Preview - DLF Torino
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VIA LIBERA - PERIODICO BIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE DOPOLAVORO FERROVIARIO DI TORINO - ANNO XXI - Direzione Via Sacchi, 63 - 10125 Torino Spedizione in a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - filiale di Torino Aut. Trib. 3456 del 27/11/84 - sito internet: www.dlftorino.it - email: [email protected] NU M ER NUM ERO O 1 Via Libera 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 1 | 2 - M AR Z O /A / A P R IL E 20 2011 16/01/12 18:17 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 2 16/01/12 18:17 Editoriale Diamo valore all’Associazionismo QUOTA ASSOCIATIVA: Ferrovieri in servizio, pensionati e famigliari € 14,00 Frequentatori € 24,00 Sommario 4 . L’ANGOLO DEL LETTORE 5 . SPAZIO ROSA Il segreto del gelso bianco A proposito della forza delle donne 6 . IL TRENO DELLA SOLIDARIETÀ Un pranzo per imparare 7 . IERI, OGGI, DOMANI Le ferrovie dall’alba dell’Unità d’Italia in poi... 8 . RECENSIONI Mostre | Libri | Film 10 . EVENTI Manifestazioni “Italia 150” 12 . SPORT Tennis | Scacchi | Ciclismo | Sci 14 . TURISMO Alla scoperta della Turchia Gli anni di transizione dal vecchio al nuovo secolo si stanno caratterizzando come un lungo periodo di incertezza sociale nei paesi occidentali, in particolare in quelli più fragili come l’Italia, a causa di fenomeni come globalizzazione, precarietà, disoccupazione giovanile, basso tasso di natalità. In questo contesto trovano facile affermazione le spinte più retrive della nazione, plasmate da una volgare sottocultura mediatica, fatta di cronaca nera e rosa, di trasmissioni aggressive e interminabili teleromanzi, in cui valori come sacrificio, impegno nello studio e nel lavoro, merito, onestà, sono proposti sempre meno alle nuove generazioni. E’ il trionfo dell’individualismo, del tutto subito, delle facili scorciatoie per il successo e il denaro. E’ dunque necessario aggiornare il sistema di valori su cui ricostruire un nuovo modello di società e questo può avvenire esclusivamente con un recupero della funzione della cultura e del valore della socialità; ridando, quindi, senso alle cose e valore alle parole. Ripartire dalla capacità di ascoltare e farsi sentire, di confrontarsi e non scontrarsi su idee, proposte, progetti e programmi. Rinvigorire le relazioni interpersonali, dunque. Ecco allora che Socialità e Cultura diventano i valori programmatici del consiglio direttivo del DLF di Torino. La difficile situazione economica del nostro sodalizio, ben descritta dal nostro presidente nell’editoriale “Una fase delicata” del numero scorso, crea difficoltà, ma non ha intaccato le somme messe nel bilancio preventivo per le attività ricreative del tempo libero, tranne, solo per quest’anno, che nella riduzione dei numeri di Via Libera, che da cinque sono passati a quattro. Insomma, “nonostante i problemi, non rinunciamo alle ragioni della nostra esistenza”, sono le orgogliose conclusioni del presidente Conrotto. Stiamo cercando di creare un circolo virtuoso con iniziative remunerative, come le serate danzanti, a favore delle iniziative culturali, tante ne abbiamo promosse e tante ne promuoveremo. Ricordiamo solo le più significative : nel settore Cultura quelle del gruppo “Gambrinus”, “Il maggio teatrale”, i concerti musicali “Music World”, “Serata d’onore per i nostri giovani”, “Il concerto di Natale”, “Natale a Teatro”, “La festa della befana”, ecc. Nel settore Turismo si sono riprese ad effettuare con cadenza mensile le gite “socio culturali”, nell’ambito dello Sport i gruppi (bocce, tennis, calcetto, scacchi, ecc.), hanno ridato vigore ai tornei sociali. Tutte queste iniziative sono pubblicizzate utilizzando i nostri mezzi di comunicazione, da “Via Libera”, ai volantini esposti negli impianti, dalle e-mail personali ai siti web. Noi crediamo di aver solo iniziato un’inversione di tendenza rispetto al recente passato di questa associazione. Sappiamo che si può e si deve ancora fare molto, ma per poter andare avanti ci vuole il sostegno da parte dei soci ferrovieri e non, e questo sostegno ci può pervenire esclusivamente con l’adesione e la partecipazione. Ciro Rosiello DIRETTORE RESPONSABILE SILVIA GRUBER CAPO REDATTORE MICHELA GOFFREDO COMITATO DI REDAZIONE AUGUSTO SABATO, FULVIA CONTI, SABINA GIANNINI, MICHELE LAVILLA, GIANNI PETTINATO, DANTE CIULLO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO FRANCO LUCIA, GIOACHINO MARSALA, CIRO ROSIELLO, SABINO CHIAPPERINO, LUCIANO NEGRISOLO, GIANCARLO GENTA, FRANCO GIRARD, VITO CICCIMARRA, BRUNO SEGATO, VALTER LOCATI, OMERO VOTTA, ANTONIO GRIECO IN COPERTINA ARCHIVIO FOTOGRAFICO DLF IMPAGINAZIONE & STAMPA GRAF ART - VENARIA (TO) Prodotta con carta premiata dalla European Union Eco-label n. reg. FI/11/1, fornita da UPM. Il marchio Eco-label garantisce che l’intero ciclo di vita del prodotto ha un impatto ambientale limitato, a partire dalla scelta delle materie prime fino alla lavorazione, e dal dispendio energetico allo smaltimento dei rifiuti. 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 3 A Enzo Muraca Abbiamo trascorso insieme un periodo troppo breve alla guida del DLF di Torino, ma, per breve che possa essere stato, l’abbiamo convintamene condiviso. Essenzialmente sulla responsabilità verso i Soci, impegnando il DLF maggiormente sulle attività sociali, nonostante i problemi economici e societari che hanno caratterizzato questi due anni di gestione comune (Enzo ricopriva la carica di Vicepresidente). Vorremmo solo ricordare il suo impegno sui gruppi, sul programma di attività culturale e ricreativa, sul Raduno nazionale di sci a Bardonecchia, che non sono solo immagine o teorie ma fatti, fatti veri. La lunga esperienza militante nel Sindacato Confederale dei Ferrovieri, il Siuf Uil prima, la Uiltrasporti poi, lo ha portato a contatto stretto con tutte le problematiche della nostra categoria e, quindi, con la vita dei ferrovieri. Esperienza che non ha esitato a trasferire nell’attività del DLF. Esperienza troppo breve ma, partecipata e, come abbiamo detto, condivisa. E questo segno resta e resterà, nella memoria e nel lavoro di ogni giorno. Via Libera Il DLF di Torino 3 16/01/12 18:17 L’angolo del Lettore “Il segreto del gelso bianco” Con le ciaspole alla conca del Prà Q uesto romanzo è la vera storia di un segreto, confidato da una bambina dapprima a un albero di gelsi bianchi e poi affidato alle pagine di un diario. Diario che chiede di divenire romanzo e che narra la storia di una donna, Marianna, della sua famiglia e di un piccolo paese che nel tempo si evolve pur restando avviluppato alla sua essenza rurale. Una saga che si dipana nell’arco di tutto il XX secolo, tra la Murgia pugliese, gli Stati Uniti d’America e la città di Torino, narrando l’avventura di affanni quotidiani, di sentimenti e amori, di gioie e di sofferenze, di superstizione e di religiosità, di maldicenza e di solidarietà. Il tutto velato da un alone di magia e condito con il sale dell’ironia. Antonella Caprio è nata nel 1964 a Torino dove vive ed esercita la professione di insegnante. Franco Caprio è nato a Torino nel 1961 e vive a Conversano (Ba). Esercita la professione di medico. Il Segreto del gelso bianco è il loro primo romanzo, scritto a quattro mani. “La terra brunita spaccata dal sole, la fragranza delle scorze degli agrumi che ardono nel braciere, il sapore della frutta appena colta dall’albero, il gracchiare delle prime radio…” Un bel libro, fa rivivere la storia, i sapori e i profumi della terra e di un passato ormai lontano. Sabino Chiapperini 4 Via Libera b 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 4 FOTO DI GIANCARLO GENTA Portogallo 2010 Quest’anno tutto da sballo, vacanze in Portogallo Abbiamo visto un pochino tutto quel che ha fatto Manuelino T ‘ hanno messo sotto gli occhi la regina dei pidocchi. A Fatima non puoi mangiare, solo Madonne devi comprare, in tutta questa penuria … mi manca tanto l’adorata anguria. A tavola ho dovuto imparare l’arte dell’abbuffare, poi ognuno al suo tavolo fiero a mostrare il suo trofeo. Non ho mai viso in vita mia sul piattino quanta roba ci stia. Il gruppo eccolo qua, lo ricordo per qualche peculiarità: ce n’è uno tutto distinto con il cappellino variopinto, lo senti sempre parlare del suo tanto viaggiare, ma altri a parlare sembra baschi, ma sono bergamaschi. Ci son tre donzelle, si fanno ammirare, sono alla ricerca di qualche Templare, un altro non perde occasione di fotografare la moglie in ogni posizione, e poi ci son due gagliarde nonnine fiere delle loro nipotine. Il mio gruppo è da ricordare, c’è Luciano il giullare; presente a tutte l’ore c’è Giampiero monsignore, c’è Silvana che sta a controllare tutto quello che sto a mangiare e Margherita ne ha fatte delle belle … è la regina delle bancarelle. A un altro la parlata non manca, l’han chiamato “Penna Bianca”, ci son due molto carini … sono una coppia di alessandrini e Ferruccio lo ricordiamo per aver fatto sul pavé uno splendido casché. E la guida sta ad indicare ciò che non andremo mai a ricordare, solo resterà il ricordino del suo tenero faccino. Luciano Negrisolo 16/01/12 18:17 Spazio rosa A proposito della forza delle donne N on è possibile, in questa pagina dedicata alle tematiche femminili, non parlare di quell’avvenimento “nuovo” che è stata la manifestazione del 13 febbraio scorso, che ha visto un milione di persone, in maggioranza donne, scendere nelle piazze delle maggiori città italiane (duecento) e straniere per difendere la propria dignità. Nessun partito o sindacato presente a tirare le fila, ma un gruppo di donne coraggiose a dare il “la” e un passa-parola che è corso soprattutto sul web, sui cellulari, al telefono, poiché fino all’ultimo i media – giornali e televisioni – sono stati in gran parte avari di informazioni. Sembrava, infatti, che la manifestazione dovesse svolgersi solo in Piazza del Popolo, a Roma, città in cui opera da un anno un comitato femminile promotore dell’evento. Ma dovevano sentirsi nell’aria, in tutto il Paese, l’indignazione, la voglia di reagire, la voglia di dire “ora basta”. Così, nelle piazze si sono ritrovate donne di ogni età e condizione, laiche e credenti, politicizzate e non, di destra, centro e sinistra, studentesse, pensionate, precarie, lavoratrici, disoccupate per affermare che la dignità delle donne è la dignità della nazione. Altro che radical-chic! E a loro si sono uniti anche tanti uomini, adulti e ragazzi, in un clima liberatorio, che ombrelli, sciarpe e trame colorate di fili di lana hanno reso anche festoso. Una partecipazione così grande, così sentita, non si vedeva da tempo e ha sorpreso tutti, per prime le improvvisate organizzatrici, tanto da indurre, come a Torino, a non seguire il programma – pure minimo - che prevedeva la lettura di un comunicato davanti alla sede della RAI di via Verdi. Felice anche la scelta dello slogan “Se non ora quando”, un omaggio all’omonimo romanzo di Primo Levi, pubblicato nel 1982. Il libro, che narra della resistenza al nazi-fascismo di un gruppo di ebrei scampati alla Shoa, ha valori toccanti e incredibilmente attuali. Cia- scun partecipante alla manifestazione avrebbe potuto pronunciare, riferendole alla nostra realtà, le parole contenute in questo dialogo del romanzo: “Non siamo diventati partigiani per le nostre idee politiche, combattiamo soprattutto, perdonami la parola grossa, per dignità”. E’ una parola grossa, sì, ma non ancora in disuso e certo le donne non smetteranno tanto presto di combattere per difenderla. Perché libertà e dignità sono indispensabili a tutti, anche agli uomini, per essere persone e non merce, cittadine/i e non suddite/i. E’ solo l’inizio. I comitati che sono sorti non si sono sciolti, sostenuti dalle moltissime richieste di continuare il cammino iniziato insieme. E le donne non sono da sottovalutare. Michela Goffredo La donna immaginata, l’immagine della donna Torino, 8 marzo / 30 aprile 2011 Dalla bellissima seducente ma automaticamente stupida, fino alla donna poco aggraziata, robusta o incapace: i luoghi comuni che accompagnano le donne da sempre emergono dalle 180 vignette d’epoca che compongono la mostra “La donna immaginata, l’immagine della donna”, allestita presso la sede dell’Associazione Piemonte Artistico e Culturale, a Torino. Le immagini, pubblicate su giornali e riviste satiriche italiane e in parte francesi tra il 1860 e il 1970, evidenziano tra l’altro l’evoluzione del costume e del cambiamento di ruoli e mentalità. La mostra, unica nel suo genere, si articola in undici sezioni: donne in caricatura, le donne che disegnano, l’amore e la famiglia (fidanzamento, matrimonio, tradimento), la seduzione e oggetto del desiderio, il corpo e l’età, il costume da bagno, l’emancipazione e la politica (dalle suffragette alle elezioni), i luoghi comuni sulle donne, l’evoluzione della moda femminile, la donna che lavora, il rapporto serva padrona. Tra le altre si trovano vignette che hanno per protagoniste donne famose: Eleonora Duse, Anna Magnani, Nilde Iotti, Rita Montagnana, Matilde Serao, l’on. Teresa Noce, la senatrice Adele Bei e Ada Negri, prima donna ammessa tra gli accademici d’Italia. Via Libera 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 5 5 16/01/12 18:17 Il treno della solidarietà Un pranzo per imparare M i capita spesso che, stanca dal lavoro, stressata dal traffico e dalle corse quotidiane, non vedo l’ora di arrivare a casa, sogno il mio letto e una volta aperto già solo il portone, la mia mente si rilassa. Quando ho a che fare con delle persone senza fissa dimora, sono questi i pensieri che mi tornano alla mente, perché al di là di un tetto sopra la testa o di un pasto caldo, è proprio il concetto di casa e della sicurezza, del calore, della tranquillità che quattro mura ti danno, che manca. Spesso l’indifferenza ci rende più impotenti di quanto non siamo in realtò, un piccolo contributo e un po’ del nostro tempo, ci permette di regolarci una bella giornata. Questo è accaduto in occasione del pranzo che l’Associazione Solidarietà Creativa ha organizzato per Natale con le senza dimora e per le senza dimora, di cui si occupa in collaborazione con i servizi sociali. Trascorrere serenamente delle ore seduti a tavola in compagnia di persone che quotidianamente hanno bisogno di aiuto, è stata una bella ma per me non nuova esperienza. Il tutto si è realizzato anche grazie al contributo che il DLF ha dato per dare un seguito alla consolidata ma non più realizzabile “cena degli ultimi”. Grazie quindi a tutti coloro che hanno partecipato e a chi, con i loro silenzi, ci hanno tanto insegnato. Da lì a poco sarebbe calata la sera e la luce avrebbe lasciato spazio al buio della loro vita… Come siamo fortunati, noi! Silvia Gruber Il Mendicante Serata “U.G.I.” con la mano tesa e scarna S Una fiaccolata dalla stazione di Torino Porta Nuova alle ex-carceri Le Nuove per non dimenticare le deportazioni. Anno Europeo del Volontariato Il 2011 è l’anno europeo delle attività di volontariato sancito dal Consiglio dell’Unione europea con la Decisione del 27 novembre 2009. Come riportato nella stessa Decisione, infatti, “il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso delle società europee”. L’Anno europeo nasce dalla volontà di incoraggiare e sostenere - in particolare attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche - gli sforzi della Comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare nella società civile condizioni favorevoli al volontariato nell’Unione europea. Un’ombra siede tremante batte i denti guarda e vede e triste pensa: … che gente ! Via Libera Omero Votta 6 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 6 olo poche righe per dare la giusta importanza al lavoro di solidarietà che i coniugi Ranieri instancabilmente producono per regalare qualche sorriso ai bambini più sofferenti. La serata danzante in favore dell’U.G.I. (Unione Genitori Italiani) anche quest’anno ha permesso di versare una cifra superiore ai 2.000 euro a sostegno dell’associazione Onlus, che svolge attività di volontariato presso i Reparti di Oncoematologia dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Che dire, siamo felici di annoverare tra i nostri soci persone dalla dimensione umana come Nino e Rosaria, che sanno sfoderare al momento giusto e nelle giuste cause. Gianni Pettinato 16/01/12 18:17 Ieri, oggi e domani Le ferrovie dall’alba dell’Unita’ d’Italia in poi ... D opo l’apparizione in Inghilterra delle prime “strade ferrate”, intorno al 1830 l’interesse cominciò a diffondersi anche in Italia. I letterati e gli uomini politici, artefici del nostro Risorgimento quali il conte di Cavour, Carlo Cattaneo, Cesare Balbo, Massimo d’Azeglio, compresero fin da subito l’importanza che il nuovo sistema di trasporto avrebbe contato al fine del progresso civile ed economico del Paese di cui auspicavano l’unità. Nel 1961, ad unità quasi raggiunta, la nuova nazione disponeva di un sistema ferroviario disarticolato, sviluppato in tronchi staccati, secondo interessi locali e senza alcun orientamento di futura unificazione. A questo proposito, seguiamo l’evoluzione del sistema ferroviario italiano dal suo nascere al momento della raggiunta Unità del 1961 ricordando che, a questa ultima data, il Veneto e Roma non facevano ancora parte della neonata nazione. SITUAZIONE MATURATA NEL DECENNIO 1840 - 1850 Regno delle due Sicilie Il 3 ottobre 1839 erano stati inaugurati i 7640 metri della linea Napoli – Portici. Nel dicembre del 1843 la linea era stata prolungata fino a Caserta, nel 1844 era stata inaugurata la Castellammare di Stabia – Capua e nel 1846 la Cancello - Nola per un totale di 83 km. Regno Lombardo Veneto Il 18 agosto 1840 era stata inaugurata la linea Milano – Monza di 13 Km; il 13 dicembre 1842 la Padova - Mestre di 28 Km; di seguito vengono collegate: nel 1846, Mestre a Venezia Santa Lucia, Padova a Vicenza e Milano a Treviglio; nel 1849 Verona a Vicenza e Monza a Camerlata; nel 1851 Verona a Mantova e, nel 1857, completata la Milano – Venezia, Boccaglio a Bergamo, nel 1858 Milano a Magenta e Verona a Trento, nel 1859 Ticino a Magenta, nel 1860 Piacenza a Alessandria. Granducato di Toscana Il 14 marzo 1844 era inaugurata la Livorno – Pisa di 18 km, prima tratta della progettata linea Leopoldea che nel 1845 prosegue fino a Pontedera poi, nel 1847, ad Empoli ed infine nel 1848 si completa raggiungendo Firenze. Nel frattempo si collegano Empoli e Siena e viene inaugurate la Firenze – Pisa, via Prato, Pistoia, Lucca per un totale di 244 km. Regno di Sardegna Nel 1848, fu aperta all’esercizio la Torino – Moncalieri, nel 1848 la Moncalieri – Asti e nel 1850 la Asti – Alessandria. Complessivamente, nel decennio erano stati costruiti ed attivati 582 km di linee. SITUAZIONE MATURATA NEL DECENNIO 1851 - 1861 Cominciò a prendere corpo il concetto unitario del sistema ferroviario rispetto ai discordanti interessi locali prima manifestati. Questo periodo fu inoltre caratterizzato dal primo attraversamento di montagna con la galleria dei Giovi sulla linea Torino – Genova e l’inizio di lavori per il primo traforo alpino del Frejus, sulla line Torino – Modane. Di questa ultima ardita e difficoltosa impresa che mise in luce il genio, la perizia e la tenacia dei tecnici e delle maestranze italiani, si deve ricordare che fu attuata con il patrocinio e il personale sostegno del conte di Cavour. Nel secondo decennio le linee costruite e attivate raggiunsero 2.371 km. LE FERROVIE DOPO L’UNIFICAZIONE Con l’unità d’Italia del 1861, si dovette procedere al riordino generale delle numerose concessioni esistenti: nel 1865 furono costituite quattro reti di sviluppo affidate ad altrettante società: alla Società per le ferrovie dell’Alta Italia vennero affidate le ferrovie del Piemonte, della Liguria e del Veneto; alla Società per le strade ferrate Romane le ferrovie della Toscana e degli Stati Pontifici; alla Società ferrovie Meridionali le ferrovie da Bologna in giù sul versante adriatico; alla Società Vittorio Emanuele le ferrovie della Calabria e della Sicilia. All’inizio della nuova gestione lo sviluppo delle linee aveva raggiunto i 5.104 km. Nel 1885, le ferrovie furono nuovamente affidate a tre sole società: la rete adriatica, 4.131 km, alla Società ferrovie meridionali; la rete mediterranea, 4.046 km, alla Società italiana per le ferrovie del Mediterraneo; la rete sicula, km 597, alla Società delle Strade ferrate della Sicilia. Altri 1.750 km di linee non comprese nelle predette reti rimasero in concessione a società minori. All’atto di questo ulteriore trapasso, la rete ferroviaria italiana aveva raggiunto i 10.524 km. Il 1° luglio 1905 lo Stato assunse la gestione diretta di 10.557 km di linee facendo nascere le Ferrovie dello Stato tuttora in vita mentre alle linee in concessione rimasero 3.141.km. Augusto Sabato Via Libera 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 7 7 16/01/12 18:18 Recensioni “Le dee dentro le donne” di Jean S. Bolen U n libro illuminante, che ci aiuta a conoscere l’origine dei nostri modelli di comportamento; una lettura che consiglio a tutte le donne che hanno voglia di saperne di più, che hanno voglia cercare, di indagare per conoscere meglio se setesse e, perché no? Anche agli uomini che vogliono conoscere meglio la complessità femminile. L’autrice del libro, Jean S. Bolen, una psicologa junghiana, descrive gli archetipi eterni – e perfettamente personificati nella mitologia greca – che sottendono ai comportamenti e ai ruoli che le donne assumono nella loro vita. Imparare a conoscere questi archetipi, questi modelli di donne, queste personificazioni di ruoli che di volta in volta ci capita di vivere, aiuta a conoscere se stesse. I modelli possono essere anche culturali, e conoscerli significa riconoscere come questi ci influenzano e come possono farci entrare in contraddizione , quando esiste un conflitto di “divinità” interne. Conoscere i modelli serve per capire come le donne affrontano la trasformazione dell’es- sere figlia, madre, amante, lavoratrice, amica, ecc. Per meglio introdurci nella descrizione degli archetipi, l’autrice divide le dee in due categorie: le vulnerabili e le vergini. Le prime sono segnate dalla relazione moglie, madre, figlia e trovano la loro identità nel rapporto significativo amoroso, da cui dipende il loro benessere; sono vulnerabili perché furono sempre ferite (violentate, rapite, dominate o umiliate) da divinità maschili. Le seconde sono quelle che l’uomo non possiede e che non può ferire, perché non sono toccate dal rapporto con lui nè dalla sua approvazione. Solo Afrodite sfugge alle due categorie, perché lei è la dea alchemica della trasformazione, dell’amore, della bellezza, della sensualità, della sessualità e tutti gli dei sono soggetti al suo potere. Le dee agiscono all’interno della donna in maniera diversa: alcune cercano la propria realizzazione nel matrimonio e nella maternità, altre nel lavoro, alcune impegnandosi nel sociale, altre cercano la solitudine e la spiritualità…ma più spesso duran- Editore: Astrolabio Prezzo: € 20,00 te la nostra vita ci specchiamo in dee diverse, a seconda di ciò che il nostro sviluppo richiede. Ad esempio le adolescenti si specchiano in Artemide, dea selvaggia e determinata, competitiva ma anche sorella solidale, le mogli si specchiano in Era, dea del matrimonio, leale e fedele, le madri di specchiano in Demetra, la dea delle messi, colei che nutre, ecc. Riconoscere dunque per poter. scegliere quale dea (quale comportamento) coltivare per meglio sviluppare le proprie potenzialità, significa imparare a dominare e a non essere dominate dai modelli-archetipi”. Fulvia Conti “Accabadora” di Michela Murgia M aria ha sei anni ed è l’ultima delle quattro figlie di una vedova, che la affida ad una anziana sarta, sola, che la crescerà e ne farà la sua erede, assicurandosi così l’assistenza e le cure per la vecchiaia. Siamo in un piccolo paese sardo, negli anni cinquanta, e questa forma di “adozione” è una pratica riconosciuta dalla rigide leggi non scritte di una civiltà antica e immutabile. Maria conquista una casa e un futuro, ma anche la curiosità malevola della gente, che si chiede perché questa vecchia, severa e rigida nei suoi abiti neri e nel rispetto di regole millenarie, abbia deciso di prendere con sé questa bambina. Maria sa che questa donna silenziosa e altera è ri- 8 Via Libera 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 8 spettata per la sua saggezza, ma anche per qualcosa di misterioso, che non riesce a spiegarsi. Maria non che Tzia Bonaria, oltre a cucire gli abiti, procura una morte pietosa a chi richiede il suo intervento. “Acabar” in spagnolo, significa finire. In sardo, “accabadora” è colei che pone fine alle sofferenze della malattia. La scoperta di questo segreto avrà un effetto destabilizzante su Maria, che lascerà la Sardegna per andare a lavorare lontano. Ma poi non saprà resistere e quando le faranno sapere che la vecchia ha avuto un ictus e rischia di morire, tornerà ad assisterla come una figlia amorevole. Che con amore interpreterà gli sguardi della malata, la perdonerà e la aiuterà a Editore: Enaudi Prezzo: € 18,00 trovare la pace, procurandole la morte. Michela Murgia ci racconta, con un linguaggio essenziale e un ritmo calmo come quello che scandisce le vite dei protagonisti di questa vicenda, la storia di un mondo lontanissimo e antico, povero e orgoglioso, regolato da taciti patti, condivisi da uomini e donne che hanno in comune la fatica di vivere. Sabina Giannini 16/01/12 18:18 Recensioni “La musica della notte” di Alissa Walser L a storia è ambientata nel tardo settecento, in un periodo in cui la scienza si è già aperta faticosamente la strada tra superstizioni bigotte e sospetti di eresia. Il lume della ragione si sa, avrà poi la meglio ma questo lo sappiamo noi ora, che conosciamo com’è andata a finire. Leggendo il libro invece ci ritroviamo immersi in un clima incerto di sperimentazioni scientifiche, guardate con curiosità e sospetto come allora doveva essere. Al centro della vicenda c’è la misteriosa guarigione della pianista cieca Maria Theresia Von Paradis, musicista e compositrice rinomata all’epoca (Mozart stesso le dedicò il suo Concerto per Piano e Orchestra n.18 ), nonché figlia del segretario di Corte Imperiale e Franz Mesmer, medico scopritore del “magnetismo animale”, musicista anche lui, considerato da molti il precursore della psicanalisi. Tra i due nasce un rapporto di forte intesa, in cui fiducia reciproca e sensi- bilità musicale giocano un ruolo fortissimo.; la musica è il loro vero terreno di dialogo, è il linguaggio comune, potente tramite di quel “Fluidum, magnetico da cui Mesmer ritiene provenga la forza guaritrice. La fanciulla, grazie al medico, riacquista la vista ma avrà come contropartita la perdita delle doti musicali! Questo, unito ad alcune maldicenze sulla permanenza della giovane in casa del dottor Mesmer, sarà ritenuto inaccettabile dai genitori di Maria che decidono di interrompere la cura ed allontanare la fanciulla dal suo benefattore; lei stessa preferisce tornare cieca, piuttosto di non riuscire più a suonare. E qui è forse una delle letture più interessanti della vicenda: aprire gli occhi è doloroso, costa fatica, vedere la realtà può non essere così gradevole…. mentre rimanere nel guscio protettivo del buio, permette di coltivare una maggiore sensibilità al Editore: Neri Pozza Prezzo: € 16,00 suono e alla musica, all’immateriale. Su questa mancanza di lieto fine però riusciamo ad intravedere la vera intuizione del medico precursore della psicanalisi: l’uso della parola e la traduzione in scrittura del flusso delle emozioni e dell’irrazionale. La scrittura diventa balsamo guaritore, consolazione che apre spiragli di comprensione sulla nostra esistenza. Fulvia Conti Benvenuti a Euroflora 2011 Genova - dal 21 aprile al 1° maggio 2011 I l quartiere fieristico di Genova si trasforma in un immenso giardino di migliaia di piante rare e bellissime per la decima edizione di Euroflora, in programma dal 21 aprile al 1° maggio di quest’anno. I principali ambienti vegetali del mondo – deserto, foresta tropicale e temperata, ambiente lacustre, roseto, macchia mediterranea – saranno riuniti nel grande spazio circolare del Palasport e nel padiglione Blu vista mare, realizzato di recente dal celebre architetto francese Jean Nouvel. Nata ispirandosi alle celebri Floralies di Gand, Euroflora viene organizzata ogni cinque anni ed è diventata un’impor- tante e qualificata manifestazione, nella quale i visitatori potranno ammirare il meglio della produzione florovivaistica italiana e straniera. E proprio quest’anno, tra le innumerevoli e preziose presenze previste, ospite d’onore della manifestazione sarà il Belgio con la Royal Agricultural e Horticultural Society di Gand. Tripudio di fiori, piante, colori e profumi per catturare i sensi, ma non solo: Euroflora vuole anche trasmettere un messaggio d’amore e di rispetto per la natura e di far conoscere ad un vastissimo pubblico le più svariate tecniche di utilizzo del verde. Un’occasione da non perdere per pollici verdi e aspiranti tali. Per raggiungere la Fiera di Genova dalla stazione Brignole si può anche andare a piedi (meno di un Km) oppure con i mezzi pubblici ( linee 20, 31 e linea speciale); dalla stazione Principe linee 20 e speciale. Contemporaneamente alla manifestazione presentata alla Fiera di Genova, sono ancora visitabili in città alcune notevoli mostre: 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 9 Palazzo Ducale fino al 1° maggio: “Mediterraneo - da Courbet a Monet a Matisse” Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco fino al 1° maggio: “Feste e trattenimenti in giardino tra il XVI e XVIII secolo” Museo d’arte orientale “E. Chiassone” fino al 5 giugno: “Poesie di fiori d’oriente - stampe floreali e vasi giapponesi per l’ikebana” m.g. Via Libera 9 16/01/12 18:18 Eventi Manifestazioni “Italia 150” Il tema dei 150 anni dell’unità d’Italia sarà il denominatore comune di molti avvenimenti nella nostra città, della stagione del Teatro Regio, del Salone del Libro, del festival del MiTo, di un concorso fotografico e persino dello sport: infatti, quest’anno il Giro d’Italia di ciclismo partirà proprio dalla Reggia di Venaria. S abato 22 gennaio presso le ex-Officine Grandi Riparazioni di Corso Castelfidardo 22, a Torino, è stato organizzato un momento di presentazione di ciò che questo sito contribuirà, in termini espositivi, alle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Italia unita, dal 17 marzo al 20 novembre 2011. Tra gli intervenuti, l’Assessore Fiorenzo Alfieri del Comune di Torino ed il Presidente del Museo Ferroviario Piemontese, Fabio Malavasi, i quali hanno illustrato le iniziative, in particolare la mostra “Fare gli italiani – 150 anni di storia nazionale”, dove i protagonisti sono appunto gli italiani, considerati di volta in volta nei loro aspetti di diversità, nella pluralità dei loro volti e delle loro tradizioni, ma anche in tutte quelle fasi che li hanno visti avvicinarsi ed unirsi in un sentimento di comune appartenenza. “Fare gli italiani – 150 anni di storia nazionale” racconta, in un grande allestimento multimediale di 10.000 metri quadri, le tappe fondamentali della storia unitaria con due percorsi paralleli. Il primo è di ordine cronologico, con una sequenza di date 10 che richiamano gli avvenimenti più importanti della storia d’Italia ed hanno segnato la vita degli italiani, il secondo è, invece, costituito da 13 isole tematiche sui fenomeni sociali e culturali, che hanno influito maggiormente sul profilo del nostro popolo. Un’esperienza da vivere tra grandi scenografie, filmati documentari, fondali emozionanti, busti parlanti di personaggi storici e cimeli davvero interessanti ed originali. Altri eventi da non perdere, sempre alle O.G.R., sono rispettivamente “Stazione Futuro” e “Artieri Domani”. Il primo rappresenta un futuro ipertecnologico e pieno di sorprese, che è già alle porte. Grande merito va all’attività dei centri di ricerca universitaria, dei laboratori aziendali, ma anche a molte persone geniali che lavorano in autonomia. “Stazione Futuro” è un’officina-laboratorio, che si pone al visitatore come strumento di conoscenza, sperimentazione e condivisione. La mostra renderà pubblici molti progetti, come un percorso interattivo e partecipato, che spazierà nei più svariati settori: dal web alla biochimica, dalla telemedicina alle energie alternative, fino alle nanotecnologie abbinate al tessile. Il percorso comprenderà supporti 3D, ologrammi e strumenti per la visualizzazione di realtà aumentate. L’altro appuntamento, “Artieri Domani – Il Futuro nelle mani!”, è la mostra-laboratorio, che illustra la nuova figura dell’artigianato metropolitano. L’esposizione comprende tre sezioni: il “tunnel treno fantasma”, creato dal lavoro digitale, le “Nuove officine” che raccolgono progetti e prodotti del lavoro manuale di creativi famosi ed emergenti e la “Galleria delle botteghe” che infine espone capolavori provenienti da città di antica tradizione artigiana. Che dire ancora? Visitate i siti www.officinegrandiriparazioni.it e www.italia150.it per qualsiasi informazione al riguardo e … prenotatevi per tempo, non perdendo la ghiotta occasione di visitare tre esposizioni spettacolari ed irripetibili, ricche di supporti multimediali ed interattive, le quali racconteranno in modo inedito il passato, il presente ed il futuro di noi italiani. Franco Lucia Via Libera b 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 10 16/01/12 18:18 Eventi Mostre a Venaria Reale, Reggia d’Italia L ’altro polo delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità nazionale è la Reggia di Venaria Reale. Anche qui sono tre le mostre in programma. LA BELLA ITALIA dal 17 marzo all’11 settembre 2011 Nell’imponente cornice delle Scuderie Juvarriane si potranno ammirare oltre 350 opere che dall’antichità alla vigilia del 1861 caratterizzano le principali “capitali culturali” pre-unitarie: Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma, Modena, Napoli e Palermo. La mostra propone l’immagine delle diverse città -culture, tradizioni e ricchezze storico-artistiche- viste da grandi artisti che hanno fatto la storia: Giotto, Beato Angelico, Donatello, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Correggio, Bronzino, Tiziano, Veronese, Rubens, Tiepolo, Canova, Hayez, Parmigianino, Velazquez, Bernini e tanti altri. Dal percorso emerge e si afferma il profilo di un’arte e di uno stile italiano. MODA IN ITALIA, 150 ANNI DI ELEGANZA dall’11 luglio all’11 dicembre 2011 Ospitata nella sala delle Arti, la mostra racconta la storia della moda in Italia dall’Unità ai nostri giorni, con uno sguardo finale rivolto al futuro. Il nucleo principale dell’esposizione sarà costituito dagli abiti della prestigiosa collezione della Sartoria teatrale Tirelli. Per l’ultimo cinquantennio, ad essi s’aggiungeranno abiti realizzati dai principali stilisti italiani contemporanei. LEONARDO, IL GENIO, IL MITO dal 22 ottobre al 12 gennaio 2012 Sempre nelle Scuderie Juvarriane verrà esposto il celebre autoritratto conservato alla Biblioteca Reale di Torino. Intorno all’opera, nota in tutto il mondo per il suo valore artistico e per i tanti significati che le sono stati attribuiti, altri disegni di Leonardo aventi a tema ilvolto umano, costituiranno uno scenografico allestimento per ripercorrere la straordinaria figura di uno dei più grandi italiani di tutti i tempi. Itinerari storici La Provincia di Torino partecipa ai festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia anche attraverso una ricerca storica commissionata all’Università di Torino sui luoghi del Risorgimento in provincia di Torino. La ricerca ha prodotto 11 itinerari tematici che coinvolgono una sessantina di Comuni. La suddivisione in itinerari costituisce la base del lavoro di valorizzazione del significato storico - sociale - culturale del territorio torinese nel periodo che va dai moti del ‘21 alla 4° guerra d’indipendenza. Inoltre in occasione dei 150 anni dall’Unità d’Italia il 18 febbraio è stato presentato il volume “Donne del Risorgimento”. A Palazzo Cisterna, infatti, a partire dal 18 febbraio alle 18 ogni venerdì, ci saranno le presentazioni di alcuni libri e a seguire visita al palazzo, con gruppi storici e degustazione di cioccolata. Tutte le informazioni sul programma 2011 della Reggia di Venaria su: www.italia150.it e www.lavenariareale.it Prenotazioni: tel. +39 011 4992333 Museo Nazionale del Risorgimento Inaugurato il 18 marzo alla presenza del Presidente della Repubblica, riapre il Museo Nazionale del Risorgimento italiano, a Palazzo Carignano in via Accademia delle Scienze, 5. Profondamente rinnovato, si presenta ai visitatori con allestimenti e servizi all’avanguardia e narra, in maniera estremamente interessante, il periodo risorgimentale in chiave europea oltre che torinese, piemontese e italiana. La visita del Museo è arricchita dalla possibilità di fruire della visione di filmati realizzati appositamente per avvicinare il pubblico ai temi del risorgimento italiano ed europeo. Alle immagini, provenienti dalle più importanti collezioni europee e visibili su schermi di grandi dimensioni, si affiancano ampi tavoli interattivi che consentono ai visitatori di approfondire ulteriormente i temi sviluppati dai filmati. Via Libera 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 11 11 16/01/12 18:18 Sport Scacchi L e origini del gioco degli scacchi sono oscure, e fino al VII secolo non ci sono neanche riferimenti scritti. Si ha motivo di credere che gli scacchi siano nati in India, e di lì diffusi in Europa. I musulmani conquistarono anche la Sicilia, e il gioco raggiunse la Russia probabilmente tramite le rotte commerciali Caspio - Volga. I vighinghi li portarono nell’Europa nord ocidentale attraverso il Baltico, e il gioco si divulgò gradualmente in tutti i paesi europei, e negli ultimi duecento anni anche in tutto il mondo. Perchè? Perché è emozionante, richiede abilità e l’esito delle partite è imprevedibile. E’ una simulazione bellica, che però non si combatte fisicamente, e non c’è l’elemento aleatorio come nel giochi di carte. Nelle guerre orientali, un combattimento poteva essere determinato dalla morte o dalla cattura del re, che negli scacchi si chiama sha-mat (scacco matto). Così due armate si schierano l’una di fronte all’altra. Si può tentare un attacco diretto o delle pazienti tattiche di accerchiamento. Si può cercare di bleffare, di offrire pedoni per far fare un passo falso all’avversario, oppure sacrificare dei pezzi per attirare il nemico in un’imboscata e cattuare il comandante in capo, il re. E uno di fronte all’altro sono stati i partecipanti al 2° torneo organizzato dal DLF nella formula semilampo su otto turni di 15 minuti. E nel silenzio, abbiamo ammirato la loro bravura. Vito Ciccimarra Tennis L a stagione invernale sta volgendo al termine e, dopo mesi di ore giocate sotto i palloni, anche il tennis sta per vivere, come ogni primavera, il suo periodo di massimo fulgore sia agonistico che amatoriale. Nel mese di marzo avrà inizio la sessione primaverile dei corsi SAT che ormai da un ventennio caratterizza l’attività giovanile nel nostro circolo. Tanti piccoli tennisti invaderanno giosamente i campi sotto la guida sapiente del Direttore Tecnico Giorgio Marcolongo, coadiuvato nella parte agonistica da Ramon Abascià, in quella pre- 12 Via Libera 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 12 agonistica da Mike English e nell’avviamento da Roberto Bernardi, certi che si appassioneranno a questo meraviglioso sport e, perchè no, in futuro affiancheranno gli ora classificati provenienti dalla nostra scuola. In concomitanza inizieranno i campionati a squadre, dove le nostre rappresentative, sia giovanili che senior, grazie a un accordo con l’azienda TTK, dopo tanti anni saranno vestite con una divisa ufficiale che speriamo rafforzi ancor di più il senso di appartenenza al Dopolavoro Ferroviario. Per quanto riguarda invece il materia- le più prettamente tecnico (racchette e palline), è nata una nuova collaborazione con la Dunlop, nella persona del nostro Maestro Ramon, che ha destato interesse nei soci e ha già dato buoni risulati, Per concludere vi informiamo che sono in programma una serie di eventi, sia ufficiali, sotto legida FIT, che a livello interno, come il Torneo Sociale, l’annuale Memorial Stefano Terranegra e un Torneo per il 150 anno dell’Unità d’Italia di cui vi daremo conto più avanti. Buon divertimento a tutti! Valter Locati 16/01/12 18:18 Sport Ciclismo A tutti gli appassionati della bici, è doveroso comunicare che il DLF di Torino ha rinnovato l’affiliazione all’U.D.A.C.E. Il tesserino assicurativo che rilascia, riconosciuto dal C.O.N.I, è valido per partecipare a gare ufficiali organizzate in sede o da Società esterne. Gli interessati possono chiedere informazioni e farne richiesta alla segreteria di c.so Rosselli, 153 (tel. 011 3352452). Tutte le domeniche e i giorni festivi, tempo permettendo, si organizzeranno delle uscite con partenza alle ore 9.00 dalla sede sportiva, ed i percorsi saranno decisi da tutti i partecipanti al momento del ritrovo. Anche quest’anno non è mancato il contributo da parte della Prestitempo, la finanziaria del Gruppo Deutsche Bank, sempre grazie all’interessamento del socio De Giorgio Giovanni, ma un grosso apporto è stato dato anche dal socio Ponzano Fabio della Ditta Ciocca Ascensori e Montacarichi. Quale migliore occasione per rinnovare la divisa e cominciare a pedalare? Sci O rganizzato ad Andalo dal 20 al 27 febbraio nella cornice stupenda dell’Altopiano della Paganella, il XXXV Raduno Nazionale di Sci è stata quasi una sfida per il DLF di Trento, viste le nuove direttive nazionali e la mancanza dei consueti contributi. Il successo riscosso è andato oltre le più rosee previsioni: hanno infatti partecipato circa 900 soci provenienti da tutta Italia (isole comprese). Le piste perfettamente innevate e battute e una settimana illuminata dal sole, sono stati elementi fondamentali per la soddisfazione dei partecipanti. Ai meno amanti degli sport sulla neve, sono state proposte delle escursioni sul territorio che hanno consentito di approfondire l’aspetto culturale, con visite a Bolzano, Innsbruck e Swarovsky, mentre durante la settimana, per la gioia di oltre 400 sciatori, si sono svolte le gare di slalom, snowboard, sci da fondo individuale e staffetta. Partito animato da un sano spirito agonistico, il nostro gruppo, anche se non numerosissimo, è riuscito a conquistare il quarto posto assoluto nella combinata, con i seguenti risultati individuali nelle varie categorie: Slalom gigante femminile Seniores 1° class Vallory Marta Master C4 1° class Lamarmora Arcangela Master C4 2° class Ragusi Milena Master C2 4° class Gruber Silvia Slalom gigante maschile Seniores 4° class Sibille Claudio Seniores 10° class Pacello Andrea Seniores 14° class Quirico Marco Master B3 3° class Girard Franco Master B2 2° class Chironna Vincenzo Master B2 11° class Caruso Angelo Master B1 11° class Lisa Nicola Master A4 4° class Lupone Salvatore Master A4 20° class Mosca Massimo Master A4 24° class Giuva Biagio Master A3 1° class Sarboraria Franco Master A3 34° class Renò Giuseppe Master A2 1° class Massone Gianni Fondo individuale femminile Seniores 1° class Vallory Marta Master C3 5° class Lamarmora Arcangela Fondo individuale maschile Seniores 1° class Sibille Claudio Seniores 4° class Pacello Andrea Master B1 5° class Mirolli Franco Master A5 1° class Sarboraria Franco Master A5 9° class Condemi Francesco Master A4 4° class Nino Sergio Nel fondo a staffetta la prima squadra Torino formata da Sarboraria Franco, Sibille Claudio e Nino Sergio, si piazza al 2°posto, mentre la seconda squadra formata da Pacello Andrea, Condemi Francesco e Mirolli Franco conquista un dignitoso 8° posto. Dopo la premiazione, i giochi pirotecnici con sottofondo musicale hanno sancito la chiusura della manifestazione. La domenica mattina una soffice nevicata è scesa mentre ci accingevamo a salutare queste incantevoli montagne, lasciando nei nostri cuori il ricordo di una settimana trascorsa all’insegna della spensieratezza, dell’amicizia e dello spirito di aggregazione che queste manifestazioni hanno il compito di consolidare. Silvia Gruber Via Libera 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 13 13 16/01/12 18:18 Turismo Alla scoperta della Turchia Dal 9 al 16 maggio 2011 I l viaggio sociale, che ogni anno propone il DLF, questa volta offrirà la possibilità di visitare la Turchia, Paese in bilico tra Oriente e Occidente, ricco di storia, arte, bellezze naturali e paesaggistiche. I tour previsti sono numerosi e affascinanti e incanteranno con i magici panorami della Cappadocia, con le sue chiese rupestri affrescate, i villaggi sotterranei, i paesaggi lunari e soprattutto con il labirinto di torri, crepacci, canyon e pinnacoli noti come “ i camini delle fate”. E’ assolutamente imperdibile il sito di Pamukkale, che in turco significa Castello di cotone, per le bianche pareti di calcare e travertino, originate dalle acque termali particolarmente ricche di carbonato di idrogeno e calcio. Si visiterà Ankara, la capitale moderna ed elegante, sede delle isti- Nuovo catalogo viaggiare da socio tuzioni ufficiali e di pregevoli musei; si apprezzerà Konya, antico insediamento dell’Anatolia, celebre per il Mausoleo di Mevlana Rumi, poeta mistico Sufi, fondatore dei Dervisci Danzanti. Ma la Turchia è stata anche una culla della civiltà antica e allora si visiterà il ricchissimo e famoso sito archeologico di Efeso e quello di Afrodisia e ancora Izmir, la greca Smirne, terza città per importanza della Turchia. Ma il clou del viaggio è senza ombra di dubbio la magnifica Istanbul, l’antica Costantinopoli, oggi capitale culturale e artistica, davvero un punto di fusione tra le due civiltà, capace di regalare emozioni indimenticabili. Adagiata sulle sponde del Bosforo, con un profilo segnato da cupole e minareti, Istanbul è una delle città più romantiche del mondo, ma anche un luogo vivace e animato. In questa vasta città, che si estende su due continenti, Minitour della Sicilia orientale Sulle orme del Commissario Montalbano Dal 22 al 26 aprile 2011 Catalogo 2011 Viaggiare da Socio Taormina, Etna, Siracusa, Donnafugata, Ortigia, Noto Ragusa Ibla, Punta Secca. U Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta www.dlfturismo.it Martedì 5 aprile alle ore 10.30 presso il salone del DLF di via Sacchi 63 ci sarà la presentazione del catalogo dei viaggi proposti ai soci per l’anno 2011. Tra queste ci sono la gita sociale in Turchia e il tour in Sicilia, di cui parliamo in questa pagina. La presentazione sarà animata da proiezione di filmati, musica dal vivo e un un piccolo rinfresco. A partire da quella data saranno disponibili le copie presso sedi del DLF di via Sacchi 63 e di corso Rosselli 153/155. 14 Via Libera 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 14 si possono seguire le vie percorse un tempo da crociati e giannizzeri, ammirare le moschee (di Solimano, Azzurra), la basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkapi, entrare nell’harem del sultano e andare a caccia di oggetti nel Kapalı Çar ı (il Gran Bazar). Michela Goffredo na breve vacanza nella Sicilia Orientale alla scoperta delle location che hanno fatto da cornice alle gesta del commissario Montalbano. Il fascino del barocco siciliano che riesce, non solo a riempirti gli occhi, ma a trasportarti dentro atmosfere d’altri tempi. Non si può raccontare in po- che righe la bellezza dei luoghi toccati da questo minitour. Mi limiterò a descrivervi il mio “incontro” con Ragusa Ibla” Arrivai una mattina di maggio, e dopo una lunga passeggiata tra le viuzze, giunsi nel centralissimo Duomo. Riconobbi subito la piazza di“Vigata” il paese del commissario Montalbano. L’assenza totale di traffico rendeva il luogo magico, come calarsi in una macchina del tempo. All’estremità della piazza mi colpi un edifico di un solo piano con un grande stemma al centro del tetto. La scritta nel muro sapeva di una Sicilia ottocentesca. Mi avviai incuriosito verso l’ingresso. Mi accolse un signore dalle chiare origine normanne e con il suo sicilianissimo accento mi invitò ad entrare dicendomi: “Benvenuto nel Circolo di Conversazione che dalla metà dell’800 raccoglie le parole di chi sa raccontare”. Entrai, e fui immerso in una atmosfera di “antiche” memorie... Gioachino Marsala 16/01/12 18:18 Il tuo negozio di riferimento nel tennis Via Goito, 1 - 10024 Moncalieri (TO) - Tel. 011.640.75.52 E-mail: [email protected] 11G0635_VIA_LIBERA_1_2_2011.indd 15 16/01/12 18:18 www.artcafe-adv.it VACANZE SPORTIVE 2011 edizione27 CALCIO TENNIS PALLAVOLO EQUITAZIONE ARTI MARZIALI DANZA MULTISPORT SUMMERSPORT organizza per l’ESTATE 2011 ad Oulx, Sauze d’Oulx e Roccaraso, la tradizionale vacanza dedicata allo sport e al divertimento Football stage Sviluppare tecnica, tattica e determinazione con allenamenti differenziati in base al proprio livello di preparazione Tennis stage TURNI SETTIMANALI E BISETTIMANALI DAL 19 GIUGNO11 AL 30 LUGLIO 20 Iniziare, divertirsi o perfezionarsi sotto l’esperta guida tecnica di un maestro della F.I.T. Volley stage Giocare a tutte le età: volley per i grandi, mini volley per i piccoli, beach volley per chiunque Equitazione stage Avvicinarsi al cavallo con un approccio teorico-pratico, perfetto per principianti e per chi già monta Arti Marziali stage Imparare le tecniche del combattimento attraverso la disciplina, il gioco e la conoscenza di sé Danza stage Ballare classica, modern jazz, hip-hop... Un passo dopo l’altro Multisport stage Provare tante discipline per scoprire il lato entusiasmante di ciascuna senza dover per forza scegliere Staff tecnico all’avanguardia, presieduto dal dott. Gigi Gabetto, dal 1994 al 1999 responsabile del Settore Giovanile del Torino Calcio, attualmente consulente tecnico di alcuni club professionistici. PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Servizi fotografici in collaborazione con GiuliGdesign Summersport A.S.D. 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