La Medicina dello Sport…
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NORME PER GLI AUTORI Norme generali Medicina dello Sport, rivista peer-reviewed della Federazione Medico Sportiva Italiana, pubblica articoli scientifici originali su argomenti di medicina dello sport. I manoscritti devono essere preparati seguendo rigorosamente le norme per gli Autori pubblicate in seguito, che sono conformi agli Uniform Requirements for Manuscripts Submitted to Biomedical Editors editi a cura dell’International Committee of Medical Journal Editors (Ann Int Med 1988;105:258-265). L’invio del dattiloscritto sottointende che il lavoro non sia già stato pubblicato e che, se accettato, non verrà pubblicato altrove né integralmente né in parte. Tutto il materiale iconografico deve essere originale. L’iconografia tratta da altre pubblicazioni deve essere corredata da permesso dell’Editore. I dattiloscritti, pervenuti alla Redazione, anche se non accettati per la pubblicazione, non verranno comunque restituiti. I lavori vengono sottoposti in modo anonimo a valutazione da parte di qualificati revisori esterni. Gli scopi della rivista sono quelli di pubblicare lavori di elevato valore scientifico in tutti i settori della Medicina dello Sport. Ai revisori viene chiesto di formulare i loro commenti su un modello apposito e di rispedirlo all’editor entro un mese dal ricevimento. La rivista recepisce i principi presentati nella Dichiarazione di Helsinki e ribadisce che tutte le ricerche che coinvolgano esseri umani siano condotte in conformità ad essi. La rivista recepisce altresì gli International Guiding Principles for Biomedical Research Involving Animals raccomandati dalla WHO e richiede che tutte le ricerche su animali siano condotte in conformità ad essi. Il lavoro deve essere accompagnato dalla seguente dichiarazione firmata DA TUTTI GLI AUTORI: «I sottoscritti Autori trasferiscono la proprietà dei diritti di autore alla rivista Medicina dello Sport. Dichiarano che l’articolo è originale, non è stato inviato per la pubblicazione ad altra rivista, e non è stato già pubblicato. Essi dichiarano di essere responsabili della ricerca, che hanno progettato e condotto e di aver partecipato alla stesura e alla revisione del manoscritto presentato, di cui approvano i contenuti. Si impegnano a segnalare conflitti di interesse, in particolare eventuali accordi finanziari con ditte farmaceutiche o biomedicali i cui prodotti siano pertinenti all’argomento trattato nel manoscritto. Nel caso di studi condotti sugli esseri umani gli Autori riferiscono che lo studio è stato approvato dal comitato etico e che i pazienti hanno sottoscritto il consenso informato. Dichiarano inoltre che la ricerca riportata nel loro lavoro è stata eseguita nel rispetto della Dichiarazione di Helsinki e dei Principi internazionali che regolano la ricerca sugli animali». Gli Autori accettano implicitamente che il lavoro venga sottoposto in modo anonimo all’esame del Comitato di Lettura e, in caso di accettazione, a revisione editoriale. A tutti sarà dato cenno di ricevimento. L’EDITORIALE viene commissionato su invito del Direttore. Deve riguardare un argomento di grande rilevanza in cui l’Autore esprime la sua opinione personale. L’articolo non deve essere suddiviso in sezioni. Medicina dello Sport riserva uno spazio per la pubblicazione gratuita di tesi di Specializzazione in Medicina dello Sport giudicate degne di stampa dalle rispettive Scuole nel numero massimo di due per numero sotto forma di estratto della lunghezza di sei pagine di stampa per ciascuna. Dattiloscritti I lavori, in lingua italiana o inglese, devono essere inviati alla redazione online raggiungibile dal sito Edizioni Minerva Medica: www.minervamedica.it Gli autori che desiderino sottomettere i loro manoscritti devono collegarsi al sito www. minervamedica.it e accedere alla sezione “Online submission”. Accedendo per la prima volta, gli Autori devono creare il proprio account cliccando su “Create new account”. Dopo aver creato l’account, potrà incominciare la sottomissione dei manoscritti attraverso la piattaforma online indirizzando il lavoro alla Rivista “Medicina dello Sport”. Per loggarsi, basterà inserire il proprio username e la propria password e cliccare su “Login” seguendo le istruzioni per la sottomissione di un nuovo manoscritto. I lavori devono inoltre essere spediti in tre copie a “Medicina dello Sport” - Federazione Medico-Sportiva Italiana, Viale Tiziano 70, 00196 Roma. Se il primo Autore è socio della FMSI i dattiloscritti dovranno essere corredati da una fotocopia della tessera FMSI e del rinnovo annuale comprovante la regolarità della sua posizione di socio in quanto, in base alle nuove norme contrattuali, non sarà richiesto alcun contributo stampa e spetteranno n. 20 estratti omaggio con copertina nonché il 10% di sconto sulle tariffe in vigore per ulteriori estratti ed eventuali costi aggiuntivi (traduzioni, fotolito, tabelle, ecc.). L’elaborato dovrà essere presentato in formato elettronico (floppy disk e/o CD Rom) e in cartelle dattiloscritte con spaziatura doppia su una sola facciata e articolato nelle seguenti sezioni: Pagina di titolo • Titolo conciso, senza abbreviazioni, nella lingua originale, con traduzione nella seconda lingua. • Nome, Cognome e Firme degli Autori. • Istituto e Università, Divisione e Ospedale, o Ente di appartenenza di ciascun Autore. • Firma di autorizzazione alla stampa del Direttore dell’Istituto Universitario o del Primario Ospedaliero o del Responsabile dell’Ente di appartenenza. Questi dovranno indicare se “il lavoro spetti in parti uguali agli autori” ovvero specificare la funzione svolta da ciascuno degli autori • Nome, indirizzo e numero telefonico dell’Autore al quale dovranno essere inviate la corrispondenza e le bozze stampa. • Dati di eventuali Congressi ai quali il lavoro sia già stato presentato. • Menzione di eventuali finanziamenti o contratti di ricerca. • Ringraziamenti. Riassunto e Parole chiave Il riassunto deve sintetizzare in modo esauriente gli elementi essenziali del lavoro. Devono essere inviati un riassunto in lingua italiana e uno in lingua inglese di non più di 300 parole, strutturati nel seguente modo: Scopo, Metodi, Risultati, Discussione, Conclusioni (Objective, Methods, Results, Discussion, Conclusions). Dovranno inoltre essere indicate le parole chiave (con un massimo di 5) nella lingua originale e nella seconda lingua. Per le parole chiave usare i termini del Medical Subject Headings (MeSH) dell’Index Medicus. Testo Il testo deve essere composto da: Introduzione Illustrante lo stato attuale delle conoscenze sull’argomento trattato e lo scopo della ricerca e quali sono i motivi per cui i risultati vengono pubblicati. Materiali e metodi Descrizione delle procedure cliniche, tecniche o sperimentali seguite nella ricerca. I metodi e le procedure statistiche pubblicati per esteso in precedenza devono essere citati nelle appropriate voci bibliografiche. I dati che si riferiscono al materiale devono essere espressi in modo esauriente e preciso ma anche semplice e breve. Occorre seguire rigorosamente le Guidelines for Statistical Reporting in Articles for Medical Journals (Ann Int Med 1988;108:266-273). Di tutti i farmaci si deve citare nome generico, dosaggio e vie di somministrazione; non sono acettati marchi di fabbrica. I simboli e le sigle vanno spiegati alla prima apparizione nel testo e devono essere conformi agli standards internazionali. Risultati Vanno riportati sotto forma di tabelle e grafici eventualmente elaborati statisticamente, con l’ausilio di materiale illustrativo e una presentazione concisa nel testo evitando commenti e interpretazioni. Discussione dei risultati e considerazioni conclusive Finalizzate al commento sui risultati con eventuale confronto con i dati della letteratura, ai fini della pratica clinica e della ricerca sperimentale. Bibliografia La bibliografia, che deve comprendere i soli Autori citati nel testo, va numerata con numeri arabi in ordine consecutivo di prima citazione nel testo. Il richiamo delle voci bibliografiche nel testo deve essere fatto con numeri arabi posti tra parentesi. La bibliografia deve essere citata nello stile standardizzato approvato dall’International Committee of Medical Journals Editors. Riviste. Per ogni voce si devono riportare il cognome e l’iniziale del nome degli Autori (elencare tutti gli Autori fino a sei; se sette o più elencare solo i primi sei nomi seguiti da: et al.), il titolo originale dell’articolo, il titolo della rivista (attenendosi alle abbreviazioni usate dall’Index Medicus), l’anno di pubblicazione, il numero del volume, il numero di pagina iniziale e finale. Nelle citazioni bibliografiche seguire attentamente la punteggiatura standard internazionale. Esempio: Sutherland DE, Simmons RL, Howard RJ. Intracapsular technique of transplant nephrectomy. Surg Gynecol Obstet 1978;146:951-2. Libri e Monografie. Per pubblicazioni non periodi- che dovranno essere indicati i nomi degli Autori, il titolo, l’edizione, il luogo di pubblicazione, l’editore e l’anno di pubblicazione. Esempio: G. Rossi. Manuale di otorinolaringologia. IV edizione, Torino: Edizioni Minerva Medica, 1987:67-95. Tabelle Ogni tabella deve essere presentata, in foglio separato, correttamente dattiloscritta, preparata graficamente secondo lo schema di impaginazione della rivista, numerata in cifre romane, corredata da un breve titolo. Eventuali annotazioni devono essere inserite al piede della tabella e non nel titolo. Le tabelle devono essere richiamate nel testo. Figure Le fotografie devono essere inviate sotto forma di nitide copie su carta. Esse devono riportare sul retro una etichetta che indichi la numerazione in cifre arabe, il titolo dell’articolo, il nome del primo autore, l’orientamento (alto, basso) e devono essere richiamate nel testo. Non scrivere sul retro delle figure e non graffiare o rovinare le stesse utilizzando graffe. Eventuali diciture all’interno della figura devono essere realizzate a caratteri di stampa con i trasferibili. La riproduzione deve essere limitata alla parte essenziale ai fini del lavoro. Le foto istologiche devono sempre essere accompagnate dal rapporto di ingrandimento e dal metodo di colorazione. Le didascalie vanno dattiloscritte su un foglio a parte. Disegni, grafici e schemi devono essere eseguiti in forma definitiva a china su carta da lucido o su cartoncino bianco liscio da disegnatori esperti, utilizzando dove necessario i trasferibili (tipo Letraset), oppure possono essere realizzati con il computer. Gli esami radiologici vanno presentati in copia fotografica su carta. Elettrocardiogrammi, elettroencefalogrammi, ecc. devono essere inviati in forma originale o eventualmente fotografati, mai fotocopiati. Per le figure a colori specificare sempre se si desidera la riproduzione a colori o in bianco e nero. Lettere, numeri, simboli dovrebbero essere di dimensioni tali che quando ridotti per la pubblicazione risultino ancora leggibili. Le dimensioni ottimali per la riproduzione sulla rivista sono: — cm 7,2 (base)×cm 4,8 (altezza) — cm 7,2 (base)×cm 9,8 (altezza) — cm 15,8 (base)×cm 9,8 (altezza) — cm 15,8 (base)×cm 18,5 (altezza): 1 pagina Gli elaborati devono rispondere rigorosamente alle suddette norme: in difetto non saranno presi in considerazione. La correzione delle bozze di stampa dovrà essere limitata alla semplice revisione tipografica; eventuali modificazioni del testo saranno addebitate agli Autori. Le bozze corrette dovranno essere restituite entro 15 giorni a medicina dello sport - Edizioni Minerva Medica - Corso Bramante 83-85 - 10126 Torino. In caso di ritardo, la Redazione della rivista potrà correggere d’ufficio le bozze in base all’originale pervenuto. I moduli per la richiesta di estratti vengono inviati insieme alle bozze. Rivista stampata su acid-free paper. pISSN: 0025-7826 eISSN: 1827-1863 INSTRUCTIONS FOR AUTHORS General regulations Medicina dello Sport, official journal of the Italian Federation of Sports Medicine (FMSI), is an external peer-reviewed scientific journal, published quarterly by Minerva Medica; editors in-chief have the input of a distinguished board of editorial consultants representing multiple disciplines concerned with sports medicine. Medicina dello Sport aims to publish the highest quality material, both clinical and scientific on all aspects of sports medicine; Medicina dello Sport includes research findings, technical evaluations, review articles and in addition provides a forum for the exchange of information on all professional sports medicine issues including education; reviewers are asked to complete a specific form and to return the paper to the Editor, with comments, within one month. The manuscripts submitted for publication must conform precisely to the following instructions for authors and are themselves in conformity with the Uniform Requirements for Manuscripts submitted to Biomedical Editors published by the International Committee of Medical Journal Editors (Ann Int Med 1988;105:258-265). The submission of the manuscript implies that the paper has not previously been published and that, if accepted, it will not be published elsewhere, either in its entirety or in part. All illustrative material must be original. Illustrations taken from other sources must be accompanied by the publisher’s permission. Manuscripts not accepted for publication will not be returned by the publishers. In conformity with the Helsinki Declaration, the journal reiterates that all research involving human beings must be conducted as indicated by the Helsinki Declaration. In conformity with the International Guiding Principles for Biomedical Research Involving Animals recommended by the WHO, the journal requires that all research on animals conform to the said principles. Papers must be accompanied by the following declaration signed by ALL THE AUTHORS: “The undersigned Authors transfer the ownership of copyright to the journal MEDICINA DELLO SPORT should their work be published in this journal. They state that the article is original, has not been submitted for publication in other journals and has not already been published. They state that they are responsible for the research that they have designed and carried out; that they have participated in drafting and revising the manuscript submitted, which they approve in its contents. They agree to inform Minerva Medica of any conflict of interest that might arise, particularly any financial agreements they may have with pharmaceutical or biomedical firms whose products are pertinent to the subject matter dealt with in the manuscript. In the case of studies carried out on human beings, the authors confirm that the study was approved by the ethics committee and that the patients gave their informed consent. They also state that the research reported in the paper was undertaken in compliance with the Helsinki Declaration and the International Principles governing research on animals”. The authors implicity accept the fact that their paper will be presented anonymously for examination by the Editorial Board and for editorial revision if accepted. EDITORIALS are commissioned by the Editor. They should deal with topics of major importance on which the authors expresses a personal opinion. Editorials should not be subdivided into sections. Medicina dello Sport reserves a certain number of pages for the publication without charge of a maximum of two graduate theses pertaining to sports medicine and judged to be worthy of publication by the schools in questions. They will be printed in the form of abstracts of six printed pages each. Manuscripts Manuscripts, in Italian or English, should be submitted directly to the online Editorial Office at the Edizioni Minerva Medica website: www.minervamedica.it Authors wishing to submit their manuscript can access the website www.minervamedica. it and go to the “Online submission” section. If you are entering the site for the first time, please take a moment to create your personal account by clicking on “Create new account”. You will need to create an account in order to upload your manuscript to the online platform choosing the Journal “Medicina dello Sport”. Enter your username and password and click on “Login”. Then follow the instructions on how to submit a new manuscript. Manuscripts should also be despatched to: “Medicina dello Sport” - Federazione MedicoSportiva Italiana, Viale Tiziano 70, 00196 Roma. If the first author is a member of the FMSI, a photocopy of the membership card and of the annual renewal should accompany the manuscript, since no contribution will be due for printing costs and the author will receive 20 free reprints with cover and a discount of 10% on rates for extra reprints and any additional costs. For authors who are not FMSI members, printed pages will be charged to the authors at Euro 40,00 per page. In either case, colour figures, linguistic revision, and excessive alterations to proofs will be charged to the authors. The paper should be presented in electronic format (floppy disk and/or CD) and in doublespaced sheets, typed on one side only and subdivided into the following sections: Title page • Coincise title without abbreviations in the original language and accompanied by its translation into the other language. • Name, Surname and Signature of the Authors. • Department and University, Division and Hospital or Body to which each author belongs. • Signature authorising publication of the University Department’s Head, the Hospital’s Chief Medical Officer or the Director of the relevant Body. They should indicate whether “the work is the equal work of all authors”, or specify the role played by each author. • N ame, address and telephone number of the author to whom correspondence or proofs should be addressed. • Date of any congresses at which the papers has already been presented. • Mention of any financial assistance or research contracts. • Acknowledgements. Summary and Key words The summary must contain a detailed synthesis of the key elements of the work. The paper must be accompanied by a summary in Italian and one in English, containing no more than 300 words, which should be structured as follows: Objective, Methods, Results, Discussion, Conclusions. A maximum of 5 key words must also be given, both in Italian and in English. Key words should use the terminology of the Medical Subject Headings (MeSH) in the Index Medicus. Text The text should be composed as follows: Introduction Outlining current knowledge of the topic and the purpose of the study, and explaining why the results are being published. Materials and methods A description of the clinical, technical or experimental techniques used in the study. Any methods and statistical procedures previously published in detail must be quoted under the appropriate reference numbers. Data referring to the material must be expressed fully and precisely, but also simply and concisely. Authors must comply strictly with the Guidelines for Statistical Reporting in Articles for Medical Journals (Ann Int Med 1988, 108 266-273). The generic name, dose and method of administration must be given for all drugs; no manufacturer’s brand names will be accepted. Symbols and signs must be explained the first time they appear in the text and must conform to international standards. Results These should be reported in the form of tables and graphs, if necessary statistically processed using illustrative material, and presented concisely in the text, avoiding comments and interpretations. Discussion of results and conclusions This section comments on the results in terms of their relevance to clinical practice and experimental research and may compare the results with data from the literature. References Works listed under “References” should be given consecutive Arabic number. References to these works in the text should be followed by the relevant number in parentheses. References should be listed in the standard form approved by the International Committee of Medical Journal Editors. Journals. Each Reference entry should give the surname and initial(s) of all authors up to six (if the article has more than six authors, list the first six followed by: “et al.”), the original title of the article, the title of the journal (using Index Medicus abbreviations); year of pubblication; volume number; initial and final page numbers. Standard international punctuation must be adopted. Example: Sutherland DE, Simmons RL, Howard RJ. Intracapsular technique of transplant nephrectomy. Surg Gynecol Obstet 1978;146:951-2. Books and Monographs. In the case of non-periodical publications, authors should list the name of authors and the title, edition, place of publication, publisher and date of publication. Example: G. Rossi. Manuale di otorinolaringologia. IV edizione, Torino: Edizioni Minerva Medica, 1987:67-95. Tables Each table should be presented on a separate sheet correctly typed, laid out according to the journal’s own pagination, numbered in Roman figures and briefly titled. Any notes should be added at the foot of the page and not incorporated in the title. Tables must be referred to in the text. Figures Photographs should be submitted in the form of clean copies printed on card. A label on the back should indicate the number in arabic numerals, the title of the article, the name of the first author, the positioning (top or bottom). the photographs should be referred to in the text. Do not write on the back of photographs. Do not scratch them or spoil them with staples. And wording on the figure should be stenciled on in block letters. Only the part essential to the article should be reproduced. Histological photographs should always indicate the magnification ratio and staining method. Captions should be typed onto a separate sheet. Drawings, graphs and diagrams should be produced in black ink on gloss-finish paper or smooth white draftsman’s paper, using stencil lettering where necessary. They may also be produced on a computer. Radiology photographs should be printed on paper. Electrocardiograms, electroencephalograms etc. should be submitted in their original form or photographed, never photocopied. In the case of figures in colour, it should always be stated whether they are to be reproduced in colour or in black and white. Letters, numbers and symbols should be of a size to remain legible when reduced for publication. The ideal sizes for reproduction in this journal are the following: — cm — cm — cm — cm 7.2 7.2 15,8 15,8 (base)×cm (base)×cm (base)×cm (base)×cm 4.8 9,8 9,8 18.5 (height) (height) (height) (height): full page Figures that do not conform precisely to the above standards will not be accepted for publication. Any changes to the proofs should be confined to typographical corrections. Any modifications to the text will be charged to the authors. Corrected proofs should be returned within 15 days to Medicina dello Sport - Edizioni Minerva Medica Corso Bramante 83-85 - I-10126 Torino. In the event of delay, the Editorial Board will be entitled to make its own corrections on the basis of the original already received. Forms for requests for extracts will be sent out with the proofs. Journal printed on acid-free paper. pISSN: 0025-7826 eISSN: 1827-1863 I NDICE 461 Effetti dell’esercizio fisico e del gioco con i palloni educativi “Edubal” sulla coordinazione oculo-manuale nei bambini iscritti al primo anno della scuola primaria Cichy I., Rokita A., Wolny M., Popowczak M. 503 LA MEDICINA DELLO SPORT... PER SPORT Il crossfit e altre tecniche di allenamento intervallato (functional training) Gianfelici A., Varalda C., Mauro P., Di Castro A., Vullo M., Urso A. 473 Effetti di un protocollo motorio adattato ad un gruppo di soggetti con diagnosi di paraplegia sul miglioramento dello stato funzionale, della composizione corporea e della qualità di vita: uno studio pilota Cugusi L., Solla P., Serpe R., Pilia K., Pintus V., Madeddu C., Bassareo P. P., Mercuro G. 509 LA MEDICINA DELLO SPORT... PER SPORT NEI FASCICOLI 515 FORUM Ruolo dell’attività motoria nella prevenzione dell’osteoporosi: studio osservazionale di un campione di atleti 487 AREA ORTOPEDICA Studio epidemiologico sugli infortuni nella ginnastica artistica De Vita M., Panetta V., Prattico F., Foti C. Arrighi A., Tallone C., Casabella A., Venzano V., Pistorio A., Seriolo B., Molfetta L. 523 497 Sport, medicina e Società Italiana: il valore sociale della Medicina dello Sport Processo di ritorno all’attività di un atleta d’élite con diagnosi di tumore maligno delle guaine nervose periferiche 531 CASI CLINICI Demir H. M., Ercan S., Cetin C. X De Rita G. NOTIZIARIO FEDERALE MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 C ONTENTS 461 Effect of physical exercise games and playing with Edubal educational balls on eye-hand coordination in first-year primary school children 503 SPORT... MEDICINE FOR SPORT Crossfit and other functional training techniques Cichy I., Rokita A., Wolny M., Popowczak M. Gianfelici A., Varalda C., Mauro P., Di Castro A., Vullo M., Urso A. 473 509 Effects of an adapted physical training on functional status, body composition and quality of life in persons with spinal cord injury paraplegia: a pilot study Cugusi L., Solla P., Serpe R., Pilia K., Pintus V., Madeddu C., Bassareo P. P., Mercuro G. SPORT... MEDICINE FOR SPORT IN PAST ISSUES 515 FORUM The role played by motor activity in the prevention of osteoporosis: observational study of a sample of athletes 487 ORTOPEDICAL AREA Epidemiological study on artistic gymnastics injuries De Vita M., Panetta V., Prattico F., Foti C. Arrighi A., Tallone C., Casabella A., Venzano V., Pistorio A., Seriolo B., Molfetta L. 523 497 Sport, medicine and Italian Society: the social value of Sports Medicine Return to play process of an elite athlete diagnosed with malignant peripheral nerve sheath tumor 531 CASE REPORTS Demir H. M., Ercan S., Cetin C. XII De Rita G. FEDERAL NEWS MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Review Rassegna MED SPORT 2015;68:359-66 Antioxidant supplement and sports La supplementazione di antiossidanti e l’attività sportiva B. DONATUCCI 1, D. SBARDELLA 2, G. R. TUNDO 2, M. CASASCO 3, N. DI DANIELE 4, P. ROGLIANI 1, 4, S. MARINI 2 1Specialization School in Sport Medicine, University of Rome “Tor Vergata”, Rome Italy 2Departement. of Clinical Sciences and Traslational Medicine, University of Rome “Tor Vergata”, Rome, Italy 3Sports Medicine Federation, Rome, Italy 4Department of Systems Medicine, University of Rome “Tor Vergata”, Rome, Italy SUMMARY Antioxidants are largely used to maintain redox homeostasis. Unfortunately, most of the controlled studies demonstrated that, if in vitro these molecules are able to modulate several biochemical parameters, after in vivo administration usually they fail to exert any significant activity both on healthy subjects and patients. The usage of antioxidant supplements is common practice among athletes and is based on the idea that they prevent the negative effects of oxidative stress caused by exercise, and that they promote muscle recovery and improve performance. In this review we discuss and comment main experimental studies in which several antioxidant have been used to modulate sport performances in athletes. Key words: Antioxidants - Sport - Dietary supplements. RIASSUNTO Gli antiossidanti sono da molto tempo utilizzati allo scopo di mantenere l’omeostasi redox. In realtà la maggior parte degli studi effettuati in maniera controllata ha dimostrato come tali molecole, nonostante in vitro siano in grado di esercitare notevoli attività, una volta somministrate in vivo non mantengono le promesse, fornendo risultati spesso trascurabili. Allo stesso tempo, altre sperimentazioni sono state allestite allo scopo di valutare l’efficacia e gli eventuali effetti collaterali della supplementazione per via orale di integratori a base di antiossidanti negli sportivi. Il razionale di questo approccio risiede nel fatto che nel corso dell’attività fisica aumenta in misura significativa la quantità di radicali liberi prodotti. Nella review vengono mostrati e commentati criticamente i risultati ottenuti dai principali studi sperimentali che prevedevano l’utilizzo di antiossidanti come molecole in grado di modulare le performance sportive di atleti professionisti. Parole chiave: Antiossidanti - Sport - Integratori. I n recent years, several studies have been carried out to evaluate the effectiveness and the possible side effects of oral antioxidant supplements in athletes. The usage of antioxidant supplements is common practice among ath- Vol. 68 - No. 3 N el corso degli ultimi anni svariati studi sono stati condotti per valutare l’efficacia e gli eventuali effetti collaterali della supplementazione per via orale di integratori a base di antiossidanti negli sportivi. È una pratica comune tra gli atle- MEDICINA DELLO SPORT 359 Antioxidant supplement and sports DONATUCCI letes and is based on the idea that they prevent the negative effects of oxidative stress caused by exercise, and that they promote muscle recovery and improve performance. Many vitamins and minerals, which are labeled as antioxidants, are available on the market. However, there have been very few adequate studies carried out on large cohorts regarding the effectiveness and long-term safety of these products. The studies at our disposal vary considerably in their design, protocol, study groups, administration protocols and methods of analysis. However, the experimental model of many of these studies was inadequate. For example, they did not consider characteristics such as groups receiving placebo, control groups, double blinds and randomized groups. The low quality of this large part of studies increases the risk of some bias. The supplements used in most of the studies were vitamin E, vitamin C, beta-carotene, coenzyme Q10, alpha lipoic acid, n-acetyl cysteine, allopurinol, quercetin, resveratrol and other polyphenolic molecules. In some of these studies, combinations of the above-listed molecules were tested. There is a big variability in studies regarding the posology and the treatment period. Most of the studies analyzed the effects of vitamins C and E supplement and the main outcomes regarding the markers of oxidative stress and plasma concentrations of enzymes such as creatine phosphokinase (CPK) and lactic dehydrogenase (LDH). Studies have also analyzed the indices of muscle damage such as loss of strength, fatigue, myoprotein structural changes and their plasma concentrations.1 ti l’uso di supplementi a base di sostanze antiossidanti con l’idea che essi prevengano gli effetti deleteri dello stress ossidativo indotto dall’esercizio fisico, che facilitino il recupero muscolare e che migliorino le performance. In commercio è presente un’enorme quantità di vitamine e minerali etichettati come antiossidanti. In realtà a oggi mancano studi adeguati su grosse popolazioni e mancano evidenze scientifiche riguardo l’efficacia e la sicurezza a lungo termine. Gli studi condotti fino a oggi variano considerevolmente tra di loro per quanto riguarda: i disegni di studio, i protocolli, le popolazioni dei gruppi di studio, i regimi di supplementazione e i metodi di analisi. Una grossa fetta di questi studi è stata carente di caratteristiche importanti che dovrebbero caratterizzarli come dei buoni trial: gruppi che assumano placebo, gruppi di controllo, i doppio ciechi e i gruppi randomizzati. La bassa qualità di questa fetta di studi aumenta la possibilità che ci siano stati dei bias. I supplementi usati nella maggior parte degli studi sono stati: la vitamina E, la vitamina C, il beta-carotene, il coenzima Q10, l’acido alfa-lipoico, la N-acetilcisteina, l’allopurinolo, la quercetina, il resveratrolo e altre molecole polifenoliche. In alcuni di questi studi sono state testate combinazioni delle molecole sopraindicate. Negli studi c’è stata una grande variabilità sia per quanto riguarda i dosaggi che la durata del periodo delle supplementazioni. La maggior parte degli studi ha analizzato gli effetti della supplementazione delle vitamine C e E e gli outcome principali sono stati i markers di stress ossidativo e le concentrazioni plasmatiche di enzimi come la creatinfosfochinasi e la lattico deidrogenasi piuttosto che degli indici di danno muscolare come la perdita di forza, la stanchezza, i cambi strutturali delle mioproteine e le loro concentrazioni plasmatiche 1. Positive data regarding the use of antioxidants Dati sull’utilizzo degli antiossidanti There are studies which have demonstrated that antioxidant supplements can protect muscle cells against oxidative damage: —— administration of a moderate amount of verbascoside (a phenylpropanoid and a sugar ester of caffeic acid) was found to reduce oxidative damage, caused by the activation of neutrophils and the signs of muscle damage in a group of runners;2 —— administration of a combination of betacarotene, alpha-tocopherol acetate, ascorbic acid, selenium and zinc has been seen to improve the ventilatory threshold after an acute exposure (but not chronic) at high altitudes;3 Ci sono studi che hanno dimostrato che la supplementazione con antiossidanti possa offrire una protezione alle cellule muscolari contro il danno ossidativo: — la supplementazione con una quantità moderata di verbascoside (un fenilpropanoide ed uno zucchero estere dell’acido caffeico) ha ridotto il danno ossidativo causato dall’attivazione dei neutrofili ed i segni di danno muscolare in un gruppo di corridori 2; — la supplementazione con una combinazione di betacarotene, alfa-tocoferolo acetato, acido ascorbico, selenio e zinco si è dimostrata capace di migliorare la soglia ventilatoria dopo un’ esposi- 360 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Antioxidant supplement and sportsDONATUCCI —— administration of the enzyme superoxide dismutase (which is abundant in Cucumis Melo) promotes cellular antioxidant defenses but has no effect on the oxidative damage caused by strenuous exercise;4 —— administration of rhodolia rosea (a perennial herb with antioxidant and anti-inflammatory properties according to traditional medicine improves the serum oxidation state of rowers, but not the oxidative damage caused by excruciating exercise;5 —— vitamin C (500 mg) and vitamin E (400 UI) supplementation in well-trained and untrained athletes improved insulin-sensibility, transcriptional factors and antioxidant proteins expression. However, supplementation decreases positive effects induced upon sport activity.6 Resveratrol is a molecule that has recently aroused interest. Resveratrol (3, 5, 4’-trihydroxytrans-stilbene) is a natural phenol contained in grapes,7 and has been reported to provide protection against tumors, it has anti-inflammatory properties and causes blood thinning.8 Resveratrol exerts its action by inhibiting the peroxidation of LDL.9, 10 Resveratrol has been proven to be effective in some studies on animals: for example in a study conducted on mice, potential benefits on fatigue and ergogenic functions were evaluated. The mice were divided into four groups. For 21 days, the first group did not take any resveratrol, while the second, the third and the fourth group were administered with 25-50-125 mg/kg/die of resveratrol. The state of fatigue and the level of physical performance were evaluated taking into account the strength developed by back legs, the time required to reach physical exhaustion and the blood levels of lactate, ammonium, glucose and CPK after 15 minutes of swimming. The time required to reach a situation of physical exhaustion was confirmed in resveratrol treated groups but not in mice that had not been administered with resveratrol. The groups treated with resveratrol developed more strength, had lower serum levels of lactate, ammonium and CPK and a dose-dependent increase in blood sugar levels after 15 minutes of swimming. The latter figure can be correlated to the increased use of energy during the exercise.11 Resveratrol has also proven able to decrease the inflammatory response by inhibiting the activity of the following molecules: TNF-α, IL-1β, IL-6 and by blocking the activation of the NF-kB transcription factor. The anti-inflammatory ability of resveratrol has been tested in athletes. Vol. 68 - No. 3 zione acuta (ma non cronica) ad alte altitudini 3; — la supplementazione con l’enzima superossido dismutasi (che è abbondante nel Cucumis melo) ha promosso le difese antiossidanti cellulari, ma non ha avuto effetto sul danno ossidativo indotto da un esercizio strenuo 4; — la supplementazione con Rhodiola rosea L. (un’erba perenne e con proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie secondo la medicina tradizionale) ha migliorato lo stato di ossidazione sierico di vogatori, ma non il danno ossidativo indotto da un esercizio di tipo massimale 5; — la supplementazione con vitamina C (500 mg) e vitamina E (400 IU) in individui allenati e non, ha migliorato l’insulinosensibilità, l’espressione di fattori trascrizionali e di proteine ad attività antiossidante, abolendo però allo stesso tempo gli effetti positivi indotti dall’esercizio fisico 6. Una molecola che ultimamente ha suscitato interesse è il resveratrolo. Il resveratrolo (3, 5, 4’-triidrossi-trans-stilbene) è un fenolo contenuto nell’acino d’uva 7, a cui è attribuita azione protettiva antitumorale, antinfiammatoria e di fluidificazione del sangue 8. Il resveratrolo esplica la propria azione inibendo la perossidazione delle LDL 9, 10. Il resveratrolo si è dimostrato efficace in alcuni studi sull’animale: ad esempio, in uno studio effettuato sui topi, sono stati valutati i potenziali benefici della somministrazione del resveratrolo sulla fatica e sulle funzioni ergogeniche. I topi sono stati divisi in quattro gruppi: per ventuno giorni un primo gruppo non ha assunto resveratrolo, il secondo, terzo e quarto gruppo hanno assunto 25-50-125 mg/kg/die di resveratrolo, questi ultimi tre gruppi sono stati rispettivamente disegnati come RES-25, RES-50 e RES-125. Lo stato di fatica ed il livello di performance fisica sono stati valutati prendendo in considerazione la forza sviluppata dalle zampe, il tempo necessario per giungere all’esaurimento fisico ed i livelli ematici di lattato, ammonio, glucosio e creatinfosfochinasi dopo quindici minuti di nuoto. Il tempo necessario per giungere ad una situazione di esaurimento fisico si è dimostrato più alto nei gruppi RES piuttosto che nei topi che non hanno assunto resveratrolo. I gruppi trattati col resveratrolo hanno sviluppato più forza dalle zampe, i gruppi trattati col resveratrolo hanno avuto livelli sierici più bassi di lattato, ammonio e creatinfosfochinasi ed un aumento delle glicemie dose-dipendente dopo quindici minuti di nuoto. Quest’ultimo dato è correlabile all’aumentato utilizzo di energia durante l’attività fisica 11. Il resveratrolo si è dimostrato inoltre capace di diminuire la risposta infiammatoria inibendo l’attività delle seguenti molecole: TNF-a, IL-1β, IL-6 e MEDICINA DELLO SPORT 361 Antioxidant supplement and sports DONATUCCI The aim of this study was to evaluate the effects of the prophylactic administration of resveratrol for 14 days and then to analyze the levels of TNF-α, IL-1 β and IL-6 after a single race in well-trained runners. The study was conducted in double blind: eight runners from 35 to 45 years were randomly assigned to take 1 g of trans-resveratrol or placebo every day for 14 days. Before administration, weight, height, body composition and VO2 max were recorded. After 14 days, participants ran down a 12% of slope hill maintaining their VO2max at about 65%. Blood samples were taken before the first test, immediately after, one hour and 2 hours later to evaluate the TNF-α, IL1β and IL-6 blood levels using the ELISA method. Analysis of diet was carried out during the 14 days before the test to determine the amount of anti-oxidants introduced through the diet. The results of the study show that prophylactic administration of with resveratrol is not able to decrease the anti-inflammatory response after a single test in well-trained runners.12 Resveratrol was also tested on a group of older adults to verify the hypothesis according to which administration increases the benefits induced by exercise on cardiac parameters. Twenty-seven inactive 65-year-old men with mean arterial pressure were enrolled and randomly assigned to take 250 mg of resveratrol or a placebo every day for 8 weeks; in the same period they underwent specific training. Physical exercise was proved able to increase VO2 max in the group assigned to take a placebo rather than resveratrol. Blood pressure dropped more in the group that was administered the placebo. Prostacyclin concentrations were lower in the resveratrol while the concentrations of thromboxane synthase were higher. Resveratrol administration also abolished the positive effect of the exercise on LDL, on the ratio of total cholesterol/LDL cholesterol and on triglycerides. Resveratrol did not modify the effects of training on VCAM-1. Sirtuin 1 protein concentrations were not influenced by the administration of resveratrol. All these parameters show that resveratrol administration in untrained adult-elders decreases the positive effects of physical exercise on the cardiovascular system.13 Critical point about the use of antioxidants in sports There are considerable data in literature stating that excessive assumption of antioxidants 362 bloccando l’attivazione del fattore di trascrizione NF-kB. La capacità antinfiammatoria del resveratrolo è stata testata su degli atleti. L’obiettivo dello studio in questione è stato quello di valutare gli effetti di una somministrazione profilattica di resveratrolo per quattordici giorni e di valutare poi i livelli di TNF-a, IL-1β e IL-6 dopo una singola corsa in corridori ben allenati. Lo studio è stato condotto in doppio cieco e otto runner dai trentacinque anni ai quarantacinque anni sono stati assegnati in modo randomizzato ad assumere di 1 grammo di trans-resveratrolo o un placebo quotidianamente per quattordici giorni. Prima della supplementazione sono stati registrati il peso, l’altezza, la composizione corporea ed il VO2max. Dopo i quattordici giorni i partecipanti hanno corso in discesa una collina con una pendenza del 12 % per quarantacinque minuti mantenendo al 65% la propria VO2 max. Campioni ematici sono stati prelevati prima della prova, immediatamente dopo, un’ora dopo e due ore dopo per valutare i livelli ematici di TNF-a, IL-1β e IL-6 usando la metodica ELISA. Sono state effettuate analisi delle dieta nei quattordici giorni precedenti la prova per determinare la quantità di antiossidanti introdotti con la dieta. I risultati dello studio alla fine hanno mostrato come la supplementazione profilattica con resveratrolo non sia stata capace di diminuire la risposta infiammatoria dopo una singola prova in runner allenati 12. Il resveratrolo è stato testato anche su un gruppo di adulti anziani per verificare l’ipotesi che la sua supplementazione aumenti i benefici indotti dall’esercizio sui parametrici cardiaci. Sono stati arruolati 27 uomini inattivi di circa sessantacinque anni con pressione arteriosa media e sono state assegnati in modo randomizzato ad assumere per otto settimane 250 mg quotidianamente di trans-resveratrolo o un placebo e nello stesso periodo sono stati sottoposti ad allenamenti intesi. L’esercizio fisico si è dimostrato capace di incrementare VO2 max nel gruppo assegnato ad assumere il placebo piuttosto che il trans-resveratrolo, la pressione arteriosa è scesa maggiormente nel gruppo assegnato al placebo. Le concentrazioni della prostaciclina sono state più basse nel gruppo del resveratrolo, mentre le concentrazioni di trombossano sintasi sono state più alte tra chi ha assunto resveratrolo. La somministrazione di resveratrolo ha abolito anche gli effetti positivi dell’esercizio sulle LDL, sul rapporto colesterolo totale/colesterolo LDL e sulla trigliceridemia. Il resveratrolo non ha modificato gli effetti dell’allenamento sul marker di adesione vascolare cellulare VCAM-1. Le concentrazioni della proteina Sirtuina 1 non sono state influenzate dalla supplementazione di resveratro- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Antioxidant supplement and sportsDONATUCCI prevents the adaptation of muscle cells against the increased production of ROS. Recent studies have shown that high doses of vitamin C and vitamin E can preclude the salutary phenomena of physical adaptation to exercise.6, 14 A meta-analysis conducted in 2007 shows not only that an excessive antioxidant administration does not improve physical performance, but also that it can have other negative consequences.15 Cells adapt to the increased production of antioxidants and decrease the risk of tissue damage.16-18 Five studies have shown that antioxidants taken as supplements hinder the cell’s adaptation to the increased metabolic demands and the ROS’ production when undergoing physical exercise.16, 17, 19, 20 Vitamin C and γ-tocopherol administration decreases the expression of transcription factors, responsible of the cell’s adaptation to the ROS.14 Similar results have been achieved with allopurinol: the administration of allopurinol before a marathon has suppressed the physiological increase in the expression of enzymes responsible for the elimination of oxidative substances, which is normally obtained during physical exercise.21 The oral administration of quercetin (a flavonoid with antioxidant properties) does not modify the level of lipid peroxidation or antioxidant capacity and oxidative damage in ultra-marathon runners.22 Close et al. conducted a study and showed that taking high doses of vitamin C in the days after the physical exercise slows down the recovery of the full muscle functions.23 A longterm administration of antioxidants and minerals among kayakers does not protect them from oxidative stress and extends their recovery times after a thousand meter race.24 It is believed that the production of ROS during exercise is essential to improve insulin-sensitivity and this is particularly important in diabetics. It is known that physical activity improves insulin-sensitivity and the transient increase in the production of ROS counteracts insulinresistance. Administration of vitamin C and E has proved able to inhibit the insulin-sensitizing effects of exercise, independently from fitness level. The oxidative stress induced by exercise increases the expression of regulators of transcription involved in the ROS-sensitive insulino-sensitivity: PGC-1A, PGC-1B and peroxisome proliferator-activated receptor gamma. Physical training also decreases insulins and causes an adaptive cellular antioxidant endogenous response with the up-regulation Vol. 68 - No. 3 lo. Tutti questi parametri dimostrano che la supplementazione di resveratrolo in adulti-anziani non allenati diminuisce gli effetti positivi dell’esercizio fisico sull’apparato cardiovascolare 13. Le criticità sull’utilizzo degli antiossidanti Ci sono evidenze che dimostrano che l’assunzione eccessiva di antiossidanti impedisca l’adattamento delle cellule muscolari contro l’aumentata produzione dei ROS. Recenti studi hanno dimostrato come alte dosi di vitamina C e vitamina E possano precludere i salutari fenomeni di adattamento fisico all’esercizio 6, 14. Una metanalisi del 2007 dimostra che un’eccessiva supplementazione con antiossidanti non migliori le performance fisiche e che addirittura possa essere non priva di conseguenze 15. Le cellule si adattano all’aumentata produzione di antiossidanti e con ciò diminuiscono il rischio tissutale di danno 16-18. Cinque studi hanno dimostrato come gli antiossidanti assunti come integratori ostacolino l’adattamento della cellula alle aumentate richieste metaboliche e produzione dei ROS legate all’esercizio fisico 16, 17, 19, 20. La supplementazione con vitamina C e gamma-tocoferolo ha diminuito l’espressione di fattori di trascrizione responsabili dell’adattamento della cellula verso i ROS 14. Risultati simili sono stati ottenuti anche con l’allopurinolo, la somministrazione di allopurinolo prima di una maratona ha soppresso l’aumento fisiologico dell’espressione di enzimi responsabili dell’eliminazione di sostanze ossidanti che si ha normalmente durante l’esercizio fisico 21. La supplementazione orale di quercetina (un flavonoide con proprietà antiossidanti) non ha modificato il livello di perossidazione lipidica o la capacità antiossidante e il danno ossidativo in ultramaratoneti 22. Close et al. nel loro studio del 2007 hanno dimostrato che l’assunzione di alte dosi di vitamina C nei giorni dopo l’esercizio fisico rallenta il recupero della piena funzionalità muscolare 23. Una supplementazione cronica a base di antiossidanti e minerali tra i praticanti del kayak non li ha protetti dallo stress ossidativo ed ha prolungato i loro tempi di recupero dopo una gara di mille metri 24. Si pensa che la produzione dei ROS durante l’esercizio fisico sia essenziale nel migliorare l’insulino sensibilità 6 e ciò è importante soprattutto nei diabetici. È noto che l’attività fisica migliori l’insulino sensibilità e l’aumento transitorio della produzione dei ROS contrasta l’insulino-resistenza. La supplementazione con vitamine C ed E in particolare si è dimostrata in grado di inibire gli effetti insulino-sensibilizzanti dell’esercizio fisico, MEDICINA DELLO SPORT 363 Antioxidant supplement and sports DONATUCCI of the expression genes of SOD1, SOD2 and GPX.6 ROS are also involved in vasodilatation, a physiological process that takes place during physical activity, when metabolic and oxygen demands increase.25 Conclusions Taking current literature into account, especially reviews, there is insufficient evidence to recommend any administration with antioxidants in athletes. There is rather a greater tendency to recommend athletes should follow a balanced diet which is rich in fruit and vegetables. Administration should instead be recommended in cases of specific nutritional deficiency, which can be identified through blood tests. Many of these studies have not directly evaluated ROS blood levels. Instead, they have taken into account indirect markers of oxidative stress (for example damage to lipids, proteins and DNA). Moreover, often only one of these parameters has been evaluated and this fact means it is not possible to accurately evaluate the general level of oxidative stress. Taking into account the complexity of the physiology of oxidative stress, a large number of markers should be analyzed and not just one. Furthermore, ROS are present in low concentrations in biological systems, have short half-lives and are highly reactive. For this reason, it is difficult to obtain their direct measure. The difficulty in quantifying oxidative stress and in understanding the consequential health implications is a considerable problem. Despite increasing awareness in the importance of ROS, the screening and monitoring of oxidative stress have not yet become routine. A careful revaluation is required to better understand the contrasting data that are present in literature and to program better studies in the future. There is need for more rigorous clinical trials with larger population groups with higher levels of oxidative stress and a careful choice of outcome to be analyzed. Large randomized and controlled trials, whose study cohort is composed of individuals who do sports and consume a variety of antioxidant supplements, would be useful to better answer the questions regarding the impact of antioxidants on the oxidative stress induced by sport. The bioavailability and pharmacokinetic of antioxidants should be carefully examined to establish the doses, 364 indipendentemente dallo stato di allenamento di partenza. Lo stress ossidativo indotto dall’esercizio aumenta l’espressione di regolatori della trascrizione implicati nell’insulino-sensibilità ROS-sensibili: PGC-1a, PGC-1b e peroxisome proliferator-activated receptor-g. L’allenamento fisico diminuisce anche l’insulinemia e causa una risposta adattiva cellulare antiossidante endogena con l’up-regulation dell’espressione dei geni SOD1, SOD2 and GPX 6. I ROS sono inoltre implicati nella vasodilatazione, processo fisiologico durante l’aumento delle richieste metaboliche e di ossigeno nello svolgimento di un’attività fisica 25. Conclusioni Prendendo in considerazione l’attuale letteratura, in particolar modo le review, non ci sono sufficienti evidenze per raccomandare una supplementazione a base di antiossidanti, piuttosto c’è una maggiore propensione nel consigliare agli atleti una dieta bilanciata e ricca di frutta e verdura. La supplementazione dovrebbe essere invece raccomandata nel caso in cui test ematochimici identifichino specifici deficit nutrizionali. Molti di questi studi non hanno valutato direttamente i livelli ematici dei ROS, piuttosto, hanno preso in considerazione marker indiretti di stress ossidativo (ad esempio i danni su lipidi, proteine e DNA) e inoltre spesso solo uno di questi parametri è stato valutato e ciò non ha permesso di valutare accuratamente il livello generale di stress ossidativo. Considerando la complessità della fisiologia dello stress ossidativo, dovrebbe essere analizzato un buon numero di markers anziché uno. Inoltre i ROS sono presenti in basse concentrazioni nei sistemi biologici, hanno brevi emivite e sono altamente reattivi. Quindi avere una loro diretta misura è difficile. La difficoltà nel quantificare lo stress ossidativo e nel capire le implicazioni sulla salute sono problemi importanti. Nonostante la crescente consapevolezza dell’importanza delle specie reattive, lo screening e il monitoraggio dello stress ossidativo non è ancora diventato di routine. Un’attenta rivalutazione è richiesta per interpretare meglio i dati contrastanti presenti in letteratura e per programmare migliori studi in futuro. Vi è bisogno di trial clinici più rigorosi con gruppi di popolazione più ampi, con alti livelli di stress ossidativo e un’oculata scelta degli outcome da analizzare. Grandi trial randomizzati e controllati la cui popolazione di studio sia composta da individui che pratichino sport e che consumino una varietà di supplementi antiossidanti sarebbero necessari per rispondere adeguatamente alle domande MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Antioxidant supplement and sportsDONATUCCI times and durations of the administrations, which could significantly reduce the levels of oxidative stress in participants. Also problems regarding nutrigenomics should be evaluated because all individuals differently respond to antioxidants according to their own genetic profile. Further research, supported by better laboratory techniques to measure the ROS and their indirect effects, can help clarify the potential roles of antioxidant supplements in sports. In short, today there is no evidence to recommend antioxidant use for athletes who consume the necessary amount of antioxidants through their diet. Although the ingestion of antioxidants can decrease the oxidative stress induced by physical exercise, there is no evidence to show that it improves the state of health and physical performance. These data have important applications for doctors, nutritionists, trainers, athletes and the general population. Data showing that high doses of antioxidants preclude the healthy effects induced by physical activity and that they interfere with the ROS-mediated physiological processes, suggest caution in the use of antioxidants. Athletes should optimize their diets rather than using supplements. A diet which is rich in antioxidants should be based on fruit, vegetables, grain and hazelnuts. Taking into account the data obtainable from the oral ORAC test (which is the method that is recently used as a reference technique to measure the anti-oxidizing action of food and supplements) is useful in this sense. Additional doses of antioxidants should be administrated to those individuals who are exposed to high levels of oxidative stress and who don’t assume sufficient quantities of antioxidants through their diet or because of absorption problems. For example, those athletes who decrease their caloric intake and eliminate one or more food groups from their diet or follow unbalanced diets with few nutrients, are at greater risk of oxidative stress and in their case, an antioxidant supplement is to be recommended. A sports doctor should be able to indicate personalized diets, evaluate them through time with blood tests and integrate them with dietary modifications in cases of nutritional deficiency. A careful evaluation is required before supplement the diet with antioxidants on regular base, which should, in any case, be short-termly administered, and should also be also supervised while making the necessary dietary adjustments. Vol. 68 - No. 3 riguardo l’impatto degli antiossidanti sullo stress ossidativo indotto dallo sport. Le biodisponibilità e le farmacocinetiche degli antiossidanti dovrebbero essere esaminate attentamente per stabilire i dosaggi, i tempi e le durate delle somministrazioni che potrebbero ridurre significativamente i livelli di stress ossidativo nei partecipanti agli studi. Inoltre dovrebbero essere valutati anche problemi riguardo la nutrigenomica poiché ogni individuo risponde diversamente agli antiossidanti sulla base del proprio profilo genetico. Ulteriori ricerche, supportate da tecniche di laboratorio migliori per misurare i ROS ed i loro effetti indiretti potranno aiutare a chiare i potenziali ruoli dei supplementi antiossidanti nello sport. In sintesi a oggi non ci sono evidenze sufficienti per raccomandare la supplementazione con antiossidanti tra gli sportivi che consumino le quantità raccomandate di antiossidanti nella loro dieta. Sebbene l’ingestione di antiossidanti possa diminuire lo stress ossidativo indotto dall’esercizio, non ci sono evidenze che ciò migliori lo stato di salute e le performance fisiche. Questi dati hanno importanti applicazioni per i medici, nutrizionisti, preparatori atletici, gli atleti e la popolazione generale. I dati che dimostrano che alte dosi di antiossidanti precludono gli effetti salutari indotti dall’attività fisica e che interferiscono con i processi fisiologici ROS-mediati suggeriscono cautela. Gli sportivi dovrebbero ottimizzare le loro diete piuttosto che usare supplementi. Una dieta ricca di antiossidanti dovrebbe essere ricca di frutta, verdura, cereali integrali e nocciole. Utile in tal senso è tener conto dei dati ricavabili dal test ORAC, il quale è la metodica che recentemente si sta imponendo come tecnica di riferimento per la misura dell’azione antiossidante di alimenti ed integratori. Dosi supplementari di antiossidanti dovrebbero essere somministrare a quegli individui che sono esposti ad alti livelli di stress ossidativo e che non assumano quantità sufficienti di antiossidanti con la dieta o per problemi di assorbimento. Ad esempio gli atleti che diminuiscono il loro intake calorico e che eliminano uno o più gruppi di cibo dalle loro diete o che seguono diete sbilanciate con pochi micronutrienti, sono a maggior rischio di stress ossidativo e nel loro caso una supplementazione con antiossidanti ha un’indicazione più forte. Un medico dello sport dovrebbe essere capace di indicare diete personalizzate e valutarle nel tempo con esami ematici e integrarle con eventuali modifiche dietetiche in caso di deficit nutrizionali. Un’attenta valutazione è richiesta prima di adottare un regime di supplementazione di antiossidanti, il quale dovrebbe essere supervisionato e dovrebbe essere a breve termine mentre si eseguono i dovuti aggiustamenti dietetici. MEDICINA DELLO SPORT 365 Antioxidant supplement and sports DONATUCCI References/Bibliografia 1) Peternelj T. Coombes J. Antioxidant supplementation during exercise training: Beneficial or detrimental? Sports Med 2011;41:1043-69. 2) Funes L, Carrera-Quintanar L, CerdánCalero M, Ferrer M, Drobnic F, Pons A, et al. Effect of supplementation on muscular damage markers, proinflammatory cytokines release and neutrophils’ oxidative stress in chronic exercise. Eur J Appl Physiol 2011;111:695-705. 3) Subudhi A, Jacobs K, Hagobian T, Fattor J, Muza S, Fulco C, et al. 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CLEMENTE-SUÁREZ Department of Motricity, Human Performance and Sport Management, European University of Madrid, Madrid, Spain SUMMARY Aim. The aim of the present research was to analyze the effect of a maximum anaerobic Wingate test on central nervous system (CNS) and cortical arousal in trained cyclists. Methods. We analyzed 8 trained cyclists (65.8±5.6 kg, 175.5±6.0 cm, 16.7±0.8 years, 10.9±2.5% fat, 33.1±3.83 kg muscular mass, VO2max [mL/kg/min], 60.9±4.1, VO2max [mL]: 4027.8±287.5). Participants conducted before and after a Wingate test a critical flicker fusion threshold test (CFFTT) to analyze cortical arousal and fatigue of CNS. Results. After the Wingate test, cortical arousal increased since the variable of sensorial sensibility analyzed in CFFTT increased (33.35±8.04 vs. 34.37±8.95 Hz). Conclusion. Wingate test increase cortical arousal and does not cause fatigue of the central nervous system, fatigue during these exertions are probably a peripheral phenomenon. Key words: Central nervous system - Fatigue - Bicycling. RIASSUNTO Obiettivo. Obiettivo della presente ricerca è stato quello di analizzare l’effetto di un test di Wingate della massima potenza anaerobica sul sistema nervoso centrale (SNC) e sull’eccitazione corticale in ciclisti allenati. Metodi. Abbiamo analizzato 8 ciclisti allenati (65,8±5,6 kg, 175,5±6,0 cm, 16,7±0,8 anni, 10,9±2,5% di massa grassa, 33,1±3,83 kg di massa muscolare, VO2max [ml/kg/min]: 60,9±4,1, VO2max [ml]: 4027,8±287,5). Prima e dopo il test di Wingate, i partecipanti hanno eseguito un test della soglia critica di fusione dello sfarfallamento (critical flicker fusion threshold, CFFT) per l’analisi dell’eccitazione corticale e dell’affaticamento del SNC. Risultati. Dopo il test di Wingate, l’eccitazione corticale è aumentata in quanto è stato registrato un incremento della variabile della sensibilità sensoriale analizzata nel test CFFT (33,35±8,04 vs. 34,37±8,95 Hz). Conclusioni. Il test di Wingate ha determinato un incremento dell’eccitazione corticale, ma non ha causato alcun affaticamento del sistema nervoso centrale; probabilmente l’affaticamento in queste condizioni di sforzo è un fenomeno prevalentemente periferico. Parole chiave: Sistema nervoso centrale - Fatica - Ciclismo. O ne of the causes of decreased performance in athletes is central nervous system (CNS) fatigue.1 The influence of physical effort on CNS fatigue is an area poor studied. One of the methods frequently used to measure CNS Vol. 68 - No. 3 U na delle cause del calo della performance negli atleti è l’affaticamento del sistema nervoso centrale (SNC) 1. L’influenza dello sforzo fisico sull’affaticamento del SNC è un argomento poco studiato. Uno dei metodi utilizzati più spesso per misurare MEDICINA DELLO SPORT 367 Effect of a Wingate test in cortical arousal and CNS CLEMENTE-SUÁREZ fatigue and cognitive function is the critical flicker fusion threshold (CFFT). The utility of CFFT in sport area has been focused in the relationship between arousal levels with CNS.2 An increase in CFFT suggests an increase in cortical arousal and sensorial sensitivity. By contrast, a decrease in CFFT suggests a reduction on the system efficiency to process information.3 Another authors also associated CFFT whit CNS fatigue, a decrease of CFFT below the baseline values is identified as a symptom of CNS fatigue.4, 5 CFFT is affected by non sensory and sensory factors, CFFT results must be interpreted taking in account these two different parameters. The parameter related whit sensory factor is subjective criterion (SC), which reflects the response criterion. This response can be conservative or liberal. The parameter related whit non sensory factor was sensory sensitivity (SS).6 Several authors studied CFFT in different sport stimuli. There were analyzed incremental maximal oxygen uptake (VO2max) test,6, 7 30 minutes maximum cycling trial,8 70% of VO2max cycling trial,9 incremental cycling test;10 120 minutes cycling trial,11 270 km ultraendurance run relay event;12 exercise to exhaustion 13 and a test of repeated sprints (RSA).14 Only exhaustion exercise 13 and sprint test 14 presented a decrease in CFFT, symptom of CNS fatigue. By contrary in the rest of efforts analyzed in the literature only an increase in cortical arousal were found.6-12 These results show that efforts performed at maximum speed and with high implications of muscular strength appear to further affect the CNS. These exercises due to its high intensity could strain the CNS and cause a decrease in athlete’s performance.15 The present research aims to study modifications on CFFT as a method to analyze cortical arousal and CNS fatigue before and after a maximum cycloergometer Wingate test in trained cyclists. The hypothesis of the study was Wingate test could decrease values of CFFT because of this stimuli involve a high muscular strength and speed, and it would cause CNS fatigue. l’affaticamento e la funzione cognitiva del SNC è il test della soglia critica di fusione dello sfarfallamento (critical flicker fusion threshold, CFFT). L’utilità del test CFFT in ambito sportivo è stata esaminata valutando la relazione tra i livelli di eccitazione e il SNC 2. Un aumento della CFFT suggerisce un incremento dell’eccitazione corticale e della sensibilità sensoriale. Al contrario, un abbassamento della CFFT indica una diminuzione dell’efficienza del sistema nel processare le informazioni 3. Anche altri autori hanno associato la CFFT all’affaticamento del SNC, identificando un abbassamento della CFFT al di sotto dei valori basali come sintomo di affaticamento del SNC 4, 5. La CFFT è influenzata da fattori sensoriali e non, pertanto i risultati relativi alla CFFT devono essere interpretati alla luce di questi due diversi parametri. Il parametro relativo al fattore sensoriale è il criterio soggettivo (CS), che riflette il criterio di risposta. Questa risposta può essere conservativa o liberale. Il parametro relativo al fattore non sensoriale è la sensibilità sensoriale (SS) 6. Diversi autori hanno studiato la CFFT in presenza di diversi stimoli sportivi. Sono stati analizzati: un test incrementale per la misurazione del massimo consumo di ossigeno (VO2max) 6, 7, una prova di pedalata per 30 minuti alla massima intensità 8, una prova di pedalata al 70% del VO2max 9, un test incrementale di pedalata 10, una prova di pedalata per 120 minuti11, una staffetta di ultra-resistenza su 270 km12, un esercizio a esaurimento13 e un test con sprint ripetuti (RSA) 14. Solo l’esercizio a esaurimento 13 e il test con gli sprint 14 hanno evidenziato un abbassamento della CFFT, sintomo di affaticamento del SNC. Al contrario, nel resto degli esercizi da sforzo analizzati nella letteratura è stato rilevato solo un incremento dell’eccitazione corticale 6-12. Questi risultati mostrano che gli sforzi effettuati alla massima velocità e con elevato coinvolgimento della forza muscolare sembrano influire ulteriormente sul SNC. Questi esercizi, per via della loro elevata intensità, potrebbero affaticare il SNC e causare un calo della performance dell’atleta 15. Obiettivo della presente ricerca è stato quello di esaminare le variazioni della CFFT in ciclisti allenati come metodo per analizzare l’eccitazione corticale e l’affaticamento del SNC prima e dopo un test di Wingate alla massima potenza su cicloergometro. L’ipotesi dello studio prevedeva che il test di Wingate avrebbe causato un abbassamento dei valori della CFFT perché questi stimoli richiedono un’elevata forza muscolare e un’elevata velocità e potrebbero causare un affaticamento del SNC. Materials and methods Materiali e metodi We analyzed 8 well trained road cyclists (65.8±5.6 kg, 175.5±6.0 cm, 16.7±0.8 years, 10.9±2.5% fat, 33.1±3.83 kg muscular mass, Abbiamo analizzato 8 ciclisti su strada ben allenati (65,8±5,6 kg, 175,5±6,0 cm, 16,7±0,8 anni, 10,9±2,5% di massa grassa, 33,1±3,83 kg di massa 368 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Effect of a Wingate test in cortical arousal and CNSCLEMENTE-SUÁREZ VO2max [mL/kg/min], 60.9±4.1, VO2max [mL]: 4027.8±287.5). Body composition was analyzed using an Inbody 230 (Biospace, Seoul, Korea). Cyclists performed prior to the Wingate test a standardized warm up, consisting in 15 minutes of cycling at 50 w in a cycloergometer. After the warm up, cyclists started the Wingate test in which they had to cycling at maximum intensity during 30 seconds with a resistance of 10% of their body weight as previous research.16 Warm up and Wingate test were performed in a Lode Excalibur cycloergometer (Lode BV, Groningen, Holland). Participants were informed of the characteristics of the study and the potential risks. All of them signed a consent form in accordance with the declaration of Helsinki. Cortical arousal was measures through the CFFT. Participants were seated in front of a viewing chamber (Lafayette Instrument Flicker Fusion Control Unit Model 12021), which was constructed to control extraneous factors that might distort CFFT values. Two light-emitting diodes (58 cd/m2) were presented simultaneously in the viewing chamber, one for the left eye and one for the right eye. The stimuli were separated by 2.75 cm (center to center) with a stimulus-to-eye distance of 15 cm and a viewing angle of 1.9°. The inside of the viewing chamber is painted flat black to minimize reflection. The flicker frequency increment (1 Hz/s) changed in two ways: either it increased from 0 to 100 Hz until the participant perceived fusion, or it decreased from 100 to 0 Hz until flickering was detected. After a fovea binocular fixation, participants were required to respond by pressing a button upon identifying the visual flicker (descending frequency) and the fusion (ascending frequency) thresholds. Prior to the experiment they performed as many practice trials as was needed to become familiarized with the exigencies of the CFFT test. Then, three ascending and three descending trials were performed alternatively. Subjects carried out the test three times with an interval of 5 seconds.6 In each one of the test, time was quantified as the amount of time that a subject took for detecting the changes in the lights from the beginning of the test until the moment to pressing a button, to be able to determine the CFFT: —— CFFa (critical flicker fusion ascending), average of the sum of the values obtained in the ascending test; —— CFFd (critical flicker fusion descending), average of the sum of the values obtained in the descending test; Vol. 68 - No. 3 muscolare, VO2max [ml/kg/min], 60,9±4,1, VO2max [ml]: 4027,8±287,5). La composizione corporea è stata analizzata utilizzando lo strumento ‘Inbody 230’ (Biospace, Seul, Corea). Prima del test di Wingate, i ciclisti hanno eseguito un riscaldamento standardizzato che consisteva in 15 minuti di pedalata a 50 w su un cicloergometro. Dopo il riscaldamento, i ciclisti hanno iniziato il test di Wingate, nel quale hanno dovuto pedalare alla massima intensità per 30 secondi con una resistenza pari al 10% del loro peso corporeo, in maniera analoga alle ricerche precedenti 16. Il riscaldamento e il test di Wingate sono stati eseguiti su un cicloergometro ‘Lode Excalibur’ (Lode BV, Groningen, Olanda). I partecipanti sono stati informati in merito alle caratteristiche dello studio e ai possibili rischi. Tutti i partecipanti hanno firmato un modulo di consenso in conformità alla Dichiarazione di Helsinki. L’eccitazione corticale è stata misurata attraverso la CFFT. I partecipanti sono stati fatti sedere davanti a una camera di visualizzazione (Lafayette Instrument Flicker Fusion Control Unit, Modello 12021), concepita per tenere sotto controllo i fattori esterni che avrebbero potuto alterare i valori della CFFT. Nella camera di visualizzazione erano presenti simultaneamente due diodi emettitori di luce (58 cd/m2), uno per l’occhio sinistro e uno per l’occhio destro. Gli stimoli sono stati posti a una distanza di 2,75 cm l’uno dall’altro (da centro a centro) e di 15 cm dall’occhio; l’angolo di visualizzazione misurava 1,9°. L’interno della camera di visualizzazione è stato dipinto di nero per ridurre al minimo il riflesso. L’incremento della frequenza dello sfarfallamento (1 Hz/s) è stato gestito con due modalità: nella prima, la frequenza è stata aumentata da 0 a 100 Hz finché il partecipante non ha percepito la fusione; nella seconda, la frequenza è stata abbassata da 100 a 0 Hz finché lo sfarfallamento non è stato rilevato. Dopo una fissazione foveale binoculare, ai partecipanti è stato chiesto di rispondere premendo un pulsante non appena riuscivano a identificare le soglie di sfarfallamento visivo (frequenza decrescente) e di fusione (frequenza crescente). Prima dell’esperimento, i partecipanti hanno eseguito tutte le prove di cui hanno avuto bisogno per familiarizzare con le richieste del test della CFFT. In seguito, sono stati eseguiti tre test con frequenza discendente e tre test con frequenza crescente in maniera alternata. I partecipanti hanno eseguito il test tre volte con un intervallo di 5 secondi 6. In ognuno dei test, il tempo è stato quantificato come il tempo impiegato dal soggetto per rilevare le variazioni nelle luci dall’inizio del test fino al momento di premere il pulsante, per poter determinare la CFFT: — CFFa (fusione critica crescente dello sfarfallamento), media della somma dei valori ottenuti nel test con frequenza crescente; — CFFd (fusione critica decrescente dello sfar- MEDICINA DELLO SPORT 369 Effect of a Wingate test in cortical arousal and CNS CLEMENTE-SUÁREZ —— SC (subjective criterion), difference among the average of the values obtained in the ascending test and the average of the values obtained in the descending test; —— SS (sensorial sensibility), average of the sum of the values obtained in the ascending test and descending test. An increase in SS suggests an increase in cortical arousal and information process, by contrast, when the values fall below the baseline, it suggests a reduction in the efficiency to process information and fatigue of central nervous system.4 To analyze the data SPSS statistical package (version 17.0; SPSS, Inc., Chicago, IL, USA) was used. Means and standard deviation (SD) were calculated using traditional statistical techniques. Normality was tested with the ShapiroWilks test. Student’s t test for paired observations with the Bonferroni post-hoc test was used for statistical evaluation of the data. The significance level was set at P<0.05. fallamento), media della somma dei valori ottenuti nel test con frequenza decrescente; — CS (criterio soggettivo), differenza tra la media dei valori ottenuti nel test con frequenza crescente e la media dei valori ottenuti nel test con frequenza decrescente; — SS (sensibilità sensoriale), media della somma dei valori ottenuti nel test con frequenza crescente e nel test con frequenza decrescente. Un aumento della SS suggerisce un incremento dell’eccitazione corticale e dell’efficienza nel processare le informazioni; al contrario, l’abbassamento dei valori al di sotto del baseline indica una ridotta efficienza nel processare le informazioni e un affaticamento del sistema nervoso centrale 4. Per analizzare i dati è stato utilizzato il pacchetto del software statistico per le scienze sociali (versione 17.0; SPSS, Inc., Chicago, IL, USA). Le medie e la deviazione standard (DS) sono state calcolate utilizzando tecniche statistiche tradizionali. La normalità è stata analizzata con il test di Shapiro-Wilk. Il test t di Student per dati appaiati e il test post-hoc di Bonferroni sono stati utilizzati per l’analisi statistica dei dati. Il livello di significatività è stato impostato a P<0,05. Results Risultati Values of CFFa, CFFd and SS increase was not significant after the Wingate test (Figure 1). However SC values increased significantly (Table I). Values obtained on the Wingate test are shown in Table II. L’aumento dei valori di CFFa, CFFd e SS non è risultato significativo dopo il test di Wingate (Figura 1). Tuttavia, i valori del CS sono aumentati in maniera significativa (Tabella I). I valori ottenuti con il test di Wingate sono riportati nella Tabella II. Discussion Discussione The present research aimed to analyze cortical arousal and CNS fatigue after a Wingate test in trained cyclists. The hypothesis of the study Obiettivo della presente ricerca è stato quello di analizzare l’eccitazione corticale e l’affaticamento del SNC dopo un test di Wingate in ciclisti allena- Figure 1.—Values of CFFa, CFFd and SS increased after the Wingate test. Figura 1. — Valori di CFFa, CFFd e SS aumentati dopo il test di Wingate. 370 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Effect of a Wingate test in cortical arousal and CNSCLEMENTE-SUÁREZ Table I.—Critical flicker fusion threshold data. Tabella I. — Dati della soglia critica di fusione dello sfarfallamento. Sample Critical flicker fusion threshold CFFa (Hz) CFFd (Hz) SC (Hz) SS (Hz) Pre Post 32.60±10.62 34.10±5.55 -1.50±5.34 33.35±8.04 34.21±10.73 34.53±7.23 -0.32±3.82 34.37±8.95 % Change 4.9 2.3 78.7* 3.1 CFFa: critical flicker fusion ascending; CFFd: critical flicker fusion descending; SC: subjective criterion; SS: sensorial sensibility; *P<0.05 vs. sample Pre. Table II.—Wingate test data. Tabella II. — Dati del test di Wingate. Parameter Torque Torque factor Duration Mean Power Minimum Power Time to peak power Time to RPM max. RPM max. RPM peak power Mean power/Bodymass Peak power/Bodymass Fatigue slope Rate of fatigue Total work Work < PP/Bodymass Work > PP/Bodymass Peak power Units Values (Nm) (Nm/Kg) (s) (W) (W) (s) (s) (Rpm) (Rpm) (W/kg) (W/kg) (W/s) (%) ( J) ( J/kg) ( J/kg) (W) 45.9±5.2 0.7±0.0 30.0±0.0 708.6±77.4 331.5±164.0 2.3±0.4 8.6±1.5 155.2±3.5 120.2±7.3 10.9±0.5 20.5±1.8 36.3±6.7 75.4±12.7 21263.2±2324.0 29.2±4.0 299.0±17.0 1334.6±181.5 was not corroborated since an increase in cortical activation was measured, then the Wingate test did not cause CNS fatigue. The increase of SS values after the Wingate test showed that this effort increased cortical arousal.4 This result was contrary to the study of Clemente et al.14 that analyzed cortical activation in a RSA test in soccer players. Despite being two high-intensity efforts performed at high speed, Wingate test does not seem to adversely affect the CNS causing CNS fatigue. This may be due to the temporal duration of Wingate test is higher than each one of the sprints repetitions of the RSA test (5.00±0.76 s each one). In the RSA test participants performed efforts using the muscular store of ATP and PCr (efforts less than 10 s), while in Wingate test cyclists performed effort in which the principal energetic pathway was the anaerobic glycolisis.17 Possibly because of these differences in the energetic pathways used in each effort results in the Wingate and RSA tests were Vol. 68 - No. 3 ti. L’ipotesi dello studio non è stata confermata in quanto è stato rilevato un aumento dell’attivazione corticale, pertanto il test di Wingate non ha causato alcun affaticamento del SNC. L’aumento dei valori della SS dopo il test di Wingate ha evidenziato un incremento dell’eccitazione corticale causato da questo genere di sforzo 4. Questo risultato è in conflitto con quanto rilevato dallo studio di Clement et al. 14 che ha analizzato l’attivazione corticale in un test della RSA nei calciatori. Sebbene si tratti in entrambi i casi di sforzi di elevata intensità eseguiti ad alta velocità, il test di Wingate non sembra influenzare in maniera negativa il SNC causandone l’affaticamento. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la durata temporale del test di Wingate è superiore rispetto a ogni reiterazione dello sprint nel test della RSA (5±0,76 s ciascuna). Nel test della RSA i partecipanti hanno eseguito sforzi utilizzando la riserva muscolare di ATP e PCr (sforzi di durata inferiore a 10 s), mentre nel test di Wingate i ciclisti hanno effettuato uno sforzo il cui pathway energetico principale era la glicolisi anaerobica 17. La discrepanza dei risultati del test di Wingate e del test della RSA è dovuta pro- MEDICINA DELLO SPORT 371 Effect of a Wingate test in cortical arousal and CNS CLEMENTE-SUÁREZ different. These results suggest that high intensity efforts performed using the ATP and PCr energetic pathways produce a higher effect in CNS than efforts that involve glycolisis energetic pathway, that only cause an increase in cortical arousal without causing CNS fatigue. The muscular fibers (ST and FT) recruitment in high intensity efforts conducted using the ATP and PCr energetic pathways is higher than in efforts that involve glycolisis energetic pathway, the activation of α-motoneurons and cortical activation have to be maximum to obtain the higher movements speed and this high activation could cause CNS fatigue.18 However, in efforts that involve glycolisis energetic pathway the activation of α-motoneurons and cortical activation is slower and then is logical that CNS fatigue was not measured. The induced fatigue in the Wingate test was probably more a peripheral phenomenon than one due to CNS fatigue. Fatigue in this type of test may be related to a depletion in ATP levels and high-energy phosphate, and increase in concentration of hydrogenions, inorganic phosphate, AMP, ADP and IMP or disturb in Na+/K+ balance and concentration of Ca²+.19 The results obtained in the present research were also different that obtained by Godefroy et al.13 that measured symptoms of CNS fatigue after perform exercise to exhaustion in triathletes. This effort, at same as ultraendurance efforts in which dehydration is one of the limitation parameter of performance, presented decreases in cortical arousal and CNS fatigue associated to this dehydration status.1 By contrast the increase on SS values found in the present study was similar than the obtained by Davranche and Pichon 5 after perform a VO2max test; the study of Clement et al.7 in an incremental test to VO2max; Clemente 8 in a 30 minutes maximum cycling trial; Clement et al.10 in a incremental cycling test; and Presland et al.9 in a 70% of VO2max cycling trial. The results of these studies show that high intensity effort with duration between 30 seconds until 30 minutes do not affect negative the CNS, only sprints effort affect negative the CNS causing a decrease of cortical arousal and CNS fatigue. Then the deleterious effect of fatigue induced by exhausting exercise 13 was not observed in perceptual response and cortical arousal in Wingate test since an increase in SS values was found. Furthermore the increase in SC values suggests that the subjective criterion is conservative and this modification observed 372 babilmente ai diversi pathway energetici utilizzati in ciascuno sforzo. Questi risultati suggeriscono che gli sforzi di intensità elevata eseguiti utilizzando i pathway energetici di ATP e PCr producono un effetto maggiore sul SNC rispetto agli sforzi che coinvolgono il pathway energetico della glicolisi, il quale determina soltanto un aumento dell’eccitazione corticale senza causare affaticamento del SNC. Il reclutamento delle fibre muscolari (di tipo I e IIb) in sforzi di intensità elevata eseguiti utilizzando i pathway energetici di ATP e PCr è superiore a quello che si verifica in occasione di sforzi che coinvolgono il pathway energetico della glicolisi; l’attivazione dei motoneuroni α e l’attivazione corticale devono essere massime per ottenere la massima velocità di movimento, e quest’attivazione elevata può causare un affaticamento del SNC 18. Tuttavia, negli sforzi che coinvolgono il pathway energetico della glicolisi, l’attivazione dei motoneuroni α e l’attivazione corticale sono più lente, pertanto è normale che non venga rilevato alcun affaticamento del SNC. Probabilmente, l’affaticamento indotto dal test di Wingate era un fenomeno periferico piuttosto che dovuto ad affaticamento del SNC. L’affaticamento in questo tipo di test può essere collegato a una riduzione dei livelli di ATP e fosfato ad alta energia, a un aumento della concentrazione di ioni idrogeno, fosfato inorganico, AMP, ADP e IMP oppure a un problema nell’equilibrio Na+/K+ e nella concentrazione di Ca²+ 19. I risultati ottenuti nella presente ricerca sono diversi anche da quelli ottenuti da Godefroy et al. 13, i quali hanno misurato i sintomi dell’affaticamento del SNC dopo l’esecuzione di un esercizio a esaurimento nei triathleti. Questo sforzo, analogamente agli sforzi di ultra-resistenza, in cui la disidratazione è uno dei parametri che limitano la performance, ha mostrato riduzioni nell’eccitazione corticale e nell’affaticamento del SNC collegate a questo stato di disidratazione 1. Al contrario, l’aumento dei valori della SS rilevato nel presente studio è risultato simile a quanto ottenuto da Davranche e Pichon 5 dopo l’esecuzione di un test del VO2max; da Clement et al. 7 in un test incrementale al VO2max; da Clement 8 in una prova di pedalata per 30 minuti alla massima intensità; da Clement et al. 10 in un test incrementale di pedalata e da Presland et al. 9 in una prova di pedalata al 70% del VO2max. I risultati di questi studi mostrano che uno sforzo di intensità elevata dalla durata compresa tra 30 secondi e 30 minuti non ha effetti negativi sul SNC; solo gli sforzi da sprint influenzano in maniera negativa il SNC causando una riduzione dell’eccitazione corticale e l’affaticamento del SNC. Pertanto, nel test di Wingate non è stato osservato alcun effetto deleterio dell’affaticamento indotto da un esercizio a esaurimento 13 nella risposta percettiva e nell’eccitazione corticale, dal momento che è stato riscontrato un aumento nei valori della SS. Inoltre, l’aumento dei valori del CS suggerisce MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Effect of a Wingate test in cortical arousal and CNSCLEMENTE-SUÁREZ after the Wingate test was linked to a cautious strategy.20 One of the principal limitations of the study was the low number of participants and the use of a indirect method to analyze the cortical activation and CNS fatigue. We have only 8 cyclists in the study because of we wanted to analyze a homogeneous sample of well trained subjects, for this reason just the component of the regional cyclist team that were competing al national level were selected for the study. Data obtained in the present research contribute to the study of fatigue in sport showing that high intensity efforts conducted using the ATP and PCr energetic pathways produce CNS fatigue probably because of the high activation of the α-motoneurons to possibly the maximum fibers recruitment, however efforts that involve glycolisis energetic pathway, as Wingate test, do not produce CNS fatigue and induced fatigue in these efforts are probably more a peripheral phenomenon. References/Bibliografia 1) Tomporowski P. Effects of acute bouts of exercise on cognition. Ac Psychol 2003;112:297-324. 2) Simonson E, Brožek J. Flicker fusion frequency: background and applications. Physiol Rev 1952;32:349-78. 3) Li Z, Jiao K, Chen M, Wang C. Reducing the effects of driving fatigue with magnitopuncture stimulation. Acc Anal Prev 2004;36:501-5. 4) Saito S. Does fatigue exist in a quantitative measurement of eye movements. Ergonomics 1992;35:607-15. 5) Costa G. 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Abbiamo incluso solo 8 ciclisti nello studio perché intendevamo analizzare un campione omogeneo di soggetti ben allenati, perciò abbiamo selezionato per lo studio soltanto i componenti della squadra ciclistica regionale che gareggiavano a livello nazionale. I dati ottenuti dalla presente ricerca contribuiscono allo studio dell’affaticamento nello sport dimostrando che gli sforzi di intensità elevata eseguiti utilizzando i pathway energetici di ATP e PCr producono affaticamento del SNC probabilmente per via dell’elevata attivazione dei motoneuroni α, forse fino al massimo reclutamento di fibre muscolari, mentre gli sforzi che coinvolgono il pathway energetico della glicolisi, come il test di Wingate, non causano affaticamento del SNC e probabilmente l’affaticamento indotto da questi sforzi è prevalentemente un fenomeno periferico. loj de 30’ en cicloergómetro en ciclistas jóvenes. Motricidad. Eur J Human Mov 2010;25:197-206. 9) Presland J, Dowson S, Cairns S. 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Fatiga del sistema nervioso después de realizar un test de capacidad de sprints repetidos (RSA) en jugadores de futbol profesionales. Arch Med Deporte 2011;143:103-12. 15) Herrera G, Callejón D, Ureña A, Santos JA, Hernández L. Voleibol. Madrid: Comité Olímpico Español; 1992 16) Micklewright D, Alkhatib A, Beneke R. Mechanically versus electro-magnetically braked cycle ergometer: performance and energy cost of the Wingate Anaerobic Test. Eur J Appl Physiol 2006;96:748-51. 17) Glaister M. Multiple sprint work. Physiological responses, mechanisms of fatigue and the influence of aerobic fitness. Sports Med 2005;35:757-77. 18) Kraemer J, Vingren J. Muscle anatomy. In: Brown L, editor. Strength training. Champaign, IL: Human Kinetics; 2007. 19) Green H. Mechanisms of muscle fatigue in intense exercise. J Sports Sci 1997;15:247-56. 20) Ghozlan A, Widlöcher D. Ascendingdescending threshold difference and internal subjective judgment in CFF measurements of depressed patients before and after clinical improvement. Percep Mot Skills 1993;77:435-9. Conflicts of interest.—The authors certify that there is no conflict of interest with any financial organization regarding the material discussed in the manuscript. Received on November 9, 2011. - Accepted for publication on April 27, 2014. Corresponding author: V. C. Suárez, Faculty of Sport Medicine, Department of Motricity, Human Performance and Sport Management, Calle Tajo, s/n, 28670 Villaviciosa de Odón, Madrid, Spain. E-mail: [email protected] Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 373 MED SPORT 2015;68:375-87 Functional training versus aerobic training: effects on the motor skills of sedentary adults Allenamento funzionale versus allenamento aerobico: effetti sulle capacità motorie in soggetti adulti sedentari I. SANNICANDRO University of Foggia, Foggia, Italia SUMMARY Aim. Functional training is a method which is widely diffused in the scope of motor activities for physical efficiency intended for adults. This method which is increasingly being used alongside traditional aerobic training must be analyzed to see the adaptations it favors in adults. The aim of this study was to describe the different adaptations and the different effects of functional training and of aerobic training with cardio fitness equipment on the motor skills of active adults. Methods. The study was conducted with active adults (N.=75, 37 males, 38 females) randomly divided into 2 groups: the functional training group (FT, N.=38) with a respective age, weight and height (mean±SD) of 50.7±2.02 years, 65.4±8.80 kg, 168±2.5 cm.; the aerobic training group (AT, N.=37) with a respective age, weight and height of 51.4±1.50 years, 66.8±8.52 kg, 169±3.8 cm. The sample followed the two different training programmes assigned for 10 weeks (3 times a week); before and after the training period (T0 and T1) the maximal strength of the upper and lower limbs was assessed indirectly, the flexibility, the dynamic balance skill, the walking speed and the VO2max were also assessed indirectly. Results. In the FT group statistically significant increases emerged in flexibility (P<0.001) in dynamic balance (P<0.01) and in walking speed (P<0.01); in the AT group increases in performance emerged in the value of VO2max (P<0.001) and in the maximal strength test of the lower limbs (P<0.01); Anova returned differences between the groups in the VO2max and in the maximal strength value of the lower limbs (P<0.001) in favor of the AT group. Conclusion. Following 10 weeks of training, the two types of activities show different adaptations: functional training appears to be more suited to increasing flexibility, walking speed and dynamic balance; aerobic training with cardio fitness equipment favours important adaptations in the value of VO2max and in the strength of the lower limbs, the latter are attributable to the equipment used which favors positive transfers between different skills. Key words: Physical education and training - Exercise - Efficiency. RIASSUNTO Obiettivo. L’allenamento funzionale costituisce una metodologia ampiamente diffusa nell’ambito delle attività motorie per l’efficienza fisica destinata a soggetti adulti. Questa metodologia che si sta affiancando al consueto allenamento aerobico, richiede un’analisi degli adattamenti che favorisce nei soggetti adulti. Lo studio si prefigge di descrivere i diversi adattamenti e i diversi effetti dell’allenamento funzionale e dell’allenamento aerobico realizzato con attrezzature di cardiofitness sulle capacità motorie di soggetti adulti attivi. Metodi. Lo studio è stato condotto con adulti attivi (N.=75, 37 maschi, 38 femmine) suddivisi in modo random in 2 gruppi: il gruppo allenamento funzionale (AF, N.=38) con età, peso ed altezza (media ± ds) rispettivamente di 50,7±2,02 anni, 65,4±8,80 kg, 168±2,5 cm.; il gruppo allenamento aerobico (AA, N.=37) con età, peso ed altezza rispettivamente di 51,4±1,50 anni, 66,8±8,52 kg, 169±3,8 cm. Il campione ha svolto per 10 settimane (3 sessioni settimanali) i due differenti training assegnati; prima e dopo il periodo di training (T0 e T1) è stata valutata la forza massimale degli arti superiori ed inferiori in modo indiretto, la flessibilità, la capacità di equilibrio dinamico, la velocità di deambulazione e la VO2max in modo indiretto. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 375 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAINING SANNICANDRO Risultati. Nel gruppo AF sono emersi incrementi statisticamente significativi nella flessibilità (P<0,001) nell’equilibrio dinamico (P<0,01) e nella velocità di deambulazione (P<0,01); nel gruppo AA sono emersi incrementi prestativi nel valore della VO2max (P<0,001) e nel test di forza massimale degli arti inferiori (P<0,01); l’Anova ha restituito differenze tra i gruppi nel VO2max e nel valore di forza massimale degli arti inferiori (P<0,001) a favore del gruppo AA. Conclusioni. A seguito di 10 settimane di training, le due tipologie di attività evidenziano differenti adattamenti: l’allenamento funzionale sembra più indicato per l’incremento di flessibilità, velocità di deambulazione ed equilibrio dinamico; l’allenamento aerobico svolto con attrezzature di cardiofitness favorisce adattamenti rilevanti nella valore di VO2max e nella forza degli arti inferiori, imputabili, questi ultimi, alle attrezzature utilizzate che favoriscono transfer positivi tra capacità diverse. Parole chiave: Educazione fisica e allenamento - Esercizio - Efficienza. S cientific evidence regarding the benefits deriving from the systematic practice of appropriately modulated motor activities has made it possible, for more than thirty years, to be able to use sure information on the amount, frequency and intensity of the motor load aimed at protecting health.1 These suggestions, though integrated and modified in subsequent declarations,2-6 have represented effective guidelines for improving physical fitness and health protection. Randomized and controlled studies, as well as important national and international agencies, have highlighted how those who are unable to maintain the minimum suggested levels of physical activity present a risk of morbidity and mortality which is higher than those who, on the other hand, carry out motor activities regularly and systematically.7-10 On the basis of these and other studies, a further position stand was subsequently published with which the American College of Sports Medicine (ACSM) confirmed that sedentary individuals can considerably reduce the risk of cardiovascular and metabolic diseases by doing physical activity for 30 minutes a day three times a week. However, for other authors, a more pronounced improvement in physical efficiency can be obtained by exceeding this minimum threshold and doing intense aerobic activity from three to five times a week, adding shorter periods throughout the day.11 Even more recently, in 2011, the ACSM updated the guidelines on quantity, quality, and intensity of the activities which must be carried out by the population, dividing them into goals, age groups, and pre-existing fitness level,12 replacing, in effect, the preceding position stands. The relationship between sedentary lifestyles and the related diseases indicates a potential increase in cardiovascular and metabolic diseases, a clear change in body composition and individual physical efficiency,13-15 as well as lim- 376 L e evidenze scientifiche circa i benefici derivanti dalla pratica sistematica di attività motorie opportunamente modulate ha permesso, già da più di trent’anni, di poter usufruire di informazioni certe circa il volume, la frequenza e l’intensità del carico motorio finalizzato alla tutela della salute 1. Questi suggerimenti, sebbene siano stati integrati e modificati in dichiarazioni successive 2-6 hanno rappresentato efficaci linee guida per il miglioramento della forma fisica e la tutela della salute. Gli studi randomizzati e controllati, così come importanti agenzie nazionali e internazionali, hanno messo in luce come coloro i quali non riescono a mantenere i livelli minimi suggeriti di attività fisica presentano un rischio di morbidità e mortalità superiore rispetto a coloro che invece svolgono attività motorie in forma regolare e sistematica 7-10. Sulla base di questi e di altri studi, successivamente è stata pubblicata un’ulteriore position stand con la quale l’American College of Sports Medicine (ACSM) ha affermato che soggetti sedentari possono ridurre notevolmente il rischio di patologie cardiovascolari e metaboliche praticando per 30 minuti al giorno un’attività fisica con frequenza trisettimanale. Per altri autori, tuttavia, un miglioramento più marcato dell’efficienza fisica si può ottenere superando tale soglia minima e praticando un’intensa attività aerobica da tre a cinque volte alla settimana, anche sommando più periodi di breve durata nell’arco della giornata 11. Ancora più recentemente, nel 2011, l’ACSM ha aggiornato le linee guida che riguardano la quantità, la qualità e l’intensità dell’attività che deve essere svolta dalla popolazione, suddividendole per obiettivi, fasce d’età e livello di fitness preesistente 12, sostituendo, di fatto le precedenti position stand. Il rapporto tra stili di vita sedentari e patologie correlate indica un potenziale incremento di malattie cardiovascolari e metaboliche, evidente alterazione della composizione corporea e dell’efficienza fisica individuale 13-15, nonché limitazioni MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAININGSANNICANDRO itation of activity daily living or ADL in seniors above all when the subject suspends his motor activity sessions.16 There are a significant number of studies which describe the benefits deriving from ongoing exercise, but the open problem remains to understand what type of activity can determine better advantages in adults who approach active lifestyles. Knowing the advantages in terms of the development of motor skills becomes important to structure suitable physical activity programmes for adults of any age group. In recent years, research has been directed at describing the effects deriving from different physical efficiency programmes aimed at primarily stimulating muscular strength or endurance, highlighting adaptations of a different nature.17 Literary evidence underlines the advantages resulting from partaking in aerobic physical activity programmes which would allow to increase maximal oxygen consumption, to control pressure, to reduce body mass, to improve blood lipid profile;17-19 however, ACSM’s 2011 Position stand highlights how, alongside aerobic training, strength training should also be considered an essential tool for its multiple benefits to health and individual autonomy.12 Within the scope of physical efficiency programmes designed for adults, taking on board the suggestion of ACSM, so-called functional strength exercises (functional training or functional strength) were added, namely tasks which stimulate muscular strength through movements used by the individual in real life and without the latter limiting himself to equipment.20-25 In recent years we have seen a significant dissemination of methodologies which have favoured functional over the so-called traditional training, characterized instead by movements in which the subject had to win external resistances, limiting himself to one piece of equipment.20, 21, 25-32 Functional training coincides with a variety of exercises and tasks which condition the subject’s body in accordance with the movements which he must carry out and with the use which he must make of it.32, 33 Consequently, in structuring functional tasks, reference is always made to the absence of mechanical tools which allow them to be carried out. It is necessary that they are carried out on more planes and more axes, the proprioceptive control of each region is activated maximally Vol. 68 - No. 3 delle attività del vivere quotidiano (activity daily living o ADL) in età adulta avanzata soprattutto quando il soggetto sospende le sessioni di pratica motoria 16. Pur in presenza di un numero rilevante di studi che descrivono i benefici derivanti dalla costante pratica motoria, un problema aperto rimane quello della comprensione circa quale tipologia di attività possa determinare vantaggi migliori su soggetti adulti che si avvicinano a stili di vita attivi. Conoscere i vantaggi in termini di evoluzione delle capacità motorie diventa rilevante ai fini della strutturazione di adeguati programmi di attività fisica destinati ad adulti di ogni fascia di età. Negli ultimi anni la ricerca è infatti orientata a descrivere gli effetti derivanti da differenti programmi di efficienza fisica che si prefiggono di sollecitare prevalentemente la capacità di forza muscolare o di endurance, evidenziando adattamenti di natura diversa 17. Le evidenze in letteratura sottolineano i vantaggi derivanti dalla partecipazione a programmi di attività fisica di tipo aerobico che permetterebbe di elevare il massimo consumo di ossigeno, di controllare la pressione, ridurre la massa grassa, migliorare il profilo lipidico ematico 17-19; la Position Stand dell’ACSM del 2011 tuttavia, evidenzia come, accanto all’allenamento aerobico, si debba ritenere anche l’allenamento della forza uno strumento indispensabile per i molteplici benefici per la salute e l’autonomia individuale 12. Nell’ambito dei programmi di efficienza fisica destinati agli adulti, cogliendo il suggerimento dell’ACSM, sono stati pertanto inseriti esercizi di forza cosiddetta funzionale (functional training o functional strength), ossia compiti che sollecitano la capacità di forza muscolare attraverso movimenti utilizzati dall’individuo nella vita reale e senza che quest’ultimo si vincoli ad attrezzi 20-25. Negli ultimi anni è stato possibile assistere ad una rilevante diffusione di metodologie che hanno privilegiato l’allenamento funzionale rispetto a quello cosiddetto tradizionale, caratterizzato invece da movimenti in cui il soggetto doveva vincere resistenze esterne, vincolandosi ad un attrezzo 20, 21, 25-32. L’allenamento funzionale coincide con una varietà di esercitazioni e compiti che condizionano il corpo del soggetto coerentemente con i movimenti che deve compiere e con l’uso che deve farne 32, 33. Nella strutturazione di compiti funzionali pertanto si fa sempre riferimento all’assenza di strumentazioni meccaniche che ne permettono l’esecuzione, si richiede un’esecuzione su più piani e più assi, si attiva massimamente il controllo propriocettivo di ogni distretto e il soggetto gesti- MEDICINA DELLO SPORT 377 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAINING SANNICANDRO and the subject directly manages the strength which they have to impress on the ground, contrasting the force of gravity and the forces which disturb balance control whilst carrying out the movements assigned.20, 32, 34-37 For several authors there is no difference between an athletic gesture and a motor scheme used for individual autonomy: running and jumping would be expressions of the same ADL only they are carried out at high speeds and with elevated expressions of muscle power.20, 21 “Functional” exercise training programmes must be designed in this way in order to copy the tasks or activities which occur in a person’s daily life, to provide adaptations which are more transferable.25, 32 The resulting improvement in function is determined by neuromuscular adaptations,38, 39 at the level of both inter-muscle and intra-muscle coordination and neural control.40, 41 Indeed, literary evidence has underlined the substantial advantages obtainable by samples of seniors who follow functional,8, 31, 42, 43 training programs, rather than traditional type programmes aimed at increasing the strength of muscles which are considered in isolation.44 If achievable advantages are more pronounced among seniors, with younger subjects the results appear to be more conflicting. However, this evidence becomes more conflicting when the sample observed is represented by young subjects: one specific study compared the effects of traditional strength training with functional training in young people who trained three times a week for 7 weeks.25 Comparing subjects who followed the traditional training programme with those who submitted themselves to the functional training programme, for both groups significant increases (P<0.05) were recorded between pre and post-tests in the strength of the abdominal region, in the maximum strength in both bench press exercises and squats, in the balance and in the flexibility of the lower limbs; while, only for the last skill the two groups obtained results which were different in a statistically significant measure.25 Several open problems remain: it is not completely clear if this type of training can allow those who are not seniors to achieve significant advantages; it still needs to be understood if the increases can be attributed to all or only to some motor skills. Indeed, research has highlighted many advantages of functional training in terms of in- 378 sce direttamente la forza che deve imprimere al suolo, contrastando la forza di gravità e le forze che perturbano il controllo dell’equilibrio durante l’esecuzione dei movimenti assegnati 20, 32, 34-37. Per alcuni autori non vi sarebbe alcuna differenza tra un gesto atletico e uno schema motorio utilizzato per l’autonomia individuale: corsa e salti sarebbero espressioni delle medesime ADL eseguite però a elevate velocità e con elevate espressioni di potenza muscolare 20, 21. In tale direzione, i programmi di allenamento di esercizio definito “funzionale” devono essere progettati per imitare i compiti o le attività che si verificano nella vita quotidiana di una persona, per fornire adattamenti maggiormente trasferibili 25, 32. Il miglioramento della funzione che ne deriva è determinato da adattamenti neuromuscolari 38, 39, sia a livello di coordinazione intermuscolare che intramuscolare e di controllo neurale 40, 41. In effetti in letteratura emergono evidenze che hanno sottolineato i sostanziali vantaggi ottenibili da campioni di soggetti in età adulta avanzata che seguono programmi di allenamento funzionale 8, 31, 42, 43, piuttosto che allenamenti di tipo tradizionale finalizzati all’incremento di forza dei muscoli considerati isolatamente 44. Se per gli adulti in età avanzata i vantaggi ottenibili sono più marcati, con soggetti più giovani i risultati sembrano più contrastanti. Tali evidenze, tuttavia, divengono contrastanti quando il campione osservato è rappresentato da giovani soggetti: uno studio in particolare ha voluto confrontare gli effetti del training di forza tradizionale versus quello funzionale in giovani praticanti per una durata di sette settimane con frequenza trisettimanale 25. Confrontando soggetti che seguivano il training tradizionale con soggetti che si sottoponevano all’allenamento funzionale, per entrambi i gruppi si registravano le incrementi significativi (P<0,05) tra pre e post test a carico della forza del distretto addominale, della forza massima sia nella distensione su panca che nel semipiegamento (squat), nell’equilibrio e nella flessibilità degli arti inferiori; mentre, solo per quest’ultima capacità i due gruppi ottenevano risultati differenti tra loro in misura statisticamente significativa 25. Rimangono pertanto ancora alcuni problemi aperti: non è completamente chiaro se tale tipologia di allenamento possa permettere di raggiungere vantaggi significativi anche per popolazioni diverse da quelle rappresentate da adulti in età avanzata; si deve ancora comprendere se gli incrementi possono essere ascrivibili a tutte o solo ad alcune capacità motorie. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAININGSANNICANDRO creases in strength, but the potential to modify cardio-respiratory parameters through the observation of protocols of suitable duration remains unknown. In literature, one study has compared single sessions of functional training with single sessions of aerobic or strength training in young active adults.45 The authors measured the heart rate, blood pressure and blood lactate, creatine kinase (CK) and lactic dehydrogenase (LDH) parameters, and concluded that lactate values significantly increase for all three types of activity at the end of their respective sessions; the values of CK and LDH were higher in a statistically significant manner only for the aerobic training sessions; the heart rate values in the functional training sessions were the lowest compared with the other two types of activity and stood in the range of around 60% of the maximum heart rate with only some peaks of 78%.45 Consequently, the aim of this study is to verify the effects of two different types of motor activities (functional training versus aerobic training) on the motor skills of sedentary adults. Materials and methods La ricerca, infatti, ha messo in evidenza molti vantaggi del training funzionale in termini di incrementi di forza, ma le potenzialità di modificare parametri cardiorespiratori attraverso l’osservazione di protocolli di adeguata durata è ancora sconosciuto. In letteratura vi è uno studio che ha voluto comparare singole sessioni di allenamento funzionale con singole sessioni di allenamento aerobico o di forza in soggetti giovani adulti attivi 45. Rilevando i parametri di frequenza cardiaca, pressione arteriosa e lattato ematico, la creatinachinasi (CK) e la latticodeidrogenasi (LDH), gli autori hanno concluso che i valori di lattato aumentano significativamente per tutte e tre le tipologie di attività al termine delle rispettive sessioni; i valori di CK ed LDH sono stati superiori in misura statisticamente significativa solo per le sessioni di allenamento aerobico; i valori di frequenza cardiaca nelle sessioni di allenamento funzionale erano i più bassi rispetto alle altre due tipologie di attività e si attestavano mediamente intorno al 60% della frequenza cardiaca massima e solo con alcune punte del 78% della stessa 45. Questo studio, pertanto, si prefigge di verificare gli effetti di due differenti tipologia di attività motorie (allenamento funzionale versus allenamento aerobico) sulle capacità motorie di soggetti adulti sedentari. Sample Materiali e metodi The study was conducted with a sample of adult men and women (N.=75), the sample was randomly divided into two groups: the functional training group (FT N.=38) the age, weight and height (mean±SD) of which are 50.7±2.02 years, 65.4±8.80 kg, 168±2.5 cm; the aerobic training group (AT, N.=37) the age, weight and height (mean±SD) of which are 51.4±1.50 years, 66.8±8.52 kg, 169±3.8 cm. The subjects included in the study did not present cardiovascular, metabolic or skeletal muscle diseases and were not undergoing pharmacological treatments. Those who were submitted to forced rest over the last year due to diseases caused by functional overload were excluded from the study. All the subjects were informed in advance on the training methods proposed and on the potential risks of accidents. Campione Lo studio è stato realizzato con un campione di adulti di entrambi i generi (N.=75), il campione è stato suddiviso in modo random in due gruppi: il gruppo allenamento funzionale (AF N.=38) la cui età, peso, ed altezza (media±DS) sono 50,7±2,02 anni, 65,4±8,80 kg, 168±2,5 cm; il gruppo allenamento aerobico (AA, N.=37) la cui età, peso, ed altezza (media±DS) sono 51,4±1,50 anni, 66,8±8,52 kg, 169±3,8 cm. I soggetti inclusi nello studio non presentavano patologie di natura cardiovascolare, metabolica o muscolo scheletrica né tantomeno erano sottoposti a cure farmacologiche. Sono stati esclusi dallo studio coloro che nell’ultimo anno avevano subito un riposo forzato dovuto a patologie da sovraccarico funzionale. Tutti i soggetti sono stati preventivamente informati sulle modalità di allenamento proposte e sui potenziali rischi di infortunio. Materials Materiali The Body Mass Index was calculated by measuring height and weight. È stato calcolato l’indice di massa corporea attraverso la rilevazione di statura e peso. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 379 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAINING SANNICANDRO To assess the motor skills the following tests were used: —— indirect maximal strength test using leg press (Technogym, Cesena, Italy) to assess the maximal strength of the lower limbs (1RM); the load moved and the number of repetitions was recorded, obtaining the maximal data through the conversion table;46 —— indirect maximal strength test using chest press (Technogym, Cesena, Italy) to assess the maximal strength of the upper limbs (1RM); the load moved and the number of repetitions was recorded, obtaining the maximal data through the conversion table;46 —— Back Scratch test, to assess the flexibility of the upper part of the body with special reference to the shoulder: the subject must bring the two limbs close to each other letting them slip over the back of the torso; the distance is measured between the third finger of both hands;47 —— Leg raise test, to assess the flexibility of the lower part of the body with special reference to the hamstrings using a joint goniometer which returns the value in degrees: the subject raises one limb keeping the other limb in contact with the ground and the pelvis in a retroverted position;47 —— 8 foot up and go test, to assess agility and dynamic balance: the test starts with the subject positioned on a chair (about 0.43 m high). The time it takes for the subject to get up from the chair, travel the distance of 2.44 m, go around a cone, return and sit down again is measured in seconds;47 —— Tandem walk test, to assess dynamic balance; the subject walks with one foot in front of the other, taking care that the heel of one is in contact with the big toe of the other (tandem position), along a line which is 2 m long and 5 cm wide. The time it takes is measured and the errors made are counted, namely stepping away from the line, request for the assistance of the measuring device, walking with the heel and toe visibly separated;48 —— Léger test: sub-maximal shuttle run test to assess endurance. The protocol used includes a starting speed of 8.5 km/h and increases by 0.5 km/hr for every minute; the test allows to indirectly measure maximum oxygen consumption.49, 50 Per la valutazione delle capacità motorie sono stai utilizzati i seguenti test: — test di forza massimale indiretto mediante leg press (Technogym, Cesena, Italy) per la valutazione della forza massimale degli arti inferiori (1RM); é stato rilevato il carico spostato ed il numero di ripetizioni, ottenendo il dato massimale attraverso la tabella di conversione 46; — test di forza massimale indiretto mediante chest press (Technogym, Cesena, Italy) per la valutazione della forza massimale degli arti superiori (1RM); é stato rilevato il carico spostato ed il numero di ripetizioni, ottenendo il dato massimale attraverso la tabella di conversione 46; — Back Scratch test, per la valutazione della flessibilità della parte superiore del corpo con particolare riferimento alla spalla: il soggetto deve avvicinare i due arti facendoli scivolare sulla parte dorsale del tronco; si misura la distanza in centimetri tra il terzo dito di entrambi le mani 47; — Leg raise test, per la valutazione della flessibilità della parte inferiore del corpo con particolare riferimento agli hamstring utilizzando un goniometro articolare che restituisce il valore in gradi: il soggetto eleva un arto mantenendo l’altro arto a contatto con il suolo ed il bacino in retroversione 47; — 8 foot up and go test, per la valutazione dell’agilità e dell’equilibrio dinamico: il test inizia con il soggetto posizionato su una sedia alta 0,43 m. Il tempo impiegato dal soggetto ad alzarsi dalla sedia, percorrere la distanza di 2,44 m, girare attorno ad un cono, ritornare e sedersi nuovamente viene misurato in secondi 47; — Tandem walk test, per la valutazione dell’equilibrio dinamico; il soggetto cammina con un piede davanti all’altro, curando che il tallone di uno sia contatto con l’alluce dell’altro (posizione tandem), lungo una linea, 2 m di lunghezza e 5 cm di larghezza. Si rileva il tempo impiegato e contati gli errori commessi, quali il passo fuori dalla linea, la richiesta di assistenza del rilevatore, il camminare con tallone e punta visibilmente separati 48; — Léger test: prova submassimale di corsa a navetta per la valutazione dell’endurance. Il protocollo utilizzato prevede una velocità di partenza di 8,5 km/h con un incremento di 0,5 km/h per ogni minuto; il test permette di rilevare indirettamente il massimo consumo di ossigeno 49, 50. Protocol Protocollo The functional training (FT) group followed a specific training programme based on 10 minutes of warm-up with bodyweight exercises and muscle stretching for 10 weeks (3 sessions per Il gruppo allenamento funzionale (AF) ha seguito per 10 settimane (3 sessioni settimanali) uno specifico training basato su 10 minuti di riscaldamento a carico naturale ed allungamento 380 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAININGSANNICANDRO week); 15 minutes of exercises using pure body weight on more planes and more axes, stimulating joint mobility and balance; 25 minutes of torso muscle-building standing on one foot or on unstable support (swissball), upper limb and lower limb muscle-building with the aid of elastics, 2/4 kg dumbbells and on unstable surfaces; 10 minutes of cool down and muscle stretching. The aerobic training group (AT) followed a specific training programme based on 10 minutes of warm-up with bodyweight exercises and muscle stretching exercises for 10 weeks (3 sessions per week); 40 minutes of aerobic activity at 70% of maximum heart rate on several specific kinds of equipment (treadmill, horizontal and vertical bikes, arm ergometer, stepper, rower, cross-trainer, Technogym, Cesena, Italy); 10 minutes of cool down and muscle stretching. The middle phase established for the two groups, without warm up and cool down, is specified in Table I. Assessment tests were carried out in the week prior to and in the week following assignment of protocols. muscolare; 15 minuti di esercitazioni con solo peso corporeo su più piani e più assi sollecitando la capacità di mobilità articolare ed equilibrio; 25 minuti di potenziamento della muscolatura del tronco in appoggio monopodalico o su supporto instabile (swissball), della muscolatura dell’arto superiore e dell’arto inferiore con ausilio di elastici, manubri da kg.2/4 e su superfici instabili; 10 min di defaticamento ed allungamento muscolare. Il gruppo allenamento aerobico (AA) ha seguito per 10 settimane (3 sessioni settimanali) uno specifico training basato su 10 minuti di riscaldamento a carico naturale e con esercitazioni di allungamento muscolare; 40 minuti di attività aerobica al 70% FCmax circa su vari attrezzi specifici (treadmill, bike orizzontali e verticali, armergometro, stepper, vogatore, ergometro a movimento ellittico, Technogym, Cesena, Italy); 10 min di defaticamento ed allungamento muscolare. La fase centrale stabilita per i due gruppi, senza warm up e cool down, è specificata in Tabella I. Nella settimana precedente ed in quella seguente i protocolli assegnati sono stati svolti le prove di valutazione. Statistical analysis Analisi statistica The descriptive statistics (mean, standard deviation) was determined for all the values obtained, while the comparison between means was carried out using a t-test for paired data for the comparison between T0 and T1 and using Anova for the comparison between the groups. The statistical significance was set at P<0.05. Per tutti i valori ottenuti è stata determinata la statistica descrittiva (media, deviazione standard), mentre il confronto tra medie è stato effettuato mediante t-test per dati appaiati per il confronto tra T0 e T1 e mediante Anova per il confronto tra i gruppi. La significatività statistica è stata fissata a P<0,05. Results Risultati The assessment of the anthropometric parameters and of the BMI has not returned statistically different values in the two groups. La valutazione dei parametri antropometrici e del BMI non ha restituito valori statisticamente differenti nei due gruppi. Table I.—Middle phase established for the two groups. Tabella I. — Fase centrale delle due tipologie di allenamento. Weeks 1-5 6-10 Functional training 15 m inutes of exercises using pure body weight on more planes and more axes 25 minutes of torso muscle-building standing on one foot or on unstable support (swissball), upper limb and lower limb muscle-building with the aid of elastics 15 minutes of exercises using pure body weight on more planes and more axes 25 minutes of torso muscle-building standing on one foot or on unstable support (swissball), upper limb and lower limb muscle-building with the aid of elastics Vol. 68 - No. 3 Aerobic training 10 10 10 10 minutes minutes minutes minutes of of of of treadmill armergometer stepper rower 10 10 10 10 minutes minutes minutes minutes of of of of treadmill armergometer horizontal/vertical bike ergometer with elliptical movement MEDICINA DELLO SPORT 381 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAINING SANNICANDRO The assessment of the lower limb joint range using the leg raise test has shown a statistically significant difference in T1 in favour of the FT group for both limbs (P<0.001); the modest increase in the AT group has not reached a significant level. Instead, no significant variation was observed for the joint mobility assessment test relating to the upper limb in both monitored groups. The Léger test showed significantly higher levels in T1, compared to T0 (P<0.001) for group AA, both in T1 and when compared to FT group (P<0.001). As regards the assessment of maximum strength relating to the upper limb. In T1, when the two groups were compared the statistically significant differences were found in AT (P<0.01); the FT group showed an increase in average values, but did not achieve a statistical significance. Relating to the assessment of maximum strength of the lower limb, the AT group showed statistically significant values in T1 when compared with T0 (P<0.01) and when compared with the FT group (P<0.001). The static balance test has returned a statistically significant increase in performance in T1 only in the FT group (P<0.01). The dynamic balance assessment test has shown statistically significant increases only in the FT group (P<0.01). The data relating to the two groups and differentiated by T0 and T1 are summarized in Tables II, III and Figures 1, 2. La valutazione del range articolare dell’arto inferiore mediante leg raise test ha evidenziato una differenza statisticamente significativa nel T1 a favore del gruppo AF per entrambi gli arti (P<0,001); il modesto incremento nel gruppo AA non ha raggiunto la significatività. Nessuna variazione significativa è stata osservata invece per la prova di valutazione della mobilità articolare relativa all’arto superiore in entrambi i gruppi monitorati. Il Léger test ha mostrato nel T1 valori significativamente più elevati nel gruppo AA, sia rispetto al T0 (P<0,001) sia nel T1 nel confronto con il gruppo AF (P<0,001). Per quanto riguarda la valutazione della forza massima relativa all’arto superiore. Sono stati riscontrate differenze statisticamente significative nel T1 nel confronto tra i due gruppi a favore dell’AA (P<0,01); il gruppo AF pur avendo mostrato un incremento dei valori medi, questi non hanno raggiunto la significatività statistica. Relativamente alla valutazione della forza massima dell’arto inferiore, il gruppo AA ha evidenziato nel T1 valori statisticamente significativi sia nel confronto con T0 (P<0,01) sia nel confronto con il gruppo AF (P<0,001). Il test di equilibrio statico ha restituito un incremento prestativo statisticamente significativo nel T1 solo nel gruppo AF (P<0,01). La prova di valutazione dell’equilibrio dinamico ha evidenziato incrementi statisticamente significativi solo nel gruppo AF (P<0,01). I dati relativi ai due gruppi e differenziati per T0 e T1sono sintetizzati in Tabelle II, III, Figure 1, 2. Table II.—Data relating to Back Scratch test, Leg raise test, Lèger test. Tabella II. — Dati relative a Back Scratch test, Leg raise test, Lèger test. Back Scratch test (cm) sx AF T0 AF T1 AA T0 AA T1 -5.8±8.17 -2.3±7.98 -1.2±5.96 -0.6±5.44 Leg raise test (degree) dx sx -0.67±7.51 1.1±5.98 0.71±5.88 1.4±5.62 61.5±13.05 78.6±11.48*** 72.1±12.63 76.8±10.74 dx 62.4±15.6 79.2±11.4*** 70.2±12.12 76.2±9.77 Lèger test (mL*kg*min-1) 38.71±13.08 39.57±13.11 40.10±7.77 54.55±6.94***### Table III. — Data relating to Chest press test, Leg press test, Tandem Walk test, 8-foot up and go test and BMI. Tabella III. — Dati relativi a Chest press test, Leg press test, Tandem Walk test, 8-foot up and go test e BMI. Chest press test (kg) AF T0 AF T1 AA T0 AA T1 30.4±16.12 37.6±18.13 46.3±16.16 57.1±17.11## Leg press test (kg) 189.1±61.59 192.6±59.03 200.1±25.87 234.9±30.07**### Tandem Walk test (s) 8.40±2.04 6.58±1.45** 6.47±1.60 6.28±1.87 8-foot up and go test (s) 5.67±0.52 5.18±0.43** 5.56±0.94 5.26±0.92 BMI 23.17±3.62 23.41±3.83 23.6±1.77 23.4±1.70 AF: functional training group; AA: cardiovascular training group. *P<0.05; ** P<0.01; *** P<0.001 (intragroup statistical significance); # P<0.05; ## P<0.01; ### P<0.001 (intragroup statistical significance). 382 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAINING SANNICANDRO The statistically important differences recorded by the 8-foot up-and-go test, in the FT group, show how much several Authors have already revealed, through this test; indeed, in one study conducted on 24 seniors, of both genders, divided into two groups (functional versus traditional), improvements of between approximately 8.4% and 10% were recorded between T0 and T1.31, 43 Even the statistically important differences in the tandem walk test are in line with what has been stated by other Authors; though using longer training periods (12 weeks), the authors observed a significant variation in the values of dynamic balance.31, 42 The data is consistent with the type of exercises used in the FT group which have included movements standing on one foot and on unstable surfaces which have primarily stimulated the proprioceptors and the vestibular system. In line with similar works, though with subjects of different ages and with different assessment tests,25, 31 this study saw an increase in performance between T0 and T1 in the leg raise test of approximately 22-23% for both lower limbs, confirming that functional exercises which stimulate movements for a wider and more complete range, seem able to improve the flexibility of muscle regions of the lower limb and hamstrings, specifically. As regards the statistically important results of the Léger test (+23%), in the AT group, the improvements obtained are greater than those described in other studies which have recorded variations of approximately 10% 52 or between 5% and 10% 53, 54 after 6 weeks of training. The result achieved in this study is superior to those present in literature, irrespective of the training methods adopted: indeed, the studies which have compared samples that adopted the continuous or intermittent type of aerobic training have shown variations of 9% and 15% 55 respectively. The statistically important differences between the two groups referred to the Léger test (P<0.001), which have emerged from the comparison of the results obtained at T1, are in line with the results obtained in similar studies, even though the adults are younger;45 in this study it clearly emerges how the intensity and the relevant adaptations from a cardiovascular point of view, imposed by the functional training session compared with other types of activity, are essentially very limited.45, 56 For the sample observed in this study, func- 384 Le differenze statisticamente significative fatte registrare a carico del 8-foot up-and-go test, nel gruppo AF, mostrano quanto alcuni Autori hanno già rilevato, tramite questo test; infatti, in uno studio condotto su 24 soggetti in età adulta avanzata, di entrambi i generi, suddivisi in due gruppi (funzionale versus tradizionale), sono stati registrati miglioramenti compresi tra l’8,4% ed il 10% circa tra T0 e T1 31, 43. Anche le differenze statisticamente significative a carico del tandem walk test sono in linea con quanto constatato da altri Autori; pur utilizzando periodi di training più lunghi (12 settimane), gli autori hanno osservato una variazione significativa dei valori dell’equilibrio dinamico 31, 42. Il dato è coerente con la tipologia di esercitazioni utilizzate nel gruppo AF che hanno previsto movimenti in appoggio monopodalico e su superfici instabili che hanno sollecitato prevalentemente i propriocettori e l’apparato vestibolare. In linea con altri lavori simili, sia pur con soggetti di età differenti e con prove di valutazione diverse 25, 31, in questo studio è stato osservato un incremento prestativo tra T0 e T1 nel leg raise test di circa il 22-23% per entrambi gli arti inferiori, confermando che le esercitazioni funzionali che sollecitano movimenti per un range articolare più ampio e completo, sembrano in grado di permettere miglioramenti nella flessibilità dei distretti muscolari dell’arto inferiore e degli hamstring, in modo particolare. Per quanto riguarda i risultati statisticamente significativi del Léger test (+ 23%), nel gruppo AA, i miglioramenti ottenuti sono superiori rispetto a quanto descritto in altri studi che hanno registrato dopo 6 settimane di allenamento variazioni intorno al 10% circa 52 o comprese tra il 5% ed il 10% 53, 54. Il risultato ottenuto in questo studio è comunque superiore a quelli presenti in letteratura, a prescindere dalle metodologie di allenamento adottate: infatti, gli studi che hanno confrontato campioni che hanno aderito ad allenamenti aerobici di tipo continuo o intermittente hanno riportato variazioni rispettivamente del 9% e del 15% 55. Le differenze statisticamente significative tra i due gruppi riferite al Léger test (P<0,001), emerse dal confronto dei risultati ottenuti al T1, sono in linea con i risultati ottenuti in studi analoghi, sia pur se con soggetti adulti più giovani 45; in questo studio emerge chiaramente come l’intensità ed i relativi adattamenti dal punto di vista cardiovascolare, imposto dalla sessione di allenamento funzionale rispetto ad altre tipologie di attività, siano sostanzialmente molto limitati 45, 56. Per il campione osservato in questo studio, l’al- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAININGSANNICANDRO tional training,20, 21 does not seem to determine effective adaptations in terms of resistance: the methodological indications specific to functional training, as well as the same nature of the exercises that are interrupted where the subject is no longer able to correctly perform the task assigned, can contribute to understanding the reasons of such important differences. It remains to fully understand what the real adaptations can be deriving from functional training used in the various age ranges and for the different populations. Within the scope of the motor activities aimed at increasing the physical efficiency of adults and seniors, for example, the selection of contents is often influenced by the possibility of transferring the adaptations and learning, acquired in the gym, into real life.20, 21, 23 The selection of tasks does not always ensure advantageous cross training phenomena to obtain increases in performance on motor skills or on body regions which are not directly stimulated by the training itself; this is an important aspect in the training programme to manage with adults and seniors and within the scope of increasing the overall physical efficiency.23, 57-59 In the observed sample, the statistically important increases in performance obtained in the maximal strength tests relating to the lower limbs (+22% approximately) and to upper limbs (+20% approximately.) by the AT group show an important phenomenon of cross training on strength. The advantages gained in this expression of strength are consistent with literature 58 and reveal how the use of running on an incline on the treadmill, of the arm ergometer with an average-high resistance level, of step-machines and bikes can be functional not only for metabolic and cardiovascular adaptations, but also for neuromuscular adaptations. In this regard, literature shows the benefits of strength obtained from aerobic training after 12 weeks of training 58 most likely attributed to the increase in the lean mass and cross-section of the muscle.58-60 Following 10 weeks of training, the two types of activities used in this study show different adaptations: functional training seems to be more suited to increasing flexibility, walking speed and dynamic balance; aerobic training carried out with cardio fitness equipment favours important adaptations in the value of VO2max and in the strength of the lower limbs,20, 61 attributed, in these last cases, to the equipment used Vol. 68 - No. 3 lenamento funzionale non sembra determinare adattamenti efficaci per quanto concerne la resistenza: le indicazioni metodologiche peculiari dell’allenamento funzionale 20, 21, nonché la medesima natura delle esercitazioni che vengono interrotte laddove il soggetto non è più in grado di eseguire correttamente il compito assegnato, possono contribuire a comprendere i motivi di tali rilevanti differenze. Rimane da comprendere pienamente quali possono essere i reali adattamenti derivanti dall’allenamento funzionale utilizzato nelle varie fasce di età e per le differenti popolazioni. Nell’ambito delle attività motorie finalizzate all’incremento dell’efficienza fisica di soggetti adulti e senior, per esempio, la selezione dei contenuti è spesso condizionata dalla possibilità di trasferire gli adattamenti e gli apprendimenti, conseguiti in palestra, nella vita reale 20, 21, 23. La selezione dei compiti non sempre assicura fenomeni di cross training vantaggiosi al fine di ottenere incrementi prestativi su capacità motorie o su distretti corporei non direttamente sollecitati dall’allenamento stesso; ciò costituisce un aspetto rilevante nella programmazione da curare con popolazioni adulte e senior e nell’ambito dell’incremento dell’efficienza fisica in generale 23, 57-59. Nel campione osservato, gli incrementi prestativi e statisticamente significativi ottenuti nei test di forza massimale relativi agli arti inferiori (+22% circa) ed agli arti superiori (+20% circa) da parte del gruppo AA evidenziano un rilevante fenomeno di cross training sulla capacità di forza. I guadagni ottenuti in tale espressione della capacità di forza sono coerenti con la letteratura 58 e rivelano come l’utilizzo della corsa in pendenza su treadmill, dell’armoergometro con livello di resistenze medio-alte, di step machine e di bike possano essere funzionali non solo per gli adattamenti metabolici e cardiovascolari, ma anche per quelli di natura neuromuscolare. A tal riguardo la letteratura riporta guadagni di forza ottenuti da allenamenti di tipo aerobico dopo 12 settimane di training 58 molto probabilmente imputabili all’aumento della massa magra ed alla sezione trasversa del muscolo 58-60. A seguito di 10 settimane di training, pertanto, le due tipologie di attività utilizzate in questo studio evidenziano differenti adattamenti: l’allenamento funzionale sembra più indicato per l’incremento di flessibilità, velocità di deambulazione ed equilibrio dinamico; l’allenamento aerobico svolto con attrezzature di cardiofitness favorisce adattamenti rilevanti nella valore di VO2max e nella forza degli arti inferiori, imputabili, questi ultimi, alle MEDICINA DELLO SPORT 385 FUNCTIONAL TRAINING VERSUS AEROBIC TRAINING SANNICANDRO which favors positive transfers between different skills. Finally, it should be recalled that functional training originated as a highly individualized training method, aimed at reducing the risk of accidents and to stimulate proprioception, balance and strength of the muscles which stabilize the torso and lower limbs.20, 61 The proposals relating to functional training for adult subjects must respect the principles of this method but, if they intend to effectively stimulate also VO2max levels they need to be integrated with sessions or exercises which involve resistance, in a continuous, intermittent or spaced out form. attrezzature utilizzate che favoriscono transfer positivi tra capacità diverse. Infine, si deve ricordare come l’allenamento funzionale nasce originariamente come metodica di allenamento, estremamente individualizzata, finalizzata a ridurre il rischio di infortunio ed a sollecitare propriocezione, equilibrio e forza dei muscoli stabilizzatori di tronco ed arti inferiori 20, 61. Le proposte relative all’allenamento funzionale per i soggetti adulti devono rispettare i principi di tale metodologia ma, qualora intendono sollecitare efficacemente anche i livelli di VO2max, necessitano di essere integrate con sessioni o esercitazioni che coinvolgano la capacità di resistenza, in forma continua, intermittente o intervallata. Conclusions Conclusioni Starting from these results, a further study can subsequently compare non-linear training programmes, which include an appropriately randomized increase in the load, to verify if the intensity of the training exercise returns significant differences in all the assessment tests adopted.62 Partendo da questi risultati, un ulteriore studio può successivamente comparare programmazioni dell’allenamento non lineari, che prevedono un incremento opportunamente randomizzato del carico, al fine di verificare se l’intensità dell’esercizio allenante, restituisca differenze significative in tutte le prove di valutazione adottate 62. 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Sannicandro, Department of Clinical Experimental Medicine, Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, University of Foggia, Viale Virgilio 19, 71100 Foggia, Italia. E-mail: [email protected] Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 387 MED SPORT 2015;68:389-99 The acute effects of stretching method and exercise order on the maximal number of repetitions in a strength training session Effetti acuti di metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi sul numero massimo di ripetizioni in una sessione di allenamento della forza J. S. NOVAES 1, M. A. SÁ 1, G. RODRIGUES NETO 1, C. ARAUJO 1, G. COSTA E SILVA 1, 2, T. M. GOMES 1, 3 1Physical Education Post Graduation Program, Rio de Janeiro Federal University, Rio de Janeiro, Brazil 2Laboratory of Physiology and Human Performance Federal Rural University of Rio de Janeiro, Seropédica, Brazil 3Estácio de Sá University, Rio de Janeiro, Brazil SUMMARY Aim. The present study aimed to verify the acute effects of two different stretching methods and exercise order on the maximal number of repetitions (RM) performance in a lower limb strength training session. Methods. Nine (N.=9) male volunteers (24.33±3.04 years; weight 88.8±11.29 Kg; height 189.0±9.16 cm), who were non-athletes but had previous experience in resistance training, volunteered for this study. Participants were assigned to 6 randomly ordered experimental conditions, in which all subjects performed the strength training session preceded by static stretching (GSS), PNF stretching (GPNF) or no stretching (GNS). The strength sessions consisted of three sets with a load adjusted for 12 RM on the following exercises: Sequence A (SEQA), traditional order – leg press (LP), leg extension (LE), leg curl (LC) and plantar flexion (PF); Sequence B (SEQB), inverse order – PF, LC, LE and LP. Results. For the sum of the RM numbers in the three sets of LP exercises, the results showed significant differences between GNSSEQA (the sum of the RM numbers for the three sets of LP exercises in Sequence A) and GNSSEQB (the sum of the RM numbers for the three sets of LP exercises in Sequence B) (P=0.000). For LE, the results showed significant differences between GNSSEQA and GNSSEQB (P=0.045), GPNFSEQA and GNSSEQA (P=0.039), GSSSEQB and GNSSEQB (P=0.004) and GPNFSEQA and GPNFSEQB (P=0.050). For LC, the results showed significant differences between GSSSEQA and GSSSEQB (P=0.040), GSSSEQA and GNSSEQA (P=0.024), GPNFSEQA and GNSSEQA (P=0.018), GNSSEQB and GSSSEQB (P=0.034) and GPNFSEQB and GSSSEQB (P=0.009). For PF, the results showed differences only between GPNFSEQB and GSSSEQB (P=0.004). Conclusion. Therefore, the performance of the maximum number of repetitions can be influenced both by the completion of pre-exercise stretching and by manipulating the order of the exercises. Strength training sessions should not be preceded by stretching. The sessions should begin with exercises that require a greater emphasis. Key words: Muscle stretching exercises - Exercise - Athletic performance. RIASSUNTO Obiettivo. Il presente studio mirava a verificare gli effetti acuti di due diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi sul numero massimo di ripetizioni (RM) in una sessione di allenamento della forza degli arti inferiori Metodi. Al presente studio hanno preso parte nove (N.=9) volontari di sesso maschile (24,33±3,04 anni; peso corporeo: 88,8±11,29 kg; altezza: 189,0±9,16 cm), non atleti ma con precedente esperienza nell’allenamento della resistenza. I partecipanti sono stati assegnati a 6 condizioni sperimentali, ordinate in maniera casuale, nelle quali tutti i soggetti hanno svolto la sessione di allenamento della forza preceduta da stretching statico (GSS), stretching propriocettivo (GPNF) o nessuno stretching (GNS). La sessione di allenamento della forza era composta da tre serie con carico regolato a 12 RM per i seguenti esercizi: Sequenza A (SeqA) – Ordine tradizionale – leg press (LP), leg extension (LE), leg curl (LC) e flessione plantare (FP); Sequenza B (SeqB) – Ordine inverso – FP, LC, LE e LP. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 389 STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTH NOVAES Risultati. Per quanto riguarda la somma dei numeri RM nelle tre serie di esercizi leg press, i risultati hanno mostrato differenze significative tra GNS-SeqA (la somma dei numeri RM per le tre serie di leg press [LP] nella Sequenza A) e GNS-SeqB (la somma dei numeri RM per le tre serie di LP nella Sequenza B) (P=0,000). Quanto agli esercizi leg extension, sono emerse differenze significative tra GNS-SeqA e GNS-SeqB (P=0,045), GPNF-SeqA e GNS-SeqA (P=0,039), GSS-SeqB e GNS-SeqB (P=0,004) e GPNF-SeqA e GPNF-SeqB (P=0,050). Nel caso dei leg curl, i risultati hanno evidenziato differenze significative tra GSS-SeqA e GSS-SeqB (P=0,040), GSS-SeqA e GNS-SeqA (P=0,024), GPNF-SeqA e GNS-SeqA (P=0,018), GNS-SeqB e GSS-SeqB (P=0,034) e GPNF-SeqB e GSS-SeqB (P=0,009). Quanto alle flessioni plantari (FP), sono state riscontrate differenze soltanto tra GPNF-SeqB e SGS-SeqB (P=0,004). Conclusioni. Il numero massimo di ripetizioni può essere influenzato sia dal completamento dello stretching preesercizio sia dalla variazione dell’ordine di esecuzione degli esercizi. Le sessioni di allenamento della forza non dovrebbero essere precedute da sessioni di stretching. Tali sessioni dovrebbero inoltre iniziare con gli esercizi che richiedono uno sforzo maggiore. Parole chiave: Esercizi di stretching muscolare - Attività fisica - Performance atletica. M uscle strength performance may be influenced by numerous factors.1 Previous studies 2-6 have demonstrated that pre-exercise stretching appears to have negative impacts on performance, especially if the activity is highly demanding in terms of muscle strength. However, further scientific studies have shown that these previous results appeared not to be reproducible if the chronic effects 7 on multiple sets of only one strength exercise were observed.8, 9 Kesse et al. 8 did not observe significant decreases in multiple sets of knee flexions after proprioceptive neuromuscular facilitation (PNF) stretching, In that study, 19 male volunteers were evaluated in two situations (stretching and control). The results showed that the maximal repetition (RM) number decreased in both situations, by 38.6% and 41.0%, respectively, with no significant differences between the situations (P>0.05). Ribeiro et al. 9 analyzed the acute effect of static stretching (SS) on the performance of multiple sets of bench presses (80% of 1 RM) in 15 male volunteers. Those authors found no significant differences (P>0.05) for the total repetition numbers after four sets. The stretching group showed a decrease of 21.3±0.7% in the repetition number, and the control group showed a corresponding decrease of 20.5±0.7%. In addition to stretching, other variables may influence the RM number in multiple sets of the same exercise or the RM number for the strength training session. According to Simão et al.,10 in terms of all training variables considered, few studies have scientifically controlled the order of the exercises. Several authors 11-13 have evaluated the acute effects of exercise order on the repetition number. They noted that the volume and load were larger if the training 390 L a forza muscolare può essere influenzata da numerosi fattori 1. Studi precedenti 2-6 hanno dimostrato che lo stretching pre-esercizio può influenzare negativamente la performance, specialmente se l’attività è estremamente impegnativa in termini di forza muscolare. Tuttavia, ulteriori studi scientifici hanno evidenziato la mancata riproducibilità dei risultati precedenti in caso di osservazione degli effetti cronici 7 su più serie di un unico esercizio di forza 8, 9. Kesse et al. 8 non hanno osservato riduzioni significative in più serie di flessioni del ginocchio dopo lo stretching di facilitazione propriocettiva neuromuscolare (proprioceptive neuromuscular facilitation, PNF). In tale studio, 19 volontari di sesso maschile sono stati esaminati in due situazioni (stretching e controllo). I risultati hanno evidenziato che il numero massimo di ripetizioni (RM) è diminuito in entrambe le situazioni, rispettivamente del 38,6% e del 41,0%, senza alcuna differenza significativa tra le due situazioni (P>0,05). Ribeiro et al. 9 hanno analizzato l’effetto acuto dello stretching statico (SS) sull’esecuzione di più serie di bench press (80% di 1 RM) in 15 volontari di sesso maschile. Tali autori non hanno riscontrato differenze significative (p>0,05) per i numeri di ripetizioni totali dopo quattro serie. Il gruppo che ha eseguito lo stretching ha mostrato una diminuzione del numero di ripetizioni pari al 21,3±0,7%, mentre il gruppo di controllo ha mostrato una diminuzione pari al 20,5±0,7%. Oltre allo stretching, altre variabili possono influenzare il numero RM in più serie dello stesso esercizio o per la sessione di allenamento della forza. Secondo Simão et al. 10, per quanto concerne tutte le variabili di allenamento considerate, pochi studi hanno controllato scientificamente l’ordine di esecuzione degli esercizi. Diversi autori 11-13 hanno esaminato gli effetti acuti dell’ordine di esecuzione degli esercizi sul numero di ripetizioni. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTHNOVAES session started with specified exercise, independently of the relative amount of muscle mass or the articulations involved in the exercise. Nevertheless, few studies have compared the acute effects of different stretching methods and exercise orders in lower limb strength training sessions. Accordingly, the present study aimed to verify the acute effects of two different stretching methods and exercise order on the RM performance in a lower limb strength training session. Materials and methods Tali autori hanno notato che il volume e il carico risultavano maggiori se la sessione di allenamento iniziava con un esercizio specifico, indipendentemente dalla relativa quantità di massa muscolare o delle articolazioni coinvolte nell’esercizio. Tuttavia, pochi studi hanno messo a confronto gli effetti acuti di diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi nelle sessioni di allenamento della forza degli arti inferiori. Di conseguenza, il presente studio ha cercato di verificare gli effetti acuti di due diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi sul numero massimo di ripetizioni (RM) in una sessione di allenamento della forza degli arti inferiori Sample Materiali e metodi The sample group consisted of nine (N.=9) male volunteers (24.33±3.04 years; weight 88.8±11.29 Kg; height 189.0±9.16 cm; body mass index 24.7±1.41 Kg/m2). All of the subjects were physically active and had been detrained in strength exercises for at least six months. Before data collection, the subjects agreed to participate in this research by signing a Consent Form (in accordance with Resolution 196/96 of the National Health Council). The following inclusion criteria were used: a) the subjects were not to perform any regular physical activity other than the prescribed strength training during the study; b) the subjects were required to have no limitations or injuries that could interfere with strength training; and c) the subjects were forbidden to ingest any substances that could influence the collection and/ or interpretation of the data. Subjects with a history of lower limb injuries were excluded from the experiment. The study was conducted in accordance with the Declaration of Helsinki and the International Committee of Medical Journal Editors.14, 15 The research project was approved by the Research Ethics Committee of the Federal University of Rio de Janeiro (Protocol number: 0064/2007). The sample size was chosen using G *Power 3.1 software. Based on an a priori analysis, we adopted a power of 0.85, α=0.05, a correlation coefficient of 0.5, a correction nonsphericity of 1 and an effect size of 0.40, as suggested by Beck.16 This statistical power analysis was performed to reduce the probability of type II error and determine the minimum number of participants required for this investigation. We found that the sample size was sufficient to provide more than 85% statistical power. Vol. 68 - No. 3 Campione Il gruppo campione comprendeva nove (N.=9) volontari di sesso maschile (24,33±3,04 anni; peso corporeo: 88,8±11,29 kg; altezza: 189,0±9,16 cm; indice di massa corporea: 24,7±1,41 kg/m2). Tutti i soggetti erano fisicamente attivi e avevano seguito un periodo di decondizionamento di almeno sei mesi in relazione agli esercizi di forza. Prima della raccolta dei dati, i soggetti hanno acconsentito a partecipare a questa ricerca firmando un modulo di consenso (in conformità alla Risoluzione n. 196/96 del National Health Council). Sono stati utilizzati i seguenti criteri di inclusione: a) i soggetti non dovevano svolgere alcuna attività fisica regolare oltre all’allenamento della forza prescritto durante lo studio; b) i soggetti non dovevano avere limitazioni o infortuni che potessero interferire con l’allenamento della forza; c) ai soggetti è stato proibito di ingerire qualunque sostanza che potesse influenzare la raccolta e/o l’interpretazione dei dati. I soggetti con una storia clinica di infortuni agli arti inferiori sono stati esclusi dall’esperimento. Lo studio è stato condotto in conformità alla Dichiarazione di Helsinki ed è stato approvato dall’International Committee of Medical Journal Editors (Comitato internazionale degli editori di riviste mediche) 14, 15. Il progetto di ricerca è stato approvato dal Comitato etico di Ricerca dell’Università federale di Rio de Janeiro, (numero di protocollo: 0064/2007). La dimensione del campione è stata scelta utilizzando il software G *Power 3.1. Sulla base di un’analisi a priori, sono stati adottati: una potenza di 0,85, α=0,05, un coefficiente di correlazione di 0,5, una correzione di non-sfericità pari a 1 e un’ampiezza dell’effetto pari a 0,40, come suggerito da Beck 16. Quest’analisi della potenza statistica è stata effettuata per ridurre la probabilità di MEDICINA DELLO SPORT 391 STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTH NOVAES Figure 1.—Flowchart illustrating the experimental conditions. NS: no stretching; SS: static stretching; PNF: proprioceptive neuromuscular facilitation stretching; SEQA: Sequence A; SEQB: Sequence B. Figura 1. — Diagramma di flusso che illustra le condizioni sperimentali. Procedures This study included nine visits (Figure 1). Successive visits were separated by a 48-hour time interval. During the first three visits, the following procedures were conducted: familiarisation with the protocols of stretching and strength testing, 12 RM test and retest. From the fourth visit onwards, the volunteers were divided randomly and counterbalanced on the following six experimental conditions: a) PNF + SEQA (GPNFSEQA); b) SS + SEQA (GSSSEQA); c) no stretching + SEQA (GNSSEQA); d) PNF + SEQB (GPNFSEQB); e) SS + SEQB (GSSSEQB); f) no stretching + SEQB (GNSSEQB). Thirty seconds after the completion of the stretching protocols, the subjects began the strength training session (STS). Maximal repetition test protocol (12 RM) The STSs consisted of three sets with a load adjusted for 12 RM on the following exercises: Sequence A (SEQ A), traditional order – leg press (LP), leg extension (LE), leg curl (LC) and plantar flexion (PF); Sequence B (SEQ B), Inverse order – PF, LC, LE and LP. The intervals between exercises and sets that 392 errori di tipo II e determinare il numero minimo di partecipanti necessario per questa indagine. La dimensione del campione è risultata sufficiente a fornire oltre l’85% della potenza statistica. Procedure Questo studio ha incluso nove visite (Figura 1). Le visite consecutive sono state separate le une dalle altre da un intervallo temporale di 48 ore. Durante le prime tre visite, sono state eseguite le seguenti procedure: familiarizzazione con i protocolli di analisi dello stretching e della forza, test e retest del 12 RM. Dalla quarta visita in poi, i volontari sono stati divisi in maniera casuale e controbilanciati sulle seguenti sei condizioni sperimentali: a) PNF + SeqA (GPNF-SeqA); b) SS + SeqA (GSS-SeqA); c) nessuno stretching + SeqA (GNS-SeqA); d) PNF + SeqB (GPNF-SeqB); e) SS + SeqB (GSS-SeqB); f) nessuno stretching + SeqB (GNS-SeqB). Trenta secondi dopo il completamento dei protocolli di stretching, i soggetti hanno cominciato la sessione di allenamento della forza (SAF). Protocollo del test di ripetizione massimale (12 RM) Le SAF si componevano di tre serie con carico regolato a 12 RM sui seguenti esercizi: Sequenza MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTHNOVAES composed the STS were performed passively for a 90- seconds period. Maximal repetition test protocol The 12 RM protocol test consisted of: a) a warm-up of 12 repetitions at 40-60% of the 12 RM load; b) after one minute of rest, the subjects performed five repetitions (60-80% of the 12 RM load); c) after another minute of rest, the load test began. The subjects performed a maximum of three attempts for each exercise, with an interval of five minutes of rest between the attempts; d) if the subject was not able to perform the complete movement (evaluated with a fleximeter), the test was stopped, registering the 12 RM (the last complete execution to concentric muscle failure). After the load for the first exercise was determined, a 10-minute rest interval was adopted before starting the next exercise. Forty-eight hours after the first test day, a retest was administered to verify the reproducibility of the 12 RM test. The order in which the exercises were performed was selected at random. The same order was maintained during all the experimental procedures. The following strategies were adopted to minimise the error in the 12 RM test: a) familiarisation before the test; b) the participants received standardised instructions that considered the procedures before each test; c) verbal encouragement; d) free weights were used during the exercises; and e) the weight of the equipment was confirmed on a platform scale. If the difference between the greatest loads on the first and second days of the test was less than 5%, the subject’s average value of this maximum load was considered the 12 RM. If this difference was greater than 5%, the subjects returned to the experimental facility to perform a new test to recalculate the difference. The load was considered the 12 RM if the individual, using his own strength without outside help, could fully perform the current repetition of the movement. Thus, as in the case of exercise in general, the data collection procedure used a limiting range of motion to determine the starting and ending points of each test movement. Stretching protocol Three sets were used for the SS protocol, holding the position for 30 seconds in each set,1, 5 where the movement was held when a Vol. 68 - No. 3 A (Seq A), Ordine di esecuzione tradizionale – leg press (LP), leg extension (LE), leg curl (LC) e flessione plantare (FP); Sequenza B (Seq B), Ordine inverso – FP, LC, LE e LP. Gli intervalli tra gli esercizi e le serie della SAF sono trascorsi passivamente per 90 secondi. Protocollo del test di ripetizione massimale Il protocollo del test del 12 RM prevedeva: a) un riscaldamento con 12 ripetizioni al 40-60% del carico da 12 RM; b) dopo un minuto di riposo, l’esecuzione di cinque ripetizioni (al 60-80% del carico da 12 RM); c) dopo un altro minuto di riposo, il test del carico. I soggetti hanno eseguito un massimo di tre tentativi per ogni esercizio, intervallati da cinque minuti di riposo; d) se il soggetto non era in grado di eseguire il movimento completo (misurato con un flessimetro), il test è stato interrotto, con registrazione del 12 RM (l’ultima esecuzione completa fino al fallimento muscolare concentrico). Una volta determinato il carico per il primo esercizio, è stato inserito un intervallo di riposo di 10 minuti prima di iniziare l’esercizio successivo. Quarantotto ore dopo il primo test, è stato svolto un retest per verificare la riproducibilità del test del 12 RM. L’ordine di esecuzione degli esercizi è stato selezionato in maniera casuale. Lo stesso ordine è stato mantenuto durante tutte le procedure dell’esperimento. Per minimizzare l’errore nel test del 12 RM sono state adottate le seguenti strategie: a) familiarizzazione prima del test; b) istruzioni standardizzate sulle procedure impartite ai partecipanti prima di ogni test; c) incoraggiamento verbale; d) utilizzo di pesi liberi durante gli esercizi; e) verifica del peso dell’attrezzo su una bilancia a piattaforma. Se la differenza tra i carichi più elevati nel primo e nel secondo giorno del test risultava inferiore al 5%, come 12 RM è stato considerato il valore medio di questo carico massimo del soggetto. Se la differenza risultava superiore al 5%, i soggetti sono ritornati presso la sede dell’esperimento per effettuare un nuovo test al fine di ricalcolare la differenza. Il carico è stato considerato pari al 12 RM se il soggetto, utilizzando la sua sola forza e senza alcun aiuto esterno, riusciva a eseguire pienamente la corretta ripetizione del movimento. Pertanto, come nel caso dell’esercizio fisico in generale, nella procedura di raccolta dati è stata utilizzata un’ampiezza di movimento limitata per determinare i punti di inizio e fine di ogni movimento del test. Protocollo di stretching Per il protocollo SS sono state utilizzate tre serie, in ognuna delle quali il soggetto avrebbe do- MEDICINA DELLO SPORT 393 NOVAES STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTH Figure 2.—Comparison of the RM numbers in the three sets of Leg Press 45º between the different stretching methods and exercise orders. EP: static stretching; PNF: proprioceptive neuromuscular facilitation stretching; NS: no stretching; SEQA: sequence A; SEQB: sequence B. Figura 2. — Confronto dei numeri RM nelle tre serie di leg press a 45º tra i diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi. Figure 3.—Comparison of the RM numbers in the three sets of Leg Extension between the different stretching methods and exercise orders. SS: static stretching; PNF: proprioceptive neuromuscular facilitation stretching; NS: no stretching; SEQ A: sequence A; SEQ B: sequence B. Figura 3. — Confronto dei numeri RM nelle tre serie di leg extension tra i diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi. point of slight discomfort was reached. For the PNF procedure, 3 sets of 6 seconds of isometric contraction were performed,1, 5 and then a lengthened position was held for 24 seconds.1 A 30-second rest period was provided between the stretching sets. In both stretching protocols, exercises were performed for the leg extensors, flexors and adductors and for the plantar flexors. vuto mantenere la posizione per 30 secondi 1, 5 e interrompere il movimento al raggiungimento di un punto di lieve disagio. Per la procedura PNF, sono state eseguite 3 serie da 6 secondi di contrazione isometrica 1, 5, e poi una posizione allungata è stata mantenuta per 24 secondi 1. Tra le serie di stretching è stato inserito un periodo di riposo di 30 secondi. In entrambi i protocolli di stretching, sono stati eseguiti esercizi per gli estensori, i flessori e gli adduttori della gamba e per i flessori plantari. Statistical analysis Normality and homoscedastic Shapiro-Wilk tests (with the Bartlett criterion) were performed, and all variables exhibited a normal distribution and homoscedasticity. An intraclass correlation coefficient was used to evaluate the reproducibility of data between the 12 RM test and retest measurements (LP, r=0.99; LE, r=0.98; LC, r=1.00; PF, r=0.99). The procedures proposed by Bland and Altman 17 were used to analyse the agreement between the test and the retest. A two-way ANOVA was used to compare the effect of different stretching protocols performed in combination with SEQA and SEQB on the sum of the three sets of each exercise that were part of the strength training test. The data analysis was performed 394 Analisi statistica Sono stati eseguiti il test di normalità e il test omoschedastico di Shapiro-Wilk (con il criterio di Bartlett); tutte le variabili hanno mostrato distribuzione e omoschedasticità normali. Un coefficiente di correlazione intraclasse è stato utilizzato per valutare la riproducibilità dei dati tra le misurazioni del test del 12 RM e quelle del retest (LP: r=0,99; LE: r=0,98; LC: r=1,00; PF: r=0,99). Le procedure proposte da Bland e Altman 17 sono state utilizzate per analizzare la concordanza tra il test e il retest. Un’analisi della varianza a misure ripetute (ANOVA) a due vie è stata utilizzata per mettere a confronto l’effetto dei diversi protocolli di stretching eseguiti in combinazione con SeqA e SeqB sulla somma delle tre serie di ogni esercizio MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTHNOVAES Figure 4.—Comparison of the RM numbers in the three sets of leg curl between the different stretching methods and exercise orders. SS: static stretching; PNF: proprioceptive neuromuscular facilitation stretching; NS: no stretching; SEQA: sequence A; SEQB: sequence B. Figura 4. — Confronto dei numeri RM nelle tre serie di leg curl tra i diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi. Figure 5.—Comparison of the RM numbers in the three sets of plantar flexion between the different stretching methods and exercise orders. SS: static stretching; PNF: proprioceptive neuromuscular facilitation stretching; NS: no stretching; SEQA: sequence A; SEQB: sequence B. Figura 5. — Confronto dei numeri RM nelle tre serie di flessioni plantari tra i diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi. with SPSS 20.0 (SPSS Inc., Chicago, IL, USA). A significance level of P≤0.05 was used for the analysis. che rientrava nel test di allenamento della forza. L’analisi dei dati è stata effettuata con la versione 20.0 del software statistico per le scienze sociali (SPSS Inc., USA). Per l’analisi è stato utilizzato un livello di significatività P≤0,05. Results The sum of the RM numbers in the three sets of LP exercises (Figure 2) differed significantly between GNSSEQA and GNSSEQB (P=0.000). Figure 3 shows the sum of the RM numbers in the three sets of LE exercises. The following pairs of experimental conditions differed significantly: GNSSEQA and GNSSEQB (P=0.045), GPNFSEQA and GNSSEQA (P=0.039), GSSSEQB and GNSSEQB (P=0.004) and GPNFSEQB and GPNFSEQB (P=0.050) The sum of the RM numbers in the three sets of LC exercises (Figure 4) differed significantly between GSSSEQA and GSSSEQB (P=0.040), GSSSEQA and GNSSEQA (P=0.024), GPNFSEQA and GNSSEQA (P=0.018), GNSSEQB and GSSSEQB (P=0.034) and GPNFSEQB and GSSSEQB (P=0.009). The sum of the RM numbers in the three sets of PF exercises (Figure 5) differed significantly only between GPNFSEQB and GSSSEQB (P=0.004). Vol. 68 - No. 3 Risultati La somma dei numeri RM nelle tre serie di leg pressi (LP) (Figura 2) ha mostrato differenze significative tra GNS-SeqA e GNS-SeqB (P=0,000). La Figura 3 mostra la somma dei numeri RM nelle tre serie di leg extension (LE). Le seguenti coppie di condizioni sperimentali hanno mostrato differenze significative: GNS-SeqA e GNS-SeqB (P=0,045), GPNF-SeqA e GNS-SeqA (P=0,039), GSS-SeqB e GNS-SeqB (P=0,004) e GPNF-SeqB e GPNF-SeqB (P=0,050). La somma dei numeri RM nelle tre serie di leg curl (LC) (Figura 4) è risultata significativamente differente tra GSS-SeqA e GSS-SeqB (P=0,040), GSS-SeqA e GNS-SeqA (P=0,024), GPNF-SeqA e GNS-SeqA (P=0,018), GNS-SeqB e GSS-SeqB (P=0,034) e GPNF-SeqB e GSS-SeqB (P=0,009). La somma dei numeri RM nelle tre serie di flessione plantare (FP) (Figura 5) ha mostrato differenze significative soltanto tra GPNF-SeqB e GSSSeqB (P=0,004). MEDICINA DELLO SPORT 395 STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTH NOVAES Discussion Discussione The present study aimed to verify the acute effects of different stretching methods and exercise orders on the RM number in a lower limb strength training session. Miranda et al. 13 compared the maximum number of full repetitions that could be performed among six different exercise orders in trained men. In that study, 12 volunteers were randomly assigned to the following experimental conditions, each corresponding to a different exercise order: SEQA (bench press, lat pull-down and triceps), SEQB (bench press, triceps and lat pull-down), SEQC (lat pull-down, bench press and triceps), SEQD (lat pull-down, triceps and bench press), SEQE (triceps, bench press and lat pull-down) and SEQF (triceps, lat pull-down and bench press). The authors of that study observed that the order of execution of exercises influenced the total number of repetitions completed for the final exercise of each sequence regardless of the size of the muscle group involved. Although different muscle groups were assessed, the results of the current study are consistent with the findings of Miranda et al.,13 as the number of repetitions decreased when the exercises were performed at the end of the experimental training session (P=0.000 LE and P=0.045 for LP, respectively). These results show that local fatigue may reduce the performance associated with the last exercise of the sequence.13 In one of the few scientifically controlled studies that have used lower limb exercise, Simão et al. 12 investigated the influence of different exercise orders on the RM performance number in trained women. The authors concluded that the total number of repetitions after three sets of exercises was directly influenced by the order of the exercises. In the present study, a significant decrease of approximately 37.5% (P=0.000) was observed in the performance of repetitions of LP when the exercise was performed at the end of the session. Simão et al. 12 observed a 29% reduction in the performance of the same exercise when it was preceded by multiple sets of LC and LE exercises. Despite the differences in the sex and level of trainability of the volunteers evaluated, the results of the studies are consistent and show reduced performance in the number of repetitions of the exercise completed at the end of the session. In terms of the influence of different methods of stretching on performance relative to the order of the exercises in an intra-group analy- Il presente studio mirava a verificare gli effetti acuti di diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi sul numero RM in una sessione di allenamento della forza degli arti inferiori. Miranda et al. 13 hanno messo a confronto il massimo numero di ripetizioni complete che poteva essere eseguito tra sei diversi ordini di esecuzione degli esercizi in uomini allenati. In tale studio, 12 volontari sono stati assegnati in maniera casuale alle seguenti condizioni sperimentali, ognuna corrispondente a un diverso ordine degli esercizi: SeqA (bench press, lat pull-down e tricipiti), SeqB (bench press, tricipiti e lat pull-down), SeqC (lat pull-down, bench press e tricipiti), SeqD (lat pull-down, tricipiti e bench press), SeqE (tricipiti, bench press e lat pull-down) e SeqF (tricipiti, lat pull-down e bench press). Gli autori di tale studio hanno osservato che l’ordine di esecuzione degli esercizi influenzava il numero totale di ripetizioni completate per l’esercizio finale di ogni sequenza, indipendentemente dalle dimensioni del gruppo muscolare coinvolto. Sebbene siano stati esaminati diversi gruppi muscolari, i risultati del presente studio sono in linea con quelli di Miranda et al. 13, poiché il numero delle ripetizioni è diminuito quando gli esercizi sono stati eseguiti alla fine della sessione di allenamento sperimentale (P=0,000 per LE e P=0,045 per LP, rispettivamente). Questi risultati mostrano che l’affaticamento locale può ridurre la performance associata all’ultimo esercizio della sequenza 13. In uno dei pochi studi scientificamente controllati che hanno utilizzato esercizi per gli arti inferiori, Simão et al. 12 hanno esaminato l’influenza di diversi ordini di esecuzione degli esercizi sul numero di performance RM in donne allenate. Gli autori hanno concluso che il numero totale di ripetizioni dopo tre serie di esercizi era direttamente influenzato dall’ordine di esecuzione degli stessi. Nel presente studio, è stata osservata una significativa riduzione di circa il 37,5% (P=0,000) nell’esecuzione delle ripetizioni di leg press (LP) quando questo esercizio veniva svolto alla fine della sessione. Simão et al. 12 hanno osservato una riduzione del 29% nella performance dello stesso esercizio quando preceduto da più serie di LC e LE. Nonostante le differenze relative al sesso e al livello di allenamento dei volontari esaminati, i risultati degli studi sono coerenti e mostrano una performance ridotta quanto al numero di ripetizioni dell’esercizio completate alla fine della sessione. Per quanto riguarda l’influenza di diversi metodi di stretching sulla performance in relazione all’ordine di esecuzione degli esercizi, in un’analisi intragruppo del presente studio è stato osservato 396 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTHNOVAES sis in the present study, we observed that the PNF method showed no significant difference in performance for the number of repetitions for any session exercise. Kesse et al. 8 investigated the influence of PNF stretching on the performance of the number of repetitions of LC exercises in 19 recreationally trained volunteers. The authors found no significant differences after four sets (10 RM) for the groups that performed stretching exercises (41.0% reduction) and the control group (38.6% reduction). Ribeiro et al. 9 suggested that the performance of multiple sets and repetitions in the bench press exercise is not significantly affected after performing SS. Although the study methodologies differed and different stretching methods were used, 8, 9 prior stretching appears not to affect the decrease in strength performance in multiple series. Thus, although previous studies have shown a negative influence of stretching if maximum strength is used in the following exercise,2-6, 18 the results of the current study suggest that this relationship is not the same in an training session (lower limbs with exercises performed at 80% RM) in untrained subjects. However, for the inter-group analysis conducted in this study, the exercises that occurred in the middle of the session showed a relatively greater negative influence of stretching on RM performance. In the traditional order, the LE exercise only showed a significant difference between GPNFSEQA and GNSSEQA (P=0.039). For the LC exercise, significant differences were found between GSSSEQA and GNSSEQA (P=0.024), GSSSEQA and GPNFSEQA (P=0.009) and GPNFSEQA and GNSSEQA (P=0.018). In this case, according to Fowles et al. 2 a decrease in neural activation would be one of the causes of the decrease in performance. This decrease can be explained in terms of autogenic inhibition generated by this stretching pattern because of the activation of Golgi tendon organs (OTG), which can cause a decrease in the excitability of alpha motoneurons.2 Another hypothesis for the decrease in performance is that mechanical factors may cause changes in the viscoelastic properties of the muscle-tendon unit. In this case, stretching exercises appear to produce a sharp decrease in the viscosity of tendon structures, allowing the muscle fibres to slide less efficiently to perform the movement. Additionally, stretching exercises can produce increased muscle compliance, which can limit the amount of cross-bridges, reducing the muscle’s ability to produce force.19 Vol. 68 - No. 3 che il metodo PNF non mostrava alcuna differenza significativa nella performance per il numero di ripetizioni per ogni sessione di allenamento. Kesse et al. 8 hanno esaminato l’influenza dello stretching PNF sulla performance del numero di ripetizioni dei LC in 19 volontari allenati a livello amatoriale. Gli autori non hanno riscontrato differenze significative dopo quattro serie (10 RM) per i gruppi che avevano eseguito gli esercizi di stretching (riduzione del 41,0%) e il gruppo di controllo (riduzione del 38,6%). Ribeiro et al. 9 hanno suggerito che l’esecuzione di più serie e ripetizioni dell’esercizio bench press non viene influenzata in maniera significativa in seguito allo svolgimento dello SS. Sebbene le metodologie di studio e i metodi di stretching impiegati fossero differenti 8, 9, lo stretching precedente non sembra influenzare la riduzione della performance della forza in più serie. Pertanto, sebbene studi precedenti abbiano evidenziato un’influenza negativa dello stretching in caso di impiego del massimo della forza nell’esercizio successivo 2-6,18,i risultati del presente studio suggeriscono che questa relazione non sussista allo stesso modo in una sessione di allenamento (arti inferiori con esercizi eseguiti all’80% del RM) in soggetti non allenati. Tuttavia, quanto all’analisi tra i gruppi condotta in questo studio, gli esercizi svolti a metà sessione hanno mostrato un’influenza negativa relativamente maggiore dello stretching sulla performance RM. Nell’ordine tradizionale, l’esercizio LE ha mostrato una differenza significativa solo tra GPNF-SeqA e GNS-SeqA (p=0,039). Quanto all’esercizio LC, sono state rilevate differenze significative tra GSS-SeqA e GNS-SeqA (p=0,024), GSS-SeqA e GPNF-SeqA (P=0,009) e GPNF-SeqA e GNS-SeqA (P=0,018). In questo caso, secondo Fowles et al.2 una riduzione dell’attivazione neurale sarebbe una delle cause del calo della performance. Questa diminuzione può essere spiegata in termini di inibizione autogena generata da questo pattern di stretching per via dell’attivazione degli organi tendinei del Golgi, che può causare un abbassamento dell’eccitabilità dei motoneuroni alfa 2. Un’altra ipotesi per il calo della performance sostiene che fattori meccanici possano causare cambiamenti nelle proprietà viscoelastiche dell’unità muscolo-tendinea. In questo caso, gli esercizi di stretching sembrano produrre una brusca riduzione della viscosità delle strutture tendinee, consentendo alle fibre muscolari di scorrere in maniera meno efficiente nell’esecuzione del movimento. Inoltre, gli esercizi di stretching possono produrre un aumento della compliance muscolare, che può limitare la quantità di ponti trasversali, riducendo la capacità del muscolo di produrre forza 19. MEDICINA DELLO SPORT 397 NOVAES STRETCHING METHOD AND EXERCISE ORDER ON STRENGTH Limitations Limiti Despite the novelty and the promising results of this study, the findings may reflect several limitations. The body temperature of the subjects and the environment temperature were not controlled. Controls were not included for hormonal levels and flexibility. Similarly, autonomic activity during data collection was not controlled. Nonostante la novità di questo studio e i suoi risultati promettenti, questi ultimi potrebbero riflettere diversi limiti. La temperatura corporea dei soggetti e la temperatura dell’ambiente non sono state tenute sotto controllo. I controlli non sono stati inclusi per l’analisi dei livelli ormonali e della flessibilità. Analogamente, l’attività del sistema nervoso autonomo durante la raccolta dei dati non è stata controllata. Conclusions Conclusioni Thus, based on the present results, it is concluded that the performance of the maximum number of repetitions can be influenced both by the completion of pre-exercise stretching and by manipulating the order of the exercises. In this sense, the choice of the exercises in a training session must be guided by the needs and goals of the program, a conclusion that contrasts with traditional paradigms of exercise prescription. The results of this study can be applied to assist practitioners to prescribe physical education and physical training for sports activities based on the effects of different methods of stretching and different exercise orders on strength performance. Finally, it is recommended that a strength training session should not be preceded by stretching exercises and that the sequence of exercises should begin with the exercises that require greater largemuscle effort. References/Bibliografia 1) American College of Sports Medicine position stand (ACSM). Quantity and quality of exercise for developing and maintaining cardiorespiratory, musculoskeletal, and neuromotor fitness in apparently healthy adults: guidance for prescribing exercise. Med Sci Sports Exerc 2011;43:1334-59. 2) Fowles JR, Sale DG, MacDougall JD. Reduced strength after passive stretch of the human plantarflexors. J Appl Physiol 2000;89:1179-88. 3) Franco BL, Signorelli GR, Trajano GS, Oliveira CG. Acute effects of different stretching exercises on muscular endurance. J Strength Cond Res 2008;22:1832-7. 4) Bacurau RFP, Monteiro GA, Ugrinowitsch C, Tricoli V, Cabral LF, Aoki S. Acute effect of a ballistic and a static stretching exercise bout on flexibility and maximal strength. J Strength Cond Res 2009;23:304-8. 5) Gomes TM, Simão R, Marques MC, Costa PB, Novaes JS. Acute effects of 398 Pertanto, sulla base dei presenti risultati, è stato concluso che il massimo numero di ripetizioni può essere influenzato sia dal completamento dello stretching pre-esercizio sia dalla variazione dell’ordine di esecuzione degli esercizi. In questo senso, la scelta degli esercizi in una sessione di allenamento deve essere guidata dalle esigenze e dagli obiettivi del programma, una conclusione in contrasto con i tradizionali paradigmi della prescrizione dell’attività fisica. I risultati di questo studio possono essere applicati per assistere i medici nella prescrizione dell’educazione fisica e dell’allenamento fisico per le attività sportive sulla base degli effetti dei diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi sulla performance di forza. Infine, si raccomanda di non far precedere una sessione di allenamento della forza da esercizi di stretching e di non far cominciare la sequenza degli esercizi con quelli che richiedono un maggiore sforzo da parte dei grandi muscoli. two different stretching methods on local muscular endurance performance. J Strength Cond Res 2011;25:745-52. 6) Costa e Silva G, Silveira A, Di Masi F, Bentes CM, Souza MS, Novaes J. Acute effects of different stretching methods on isometric muscle strength. Acta Scientiarum (Health Sciences) 2014;36:51-7. 7) Bastos CLB, Miranda H, Vale RGS, Portal MN, Gomes TM, Novaes JS, Winchester J.B. (2013). Chronic effect of static stretching on strength performance and basal serum IGF-1 levels. J Strength Cond Res 2013;27:2465-72. 8) Kesse F, Farinatti P, Massaferri R, Matos-Santos L, Silva N, Monteiro W. Acute effect of proprioceptive neuromuscular facilitation stretching on the number of repetitions performed during a multiple set resistance exercise protocol. J Strength Cond Res 2013;27:3028-32. 9) Ribeiro AS, Romanzini M, Dias DF, Ohara D, Silva DRP, Achour Jr A et al. Static stretching and performance in multiple sets in the bench press exercise. J Strength Cond Res 2014;28:1158-63. MEDICINA DELLO SPORT 10) Simão R, de Salles BF, Figueiredo T, Dias I, Willardson JM. Exercise order in resistance training. Sports Medicine 2012;42:251-65. 11) Gentil P, Oliveira E, Rocha Júnior VA, Carmo J, Bottaro M. Effects of exercise order on upper-body muscle activation and exercise performance. J Strength Cond Res 2007;21:1082-6. 12) Simão R, Farinatti PTV, Polito MD, Viveiros L, Fleck SJ. Influence of exercise order on the number of repetitions performed and perceived exertion during resistance exercise in women. J Strength Cond Res 2007;21:23-8. 13) Miranda H, Figueiredo T, Rodrigues B, Paz GA, Simão R. Influence of exercise order on repetition performance among all possible combinations on resistance training. 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Conflicts of interest.—The authors certify that there is no conflict of interest with any financial organization regarding the material discussed in the manuscript. Received on August 28, 2014. - Accepted for publication on July 14, 2015. Corresponding author: G. Costa e Silva, Biodynamic of Human Movement Strict Sense Post-Graduation, School of Sports and Physical Education, Rio de Janeiro Federal University, Cidade Universitária, 21941-590, Rio de Janeiro, Brazil. E-mail: [email protected] Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 399 MED SPORT 2015;68:401-11 Evaluation of Oxygen Uptake Efficiency Slope (OUES) index versus VO2max, in functional reserve assessment of cardiorespiratory system for Iranian adolescent boys Valutazione dell’indice di pendenza dell’efficienza del consumo di ossigeno (OUES) rispetto al VO2max nella valutazione della riserva funzionale del sistema cardiorespiratorio in adolescenti iraniani di sesso maschile e ormoni dello stress in termini di perdita di peso corporeo prima della competizione F. NAZEM 1, A. SAZVAR 1, G. ROSHANAEI 2, A. HEMMATFAR 3 1Exercise 2Modeling Physiology Department, Physical Education Faculty, Bu-Ali Sina University, Hamadan, Iran of Noncommunicable Diseases Research Center, Department of Biostatistics and Epidemiology School of Public Health, Hamadan University of Medical Sciences, Hamadan, Iran. 3Exercise Physiology Department, Physical Education Faculty Islamic Azad University, Boroojerd Branch, Boroojerd, Iran. SUMMARY Aim. The increasing application of Graded exercise test (GXT) to determine the clinical symptoms or achieve a safe level of physical and metabolic responses in a wide range of healthy or patients individuals is common. On the other hand, the reliable physiologic indicators that can evaluate the practical storage level of cardiorespiratory without the need to perform tests above the lactate threshold are important too. Scientific evidence (2014) reveals OUES Index norms for the adults submaximal ergometry. Hence, validation of OUES against the traditional index of VO2max for Iranian children is inevitable. Methods. Seventy-two healthy young males with a mean age (13.95±1.84 year) and body mass index of 19.91±3.4 kg/m2 participated in an aerobic exhaustive test and VO2max value using gas analyzer method (VE, VO2, VCO2 values) were measured with a breath by breath style. Then pattern of the predictor line between OUES and VO2max indexes was determined. Results. OUES Index has a high validity for evaluating the performance of childrens cardiorespiratory functional reserve (R2=0.90, SEE=292.2). A significant relationship between the QUES &VO2max indices at different times of GXT during maximal aerobic test (GXT) was obtained (R=0.81- 0.95, P<0.001). Conclusion. In studies of screening and clinical diagnosis of cardiovascular system performance, the supplying of OUES Index during the ergometry tests in the lower than lactate threshold conditions is usable for Iranian healthy boys. Application of this sensitive index to compare the performance of the cardiorespiratory system of healthy children with counterpart patients can be also significant in submaximal exercise rather than the exhaustive training protocols. Key words: Oxygen consumption - Adolescent - Exercise test. RIASSUNTO Obiettivo. L’applicazione crescente del test di esercizio graduato (graded exercise test, GXT) è comune per determinare i sintomi clinici o raggiungere un livello sicuro delle risposte fisiche e metaboliche in un ampio spettro di pazienti o individui sani. Tuttavia, sono considerati importanti anche gli indicatori fisiologici affidabili che permettono di valutare Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 401 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAX NAZEM il livello pratico di immagazzinamento del sistema cardiorespiratorio senza il bisogno di eseguire test al di sopra della soglia del lattato. Le evidenze scientifiche (2014) dimostrano che l’indice di pendenza dell’efficienza del consumo di ossigeno (Oxygen Uptake Efficiency Slope, OUES) è normalizzato per l’ergometria submassimale degli adulti. Per questo motivo è inevitabile una convalida dell’OUES rispetto al tradizionale indice del VO2max per i bambini iraniani. Metodi. Settantadue adolescenti di sesso maschile con un’età media di 13,95±1,84 anni e un indice di massa corporea di 19,91±3,4 kg/m2 hanno partecipato a un test aerobico esaustivo, durante il quale il valore di VO2max è stato misurato con un analizzatore di gas (valori di VE, di VO2 e di VCO2) in modalità respiro per respiro. È stato quindi determinato il modello della linea predittiva tra l’indice OUES e il VO2max. Risultati. L’indice OUES ha un elevato grado di validità nella valutazione della performance della riserva funzionale cardiorespiratoria dei bambini (R2=0,90, SEE=292,2). È stata osservata una relazione significativa tra l’indice OUES e il VO2max in momenti diversi del test di esercizio graduato (GXT) durante il test aerobico massimale (R=0,81-0,95, P<0,001). Conclusioni. Negli studi di screening e diagnosi clinica della performance del sistema cardiovascolare, i valori ottenuti tramite l’indice OUES durante i test ergometrici in condizioni inferiori alla soglia del lattato sono utilizzabili per gli adolescenti iraniani sani di sesso maschile. L’applicazione di tale indice sensibile per confrontare la performance del sistema cardiorespiratorio di bambini sani con le loro controparti affette da patologie può anche essere significativa durante l’esercizio fisico submassimale piuttosto che durante i protocolli di allenamento esaustivo. Parole chiave: Consumo di ossigeno - Adolescenti - Prova da sforzo. G raded Exercise Testing (GXT) has been widely used for the purpose of screening studies and clinical evaluation of cardiovascular reserve responses in normal subjects and in patients during performing a standard physical activity. Maximal oxygen uptake (VO2max) is the highest volume of oxygen consumed by the slow- tension myofibrils during an exhaustive exercise protocol (GXT) referred to as a gold standard of measuring the oxygen transport system.1-15 According to scientific evidence, from theoretical view VO2max the point at which oxygen consumption under workload is given to plateau or intracellular physio-metabolic level leading to a two-side balance of “the amount of oxygen required for oxidative metabolism from one hand and the amount of the consumed VO2 in chemical mitochondrial reactions” is established. So that even with an increase in the intensity of work, HR and VO2 do not changed. Of course, it is possible in children and some adults, physiological phenomenon real plateau changes VO2 during tests of (GXT) on a bicycle ergometer or a treadmill does not occur in that proportion with greater time of implementation, work efficiency (watt/slope and speed) increases. Hence, researchers use VO2peak instead of VO2max.15-25 Maximal oxygen uptake during a maximal aerobic tests is measurable dependent on the maximum effort of individuals and it is possible that subjects especially at children ages, with a high motivation and maximum presentation of their ability don’t participate in such tests or some patients with cardiovascular or respiratory 402 I i test di esercizio graduato (graded exercise test, GXT) sono impiegati diffusamente negli studi di screening e valutazione clinica delle risposte della riserva cardiovascolare in soggetti sani e in soggetti affetti da patologie durante l’attività fisica standard. Il massimo consumo di ossigeno (VO2max) rappresenta il più elevato volume di ossigeno consumato dalle miofibrille a lenta tensione durante un protocollo di esercizio fisico esaustivo (GXT) ed è considerato lo standard di riferimento nella misurazione del sistema di trasporto dell’ossigeno 1-15. Secondo le evidenze scientifiche, è stato stabilito che dal punto di vista teorico il VO2max corrisponde al momento in cui il consumo di ossigeno durante un carico di lavoro raggiunge il plateau o il livello intracellulare fisico-metabolico, così da creare un bilanciamento reciproco tra “la quantità di ossigeno necessaria per il metabolismo ossidativo e la quantità di VO2 consumata nelle reazioni chimiche mitocondriali”. In questo modo, anche con un aumento dell’intensità dello sforzo, la frequenza cardiaca e il VO2 non cambiano. Naturalmente è possibile che nei bambini e in alcuni adulti il fenomeno fisiologico del plateau causi un cambiamento del VO2 durante i test di esercizio graduato (GTX) condotti al cicloergometro o su tapis roulant di entità minore con tempi di esercizio più lunghi e una maggiore efficienza (watt/inclinazione e velocità). Per questo motivo i ricercatori utilizzano il VO2peak invece del VO2max 15-25. Il massimo consumo di ossigeno è misurabile durante i test aerobici massimali a seconda dello sforzo massimale degli individui ed è possibile che i soggetti, specialmente in età infantile, con un’alta motivazione e una presentazione ottima delle loro capacità non partecipino a tali test, oppure che per MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAXNAZEM failure, high blood pressure, kidney disease and diabetes, which are faced with certain restrictions, selection and implementation of the GXT test is not safe and may be associated with risks. It appears that access to reliable physiological indicator without the need to run the GXT can measure safe levels of cardiorespiratory fitness (i.e. healthy or disease conditions, younger adult) and also with the sensitivity to measure cardiorespiratory functional reserve performance at the submaximal level below the lactate threshold (VCO2/VO2 <1), will be of great importance. In this regard, the new method of OUES has replaced traditional indicator (VO2max).5 i pazienti soggetti a certe restrizioni dovute a insufficienza cardiaca o respiratoria, ipertensione, malattie ai reni e diabete, la scelta e l’implementazione di un GXT non possa avvenire in condizioni di sicurezza senza essere associata a rischi. Per questo motivo sarebbe molto importante la possibilità di utilizzare un indicatore fisiologico affidabile senza il bisogno di eseguire un GXT, che sia in grado di misurare in sicurezza i livelli di capacità cardiorespiratoria (cioè, salute o presenza di patologie in giovani adulti) e con sufficiente sensibilità da misurare le performance della riserva funzionale cardiorespiratoria a livello submassimale inferiore alla soglia del lattato (VCO2/VO2< 1). Perciò, il nuovo metodo dell’indice OUES ha sostituito il tradizionale indicatore VO2max 5. Materials and methods Materiali e metodi What is oxygen uptake efficiency slope? Oxygen uptake efficiency slope (OUES) is a new index to assess cardiorespiratory fitness invented in 1996 by Japanese Dr Baba and opened its place within the scientific community.5-7 In 2010 a review article by Akkerman was published about the paper in 14 years.1 In 2014, as well as, Roselien Buys developed norm for OUES showing the importance of this style indicator.9 OUES is the slope of the line formed between oxygen cost component VO2 and VE magnitudes on the increasing ergometry situation, and it represents an incremental change in response to increased minute ventilation during an incremental exercise by the certain workload and is calculated by a linear relationship: VO2=a Log VE+b. In this formula, the slope of the line is called OUES. First, DR Baba took logarithm to calculate OUES Index from the minute ventilation, to make diagram changes of VE, VO2 linear pattern. Then, slope of the line formed between Log VE and VO2 could be calculated and introduced as a new index to measure cardiorespiratory reserve performance or OUES (Figure 1). In this method, using a maximal protocol, the correlation of OUES at ratios of 90% and 75% of the run time of an exhaustive test were obtained at R=0.96 and R=0.94. This means that if a person performs a maximum 20-minute test run, we can replace the sub-maximum test run within 15 minute on standard GXT 20-minute. And thus the level of cardiorespiratory fitness with an emphasis on OUES for shorter periods will be assessed. In Vol. 68 - No. 3 Definizione di pendenza dell’efficienza del consumo di ossigeno La pendenza dell’efficienza del consumo di ossigeno (oxygen uptake efficiency slope, OUES) è un nuovo indice utilizzato per valutare la capacità cardiorespiratoria; inventato nel 1996 in Giappone dal dott. Baba, da allora si è fatto strada all’interno della comunità scientifica 5-7. Nel 2010, dopo 14 anni, è stata pubblicata unareview di Akkerman 1. Inoltre nel 2014 la dott.ssa Roselien Buys ha sviluppato alcune norme per l’indice OUES, il che dimostra l’importanza di questo indicatore 9. La OUES è la pendenza della linea che si forma tra la componente del costo di ossigeno VO2 e il valore del volume ventilatorio al minuto (VE) in una situazione di ergometria crescente, e rappresenta un cambiamento incrementale in risposta a un aumento del VE durante un esercizio fisico incrementale con un certo carico di lavoro; si calcola secondo una relazione lineare: VO2=a Log VE+b in questa formula, la pendenza della linea è chiamata OUES. Innanzitutto, il dott. Baba ha utilizzato un logaritmo per calcolare l’indice OUES a partire dal volume ventilatorio al minuto in modo tale da ottenere un modello lineare del diagramma di cambiamenti nel VE e nel VO2. In questo modo, è possibile calcolare la pendenza della linea formata tra il logaritmo di VE e il VO2, utilizzando l’indice per misurare la performance della riserva cardiorespiratoria o OUES (Figura 1). Con questo metodo, impiegando un protocollo massimale, la correlazione dell’OUES al 90% e al 75% del tempo di corsa durante un test esaustivo corrisponde a R=0,96 e a R=0,94. Ciò significa che durante l’esecuzione di un test MEDICINA DELLO SPORT 403 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAX NAZEM A B Figure 1.—The relationship between VO2 and VE in a 16 year-old boy during a maximal treadmill test. On the right diagram, the horizontal axis is logarithmic for OUES to be calculated Figura 1. — Relazione tra VO2 e VE in un ragazzo di 16 anni durante un test massimale su tapis roulant. Nel diagramma a sinistra, l’asse orizzontale rappresenta il logaritmo in base al quale viene calcolato l’indice OUES. this study, a high correlation between the two indices of OUES and VO2max was achieved in 75% of the maximal exercise test (R=0.94).5, 6 Scientific evidence indicates that OUES is of great validity to assess cardiovascular system performance. In this regard, study of Gademan on heart patients showed the high validity of OUES index on cardiorespiratory fitness.17 Also, Akerman’s study on healthy children aged 7-17 showed a high correlation of R=0.95 in both indices OUES and VO2max. No significant difference in the pattern of OUES was obtained when performing exhaustive and submaximal standard physical labor pattern.2 On the other hand, Gruet reported a correlation R2=0.83 between the two indexes diagnosis to assess cardiorespiratory fitness: VO2max and OUES in 80% standard GXT exhaustive test time for lung disease.12 Alessandro’s clinical report in 2009 on young patients who had undergone the open heart surgery, revealed from physiological findings of subjects in the second half of the time GXT meaning in of 50% test ergometer protocol execution time, the evaluation of cardiac-respiratory function can be done. In this study, the correlation between the VO2max index and OUES scale was reported to be R=0.71.3 In this background, further scientific evidences on the obese children 11, 18 or healthy controls group 21, 26 also show that OUES scale can be utilized to assess cardiorespiratory fitness levels at different ages ranges. The advantage of this index is intended to track changes in system circulation parameters in response to controlled physical activ- 404 di corsa massimale di 20 minuti, è possibile sostituire il GXT standard di durata di 20 minuti con un test di corsa submassimale di durata pari o inferiore a 15 minuti. In tal modo è possibile verificare la capacità cardiorespiratoria ponendo l’accento sulla performance della riserva cardiorespiratoria in un periodo di tempo più breve. Nel presente studio è stata osservata una correlazione elevata tra i due indici OUES e il VO2max nel 75% della prova da sforzo massimale (R=0,94) 5, 6. Le evidenze scientifiche indicano che l’OUES è particolarmente valido nella valutazione della performance del sistema cardiovascolare. Inoltre, uno studio di Gademan su pazienti affetti da patologie cardiache ha evidenziato un’elevata validità dell’indice OUES nella valutazione della capacità cardiorespiratoria 17. Anche uno studio di Akerman su bambini tra i 7 e i 17 anni ha evidenziato l’elevata correlazione pari a R=0,95 sia nell’indice OUES che nel VO2max. Non è stata notata alcuna differenza significativa tra il profilo dell’OUES ottenuto durante l’esecuzione di un modello di esercizio fisico esaustivo e quello ottenuto durante l’esecuzione di un esercizio fisico submassimale 2. D’altra parte, Gruet ha notato una correlazione pari a R2=0,83 tra i due indici nella valutazione della capacità cardiovascolare come metodo diagnostico per le malattie polmonari: la correlazione tra VO2max e OUES è stata osservata nell’80% della durata di un test GXT standard esaustivo 12. I risultati clinici di Alessandro nel 2009 su giovani pazienti sottoposti a intervento di chirurgia cardiaca a cuore aperto hanno dimostrato che secondo i riscontri fisiologici ottenuti dai soggetti durante la seconda parte del GXT, ossia durante il 50% del tempo di esecuzione del protocollo di test MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAXNAZEM ity makes us free from full implementation of GXT exhaustive test. Hence with a submaximal test in a shorter period, individual’s clinical responses can be measured with the same validity and sensitivity at maximal aerobics test, at the safety level from the work intensity on patient, a middle-aged or children without risk of pathological symptoms or estimated from the health status of the individual and the elite athletes. In the present study, we tried to study the validity of the new index OUES for evaluating the performance of the cardiorespiratory system of Iranian children against the traditional index of VO2max by a standard gas analyzers method. The minimum time required to perform a submaximal test which will help to study, in the shortest time possible with the high sensitivity of exhaustive protocol, the cardiorespiratory efficiency in adolescent boys with a high reliability. Methods Four schools in education center from Hamadan city randomly were selected and 72 healthy adolescent boys aged 11-17 years old were enrolled, with consents and written permission from their parents. Coaches volunteers participated in this study. The study protocol was approved by the ethics committee of Hamadan University of Medical Sciences & Health Service. First parents of participants became familiar with the objectives of the project and after completing the questionnaire of Health PAR-Q Society for Sports Medicine America (ACSM), anthropometric parameters and BMI percentile chart,13, 16 using diagram of Center for Disease control and prevention (CDC) and the body fat percentage for two subcutaneous fat layers of brachial triceps and subscapular was determined according to a Slater’s equation.10, 23 The ergometry work intensity for each individual was estimated based on heart rate reserve magnitude (%HRR) using a Karvonen’s formula 20 during the incremental test of GXT. GXT protocol was performed on treadmill according to the Baba 1996 design. This standard progressive exercise program for 10 minutes (Maximal test), which is designed for children, was increased according to the time of exercise, as well as the speed and the slope. The individual continued running beyond his lactate Vol. 68 - No. 3 ergometrico, è possibile valutare la funzione cardiorespiratoria. La correlazione calcolata in questo studio tra il VO2max e l’OUES è pari a R=0,71 3. In tale scenario, ulteriori dati scientifici ottenuti da bambini obesi 11, 18 e da gruppi di controllo sani 21, 26 dimostrano che l’OUES può essere utilizzato per valutare i livelli di capacità cardiorespiratoria a diverse età. Il vantaggio di questo indice consiste nella possibilità di monitorare i cambiamenti dei parametri del sistema circolatorio in risposta a un’attività fisica controllata, rendendo superflua l’implementazione completa di un GXT esaustivo. Quindi, diventa possibile misurare le risposte cliniche individuali con un test submassimale più breve e con la stessa validità e sensibilità dei test di esercizio massimale aerobico, a un livello di sicurezza valutato in base all’intensità dello sforzo dei pazienti, sia adulti che pediatrici, senza il rischio che insorgano sintomi patologici, oppure in base allo stato di salute dell’individuo e degli atleti d’élite. Nel presente studio si è cercato di indagare sulla validità del nuovo indice OUES nel contesto della valutazione della performance del sistema cardiorespiratorio di bambini iraniani rispetto all’indice del VO2max tradizionale tramite l’impiego di un analizzatore di gas standard. Il tempo minore richiesto per l’esecuzione di un test submassimale contribuisce con un alto grado di riproducibilità allo studio dell’efficienza cardiorespiratoria negli adolescenti di sesso maschile, nel minor tempo possibile e con un’elevata sensibilità del protocollo esaustivo. Metodi Sono state selezionate in maniera casuale quattro scuole nella città di Hamadan e all’interno di esse sono stati reclutati 72 adolescenti sani di sesso maschile di età compresa tra 11 e i 17 anni, con il consenso informato scritto dei loro genitori. Alcuni preparatori atletici hanno preso parte allo studio in forma volontaria. Il protocollo dello studio è stato approvato dal comitato etico dell’Università di scienze mediche e servizi sanitari di Hamadan. Per prima cosa gli obiettivi dello studio sono stati spiegati ai genitori dei partecipanti, quindi, dopo aver completato il questionario PAR-Q dell’American College of Sports Medicine (ACSM), sono stati determinati i parametri antropometrici e l’IMC, 13, 16 utilizzando i diagrammi del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (Center for Disease Control and Prevention, CDC), oltre che la percentuale di massa grassa in due strati adiposi sottocutanei del tricipite brachiale e del subscapo- MEDICINA DELLO SPORT 405 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAX NAZEM threshold on electrical treadmill equipped with automatic gas analyzers of respiratory gases assessment (model Ganshorn of Germany). The following criteria were observed: — respiratory efficiency more than unit (RER>1.1) corresponding to changes of VCO2/ VO2 on screen of device;. — a heart rate activity over HRexercise >185 bpm; — declaring individual’s intentional exhaustion.2, 14 In this protocol, time for the first four steps of ergometry (15 seconds) and the next steps (5-7 minutes) is mentioned, and finally the whole time of GXT protocol finished within 10 minutes.6 To measure VO2max in direct method of gas analyzers, an average of ten seconds VCO2, VO2 measurement was recorded in the computer memory, and physiology information in the final 20 seconds was used to determine the aerobic capacity. Exercise heart rate per second was evaluated by telemetry Polar T34 model made in Finland until the end of GXT protocol, and was kept in device memory. OUES value was calculated from the linear relationship VO2=a×Log VE + b at 40, 60, 80 and 100% of the entire ergometry protocol and also at the time subject got the lactate threshold.5 All cardiorespiratory variables were tested after 2 to 3 hours after lunch, and abstinence from consumption of sweets and coffee, with a light shirt and sport shoes at 4 pm to 6 pm on the treadmill was requested. GXT test was performed under in physiology laboratory at the University of Bu-Ali Sina under temperature 19 to 21° C and relative humidity of 39 to 43 percentages with 1860 meters above sea level. Statistical analysis The normal distribution of the absolute and relative values of the subject’s VO2max was found with a Kolmogorov-Smirnov test (P=0.2, Z=0.09). With the linear regression model, predicting the index OUES through direct measurement of individual practical capacity at different times of exhaustive protocol was evaluated. Information of descriptive statistics of the variables was determined on the mean and standard deviation (Mean±SD). Significance level of P≤0.05 was selected for the analysis of statistical hypotheses. 406 lare secondo un’equazione di Slater 10, 23. L’intensità dello sforzo ergometrico per ogni individuo è stata stimata in base alla frequenza cardiaca di riserva (%HRR) utilizzando la formula di Karvonen 20 durante il test di esercizio graduato (GXT) incrementale. Il protocollo del GXT è stato eseguito su un tapis roulant, secondo quanto stabilito da Baba nel 1996. Tale programma di esercizio progressivo standard della durata di 10 minuti (test massimale), studiato per i bambini, è stato incrementato variando la durata dell’esercizio fisico, la velocità e l’inclinazione. Il soggetto ha continuato a correre oltre la soglia del lattato su un tapis roulant elettrico dotato di analizzatore di gas automatico per la verifica dei gas respiratori (Ganshorn, Germania). Sono stati osservati i seguenti criteri: — efficienza respiratoria maggiore di un’unità (RER>1,1), corrispondente ai cambiamenti di VCO2 e di VO2 visualizzati sullo schermo del dispositivo; — frequenza cardiaca superiore a HRexerci>185 bpm; se — raggiungimento dell’esaurimento volitivo 2, 14. Nel protocollo è inclusa la durata delle prime quattro fasi dell’ergometria (15 secondi) e delle fasi successive (5-7 minuti), mentre la durata dell’intero protocollo di GXT è inferiore a 10 minuti6. Per la misurazione del VO2max tramite l’impiego di un analizzatore di gas, le misurazioni del VCO2 e del VO2 sono state registrate nella memoria del computer per una media di 10 secondi e sono state utilizzate le informazioni fisiologiche degli ultimi 20 secondi per determinare la capacità aerobica. Durante l’esercizio, la frequenza cardiaca è stata misurata con un sistema di telemetria (Polar T34, Finlandia) fino alla fine del protocollo di GXT ed è stata memorizzata nel dispositivo. Il valore della OUES è stato ricavato con l’equazione lineare VO2=a×Log VE + b al 40%, 60%, 80% e 100% dell’intero protocollo ergometrico e al momento di superamento della soglia del lattato da parte del soggetto 5. Tutte le variabili cardiorespiratorie sono state misurate lontano dai pasti ed è stato chiesto ai partecipanti di astenersi dal consumo di dolci e caffè e di presentarsi ai test tra le ore 16:00 e le ore 18:00 in abiti leggeri e scarpe sportive. Il GXT è stato eseguito in un laboratorio di fisiologia presso l’Università di Bu-Ali Sina, con una temperatura variabile compresa tra i 19° C e i 21° C e un’umidità relativa compresa tra il 39% e il 43%, a 1.860 metri sul livello del mare. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAXNAZEM Table I.—Anthropometric and physiological characteristics during increasing ergometry test in adolescent boys. Tabella I. — Caratteristiche antropometriche e fisiologiche degli adolescenti di sesso maschile misurate durante il test ergometrico incrementale. Variables Weight (kg) Age (year) RPE(20) % body fat %BMI HRexercise (bp/min) %HRR: (work intensity index ) RER: VCO2 /VO2 VO2max (mL min–1 kg -1) OUESmax: (VO2 mL·min-1)/ log10VE (L·min-1) Mean SD SEM 0051.64 0013.95 0018.60 0020.70 0040.70 199.8 0094.70 013.15 001.80 000.90 010.30 002.55 04.6 003.80 01.55 00.21 0.1 1.2 30 00.55 00.45 1.26 37.12 1663.2 000.08 100 893.7 000.009 001.180 105.300 Results Anthropometric and physiological characteristics of healthy adolescent boys are shown In Table I. In regard to to the exercise heart rate (199.8±4.6) beats per minute, percentage of heart rate reserve (94.68±3.81) and respiratory exchange ratio (VCO2/VO2: 1.26±0.08), it can be said that the subjects have done maximal physical effort in the implementation of the Protocol GXT in BABA method and the mean value of relative peak oxygen consumption (37.12±10 mil. min-1.kg-1) could indicate the actual maximum cardiovascular performance. As a result, this criterion can be used to predict children’s OUES in the different proportions of ergonomtry run time. According to the results of the study, participants had reached lactate threshold in averagely 56% of the total time of the maximal test. Analisi statistica Per valutare la normalità della distribuzione dei valori assoluti e relativi di VO2max dei soggetti è stato utilizzato il test di Kolmogorov-Smirnov (P=0,2, Z=0,09). È stato impiegato un modello di regressione lineare per determinare l’equazione predittiva per gli indici OUES tramite una misurazione diretta delle capacità pratiche dell’individuo in momenti diversi del protocollo esaustivo. La statistica descrittiva delle variabili è stata determinata come media e deviazione standard (media±DS). La significatività statistica scelta per l’analisi delle ipotesi statistiche è P≤0,05. Risultati Le caratteristiche antropometriche e fisiologiche degli adolescenti sani di sesso maschile sono riportate nella Tabella I. Per quanto riguarda la frequenza cardiaca durante l’esercizio (199,8±4,6 bpm), la percentuale della riserva di frequenza cardiaca (94,68%±3,81%) e il quoziente respiratorio (VCO2/VO2: 1,26±0,08) è necessario ricordare che i soggetti hanno svolto uno sforzo fisico massimale durante l’esecuzione del protocollo GXT secondo il metodo di Baba, perciò è possibile che il valore medio del picco relativo di consumo di ossigeno (37,12±10 ml.min-1.kg-1) indichi l’effettiva performance cardiovascolare massimale. Come risultato, tale criterio può essere impiegato per la previsione dell’indice OUES nei bambini in momenti diversi della prova da sforzo ergometrica. Secondo i risultati dello studio, i partecipanti hanno raggiunto la soglia del lattato mediamente entro il 56% della durata totale della prova da sforzo massimale. Nella Tabella II e nella Figura 2, è possibile no- Table II.—Pattern of correlation between OUES and VO2max during different times exercise test. Tabella II. — Andamento della correlazione tra la OUES e il VO2max in diversi momenti della prova da sforzo. Physiological index: Practical capacity during ergometery OUES(Time 40 %): 945 OUES(Time 60 %): 1353 OUES(Time 80 %): 1567 OUES(Time 100 %): 1663 OUES in ( AT): 1289 or in Time 56% Vol. 68 - No. 3 (L.min-1) VO2max VO2max (mL·min–1 ·kg -1) VO2max (L.min-1) VO2max (mL·min–1 ·kg -1) VO2max (L.min-1) VO2max (mL·min–1 ·kg -1) VO2max (L.min-1) VO2max (mL·min–1 ·kg -1) VO2max (L.min-1) VO2max (mL·min–1 ·kg -1) R2 R Sig SEE Regression equation 0.71 0.61 0.83 0.69 0.88 0.67 0.9 0.65 0.74 0.61 0.84 0.78 0.91 0.83 0.94 0.82 0.95 0.81 0.86 0.78 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 449 516.1 394.4 538.3 319.9 533.1 292.2 529.5 449.1 550.6 OUES 40 %=836.9 VO2max - 697.5 OUES40 %=64.48 VO2max – 1448.4 OUES 60 % =1050 VO2max – 707.4 OUES 60 % =78.9 VO2max – 1575.8 OUES80 %=1053.4 VO2max – 500.3 OUES 80 %=76.2 VO2max – 1261.6 OUES100% =1020.2 VO2max – 339.2 OUES100%=72.16 VO2max – 1015.5 OUES in AT=909.2 VO2max – 494.7 OUES in AT=68.27 VO2max – 1244.4 MEDICINA DELLO SPORT 407 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAX NAZEM tare l’elevata correlazione tra l’indice fisiologico OUES e il VO2max al 40%, 60%, 80% e 100% della durata della prova da sforzo aerobico massimale e il tempo necessario a raggiungere la soglia del lattato (R2=0,71, R2=0,83, R2=0,88, R2=0,90, R2=0,74). Discussione Figure 2.—Dependence OUES regression model with VO2max index at the different time of maximal protocol (minutes) in Iranian adolescent boys. Figura 2. — Dipendenza tra il modello di regressione della OUES e l’indice VO2max in diversi momenti (minuti) del protocollo massimale in adolescenti iraniani di sesso maschile. In Table II and Figure 2, the high correlation can be seen between physiological indices of OUES and VO2max in 40, 60, 80 and 100% of maximal aerobic test execution time and the time to reach the lactate threshold (R2=0.71, R2=0.83, R2=0.88, R2=90, R2=0.74). Discussion In this applied research, the linear correlation pattern between physiological criteria of OUES and VO2max in estimating cardiorespiratory reserve function in Iranian adolescent boys was reviewed with emphasis on validating new Index OUES, so that during submaximal ergometry and below the lactate threshold (Time 56%) OUES, children‘s capacity can be assessed with a high degree of accuracy. Based on the findings in Table II, the correlation index of OUES and an indicator of oxygen transfer system efficiency (VO2max) was R2=0.90, SEE=292.2 in total run time of exhaustive protocol, which is consistent with the result of a report of Japanese researcher presenting the correlation (R=0.96) for both indices OUES and VO2max in Japanese healthy men and women aged 8-52 on treadmill in BABA method.5 Results of this study are consistent with the report of correlation between the two indices (R=0.95) in the study of Akkerman (2010) during ergometer test among 46 Dutch healthy 408 Nel presente studio, il modello di correlazione lineare tra i criteri fisiologici dell’indice OUES e del VO2max nella stima della funzione di riserva cardiorespiratoria in adolescenti iraniani di sesso maschile è stato esaminato ponendo l’accento sulla convalida del nuovo indice OUES, in modo tale da rendere possibile stabilire l’OUES e la capacità cardiorespiratoria dei bambini durante un test ergometrico submassimale, rimanendo sotto la soglia del lattato (entro il 56% del tempo) e con un alto grado di precisione. In base ai risultati nella Tabella II, l’indice di correlazione tra la OUES e l’indicatore di efficienza del sistema di trasferimento dell’ossigeno VO2 2max è stato pari a R =0,90, SEE=292,2 per l’intera durata del protocollo esaustivo; il valore è in linea con i risultati dello studio di un ricercatore giapponese, secondo il quale l’indice di correlazione tra la OUES e il VO2max in soggetti ambosessi giapponesi sani tra gli 8 e i 52 anni esaminati secondo il metodo Baba con un tapis roulant è stato pari a R=0,96 5. I risultati del presente studio sono in linea con i dati di correlazione tra i due indici (R=0,95) rilevati nello studio di Akkerman (2010) durante un test ergometrico in 46 bambini olandesi sani di età compresa tra i 7 e i 17 anni 2. Secondo queste ricerche, l’impiego dell’indice OUES per determinare il livello di efficienza cardiorespiratoria tra i bambini iraniani è valido, poiché segue lo stesso modello delle controparti straniere. Nel presente studio, dopo la normalizzazione del VO2max in base alla variabile del peso corporeo, il livello di correlazione con l’indice OUES ha raggiunto il valore più basso R=0,81, in linea con lo studio di Xing-Guo Sun et al. (2012). Tale studio ha segnalato la minore correlazione tra le due variabili fisiologiche dopo la normalizzazione in base al peso corporeo di soggetti sani tra i 17 e i 78 anni dal valore R=0,95 al valore R=0,76, il che evidenzia il ruolo del peso corporeo nella determinazione della OUES 26. Nel chiarire la questione, risulta comunque possibile l’uso dell’indice OUES per determinare il grado effettivo di capacità cardiorespiratoria durante MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAXNAZEM A B Figure 3.—Diagram Bland-Altman agreement for OUES and VO2max in adolescent boys. Figura 3. — Concordanza nel diagramma di Bland-Altman tra la OUES e il VO2max in adolescenti di sesso maschile. children aged 7-17 years old.2 These scientific reports detected that the validity of OUES scale in determining the level of cardiorespiratory efficiency among Iranian children follows the same model as their foreign counterparts. In our study, after normalizing the VO2max index based on weight variable, level of correlation with OUES Index reached lower at R=0.81, which corresponds to the study of Xing-Guo Sun et al. (2012).They reported the drop of correlation of these two physiological variables after being normalized with the weight the healthy subjects 17-78 years from R=0.95 to R=0.76 that shows, the role of the components of body weight on OUES.26 In clarifying the issue, we can use OUES index under submaximal ergometry (VCO2/VO2<1) in parallel with the maximal aerobic exhaustive test capability to determine the actual size of cardiorespiratory fitness. According to an agreement plot Bland-Altman (Figure 3), between the indexes of VO2max and OUES scale in Iranian boys at the moment of reaching the threshold Lactate (OUES in AT), it was equivalent to 56% (range: 46%-57%) of the total time of exhaustive testing standard (R2=0.61, SEE=449.1) (Table II). Besides, the high correlation in the proportion time on a treadmill ergometer, including 40, 60, 80 and 100% of the total execution time, R2=0.71, R2=0.83, R2=0.88 and R2=0.90 were obtained respectively. It is suggested that for cardiovascular system performance measurement of boys, they do not need to exercise as high as 100% of the time of exhaustive protocol, OUES (Time100%), because with having gas analyzer physiological information on the maximal ergometery at 50% maxi- Vol. 68 - No. 3 un test ergometrico submassimale (VCO2/VO2<1), parallelamente alla prova da sforzo esaustiva aerobica massimale. Secondo la concordanza nel diagramma di Bland-Altman (Figura 3) tra l’indice OUES e il VO2max in bambini iraniani di sesso maschile, il momento del raggiungimento della soglia del lattato (OUES in AT) equivale al 56% (intervallo: 46%-57%) della durata totale di esecuzione del test esaustivo standard (R2=0,61, SEE=449,1) (Tabella II). Inoltre sono state rilevate correlazioni elevate in diversi momenti della prova ergometrica su tapis roulant pari a R2=0,71, R2=0,83, R2=0,88 e R2=0,90, rispettivamente al 40%, 60%, 80% e 100% della durata totale dell’esercizio. Ciò suggerisce che al fine di effettuare una misurazione della performance del sistema cardiovascolare nei bambini di sesso maschile, l’intera durata del protocollo di esercizio fisico esaustivo non è necessaria. Grazie all’utilizzo di un analizzatore di gas, è stato possibile determinare con una buona accuratezza e in condizioni di sicurezza le informazioni fisiologiche sulla capacità cardiorespiratoria durante il test ergometrico massimale di durata dimezzata o durante il test ergometrico submassimale, allo scopo di valutare le condizioni cliniche ed epidemiologiche. A tal proposito, lo studio di Akkerman su bambini sani tra i 7 e i 17 anni ha rilevato una differenza non significativa tra i valori submassimali e i valori massimali dell’OUES e una correlazione elevata (R=0,88) con il VO2max, evidenziando che l’indice OUES è più attendibile del VO2max nella stima della performance cardiorespiratoria 2. MEDICINA DELLO SPORT 409 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAX NAZEM mum, or the level of submaximal ergometer, with good accuracy and safety, cardiorespiratory fitness of the subjects can be studied to assess the epidemiological or clinical aims. For this reason, Akkerman`s study on healthy children aged 7-17 years, showed that the submaximal values of OUES and maximum values of OUES are not significantly difference but are highly correlated (R=0.88) with VO2max, so that OUES scale is stronger than VO2max index even in estimating cardiorespiratory performance.2 In research of Silvia Pogliaghi et al. (2007) on the healthy individuals, there were obtained VO2max and OUES correlation R2=0.70 in 60% of heart rate reserve.22 Alessandro Giardini et al. studied the validity of the OUES scale from clinical aspects on heart disease patients, and showed that the physiological data during exercise stress to measure the effectiveness of cardiorespiratory system of these patients, is applicable at 50% of the total execution time of ergometry (R=0.71).3 In a similar study in 2012 by Sophie on the heart patients, a correlation between index OUES and VO2max at lactate threshold was reported to be R=0.87.24 The findings of Bongers et al. 2011 on the cardiac disease children with a mean age of 13.2 years, during ergometery at a moment of reaching the lactate threshold, showed that a VO2peak and OUES correlation at R=0.55. But the low correlation, compared to the previous study and the present study, is probably due to heart disease in children with low cardiorespiratory reserve performance.8 Limitations Limitations of this study include the motivational level of children to run exhaustive protocols, lack of measurement of arterial blood oxygen saturation during ergometery test and of the application of the method to determine the maturation level of subjects, and the sample size studied and selection style of voluntarily subjects. Conclusions Based on the findings of our study and the scientific backgrounds available, it can be noted that the application of OUES scale as a new index of cardiorespiratory efficiency in healthy children is significant. On the other hand, this indicator is a valid and appropriate criterion for assessing the moderate performance of cardiorespiratory reserve in Iranian adolescent boys at the times lower than the maximum test, so that our 410 In uno studio di Pogliaghi et al (2007) in individui sani, la correlazione rilevata tra l’indice OUES e il VO2max è stata pari a R2=0,70 al 60% della frequenza cardiaca di riserva22. Giardini et al hanno studiato la validità dell’indice OUES in relazione agli aspetti clinici dei pazienti affetti da patologie cardiache e hanno dimostrato che i dati fisiologici valutati durante l’esercizio fisico misurano l’efficienza del sistema cardiorespiratorio dei pazienti e che l’indice è applicabile a test ergometrici con una durata del 50% del tempo totale (R=0,71) 3. In uno studio simile del 2012 condotto da Sophie su pazienti affetti da patologie cardiache, è stata riscontrata una correlazione pari a R=0,8724 tra l’indice OUES e il VO2max alla soglia del lattato. I risultati dello studio di Bongers et al. (2011) su bambini affetti da patologie cardiache con un’età media di 13,2 anni hanno evidenziato che durante il test ergometrico, nel momento del raggiungimento della soglia del lattato, la correlazione tra l’indice OUES e il VO2peak era pari a R=0,55. Tale bassa correlazione, se confrontata agli studi precedenti e al presente studio, è probabilmente dovuta alla patologia cardiaca dei bambini presi in esame, con annessa performance ridotta della riserva cardiorespiratoria 8. Limitazioni Le limitazioni del presente studio includono il livello motivazionale dei bambini nel completare il protocollo esaustivo, la mancanza di una misurazione della saturazione arteriosa dell’ossigeno durante il test ergometrico, la mancanza di un metodo per determinare il livello di maturazione dei soggetti, la dimensione del campione e la scelta di soggetti volontari. Conclusioni In base ai risultati del presente studio e ai dati scientifici disponibili, è possibile notare che la possibilità di applicazione dell’indice OUES come nuovo indice di efficienza cardiorespiratoria nei bambini sani è significativa. Tale indicatore è un criterio valido e appropriato per la valutazione della performance moderata della riserva cardiorespiratoria negli adolescenti iraniani di sesso maschile in test di durata inferiore alle prove da sforzo massimali, in quanto è stato rilevato che il nuovo indice può essere utilizzato per determinare la capacità cardiovascolare dei soggetti con una correlazione ele- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 VALIDATION OF OUES INDEX VERSUS VO2MAXNAZEM findings in 50% of the exercise stress test with a high correlation showed that the new index can be used to determine the subjects‘ cardiovascular fitness. On the other hand, probably OUES scale could be useful, if used as target for monitoring the effects of a period of training. It could be of great interest to have a population of children examined before and after specific training. This means the application of submaximal ergometer test (50% of the total time of maximum exhaustive test) for healthy and probable patient children in the age range of youth and adolescence, without the ability or incentive to perform maximal standard tests which are usually performed in specialized health and cardiology centers, would be beneficial. vata in prove da sforzo dalla durata del 50% del tempo normale. Inoltre, l’indice OUES può essere utile se impiegato per il monitoraggio degli effetti di un periodo di allenamento. Sarebbe di grande interesse condurre un esame su una popolazione di bambini prima e dopo un allenamento specifico. Il presente studio ha evidenziato che è possibile eseguire un test ergometrico submassimale (50% della durata totale di un test esaustivo massimale) nel caso di bambini sani e potenzialmente affetti da patologie in età infantile e adolescenziale che non hanno la capacità o la motivazione necessaria a completare un test massimale standard, generalmente eseguito in centri sanitari e cardiologici specializzati. References/Bibliografia 1. Akkerman M, Vanbrussel M, Hulzebos HJ, Vanhees L. The oxygen uptake efficiency slope (OUES): what do we know? J Cardiopulm Rehabil Prev 2010;:357-73. 2. Akkerman M, vanbrussel B, Bongers E, Hulzebos P.J and Takken T. Oxygen uptake efficiency slope in healthy children. Pediatr Exerc 2010;22:431-41. 3. Alessandro G, Salvatore S, Gaetano G, Sangiorgi D, Fernando M. Accuracy of oxygen uptake efficiency slope in adults with congenital heart disease. Int J Cardiol 2009;133:74-9. 4. Armstrong N, Fawkner SG. Aerobic fitness. 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E-mail: [email protected] Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 411 MED SPORT 2015;68:413-34 A study of the effects of explosive strength exercises on some blood parameters, technical and conditional characteristics of female basketball players in the 15-17 age group Uno studio degli effetti degli esercizi di forza esplosiva su alcuni parametri ematici e su alcune caratteristiche tecniche e condizionali di cestiste di 15-17 anni di età . P. AKSEN CENG IZHAN Kırıkkale University, Faculty of Sports Sciences, Kırıkkale, Turkey SUMMARY Aim. This study analyzed the effects of explosive strength exercises on some blood parameters, technical and conditional characteristics of female basketball players aged 15-17 years. Methods. A total of 20 female basketball players volunteered to participate in a 6-week physical training program. Two groups were formed: the training group (N.=10, age 14.80±1.14 years, height 161.20±5.07 cm, weight 54.30±8.64 kg) performed explosive strength exercises in addition to technical exercises, while control group (N.=10, age 14.90±0.99 years, height 164.60±7.77 cm, weight 59.70±15.83 kg) performed only technical exercises. Venous blood samples (5 mL) for blood parameter analysis were taken from both groups before the beginning of the training program and then after motor and technical tests at completion of the program. The data of both groups prior to and after exercise were compared with the Wilcoxon test and the intergroup comparisons performed with the chi-square test. Data were analyzed with the SPSS 19.0 package program. A P value of 0.05 was considered significant. Results. Comparison of blood profiles and motor and technical test values before and after completion of the exercise program showed statistically significant differences in body weight and systolic blood pressure, reaction time of left hand to light, agility, right and left hand grip strength, leg and back strength, flexibility, 10 x 5 m, 20 m and 30 m sprint time, cholesterol, iron-binding capacity and sodium, urea, creatinine, gamma-glutamyltransferase (GGT), uric acid and albumin, lactate dehydrogenase (LDH), and creatine kinase (CK) values. Conclusion. Explosive strength exercises performed for 6 weeks have a positive impact on motor characteristics such as leg, back and grip strength, agility, speed and continuity in speed, in addition to certain blood parameters such as iron-binding capacity, sodium, urea, CK, GGT, uric acid, and albumin. Physical exercises and strength training decrease the levels of CK and LDH, two enzymes with a role in determining skeletal muscle damage. Explosive strength exercises improve muscle tolerance to damage. Key words: Creatine kinase - Basketball - Blood - Muscles. RIASSUNTO Obiettivo. Il presente studio ha analizzato gli effetti degli esercizi di forza esplosiva su alcuni parametri ematici e su alcune caratteristiche tecniche e condizionali di cestiste di età compresa tra 15 e 17 anni. Metodi. Un totale di 20 cestiste si sono offerte volontarie per partecipare a un programma di allenamento fisico di 6 settimane. Sono stati formati due gruppi: il gruppo di allenamento (N.=10, età: 14,80±1,14 anni, altezza: 161,20±5,07 cm, peso corporeo: 54,30±8,64 kg) ha effettuato esercizi di forza esplosiva in aggiunta agli esercizi tecnici, mentre Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 413 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN il gruppo di controllo (N.=10, età: 14,90±0,99 anni, altezza: 164,60±7,77 cm, peso corporeo: 59,70±15,83 kg) ha effettuato solamente gli esercizi tecnici. Campioni di sangue venoso (5 ml) per l’analisi dei parametri ematici sono stati prelevati da entrambi i gruppi prima dell’inizio del programma di allenamento e dopo i test tecnici e motori al completamento del programma. I dati di entrambi i gruppi prima e dopo l’esercizio fisico sono stati confrontati con il test di Wilcoxon e i confronti intergruppo sono stati effettuati con il test del chi-quadrato. I dati sono stati analizzati tramite il pacchetto del software statistico per le scienze sociali, versione 19.0. Un valore P di 0,05 è stato considerato significativo. Risultati. Il confronto dei profili ematici e dei valori dei test tecnici e motori prima e dopo il completamento del programma di esercizio fisico ha indicato differenze statisticamente significative nei valori di peso corporeo e pressione arteriosa sistolica, tempo di reazione della mano sinistra a un segnale luminoso, agilità, forza di presa della mano destra e sinistra, forza di spalle e gambe, flessibilità, tempo di sprint su 10 x 5 m, 20 m e 30 m, colesterolo, capacità di legare il ferro e livelli di sodio, urea, creatinina, gamma-glutamiltransferasi (GGT), acido urico e albumina, lattato deidrogenasi (LDH) e creatinchinasi (CK). Conclusioni. Gli esercizi di forza esplosiva effettuati per 6 settimane hanno avuto un impatto positivo sulle caratteristiche motorie come forza di presa della mano, forza delle gambe e delle spalle, agilità, velocità e continuità nella velocità, oltre che su alcuni parametri ematici come capacità di legare il ferro e livelli di sodio, urea, CK, GGT, acido urico e albumina. Gli esercizi fisici e l’allenamento della forza hanno ridotto i livelli di CK e LDH, due enzimi che rivestono un ruolo importante nel processo di danneggiamento dei muscoli scheletrici. Gli esercizi di forza esplosiva hanno migliorato la tolleranza muscolare al danneggiamento. Parole chiave: Creatina-chinasi - Pallacanestro - Sangue - Muscoli. M otor development in children and adolescents is directly related to biological development with aging. It is also directly related to movement effectiveness and the efficiency of muscles, the central nervous system (CNS), and the respiratory and circulatory systems as well. Motor skills develop at different rates and independently of each other.1-45 The level of development determines physical skill efficiency and primarily depends on natural growth and maturation processes shaped by physical exercise. Certain conditions are required in order for conditional characteristics to improve sports efficiency above normal levels. This development can be enhanced by applying physical overload and stimulating the organism’s adaptations to overloading. The increase in muscle strength, which is one of the characteristics of conditional efficiency skill in children and adolescents, depends on age, sex, level of maturity, previous physical efficiency level, and body size. A child’s bodily development is completed when muscle and bone mass reach a certain level. In addition, the development of the CNS in relation to bodily development also allows the development of explosive strength. Strength increases linearly, starting from age 3 until age 16-17 in girls.35 Strength development rates reach the highest level during adolescence.32 The period during which most strength is achieved starts at age 13 in boys and at age 11 in girls. Arm muscle strength increases more, especially in males. Regular power exercises help increase muscle 414 L o sviluppo motorio nei bambini e negli adolescenti è direttamente associato allo sviluppo biologico che si verifica con la crescita. Inoltre, è direttamente correlato all’efficacia del movimento e all’efficienza di muscoli, sistema nervoso centrale (SNC) e sistemi respiratorio e circolatorio. Le abilità motorie si sviluppano a diverse velocità e in maniera indipendente l’una dall’altra 1-45. Il livello di sviluppo determina l’efficienza delle abilità fisiche e dipende in primo luogo dai processi naturali di crescita e maturazione plasmati dall’esercizio fisico. È necessaria la presenza di alcune condizioni affinché le caratteristiche condizionali migliorino l’efficienza sportiva oltre i livelli normali. Questo sviluppo può essere migliorato applicando un sovraccarico fisico e stimolando gli adattamenti dell’organismo al sovraccarico. L’aumento della forza muscolare, che costituisce una delle caratteristiche dell’abilità di efficienza condizionale nei bambini e negli adolescenti, dipende da età, sesso, livello di maturità, precedente livello di efficienza fisica e dimensioni corporee. Lo sviluppo corporeo di un bambino è completo quando le masse ossea e muscolare raggiungono un certo livello. Inoltre, anche lo sviluppo del SNC in relazione allo sviluppo corporeo contribuisce allo sviluppo della forza esplosiva. La forza aumenta in maniera lineare a partire dai 3 anni di età fino ai 16-17 anni nelle ragazze 35. Le velocità di sviluppo della forza raggiungono il picco durante l’adolescenza 32. Il periodo durante il quale si acquisisce la maggior parte della forza inizia a 13 anni nei ragazzi e a 11 anni nelle ragazze. La forza muscolare delle braccia aumenta in misura maggiore, soprattutto nei ragazzi. L’esecuzione regolare di esercizi di potenza aiuta ad aumentare MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN endurance, muscle mass and muscle strength and reduce the rate of injury and disablement.10 Factors such as speed, strength, agility, flexibility and balance used successively in aerobic and anaerobic systems in team sports or individual sports all affect performance.19 Besides the effects it has on conditional characteristics, exercise produces changes in biochemical parameters. Regular exercise programs may modify cholesterol and triglyceride levels.46 The effects of exercise on biochemical parameters may differ according to an individual’s characteristics, physical condition, exercise duration and intensity, and lipid values.47 The aim of this study was to analyze the effects of explosive strength exercises on some blood parameters and on the technical and conditional characteristics of female basketball players in the 15-17 age group. la resistenza, la massa e la forza muscolare e a ridurre il tasso di infortuni e invalidità 10. Fattori come velocità, forza, agilità, flessibilità ed equilibrio, usati consecutivamente nei sistemi aerobico e anaerobico negli sport di squadra o negli sport individuali, influenzano la performance 19. Oltre agli effetti che ha sulle capacità condizionali, l’esercizio fisico produce alterazioni anche nei parametri biochimici. I programmi di esercizio fisico regolare possono modificare i livelli di colesterolo e trigliceridi 46. Gli effetti dell’esercizio fisico sui parametri biochimici possono variare in base alle caratteristiche di un individuo, alla sua condizione fisica, alla durata e all’intensità dell’esercizio fisico e ai valori lipidici 47. Obiettivo del presente studio è stato quello di analizzare gli effetti degli esercizi di forza esplosiva su alcuni parametri ematici e sulle capacità condizionali e tecniche di alcune cestiste di età compresa tra 15 e 17 anni. Materiali e metodi Materials and methods In all, 20 female basketball players from the Kastamonu Polisgücü Sports Club volunteered to participate in the study. Two groups were formed: the training group (N.=10, age 14.80±1.14 years, height 161.20±5.07 cm, weight 54.30±8.64 kg) performed strength exercises in random manner; the control group (N.=10, age 14.90±0.99 years, body height 164.60±7.77 cm, weight 59.70±15.83 kg) took part in the same training program but without strength exercises. The study protocol was approved by the Gazi University Faculty of Medicine Clinical Studies Ethical Board. In totale, 20 cestiste della società sportiva Kastamonu Polisgücü si sono offerte volontarie per partecipare allo studio. Sono stati formati due gruppi: il gruppo di allenamento (N.=10, età: 14,80±1,14 anni, altezza: 161,20±5,07 cm, peso corporeo: 54,30±8,64 kg) ha effettuato esercizi di forza in maniera casuale, mentre il gruppo di controllo (N.=10, età: 14,90±0,99 anni, altezza: 164,60±7,77 cm, peso corporeo: 59,70±15,83 kg) ha preso parte allo stesso programma di allenamento senza effettuare esercizi di forza. Il protocollo dello studio è stato approvato dal Comitato etico per gli studi clinici della facoltà di medicina dell’Università di Gazi. Procedures Procedure Training Programma program The training group performed a 3 set quick movement exercise program, which consisted of 10 stations, 3 days a week, 2 hours a day for 6 weeks, in addition to the technical exercise program. The control group performed only the technical exercise program 3 days a week for 6 weeks. Oltre al programma di esercizio fisico tecnico, il gruppo di allenamento ha effettuato un programma di 3 serie di esercizi fisici con movimento veloce per 2 ore al giorno, 3 giorni alla settimana, per 6 settimane. Il gruppo di controllo ha effettuato solamente il programma di esercizio fisico tecnico 3 giorni alla settimana per 6 settimane. Prelievo dei campioni di sangue Blood sample collection Venous blood samples (5 mL) were taken from both groups before and after completion of the exercise program. The blood samples were collected into 3 separate tubes: a K2 EDTA tube for hemogram values, a clot activator serum separator tube, and a siliconized Vol. 68 - No. 3 di allenamento Campioni di sangue venoso (5 ml) sono stati prelevati da entrambi i gruppi prima e dopo il completamento del programma di esercizio fisico. I campioni di sangue sono stati raccolti in 3 provette separate: una provetta con EDTA K2 per i valori dell’esame emocromocitometrico, una provetta con separatore di siero e attivatore della co- MEDICINA DELLO SPORT 415 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN tube containing Na citrate. The samples were centrifuged at 4000 RPM for 5 min to separate the serum. The serum was placed in Eppendorf tubes and kept at -20 °C until analysis. Biochemical analyses The blood samples were analyzed for glucose, cholesterol, high-density lipoprotein (HDL), low-density lipoprotein (LDL), triglyceride, ferritine, iron-binding capacity, iron, phosphorus, calcium, potassium, sodium, urea, creatinine, total bilirubin, direct bilirubin, alkaline phosphatase, gamma-glutamyltransferase (GGT), uric acid, albumin, aspartate transaminase (AST), alanine aminotransferase (ALT), lactate dehydrogenase (LDH) and creatine kinase (CK) parameters. agulazione e una provetta siliconata contenente citrato di Na. I campioni sono stati centrifugati a 4000 RPM per 5 minuti per separare il siero. Il siero è stato inserito in provette eppendorf e conservato a -20 °C fino al momento dell’analisi. Analisi biochimiche I campioni di sangue sono stati analizzati per i parametri di glucosio, colesterolo, lipoproteina ad alta densità (HDL), lipoproteina a bassa densità (LDL), trigliceridi, ferritina, ferro, capacità di legare il ferro, fosforo, calcio, potassio, sodio, urea, creatinina, bilirubina totale, bilirubina diretta, fosfatasi alcalina, gamma-glutamiltransferasi (GGT), acido urico, albumina, aspartato transaminasi (AST), alanina aminotransferasi (ALT), lattato deidrogenasi (LDH) e creatinchinasi (CK). Test tecnici e motori Motor and technical tests Before and after completion of the training program, both groups underwent a series of tests, including resting heart beat rate, systolic and diastolic blood pressure, body height, body weight, body-mass index (BMI), percent body fat, reaction time of right and left hands for sound and light, flamingo balance test, Illinois, hexagon and T agility tests, aerobic and anaerobic power tests, right and left hand grip strength test, leg and back strength tests, sit and reach flexibility test, standing long jump test, 20 m and 30 m sprint tests, and motor tests consisting of sit-up tests and technical tests consisting of shot, lay-up and medicine ball throw tests. Statistical analysis The data were analyzed using the Kolmogorov-Smirnov test to determine normal distribution. Since the values did not show normal distribution, the two dependent groups were compared before and after the exercise program using the Wilcoxon test. Comparison of the training and control groups before and after exercise was made with the chi-square test. Statistical significance was set at 0.05. Data were analyzed using the IBM SPSS 19.0 package. Results Comparison of body height, body weight, body-mass index, percent body fat, systolic and diastolic blood pressure values between the training and control groups before and after 416 Prima e dopo il completamento del programma di allenamento, entrambi i gruppi sono stati sottoposti a una serie di esami, inclusa la frequenza cardiaca a riposo, la pressione arteriosa sistolica e diastolica, l’altezza corporea, il peso corporeo, l’indice di massa corporea (IMC), la percentuale di grasso corporeo, il tempo di reazione delle mani destra e sinistra a un segnale sonoro e luminoso, il flamingo balance test e i test di agilità Illinois, Esagono e T-agility, i test di potenza aerobica e anaerobica, il test di forza di presa della mano sinistra e destra, i test di forza delle gambe e della spalla, il test di flessione in avanti da seduti, il test del salto in lungo da fermi, i test dello sprint su 20 e 30 metri, test motori di sollevamento del busto da terra e i test tecnici che includevano test di tiro, tiro da sotto canestro e lancio della palla medica. Analisi statistica Al fine di determinare la distribuzione normale, i dati sono stati analizzati usando il test di Kolmogorov-Smironov. Poiché i valori non hanno mostrato una distribuzione normale, i due gruppi dipendenti sono stati confrontati prima e dopo il programma di esercizio fisico usando il test di Wilcoxon. Il confronto del gruppo di allenamento e del gruppo di controllo prima e dopo l’esercizio fisico è stato effettuato tramite il test del chi-quadrato. La significatività statistica è stata fissata a 0,05. I dati sono stati analizzati usando il pacchetto del software statistico per le scienze sociali, versione 19.0, di IBM. Risultati Il confronto dei valori di altezza corporea, peso corporeo, indice di massa corporea, percentuale MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN Pre-training Mean±SD Body height (cm) Body weight (kg) Body mass ındex (kg/m2) Sistolic blood pressure (mmHg) Diastolic blood pressure (mmHg) Percent body fat (%) 161.2±5.07 54.3±8.64 Control group (N.=10) Post-training Mean±SD Pre-training Post-training Z P Mean±SD Z P Z P Z P 161.6±5.13 -1.34a 0.18 164.6±7.78 165.6±7.82 -2.23a 0.03 -0.83 0.41 -0.87 0.38 55.6±8.5 -2.39a 0.02 59.7±15.83 60.4±14.7 -1.28a 0.20 -0.79 0.43 -0.91 0.36 20.86±2.88 20.63±2.12 -1.40a 0.16 21.79±4.32 21.78±3.72 -0.06b 0.95 -0.34 0.73 -0.42 0.68 113.6±9.11 119.9±6.03 -1.97a 0.05 119.3±11.91 121.6±10.75 -0.42a 0.68 -1.18 0.24 -0.64 0.52 79.7±8.45 82.8±7.89 -1.38a 0.17 20.03±2.54 21.34±4.24 -1.33a 0.19 21.67±4.06 exercise showed a statistically significant difference in body weight and systolic blood pressure levels in the training group and in body height in the control group. Intergroup comparison of body weight, BMI, percent body fat, systolic and diastolic blood pressure values before and after exercise showed a statistically significant difference in the diastolic blood pressure of the control group before exercise (Table I). Comparison of reaction time of the right and left hands to sound and light before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in the left hand reaction time to light in the training group, whereas intergroup comparison showed no statistically significant difference in right and left hand reaction time to sound and light between the groups before and after exercise (Table II). Comparison of the flamingo balance, IL, Hexagon and T agility test values between the groups before and after exercise showed a statistically significant difference in the agility values of the training group versus the control group. Intergroup comparison showed no statistically significant difference in the balance and agility values between the groups before and after exercise (Table III). Intergroup comparison of aerobic and anaerobic power values between the groups before Vol. 68 - No. 3 Mean±SD Comparison of control and training group (Post-training) Training group (N.=10) Comparison of control and training group (pre-training) Table I.—Comparison of the training and control groups before and after exercise and intergroup body height, body weight, body mass index, percent body fat, systolic and diastolic blood pressure values. Tabella I. — Confronto del gruppo di allenamento e del gruppo di controllo prima e dopo l’esercizio fisico e valori intergruppo di altezza corporea, peso corporeo, indice di massa corporea, percentuale di grasso corporeo e pressione arteriosa sistolica e diastolica. 73±9.58 77.9±14.09 -1.02a 0.31 -1.97 0.05 -0.57 0.57 21.3±3.53 -0.82b 0.42 -0.98 0.33 -0.34 0.73 di grasso corporeo, pressione arteriosa diastolica e sistolica tra il gruppo di allenamento e il gruppo di controllo, prima e dopo l’esercizio fisico, ha mostrato una differenza statisticamente significativa nel peso corporeo e nei livelli di pressione arteriosa sistolica del gruppo di allenamento e nell’altezza corporea del gruppo di controllo. Il confronto intergruppo dei valori di peso corporeo, IMC, percentuale di grasso corporeo, pressione arteriosa diastolica e sistolica, prima e dopo l’esercizio fisico, ha mostrato una differenza statisticamente significativa nella pressione arteriosa diastolica del gruppo di controllo prima dell’esercizio fisico (Tabella I). Il confronto del tempo di reazione della mano destra e sinistra a un segnale sonoro e luminoso, prima e dopo l’esercizio fisico, tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nel tempo di reazione della mano sinistra a un segnale luminoso nel gruppo di allenamento, mentre il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa nel tempo di reazione della mano sinistra e destra a un segnale sonoro e luminoso tra i gruppi prima e dopo l’esercizio fisico (Tabella II). Il confronto dei valori del flamingo balance test e dei test di agilità Illinois, Esagono e T-agility tra i gruppi prima e dopo l’esercizio fisico ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di agilità del gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza statisticamente si- MEDICINA DELLO SPORT 417 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN Right hand reaction time to light (msn) Left hand reaction time to light (msn) Right hand reaction time to sound (msn) Left hand reaction time to sound (msn) Control group (N.=10) Pretraining Posttraining Mean± SD Mean± SD Z 249.7 ±41.36 245.6 ±37.36 214.5 ±38.68 219.3 ±31.63 242.5 ±32.76 227.9 ±34.89 212.1 ±40.92 209.9 ±36.34 Comparison of control and training group (Post-training) Training group (N.=10) Comparison of control and training group (Pre-training) Table II.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup right and left hand reaction time to light and sound values. Tabella II. — Confronto dei gruppi di allenamento e di controllo prima e dopo l’esercizio fisico, valori di reazione della mano destra e sinistra a segnali luminosi e sonori. Pretraining Posttraining P Mean± SD Mean± SD Z -0.41b 0.68 0.58 -1.59 0.11 -1.25 0.21 0.05 -0.15b 0.88 -1.66 0.10 -0.49 0.62 -0.18b 0.86 -1.53a 0.13 -0.98 0.33 -1.21 0.23 -0.76b 0.45 218.1 ±34.65 217.7 ±21.12 217.3 ±29.21 208.5 ±37.94 -0.56b -1.99b 221.7 ±29.83 219.5 ±27.77 197.7 ±34.89 190.1 ±21.8 -1.36a 0.17 -1.93 0.05 -0.04 0.97 P Z P Z P Flamingo balance test (s) Illinois agility test (s) Hexagon agility test (s) T-test of agility (s) Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 2.8 ±2.9 19.86 ±0.89 25.40 ±4.77 13.87 ±0.82 2.9 ±4.98 19.46 ±0.73 19.54 ±3.46 12.76 ±2.2 Control group (N.=10) Z P -0.35b 0.73 -1.27b 0.20 -2.80b 0.01 -1.78b 0.07 and after exercise showed no statistically significant differences (Table IV). Comparison of right and left hand grip, leg and back strength values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in right and left hand grip, leg and back strength values in the training group versus the control group, whereas no statistically significant difference before and after exercise was found in the right and left hand grip, leg and back strength values on intergroup comparison between the groups (Table V). 418 Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 3.3 ±3.13 19.98 ±1.14 23.11 ±8.25 13.46 ±0.98 4.4 ±3.1 19.71 ±1.57 16.89 ±4.26 12.47 ±0.87 Z P Z P Comparison of control and training group (Post-training) Training group (N.=10) Comparison of control and training group (Pre-training) Table III.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup flamingo balance, Illinois, Hexagon and T agility tests values. Tabella III. — Confronto intergruppo dei valori del flamingo balance test e dei test di agilità Illinois, Esagono e T-agility tra il gruppo di allenamento e il gruppo di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. Z P -1.87a 0.06 -0.46 0.65 -1.92 0.06 -1.27b 0.20 -0.15 0.88 -0.15 0.88 -2.70b 0.01 -0.83 0.41 -1.66 0.10 -2.60b 0.01 -0.98 0.33 -0.68 0.50 gnificativa nei valori di equilibrio e agilità tra i gruppi prima e dopo l’esercizio fisico (Tabella III). Il confronto intergruppo dei valori di potenza aerobica e anaerobica tra i gruppi prima e dopo l’esercizio fisico non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa (Tabella IV). Il confronto dei valori di forza di presa della mano sinistra e destra e di forza delle gambe e della spalla, prima e dopo l’esercizio fisico, tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di forza di presa della mano destra e sinistra e di forza delle gambe e della spalla nel gruppo di allenamento rispetto al MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN Anaerobic power (kg.m/min) Aerobic power (mL.kg/min) Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD Z 65.34 ±10.25 31.5 ±4.62 66.65 ±10.6 32.18 ±3.9 Control group (N.=10) Pretraining Posttraining P Mean ±SD Mean ±SD -1.27a 0.20 -1.79a 0.07 73.6 ±18.42 33.17 ±6.42 73.26 ±18.43 33.34 ±6.11 Z P Z P Comparison of control and training group (Post-training) Training group (N.=10) Comparison of control and training group (Pre-training) Table IV.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup aerobic and anaerobic power values. Tabella IV. — Confronto intergruppo dei valori di potenza aerobica e anaerobica del gruppo di allenamento e del gruppo di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. Z P -0.21b 0.83 -0.98 0.33 -0.64 0.52 -0.28a 0.78 -0.53 0.60 -0.64 0.52 Right hand grip strength (kg) Left hand grip strength (kg) Leg strength (kg) Back strength (kg) Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 23.37 ±4.31 23.08 ±3.48 61.7 ±18.04 64 ±12.95 26.85 ±3.41 25.21 ±3.03 79.9 ±20.2 74.85 ±16.3 Z Control group (N.=10) P -2.81a 0.01 -2.50a 0.01 -2.50a 0.01 -2.40a 0.02 Comparison of flexibility, standing long jump, 10x5 m, 20 m and 30 m sprint and sit-up values before and after exercise showed a statistically significant difference in flexibility, 10 x 5 m, 20 m, and 30 m sprint values in the training group. Intergroup comparison of flexibility, standing long jump, 10 x 5 m, 20 m, and 30 m sprint and sit-up values before and after exercise training showed no statistically significant differences between the groups (Table VI). Comparison of shot, lay-up and medicine ball throw values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in the lay-up values of the control group versus the training group. Intergroup comparison showed no statistically significant Vol. 68 - No. 3 Pre training Post training Mean ±SD Mean ±SD 26.29 ±7.16 24.73 ±5.19 75.85 ±17.7 70.35 ±16.11 Z P 27.5 -1.27a 0.20 ±6.19 26.16 -1.38a 0.17 ±5.06 67.6 -2.81b 0.01 ±18.98 66.55 -1.02b 0.31 ±23.29 Z P Comparison of control and training Group (Post-training) Training group (N.=10) Comparison of control and training Group (Pre-training) Table V.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup right and left hand grip, leg and back strength values. Tabella V. — Confronto intergruppo dei valori di forza di spalle, gambe, presa della mano sinistra e destra del gruppo di allenamento e del gruppo di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. Z P -0.95 0.35 -0.38 0.71 -0.45 0.65 -0.38 0.71 -1.89 0.06 -1.10 0.27 -0.76 0.45 -0.83 0.41 gruppo di controllo, mentre non è stata osservata nessuna differenza statisticamente significativa prima e dopo l’esercizio fisico nei valori di forza di presa della mano destra e sinistra e forza delle gambe e della spalla nel confronto intergruppo tra i gruppi (Tabella V). Il confronto dei valori di flessibilità, salto in lungo da fermi, sprint su 10x5 m, 20 m e 30 m e sollevamento del busto da terra prima e dopo l’esercizio fisico ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di flessibilità e sprint su 10x5 m, 20 m e 30 m nel gruppo di allenamento. Il confronto intergruppo dei valori di flessibilità, salto in lungo da fermi, sprint su 10x5 m, 20 m e 30 m e sollevamento del busto da terra prima e dopo l’esercizio fisico non ha mostrato differenze statisticamente significative tra i gruppi (Tabella VI). MEDICINA DELLO SPORT 419 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN Sit and reach flexibility test (cm) Standing long jump test (cm) 10 x 5 m. Sprint (s) 20 m sprint (msn) 30 m sprint (msn) Sit-up (number/30 s) Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 32.2 ±9.3 172.5 ±17.07 21.41 ±1.31 3.74± 0.19 5.33± 0.25 19.9± 2.77 25.5 ±6.93 183.1 ±22.81 19.45 ± 1.05 3.82 ±0.24 5.54 ±0.33 31.7 ±2.41 Control group (N.=10) Z Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 32 ±5.19 172.5 ±20.85 21.23 ±1.42 3.72 ±0.28 5.40 ±0.35 19.9 ±3.18 26.4 ±3.57 174.5 ±27.78 19.99 ±1.34 3.85 ±0.28 5.44 ±0.4 31.6 ±3.78 P -2.71b 0.01 -1.84a 0.07 -2.80b 0.01 -0.71a 0.48 -2.29a 0.02 -2.81a 0.01 Z P Z Comparison of control and training Group (Post-training) Training group (N.=10) Comparison of control and training Group (Pre-training) Table VI.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup sit and reach flexibility, standing long jump and 10x5 m sprint values. Tabella VI. — Confronto intergruppo dei valori di sprint su 10x5 m, salto in lungo da fermi e test di flessione in avanti da seduti dei gruppi di allenamento e di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. P Z P -2.83b 0.01 0.00 1.00 -0.38 0.70 -0.10a 0.92 -0.15 0.88 -0.98 0.33 -2.29b 0.02 -0.61 0.55 -0.98 0.33 -1.58a 0.11 -0.04 0.97 -0.42 0.68 -0.15a 0.88 -0.42 0.68 -0.91 0.36 -2.81a 0.01 -0.19 0.85 -0.15 0.88 Shot (number/ 60 s) Lay-up(number/ 60 s) Medicine ball throw (m) Control group (N.=10) Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD Z 1.7 ±1.16 5.6 ±2.67 682.5 ±97.16 -0.99b 0.32 -0.72b 0.47 -1.60a 0.12 2.2 ±1.23 6.2 ±2.9 663.8 ±111.66 Z Z Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD Z 1.3 ±0.95 4.6 ±1.71 648.5 ±106.56 -0.11b 0.91 -1.51 0.13 -0.71 0.48 -2.57b 0.01 -0.15 0.88 -1.04 0.30 -1.27a 0.20 -1.06 0.29 -0.68 0.50 P 1.4 ±1.17 6.1 ±1.66 624.8 ±114.64 difference in the shot, lay-up and medicine ball throw values between the before and after exercise (Table VII). Comparison of glucose, cholesterol, HDL, LDL and triglyceride values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in the cholesterol values of the training group versus the control group. Intergroup comparison showed no statistically significant difference in the glucose, 420 Comparison of contro and training Group (Post-training) Training group (N.=10) Comparison of control and training Group (Pre-training) Table VII.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup shot, lay-up and medicine ball throw values. Tabella VII. — Confronto intergruppo dei valori di tiro, tiro da sotto canestro e lancio della palla medica dei gruppi di allenamento e di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. P P P Il confronto dei valori di tiro, tiro da sotto canestro e lancio della palla medica prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di tiro da sotto canestro del gruppo di controllo rispetto al gruppo di allenamento. Il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza significativa nei valori di tiro, tiro da sotto canestro e lancio della palla medica prima e dopo l’esercizio fisico (Tabella VII). Il confronto dei valori di glucosio, colesterolo, MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN Glukoz 7-110 (mmol/L) Kolesterol 110-220 (mmol/L) HDL 35-70 (mmol/L) LDL 0-130 (mmol/L) Trigliserid 35-160 (mmol/L) Control group (N.=10) Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD Z 88.5 ±5.68 139.2 ±15.37 47.2 ±8.77 85.53 ±34.51 90.7 ±52.02 90.3 ±5.14 147.2 ±19.32 50.5 ±10.32 81.74 ±16.42 74.2 ±28.65 Comparison of control and training Group (Post-training) Reference Training group (N.=10) Comparison of control and training Group (Pre-training) Table VIII.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup glukoz, kolesterol, HDL, LDL and trigliserid values. Tabella VIII. — Confronto intergruppo dei valori di glucosio, colesterolo, HDL, LDL e trigliceridi dei gruppi di allenamento e di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. Z Z Pretraining Posttraining P Mean ±SD Mean ±SD Z -0.87a 0.39 0.02 -1.52 0.13 -0.34 0.73 0.02 -1.38a 0.17 -1.06 0.29 -0.61 0.55 -1.79a 0.07 -1.54a 0.13 -0.49 0.62 -0.49 0.62 -1.07a 0.29 -0.28a 0.78 -0.04 0.97 -0.15 0.88 -1.27b 0.20 91.3 ±4.95 162.1 ±44.03 56 ±15.03 85.66 ±34.18 95.2 ±68.6 -2.35a -2.31a 84.7 ±5.21 152.4 ±28.98 53.7 ±13.38 81.76 ±21.62 84.7 ±71.23 -1.17a 0.24 -0.45 0.65 -0.38 0.71 P P P Ferritine (pmol/L) Iron Binding Capacity (µmol/L) Iron (µmol/L) Phosphorus (µmol/L) Calcium (mmol/L) Potassium (mmol/L) Sodium (mmol/L) 15-200 126-380 45-182 2.5-4.5 8.4-10.3 3.5-5.3 134-150 Control group (N.=10) Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 17.27 ±8.96 272.1 ±71.39 20.62 ±15.81 355.4 ±55.8 69.7 ±39.43 3.97 ±0.52 9.66 ±0.23 4.16 ±0.35 68.5 ±39.35 4.02 ±0.61 9.73 ±0.43 4.20 ±0.29 -0.56b 0.58 136.24 ±2.52 139.26 ±3.01 -2.31a 0.02 Z P -0.46a 0.65 -2.70a 0.01 -0.41a 0.68 -0.21a 0.84 -0.26a 0.80 cholesterol, HDL, LDL and triglyceride values between the groups before and after exercise (Table VIII). Comparison of ferritine, iron-binding capac- Vol. 68 - No. 3 Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 11.77 ±7.1 318.2 ±85.52 17.40 ±11.04 354 ±62.31 54.9 ±48.13 4.13 ±0.33 9.5 ±0.27 4.22 ±0.41 73 ±49.13 4.11 ±0.51 9.95 ±0.58 4.27 ±0.36 137.39 ±2.27 137.95 ±1.2 Z P Comparison of control and training Group (Post-training) Reference Training group (N.=10) Comparison of control and training Group (Pre-training) Table IX.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup ferritine, iron binding capacity, iron, phosphorus, calcium, potassium and sodium values. Tabella IX. — Confronto intergruppo dei valori di ferritina, capacità di legare il ferro, ferro, fosforo, calcio, potassio e sodio dei gruppi di allenamento e di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. Z Z P P -2.50a 0.01 -1.51 0.13 -0.30 0.76 -1.99a 0.05 -1.36 0.17 -0.19 0.85 -0.92a 0.40 -0.98 0.33 -0.08 0.94 -1.17a 0.24 -1.06 0.29 -0.53 0.60 -1.58a 0.11 -1.11 0.27 -0.87 0.38 -0.30a 0.77 -0.34 0.73 -0.31 0.76 -0.51a 0.61 -1.17 0.24 -1.07 0.28 HDL, LDL e trigliceridi prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di colesterolo del gruppo di allenamento rispetto al gruppo di MEDICINA DELLO SPORT 421 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN Urea (mmol/L) Kreatinin (µmol/L) Total Bilirubin (µmol/L) Direct Bilirubin (µmol/L) Alkaline Phosphatase (IU/L) GGT (IU/L) Uric Asid (µmol/L) Albumin (g/L) 5-24 0.5-1.4 0.2-1.4 0-0.5 25-126 7-50 3-7.5 3.4-5 Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 11.45 ±3.09 0.67 ±0.04 0.82 ±0.51 0.27 ±0.15 110.7 ±71.29 20.31 ±6.31 0.71 ±0.03 0.81 ±0.39 0.29 ±0.12 104.2 ±56.12 11.8 ±2.15 3.87 ±0.86 4 ±0.15 15.3 ±3.86 3.39 ±1.04 4.45 ±0.33 Control group (N.=10) Z P -2.80a 0.01 -2.54a 0.01 -0.15b 0.88 -0.65a 0.51 -0.56b 0.57 -2.20a 0.03 -2.19b 0.03 -2.25a 0.02 ity, iron, phosphorus, calcium, potassium and sodium values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in the iron-binding capacity and sodium values in the training group versus the control group. Intergroup comparison showed no statistically significant difference in the ferritine, iron-binding capacity, iron, phosphorus, calcium, potassium and sodium values between the groups before and after exercise (Table IX). Comparison of urea, creatinine, total bilirubin, direct bilirubin, alkaline phosphatase, GGT, uric acid and albumin values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in the urea, creatinine, GGT, uric acid and albumin values of the training group versus the control group. Intergroup comparison of the urea, creatinine, total bilirubin, direct bilirubin, alkaline phosphatase, GGT, uric acid, and albumin values before and after exercise showed no statistically significant difference between the groups (Table X). Comparison of AST, ALT, LDH and CK values before and after exercise showed a statistically significant difference in the LDH and CK values 422 Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD 11.21 ±2.45 0.68 ±0.07 0.59 ±0.37 0.22 ±0.13 103.6 ±29.79 18.25 ±5.64 0.72 ±0.06 0.66 ±0.32 0.23 ±0.11 94.6 ±26.3 9.6 ±3.17 4.44 ±1.03 3.83 ±0.13 12.9 ±3.38 4.03 ±1.17 4.5 ±0.29 Z P Comparision of control and training Group (Post-training) Training group (N.=10) Comparision of control and training Group (Pre-training) Reference Table X.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup urea, kreatinin, total bilirubin, alkaline phosphatase, GGT, uric asid and albumin values. Tabella X. — Confronto intergruppo dei valori di urea, creatinina, bilirubina totale, fosfatasi alcalina, GGT, acido urico e albumina dei gruppi di allenamento e di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. Z Z P P -2.60a 0.01 0.00 1.00 -0.61 0.54 -2.32a 0.02 -0.42 0.68 -0.08 0.94 -0.97a 0.33 -1.06 0.29 -0.80 0.43 -0.65a 0.51 -0.99 0.32 -0.95 0.34 -2.30b 0.02 -0.68 0.50 0.00 1.00 -2.45a 0.01 -1.33 0.18 -1.25 0.21 -1.99b 0.05 -1.29 0.20 -0.91 0.36 -2.81a 0.01 -2.41 0.02 -0.27 0.79 controllo. Il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa nei valori di glucosio, colesterolo, HDL, LDL e trigliceridi tra i gruppi prima e dopo l’esercizio fisico (Tabella VIII). Il confronto dei valori di ferritina, ferro, capacità di legare il ferro, fosforo, calcio, potassio e sodio, prima e dopo l’esercizio fisico, tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori della capacità di legare il ferro e del sodio nel gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa nei valori di ferritina, ferro, capacità di legare il ferro, fosforo, calcio, potassio e sodio, prima e dopo l’esercizio fisico, tra i gruppi (Tabella IX).Il confronto di urea, creatinina, bilirubina totale, bilirubina diretta, fosfatasi alcalina, GGT, acido urico e albumina, prima e dopo l’esercizio fisico, tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di urea, creatinina, GGT, acido urico e albumina del gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Il confronto intergruppo dei valori di urea, creatinina, bilirubina totale, bilirubina diretta, fosfatasi alcalina, GGT, acido urico e albumina, prima e dopo l’esercizio MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN AST (IU/L) ALT (IU/L) LDH (U/L) CK (U/L) 5-45 5-50 90-450 25-240 Control group (N.=10) Pretraining Posttraining Mean ±SD Mean ±SD Z 18.8 ±3.97 9.2 ±4.39 190.2 ±35.95 134.7 ±45.84 17.8 ±5.01 16.8 ±18.88 160.3 ±23.72 87.6 ±24.43 Z Z Pretraining Posttraining P Mean ±SD Mean ±SD Z -1.18b 0.24 0.16 -1.06 0.29 -1.03 0.30 0.14 19.1 ±4.93 12.8 ±3.08 206.1 ±62.66 182.3 ±98.59 -1.41b -1.49a 21.6 ±5.46 12.7 ±3.71 196.7 ±24.96 89 ±21.88 -0.06a 0.95 -2.06 0.04 -0.38 0.70 -0.36a 0.72 -0.53 0.60 -1.59 0.11 -2.80a 0.01 -2.42 0.02 -2.80 0.01 -2.04b 0.04 -2.80b 0.01 in the training group versus the control groups, whereas intergroup comparison showed no statistically significant difference in the AST, ALT, LDH and CK values between the groups before and after exercise (Table XI). Discussion In the training group (N.=10), the average age was 14.80±1.14 years, the body height 161.20±5.07 cm, and the body weight 54.30±8.64 kg; in the control group (N.=10), the average age was14.90±0.99 years, the body height 164.60±7.77 cm, and the body weight 59.70±15.83 kg. Comparison of the body height, body weight, BMI, percent body fat, systolic and diastolic blood pressure values of the groups before and after exercise showed a statistically significant difference in body weight and systolic blood pressure values in the training group and in body height values in the control group. We observed an increase of 1.3 kg in body weight in the training group and an increase of 1 cm in body height of the control group. These meaningful increases in the children’s body height and body weight values may be evaluated as resulting from the developments taking place during adolescence and childhood. Rapid growth of internal organs, skeletal growth and an increase in mass, development of muscle tissue, and increases in fatty tissue are all aspects of a significant increase in body weight during adolescence.31-36 Body weight Vol. 68 - No. 3 Comparison of control and training Group (Post-training) Reference Training group (N.=10) Comparison of control and training Group (Pre-training) Table XI.—Comparison of the training and control groups before and after exercise intergroup AST, ALT, LDH and CK values. Tabella XI. — Confronto intergruppo dei valori di AST, ALT, LDH e CK dei gruppi di allenamento e di controllo prima e dopo l’esercizio fisico. P P P fisico, non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa tra i gruppi (Tabella X). Il confronto dei valori di AST, ALT, LDH e CK prima e dopo l’esercizio fisico ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di LDH e CK nel gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo, mentre il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa nei valori di AST, ALT, LDH e CK tra i gruppi prima e dopo l’esercizio fisico (Tabella XI). Discussione Nel gruppo di allenamento (N.=10), l’età media era di 14,80±1,14 anni, l’altezza corporea di 161,20±5,07 cm e il peso corporeo di 54,30±8,64 kg; nel gruppo di controllo (N.=10) l’età media era di 14,90±0,99 anni, l’altezza corporea di 164,60±7,77 cm e il peso corporeo di 59,70±15,83 kg. Il confronto dei valori di altezza corporea, peso corporeo, IMC, percentuale di grasso corporeo, pressione arteriosa diastolica e sistolica dei gruppi prima e dopo l’esercizio fisico ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di peso corporeo e pressione arteriosa sistolica nel gruppo di allenamento e nel valore dell’altezza corporea nel gruppo di controllo. Abbiamo osservato un aumento di 1,3 kg nel peso del gruppo di allenamento e un aumento di 1 cm nell’altezza corporea del gruppo di controllo. Tali aumenti significativi nell’altezza corporea e nel peso corporeo dei bambini potrebbero essere dovuti allo sviluppo che ha luogo durante l’infanzia e l’adolescenza. La rapida crescita degli organi interni, la crescita scheletrica, l’aumento della massa, lo MEDICINA DELLO SPORT 423 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN may affect an athlete’s speed, endurance and strength, while body composition may affect an athlete’s strength, appearance and agility. In a study conducted by Bektaş et al.6 on female basketball players in the same age group, the average body weight of the basketball players bears resemblance to the average body weight of the training group in our study’s. In the training group the average body fat was 20.03±2.5% prior to exercise and 21.34±4.2% after exercise. However, this increase in the average body fat was not statistically meaningful. The increase in the body weight may be caused by the increase in percent body fat. A high percent body fat may cause a decrease in strength, agility and flexibility, and loss of energy because, one of the aspects which influence strength and performance is the percent body fat.20 In parallel with percentage of increasing fat, a decrease is observed in motor efficiency, especially muscle strength, speed and general endurance levels.52 In addition, the thickness of the subdermal fat layer of the extremities decreases in males during adolescence but continues to increase in females.36 In both groups the systolic and diastolic blood pressure levels were higher after 6 weeks of training. The results of our study bear similarities with the blood pressure levels of the female basketball players in Galazoulas et al.’s 18 study. Blood pressure is lower in children in comparison to adults during relaxation and submaximal exercise. However, starting from the end of adolescence, a gradual increase towards the adult values is observed.19 Intergroup comparison of body weight, BMI, percent body fat, systolic and diastolic blood pressure values of the groups before and after exercise showed a statistically significant difference in the diastolic blood pressure level of the control group before exercise. Comparison of reaction time of right and left hands to sound and light values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in left hand reaction time to light in the training group versus the control group. The training group’s reaction times were decreased at the end of the 6-week strength training program, albeit not statistically meaningful. In a study conducted by Hasçelik et al.22 on volleyball players, an 8-week warm-up and strength exercise program was shown to improve the athletes’ reaction times. It is known that athletes with high performance have better reaction times.16 At the end of puberty, reaction 424 sviluppo del tessuto muscolare e gli aumenti del tessuto adiposo sono tutti fattori che contribuiscono a un significativo aumento del peso corporeo durante l’adolescenza 31-36. Il peso corporeo può influenzare la velocità, la resistenza e la forza di un atleta, mentre la composizione corporea può influenzarne la forza, l’aspetto e l’agilità. In uno studio condotto da Bektaş et al.6 su cestiste nello stesso gruppo di età, il peso corporeo medio delle cestiste era simile al peso corporeo medio del gruppo di allenamento del presente studio. Nel gruppo di allenamento, il grasso corporeo medio era pari a 20,03±2,5% prima dell’esercizio fisico e a 21,34±4,2% dopo l’esercizio fisico. Tuttavia, tale aumento nel grasso corporeo medio non era statisticamente significativo. L’aumento del peso corporeo potrebbe essere stato causato dall’aumento della percentuale di grasso corporeo. Un’elevata percentuale di grasso corporeo potrebbe causare una riduzione di forza, agilità e flessibilità e una perdita di energia perché, uno degli aspetti che influenzano la forza e la performance è proprio la percentuale di grasso corporeo 20. Parallelamente all’aumento della percentuale di grasso corporeo, è stata osservata una riduzione dell’efficienza motoria, soprattutto in relazione ai livelli di forza muscolare, velocità e resistenza generale 52. Inoltre, lo spessore dello strato di grasso sottocutaneo degli arti si riduce nei ragazzi durante l’adolescenza mentre continua ad aumentare nelle ragazze 36. In entrambi i gruppi, i livelli della pressione arteriosa sistolica e diastolica erano più elevati dopo 6 settimane di allenamento. I risultati del presente studio mostrano somiglianze con i livelli di pressione arteriosa delle cestiste riportati dallo studio di Galazoulas et al.18 La pressione arteriosa è più bassa nei bambini rispetto agli adulti durante il rilassamento e l’esercizio fisico submassimale. Tuttavia, a partire dalla fine dell’adolescenza, si osserva un graduale aumento verso i valori dell’età adulta 19. Il confronto intergruppo dei valori di peso corporeo, IMC, percentuale di grasso corporeo, pressione arteriosa diastolica e sistolica dei gruppi prima e dopo l’esercizio fisico ha mostrato una differenza statisticamente significativa nel livello di pressione arteriosa diastolica del gruppo di controllo prima dell’esercizio fisico. Il confronto dei valori del tempo di reazione delle mani destra e sinistra a un segnale sonoro e luminoso prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha indicato una differenza statisticamente significativa nel tempo di reazione della mano sinistra al segnale luminoso nel gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. I tempi di reazione del gruppo di allenamento erano più bassi al termine del programma di allenamento della forza di 6 settimane, sebbene non fossero statisticamente significativi. In uno studio condotto da MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN time and movement frequency reach their highest value in adulthood and do not develop further. Starting at age 16, an increase in the reaction ability of boys and girls is observed again. Starting at age 14, major gender differences begin to emerge. Girls and boys who work out have a reaction ability far above the average.32 Dündar 15 reported that reaction speed in workouts can be developed about 0.12 mls. During workout, the stimulation induced by suitable pressure in strength workout methods increases the contraction speed of muscles. The stimulation gradually activates the fast-contracting motor units that make up the muscles and leave out the slow ones or the muscles push themselves to fit the function of the fibril type that is dominant and develop their fast contraction characteristic.40 It is known that reaction time to sight warnings is shorter in people who work out in comparison to people who do not. Reaction time to sound warnings is shorter in comparison to light.54 Fox et al.17 reported that the reaction time of athletes with higher performance is better. We found no statistically significant improvement in right and left hand reaction time to sound and light values before and after exercise on intergroup comparison. Comparison of flamingo balance, Illinois, Hexagon and T agility test values before and after exercise showed a statistically significant difference in agility values of the training versus the control group. We observed an improvement in agility after strength exercise in the training group. Agility is a quality that requires leg muscle strength. Besides balance being the most important aspect in agility, it is a component of coordinative skill as well.25 Intergroup comparison showed no statistically significant difference in the balance and agility values between the groups before and after exercise. Intergroup comparison showed no statistically significant difference in aerobic and anaerobic power values between the groups before and after exercise. We observed an increase in the aerobic and anaerobic power values of the training group before and after exercise, however, the increase was not statistically meaningful. Although the reason for the increase in aerobic power as a result of the strength exercises is debated among researchers, it is known that high-density strength exercise programs increase aerobic power. However, since basketball is played among movement models, such as jumping, sudden runs, sudden direc- Vol. 68 - No. 3 Hasçelik et al.22 su pallavolisti, un programma di riscaldamento ed esercizio di forza di 8 settimane si è dimostrato in grado di migliorare i tempi di reazione degli atleti. È noto che gli atleti con una performance elevata hanno tempi di reazione migliori 16. Al termine della pubertà, il tempo di reazione e la frequenza di movimento raggiungono i valori più elevati dell’età adulta e non si sviluppano ulteriormente. A partire dai 16 anni di età, si osserva nuovamente un aumento nell’abilità di reazione dei ragazzi e delle ragazze. A partire dai 14 anni di età, iniziano ad emergere le differenze di genere. I ragazzi e le ragazze che si allenano hanno un’abilità di reazione molto superiore rispetto alla media 32. Dündar 15 ha riportato che la velocità di reazione negli allenamenti può essere sviluppata di circa 0,12 mls. Durante l’allenamento, la stimolazione indotta da una pressione adeguata nei metodi di allenamento della forza aumenta la velocità di contrazione dei muscoli. Lo stimolo attiva gradualmente le unità motorie a contrazione rapida che compongono i muscoli ed esclude quelle lente, oppure i muscoli stessi spingono per adeguarsi alla funzione del tipo di fibrilla dominante e sviluppano la loro caratteristica di contrazione veloce 40. È noto che il tempo di reazione ai segnali visivi è più breve nelle persone che si allenano rispetto alle persone che non si allenano. Il tempo di reazione ai segnali sonori è ancora più breve rispetto al tempo di reazione ai segnali luminosi 54. Fox et al.17 hanno riportato che il tempo di reazione degli atleti con performance elevate è migliore. Non abbiamo osservato nessun miglioramento statisticamente significativo nei valori del tempo di reazione della mano destra e sinistra a un segnale sonoro e luminoso prima e dopo l’esercizio fisico nel confronto intergruppo. Il confronto dei valori del flamingo balance test e dei test di agilità Illinois, Esagono e T-agility prima e dopo l’esercizio fisico ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di agilità del gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Abbiamo osservato un miglioramento nell’agilità dopo l’esercizio di forza nel gruppo di allenamento. L’agilità è una qualità che richiede la forza muscolare delle gambe. Oltre all’equilibrio, è l’aspetto più importante nell’agilità ed è anche una componente dell’abilità di coordinazione 25. Il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa nei valori di equilibrio e agilità dei gruppi, prima e dopo l’esercizio fisico. Il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa nei valori di potenza anaerobica e aerobica dei gruppi, prima e dopo l’esercizio fisico. Abbiamo osservato un aumento nei valori di potenza anaerobica e aerobica del gruppo di allenamento prima e MEDICINA DELLO SPORT 425 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN tion changes in high tempo and with continuous and sudden changes, the greater part of the game is played in an anaerobic environment.5 A good basketball player should have a perfect aerobic and anaerobic capacity and contribute to the team in continuously changing positions during the game.44 Studies show that 15% of basketball takes place in high intensity and that success in this sport depends on the athletes’ anaerobic powers to be developed rather than their aerobic powers.5 Comparison of right and left hand grip, leg and back strength values before and after exercise between the group showed a statistically significant improvement in the right and left hand grip, leg and back strength values of the training group versus the control group. In their study on under-21 national team female basketball players, Kilinç et al.27 found higher right and left hand claw strength values than we did. The reason for this difference may be that the under-21 national team consists of elite athletes. The claw strength values of our groups were similar to those reported by Pense et al.39 on female basketball players in the same age group. In a study conducted by Yüksek et al.54 on judoists of the same age group, the claw and leg strength values were higher than those in our groups. A possible explanation for this difference is that in order for judoists to be able to hold the judogi and execute the technique correctly, they need to develop claw strength; and in judo, almost all techniques are performed with the help of leg strength.54 Muscle strength significantly increases in children and adolescents with age and the rate increases markedly during adolescence. Hormonal changes and the increase in muscle mass with adolescence lead to a significant increase in strength. The rate of development of strength is highest during late adolescence.19-52 During this period, maximal strength, explosive strength and continuity exercises continued to be performed. Overload is systematically increased. The whole strength exercise should be done in a multifaceted manner, taking into consideration the developmental stages of the children.19 Since strength facilitates muscle contraction, it is a very effective factor in the first pushing movement which helps to enhance step frequency and step length, which are important in terms of speed and in the first acceleration part.41 It is important to determine the effects of different strength exercises on agility and jump- 426 dopo l’esercizio fisico; tuttavia, tale aumento non era statisticamente significativo. Sebbene il motivo dell’aumento della potenza aerobica conseguente agli esercizi di forza sia oggetto di dibattito tra i ricercatori, è noto che i programmi di esercizio della forza ad alta intensità aumentano la potenza aerobica. Tuttavia, poiché la pallacanestro si gioca con diversi modelli di movimento, come salti, corse improvvise, improvvisi cambi di direzione a ritmo elevato e cambi continui e improvvisi, la maggior parte dell’incontro si gioca in un ambiente anaerobico 5. Un buon cestista deve avere una perfetta capacità aerobica e anaerobica e contribuire al gioco della squadra in posizioni costantemente mutevoli nel corso della partita 44. Diversi studi hanno mostrato che il 15% della partita di pallacanestro si gioca ad alte intensità e che il successo in questa disciplina sportiva dipende dalle potenze anerobiche di un atleta, le quali devono essere sviluppate in misura maggiore rispetto a quelle aerobiche 5. Il confronto dei valori di forza dei presa della mano destra e sinistra e di forza delle gambe e della spalla, prima e dopo l’esercizio fisico, tra i gruppi ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo nella forza di presa della mano destra e sinistra e nella forza di gambe e spalle del gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Nel loro studio condotto su cestiste della nazionale under-21, Kilinç et al.27 hanno osservato valori di forza della presa della mano destra e sinistra più elevati rispetto a quelli del presente studio. Il motivo di tale differenza potrebbe essere dovuto al fatto che la squadra nazionale under-21 era composta di atleti d’élite. I valori di forza di presa dei nostri gruppi erano simili a quelli riportati da Pense et al. 39 in cestiste nello stesso gruppo di età. In uno studio condotto da Yüksek et al.54 su judoisti nello stesso gruppo di età, i valori di forza delle gambe e forza di presa delle mani erano superiori rispetto a quelli riportati nei nostri gruppi. Tale differenza è probabilmente dovuta al fatto che, per poter afferrare il judogi ed eseguire la tecnica in maniera corretta, i judoisti devono sviluppare una forza di presa della mano; inoltre, nel judo, quasi tutte le tecniche vengono effettuate con l’ausilio della forza delle gambe 54. La forza muscolare aumenta in maniera significativa nei bambini e negli adolescenti con la crescita, mentre la velocità aumenta notevolmente nel corso dell’adolescenza. I cambiamenti ormonali e l’aumento della massa muscolare durante l’adolescenza generano un notevole aumento della forza. La velocità di sviluppo della forza è maggiore durante l’adolescenza inoltrata 19-52. Nel corso di tale periodo, è importante continuare a svolgere gli esercizi di forza massimale e forza esplosiva e gli esercizi di continuità. Il sovraccarico viene aumentato in maniera sistematica. L’intero esercizio di forza deve essere svolto in maniera diversifica- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN ing characteristics. Strength exercises done at these ages will make it easier to reach the desired end.32 We observed no statistically significant improvement in the right and left hand grip, leg and back strength values in the groups before and after exercise on intergroup comparison. Comparison of flexibility, standing long jump, 10 x 5 m, 20 m and 30 m sprint and sit-up values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in flexibility, 10 x 5 m, 20 m and 30 m sprint values in the training group versus the control group. We observed a decrease in the flexibility values after the strength exercise. The reason for this may be that strength exercises with high flexibility are negatively affected by extensive exercises and exhaustion.20 In addition, flexibility is also related to sex, age, body weight, body fat average, and the type of sports.25 We noted an increase in the standing high jump value after strength training but this increase was not statistically meaningful. The increase in body weight may have negatively influenced the standing high jump value. We found a small increase in the 20 m and 30 m speed values in both groups. In a study conducted by Pense et al.,39 the 10x5 m values were similar to those we observed in the training group’s 10x5 m values. All speed characteristics are related to the dynamism displayed by nerve processes. This dynamism reaches its maximum value during adolescence and completes its development.27 Biomotor skills which require anaerobic power such as speed and vertical jump are important criteria which determine the amount of time the athletes can remain in the game. These skills make use of high intensity and continuously repeated periods, such as sudden direction changes, dynamic kicks, efficient defense, ball rebounds, blocking other players, stealing the ball, and speedily counterattacking during the game.5 Sprint performance depends largely on muscle strength.7 The sit up movement value was 19.9±2.77 in the training group and 19.9±3.18 in the control group; these values are substantially similar to the 20±0.53 Pense et al.’ s 39 reported. Intergroup comparison of the flexibility, standing long jump, 10 x 5 m, 20 m, and 30 m sprint, and sit-up values showed no statistically significant differences between the groups before and after exercise. Comparison of shot, lay-up and medicine ball throw values before and after exercise between Vol. 68 - No. 3 ta, prendendo in considerazione le diverse fasi di sviluppo dei bambini 19. Poiché agevola la contrazione muscolare, la forza è un fattore estremamente efficace nel primo movimento di spinta che aiuta a migliorare la frequenza e la lunghezza del passo, fattori importanti in termini di velocità e nella prima parte dell’accelerazione 41. Inoltre, è importante per determinare gli effetti di diversi esercizi di forza sulle caratteristiche di agilità e salto. Gli esercizi di forza effettuati in queste età renderanno più semplice raggiungere l’obiettivo desiderato 32. Non abbiamo osservato nessun miglioramento statisticamente significativo tra i gruppi nei valori di forza di presa della mano destra e sinistra e di forza della spalla e delle gambe, prima e dopo l’esercizio fisico, nel confronto intergruppo. Il confronto dei valori di flessibilità, salto in lungo da fermi, sprint su 10x5 m, 20 m e 30 m e sollevamento del busto da terra prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di flessibilità e sprint su 10x5 m, 20 m e 30 m nel gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Dopo l’esercizio di forza, abbiamo osservato una riduzione nei valori di flessibilità. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto gli esercizi di forza con elevata flessibilità sono influenzati negativamente dagli esercizi intensi e dallo sfinimento 20. Inoltre, la flessibilità è correlata anche a sesso, età, peso corporeo, media di grasso corporeo e tipo di disciplina sportiva 25. Abbiamo notato un aumento nel valori di salto in lungo da fermi dopo l’allenamento della forza ma tale aumento non era statisticamente significativo. L’aumento nel peso corporeo potrebbe avere influenzato in maniera negativa il valore del salto in lungo da fermi. Abbiamo osservato un lieve aumento nei valori di velocità sui 20 e 30 m in entrambi i gruppi. In uno studio condotto da Pense et al.39, i valori su 10x5 m erano simili a quelli che abbiamo osservato nel gruppo di allenamento su 10x5 m. Tutte le caratteristiche di velocità sono associate al dinamismo mostrato dai processi nervosi. Tale dinamismo raggiunge il picco nel corso dell’adolescenza, quando completa il suo sviluppo 27. Le abilità biomotorie che sfruttano la potenza anaerobica come la velocità e il salto in alto sono criteri importanti che determinano la quantità di tempo che gli atleti possono rimanere sul campo. Tali abilità usano periodi ripetuti continuativamente e ad alta intensità, come improvvisi cambi di direzione, calci dinamici, difesa efficiente, rimbalzi della palla, blocco degli altri giocatori, appropriazione della palla e rapidi contrattacchi durante la partita 5. La performance dello sprint dipende in larga misura dalla forza muscolare 7. Il valore del movimento di sollevamento del busto da terra era di 19,9±2,77 nel gruppo di allenamento e di 19,9±3,18 nel gruppo di controllo; tali MEDICINA DELLO SPORT 427 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN the groups showed a statistically significant difference in lay-up values of the control group versus the training group. Intergroup comparison of the shot, lay-up and medicine ball throw values of the groups before and after exercise was not statistically significant. Comparison of the glucose, cholesterol, HDL, LDL, and triglyceride values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in the cholesterol values in the training group versus the control group. We observed a change in the glucose levels of the female basketball players after strength exercise, however, this increase was not statistically meaningful. In a study conducted by Çakmakçi et al.9 on female athletes who do taekwondo, an increase in glucose levels similar to our study was reported. We observed an increase in total cholesterol level in the training group after strength exercise. On the other hand, in the study by Çakmakçi et al.9, as a result of evaluations performed before and after the camp period, they observed a decrease in the total cholesterol level after the camp period. Medium and low intensity exercises which last for a minimum of 6-7 weeks have a lowering effect on serum total cholesterol, along with an increase in body weight and average body fat.45 The effects of exercise on lipid parameters may show differences, depending on the individual’s physical condition, type, duration, and intensity of exercise, sex; age, race, environmental conditions, and nutritional level.42 We observed an increase in the HDL level in both groups, a decrease in LDL level in the training group and an increase in the control group. We also noted a decrease in the triglyceride level in the training group. On the other hand, Çakmakçı et al.9 observed that the camp period did not affect the triglyceride level. They reported that the decrease in triglyceride levels during exercise is related to the increased lipoprotein lipase in the muscle and fat tissues.12 Some studies have reported that triglyceride levels decrease in the blood after very extreme aerobic exercise periods, that the total cholesterol level sometimes decreases and sometimes remains the same, HDL-C increases, and LDL-C decreases.29-31 In addition, exercises decrease total cholesterol and LDL-cholesterol and if not decreased, increase HDL cholesterol and thus, increase the HDL-LDL level.32 Intergroup comparison of the glucose, cholesterol, HDL, LDL, and triglyceride values before and after exercise 428 valori sono sostanzialmente simili a quelli riportati da Pense et al., pari a 20±0,53 39. Il confronto intergruppo dei valori di flessibilità, salto in lungo da fermi, sprint su 10x5 m, 20 m e 30 m e sollevamento del busto da terra non ha mostrato differenze statisticamente significative tra i gruppi prima e dopo l’esercizio fisico. Il confronto dei valori di tiro, tiro da sotto canestro e lancio della palla medica prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di tiro da sotto canestro del gruppo di controllo rispetto al gruppo di allenamento. Il confronto intergruppo dei valori di tiro, tiro da sotto canestro e lancio della palla medica dei gruppi prima e dopo l’esercizio fisico non era statisticamente significativo. Il confronto dei valori di glucosio, colesterolo, HDL, LDL e trigliceridi prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di colesterolo del gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Abbiamo osservato un cambiamento nei livelli di glucosio delle cestiste dopo l’esercizio di forza; tuttavia, tale aumento non era statisticamente significativo. In uno studio condotto da Çakmakçi et al.9 su atlete di taekwondo, è stato riportato un aumento nei livelli di glucosio simile a quello riportato nel presente studio. Abbiamo osservato un aumento nel livello di colesterolo totale nel gruppo di allenamento dopo l’esercizio di forza. D’altro canto, nello studio condotto da Çakmakçi et al.9, in seguito alle valutazioni effettuate prima e dopo un periodo di ritiro, gli autori hanno osservato una riduzione nel livello di colesterolo totale dopo il periodo di ritiro. Gli esercizi fisici a bassa e media intensità che durano per un minimo di 6-7 settimane hanno un effetto di riduzione del colesterolo sierico totale, oltre che di aumento del peso corporeo e del grasso corporeo medio 45. Gli effetti dell’esercizio fisico sui parametri lipidici possono mostrare delle differenze, a seconda di fattori come la condizione fisica dell’individuo, il tipo, la durata e l’intensità dell’esercizio fisico, il sesso, l’età, le condizioni ambientali e il livello nutrizionale 42. Abbiamo osservato un aumento nel livello di HDL in entrambi i gruppi, una riduzione del livello di LDL nel gruppo di allenamento e un suo aumento nel gruppo di controllo. Abbiamo osservato anche una riduzione del livello di trigliceridi nel gruppo di allenamento. D’altro canto, Çakmakçi et al.9 hanno osservato che il periodo di ritiro non ha influenzato il livello di trigliceridi. Tali autori hanno riportato che una riduzione dei livelli di trigliceridi durante l’esercizio fisico è associata all’aumento della lipoproteina lipasi nei tessuti adiposi e muscolari 12. Alcuni studi hanno riportato che i livelli di trigliceridi nel sangue si riducono dopo periodi di esercizio aerobico estremamente intenso, che il livello di colesterolo totale a volte si riduce MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN showed no statistically significant differences between the groups. Comparison of ferritine, iron-binding capacity, iron, phosphorus, calcium, potassium and sodium values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in the iron-binding capacity and sodium values of the training group versus the control group. Ferritine, iron and total iron-binding capacity are serum tests that give information about the iron reserves in the body. We found an increase in the ferritine and ironbinding capacity levels of both groups, a decrease in the iron levels in the training group after exercise and an increase in the iron level in the control group. The iron level of female athletes is generally fluctuates due to menstruation. The frequency of iron inefficiency in athletes changes between 20% and 82%.28-35 To achieve VO2max, or to increase the oxygen supply to tissues, oxygen has to be carried to the tissue. In this process, oxygen is attached to the iron within the hemoglobin molecule. Iron increases the blood’s ability of to carry oxygen, in parallel with the increase in blood hemoglobin level. That is the reason why the level of iron in blood is important.2 We found a statistically significant difference in calcium values before and after exercise in both groups; however, previous studies have found that the increase in calcium after exercise is small. Hazar et al.’s 23 study on field hockey players reported no meaningful difference in the before and after calcium values. Our study results bear similarities with the results of Hazar et al.’s 23 study. In Arslan et al.’s 1 study on the hematological and biochemical parameters of female athletes and volleyball players, the calcium levels in the athletes and volleyball players was higher than the those in the basketball players in our study. In a study conducted by Baltaci et al.4 on female athletes and basketball players in the same age group, the calcium level of the group who did sports was higher than the groups who did not, and the calcium and phosphor levels in the athletes were similar to those we found in our study. The study by Baltaci et al. 4 reported that the calcium and phosphor levels in the basketball players were higher than those in the athletes. Therefore, basketball may be said to significantly influence calcium and phosphor levels.4 It is accepted that, following exercise the serum calcium concentration increases; as the exercise level increases, the calcium concentration also increases and this Vol. 68 - No. 3 e a volte rimane lo stesso, che il colesterolo HDL aumenta e che il colesterolo LDL si riduce 29-31. Inoltre, l’esercizio fisico riduce il colesterolo totale e il colesterolo LDL e, se non li riduce, aumenta il colesterolo HDL e quindi aumenta i livelli di HDL-LDL 32. Il confronto intergruppo dei valori di glucosio, colesterolo, HDL, LDL e trigliceridi prima e dopo l’esercizio fisico non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa tra i gruppi. Il confronto dei valori di ferritina, ferro, capacità di legare il ferro, fosforo, calcio, potassio e sodio prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di capacità di legare il ferro e sodio nel gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Ferritina, ferro e capacità totale di legare il ferro sono esami sierici che forniscono informazioni sulle riserve di ferro nell’organismo. Abbiamo osservato un aumento nei livelli di ferritina e nella capacità di legare il ferro in entrambi i gruppi, una riduzione dei livelli di ferro nel gruppo di allenamento dopo l’esercizio fisico e un aumento del livello di ferro nel gruppo di controllo. Il livello di ferro degli atleti di sesso femminile è generalmente fluttuante a causa delle mestruazioni. La frequenza dell’insufficienza di ferro negli atleti varia tra il 20% e l’82% 28-35. Per raggiungere un VO2max o aumentare l’apporto di ossigeno ai tessuti, l’ossigeno deve essere trasportato ai tessuti. In tale processo, l’ossigeno si lega al ferro nella molecola di emoglobina. Il ferro aumenta la capacità del sangue di trasportare ossigeno, parallelamente all’aumento del livello di emoglobina nel sangue. Questo è il motivo per cui il livello di ferro nel sangue è importante 2. Abbiamo osservato una differenza statisticamente significativa nei valori del calcio prima e dopo l’esercizio fisico in entrambi i gruppi; tuttavia, precedenti studi hanno riportato che l’aumento del calcio dopo l’esercizio fisico è di lieve entità. Hazar et al.23 nel loro studio su giocatori di hockey su prato non hanno riportato nessuna differenza significativa nei valori del calcio prima e dopo l’esercizio fisico. I risultati del presente studio sono in linea con quelli di Hazar et al.23 Nello studio di Arslan et al.1 relativo ai parametri ematologici e biochimici di atlete e pallavoliste, i livelli di calcio nelle atlete e nelle pallavoliste erano più elevati rispetto a quelli delle cestiste nel nostro studio. In uno studio condotto da Baltaci et al.4 su atlete e cestiste nello stesso gruppo di età, il livello di calcio nel gruppo che praticava sport era più elevato rispetto al gruppo che non praticava sport, mentre i livelli di calcio e fosforo nelle atlete erano simili a quelli che abbiamo riportato nel presente studio. Lo studio di Baltaci et al.4 ha riportato che i livelli di calcio e fosforo nelle cestiste erano più elevati rispetto a quelli delle atlete. Pertanto, si può affermare che la pallacanestro influenza in maniera significativa i livelli di calcio e fosforo MEDICINA DELLO SPORT 429 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN increase is dependent on calcium mobilization in bones.4 In addition, phosphor levels increase in parallel with exercise and calcium and phosphor levels of people who regularly do active sports may be higher than the levels of those who do not do sports, although the level could be higher in a limited manner.34 It is suggested that, after exercises of different duration and intensity, significant increases in the serum calcium and phosphor concentrations take place.4 We found a statistically significant increase in the sodium level and a decrease in the potassium level in the training group. In the study by Hazar et al.23 study on field hockey players, the potassium value was found to decrease after exercise as well. It is suggested that this decrease in the potassium level may be caused by the sweating out of potassium during exercise.14 Sodium and potassium electrolytes decrease during very intense and long exercises; however, the body makes up for the 3% loss in liquids and electrolytes with normal nutrition.14 Intergroup comparison of the groups before and after exercise showed no statistically significant difference in the ferritine, iron-binding capacity, iron, phosphorus, calcium, potassium, and sodium values. Comparison of urea creatinine, total bilirubin, direct bilirubin, alkaline phosphatase, GGT, uric acid, and albumin values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in the urea, creatinine, GGT, uric acid and albumin values of the training group versus the control group. We observed an increase in the urea levels of both groups; however, this increase was slightly higher in the training group. There was a meaningful increase in the urea level and a meaningful decrease in the uric acid level. Urea and uric acid concentrations have a negative relationship with average body fat, and anaerobic power suggests that urea and uric acid levels may limit performance as criteria which determine exhaustion.10 For this reason, the increase in the average body fat and anaerobic power levels in our study led to a decrease in uric acid and an increase in urea level as a result of exercise intensity. In addition, as a result of exhaustion of carbohydrate and lipid energy sources, usage of proteins increases and urea exceeds its normal levels in blood.11 Çakmakçi et al.’s 9 study also showed an increase in the urea level after exercise. This result is in parallel with the results of our study. On the other hand, Koç et al.’s 28 study on the effects of con- 430 4. È comunemente accettato che, in seguito all’esercizio fisico, la concentrazione di calcio sierico aumenta; con l’aumento del livello di esercizio fisico, la concentrazione di calcio aumenta di pari passo e tale aumento dipende dalla mobilitazione del calcio nelle ossa 4. Inoltre, i livelli di fosforo aumentano in maniera parallela all’esercizio fisico e i livelli di calcio e fosforo delle persone che praticano regolarmente attività sportive possono essere più elevati rispetto a quelli delle persone che non praticano sport, sebbene la differenza possa essere limitata 34. È stato suggerito che, dopo gli esercizi fisici di diversa durata e intensità, si verificano significativi aumenti nelle concentrazioni di fosforo e calcio nel siero 4. Abbiamo osservato un aumento statisticamente significativo del livello di sodio e una riduzione del livello di potassio nel gruppo di allenamento. Nello studio di Hazar et al.23 condotto su giocatori di hockey su prato, il valore del potassio era diminuito dopo l’esercizio fisico. È stato suggerito che tale diminuzione del livello di potassio possa essere causata dalla secrezione sudoripara di potassio durante l’esercizio fisico 14. Gli elettroliti di sodio e potassio diminuiscono durante gli esercizi fisici estremamente intensi e prolungati; tuttavia, il corpo compensa circa il 3% della perdita di liquidi ed elettroliti con la normale nutrizione 14. Il confronto intergruppo dei gruppi prima e dopo l’esercizio fisico non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa nei valori di ferritina, ferro, capacità di legare il ferro, fosforo, calcio, potassio e sodio. Il confronto di urea, creatinina, bilirubina totale, bilirubina diretta, fosfatasi alcalina, GGT, acido urico e albumina prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di urea, creatinina, GGT, acido urico e albumina del gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Abbiamo osservato un aumento nei livelli di urea di entrambi i gruppi; tuttavia, tale aumento era solo leggermente superiore nel gruppo di allenamento. Vi è stato un aumento significativo nel livello di urea e una riduzione significativa nel livello di acido urico. Le concentrazioni di urea e acido urico mostrano una relazione negativa con il grasso corporeo medio; la potenza anaerobica suggerisce che i livelli di urea e acido urico potrebbero limitare la performance, essendo fattori che determinano l’esaurimento 10. Per tale motivo, l’aumento dei livelli di grasso corporeo medio e della potenza anaerobica nel nostro studio ha portato a una riduzione dell’acido urico e a un aumento nel livello di urea dovuti all’intensità dell’esercizio fisico. Inoltre, come risultato dell’esaurimento delle fonti energetiche dei carboidrati e dei lipidi, l’uso delle proteine aumenta e l’urea supera i suoi normali livelli nel sangue 11. Anche lo studio di Çakmakçi MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN tinuous and interval exercise programs on urea and creatine levels reported no meaningful difference in urea and creatine levels before and after exercise and concluded that the sweating out of urea during exercise and urinary urea excretion after exercise causes this difference in the urea level to be not meaningful.24 Urea, which is an indicator of protein metabolism, increases after long and intense exercises. It is accepted as an indicator of metabolic exhaustion.22 We observed a meaningful increase in the creatine level in the training group. It may be suggested that the cause of this increase results from a speedy recovery of creatine reserves which are spent during exercise. In Çevik et al.’s 11 study, the creatine level after exercise remained stable as well. Serum creatine increases after intense exercise. We found no meaningful increase in the alkaline phosphatase levels in the training group after strength exercise. This result is in parallel with Çevik et al.’s 11 study. This parallelism is considered to be related to the fact that the exercises in the exercise programs have no effects which increase cell membrane permeability and cause stress on cells.14 We observed a meaningful increase in the GGT levels in both groups. Ayça et al.’s 3 study on the effects of exercise on GGT levels in female rhythmic gymnasts in the 7-10 age group reported an increase in GGT levels after exercise. This finding is consistent with the results of our study. Arslan et al.’s 2 study on the hematological and biochemical parameters of female athletes and volleyball players reported higher albumin levels than we found. This discrepancy may be due to the differences in the study population age and type of sports. However, we observed an increase in the albumin level after exercise. Plasma protein is known to be affected by exercise and especially the albumin levels are known to increase in those who do exercises.2 Baltaci et al.’s 4 study on athletes and basketball players reported higher albumin levels in the basketball players than in the athletes. The albumin levels in the subjects of our study were lower than those Baltaci et al. 4 reported in the basketball players. This is related to the performances of the athletes. Intergroup comparison of the urea, creatinine, total bilirubin, direct bilirubin, alkaline phosphatase, GGT, uric acid, and albumin values before and after exercise showed no statisti- Vol. 68 - No. 3 et al.9 ha mostrato un aumento del livello di urea dopo l’esercizio fisico. Tale risultato è in linea con i risultati del presente studio. D’altro canto, lo studio di Koç et al.28 sugli effetti di programmi di esercizio fisico continuo e a intervalli sui livelli di urea e creatina non ha riportato differenze significative nei livelli di urea e creatina prima e dopo l’esercizio fisico e ha concluso che la secrezione sudoripara di urea durante l’esercizio fisico e l’escrezione urinaria di urea dopo l’esercizio fisico fanno sì che tale differenza nel livello di urea non sia significativa 24. L’urea, un indicatore del metabolismo proteico, aumenta dopo esercizi fisici intensi e prolungati. È comunemente riconosciuta quale indicatore dell’esaurimento metabolico 22. Abbiamo osservato un aumento significativo nel livello di creatina del gruppo di allenamento. Si può ipotizzare che la causa di tale aumento derivi da un rapido recupero delle riserve di creatina usate nel corso dell’esercizio fisico. Nello studio condotto da Çevik et al.11, il livello di creatina dopo l’esercizio fisico è rimasto stabile. La creatina sierica aumenta dopo l’esercizio fisico intenso. Non abbiamo osservato nessun aumento statisticamente significativo nei livelli di fosfatasi alcalina nel gruppo di allenamento dopo l’esercizio di forza. Tale risultato è in linea con lo studio condotto da Çevik et al.11 Questo parallelismo è riconducibile al fatto che gli esercizi svolti nei programmi di esercizio fisico non aumentano la permeabilità della membrana né causano stress per le cellule 14. Abbiamo osservato un aumento significativo dei livelli di GGT in entrambi i gruppi. Lo studio condotto da Ayça et al.3 relativo agli effetti dell’esercizio fisico sui livelli di GGT in ginnaste ritmiche di 7-10 anni di età ha riportato un aumento dei livelli di GGT dopo l’esercizio fisico. Tale risultato è in linea con i risultati del presente studio. Lo studio di Arslan et al.2 sui parametri ematologici e biochimici di atlete e di pallavoliste ha riportato livelli di albumina superiori rispetto a quelli riportati nel presente studio. Tale differenza potrebbe essere dovuta alle differenze di età e tipo di sport della popolazione dello studio. Tuttavia, abbiamo osservato un aumento nel livello di albumina dopo l’esercizio fisico. È noto che la proteina plasmatica è influenzata dall’esercizio fisico ed è noto in particolar modo che i livelli di albumina aumentano nelle persone che praticano sport 2. Lo studio di Baltaci et al.4 condotto su atleti e su cestisti ha riportato livelli di albumina superiori nei cestisti rispetto agli atleti. I livelli di albumina nei soggetti del presente studio erano più bassi di quelli riportati da Baltaci et al.4 nei cestisti. Ciò è riconducibile alle performance degli atleti. Il confronto intergruppo dei valori di urea, creatinina, bilirubina totale, bilirubina diretta, fosfatasi alcalina, GGT, acido urico e albumina prima e dopo l’esercizio fisico non ha mostrato nessuna MEDICINA DELLO SPORT 431 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN cally significant differences between the groups. Comparison of AST, ALT, LDH and CK values before and after exercise between the groups showed a statistically significant difference in LDH and CK values in the training group versus the control group. We noted that the CK and LDH enzyme levels decreased in the training group but increased in the control group. Okan et al.’s 34 study on football players in the same age groups showed a meaningful decrease in the CK values after the sprint exercise, which they continued for 8 weeks. Handziski et al.’s 21 study, which compared the changes in the CK levels of professional football players before and after a preparation period and at the end of the half season, showed that the increase in the CK level before and after workout was lower compared to before and after preparation period and that there was a meaningful decrease in the CK level at the end of the half season. Wozniak et al.’s 53 study showed a meaningful decrease in the last days of camp in the CK level in boxers before and after a 13-day camp. Koga et al.’ s 29 study conducted on male judoists (average age 18±0.2 years) showed a meaningful decrease in the CK level before and after the interval exercise program which they continued for 3 months after a intense 3-month exercise period. The plasma CK level, which is an indicator of muscle damage, increases during muscle damage. An increase in CK l in the plasma is an indicator of muscle damage. Along with CK, LDH is another important enzyme in muscle energy metabolism.46 Practice does not prevent against muscle damage.14 It has been observed that exercise-induced high serum CK levels decrease after exercise. These positive indicators may be evaluated as the muscles’ adaptation to exercise and a sign of the athletes’ physical fitness level.7-21 We found no meaningful difference in the AST and ALT values in the training group after strength exercise. Çevik et al.’s 11study on the effects of certain enzymes on performance before and after exercise in aerobic exercise programs reported no meaningful difference in AST and ALT enzymes. Çevik et al.’s 11 study supports the results of our study. On the other hand, Çakmakçi et al.’s 9 study found an increase in the AST and ALT levels in the subjects. In our study, intergroup comparison showed no statistically significant difference in AST, ALT, LDH and CK values before and after exercise between the groups. 432 differenza statisticamente significativa tra i gruppi. Il confronto dei valori di AST, ALT, LDH e CK prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi ha mostrato una differenza statisticamente significativa nei valori di LDH e CK nel gruppo di allenamento rispetto al gruppo di controllo. Abbiamo notato che i livelli degli enzimi CK e LDH sono diminuiti nel gruppo di allenamento mentre sono aumentati nel gruppo di controllo. Lo studio di Okan et al.34 condotto su calciatori nello stesso gruppo di età ha mostrato una riduzione significativa nei valori di CK dopo l’esercizio di sprint, che hanno proseguito per 8 settimane. Lo studio di Handiski et al.21 ha confrontato i cambiamenti nei livelli di CK dei calciatori professionisti prima e dopo un periodo preparatorio e al termine di metà stagione; gli autori hanno mostrato che l’aumento del livello di CK prima e dopo l’allenamento era più basso rispetto a prima e dopo il periodo preparatorio e che vi era una riduzione significativa nel livello di CK al termine di metà stagione. Lo studio condotto da Wozniak et al.53 ha mostrato una riduzione significativa durante gli ultimi giorni di ritiro nel livello di CK nei pugili, prima e dopo un ritiro di 13 giorni. Lo studio di Koga et al.29 condotto su judoisti di sesso maschile (età media: 18±0,2 anni) ha mostrato una riduzione significativa nel livello di CK prima e dopo il programma di esercizio fisico a intervalli che hanno proseguito per 3 mesi dopo un periodo di esercizio fisico intenso di 3 mesi. Il livello di CK nel plasma, un indicatore del danneggiamento muscolare, aumenta nel corso del danneggiamento muscolare. Un aumento del livello di CK nel plasma è un indicatore di danneggiamento muscolare. Assieme al CK, anche l’LDH è un altro importante enzima nel metabolismo energetico muscolare 46. La pratica non protegge dai danneggiamenti muscolari 14. È stato osservato che gli elevati livelli sierici di CK indotti dall’esercizio fisico diminuiscono dopo l’esercizio fisico. Tali indicatori positivi potrebbero essere valutati come adattamento dei muscoli all’esercizio fisico e come un segno del livello di forma fisica degli atleti 7-21. Non abbiamo osservato nessuna differenza significativa nei valori di AST e ALT nel gruppo di allenamento dopo l’esercizio di forza. Lo studio condotto da Çevik et al.11 relativo agli effetti di alcuni enzimi sulla performance, prima e dopo l’esercizio fisico in programmi di esercizio aerobico, non ha riportato nessuna differenza statisticamente significativa negli enzimi AST e ALT. Lo studio condotto da Çevik et al.11 conferma i risultati del presente studio. D’altro canto, lo studio condotto da Çakmakçi et al.9 ha riportato un aumento nei livelli di AST e ALT dei soggetti. Nel presente studio, il confronto intergruppo non ha mostrato nessuna differenza statisticamente significativa nei valori di AST, ALT, LDH e CK prima e dopo l’esercizio fisico tra i gruppi. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MUSCLE DAMAGE AKSEN CENGIZHAN Conclusions Conclusioni In conclusion, we found that an explosive strength exercise program is highly effective for the development of leg, back and claw strength, contributes to motor skills such as agility, speed and continuity in speed, and has a beneficial effect on certain blood parameters, including iron-binding capacity, sodium, urea, creatine, uric acid, and albumin. Furthermore, our results show that exercises and strength development lower CK and LDH level, two enzymes which play a role in skeleton muscle damage. Finally, strength exercises improve muscle tolerance to damage. Per concludere, abbiamo osservato che un programma di esercizio di forza esplosiva è estremamente efficace per lo sviluppo della forza di gambe, spalle e presa delle mani, migliora le abilità motorie come agilità, velocità e continuità nella velocità e ha un effetto positivo su alcuni parametri ematici, tra cui capacità di legare il ferro, sodio, urea, creatina, acido urico e albumina. Inoltre, i nostri risultati mostrano che gli esercizi fisici e lo sviluppo della forza abbassano il livello di CK e LDH, due enzimi che contribuiscono al danneggiamento dei muscoli scheletrici. Infine, gli esercizi di forza hanno migliorato la tolleranza muscolare al danneggiamento. References/Bibliografia 1) Arslan C, Bingölbalı A, Kutlu M, Baltaci AK. The effects of voleyball, track and field sports’ on girls’ hematological and biochemical parameters. Gazi Journal of Physical Education and Sports Sciences 1997;2:28-34. 2) Arslan C, Gönül B, Dinçer S, Kaplan B, Çevik C. 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LAZAREVIC, F. FAGNANI, L. GRASSO, F. PIGOZZI,P. BORRIONE Unit of Internal Medicine, Department of Movement Human and Health Sciences, “Foro Italico” University of Rome, Rome, Italy SUMMARY Aim. Poor eating habit and a widespread sedentary lifestyle, leaded to a significant increase of childhood obesity in the world. The purpose of the present pilot study was to evaluate the applicability of the telemetric monitoring of medical parameters for planning a structured program of physical activity tailored to the school overweight/obese students. Methods. Fifty-two students of both sexes (age: 15.34±0.58) were enrolled. They were divided into two groups. Group A, consisting of 26 students, underwent a specific program of physical activity designed by specialists in physical activity addressed to special populations and adjusted for the level of training of children. Group B, consisting of 26 students engaged in ordinary school activities, served as control group. Specific physical parameters were collected in both groups, and values were sent real time via telemetry to the research center by the teacher of physical education during the course of the lesson. Results. A regular physical growth was pointed out in both groups, weight decreased more significantly in the study group, as well as mean arterial pressure and heart rate when compared to the control group. Additionally, the study group showed a lower incidence of respiratory diseases. Conclusion. The results confirmed the importance of physical activity for the prevention of obesity in youth, and the advantages of the use of real time telemetric data not only for prophylaxis and therapy, but also when cost effective and time savings issues are concerned. Key words: Obesity - Physical activity - Prevention and control - Telemetry RIASSUNTO Obiettivo. Cattive abitudini alimentari ed un diffuso stile di vita sedentario hanno portato ad un significativo aumento dell’obesità infantile in tutto il mondo. Lo scopo del presente studio pilota è stato quello di valutare l’applicabilità del monitoraggio telemetrico di alcuni parametri fisiologici per la pianificazione di un programma strutturato di attività fisica per la prevenzione del sovrappeso in soggetti in età scolare. Metodi. Sono stati reclutati 52 studenti di entrambi i sessi (età:15,34±0,58). I soggetti reclutati sono stati divisi in due gruppi. Il Gruppo A, composto da 26 studenti, ha svolto un programma specifico di attività fisica progettata da specialisti in attività fisica rivolta alle popolazioni speciali e adattato per il livello di allenamento dei soggetti. Il Gruppo B, composto da 26 studenti impegnati nelle ordinarie attività scolastiche, è servito come gruppo di controllo. I parametri fisiologici raccolti in entrambi i gruppi sono stati inviati in tempo reale tramite telemetria al centro di ricerca dal docente di educazione fisica nel corso della lezione curriculare. Risultati. Una crescita fisica normale è stata riscontrata in entrambi i gruppi, è stato riscontrato un calo ponderale più significativo nel gruppo di studio, così come la pressione arteriosa media e la frequenza cardiaca sono risultati più bassi rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, il gruppo di studio ha evidenziato una minore incidenza di patologie respiratorie. Conclusioni. I risultati hanno confermato l’importanza dell’attività fisica per la prevenzione dell’obesità nei giovani, e l’utilità della telemetria ai fini di profilassi e trattamento dell’obesità anche sotto il profilo di contenimento dei costi. Parole chiave: Obesità - Attività fisica - Prevenzione e controllo - Telemetria. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 435 LAZAREVIC N Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-age owadays, childhood obesity is considered a global epidemic and represents a public health problem.1, 2 Physical activity and diet are two of the main modifiable risk factors for prevention and control of obesity.3 Longitudinal studies in school-age children showed that the risk of overweight gradually decreases with the increase of physical activity, and that physical activity significantly reduces the risk of diabetes as well as cardiovascular and hormonal disorders.4-6 However, most of the data regarding physical activity addressed to school-age in overweight/obese children is based on shortterm cross-sectional studies and longitudinal studies in small population samples, so that further studies on a wider sample are needed.7 School represents a recommended place for the application of strategies for prevention and treatment of overweight and obesity. Children spend in school most of their time, and they could have the opportunity to learn from teachers the principles of a correct lifestyle following a specific combined program of diet and physical activity, and to obtain stable results. It is therefore essential that schools make themselves promoters and actively participants in programs on the importance of changing lifestyle, including the introduction of physical activity in the curricula as a key element.8-12 However, in Italy public schools are lacking in hours devoted to physical activity, which are not enough, and in gyms and suitable structures for a basic physical activity for all, therefore, planning hours devoted to a specific training for obese children could be very difficult. The training program for the prevention/treatment of overweight/obesity in children have often been designed empirically so far, because of the lack of specific expertise of physical education teachers. The positive role that physical activity plays in the prevention and treatment of many pathologies is worldwide accepted, but the administration of physical activity programs for school-age children should be developed by specialists with specific expertise in physical activity in childhood affected by obesity. The effectiveness of these special programs should be monitored in real time so that to limit costs and maximize the benefits.13-15 We believe that the exchange of information between the school physical education teacher and the physicians should be direct and provided in real time while the program of physical education is carrying out, in order to evaluate the physiological parameters of these special subjects, like heart 436 O ggi, l’obesità infantile è un fenomeno diffuso a livello globale e costituisce un problema di salute pubblica 1, 2. L’attività fisica e l’alimentazione rappresentano due dei principali fattori di rischio modificabili da considerare ai fini della prevenzione e del controllo dell’obesità 3. Studi longitudinali sui bambini in età scolare hanno dimostrato che il rischio di sovrappeso diminuisce gradualmente con l’aumento dell’attività fisica e che l’attività fisica riduce in maniera significativa il rischio di diabete oltre che di malattie cardiovascolari e disturbi ormonali 4-6. Tuttavia, la maggior parte dei dati sull’attività fisica specifica per i bambini in sovrappeso e/o obesi si basa su studi trasversali di breve durata o su studi longitudinali su piccoli campioni di popolazione; ne consegue pertanto la necessità di condurre ulteriori studi su campioni più ampi 7. La scuola rappresenta un luogo indicato per la messa in atto di strategie per la prevenzione e il trattamento del sovrappeso e dell’obesità. I bambini trascorrono gran parte del loro tempo a scuola, dove avrebbero l’opportunità di apprendere dagli insegnanti i principi di un corretto stile di vita attraverso un programma specifico di alimentazione e attività fisica, e di ottenere risultati stabili nel tempo. Pertanto, è essenziale che le scuole si facciano promotrici e partecipanti attive di programmi d’informazione sull’importanza di un corretto stile di vita e che introducano l’attività motoria come materia fondamentale nei curricula scolastici 8-12. Sfortunatamente, in Italia le scuole pubbliche sono carenti di ore dedicate all’attività motoria e di palestre o strutture adeguate ad un attività fisica di base per tutti i bambini. Appare pertanto difficile una eventuale pianificazione di ore destinate ad un allenamento specifico per i bambini affetti da obesità. Sino ad oggi, i programmi di attività fisica per la prevenzione e il trattamento del sovrappeso e dell’obesità infantile sono stati spesso strutturati in maniera empirica a causa della carenza di competenze specifiche negli insegnanti di educazione fisica. L’importanza del ruolo che l’attività fisica riveste nella prevenzione e nel trattamento di molte patologie è ormai riconosciuta in tutto il mondo. Altrettanto rilevante è tuttavia la gestione dei programmi di attività motoria per i bambini in età scolare la quale, a nostro parere, dovrebbe essere affidata a personale specializzato in possesso di competenze specifiche inerenti all’attività fisica per bambini affetti da obesità. L’efficacia ed efficienza di tali programmi speciali dovrebbero inoltre essere monitorate in tempo reale al fine di limitarne i costi e massimizzarne i benefici 13-15. Riteniamo che lo scambio di informazioni fra l’insegnante di educazione fisica ed il medico dovrebbe essere diretto e avvenire in tempo reale durante lo svolgimento del MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-ageLAZAREVIC rate and blood pressure. The use of information and communication technology could be a key step to implement prevention strategies on a large scale with a high level of quality and at affordable cost. In the age of information and communication technology (ICT), the use of information technology and telecommunications, allows to break down geographic barriers, being an important tool for the management of public health. Information technology and telecommunication could, indeed be used for the exchange of correct information for the prevention of high-risk condition for future diseases.16-22 In this context, information systems and communication technology were used as a valuable tool for implementing the exchange of information between specialists in exercise, physiologists and physicians and school staff involved in physical activity programmes administration. The main objective of the present study was to evaluate the applicability of the telemetric monitoring of medical parameters using software already available on the market for planning a structured program of physical activity tailored to the school overweight/obese students. The secondary aim was to evaluate a valuable method in which the anthropometrical and physiological data were collected by the school physical education teacher, directly during the physical education lesson, and sent in real time to the reference centre. The application of this pilot study could permit to develop effective and cost effective organizational models, increasing the efficiency of the “prevention system”. The remote monitoring of physiological parameters using information technology could offer possible alternative models to the classical direct interaction between the involved subjects and operators. It is reasonable to expect at the end a major awareness of schools, teachers and parents on the prevention of overweight/obesity through physical activity and to have a stronger adherence to dietary prescriptions together with physical activity. Materials and methods programma di educazione fisica, così che sia possibile valutare i parametri fisiologici dei soggetti, come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. L’impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione potrebbe costituire un passaggio fondamentale nell’implementazione delle strategie di prevenzione su larga scala, determinando un alto livello di qualità e un costo contenuto. Nell’era delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), l’impiego delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni consente di abbattere le barriere geografiche, divenendo uno strumento importante per la gestione della salute pubblica. Le tecnologie dell’informazione e le telecomunicazioni potrebbero difatti essere utilizzate per la trasmissione delle informazioni corrette ai fini della prevenzione di condizioni ad alto rischio per malattie future 16-22. In tale contesto, i sistemi informatici e le tecnologie della comunicazione sono stati impiegati come validi strumenti per implementare lo scambio di informazioni fra specialisti di attività fisica, fisiologi, medici e membri del personale scolastico coinvolti nella gestione dei programmi di attività fisica. Obiettivo principale del presente studio è stato quello di valutare l’applicabilità del monitoraggio telemetrico dei parametri medici con l’impiego di un software già disponibile sul mercato allo scopo di pianificare un programma strutturato di attività fisica su misura per gli studenti in sovrappeso e/o obesi. Uno scopo secondario è stato quello di valutare la validità del metodo di monitoraggio, con il quale i dati antropometrici e fisiologici venivano raccolti dall’insegnante di educazione fisica durante la lezione e inviati in tempo reale al centro di riferimento. L’applicazione del presente studio pilota potrebbe consentire di sviluppare modelli organizzativi efficaci anche in termini di costo, aumentando l’efficienza del “sistema di prevenzione”. Il monitoraggio remoto dei parametri fisiologici tramite l’uso delle tecnologie informatiche potrebbe fornire modelli alternativi alla consueta interazione diretta tra i soggetti e gli operatori coinvolti. In seguito a tutto ciò, è ragionevole aspettarsi una maggiore sensibilità da parte delle scuole, degli insegnanti e dei genitori verso la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità infantile, oltre che una maggiore osservanza delle prescrizioni alimentari e di attività fisica. Preparation phase Materiali e metodi The “Pacinotti-Archimede” school, specialized in sports, and located in Rome was chosen for the subjects recruitment. The staff was trained for the project. It was collected all material and Vol. 68 - No. 3 Fase di preparazione La scuola “Pacinotti-Archimede” di Roma, istituto a indirizzo sportivo, è stata scelta per il reclu- MEDICINA DELLO SPORT 437 LAZAREVIC Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-age devices necessary for the collection of the required data. “Foro Italico” University of Rome was the operational research center where a computer station with the information platform for data collection and a database dedicated to the data received electronically was set up. Operative phase The recruitment of the population was carried out from the selected school. Fifty-two students of both sexes (age: 15.34±0.58) were recruited, belonging to two different classes of 26 children each. They were divided into two groups. Group A, including 26 students, underwent a specific programme of physical activity designed by specialists in physical activity for overweight/obese population and modulated according to the level of the children’s training. Group A, the experimental group, was further subdivided into three other groups: trained, moderately trained, sedentary. Group B, including 26 students engaged in ordinary school activity, did not receive any specific program of physical activity and served as control group. Preliminary informative meetings were planned with the staff responsible of the project and the school teachers, administrative staff and parents of the students in order to underline the importance of following a structured program of physical activity and to show the operational procedures. All participants volunteered the study, after detailed explanation of the procedures. For children under 18 years parents’ consent was required. Experimental design A survey was drawn up by the physical education teacher for each subject at the beginning of the study, and then after 4 months and 8 months. For both groups specific anthropometric parameters were assessed at the beginning of a regular physical education lesson, while physiological parameters like heart rate, blood pressure, oxygen saturation were collected during the execution of the exercises. Each subject in turn used an experimental latex corset to be worn bear-chested with all the six electrodes for ECG monitoring (Nasiff-cardioCard PC Based Resting ECG System). This procedure was planned to help the teacher not to make mistakes in positioning the six electrodes. The teacher was asked to take also the values of blood pressure and oxygen saturation with the oximeter (Tensoval Duo Control; Minolta Pul- 438 tamento dei soggetti. Il personale è stato opportunamente istruito per il progetto; inoltre, sono stati forniti tutti i materiali e i dispositivi necessari per la raccolta dei dati. L’Università “Foro Italico” di Roma è stata il centro di ricerca operativa, dove sono state installate apparecchiature informatiche con una piattaforma informatica per la raccolta dei dati e un database per la gestione dei dati ricevuti elettronicamente. Fase operativa Il reclutamento della popolazione è stato effettuato selezionando 52 studenti di entrambi i sessi (età: 15,34±0,58) appartenenti a due classi di 26 bambini ciascuna. I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi. Il Gruppo A, composto da 26 studenti, è stato sottoposto ad un programma specifico studiato da specialisti di attività fisica per soggetti in sovrappeso e/o obesi e modulato a seconda del livello di esercizio fisico dei bambini. Il Gruppo A, che costituisce il gruppo sperimentale, è stato a sua volta suddiviso in tre gruppi: soggetti regolarmente allenati, moderatamente allenati, sedentari. Il Gruppo B, composto da 26 studenti impegnati nelle consuete attività scolastiche, non ha preso parte ad alcun programma specifico ed ha svolto la funzione di gruppo di controllo. Incontri informativi preliminari sono stati svolti con il personale responsabile del progetto, gli insegnanti della scuola, il personale amministrativo e i genitori degli studenti allo scopo di porre l’accento sull’importanza di seguire un programma strutturato di attività fisica, e al fine di mostrarne le procedure operative. Tutti i partecipanti si sono offerti volontari per partecipare allo studio dopo una dettagliata spiegazione delle procedure. Per i bambini di età inferiore ai 18 anni è stato richiesto il consenso dei genitori. Disegno sperimentale Un questionario relativo a ciascun soggetto è stato compilato dall’insegnante di educazione fisica all’inizio dello studio e successivamente dopo 4 e 8 mesi. Per entrambi i gruppi sono stati misurati specifici parametri antropometrici all’inizio di una ordinaria lezione di educazione fisica; parametri fisiologici come la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, la saturazione dell’ossigeno sono stati raccolti durante l’esecuzione degli esercizi. Tutti i soggetti hanno indossato, a turno, un corsetto sperimentale in lattice applicato al torace che contiene i sei elettrodi per il monitoraggio ECG (Nasiff-cardioCard PC Based Resting ECG System). Tale procedura è stata ideata allo sco- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-ageLAZAREVIC sox-300) provided by the physicians. The ECG monitoring was carried out with a specific software available on the market while the subject was executing the exercises. Then, the teacher sent immediately all data to the research center at the University “Foro Italico”, by email. At the center, data were stored in a database expressly created for an immediate exchange of information and feed-back with the teacher. All data were strictly treated in compliance with current legislation on the processing of sensitive data, exclusively by the operators involved in the project and exclusively for research purposes. The program of physical activity lasted nine months. Physical activity program for the experimental group The physical activity program was administered in the second phase of the project for nine months, in three sessions of three months each. The experimental group was divided into three subgroups, depending on their training level, and hours devoted to physical activity and sport in their free time: group A (untrained); group B (moderately trained); group C (trained). The three groups performed three different exercises for about 50 minutes and each training session (using either the muscle-room, the dining rings and outdoor courts) was structured as follows: initial phase of 5-10’ - warming-up; middle phase of 30 ‘- muscle conditioning; final phase of 5-10 ‘ of- cooling-down. group A (untrained) Warming-up (5’-10’).—Stretching and aerobic exercises were administered. An heart rate monitor was set up and more specific exercises were performed like walking in various directions, run, skip, jump, flexibility exercises of the trunk and upper and lower limbs, or use of small exercise equipment (skittles, cones, hoops, ropes, ball) and large tools (beam, back, baskets) or various kind of games. Muscular conditioning (30’).—The choice of exercises was different for each training session. They were proposed natural load exercises and exercises using weights, as follows: two series of 6 exercises or 3 sets of 4 exercises with a recovery time of 1 minute between each exer- Vol. 68 - No. 3 po di prevenire errori nel posizionamento dei sei elettrodi. Inoltre, è stato chiesto all’insegnante di misurare i valori della pressione arteriosa e della saturazione dell’ossigeno con un ossimetro (Tensoval Duo Control; Minolta Pulsox-300) fornito dai medici. Il monitoraggio ECG è stato effettuato, con l’aiuto di un software specifico disponibile sul mercato, durante l’esecuzione degli esercizi. Dopo di ciò, l’insegnante ha inviato immediatamente tutti i dati via e-mail al centro di ricerca operativa dell’Università “Foro Italico”. Qui, i dati sono stati immagazzinati in un database appositamente creato così da consentire un immediato scambio di informazioni e un feedback con l’insegnante. Tutti i dati sono stati trattati in stretta conformità alla legislazione vigente in materia di trattamento dei dati sensibili, unicamente dagli operatori coinvolti nel progetto ed esclusivamente per gli scopi della ricerca scientifica. Il programma di attività fisica ha avuto una durata di nove mesi. Programma di attività fisica per il gruppo sperimentale Il programma di attività fisica è stato somministrato nella seconda fase del progetto per una durata di nove mesi, in tre sessioni della durata di tre mesi ciascuna. Il gruppo sperimentale è stato diviso in tre sottogruppi a seconda del livello di preparazione atletica e di ore dedicate all’attività fisica e allo sport durante il tempo libero. I sottogruppi sono così classificati: gruppo A (soggetti sedentari); gruppo B (soggetti moderatamente allenati); gruppo C (soggetti regolarmente allenati). I tre gruppi hanno eseguito tre diversi esercizi per circa 50 minuti; ciascuna sessione di allenamento (che comprendeva l’uso della sala attrezzi, degli anelli e dei campi di gioco all’aperto) era così strutturata: fase iniziale di riscaldamento di durata 5-10’; fase intermedia di condizionamento muscolare, di durata di 30’; fase finale di defaticamento, di durata 5-10’. Gruppo A (soggetti sedentari) Riscaldamento (5-10’). — Somministrati esercizi aerobici e di stretching. Dopo l’applicazione di un cardiofrequenzimetro, sono stati eseguiti esercizi più specifici: camminata in varie direzioni, corsa, saltelli, salto, esercizi di flessibilità del tronco, degli arti superiori e degli arti inferiori, oppure esercizi con piccoli attrezzi (birilli, coni, cerchi, funi, palla) e con strumenti più grandi (bastoni, spalliera, canestri) o giochi di vario tipo. Condizionamento muscolare (30’). — La scelta degli esercizi è stata differente per ciascuna ses- MEDICINA DELLO SPORT 439 LAZAREVIC Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-age cise. After having evaluated the right sustainable weight, the subjects were asked to maintain constant the muscular effort and to reach the maximum range of motion. The training load (natural or with weights) was maintained until the boy completed 12 controlled repetitions, then it might increase the weight by 5% (example with increase of 1 or 2 kg/weight). The training involved all the major muscle groups (quadriceps muscle, hamstrings, buttocks, pectoralis major, latissimus dorsideltoids, upper trapezius, abdominals, biceps and triceps). Control of breathing during the movement was taken into consideration, remembering to exhale (to release air from the mouth) during the execution of the movement and inhale (to take air from the nose) during the return phase of the movement. Examples of exercises at natural load for group A Starting position: standing, legs slightly apart (shoulder width, toes slightly turned outward and arms at your sides. Movement: bending of both legs (up to an angle of 90 °- thigh) and raising of arms forward , keeping the back straight by contracting the buttocks and thighs, back to the initial position. Starting position: standing, legs slightly apart and hands on hips movement: bending of the right leg forward while keeping the right knee and torso perpendicular to the ground, raising the right leg and return to the starting position and repeat with the left leg. Examples of exercises with weights of 1 Kg for group A Starting position: standing, legs slightly apart and bent, upper body leaning slightly forward and arms aside who hold a dumbbell, palms in. Movement: raising of both arms slightly flexed out up to shoulder, back to the starting position. Starting position: standing, legs slightly apart and bent, upper body leaning slightly forward and armsat your sides who hold a dumbell, palms in. Movement: raise your arms slightly flexed forward up to shoulder, back to the starting position. Cool-down (5’-10’) They were presented postural exercises for muscle stretching and breathing to bring the boys to a state of relax. 440 sione di allenamento. Sono stati proposti esercizi a carico naturale ed esercizi con pesi, strutturati come segue: due serie di 6 esercizi o 3 serie di 4 esercizi con un tempo di recupero di un minuto fra un esercizio e l’altro. Dopo aver calcolato il corretto peso sostenibile, a ogni soggetto è stato chiesto di mantenere costante lo sforzo muscolare e raggiungere la massima ampiezza di movimento. Il carico d’allenamento, naturale o con pesi, è stato mantenuto dal soggetto fino al completamento di 12 ripetizioni controllate; successivamente poteva aumentare il carico del 5% (ad esempio incrementandolo di 1 o 2 kg/peso). L’allenamento ha coinvolto tutti i gruppi muscolari maggiori (quadricipiti, muscoli ischiocrurali, natiche, muscolo pettorale maggiore, muscolo grande dorsale, deltoidi, trapezio superiore, addominali, bicipiti e tricipiti). Particolare attenzione è stata posta al controllo della respirazione durante il movimento, ricordando al soggetto di espirare (rilasciare aria dalla bocca) durante l’esecuzione del movimento ed inspirare (prendere l’aria attraverso il naso) durante la fase di ritorno del movimento. Esempi di esercizi a carico naturale per il gruppo A Posizione iniziale: in piedi, gambe leggermente divaricate (stessa larghezza delle spalle), punte dei piedi leggermente verso l’esterno, braccia lungo i fianchi. Movimento: flettere leggermente le gambe (fino a formare un angolo di 90° con le cosce) e sollevare le braccia in avanti mantenendo la schiena dritta e contraendo i muscoli delle natiche e delle cosce, quindi ritornare nella posizione iniziale. Posizione iniziale: in piedi, gambe leggermente divaricate e mani sui fianchi. Movimento: piegare la gamba destra in avanti mantenendo il ginocchio destro e il tronco perpendicolari al pavimento, sollevare la gamba destra e ritornare nella posizione iniziale. Ripetere l’esercizio con la gamba sinistra. Esempi di esercizi con pesi da 1 kg per il gruppo A Posizione iniziale: in piedi, gambe leggermente divaricate e piegate, parte superiore del corpo protesa leggermente in avanti, braccia di fianco, mani che afferrano due manubri con la presa verso l’interno. Movimento: sollevare entrambe le braccia leggermente flesse fino alle spalle, quindi ritornare alla posizione iniziale. Posizione iniziale: in piedi, gambe leggermente divaricate e piegate, parte superiore del corpo protesa leggermente in avanti, braccia lungo i fianchi, mani che afferrano due manubri con la presa verso l’interno. Movimento: sollevare entrambe le braccia leggermente flesse fino alle spalle, quindi ritornare alla posizione iniziale. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-ageLAZAREVIC Examples of exercises of cool-down for group A Defaticamento (5’-10’) Starting position: supine, legs slightly apart and arms at your sides. Movement: perceiving the body and focusing on breathing. Movement: with arms closer, knees to chest with small oscillations to the right and to the left. Sono stati proposti esercizi posturali per allungare i muscoli ed ampliare la respirazione, allo scopo di riportare i soggetti a uno stato di rilassamento. Group B (moderately trained) Warming-up (5’-10’).‑Stretching and aerobic warming-up exercises were administered. It was installed the heart rate monitor and more specific exercises were performed: walking in various directions, run, skip, jump, flexibility exercises of the trunk and upper and lower limbs, or use of small exercise equipment (skittles, cones, hoops, ropes, ball) and large tools (beam, back, baskets) or various kind of games. Muscular conditioning (30’).—The choice of exercises was different for each training session. They were proposed natural load exercises and exercises using weights, and then the execution of two series of 6 exercises or 3 sets of 4 exercises with a recovery time of 1 minute between each exercise. After having evaluated the right sustainable weight, the subject were asked to maintain constant the muscular effort and to reach the maximum range of motion. The training load (natural or with weights) was maintained until the boy completed 16 controlled repetitions, then it might increase the weight by 5% (example with the increase of 1 or 2 kg/weight). The training involved all the major muscle groups (quadriceps muscle, hamstrings, buttocks, pectoralis major , latissimus dorsideltoids, upper trapezius, abdominals, biceps and triceps). It was underlined the importance of the control of breathing during the movement, remembering to exhale during the execution of the movement and during the return phase of the movement. The exercises at natural load and with weights of 1 kg performed by the group B were the same of group A, so as the ones for the cool-down phase. Only the repetitions of the exercises of the muscular conditioning were higher for group B. Group C (trained) Warming-up (5’-10’).‑Stretching and aerobic warming-up exercises were administered. An Vol. 68 - No. 3 Esempi di esercizi di defaticamento per il gruppo A Posizione iniziale: supini, gambe leggermente divaricate e braccia lungo i fianchi. Percepire il proprio corpo e concentrarsi sulla respirazione. Movimento: con le braccia vicine al corpo, le ginocchia al petto, oscillare lievemente verso destra e poi verso sinistra. Gruppo B (soggetti moderatamente allenati) Riscaldamento (5-10’). — Sono stati somministrati esercizi di stretching e aerobici di riscaldamento. Dopo l’applicazione di un cardiofrequenzimetro, sono stati eseguiti esercizi più specifici: esercizi di camminata in varie direzioni, corsa, saltelli, salto; esercizi di flessibilità del tronco, degli arti superiori e degli arti inferiori, oppure esercizi con piccoli attrezzi (birilli, coni, cerchi, funi, palla) e con strumenti più grandi (bastoni di legno, spalliera, canestri) o giochi di vario tipo. Condizionamento muscolare (30’). — La scelta degli esercizi è stata differente per ciascuna sessione di allenamento. Sono stati proposti esercizi a carico naturale ed esercizi con pesi; successivamente sono stati eseguite due serie di 6 esercizi o 3 serie di 4 esercizi con un tempo di recupero di un minuto fra un esercizio e l’altro. Dopo avere calcolato il corretto peso sostenibile, a ogni soggetto è stato chiesto di mantenere costante lo sforzo muscolare e raggiungere la massima ampiezza di movimento. Il carico d’allenamento, naturale o con pesi, veniva mantenuto dal soggetto fino a completare 16 ripetizioni controllate; successivamente era possibile aumentare il carico del 5% (ad esempio incrementando di 1 o 2 kg/peso). L’allenamento ha coinvolto tutti i gruppi muscolari maggiori (quadricipiti, muscoli ischiocrurali, natiche, muscolo pettorale maggiore, muscolo grande dorsale, deltoidi, trapezio superiore, addominali, bicipiti e tricipiti). Particolare attenzione è stata posta al controllo della respirazione durante il movimento, ricordando al soggetto di espirare durante l’esecuzione del movimento e inspirare durante la fase di ritorno del movimento. Gli esercizi a carico naturale e con pesi da 1 kg eseguiti dal gruppo B erano identici a quelli del gruppo A, lo stesso dicasi per quelli della fase di defaticamento. Soltanto le ripetizioni degli esercizi di condizionamento muscolare sono state maggiori per il gruppo B. MEDICINA DELLO SPORT 441 LAZAREVIC Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-age heart rate monitor was set up and more specific exercises were performed: walking in various directions, run, skip, jump, flexibility exercises of the trunk and upper and lower limbs, or circuits-training realized with the help of small (skittles, cones, hoops, ropes, ball) and large tools (beam, back, baskets) or various kind of games. Muscular conditioning (30’).—The choice of exercises was different for each training session. The proposed exercises at natural load and exercises using weights. The training was provided for the execution of 2 series of 6 exercises or 3 sets of 4 exercises with a recovery time of 1 minute between a series and the other. After having evaluated the right sustainable weight, the subjects were asked to maintain constant the muscular effort and to reach the maximum range of articular motion. The training load (natural or with weights) was maintained until the boy completed 20 controlled repetitions, then it might increase the weight by 5% (example with the increase of 1 or 2 kg/weight). The training involved all the major muscle groups (quadriceps muscle, hamstrings, buttocks, pectoralis major, latissimus dorsideltoids, upper trapezius, abdominals, biceps and triceps). The importance of the control of breathing during the movement was taken into consideration, remembering to exhale during the execution of the movement and during the return phase of the movement. The exercises at natural load and with weights of 1 kg performed by the group C were the same of group A and B, so as the ones for the cool-down phase. Only the repetitions of the exercises of the muscular conditioning were higher for group C. Statistical analysis Database management and all statistical analyses were performed using the Statistica 6 for Windows software package (Statsoft Inc., Tulsa, OK, USA). For continuous variables, differences were analysed by means of the two-tailed Student’s t test when data were normally distributed and using the Mann-Whitney U test when data where non parametric. The effects of the time for each parameter were analyzed by oneway ANOVA. Differences were considered statistically significant when P-value <0.05. All data are shown as mean and ±SD. 442 Gruppo C (soggetti allenati) Riscaldamento (5-10’). — Sono stati somministrati esercizi di stretching e aerobici di riscaldamento. Dopo l’applicazione di un cardiofrequenzimetro, sono stati eseguiti esercizi più specifici: esercizi di camminata in varie direzioni, corsa, saltelli, salto; esercizi di flessibilità del tronco, degli arti superiori e degli arti inferiori, oppure un allenamento a circuito con piccoli attrezzi (birilli, coni, cerchi, funi, palla) e con strumenti più grandi (bastoni di legno, spalliera, canestri) o giochi di vario tipo. Condizionamento muscolare (30’). — La scelta degli esercizi è stata differente per ciascuna sessione di allenamento. Sono stati proposti esercizi a carico naturale ed esercizi con pesi. L’allenamento ha previsto l’esecuzione di 2 serie di 6 esercizi oppure 3 serie di 4 esercizi con un tempo di recupero di 1 minuto tra una serie e l’altra. Dopo aver calcolato il corretto peso sostenibile, ai soggetti è stato chiesto di mantenere costante lo sforzo muscolare e raggiungere la massima ampiezza di movimento. Il carico d’allenamento, naturale o con pesi, veniva mantenuto dal soggetto fino a completare 20 ripetizioni controllate; successivamente era possibile aumentare il carico del 5% (ad esempio incrementando di 1 o 2 kg/peso). L’allenamento ha coinvolto tutti i gruppi muscolari maggiori (quadricipiti, muscoli ischiocrurali, natiche, muscolo pettorale maggiore, muscolo grande dorsale, deltoidi, trapezio superiore, addominali, bicipiti e tricipiti). Particolare attenzione è stata posta al controllo della respirazione durante il movimento, ricordando al soggetto di espirare durante l’esecuzione del movimento e inspirare durante la fase di ritorno del movimento. Gli esercizi a carico naturale e con pesi da 1 kg eseguiti dal gruppo C erano identici a quelli dei gruppi A e B, lo stesso dicasi per quelli della fase di defaticamento. Soltanto le ripetizioni degli esercizi di condizionamento muscolare sono state maggiori per il gruppo C. Analisi statistica La gestione del database e le analisi statistiche sono state eseguite con l’uso del pacchetto di software Statistica 6 per Windows (Statsoft Inc., Tulsa, Oklahoma, USA). Per le variabili continue, le differenze sono state analizzate con il test t di Student a due code quando la distribuzione dei dati era normale e con il test U di Mann-Whitney quando i dati erano non parametrici. Gli effetti del tempo per ogni parametro sono stati analizzati mediante ANOVA a una via. Le differenze sono state considerate statisticamente significative quando il valore-P<0,05. Tutti i dati sono presentati come media±DS. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-ageLAZAREVIC Table I.—PAM, Heart Rate and Oxygen Saturation at time 0, 1 and 2. Tabella I. — PAM, frequenza cardiaca e saturazione dell’ossigeno ai punti temporali 0, 1 e 2.. Time 0 PAM Study group Control group Heart rate Study group Control group Oxygen saturation Study group Control group Time 1 Time 2 101.23±14.18 97.89±18.90 96.43±13.62 94.22±12.18 91.01±12.71* 91.69±11.58 83.84±11.53 84.85±12.68 74.33±15.18* 83.77±10.88 76.11±9.25 76.74±7.78** 97.46±1.86 97.23±1.56 98.34±1.05 98.34±1.12* 98.92±1.12*** 98.80±0.94*** *P<0.05 in comparison to T0; **P<0,05 in comparison to T1; ***P=0.001 in comparison to T0 Results Risultati The data were assessed at the beginning of the school year, half-way through and at the end of the school year (Table I). From the analysis of the data, we found the following results: 1) normal physical growth of both group; 2) decrease in body weight (indexed for body surface area and age) more significant in the study group; 3) blood pressure reduction in study group; 4) heart rate reduction overall in study group; 5) increase of oxygen saturation in both groups; 6) lower incidence of arrhythmias, but not significantly in the study group; 7) identical incidence of trauma in both groups; 8) lower incidence of upper respiratory tract infections in the study group. I dati sono stati valutati all’inizio dell’anno scolastico, alla metà e alla fine (Tabella I). Dall’analisi dei dati, è stato osservato quanto segue: 1) crescita fisica normale nei soggetti di entrambi i gruppi; 2) riduzione del peso corporeo (indicizzato per area di superficie corporea ed età) più significativa nel gruppo sperimentale; 3) riduzione della pressione arteriosa nel gruppo sperimentale; 4) riduzione della frequenza cardiaca, complessivamente, nel gruppo sperimentale; 5) aumento della saturazione dell’ossigeno in entrambi i gruppi; 6) minore incidenza di aritmie, ma non significativa nel gruppo sperimentale; 7) identica incidenza di traumi in entrambi i gruppi; 8) minore incidenza di infezioni delle vie respiratorie superiori nel gruppo sperimentale. Discussion Discussione Since 1980, the percentage of children who are overweight has more than doubled. In recent years, several weight-related conditions primarily observed among adults have been increasingly diagnosed in young people. Type 2 diabetes was almost unknown among young people a decade ago, but it now accounts in some communities for nearly 50% of new cases of diabetes among children or adolescents. Furthermore, children and adolescents who are overweight are more likely to become overweight or obese adults.23-26. Lifestyle changes have been always recommended by physicians and scientists to have a Vol. 68 - No. 3 Dal 1980 ad oggi, la percentuale di bambini in sovrappeso è più che raddoppiata. Negli ultimi anni, diverse patologie legate al peso osservate prevalentemente negli adulti sono state sempre più spesso diagnosticate nei soggetti giovani. Il diabete di tipo 2, quasi sconosciuto alla popolazione giovanile solo un decennio fa, oggi incide in alcune comunità per quasi il 50% dei nuovi casi di diabete nei bambini e negli adolescenti. Inoltre, i bambini e gli adolescenti in sovrappeso hanno più probabilità di diventare adulti in sovrappeso o obesi 23-26. I medici e i ricercatori raccomandano da sempre cambiamenti nello stile di vita per vivere a lungo e in buona salute. Numerosi studi nella lettera- MEDICINA DELLO SPORT 443 LAZAREVIC Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-age long and healthy life. Many studies in literature underlined the importance of physical activity associated with a balanced and controlled diet strategy in childhood and teenage.3, 6, 7, 9 It must be emphasized the extreme importance in the prevention of cardiovascular disease in adolescence.5, 6 The physical activity and eating behaviors that affect weight are influenced by several factors of society, including families, community organizations, health care providers, faith-based institutions, businesses, government agencies, media, and schools.9 The school should try with the help of the Governments to develop physical activity programs.7, 8, 12, 13 They should strongly struggle for having gyms and to introduce in the curricula of primary and secondary schools more hours of outdoor play and specific sports. Telemetric monitoring can help detect data on body weight and some physiological parameters as ECG that can be sent to the center of reference, using internet connection. As an example, via a monitor LCD “touch screen” userfriendly, the school staff may, in addition to checking the weight, ask the students a series of questions configured based on the needs of the study: verification of compliance towards the activity exercise prescription, check for any difficulties encountered and its corrections. The answers are transferred to the web server of the task force which thus can quickly respond in remote to the needs of the child and/or operator involved in the school programs of physical activity prescribed by the remote center. This pilot study demonstrated the efficacy of a telemetric management that could allow the immediacy of the data obtained, and therefore, an early diagnosis of any disease as well as ongoing adjustment of the physical activity programs. This project can help to develop effective organizational models resulting in cost savings and increased functionality of the “system prevention”. In this context, the possibility to remote monitoring of physiological parameters through the use of computer technology, makes possible intervention models as alternatives to the classical direct interaction between the subject of interest-operator. No less important was the fact that the collection of data was carried out by the physical education teacher, during an ordinary physical education lesson. It should be also mentioned that three cases of potential and previously unknown cardiovascular disease (2 high blood 444 tura sottolineano l’importanza dell’attività fisica associata ad una strategia nutrizionale controllata ed equilibrata nei bambini e negli adolescenti 3, 6, 7, 9. È doveroso sottolineare l’estrema importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari durante l’adolescenza 5, 6. L’attività fisica e le abitudini alimentari che incidono sul peso sono influenzate da diversi fattori legati alla società: la famiglia, le organizzazioni comunitarie, gli operatori sanitari, le istituzioni religiose, le aziende, le istituzioni pubbliche, i media e la scuola9. La scuola dovrebbe quindi, con il supporto del Governo, cercare di sviluppare programmi di attività motoria 7, 8, 12, 13. È necessario un maggiore impegno affinché le scuole possano dotarsi di palestre e strutture adeguate e aumentino il numero di ore dedicate ai giochi all’aperto e a specifiche discipline sportive nei curricula degli alunni delle scuole primarie e secondarie. Il monitoraggio telemetrico può rivelarsi utile nel rilevare dati riguardanti il peso corporeo e alcuni parametri fisiologici come l’ECG, che possono essere inviati al centro di riferimento per mezzo di una connessione Internet. Per fornire un esempio: tramite un monitor LCD touch screen di facile utilizzo, il personale scolastico può controllare il peso corporeo dello studente e porgli una serie di domande utili alla ricerca, verificare l’osservanza delle prescrizioni di esercizio fisico, individuare le difficoltà riscontrate e le eventuali correzioni da apportare. Le risposte vengono quindi trasferite al server del centro dove il team di ricerca può velocemente rispondere da remoto alle necessità del bambino o dell’operatore responsabile del programma scolastico di attività motoria. Il presente studio pilota ha dimostrato l’efficacia della gestione telemetrica, che permette l’immediatezza nell’ottenimento dei dati e quindi la diagnosi precoce di eventuali malattie, oltre alla possibilità di apportare aggiustamenti durante il corso del programma di attività fisica. Il presente progetto può rappresentare un valido supporto nello sviluppo di modelli organizzativi efficaci con un conseguente risparmio nei costi e una più alta funzionalità del “sistema di prevenzione”. In tale contesto, la possibilità del monitoraggio remoto dei parametri fisiologici per mezzo della tecnologia informatica offre modelli di intervento alternativi alla consueta interazione fra il soggetto e l’operatore. Non meno importante è il metodo di raccolta dei dati durante lo studio, la quale è stata effettuata dall’insegnante di educazione fisica durante una ordinaria lezione. È opportuno menzionare inoltre che durante l’esperimento sono stati individuati tre casi di potenziali malattie cardiovascolari non precedentemente diagnosticate (nello specifico due casi di pressione arteriosa alta e un MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-ageLAZAREVIC pressure, 1 ventricular polymorphism) were found and the subjects involved were sent to a specialized institution for the correct diagnosis and treatment. Data obtained emphasized the importance of the data immediately available, but also suggest once again that physical activity at school is essential for prevention of obesity in youth as precursor of further cardiovascular and metabolic diseases.27 caso di polimorfismo ventricolare): in seguito a ciò i soggetti coinvolti sono stati indirizzati ad un istituto specializzato per una corretta diagnosi e terapia. I dati ottenuti evidenziano l’importanza di una immediata disponibilità dei valori e suggeriscono ancora una volta che l’attività fisica a scuola è fondamentale ai fini della prevenzione dell’obesità nei giovani, precursore di altre malattie cardiovascolari e metaboliche 27. Conclusions Conclusioni Some of the limitations of the study are: the small number of evaluated subjects limits the statistical power of the physiological values between the experimental group and the control one. Parameters like strength and flexibility, resistance after physical activity programs were not considered. Our study focalized only cardiologic parameters. Future studies will be needed on this matter to address all these limitations. Lo studio presenta alcune limitazioni: il numero esiguo di soggetti esaminati limita il potere statistico dei valori fisiologici fra il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo. Parametri come forza, flessibilità e resistenza dopo i programmi di attività fisica non sono stati presi in considerazione. Lo studio ha esaminato solo i parametri cardiologici. Studi futuri saranno pertanto necessari per rispondere a tutte le presenti limitazioni. References/Bibliografia 1) Bellizzi MC, Dietz WH. Workshop on childhood obesity: summary of the discussion. Am J Clin Nutr 1999;70:173S175S. 2) Cole TJ, Bellizzi MC, Flegal KM, Dietz WH. Establishing a standard definition of child overweight and obesity worldwide: international survey. BMJ 2000;320:12403. 3) Patrick K, Norman GJ, Calfas KJ, Sallis JF, Zabinski MF, Rupp J et al. Diet, physical activity, and sedentary behaviors as risk factors for overweight in adolescence. Arch Pediatr Adolesc Med 2004;158:385-90. 4) Prasad DS, Kabir Z, Dash AK, Das BC. Childhood cardiovascular risk factors in South Asians: A cause of concern for adult cardiovascular disease epidemic. Ann Pediatr Cardiol 2011;4:166-71. 5) Wells JC, Cole TJ. 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How active are our children? Findings from the Millennium Cohort Study. BMJ Open 2013;3:e002893.. 25) Basterfield L, Adamson AJ, Frary JK, Parkinson KN, Pearce MS, Reilly JJ; Gateshead Millennium Study Core Team. Telemetric monitoring of the effects of physical activity on school-age Longitudinal study of physical activity and sedentary behavior in children. Pediatrics 2011;127:e24-30. 26) Mitchell JA, Mattocks C, Ness AR, Leary SD, Pate RR, Dowda M et al. Sedentary behavior and obesity in a large cohort of children. Obesity 2009;17:1596602. 27) Christie D, Hudson L, Mathiot A, Cole TJ, Karlsen S, Kessel A et al. Assessing the efficacy of the Healthy Eating and Lifestyle Programme (HELP) compared with enhanced standard care of the obese adolescent in the community: study protocol for a randomized controlled trial. Trials 2011;16;12:242. Conflicts of interest.—The authors certify that there is no conflict of interest with any financial organization regarding the material discussed in the manuscript. Received on July 20, 2015. - Accepted for publication on July 30, 2015. Corresponding author: Unit of Internal Medicine, Department of Movement, Human and Health Sciences, “Foro Italico” University of Rome, Rome, Italy. E-mail: [email protected] 446 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MED SPORT 2015;68:447-60 Toward (more) effective antidoping policy in sports: what should we target in antidoping efforts? Per una politica antidoping (più) efficace nello sport: verso quale obiettivi dirigere i nostri sforzi antidoping? P. ZALETEL 1, Š. VERŠIĆ 2, M. PERIĆ 3, N. ZENIĆ 3, D. SEKULIĆ 3, M. KONDRIČ 1 1Faculty of Sport, University of Ljubljana, Ljubljana Slovenia 2Football Club Split, Split, Split, Croatia 3Faculty of Kinesiology, University of Split, Split, Croatia SUMMARY Aim. There is a substantial lack of research investigating the factors that should be targeted in doping prevention. The aim of this study was to evaluate factors associated to potential doping behaviour in college-level-athletes, students of sport-science. Methods. The sample comprised of 60 female and 129 male athletes from Croatia and Slovenia. We administered an anonymous self-report questionnaire probing the following topics: 1) socio-demographic information, religiosity, sports, and substance use and misuse;2) knowledge about doping and doping-side effects; and 3) factors of hesitation on doping behaviour; including health-, social-, and sports-related consequences of doping habits. Results. A Mann-Whitney test revealed that females tended to worry more about negative consequences of doping behaviours than their male peers. The logistic regression indicated lower likelihood of doping behaviour for those girls who are more worried about “church condemnation” (Odds Ratio: 0.664; Confidence Interval: 0.465-0.947) and “bad image in media” (Odds Ratio: 0.571; Confidence Interval: 0.339-0.961) as a result of revealed doping behavior. Conclusion. Both genders were mostly concerned with health-related side effects of doping; social- and sports-related consequences appeared to be less important factors related to hesitation of doping usage. Apart from a few study limitations (e.g., use of self-report, a relatively small stratified sample of subjects, a sample with twice as many males as females), we believe that the results presented could be useful in the development of effective anti-doping programs. We indicate areas where future research is needed. Key words: Doping in sports - Knowledge - Kinesiology, applied - Behavior. RIASSUNTO Obiettivo. Esiste una notevole scarsità di ricerche che abbiano esaminato i fattori verso i quali dirigere gli sforzi di prevenzione del doping. Obiettivo del presente studio è stato quello di valutare i fattori associati al potenziale utilizzo del doping in atleti collegiali, studenti di scienze dello sport. Metodi. Il campione ha incluso 60 atleti di sesso femminile e 129 atleti di sesso maschile provenienti da Croazia e Slovenia. Abbiamo somministrato un questionario anonimo di autovalutazione che ha trattato i seguenti argomenti: 1) informazioni socio-demografiche, religiosità, discipline sportive e uso o uso scorretto di sostanze; 2) conoscenza del doping e dei suoi effetti collaterali; 3) fattori di esitazione nell’adozione di comportamenti dopanti, inclusi gli effetti sulla salute e sull’ambiente sociale e sportivo degli atleti. Risultati. Un test di Mann-Whitney ha rivelato che gli atleti di sesso femminile tendevano a preoccuparsi in misura maggiore delle conseguenze negative dei comportamenti dopanti rispetto ai loro coetanei di sesso maschile. La regressione logistica ha indicato una più bassa probabilità di assumere un comportamento dopante per le ragazze maggiormente preoccupate dalla “condanna della chiesa” (odds ratio: 0,664; intervallo di confidenza: da 0,465 a 0,947) e da una “cattiva immagine nei mezzi di comunicazione” (odds ratio: 0,571; intervallo di confidenza: da 0,339 a 0,961) in seguito alla rivelazione pubblica del loro utilizzo di sostanze dopanti. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 447 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTS ZALETEL Conclusioni. Entrambi i sessi erano preoccupati soprattutto degli effetti collaterali sulla salute; le conseguenze associate all’ambito sociale e sportivo sembravano fattori meno importanti per quanto concerne l’esitazione verso l’adozione di comportamenti dopanti. A parte alcune limitazioni dello studio (ad es., l’utilizzo dell’autovalutazione, un campione di soggetti stratificato relativamente piccolo, un campione con il doppio dei ragazzi rispetto alle ragazze), crediamo che i risultati illustrati potrebbero essere utili nello sviluppo di programmi antidoping efficaci. Inoltre, indichiamo aree in cui è necessario svolgere ricerche future. Parole chiave: Sport, doping - Conoscenza - Chinesiologia applicata - Comportamento D oping in sports refers to the violation of one or more anti-doping rules, including consumption of banned performance-enhancing substances (e.g., drugs) and/or application of prohibited methods.1-3 Apart from being a serious health-threatening behaviour, doping corrupts the main essence, image, and value of sports. From the 1970s onward, most national and international sporting bodies passed rules under which their members agreed to submit to drug testing and to the imposition of sanctions.4 Without a doubt, the global fight against doping is one of the most important issues in the sports world today.5 In its capacity as the global antidoping governing body, the World Anti-Doping Agency (WADA) established a detection-based system consisting of both systemic and random testing of athletes’ blood and/or urine. Participation in this system is mandatory for all athletes registered in the testing pool at the national and international level. This component of WADA’s antidoping programme uses detection and sanctions to keep doping out of sports by random testing from a pool of selected athletes in and out of the competition to find evidence for the presence of a prohibited substance or substances. Those with confirmed positive test results are typically banned from competition for a period of time (1-2 years) and stripped of any medals and records that were thought to have been achieved with the aid of doping. As a different approach, WADA’s anti-doping prevention aims to create a strong antidoping culture and target all athletes with its value-based education programmes to foster abstinence from prohibited performance-enhancing drugs.6-8 Previous studies have provided information regarding potential doping-buffering factors like religiosity and sports experience.9 Recent studies done on (male) athletes from several sports clearly pointed to the fact that sport- and medical-authorities should emphasize avoidance of health-related problems over other is- 448 I l doping negli sport fa riferimento alla violazione di una o più regole antidoping, incluso il consumo di sostanze vietate che migliorano le prestazioni (ad es., farmaci) e/o l’applicazione di metodi proibiti 1-3. Oltre ad essere un comportamento gravemente pericoloso per la salute, il doping altera l’essenza principale dello sport, la sua immagine e il suo valore. Dal 1970, la maggior parte degli enti sportivi nazionali ed internazionali ha emanato regole in base alle quali i membri hanno acconsentito a sottoporsi ad analisi antidoping e all’imposizione di sanzioni 4. Senza dubbio, al giorno d’oggi la lotta globale contro il doping è uno dei problemi più importanti in ambito sportivo 5. Nel suo ruolo di ente governativo globale antidoping, l’Agenzia antidoping mondiale (World AntiDoping Agency, WADA) ha stabilito un sistema di rilevazione che prevede analisi sistemiche e casuali del sangue e/o delle urine degli atleti. La partecipazione a tale sistema è obbligatoria per tutti gli atleti registrati nel gruppo di analisi a livello nazionale e internazionale. Tale componente del programma antidoping della WADA utilizza la rilevazione e le sanzioni per ostacolare i comportamenti dopanti, analizzando in maniera casuale un gruppo di atleti selezionati all’interno e all’esterno delle competizioni per rilevare evidenze della presenza di una o più sostanze proibite. Gli atleti con risultati positivi alle analisi sono solitamente esclusi dalle competizioni per un certo periodo di tempo (1-2 anni) e vengono privati di eventuali medaglie e record che si crede siano stati ottenuti con l’ausilio di sostanze dopanti. Nel suo diverso approccio, la prevenzione antidoping della WADA mira a creare una forte cultura antidoping e i suoi programmi di educazione basati sui valori sono rivolti a tutti gli atleti, al fine di promuovere uno sport senza sostanze dopanti 6-8. Precedenti studi hanno fornito informazioni circa i potenziali fattori di respingimento del doping come la religiosità e l’esperienza sportiva 9. Recenti studi condotti su atleti (di sesso maschile) di diversi sport hanno indicato chiaramente il fatto che le autorità mediche e sportive dovrebbero sottolineare i problemi associati alla salute rispetto ad altri aspetti (ad es., sociali, sportivi o finanziari) nello sviluppo di programmi educativi antidoping 3, 4, 6, 7. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTSZALETEL sues (e.g., social, sports-related, or financial) when developing anti-doping educational programs.3, 4, 6, 7 Although not studied as frequently as in males, similar conclusions were found for female athletes.10, 11 However, most studies that investigate doping habits have dealt with frequency and type of substance use and misuse (including doping behaviors), and they have only sporadically noted information about doping-preventive factors.4 Therefore, there is a necessity for investigating specific factors of hesitation from doping in different subsamples of athletes. The aim of this study was to show potential gender-specific factors of hesitation from doping behaviour within college-level athletes. We sought to find factors that could specifically be targeted in antidoping strategies and policy within the studies sample. In the first phase of the investigation we have defined reliability and validity of the applied questionnaires. Sebbene non siano state studiate in maniera frequente quanto i colleghi maschi, anche per le atlete sono state tratte conclusioni simili 10, 11. Tuttavia, la maggior parte degli studi che hanno esaminato l’uso del doping hanno trattato la frequenza e il tipo di uso o abuso di sostanze (inclusi i comportamenti dopanti) e hanno riportato solo sporadicamente informazioni sui fattori di prevenzione del doping 4. Pertanto, è necessario studiare gli specifici fattori di esitazione nei confronti del comportamento dopante in diversi sottogruppi di atleti. Obiettivo del presente studio è stato quello di mostrare i potenziali fattori, specifici per genere, di esitazione nei confronti del comportamento dopante negli atleti collegiali. Abbiamo cercato di individuare i fattori che potrebbero essere specificamente assunti come obiettivo dalle strategie e politiche antidoping nel campione di studio. Nella prima fase dell’indagine abbiamo definito l’affidabilità e la validità dei questionari applicati. Materiali e metodi Materials and methods The sample in this study included 189 college-level-athletes (all sport science students;60 females and 129 males) from one Slovenian and one Croatian University. All subjects were 18 to 25 years of age; the mean age was 21.4 for males and 20.9 for females. Football (i.e. soccer) was the most common sport played by males in this study (38%); followed by basketball (23%), handball (10%), water polo (8%), rowing (8%), rugby (8%), swimming (3%), and martial arts (2%). Females participated in volleyball (25%), handball (19%), track and field (15%), swimming and synchronized swimming (12%), basketball (9%), racquet sports (8%), martial arts (7%), and gymnastics (5%). The average length of time participants had been involved in their sport was 10.5 and 9.8 years for males and females, respectively. For the purpose of this study (i.e. validity of the part of the questionnaire used to examine knowledge of doping-related issues, see below for details), we examined differences between two specific groups of athletes. Namely, since some athletes had participated in a specifically tailored sportsmedicine curriculum which included dopingrelated issues as well (i.e. background and history of doping and performance enhancers in sport, side-effects of doping, WADA anti-doping regulation etc.), the total sample of subjects was divided into two groups with regard to their for- Vol. 68 - No. 3 Il campione del presente studio includeva 189 atleti collegiali (tutti studenti di scienze dello sport; 60 ragazze e 129 ragazzi) di un’università slovacca e di una croata. Tutti i soggetti erano di età compresa tra i 18 e i 25 anni; l’età media era di 21,4 anni per i ragazzi e di 20,9 anni per le ragazze. Il calcio era la disciplina sportiva più comune praticata dai maschi del presente studio (38%), seguita da pallacanestro (23%), pallamano (10%), pallanuoto (8%), canottaggio (8%), rugby (8%), nuoto (3%) e arti marziali (2%). Le ragazze praticavano pallavolo (25%), pallamano (19%), atletica leggera (15%), nuoto e nuoto sincronizzato (12%), pallacanestro (9%), sport con racchette (8%), arti marziali (7%) e ginnastica (5%). Il tempo medio di pratica sportiva dei partecipanti era di 10,5 per i ragazzi e 9,8 anni per le ragazze. Ai fini del presente studio, (cioè la validità della parte del questionario usata per esaminare la conoscenza dei problemi relativi al doping, vedere sotto per i dettagli), abbiamo esaminato le differenze tra due specifici gruppi di atleti. Vale a dire, poiché alcuni atleti avevano seguito un curriculum di studio in medicina dello sport che includeva anche argomenti relativi al doping (background e storia del doping e delle sostanze dopanti nello sport, effetti collaterali del doping, regolamento anti-doping della WADA ecc.), il campione totale di soggetti è stato diviso in due gruppi in relazione alla loro educazione formale sugli argomenti relativi al doping (atleti con un’educazione sul doping vs. atleti privi di educazione sul doping). Lo studio è stato approvato dal Comitato etico dell’istituto; tutti i soggetti sono stati informati del- MEDICINA DELLO SPORT 449 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTS ZALETEL mal education in doping issues (doping-educated vs. doping-non-educated athletes). The study was approved by Institutional Ethical Boards and all subjects were informed of the purpose and aim of the study, participated voluntarily and gave their written consent. All responses to the questionnaire were strictly anonymous; no personal data were asked (e.g., date and place of birth), and multiple-choice answers were offered for all questions (see later text). Furthermore, all subjects were informed that they could refuse to participate or withdraw from the study at any time with no explanation. The proportion of respondents was more than 99%, and only one subject withdrew from the testing. The variables were assessed using an extensive, previously used questionnaire form that consisted of three parts.3, 4, 6 The first part of the questionnaire (GENERAL) asked for general information, sports-related information, and substance use and misuse data. Subjects were asked to answer the following in the questionnaire: age; gender; sports-factors (sport and time involved in sport); socioeconomic status (financial income per family member); the Santa Clara Strength of Religious Faith Questionnaire; smoking habits (five-item ordinal multiple choice scale ranging from “never smoked” to “smoke more than a pack daily”); binge drinking behaviours (five-item ordinal multiple choice scale ranging from “don’t drink” to “binge more than once a week”); and doping likelihood (four-item ordinal multiple choice scale including answers “I do not intend to use doping”; “Not sure about future doping behaviour”;“I will use doping if it will help me without health hazards” and “I will use doping if assured it will help me no matter the health hazard”). This part of the questionnaire in full is presented elsewhere.4 The second part of the questionnaire (KNOWLEDGE) consisted of ten queries testing participants’ knowledge of doping use and misuse in sports.4, 7, 10 Multiple-choice answers were offered for all KNOWLEDGE items; answer options were “True” (T), “False” (F), and “Not sure”. Items answered correctly were scored as one point (+1); otherwise, they were given zero points (0). Thus, scores on this section ranged from 0 to 10. The queries were: 1) erythropoietin (EPO) is a doping substance used in strength-and-power sports (e.g., weightlifting) (F); 2) “masking agent” is a person who helps the athlete in hiding the doping usage (F); 3) 450 lo scopo e dell’obiettivo del presente studio, hanno partecipato volontariamente e hanno fornito il loro consenso scritto. Tutte le risposte al questionario sono state mantenute rigorosamente anonime; non è stato chiesto nessun dato personale (ad es., data e luogo di nascita), e sono state proposte risposte a scelta multipla per tutte le domande (vedere il testo successivo). Inoltre, tutti i soggetti sono stati informati che avrebbero potuto rifiutarsi di partecipare o che avrebbero potuto ritirarsi dallo studio in qualsiasi momento senza fornire alcuna spiegazione. La percentuale di rispondenti è stata di oltre il 99%, con un solo soggetto che si è ritirato dai test. Le variabili sono state valutate utilizzando un estensivo questionario già usato in passato che consisteva di tre parti 3, 4, 6. La prima parte del questionario (GENERALE) ha chiesto informazioni di carattere generale, informazioni relative allo sport e dati sull’uso e sull’uso scorretto delle sostanze. Ai soggetti è stato chiesto di rispondere alle seguenti domande del questionario: età, sesso, fattori relativi allo sport (sport e tempo dedicato allo sport), stato socioeconomico (reddito familiare per membro della famiglia); il questionario “Santa Clara Strength of Religious Faith”, le abitudini al fumo (scala ordinale a scelta multipla con cinque elementi che andava da “mai fumato” a “fumo più di un pacchetto al giorno)”, ovvero comportamenti di binge drinking bere ripetutamente in modo compulsivo fino ad ubriacarsi (scala ordinale a scelta multipla con cinque elementi che andava da “non bevo” a “bevo in modo compulsivo più di una volta a settimana”), e probabilità di adottare comportamenti dopanti (scala ordinale a scelta multipla che includeva risposte come “non intendo usare sostanze dopanti”, “userò sostanze dopanti se mi aiuteranno senza rischi per la mia salute” e “userò sostanze dopanti se avrò la certezza che mi aiuteranno, senza preoccuparmi del rischio per la salute”). Questa parte del questionario è presentata integralmente altrove 4. La seconda parte del questionario (CONOSCENZA) era composta da dieci domande che testavano la conoscenza dei partecipanti riguardo l’uso del doping e il suo uso scorretto nello sport4, 7, 10. Risposte a scelta multipla sono state offerte per tutti gli elementi della sezione CONOSCENZA; le opzioni di risposta erano “Vero” (V), “Falso” (F) e “Non sono sicuro/a”. Gli elementi a cui è stata data una risposta corretta hanno ricevuto un punteggio di un punto (+1); in caso contrario, hanno ricevuto un punteggio di zero punti (0). Pertanto, i punteggi in questa sezione andavano da 0 a 10. Le domande erano: 1) l’eritropoietina (EPO) è una sostanza dopante usata negli sport di potenza e resistenza (ad es. sollevamento pesi) (F); 2) l’“agente di mascheramento” è una persona che aiuta l’atleta a nascondere l’utilizzo del doping (F); 3) se un campione MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTSZALETEL if sample A is positive for doping, an athlete is entitled to ask for another sample to be taken (F); 4) use of amphetamines has been related to several death cases in cycling because of cardiovascular failure (T); 5) use of the human growth hormone is related to azoospermia (F); 6) in a case of asthma, I can use anabolic steroids (F); 7) use of anabolic-steroids in women is related to male-like body appearance changes (T); 8) use of EPO is also known as “blood doping (F)£ ” 9) synthetic testosterone increases the quantity of erythrocytes and is therefore frequent in endurance sports (F); and 10) synthetic testosterone use inhibits the production of the natural (endogen) testosterone (T). The third part of the questionnaire consisted of 19 questions asking subjects their personal opinions about probable negative consequences of doping usage (CONSEQUENCE). Personal opinion about each of the CONSEQUENCE queries was assessed on a scale ranging from -3 to +3, where -3 denoted that the participant judged that query as absolutely unimportant as a factor of their hesitation for doping behaviour (“It will not upset me at all. I don’t care at all”) and +3 denoted that that query had the highest personal importance in relation to that participant’s hesitation from doping usage. The CONSEQUENCE included: Family condemnation – condemnation of the family members; Friends condemnation – condemnation of the friends; Public condemnation – condemnation in the public (exclusive of persons directly related to); Church condemnation – condemnation of the religious institutions; Bad image in media – relates to the negative image which will be created in media; Underestimation of the “clean” results – relates to the general opinion that even previous results are achieved with “doping usage”; Financial penalties – possible negative financial consequences (direct and/ or indirect);Imprisonment – eventual imprisonment because of the illegal drugs-usage; Disqualification from competition - formal ineligibility for competition; Disqualification of the previous results – official disqualification of the previously achieved results; Problems with employment – relates to potential problems with future employment (mostly in sport but also in general) because of the negative reputation as a doping-user; Behavioral disorders – disorders like aggressiveness, groundless violence, euphoria, insomnia, depression, nervousness, etc.; Psychological addiction – psychological addiction to doping usage because of the perfor- Vol. 68 - No. 3 A è positivo al doping, un atleta ha il diritto di richiedere il prelievo di un nuovo campione (F); 4) l’uso delle anfetamine è stato associato a numerosi casi di decesso nel ciclismo a causa dell’insufficienza cardiovascolare (V); 5) l’utilizzo dell’ormone somatotropo umano è associato ad azoospermia (F); 6) in un caso di asma, posso usare gli steroidi anabolizzanti (F); 7) l’utilizzo di steroidi anabolizzanti nelle donne è associato a cambiamenti tipicamente maschili dell’aspetto fisico (V); 8) l’uso di EPO è noto anche come “doping del sangue” (F); 9) il testosterone sintetico aumenta la quantità di eritrociti ed è quindi frequente negli sport di resistenza (F); 10) l’utilizzo del testosterone sintetico inibisce la produzione del testosterone naturale (endogeno) (V). La terza parte del questionario era composta da 19 domande che chiedevano ai soggetti le loro opinioni personali riguardo probabili conseguenze negative dell’utilizzo del doping (CONSEGUENZA). L’opinione personale per ogni domanda della sezione CONSEGUENZA è stata valutata su una scala da -3 a +3, dove -3 denotava che il partecipante giudicava quella domanda come un fattore assolutamente insignificante nella sua esitazione verso l’adozione di un comportamento dopante (“Non mi preoccupa per nulla. Non mi interessa per niente”) e +3 denotava che quella domanda aveva la più elevata importanza personale in relazione all’esitazione di quel partecipante verso l’utilizzo del doping. La sezione CONSEGUENZA includeva: condanna familiare - condanna dei membri della propria famiglia; condanna degli amici - condanna da parte dei propri amici - condanna pubblica - condanna in pubblico (a esclusione dei parenti prossimi); condanna ecclesiastica - condanna degli istituti religiosi; cattiva immagine nei mezzi di comunicazione - in relazione all’immagine negativa che verrebbe creata dai mezzi di comunicazione; sottovalutazione dei risultati “puliti” - in relazione all’opinione generale che anche i precedenti risultati siano stati ottenuti con l’“utilizzo del doping”; ammende economiche - possibili conseguenze finanziarie negative (dirette e/o indirette); carcerazione - eventuale arresto a causa dell’uso di sostanze proibite; squalifica dalla competizione - ineleggibilità formale per la competizione; annullamento dei risultati precedenti - annullamento ufficiale dei risultati precedentemente raggiunti; problemi occupazionali - associati a potenziali problemi lavorativi futuri (soprattutto in ambito sportivo ma anche in generale) a causa della cattiva reputazione di utilizzatore di doping; disturbi comportamentali - disturbi come aggressività, violenza infondata, euforia, insonnia, depressione, nervosismo ecc.; dipendenza psicologica - dipendenza psicologica dall’utilizzo del doping a causa dei suoi effetti di miglioramento delle prestazioni; MEDICINA DELLO SPORT 451 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTS ZALETEL mance-enhancing effects; Hormonal dysfunctions – dysfunctions resulting in decrease in the size of testicles, disappearance of sperm in the semen, reversible sterility (in males), inhibition of ovulation (in females), diabetes, acne, etc.; Problems with the vital organs – anomalies in the function of the liver, benign and malignant liver tumors, excessive blood cholesterol levels, prostate cancer; Cardiovascular problems - hypertension spells, infarction of the myocardium, cardiac insufficiency, cardiac rhythm problems; circulatory collapse; Body deformities - virilization or masculinization in women (appearance of body hair in regions that are normally hairless like face, regions between and around nipples, back, shoulders, the back of thighs, infra-umbilical and intergluteal regions, development of male pattern baldness), and feminization in males (breast development, high-pitched castrato-like voice), Weakening of the immune function - decrease in resistance to infections, general immunity problems, infections, etc., self-disappointment - feelings of self-failure Construct validity of the questionnaire was established by a panel of experts that included academicians and professionals from the National Anti-Doping Agency. For the purpose of reliability analysis 20 subjects (11 males) were asked to answer the questionnaire twice within the time frame of 10 days, and we have calculated 1) test-retest correlation; and 2) percentage of equally responded queries. To determine the validity of the KNOWLEDGE part of the questionnaire, we defined differences between doping-educated and noneducated athletes in all variables by means of an independent samples t-test (for parametric tests) and a Mann-Whitney test (for non-parametric tests). CONSEQUENCE variables were nonparametric in nature, as identified by the KolmogorovSmirnov test. Therefore, in establishing differences between groups, a Mann-Whitney test was calculated. Hierarchy of the negative consequences of doping behaviour considered as factors related to hesitation in doping prevention was established descriptively for males and females separately. To assess gender-specific relationships between GENERAL and KNOWLEDGE factors (predictors) and CONSEQUENCE (criteria), we applied correlational analyses and calculated Spearman’s correlations between GENERAL and KNOWLEDGE predictors (ordinal and/or interval ones) and CONSEQUENCE. 452 disfunzioni ormonali - disfunzioni che portano a una ridotta dimensione dei testicoli, scomparsa dello sperma nel liquido seminale, sterilità reversibile (negli uomini), inibizione dell’ovulazione (nelle donne), diabete, acne ecc.; problemi con gli organi vitali - anomalie nella funzionalità del fegato, tumori epatici benigni e maligni, eccessivi livelli di colesterolo nel sangue, cancro alla prostata; problemi cardiovascolari - attacchi di ipertensione, infarto del miocardio, insufficienza cardiaca, problemi del ritmo cardiaco; collasso circolatorio; deformità corporee - virilizzazione o mascolinizzazione nelle donne (comparsa di peli in zone normalmente glabre come volto, spalle, parte posteriore delle cosce, regioni infraombelicali e intergluteali, sviluppo di alopecia androgenetica) e femminilizzazione negli uomini (sviluppo del seno, voce acuta da castrati), indebolimento della funzionalità immunitaria - riduzione della resistenza alle infezioni, problemi di immunità generali, infezioni ecc., delusione di se stessi - sentimenti di fallimento personale. La validità di costrutto del questionario è stata stabilita da un comitato di esperti che includeva accademici e professionisti dall’agenzia antidoping nazionale. Al fine dell’analisi di affidabilità, a 20 soggetti (11 maschi) è stato chiesto di rispondere due volte al questionario nell’intervallo temporale di 10 giorni e abbiamo calcolato 1) la correlazione test-retest e 2) la percentuale di domande a cui è stata fornita la stessa risposta. Per determinare la validità della parte CONOSCENZA del questionario, abbiamo definito le differenze tra atleti educati sul doping e atleti non educati sul doping in tutte le variabili mediante un test t per campioni indipendenti (per i test parametrici) e un test di Mann-Whitney (per i test non parametrici). Le variabili della parte CONSEGUENZA erano di natura non parametrica, come identificato dal test di Kolmogorov-Smironov. Pertanto, nello stabilire le differenze tra i gruppi è stato calcolato un test di Mann-Whitney. La gerarchia delle conseguenze negative del comportamento dopante, considerate fattori di esitazione verso l’adozione di comportamenti dopanti, è stata stabilita in maniera descrittiva per i maschi e le femmine separatamente. Per valutare le relazioni specifiche di genere tra i fattori GENERALE e CONOSCENZA (fattori predittivi) e CONSEGUENZA (criteri), abbiamo applicato analisi correlazionali e abbiamo calcolato le correlazioni di Spearman tra i fattori predittivi GENERALE e CONOSCENZA (ordinali e/o a intervalli) e CONSEGUENZA. Tutti i dati sono stati considerati significativi a P<0,05 (95%). Nella fase finale, abbiamo calcolato l’analisi della regressione logistica condizionale con il metodo “forward” (in avanti) per il criterio “probabilità di MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTSZALETEL All data were considered significant at P<0.05 (95%). In the final phase we have calculated forward conditional logistic regression analysis for the criterion “likelihood on doping behaviour” (see last query for the GENERAL part of the questionnaire). For logistic regression, the answers concerning “doping likelihood” (dependent variable) were clustered into two groups: 1) no likelihood of future doping behaviour (including subjects who answered “I do not intend to use doping”); and 2) potential likelihood of doping behavior in the future (including subjects who answered “I will use doping if it will help me without health hazards” and “I will use doping if assured it will help me no matter the health hazard”). The subjects who answered “Not sure about future doping behaviour” for the criterion variable were not included in this analysis. The predictors (independent variables) were CONSEQUENCES. Logistic regressions were calculated separately for males and for females. Results Test-retest concordance analysis was 95% for the GENERAL subscale, 87% for the KNOWLEDGE subscale, and 89% for the CONSEQUENCE subscale of the previously answered queries. The test-retest correlation for KNOWLEDGE was 0.92. This shows high reliability of the testing. Those athletes who had participated in the specifically tailored education programme on doping achieved significantly better results on KNOWLEDGE than their peers who did not participate in such education (t test=10.21;P<0.001) (Table I). The results of our study indicate that males and females differ in the factors related to hesitation regarding doping behaviours (Table II). For ten variables, the numerical value of the Mann-Whitney test reached statistical significance. However, because males did not score higher on any of the factors of hesitation, there comportamento dopante” (vedere l’ultima domanda per la parte GENERALE del questionario). Per la regressione logistica, le risposte concernenti la “probabilità di doping” (variabile dipendente) sono state raggruppate in due gruppi: 1) nessuna probabilità di un futuro comportamento dopante (inclusi i soggetti che avevano risposto “non intendo usare sostanze dopanti”); 2) potenziale probabilità di un comportamento dopante in futuro (inclusi i soggetti che avevano risposto “userò sostanze dopanti se mi aiuteranno senza ripercussioni sulla salute” e “userò sostanze dopanti se sarò certo/a che mi aiuteranno, a prescindere dai rischi per la salute”.) I soggetti che hanno risposto “non sono sicuro/a circa il futuro comportamento dopante”, per la variabile criterio non sono stati inclusi nell’analisi. I fattori predittivi (variabili indipendenti) erano CONSEGUENZE. La regressione logistica è stata calcolata in maniera separata per i maschi e per le femmine. Risultati L’analisi della concordanza test-retest era del 95% per la sottoscala GENERALE, dell’87% per la sottoscala CONOSCENZA e dell’89% per la sottoscala CONSEGUENZA delle risposte precedentemente fornite. La correlazione test-retest per CONOSCENZA era dello 0,92. Ciò mostra un’elevata affidabilità del test. Gli atleti che avevano preso parte a un programma di educazione specificamente incentrato sul doping hanno ottenuto risultati significativamente migliori nella parte CONOSCENZA rispetto ai loro coetanei che non avevano preso parte a tale programma educativo (test t=10,21; P<0,001) (Tabella I). I risultati del nostro studio indicano che gli uomini e le donne differivano nei fattori di esitazione riguardo all’adozione di comportamenti dopanti (Tabella II). Per dieci variabili, il valore numerico del test di Mann-Whitney ha raggiunto una significatività statistica. Tuttavia, poiché gli uomini non hanno ottenuto punteggi più elevati su nessuno dei fattori di esitazione, non possiamo obiettivamente e adeguatamente confrontare le differenze stabilite (vedere la discussione). I rischi per la salute associati all’utilizzo di sostanze dopanti sono importanti e quindi sono clas- Table I.—Results on knowledge on doping for the doping-educated-athletes and non-educated-athletes. Tabella I. — Risultati sulla conoscenza del doping for atleti educati al doping e atleti non educati al doping. Educated (N.=81) Knowledge on doping (score) Vol. 68 - No. 3 Non-educated (N.=108) T test Mean SD Mean SD T value P 6.83 2.14 4.68 3.12 10.21 0.001 MEDICINA DELLO SPORT 453 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTS ZALETEL is no doubt that we cannot objectively and properly compare established differences (see Discussion). Health-threatening problems related to doping usage are important and therefore are ranked highly as negative consequences of doping behavior in both subsamples. However, there were some differences between genders. For example, females ranked possible body malformations (e.g., hirsutism, development of male pattern baldness) as the most important negative consequence of doping usage, with cardiovascular problems ranked as second and problems with immune function ranked as third (Table II). Males ranked problems with immune function most important, followed by cardiovascular problems and problems with vital organs. Both genders ranked sports- and competition-related consequences (e.g., disqualification from competition, disqualification of previous results) as less important than health-threatening issues. These were followed by psychological and psychiatric troubles (i.e., self-disappointment, psychological addiction, and behavioural disorders). Negative social consequences (e.g., public, media, church, and other denunciations) were scored as least important of all by both genders (Table II). sificati a un livello più elevato come conseguenze negative del comportamento dopante in entrambi i sotto-campioni. Tuttavia, abbiamo osservato alcune differenze tra i due sessi. Ad esempio, le donne hanno classificato a un livello più elevato le malformazioni corporee (ad es., irsutismo, sviluppo di alopecia androgenetica) come le conseguenze negative più importanti dell’utilizzo del doping, con i problemi cardiovascolari classificati al secondo posto e i problemi della funzionalità immunitaria classificati al terzo posto (Tabella II). I maschi hanno classificato i problemi relativi alla funzionalità immunitaria come i più importanti, seguiti dai problemi cardiovascolari e dai problemi relativi agli organi vitali. Entrambi i sessi hanno classificato le conseguenze associate all’attività sportiva e alle competizioni (ad. es., la squalifica dalla competizione, l’annullamento dei precedenti risultati) come meno importanti rispetto ai rischi per la salute. Questi erano seguiti dai problemi psicologici e psichiatrici (cioè delusione nei confronti di se stessi, dipendenza psicologica, e disturbi comportamentali). Le conseguenze sociali negative (ad es. denuncia pubblica, dei mezzi di comunicazione, della chiesa e di altri tipi) erano classificate come quelle meno importanti da entrambi i sessi (Tabella II). Per entrambi i sessi, la religiosità era significativamente e positivamente associata ai fattori di esitazione (Tabella III). Nelle donne, l’incidenza Table II.—D escriptive statistics. Tabella II. — Statistica descrittiva. Females Family judgment Friends ‘ judgment Public judgment Church judgment Bad image in media Underestimation of the “clean” results Financial penalties Imprisonment Disqualification from competition Disqualification of the previous results Problems with employment Behavioral disorders Psychological addiction Hormonal dysfunctions Problems with the vital organs (liver, kidneys, etc.) Cardiovascular problems Body deformities Weakening of the immune function Self-disappointment Males Mean±SD Rank Mean±SD Rank 1.57±1.69 1.37±1.63 0.33±1.82 0.05±2.20 1.50±1.56 1.93±1.42 1.23±1.67 2.10±1.41 2.58±0.81 2.62±0.72 2.67±0.71 2.38±1.12 2.55±0.98 2.55±0.87 2.63±0.82 2.73±0.58 2.75±0.57 2.72±0.58 2.52±0.89 14 16 17 19 15 13 18 12 7 6 5 11 9 8 4 2 1 3 10 1.03±1.82* 0.76±1.70* 0.25±1.77 -0.29±1.95 1.18±1.64 1.81±1.37 0.75±1.82 1.43±1.74* 2.26±1.32 2.11±1.40* 2.05±1.47* 1.77±1.53* 1.85±1.53* 2.27±1.27 2.34±1.28 2.34±1.21* 2.32±1.27* 2.35±1.25 1.98±1.43* 15 16 19 18 14 11 17 13 6 7 8 12 10 5 3 2 4 1 9 Mean; SD: standard deviation in males and females, Mann Whitney test differences between genders (* denotes significant difference), and gender-specific ranking (RANK) for factors of hesitation 454 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTSZALETEL For both genders, religiosity was most significantly and positively related to hesitation factors (Table III). In females, the incidence of binge drinking and likelihood of potential doping generally decreased hesitation of doping behavior. Apart from the relationship between religiosity and hesitation factors, all other significant correlations in males were practically negligible. When calculated for males, logistic regression did not reach statistical significance (Table IV). For females, the lower likelihood of doping behaviour is found among those girls who are more worried about “church condemnation” (Odds Ratio: 0.664; Confidence Interval: 0.4650.947) and “bad image in media” (Odds Ratio: del binge drinking (bere ripetutamente in modo compulsivo fino ad ubriacarsi) e la probabilità di un potenziale utilizzo di sostanze dopanti ha generalmente ridotto l’esitazione nei confronti del comportamento dopante. Oltre alla relazione tra religiosità e fattori di esitazione, tutte le altre correlazioni significative nei maschi erano praticamente trascurabili. Quando calcolata per i maschi, la regressione logistica non ha raggiunto una significatività statistica (Tabella IV). Per le donne, la minore probabilità di un comportamento dopante è stata osservata tra quelle ragazze che erano più preoccupate della “condanna della chiesa” (odds ratio: 0,664; intervallo di confidenza: da 0,465 a 0,947) e da una “cattiva immagine nei mezzi di comunicazione” (odds ratio: 0,571; intervallo di confiden- Table III.—Correlation analysis between general, sport and substance use factors (top row) and factors of hesitation on doping (first columns) ‑ significant Spearman’s correlation coefficients for females, and males (bracketed numbers). Tabella III. — Analisi di correlazione tra fattori di usp generali, sullo sport e sull’uso di sostanze (riga in alto) e fattori di esitazione sulo doping (prime colonne) – correlazione di Spearman significativa per donne e uomini (numeri tra parentesi). Sport experience Age Family condemnation 0.31 Friends ‘ condemnation Public condemnation Church condemnation 0.35 Social status Smoking Disqualification of the previous results Problems with employment Behavioral disorders Psychological addiction Hormonal dysfunctions Problems with the vital organs Cardiovascular problems Body deformities Weakening of the immune function Self-disappointment Doping likelihood -0.36 -0.29 -0.28 -0.36 (-0.23) -0.26 Bad image in media Underestimation of the “clean” results Financial penalties Imprisonment Disqualification from competition Binging -0.37 Religiosity Knowledge on doping 0.33 (0.19) 0.32 (0.21) 0.61 (0.63) (-0.18) -0.43 -0.34 (-0.22) -0.34 -0.26 -0.32 (0.18) (0.26) 0.26 (0.22) 0.31 0.29 (0.20) (0.21) -0.31 0.30 0.29 -0.29 -0.28 -0.31 0.26 0.30 Table IV.—Forward conditional logistic regression results for the criterion – potential doping-behavior in males. Tabella IV. — Risultati della regressione logistica – comportamento potenziale del doping negli uomini. Step 1 CONSTANT OR p 0.759 0.167 95% CI Lower Upper - - CONSTANT: regression constant; OR: odds ratio; P: level of significance; CI: confidence interval. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 455 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTS ZALETEL Table V.—Forward conditional logistic regression results for the criterion – potential doping-behaviour. Tabella V. — Risultati della regressione logistica per il criterio comportamento potenziale del doping. Step 1 Step 2 Church condemnation CONSTANT Church condemnation Bad image in media CONSTANT OR P 0.630 0.845 0.664 0.571 1.993 0.006 0.624 0.024 0.035 0.220 95% CI Lower Upper 0.452 0.465 0.339 - 0.877 0.947 0.961 - Church condemnation: condemnation of the religious institutions; Bad image in media: relates to the negative image which will be created in media; CONSTANT: regression constant; OR: odds ratio; P: level of significance; CI: confidence interval. 0.571; Confidence Interval: 0.339-0.961) as a consequence of revealed doping behaviour. Model successfully classified 76.7% girls (79.2% who declared no potential doping likelihood and 73.7% of those who declared likelihood on doping behaviour) (Table V). za: da 0,339 a 0,961) come conseguenza del loro comportamento dopante reso pubblico. Il modello ha classificato efficacemente il 76,7% delle ragazze (il 79,2% di coloro che avevano dichiarato nessuna potenziale probabilità di doping e il 73,7% di coloro che avevano dichiarato una probabilità di comportamento dopante) (Tabella V). Discussion Discussione The main aim of this study was to establish the factors related to hesitation against doping behaviour in college-level athletes. Although the results presented previously can be broadly discussed, we will focus solely on the most important findings. Therefore, in the following text we will discuss: 1) differences between the groups (i.e. specifically doping-educated and non-educated) with regard to their knowledge of doping; 2) factors of hesitation against doping, emphasising the differences between genders; and 3) variables correlated to factors of hesitation. Knowledge on doping is known to be important issue in studying potential and current doping behavior.12-14 It is interesting that the collegelevel athletes we examined achieved somewhat better results (5.21 for the overall sample, not dividing educated and non-educated collegelevel athlete), than practically all other previously tested subjects.4, 7, 10 More specifically, in their study, Furjan-Mandic et al. reported 4.59 as the mean test achievement for synchronised swimmers, while Sekulic et al. reported 5.1 as the mean value for national-international level rugby players.4, 10 Although not directly comparable with our results since the authors used a somewhat larger scale (from 1 to 16), it seems that our college-level athletes achieved better results even when compared to international high-level tennis players and swimmers.7, 15 Specifically, while our college-level athletes had a mean value that corresponds to 52% of the 456 Obiettivo del presente studio è stato quello di stabilire i fattori associati all’esitazione nei confronti del comportamento dopante in atleti collegiali. Sebbene i risultati precedentemente presentati possano essere discussi in maniera estesa, ci concentreremo solamente sui risultati più importanti. Pertanto, nella sezione seguente discuteremo: 1) delle differenze tra i gruppi rispetto alla conoscenza del doping (cioè i soggetti specificamente educati sul doping e quelli non educati); 2) fattori di esitazione nei confronti del comportamento dopante, sottolineando le differenze tra i generi; 3) variabili correlate ai fattori di esitazione. La conoscenza del doping è notoriamente un argomento importante nello studio del comportamento dopante effettivo e potenziale 12-14. È interessante notare che gli atleti collegiali che abbiamo esaminato hanno raggiunto in qualche modo risultati migliori (5,21 per il campione complessivo, senza dividere per gli atleti collegiali educati o meno) rispetto a praticamente tutti gli altri soggetti precedentemente testati 4, 7, 10. Più specificamente, nel loro studio, Furjan-Mandic et al. hanno riportato un valore di 4,59 come risultato medio del test per i nuotatori sincronizzati, mentre Sekulic et al. hanno riportato 5,1 come risultato medio per rugbisti di livelli internazionale 4, 10. Sebbene non direttamente confrontabili con i nostri risultati in quando gli autori hanno usato una scala più ampia (da 1 a 16), sembra che i nostri atleti collegiali abbiano ottenuto risultati migliori anche rispetto ai tennisti e ai nuotatori di livello internazionale 7, 15. Nello specifico, mentre i nostri atleti collegiali avevano un valore medio che corrisponde al 52% del mas- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTSZALETEL theoretical maximum on their scale, the tennis players’ and swimmers’ mean result was about 40-45% of their theoretical maximum.7, 15 There are several probable reasons for the college-level athletes’ relatively high achievement in doping knowledge. First, it is almost certain that the specifically tailored educational programme on doping increased the knowledge of some tested athletes (i.e. specifically educated). Therefore, the average value of the total sample of athletes was influenced by the advanced knowledge of those athletes who had been specifically taught about the problem of doping. However, we cannot ignore the fact that even the non-educated, college-level athletes achieved better scores than synchronised swimmers and swimmers (47%, 42% and 43%, for college-level athletes, synchronized swimmers and swimmers, respectively).10, 15 Therefore, it is highly likely that communication among the athletes (i.e. those specifically educated and those non-educated) directly influenced (i.e. increased) the level of knowledge concerning doping generally in the college-level athletes. One could argue that the achieved level of knowledge of doping should be further improved, especially because there is no significant correlation between knowledge of doping and health-related condemnation against doping behaviour (note that there is no single significant correlation between knowledge of doping and health-related factors of condemnation of doping), and we would almost certainly agree with such observations. Females are evidently more worried about negative consequences of doping behaviour in general as compared to their male peers. Males ranked potential problems with hormonal dysfunctions (including azoospermia and modifications in sex drive) as relatively more important than females did (ranked as the fifth and eighth negative consequence, respectively). Evidently, males are aware that hormonal dysfunction is one of most dangerous and relatively frequent side-effects of anabolic-steroid usage in males.16 At the same time, masculinity is recognized by females as the most disturbing consequence of doping.17 This is probably related to extensive media coverage of the sex-change of one former “eastern-block” athlete as an “outcome” of her (his) doping practice. Still, such high ranking of this side-effect in females should be more precisely studied in the future. We are of the opinion that masculinity in females is not the most hazardous side-effect of doping usage, especially Vol. 68 - No. 3 simo teorico sulla loro scala, il risultato medio di tennisti e nuotatori era pari a circa il 40-45% del loro massimo teorico 7, 15. Vi sono molteplici diverse ragioni probabili per il risultato relativamente elevato degli atleti collegiali nella loro conoscenza del doping. Innanzitutto, è quasi certo che il programma educativo specificamente incentrato sul doping abbia aumentato la conoscenza di alcuni degli atleti testati (cioè educati specificamente sul doping). Pertanto, il valore medio del campione totale degli atleti è stato influenzato dalla conoscenza avanzata di quegli atleti che avevano ricevuto insegnamenti specifici sul problema del doping. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che anche gli atleti collegiali non educati hanno ottenuto punteggi migliori rispetto ai nuotatori sincronizzati e ai nuotatori (rispettivamente 47%, 42% e 43%, per gli atleti collegiali, i nuotatori sincronizzati e i nuotatori) 10, 15. Pertanto, è estremamente probabile che la discussione tra gli atleti (cioè quelli specificamente educati e quelli non educati) abbia influenzato (cioè aumentato) direttamente il livello di conoscenza concernente il doping in generale negli atleti collegiali. Si potrebbe obiettare che il livello di conoscenza raggiunto riguardo al doping dovrebbe essere ulteriormente migliorato, soprattutto perché non esiste una correlazione tra conoscenza del doping e condanna del comportamento dopante associata alla salute (notare che non esiste una singola correlazione significativa tra conoscenza del doping e fattori di condanna del doping associati alla salute) e noi concordiamo certamente con tali osservazioni. Le donne sono evidentemente più preoccupate delle conseguenze negative del comportamento dopante in generale rispetto ai loro colleghi maschi. I maschi hanno classificato i potenziali problemi con le disfunzioni ormonali (incluse azoospermia e alterazioni nella libido) come relativamente più importanti rispetto alle ragazze (che le hanno classificate rispettivamente al quinto e all’ottavo posto delle conseguenze negative). Evidentemente, gli uomini sono consapevoli che la disfunzione ormonale è uno degli effetti collaterali più pericolosi e relativamente frequenti dell’utilizzo degli steroidi anabolizzanti negli uomini 16. Allo stesso tempo, la mascolinità è riconosciuta dalle donne come la conseguenza più allarmante del doping 17. Ciò è probabilmente dovuto all’ampia copertura da parte dei mezzi di comunicazione data al cambiamento di sesso di una precedente atleta del blocco sovietico, diventata uomo come conseguenza del suo utilizzo del doping. Tuttavia, tale elevata posizione in classifica di questo effetto collaterale nelle donne deve essere studiato più a fondo in futuro. Crediamo che la mascolinità nelle donne non sia l’effetto collaterale più pericoloso dell’utilizzo del doping, soprattutto rispetto alle conseguenze letali della compromissione cardiova- MEDICINA DELLO SPORT 457 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTS ZALETEL in comparison to fatal consequences due to cardiovascular failure, making this topic ripe for further study. The cardiovascular problems were ranked as second by both sexes. In this case, the public interest and accompanying media coverage probably played an important role again. During the last few years, sudden death cases (mostly within football) have been connected almost explicitly to doping usage and accompanying overtraining.18-20 Due to the popularity of football in both countries we have observed herein, a consciousness of this problem is almost certainly assured; this likely led to the awareness of the subjects sampled. Although condemnation of religious institution (note that all religious subjects were almost 100% inherited Christians) was ranked relatively low as a potential factor of hesitation against doping behavior (18th and 19th for males and females, respectively), the correlation between religiosity (as measured by the Santa Clara Strength of Religious Faith Questionnaire) and judgment of church in relation to doping usage significantly exceeded all other correlation coefficients for both genders. Also, in females, church condemnation is found to be significant predictor in logistic regression. Evidently, those who consider themselves to be highly religious are highly concerned about the negative consequences of their potential doping habits in their religious community, and vice-versa. Such findings are consistent with some previous studies which more precisely investigated religiosity and its association with potential and current doping behavior. In short, when investigated Bosnian and Herzegovinian weight lifters, authors evidenced clear protective effect of Islamic religiosity against doping behavior,21 while similar findings are noted in the studies which examined Christian athletes.22 Because in our study religiosity is evidently found as the most significant predictor related to factors of doping hesitation, the issue should be studied more precisely in future investigations. Only recently has the consumption of “everyday” substances like alcohol and cigarettes been studied with regard to its association with doping behaviour in athletes, but the findings are inconsistent. While some studies indicated a higher prevalence of everyday substance misuse as a risk factor for doping consumption, other studies suggested a higher likelihood of doping behaviour in those athletes who refrain from cigarette smoking.4, 6, 11 In our study, due to the negative correlation between binge drinking 458 scolare, il che rende questo argomento fecondo per studi futuri. I problemi cardiovascolari sono stati classificati al secondo posto da entrambi i sessi. In questo caso, l’interesse pubblico e la relativa copertura da parte dei mezzi di comunicazione hanno probabilmente rivestito ancora una volta un ruolo importante. Negli ultimi anni, improvvisi casi di decessi (soprattutto nel calcio) sono stati collegati esplicitamente all’utilizzo del doping e al relativo sovrallenamento 18-20. A causa della popolarità del calcio in entrambi i paesi che abbiamo osservato, una consapevolezza di questo problema è quasi certa; ciò ha probabilmente condotto alla consapevolezza dei soggetti nel nostro campione. Sebbene la condanna degli istituti ecclesiastici (notare che tutti i soggetti religiosi erano quasi al 100% di origini cristiane) sia stata classificata relativamente in basso come potenziale fattore di esitazione nei confronti dell’adozione di un comportamento dopante (18° e 19° posto rispettivamente per uomini e donne), la correlazione tra religiosità (come misurato dal questionario ‘Santa Clara Strength of Religious Faith’) e il giudizio della chiesa in relazione all’utilizzo del doping hanno superato in maniera significativa tutti gli altri coefficienti di correlazione per entrambi i sessi. Inoltre, nelle donne, è stato osservato che la condanna della chiesta era un fattore predittivo significativo nella regressione logistica. Evidentemente, coloro che si reputano molto religiosi sono estremamente preoccupati circa le conseguenze negative dei loro potenziali comportamenti dopanti nella loro comunità religiosa e vice-versa. Tali risultati sono in linea con quelli di precedenti studi che hanno studiato più a fondo la religiosità e la sua associazione con il comportamento dopante effettivo e potenziale. In breve, quando sono stati studiati sollevatori di pesi della Bosnia e dell’Erzegovina, gli autori hanno evidenziato un chiaro effetto protettivo della religiosità islamica contro il comportamento dopante 21, mentre risultati simili sono stati osservati negli studi che hanno esaminato atleti di fede cristiana 22. Poiché nel nostro studio la religiosità era evidentemente il fattore predittivo più significativo associato ai fattori di esitazione nei confronti del comportamento dopante, l’argomento dovrebbe essere studiato più a fondo in studi futuri. Solo di recente il consumo di sostanze “quotidiane” come alcol e sigarette è stato studiato in relazione alla sua associazione con i comportamenti dopanti negli atleti, ma i risultati sono discordanti. Mentre alcuni studi hanno indicato una maggiore prevalenza dell’uso scorretto quotidiano di sostanze come fattore di rischio per l’uso di doping, altri studi hanno suggerito un più elevato rischio di comportamento dopante negli atleti che non fumano sigarette 4, 6, 11. Nel nostro studio, a causa della correlazione MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTSZALETEL with seven mostly social factors of doping hesitation in females, such substance misuse should be considered as a potential risk factor of engaging in doping. Although we could not find a study specifically dealing with the relationship between binge drinking in college-level athletes, some considerations brought out previously are interesting. In an investigation that systematically studied substance use and misuse in aesthetic athletes (sport dancers, ballet dancers, and synchronised swimmers; all females), the authors noted significant differences between groups in alcohol consumption and potential doping behaviour. Namely, synchronised swimmers showed the strongest tendency for both binge drinking and the self-declared highest level of potential doping behavior.11 However, it should be emphasised that this study did not directly investigate or correlate the likelihood of binge drinking and doping behaviours; however, we believe the results notably support our findings that binge drinking is a potential risk factor of doping behavior in females. The negative correlations of doping likelihood and social factors of hesitation in females further support the findings discussed previously. However, it seems that such an association should only be expected in those sports where binge drinking is not highly prevalent. For example, in male rugby players, where the consumption of alcohol is very high, there was no association between binge drinking and potential doping behavior.4 negativa tra binge drinking e sette fattori di esitazione nei confronti del comportamento dopante, soprattutto sociali, nelle donne, tale uso scorretto di sostanze deve essere considerato come potenziale fattore di rischio per l’uso del doping. Sebbene non abbiamo potuto trovare uno studio che abbia trattato specificamente della relazione con il binge drinking negli atleti collegiali, alcune considerazioni sollevate prima sono interessanti. In un’indagine che ha sistematicamente studiato l’uso e l’uso scorretto di sostanze in atleti di discipline con una forte componente estetica (ballerini sportivi, ballerini di danza, e nuotatori sincronizzati, tutti donne); gli autori hanno notato differenze significative tra i gruppi nel consumo di alcol e nel potenziale comportamento dopante. Più precisamente, i nuotatori sincronizzati hanno mostrato una maggiore tendenza al binge drinking e a un maggiore livello autoriferito di potenziale comportamento dopante 11. Tuttavia, va sottolineato che questo studio non ha esaminato direttamente o correlato la probabilità di binge drinking e i comportamenti dopanti; tuttavia, crediamo che tali risultati supportino i nostri nel dire che il binge drinking sia un potenziale fattore di rischio del comportamento dopante nelle donne. Le correlazioni negative della possibilità di usare sostanze dopanti e i fattori sociali di esitazione nelle donne supportano ulteriormente i risultati discussi in precedenza. Tuttavia, sembra che tale associazione debba essere attesa solo negli sport in cui il binge drinking non è estremamente prevalente. Ad esempio, nei rugbisti uomini, dove il consumo di alcol è molto alto, non esiste alcuna associazione tra binge drinking e potenziale comportamento dopante 4. Study limitations Limitazioni dello studio There are several study limitations. First, findings are based on subjects’ self-reports. Thus, it may be argued that subjects who “have something to hide” (i.e., those who use doping substances) may lie. However, we believe that the strict anonymity of the questionnaire decreased this possibility. Second, the study sample was relatively small and stratified (only one University for two participating countries); therefore the generalizability of the results may be questionable. However, one of the key elements in our investigation was the high proportion of respondents; nearly 100% of subjects asked to participate completed the questionnaire. Because of this, we believe that the selection of a stratified sample was a proper experimental approach for this pilot study. Therefore we are reasonably confident that in spite of study limitations, our results, although not the final word on the topic, should contribute to knowledge in the field. Esistono numerose limitazioni dello studio. Innanzitutto, i risultati sono basati sulle autovalutazioni dei soggetti. Pertanto, si può affermare che i soggetti che hanno qualcosa da nascondere (cioè quelli che usano sostanze dopanti) potrebbero mentire. Tuttavia, crediamo che lo stretto anonimato del questionario abbia ridotto tale possibilità. In secondo luogo, il campione dello studio era relativamente piccolo e stratificato (solo un’università per due paesi partecipanti); pertanto, la generalizzabilità dei risultati potrebbe essere messa in dubbio. Tuttavia, uno degli elementi chiave nella nostra indagine era l’elevata percentuale di rispondenti; quasi il 100% dei soggetti a cui è stato chiesto di partecipare ha completato il questionario. Per tale motivo, crediamo che la selezione di un campione stratificato sia stato un approccio sperimentale corretto per questo studio pilota. Pertanto, siamo ragionevolmente sicuri che nonostante i limiti dello studio, i nostri risultati, sebbene non mettano la parola fine sull’argomento, possano contribuire alle conoscenze in questo settore. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 459 TOWARD (MORE) EFFECTIVE ANTIDOPING POLICY IN SPORTS ZALETEL Conclusions Conclusioni Based on the results presented, the following conclusions can be made. Female college-levelathletes recognize increased masculinity (changes in body appearance) as the most important factor or negative consequence of hesitation against doping behaviour, whereas males rank immune dysfunctions as the most important negative consequence. On the other hand, sportsrelated consequences, social norms and social consequences should be prioritized within antidoping policy only for specific cases (e.g., highly religious females). There are some indices that binge drinking is a potential risk factor of doping usage, especially in females. Because other authors recently noted similar findings, this should be studied more precisely in the future. Because of the high ranking of health-threatening issues as potential factors of hesitation of doping behavior, health problems should be emphasized in any doping prevention program within college-athletes as well. Sulla base dei risultati presentati, è possibile trarre le seguenti conclusioni: gli atleti collegiali di sesso femminile hanno indicato l’aumentata mascolinità (cambiamenti nell’aspetto corporeo) come conseguenza negativa o fattore di esitazione più importante nei confronti del comportamento dopante, mentre gli uomini hanno classificato le disfunzioni immunitarie come la conseguenza negativa più importante. D’altro canto, le conseguenze associate allo sport, alle norme sociali e alle conseguenze sociali dovrebbero avere la priorità all’interno delle politiche antidoping solo per casi specifici (cioè le donne con un elevato livello di religiosità). Esistono alcuni indici che il binge drinking sia un potenziale fattore di rischio dell’utilizzo di doping, soprattutto nelle donne. Poiché altri autori hanno recentemente notato simili risultati, ciò deve essere studiato più a fondo in futuro. A causa dell’elevato posto in classifica dei problemi relativi alla salute come potenziali fattori di esitazione nei confronti del comportamento dopante, i problemi per la salute dovrebbero essere sottolineati in qualsiasi programma antidoping con gli atleti collegiali. References/Bibliografia 1) de Hon O, Kuipers H, van Bottenburg M. Prevalence of doping use in elite sports: a review of numbers and methods. Sports Med 2015;45:57-69. 2) Morente-Sanchez J, Zabala M. Doping in sport: a review of elite athletes’ attitudes, beliefs, and knowledge. Sports Med 2013;43:395-411. 3) Rodek J, Sekulic D, Kondric M. Dietary supplementation and doping-related factors in high-level sailing. 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E-mail: [email protected] 460 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MED SPORT 2015;68:461-72 Effect of physical exercise games and playing with Edubal educational balls on eye-hand coordination in first-year primary school children Effetti dell’esercizio fisico e del gioco con i palloni educativi ‘Edubal’ sulla coordinazione oculo-manuale nei bambini iscritti al primo anno della scuola primaria I. CICHY, A. ROKITA, M. WOLNY, M. POPOWCZAK University School of Physical Education in Wrocław, Wroclaw, Poland SUMMARY Aim. The study attempts to determine the level of motor coordination of both hands in schoolchildren who took part in a year-long pedagogical experiment that incorporated games and playing with Edubal educational balls. Methods. Twenty-two schoolboys and seventeen schoolgirls were divided into two groups (experimental and control). The experimental factor in the experimental group was a year-long program of physical exercise using Edubal educational balls. Eye-hand coordination was evaluated for both hands using the results obtained from the 2Hands test from the Vienna Test System. Results. After one year of the experiment, better performance was found in the experimental group with respect to the test time for the left hand. It was also observed that girls showed better accuracy during the test. Only laterality was found to have essential effect on differentiation with respect to the accuracy of hand movement. Conclusion. The investigations carried out by the authors of the present paper demonstrated that participation of first-grade schoolchildren in the pedagogical experiment that used educational balls caused changes in precision of upper limb movements. Key words: Exercise - Child - Psychomotor Performance - Child Development. RIASSUNTO Obiettivo. Obiettivo del presente studio è stato quello di tentare di determinare il livello di coordinazione motoria di entrambe le mani nei bambini in età scolare che hanno partecipato a un esperimento pedagogico della durata di un anno, il quale prevedeva esercizi e giochi con i palloni educativi “Edubal”. Metodi. Ventidue alunni di sesso maschile e diciassette alunni di sesso femminile in età scolare sono stati divisi in due gruppi (gruppo sperimentale e gruppo di controllo). Il fattore sperimentale nel gruppo sperimentale è stato rappresentato da un programma di attività fisica della durata di un anno svolto con l’ausilio dei palloni educativi “Edubal”. La coordinazione oculo-manuale è stata valutata per entrambe le mani utilizzando i risultati derivanti dall’esecuzione del test “2HAND” (coordinazione con 2 mani) del “Vienna Test System”. Risultati. Dopo un anno di sperimentazione è stata rilevata una performance migliore nel gruppo sperimentale per quanto riguarda il tempo di esecuzione del test per la mano sinistra. Inoltre, abbiamo osservato anche che le bambine mostravano una maggiore precisione durante lo svolgimento del test. È emerso che soltanto la lateralità ha avuto un effetto fondamentale sulla differenziazione per quanto riguarda la precisione del movimento della mano. Conclusioni. Le indagini svolte dagli autori del presente studio hanno dimostrato che la partecipazione dei bambini iscritti al primo anno di scuola elementare all’esperimento pedagogico in cui sono stati utilizzati i palloni educativi ha determinato dei cambiamenti nella precisione dei movimenti degli arti superiori. Parole chiave: Esercizio fisico - Bambino - Performance Psicomotoria - Sviluppo del Bambino. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 461 CICHY T EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATION he aim of the early childhood education is to support children in their intellectual, emotional, social, ethical, physical and aesthetic growth.1 The most important skills that a schoolchild is expected to learn at this stage of education are reading and writing. Later, these skills represent a means of acquisition and sharing information. The causes of difficulties with reading and writing and development of other school skills were discussed by Spionek 2 in the context of psychomotor disturbances in child growth. Coordination motor abilities, which are understood to mean relatively permanent forms of the course of psychophysical processes of motor control are of particular importance for the growth of a child and allow for the effective control and regulation of human motor abilities.3 A study 4, 5 concerning motor development of children, demonstrated its significance to achievement of a demanded level of cognitive functions. In the context of the comprehensive psychomotor growth of a schoolchild during the first stage of education, substantial importance is given to coupling of movements of both hands. Other terms used include “in-hand manipulation” (IHM) 6 or “small” motor skills 7. Analysis of the literature of the subject reveals that eye-hand coordination has a significant effect on reading and writing skills, i.e. key competencies in human life.8-13 Children, who typically have difficulties with perception of proper position of items with respect to their bodies, often make mistakes and exchange letters and digits with similar shapes. Therefore, manual dexterity is a very important element in child’s growth, necessary for proper functioning.14, 15 Dzierżanka et al. 13 observed that the development of motor abilities supports social development of children. Furthermore, they demonstrated that improved dexterity exhibited during games and playing (also with balls) helps children integrate with the group. These children are also accepted in their peer groups.13, 16 These reports illustrate the importance of proper motor development to education of children at early school age. In order to meet the demands of proper motor development among children and to combine motor and intellectual activity, a kit of balls was designed for mini-team games (Edubal), dedicated especially for children at the early school age. Due to the high number 462 L’ obiettivo dell’istruzione nella prima infanzia è quello di sostenere i bambini nella loro crescita intellettuale, emotiva, sociale, etica, fisica ed estetica 1. Le abilità più importanti che un bambino in età scolare dovrebbe assimilare in questa fase dell’istruzione sono la lettura e la scrittura. Più tardi, queste abilità rappresenteranno un mezzo di acquisizione e condivisione delle informazioni. Le cause delle difficoltà nella lettura e nella scrittura e nello sviluppo di altre abilità scolastiche sono state discusse da Spionek 2 nell’ambito dei disturbi psicomotori nella crescita del bambino. Le abilità motorie di coordinazione, che rappresentano forme relativamente permanenti nel percorso di sviluppo dei processi psicofisici del controllo motorio, ricoprono un’importanza particolare nella crescita del bambino e consentono un controllo e una regolazione efficaci delle abilità motorie umane 3. Uno studio 4, 5 riguardante lo sviluppo motorio dei bambini, ne ha dimostrato la significatività per il raggiungimento di un determinato livello richiesto di funzioni cognitive. Nel contesto della crescita psicomotoria globale di un bambino in età scolare, durante la prima fase dell’istruzione viene data un’importanza sostanziale alla coordinazione dei movimenti di entrambe le mani. Altri termini utilizzati includono “in-hand manipulation” (IHM, manipolazione in mano) 6 o abilità motorie “piccole” 7. L’analisi degli studi sull’argomento presenti nella letteratura rivela che la coordinazione oculo-manuale ha un effetto significativo sulle abilità di lettura e scrittura, le quali rappresentano competenze fondamentali nella vita di ogni uomo 8-13. I bambini, che tipicamente hanno difficoltà nella percezione della corretta posizione degli oggetti rispetto al proprio corpo, spesso commettono errori e confondono lettere e cifre che presentano forme simili. Pertanto, la destrezza manuale è un elemento molto importante nella crescita del bambino ed è necessaria per un suo corretto funzionamento 14, 15. Dzierżanka et al. 13 hanno osservato che lo sviluppo delle abilità motorie rappresenta un sostegno allo sviluppo delle abilità sociali dei bambini. Inoltre, tali autori hanno dimostrato che il miglioramento della destrezza mostrato durante il gioco e gli esercizi (anche con i palloni) aiuta i bambini a integrarsi nel gruppo. Questi bambini sono anche accettati nei gruppi dei loro coetanei 13, 16. Tali segnalazioni illustrano l’importanza di un corretto sviluppo motorio ai fini dell’istruzione dei bambini nei primi anni dell’età scolare. Al fine di rispondere alle esigenze del corretto sviluppo motorio nei bambini e combinare l’attività motoria e intellettuale, è stato progettato un kit di palloni per giochi da svolgersi in piccole squadre MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATIONCICHY of balls (90) in the kit and other specific features such as colours (green, red, blue, yellow), printed numbers (0-9), capital/small letters, mathematical symbols (+), (-), (:), (<), (>) and an e-mail sign, Edubal balls have become very popular.17, 18 Games and playing with Edubals are based on natural forms of movement (running, jumping, throwing, catching), so that both more and less physically fit children are able to use the balls. Classes that utilize Edubal educational balls offer opportunities for both physically fit and less fit children to show their intellectual skills.18 Therefore, thanks to the possibility for all children to take part in the games, physical activity at school becomes less selective, while cooperation and team work equips children is essential and demanded interpersonal competencies and certain personality traits. It is expected that exercises, games and playing with Edubals stimulate development of selected coordination skills, with particular focus on hand motor skills among first-year schoolchildren from primary schools and, consequently, should improve the quality of reading and writing. The literature reports presented above have demonstrated direct correlations between pyschomotor development of children and their performance at school, especially at the first stage of education. Therefore, the study attempts to evaluate the level of motor coordination in both hands in schoolchildren who took part in a year-long pedagogical experiment that used games and playing with Edubal educational balls. Materials and methods The study used a pedagogical experiment procedure with the use of a technique of parallel groups. “This is an example of a solution that uses a pluralistic approach, in which the independent variables are typically subjected to descriptive and qualitative analysis, while the dependent variables - to quantitative analyses”.19 The study involved two groups of students from the first grade of primary school in Czarny Bor. The experimental group was represented by 20 students (11 boys and 9 girls). The control group consisted of 19 students (11 students and 8 girls). All groups performed their physical activities under the same condi- Vol. 68 - No. 3 (Edubal) dedicato specialmente ai bambini nella prima età scolare. L’elevato numero di palloni (90) presenti nel kit e altre loro caratteristiche specifiche come i colori (verde, rosso, blu e giallo), i numeri stampati (0-9), le lettere maiuscole/minuscole, i simboli matematici (+), (-), (:), (<), (>) e la chiocciola (@) hanno reso i palloni Edubal molto popolari 17, 18. I giochi con i palloni Edubal si basano su forme naturali di movimento (correre, saltare, lanciare, afferrare), di modo che tutti i bambini, siano essi più o meno in forma dal punto di vista fisico, siano in grado di utilizzare tali palloni. Le classi che utilizzano i palloni educativi Edubal offrono ai bambini, siano essi più o meno in forma, l’opportunità di mostrare le loro abilità intellettuali 18. Pertanto, grazie alla possibilità di far partecipare ai giochi tutti i bambini, l’attività fisica a scuola diventa meno selettiva, mentre la cooperazione e il lavoro di squadra forniscono ai bambini competenze interpersonali fondamentali e necessarie e ne modellano determinati tratti della personalità. Si prevede che gli esercizi e i giochi con i palloni Edubal stimolino lo sviluppo di determinate abilità di coordinazione, con particolare attenzione alle abilità motorie manuali nei bambini al primo anno della scuola primaria e, di conseguenza, possano determinare un miglioramento nella qualità delle abilità di lettura e scrittura. Gli articoli della letteratura presentati sopra hanno dimostrato l’esistenza di correlazioni dirette tra lo sviluppo psicomotorio dei bambini e la loro performance scolastica, specialmente nella prima fase dell’istruzione scolastica. Pertanto, obiettivo del presente studio è stato quello di tentare di valutare il livello di coordinazione motoria in entrambe le mani nei bambini in età scolare che hanno partecipato a un esperimento pedagogico della durata di un anno, nel quale sono stati svolti giochi ed esercizi con i palloni educativi Edubal. Materiali e metodi Lo studio ha seguito la procedura di un esperimento pedagogico e ha impiegato una tecnica a gruppi paralleli. “Questo è un esempio di soluzione che utilizza un approccio pluralistico, in cui le variabili indipendenti sono generalmente sottoposte ad analisi descrittive e qualitative, mentre le variabili dipendenti sono sottoposte ad analisi quantitative” 19. Lo studio ha coinvolto due gruppi di studenti iscritti al primo anno della scuola primaria di Czarny Bor. Il gruppo sperimentale era costituito da 20 studenti (11 di sesso maschile e 9 di sesso femminile). Il gruppo di controllo comprendeva 19 studenti MEDICINA DELLO SPORT 463 CICHY EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATION tions, using a large and small sports hall. The experiment was carried out in the school year 2011/2012. The research was conducted twice, in September 2011 and in June 2012. The study was approved by the committee on research ethics at the institution in which the research was conducted and any informed consent from children’s parents was obtained as required. The selection of research groups was deliberate, and the study stemmed from the school’s willingness to cooperate, and from the ability of the researchers to carry out a full, year-long pedagogical experiment. What is very important is that pedagogical experiment with the use of educational balls Edubal was performed for the second time in this school, indicating a consistency and somewhat a continuity of the research problem. Therefore, the teaching staff participating in the project was well prepared; the difference was mainly with the dependent variables that the experiment in question had taken into account. The didactic process was carried out according to the school’s teaching and educational curricula. In the experimental group educational balls were used during the physical activities (experimental factor 3 times a week), 50-60% of the time of the teaching unit allocated to physical activity. For the remaining class time the teacher followed the traditional curriculum relating to physical education. Content used in the classroom using educational balls was compatible with the curriculum and had been included in the subject’s schedule. During these activities educational balls were used for exercises, playing and games which were performed based upon scripts prepared jointly by the experiment’s author and the form teacher. They involved consolidation and improvement of these learning contents both in terms of mathematical education and languages, which caused students the most trouble. The content of the scripts was clearly dominated by forms of play focused on the development of overall fitness. The control group followed the same program in a traditional way, without the use of educational balls. In all groups, classes were conducted by a form teacher. Teachers had similar work history and teaching experience. Motor coordination of both hands (hand-eye coordination) constituted the dependent variable. In both groups, the initial and final tests were performed using highly specialized electronic equipment - the Vienna Test System. The S6 option was used for the study - moving 464 (11 di sesso maschile e 8 di sesso femminile). Tutti i gruppi hanno svolto l’attività fisica nelle stesse condizioni, utilizzando una palestra grande e una piccola. L’esperimento è stato svolto durante l’anno scolastico 2011/2012. La ricerca è stata condotta due volte, a settembre 2011 e a giugno 2012. Lo studio è stato approvato dal Comitato etico di ricerca dell’Istituto nel quale la ricerca è stata condotta; da parte dei genitori dei bambini è stato ottenuto ogni consenso informato necessario. La selezione dei gruppi di studio è stata ben ponderata; lo studio è stato il risultato della disponibilità della scuola a collaborare e dell’abilità dei ricercatori di svolgere un esperimento pedagogico completo della durata di un anno. È molto importante sottolineare che l’esperimento pedagogico con l’uso dei palloni educativi Edubal è stato effettuato per la seconda volta in questa scuola, il che indica una certa coerenza e continuità del problema della ricerca. Pertanto, il personale docente che ha partecipato al progetto era ben preparato; la differenza principale risiedeva nelle variabili dipendenti prese in considerazione dall’esperimento in questione. Il processo didattico è stato svolto secondo i programmi didattici ed educativi della scuola. Nel gruppo sperimentale, i palloni educativi sono stati utilizzati durante le attività fisiche (fattore sperimentale - 3 volte a settimana), con il 50-60% del tempo dell’unità didattica dedicato all’attività fisica vera e propria. Per il restante tempo della lezione, l’insegnante ha seguito il programma tradizionale relativo all’educazione fisica. I contenuti utilizzati in classe utilizzando i palloni educativi erano compatibili con il programma e sono stati inclusi nell’orario della materia. Durante queste attività, i palloni educativi sono stati utilizzati per esercizi e giochi svolti sulla base di copioni preparati congiuntamente dall’autore dell’esperimento e dall’insegnante responsabile della classe. Queste attività prevedevano il consolidamento e il miglioramento delle nozioni apprese, in termini di insegnamento e linguaggi matematici, causa della maggior parte dei problemi degli studenti. Il contenuto dei copioni era chiaramente dominato da forme di gioco mirate allo sviluppo della forma fisica generale. Il gruppo di controllo ha seguito lo stesso programma in maniera tradizionale, senza l’uso dei palloni educativi. In tutti i gruppi, le lezioni sono state tenute dall’insegnante responsabile della classe. Gli insegnanti avevano percorsi professionali ed esperienze di insegnamento simili. La coordinazione motoria di entrambe le mani (coordinazione manualeoculare) ha rappresentato la variabile dipendente. In entrambi i gruppi, i test condotti all’inizio e alla fine sono stati svolti utilizzando un’attrezzatura elettronica altamente specializzata, il ‘Vienna Test MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATIONCICHY along a given route using for this purpose one manipulator (joystick) for left and right hand. The test is used to determine the speed, accuracy and coordination of eye-hand and hand-eye in the case of minor movements. Two parameters were used for statistical analysis: mean time to complete the route (2HTL - for left hand and 2HTR - for the right hand) and mean time of error (2HBL - for left hand and 2HBR - for the right hand. The obtained results were statistically analyzed using Statistica 10.0. A four-way ANOVA analysis of variance model was used for this purpose. A four-way ANOVA (2x2x2x2) was used to perform statistical analysis, where different factors were: group, gender, T1/2 (test 1 relative to test 2), L/R hand (left relative to right). A Bonferroni post-hoc test was used, since a comparison of the homogeneity of variances in compared groups revealed that such one exists. All statistical tests that were applied assumed a significance level at 0.05. The descriptions of charts used the term Group E and Group F, referring to an experimental group and the control group respectively. Results Figure 1 presents the results obtained by the schoolchildren from the experimental and control groups in the initial and final examinations, concerning tracking time measured during the test for the right and left hand, respectively. Comparison of the results concerning the difference between the initial and final examinations for tracking time (left hand) recorded for all the schoolchildren from the experimental group revealed statistically significant differences at the level of P=0.0031. These children obtained significantly (about 2 seconds) better mean results after completion of the year-long pedagogical experiment. Comparison between both groups with respect to the right hand found better results in the control group. However, the difference was not statistically significant. Furthermore, a statistically significant difference (P=0.0113) was observed in the control group compared to the results obtained for tracking time between the initial and final examinations. It was demonstrated that the results obtained for the right hand in the final Vol. 68 - No. 3 System’. Per lo studio è stata utilizzata l’opzione S6, che prevede di muoversi lungo un dato percorso utilizzando a tale scopo un manipolatore (joystick) per le mani sinistra e destra. Il test viene utilizzato per determinare la velocità, la precisione e la coordinazione oculo-manuale e manuale-oculare nel caso di movimenti minori. Per l’analisi statistica sono stati utilizzati due parametri: il tempo medio per il completamento del percorso (2HTL per la mano sinistra e 2HTR per la mano destra) e il tempo medio di errore (2HBL per la mano sinistra e 2HBR per la mano destra). I risultati ottenuti sono stati analizzati dal punto di vista statistico utilizzando il software Statistica 10.0. A tale scopo è stato utilizzato un modello di analisi della varianza ANOVA a quattro vie. Un’analisi ANOVA a quattro vie (2x2x2x2) è stata utilizzata per eseguire l’analisi statistica i cui diversi fattori erano: gruppo, sesso, T1/2 (test 1 rispetto a test 2) mano L/R (sinistra rispetto a destra). È stato utilizzato un test post-hoc di Bonferroni in quanto il confronto dell’omogeneità delle varianze nei gruppi messi a confronto ha rivelato l’esistenza di una tale omogeneità. Per tutti i test statistici è stato fissato un livello di significatività pari a 0,05. Nelle descrizioni dei grafici sono stati utilizzati i termini Gruppo E e Gruppo F in riferimento rispettivamente al gruppo sperimentale e al gruppo di controllo. Risultati La Figura 1 presenta i risultati ottenuti dai bambini in età scolare dei gruppi sperimentale e di controllo nei test condotti all’inizio e alla fine relativamente al tempo di tracciamento misurato durante il test rispettivamente per la mano destra e sinistra. Il confronto dei risultati relativi alla differenza tra i test condotti all’inizio e alla fine per il tempo di tracciamento (mano sinistra) registrati per tutti i bambini in età scolare del gruppo sperimentale ha rivelato l’esistenza di differenze statisticamente significative con P=0,0031. Questi bambini hanno ottenuto risultati medi significativamente migliori (circa 2 secondi) dopo aver completato l’esperimento pedagogico di un anno. Dal confronto tra i due gruppi per quanto riguarda la mano destra sono emersi risultati migliori nel gruppo di controllo. Tuttavia, la differenza non era statisticamente significativa. Inoltre, una differenza statisticamente significativa (P=0,0113) è stata osservata nel gruppo di controllo rispetto ai risultati ottenuti per il tempo di tracciamento tra i test condotti all’inizio e alla fine. È stato dimostrato che i risultati ottenuti con la mano destra nel test finale erano significativamente MEDICINA DELLO SPORT 465 CICHY EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATION Figure 1.—Results obtained by schoolchildren from the experimental group (E) and control group (K) during tracking test for the right and left hands: initial examination (E1) and final examination (E2). Figura 1 — Risultati ottenuti da bambini in età scolare del gruppo sperimentale (E) e di controllo (K) durante il test di tracciamento per la mano destra e quella sinistra: inizio e fine del test. examination were significantly better than the results obtained for the left hand in the initial study. Figure 2 presents the results obtained in the beginning and in the end of the study by the schoolchildren from the experimental and control groups during the tracking time test, without division into the left and right hand. Analysis of the results found better scores recorded in both initial and final examinations in the control group. It was demonstrated that the schoolchildren from the control group performed the tracking test faster but the differences between them and their peers from the experimental group were not statistically significant. Figure 3 illustrates a comparison between the results obtained during tracking test for boys and girls from both groups with respect to the first and second examinations without division into the right and left hands. It was found that the girls studied in the final examination improved their scores. Furthermore, they were insignificantly faster than the boys. Figure 4 presents the results concerning the errors made by all the boys and girls studied obtained in the beginning (E1) and at the end (E2) of the pedagogical experiment. It was ob- 466 migliori di quelli ottenuti con la mano sinistra nel test iniziale. La Figura 2 mostra i risultati ottenuti all’inizio e alla fine dello studio dai bambini in età scolare dei gruppi sperimentale e di controllo durante il test del tempo di tracciamento, senza fare alcuna distinzione tra mano destra e sinistra. L’analisi dei risultati ha evidenziato la presenza di punteggi migliori nel gruppo di controllo nei test condotti all’inizio e alla fine. È stato dimostrato che i bambini in età scolare del gruppo di controllo hanno eseguito il test del tracciamento in maniera più veloce, ma le differenze tra i loro risultati e quelli dei loro coetanei del gruppo sperimentale non sono risultate statisticamente significative. La Figura 3 illustra il confronto tra i risultati ottenuti durante il test del tracciamento dai bambini e dalle bambine di entrambi i gruppi relativamente al primo e al secondo test senza fare alcuna distinzione tra mano destra e sinistra. È emerso che le bambine studiate hanno riportato punteggi migliori nel test finale. Inoltre, sono state più veloci dei bambini, ma in maniera non significativa. La Figura 4 presenta i risultati relativi agli errori commessi da tutti i bambini e le bambine studiati all’inizio (E1) e alla fine (E2) dell’esperimento pedagogico. È stato osservato che le bambine, durante il secondo studio, sono state più precise dei bambini, con un tempo medio di uscita dal percorso di MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATIONCICHY Figure 2.—Results obtained in the examinations: initial (E1) and final (E2) by the schoolchildren from the experimental group (E) and the control group (K) during tracking test, without division into the left and the right hand. Figura 2. — Risultati ottenuti all’inizio (E1) e alla fine (E2) dello studio dai bambini in età scolare dei gruppi sperimentale (E) e di controllo (K) durante il test del tempo di tracciamento, senza alcuna distinzione tra mano destra e sinistra. Figure 3.—Results obtained by all the boys and girls studied for tracking test during the examinations: initial (E1) and final (E2), without division into the left and the right hand. Figura 3. — Risultati ottenuti durante il test del tracciamento dai bambini e dalle bambine di entrambi i gruppi ottenuti all’inizio (E1) e alla fine (E2), senza alcuna distinzione tra mano destra e sinistra served that the girls, during the second study, were more accurate than the boys, with the mean time of falling outside the track being 2 seconds. The difference recorded was not statistically significant. Comparison of the results concerning the errors made during performance of the tests with the left and right hand in the experimental group (E) and control group (K) (Figure 5) revealed statistically significant differences at the level of P=0.0015 to the benefit of the result recorded with the right hand in the experimental group with respect to the left hand in the control group. Furthermore, comparison of the errors by all the boys and girls studied with respect to the left and right hands (Figure 6) showed statistically significant differences between the results obtained by boys for the right and left hand in favour of the right hand (P=0.0024). Similar pattern was observed in the group of girls, who also made errors within shorter 2 secondi. La differenza registrata non è risultata statisticamente significativa. Il confronto dei risultati relativi agli errori commessi durante l’esecuzione dei test con le mani sinistra e destra nel gruppo sperimentale (E) e nel gruppo di controllo (K) (Figura 5) ha rivelato differenze statisticamente significative con P=0,0015 a favore dei risultati registrati con la mano destra nel gruppo sperimentale rispetto a quelli registrati con la mano sinistra nel gruppo di controllo. Inoltre, il confronto degli errori di tutti i bambini e di tutte le bambine studiate relativamente alle mani sinistra e destra (Figura 6) ha evidenziato differenze statisticamente significative tra i risultati ottenuti dai bambini per le mani destra e sinistra a favore della mano destra (P=0,0024). Un pattern simile è stato osservato nel gruppo delle bambine, le quali hanno commesso errori in un periodo di tempo più breve, eseguendo il test con la mano destra (P=0,0007). I risultati ottenuti non stupiscono in quanto riguardano la mano dominante, ma occorre sottolineare la differenza tra i punteggi registrati Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 467 EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATION CICHY Figure 4.—Results concerning the errors made by all the boys and girls recorded during the initial examination (E1) and final examination (E2). Figura 4. — Risultati relativi agli errori commessi da tutti i bambini e le bambine studiati all’inizio (E1) e alla fine (E2) dell’esperimento pedagogico Figure 5.—Results concerning the errors made with the left and right hand with respect to the whole experimental group (E) and the control group (K). Figura 5. — Risultati relativi agli errori commessi durante l’esecuzione dei test con le mani sinistra e destra nel gruppo sperimentale (E) e nel gruppo di controllo (K) time, performing the test with the right hand (P=0.0007). The results obtained are not surprising since they concern the dominant hand, but the scores recorded for the girls (right hand) compared to the results obtained by boys with the same hand should be emphasized. The girls were more accurate (0.6 seconds), which is undoubtedly connected with volitional characteristics typical of this period of human growth. In conclusion, the results presented in this study, concerning performance of the test, found that only laterality has a statistically significant effect on differentiation between the results obtained in the experiment. per le bambine (mano destra) e i risultati ottenuti dai bambini con la stessa mano. Le bambine sono state più precise (0,6 secondi), il che è senza dubbio correlato alle caratteristiche volitive tipiche di questo periodo della crescita umana. In conclusione, i risultati presentati in questo studio, relativi alla performance nel test, hanno evidenziato che soltanto la lateralità risulta avere un effetto statisticamente significativo sulla differenziazione dei risultati ottenuti nell’esperimento. Discussion While IHM (in-hand manipulation) is considered as an integral part of the motor aspect,20-22 one should note, when looking for the studies concerning this problem, that there are relatively few reports, with the findings often equivocal. 468 Discussione Sebbene la IHM (in-hand manipulation, manipolazione in mano) sia considerata parte integrante dell’aspetto motorio 20-22, se si va alla ricerca di studi riguardanti questo problema è facile constatare che gli articoli sull’argomento sono relativamente scarsi e con risultati spesso discordanti. Nei test effettuati da Cornhill et al. 23 è stata dimostrata l’esistenza di una correlazione tra un risultato elevato registrato durante il test Minnesota handwriting test 24, e il test in-hand manipulation eseguito utilizzando un foglio di metallo forato. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATIONCICHY Figure 6.—Results concerning the errors made by all the boys and girls studied with respect to the left and right hand. Figura 6. — Risultati relativi agli errori di tutti i bambini e di tutte le bambine studiati relativamente alle mani sinistra e destra. In the examinations carried out by Cornhill et al.,23 a correlation was demonstrated between a high result recorded during the Minnesota handwriting test,24 and in-hand manipulation performed using a perforated sheet metal. Feder et al. 21 found no statistical correlations between the results obtained using the test for evaluation of the handwriting,25 and quantified results concerning IHM. Furthermore, the study carried out by Iverson et al. 26 demonstrated that over 50% of the children with reading difficulties experience problems with development of motor skills. The study carried out by Henderson et al.,27 with a particular focus on hand dexterity test, consists in drawing a continuous line within the set limits, and demonstrated the significance of motor development for precise manipulation with a pen. The study carried out since 2002,4-7, 28-38 concerning the use of Edubal at the stage of preschool and early-school education, have yielded promising results. The study evaluated the effects of physical exercise classes that used Edubal educational balls (concerning the physical fitness and development of selected learning skills). Vol. 68 - No. 3 Feder et al. 21 non hanno riportato correlazioni statistiche tra i risultati ottenuti utilizzando il test per la valutazione della scrittura a mano 25, e i risultati quantificati relativi all’IHM. Inoltre, lo studio svolto da Iverson et al. 26 ha dimostrato che oltre il 50% dei bambini con difficoltà di lettura incontra problemi nello sviluppo delle abilità motorie. Lo studio di Henderson et al. 27, incentrato in maniera particolare sul test della destrezza manuale, che consiste nel disegnare una linea continua entro i limiti stabiliti, ha dimostrato l’importanza dello sviluppo motorio per l’accurata manipolazione di una penna. Lo studio condotto a partire dal 2002 4-7, 28-38, riguardante l’uso dei palloni ‘Edubal’ nella fase dell’educazione prescolare e nei primi anni dell’educazione scolare, ha generato risultati promettenti. Tale studio ha valutato gli effetti delle lezioni di educazione fisica con l’uso dei palloni educativi ‘Edubal’ (relativamente alla forma fisica e allo sviluppo di abilità di apprendimento selezionate). In un esperimento della durata di un anno, Cichy et al. 30, utilizzando la tecnica dei gruppi paralleli, hanno riscontrato che i programmi che utilizzavano i palloni educativi influenzavano lo sviluppo delle abilità motorie in maniera simile ai programmi tradizionali negli anni dal primo al terzo della scuola MEDICINA DELLO SPORT 469 EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATION CICHY In a year-long experiment, Cichy et al.,30 using the technique of parallel groups, found that the curriculum that used the educational balls affect the development of the motor skills similarly to the conventional curricula in years 1-3 of the primary school. Similar findings were reported by Krajewski; however, his studies concerned the six-year-old children that attended Polish “zero” year group.32 However, this researcher emphasized considerable benefits of a half-year non-conventional curriculum (using educational balls), yoga, relaxation and playing with a tarpaulin compared to the conventional curriculum in terms of psychomotor development of children. After completion of the experiment using Edubal educational balls, Cichy 31 reported similar findings. The use of educational balls during physical exercise classes does not cause substantial changes in the area of physical fitness. However, it helps to improve the results of overall body coordination.28, 31 It is the specific nature of games and playing with balls which is the most important to development of child coordination rather than for other components of physical fitness, which is conditioned by the biological development (speed, strength). This confirms the opinion of many authors. Pawłucki 12 or Wójcik-Grzyb 39 argue that development of coordinated abilities is directly connected with the speed of reading and writing learning. With regard to intellectual skills, it should be noted that the results of the studies carried out within KBN No.2PO5D058 (2004-2007) demonstrated that “the use of Edubal educational balls in integrated education causes significant changes in reading comprehension in the experimental group compared to the control group (regardless of whether the subjects were from urban or rural areas)”.36 A few studies 30, 36, 37 found the relationships between the use of Eduball educational balls in the integrated education and intellectual development of the schoolchildren.36 Conclusions The investigations carried out by the authors of the present paper demonstrated that participation of first-grade schoolchildren in the pedagogical experiment that used educational balls caused changes in precision of upper limb movements. The subjects completed their tests in shorter times and with smaller number 470 primaria. Risultati simili sono stati riportati da Krajewski; tuttavia, il suo studio riguardava i bambini di sei anni che avevano frequentato la cosiddetta classe “zero”, anno previsto dalla scuola polacca per i bambini di cinque o sei anni in preparazione alla scuola elementare 32. Tuttavia, questo ricercatore ha evidenziato i considerevoli benefici derivanti dallo svolgimento di metà anno scolastico seguendo un programma non convenzionale (utilizzando i palloni educativi), yoga, rilassamento e giochi con un telone rispetto al programma tradizionale in termini di sviluppo psicomotorio dei bambini. Dopo il completamento dell’esperimento utilizzando i palloni educativi Edubal, Cichy 31 ha riportato risultati simili. L’uso dei palloni educativi durante le lezioni di educazione fisica non causa cambiamenti sostanziali nella forma fisica. Tuttavia, esso contribuisce al miglioramento dei risultati relativi alla coordinazione corporea complessiva 28, 31. È la natura specifica dei giochi con i palloni il fattore più importante per lo sviluppo della coordinazione del bambino piuttosto che per altre componenti della forma fisica, la quale è condizionata dallo sviluppo biologico (velocità, forza). Questo conferma l’opinione di vari autori. Pawłucki 12 e Wójcik-Grzyb 39 sostengono che lo sviluppo delle abilità coordinate sia direttamente collegato alla velocità di apprendimento della lettura e della scrittura. Per quanto riguarda le abilità intellettuali, occorre notare che i risultati degli studi condotti nel quadro della sovvenzione KBN N. 2PO5D058 (2004-2007) hanno dimostrato che “l’uso dei palloni educativi ‘Edubal’ nell’istruzione integrata causa cambiamenti significativi nella comprensione della lettura nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo (indipendentemente dal fatto che i soggetti provengano da aree urbane o rurali)” 36. Alcuni studi 30, 36, 37hanno individuato la relazione esistente tra l’uso dei palloni educativi Edubal nell’istruzione integrata e lo sviluppo intellettuale dei bambini in età scolare 36. Conclusioni Le indagini svolte dagli autori del presente studio hanno dimostrato che la partecipazione dei bambini iscritti al primo anno di scuola elementare all’esperimento pedagogico in cui sono stati utilizzati i palloni educativi ha determinato dei cambiamenti nella precisione dei movimenti degli arti superiori. I soggetti hanno completato i test in tempi più brevi, commettendo un numero inferiore di errori. Ovviamente, date le dimensioni dei gruppi, i risultati ottenuti devono essere presi in considerazione con la dovuta cautela. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 EFFECT OF EDUCATIONAL BALLS ON EYE-HAND COORDINATIONCICHY of mistakes. Obviously, due to the group size, the results obtained should be approached with a due caution. In details, our conclusions were the following: —— one-year pedagogical experiment that used motor games and playing with educational balls in the experimental group contributed to the more effective (faster) manipulation with the left hand; —— after completion of the pedagogical experiment, we also found that all the girls studied improved accuracy in the test, which directly shortened the time of making mistakes; —— only laterality was found to have essential effect on differentiation with respect to the accuracy of hand movement. References/Bibliografia 1) Ordinance of the Ministry of National Education. Warsaw; 2009. 2) Spionek H. Development disorders and lack of success at school. Warsaw: PWN; 1985. 3) Raczek J, Mynarski W, Ljach W. Shaping and diagnosing of coordination motor abilities. Katowice: AWF; 2002. 4) Kuh D, Hardy R, Butterworth S, Okell L, Richards M, Wadsworth M, et al. Developmental origins of midlife physical performance: Evidence from a British birth cohort. 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Received on January 23, 2015. - Accepted for publication on September 8, 2015. Corresponding author: I. Cichy, Ul. Mickiewicza 58, P-5, 51-684 Wrocław. E-mail: [email protected] 472 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MED SPORT 2015;68:473-85 Effects of an adapted physical training on functional status, body composition and quality of life in persons with spinal cord injury paraplegia: a pilot study Effetti di un protocollo motorio adattato ad un gruppo di soggetti con diagnosi di paraplegia sul miglioramento dello stato funzionale, della composizione corporea e della qualità di vita: uno studio pilota L. CUGUSI 1, 2, P. SOLLA 2, 3, R. SERPE 1, K. PILIA 2, V. PINTUS 2 C. MADEDDU 1, 2, P. P. BASSAREO 1, G. MERCURO 1, 2 1Department of Medical Sciences “M. Aresu”, University of Cagliari, Cagliari, Italy Physical Activity Master Degree Course, University of Cagliari, Cagliari, Italy 3Movement Disorders Center, Institute of Neurology, University of Cagliari, Cagliari, Italy 2Adapted SUMMARY Aim. Several studies have shown that strategies of health promotion, such as fitness programs, may improve quality of life in individuals with spinal cord injuries (SCI). However, the effects of specific adapted physical activity (APA) programs is almost unexplored. The aim of this paper was to evaluate the effects of an APA program on body composition, cardiovascular and fitness profile in SCI individuals with paraplegia. Methods. Sixteen men with SCI paraplegia were enrolled. We studied the anthropometric, glucidic and lipid profile, body composition, strength and energy expenditure, depression levels and QoL. Results. A significant reduction in fat mass and lipid profile was observed (P<0.05) with a significant increase in muscle strength and in arm circumference (P<0.05). The total daily energy expenditure and the number of the movements carried out in a typical day were significant increased (P<0.05). With regard to QoL and depression a significant improvement was registered. Conclusion. These findings support the use of APA as an effective strategy for health promotion, probably decreasing the risk of cardiovascular disease in people with SCI. Key words: Spinal cord injuries - Quality of life - Motor activity - Body composition. RIASSUNTO Obiettivo. Diversi studi hanno dimostrato che le strategie di promozione della salute, come i programmi finalizzati alla modificazione dello stile di vita attraverso l’incremento della fitness cardiovascolare, possono migliorare la qualità della vita (QoL) nei pazienti con lesione del midollo spinale. Tuttavia, gli effetti di specifici e dettagliati programmi di attività fisica adattata (APA) risultano ancora poco studiati a discapito dei più conosciuti e diffusi protocolli riabilitativi. Obiettivo del presente lavoro è stato quello di valutare gli effetti di un programma di attività fisica adattata sulla composizione corporea, sul profilo cardiovascolare, di fitness e sulla QoL in soggetti con diagnosi di paraplegia. Metodi. Sedici soggetti di sesso maschile (44,75±12,13 anni) con diagnosi di paraplegia sono stati arruolati nel protocollo motorio adattato. Sono stati studiati il profilo antropometrico, il profilo glucidico e lipidico, la composizione corporea, il dispendio energetico, i livelli di depressione e la QoL. Risultati. Al termine del protocollo è stata osservata una significativa riduzione della massa grassa e delle variabili del profilo lipidico (P<0,05), con un significativo incremento della forza muscolare e della circonferenza del braccio (P<0,05). Il dispendio energetico giornaliero e il numero dei movimenti effettuati in una giornata tipo sono incremen- Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 473 CUGUSI Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegia tati significativamente (P<0,05). Per quanto riguarda la QoL, i livelli di depressione è stato registrato un miglioramento significativo. Conclusioni. Questi risultati supportano la necessità di implementare l’utilizzo dei programmi di attività fisica adattata come strategia efficace per la promozione della salute e nel diminuire il rischio di insorgenza di problematiche cardiovascolari nei oggetti con diagnosi di paraplegia. Parole chiave: Midollo spinale, lesioni - Qualità della vita - Attività motoria - Composizione corporea. S pinal cord injury (SCI) is a neurologic condition that causes sensor and motor alterations and loss of sphincter control. This particular condition affects the physical, psychological and social functions of persons with SCI. Risk factors for cardiovascular disease (CVD), that are present in the general population, were also found in individuals with SCI: obesity, dyslipidemia, insulin resistance, sedentary lifestyle, smoking habits, and stress.1-3 On the other hand, risk of CVD incidence in subjects with SCI is increased.4 Furthermore, with CVD emerging as a major cause of morbidity and mortality in the SCI population,5, 6 modifiable risk factors, such as physical inactivity, are attracting increased attention from health care professionals. Physical activity (PA) represents an issue of critical importance for people with SCI, while exercise programs may be a helpful approach to delay or reverse functional impairment. The potential role of exercise training in improving quality of life (QoL) in people with SCI should be underestimated.7-9 Indeed, research in the last years has demonstrated the positive effects of specific training on a wide variety of subjective outcomes as lipid profile, body-weight control, well-being and QoL.10-14 Adapted physical activity (APA) is a branch of human movement sciences, which is directed toward people who require adaptation for participation in the context of physical activity. APA and adapted sports afford the same opportunities for the disabled people to benefit as fully-abled people. Physical activity and fitness intervention for this population are well-known resources for improve QoL in persons with SCI. Besides, there are over 100 articles in the literature examining the benefits of physical activity for individuals post SCI.15 However, although several published articles include an examination and assessment of aerobic and strength training on health outcomes post-SCI, no one has clearly investigated the effects of an APA program, which consists of aerobic and strength training but is also directed toward the identi- 474 L a lesione spinale (spinal cord injury, SCI) è una condizione neurologica che causa alterazioni sensoriali e motorie e perdita della continenza sfinterica. Tale particolare condizione influenza le funzioni fisiche, psicologiche e sociali delle persone che ne soffrono. I fattori di rischio per le malattie cardiovascolari (cardiovascular disease, CVD) presenti nella popolazione generale sono stati riscontrati anche negli individui affetti da SCI: obesità, dislipidemia, insulino-resistenza, stile di vita sedentario, fumo e stress 1-3. D’altra parte, i soggetti affetti da SCI sono a maggiore rischio di incidenza di malattie cardiovascolari 4. Inoltre, mentre si rileva che le malattie cardiovascolari sono tra le cause principali di morbilità e di mortalità nella popolazione affetta da SCI 5, 6, i fattori di rischio modificabili come l’inattività fisica attraggono la crescente attenzione degli operatori sanitari. L’attività fisica (physical activity, PA) rappresenta una problematica di importanza cruciale per le persone affette da SCI, mentre i programmi di esercizio fisico possono costituire un approccio utile al fine di ritardare o invertire il deficit funzionale. Il ruolo potenziale dell’esercizio fisico nel miglioramento della qualità della vita (QdV) delle persone affette da SCI non dovrebbe essere sottovalutato 7-9. A dimostrazione di ciò, le ricerche degli ultimi anni hanno dimostrato gli effetti positivi di un allenamento specifico su un’ampia varietà di risultati soggettivi, come profilo lipidico, controllo del peso corporeo, benessere e QdV 10-14. L’attività fisica adattata (adapted physical activity, APA) è una branca delle scienze del movimento umano rivolta alle persone che richiedono adattamenti per poter partecipare ad attività fisiche. L’APA e gli sport adattati offrono ai disabili le stesse opportunità di trarre beneficio rispetto alle persone sane. L’attività fisica e gli interventi di fitness per questa popolazione costituiscono risorse ben note al fine migliorare la QdV delle persone con SCI. Infatti, in letteratura esistono oltre 100 studi che hanno esaminato i benefici dell’attività fisica negli individui affetti da SCI 15. Tuttavia, nonostante diversi articoli pubblicati abbiano preso in esame e valutato gli effetti dell’allenamento aerobico e della forza sugli esiti clinici successivi a una SCI, non esistono indagini chiare sugli effetti di un programma di APA, che non consista solo in allenamenti aerobici e della forza ma che sia orientato anche all’identi- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegiaCUGUSI fication and solution of psychomotor problems throughout the lifespan, with programs characterized mainly by adaptation of teaching skills and technics to accommodate individual motor differences.16 Thus, the aim of this study was to investigate the effects of an APA training program on physical outcomes, body composition, QoL and depression levels in individuals with SCI. ficazione e alla risoluzione di problemi psicomotori lungo tutta la vita, con programmi caratterizzati principalmente dall’adattamento di competenze e tecniche didattiche per assecondare le differenze motorie individuali 16. Pertanto, lo scopo del presente studio è stato quello di verificare gli effetti di un programma di allenamento di APA sulo stato funzionale, sulla composizione corporea, sulla QdV e sui livelli di depressione degli individui con SCI. Materials and methods Materiali e metodi Participants and enrollment Partecipanti e arruolamento A small sample of Sardinian men affected by traumatic SCI (16 men, 44.75±12.13 years) was recruited on voluntary way among the members of the Sa. Spo Onlus, an association that promotes the role of APA in the metropolitan area of Cagliari, in Sardinia. The following selection criteria were used: individuals had been previously in a primary rehabilitation program, but they were not included in any physical training at the enrollment; had thoracic-level lesions and were from the metropolitan area of Cagliari. Exclusion criteria included ischemic heart disease, unstable angina, dysrhythmia, or autonomic dysreflexia, recent osteoporotic fracture, tracheostomy and major medical problems. The choose to include in this study only individuals with thoracic-level lesions was decided to obtain more standardized data. All subjects selected for the study participated to the protocol and none declined or was eliminated from the total sample. Subjects obtained a doctor consent to participated in the program. The basic characteristics of the sample are expressed in the Table I. The median time between injury and the start of the study was 12.1±9.5 years. Subjects were classified with American Spinal Injury Association (ASIA): 10 subjects had complete ASIA class A injuries, 4 had ASIA class B, and 2 had ASIA class C. The ASIA assessment of the Standard Neurological Classification of Spinal Cord Injury is presented in Figure 1.17 4 subjects were smorkers, two were affected by type 2 diabetes (2DM), two by type 1 (1DM) and one were affected by myasthenia gravis. The program was designed for a group format. Written informed consent was obtained from all participants before screening (Declaration of Helsinki for Human Research of 1964, last modified in 2000). Un piccolo campione di uomini sardi affetti da SCI di origine traumatica (16 uomini, 44,75±12,13 anni) è stato arruolato in maniera volontaria tra i membri dell’associazione Sa. Spo ONLUS, che promuove il ruolo dell’APA nell’area metropolitana di Cagliari. Sono stati adottati i seguenti criteri di selezione: individui con precedenti partecipazioni a programmi di riabilitazione primaria ma non praticanti alcuna attività fisica al momento dell’arruolamento; presenza di lesioni a livello toracico; provenienza dall’area metropolitana di Cagliari. I criteri di esclusione includevano: cardiopatia ischemica, angina instabile, disritmia o disreflessia autonomica, fratture osteoporotiche recenti, tracheotomia e problemi medici importanti. La scelta di includere nel presente studio solo individui con lesioni a livello toracico è stata adottata per ottenere risultati più standardizzati. Tutti i soggetti selezionati per lo studio hanno partecipato al protocollo e nessuno ha rinunciato o è stato eliminato dal campione complessivo. I soggetti hanno ricevuto il consenso del proprio medico prima di partecipare al programma. Le caratteristiche principali del campione sono illustrate in Tabella I. Il tempo medio intercorso fra l’evento traumatico e l’inizio dello studio è stato di 12,1±9,5 anni. I soggetti sono stati classificati secondo la classificazione delle lesioni spinali proposta dall’American Spinal Injury Association (ASIA): in 10 soggetti si riscontravano lesioni complete di classe ASIA A; in 4 si riscontravano lesioni di classe ASIA B; in 2 lesioni di classe ASIA C. La valutazione ASIA secondo la Standard Neurological Classification of Spinal Cord Injury è presentata in Figura 1 17. Quattro soggetti erano fumatori, due erano affetti da diabete di tipo 2 (DM2), altri due da diabete di tipo 1 (DM1) e un soggetto era affetto da miastenia grave. Il programma è stato concepito per essere svolto in gruppo. Tutti i partecipanti hanno fornito il loro consenso informato prima dello screening (Dichiarazione di Helsinki del 1964 per la ricerca con esseri umani, ultima revisione del 2000). Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 475 CUGUSI Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegia Figure 1.—International Standards for Neurological and Functional Classification of Spinal Cord Injury. American Spinal Injury Association (ASIA). Figura 1. — Standard internazionali per la classificazione neurologica e funzionale dei traumi midollari (International Standards for Neurological and Functional Classification of Spinal Cord Injury). American Spinal Injury Association (ASIA) Testing of anthropometric profile, body composition and muscle strength Valutazione del profilo antropometrico, della composizione corporea e della forza muscolare For assessing upper limb impairment and to evaluate the training efficacy we used a gripstrength evaluation with a hydraulic dynamometer ( Jamar® Hydraulic Hand Dynamometer, Sammons Preston, Bolingbrook, IL, USA). Grip dynamometers may be used to quantify strength changes in persons with SCI, in fact, the muscles of the hand are of special importance, because they are innervated by some of the most caudal segments of the cervical spine.18, 19 Body weight and height were measured by anthropometric standardized procedures,20 and the BMI were calculated; circumferences of arm (AC), forearm (FC), wrist (WC), chest (ChC), thigh (TC) and calf (CaC) were assessed by linear meter. Body compositions were assessed by Per determinare la compromissione degli arti superiori e per valutare l’efficacia dell’allenamento è stata effettuata una valutazione della forza di presa della mano con un dinamometro idraulico (Jamar® Dinamometro idraulico per la presa, Sammons Preston, Bolingbrook, IL, USA). I dinamometri per la presa possono essere utilizzati per quantificare i cambiamenti della forza in persone con SCI: i muscoli della mano sono infatti di particolare importanza, poiché sono innervati da alcuni dei segmenti più caudali della colonna cervicale 18, 19. Il peso corporeo e l’altezza sono stati misurati con procedure antropometriche standardizzate 20, dopo le quali è stato calcolato l’IMC; le circonferenze del braccio (CB), dell’avambraccio (CA), del polso (CP), del torace (CT) e del polpaccio (CPolp) sono state misurate con il metro lineare. La composizio- 476 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegiaCUGUSI body impedance measurement conducted with the BIvA technique (STA/BIA, Akern, Florence, Italy). The analysis of body compartments allows an identification of fat free mass (FFM), muscle, cellular and fat mass (MM, CM and FM), total, extracellular and intracellular body water (TBW, ECW and IBW). For the evaluation of the differences between the muscular component of active part and non-active muscular parts were performed a specific bioelectrical analysis, the hand-to-hand segmental bioelectrical impedance analysis (HH-BIvA).21 Testing of blood profile and daily energy expenditure A complete blood evaluation (fasting blood glucose, total cholesterol, LDL-cholesterol, HDL-cholesterol and triglycerides, etc.) was conducted at the laboratories of our University Hospital. To estimate the energy expenditure (EE) we used one of the most reliable metabolic device (SWA, SenseWear Armband Pro 3, BodyMedia, Pittsburgh, PA). The SWA has been shown to accurately assess EE at rest and during low to moderate intensity PA in adults.22, 23 However, there is a limited number of research on its accuracy in SCI subjects,24, 25 and a recent study suggested that the SWA overestimates EE, in this population.25 Despite this limitation, the advantage of the SWA is that it can be worn during PA without causing discomfort and can monitor if there is a variation in EE in sedentary people with SCI after a participation to APA programs. The subjects wore the SWA on their dominant arms for seven days, and the EE was estimated using a proprietary algorithm that incorporates the subject’s height, weight, age, and sex, which were entered prior to the data analysis (Software version 6.1). Testing of quality of life and depression The Health-Related QoL was assessed using the SF-36 questionnaire.26 The Italian-language version of the SF-36 is a validated instrument containing 36 items divided into eight dimensions of health using multi-item scales: physical functioning, role-physical, bodily pain, mental health, role-emotional, social functioning, vitality, and general health perceptions.27, 28 physical (PCS) and mental (MCS) component summary where used to assess the impact of health on physical and social/emotional functions, respectively. De- Vol. 68 - No. 3 ne corporea è stata valutata tramite la misurazione dell’impedenza corporea condotta con tecnica BIvA (STA/BIA, Akern, Firenze, Italia). L’analisi dei compartimenti corporei permette l’identificazione della massa magra (fat free mass, FFM), muscolare (muscle mass, MM), cellulare (cellular mass, CM) e grassa (fat mass, FM) e dell’acqua corporea totale (total body water, TBW), extracellulare (extracellular water, ECW) e intracellulare (intracellular water, ICW). Per la valutazione delle differenze tra la componente muscolare di parti muscolari attive e inattive, è stata eseguita un’analisi bioelettrica specifica, ossia l’analisi bioimpedenziometrica segmentaria da mano a mano (hand-to-hand segmental bioelectrical impedance analysis, HH-BIvA) 21. Valutazione del profilo ematico e del dispendio energetico giornaliero Nei laboratori del nostro ospedale universitario è stata condotta una valutazione ematica completa (glicemia a digiuno, colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo HDL, trigliceridi ecc.). Per stimare il dispendio energetico (DE) è stato utilizzato uno tra i più accurati dispositivi metabolici (SWA, SenseWear Armband Pro 3, BodyMedia, Pittsburgh, PA, USA). Il dispositivo SWA si è dimostrato in grado di valutare con precisione il DE a riposo e durante un’attività fisica di intensità leggera e moderata negli adulti 22, 23. Tuttavia, le ricerche riguardo la sua precisione su soggetti con SCI sono limitate 24, 25 e uno studio recente ha ipotizzato che il dispositivo SWA sovrastima il DE nei soggetti con lesione spinale 25. Nonostante tali limitazioni, il vantaggio offerto dal dispositivo SWA è che può essere indossato durante l’attività fisica senza causare disagio e che è in grado di monitorare una possibile variazione del DE di soggetti sedentari con SCI dopo la partecipazione ai programmi di APA. I soggetti hanno indossato il dispositivo SWA sul braccio dominante per sette giorni e il loro DE è stato stimato utilizzando un algoritmo specifico che ha considerato anche i parametri inseriti prima dell’analisi dei dati, cioè l’altezza del soggetto, il peso, l’età e il sesso (versione del software 6.1). Valutazione della qualità della vita e della depressione La QdV relativa allo stato di salute è stata valutata tramite il questionario SF-3626. La versione italiana dell’SF-36 è uno strumento convalidato che comprende 36 item divisi in otto scale di salute a quesito multiplo: attività fisica, limitazioni legate al proprio ruolo dovute a problemi di salute fisica, dolore fisico, salute mentale, limitazioni legate al proprio ruolo dovute a problemi emotivi, attività sociale, vitalità e salute generale 27, 28. Per valutare l’impatto della salute sulle funzioni fisiche e sociali/emotive sono stati utilizzati rispettivamente l’indice di som- MEDICINA DELLO SPORT 477 CUGUSI Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegia pression was assessed with the Beck Depression Inventory-Short Form (BDI-SF).29 The BDI-SF is a 13-item self-report instrument that can be administered in less than 10 minutes. A total BDI-SF score of 0 to 3 indicates minimal depression, 4 to 6 mild, 7 to 9 moderate, and 10 to 21 severe depression. Higher total scores indicate more severe depressive symptoms. The BDI-SF is routinely used for assessing self-reported symptoms of depression in persons with SCI.30 APA training protocol The APA training protocol consisted of supervised exercise sessions conducted by two APA professionals (3 sessions/week for 12 weeks). The APA training protocol was organized in three phases characterized by a gradual increments of work intensity.31, 32 The gradual increment in work intensity was obtained both in each session and across the entire program. The principal difference between phases was about the intensity and duration of the central part of the training session comprised in 20 (first phase) to 60 minutes (final phase) of global and sectorial sets of strength exercises for the major muscle groups of the trunk and arms (2 sets/8 reps to 3 sets/12 reps). Aerobics exercise were included in the central part (60% to 75% of the heart rate reserve) with the use of an upper body cycle ergometer (Top 600”Technogym SpA). All the exercise sessions were monitored for heart rates by “Polar FT2” (Polar Electro), blood pressure and glycemic levels. This APA training protocol differs from any other fitness training intervention, due to the research of complementary objectives, not traditionally included in common programs of fitness interventions. In fact, in addiction every training session included 10 to 20 minutes of warm-up and cool-down period, consisting of calisthenics, mobility and balance of trunk and arms, functional exercises of common daily life activities (ADL) and light stretching. Statistical analysis Descriptive statistics are reported as mean±SD. The effects were tested using MANOVA and adjusted for body weight and age at basal level. The statistical analyses were performed using InStat (GraphPad Software, Inc.). All the data were corrected by the multiple comparison Bonferroni test. P value <0.05 was considered statistically significant. 478 matoria delle componenti fisiche (physical component summary, PCS) e l’indice di sommatoria delle componenti mentali (mental component summary, MCS). La depressione è stata valutata tramite il questionario della depressione di Beck (Beck Depression Inventory-Short Form, BDI-SF) 29. Il questionario BDI-SF è uno strumento di autovalutazione che comprende 13 item e che può essere completato in meno di 10 minuti. Un punteggio BDI-SF globale compreso tra 0 e 3 indica una prestazione normale, tra 4 e 6 indica depressione lieve, tra 7 e 9 indica depressione moderata e tra 10 e 21 indica depressione grave. Un punteggio globale più elevato indica sintomi depressivi più gravi. Il questionario BDI-SF è utilizzato di routine per verificare i sintomi autoriferiti di depressione in soggetti con SCI 30. Protocollo di allenamento di APA Il protocollo di allenamento di attività fisica adattata (APA) consisteva di sessioni di esercizio fisico supervisionate, condotte da due istruttori professionisti di APA (3 sessioni alla settimana per 12 settimane). Il protocollo di allenamento di APA è stato organizzato in tre fasi caratterizzate da incrementi graduali dell’intensità del lavoro 31, 32. Gli incrementi graduali dell’intensità del lavoro sono stati apportati in ogni sessione e per tutta la durata del programma. La differenza principale tra le fasi consisteva nell’intensità e nella durata della parte centrale della sessione di allenamento, di durata variabile compresa tra 20 minuti (prima fase) e 60 minuti (fase finale) e caratterizzata da serie di esercizi di forza globali e settoriali per i principali gruppi muscolari del tronco e delle braccia (da 2 serie/8 ripetizioni a 3 serie/12 ripetizioni). L’esercizio aerobico è stato incluso nella fase centrale (dal 60% al 75% della frequenza cardiaca di riserva) con l’utilizzo di un cicloergometro per la parte superiore del corpo (Top 600 - Technogym SpA). La frequenza cardiaca è stata misurata durante tutte le sessioni di esercizio fisico con il dispositivo “Polar FT2” (Polar Electro), così come la pressione sanguigna e i livelli di glicemia. La differenza tra questo protocollo di allenamento di APA e gli altri interventi di allenamento fisico consiste nella ricerca di obiettivi complementari normalmente non inclusi nei comuni programmi di intervento fisico. Infatti, ogni sessione di allenamento includeva anche periodi di riscaldamento e raffreddamento di durata compresa tra i 10 e i 20 minuti che includevano esercizi di ginnastica a corpo libero, di mobilità ed equilibrio del tronco e delle braccia, di ginnastica funzionale per le attività di vita quotidiana e di stretching leggero. Analisi statistica Le statistiche descrittive sono riportate come media±DS. Gli effetti sono stati testati con MANOVA MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegiaCUGUSI Table I.—Demographic and anthropometric data of SCI persons. Tabella I. — Dati demografici e antropometrici dei soggetti affetti da SCI. Variables (N.=16) M±SD Age (y) Post-injury (y) ASIA class Height (cm) Weight (kg) BMI (kg/m²) RHR (bpm) SBP (mmHg) DBP (mmHg) Smokers Type 2 diabetes Type 1 diabetes Myasthenia Gravis 44.75±12.13 12.1±9.5 A:10, B:4, C:2 169.5±6.30 74.86±7.17 26.04±2.63 86.14±12.57 118.28±19.69 80.43±11.21 4/16 2/16 2/16 1/16 ASIA class: American Spinal Injury Association; BMI: Body Mass Index; RHR: resting heart rate; SBP: systolic blood pressure; DBP: diastolic blood pressure. Results Training has been well tolerated by subjects (attendance about 85%), and there were no adverse situations or accidents. Only one patient left the training protocol due to complications associated with SCI. The basic characteristics of the sample are expressed in Table I. Pre-post assessments A significant increase in the arm circumference (33.21±4.24 vs. 31.13±3.04, P<0.05) was recorded, and a significant reduction of the fat mass (10.51±8.95 vs. 14.82±7.94, P<0.05). These data are in line with the significant increase in the muscle strength highlighted by the handgrip test (53.64±11.15 vs. 47.31±12.04, P<0.005). No change was detected in the values of resting heart rate and blood pressure levels. The lipid profile showed a significant reduction in total cholesterol (192.8±45.51 vs. 219±51.02, P<0.05) and triglycerides (98.2±65.26 vs. 124.4±82.03, P<0.05). The energy expenditure showed an increase in the total daily energy expenditure (TEE: 2482.7±293.3 vs. 2191.7±289.1, P<0.05) and in the number of the movements carried out in a typical day (Steps/day: 3240±1564.4 vs. 2306.2±1194.3, P<0.05). Were recorded significant statistical variations in four of the eight domains of SF-36: the limitations on the physical role (RF: 60.71±37.79 vs. 14.28±37.79, P<0.05), general health (GH: 56.71±18.13 vs. 40±18.18, P<0.05), social functioning (SF: 85.28±11.35 vs. 67.57±12.17, P<0.05) and mental health (MH: 85.14±8.85 vs. Vol. 68 - No. 3 e corretti al baseline in base al peso corporeo e all’età. Le analisi statistiche sono state condotte con InStat (GraphPad Software, Inc.). Tutti i dati sono stati corretti con il test di confronto multiplo di Bonferroni. Un valore P<0,05 è stato considerato statisticamente significativo. Risultati L’allenamento è risultato ben tollerato dai soggetti (partecipazione dell’85% circa) e non si sono verificate situazioni avverse o incidenti. Solo un paziente ha abbandonato il protocollo di allenamento a causa di complicanze associate alla SCI. Le caratteristiche principali del campione sono illustrate nella Tabella I. Valutazioni pre- e post-intervento È stato registrato un aumento significativo della circonferenza del braccio (33,21±4,24 contro 31,13±3,04, P<0,05), così come una significativa riduzione della massa grassa (10,51±8,95 contro 14,82±7,94, P<0,05). Tali dati sono in linea con l’aumento significativo della forza muscolare evidenziato dal test della presa (53,64±11,15 contro 47,31±12,04, P<0,005). Non sono stati riscontrati cambiamenti dei valori della frequenza cardiaca a riposo e della pressione sanguigna. Il profilo lipidico ha evidenziato una riduzione significativa del colesterolo totale (192,8±45,51 contro 219±51,02, P<0,05) e dei trigliceridi (98,2±65,26 contro 124,4±82,03, P<0,05). Il dispendio energetico ha evidenziato un aumento del dispendio energetico totale giornaliero (DET: 2482,7±293,3 contro 2191,7±289,1, P<0,05) e del numero di movimenti eseguiti in una MEDICINA DELLO SPORT 479 CUGUSI Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegia Table II.—Assessments before and after APA program in SCI persons. Tabella II. — Valutazioni prima e dopo il programma di APA nei soggetti affetti da SCI. Variables (N.=15) Anthropometric profile Weight (kg) BMI (kg/m²) AC (cm) FC (cm) WC (cm) ChC (cm) TC(cm) CaC (cm) Body Composition (HH-BIvA): CM (kg) TW (l) EW (l) IW (l) FM (kg) FFM (kg) MM (kg) HandGrip Test (kg) RHR (bpm) SBP (mmHg) DBP (mmHg) Smoking Blood Profile FBG (mg/dL) Total Cholesterol (mg/dL) HDL-Cholesterol (mg/dL) LDL-Cholesterol (mg/dL) Triglycerides (mg/ dL) Energy Expenditure TEE/day (kcal) BM/day (kcal) 3 METs/day (min) METs/day Steps/day SF-36 PF RP BP GH VT SF RE MH PCS MCS BDI-SF (Total score) Item 8 (LoI) Item 10 (BI) Item 11 (WI) Item 12 (F) Before After P value 74.86±7.17 26.04±2.63 31.13±3.04 27.93±2.42 17.75±1.39 104.13±7.9 42.63±4.93 32.87±5.84 72±8.54 25.06±3.22 33.21±4.24 28.14±2.04 17.93±1.06 105.43±7.14 43.21±5.29 32.07±4.38 n.s n.s <0.05* n.s n.s n.s n.s n.s 30.82±5.16 43.56±6.14 19.42±3.38 24.14±3.38 14.82±7.94 58.38±7.67 37.94±6.01 47.31±12.04 86.14±12.57 118.28±19.69 80.43±11.21 4/16 32.94±6.03 45.59±5.50 20.27±2.65 25.31±3.31 10.51±8.95 60.22±7.42 40.46±6.96 53.64±11.15 91.42±14.75 113.57±16.91 77.28±12.02 4/15 n.s n.s n.s n.s <0.05* n.s n.s <0.005* n.s n.s n.s 104.66±0.9 219±51.02 48.85±15.38 162.25±44.39 124.4±82.03 91.33±11.41 192.8±45.51 48.16±14.30 155±42.72 98.2±65.26 n.s <0.05* n.s n.s <0.05* 2191.7±289.1 1604.3±56.1 78±65 1.4±0.2 2306.2±1194.3 2482.7±293.3 1629.3±38.1 136.6±127.4 1.4±0.2 3240±1564.4 <0.05* n.s n.s n.s <0.05* 31.42±15,46 14.28±37.79 52±11.04 40±18.18 63.57±12.81 67.57±12.17 52.28±46.62 70.28±16.46 58.74±13.11 40.25±10.86 22.5±4.3 2.0±0.8 1.8±0.6 1.8±0.7 1.8±0.7 42.14±31.33 60.71±37.79 54.85±17.48 56.71±18.13 70.71±14.84 85.28±11.35 71±23.18 85.14±8.85 73.77±9.27 57.02±11.44 16.9±10.0 0.8±1 0.9±1.0 1.1±1.0 1.1±0.9 n.s <0.05* n.s <0.05* n.s <0.05* n.s <0.05* <0.05* <0.05* <0.005* <0.005* <0.005* <0.005* <0.05* BMI: Body Mass Index; AC: arm circumference; FC: forearm circumference; WC: wrist circumference; ChC: chest circumference; TC: thigh circumference; ChC: calf circumference; CM: cellular mass; TW: total water; EW: extracellular water; IW: intracellular water; FM: fat mass; FFM: fat free mass; MM: muscle mass; RHR: resting heart rate; SBP: systolic blood pressure; DBP: diastolic blood pressure; FBG: fasting blood glucose; TEE: total energy expenditure/day; BM: basal metabolism/day; MET: MET: metabolic equivalent (1 MET is defined as the energy to lie/sit quietly; it is equivalent to a metabolic rate of consuming 3.5 mL O2/kg/minute); Steps/day: number of the movements carried out in a typical day; PF: physical functioning; RP: role-physical; BP: bodily pain; GH: general health; VT: vitality; SF: social functioning; RE: role-emotional; MH: mental health; PCS: physical component summary; MCS: mental component summary; BDI-SF: Beck depression inventory-Short Form; LoI: loss of interest; BI: body image; WI: work inhibition; F: fatigue. *P≤0.05; NS: not significant. 480 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegiaCUGUSI 70.28±16.46, P<0.05). Even, the summary of the physical (PCS) and mental components (MCS) were significantly increased (PCS: 73.77±9.27 vs. 58.74±13.11; MCS: 57.02±11.44 vs. 40.25±10.86, P<0.05). Scores given by BDI-SF, showed significant variations in Total score (16.9±10.0 vs. 22.5±4.3, P<0.005). Significant improvement of single items of BDI-SF were retrieved in item 8 (0.8±1 vs. 2.0±0.8, P<0.005), item 10 (0.9±1.0 vs. 1.8±0.6, P<0.005), item 11 (1.1±1.0 vs. 1.8±0.7, P<0.005), and item 12 (1.1±0.9 vs. 1.8±0.7, P<0.05). All the pre-post assessments are expressed in Table II. Discussion Although there are several articles in the literature examining the benefits of physical activity for individuals post SCI which assessed aerobic and strength training on health outcomes, there is a limited amount of research exploring exercise status or interventions after the rehabilitation period.33 According to a recent review exploring the physical activity research for individuals with a spinal cord injury,15 103 articles met the criteria, but most of them were labelled as phase 1, 2, or 3, showing how this field is still in the early stages of development and further studies should be better focused. Other reviews have confirmed these data.34, 35 Differently from the common physical activity programs, APA programs consists of aerobic and strength training but is also directed toward the identification and solution of psychomotor problems throughout the lifespan, with programs characterized mainly by adaptation of teaching skills and technics to accommodate individual motor differences (16). On the basis of this consideration, we decided to investigate the effects of an APA training program on physical outcomes and QoL in individuals with SCI. In this discussion, we analyzed separately both physiological and psychological-psychosocial benefits. Physiological benefits The resting heart rate (RHR), although was noted an increasing trend does not reach significance values. In subjects with SCI, the lesion produces a reduction of the potential physiological redistribution of blood flow, that is also reduced in the upper limbs, both at rest Vol. 68 - No. 3 giornata tipica (passi/giorno: 3240±1564,4 contro 2306,2±1194,3, P<0,05). Sono state registrate variazioni statistiche significative in quattro delle otto scale dell’SF-36: limitazioni legate al proprio ruolo dovute a problemi fisici (RF: 60,71±37,79 contro 14,28±37,79, P<0,05), salute in generale (SG: 56,71±18,13 contro 40±18,18, P<0,05), attività sociale (AS: 85,28±11,35 contro 67,57±12,17, P<0,05) e salute mentale (SM: 85,14±8,85 contro 70,28±16,46, P<0,05). Anche gli indici di sommatoria delle componenti fisiche (PCS) e delle componenti mentali (MCS) sono aumentati significativamente (PCS: 73,77±9,27 contro 58,74±13,11; MCS: 57,02±11,44 contro 40,25±10,86, P<0,05). I punteggi del questionario BDI-SF hanno evidenziato variazioni significative del punteggio globale (16,9±10,0 contro 22,5±4,3, P<0,006). Tra i singoli item del questionario BDISF, sono stati riscontrati miglioramenti significativi nell’item n. 8 (0,8±1 contro 2,0±0,8, P<0,005), nell’item n. 10 (0,9±1,0 contro 1,8±0,6, P<0,005), nell’item n. 11 (1,1±1,0 contro 1,8±0,7, P<0,005) e nell’item n. 12 (1,1±0,9 contro 1,8±0,7, P<0,05). Tutte le valutazioni pre- e post-intervento sono illustrate nella Tabella II. Discussione Nonostante in letteratura esistano diversi studi sui benefici dell’attività fisica negli individui con SCI, che hanno valutato gli esiti clinici dell’allenamento aerobico e della forza, esiste uno scarso numero di studi che hanno esaminato lo stato d’esercizio o gli interventi successivi al periodo di riabilitazione 33. Secondo una recente review degli studi sull’attività fisica negli individui con lesione del midollo spinale 15, 103 studi hanno soddisfatto i criteri stabiliti, ma la maggior parte di essi è stata valutata come di fase 1, 2 o 3; ciò dimostra come questo ambito di ricerca sia ancora nelle sue prime fasi di sviluppo e come i prossimi studi debbano essere più mirati. Tali dati sono stati confermati da altre review 34, 35. Diversamente dai programmi di attività fisica comuni, i programmi di APA consistono in allenamenti aerobici e della forza ma sono anche orientati all’identificazione e alla risoluzione di problemi psicomotori in tutto l’arco della vita, con programmi caratterizzati principalmente dall’adattamento di competenze e tecniche didattiche per assecondare le differenze motorie individuali 16. In base a tale considerazione, si è deciso di verificare gli effetti di un programma di allenamento di APA sui risultati fisici e sulla QdV in individui con SCI. Nella presente discussione, sia i benefici fisiologici che i benefici psicologici-psicosociali sono stati analizzati separatamente. MEDICINA DELLO SPORT 481 CUGUSI Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegia and during physical activity. Physical activity, performed continuously, determines the mobilization of blood flow from lower limbs in favor of higher districts through physiological adjustments primarily related to the increase of the heart rate.32, 36 With regard to anthropometric profile, no variable investigated showed significant changes, with the exception of the arm circumference (AC). The increase of the circumferences is correlated to the increase of muscle strength, confirmed by the trend in the improvement of the muscle mass weight,37 highlighted by the HH-BIvA analysis.38 Although the HH-BIvA technique has been demonstrated to be inaccurate and not properly representative of the whole body composition characteristics,39 we used this technique for the assessment of expected improvement of the cellular compartment of the upper part of the body. In fact, we believe that in SCI subjects, this analysis is one of the most suitable to assess the body composition because give a direct evaluation related to the modifications of the active parts of the body involved in the exercises, and it was an important functional parameter to comprehend if the APA program was effective respect to baseline.40, 41 In this population, the use of the BMI calculation is not able to discriminate the body composition of upper than lower part of the body and to estimate the degrees of overweight and obesity.12 A significant reduction in total cholesterol and triglycerides was noted. This outcome, confirming that physical activity improves the lipid profile,42, 43 and reduce risk factors associated with physical inactivity such as dyslipidemia and 2DM going thereby increasing the risk of CVD that are more common in subjects with SCI.44, 45 About the total energy expenditure (TEE), our data showed that the participation to an APA program increased the physical activity levels, showing a significant increase in the number of movements carried out in a typical day (Steps/day). This finding, denounces the important benefits that this type of intervention strategies can produce, but cannot guarantee certainty that these implementations of best practices can persist for long time.46 Psychological-psychosocial benefits A regular and continuative physical activity can reduce depression levels in persons with 482 Benefici fisiologici Nonostante si sia osservato un aumento generale della frequenza cardiaca a riposo (resting heart rate, RHR), essa non ha raggiunto valori significativi. Nei soggetti con SCI, la lesione causa una riduzione della potenziale ridistribuzione fisiologica del flusso ematico, che si riduce anche negli arti superiori, sia a riposo che durante l’attività fisica. L’attività fisica, eseguita in modo continuativo, determina la mobilizzazione del flusso sanguigno dagli arti inferiori in favore di distretti più elevati tramite aggiustamenti fisiologici associati in primo luogo all’aumento della frequenza cardiaca 32, 36. In quanto al profilo antropometrico, non sono stati riscontrati cambiamenti significativi in alcuna delle variabili esaminate, ad eccezione della circonferenza del braccio (CB). L’aumento della circonferenza è correlato all’aumento della massa muscolare, confermato dalla tendenza al miglioramento del peso della massa muscolare 37, evidenziato dall’analisi HH-BIvA 38. Nonostante la tecnica HH-BIvA si è dimostrata imprecisa e non correttamente rappresentativa delle caratteristiche dell’intera composizione corporea 39, si è deciso di utilizzare questa tecnica per la valutazione del miglioramento previsto della porzione cellulare della parte superiore del corpo. Infatti, si ritiene che nei soggetti affetti da SCI questo tipo di analisi sia una delle più adeguate al fine di valutare la composizione corporea, in quanto fornisce una valutazione diretta relativa ai cambiamenti delle parti attive del corpo interessate dagli esercizi fisici ed è stata un parametro funzionale importante per capire se il programma di APA fosse efficace rispetto al baseline 40, 41. Nella popolazione di soggetti affetti da SCI, il calcolo dell’IMC non consente di distinguere la composizione corporea della parte superiore del corpo da quella della parte inferiore del corpo, né di stimare i gradi di sovrappeso e di obesità 12. È stata osservata una riduzione significativa del colesterolo totale e dei trigliceridi. Tale risultato conferma che l’attività fisica migliora il profilo lipidico 42, 43 e riduce i fattori di rischio associati all’inattività fisica, come dislipidemia e DM2, i quali aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, più comuni tra i soggetti affetti da SCI 44, 45. In merito al dispendio energetico totale (DET), i dati hanno evidenziato che la partecipazione a un programma di APA aumenta i livelli di attività fisica, come è stato dimostrato dall’aumento significativo del numero di movimenti eseguiti in una giornata tipica (passi/giorno). Tale riscontro attesta gli importanti benefici che questo tipo di intervento è in grado di produrre, ma non si può garantire con certezza che tali miglioramenti nelle “buone pratiche” possano persistere per un lungo periodo 46. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegiaCUGUSI SCI as showed by the objective data obtained at BDI.47 Furthermore, this physical activity can improve the psychological wellbeing and quality of life in these persons,32, 48 among them the diagnosis of major depression is more frequent than in the general healthy population.49 In line with others previous studies, in the post-training assessments there was an improvement in the perception of RP, GH, SF, GH and also in the sum of the mental and physical component (MCS, PCS). As regards the results of the BDI-SF, the reduction at control of the total score evidences a clear improvement of depressive symptoms. This improvement appears in line with the better QoL perceived by the subjects. Moreover, the specific analysis of the differences registered at severity of singles items of the BDISF showed that symptoms more determinant to the improvement of depressive symptoms were those related to loss of interest (item 8, LoI), body image (item 10, BI), work inhibition (item 11, WI) and fatigue (items 12, F). These findings evidence how this training acting on several symptoms, with cognitive and affective symptoms which change in tandem with somatic symptoms. However, it should be underlined how depression levels could further reduced by a longer period of training.48 Final considerations Our findings in the present study evidenced how an APA program may impaired both physical outcomes and QoL in individuals with SCI. Previously, only a limited amount of studies on physical activity participation in SCI individuals have used QoL measurement associated to physical activity assessment often demonstrating a significant correlation,8, 32, 50-54 but an unique exception.55 Differently to these studies cited in the literature, APA programs are characterized mainly by adaptation of teaching skills and technics to accommodate individual motor differences. The concept of this “adapted” program may represent a further value to the common physical activity, Moreover, the same improvement of QoL might have been influenced by the work in group, which is a usual characteristics of APA programs. With this consideration, it will be decisive to program longer training period and monitor the well-being of the subjects in the follow Vol. 68 - No. 3 Benefici psicologici-psicosociali Un’attività fisica regolare e continuativa è in grado di ridurre i livelli di depressione in soggetti affetti da SCI, come dimostrano i dati obiettivi ottenuti tramite il questionario BDI 47. Inoltre, tale attività fisica può migliorare il benessere psicologico e la qualità della vita dei soggetti 32, 48, considerando che la diagnosi di depressione maggiore è più frequente tra di essi che nel resto della popolazione generale sana. In linea con altri studi precedenti, nelle valutazioni successive all’allenamento sono stati riscontrati miglioramenti nella percezione delle limitazioni legate al proprio ruolo dovute a problemi fisici, della salute generale, dell’attività sociale e della salute mentale, oltre che nella di sommatoria degli indici delle componenti mentali (MCS) e fisiche (PCS). In quanto ai risultati del questionario BDI-SF, la riduzione del punteggio globale durante le visite di controllo evidenzia un chiaro miglioramento dei sintomi depressivi. Tale miglioramento sembra essere in linea con la migliore QdV percepita dai soggetti. Inoltre, l’analisi specifica delle differenze registrate riguardo la severità di singoli item del BDI-SF ha dimostrato che i sintomi che hanno contribuito in misura maggiore a determinare il miglioramento dei livelli depressivi sono stati quelli relativi alla perdita di interesse (item n. 8, PdI), all’immagine corporea, (item n. 10, IC), all’inibizione lavorativa (item n. 11, IL) e all’affaticamento (item n. 12, S). Tali risultati evidenziano come questo tipo di allenamento agisca su diversi sintomi e su come quelli relativi alla sfera cognitiva e affettiva cambino insieme ai sintomi somatici. Tuttavia, è importante sottolineare che i livelli di depressione possono essere ridotti ulteriormente da periodi di allenamento più lunghi 48. Considerazioni finali I risultati del presente studio hanno evidenziato come un programma di APA eserciti effetti positivi sia sullo stato funzionale che sulla QdV degli individui affetti da SCI. In passato, solo un numero limitato di studi sulla partecipazione alle attività fisiche nei soggetti affetti da SCI ha impiegato una misurazione della QdV associata alla valutazione dell’attività fisica, dimostrando spesso una correlazione significativa 8, 32, 50-54, con una sola eccezione 55. A differenza di tali studi citati nella letteratura, i programmi di APA sono caratterizzati principalmente dall’adattamento di competenze e tecniche didattiche per assecondare le differenze motorie individuali. L’idea centrale di tale programma “adattato” può costituire un valore aggiunto rispetto all’attività fisica tradizionale. Inoltre, gli stessi miglioramenti della QdV potrebbero essere stati influenzati dal lavoro in gruppo, una caratteristica tipica dei programmi di APA. Considerato ciò, sarà decisivo programmare MEDICINA DELLO SPORT 483 Effects of an adapted physical training in persons with spinal cord injury paraplegia CUGUSI up, in order to ensure a consistent adherence to the best practices. Similar to others studies about SCI and exercise, our study was performed in a limited number of subjects and without a control sample, which may restrict external validity. Even the short duration of the protocol, it can definitely had an impact on the outcomes of the evaluations, and in addiction, there was a marked difficulty to recruit subjects that were free from other kind of disease as muscular problems, cardiovascular disorders or others serious complications associated with SCI condition. periodi di allenamento più lunghi e monitorare il benessere dei soggetti durante le visite di controllo, così da assicurare un’aderenza costante alle migliori pratiche. In maniera analoga ad altri studi sul rapporto tra le SCI e l’esercizio fisico, il presente studio è stato condotto su un numero limitato di soggetti e senza un campione di controllo: tale fattore potrebbe limitare la validità esterna. Anche la breve durata del protocollo può avere avuto un impatto sui risultati delle valutazioni; è stata inoltre riscontrata una difficoltà non trascurabile a reclutare soggetti esenti da altri tipi di patologie come problemi muscolari, patologie cardiovascolari o altre complicazioni gravi associate alla SCI. Conclusions Comparing these data with those reported in the literature, we can further confirm that physical activity plays a key role in the fight against obesity by counteracting the cardiometabolic risk factors, but above all, in opposition to the post-traumatic course that characterizes negatively SCI individuals due to an increase in muscular strength and a decrease in FM. In these persons, in addition, to perform constant physical activity is particularly important to counter the muscle atrophy determined by physical inactivity. Finally, physical activity plays a key role also in the improvement of depressive symptoms and the well-being of these individuals. 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Mortality, morbidity, and psychosocial outcomes of persons spinal cord 484 Conclusioni Dal confronto dei dati del presente studio con quelli riportati nella letteratura, è possibile confermare ulteriormente che l’attività fisica gioca un ruolo fondamentale nella lotta all’obesità contrastando i fattori di rischio cardio-metabolici e opponendosi soprattutto al decorso post-traumatico che caratterizza negativamente gli individui affetti da SCI, grazie a un aumento della forza muscolare e a una diminuzione della massa grassa. Inoltre, è particolarmente importante che queste persone conducano un’attività fisica continuativa per contrastare l’atrofia muscolare determinata dall’inattività fisica. Infine, l’attività fisica riveste un ruolo fondamentale anche nel miglioramento dei sintomi depressivi e del benessere di tali soggetti. injured more than 20 years ago. Paraplegia 1992;30:617-30. 7) Curtis KA, Tyner TM, Zachary L, Lentell G, Brink D, Didyk T et al. 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E-mail: [email protected] Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 485 Ortopedical area Area ortopedica MED SPORT 2015;68:487-95 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries Studio epidemiologico sugli infortuni nella ginnastica artistica M. DE VITA 1, V. PANETTA 2, F. PRATTICO 1, C. FOTI 1 1Physical and Rehabilitation Medicine, Tor Vergata University, Rome, Italy srl - Consultancy & Training- Biostatistics office, Rome, Italy 2L’altrastatistica SUMMARY Aim. The aim of this present study was to investigate the prevalence of gymnastics’ injuries related with gear training and level of Artistic Gymnastic athletes (AGA). Methods. The sample included 81 Artistic Gymnastic Athletes (AGA) of which 26 high performance athletes (HPA) and 55 amateurs athletes (AA). Data were obtained by questionnaire designed by authors themselves Results. The 46% of AGA got injuries, 24 HPAGA and 13 AAGA (P<0.001). The median age of athletes who had injuries is highest than athletes who didn’t have injuries (P=0.001). HPAGA are aged significantly greater than amateur ones (P<0.001). Joint apparatus is the most injured with 65% of sample, and the injury is mainly distributed in lower limbs (68%). The knees are most commonly trauma affected with 24%, while the most repeated injuries are sprains with 38%. Acute injuries are the most common. The biggest percentage of injury in relation with gear training is floor gymnastics (44%) and vault (26%). Conclusion. This study confirms data in literature, important for improvement and development of new strategies in athlete prevention. It could be considered instrumental evaluation to test monthly athletes’ skill in order to investigate the cause of performance decline. Key words: Gymnastics - Wounds and injuries - Athletes - Sports. RIASSUNTO Obiettivo. L’obiettivo del presente studio è stato quello di esaminare la prevalenza degli infortuni dei ginnasti correlata con specialità ginnica e livello degli atleti di ginnastica artistica (AGA). Metodi. Il campione era composto da 81 atleti di cui 26 agonisti e 55 amatoriali praticanti la ginnastica artistica. I dati sono stati ottenuti tramite l’uso di un questionario composto dagli stessi autori. Risultati. Il 46% del campione ha avuto infortuni di cui 24 atleti agonisti e 13 atleti amatoriali (P<0,001). L’età media degli atleti che hanno avuto infortuni è più alta rispetto agli atleti non infortunati (P<0,001). Gli atleti agonisti hanno un’età significativamente maggiore rispetto a quelli amatoriali (P<0,001). L’apparato articolare rappresenta il 65% delle lesioni del campione studiato; queste sono distribuite maggiormente negli arti inferiori (68%). Le ginocchia (24%) sono la sede più comune; le distorsioni (38%) rappresentano il meccanismo traumatico mentre il trauma più frequente. I traumi di tipo acuto sono i più comuni. La percentuale più grande d’infortunio in relazione all’attrezzo è il corpo libero (44%) e il volteggio (26%). Conclusioni. Il nostro lavoro permette di conoscere dati aggiornati sulla epidemiologia del trauma sportivo nella ginnastica artistica. I dati sono importanti per il miglioramento e lo sviluppo di nuove strategie miranti alla prevenzione dell’atleta. Parole chiave: Ginnastica - Infortuni - Atleti - Sport. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 487 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries DE VITA T he International Gymnastics Federation (FIG), a nonprofit organization, is the governing body for Gymnastics worldwide. It is the oldest established international sports federation (1881) and has participated in the Olympic Games since their revival in 1896. Gymnastics is a sport technical combinatorial discipline; the mechanical action does not outperform the artistic component. Due to the increase level of neuromuscular coordination refinited technical abilities required, and the importance of an excellent development of muscular strength, training sessions are both metabolically and psychologically taxing. In gymnastics it is essential the application of specificity’s principle to choose methods and contents of training to avoid any possible injury. The FIG governs seven disciplines: Gymnastics for All, Men’s Artistic, Women’s Artistic, Rhythmic, Trampoline, Aerobic and Acrobatic Gymnastics. It counts 141 national member federations and a 30-person staff in its international seat in Lausanne (Switzerland), where also the International Olympic Committee (IOC) is based. Many studies have addressed injuries problems through retrospective and prospective surveys.1-7 The definition of a injury of a gymnast is not unique: generally injury is considered as simply stopping training,8-19 whereas others consider it only if it requires a medical intervention;20 other define injury when any part of the body interferes with training.21 As reported in some studies,3-10 another important factor in incidence valuation of injury is the psychological aspect and pressure by clubs or coach trainers, who induce athletes (especially high performance ones) to continue their training despite the injury. This behavior can lead to an underestimation of injuries because as there is no interruption of training, and can create a greater risk of injuries by repetitive stress.2-8 Moreover many studies 1, 8, 9 report that lower limbs are the most affected and most of accidents occur in floor exercise.1 Gregory S. Kolt 3 considers the relation between injury and training, reporting 2.63 injuries for elite class, 4.11 injuries for 1000 hours of training for sub-elite class. At our best knowledge, no study assessed the prevalence of injuries in gymnastic athletes by histological analysis, whereas some studies use location of body injury as param- 488 L a Federazione internazionale di ginnastica (Fédération Internationale de Gymnastique, FIG) è un’organizzazione senza scopo di lucro che gestisce la ginnastica in tutto il mondo. Si tratta della più antica federazione sportiva internazionale (1881), la quale ha partecipato ai Giochi olimpici sin dalla loro ripresa nel 1896. La ginnastica è una disciplina sportiva tecnicocombinatoria in cui l’azione meccanica non supera la componente artistica. A causa sia dell’incremento del livello della coordinazione neuromuscolare richiesto per abilità tecniche affinate, che dell’importanza dello sviluppo eccellente della forza muscolare, le sessioni di allenamento sono impegnative sia dal punto di vista metabolico che da quello psicologico. Nella ginnastica è essenziale l’adozione del principio di specificità per la scelta dei metodi e dei contenuti dell’allenamento, in modo da evitare qualsiasi possibile infortunio. La FIG regolamenta sette discipline: ginnastica per tutti, ginnastica artistica maschile, ginnastica artistica femminile, ginnastica ritmica, trampolino elastico, ginnastica aerobica e ginnastica acrobatica. Ne fanno parte 141 federazioni nazionali e impiega uno staff di 30 persone nella sede internazionale di Losanna (Svizzera), dove ha sede anche il Comitato olimpico internazionale (Comité International Olympique, CIO). Molti studi hanno affrontato gli infortuni tramite sondaggi retrospettivi e prospettici 1-7. La definizione di “infortunio”, per un ginnasta, non è unica: generalmente con “infortunio” si intende semplicemente un’interruzione degli allenamenti 8-19, mentre in altri casi l’infortunio è tale solo quando richiede l’intervento medico 20; in altri casi ancora, l’infortunio è definito come l’interferenza di qualsiasi parte del corpo con l’allenamento 21. Come osservato in alcuni studi 3-10, un ulteriore fattore importante nella valutazione dell’incidenza di un infortunio è l’aspetto psicologico e la pressione delle squadre o dei preparatori, che inducono gli atleti (in special modo quelli con prestazioni elevate) a proseguire l’allenamento nonostante l’infortunio. Tale comportamento può condurre a una sottovalutazione degli infortuni, in quanto in assenza di un’interruzione dell’allenamento è possibile che il rischio di infortuni causati da sollecitazioni ripetute incrementi 2-8. Inoltre, diversi studi 1, 8, 9 indicano che gli arti più colpiti da infortuni sono quelli inferiori e che la maggior parte degli incidenti avviene durante gli esercizi al suolo1. Gregory S. Kolt 3 ha analizzato la relazione tra infortuni e allenamento, rilevando 2,63 infortuni per la classe d’élite e 4,11 infortuni ogni 1.000 ore di allenamento per la classe di sub-élite. Gli autori del presente studio non sono a conoscenza di indagini riguardo la prevalenza degli infortuni nei ginnasti condotte tramite analisi istologica, mentre alcuni studi utilizzano come parametro la sede dell’infortunio. Pertanto, l’obiettivo del pre- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries eter. Therefore, the purpose of this study was to evaluate injury prevalence in gymnasts and to study the relations with gear training and level of athlete, evaluating any similarity or differences with related studies. DE VITA sente studio è stato quello di valutare la prevalenza degli infortuni nei ginnasti e studiare le relazioni con l’attrezzatura di allenamento e con il livello di preparazione dell’atleta, confrontando le somiglianze e le differenze con gli studi simili. Materiali e metodi Materials e methods This cross-sectional study was conducted in different gyms located in Rome from November 2013 to January 2014. Athletes were invited to compile the questionnaire. Participants were requested to complete the injury form which included: 1. anagraphic and anthropometric data; 2. specialization training gear; 3. time training a week; 4. past injuries, day of trauma and anatomic location. On the second page a part was dedicated to diseases (example: paramorphisms or dimorphisms), or specific for musculoskeletal diseases (Figure 1). The questionnaire was written in Italian Language. The distribution and explanation of the questionnaire to the athletes was performed by the coach. The term injury was considered as “any mishap occurring during scheduled game or practices that cause on athlete to miss a subsequent game or practices session”.1, 2 Injuries were classified in acute and chronic, connected with anatomic locations and high performance and amateur level. Statistical analysis Variable’s distribution was checked by Shapiro Wilk test and graphic methods. Median and I and III quartile (M, Q1-Q3) were calculate for age, weight, height and BMI. Absolute values as percentage frequencies were calculated for gender, category, presence of current or previous injuries, area of injuries. χ2 Test and Fisher Test were used to compare two categorical variables between the two groups. Mann Whitney-U Test was used to compare quantitative variables. The univariate logistic regression was calculated to evaluate the increased probability of injury (trauma yes/no dependent variable) depending on age, gender, high performance or amateur level, previous pathologies, weight, height, BMI. Vol. 68 - No. 3 Lo studio trasversale è stato condotto in diverse palestre della città di Roma da novembre 2013 a gennaio 2014. Agli atleti è stato chiesto di compilare un questionario. Ai partecipanti è stato chiesto di completare un modulo sugli infortuni in cui erano richiesti: 1. dati anagrafici e antropometrici; 2. attrezzatura di allenamento specialistica; 3. durata settimanale dell’allenamento; 4. infortuni pregressi, giorno dell’evento traumatico e sede anatomica. Una parte della seconda pagina è stata dedicata alle patologie (ad esempio paramorfismi e dimorfismi) o a patologie muscolo-scheletriche specifiche (Figura 1). Il questionario è stato redatto in lingua italiana. La distribuzione e la spiegazione del questionario agli atleti sono state condotte dai preparatori atletici. Al termine “infortunio” è stata data la definizione di “qualsiasi incidente occorso durante gare programmate o allenamenti che impedisce all’atleta di partecipare a una o più gare o sessioni di allenamento successive” 1, 2. Gli infortuni sono stati classificati come acuti e cronici, e sono stati collegati alla sede anatomica e ai livelli atletici di prestazioni elevate o amatoriali. Analisi statistica La distribuzione della variabile è stata verificata con il test di Shapiro-Wilk e con metodi grafici. La mediana e il I e III quartile (M, Q1-Q3) sono stati calcolati per età, peso corporeo, altezza e IMC. I valori assoluti come frequenze percentuali sono stati calcolati per genere, categoria, presenza di infortuni attuali o pregressi e sede degli infortuni. Per confrontare due variabili categoriche tra i due gruppi sono stati usati il test del χ2 e il test di Fisher. Il test U di Mann-Whitney è stato impiegato per confrontare le variabili quantitative. Per valutare l’incremento della probabilità di infortunio (trauma con variabile dipendente o indipendente) è stata calcolata la regressione logistica univariata a seconda dell’età, del genere, del livello atletico di prestazioni elevate o amatoriali, di patologie pregresse, del peso, dell’altezza e dell’IMC. Una regressione logistica graduale (stepwise) è stata calcolata per valutare le variabili dall’influenza maggiore. È stato inoltre calcolato l’odds ratio (OR) e gli intervalli di confidenza al 95% (IC al 95%). MEDICINA DELLO SPORT 489 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries DE VITA TRAUMA Data del trauma______/______/______ Attività svolta al momento del trauma Gara Indagine epidemiologica su sindromi da sovraccarico nella ginnastica artistica Allenamento Descrizione del momento del trauma ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ _________________________________ ATLETA: Età__________ Sesso_________ Peso__________ Altezza __________ DETTAGLI DEL TRAUMA Localizzazione anatomica: ATTREZZO SPECIALIZZAZIONE Anelli Parallele asimmetriche Cavallo con maniglie Parallele Corpo libero Trave Volteggio Sbarra ALLENAMENTO Cadenza settimanale 2 3 Durata allenamento per singola seduta 1h 1:30h 2h 4 5 2:30h 6 7 3h Altro Da che data pratica la ginnastica attrezzistica Mese______ Anno_______ Da che data si allena a livello agonistico Mese______ Anno_______ Eventuali patologie pre-esistenti (paramorfismi, dimorfismi, diabete, ipertensione) Natura del trauma Distorsione Lussazione Lacerazione muscolare contusiva Frattura Dislocazione Lacerazione muscolare distruttiva Contusione Tipo del danno Acuto Cronico Diagnosi Tempo di convalescenza ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ Figure 1.—Questionnaire. Figura 1. — Questionario. 490 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries A stepwise logistic regression was calculated to evaluate the most influential variables. Odds Ratio (OR) and it is 95% confidence intervals (95% CI) were calculated. A P value <0.05 was considerate statistically significant. All analysis were calculated by STATA 13.0 program. Results Questionnaire was submitted to all gymnasts (N.=86) of two gym centers and was completed by 81 athletes (94%) ranging in the aged 12 to 22 (average 15.2±2.9). The sample included 26 HPAGA training from 2-3 hours a day, 4-5 days a week. HPAGA were regularly registered to the Italian Gymnastic Federation Campionate, D Series (Federazione Italiana Ginnastica); and 55 AAGA training 1 hour and half a day, 2-3 days a week. AAGA were registered in “Ginnastica per tutti”. In total sample (N.=81), 46% had injuries (N.=37) with greatest frequency among HPAGA (92%) than AAGA (24%) (P<0.001), while no significant differences between women and men (52% vs. 38%, P=0.209). The median age of athletes who had injuries was greater than athletes who didn’t have (16 vs. 14 years old, P=0.003) with increasing injuries’ odds about 40% growing in one year of age (Table I). In addition, HPAGA are significantly older (median 17.5; I e III quartile 15-21) than AAGA (median 14; I and III quartile 13-15, P<0.001). In particular, it appears that at the same lev- DE VITA Un valore P<0,05 è stato considerato statisticamente significativo. Tutte le analisi sono state calcolate con la versione 13.0 del programma STATA. Risultati Il questionario è stato somministrato a tutti i ginnasti (N.=86) di due palestre ed è stato completato da 81 atleti (il 94% del totale) tra i 12 e i 22 anni (media: 15,2±2,9). Il campione includeva 26 ginnasti HPAGA con allenamenti della durata di 2-3 ore al giorno, 4-5 giorni a settimana. I ginnasti HPAGA erano regolarmente registrati nel campionato di serie D della Federazione italiana di ginnastica. Facevano parte del campione anche 55 ginnasti AAGA con allenamenti della durata di 1 ora e mezza al giorno, 2-3 giorni a settimana. I ginnasti AAGA erano registrati nella disciplina “ginnastica per tutti”. All’interno del campione totale (N.=81) il 46% dei ginnasti ha subito infortuni (N.=37), con una frequenza maggiore tra gli atleti HPAGA (92%) rispetto agli atleti AAGA (24%) (P<0,001), mentre non sono state riscontrate differenze significative tra donne e uomini (52% contro 38%, P=0,209). L’età media degli atleti che hanno subito infortuni è più elevata rispetto a quella degli atleti che non ne hanno subiti (16 anni contro 14 anni, P=0,003), mentre le probabilità di subire un infortunio aumentano del 40% circa in un anno di età (Tabella I). Inoltre, i ginnasti HPAGA hanno un’età significativamente maggiore (età media: 17,5 anni; I e III quartile 1521) rispetto ai ginnasti AAGA (età media: 14 anni; I e III quartile 13-15, P<0,001). In particolare, è stato riscontrato che a parità di livello la probabilità che i ginnasti di sesso maschile si infortunino è minore (OR 0,23, IC al 95%, 0,1- Table I.—Demographic characteristic of the sample. Tabella I. — Caratteristica demografica del campione. Injuries Yes No N. Age (M, Q1-Q3) Gender (N.,%) Females Males Category (N.,%) AAGA HPAGA Comorbidity (N., %) No Yes Weight (M, Q1-Q3) Height (M, Q1-Q3) BMI (M, Q1-Q3) OR CI 95% P value 44 14 13-16 37 16 13-20 1.38 1.1-1.7 0.001 20 24 47.6 61.5 22 15 52.4 38.5 1 0.57 0.2-1.4 0.210 42 2 76.4 7.7 13 24 23.6 92.3 30 14 53 1.64 19.6 55.6 51.9 42-63 1.6-1.7 16.9-21.8 24 13 55 1.64 20.7 44.4 48.1 49-66 1.6-1.7 18.8-21.6 1 38.8 1 1.21 1.01 3.66 1.03 8.1-186.5 0.5-3.1 0.9-1.1 0.1-248 0.9-1.2 <0.001 0.686 0.485 0.546 0.647 *M, Q1-Q3: Median, I and III quartile Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 491 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries DE VITA Figure 2.—Histological organs analysis. Figura 2. — Analisi istologica degli organi. Figure 3.—Gear trainer analysis. Figura 3. — Analisi dell’attrezzatura di allenamento. Table II.—Distribution of nature injury. Tabella II. — Distribuzione dell’infortunio. Type N. % Sprain Fracture Contusion Luxation Ligament rupture Muscle tear 14 6 5 5 4 3 37.8 16.2 13.5 13.5 10.8 8.1 el males have less probability to get an injury (OR 0.23, CI95%, 0.1-0.9, p=0.035), while high performance have a greater probability to get injury, even at same gender (OR 61.7, CI95%, 10.4-36.5, P<0.001). We used a stepwise logistic regression, calculated considering as dependent variable each variable (Table I), we obtained a model where the unique variables were high performance and gender. The most injured areas are joints (65%), bones (16%), ligaments (11%), and muscles (8%) (Figure 2). The 67.6% of cases showed injuries at lower limbs, 21.6% at upper limbs and 10.8% in other areas. The most common location of injuries are ankles (32%), knees (24%), and shoulders (8%). The 38% of sample had a sprain and the 16% a fracture (Table II). For female gymnastics, the 50% of injuries occurs during floor exercise, followed by vault (36%). For males, most injuries occur in floor exercises (38%), followed by gymnastic rings (23%) bars and vaults (15%). (Figure 3) The 84% of sample reported an acute injury; within 6 athletes with chronic injury, 4 athletes had an upper limb injury with 67% vs. 15% of athletes with acute injury (P=0.017). 492 0,9, P=0,035), mentre per gli atleti dalle prestazioni elevate esiste una maggiore probabilità di infortunio, anche tra atleti dello stesso sesso (OR 61,7, IC al 95%, 10,4-36,5, P<0,001). Tramite l’impiego della regressione logistica graduale, calcolata considerando ogni variabile come una variabile dipendente (Tabella I), è stato ricavato un modello in cui le uniche variabili erano le prestazioni elevate e il sesso dell’atleta. Le aree maggiormente infortunate sono le articolazioni (65%), le ossa (16%), i legamenti (11%) e i muscoli (8%) (Figura 2). Nel 67,6% dei casi si è trattato di infortuni agli arti inferiori, nel 21,6% di infortuni agli arti superiori e nel 10,8% di infortuni in altre aree corporee. La sede più comune degli infortuni sono le caviglie (32%), le ginocchia (24%) e le spalle (8%). Il 38% del campione ha accusato una distorsione, mentre il 16% una frattura (Tabella II). Per le ginnaste, il 50% degli infortuni avviene durante l’esercizio al suolo, mentre il 36% durante il volteggio. Per i ginnasti, gli infortuni più comuni avvengono durante l’esercizio al suolo (38%), quindi durante gli esercizi agli anelli (23%), alle sbarre e durante i volteggi (15%) (Figura 3). L’84% del campione ha riportato un infortunio acuto; tra 6 atleti con un infortunio cronico, 4 di essi lo accusavano agli arti superiori, ossia il 67% contro il 15% degli atleti con infortuni acuti (P=0,017). MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries DE VITA Discussion Discussione The purpose of this study was to verify the injury prevalence in gymnasts and get a relation with gear training, level of athlete, and histological organ injured evaluating correlations. Our study has a 46% injury rate. HPA group had collected injuries percentage of 92%, AA group 24%. It is possible to explain data by low intensity training for AA with different load in session training. Probably the differences between these 2 categories it is also attributable to the lower psychological pression in AA from coach trainer. In our study the older age and higher gym level can increase the probability of injury of 40%. Kolt et al.3 registered data of 1.98 injuries for athletes. Snook et al.20 reported in 5 years of evaluation an injury rate of 94% while Kerr and Minder 15 in 2 years showed 85% of injured gymnasts. Given the high percentage of injuries in this sport field, coach trainer should start to use a preventive training program. The review by Gregory S. Kolt et al.3 states that sub-elite athletes have a higher incidence injury than elite ones. At equal level of hours training, sub-elite athletes have to relate their skills (still in a developing phase) with performance high level request towards high performance level. In our study the AAGA sample does not perform the same hours of training like sub-elite class, that’s why results of injuries athletes are different. In this regards it could be interesting to investigate about training techniques correlating with injury. Our study has reported and confirmed an interesting data referred to acute and chronic injury; 31 out of 37 athletes showed 1 acute injury and just 6 athletes presented 1 chronic injury. In total 19% of injuries evolves from acute to chronic phase. Despite the small number of athletes with acute injury does not allow us to highlight significant differences, our data seem to confirm that athletes who had a chronic injury have an older aged (15 vs. 17.5 yo) than athletes who had an acute injury. This data could be explained because going on the time in relation with intensity of training higher for growing age and level, the musculoskeletal structure suffers microtrauma due for example to vault with high impact landing, therefore apparatus could be predisposed to chronic in- L’obiettivo del presente studio era quello di verificare la prevalenza degli infortuni nei ginnasti e stabilire la relazione con l’attrezzatura di allenamento, il livello dell’atleta e l’organo istologico infortunato. Nello studio, il tasso d’infortunio era del 46%. Per il gruppo di atleti HPA la percentuale di infortuni era del 92%, mentre per il gruppo di atleti AA era del 24%. Tale risultato è probabilmente imputabile all’allenamento a bassa intensità svolto dagli atleti AA, con carichi differenti nelle sessioni di allenamento. Inoltre, è possibile che le differenze tra le 2 categorie siano anche dovute alla minore pressione psicologica esercitata sugli atleti AA da parte dei preparatori atletici. Nel presente studio, è stato rilevato che l’età più avanzata e livelli di esercizio in palestra più elevati possono aumentare le probabilità d’infortunio del 40%. I dati registrati da Kolt et al.3 hanno evidenziato 1,98 infortuni per atleta. Snook et al.20 hanno osservato in 5 anni di valutazione un tasso d’infortunio del 94%, mentre Kerr e Minder 15 hanno segnalato un tasso di infortunio dell’85% tra i ginnasti nel corso dei 2 anni di valutazione. Considerata l’alta percentuale di infortuni in questa disciplina sportiva, è necessario che i preparatori atletici comincino a implementare programmi di allenamento preventivi. La review di Gregory S. Kolt et al.3 afferma che tra gli atleti di sub-élite l’incidenza degli infortuni è più elevata che tra gli atleti d’élite. A parità di ore di allenamento, gli atleti d sub-élite devono orientare le loro abilità (ancora in fase di sviluppo) verso un elevato livello di performance richiesto. Nel presente studio, il campione AAGA non si allena per le stesse ore della classe di atleti di sub-élite: è per questo motivo che i risultati degli atleti infortunati sono diversi. Al riguardo, sarebbe interessante indagare sulle tecniche di allenamento mettendole in correlazione con gli infortuni. Il presente studio ha evidenziato e confermato un dato interessante in merito agli infortuni acuti e cronici; 31 atleti su 37 hanno riportato un infortunio acuto, mentre solo 6 hanno segnalato un infortunio cronico. Complessivamente, il 19% degli infortuni sono evoluti dalla fase acuta a quella cronica. Nonostante il numero ristretto di atleti che hanno subito un infortunio acuto non permetta di evidenziare differenze significative, i dati sembrano confermare che gli atleti che hanno accusato infortuni cronici hanno un’età superiore (15 anni contro 17,5) rispetto agli atleti che hanno accusato infortuni acuti. Tale dato può essere spiegato in quanto il passare del tempo, unito all’intensità dell’allenamento più elevata dovuta alla maggiore età e al maggiore livello atletico, contribuiscono a provocare microtraumi della struttura muscolo-scheletrica dovuti, per esempio, ad atterraggi a impatto elevato durante i volteggi; per questo motivo, è possibile che l’apparato sia predisposto a infortuni cronici causati dalle sollecitazioni ripetute nel tempo 8. Come osservato in Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 493 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries DE VITA juries due to repetitive stress by going on the time.8 As reported in a largest review,3 62% of injuries can be classified as acute and 35.8% can be classified as chronic. In this review it is showed that acute injuries are 50.3% in elite gymnasts and with 75% in sub-elite gymnasts, while chronic injuries are 49.7% in elite gymnasts and 25% in sub-elite gymnasts. Further studies could be conducted to clarify the influence of gender and age on injuries at constant competitive level. Lower limbs are more exposed to injuries’ risk with 68% than 22% of upper limbs. At regards, literature supports these data.13-15, 16-19 These data could be explained by large number of jumps and/or landings in which the athletes is subjected during training and competitions. We found that the most affected apparatus is joint structure with 65% and bones structures with 16%. To confirm this finding also the analysis of the nature of trauma that reports injuries sprain to 39% and fracture to 16% (osteo-articular apparatus). Other studies reported high data about injury incidence of osteoarticular structures,3-10 even if division is carried out for anatomical sites rather than for apparatus. In fact, no studies use in trauma analysis a subdivision for histological organs like the present study; other studies divide injuries by anatomical sites or type of trauma. Our finding showed that injuries affect mainly ankle (32%) and knee (24%). In this regard, many of the studies confirm these data.3, 8-10 In a jump landing, ankles and knees are the first joints to suffer the impact with the ground, therefore the vibration impact affects primarily these two structures predisposing to future injuries. As suggest in a study by P. Kirialanis et al., the largest number of injuries occurs in exercise on the ground, like floor gymnastic. In largest cases injuries are acute, but this one could be a predisposing factor for future chronic injuries. This data is confirmed in our study in which floor exercises have the highest percentage of injuries. The most important limit of our study is that injuries were reported by athletes without a clinical check. una review più ampia 3, il 62% degli infortuni sono classificabili come acuti, mentre il 35,8% sono classificabili come cronici. In tale review si rileva che ad accusare infortuni acuti sono il 50,3% dei ginnasti d’élite e il 75% dei ginnasti di sub-élite, mentre ad accusare infortuni cronici sono il 49,7% dei ginnasti d’élite e il 25% dei ginnasti di sub-élite. Sarebbe utile condurre ulteriori studi per chiarire l’influenza del sesso e dell’età degli atleti sugli infortuni a un livello competitivo costante. Gli arti inferiori sono maggiormente esposti al rischio di infortuni: la probabilità di rischio è del 68%, rispetto al 22% per gli arti superiori. A tal riguardo, la letteratura conferma questi dati 13-15, 16-19. Tali dati possono essere spiegati dal maggior numero di salti e/o atterraggi compiuti dagli atleti durante gli allenamenti e le competizioni. È stato rilevato che le sedi maggiormente soggette a infortuni sono le articolazioni (65%) e le strutture ossee (16%). A conferma di tale riscontro, secondo le analisi della natura degli eventi traumatici, nel 39% degli infortuni è stata riscontrata una distorsione, mentre nel 16% una frattura (apparato osteoarticolare). Ulteriori studi hanno rilevato un’elevata incidenza di infortuni delle strutture dell’apparato osteo-articolare 3-10, nonostante gli infortuni siano stati classificati in base alla sede anatomica piuttosto che all’apparato. Effettivamente, non esistono altri studi oltre al presente che nell’analisi dei traumi applicano una suddivisione basata sugli organi istologici; altri studi suddividono gli infortuni in base alla sede anatomica o al tipo di evento traumatico. Secondo quanto riscontrato nel presente studio, le articolazioni maggiormente soggette agli infortuni sono le caviglie (32%) e le ginocchia (24%). Al riguardo, molti altri studi confermano questi dati3, 8-10. Nell’atterraggio successivo a un salto, le caviglie e le ginocchia sono le prime articolazioni a risentire dell’impatto con il suolo, quindi le vibrazioni causate dall’impatto influiscono principalmente su queste due strutture, predisponendole a infortuni futuri. Come rilevato in uno studio di P. Kirialanis et al., il maggior numero di infortuni avviene durante l’esercizio al suolo, per esempio durante il corpo libero. Nella maggior parte dei casi si tratta di infortuni acuti, anche se ciascun infortunio può costituire un fattore di predisposizione per infortuni cronici futuri. Tali dati sono confermati nel presente studio, in quanto è stato rilevato che la percentuale più elevata degli infortuni è avvenuta durante gli esercizi al suolo. La limitazione principale del presente studio è che gli infortuni sono stati segnalati dagli atleti senza alcuna verifica clinica. Conclusions Conclusioni The literature on this topic is rich of articles. Taking into account the results of our study, we can state that joint histological organs are 494 La letteratura è ricca di studi a proposito di questo argomento. Considerando i risultati del presente studio, è possibile affermare che le sedi articolari MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Epidemiological study on artistic gymnastics injuries the most affected with a high prevalence in lower limbs, in fact the part of body most subjected are knees and ankles. Acute injury is the most common trauma in gymnasts. However, it is important the coach’s role and the preparation of the staff on athletes to avoid as much as possible these injuries. The recovery time after injury is crucial as it must take place in a right time in order to avoid a new injury in the same area affected in the past. Given the high prevalence of injuries to lower limbs, the use of innovative material to mitigate trauma during jumping and landing could be an important step. Athletes’ evaluation from medical staff is necessary. Another evaluation could also include the use of equipment muscle evaluation to monitor the status of the athlete. At last, it should be well remembered that “the effectiveness of exercise training depends on the training load and the capacity of individual resistance”;12 the authors’ study continues saying also that “an imbalance between these two elements can lead to under or overtraining”. It is an important statement because these factors could be predictive of an injury. Injury data in gymnastic athletes are important guidelines to develop strategies improving prevention techniques and training of athletes. 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DE VITA sono quelle maggiormente colpite, con una prevalenza maggiore per gli arti inferiori, in quanto le parti del corpo maggiormente interessate sono le ginocchia e le caviglie. Gli infortuni acuti sono la tipologia di trauma più comune tra i ginnasti. Tuttavia, il ruolo svolto dai preparatori atletici e la preparazione dello staff nei confronti degli atleti sono importanti per evitare, per quanto possibile, questi infortuni. Il tempo di recupero dopo un infortunio è cruciale, poiché deve essere tale da evitare il rischio di un ulteriore infortunio alla stessa sede interessata in passato. Considerata l’elevata prevalenza di infortuni agli arti inferiori, l’impiego di materiali innovativi per mitigare il trauma durante il salto e l’atterraggio può essere considerato un passo importante. È necessario che la valutazione degli atleti sia eseguita da uno staff medico. Una ulteriore valutazione può anche includere l’impiego di strumenti per la valutazione muscolare, così da monitorare lo stato dell’atleta. Infine, è importante ricordare che “l’efficacia dell’allenamento dipende dal carico di lavoro e dalla capacità di resistenza individuale” 12; lo studio degli autori continua affermando che “uno sbilanciamento tra questi due elementi può comportare una condizione di sottoallenamento o di sovrallenamento”. Si tratta di un’affermazione importante, in quanto questi fattori possono costituire dei fattori predittivi di un infortunio. I dati sugli infortuni dei ginnasti rappresentano delle linee guida importanti nello sviluppo di strategie che mirano a migliorare le tecniche di prevenzione e di allenamento degli atleti. 8) Grant LJ, Brian BW. Evaluation and management of Gymnastic Injuries. Sports Med 2008;2-9. 9) Chilvers M, Donahue M, Nassar L, Manoli A. Foot and ankle injuries in Elite female gymnasts. Foot Ankle Int 2007;28:214-8. 10) Caine D, Knutzen K, Howe W, Keeler L, Sheppard L, Henrichs D et al. A threeyear epidemiology study of injuries affecting young female gymnasts. Phys Ther Sport 2003;4:10-23. 11) Bolling C, Leite M, Reis D. Junior gymnastic: incidence and injury profile. Abstracts from the IOC Word Conference on Prevention of Injury & Illness in Sport, Monaco 2014. Br J Sports Med 2014;48:7 571. 12) Zembron-Lacny A, Ziemann E, Kasperska A, Żurek P, Rynkiewicz M, Rynkiewicz T et al. Association between cytokine activity and body composition in highly trained athletes. Med Sport 2013;66:1-2. 13) Dixon M, Fricker P. Injuries to elite gymnasts over 10yr. Med Sci Sports Exerc 1993;25:1322-9. 14) Kerr G. Injuries in artistic gymnastic. C.A.T.A. Journal 1991:19-21. 15) Kerr G, Minder H. Psychological factors related to the occurrence of athletic injuries. J Sport Exercise Psy 1988;10:16773. 16) Lindner KJ, Caine DJ. Injury patterns of female competitive club gymnasts. 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E-mail: [email protected] Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 495 Case reports Casi clinici MED SPORT 2015;68:497-502 Return to play process of an elite athlete diagnosed with malignant peripheral nerve sheath tumor Processo di ritorno all’attività di un atleta d’élite con diagnosi di tumore maligno delle guaine nervose periferiche H. M. DEMIR, S. ERCAN, C. CETIN Department of Sports Medicine, Medicine Faculty of Suleyman Demirel University, Isparta, Turkey SUMMARY Malignant peripheral nerve sheath tumors (MPNST) account for 10% of soft tissue sarcomas. Main treatment for MPNSTs is radical and complete surgical excision with adjuvant radiotherapy or chemotherapy. In this case, we observe the postoperative rehabilitation process of an elite athlete with vastus medialis muscle resection and local radiotherapy treatment due to malignant peripheral nerve sheath tumor in the left thigh. The patient returned to play in competitive sports after six months of treatments and rehabilitation. Despite muscle resection due to malignancies, with a proper rehabilitation progress athletes can return to play successfully. Key words: Nerve sheath neoplasms - Sports - Rehabilitation - Muscle strength. RIASSUNTO I tumori maligni delle guaine nervose periferiche (malignant peripheral nerve sheath tumors, MPNST) costituiscono il 10% dei sarcomi dei tessuti molli. Il trattamento principale per i MPNST è rappresentato dall’escissione chirurgica completa e radicale accompagnata da radioterapia o chemioterapia adiuvanti. In questo caso, osserviamo il processo di riabilitazione postoperatoria di un atleta d’élite trattato con resezione del muscolo vasto mediale e radioterapia locale per un tumore maligno delle guaine nervose periferiche alla coscia sinistra. Il paziente è tornato all’attività e agli sport agonistici dopo i 6 mesi del processo di trattamento e riabilitazione. Nonostante la resezione del muscolo dovuta alla presenza di neoplasie maligne, con un corretto processo di riabilitazione gli atleti possono ritornare all’attività con successo. Parole chiave: Neoplasie delle guaine nervose - Sport - Riabilitazione - Forza muscolare. M alignant peripheral nerve sheath tumors (MPNST) accounts for 10% of soft tissue sarcomas. About half of these tumors occurs de-novo and the other half of these tumor occurs at patients with a history of Neurofibromatosis type 1 (NF-1). MPNST can arise from preexisting neurofibromas.1 It is generally accepted that MPNST’s occur in about 2-5% of NF-1 patients, compared with an incidence of 0.001% in the general population.2 Vol. 68 - No. 3 I tumori maligni delle guaine nervose periferiche (malignant peripheral nerve sheath tumors, MPNST) costituiscono il 10% dei sarcomi dei tessuti molli. Circa la metà di questi tumori insorge de novo, mentre l’altra metà si verifica in pazienti con una storia clinica di neurofibromatosi di tipo 1 (NF-1). I MPNST possono svilupparsi a partire da neurofibromi preesistenti 1. È generalmente accettato che i MPNST insorgano in circa il 2-5% dei pazienti affetti da NF-1, mentre l’incidenza nella popolazione generale corrisponde allo 0,001% 2. MEDICINA DELLO SPORT 497 DEMIR Return to play process of an elite athlete diagnosed with malignant peripheral nerve sheath tumor Main treatment for MPNST’s are radical and complete surgical excision with adjuvant radiotherapy or chemotherapy.3 In this case, we observe post operative rehabilitation process of an elite athlete with vastus medialis muscle resection and local radiotherapy treatment. Il trattamento principale per i MPNST è rappresentato dall’escissione chirurgica completa e radicale accompagnata da radioterapia o chemioterapia adiuvanti 3. In questo caso, osserviamo il processo di riabilitazione postoperatoria di un atleta d’élite con resezione del muscolo vasto mediale e trattamento radioterapico locale. Case report Caso clinico A 17-year old male professional soccer player was admitted to our Sports Medicine Clinic, with the complaints of limited range of motion for left knee and muscle weaknesses at the same side. On the anterolateral side of the left thigh, there was a 15 cm length surgical scar tissue. On the same area there was a tissue defect due to vastus medialis resection. Circumference around the patella was 36 cm on left side and 37 cm on the right side; 5 cm above the patella circumference of the left thigh was 34 cm and at the same level at right side circumference was 39 cm. Range of motion (ROM) limits for active knee flexions were 75 degree and 125 degree on left and right knee’s respectively, ROM limits for passive knee flexions were 80 degree and 135 degree on left and right knee’s respectively. There was an 62% muscle strength deficit on left side knee extensors during isokinetic testing. Patient applied to the Department of Orthopedic Surgery, with a lump on left thigh 3 years ago. MR screening with intravenous contrast dye showed that, contrast material involved 4.5x4x2 cm sized, irregularly shaped lesion on the left thigh. 3 phase bone scintigraphy revealed that lesion was a soft tissue tumor. Incisional biopsy deducted sinovial sarcoma, however malignant peripheral nerve sheath tumor diagnose was not excluded. For the definitive diagnose and treatment, surgical resection of the lesion with negative surgical margin was planned and 10x7.5x7 cm sized vastus medialis muscle was resected. Pathology report defined the lesion as a malignant peripheral nerve sheath tumor. No metastases found during investigation. Radiotherapy was applied for 30 sessions to left thigh. There was no physical therapy planned for regaining knee functions. Patient was admitted to our Sports Medicine Clinic, with the complaints of limited range of motion for left knee and muscle weakness at the same side, secondary to surgery and lo- 498 Un calciatore professionista maschio di 17 anni, il quale lamentava un’ampiezza di movimento del ginocchio sinistro limitata e debolezza muscolare sullo stesso lato, è stato ricoverato presso il nostro ambulatorio di medicina dello sport. Sulla parte antero-laterale della coscia sinistra erano presenti 15 cm di tessuto cicatriziale chirurgico. Nella stessa zona era presente un difetto del tessuto dovuto alla resezione del vasto mediale. La circonferenza a livello della rotula era di 36 cm sul lato sinistro e di 37 cm sul lato destro; 5 cm al di sopra della rotula, la circonferenza della coscia sinistra misurava 34 cm, mentre la coscia destra misurava 39 cm. I limiti all’ampiezza di movimento (ROM) per le flessioni attive del ginocchio corrispondevano rispettivamente a 75 gradi e 125 gradi per il ginocchio sinistro e destro, mentre i limiti alla ROM per le flessioni passive del ginocchio erano rispettivamente di 80 gradi e 135 gradi per il ginocchio sinistro e destro. Durante le valutazioni isocinetiche, è stato rilevato un deficit della forza muscolare del 62% relativamente agli estensori del ginocchio sinistro. Il paziente si era presentato al reparto di chirurgia ortopedica 3 anni fa, con una protuberanza sulla coscia sinistra. La RM con mezzo di contrasto endovenoso evidenziò la presenza di una lesione dalla forma irregolare, di dimensioni pari a 4,5x4x2 cm, sulla coscia sinistra. La scintigrafia ossea trifasica rivelò che la lesione era un tumore del tessuto molle. Con la biopsia incisionale si dedusse che si trattava di un sarcoma sinoviale, sebbene non fu esclusa neppure la diagnosi di tumore maligno delle guaine nervose periferiche. Per la diagnosi e il trattamento definitivi, fu programmata una resezione chirurgica della lesione con margine chirurgico negativo, e una porzione del muscolo vasto mediale delle dimensioni di 10x7,5x7 cm fu resecata. Il referto patologico definì la lesione un tumore maligno delle guaine nervose periferiche. Non fu trovata alcuna metastasi durante l’indagine. Vennero effettuate 30 sessioni di radioterapia alla gamba sinistra. Non fu programmata alcuna terapia fisica per il recupero della funzionalità del ginocchio. Il paziente è stato ricoverato presso il nostro MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Return to play process of an elite athlete diagnosed with malignant peripheral nerve sheath tumorDEMIR Figure 1.—Axial view, MRI. Figura 1. — Visualizzazione assiale, RMI. Figure 3.—Sagittal view, MRI. Figura 3. — Visualizzazione sagittale, RMI. Figure 2.—Coronal view, MRI. Figura 2. — Visualizzazione coronale, RMI. cal radiotherapy. Patient was enrolled to rehabilitation program for gaining range of motion and muscle strength to go back for return to play. A written consent was obtained from the patient for the use of his clinical data while preparation of this manuscript. Before the treatment session began, MRI screening was made to evaluate remaining musculature (Figure 1-3). Treatment regime consists of range of motion exercises, strength training exercises for quadriceps muscle (which also includes isokinetic trainings) and proprioceptive trainings (Table I). First 8 weeks of treatments were accompanied by sports physiotherapists, under the sports physicians supervision and then patient was allowed for home rehabilitation protocol (Patient’s follow-up results are shown in Tables II-IV). Vol. 68 - No. 3 ambulatorio di medicina dello sport lamentando un’ampiezza di movimento limitata relativamente al ginocchio sinistro e debolezza muscolare sullo stesso lato, in seguito alla chirurgia e alla radioterapia locale. Il paziente è stato inserito in un programma di riabilitazione per il recupero dell’ampiezza di movimento e della forza muscolare per poter ritornare all’attività. È stato ottenuto il consenso scritto del paziente per l’uso dei suoi dati clinici durante la preparazione di questo scritto. Prima dell’inizio della sessione del trattamento, è stata eseguita una RMI per la valutazione della muscolatura rimanente (Figura 1-3). Il regime di trattamento consiste in esercizi per l’ampiezza di movimento, esercizi di allenamento della forza per il quadricipite (che includono anche allenamenti isocinetici) e allenamenti propriocettivi (Tabella I). Le prime 8 settimane di trattamenti sono state seguite da fisioterapisti dello sport, sotto la supervisione di medici dello sport, quindi al paziente è stato concesso un protocollo di riabilitazione a domicilio (i risultati di follow-up del paziente sono mostrati nelle Tabelle II-IV). Discussione Il MPNST è un tumore raro, ma è uno dei sarcomi dei tessuti molli più maligni. Ha origine dalla MEDICINA DELLO SPORT 499 DEMIR Return to play process of an elite athlete diagnosed with malignant peripheral nerve sheath tumor Table I.—One-year treatment programme. Tabella I. — Trattamento di un anno. Treatment programme Day 1-8th week 8th-16th week –– ROM exercises 3x10/day –– Hamstring and quadriceps strecthing exercises 3x10/day –– Knee isometric exercises 3x10/days –– Mini-squat exercises 3x10/day –– Stationary cycling 20 min/day –– Resistive isotonic exercises 3x10/day –– Proprioceptive training 5 min/day –– High speed velocity isokinetic exercises 3x10/day –– In addition to exercises above –– Pylometric exercises 30min/day 16th week-1 year –– In addition to exercises above –– Sport spesific activities 3 day/week –– Cardiovascular resistance exercises 3 day/week Table II.—Range of motion for knee during follow-ups (degree). Tabella II. — Range of motion per il ginocchio al follow-up (grado). ROM Active flexion Passive Flexion Active Extension Passive Extension Day 0 R Week 6 L 125° 135° 0° 0° 75° 80° 5° 0° Week 8 Week 16 Year 1 R L R L R L R L 125° 135° 0° 0° 105° 115° 3° 0° 125° 135° 0° 0° 110° 120° 2° 0° 130° 135° 0° 0° 120° 125° 0° 0° 132° 140° 0° 0° 130° 140° 0° 0° R: right; L: left. Table III.—Circumferences of the thigh during follow-ups (cm). Tabella III. — Circonferenza della coscia al follow-up (cm). Thigh Circumference 15 cm above 10 cm above 5 cm above Patella circumference 5 cm below 10 cm below Day 0 R Week 6 L R Week 8 L Week 16 R L R Year 1 L R L 49.5 41.5 39 37 40 33 34 36 49.5 43.5 39.2 37 43.5 37 35 37 50 44 40 37 43.7 37.3 35.5 37 51.5 45.5 40.5 37 49 40 36 37 52 47.5 41 39 50 43 36.5 38 36 37 34 36 36 37 35 36.5 36.5 37.2 35.5 36.5 37 37.5 36 37 37 37.8 36 37 R: right; L: left. Table IV.—Knee extensor muscles’ isokinetic testing results (Newton-meter) at 60 and 240 degree per second angular velocity. Tabella IV. — Risultati del test isocinetico del muscolo estensore del ginocchio (Newton-meter) a 60° e a 240° per una velocità angolare al secondo. Day 0 Week 6 Week 8 Week 16 Year 1 Isokinetic ext. muscle strength R L R L R L R L R L PT (60˚/s) IPT (240˚/s) TWD (240˚/s) 164 104 1475 62 46 536 197 136 1767 99 79 1219 201 132 1775 123 88 1420 194 125 1913 148 94 1485 210 140 1995 185 110 1629 R: right; L: left; PT: peak torque; IPT: initial peak torque; TWD: total work done. Discussion MPNST is an uncommon tumor, however it is the one of the most malignant soft tis- 500 guaina neuroectodermica dei nervi periferici 4. Circa la metà di questi tumori insorge de novo, mentre l’altra metà si verifica in pazienti con una storia clinica di neurofibromatosi di tipo 1. I MPNST pos- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Return to play process of an elite athlete diagnosed with malignant peripheral nerve sheath tumorDEMIR sue sarcomas. It originates from neuroectodermal sheath of peripheric nerves.4 About half of these tumors occurs de-novo and the other half of these tumor occurs at patients with a history of neurofibromatosis type 1. MPNST can arise from preexisting neurofibromas. Malignant transformations, recurrencies and distant metastasis predict poor prognosis.1 Fiveyear survival rate is lower than 50%.5 Main treatment for MPNSTs are radical and complete surgical excision with adjuvant radiotherapy or chemotherapy. Owing to a high risk of recurrence with incomplete resection, postoperative irradiation and chemotherapy are necessary; however, they are often used as adjuvant therapy even if the tumor is completely resected.3 In this case there was a functional losses due to vastus medialis resection and radiotherapy treatment. Quadriceps femoris muscle, which consists of rectus femoris, vastus lateralis, vastus medialis and vastus intermedius, is the strongest extensor muscle of the knee. Excision of the vastus lateralis muscle at the inguinal area for flap application does not cause knee instability and does not affect the walking gait. However, donor site morbidity is proportional to the muscle mass obtained.6, 7 Donor leg morbidity after pedicled rectus femoris muscle flap transfer for abdominal wall and pelvic reconstruction shows 25% extension strength loss with dynamometer measurements.8 After musculoskeletal injuries, achieving the preinjury muscle strength and functional capacity is the most crucial point of the rehabilitation. Exercises mainly used for strength regaining are isometrics, isotonics, eccentric and isokinetic exercises.9 Important components in the overall postoperative rehabilitation are restoration of knee joint range of motion.10 Muscle strength has a role in the improvement of endurance and range of motions, which leads to function improvement of the knee.11 Range of motion exercises used for prevention of contractures and to overcome range of motion limitations.12 In our case the muscle strength deficit was reduced to 20%, and range of limitations were overcomed, reaching the healthy leg limits. In our case thigh circumferences cannot be same level because of the muscle resection. When muscle strength of the injured side reaches 80-90% of the healthy side, athlete can Vol. 68 - No. 3 sono svilupparsi a partire da neurofibromi preesistenti. Trasformazioni maligne, recidive e metastasi a distanza sono segni di una prognosi infausta1. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni è inferiore al 50% 5. Il trattamento principale per i MPNST è rappresentato dall’escissione chirurgica completa e radicale accompagnata da radioterapia o chemioterapia adiuvanti. A causa del rischio elevato di recidiva in caso di resezione incompleta, sono necessarie l’irradiazione e la chemioterapia postoperatorie; tuttavia, queste sono spesso utilizzate come terapia adiuvante anche nel caso in cui il tumore sia stato resecato completamente 3. In questo caso, si è verificata una perdita funzionale dovuta alla resezione del vasto mediale e al trattamento radioterapico. Il muscolo quadricipite femorale, che include il retto femorale, il vasto laterale, il vasto mediale e il vasto intermedio, è il muscolo estensore più forte del ginocchio. L’escissione del muscolo vasto laterale nella zona inguinale per l’applicazione del lembo non causa instabilità del ginocchio e non influenza l’andatura. Tuttavia, la morbilità del sito donatore è proporzionale alla massa muscolare raggiunta 6, 7. La morbilità della gamba donatrice dopo il trasferimento di un lembo peduncolato del muscolo retto femorale per la ricostruzione della parete addominale e della pelvi mostra una perdita del 25% della forza di estensione secondo le misurazioni effettuate con dinamometro 8. In seguito a danni muscoloscheletrici, il raggiungimento della forza muscolare e della capacità funzionale precedenti al danno è il punto cruciale della riabilitazione. Gli esercizi fisici più utilizzati per il recupero della forza sono gli esercizi isometrici, isotonici, eccentrici e isocinetici 9. Un’importante componente della riabilitazione postoperatoria complessiva è il ripristino dell’ampiezza di movimento dell’articolazione del ginocchio 10. La forza muscolare ricopre un ruolo nel miglioramento della resistenza e dell’ampiezza di movimento, e quindi della funzionalità del ginocchio 11. Gli esercizi per l’ampiezza di movimento sono utilizzati per la prevenzione delle contratture e il superamento delle limitazioni all’ampiezza di movimento12. Nel nostro caso, il deficit della forza muscolare si è ridotto al 20%, mentre le limitazioni all’ampiezza di movimento sono state superate e hanno raggiunto il livello di quelle di una gamba sana. Nel nostro caso, la circonferenza della coscia non può raggiungere lo stesso livello a causa della resezione del muscolo. Quando la forza muscolare del lato danneggiato raggiunge l’80-90% di quella del lato sano, l’atleta può tornare all’attività 13. Il nostro paziente ha recuperato la forza e la funzio- MEDICINA DELLO SPORT 501 DEMIR Return to play process of an elite athlete diagnosed with malignant peripheral nerve sheath tumor return to play.13 Our case regained the muscle strength and functions at 6th month of the treatment and returned to sport at same level before the diagnose. nalità muscolare al 6° mese di trattamento ed è ritornato a praticare lo sport allo stesso livello cui era prima della diagnosi. Conclusioni Conclusions Even though muscle resection due to malignancies, with a succesful rehabilitation progress athletes can return to play succesfully. Like all sports injuries, proper rehabilitation after this kind surgical procedures will make return to full sports competition at full capability earlier. References/Bibliografia 1) Pratap A, Nepal P, Agrawal A, Singh MP, Pandey SR. Giant malignant nerve sheath tumor of lumbosacral plexus with intraspinal extension in a child with neurofibromatosis type 1. 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E-mail: [email protected] 502 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 La Medicina dello Sport… per Sport MED SPORT 2015;68:503-7 La rubrica “Medicina dello Sport per Sport” di questo numero è dedicata al CrossFit che, come molti lettori sapranno, è un programma di rafforzamento e condizionamento fisico le cui origini risalgono agli anni ’70, molto utilizzato non solo nelle palestre ma, ormai da qualche tempo, anche dagli atleti di molte discipline sportive. La Redazione si augura che gli approfondimenti di questa metodica di allenamento, proposta dagli autori, siano utili e graditi a tutti i lettori. IL CROSSFIT E ALTRE TECNICHE DI ALLENAMENTO INTERVALLATO (FUNCTIONAL TRAINING) A. GIANFELICI 1, 2, C. VARALDA 2, P. MAURO 2, A. DI CASTRO 1, M. VULLO 1, A. URSO 2 1Istituto N di Medicina e Scienza dello Sport “Antonio Venerando”, Coni, Roma, Italia 2Federazione Italiana Pesistica, Fipe, Roma, Italia egli ultimi anni si è enfatizzato il concetto di movimento corporeo e di attività fisica, specialmente rivolgendo l’obiettivo al raggiungimento del benessere. Il numero delle palestre nelle nostre città, pertanto, è lievitato, e a questo si è accompagnata la nascita di nuove e rinnovate discipline da praticare nelle sale. Nei nostri attuali circoli oramai impazzano numerosi corsi di fitboxe, acquagym, spinning ecc. Pochi anni fa una task force delle principali società scientifiche italiane (FMSI, SIC, SICSport, ANCO etc.) ha rivisto e riproposto una classificazione delle attività sportive in base al loro impegno cardiocircolatorio, inserendo molte discipline che si praticano nelle palestre, ai fini della prescrizione dell’esercizio fisico in ambito cardiologico 1, 2. Del resto, si cerca di concentrare in poco tempo il massimo risultato e si sono presentate nuove metodologie di allenamento. Molteplici sono quindi i motivi che hanno portato oggi alla diffusione di metodologie di allenamento funzionale della forza (“functional training”), adottata nel mondo del fitness al pari di quello che avviene oggi con altre metodiche come il CrossFit®. Si tratta di programmi di allenamento realizzato su concetti della programmazione e dell’organizzazione dell’allenamento già in essere almeno dagli anni ’70 del secolo scorso Vol. 68 - No. 3 e oramai diffusa nel mondo del fitness, come un’attività dinamica e adeguatamente articolata a seconda del grado di abilità e delle capacità motorie dei soggetti che decidono di parteciparvi con l’obiettivo precipuo di migliorare il proprio stato di salute e di benessere (fitness). Il metodo è basato su un mix di discipline molto diverse fra loro (da qui il termine cross, ovvero incrocio, combinazione), in cui il ricorso a movimenti esplosivi tipici della pesistica viene affiancato ed abbinato ad esercitazioni più o meno complesse della ginnastica (corda, vogatore, kettlebell, sbarre). Tutti questi movimenti sono detti funzionali perché coinvolgono sia il cosiddetto “core” che le estremità corporee, con coinvolgimento pluriarticolare per spostare il proprio corpo e gli oggetti previsti in maniera naturale, fluida ed efficace.3 Negli ultimi anni si è enfatizzato il concetto di movimento corporeo e di attività fisica, rivolgendo l’obiettivo in particolar modo al raggiungimento del benessere. Il numero delle palestre nelle nostre città, pertanto, è lievitato, e a questo si è accompagnata la nascita di nuove e rinnovate discipline da praticare nelle sale. Nei nostri attuali circoli oramai impazzano numerosi corsi di fitboxe, acquagym, di spinning etc. Pochi anni fa una task force delle principali MEDICINA DELLO SPORT 503 IL CROSSFIT E ALTRE TECNICHE DI ALLENAMENTO INTERVALLATO GIANFELICI società scientifiche italiane (FMSI, SIC, SICSport, ANCO etc.) ha rivisto e riproposto una classificazione delle attività sportive, in base al loro impegno cardiocircolatorio, inserendo molte discipline che si praticano nelle palestre, ai fini della prescrizione dell’esercizio fisico in ambito cardiologico 1, 2. Del resto si cerca di concentrare in poco tempo il massimo risultato e si sono presentate nuove metodologie di allenamento. Molteplici sono quindi i motivi che hanno portato alla diffusione oggi di metodologie di allenamento funzionale della forza (“functional training”), adottata nel mondo del fitness al pari di quello che avviene oggi con altre metodiche come il CrossFit® (marchio registrato). Si tratta di programmi di allenamento realizzato su concetti della programmazione e dell’organizzazione dell’allenamento già in essere almeno dagli anni ’70 del secolo scorso e oramai diffusa nel mondo del fitness, come un’attività dinamica e adeguatamente articolata a seconda del grado di abilità e delle capacità motorie dei soggetti che decidono di parteciparvi con l’obiettivo precipuo di migliorare il proprio stato di salute e di benessere (fitness). Il metodo è basato su un mix di discipline molto diverse fra loro (da qui il termine cross, ovvero incrocio, combinazione), in cui il ricorso a movimenti esplosivi tipici della pesistica viene affiancato ed abbinato ad esercitazioni più o meno complesse della ginnastica (corda, vogatore, kettlebell, sbarre). Tutti questi movimenti sono detti funzionali perché coinvolgono sia il cosiddetto “core” che le estremità corporee, con coinvolgimento pluriarticolare per spostare il proprio corpo e gli oggetti previsti in maniera naturale, fluida ed efficace (Figure 1-5).3 Allenamento della forza funzionale L’allenamento del Functional Training è un sistema di tecniche in cui si lavora a corpo libero o con piccoli strumenti (pesi, kettlebel, corse, funi, step, ecc) rendendo il sistema incredibilmente versatile e di indiscutibile efficacia per chiunque si avvicini all’attività sportiva. Le numerosi applicazioni della metodologia di allenamento funzionale hanno permesso di sviluppare delle “discipline” con sempre più numerosi adepti: il crossfit® è un movimento fitness nato dall’idea di Greg Glassman, basato sul principio “Constantly Varied, High Intensity Functional Movements”; il Tacfit®, è stata pro- 504 posta da Scott Sonnon e Alberto Gallazzi, ispirandosi alle tecniche di condizionamento fisico e metabolico del Personale Operativo di Forze Armate e Corpi Militari; il Functional Strength è una metodologia “High Intensity Functional Training” della Federazione Italiana Pesistica, codificata da Pierluigi Mauro e caratterizzata da una ampia vastità di strumenti, inseriti in un sistema programmato di periodizzazione e progressione. Le caratteristiche principali dei metodi suddetti, sono quelli di una ricerca costante della massima intensità individuale, durante ciascuna sessione di allenamento; gli esercizi sono ispirati a movimenti e gesti il più naturali possibili (spingere, tirare, sollevare, lanciare, accosciarsi, camminare, etc.). Durante l’esecuzione degli esercizi, l’atleta può avvalersi di sovraccarichi attraverso l’utilizzo di carichi esterni liberi. I protocolli principalmente in uso, sono basati sul principio dell’allenamento intervallato: —— high intensity interval training (HIIT, allenamento intervallato ad alta intensità) in cui i tempi di lavoro e di recupero sono ben definiti 4; —— high intensity power training (HIPT, allenamento di potenza ad alta intensità) in cui i tempi di recupero, non codificati, vengono gestiti dall’atleta in base alla sua percezione, per lavorando a fasi alternate lavoro/recupero di breve durata (1-2 minuti al massimo). Dal punto di vista fisiologico questo tipo di allenamento rientra nella famiglia delle attività classificate come intervallate ad alta intensità, ma si differenzia dal precedente perché prevede brevissime fasi di recupero e nel contempo elevate potenze: è infatti definita (HIPT, acronimo di high interval power training). In entrambi i casi durante le fasi attive l’obiettivo è fornire una prestazione “all out”, ispirata cioè alla ricerca della massima potenza erogata dall’atleta: nel primo caso, con l’esecuzione del maggior numero possibile di ripetizioni degli esercizi proposti all’interno dei “tempi attivi” dell’interval training; nel secondo caso, con l’obiettivo di minimizzare il tempo impiegato per l’esecuzione dell’allenamento proposto. In pratica, l’atleta deve sostenere nel minor tempo possibile un numero precisato di ripetute per ciascun esercizio, ripetendo il circuito per diverse volte. Le sedute di allenamento sono di breve durata dai 15 ai 60 minuti. In tutti casi l’allenamento deve seguire una proposta di esercizi che vede porre attenzione ai criteri di progressione e di personalizzazione. MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 IL CROSSFIT E ALTRE TECNICHE DI ALLENAMENTO INTERVALLATOGIANFELICI Figura 1. — Esercitazione tipica dell’allenamento funzionale della forza: “Battle Rope” in esecuzione alternata. Esercizio di alto impatto cardiovascolare. Figura 2. — Esercitazione tipica dell’allenamento funzionale della forza: “Battle Rope” in esecuzione parallela. Figura 3. — Esercitazione tipica dell’allenamento funzionale della forza: ancora la visione di un “Battle Rope”. Figura 4. — Esercitazione tipica dell’allenamento funzionale della forza: “Chest Press” in sospensione. Aspetti funzionali I partecipanti vengono preparati a differenti tipi di esercizio, dai movimenti base a quelli più avanzati, raggiungendo una grande capacità di controllo del corpo e massimizzando il rapporto forza/peso. Contestualmente ai movimenti composti, si svolgono brevi sessioni di lavoro a impegno prevalentemente cardiovascolare ad alta intensità, per bilanciare lo sviluppo delle diverse forme di metabolismo, nell’ambito di una varietà molto ampia di esercitazioni che riprendono sport molto praticati come la corsa, l’andare in bici, il rematore e l’arrampicata. In questo originale schema ginnico, vengono ottimizzate tutte le competenze fisiche rientranti nelle categorie del fitness, come l’efficienza respiratoria e cardiovascolare, la forza, la flessibilità, la potenza, la velocità, la coordinazione, l’agilità, l’equilibrio e la precisione 5. Il fai da te è bandito, ogni esercizio è seguito Vol. 68 - No. 3 Figura 5. — Esercitazione tipica dell’allenamento funzionale della forza: allenamenti di “Core Balance” su Fitball in decubito supino. da vicino dall’istruttore. I soggetti che praticano allenamenti di forza funzionale (“functional strenght”) si esercitano con corsa, vogatore, salto della corda, arrampicata e spostamento di oggetti stravaganti; spesso muovono carichi MEDICINA DELLO SPORT 505 GIANFELICI IL CROSSFIT E ALTRE TECNICHE DI ALLENAMENTO INTERVALLATO pesanti velocemente e per lunghe distanze e usano le tecniche del powerlifting e del sollevamento pesi. Utilizzano inoltre manubri, anelli da ginnastica, sbarre per trazioni, kettlebell ed effettuano anche molti esercizi a corpo libero. Il lavoro a circuito sembrerebbe consentire un miglioramento delle funzioni cardiorespiratorie in tempi piuttosto ristretti, se confrontati sia con l’HIIT sia con l’allenamento aerobico classico. L’HIIT si è dimostrato costituire una valida metodica per migliorare il massimo consumo d’ossigeno (VO2max) 6 e la composizione corporea in adulti praticanti 7 e, a oggi, sappiamo che anche il Crossfit sembrerebbe indurre gli stessi benefici. Smith et al. 8 hanno dimostrato come la somministrazione di un protocollo di dieci settimane di allenamento con HIPT migliori significativamente il VO2max e la composizione corporea (diminuzione del grasso corporeo) in 54 soggetti partecipanti allo studio. Confrontato anche con l’HIIT, i risultati di questo studio hanno indicato che l’HIPT ha un ruolo efficace nel promuovere il miglioramento del VO2max. In un nostro recente studio 9, preliminare a un più ampio progetto di ricerca, abbiamo ritenuto utile monitorare le risposte fisiologiche a due protocolli di allenamento intervallato ad alta potenza, di diversa intensità lavorativa, operando secondo le indicazioni dell’istruttore, ed identificando, a priori, 2 protocolli che abbiamo chiamato “basic” (quello di minore intensità) e “advanced” (l’altro, di maggiore intensità). Sette uomini praticanti fitness a livello amatoriale da almeno due anni sono stati divisi in due gruppi di cui uno (4 fitB: età 28±5 anni, statura 181±5 cm, peso 79±8 kg) è stato sottoposto al protocollo basic, mentre il secondo (3 fitA: età 23±6 anni, statura 176±5 cm, peso 71±5 kg) al protocollo cosiddetto advanced. I praticanti sono stati suddivisi arbitrariamente nei due gruppi, in base al giudizio dell’allenatore, che vedeva maggiormente “fit” i praticanti assegnati al secondo protocollo. Dopo aver effettuato una valutazione delle capacità condizionali, compreso il VO2max, i due gruppi sono stati sottoposti ai protocolli che consistevano in due circuiti: i circuito “Basic” veniva ripetuto 5 volte, mentre quello “Advanced” 8 volte. Ogni circuito doveva essere svolto entro i tre minuti. Se il soggetto impiegava meno dei tre minuti previsti, utilizzava il tempo restante come recupero. Durante l’allenamento, sono stati monitorati i parametri cardiorespiratori e metabolico-muscolari (lattatemia). Seppure il numero dei partecipanti fos- 506 se ristretto e il progetto sia al momento solo preliminare allo studio più completo, i dati raccolti furono suggestivi perché si evidenziò che l’intensità della lezione, sia quella “Basic” sia quella “Advanced”, apparse da un punto di vista metabolico, di intensità moderata. Infatti, si raggiunsero mediamente valori intorno al 67 e 78% del VO2max, dimostrando come l’intervento cardiorespiratorio era rilevante ma non esaustivo. Dall’altro lato, furono registrati importanti valori di delta (Δ) lattato (11 e 8 mM, per l’advanced e il basic, rispettivamente), ovvero la differenza tra il lattato misurato alla fine della sessione di allenamento e quello misurato dopo la fase di riscaldamento. Ciò suggerì che, sotto il profilo dell’impegno muscolare, ci fu un importante coinvolgimento del metabolismo glicolitico, espressione di un’alta intensità muscolare. Il dispendio energetico delle due lezioni differì di poco e risultò essere elevato a confronto con altre attività di fitness 10, 11 e ciò potrebbe contribuire a spiegare l’effetto dimagrante che questa attività sembra avere in coloro che la praticano. Aspetti medici Il programma di “functional strenght” al pari di altre attività come il CrossFit, l’HIIT e l’HIPT viene riconosciuto come un allenamento incrociato funzionale, metabolico e modale che può essere proposto con le dovute attenzioni ad ogni livello di fitness. Oltre al fatto che sono stati riscontrati elevati livelli di lattatemia (la qual cosa rafforza l’assunto che nel mondo del fitness tale metodica potrebbe costituire una valida alternativa per la tonificazione muscolare), i moderati valori di consumo di ossigeno permettono di ritenere che la metodica in questione possa contribuire al miglioramento dell’efficienza cardiopolmonare, come d’altronde ampia letteratura ha ben evidenziato. Una recente meta analisi, ha analizzato i possibili benefici di un programma di allenamento tipo HIIT, comparandolo con dei controlli sedentari: le conclusioni furono che l’allenamento di resistenza e l’HIIT ha un largo effetto benefico sul VO2max in soggetti sani, giovani o di mezza età, e maggiormente se la pratica è quella dell’HIIT, rispetto al’allenamento di resistenza a bassa intensità 12. Tuttavia, deve essere fatta una considerazione sul possibile rischio di infortuni con programmi d’allenamento di questo tipo: in uno MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 IL CROSSFIT E ALTRE TECNICHE DI ALLENAMENTO INTERVALLATOGIANFELICI studio, è stato riscontrata una percentuale non bassa (15%) di atleti che non completano il programma, perché sono intervenuti infortuni di tipo muscolo-scheletrico 13: questo rilievo potrebbe aprire un dibattito sui benefici e sui rischi di questo tipo di allenamento, effettuato con particolari tipologie di esercizi. Ciò conferma quanto riportato dalle linee guida del crossfit, che ne sconsigliano la pratica in soggetti non sani. Conclusioni Il nostro suggerimento è quello di: A) suggerire a chi pratica questo tipo di attività una Bibliografia FMSI, SIC Sport, ANCE, ANMCO, 1) GICR, SIC. La prescrizione dell’esercizio fisico in ambito cardiologico. G Ital Cardiol 2007;8:681-731. 2) AAVV. 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Infine, le metodiche di allenamento di “functional strenght” richiedono molto meno tempo da spendere rispetto all’allenamento tradizionale aerobico e potrebbe servire come pratica addizionale focalizzata al miglioramento del fitness aerobico e forse anche un metodo aggiuntivo e complementare alla preparazione di atleti di endurance. training: optimising training programmes and maximising performance in highly trained endurance athletes. Sports Med 2002;32:53-73. 6) Trilk JL, Singhal, A, Bigelman KA, Cureton KJ. Effect of sprint interval training on circulatory function during exercise in sedentary, overweight/obese women. Eur J Appl Physiol 2011;111:1591-7. 7) Tremblay A, Simoneau JA, and Bouchard C. Impact of exercise intensity on body fatness and skeletal muscle metabolism. Metabolism 1994;43:814-8. 8) Smith MM1, Sommer AJ, Starkoff BE, Devor ST. Crossfit-based high-intensity power training improves maximal aerobic fitness and body composition. 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Fascicolo N. 2 - Giugno 2003 - Pag. 123-137 Il triathlon - Migliorini S. - Bomprezzi A. Fascicolo N. 3 - Settembre 2003 - Pag. 201-226 Lo sport paraolimpico - Bernardi M., Guerra E., Marchettoni P., Marchetti M. Fascicolo N. 4 - Dicembre 2003 - Pag. 329-335 Il tiro a volo - Fazi F., Lacava F., Montemurri B., Lacava G. Fascicolo N. 4 - Dicembre 2003 - Pag. 337-339 Il tiro a segno - Cutolo G. Anno 2004 - Vol. 57 Fascicolo N. 1 - Marzo 2004 - Pag. 83-89 L’universo ginnastica - Baldini V. - Berlutti G. - Caldarone G. Fascicolo N. 2 - Giugno 2004 - Pag. 137-145 Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate, Arti Marziali - Lòriga V. Fascicolo N. 3 - Settembre 2004 - Pag. 287-364 La medicina dello sport applicata al calcio Vecchiet L., Calligaris A., Montanari G., Saggini R., Bellomo R. G., Gatteschi L., Rubenni M. G. Anno 2005 - Vol. 58 Fascicolo N. 1 - Marzo 2005 - Pag. 65-71 Aspetti fisiologici e clinici della pallavolo e del beach volley S. Cameli con la collaborazione di A. Ferretti, G. Fontani, C. Gallozzi, C. Menchinelli, A. Montorsi, P. G. Navarra, G. Poma, R. Vannicelli, P. Zeppilli Fascicolo N. 2 - Giugno 2005 - Pag. 137-150 La danza sportiva Faina M., Bria S., Simonetto L. Fascicolo N. 3 - Settembre 2005 - Pag. 241-9 Traumatologia in arrampicata sportiva E. Pagano Dritto, P. L. Fiorella, R. Bagnoli, G. Posabella Fascicolo N. 4 - Dicembre 2005 - Pag. 313-38 Il ciclismo M. Faina, V. Cavallaro, P. Fiorella, S. Ghiro, G. Mirri, U. Monsellato, L. Simonetto Anno 2006 - Vol. 59 Fascicolo N. 2 - Giugno 2006 - Pag. 277-87 L’Hockey su prato D. Bonsignore, B. Ruscello Fascicolo N. 3 - Settembre 2006 - Pag. 375-6 Un approccio biomeccanico di tipo cinematico allo studio della danza sportiva D. Dalla Vedova, M. Besi, D. Cacciari, S. Bria, M. Faina Fascicolo N. 4 - Dicembre 2006 - Pag. 477-94 Il tennis: aspetti fisiologici C. Gallozzi, G. Mirri 510 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 LA MEDICINA DELLO SPORT … PER SPORT Anno 2007 - Vol. 60 Fascicolo N. 1 - Marzo 2007 - Pag. 67-70 Il Centro Universitario Sportivo Italiano L. Coiana Fascicolo N. 1 - Marzo 2007 - Pag. 71-7 Il pattinaggio di figura D. Tornese, S. Gemma, A. Berto Fascicolo N. 2 - Giugno 2007 - Pag. 209-216 La maratona: un fenomeno di massa visto dal punto di vista del medico dello sport P. L. Fiorella, G. Fischetto Fascicolo N. 4 - Giugno 2007 - Pag. 605-610 Il Badminton A. Gianfelici, C. Morandini Anno 2008 - Vol. 61 Fascicolo N. 1 - Marzo 2008 - Pag. 71-76 Una nuova specialità sportiva: il “nordic walking” Faraglia E., Degasperi G., Francavilla G., Cristian Francavilla V. Fascicolo N. 2 - Giugno 2008 - Pag. 223-246 La Medicina dello Sport al servizio del Rugby moderno V. M. Ieracitano, M. V. Giacobbe Fascicolo N. 2 - Giugno 2008 - Pag. 247-257 Approccio metodologico per lo studio dell’incidenza dei traumi nello sport: l’esempio del rugby A. Salvia, V. M. Ieracitano, F. Bottiglia Amici-Grossi, V. Calvisi, F. Di Domenica, C. D’Antimo, C. Miranda, A. Rota, G. Melegati, C. Andreoli, A. M. Casella, P. Ferrari, F. Guidetti, A. Ongaro, A. Paolone, F. Pasteur, R. Saccocci, B. Piva, G. Sassarini, L. Selletti, A. Caserta, A. Di Cesare, B. De Luca Fascicolo N. 3 - Settembre 2008 - Pag. 381-387 Attività sportive a elevato rischio traumatico: l’organizzazione dell’assistenza sanitaria sul campo di gara S. Dragoni, P. Faccini Fascicolo N. 3 - Settembre 2008 - Pag. 389-397 L’aikido, un’arte marziale nobile e attuale A. Anedda, C. Ramundi, A. Bonetti Fascicolo N. 4 - Dicembre 2008 - Pag. 507-513 La ginnastica ritmica G. Berlutti, M. Piazza Anno 2009 - Vol. 62 Fascicolo N. 1 - Marzo 2009 - Pag. 107-112 La lotte stile libero e greco romana: aspetti tecnico-scientifici Marini C., Manno R. Fascicolo N. 2 - Giugno 2009 - Pag. 201-240 Il canottaggio dieci anni dopo Spataro A., Crisostomi S., Cifra B., Di Cesare A., Di Giacinto B., De Blasis E., Poli P., Pucci N., Rizzo M. Fascicolo N. 3 - Settembre 2009 - Pag. 335-377 Gli sport natatori Bonifazi M., Marugo L., Armentano N., Camillieri G., Colombo G., Crescenzi S., Felici A., Mattiotti S., Melchiorri G., Giombini A., Sardella F., Benelli P., Gatta G., Zamparo P., Saini G. Fascicolo N. 4 - Dicembre 2009 - Pag. 493-503 Il Pentathlon Moderno dopo l’introduzione del combined event Parisi A., Tranchita E., Quaranta F., Ciminelli E., Cerulli C., Cardelli G. Vol. 68 - N. 3 MEDICINA DELLO SPORT 511 LA MEDICINA DELLO SPORT … PER SPORT Anno 2010 - Vol. 63 Fascicolo N. 2 - Giugno 2010 - Pag. 284-296 Vela: le classi olimpiche Ferraris L., Ravaglia R., C. Scotton Fascicolo N. 3 - Settembre 2010 - Pag. 443-457 Approccio scientifico e sperimentale alla prestazione nel taekwondo: rassegna della letteratura Chiodo S., Flotti G., Davalli A. Fascicolo N. 4 - Dicembre 2010 - Pag. 579-589 La pallamano Salvi S. Anno 2011 - Vol. 64 Fascicolo N. 1 - Marzo 2011 - Pag. 89-97 Il cricket Anedda A., Margonari U. Fascicolo N. 2 - Giugno 2011 - Pag. 201-206 Metodiche di estrazione del pilota dopo incidente in competizioni automobilistiche (“estricazione”) Ieri e oggi … Faccini P., Collini S., Fuggiano L., Pusineri C. Fascicolo N. 3 - Settembre 2011 - Pag. 347-350 Il baseball Beltrami G., Mantovani C., Pellegrini A., Pierucci G., Porcellini G. Fascicolo N. 4 - Dicembre 2011 - Pag. 491-505 Il motociclismo Caroli G., Bosco G. F., Gianfelici A., Guerrini G., Scevola M. Anno 2012 - Vol. 65 Fascicolo N. 1 - Marzo 2012 - Pag. 105-110 Il twirling Gianfelici A., Migliorini S., Salvati A., Marini C., Zanini G., Faina M. Fascicolo N. 2 - Giugno 2012 - Pag. 283-286 La revisione biomeccanica dei fondamenti del jūdō kōdōkan del dr. Jigorō kanō Sacripanti A. Fascicolo N. 4 - Dicembre 2012 - Pag. 579-586 Beach tennis Anedda A., Bonetti A., Quarantini M., Quarantini E., Toni R. Anno 2013 - Vol. 66 Fascicolo N. 1 - Marzo 2013 - Pag. 119-133 La pubalgia dell’atleta: una revisione della letteratura Bisciotti G. N., Eirale C., Vuckovic Z., Le Picard P., D’Hooghe P., Chalabi H. Fascicolo N. 2 - Giugno 2013 - Pag. 285-299 Il ruolo dei fattori esogeni ed endogeni nell’eziologia della tendinopatia achillea e patellare Bisciotti G. N., Eirale C. Fascicolo N. 3 - Settembre 2013 - Pag. 419-426 Tiro a volo Anedda A., Cattani M. Fascicolo N. 4 - Dicembre 2013 - Pag. 611-617 Il tennistavolo: richiesta motoria, energetica e neurosensoriale Nuzzi G. 512 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 LA MEDICINA DELLO SPORT … PER SPORT Anno 2014 - Vol. 67 Fascicolo N. 1 - Marzo 2014 - Pag. 157-167 L’hockey su pista V. Durigon, G. Massari, A. Pizzi Fascicolo N. 2 - Giugno 2014 - Pag. 323-333 Il triathlon A. Gianfelici, A. Di Castro, R. Tamburri, S. Comotto, C. Briganti, C. Fabiano, A. Bomprezzi, A. BottonI, A. Salvati, L. Bianchini Fascicolo N. 3 - Settembre 2014 - Pag. 495-505 Il sollevamento pesi A. Gianfelici, A. Urso, C. Varalda, F. Pasqualoni, N. Voglino Fascicolo N. 4 - Dicembre 2014 - Pag. 669-696 Lo sport del BMX G. Boni, F. Mattiacci, E. Biasini, S. Spaccapanico Proietti, G. Pampanelli, M. Trabalza, A. C. Ferri, M. Franci, A. Capodicasa, F. Gargaglia, L. Laurent, S. Giannini Anno 2015 - Vol. 68 Fascicolo N. 1 - Marzo 2015 - Pag. 121-127 L’evoluzione del pentathlon moderno con l’introduzione delle ultime modifiche regolamentari A. Parisi, E. Tranchita, V. Magini, Fabrizi E., C. Cerulli, G. Cardelli Fascicolo N. 2 - Giugno 2015 - Pag. 335-337 Il pugilato: idoneità sportiva agonistica secondo le nuove norme pugili AOB I. G. Rigacni, M. I. Sturla Fascicolo N. 3 - Settembre 2015 - Pag. 503-507 Il CrossFit e altre tecniche di allenamento intervallato (functional training) A. Gianfelici, C. Varalda, P. Mauro, A. Di Castro, M. Vullo, A. Urso Vol. 68 - N. 3 MEDICINA DELLO SPORT 513 Forum Forum MED SPORT 2015;67:515-22 The role played by motor activity in the prevention of osteoporosis: observational study of a sample of athletes Ruolo dell’attività motoria nella prevenzione dell’osteoporosi: studio osservazionale di un campione di atleti A. ARRIGHI 1, C. TALLONE 2, A. CASABELLA 3, V. VENZANO 1 A. PISTORIO 4, B. SERIOLO 3, L. MOLFETTA L 1, 3 1Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie Biomediche, Dipartimento DINOGMI, Università degli Studi di Genova, Genova, Italy 2Corsi di Laurea in Scienze Motorie, Università degli Studi di Genova, Genova, Italy 3Centro di Ricerca sull’Osteoporosi e patologie Osteoarticolari, Università degli Studi di Genova, Genova, Italy 4Servizio Epidemiologia Clinica e Biostatistica I.R.C.C.S. Giannina Gaslini, Università degli Studi di Genova, Genova, Italy SUMMARY Aim. Osteoporosis is a systemic disease and progressive of the skeleton, characterized by a decreased bone mass and microarchitectural deterioration of bone tissue. Regular exercise is a mainstay of intervention programs in the management of osteoporosis. This study aims to evaluate the changes in excess or deficiency of bone mass density in athletes subjected to different types of physical activity, considering also as a dynamic mechanical stimulation in athletes may be sufficient to achieve an improvement in the mineralization were osseous. Methods. Forty-five male subjects aged between 23 and 74 years were recruited; 15 were basketball players, 15 cyclists and 15 swimmers. We subjected the group to study the calcaneal bone densitometry. All participants play a minimum of 2 sessions per week of physical training. Results. Physical activity has a positive effect on the major risk factors for osteoporosis, significantly reducing the risk of fractures, provided that you comply with certain rules. For the stimulus -induced both osteogenic and remodeling, the mechanical load skeletal must be higher than a threshold minimum effective, although an excess of stress produces a bone with less resistance biomechanics. Conclusion. The study shows that it is important to act in primary prevention by highlighting those who educates children and young people that it is good to implement compensatory programs of physical activity with impact and load. Key words: Motor activity - Athletes - Osteoporosis, prevention and control. RIASSUNTO Obiettivo. L’osteoporosi è una patologia sistemica e progressiva dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa ossea e da alterazioni della microarchitettura del tessuto osseo. L’esercizio fisico regolare è un cardine dei programmi d’intervento nella gestione dell’osteoporosi. Questo studio si prefigge di valutare le variazioni in eccesso o in difetto della densità di massa ossea negli atleti sottoposti a diverse tipologie di attività motoria, valutando altresì come una stimolazione meccanica dinamica nello sportivo possa essere sufficiente per ottenere un miglioramento della mineralizzazione ossea. Metodi. Sono stati reclutati 45 soggetti maschi di età compresa tra i 23 e i 74 anni; 15 erano cestisti, 15 ciclisti e 15 nuotatori. Abbiamo sottoposto il gruppo di studio alla densitometria ossea calcaneare. Tutti i partecipanti svolgono un minimo di 2 sedute settimanali di allenamento fisico. Risultati. L’attività fisica agisce positivamente sui principali fattori di rischio dell’osteoporosi, diminuendo significativa- Vol. 67 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 515 THE ROLE PLAYED BY MOTOR ACTIVITY IN THE PREVENTION OF OSTEOPOROSIS ARRIGHI mente il rischio di fratture, purché rispetti determinate regole. Affinché lo stimolo indotto dall’esercizio sia osteogenico e rimodellante, il carico meccanico scheletrico deve essere superiore ad una soglia minima efficace, anche se un eccesso di sollecitazioni produce un osso con minore resistenza biomeccanica. Conclusioni. Lo studio dimostra che è fondamentale agire in prevenzione primaria evidenziando a chi educa bambini e ragazzi che è bene attuare programmi compensativi di attività motoria con impatto e con carico. Parole chiave: Attività motoria - Atleti - Osteoporosi, prevenzione e controllo. O L steoporosis is a systemic and progressive skeletal disease, characterised by reduced bone mass and by alterations of the micro-architecture of bone tissue, with consequent reduced mechanical resistance, increased bone fragility and increased risk of fractures. Females are more likely to have osteoporosis; males are not excluded but it characterises itself primarily as secondary osteoporosis. Regular physical exercise is a cornerstone of the intervention programmes in managing osteoporosis as it increases bone mass in individuals with normal, osteopenic and osteoporotic bone density; it improves the quality of life and increases the functional ability in everyday activities. Numerous studies confirm the peculiar incidence of osteoporosis in athletes,1, 2 with a pathogenetic mechanism which relates motor activity in the absence of impacts and type of diet.3 In these athletes the role of plyometric exercises can increase bone mineral density, helping to prevent fractures caused by fragility and related issues.4 It has recently emerged how muscle strength transmitted from the tendon to the bone tissue during the contraction is an optimal stimulus for improving bone density.5 This study strives to assess the variations in excess or in defect of the bone mass density in athletes who are submitted to various types of motor activity (plyometric exercises, isotonic v antigravitational exercises), also assessing how a dynamic mechanical stimulation in the sports person can be sufficient to improve bone mineralisation, underlining the therapeutic efficacy of the motor activity. ’osteoporosi è una patologia sistemica e progressiva dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa ossea e da alterazioni della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente ridotta resistenza meccanica, aumento della fragilità dell’osso ed aumentato rischio di fratture. Ha maggior incidenza nel genere femminile; non esclude il genere maschile pur caratterizzandosi prevalentemente come osteoporosi secondarie 1. L’esercizio fisico regolare è un cardine dei programmi d’intervento nella gestione dell’osteoporosi in quanto aumenta la massa ossea sia in soggetti con densità ossea normale, osteopenica e osteoporotica; migliora la qualità della vita e aumenta l’abilità funzionale nelle attività della vita quotidiana. Numerosi studi confermano la peculiare incidenza dell’osteoporosi nelle atlete 2, con un meccanismo patogenetico che correla l’attività motoria in assenza di impatti ed il tipo di alimentazione 3. In tali atlete il ruolo degli esercizi pliometrici può dare un incremento della densità minerale ossea, aiutando a prevenire l’insorgenza delle fratture da fragilità e delle problematiche correlate 4. Recentemente è emerso come la forza muscolare trasmessa dal tendine al tessuto osseo durante la contrazione costituisca uno stimolo ottimale per il miglioramento della densità ossea 5. Questo studio si prefigge di valutare le variazioni in eccesso o in difetto della densità di massa ossea negli atleti sottoposti a diverse tipologie di attività motoria (esercizi pliometrici, isotonici vs. esercizi antigravitari), valutando altresì come una stimolazione meccanica dinamica nello sportivo possa essere sufficiente per ottenere un miglioramento della mineralizzazione ossea, sottolineando poi l’efficacia terapeutica dell’attività motoria. Materials and methods Materiali e metodi Popolazione di studio Study population After obtaining their informed consent, 45 male subjects aged between 23 and 74 were recruited; 15 were basketball players, 15 cyclists 516 Sono stati reclutati, previo consenso informato, 45 soggetti maschi di età compresa tra i 23 e i 74 anni; 15 erano cestisti, 15 ciclisti e 15 nuotatori. Sono stati inclusi nello studio solo soggetti maschi MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 THE ROLE PLAYED BY MOTOR ACTIVITY IN THE PREVENTION OF OSTEOPOROSISARRIGHI Table I.—Age categories. Tabella I. — Classi di età. Basketball Cycling Swimming Total Age (years)* Weight (kg)* 38.1±86.4 56.9±13 45.9±15.4 46.9±16.8 86.4±9.8 73.5±10.6 76.7±8.5 78.9±10.9 Height (cm)* 185.7±6.2 171.7±5.8 177.4±5.7 178.3±8.2 T-Score 0.9±1.2 0.6±0.3 -1.5±0.8 – * ± standard deviations and 15 swimmers. Only males who were practising cycling, swimming or basketball for at least 5 years were involved in the study. The age categories are indicated in Table I. The subjects presented the following previous diseases: —— Basketball: subject “15B”thyroid disease —— Cycling: subject “4C” thyroid disease —— Swimming: subject “9N” cortisone therapy for more than 3 months; subject “12N” nephrolithiasis We submitted the study group to heel bone densitometry with ultrasound using Achilles insight (GE Medical, USA). According to the WHO definition, osteoporosis is diagnosed at a T-score lower than -2.5, osteopenia at a T-score between -1.0 and -2.5 and normality at a score lower/equal to T score - 0.9 on the heel site. The measurements were all taken by the same operator. The method is standardised according to the Achilles insight procedure. This method identifies the qualitative changes in the bone tissue (structure, trabecular orientation, microarchitecture, spatial distribution, etc.).6 The first ultrasonometric parameters used to characterise bone tissue were the SOS Speed of Sound, expressed in m/s. and Broad band Ultrasound Attenuation, expressed in Db/mhz. It has been demonstrated that speed is more closely connected to bone mineral density, while attenuation of the fascia is connected more significantly to morphological characteristics such as, for example, porosity of the sample. Therefore, trabecular orientation strongly affects both the mechanical properties and the propagation of ultrasounds and the QUS parameters predict the mechanical properties of bone independently of the density. The values of the Stiffness Index are influenced first and foremost by the elastic properties of the heel which, in turn, is closely dependent on the quantity and structure of bone mineral content. Different studies have shown that the Stiffness Index is related to the heel BMD value and indicates the risk of fracture with a precision similar to hip BMD.7 Vol. 67 - No. 3 che stessero praticando una disciplina sportiva tra ciclismo, nuoto e pallacanestro da almeno 5 anni. Le classi di età sono indicate in Tabella I. I soggetti presentavano le seguenti patologie pregresse: — Basket: soggetto “15B” patologia della tiroide — Ciclismo: soggetto “4C” patologia della tiroide — Nuoto: soggetto “9N” terapia cortisonica da più di 3 mesi; soggetto “12N” calcolosi renale Abbiamo sottoposto il gruppo di studio alla densitometria ossea calcaneare ad ultrasuoni utilizzando Achilles insight (GE Medical, USA). Secondo la definizione dell’OMS, l’osteoporosi è diagnosticata a punteggio T-score inferiore a -2,5 l’ osteopenia a punteggio T score tra -1,0 e -2,5 e la normalità punteggio inferiore/uguale a T Score – 0.9 sul sito calcaneare. Le misurazioni sono state fatte tutte dallo stesso operatore. La modalità è standardizzata seconda la procedura achilles insight. Questa metodica consente di individuare i cambiamenti qualitativi del tessuto osseo (struttura, orientamento trabecolare, microarchitettura, distribuzione spaziale, ecc.) 6. I primi parametri ultrasonometrici utilizzati per caratterizzare il tessuto osseo sono stati la velocità di propagazione (SOS Speed of Sound, espressa in m/s) e l’attenuazione a banda larga dell’onda (BUA Broadband Ultrasound Attenuation, espressa in Db/mhz). È stato dimostrato che la velocità è più strettamente legata alla densità minerale dell’osso, mentre l’attenuazione del fascio risulta legata in modo più significativo alle caratteristiche morfologiche, come, ad esempio, la porosità del campione. L’orientamento trabecolare influenza perciò fortemente sia le proprietà meccaniche che la propagazione degli ultrasuoni ed i parametri QUS sono predittori delle proprietà meccaniche dell’osso indipendentemente dalla densità. I valori dell’Indice Stiffness sono influenzati in primo luogo dalle proprietà elastiche del calcagno, che a sua volta è strettamente dipendente dalla quantità e dalla struttura del contenuto minerale osseo. Diversi studi hanno evidenziato che l’Indice Stiffness è correlato al valore BMD calcaneare ed indica MEDICINA DELLO SPORT 517 ARRIGHI THE ROLE PLAYED BY MOTOR ACTIVITY IN THE PREVENTION OF OSTEOPOROSIS These parameters are significantly related to the increase in bone fragility and consequently to the risk of fracture.8 These are able to predict the risk of osteoporotic fractures (femoral, vertebral, non-vertebral) as direct comparators of the diagnostic exam par excellence the DXA, which is instead called the “gold standard” of diagnostics in osteoporosis in both women and men, though the QUS cannot be used to diagnose osteoporosis.9 The QUS is recommended for first level epidemiological investigations and screening, considering the relatively low costs, ease of transportation and absence of radiation.9 The most frequently investigated skeletal sites using QUS techniques are the distal metaphysis of the phalange and heel. We have identified the heel zone as the best peripheral site to assess the risk of fracture since it is easy to assess, with a metabolically active bone with a high trabecular content (90% spongeous); anatomic support site, like the column and the femur. The value determined by the QUS is the stiffness index, or rather index of the risk of fracture due to osteoporosis comparable to the BMD measured using X-ray densitometry on the column or femur. The stiffness index is subsequently elaborated by the software of the apparatus (Achilles Insight) which indicates its direct value expressed however as T-score, or rather the difference in deviation standards (DS) between BMD of the individual being examined and: the average BMD of young adults of the same sex or peak of bone mass (T-score); the average BMD of controls paired by sex and age (Z-score). The two values mentioned, respectively T-score and Z-score, have allowed us to classify the subject into Normal, Osteopenic or Osteoporotic. Each subject participating in the study was given a questionnaire on their quality of life, on their motor habits and on their personal physical data with reference to the sports activity carried out during the week. il rischio di frattura con una precisione analoga alla BMD dell’anca 7. Questi parametri sono significativamente correlati all’aumento della fragilità ossea e di conseguenza al rischio di frattura 8. Questi sono in grado di predire il rischio di fratture osteoporotiche (femorali, vertebrali, non vertebrali) come diretti comparatori dell’esame diagnostico per eccellenza la DXA definita invece il “gold standard” della diagnostica in osteoporosi sia nelle donne che negli uomini, sebbene la QUS non possa essere utilizzata per la diagnosi di osteoporosi 9. La QUS è raccomandata per indagini epidemiologiche e screening di primo livello, considerandone i costi relativamente bassi, la facile trasportabilità e l’assenza di radiazioni 9. Attualmente i siti scheletrici maggiormente indagati mediante tecniche QUS sono la metafisi distale della falange e il calcagno. Abbiamo identificato come migliore sito periferico per la valutazione del rischio di frattura la zona calcaneare, di facile valutazione, con osso metabolicamente attivo ad alto contenuto trabecolare (90% spongioso); sito anatomico di supporto, come la colonna e il femore. Il valore determinato dalla QUS è l’indice di stiffness, ossia indice del rischio di frattura per osteoporosi paragonabile alla densità minerale ossea misurata con la densitometria a raggi X sulla colonna o sul femore. L’indice di stiffness è successivamente elaborato dal software dell’apparecchio (Achilles Insight) che ne indica il diretto valore espresso però come T-Score, ovvero differenza in deviazioni standard (DS) fra la BMD del soggetto in esame e: la BMD media di giovani adulti dello stesso sesso o picco di massa ossea (T-Score); la BMD media di controlli appaiati per sesso ed età (Z-score).I due valori Citati rispettivamente T-Score e Z-Score ci hanno permesso cosi di classificare il soggetto in normale, osteopenico o osteoporotico. È stato inoltre somministrato ad ogni soggetto partecipante allo studio un questionario sulla qualità della vita, sulle abitudini motorie e sui dati personali fisici in riferimento all’attività sportiva svolta nella settimana. Statistical analysis Analisi statistica The statistics were elaborated using Graph Pad Prism (version 5 for Windows; GraphPad Software La Jolla, CA, USA). Descriptive statistics were elaborated with reference to the answers of the questionnaire as well as the results of the ultrasound exam both for the total group of athletes and separately for each subgroup typified by the different sports categories. Le statistiche sono state elaborate con Graph Pad Prism (versione 5 per Windows; GraphPad Software La Jolla, CA, USA). Sono state elaborate statistiche descrittive in riferimento alle risposte del questionario nonché ai risultati dell’esame ad ultrasuoni sia per il gruppo totale degli atleti sia separatamente per ciascuno sottogruppo tipizzato dalle diverse categorie sportive. 518 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 THE ROLE PLAYED BY MOTOR ACTIVITY IN THE PREVENTION OF OSTEOPOROSISARRIGHI Results Risultati According to what emerged from the analysis of data entered into the questionnaire on physical activity the majority of subjects (60%) carries out motor activity at a competitive level, 38% at amateur level while only 2% practise an activity non-professionally. The questionnaire revealed that the population was divided as follows: 89% of individuals in continuous physical activity; 11% of subjects in non-continuous physical activities. All participants carry out a minimum of two physical training sessions a week, 24% carry out three, 29% four, and 11% up to five (Table II). The analysis of the results (Table III) with reference to basketball players and swimmers are in line with what is declared by the literature, while the results gathered in athletes practising cycling diverge. Comparing the T-SCORE of the swimmers with that of the basketball players and the cyclists through the non-parametric test of Mann Whitney showed a significant difference (P<0.01). Instead there are no significant differences between the T-SCORE gathered in basketball players and that of cyclists (P=0.1296). Secondo quanto emerso dall’analisi dei dati inseriti nel questionario sull’attività fisica la prevalenza dei soggetti (60%) svolge attività motoria a livello agonistico, il 38% a livello amatoriale mentre solo il 2% pratica attività dilettantistica. Dal questionario si evinceva che la popolazione era divisa come segue: 89% soggetti in attività fisica continuativa; 11% soggetti in attività fisica noncontinuativa. Tutti i partecipanti svolgono un minimo di due sedute settimanali di allenamento fisico, il 24% ne svolge tre, il 29% quattro mentre l’11% arriva a cinque (Tabella II). L’analisi dei risultati (Table III) in riferimento ai cestisti ed ai nuotatori si allinea con quanto affermato dalla letteratura, mentre i risultati rilevati negli atleti praticanti il ciclismo se ne discostano. Mettendo a confronto, attraverso il test non parametrico di Mann Whitney, il T-Score dei nuotatori con quello sia dei giocatori di pallacanestro sia dei ciclisti si è riscontrata una differenza significativa (P<0,01). Non vi sono invece differenze significative tra il T-Score rilevato nei cestisti e quello dei ciclisti (P=0,1296). Discussione Discussion Physical activity has a positive effect on the key risk factors for osteoporosis, by significantly reducing the risk of fractures, as long as specific rules are observed. For the stimulus induced by L’attività fisica agisce positivamente sui principali fattori di rischio dell’osteoporosi, diminuendo significativamente il rischio di fratture, purché rispetti determinate regole. Affinché lo stimolo indotto dall’esercizio fisico sia osteogenico e ri- Table II.—Training sessions. Tabella II. — Sessioni di allenamento. AS AS AS AS AS AS AS AS AS competitive % non-professional % amateur % continuous % non-continuous % two times a week % three times a week % four times a week % five times a week % Total Basket Cycling Swimming 60 2 38 89 11 36 24 29 11 73 – 27 73 27 40 27 27 7 27 – 73 93 17 53 27 20 – 80 7 13 100 – 13 20 40 27 Table III. — Average T-score.* Tabella III. — Media T Score. Basket Cycling Swimming 0.9±1.2 0.6±0.3 -1.5±0.8 *± standard deviations Vol. 67 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 519 ARRIGHI THE ROLE PLAYED BY MOTOR ACTIVITY IN THE PREVENTION OF OSTEOPOROSIS the physical exercise to be osteogenic and remodelling, the skeletal mechanical load must be higher than an effective minimum threshold, even if an excess of stress produces a bone with less biomechanical resistance. Applied in a dynamic, intermittent and nonstatic manner, applied in compression (force of gravity) and in traction (muscle contraction), performed at high speed with numerous repetitions of short duration, but frequent with rest periods between sessions, to avoid desensitisation of the mechanical transduction system of the bone to the protracted load. The specific site is also very important: adaptation of the bone to mechanical stress is principally local, therefore it is appropriate to specifically train the skeletal regions to be reinforced (e.g. the sites most exposed to fractures caused by osteoporosis: rachis, femoral neck, and wrist). Comparing the results on the practise of the sports disciplines with those emerged from the QUS we can state that the benefits of regular activity which includes isotonic impacts or loads on the acquisition of bone mass in infancy are confirmed by literature. These activities seem to give an osteogenic stimulus through the direct application of force to the bone through tendon insertion and the consequent mechanical effort.5. Plyometric contractions are explosive and exploit the elastic energy accumulated in an eccentric phase with prestretching, to express it in a concentric phase (e.g. jump from steps, kicking a ball, etc.). Isotonic contractions are so-called because they tend to stress the muscle with a steady resistance along the entire articular excursion. The level of muscle tension should remain unchanged for the entire duration of the movement which includes a concentric and an eccentric phase. In actual fact, pure isotonic contractions are achieved with great difficulty and on specifically structured machines. Considering the results of the questionnaires filled out by the swimmers it has emerged that although 100% of them had practised this discipline with continuity and that the majority of individuals (80) carries it out at a competitive level and 4 times a week (40%) the T-SCORE is lower than the norm and that the subjects practising this discipline present osteopenia determined by low bone mineral density; instead, those who practise cycling and basketball, though with less persistence and consistency, show positive results which can be compared with a greater bone density and this is presuma- 520 modellante, il carico meccanico scheletrico deve essere superiore ad una soglia minima efficace, anche se un eccesso di sollecitazioni produce un osso con minore resistenza biomeccanica. Applicato in maniera dinamica intermittente e non statica, applicato in compressione (forza di gravità) ed in trazione (contrazione muscolare), eseguito ad alta velocità con numerose ripetizioni e di breve durata, ma frequente con periodi di riposo tra le sessioni, per evitare la desensibilizzazione del sistema di trasduzione meccanica dell’osso al carico protratto. Inoltre è molto importante il sito-specifico: l’adattamento osseo alle sollecitazioni meccaniche è principalmente locale, per cui è opportuno allenare specificatamente le regioni scheletriche da rinforzare (ad esempio i siti più esposti a fratture da osteoporosi: rachide, collo femore, polso). Confrontando i risultati riguardanti la pratica delle discipline sportive con quelli emersi dalla QUS possiamo affermare che i benefici di un’attività regolare che preveda impatti o carichi isotonici sull’acquisizione di massa ossea nell’infanzia sono confermati dalla letteratura. Queste attività infatti sembrano dare uno stimolo osteogenico attraverso l’applicazione diretta della forza sull’osso tramite l’inserzione tendinea ed il conseguente sforzo meccanico 5.. Le contrazioni pliometriche infatti sono esplosive e sfruttano l’energia elastica accumulata in una fase eccentrica con prestiramento, per esprimerla in una fase concentrica (ad esempio salto dai gradoni, calcio ad un pallone ecc.). Le contrazioni isotoniche sono così definite perché tendono a sollecitare il muscolo con una resistenza costante lungo tutta l’escursione articolare. Il grado di tensione muscolare dovrebbe restare invariato per tutta la durata del movimento che prevede una fase concentrica ed una eccentrica. In realtà le contrazioni isotoniche pure sono ottenibili con grande difficoltà e su macchine appositamente strutturate. Prendendo in esame i risultati emersi dai questionari compilati dai nuotatori è emerso che sebbene il 100% di essi abbia praticato questa disciplina con continuità e la prevalenza dei soggetti (80%) la svolga a livello agonistico e per ben 4 volte alla settimana (40%) il T-SCORE è inferiore alla norma e che i soggetti praticanti questa disciplina presentano una condizione di osteopenia determinata da una bassa densità minerale ossea; coloro invece che praticano ciclismo e pallacanestro, sebbene con minor assiduità e costanza, presentano invece risultati positivi ed equiparabili di una maggior densità ossea e ciò è presumibilmente determinato dalla risposta dello scheletro ai carichi in base al grado di forza ap- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 THE ROLE PLAYED BY MOTOR ACTIVITY IN THE PREVENTION OF OSTEOPOROSISARRIGHI bly determined by the response of the skeleton to the loads according to the degree of force applied, to the direction and to the frequency of application of the same. Osteopenic issues are practically absent at a young age, but if we take for example the individual “1N” aged 24 who practises swimming they present a T-score of -1.8 and therefore are classifiable as osteopenic. This confirms the result of the study, or rather, that those who practise activity at a low load can be subject to osteoporosis. Consequently, the results of our study confirm that activities performed in the absence of load and in environments subject to microgravity like swimming do not give the bone the stimuli necessary to maintain an adequate turnover, above all if compared with high impact activities such as basketball. Instead, as regards the group of cyclists, results were found which were not in line with the studies which literature has expounded to date. Cycling is listed as one of the sports with a low impact and reduced load since the closed kinetic chain position does not allow to impress on the skeleton, in particular on the cervical column and femur, the stress necessary to trigger bone remodelling. Instead, the results in our possession indicate that heel bone tissue is comparable with that of basketball players who continuously stress the activity of osteogenesis through jumps and stops. This discrepancy can be reconnected to the type of exam carried out: almost all studies in literature have been conducted through the use of DXA machines which, aside from giving more precise results, used to make the actual diagnosis, can investigate bone mineral density of the single bone segments. The exam carried out with this kind of machine on the vertebral column and femur detects a decidedly lower BMD in this kind of athletes compared with those who carry out activities with load.10 The ultrasound of the heel, surely during the motor movement of the pedalling is considerably stimulated (principle mechanical motor of the means),11 nevertheless the optimal support point of the foot is moved to the forefoot zone. Therefore it cannot be considered indicative of the value of total BMD of cyclists. plicata, alla direzione e alla frequenza di applicazione degli stessi. Le problematiche osteopeniche sono praticamente assenti in età giovanile, ma se prendiamo ad esempio il soggetto “1N”di 24 anni che pratica nuoto presenta un valore di T-score pari a -1,8 e pertanto è classificabile come osteopenico. Questo conferma il risultato dello studio, ovvero che in coloro che praticano attività a basso carico potranno essere più soggetti ad osteoporosi. I risultati del nostro studio confermano pertanto che le attività svolte in assenza di carico e in ambienti soggetti a microgravità come il nuoto non danno all’osso gli stimoli necessari a mantenere un turnover adeguato, soprattutto se messe a confronto con attività ad alto impatto come la pallacanestro. Per quanto riguarda il gruppo dei ciclisti invece si sono trovati risultati non in linea con gli studi fino ad oggi esposti nella letteratura. Il ciclismo viene annoverato tra gli sport a basso impatto e a carico ridotto poiché la posizione in catena cinetica chiusa, non permette di imprimere sullo scheletro, in particolare a livello della colonna cervicale e del femore, le sollecitazioni necessarie a innescare il processo di rimodellamento osseo. I risultati in nostro possesso indicano invece che il tessuto osseo a livello calcaneare è paragonabile a quello dei giocatori di basket che durante il corso della loro attività sollecitano continuamente, attraverso l’esecuzione di salti ed arresti, l’attività di osteogenesi. Questa discrepanza può essere ricollegata alla tipologia di esame effettuato: la quasi totalità degli studi in letteratura è stata condotta attraverso l’utilizzo di macchinari DXA che, oltre a dare risultati più precisi, utilizzati per fare la diagnosi effettiva, possono indagare la densità minerale ossea a livello dei singoli segmenti ossei. L’esame eseguito con questo tipo di macchinario a livello della colonna vertebrale e del femore riscontra appunto una BMD decisamente inferiore in questa tipologia di atleti rispetto a quelli che svolgono attività con carico. 10 L’ultrasonografia effettuata al calcagno, sicuramente durante il gesto motorio della pedalata è notevolmente stimolato (principale motore meccanico del mezzo) 11, tuttavia il punto di appoggio ottimale del piede risulta spostato nella zona avampodalica. Non può perciò essere considerata indicativa del valore di densità minerale ossea totale dei ciclisti. Conclusions Conclusioni To conclude, the study demonstrates that it is essential to act with primary prevention In conclusione lo studio dimostra che è assolutamente fondamentale agire in prevenzione Vol. 67 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 521 ARRIGHI THE ROLE PLAYED BY MOTOR ACTIVITY IN THE PREVENTION OF OSTEOPOROSIS highlighting to those who educate children and teenagers that it is good to implement programmes which compensate motor activity with impact and with load. References/Bibliografia 1) Fitzgerald L, Carpenter C. Bone mineral density results influencing healthrelated behaviors in male athletes at risk for osteoporosis. J Clin Densitom 2010;13:256-62. 2) Abruzzese A Danger zone. Osteoporosis in young female athletes. Adv Nurse Pract 2005;13:61-5. 3) Golden NH. A review of the female athlete triad (amenorrhea, osteoporosis and disordered eating). Int J Adolesc Med Health 2002;14:9-17. primaria evidenziando a chi educa bambini e ragazzi che è bene attuare programmi compensativi di attività motoria con impatto e con carico. 4) Joy EA, Campbell D. Stress fractures in the female athlete. Sports Med Rep 2005;4:323-8. 5) Frost HM. Structural adaptations to mechanical usage: redefining Wolff’s Law. Anat Rec 1990;226:403-22. 6) Hans D, Njeh CF, Genant H. Quantitative ultrasound in bone status assessment. Rev Rhum 1998;65:7-9. 7) Boehm HF, Link TM. Bone imaging: traditional techniques and Their interpretation. Current Osteoporosis Reports 2004;2:41-6. 8) Gregg EW. The epidemiology of quantitative ultrasound: a review of the relationships of bone mass, osteoporosis and fracture risk. Osteoporos Int 1997;7:89-99. 9) Simonetti G, Casolari P. Appropriatezza diagnostica e terapeutica nella prevenzione delle fratture da fragilità da osteoporosi. Quaderni del Ministero della Salute n°4 luglio/agosto 2010. 10) Nichols JF, Palmer JE, Levy SS. Low bone mineral density in highly trained male master cyclist. Osteoporos Int 2003;14:644-9. 11) Zani Z. Tecnopatie nel ciclismo. Ediciclo ed. Portogruaro VE; 2004. Conflicts of interest.—The authors certify that there is no conflict of interest with any financial organization regarding the material discussed in the manuscript. Received on January 7, 2013. - Accepted for publication on March 26, 2014. Corresponding author: A. Arrighi, Viale Benedetto, 16121 Genoa, Italy. E-mail: [email protected] 522 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 MED SPORT 2015;68:523-30 Sport, medicina e Società Italiana: il valore sociale della Medicina dello Sport G. DE RITA Censis Foundation, Rome, Italy S e dovessimo dire in una parola cosa rappresenta l’attività sportiva nella nostra società, potremmo dire che rappresenta il più importante strumento con cui il soggetto regola il rapporto con sé stesso. Se l’individualismo ci ha insegnato ad avere un rapporto con noi stessi a volte “sregolato”, lo sport è diventato oggi il più diffuso ambito di “contrasto” alla “sregolatezza”, una regolazione benevola tra il nostro soggettivismo che ci spinge a volere tutto, subito, senza sforzi e senza conseguenze e la realtà oggettiva del nostro organismo con i suoi tempi, i suoi cicli, le sue fragilità e le sue esigenze di cura e rispetto. Chi fa attività fisica non solo si prende cura del suo corpo, ma impara a fare i conti con esso, con ciò che realmente “non gli è consentito” dalle regole inappellabili della natura, con ciò che è aldilà di ciò che vorrebbe che fosse, è obbligato a muoversi entro i suoi limiti e così li conosce e conosce sé stesso. Al contrario del sedentario, il quale invece non solo trascura il suo organismo, ma si può dire che nemmeno lo conosca, la sedentarietà è davvero la malattia del secolo, perché è la patologia dell’individuo che, chiuso nel suo soggettivismo, nemmeno si conosce come soggetto, è la malattia di chi, per non scontrarsi con i suoi limiti, nemmeno conosce le sue potenzialità. Più di quanto si immagini, oggi il “vuoto di regole” che si è formato negli ultimi decenni chiede di essere colmato e, per quanto possa sembrare strano, sport e salute sono tra i principali strumenti regolatori, in qualche modo si riparte dalla natura, gli individui cioè rico- Vol. 68 - No. 3 noscono che la Natura non gli permette ogni cosa, riconoscono in essa una maestra severa, ma benevola e, in numero sempre crescente, si “sottomettono” ai suoi insegnamenti. Cosa resta dello sport Scopo di questo articolo è quello di mettere a fuoco il contributo che la medicina dello sport offre alla società italiana, contributo che può essere più o meno consapevole, più o meno indiretto, più o meno socialmente riconosciuto e soprattutto più o meno realizzato in pienezza. Ma prima di domandarci quale sia il contributo che la medicina dello sport offre alla società italiana, dobbiamo domandarci quale sia il contributo dello sport alla società italiana; qual è cioè il contributo che il movimento sportivo dà al Paese; potremmo dire con uno slogan: “cosa resta dello sport?” Nel senso di capire cosa imparano gli italiani dallo sport, in termini di emozioni certo, ma anche e soprattutto in termini di efficienza fisica, di cultura dell’impegno, di rispetto delle regole; più in generale cosa dà alla società il movimento sportivo, in termini economici certamente, ma anche in termini scientifici, e in questo la medicina dello sport gioca un ruolo di primissimo piano o tecnologici, basti pensare al rapporto tra Formula 1 e industria automobilistica. Sono sufficienti questi pochi interrogativi per capire quanto vasto sia il campo, lo sport è un mondo capace di toccare tutti gli ambiti della società: dall’istruzione alla salute, dall’economia alla prevenzione sociale, dall’intrattenimento ai MEDICINA DELLO SPORT 523 SPORT, MEDICINA E SOCIETÀ ITALIANA DE RITA temi di identità nazionale e in tutti questi ambiti la medicina dello sport può giocare un ruolo significativo. Lo sport in Italia Lo sport rappresenta la più ramificata e ampia rete presente in Italia, basti pensare che esistono quasi 95.000 “punti di offerta sportiva” dislocati sul territorio, uno ogni 631 abitanti, superiore alla rete delle tabaccherie e di gran lunga superiore al sistema finanziario, scolastico, sanitario o religioso. Trentaquattro milioni di italiani praticano attività fisica a vari livelli. Bastano questi due dati per indicare come per molti aspetti il movimento sportivo e la società italiana si sovrappongono. Lo sport, il modo in cui viene praticato, la filosofia sottesa, la sua organizzazione, evolvono insieme al resto della società; per certi versi lo sport è uno specchio autentico della società, ma è anche una “palestra”, in cui è possibile sperimentare nuovi comportamenti sociali: collaborazione, impegno, rispetto delle regole. Se lo sport è anche un momento di socializzazione e di aggregazione, lo deve al fatto di possedere delle strutture, dei luoghi fisici in cui le persone si incontrano, gli stadi certo rappresentano un momento di aggregazione di massa, ma ci sono anche e soprattutto, dal punto di vista della coesione sociale, i luoghi della condivisione e della connessione: il circolo, la palestra o la scuola di sport; ci sono poi i luoghi della festa e dell’aggregazione: i palazzetti dello sport, gli stadi delle manifestazioni “minori”. Migliorare la salute collettiva I temi quindi sono molti e non possono essere sviluppati tutti, occorre fare un gerarchia, quindi la prima domanda che dobbiamo porre agli italiani è: a cosa serve lo sport? Per il 42,5% degli italiani la finalità dell’organizzazione sportiva consiste nel migliorare la salute collettiva, una percentuale quasi doppia di coloro che ritengono che l’obiettivo sia quello di creare nuovi campioni (24%); mentre il 27% degli italiani si aspetta che lo sport contribuisca a rafforzare la coesione sociale. Nella coscienza collettiva quindi è ben chiaro che il movimento sportivo non è una fabbrica di campioni, ma ha una funzione sociale legata in buona parte alla salute, a in parte anche alla coesione sociale. 524 Molto più che un’organizzazione tesa a creare nuovi campioni, lo sport rappresenta, nella coscienza degli italiani, un formidabile strumento di salute collettiva. È questo un patrimonio, ma anche una responsabilità, che la medicina dello sport deve saper cogliere. Attività sportiva e consigli medici È difficile stabilire quanti siano gli italiani che fanno attività sportiva, molto dipende da che cosa si intenda per attività sportiva; diciamo per comodità che circa l’ 80% di italiani “si muovono”: il 78,2% degli italiani dichiara di fare un po’ di movimento fisico, fosse anche solo camminare una mezzoretta, mentre il 61,7% dichiara di fare un’attività sportiva vera e propria, quindi siamo in presenza di un fenomeno maggioritario, pervasivo e in crescita, la sedentarietà resta un grande problema, e lo vedremo, ma questo non deve assorbire tutta l’attenzione; è un dato per fortuna in crescita, non solo per i il fisiologico ricambio generazionale (l’87,7% dei genitori italiani fa svolgere attività sportive ai propri figli), ma anche perché aumenta nel Paese la coscienza di quanto sia importante fare attività fisica. Solo per fare un esempio, a causa della crisi solo il 21,7% degli italiani ha rinunciato alla palestra, piscina o altre attività sportive, mentre il 45,4% ha rinunciato ad andare al ristorante. Ma la cosa che davvero ci interessa ai fini della nostra riflessione; è che di quelli che fanno attività fisica, soltanto poco meno della metà ha qualcuno che gli offre qualche tipo di consiglio su come praticare. Questo vuol dire che la crescita della sensibilità nei confronti dell’attività fisica non è stata adeguatamente accompagnata, con tutti i rischi che ben si possono immaginare, ma vuol dire anche, se si vuol guardare l’aspetto positivo, che esiste un grande “mercato potenziale” per la medicina dello sport, esiste cioè una grande domanda di affiancamento e di consulenza. In quest’ambito allora le potenzialità e la domanda di medicina dello sport è in espansione, infatti sia tra le persone attive che tra le persone inattive emerge un forte bisogno di accompagnamento e di consigli (Figura 1). Il 54,6% di quelli che dicono di fare attività sportiva “improvvisa” (Figura 2), riconosce cioè di non aver nessuno che gli indichi come la pratica sportiva dovrebbe essere svolta per far sì che divenga una pratica salutare, si trat- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 SPORT, MEDICINA E SOCIETÀ ITALIANA DE RITA Figura 1. — Lei fa attività sportiva, pratica cioè qualche tipo di sport? Figura 2. — Chi fa attività sportiva, improvvisa? ta complessivamente di 1/3 degli italiani e di questi, viene da pensare, un buon numero sarà convinto che lo sport fa bene sempre e comunque. Più sfaccettata è la situazione dei “non attivi” (Figura 3), il 21,7% di loro è grosso modo disinteressato al problema, il 47,8% si dice possibilista, ma non indica quale potrebbe essere la molla per uscire dall’inattività, infine il 30,5% comincerebbe a fare attività fisica se avesse i consigli giusti. Si può quindi affermare che esistono milioni Vol. 68 - No. 3 di italiani, sia attivi che sedentari, che “aspettano” indicazioni per un corretto esercizio fisico. Questo non coinvolge ovviamente il lavoro diretto del medico dello sport, Ci sono infatti molti altri buoni consiglieri, ma è il movimento della medicina dello sport nel suo insieme ad essere interpellato. Chi consiglia? Che l’esercizio fisico sia la prevenzione migliore per molte patologie è ormai patrimonio MEDICINA DELLO SPORT 525 SPORT, MEDICINA E SOCIETÀ ITALIANA DE RITA Figura 3. — Cosa aspetta chi non pratica sport? Figura 4. — Oltre il 20% delle malattie cardiovascolari sono causate dall’inattività fisica. Questo dato che reazione le produce? comune, ma è una consapevolezza che stenta molte volte a tradursi in comportamenti concreti, par di capire anche per mancanza di una adeguata informazione. Questa attesa sociale è ancora più forte se associata ad alcune patologie particolarmente allarmanti come ad esempio i problemi cardiaci. Davanti all’affermazione che il 20% delle 526 malattie cardiovascolari e quindi anche delle morti per infarto, sono causate dall’inattività o dalla scarsa attività fisica o anche, è il caso di sottolinearlo, da un’errata attività fisica, solo il 15% degli italiani (Figura 4) rimane indifferente, mentre il 47,2% si dice consapevole e per questo fa attività fisica. Ma il dato più significativo per la nostra ri- MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 SPORT, MEDICINA E SOCIETÀ ITALIANA DE RITA flessione è quello del 37,8% degli italiani che, ascoltando una considerazione drammatica, ma non catastrofica, manifesta il bisogno che qualcuno gli consigliasse in un’adeguata prevenzione. Come vediamo si va consolidando il dato che il 30-40% degli italiani sia un potenziale utente della medicina dello sport. Tra l’altro l’85,8% degli italiani effettua almeno annualmente esami medici a scopo di prevenzione generale, ma solo il 9,5% effettua un calcolo del rischio cardiovascolare. Certamente i consigli possono provenire da molte fonti, specialmente in un ambito così variegato come quello dell’esercizio sportivo Resta però il fatto che in Italia la figura del medico è ancora molto autorevole, più di quanto si immagini; infatti poco meno della metà degli italiani, (Tabella I) quando si tratta di informazioni sulla prevenzione, dà credito principalmente al suo medico; certo non in modo esclusivo, ma predominante, il 22,7% degli italiani attingeste informazioni da programmi televisivi e il 18,2% si rivolge a un medico specialista. La percentuale di coloro che per avere informazioni riguardo la prevenzione naviga in rete e ancora abbastanza bassa il 17,8%. Ciò vuol dire che anche quando si tratta di prevenzione, quindi non soltanto di malattie conclamate, gli Italiani guardano al loro medico, tra l’altro riconoscendogli il merito di essere sempre più sensibili al tema della prevenzione. Per l’appunto il 56,5% degli italiani ritiene che negli ultimi due anni i medici stimoli molto di più i pazienti nell’adozione di pratiche di prevenzione. Tra l’altro il 34,6% di quelli che ritengono di aver assunto stili di vita più salutari a scopo di prevenzione (Tabella II), lo ha fatto seguendo il consiglio del medico curante, solo il 10,6% a seguito di campagne informative o di indicazioni raccolte dai media. Lo spazio quindi della medicina dello sport nella società italiana, non solo è ampio ma potremmo dire che anche abbastanza fertile, In quanto predisposto a ricevere indicazioni. Se è vero quindi che la sedentarietà è il vero male del secolo, possiamo dire che però è curabile, “far muovere gli italiani è possibile”, l’incontro con un medico sportivo potrebbe rappresentare la giusta occasione per una visita di controllo e al tempo stesso per avere la possibilità di una “prescrizione” mirata di esercizio fisico. Tabella I. — Canali da cui gli intervistati traggono informazioni sulla prevenzione (val. %). Sulla prevenzione, attualmente, da dove trae informazione? Italia –– Medico di medicina generale –– Programmi televisivi e radiofonici che parlano di prevenzione, salute, benessere –– Siti web, forum, community web –– Medico specialista (ginecologo, pediatra, cardiologo, ematologo, ecc.) –– Parenti/amici/conoscenti –– I quotidiani e gli inserti salute dei quotidiani –– Farmacista di fiducia –– Pubblicazioni informative (opuscoli, manifesti, documenti, linee guida) –– Campagne del Ministero della Salute o altro ente pubblico –– I periodici (mensili e/o settimanali) –– L’enciclopedia medica e i libri di medicina –– Personal trainer 49,7 22,7 17,8 18,2 9,5 12,5 6,3 9,8 6,6 3,5 1,2 1,7 Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte. Fonte: indagine Censis, 2013. Tabella II. — Motivi per cui gli intervistati hanno assunto comportamenti salutari (val. %). Se ha adottato comportamenti salutari, utili per la prevenzione di malattie, perché lo ha fatto? Italia –– Non c’è stato un motivo preciso, ho solo preso coscienza della loro importanza per la mia salute –– Il mio medico me lo ha consigliato –– I risultati di analisi/visite/esami diagnostici fatti mi hanno fortemente motivato –– Ho appreso dai media (giornali, radio, tv, internet, ecc.) le informazioni sull’importanza della prevenzione –– Sono stato stimolato da parenti, amici, ecc. 47,8 34,0 23,1 10,1 9,3 Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte. Fonte: indagine Censis, 2013. Vol. 68 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 527 SPORT, MEDICINA E SOCIETÀ ITALIANA DE RITA Figura 5. — Come vive l’atleta la visita di idoneità? La visita medico sportiva La visita d’idoneità annuale per gli atleti che fanno attività agonistica, è certamente un momento rilevante, questa è l’opinione dei responsabili delle società sportive interpellati dal CENSIS con un questionario autosomministrato, il 65% degli sportivi (Figura 5) considera la visita come un’opportunità per verificare che l’agonismo si coniughi con la salute, mentre il 25% la vive con una certa apprensione per il rischio che possa emergere qualche problema che potrebbe compromettere la sua “carriera” sportiva, infine solo il 10% degli atleti ritiene la visita una formalità. Vuol dire che il 90% degli sportivi e dei loro dirigenti considera la visita di idoneità un momento di verifica importante, il momento in cui si pongono i “paletti”, quell’argine all’individualismo di cui si parlava in apertura, la regola principale a cui bisogna sottostare, non solo per venir limitati, ma anche per migliorarsi e crescere in modo equilibrato. Esercizio fisico e prevenzione Il 40,6% degli Italiani (Tabella III), se dovesse decidere come utilizzare i soldi pubblici in sanità, investirebbe in prevenzione, mentre solo il 24,9% investirebbe nella costruzione di nuovi ospedali. La prevenzione quindi è in cima alle preoccupazioni sanitarie degli italiani, e infatti l’85,8% effettua almeno annualmente un qualche tipo di verifica sulla sua salute a scopo preventivo, ma solo il 9,5% effettua un calcolo del rischio cardiovascolare, rischio che tocca più del 20% della popolazione e su cui la prevenzione (e la prescrizione dell’attività fisica) ha un peso notevole. Potremmo dire allora che tanta attenzione sociale non è adeguatamente focalizzata dal cittadino medio. Tabella III. — Alcune idee su come impiegare i soldi pubblici in sanità (val. %). Se dovesse decidere come impiegare i soldi pubblici per la sanità preferirebbe: Italia –– Spendere di più per la prevenzione –– Spendere di più per gli ospedali –– Spendere di più per i servizi sanitari e socio-sanitari territoriali (medicina di base, ambulatori, assistenza domiciliare integrata, ecc.) –– Non so Totale 40,6 24,9 27,0 7,5 100,0 Fonte: indagine Censis, 2013. 528 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 SPORT, MEDICINA E SOCIETÀ ITALIANA DE RITA Tabella IV. — Alcuni comportamenti salutari utili per la prevenzione di malattie adottati dagli italiani (val. %). Rispetto agli stili di vita, quali delle seguenti attività pratica? –– Mangiare in modo sano, attento all’impatto sulla mia salute dei cibi –– Tenere sotto controllo il mio peso –– Seguire una dieta personalizzata sotto controllo medico –– Non bere alcolici –– Fare lunghe camminate –– Attività fisica (jogging, palestra, piscina ecc.) –– Tenere lo stress sotto controllo –– Fare periodi di vacanza nel corso dell’anno –– Praticare tecniche di rilassamento o meditative –– Fare cure termali (fanghi, bagni, inalazioni, ecc.) –– Proteggere la pelle quando si espone al sole –– Non fumare Italia di cui regolarmente 89,1 78,4 34,7 61,8 78,2 47,9 75,9 62,8 20,9 17,1 68,3 73,0 54,4 39,6 11,1 36,4 23,1 24,3 11,5 5,7 2,8 43,7 - Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte. Fonte: indagine Censis. Tabella V. — I fattori più importanti che favoriscono la buona salute (val. %). Quali sono a suo parere i fattori più importanti che favoriscono la buona salute? Italia –– Le abitudini, il modo di vita di una persona (buona alimentazione, attività fisica, controllo dello stress) –– Le condizioni dell’ambiente in cui si vive –– I progressi della medicina –– I fattori ereditari –– I programmi di prevenzione, igiene e tutela dell’ambiente (contro l’inquinamento, la sofisticazione dei cibi, l’avvelenamento dell’acqua) –– La fortuna 48,9 37,4 23,9 28,0 22,2 16,9 Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte. Fonte: indagine Censis. Tabella VI. — I principali fattori che minacciano la salute e su cui bisognerebbe dare informazioni a tutti (val. %). Quali sono, secondo Lei, i principali fattori che minacciano la salute e su cui è necessario che vengano date informazioni a tutti? Italia –– Inquinamento –– Fumo –– Materiali pericolosi (scorie pericolose, amianto, antenne con campi elettromagnetici, ecc.) –– Alimentazione eccessiva o non sana –– Stress –– Vita sedentaria –– Eccessivo consumo di alcool 46,0 33,2 31,2 27,0 15,2 14,4 14,3 Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte. Fonte: indagine Censis. Eppure gli italiani sembrano tutt’altro che pigri nell’intraprendere comportamento salutari a scopo preventivo (Tabella IV) e tra queste l’attività fisica, anche se svolta in un modo assai variegato, è in qualche modo al secondo posto, subito dopo il cercare di mangiare in modo equilibrato: il 78,2% degli Italiani ama fare delle passeggiate e il 36,4% lo fa regolarmente, il 47,9 % fa un’attività sportiva e il 23,1% lo fa in modo regolare. Il paradosso della sedentarietà In Italia esiste uno strano paradosso per cui malgrado vi sia una grande consapevolezza Vol. 68 - No. 3 dell’importanza di un sano stile di vita, non c’è un’altrettanto adeguata consapevolezza dei rischi causati dalla sedentarietà. Quasi non fossero due facce della stessa medaglia. La metà degli Italiani si dice convinta che sia il corretto stile di vita il fattore più importante per una buona salute (Tabella V), mentre il 37,4% ritiene che la buona salute sia legata a fattori ambientali, e solo il 23,9% la mette in relazione ai progressi della medicina. Tuttavia quando si chiede agli intervistati di indicare quale sia il principio fattore che minaccia la salute (Tabella VI), la sedentarietà scivola all’ultimo posto, a pari merito con un eccessivo consumo di alcol. MEDICINA DELLO SPORT 529 DE RITA SPORT, MEDICINA E SOCIETÀ ITALIANA Come a dire che vi è un forte orientamento a scegliere la cura, ma una scarsa disponibilità ad ammettere la malattia. Tutto lascia credere che vi sia nel Paese una crescente consapevolezza dell’importanza dell’attività fisica, eppure al tempo stesso vi è una forte non-consapevolezza dei rischi della sedentarietà, quasi un non voler vedere il problema fino in fondo, pur condividendolo, un non voler guardare o, forse, un voler guardarsi, riconoscersi per quel che si è; l’incontro con il medico dello sport può rappresentare questo momento di oggettivazione della realtà: “probabilmente non sarai un atleta, ma puoi migliorarti; hai dei limiti, ma questi limiti hanno qualcosa da insegnarti, se vorrai incontrarli” Conclusioni Da quanto detto appare chiaro che per la Medicina dello Sport si aprono scenari potenziali assai vasti nella società italiana: il crescente interesse per l’attività fisica a tutti i livelli, la consapevolezza diffusa dei suoi benefici, l’attenzione consolidata per la prevenzione e soprattutto la latente domanda di informazione e guida nell’attività fisica; pongono la Medicina dello Sport in prima linea nel contribuire a quel processo di “consolidamento della soggettività” di cui si parlava in apertura, dell’individuo cioè che lentamente impara a costruire sé stesso all’interno di un percorso fatto anche di regole e non solo di impulsi individualisti. Conflicts of interest.—The authors certify that there is no conflict of interest with any financial organization regarding the material discussed in the manuscript. Received on September 17, 2015. - Accepted for publication on September 18, 2015. Corresponding author: G. De Rita, Censis Foundation, Piazza di Novella, 2 - 00199 Rome, Italy. E-mail: giulio.derita@ censis.it 530 MEDICINA DELLO SPORT Settembre 2015 Notiziario federale MED SPORT 2015;67:531 Si è tenuto al padiglione Cibus di Expo a Milano il convegno “Nutrire l’atleta- Energia per l’esercizio fisico. Il contributo del medico dello sport”. Nel corso del convegno aperto dal saluto delle autorità e da quello del presidente Maurizio Casasco, ci sono state le relazioni: “Nutrizione ed integrazione nell’esercizio fisico e nello sport: attualità e prospettive; “L’intestino intelligente”: nutrizione, microbioma intestinale e sport di Nicola Di Daniele; Proteine ed esercizio fisico: un binomio endocrino-metabolico nella prevenzione della sarcopenia nell’anziano di Luigi Di Luigi; Nutrire l’atleta oggi. Il ruolo della vitamina Ddi Gianfranco Beltrami; L’energia per lo sport: dallo sportivo amatoriale all’atleta di elite di Attilio Parisi. Al termine Arsenio Veicsteinas ha presentato i primi risultati del “Progetto epidemiologico nazionale FMSI. L’opinione degli sportivi, le preferenze nutrizionali, i riscontri del medico dello sport e le patologie sommerse: una fotografia di oggi”. Grazie a questa indagine promossa dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, svolta anche all’Istituto di Medicina dello Sport di Milano, oltre ad altri 16 centri italiani su 23.000 sportivi ( Progetto FISA Filtro Sanitario), in occasione della visita di idoneità sono stati raccolti numerosi dati epidemiologici di grande valore per le politiche sanitarie italiane. Vol. 67 - No. 3 MEDICINA DELLO SPORT 531