Percorsi tra Monferrato e Langa Astigiana
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Percorsi tra Monferrato e Langa Astigiana
Percorsi tra Monferrato e Langa Astigiana Camminare significa aprirsi al mondo, vuol dire potersi immergere in una forma attiva di meditazione che sollecita tutti i nostri sensi, che ci incoraggia ad esplorare noi stessi e coloro che condividono il nostro breve viaggio, nel silenzio accogliente e straordinario del paesaggio che ci circonda. 1 2 foto Demaria P oco distante da Torino, facilmente raggiungibile da Genova e Milano, il territorio astigiano racchiude un patrimonio paesaggistico tutto da scoprire: all’orizzonte le colline delle Langhe e del Roero e, nel cuore della provincia, il Monferrato con il suo alternarsi a perdita d’occhio di vigneti e aree boschive, castelli e borghi arroccati, santuari e pievi romaniche. Consapevole di tali potenzialità, la Provincia di Asti ha raccolto con entusiasmo l’invito a partecipare al Bando finalizzato all’attuazione dell’Azione 1 della Misura 313 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte con l’obiettivo di incentivare, in modo sinergico e condiviso, il turismo sostenibile favorendo la fruizione, a piedi, in bicicletta e a cavallo, degli itinerari escursionistici compresi nella rete sentieristica regionale. Le amministrazioni coinvolte, che qui ringraziamo per la collaborazione prestata durante tutte le fasi preparatorie che hanno portato alla stampa di questa pubblicazione, hanno compreso appieno il valore insito in tale progetto, in considerazione anche della crescente domanda di una tipologia di turismo a contatto con la natura, dove è possibile riconciliarsi con l’ambiente, le tradizioni, il vivere “slow” lontano dalle incalzanti frenesie del quotidiano. La guida, che descrive sinteticamente i 24 percorsi oggetto del finanziamento regionale, è corredata da due mappe del territorio dove sono stati rilevati i tratti escursionistici, i rifugi e le aree di sosta, insieme al patrimonio storicoartistico di cui l’Astigiano è ricco. Invitiamo quindi tutti gli appassionati che scelgono le vie escursionistiche tra Monferrato e Langa Astigiana a cogliere un’opportunità che potrebbe rivelarsi sorprendente, quella di esplorare un territorio straordinario e vario caratterizzato dalla bellezza delle colline vitate che si susseguono dolci senza soluzione di continuità o, più a sud, dai boschi impervi che diradano verso i bianchi calanchi della Langa astigiana in un contesto paesaggistico suggestivo e intimo, animati dal gusto della scoperta delle usanze e della cultura di chi ci ha preceduto. Il Presidente della Provincia Maria Teresa Armosino 3 The Province of Asti: an outdoor destination Hiking trails between Monferrato and the Langa of Asti Hiking means opening to the outside world, steeping into an active form of meditation which stimulates all our senses, encourages exploring ourselves and those who are with us during our short trip into the warm and uncommon silence of the surrounding landscape. T he province of Asti, not far from Turin and easily reachable from Genua and Milan, houses a whole landscape heritage to be discovered: at the horizon the Langhe and Roero hills and, in the very heart of the province, the Monferrato area with its vineyards and woods, castles and villages perched on the hills, sanctuaries and Romanesque churches as far as the eye can see. Being aware of this potential, the Province of Asti has zestfully applied for the public tender aimed at implementing Action 1 of Measure 313 of Rural Development Programme 2007-2013 devised by the Piedmont Region. The purpose of this action is to enhance, in a synergetic and shared way, sustainable tourism by promoting the enjoyment of the trails included in the regional trail network on foot, horseback or by bike. The local administrations involved, who we would like to thank for their cooperation during the preparatory phases that led to the release of this publication, fully understood the validity of this project also because of the increasing demand for a form of tourism in touch with nature, where it is possible to reconcile with the environment, traditions, and the “slow” way of living far from everyday haste. This guide, briefly describing 24 trails subject to the regional funding, is accompanied by two maps of the territory showing the paths, refuges, rest areas, as well as the historic-artistic heritage in which the province of Asti is rich. All those interested in the paths between Monferrato and the Langa of Asti are invited to take an opportunity that might turn out to be quite surprising. That is the chance to explore an extraordinary and diversified territory, characterised by the beauties of the wine-growing hills which come gently one after the other without interruption, or towards south, by wild forests thinning out towards the white gullies of the Langa in a close and suggestive landscape, driven by the taste for discovering the costumes and culture of our predecessors. 4 The President of Province of Asti Maria Teresa Armosino Outdoor Ziele in der Umgebung von Asti Wandertouren in den Hügeln von Monferrato und Langa Astigiana Wandern bedeutet sich der Welt zu öffnen, in eine aktive Meditationsform einzutauchen, die in der auß ergewöhnlichen Stille der Landschaft, die uns aufnimmt, alle unsere Sinne anregt und uns ermuntert, uns selbst und die Menschen, die unseren Weg teilen, neu zu entdecken. N icht weit entfernt von Turin, und von Genua und Mailand aus einfach zu erreichen, wartet in der Gegend um Asti eine wunderbare Landschaft darauf, entdeckt zu werden: am Horizont die Hügel der Regionen Langhe und Roero und im Herzen der Provinz das Gebiet des Monferrato mit seinen Weinbergen und Wäldern, Burgen und Dörfern, Wallfahrtskirchen und romanischen Kirchen, so weit das Auge reicht. Die Provinz Asti ist sich ihres Potentials bewußt und hat daher mit Begeisterung akzeptiert, an der Bekanntmachung teilzunehmen, die auf die Aktion 1 der Maßnahme 313 des Programms für ländliche Entwicklung 2007-2013 der Region Piemont ausgerichtet war. Ziel ist es, den nachhaltigen Tourismus gemeinsam und synergetisch durch die vermehrte Nutzung der Strecken des regionalen Wanderwegenetzes zu Fuß, mit dem Rad oder zu Pferd zu fördern. Wir danken den beteiligten Verwaltungen für die Mitarbeit während der Vorbereitungsphasen, die den Druck dieser Ausgabe ermöglicht haben. Sie haben den Wert dieses Projekts verstanden, das einer steigenden Nachfrage nach einer Art von Tourismus nachkommt, die den Kontakt zur Natur sucht, in der eine Versöhnung mit der Umwelt und den Traditionen, und die “Entschleunigung” des im Alltag so frenetischen Lebens möglich wird. Der Führer, der die 24 Wanderungen knapp beschreibt, enthält zwei Landkarten mit Wanderstrecken, Berghütten, Rastplätzen und dem reichen kunsthistorischen Erbe. Daher laden wir all die begeisterten Touristen ein, die die Kultur und Sitten unserer Vorfahren entdecken wollen und dazu die Wanderstrecken des Monferrato und der Langhe auswählen, eine möglicherweise überraschende Gelegenheit zu ergreifen und ein außergewöhnliches, abwechslungsreiches Gebiet zu erforschen, charakterisiert durch eine unendliche Abfolge von sanften Weinbergen, oder weiter südlich von unwegsamen Wäldern, die in Richtung der weißen Furchen der Region Langhe lichter werden, in einer suggestiven und intimen Natur. Die Präsidentin der Provinz Asti Maria Teresa Armosino 5 Il Catasto sentieri della Regione Piemonte Il Catasto sentieri della Regione Piemonte è un ambizioso progetto nato con lo scopo di rilevare e catalogare il maggior numero possibile di sentieri. Questo copioso lavoro, svolto con l’apporto determinante degli Enti territoriali, dell’IPLA - Istituto per le Piante da legno e l’Ambiente - e dei volontari del CAI - Club Alpino Italiano, si propone di identificare le vie che, non più di cinquanta anni addietro, venivano percorse ogni giorno a piedi da centinaia di migliaia di persone e animali e che oggi, con l’abbandono della montagna, la realizzazione di strade e l’adozione di nuovi stili di vita, si trovano in stato di semiabbandono. La catalogazione non ha scopo di mero studio, ma è fondamentale per la predisposizione di piani di manutenzione, segnalazione e in alcuni casi di vera e propria ricostruzione. Oggi la rete dei sentieri costituisce un gran numero di itinerari da percorrere per svago e sport e i fondi sui quali si svolgono sono eterogenei: mulattiere, sentieri e, specialmente nelle zone collinari quali l’Astigiano, strade campestri. Ogni itinerario proposto in questa guida è identificato con un numero d’ordine. Esempio: l’itinerario 12 “La via del Conte”, che collega Baldichieri a Castellero, è visualizzabile sulla mappa 2 (indicata in testa alla descrizione), con il codice 701, e le sue varianti sono 711A e 711B. La codificazione regionale completa prevede altri elementi quali: la provincia (AT), la localizzazione nord/sud (N o S), il settore e il tipo di fondo (le cosìdette “tratte”). Per semplicità i codici pubblicati nella presente guida riportano solo il numero a tre cifre, che identifica il sentiero, e la lettera a seguire che riporta l’eventuale variante. Sulle mappe, è anche possibile identificare il settore di appartenenza (ad esempio la Valtriversa è ATN7), mediante la delimitazione di ogni area (vedi legenda). Data l’imponenza del progetto Catasto e della sua giovane vita, lungo i sentieri sono presenti i segnavia bianco-rossi e non sempre le etichette con il numero. Se non presente, questo elemento verrà predisposto nel corso delle future opere di manutenzione. Le quote altimetriche sono riferite al livello del mare. NORME per la sicurezza Per garantire la propria sicurezza e quella degli altri è consigliabile seguire alcune semplici regole di comportamento. Preparatevi adeguatamente all’escursione che intendete effettuare procurandovi una carta della zona e consultando le previsioni meteo. Valutate sempre la lunghezza e la difficoltà del percorso e lasciate detto a qualcuno dei vostri spostamenti nel caso il telefono cellulare non fosse utilizzabile. Non lasciate mai i sentieri per nessun motivo e rispettate la proprietà privata. Osservate un comportamento rispettoso dell’ambiente naturale e non abbandonate rifiuti sul percorso. L’escursionista si muove sotto la propria responsabilità, i dati pubblicati sulle mappe e sulla guida non vincolano gli enti e gli autori. Numeri utili in caso di necessità: 112 CARABINIERI 113 SOCCORSO PUBBLICO 115 VIGILI DEL FUOCO 118 EMERGENZA SANITARIA 1515 CORPO FORESTALE DELLO STATO E INCENDI BOSCHIVI 803116 SOCCORSO STRADALE 6 The Registry of Paths of the Piedmont Region The Registry of Paths in the Piedmont Region is an ambitious project initiated with the purpose of identifying and cataloging as many trails as possible. The purpose of this copious work, performed with the crucial contribution of local authorities, IPLA (Istituto per le Piante da legno e l’Ambiente - Institute of Timber Trees and the Environment) and the volunteers of CAI - Club Alpino Italiano (Italian Alpine Club), is to identify the roads that were crossed by hundreds of thousands of people and livestock on foot every day not more than fifty years ago, which are today half abandoned owing to the depopulation of mountains, construction of roads and the adoption of new lifestyles. The cataloging is not done merely as a study, but it is crucial for the preparation of maintenance plans, signaling, and even for reconstruction works in some cases. Today, the network of trails comprises most of the itineraries that you can travel for leisure and sport, featuring heterogeneous foundations: mule tracks, paths and country roads especially in hilly areas such as Asti. All itineraries listed in this guide are identified with a progressive number. For example: Route 12 “The Way of the Count,” which connects Baldichieri and Castellero, is shown on map 2 (mentioned at the top of the description) under code 701. Its variants are 711A and 711B. The full regional codes include further elements, such as: the province (AT), North/South orientation (N or S), the section and the type of foundation (so-called “legs”). For the sake of simplicity, the codes listed in this guide, contain three-digit numbers only which identify the trail, and a subsequent letter that identifies possible variations. Using the boundaries on the maps (see legend), you can also identify the sectors that trails belong to (e.g. Valtriversa is ATN7). Owing to the huge size of the Cadastre project and the short amount of time that elapsed since its start, there are red-white marks on the paths, and numbered labels can be missing. If this element is not available, it will be fitted in the course of future maintenance works. Altitudes are given as the distance from the mean sea level. Safety precautions For your own safety and that of others, we recommend you follow some simple rules of conduct.Make appropriate preparations for the excursion that you are going to make. Get a map of the area and consult the weather forecast in advance. Evaluate the length and the difficulty level of the route at all times. Inform someone about your movements in case mobile phones are out of use. Never get off the trails for any reason whatsoever and respect private property. Behave with respect for the nature and do not litter under any circumstance. Hikers travel at their own risk. The information published on the maps and in the guides do not bind the entities or authors. Useful numbers in case of emergency: 112 CARABINIERI (police) 113 SOCCORSO PUBBLICO (emergency services) 115 VIGILI DEL FUOCO (fire department) 118 EMERGENZA SANITARIA (paramedics) 1515 CORPO FORESTALE DELLO STATO E INCENDI BOSCHIVI (state wood and forest fire corps) 803116 SOCCORSO STRADALE (road assistance) Das Wanderwegkataster der Region Piemont Das “Catasto Sentieri” (Wanderwegkataster) der Region Piemont ist ein ehrgeiziges Projekt mit dem Ziel, die größtmögliche Zahl von Strecken festzuhalten und zu katalogisieren. Dieses umfangreiche Projekt, das mit dem entscheidenden Beitrag der Gebietskörperschaften, des IPLA - Istituto per le piante da legno e l’Ambiente (Institut für Holz und Umwelt) und den ehrenamtlichen Helfern des CAI - Club Alpino Italiano (Italienischer Alpenverein) durchgeführt wurde, will alle Wege identifizieren, die vor kaum fünfzig Jahren täglich von tausenden von Menschen und Tieren zu Fuß benutzt wurden und die heute, mit dem Verlassen der Berge, der Realisierung von Straßen und der Annahme eines neuen Lebensstils, fast verwahrlost sind. Die Katalogisierung soll nicht nur eine Studie sein, sondern sie ist für den Ansatz von Instandhaltungs- und Signalisierungsprojekten und in einigen Fällen für eine regelrechte Rekonstruktion von grundlegender Bedeutung. Heutzutage bildet das Wegenetz eine große Zahl verschiedenartiger Routen für Freizeit und Sport: Saumpfade, Pfade und vor allem in den Hügelgebieten von Asti Feldwege. Jede in diesem Führer angebotene Route wird mit einer Ordnungszahl identifiziert. Beispiel: Die Route 12 „Die Straße des Grafen”, die Baldichieri mit Castellero verbindet, wird auf der Landkarte 2 (zu Begin der Beschreibung) mit dem Code 701 veranschaulicht; ihre Varianten sind 711A und 711B. Die vollständige regionale Kodierung sieht weitere Elemente vor, wie: Provinz (AT), Lokalisierung Norden/Süden (N oder S), Sektor und Art des Bodens (die sogenannten „Teilstrecken“). Der Einfachheit halber kann mit den in diesem Führer veröffentlichten Codes, die nur eine dreistellige Zahl zur Identifizierung der Route anzeigen, sowie mit dem nachfolgenden Buchstaben, der die eventuelle Variante auf den Landkarten aufführt, mittels der Eingrenzung des einzelnen Bereichs (siehe Legende) auch der zugehörige Sektor identifiziert werden (zum Beispiel ist Valtriversa ATN7). Aufgrund der Größe des noch jungen Katasterprojekts sind längs der Wege noch die weißroten Wegweiser aufgestellt und nicht immer die Schildchen mit der Nummer. Falls noch nicht vorhanden, wird dieses Element bei den zukünftigen Instandhaltungsarbeiten angebracht werden. Die Höhenangaben sind auf den Meeresspiegel bezogen. Sicherheitsvorschriften Um die eigene Sicherheit und die anderer Personen zu gewährleisten, wird die Beachtung einiger einfacher Verhaltensregeln empfohlen. Bereiten Sie sich angemessen auf den geplanten Ausflug vor, indem Sie sich eine Karte des Gebiets beschaffen und sich nach der Wettervorhersage richten. Berücksichtigen Sie immer die Länge und den Schwierigkeitsgrad der Route und informieren Sie jemanden über Ihren geplanten Weg, falls das Mobiltelefon keinen Empfang haben sollte oder nicht benutzt werden kann. Bleiben Sie unbedingt auf den Wegen und betreten Sie keinen Privatbesitz. Nehmen Sie auf die natürliche Umgebung Rücksicht und lassen Sie keine Abfälle zurück. Der Ausflug wird auf eigene Verantwortung unternommen; die auf den Landkarten und dem Führer veröffentlichten Angaben verpflichten die Behörden und Herausgeber in keiner Weise. Nützliche Nummern für den Notfall: 112 CARABINIERI 113 RETTUNGSDIENST 115 FEUERWEHR 118 ERSTE HILFE 1515 STAATLICHER FORSDIENST UND WALDBRANDBEKÄMPFUNG 803116 ABSCHLEPPDIENST 7 Comunità Montana Langa Astigiana Val Bormida Aree Protette Astigiane Comunità Collinare Valtriversa Comunità Collinare Colli Divini I promotori del turismo sostenibile nelle aree rurali astigiane Il Bando pubblicato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 “Incentivazione di attività turistiche connesse alla fruizione sostenibile del territorio rurale” (Misura 313 - Azione 1) dalla Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste della Regione Piemonte persegue l’obiettivo di incentivare il turismo sostenibile nelle aree rurali favorendo la fruizione, a piedi, in bicicletta e a cavallo, degli itinerari escursionistici ricompresi nella rete sentieristica regionale attraverso il ripristino dei percorsi, la creazione di piccole strutture ricreative e ricettive, così da favorire l’accoglienza e l’attivazione di servizi al turista. Ai fini della predisposizione delle proposte di intervento, la Provincia è stata chiamata a svolgere un ruolo decisivo di sensibilizzazione, concertazione e coordinamento tecnico tra i soggetti beneficiari. Gli enti che hanno partecipato al Bando, i cui progetti si elencano di seguito, hanno ottenuto tutti il finanziamento regionale: 1) Tra boschi e radure in Langa Astigiana - LangaAstigianaSpasso: progetto presentato dalla Comunità Montana Langa Astigiana Val Bormida (16 comuni coinvolti). 2) I percorsi del Parco Astigiano: progetto presentato dall’Ente di gestione delle aree protette astigiane. Nella localizzazione sono stati inseriti il comprensorio Nord Tanaro e il comprensorio Sud Tanaro delle aree protette astigiane (9 comuni coinvolti); 3) I cammini della Valtriversa: proposta presentata dalla Comunità Collinare Valtriversa (4 comuni coinvolti); 4) Camminare sulle terre d’Aleramo: proposta che ha visto la Comunità Collinare Colli Divini assumere il ruolo di ente capofila delle Comunità collinari Alto Astigiano, Unione Versa Astigiano, Val Rilate, Monferrato Valle Versa e Pianalto Astigiano, ricomprendendo così tutta l’area settentrionale del territorio provinciale (52 comuni coinvolti). La Provincia di Asti, attraverso la redazione del Piano di Promozione Integrato, ha concordato con la Regione Piemonte, quale ente finanziatore, e con gli altri soggetti beneficiari la realizzazione della presente guida trilingue alla quale sono state abbinate, in un unico set, due mappe con il rilievo cartografico delle aree interessate alle opere di ripristino e di valorizzazione dei percorsi, che si sviluppano per oltre 550 km. 8 Promoters or sustainable tourism in the rural areas of Asti: The tender called under the 2007-2013 Rural Development Program, i.e. the so-called “Encouragement of tourism activities related to the sustainable use of rural areas” (Measure 313 - Action 1) by the Department of Public Works, Soil Conservation, Forest and Mountain Economy of the Regional Administration of Piedmont has the scope of promoting sustainable tourism in rural areas by encouraging the use of hiking trails included in the regional network of trails on foot, bicycle and horseback by renovating trails, building small recreation and accommodation facilities, so as to favor the reception of tourists and the implementation of tourism services. In preparing for the operations proposed, the Provincial Administration was requested to play a crucial role in raising awareness, executing technical planning and coordination among the beneficiaries. All of the entities that participated in the Tender, whose projects are listed below, obtained sponsorship from the Regional Administration. 1) Among woods and clearings in the Langhe of Asti – LangaAstigianaSpasso: the project was submitted by the Mountain Communities of the Langhe of Asti, Val Bormida (16 participant towns.) 2) The trails of the Park of Asti: the project was submitted by Asti Natural Park and Reserve Management Entity. Tanaro North and Tanaro South Districts of the protected areas of Asti were included in the location (9 participant towns); 3) Valtriversa paths: the project was submitted by Valtriversa Hill Community (4 participant towns); 4) Walking on the Land of Aleramo: in the project, Colli Divini Hill Community acted as the lead organization of the Hill Communities of Alto Astigiano, Unione Versa Astigiano, Val Rilate, Monferrato Valle Versa and Pianalto Astigiano, covering the entire North of the provincial territory (52 participant towns.) Under the execution of the Integrated Promotion Plan, the Provincial Administration of Asti agreed with the Regional Administration of Piedmont, which acts as the sponsor, and other beneficiary subjects to prepare a compendium comprising of this trilingual guide and two accessory maps with cartographic survey on the areas concerned by the renovation and enhancement works on the trails which span more than 550 km. Die Förderer des nachhaltigen Tourismus in den ländlichen Gebieten Astis Die Ausschreibung „Förderung des Fremdenverkehrs verbunden mit der nachhaltigen Nutzung ländlicher Gebiete” (Maßnahme 313 - Aktionsplan 1), von der Leitung Öffentliche Arbeiten, Bodenschutz, Berg- und Forstwirtschaft der Region Piemont im Rahmen des Entwicklungsprogramms für den Ländlichen Raum 2007-2013 veröffentlicht, verfolgt das Ziel, den nachhaltigen Tourismus in den ländlichen Gebieten zu fördern. Zu diesem Zweck unterstützt sie die Nutzung der zu Fuß, zu Pferd und mit dem Fahrrad zurückzulegenden, im regionalen Wegenetz enthaltenen Ausflugsrouten. Dazu werden die Routen wiederhergestellt sowie kleine Erholungsstrukturen und Hotels gebildet, sodass dem Touristen Übernachtungsmöglichkeiten geboten und Dienstleistungen aktiviert werden. Für die Ausarbeitung der Eingriffsvorschläge ist die Provinz aufgerufen worden, eine entscheidende Rolle bei der Sensibilisierung, der Abstimmung und der technischen Koordination zwischen den begünstigten Unternehmen zu spielen. Alle folgenden Betriebe, die an der Ausschreibung teilgenommen haben und deren Projekte nachstehend aufgelistet werden, haben die regionale Finanzierung bekommen: 1) Zwischen Wäldern und Lichtungen in Langa Astigiana - LangaAstigianaSpasso: Ein von dem Verband der Gebirgsgemeinden Langa Astigiana Val Bormida eingereichtes Projekt (16 betroffene Gemeinden). 2) Die Routen des Parco Astigiano: Ein von dem Betreiber des Naturschutzgebiets und –reservats von Asti „Ente di gestione Parchi e Riserve Naturali Astigiani” eingereichtes Projekt. In die Lokalisierung sind der Bezirk Nord Tanaro sowie der Bezirk Sud Tanaro aus den geschützten Gebieten des astigianer Raums eingefügt worden (9 betroffene Gemeinden); 3) Die Wegstrecken des Valtriversa: Ein von der Comunità Collinare Valtriversa eingereichter Vorschlag (4 betroffene Gemeinden); 4) Wanderwege im Gebiet von Aleramo: Ein Vorschlag, bei dem die Comunità Collinare Colli Divini die Rolle des Führers für die Comunità Collinari Alto Astigiano, Unione Versa Astigiano, Val Rilate, Monferrato Valle Versa und Pianalto Astigiano übernommen hat, wodurch der gesamte Norden des Gebiets der Provinz vertreten ist (52 betroffene Gemeinden). Die Provinz Asti hat durch die Verfassung des integrierten Förderungsprogramms zusammen mit der Region Piemont als Finanzierungsagentur und den anderen Begünstigten die Realisierung dieses dreisprachigen Führers vereinbart, zu dem in einem einzigen Set zwei Landkarten mit der Kartierung der Routen gehören, die von den Wiederherstellungsarbeiten und der Aufwertung der über ein Wegenetz von über 550 Km verteilten Strecken betroffen sind. 9 i percorsi carta - map - wanderkarte 1 paths strecke 1 carta - map - wanderkarte 3 carta map wanderkarte 2 SP = strada provinciale SP = provincial road SP = localstrasse SS = strada statale (regionale) SS = national road (regional) SS = wichtige haupstrasse Tempo di percorrenza: s’intende a piedi e dipende dalla propria preparazione fisica e a interessi specifici Travel time: It’s considered by foot and depending on your physical fitness and specific interests Gehzeit: je nach körperlicher Verfassung und besonderen Interessen 10 carta map wanderkarte 1 LangAstigianaSpasso Walking in the Langa Astigiana Wandern in Langa Astigiana 11 1 Le Vigne e i Borghi Vineyards and Villages Weinberge und Dörfer Partenza: Rocchetta Palafea Località sul percorso: Rocchetta Palafea, Castel Boglione, Castel Rocchero, Regione Girini, Montabone, Monte Dagno, Rocchetta Palafea Lunghezza: circa 21 km Tempo di percorrenza: 1 o 2 giorni Difficoltà: facile Itinerario per escursionismo e MTB Mappa: 4 Departure: Rocchetta Palafea Villages en route: Rocchetta Palafea, Castel Boglione, Castel Rocchero, Regione Girini, Montabone, Monte Dagno and Rocchetta Palafea. Length: approximately 21 km Travel time: 1 or 2 days Difficulty level: easy Hiking and MTB Map: 4 Abfahrt: Rocchetta Palafea Orte auf der Strecke: Rocchetta Palafea, Castel Boglione, Castel Rocchero, Regione Girini, Montabone, Monte Dagno, Rocchetta Palafea Länge: circa 21 km Gehzeit: 1 oder 2 Tage Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte: 4 Descrizione percorso: Tappa 1: Rocchetta Palafea (396 m) - Castel Boglione (269 m) - Castel Rocchero (410 m) Lunghezza: 8,7 km Description of the path: Leg 1: Rocchetta Palafea (396 m) Castel Boglione (269 m) - Castel Rocchero (410 m) Lenght: 8,7 km Streckenbeschreibung Etappe 1: Rocchetta Palafea (396 m) - Castel Boglione (269 m) - Castel Rocchero (410 m) Länghe: 8,7 km Il centro storico di Rocchetta Palafea si snoda a partire dalla piazza principale risalendo verso la settecentesca Parrocchiale di Sant’Evasio, una delle più interessanti chiese barocche della Diocesi di Acqui; poco oltre troviamo i resti dell’antico castello e la bella torre medioevale, restaurata di recente, visitabile al suo interno e caratterizzata da una corona di archetti pensili in stile romanico. In uscita dal borgo su strada provinciale verso EST, superate alcune curve in salita ed il bivio per Montabone, (508), il panorama si apre su belle colline in parte vitate. Si percorrono strade minori asfaltate e non, per gran parte in posizione panoramica su borghi, vigneti, piccoli coltivi e lembi bo- The old town of Rocchetta Palafea sets off from the main square climbing towards the eighteenth century Sant’ Evasio Parish Church, which is one of the most interesting Baroque churches of the Diocese of Acqui. A little further, we find the remains of the castle and the recently restored beautiful medieval tower, which is characterized by a crown of Romanesque style small suspended arches. You can visit the tower inside. On your way out of the village, on the county road heading east, after you pass a few uphill bends and the junction for Montabone, (508), you see the view open onto the beautiful hills that are mostly planted with vines. You travel on minor asphalt and dirt roads, most of Das historische Zentrum von Rocchetta Palafea windet sich vom Hauptplatz ausgehend zur Pfarrkirche Sant’Evasio aus dem achtzehnten Jahrhundert, eine der interessantesten Barockkirchen der Diözese von Acqui; kurz darauf stößt man auf die Überreste der alten Burg und dem schönen mittelalterlichen Turm, der kürzlich restauriert worden ist und dessen Inneres besichtigt werden kann. Er fällt durch einen Kranz auf, der von einem Rundbogenfries im romanischen Stil gebildet wird. Beim Verlassen des Dorfes auf der Landstraße Richtung OSTEN hat man nach einigen ansteigenden Kurven und der Abzweigung nach Montabone, (508), einen herrlichen Ausblick 12 scati. Si giunge così a Castel Boglione, agglomerato posto su un importante bivio della via romana di collegamento tra Aquae Statiellae e Alba Pompeia; del sito romano di Castel Boglione resta solo la conformazione urbanistica. Percorso un breve tratto di strada provinciale in direzione Terzo d’Acqui, si imbocca una stradina asfaltata a sinistra in ripida salita, che conduce ad alcune cascine. Giunti sul crinale e proseguendo in cresta, si può godere di uno splendido panorama che spazia sulle colline quasi interamente vitate, incorniciate sullo sfondo dalla cerchia alpina. Si prosegue alla volta di Castel Rocchero, sfiorando la SS 456 del Turchino. Il borgo è arroccato sulla sommità della collina a dominare i vigneti circostanti; in effetti il paese è famoso per i suoi numerosi e pregiati vitigni che si traducono in altrettanto vini di qualità. Tappa 2: Castel Rocchero (410 m) - Regione Girini (380 m) - Montabone (454 m) - Monte Dagno (490 m) - Rocchetta Palafea (396 m) Lunghezza: 12 km Da Castel Rocchero ci si dirige verso SUD, su strada comunale asfaltata; (507), giunti ad un bivio si prosegue diritto su strada inghiaiata che, correndo in cresta, domina le colline circostanti in gran parte vitate. Ben presto si giunge ad una grande azienda agricola, “il Cascinone”. Ora, piegando a destra, si prosegue in discesa imboccando dapprima un sentiero in bosco e poi una capezzagna che conduce in fon- which are in a panoramic position over the villages, vineyards, small croplands and small wooded strips. You then reach Castel Boglione, a village located at an important junction of the Roman route linking Aquae Statiellae and Alba Pompeia. Only the urban outline remains of the Roman city of Castel Boglione. After you go on a short stretch of the road towards Terzo d’Acqui, take the narrow asphalt road on the left on a steep climb that leads you to some farms. When you reach the crest, keep walking on the ridge and you can enjoy a splendid panorama that sweeps over the hills that are almost entirely planted with vines, framed by the Alpine Chain in the background. Continue to Castel Rocchero, walking on the SS 456 del Turchino. You will see a fortress village on the top of the hill that overlooks the surrounding vineyards. In fact, the village is famous for its numerous fine grapes that become equally high quality wines. Leg 2: Castel Rocchero (410 m) - Regione Girini (380 m) - Montabone (454 m) - Monte Dagno (490 m) - Rocchetta Palafea (396 m) Length: 12 km über die schönen Hügel, die zum Teil mit Weinreben bepflanzt sind. Der Weg führt über kleine unasphaltierte sowie asphaltierte Nebenstraßen, die fast ausnahmslos eine großartige Sicht über Dörfer, Weinberge, kleine Felder und bewaldete Streifen bieten. Man kommt so nach Castel Boglione, eine an einer bedeutenden Gabelung der römischen Verbindungsstraße zwischen Aquae Statiellae und Alba Pompeia gelegenen Siedlung; von dem römischen Ort Castel Boglione ist nur die urbanistische Form übrig geblieben. Nach einer kurzen Strecke auf der Landstraße Richtung Terzo d’Acqui geht es links steil bergauf über eine kleine Asphaltstraße zu einigen Bauernhäusern. Auf dem Gebirgskamm angekommen geht es auf dem Grat weiter, von dem aus man eine prachtvolle Aussicht genießen kann, die über die fast vollständig mit Weinreben bepflanzten Hügel schweift, die im Hintergrund von den Alpen eingerahmt werden. Es geht weiter nach Castel Rocchero, wobei die SS 456 del Turchino gestreift wird. Der Ort ist auf der Hügelspitze verschanzt und dominiert das umliegende Weingelände; tatsächlich ist er wegen seiner vielen und hochwertigen Weinreben bekannt, aus denen die ebenso zahlreichen Qualitätsweine stammen. Etappe 2: Castel Rocchero (410 m) - Regione Girini (380 m) - Montabone (454 m) - Monte Dagno (490 m) - Rocchetta Palafea (396 m) Länge: 12 km Von Castel Rocchero geht es Richtung SÜDEN über die asphaltierte Gemeindestraße (507); an der Gabelung angekommen geht es geradeaus über den Schotterweg, der über den Kamm verlaufend die umliegenden Hügel überragt, die größtenteils mit 13 dovalle. Attraversata la provinciale ed il rio Bogliona, si riprende a salire percorrendo una stretta strada comunale alla volta di case Girini, oltrepassate le quali si procede su carrabile sterrata fra lembi boschivi e vigneti. In questo tratto è interessante notare la vegetazione naturale che si insedia sulle scarpate a fianco del camminamento: si tratta spesso di erbe ed arbusti adattati a vivere su terreni assai poveri di sostanza organica e piuttosto aridi, sia per esposizione sia per la stessa composizione del suolo. Troviamo quindi cespugli di ginestre, di prugnoli e biancospini dominati da contorti esemplari di roverella e pino silvestre. Tra le erbe, in primavera, spiccano fioriture più o meno vistose e si possono incontrare anche alcune specie di orchidee selvatiche, prima tra tutti la bella orchidea maggiore (Orchis purpurea). Molto interessante è anche l’entomofauna nelle radure prative: citiamo la presenza di ortotteri del tutto particolari e dalle forme curiose come la Empusa pennata, una “cavalletta” con le antenne a forma di foglia. Giunti ad incrociare la strada asfaltata, si procede in salita alla volta di Montabone il cui concentrico, assai pittoresco, conserva resti 14 From Castel Rocchero head south on an asphalt county road (507). When you reach a crossroad, go straight on a gravel road which runs on the ridge overlooking the surrounding hills which are mostly planted with vines. Soon you will reach a large farm called “il Cascinone”. Now, turning right, walk down the hill and you will first find a path in the woods and then a headland that takes you to the valley bottom. After you cross the county road and the Bogliona stream, the path starts to climb on a narrow municipal road towards case Girini. After you pass them, start walking on the dirt road across wooded strips and vineyards. The natural vegetation of this section is worth noting. It settles on the banks alongside the walkway. It is mostly herbs and shrubs which adapted to living on a rather arid land which is poor in organic substances, owing both to the exposure and the composition of the soil. You will see broom, blackthorn and hawthorn bushes dominated by twisted pieces of oak and Scots pine. In springtime, rather noticeable flowers stand out among the herbs. You can find some species of wild orchids, first and foremost the beautiful lady orchid (Orchis purpurea). The entomofauna in mead- Weinreben bepflanzt sind. Schon bald gelangt man zu einem großen landwirtschaftlichen Betrieb, “il Cascinone”. Nach rechts abbiegend geht es bergab weiter, indem zuerst ein Pfad durch einen Wald eingeschlagen wird und dann ein Feldweg, der zur Talsohle führt. Nach der Überquerung der Landstraße und des Rio Bogliona geht es wieder bergauf und eine enge Gemeindestraße entlang bis zu den Case Girini, hinter denen der Weg zwischen Waldzipfeln und Weingelände auf einer Schotterstraße weiterführt. Auf diesem Abschnitt ist die natürliche Vegetation besonders interessant, die sich auf den Böschungen neben dem Pfad angesiedelt hat: es handelt sich oft um Gräser und Sträucher, dazu geeignet, sowohl was die Lage als auch die Zusammensetzung anbelangt, auf sehr nährstoffarmen und recht kargen Böden zu überleben. Man stößt also auf Büsche von Ginster, Schlehen und Weißdorn, die von verkrümmten Flaumeichen- und Kieferexemplaren überragt werden. Zwischen den Gräsern sprießen im Frühling mehr oder weniger auffällige Blüten und man kann auch einige wilde Orchideenarten entdecken, wobei das schöne PurpurKnabenkraut (Orchis purpurea) am häufigsten anzutreffen ist. Überaus interessant ist auch die Entomofauna auf den Lichtungen: zu erwähnen ist die Anwesenheit ganz besonderer und merkwürdig geformter Geradflügler, wie die Empusa pennata, eine „Heuschrecke“ mit Antennen in der Form eines Blatts. An der Asphaltstraße geht es ansteigend nach Montabone, dessen malerisches Zentrum mittelalterliche Reste bewahrt, darunter die Stadtmauer und das Eingangstor. Zwischen den Steinhäusern hinaufsteigend trifft man auf den Palazzo Comunale (Rathaus), in dem es einen großen Saal mit Kappengewölbe und einen Kamin mit Stuckreliefs, Wappen und Löwen an der Seite gibt. Beim Weitergehen gelangt man zur Pfarrkirche Sant’Antonio Abate, in der sich einige Gemälde befinden, die Guglielmo Caccia, “il Moncalvo” genannt, zugeordnet werden, einem bedeutenden Maler aus dem siebzehnten Jahrhundert, der aus Montabone stammt. Nach der Besichtigung der Ortschaft, die Richtung Rocchetta Palafea verlassen wird, lohnt sich ein Umweg zu der kleinen Kirche S.Vittore, die auf einer angrenzenden Anhöhe liegt. Auf das XV.-XVI. Jahrhundert zurückgehend, zeichnet sich die ländliche medioevali tra i quali le mura e la porta di ingresso. Salendo tra le case in pietra s’incontra il palazzo comunale al cui interno troviamo un’ampia sala con volta a vela e camino con rilievi in stucco, con stemma araldico e leoni laterali. Proseguendo si raggiunge la Parrocchiale di Sant’Antonio Abate al cui interno sono presenti alcune tele attribuite a Guglielmo Caccia detto “il Moncalvo”, importante pittore seicentesco nativo di Montabone. Terminata la visita al borgo, uscendo in direzione Rocchetta Palafea, merita una digressione la chiesetta di S.Vittore, posta su un’altura limitrofa. Risalente al XV-XVI secolo, la chiesa campestre è caratterizzata dalla particolare apertura del portico a ogiva. Tornando sulla strada principale, il percorso procede su crinale, uno tra i più belli e panoramici della zona. Procedendo tra i vigneti, si domina l’intorno: a sinistra la val Bormida ed i suoi borghi con in lontananza l’Appennino e il monte Beigua, a destra la valle solcata dal rio Bogliona e, più in là, la piana del Tanaro, giù giù fino alle alture torinesi. Altro punto panoramico notevole è quello in corrispondenza e nei dintorni del monte Dagno, dal quale la vista spazia sui territori di Bistagno, Sessame e Cassinasco. Ora, percorrendo un sentiero in ripida discesa tra cespugli e coltivi, si può raggiungere in breve il concentrico di Rocchetta Palafea a chiudere l’itinerario. owlands is also very interesting. Very special orthoptera with unusual shapes such as Empusa pennata (conehead mantis), i.e. a “hopper” with leaf-shaped antennae live here. After you reach the asphalt road and cross it, keep walking uphill towards Montabone whose rather picturesque center preserves medieval ruins including the walls and entrance gate. As you walk uphill among stone houses, you will find the town hall inside which there is a large room with a ribbed vault and a fireplace with stucco reliefs, decorated with heraldic coat of arms and lateral lions. As you keep walking, you will reach the Parish Church of Sant’Antonio Abate, which houses a few paintings attributed to Guglielmo Caccia, said “the Moncalvo”, an important seventeenth-century painter from Montabone. After you finish visiting the village, it is worthwhile taking a detour to the church of S.Vittore, situated on a nearby hill on your way out of the village towards Rocchetta Palafea. This rural church dates back to the 15th-16th century and it is characterized by the special opening with an ogival porch. Back on the county road, the route continues along the ridge, one of the most beautiful and scenic ones in this area. As you proceed through the vineyards, you can take a complete look at the surroundings: to your left, you have the Bormida valley and its villages with the Apennines in the background and Mount Beigua; to your right, you can see the valley cut by the Bogliona stream and the plain of the river Tanaro further down, all the way to the hills of Turin. Another remarkable scenic point is at and around Mount Dagno, from which the view extends over the territories of Bistagno, Sessame and Cassinasco. Now, you walk down a steep descent along a path through bushes and croplands, and soon you will reach the village of Rocchetta Palafea, which ends this itinerary. Kirche durch die besondere Öffnung des Portikus mit seinen Spitzbögen aus. Nach der Rückkehr auf die Hauptstraße führt die Strecke auf einem der schönsten und panoramareichsten Kämme des Gebiets weiter. Durch die Weinberge hindurch beherrscht man die gesamte Umgebung: links das Val Bormida und seine Dörfer und in der Ferne den Apennin und den Monte Beigua, rechts das vom Rio Bogliona durchfurchte Tal und weiter entfernt die Ebene des Tanaro bis zu den turinischen Anhöhen. Ein weiterer, beachtlicher Aussichtspunkt liegt auf der Höhe und in der Umgebung des Monte Dagno, von dem die Sicht über die Gebiete von Bistagno, Sessame und Cassinasco schweift. Jetzt geht es zwischen Büschen und Feldern einen steilen Pfad hinunter und man erreicht in Kürze die Ortschaft Rocchetta Palafea, die die Strecke abschließt. p. 11 veduta della Langa Astigiana - p. 12 paesaggio invernale presso Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 13 chiesa parrocchiale di S. Evasio e torre medioevale a Rocchetta Palafea (E. Doglio Cotto); Castel Rocchero (L. Carpaneto); la Parrocchiale di Castel Boglione (E. Maltoni) - p. 14 il borgo storico di Montabone (foto Vigna) - p. 15 Empusa pennata (E. Cazzuli); orma di cinghiale (A. Fassino) p. 11 sight of the Langa Astigiana - p. 12 winter landscape at Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 13 parish church of S. Evasio and medioeval tower in Rocchetta Palafea (E. Doglio Cotto); Castel Rocchero (L. Carpaneto); the Parish Church of Castel Boglione (E. Maltoni) - p. 14 medieval town of Montabone (foto Vigna) - p. 15 Empusa pennata (E. Cazzuli); boar tracks (A. Fassino) p. 11 Blick auf Langa Astigiana - p. 12 Winterlandschaft bei Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 13 die Pfarrkirche von S. Evasio und mittelalterlich turm aum Rocchetta Palafea (E. Doglio Cotto); Castel Rocchero (L. Carpaneto); Die Pfarrkirche von Castel Boglione (E. Maltoni) - p. 14 Die alte Ortschaft von Montabone (foto Vigna) - p. 15 Empusa pennata (E. Cazzuli); Wildschweinspur 15 2 Boschi e Coltivi Woods and Farms Wälder und Ackerland Partenza: Cassinasco Località sul percorso: Cassinasco, Gibelli, Bosetto, Albareto, Sessame, Monastero B.da, Bric Moro, Bubbio, Bricco Forche, Santuario dei Caffi, Cassinasco Lunghezza: circa 37 km Tempo di percorrenza: 2 o 3 giorni Difficoltà: media Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa: 4 Departure: Cassinasco Villages en route: Cassinasco, Gibelli, Bosetto, Albareto, Sessame, Monastero B.da, Bric Moro, Bubbio, Bricco Forche, Santuario dei Caffi and Cassinasco Length: approximately 37 km Travel time: 2 or 3 days Difficulty level: average Hiking and MTB Map: 4 Abfahrt: Cassinasco Orte auf der Strecke: Cassinasco, Gibelli, Bosetto, Albareto, Sessame, Monastero B.da, Bric Moro, Bubbio, Bricco Forche, Santuario dei Caffi, Cassinasco Länge: circa 37 km Gehzeit: 2 oder 3 Tage Schwierigkeit: mittel Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte: 4 Descrizione percorso: Tappa 1: Cassinasco (410 m) - Gibelli (450 m) - Bosetto (330 m) - Albareto (440 m) - Sessame (317 m) Lunghezza: 14,4 km Si parte dalla piazza superiore di Cassinasco, dove si affaccia la torre del X secolo, emblema del borgo; su due lati della torre sono presenti tracce di costruzioni ammorsate alla struttura: è quel che resta del castello. Sulla medesima piazza sorge la seicentesca Parrocchiale barocca di S.Ilario di Poitiers, patrono del paese. In uscita dalla piazza in direzione SUD-EST, (511), si procede inizialmente su dorsale collinare dalla quale si gode di un bel panorama su Cassinasco e i suoi dintorni; poi il sentiero piega a sinistra (511A), e scende sulla strada asfaltata che conduce alla frazione Gibelli. Da qui (506), è 16 Description of the path: Leg 1: Cassinasco (410 m) - Gibelli (450 m) - Bosetto (330 m) - Albareto (440 m) Sessame (317 m) Length: 14,4 km The route sets off from the upper square of Cassinasco, next to the tenth-century tower, which is the emblem of the village. There are traces of buildings clamped to the structure on the two sides of the tower: it is what remains of the castle. The seventeenth-century Baroque parish church of S.Ilario di Poitiers, the patron saint of the village, stands in the same square. As you walk out of the square heading southeast, (511), you will first walk on the hill ridge, which offers a beautiful view of Cassinasco and its surroundings. Then the path turns left (511A), and descends to the asphalt road that leads you to the hamlet of Gibelli. From here, (506), you can take a dirt road that goes around the hous- Streckenbeschreibung: Etappe 1: Cassinasco (410 m) - Gibelli (450 m) - Bosetto (330 m) - Albareto (440 m) - Sessame (317 m) Länge: 14,4 km Ausgangspunkt ist der obere Platz von Cassinasco, auf den der Turm des X. Jahrhunderts blickt, das Wahrzeichen des Dorfes; auf den beiden Seiten des Turms befinden sich Spuren von Bauten, die mit der Struktur verzahnt sind: es handelt sich hierbei um Überreste der Burg. Auf demselben Platz erhebt sich die barocke Pfarrkirche aus dem siebzehnten Jahrhundert, die dem Schutzpatron des Dorfes S. Ilario di Poitiers geweiht ist. Beim Verlassen des Platzes in SÜDÖSTLICHER (511), Richtung geht es anfangs auf dem Hügelrücken weiter, von dem man eine schöne Aussicht über Cassinasco und seine Umgebung genießen kann; possibile imboccare una strada bianca che aggira le case e conduce, tra vigneti e tratti boscati, in fondovalle a costeggiare un ritano. In questo tratto è frequente imbattersi in tracce lasciate dalla fauna maggiore, in particolare cinghiali e caprioli attirati gli uni dalle castagne, dai grossi tronchi su cui sfregarsi e dalle pozzanghere nelle quali fare i “bagni di fango”; gli altri dai germogli delle giovani piante in crescita e dal fitto del bosco: rifugio ideale. Nei pressi di una cascina si ritorna su asfalto, si segue la stradina in salita fino a raggiungere borgata Bosetto. Di qua su strada campestre (516) si raggiunge cascina Tardito (500) e si procede su strada asfaltata fino a case Albareto in un contesto suggestivo di piccoli coltivi. Da questo punto si prende una carrabile sterrata che si snoda tra un mosaico di campicelli, vigne, lembi di incolto e di bosco e conduce al borgo di Sessame (500-500C). Tappa 2: Sessame (317 m) - Monastero B.da (174 m) - Bric del Moro (400 m), Bubbio (228 m) Lunghezza: km 14,6 Il borgo di Sessame, noto per essere patria del Brachetto d’Acqui (pregiato vino aromatico), conserva i resti dell’antica dimora dei Marchesi del Carretto signori di Ponti e Sessame che, fino a circa la metà del XV secolo, dominavano l’area. Altro punto di interesse storico-architettonico è la piazza centrale dominata dalla Parrocchiale di S.Giorgio e dall’Oratorio della S.S.Annunziata. Quest’ultimo, oggi sconsacrato, viene usato per incontri culturali, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte e di artigianato. Lasciato il concentrico e puntando a EST, si procede verso Regione S.Rocco su strada asfaltata; la vista spazia sui vigneti ed è attirata da una curiosa co- es and leads you across vineyards and wooded stretches to the valley bottom along a gully. It is common to encounter traces left by a greater wildlife in this stretch, especially by wild boars attracted to chestnut trees and big trunks that they rub against and puddles in which they take a “mud bath”, and deer attracted to the buds of young plants and the thick forest that offers them an ideal refuge. Around a farm you get back on the asphalt road. Follow this road uphill until you reach the hamlet of Bosetto. On this side of the rural road, (516), you reach Cascina Tardito, (500), and proceed along the asphalt road up to Albareto residential homes in a charming view with small farms. From this point, take a dirt road that stretches through a patchwork of small fields, vineyards, uncultivated strips and forests and leads to the village of Sessame (500-500C). Leg 2: Sessame (317 m) - Monastero B.da (174 m) - Bric del Moro (400 m), Bubbio (228 m) Length: 14,6 km The village of Sessame is renowned for being the birthplace of Brachetto d’Acqui (a fine aromatic wine) and preserves the remains of the ancient residence of the Marquis Del Carretto, the lords of Ponti and Sessame, who used to rule this area up until about the mid-fifteenth century. Another point of historical-architectural interest is the central square dominated by the parish church of S.Giorgio and the Oratory of S.S.Annunziata. The oratory is now deconsecrated and it is used for cultural events, theatrical performances and art and craft exhibitions. After you leave the center and head towards east, you walk on an asphalt road towards Regione S.Rocco. The view spans over the vineyards and dann biegt sich (511A), der Pfad nach links und führt über die Asphaltstraße hinab zum Ortsteil Gibelli. Von dieser (506), Stelle aus kann ein Schotterweg eingeschlagen werden, der die Häuser umgeht und zwischen Weinbergen und bewaldeten Strecken in der Talsohle ein Bächlein säumt. Auf dieser Strecke kann man häufig auf Spuren treffen, die von der Großfauna stammen, vor allem von Wildschweinen und Rehen, wobei die Ersten von den Kastanien und großen Baumstämmen angezogen werden, an denen sie sich scheuern, sowie von den Tümpeln, in denen sie ihre „Schlammbäder“ machen; die Zweiten von den Trieben der jungen Pflanzen und dem dichten Wald: ein idealer Zufluchtsort. In der Nähe eines Bauernhauses gelangt man wieder auf die asphaltierte Straße und folgt der kleinen ansteigenden Straße bis zu dem Weiler Bosetto. Von hier geht (516), es über Feldwege bis zur C.na Tardito, (500), und dann weiter über Asphaltstraßen bis zu den Häusern Albareto, die in einem bezaubernden Kontext kleiner Äcker liegen. Von dieser Stelle folgt man einem geschotterten Weg, der sich durch ein Mosaik von kleinen Äckern, Weingärten, unbestellten Streifen und Wald bis zur Ortschaft Sessame windet (500-500C). Etappe 2: Sessame (317 m) - Monastero B. da (174 m) - Bric del Moro (400 m), Bubbio (228 m) Länge: 14,6 km Die Ortschaft Sessame, als Wiege des Brachetto d’Acqui bekannt (ein hochwertiger lieblicher Rotwein), bewahrt die Überreste des antiken Wohnsitzes der Marchesi del Carretto, Herrschaften von Ponti und Sessame, die dieses Gebiet ungefähr bis zur Mitte des XV. Jahrhunderts beherrschten. Ein weiterer Ort geschichtlichen/architektonischen Interesses ist der im Zentrum gelegene Platz, der von der Pfarrkirche S.Giorgio und dem Oratorio della S.S.Annunziata überragt wird. Letzteres ist jetzt entweiht und wird für kulturelle Zusammentreffen, Theaterdarstellungen, Kunst- und Handwerksausstellungen genutzt. Nach dem Verlassen des Ortes nach OSTEN geht es auf der Asphaltstraße in Richtung Regione S.Rocco; der Blick schweift dabei über Weinberge und wird von einem merkwürdigen Bau auf der Spitze des Gipfels angezogen, den die Ortsansässigen “il turot” nennen, ein historisches Häuschen, das zur 17 struzione in cima ad un bricco, chiamato dai locali “il Turot”, storico casotto di avvistamento. Dalla chiesetta di S.Rocco (caratteristica per avere un pronao avanzato rispetto alla facciata, con tre archi frontali e due laterali), si procede ancora in discesa tra vigneti, coltivi e incolti, fino a incrociare la SP 25 (Bistagno-Cortemilia), con la possibilità, deviando a destra ed abbandonando temporaneamente il tracciato, di raggiungere l’Oasi WWF “Garzaia della Val Bormida”. Il tracciato prosegue invece in direzione SUD a raggiungere il nuovo ponte Galloni sul fiume Bormida. Su strada bianca si raggiunge così il maneggio di Regione Gringavoli. Dopo alcune cascine, giunti sulla strada provinciale Monastero-Ponti, la si attraversa per salire in Regione S.Desiderio. Il contesto è bucolico: campi di grano, prati, siepi e alberate lungo la strada. La pieve di S.Desiderio è un piccolo gioiello dell’architettura settecentesca; presenta un portico antistante con volta a spicchi e ovale centrale. Ora, in discesa, si ritorna in breve sulla SP 56 per raggiungere Monastero B.da, (500A). Costeggiando il fiume Bormida in sponda orografica destra e guadando il torrente Tatorba nei pressi della foce, è possibile proseguire alla volta di Bubbio (503C-503). Riguadagnando quota e percorrendo un sentiero un po’ tortuoso in zona boscata ricca di spunti naturalistici, si arriva nei pressi di Bric del Moro. Da qui si ridiscende verso NORD lasciandosi alle spalle alcune cascine. Giunti in fondovalle non resta che costeggiare il fiume per raggiungere l’abitato di Bubbio. your attention will be drawn to a curious building on top of a hill, called “il Turot” by the locals, a historic lookout cabin. From the church of S.Rocco (characteristic for its pronaos ahead of the façade, featuring three frontal arches and two lateral ones), you keep walking downhill among vineyards, croplands and uncultivated land, until you cross the SP 25 (BistagnoCortemilia) where you can turn right and temporarily leave the track to visit the “Garzaia della Val Bormida” WWF Oasis. The path runs towards south until it reaches the new Galloni bridge across the river Bormida. Keep walking on the dirt road and you will get to the ranch Regione Gringavoli. After you pass a few farmhouses, you get on the Monastero-Ponti county road. Cross this road and go up to Regione S.Desiderio. In a rural setting, you will find cornfields, meadows, hedges and trees along the road. The parish church of S.Desiderio is a small jewel of eighteenth-century Baroque architecture. It has a front porch with a cloister vault and central oval. Now, you start going down hill. Soon you will get back on the SP 56 road, which will lead you to Monastero Bormida (500A). Follow the river Bormida on its right bank and if you wade in the Tatorba stream near its mouth, you can go towards Bubbio (503C-503). As you regain altitude and go on a slightly tortuous path in the woods full of natural cues, you will get close to Bric del Moro. From here, you descend on the northern side and leave some farms behind. Once you get to the valley bottom, you cannot but walk along the river which leads you to the town of Bubbio. Tappa 3: Bubbio (228 m) - Bric Forche (530 m) - Santuario dei Caffi (465 m) Cassinasco (410 m) Lunghezza: 7,6 km Leg 3: Bubbio (228 m) - Bric Forche (530 m) - Santuario dei Caffi (465 m) Cassinasco (410 m) Length: 7,6 km 18 Sichtung verwendet wurde. Von der kleinen Kirche S.Rocco (wegen eines der Fassade vorgeschobenen Pronaos mit drei vorderen und zwei Seitenbögen besonders charakteristisch) geht es immer weiter zwischen Weingärten, bestellten und unbestellten Feldern bergab, bis die SP 25 (BistagnoCortemilia) gekreuzt wird, an der man nach rechts abbiegend und den Weg vorübergehend verlassend die WWFOase “Garzaia della Val Bormida” erreichen kann. Der Weg führt dagegen in die SÜDLICHE Richtung zur neuen Brücke Galloni über den Fluss Bormida. Auf der Schotterstraße kommt man so zur Reitbahn von Regione Gringavoli. Nach einigen Bauernhäusern gelangt man zur Landstraße Monastero-Ponti, die überquert wird, um nach Regione S.Desiderio hinaufzusteigen. Die Gegend ist idyllisch: Kornfelder, Wiesen, Hecken und Bäume säumen die Straße. Die Pfarre S.Desiderio ist ein kleines Juwel der Barockarchitektur aus dem achtzehnten Jahrhundert; sie weist einen vorliegenden Portikus mit Zwickelgewölbe und Mitteloval auf. Jetzt geht es bergab und in Kürze wieder auf die SP 56a zurück, um Monastero B.da, (500A), zu erreichen. Entlang des Flusses Bormida kann es am orographischen rechten Ufer und nachdem der Wildbach Tatorba in der Nähe der Mündung durchwatet worden ist nach Bubbio weitergehen (503C-503). Wieder an Höhe gewinnend und entlang eines etwas gewundenen Pfads gelangt man in einem Waldgebiet, das reich an naturwissenschaftlichen Anregungen ist, in die Nähe von Bric del Moro. Von hier geht es Richtung NORDEN wieder abwärts, wobei einige Bauernhäuser zurück gelassen werden. Nach Erreichen der Talsohle bleibt einem nichts anderes übrig, als dem Fluss zu folgen, um den Wohnort Bubbio zu erreichen. Etappe 3: Bubbio (228 m) - Bric Forche (530 m) - Santuario dei Caffi (465 m) Cassinasco (m 410) Länge: 7,6 km Si tratta di una tappa assai variegata: si parte dalla val Bormida a Bubbio, per salire al Santuario dei Caffi - Cassinasco. Lungo il percorso passiamo da strada a sentiero che dopo aver attraversato campi coltivati e vigneti, si addentra nel bosco (501A-501). Si tratta di un bosco misto ricco di essenze sia mediterranee sia continentali; sui versanti esposti a NORD dominano il castagno e la farnia, in quelli esposti a sud la roverella, il pino silvestre e l’orniello, accompagnati da cespugli di viburno, ginestra odorosa ed altri. Raggiunto il crinale nei pressi di Bric delle Forche, la vista spazia sulle valli Belbo e Bormida, sui rilievi di Langa e sulla catena alpina; se la giornata è limpida il panorama è ampio e suggestivo. Dopo aver percorso un breve tratto di strada provinciale, si raggiunge il Santuario dei Caffi che fu eretto all’inizio del ‘900 sul luogo in cui la tradizione vuole che sia apparsa la Madonna. Da allora, nei primi giorni di settembre, molti pellegrini raggiungono a piedi il Santuario dai paesi limitrofi, dopo ore di cammino. Abbandonato ancora una volta l’asfalto, si procede ora praticamente in piano seguendo la curvatura del versante. Dopo aver attraversato un primo tratto cespugliato ci si trova ad ammirare un vigneto che forma quasi un anfiteatro, poi ritorna un tratto boscato e campi inframmezzati qua e là da zone incolte. La tratta sbocca nei pressi di una grande e attrezzata area di sosta con servizi igienici, spazi per camper e caravan. Ormai si è in vista del borgo di Cassinasco che è raggiungibile in pochi minuti. This leg offers a lot of varieties: you start from the Bormida Valley in Bubbio and climb to the Santuario dei Caffi (dei Caffi Sanctuary) in Cassinasco. Along the way, you will go on a track which will enter the forest after you cross some croplands and vineyards. This is a mixed forest, rich in both Mediterranean and continental essences (501A-501). The northern slope is dominated by chestnut and British oak trees. The southern slope is dominated by oak, Scots pine and flowering ash, accompanied by viburnum bushes, scented and other types of brooms. Once you reach the ridge near Bric delle Forche, the view sweeps over Bormida and Belbo valleys, the hills of Langhe and the Alpine Chain. On a clear day you get a pretty extensive and impressive view. After walking on a short stretch of the county road, we reach the Santuario dei Caffi, which was built in the twentieth century on the spot where the Virgin Mary appeared, according to the legend. Since then, many pilgrims come to the sanctuary in early September from neighboring villages, after walking for hours. As you leave the asphalt road again, you practically walk on the flatland, following the curves of the hillside. After crossing the first stretch with bushes, you will come across a beautiful vineyard which almost looks like an amphitheater. Later, you will go back to a wooded stretch and then you will cross fields interspersed with uncultivated areas here and there. The path ends in a large recreational area equipped with toilets, camper and caravan court. You have the village of Cassinasco in sight, which you can reach in just a few minutes. Es handelt sich um eine recht abwechslungsreiche Teilstrecke: Ausgangspunkt ist das Val Bormida in Bubbio, um zum Santuario dei Caffi-Cassinasco (Wallfahrtsort) hinaufzusteigen. Entlang der Strecke wechselt man von der Straße auf einen Pfad, der nach der Durchquerung bebauter Felder und Weingärten in den Wald eindringt (501A-501). Es handelt sich um einen Mischwald, reich an mediterranen und kontinentalen Hölzern; auf den nach NORDEN gerichteten Seiten dominieren Kastanien und Sommereichen, auf den nach Süden blickenden Hängen überwiegen Flaumeichen, Kiefern und Manna-Eschen, begleitet von Schneeballbüschen, Binsenginster und anderen. Wenn man den Kamm in der Nähe von Bric delle Forche erreicht hat, schweift der Blick über die Täler Belbo und Bormida, über die Höhen der Langa und die Alpenkette; bei klarem Wetter ist das Panorama weit und eindrucksvoll. Nach einer kurzen Strecke auf der Landstraße kommt man zum Wallfahrtsort Santuario dei Caffi, der zu Beginn des zwanzigsten Jahrhunderts an dem Ort errichtet wurde, an dem der Tradition nach die Jungfrau Maria erschienen sein soll. Seitdem machen sich Anfang September zahlreiche Pilger zu Fuß von den angrenzenden Orten auf, um den Wallfahrtsort nach stundenlangem Gehen zu erreichen. Der Asphalt wird wiederum verlassen und fast eben geht es jetzt weiter, wobei der Biegung des Hangs gefolgt wird. Nach der Durchquerung eines ersten mit Büschen bewachsenen Abschnitts kann ein Weinberg bewundert werden, der fast ein Amphitheater bildet, dann kommt wieder ein Waldabschnitt, gefolgt von Feldern, die hier und da von unbestellten Flächen durchbrochen werden. Die Strecke kommt in der Nähe eines großen Rastplatzes mit Toiletten und Stellplätzen für Wohnmobile und Wohnwagen heraus. Jetzt ist schon der Ort Cassinasco zu sehen, der in wenigen Minuten erreichbar ist. p. 16 vista sui vigneti a Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 17 Cassinasco (M. Demaria) - p. 18 Sessame (E. Doglio Cotto); bruco di Papilio machaon (M. Demaria) - p. 19 Potosia cuprea su fioritura di sanguinello; Cornus sanguinea (M. Demaria) p. 16 view over the vineyards of Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 17 Cassinasco (M. Demaria) - p. 18 Sessame (E. Doglio Cotto); caterpillar of Papilio machaon (M. Demaria) - p. 19 Potosia cuprea on the flowers of “sanguinello”; Cornus sanguinea (M. Demaria) p. 16 blick über die Weinberge von Castel Rocchero (M. Demaria) - p. 17 Cassinasco (M. Demaria) - p. 18 Sessame (E. Doglio Cotto); raupe eines Papilio machaon (M. Demaria) - p. 19 Potosia cuprea über die Blüten von “sanguinello”; Cornus sanguinea (M. Demaria) 19 3 Il fiume e le rocche River and Rocks Fluss und Felsen Partenza: Vesime Località sul percorso: Vesime, Cessole, Bricco della Croce, Bosco della Luja, Loazzolo, S.Sebastiano, Bricco delle Forche, Bubbio, Bric del Moro, Monastero B.da, C.ne Grassi, Bric dei Galli, Vesime Lunghezza: circa 45 km Tempo di percorrenza: 2 o 3 giorni Difficoltà: media Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 4 Departure: Vesime Villages en route: Vesime, Cessole, Bricco della Croce, Bosco della Luja, Loazzolo, S.Sebastiano, Bricco delle Forche, Bubbio, Bric del Moro, Monastero B.da, C.ne Grassi, Bric dei Galli Vesime Length: approximately 45 km Travel time: 2 or 3 days Difficulty level: average Hiking and MTB-trail Map 4 Abfahrt: Vesime Orte auf der Strecke: Vesime, Cessole, Bricco della Croce, Bosco della Luja, Loazzolo, S.Sebastiano, Bricco delle Forche, Bubbio, Bric del Moro, Monastero B.da, C.ne Grassi, Bric dei Galli, Vesime Länge: circa 45 km Gehzeit: 2 oder 3 Schwierigkeit: mittel Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 4 Description of the path: Leg 1: Vesime (220 m) - Cessole (215 m) - Bricco della Croce (519 m) - Criviolo (380 m) - Loazzolo (420 m) Length: 15,3 km Streckenbeschreibung: Etappe 1: Vesime (220 m) - Cessole (215 m) - Bricco della Croce (519 m) Criviolo (380 m) - Loazzolo (420 m) Länge: 15,3 km The village of Vesime is on the left bank of the river Bormida. The neoGothic parish church of S.Martino stands in the main square. At the other end of the square you can see the Oratory of Confraternita dei Disciplinati [the Confraternity of the Disciplined] in which precious frescoes dating back to the late sixteenth-century have reappeared after the renovation works. The town hall, housing a museum of history of the territory, is clearly of medieval origin. It retains a porch with massive stone ogival arches, supported by equally strong sandstone pillars, topped by Romanesque capitals in Die Ortschaft Vesime blickt auf das linke Ufer des Flusses Bormida. Auf dem Hauptplatz ragt die neugotische Pfarrkirche S.Martino empor. Am Ende des Platzes erhebt sich das Oratorio della Confraternita dei Di¬sciplinati, in dem nach Restaurierungsarbeiten wertvolle Fresken zum Vorschein gekommen sind, die auf das späte sechzehnte Jahrhundert zurückgehen. Der Palazzo Comunale (Rathaus), in dessen Inneren sich ein historisches Museum des Gebiets befindet, stammt eindeutig aus dem Mittelalter; er bewahrt einen Säulengang mit mächtigen Spitzbögen aus Stein, die von ebenso robusten Sand- Descrizione percorso: Tappa 1: Vesime (220 m) - Cessole (215 m) - Bricco della Croce (519 m) - Criviolo (380 m) - Loazzolo (420 m) Lunghezza: 15,3 km Il Borgo di Vesime si affaccia sulla sponda sinistra del fiume Bormida. Sulla piazza principale spicca la neogotica Parrocchiale di S.Martino. In fondo alla piazza sorge l’Oratorio della Confraternita dei Disciplinanti al cui interno, dopo i restauri, sono riapparsi pregevoli affreschi risalenti al tardo Cinquecento. Il palazzo comunale, al cui interno sorge un museo storico del territorio, è di chiara origine medioevale; conserva un portico con possenti archi in pietra ogivali, sorretti da altrettanto robuste colonne di arenaria sormontate da capitelli romanici 20 a figure geometriche e volute vegetali. Lasciato alle spalle Vesime, si giunge ai ruderi dell’omonimo castello risalente al XII secolo (501); qui troviamo un’area di sosta con servizi igienici e parcheggio, dalla quale è possibile apprezzare i resti della fortezza in tutta la loro suggestione. La tappa si snoda ora su strade minori alla volta di Cessole, attraversa piccoli campi coltivati e vigneti, in un contesto di colline dal rilievo appena accennato. Il borgo di Cessole si presenta arroccato sul colle. Ciò che balza all’occhio è la Parrocchiale barocca di Nostra Signora Assunta, originale struttura composta da due edifici, uno sopra l’altro, per risolvere il dislivello del suolo. Si prosegue ora, uscendo dal borgo di Cessole, in direzione NORD-OVEST in salita alla volta di Bricco della Croce, punto panoramico dal quale si domina un tratto della Val Bormida e, in lontananza a SUD, appaiono le alte colline punteggiate dai borghi di Langa. La tappa ora procede su sentiero in bosco di castagno (504), per poi tornare su strade minori asfaltate in regione Creviolo. Da qui al borgo di Loazzolo la strada segue su versante una conformazione collinare assai tormentata: valle stretta e profonda, incisa da impluvi che rendono conto del rapido mutare dei versanti, qua e là pareti verticali che in inverno si possono ricoprire di spettacolari stalattiti di ghiaccio. Tappa 2: Loazzolo (420 m) - San Sebastiano (500 m) - Bricco delle Forche (530 m) - Bubbio (228 m) - Bric del Moro (400 m) - Monastero B.da (174 m) Lunghezza: km 15,9 Il centro storico di Loazzolo fa capolino giungendovi da NORD. La Parroc- geometric shapes and plant volutes. As you leave Vesime behind, you reach the ruins of the castle with the same name dating from the twelfth century (501). Here you can find a recreational area equipped with toilets and parking lots, where you can enjoy the remains of the fortress in all their beauty. This leg of the trail winds on minor roads on the way to Cessole, crossing small croplands and vineyards, with hills that rise slightly above the plain in the background. The village of Cessole is on the hill. What catches the eye is the Baroque parish church named after Nostra Signora Assunta. Its original construction consists of two buildings, one above the other, to compensate for the unevenness of the ground. As you move on and leave the town of Cessole heading northwest, you start going uphill enroute to Bricco della Croce. Here you will find scenic spots which overlook a stretch of Bormida Valley and the high hills spotted with villages of Langhe appear far in the south. The trail continues on a path in the chestnut woods (504) and then it resumes on minor asphalt roads in Regione Creviolo. The road follows a rather difficult hillside contour from here all the way to the village of Loazzolo. Deep, narrow valleys, carved by watersheds explain the rapid change in the slopes, vertical cliffs here and there, which can be covered by spectacular ice stalactites in the winter time. Leg 2: Loazzolo (420 m) - San Sebastiano (500 m) - Bricco delle Forche (530 m) - Bubbio (228 m) - Bric del Moro (400 m) - Monastero B.da (174 m) Length: 15,9 km The historic center of Loazzolo is the steinsäulen getragen und von romanischen Kapitellen mit geometrischen Figuren und Pflanzenspiralen überragt werden. Nachdem man Vesime hinter sich gelassen hat, kommt man zu den Ruinen der gleichnamigen Burg aus dem XII (501). Jahrhundert; hier gibt es einen Rastplatz mit Toiletten und Parkplatz, von dem aus die Überreste der Festung in ihrem ganzen Zauber bewundert werden können. Die Teilstrecke windet sich jetzt über Nebenstraßen bis nach Cessole, wobei sie inmitten von eben noch angedeuteten Hügeln kleine bestellte Äcker und Weingärten durchquert. Der Ort Cessole ist auf dem Hügel verschanzt. Sofort springt einem die barocke Pfarrkirche Nostra Signora Assunta ins Auge, deren eigenartige Struktur aus zwei übereinanderliegenden Gebäuden gebildet wird, um den Höhenunterschied des Bodens auszugleichen. Jetzt geht es weiter, aus dem Ort Cessole heraus und ansteigend in Richtung NORDWESTEN, um Bricco della Croce zu erreichen, einen Aussichtspunkt, von dem eine Strecke des Val Bormida beherrscht wird und in der Ferne im SÜDEN die hohen Hügel zu erkennen sind, durchsetzt mit den Ortschaften der Langa. Die Teilstrecke führt nun über einen Pfad und durch einen Kastanienwald (504), um dann in dem Gebiet Creviolo auf asphaltierte Nebenstraßen zurückzukehren. Von hier bis zur Ortschaft Loazzolo folgt die Straße einer überaus unebenen Hügelform: einem tiefen und engen Tal, von Talwegen durchschnitten, die der schnellen Verwandlung der Hänge folgen, hier und da senkrechte Wände, die im Winter mit spektakulären Stalaktiten aus Eis überzogen sein können. 21 chiale di S.Antonio Abate (XV secolo) spicca per la sua facciata bicroma a fasce alternate. Sulla stessa piazzetta sorge anche la settecentesca Chiesa di S.Francesco completamente in pietra. In uscita dal paese, tornando verso NORD in salita, si giunge in breve a case S.Sebastiano, nucleo abitato caratterizzato da costruzioni e muretti in pietra a secco. Giunti all’incrocio con la strada comunale che, snodandosi a sinistra porta all’area protetta “Bosco della Luja”, si procede a destra seguendo per un breve tratto la strada provinciale per poi imboccare un sentiero che attraversa dapprima un vigneto e poi si inoltra in macchie boschive alternate a radure cespugliate (501). I versanti collinari variamente esposti spiegano la grande varietà di specie vegetali e animali che si possono incontrare (512). Nei pressi di Bric delle Forche è possibile individuare luoghi di grande interesse panoramico con splendide viste sia sulla valle Belbo sia sulla valle Bormida. La tappa prosegue ora alla volta di Bubbio (501-501A): tratti asfaltati si alternano a strade bianche scendendo tra boschi cedui, noccioleti e campi coltivati fino a raggiungere la chiesetta di S.Grato (di fine ottocento) con pianta ottogonale e portici ad arco a tutto sesto. Nei pressi della medesima è presente un’area di sosta attrezzata con acqua, servizi igienici. Proseguendo in ripida discesa si arriva in breve a Bubbio, il cui centro storico merita una visita per la settecentesca Parrocchiale dell’Assunta, gioiello barocco del bas- 22 beginning point as you arrive from the north. The Parish church of S.Antonio Abate (fifteenth century) stands out for its two-color façade with alternating strips. The fully stone-made eighteenthcentury Church of S.Francesco is in the same square. On your way out of the village, heading back north, you start going uphill and soon you will come to case S.Sebastiano, which is characterized by dry stone buildings and walls. As you reach the junction with the municipal road, which turns left and leads you to the protected area “Bosco della Luja - Luja Forest”, take the county road to the right and walk for a short distance. You will then reach a path which first passes through a vineyard and then enters wooded strips alternating with bushy clearings (501). The hillsides are not equally exposed, which accounts for the great variety of plants and animal species that you may encounter in this area (512). Near Bric delle Forche, you can find places of great interest that offer you magnificent views on both Belbo and Bormida valleys. The trail now continues towards Bubbio (501-501A): asphalt sections alternate with dirt roads that come down from coppice, hazel groves and croplands until you reach the church of S.Grato (late nineteenth century) which has an octagonal layout and porticos with round arches. There is a recreational area equipped with water fountains and toilets close to this church. Following a steep descent, it takes you little time to arrive at Bubbio, whose old town is worth visiting Etappe 2: Loazzolo (420 m) - San Sebastiano (500 m) - Bricco delle Forche (530 m) - Bubbio (228 m) - Bric del Moro (400 m) - Monastero B.da (174 m) Länge: 15,9 km Vom NORDEN kommend kann man das historische Zentrum von Loazzolo hervorlugen sehen. Die Pfarrkirche S.Antonio Abate (XV. Jahrhundert) fällt durch ihre zweifarbige Fassade mit abwechselnden Streifen auf. Auf demselben kleinen Platz steht auch die ganz aus Stein gebaute Kirche S.Francesco aus dem achtzehnten Jahrhundert. Aus dem Dorf kommend und indem man sich bergauf wieder nach NORDEN wendet, gelangt man zu den Häusern von San Sebastiano, einer Wohnsiedlung, die sich durch Bauten und kleine Mauern aus trocken gemauerten Steinen auszeichnet. An der Kreuzung mit der Gemeindestraße, die sich nach links zu dem Schutzgebiet “Bosco della Luja” windet, geht es rechts ein kurzes Stück die Landstraße entlang, um dann einen Pfad einzuschlagen, der zuerst einen Weinberg durchquert und dann bewaldete Flecken durchdringt, die sich mit Lichtungen abwechseln, auf denen zahlreiche Büsche wachsen (501). Die unterschiedlich ausgerichteten Hügelabhänge erklären die große Tier- und Pflanzenvielfalt, auf die man hier treffen kann (512). In der Nähe von Bric delle Forche können Orte ausgemacht werden, von denen man einen herrlichen Rundblick über das Valle Belbo als auch über das Valle Bormida genießen kann. so Piemonte. Attraversata la Via Maestra si giunge al castello dei marchesi del Vasto e del Carretto, la cui struttura originaria risale al XIII secolo, ma durante il seicento subì vaste trasformazioni, tanto che della fabbrica originale resta solo la torre quadrata posta sul lato OVEST. Ora la tappa procede in direzione SUD attraversando il ponte sul fiume Bormida (503). Costeggiando il medesimo in sponda destra verso Monastero B.da, è possibile incontrare avifauna acquatica, in particolare anatidi come il germano e ardeidi come la garzetta, ma anche rallidi come la folaga e la gallinella d’acqua. Lasciata la piana del Bormida il percorso comincia a salire sul versante collinare alla volta di una località denominata Bric del Moro, punto panoramico interessante. Per raggiungere Monastero B.da si prosegua in discesa su un sentiero tortuoso nel bosco, fino a giungere al torrente Tatorba in corrispondenza di un incrocio. Proseguendo diritto si guada il torrente e si raggiunge in breve la strada provinciale nei pressi della pieve di S.Rocco. Non resta ora che seguire la provinciale in lieve discesa per thanks to the eighteenth-century parish church of Assunta, a Baroque jewel of Southern Piedmont. After you cross Via Maestra, you arrive at the castle of the Marquis del Vasto and del Carretto, whose original structure dates back to the thirteenth century, but it underwent extensive changes during the seventeenth century, so that only the original square tower on the west side is what remains of the original building. Now the trail moves southbound and crosses the bridge across the river Bormida (503). As you walk along the right bank of the river enroute to Monastero B.da, you may encounter water birdlife, particularly ducks such as wild ducks, ardeidae and egret, but also Rallidae, like coot and moorhen. After you leave the plain of Bormida behind, the path begins to go up the hillside towards a place called Bric del Moro, which offers interesting viewpoints. If you want to go to Monastero B.da, continue downhill on a winding path that crosses the forest, until it reaches Tatorba stream abeam a junction. As you continue walking down the path, you see the stream and you will Die Etappe führt nun weiter nach Bubbio (501-501A): asphaltierte Strecken lösen sich mit Schotterstraßen ab und führen durch Schlagwälder, Haselnusspflanzungen und bestellte Felder hinunter bis zu der kleinen Kirche S.Grato (Ende neunzehntes Jahrhundert) mit oktogonalem Grundriss und einem Portikus aus Rundbögen. In ihrer Nähe liegt ein Rastplatz mit Wasser und Toiletten. Steil bergab gehend erreicht man in Kürze Bubbio, dessen historisches Zentrum aufgrund der Pfarrkirche Dell’Assunta, einem Barockjuwel des südlichen Piemont aus dem achtzehnten Jahrhundert, einen Besuch wert ist. Nach der Überquerung der Via Maestra gelangt man zum Schloss der Marchesi del Vasto und del Carretto, dessen ursprüngliche Struktur auf das XIII. Jahrhundert zurückgeht, das jedoch während des siebzehnten Jahrhunderts so viele Veränderungen erfuhr, dass von dem Originalbau nur noch der viereckige Turm auf der Westseite übrig ist. Jetzt geht die Strecke weiter Richtung SÜDEN und überquert die Brücke über den Fluss Bormida (503). Wenn man am rechten Ufer Richtung Monastero B.da geht kann man auf zahlreiche Wasservögel stoßen, besonders auf Entenvögel wie Stockenten oder Reiher, wie z.B. Seidenreiher, aber auch auf Bläss- und Teichhühner aus der Familie der Rallen. Nach der Ebene des Bormida steigt die Strecke auf der Hügelseite an und führt zu einem Ort Namens Bric del Moro mit einer interessanten Aussicht. Um zum Kloster Monastero B.da zu gelangen, geht es abwärts bis zum Wildbach, der sich auf der Höhe einer Gabelung befindet, auf einem gewundenen Pfad durch den Wald. Geradeaus durchwatet man den Fluss und kommt kurz darauf in der Nähe der Pfarre S.Rocco an die Landstraße. Jetzt bleibt einem nichts anderes übrig, als der leicht abfallenden Landstraße zu folgen, um bald zum Kloster Monastero B.da zu gelangen. Über die herrliche mittelalterliche „Eselsrückenbrücke”, die im XII. Jahrhundert von den Benediktinermönchen errichtet wurde, gelangt man in den Ort. Auffällig ist ein ziemlich gut erhaltenes historisches Zentrum, das sich um die mittelalterliche Burg drängt, die besichtigt werden kann und Sitz der Gemeinde ist; die Zimmer der Burg haben Mosaikböden und Kappendecken sowie Kreuzgewölbe und mit Fresken verzierte Wände, die geometrische Motive, Blumenmuster und mythologische Szenen darstellen. Wenn man den Kreis dagegen von der oben erwähnten Kreuzung aus 23 giungere in breve a Monastero B.da. Si entra nel borgo, dallo splendido ponte medioevale “a schiena d’asino” edificato dai monaci Benedettini nel secolo XII. Spicca un centro storico abbastanza conservato a corona del castello medioevale, visitabile e sede municipale; le camere del castello hanno pavimenti a mosaico e soffitti a vela e a crociera con pareti affrescate con motivi geometrici, floreali e mitologici. Viceversa, volendo “chiudere l’anello”, dall’incrocio di cui sopra si prosegua a destra su carrareccia sterrata che corre parallelamente al torrente Tatorba, risalendone il corso. Tappa 3: Monastero B.da (174 m) - carrareccia vecchia per Roccaverano - Madonna del Deserto (300 m) - Madonna del Rosario (480 m) Lunghezza: 13,7 km Lungo questo tratto di fondo valle si possono apprezzare piccoli vigneti terrazzati e costruzioni tipiche in pietra di langa. Di interesse geologico sono le splendide formazioni a strati leggibili sulle pareti verticali in erosione lungo il Tatorba. L’ambiente vallivo qua e là conserva componenti floro-faunistiche peculiari delle zone umide e peri-fluviali: tra gli alberi salici e ontani mentre tra gli anfibi, oltre a varie specie di anuri, troviamo anche tritoni e salamandre, la cui presenza passa spesso inosservata. La vecchia carrareccia per Roccaverano termina nei pressi della chiesetta della Madonna del Deserto da qui, proseguendo in salita sull’asfalto si giunge alla Chiesetta di Madonna del Rosario punto sosta e panoramico; una strada minore asfaltata condurrà all’abitato di Vesime (501), puntando in valle Bormida tra prati e coltivi. shortly reach the county road near the church of S.Rocco. Now simply follow the slightly downhill county road and you will soon arrive at Monastero B.da. You will enter the town across a beautiful medieval “packhorse” bridge built by the Benedettini monks in the twelfth century. Around the medieval castle you will notice a rather well-preserved historic center, which you can visit, and the town hall. The rooms of the castle have mosaic floors and vaulted and cross vaulted ceilings with frescoed walls, featuring geometric, floral and mythological motives. On the other hand, if you want to “close the loop”, you can take off from this crossroad and take the unpaved cartway on the right which runs along the Tatorba Stream and move up to the old cartway to reach Roccaverano. Leg 3: Monastero B.da (174 m) - old road to Roccaverano - Madonna del Deserto (300 m) - Madonna del Rosario (480 m) Length: 13,7 km Along this leg through the valley bottom, you can enjoy small terraced vineyards and typical stone buildings of the Langhe. The splendid stacks of layers that can be read on the eroded vertical walls along the Tatorba stream are of geological interest. The valley environment here and there conserves the flora and fauna components that are peculiar of wetlands and perifluvial areas: willow and alder trees, amphibians, as well as various species of frogs, newts and salamanders, whose presence often goes unnoticed. The old cartway leading to Roccaverano ends at the Church of Madonna del Deserto, from which you take an uphill paved road and arrive at the Church of Madonna del Rosario, which is a recreational and panoramic point. A minor paved road will lead to the village of Vesime (501), across meadows and croplands, pointing towards the Bormida valley. schließen möchte, muss man sich nach rechts wenden und dem geschotterten Karrenweg folgen, der parallel zum Fluss Tatorba stromaufwärts verläuft. Etappe 3: Monastero B.da (174 m) Roccaverano Karrenweg - Madonna del Deserto (300 m) - Madonna del Rosario (480 m) Länge: 13,7 km Alter Karrenweg nach Roccaverano Längs dieser Talstrecke können kleine, terrassenförmig angelegte Weinberge und typische Bauten aus den Steinen der Langhe bewundert werden. Geologisch interessant sind die herrlichen Schichtformationen, die auf den senkrechten Erosionslinien entlang des Tatorba abzulesen sind. Die Talgegend bewahrt vereinzelt besondere Tier- und Pflanzenarten der Feuchtgebiete bzw. aus dem Flussvorland: unter den Bäumen gibt es Weiden und Erlen, während von den Amphibien neben den verschiedenen Froschlurcharten auch Molche und Salamander vertreten sind, deren Anwesenheit meist unbemerkt bleibt. Der alte Karrenweg nach Roccaverano endet in der Nähe der kleinen Kirche Madonna del Deserto. Von hier aus gelangt man, indem man der Asphaltstraße bergauf folgt, zur kleinen Kirche Madonna del Rosario, ein Rastplatz mit einem schönen Panorama; von hier führt eine asphaltierte Nebenstraße zwischen Wissen und Äckern durch das Valle Bormida zur Ortschaft Vesime (501). p. 20 il castello a Monastero Bormida (G. Vigna) - p. 21 S. Maria Assunta e S. Martino a Vesime; veduta di Cessole (M. Demaria) - p. 22 escursionisti (M. Demaria); pini silvestri (M. Demaria) - p. 23 Loazzolo (E. Doglio Cotto) - p. 24 Bubbio (E. Doglio Cotto) p. 20 the castle in Monastero Bormida (G. Vigna) - p. 21 church of S. Maria Assunta and S. Martino in Vesime; view of Cessole (M. Demaria) - p. 22 hikers (M. Demaria); Scots pines (M. Demaria) - p. 23 Loazzolo (E. Doglio Cotto) - p. 24 Bubbio (E. Doglio Cotto) p. 20 Das Schloss in Monastero Bormida (G. Vigna) - p. 21 S. Maria Assunta und S. Martino aum Vesime; Cessole (M. Demaria) - p. 22 Ausflügler (M. Demaria); Kiefern (M. Demaria) - p. 23 Loazzolo (E. Doglio Cotto) - p. 24 Bubbio (E. Doglio Cotto) 24 4 Il Giro delle 5 Torri The 5 Towers Hike 5 Türme Wander Partenza: Monastero Bormida Località sul percorso: Monastero B.da, S.Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano, S.Giovanni, Torre di Vengore, Santa Libera, Monastero B.da Lunghezza: circa 29 km Tempo di percorrenza: 2 giorni Difficoltà: media Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 4 Departure: Monastero Bormida Villages en route: Monastero B.da, S.Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano, S.Giovanni, Torre di Vengore, Santa Libera, Monastero B.da Length: approximately 29 km Travel time: 2 days Difficulty level: average Hiking and MTB-trail Map 4 Abfahrt: Monastero Bormida Orte auf der Strecke: Monastero B.da, S.Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano, S.Giovanni, Torre di Vengore, Santa Libera, Monastero B.da Länge: circa 29 km Gehzeit: 2 oder 3 Schwierigkeit: mittel Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Wanderkarte 4 Descrizione percorso: Tappa 1: Monastero B.da (174 m) S.Giorgio Scarampi (625 m) - Olmo Gentile (600 m) Lunghezza: 15,9 km La tappa parte dal borgo di Monastero B.da (503C-503). Tratta assai variegata, sia dal punto di vista paesaggistico sia, tra Monastero e C.na Grassi, sotto l’aspetto naturalistico. La varietà di ambienti attraversati, dal fondo valle umido e solcato dal rio Tatorba (505), ai versanti collinari variamente esposti, rende conto della altrettanto grande diversità di flora e fauna selvatica che si può incontrare. Ovviamente per la fauna occorrerà prestare attenzione soprattutto alle particolari tracce lasciate; per esempio i rapaci notturni, pur presenti, saranno difficilmente visibili ma, potendo contare su un certo spirito di osservazione non è raro Description of the path: Leg 1: Monastero B.da (174 m) S.Giorgio Scarampi (625 m) - Olmo Gentile (600 m) Length: 15,9 km The trail starts from the village of Monastero B.da (503C-503). It is a rather varied leg, both in terms of landscape and for its naturalistic aspect between the Monastero and Cascina Grassi. The variety of the land crossed that you cross, from the damp valley bottom ploughed by Tatorba stream (505) to the variously exposed hillside slopes, stands witness to the equally vast diversity of the flora and wildlife that you may encounter. Obviously you must be careful about the wildlife, especially the particular traces left, for example, by nocturnal raptors, which are hard to spot, yet they are present. However, if you follow your observation instinct, it is not hard to find their Descrizione percorso: Etappe 1: Monastero B.da (174 m) S.Giorgio Scarampi (625 m) - Olmo Gentile (600 m) Länge: 15,9 km Die Strecke von der Ortschaft Monastero B.da (503C-503). Eine sowohl landschaftlich als auch, zwischen dem Kloster und C.na Grassi, naturwissenschaftlich sehr abwechslungsreiche Strecke.Die Verschiedenartigkeit der durchquerten Umgebungen, von der feuchten und vom Rio Tatorba (505) durchfurchten Talsohle bis zu den unterschiedlich ausgerichteten Hügelhängen, ist für die ebenso große Vielfalt der wilden Flora und Fauna verantwortlich, die hier anzutreffen ist. Selbstverständlich muss man bei der Tierwelt besonders aufmerksam sein, vor allem was die spezifischen Spuren anbelangt, die zurückgelassen 25 imbattersi nelle loro “borre”, sorta di “gomitoli” rigurgitati ed abbandonati a terra, composti da pelo, ossa, unghie e denti, insomma da tutto ciò che non è digeribile delle prede da essi cacciate, solitamente piccoli mammiferi. Per un naturalista esperto la borra è una miniera di informazioni, sia su chi l’ha prodotta, sia in merito alla malcapitata preda. Raggiunta la chiesetta di Madonna del Rosario, punto sosta panoramico. Procedendo verso S.Giorgio Scarampi, il percorso si snoda su carrabile sterrata in lieve salita. L’intor- 26 “pellet”, a sort of “balls” regurgitated and abandoned on the ground, consisting of hair, bones, nails and teeth, in short, everything that they cannot digest of the preys they hunted, i.e. usually small mammals. For an expert naturalist, the flock is an information mine, both about who produced it and the unfortunate prey. Then you reach the church of Madonna del Rosario, which is a recreational and panoramic point. If you walk towards S.Giorgio Scarampi from here, the route leads uphill on a dirt road first with a barely perceptible slope. The surroundings are very scenic with beautiful views, both on Bormida Valley and on the high hills of Roccaverano and Vengore. The historic village of S.Giorgio preserves beautiful stone houses with medieval stamp around the tower house dating back to the twelfth century. The parish church of S.Giorgio Martire and the Oratory of the Immacolata Concezione next to it, which today houses the Cultural Association “Scarampi Foundation” are worth noting. As you leave the village heading SOUTH (501), you walk on a paved road up until Tassito crossroad and then you will enter a trail. This is a particularly interesting path, both because it runs on the ridge, at least in its final part, with views sweeping over Langhe in Cuneo to the Seaside Alps and Mount Monviso, and also because it crosses shrub patches, chestnut forests, pastures and small croplands. This scene is a mosaic of environments werden; durchfurchten Talsohle bis zu den unterschiedlich ausgerichteten Hügelhängen, ist für die ebenso große Vielfalt der wilden Flora und Fauna verantwortlich, die hier anzutreffen ist. Selbstverständlich muss man bei der Tierwelt besonders aufmerksam sein, vor allem was die spezifischen Spuren anbelangt, die zurückgelassen werden; zum Beispiel werden die nachtaktiven Raubvögel, obwohl vorhanden, schwer zu sehen sein, allerdings ist es, wenn man ein aufmerksamer Beobachter ist, nicht schwer, ihre „Gewölle“ anzutreffen, eine Art „Knäuel“, das herausgewürgt und am Boden zurückgelassen wird und aus Fell, Knochen, Krallen und Zähnen besteht, also aus den unverdaulichen Teilen der erlegten Beute. Hierbei handelt es sich normalerweise um kleine Säugetiere. Für einen erfahrenen Naturforscher ist das Gewölle eine wahre Quelle an Informationen, die sowohl über das Tier Aufschluss gibt, von dem es stammt, als auch über die unglückselige Beute. Die kleine Kirche Madonna del Rosario ist ein Rastplatz mit einem wunderschönen Ausblick. Von hier windet sich die Strecke Richtung S. Giorgio Scarampi über einen leicht ansteigenden Schotterweg. Die Umgebung ist sehr schön, mit herrlichen Ausblicken über das Val Bormida, und die hohen Hügel von Roccaverano und Vengore. In der historischen Ortschaft S. Giorgio sind schöne Steinhäuser erhalten, die mittelalterlich anmuten; ferner gibt es einen Turm aus dem XII. Jahrhundert. Erwähnenswert sind die Pfarrkirche S.Gior¬gio Martire und daneben das Oratorio dell’Immacolata Concezione, derzeit Sitz des Kulturvereins „Scarampi Foundation”. Beim Verlassen der Ortschaft Richtung SÜDEN (501) geht no è assai suggestivo con splendide visuali, sia sulla Val Bormida, sia sulle alte colline di Roccaverano e Vengore. Il borgo storico di S.Giorgio conserva belle case in pietra d’impronta medioevale a contorno della casa-torre risalente al secolo XII. Degne di nota sono la Parrocchiale di S.Giorgio Martire e, accanto a questa, l’Oratorio dell’Immacolata Concezione, attualmente sede dell’Associazione Culturale “Scarampi Foundation”. Lasciato il borgo in direzione SUD (501), si procede per un tratto su asfalto fino in prossimità del bivio per Tassito per poi imboccare un sentiero. É questa una tratta particolarmente interessante sia perché corre, almeno nella parte finale, su crinale, con vista che spazia sulle Langhe cuneesi, sulle Alpi Marittime e sul Monviso, sia perché attraversa macchie arbustive, boschi di castagno, pascoli e piccoli coltivi. Trattasi di un mosaico di ambienti che conserva bene la diversità di specie vegetali e animali tipiche di Langa: cinghiale, capriolo, volpe, tasso, scoiattolo, sono un esempio delle specie presenti, le cui tracce possono essere avvistate qua e là lungo il sentiero. La tratta confluisce sulla strada provinciale in prossimità del Bricco della Croce alle porte di Roccaverano. Da questo punto, su carrareccia sterrata, il percorso, in discesa, volge a Olmo Gentile raggiungibile in breve tempo. Olmo Gentile è borgo attraente e suggestivo raccolto intorno ad un castello che ne è l’emblema. Tappa 2: Olmo Gentile (600 m) - Roccaverano (750 m) - S.Giovanni - torre di Vengore (694 m) - Santa Libera (476 m) - Monastero B.da Lunghezza: 12,7 km Da Olmo Gentile si abbandona presto l’asfalto per seguire un suggestivo tratto di strada campestre che si inoltra in lieve salita tra prati, pascoli e siepi. Giunti all’abitato di Roccaverano, descritto nel percorso “La Vetta e i Calanchi”, si prosegue ora verso le borgate di S.Giovanni e Gallesi prevalentemente su strada asfaltata ancorché poco trafficata, molto panoramica (503). Superata la borgata Gallesi, prendendo a sinistra per Denice, si abbandona ancora la strada asfaltata per raggiungere la splendida torre di Vengore, recentemente restaurata ed accessibile, punto panoramico d’eccezione. Risalente al secolo XIV, la torre presenta caratteri tipici delle torri di that have well preserved the diversity of plant and animal species that are typical of the Langhe: wild boar, roe deer, foxes, badgers, squirrels are examples of the species that live here, whose traces can be spotted sporadically along the path. The trail joins the county road near Bricco della Croce at the gates of Roccaverano. From this point on, the trail becomes an unpaved cartway and goes downhill all the way to Olmo Gentile, which you can reach in a short while. Olmo Gentile is an attractive and evocative village settled around a castle, which is also its emblem. Leg 2: Olmo Gentile (600 m) - Roccaverano (750 m) - S.Giovanni - torre di Vengore (694 m) - Santa Libera (476 m) - Monastero B.da Lenght: 12,7 km After you leave Olmo Gentile, you will shortly get off the paved road and walk on an evocative rural road which stretches across meadows, pastures and hedges on a barely perceptible uphill slope. Once you arrive at the town of Roccaverano, which is described in “The Peak and the Gullies” path, continue on towards the hamlets of S.Giovanni and Gallesi on a very scenic paved road with very little traffic (503). After you cross es bis in die Nähe der Abzweigung nach Tassito über eine Asphaltstraße, um dann in einen Weg einzubiegen. Dies ist ein besonders interessanter Streckenabschnitt, weil er einerseits, zumindest am Ende, auf dem Kamm verläuft und man einen atemberaubenden Blick über die Langhe von Cuneo, die Seealpen und den Monvisio hat, andererseits, weil er durch mit Büschen bewachsene Flecken, Kastanienwälder, Weiden und kleine Äcker führt. Es handelt sich um ein Mosaik unterschiedlicher Gegenden, mit der entsprechenden Vielfalt der für die Langhe typischen Pflanzen- und Tierarten: Wildschwein, Reh, Fuchs, Dachs, Eichhörnchen, sind nur einige der vorhandenen Arten, deren Spuren auf dem Pfad zu finden sind. Die Strecke verläuft in der Nähe von Bricco della Croce vor den Toren von Roccaverano über die Landstraße. Von hier aus windet sich die nicht mehr lange Strecke über einen geschotterten Karrenweg abwärts bis nach Olmo Gentile. Olmo Gentile ist ein reizender und stimmungsvoller Ort, der sich um ein Schloss herum konzentriert, das sein Wahrzeichen ist. 27 Etappe 2: Olmo Gentile (600 m) - Roccaverano (750 m) - S.Giovanni - torre di Vengore (694 m) - Santa Libera (476 m) - Monastero B.da Länge: 12,7 km avvistamento in difesa dalle incursioni saracene. Il tracciato, tutto su sterrato, ora procedendo su alto versante punta alla chiesetta di Santa Libera attraversando macchie di vegetazione arbustiva spontanea (ginestre, ornielli, pini silvestri); in breve i cespugli lasciano posto al bosco, interrotto qua e là da zone più aperte. Lungo il sentiero assai panoramico, sono visibili tracce di antica pavimentazione lastricata e muretti a secco; ciò fa pensare che in passato fosse una importante via di comunicazione. Il piccolo borgo raccolto intorno alla Chiesetta di S.Libera, un tempo teatro di lotte partigiane, ora è riferimento per l’escursionista, grazie alla posizione panoramica ed al suo attrezzato punto sosta. Da qui il percorso prosegue tra piccoli coltivi e lembi di vegetazione spontanea fino a giungere a Monastero B.da, riattraversando il ponte medioevale sul fiume. the hamlet of Gallesi, take the road on the left to Denice. You will get off the paved road again all the way to the splendid Vengore tower, which was recently renovated and accessible to the public. You will find an exceptional scenery here. The tower dates back to the fourteenth century, and has the typical features of the watch towers in the defense against Saracen invasions. Walking exclusively on dirt road, you will go up the slope towards the little church of S.Libera across patches of wild shrubbery (broom, flowering ash and Scots pine). In a little while, the bushes will give way to the woods, interrupted by clear areas here and there. Along the very scenic path, you can find traces of ancient paved floors and dry walls. This suggests that it used to be an important trade route in the past. Back in the time, the small village around the little church of S.Libera was a scene of the partisan resistance. Today, it is an important point of reference for trekkers, thanks to its panoramic position and well-equipped recreational point. From this point on, the trail goes through small patches of cropland and strips of wild vegetation, across the medieval bridge over the river, all the way to Monastero B.da. Bei Olmo Gentile wird die Asphaltstraße bald verlassen, um einem bezaubernden Streckenabschnitt über einen Feldweg zu folgen, der leicht ansteigend in ein Gebiet voller Wiesen, Weiden und Hecken eindringt. In der Ortschaft Roccaverano angekommen, die in der Route „Gipfel und Furchen” beschrieben wird, geht es nun vorwiegend auf einer asphaltierten und wenig befahrenen Straße mit einem wunderschönen Panorama weiter zu den Ortschaften S.Giovanni und Gallesi (503). Hinter dem Ort Gallesi geht es links nach Denice, indem die Asphaltstraße erneut verlassen wird, um den herrlichen Turm von Vengore zu erreichen, der kürzlich restauriert worden ist, betreten werden kann und ein außerordentliches Panorama bietet. Auf das XIV. Jahrhundert zurückgehend weist der Turm typische Zeichen der Sichtungstürme auf, die zur Verteidigung vor den Überfällen der Sarazenen errichtet wurden. Die Strecke, die jetzt ganz über Schotterwege führt, richtet sich auf dem oberen Hang auf die kleine Kirche Santa Libera und durchquert dabei Flecken wild wachsender Sträucher (Ginster, MannaEschen, Kiefern); bald schon überlassen die Büsche dem Wald ihren Platz, der an einigen Stellen etwas lichter wird. Entlang des sehr schön gelegenen Weges, der ein herrliches Panorama bietet, gibt es Spuren einer Straßenpflasterung und Trockensteinmauern; dies lässt vermuten, dass es sich in der Vergangenheit um einen wichtigen Verbindungsweg gehandelt hat. Der kleine Ort, der sich um die Kirche S. Libera drängt, war einst Schauplatz von Partisanenkämpfen und ist jetzt wegen seiner Panoramalage und seinem gut ausgerüsteten Bereich ein wichtiger Rastplatz für den Ausflügler. Von hier verläuft die Strecke nun zwischen kleinen Äckern und wild wachsenden Pflanzen bis zum Kloster Monastero B.da, wobei sie erneut über die mittelalterliche Brücke über den Fluss führt. p. 25 dal Monte Dagno a Rocchetta Palafea (M. Demaria) - p. 26 S.Giorgio Scarampi (M. Demaria); campanula; querceto - p. 27 la parrocchiale dell’Annunziata a Roccaverano - p. 28 volpe (P. Ricossa) p. 25 from Monte Dagno to Rocchetta Palafea (M. Demaria) - p. 26 S.Giorgio Scarampi (M. Demaria); trumpet flower; oak grove - p. 27 the parish Church of Annunziata in Roccaverano - p. 28 fox (P. Ricossa) p. 25 vom Monte Dagno nach Rocchetta Palafea (M. Demaria) - p. 26 S.Giorgio Scarampi (M. Demaria); Glockenblume; Eichenwald - p. 27 die Pfarrkirche Annunziata Roccaverano - p. 28 fuchs (P. Ricossa) 28 5 La Vetta e i Calanchi The Peak and the Gullies Gipfel und Furchen Partenza: Roccaverano Località sul percorso: Roccaverano, San Giovanni, Vengore, C.ne Colla, Mombaldone, Piantivello, Garbavoli, Case Bogliolo, San Sebastiano, Serole, Castello di Serole, Bric Puschera, Olmo Gentile, Roccaverano Lunghezza: circa 35 km Tempo di percorrenza: 2 o 3 giorni Difficoltà: media Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB (con qualche limitazione) Mappa 4 Departure: Roccaverano Villages en route: Roccaverano, S.Giovanni, Vengore, C.ne Colla, Mombaldone, Piantivello, Garbavoli, Case Bogliolo, S.Sebastiano, Serole, Castle of Serole, Bric Puschera, Olmo Gentile and Roccaverano Length: approximately 35 km Time required: 2 or 3 days Difficulty level: average Hiking trail for walking and MTB (with some limitations) Map 4 Abfahrt: Roccaverano Orte auf der Strecke: Roccaverano, San Giovanni, Vengore, C.ne Colla, Mombaldone, Piantivello, Garbavoli, Case Bogliolo, San Sebastiano, Serole, Castello di Serole, Bric Puschera, Olmo Gentile, Roccaverano Länge: circa 35 km Gehzeit: 2 - 3 Tage Schwierigkeit: mittel Wander- oder MTB-Tour (mit einigen Einschränkungen) Wanderkarte 4 Descrizione percorso: Tappa 1: Roccaverano (750 m) - Mombaldone (222 m) Lunghezza: 9,3 km Description of the path: Leg 1: Roccaverano (750 m) - Mombaldone (222 m) Length: 9,3 km Streckenbeschreibung: Etappe 1: Roccaverano (750 m) - Mombaldone (222 m) Länge: 9,3 km In uscita da Roccaverano (503) si procede inizialmente su crinale panoramico attraversando le borgate storiche di S.Giovanni, Gallesi, Vengore. La prima borgata spicca per l’aggregato storico e la chiesa di S.Giovanni (XIII sec.) che merita una visita in quanto conserva uno dei più importanti cicli di affreschi tardo-gotici presenti nell’Astigiano. Superate Gallesi e Vengore, si procede poi su sterrata in discesa (502). Il panorama si apre sulla valle del torrente Ovrano, con versanti connotati da terrazzamenti e boschi. Nei pressi della cascina Molinera si imbocca uno stretto sentiero che corre lungo un versante a tratti strapiombante in un As you leave Roccaverano (503), first go on the scenic ridge through the historic hamlets of S.Giovanni, Gallesi and Vengore. The first hamlet stands out for its historical center and the church of S.Giovanni (thirteenth century) which is worth visiting, as it maintains one of the most important late Gothic fresco cycles available in the province of Asti. After leaving Gallesi and Vengore, walk on the downhill dirt road (502). The panorama extends over the valley of the stream Ovrano, with slopes characterized by terraces and forests. A narrow path sets off from near Cascina Molinera that runs along the slopes Aus Roccaverano (503) herauskommend geht es zuerst auf dem Kamm weiter, von dem man eine schöne Aussicht genießen kann und der die historischen Weiler S.Giovanni, Gallesi, Vengore durchquert (502). Der erste Weiler besticht durch seine historischen Häuser und die Kirche S.Giovanni (XIII. Jahrhundert n.Chr.), die einen Besuch wert ist, da sie einen der bedeutendsten spätgotischen Freskenzyklen in dem Gebiet von Asti bewahrt. Hinter Gallesi und Vengore geht es dann weiter über den abfallenden Schotterweg. Das Panorama öffnet sich über das Tal des Wildbachs Ovrano, mit Hängen, die von Terrassierungen und Wäldern gekennzeichnet werden. In der 29 contesto di calanchi e rocche assai suggestivo, di grande interesse naturalistico per la presenza di specie vegetali peculiari come il timo e lo scotano, cespugli tipicamente mediterranei. Vi sono inoltre roverelle, ornielli, pini silvestri, ginestre e svariate specie di orchidee tra le quali il raro e protetto “barbone” (Himantoglossum adriaticum), orchidea particolarmente vistosa perché di notevoli dimensioni e per il lungo labello da cui il nome. Un ambiente così ricco e particolare, ospita specie animali altrettanto varie e interessanti. Fra gli insetti, la cicindela (Cicindela campestris) detta anche “la tigre a sei zampe”, trova qui un terreno di caccia ideale. Giunti in fondovalle lungo il torrente Ovrano, che merita una visita essendo in buone condizioni di naturalità, si raggiunge in breve Mombaldone, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”: uno scorcio di medioevo giunto fino a noi, composto da strade acciottolate e case in pietra con stemmi araldici sui portali. Tappa 2: Mombaldone (222 m) - Serole (600 m) Lunghezza: 14,7 km Lasciato l’abitato di Mombaldone si procede su strada asfaltata minore in contesto di piccoli coltivi, cascine, macchie boscate e calanchi. La tappa prosegue su un sentiero che si inerpica su un versante cespugliato-alberato assai panoramico per la vista su calanchi. Il tratto si caratterizza per la flora xerica: ginestre, timo e cespugli isolati di cisto (Cistus salvifolius). Da qui si raggiunge il borgo di Piantivello che conserva interessanti manufatti in pietra. Da qui si procede per Garbavoli, case Boglioli, S.Sebastiano, Brallo ed 30 which are very steep at times, with a background of rather picturesque gullies and rocks, which are of great interest owing to the presence of peculiar species of plants such as thyme and smoke-tree, typical Mediterranean bushes, oak, ash, Scots pine, broom, several species of orchids including the rare and protected bryony orchid (Himantoglossum adriaticum). It is a particularly striking orchid because of its remarkable size and long labellum which gives it its name. Such a rich and particular environment hosts animal species that are equally varied and interesting. Among the insects, the green tiger beetle (Cicindela campestris) also known as “the six-legged tiger”, finds its ideal hunting field here. Once you get to the valley bottom along Ovrano stream, which we recommend you visit for the good condition of the nature, you will soon reach Mombaldone, considered among the “most beautiful villages of Italy”. It will give you a glimpse of the Middle Ages that reached our day, with its cobbled streets and stone houses with coats of arms on the doors. Leg 2: Mombaldone (222 m) - Serole (600 m) Length: 14,7km As you leave the village of Mombaldone behind, you proceed on the minor asphalt road in a context of small croplands, farms, wooded strips and gullies. The trail continues on a path that climbs the slope with bushes/ trees with a very panoramic view of the slopes full of gullies and featuring an interesting xeric flora: the pres- Nähe des Bauernhauses Molinera wird ein enger Pfad eingeschlagen, der am Hang entlangläuft, welcher in einem eindrucksvollen Gebiet von Furchen und Felsen streckenweise steil abfällt und aufgrund besonderer Pflanzenarten naturwissenschaftlich sehr interessant ist, wie Thymian und Perückenbaum, typisch mediterrane Büsche, Flaumeiche, MannaEsche, Kiefer, Ginster und verschiedene Orchideenarten, darunter die seltene und geschützte Adriatische Riemenzunge (Himantoglossum adriaticum), wegen der beachtlichen Ausmaße und der langen Lippe, von der ihr Name stammt, eine besonders auffällige Orchidee. Eine so reichhaltige und besondere Umgebung ist auch ein Lebensraum für ebenso viele und interessante Tiere. Unter den Insekten findet der Sandkäfer (Cicindela campestris), auch “sechsbeiniger Tiger” genannt, hier ein ideales Jagdrevier. Auf der Talsohle angelangt kommt man dem Wildbach Ovrano folgend, der aufgrund seines guten natürlichen Zustands einen Besuch wert ist, bald nach Mombaldone, einen der „schönsten Orte Italiens“: ein Stück Mittelalter, das bis zu uns gelangt ist und aus Straßen mit Kopfsteinpflaster und Steinhäusern mit Wappen über den Türen gebildet wird. Etappe 2: Mombaldone (222 m) - Serole (600 m) Länge: 14,7 km Hinter dem Dorf Mombaldone geht es auf der asphaltierten Nebenstraße weiter durch kleine Äcker, Bauernhäuser, Waldflecken und Furchen. Die Strecke verläuft auf einem Pfad, der den mit Büschen und Bäumen bewachsenen Hang emporklettert und mit einem Blick über die durchfurch- ence of broom, thyme and isolated cistus bushes (Cistus salvifolius), all the way to the hamlet of Piantivello which houses interesting stone artifacts. From here, proceed to Garbavoli, Case Boglioli, S.Sebastiano, Brallo and finally Serole, with interleaving asphalt and dirt sections with very little traffic, crossing meadows, wooded strips, terraces and small croplands in a very evocative setting. Leg 3: Serole (600 m) - Roccaverano (750 m) Length: 11,1 km infine Serole in una alternanza di tratte sterrate ed asfaltate assai poco trafficate, attraversando pascoli, macchie boscate, terrazzamenti e piccoli coltivi in contesto suggestivo. Tappa 3: Serole (600 m) - Roccaverano (750 m) Lunghezza: 11,1 km Nel centro di Serole troviamo un’area di sosta attrezzata con tavoli e panchine, la parrocchiale cinquecentesca di S.Lorenzo, l’Oratorio di S.Bernardino e della Madonna del Carmine, attualmente sconsacrato ed utilizzato per attività culturali. Si prosegue in direzione della borgata Cuniola ma, poco prima della medesima, si lascia l’asfalto per salire su sterrato fin nei pressi di Bric Puschera, in contesto boschivo e arbustivo tipico. La presenza dei resti del castello di Serole, dei muretti a secco, dei tipici terrazzamenti e, man mano che si sale, dello splendido panorama che raggiunge l’apoteosi proprio su Bric Puschera (vetta di Langa), rende conto dell’interesse storicopaesaggistico del luogo. Giunti nei pressi di cascine Battaglini non passa inosservata la borgata “Camomilla”: nucleo fortificato di case in pietra con il muro di cinta che nasconde diversi corpi a corte. Da qui si procede su strada asfaltata poco trafficata e di grande suggestione panoramica, attraversando gole boscate, pascoli e piccoli coltivi, per giungere nell’abitato di Olmo Gentile la cui torre ed il castello in pietra spiccano maestosi nel comune più piccolo della Langa, con meno di 100 abitanti. Lasciato il borgo verso EST si procede su provinciale fino ad una cappelletta votiva, dalla quale è possibile procedere su sterrato evitando l’asfalto, in un contesto di prati, pascoli e macchie arbustive. Tutto l’ambien- In the center of Serole, you will find a recreational area equipped with tables and benches, the sixteenth century parish church of S.Lorenzo, the Oratory of San Bernardino and Madonna del Carmine, which is now desecrated and used for cultural activities. Then continue enroute the hamlet of Cuniola but, just before you reach it, leave the asphalt road to go uphill on a dirt road till the vicinity of Bric Puschera on a background featuring typical woodland and shrubs. The remains of the castle of Serole with its dry stone walls, typical terraces and the splendid panorama that unveils itself as you climb, and reaches its apotheosis on the Bric Puschera itself (the peak of the Langhe), stand witness to the historical-scenic importance of this place. When you arrive close to Cascine Battaglini, the hamlet of “Camomilla” does not go unnoticed. It is a fortified center of stone houses with a fence wall that hides different buildings. You proceed on an asphalt road with very little traffic from here and get to enjoy the impressive panorama, crossing wooded gorges, small pastures and croplands, till you arrive at the village of Olmo Gentile, whose tower and the majestic stone castle stand out in the smallest town of the Langhe with less than 100 inhabitants. After you leave the village heading east, you proceed to a votive chapel on the county road, from which you can continue to walk on the dirt road on a background of meadows and pastures and shrub patches and avoid the asphalt road. The whole surroundings are characterized by beautiful and evocative views: the Langhe hills with old villages on their tops and the Alpine Chain in the background. The cart track leads to the county road few hundred meters from the “capital” of the Langhe of Asti: Roccaverano. The heart of the village is embodied in ten Hänge ein wunderschönes Panorama bietet; außerdem ist er wegen seiner Flora interessant: bis zum Ort Piantivello, in dem sich interessante Steinbauten vorfinden, gibt es Ginster, Thymian und vereinzelte Zistrosen (Cistus salvifolius). Von hier aus geht es weiter nach Garbavoli, Case Boglioli, S.Sebastiano, Brallo und zum Schluss Serole, wobei Schotterwege und wenig befahrene Asphaltstraßen aufeinander folgen und Weiden, Waldflecken, Terrassierungen und kleine Äcker durchqueren, die ein eindrucksvolles Bild bieten. Etappe 3: Serole (600 m) - Roccaverano (750 m) Länge: 11,1 km In der Mitte von Serole gibt es einen gut ausgerüsteten Rastplatz mit Tischen und Bänken, die Pfarrkirche S.Lorenzo aus dem sechzehnten Jahrhundert, das Oratorio di S.Bernardino e della Madonna del Carmine, jetzt entweiht und für kulturelle 31 te è caratterizzato da scorci suggestivi e panoramici: rilievi di Langa sulle cui sommità spiccano antichi borghi e sullo sfondo la catena alpina. La carrareccia sbuca sulla provinciale a poche centinaia di metri dal “capoluogo” della Langa astigiana: Roccaverano. Il cuore del borgo è rappresentato dalla splendida piazza dove sorgono la Chiesa bramantesca dell’Annunziata, la torre a base circolare ed un muro residuo del castello dei Marchesi del Carretto con le tre eleganti bifore e le feritoie dalle quali, all’occorrenza, potevano essere piazzate le armi a difesa della fortezza. Il borgo storico merita una visita, per le vie interne, le case in pietra, i portali abbelliti da fregi in pietra scolpita. the beautiful square where Bramante’s Church of Annunziata stands, featuring the tower with a circular base and the wall that remains of the castle of the Marquis del Carretto. It has three elegant mullioned windows with two lights and embrasures from which arms could be deployed to defend the fortress, in case of need. The historic center is worth visiting for its internal streets, stone houses, portals adorned with sculpted stone friezes. Tätigkeiten genutzt. Es geht weiter Richtung Cuniola, allerdings wird die asphaltierte Straße kurz vor dem Ort verlassen, um bis in die Nähe von Bric Puschera einen durch Wald und typischen Büschen führenden Schotterweg zu folgen. Die Anwesenheit der Ruinen der Burg von Serole, der Trockenmauern, der typischen Terrassierungen und des herrlichen Panoramas während des Aufstiegs, das seine Apotheose genau in Bric Puschera (Gipfel der Langhe) erreicht, gibt Aufschluss über die geschichtliche und landschaftliche Bedeutung des Ortes. In der Nähe der Bauernhäuser Battaglini wird man auf den Weiler “Camomilla” aufmerksam: ein befestigter Kern von Steinhäusern mit Einfriedungsmauer, die verschiedene, um einen Hof gruppierte Häuser verbirgt. Von hier aus geht es über die wenig befahrene Asphaltstraße mit ihrem eindrucksvollen Panorama und durch bewaldete Schluchten, Weiden und kleine Äcker weiter bis zur Ortschaft Olmo Gentile, deren Turm und Burg aus Stein majestätisch über das kleinste Dorf der Langhe mit weniger als 100 Einwohnern emporragen. Der Ort wird Richtung OSTEN verlassen und über die Landstraße erreicht man eine Votivkapelle, von der aus die Asphaltstraße vermieden werden kann, indem man über einen Schotterweg durch Wiesen, Weiden und mit Büschen bewachsene Flecken kommt. Die ganze Gegend zeichnet sich durch beeindruckende und großartige Ausblicke aus: Anhöhen der Langhe, auf deren Spitzen sich vor dem Hintergrund der Alpenkette antike Ortschaften abzeichnen. Der Karrenweg kommt einige hundert Meter von der “Hauptstadt” der astigianer Langhe, Roccaverano, auf der Landstraße heraus. Die Mitte der Ortschaft stellt der herrliche Platz dar, auf dem die Bramante-Kirche SS. Maria Annunziata, der runde Turm und ein Mauerrest vom Schloss der Marchesi del Carretto mit drei eleganten Biforen und Schießscharten angeordnet sind, in die bei Bedarf die Waffen platziert werden konnten, um die Festung zu verteidigen. Der historische Ort ist mit seinen Straßen, den Häusern aus Stein, den Türen, die durch in Stein gehauene Friese verziert werden, einen Besuch wert. p. 29 calanchi nei pressi di Mombaldone (M. Demaria) - p. 30 roverella; Mombaldone (M. Demaria) - p. 31 Roccaverano; Serole (E. Doglio Cotto); Melitaea dydima su Orchis tridentata (M. Demaria) - 32 Ophrys fuciflora (M. Demaria) p. 29 gullies around Mombaldone (M. Demaria) - p. 30 oak; Mombaldone (M. Demaria) - p. 31 Roccaverano; Serole (E. Doglio Cotto); Melitaea dydima over Orchis tridentata (M. Demaria) - 32 Ophrys fuciflora (M. Demaria) p. 29 furchen in der Nähe von Mombaldone (M. Demaria) - p. 30 flaum und Mombaldone (M. Demaria) - p. 31 Roccaverano: Serole (E. Doglio Cotto); Melitaea dydima eiche Orchis tridentata (M. Demaria) - 32 Ophrys fuciflora (M. Demaria) 32 6 il Bosco della Luja Luja Forest Wald der Luja Partenza: Loazzolo, Santa Libera Località sul percorso: Santa Libera, Cascina Poggio Giardino, Case Teola Lunghezza: circa 3,5 km Tempo di percorrenza: 2 ore Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 4 Departure: Loazzolo, Santa Libera Villages en route: Santa Libera, Cascina Poggio Giardino and Case Teola Length: approximately 3.5 km Travel time: 2 hours Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 4 Abfahrt: Loazzolo, Santa Libera Orte auf der Strecke: Santa Libera, Cascina Poggio Giardino, Case Teola Länge: circa 3,5 km Gehzeit: 2 Stunden Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 4 Description of the path: Santa Libera (560 m) - Cascina Poggio Giardino (470 m) - Case Teola (500 m) Santa Libera Church (560 m) Length: 3,5 km Streckenbeschreibung: Santa Libera (560 m) - C.na Poggio Giardino (470 m) - C.se Teola (500 m) Chiesetta Santa Libera (560 m) Länge: 3,5 km The path sets off from the church of S.Libera. Ancient records (Giancarlo Scaglione, personal note) tell of a seventeenth-century country church, which was probably built in a remote place of worship, located near the road and close to a major farming community. The path (519-519A) unfolds on the ridge among broom, privet, hazel, viburnum, juniper and often twisted trees: oak, ash, Scots pine. In a few hundred meters, fragments of the typical xeric (i.e. dry) environment of the Langhe alternate with wooded strips, scrubs and clearings before our eyes. These plant formations and the procession of animals accompanying them are of particular interest from a naturalistic standpoint, because very particular Die Strecke beginnt an der kleinen Kirche S.Libera. Alte Dokumente (Giancarlo Scaglione, persönliche Mitteilung) berichten von einer ländlichen Pfarre aus dem achtzehnten Jahrhundert, die wahrscheinlich an der Stelle einer abgelegenen Kultstätte in der Nähe der Straße und einer bedeutenden Landgemeinde errichtet worden ist. Der Weg (519-519A) verläuft zwischen Ginsterbüschen, Liguster, Haselnuss, Schneeball, Wachholder und oft verkrümmter Bäume über den Kamm: Flaumeiche, Manna-Esche, Kiefer. In wenigen hundert Metern wechseln sich die Fragmente typischer Umwelt der Langa vor unseren Augen mit Waldflecken, Büschen und Lichtungen ab. Diese Pflanzenbildungen und die Reihe von Descrizione percorso: Santa Libera (560 m) - C.na Poggio Giardino (470 m) - C.se Teola (500 m) Chiesetta Santa Libera (560 m) Lunghezza: 3,5 km Il percorso origina dalla chiesetta di S.Libera. Antichi documenti (Giancarlo Scaglione, comunicazione personale) parlano di una pieve campestre seicentesca, probabilmente eretta in corrispondenza di un remoto luogo di culto, posto in vicinanza di strade e nei pressi di una importante comunità agricola. Il sentiero (519-519A), si dipana in cresta tra cespugli di ginestra, ligustro, nocciolo, viburno, ginepro e alberi spesso contorti di: roverella, orniello, pino silvestre. In poche centinaia di metri, sotto i nostri occhi, si alternano frammenti di ambiente xerico (cioè asciutto) tipico di Langa, con macchie boschive, cespuglieti e radure. Queste 33 formazioni vegetali e gli animali che vivono in questo habitat, rivestono particolare interesse naturalistico; infatti qui si trovano specie assai peculiari, adattate a climi assolati e asciutti come quelle che si trovano sulle rive del Mediterraneo. In effetti alcune specie vegetali ed animali si possono ritrovare comunemente ben più a sud, sui rilievi appenninici che si affacciano sul mare. Oltre all’interesse scientifico - naturalistico questo luogo è splendido anche dal punto di vista estetico: le piccole radure da cui spesso affiorano blocchi di marna ricoperte da licheni multicolore, sono l’habitat ideale per numerose specie di farfalle che qui trovano estese e varie fioriture da cui attingere nettare e le piante nutrici per i loro bruchi. Un capitolo a parte andrebbe dedicato alle orchidee spontanee che, parimenti alle farfalle ed a molte altre specie, trovano condizioni idonee al loro sviluppo. Di orchidee nel Bosco della Luja e nei dintorni se ne contano decine di specie; ciò indica una buona qualità dell’ambiente naturale. Le orchidee spontanee sono tutte protette con divieto assoluto di raccolta o danneggiamento. Vale la pena accennare perché è necessario lasciarle al loro posto: i semi di queste piante sono numerosissimi ma molto piccoli e, per germinare, devono entrare in simbiosi con un fungo; pertanto, chi recide anche una sola infiorescenza, impedisce che maturino centinaia di migliaia di semi che hanno poi una probabilità molto scarsa di trovare fungo e condizioni idonee per svilupparsi. Il Bosco della Luja è ricco di biodiversità e necessita di protezione: per questo il WWF ed alcune persone del luogo hanno chiesto specifica tutela ambientale attraverso la costituzione di una riserva naturale. Giunti ad un primo crocevia si prosegue diritto in lieve salita tra macchie boscate, siepi, radure e piccoli vigneti, un mosaico che non fa che arricchire la varietà delle specie. Ad un secondo crocevia, proseguendo in direzione di C.na Poggio Giardino, ci si collega all’itinerario “Il fiume e le rocche”. Svoltando in direzione OVEST - NORD OVEST si prosegue l’anello del Bosco della Luja; scelta che ci porterà ad attraversare dapprima vigneti e coltivi residuali che presto lasceranno il posto al bosco di versante e di mezza costa, più fresco e umido del precedente, come testimoniato dalla presenza di felci e caratterizzato da castagno, nocciolo, pioppo, pruno, ciliegio. 34 species live here. They have adapted to sunny, dry climates like those found on the shores of the Mediterranean Sea. In fact, some plant and animal species can be found commonly further down in the south, on the slopes of the Apennines overlooking the sea. Apart from its scientific - naturalistic importance, this place is also beautiful from an aesthetic point of view. Small clearings from which blocks of marl covered with multicolored lichens often crop up are the ideal habitat for many butterfly species, which find extensive and varied blooms here from which they draw nectar as well as nutritious plants for their caterpillars. A separate chapter should be devoted to wild orchids that find the suitable conditions for their development just like butterflies and many other species. There are a dozen species of orchids in the Luja Forest and surrounding areas, which are an indication of the good quality of the natural environment. Wild orchids are all under protection and collecting or damaging them is strictly forbidden. It is worth telling here why they should be left in peace: these plants have very numerous but very small seeds. These seeds must enter into symbiosis with a fungus so that they can germinate. So if you cut even a single shoot, you will prevent the maturation of hundreds of thousands of seeds that have a very low probability of finding the right fungus and the appropriate conditions for their development. Luja Forest is rich in biodiversity and needs protection. That’s why, WWF and some locals have applied Tieren, die diese begleiten, sind von besonderer naturwissenschaftlicher Bedeutung; tatsächlich leben hier ganz eigene Arten, die dem Leben in einem sonnigen und trockenen Klima angepasst sind, das an den Ufern des Mittelmeers vorzufinden ist. In der Tat können einige Tier- und Pflanzenarten für gewöhnlich weiter im Süden auf den Anhöhen des Apennin angetroffen werden, die auf das Meer blicken. Dieser Ort ist nicht nur von naturwissenschaftlicher Bedeutung, sondern auch besonders schön: die kleinen Lichtungen, in denen oft Brocken von Mergel zu Tage treten, die von bunten Flechten bedeckt sind, sind das ideale Habitat für zahlreiche Schmetterlingsarten, die hier ausgedehnte und verschiedene Blüten vorfinden, aus denen sie den Nektar holen, und auch Pflanzen, um ihre Raupen zu ernähren. Ein besonderes Kapitel wäre den wilden Orchideen zu widmen, die genau wie die Schmetterlinge und viele andere Arten ideale Bedingungen für ihre Entwicklung antreffen. Im Wald der Luja und seiner Umgebung gibt es dutzende von Arten; dies weist auf eine gute Umweltqualität. Alle wilden Orchideen sind geschützt und dürfen keinesfalls abgepflückt oder beschädigt werden. Es muss kurz darauf hingewiesen werden, weshalb sie an ihrem Platz zu lassen sind: die Samen dieser Pflanzen sind sehr zahlreich aber sehr klein und müssen, um keimen zu können, mit einem Pilz in Symbiose treten; wer also auch nur einen einzigen Blütenstand abpflückt, In questo tratto di bosco sarà possibile imbattersi in tracce e resti del pasto di animali quali la volpe, il cinghiale, il tasso, lo scoiattolo, il moscardino, il ghiro, l’arvicola, il topo selvatico e ascoltare canti e versi di molti uccelli come la cincia, il fringuello e il picchio. L’ultimo tratto, in salita, sfiorerà Case Teola, borgata costruita interamente in pietra, per poi congiungersi con il primo crocevia incontrato e, da qui, in breve, alla chiesetta di Santa Libera. for specific environmental protection through the establishment of a natural reserve. As you reach a crossroad, go straight on the first slightly uphill path through wooded strips, hedgerows, meadows and small vineyards, which form a mosaic that does nothing but enrich the variety of species. Then you arrive at a second crossroad. Here, keep walking in the direction of C.na Poggio Giardino. You will intercept “River and Rocks” path. If you take the path heading west-northwest, you will continue on the loop of Luja Forest. This choice will lead you to cross vineyards and residual croplands first that will soon give way to hillside and slope forest, which is cooler and damper than the previous one, featuring ferns and characterized by chestnut, hazel, poplar, plum and cherry trees. In this stretch of the forest, you might run into traces and remains of some animals’ meals, such as foxes, wild boars, badgers, squirrels, hazel dormice, dormice, voles, field mouse and you can listen to the songs and verses of many birds, like titmouse, finch and woodpecker. The last stretch is uphill and it will pass close to entirely stone-built Case Teola, and then the path will take you back to the first crossroad you had encountered. It will not take you long to get back to the church of S.Libera from here. verhindert, dass hunderttausende von Samen reifen, die eine sehr geringe Chance haben, einen Pilz und geeignete Bedingungen zu finden, um sich zu entwickeln. Der Wald der Luja hat eine große Biodiversität und muss geschützt werden, weshalb der WWF und einige Personen des Ortes einen spezifischen Umweltschutz durch die Gründung eines Naturschutzgebiets angefordert haben. Beim Erreichen einer ersten Kreuzung geht es rechts leicht bergauf durch Waldflecken, an Hecken entlang, über Lichtungen und kleine Weinberge – ein Mosaik, durch das die Artenvielfalt noch reicher wird. An einer zweiten Kreuzung schließt man sich in Richtung C.na Poggio Giardino der Strecke “Fluss und Felsen“ an. Nach WESTEN – NORWESTEN abbiegend, geht der Rundgang des Waldes der Luja weiter; dieser Entschluss führt uns zuerst durch Weinberge und übriggebliebene Äcker, die auf halber Höhe des Hangs schon bald dem Wald weichen, der frischer und feuchter als der vorige ist, wie die Anwesenheit von Farnen und Kastanie, Haselnuss, Pappel, Dornstrauch, Kirsche zeigen. In diesem Waldabschnitt kann man auf Spuren und Reste von Mahlzeiten verschiedener Tiere treffen, wie: Fuchs, Wildschwein, Dachs, Eichhörnchen, Haselmaus, Siebenschläfer, Wasserratte, Wildmaus, und man kann dem Gesang und Gezwitscher vieler Vögel lauschen: Meise, Buchfink, Specht. Der letzte Abschnitt führt bergauf und streift Case Teola, ganz aus Stein gebaut, um sich dann mit der zuerst angetroffenen Kreuzung zu vereinen und in Kürze zu der kleinen Kirche S.Libera zu kommen. p. 33 cedronella, Gonepteryx rhamni - p. 34 Zygaena filipendulae (M. Demaria) - p. 35 cespuglio fiorito di scotano (Cotinus coggygria) p. 33 “cedronella” Gonepteryx rhamni - p. 34 Zygaena filipendulae (M. Demaria) - p. 35 flowering bush of smoketree (Cotinus coggygria) p. 33 “cedronella” Gonepteryx rhamni - p. 34 Zygaena filipendulae (M. Demaria) - p. 35 Blühender Busch eines Perückenbaums (Cotinus coggygria) 35 I percorsi del Parco Astigiano The trails of Parco Astigiano Die Strecken des Parco Astigiano 36 7 Il grande anello delle valli Andona e Grande Partenza: Asti- Valleandona Località sul percorso: Asti (fraz. Valleandona), Settime, Camerano Casasco, Cinaglio Lunghezza: circa 28 km Tempo di percorrenza: 2 giorni Il percorso ad anello è facilmente frazionabile in due tratte, una di andata ed una di ritorno, e può ovviamente essere intrapreso con partenza da uno dei due estremi: Valleandona d’Asti o Camerano Casasco, presso i cui abitati è anche possibile pernottare Difficoltà: facile, lunghi tratti in salita Mappa 2 Descrizione percorso: Il tracciato si snoda interamente entro i confini della Riserva Naturale della valle Andona, valle Botto e val Grande e consente un approccio alle principali valenze naturalistiche, storiche e geologiche di questo territorio; lungo il quale bacheche informative ed aree attrezzate per la sosta offrono indicazioni cartografiche ed ulteriori inviti all’osservazione. Trattandosi di percorso derivato dal congiungimento di diversi itinerari di visita all’area protetta, l’ampiezza dell’anello può essere in ogni momento ridotta scegliendo tracciati di The Great Circuit of Andona and Grande Valleys Der große Rundgang der Täler Andona und Grande Departure: Asti - Valleandona Villages en route: Asti (hamlet of Valleandona), Settime, Camerano Casasco, Cinaglio Length: approximately 28 km Time required: 2 days The circuit is easily divisible into two sections: outbound and inbound, which you can obviously walk starting from either ends: Valleandona d’Asti or Camerano Casasco. You can also overnight in these towns Difficulty level: easy, long uphill stretches Map 2 Abfahrt: Asti - Valleandona Orte auf der Strecke: Asti (Ortsteil Valleandona), Settime, Camerano Casasco, Cinaglio Länge: circa 28 km Gehzeit: 2 Tage Die ringförmige Strecke kann leicht in zwei Strecken geteilt werden: eine für den Hin- die andere für den Rückweg, und natürlich kann er von beiden Enden begonnen werden: Valleandona d’Asti oder Camerano Casasco, wo man auch übernachten kann Schwierigkeit: Leicht, lange Strecken bergauf Wanderkarte 2 Description of the path: The entire circuit runs within the borders of the Special Nature Reserve of Andona, Botto and Grande Valleys. It gives you a taste of the major natural, historical and geological merits of this territory. Information boards and recreation areas along the path provide map instructions and offer further cues for observation. Since the path comprises the union of various visiting itineraries within the protected area, you can curtail the length of the circuit at any time by choosing connecting stretches avail- Streckenbeschreibung: Der gesamte Weg schlängelt sich innerhalb der Grenzen des Sondernaturschutzgebiets durch das Valle Andona, Valle Botto und Val Grande und ermöglicht eine Annäherung an die wichtigsten naturwissenschaftlichen, historischen und geologischen Bedeutsamkeiten dieses Gebiets; entlang der Strecke bieten Informationsschaukästen und Rastplätze weitere Beobachtungsanregungen und kartographische Angaben. Da es sich um einen Weg handelt, der 37 raccordo esistenti sul territorio, il cui dislocamento è indicato da pannelli cartografici e da segnavia posti sul tracciato. Andata: fraz. Valleandona (Asti) (170 m) - Bric Monache - loc. Painastra - loc. Valdigora (Settime) - Bric Credo - loc. Valoeisa (Settime) - I Gorghi (Cinaglio) - S.Grato (Camerano Casasco) (260 m) - Camerano (concentrico) (300 m) Lunghezza: 13,8 km La prima parte dell’anello si snoda su entrambi i versanti della valle del rio Andona che, nella porzione a monte, muta il proprio nome in rio Grande. Si alternano tratti di fondovalle a tratti di cresta assai panoramici. La vista spazia dal Monviso al Monte Rosa verso NORD, e sui rilievi collinari del Monferrato a SUD. Il contesto è boschivo con residui lembi di quelli che un tempo erano ampi vigneti. Dal parcheggio dell’area di accoglienza turistica di Valleandona, posta immediatamente al di fuori dall’omonimo abitato, si risale il versante boschivo per raggiungere la panoramica carrareccia di crinale (903), che si percorre tra alternanze di boschi cedui, castagneti e radi pini silvestri, sino a giungere a Bricco delle Monache, par- 38 able in the territory, whose locations are shown on the map boards and trail signs located along the path. Outbound: hamlet of Valleandona (Asti) (170 m) - Bric Monache - Painastra - Valdigora (Settime) - Bric Credo - Valoeisa (Settime) - I Gorghi (Cinaglio) - S.Grato (Camerano Casasco) (260 m) - Camerano (center) (300 m amsl) Length: 13,8 km The first part of the circuit stretches across both slopes of Andona Stream Valley, whose upstream part is called Grande Stream. Valley bottom stretches alternate with extremely panoramic tracks on the valley ridge. The view spans from Monviso all the way to Monte Rosa to the north and hill embankments of Monferrato to the south. The prevalent setting is woods with residual strips of what once used to be vast vineyards. You can climb up the woody slope from the parking lot of Valleandona tourist reception center, located right next to the hamlet of Valleandona, and arrive at the panoramic cart track on the ridge (903), which runs through a succession of copses, chestnut woods and sparse pine woods, all the way to Bricco delle Monache, which is a part of the aus der Vereinigung verschiedener Routen für den Besuch des Schutzgebiets hervorgeht, kann die Strecke jederzeit durch die Wahl vorhandener Verbindungswege verkürzt werden, die durch kartographische Schilder und aufgestellte Wegweiser angezeigt sind. Hinweg: Ortsteil Valleandona (Asti) (170 m) - Bric Monache - Loc. Painastra - Loc. Valdigora (Settime) - Bric Credo - Loc. Valoeisa (Settime) - I Gorghi (Cinaglio) - S.Grato (Camerano Casasco) (260 m) - Camerano (Dorf) (300 m) Länge: 13,8 km Der erste Teil des Rundgangs windet sich über beide Seiten des Tals des Rio Andona, der im oberen Teil seinen Namen in Rio Grande umändert. Strecken auf der Talsohle wechseln sich mit Strecken auf dem Kamm und einer herrlichen Aussicht ab. Der Blick schweift vom Monviso zum Monte Rosa nach NORDEN und über die hügeligen Anhöhen des Monferrato im SÜDEN. Die Umgebung ist bewaldet und wird von Streifen durchbrochen, auf denen ausgedehnte Weinberge angesiedelt waren. Vom Parkbereich für Touristen in Valleandona, gleich außerhalb des gleichnamigen Orts, steigt man den waldigen Hang hinauf, um den Karrenweg des Kamms mit seiner atemberaubenden Aussicht zu erreichen (903), dem man durch Schlagwälder, Kastanienhaine und lichte Kiefern hindurch bis Bricco delle Monache folgt, einem Teil des großen Gutshofs, der schon Eigentum der Grafen Ottolenghi ist. Es ist das Herrenhaus, das teilweise zu sehen ist, wenn man wieder auf die feuchte Talsohle zurückgekehrt, auf der man zwischen kleinen Äckern hindurch bis zu dem abgelegenen Tal des Rio Grande bleibt (300-303). Vom Gebiet Valdigora, inmitten eines frischen Eichenwalds, gewinnt man mit der steilen Trift, die zwischen Fossilien enthaltenden Wänden eingeklemmt (301A) ist und der man bis kurz nach dem bezaubernden Gebiet Valoeisa folgt, wieder an Höhe; der folgende Pfad steigt mit seinen Serpentinen bis in das Feuchtgebiet der Gorghi di Cinaglio hinab (305), wo zu dem naturwissenschaftlichen Reiz die geschichtliche Bedeutung hinzukommt: das Gebiet wurde nämlich bis zur ersten Hälfte des zwanzigsten Jahrhunderts zum Einweichen von Hanf verwendet, dessen Becken im Wald immer noch zu sehen sind. te del grande podere già di proprietà dei conti Ottolenghi. Di questi ultimi è la casa padronale in parte visibile una volta ridiscesi all’umido fondovalle, che si mantiene poi sino all’isolata valle del rio Grande, tra alternanze di piccoli coltivi (300-303). Dall’area Valdigora, immersa in un fresco querceto, si riguadagna quota con ripido tratturo incassato entro pareti fossilifere, (301A) che si mantiene sino a poco oltre la suggestiva area Valoeisa; un successivo sentiero a tornanti discende infine all’area umida dei Gorghi di Cinaglio (305), ove all’interesse naturalistico si affianca quello storico: la zona è stata infatti utilizzata fino alla prima metà del ‘900 per la macerazione della canapa, le cui vasche sono ancora visibili nel bosco. Il successivo lungo crinale boscato (300) conduce alla chiesetta di S.Grato, ove l’ampia visuale spazia oltre la Basilica di Superga verso il Rocciamelone. A conclusione della tratta giornaliera, si prosegue ora lungo la strada asfaltata raggiungendo l’abitato di Camerano per il pernottamento. Ritorno: S.Grato (Camerano Casasco) (260 m) - S.Bartolomeo - I Gorghi (Cinaglio) - Peschiera (Settime) - loc. Valdigora - C.na Luisa - Bric Carlevaris (Asti Vallebaciglio) - C.na Monfalcone - C.na Fontana - fraz. Valleandona (Asti) (170 m) Lunghezza: 14,5 km big farm that used to be property of Counts Ottolenghi. You can see a part of their manor house once you go down to the damp valley bottom, which you walk down until you reach the isolated Grande Stream Valley passing a succession of small lands (300-303). You start gaining altitude again from Valdigora area, immersed in the cool air beneath oak trees, walking on the steep itinerary engraved within fossiliferous walls (301A), which stretches till little after the evocative Valoeisa area. A subsequent itinerary with hairpin turns descends to the damp Gorghi di Cinaglio area (305), where naturalistic highlights accompany historical importance. In fact, the area was used for hemp retting till the first half of the twentieth century, and tubs used in the process are still visible in the forest. The following long ridge through the forest leads you to S.Grato Church (300). The vast panorama covers beyond Basilica of Superga, all the way to Rocciamelone Mountain. As you finish the day’s stretch you walk on the asphalt road to the village of Camerano, where you can stay the night. Inbound: S.Grato (Camerano Casasco) (260 m) - S.Bartolomeo - I Gorghi (Cinaglio) - Peschiera (Settime) - district of Valdigora - Cascina Luisa - Bricco Carlevaris (Asti Vallebaciglio) - Cascina Monfalcone - Cascina Fontana - hamlet of Valleandona (Asti) (170 m) Length: 14,5 km Der folgende lange und bewaldete Kamm führt zu der kleinen Kirche S.Grato (300), von wo aus der Blick über die Basilika von Superga hinweg Richtung Rocciamelone schweift. Als Abschluss der Tagesstrecke folgt man jetzt der Asphaltstraße und erreicht die Ortschaft Camerano zum Übernachten. Rückweg: S.Grato (Camerano Casasco) (260 m) - S.Bartolomeo - I Gorghi (Cinaglio) - Peschiera (Settime) - Loc. Valdigora - C.na Luisa - Bricco Carlevaris (Asti Vallebaciglio) - C.na Monfalcone - C.na Fontana - Fraz. Valleandona (Asti) (170 m) Länge: 14,5 km Von dem Gebiet S.Grato führt eine wellige Trift nach S.Bartolomeo (301B), ein unvermuteter und verzauberter Ort, in dem mitten im Wald eine romanische Kirche und die Überreste eines Weilers vom Rückschritt des anthropogenen Territoriums zeugen. Im Besonderen ist der Ort Gegenstand tragischer Ereignisse gewesen, die mit dem antifaschistischen Widerstand verbunden sind und in dem Brand des Weilers gipfelten, sodass die letzten Bewohner den Ort endgültig verließen. Wenn man dem Abhang neben dem Fossilienaufschluss folgt (301), erreicht man schließlich die tief liegende Talsohle, die wieder zu den Gorghi di Cinaglio zurück führt und von dort, indem man erneut das Val Grande erreicht (303), zum Gebiet der Peschiera di Settime, 39 Dall’area di S.Grato un lungo tratturo ondulato conduce a S.Bartolomeo (301B), luogo inatteso ed incantato in cui, immersi nel bosco, una chiesa romanica ed i ruderi di un cascinale testimoniano l’involuzione del territorio antropico. In particolare il luogo è stato oggetto di tragici eventi legati alla resistenza antifascista, culminati con l’incendio del cascinale ed il definitivo abbandono da parte degli ultimi abitanti. Proseguendo la discesa accanto ad un affioramento fossilifero, si giunge infine all’incassato fondovalle, (301) che riconduce ai Gorghi di Cinaglio e da qui, scollinando nuovamente nella val Grande (303), si giunge all’area della Peschiera di Settime, già lavatoio legato alle vicende del Castello di Settime e successivamente trasformato in invaso per la pesca sportiva. Il tratto di fondovalle riconduce all’area Valdigora, dalla quale si risale sullo spartiacque con la val Rilate (306), ove lo sguardo può raggiungere i rilievi sud dell’astigiano. L’ampia carrareccia si dipana in cresta sino al piccolo nucleo abitato di Bricco Carlevaris (301E) e, tra cedui di robinia, castagno e vigneti residui, si giunge infine in prossimità della ex discarica consortile di Valle Manina, in avanzata fase di recupero ambientale. Lungo questo tratto, ai margini del bosco, sono identificabili testimonianze legate alla coltivazione della vite, sino a pochi anni or sono diffusa sui crinali meglio esposti: casotti, truogoli per il verderame e cisterne ne rappresentano la residua memoria. L’ultimo tratto del percorso conduce in breve al luogo di partenza, chiudendo così l’anello e, raggiungendo eventualmente l’abitato di Camerano per il pernottamento. (906). Presso l’abitato di Valle Andona è ubicato il Centro polifunzionale della Riserva, con esposizioni a carattere didattico-divulgativo, che offre spunti di approfondimento degli aspetti naturalistici e paleontologici incontrati lungo il percorso. A long wavy itinerary takes you from S.Grato area to that of S.Bartolomeo (301B). This is an unexpected and enchanted place immersed in the forest. A Romanesque church and the ruins of a farmhouse stand witness to the regression of the anthropic territory. In particular, the place was involved in tragic events concerning antifascist resistance, which reached their climax when the farmhouse was set on fire and the last inhabitants abandoned it definitely. The descent continues (301) next to a fossiliferous surfacing and you finally reach the engraved valley bottom, which leads you to Gorghi di Cinaglio. From there, it unwinds again into Grande Valley (303) and you arrive at Peschiera di Settime, which used to be a washhouse involved in the affairs of the castle of Settime and was later transformed into a vast sports fishing reservoir. The valley bottom stretch guides you to Valdigora area, from which it rises on the watershed with Rilate Valley (306). If you take a look from here, you can see the Southern embankments of Asti territory. The vast cart track reels off on the ridge all the way to the small hamlet of Bricco Carlevaris (301E). In the end, as you walk through black locust copses, chestnut woods and vineyard remains, you arrive close to the former cooperative landfill of Valle Manina, which is in an advanced stage of environmental reclamation. Along this stretch, on the edges of forests, you can find evidence that vine used to be cultivated here till a few years ago, particularly on ridges with better exposure. Cabins, troughs used for verdigris and cisterns are what remains from it. The last stretch of the path takes you to the starting point briefly, thus closing the circuit (906). The Multi-purpose Center of Asti Park Authority situated in the hamlet of Valleandona provides popular and didactic information and cues for further studying naturalistic and paleontological aspects that you encounter along the path. das einst ein Waschtrog und an die Ereignisse des Castello di Settime gebunden war und später in ein Becken für den Angelsport verwandelt wurde. Die Strecke der Talsohle führt wieder zum Gebiet Valdigora, von dem aus man auf der Wasserscheide zum Val Rilate hinaufsteigt (306), wo der Blick die südlichen Anhöhen des Gebiets von Asti erreichen kann. Der breite Karrenweg führt auf der Spitze bis zu dem kleinen Ort Bricco Carlevaris (301E) und man kommt zwischen Schlagwäldern mit Robinien, Kastanienwäldern und Resten von Weinbergen hindurch endlich in die Nähe der ehemaligen genossenschaftlichen Deponie von Valle Manina, deren Renaturierungsphase bereits weit fortgeschritten ist. Entlang dieser Strecke kann man am Waldrand Zeichen des Weinanbaus entdecken, der bis vor einigen Jahren auf den besser gelegenen Kämmen verbreitet war: Schuppen, Tröge für Grünspan und Zisternen sind die Überbleibsel. Die letzte Strecke des Weges führt schnell zum Ausgangspunkt zurück und schließt somit den Rundgang (906). In der Nähe der Ortschaft Valleandona befindet sich das Mehrzweckzentrum der Parkbehörde Ente Parchi Astigiani, mit didaktischen und umweltpädagogischen Ausstellungen, die Anregungen zu einer Vertiefung der naturwissenschaftlichen und paläontologischen Aspekte bieten, auf die man entlang der Strecke gestoßen ist. p. 36 foglia fossile - p. 37 area attrezzata nel Parco della Valle Grande presso Camerano Casasco - p. 38 fioritura primaverile - p. 39 Lacerta viridis (fotografie Ente Parchi Astigiani) p. 36 fossil leaf - p. 37 recreational area in the Valle Grande natural Park near Camerano Casasco - p. 38 spring bloom - p. 39 Lacerta viridis (pictures by Ente Parchi Astigiani) p. 36 versteinertes Blatt - p. 37 picknickbereich Parco della Valle Grande im Camerano Casasco - p. 38 frühlingsblüte - p. 39 Lacerta viridis (foto Ente Parchi Astigiani) 40 8 L’anello del Parco di Rocchetta Tanaro The Circuit of Rocchetta Tanaro Park Rundgang des Parks Rocchetta Tanaro Partenza: Rocchetta Tanaro Lunghezza: 7 km circa Tempo di percorrenza: mezza giornata Difficoltà: facile, lunghe salite Mappa 3 Departure: Rocchetta Tanaro Length: approximately 7 km Time required: half a day Difficulty level: easy Map 3 Abfahrt: Rocchetta Tanaro Länge: km 7 circa Gehzeit: halber Tag Schwierigkeit: leicht Wanderkarte 3 Descrizione percorso: la proposta è quella di andare alla scoperta del decano dei Parchi astigiani; il tracciato permette un’immersione tra boschi d’alto fusto spontanei ed originari, che in epoche passate ricoprivano buona parte della Pianura Padana a costituire una vera e propria foresta planiziale. Oggi questi boschi, ricchi di biodiversità, sono praticamente scomparsi, a causa dell’antropizzazione del territorio; solo la lungimiranza dei Marchesi Incisa della Rocchetta ha permesso a questo prezioso lembo di “foresta” di arrivare sino a noi, quasi immutato nel tempo. Description of the path: The proposal is to discover the top Park of Asti. This track allows you to plunge into forests with wild and original tall trees, that in ancient times used to cover most of the Po Valley and form a true lowland forest. Today these forests which were rich in biodiversity have practically disappeared due to the anthropization of the land. Only the avant-garde Marquis Incisa della Rocchetta made it possible for this precious piece of “forest” to reach us almost intact over time. Streckenbeschreibung: Es wird vorgeschlagen, den Senior der Parks von Asti zu entdecken; der Pfad gestattet ein Eintauchen in wilde und ursprüngliche hochstämmige Wälder, die in vergangenen Zeiten einen großen Teil der Poebene bedeckten und einen wahren Feuchtwald bildeten. Heutzutage sind diese Wälder mit ihrer großen Biodiversität aufgrund der Anthroposierung des Territoriums praktisch verschwunden; nur die Weitsicht der Markgrafen Incisa della Rocchetta hat es diesem wertvollen „Waldzipfel“ ermöglicht, fast unverändert bis zu uns zu gelangen. Dal parcheggio posto sul crinale centrale del Parco, si discende la lunga carrareccia (804B) che, a tornanti, taglia il versante esposto ad OVEST, fino a raggiungere la solitaria valle del rio Rabengo, appena prima della quale è presente una piccola area di sosta. Durante la discesa è evidente il mutare della composizione floristica del bosco: da querceto misto a noccioleto con frammiste robinie. From the recreational area on the central ridge of the Park, the track descends along the long cart track (804B) following curves and cuts the slope facing west, until you reach the secluded valley of Rabengo Stream, just before which there is a small recreational area. During the descent, there is a clear change in the floristic composition of the forest: from mixed oak to hazelnut mingled with black locust trees. As you pass close (204803B) to two semi-demolished farm- Vom Parkplatz auf dem mittleren Kamm des Parks geht es den langen Karrenweg hinunter (804B), der mit seinen Serpentinen den nach WESTEN gerichteten Hang schneidet, bis er das einsame Tal des Rio Rabengo erreicht, vor dem ein kleiner Rastplatz liegt. Während des Abstiegs ist die Veränderung der pflanzlichen Zusammensetzung des Waldes offensichtlich: vom Eichenmischwald zur Haselnuss- 41 Transitati nei pressi di due cascine (204-803B) semi dirute, si costeggia per un po’ il fiume Tanaro, in questo tratto placido e naturale (803). Imboccata la valle del rio Ronsinaggio, si percorre il fondovalle (804) sino a raggiungere la grande area attrezzata “Bigatti”, porta bassa del Parco. Da qui si prosegue lungo il rio su un’ampia carrareccia. Ben presto non passerà inosservata, sul ripido versante esposto a NORD, l’ampia e caratteristica chioma del “grande faggio”, patriarca arboreo residuo delle ampie faggete diffuse in tutta la zona al termine dell’ultimo periodo glaciale, che qui cresce alla quota minima per il Piemonte, di circa 140 metri. La via di fondovalle viene infine abbandonata per guadagnare lentamente quota risalendo il crinale (804D), nuovamente immersi nel querceto misto ove le specie dominanti sono il rovere, la farnia ed il cerro, con presenza di forme ibride di difficile assegnazione sistematica. Gli aspetti naturalistici e forestali incontrati lungo il percorso possono essere approfonditi presso il Centro Didattico Polifunzionale che si incontra nel tratto terminale del tracciato, adibito anche ad ostello per soggiorni e che permette di integrare ed ampliare la visita del Parco con gli altri percorsi autoguidati di fruizione. Il restante tratto a chiudere l’anello ricalca il tracciato del percorso agevolato per ipovedenti, dotato di mancorrente continuo e pannelli divulgativi in Braille; percorrerlo ad occhi chiusi permette di intuire le difficoltà connesse a questa invalidante disabilità. houses, you get to walk along the river Tanaro for a while in this natural and quiet section (803). Once you are on the valley of the Ronsinaggio Stream, you walk on the valley bottom (804) until you reach the large recreational area called “Bigatti,” which is the lower gate to the Park. From here, the trail continues along the river on a wide cart track. Soon you will see the broad and distinctive foliage of “the great beech-tree” that does not go unnoticed on the steep slope facing north. It is the arboreal patriarch that remains of the widespread beech trees that used to cover the entire area at the end of the last ice age. Here it grows at its minimum altitude in Piedmont, about 140 meters above mean sea level. Then you finally abandon the valley bottom road and gain altitude slowly up to the ridge (804D), which is once again immersed among mixed oak trees, where the dominant species are durmast, British oak and Turkey oak, featuring some hybrid forms that are hard to assign systematically. You can further explore the naturalistic and forestry aspects that you encounter along the path at the Multi-purpose Learning Center at the final section of the trail. The center is also used as a hostel and it allows you to integrate and expand your visit to the park through other self-guided trails. The remaining section to complete the circuit follows the route of the path that is made easier for the visually impaired. It is equipped with a continuous handrail and Braille information panels. If you walk it with your eyes closed, you can imagine the difficulties associated with this invalidating disability. p. 41 Rocchetta Tanaro, percorso per ipovedenti (fotografie Ente Parchi Astigiani) p. 41 Rocchetta Tanaro, the path for the visually impaired (pictures Ente Parchi Astigiani) p. 41 Rocchetta Tanaro, strecke für Sehbehinderte (foto Ente Parchi Astigiani) 42 pflanzung mit dazwischen gemischten Robinien. Man kommt in der Nähe zweier (204-803B) halbzerfallenen Bauernhäuser vorbei und folgt kurze Zeit dem Fluss Tanaro, der auf dieser Strecke träge und natürlich ist (803). Man biegt in das Tal des Rio Ronsinaggio ein und folgt der Talsohle (804) bis zu dem großen Ratsplatz „Bigatti“, dem südlichen Parkeingang. Von hier aus geht es entlang des Flusses auf einem breiten Karrenweg weiter. Schon bald ist auf dem steilen und nach NORDEN gerichteten Hang die breite und typische Krone der „großen Buche“ zu sehen, die hier für das Piemont auf der geringen Höhe von etwa 140 ü.d.M. wächst und ein übriggebliebener Baumpatriarch der ausgedehnten Buchenwälder ist, die am Ende der letzten Eiszeit auf dem gesamten Gebiet verbreitet waren. Schließlich wird die Straße der Talsohle verlassen, um allmählich wieder an Höhe zu gewinnen und den Kamm hinaufzusteigen (804D), um erneut in den Eichenmischwald einzutauchen, in dem die vorherrschenden Arten Sommereiche, Stieleiche und Zerreiche sind sowie schwer einzustufende Hybridformen. Die naturwissenschaftlichen und forstlichen Aspekte, auf die man entlang der Strecke trifft, können im Didaktischen Mehrzweckzentrum vertieft werden, das sich am Ende des Weges befindet und auch als Herberge eingerichtet ist, sodass der Besuch des Parks mit anderen Selbsterkundungstouren ergänzt und ausgedehnt werden kann. Die übrige Strecke zur Schließung des Kreises folgt dem Weg des Rundgangs für sehbehinderte Personen, der fortlaufend mit einer Handleiste und Informationsschilder in Brailleschrift versehen ist; wenn man ihn mit geschlossenen Augen zurücklegt, kann man sich die Schwierigkeiten vorstellen, die mit dieser Behinderung verbunden sind. 9 Anello della Riserva Naturale della Val Sarmassa The Circuit of the Nature Reserve of Val Sarmassa Rundgang des besonderen Naturschutzgebiets des Val Sarmassa Partenza: Vinchio, parcheggio Ru Località sul percorso: Vinchio, Vaglio Serra e Incisa Scapaccino Lunghezza: 11 km circa Tempo di percorrenza: 1 giorno Difficoltà: facile, lunghe salite Mappa 3 Departure: Vinchio, Ru parking lot Villages en route: Vinchio, Vaglio Serra and Incisa Scapaccino Length: approximately 11 km Time required: 1 day Difficulty level: easy Map 3 Abfahrt: Vinchio, Ru parkplatz Orte auf der Strecke: Vinchio, Vaglio Serra und Incisa Scapaccino Länge: circa 11 km Gehzeit: 1 Tag Schwierigkeit: leicht Wanderkarte 3 Descrizione percorso: L’area della Val Sarmassa racchiude in sé il sunto delle valenze paleontologiche e naturalistiche dell’Astigiano, cui si sommano ulteriori aspetti di interesse che di per sé motiverebbero già la visita: quello paesaggistico e quello storico-letterario, posti in evidenza da itinerari tematici. L’anello proposto consente una visione d’insieme di questi aspetti, accorpando percorsi autoguidati a diverso tematismo. Bacheche informative ed aree attrezzate per la sosta offrono ulteriori spunti di osservazione ed indicazioni cartografiche. Questi luoghi sono legati a filo doppio alle vicende del partigiano “Ulisse”, Davide Lajolo, giornalista e scrittore nativo di Vinchio. Presso il vicino casotto di Ulisse, al Monte del Mare, pannelli divulgativi danno modo di approfondire alcuni aspetti storico-letterari. L’anello ha inizio dal parcheggio, (200) lungo il crinale che divide la val Tiglio- Description of the path: The Val Sarmassa area embodies a summary of the paleontological and naturalistic merits of Asti, further enhanced by interesting aspects, such as the landscape and its historical literary merits highlighted by thematic routes, which alone would make the visit worthwhile. The circuit that we propose allows you have a taste of all of these aspects, combining self-guided trails with various themes. Information boards and recreation areas along the path offer further cues for observation and provide map instructions. These sites are closely tied to the vicissitudes of the “Ulysses” partisan, Davide Lajolo, journalist and writer who was born in Vinchio. Near Ulysses’ cabin, in Monte del Mare, information panels provide an opportunity to explore some historical - literary aspects. The circuit starts from the parking lot (200), along the ridge that divides Streckenbeschreibung: Das Gebiet des Val Sarmassa enthält eine Zusammenfassung der paläontologischen und naturwissenschaftlichen Werte des astigianer Raums, denen weitere wichtige Aspekte hinzugefügt werden, die an für sich schon einen Besuch rechtfertigen würden: die landschaftlichen und historisch/ literarischen Gesichtspunkte, die von Themen-Touren in den Vordergrund gestellt werden. Der vorgeschlagene Rundgang ermöglicht eine Gesamtansicht dieser Aspekte, indem Selbsterkundungstouren mit verschiedenen thematischen Eigenschaften zusammengelegt werden. Entlang dieser Strecken bieten Informationsschaukästen und ausgerüstete Rastplätze weitere Beobachtungsanregungen und kartographische Hinweise. Diese Orte sind doppelt mit den Erlebnissen des Widerstandskämpfers „Ulisse“, Davide Lajolo, eines in Vinchio 43 ne dalla val Marzano, in prossimità della “Ru”, la quercia che Davide Lajolo ha reso magica, recuperando un’antica leggenda dei tempi della peste del 1630, la leggenda di Clelia e Ariosto, due giovani innamorati che cercano scampo dall’epidemia salendo sulla grande quercia. La Ru oggi è monumento naturale dell’intera Riserva. Poco oltre, mantenendosi in cresta, il “Giardino delle Aromatiche” permette un approccio conoscitivo alle specie officinali spontanee della zona, purtroppo rinvenibili sempre più raramente. Il percorso prosegue su tratturo (200A) che, dopo lunga discesa, raggiunge l’umido fondovalle ove s’incontra, dopo la breve e suggestiva risalita di una vallecola, una prima sezione fossilifera, prologo al successivo grande affioramento attrezzato per la visita. Le conchiglie di molluschi fossili risalenti al Pliocene, affermano la presenza nell’astigiano di un mare caldo e poco profondo. Il breve tratto asfaltato su cui ci si innesta (203), viene quindi abbandonato per imboccare una carrareccia (200) risalente il versante tra boschi cedui, giungendo nuovamente al panoramico crinale sommitale, che si mantiene sino al Bricco dei Tre Vescovi. Qui è ancora visibile il cippo di confine che, fino al secolo scorso, segnava il punto di intersezione tra le giurisdizioni dei Vescovadi di Asti, Alessandria e Acqui. L’ampia visuale spazia dalle prospicienti colline, in primo piano, ai primi rilievi delle Alpi e degli Appennini. La tratta di cresta, che si snoda tra vi- 44 Tiglione Valley from Marzano Valley, near “Ru”: “Ru” is the oak that Davide Lajolo made magic, retrieving an ancient legend of the time of the plague of 1630. It is the legend of Clelia and Ariosto, two young lovers, who try to escape from the epidemic by climbing a big oak tree. Today Ru is a natural monument of the entire Reserve. If you stay on the ridge, you will see the “Garden of Herbs” just a little ahead, which allows you to learn about wild medicinal species of this area, which unfortunately keep getting harder to find. The trail continues on sheep-track (200A) that meets the damp valley bottom after a long descent. Here, it meets an initial fossiliferous section after short and charming uphill stretch of a vallecula, which is a prologue to the next large outcrop equipped for visiting. The shells of mollusk fossils dating back to the Pliocene era confirm that there used to be a warm and shallow sea in Asti. Then you abandon the short stretch of asphalt road that you joined (203), and enter a cart track (200) which goes up the mountainside among coppices and reaches the scenic summit ridge again, which you walk on till you arrive at Bricco dei Tre Vescovi. Here you can still see the boundary stone that used to mark the intersection between the jurisdiction of the Bishoprics of Asti, Alessandria and Acqui till a century ago. The wide panorama sweeps the overlooking hills in the foreground, to the foothills of the Alps and the Apennines. The trail on the crest winds through geborenen Journalisten und Schriftstellers verbunden. Bei der nahen Hütte von Ulisse, am Monte del Mare, geben Informationsschilder die Möglichkeit, einige historische-literarische Aspekte zu vertiefen. Der Rundgang beginnt beim Parkplatz längs des Kamms (200), der das Val Tiglione vom Val Marzano trennt, in der Nähe der “Ru”: eine Eiche, die durch Davide Lajolo magisch geworden ist, indem eine alte Legende aus der Zeit der Pest des Jahres 1630 wieder aufgegriffen wurde, die Legende von Clelia und Ariosto, zwei junge Liebende, die versuchten, vor der Epidemie zu fliehen, indem sie auf die große Eiche kletterten. Die Ru ist heute das Naturdenkmal des gesamten Schutzgebiets. Etwas weiter, wobei man sich immer auf dem Kamm hält, gestattet der “Giardino delle Aromatiche” (Kräutergarten) ein Kennenlernen der wilden Heilkräuter des Gebiets, die leider immer seltener aufzufinden sind. Der Weg führt auf der Trift weiter (200A), die nach einem langen Abstieg auf die feuchte Talsohle stößt, wo man nach einem kurzen und faszinierenden Anstieg aus einem kleinen Tal einem ersten Fossilienabschnitt begegnet, Auftakt für den folgenden großen Aufschluss für die Besichtigung. Die Muscheln der versteinerten Weichtiere, die auf das Pliozän zurückgehen, bestätigen die Anwesenheit eines warmen und seichten Meers in dem Gebiet von Asti. Das kurze asphaltierte Stück, auf das man einbiegt, wird verlassen, um einen Karrenweg (400) einzuschlagen, der durch Nutzwälder den Hang hinaufführt, wobei man erneut den Kamm auf der Spitze mit sei- gneti storici, ad un certo punto cede il passo ad una ripida discesa (400) che, dietro una stretta curva, svela un angolo inatteso: il centro sportivo-ricreativo del lago Valtiverno, al centro di una conca artificiale tra alte pareti sabbiose. La risalita verso il Bricco dei Tre Vescovi sfrutta carrarecce attraversanti boschi cedui di robinia, castagneti e, nella zona “Crosa”, querceti d’alto fusto di particolare rilevanza forestale. Un percorso ginnico accompagna il tratto sino alla provinciale di cresta che, in breve, riconduce al punto di partenza (200). www.parchiastigiani.it the historic vineyards. At some point, it gives way to a steep downhill (400), which reveals an unexpected corner behind a tight turn: the sports and leisure center of the lake Valtiverno. It is the center of an artificial basin between high sand walls. The ascent to Bricco dei Tre Vescovi exploits cart tracks that cross coppices of black locust, chestnut trees, and tall oak trees of a particular forestry importance in the “Crosa” area. An athletic course accompanies the stretch until the provincial road on the crest, which takes you back to the starting point shortly (200). ner schönen Aussicht erreicht, auf dem man bis Bricco dei Tre Vescovi bleibt. Hier ist immer noch der Grenzstein zu sehen, der bis zum letzten Jahrhundert den Schnittpunkt zwischen den Amtsbezirken der Bischofssitze von Asti, Alessandria und Acqui markierte. Der Blick schweift von den Hügeln mit ihrem schönen Panorama im Vordergrund bis zu den ersten Anhöhen der Alpen und des Apennin. Das Stück auf dem Kamm, das sich durch historische Weinberge hindurchschlängelt, gibt ab einer gewissen Stelle einem steilen Abstieg den Vortritt, der hinter einer engen Kurve einen unerwarteten Anblick bietet: das Freizeit- und Sportzentrum des Sees von Valtiverno in der Mitte einer künstlich zwischen hohen sandreichen Wänden angelegten Mulde. Der erneute Aufstieg in Richtung Bricco dei Tre Vescovi nutzt Karrenwege, die Nutzwälder von Robinien, Kastanienwälder und, in dem Gebiet “Crosa”, hochstämmige Eichenwälder von besonderer forstlicher Bedeutung durchqueren. Ein Trimm-Dich-Pfad begleitet die Strecke bis zur Landstraße, die schon bald wieder zum Ausgangspunkt zurückführt (200). p. 43 Cardium indicus - p. 44 Val Sarmassa, affioramento attrezzato e la Ru di Davide Lajolo - p. 45 un sentiero in Val Sarmassa (fotografie Ente Parchi Astigiani) p. 43 Cardium indicus - p. 44 equipped outcrop and the Ru di Lajolo in Val Sarmassa - p. 45 a trail in Val Sarmassa (pictures Ente Parchi Astigiani) p. 43 Cardium indicus - p. 44 aufschluss und die Ru di Davide Lajolo im Val Sarmassa - p. 45 ein Pfad im Val Sarmassa (foto Ente Parchi Astigiani) 45 I cammini della Valtriversa The paths of Valtriversa Die Wege der Valtriversa 46 10 La via del Conte The Way of the Count Die Straße des Grafen Partenza: Baldichieri d’Asti Località sul percorso: Baldichieri d’Asti, C.na Bricco del Conte, C.na del Merlo, Castellero, Bricco Trombetta, Bricco Rosso, C.ne Graudi, valle rio Castellero, Baldichieri Lunghezza: circa 14 km Tempo di percorrenza: 1 giorno Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi, MTB e a cavallo Mappa 2 Departure: Baldichieri d’Asti Villages en route: Baldichieri d’Asti, C.na Bricco del Conte, C.na Del Merlo, Castellero, Bricco Trombetta, Bricco Rosso, C.ne Graudi, Castellero Stream Valley and Baldichieri Length: approximately 14 km Travel time: 1 day Difficulty level: easy Hiking, MTB and horse trail Map 2 Abfahrt: Baldichieri d’Asti Orte auf der Strecke: Baldichieri d‘Asti, C.na Bricco del Conte, C.na del Merlo, Castellero, Bricco Trombetta, Bricco Rosso, C.ne Graudi, Valle Rio Castellero, Baldichieri Länge: circa 14 km Gehzeit: 1 Tag Schwierigkeit: leicht Wander, MTB oder Pferd-Tour Wanderkarte 2 Description of the path: To the north of the A21 highway, the towns of Baldichieri and Castellero offer a very different landscape from the very infrastructured view of the valley. Count (“La Via del Conte”) is an itinerary named after an ancient route that used to link these two old traditional villages, and, as a consequence, their castles, using the crest of the hill that joins them. The trails on the ridges were safer, less prone to flooding and robbery attacks and gave easy access to croplands. Baldichieri (the first records date back to a document dated year 1041) consolidated a medieval village from which the valley of Monale Stream and the valley of Triversa stream were dominated, where the Roman road Via Fulvia stretched. The town proved its role and importance until the 16th cen- Streckenbeschreibung: Nördlich der Autobahn A21 bieten die Gemeinden Baldichieri und Castellero eine ganz andere Landschaft als die stark infrastrukturierte des Tals: “Die Straße des Grafen” ist eine Strecke, die ihren Namen von einem alten Weg ableitet, der diese beiden alten Dörfer traditionsgemäß miteinander verband und folglich die jeweiligen Schlösser, indem der Hügelkamm benutzt wurde, der sie vereint. Die Wege auf den Kämmen waren sicherer, sie waren kaum Überschwemmungen und weniger Überfällen der Straßenräuber ausgesetzt und die bestellten Äcker konnten leicht erreicht werden. Baldichieri (die ersten Zeugnisse gehen auf ein Dokument aus dem Jahr 1041 zurück) befestigte ein mittelalterliches Dorf, von dem aus das Tal des Rio di Monale und das Tal des Wildbachs Tri- Descrizione percorso: A Nord dell’autostrada A21, i comuni di Baldichieri e Castellero offrono un paesaggio molto diverso da quello fortemente infrastrutturato della vallata: “La Via del Conte” è un itinerario che trae il suo nome da un antico percorso che collegava tradizionalmente questi due antichi borghi, e dunque i rispettivi castelli, utilizzando il crinale della collina che li unisce. I percorsi sui crinali erano più sicuri, meno soggetti alle esondazioni e agli assalti dei briganti e davano facile accesso ai fondi coltivati. Baldichieri (le prime testimonianze risalgono ad un documento dell’anno 1041) si consolidò come borgo medioevale dal quale si dominavano la valle del rio di Monale e la valle del torrente Triversa, ove si snodava la via Fulvia. Il 47 borgo affermò un proprio ruolo e una propria importanza sino al XVI secolo, allorché il castello venne distrutto nel 1553 dalle truppe del generale francese C. de Cossè, conte di Brissac. Del castello restano oggi un pianoro e le tracce di una delle fortificazioni. Dopo l’abbattimento del castello, il borgo si sviluppò prima sulle pendici e quindi lungo la pianura. Castellero ha nel castello il suo emblema. Distrutto nel 1132 e poi ricostruito, il maniero domina l’intero territorio in termini di immagine e di posizione; esso fu, nella storia e durante le lotte civili, una roccaforte anti-guelfa. Il borgo crebbe intorno al castello ed alla parrocchiale di impianto quattrocentesco e di uso gentilizio, sviluppando un insediamento di tipo medioevale, i cui abitanti erano principalmente a servizio dei poderi del castello. L’itinerario “La Via Del Conte”, è suddiviso pertanto in alcune tratte che individuano un sistema di viabilità minore, più leggero, ma ancora percepibile e da valorizzare: dal concentrico di Baldichieri il Cammino del Conte costeggia il pianoro su cui era posizionata la roccaforte e quindi, attraverso un tratto sterrato (701A-701), arriva a Castellero. La Via dei Piglioni (701) collega invece Baldichieri alle Green Ways e quindi al parco di Valleandona - Vallebotto. Il percorso di Bricco Trombetta (701), infine, consente di apprezzare il territorio del comune di Castellero, con 48 tury, when the castle was destroyed by the troops of the French General C. de Cossè, Count of Brissac in 1553. Today, a plateau and the traces of the fortifications remain of the castle. After the castle was demolished, the village developed first on the mountainside and then along the plain. Castellero has its emblem in the castle. It was destroyed in 1132 and then rebuilt. The castle dominates the entire territory in terms of image and position. It was an Anti-Guelph stronghold in history and during the civil strifes. The village grew around the castle and the fifteenth-century parish church and thanks to the use by aristocrats, who developed a medieval settlement here employing the inhabitants mainly at the service of the farms of the castle. Therefore, the itinerary “The Way of the Count” is divided into some sections that identify a system of minor, lighter roads, but it is still visible and must be appreciated. From the concentric of Baldichieri, “The Way of the Count” runs along the plateau on which the stronghold was positioned, and then goes on a dirt road (701A701), all the way to Castellero. The Via dei Piglioni (701) links Baldichieri and to the Green Ways and to Valleandona – Vallebotto park. In the end, the path of Bricco Trombetta (701) allows you to appreciate the territory of the municipality of Castellero, with lovely versa beherrscht wurden, durch die sich die Via Fulvia wand. Das Dorf behauptete bis zum 16. Jahrhundert seine Rolle und Bedeutung, bis das Schloss 1553 von den Truppen des französischen Generals C. de Cossè, Graf von Brissac, zerstört wurde. Vom Schloss sind heute nur noch ein Plateau und Spuren eines der Festungswerke übrig. Nach dem Abriss des Schlosses entwickelte sich das Dorf zuerst auf den Hängen und dann entlang der Ebene. Castellero hat in dem Schloss sein Wahrzeichen. Im Jahr 1132 zerstört und dann wieder aufgebaut, beherrscht die Burg, was Gestalt und Position betrifft, das gesamte Gebiet; sie war während der Stadtkämpfe eine welfenfeindliche Hochburg. Das Dorf wuchs um das Schloss und die Pfarrkirche herum, die aus dem fünfzehnten Jahrhundert stammt und für den Adel gedacht war, wobei es eine Siedlung des mittelalterlichen Typs entwickelte; seine Einwohner standen hauptsächlich im Dienste der Gutshöfe der Burg. Die Strecke “Die Straße des Grafen” teilt sich daher in einige Abschnitte, die ein dünnes, aber immer noch erkennbares und aufzuwertendes Netz von Nebenstraßen individualisieren: von dem Ort Baldichieri säumt der Weg des Grafen die Hochebene, auf der die Hochburg stand, und kommt dann über eine geschotterte Strecke (701A-701) nach Castellero. Die Via dei Piglioni (701) verbindet dagegen Baldichieri mit den scorci suggestivi e poco conosciuti. Percorrere le tratte di questo itinerario aiuta a percepire un passato nel quale l’economia era fondamentalmente rurale. Le vie di transito presenti costituivano una componente importante per il territorio, validissimo supporto per la sua frequentazione (un esempio ne è la via Fulvia, che collegava Asti a Chieri, molto frequentata, disponendo di una fondazione ospedaliera atta ad ospitare mercanti e pellegrini). A ciò si deve aggiungere la ricchezza idrica rappresentata dal bacino del Triversa, determinante per l’attivazione di numerosi mulini e di strutture di tipo preindustriale in grado di trasformare in forza lavoro una fonte di energia rinnovabile quale l’acqua. Collegamento con Riserva Naturale Speciale Valli Andona, Botto e Grande: Baldichieri stazione ferroviaria (145 m) - C.na Mandoletta (180 m) - incrocio tracciato Green Ways - Valleandona (210 m) Lunghezza: 2,5 km Dalla stazione ferroviaria BaldichieriTigliole, si punta a NORD percorrendo la provinciale (711B) che, nell’ordine, attraversa il torrente Triversa, la SS 10 Padana inferiore ed incrocia, con un sottopasso, l’autostrada TorinoPiacenza per poi giungere all’abitato di Baldichieri. Dal centro del paese si procede a EST lungo la strada che è conosciuta come “via dei Piglioni”. Usciti dal borgo, il percorso si sviluppa in piano e, per circa 700 m, su strada asfaltata, views that are little known. Walking on the stretches of this itinerary helps one understand a past in which the economy was mainly rural but it could also make money from the historic trade routes in the valley (Via Fulvia), which linked Asti and Chieri, was very busy and had a hospital foundation capable of hosting pilgrims and merchants) and the abundance of water in the basin of Triversa stream, which was crucial in the construction of many mills and preindustrial structures, capable of transforming a renewable energy source into work: flowing water. Connection with the Special Natural Reserve of Andona, Botto and Grande Valleys: Baldichieri train station (145 m) - C.na Mandoletta (180 m) - Green Ways stretch crossroad - Valleandona (210 m) Length: 2,5 km Start walking north on the county road from the Baldichieri-Tigliole train station, which crosses the Triversa stream, regional road n. 10 “Padana Inferiore” (711B) in order, and goes beneath the Turin-Piacenza highway, and then reaches the village of Baldichieri. From the center of the village, go east on the road that is known as “via dei Piglioni”. As you leave the village, the path is flat and runs on an asphalt road for about 700 meters. After it ends near the Mandoletta farm, you go onto a cart track (701) which climbs gradu- Green Ways und folglich mit dem Park von Valleandona - Vallebotto. Schließlich gestattet die Strecke von Bricco Trombetta (701) den Genuss des Gemeindegebiets von Castellero, mit faszinierenden und wenig bekannten Ausblicken. Durch das Wandern auf den Wegen dieser Strecke kann eine Vergangenheit wahrgenommen werden, in der die Wirtschaft im wesentlichen ländlich war, die aber außerdem Ressourcen aus den historischen Transitwegen des Tals ziehen konnte (die Via Fulvia, die Asti und Chieri verband, war sehr belebt und verfügte über eine Herberge für Händler und Pilger) und aus dem Wasserreichtum des Triversa-Beckenes; ausschlaggebend für die Entstehung zahlreicher Mühlen und vorindustrieller Strukturen, die es geschafft haben, eine erneuerbare Energiequelle in Arbeit zu verwandeln: das Fließen des Wassers. Verbindung mit dem Sondernaturschutzgebiet Valli Andona, Botto und Grande: Baldichieri Bahnhof (145 m) - C.na Mandoletta (180 m) - Kreuzung Strecke Green Ways - Valleandona (210 m) Länge: 2,5 km Vom Bahnhof Baldichieri-Tigliole geht es Richtung NORDEN an der Landstraße entlang, die zuerst den Wildbach Triversa, die SS 10 Padana inferiore (711B) überquert und dann unter der Autobahn Torino-Piacenza hindurchführt, um das Dorf Baldichieri zu erreichen. Von der Dorfmitte geht es nach OSTEN auf der Straße weiter, die unter 49 dem Namen “Via dei Piglioni” bekannt ist. Hinter dem Dorf verläuft die Strecke zuerst eben und dann für etwa 700 m auf der asphaltierten Straße, an deren Ende in der Nähe der Ortschaft Cascina Mandoletta ein Karrenweg (701) eingeschlagen wird, der allmählich bis zur Spitze des Kamms ansteigt, der die Trennungslinie zwischen dem Tal von Baldichieri-Monale und dem von Valleandona ist. Von hier aus ist das Fossiliengebiet von Valleandona - Valle Botto zu erreichen, indem man Richtung NORDEN eine Strecke auf den astigianer Green Ways zurücklegt (ein vor einigen Jahren realisiertes Projekt, um Routen in der Provinz Asti zu individualisieren, zu erhalten und anzuzeigen, die zu Fuß, mit dem Rad oder zu Pferd zu bewältigen sind). terminata la quale, in prossimità della località cascina Mandoletta, si prosegue imboccando una carrareccia (701) che sale progressivamente sino alla sommità del crinale, spartiacque tra la vallata di Baldichieri-Monale e quella di Valleandona. Da questo punto si può raggiungere la Riserva fossilifera di Valleandona - Valle Botto percorrendo, in direzione NORD, un tratto delle Green Ways astigiane (progetto risalente ad alcuni anni fa con lo scopo di individuare, manutenere e segnalare itinerari in provincia di Asti da fare a piedi, in bici, a cavallo). ally up all the way to the top of the ridge, which is a watershed between Baldichieri-Monale Valley and Valleandona Valley. You can reach the fossiliferous Valleandona Reserve Botto Valley from this point as you walk north on a stretch of the Green Ways in Asti (this project dates back to a few years ago and its aim was to identify, upkeep and report routes in the province of Asti to walk on foot, by bike or on horseback). Tappa 1: Baldichieri (150 m) - Castellero (220 m) Lunghezza: 3,5 km As you start off from the center of Baldichieri, you walk on an old way, which used to connect the village and the castle. It was built on the rock overlooking the village and was destroyed in 1553. Then the path runs along the plateau on which the fortress stood. A building of the fortress and the traces of the original layout are still visible. A little later, take a dirt road through the beautiful ridge that connects Baldichieri and Castellero. This stretch is called “il Cammino del Conte - The Way of the Count”. Its view sweeps over the hills characterized by a mosaic of croplands (hazelnut orchards, vineyards and plantations) and forest-shrub formations on the way back. A second track on the valley bottom runs next to this main path, which runs along Monale Stream (701) and joins the first, at the Cascina del Merlo. Later, it continues along the ridge all the way to the village of Castellero. A partire dal concentrico di Baldichieri, si percorre una via antica che metteva in collegamento il borgo con il castello, costruito sulla rocca prospiciente l’abitato e che fu distrutto nel 1553. Si costeggia quindi il pianoro su cui sorgeva la roccaforte, della quale è ancora visibile un fabbricato e tracce dell’impianto originario. Poco oltre si imbocca una strada sterrata che, attraverso il bellissimo crinale, collega Baldichieri a Castellero. Questo tratto è nominato “il Cammino del Conte”, la vista spazia su colline caratterizzate da un mosaico di coltivi (noccioleti, vigneti, seminativi) e formazioni arbustive-boschive di ritorno. Accanto a questo percorso principale, si affianca un secondo tracciato di fondovalle che corre lungo il rio Monale (701) e che si ricongiungerà al primo, in corrispondenza di Cascina del Merlo, per poi proseguire su crinale fino al borgo di Castellero. 50 Leg 1: Baldichieri (150 m) – Castellero (220 m) Length: 3,5 km Abschnitt 1: Baldichieri (150 m) - Castellero (220 m) Länge: 3,5 km Ab dem Ort Baldichieri wird eine antike Straße benutzt, die das Dorf mit dem Schloss verband, das auf der Burg gebaut wurde, die auf den Ort blickte und 1553 zerstört wurde. Es geht also an der Hochebene entlang, auf der die Festung stand, von der noch ein Gebäude und Spuren der ursprünglichen Anlage zu sehen sind. Etwas weiter wird ein Schotterweg eingeschlagen, der Baldichieri über einen wunderschönen Kamm mit Castellero verbindet. Dieser Abschnitt heißt “Der Weg des Grafen”, der Blick schweift über Hügel, die von einem Mosaik verschiedener Äcker gekennzeichnet werden (Haselnusshaine, Weinberge, Saatland) und zurück über Buschwerk und Wälder. Neben dieser Hauptstrecke liegt ein zweiter Weg in der Talsohle, der den Rio Monale (701) säumt und auf der Höhe von Cascina del Merlo mit dem ersten zusammenläuft, um dann bis zum Ort Castellero auf dem Kamm fortzulaufen. Abschnitt 2: Castellero (220 m) - Vallata del Rio Valporino (175 m) - Cascine Graudi (240 m) - Valle del Rio Castellero (160 m) - Baldichieri (150 m) Länge: 8 km Das Gebiet von Castellero ist ein natürlicher Balkon, von dem Täler und Hügelanhöhen beobachtet werden können. Hinter den Hügeln ragt die Alpenkette hervor, die an klaren Tagen wie eine Fata Morgana gar nicht so weit entfernt zu sein scheint. Der natürliche Haselnussanbau hat der ländlichen Wirt- Tappa 2: Castellero (220 m) - vallata del rio Valporino (175 m) - Cascine Graudi (240 m) - valle del rio Castellero (160 m) - Baldichieri (150 m) Lunghezza: 8 km Leg 2: Castellero (220 m) - Valporino Stream Valley (175 m) - Cascine Graudi (240 m) - Castellero Stream Valley (160 m) - Baldichieri (150 m) Length: 8.0 km Il territorio di Castellero è un balcone naturale da cui osservare vallate e rilievi collinari. Al di là delle colline spicca la catena Alpina che, nelle giornate terse, appare, alla stregua di un miraggio, non così distante. La coltivazione naturale della nocciola, ha dato nuova linfa all’economia rurale altrimenti in declino e, nel corso dell’estate e dell’autunno, è stimolo per feste e sagre assai frequentate. In questo contesto, la “Sagra della Nocciola” che si tiene nel mese di ottobre prevede un convegno a tema corilicolo, un mercato dei prodotti tipici e la rappresentazione dei mestieri di un tempo. Il borgo è impreziosito dal castello, di proprietà privata, che domina il paese e lo connota. Nel Trecento il castello venne raso al suolo durante il conflitto fra guelfi e ghibellini. Successivamente fu feudo dei De Ponte, che lo ricostruirono. A partire dal concentrico, si cammina verso OVEST scendendo lungo la strada provinciale, in direzione dell’area produttiva oltre la quale inizia la parte più suggestiva che porta, attraverso un percorso sterrato, sino alle cascine The territory of Castellero is a natural balcony from which you can observe valleys and hills. Beyond the hills, the Alpine chain stands out, that looks like a mirage and not so far on a clear day. The natural cultivation of hazelnut gave new impetus to the rural economy which was in a decline. During the summer and autumn, it is a spur for very popular local feasts and festivals. In this context, the “Sagra della Nocciola - Festival of Hazelnut” held in October, includes a conference on hazelnut growing, a market for local products and an exhibition of the crafts of the past. The village is embellished by the privately owned castle, which overlooks the town and connotes it. In the fourteenth century, the castle was destroyed during the conflict between the Guelphs and Ghibellines. Then it became the fiefdom of the De Ponte family, who rebuilt it. You walk down to west from the historic center along the county road, enroute the industrial area beyond which the most suggestive part begins, which leads you all the way to Cascine Bricco Trombetta on a dirt path (701). schaft neuen Lebenssaft gegeben, die ansonsten untergegangen wäre, und regt im Sommer und Herbst zu gut besuchten Festen und Feiern an. In einem solchen Kontext sieht die “Sagra della Nocciola” (Haselnussfest) im Oktober ein Meeting mit Themen vor, die die Haselnuss betreffen, sowie einen Markt mit typischen Erzeugnissen und die Darstellung früherer Handwerke. Das Dorf wird von der Burg verschönert, die in Privatbesitz ist, das Dorf beherrscht und es kennzeichnet. Im vierzehnten Jahrhundert wurde die Burg während des Konfliktes zwischen Welfen und Ghibellinen dem Erdboden gleichgemacht. Danach wurde sie ein Lehen der De Ponte, die sie wieder aufbauten. Vom Dorf ausgehend folgt man Richtung WESTEN der Landstraße hinab in Richtung Gewerbegebiet, hinter dem der faszinierendste Teil beginnt, der über einen Schotterweg bis zu den Cascine di Bricco Trombetta führt (701). Die Strecke bietet wunderschöne Hügelanblicke, die noch nicht von Verkehrsinfrastrukturen und Industriehallen verunstaltet sind und windet sich durch Waldgebiete und kleine Felder. Von Bricco Trombetta geht es zuerst allmählich, dann plötzlich zum Tal des Rio Valporino hinab, hinter dem es wieder zum Kamm der Cascine Graudi hinaufgeht. Nachdem man etwa einen Kilometer 51 di Bricco Trombetta (701). Il tragitto offre scorci collinari panoramici non ancora deturpati da infrastrutture viarie e capannoni industriali e si snoda attraversando zone boscate e piccoli coltivi. Dal Bricco Trombetta si ridiscende, dapprima gradatamente, poi bruscamente, verso la vallata del rio Valporino, oltrepassato il quale si risale verso il crinale delle cascine Graudi. Dopo aver percorso un chilometro in cresta (711), si ridiscende a raggiungere la vallata del rio Castellero per poi costeggiarlo in riva sinistra, all’incirca per un chilometro, su strada provinciale. Svoltando a destra dopo essersi lasciati alle spalle un gruppo di cascine, si abbandona la provinciale e si prosegue per un tratto lungo il rio Capra. Percorsi circa cinquecento metri si arriva ad incrociare la provinciale; da qui si lascia il fondovalle, risalendo in direzione NORD-EST, fino a congiungersi con il Cammino del Conte percorso all’andata; ora, ripercorrendone un modesto tratto in senso inverso, sarà possibile fare ritorno in breve a Baldichieri. The route offers scenic views of the hills that have not yet been disfigured by road infrastructure and industrial sheds and winds through wooded areas and small croplands. From Bricco Trombetta, you go down again, first gradually, then brusquely, towards the valley of Valporino Stream, beyond which the trail goes back up to the ridge of Cascine Graudi. After walking for a kilometer on the ridge (711), you go down and reach the valley of Castellero Stream and then walk on the county road on its left bank for about a kilometer. As you turn right after leaving a group of farmhouses behind, you leave the county road and continue for a stretch along Capra Stream. After about five hundred meters, you come to cross the county road. Here you leave the valley bottom and start going up again heading north-east until you get back on “The Way of the Count” that was a part of the outbound leg. Now go in the opposite direction for a little while and you will be back in Baldichieri shortly. auf dem Kamm zurückgelegt hat (711), geht es wieder hinunter bis zum Tal des Rio Castellero, dessen Lauf man etwa einem Kilometer am linken Ufer auf der Landstraße folgt. Hinter einer Gruppe von Bauernhäusern verlässt man die Landstraße rechts abbiegend und folgt dem Rio Capra. Nach ungefähr fünfhundert Metern kreuzt man die Landstraße; hier lässt man die Talsohle hinter sich und steigt in Richtung NORDOSTEN bergauf, bis man den Weg des Grafen des Hinwegs erreicht; jetzt muss man ein kleines Stück Weg in umgekehrter Richtung zurücklaufen, sodass man in Kürze wieder Baldichieri erreicht. p. 46 il torrente Triversa - p. 47 vigneti a Castellero - p. 48 Castellero da Bric Trombetta (G. Tomalino) - p. 49 sentiero nei pressi di Castellero - p. 50 bivio sul sentiero 711 - p. 51 torta di nocciole - p. 52 segnaletica verticale verso Baldichieri; veduta di Castellero p. 46 Triversa stream p. 47 vineyars in Castellero - p. 48 Castellero view by Bric Trombetta (G. Tomalino) - p. 49 trail near Castellero - p. 50 crossroads on path 711 - p. 51 hazelnut cake - p. 52 display on the way to Baldichieri; sight over Castellero p. 46 der Wildbach Triversa p. 47 weinberge in Castellero - p. 48 Castellero da Bric Trombetta (G. Tomalino) - p. 49 pfad in der Nähe von Castellero - p. 50 gabelung auf dem Weg 711 - p. 51 Haselnusstorte - p. 52 enkrechte markierung in der nähe von Baldichieri; blick über von Castellero 52 11 La via dell’acqua The Path of Water Die Straße des Wassers Partenza: Stazione Cantarana Località sul percorso: Cantarana, C.ne Bricco Grosso, San Nazario, Loc. Bonoma, C.ne Serramezzano, Bricco dell’Oca, Cantarana, Arboschio, Bricco Barrano, Serralunga, Arboschio, Cantarana. Lunghezza: circa 18 km Tempo di percorrenza: 1 giorno Difficoltà: facile, tratti attrezzati per soggetti diversamente abili Itinerario escursionistico percorribile a piedi, MTB e a cavallo Mappa 2 Departure: Cantarana railway station Villages en route: Cantarana, C.ne Bricco Grosso, San Nazario, hamlet of Bonoma, C.ne Serramezzano, Bricco dell’Oca, Cantarana, Arboschio, Bricco Barrano, Serralunga, Arboschio and Cantarana. Length: approximately 18 km Travel time: 1 day Difficulty level: easy, stretches equipped for persons with disabilities. Hiking, MTB and horse trail Map 2 Abfahrt: Cantarana banhof Orte auf der Strecke: Cantarana, C.ne Bricco Grosso, San Nazario, Loc. Bonoma, C.ne Serramezzano, Bricco dell’Oca, Cantarana, Arboschio, Bricco Barrano, Serralunga, Arboschio, Cantarana. Länge: circa 18 km Gehzeit: 1 Tag Schwierigkeit: leicht, einige Streckenabschnitte sind behindertengerecht Wander, MTB oder Pferd-Tour Wanderkarte 2 Description of the path: The path offers discovering the territory of Cantarana, by means of its perhaps most distinctive element: water. The name Cantarana is probably of Celtic origin and makes reference to the existence of water courses. The water is still present abundantly in the hamlet of Bonoma, where there are headwater fields that are used to supply most of the drinking water consumed in the city of Asti. Tales of local tradition speak of carts that used to sink in the dusty land, which are fully reclaimed today, also owing to the lowering of the water layer, which used to be very superficial. The way of water is one way, but not the only way to perceive the local culture and traditions of the people, Streckenbeschreibung: Der Weg bietet durch sein wahrscheinlich bezeichnenstes Element die Entdeckung des Gebiets von Cantarana: das Wasser. Der Name Cantarana ist wahrscheinlich keltischen Ursprungs und bezieht sich in der Tat auf das Vorhandensein von Wasserläufen. Das Wasser ist immer noch in großen Mengen in dem Bereich Bonoma vorhanden, wo sich Quellgebiete befinden, die dazu verwendet werden, einen Teil des in der Stadt Asti verbrauchten Trinkwassers zu liefern. Geschichten der lokalen Überlieferung berichten von Wagen, die in den staubigen Böden einsanken, heute vollkommen urbar gemacht, auch in Bezug auf die Absinkung des Grundwassers, das sich einst dicht an der Oberfläche Descrizione percorso: Il cammino propone la scoperta del territorio di Cantarana, attraverso il suo elemento forse più caratteristico: l’acqua. Il nome Cantarana, di probabile origine celtica, fa infatti riferimento all’esistenza di corsi d’acqua. L’acqua è tuttora presente in grande quantità in località Bonoma, ove si trovano campi sorgentiferi utilizzati per fornire parte dell’acqua potabile consumata dalla città di Asti. Racconti della tradizione locale parlano di carri che sprofondavano nei terreni polverosi, oggi totalmente bonificati, anche in relazione all’abbassamento della falda, un tempo assai superficiale. La via dell’acqua è un modo, non il solo, di percepire la cultura locale e la 53 tradizione della gente che ha lavorato, soprattutto dalla fine dell’800 alla prima parte del’900, alla realizzazione delle opere connesse all’acquedotto. La documentazione costituita da immagini, disponibili nei locali comunali, unitamente alle attrezzature del tempo, ai pezzi speciali, alle valvole e, soprattutto, ai pozzi scavati a partire da fine Ottocento, sono un patrimonio importante, fondamentale per comprendere le tradizioni e l’evoluzione di questo mondo. Ma questo percorso abbonda anche di testimonianze della vita di tutti giorni e della storia minore; piloni votivi e cappelle sono le emergenze più evidenti di quel passato. Prima della nascita del concentrico, la popolazione risiedeva soprattutto sui crinali, in borgate e lungo le vie che attraversano la collina fra San Damiano e Tigliole. Il sentimento della religiosità era ben presente e permeava la dura vita nei campi così come i momenti di festa culminanti con il rito del Santo protettore. Il percorso è sostanzialmente diviso in due parti, al centro si trova il nucleo di Cantarana. La prima parte è facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria (Villafranca - Cantarana) dirigendosi alla volta della Pro Loco posta nel concentrico di Cantarana ove, oltre ad un ampio parcheggio, sono presenti i principali servizi comunali. La Pro Loco è estremamente attiva ed organizza, durante l’anno, festeggiamenti e camminate. Tappa 1: Cantarana (155 m) - C.ne Bricco Grosso (260 m) - San Nazario (200 m) Lunghezza: 4 km Dalla Pro Loco di Cantarana si procede in direzione NORD-OVEST seguendo inizialmente Val Marrone che si insinua tra le colline di Bricco Grosso e Villafranca (705). La strada arriva alla confluenza con la comunale di Bricco Grosso, in un punto da cui è possibile apprezzare un bel panorama e, quindi, ridiscende dolcemente verso le cascine del bricco su scritto, per poi raggiungere la chiesetta di San Nazario (706), pregevole per la presenza di alcuni dipinti e per l’armonia delle forme. Una variante ad anello, adatta anche a soggetti diversamente abili, in relazione al fatto che è complessivamente pianeggiante, gradevole e facilmente percorribile, segue la valle del rio Valmaggiore (706A), per raggiungere i campi sorgentiferi di località Bonoma. 54 who worked in the construction of projects connected to the aqueducts, particularly since the end of the nineteenth century till the first part of the twentieth century. Documentations consisting of images, available at local municipal facilities, old tools, special parts, valves, instruments and, especially, wells dug from the late nineteenth century to the first part of the twentieth century, are an important, essential asset to understand the traditions and the evolution of this world. But this path is also rich in examples of everyday life and minor history. Votive piers and chapels are the most evident emergencies of that past. Before the birth of the historic center, the population lived mainly on ridges, in villages and along the roads that crossed the hills between San Damiano and Tigliole. The feeling of religiousness was very present and permeated the harsh life on the fields as well as moments of celebration that culminated in the rite of the guardian saint. The course is basically divided into two parts. The center is the village of Cantarana. The first part is easily accessible from the train station (Villafranca - Cantarana) as you go toward the seat of the Pro Loco (organization for the promotion of the territory) located in the center of Cantarana where major municipal services are available, in addition to a wide parking lot. The local Pro Loco is very active and organizes festivities and trekking activities during the year. Leg 1: Cantarana (155 m) - C.ne Bricco Grosso (260 m) - San Nazario (200 m) Length: 4 km befand. Die Straße des Wassers ist nicht die einzige Art und Weise, die lokale Kultur und die Tradition der Menschen wahrzunehmen, die besonders ab dem Ende des neunzehnten bis Anfang des zwanzigsten Jahrhunderts an der Realisierung von Bauten gearbeitet hat, die mit der Wasserleitung verknüpft sind. Die aus Bildern bestehende Dokumentation, die in den Gemeinderäumen zur Verfügung steht, die Ausrüstungen von einst, die Spezialteile, Ventile, Werkzeuge und vor allem die ab dem Ende des neunzehnten Jahrhunderts gegrabenen Schächte sind ein wichtiges Gut, das zum Verständnis der Traditionen und der Evolution dieser Welt wesentlich ist. Diese Strecke ist jedoch auch reich an Zeugnissen des täglichen Lebens und der weniger wichtigen Geschichte; Gebetsschreine und Kapellen sind die auffälligsten Notstände jener Zeit. Vor der Entstehung des Dorfes siedelte die Bevölkerung vor allem auf den Kämmen, in Weilern längs der Straßen, die den Hügel zwischen San Damiano und Tigliole überqueren. Die Empfindung der Religiosität war stark vorhanden und durchdrang das harte Leben auf den Feldern, so wie die wenigen Feste, die ihren Höhepunkt in der Feier des heiligen Schutzpatrons hatten. Die Strecke teilt sich im Wesentlichen in zwei Teile, in deren Mitte sich der Ort Cantarana befindet. Der erste Teil kann leicht vom Bahnhof (Villafranca - Cantarana) erreicht werden, indem man sich an den Verkehrsverein in Cantarana wendet, wo es neben einem großen Parkplatz auch die wichtigsten Gemeindedienste gibt. Der Verkehrsverein ist äußerst aktiv und organisiert Da qui si ritorna alla Pro Loco di Cantarana sfruttando un percorso che passa nei pressi di cascine Campia e via del Martinetto (707), così denominata per la presenza dell’antica officina, il cui maglio era mosso ad acqua. Tappa 2: San Nazario (200 m) - Loc. Bonoma (179 m) - C.ne Serramezzano (300 m) Lunghezza: 4 km Da San Nazario si raggiunge in breve la strada provinciale Villafranca-Ferrere e la si percorre per circa 150 m. Ora si prosegue alla volta dei campi sorgentiferi della Bonoma raggiungibili dopo l’attraversamento del rio Valmaggiore (706). Il percorso aggira la vasta area, consentendo la visione delle infrastrutture realizzate. È interessante anche prenotare una visita agli acquedotti, sia per una presa di coscienza sull’importanza della risorsa idrica, sia per osservare alcuni reperti di tipo storico, come alcune vasche ancora presenti, ed attrezzature che risalgono ai primi del Novecento, epoca in cui furono avviati lavori di costruzione dell’acquedotto, che da questa zona si spinge sino alla città di Asti. Il progetto, curato dall’ingegner Medici, sfruttava la differenza di livello tra l’area della Bonoma e la città di Asti, la ricchezza di acqua e la regolarità della fornitura. Poco prima dei campi sorgentiferi della Bonoma è localizzato un vecchio lavatoio, a suo tempo utilizzato dalla popolazione locale. Ora il cammino procede in salita pun- From the organization for the promotion of the territory of Cantarana, proceed in a northwesterly direction initially along Marrone Valley that creeps among the hills of Bricco Grosso and Villafranca (705). The road leads to the interception with the municipal road of Bricco Grosso, at a point where you can enjoy a beautiful view. Then it descends gently toward the above mentioned Bricco farms. Later, it reaches the church of San Nazario (706), which is worth visiting for some paintings and for the harmony of shapes. A variant to the circuit, which is also suitable for people with disabilities, owing to the fact that overall it is rather plain, pleasant and easy to walk, follows the valley of Valmaggiore stream (706A) and then reaches the headwater fields of hamlet of Bonoma. From here you return to the organization for the promotion of the territory of Cantarana using a route that passes near Cascine Campia and via del Martinetto (707), named after an old workshop, whose tilt-hammer was driven by water. Leg 2: San Nazario (200 m) - hamlet of Bonoma (179 m) - C.ne Serramezzano (300 m) Length: 4 km From San Nazario you soon reach Villafranca - Ferrere county road and follow it for about 150 m. Now, continue towards the headwater fields of Bonoma that can be reached after crossing Valmaggiore Stream (706). das ganze Jahr über Festlichkeiten und Wanderungen. Teil 1: Cantarana (155 m) - C.ne Bricco Grosso (260 m) - San Nazario (200 m) Länge: 4 km Vom Pro Loco Verein in Cantarana geht es in Richtung NORDWESTEN, indem anfangs dem Val Marrone gefolgt wird, das zwischen die Hügel von Bricco Grosso und Villafranca dringt (705). Die Straße mündet an einer Stelle in die Gemeindestraße von Bricco Grosso, die ein wunderschönes Panorama bietet, und führt sanft abfallend zu den Cascine des oben beschriebenen Bricco, um dann die kleine Kirche San Nazario zu erreichen (706), die wegen einiger Malereien und der Harmonie ihrer Formen besonders hübsch ist. Eine behindertengerechte Variante in der Form eines Rundwegs, die insgesamt eben, angenehm und leicht zu bewältigen ist, folgt dem Tal des Rio Valmaggiore (706A), um die Quellgebiete von Loc. Bonoma zu erreichen. Von hier geht es zum Rro Loco Verein von Cantarana zurück, wozu eine Strecke genutzt wird, die in der Nähe der Cascine Campia und Via del Martinetto vorbeiführt (707), die ihren Namen einer alten Werkstatt verdankt, deren Gesenkhammer vom Wasser angetrieben wurde. Teil 2: San Nazario (200 m) - Loc. Bonoma (179 m) - C.ne Serramezzano (300 m) Länge: 4 km 55 tando a SUD (707) alla volta di località Serramezzana; si attraversano boschi che conservano una buona varietà di specie autoctone, e qui ci si può imbattere nel “giardino delle orchidee”: non si tratta di un giardino coltivato, ma di un falsopiano sul quale crescono alcune specie di orchidee spontanee che, come tutte, godono per legge di protezione assoluta. Tappa 3: Serramezzana (300 m) - Bricco dell’Oca (235 m) - Cantarana (155 m) Lunghezza: 2,5 km Si tratta di un percorso quasi esclusivamente in discesa che permette di arrivare al concentrico camminando su crinale interessante per la presenza di numerosi piloni votivi lungo la strada, della chiesetta della Trinità e dello scorcio sul nucleo di Cantarana, dall’alto di Bricco dell’Oca. Tappa 4: Cantarana (155 m) - Arboschio (165 m) - Bricco Barrano (250 m) - Serralunga (160 m) - Cantarana (155 m) Lunghezza: 7,3 km Dal borgo di Cantarana, ove è collocata una fontana presso la quale, per tradizione, la gente attinge acqua per uso quotidiano, si percorre, passando ancora per il piazzale della Pro-loco, un tratto accanto ad un vecchio canale (bealera), che fu realizzato in tempi The path goes around the large area, and allows you to see the infrastructure built. It is interesting to book a visit to the aqueducts. This will both make you gain awareness of the importance of water resources and see some of these historical artifacts, such as some reservoirs that are still present, and equipment that date back to the early twentieth century, when the construction of this aqueduct began. The aqueduct spans the way to the town of Asti from this area. The project was organized by Engineer Medici and exploited the difference in the altitude between the area of Bonoma and the city of Asti, the abundance of water and continuity of supply. An old washhouse is located little before the headwater fields of Bonoma. It was used by the local population back then. Now the path goes uphill heading south (707) towards Serramezzana. It crosses woods that conserve a rich variety of native species, and here one can encounter the “garden of orchids”. It is not a cultivated garden, but a slight slope on which some species of wild orchids grow, which enjoy absolute protection under law, like all other species of orchids. Leg 3: Serramezzana (155 m) - Bricco dell’Oca (235 m) - Cantarana (155 m) Length: 2,5 km Von San Nazario gelangt man in Kürze zur Landstraße Villafranca-Ferrere auf der man etwa 150 m zurücklegt. Jetzt geht es weiter zu den Quellgebieten der Bonoma, die nach der Überquerung des Rio Valmaggiore zu erreichen sind (706). Die Strecke umgeht den ausgedehnten Bereich, wobei ein Blick auf die realisierten Infrastrukturen gewährt wird. Es ist auch interessant, eine Besichtigung der Wasserleitungen zu buchen; dabei kann man sich sowohl der Bedeutung der Wasserversorgung Bewusst werden als auch einige historische Funde betrachten, wie verschiedene Becken, die immer noch vorhanden sind, und Ausrüstungen, die auf die Anfänge des zwanzigsten Jahrhunderts zurückgehen, als die Bauarbeiten des Aquädukts begannen, das von diesem Gebiet bis in die Stadt Asti vordringt. Das vom Ingenieur Medici behandelte Projekt nutzte den Pegelunterschied zwischen dem Gebiet von Bonoma und der Stadt Asti; der Wasserreichtum und die regelmäßige Versorgung. Kurz vor den Quellgebieten der Bonoma gibt es einen alten Waschtrog, der seinerzeit von der lokalen Bevölkerung benutzt wurde. Jetzt geht die Wanderung bergauf Richtung SÜDEN (707) weiter nach Serramezzana; es werden Wälder durchquert, die eine Vielfalt bodeneigener Arten vorweisen und hier kann man auch auf den „Orchideengarten“ treffen: es handelt sich hierbei nicht um einen angelegten Garten sondern um eine gewellte Ebene, auf der einige wilde Orchideensorten wachsen, die, wie alle anderen auch, gesetzlich streng geschützt sind. Teil 3: Serramezzana (300 m) - Bricco dell’Oca (235 m) - Cantarana (155 m) Länge: 2,5 km Diese Strecke führt fast nur bergab und ermöglicht die Annährung an den Ort über den Kamm, der wegen zahlreicher Gebetsschreine längs der Straße, der kleinen Kirche der Trinità und dem Blick oberhalb von Bricco dell’Oca über das Dorf Cantarana, interessant ist. Teil 4: Cantarana (155 m) - Arboschio (165 m) - Bricco Barrano (250 m) - Serralunga (160 m) - Cantarana (m 155) Länge: 7,3 km Von dem Dorf Cantarana, in dem sich ein Brunnen befindet, an dem die Menschen seit jeher Wasser für den täglichen Gebrauch schöpfen, geht 56 This path is almost exclusively downhill and it will take you down to the village, walking on the ridge which is interesting owing to the presence of numerous votive piers along the way, the church of the Trinità and the glimpse into the village of Cantarana from the top of the Bricco dell’Oca. Leg 4: Cantarana (155 m) - Arboschio (165 m) - Bricco Barrano (250 m) - Serralunga (160 m) - Cantarana (155 m) Length: 7,3 km remoti per alimentare il Molino Briolo, verso Serralunga raggiungibile dopo poche centinaia di metri. Da qui, dopo un breve tratto su strada provinciale (705), si riprende la comunale alla volta di Bricco Barrano (712), incontrando, lungo la strada, alcuni interessanti piloni votivi. La chiesetta di S.Pancrazio è collocata in posizione prossima alla strada. Si tratta di una costruzione di un certo interesse, assunta a Santuario. A Bricco Barrano meritano attenzione l’antico nucleo abitato e la chiesetta di San Donato. Si prosegue ora in discesa su strada assai poco frequentata, che porta alla frazione Serralunga. Oggi la borgata ha perso molte testimonianze della storia che l’ha resa famosa per essere la residenza del conte di Serralunga. Tracce dell’impianto originale della frazione sono ancora percepibili. Il tratto di chiusura del percorso ad anello è sostanzialmente pianeggiante e, inizialmente, corre lungo la base della collina; raggiunge poi l’abitato di Arboschio e da lì, in breve, il concentrico di Cantarana. From the village of Cantarana, where there is a fountain which people drew water for daily use by tradition, keep walking crossing the yard of the organization for the promotion of the territory, then on a stretch next to an old channel (Bealera), which was built in ancient times to power the Briolo mill, towards Serralunga, which is just a few hundred meters away. From here, the municipal road starts off after a short stretch (705) of the county road, heading Bricco Barrano (712). You will encounter some interesting votive piers along the way. The Church of S.Pancrazio is located close to the road. It is a building of some interest, and now it is used as a sanctuary. At Bricco Barrano the old town center and the church of San Donato deserve some attention. Then you continue downhill on the road with little traffic, which takes you to the hamlet of Serralunga. Today the village has lost a lot of the historical features that made it famous for being the residence of a count: the Count of Serralunga. Traces of the original layout of the hamlet are still perceptible. The final stretch of the circuit is essentially flat and, initially, it runs along the base of the hill. Then it arrives at the hamlet of Arboschio and from there, you arrive at the center of Cantarana shortly. es nochmals über den Platz des Verkehrsvereins, dann eine Strecke neben einem alten Kanal (Bealera) entlang, der in längst vergangenen Zeiten angelegt wurde, um die Molino Briolo zu versorgen, Richtung Serralunga, das man nach einigen hundert Metern erreicht. Von hier geht es nach einer kurzen Strecke über die Landstraße (705) wieder auf die Gemeindestraße bis nach Bricco Barrano (712), wobei man längs der Straße einige interessante Gebetsschreine antrifft. Die kleine Kirche S.Pancrazio ist in der Nähe der Straße errichtet worden. Es handelt sich um einen Bau mit einer gewissen Bedeutung, der zum Wallfahrtsort geworden ist. In Bricco Barrano verdienen der antike Dorfkern und die kleine Kirche San Donato besondere Aufmerksamkeit. Jetzt geht es auf einer äußerst verkehrsarmen Straße weiter bergab zum Ortsteil Serralunga. Heute hat der Weiler viele Zeugnisse seiner Geschichte verloren, als er dafür bekannt war, die Residenz eines Grafen zu sein: des Grafen von Serralunga. Spuren der ursprünglichen Anlage des Ortsteils sind immer noch wahrnehmbar. Der Abschluss des Rundgangs ist im Wesentlichen eben und verläuft anfangs am Fuße des Hügels entlang; dann erreicht er das Dorf Arboschio und von dort in Kürze die Ortschaft Cantarana. p. 53 mappa - p. 54 abbeveratoio in località Bonoma sul sentiero 706 - p. 55 Cantarana dal Bricco Oca - p. 56 pilone votivo lungo il sentiero 706 - p. 57 segnaletica verticale presso Serralunga p. 53 map - p. 54 watering troughs in the town of Bonoma on path 706 - p. 55 Cantarana from Bricco Oca - p. 56 votive shrine on path 706 - p. 57 vertical road sign in Serralunga p. 53 wandkarte - p. 54 tränke am Ort Bonoma auf dem weg 706 - p. 55 Cantarana vom Bricco Oca - p. 56 gebetsschrein längs des wegs 706 - p. 58 enkrechte markierung in der nähe von Serralunga 57 Camminare sulle terre d’Aleramo Walking on Aleramo’s realm Wandern auf den Terre d’Aleramo 58 12 Tra Pievi e Castelli Between Churches and Castles Zwischen Pfarrhäusern und Burgen Partenza: Montiglio Monferrato, fraz. Cortanieto Località sul percorso: Cortanieto (cave di gesso), Montiglio, Scandeluzza, Rinco Lunghezza: circa 8 km Tempo di percorrenza: mezza giornata Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi, in MTB Mappa 1 Departure: Montiglio Monferrato, fraz. Cortanieto Villages en route: Cortanieto (gypsum caves), Montiglio, Scandeluzza and Rinco Length: approximately 8 km Travel time: half a day Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1 Abfahrt: Montiglio Monferrato, fraz. Cortanieto Orte auf der Strecke: Cortanieto (Kreidegruben), Montiglio, Scandeluzza, Rinco Länge: circa 8 km Gehzeit: halber Tag Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1 Descrizione percorso: cave di gesso (270 m) - Montiglio (250 m) - Scandeluzza (250 m) - Rinco (270 m) Lunghezza: 8,2 km Description of the path: Gypsum caves (270 m) - Montiglio (250 m) - Scandeluzza (250 m) - Rinco (270 m) Length: 8,2 km Streckenbeschreibung: Kreidegruben (270 m) - Montiglio (250 m) - Scandeluzza (250 m) - Rinco (270 m) Länge: 8,2 km L’itinerario si dirama dal tracciato Superga-Crea (200), ci troviamo nel comune di Montiglio Monferrato, in prossimità dell’abitato di Cortanieto; poi scende a valle (203) per attraversare la strada provinciale, la ferrovia Asti - Chivasso ed il torrente Versa. Da qui si prosegue, riprendendo quota, per entrare nel borgo di Montiglio, dove si possono ammirare la bella chiesa parrocchiale ed il castello. Quest’ultimo, ancora ben conservato, è aperto al pubblico in occasione di alcune manifestazioni. Merita una visita anche la bella pieve romanica di San Lorenzo, presso il cimitero. La chiesa, edificata in pietra arenaria, è uno degli esempi The route branches off from the Superga-Crea path (200). We are in the town of Montiglio Monferrato, near the area of Cortanieto, then the path descends to the valley (203) and crosses the county road, Asti - Chivasso railway and the Versa stream. From here you continue, gaining altitude and enter the town of Montiglio, where you can admire the beautiful parish church and the castle. The castle is still well preserved and open to the public at some events. The great Romanesque church of San Lorenzo, near the cemetery, is also worth visiting. The church, built of sandstone, is one of the most significant examples Die Strecke zweigt von dem Weg Superga-Crea (200) ab und wir befinden uns in der Gemeinde von Montiglio Monferrato in der Nähe des Dorfes Cortanieto; dann steigt sie ins Tal hinab (203), um die Landstraße, die Zugstrecke Asti Chivasso und den Wildbach Versa zu überqueren. Von hier gewinnt man wieder an Höhe und betritt den Ort Montiglio, in dem die schöne Pfarrkirche und die Burg zu bewundern sind. Letztere ist immer noch gut erhalten und ist zum Anlass einiger Veranstaltungen für das Publikum geöffnet. Auch die bemerkenswerte romanische Pfarre San Lorenzo in der Nähe des Friedhofs ist einen Besuch wert. Die aus 59 maggiormente significativi del romanico astigiano; originariamente a tre navate, conserva all’interno splendidi capitelli scolpiti. Superata la chiesa, il percorso ridiscende verso valle (204); si riattraversa strada provinciale, ferrovia e torrente, per risalire in località Madonna del Carmine, dove si trova l’omonimo Santuario. Proseguendo verso Scandeluzza, in corrispondenza del cimitero, s’incontra la pieve romanica dei Santi Sebastiano e Fabiano, recentemente restaurata, ove spicca uno splendido affresco absidale del XIV secolo. La chiesa fu profondamente restaurata nell’Ottocento dal Conte Mella e oggi resta ancora un esempio canonico di restauro filologico. Una curiosità, interessante da sottolineare, sono i graffiti ritrovabili sulle murature esterne, datati a partire sei-settecento. Attraversando il borgo di Scandeluzza, dal sagrato della chiesa parrocchiale, sostenuto dalle mura di un antico ricetto, si gode un pregevolissimo panorama dei castelli e delle colline circostanti, tra le quali svetta la torre castellana di Rinco. Il cammino prosegue verso l’abitato di Rinco, ancora ben conservato nel suo impianto urbanistico medioevale e dominato da un possente maniero, per terminare in corrispondenza dell’incrocio con “Il percorso dei Paesaggi” (201). of Romanesque architecture in Asti. Originally, it had three aisles and contains beautiful sculpted capitals. After the church, the path descends to the valley (204). You cross the county road, the railway and the stream again and go uphill to the hamlet of Madonna del Carmine, where you will find the Sanctuary with the same name. As you continue towards Scandeluzza, at the cemetery, you can see the Romanesque church of Santi Sebastiano and Fabiano. It was recently restored, and has a magnificent fourteenth-century fresco of the apse. The church was greatly restored by Count Mella in the nineteenth century and today it is a canonical example of philological restoration. An interesting curiosity that should be emphasized is the graffiti that can be found on the outside walls, which date back to the seventeenth and eighteenth century. As you pass through the village of Scandeluzza, from the churchyard of the parish church, supported by the walls of an ancient fortified area, you can enjoy a most valuable overview of the castles and the surrounding hills, among which Rinco castle tower stands. The journey continues towards the village of Rinco, which is still well preserved in its medieval town and dominated by a mighty castle, and ends at the intersection with “The Path of Landscapes” (201). p. 58 veduta di Montiglio Monferrato - p. 59 Il castello di Montiglio Monferrato (F. Masoero) - p. 60 San Lorenzo, interno e particolare (foto Vailati) p. 58 sight over Montiglio Monferrato - p. 59 the castle of Montiglio Monferrato (F. Masoero) - p. 60 an inside and a particular picture of San Lorenzo church (foto Vailati) p. 58 ansicht von Montiglio Monferrato - p. 59 das Schloss von Montiglio Monferrato (F. Masoero) - p. 60 San Lorenzo, innenraum und details (foto Vailati) 60 Sandstein gebaute Kirche ist eines der bedeutendsten Beispiele der astigianer Romanik; ursprünglich dreischiffig, bewahrt sie in ihrem Inneren herrlich behauene Kapitelle. Hinter der Kirche senkt sich die Strecke zum Tal (204); man überquert Landstraße, Gleise und Wildbach, um zu dem Ort Madonna del Carmine hinauf zu steigen, wo sich der gleichnamige Wallfahrtsort befindet. Richtung Scandeluzza trifft man auf der Höhe des Friedhofs auf die romanische Pfarre der Santi Sebastiano e Fabiano, kürzlich restauriert, in der sich ein wunderschönes Apsisfresko des XIV. Jahrhunderts befindet. Die Kirche wurde im neunzehnten Jahrhundert gründlich vom Grafen Mella restauriert und bleibt heute ein kanonisches Beispiel einer philologischen Restaurierung. Eine interessante Kuriosität, die zu betonen ist, sind die auf den Außenmauern vorzufindenden Graffitis aus dem siebzehnten – achtzehnten Jahrhundert. Durch den Ort Scandeluzza hindurchgehend kann man vom Kirchplatz der Pfarrkirche, der von den Mauern einer alten Fluchtburg gestützt wird, eine schöne Aussicht über die umliegenden Burgen und Hügel genießen, die von dem Turm der Burg Rinco überragt werden. Die Wanderung geht jetzt zum Dorf Rinco weiter, dessen städtebauliche Anlage aus dem Mittelalter immer noch gut erhalten ist und das von einer mächtigen Burg beherrscht wird, um auf der Höhe der Kreuzung mit der „Strecke der Landschaften“ (201) zu enden. 13 Il percorso dei Paesaggi The Path of Landscapes Partenza: Cocconato Località sul percorso: Cocconato, Vastapaglia, Carboneri, Cunico, Colcavagno, Rinco, Castelcebro, Tonco Lunghezza: circa 31 km Tempo di percorrenza: 2 giorni Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi, in MTB Mappa 1 Departure: Cocconato Villages en route: Cocconato, Vastapaglia, Carboneri, Cunico, Colcavagno, Rinco, Castelcebro and Tonco Length: approximately 31 km Travel time: 2 days Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1 Descrizione percorso: Cocconato (430 m) - loc. Vastapaglia (300 m) - Carboneri (280 m) - Cunico stazione ferroviaria (170 m) - Colcavagno (200 m) - Rinco (260 m) - loc. Castelcebro (250 m) - Tonco (240 m) C.ne Casalino (170 m) - C.ne Sangona (150 m) Lunghezza: 31 km A partire dall’innesto con il percorso Superga-Crea, in corrispondenza del borgo di Cocconato, l’itinerario si snoda verso SUD (201) in direzione della borgata Vastapaglia, punto dal quale si possono ammirare le dorsali collinari poste in direzione delle cave di gesso di Montiglio. Da tale luogo, passando in vicinanza delle cascine Croce, si ridiscende nel fondovalle, per percorrerlo brevemente e risalire in corrispondenza dell’abitato di Carboneri. Attraversato il nucleo abitato, il percorso prosegue per un lungo tratto in Description of the path: Cocconato (430 m) - hamlet of Vastapaglia (300 m) - Carboneri (280 m) - Cunico train station (170 m) - Colcavagno (200 m) - Rinco (260 m) - Village of Castelcebro (250 m) - Tonco (240 m) - C.ne Casalino (170 m) - C.ne Sangona (150 m) Length: 31 km Starting from the interception with the path after Superga-Crea path, at the village of Cocconato, the route winds south (201) towards the hamlet of Vastapaglia. At this point you can admire the hill ridges facing the gypsum caves of Montiglio. From that place, you pass close to Cascine Croce, and go down to the valley bottom again. Walk on it briefly and then go uphill again at the residential complex of Carboneri. After you cross the residential complex, the path continues through small croplands and some arboreal/shrub vegetation for a long stretch, which is Die Strecke der Landschaften Abfahrt: Cocconato Orte auf der Strecke: Cocconato, Vastapaglia, Carboneri, Cunico, Colcavagno, Rinco, Castelcebro, Tonco Länge: circa 31 km Gehzeit: 2 Tage Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1 Streckenbeschreibung: Cocconato (430 m) - Loc. Vastapaglia (300 m) - Carboneri (280 m) - Cunico Bahnhof (170 m) - Colcavagno (200 m) - Rinco (260 m) - Loc. Castelcebro (250 m) - Tonco (240 m) - C.ne Casalino (170 m) - C.ne Sangona (150 m) Länge: 31 km Ab der Vereinigung mit der Strecke Superga-Crea auf der Höhe des Ortes Cocconato windet sich die Strecke nach SÜDEN (201) in Richtung des Weilers Vastapaglia, von dem aus die Rücken der Hügel bewundert werden können, die in die Richtung der Kreidegruben von Montiglio laufen. Von diesem Ort geht man dicht an den Cascine Croce vorbei und in die Talsohle hinunter, der man kurz folgt, um beim Weiler Carbonieri wieder an Höhe zu gewinnen. Die Strecke läuft durch das Dorf hin- 61 un contesto di piccoli coltivi e qualche macchia di vegetazione arborea-arbustiva, ambiente ideale per animali quali lepri, fagiani, pernici, starne, ecc. Ad un certo punto si scorge su un’altura l’antico nucleo abitato di Cunico, borgo racchiuso in epoca alto-medioevale, all’interno di un ricetto, di cui vi sono ancora significative tracce nell’impianto urbanistico. Si giunge infine alla stazione di Cunico, possibile punto di arrivo o partenza per chi volesse recarsi sul luogo in treno. Il sentiero attraversa ora la strada provinciale e si inerpica sull’altura di Colcavagno, tra le cui abitazioni si delinea il vecchio castello, nei pressi del quale è possibile ammirare ampi scorci del panorama collinare circostante. Proseguendo sulla via, si ridiscende il versante in direzione della cascina Nosei, per poi risalire verso il borgo di Rinco, ben caratterizzato dalla sagoma della torre e dell’edificio del castello. In tale località è possibile, volendo, innestarsi sul percorso “Tra Pievi e Castelli” (204), che da Rinco prosegue in direzione di Scandeluzza. Diversamente, si procede sulla tratta, che passa in cresta collinare, sino a giungere all’antico borgo di Castelcebro, che offre scorci architettonici assai caratteristici, essendosi conservato nel suo impianto originario. Si affronta poi un lungo e panoramico tratto senza passaggi in centri abitati, fatta eccezione che per poche cascine, che conduce sino a Tonco (404). Qui si consiglia di salire sino al piazzale antistante il nobile edificio del Municipio, dal quale si gode uno splendido panorama sul territorio circostante. Lasciando il paese per dirigersi in direzione della cascina Casalino, si giunge infine, superata la cascina Sangona, all’innesto con “Il percorso Asti-Crea”. 62 an ideal environment for some animals like hares, pheasants, partridges, grey partridges, etc. At some point, you can see the old residential complex of Cunico on a hill, which is a village enclosed by fortified walls in the early Middle Ages. Significant traces of its urban layout are still visible. Finally you arrive at Cunico train station. This might be a point of arrival - departure for those who wish to come here by train. The path now crosses the county road and climbs up Colcavagno hill. The old castle is outlined between its houses, near which you can enjoy wide patches of the view on the surrounding hills. As you continue along the road, you go back down the slope towards cascina Nosei, and then up towards the village of Rinco, which is well characterized by the shape of the tower and the building of the castle. If you want, in this town, you can get on the “Between Churches and Castles” (204) path, which continues towards Scandeluzza from Rinco. Otherwise, you proceed on the route, which passes the hill ridge all the way to the old hamlet of Castelcebro, which offers a very distinctive architectural features, as it was kept in its original layout. Then you start off on a long and panoramic stretch, which does not cross residential complexes, except for a few farms, and leads you to Tonco (404). Here we recommend you go up to the square in front of the noble Town Hall, which offers a splendid view over the surrounding territory. As you leave the village behind and head towards cascina Casalino, you will finally arrive at the interception with the “Asti-Crea Path” after cascina Sangone. p. 61 Cocconato (F. Masoero) - p. 62 vigneto p. 61 Cocconato (F. Masoero) - p. 62 vines p. 61 Cocconato (F. Masoero) - p. 62 weinstöcke durch und dann für einen langen Abschnitt durch kleine Äcker und vereinzelte Flecken, die mit Baumwuchs bzw. strauchartigen Gewächsen bedeckt und ein idealer Lebensraum für Tiere sind wie: Hasen, Fasane, Rebhühner, etc. An einer gewissen Stelle kann man auf einer Anhöhe den antiken Ort Cunico erblicken, der im Frühmittelalter in einer Fluchtburg lag, von der immer noch bedeutende Spuren in der städtebaulichen Anlage zu erkennen sind. Endlich kommt man zum Bahnhof von Cunico, der ein möglicher Ankunftsbzw. Ausgangspunkt für diejenigen ist, die mit dem Zug fahren möchten. Der Pfad überquert nun die Landstraße und klettert auf die Anhöhe von Colcavagno, zwischen dessen Gebäuden sich die alte Burg abzeichnet, von deren Nähe aus ein wunderschöner Rundblick über die umliegenden Hügel gewährt wird. Auf der Straße geht es den Abhang Richtung Cascina Nosei hinunter, um dann wieder zu der Ortschaft Rinco hinaufzusteigen, die von der Silhouette des Turms und dem Burggebäude gekennzeichnet wird. In diesem Ort kann man sich auf die Strecke “Zwischen Pfarrhäusern und Burgen“ (204) begeben, die von Rinco Richtung Scandeluzza weiterführt. Ansonsten geht es auf dieser Strecke weiter, die über den Hügelkamm führt und den antiken Ort Castelcebro erreicht, der sehr typische architektonische Einblicke gewährt, da seine ursprüngliche Anlage erhalten geblieben ist. Jetzt begegnet man einer langen Strecke mit wunderschönen Ausblicken, die durch keine Ortschaften hindurchführt, wenn man von einigen Bauernhäusern absieht und bis nach Tonco geht (404). Hier wird empfohlen, bis zu dem Platz vor dem vornehmen Gebäude des Rathauses hinaufzusteigen, um einen wunderschönen Rundblick über das umliegende Gebiet zu genießen. Hinter dem Dorf geht es Richtung Cascina Casalino und nachdem man die Cascina Sangona hinter sich gelassen hat erreicht man schließlich die Gabelung mit der “Strecke Asti-Crea“. 14 Le terre di Camerano Casasco The Lands of Camerano Casasco Das Land von Camerano Casasco Partenza: Casasco Località sul percorso: Camerano Casasco, Chiusano d’Asti Lunghezza: circa 5 km Tempo di percorrenza: 2 ore Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 1-2 Departure: Casasco Villages en route: Camerano Casasco, Chiusano d’Asti Length: approximately 5 km Travel time: 2 hours Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1-2 Abfahrt: Casasco Orte auf der Strecke: Camerano Casasco, Chiusano d’Asti Länge: circa 5 km Gehzeit: 2 Stunden Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1-2 Description of the path: Casasco (300 m) - Camerano (300 m) Chiusano (240 m) Length: 4,8 km Streckenbeschreibung: Casasco (300 m) - Camerano (300 m) Chiusano (240 m) Länge: 4,8 km This trail is an interesting detour from “The Path of the Romanesque.” The journey sets off from the hamlet of Casasco. You go up to the village of Camerano along a broad ridge (303). The town characterized by the impressive castle of Asinari is aligned with it. Around this castle, you can enjoy lovely glimpses over the surrounding hills. Now you head south, crossing the countryside in a pleasant rural context. Then you pass the territory of Cinaglio, then get back to “The Path of the Romanesque”, near the village of Chiusano d’Asti. Die Strecke bildet einen interessanten Umweg von der “ Die romanischen Strecke”. Der Weg beginnt in der Ortschaft Casasco (303). Man steigt zum Dorf Camerano empor und läuft dabei auf einem weiten Grat, auf dem sich der Ort aneinanderreiht, der von der mächtigen Burg der Asinari gekennzeichnet wird. Um diese herum kann man eindrucksvolle Blicke über die umliegenden Hügel erhaschen. Jetzt geht es Richtung SÜDEN weiter, wobei liebliches Bauernland durchquert wird und man so zum Gebiet von Cinaglio kommt, um sich dann in der Nähe des Ortes Chiusano d’Asti erneut auf die “Die romanische Strecke” einzufädeln. Descrizione percorso: Casasco (300 m) - Camerano (300 m) - Chiusano (240 m) Lunghezza: 4,8 km Il percorso costituisce una interessante deviazione da “Il percorso del Romanico”. Il cammino inizia in località Casasco. Si sale verso il borgo di Camerano percorrendo un ampio crinale (303), sul quale si allinea l’abitato caratterizzato dall’imponente castello degli Asinari. Nei dintorni del medesimo si possono apprezzare scorci suggestivi sulle colline circostanti. Ora si prosegue in direzione SUD, attraversando la campagna in un piacevole contesto agreste, si passa quindi sul territorio di Cinaglio, per poi immettersi nuovamente su “Il percorso del Romanico”, in prossimità dell’abitato di Chiusano d’Asti. Camerano Casasco, Il castello e un particolare della parrocchiale (F. Masoero) the castle and a detail of the parish church of Camerano Casasco (F. Masoero) das schloss und die details im pfarrkirche von Camerano Casasco (F. Masoero) 63 15 Il percorso dei Colli DiVini The Path of Colli Divini Die Strecke der Colli DiVini Partenza: Moncalvo, fraz. S.Giovanni Località sul percorso: Moncalvo (loc. Valle S.Giovanni), Moncalvo (loc. S.Maria), Grana, Castagnole M.to, B.ta S.Stefano, Montemagno, bivio per Grana Lunghezza: circa 28 km Tempo di percorrenza: 2 giorni Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 3 Departure: Moncalvo, fraz. S.Giovanni Villages en route: Moncalvo (area of Valle S.Giovanni), Moncalvo (area of S.Maria), Grana, Castagnole M.to, hamlet of S.Stefano, Montemagno, junction to Grana Length: approximately 28 km Travel time: 2 days Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 3 Abfahrt: Moncalvo, fraz. S.Giovanni Orte auf der Strecke: Moncalvo (Loc. Valle S.Giovanni), Moncalvo (Loc. S.Maria), Grana, Castagnole M.to, B.ta S.Stefano, Montemagno, Abzweigung nach Grana Länge: circa 28 km Gehzeit: 2 Tage Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 3 Description of the path: Area of Valle S.Giovanni (180 m) - area of S.Maria (240 m) - Grana (270 m) Castagnole M.to, (240 m) - Montemagno (250 m) - junction to Grana (190 m) Length: 27,7 km Streckenbeschreibung: Loc. Valle S.Giovanni (180 m) - Loc. S.Maria (240 m) - Grana (270 m) - Castagnole M.to (240 m) - Montemagno (250 m) - Abzweigung nach Grana (190 m) Länge: 27,7 km You start off from S.Giovanni, in the municipal area of Moncalvo. There is a train station not far away which can come in handy if you want to come to the trail start point without having to use private transportation. The road winds from the foot of Moncalvo, almost near the border with Grazzano Badoglio (504). It crosses a very diverse area, denoted by the rolling hills of Monferrato. As you continue walking down the path, you reach and pass through the residential complexes of Costanzana, Santa Maria and Minoglio. Los geht es von der Ortschaft S.Giovanni auf dem Gemeindegebiet von Moncalvo. Nicht weit entfernt liegt der Bahnhof, der nützlich ist, um den Streckenanfang zu erreichen, ohne eigene Transportmittel benutzen zu müssen. Der Weg schlängelt sich an den Füßen von Moncalvo entlang, fast in der Nähe der Grenze zu Grazzano Badoglio (504), wobei ein recht buntes Territorium durchquert wird, das von den sanften monferriner Hügeln gekennzeichnet wird. Beim Weitergehen gelangt man zu den Dörfern Co- Descrizione percorso: loc. Valle S.Giovanni (180 m) - Loc. S.Maria (240 m) - Grana (270 m) - Castagnole M.to (240 m) - Montemagno (250 m) - bivio per Grana (190 m) Lunghezza: 27,7 km Si parte da località S.Giovanni, sul territorio comunale di Moncalvo. Non lontano troviamo la stazione ferroviaria, utile per raggiungere il luogo di inizio itinerario, senza la necessità di usare mezzi di trasporto privati. Il cammino si snoda ai piedi di Moncalvo, quasi in prossimità del confine con Grazzano Badoglio (504), attraversando un territorio assai variegato, denotato dalle dolci colline monferrine. Proseguendo si raggiungono e si attraversano gli abitati di Costanzana, 64 Santa Maria e Minoglio. Volgendo lo sguardo a OVEST, in lontananza, spicca il borgo di Penango, con la sua bella parrocchiale settecentesca, opera del Magnocavallo, all’interno della quale si conservano pregevoli tele del Moncalvo. Nel territorio di Grana si giunge ad un bivio, che immette su un percorso ad anello. Svoltando a sinistra in direzione SUD-EST (502) e percorrendo un tratto di fondovalle in contesto agreste, si risale all’abitato di Montemagno, da cui è possibile collegarsi a “Il percorso del Romanico”. Prendendo invece la via a destra si sale all’abitato di Grana (503) e qui, a tratti, si possono apprezzare punti assai panoramici sul paesaggio circostante. Vale certamente la pena spendere un po’ di tempo tra le viuzze del borgo; il centro storico è ancora ben conservato e, su tutto il paese, domina l’imponente chiesa parrocchiale di fine Settecento, al cui interno si conservano preziose tele, alcune delle quali del Moncalvo, ed uno splendido coro ligneo. Da non perdere l’attigua cappella delle reliquie e la pinacoteca, che contengono veri e propri gioielli di arte sacra. Uscendo dal paese, il tracciato punta verso Castagnole Monferrato (507). Si cammina tra belle colline ove lo sguardo può spaziare lontano a contemplare paesaggi di grande fascino e dove le geometrie di vigneti e campi sono appena interrotte qua e là da siepi e macchie boscate, davvero preziose per la conservazione di gran parte della vita selvatica residua. Nel comune di Castagnole è presente un servizio di affitto biciclette, per quanti volessero proseguire nei dintorni sulle due ruote oppure, giungendo direttamente in loco con autobus od automobile, affrontare i percorsi in bicicletta. Castagnole è internazionalmente conosciuta per essere la patria di un vino assai ricercato: il Ruchè; a questo proposito è da segnalare, tra le curiosità locali, la meridiana del Ruchè, la più grande If you look west, the village of Penango stands far away, with its beautiful eighteenth-century parish church, which is a work by Magnocavallo. Valuable paintings by “the Moncalvo” are preserved in this church. In the area of Grana, you will come to a junction that leads to a circular path. If you turn left in a south-easterly direction (502) and walk along a stretch on the valley bottom in a rural context, you will go back up to the village of Montemagno, from which you can join “The Path of the Romanesque”. If you turn right, you will climb to the village of Grana (502) and here, you can enjoy some very scenic points on the surrounding landscape. It is certainly worth spending some time on the streets of the village. The old town is still well preserved, and the impressive late eighteenth-century parish church overlooks the entire village. This church preserves paintings, some of which are of “the Moncalvo”, and a beautiful wooden choir. Do not stanzana, Santa Maria und Minoglio, die durchquert werden. Wenn man den Blick nach WESTEN richtet, kann man in der Ferne das Dorf Penango hervorragen sehen, mit seiner schönen Pfarrkirche aus dem achtzehnten Jahrhundert, ein Werk des Magnocavallo, in der sich wertvolle Leinwandgemälde des Moncalvo befinden. Auf dem Gebiet von Grana gelangt man an eine Gabelung, die auf einen Rundgang mündet. Nach links in SÜDWESTLICHER (502) Richtung abbiegend und indem man einem Abschnitt der Talsohle in bäuerlicher Landschaft folgt, geht es ansteigend zur Ortschaft Montemagno, von der aus man sich auf die „Die romanische Strecke“ einfädeln kann. Wendet man sich stattdessen nach rechts, geht es zur Ortschaft Grana (502) hinauf, von der man streckenweise Stellen mit einem besonders schönen Ausblick über die umliegende Landschaft genießen kann. Ganz gewiss lohnt es sich, einige Zeit in den kleinen Gässchen des Ortes zu verbringen; das historische Zentrum ist noch immer gut erhalten und über das ganze Dorf herrscht die stattliche Pfarrkirche aus dem Ende des achtzehnten Jahrhunderts, in der kostbare Leinwandgemälde aufbewahrt werden, von denen einige vom Moncalvo sind, und ein prachtvoller Holzchor. Unbedingt zu sehen ist die anstoßende Reliquienkapelle und die Pinakothek, die wahre Schätze der kirchlichen Kunst enthalten. 65 meridiana al mondo avente come soggetto il vino, “Tenuta la Mercantile” villa settecentesca con al suo interno il torchio più grande d’Europa - e la scalinata nel cortile del vecchio castello nel ricetto della Miraja. Infine meritano una visita la chiesa parrocchiale, che conserva preziose tele del Moncalvo, e la chiesa della Confraternita dell’Annunziata, in stile barocco piemontese. L’itinerario prosegue verso SUD (503) tra colline vitate, per tornare, dopo un’ampia curva, a puntare verso settentrione fino a raggiungere Montemagno (502). Il borgo è assai suggestivo, ha mantenuto il suo impianto medioevale originale e le tipologie architettoniche del luogo. Il castello, di origine medioevale, domina il luogo ed è uno dei più pregevoli dell’Astigiano. Dal lato SUD-OVEST del parco del castello 66 miss the adjacent chapel with the relics and art gallery, which contain real gems of religious art. As you leave the village, the path points towards Castagnole Monferrato (507). You walk among beautiful hills where the view sweeps away to contemplate landscapes of great charm, where the geometry of vineyards and fields is just interrupted sporadically by bushes and wooded strips, which are very valuable for the preservation of most of the remaining wildlife. There is a bicycle rental service in the town of Castagnole for those who wish to visit the surrounding areas by bicycle or arrive at the site by bus or car and want to take the paths by bike. Castagnole is internationally renowned for being the home of a very precious wine: Ruché. In this regard, it is worth mentioning Aus dem Dorf herauskommend richtet sich der Pfad nach Castagnole Monferrato (507). Man wandert zwischen schönen Hügeln hindurch, von denen der Blick in die Ferne schweifen und sich in faszinierende Landschaften vertiefen kann, wo die Geometrie der Weinberge und Felder andeutungsweise von vereinzelten Hecken und bewaldeten Flecken unterbrochen wird, die für den Erhalt eines Großteils des übrig gebliebenen Wilds lebenswichtig sind. In der Gemeinde Castagnole gibt es einen Fahrradverleih für alle, die die Umgebung auf zwei Rädern erkunden wollen oder, falls sie mit dem Bus oder Auto angereist sind, die Strecke mit dem Fahrrad bewältigen möchten. Castagnole ist international als Heimat eines gefragten Weins bekannt: des Ruchè. An dieser Stelle ist auch auf eine der örtlichen Besonderheiten hinzuweisen: die Sonnenuhr des Ruchè, die größte Sonnenuhr der Welt, die den Wein zum Thema hat, sowie die Villa „Tenuta la Mercantile“ aus dem siebzehnten Jahrhundert, die die älteste Weinpresse Europas verwahrt und die Treppe in den Hof der Fluchtburg der Miraja. Zum Abschluss sollte noch die Pfarrkirche besichtigt werden, die wertvolle Gemälde des Moncalvo bewahrt, und die Kirche der Confraternita dell’Annunziata, im piemontesischen Barockstil. Die Strecke richtet sich zwischen Weinbergen nach SÜDEN (503), um nach einer großen Kurve wieder Richtung Norden zu gehen, bis sie nach Montemagno kommt (502). Der Ort ist zauberhaft, denn er hat seine ursprüngliche mittelalterliche Anlage und die architektonischen si dipartono a ventaglio tredici vicoli che conferiscono al borgo un aspetto assai caratteristico. Certamente da visitare sono anche la chiesa parrocchiale dell’Assunta, con la monumentale scalinata e, non distante, in cima ad una altura, i suggestivi resti della chiesa romanica dei Santi Vittore e Corona. Lasciato Montemagno, si prosegue in direzione NORD-OVEST e, dopo un breve tratto da percorrere in mezzo alla campagna, si ritorna al bivio per Grana incontrato in precedenza. among local curiosities that the sundial of Ruché is the largest sundial in the world having wine as a subject. Other interesting features are “Tenuta la Mercantile”, a eighteenth-century villa preserving the largest winepress in Europe, and the staircase of the old castle yard in the fortified area of the Miraja. Finally the parish church, which houses valuable paintings by “the Moncalvo” and the church of the Confraternita dell’Annunziata, designed in Piedmont Baroque are worth visiting. The route continues to the south (503) through hills planted with vines, and again points towards the north, after a wide curve, all the way to Montemagno (502). The village is very evocative. It has retained its original medieval layout and the architectural typology of the place. The castle of medieval origin overlooks the place and it is one of the most valuable castles of Asti. Thirteen roads fan out from the south-west branch of the castle park and give the village a very characteristic appearance. The parish church of Assunta, with its monumental staircase, and the picturesque ruins of the Romanesque church of Sainti Vittore and Corona atop a hill not far away are certainly worth visiting. As you leave Montemagno behind, you continue northwest and, after you walk on the countryside for a short distance, you return to the junction to Granato that you had previously intercepted. Bauarten des Ortes bewahrt. Das aus dem Mittelalter stammende Schloss beherrscht den Ort und ist eines der wertvollsten Schlösser des Gebiets von Asti. Von SÜDWESTLICHER Seite des Schlossparks gehen fächerartig dreizehn Gassen aus, die dem Dorf ein sehr typisches Aussehen verleihen. Unbedingt zu besichtigen sind auch die Pfarrkirche der Assunta mit der großartigen Treppe und, nicht weit entfernt auf der Spitze einer Anhöhe, die beeindruckenden Überreste der romanischen Kirche Santi Vittore e Corona. Hinter Montemagno geht es weiter Richtung NORDWESTEN und nach einer kurzen Strecke durch die Felder zur Abzweigung nach Grana zurück, an der man zuvor vorbeigekommen ist. p. 64 - Montemagno (F. Bello) - p. 65 Moncalvo e Grana - p. 66 Castagnole Monferrato; gruccioni (Merops apiaster); Penango - p. 67 Montemagno: la parrocchiale di S. Martino e scorcio del castello (F. Olmo) p. 64 - Montemagno (F. Bello) - p. 65 Moncalvo and Grana - p. 66 Castagnole Monferrato; bee eaters (Merops apiaster); Penango - p. 67 Montemagno: the parish of S. Martino and glimpse of the castle (F. Olmo) p. 64 - Montemagno (F. Bello) - p. 65 Moncalvo und Grana - p. 66 Castagnole Monferrato; bienenfresser (Merops apiaster); Penango - p. 67 Montemagno: die pfarrkirche S. Martino und blick auf das schloss (F. Olmo) 67 16 Da Viarigi a Moncalvo From Viarigi to Moncalvo Von Viarigi nach Moncalvo Partenza: Viarigi Località sul percorso: Viarigi, Casorzo, Grazzano Badoglio, Moncalvo Lunghezza: circa 20 km Tempo di percorrenza: 1 giorno Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 3 Departure: Viarigi Villages en route: Viarigi, Casorzo, Grazzano Badoglio and Moncalvo Length: approximately 20 km Travel time: 1 day Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 3 Abfahrt: Viarigi Orte auf der Strecke: Viarigi, Casorzo, Grazzano Badoglio, Moncalvo Länge: circa 20 km Gehzeit: 1 Tag Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 3 Description of the path: Viarigi (230 m) - Casorzo (270 m) Grazzano Badoglio (299 m) - Moncalvo (300 m) Length: 20 km Streckenbeschreibung: Viarigi (230 m) - Casorzo (270 m) Grazzano Badoglio (299 m) - Moncalvo (300 m) Länge: 20 km The route sets off from Viarigi. The village lies on several terraced levels that make it charming and picturesque. Symbol of the village is the “Torre dei Segnali - Signal Tower” of medieval origin. The plateau of the tower, a place of great scenic beauty, offers a view on the surrounding hills, neighboring villages and the entire Alpine chain as far as the eye can see. Among the most significant monuments, the Romanesque parish church of San Marziano dating back to the twelfth century, located just outside the village, is worth visiting. As you leave the residential complex behind and move northwest (505), the road winds through the countryside. After you cross the so-called “del mulino - the mill” canal, you start going up the valley until you reach the crest of the hill and the residential com- Die Strecke nimmt ihren Anfang in Viarigi. Der Ort ruht auf verschiedenen Terrassen, wodurch er sehr bezaubernd und malerisch wirkt. Wahrzeichen des Dorfs ist der “Torre dei Segnali” aus dem Mittelalter. Die Hochebene des Turms ist ein Ort mit einem großartigen Panorama, in dem sich der Blick in den umliegenden Hügeln, den angrenzenden Dörfern und den gesamten Alpenbogen verlieren kann. Eines der wichtigsten Denkmäler ist die romanische Pfarre San Marziano, die auf das XII. Jahrhundert zurückgeht, gleich außerhalb der Ortschaft errichtet und einen Besuch wert ist. Man lässt den Ort hinter sich zurück und begibt sich in NORDWESTLICHE (505) Richtung, während sich der Weg durch das offene Land windet. Nachdem ein Kanal mit dem Namen “del Descrizione percorso: Viarigi (230 m) - Casorzo (270 m) Grazzano Badoglio (299 m) - Moncalvo (300 m) Lunghezza: 20 km Il percorso prende le mosse da Viarigi. Il borgo giace su vari livelli terrazzati che lo rendono assai suggestivo e pittoresco. Simbolo del paese è la “Torre dei Segnali” di origine medioevale. Il pianoro della torre, luogo panoramico di grande bellezza, offre una vista a perdita d’occhio sulle colline circostanti, sui paesi limitrofi e su tutto l’arco alpino. Tra i monumenti più significativi merita una visita la pieve romanica di San Marziano risalente al secolo XII, posta appena fuori l’abitato. Lasciando alle spalle il nucleo abitato e muovendosi in direzione NORD-OVEST (505), il cammino si snoda in aperta campagna. Superato un canale detto “del mulino” si risale la valle fino a raggiungere la cresta collinare ed il centro abitato di Casorzo. A sovrastare il 68 borgo spiccano la chiesa parrocchiale dedicata a San Vincenzo Martire, costruzione tardo-barocca edificata nel 1730 dall’architetto Magnocavallo, la ex chiesa di San Giorgio, edificio romanico risalente al XII secolo, il complesso monumentale della Madonna delle Grazie, i palazzi signorili del XVI secolo, la torre sulle vigne. Anche qui non mancano notevoli scorci panoramici sul territorio circostante. Superando l’abitato, si procede in direzione di Grazzano Badoglio, luogo natio del Generale Pietro Badoglio. Sono sicuramente da visitare la chiesa romanica della Madonna dei Monti, sull’omonima collina, e la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Vittore e Corona, dove si conservano dipinti di pregio, tra cui “La morte di San Francesco Saverio” del gesuita Andrea Pozzo, e la tomba del leggendario Marchese Aleramo, capostipite dei Marchesi del Monferrato. Annesso alla chiesa, il cortile del chiostro dell’antica abbazia benedettina, fondata da Aleramo nel 961, recentemente restaurato. Dal sagrato e dal cortile del chiostro, vista mozzafiato sulle colline e sulle Alpi, plex of Casorzo. The parish church dedicated to San Vincenzo Martire, which is a Baroque building built in 1730 by architect Magnocavallo, the former San Giorgio Church, which is a Romanesque building dating back to the twelfth century, the monumental complex of the Madonna delle Grazie, the sixteenth-century palaces and the tower of the vineyards stand over the village. There are glimpses of noteworthty panoramic views over the surrounding territory here, too. After you pass the village, you proceed towards Grazzano Badoglio, where Marshal Pietro Badoglio was born. The Romanesque church of Madonna dei Monti, on top of the omonimous hill, and the parish church, dedicated to Santi Vittore and Corona, which houses valuable paintings, among which “La morte di San Francesco Saverio - The Death of San Francesco Saverio” by Andrea Pozzo, and the tomb of the legendary Marquis Aleramo, the founder of the Marquis of Monferrato, are definitely worth visiting in this town. Adjoining the church is the cloister yard of the ancient Benedictine abbey, mulino” überwunden worden ist, geht es das Tal hinauf bis zum Hügelkamm mit dem Dorf Casorzo. Der Ort wird von der San Vincenzo Martire geweihten Pfarrkirche überragt, die ein Bau aus dem Barockzeitalter ist und 1730 von dem Architekten Magnocavallo errichtet worden ist, von der ehemaligen Kirche San Giorgio, ein romanisches Gebäude aus dem XII. Jahrhundert, dem gewaltigen Komplex der Madonna delle Grazie, den Herrschaftspalästen aus dem XVI. Jahrhundert und von dem Turm auf den Weinbergen. Auch hier muss man die beachtlichen Ausblicke über das umliegende Gebiet nicht missen. Nach dem Ort geht es weiter Richtung Grazzano Badoglio, dem Geburtsort des Generals Pietro Badoglio. In dem Dorf sind vor allem die romanische Kirche der Madonna dei Monti auf dem gleichnamigen Hügel und die Pfarrkirche zu besichtigen, die den Heiligen Vittore und Corona geweiht ist und in der sich wertvolle Gemälde befinden, wie „La morte di San Francesco Saverio“ des Jesuiten Andrea Pozzo, und das Grabmal des legendären Marchese Aleramo, des Stammvaters der Markgrafen des Monferrato. Neben der Kirche der vor Kurzem restaurierte Kreuzgang der alten Benediktiner-Abtei, die von Aleramo in 961 gegründet wurde; von der Platz und dem Hof der Kirche geniesst man eine atemberaubende Aussicht auf die Hügel und die Alpen, vom Monviso bis zum Monterosa. Das Geburtshaus des Marschalls Pietro Badoglio ist heute ein Museum, das Raritäten, photografische Sammlungen und Zeugnisse der zwei Weltkriegen verwahrt. Richtung WESTEN geht es wiederum zur Talsohle hinunter, um dann den 69 dal Monviso al Monte Rosa. La casa natale del Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio è oggi un museo al cui interno sono conservati cimeli, raccolte fotografiche e testimonianze del periodo delle due guerre mondiali. Muovendosi in direzione OVEST, si scende ancora una volta in fondovalle, per poi risalire il versante collinare; indi si passa nelle vicinanze del cimitero degli ebrei e finalmente si raggiunge l’abitato di Moncalvo. Il centro storico merita una visita non affrettata per cogliere scorci pittoreschi lungo le vie strette e tortuose, le piazze, i resti del castello residenza dei marchesi del Monferrato, oggi sede della Bottega del Vino. Si consiglia di salire sulle torri del castello, perché il panorama che si può ammirare di lassù, su colline e centro abitato, è davvero notevole. La città di Moncalvo è il luogo ove visse e morì il famoso pittore Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo (Montabone 1568 - Moncalvo 1625). La chiesa parrocchiale di San Francesco e le altre chiese conservano formidabili tele del pittore e della sua cerchia. Da segnalare il museo civico, che ospita opere di pittori quali Chagall, De Chirico, Morandi, Sironi, Modigliani, ecc. founded by Marquis Aleramo in 961 and recently restored. From the yard of the church and the cloister it is possible to enjoy a breathtaking view on the hills and the Alps, from Monviso to Monte Rosa. Today Marshal Pietro Badoglio’s birthplace house is the seat of a museum, which houses relics, collections of photographs and documents on the period between the two World Wars. Moving west, you go down again to the valley bottom, then up the hillside. Then you pass near the Jewish cemetery and finally reach the town of Moncalvo. The old town is worth a leisurely visit to capture picturesque views along the narrow, winding streets, squares, ruins of the castle, once residence of the Marquis of Monferrato. Today it houses the headquarters of the Bottega del Vino. We recommend you climb the castle towers, because the panorama that you can admire over hills and the town from there is truly remarkable. The town of Moncalvo is the place where the famous painter Guglielmo Caccia, said “the Moncalvo”, lived and died (Montabone 1568 - Moncalvo 1625). The parish church of San Francesco and other churches house extraordinary paintings by the painter and his circle. The museum, which houses works by artists including Chagall, De Chirico, Morandi, Sironi, Modigliani, etc. is also worth noting. Hügelhang hinaufzusteigen; dabei kommt man am jüdischen Friedhof vorbei und erreicht endlich die Ortschaft Moncalvo. Das historische Zentrum verdient einen Besuch, bei dem man sich Zeit lassen sollte, um die malerischen Ausblicke wahrnehmen zu können, die man von den engen und gewundenen Straßen, den Plätzen sowie den Überresten des Schlosses erhaschen kann, damals Residenz der Markgrafen und heute Sitz der Bottega del Vino. Es wird empfohlen, auf die Schlosstürme zu steigen, weil das Panorama, das man von dort aus über die Hügel und die Ortschaft hat, wirklich atemberaubend ist. In der Stadt Moncalvo lebte und starb der berühmte Maler Guglielmo Caccia, der “Moncalvo“ genannt (Montabone 1568 - Moncalvo 1625). Die Pfarrkirche San Francesco und die anderen Kirchen bewahren hervorragende Leinwandgemälde des Malers und seines Kreises. Es muss auf das Stadtmuseum hingewiesen werden, in dem Werke von Malern wie Chagall, De Chirico, Morandi, Sironi, Modigliani, etc. aufbewahrt werden. p. 68 veduta su Viarigi - p. 69 torre di Viarigi; la stele del Marchese d’Aleramo a Grazzano Badoglio; Casorzo - p. 70 Madonna del Rosario di Guglielmo Caccia detto “il Moncalvo” e “CroceviaRosso” di Giorgio Piacenza (Museo Civico di Moncalvo) p. 68 veduta su Viarigi - p. 69 tower of Viarigi; the Stele of Marchese d’Aleramo in Grazzano Badoglio; Casorzo - p. 70 Madonna del Rosario by Guglielmo Caccia “il Moncalvo” and “Red Crossing” by Giorgio Piacenza (Moncalvo Gallery) p. 68 turm von Viarigi - p. 69 Viarigi; die stele des Marchese d’Aleramo aum Grazzano Badoglio; Casorzo - p. 70 Madonna del Rosario von Guglielmo Caccia “il Moncalvo” und “CroceviaRosso” Giorgio Piacenza (Museo Civico im Moncalvo) 70 17 Antichi Borghi Ancient Villages Antike Dörfer Partenza: Aramengo, fraz. Marmorito Santa Maria Località sul percorso: Marmorito S.Maria, Passerano, S.Andrea di Casaglio, Gallareto, S.Tonco, Viale, Cortanze, Montechiaro d’Asti, Villa S.Secondo, Chiusano d’Asti Lunghezza: circa 26 km Tempo di percorrenza: 2 giorni Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 1-2 Departure: Aramengo, fraz. Marmorito Santa Maria Villages en route: Marmorito S.Maria, Passerano, S.Andrea di Casaglio, Gallareto, S.Tonco, Viale, Cortanze, Montechiaro d’Asti, Villa S.Secondo and Chiusano d’Asti Length: approximately 26 km Travel time by foot: 2 days Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1-2 Abfahrt: Aramengo, fraz. Marmorito Santa Maria Orte auf der Strecke: Marmorito S.Maria, Passerano, S.Andrea di Casaglio, Gallareto, S.Tonco, Viale, Cortanze, Montechiaro d’Asti, Villa S.Secondo, Chiusano d’Asti Länge: circa 26 km Gehzeit: 2 Tage Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1-2 Description of the path: Marmorito S.Maria (270 m) - Passerano (300 m) - S.Andrea di Casaglio, (300 m) - Gallareto (220 m) - San Tonco (210 m) - Viale (260 m) - Cortanze (280 m), Montechiaro d’Asti (280 m), Villa San Secondo S.Rocco (250 m) and Chiusano d’Asti. (230 m) Length: 26,4 km Streckenbeschreibung: Marmorito S.Maria (270 m) - Passerano (300 m) - S.Andrea di Casaglio, (300 m) - Gallareto (220 m) - San Tonco (210 m) - Viale (260 m) - Cortanze (280 m), Montechiaro d’Asti (280 m), Villa San Secondo S.Rocco (250 m), Chiusano d’Asti. (230 m) Länge: 26,4 km The path originates from the SupergaCrea path, near the intersection of the municipal boundaries of Albugnano, Aramengo and Passerano Marmorito. It continues southward (109), among hills where croplands, farms, forests and uncultivated land succeed one another. In the distance, you can see the hamlets of Schierano and Primeglio which clearly have a medieval layout, as well as the ruins of the fortress that stands on the Marmorito stronghold, where a magnificent yet ancient cedar Der Weg entspringt der Strecke Superga-Crea, fast an der Kreuzung der Gemeindegrenzen von Albugnano, Aramengo und Passerano Marmorito. Es geht Richtung SÜDEN (109) zwischen Hügeln und Ackerland, Bauernhäusern, unbebauten Flächen und Wäldern weiter, die sich aneinanderreihen. In der Ferne kann man die Ortschaften Schierano und Primeglio mit ihrem deutlichen mittelalterlichen Gepräge erkennen, sowie die Ruinen des Schlosses auf der Burg Marmori- Descrizione percorso: Marmorito S.Maria (270 m) - Passerano (300 m) - S.Andrea di Casaglio, (300 m) - Gallareto (220 m) - San Tonco (210 m) - Viale (260 m) - Cortanze (280 m), Montechiaro d’Asti (280 m), Villa San Secondo S.Rocco (250 m), Chiusano d’Asti (230 m) Lunghezza: 26,4 km Il cammino ha origine dal percorso Superga-Crea, quasi all’incrocio dei confini comunali di Albugnano, Aramengo e Passerano Marmorito (109). Si prosegue in direzione SUD, in contesto collinare ove coltivi, cascine, incolti e boschi si susseguono. In lontananza si scorgono i borghi di Schierano e Primeglio di chiara impronta medioevale, nonché i ruderi del castello sulla rocca di Marmorito ove spicca pure un maestoso quanto vetusto esemplare di ce- 71 dro del libano. Proseguendo si giunge sino al borgo di Passerano, dominato dal possente e ben conservato castello appartenente ancora oggi alla famiglia dei conti Radicati. Agli amanti della natura farà di certo piacere apprendere che una importante colonia di pipistrelli della specie Vespertilio smarginato, si è insediata da alcuni anni in un edificio comunale ed è ora oggetto di protezione, grazie alla sensibilità dell’attuale amministrazione che ha tenuto conto di questi ospiti alati, nel corso del progetto di ristrutturazione dell’edificio. Tale ritrovamento riveste grande importanza, essendo note solo otto colonie riproduttive di Myotis emarginatus sul territorio piemontesevaldostano. Vale la pena ricordare che i chirotteri sono fauna “particolarmente protetta” e sono tutelati da normative europee e da leggi nazionali. Nelle adiacenze meritano una visita la chiesa parrocchiale e l’edificio dell’antica zecca, oggi sede della biblioteca. Si procede ora in direzione SUD-EST scendendo a valle, per poi risalire su strada panoramica sino a giungere alla pieve romanica di Sant’Andrea di Casaglio. Passando oltre, si costeggia in parallelo il centro storico di Cerreto d’Asti (108). Il paese sorge sul crinale di una collina e si snoda lungo un’unica via principale. Il susseguirsi di portoni e case che hanno conservato la fisionomia originaria, interrotto qua e là da giardini e orti, rappresenta un esempio di borgo rurale ancora intatto. Ogni anno, nel periodo tra maggio e giugno, l’amministrazione comunale promuove un museo di arte contemporanea a cielo aperto:“muriMAESTRI”. In quell’occasione i muri esterni delle case si arricchiscono di lavori artistici (dipinti o sculture). Il cammino prosegue sino a giungere in prossimità di Gallareto. Attraversata la provinciale (208) ci si inoltra nella zona boschiva di San Tonco di grande interesse naturalistico: si tratta di una vallata lunga e stretta, racchiusa fra due aspre catene collinari, in parte occupata da un fitto bosco igrofilo costituito da una prevalenza di ontani neri e da salici bianchi, alcuni dei quali imponenti, alternato a zone di cariceto. Questo bosco, purtroppo ancora privo di reale tutela, rappresenta un importante rifugio per numerose specie di invertebrati, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi selvatici. Per l’ontaneto paludoso di San Tonco è stato avviato l’iter di inclusione tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC) ai 72 of Lebanon stands out. Then you come to the village of Passerano, dominated by the powerful and well-preserved castle that still belongs to the family of the Counts Radicati. Nature lovers will certainly be pleased to learn that an important colony of bats of the species “notched eared bat” settled in a municipal building several years ago and now it is under protection, thanks to the sensitivity of the current administration, which has taken account of these winged guests during the building renovation project. This discovery is of great importance, since there are only eight known breeding colonies of Myotis emarginatus in Piedmont-Valle d’Aosta. It is worth mentioning that bats are under “special protection” and are protected by European and national laws. In the vicinity, the parish church and the old mint building, which today houses a library, are also worth visiting . Now, you proceed in a southeasterly direction down the valley, and then climb to the scenic road until you reach the Romanesque church of Sant’Andrea di Casaglia. Moving on, you walk parallel to the old town of Cerreto d’Asti (108). The village lies on the crest of a hill and winds along a single main street. The succession of gates and houses that have preserved the original appearance, interrupted here and there by gardens, is an example of a still intact rural village. Each year in May - June, the council sponsors an open-air museum of contemporary art: “Muri Maestri - Master Walls”. On that occasion, the exterior walls of the houses are enriched with works of art (paintings or sculptures). The to, wo auch ein majestätisches und altes Exemplar einer Libanonzeder wächst. Beim Weitergehen gelangt man bis zur Ortschaft Passerano, die von der mächtigen und gut erhaltenen Burg beherrscht wird, die auch heute noch der Familie der Grafen Radicati gehört. Die Naturfreunde freuen sich bestimmt zu erfahren, dass sich seit einigen Jahren eine große Fledermauskolonie der Sorte Wimperfledermaus in einem Gebäude der Gemeinde niedergelassen hat und nun Dank der jetzigen Verwaltung unter Schutz steht, die bei dem Sanierungsprojekt des Gebäudes Rücksicht auf diese geflügelten Gäste genommen hat. Diese Entdeckung ist von großer Bedeutung, da nur acht sich fortpflanzende Kolonien von Myotis emarginatus auf dem piemontesischen-valdostaner Gebiet bekannt sind. Es ist darauf hinzuweisen, dass die Flattertiere eine „besonders geschützte“ Fauna ist und von europäischen Rechtsvorschriften und nationalen Gesetzen geschützt wird. Die nahe gelegene Pfarrkirche und das Gebäude der alten Münzprägestelle, jetzt Sitz der Bibliothek, sind einen Besuch wert. Jetzt geht es weiter Richtung SÜDOSTEN das Tal hinunter, um dann die Panoramastraße hinaufzugehen, bis man die romanische Pfarre Sant’Andrea di Castiglio erreicht. Beim Weitergehen säumt man das parallel gelegene historische Zentrum von Cerreto d’Asti (108). Das Dorf ist auf einem Hügelkamm errichtet und windet sich an der einzigen Hauptstraße entlang. Die Folge der Tore und Häuser, die noch ihr ursprüngliches Gesicht bewahren, vereinzelt von Blumen- und Gemüsegärten unterbrochen, ist ein Beispiel eines immer noch intakten Bauerndorfs. Die Gemeindeverwaltung unterstützt jedes Jahr im Mai/Juni ein Freilichtmuseum der zeitgenössischen Kunst: “muriMAESTRI”. Die Außenmauern der Häuser werden zu diesem Anlass mit künstlerischen Werken geschmückt (Gemälde oder Skulpturen). Die Wanderung führt jetzt in die Nähe von Gallareto. Nach der Überquerung der Landstraße (208) dringt man in das Waldgebiet von San Tonco ein, das naturwissenschaftlich von großer Bedeutung ist: es handelt sich um ein langes und enges Tal, das von zwei steilen Hügelketten eingeschlossen und zum Teil von einem dichten sumpfigen Auwald bedeckt wird, der vor allem aus Schwarz-Erlen und Silber-Weiden gebildet wird, von sensi della Direttiva 92/43/CEE. Il percorso prosegue sfiorando gli abitati della frazione Vallunga, di Viale (308) e, dopo aver attraversato una strada provinciale, si porta prima in direzione NORD, poi piega ad EST, costeggiando la strada provinciale, fino a raggiungere il borgo di Cortanze. Qui merita una visita il centro storico ed il possente castello dei Roero (secolo XII) che domina la valle dal cui giardino è possibile godere di ampie vedute sui dintorni. Si prosegue in direzione di Montechiaro, su un percorso piacevolmente panoramico (302) che si snoda sostanzialmente sulle sommità collinari. Arrivati a Montechiaro, dopo aver attraversato il bel centro storico, una piccola deviazione permette di visitare due chiese romaniche: Santa Maria Assunta e San Nazario e Celso (sec. XI): quest’ultima è una delle più belle pievi romaniche dell’Astigiano. Ora si avanza in direzione di Villa San Secondo, centro che si lambisce sul lato di ponente. Giunti in prossimità del borgo, si procede in direzione SUD, seguendo il cammino di fondovalle e costeggiando l’abitato di Cossombrato; infine, arrivati nelle vicinanze di Chiusano (303C), il presente itinerario si conclude incrociando “Il percorso del Romanico”. path continues until you come close to Gallareto. After you cross the county road (208), you enter San Tonco forest which is of great naturalistic interest: it is a long and narrow valley, enclosed between two rugged ranges of hills, partly occupied by a dense hydric forest predominantly made of blacks alders and white willows, some of which are impressive, alternating with areas of sedge trees. Unfortunately this forest is still not under real protection, and it is an important refuge for many species of invertebrates, amphibians, reptiles, birds and wild mammals. The process to include San Tonco marshy alder wood among the Sites of Community Importance (SCI) under EC Council Directive 92/43/EEC has been launched. The route continues touching the residential complexes of Vallunga and Viale (308), and after crossing a county road, it runs north at first, then it bends east, along the county road until it reaches the village of Cortanze. It is worth visiting the old town and the mighty castle of the Roero family (12th century), overlooking the valley. From its garden, you can enjoy wide views of the surrounding area. Then you continue in the direction of Montechiaro, on a pleasantly scenic path (302) that winds substantially on hill tops. Once in Montechiaro, after crossing the beautiful old town, take a small detour to visit two Romanesque churches: Santa Maria Assunta and San Nazario and Celso (11th century). The latter is one of the most beautiful Romanesque churches of Asti. Now you proceed towards Villa San Secondo, a center that you will cross on the west side. Once you get within the proximity of the village, you proceed in a southerly direction, following the path along the valley bottom and the residential complex of Cossombrato. In the end, you arrive in the vicinity of Chiusano (303C). This trail ends intersecting “The Path of the Romanesque.” denen einige sehr stattlich sind, und sich mit Riedgraszonen abwechselt. Dieser Wald genießt zur Zeit leider noch keinen tatsächlichen Schutz, stellt aber einen wichtigen Zufluchtsort für zahlreiche Invertebraten, Amphibien, Reptilien, wilde Vögel und Säugetiere dar. Für das sumpfige Erlengehölz von San Tonco ist der Amtsweg eingeleitet worden, um laut Richtlinie 92/43/EWG (FFH-Richtlinie) in die Zonen von Gemeinschaftsinteresse aufgenommen zu werden. Die Strecke streift beim Weitergehen die Wohnhäuser der Ortsteile Vallelunga, Viale (308) und führt nach der Überquerung der Landstraße zuerst nach NORDEN um dann nach OSTEN abzubiegen, indem sie an der Landstraße entlangläuft, bis sie die Ortschaft Cortanze erreicht. Hier sind das historische Zentrum und die mächtige Burg der Roero (XII. Jahrhundert) zu besichtigen, die das Tal überragt und aus deren Garten ausgedehnte Ausblicke über die Umgebung genossen werden können. Es geht weiter Richtung Montechiaro und die Strecke bietet einen schönen Rundblick (302), der sich im Wesentlichen über die Hügelspitzen windet. In Montechiaro angekommen und nach der Durchquerung des schönen historischen Zentrums kann man mit einem kleinen Umweg zwei romanische Kirchen besichtigen: Santa Maria Assunta und San Nazario e Celso (XI. Jahrhundert), wobei Letztere eine der schönsten romanischen Pfarren des Gebiets von Asti ist. Jetzt geht es in Richtung Villa San Secondo, ein Zentrum auf der westlichen Seite. In der Nähe des Dorfes angekommen geht es Richtung SÜDEN, indem der Talsohle gefolgt und die Ortschaft Cossombrato gesäumt wird; in der Nähe von Chiusano (303C) endet diese Strecke schließlich, indem sie die „Die romanische Strecke“ kreuzt. p. 71 il castello di Cortanze - p. 72 la parrocchiale di Villa San Secondo - p. 73 il campanile di San Nazario e Celso a Montechiaro p. 71 the castle of Cortanze - p. 72 the parish of Villa San Secondo - p. 73 the bell tower of S. Nazario and Celso in Montechiaro p. 71 das schloss von Cortanze - p. 72 die pfarrkirche von Villa San Secondo - p. 73 der glockenturm von San Nazario und Celso in Montechiaro 73 18 Il percorso del Romanico The Path of the Romanesque Partenza: Berzano S.Pietro, C.na Anselmo Località sul percorso: Berzano S.Pietro, Abbazia di Vezzolano, Castelnuovo Don Bosco, Morialdo, Colle Don Bosco, Serra, Capriglio, S.Giorgio (Bagnasco di Montafia), Montafia, S.Secondo (Cortazzone), Camerano Casasco, Chiusano, S.Maria, Brancalione, Sampignoni, Frinco, Madonna della Neve, Castell’Alfero, Calliano, Portacomaro, Scurzolengo, Castagnole M.to, Montemagno, Viarigi Lunghezza: circa 87 km Tempo di percorrenza: 5-6 giorni Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 1-2-3 Departure: Berzano S.Pietro, C.na Anselmo Villages en route: Berzano S.Pietro, Abbazia di Vezzolano, Castelnuovo Don Bosco, Morialdo, Colle Don Bosco, Serra, Capriglio, S.Giorgio (Bagnasco di Montafia), Montafia, S.Secondo (Cortazzone), Camerano Casasco, Chiusano, S.Maria, Brancalione, Sampignoni, Frinco, Madonna della Neve, Castell’Alfero, Calliano, Portacomaro, Scurzolengo, Castagnole M.to, Montemagno and Viarigi Length: approximately 87 km Travel time: 5-6 days Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1-2-3 Descrizione percorso: C.na Anselmo (340 m) - S.Giovanni (340 m) - Berzano S.Pietro (390 m) S.Giovanni Battista (460 m) - Abbazia di Vezzolano (440 m) - Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Morialdo (270 m) - Colle Don Bosco (260 m) - Serra (280 m) - Capriglio (230 m) - S.Giorgio (Bagnasco di Montafia) (200 m) - Montafia (240 m) - S.Secondo (Cortazzone) (220 m) - Camerano Casasco (300 m) - Chiusano (260 m) - S.Maria - Brancalione (250 m) - Sampignoni (250 m) - Frinco (180 m) - Madonna della Neve (220 m) Description of the path: Cascina Anselmo (340 m) - S.Giovanni (340 m) - Berzano S.Pietro (390 m) S.Giovanni Battista (460 m) - Abbazia di Vezzolano (440 m) - Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Morialdo (270 m) - Colle Don Bosco (260 m) - Serra (280 m) - Capriglio (230 m) - S.Giorgio (Bagnasco di Montafia) (200 m) - Montafia (240 m) - S.Secondo (Cortazzone) (220 m) - Camerano Casasco (300 m) - Chiusano (260 m) - S.Maria - Brancalione (250 m) - Sampignoni (250 m) - Frinco (180 m) - Madonna della Neve (220 m) 74 Die romanische Strecke Abfahrt: Berzano S.Pietro, C.na Anselmo Orte auf der Strecke: Berzano S.Pietro, Abbazia di Vezzolano, Castelnuovo Don Bosco, Morialdo, Colle Don Bosco, Serra, Capriglio, S.Giorgio (Bagnasco di Montafia), Montafia, S.Secondo (Cortazzone), Camerano Casasco, Chiusano, S.Maria, Brancalione, Sampignoni, Frinco, Madonna della Neve, Castell’Alfero, Calliano, Portacomaro, Scurzolengo, Castagnole M.to, Montemagno, Viarigi Länge: circa 87 km Gehzeit: 5-6 Tage Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1-2-3 Streckenbeschreibung: C.na Anselmo (340 m) - S.Giovanni (340 m) - Berzano S.Pietro (390 m) S.Giovanni Battista (460 m) - Abbazia di Vezzolano (440 m) - Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Morialdo (270 m) - Colle Don Bosco (260 m) - Serra (280 m) - Capriglio (230 m) - S.Giorgio (Bagnasco di Montafia) (200 m) - Montafia (240 m) - S.Secondo (Cortazzone) (220 m) - Camerano Casasco (300 m) - Chiusano (260 m) - S.Maria - Brancalione (250 m) - Sampignoni (250 m) - Frinco (180 m) - Madonna della Neve (220 m) - Castell’Alfero (220 m) - Calliano (260 m) - S.Pietro (220 m) - Portacomaro (230 m) - Scurzolengo (240 m) - Casta- - Castell’Alfero (220 m) - Calliano (260 m) - S.Pietro (220 m) - Portacomaro (230 m) - Scurzolengo (240 m) - Castagnole M.to (240 m) - Montemagno (250 m) - Viarigi (230 m) Lunghezza: 86,8 km L’itinerario origina a SUD dell’abitato di Casalborgone, in collegamento con i percorsi della provincia di Torino; indi si snoda a OVEST della strada provinciale, sino a giungere in prossimità della interessante chiesa romanica di San Giovanni (118). Si prosegue quindi tra le colline alla volta di Berzano San Pietro. Volendo è possibile salire al colle che sovrasta il borgo, ove sorge la pieve di San Giovanni Battista, notevole punto panoramico. Da qui, volgendo lo sguardo in direzione NORD, si apprezza un versante collinare interamente boscato. Si tratta di un bosco demaniale: il “Bosco delle orchidee”. Per la ricchezza specifica di queste splendide piante, il bosco è stato oggetto di un recente intervento forestale teso a conservare la biodiversità e migliorarne la fruizione. Si tratta di un ambiente assai vario: la parte in cresta ha caratteristiche decisamente asciutte con terreno piuttosto friabile che qua e là produce suggestive formazioni calanchive. I vegetali e gli animali che vi abitano si sono adattati a queste condizioni e sono diversi da quelli che si trovano a mezza costa; così specie come la ginestra, l’orniello, la roverella e il pino silvestre cedono il passo a specie mesofile: castagno, frassino e ciliegio. Infine il fondovalle, decisamente umido e ombroso, è caratterizzato dalla presenza della farnia, dell’ontano, del salice bianco e il sottobosco composto da carice e muschio. Riprendendo il cammino in direzione SUD, lasciato alle spalle l’abitato di Berzano S.Pietro, si procede in maniera piuttosto tortuosa, in piacevole contesto agreste, per giun- - Castell’Alfero (220 m) - Calliano (260 m) - S.Pietro (220 m) - Portacomaro (230 m) - Scurzolengo (240 m) - Castagnole M.to (240 m) - Montemagno (250 m) - Viarigi (230 m) Length: 86,8 km The itinerary sets off at the southern part of residential complex of Casalborgone, in connection with the routes of the province of Turin. Then it winds west of the county road, until you reach the vicinity of the interesting Romanesque church of San Giovanni (118). Then you continue through the hills toward Berzano San Pietro. If you want, you can climb the hill above the village, where the church of San Giovanni Battista stands, which is a remarkable scenic point. If you look to the north from here, you can enjoy an entirely wooded hillside. It is a state-owned forest: the “Forest of orchids” for being specifically rich in these beautiful plants. Recently the forest underwent a forestry operation in order to conserve its biodiversity and enhance enjoyment. This is a very diverse environment: the characteristics of the part on the ridge are very dry and the soil is rather friable, which produces impressive gullies here and there. The plants and animals that live there have adapted to these conditions and are different from those found on the hillside. Species such as broom, flowering ash, oak, Scots pine give way to mesophilic species, such as chestnut, ash, cherry. Finally, the valley bottom, which is very damp and shady, is characterized by the presence of British oak, alder, white willow and brushwood containing sedges and mosses. gnole M.to (240 m) - Montemagno (250 m) - Viarigi (230 m) Länge: 86,8 km Die Strecke beginnt im SÜDEN der Ortschaft Casalborgone und ist mit den Strecken der Provinz Turin verbunden; sie windet sich im WESTEN der Landstraße bis in die Nähe der interessanten romanischen Kirche San Giovanni (118). Zwischen den Hügeln geht es weiter nach Berzano San Pietro. Wenn man möchte, kann man den Hügel hinaufsteigen, der den Ort überragt und auf dem die wunderschön gelegene Pfarre San Giovanni Battista steht und den Ausblick genießen. Von hier kann man, wenn man den Blick nach NORDEN richtet, einen dicht bewaldeten Hügelabhang bewundern. Es handelt sich um einen Staatsforst: der “Bosco delle Orchidee” (Orchideenwald), aufgrund der besonderen Artenvielfalt dieser wunderschönen Pflanzen. Der Wald ist Gegenstand eines kürzlich ausgeführten Forsteingriffs zum Erhalt der Biodiversität und Verbesserung seiner Nutzung gewesen. Es handelt sich um einen sehr abwechslungsreichen Lebensraum: der Teil auf dem Gipfel hat ausgesprochen trockene Eigenschaften mit einem ziemlich bröckeligen Boden, der vereinzelt faszinierende furchenartige Bildungen hervorbringt. Die hier lebenden Pflanzen und Tiere sind diesen Bedingungen angepasst und unterscheiden sich von denen auf halber Höhe des Hügels; so überlassen Sorten wie Ginster, Manna-Esche, Flaumeiche und Kiefer den mesophilen Sorten den Vortritt: Kastanie Eschen und Kirsche; die bedeutend feuchtere und schattige Talsohle wird schließlich durch 75 gere ad incrociare il percorso SupergaCrea. Con una piccola deviazione si può visitare l’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano (100), uno dei sei monumenti simbolo della regione Piemonte e gioiello dell’architettura romanica. L’imponente facciata, lo jubè finemente scolpito, la suggestione dell’austero chiostro in parte affrescato, le sculture dei capitelli e l’insieme architettonico costituiscono patrimonio culturale di primario interesse che merita certamente di essere visitato senza fretta. All’interno dell’Abbazia si può ammirare la “Mostra permanente del Romanico” allestita dalla Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici del Piemonte, che offre la più completa documentazione sull’arte romanica rintracciabile a Vezzolano. Ora si procede, dapprima in bosco, poi tra vigneti e piccoli coltivi, in discesa alla volta di Castelnuovo Don Bosco (101). Su questo tratto si può ammirare la solatia chiesa romanica di Santa Maria di Cornaredo che sorge su un colle del versante opposto e la chiesa di Sant’Eusebio, anch’essa esempio mirabile del romanico astigiano. Si attraversa e si supera l’abitato di Castelnuovo, quindi si prosegue, tra piacevoli colline, attraversando le case sparse della frazione Morialdo. Di qui si può accedere in breve al Santuario di Don Bosco, dove è anche possibile visitare la casa natale del Santo, il grande tempio, il museo etnologico missionario ed il museo di vita contadina, nonché altre strutture religiose annesse. Proseguendo invece sul percorso (111) che, nel verde, attraversa pascoli e macchie boscate, si giunge alla borgata Serra ed in breve all’abitato di Capriglio, il cui prodotto locale di eccellen- 76 You go back heading south, leaving the village of Berzano S.Pietro behind, and proceed on a rather twisting but pleasant rural context, all the way to the point where this trail intersects the Superga-Crea path. You can take a short detour and visit the Abbazia di Santa Maria di Vezzolano (100), one of the six emblematic monuments of the Piedmont Region and a jewel of Romanesque architecture. The impressive façade, the finely carved rood screen, the atmosphere of the austere cloister partially covered by frescoes, the sculptures of capitals and the architectural composition that amount to a cultural heritage are of primary interest and they certainly deserve to be visited without haste. Inside the Abbey, you can see the “Permanent Exhibition of Romanesque” organized by the Fine Arts authority of Piedmont, which offers the most complete documentation on Romanesque architecture that can be traced in Vezzolano. Now you go first in the wood, then across vineyards and small croplands and go down enroute to Castelnuovo Don Bosco (101). On this stretch you can see the sunny Romanesque church of Santa Maria di Cornaredo, which stands on a hill on the opposite side and the church of Sant’ Eusebio, which is also a wonderful example of Romanesque architecture in the province of Asti. You cross and pass the residential complex of Castelnuovo, and then go among pleasant hills and across the scattered houses of the hamlet of Morialdo. From here you can quickly access the Sanctuary of Don Bosco, where you can also visit the birthplace of the Saint, the great temple, the die Anwesenheit von Sommereichen, Erlen, Silber-Weiden und einem Unterholz mit Riedgras und Moos gekennzeichnet. Wenn man die Wanderung in Richtung SÜDEN fortsetzt und den Ort Berzano S. Pietro hinter sich lässt, geht es ziemlich gewunden durch eine bäuerliche Landschaft, um die Strecke Superga-Crea zu kreuzen. Mit einem kleinen Umweg kann man die Abtei Santa Maria di Vezzolano (100) besichtigen, eines der sechs Symbolmonumente der Region Piemont und ein Juwel der romanischen Architektur. Die großartige Fassade, der fein gemeißelte Lettner, der Zauber des strengen, teilweise mit Fresken verzierten Kreuzgangs, die Skulpturen der Kapitelle und das architektonische Gesamtbild sind ein besonders wichtiger Kunstschatz, dessen Besichtigung mit Ruhe zu genießen ist. In der Abtei kann die “Mostra permanente del Romanico“ (Dauerausstellung der Romanik) bewundert werden, die von dem Amt für Denkmalpflege des Piemont eingerichtet ist und die vollständigste Dokumentation über die romanische Kunst bietet, die in Vezzolano aufzufinden ist. Jetzt geht es zuerst im Wald weiter und dann bergab durch Weinberge und kleine Äcker bis nach Castelnuovo Don Bosco (101). Auf diesem Abschnitt kann die sonnige romanische Kirche Santa Maria di Cornaredo bewundert werden, die auf einem Hügel des gegenüberliegenden Hangs steht, und die Kirche Sant’Eusebio, die auch ein schönes Beispiel der astigianer Romanik ist. Man durchquert und verlässt das Dorf Castelnuovo und wandert weiter durch liebliche Hügel, wobei man an den zerstreut liegenden Häusern des Orts- za è il peperone di Capriglio, presidio Slow-Food. Passando oltre, si giunge in prossimità del borgo di Bagnasco, antico insediamento protetto un tempo da un ricetto fortificato. Merita una visita la bella pieve romanica di San Giorgio, inclusa nel minuscolo cimitero del borgo. Il percorso ora conduce a Montafia (111-110), attraversa l’abitato e prosegue alla volta di Cortazzone, (310-310A-313) poco prima del quale, con una breve deviazione, sale a raggiungere la pieve di San Secondo, uno dei più significativi esempi di architettura romanica della provincia. Le facciate esterne, in cotto alternato alla pietra arenaria, le evocative sculture poste a decoro, il bell’interno connotato da capitelli finemente scolpiti non possono che evocare ammirazione e stupore. Il cammino prosegue aggirando l’abitato di Cortazzone (313A), connotato dal poderoso edificio castellano che sorge nel centro. Si passa a mezza costa alla volta di Camerano Casasco (301), in prossimità del quale s’incontra il punto di inizio del percorso “Le terre di Camerano Casasco”. Proseguendo ancora si costeggia, in parallelo ma a distanza, la strada provinciale, sino all’abitato di Chiusano (303B-303), dove è collocata la chiesa romanica di Santa Maria. Passando oltre, si attraversa la provinciale per poi salire fino a raggiungere l’abitato di Brancalione prima e di Sampignoni poi (303C-302). Il tratto successivo è caratterizzato da ampie zone boschive interrotte da alcuni coltivi e cascinali sparsi. Questo lungo tratto conduce sino a Frinco, borgo ben riconoscibile anche a distanza, in virtù del poderoso castello che sovrasta l’abitato. Missionary Ethnological Museum and the museum of village life, as well as other religious structures adjoining them. On the other hand, if you continue on the path (111) in the green that crosses pastures and wooded strips, you will reach the hamlet of Serra and the residential complex of Capriglio shortly, whose local product of excellence is the Capriglio Pepper, a Slow-Food Presidium. As you move on, you get near the hamlet of Bagnasco, an ancient settlement that was once protected by fortified walls. The beautiful Romanesque church of San Giorgio is worth visiting, including the tiny cemetery of the village. Now the path leads you to Montafia (111-110), crosses the village and continues towards Cortazzone (310-310A-313). Shortly before getting there, you can take a short detour, go uphill and visit the parish church of San Secondo, one of the major Romanesque monuments of the province. The exterior façades, made of brick alternating with sand bricks, suggestive decoration sculptures, the nice interior characterized by finely sculpted capitals cannot but evoke admiration and awe. The path continues around the village of Cortazzone (313A), characterized by a massive castle building that stands in the center. Then the path goes on the hillside towards Camerano Casasco (301), near which you will meet the starting point of the path “The Lands of Camerano Casasco.” Further on the way, you will walk in parallel to but at a distance from the county road, all the way to the town of Chiusano (303B303), where the Romanesque church of Santa Maria is located. As you move on, you cross the county road and then climb up to the residential complex of Brancalione and then that of Sampignoni (303C-302). The next section is characterized by large areas of woodland interspersed with some cropland teils Morialdo vorbei kommt. Von hier kann man in Kürze zum Wallfahrtsort Don Bosco gelangen, wo auch das Geburtshaus des Heiligen besichtigt werden kann, das große Gotteshaus, das Missionarisch-Ethnologische Museum und das Museum des bäuerlichen Lebens sowie weitere dazugehörige kirchliche Strukturen. Wenn man dagegen der Strecke weiter folgt (111), die mitten durchs Grüne Weiden und Waldflecken durchschneidet, gelangt man zum Weiler Serra und in Kürze zum Ort Capriglio, dessen bestes lokales Erzeugnis die Paprikaschote von Capriglio ist, ein Slow-Food Presidio. Beim Weitergehen gelangt man in der Nähe des Dorfes Bagnasco an eine alte Siedlung, die einst von einer befestigten Fluchtburg geschützt wurde. Die herrliche romanische Pfarre San Giorgio, die in dem winzigen Friedhof des Ortes enthalten ist, verdient eine Besichtigung. Die Strecke führt nun nach Montafia (111-110), durchquert die Ortschaft und geht weiter nach Cortazzone (310-310A-313), wo sie kurz vorher mit einem kleinen Umweg zur Pfarre San Secondo hinaufklettert, eine der wichtigsten romanischen Denkmäler der Provinz. Die Außenfassaden aus Backstein, der sich mit dem Sandstein abwechselt, die evokatorischen Skulpturen, die zur Verzierung aufgestellt sind, das schöne Innere, das sich durch fein behauene Kapitelle auszeichnet, können nichts anderes als Bewunderung und Erstaunen hervorrufen. Die Wanderung führt um das Dorf Cortazzone (313A) herum, das von dem gewaltigen Burggebäude gekennzeichnet wird, das im Zentrum emporragt. Auf halber Gipfelhöhe geht es nun nach Camerano Casasco (301), in dessen Nähe man auf den Ausgangspunkt der Strecke „Das Gebiet von Camerano Casasco“ stößt. Parallel, jedoch in einiger Entfernung zur Landstraße, geht es immer weiter bis zum Dorf Chiusano (303B-303), wo sich die romanische Kirche Santa Maria befindet. Wenn man noch weiter geht, überquert man die Landstraße, um dann zuerst bis zum Dorf Brancalione und dann Sampignoni zu gelangen (303C-302). Die folgende Strecke zeichnet sich durch ausgedehnte Waldgebiete aus, die von einigen bestellten Feldern und zerstreuten Bauernhäusern gekennzeichnet wird. Dieser lange Streckenabschnitt führt bis nach Frinco, ein Dorf, das aufgrund seines mächtigen Schlosses, welches 77 Superato Frinco, si avanza verso Castell’Alfero (302-403). Lungo questo cammino ad un certo punto s’incontra la pieve romanica denominata Madonna della Neve, ben conservata ed assai interessante per la particolare tessitura muraria ed i pregevoli affreschi. In Castell’Alfero (401), punto di osservazione del paesaggio circostante è presente il ricetto che culmina con la piazza superiore caratterizzata dalla chiesa e dal castello dei Conti Amico, ora sede del Municipio e del Museo “ ‘l Ciär” che raccoglie migliaia di oggetti ed attrezzi del XIX e XX secolo legati alla vita contadina. Nei pressi della chiesa si trova anche un campo di tamburello a muro. Questo sport, tradizione di alcuni borghi della provincia di Asti, è qui ancora molto sentito e praticato. Infine il paese è noto per aver dato i natali a Giovanni Battista De Rolandis ideatore del Tricolore, ed a Gianduja, la maschera carnevalesca simbolo del Piemonte. Scendendo a valle e aggirata la zona artigianale del luogo, l’itinerario prosegue in direzione NORD-EST per salire sino all’abitato di Calliano (405), nel quale risulterà piacevole una visita al centro storico ed in particolare alla piazza sulla quale si affaccia la parrocchiale del SS. Nome di Maria, opera del Magnocavallo. La passeggiata attorno al sito ove sorgeva il castello offre notevoli scorci paesaggistici. Lasciato alle spalle Calliano si continua in direzione SUD (407) per incontrare, poco più avanti, la pieve romanica di San Pietro. Il cammino prosegue in direzione di Portacomaro e, alle porte del borgo, non passerà inosservata una chiesetta romanica, anch’essa dedicata a San Pietro. Giunti in paese, si consiglia una passeggiata nel nucleo più antico, che sorge all’interno di un antico ricetto di cui sono ancora visibili parte delle fortificazioni. Proprio in alcuni locali ricavati all’interno della torre e dei bastioni del ricetto ha sede la Bottega del Grignolino, dedicata alla 78 and scattered farmhouses. This long stretch takes you all the way to Frinco, a village that you can easily recognize at a distance, by virtue of the massive castle overlooking the village. After you pass Frinco, you proceed to Castell’Alfero (302-403). At some point on this path, you will see the Romanesque church called Madonna della Neve. It is well preserved and very interesting owing to the particular texture of its walls and its precious frescoes. In Castell’Alfero (401), a point where you can observe the surrounding landscape is from the fortified walls in the upper square characterized by the church and the castle of the Counts Amico. It is now used as the Town Hall and the Museum “‘l Ciär”, with a collection of thousands of nineteenth - twentieth century objects and tools concerning rural life. Near the church, you will also find a tamburello court. Tamburello is a traditional sport in some villages within the province of Asti, and people still love and play it. Finally the village is also known for being the birthplace of Giovanni Battista De Rolandis, the creator of the Italian Flag, and Gianduja, the carnival mask that symbolizes Piedmont. As you go down to the valley and walk around the local industrial area, the itinerary continues northeast and climbs up to the village of Calliano (405). Its historic center is pleasant to visit and in particular the square with the parish church S.S. Nome di Maria, a work by Magnocavallo. The walk around the site where once stood the castle, offers significant glimpses on the landscape. As you leave Calliano behind, you continue in a southerly direction (407). A little later, you will see the Romanesque church of San Pietro. The walk continues towards Portacomaro and, on the outskirts of the village, den Ort überragt, auch aus der Ferne gut zu erkennen ist. Hinter Frinco geht es Richtung Castell’Alfero weiter (302-403). Entlang der Wanderung begegnet man an einer gewissen Stelle der romanischen Pfarre Madonna della Neve, die gut erhalten und wegen dem besonderen Mauergefüge und den wertvollen Fresken sehr interessant ist. In Castell’Alfero (401), wo man die umliegende Landschaft beobachten kann, ist die Fluchtburg vorhanden, die am oberen Platz endet, der von der Kirche und der Burg der Conti Amico gekennzeichnet wird, jetzt Sitz des Rathauses und des Museo ’l Ciär, in dem tausende von Gegenständen und Werkzeugen aus dem XIX. – XX. Jahrhundert zusammengetragen worden sind, die mit dem bäuerlichen Leben in Zusammenhang stehen. In der Nähe der Kirche befindet sich auch ein Platz für das Trommelballspiel. Diese Sportart hat in einigen Orten der Provinz Asti eine lange Tradition, ist hier immer noch sehr beliebt und wird begeistert gespielt. Ferner ist das Dorf dafür bekannt, der Geburtsort von Giovanni Battista De Rolandis zu sein, dem Schöpfer der Trikolore, und von Gianduja, einer Karnevalsmaske, die das Symbol des Piemont ist. Wieder ins Tal hinabsteigend und nachdem das Gewerbegebiet des Ortes umgangen worden ist, führt die Strecke weiter in Richtung NORDOSTEN, um bis zu der Ortschaft Calliano (405) hinauf zu führen, in der eine Besichtigung des historischen Zentrums und besonders des Platzes mit seiner Pfarrkirche SS. Nome di Maria, ein Werk des Magnocavallo, sehr schön ist. Ein Spazier- promozione dell’omonimo vino locale. Ora si sale, dopo aver percorso un tratto in aperta campagna (409-509), all’abitato di Scurzolengo. Degni di nota il castello del XV secolo e scorci panoramici suggestivi. Attraversato il paese, si procede lungo un cammino sinuoso tra le colline, per poi raggiungere in salita Castagnole Monferrato (507). Il paese è dotato di aree di sosta e, in corrispondenza del borgo, il presente itinerario incrocia “Il percorso dei Colli DiVini”. Si prosegue ora alla volta di Montemagno dove sorgono, poco fuori il centro abitato, le antiche pievi di Santa Maria della Cava e dei Santi Vittore e Corona (sec. XI). L’itinerario giunge a conclusione nel paese di Viarigi dove, risalenti al medioevo, troviamo la splendida torre, un’abitazione storica e la chiesa di San Marziano, posta appena fuori l’abitato. a Romanesque church will not go unnoticed. It is dedicated to San Pietro, too. Once you arrive at the town, we recommend you take a walk in the oldest center, which is enclosed in an old fortified area, a part of whose fortifications are still visible. The Bottega del Grignolino is headquartered in some of the rooms built inside the tower and ramparts of the fortified area, which is dedicated to the promotion of the local wine with the same name. After you walk on a stretch in open countryside (409-509), now go up to the village of Scurzolengo. The fifteenth-century castle and breathtaking glimpses on the landscape are worth mentioning. After you cross the town, you continue along a winding path through the hills, and then you go uphill to reach Castagnole Monferrato (507). The village is equipped with recreational areas and this trail intercepts “The Path of Colli DiVini” at the village. Now you continue towards Montemagno, where the ancient churches of Santa Maria della Cava and Santi Vittore and Corona (11th century) stand just outside the town’s center. The tour comes to an end at the Village of Viarigi where you will see the beautiful tower, an old house in the center and the church of San Marziano that date back to the middle ages, located just outside the village. gang um den Platz herum, an dem sich das alte Schloss befand, bietet herrliche Aussichtsmöglichkeiten über die Landschaft. Nach dem Verlassen von Calliano geht es weiter Richtung SÜDEN (407), um etwas weiter vorne die romanische Pfarre San Pietro anzutreffen. Die Wanderung geht Richtung Portacomaro und am Eingang des Ortes fällt einem eine kleine romanische Kirche auf, die wiederum San Pietro geweiht ist. In dem Ort angekommen wird ein Spaziergang in dem ältesten Ortskern empfohlen, der sich innerhalb einer alten Fluchtburg befindet, von der immer noch ein Teil der Befestigung zu sehen ist. In einigen dieser Räume, die im Inneren des Turms und der Bollwerke der Fluchtburg entstanden sind, hat die Bottega del Grignolino ihren Sitz, die der Förderung des gleichnamigen lokalen Weins gewidmet ist. Nach einem Abschnitt über offenes Land (409-509) geht es bergauf zu dem Ort Scurzolengo. Bemerkenswert sind das Schloss aus dem XV. Jahrhundert und die schönen Ausblicke. Nach der Durchquerung des Ortes geht es einen kurvenreichen Weg zwischen Hügeln entlang, um bergauf Castagnole Monferrato (507) zu erreichen. Das Dorf verfügt über einen Rastplatz und auf der Höhe des Ortes kreuzt diese Strecke die “Die Strecke der Colli DiVini“. Jetzt geht es weiter nach Montemagno, wo kurz außerhalb der Ortschaft die alten Pfarren Santa Maria della Cava und S.S. Vittore e Corona (XI. Jahrhundert) liegen. Die Strecke neigt sich in dem Dorf Viarigi ihrem Ende zu, wo ein herrlicher Turm, ein Wohngebäude im Zentrum und die Kirche San Marziano, gleich außerhalb der Ortschaft , zu finden sind, die alle aus dem Mittelalter stammen. p. 74 Santa Maria di Vezzolano, jubè (per gentile concessione della Soprintendenza ai Beni Artistici e Architettonici) - p. 75 casa natale di San Giovanni Bosco (foto Merlo); decorazioni romaniche sull’arco di S.S. Nazario e Celso a Montechiaro - p. 76 Santa Maria di Vezzolano; museo di Mamma Margherita a Capriglio - p. 77 S. Pietro a Calliano; S. Pietro a Portacomaro - p. 78 Madonna della Neve a Castell’Alfero; vista tra i vigneti a Corsione; S.S. Nazario e Celso a Montechiaro d’Asti - p. 79 S.S. Vittore e Corona a Montemagno p. 74 Santa Maria di Vezzolano, jubè (reproduced with the kind permission of the Superintendency for Artistic and Architectural Heritage) - p. 75 birth house of San Giovanni Bosco (foto Merlo); romanesque decorations on the arch of S.S. Nazario and Celso in Montechiaro - p. 76 Santa Maria di Vezzolano; MM Museum in Capriglio - p. 77 S. Pietro a Calliano; S. Pietro a Portacomaro - p 78. church of Madonna della Neve in Castell’Alfero; view of vineyards in Corsione; church of S.S. Nazario and Celso in Montechiaro d’Asti - p. 79 church of S.S. Vittore e Corona in Montemagno p. 74 Santa Maria di Vezzolano, jubè (mit freundlicher genehmigung des landesdenkmalsamt)- p. 75 geburtshaus von San Giovanni Bosco (foto Merlo); romanische Verzierungen auf dem Bogen von S.S. Nazario und Celso aum Montechiaro - p. 76 Santa Maria di Vezzolano: Museum von MM in Capriglio - p 77 S. Pietro a Calliano; S. Pietro a Portacomaro - p. 78. Madonna della Neve a Castell’Alfero; blick durch die Weinberge auf Corsione; S.S. Nazario und Celso a Montechiaro d’Asti - p. 79 S.S. Vittore e Corona aum Montemagno 79 19 Scoprire Moncucco T.se Discover Moncucco T.se Partenza: Mombello di Torino Località sul percorso: S.Lorenzo, Barbaso, Moncucco, bivio Abbazia Vezzolano Lunghezza: circa 8 km Tempo di percorrenza: mezza giornata Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Map 1 Departure: Mombello di Torino Villages en route: S.Lorenzo, Barbaso, Moncucco and junction to Abbazia Vezzolano Length: approximately 8 km Travel time: half a day Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1 Descrizione percorso: S.Lorenzo (360 m) - Barbaso (380 m) Moncucco T.se (390 m) - C.ne Pogliano (350 m) - bivio per Vezzolano (400 m) Lunghezza: 8,4 km Il percorso inizia nei pressi del confine tra la Provincia di Torino e la Provincia di Asti (116), nelle vicinanze della graziosa pieve romanica di San Lorenzo, sul territorio di Mombello di Torino. In contesto panoramico si giunge al borgo frazionale di Barbaso. Da qui si sale verso Moncucco Torinese (119), attraversando seminativi, prati e macchie boscate. Del borgo spicca già in lontananza il possente castello, oggi di proprietà comunale e sede del Museo del Gesso illustrante le diverse fasi di lavorazione, in epoca preindustriale, di questa pietra locale e i suoi impieghi nell’edilizia rurale del Basso Monferrato. Merita anche una visita 80 Description of the path: S.Lorenzo (360 m) - Barbaso (380 m) - Moncucco T.se (390 m) - Cascina Pogliano (350 m) - junction to Vezzolano (400 m) Length: 8,4 km The trail sets off near the border between the Province of Turin and the Province of Asti (116), near the lovely Romanesque church of San Lorenzo, located in Mombello di Torino. A scenic stretch takes you to the hamlet of Barbaso. From here, you climb to Moncucco Torinese (119), through arable land, meadows and wooded strips. The mighty castle of the village can be visible from far away. Today, it is owned by the municipality and houses the Museum of Plaster illustrating the different stages in which this local stone was processed in preindustrial times and the way it was used in the rural construction in Northern Monferrato. The cellar of Freisa is also Auf der Entdeckung von Moncucco T.se Abfahrt: Mombello di Torino Orte auf der Strecke: S.Lorenzo, Barbaso, Moncucco, Abzweigung Abtei Vezzolano Länge: circa 8 km Gehzeit: Halber Tag Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1 Streckenbeschreibung: S.Lorenzo (360 m) - Barbaso (380 m) Moncucco T.se (390 m) - C.ne Pogliano (350 m) - Abzweigung nach Vezzolano (400 m) Länge: 8,4 km Die Strecke beginnt in der Nähe der Grenze zwischen der Provinz Turin und der Provinz Asti (116), nahe bei der anmutigen romanischen Pfarre von San Lorenzo auf dem Gebiet von Mombello di Torino. Über einen panoramareichen Abschnitt gelangt man zum Ortsteil Barbasco. Von hier geht es Richtung Moncucco Torinese (119), wobei Saatland, Wiesen und bewaldete Flecken durchquert werden. Der Ort wird schon in der Ferne von dem mächtigen Schloss überragt, das jetzt im Besitz der Gemeinde und Sitz des Gipsmuseums ist, das die verschiedenen Verarbeitungsphasen dieses örtlichen Steins der vorindustriellen Zeit erläutert sowie seine Verwendung in dem ländlichen Bauwesen des Basso Monferrato. Es wird auch ein Besuch des Weinkellers Freisa empfohlen, in dem die zwischen den castelnoveser und dem chiereser Gebiet erzeugten Weine gekostet werden können: Freisa, Bar¬bera, Grignolino. Der Weg schlängelt sich kurvenreich zwischen (115) Hügeln entlang und kommt in die Nähe der Cascine Pogliano, um dann Richtung Berzano San Pietro weiterzuverlaufen und am Ende, nicht weit von der Abtei Vezzolano (110) die zuvor beschriebene “Die Romanische Strecke“ zu kreuzen. la cantina del Freisa, nella quale si potranno degustare i vini prodotti tra castelnovese e chierese: Freisa, Barbera, Grignolino. Il cammino si snoda tortuoso tra le colline (115), giunge in prossimità delle cascine Pogliano, indi prosegue in direzione di Berzano San Pietro e termina incrociando il “Percorso del Romanico”, descritto in precedenza, in un punto non molto distante dall’Abbazia di Vezzolano (110). worth visiting; there you can taste the wines produced between Castelnuovo and Chieri, namely Freisa, Barbera and Grignolino. The path winds through the hills (115), and arrives close to the Pogliano Farm. Then it continues towards Berzano San Pietro and ends when it intercepts the “The Path of the Romanesque”, described above, at a point not far from Abbazia di Vezzolano (110). p. 80 il castello di Moncucco T.se (M. Cooper) - p. 81 il chiostro di S. Maria di Vezzolano (L. D’Orsi); Berzano San Pietro p. 80 the castle of Moncucco T.se (M. Cooper) - p. 81 the cloister of S.Maria di Vezzolano (L. D’Orsi); Berzano San Pietro p. 80 das Schloss von Moncucco T.se (M. Cooper) - p. 81 der kreuzgang von S. Maria di Vezzolano (L. D’Orsi); Berzano San Pietro 81 20 Il percorso dei Mulini The Path of the Mills Die Strecke der Mühlen Partenza: Castelnuovo Don Bosco Località sul percorso: Castelnuovo Don Bosco, Serra di Buttigliera, Savi, stazione ferroviaria, San Paolo Solbrito, C.na Goria Lunghezza: circa 22 km Tempo di percorrenza: 1 giorno Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 1-2 Departure: Castelnuovo Don Bosco Villages en route: Castelnuovo Don Bosco, Serra di Buttigliera, Savi, Train station, San Paolo Solbrito and Cascina Goria Length: approximately 22 km Travel time: 1 day Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1-2 Abfahrt: Castelnuovo Don Bosco Orte auf der Strecke: Castelnuovo Don Bosco, Serra di Buttigliera, Savi, Bahnhof, San Paolo Solbrito, C.na Goria. Länge: circa 22 km Gehzeit: ein Tag Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1-2 Description of the path: Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Serra di Buttigliera (260 m) - border junction to Villanova (200 m) - Savi (260 m) S.Paolo Solbrito train station (260 m) - C.na Goria (190 m) Length: 21,6 km Streckenbeschreibung: Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Serra di Buttigliera (260 m) - Gabelung Grenze Villanova (200 m) - Savi (260 m) Bahnhof S.Paolo Solbrito (260 m) - C.na Goria (190 m) Länge: 21,6 km Starting from Castelnuovo Don Bosco, the route continues south (102) along a wide valley bottom to get into the hamlet of Serragrossa all the way to the hamlet of Serra di Buttigliera. You cross the residential complex, which covers a stretch along a hill ridge, and then you come to a river, Della Valle Stream, which was used to run some mills a long time ago. The trail goes into some wooded areas and runs parallel to the stream until you arrive at a crossroad, after you cross Villanova border. If you turn right towards west (601), you will walk towards the residential complex of Savi and pass through the hamlet of Ter- Von Castelnuovo Don Bosco ausgehend führt die Strecke Richtung SÜDEN (102), wobei sie einer ausgedehnten Talsohle entlangläuft, um in dem Gebiet Serragrossa bis zum Ortsteil Serra di Buttigliera emporzuklettern. Es wird ein Ortsteil durchquert, der sich an einem Hügelkamm entlang entwickelt hat, um dann in die Nähe eines Wasserlaufs, dem Rio della Valle, zu gelangen, der einst für den Betrieb einiger Mühlen genutzt wurde. Der Pfad, der in einige Waldgebiete eindringt, folgt diesem Wasserlauf auf gleicher Höhe, um nach der Grenze mit Villanova an eine Ab- Descrizione percorso: Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Serra di Buttigliera (260 m) - bivio confine Villanova (200 m) - Savi (260 m) - stazione ferroviaria S.Paolo Solbrito (260 m) - C.na Goria (190 m) Lunghezza: 21,6 km Partendo da Castelnuovo Don Bosco, l’itinerario prosegue in direzione SUD (102), percorrendo un ampio fondovalle per salire in località Serragrossa fino alla frazione Serra di Buttigliera. Si attraversa l’abitato frazionale, sviluppatosi lungo una dorsale collinare, per giungere poi in prossimità di un corso d’acqua, il rio della Valle, che fu utilizzato tempo addietro per il funzionamento di alcuni mulini. Il sentiero, che si addentra in alcune zone boscate, segue in parallelo tale corso, per giungere ad un bivio, superato il confine con Villanova. Svoltando a destra in 82 direzione OVEST (601) si procede verso l’abitato di Savi, passando poi dalla borgata Terrazze, indi in borgata Bianchi, per collegarsi infine alla Stazione ferroviaria, utile a chi volesse giungere o ripartire via treno. Se al bivio si procede invece diritto in direzione SUD (602), si prosegue il cammino lungo la “via d’acqua” composta dal torrente Traversola ed alcuni rii minori, superando a valle l’abitato di San Paolo Solbrito, sino alla cascina Goria, punto finale di questo percorso. razze and then that of Bianchi, till you get to the train station. It is useful for those who want to come or leave by train. On the other hand, if you proceed straight ahead to the south (602) at the crossroad, you will walk along the “water road” consisting of the Traversola stream and some smaller streams. After you pass the residential complex of San Paolo Solbrito, you will get to Cascina Goria, which marks the end point of this path. zweigung zu kommen. Nach rechts Richtung WESTEN (601) abbiegend wird der Weg zum Ortschaft Savi eingeschlagen, wobei man zuerst an dem Weiler Terrazze und dann Bianchi vorbeikommt, um dann zum Bahnhof zu gelangen, der praktisch gelegen ist, wenn man mit der Bahn an- oder abreisen möchte. Wenn man sich an der Abzweigung stattdessen nach SÜDEN (602) wendet, führt der Pfad an der „Wasserstraße“ entlang, die aus dem Wildbach Traversola und einigen kleiner Zuläufen gebildet wird, und überwindet im Tal das Dorf San Paolo Solbrito, indem er bis zur Cascina Goria gelangt und auch dort endet. p. 82 Castelnuovo Don Bosco - p. 83 paesaggio invernale nei pressi di Savi; Buttigliera d’Asti p. 82 Castelnuovo Don Bosco - p. 83 winter landscape near Savi; Buttigliera d’Asti p. 82 Castelnuovo Don Bosco - p. 83 Winterlandschaft in der Nähe von Savi; Buttigliera d’Asti 83 21 Il percorso delle Colline The Path of the Hills Die Strecke der Hügel Partenza: Moransengo, B.ta Cappa Località sul percorso: borgata Cappa (Moransengo), Moransengo, Tonengo, Aramengo, Albugnano, Castelnuovo Don Bosco, Mondonio, Capriglio Lunghezza: circa 26 km Tempo di percorrenza: 2 giorni Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 1 Departure: Moransengo, B.ta. Cappa Villages en route: Hamlet of Cappa (Moransengo), Moransengo, Tonengo, Aramengo, Albugnano, Castelnuovo Don Bosco, Mondonio and Capriglio Length: approximately 26 km Travel time: 2 days Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1 Abfahrt: Moransengo, B.ta. Cappa Orte auf der Strecke: Borgata Cappa (Moransengo), Moransengo, Tonengo, Aramengo, Albugnano, Castelnuovo Don Bosco, Mondonio, Capriglio Länge: circa 26 km Gehzeit: 2 Tage Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1 Description of the path: Hamlet of Cappa (320 m) - Moransengo (400 m) - Tonengo (440 m) - Aramengo (360 m) - hamlet of Masio (360 m) - hamlet of Besolo (300 m) - hamlet of Campolungo (340 m) - Albugnano (540 m) - Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Mondonio (250 m) - Capriglio (230 m) Length: 25,5 km Streckenbeschreibung: Borgata Cappa (320 m) - Moransengo (400 m) - Tonengo (440 m) - Aramengo (m 360) - Borgata Masio (m 360) - Borgata Besolo (m 300) - Borgata Campolungo (m 340) - Albugnano (m 540) - Castelnuovo Don Bosco (m 250) - Mondonio (m 250) - Capriglio (m 230) Länge: 25,5 km The route (106) sets off from the hamlet of Cappa (Moransengo) on the border with the province of Turin and it stretches on the beautiful hills of the northwestern part of the province of Asti. As you walk heading north-northwest, not far away is the splendid Romanesque Abbey of the Santa Fede di Cavagnolo. Actually it is not so easy to reach, because of the rather tortuous path that you need to walk to get there. If you continue south-southeast, shortly before reaching the village of Die Strecke (106) hat ihren Ursprung in der Borgata Cappa (Moransengo) an der Grenze mit der Provinz Turin und windet sich über die schönen Hügel des nördlichen Gebiets von Asti. Nicht weit entfernt steht in Richtung NORDNORDWESTEN die herrliche romanische Abtei Santa Fede di Cavagnolo, die aufgrund eines ziemlich gewundenen Wegs nicht besonders bequem zu erreichen ist. Beim Weitergehen in Richtung SÜDEN-SÜDWESTEN trifft man kurz vor dem Ort Moransengo auf die Burg und die romanische Kir- Descrizione percorso: borgata Cappa (320 m) - Moransengo (400 m) - Tonengo (440 m) - Aramengo (360 m) - borgata Masio (360 m) - borgata Besolo (m 300) - borgata Campolungo (340 m) - Albugnano (540 m) - Castelnuovo Don Bosco (250 m) - Mondonio (250 m) - Capriglio (230 m) Lunghezza: 25,5 km Il percorso (106) ha origine dalla borgata Cappa (Moransengo) posta al confine con la provincia di Torino, e si snoda sulle belle colline dell’alto astigiano. Non distante, in direzione NORD-NORDOVEST, sorge la splendida Abbazia romanica di Santa Fede di Cavagnolo, in verità non così agevolmente raggiungibile a causa del cammino piuttosto tortuoso che è necessario fare per arrivarci. Proseguendo in direzione SUD-SUDOVEST, poco prima di giungere al borgo di 84 Moransengo, s’incontrano il castello e la chiesa romanica di San Grato, ultima testimonianza dell’antico abitato; oggi sono entrambi di proprietà privata e luogo d’esposizione occasionale di opere di artisti contemporanei. Il Castello inoltre viene aperto al pubblico almeno una volta all’anno, solitamente in periodo estivo. Superato questo luogo si arriverà in breve all’abitato di Moransengo, centro che si attraverserà ammirando la bella parrocchiale seicentesca in laterizio a vista. Il cammino prosegue (207) attraversando dapprima alcuni pascoli e coltivi, per poi inoltrarsi in zone ampiamente boscate, fino all’abitato di Tonengo; qui piega in direzione SUD, su strada che diviene presto sterrata, verso Aramengo (205) che sarà raggiunto attraversando luoghi poco antropizzati ed assai interessanti sotto l’aspetto naturalistico, ricchi di micro ambienti naturali residuali. Giunti in paese, previa telefonata di prenotazione, sarà possibile visitare il laboratorio artigiano della famiglia Nicola, uno dei maggiori centri specializzati nel restauro di opere d’arte di ogni epoca. Le sale ed i laboratori che si andranno a visitare ospitano spesso quadri e sculture di grandi artisti che hanno fatto la storia dell’arte e che qui vengono curati da mani delicate ed attente di restauratori d’eccellenza. Nel borgo merita una visita anche lo storico palazzo municipale, ricco di volte affrescate, e la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, grandiosa costruzione visibile a distanza che connota in maniera inequivocabile il profilo di Aramengo. Moransengo, you will see the castle and the Romanesque church of San Grato, which are the last pieces of evidence of the ancient town. Today, they are both privately owned and house exhibitions of works by contemporary artists time to time. Furthermore, the castle is also open to the public at least once a year, usually during summer. After you leave this town behind, you will soon arrive at the residential complex of Morasengo. Its center has a beautiful seventeenth-century exposed-brick parish church. The path continues (207) through some pastures and croplands first. Then it ventures into extensively wooded areas all the way to the residential complex of Tonengo. Here it turns south on a road which will soon become a dirt road, toward Aramengo (205) that you can reach after crossing little urbanized places that are very interesting from a naturalistic standpoint, as they are rich in residual natural micro environments. Once you arrive at the town, if you make a phone reservation, you can visit the artisan workshop of the Nicola Family, one of the leading centers specialized in the restoration of art works of any era. The halls and laboratories that you will visit often host large paintings and sculptures by artists who have shaped the history of art and here they are treated by careful and delicate hands of restorers of excellence. In the village, the historic town hall is also worth visiting. It is filled with frescoed ceilings. We also recommend you visit che San Grato, das letzte Zeugnis der antiken Ortschaft; heutzutage sind beide in Privatbesitz und gelegentliche Ausstellungsplätze von Werken zeitgenössischer Künstler. Des Weiteren wird die Burg mindestens ein Mal im Jahr dem Publikum geöffnet, üblicherweise im Sommer. Hinter diesem Ort gelangt man in Kürze zum Dorf Moransengo, bei dessen Durchquerung man die schöne Pfarrkirche aus dem siebzehnten Jahrhundert mit ihrem Sichtbackstein bewundern kann. Der Weg (207) führt beim Weitergehen zuerst durch einige Wiesen und bebaute Felder, um dann bis zum Dorf Tonengo in dicht bewaldete Gebiete einzudringen; hier knickt er in Richtung SÜDEN auf eine Straße ab, die schon recht bald zu einem Schotterweg wird und durch wenig genutztes Gebiet, das naturwissenschaftlich hochinteressant und reich an natürlichen Mikrolebensräumen ist, nach Aramengo kommt (205). In dem Dorf angekommen kann man nach telefonischer Voranmeldung die Handwerksstätte der Familie Nicola besichtigen, eines der größten Restaurierungszentren von Kunstwerken jeder Zeitepoche. Die zu besichtigenden Räume und Werkstätten bergen oft Gemälde und Skulpturen großer Künstler, die die Kunstgeschichte gemacht haben und hier von sanften und vorsichtigen Händen vortrefflicher Restauratoren behandelt werden. In dem Dorf ist auch eine Besichtigung des historischen Rathauses empfehlenswert, das reich an mit Fresken verzierten Gewölben ist, sowie die Pfarrkirche Sant’Antonio Abate, ein großartiger Bau, der schon aus der Ferne zu sehen ist und dem Profil von Aramengo unverkennbar seinen Stempel aufdrückt. Man verlässt den Ort in Richtung SÜDWESTEN (114), um die Borgata Masio zu erreichen, in deren Nähe die schöne romanische Pfarre San Giorgio zu bemerken ist. Schon bald geht es bergab auf die Landstraße zurück, auf der eine kurze Strecke zurückgelegt wird. In der Nähe der ersten Häuser der Borgata Besolo verlässt man die Landstraße und wendet sich Richtung SÜDWESTEN. Man kommt so zuerst durch den Ort Campolungo, um dann mit dem Anstieg zum Dorf Albugnano zu beginnen. Der Ort bewahrt immer noch seine kreisförmige Anlage aus dem Mittelalter, die sich um den alten Platz herum entwickelt hat, an dem die Burg stand, und ist heute einer der schönsten Aussichtspunkte im Norden 85 Si esce dall’abitato in direzione SUDOVEST (114) per raggiungere la borgata Masio, nei pressi della quale è possibile osservare la bella pieve romanica di San Giorgio. In breve si scende sulla strada provinciale che si percorre per un piccolo tratto. Giunti in vicinanza delle prime case di borgata Besolo, si lascia la provinciale puntando a SUD-OVEST. Si arriverà così ad attraversare l’abitato di Campolungo, per poi iniziare la salita verso il paese di Albugnano. Il borgo mantiene ancora un impianto circolare, di origine medioevale, che si sviluppa intorno all’antico sito dove sorgeva il castello, oggi uno dei più apprezzati ed evocativi punti panoramici dell’alto astigiano. Il cammino ora procede verso SUD (103), attraversando colline vitate dal caratteristico terreno “gessoso”, quasi bianco, che sono la base per la produzione di pregiati e tipici vini locali, tra i quali spicca l’Albugnano. Giunti a Castelnuovo Don Bosco, merita una visita il centro del paese, in modo particolare il nucleo più antico posto sulla sommità di un colle, dove ancor oggi sorge la torre del distrutto castello dei Rivalba, ed è visitabile la parrocchiale di Sant’Andrea ove Don Bosco fu battezzato. Castelnuovo è “capitale” delle cosiddette “terre dei Santi”: San Giovanni Bosco e San Domenico Savio, nacquero in queste zone e qui ebbe origine la grande Famiglia salesiana. Dal borgo di Castelnuovo 86 the parish church of Sant’ Antonio Abate, a great construction that can be seen from a distance that unambiguously characterizes the outline of Aramengo. Leave the village heading southwest (114) and you will reach the hamlet of Masio, near which you can see the beautiful Romanesque church of San Giorgio. Shortly, you will get down to the county road that runs along a small stretch. Once you come within the proximity of the first houses of the hamlet of Besolo, leave the county road heading south-west. Thus, you arrive and cross the hamlet of Campolungo, and then begin going uphill towards the village of Albugnano. The village still maintains a circular layout of medieval origin, which develops around the ancient site where a castle once stood. Today it is one of the most popular and evocative scenic points of the northwestern part of the province of Asti. The path now proceeds to the south (103), crossing hills with almost white characteristic “chalky” soil planted with vines. They are the basis for the production of fine and typical local wines, among which Albugnano is famous. Once you arrive at Castelnuovo Don Bosco, the center of the village is worth visiting, especially the oldest center at the top of a hill, where the tower of the destroyed castle of Rivalba still stands today. You can also visit the des astigianer Gebiets. Der Weg führt jetzt Richtung SÜDEN (103) und durchquert Weinberge mit dem typischen „gipshaltigen“ Boden, der fast weiß und die Grundlage für die Erzeugung hochwertiger und typischer lokaler Weine ist, unter denen der Albugnano besonders hervorsticht. In Castelnuovo Don Bosco angekommen lohnt es sich, das Zentrum des Ortes und vor allem den antiken Kern auf der Spitze eines Hügels anzuschauen, wo immer noch der Turm des zerstörten Schlosses der Rivalba steht und in dem die Pfarrkirche Sant’Andrea besichtigt werden kann, in der Don Bosco getauft worden ist. Castelnuovo ist die “Hauptstadt” der è possibile deviare su “Il percorso del Romanico”, già descritto in precedenza (101), oppure, raggiungere la frazione Mondonio a est, passando da Cascinotto e Borgata Ranello (101A). In uscita da Castelnuovo, si lascia la provinciale e, piegando a SUD (110), s’incontra la pregevole chiesa romanica di Santa Maria di Raseto, recentemente restaurata, ultima testimonianza materiale di un borgo scomparso in epoca medievale. Si prosegue poi verso Capriglio, luogo natio di mamma Margherita (madre di Don Bosco), ove è consigliata la visita al museo a lei dedicato; le sale, magnificamene allestite, sono pure impreziosite dai tradizionali e splendidi soffitti di gesso. Capriglio è punto finale di questo itinerario, che qui tocca ancora una volta “Il percorso del Romanico”. parish church of Sant’Andrea, where Don Bosco was baptized. Castelnuovo is the “capital” of the so-called “Land of Saints”. San Giovanni Bosco and San Domenico Savio were born in these areas and the great Salesian family also originates from here. From the village of Castelnuovo, you can take a detour to “The Path of the Romanesque” described above (101), or cross Cascinotto and Borgata Ranello and arrive at the hamlet of Mondonio (101A). Near the hamlet of Castelnuovo, leave the county road and turn south (110). Then you encounter the remarkable Romanesque church of Santa Maria di Raseto, which was recently restored. It is the last concrete evidence of a village that was lost in medieval times. You keep going towards Capriglio, the birthplace of Mamma Margherita (Mother of Don Bosco), where we recommend you visit the museum dedicated to her. The magnificiently staged rooms are further enhanced by the traditional and beautiful plaster ceilings. Capriglio is the end point of this route, which intercepts “The Path of the Romanesque” again. sogenannten “Heiligengebiete”. San Giovanni Bosco und San Domenico Savio sind in diesen Gegenden geboren und auch die Familie der Salesianer hatte hier ihren Ursprung. Von dem Dorf Castelnuovo kann man auf die zuvor bereits beschriebene “Die romanische Strecke” ausweichen oder (101) oder über Cascinotto, Borgata Ranello zum Ortsteil Mondonio im Osten gelangen. (101A). In der Nähe dieses Weilers verlässt man die Landstraße und stößt, nach SÜDEN (110) abbiegend, auf die schöne romanische Kirche Santa Maria di Raseto, kürzlich restauriert, die ein letztes materielles Zeugnis eines im Mittelalter verschwundenen Dorfes ist. Es geht dann nach Capriglio weiter, dem Geburtsort von Mamma Margherita (Mutter von Don Bosco), wo ein Besuch des ihr gewidmeten Museums empfohlen wird; die prächtig eingerichteten Räume werden auch von den traditionellen und herrlichen Gipsdecken verschönert. Mit Capriglio geht diese Strecke zu Ende, die hier nochmals die “Die romanische Strecke” berührt. p. 84 Aramengo - p. 85 “Erba trinità”, Hepatica nobilis (M. Demaria) - p. 86 belvedere ad Albugnano; chiesa di S. Giorgio ad Aramengo - p. 87 Castelnuovo Don Bosco vista da Albugnano p. 84 Aramengo - p. 85 “Erba trinità”, Hepatica nobilis (M. Demaria) - p. 86 viewpoint of Albugnano; church of S. Giorgio in Aramengo - p. 87 Castelnuovo Don Bosco sight from Albugnano p. 84 Aramengo - p. 85 “Erba trinità”, Hepatica nobilis (M. Demaria) - p. 86 aussichtspunkt in Albugnano; kirke von S. Giorgio aum Aramengo - p. 87 Castelnuovo Don Bosco blick von Albugnano 87 22 Intorno a Cocconato Around Cocconato Um Cocconato herum Partenza: Tonengo, località Ottini Località sul percorso: loc. Ottini (Tonengo), borgata Maroero, Cocconito, Cocconato, borgata Tuffo Lunghezza: circa 12 km Tempo di percorrenza: mezza giornata Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 1 Departure: Tonengo, località Ottini Villages en route: Village of Ottini (Tonengo), Village of Maroero, Cocconito, Cocconato, Village of Tuffo Length: approximately 12 km Travel time: half a day Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1 Abfahrt: Tonengo, località Ottini Orte auf der Strecke: Loc. Ottini (Tonengo), Borgata Maroero, Cocconito, Cocconato, Borgata Tuffo Länge: circa 12 km Gehzeit: halber Tag Schwierigkeit: leicht. Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1 Descrizione percorso: loc. Ottini (460 m) - borgata Maroero (430 m) - bivio Cocconito (410 m) - borgata Tuffo (320 m) - Cocconato (460 m) Lunghezza: 11,7 km Description of the path: Hamlet of Ottini (460 m) - hamlet of Maroero (430 m) - junction to Cocconito (410 m) - hamlet of Tuffo (320 m) - Cocconato (460 m) Length: 11,7 km Streckenbeschreibung: Loc. Ottini (m 460) - Borgata Maroero (m 430) - Gabelung Cocconito (m 410) - Borgata Tuffo (m 320) - Cocconato (m 460) Länge: 11,7 km L’itinerario origina da “Il percorso delle Colline”, in località Ottini, nel comune di Tonengo (206), ed in breve raggiunge il punto dove sorge la chiesetta romanica di San Michele, che conserva interessanti elementi decorativi. Quindi prosegue verso l’abitato di Maroero, tramite una strada che si snoda in cresta collinare, notevolmente panoramica e suggestiva. Giunti ad un bivio che dista circa 50 metri dal nucleo abitato di Maroero, si devia ad EST per raggiungere la località Cocconito-Vignaretto. All’estremità orientale della frazione il cammino si biforca. Se si prosegue sulla sinistra in direzione EST-SUDEST, si percorre la “strada delle Serre”; questo tratto, solo in minima The route starts off from “The Path of the Hills” in the hamlet of Ottini, within the municipality of Tonengo (206), and soon it reaches the point where there is the Romanesque church of San Michele, which houses interesting decorative elements. Then you go towards the hamlet of Maroero, on a road that winds through a hilly ridge, which is remarkably scenic and picturesque. Once you come to a crossroad which is about 50 meters from the residential complex of Maroero, you turn east and go to the hamlet of Cocconito-Vignaretto. The road forks off at the eastern end of the hamlet. If you take the road to the left heading east-southeast, you will walk on 88 Die Strecke geht in dem Gebiet Ottini in der Gemeinde Tonengo aus der “Die Strecke der Hügel” hervor und erreicht schnell die Stelle (206), an der die kleine romanische Kirche San Michele steht, die interessante Dekorationselemente bewahrt. Dann führt sie über eine Straße, die sich auf der Hügelspitze mit schönen und faszinierenden Ausblicken entlang windet, zum Ort Maroero. An einer Gabelung angekommen, die etwa 50 Meter von dem Dorf Maroero entfernt ist, biegt man nach OSTEN ab, um zur Ortschaft Cocconito - Vignaretto zu gelangen. Am östlichen Ende des Ortsteils gabelt sich der Weg. Es geht jetzt links in Richtung OSTENSÜDOSTEN an der “Strada delle Serre” entlang; dieser wenig asphaltierte parte asfaltato, attraversa una zona poco abitata, boscosa, e segue la dorsale collinare sino a giungere a borgata Tuffo. Superati i primi 160 metri dall’imbocco della strada delle Serre, merita di essere percorsa una breve deviazione su uno stretto sterrato in direzione EST-NORD-EST che, dopo circa 400 metri, sulla sommità di un bricco boscoso (429 m), termina alla piccola pieve di San Giovanni, fresco e suggestivo punto di sosta. Ritornati sul percorso principale si continua in direzione EST lungo la strada delle serre, su comodo ed ampio sterrato, tra boschi, radure e piccoli vigneti molto suggestivi. La cresta collinare presenta una caratteristica alternanza di zone ombreggiate e radure assolate, alternanza creata anche dalla notevole variabilità vegetazionale dell’area. Il progressivo abbandono dei vigneti ha innescato una successione naturale che ha prodotto formazioni boschive dominate dalla roverella e dall’orniello, così come piccole praterie sub aride e cespuglieti, dove fioriscono numerose specie di orchidee spontanee: tutte godono di protezione assoluta ed alcune di queste come Orchis ustulata, rivestono particolare interesse naturalistico per il Basso Monferrato. Lungo questo tratto sterrato inoltre sono presenti tre aree attrezzate per la sosta. Imboccando invece a destra il bivio di cui sopra, si procede, in direzione SUD, alla volta di Cocconato (206- “strada delle Serre”. Only a small part of this stretch is paved. It crosses a sparsely populated and wooded area and follows the ridge until you reach the hamlet of Tuffo. After you walked the first 160 meters from the entrance from strada delle Serre, it is worth taking a short detour on a narrow dirt stretch heading east-northeast, which ends after about 400 meters at the small church of San Giovanni, a fresh and evocative staging point on top of a wooded hill (429 m). When you get back on the main route, you continue towards east along strada delle Serre, on an easy and wide dirt road, crossing forests, clearings and very picturesque vineyards. The hill ridge features a characteristic alternation of shady areas and sunny clearings created also by the considerable variability of the vegetation of the area. As the vineyards were abandoned progressively, a natural succession was triggered that produced natural woodlands dominated by oak and ash, as well as small sub-arid grasslands and scrubs, where many species of wild orchids bloom: they are all under absolute protection and some of these, such as Orchis ustulata, are of particular naturalistic interest for Northern Monferrato. There are three recreation areas along this dirt road. On the other hand, if you take the road to the right at the junction mentioned above, you will proceed in a southerly Abschnitt durchquert ein spärlich bewohntes, waldiges Gebiet und folgt dem Hügelrücken bis zu der Borgata Tuffo. Nach den ersten 160 Metern nach der Einfahrt in die Strada delle Serre lohnt es sich, einen kleinen Umweg auf einem engen Schotterweg in Richtung OSTEN-NORDOSTEN einzuschlagen, der nach 400 Metern auf der Spitze eines waldigen Gipfels (429 m) an der kleinen Pfarre San Giovanni endet, einem frischen und bezaubernden Rastplatz. Wieder zurück auf dem Hauptweg geht es in Richtung OSTEN auf dem bequemen und breiten Schotterweg der Strada delle Serre entlang, der durch Wälder, Lichtungen und kleine bezaubernde Weingärten führt. Der Hügelkamm bietet eine typische Abwechslung von Schattenzonen und sonnigen Lichtungen, ein Wechsel, der auch von der beachtlichen Pflanzenvielfalt des Gebiets erzeugt wird. Die allmähliche Aufgabe der Weinberge hat ein natürliches Wachstum ausgelöst, das Wälder hervorgebracht hat, in denen Flaumeiche und Manna-Esche vorherrschen, so wie kleine Graslandflächen aus einem fast trockenen Klima mit Strauchwerk, auf denen auch zahlreiche wilde Orchideenarten wachsen: alle sind strengstens geschützt und einige dieser Sorten, wie die Orchis ustulata, sind von besonderem naturwissenschaftlichen Interesse für das Basso Monferrato. Entlang dieses Schotterwegs gibt es außerdem drei ausgerüstete Rastplätze. Wendet man sich an der obigen Gabelung dagegen nach rechts, geht es Richtung SÜDEN nach Cocconato 89 200). La discesa e la successiva risalita dei versanti collinari avviene attraverso un piacevole ed articolato cammino tra ambienti prativi e boschivi. Il borgo di Cocconato, bandiera arancione del Touring Club Italiano, è considerato la “riviera del Monferrato” per il clima mite e per i magnifici scorci panoramici. Il centro storico, ben conservato, merita senz’altro una visita non affrettata per i monumenti storico - architettonici che ospita. Il palazzo comunale è forse la punta di diamante: risalente al secolo XV il possente edificio spicca per avere portico e monofore ogivali in cotto riccamente decorate ed è una delle poche testimonianze dell’architettura gotica civile rimaste in Monferrato. Infine Cocconato si distingue per la rinomata enogastronomia locale: da non perdere la famosa e omonima robiola. Qui termina il presente itinerario ma questo è anche il punto di inizio de “Il percorso dei Paesaggi” descritto in precedenza. direction, towards Cocconato (206200). You go down and then up on the hillside on a pleasant and articulated trail between meadows and forests. The village of Cocconato, orange flag of the Italian Touring Club, is considered the “Riviera of Monferrato” for its mild climate and magnificent scenic points. The well-preserved old town is definitely worth a leisurely visit to see its historical - architectural monuments. The Town Hall is perhaps the crown jewel of the historic - monumental treasures of Cocconato. The mighty building, dating back to the fifteenth century, stands out for its richly decorated brick ogival lancet porch and it is one of the few remaining examples of civil Gothic architecture in Monferrato. Finally, Cocconato stands out for its renowned local wine and food. Do not miss the famous robiola with the same name. This tour ends here, but this is also the starting point of “The Path of Landscapes” described above. (206-200). Der Abstieg und der folgende Aufstieg der Hügelabhänge erfolgt über einen angenehmen und ausgezackten Weg zwischen Wiesen und Wäldern. Das Dorf Cocconato, das mit dem Qualitätssiegel der Orangen Fahne des Touring Club Italiano ausgezeichnet wurde, wird wegen seines milden Klimas und den großartigen Ausblicken als die „Riviera des Monferrato“ bezeichnet. Bei einem Rundgang durch das gut erhaltene historische Zentrum sollte man sich Zeit lassen, um seine baugeschichtlichen Denkmäler richtig würdigen zu können. Der Palazzo Comunale (Rathaus) ist wahrscheinlich die Speerspitze des monumentalen Reichtums von Cocconato. Das mächtige Gebäude aus dem XV. Jahrhundert fällt durch seinen Portikus und den reichverzierten spitzbogigen Monoforen aus Backstein auf und ist eines der wenigen Zeugnisse der gotischen Zivilarchitektur, die in Monferrato erhalten geblieben sind. Außerdem tut sich Cocconato wegen seiner berühmten lokalen Weingastronomie hervor, von der der berühmte und gleichnamige Robiola-Käse unbedingt zu kosten ist. Hier endet diese Strecke, allerdings ist dies auch der Ausgangspunkt der zuvor beschriebenen „Die Strecke der Landschaften“. p. 88 Aramengo vista da Tonengo (E. Maltoni) - p. 89 Pieve di S. Giovanni e sentiero nei pressi di Bric Serre (M. Demaria) - p 90 tra Serre e Cocconito p. 88 sight over Aramengo from Tonengo (E. Maltoni) - p. 89 Parish of S. Giovanni and the trails by Bric Serre (M. Demaria) - p 90 between Serre and Cocconito p. 88 Aramengo blick von Tonengo (E. Maltoni) - p. 89 pfarre von S. Giovanni und weg in der Nähe von Bric Serre (M. Demaria) - p 90 zwischen Serre und Cocconito 90 23 Il percorso di Boscorotondo The Path of Boscorotondo Die Strecke von Boscorotondo Partenza: Castelnuovo Don Bosco, frazione Mondonio Località sul percorso: fraz. Mondonio, Pino d’Asti, colle Bertolotto, fraz. Boscorotondo, bivio per Gallareto Lunghezza: circa 8 km Tempo di percorrenza: mezza giornata Difficoltà: facile Itinerario escursionistico percorribile a piedi e MTB Mappa 1 Departure: Castelnuovo Don Bosco, frazione Mondonio Villages en route: Hamlet of Mondonio, Pino d’Asti, Bertolotto hill, hamlet of Boscorotondo, junction to Gallareto Length: approximately 8 km Travel time: half a day Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1 Abfahrt: Castelnuovo Don Bosco, frazione Mondonio Orte auf der Strecke: Ortsteil Mondonio, Pino d’Asti, Colle Bertolotto, Ortsteil Boscorotondo, Abzweigung nach Gallareto Länge: circa 8 km Gehzeit: halber Tag Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1 Descrizione percorso: fraz. Mondonio (300 m) - Pino d’Asti (360 m) - colle Bertolotto (300 m) fraz. Boscorotondo (220 m) - bivio per Gallareto (210 m) Lunghezza: 7,5 km Description of the path: Hamlet of Mondonio (300 m) - Pino d’Asti (360 m) - Bertolotto hill (300 m) hamlet of Boscorotondo (220 m) - junction to Gallareto (210 m) Length: 7,5 km l’itinerario ha origine dalla piazzola sottostante l’abitato di Mondonio, frazione di Castelnuovo Don Bosco, in corrispondenza dell’innesto con “Il percorso delle Colline” descritto in precedenza. Si suggerisce una visita a Mondonio, ove sono visitabili la casa di San Domenico Savio, la vecchia scuola e l’antico forno, recentemente allestiti come dovevano essere ai tempi di Domenico Savio. Lo scorcio sulla torre e le mura medioevali contribuiscono a creare un’atmosfera assai suggestiva. Il cammino prosegue in direzione The route starts off from the square below Mondonio, within the Municipality of Castelnuovo Don Bosco, at the interception point with “The Path of the Hills” described above. We suggest you visit Mondonio, where you can visit the house of San Domenico Savio, the old school and the old furnace, which was recently set up the way it was at the time of Domenico Savio. The overview from the tower and the medieval walls contribute to creating a very suggestive atmosphere. The path continues in a northerly direction and climbs up towards Pino Streckenbeschreibung: Ortsteil Mondonio (300 m) - Pino d’Asti (360 m) - Colle Bertolotto (300 m) Ortsteil. Boscorotondo (220 m) - Abzweigung nach Gallareto (210 m) Länge: 7,5 km Die Strecke beginnt an dem kleinen Platz unterhalb der Ortschaft Mondonio, Ortsteil Castelnuovo Don Bosco, auf der Höhe der zuvor beschriebenen “Die Strecke der Hügel”. Es wird ein Besuch von Mondonio empfohlen, wo das Haus von San Domenico Savio, die alte Schule und die alte Bäckerei besichtigt werden können, die kürzlich so wie zu Zeiten von Domenico Savio eingerichtet worden sind. Der Blick auf den Turm und die mittelalterlichen Mauern kommen der sehr stimmungsvollen Atmosphäre zugute. Der Weg 91 NORD salendo verso Pino d’Asti (108), per poi deviare, prima dell’abitato, verso SUD-EST. Il tratto successivo attraversa una zona boscata di grande interesse naturalistico, che è parte dei boschi di Muscandia, dal nome del rio che scorre in valle. Da tempo l’associazione locale “Terra, Boschi, Gente e Memorie” compie studi e ricerche molto approfondite e a tutto tondo, spaziando dalle scienze naturali all’arte, alla storia. Tali studi riguardano un settore collinare del Nord Astigiano, individuato dai comuni confinanti di Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti, Passerano Marmorito e Capriglio: Muscandia appunto (www.muscandia.it). Proseguendo il cammino e trovandosi in prossimità della cresta collinare, dove la copertura boschiva non è troppo fitta, si possono scorgere in lontananza gli abitati di Schierano, 92 d’Asti (108). Then it turns southeast before the village. The next leg crosses a wooded area of great naturalistic interest, which is part of the woods of Muscandia, named after the stream that flows in the valley. For some time the local association: “Terra, Boschi, Gente e Memorie - Land, Forests, People and Memories” has been doing extensive and in-depth research and studies, ranging from natural science to art and history. These studies cover an area of the hills in the northern part of the province of Asti, identified by the neighboring municipalities of Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti, Passerano Marmorito and Capriglio: namely Muscandia (www.muscandia. it). As you keep walking, you will come close to the ridge of the hill, where forest coverage is not too thick. You can see the villages of Schierano, Primeglio e Passerano in the distance. You can geht weiter Richtung NORDEN und steigt dabei nach Pino d’Asti hinauf, um dann vor dem Ort nach SÜDOSTEN abzuweichen (108). Die eindrucksvolle Strecke durchquert ein Waldgebiet von großer naturwissenschaftlicher Bedeutung, das zu den Wäldern von Muscandia gehört, die ihren Namen von dem im Tal fließenden Bach haben. Schon lange führt der örtliche Verband: “Terra, Boschi, Gente e Memorie” (Land, Wälder, Menschen und Erinnerungen) gründliche Studien und Forschungen aus, wobei er von den Naturwissenschaften zur Kunst und Geschichte übergeht. Diese Studien betreffen einen Hügelbereich des nördlichen Astigiano, der von den aneinandergrenzenden Gemeinden Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti, Passerano Marmorito und Capriglio individualisiert wird: Muscandia eben. Es ist unmöglich, in wenigen Zeilen diese vollkommen originellen Arbeiten zu erläutern, die einen hohen wissenschaftlichen und kulturellen Wert haben und in fast zwanzig Jahren Vereinstätigkeit zusammengetragen worden sind. Allerdings lohnt es sich, die Internetseite anzuschauen: HYPERLINK (www. muscandia.it). Beim Weitergehen kann man in der Nähe des Hügelkamms, wo der Waldwuchs lichter ist, in der Ferne die Dörfer Schierano, Primeglio und Passerano ausmachen, wobei Letzteres durch sein imposantes Schloss der Familie Radicati gut zu erkennen ist. Nach dem Verlassen des Waldes Primeglio e Passerano, quest’ultimo ben riconoscibile dall’imponente castello della famiglia Radicati. Usciti dal bosco, si giunge in breve in prossimità del nucleo abitato di Boscorotondo, già in territorio di Passerano Marmorito. Da qui il cammino segue la strada provinciale, per terminare nei pressi di Gallareto collegandosi a “Il percorso degli Antichi Borghi”. easily recognize Passerano by the impressive castle of the Radicati family. As you come out of the forest, you will soon come close to the residential complex of Boscorotondo, already in the territory of Passerano Marmorito. From here the path follows the county road and ends near Gallareto where it joins the path “Ancient Villages.” kommt man in Kürze in die Nähe der Ortschaft Boscorotondo, die bereits auf dem Gebiet von Passerano Marmorito liegt. Ab hier folgt der Weg der Landstraße, um sich in der Nähe von Gallareto mit der “Die Strecke der Antiken Dörfern” zu verbinden. p. 91 la vallata di Muscandia - p 92 Orchidea, Cephalanthera longifolia (M. Demaria); lepre (P. Ricossa) - p. 93 bosco di roverella p. 91 Muscandia valley - p 92 Orchidea, Cephalanthera longifolia (M. Demaria); hares (P. Ricossa) - p. 93 roverella wood p. 91 das Tal von Muscandia - p 92 Orchidea, Cephalanthera longifolia (M. Demaria); hase (P. Ricossa) - p. 93 flaum-eichenwald 93 24 Die Strecke Asti - Crea von CAI - Asti Foto Tabarro Abfahrt: Asti, via Monsignor Marello (Hotel Salera) Länge: 30 km Gehzeit: ein Tag Schwierigkeit: leicht Wander- oder MTB-Tour Wanderkarte 1-3 www.sacri-monti.com Il percorso Asti - Crea Asti - Crea Path a cura del CAI di Asti edited by CAI of Asti Partenza: Asti, via Monsignor Marello (Hotel Salera) Lunghezza: 30 km Percorrenza: un giorno Difficoltà: facile Itinerario percorribile a piedi e MTB Mappa 1-3 Departure: Asti, via Monsignor Marello (Hotel Salera) Length: 30 km Travel time: a day Difficulty level: easy Hiking and MTB trail Map 1-3 Descrizione percorso: Si parte da Asti, via Monsignor Marello (Hotel Salera), in direzione Serra di Viatosto (901). Si raggiunge la chiesa romanico-gotica di Maria Ausiliatrice di Viatosto. Posta su una collinetta che domina la campagna circostante offre un panorama a 360° sulla Val Rilate e sulla città, la sua costruzione risale al XII sec. ed è visitabile. Oltrepassata la chiesa si svolta a destra all’incrocio su Strada Valbodoni, al fondo si gira a sinistra per Valmanera raggiungendo la chiesetta, qui si prosegue per circa 100 m, sino alla vecchia scuola (“ij Amìs ‘d la Pera”). Da qui si svolta a destra su strada asfaltata. Dopo 100 m s’imbocca il sentiero a sinistra che attraversa i boschi. Supe- Description of the path: You set off from Asti, cross Monsignor Marello (Hotel Salera) heading Serra di Viatosto (901). Then you reach the Romanesque-Gothic Church of Maria Ausiliatrice in Viatosto, which is located on a hill overlooking the surrounding countryside and offers a 360° panorama over Rilate Valley and its town. Its construction dates back to the 12th century and it is open to visitors. After you pass the church, turn right at the crossroad on Strada Valbodoni. At the end of the road, turn left heading Valmanera and you will arrive at a small church. Walk 100 m from here all the way to the old school (“ij Amìs ‘d la Pera”). From here, turn right and you will get on an paved road. After 94 Streckenbeschreibung: Ausgangspunkt ist X und über Asti, via Monsignor Marello (Hotel Salera) geht es Richtung Serra di Viatosto (901). So gelangt man zu der gotisch-romanischen Kirche von Maria Ausiliatrice von Viatosto. Auf einem kleinen Hügel gelegen, der das umliegende Land beherrscht, bietet sie einen herrlichen Ausblick, der rundum über das Val Rilate und über die Stadt reicht; ihr Bau geht auf das XII. Jahrhundert zurück und sie kann besichtigt werden. Hinter der Kirche geht es an der Kreuzung auf der Straße Strada Valbodoni nach rechts, am Ende links nach Valmanera abbiegen, sodass die kleine Kirche erreicht wird; hier geht es etwa 100 m bis zur alten Schule weiter („ij Amìs ‘d la Pera”). An dieser Stelle nach rechts auf die Asphaltstraße abbiegen. Nach 100 m wird links der Pfad eingeschlagen, der durch die Wälder führt. Nachdem die Erhebung überwunden ist, geht es eben auf der Talsohle weiter; wieder auf der Asphaltstraße geht es nach rechts auf die strada Birie; man gelangt zu der Gabelung, an der man sich links Richtung Rocche di Callianetto wenden muss. Hinter dem Rio Maggiolino gelangt man an eine Kreuzung und nach ungefähr 200 m erreicht man die Straße nach Callianetto, an der man sich zuerst nach rechts und dann sofort wieder nach links wenden und den Hinweisen zur Ortschaft Valmaggiore, Ortsteil Stazione Portacomaro folgen muss. Von dieser Stelle aus folgt man den gelben Schildern „Zu Fuß, Zu Pferd, Mit dem Rad“, die von der Gemeinde Comune di Castell’Alfero aufgestellt worden sind. Nach einem steil bergauf führenden Schotterweg muss man sich links auf der Straße Bricco San Secondo halten; es geht wieder bergab und nach links auf die Asphaltstraße. Die Straße wird wieder geschottert und weiter geht es Richtung Castell‘Alfero. Hinter einem eingezäunten Wohnhaus verlässt man die Hauptstraße, um rato un dosso si prosegue in piano sul fondovalle; raggiunto l’asfalto si svolta a destra su strada Birie; si giunge all’incrocio dove si svolta a sinistra in direzione Rocche di Callianetto. Superato il rio Maggiolino si arriva ad un incrocio e, dopo circa 200 m, si arriva alla strada per Callianetto, qui si svolta prima a destra e poi subito a sinistra prendendo per località Valmaggiore, Frazione Stazione Portacomaro. Da questo punto seguire i cartelli gialli “a piedi, a cavallo, in bici” installati dal Comune di Castell’Alfero. Dopo una ripida salita su fondo sterrato si tiene la sinistra per strada Bricco San Secondo; si scende e si gira a sinistra su strada asfaltata. La strada ridiventa sterrata e si prosegue in direzione di Castell‘Alfero. Superata una abitazione recintata si lascia la strada principale per svoltare a sinistra. Si prosegue nel bosco, si supera un traliccio ENEL e, raggiunto l’asfalto, si svolta a destra in via Canton Maccario; una volta percorsa, si gira a sinistra in direzione Castell’Alfero. All’incrocio di Serra Perno proseguire diritto e, giunti ad un bivio con un pilone votivo, si tiene la destra per Castelletto. Al bivio successivo si svolta a sinistra e si segue una strada sterrata in discesa. (401) Raggiunta la valle presso un incrocio, si svolta a destra e si continua fino a strada Contessi, voltando a sinistra si sale. All’incrocio con la prima strada che sale a Castell’Alfero svoltare a destra in discesa e percorse poche decine di metri svoltare a sinistra su sterrato. Si scende nella valle verso stazione Castell’Alfero, si attraversa la zona industriale “la Fornace”, sino a raggiungere la seconda strada che sale a Castell’Alfero. Qui è possibile ristorarsi e interrompere il percorso e ritornare ad Asti con treno o autobus. All’incrocio svoltare a destra verso Castell’Alfero Stazione e, dopo alcune decine di metri, svoltare a sinistra in via della Valle. Più avanti si lascia la strada principale che piega a sinistra e si prosegue diritto lungo la strada che si restringe. Superato un laghetto recintato si svolta a destra (tralasciare il cartello giallo), per raggiungere la provinciale Asti-Montiglio, quindi a destra verso Asti. Si attraversa il passaggio a livello e si gira a sinistra su sterrato costeggiando la ferrovia. Ad un certo punto la sterrata lascia la ferrovia e piega sulla destra per raggiungere il ponte sul torrente Versa; attraversatolo si svolta a sinistra e si percorre la sterrata a fianco del torrente. Si lascia il torrente nei pressi di un ponte e di un passaggio a you walk 100 m, get on the trail on the left that crosses the woods. After you pass a ridge, the trail stretches flat on the valley bottom. Once you reach the paved road, turn right on strada Birie. You will come to a crossroad where you can turn left heading Rocche di Callianetto. After you cross Maggiolino Stream, you will get to a crossroad. After approximately 200 m you will reach the road heading Callianetto. First turn right and then turn left immediately, heading the town of Valmaggiore, Hamlet of Stazione Portacomaro. From this point on, follow the yellow road signs “on foot, by bike or on horseback”, erected by the Municipality of Castell’Alfero. After a steep climb on dirt road, keep on the left heading Bricco San Secondo. You will descend and turn left on an paved road. Now, the road will become a dirt road again, and keep walking due Castell‘Alfero. Once you cross a fenced residential home, get off the main road and turn left. You walk across the woods and after you pass an electrical tower, you reach a paved road. Turn right, on Canton Maccario street and once you have walked it completely, turn left heading Castell’Alfero. At the Serra Perno crossroad, keep walking straight and you will arrive at an intersection with a votive shrine. Keep walking on the right heading Castelletto.At the next intersection, turn left. Walk down a downhill dirt road (401). After you reach the valley at a crossroad, turn right and keep walking until the strada Contessi. Turn left and you will start walking uphill. At the intersection with the first road that goes to Castell’Alfero, turn right and go downhill. After a few tens of meters, turn left and you will get on a dirt road. Go down the valley heading the Castell’Alfero station. You will cross the “la Fornace” industrial site up until the second road, which goes up to Castell’Alfero. Here you can find food and interrupt the hike and go back to Asti by train or bus. At the crossroad, turn right toward Castell’Alfero Station and after a few tens of meters, turn left on via della Valle. Later you will get off the main road which bends left and continue straight along the road that narrows. After you walk past a fenced pond, turn right (Ignore the yellow road sign) and you will reach the Asti-Montiglio county road. Turn right heading Asti. Cross the rail crossing and turn left, on the dirt road, along the railway. At some point, the dirt road leaves the railway and bends right, towards the bridge across Versa Stream. Cross the bridge and turn left. You will walk on the dirt links abzubiegen. Es geht durch den Wald weiter, an einem Gittermast ENEL vorbei und, nachdem man wieder auf der Asphaltstraße ist, nach rechts in die Via Canton Maccario, um an deren Ende links Richtung Castell’Alfero abzubiegen. An der Kreuzung von Serra Perno geht es geradeaus bis zu einer Gabelung mit einem Gebetsschrein, an der man sich nach rechts Richtung Castelletto wendet. An der folgenden Gabelung links abbiegen und einer Schotterstraße abwärts folgen (401). Wenn man in der Nähe einer Kreuzung das Tal erreicht, geht es nach rechts und weiter bis zur Straße Contessi; nach links abbiegend geht es bergauf. An der Kreuzung mit der ersten Straße, die nach Castell’Alfero hinaufführt, rechts wenige Dutzend Meter bergab und dann nach links auf einen Schotterweg einbiegen. Es geht in das Tal Richtung Bahnhof Castell’Alfero hinab, durch das Industriegebiet “la Fornace” hindurch bis zur zweiten Straße, die nach Castell’Alfero hinaufführt. Hier kann man sich erfrischen und die Strecke beenden, um mit dem Bus oder mit der Bahn nach Asti zurückzukehren. An der Kreuzung rechts zum Bahnhof Castell’Alfero abbiegen und nach einigen Dutzend Metern links in die Straße der via della Valle einbiegen. Weiter vorn wird die Hauptstraße verlassen, die sich nach links wendet, und es geht geradeaus längs der enger werdenden Straße weiter. Hinter einem eingezäunten Teich geht es rechts ab (gelbes Schild ist nicht zu beachten), um die Landstraße Asti-Montiglio zu erreichen, dann nach rechts Richtung Asti. Hinter dem Bahnübergang geht es nach links auf dem Schotterweg an den Bahngleisen entlang. Der Schotterweg verlässt die Bahnschienen nach einiger Zeit und biegt rechts ab, um zur Brücke über den Wildbach Versa zu gelangen; nach seiner Überquerung geht es nach links auf einem Schotterweg neben dem Wildbach entlang. In der Nähe einer Brücke und eines nicht weit entfernt gelegenen Bahnübergangs wird der Wildbach verlassen und es geht rechts ab Richtung C.na Amprai. Nun muss die Straße überquert werden, die von dem Bauernhaus zum Bahnhof von Tonco führt. Dann geht es geradeaus auf dem geschotterten Weg entlang weiter. Nach einigen hundert Metern kreuzt man eine Straße, die nach Perrona hinaufführt. Diese ist zu überqueren, um dann geradeaus 95 livello poco distante, si svolta a destra in direzione C.na Amprai. Si attraversa la strada che dalla cascina conduce alla stazione di Tonco e si prosegue dritto su sterrato. Dopo un centinaio di metri si incrocia la strada che sale a Perrona, la si attraversa e si prosegue dritto su sterrato. Si percorre un lungo tratto in piano tenendo Perrona sulla destra; al primo quadrivio si svolta a sinistra in direzione di un laghetto recintato. (501) Si prosegue ignorando una sterrata sulla destra. Arrivati al ponte sul torrente Viazza si svolta a destra (senza attraversarlo) e si prosegue sulla sterrata che si allontana dal rio, attraversando dei prati (traccia incerta) per raggiungere un altro ponte. Si segue il torrente sulla destra sino alla stazione di Penango; da qui si prosegue dritto sino ad un passaggio a livello, si svolta a destra attraversando il Torrente Viazza e poi si gira a sinistra costeggiando il torrente. Raggiunto un altro ponte si svolta a destra, poi a sinistra verso gli stabilimenti Fassa Bortolo. All’incrocio si prosegue dritto. Incontrata la strada Alfiano Natta-Moncalvo si procede in direzione Moncalvo-Castelletto Merli (attenzione al traffico). (ALA761) Raggiunto l’incrocio Guazzolo-Moncalvo si prosegue per Castelletto Merli; a San Giuseppe c’è un punto ristoro. Si continua per Castelletto Merli, dopo 20 metri circa si svolta a destra verso una cappella votiva. La strada diventa sterrata e in salita e si arriva a borgata Bassignana; da qui si segue la strada asfaltata che sale verso Goido, continuando sempre in salita, lungo via Giotto in direzione Ponzano. Dopo un po’ la strada diventa a saliscendi e sterrata. Raggiunte le case e l’asfalto di M. Airolo, dopo poche centinaia di metri si arriva ad un incrocio con l’indicazione Superga-Crea; qui si svolta a destra per Ponzano. Superata la parrocchiale si procede in direzione di via Fossati. Raggiunto l’agriturismo C.na Zenevrea si svolta a destra per Crea. Si raggiunge la strada che arriva da Moncalvo e si svolta a sinistra verso Crea, ormai visibile; si passa vicino alla casa del parco di Crea e si raggiunge il Santuario (punto ristoro e foresteria). Attualmente il Santuario di Crea non è servito da mezzi pubblici. Ritorno ad Asti: treno o bus da Serralunga di Crea. 96 road alongside the stream. Leave the stream around a bridge and a rail crossing nearby. Then turn right heading C.na Amprai. Cross the road that joins the farm to the Tonco Station. Then you will walk straight on the dirt road. After a few hundred meters, you will arrive at the road that goes up to Perrona. Cross this road and walk straight on dirt road. You will walk on a long flat stretch with Perrona on your right. At the first crossroads, turn left heading the fenced pond (501). Ignore the dirt road on your right, and walk ahead. Once you arrive at the bridge over Viazza Stream, turn right (but do not cross it) and keep walking on the dirt road, which goes away from the stream. Cross some meadows (uncertain trail) and you will arrive at another bridge. Follow the stream keeping it on your right all the way to the Penango Station. From here, you walk straight ahead up until you reach a rail crossing. turn right and cross the Viazza Stream and then turn left and walk along the stream. As you reach another bridge, turn right and then left towards the Fassa Bortolo facilities. At the intersection, keep walking ahead. As you arrive at the Alfiano Natta-Moncalvo road, walk heading Moncalvo-Castelletto Merli (Watch out for the traffic). (ALA761) Then you will reach the Guazzolo-Moncalvo intersection. Keep walking towards Castelletto Merli. There is a refreshment point in San Giuseppe. Keep walking due Castelletto Merli. After you walk 20 meters approximately, turn right heading a votive chapel. The road becomes a dirt road going uphill. As you arrive at the town of Bassignana, follow the paved road, which goes up heading Goido. Keep walking uphill along via Giotto, heading Ponzano. After a while, the road becomes a dirt road and goes up and down. After you reach the houses and M. Airolo paved road, walk a few hundred meters and you will arrive at a crossroad with a Superga-Crea sign. Here, turn right heading Ponzano. After you cross the parish church, walk heading via Fossati. You will arrive at C.na Zenevrea agricultural tourism facilities. Turn right heading Crea. You will arrive at the road which comes from Moncalvo. Turn left, heading Crea, which you can see from here. You will walk close by the house of Crea park and arrive at the Sanctuary of Crea (refreshment point and guesthouse). Currently, the Crea Sanctuary cannot be reached by public transportation. How to get back to Asti: take the train or bus from Serralunga di Crea. dem Schotterweg zu folgen. Auf der nun folgenden langen und flachen Strecke bleibt Perrona auf der rechten Hand liegen; an der ersten Kreuzung links zum eingezäunten See abbiegen. (501) Es geht weiter, indem rechts ein Schotterweg zurückgelassen wird. An der Brücke über den Wildbach Penango angekommen nach rechts abbiegen (ohne den Bach zu überqueren) und dann auf dem Schotterweg weiter, der sich vom Fluss entfernt, durch Wiesen hindurch (undeutlicher Pfad), um zu einer weiteren Brücke zu gelangen. Man folgt dem Fluss nach rechts bis zum Bahnhof von Penango, von dem aus es geradeaus bis zu einem Bahnübergang weitergeht: rechts durch den Wildbach Viazza hindurch und dann nach links am Wildbach entlang. Nun kommt man zu einer weiteren Brücke und biegt zuerst nach rechts, dann nach links zu den Werken Fassa Bortolo ab. An der Kreuzung geht es geradeaus weiter. An der Straße Alfiano Natta-Moncalvo angekommen geht es in Richtung Moncalvo-Castelletto Merli weiter (auf den Verkehr achten). (ALA761) An der Kreuzung GuazzoloMoncalvo angekommen, geht es nach Castelletto Merli weiter; in S. Giuseppe gibt es einen Rastplatz. Weiter geht es Richtung Castelletto Merli, um nach etwa 20 Metern nach rechts zu einer Votivkapelle abzubiegen. Die Straße wird zu einem Schotterweg und bergauf gelangt man in die Ortschaft Bassignana, von der aus man der Asphaltstraße folgt, die nach Goido hinaufführt, um dann immer weiter bergauf längs der via Giotto Richtung Ponzano weiterzugehen. Nach einiger Zeit wird die Straße zu einem auf und ab führenden Schotterweg. An den Häusern und dem Asphalt von M. Airoloangekommen, gelangt man nach einigen hundert Metern an eine Kreuzung mit dem Hinweis Superga-Crea; hier geht es nach rechts Richtung Ponzano. Hinter dem Pfarrhaus geht es Richtung via Fossati weiter. Am Agritourismus C.na Zenevrea rechts nach Crea abbiegen. So gelangt man an die Straße, die von Moncalvo kommt und biegt links nach Crea ein, das bereits zu sehen ist. Es geht dicht am Haus des Parks von Crea vorbei bis zum Wallfahrtsort (Rastplatz und Gästehaus). Derzeit wird der Wallfahrtsort von Crea nicht von öffentlichen Verkehrsmitteln angefahren. Zurück nach Asti: Bus oder Bahn von Serralunga nach Crea.