Percorsi tra Monferrato e Langa Astigiana

Transcription

Percorsi tra Monferrato e Langa Astigiana
Percorsi tra Monferrato e Langa Astigiana
Camminare significa aprirsi al mondo, vuol dire
potersi immergere in una forma attiva di meditazione
che sollecita tutti i nostri sensi, che ci incoraggia ad
esplorare noi stessi e coloro che condividono il nostro
breve viaggio, nel silenzio accogliente e straordinario
del paesaggio che ci circonda.
1
2
foto Demaria
P
oco distante da Torino, facilmente raggiungibile da
Genova e Milano, il territorio astigiano racchiude un
patrimonio paesaggistico tutto da scoprire: all’orizzonte
le colline delle Langhe e del Roero e, nel cuore della
provincia, il Monferrato con il suo alternarsi a perdita
d’occhio di vigneti e aree boschive, castelli e borghi arroccati, santuari e
pievi romaniche. Consapevole di tali potenzialità, la Provincia di Asti
ha raccolto con entusiasmo l’invito a partecipare al Bando finalizzato
all’attuazione dell’Azione 1 della Misura 313 del Programma di Sviluppo
Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte con l’obiettivo di incentivare,
in modo sinergico e condiviso, il turismo sostenibile favorendo la fruizione,
a piedi, in bicicletta e a cavallo, degli itinerari escursionistici compresi
nella rete sentieristica regionale. Le amministrazioni coinvolte, che qui
ringraziamo per la collaborazione prestata durante tutte le fasi preparatorie
che hanno portato alla stampa di questa pubblicazione, hanno compreso
appieno il valore insito in tale progetto, in considerazione anche della
crescente domanda di una tipologia di turismo a contatto con la natura,
dove è possibile riconciliarsi con l’ambiente, le tradizioni, il vivere “slow”
lontano dalle incalzanti frenesie del quotidiano.
La guida, che descrive sinteticamente i 24 percorsi oggetto del finanziamento
regionale, è corredata da due mappe del territorio dove sono stati rilevati i
tratti escursionistici, i rifugi e le aree di sosta, insieme al patrimonio storicoartistico di cui l’Astigiano è ricco. Invitiamo quindi tutti gli appassionati
che scelgono le vie escursionistiche tra Monferrato e Langa Astigiana a cogliere
un’opportunità che potrebbe rivelarsi sorprendente, quella di esplorare un
territorio straordinario e vario caratterizzato dalla bellezza delle colline
vitate che si susseguono dolci senza soluzione di continuità o, più a sud, dai
boschi impervi che diradano verso i bianchi calanchi della Langa astigiana
in un contesto paesaggistico suggestivo e intimo, animati dal gusto della
scoperta delle usanze e della cultura di chi ci ha preceduto.
Il Presidente della Provincia
Maria Teresa Armosino
3
The Province of Asti: an outdoor destination
Hiking trails between Monferrato and the Langa of Asti
Hiking means opening to the outside world, steeping into an active form of meditation which stimulates all our senses, encourages
exploring ourselves and those who are with us during our short trip
into the warm and uncommon silence of the surrounding landscape.
T
he province of Asti, not far from Turin and easily reachable from Genua and Milan, houses a whole landscape heritage to be discovered: at
the horizon the Langhe and Roero hills and, in the very heart of the
province, the Monferrato area with its vineyards and woods, castles and villages
perched on the hills, sanctuaries and Romanesque churches as far as the eye can
see. Being aware of this potential, the Province of Asti has zestfully applied for the
public tender aimed at implementing Action 1 of Measure 313 of Rural Development Programme 2007-2013 devised by the Piedmont Region. The purpose of
this action is to enhance, in a synergetic and shared way, sustainable tourism by
promoting the enjoyment of the trails included in the regional trail network on
foot, horseback or by bike. The local administrations involved, who we would like
to thank for their cooperation during the preparatory phases that led to the release
of this publication, fully understood the validity of this project also because of the
increasing demand for a form of tourism in touch with nature, where it is possible
to reconcile with the environment, traditions, and the “slow” way of living far
from everyday haste.
This guide, briefly describing 24 trails subject to the regional funding, is accompanied by two maps of the territory showing the paths, refuges, rest areas, as well
as the historic-artistic heritage in which the province of Asti is rich. All those
interested in the paths between Monferrato and the Langa of Asti are invited to
take an opportunity that might turn out to be quite surprising. That is the chance
to explore an extraordinary and diversified territory, characterised by the beauties
of the wine-growing hills which come gently one after the other without interruption, or towards south, by wild forests thinning out towards the white gullies of the
Langa in a close and suggestive landscape, driven by the taste for discovering the
costumes and culture of our predecessors.
4
The President of Province of Asti
Maria Teresa Armosino
Outdoor Ziele in der Umgebung von Asti
Wandertouren in den Hügeln von Monferrato und Langa Astigiana
Wandern bedeutet sich der Welt zu öffnen, in eine aktive Meditationsform einzutauchen, die in der auß ergewöhnlichen Stille der Landschaft,
die uns aufnimmt, alle unsere Sinne anregt und uns ermuntert, uns selbst
und die Menschen, die unseren Weg teilen, neu zu entdecken.
N
icht weit entfernt von Turin, und von Genua und Mailand aus einfach zu erreichen, wartet in der Gegend um Asti eine wunderbare
Landschaft darauf, entdeckt zu werden: am Horizont die Hügel
der Regionen Langhe und Roero und im Herzen der Provinz das Gebiet des
Monferrato mit seinen Weinbergen und Wäldern, Burgen und Dörfern, Wallfahrtskirchen und romanischen Kirchen, so weit das Auge reicht. Die Provinz
Asti ist sich ihres Potentials bewußt und hat daher mit Begeisterung akzeptiert,
an der Bekanntmachung teilzunehmen, die auf die Aktion 1 der Maßnahme 313
des Programms für ländliche Entwicklung 2007-2013 der Region Piemont ausgerichtet war. Ziel ist es, den nachhaltigen Tourismus gemeinsam und synergetisch
durch die vermehrte Nutzung der Strecken des regionalen Wanderwegenetzes zu
Fuß, mit dem Rad oder zu Pferd zu fördern.
Wir danken den beteiligten Verwaltungen für die Mitarbeit während der Vorbereitungsphasen, die den Druck dieser Ausgabe ermöglicht haben. Sie haben den
Wert dieses Projekts verstanden, das einer steigenden Nachfrage nach einer Art von
Tourismus nachkommt, die den Kontakt zur Natur sucht, in der eine Versöhnung
mit der Umwelt und den Traditionen, und die “Entschleunigung” des im Alltag so
frenetischen Lebens möglich wird.
Der Führer, der die 24 Wanderungen knapp beschreibt, enthält zwei Landkarten
mit Wanderstrecken, Berghütten, Rastplätzen und dem reichen kunsthistorischen
Erbe. Daher laden wir all die begeisterten Touristen ein, die die Kultur und Sitten
unserer Vorfahren entdecken wollen und dazu die Wanderstrecken des Monferrato und der Langhe auswählen, eine möglicherweise überraschende Gelegenheit
zu ergreifen und ein außergewöhnliches, abwechslungsreiches Gebiet zu erforschen,
charakterisiert durch eine unendliche Abfolge von sanften Weinbergen, oder weiter
südlich von unwegsamen Wäldern, die in Richtung der weißen Furchen der Region
Langhe lichter werden, in einer suggestiven und intimen Natur.
Die Präsidentin der Provinz Asti
Maria Teresa Armosino
5
Il Catasto sentieri della Regione Piemonte
Il Catasto sentieri della Regione Piemonte è un ambizioso
progetto nato con lo scopo di rilevare e catalogare il maggior numero possibile di sentieri. Questo copioso lavoro,
svolto con l’apporto determinante degli Enti territoriali,
dell’IPLA - Istituto per le Piante da legno e l’Ambiente - e
dei volontari del CAI - Club Alpino Italiano, si propone di
identificare le vie che, non più di cinquanta anni addietro,
venivano percorse ogni giorno a piedi da centinaia di migliaia di persone e animali e che oggi, con l’abbandono della
montagna, la realizzazione di strade e l’adozione di nuovi
stili di vita, si trovano in stato di semiabbandono.
La catalogazione non ha scopo di mero studio, ma è fondamentale per la predisposizione di piani di manutenzione,
segnalazione e in alcuni casi di vera e propria ricostruzione.
Oggi la rete dei sentieri costituisce un gran numero di itinerari da percorrere per svago e sport e i fondi sui quali si svolgono sono eterogenei: mulattiere, sentieri e, specialmente
nelle zone collinari quali l’Astigiano, strade campestri.
Ogni itinerario proposto in questa guida è identificato con
un numero d’ordine. Esempio: l’itinerario 12 “La via del
Conte”, che collega Baldichieri a Castellero, è visualizzabile
sulla mappa 2 (indicata in testa alla descrizione), con il codice 701, e le sue varianti sono 711A e 711B. La codificazione
regionale completa prevede altri elementi quali: la provincia
(AT), la localizzazione nord/sud (N o S), il settore e il tipo di
fondo (le cosìdette “tratte”). Per semplicità i codici pubblicati
nella presente guida riportano solo il numero a tre cifre, che
identifica il sentiero, e la lettera a seguire che riporta l’eventuale variante. Sulle mappe, è anche possibile identificare il
settore di appartenenza (ad esempio la Valtriversa è ATN7),
mediante la delimitazione di ogni area (vedi legenda).
Data l’imponenza del progetto Catasto e della sua giovane
vita, lungo i sentieri sono presenti i segnavia bianco-rossi
e non sempre le etichette con il numero. Se non presente,
questo elemento verrà predisposto nel corso delle future
opere di manutenzione. Le quote altimetriche sono riferite
al livello del mare.
NORME per la sicurezza
Per garantire la propria sicurezza e quella degli altri è consigliabile seguire alcune semplici regole di comportamento.
Preparatevi adeguatamente all’escursione che intendete
effettuare procurandovi una carta della zona e consultando
le previsioni meteo. Valutate sempre la lunghezza e la difficoltà del percorso e lasciate detto a qualcuno dei vostri spostamenti nel caso il telefono cellulare non fosse utilizzabile.
Non lasciate mai i sentieri per nessun motivo e rispettate la
proprietà privata. Osservate un comportamento rispettoso
dell’ambiente naturale e non abbandonate rifiuti sul percorso. L’escursionista si muove sotto la propria responsabilità,
i dati pubblicati sulle mappe e sulla guida non vincolano gli
enti e gli autori.
Numeri utili in caso di necessità:
112
CARABINIERI
113
SOCCORSO PUBBLICO
115
VIGILI DEL FUOCO
118
EMERGENZA SANITARIA
1515
CORPO FORESTALE DELLO STATO
E INCENDI BOSCHIVI
803116 SOCCORSO STRADALE
6
The Registry of Paths of the Piedmont Region
The Registry of Paths in the Piedmont Region is an ambitious project initiated with the purpose of identifying and cataloging as many
trails as possible. The purpose of this copious work, performed with the crucial contribution of local authorities, IPLA (Istituto per le
Piante da legno e l’Ambiente - Institute of Timber Trees and the Environment) and the volunteers of CAI - Club Alpino Italiano (Italian
Alpine Club), is to identify the roads that were crossed by hundreds of thousands of people and livestock on foot every day not more
than fifty years ago, which are today half abandoned owing to the depopulation of mountains, construction of roads and the adoption
of new lifestyles. The cataloging is not done merely as a study, but it is crucial for the preparation of maintenance plans, signaling,
and even for reconstruction works in some cases. Today, the network of trails comprises most of the itineraries that you can travel for
leisure and sport, featuring heterogeneous foundations: mule tracks, paths and country roads especially in hilly areas such as Asti. All
itineraries listed in this guide are identified with a progressive number. For example: Route 12 “The Way of the Count,” which connects
Baldichieri and Castellero, is shown on map 2 (mentioned at the top of the description) under code 701. Its variants are 711A and 711B.
The full regional codes include further elements, such as: the province (AT), North/South orientation (N or S), the section and the type
of foundation (so-called “legs”). For the sake of simplicity, the codes listed in this guide, contain three-digit numbers only which identify the trail, and a subsequent letter that identifies possible variations. Using the boundaries on the maps (see legend), you can also
identify the sectors that trails belong to (e.g. Valtriversa is ATN7). Owing to the huge size of the Cadastre project and the short amount
of time that elapsed since its start, there are red-white marks on the paths, and numbered labels can be missing. If this element is not
available, it will be fitted in the course of future maintenance works. Altitudes are given as the distance from the mean sea level.
Safety precautions
For your own safety and that of others, we recommend you follow some simple rules of conduct.Make appropriate preparations for the
excursion that you are going to make. Get a map of the area and consult the weather forecast in advance. Evaluate the length and the
difficulty level of the route at all times. Inform someone about your movements in case mobile phones are out of use. Never get off the
trails for any reason whatsoever and respect private property. Behave with respect for the nature and do not litter under any circumstance. Hikers travel at their own risk. The information published on the maps and in the guides do not bind the entities or authors.
Useful numbers in case of emergency:
112
CARABINIERI (police)
113
SOCCORSO PUBBLICO (emergency services)
115
VIGILI DEL FUOCO (fire department)
118
EMERGENZA SANITARIA (paramedics)
1515 CORPO FORESTALE DELLO STATO E INCENDI BOSCHIVI (state wood and forest fire corps)
803116 SOCCORSO STRADALE (road assistance)
Das Wanderwegkataster der Region Piemont
Das “Catasto Sentieri” (Wanderwegkataster) der Region Piemont ist ein ehrgeiziges Projekt mit dem Ziel, die größtmögliche Zahl von
Strecken festzuhalten und zu katalogisieren. Dieses umfangreiche Projekt, das mit dem entscheidenden Beitrag der Gebietskörperschaften, des IPLA - Istituto per le piante da legno e l’Ambiente (Institut für Holz und Umwelt) und den ehrenamtlichen Helfern des
CAI - Club Alpino Italiano (Italienischer Alpenverein) durchgeführt wurde, will alle Wege identifizieren, die vor kaum fünfzig Jahren
täglich von tausenden von Menschen und Tieren zu Fuß benutzt wurden und die heute, mit dem Verlassen der Berge, der Realisierung von Straßen und der Annahme eines neuen Lebensstils, fast verwahrlost sind. Die Katalogisierung soll nicht nur eine Studie
sein, sondern sie ist für den Ansatz von Instandhaltungs- und Signalisierungsprojekten und in einigen Fällen für eine regelrechte
Rekonstruktion von grundlegender Bedeutung. Heutzutage bildet das Wegenetz eine große Zahl verschiedenartiger Routen für
Freizeit und Sport: Saumpfade, Pfade und vor allem in den Hügelgebieten von Asti Feldwege.
Jede in diesem Führer angebotene Route wird mit einer Ordnungszahl identifiziert. Beispiel: Die Route 12 „Die Straße des Grafen”,
die Baldichieri mit Castellero verbindet, wird auf der Landkarte 2 (zu Begin der Beschreibung) mit dem Code 701 veranschaulicht;
ihre Varianten sind 711A und 711B. Die vollständige regionale Kodierung sieht weitere Elemente vor, wie: Provinz (AT), Lokalisierung
Norden/Süden (N oder S), Sektor und Art des Bodens (die sogenannten „Teilstrecken“). Der Einfachheit halber kann mit den in diesem
Führer veröffentlichten Codes, die nur eine dreistellige Zahl zur Identifizierung der Route anzeigen, sowie mit dem nachfolgenden
Buchstaben, der die eventuelle Variante auf den Landkarten aufführt, mittels der Eingrenzung des einzelnen Bereichs (siehe Legende) auch der zugehörige Sektor identifiziert werden (zum Beispiel ist Valtriversa ATN7). Aufgrund der Größe des noch jungen
Katasterprojekts sind längs der Wege noch die weißroten Wegweiser aufgestellt und nicht immer die Schildchen mit der Nummer.
Falls noch nicht vorhanden, wird dieses Element bei den zukünftigen Instandhaltungsarbeiten angebracht werden. Die Höhenangaben sind auf den Meeresspiegel bezogen.
Sicherheitsvorschriften
Um die eigene Sicherheit und die anderer Personen zu gewährleisten, wird die Beachtung einiger einfacher Verhaltensregeln empfohlen. Bereiten Sie sich angemessen auf den geplanten Ausflug vor, indem Sie sich eine Karte des Gebiets beschaffen und sich
nach der Wettervorhersage richten. Berücksichtigen Sie immer die Länge und den Schwierigkeitsgrad der Route und informieren Sie
jemanden über Ihren geplanten Weg, falls das Mobiltelefon keinen Empfang haben sollte oder nicht benutzt werden kann. Bleiben Sie
unbedingt auf den Wegen und betreten Sie keinen Privatbesitz. Nehmen Sie auf die natürliche Umgebung Rücksicht und lassen Sie
keine Abfälle zurück. Der Ausflug wird auf eigene Verantwortung unternommen; die auf den Landkarten und dem Führer veröffentlichten Angaben verpflichten die Behörden und Herausgeber in keiner Weise.
Nützliche Nummern für den Notfall:
112
CARABINIERI
113
RETTUNGSDIENST
115
FEUERWEHR
118
ERSTE HILFE
1515 STAATLICHER FORSDIENST UND WALDBRANDBEKÄMPFUNG
803116 ABSCHLEPPDIENST
7
Comunità Montana
Langa Astigiana
Val Bormida
Aree Protette
Astigiane
Comunità Collinare
Valtriversa
Comunità Collinare
Colli Divini
I promotori del turismo sostenibile nelle aree rurali astigiane
Il Bando pubblicato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 “Incentivazione di
attività turistiche connesse alla fruizione sostenibile del territorio rurale” (Misura 313 - Azione 1)
dalla Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste della Regione
Piemonte persegue l’obiettivo di incentivare il turismo sostenibile nelle aree rurali favorendo la
fruizione, a piedi, in bicicletta e a cavallo, degli itinerari escursionistici ricompresi nella rete sentieristica regionale attraverso il ripristino dei percorsi, la creazione di piccole strutture ricreative e
ricettive, così da favorire l’accoglienza e l’attivazione di servizi al turista.
Ai fini della predisposizione delle proposte di intervento, la Provincia è stata chiamata a
svolgere un ruolo decisivo di sensibilizzazione, concertazione e coordinamento tecnico tra i
soggetti beneficiari.
Gli enti che hanno partecipato al Bando, i cui progetti si elencano di seguito, hanno ottenuto tutti
il finanziamento regionale:
1) Tra boschi e radure in Langa Astigiana - LangaAstigianaSpasso: progetto presentato dalla
Comunità Montana Langa Astigiana Val Bormida (16 comuni coinvolti).
2) I percorsi del Parco Astigiano: progetto presentato dall’Ente di gestione delle aree protette
astigiane. Nella localizzazione sono stati inseriti il comprensorio Nord Tanaro e il comprensorio
Sud Tanaro delle aree protette astigiane (9 comuni coinvolti);
3) I cammini della Valtriversa: proposta presentata dalla Comunità Collinare Valtriversa (4
comuni coinvolti);
4) Camminare sulle terre d’Aleramo: proposta che ha visto la Comunità Collinare Colli Divini
assumere il ruolo di ente capofila delle Comunità collinari Alto Astigiano, Unione Versa Astigiano,
Val Rilate, Monferrato Valle Versa e Pianalto Astigiano, ricomprendendo così tutta l’area settentrionale del territorio provinciale (52 comuni coinvolti).
La Provincia di Asti, attraverso la redazione del Piano di Promozione Integrato, ha concordato con
la Regione Piemonte, quale ente finanziatore, e con gli altri soggetti beneficiari la realizzazione
della presente guida trilingue alla quale sono state abbinate, in un unico set, due mappe con il
rilievo cartografico delle aree interessate alle opere di ripristino e di valorizzazione dei percorsi,
che si sviluppano per oltre 550 km.
8
Promoters or sustainable tourism in the rural areas of Asti:
The tender called under the 2007-2013 Rural Development Program, i.e. the so-called “Encouragement of tourism activities
related to the sustainable use of rural areas” (Measure 313 - Action 1) by the Department of Public Works, Soil Conservation,
Forest and Mountain Economy of the Regional Administration of Piedmont has the scope of promoting sustainable tourism in
rural areas by encouraging the use of hiking trails included in the regional network of trails on foot, bicycle and horseback by
renovating trails, building small recreation and accommodation facilities, so as to favor the reception of tourists and the implementation of tourism services. In preparing for the operations proposed, the Provincial Administration was requested to play a
crucial role in raising awareness, executing technical planning and coordination among the beneficiaries. All of the entities that
participated in the Tender, whose projects are listed below, obtained sponsorship from the Regional Administration.
1) Among woods and clearings in the Langhe of Asti – LangaAstigianaSpasso: the project was submitted by the Mountain Communities of the Langhe of Asti, Val Bormida (16 participant towns.)
2) The trails of the Park of Asti: the project was submitted by Asti Natural Park and Reserve Management Entity. Tanaro
North and Tanaro South Districts of the protected areas of Asti were included in the location (9 participant towns);
3) Valtriversa paths: the project was submitted by Valtriversa Hill Community (4 participant towns);
4) Walking on the Land of Aleramo: in the project, Colli Divini Hill Community acted as the lead organization of the Hill
Communities of Alto Astigiano, Unione Versa Astigiano, Val Rilate, Monferrato Valle Versa and Pianalto Astigiano, covering the entire North of the provincial territory (52 participant towns.)
Under the execution of the Integrated Promotion Plan, the Provincial Administration of Asti agreed with the Regional Administration of Piedmont, which acts as the sponsor, and other beneficiary subjects to prepare a compendium comprising
of this trilingual guide and two accessory maps with cartographic survey on the areas concerned by the renovation and
enhancement works on the trails which span more than 550 km.
Die Förderer des nachhaltigen Tourismus in den ländlichen Gebieten Astis
Die Ausschreibung „Förderung des Fremdenverkehrs verbunden mit der nachhaltigen Nutzung ländlicher Gebiete” (Maßnahme 313 - Aktionsplan 1), von der Leitung Öffentliche Arbeiten, Bodenschutz, Berg- und Forstwirtschaft der Region
Piemont im Rahmen des Entwicklungsprogramms für den Ländlichen Raum 2007-2013 veröffentlicht, verfolgt das Ziel,
den nachhaltigen Tourismus in den ländlichen Gebieten zu fördern. Zu diesem Zweck unterstützt sie die Nutzung der zu
Fuß, zu Pferd und mit dem Fahrrad zurückzulegenden, im regionalen Wegenetz enthaltenen Ausflugsrouten. Dazu werden
die Routen wiederhergestellt sowie kleine Erholungsstrukturen und Hotels gebildet, sodass dem Touristen Übernachtungsmöglichkeiten geboten und Dienstleistungen aktiviert werden.
Für die Ausarbeitung der Eingriffsvorschläge ist die Provinz aufgerufen worden, eine entscheidende Rolle bei der Sensibilisierung, der Abstimmung und der technischen Koordination zwischen den begünstigten Unternehmen zu spielen.
Alle folgenden Betriebe, die an der Ausschreibung teilgenommen haben und deren Projekte nachstehend aufgelistet
werden, haben die regionale Finanzierung bekommen:
1) Zwischen Wäldern und Lichtungen in Langa Astigiana - LangaAstigianaSpasso: Ein von dem Verband der Gebirgsgemeinden Langa Astigiana Val Bormida eingereichtes Projekt (16 betroffene Gemeinden).
2) Die Routen des Parco Astigiano: Ein von dem Betreiber des Naturschutzgebiets und –reservats von Asti „Ente di gestione Parchi e Riserve Naturali Astigiani” eingereichtes Projekt. In die Lokalisierung sind der Bezirk Nord Tanaro sowie der
Bezirk Sud Tanaro aus den geschützten Gebieten des astigianer Raums eingefügt worden (9 betroffene Gemeinden);
3) Die Wegstrecken des Valtriversa: Ein von der Comunità Collinare Valtriversa eingereichter Vorschlag (4 betroffene
Gemeinden);
4) Wanderwege im Gebiet von Aleramo: Ein Vorschlag, bei dem die Comunità Collinare Colli Divini die Rolle des Führers
für die Comunità Collinari Alto Astigiano, Unione Versa Astigiano, Val Rilate, Monferrato Valle Versa und Pianalto Astigiano übernommen hat, wodurch der gesamte Norden des Gebiets der Provinz vertreten ist (52 betroffene Gemeinden).
Die Provinz Asti hat durch die Verfassung des integrierten Förderungsprogramms zusammen mit der Region Piemont als
Finanzierungsagentur und den anderen Begünstigten die Realisierung dieses dreisprachigen Führers vereinbart, zu dem
in einem einzigen Set zwei Landkarten mit der Kartierung der Routen gehören, die von den Wiederherstellungsarbeiten
und der Aufwertung der über ein Wegenetz von über 550 Km verteilten Strecken betroffen sind.
9
i percorsi
carta - map - wanderkarte
1
paths
strecke
1
carta - map - wanderkarte
3
carta
map
wanderkarte
2
SP = strada provinciale
SP = provincial road
SP = localstrasse
SS = strada statale (regionale)
SS = national road (regional)
SS = wichtige haupstrasse
Tempo di percorrenza: s’intende a
piedi e dipende dalla propria preparazione fisica e a interessi specifici
Travel time: It’s considered by foot and
depending on your physical fitness
and specific interests
Gehzeit: je nach körperlicher Verfassung und besonderen Interessen
10
carta
map
wanderkarte
1
LangAstigianaSpasso
Walking in the Langa Astigiana
Wandern in Langa Astigiana
11
1
Le Vigne e i Borghi
Vineyards and Villages
Weinberge und Dörfer
Partenza: Rocchetta Palafea
Località sul percorso:
Rocchetta Palafea, Castel Boglione,
Castel Rocchero, Regione Girini,
Montabone, Monte Dagno, Rocchetta
Palafea
Lunghezza: circa 21 km
Tempo di percorrenza: 1 o 2 giorni
Difficoltà: facile
Itinerario per escursionismo e MTB
Mappa: 4
Departure: Rocchetta Palafea
Villages en route:
Rocchetta Palafea, Castel Boglione,
Castel Rocchero, Regione Girini, Montabone, Monte Dagno and Rocchetta
Palafea.
Length: approximately 21 km
Travel time: 1 or 2 days
Difficulty level: easy
Hiking and MTB
Map: 4
Abfahrt: Rocchetta Palafea
Orte auf der Strecke:
Rocchetta Palafea, Castel Boglione, Castel Rocchero, Regione Girini,
Montabone, Monte Dagno, Rocchetta
Palafea
Länge: circa 21 km
Gehzeit: 1 oder 2 Tage
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte: 4
Descrizione percorso:
Tappa 1: Rocchetta Palafea (396 m)
- Castel Boglione (269 m) - Castel Rocchero (410 m) Lunghezza: 8,7 km
Description of the path:
Leg 1: Rocchetta Palafea (396 m) Castel Boglione (269 m) - Castel Rocchero (410 m) Lenght: 8,7 km
Streckenbeschreibung
Etappe 1: Rocchetta Palafea (396 m)
- Castel Boglione (269 m) - Castel Rocchero (410 m) Länghe: 8,7 km
Il centro storico di Rocchetta Palafea
si snoda a partire dalla piazza principale risalendo verso la settecentesca
Parrocchiale di Sant’Evasio, una delle
più interessanti chiese barocche della
Diocesi di Acqui; poco oltre troviamo i
resti dell’antico castello e la bella torre
medioevale, restaurata di recente, visitabile al suo interno e caratterizzata
da una corona di archetti pensili in stile
romanico. In uscita dal borgo su strada
provinciale verso EST, superate alcune
curve in salita ed il bivio per Montabone, (508), il panorama si apre su belle
colline in parte vitate. Si percorrono
strade minori asfaltate e non, per gran
parte in posizione panoramica su borghi, vigneti, piccoli coltivi e lembi bo-
The old town of Rocchetta Palafea sets
off from the main square climbing
towards the eighteenth century Sant’
Evasio Parish Church, which is one of
the most interesting Baroque churches
of the Diocese of Acqui. A little further,
we find the remains of the castle and
the recently restored beautiful medieval
tower, which is characterized by a crown
of Romanesque style small suspended
arches. You can visit the tower inside.
On your way out of the village, on the
county road heading east, after you
pass a few uphill bends and the junction for Montabone, (508), you see the
view open onto the beautiful hills that
are mostly planted with vines. You travel
on minor asphalt and dirt roads, most of
Das historische Zentrum von Rocchetta Palafea windet sich vom Hauptplatz
ausgehend zur Pfarrkirche Sant’Evasio
aus dem achtzehnten Jahrhundert,
eine der interessantesten Barockkirchen der Diözese von Acqui; kurz darauf stößt man auf die Überreste der
alten Burg und dem schönen mittelalterlichen Turm, der kürzlich restauriert
worden ist und dessen Inneres besichtigt werden kann. Er fällt durch einen
Kranz auf, der von einem Rundbogenfries im romanischen Stil gebildet
wird. Beim Verlassen des Dorfes auf
der Landstraße Richtung OSTEN hat
man nach einigen ansteigenden Kurven und der Abzweigung nach Montabone, (508), einen herrlichen Ausblick
12
scati. Si giunge così a Castel Boglione,
agglomerato posto su un importante
bivio della via romana di collegamento tra Aquae Statiellae e Alba Pompeia; del sito romano di Castel Boglione
resta solo la conformazione urbanistica. Percorso un breve tratto di strada
provinciale in direzione Terzo d’Acqui, si imbocca una stradina asfaltata
a sinistra in ripida salita, che conduce
ad alcune cascine. Giunti sul crinale
e proseguendo in cresta, si può godere di uno splendido panorama che
spazia sulle colline quasi interamente
vitate, incorniciate sullo sfondo dalla
cerchia alpina. Si prosegue alla volta
di Castel Rocchero, sfiorando la SS
456 del Turchino. Il borgo è arroccato
sulla sommità della collina a dominare i vigneti circostanti; in effetti il
paese è famoso per i suoi numerosi
e pregiati vitigni che si traducono in
altrettanto vini di qualità.
Tappa 2: Castel Rocchero (410 m) - Regione Girini (380 m) - Montabone (454
m) - Monte Dagno (490 m) - Rocchetta
Palafea (396 m)
Lunghezza: 12 km
Da Castel Rocchero ci si dirige verso
SUD, su strada comunale asfaltata;
(507), giunti ad un bivio si prosegue diritto su strada inghiaiata che, correndo
in cresta, domina le colline circostanti
in gran parte vitate. Ben presto si giunge ad una grande azienda agricola, “il
Cascinone”. Ora, piegando a destra,
si prosegue in discesa imboccando
dapprima un sentiero in bosco e poi
una capezzagna che conduce in fon-
which are in a panoramic position over
the villages, vineyards, small croplands
and small wooded strips. You then reach
Castel Boglione, a village located at an
important junction of the Roman route
linking Aquae Statiellae and Alba Pompeia. Only the urban outline remains of
the Roman city of Castel Boglione. After
you go on a short stretch of the road
towards Terzo d’Acqui, take the narrow
asphalt road on the left on a steep climb
that leads you to some farms. When
you reach the crest, keep walking on
the ridge and you can enjoy a splendid
panorama that sweeps over the hills that
are almost entirely planted with vines,
framed by the Alpine Chain in the background. Continue to Castel Rocchero,
walking on the SS 456 del Turchino. You
will see a fortress village on the top of
the hill that overlooks the surrounding
vineyards. In fact, the village is famous
for its numerous fine grapes that become equally high quality wines.
Leg 2: Castel Rocchero (410 m) - Regione Girini (380 m) - Montabone (454
m) - Monte Dagno (490 m) - Rocchetta
Palafea (396 m) Length: 12 km
über die schönen Hügel, die zum Teil
mit Weinreben bepflanzt sind. Der
Weg führt über kleine unasphaltierte
sowie asphaltierte Nebenstraßen,
die fast ausnahmslos eine großartige
Sicht über Dörfer, Weinberge, kleine
Felder und bewaldete Streifen bieten.
Man kommt so nach Castel Boglione,
eine an einer bedeutenden Gabelung
der römischen Verbindungsstraße
zwischen Aquae Statiellae und Alba
Pompeia gelegenen Siedlung; von dem
römischen Ort Castel Boglione ist nur
die urbanistische Form übrig geblieben. Nach einer kurzen Strecke auf der
Landstraße Richtung Terzo d’Acqui
geht es links steil bergauf über eine
kleine Asphaltstraße zu einigen Bauernhäusern. Auf dem Gebirgskamm
angekommen geht es auf dem Grat
weiter, von dem aus man eine prachtvolle Aussicht genießen kann, die über
die fast vollständig mit Weinreben bepflanzten Hügel schweift, die im Hintergrund von den Alpen eingerahmt
werden. Es geht weiter nach Castel
Rocchero, wobei die SS 456 del Turchino gestreift wird. Der Ort ist auf der
Hügelspitze verschanzt und dominiert
das umliegende Weingelände; tatsächlich ist er wegen seiner vielen und
hochwertigen Weinreben bekannt, aus
denen die ebenso zahlreichen Qualitätsweine stammen.
Etappe 2: Castel Rocchero (410 m) - Regione Girini (380 m) - Montabone (454
m) - Monte Dagno (490 m) - Rocchetta
Palafea (396 m) Länge: 12 km
Von Castel Rocchero geht es Richtung SÜDEN über die asphaltierte
Gemeindestraße (507); an der Gabelung angekommen geht es geradeaus
über den Schotterweg, der über den
Kamm verlaufend die umliegenden
Hügel überragt, die größtenteils mit
13
dovalle. Attraversata la provinciale ed
il rio Bogliona, si riprende a salire percorrendo una stretta strada comunale
alla volta di case Girini, oltrepassate le
quali si procede su carrabile sterrata
fra lembi boschivi e vigneti. In questo
tratto è interessante notare la vegetazione naturale che si insedia sulle
scarpate a fianco del camminamento:
si tratta spesso di erbe ed arbusti adattati a vivere su terreni assai poveri di
sostanza organica e piuttosto aridi, sia
per esposizione sia per la stessa composizione del suolo. Troviamo quindi
cespugli di ginestre, di prugnoli e biancospini dominati da contorti esemplari
di roverella e pino silvestre. Tra le erbe,
in primavera, spiccano fioriture più o
meno vistose e si possono incontrare
anche alcune specie di orchidee selvatiche, prima tra tutti la bella orchidea
maggiore (Orchis purpurea). Molto interessante è anche l’entomofauna nelle radure prative: citiamo la presenza
di ortotteri del tutto particolari e dalle
forme curiose come la Empusa pennata, una “cavalletta” con le antenne
a forma di foglia. Giunti ad incrociare
la strada asfaltata, si procede in salita
alla volta di Montabone il cui concentrico, assai pittoresco, conserva resti
14
From Castel Rocchero head south on
an asphalt county road (507). When
you reach a crossroad, go straight on
a gravel road which runs on the ridge
overlooking the surrounding hills which
are mostly planted with vines. Soon you
will reach a large farm called “il Cascinone”. Now, turning right, walk down
the hill and you will first find a path in
the woods and then a headland that
takes you to the valley bottom. After you
cross the county road and the Bogliona
stream, the path starts to climb on a narrow municipal road towards case Girini.
After you pass them, start walking on
the dirt road across wooded strips and
vineyards. The natural vegetation of this
section is worth noting. It settles on the
banks alongside the walkway. It is mostly herbs and shrubs which adapted to
living on a rather arid land which is poor
in organic substances, owing both to the
exposure and the composition of the
soil. You will see broom, blackthorn and
hawthorn bushes dominated by twisted
pieces of oak and Scots pine. In springtime, rather noticeable flowers stand out
among the herbs. You can find some
species of wild orchids, first and foremost the beautiful lady orchid (Orchis
purpurea). The entomofauna in mead-
Weinreben bepflanzt sind. Schon
bald gelangt man zu einem großen
landwirtschaftlichen Betrieb, “il Cascinone”. Nach rechts abbiegend geht
es bergab weiter, indem zuerst ein
Pfad durch einen Wald eingeschlagen
wird und dann ein Feldweg, der zur
Talsohle führt. Nach der Überquerung
der Landstraße und des Rio Bogliona
geht es wieder bergauf und eine enge
Gemeindestraße entlang bis zu den
Case Girini, hinter denen der Weg zwischen Waldzipfeln und Weingelände
auf einer Schotterstraße weiterführt.
Auf diesem Abschnitt ist die natürliche
Vegetation besonders interessant, die
sich auf den Böschungen neben dem
Pfad angesiedelt hat: es handelt sich
oft um Gräser und Sträucher, dazu geeignet, sowohl was die Lage als auch
die Zusammensetzung anbelangt, auf
sehr nährstoffarmen und recht kargen
Böden zu überleben. Man stößt also
auf Büsche von Ginster, Schlehen und
Weißdorn, die von verkrümmten Flaumeichen- und Kieferexemplaren überragt werden. Zwischen den Gräsern
sprießen im Frühling mehr oder weniger auffällige Blüten und man kann
auch einige wilde Orchideenarten
entdecken, wobei das schöne PurpurKnabenkraut (Orchis purpurea) am
häufigsten anzutreffen ist. Überaus
interessant ist auch die Entomofauna
auf den Lichtungen: zu erwähnen ist
die Anwesenheit ganz besonderer und
merkwürdig geformter Geradflügler,
wie die Empusa pennata, eine „Heuschrecke“ mit Antennen in der Form
eines Blatts. An der Asphaltstraße
geht es ansteigend nach Montabone,
dessen malerisches Zentrum mittelalterliche Reste bewahrt, darunter
die Stadtmauer und das Eingangstor.
Zwischen den Steinhäusern hinaufsteigend trifft man auf den Palazzo
Comunale (Rathaus), in dem es einen
großen Saal mit Kappengewölbe und
einen Kamin mit Stuckreliefs, Wappen
und Löwen an der Seite gibt. Beim Weitergehen gelangt man zur Pfarrkirche
Sant’Antonio Abate, in der sich einige
Gemälde befinden, die Guglielmo Caccia, “il Moncalvo” genannt, zugeordnet
werden, einem bedeutenden Maler aus
dem siebzehnten Jahrhundert, der aus
Montabone stammt.
Nach der Besichtigung der Ortschaft,
die Richtung Rocchetta Palafea verlassen wird, lohnt sich ein Umweg zu
der kleinen Kirche S.Vittore, die auf
einer angrenzenden Anhöhe liegt.
Auf das XV.-XVI. Jahrhundert zurückgehend, zeichnet sich die ländliche
medioevali tra i quali le mura e la porta di ingresso. Salendo tra le case in
pietra s’incontra il palazzo comunale
al cui interno troviamo un’ampia sala
con volta a vela e camino con rilievi in
stucco, con stemma araldico e leoni
laterali. Proseguendo si raggiunge la
Parrocchiale di Sant’Antonio Abate al
cui interno sono presenti alcune tele
attribuite a Guglielmo Caccia detto “il
Moncalvo”, importante pittore seicentesco nativo di Montabone. Terminata
la visita al borgo, uscendo in direzione
Rocchetta Palafea, merita una digressione la chiesetta di S.Vittore, posta su
un’altura limitrofa. Risalente al XV-XVI
secolo, la chiesa campestre è caratterizzata dalla particolare apertura del
portico a ogiva. Tornando sulla strada
principale, il percorso procede su crinale, uno tra i più belli e panoramici
della zona. Procedendo tra i vigneti,
si domina l’intorno: a sinistra la val
Bormida ed i suoi borghi con in lontananza l’Appennino e il monte Beigua,
a destra la valle solcata dal rio Bogliona e, più in là, la piana del Tanaro,
giù giù fino alle alture torinesi. Altro
punto panoramico notevole è quello
in corrispondenza e nei dintorni del
monte Dagno, dal quale la vista spazia sui territori di Bistagno, Sessame
e Cassinasco. Ora, percorrendo un
sentiero in ripida discesa tra cespugli
e coltivi, si può raggiungere in breve
il concentrico di Rocchetta Palafea a
chiudere l’itinerario.
owlands is also very interesting. Very
special orthoptera with unusual shapes
such as Empusa pennata (conehead
mantis), i.e. a “hopper” with leaf-shaped
antennae live here. After you reach the
asphalt road and cross it, keep walking
uphill towards Montabone whose rather
picturesque center preserves medieval
ruins including the walls and entrance
gate. As you walk uphill among stone
houses, you will find the town hall inside which there is a large room with a
ribbed vault and a fireplace with stucco
reliefs, decorated with heraldic coat
of arms and lateral lions. As you keep
walking, you will reach the Parish Church
of Sant’Antonio Abate, which houses a
few paintings attributed to Guglielmo
Caccia, said “the Moncalvo”, an important seventeenth-century painter from
Montabone. After you finish visiting the
village, it is worthwhile taking a detour
to the church of S.Vittore, situated on a
nearby hill on your way out of the village
towards Rocchetta Palafea. This rural
church dates back to the 15th-16th century and it is characterized by the special
opening with an ogival porch. Back on
the county road, the route continues
along the ridge, one of the most beautiful and scenic ones in this area. As you
proceed through the vineyards, you can
take a complete look at the surroundings: to your left, you have the Bormida
valley and its villages with the Apennines
in the background and Mount Beigua; to
your right, you can see the valley cut by
the Bogliona stream and the plain of the
river Tanaro further down, all the way to
the hills of Turin. Another remarkable
scenic point is at and around Mount
Dagno, from which the view extends
over the territories of Bistagno, Sessame
and Cassinasco. Now, you walk down
a steep descent along a path through
bushes and croplands, and soon you will
reach the village of Rocchetta Palafea,
which ends this itinerary.
Kirche durch die besondere Öffnung
des Portikus mit seinen Spitzbögen
aus. Nach der Rückkehr auf die Hauptstraße führt die Strecke auf einem der
schönsten und panoramareichsten
Kämme des Gebiets weiter. Durch die
Weinberge hindurch beherrscht man
die gesamte Umgebung: links das Val
Bormida und seine Dörfer und in der
Ferne den Apennin und den Monte
Beigua, rechts das vom Rio Bogliona
durchfurchte Tal und weiter entfernt
die Ebene des Tanaro bis zu den turinischen Anhöhen. Ein weiterer, beachtlicher Aussichtspunkt liegt auf der
Höhe und in der Umgebung des Monte Dagno, von dem die Sicht über die
Gebiete von Bistagno, Sessame und
Cassinasco schweift. Jetzt geht es zwischen Büschen und Feldern einen steilen Pfad hinunter und man erreicht in
Kürze die Ortschaft Rocchetta Palafea,
die die Strecke abschließt.
p. 11 veduta della Langa Astigiana - p. 12 paesaggio invernale presso Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 13 chiesa parrocchiale di S. Evasio e torre
medioevale a Rocchetta Palafea (E. Doglio Cotto); Castel Rocchero (L. Carpaneto); la Parrocchiale di Castel Boglione (E. Maltoni) - p. 14 il borgo
storico di Montabone (foto Vigna) - p. 15 Empusa pennata (E. Cazzuli); orma di cinghiale (A. Fassino)
p. 11 sight of the Langa Astigiana - p. 12 winter landscape at Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 13 parish church of S. Evasio and medioeval tower
in Rocchetta Palafea (E. Doglio Cotto); Castel Rocchero (L. Carpaneto); the Parish Church of Castel Boglione (E. Maltoni) - p. 14 medieval town of
Montabone (foto Vigna) - p. 15 Empusa pennata (E. Cazzuli); boar tracks (A. Fassino)
p. 11 Blick auf Langa Astigiana - p. 12 Winterlandschaft bei Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 13 die Pfarrkirche von S. Evasio und mittelalterlich
turm aum Rocchetta Palafea (E. Doglio Cotto); Castel Rocchero (L. Carpaneto); Die Pfarrkirche von Castel Boglione (E. Maltoni) - p. 14 Die alte
Ortschaft von Montabone (foto Vigna) - p. 15 Empusa pennata (E. Cazzuli); Wildschweinspur
15
2
Boschi e Coltivi
Woods and Farms
Wälder und Ackerland
Partenza: Cassinasco
Località sul percorso:
Cassinasco, Gibelli, Bosetto, Albareto,
Sessame, Monastero B.da, Bric Moro,
Bubbio, Bricco Forche, Santuario dei
Caffi, Cassinasco
Lunghezza: circa 37 km
Tempo di percorrenza: 2 o 3 giorni
Difficoltà: media
Itinerario escursionistico percorribile
a piedi e MTB
Mappa: 4
Departure: Cassinasco
Villages en route: Cassinasco, Gibelli,
Bosetto, Albareto, Sessame, Monastero
B.da, Bric Moro, Bubbio, Bricco Forche,
Santuario dei Caffi and Cassinasco
Length: approximately 37 km
Travel time: 2 or 3 days
Difficulty level: average
Hiking and MTB
Map: 4
Abfahrt: Cassinasco
Orte auf der Strecke: Cassinasco,
Gibelli, Bosetto, Albareto, Sessame,
Monastero B.da, Bric Moro, Bubbio,
Bricco Forche, Santuario dei Caffi,
Cassinasco
Länge: circa 37 km
Gehzeit: 2 oder 3 Tage
Schwierigkeit: mittel
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte: 4
Descrizione percorso:
Tappa 1: Cassinasco (410 m) - Gibelli
(450 m) - Bosetto (330 m) - Albareto
(440 m) - Sessame (317 m)
Lunghezza: 14,4 km
Si parte dalla piazza superiore di Cassinasco, dove si affaccia la torre del X
secolo, emblema del borgo; su due lati
della torre sono presenti tracce di costruzioni ammorsate alla struttura: è
quel che resta del castello. Sulla medesima piazza sorge la seicentesca Parrocchiale barocca di S.Ilario di Poitiers,
patrono del paese. In uscita dalla piazza in direzione SUD-EST, (511), si procede inizialmente su dorsale collinare
dalla quale si gode di un bel panorama
su Cassinasco e i suoi dintorni; poi il
sentiero piega a sinistra (511A), e scende sulla strada asfaltata che conduce
alla frazione Gibelli. Da qui (506), è
16
Description of the path:
Leg 1: Cassinasco (410 m) - Gibelli (450
m) - Bosetto (330 m) - Albareto (440 m) Sessame (317 m) Length: 14,4 km
The route sets off from the upper
square of Cassinasco, next to the
tenth-century tower, which is the emblem of the village. There are traces
of buildings clamped to the structure on the two sides of the tower:
it is what remains of the castle. The
seventeenth-century Baroque parish
church of S.Ilario di Poitiers, the patron
saint of the village, stands in the same
square. As you walk out of the square
heading southeast, (511), you will first
walk on the hill ridge, which offers a
beautiful view of Cassinasco and its
surroundings. Then the path turns left
(511A), and descends to the asphalt
road that leads you to the hamlet of
Gibelli. From here, (506), you can take
a dirt road that goes around the hous-
Streckenbeschreibung:
Etappe 1: Cassinasco (410 m) - Gibelli
(450 m) - Bosetto (330 m) - Albareto
(440 m) - Sessame (317 m)
Länge: 14,4 km
Ausgangspunkt ist der obere Platz von
Cassinasco, auf den der Turm des X.
Jahrhunderts blickt, das Wahrzeichen
des Dorfes; auf den beiden Seiten des
Turms befinden sich Spuren von Bauten, die mit der Struktur verzahnt sind:
es handelt sich hierbei um Überreste
der Burg. Auf demselben Platz erhebt
sich die barocke Pfarrkirche aus dem
siebzehnten Jahrhundert, die dem
Schutzpatron des Dorfes S. Ilario di
Poitiers geweiht ist. Beim Verlassen
des Platzes in SÜDÖSTLICHER (511),
Richtung geht es anfangs auf dem
Hügelrücken weiter, von dem man
eine schöne Aussicht über Cassinasco
und seine Umgebung genießen kann;
possibile imboccare una strada bianca che aggira le case e conduce, tra
vigneti e tratti boscati, in fondovalle a
costeggiare un ritano. In questo tratto
è frequente imbattersi in tracce lasciate dalla fauna maggiore, in particolare
cinghiali e caprioli attirati gli uni dalle
castagne, dai grossi tronchi su cui sfregarsi e dalle pozzanghere nelle quali
fare i “bagni di fango”; gli altri dai germogli delle giovani piante in crescita e
dal fitto del bosco: rifugio ideale. Nei
pressi di una cascina si ritorna su asfalto, si segue la stradina in salita fino a
raggiungere borgata Bosetto. Di qua
su strada campestre (516) si raggiunge cascina Tardito (500) e si procede
su strada asfaltata fino a case Albareto
in un contesto suggestivo di piccoli
coltivi. Da questo punto si prende una
carrabile sterrata che si snoda tra un
mosaico di campicelli, vigne, lembi di
incolto e di bosco e conduce al borgo
di Sessame (500-500C).
Tappa 2: Sessame (317 m) - Monastero
B.da (174 m) - Bric del Moro (400 m),
Bubbio (228 m) Lunghezza: km 14,6
Il borgo di Sessame, noto per essere
patria del Brachetto d’Acqui (pregiato vino aromatico), conserva i resti
dell’antica dimora dei Marchesi del
Carretto signori di Ponti e Sessame
che, fino a circa la metà del XV secolo, dominavano l’area. Altro punto di
interesse storico-architettonico è la
piazza centrale dominata dalla Parrocchiale di S.Giorgio e dall’Oratorio
della S.S.Annunziata. Quest’ultimo,
oggi sconsacrato, viene usato per incontri culturali, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte e di artigianato.
Lasciato il concentrico e puntando a
EST, si procede verso Regione S.Rocco
su strada asfaltata; la vista spazia sui
vigneti ed è attirata da una curiosa co-
es and leads you across vineyards and
wooded stretches to the valley bottom
along a gully. It is common to encounter traces left by a greater wildlife in
this stretch, especially by wild boars
attracted to chestnut trees and big
trunks that they rub against and puddles in which they take a “mud bath”,
and deer attracted to the buds of
young plants and the thick forest that
offers them an ideal refuge. Around a
farm you get back on the asphalt road.
Follow this road uphill until you reach
the hamlet of Bosetto. On this side of
the rural road, (516), you reach Cascina
Tardito, (500), and proceed along the
asphalt road up to Albareto residential
homes in a charming view with small
farms. From this point, take a dirt road
that stretches through a patchwork of
small fields, vineyards, uncultivated
strips and forests and leads to the village of Sessame (500-500C).
Leg 2: Sessame (317 m) - Monastero
B.da (174 m) - Bric del Moro (400 m),
Bubbio (228 m) Length: 14,6 km
The village of Sessame is renowned
for being the birthplace of Brachetto
d’Acqui (a fine aromatic wine) and
preserves the remains of the ancient
residence of the Marquis Del Carretto,
the lords of Ponti and Sessame, who
used to rule this area up until about
the mid-fifteenth century. Another
point of historical-architectural interest is the central square dominated
by the parish church of S.Giorgio and
the Oratory of S.S.Annunziata. The
oratory is now deconsecrated and it
is used for cultural events, theatrical
performances and art and craft exhibitions. After you leave the center and
head towards east, you walk on an asphalt road towards Regione S.Rocco.
The view spans over the vineyards and
dann biegt sich (511A), der Pfad nach
links und führt über die Asphaltstraße
hinab zum Ortsteil Gibelli. Von dieser
(506), Stelle aus kann ein Schotterweg
eingeschlagen werden, der die Häuser
umgeht und zwischen Weinbergen und
bewaldeten Strecken in der Talsohle
ein Bächlein säumt. Auf dieser Strecke
kann man häufig auf Spuren treffen,
die von der Großfauna stammen, vor
allem von Wildschweinen und Rehen,
wobei die Ersten von den Kastanien
und großen Baumstämmen angezogen werden, an denen sie sich scheuern, sowie von den Tümpeln, in denen
sie ihre „Schlammbäder“ machen; die
Zweiten von den Trieben der jungen
Pflanzen und dem dichten Wald: ein
idealer Zufluchtsort. In der Nähe eines
Bauernhauses gelangt man wieder
auf die asphaltierte Straße und folgt
der kleinen ansteigenden Straße bis
zu dem Weiler Bosetto. Von hier geht
(516), es über Feldwege bis zur C.na
Tardito, (500), und dann weiter über
Asphaltstraßen bis zu den Häusern
Albareto, die in einem bezaubernden
Kontext kleiner Äcker liegen. Von dieser Stelle folgt man einem geschotterten Weg, der sich durch ein Mosaik
von kleinen Äckern, Weingärten, unbestellten Streifen und Wald bis zur
Ortschaft Sessame windet (500-500C).
Etappe 2: Sessame (317 m) - Monastero B. da (174 m) - Bric del Moro (400 m),
Bubbio (228 m) Länge: 14,6 km
Die Ortschaft Sessame, als Wiege des
Brachetto d’Acqui bekannt (ein hochwertiger lieblicher Rotwein), bewahrt
die Überreste des antiken Wohnsitzes
der Marchesi del Carretto, Herrschaften von Ponti und Sessame, die
dieses Gebiet ungefähr bis zur Mitte
des XV. Jahrhunderts beherrschten.
Ein weiterer Ort geschichtlichen/architektonischen Interesses ist der im
Zentrum gelegene Platz, der von der
Pfarrkirche S.Giorgio und dem Oratorio della S.S.Annunziata überragt
wird. Letzteres ist jetzt entweiht und
wird für kulturelle Zusammentreffen,
Theaterdarstellungen, Kunst- und
Handwerksausstellungen
genutzt.
Nach dem Verlassen des Ortes nach
OSTEN geht es auf der Asphaltstraße
in Richtung Regione S.Rocco; der Blick
schweift dabei über Weinberge und
wird von einem merkwürdigen Bau auf
der Spitze des Gipfels angezogen, den
die Ortsansässigen “il turot” nennen,
ein historisches Häuschen, das zur
17
struzione in cima ad un bricco, chiamato dai locali “il Turot”, storico casotto di avvistamento. Dalla chiesetta
di S.Rocco (caratteristica per avere un
pronao avanzato rispetto alla facciata, con tre archi frontali e due laterali), si procede ancora in discesa tra
vigneti, coltivi e incolti, fino a incrociare la SP 25 (Bistagno-Cortemilia),
con la possibilità, deviando a destra
ed abbandonando temporaneamente il tracciato, di raggiungere l’Oasi
WWF “Garzaia della Val Bormida”. Il
tracciato prosegue invece in direzione SUD a raggiungere il nuovo ponte
Galloni sul fiume Bormida. Su strada
bianca si raggiunge così il maneggio
di Regione Gringavoli. Dopo alcune
cascine, giunti sulla strada provinciale Monastero-Ponti, la si attraversa
per salire in Regione S.Desiderio. Il
contesto è bucolico: campi di grano,
prati, siepi e alberate lungo la strada.
La pieve di S.Desiderio è un piccolo
gioiello dell’architettura settecentesca; presenta un portico antistante
con volta a spicchi e ovale centrale.
Ora, in discesa, si ritorna in breve sulla SP 56 per raggiungere Monastero
B.da, (500A). Costeggiando il fiume
Bormida in sponda orografica destra
e guadando il torrente Tatorba nei
pressi della foce, è possibile proseguire alla volta di Bubbio (503C-503).
Riguadagnando quota e percorrendo
un sentiero un po’ tortuoso in zona
boscata ricca di spunti naturalistici, si
arriva nei pressi di Bric del Moro. Da
qui si ridiscende verso NORD lasciandosi alle spalle alcune cascine. Giunti
in fondovalle non resta che costeggiare il fiume per raggiungere l’abitato
di Bubbio.
your attention will be drawn to a curious building on top of a hill, called
“il Turot” by the locals, a historic lookout cabin. From the church of S.Rocco
(characteristic for its pronaos ahead
of the façade, featuring three frontal
arches and two lateral ones), you keep
walking downhill among vineyards,
croplands and uncultivated land,
until you cross the SP 25 (BistagnoCortemilia) where you can turn right
and temporarily leave the track to visit
the “Garzaia della Val Bormida” WWF
Oasis. The path runs towards south
until it reaches the new Galloni bridge
across the river Bormida. Keep walking on the dirt road and you will get
to the ranch Regione Gringavoli. After
you pass a few farmhouses, you get
on the Monastero-Ponti county road.
Cross this road and go up to Regione
S.Desiderio. In a rural setting, you will
find cornfields, meadows, hedges and
trees along the road. The parish church
of S.Desiderio is a small jewel of eighteenth-century Baroque architecture. It
has a front porch with a cloister vault
and central oval. Now, you start going
down hill. Soon you will get back on
the SP 56 road, which will lead you to
Monastero Bormida (500A). Follow the
river Bormida on its right bank and if
you wade in the Tatorba stream near
its mouth, you can go towards Bubbio
(503C-503). As you regain altitude and
go on a slightly tortuous path in the
woods full of natural cues, you will get
close to Bric del Moro. From here, you
descend on the northern side and leave
some farms behind. Once you get to
the valley bottom, you cannot but walk
along the river which leads you to the
town of Bubbio.
Tappa 3: Bubbio (228 m) - Bric Forche
(530 m) - Santuario dei Caffi (465 m)
Cassinasco (410 m) Lunghezza: 7,6 km
Leg 3: Bubbio (228 m) - Bric Forche
(530 m) - Santuario dei Caffi (465 m)
Cassinasco (410 m) Length: 7,6 km
18
Sichtung verwendet wurde. Von der
kleinen Kirche S.Rocco (wegen eines
der Fassade vorgeschobenen Pronaos
mit drei vorderen und zwei Seitenbögen besonders charakteristisch)
geht es immer weiter zwischen Weingärten, bestellten und unbestellten
Feldern bergab, bis die SP 25 (BistagnoCortemilia) gekreuzt wird, an der man
nach rechts abbiegend und den Weg
vorübergehend verlassend die WWFOase “Garzaia della Val Bormida” erreichen kann. Der Weg führt dagegen in
die SÜDLICHE Richtung zur neuen Brücke Galloni über den Fluss Bormida.
Auf der Schotterstraße kommt man so
zur Reitbahn von Regione Gringavoli.
Nach einigen Bauernhäusern gelangt
man zur Landstraße Monastero-Ponti,
die überquert wird, um nach Regione
S.Desiderio hinaufzusteigen. Die Gegend ist idyllisch: Kornfelder, Wiesen,
Hecken und Bäume säumen die Straße.
Die Pfarre S.Desiderio ist ein kleines
Juwel der Barockarchitektur aus dem
achtzehnten Jahrhundert; sie weist
einen vorliegenden Portikus mit Zwickelgewölbe und Mitteloval auf. Jetzt
geht es bergab und in Kürze wieder
auf die SP 56a zurück, um Monastero
B.da, (500A), zu erreichen. Entlang des
Flusses Bormida kann es am orographischen rechten Ufer und nachdem
der Wildbach Tatorba in der Nähe der
Mündung durchwatet worden ist nach
Bubbio weitergehen (503C-503). Wieder an Höhe gewinnend und entlang
eines etwas gewundenen Pfads gelangt
man in einem Waldgebiet, das reich an
naturwissenschaftlichen Anregungen
ist, in die Nähe von Bric del Moro. Von
hier geht es Richtung NORDEN wieder
abwärts, wobei einige Bauernhäuser
zurück gelassen werden. Nach Erreichen der Talsohle bleibt einem nichts
anderes übrig, als dem Fluss zu folgen,
um den Wohnort Bubbio zu erreichen.
Etappe 3: Bubbio (228 m) - Bric Forche
(530 m) - Santuario dei Caffi (465 m) Cassinasco (m 410) Länge: 7,6 km
Si tratta di una tappa assai variegata:
si parte dalla val Bormida a Bubbio,
per salire al Santuario dei Caffi - Cassinasco. Lungo il percorso passiamo
da strada a sentiero che dopo aver attraversato campi coltivati e vigneti, si
addentra nel bosco (501A-501). Si tratta di un bosco misto ricco di essenze
sia mediterranee sia continentali; sui
versanti esposti a NORD dominano il
castagno e la farnia, in quelli esposti a
sud la roverella, il pino silvestre e l’orniello, accompagnati da cespugli di viburno, ginestra odorosa ed altri. Raggiunto il crinale nei pressi di Bric delle
Forche, la vista spazia sulle valli Belbo
e Bormida, sui rilievi di Langa e sulla
catena alpina; se la giornata è limpida il panorama è ampio e suggestivo.
Dopo aver percorso un breve tratto di
strada provinciale, si raggiunge il Santuario dei Caffi che fu eretto all’inizio
del ‘900 sul luogo in cui la tradizione
vuole che sia apparsa la Madonna. Da
allora, nei primi giorni di settembre,
molti pellegrini raggiungono a piedi il
Santuario dai paesi limitrofi, dopo ore
di cammino. Abbandonato ancora una
volta l’asfalto, si procede ora praticamente in piano seguendo la curvatura
del versante. Dopo aver attraversato
un primo tratto cespugliato ci si trova ad ammirare un vigneto che forma
quasi un anfiteatro, poi ritorna un tratto boscato e campi inframmezzati qua
e là da zone incolte. La tratta sbocca
nei pressi di una grande e attrezzata
area di sosta con servizi igienici, spazi per camper e caravan. Ormai si è in
vista del borgo di Cassinasco che è
raggiungibile in pochi minuti.
This leg offers a lot of varieties: you
start from the Bormida Valley in Bubbio and climb to the Santuario dei
Caffi (dei Caffi Sanctuary) in Cassinasco. Along the way, you will go on
a track which will enter the forest after
you cross some croplands and vineyards. This is a mixed forest, rich in
both Mediterranean and continental
essences (501A-501). The northern
slope is dominated by chestnut and
British oak trees. The southern slope
is dominated by oak, Scots pine and
flowering ash, accompanied by viburnum bushes, scented and other
types of brooms. Once you reach the
ridge near Bric delle Forche, the view
sweeps over Bormida and Belbo valleys, the hills of Langhe and the Alpine
Chain. On a clear day you get a pretty
extensive and impressive view. After
walking on a short stretch of the county road, we reach the Santuario dei
Caffi, which was built in the twentieth
century on the spot where the Virgin
Mary appeared, according to the legend. Since then, many pilgrims come
to the sanctuary in early September
from neighboring villages, after walking for hours. As you leave the asphalt
road again, you practically walk on the
flatland, following the curves of the
hillside. After crossing the first stretch
with bushes, you will come across a
beautiful vineyard which almost looks
like an amphitheater. Later, you will
go back to a wooded stretch and then
you will cross fields interspersed with
uncultivated areas here and there.
The path ends in a large recreational
area equipped with toilets, camper
and caravan court. You have the village
of Cassinasco in sight, which you can
reach in just a few minutes.
Es handelt sich um eine recht abwechslungsreiche Teilstrecke: Ausgangspunkt
ist das Val Bormida in Bubbio, um zum
Santuario dei Caffi-Cassinasco (Wallfahrtsort) hinaufzusteigen. Entlang der
Strecke wechselt man von der Straße
auf einen Pfad, der nach der Durchquerung bebauter Felder und Weingärten
in den Wald eindringt (501A-501). Es
handelt sich um einen Mischwald, reich
an mediterranen und kontinentalen
Hölzern; auf den nach NORDEN gerichteten Seiten dominieren Kastanien und
Sommereichen, auf den nach Süden
blickenden Hängen überwiegen Flaumeichen, Kiefern und Manna-Eschen,
begleitet von Schneeballbüschen, Binsenginster und anderen. Wenn man den
Kamm in der Nähe von Bric delle Forche
erreicht hat, schweift der Blick über die
Täler Belbo und Bormida, über die Höhen der Langa und die Alpenkette; bei
klarem Wetter ist das Panorama weit
und eindrucksvoll. Nach einer kurzen
Strecke auf der Landstraße kommt man
zum Wallfahrtsort Santuario dei Caffi,
der zu Beginn des zwanzigsten Jahrhunderts an dem Ort errichtet wurde,
an dem der Tradition nach die Jungfrau
Maria erschienen sein soll. Seitdem machen sich Anfang September zahlreiche
Pilger zu Fuß von den angrenzenden
Orten auf, um den Wallfahrtsort nach
stundenlangem Gehen zu erreichen.
Der Asphalt wird wiederum verlassen
und fast eben geht es jetzt weiter, wobei der Biegung des Hangs gefolgt wird.
Nach der Durchquerung eines ersten
mit Büschen bewachsenen Abschnitts
kann ein Weinberg bewundert werden,
der fast ein Amphitheater bildet, dann
kommt wieder ein Waldabschnitt, gefolgt von Feldern, die hier und da von
unbestellten Flächen durchbrochen
werden. Die Strecke kommt in der Nähe
eines großen Rastplatzes mit Toiletten
und Stellplätzen für Wohnmobile und
Wohnwagen heraus. Jetzt ist schon der
Ort Cassinasco zu sehen, der in wenigen Minuten erreichbar ist.
p. 16 vista sui vigneti a Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 17 Cassinasco (M. Demaria) - p. 18 Sessame (E. Doglio Cotto); bruco di Papilio machaon (M. Demaria) - p. 19 Potosia cuprea su fioritura
di sanguinello; Cornus sanguinea (M. Demaria)
p. 16 view over the vineyards of Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 17 Cassinasco (M. Demaria) - p.
18 Sessame (E. Doglio Cotto); caterpillar of Papilio machaon (M. Demaria) - p. 19 Potosia cuprea
on the flowers of “sanguinello”; Cornus sanguinea (M. Demaria)
p. 16 blick über die Weinberge von Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 17 Cassinasco (M. Demaria)
- p. 18 Sessame (E. Doglio Cotto); raupe eines Papilio machaon (M. Demaria) - p. 19 Potosia cuprea
über die Blüten von “sanguinello”; Cornus sanguinea (M. Demaria)
19
3
Il fiume e le rocche
River and Rocks
Fluss und Felsen
Partenza: Vesime
Località sul percorso:
Vesime, Cessole, Bricco della Croce, Bosco della Luja, Loazzolo, S.Sebastiano,
Bricco delle Forche, Bubbio, Bric del
Moro, Monastero B.da, C.ne Grassi,
Bric dei Galli, Vesime
Lunghezza: circa 45 km
Tempo di percorrenza: 2 o 3 giorni
Difficoltà: media
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 4
Departure: Vesime
Villages en route:
Vesime, Cessole, Bricco della Croce, Bosco della Luja, Loazzolo, S.Sebastiano,
Bricco delle Forche, Bubbio, Bric del
Moro, Monastero B.da, C.ne Grassi, Bric
dei Galli Vesime
Length: approximately 45 km
Travel time: 2 or 3 days
Difficulty level: average
Hiking and MTB-trail
Map 4
Abfahrt: Vesime
Orte auf der Strecke:
Vesime, Cessole, Bricco della Croce, Bosco della Luja, Loazzolo,
S.Sebastiano, Bricco delle Forche,
Bubbio, Bric del Moro, Monastero B.da,
C.ne Grassi, Bric dei Galli, Vesime
Länge: circa 45 km
Gehzeit: 2 oder 3
Schwierigkeit: mittel
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 4
Description of the path:
Leg 1: Vesime (220 m) - Cessole (215
m) - Bricco della Croce (519 m) - Criviolo (380 m) - Loazzolo (420 m)
Length: 15,3 km
Streckenbeschreibung:
Etappe 1: Vesime (220 m) - Cessole
(215 m) - Bricco della Croce (519 m) Criviolo (380 m) - Loazzolo (420 m)
Länge: 15,3 km
The village of Vesime is on the left
bank of the river Bormida. The neoGothic parish church of S.Martino
stands in the main square. At the other
end of the square you can see the Oratory of Confraternita dei Disciplinati
[the Confraternity of the Disciplined]
in which precious frescoes dating back
to the late sixteenth-century have reappeared after the renovation works.
The town hall, housing a museum of
history of the territory, is clearly of
medieval origin. It retains a porch with
massive stone ogival arches, supported by equally strong sandstone pillars,
topped by Romanesque capitals in
Die Ortschaft Vesime blickt auf das linke Ufer des Flusses Bormida. Auf dem
Hauptplatz ragt die neugotische Pfarrkirche S.Martino empor. Am Ende des
Platzes erhebt sich das Oratorio della
Confraternita dei Di¬sciplinati, in dem
nach Restaurierungsarbeiten wertvolle
Fresken zum Vorschein gekommen
sind, die auf das späte sechzehnte
Jahrhundert zurückgehen. Der Palazzo
Comunale (Rathaus), in dessen Inneren
sich ein historisches Museum des Gebiets befindet, stammt eindeutig aus
dem Mittelalter; er bewahrt einen Säulengang mit mächtigen Spitzbögen aus
Stein, die von ebenso robusten Sand-
Descrizione percorso:
Tappa 1: Vesime (220 m) - Cessole (215
m) - Bricco della Croce (519 m) - Criviolo (380 m) - Loazzolo (420 m)
Lunghezza: 15,3 km
Il Borgo di Vesime si affaccia sulla
sponda sinistra del fiume Bormida.
Sulla piazza principale spicca la neogotica Parrocchiale di S.Martino. In
fondo alla piazza sorge l’Oratorio della Confraternita dei Disciplinanti al cui
interno, dopo i restauri, sono riapparsi
pregevoli affreschi risalenti al tardo
Cinquecento. Il palazzo comunale,
al cui interno sorge un museo storico del territorio, è di chiara origine
medioevale; conserva un portico con
possenti archi in pietra ogivali, sorretti
da altrettanto robuste colonne di arenaria sormontate da capitelli romanici
20
a figure geometriche e volute vegetali.
Lasciato alle spalle Vesime, si giunge
ai ruderi dell’omonimo castello risalente al XII secolo (501); qui troviamo
un’area di sosta con servizi igienici e
parcheggio, dalla quale è possibile apprezzare i resti della fortezza in tutta
la loro suggestione. La tappa si snoda
ora su strade minori alla volta di Cessole, attraversa piccoli campi coltivati
e vigneti, in un contesto di colline dal
rilievo appena accennato. Il borgo di
Cessole si presenta arroccato sul colle.
Ciò che balza all’occhio è la Parrocchiale barocca di Nostra Signora Assunta,
originale struttura composta da due
edifici, uno sopra l’altro, per risolvere
il dislivello del suolo. Si prosegue ora,
uscendo dal borgo di Cessole, in direzione NORD-OVEST in salita alla volta
di Bricco della Croce, punto panoramico dal quale si domina un tratto della
Val Bormida e, in lontananza a SUD,
appaiono le alte colline punteggiate
dai borghi di Langa. La tappa ora procede su sentiero in bosco di castagno
(504), per poi tornare su strade minori
asfaltate in regione Creviolo. Da qui al
borgo di Loazzolo la strada segue su
versante una conformazione collinare
assai tormentata: valle stretta e profonda, incisa da impluvi che rendono
conto del rapido mutare dei versanti,
qua e là pareti verticali che in inverno
si possono ricoprire di spettacolari
stalattiti di ghiaccio.
Tappa 2: Loazzolo (420 m) - San Sebastiano (500 m) - Bricco delle Forche
(530 m) - Bubbio (228 m) - Bric del Moro
(400 m) - Monastero B.da (174 m)
Lunghezza: km 15,9
Il centro storico di Loazzolo fa capolino giungendovi da NORD. La Parroc-
geometric shapes and plant volutes.
As you leave Vesime behind, you reach
the ruins of the castle with the same
name dating from the twelfth century
(501). Here you can find a recreational
area equipped with toilets and parking
lots, where you can enjoy the remains
of the fortress in all their beauty. This
leg of the trail winds on minor roads
on the way to Cessole, crossing small
croplands and vineyards, with hills
that rise slightly above the plain in the
background. The village of Cessole is
on the hill. What catches the eye is the
Baroque parish church named after
Nostra Signora Assunta. Its original
construction consists of two buildings,
one above the other, to compensate for
the unevenness of the ground. As you
move on and leave the town of Cessole
heading northwest, you start going
uphill enroute to Bricco della Croce.
Here you will find scenic spots which
overlook a stretch of Bormida Valley
and the high hills spotted with villages
of Langhe appear far in the south. The
trail continues on a path in the chestnut woods (504) and then it resumes
on minor asphalt roads in Regione
Creviolo. The road follows a rather difficult hillside contour from here all the
way to the village of Loazzolo. Deep,
narrow valleys, carved by watersheds
explain the rapid change in the slopes,
vertical cliffs here and there, which
can be covered by spectacular ice stalactites in the winter time.
Leg 2: Loazzolo (420 m) - San
Sebastiano (500 m) - Bricco delle
Forche (530 m) - Bubbio (228 m) - Bric
del Moro (400 m) - Monastero B.da (174
m) Length: 15,9 km
The historic center of Loazzolo is the
steinsäulen getragen und von romanischen Kapitellen mit geometrischen
Figuren und Pflanzenspiralen überragt
werden. Nachdem man Vesime hinter
sich gelassen hat, kommt man zu den
Ruinen der gleichnamigen Burg aus
dem XII (501). Jahrhundert; hier gibt es
einen Rastplatz mit Toiletten und Parkplatz, von dem aus die Überreste der Festung in ihrem ganzen Zauber bewundert werden können. Die Teilstrecke
windet sich jetzt über Nebenstraßen
bis nach Cessole, wobei sie inmitten
von eben noch angedeuteten Hügeln
kleine bestellte Äcker und Weingärten
durchquert. Der Ort Cessole ist auf
dem Hügel verschanzt. Sofort springt
einem die barocke Pfarrkirche Nostra
Signora Assunta ins Auge, deren eigenartige Struktur aus zwei übereinanderliegenden Gebäuden gebildet wird,
um den Höhenunterschied des Bodens
auszugleichen. Jetzt geht es weiter, aus
dem Ort Cessole heraus und ansteigend in Richtung NORDWESTEN, um
Bricco della Croce zu erreichen, einen
Aussichtspunkt, von dem eine Strecke
des Val Bormida beherrscht wird und
in der Ferne im SÜDEN die hohen Hügel
zu erkennen sind, durchsetzt mit den
Ortschaften der Langa. Die Teilstrecke
führt nun über einen Pfad und durch
einen Kastanienwald (504), um dann
in dem Gebiet Creviolo auf asphaltierte
Nebenstraßen zurückzukehren. Von
hier bis zur Ortschaft Loazzolo folgt
die Straße einer überaus unebenen Hügelform: einem tiefen und engen Tal,
von Talwegen durchschnitten, die der
schnellen Verwandlung der Hänge folgen, hier und da senkrechte Wände, die
im Winter mit spektakulären Stalaktiten
aus Eis überzogen sein können.
21
chiale di S.Antonio Abate (XV secolo)
spicca per la sua facciata bicroma a
fasce alternate. Sulla stessa piazzetta
sorge anche la settecentesca Chiesa di
S.Francesco completamente in pietra.
In uscita dal paese, tornando verso
NORD in salita, si giunge in breve a
case S.Sebastiano, nucleo abitato caratterizzato da costruzioni e muretti in
pietra a secco. Giunti all’incrocio con
la strada comunale che, snodandosi a
sinistra porta all’area protetta “Bosco
della Luja”, si procede a destra seguendo per un breve tratto la strada provinciale per poi imboccare un sentiero
che attraversa dapprima un vigneto e
poi si inoltra in macchie boschive alternate a radure cespugliate (501). I
versanti collinari variamente esposti
spiegano la grande varietà di specie
vegetali e animali che si possono incontrare (512). Nei pressi di Bric delle
Forche è possibile individuare luoghi
di grande interesse panoramico con
splendide viste sia sulla valle Belbo sia
sulla valle Bormida.
La tappa prosegue ora alla volta di
Bubbio (501-501A): tratti asfaltati si
alternano a strade bianche scendendo
tra boschi cedui, noccioleti e campi
coltivati fino a raggiungere la chiesetta di S.Grato (di fine ottocento) con
pianta ottogonale e portici ad arco a
tutto sesto. Nei pressi della medesima
è presente un’area di sosta attrezzata
con acqua, servizi igienici. Proseguendo in ripida discesa si arriva in breve a
Bubbio, il cui centro storico merita una
visita per la settecentesca Parrocchiale
dell’Assunta, gioiello barocco del bas-
22
beginning point as you arrive from the
north. The Parish church of S.Antonio
Abate (fifteenth century) stands out
for its two-color façade with alternating
strips. The fully stone-made eighteenthcentury Church of S.Francesco is in the
same square. On your way out of the
village, heading back north, you start
going uphill and soon you will come to
case S.Sebastiano, which is characterized by dry stone buildings and walls.
As you reach the junction with the municipal road, which turns left and leads
you to the protected area “Bosco della
Luja - Luja Forest”, take the county
road to the right and walk for a short
distance. You will then reach a path
which first passes through a vineyard
and then enters wooded strips alternating with bushy clearings (501). The
hillsides are not equally exposed, which
accounts for the great variety of plants
and animal species that you may encounter in this area (512). Near Bric delle
Forche, you can find places of great interest that offer you magnificent views
on both Belbo and Bormida valleys.
The trail now continues towards Bubbio (501-501A): asphalt sections
alternate with dirt roads that come
down from coppice, hazel groves and
croplands until you reach the church
of S.Grato (late nineteenth century)
which has an octagonal layout and
porticos with round arches. There is
a recreational area equipped with water fountains and toilets close to this
church. Following a steep descent, it
takes you little time to arrive at Bubbio, whose old town is worth visiting
Etappe 2: Loazzolo (420 m) - San Sebastiano (500 m) - Bricco delle Forche
(530 m) - Bubbio (228 m) - Bric del Moro
(400 m) - Monastero B.da (174 m)
Länge: 15,9 km
Vom NORDEN kommend kann man
das historische Zentrum von Loazzolo hervorlugen sehen. Die Pfarrkirche
S.Antonio Abate (XV. Jahrhundert)
fällt durch ihre zweifarbige Fassade
mit abwechselnden Streifen auf. Auf
demselben kleinen Platz steht auch
die ganz aus Stein gebaute Kirche
S.Francesco aus dem achtzehnten
Jahrhundert. Aus dem Dorf kommend
und indem man sich bergauf wieder
nach NORDEN wendet, gelangt man zu
den Häusern von San Sebastiano, einer
Wohnsiedlung, die sich durch Bauten
und kleine Mauern aus trocken gemauerten Steinen auszeichnet. An der Kreuzung mit der Gemeindestraße, die sich
nach links zu dem Schutzgebiet “Bosco
della Luja” windet, geht es rechts ein
kurzes Stück die Landstraße entlang,
um dann einen Pfad einzuschlagen, der
zuerst einen Weinberg durchquert und
dann bewaldete Flecken durchdringt,
die sich mit Lichtungen abwechseln,
auf denen zahlreiche Büsche wachsen
(501). Die unterschiedlich ausgerichteten Hügelabhänge erklären die große
Tier- und Pflanzenvielfalt, auf die man
hier treffen kann (512). In der Nähe von
Bric delle Forche können Orte ausgemacht werden, von denen man einen
herrlichen Rundblick über das Valle
Belbo als auch über das Valle Bormida
genießen kann.
so Piemonte. Attraversata la Via Maestra si giunge al castello dei marchesi
del Vasto e del Carretto, la cui struttura originaria risale al XIII secolo, ma
durante il seicento subì vaste trasformazioni, tanto che della fabbrica originale resta solo la torre quadrata posta
sul lato OVEST. Ora la tappa procede in
direzione SUD attraversando il ponte
sul fiume Bormida (503). Costeggiando il medesimo in sponda destra verso
Monastero B.da, è possibile incontrare
avifauna acquatica, in particolare anatidi come il germano e ardeidi come
la garzetta, ma anche rallidi come la
folaga e la gallinella d’acqua. Lasciata
la piana del Bormida il percorso comincia a salire sul versante collinare alla
volta di una località denominata Bric
del Moro, punto panoramico interessante. Per raggiungere Monastero B.da
si prosegua in discesa su un sentiero
tortuoso nel bosco, fino a giungere
al torrente Tatorba in corrispondenza
di un incrocio. Proseguendo diritto si
guada il torrente e si raggiunge in breve la strada provinciale nei pressi della
pieve di S.Rocco. Non resta ora che seguire la provinciale in lieve discesa per
thanks to the eighteenth-century parish church of Assunta, a Baroque jewel
of Southern Piedmont. After you cross
Via Maestra, you arrive at the castle of
the Marquis del Vasto and del Carretto, whose original structure dates back
to the thirteenth century, but it underwent extensive changes during the
seventeenth century, so that only the
original square tower on the west side
is what remains of the original building. Now the trail moves southbound
and crosses the bridge across the river
Bormida (503). As you walk along the
right bank of the river enroute to Monastero B.da, you may encounter water
birdlife, particularly ducks such as wild
ducks, ardeidae and egret, but also
Rallidae, like coot and moorhen. After
you leave the plain of Bormida behind,
the path begins to go up the hillside
towards a place called Bric del Moro,
which offers interesting viewpoints.
If you want to go to Monastero B.da,
continue downhill on a winding path
that crosses the forest, until it reaches Tatorba stream abeam a junction.
As you continue walking down the
path, you see the stream and you will
Die Etappe führt nun weiter nach Bubbio
(501-501A): asphaltierte Strecken lösen
sich mit Schotterstraßen ab und führen
durch Schlagwälder, Haselnusspflanzungen und bestellte Felder hinunter bis
zu der kleinen Kirche S.Grato (Ende neunzehntes Jahrhundert) mit oktogonalem
Grundriss und einem Portikus aus Rundbögen. In ihrer Nähe liegt ein Rastplatz
mit Wasser und Toiletten. Steil bergab
gehend erreicht man in Kürze Bubbio,
dessen historisches Zentrum aufgrund
der Pfarrkirche Dell’Assunta, einem Barockjuwel des südlichen Piemont aus
dem achtzehnten Jahrhundert, einen Besuch wert ist. Nach der Überquerung der
Via Maestra gelangt man zum Schloss
der Marchesi del Vasto und del Carretto,
dessen ursprüngliche Struktur auf das
XIII. Jahrhundert zurückgeht, das jedoch
während des siebzehnten Jahrhunderts
so viele Veränderungen erfuhr, dass von
dem Originalbau nur noch der viereckige Turm auf der Westseite übrig ist.
Jetzt geht die Strecke weiter Richtung
SÜDEN und überquert die Brücke über
den Fluss Bormida (503). Wenn man am
rechten Ufer Richtung Monastero B.da
geht kann man auf zahlreiche Wasservögel stoßen, besonders auf Entenvögel
wie Stockenten oder Reiher, wie z.B.
Seidenreiher, aber auch auf Bläss- und
Teichhühner aus der Familie der Rallen.
Nach der Ebene des Bormida steigt die
Strecke auf der Hügelseite an und führt
zu einem Ort Namens Bric del Moro mit
einer interessanten Aussicht.
Um zum Kloster Monastero B.da zu
gelangen, geht es abwärts bis zum
Wildbach, der sich auf der Höhe einer
Gabelung befindet, auf einem gewundenen Pfad durch den Wald. Geradeaus
durchwatet man den Fluss und kommt
kurz darauf in der Nähe der Pfarre
S.Rocco an die Landstraße. Jetzt bleibt
einem nichts anderes übrig, als der leicht abfallenden Landstraße zu folgen,
um bald zum Kloster Monastero B.da zu
gelangen. Über die herrliche mittelalterliche „Eselsrückenbrücke”, die im XII. Jahrhundert von den Benediktinermönchen
errichtet wurde, gelangt man in den
Ort. Auffällig ist ein ziemlich gut erhaltenes historisches Zentrum, das sich
um die mittelalterliche Burg drängt, die
besichtigt werden kann und Sitz der Gemeinde ist; die Zimmer der Burg haben
Mosaikböden und Kappendecken sowie
Kreuzgewölbe und mit Fresken verzierte
Wände, die geometrische Motive, Blumenmuster und mythologische Szenen
darstellen. Wenn man den Kreis dagegen
von der oben erwähnten Kreuzung aus
23
giungere in breve a Monastero B.da.
Si entra nel borgo, dallo splendido
ponte medioevale “a schiena d’asino”
edificato dai monaci Benedettini nel
secolo XII. Spicca un centro storico
abbastanza conservato a corona del
castello medioevale, visitabile e sede
municipale; le camere del castello hanno pavimenti a mosaico e soffitti a vela
e a crociera con pareti affrescate con
motivi geometrici, floreali e mitologici.
Viceversa, volendo “chiudere l’anello”,
dall’incrocio di cui sopra si prosegua a
destra su carrareccia sterrata che corre parallelamente al torrente Tatorba,
risalendone il corso.
Tappa 3: Monastero B.da (174 m) - carrareccia vecchia per Roccaverano - Madonna del Deserto (300 m) - Madonna
del Rosario (480 m)
Lunghezza: 13,7 km
Lungo questo tratto di fondo valle si
possono apprezzare piccoli vigneti
terrazzati e costruzioni tipiche in pietra
di langa. Di interesse geologico sono le
splendide formazioni a strati leggibili
sulle pareti verticali in erosione lungo il
Tatorba. L’ambiente vallivo qua e là conserva componenti floro-faunistiche peculiari delle zone umide e peri-fluviali:
tra gli alberi salici e ontani mentre tra
gli anfibi, oltre a varie specie di anuri,
troviamo anche tritoni e salamandre, la
cui presenza passa spesso inosservata.
La vecchia carrareccia per Roccaverano
termina nei pressi della chiesetta della
Madonna del Deserto da qui, proseguendo in salita sull’asfalto si giunge
alla Chiesetta di Madonna del Rosario
punto sosta e panoramico; una strada
minore asfaltata condurrà all’abitato di
Vesime (501), puntando in valle Bormida tra prati e coltivi.
shortly reach the county road near
the church of S.Rocco.
Now simply follow the slightly downhill
county road and you will soon arrive
at Monastero B.da. You will enter the
town across a beautiful medieval “packhorse” bridge built by the Benedettini
monks in the twelfth century. Around
the medieval castle you will notice a
rather well-preserved historic center,
which you can visit, and the town hall.
The rooms of the castle have mosaic
floors and vaulted and cross vaulted
ceilings with frescoed walls, featuring
geometric, floral and mythological motives. On the other hand, if you want to
“close the loop”, you can take off from
this crossroad and take the unpaved
cartway on the right which runs along
the Tatorba Stream and move up to the
old cartway to reach Roccaverano.
Leg 3: Monastero B.da (174 m) - old
road to Roccaverano - Madonna del
Deserto (300 m) - Madonna del Rosario (480 m)
Length: 13,7 km
Along this leg through the valley bottom, you can enjoy small terraced vineyards and typical stone buildings of the
Langhe. The splendid stacks of layers
that can be read on the eroded vertical
walls along the Tatorba stream are of
geological interest. The valley environment here and there conserves the flora and fauna components that are peculiar of wetlands and perifluvial areas:
willow and alder trees, amphibians, as
well as various species of frogs, newts
and salamanders, whose presence often goes unnoticed. The old cartway
leading to Roccaverano ends at the
Church of Madonna del Deserto, from
which you take an uphill paved road
and arrive at the Church of Madonna
del Rosario, which is a recreational and
panoramic point. A minor paved road
will lead to the village of Vesime (501),
across meadows and croplands, pointing towards the Bormida valley.
schließen möchte, muss man sich nach
rechts wenden und dem geschotterten
Karrenweg folgen, der parallel zum Fluss
Tatorba stromaufwärts verläuft.
Etappe 3: Monastero B.da (174 m) Roccaverano Karrenweg - Madonna del
Deserto (300 m) - Madonna del Rosario
(480 m) Länge: 13,7 km
Alter Karrenweg nach Roccaverano
Längs dieser Talstrecke können kleine,
terrassenförmig angelegte Weinberge
und typische Bauten aus den Steinen der
Langhe bewundert werden. Geologisch
interessant sind die herrlichen Schichtformationen, die auf den senkrechten
Erosionslinien entlang des Tatorba abzulesen sind. Die Talgegend bewahrt
vereinzelt besondere Tier- und Pflanzenarten der Feuchtgebiete bzw. aus dem
Flussvorland: unter den Bäumen gibt
es Weiden und Erlen, während von den
Amphibien neben den verschiedenen
Froschlurcharten auch Molche und Salamander vertreten sind, deren Anwesenheit meist unbemerkt bleibt. Der alte
Karrenweg nach Roccaverano endet in
der Nähe der kleinen Kirche Madonna
del Deserto. Von hier aus gelangt man,
indem man der Asphaltstraße bergauf
folgt, zur kleinen Kirche Madonna
del Rosario, ein Rastplatz mit einem
schönen Panorama; von hier führt eine
asphaltierte Nebenstraße zwischen Wissen und Äckern durch das Valle Bormida
zur Ortschaft Vesime (501).
p. 20 il castello a Monastero Bormida (G. Vigna) - p. 21 S. Maria Assunta e S. Martino a Vesime; veduta di Cessole (M. Demaria) - p. 22 escursionisti
(M. Demaria); pini silvestri (M. Demaria) - p. 23 Loazzolo (E. Doglio Cotto) - p. 24 Bubbio (E. Doglio Cotto)
p. 20 the castle in Monastero Bormida (G. Vigna) - p. 21 church of S. Maria Assunta and S. Martino in Vesime; view of Cessole (M. Demaria) - p. 22
hikers (M. Demaria); Scots pines (M. Demaria) - p. 23 Loazzolo (E. Doglio Cotto) - p. 24 Bubbio (E. Doglio Cotto)
p. 20 Das Schloss in Monastero Bormida (G. Vigna) - p. 21 S. Maria Assunta und S. Martino aum Vesime; Cessole (M. Demaria) - p. 22 Ausflügler (M.
Demaria); Kiefern (M. Demaria) - p. 23 Loazzolo (E. Doglio Cotto) - p. 24 Bubbio (E. Doglio Cotto)
24
4
Il Giro delle 5 Torri
The 5 Towers Hike
5 Türme Wander
Partenza: Monastero Bormida
Località sul percorso: Monastero B.da,
S.Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano, S.Giovanni, Torre di Vengore, Santa Libera, Monastero B.da
Lunghezza: circa 29 km
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Difficoltà: media
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 4
Departure: Monastero Bormida
Villages en route: Monastero B.da,
S.Giorgio Scarampi, Olmo Gentile,
Roccaverano, S.Giovanni, Torre di Vengore, Santa Libera, Monastero B.da
Length: approximately 29 km
Travel time: 2 days
Difficulty level: average
Hiking and MTB-trail
Map 4
Abfahrt: Monastero Bormida
Orte auf der Strecke: Monastero B.da,
S.Giorgio Scarampi, Olmo Gentile,
Roccaverano, S.Giovanni, Torre di Vengore, Santa Libera, Monastero B.da
Länge: circa 29 km
Gehzeit: 2 oder 3
Schwierigkeit: mittel
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Wanderkarte 4
Descrizione percorso:
Tappa 1: Monastero B.da (174 m) S.Giorgio Scarampi (625 m) - Olmo
Gentile (600 m)
Lunghezza: 15,9 km
La tappa parte dal borgo di Monastero
B.da (503C-503). Tratta assai variegata, sia dal punto di vista paesaggistico
sia, tra Monastero e C.na Grassi, sotto
l’aspetto naturalistico. La varietà di
ambienti attraversati, dal fondo valle
umido e solcato dal rio Tatorba (505),
ai versanti collinari variamente esposti, rende conto della altrettanto grande diversità di flora e fauna selvatica
che si può incontrare. Ovviamente per
la fauna occorrerà prestare attenzione
soprattutto alle particolari tracce lasciate; per esempio i rapaci notturni,
pur presenti, saranno difficilmente
visibili ma, potendo contare su un certo spirito di osservazione non è raro
Description of the path:
Leg 1: Monastero B.da (174 m) S.Giorgio Scarampi (625 m) - Olmo
Gentile (600 m)
Length: 15,9 km
The trail starts from the village of
Monastero B.da (503C-503). It is a
rather varied leg, both in terms of landscape and for its naturalistic aspect
between the Monastero and Cascina
Grassi. The variety of the land crossed
that you cross, from the damp valley
bottom ploughed by Tatorba stream
(505) to the variously exposed hillside
slopes, stands witness to the equally
vast diversity of the flora and wildlife
that you may encounter. Obviously you
must be careful about the wildlife, especially the particular traces left, for
example, by nocturnal raptors, which
are hard to spot, yet they are present.
However, if you follow your observation instinct, it is not hard to find their
Descrizione percorso:
Etappe 1: Monastero B.da (174 m) S.Giorgio Scarampi (625 m) - Olmo
Gentile (600 m)
Länge: 15,9 km
Die Strecke von der Ortschaft Monastero B.da (503C-503). Eine sowohl
landschaftlich als auch, zwischen dem
Kloster und C.na Grassi, naturwissenschaftlich sehr abwechslungsreiche Strecke.Die Verschiedenartigkeit
der durchquerten Umgebungen, von
der feuchten und vom Rio Tatorba
(505) durchfurchten Talsohle bis zu
den unterschiedlich ausgerichteten
Hügelhängen, ist für die ebenso große
Vielfalt der wilden Flora und Fauna
verantwortlich, die hier anzutreffen
ist. Selbstverständlich muss man bei
der Tierwelt besonders aufmerksam
sein, vor allem was die spezifischen
Spuren anbelangt, die zurückgelassen
25
imbattersi nelle loro “borre”, sorta di
“gomitoli” rigurgitati ed abbandonati a
terra, composti da pelo, ossa, unghie
e denti, insomma da tutto ciò che non
è digeribile delle prede da essi cacciate, solitamente piccoli mammiferi. Per
un naturalista esperto la borra è una
miniera di informazioni, sia su chi l’ha
prodotta, sia in merito alla malcapitata preda. Raggiunta la chiesetta di
Madonna del Rosario, punto sosta panoramico. Procedendo verso S.Giorgio
Scarampi, il percorso si snoda su carrabile sterrata in lieve salita. L’intor-
26
“pellet”, a sort of “balls” regurgitated
and abandoned on the ground, consisting of hair, bones, nails and teeth,
in short, everything that they cannot
digest of the preys they hunted, i.e.
usually small mammals. For an expert
naturalist, the flock is an information
mine, both about who produced it and
the unfortunate prey. Then you reach
the church of Madonna del Rosario,
which is a recreational and panoramic
point. If you walk towards S.Giorgio
Scarampi from here, the route leads
uphill on a dirt road first with a barely
perceptible slope. The surroundings
are very scenic with beautiful views,
both on Bormida Valley and on the high
hills of Roccaverano and Vengore. The
historic village of S.Giorgio preserves
beautiful stone houses with medieval
stamp around the tower house dating
back to the twelfth century. The parish church of S.Giorgio Martire and the
Oratory of the Immacolata Concezione
next to it, which today houses the Cultural Association “Scarampi Foundation” are worth noting. As you leave the
village heading SOUTH (501), you walk
on a paved road up until Tassito crossroad and then you will enter a trail. This
is a particularly interesting path, both
because it runs on the ridge, at least in
its final part, with views sweeping over
Langhe in Cuneo to the Seaside Alps
and Mount Monviso, and also because
it crosses shrub patches, chestnut forests, pastures and small croplands.
This scene is a mosaic of environments
werden; durchfurchten Talsohle bis zu
den unterschiedlich ausgerichteten
Hügelhängen, ist für die ebenso große
Vielfalt der wilden Flora und Fauna verantwortlich, die hier anzutreffen ist.
Selbstverständlich muss man bei der
Tierwelt besonders aufmerksam sein,
vor allem was die spezifischen Spuren
anbelangt, die zurückgelassen werden;
zum Beispiel werden die nachtaktiven
Raubvögel, obwohl vorhanden, schwer
zu sehen sein, allerdings ist es, wenn
man ein aufmerksamer Beobachter
ist, nicht schwer, ihre „Gewölle“ anzutreffen, eine Art „Knäuel“, das herausgewürgt und am Boden zurückgelassen wird und aus Fell, Knochen,
Krallen und Zähnen besteht, also aus
den unverdaulichen Teilen der erlegten Beute. Hierbei handelt es sich
normalerweise um kleine Säugetiere.
Für einen erfahrenen Naturforscher ist
das Gewölle eine wahre Quelle an Informationen, die sowohl über das Tier
Aufschluss gibt, von dem es stammt,
als auch über die unglückselige Beute.
Die kleine Kirche Madonna del Rosario
ist ein Rastplatz mit einem wunderschönen Ausblick. Von hier windet
sich die Strecke Richtung S. Giorgio
Scarampi über einen leicht ansteigenden Schotterweg. Die Umgebung ist
sehr schön, mit herrlichen Ausblicken
über das Val Bormida, und die hohen
Hügel von Roccaverano und Vengore.
In der historischen Ortschaft S. Giorgio
sind schöne Steinhäuser erhalten, die
mittelalterlich anmuten; ferner gibt es
einen Turm aus dem XII. Jahrhundert.
Erwähnenswert sind die Pfarrkirche
S.Gior¬gio Martire und daneben das
Oratorio dell’Immacolata Concezione,
derzeit Sitz des Kulturvereins „Scarampi Foundation”. Beim Verlassen der
Ortschaft Richtung SÜDEN (501) geht
no è assai suggestivo con splendide
visuali, sia sulla Val Bormida, sia sulle
alte colline di Roccaverano e Vengore.
Il borgo storico di S.Giorgio conserva
belle case in pietra d’impronta medioevale a contorno della casa-torre risalente al secolo XII. Degne di nota sono
la Parrocchiale di S.Giorgio Martire e,
accanto a questa, l’Oratorio dell’Immacolata Concezione, attualmente
sede dell’Associazione Culturale “Scarampi Foundation”. Lasciato il borgo
in direzione SUD (501), si procede per
un tratto su asfalto fino in prossimità
del bivio per Tassito per poi imboccare
un sentiero. É questa una tratta particolarmente interessante sia perché
corre, almeno nella parte finale, su
crinale, con vista che spazia sulle Langhe cuneesi, sulle Alpi Marittime e sul
Monviso, sia perché attraversa macchie arbustive, boschi di castagno,
pascoli e piccoli coltivi. Trattasi di
un mosaico di ambienti che conserva
bene la diversità di specie vegetali e
animali tipiche di Langa: cinghiale, capriolo, volpe, tasso, scoiattolo, sono
un esempio delle specie presenti, le
cui tracce possono essere avvistate
qua e là lungo il sentiero. La tratta
confluisce sulla strada provinciale in
prossimità del Bricco della Croce alle
porte di Roccaverano. Da questo punto, su carrareccia sterrata, il percorso, in discesa, volge a Olmo Gentile
raggiungibile in breve tempo. Olmo
Gentile è borgo attraente e suggestivo raccolto intorno ad un castello che
ne è l’emblema.
Tappa 2: Olmo Gentile (600 m) - Roccaverano (750 m) - S.Giovanni - torre
di Vengore (694 m) - Santa Libera (476
m) - Monastero B.da
Lunghezza: 12,7 km
Da Olmo Gentile si abbandona presto l’asfalto per seguire un suggestivo tratto di strada campestre che si
inoltra in lieve salita tra prati, pascoli
e siepi. Giunti all’abitato di Roccaverano, descritto nel percorso “La Vetta
e i Calanchi”, si prosegue ora verso le
borgate di S.Giovanni e Gallesi prevalentemente su strada asfaltata ancorché poco trafficata, molto panoramica
(503). Superata la borgata Gallesi,
prendendo a sinistra per Denice, si
abbandona ancora la strada asfaltata
per raggiungere la splendida torre di
Vengore, recentemente restaurata ed
accessibile, punto panoramico d’eccezione. Risalente al secolo XIV, la torre
presenta caratteri tipici delle torri di
that have well preserved the diversity of
plant and animal species that are typical of the Langhe: wild boar, roe deer,
foxes, badgers, squirrels are examples
of the species that live here, whose traces can be spotted sporadically along
the path. The trail joins the county road
near Bricco della Croce at the gates of
Roccaverano. From this point on, the
trail becomes an unpaved cartway
and goes downhill all the way to Olmo
Gentile, which you can reach in a short
while. Olmo Gentile is an attractive
and evocative village settled around a
castle, which is also its emblem.
Leg 2: Olmo Gentile (600 m) - Roccaverano
(750 m) - S.Giovanni - torre di Vengore
(694 m) - Santa Libera (476 m) - Monastero B.da Lenght: 12,7 km
After you leave Olmo Gentile, you will
shortly get off the paved road and
walk on an evocative rural road which
stretches across meadows, pastures
and hedges on a barely perceptible uphill slope. Once you arrive at the town of
Roccaverano, which is described in “The
Peak and the Gullies” path, continue on
towards the hamlets of S.Giovanni and
Gallesi on a very scenic paved road with
very little traffic (503). After you cross
es bis in die Nähe der Abzweigung
nach Tassito über eine Asphaltstraße,
um dann in einen Weg einzubiegen.
Dies ist ein besonders interessanter
Streckenabschnitt, weil er einerseits,
zumindest am Ende, auf dem Kamm
verläuft und man einen atemberaubenden Blick über die Langhe von
Cuneo, die Seealpen und den Monvisio
hat, andererseits, weil er durch mit
Büschen bewachsene Flecken, Kastanienwälder, Weiden und kleine Äcker
führt. Es handelt sich um ein Mosaik
unterschiedlicher Gegenden, mit
der entsprechenden Vielfalt der für
die Langhe typischen Pflanzen- und
Tierarten: Wildschwein, Reh, Fuchs,
Dachs, Eichhörnchen, sind nur einige
der vorhandenen Arten, deren Spuren
auf dem Pfad zu finden sind. Die Strecke verläuft in der Nähe von Bricco
della Croce vor den Toren von Roccaverano über die Landstraße. Von hier
aus windet sich die nicht mehr lange
Strecke über einen geschotterten Karrenweg abwärts bis nach Olmo Gentile. Olmo Gentile ist ein reizender und
stimmungsvoller Ort, der sich um ein
Schloss herum konzentriert, das sein
Wahrzeichen ist.
27
Etappe 2: Olmo Gentile (600 m) - Roccaverano (750 m) - S.Giovanni - torre
di Vengore (694 m) - Santa Libera (476
m) - Monastero B.da
Länge: 12,7 km
avvistamento in difesa dalle incursioni
saracene. Il tracciato, tutto su sterrato, ora procedendo su alto versante
punta alla chiesetta di Santa Libera
attraversando macchie di vegetazione
arbustiva spontanea (ginestre, ornielli,
pini silvestri); in breve i cespugli lasciano posto al bosco, interrotto qua e là
da zone più aperte. Lungo il sentiero
assai panoramico, sono visibili tracce
di antica pavimentazione lastricata
e muretti a secco; ciò fa pensare che
in passato fosse una importante via di
comunicazione. Il piccolo borgo raccolto intorno alla Chiesetta di S.Libera,
un tempo teatro di lotte partigiane,
ora è riferimento per l’escursionista,
grazie alla posizione panoramica ed al
suo attrezzato punto sosta. Da qui il
percorso prosegue tra piccoli coltivi e
lembi di vegetazione spontanea fino a
giungere a Monastero B.da, riattraversando il ponte medioevale sul fiume.
the hamlet of Gallesi, take the road on the
left to Denice. You will get off the paved
road again all the way to the splendid
Vengore tower, which was recently renovated and accessible to the public. You
will find an exceptional scenery here. The
tower dates back to the fourteenth century, and has the typical features of the
watch towers in the defense against Saracen invasions. Walking exclusively on dirt
road, you will go up the slope towards the
little church of S.Libera across patches of
wild shrubbery (broom, flowering ash
and Scots pine). In a little while, the bushes will give way to the woods, interrupted
by clear areas here and there. Along the
very scenic path, you can find traces of
ancient paved floors and dry walls. This
suggests that it used to be an important
trade route in the past. Back in the time,
the small village around the little church
of S.Libera was a scene of the partisan
resistance. Today, it is an important point
of reference for trekkers, thanks to its
panoramic position and well-equipped
recreational point. From this point on, the
trail goes through small patches of cropland and strips of wild vegetation, across
the medieval bridge over the river, all the
way to Monastero B.da.
Bei Olmo Gentile wird die Asphaltstraße
bald verlassen, um einem bezaubernden Streckenabschnitt über einen Feldweg zu folgen, der leicht ansteigend
in ein Gebiet voller Wiesen, Weiden
und Hecken eindringt. In der Ortschaft
Roccaverano angekommen, die in der
Route „Gipfel und Furchen” beschrieben
wird, geht es nun vorwiegend auf einer
asphaltierten und wenig befahrenen
Straße mit einem wunderschönen
Panorama weiter zu den Ortschaften
S.Giovanni und Gallesi (503). Hinter
dem Ort Gallesi geht es links nach Denice, indem die Asphaltstraße erneut
verlassen wird, um den herrlichen Turm
von Vengore zu erreichen, der kürzlich
restauriert worden ist, betreten werden
kann und ein außerordentliches Panorama bietet. Auf das XIV. Jahrhundert
zurückgehend weist der Turm typische
Zeichen der Sichtungstürme auf, die
zur Verteidigung vor den Überfällen
der Sarazenen errichtet wurden. Die
Strecke, die jetzt ganz über Schotterwege führt, richtet sich auf dem oberen
Hang auf die kleine Kirche Santa Libera
und durchquert dabei Flecken wild
wachsender Sträucher (Ginster, MannaEschen, Kiefern); bald schon überlassen
die Büsche dem Wald ihren Platz, der an
einigen Stellen etwas lichter wird. Entlang des sehr schön gelegenen Weges,
der ein herrliches Panorama bietet, gibt
es Spuren einer Straßenpflasterung und
Trockensteinmauern; dies lässt vermuten, dass es sich in der Vergangenheit um einen wichtigen Verbindungsweg gehandelt hat. Der kleine Ort, der
sich um die Kirche S. Libera drängt, war
einst Schauplatz von Partisanenkämpfen und ist jetzt wegen seiner Panoramalage und seinem gut ausgerüsteten
Bereich ein wichtiger Rastplatz für den
Ausflügler. Von hier verläuft die Strecke
nun zwischen kleinen Äckern und wild
wachsenden Pflanzen bis zum Kloster
Monastero B.da, wobei sie erneut über
die mittelalterliche Brücke über den
Fluss führt.
p. 25 dal Monte Dagno a Rocchetta Palafea (M. Demaria) - p. 26 S.Giorgio Scarampi (M. Demaria); campanula; querceto - p. 27 la parrocchiale
dell’Annunziata a Roccaverano - p. 28 volpe (P. Ricossa)
p. 25 from Monte Dagno to Rocchetta Palafea (M. Demaria) - p. 26 S.Giorgio Scarampi (M. Demaria); trumpet flower; oak grove - p. 27 the parish
Church of Annunziata in Roccaverano - p. 28 fox (P. Ricossa)
p. 25 vom Monte Dagno nach Rocchetta Palafea (M. Demaria) - p. 26 S.Giorgio Scarampi (M. Demaria); Glockenblume; Eichenwald - p. 27 die
Pfarrkirche Annunziata Roccaverano - p. 28 fuchs (P. Ricossa)
28
5
La Vetta e i Calanchi
The Peak and the Gullies
Gipfel und Furchen
Partenza: Roccaverano
Località sul percorso:
Roccaverano, San Giovanni, Vengore,
C.ne Colla, Mombaldone, Piantivello,
Garbavoli, Case Bogliolo, San Sebastiano, Serole, Castello di Serole, Bric
Puschera, Olmo Gentile, Roccaverano
Lunghezza: circa 35 km
Tempo di percorrenza: 2 o 3 giorni
Difficoltà: media
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB (con qualche limitazione)
Mappa 4
Departure: Roccaverano
Villages en route:
Roccaverano, S.Giovanni, Vengore,
C.ne Colla, Mombaldone, Piantivello,
Garbavoli, Case Bogliolo, S.Sebastiano,
Serole, Castle of Serole, Bric Puschera,
Olmo Gentile and Roccaverano
Length: approximately 35 km
Time required: 2 or 3 days
Difficulty level: average
Hiking trail for walking and MTB (with
some limitations)
Map 4
Abfahrt: Roccaverano
Orte auf der Strecke:
Roccaverano, San Giovanni, Vengore,
C.ne Colla, Mombaldone, Piantivello,
Garbavoli, Case Bogliolo, San Sebastiano, Serole, Castello di Serole, Bric
Puschera, Olmo Gentile, Roccaverano
Länge: circa 35 km
Gehzeit: 2 - 3 Tage
Schwierigkeit: mittel
Wander- oder MTB-Tour (mit einigen Einschränkungen)
Wanderkarte 4
Descrizione percorso:
Tappa 1: Roccaverano (750 m) - Mombaldone (222 m) Lunghezza: 9,3 km
Description of the path:
Leg 1: Roccaverano (750 m) - Mombaldone (222 m) Length: 9,3 km
Streckenbeschreibung:
Etappe 1: Roccaverano (750 m) - Mombaldone (222 m) Länge: 9,3 km
In uscita da Roccaverano (503) si procede inizialmente su crinale panoramico attraversando le borgate storiche di
S.Giovanni, Gallesi, Vengore. La prima
borgata spicca per l’aggregato storico
e la chiesa di S.Giovanni (XIII sec.) che
merita una visita in quanto conserva
uno dei più importanti cicli di affreschi
tardo-gotici presenti nell’Astigiano.
Superate Gallesi e Vengore, si procede poi su sterrata in discesa (502). Il
panorama si apre sulla valle del torrente Ovrano, con versanti connotati
da terrazzamenti e boschi. Nei pressi
della cascina Molinera si imbocca uno
stretto sentiero che corre lungo un
versante a tratti strapiombante in un
As you leave Roccaverano (503), first
go on the scenic ridge through the
historic hamlets of S.Giovanni, Gallesi and Vengore. The first hamlet
stands out for its historical center and
the church of S.Giovanni (thirteenth
century) which is worth visiting, as it
maintains one of the most important
late Gothic fresco cycles available in
the province of Asti. After leaving Gallesi and Vengore, walk on the downhill
dirt road (502).
The panorama extends over the valley of the stream Ovrano, with slopes
characterized by terraces and forests.
A narrow path sets off from near Cascina Molinera that runs along the slopes
Aus Roccaverano (503) herauskommend
geht es zuerst auf dem Kamm weiter, von
dem man eine schöne Aussicht genießen
kann und der die historischen Weiler
S.Giovanni, Gallesi, Vengore durchquert
(502). Der erste Weiler besticht durch
seine historischen Häuser und die Kirche S.Giovanni (XIII. Jahrhundert n.Chr.),
die einen Besuch wert ist, da sie einen
der bedeutendsten spätgotischen Freskenzyklen in dem Gebiet von Asti bewahrt. Hinter Gallesi und Vengore geht
es dann weiter über den abfallenden
Schotterweg. Das Panorama öffnet sich
über das Tal des Wildbachs Ovrano, mit
Hängen, die von Terrassierungen und
Wäldern gekennzeichnet werden. In der
29
contesto di calanchi e rocche assai
suggestivo, di grande interesse naturalistico per la presenza di specie
vegetali peculiari come il timo e lo
scotano, cespugli tipicamente mediterranei. Vi sono inoltre roverelle, ornielli, pini silvestri, ginestre e svariate
specie di orchidee tra le quali il raro
e protetto “barbone” (Himantoglossum
adriaticum), orchidea particolarmente
vistosa perché di notevoli dimensioni e
per il lungo labello da cui il nome. Un
ambiente così ricco e particolare, ospita specie animali altrettanto varie e
interessanti. Fra gli insetti, la cicindela
(Cicindela campestris) detta anche “la
tigre a sei zampe”, trova qui un terreno di caccia ideale. Giunti in fondovalle lungo il torrente Ovrano, che merita
una visita essendo in buone condizioni
di naturalità, si raggiunge in breve
Mombaldone, annoverato tra i “Borghi
più belli d’Italia”: uno scorcio di medioevo giunto fino a noi, composto da
strade acciottolate e case in pietra con
stemmi araldici sui portali.
Tappa 2: Mombaldone (222 m) - Serole
(600 m) Lunghezza: 14,7 km
Lasciato l’abitato di Mombaldone si
procede su strada asfaltata minore
in contesto di piccoli coltivi, cascine,
macchie boscate e calanchi. La tappa
prosegue su un sentiero che si inerpica su un versante cespugliato-alberato
assai panoramico per la vista su calanchi. Il tratto si caratterizza per la
flora xerica: ginestre, timo e cespugli
isolati di cisto (Cistus salvifolius). Da
qui si raggiunge il borgo di Piantivello
che conserva interessanti manufatti in
pietra. Da qui si procede per Garbavoli, case Boglioli, S.Sebastiano, Brallo ed
30
which are very steep at times, with a
background of rather picturesque
gullies and rocks, which are of great
interest owing to the presence of peculiar species of plants such as thyme
and smoke-tree, typical Mediterranean
bushes, oak, ash, Scots pine, broom,
several species of orchids including
the rare and protected bryony orchid
(Himantoglossum adriaticum). It is a
particularly striking orchid because of
its remarkable size and long labellum
which gives it its name. Such a rich
and particular environment hosts
animal species that are equally
varied and interesting. Among
the insects, the green tiger beetle
(Cicindela campestris) also known as
“the six-legged tiger”, finds its ideal
hunting field here. Once you get to the
valley bottom along Ovrano stream,
which we recommend you visit for the
good condition of the nature, you will
soon reach Mombaldone, considered
among the “most beautiful villages of
Italy”. It will give you a glimpse of the
Middle Ages that reached our day, with
its cobbled streets and stone houses
with coats of arms on the doors.
Leg 2: Mombaldone (222 m) - Serole
(600 m) Length: 14,7km
As you leave the village of Mombaldone
behind, you proceed on the minor
asphalt road in a context of small
croplands, farms, wooded strips and
gullies. The trail continues on a path
that climbs the slope with bushes/
trees with a very panoramic view of
the slopes full of gullies and featuring
an interesting xeric flora: the pres-
Nähe des Bauernhauses Molinera wird
ein enger Pfad eingeschlagen, der am
Hang entlangläuft, welcher in einem
eindrucksvollen Gebiet von Furchen und
Felsen streckenweise steil abfällt und
aufgrund besonderer Pflanzenarten naturwissenschaftlich sehr interessant ist,
wie Thymian und Perückenbaum, typisch
mediterrane Büsche, Flaumeiche, MannaEsche, Kiefer, Ginster und verschiedene
Orchideenarten, darunter die seltene und
geschützte Adriatische Riemenzunge
(Himantoglossum adriaticum), wegen der
beachtlichen Ausmaße und der langen
Lippe, von der ihr Name stammt, eine
besonders auffällige Orchidee. Eine so
reichhaltige und besondere Umgebung
ist auch ein Lebensraum für ebenso
viele und interessante Tiere. Unter den
Insekten findet der Sandkäfer (Cicindela
campestris), auch “sechsbeiniger Tiger”
genannt, hier ein ideales Jagdrevier. Auf
der Talsohle angelangt kommt man dem
Wildbach Ovrano folgend, der aufgrund
seines guten natürlichen Zustands einen
Besuch wert ist, bald nach Mombaldone,
einen der „schönsten Orte Italiens“: ein
Stück Mittelalter, das bis zu uns gelangt
ist und aus Straßen mit Kopfsteinpflaster
und Steinhäusern mit Wappen über den
Türen gebildet wird.
Etappe 2: Mombaldone (222 m) - Serole
(600 m) Länge: 14,7 km
Hinter dem Dorf Mombaldone geht es
auf der asphaltierten Nebenstraße weiter
durch kleine Äcker, Bauernhäuser, Waldflecken und Furchen. Die Strecke verläuft auf
einem Pfad, der den mit Büschen und Bäumen bewachsenen Hang emporklettert
und mit einem Blick über die durchfurch-
ence of broom, thyme and isolated
cistus bushes (Cistus salvifolius), all the
way to the hamlet of Piantivello which
houses interesting stone artifacts.
From here, proceed to Garbavoli, Case
Boglioli, S.Sebastiano, Brallo and finally Serole, with interleaving asphalt
and dirt sections with very little traffic, crossing meadows, wooded strips,
terraces and small croplands in a very
evocative setting.
Leg 3: Serole (600 m) - Roccaverano
(750 m) Length: 11,1 km
infine Serole in una alternanza di tratte
sterrate ed asfaltate assai poco trafficate, attraversando pascoli, macchie
boscate, terrazzamenti e piccoli coltivi
in contesto suggestivo.
Tappa 3: Serole (600 m) - Roccaverano
(750 m) Lunghezza: 11,1 km
Nel centro di Serole troviamo un’area
di sosta attrezzata con tavoli e panchine, la parrocchiale cinquecentesca di
S.Lorenzo, l’Oratorio di S.Bernardino
e della Madonna del Carmine, attualmente sconsacrato ed utilizzato per
attività culturali. Si prosegue in direzione della borgata Cuniola ma, poco
prima della medesima, si lascia l’asfalto per salire su sterrato fin nei pressi
di Bric Puschera, in contesto boschivo
e arbustivo tipico. La presenza dei
resti del castello di Serole, dei muretti a secco, dei tipici terrazzamenti e,
man mano che si sale, dello splendido
panorama che raggiunge l’apoteosi
proprio su Bric Puschera (vetta di Langa), rende conto dell’interesse storicopaesaggistico del luogo. Giunti nei
pressi di cascine Battaglini non passa
inosservata la borgata “Camomilla”:
nucleo fortificato di case in pietra con
il muro di cinta che nasconde diversi
corpi a corte. Da qui si procede su strada asfaltata poco trafficata e di grande
suggestione panoramica, attraversando gole boscate, pascoli e piccoli coltivi, per giungere nell’abitato di Olmo
Gentile la cui torre ed il castello in pietra spiccano maestosi nel comune più
piccolo della Langa, con meno di 100
abitanti. Lasciato il borgo verso EST
si procede su provinciale fino ad una
cappelletta votiva, dalla quale è possibile procedere su sterrato evitando
l’asfalto, in un contesto di prati, pascoli e macchie arbustive. Tutto l’ambien-
In the center of Serole, you will find a
recreational area equipped with tables
and benches, the sixteenth century
parish church of S.Lorenzo, the Oratory of San Bernardino and Madonna
del Carmine, which is now desecrated
and used for cultural activities. Then
continue enroute the hamlet of Cuniola but, just before you reach it, leave
the asphalt road to go uphill on a dirt
road till the vicinity of Bric Puschera
on a background featuring typical
woodland and shrubs. The remains of
the castle of Serole with its dry stone
walls, typical terraces and the splendid panorama that unveils itself as
you climb, and reaches its apotheosis
on the Bric Puschera itself (the peak of
the Langhe), stand witness to the historical-scenic importance of this place.
When you arrive close to Cascine Battaglini, the hamlet of “Camomilla” does
not go unnoticed. It is a fortified center
of stone houses with a fence wall that
hides different buildings. You proceed
on an asphalt road with very little traffic from here and get to enjoy the impressive panorama, crossing wooded
gorges, small pastures and croplands,
till you arrive at the village of Olmo
Gentile, whose tower and the majestic
stone castle stand out in the smallest
town of the Langhe with less than 100
inhabitants. After you leave the village
heading east, you proceed to a votive
chapel on the county road, from which
you can continue to walk on the dirt
road on a background of meadows
and pastures and shrub patches and
avoid the asphalt road. The whole surroundings are characterized by beautiful and evocative views: the Langhe
hills with old villages on their tops and
the Alpine Chain in the background.
The cart track leads to the county road
few hundred meters from the “capital”
of the Langhe of Asti: Roccaverano.
The heart of the village is embodied in
ten Hänge ein wunderschönes Panorama
bietet; außerdem ist er wegen seiner Flora
interessant: bis zum Ort Piantivello, in dem
sich interessante Steinbauten vorfinden,
gibt es Ginster, Thymian und vereinzelte
Zistrosen (Cistus salvifolius). Von hier aus
geht es weiter nach Garbavoli, Case Boglioli, S.Sebastiano, Brallo und zum Schluss
Serole, wobei Schotterwege und wenig
befahrene Asphaltstraßen aufeinander
folgen und Weiden, Waldflecken, Terrassierungen und kleine Äcker durchqueren,
die ein eindrucksvolles Bild bieten.
Etappe 3: Serole (600 m) - Roccaverano
(750 m) Länge: 11,1 km
In der Mitte von Serole gibt es einen gut
ausgerüsteten Rastplatz mit Tischen und
Bänken, die Pfarrkirche S.Lorenzo aus
dem sechzehnten Jahrhundert, das Oratorio di S.Bernardino e della Madonna del
Carmine, jetzt entweiht und für kulturelle
31
te è caratterizzato da scorci suggestivi
e panoramici: rilievi di Langa sulle cui
sommità spiccano antichi borghi e
sullo sfondo la catena alpina. La carrareccia sbuca sulla provinciale a poche centinaia di metri dal “capoluogo”
della Langa astigiana: Roccaverano. Il
cuore del borgo è rappresentato dalla splendida piazza dove sorgono la
Chiesa bramantesca dell’Annunziata,
la torre a base circolare ed un muro
residuo del castello dei Marchesi del
Carretto con le tre eleganti bifore e
le feritoie dalle quali, all’occorrenza,
potevano essere piazzate le armi a
difesa della fortezza. Il borgo storico
merita una visita, per le vie interne,
le case in pietra, i portali abbelliti da
fregi in pietra scolpita.
the beautiful square where Bramante’s
Church of Annunziata stands, featuring the tower with a circular base and
the wall that remains of the castle of
the Marquis del Carretto. It has three
elegant mullioned windows with two
lights and embrasures from which
arms could be deployed to defend the
fortress, in case of need. The historic
center is worth visiting for its internal
streets, stone houses, portals adorned
with sculpted stone friezes.
Tätigkeiten genutzt. Es geht weiter Richtung Cuniola, allerdings wird die asphaltierte Straße kurz vor dem Ort verlassen,
um bis in die Nähe von Bric Puschera
einen durch Wald und typischen Büschen
führenden Schotterweg zu folgen. Die
Anwesenheit der Ruinen der Burg von Serole, der Trockenmauern, der typischen
Terrassierungen und des herrlichen Panoramas während des Aufstiegs, das seine
Apotheose genau in Bric Puschera (Gipfel
der Langhe) erreicht, gibt Aufschluss
über die geschichtliche und landschaftliche Bedeutung des Ortes. In der Nähe
der Bauernhäuser Battaglini wird man
auf den Weiler “Camomilla” aufmerksam:
ein befestigter Kern von Steinhäusern
mit Einfriedungsmauer, die verschiedene, um einen Hof gruppierte Häuser
verbirgt. Von hier aus geht es über die
wenig befahrene Asphaltstraße mit ihrem
eindrucksvollen Panorama und durch
bewaldete Schluchten, Weiden und kleine Äcker weiter bis zur Ortschaft Olmo
Gentile, deren Turm und Burg aus Stein
majestätisch über das kleinste Dorf der
Langhe mit weniger als 100 Einwohnern
emporragen. Der Ort wird Richtung OSTEN verlassen und über die Landstraße
erreicht man eine Votivkapelle, von der
aus die Asphaltstraße vermieden werden
kann, indem man über einen Schotterweg
durch Wiesen, Weiden und mit Büschen
bewachsene Flecken kommt. Die ganze
Gegend zeichnet sich durch beeindruckende und großartige Ausblicke aus:
Anhöhen der Langhe, auf deren Spitzen
sich vor dem Hintergrund der Alpenkette
antike Ortschaften abzeichnen. Der Karrenweg kommt einige hundert Meter von
der “Hauptstadt” der astigianer Langhe,
Roccaverano, auf der Landstraße heraus.
Die Mitte der Ortschaft stellt der herrliche
Platz dar, auf dem die Bramante-Kirche SS.
Maria Annunziata, der runde Turm und
ein Mauerrest vom Schloss der Marchesi
del Carretto mit drei eleganten Biforen
und Schießscharten angeordnet sind, in
die bei Bedarf die Waffen platziert werden
konnten, um die Festung zu verteidigen.
Der historische Ort ist mit seinen Straßen,
den Häusern aus Stein, den Türen, die
durch in Stein gehauene Friese verziert
werden, einen Besuch wert.
p. 29 calanchi nei pressi di Mombaldone (M. Demaria) - p. 30 roverella; Mombaldone (M. Demaria) - p. 31 Roccaverano; Serole (E. Doglio Cotto);
Melitaea dydima su Orchis tridentata (M. Demaria) - 32 Ophrys fuciflora (M. Demaria)
p. 29 gullies around Mombaldone (M. Demaria) - p. 30 oak; Mombaldone (M. Demaria) - p. 31 Roccaverano; Serole (E. Doglio Cotto); Melitaea dydima
over Orchis tridentata (M. Demaria) - 32 Ophrys fuciflora (M. Demaria)
p. 29 furchen in der Nähe von Mombaldone (M. Demaria) - p. 30 flaum und Mombaldone (M. Demaria) - p. 31 Roccaverano: Serole (E. Doglio Cotto);
Melitaea dydima eiche Orchis tridentata (M. Demaria) - 32 Ophrys fuciflora (M. Demaria)
32
6
il Bosco della Luja
Luja Forest
Wald der Luja
Partenza: Loazzolo, Santa Libera
Località sul percorso:
Santa Libera, Cascina Poggio Giardino,
Case Teola
Lunghezza: circa 3,5 km
Tempo di percorrenza: 2 ore
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 4
Departure: Loazzolo, Santa Libera
Villages en route:
Santa Libera, Cascina Poggio Giardino
and Case Teola
Length: approximately 3.5 km
Travel time: 2 hours
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 4
Abfahrt: Loazzolo, Santa Libera
Orte auf der Strecke:
Santa Libera, Cascina Poggio Giardino,
Case Teola
Länge: circa 3,5 km
Gehzeit: 2 Stunden
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 4
Description of the path:
Santa Libera (560 m) - Cascina Poggio
Giardino (470 m) - Case Teola (500 m) Santa Libera Church (560 m)
Length: 3,5 km
Streckenbeschreibung:
Santa Libera (560 m) - C.na Poggio Giardino (470 m) - C.se Teola (500 m) Chiesetta Santa Libera (560 m)
Länge: 3,5 km
The path sets off from the church of
S.Libera. Ancient records (Giancarlo
Scaglione, personal note) tell of a seventeenth-century country church, which
was probably built in a remote place
of worship, located near the road and
close to a major farming community.
The path (519-519A) unfolds on the
ridge among broom, privet, hazel,
viburnum, juniper and often twisted
trees: oak, ash, Scots pine. In a few
hundred meters, fragments of the typical xeric (i.e. dry) environment of the
Langhe alternate with wooded strips,
scrubs and clearings before our eyes.
These plant formations and the procession of animals accompanying them are
of particular interest from a naturalistic standpoint, because very particular
Die Strecke beginnt an der kleinen Kirche S.Libera. Alte Dokumente (Giancarlo Scaglione, persönliche Mitteilung)
berichten von einer ländlichen Pfarre
aus dem achtzehnten Jahrhundert, die
wahrscheinlich an der Stelle einer abgelegenen Kultstätte in der Nähe der
Straße und einer bedeutenden Landgemeinde errichtet worden ist. Der Weg
(519-519A) verläuft zwischen Ginsterbüschen, Liguster, Haselnuss, Schneeball, Wachholder und oft verkrümmter
Bäume über den Kamm: Flaumeiche,
Manna-Esche, Kiefer. In wenigen hundert Metern wechseln sich die Fragmente typischer Umwelt der Langa
vor unseren Augen mit Waldflecken,
Büschen und Lichtungen ab. Diese
Pflanzenbildungen und die Reihe von
Descrizione percorso:
Santa Libera (560 m) - C.na Poggio
Giardino (470 m) - C.se Teola (500 m) Chiesetta Santa Libera (560 m)
Lunghezza: 3,5 km
Il percorso origina dalla chiesetta di
S.Libera. Antichi documenti (Giancarlo Scaglione, comunicazione personale) parlano di una pieve campestre
seicentesca, probabilmente eretta in
corrispondenza di un remoto luogo
di culto, posto in vicinanza di strade
e nei pressi di una importante comunità agricola.
Il sentiero (519-519A), si dipana in cresta tra cespugli di ginestra, ligustro,
nocciolo, viburno, ginepro e alberi
spesso contorti di: roverella, orniello,
pino silvestre. In poche centinaia di
metri, sotto i nostri occhi, si alternano frammenti di ambiente xerico (cioè
asciutto) tipico di Langa, con macchie
boschive, cespuglieti e radure. Queste
33
formazioni vegetali e gli animali che
vivono in questo habitat, rivestono
particolare interesse naturalistico; infatti qui si trovano specie assai peculiari, adattate a climi assolati e asciutti
come quelle che si trovano sulle rive
del Mediterraneo. In effetti alcune
specie vegetali ed animali si possono
ritrovare comunemente ben più a sud,
sui rilievi appenninici che si affacciano
sul mare. Oltre all’interesse scientifico
- naturalistico questo luogo è splendido anche dal punto di vista estetico: le
piccole radure da cui spesso affiorano
blocchi di marna ricoperte da licheni
multicolore, sono l’habitat ideale per
numerose specie di farfalle che qui
trovano estese e varie fioriture da cui
attingere nettare e le piante nutrici
per i loro bruchi. Un capitolo a parte
andrebbe dedicato alle orchidee spontanee che, parimenti alle farfalle ed a
molte altre specie, trovano condizioni
idonee al loro sviluppo. Di orchidee
nel Bosco della Luja e nei dintorni se
ne contano decine di specie; ciò indica
una buona qualità dell’ambiente naturale. Le orchidee spontanee sono tutte
protette con divieto assoluto di raccolta o danneggiamento. Vale la pena accennare perché è necessario lasciarle
al loro posto: i semi di queste piante
sono numerosissimi ma molto piccoli
e, per germinare, devono entrare in
simbiosi con un fungo; pertanto, chi
recide anche una sola infiorescenza,
impedisce che maturino centinaia di
migliaia di semi che hanno poi una probabilità molto scarsa di trovare fungo
e condizioni idonee per svilupparsi. Il
Bosco della Luja è ricco di biodiversità
e necessita di protezione: per questo
il WWF ed alcune persone del luogo
hanno chiesto specifica tutela ambientale attraverso la costituzione di una
riserva naturale. Giunti ad un primo
crocevia si prosegue diritto in lieve salita tra macchie boscate, siepi, radure
e piccoli vigneti, un mosaico che non
fa che arricchire la varietà delle specie.
Ad un secondo crocevia, proseguendo
in direzione di C.na Poggio Giardino,
ci si collega all’itinerario “Il fiume e le
rocche”. Svoltando in direzione OVEST
- NORD OVEST si prosegue l’anello del
Bosco della Luja; scelta che ci porterà
ad attraversare dapprima vigneti e coltivi residuali che presto lasceranno il
posto al bosco di versante e di mezza
costa, più fresco e umido del precedente, come testimoniato dalla presenza di felci e caratterizzato da castagno, nocciolo, pioppo, pruno, ciliegio.
34
species live here. They have adapted
to sunny, dry climates like those found
on the shores of the Mediterranean
Sea. In fact, some plant and animal
species can be found commonly further down in the south, on the slopes
of the Apennines overlooking the sea.
Apart from its scientific - naturalistic
importance, this place is also beautiful
from an aesthetic point of view. Small
clearings from which blocks of marl
covered with multicolored lichens often
crop up are the ideal habitat for many
butterfly species, which find extensive
and varied blooms here from which
they draw nectar as well as nutritious
plants for their caterpillars. A separate
chapter should be devoted to wild orchids that find the suitable conditions
for their development just like butterflies and many other species. There are
a dozen species of orchids in the Luja
Forest and surrounding areas, which
are an indication of the good quality of
the natural environment. Wild orchids
are all under protection and collecting
or damaging them is strictly forbidden.
It is worth telling here why they should
be left in peace: these plants have very
numerous but very small seeds. These
seeds must enter into symbiosis with a
fungus so that they can germinate. So
if you cut even a single shoot, you will
prevent the maturation of hundreds of
thousands of seeds that have a very low
probability of finding the right fungus
and the appropriate conditions for their
development. Luja Forest is rich in biodiversity and needs protection. That’s
why, WWF and some locals have applied
Tieren, die diese begleiten, sind von
besonderer naturwissenschaftlicher
Bedeutung; tatsächlich leben hier
ganz eigene Arten, die dem Leben in
einem sonnigen und trockenen Klima
angepasst sind, das an den Ufern des
Mittelmeers vorzufinden ist.
In der Tat können einige Tier- und
Pflanzenarten für gewöhnlich weiter
im Süden auf den Anhöhen des Apennin angetroffen werden, die auf das
Meer blicken. Dieser Ort ist nicht nur
von naturwissenschaftlicher Bedeutung, sondern auch besonders schön:
die kleinen Lichtungen, in denen oft
Brocken von Mergel zu Tage treten,
die von bunten Flechten bedeckt sind,
sind das ideale Habitat für zahlreiche
Schmetterlingsarten, die hier ausgedehnte und verschiedene Blüten vorfinden, aus denen sie den Nektar holen,
und auch Pflanzen, um ihre Raupen zu
ernähren. Ein besonderes Kapitel wäre
den wilden Orchideen zu widmen, die
genau wie die Schmetterlinge und
viele andere Arten ideale Bedingungen
für ihre Entwicklung antreffen. Im
Wald der Luja und seiner Umgebung
gibt es dutzende von Arten; dies weist
auf eine gute Umweltqualität. Alle
wilden Orchideen sind geschützt und
dürfen keinesfalls abgepflückt oder
beschädigt werden. Es muss kurz
darauf hingewiesen werden, weshalb
sie an ihrem Platz zu lassen sind: die
Samen dieser Pflanzen sind sehr zahlreich aber sehr klein und müssen, um
keimen zu können, mit einem Pilz in
Symbiose treten; wer also auch nur
einen einzigen Blütenstand abpflückt,
In questo tratto di bosco sarà possibile
imbattersi in tracce e resti del pasto
di animali quali la volpe, il cinghiale,
il tasso, lo scoiattolo, il moscardino,
il ghiro, l’arvicola, il topo selvatico e
ascoltare canti e versi di molti uccelli
come la cincia, il fringuello e il picchio.
L’ultimo tratto, in salita, sfiorerà Case
Teola, borgata costruita interamente
in pietra, per poi congiungersi con il
primo crocevia incontrato e, da qui, in
breve, alla chiesetta di Santa Libera.
for specific environmental protection
through the establishment of a natural
reserve. As you reach a crossroad, go
straight on the first slightly uphill path
through wooded strips, hedgerows,
meadows and small vineyards, which
form a mosaic that does nothing but
enrich the variety of species. Then you
arrive at a second crossroad. Here, keep
walking in the direction of C.na Poggio
Giardino. You will intercept “River and
Rocks” path. If you take the path heading west-northwest, you will continue
on the loop of Luja Forest. This choice
will lead you to cross vineyards and residual croplands first that will soon give
way to hillside and slope forest, which
is cooler and damper than the previous
one, featuring ferns and characterized
by chestnut, hazel, poplar, plum and
cherry trees. In this stretch of the forest, you might run into traces and remains of some animals’ meals, such as
foxes, wild boars, badgers, squirrels,
hazel dormice, dormice, voles, field
mouse and you can listen to the songs
and verses of many birds, like titmouse,
finch and woodpecker. The last stretch
is uphill and it will pass close to entirely stone-built Case Teola, and then
the path will take you back to the first
crossroad you had encountered. It will
not take you long to get back to the
church of S.Libera from here.
verhindert, dass hunderttausende von
Samen reifen, die eine sehr geringe
Chance haben, einen Pilz und geeignete Bedingungen zu finden, um sich
zu entwickeln. Der Wald der Luja hat
eine große Biodiversität und muss
geschützt werden, weshalb der WWF
und einige Personen des Ortes einen
spezifischen Umweltschutz durch die
Gründung eines Naturschutzgebiets
angefordert haben. Beim Erreichen
einer ersten Kreuzung geht es rechts
leicht bergauf durch Waldflecken, an
Hecken entlang, über Lichtungen und
kleine Weinberge – ein Mosaik, durch
das die Artenvielfalt noch reicher wird.
An einer zweiten Kreuzung schließt
man sich in Richtung C.na Poggio Giardino der Strecke “Fluss und Felsen“
an. Nach WESTEN – NORWESTEN abbiegend, geht der Rundgang des Waldes
der Luja weiter; dieser Entschluss führt
uns zuerst durch Weinberge und übriggebliebene Äcker, die auf halber
Höhe des Hangs schon bald dem Wald
weichen, der frischer und feuchter als
der vorige ist, wie die Anwesenheit
von Farnen und Kastanie, Haselnuss,
Pappel, Dornstrauch, Kirsche zeigen.
In diesem Waldabschnitt kann man auf
Spuren und Reste von Mahlzeiten verschiedener Tiere treffen, wie: Fuchs,
Wildschwein, Dachs, Eichhörnchen,
Haselmaus, Siebenschläfer, Wasserratte, Wildmaus, und man kann dem
Gesang und Gezwitscher vieler Vögel
lauschen: Meise, Buchfink, Specht. Der
letzte Abschnitt führt bergauf und
streift Case Teola, ganz aus Stein gebaut, um sich dann mit der zuerst angetroffenen Kreuzung zu vereinen und
in Kürze zu der kleinen Kirche S.Libera
zu kommen.
p. 33 cedronella, Gonepteryx rhamni - p. 34 Zygaena filipendulae (M. Demaria) - p. 35 cespuglio fiorito di scotano (Cotinus coggygria)
p. 33 “cedronella” Gonepteryx rhamni - p. 34 Zygaena filipendulae (M. Demaria) - p. 35 flowering bush of smoketree (Cotinus coggygria)
p. 33 “cedronella” Gonepteryx rhamni - p. 34 Zygaena filipendulae (M. Demaria) - p. 35 Blühender Busch eines Perückenbaums (Cotinus coggygria)
35
I percorsi del
Parco Astigiano
The trails of Parco Astigiano
Die Strecken des Parco Astigiano
36
7
Il grande anello delle
valli Andona e Grande
Partenza: Asti- Valleandona
Località sul percorso: Asti (fraz. Valleandona), Settime, Camerano Casasco, Cinaglio
Lunghezza: circa 28 km
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Il percorso ad anello è facilmente
frazionabile in due tratte, una di
andata ed una di ritorno, e può ovviamente essere intrapreso con partenza da uno dei due estremi: Valleandona d’Asti o Camerano Casasco,
presso i cui abitati è anche possibile
pernottare
Difficoltà: facile, lunghi tratti in salita
Mappa 2
Descrizione percorso:
Il tracciato si snoda interamente entro
i confini della Riserva Naturale della
valle Andona, valle Botto e val Grande
e consente un approccio alle principali valenze naturalistiche, storiche e
geologiche di questo territorio; lungo
il quale bacheche informative ed aree
attrezzate per la sosta offrono indicazioni cartografiche ed ulteriori inviti
all’osservazione.
Trattandosi di percorso derivato dal
congiungimento di diversi itinerari
di visita all’area protetta, l’ampiezza
dell’anello può essere in ogni momento ridotta scegliendo tracciati di
The Great Circuit of
Andona and Grande
Valleys
Der große Rundgang
der Täler Andona und
Grande
Departure: Asti - Valleandona
Villages en route: Asti (hamlet of
Valleandona), Settime, Camerano
Casasco, Cinaglio
Length: approximately 28 km
Time required: 2 days
The circuit is easily divisible into two
sections: outbound and inbound,
which you can obviously walk starting
from either ends: Valleandona d’Asti
or Camerano Casasco. You can also
overnight in these towns
Difficulty level: easy, long uphill
stretches
Map 2
Abfahrt: Asti - Valleandona
Orte auf der Strecke: Asti (Ortsteil
Valleandona), Settime, Camerano Casasco, Cinaglio
Länge: circa 28 km
Gehzeit: 2 Tage
Die ringförmige Strecke kann leicht in
zwei Strecken geteilt werden: eine für
den Hin- die andere für den Rückweg,
und natürlich kann er von beiden Enden begonnen werden: Valleandona
d’Asti oder Camerano Casasco, wo
man auch übernachten kann
Schwierigkeit: Leicht, lange Strecken
bergauf
Wanderkarte 2
Description of the path:
The entire circuit runs within the borders of the Special Nature Reserve of
Andona, Botto and Grande Valleys. It
gives you a taste of the major natural,
historical and geological merits of this
territory. Information boards and recreation areas along the path provide
map instructions and offer further
cues for observation.
Since the path comprises the union of
various visiting itineraries within the
protected area, you can curtail the
length of the circuit at any time by
choosing connecting stretches avail-
Streckenbeschreibung:
Der gesamte Weg schlängelt sich
innerhalb der Grenzen des Sondernaturschutzgebiets durch das Valle
Andona, Valle Botto und Val Grande
und ermöglicht eine Annäherung an
die wichtigsten naturwissenschaftlichen, historischen und geologischen
Bedeutsamkeiten dieses Gebiets; entlang der Strecke bieten Informationsschaukästen und Rastplätze weitere
Beobachtungsanregungen und kartographische Angaben.
Da es sich um einen Weg handelt, der
37
raccordo esistenti sul territorio, il cui
dislocamento è indicato da pannelli
cartografici e da segnavia posti sul
tracciato.
Andata: fraz. Valleandona (Asti) (170
m) - Bric Monache - loc. Painastra - loc.
Valdigora (Settime) - Bric Credo - loc.
Valoeisa (Settime) - I Gorghi (Cinaglio)
- S.Grato (Camerano Casasco) (260 m)
- Camerano (concentrico) (300 m) Lunghezza: 13,8 km
La prima parte dell’anello si snoda su
entrambi i versanti della valle del rio
Andona che, nella porzione a monte,
muta il proprio nome in rio Grande. Si
alternano tratti di fondovalle a tratti
di cresta assai panoramici. La vista
spazia dal Monviso al Monte Rosa
verso NORD, e sui rilievi collinari del
Monferrato a SUD. Il contesto è boschivo con residui lembi di quelli che
un tempo erano ampi vigneti.
Dal parcheggio dell’area di accoglienza turistica di Valleandona, posta
immediatamente al di fuori dall’omonimo abitato, si risale il versante boschivo per raggiungere la panoramica
carrareccia di crinale (903), che si percorre tra alternanze di boschi cedui,
castagneti e radi pini silvestri, sino a
giungere a Bricco delle Monache, par-
38
able in the territory, whose locations
are shown on the map boards and trail
signs located along the path.
Outbound: hamlet of Valleandona
(Asti) (170 m) - Bric Monache - Painastra
- Valdigora (Settime) - Bric Credo - Valoeisa (Settime) - I Gorghi (Cinaglio)
- S.Grato (Camerano Casasco) (260
m) - Camerano (center) (300 m amsl)
Length: 13,8 km
The first part of the circuit stretches
across both slopes of Andona Stream
Valley, whose upstream part is called
Grande Stream. Valley bottom stretches alternate with extremely panoramic
tracks on the valley ridge. The view
spans from Monviso all the way to
Monte Rosa to the north and hill embankments of Monferrato to the south.
The prevalent setting is woods with residual strips of what once used to be
vast vineyards.
You can climb up the woody slope from
the parking lot of Valleandona tourist
reception center, located right next
to the hamlet of Valleandona, and arrive at the panoramic cart track on the
ridge (903), which runs through a succession of copses, chestnut woods and
sparse pine woods, all the way to Bricco
delle Monache, which is a part of the
aus der Vereinigung verschiedener
Routen für den Besuch des Schutzgebiets hervorgeht, kann die Strecke
jederzeit durch die Wahl vorhandener
Verbindungswege verkürzt werden,
die durch kartographische Schilder
und aufgestellte Wegweiser angezeigt sind.
Hinweg: Ortsteil Valleandona (Asti)
(170 m) - Bric Monache - Loc. Painastra
- Loc. Valdigora (Settime) - Bric Credo
- Loc. Valoeisa (Settime) - I Gorghi (Cinaglio) - S.Grato (Camerano Casasco)
(260 m) - Camerano (Dorf) (300 m)
Länge: 13,8 km
Der erste Teil des Rundgangs windet
sich über beide Seiten des Tals des
Rio Andona, der im oberen Teil seinen Namen in Rio Grande umändert.
Strecken auf der Talsohle wechseln
sich mit Strecken auf dem Kamm und
einer herrlichen Aussicht ab. Der Blick
schweift vom Monviso zum Monte Rosa
nach NORDEN und über die hügeligen
Anhöhen des Monferrato im SÜDEN.
Die Umgebung ist bewaldet und wird
von Streifen durchbrochen, auf denen
ausgedehnte Weinberge angesiedelt
waren. Vom Parkbereich für Touristen
in Valleandona, gleich außerhalb des
gleichnamigen Orts, steigt man den
waldigen Hang hinauf, um den Karrenweg des Kamms mit seiner atemberaubenden Aussicht zu erreichen
(903), dem man durch Schlagwälder,
Kastanienhaine und lichte Kiefern hindurch bis Bricco delle Monache folgt,
einem Teil des großen Gutshofs, der
schon Eigentum der Grafen Ottolenghi
ist. Es ist das Herrenhaus, das teilweise zu sehen ist, wenn man wieder auf
die feuchte Talsohle zurückgekehrt,
auf der man zwischen kleinen Äckern
hindurch bis zu dem abgelegenen Tal
des Rio Grande bleibt (300-303).
Vom Gebiet Valdigora, inmitten eines
frischen Eichenwalds, gewinnt man
mit der steilen Trift, die zwischen
Fossilien enthaltenden Wänden eingeklemmt (301A) ist und der man bis
kurz nach dem bezaubernden Gebiet
Valoeisa folgt, wieder an Höhe; der
folgende Pfad steigt mit seinen Serpentinen bis in das Feuchtgebiet der
Gorghi di Cinaglio hinab (305), wo zu
dem naturwissenschaftlichen Reiz
die geschichtliche Bedeutung hinzukommt: das Gebiet wurde nämlich
bis zur ersten Hälfte des zwanzigsten
Jahrhunderts zum Einweichen von
Hanf verwendet, dessen Becken im
Wald immer noch zu sehen sind.
te del grande podere già di proprietà
dei conti Ottolenghi. Di questi ultimi
è la casa padronale in parte visibile
una volta ridiscesi all’umido fondovalle, che si mantiene poi sino all’isolata
valle del rio Grande, tra alternanze di
piccoli coltivi (300-303).
Dall’area Valdigora, immersa in un
fresco querceto, si riguadagna quota
con ripido tratturo incassato entro
pareti fossilifere, (301A) che si mantiene sino a poco oltre la suggestiva
area Valoeisa; un successivo sentiero a tornanti discende infine all’area
umida dei Gorghi di Cinaglio (305),
ove all’interesse naturalistico si affianca quello storico: la zona è stata
infatti utilizzata fino alla prima metà
del ‘900 per la macerazione della canapa, le cui vasche sono ancora visibili nel bosco.
Il successivo lungo crinale boscato (300) conduce alla chiesetta di
S.Grato, ove l’ampia visuale spazia
oltre la Basilica di Superga verso il
Rocciamelone.
A conclusione della tratta giornaliera,
si prosegue ora lungo la strada asfaltata raggiungendo l’abitato di Camerano per il pernottamento.
Ritorno: S.Grato (Camerano Casasco)
(260 m) - S.Bartolomeo - I Gorghi
(Cinaglio) - Peschiera (Settime) - loc.
Valdigora - C.na Luisa - Bric Carlevaris
(Asti Vallebaciglio) - C.na Monfalcone - C.na Fontana - fraz. Valleandona
(Asti) (170 m) Lunghezza: 14,5 km
big farm that used to be property of
Counts Ottolenghi. You can see a part
of their manor house once you go down
to the damp valley bottom, which you
walk down until you reach the isolated
Grande Stream Valley passing a succession of small lands (300-303).
You start gaining altitude again from
Valdigora area, immersed in the cool
air beneath oak trees, walking on the
steep itinerary engraved within fossiliferous walls (301A), which stretches
till little after the evocative Valoeisa
area. A subsequent itinerary with hairpin turns descends to the damp Gorghi
di Cinaglio area (305), where naturalistic highlights accompany historical
importance. In fact, the area was used
for hemp retting till the first half of the
twentieth century, and tubs used in the
process are still visible in the forest.
The following long ridge through the
forest leads you to S.Grato Church
(300). The vast panorama covers beyond Basilica of Superga, all the way to
Rocciamelone Mountain.
As you finish the day’s stretch you walk
on the asphalt road to the village of Camerano, where you can stay the night.
Inbound: S.Grato (Camerano Casasco)
(260 m) - S.Bartolomeo - I Gorghi (Cinaglio) - Peschiera (Settime) - district of
Valdigora - Cascina Luisa - Bricco Carlevaris (Asti Vallebaciglio) - Cascina
Monfalcone - Cascina Fontana - hamlet
of Valleandona (Asti) (170 m)
Length: 14,5 km
Der folgende lange und bewaldete
Kamm führt zu der kleinen Kirche
S.Grato (300), von wo aus der Blick
über die Basilika von Superga hinweg
Richtung Rocciamelone schweift.
Als Abschluss der Tagesstrecke folgt
man jetzt der Asphaltstraße und erreicht die Ortschaft Camerano zum
Übernachten.
Rückweg: S.Grato (Camerano Casasco) (260 m) - S.Bartolomeo - I Gorghi
(Cinaglio) - Peschiera (Settime) - Loc.
Valdigora - C.na Luisa - Bricco Carlevaris (Asti Vallebaciglio) - C.na Monfalcone - C.na Fontana - Fraz. Valleandona
(Asti) (170 m) Länge: 14,5 km
Von dem Gebiet S.Grato führt eine wellige Trift nach S.Bartolomeo (301B), ein
unvermuteter und verzauberter Ort, in
dem mitten im Wald eine romanische
Kirche und die Überreste eines Weilers
vom Rückschritt des anthropogenen
Territoriums zeugen. Im Besonderen
ist der Ort Gegenstand tragischer Ereignisse gewesen, die mit dem antifaschistischen Widerstand verbunden
sind und in dem Brand des Weilers
gipfelten, sodass die letzten Bewohner den Ort endgültig verließen. Wenn
man dem Abhang neben dem Fossilienaufschluss folgt (301), erreicht man
schließlich die tief liegende Talsohle,
die wieder zu den Gorghi di Cinaglio
zurück führt und von dort, indem man
erneut das Val Grande erreicht (303),
zum Gebiet der Peschiera di Settime,
39
Dall’area di S.Grato un lungo tratturo ondulato conduce a S.Bartolomeo
(301B), luogo inatteso ed incantato
in cui, immersi nel bosco, una chiesa romanica ed i ruderi di un cascinale testimoniano l’involuzione del
territorio antropico. In particolare il
luogo è stato oggetto di tragici eventi legati alla resistenza antifascista,
culminati con l’incendio del cascinale
ed il definitivo abbandono da parte
degli ultimi abitanti.
Proseguendo la discesa accanto ad un
affioramento fossilifero, si giunge infine all’incassato fondovalle, (301) che
riconduce ai Gorghi di Cinaglio e da
qui, scollinando nuovamente nella val
Grande (303), si giunge all’area della
Peschiera di Settime, già lavatoio legato alle vicende del Castello di Settime e
successivamente trasformato in invaso
per la pesca sportiva. Il tratto di fondovalle riconduce all’area Valdigora, dalla quale si risale sullo spartiacque con
la val Rilate (306), ove lo sguardo può
raggiungere i rilievi sud dell’astigiano.
L’ampia carrareccia si dipana in cresta sino al piccolo nucleo abitato di
Bricco Carlevaris (301E) e, tra cedui
di robinia, castagno e vigneti residui,
si giunge infine in prossimità della ex
discarica consortile di Valle Manina, in
avanzata fase di recupero ambientale.
Lungo questo tratto, ai margini del bosco, sono identificabili testimonianze
legate alla coltivazione della vite, sino
a pochi anni or sono diffusa sui crinali
meglio esposti: casotti, truogoli per il
verderame e cisterne ne rappresentano la residua memoria.
L’ultimo tratto del percorso conduce in
breve al luogo di partenza, chiudendo
così l’anello e, raggiungendo eventualmente l’abitato di Camerano per il pernottamento. (906).
Presso l’abitato di Valle Andona è
ubicato il Centro polifunzionale della
Riserva, con esposizioni a carattere
didattico-divulgativo, che offre spunti
di approfondimento degli aspetti naturalistici e paleontologici incontrati
lungo il percorso.
A long wavy itinerary takes you from
S.Grato area to that of S.Bartolomeo
(301B). This is an unexpected and enchanted place immersed in the forest.
A Romanesque church and the ruins
of a farmhouse stand witness to the
regression of the anthropic territory.
In particular, the place was involved
in tragic events concerning antifascist
resistance, which reached their climax
when the farmhouse was set on fire
and the last inhabitants abandoned it
definitely. The descent continues (301)
next to a fossiliferous surfacing and
you finally reach the engraved valley
bottom, which leads you to Gorghi di
Cinaglio. From there, it unwinds again
into Grande Valley (303) and you arrive
at Peschiera di Settime, which used to
be a washhouse involved in the affairs
of the castle of Settime and was later
transformed into a vast sports fishing
reservoir. The valley bottom stretch
guides you to Valdigora area, from
which it rises on the watershed with
Rilate Valley (306). If you take a look
from here, you can see the Southern
embankments of Asti territory. The vast
cart track reels off on the ridge all the
way to the small hamlet of Bricco Carlevaris (301E). In the end, as you walk
through black locust copses, chestnut
woods and vineyard remains, you arrive
close to the former cooperative landfill
of Valle Manina, which is in an advanced
stage of environmental reclamation.
Along this stretch, on the edges of forests, you can find evidence that vine
used to be cultivated here till a few
years ago, particularly on ridges with
better exposure. Cabins, troughs used
for verdigris and cisterns are what remains from it.
The last stretch of the path takes you to
the starting point briefly, thus closing
the circuit (906).
The Multi-purpose Center of Asti Park
Authority situated in the hamlet of Valleandona provides popular and didactic
information and cues for further studying
naturalistic and paleontological aspects
that you encounter along the path.
das einst ein Waschtrog und an die
Ereignisse des Castello di Settime gebunden war und später in ein Becken
für den Angelsport verwandelt wurde.
Die Strecke der Talsohle führt wieder
zum Gebiet Valdigora, von dem aus
man auf der Wasserscheide zum Val
Rilate hinaufsteigt (306), wo der Blick
die südlichen Anhöhen des Gebiets von
Asti erreichen kann. Der breite Karrenweg führt auf der Spitze bis zu dem
kleinen Ort Bricco Carlevaris (301E)
und man kommt zwischen Schlagwäldern mit Robinien, Kastanienwäldern
und Resten von Weinbergen hindurch
endlich in die Nähe der ehemaligen
genossenschaftlichen Deponie von
Valle Manina, deren Renaturierungsphase bereits weit fortgeschritten ist.
Entlang dieser Strecke kann man am
Waldrand Zeichen des Weinanbaus
entdecken, der bis vor einigen Jahren
auf den besser gelegenen Kämmen
verbreitet war: Schuppen, Tröge für
Grünspan und Zisternen sind die Überbleibsel. Die letzte Strecke des Weges
führt schnell zum Ausgangspunkt
zurück und schließt somit den Rundgang (906). In der Nähe der Ortschaft
Valleandona befindet sich das Mehrzweckzentrum der Parkbehörde Ente
Parchi Astigiani, mit didaktischen und
umweltpädagogischen Ausstellungen,
die Anregungen zu einer Vertiefung
der naturwissenschaftlichen und paläontologischen Aspekte bieten, auf die
man entlang der Strecke gestoßen ist.
p. 36 foglia fossile - p. 37 area attrezzata nel Parco della Valle Grande presso Camerano Casasco - p. 38 fioritura primaverile - p. 39 Lacerta viridis
(fotografie Ente Parchi Astigiani)
p. 36 fossil leaf - p. 37 recreational area in the Valle Grande natural Park near Camerano Casasco - p. 38 spring bloom - p. 39 Lacerta viridis
(pictures by Ente Parchi Astigiani)
p. 36 versteinertes Blatt - p. 37 picknickbereich Parco della Valle Grande im Camerano Casasco - p. 38 frühlingsblüte - p. 39 Lacerta viridis (foto
Ente Parchi Astigiani)
40
8
L’anello del Parco di
Rocchetta Tanaro
The Circuit of
Rocchetta Tanaro Park
Rundgang des
Parks Rocchetta Tanaro
Partenza: Rocchetta Tanaro
Lunghezza: 7 km circa
Tempo di percorrenza: mezza giornata
Difficoltà: facile, lunghe salite
Mappa 3
Departure: Rocchetta Tanaro
Length: approximately 7 km
Time required: half a day
Difficulty level: easy
Map 3
Abfahrt: Rocchetta Tanaro
Länge: km 7 circa
Gehzeit: halber Tag
Schwierigkeit: leicht
Wanderkarte 3
Descrizione percorso:
la proposta è quella di andare alla scoperta del decano dei Parchi astigiani; il
tracciato permette un’immersione tra
boschi d’alto fusto spontanei ed originari, che in epoche passate ricoprivano buona parte della Pianura Padana
a costituire una vera e propria foresta
planiziale. Oggi questi boschi, ricchi
di biodiversità, sono praticamente
scomparsi, a causa dell’antropizzazione del territorio; solo la lungimiranza
dei Marchesi Incisa della Rocchetta ha
permesso a questo prezioso lembo di
“foresta” di arrivare sino a noi, quasi
immutato nel tempo.
Description of the path:
The proposal is to discover the top
Park of Asti. This track allows you
to plunge into forests with wild and
original tall trees, that in ancient times
used to cover most of the Po Valley
and form a true lowland forest. Today
these forests which were rich in biodiversity have practically disappeared
due to the anthropization of the land.
Only the avant-garde Marquis Incisa
della Rocchetta made it possible for
this precious piece of “forest” to reach
us almost intact over time.
Streckenbeschreibung:
Es wird vorgeschlagen, den Senior der
Parks von Asti zu entdecken; der Pfad
gestattet ein Eintauchen in wilde und
ursprüngliche hochstämmige Wälder,
die in vergangenen Zeiten einen großen Teil der Poebene bedeckten und
einen wahren Feuchtwald bildeten.
Heutzutage sind diese Wälder mit ihrer
großen Biodiversität aufgrund der Anthroposierung des Territoriums praktisch verschwunden; nur die Weitsicht
der Markgrafen Incisa della Rocchetta
hat es diesem wertvollen „Waldzipfel“
ermöglicht, fast unverändert bis zu
uns zu gelangen.
Dal parcheggio posto sul crinale centrale del Parco, si discende la lunga
carrareccia (804B) che, a tornanti, taglia il versante esposto ad OVEST, fino
a raggiungere la solitaria valle del rio
Rabengo, appena prima della quale
è presente una piccola area di sosta.
Durante la discesa è evidente il mutare della composizione floristica del
bosco: da querceto misto a noccioleto
con frammiste robinie.
From the recreational area on the
central ridge of the Park, the track
descends along the long cart track
(804B) following curves and cuts the
slope facing west, until you reach the
secluded valley of Rabengo Stream,
just before which there is a small recreational area. During the descent,
there is a clear change in the floristic
composition of the forest: from mixed
oak to hazelnut mingled with black
locust trees. As you pass close (204803B) to two semi-demolished farm-
Vom Parkplatz auf dem mittleren
Kamm des Parks geht es den langen
Karrenweg hinunter (804B), der mit
seinen Serpentinen den nach WESTEN
gerichteten Hang schneidet, bis er das
einsame Tal des Rio Rabengo erreicht,
vor dem ein kleiner Rastplatz liegt.
Während des Abstiegs ist die Veränderung der pflanzlichen Zusammensetzung des Waldes offensichtlich:
vom Eichenmischwald zur Haselnuss-
41
Transitati nei pressi di due cascine
(204-803B) semi dirute, si costeggia
per un po’ il fiume Tanaro, in questo
tratto placido e naturale (803).
Imboccata la valle del rio Ronsinaggio,
si percorre il fondovalle (804) sino a
raggiungere la grande area attrezzata
“Bigatti”, porta bassa del Parco. Da qui
si prosegue lungo il rio su un’ampia
carrareccia. Ben presto non passerà
inosservata, sul ripido versante esposto a NORD, l’ampia e caratteristica
chioma del “grande faggio”, patriarca
arboreo residuo delle ampie faggete diffuse in tutta la zona al termine
dell’ultimo periodo glaciale, che qui
cresce alla quota minima per il Piemonte, di circa 140 metri.
La via di fondovalle viene infine abbandonata per guadagnare lentamente
quota risalendo il crinale (804D), nuovamente immersi nel querceto misto
ove le specie dominanti sono il rovere,
la farnia ed il cerro, con presenza di
forme ibride di difficile assegnazione
sistematica.
Gli aspetti naturalistici e forestali incontrati lungo il percorso possono essere approfonditi presso il Centro Didattico Polifunzionale che si incontra
nel tratto terminale del tracciato, adibito anche ad ostello per soggiorni e
che permette di integrare ed ampliare
la visita del Parco con gli altri percorsi
autoguidati di fruizione.
Il restante tratto a chiudere l’anello ricalca il tracciato del percorso agevolato
per ipovedenti, dotato di mancorrente
continuo e pannelli divulgativi in Braille; percorrerlo ad occhi chiusi permette
di intuire le difficoltà connesse a questa
invalidante disabilità.
houses, you get to walk along the river
Tanaro for a while in this natural and
quiet section (803).
Once you are on the valley of the Ronsinaggio Stream, you walk on the valley
bottom (804) until you reach the large
recreational area called “Bigatti,” which
is the lower gate to the Park. From here,
the trail continues along the river on a
wide cart track. Soon you will see the
broad and distinctive foliage of “the
great beech-tree” that does not go unnoticed on the steep slope facing north.
It is the arboreal patriarch that remains
of the widespread beech trees that
used to cover the entire area at the end
of the last ice age. Here it grows at its
minimum altitude in Piedmont, about
140 meters above mean sea level. Then
you finally abandon the valley bottom
road and gain altitude slowly up to the
ridge (804D), which is once again immersed among mixed oak trees, where
the dominant species are durmast, British oak and Turkey oak, featuring some
hybrid forms that are hard to assign
systematically.
You can further explore the naturalistic
and forestry aspects that you encounter along the path at the Multi-purpose
Learning Center at the final section of
the trail. The center is also used as a
hostel and it allows you to integrate
and expand your visit to the park
through other self-guided trails.
The remaining section to complete the
circuit follows the route of the path that
is made easier for the visually impaired.
It is equipped with a continuous handrail and Braille information panels. If
you walk it with your eyes closed, you
can imagine the difficulties associated
with this invalidating disability.
p. 41 Rocchetta Tanaro, percorso per ipovedenti (fotografie Ente Parchi Astigiani)
p. 41 Rocchetta Tanaro, the path for the visually impaired (pictures Ente Parchi Astigiani)
p. 41 Rocchetta Tanaro, strecke für Sehbehinderte (foto Ente Parchi Astigiani)
42
pflanzung mit dazwischen gemischten
Robinien. Man kommt in der Nähe
zweier (204-803B) halbzerfallenen
Bauernhäuser vorbei und folgt kurze
Zeit dem Fluss Tanaro, der auf dieser
Strecke träge und natürlich ist (803).
Man biegt in das Tal des Rio Ronsinaggio ein und folgt der Talsohle (804)
bis zu dem großen Ratsplatz „Bigatti“,
dem südlichen Parkeingang. Von hier
aus geht es entlang des Flusses auf
einem breiten Karrenweg weiter. Schon
bald ist auf dem steilen und nach NORDEN gerichteten Hang die breite und
typische Krone der „großen Buche“
zu sehen, die hier für das Piemont
auf der geringen Höhe von etwa 140
ü.d.M. wächst und ein übriggebliebener Baumpatriarch der ausgedehnten
Buchenwälder ist, die am Ende der
letzten Eiszeit auf dem gesamten Gebiet verbreitet waren. Schließlich wird
die Straße der Talsohle verlassen, um
allmählich wieder an Höhe zu gewinnen und den Kamm hinaufzusteigen
(804D), um erneut in den Eichenmischwald einzutauchen, in dem die
vorherrschenden Arten Sommereiche,
Stieleiche und Zerreiche sind sowie
schwer einzustufende Hybridformen.
Die naturwissenschaftlichen und forstlichen Aspekte, auf die man entlang der
Strecke trifft, können im Didaktischen
Mehrzweckzentrum vertieft werden,
das sich am Ende des Weges befindet
und auch als Herberge eingerichtet ist,
sodass der Besuch des Parks mit anderen Selbsterkundungstouren ergänzt
und ausgedehnt werden kann.
Die übrige Strecke zur Schließung
des Kreises folgt dem Weg des Rundgangs für sehbehinderte Personen,
der fortlaufend mit einer Handleiste
und Informationsschilder in Brailleschrift versehen ist; wenn man ihn
mit geschlossenen Augen zurücklegt,
kann man sich die Schwierigkeiten
vorstellen, die mit dieser Behinderung
verbunden sind.
9
Anello della Riserva
Naturale della Val Sarmassa
The Circuit of the
Nature Reserve of Val
Sarmassa
Rundgang des besonderen Naturschutzgebiets
des Val Sarmassa
Partenza: Vinchio, parcheggio Ru
Località sul percorso: Vinchio, Vaglio
Serra e Incisa Scapaccino
Lunghezza: 11 km circa
Tempo di percorrenza: 1 giorno
Difficoltà: facile, lunghe salite
Mappa 3
Departure: Vinchio, Ru parking lot
Villages en route: Vinchio, Vaglio
Serra and Incisa Scapaccino
Length: approximately 11 km
Time required: 1 day
Difficulty level: easy
Map 3
Abfahrt: Vinchio, Ru parkplatz
Orte auf der Strecke: Vinchio, Vaglio
Serra und Incisa Scapaccino
Länge: circa 11 km
Gehzeit: 1 Tag
Schwierigkeit: leicht
Wanderkarte 3
Descrizione percorso:
L’area della Val Sarmassa racchiude in
sé il sunto delle valenze paleontologiche e naturalistiche dell’Astigiano, cui
si sommano ulteriori aspetti di interesse che di per sé motiverebbero già la
visita: quello paesaggistico e quello
storico-letterario, posti in evidenza
da itinerari tematici. L’anello proposto
consente una visione d’insieme di questi aspetti, accorpando percorsi autoguidati a diverso tematismo. Bacheche
informative ed aree attrezzate per la
sosta offrono ulteriori spunti di osservazione ed indicazioni cartografiche.
Questi luoghi sono legati a filo doppio
alle vicende del partigiano “Ulisse”, Davide Lajolo, giornalista e scrittore nativo di Vinchio. Presso il vicino casotto
di Ulisse, al Monte del Mare, pannelli
divulgativi danno modo di approfondire alcuni aspetti storico-letterari.
L’anello ha inizio dal parcheggio, (200)
lungo il crinale che divide la val Tiglio-
Description of the path:
The Val Sarmassa area embodies a
summary of the paleontological and
naturalistic merits of Asti, further enhanced by interesting aspects, such
as the landscape and its historical literary merits highlighted by thematic
routes, which alone would make the
visit worthwhile. The circuit that we
propose allows you have a taste of all
of these aspects, combining self-guided trails with various themes. Information boards and recreation areas along
the path offer further cues for observation and provide map instructions.
These sites are closely tied to the vicissitudes of the “Ulysses” partisan, Davide Lajolo, journalist and writer who
was born in Vinchio. Near Ulysses’ cabin, in Monte del Mare, information panels provide an opportunity to explore
some historical - literary aspects.
The circuit starts from the parking
lot (200), along the ridge that divides
Streckenbeschreibung:
Das Gebiet des Val Sarmassa enthält
eine Zusammenfassung der paläontologischen und naturwissenschaftlichen Werte des astigianer Raums,
denen weitere wichtige Aspekte hinzugefügt werden, die an für sich schon
einen Besuch rechtfertigen würden:
die landschaftlichen und historisch/
literarischen Gesichtspunkte, die von
Themen-Touren in den Vordergrund
gestellt werden. Der vorgeschlagene
Rundgang ermöglicht eine Gesamtansicht dieser Aspekte, indem Selbsterkundungstouren mit verschiedenen
thematischen Eigenschaften zusammengelegt werden. Entlang dieser
Strecken bieten Informationsschaukästen und ausgerüstete Rastplätze
weitere Beobachtungsanregungen und
kartographische Hinweise.
Diese Orte sind doppelt mit den Erlebnissen des Widerstandskämpfers „Ulisse“, Davide Lajolo, eines in Vinchio
43
ne dalla val Marzano, in prossimità
della “Ru”, la quercia che Davide Lajolo
ha reso magica, recuperando un’antica leggenda dei tempi della peste del
1630, la leggenda di Clelia e Ariosto,
due giovani innamorati che cercano
scampo dall’epidemia salendo sulla
grande quercia. La Ru oggi è monumento naturale dell’intera Riserva.
Poco oltre, mantenendosi in cresta,
il “Giardino delle Aromatiche” permette un approccio conoscitivo alle
specie officinali spontanee della
zona, purtroppo rinvenibili sempre
più raramente.
Il percorso prosegue su tratturo
(200A) che, dopo lunga discesa, raggiunge l’umido fondovalle ove s’incontra, dopo la breve e suggestiva
risalita di una vallecola, una prima
sezione fossilifera, prologo al successivo grande affioramento attrezzato
per la visita. Le conchiglie di molluschi fossili risalenti al Pliocene, affermano la presenza nell’astigiano di un
mare caldo e poco profondo.
Il breve tratto asfaltato su cui ci si innesta (203), viene quindi abbandonato
per imboccare una carrareccia (200)
risalente il versante tra boschi cedui,
giungendo nuovamente al panoramico crinale sommitale, che si mantiene
sino al Bricco dei Tre Vescovi. Qui è
ancora visibile il cippo di confine che,
fino al secolo scorso, segnava il punto
di intersezione tra le giurisdizioni dei
Vescovadi di Asti, Alessandria e Acqui.
L’ampia visuale spazia dalle prospicienti colline, in primo piano, ai primi
rilievi delle Alpi e degli Appennini.
La tratta di cresta, che si snoda tra vi-
44
Tiglione Valley from Marzano Valley,
near “Ru”: “Ru” is the oak that Davide
Lajolo made magic, retrieving an ancient legend of the time of the plague
of 1630. It is the legend of Clelia and
Ariosto, two young lovers, who try to
escape from the epidemic by climbing
a big oak tree. Today Ru is a natural
monument of the entire Reserve.
If you stay on the ridge, you will see the
“Garden of Herbs” just a little ahead,
which allows you to learn about wild
medicinal species of this area, which unfortunately keep getting harder to find.
The trail continues on sheep-track
(200A) that meets the damp valley
bottom after a long descent. Here, it
meets an initial fossiliferous section
after short and charming uphill stretch
of a vallecula, which is a prologue to
the next large outcrop equipped for
visiting. The shells of mollusk fossils
dating back to the Pliocene era confirm that there used to be a warm and
shallow sea in Asti.
Then you abandon the short stretch
of asphalt road that you joined (203),
and enter a cart track (200) which
goes up the mountainside among
coppices and reaches the scenic summit ridge again, which you walk on till
you arrive at Bricco dei Tre Vescovi.
Here you can still see the boundary
stone that used to mark the intersection between the jurisdiction of the
Bishoprics of Asti, Alessandria and
Acqui till a century ago. The wide panorama sweeps the overlooking hills in
the foreground, to the foothills of the
Alps and the Apennines.
The trail on the crest winds through
geborenen Journalisten und Schriftstellers verbunden. Bei der nahen
Hütte von Ulisse, am Monte del Mare,
geben Informationsschilder die Möglichkeit, einige historische-literarische
Aspekte zu vertiefen.
Der Rundgang beginnt beim Parkplatz
längs des Kamms (200), der das Val
Tiglione vom Val Marzano trennt, in
der Nähe der “Ru”: eine Eiche, die durch
Davide Lajolo magisch geworden ist,
indem eine alte Legende aus der Zeit
der Pest des Jahres 1630 wieder aufgegriffen wurde, die Legende von Clelia
und Ariosto, zwei junge Liebende, die
versuchten, vor der Epidemie zu fliehen, indem sie auf die große Eiche kletterten. Die Ru ist heute das Naturdenkmal des gesamten Schutzgebiets.
Etwas weiter, wobei man sich immer auf
dem Kamm hält, gestattet der “Giardino
delle Aromatiche” (Kräutergarten) ein
Kennenlernen der wilden Heilkräuter
des Gebiets, die leider immer seltener
aufzufinden sind. Der Weg führt auf
der Trift weiter (200A), die nach einem
langen Abstieg auf die feuchte Talsohle
stößt, wo man nach einem kurzen und
faszinierenden Anstieg aus einem kleinen Tal einem ersten Fossilienabschnitt
begegnet, Auftakt für den folgenden
großen Aufschluss für die Besichtigung. Die Muscheln der versteinerten
Weichtiere, die auf das Pliozän zurückgehen, bestätigen die Anwesenheit
eines warmen und seichten Meers in
dem Gebiet von Asti. Das kurze asphaltierte Stück, auf das man einbiegt, wird
verlassen, um einen Karrenweg (400)
einzuschlagen, der durch Nutzwälder
den Hang hinaufführt, wobei man erneut den Kamm auf der Spitze mit sei-
gneti storici, ad un certo punto cede
il passo ad una ripida discesa (400)
che, dietro una stretta curva, svela
un angolo inatteso: il centro sportivo-ricreativo del lago Valtiverno, al
centro di una conca artificiale tra alte
pareti sabbiose.
La risalita verso il Bricco dei Tre Vescovi sfrutta carrarecce attraversanti
boschi cedui di robinia, castagneti e,
nella zona “Crosa”, querceti d’alto fusto di particolare rilevanza forestale.
Un percorso ginnico accompagna il
tratto sino alla provinciale di cresta
che, in breve, riconduce al punto di
partenza (200).
www.parchiastigiani.it
the historic vineyards. At some point,
it gives way to a steep downhill (400),
which reveals an unexpected corner
behind a tight turn: the sports and leisure center of the lake Valtiverno. It
is the center of an artificial basin between high sand walls.
The ascent to Bricco dei Tre Vescovi
exploits cart tracks that cross coppices of black locust, chestnut trees,
and tall oak trees of a particular forestry importance in the “Crosa” area.
An athletic course accompanies the
stretch until the provincial road on
the crest, which takes you back to the
starting point shortly (200).
ner schönen Aussicht erreicht, auf dem
man bis Bricco dei Tre Vescovi bleibt.
Hier ist immer noch der Grenzstein zu
sehen, der bis zum letzten Jahrhundert den Schnittpunkt zwischen den
Amtsbezirken der Bischofssitze von
Asti, Alessandria und Acqui markierte.
Der Blick schweift von den Hügeln mit
ihrem schönen Panorama im Vordergrund bis zu den ersten Anhöhen der
Alpen und des Apennin.
Das Stück auf dem Kamm, das sich
durch historische Weinberge hindurchschlängelt, gibt ab einer gewissen Stelle einem steilen Abstieg den Vortritt,
der hinter einer engen Kurve einen
unerwarteten Anblick bietet: das Freizeit- und Sportzentrum des Sees von
Valtiverno in der Mitte einer künstlich
zwischen hohen sandreichen Wänden
angelegten Mulde.
Der erneute Aufstieg in Richtung Bricco dei Tre Vescovi nutzt Karrenwege,
die Nutzwälder von Robinien, Kastanienwälder und, in dem Gebiet “Crosa”,
hochstämmige Eichenwälder von besonderer forstlicher Bedeutung durchqueren. Ein Trimm-Dich-Pfad begleitet
die Strecke bis zur Landstraße, die
schon bald wieder zum Ausgangspunkt
zurückführt (200).
p. 43 Cardium indicus - p. 44 Val Sarmassa, affioramento attrezzato e la Ru di Davide Lajolo - p. 45 un sentiero in Val Sarmassa (fotografie Ente
Parchi Astigiani)
p. 43 Cardium indicus - p. 44 equipped outcrop and the Ru di Lajolo in Val Sarmassa - p. 45 a trail in Val Sarmassa (pictures Ente Parchi Astigiani)
p. 43 Cardium indicus - p. 44 aufschluss und die Ru di Davide Lajolo im Val Sarmassa - p. 45 ein Pfad im Val Sarmassa (foto Ente Parchi Astigiani)
45
I cammini della
Valtriversa
The paths of Valtriversa
Die Wege der Valtriversa
46
10
La via del Conte
The Way of the Count
Die Straße des Grafen
Partenza: Baldichieri d’Asti
Località sul percorso: Baldichieri
d’Asti, C.na Bricco del Conte, C.na del
Merlo, Castellero, Bricco Trombetta,
Bricco Rosso, C.ne Graudi, valle rio Castellero, Baldichieri
Lunghezza: circa 14 km
Tempo di percorrenza: 1 giorno
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi, MTB e a cavallo
Mappa 2
Departure: Baldichieri d’Asti
Villages en route: Baldichieri d’Asti,
C.na Bricco del Conte, C.na Del Merlo,
Castellero, Bricco Trombetta, Bricco
Rosso, C.ne Graudi, Castellero Stream
Valley and Baldichieri
Length: approximately 14 km
Travel time: 1 day
Difficulty level: easy
Hiking, MTB and horse trail
Map 2
Abfahrt: Baldichieri d’Asti
Orte auf der Strecke: Baldichieri
d‘Asti, C.na Bricco del Conte, C.na del
Merlo, Castellero, Bricco Trombetta,
Bricco Rosso, C.ne Graudi, Valle Rio
Castellero, Baldichieri
Länge: circa 14 km
Gehzeit: 1 Tag
Schwierigkeit: leicht
Wander, MTB oder Pferd-Tour
Wanderkarte 2
Description of the path:
To the north of the A21 highway, the
towns of Baldichieri and Castellero offer a very different landscape from the
very infrastructured view of the valley.
Count (“La Via del Conte”) is an itinerary named after an ancient route that
used to link these two old traditional
villages, and, as a consequence, their
castles, using the crest of the hill that
joins them. The trails on the ridges
were safer, less prone to flooding and
robbery attacks and gave easy access
to croplands.
Baldichieri (the first records date
back to a document dated year 1041)
consolidated a medieval village from
which the valley of Monale Stream
and the valley of Triversa stream were
dominated, where the Roman road Via
Fulvia stretched. The town proved its
role and importance until the 16th cen-
Streckenbeschreibung:
Nördlich der Autobahn A21 bieten die
Gemeinden Baldichieri und Castellero
eine ganz andere Landschaft als die
stark infrastrukturierte des Tals: “Die
Straße des Grafen” ist eine Strecke,
die ihren Namen von einem alten Weg
ableitet, der diese beiden alten Dörfer
traditionsgemäß miteinander verband
und folglich die jeweiligen Schlösser,
indem der Hügelkamm benutzt wurde,
der sie vereint. Die Wege auf den Kämmen waren sicherer, sie waren kaum
Überschwemmungen und weniger
Überfällen der Straßenräuber ausgesetzt und die bestellten Äcker konnten
leicht erreicht werden.
Baldichieri (die ersten Zeugnisse gehen
auf ein Dokument aus dem Jahr 1041
zurück) befestigte ein mittelalterliches
Dorf, von dem aus das Tal des Rio di
Monale und das Tal des Wildbachs Tri-
Descrizione percorso:
A Nord dell’autostrada A21, i comuni
di Baldichieri e Castellero offrono un
paesaggio molto diverso da quello
fortemente infrastrutturato della vallata: “La Via del Conte” è un itinerario
che trae il suo nome da un antico percorso che collegava tradizionalmente
questi due antichi borghi, e dunque i
rispettivi castelli, utilizzando il crinale della collina che li unisce. I percorsi sui crinali erano più sicuri, meno
soggetti alle esondazioni e agli assalti dei briganti e davano facile accesso
ai fondi coltivati.
Baldichieri (le prime testimonianze
risalgono ad un documento dell’anno
1041) si consolidò come borgo medioevale dal quale si dominavano la valle
del rio di Monale e la valle del torrente
Triversa, ove si snodava la via Fulvia. Il
47
borgo affermò un proprio ruolo e una
propria importanza sino al XVI secolo,
allorché il castello venne distrutto nel
1553 dalle truppe del generale francese C. de Cossè, conte di Brissac. Del
castello restano oggi un pianoro e le
tracce di una delle fortificazioni. Dopo
l’abbattimento del castello, il borgo si
sviluppò prima sulle pendici e quindi
lungo la pianura.
Castellero ha nel castello il suo emblema. Distrutto nel 1132 e poi ricostruito, il maniero domina l’intero territorio
in termini di immagine e di posizione;
esso fu, nella storia e durante le lotte
civili, una roccaforte anti-guelfa. Il borgo crebbe intorno al castello ed alla
parrocchiale di impianto quattrocentesco e di uso gentilizio, sviluppando un
insediamento di tipo medioevale, i cui
abitanti erano principalmente a servizio dei poderi del castello.
L’itinerario “La Via Del Conte”, è suddiviso pertanto in alcune tratte che individuano un sistema di viabilità minore,
più leggero, ma ancora percepibile e
da valorizzare: dal concentrico di Baldichieri il Cammino del Conte costeggia il pianoro su cui era posizionata
la roccaforte e quindi, attraverso un
tratto sterrato (701A-701), arriva a Castellero. La Via dei Piglioni (701) collega invece Baldichieri alle Green Ways e
quindi al parco di Valleandona - Vallebotto. Il percorso di Bricco Trombetta
(701), infine, consente di apprezzare il
territorio del comune di Castellero, con
48
tury, when the castle was destroyed by
the troops of the French General C. de
Cossè, Count of Brissac in 1553. Today,
a plateau and the traces of the fortifications remain of the castle. After the
castle was demolished, the village developed first on the mountainside and
then along the plain.
Castellero has its emblem in the
castle. It was destroyed in 1132 and
then rebuilt. The castle dominates
the entire territory in terms of image
and position. It was an Anti-Guelph
stronghold in history and during the
civil strifes. The village grew around
the castle and the fifteenth-century
parish church and thanks to the use
by aristocrats, who developed a medieval settlement here employing the
inhabitants mainly at the service of
the farms of the castle.
Therefore, the itinerary “The Way of
the Count” is divided into some sections that identify a system of minor,
lighter roads, but it is still visible and
must be appreciated. From the concentric of Baldichieri, “The Way of
the Count” runs along the plateau on
which the stronghold was positioned,
and then goes on a dirt road (701A701), all the way to Castellero. The Via
dei Piglioni (701) links Baldichieri and
to the Green Ways and to Valleandona – Vallebotto park. In the end, the
path of Bricco Trombetta (701) allows
you to appreciate the territory of the
municipality of Castellero, with lovely
versa beherrscht wurden, durch die sich
die Via Fulvia wand. Das Dorf behauptete bis zum 16. Jahrhundert seine Rolle
und Bedeutung, bis das Schloss 1553
von den Truppen des französischen
Generals C. de Cossè, Graf von Brissac,
zerstört wurde. Vom Schloss sind heute
nur noch ein Plateau und Spuren eines
der Festungswerke übrig. Nach dem Abriss des Schlosses entwickelte sich das
Dorf zuerst auf den Hängen und dann
entlang der Ebene.
Castellero hat in dem Schloss sein
Wahrzeichen. Im Jahr 1132 zerstört und
dann wieder aufgebaut, beherrscht die
Burg, was Gestalt und Position betrifft,
das gesamte Gebiet; sie war während
der Stadtkämpfe eine welfenfeindliche
Hochburg. Das Dorf wuchs um das
Schloss und die Pfarrkirche herum,
die aus dem fünfzehnten Jahrhundert
stammt und für den Adel gedacht war,
wobei es eine Siedlung des mittelalterlichen Typs entwickelte; seine Einwohner standen hauptsächlich im Dienste
der Gutshöfe der Burg.
Die Strecke “Die Straße des Grafen” teilt
sich daher in einige Abschnitte, die ein
dünnes, aber immer noch erkennbares
und aufzuwertendes Netz von Nebenstraßen individualisieren: von dem Ort
Baldichieri säumt der Weg des Grafen
die Hochebene, auf der die Hochburg
stand, und kommt dann über eine geschotterte Strecke (701A-701) nach
Castellero. Die Via dei Piglioni (701)
verbindet dagegen Baldichieri mit den
scorci suggestivi e poco conosciuti.
Percorrere le tratte di questo itinerario
aiuta a percepire un passato nel quale
l’economia era fondamentalmente rurale. Le vie di transito presenti costituivano una componente importante
per il territorio, validissimo supporto
per la sua frequentazione (un esempio
ne è la via Fulvia, che collegava Asti a
Chieri, molto frequentata, disponendo
di una fondazione ospedaliera atta ad
ospitare mercanti e pellegrini). A ciò
si deve aggiungere la ricchezza idrica
rappresentata dal bacino del Triversa, determinante per l’attivazione di
numerosi mulini e di strutture di tipo
preindustriale in grado di trasformare
in forza lavoro una fonte di energia rinnovabile quale l’acqua.
Collegamento con Riserva Naturale
Speciale Valli Andona, Botto e Grande: Baldichieri stazione ferroviaria (145
m) - C.na Mandoletta (180 m) - incrocio
tracciato Green Ways - Valleandona
(210 m) Lunghezza: 2,5 km
Dalla stazione ferroviaria BaldichieriTigliole, si punta a NORD percorrendo
la provinciale (711B) che, nell’ordine,
attraversa il torrente Triversa, la SS
10 Padana inferiore ed incrocia, con
un sottopasso, l’autostrada TorinoPiacenza per poi giungere all’abitato di
Baldichieri. Dal centro del paese si procede a EST lungo la strada che è conosciuta come “via dei Piglioni”. Usciti dal
borgo, il percorso si sviluppa in piano
e, per circa 700 m, su strada asfaltata,
views that are little known. Walking
on the stretches of this itinerary helps
one understand a past in which the
economy was mainly rural but it could
also make money from the historic
trade routes in the valley (Via Fulvia),
which linked Asti and Chieri, was
very busy and had a hospital foundation capable of hosting pilgrims and
merchants) and the abundance of
water in the basin of Triversa stream,
which was crucial in the construction of many mills and preindustrial
structures, capable of transforming
a renewable energy source into work:
flowing water.
Connection with the Special Natural Reserve of Andona, Botto and
Grande Valleys: Baldichieri train station (145 m) - C.na Mandoletta (180 m)
- Green Ways stretch crossroad - Valleandona (210 m) Length: 2,5 km
Start walking north on the county
road from the Baldichieri-Tigliole
train station, which crosses the Triversa stream, regional road n. 10
“Padana Inferiore” (711B) in order,
and goes beneath the Turin-Piacenza
highway, and then reaches the village of Baldichieri. From the center
of the village, go east on the road
that is known as “via dei Piglioni”.
As you leave the village, the path is
flat and runs on an asphalt road for
about 700 meters. After it ends near
the Mandoletta farm, you go onto a
cart track (701) which climbs gradu-
Green Ways und folglich mit dem Park
von Valleandona - Vallebotto. Schließlich gestattet die Strecke von Bricco
Trombetta (701) den Genuss des Gemeindegebiets von Castellero, mit
faszinierenden und wenig bekannten
Ausblicken. Durch das Wandern auf den
Wegen dieser Strecke kann eine Vergangenheit wahrgenommen werden, in der
die Wirtschaft im wesentlichen ländlich
war, die aber außerdem Ressourcen
aus den historischen Transitwegen des
Tals ziehen konnte (die Via Fulvia, die
Asti und Chieri verband, war sehr belebt und verfügte über eine Herberge
für Händler und Pilger) und aus dem
Wasserreichtum des Triversa-Beckenes;
ausschlaggebend für die Entstehung
zahlreicher Mühlen und vorindustrieller
Strukturen, die es geschafft haben, eine
erneuerbare Energiequelle in Arbeit zu
verwandeln: das Fließen des Wassers.
Verbindung mit dem Sondernaturschutzgebiet Valli Andona, Botto
und Grande: Baldichieri Bahnhof (145
m) - C.na Mandoletta (180 m) - Kreuzung Strecke Green Ways - Valleandona
(210 m) Länge: 2,5 km
Vom Bahnhof Baldichieri-Tigliole geht
es Richtung NORDEN an der Landstraße entlang, die zuerst den Wildbach
Triversa, die SS 10 Padana inferiore
(711B) überquert und dann unter der
Autobahn Torino-Piacenza hindurchführt, um das Dorf Baldichieri zu erreichen. Von der Dorfmitte geht es nach
OSTEN auf der Straße weiter, die unter
49
dem Namen “Via dei Piglioni” bekannt
ist. Hinter dem Dorf verläuft die Strecke
zuerst eben und dann für etwa 700 m
auf der asphaltierten Straße, an deren
Ende in der Nähe der Ortschaft Cascina Mandoletta ein Karrenweg (701)
eingeschlagen wird, der allmählich bis
zur Spitze des Kamms ansteigt, der
die Trennungslinie zwischen dem Tal
von Baldichieri-Monale und dem von
Valleandona ist. Von hier aus ist das
Fossiliengebiet von Valleandona - Valle
Botto zu erreichen, indem man Richtung NORDEN eine Strecke auf den astigianer Green Ways zurücklegt (ein vor
einigen Jahren realisiertes Projekt, um
Routen in der Provinz Asti zu individualisieren, zu erhalten und anzuzeigen,
die zu Fuß, mit dem Rad oder zu Pferd
zu bewältigen sind).
terminata la quale, in prossimità della
località cascina Mandoletta, si prosegue imboccando una carrareccia (701)
che sale progressivamente sino alla
sommità del crinale, spartiacque tra la
vallata di Baldichieri-Monale e quella di
Valleandona. Da questo punto si può
raggiungere la Riserva fossilifera di
Valleandona - Valle Botto percorrendo,
in direzione NORD, un tratto delle Green Ways astigiane (progetto risalente
ad alcuni anni fa con lo scopo di individuare, manutenere e segnalare itinerari in provincia di Asti da fare a piedi, in
bici, a cavallo).
ally up all the way to the top of the
ridge, which is a watershed between
Baldichieri-Monale Valley and Valleandona Valley. You can reach the
fossiliferous Valleandona Reserve Botto Valley from this point as you
walk north on a stretch of the Green
Ways in Asti (this project dates back
to a few years ago and its aim was to
identify, upkeep and report routes in
the province of Asti to walk on foot,
by bike or on horseback).
Tappa 1: Baldichieri (150 m) - Castellero (220 m) Lunghezza: 3,5 km
As you start off from the center of
Baldichieri, you walk on an old way,
which used to connect the village and
the castle. It was built on the rock
overlooking the village and was destroyed in 1553. Then the path runs
along the plateau on which the fortress stood. A building of the fortress and the traces of the original
layout are still visible. A little later,
take a dirt road through the beautiful ridge that connects Baldichieri
and Castellero. This stretch is called
“il Cammino del Conte - The Way of
the Count”. Its view sweeps over the
hills characterized by a mosaic of croplands (hazelnut orchards, vineyards
and plantations) and forest-shrub formations on the way back. A second
track on the valley bottom runs next
to this main path, which runs along
Monale Stream (701) and joins the
first, at the Cascina del Merlo. Later,
it continues along the ridge all the
way to the village of Castellero.
A partire dal concentrico di Baldichieri,
si percorre una via antica che metteva
in collegamento il borgo con il castello, costruito sulla rocca prospiciente
l’abitato e che fu distrutto nel 1553. Si
costeggia quindi il pianoro su cui sorgeva la roccaforte, della quale è ancora
visibile un fabbricato e tracce dell’impianto originario. Poco oltre si imbocca una strada sterrata che, attraverso
il bellissimo crinale, collega Baldichieri
a Castellero. Questo tratto è nominato
“il Cammino del Conte”, la vista spazia
su colline caratterizzate da un mosaico
di coltivi (noccioleti, vigneti, seminativi) e formazioni arbustive-boschive
di ritorno. Accanto a questo percorso
principale, si affianca un secondo tracciato di fondovalle che corre lungo il
rio Monale (701) e che si ricongiungerà
al primo, in corrispondenza di Cascina
del Merlo, per poi proseguire su crinale
fino al borgo di Castellero.
50
Leg 1: Baldichieri (150 m) – Castellero
(220 m) Length: 3,5 km
Abschnitt 1: Baldichieri (150 m) - Castellero (220 m) Länge: 3,5 km
Ab dem Ort Baldichieri wird eine
antike Straße benutzt, die das Dorf
mit dem Schloss verband, das auf
der Burg gebaut wurde, die auf den
Ort blickte und 1553 zerstört wurde.
Es geht also an der Hochebene entlang, auf der die Festung stand, von
der noch ein Gebäude und Spuren
der ursprünglichen Anlage zu sehen
sind. Etwas weiter wird ein Schotterweg eingeschlagen, der Baldichieri
über einen wunderschönen Kamm
mit Castellero verbindet. Dieser Abschnitt heißt “Der Weg des Grafen”,
der Blick schweift über Hügel, die von
einem Mosaik verschiedener Äcker
gekennzeichnet werden (Haselnusshaine, Weinberge, Saatland) und
zurück über Buschwerk und Wälder.
Neben dieser Hauptstrecke liegt ein
zweiter Weg in der Talsohle, der den
Rio Monale (701) säumt und auf der
Höhe von Cascina del Merlo mit dem
ersten zusammenläuft, um dann bis
zum Ort Castellero auf dem Kamm
fortzulaufen.
Abschnitt 2: Castellero (220 m) - Vallata
del Rio Valporino (175 m) - Cascine Graudi (240 m) - Valle del Rio Castellero (160
m) - Baldichieri (150 m) Länge: 8 km
Das Gebiet von Castellero ist ein natürlicher Balkon, von dem Täler und Hügelanhöhen beobachtet werden können.
Hinter den Hügeln ragt die Alpenkette
hervor, die an klaren Tagen wie eine
Fata Morgana gar nicht so weit entfernt
zu sein scheint. Der natürliche Haselnussanbau hat der ländlichen Wirt-
Tappa 2: Castellero (220 m) - vallata
del rio Valporino (175 m) - Cascine
Graudi (240 m) - valle del rio Castellero
(160 m) - Baldichieri (150 m)
Lunghezza: 8 km
Leg 2: Castellero (220 m) - Valporino
Stream Valley (175 m) - Cascine Graudi
(240 m) - Castellero Stream Valley (160
m) - Baldichieri (150 m)
Length: 8.0 km
Il territorio di Castellero è un balcone naturale da cui osservare vallate
e rilievi collinari. Al di là delle colline spicca la catena Alpina che, nelle
giornate terse, appare, alla stregua
di un miraggio, non così distante. La
coltivazione naturale della nocciola,
ha dato nuova linfa all’economia rurale altrimenti in declino e, nel corso
dell’estate e dell’autunno, è stimolo
per feste e sagre assai frequentate. In
questo contesto, la “Sagra della Nocciola” che si tiene nel mese di ottobre
prevede un convegno a tema corilicolo, un mercato dei prodotti tipici e la
rappresentazione dei mestieri di un
tempo. Il borgo è impreziosito dal castello, di proprietà privata, che domina il paese e lo connota. Nel Trecento
il castello venne raso al suolo durante
il conflitto fra guelfi e ghibellini. Successivamente fu feudo dei De Ponte,
che lo ricostruirono.
A partire dal concentrico, si cammina
verso OVEST scendendo lungo la strada provinciale, in direzione dell’area
produttiva oltre la quale inizia la parte
più suggestiva che porta, attraverso
un percorso sterrato, sino alle cascine
The territory of Castellero is a natural
balcony from which you can observe
valleys and hills. Beyond the hills, the
Alpine chain stands out, that looks like
a mirage and not so far on a clear day.
The natural cultivation of hazelnut
gave new impetus to the rural economy which was in a decline. During the
summer and autumn, it is a spur for
very popular local feasts and festivals.
In this context, the “Sagra della Nocciola - Festival of Hazelnut” held in October, includes a conference on hazelnut
growing, a market for local products
and an exhibition of the crafts of the
past. The village is embellished by the
privately owned castle, which overlooks the town and connotes it. In
the fourteenth century, the castle was
destroyed during the conflict between
the Guelphs and Ghibellines. Then it
became the fiefdom of the De Ponte
family, who rebuilt it.
You walk down to west from the historic center along the county road, enroute the industrial area beyond which
the most suggestive part begins,
which leads you all the way to Cascine
Bricco Trombetta on a dirt path (701).
schaft neuen Lebenssaft gegeben, die
ansonsten untergegangen wäre, und
regt im Sommer und Herbst zu gut besuchten Festen und Feiern an. In einem
solchen Kontext sieht die “Sagra della
Nocciola” (Haselnussfest) im Oktober
ein Meeting mit Themen vor, die die
Haselnuss betreffen, sowie einen Markt
mit typischen Erzeugnissen und die
Darstellung früherer Handwerke. Das
Dorf wird von der Burg verschönert, die
in Privatbesitz ist, das Dorf beherrscht
und es kennzeichnet. Im vierzehnten
Jahrhundert wurde die Burg während
des Konfliktes zwischen Welfen und
Ghibellinen dem Erdboden gleichgemacht. Danach wurde sie ein Lehen der
De Ponte, die sie wieder aufbauten.
Vom Dorf ausgehend folgt man Richtung WESTEN der Landstraße hinab in
Richtung Gewerbegebiet, hinter dem
der faszinierendste Teil beginnt, der
über einen Schotterweg bis zu den Cascine di Bricco Trombetta führt (701).
Die Strecke bietet wunderschöne Hügelanblicke, die noch nicht von Verkehrsinfrastrukturen und Industriehallen
verunstaltet sind und windet sich durch
Waldgebiete und kleine Felder. Von Bricco Trombetta geht es zuerst allmählich,
dann plötzlich zum Tal des Rio Valporino hinab, hinter dem es wieder zum
Kamm der Cascine Graudi hinaufgeht.
Nachdem man etwa einen Kilometer
51
di Bricco Trombetta (701). Il tragitto
offre scorci collinari panoramici non
ancora deturpati da infrastrutture viarie e capannoni industriali e si snoda
attraversando zone boscate e piccoli
coltivi. Dal Bricco Trombetta si ridiscende, dapprima gradatamente, poi
bruscamente, verso la vallata del rio
Valporino, oltrepassato il quale si risale verso il crinale delle cascine Graudi.
Dopo aver percorso un chilometro
in cresta (711), si ridiscende a raggiungere la vallata del rio Castellero
per poi costeggiarlo in riva sinistra,
all’incirca per un chilometro, su strada
provinciale. Svoltando a destra dopo
essersi lasciati alle spalle un gruppo
di cascine, si abbandona la provinciale e si prosegue per un tratto lungo il
rio Capra. Percorsi circa cinquecento
metri si arriva ad incrociare la provinciale; da qui si lascia il fondovalle,
risalendo in direzione NORD-EST, fino
a congiungersi con il Cammino del
Conte percorso all’andata; ora, ripercorrendone un modesto tratto in senso inverso, sarà possibile fare ritorno
in breve a Baldichieri.
The route offers scenic views of the
hills that have not yet been disfigured
by road infrastructure and industrial
sheds and winds through wooded areas and small croplands. From Bricco
Trombetta, you go down again, first
gradually, then brusquely, towards
the valley of Valporino Stream, beyond
which the trail goes back up to the
ridge of Cascine Graudi. After walking
for a kilometer on the ridge (711), you
go down and reach the valley of Castellero Stream and then walk on the
county road on its left bank for about
a kilometer. As you turn right after
leaving a group of farmhouses behind,
you leave the county road and continue for a stretch along Capra Stream.
After about five hundred meters, you
come to cross the county road. Here
you leave the valley bottom and start
going up again heading north-east
until you get back on “The Way of the
Count” that was a part of the outbound
leg. Now go in the opposite direction
for a little while and you will be back in
Baldichieri shortly.
auf dem Kamm zurückgelegt hat (711),
geht es wieder hinunter bis zum Tal des
Rio Castellero, dessen Lauf man etwa
einem Kilometer am linken Ufer auf der
Landstraße folgt. Hinter einer Gruppe
von Bauernhäusern verlässt man die
Landstraße rechts abbiegend und folgt
dem Rio Capra. Nach ungefähr fünfhundert Metern kreuzt man die Landstraße;
hier lässt man die Talsohle hinter sich
und steigt in Richtung NORDOSTEN
bergauf, bis man den Weg des Grafen
des Hinwegs erreicht; jetzt muss man
ein kleines Stück Weg in umgekehrter
Richtung zurücklaufen, sodass man in
Kürze wieder Baldichieri erreicht.
p. 46 il torrente Triversa - p. 47 vigneti a Castellero - p. 48 Castellero da Bric Trombetta (G. Tomalino) - p. 49 sentiero nei pressi di Castellero - p. 50
bivio sul sentiero 711 - p. 51 torta di nocciole - p. 52 segnaletica verticale verso Baldichieri; veduta di Castellero
p. 46 Triversa stream p. 47 vineyars in Castellero - p. 48 Castellero view by Bric Trombetta (G. Tomalino) - p. 49 trail near Castellero - p. 50 crossroads on path 711 - p. 51 hazelnut cake - p. 52 display on the way to Baldichieri; sight over Castellero
p. 46 der Wildbach Triversa p. 47 weinberge in Castellero - p. 48 Castellero da Bric Trombetta (G. Tomalino) - p. 49 pfad in der Nähe von Castellero - p. 50 gabelung auf dem Weg 711 - p. 51 Haselnusstorte - p. 52 enkrechte markierung in der nähe von Baldichieri; blick über von Castellero
52
11
La via dell’acqua
The Path of Water
Die Straße des Wassers
Partenza: Stazione Cantarana
Località sul percorso: Cantarana,
C.ne Bricco Grosso, San Nazario, Loc.
Bonoma, C.ne Serramezzano, Bricco
dell’Oca, Cantarana, Arboschio, Bricco Barrano, Serralunga, Arboschio,
Cantarana.
Lunghezza: circa 18 km
Tempo di percorrenza: 1 giorno
Difficoltà: facile, tratti attrezzati per
soggetti diversamente abili
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi, MTB e a cavallo
Mappa 2
Departure: Cantarana railway station
Villages en route: Cantarana, C.ne
Bricco Grosso, San Nazario, hamlet of
Bonoma, C.ne Serramezzano, Bricco
dell’Oca, Cantarana, Arboschio, Bricco
Barrano, Serralunga, Arboschio and
Cantarana.
Length: approximately 18 km
Travel time: 1 day
Difficulty level: easy, stretches
equipped for persons with disabilities.
Hiking, MTB and horse trail
Map 2
Abfahrt: Cantarana banhof
Orte auf der Strecke: Cantarana,
C.ne Bricco Grosso, San Nazario, Loc.
Bonoma, C.ne Serramezzano, Bricco
dell’Oca, Cantarana, Arboschio, Bricco Barrano, Serralunga, Arboschio,
Cantarana.
Länge: circa 18 km
Gehzeit: 1 Tag
Schwierigkeit: leicht, einige Streckenabschnitte sind behindertengerecht
Wander, MTB oder Pferd-Tour
Wanderkarte 2
Description of the path:
The path offers discovering the territory of Cantarana, by means of its
perhaps most distinctive element: water. The name Cantarana is probably
of Celtic origin and makes reference
to the existence of water courses.
The water is still present abundantly
in the hamlet of Bonoma, where there
are headwater fields that are used to
supply most of the drinking water
consumed in the city of Asti. Tales
of local tradition speak of carts that
used to sink in the dusty land, which
are fully reclaimed today, also owing
to the lowering of the water layer,
which used to be very superficial.
The way of water is one way, but not
the only way to perceive the local
culture and traditions of the people,
Streckenbeschreibung:
Der Weg bietet durch sein wahrscheinlich bezeichnenstes Element die Entdeckung des Gebiets von Cantarana:
das Wasser. Der Name Cantarana ist
wahrscheinlich keltischen Ursprungs
und bezieht sich in der Tat auf das
Vorhandensein von Wasserläufen. Das
Wasser ist immer noch in großen Mengen in dem Bereich Bonoma vorhanden, wo sich Quellgebiete befinden,
die dazu verwendet werden, einen
Teil des in der Stadt Asti verbrauchten
Trinkwassers zu liefern. Geschichten
der lokalen Überlieferung berichten
von Wagen, die in den staubigen Böden einsanken, heute vollkommen
urbar gemacht, auch in Bezug auf die
Absinkung des Grundwassers, das
sich einst dicht an der Oberfläche
Descrizione percorso:
Il cammino propone la scoperta del
territorio di Cantarana, attraverso il
suo elemento forse più caratteristico:
l’acqua. Il nome Cantarana, di probabile origine celtica, fa infatti riferimento
all’esistenza di corsi d’acqua. L’acqua è
tuttora presente in grande quantità in
località Bonoma, ove si trovano campi
sorgentiferi utilizzati per fornire parte
dell’acqua potabile consumata dalla
città di Asti. Racconti della tradizione
locale parlano di carri che sprofondavano nei terreni polverosi, oggi totalmente bonificati, anche in relazione
all’abbassamento della falda, un tempo assai superficiale.
La via dell’acqua è un modo, non il
solo, di percepire la cultura locale e la
53
tradizione della gente che ha lavorato,
soprattutto dalla fine dell’800 alla prima parte del’900, alla realizzazione
delle opere connesse all’acquedotto.
La documentazione costituita da immagini, disponibili nei locali comunali, unitamente alle attrezzature del
tempo, ai pezzi speciali, alle valvole e,
soprattutto, ai pozzi scavati a partire
da fine Ottocento, sono un patrimonio
importante, fondamentale per comprendere le tradizioni e l’evoluzione
di questo mondo. Ma questo percorso abbonda anche di testimonianze
della vita di tutti giorni e della storia
minore; piloni votivi e cappelle sono
le emergenze più evidenti di quel passato. Prima della nascita del concentrico, la popolazione risiedeva soprattutto sui crinali, in borgate e lungo
le vie che attraversano la collina fra
San Damiano e Tigliole. Il sentimento della religiosità era ben presente e
permeava la dura vita nei campi così
come i momenti di festa culminanti
con il rito del Santo protettore.
Il percorso è sostanzialmente diviso in
due parti, al centro si trova il nucleo
di Cantarana. La prima parte è facilmente raggiungibile dalla stazione
ferroviaria (Villafranca - Cantarana) dirigendosi alla volta della Pro Loco posta nel concentrico di Cantarana ove,
oltre ad un ampio parcheggio, sono
presenti i principali servizi comunali.
La Pro Loco è estremamente attiva ed
organizza, durante l’anno, festeggiamenti e camminate.
Tappa 1: Cantarana (155 m) - C.ne Bricco Grosso (260 m) - San Nazario (200
m) Lunghezza: 4 km
Dalla Pro Loco di Cantarana si procede
in direzione NORD-OVEST seguendo
inizialmente Val Marrone che si insinua tra le colline di Bricco Grosso e
Villafranca (705). La strada arriva alla
confluenza con la comunale di Bricco
Grosso, in un punto da cui è possibile
apprezzare un bel panorama e, quindi,
ridiscende dolcemente verso le cascine
del bricco su scritto, per poi raggiungere la chiesetta di San Nazario (706),
pregevole per la presenza di alcuni dipinti e per l’armonia delle forme.
Una variante ad anello, adatta anche
a soggetti diversamente abili, in relazione al fatto che è complessivamente
pianeggiante, gradevole e facilmente
percorribile, segue la valle del rio Valmaggiore (706A), per raggiungere i
campi sorgentiferi di località Bonoma.
54
who worked in the construction of
projects connected to the aqueducts,
particularly since the end of the nineteenth century till the first part of the
twentieth century. Documentations
consisting of images, available at local municipal facilities, old tools, special parts, valves, instruments and,
especially, wells dug from the late
nineteenth century to the first part of
the twentieth century, are an important, essential asset to understand
the traditions and the evolution of
this world. But this path is also rich in
examples of everyday life and minor
history. Votive piers and chapels are
the most evident emergencies of that
past. Before the birth of the historic
center, the population lived mainly
on ridges, in villages and along the
roads that crossed the hills between
San Damiano and Tigliole. The feeling of religiousness was very present
and permeated the harsh life on the
fields as well as moments of celebration that culminated in the rite of the
guardian saint.
The course is basically divided into
two parts. The center is the village of
Cantarana. The first part is easily accessible from the train station (Villafranca - Cantarana) as you go toward
the seat of the Pro Loco (organization
for the promotion of the territory)
located in the center of Cantarana
where major municipal services are
available, in addition to a wide parking lot. The local Pro Loco is very active and organizes festivities and trekking activities during the year.
Leg 1: Cantarana (155 m) - C.ne Bricco
Grosso (260 m) - San Nazario (200 m)
Length: 4 km
befand. Die Straße des Wassers ist
nicht die einzige Art und Weise, die
lokale Kultur und die Tradition der
Menschen wahrzunehmen, die besonders ab dem Ende des neunzehnten
bis Anfang des zwanzigsten Jahrhunderts an der Realisierung von Bauten
gearbeitet hat, die mit der Wasserleitung verknüpft sind. Die aus Bildern
bestehende Dokumentation, die in
den Gemeinderäumen zur Verfügung
steht, die Ausrüstungen von einst, die
Spezialteile, Ventile, Werkzeuge und
vor allem die ab dem Ende des neunzehnten Jahrhunderts gegrabenen
Schächte sind ein wichtiges Gut, das
zum Verständnis der Traditionen und
der Evolution dieser Welt wesentlich
ist. Diese Strecke ist jedoch auch reich
an Zeugnissen des täglichen Lebens
und der weniger wichtigen Geschichte;
Gebetsschreine und Kapellen sind die
auffälligsten Notstände jener Zeit. Vor
der Entstehung des Dorfes siedelte die
Bevölkerung vor allem auf den Kämmen, in Weilern längs der Straßen, die
den Hügel zwischen San Damiano und
Tigliole überqueren. Die Empfindung
der Religiosität war stark vorhanden
und durchdrang das harte Leben auf
den Feldern, so wie die wenigen Feste,
die ihren Höhepunkt in der Feier des
heiligen Schutzpatrons hatten.
Die Strecke teilt sich im Wesentlichen
in zwei Teile, in deren Mitte sich der
Ort Cantarana befindet. Der erste Teil
kann leicht vom Bahnhof (Villafranca
- Cantarana) erreicht werden, indem
man sich an den Verkehrsverein in
Cantarana wendet, wo es neben einem
großen Parkplatz auch die wichtigsten
Gemeindedienste gibt. Der Verkehrsverein ist äußerst aktiv und organisiert
Da qui si ritorna alla Pro Loco di Cantarana sfruttando un percorso che passa
nei pressi di cascine Campia e via del
Martinetto (707), così denominata per
la presenza dell’antica officina, il cui
maglio era mosso ad acqua.
Tappa 2: San Nazario (200 m) - Loc.
Bonoma (179 m) - C.ne Serramezzano
(300 m) Lunghezza: 4 km
Da San Nazario si raggiunge in breve
la strada provinciale Villafranca-Ferrere e la si percorre per circa 150 m.
Ora si prosegue alla volta dei campi
sorgentiferi della Bonoma raggiungibili dopo l’attraversamento del rio
Valmaggiore (706). Il percorso aggira
la vasta area, consentendo la visione
delle infrastrutture realizzate. È interessante anche prenotare una visita
agli acquedotti, sia per una presa di
coscienza sull’importanza della risorsa idrica, sia per osservare alcuni
reperti di tipo storico, come alcune vasche ancora presenti, ed attrezzature
che risalgono ai primi del Novecento,
epoca in cui furono avviati lavori di costruzione dell’acquedotto, che da questa zona si spinge sino alla città di Asti.
Il progetto, curato dall’ingegner Medici, sfruttava la differenza di livello tra
l’area della Bonoma e la città di Asti,
la ricchezza di acqua e la regolarità
della fornitura. Poco prima dei campi
sorgentiferi della Bonoma è localizzato un vecchio lavatoio, a suo tempo
utilizzato dalla popolazione locale.
Ora il cammino procede in salita pun-
From the organization for the promotion of the territory of Cantarana, proceed in a northwesterly direction initially along Marrone Valley that creeps
among the hills of Bricco Grosso and
Villafranca (705). The road leads to the
interception with the municipal road
of Bricco Grosso, at a point where you
can enjoy a beautiful view. Then it descends gently toward the above mentioned Bricco farms. Later, it reaches
the church of San Nazario (706), which
is worth visiting for some paintings
and for the harmony of shapes.
A variant to the circuit, which is also
suitable for people with disabilities,
owing to the fact that overall it is
rather plain, pleasant and easy to
walk, follows the valley of Valmaggiore stream (706A) and then reaches the headwater fields of hamlet of
Bonoma. From here you return to the
organization for the promotion of the
territory of Cantarana using a route
that passes near Cascine Campia and
via del Martinetto (707), named after
an old workshop, whose tilt-hammer
was driven by water.
Leg 2: San Nazario (200 m) - hamlet of
Bonoma (179 m) - C.ne Serramezzano
(300 m) Length: 4 km
From San Nazario you soon reach
Villafranca - Ferrere county road and
follow it for about 150 m. Now, continue towards the headwater fields
of Bonoma that can be reached after
crossing Valmaggiore Stream (706).
das ganze Jahr über Festlichkeiten und
Wanderungen.
Teil 1: Cantarana (155 m) - C.ne Bricco
Grosso (260 m) - San Nazario (200 m)
Länge: 4 km
Vom Pro Loco Verein in Cantarana
geht es in Richtung NORDWESTEN, indem anfangs dem Val Marrone gefolgt
wird, das zwischen die Hügel von Bricco Grosso und Villafranca dringt (705).
Die Straße mündet an einer Stelle in
die Gemeindestraße von Bricco Grosso, die ein wunderschönes Panorama
bietet, und führt sanft abfallend zu
den Cascine des oben beschriebenen
Bricco, um dann die kleine Kirche San
Nazario zu erreichen (706), die wegen
einiger Malereien und der Harmonie
ihrer Formen besonders hübsch ist.
Eine behindertengerechte Variante in der Form eines Rundwegs, die
insgesamt eben, angenehm und
leicht zu bewältigen ist, folgt dem
Tal des Rio Valmaggiore (706A), um
die Quellgebiete von Loc. Bonoma zu
erreichen. Von hier geht es zum Rro
Loco Verein von Cantarana zurück,
wozu eine Strecke genutzt wird, die
in der Nähe der Cascine Campia und
Via del Martinetto vorbeiführt (707),
die ihren Namen einer alten Werkstatt
verdankt, deren Gesenkhammer vom
Wasser angetrieben wurde.
Teil 2: San Nazario (200 m) - Loc. Bonoma (179 m) - C.ne Serramezzano
(300 m) Länge: 4 km
55
tando a SUD (707) alla volta di località
Serramezzana; si attraversano boschi
che conservano una buona varietà di
specie autoctone, e qui ci si può imbattere nel “giardino delle orchidee”:
non si tratta di un giardino coltivato,
ma di un falsopiano sul quale crescono
alcune specie di orchidee spontanee
che, come tutte, godono per legge di
protezione assoluta.
Tappa 3: Serramezzana (300 m) - Bricco dell’Oca (235 m) - Cantarana (155 m)
Lunghezza: 2,5 km
Si tratta di un percorso quasi esclusivamente in discesa che permette di
arrivare al concentrico camminando
su crinale interessante per la presenza di numerosi piloni votivi lungo la
strada, della chiesetta della Trinità e
dello scorcio sul nucleo di Cantarana,
dall’alto di Bricco dell’Oca.
Tappa 4: Cantarana (155 m) - Arboschio (165 m) - Bricco Barrano (250 m)
- Serralunga (160 m) - Cantarana (155
m) Lunghezza: 7,3 km
Dal borgo di Cantarana, ove è collocata una fontana presso la quale, per
tradizione, la gente attinge acqua per
uso quotidiano, si percorre, passando
ancora per il piazzale della Pro-loco,
un tratto accanto ad un vecchio canale (bealera), che fu realizzato in tempi
The path goes around the large area,
and allows you to see the infrastructure built. It is interesting to book a
visit to the aqueducts. This will both
make you gain awareness of the importance of water resources and see
some of these historical artifacts,
such as some reservoirs that are still
present, and equipment that date back
to the early twentieth century, when
the construction of this aqueduct began. The aqueduct spans the way to
the town of Asti from this area. The
project was organized by Engineer
Medici and exploited the difference in
the altitude between the area of Bonoma and the city of Asti, the abundance
of water and continuity of supply. An
old washhouse is located little before
the headwater fields of Bonoma. It
was used by the local population back
then. Now the path goes uphill heading south (707) towards Serramezzana. It crosses woods that conserve
a rich variety of native species, and
here one can encounter the “garden of
orchids”. It is not a cultivated garden,
but a slight slope on which some species of wild orchids grow, which enjoy
absolute protection under law, like all
other species of orchids.
Leg 3: Serramezzana (155 m) - Bricco
dell’Oca (235 m) - Cantarana (155 m)
Length: 2,5 km
Von San Nazario gelangt man in Kürze zur Landstraße Villafranca-Ferrere
auf der man etwa 150 m zurücklegt.
Jetzt geht es weiter zu den Quellgebieten der Bonoma, die nach der
Überquerung des Rio Valmaggiore
zu erreichen sind (706). Die Strecke
umgeht den ausgedehnten Bereich,
wobei ein Blick auf die realisierten
Infrastrukturen gewährt wird. Es ist
auch interessant, eine Besichtigung
der Wasserleitungen zu buchen; dabei
kann man sich sowohl der Bedeutung
der Wasserversorgung Bewusst werden als auch einige historische Funde
betrachten, wie verschiedene Becken,
die immer noch vorhanden sind, und
Ausrüstungen, die auf die Anfänge
des zwanzigsten Jahrhunderts zurückgehen, als die Bauarbeiten des
Aquädukts begannen, das von diesem
Gebiet bis in die Stadt Asti vordringt.
Das vom Ingenieur Medici behandelte
Projekt nutzte den Pegelunterschied
zwischen dem Gebiet von Bonoma und
der Stadt Asti; der Wasserreichtum und
die regelmäßige Versorgung. Kurz vor
den Quellgebieten der Bonoma gibt es
einen alten Waschtrog, der seinerzeit
von der lokalen Bevölkerung benutzt
wurde. Jetzt geht die Wanderung
bergauf Richtung SÜDEN (707) weiter
nach Serramezzana; es werden Wälder
durchquert, die eine Vielfalt bodeneigener Arten vorweisen und hier kann
man auch auf den „Orchideengarten“
treffen: es handelt sich hierbei nicht
um einen angelegten Garten sondern
um eine gewellte Ebene, auf der einige wilde Orchideensorten wachsen,
die, wie alle anderen auch, gesetzlich
streng geschützt sind.
Teil 3: Serramezzana (300 m) - Bricco
dell’Oca (235 m) - Cantarana (155 m)
Länge: 2,5 km
Diese Strecke führt fast nur bergab
und ermöglicht die Annährung an
den Ort über den Kamm, der wegen
zahlreicher Gebetsschreine längs der
Straße, der kleinen Kirche der Trinità
und dem Blick oberhalb von Bricco
dell’Oca über das Dorf Cantarana, interessant ist.
Teil 4: Cantarana (155 m) - Arboschio
(165 m) - Bricco Barrano (250 m) - Serralunga (160 m) - Cantarana (m 155)
Länge: 7,3 km
Von dem Dorf Cantarana, in dem sich
ein Brunnen befindet, an dem die
Menschen seit jeher Wasser für den
täglichen Gebrauch schöpfen, geht
56
This path is almost exclusively downhill and it will take you down to the
village, walking on the ridge which
is interesting owing to the presence
of numerous votive piers along the
way, the church of the Trinità and the
glimpse into the village of Cantarana
from the top of the Bricco dell’Oca.
Leg 4: Cantarana (155 m) - Arboschio
(165 m) - Bricco Barrano (250 m) - Serralunga (160 m) - Cantarana (155 m)
Length: 7,3 km
remoti per alimentare il Molino Briolo,
verso Serralunga raggiungibile dopo
poche centinaia di metri. Da qui, dopo
un breve tratto su strada provinciale
(705), si riprende la comunale alla
volta di Bricco Barrano (712), incontrando, lungo la strada, alcuni interessanti piloni votivi. La chiesetta di
S.Pancrazio è collocata in posizione
prossima alla strada. Si tratta di una
costruzione di un certo interesse, assunta a Santuario. A Bricco Barrano
meritano attenzione l’antico nucleo
abitato e la chiesetta di San Donato.
Si prosegue ora in discesa su strada
assai poco frequentata, che porta alla
frazione Serralunga. Oggi la borgata
ha perso molte testimonianze della
storia che l’ha resa famosa per essere
la residenza del conte di Serralunga.
Tracce dell’impianto originale della
frazione sono ancora percepibili. Il
tratto di chiusura del percorso ad
anello è sostanzialmente pianeggiante e, inizialmente, corre lungo la base
della collina; raggiunge poi l’abitato di
Arboschio e da lì, in breve, il concentrico di Cantarana.
From the village of Cantarana, where
there is a fountain which people drew
water for daily use by tradition, keep
walking crossing the yard of the organization for the promotion of the
territory, then on a stretch next to an
old channel (Bealera), which was built
in ancient times to power the Briolo
mill, towards Serralunga, which is
just a few hundred meters away. From
here, the municipal road starts off after a short stretch (705) of the county
road, heading Bricco Barrano (712).
You will encounter some interesting
votive piers along the way. The Church
of S.Pancrazio is located close to the
road. It is a building of some interest,
and now it is used as a sanctuary. At
Bricco Barrano the old town center
and the church of San Donato deserve
some attention. Then you continue
downhill on the road with little traffic,
which takes you to the hamlet of Serralunga. Today the village has lost a
lot of the historical features that made
it famous for being the residence of a
count: the Count of Serralunga. Traces
of the original layout of the hamlet are
still perceptible. The final stretch of
the circuit is essentially flat and, initially, it runs along the base of the hill.
Then it arrives at the hamlet of Arboschio and from there, you arrive at the
center of Cantarana shortly.
es nochmals über den Platz des Verkehrsvereins, dann eine Strecke neben
einem alten Kanal (Bealera) entlang,
der in längst vergangenen Zeiten angelegt wurde, um die Molino Briolo
zu versorgen, Richtung Serralunga,
das man nach einigen hundert Metern
erreicht. Von hier geht es nach einer
kurzen Strecke über die Landstraße
(705) wieder auf die Gemeindestraße
bis nach Bricco Barrano (712), wobei
man längs der Straße einige interessante Gebetsschreine antrifft. Die
kleine Kirche S.Pancrazio ist in der
Nähe der Straße errichtet worden. Es
handelt sich um einen Bau mit einer
gewissen Bedeutung, der zum Wallfahrtsort geworden ist. In Bricco Barrano verdienen der antike Dorfkern
und die kleine Kirche San Donato besondere Aufmerksamkeit. Jetzt geht
es auf einer äußerst verkehrsarmen
Straße weiter bergab zum Ortsteil
Serralunga. Heute hat der Weiler viele
Zeugnisse seiner Geschichte verloren,
als er dafür bekannt war, die Residenz
eines Grafen zu sein: des Grafen von
Serralunga. Spuren der ursprünglichen
Anlage des Ortsteils sind immer noch
wahrnehmbar. Der Abschluss des
Rundgangs ist im Wesentlichen eben
und verläuft anfangs am Fuße des Hügels entlang; dann erreicht er das Dorf
Arboschio und von dort in Kürze die
Ortschaft Cantarana.
p. 53 mappa - p. 54 abbeveratoio in località Bonoma sul sentiero 706 - p. 55 Cantarana dal Bricco Oca - p. 56 pilone votivo lungo il sentiero 706 - p.
57 segnaletica verticale presso Serralunga
p. 53 map - p. 54 watering troughs in the town of Bonoma on path 706 - p. 55 Cantarana from Bricco Oca - p. 56 votive shrine on path 706 - p. 57
vertical road sign in Serralunga
p. 53 wandkarte - p. 54 tränke am Ort Bonoma auf dem weg 706 - p. 55 Cantarana vom Bricco Oca - p. 56 gebetsschrein längs des wegs 706 - p.
58 enkrechte markierung in der nähe von Serralunga
57
Camminare sulle
terre d’Aleramo
Walking on Aleramo’s realm
Wandern auf den Terre d’Aleramo
58
12
Tra Pievi e Castelli
Between Churches and
Castles
Zwischen Pfarrhäusern
und Burgen
Partenza: Montiglio Monferrato, fraz.
Cortanieto
Località sul percorso: Cortanieto
(cave di gesso), Montiglio, Scandeluzza, Rinco
Lunghezza: circa 8 km
Tempo di percorrenza: mezza giornata
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi, in MTB
Mappa 1
Departure: Montiglio Monferrato,
fraz. Cortanieto
Villages en route: Cortanieto (gypsum caves), Montiglio, Scandeluzza
and Rinco
Length: approximately 8 km
Travel time: half a day
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1
Abfahrt: Montiglio Monferrato, fraz.
Cortanieto
Orte auf der Strecke: Cortanieto (Kreidegruben), Montiglio, Scandeluzza,
Rinco
Länge: circa 8 km
Gehzeit: halber Tag
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1
Descrizione percorso:
cave di gesso (270 m) - Montiglio
(250 m) - Scandeluzza (250 m) - Rinco
(270 m) Lunghezza: 8,2 km
Description of the path:
Gypsum caves (270 m) - Montiglio
(250 m) - Scandeluzza (250 m) - Rinco
(270 m) Length: 8,2 km
Streckenbeschreibung:
Kreidegruben (270 m) - Montiglio
(250 m) - Scandeluzza (250 m) - Rinco
(270 m) Länge: 8,2 km
L’itinerario si dirama dal tracciato
Superga-Crea (200), ci troviamo nel
comune di Montiglio Monferrato, in
prossimità dell’abitato di Cortanieto;
poi scende a valle (203) per attraversare la strada provinciale, la ferrovia Asti
- Chivasso ed il torrente Versa. Da qui
si prosegue, riprendendo quota, per
entrare nel borgo di Montiglio, dove
si possono ammirare la bella chiesa
parrocchiale ed il castello. Quest’ultimo, ancora ben conservato, è aperto
al pubblico in occasione di alcune manifestazioni. Merita una visita anche la
bella pieve romanica di San Lorenzo,
presso il cimitero. La chiesa, edificata
in pietra arenaria, è uno degli esempi
The route branches off from the
Superga-Crea path (200). We are in
the town of Montiglio Monferrato,
near the area of Cortanieto, then the
path descends to the valley (203) and
crosses the county road, Asti - Chivasso railway and the Versa stream.
From here you continue, gaining altitude and enter the town of Montiglio,
where you can admire the beautiful
parish church and the castle. The castle is still well preserved and open to
the public at some events. The great
Romanesque church of San Lorenzo,
near the cemetery, is also worth visiting. The church, built of sandstone, is
one of the most significant examples
Die Strecke zweigt von dem Weg Superga-Crea (200) ab und wir befinden uns
in der Gemeinde von Montiglio Monferrato in der Nähe des Dorfes Cortanieto;
dann steigt sie ins Tal hinab (203), um
die Landstraße, die Zugstrecke Asti Chivasso und den Wildbach Versa zu
überqueren. Von hier gewinnt man
wieder an Höhe und betritt den Ort
Montiglio, in dem die schöne Pfarrkirche und die Burg zu bewundern sind.
Letztere ist immer noch gut erhalten
und ist zum Anlass einiger Veranstaltungen für das Publikum geöffnet.
Auch die bemerkenswerte romanische
Pfarre San Lorenzo in der Nähe des
Friedhofs ist einen Besuch wert. Die aus
59
maggiormente significativi del romanico astigiano; originariamente a tre
navate, conserva all’interno splendidi
capitelli scolpiti.
Superata la chiesa, il percorso ridiscende verso valle (204); si riattraversa strada provinciale, ferrovia e torrente, per
risalire in località Madonna del Carmine, dove si trova l’omonimo Santuario.
Proseguendo verso Scandeluzza, in
corrispondenza del cimitero, s’incontra
la pieve romanica dei Santi Sebastiano
e Fabiano, recentemente restaurata,
ove spicca uno splendido affresco absidale del XIV secolo. La chiesa fu profondamente restaurata nell’Ottocento
dal Conte Mella e oggi resta ancora
un esempio canonico di restauro filologico. Una curiosità, interessante da
sottolineare, sono i graffiti ritrovabili
sulle murature esterne, datati a partire
sei-settecento. Attraversando il borgo
di Scandeluzza, dal sagrato della chiesa parrocchiale, sostenuto dalle mura
di un antico ricetto, si gode un pregevolissimo panorama dei castelli e delle
colline circostanti, tra le quali svetta la
torre castellana di Rinco. Il cammino
prosegue verso l’abitato di Rinco, ancora ben conservato nel suo impianto
urbanistico medioevale e dominato da
un possente maniero, per terminare
in corrispondenza dell’incrocio con “Il
percorso dei Paesaggi” (201).
of Romanesque architecture in Asti.
Originally, it had three aisles and contains beautiful sculpted capitals.
After the church, the path descends to
the valley (204). You cross the county
road, the railway and the stream again
and go uphill to the hamlet of Madonna
del Carmine, where you will find the
Sanctuary with the same name. As you
continue towards Scandeluzza, at the
cemetery, you can see the Romanesque
church of Santi Sebastiano and Fabiano. It was recently restored, and has a
magnificent fourteenth-century fresco
of the apse. The church was greatly
restored by Count Mella in the nineteenth century and today it is a canonical example of philological restoration.
An interesting curiosity that should be
emphasized is the graffiti that can be
found on the outside walls, which date
back to the seventeenth and eighteenth
century. As you pass through the village of Scandeluzza, from the churchyard of the parish church, supported by
the walls of an ancient fortified area,
you can enjoy a most valuable overview of the castles and the surrounding hills, among which Rinco castle
tower stands. The journey continues
towards the village of Rinco, which is
still well preserved in its medieval town
and dominated by a mighty castle, and
ends at the intersection with “The Path
of Landscapes” (201).
p. 58 veduta di Montiglio Monferrato - p. 59 Il castello di Montiglio Monferrato (F. Masoero) - p.
60 San Lorenzo, interno e particolare (foto Vailati)
p. 58 sight over Montiglio Monferrato - p. 59 the castle of Montiglio Monferrato (F. Masoero) - p.
60 an inside and a particular picture of San Lorenzo church (foto Vailati)
p. 58 ansicht von Montiglio Monferrato - p. 59 das Schloss von Montiglio Monferrato (F. Masoero) - p. 60 San Lorenzo, innenraum und details (foto Vailati)
60
Sandstein gebaute Kirche ist eines der
bedeutendsten Beispiele der astigianer
Romanik; ursprünglich dreischiffig,
bewahrt sie in ihrem Inneren herrlich
behauene Kapitelle.
Hinter der Kirche senkt sich die Strecke zum Tal (204); man überquert
Landstraße, Gleise und Wildbach, um
zu dem Ort Madonna del Carmine hinauf zu steigen, wo sich der gleichnamige Wallfahrtsort befindet. Richtung
Scandeluzza trifft man auf der Höhe
des Friedhofs auf die romanische
Pfarre der Santi Sebastiano e Fabiano,
kürzlich restauriert, in der sich ein
wunderschönes Apsisfresko des XIV.
Jahrhunderts befindet. Die Kirche
wurde im neunzehnten Jahrhundert
gründlich vom Grafen Mella restauriert und bleibt heute ein kanonisches
Beispiel einer philologischen Restaurierung. Eine interessante Kuriosität,
die zu betonen ist, sind die auf den
Außenmauern vorzufindenden Graffitis aus dem siebzehnten – achtzehnten
Jahrhundert. Durch den Ort Scandeluzza hindurchgehend kann man vom
Kirchplatz der Pfarrkirche, der von
den Mauern einer alten Fluchtburg gestützt wird, eine schöne Aussicht über
die umliegenden Burgen und Hügel
genießen, die von dem Turm der Burg
Rinco überragt werden. Die Wanderung geht jetzt zum Dorf Rinco weiter,
dessen städtebauliche Anlage aus dem
Mittelalter immer noch gut erhalten
ist und das von einer mächtigen Burg
beherrscht wird, um auf der Höhe der
Kreuzung mit der „Strecke der Landschaften“ (201) zu enden.
13
Il percorso dei Paesaggi
The Path of Landscapes
Partenza: Cocconato
Località sul percorso: Cocconato, Vastapaglia, Carboneri, Cunico, Colcavagno, Rinco, Castelcebro, Tonco
Lunghezza: circa 31 km
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi, in MTB
Mappa 1
Departure: Cocconato
Villages en route: Cocconato, Vastapaglia, Carboneri, Cunico, Colcavagno,
Rinco, Castelcebro and Tonco
Length: approximately 31 km
Travel time: 2 days
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1
Descrizione percorso:
Cocconato (430 m) - loc. Vastapaglia
(300 m) - Carboneri (280 m) - Cunico
stazione ferroviaria (170 m) - Colcavagno (200 m) - Rinco (260 m) - loc.
Castelcebro (250 m) - Tonco (240 m) C.ne Casalino (170 m) - C.ne Sangona
(150 m) Lunghezza: 31 km
A partire dall’innesto con il percorso
Superga-Crea, in corrispondenza del
borgo di Cocconato, l’itinerario si snoda verso SUD (201) in direzione della
borgata Vastapaglia, punto dal quale
si possono ammirare le dorsali collinari poste in direzione delle cave di
gesso di Montiglio.
Da tale luogo, passando in vicinanza
delle cascine Croce, si ridiscende nel
fondovalle, per percorrerlo brevemente e risalire in corrispondenza dell’abitato di Carboneri.
Attraversato il nucleo abitato, il percorso prosegue per un lungo tratto in
Description of the path:
Cocconato (430 m) - hamlet of Vastapaglia (300 m) - Carboneri (280 m)
- Cunico train station (170 m) - Colcavagno (200 m) - Rinco (260 m) - Village
of Castelcebro (250 m) - Tonco (240 m)
- C.ne Casalino (170 m) - C.ne Sangona
(150 m) Length: 31 km
Starting from the interception with the
path after Superga-Crea path, at the
village of Cocconato, the route winds
south (201) towards the hamlet of Vastapaglia. At this point you can admire
the hill ridges facing the gypsum caves
of Montiglio.
From that place, you pass close to Cascine Croce, and go down to the valley
bottom again. Walk on it briefly and
then go uphill again at the residential
complex of Carboneri.
After you cross the residential complex, the path continues through small
croplands and some arboreal/shrub
vegetation for a long stretch, which is
Die Strecke der
Landschaften
Abfahrt: Cocconato
Orte auf der Strecke: Cocconato, Vastapaglia, Carboneri, Cunico, Colcavagno, Rinco, Castelcebro, Tonco
Länge: circa 31 km
Gehzeit: 2 Tage
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1
Streckenbeschreibung:
Cocconato (430 m) - Loc. Vastapaglia
(300 m) - Carboneri (280 m) - Cunico
Bahnhof (170 m) - Colcavagno (200 m)
- Rinco (260 m) - Loc. Castelcebro (250
m) - Tonco (240 m) - C.ne Casalino (170
m) - C.ne Sangona (150 m)
Länge: 31 km
Ab der Vereinigung mit der Strecke
Superga-Crea auf der Höhe des Ortes
Cocconato windet sich die Strecke
nach SÜDEN (201) in Richtung des
Weilers Vastapaglia, von dem aus die
Rücken der Hügel bewundert werden
können, die in die Richtung der Kreidegruben von Montiglio laufen.
Von diesem Ort geht man dicht an
den Cascine Croce vorbei und in die
Talsohle hinunter, der man kurz folgt,
um beim Weiler Carbonieri wieder an
Höhe zu gewinnen.
Die Strecke läuft durch das Dorf hin-
61
un contesto di piccoli coltivi e qualche
macchia di vegetazione arborea-arbustiva, ambiente ideale per animali quali lepri, fagiani, pernici, starne, ecc. Ad
un certo punto si scorge su un’altura
l’antico nucleo abitato di Cunico, borgo racchiuso in epoca alto-medioevale,
all’interno di un ricetto, di cui vi sono
ancora significative tracce nell’impianto urbanistico. Si giunge infine alla
stazione di Cunico, possibile punto di
arrivo o partenza per chi volesse recarsi sul luogo in treno.
Il sentiero attraversa ora la strada provinciale e si inerpica sull’altura di Colcavagno, tra le cui abitazioni si delinea
il vecchio castello, nei pressi del quale
è possibile ammirare ampi scorci del
panorama collinare circostante. Proseguendo sulla via, si ridiscende il versante in direzione della cascina Nosei,
per poi risalire verso il borgo di Rinco,
ben caratterizzato dalla sagoma della
torre e dell’edificio del castello. In tale
località è possibile, volendo, innestarsi
sul percorso “Tra Pievi e Castelli” (204),
che da Rinco prosegue in direzione di
Scandeluzza. Diversamente, si procede sulla tratta, che passa in cresta
collinare, sino a giungere all’antico
borgo di Castelcebro, che offre scorci
architettonici assai caratteristici, essendosi conservato nel suo impianto
originario. Si affronta poi un lungo e
panoramico tratto senza passaggi in
centri abitati, fatta eccezione che per
poche cascine, che conduce sino a
Tonco (404). Qui si consiglia di salire
sino al piazzale antistante il nobile edificio del Municipio, dal quale si gode
uno splendido panorama sul territorio
circostante.
Lasciando il paese per dirigersi in direzione della cascina Casalino, si giunge
infine, superata la cascina Sangona,
all’innesto con “Il percorso Asti-Crea”.
62
an ideal environment for some animals
like hares, pheasants, partridges, grey
partridges, etc. At some point, you can
see the old residential complex of Cunico on a hill, which is a village enclosed
by fortified walls in the early Middle
Ages. Significant traces of its urban
layout are still visible. Finally you arrive
at Cunico train station. This might be
a point of arrival - departure for those
who wish to come here by train. The
path now crosses the county road and
climbs up Colcavagno hill. The old castle is outlined between its houses, near
which you can enjoy wide patches of
the view on the surrounding hills. As
you continue along the road, you go
back down the slope towards cascina
Nosei, and then up towards the village
of Rinco, which is well characterized by
the shape of the tower and the building
of the castle. If you want, in this town,
you can get on the “Between Churches
and Castles” (204) path, which continues towards Scandeluzza from Rinco.
Otherwise, you proceed on the route,
which passes the hill ridge all the way
to the old hamlet of Castelcebro, which
offers a very distinctive architectural
features, as it was kept in its original
layout. Then you start off on a long
and panoramic stretch, which does not
cross residential complexes, except for
a few farms, and leads you to Tonco
(404). Here we recommend you go up
to the square in front of the noble Town
Hall, which offers a splendid view over
the surrounding territory.
As you leave the village behind and
head towards cascina Casalino, you will
finally arrive at the interception with the
“Asti-Crea Path” after cascina Sangone.
p. 61 Cocconato (F. Masoero) - p. 62 vigneto
p. 61 Cocconato (F. Masoero) - p. 62 vines
p. 61 Cocconato (F. Masoero) - p. 62 weinstöcke
durch und dann für einen langen Abschnitt durch kleine Äcker und vereinzelte Flecken, die mit Baumwuchs bzw.
strauchartigen Gewächsen bedeckt
und ein idealer Lebensraum für Tiere
sind wie: Hasen, Fasane, Rebhühner,
etc. An einer gewissen Stelle kann man
auf einer Anhöhe den antiken Ort Cunico erblicken, der im Frühmittelalter
in einer Fluchtburg lag, von der immer
noch bedeutende Spuren in der städtebaulichen Anlage zu erkennen sind.
Endlich kommt man zum Bahnhof von
Cunico, der ein möglicher Ankunftsbzw. Ausgangspunkt für diejenigen
ist, die mit dem Zug fahren möchten.
Der Pfad überquert nun die Landstraße und klettert auf die Anhöhe von
Colcavagno, zwischen dessen Gebäuden sich die alte Burg abzeichnet, von
deren Nähe aus ein wunderschöner
Rundblick über die umliegenden Hügel gewährt wird. Auf der Straße geht
es den Abhang Richtung Cascina Nosei hinunter, um dann wieder zu der
Ortschaft Rinco hinaufzusteigen, die
von der Silhouette des Turms und dem
Burggebäude gekennzeichnet wird.
In diesem Ort kann man sich auf die
Strecke “Zwischen Pfarrhäusern und
Burgen“ (204) begeben, die von Rinco
Richtung Scandeluzza weiterführt. Ansonsten geht es auf dieser Strecke weiter, die über den Hügelkamm führt und
den antiken Ort Castelcebro erreicht,
der sehr typische architektonische Einblicke gewährt, da seine ursprüngliche
Anlage erhalten geblieben ist. Jetzt begegnet man einer langen Strecke mit
wunderschönen Ausblicken, die durch
keine Ortschaften hindurchführt,
wenn man von einigen Bauernhäusern
absieht und bis nach Tonco geht (404).
Hier wird empfohlen, bis zu dem Platz
vor dem vornehmen Gebäude des
Rathauses hinaufzusteigen, um einen
wunderschönen Rundblick über das
umliegende Gebiet zu genießen. Hinter dem Dorf geht es Richtung Cascina
Casalino und nachdem man die Cascina Sangona hinter sich gelassen hat
erreicht man schließlich die Gabelung
mit der “Strecke Asti-Crea“.
14
Le terre di
Camerano Casasco
The Lands of
Camerano Casasco
Das Land von
Camerano Casasco
Partenza: Casasco
Località sul percorso: Camerano
Casasco, Chiusano d’Asti
Lunghezza: circa 5 km
Tempo di percorrenza: 2 ore
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB
Mappa 1-2
Departure: Casasco
Villages en route: Camerano Casasco,
Chiusano d’Asti
Length: approximately 5 km
Travel time: 2 hours
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1-2
Abfahrt: Casasco
Orte auf der Strecke: Camerano Casasco, Chiusano d’Asti
Länge: circa 5 km
Gehzeit: 2 Stunden
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1-2
Description of the path:
Casasco (300 m) - Camerano (300 m) Chiusano (240 m) Length: 4,8 km
Streckenbeschreibung:
Casasco (300 m) - Camerano (300 m) Chiusano (240 m) Länge: 4,8 km
This trail is an interesting detour from
“The Path of the Romanesque.”
The journey sets off from the hamlet
of Casasco. You go up to the village of
Camerano along a broad ridge (303).
The town characterized by the impressive castle of Asinari is aligned with
it. Around this castle, you can enjoy
lovely glimpses over the surrounding
hills. Now you head south, crossing
the countryside in a pleasant rural
context. Then you pass the territory
of Cinaglio, then get back to “The Path
of the Romanesque”, near the village
of Chiusano d’Asti.
Die Strecke bildet einen interessanten
Umweg von der “ Die romanischen Strecke”. Der Weg beginnt in der Ortschaft
Casasco (303). Man steigt zum Dorf
Camerano empor und läuft dabei auf
einem weiten Grat, auf dem sich der Ort
aneinanderreiht, der von der mächtigen
Burg der Asinari gekennzeichnet wird.
Um diese herum kann man eindrucksvolle Blicke über die umliegenden Hügel erhaschen. Jetzt geht es Richtung
SÜDEN weiter, wobei liebliches Bauernland durchquert wird und man so zum
Gebiet von Cinaglio kommt, um sich
dann in der Nähe des Ortes Chiusano
d’Asti erneut auf die “Die romanische
Strecke” einzufädeln.
Descrizione percorso:
Casasco (300 m) - Camerano (300 m)
- Chiusano (240 m)
Lunghezza: 4,8 km
Il percorso costituisce una interessante deviazione da “Il percorso del
Romanico”.
Il cammino inizia in località Casasco.
Si sale verso il borgo di Camerano
percorrendo un ampio crinale (303),
sul quale si allinea l’abitato caratterizzato dall’imponente castello degli
Asinari. Nei dintorni del medesimo
si possono apprezzare scorci suggestivi sulle colline circostanti. Ora si
prosegue in direzione SUD, attraversando la campagna in un piacevole
contesto agreste, si passa quindi sul
territorio di Cinaglio, per poi immettersi nuovamente su “Il percorso del
Romanico”, in prossimità dell’abitato di Chiusano d’Asti.
Camerano Casasco, Il castello e un particolare della parrocchiale (F. Masoero)
the castle and a detail of the parish church of Camerano Casasco (F. Masoero)
das schloss und die details im pfarrkirche von Camerano Casasco (F. Masoero)
63
15
Il percorso dei
Colli DiVini
The Path of
Colli Divini
Die Strecke der
Colli DiVini
Partenza: Moncalvo, fraz. S.Giovanni
Località sul percorso: Moncalvo
(loc. Valle S.Giovanni), Moncalvo (loc.
S.Maria), Grana, Castagnole M.to,
B.ta S.Stefano, Montemagno, bivio
per Grana
Lunghezza: circa 28 km
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 3
Departure: Moncalvo, fraz. S.Giovanni
Villages en route: Moncalvo (area
of Valle S.Giovanni), Moncalvo (area
of S.Maria), Grana, Castagnole M.to,
hamlet of S.Stefano, Montemagno,
junction to Grana
Length: approximately 28 km
Travel time: 2 days
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 3
Abfahrt: Moncalvo, fraz. S.Giovanni
Orte auf der Strecke: Moncalvo (Loc.
Valle S.Giovanni), Moncalvo (Loc.
S.Maria), Grana, Castagnole M.to, B.ta
S.Stefano, Montemagno, Abzweigung
nach Grana
Länge: circa 28 km
Gehzeit: 2 Tage
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 3
Description of the path:
Area of Valle S.Giovanni (180 m) - area
of S.Maria (240 m) - Grana (270 m) Castagnole M.to, (240 m) - Montemagno (250 m) - junction to Grana (190 m)
Length: 27,7 km
Streckenbeschreibung:
Loc. Valle S.Giovanni (180 m) - Loc.
S.Maria (240 m) - Grana (270 m) - Castagnole M.to (240 m) - Montemagno
(250 m) - Abzweigung nach Grana (190
m) Länge: 27,7 km
You start off from S.Giovanni, in the
municipal area of Moncalvo. There is
a train station not far away which can
come in handy if you want to come to
the trail start point without having to
use private transportation. The road
winds from the foot of Moncalvo, almost near the border with Grazzano
Badoglio (504). It crosses a very diverse area, denoted by the rolling hills
of Monferrato. As you continue walking down the path, you reach and pass
through the residential complexes of
Costanzana, Santa Maria and Minoglio.
Los geht es von der Ortschaft
S.Giovanni auf dem Gemeindegebiet
von Moncalvo. Nicht weit entfernt liegt
der Bahnhof, der nützlich ist, um den
Streckenanfang zu erreichen, ohne
eigene Transportmittel benutzen zu
müssen. Der Weg schlängelt sich an
den Füßen von Moncalvo entlang, fast
in der Nähe der Grenze zu Grazzano
Badoglio (504), wobei ein recht buntes
Territorium durchquert wird, das von
den sanften monferriner Hügeln gekennzeichnet wird. Beim Weitergehen
gelangt man zu den Dörfern Co-
Descrizione percorso:
loc. Valle S.Giovanni (180 m) - Loc.
S.Maria (240 m) - Grana (270 m) - Castagnole M.to (240 m) - Montemagno
(250 m) - bivio per Grana (190 m)
Lunghezza: 27,7 km
Si parte da località S.Giovanni, sul
territorio comunale di Moncalvo. Non
lontano troviamo la stazione ferroviaria, utile per raggiungere il luogo
di inizio itinerario, senza la necessità
di usare mezzi di trasporto privati.
Il cammino si snoda ai piedi di Moncalvo, quasi in prossimità del confine
con Grazzano Badoglio (504), attraversando un territorio assai variegato,
denotato dalle dolci colline monferrine. Proseguendo si raggiungono e si
attraversano gli abitati di Costanzana,
64
Santa Maria e Minoglio. Volgendo lo
sguardo a OVEST, in lontananza, spicca il borgo di Penango, con la sua bella
parrocchiale settecentesca, opera del
Magnocavallo, all’interno della quale
si conservano pregevoli tele del Moncalvo. Nel territorio di Grana si giunge
ad un bivio, che immette su un percorso ad anello. Svoltando a sinistra in
direzione SUD-EST (502) e percorrendo un tratto di fondovalle in contesto
agreste, si risale all’abitato di Montemagno, da cui è possibile collegarsi a
“Il percorso del Romanico”. Prendendo
invece la via a destra si sale all’abitato
di Grana (503) e qui, a tratti, si possono apprezzare punti assai panoramici sul paesaggio circostante. Vale
certamente la pena spendere un po’ di
tempo tra le viuzze del borgo; il centro storico è ancora ben conservato e,
su tutto il paese, domina l’imponente
chiesa parrocchiale di fine Settecento,
al cui interno si conservano preziose
tele, alcune delle quali del Moncalvo,
ed uno splendido coro ligneo. Da non
perdere l’attigua cappella delle reliquie e la pinacoteca, che contengono
veri e propri gioielli di arte sacra.
Uscendo dal paese, il tracciato punta
verso Castagnole Monferrato (507). Si
cammina tra belle colline ove lo sguardo può spaziare lontano a contemplare paesaggi di grande fascino e dove
le geometrie di vigneti e campi sono
appena interrotte qua e là da siepi e
macchie boscate, davvero preziose per
la conservazione di gran parte della
vita selvatica residua. Nel comune di
Castagnole è presente un servizio di
affitto biciclette, per quanti volessero
proseguire nei dintorni sulle due ruote
oppure, giungendo direttamente in
loco con autobus od automobile, affrontare i percorsi in bicicletta. Castagnole è internazionalmente conosciuta per essere la patria di un vino assai
ricercato: il Ruchè; a questo proposito
è da segnalare, tra le curiosità locali,
la meridiana del Ruchè, la più grande
If you look west, the village of Penango stands far away, with its beautiful
eighteenth-century parish church,
which is a work by Magnocavallo. Valuable paintings by “the Moncalvo” are
preserved in this church. In the area of
Grana, you will come to a junction that
leads to a circular path. If you turn left
in a south-easterly direction (502) and
walk along a stretch on the valley bottom in a rural context, you will go back
up to the village of Montemagno, from
which you can join “The Path of the Romanesque”. If you turn right, you will
climb to the village of Grana (502) and
here, you can enjoy some very scenic
points on the surrounding landscape.
It is certainly worth spending some
time on the streets of the village. The
old town is still well preserved, and
the impressive late eighteenth-century
parish church overlooks the entire village. This church preserves paintings,
some of which are of “the Moncalvo”,
and a beautiful wooden choir. Do not
stanzana, Santa Maria und Minoglio,
die durchquert werden. Wenn man
den Blick nach WESTEN richtet, kann
man in der Ferne das Dorf Penango
hervorragen sehen, mit seiner schönen Pfarrkirche aus dem achtzehnten
Jahrhundert, ein Werk des Magnocavallo, in der sich wertvolle Leinwandgemälde des Moncalvo befinden. Auf
dem Gebiet von Grana gelangt man
an eine Gabelung, die auf einen Rundgang mündet. Nach links in SÜDWESTLICHER (502) Richtung abbiegend
und indem man einem Abschnitt der
Talsohle in bäuerlicher Landschaft
folgt, geht es ansteigend zur Ortschaft Montemagno, von der aus man
sich auf die „Die romanische Strecke“
einfädeln kann. Wendet man sich
stattdessen nach rechts, geht es zur
Ortschaft Grana (502) hinauf, von der
man streckenweise Stellen mit einem
besonders schönen Ausblick über
die umliegende Landschaft genießen
kann. Ganz gewiss lohnt es sich, einige Zeit in den kleinen Gässchen des
Ortes zu verbringen; das historische
Zentrum ist noch immer gut erhalten
und über das ganze Dorf herrscht die
stattliche Pfarrkirche aus dem Ende
des achtzehnten Jahrhunderts, in der
kostbare Leinwandgemälde aufbewahrt werden, von denen einige vom
Moncalvo sind, und ein prachtvoller
Holzchor. Unbedingt zu sehen ist die
anstoßende Reliquienkapelle und die
Pinakothek, die wahre Schätze der
kirchlichen Kunst enthalten.
65
meridiana al mondo avente come soggetto il vino, “Tenuta la Mercantile” villa settecentesca con al suo interno il
torchio più grande d’Europa - e la scalinata nel cortile del vecchio castello nel
ricetto della Miraja. Infine meritano
una visita la chiesa parrocchiale, che
conserva preziose tele del Moncalvo,
e la chiesa della Confraternita dell’Annunziata, in stile barocco piemontese.
L’itinerario prosegue verso SUD (503)
tra colline vitate, per tornare, dopo
un’ampia curva, a puntare verso settentrione fino a raggiungere Montemagno (502). Il borgo è assai suggestivo,
ha mantenuto il suo impianto medioevale originale e le tipologie architettoniche del luogo. Il castello, di origine
medioevale, domina il luogo ed è uno
dei più pregevoli dell’Astigiano. Dal
lato SUD-OVEST del parco del castello
66
miss the adjacent chapel with the relics and art gallery, which contain real
gems of religious art.
As you leave the village, the path points
towards Castagnole Monferrato (507).
You walk among beautiful hills where
the view sweeps away to contemplate
landscapes of great charm, where the
geometry of vineyards and fields is
just interrupted sporadically by bushes and wooded strips, which are very
valuable for the preservation of most
of the remaining wildlife. There is a
bicycle rental service in the town of
Castagnole for those who wish to visit
the surrounding areas by bicycle or arrive at the site by bus or car and want
to take the paths by bike. Castagnole is
internationally renowned for being the
home of a very precious wine: Ruché.
In this regard, it is worth mentioning
Aus dem Dorf herauskommend richtet
sich der Pfad nach Castagnole Monferrato (507). Man wandert zwischen
schönen Hügeln hindurch, von denen
der Blick in die Ferne schweifen und
sich in faszinierende Landschaften
vertiefen kann, wo die Geometrie der
Weinberge und Felder andeutungsweise von vereinzelten Hecken und bewaldeten Flecken unterbrochen wird,
die für den Erhalt eines Großteils des
übrig gebliebenen Wilds lebenswichtig
sind. In der Gemeinde Castagnole gibt
es einen Fahrradverleih für alle, die die
Umgebung auf zwei Rädern erkunden
wollen oder, falls sie mit dem Bus oder
Auto angereist sind, die Strecke mit
dem Fahrrad bewältigen möchten.
Castagnole ist international als Heimat eines gefragten Weins bekannt:
des Ruchè. An dieser Stelle ist auch
auf eine der örtlichen Besonderheiten hinzuweisen: die Sonnenuhr
des Ruchè, die größte Sonnenuhr der
Welt, die den Wein zum Thema hat,
sowie die Villa „Tenuta la Mercantile“
aus dem siebzehnten Jahrhundert, die
die älteste Weinpresse Europas verwahrt und die Treppe in den Hof der
Fluchtburg der Miraja. Zum Abschluss
sollte noch die Pfarrkirche besichtigt
werden, die wertvolle Gemälde des
Moncalvo bewahrt, und die Kirche der
Confraternita dell’Annunziata, im piemontesischen Barockstil. Die Strecke
richtet sich zwischen Weinbergen nach
SÜDEN (503), um nach einer großen
Kurve wieder Richtung Norden zu gehen, bis sie nach Montemagno kommt
(502). Der Ort ist zauberhaft, denn er
hat seine ursprüngliche mittelalterliche Anlage und die architektonischen
si dipartono a ventaglio tredici vicoli
che conferiscono al borgo un aspetto
assai caratteristico. Certamente da
visitare sono anche la chiesa parrocchiale dell’Assunta, con la monumentale scalinata e, non distante, in cima
ad una altura, i suggestivi resti della
chiesa romanica dei Santi Vittore e Corona. Lasciato Montemagno, si prosegue in direzione NORD-OVEST e, dopo
un breve tratto da percorrere in mezzo
alla campagna, si ritorna al bivio per
Grana incontrato in precedenza.
among local curiosities that the sundial of Ruché is the largest sundial in
the world having wine as a subject.
Other interesting features are “Tenuta
la Mercantile”, a eighteenth-century
villa preserving the largest winepress
in Europe, and the staircase of the old
castle yard in the fortified area of the
Miraja. Finally the parish church, which
houses valuable paintings by “the
Moncalvo” and the church of the Confraternita dell’Annunziata, designed in
Piedmont Baroque are worth visiting.
The route continues to the south (503)
through hills planted with vines, and
again points towards the north, after a
wide curve, all the way to Montemagno
(502). The village is very evocative. It
has retained its original medieval
layout and the architectural typology
of the place. The castle of medieval
origin overlooks the place and it is
one of the most valuable castles of
Asti. Thirteen roads fan out from the
south-west branch of the castle park
and give the village a very characteristic appearance. The parish church of
Assunta, with its monumental staircase, and the picturesque ruins of the
Romanesque church of Sainti Vittore
and Corona atop a hill not far away are
certainly worth visiting. As you leave
Montemagno behind, you continue
northwest and, after you walk on the
countryside for a short distance, you
return to the junction to Granato that
you had previously intercepted.
Bauarten des Ortes bewahrt. Das aus
dem Mittelalter stammende Schloss
beherrscht den Ort und ist eines der
wertvollsten Schlösser des Gebiets
von Asti. Von SÜDWESTLICHER Seite
des Schlossparks gehen fächerartig
dreizehn Gassen aus, die dem Dorf
ein sehr typisches Aussehen verleihen.
Unbedingt zu besichtigen sind auch
die Pfarrkirche der Assunta mit der
großartigen Treppe und, nicht weit
entfernt auf der Spitze einer Anhöhe,
die beeindruckenden Überreste der
romanischen Kirche Santi Vittore e
Corona. Hinter Montemagno geht es
weiter Richtung NORDWESTEN und
nach einer kurzen Strecke durch die
Felder zur Abzweigung nach Grana
zurück, an der man zuvor vorbeigekommen ist.
p. 64 - Montemagno (F. Bello) - p. 65 Moncalvo e Grana - p. 66 Castagnole Monferrato; gruccioni (Merops apiaster); Penango - p. 67 Montemagno: la
parrocchiale di S. Martino e scorcio del castello (F. Olmo)
p. 64 - Montemagno (F. Bello) - p. 65 Moncalvo and Grana - p. 66 Castagnole Monferrato; bee eaters (Merops apiaster); Penango - p. 67 Montemagno:
the parish of S. Martino and glimpse of the castle (F. Olmo)
p. 64 - Montemagno (F. Bello) - p. 65 Moncalvo und Grana - p. 66 Castagnole Monferrato; bienenfresser (Merops apiaster); Penango - p. 67 Montemagno: die pfarrkirche S. Martino und blick auf das schloss (F. Olmo)
67
16
Da Viarigi a Moncalvo
From Viarigi to Moncalvo
Von Viarigi nach Moncalvo
Partenza: Viarigi
Località sul percorso: Viarigi, Casorzo,
Grazzano Badoglio, Moncalvo
Lunghezza: circa 20 km
Tempo di percorrenza: 1 giorno
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 3
Departure: Viarigi
Villages en route: Viarigi, Casorzo,
Grazzano Badoglio and Moncalvo
Length: approximately 20 km
Travel time: 1 day
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 3
Abfahrt: Viarigi
Orte auf der Strecke: Viarigi, Casorzo,
Grazzano Badoglio, Moncalvo
Länge: circa 20 km
Gehzeit: 1 Tag
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 3
Description of the path:
Viarigi (230 m) - Casorzo (270 m) Grazzano Badoglio (299 m) - Moncalvo
(300 m) Length: 20 km
Streckenbeschreibung:
Viarigi (230 m) - Casorzo (270 m) Grazzano Badoglio (299 m) - Moncalvo
(300 m) Länge: 20 km
The route sets off from Viarigi. The
village lies on several terraced levels
that make it charming and picturesque.
Symbol of the village is the “Torre dei
Segnali - Signal Tower” of medieval origin. The plateau of the tower, a place of
great scenic beauty, offers a view on
the surrounding hills, neighboring villages and the entire Alpine chain as far
as the eye can see. Among the most
significant monuments, the Romanesque parish church of San Marziano
dating back to the twelfth century, located just outside the village, is worth
visiting. As you leave the residential
complex behind and move northwest
(505), the road winds through the countryside. After you cross the so-called
“del mulino - the mill” canal, you start
going up the valley until you reach the
crest of the hill and the residential com-
Die Strecke nimmt ihren Anfang in Viarigi. Der Ort ruht auf verschiedenen
Terrassen, wodurch er sehr bezaubernd und malerisch wirkt. Wahrzeichen des Dorfs ist der “Torre dei
Segnali” aus dem Mittelalter. Die Hochebene des Turms ist ein Ort mit einem
großartigen Panorama, in dem sich
der Blick in den umliegenden Hügeln,
den angrenzenden Dörfern und den
gesamten Alpenbogen verlieren kann.
Eines der wichtigsten Denkmäler ist
die romanische Pfarre San Marziano,
die auf das XII. Jahrhundert zurückgeht, gleich außerhalb der Ortschaft
errichtet und einen Besuch wert ist.
Man lässt den Ort hinter sich zurück
und begibt sich in NORDWESTLICHE
(505) Richtung, während sich der Weg
durch das offene Land windet. Nachdem ein Kanal mit dem Namen “del
Descrizione percorso:
Viarigi (230 m) - Casorzo (270 m) Grazzano Badoglio (299 m) - Moncalvo
(300 m) Lunghezza: 20 km
Il percorso prende le mosse da Viarigi.
Il borgo giace su vari livelli terrazzati
che lo rendono assai suggestivo e pittoresco. Simbolo del paese è la “Torre
dei Segnali” di origine medioevale. Il
pianoro della torre, luogo panoramico
di grande bellezza, offre una vista a
perdita d’occhio sulle colline circostanti, sui paesi limitrofi e su tutto l’arco
alpino. Tra i monumenti più significativi merita una visita la pieve romanica
di San Marziano risalente al secolo
XII, posta appena fuori l’abitato. Lasciando alle spalle il nucleo abitato e
muovendosi in direzione NORD-OVEST
(505), il cammino si snoda in aperta
campagna. Superato un canale detto
“del mulino” si risale la valle fino a raggiungere la cresta collinare ed il centro abitato di Casorzo. A sovrastare il
68
borgo spiccano la chiesa parrocchiale
dedicata a San Vincenzo Martire, costruzione tardo-barocca edificata nel
1730 dall’architetto Magnocavallo, la
ex chiesa di San Giorgio, edificio romanico risalente al XII secolo, il complesso monumentale della Madonna
delle Grazie, i palazzi signorili del XVI
secolo, la torre sulle vigne. Anche qui
non mancano notevoli scorci panoramici sul territorio circostante.
Superando l’abitato, si procede in direzione di Grazzano Badoglio, luogo
natio del Generale Pietro Badoglio.
Sono sicuramente da visitare la chiesa
romanica della Madonna dei Monti,
sull’omonima collina, e la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Vittore e
Corona, dove si conservano dipinti di
pregio, tra cui “La morte di San Francesco Saverio” del gesuita Andrea Pozzo,
e la tomba del leggendario Marchese
Aleramo, capostipite dei Marchesi del
Monferrato. Annesso alla chiesa, il
cortile del chiostro dell’antica abbazia benedettina, fondata da Aleramo
nel 961, recentemente restaurato. Dal
sagrato e dal cortile del chiostro, vista
mozzafiato sulle colline e sulle Alpi,
plex of Casorzo. The parish church
dedicated to San Vincenzo Martire,
which is a Baroque building built in
1730 by architect Magnocavallo, the
former San Giorgio Church, which is a
Romanesque building dating back to
the twelfth century, the monumental
complex of the Madonna delle Grazie,
the sixteenth-century palaces and the
tower of the vineyards stand over the
village. There are glimpses of noteworthty panoramic views over the surrounding territory here, too.
After you pass the village, you proceed
towards Grazzano Badoglio, where
Marshal Pietro Badoglio was born. The
Romanesque church of Madonna dei
Monti, on top of the omonimous hill,
and the parish church, dedicated to
Santi Vittore and Corona, which houses
valuable paintings, among which “La
morte di San Francesco Saverio - The
Death of San Francesco Saverio” by
Andrea Pozzo, and the tomb of the legendary Marquis Aleramo, the founder
of the Marquis of Monferrato, are definitely worth visiting in this town.
Adjoining the church is the cloister
yard of the ancient Benedictine abbey,
mulino” überwunden worden ist, geht
es das Tal hinauf bis zum Hügelkamm
mit dem Dorf Casorzo. Der Ort wird
von der San Vincenzo Martire geweihten Pfarrkirche überragt, die ein Bau
aus dem Barockzeitalter ist und 1730
von dem Architekten Magnocavallo errichtet worden ist, von der ehemaligen
Kirche San Giorgio, ein romanisches
Gebäude aus dem XII. Jahrhundert,
dem gewaltigen Komplex der Madonna delle Grazie, den Herrschaftspalästen aus dem XVI. Jahrhundert und
von dem Turm auf den Weinbergen.
Auch hier muss man die beachtlichen
Ausblicke über das umliegende Gebiet
nicht missen.
Nach dem Ort geht es weiter Richtung
Grazzano Badoglio, dem Geburtsort
des Generals Pietro Badoglio. In dem
Dorf sind vor allem die romanische
Kirche der Madonna dei Monti auf dem
gleichnamigen Hügel und die Pfarrkirche zu besichtigen, die den Heiligen
Vittore und Corona geweiht ist und in
der sich wertvolle Gemälde befinden,
wie „La morte di San Francesco Saverio“ des Jesuiten Andrea Pozzo, und
das Grabmal des legendären Marchese
Aleramo, des Stammvaters der Markgrafen des Monferrato. Neben der Kirche der vor Kurzem restaurierte Kreuzgang der alten Benediktiner-Abtei, die
von Aleramo in 961 gegründet wurde;
von der Platz und dem Hof der Kirche
geniesst man eine atemberaubende
Aussicht auf die Hügel und die Alpen,
vom Monviso bis zum Monterosa. Das
Geburtshaus des Marschalls Pietro Badoglio ist heute ein Museum, das Raritäten, photografische Sammlungen
und Zeugnisse der zwei Weltkriegen
verwahrt.
Richtung WESTEN geht es wiederum
zur Talsohle hinunter, um dann den
69
dal Monviso al Monte Rosa. La casa
natale del Maresciallo d’Italia Pietro
Badoglio è oggi un museo al cui interno sono conservati cimeli, raccolte fotografiche e testimonianze del periodo
delle due guerre mondiali.
Muovendosi in direzione OVEST, si
scende ancora una volta in fondovalle, per poi risalire il versante collinare;
indi si passa nelle vicinanze del cimitero degli ebrei e finalmente si raggiunge l’abitato di Moncalvo. Il centro
storico merita una visita non affrettata
per cogliere scorci pittoreschi lungo le
vie strette e tortuose, le piazze, i resti
del castello residenza dei marchesi del
Monferrato, oggi sede della Bottega
del Vino. Si consiglia di salire sulle torri del castello, perché il panorama che
si può ammirare di lassù, su colline e
centro abitato, è davvero notevole. La
città di Moncalvo è il luogo ove visse
e morì il famoso pittore Guglielmo
Caccia, detto il Moncalvo (Montabone
1568 - Moncalvo 1625). La chiesa parrocchiale di San Francesco e le altre
chiese conservano formidabili tele del
pittore e della sua cerchia. Da segnalare il museo civico, che ospita opere
di pittori quali Chagall, De Chirico, Morandi, Sironi, Modigliani, ecc.
founded by Marquis Aleramo in 961
and recently restored. From the yard of
the church and the cloister it is possible
to enjoy a breathtaking view on the hills
and the Alps, from Monviso to Monte
Rosa. Today Marshal Pietro Badoglio’s
birthplace house is the seat of a museum, which houses relics, collections
of photographs and documents on the
period between the two World Wars.
Moving west, you go down again to
the valley bottom, then up the hillside.
Then you pass near the Jewish cemetery
and finally reach the town of Moncalvo.
The old town is worth a leisurely visit
to capture picturesque views along the
narrow, winding streets, squares, ruins
of the castle, once residence of the Marquis of Monferrato. Today it houses the
headquarters of the Bottega del Vino.
We recommend you climb the castle
towers, because the panorama that you
can admire over hills and the town from
there is truly remarkable. The town of
Moncalvo is the place where the famous painter Guglielmo Caccia, said
“the Moncalvo”, lived and died (Montabone 1568 - Moncalvo 1625). The parish church of San Francesco and other
churches house extraordinary paintings by the painter and his circle.
The museum, which houses works by
artists including Chagall, De Chirico,
Morandi, Sironi, Modigliani, etc. is also
worth noting.
Hügelhang hinaufzusteigen; dabei
kommt man am jüdischen Friedhof
vorbei und erreicht endlich die Ortschaft Moncalvo. Das historische Zentrum verdient einen Besuch, bei dem
man sich Zeit lassen sollte, um die
malerischen Ausblicke wahrnehmen
zu können, die man von den engen
und gewundenen Straßen, den Plätzen
sowie den Überresten des Schlosses
erhaschen kann, damals Residenz
der Markgrafen und heute Sitz der
Bottega del Vino. Es wird empfohlen,
auf die Schlosstürme zu steigen, weil
das Panorama, das man von dort aus
über die Hügel und die Ortschaft hat,
wirklich atemberaubend ist. In der
Stadt Moncalvo lebte und starb der
berühmte Maler Guglielmo Caccia, der
“Moncalvo“ genannt (Montabone 1568
- Moncalvo 1625). Die Pfarrkirche San
Francesco und die anderen Kirchen
bewahren hervorragende Leinwandgemälde des Malers und seines Kreises.
Es muss auf das Stadtmuseum hingewiesen werden, in dem Werke von Malern wie Chagall, De Chirico, Morandi,
Sironi, Modigliani, etc. aufbewahrt
werden.
p. 68 veduta su Viarigi - p. 69 torre di Viarigi; la stele del Marchese d’Aleramo a Grazzano Badoglio; Casorzo - p. 70 Madonna del Rosario di
Guglielmo Caccia detto “il Moncalvo” e “CroceviaRosso” di Giorgio Piacenza (Museo Civico di Moncalvo)
p. 68 veduta su Viarigi - p. 69 tower of Viarigi; the Stele of Marchese d’Aleramo in Grazzano Badoglio; Casorzo - p. 70 Madonna del Rosario by
Guglielmo Caccia “il Moncalvo” and “Red Crossing” by Giorgio Piacenza (Moncalvo Gallery)
p. 68 turm von Viarigi - p. 69 Viarigi; die stele des Marchese d’Aleramo aum Grazzano Badoglio; Casorzo - p. 70 Madonna del Rosario von Guglielmo Caccia “il Moncalvo” und “CroceviaRosso” Giorgio Piacenza (Museo Civico im Moncalvo)
70
17
Antichi Borghi
Ancient Villages
Antike Dörfer
Partenza: Aramengo, fraz. Marmorito
Santa Maria
Località sul percorso:
Marmorito S.Maria, Passerano, S.Andrea
di Casaglio, Gallareto, S.Tonco, Viale,
Cortanze, Montechiaro d’Asti, Villa
S.Secondo, Chiusano d’Asti
Lunghezza: circa 26 km
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 1-2
Departure: Aramengo, fraz. Marmorito Santa Maria
Villages en route:
Marmorito S.Maria, Passerano, S.Andrea
di Casaglio, Gallareto, S.Tonco, Viale,
Cortanze, Montechiaro d’Asti, Villa
S.Secondo and Chiusano d’Asti
Length: approximately 26 km
Travel time by foot: 2 days
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1-2
Abfahrt: Aramengo, fraz. Marmorito
Santa Maria
Orte auf der Strecke:
Marmorito S.Maria, Passerano, S.Andrea
di Casaglio, Gallareto, S.Tonco, Viale,
Cortanze, Montechiaro d’Asti, Villa
S.Secondo, Chiusano d’Asti
Länge: circa 26 km
Gehzeit: 2 Tage
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1-2
Description of the path:
Marmorito S.Maria (270 m) - Passerano
(300 m) - S.Andrea di Casaglio, (300
m) - Gallareto (220 m) - San Tonco (210
m) - Viale (260 m) - Cortanze (280 m),
Montechiaro d’Asti (280 m), Villa San
Secondo S.Rocco (250 m) and Chiusano d’Asti. (230 m) Length: 26,4 km
Streckenbeschreibung:
Marmorito S.Maria (270 m) - Passerano
(300 m) - S.Andrea di Casaglio, (300
m) - Gallareto (220 m) - San Tonco (210
m) - Viale (260 m) - Cortanze (280 m),
Montechiaro d’Asti (280 m), Villa San
Secondo S.Rocco (250 m), Chiusano
d’Asti. (230 m) Länge: 26,4 km
The path originates from the SupergaCrea path, near the intersection of the
municipal boundaries of Albugnano,
Aramengo and Passerano Marmorito.
It continues southward (109), among
hills where croplands, farms, forests
and uncultivated land succeed one another. In the distance, you can see the
hamlets of Schierano and Primeglio
which clearly have a medieval layout,
as well as the ruins of the fortress that
stands on the Marmorito stronghold,
where a magnificent yet ancient cedar
Der Weg entspringt der Strecke Superga-Crea, fast an der Kreuzung der
Gemeindegrenzen von Albugnano,
Aramengo und Passerano Marmorito. Es geht Richtung SÜDEN (109)
zwischen Hügeln und Ackerland,
Bauernhäusern, unbebauten Flächen
und Wäldern weiter, die sich aneinanderreihen. In der Ferne kann man die
Ortschaften Schierano und Primeglio
mit ihrem deutlichen mittelalterlichen
Gepräge erkennen, sowie die Ruinen
des Schlosses auf der Burg Marmori-
Descrizione percorso:
Marmorito S.Maria (270 m) - Passerano
(300 m) - S.Andrea di Casaglio, (300
m) - Gallareto (220 m) - San Tonco (210
m) - Viale (260 m) - Cortanze (280 m),
Montechiaro d’Asti (280 m), Villa San
Secondo S.Rocco (250 m), Chiusano
d’Asti (230 m) Lunghezza: 26,4 km
Il cammino ha origine dal percorso
Superga-Crea, quasi all’incrocio dei
confini comunali di Albugnano, Aramengo e Passerano Marmorito (109).
Si prosegue in direzione SUD, in contesto collinare ove coltivi, cascine, incolti
e boschi si susseguono. In lontananza
si scorgono i borghi di Schierano e Primeglio di chiara impronta medioevale,
nonché i ruderi del castello sulla rocca
di Marmorito ove spicca pure un maestoso quanto vetusto esemplare di ce-
71
dro del libano. Proseguendo si giunge
sino al borgo di Passerano, dominato
dal possente e ben conservato castello
appartenente ancora oggi alla famiglia
dei conti Radicati. Agli amanti della natura farà di certo piacere apprendere
che una importante colonia di pipistrelli della specie Vespertilio smarginato, si è insediata da alcuni anni in
un edificio comunale ed è ora oggetto
di protezione, grazie alla sensibilità
dell’attuale amministrazione che ha
tenuto conto di questi ospiti alati, nel
corso del progetto di ristrutturazione
dell’edificio. Tale ritrovamento riveste grande importanza, essendo note
solo otto colonie riproduttive di Myotis
emarginatus sul territorio piemontesevaldostano. Vale la pena ricordare che
i chirotteri sono fauna “particolarmente protetta” e sono tutelati da normative europee e da leggi nazionali. Nelle
adiacenze meritano una visita la chiesa
parrocchiale e l’edificio dell’antica zecca, oggi sede della biblioteca.
Si procede ora in direzione SUD-EST
scendendo a valle, per poi risalire su
strada panoramica sino a giungere
alla pieve romanica di Sant’Andrea di
Casaglio. Passando oltre, si costeggia
in parallelo il centro storico di Cerreto
d’Asti (108). Il paese sorge sul crinale
di una collina e si snoda lungo un’unica via principale. Il susseguirsi di portoni e case che hanno conservato la
fisionomia originaria, interrotto qua
e là da giardini e orti, rappresenta un
esempio di borgo rurale ancora intatto. Ogni anno, nel periodo tra maggio
e giugno, l’amministrazione comunale
promuove un museo di arte contemporanea a cielo aperto:“muriMAESTRI”.
In quell’occasione i muri esterni delle
case si arricchiscono di lavori artistici
(dipinti o sculture). Il cammino prosegue sino a giungere in prossimità di
Gallareto. Attraversata la provinciale
(208) ci si inoltra nella zona boschiva
di San Tonco di grande interesse naturalistico: si tratta di una vallata lunga e
stretta, racchiusa fra due aspre catene
collinari, in parte occupata da un fitto
bosco igrofilo costituito da una prevalenza di ontani neri e da salici bianchi,
alcuni dei quali imponenti, alternato a
zone di cariceto. Questo bosco, purtroppo ancora privo di reale tutela,
rappresenta un importante rifugio per
numerose specie di invertebrati, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi selvatici.
Per l’ontaneto paludoso di San Tonco
è stato avviato l’iter di inclusione tra
i Siti di Interesse Comunitario (SIC) ai
72
of Lebanon stands out. Then you come
to the village of Passerano, dominated
by the powerful and well-preserved
castle that still belongs to the family
of the Counts Radicati. Nature lovers
will certainly be pleased to learn that
an important colony of bats of the species “notched eared bat” settled in a
municipal building several years ago
and now it is under protection, thanks
to the sensitivity of the current administration, which has taken account of
these winged guests during the building renovation project. This discovery
is of great importance, since there are
only eight known breeding colonies of
Myotis emarginatus in Piedmont-Valle
d’Aosta. It is worth mentioning that
bats are under “special protection”
and are protected by European and
national laws. In the vicinity, the parish church and the old mint building,
which today houses a library, are also
worth visiting .
Now, you proceed in a southeasterly direction down the valley, and
then climb to the scenic road until
you reach the Romanesque church of
Sant’Andrea di Casaglia. Moving on,
you walk parallel to the old town of
Cerreto d’Asti (108). The village lies
on the crest of a hill and winds along a
single main street. The succession of
gates and houses that have preserved
the original appearance, interrupted
here and there by gardens, is an example of a still intact rural village. Each
year in May - June, the council sponsors
an open-air museum of contemporary
art: “Muri Maestri - Master Walls”. On
that occasion, the exterior walls of
the houses are enriched with works
of art (paintings or sculptures). The
to, wo auch ein majestätisches und
altes Exemplar einer Libanonzeder
wächst. Beim Weitergehen gelangt
man bis zur Ortschaft Passerano, die
von der mächtigen und gut erhaltenen
Burg beherrscht wird, die auch heute
noch der Familie der Grafen Radicati
gehört. Die Naturfreunde freuen sich
bestimmt zu erfahren, dass sich seit
einigen Jahren eine große Fledermauskolonie der Sorte Wimperfledermaus
in einem Gebäude der Gemeinde niedergelassen hat und nun Dank der
jetzigen Verwaltung unter Schutz
steht, die bei dem Sanierungsprojekt
des Gebäudes Rücksicht auf diese geflügelten Gäste genommen hat. Diese
Entdeckung ist von großer Bedeutung,
da nur acht sich fortpflanzende Kolonien von Myotis emarginatus auf dem
piemontesischen-valdostaner Gebiet
bekannt sind. Es ist darauf hinzuweisen, dass die Flattertiere eine „besonders geschützte“ Fauna ist und von
europäischen Rechtsvorschriften und
nationalen Gesetzen geschützt wird.
Die nahe gelegene Pfarrkirche und das
Gebäude der alten Münzprägestelle,
jetzt Sitz der Bibliothek, sind einen
Besuch wert.
Jetzt geht es weiter Richtung SÜDOSTEN das Tal hinunter, um dann die Panoramastraße hinaufzugehen, bis man
die romanische Pfarre Sant’Andrea di
Castiglio erreicht. Beim Weitergehen
säumt man das parallel gelegene historische Zentrum von Cerreto d’Asti
(108). Das Dorf ist auf einem Hügelkamm errichtet und windet sich an der
einzigen Hauptstraße entlang. Die Folge der Tore und Häuser, die noch ihr
ursprüngliches Gesicht bewahren, vereinzelt von Blumen- und Gemüsegärten unterbrochen, ist ein Beispiel eines
immer noch intakten Bauerndorfs. Die
Gemeindeverwaltung unterstützt jedes
Jahr im Mai/Juni ein Freilichtmuseum
der zeitgenössischen Kunst: “muriMAESTRI”. Die Außenmauern der Häuser
werden zu diesem Anlass mit künstlerischen Werken geschmückt (Gemälde
oder Skulpturen). Die Wanderung führt
jetzt in die Nähe von Gallareto. Nach
der Überquerung der Landstraße (208)
dringt man in das Waldgebiet von San
Tonco ein, das naturwissenschaftlich
von großer Bedeutung ist: es handelt
sich um ein langes und enges Tal,
das von zwei steilen Hügelketten eingeschlossen und zum Teil von einem
dichten sumpfigen Auwald bedeckt
wird, der vor allem aus Schwarz-Erlen
und Silber-Weiden gebildet wird, von
sensi della Direttiva 92/43/CEE.
Il percorso prosegue sfiorando gli abitati della frazione Vallunga, di Viale
(308) e, dopo aver attraversato una
strada provinciale, si porta prima in
direzione NORD, poi piega ad EST, costeggiando la strada provinciale, fino a
raggiungere il borgo di Cortanze. Qui
merita una visita il centro storico ed
il possente castello dei Roero (secolo
XII) che domina la valle dal cui giardino è possibile godere di ampie vedute
sui dintorni. Si prosegue in direzione
di Montechiaro, su un percorso piacevolmente panoramico (302) che si
snoda sostanzialmente sulle sommità
collinari. Arrivati a Montechiaro, dopo
aver attraversato il bel centro storico,
una piccola deviazione permette di
visitare due chiese romaniche: Santa
Maria Assunta e San Nazario e Celso
(sec. XI): quest’ultima è una delle più
belle pievi romaniche dell’Astigiano.
Ora si avanza in direzione di Villa San
Secondo, centro che si lambisce sul
lato di ponente. Giunti in prossimità
del borgo, si procede in direzione SUD,
seguendo il cammino di fondovalle e
costeggiando l’abitato di Cossombrato; infine, arrivati nelle vicinanze di
Chiusano (303C), il presente itinerario
si conclude incrociando “Il percorso
del Romanico”.
path continues until you come close to
Gallareto. After you cross the county
road (208), you enter San Tonco forest
which is of great naturalistic interest:
it is a long and narrow valley, enclosed
between two rugged ranges of hills,
partly occupied by a dense hydric forest predominantly made of blacks alders and white willows, some of which
are impressive, alternating with areas
of sedge trees. Unfortunately this forest is still not under real protection,
and it is an important refuge for many
species of invertebrates, amphibians,
reptiles, birds and wild mammals. The
process to include San Tonco marshy
alder wood among the Sites of Community Importance (SCI) under EC
Council Directive 92/43/EEC has been
launched.
The route continues touching the
residential complexes of Vallunga
and Viale (308), and after crossing a
county road, it runs north at first, then
it bends east, along the county road
until it reaches the village of Cortanze.
It is worth visiting the old town and the
mighty castle of the Roero family (12th
century), overlooking the valley. From
its garden, you can enjoy wide views of
the surrounding area. Then you continue in the direction of Montechiaro,
on a pleasantly scenic path (302) that
winds substantially on hill tops. Once
in Montechiaro, after crossing the
beautiful old town, take a small detour
to visit two Romanesque churches:
Santa Maria Assunta and San Nazario
and Celso (11th century). The latter is
one of the most beautiful Romanesque
churches of Asti. Now you proceed
towards Villa San Secondo, a center
that you will cross on the west side.
Once you get within the proximity of
the village, you proceed in a southerly
direction, following the path along
the valley bottom and the residential
complex of Cossombrato. In the end,
you arrive in the vicinity of Chiusano
(303C). This trail ends intersecting
“The Path of the Romanesque.”
denen einige sehr stattlich sind, und
sich mit Riedgraszonen abwechselt.
Dieser Wald genießt zur Zeit leider
noch keinen tatsächlichen Schutz, stellt
aber einen wichtigen Zufluchtsort für
zahlreiche Invertebraten, Amphibien,
Reptilien, wilde Vögel und Säugetiere
dar. Für das sumpfige Erlengehölz von
San Tonco ist der Amtsweg eingeleitet
worden, um laut Richtlinie 92/43/EWG
(FFH-Richtlinie) in die Zonen von Gemeinschaftsinteresse aufgenommen
zu werden.
Die Strecke streift beim Weitergehen
die Wohnhäuser der Ortsteile Vallelunga, Viale (308) und führt nach der
Überquerung der Landstraße zuerst
nach NORDEN um dann nach OSTEN
abzubiegen, indem sie an der Landstraße entlangläuft, bis sie die Ortschaft Cortanze erreicht. Hier sind das
historische Zentrum und die mächtige
Burg der Roero (XII. Jahrhundert) zu
besichtigen, die das Tal überragt und
aus deren Garten ausgedehnte Ausblicke über die Umgebung genossen
werden können. Es geht weiter Richtung Montechiaro und die Strecke bietet einen schönen Rundblick (302), der
sich im Wesentlichen über die Hügelspitzen windet. In Montechiaro angekommen und nach der Durchquerung
des schönen historischen Zentrums
kann man mit einem kleinen Umweg
zwei romanische Kirchen besichtigen:
Santa Maria Assunta und San Nazario
e Celso (XI. Jahrhundert), wobei Letztere eine der schönsten romanischen
Pfarren des Gebiets von Asti ist. Jetzt
geht es in Richtung Villa San Secondo,
ein Zentrum auf der westlichen Seite.
In der Nähe des Dorfes angekommen
geht es Richtung SÜDEN, indem der
Talsohle gefolgt und die Ortschaft
Cossombrato gesäumt wird; in der
Nähe von Chiusano (303C) endet diese
Strecke schließlich, indem sie die „Die
romanische Strecke“ kreuzt.
p. 71 il castello di Cortanze - p. 72 la parrocchiale di Villa San Secondo - p. 73 il campanile di San Nazario e Celso a Montechiaro
p. 71 the castle of Cortanze - p. 72 the parish of Villa San Secondo - p. 73 the bell tower of S. Nazario and Celso in Montechiaro
p. 71 das schloss von Cortanze - p. 72 die pfarrkirche von Villa San Secondo - p. 73 der glockenturm von San Nazario und Celso in Montechiaro
73
18
Il percorso
del Romanico
The Path of the
Romanesque
Partenza: Berzano S.Pietro, C.na Anselmo
Località sul percorso: Berzano
S.Pietro, Abbazia di Vezzolano, Castelnuovo Don Bosco, Morialdo, Colle
Don Bosco, Serra, Capriglio, S.Giorgio
(Bagnasco di Montafia), Montafia,
S.Secondo (Cortazzone), Camerano
Casasco, Chiusano, S.Maria, Brancalione, Sampignoni, Frinco, Madonna della
Neve, Castell’Alfero, Calliano, Portacomaro, Scurzolengo, Castagnole M.to,
Montemagno, Viarigi
Lunghezza: circa 87 km
Tempo di percorrenza: 5-6 giorni
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 1-2-3
Departure: Berzano S.Pietro, C.na
Anselmo
Villages en route: Berzano S.Pietro,
Abbazia di Vezzolano, Castelnuovo
Don Bosco, Morialdo, Colle Don Bosco,
Serra, Capriglio, S.Giorgio (Bagnasco
di Montafia), Montafia, S.Secondo
(Cortazzone), Camerano Casasco,
Chiusano, S.Maria, Brancalione, Sampignoni, Frinco, Madonna della Neve,
Castell’Alfero, Calliano, Portacomaro,
Scurzolengo, Castagnole M.to, Montemagno and Viarigi
Length: approximately 87 km
Travel time: 5-6 days
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1-2-3
Descrizione percorso:
C.na Anselmo (340 m) - S.Giovanni
(340 m) - Berzano S.Pietro (390 m) S.Giovanni Battista (460 m) - Abbazia
di Vezzolano (440 m) - Castelnuovo
Don Bosco (250 m) - Morialdo (270 m)
- Colle Don Bosco (260 m) - Serra (280
m) - Capriglio (230 m) - S.Giorgio (Bagnasco di Montafia) (200 m) - Montafia
(240 m) - S.Secondo (Cortazzone) (220
m) - Camerano Casasco (300 m) - Chiusano (260 m) - S.Maria - Brancalione
(250 m) - Sampignoni (250 m) - Frinco
(180 m) - Madonna della Neve (220 m)
Description of the path:
Cascina Anselmo (340 m) - S.Giovanni
(340 m) - Berzano S.Pietro (390 m) S.Giovanni Battista (460 m) - Abbazia
di Vezzolano (440 m) - Castelnuovo
Don Bosco (250 m) - Morialdo (270 m)
- Colle Don Bosco (260 m) - Serra (280
m) - Capriglio (230 m) - S.Giorgio (Bagnasco di Montafia) (200 m) - Montafia
(240 m) - S.Secondo (Cortazzone) (220
m) - Camerano Casasco (300 m) - Chiusano (260 m) - S.Maria - Brancalione
(250 m) - Sampignoni (250 m) - Frinco
(180 m) - Madonna della Neve (220 m)
74
Die romanische Strecke
Abfahrt: Berzano S.Pietro, C.na Anselmo
Orte auf der Strecke: Berzano S.Pietro,
Abbazia di Vezzolano, Castelnuovo
Don Bosco, Morialdo, Colle Don Bosco,
Serra, Capriglio, S.Giorgio (Bagnasco di Montafia), Montafia, S.Secondo
(Cortazzone), Camerano Casasco,
Chiusano, S.Maria, Brancalione, Sampignoni, Frinco, Madonna della Neve,
Castell’Alfero, Calliano, Portacomaro,
Scurzolengo, Castagnole M.to, Montemagno, Viarigi
Länge: circa 87 km
Gehzeit: 5-6 Tage
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1-2-3
Streckenbeschreibung:
C.na Anselmo (340 m) - S.Giovanni
(340 m) - Berzano S.Pietro (390 m) S.Giovanni Battista (460 m) - Abbazia
di Vezzolano (440 m) - Castelnuovo
Don Bosco (250 m) - Morialdo (270 m)
- Colle Don Bosco (260 m) - Serra (280
m) - Capriglio (230 m) - S.Giorgio (Bagnasco di Montafia) (200 m) - Montafia
(240 m) - S.Secondo (Cortazzone) (220
m) - Camerano Casasco (300 m) - Chiusano (260 m) - S.Maria - Brancalione
(250 m) - Sampignoni (250 m) - Frinco
(180 m) - Madonna della Neve (220 m)
- Castell’Alfero (220 m) - Calliano (260
m) - S.Pietro (220 m) - Portacomaro
(230 m) - Scurzolengo (240 m) - Casta-
- Castell’Alfero (220 m) - Calliano (260
m) - S.Pietro (220 m) - Portacomaro
(230 m) - Scurzolengo (240 m) - Castagnole M.to (240 m) - Montemagno (250
m) - Viarigi (230 m)
Lunghezza: 86,8 km
L’itinerario origina a SUD dell’abitato
di Casalborgone, in collegamento con
i percorsi della provincia di Torino; indi
si snoda a OVEST della strada provinciale, sino a giungere in prossimità
della interessante chiesa romanica di
San Giovanni (118). Si prosegue quindi tra le colline alla volta di Berzano
San Pietro. Volendo è possibile salire al colle che sovrasta il borgo, ove
sorge la pieve di San Giovanni Battista, notevole punto panoramico. Da
qui, volgendo lo sguardo in direzione
NORD, si apprezza un versante collinare interamente boscato. Si tratta di
un bosco demaniale: il “Bosco delle
orchidee”. Per la ricchezza specifica
di queste splendide piante, il bosco è
stato oggetto di un recente intervento
forestale teso a conservare la biodiversità e migliorarne la fruizione. Si tratta
di un ambiente assai vario: la parte in
cresta ha caratteristiche decisamente
asciutte con terreno piuttosto friabile che qua e là produce suggestive
formazioni calanchive. I vegetali e gli
animali che vi abitano si sono adattati
a queste condizioni e sono diversi da
quelli che si trovano a mezza costa;
così specie come la ginestra, l’orniello,
la roverella e il pino silvestre cedono
il passo a specie mesofile: castagno,
frassino e ciliegio. Infine il fondovalle, decisamente umido e ombroso,
è caratterizzato dalla presenza della
farnia, dell’ontano, del salice bianco
e il sottobosco composto da carice
e muschio. Riprendendo il cammino
in direzione SUD, lasciato alle spalle
l’abitato di Berzano S.Pietro, si procede in maniera piuttosto tortuosa, in
piacevole contesto agreste, per giun-
- Castell’Alfero (220 m) - Calliano (260
m) - S.Pietro (220 m) - Portacomaro
(230 m) - Scurzolengo (240 m) - Castagnole M.to (240 m) - Montemagno (250
m) - Viarigi (230 m) Length: 86,8 km
The itinerary sets off at the southern part of residential complex of
Casalborgone, in connection with the
routes of the province of Turin. Then
it winds west of the county road,
until you reach the vicinity of the interesting Romanesque church of San
Giovanni (118). Then you continue
through the hills toward Berzano San
Pietro. If you want, you can climb the
hill above the village, where the church
of San Giovanni Battista stands, which
is a remarkable scenic point. If you
look to the north from here, you can
enjoy an entirely wooded hillside. It is
a state-owned forest: the “Forest of
orchids” for being specifically rich in
these beautiful plants. Recently the
forest underwent a forestry operation
in order to conserve its biodiversity
and enhance enjoyment. This is a very
diverse environment: the characteristics of the part on the ridge are very
dry and the soil is rather friable, which
produces impressive gullies here and
there. The plants and animals that
live there have adapted to these conditions and are different from those
found on the hillside. Species such
as broom, flowering ash, oak, Scots
pine give way to mesophilic species,
such as chestnut, ash, cherry. Finally,
the valley bottom, which is very damp
and shady, is characterized by the
presence of British oak, alder, white
willow and brushwood containing
sedges and mosses.
gnole M.to (240 m) - Montemagno (250
m) - Viarigi (230 m) Länge: 86,8 km
Die Strecke beginnt im SÜDEN der
Ortschaft Casalborgone und ist mit
den Strecken der Provinz Turin verbunden; sie windet sich im WESTEN
der Landstraße bis in die Nähe der
interessanten romanischen Kirche San
Giovanni (118). Zwischen den Hügeln
geht es weiter nach Berzano San Pietro. Wenn man möchte, kann man den
Hügel hinaufsteigen, der den Ort überragt und auf dem die wunderschön
gelegene Pfarre San Giovanni Battista
steht und den Ausblick genießen. Von
hier kann man, wenn man den Blick
nach NORDEN richtet, einen dicht bewaldeten Hügelabhang bewundern.
Es handelt sich um einen Staatsforst:
der “Bosco delle Orchidee” (Orchideenwald), aufgrund der besonderen
Artenvielfalt dieser wunderschönen
Pflanzen. Der Wald ist Gegenstand
eines kürzlich ausgeführten Forsteingriffs zum Erhalt der Biodiversität und
Verbesserung seiner Nutzung gewesen. Es handelt sich um einen sehr
abwechslungsreichen
Lebensraum:
der Teil auf dem Gipfel hat ausgesprochen trockene Eigenschaften mit
einem ziemlich bröckeligen Boden,
der vereinzelt faszinierende furchenartige Bildungen hervorbringt. Die hier
lebenden Pflanzen und Tiere sind diesen Bedingungen angepasst und unterscheiden sich von denen auf halber
Höhe des Hügels; so überlassen Sorten
wie Ginster, Manna-Esche, Flaumeiche
und Kiefer den mesophilen Sorten den
Vortritt: Kastanie Eschen und Kirsche;
die bedeutend feuchtere und schattige Talsohle wird schließlich durch
75
gere ad incrociare il percorso SupergaCrea. Con una piccola deviazione si
può visitare l’Abbazia di Santa Maria
di Vezzolano (100), uno dei sei monumenti simbolo della regione Piemonte
e gioiello dell’architettura romanica.
L’imponente facciata, lo jubè finemente scolpito, la suggestione dell’austero
chiostro in parte affrescato, le sculture
dei capitelli e l’insieme architettonico
costituiscono patrimonio culturale di
primario interesse che merita certamente di essere visitato senza fretta.
All’interno dell’Abbazia si può ammirare la “Mostra permanente del Romanico” allestita dalla Soprintendenza per
i Beni Storici e Artistici del Piemonte,
che offre la più completa documentazione sull’arte romanica rintracciabile
a Vezzolano.
Ora si procede, dapprima in bosco, poi
tra vigneti e piccoli coltivi, in discesa
alla volta di Castelnuovo Don Bosco
(101). Su questo tratto si può ammirare la solatia chiesa romanica di Santa
Maria di Cornaredo che sorge su un
colle del versante opposto e la chiesa
di Sant’Eusebio, anch’essa esempio
mirabile del romanico astigiano. Si attraversa e si supera l’abitato di Castelnuovo, quindi si prosegue, tra piacevoli colline, attraversando le case sparse
della frazione Morialdo. Di qui si può
accedere in breve al Santuario di Don
Bosco, dove è anche possibile visitare
la casa natale del Santo, il grande tempio, il museo etnologico missionario
ed il museo di vita contadina, nonché
altre strutture religiose annesse. Proseguendo invece sul percorso (111)
che, nel verde, attraversa pascoli e
macchie boscate, si giunge alla borgata Serra ed in breve all’abitato di Capriglio, il cui prodotto locale di eccellen-
76
You go back heading south, leaving
the village of Berzano S.Pietro behind,
and proceed on a rather twisting but
pleasant rural context, all the way to
the point where this trail intersects
the Superga-Crea path. You can take a
short detour and visit the Abbazia di
Santa Maria di Vezzolano (100), one
of the six emblematic monuments of
the Piedmont Region and a jewel of
Romanesque architecture. The impressive façade, the finely carved rood
screen, the atmosphere of the austere
cloister partially covered by frescoes,
the sculptures of capitals and the architectural composition that amount
to a cultural heritage are of primary
interest and they certainly deserve to
be visited without haste. Inside the
Abbey, you can see the “Permanent
Exhibition of Romanesque” organized
by the Fine Arts authority of Piedmont,
which offers the most complete documentation on Romanesque architecture that can be traced in Vezzolano.
Now you go first in the wood, then
across vineyards and small croplands
and go down enroute to Castelnuovo
Don Bosco (101). On this stretch you
can see the sunny Romanesque church
of Santa Maria di Cornaredo, which
stands on a hill on the opposite side
and the church of Sant’ Eusebio, which
is also a wonderful example of Romanesque architecture in the province of
Asti. You cross and pass the residential complex of Castelnuovo, and then
go among pleasant hills and across
the scattered houses of the hamlet of
Morialdo. From here you can quickly
access the Sanctuary of Don Bosco,
where you can also visit the birthplace
of the Saint, the great temple, the
die Anwesenheit von Sommereichen,
Erlen, Silber-Weiden und einem Unterholz mit Riedgras und Moos gekennzeichnet. Wenn man die Wanderung in
Richtung SÜDEN fortsetzt und den Ort
Berzano S. Pietro hinter sich lässt, geht
es ziemlich gewunden durch eine bäuerliche Landschaft, um die Strecke Superga-Crea zu kreuzen. Mit einem kleinen Umweg kann man die Abtei Santa
Maria di Vezzolano (100) besichtigen,
eines der sechs Symbolmonumente
der Region Piemont und ein Juwel der
romanischen Architektur. Die großartige Fassade, der fein gemeißelte Lettner, der Zauber des strengen, teilweise
mit Fresken verzierten Kreuzgangs,
die Skulpturen der Kapitelle und das
architektonische Gesamtbild sind ein
besonders wichtiger Kunstschatz, dessen Besichtigung mit Ruhe zu genießen ist. In der Abtei kann die “Mostra
permanente del Romanico“ (Dauerausstellung der Romanik) bewundert werden, die von dem Amt für Denkmalpflege des Piemont eingerichtet ist
und die vollständigste Dokumentation
über die romanische Kunst bietet, die
in Vezzolano aufzufinden ist.
Jetzt geht es zuerst im Wald weiter
und dann bergab durch Weinberge
und kleine Äcker bis nach Castelnuovo
Don Bosco (101). Auf diesem Abschnitt
kann die sonnige romanische Kirche
Santa Maria di Cornaredo bewundert
werden, die auf einem Hügel des gegenüberliegenden Hangs steht, und die
Kirche Sant’Eusebio, die auch ein schönes Beispiel der astigianer Romanik ist.
Man durchquert und verlässt das Dorf
Castelnuovo und wandert weiter durch
liebliche Hügel, wobei man an den
zerstreut liegenden Häusern des Orts-
za è il peperone di Capriglio, presidio
Slow-Food. Passando oltre, si giunge
in prossimità del borgo di Bagnasco,
antico insediamento protetto un tempo da un ricetto fortificato. Merita una
visita la bella pieve romanica di San
Giorgio, inclusa nel minuscolo cimitero del borgo. Il percorso ora conduce a
Montafia (111-110), attraversa l’abitato
e prosegue alla volta di Cortazzone,
(310-310A-313) poco prima del quale, con una breve deviazione, sale a
raggiungere la pieve di San Secondo,
uno dei più significativi esempi di architettura romanica della provincia. Le
facciate esterne, in cotto alternato alla
pietra arenaria, le evocative sculture
poste a decoro, il bell’interno connotato da capitelli finemente scolpiti non
possono che evocare ammirazione e
stupore. Il cammino prosegue aggirando l’abitato di Cortazzone (313A),
connotato dal poderoso edificio castellano che sorge nel centro. Si passa
a mezza costa alla volta di Camerano
Casasco (301), in prossimità del quale
s’incontra il punto di inizio del percorso “Le terre di Camerano Casasco”.
Proseguendo ancora si costeggia, in
parallelo ma a distanza, la strada provinciale, sino all’abitato di Chiusano
(303B-303), dove è collocata la chiesa
romanica di Santa Maria. Passando
oltre, si attraversa la provinciale per
poi salire fino a raggiungere l’abitato
di Brancalione prima e di Sampignoni
poi (303C-302). Il tratto successivo è
caratterizzato da ampie zone boschive
interrotte da alcuni coltivi e cascinali
sparsi. Questo lungo tratto conduce
sino a Frinco, borgo ben riconoscibile
anche a distanza, in virtù del poderoso
castello che sovrasta l’abitato.
Missionary Ethnological Museum and
the museum of village life, as well as
other religious structures adjoining
them. On the other hand, if you continue on the path (111) in the green
that crosses pastures and wooded
strips, you will reach the hamlet of
Serra and the residential complex of
Capriglio shortly, whose local product
of excellence is the Capriglio Pepper,
a Slow-Food Presidium. As you move
on, you get near the hamlet of Bagnasco, an ancient settlement that was
once protected by fortified walls. The
beautiful Romanesque church of San
Giorgio is worth visiting, including the
tiny cemetery of the village. Now the
path leads you to Montafia (111-110),
crosses the village and continues towards Cortazzone (310-310A-313).
Shortly before getting there, you can
take a short detour, go uphill and visit
the parish church of San Secondo, one
of the major Romanesque monuments
of the province. The exterior façades,
made of brick alternating with sand
bricks, suggestive decoration sculptures, the nice interior characterized
by finely sculpted capitals cannot but
evoke admiration and awe. The path
continues around the village of Cortazzone (313A), characterized by a
massive castle building that stands in
the center. Then the path goes on the
hillside towards Camerano Casasco
(301), near which you will meet the
starting point of the path “The Lands
of Camerano Casasco.” Further on the
way, you will walk in parallel to but at a
distance from the county road, all the
way to the town of Chiusano (303B303), where the Romanesque church
of Santa Maria is located. As you move
on, you cross the county road and then
climb up to the residential complex of
Brancalione and then that of Sampignoni (303C-302). The next section is
characterized by large areas of woodland interspersed with some cropland
teils Morialdo vorbei kommt. Von hier
kann man in Kürze zum Wallfahrtsort
Don Bosco gelangen, wo auch das Geburtshaus des Heiligen besichtigt werden kann, das große Gotteshaus, das
Missionarisch-Ethnologische Museum
und das Museum des bäuerlichen
Lebens sowie weitere dazugehörige
kirchliche Strukturen. Wenn man dagegen der Strecke weiter folgt (111),
die mitten durchs Grüne Weiden und
Waldflecken durchschneidet, gelangt
man zum Weiler Serra und in Kürze
zum Ort Capriglio, dessen bestes lokales Erzeugnis die Paprikaschote von
Capriglio ist, ein Slow-Food Presidio.
Beim Weitergehen gelangt man in der
Nähe des Dorfes Bagnasco an eine
alte Siedlung, die einst von einer befestigten Fluchtburg geschützt wurde.
Die herrliche romanische Pfarre San
Giorgio, die in dem winzigen Friedhof
des Ortes enthalten ist, verdient eine
Besichtigung. Die Strecke führt nun
nach Montafia (111-110), durchquert
die Ortschaft und geht weiter nach
Cortazzone (310-310A-313), wo sie
kurz vorher mit einem kleinen Umweg
zur Pfarre San Secondo hinaufklettert,
eine der wichtigsten romanischen
Denkmäler der Provinz. Die Außenfassaden aus Backstein, der sich mit
dem Sandstein abwechselt, die evokatorischen Skulpturen, die zur Verzierung aufgestellt sind, das schöne
Innere, das sich durch fein behauene
Kapitelle auszeichnet, können nichts
anderes als Bewunderung und Erstaunen hervorrufen. Die Wanderung
führt um das Dorf Cortazzone (313A)
herum, das von dem gewaltigen Burggebäude gekennzeichnet wird, das im
Zentrum emporragt. Auf halber Gipfelhöhe geht es nun nach Camerano Casasco (301), in dessen Nähe man auf
den Ausgangspunkt der Strecke „Das
Gebiet von Camerano Casasco“ stößt.
Parallel, jedoch in einiger Entfernung
zur Landstraße, geht es immer weiter
bis zum Dorf Chiusano (303B-303),
wo sich die romanische Kirche Santa Maria befindet. Wenn man noch
weiter geht, überquert man die Landstraße, um dann zuerst bis zum Dorf
Brancalione und dann Sampignoni zu
gelangen (303C-302). Die folgende
Strecke zeichnet sich durch ausgedehnte Waldgebiete aus, die von einigen bestellten Feldern und zerstreuten
Bauernhäusern gekennzeichnet wird.
Dieser lange Streckenabschnitt führt
bis nach Frinco, ein Dorf, das aufgrund
seines mächtigen Schlosses, welches
77
Superato Frinco, si avanza verso Castell’Alfero (302-403). Lungo questo
cammino ad un certo punto s’incontra
la pieve romanica denominata Madonna della Neve, ben conservata ed assai
interessante per la particolare tessitura
muraria ed i pregevoli affreschi. In Castell’Alfero (401), punto di osservazione del paesaggio circostante è presente il ricetto che culmina con la piazza
superiore caratterizzata dalla chiesa e
dal castello dei Conti Amico, ora sede
del Municipio e del Museo “ ‘l Ciär” che
raccoglie migliaia di oggetti ed attrezzi del XIX e XX secolo legati alla vita
contadina. Nei pressi della chiesa si
trova anche un campo di tamburello
a muro. Questo sport, tradizione di
alcuni borghi della provincia di Asti,
è qui ancora molto sentito e praticato.
Infine il paese è noto per aver dato i
natali a Giovanni Battista De Rolandis
ideatore del Tricolore, ed a Gianduja,
la maschera carnevalesca simbolo del
Piemonte. Scendendo a valle e aggirata la zona artigianale del luogo, l’itinerario prosegue in direzione NORD-EST
per salire sino all’abitato di Calliano
(405), nel quale risulterà piacevole una
visita al centro storico ed in particolare alla piazza sulla quale si affaccia
la parrocchiale del SS. Nome di Maria,
opera del Magnocavallo. La passeggiata attorno al sito ove sorgeva il castello
offre notevoli scorci paesaggistici. Lasciato alle spalle Calliano si continua
in direzione SUD (407) per incontrare,
poco più avanti, la pieve romanica di
San Pietro. Il cammino prosegue in
direzione di Portacomaro e, alle porte del borgo, non passerà inosservata
una chiesetta romanica, anch’essa dedicata a San Pietro. Giunti in paese, si
consiglia una passeggiata nel nucleo
più antico, che sorge all’interno di un
antico ricetto di cui sono ancora visibili parte delle fortificazioni. Proprio
in alcuni locali ricavati all’interno della
torre e dei bastioni del ricetto ha sede
la Bottega del Grignolino, dedicata alla
78
and scattered farmhouses. This long
stretch takes you all the way to Frinco,
a village that you can easily recognize
at a distance, by virtue of the massive
castle overlooking the village.
After you pass Frinco, you proceed
to Castell’Alfero (302-403). At some
point on this path, you will see the
Romanesque church called Madonna
della Neve. It is well preserved and
very interesting owing to the particular texture of its walls and its precious
frescoes. In Castell’Alfero (401), a
point where you can observe the surrounding landscape is from the fortified walls in the upper square characterized by the church and the castle of
the Counts Amico. It is now used as
the Town Hall and the Museum “‘l Ciär”,
with a collection of thousands of nineteenth - twentieth century objects and
tools concerning rural life. Near the
church, you will also find a tamburello
court. Tamburello is a traditional sport
in some villages within the province of
Asti, and people still love and play it.
Finally the village is also known for being the birthplace of Giovanni Battista
De Rolandis, the creator of the Italian
Flag, and Gianduja, the carnival mask
that symbolizes Piedmont. As you go
down to the valley and walk around
the local industrial area, the itinerary
continues northeast and climbs up to
the village of Calliano (405). Its historic center is pleasant to visit and in
particular the square with the parish
church S.S. Nome di Maria, a work by
Magnocavallo. The walk around the
site where once stood the castle, offers significant glimpses on the landscape. As you leave Calliano behind,
you continue in a southerly direction
(407). A little later, you will see the
Romanesque church of San Pietro. The
walk continues towards Portacomaro
and, on the outskirts of the village,
den Ort überragt, auch aus der Ferne gut zu erkennen ist. Hinter Frinco
geht es Richtung Castell’Alfero weiter
(302-403). Entlang der Wanderung begegnet man an einer gewissen Stelle
der romanischen Pfarre Madonna della
Neve, die gut erhalten und wegen dem
besonderen Mauergefüge und den
wertvollen Fresken sehr interessant
ist. In Castell’Alfero (401), wo man die
umliegende Landschaft beobachten
kann, ist die Fluchtburg vorhanden,
die am oberen Platz endet, der von
der Kirche und der Burg der Conti
Amico gekennzeichnet wird, jetzt Sitz
des Rathauses und des Museo ’l Ciär,
in dem tausende von Gegenständen
und Werkzeugen aus dem XIX. – XX.
Jahrhundert zusammengetragen worden sind, die mit dem bäuerlichen
Leben in Zusammenhang stehen. In
der Nähe der Kirche befindet sich auch
ein Platz für das Trommelballspiel. Diese Sportart hat in einigen Orten der
Provinz Asti eine lange Tradition, ist
hier immer noch sehr beliebt und wird
begeistert gespielt. Ferner ist das Dorf
dafür bekannt, der Geburtsort von
Giovanni Battista De Rolandis zu sein,
dem Schöpfer der Trikolore, und von
Gianduja, einer Karnevalsmaske, die
das Symbol des Piemont ist. Wieder ins
Tal hinabsteigend und nachdem das
Gewerbegebiet des Ortes umgangen
worden ist, führt die Strecke weiter
in Richtung NORDOSTEN, um bis zu
der Ortschaft Calliano (405) hinauf zu
führen, in der eine Besichtigung des
historischen Zentrums und besonders
des Platzes mit seiner Pfarrkirche SS.
Nome di Maria, ein Werk des Magnocavallo, sehr schön ist. Ein Spazier-
promozione dell’omonimo vino locale.
Ora si sale, dopo aver percorso un
tratto in aperta campagna (409-509),
all’abitato di Scurzolengo. Degni di
nota il castello del XV secolo e scorci
panoramici suggestivi. Attraversato il
paese, si procede lungo un cammino
sinuoso tra le colline, per poi raggiungere in salita Castagnole Monferrato
(507). Il paese è dotato di aree di sosta
e, in corrispondenza del borgo, il presente itinerario incrocia “Il percorso
dei Colli DiVini”. Si prosegue ora alla
volta di Montemagno dove sorgono,
poco fuori il centro abitato, le antiche
pievi di Santa Maria della Cava e dei
Santi Vittore e Corona (sec. XI).
L’itinerario giunge a conclusione nel
paese di Viarigi dove, risalenti al medioevo, troviamo la splendida torre,
un’abitazione storica e la chiesa di San
Marziano, posta appena fuori l’abitato.
a Romanesque church will not go unnoticed. It is dedicated to San Pietro,
too. Once you arrive at the town, we
recommend you take a walk in the oldest center, which is enclosed in an old
fortified area, a part of whose fortifications are still visible. The Bottega del
Grignolino is headquartered in some
of the rooms built inside the tower and
ramparts of the fortified area, which is
dedicated to the promotion of the local wine with the same name.
After you walk on a stretch in open
countryside (409-509), now go up
to the village of Scurzolengo. The
fifteenth-century castle and breathtaking glimpses on the landscape are
worth mentioning. After you cross the
town, you continue along a winding
path through the hills, and then you
go uphill to reach Castagnole Monferrato (507). The village is equipped
with recreational areas and this trail
intercepts “The Path of Colli DiVini”
at the village. Now you continue towards Montemagno, where the ancient
churches of Santa Maria della Cava and
Santi Vittore and Corona (11th century)
stand just outside the town’s center.
The tour comes to an end at the Village
of Viarigi where you will see the beautiful tower, an old house in the center
and the church of San Marziano that
date back to the middle ages, located
just outside the village.
gang um den Platz herum, an dem sich
das alte Schloss befand, bietet herrliche Aussichtsmöglichkeiten über
die Landschaft. Nach dem Verlassen
von Calliano geht es weiter Richtung
SÜDEN (407), um etwas weiter vorne
die romanische Pfarre San Pietro anzutreffen. Die Wanderung geht Richtung Portacomaro und am Eingang
des Ortes fällt einem eine kleine romanische Kirche auf, die wiederum
San Pietro geweiht ist. In dem Ort
angekommen wird ein Spaziergang in
dem ältesten Ortskern empfohlen, der
sich innerhalb einer alten Fluchtburg
befindet, von der immer noch ein Teil
der Befestigung zu sehen ist. In einigen dieser Räume, die im Inneren des
Turms und der Bollwerke der Fluchtburg entstanden sind, hat die Bottega del Grignolino ihren Sitz, die der
Förderung des gleichnamigen lokalen
Weins gewidmet ist.
Nach einem Abschnitt über offenes
Land (409-509) geht es bergauf zu
dem Ort Scurzolengo. Bemerkenswert
sind das Schloss aus dem XV. Jahrhundert und die schönen Ausblicke. Nach
der Durchquerung des Ortes geht es
einen kurvenreichen Weg zwischen
Hügeln entlang, um bergauf Castagnole Monferrato (507) zu erreichen.
Das Dorf verfügt über einen Rastplatz
und auf der Höhe des Ortes kreuzt
diese Strecke die “Die Strecke der
Colli DiVini“. Jetzt geht es weiter nach
Montemagno, wo kurz außerhalb der
Ortschaft die alten Pfarren Santa Maria
della Cava und S.S. Vittore e Corona
(XI. Jahrhundert) liegen.
Die Strecke neigt sich in dem Dorf Viarigi ihrem Ende zu, wo ein herrlicher
Turm, ein Wohngebäude im Zentrum
und die Kirche San Marziano, gleich außerhalb der Ortschaft , zu finden sind,
die alle aus dem Mittelalter stammen.
p. 74 Santa Maria di Vezzolano, jubè (per gentile concessione della Soprintendenza ai Beni Artistici e Architettonici) - p. 75 casa natale di San
Giovanni Bosco (foto Merlo); decorazioni romaniche sull’arco di S.S. Nazario e Celso a Montechiaro - p. 76 Santa Maria di Vezzolano; museo di
Mamma Margherita a Capriglio - p. 77 S. Pietro a Calliano; S. Pietro a Portacomaro - p. 78 Madonna della Neve a Castell’Alfero; vista tra i vigneti
a Corsione; S.S. Nazario e Celso a Montechiaro d’Asti - p. 79 S.S. Vittore e Corona a Montemagno
p. 74 Santa Maria di Vezzolano, jubè (reproduced with the kind permission of the Superintendency for Artistic and Architectural Heritage) - p. 75
birth house of San Giovanni Bosco (foto Merlo); romanesque decorations on the arch of S.S. Nazario and Celso in Montechiaro - p. 76 Santa Maria
di Vezzolano; MM Museum in Capriglio - p. 77 S. Pietro a Calliano; S. Pietro a Portacomaro - p 78. church of Madonna della Neve in Castell’Alfero;
view of vineyards in Corsione; church of S.S. Nazario and Celso in Montechiaro d’Asti - p. 79 church of S.S. Vittore e Corona in Montemagno
p. 74 Santa Maria di Vezzolano, jubè (mit freundlicher genehmigung des landesdenkmalsamt)- p. 75 geburtshaus von San Giovanni Bosco (foto
Merlo); romanische Verzierungen auf dem Bogen von S.S. Nazario und Celso aum Montechiaro - p. 76 Santa Maria di Vezzolano: Museum von
MM in Capriglio - p 77 S. Pietro a Calliano; S. Pietro a Portacomaro - p. 78. Madonna della Neve a Castell’Alfero; blick durch die Weinberge auf
Corsione; S.S. Nazario und Celso a Montechiaro d’Asti - p. 79 S.S. Vittore e Corona aum Montemagno
79
19
Scoprire Moncucco T.se
Discover Moncucco T.se
Partenza: Mombello di Torino
Località sul percorso:
S.Lorenzo, Barbaso, Moncucco, bivio
Abbazia Vezzolano
Lunghezza: circa 8 km
Tempo di percorrenza: mezza giornata
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Map 1
Departure: Mombello di Torino
Villages en route:
S.Lorenzo, Barbaso, Moncucco and
junction to Abbazia Vezzolano
Length: approximately 8 km
Travel time: half a day
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1
Descrizione percorso:
S.Lorenzo (360 m) - Barbaso (380 m) Moncucco T.se (390 m) - C.ne Pogliano
(350 m) - bivio per Vezzolano (400 m)
Lunghezza: 8,4 km
Il percorso inizia nei pressi del confine tra la Provincia di Torino e la Provincia di Asti (116), nelle vicinanze
della graziosa pieve romanica di San
Lorenzo, sul territorio di Mombello
di Torino. In contesto panoramico
si giunge al borgo frazionale di Barbaso. Da qui si sale verso Moncucco
Torinese (119), attraversando seminativi, prati e macchie boscate. Del
borgo spicca già in lontananza il
possente castello, oggi di proprietà comunale e sede del Museo del
Gesso illustrante le diverse fasi di
lavorazione, in epoca preindustriale,
di questa pietra locale e i suoi impieghi nell’edilizia rurale del Basso
Monferrato. Merita anche una visita
80
Description of the path:
S.Lorenzo (360 m) - Barbaso (380
m) - Moncucco T.se (390 m) - Cascina
Pogliano (350 m) - junction to Vezzolano (400 m) Length: 8,4 km
The trail sets off near the border between the Province of Turin and the
Province of Asti (116), near the lovely Romanesque church of San Lorenzo, located in Mombello di Torino.
A scenic stretch takes you to the
hamlet of Barbaso. From here, you
climb to Moncucco Torinese (119),
through arable land, meadows and
wooded strips. The mighty castle of
the village can be visible from far
away. Today, it is owned by the municipality and houses the Museum
of Plaster illustrating the different
stages in which this local stone was
processed in preindustrial times
and the way it was used in the rural construction in Northern Monferrato. The cellar of Freisa is also
Auf der Entdeckung von
Moncucco T.se
Abfahrt: Mombello di Torino
Orte auf der Strecke:
S.Lorenzo, Barbaso, Moncucco, Abzweigung Abtei Vezzolano
Länge: circa 8 km
Gehzeit: Halber Tag
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1
Streckenbeschreibung:
S.Lorenzo (360 m) - Barbaso (380 m) Moncucco T.se (390 m) - C.ne Pogliano
(350 m) - Abzweigung nach Vezzolano
(400 m) Länge: 8,4 km
Die Strecke beginnt in der Nähe der
Grenze zwischen der Provinz Turin
und der Provinz Asti (116), nahe bei
der anmutigen romanischen Pfarre von San Lorenzo auf dem Gebiet
von Mombello di Torino. Über einen
panoramareichen Abschnitt gelangt
man zum Ortsteil Barbasco. Von hier
geht es Richtung Moncucco Torinese
(119), wobei Saatland, Wiesen und
bewaldete Flecken durchquert werden. Der Ort wird schon in der Ferne
von dem mächtigen Schloss überragt, das jetzt im Besitz der Gemeinde
und Sitz des Gipsmuseums ist, das
die verschiedenen Verarbeitungsphasen dieses örtlichen Steins der
vorindustriellen Zeit erläutert sowie
seine Verwendung in dem ländlichen
Bauwesen des Basso Monferrato. Es
wird auch ein Besuch des Weinkellers
Freisa empfohlen, in dem die zwischen den castelnoveser und dem
chiereser Gebiet erzeugten Weine
gekostet werden können: Freisa,
Bar¬bera, Grignolino.
Der Weg schlängelt sich kurvenreich
zwischen (115) Hügeln entlang und
kommt in die Nähe der Cascine
Pogliano, um dann Richtung Berzano San Pietro weiterzuverlaufen und
am Ende, nicht weit von der Abtei
Vezzolano (110) die zuvor beschriebene “Die Romanische Strecke“ zu
kreuzen.
la cantina del Freisa, nella quale si
potranno degustare i vini prodotti
tra castelnovese e chierese: Freisa,
Barbera, Grignolino.
Il cammino si snoda tortuoso tra le
colline (115), giunge in prossimità
delle cascine Pogliano, indi prosegue
in direzione di Berzano San Pietro e
termina incrociando il “Percorso del
Romanico”, descritto in precedenza, in un punto non molto distante
dall’Abbazia di Vezzolano (110).
worth visiting; there you can taste
the wines produced between Castelnuovo and Chieri, namely Freisa,
Barbera and Grignolino.
The path winds through the hills
(115), and arrives close to the
Pogliano Farm. Then it continues towards Berzano San Pietro and ends
when it intercepts the “The Path of
the Romanesque”, described above,
at a point not far from Abbazia di
Vezzolano (110).
p. 80 il castello di Moncucco T.se (M. Cooper) - p. 81 il chiostro di S. Maria di Vezzolano (L. D’Orsi); Berzano San Pietro
p. 80 the castle of Moncucco T.se (M. Cooper) - p. 81 the cloister of S.Maria di Vezzolano (L. D’Orsi); Berzano San Pietro
p. 80 das Schloss von Moncucco T.se (M. Cooper) - p. 81 der kreuzgang von S. Maria di Vezzolano (L. D’Orsi); Berzano San Pietro
81
20
Il percorso dei Mulini
The Path of the Mills
Die Strecke der Mühlen
Partenza: Castelnuovo Don Bosco
Località sul percorso: Castelnuovo
Don Bosco, Serra di Buttigliera, Savi,
stazione ferroviaria, San Paolo Solbrito, C.na Goria
Lunghezza: circa 22 km
Tempo di percorrenza: 1 giorno
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 1-2
Departure: Castelnuovo Don Bosco
Villages en route: Castelnuovo Don
Bosco, Serra di Buttigliera, Savi, Train
station, San Paolo Solbrito and Cascina
Goria
Length: approximately 22 km
Travel time: 1 day
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1-2
Abfahrt: Castelnuovo Don Bosco
Orte auf der Strecke: Castelnuovo
Don Bosco, Serra di Buttigliera, Savi,
Bahnhof, San Paolo Solbrito, C.na
Goria.
Länge: circa 22 km
Gehzeit: ein Tag
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1-2
Description of the path:
Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Serra
di Buttigliera (260 m) - border junction
to Villanova (200 m) - Savi (260 m) S.Paolo Solbrito train station (260 m)
- C.na Goria (190 m) Length: 21,6 km
Streckenbeschreibung:
Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Serra
di Buttigliera (260 m) - Gabelung Grenze Villanova (200 m) - Savi (260 m) Bahnhof S.Paolo Solbrito (260 m) - C.na
Goria (190 m) Länge: 21,6 km
Starting from Castelnuovo Don Bosco,
the route continues south (102) along
a wide valley bottom to get into the
hamlet of Serragrossa all the way to
the hamlet of Serra di Buttigliera.
You cross the residential complex,
which covers a stretch along a hill
ridge, and then you come to a river,
Della Valle Stream, which was used to
run some mills a long time ago. The
trail goes into some wooded areas and
runs parallel to the stream until you
arrive at a crossroad, after you cross
Villanova border. If you turn right
towards west (601), you will walk towards the residential complex of Savi
and pass through the hamlet of Ter-
Von Castelnuovo Don Bosco ausgehend führt die Strecke Richtung
SÜDEN (102), wobei sie einer ausgedehnten Talsohle entlangläuft, um
in dem Gebiet Serragrossa bis zum
Ortsteil Serra di Buttigliera emporzuklettern.
Es wird ein Ortsteil durchquert, der
sich an einem Hügelkamm entlang
entwickelt hat, um dann in die Nähe
eines Wasserlaufs, dem Rio della Valle, zu gelangen, der einst für
den Betrieb einiger Mühlen genutzt
wurde. Der Pfad, der in einige Waldgebiete eindringt, folgt diesem Wasserlauf auf gleicher Höhe, um nach
der Grenze mit Villanova an eine Ab-
Descrizione percorso:
Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Serra
di Buttigliera (260 m) - bivio confine
Villanova (200 m) - Savi (260 m) - stazione ferroviaria S.Paolo Solbrito (260
m) - C.na Goria (190 m)
Lunghezza: 21,6 km
Partendo da Castelnuovo Don Bosco,
l’itinerario prosegue in direzione SUD
(102), percorrendo un ampio fondovalle per salire in località Serragrossa fino
alla frazione Serra di Buttigliera.
Si attraversa l’abitato frazionale, sviluppatosi lungo una dorsale collinare,
per giungere poi in prossimità di un
corso d’acqua, il rio della Valle, che fu
utilizzato tempo addietro per il funzionamento di alcuni mulini. Il sentiero,
che si addentra in alcune zone boscate, segue in parallelo tale corso, per
giungere ad un bivio, superato il confine con Villanova. Svoltando a destra in
82
direzione OVEST (601) si procede verso l’abitato di Savi, passando poi dalla
borgata Terrazze, indi in borgata Bianchi, per collegarsi infine alla Stazione
ferroviaria, utile a chi volesse giungere
o ripartire via treno. Se al bivio si procede invece diritto in direzione SUD
(602), si prosegue il cammino lungo
la “via d’acqua” composta dal torrente Traversola ed alcuni rii minori, superando a valle l’abitato di San Paolo
Solbrito, sino alla cascina Goria, punto
finale di questo percorso.
razze and then that of Bianchi, till you
get to the train station. It is useful for
those who want to come or leave by
train. On the other hand, if you proceed straight ahead to the south (602)
at the crossroad, you will walk along
the “water road” consisting of the
Traversola stream and some smaller
streams. After you pass the residential
complex of San Paolo Solbrito, you will
get to Cascina Goria, which marks the
end point of this path.
zweigung zu kommen. Nach rechts
Richtung WESTEN (601) abbiegend
wird der Weg zum Ortschaft Savi
eingeschlagen, wobei man zuerst
an dem Weiler Terrazze und dann
Bianchi vorbeikommt, um dann zum
Bahnhof zu gelangen, der praktisch
gelegen ist, wenn man mit der Bahn
an- oder abreisen möchte. Wenn man
sich an der Abzweigung stattdessen
nach SÜDEN (602) wendet, führt der
Pfad an der „Wasserstraße“ entlang,
die aus dem Wildbach Traversola
und einigen kleiner Zuläufen gebildet wird, und überwindet im Tal das
Dorf San Paolo Solbrito, indem er bis
zur Cascina Goria gelangt und auch
dort endet.
p. 82 Castelnuovo Don Bosco - p. 83 paesaggio invernale nei pressi di Savi; Buttigliera d’Asti
p. 82 Castelnuovo Don Bosco - p. 83 winter landscape near Savi; Buttigliera d’Asti
p. 82 Castelnuovo Don Bosco - p. 83 Winterlandschaft in der Nähe von Savi; Buttigliera d’Asti
83
21
Il percorso delle Colline
The Path of the Hills
Die Strecke der Hügel
Partenza: Moransengo, B.ta Cappa
Località sul percorso: borgata Cappa
(Moransengo), Moransengo, Tonengo,
Aramengo, Albugnano, Castelnuovo
Don Bosco, Mondonio, Capriglio
Lunghezza: circa 26 km
Tempo di percorrenza: 2 giorni
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 1
Departure: Moransengo, B.ta. Cappa
Villages en route: Hamlet of Cappa
(Moransengo), Moransengo, Tonengo,
Aramengo, Albugnano, Castelnuovo
Don Bosco, Mondonio and Capriglio
Length: approximately 26 km
Travel time: 2 days
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1
Abfahrt: Moransengo, B.ta. Cappa
Orte auf der Strecke: Borgata Cappa
(Moransengo), Moransengo, Tonengo,
Aramengo, Albugnano, Castelnuovo
Don Bosco, Mondonio, Capriglio
Länge: circa 26 km
Gehzeit: 2 Tage
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1
Description of the path:
Hamlet of Cappa (320 m) - Moransengo (400 m) - Tonengo (440 m) - Aramengo (360 m) - hamlet of Masio (360
m) - hamlet of Besolo (300 m) - hamlet
of Campolungo (340 m) - Albugnano
(540 m) - Castelnuovo Don Bosco (250
m) - Mondonio (250 m) - Capriglio (230
m) Length: 25,5 km
Streckenbeschreibung:
Borgata Cappa (320 m) - Moransengo
(400 m) - Tonengo (440 m) - Aramengo (m 360) - Borgata Masio (m 360)
- Borgata Besolo (m 300) - Borgata
Campolungo (m 340) - Albugnano (m
540) - Castelnuovo Don Bosco (m 250)
- Mondonio (m 250) - Capriglio (m 230)
Länge: 25,5 km
The route (106) sets off from the
hamlet of Cappa (Moransengo) on
the border with the province of Turin and it stretches on the beautiful
hills of the northwestern part of the
province of Asti. As you walk heading north-northwest, not far away is
the splendid Romanesque Abbey of
the Santa Fede di Cavagnolo. Actually it is not so easy to reach, because of the rather tortuous path
that you need to walk to get there.
If you continue south-southeast,
shortly before reaching the village of
Die Strecke (106) hat ihren Ursprung
in der Borgata Cappa (Moransengo) an
der Grenze mit der Provinz Turin und
windet sich über die schönen Hügel
des nördlichen Gebiets von Asti. Nicht
weit entfernt steht in Richtung NORDNORDWESTEN die herrliche romanische Abtei Santa Fede di Cavagnolo,
die aufgrund eines ziemlich gewundenen Wegs nicht besonders bequem
zu erreichen ist. Beim Weitergehen
in Richtung SÜDEN-SÜDWESTEN trifft
man kurz vor dem Ort Moransengo
auf die Burg und die romanische Kir-
Descrizione percorso:
borgata Cappa (320 m) - Moransengo (400 m) - Tonengo (440 m) - Aramengo (360 m) - borgata Masio (360
m) - borgata Besolo (m 300) - borgata
Campolungo (340 m) - Albugnano
(540 m) - Castelnuovo Don Bosco (250
m) - Mondonio (250 m) - Capriglio (230
m) Lunghezza: 25,5 km
Il percorso (106) ha origine dalla
borgata Cappa (Moransengo) posta
al confine con la provincia di Torino,
e si snoda sulle belle colline dell’alto
astigiano. Non distante, in direzione
NORD-NORDOVEST, sorge la splendida Abbazia romanica di Santa Fede
di Cavagnolo, in verità non così agevolmente raggiungibile a causa del
cammino piuttosto tortuoso che è
necessario fare per arrivarci. Proseguendo in direzione SUD-SUDOVEST,
poco prima di giungere al borgo di
84
Moransengo, s’incontrano il castello e
la chiesa romanica di San Grato, ultima
testimonianza dell’antico abitato; oggi
sono entrambi di proprietà privata e
luogo d’esposizione occasionale di
opere di artisti contemporanei. Il Castello inoltre viene aperto al pubblico
almeno una volta all’anno, solitamente
in periodo estivo.
Superato questo luogo si arriverà in
breve all’abitato di Moransengo, centro che si attraverserà ammirando la
bella parrocchiale seicentesca in laterizio a vista. Il cammino prosegue
(207) attraversando dapprima alcuni
pascoli e coltivi, per poi inoltrarsi
in zone ampiamente boscate, fino
all’abitato di Tonengo; qui piega in
direzione SUD, su strada che diviene presto sterrata, verso Aramengo
(205) che sarà raggiunto attraversando luoghi poco antropizzati ed assai
interessanti sotto l’aspetto naturalistico, ricchi di micro ambienti naturali residuali. Giunti in paese, previa
telefonata di prenotazione, sarà possibile visitare il laboratorio artigiano
della famiglia Nicola, uno dei maggiori centri specializzati nel restauro di
opere d’arte di ogni epoca. Le sale ed
i laboratori che si andranno a visitare
ospitano spesso quadri e sculture di
grandi artisti che hanno fatto la storia
dell’arte e che qui vengono curati da
mani delicate ed attente di restauratori d’eccellenza. Nel borgo merita
una visita anche lo storico palazzo
municipale, ricco di volte affrescate, e
la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio
Abate, grandiosa costruzione visibile
a distanza che connota in maniera inequivocabile il profilo di Aramengo.
Moransengo, you will see the castle
and the Romanesque church of San
Grato, which are the last pieces of
evidence of the ancient town. Today,
they are both privately owned and
house exhibitions of works by contemporary artists time to time. Furthermore, the castle is also open to
the public at least once a year, usually during summer.
After you leave this town behind,
you will soon arrive at the residential
complex of Morasengo. Its center
has a beautiful seventeenth-century
exposed-brick parish church. The
path continues (207) through some
pastures and croplands first. Then
it ventures into extensively wooded
areas all the way to the residential
complex of Tonengo. Here it turns
south on a road which will soon become a dirt road, toward Aramengo
(205) that you can reach after crossing little urbanized places that are
very interesting from a naturalistic
standpoint, as they are rich in residual natural micro environments.
Once you arrive at the town, if you
make a phone reservation, you can
visit the artisan workshop of the
Nicola Family, one of the leading
centers specialized in the restoration
of art works of any era. The halls and
laboratories that you will visit often
host large paintings and sculptures
by artists who have shaped the history of art and here they are treated
by careful and delicate hands of restorers of excellence. In the village,
the historic town hall is also worth
visiting. It is filled with frescoed ceilings. We also recommend you visit
che San Grato, das letzte Zeugnis der
antiken Ortschaft; heutzutage sind
beide in Privatbesitz und gelegentliche
Ausstellungsplätze von Werken zeitgenössischer Künstler. Des Weiteren wird
die Burg mindestens ein Mal im Jahr
dem Publikum geöffnet, üblicherweise
im Sommer. Hinter diesem Ort gelangt
man in Kürze zum Dorf Moransengo,
bei dessen Durchquerung man die
schöne Pfarrkirche aus dem siebzehnten Jahrhundert mit ihrem Sichtbackstein bewundern kann. Der Weg
(207) führt beim Weitergehen zuerst
durch einige Wiesen und bebaute Felder, um dann bis zum Dorf Tonengo in
dicht bewaldete Gebiete einzudringen;
hier knickt er in Richtung SÜDEN auf
eine Straße ab, die schon recht bald
zu einem Schotterweg wird und durch
wenig genutztes Gebiet, das naturwissenschaftlich hochinteressant und
reich an natürlichen Mikrolebensräumen ist, nach Aramengo kommt (205).
In dem Dorf angekommen kann man
nach telefonischer Voranmeldung die
Handwerksstätte der Familie Nicola
besichtigen, eines der größten Restaurierungszentren von Kunstwerken jeder Zeitepoche. Die zu besichtigenden
Räume und Werkstätten bergen oft
Gemälde und Skulpturen großer
Künstler, die die Kunstgeschichte gemacht haben und hier von sanften und
vorsichtigen Händen vortrefflicher Restauratoren behandelt werden. In dem
Dorf ist auch eine Besichtigung des historischen Rathauses empfehlenswert,
das reich an mit Fresken verzierten
Gewölben ist, sowie die Pfarrkirche
Sant’Antonio Abate, ein großartiger
Bau, der schon aus der Ferne zu sehen
ist und dem Profil von Aramengo unverkennbar seinen Stempel aufdrückt.
Man verlässt den Ort in Richtung
SÜDWESTEN (114), um die Borgata
Masio zu erreichen, in deren Nähe die
schöne romanische Pfarre San Giorgio
zu bemerken ist. Schon bald geht es
bergab auf die Landstraße zurück, auf
der eine kurze Strecke zurückgelegt
wird. In der Nähe der ersten Häuser
der Borgata Besolo verlässt man die
Landstraße und wendet sich Richtung
SÜDWESTEN. Man kommt so zuerst
durch den Ort Campolungo, um dann
mit dem Anstieg zum Dorf Albugnano
zu beginnen. Der Ort bewahrt immer
noch seine kreisförmige Anlage aus
dem Mittelalter, die sich um den alten
Platz herum entwickelt hat, an dem
die Burg stand, und ist heute einer der
schönsten Aussichtspunkte im Norden
85
Si esce dall’abitato in direzione SUDOVEST (114) per raggiungere la borgata Masio, nei pressi della quale
è possibile osservare la bella pieve
romanica di San Giorgio. In breve si
scende sulla strada provinciale che si
percorre per un piccolo tratto. Giunti
in vicinanza delle prime case di borgata Besolo, si lascia la provinciale puntando a SUD-OVEST. Si arriverà così ad
attraversare l’abitato di Campolungo,
per poi iniziare la salita verso il paese
di Albugnano. Il borgo mantiene ancora un impianto circolare, di origine
medioevale, che si sviluppa intorno
all’antico sito dove sorgeva il castello,
oggi uno dei più apprezzati ed evocativi punti panoramici dell’alto astigiano. Il cammino ora procede verso SUD
(103), attraversando colline vitate dal
caratteristico terreno “gessoso”, quasi
bianco, che sono la base per la produzione di pregiati e tipici vini locali, tra
i quali spicca l’Albugnano.
Giunti a Castelnuovo Don Bosco, merita una visita il centro del paese, in
modo particolare il nucleo più antico
posto sulla sommità di un colle, dove
ancor oggi sorge la torre del distrutto
castello dei Rivalba, ed è visitabile la
parrocchiale di Sant’Andrea ove Don
Bosco fu battezzato. Castelnuovo è
“capitale” delle cosiddette “terre dei
Santi”: San Giovanni Bosco e San Domenico Savio, nacquero in queste zone
e qui ebbe origine la grande Famiglia
salesiana. Dal borgo di Castelnuovo
86
the parish church of Sant’ Antonio
Abate, a great construction that can
be seen from a distance that unambiguously characterizes the outline
of Aramengo.
Leave the village heading southwest
(114) and you will reach the hamlet
of Masio, near which you can see the
beautiful Romanesque church of San
Giorgio. Shortly, you will get down
to the county road that runs along a
small stretch. Once you come within
the proximity of the first houses of
the hamlet of Besolo, leave the county
road heading south-west. Thus, you
arrive and cross the hamlet of Campolungo, and then begin going uphill
towards the village of Albugnano.
The village still maintains a circular
layout of medieval origin, which develops around the ancient site where
a castle once stood. Today it is one of
the most popular and evocative scenic points of the northwestern part
of the province of Asti. The path now
proceeds to the south (103), crossing
hills with almost white characteristic
“chalky” soil planted with vines. They
are the basis for the production of
fine and typical local wines, among
which Albugnano is famous.
Once you arrive at Castelnuovo Don
Bosco, the center of the village is worth
visiting, especially the oldest center at
the top of a hill, where the tower of
the destroyed castle of Rivalba still
stands today. You can also visit the
des astigianer Gebiets. Der Weg führt
jetzt Richtung SÜDEN (103) und durchquert Weinberge mit dem typischen
„gipshaltigen“ Boden, der fast weiß
und die Grundlage für die Erzeugung
hochwertiger und typischer lokaler
Weine ist, unter denen der Albugnano
besonders hervorsticht.
In Castelnuovo Don Bosco angekommen lohnt es sich, das Zentrum des
Ortes und vor allem den antiken Kern
auf der Spitze eines Hügels anzuschauen, wo immer noch der Turm
des zerstörten Schlosses der Rivalba steht und in dem die Pfarrkirche
Sant’Andrea besichtigt werden kann,
in der Don Bosco getauft worden ist.
Castelnuovo ist die “Hauptstadt” der
è possibile deviare su “Il percorso del
Romanico”, già descritto in precedenza (101), oppure, raggiungere la frazione Mondonio a est, passando da
Cascinotto e Borgata Ranello (101A).
In uscita da Castelnuovo, si lascia la
provinciale e, piegando a SUD (110),
s’incontra la pregevole chiesa romanica di Santa Maria di Raseto, recentemente restaurata, ultima testimonianza materiale di un borgo scomparso
in epoca medievale. Si prosegue poi
verso Capriglio, luogo natio di mamma
Margherita (madre di Don Bosco), ove è
consigliata la visita al museo a lei dedicato; le sale, magnificamene allestite,
sono pure impreziosite dai tradizionali
e splendidi soffitti di gesso. Capriglio
è punto finale di questo itinerario, che
qui tocca ancora una volta “Il percorso
del Romanico”.
parish church of Sant’Andrea, where
Don Bosco was baptized. Castelnuovo
is the “capital” of the so-called “Land
of Saints”. San Giovanni Bosco and San
Domenico Savio were born in these areas and the great Salesian family also
originates from here. From the village
of Castelnuovo, you can take a detour
to “The Path of the Romanesque” described above (101), or cross Cascinotto and Borgata Ranello and arrive
at the hamlet of Mondonio (101A).
Near the hamlet of Castelnuovo, leave
the county road and turn south (110).
Then you encounter the remarkable
Romanesque church of Santa Maria di
Raseto, which was recently restored. It
is the last concrete evidence of a village that was lost in medieval times.
You keep going towards Capriglio,
the birthplace of Mamma Margherita (Mother of Don Bosco), where we
recommend you visit the museum
dedicated to her. The magnificiently
staged rooms are further enhanced
by the traditional and beautiful plaster
ceilings. Capriglio is the end point of
this route, which intercepts “The Path
of the Romanesque” again.
sogenannten “Heiligengebiete”. San
Giovanni Bosco und San Domenico
Savio sind in diesen Gegenden geboren und auch die Familie der Salesianer hatte hier ihren Ursprung. Von
dem Dorf Castelnuovo kann man
auf die zuvor bereits beschriebene
“Die romanische Strecke” ausweichen
oder (101) oder über Cascinotto, Borgata Ranello zum Ortsteil Mondonio
im Osten gelangen. (101A). In der
Nähe dieses Weilers verlässt man die
Landstraße und stößt, nach SÜDEN
(110) abbiegend, auf die schöne romanische Kirche Santa Maria di Raseto, kürzlich restauriert, die ein letztes
materielles Zeugnis eines im Mittelalter verschwundenen Dorfes ist.
Es geht dann nach Capriglio weiter,
dem Geburtsort von Mamma Margherita (Mutter von Don Bosco), wo
ein Besuch des ihr gewidmeten Museums empfohlen wird; die prächtig
eingerichteten Räume werden auch
von den traditionellen und herrlichen
Gipsdecken verschönert. Mit Capriglio geht diese Strecke zu Ende, die
hier nochmals die “Die romanische
Strecke” berührt.
p. 84 Aramengo - p. 85 “Erba trinità”, Hepatica nobilis (M. Demaria) - p. 86 belvedere ad Albugnano; chiesa di S. Giorgio ad Aramengo - p. 87
Castelnuovo Don Bosco vista da Albugnano
p. 84 Aramengo - p. 85 “Erba trinità”, Hepatica nobilis (M. Demaria) - p. 86 viewpoint of Albugnano; church of S. Giorgio in Aramengo - p. 87
Castelnuovo Don Bosco sight from Albugnano
p. 84 Aramengo - p. 85 “Erba trinità”, Hepatica nobilis (M. Demaria) - p. 86 aussichtspunkt in Albugnano; kirke von S. Giorgio aum Aramengo - p.
87 Castelnuovo Don Bosco blick von Albugnano
87
22
Intorno a Cocconato
Around Cocconato
Um Cocconato herum
Partenza: Tonengo, località Ottini
Località sul percorso: loc. Ottini (Tonengo), borgata Maroero, Cocconito,
Cocconato, borgata Tuffo
Lunghezza: circa 12 km
Tempo di percorrenza: mezza giornata
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 1
Departure: Tonengo, località Ottini
Villages en route: Village of Ottini
(Tonengo), Village of Maroero, Cocconito, Cocconato, Village of Tuffo
Length: approximately 12 km
Travel time: half a day
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1
Abfahrt: Tonengo, località Ottini
Orte auf der Strecke: Loc. Ottini (Tonengo), Borgata Maroero, Cocconito,
Cocconato, Borgata Tuffo
Länge: circa 12 km
Gehzeit: halber Tag
Schwierigkeit: leicht.
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1
Descrizione percorso:
loc. Ottini (460 m) - borgata Maroero
(430 m) - bivio Cocconito (410 m) - borgata Tuffo (320 m) - Cocconato (460 m)
Lunghezza: 11,7 km
Description of the path:
Hamlet of Ottini (460 m) - hamlet of
Maroero (430 m) - junction to Cocconito (410 m) - hamlet of Tuffo (320 m)
- Cocconato (460 m)
Length: 11,7 km
Streckenbeschreibung:
Loc. Ottini (m 460) - Borgata Maroero
(m 430) - Gabelung Cocconito (m 410)
- Borgata Tuffo (m 320) - Cocconato (m
460) Länge: 11,7 km
L’itinerario origina da “Il percorso
delle Colline”, in località Ottini, nel
comune di Tonengo (206), ed in breve raggiunge il punto dove sorge la
chiesetta romanica di San Michele, che
conserva interessanti elementi decorativi. Quindi prosegue verso l’abitato
di Maroero, tramite una strada che si
snoda in cresta collinare, notevolmente panoramica e suggestiva. Giunti ad
un bivio che dista circa 50 metri dal
nucleo abitato di Maroero, si devia ad
EST per raggiungere la località Cocconito-Vignaretto. All’estremità orientale
della frazione il cammino si biforca. Se
si prosegue sulla sinistra in direzione
EST-SUDEST, si percorre la “strada delle Serre”; questo tratto, solo in minima
The route starts off from “The Path of
the Hills” in the hamlet of Ottini, within
the municipality of Tonengo (206),
and soon it reaches the point where
there is the Romanesque church of
San Michele, which houses interesting decorative elements. Then you go
towards the hamlet of Maroero, on a
road that winds through a hilly ridge,
which is remarkably scenic and picturesque. Once you come to a crossroad which is about 50 meters from
the residential complex of Maroero,
you turn east and go to the hamlet of
Cocconito-Vignaretto. The road forks
off at the eastern end of the hamlet.
If you take the road to the left heading east-southeast, you will walk on
88
Die Strecke geht in dem Gebiet Ottini
in der Gemeinde Tonengo aus der “Die
Strecke der Hügel” hervor und erreicht
schnell die Stelle (206), an der die
kleine romanische Kirche San Michele
steht, die interessante Dekorationselemente bewahrt. Dann führt sie über
eine Straße, die sich auf der Hügelspitze mit schönen und faszinierenden
Ausblicken entlang windet, zum Ort
Maroero. An einer Gabelung angekommen, die etwa 50 Meter von dem Dorf
Maroero entfernt ist, biegt man nach
OSTEN ab, um zur Ortschaft Cocconito
- Vignaretto zu gelangen. Am östlichen
Ende des Ortsteils gabelt sich der Weg.
Es geht jetzt links in Richtung OSTENSÜDOSTEN an der “Strada delle Serre”
entlang; dieser wenig asphaltierte
parte asfaltato, attraversa una zona
poco abitata, boscosa, e segue la dorsale collinare sino a giungere a borgata Tuffo. Superati i primi 160 metri
dall’imbocco della strada delle Serre,
merita di essere percorsa una breve
deviazione su uno stretto sterrato in
direzione EST-NORD-EST che, dopo
circa 400 metri, sulla sommità di un
bricco boscoso (429 m), termina alla
piccola pieve di San Giovanni, fresco
e suggestivo punto di sosta. Ritornati
sul percorso principale si continua in
direzione EST lungo la strada delle serre, su comodo ed ampio sterrato, tra
boschi, radure e piccoli vigneti molto
suggestivi. La cresta collinare presenta una caratteristica alternanza di
zone ombreggiate e radure assolate,
alternanza creata anche dalla notevole variabilità vegetazionale dell’area.
Il progressivo abbandono dei vigneti
ha innescato una successione naturale
che ha prodotto formazioni boschive
dominate dalla roverella e dall’orniello,
così come piccole praterie sub aride e
cespuglieti, dove fioriscono numerose
specie di orchidee spontanee: tutte
godono di protezione assoluta ed alcune di queste come Orchis ustulata,
rivestono particolare interesse naturalistico per il Basso Monferrato. Lungo
questo tratto sterrato inoltre sono presenti tre aree attrezzate per la sosta.
Imboccando invece a destra il bivio
di cui sopra, si procede, in direzione
SUD, alla volta di Cocconato (206-
“strada delle Serre”. Only a small part
of this stretch is paved. It crosses a
sparsely populated and wooded area
and follows the ridge until you reach
the hamlet of Tuffo. After you walked
the first 160 meters from the entrance
from strada delle Serre, it is worth taking a short detour on a narrow dirt
stretch heading east-northeast, which
ends after about 400 meters at the
small church of San Giovanni, a fresh
and evocative staging point on top
of a wooded hill (429 m). When you
get back on the main route, you continue towards east along strada delle
Serre, on an easy and wide dirt road,
crossing forests, clearings and very
picturesque vineyards. The hill ridge
features a characteristic alternation
of shady areas and sunny clearings
created also by the considerable variability of the vegetation of the area.
As the vineyards were abandoned progressively, a natural succession was
triggered that produced natural woodlands dominated by oak and ash, as
well as small sub-arid grasslands and
scrubs, where many species of wild
orchids bloom: they are all under absolute protection and some of these,
such as Orchis ustulata, are of particular naturalistic interest for Northern
Monferrato. There are three recreation
areas along this dirt road.
On the other hand, if you take the road
to the right at the junction mentioned
above, you will proceed in a southerly
Abschnitt durchquert ein spärlich bewohntes, waldiges Gebiet und folgt
dem Hügelrücken bis zu der Borgata
Tuffo. Nach den ersten 160 Metern
nach der Einfahrt in die Strada delle
Serre lohnt es sich, einen kleinen Umweg auf einem engen Schotterweg in
Richtung OSTEN-NORDOSTEN einzuschlagen, der nach 400 Metern auf der
Spitze eines waldigen Gipfels (429 m)
an der kleinen Pfarre San Giovanni endet, einem frischen und bezaubernden
Rastplatz. Wieder zurück auf dem
Hauptweg geht es in Richtung OSTEN
auf dem bequemen und breiten Schotterweg der Strada delle Serre entlang,
der durch Wälder, Lichtungen und
kleine bezaubernde Weingärten führt.
Der Hügelkamm bietet eine typische
Abwechslung von Schattenzonen und
sonnigen Lichtungen, ein Wechsel, der
auch von der beachtlichen Pflanzenvielfalt des Gebiets erzeugt wird. Die
allmähliche Aufgabe der Weinberge
hat ein natürliches Wachstum ausgelöst, das Wälder hervorgebracht hat,
in denen Flaumeiche und Manna-Esche
vorherrschen, so wie kleine Graslandflächen aus einem fast trockenen Klima mit Strauchwerk, auf denen auch
zahlreiche wilde Orchideenarten wachsen: alle sind strengstens geschützt
und einige dieser Sorten, wie die Orchis ustulata, sind von besonderem
naturwissenschaftlichen Interesse für
das Basso Monferrato. Entlang dieses
Schotterwegs gibt es außerdem drei
ausgerüstete Rastplätze.
Wendet man sich an der obigen Gabelung dagegen nach rechts, geht
es Richtung SÜDEN nach Cocconato
89
200). La discesa e la successiva risalita
dei versanti collinari avviene attraverso un piacevole ed articolato cammino
tra ambienti prativi e boschivi. Il borgo
di Cocconato, bandiera arancione del
Touring Club Italiano, è considerato
la “riviera del Monferrato” per il clima
mite e per i magnifici scorci panoramici. Il centro storico, ben conservato,
merita senz’altro una visita non affrettata per i monumenti storico - architettonici che ospita. Il palazzo comunale
è forse la punta di diamante: risalente
al secolo XV il possente edificio spicca
per avere portico e monofore ogivali
in cotto riccamente decorate ed è una
delle poche testimonianze dell’architettura gotica civile rimaste in Monferrato. Infine Cocconato si distingue per
la rinomata enogastronomia locale: da
non perdere la famosa e omonima robiola. Qui termina il presente itinerario
ma questo è anche il punto di inizio de
“Il percorso dei Paesaggi” descritto in
precedenza.
direction, towards Cocconato (206200). You go down and then up on the
hillside on a pleasant and articulated
trail between meadows and forests.
The village of Cocconato, orange flag
of the Italian Touring Club, is considered the “Riviera of Monferrato” for its
mild climate and magnificent scenic
points. The well-preserved old town
is definitely worth a leisurely visit to
see its historical - architectural monuments. The Town Hall is perhaps the
crown jewel of the historic - monumental treasures of Cocconato. The mighty
building, dating back to the fifteenth
century, stands out for its richly decorated brick ogival lancet porch and it is
one of the few remaining examples of
civil Gothic architecture in Monferrato.
Finally, Cocconato stands out for its
renowned local wine and food. Do not
miss the famous robiola with the same
name. This tour ends here, but this is
also the starting point of “The Path of
Landscapes” described above.
(206-200). Der Abstieg und der folgende Aufstieg der Hügelabhänge
erfolgt über einen angenehmen und
ausgezackten Weg zwischen Wiesen
und Wäldern. Das Dorf Cocconato, das
mit dem Qualitätssiegel der Orangen
Fahne des Touring Club Italiano ausgezeichnet wurde, wird wegen seines
milden Klimas und den großartigen
Ausblicken als die „Riviera des Monferrato“ bezeichnet. Bei einem Rundgang
durch das gut erhaltene historische
Zentrum sollte man sich Zeit lassen,
um seine baugeschichtlichen Denkmäler richtig würdigen zu können. Der
Palazzo Comunale (Rathaus) ist wahrscheinlich die Speerspitze des monumentalen Reichtums von Cocconato.
Das mächtige Gebäude aus dem XV.
Jahrhundert fällt durch seinen Portikus und den reichverzierten spitzbogigen Monoforen aus Backstein auf
und ist eines der wenigen Zeugnisse
der gotischen Zivilarchitektur, die in
Monferrato erhalten geblieben sind.
Außerdem tut sich Cocconato wegen
seiner berühmten lokalen Weingastronomie hervor, von der der berühmte
und gleichnamige Robiola-Käse unbedingt zu kosten ist. Hier endet diese
Strecke, allerdings ist dies auch der
Ausgangspunkt der zuvor beschriebenen „Die Strecke der Landschaften“.
p. 88 Aramengo vista da Tonengo (E. Maltoni) - p. 89 Pieve di S. Giovanni e sentiero nei pressi di Bric Serre (M. Demaria) - p 90 tra Serre e Cocconito
p. 88 sight over Aramengo from Tonengo (E. Maltoni) - p. 89 Parish of S. Giovanni and the trails by Bric Serre (M. Demaria) - p 90 between
Serre and Cocconito
p. 88 Aramengo blick von Tonengo (E. Maltoni) - p. 89 pfarre von S. Giovanni und weg in der Nähe von Bric Serre (M. Demaria) - p 90 zwischen
Serre und Cocconito
90
23
Il percorso di
Boscorotondo
The Path of
Boscorotondo
Die Strecke von
Boscorotondo
Partenza: Castelnuovo Don Bosco, frazione Mondonio
Località sul percorso: fraz. Mondonio, Pino d’Asti, colle Bertolotto, fraz.
Boscorotondo, bivio per Gallareto
Lunghezza: circa 8 km
Tempo di percorrenza: mezza giornata
Difficoltà: facile
Itinerario escursionistico percorribile a
piedi e MTB
Mappa 1
Departure: Castelnuovo Don Bosco,
frazione Mondonio
Villages en route: Hamlet of Mondonio, Pino d’Asti, Bertolotto hill, hamlet
of Boscorotondo, junction to Gallareto
Length: approximately 8 km
Travel time: half a day
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1
Abfahrt: Castelnuovo Don Bosco, frazione Mondonio
Orte auf der Strecke: Ortsteil Mondonio, Pino d’Asti, Colle Bertolotto,
Ortsteil Boscorotondo, Abzweigung
nach Gallareto
Länge: circa 8 km
Gehzeit: halber Tag
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1
Descrizione percorso:
fraz. Mondonio (300 m) - Pino d’Asti
(360 m) - colle Bertolotto (300 m) fraz. Boscorotondo (220 m) - bivio per
Gallareto (210 m) Lunghezza: 7,5 km
Description of the path:
Hamlet of Mondonio (300 m) - Pino
d’Asti (360 m) - Bertolotto hill (300 m) hamlet of Boscorotondo (220 m) - junction to Gallareto (210 m)
Length: 7,5 km
l’itinerario ha origine dalla piazzola
sottostante l’abitato di Mondonio,
frazione di Castelnuovo Don Bosco,
in corrispondenza dell’innesto con
“Il percorso delle Colline” descritto
in precedenza. Si suggerisce una
visita a Mondonio, ove sono visitabili la casa di San Domenico Savio,
la vecchia scuola e l’antico forno,
recentemente allestiti come dovevano essere ai tempi di Domenico Savio. Lo scorcio sulla torre e le mura
medioevali contribuiscono a creare
un’atmosfera assai suggestiva.
Il cammino prosegue in direzione
The route starts off from the square
below Mondonio, within the Municipality of Castelnuovo Don Bosco, at the interception point with “The Path of the
Hills” described above. We suggest you
visit Mondonio, where you can visit the
house of San Domenico Savio, the old
school and the old furnace, which was
recently set up the way it was at the
time of Domenico Savio. The overview
from the tower and the medieval walls
contribute to creating a very suggestive atmosphere.
The path continues in a northerly direction and climbs up towards Pino
Streckenbeschreibung:
Ortsteil Mondonio (300 m) - Pino d’Asti
(360 m) - Colle Bertolotto (300 m) Ortsteil. Boscorotondo (220 m) - Abzweigung nach Gallareto (210 m)
Länge: 7,5 km
Die Strecke beginnt an dem kleinen
Platz unterhalb der Ortschaft Mondonio, Ortsteil Castelnuovo Don Bosco,
auf der Höhe der zuvor beschriebenen “Die Strecke der Hügel”. Es wird
ein Besuch von Mondonio empfohlen,
wo das Haus von San Domenico Savio,
die alte Schule und die alte Bäckerei
besichtigt werden können, die kürzlich
so wie zu Zeiten von Domenico Savio
eingerichtet worden sind. Der Blick
auf den Turm und die mittelalterlichen
Mauern kommen der sehr stimmungsvollen Atmosphäre zugute. Der Weg
91
NORD salendo verso Pino d’Asti
(108), per poi deviare, prima dell’abitato, verso SUD-EST. Il tratto successivo attraversa una zona boscata di
grande interesse naturalistico, che
è parte dei boschi di Muscandia, dal
nome del rio che scorre in valle. Da
tempo l’associazione locale “Terra,
Boschi, Gente e Memorie” compie
studi e ricerche molto approfondite e a tutto tondo, spaziando dalle
scienze naturali all’arte, alla storia.
Tali studi riguardano un settore collinare del Nord Astigiano, individuato
dai comuni confinanti di Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti, Passerano
Marmorito e Capriglio: Muscandia
appunto (www.muscandia.it). Proseguendo il cammino e trovandosi
in prossimità della cresta collinare,
dove la copertura boschiva non è
troppo fitta, si possono scorgere in
lontananza gli abitati di Schierano,
92
d’Asti (108). Then it turns southeast
before the village. The next leg crosses a wooded area of great naturalistic
interest, which is part of the woods of
Muscandia, named after the stream
that flows in the valley. For some time
the local association: “Terra, Boschi,
Gente e Memorie - Land, Forests, People and Memories” has been doing
extensive and in-depth research and
studies, ranging from natural science
to art and history. These studies cover
an area of the hills in the northern
part of the province of Asti, identified
by the neighboring municipalities of
Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti,
Passerano Marmorito and Capriglio:
namely Muscandia (www.muscandia.
it). As you keep walking, you will come
close to the ridge of the hill, where forest coverage is not too thick. You can
see the villages of Schierano, Primeglio
e Passerano in the distance. You can
geht weiter Richtung NORDEN und
steigt dabei nach Pino d’Asti hinauf,
um dann vor dem Ort nach SÜDOSTEN
abzuweichen (108). Die eindrucksvolle
Strecke durchquert ein Waldgebiet von
großer naturwissenschaftlicher Bedeutung, das zu den Wäldern von Muscandia gehört, die ihren Namen von dem
im Tal fließenden Bach haben. Schon
lange führt der örtliche Verband: “Terra, Boschi, Gente e Memorie” (Land,
Wälder, Menschen und Erinnerungen)
gründliche Studien und Forschungen
aus, wobei er von den Naturwissenschaften zur Kunst und Geschichte
übergeht. Diese Studien betreffen
einen Hügelbereich des nördlichen
Astigiano, der von den aneinandergrenzenden Gemeinden Castelnuovo
Don Bosco, Pino d’Asti, Passerano Marmorito und Capriglio individualisiert
wird: Muscandia eben. Es ist unmöglich, in wenigen Zeilen diese vollkommen originellen Arbeiten zu erläutern,
die einen hohen wissenschaftlichen
und kulturellen Wert haben und in
fast zwanzig Jahren Vereinstätigkeit
zusammengetragen worden sind.
Allerdings lohnt es sich, die Internetseite anzuschauen: HYPERLINK (www.
muscandia.it). Beim Weitergehen kann
man in der Nähe des Hügelkamms, wo
der Waldwuchs lichter ist, in der Ferne
die Dörfer Schierano, Primeglio und
Passerano ausmachen, wobei Letzteres durch sein imposantes Schloss
der Familie Radicati gut zu erkennen
ist. Nach dem Verlassen des Waldes
Primeglio e Passerano, quest’ultimo
ben riconoscibile dall’imponente castello della famiglia Radicati. Usciti
dal bosco, si giunge in breve in prossimità del nucleo abitato di Boscorotondo, già in territorio di Passerano
Marmorito. Da qui il cammino segue
la strada provinciale, per terminare
nei pressi di Gallareto collegandosi a
“Il percorso degli Antichi Borghi”.
easily recognize Passerano by the impressive castle of the Radicati family.
As you come out of the forest, you
will soon come close to the residential
complex of Boscorotondo, already in
the territory of Passerano Marmorito.
From here the path follows the county
road and ends near Gallareto where it
joins the path “Ancient Villages.”
kommt man in Kürze in die Nähe der
Ortschaft Boscorotondo, die bereits
auf dem Gebiet von Passerano Marmorito liegt. Ab hier folgt der Weg der
Landstraße, um sich in der Nähe von
Gallareto mit der “Die Strecke der Antiken Dörfern” zu verbinden.
p. 91 la vallata di Muscandia - p 92 Orchidea, Cephalanthera longifolia (M. Demaria); lepre (P. Ricossa) - p. 93 bosco di roverella
p. 91 Muscandia valley - p 92 Orchidea, Cephalanthera longifolia (M. Demaria); hares (P. Ricossa) - p. 93 roverella wood
p. 91 das Tal von Muscandia - p 92 Orchidea, Cephalanthera longifolia (M. Demaria); hase (P. Ricossa) - p. 93 flaum-eichenwald
93
24
Die Strecke Asti - Crea
von CAI - Asti
Foto Tabarro
Abfahrt: Asti, via Monsignor Marello
(Hotel Salera)
Länge: 30 km
Gehzeit: ein Tag
Schwierigkeit: leicht
Wander- oder MTB-Tour
Wanderkarte 1-3
www.sacri-monti.com
Il percorso Asti - Crea
Asti - Crea Path
a cura del CAI di Asti
edited by CAI of Asti
Partenza: Asti, via Monsignor Marello
(Hotel Salera)
Lunghezza: 30 km
Percorrenza: un giorno
Difficoltà: facile
Itinerario percorribile a piedi e MTB
Mappa 1-3
Departure: Asti, via Monsignor Marello
(Hotel Salera)
Length: 30 km
Travel time: a day
Difficulty level: easy
Hiking and MTB trail
Map 1-3
Descrizione percorso:
Si parte da Asti, via Monsignor Marello (Hotel Salera), in direzione Serra di
Viatosto (901). Si raggiunge la chiesa
romanico-gotica di Maria Ausiliatrice di
Viatosto. Posta su una collinetta che domina la campagna circostante offre un
panorama a 360° sulla Val Rilate e sulla
città, la sua costruzione risale al XII sec.
ed è visitabile. Oltrepassata la chiesa
si svolta a destra all’incrocio su Strada
Valbodoni, al fondo si gira a sinistra per
Valmanera raggiungendo la chiesetta,
qui si prosegue per circa 100 m, sino
alla vecchia scuola (“ij Amìs ‘d la Pera”).
Da qui si svolta a destra su strada asfaltata. Dopo 100 m s’imbocca il sentiero
a sinistra che attraversa i boschi. Supe-
Description of the path:
You set off from Asti, cross Monsignor
Marello (Hotel Salera) heading Serra
di Viatosto (901). Then you reach the
Romanesque-Gothic Church of Maria
Ausiliatrice in Viatosto, which is located
on a hill overlooking the surrounding
countryside and offers a 360° panorama
over Rilate Valley and its town. Its construction dates back to the 12th century
and it is open to visitors. After you pass
the church, turn right at the crossroad on
Strada Valbodoni. At the end of the road,
turn left heading Valmanera and you
will arrive at a small church. Walk 100 m
from here all the way to the old school
(“ij Amìs ‘d la Pera”). From here, turn right
and you will get on an paved road. After
94
Streckenbeschreibung:
Ausgangspunkt ist X und über Asti, via
Monsignor Marello (Hotel Salera) geht
es Richtung Serra di Viatosto (901).
So gelangt man zu der gotisch-romanischen Kirche von Maria Ausiliatrice
von Viatosto. Auf einem kleinen Hügel
gelegen, der das umliegende Land
beherrscht, bietet sie einen herrlichen
Ausblick, der rundum über das Val Rilate und über die Stadt reicht; ihr Bau
geht auf das XII. Jahrhundert zurück
und sie kann besichtigt werden. Hinter der Kirche geht es an der Kreuzung
auf der Straße Strada Valbodoni nach
rechts, am Ende links nach Valmanera abbiegen, sodass die kleine Kirche
erreicht wird; hier geht es etwa 100 m
bis zur alten Schule weiter („ij Amìs ‘d
la Pera”). An dieser Stelle nach rechts
auf die Asphaltstraße abbiegen. Nach
100 m wird links der Pfad eingeschlagen, der durch die Wälder führt. Nachdem die Erhebung überwunden ist,
geht es eben auf der Talsohle weiter;
wieder auf der Asphaltstraße geht es
nach rechts auf die strada Birie; man
gelangt zu der Gabelung, an der man
sich links Richtung Rocche di Callianetto wenden muss. Hinter dem
Rio Maggiolino gelangt man an eine
Kreuzung und nach ungefähr 200 m
erreicht man die Straße nach Callianetto, an der man sich zuerst nach
rechts und dann sofort wieder nach
links wenden und den Hinweisen zur
Ortschaft Valmaggiore, Ortsteil Stazione Portacomaro folgen muss. Von
dieser Stelle aus folgt man den gelben
Schildern „Zu Fuß, Zu Pferd, Mit dem
Rad“, die von der Gemeinde Comune
di Castell’Alfero aufgestellt worden
sind. Nach einem steil bergauf führenden Schotterweg muss man sich
links auf der Straße Bricco San Secondo halten; es geht wieder bergab und
nach links auf die Asphaltstraße. Die
Straße wird wieder geschottert und
weiter geht es Richtung Castell‘Alfero.
Hinter einem eingezäunten Wohnhaus
verlässt man die Hauptstraße, um
rato un dosso si prosegue in piano sul
fondovalle; raggiunto l’asfalto si svolta
a destra su strada Birie; si giunge all’incrocio dove si svolta a sinistra in direzione Rocche di Callianetto. Superato il
rio Maggiolino si arriva ad un incrocio
e, dopo circa 200 m, si arriva alla strada per Callianetto, qui si svolta prima a
destra e poi subito a sinistra prendendo per località Valmaggiore, Frazione Stazione Portacomaro. Da questo
punto seguire i cartelli gialli “a piedi,
a cavallo, in bici” installati dal Comune
di Castell’Alfero. Dopo una ripida salita
su fondo sterrato si tiene la sinistra per
strada Bricco San Secondo; si scende e
si gira a sinistra su strada asfaltata. La
strada ridiventa sterrata e si prosegue
in direzione di Castell‘Alfero. Superata una abitazione recintata si lascia la
strada principale per svoltare a sinistra.
Si prosegue nel bosco, si supera un
traliccio ENEL e, raggiunto l’asfalto, si
svolta a destra in via Canton Maccario;
una volta percorsa, si gira a sinistra in
direzione Castell’Alfero. All’incrocio di
Serra Perno proseguire diritto e, giunti ad un bivio con un pilone votivo, si
tiene la destra per Castelletto. Al bivio
successivo si svolta a sinistra e si segue
una strada sterrata in discesa. (401)
Raggiunta la valle presso un incrocio, si
svolta a destra e si continua fino a strada Contessi, voltando a sinistra si sale.
All’incrocio con la prima strada che sale
a Castell’Alfero svoltare a destra in discesa e percorse poche decine di metri
svoltare a sinistra su sterrato. Si scende
nella valle verso stazione Castell’Alfero, si attraversa la zona industriale “la
Fornace”, sino a raggiungere la seconda strada che sale a Castell’Alfero. Qui
è possibile ristorarsi e interrompere il
percorso e ritornare ad Asti con treno
o autobus. All’incrocio svoltare a destra
verso Castell’Alfero Stazione e, dopo alcune decine di metri, svoltare a sinistra
in via della Valle. Più avanti si lascia la
strada principale che piega a sinistra e
si prosegue diritto lungo la strada che
si restringe. Superato un laghetto recintato si svolta a destra (tralasciare il
cartello giallo), per raggiungere la provinciale Asti-Montiglio, quindi a destra
verso Asti. Si attraversa il passaggio a
livello e si gira a sinistra su sterrato costeggiando la ferrovia. Ad un certo punto la sterrata lascia la ferrovia e piega
sulla destra per raggiungere il ponte sul
torrente Versa; attraversatolo si svolta
a sinistra e si percorre la sterrata a fianco del torrente. Si lascia il torrente nei
pressi di un ponte e di un passaggio a
you walk 100 m, get on the trail on the
left that crosses the woods. After you
pass a ridge, the trail stretches flat on the
valley bottom. Once you reach the paved
road, turn right on strada Birie. You will
come to a crossroad where you can turn
left heading Rocche di Callianetto. After
you cross Maggiolino Stream, you will
get to a crossroad. After approximately
200 m you will reach the road heading
Callianetto. First turn right and then turn
left immediately, heading the town of
Valmaggiore, Hamlet of Stazione Portacomaro. From this point on, follow the
yellow road signs “on foot, by bike or on
horseback”, erected by the Municipality
of Castell’Alfero. After a steep climb on
dirt road, keep on the left heading Bricco
San Secondo. You will descend and turn
left on an paved road. Now, the road will
become a dirt road again, and keep walking due Castell‘Alfero. Once you cross a
fenced residential home, get off the
main road and turn left. You walk across
the woods and after you pass an electrical tower, you reach a paved road. Turn
right, on Canton Maccario street and
once you have walked it completely, turn
left heading Castell’Alfero. At the Serra
Perno crossroad, keep walking straight
and you will arrive at an intersection with
a votive shrine. Keep walking on the right
heading Castelletto.At the next intersection, turn left. Walk down a downhill dirt
road (401). After you reach the valley at
a crossroad, turn right and keep walking
until the strada Contessi. Turn left and
you will start walking uphill. At the intersection with the first road that goes to
Castell’Alfero, turn right and go downhill.
After a few tens of meters, turn left and
you will get on a dirt road. Go down the
valley heading the Castell’Alfero station.
You will cross the “la Fornace” industrial
site up until the second road, which goes
up to Castell’Alfero. Here you can find
food and interrupt the hike and go back
to Asti by train or bus. At the crossroad,
turn right toward Castell’Alfero Station
and after a few tens of meters, turn left
on via della Valle. Later you will get off
the main road which bends left and continue straight along the road that narrows. After you walk past a fenced pond,
turn right (Ignore the yellow road sign)
and you will reach the Asti-Montiglio
county road. Turn right heading Asti.
Cross the rail crossing and turn left, on
the dirt road, along the railway. At some
point, the dirt road leaves the railway
and bends right, towards the bridge
across Versa Stream. Cross the bridge
and turn left. You will walk on the dirt
links abzubiegen. Es geht durch den
Wald weiter, an einem Gittermast ENEL
vorbei und, nachdem man wieder auf
der Asphaltstraße ist, nach rechts in
die Via Canton Maccario, um an deren
Ende links Richtung Castell’Alfero abzubiegen. An der Kreuzung von Serra
Perno geht es geradeaus bis zu einer
Gabelung mit einem Gebetsschrein,
an der man sich nach rechts Richtung
Castelletto wendet. An der folgenden
Gabelung links abbiegen und einer
Schotterstraße abwärts folgen (401).
Wenn man in der Nähe einer Kreuzung
das Tal erreicht, geht es nach rechts
und weiter bis zur Straße Contessi;
nach links abbiegend geht es bergauf. An der Kreuzung mit der ersten
Straße, die nach Castell’Alfero hinaufführt, rechts wenige Dutzend Meter
bergab und dann nach links auf einen
Schotterweg einbiegen. Es geht in das
Tal Richtung Bahnhof Castell’Alfero hinab, durch das Industriegebiet “la Fornace” hindurch bis zur zweiten Straße,
die nach Castell’Alfero hinaufführt.
Hier kann man sich erfrischen und
die Strecke beenden, um mit dem Bus
oder mit der Bahn nach Asti zurückzukehren. An der Kreuzung rechts
zum Bahnhof Castell’Alfero abbiegen
und nach einigen Dutzend Metern
links in die Straße der via della Valle
einbiegen. Weiter vorn wird die Hauptstraße verlassen, die sich nach links
wendet, und es geht geradeaus längs
der enger werdenden Straße weiter.
Hinter einem eingezäunten Teich
geht es rechts ab (gelbes Schild ist
nicht zu beachten), um die Landstraße Asti-Montiglio zu erreichen, dann
nach rechts Richtung Asti. Hinter dem
Bahnübergang geht es nach links auf
dem Schotterweg an den Bahngleisen
entlang. Der Schotterweg verlässt die
Bahnschienen nach einiger Zeit und
biegt rechts ab, um zur Brücke über
den Wildbach Versa zu gelangen; nach
seiner Überquerung geht es nach
links auf einem Schotterweg neben
dem Wildbach entlang. In der Nähe
einer Brücke und eines nicht weit entfernt gelegenen Bahnübergangs wird
der Wildbach verlassen und es geht
rechts ab Richtung C.na Amprai. Nun
muss die Straße überquert werden,
die von dem Bauernhaus zum Bahnhof
von Tonco führt. Dann geht es geradeaus auf dem geschotterten Weg
entlang weiter. Nach einigen hundert
Metern kreuzt man eine Straße, die
nach Perrona hinaufführt. Diese ist
zu überqueren, um dann geradeaus
95
livello poco distante, si svolta a destra
in direzione C.na Amprai. Si attraversa
la strada che dalla cascina conduce alla
stazione di Tonco e si prosegue dritto
su sterrato. Dopo un centinaio di metri
si incrocia la strada che sale a Perrona,
la si attraversa e si prosegue dritto su
sterrato. Si percorre un lungo tratto in
piano tenendo Perrona sulla destra; al
primo quadrivio si svolta a sinistra in direzione di un laghetto recintato. (501)
Si prosegue ignorando una sterrata sulla destra. Arrivati al ponte sul torrente
Viazza si svolta a destra (senza attraversarlo) e si prosegue sulla sterrata
che si allontana dal rio, attraversando
dei prati (traccia incerta) per raggiungere un altro ponte. Si segue il torrente
sulla destra sino alla stazione di Penango; da qui si prosegue dritto sino ad un
passaggio a livello, si svolta a destra attraversando il Torrente Viazza e poi si
gira a sinistra costeggiando il torrente.
Raggiunto un altro ponte si svolta a destra, poi a sinistra verso gli stabilimenti
Fassa Bortolo. All’incrocio si prosegue
dritto. Incontrata la strada Alfiano
Natta-Moncalvo si procede in direzione
Moncalvo-Castelletto Merli (attenzione
al traffico). (ALA761) Raggiunto l’incrocio Guazzolo-Moncalvo si prosegue per
Castelletto Merli; a San Giuseppe c’è un
punto ristoro. Si continua per Castelletto Merli, dopo 20 metri circa si svolta
a destra verso una cappella votiva. La
strada diventa sterrata e in salita e si
arriva a borgata Bassignana; da qui si
segue la strada asfaltata che sale verso
Goido, continuando sempre in salita,
lungo via Giotto in direzione Ponzano.
Dopo un po’ la strada diventa a saliscendi e sterrata. Raggiunte le case e
l’asfalto di M. Airolo, dopo poche centinaia di metri si arriva ad un incrocio
con l’indicazione Superga-Crea; qui si
svolta a destra per Ponzano. Superata
la parrocchiale si procede in direzione
di via Fossati. Raggiunto l’agriturismo
C.na Zenevrea si svolta a destra per
Crea. Si raggiunge la strada che arriva
da Moncalvo e si svolta a sinistra verso
Crea, ormai visibile; si passa vicino alla
casa del parco di Crea e si raggiunge
il Santuario (punto ristoro e foresteria).
Attualmente il Santuario di Crea non è
servito da mezzi pubblici. Ritorno ad
Asti: treno o bus da Serralunga di Crea.
96
road alongside the stream. Leave the
stream around a bridge and a rail crossing nearby. Then turn right heading
C.na Amprai. Cross the road that joins
the farm to the Tonco Station. Then you
will walk straight on the dirt road. After
a few hundred meters, you will arrive at
the road that goes up to Perrona. Cross
this road and walk straight on dirt road.
You will walk on a long flat stretch with
Perrona on your right. At the first crossroads, turn left heading the fenced pond
(501). Ignore the dirt road on your right,
and walk ahead. Once you arrive at the
bridge over Viazza Stream, turn right
(but do not cross it) and keep walking on
the dirt road, which goes away from the
stream. Cross some meadows (uncertain trail) and you will arrive at another
bridge. Follow the stream keeping it on
your right all the way to the Penango Station. From here, you walk straight ahead
up until you reach a rail crossing. turn
right and cross the Viazza Stream and
then turn left and walk along the stream.
As you reach another bridge, turn right
and then left towards the Fassa Bortolo
facilities. At the intersection, keep walking ahead. As you arrive at the Alfiano
Natta-Moncalvo road, walk heading Moncalvo-Castelletto Merli (Watch out for the
traffic). (ALA761) Then you will reach the
Guazzolo-Moncalvo intersection. Keep
walking towards Castelletto Merli. There
is a refreshment point in San Giuseppe.
Keep walking due Castelletto Merli. After
you walk 20 meters approximately, turn
right heading a votive chapel. The road
becomes a dirt road going uphill. As you
arrive at the town of Bassignana, follow
the paved road, which goes up heading Goido. Keep walking uphill along
via Giotto, heading Ponzano. After a
while, the road becomes a dirt road and
goes up and down. After you reach the
houses and M. Airolo paved road, walk a
few hundred meters and you will arrive
at a crossroad with a Superga-Crea sign.
Here, turn right heading Ponzano. After
you cross the parish church, walk heading via Fossati. You will arrive at C.na
Zenevrea agricultural tourism facilities.
Turn right heading Crea. You will arrive
at the road which comes from Moncalvo. Turn left, heading Crea, which you
can see from here. You will walk close
by the house of Crea park and arrive
at the Sanctuary of Crea (refreshment
point and guesthouse). Currently, the
Crea Sanctuary cannot be reached by
public transportation. How to get back
to Asti: take the train or bus from Serralunga di Crea.
dem Schotterweg zu folgen. Auf der
nun folgenden langen und flachen
Strecke bleibt Perrona auf der rechten
Hand liegen; an der ersten Kreuzung
links zum eingezäunten See abbiegen.
(501) Es geht weiter, indem rechts ein
Schotterweg zurückgelassen wird. An
der Brücke über den Wildbach Penango angekommen nach rechts abbiegen
(ohne den Bach zu überqueren) und
dann auf dem Schotterweg weiter, der
sich vom Fluss entfernt, durch Wiesen
hindurch (undeutlicher Pfad), um zu
einer weiteren Brücke zu gelangen.
Man folgt dem Fluss nach rechts bis
zum Bahnhof von Penango, von dem
aus es geradeaus bis zu einem Bahnübergang weitergeht: rechts durch
den Wildbach Viazza hindurch und
dann nach links am Wildbach entlang.
Nun kommt man zu einer weiteren
Brücke und biegt zuerst nach rechts,
dann nach links zu den Werken Fassa
Bortolo ab. An der Kreuzung geht es
geradeaus weiter. An der Straße Alfiano Natta-Moncalvo angekommen geht
es in Richtung Moncalvo-Castelletto
Merli weiter (auf den Verkehr achten).
(ALA761) An der Kreuzung GuazzoloMoncalvo angekommen, geht es nach
Castelletto Merli weiter; in S. Giuseppe
gibt es einen Rastplatz. Weiter geht es
Richtung Castelletto Merli, um nach
etwa 20 Metern nach rechts zu einer
Votivkapelle abzubiegen. Die Straße wird zu einem Schotterweg und
bergauf gelangt man in die Ortschaft
Bassignana, von der aus man der
Asphaltstraße folgt, die nach Goido
hinaufführt, um dann immer weiter
bergauf längs der via Giotto Richtung
Ponzano weiterzugehen. Nach einiger
Zeit wird die Straße zu einem auf und
ab führenden Schotterweg. An den
Häusern und dem Asphalt von M. Airoloangekommen, gelangt man nach
einigen hundert Metern an eine Kreuzung mit dem Hinweis Superga-Crea;
hier geht es nach rechts Richtung Ponzano. Hinter dem Pfarrhaus geht es
Richtung via Fossati weiter. Am Agritourismus C.na Zenevrea rechts nach
Crea abbiegen. So gelangt man an die
Straße, die von Moncalvo kommt und
biegt links nach Crea ein, das bereits
zu sehen ist. Es geht dicht am Haus
des Parks von Crea vorbei bis zum
Wallfahrtsort (Rastplatz und Gästehaus). Derzeit wird der Wallfahrtsort
von Crea nicht von öffentlichen Verkehrsmitteln angefahren. Zurück nach
Asti: Bus oder Bahn von Serralunga
nach Crea.

Similar documents