves and share their ideas about general beliefs in their culture. Procedure of the lesson Give the handout for every student, let them spend some time on ticking the corresponding box. The questions should be answered quickly, giving the first reaction to each of the statements provided. Separate the students into 2 groups (males and females) and choose one member in each group to take notes about the comments people make. At the end of the discussion, a different member of each group should give results of the survey. Students are invited to ask follow-up questions. Don’t forget to sum up the things at the end of the discussion and help students to make a conclusion. 12 Extension (workshop) 1) Each student gets 12 statements (each statement on a separate piece of paper; boys get blue slips of paper and girls pink ones) and ticks the appropriate box. The questions should be answered quickly, giving the first reaction to each of the statements provided. Students are encouraged to write comments to justify their opinion. 2) All the answers are collected and divided according to the statements (12 all together). 3) Students get divided into 12 groups. 4) Each group draws lots with numbers (from 1 to 12; each number corresponds to the statement). 5) Groups summarize the opinions and prepare a short report for the feedback session (students are encouraged to estimate the percentage). 6) Groups report back to the class. STATEMENTS AGREE DISAGREE NO OPINION 1. People should not marry before 18. 2. Men should be responsible for the main income of the family. 3. Women with young children should not work. 4. Both women and men should do the housework and cooking equally. 5. It is best to wait several years after marriage to have children. 6. A couple should live together before marriage for some years. 7. The ideal family has 2 children. 8. There is nothing wrong with the couple who refuse to have children. 9. Boys and girls should live with their parents before they marry. 13 COMMENTS 10. A married couple should live separately from their parents. 11. Homosexual marriages should be allowed and there is nothing wrong if such a couple decide to adopt children. 12. There is nothing wrong about civil marriage. 14 FOTOGRAFIE Arrival and introductions at “Fabio Filzi” school The headmistress of Fabio Filzi school, Ms. Marta Ober, welcomes everybody at the Main Hall, Saturday 2nd February. 15 The two classes from Fabio Filzi school welcome their partners with a song composed by Giovanni Berteotti, one of the Italian students from class IV LA. The Latvian students are listening and joining the song. 16 Sabrina Francesconi and Veronica Vivaldi from class IV LA are showing the plan of the activities for the week Activity of “icebreaking”: the students, divided in groups, introduce each other asking and answering questions. 17 CULTURAL INFORMATION FROM LATVIA On Monday, 4th February, at the Main Hall of F. Filzi School The Latvian students are giving information about Latvia. Performance of the typical Latvian ballet. 18 A sketch from a “Latvian family life” made up by the Latvian students about the theme of the project. 19 WORKSHOP WITH FEEDBACK On Monday and Wednesday, 4th and 6th February, in several classes of the school, students, divided into mixed groups, are working on the given tasks and discussing them with PowerPoint presentations. 20 21 22 23 CULTURAL TOURS TRENTO, Monday afternoon, 4th February VENICE, one of the most important tourist destinations in the world for its celebrated art and architecture, Tuesday, 5th February 24 ROVERETO ( MARZADRO ), typical example of family company, Wednesday, 6th February VERONA, one of the main tourist destinations in northern Italy for its artistic heritage, Thursday, 7th February 25 IN LETTONIA: ITINERARIO Itinerary for the mobility of Liceo F. Filzi in Riga, Latvia April 15-21, 2013 Date Monday 15.04. Planned activities arrival in Riga 14.25 (flight: FR4714RYANAIR) transfer from the airport to the school Grēcinieku 10, 14.40-15.30 welcoming Italian guests (snacks and drinks) 15.30-16.30 leaving with their host families or for the hotel Responsible: Laura Salmiņa, Anna Ratniece, Monta Skrūskopa, Monta Valkovska, Rūta Jurgevica (food purchase and delivery); Jānis Pormalis, Marija Terēze Viļumsone, Aleksandrs Lukjaņenkovs (cleaning the premises after the party); Tuesday 16.04. Wednesday 17.04. Inta Augustāne, Jūlija Očeretnaja a visit to the EU House (10.00-16.30) gathering from 10.00-10.20 EU House representatives’ presentation about the activities carried out by its departments and opportunities offered to the European citizens; 10.30-11.30 video conference (presentation of the results of the research on family habits in two countries carried out in the frame of the twinning project between the two schools); 11.30-12.30 coffee break 12.30-13.30 workshop ‘From a family as a unit of society to the world as one family’ 13.30-16.00 an interactive tour around Old Riga guided by Latvian Ss 16.30-18.00 (The Museum of Occupation, St. Peter’s Church, Dome Cathedral, Dome Square, Art Nouveau buildings – UNESCO heritage, the Blackheads’ House, The Three Brothers, The Powder Tower, the City Council, the City Castle, the Monument of Freedom) Responsible: Inta Augustāne, Jūlija Očeretnaja Group 1 : Alise Valdheima, Group 2: Krista Saksone Group 3: Zane Roķe Group 4: Lauris Paeglītis Group 5: Laura Salmiņa visit to Jurmala – the seaside city, a walk along the beach (Riga Bay) leaving Riga at 9.30, 10.00-12.00 (sightseeing in Jurmala) trip to the bakery „Lāči” (bread baking together following the ancient Latvian traditions) 13.00-17.00 (1st group 13.00-14.30; 2nd group 15.00-16.30) CINEVILLA (1 st group 13.00-13.30(45) ; 2nd group 15.15(30)-16.00) If you’re not afraid to challenge yourself climbing over a canyon, flying through clouds or dive in deep waters you must experience Cinevilla’s special effects show. It will allow you to travel through the behind the scenes of the Film world. During the show you will also have the chance to see and try out yourself how the film sound is made. You will have the chance to take the actors place. PACKED LUNCH Responsible: Inta Augustāne, Ginta Makulēna Students: Zane Roķe, Terēze Viļumsone, Krista Saksone, Adele Sīmane, Rūta Jurgevica, Roberts Ramanis, Lauris Paeglītis, Ričards Mauriņš, Mārcis Greiselis, Rihards Bērziņš, Žanis Vairogs, Rūta Ķigure, Kristīne Putniņa, Jānis Pormalis 26 Thursday 18.04. Friday 19.04. trip to Jelgavas Palace and Rundale Palace Italian architectural heritage in Latvia (architect Rastrelli). One of Latvia's most outstanding monuments of Baroque and Rococo art. 9.30-15.00 (11.30 - 12.30 - a guided tour around the Palace) PACKED LUNCH Responsible: Inta Augustāne, Jūlija Očeretnaja Students: Anna Beāte Ratniece, Laura Salmiņa, Monta Valkovska, Monta Skrūskopa, Alise Valdheima, Zane Roķe, Anna Apsīte, Terēze Viļumsone, Ričards Mauriņš, Roberts Ramanis, Adele Sīmane, Keita Rudzinska, Lauris Paeglītis, Mārcis Greiselis, Jurģis Kriķis, Krista Saksone, Rihards Bērziņš, Žanis Vairogs, Rūta Ķigure, Rūta Jurgevica, Jānis Pormalis A guided tour around Open Air Museum 10.00-12.30 The museum collects documents and preserves the objects of folk building monuments of Latvian historical and ethnographical regions, along with evidence of the way of life and culture of the rural population, characteristic to the period from the 17th century until 40-ies of the 20th century. The museum researches, exhibits as a whole and promotes the monuments of traditional life, as well as educates and informs the society about the cultural heritage, work and daily life traditions and aesthetics of folks who have lived in the territory of Latvia. lunch 12.30 -13.30 school 14.00-16.00 History of School (exhibition ‘From Foundation till Nowadays’) School dance ‘Babylon’ (learn and dance) dinner in the restaurant ‘Lido’ (traditional Latvian food) 19.00-21.00 Responsible: Inta Augustāne, Jūlija Očeretnaja Students: Lauris Paeglītis, Anna Ratniece, Rūta Jurgevica, Mārcis Greiselis, Anna Beāte Apsīte, Monta Valkovska, Monta Skrūskopa, Alise Valdheima, Rūta Ķigure, Kristīne Putniņa, Roberts Ramanis, Jānis Pormalis; all students („Lido”) Saturday 20.04. a day spent in families (activities planned by the hosts) Responsible: Andris Priekulis, Jūlija Očeretnaja Sunday 21.04. meeting at the hotel ‘KOLONNA’, Tirgonu Street 9 and leaving for Italy (transfer to the airport) gathering at the hotel at 12.00 to say goodbye 14.45 flight: FR4715 RYANAIR 27 WORKSHOP Based on the talk by William Ury: The walk from "no" to "yes" ‘We're all one family. We know that scientifically, thanks to the communications revolution, all the tribes on the planet, all 15,000 tribes, are in touch with each other. And it's a big family reunion, and yet, like many family reunions, it's not all peace and light. There's a lot of conflict, and the question is, how do we deal with our differences? How do we deal with our deepest differences, given the human propensity for conflict and the human genius at devising weapons of enormous destruction? That's the question.’ Level: intermediate and above Length: 80 minutes minimum The length of the video: 18 min 45 sec Source: http://www.ted.com/talks/william_ury.html Subtitles available: English, Italian, Latvian Topic: from family conflicts to world conflicts Skills: all (focus on listening and speaking) Aims: 1) to help Ss’s develop their listening and speaking skills; 2) to help Ss’s develop communication skills; 3) to make Ss think about the conflicts happening in the world and try to come out with possible solutions; 4) to make Ss aware that we all are one family no matter what language we speak, what religion we are, etc. Procedure of the Lesson The pre-watching activity Task 1 Ss work in small groups (up to 6 people) and solve the problem. [10 min + 5/7 min] A man in the Middle East left to his three sons 17 camels. To the first son, he left half of the camels. To the second son, he left a third of the camels, and to the youngest son, he left a ninth of the camels. The three sons got into a negotiation. Seventeen doesn't divide by two. It doesn't divide by three. It doesn't divide by nine. Brotherly tempers started to get strained. Finally, in desperation, they went and they consulted a wise old woman. The wise old woman thought about their problem for a long time, and finally she came back and said, ………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… What did the wise woman say? Right answer: "Well, I don't know if I can help you, but at least, if you want, you can have my camel." So then they had 18 camels. The first son took his half -- half of 18 is nine. The second son took his third -- a third of 18 is six. The 28 youngest son took his ninth -- a ninth of 18 is two. You get 17. They had one camel left over. They gave it back to the wise old woman. Task 2 Ss work in mixed groups (Italians and Latvians) and discuss the following questions. [2-4 min-grouping, 10 min] 1. 2. 3. 4. 5. 6. How are conflicts solved in your family? What are the things that make you feel proud that you belong to your nation? What are the things you feel ashamed of because you belong to that nation? Why do people fight with each other? Will we ever be able to stop wars? Why?/Why not? How can we stop conflicts happening in the world? Regrouping. Groups split. New groups are formed (1 student from each group makes a new group). Sharing their experience. Presenting their ideas in the form of Power Point presentations. [30 min] Before Ss start watching the video a question to the audience: Have you ever heard about Abraham? What do you know about him? (in their final groups). Report back what they know. Abraham, according to the Torah and the Koran, is the first man who recognized one God. According to the Bible, God made him leave his land in Mesopotamia and go to Canaan. In return God blessed him and his family and promised that his kin (all the forthcoming generations of the family) will live forever. The while-watching activity Task 1 Watch the video and take notes. 1. 2. 3. 4. 5. 6. What is the secret of peace according to William Ury? How does the African tribe solve conflicts? Why do people need to start talking? What is his negotiating experience in Chechnia like? What is his solution to the conflict in the Middle East? What are the three key things to keep in mind? The post watching activity Discuss 1. Do you think the ideas shared by William Uru will work? Why?/Why not? 29 QUESTIONNAIRE – created by the Italian students about family, personal interests, activities and choices. Personal details 1. Are you…? Male Female 2. Year of birth 3. In what country were you born? 4. If you were born abroad, how old were you when you arrived in Italy? 5. If your parents aren’t Italian, what country do they come from? 6. How many people are there in your family? 2 3 4 5 More than 5 7. How old is your father? 36-40 41-45 46-50 51-55 56-60 61-65 8. How old is your mother? 30-35 36-40 41-45 46-50 51-55 30 56-60 9. How many brothers do you have? 10. How many sisters do you have? 11. In what field does your father work? Farming Industry Construction Show business/Sport Finance/Insurance Wellness/Beauty Commerce Crafts Marketing media/Communications/Marketing photography/Graphics Real estate Publishing I. T. (Information Technology) Fashion Public administration/Defence Hotels Health care/Social service Transport Education Service industries Cleaning Tourist Other 12. In what field does your mother work? Farming Industry Construction Show business/Sport Finance/Insurance Wellness/Beauty Commerce Crafts Marketing media/Communications/Marketing photography/Graphics Real estate 31 Publishing I. T. (Information Technology) Fashion Public administration/Defence Hotels Health care/Social service Transport Education Service industries Cleaning Tourist Homemaker Other 13. What position does your father hold? Self-employed Employee Retired Unemployed Other 14. What position does your mother hold? Self-employed Employee Retired Unemployed Other CULTURE 15. How many books do you and your family read in a year? a. 0 b. 1-4 c. 5-10 d. more than 10 16. How many hours a day is your television on? 32 a. I haven’t got a television b. 0-1 c. 2-4 d. more than 4 17. What do you use the Net for?: a. I haven’t got the Net b. school purpose c. social networks d. others ( video music and movies) 18. Does your family go to public and cultural places such as museums, shows, theatres, cinemas, concerts) a. yes ( tell which one/s __________________________________) b. no 19. How often does your family read a newspaper? a. never b. every day c. sometimes 20. Which is the religion of your family ? a. believer b. believer and church-goer c. non-believer d. different positions in my family 21. How did you select this high school? My own choice I chose together with my parents My parents chose it for me I was influenced by my friends My teachers suggested it 33 Other 22. If it was your choice, why did you select this school? I like the school curriculum Very little maths No latin School isn’t too demanding Friends in the school No German in the final three years Because of its location No school on Saturday Other 23. Did you attend another school before this one? Yes No 24. If so, how did you select your previous school? My own choice I chose together with my parents My parents chose it for me I was influenced by my friends My teachers suggested it Other 25. Do your parents allow you to sleep out? Yes No 26. If so, who do you stay with? Friends Boy/ girlfriends Relatives 27.At what age would you like to live on your own? 34 As soon as possible When I finish school When I have a job When I feel more self- confident As late as possible When I get married I already live on my own 28. Do you help your parents with the housework ? Yes No Sometime 29. If so, what do you do to help them ? I clean the floor I do the ironing I take out the rubbish I wash the dishes I hang out the laundry I clean my room I clean the bathroom Other 30. Can you cook? Yes No 31. If so, how do you usually cook ? I cook frozen food I cook fresh food I reheat ready made meals 35 I eat fast food 32. If you don’t cook, what do you do? I eat out My parents cook My parents cook for me I have lunch at my relatives’/friends’ I have a yoghurt/drink I don’t eat 33. Have you ever been on holiday without your parents? Yes No 34. If yes, how old were you the first time? 8-14 15 16 17 18 Other 35. How often did your parents call you when you were on holiday? Never Sometimes Every day More times in a day 36. How many hours do you spend doing your homework? 0-1 1-2 36 2-3 Other 37. How do you study ? Alone My parents help me 38. How do you choose your clothes ? I decide for myself My parents choose them for me We decide together 39. Do your parents give you any pocket money? Yes No 40. How often do you receive it? Weekly Monthly Other 41. If so, how much do you get? 10-20 20-40 40-60 Other 42. How much do you spend, when you go out on Saturday night on average? 0 37 1-10 euros 11-20 euros 21-30 euros Other 43. If you smoke how much do you spend on cigarettes each month ? 5 euros 10-20 euros 20-30 euros 30-40 euros 40-50 euros 50-60 euros 60-70 euros Other 44. Is it useful for you to save up? Yes No 45. If you answered yes, for what do you save up? Car/Moped Holiday Mobile phone/ PC/…. Other 46. Are you allowed to go out on Saturday night? Yes No It depends 47. If yes, what time do you have to go back home? 38 20-22 22-24 24-2 Other I go back home when I want 48. On Saturday night where can you go? Disco Out of town Bar/Pub Friends’ party Near home Anywhere 49. Do your parents allow you to travel by car or moped? Yes No Yes, but at a fixed time Sometimes 50. If yes, who with? friends family friends girlfriend/boyfriend relatives 51. If not, why? They worry about possible dangers They do not trust the driver They can’t control where I go 39 Family behaviour 52. Do you usually take your meals all together? a. only lunch b. only dinner c. both d. neither lunch nor dinner 53. Who is taking care for the house management ? ( cooking, cleaning, tidying up, shopping ) a. mother b. father c. son/daughter d. housemaid 54. Do you spend most of the time at home alone or with your parents? a. alone for most of the time b. with my parents for most of the time 55. Who do you spend your holidays with?: a. only with my family b. only with my friends c. both with my family as well as with my friends 56. Do you have any pets ? a. yes b. no 57. How often do you see your relatives? (grandparents, uncles, aunts, cousins) a. usually b. sometimes c. hardly ever d. never 40 58. What language do you speak at home ? a. Italian b. dialect c. both d. other languages ( specify which one_______________) ANALYSIS of some of the questions from the questionnaire ITALIAN ANALYSIS 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 LATVIAN ANALYSIS 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 FOTOGRAFIE The Italian group outside the partner school after the flight. At the school canteen tasting typical Latvian food. 75 At the European House listening to and watching the PowerPoint presentation about European Parliament’s functions and opportunities for young people. 76 WORKSHOP Videoconference with the headmistress of Filzi school Discussing of the results about the family questionnaire "Funny experience" meeting Latvian people and visiting the city centre using “a game” 77 HISTORY, TRADITIONS AND CULTURE JURMALA "LACI" Bakery 78 “JELGAVAS" PALACE of the Italian architect Rastrelli “OPEN AIR MUSEUM” 79 The school anthem and a typical Latvian dance involving all students from both schools, joining the Twinning Project. Before the departure of the Italian group from Latvia. 80 TESTIMONIANZE STUDENTI ITALIANI Gemellaggio Italia-Lettonia TUTTI "IN" RIGA! E' lunedì quindici aprile e noi, classi quarte del liceo delle scienze sociali "Fabio Filzi" di Rovereto, accompagnati da tre nostri insegnanti, ci stiamo dirigendo verso l'aeroporto di Bergamo, dove prenderemo un volo per Riga. Il motivo di questo viaggio è un gemellaggio con una scuola lettone, per il quale stiamo investendo tempo ed energie ormai da mesi. Al momento del decollo si percepisce l'eccitazione di chi sta volando per la prima volta, mescolata al desiderio generale di incontrare gli studenti lettoni, con i quali abbiamo già trascorso una settimana in Italia a febbraio, e alla voglia di esplorare posti nuovi. Nel tragitto verso la scuola lettone passiamo attraverso la parte più periferica della città, in evidente decadenza e le cui strutture sono alquanto diroccate, ma, solo qualche chilometro più avanti, c'immergiamo nel cuore della città, un centro grande, ricco di edifici moderni e nel quale troviamo subito traffico. Questo stacco balza agli occhi di tutti, così siamo ancora più incuriositi dal fascino particolare e misterioso della capitale lettone. Ci viene dato un caloroso benvenuto ed i saluti sono affettuosi, nonostante l'imbarazzo iniziale e, per qualcuno, le difficoltà linguistiche. E' già giunto il secondo giorno, martedì 16, e ci troviamo presso la sede della casa europea, dove due esperte ci spiegano le sue funzioni; dopodiché iniziamo noi la presentazione dei risultati dei questionari somministrati, nei mesi precedenti, ad un campione scelto in entrambi gli istituti. Con quest'attività, proposta e preparata da noi italiani, vorremmo far capire nel concreto di cosa si interessa il nostro liceo ed anche mettere in luce le eventuali differenze tra le famiglie delle due nazioni. Ne abbiamo analizzato la parte anagrafica, la cultura, le abitudini e l'indipendenza, chiedendo ad esempio l'età dei genitori, quanti libri leggono all'anno, se i pasti vengono consumati insieme e se le vacanze si trascorrono assieme o separatamente. Abbiamo così scoperto di essere sorprendentemente simili. Ci dividiamo così in piccoli gruppi, all'interno dei quali si discute sui punti di forza dei nostri stati. Mentre noi italiani lodiamo la cucina mediterranea e la moda milanese, i lettoni tendono a dare maggior importanza alle tradizioni. Appartenendo ad una nazione segnata da una serie di “sciagure storiche” e che ha ottenuto l'indipendenza solo nel 1991, è vivo in loro il sentimento di patriottismo. Nella piazza principale, infatti, troviamo il Monumento alla Libertà, eretto nel 1935, raffigurante una donna che innalza tre stelle, simbolo delle tre regioni storiche lettoni, cioè Kurzeme, Vidzeme e Latgale. Veniamo inebriati dal profumo dei numerosi mazzi di fiori poggiati alla base di quest'imponente torre e ci viene spiegato che quest'abitudine è rispettata da tutti perché, durante l'Occupazione sovietica, era un gesto vietato e punito severamente, con l'arresto e la prigionia. In occasione di una divertente caccia al tesoro, abbiamo modo di girovagare per il centro storico, dov'è impossibile sottrarsi dal notare la forte presenza di bandiere bianche e rosse, che vivacizzano ogni strada. Questo è un altro elemento che fa comprendere la fierezza di un popolo, dopo secoli di sofferenze e di dominazioni. Una ragazza ci racconta con entusiasmo l'importante evento del 1989, quando, in segno di protesta contro il patto di non-aggressione del 23 agosto 1939 tra la Germania nazista e la Russia stalinista è stata formata una catena umana di seicento chilometri che collegava la capitale lettone a quella estone e lituana. I ricordi sono vivi e si sente la voglia di ricordare le brutture del passato per evitare che ricapitino in futuro. Mercoledì 17, invece, ci dedichiamo a Jurmala, una cittadina che s'affaccia per tutta la sua estensione sul Mar Baltico: situata a venti chilometri da Riga, è famosa per il concerto di musica sinfonica di fine estate. Il cielo coperto e la leggera brezza sembrano suggerire che non sia la mattinata ideale per andare al mare, ma quando arriviamo in spiaggia cambiamo 81 opinione. C'è quiete; la sabbia sembra fondersi con il ghiaccio che ricopre l'enorme distesa d'acqua, di fronte alla quale ci sentiamo microscopici e che fa apparire infinito l'orizzonte. Scattate alcune foto ricordo e comprato qualche souvenir, ci incamminiamo per la via principale, lungo la quale veniamo accompagnati da un sommesso miagolio. Ci viene detto che i gatti sono animali per cui si ha una particolare attenzione, per questo non è difficile imbattersi in cucce per gatti randagi, con i quali, proprio in questo istante, un clochard sta condividendo il suo misero pasto. Le case sono variopinte, prevalentemente di legno, semplici e basse: trasmettono allegria grazie alla loro semplicità ed ai colori accesi. Finalmente stiamo superando il problema della divisione in gruppi ed i discorsi stanno diventando più spontanei, meno “scolastici”. Ci divertiamo assieme ed ormai ci stiamo adattando sia ai loro cibi sia ai loro ritmi di vita. Si sta rivelando un'occasione utile per esercitarsi con l'inglese, ma anche un modo per evadere dalla solita monotonia, spezzando la routine ed entrando così a contatto con una cultura diversa dalla nostra. Ci rendiamo indubbiamente conto di trovarci dinanzi ad uno stato che è ancora in via di formazione, iniziando in questi anni a crearsi la propria identità. Forse è dovuto proprio a questo lo squilibrio economico delle famiglie presso cui alloggiamo ed inoltre la popolazione è quasi tutta condensata nel centro, al di fuori del quale ci sono soltanto ampie distese verdi incontaminate. L'incontro tra culture dovrebbe essere incentivato di più e si dovrebbero promuovere iniziative di questo genere, perché è solo attraverso il viaggio che si abbatte l'ignoranza del pregiudizio. Sabrina Francesconi 82 Gemellaggio con Riga: incontro tra culture RIGA: UNA CITTA TUTTA DA VIVERE Uno sguardo su un paese pieno di storia e di cultura Il gemellaggio con Riga, penso, si possa definire come un'importante esperienza formativa che si è basata per tutto il tempo su un continuo scambio di informazioni e abitudini, sia nel soggiorno da noi che nel nostro viaggio a Riga. Prima di soffermarmi sulle esperienze più formative e importanti del nostro gemellaggio a Riga, vorrei trasmettervi un aspetto della loro cultura, che penso noi come nazione abbiamo perso da molto tempo; mi ha molto colpito, soprattutto in un tempo di forte crisi, vedere la loro davvero forte e radicata unità nazionale , vedere come sono veramente fieri della loro cultura, della loro storia e dell'indipendenza ottenuta dopo secoli di guerre e sottomissioni da parte di paesi esteri. Si può notare, quasi immediatamente la fierezza che hanno nell'appartenere al proprio paese; e questo aspetto del mio viaggio penso non lo dimenticherò molto facilmente, perché credo che quella fierezza sia proprio quello che manca a noi, quello che serve agli italiani per riscattarsi dalla loro situazione attuale. Dopo questa breve riflessione sul loro e il nostro modo di vivere la propria nazionalità, parlerò dei quattro momenti che per me in questo viaggio sono stati i più emozionanti e significativi. Cominciamo con il secondo giorno di visita a Riga, che a mio parere è stato quello più importante; quel pomeriggio siamo andati in una sede della Comunità europea ed assieme ai ragazzi lettoni abbiamo fatto un Workshop, durante il quale abbiamo presentato, tutti insieme, i lavori fatti nei rispettivi paesi, confrontandone i risultati, i punti in comune e le diversità tra le due culture. Molto interessante è stata la relazione sui questionari fatti in classe, riguardanti i modi di vivere delle due differenti paesi: grazie ad essi abbiamo potuto notare come in moltissimi aspetti siamo simili, nonostante la distanza che ci separa, e come in altri aspetti della vita quotidiana siamo invece molto differenti. Un altro luogo della Lettonia che non potrò mai dimenticare è Jurmala, una bellissima città della Lettonia, situata sul Mar Baltico, pochi chilometri fuori Riga: Jurmala è una città turistica, famosa per le sue grandi ville, si affaccia per tutta la sua estensione sul Mar baltico ed è stata base militare durante la guerra. Nonostante sia segnata ancora dal passaggio della guerra, rimane una città bellissima, piena di storia, che durante l'estate diventa un stimata meta turistica per tutti i lettoni ed i paesi confinanti con la Lettonia. Il penultimo giorno del nostro soggiorno a Riga, abbiamo visitato un bellissimo castello, che se non ricordo male, si chiamava “Jelgavas”, questo edificio è stato costruito da un noto architetto di origine italiana, verso il 1800, e in esso a me personalmente non sarebbe dispiaciuto vivere. Grazie a questa visita guidata abbiamo potuto conoscere come fosse la vita nel '600 nella capitale lettone, di cosa si occupavano i signori che soggiornavano nel castello e cosa facessero nel tempo libero in un bellissimo giardino situato nella parte anteriore al castello. Ultimo, ma non per importanza, luogo è il museo storico all'aperto, anch'esso situato appena fuori Riga, dove abbiamo potuto vedere case, chiese, e vari edifici risalenti all'epoca preromana, scoprendo come era la vita in quel tempo, come facevano i cittadini a sopravvivere, come si procuravano il cibo ed altre notizie molto interessanti sulla Lettonia antica. Questi appena descritti sono a mio parere i luoghi e i momenti più significativi ed eccitanti nel nostro viaggio a Riga, ma nonostante la bellezza e la storia di questi posti non ho potuto fare a meno di rimanere incantato dalla bellezza del centro di Riga: pieno di persone cordiali e socievoli, negozi grandissimi, edifici 83 pieni di storia e di bellezza. I due momenti di Riga che più mi hanno colpito sono stati l'ultima mattina, quando il nostro compagno lettone ci ha portato a visitare tutti gli edifici più importanti, belli e stravaganti della città e la sera, quando, girando per il centro assieme ai ragazzi lettoni, abbiamo potuto vedere una bellissima città prendere vita, grazie ad artisti di strada, negozi pieni di musica e gente molto socievole anche con noi, provenienti da un luogo e una cultura differenti. Posso concludere, dicendo che questo viaggio per me non è stato affatto privo di momenti difficili, sia per la lingua che per l'interazione tra culture differenti, ma rimarrà comunque nonostante le difficoltà, il viaggio più formativo, divertente, pieno di emozioni e sorprese che io abbia mai fatto durante i miei anni alle superiori. Quindi se dovete scegliere una meta turistica per le vacanze non posso fare a meno di consigliarvi questa città piena di luoghi meravigliosi e storie da raccontare. Gianluca Bosetti 84