Informazioni 2013 Numero 3 WORK1
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Informazioni 2013 Numero 3 WORK1
Österreichisches Post AG Info.Mail Entgelt bezahlt ! Informazioni ! Jahrgang 2013 Nr.3 Anno 2013, Numero 3 Società Dante Alighieri Comitato di Linz Sezioni Steyr e Wels Österreich.– Italienische Gesellschaft ZVR-Zahl: 691204085 OÖ. VOLKSBILDUNGSWERK Bildung schafft Kultur Bethlehemstr 1d, 5. Stock A-4020 Linz Telefon: 0732 / 79 49 29 e-mail: [email protected] Le prossime conferenze Donnerstag, 17. Oktober 2013 In questo numero: 16 Uhr und 18 Uhr (due conferenze!) Le prossime conferenze 1 Vita della Dante 2 Una visita al museo: Marco Polo 3 In eigener Sache "Principe Eugenio di Savoia condottiero, mecenate, filosofo" Vortrag in italienischer Sprache mit Bildern Prof. Dott. Comm. Gert THALHAMMER aus Spittal a.d. Drau 3 Le conferenze di aprile-maggio 2013: Sardegna 4 Donnerstag, 14. November 2013 Fabrizio De André 6 16 Uhr und 18 Uhr Viaggio culturale 2013: Toscana 8 Circoli di conversazione I prossimi appuntamenti 11 (due conferenze!) "Cosenza un antipasto mari e monti..." Vortrag in italienischer Sprache mit Bildern Dipl. Ing. Valentina PORCO aus Cosenza 12 - Calendario - Serata d’avvento al casineum - Festa della Dante 2014 Donnerstag, 12. Dezember 2013 18 Uhr "Mario Lanza" Vortrag in italienischer Sprache mit Bild und Musik Mag. Rudolf WALLNER aus Linz Alle Vorträge: Linz, Ursulinenhof, Gewölbesaal (kleiner Saal), 1. Stock Ingresso libero – Eintritt Frei E’ gradita un’offerta – Spenden willkommen Informazioni Pagina 2 di 12 Vita della Dante Alighieri di Linz Motivi di gioia! Nuovi mobili e nuova biblioteca Un grazie a tutti coloro che hanno aiutato a comprare e montare gli scaffali e a chi ha donato libri per la nostra piccola ma ben fornita biblioteca. Un grazie particolare a Ilona, moglie del nostro indimenticato e indimenticabile „Vice“ Dkfm. Kurt Krippner, che ha donato decine e decine di avvincenti gialli (vedi foto a sinistra). La biblioteca non è solo bella da vedere, ma anche bella da usare. Goditi una bella lettura in italiano! Passa dalla sede (negli orari di apertura) e... prendi in prestito un bel libro! Il prestito è consentito esclusivamente ai soci. Ringraziamo! Novità ...il Dott. Ing. Giuseppe Patanè per la generosità (lui non vuole che se ne sappia il motivo) ! ...il Sig. Robert Herrmüller (il Signor SignorMüller!) per averci donato un nuovo computer! Da un’idea un po’ improvvisata, in giugno è nato un nuovo appuntamento per chi ama cantare. Nei locali del OÖVBW, Promenade 33, Linz, il 24 giugno erano presenti una ventina di „cantanti“. Una bella e divertente atmosfera! La positiva reazione ci ha incoraggiato a ripetere l’esperimento. A pagina 12 trovate le nuove date. Felicitazioni ...alla Dott.ssa Chiara Casadei che il 16 giugno scorso è diventata mamma per la prima volta. La nostra Chiara (la nuova cassiera, che ha sostituito il caro Hans-Jürgen Dumbs) ha dato alla luce il piccolo Bruno. e ...alla Dott.ssa Elena Spinazzé che il 23 luglio scorso è diventata mamma per la seconda volta. La nostra Elena ha dato alla luce il piccolo Elia. Ci congratuliamo con i nuovi italo-austriaci (o austro-italiani?). Hast du Lust auf Italienisch zu singen? Allora... “Cantiamo in italiano” Im Programm italienische Lieder: Schlager, cantautori, canzoni popolari, Bekanntes und Unbekanntes, lustige und traurige Lieder, Schnulzen und co. Unbeschwerte Atmosphäre, keine Profi-Sänger, solo il piacere di cantare insieme! Wir freuen uns, wenn du dabei bist! ________________________________________________ Motivi di dolore! !"#$%&%"'()*+,-+"'("*%./0"123,0"'+112+1*$0"4("5+,,0" 1+)4(+*06" 7"(1"8$09:";'3+$'"<1+34(=" 7";$(>+"?10(.)*%(,@"A*+'*/1+*-"B@"A*%C$%==" 7"(1"<0,)01%"D,0$+$(0"/%$"12E*+1(+" F$:"G0$#%$*"H%(,>09%$ Informazioni Pagina 3 di 12 MARCO POLO Von Venedig nach China Schlossmuseum – 6.6.2013 !"#$#%& '"()*+,(-& +#%& !*(.#& /)"-0"#%"& 1,%& 2*3045))1"#0,(-& #"(#%& 6#0%& *)$& $7*((#(+#(& 89#"$#:& "$.& #"(#& -%5;#& /(1*0)& <(.#%#$$"#%.#%& -#=5)-.>& ?%5;#& @5%A B#%#".,(-#(& C*%#(& +*=D%& ("30.& #%=5%+#%)"30E& #$& -#(D-.#E& -*(1& -#6D.)"30& "($& F"(1#%& G30)5$$A 6,$#,6& 1,& 7")-#%(E& C5& +"#$#& -%5;*%."-#& /,$$.#)),(-& 1,& $#0#(& C*%>& & H#-5((#(& 0*.& ,($#%#& 9#"$#& *,=& +#%& I#%%*$$#& +#$& J,$#,6$E& 6".& H)"3K&*,=&+"#&/).$.*+.E&/7#%"."=&,(+& H#-%D;,(-& 45(& !%>& L*).#%& M,.$30N-)E&K*,=6O(("$30#%&& !"%#K.5%& +#$& PB#%N$.#%%#"30"$30#(& F*(+#$6,$#,6$E& ,(+& 45(& ,($#%#6& @"1#A7%O$"+#(.#(& J*->& G*)4*.5%#& I%5"*>& J".& ."#=#6& H#+*,#%(& #%%#"30.#& ,($& +5%.& +"#& .%*-"$30#& 2*30%"30.& 456& ,(#%C*%.#.#(& /B)#B#(& ,($#%#$& C#%.-#$30O.1.#(& Q5(5%*%K5($,)$& !%>&25%B#%.&H#"(K5=#%>& !*%35& M5)5& B#-)#".#.#& *)$& RSTO0%"-#%& UD(-)"(-& $#"(#(& @*.#%& 2"335)V& ,(+& +#$$#(& H%,+#%& J*..#5E&*,=&+"#$#%&9#"$#E&C#)30#& RWSR& "0%#(& /(=*(-& (*06>& '$& $30#"(.& =D%& +*6*)"-#& @#%0O).A ("$$#& =*$.& ,(6N-)"30E& #"(#& $5& #(5%6#& G.%#3K#& 1,%D3K)#-#(& 1,& KN((#(E& *B#%& #$& "$.& B#C"#$#(E& +*$$& +"#& +%#"& /B#(.#,%#%& #$& -#$30*==.&0*B#(>& & /(0*(+& #"(#%& RX& J#.#%& )*(-#(& J#+"#(C*(+& K5((.#& 6*(& +"#& #"(1#)(#(& G.*."5(#(& -#(*,& 4#%A =5)-#(>& Y(+& ("30.& (,%& +*$Z& J*(& +,%=.#&#+)#&G.5==#E&C"#&G*."(&5+#%& H%5K*.& B#=D0)#(E& *(& #[5."$30#(& ?#CD%1#(& $30(,77#%(E& #"(#& #30.#&U,%.#&B#.%#.#(&\50(#&G30,A 0#& B"..#]^& ,(+& #"(& #30.#$& \*,$A -#$.57=.#$^&_*6#)&B#.%*30.#(>& & J*(& +,%=.#& *,30& +*%DB#%& $306,(1#)(E& +*$$& J*%35& M5)5& B#%"30.#.#E&'"(0N%(#%&-#$#0#(&1,& 0*B#(E& +"#& *B#%& +530& 8(,%:& 2*$0N%(#%& C*%#(>& /B#%E& +*6*)$& 0*..#& T*& K#"(& J#($30& #"(#& /0(,(-E& +*$$& #$& +"#$#& I"#%#& DB#%0*,7.&-*B>& "$& -*B& #"(#& Y(1*0)& 0N30$.& #"(+%,3K$45))#& '[75(*.#& 1,& B#$.*,(#(>& !"#& G.*.,#& J*%35& M5)5$& $306#"30#).& "06& 1C*%& ("30.& -#%*+#E& *B#%& `& C#%& C#";E& 5B& #$& *,$& & 65(-5)"$30#%& G"30.& ("30.& -*(1& *(+#%$& C*%>& & WX& U*0%#& C#").#(& +"#& Q#%%#(& "6& 65(-5)"$30A30"(#$"$30#(& 9#"30& +#$&_,B)*"&_0*(E&,6&$30)"#;)"30& +530& "(& "0%#& 4#(#1"*("$30#& Q#"6*.& 1,%D3K1,K#0%#(>& '$& $5))& +#6& Q#%%$30#%& $#0%& $30C#%-#A =*))#(&$#"(E&$"#&1"#0#(&1,&)*$$#(>& & 2*30& #"(#%& 0#%45%%*-#(+#(& aD0%,(-& +,%30& +"#& /,$$.#)),(-E& )"#;#(&C"%&+#(&/B#(+&B#"&#"(#6& -,.#(& ?)*$& L#"(& ,(+& ".*)"#A ("$30#(&QO7730#(&*,$K)"(-#(>&& & '"(& -%5;#$& !*(K#& *(& a%*,& JJ*->& F#0(#%& ,(+& *(& Q#%%(& J*->&I%5"*&=D%&+"#&<+##&,(+&+"#& P%-*("$*."5(&,(+&*(&_5($,)&!%>& 25%B#%.& H#"(K5=#%& =D%& +"#& *,$-#1#"30(#.#(& ".*)"#("$30#(& L#"(#>& !*(K#& =D%& +#(& C,(+#%B*%#(& /B#(+>&&&&&&&&&&&&&&& Heide Müller& In eigener Sache Da circa un anno il sito della Dante Alighieri di Linz in internet non esiste più. Chi cerca informazioni sulle nostre attività, conferenze o vuole scaricare i numeri precedenti delle Informazioni può farlo sulla pagina della Volksbildungswerk, che gentilmente ci ospita. www.ooevbw.at/Societa-Dante-Alighieri.3172.0.html Ma non si tratta di un vero e proprio sito „Dante“. Hai esperienza e passione e vuoi dedicare un po’ di tempo per curare un nuovo sito, informativo e attraente? Avanti, coraggio! Mandaci un’e-mail o telefona! Stai per trasferirti? Comunicaci il tuo nuovo indirizzo! Grazie! Vuoi ricevere le „Informazioni“... - a colori? - senza aspettare il postino? - aiutandoci a risparmiare spese di spedizione? Comunicaci il tuo indirizzo E-mail. Grazie! Informazioni Pagina 4 di 12 Sardegna Alla scoperta di un paradiso tra terra e mare Giovedì 18 Aprile 2013, la Dott.ssa Cristina MURA, con tanto entusiasmo, ci ha portati in viaggio alla scoperta della sua terra natale: la Sardegna. Mag. Cristina Mura Piccolo glossario scoperta: Entdeckung esaltare: (hier) preisen incontaminato: intakt le vestigia: Spuren, Überreste distare: entfernt sein mite: mild, sanft arco: (hier) Teitraum, Lauf il maestrale: Mistral arido: dürr, trocken il massiccio: Gebirgsmassiv leccio: Steineiche ginepro: Wacholder sabbioso: sandig corso d’acqua: Wasserlauf patrimonio: Erbe, Gut sottoporre a tutela: unter Schutz stellen somiglianza: Ähnlichkeit impronta: Spur, Abdruck favorire: begünstigen un nuraghe Molti viaggiatori e scrittori hanno esaltato la bellezza di quest’isola, immersa in un ambiente ancora incontaminato con diversi endemismi e in un paesaggio che ospita le vestigia della civiltà nuragica. Basti citare il cantautore Fabrizio De André: “La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso.” Con una superficie di 24.090 km!, la Sardegna è la seconda isola del mar Mediterraneo, la terza regione italiana e ha una popolazione di 1 milione e 680 mila abitanti. Dista appena 12 km dalla Corsica (dalla quale la separano le Bocche di Bonifacio), 120 km dalla Toscana (da cui la divide il mar Tirreno) e 185 km dalle coste del Nord-Africa. Il clima è generalmente mite: nell'arco dell'anno circa 300 giorni sono di sole. D’estate, in varie zone le temperature possono raggiungere e superare i 40 gradi. La Sardegna inoltre è una regione molto ventosa; i venti dominanti sono il maestrale e lo scirocco. Il territorio sardo è prevalentemente arido e montuoso (80 %), ma i rilievi non arrivano mai ad altezze considerevoli. Il massiccio più alto è il Gennargentu (1834 m). La sola pianura di una certa estensione è il Campidano (tra il golfo di Oristano e quello di Cagliari). La vegetazione è caratterizzata dalla macchia mediterranea, le piante più tipiche sono il leccio, il mirto e il ginepro. Le coste sarde (chiamate “golfi”) alternano tratti alti e rocciosi a litorali bassi e sabbiosi. I corsi d’acqua sono brevi e per poterne utilizzare l’acqua sono stati creati numerosi laghi artificiali. Alla Sardegna appartengono alcune isole: la Maddalena, Caprera e l’Asinara a nord, San Pietro e Sant’Antioco a sud. Per conservare e valorizzare il patrimonio naturale, la Regione Autonoma ha definito varie zone protette sottoposte a tutela. Etimologicamente il nome deriverebbe dal latino ‘Sardinia’ (isola dei sardi) o dal greco ‘Sardò’ (Sardo: figlio di Eracle). I Greci la chiamavano ‘Ichnussa’ o ‘Sandalyon’ per la somiglianza dell’isola all’impronta di un piede (sandalo). La stele di Nora, dai tempi dei Fenici, è il più antico documento sulla Sardegna. Il nome scritto su questa pietra era SHRDN, ma si leggeva SHARDAN. Alcuni cenni storici: La sua posizione strategica al centro del mar Mediterraneo occidentale ha favorito sin dall’antichità i rapporti commerciali e culturali, come gli interessi economici, militari e strategici. Nel suo patrimonio storico e culturale sono abbondanti le testimonianze delle culture indigene ma anche gli influssi e le presenze delle maggiori potenze coloniali antiche. Dei primi abitanti dell’isola (II – I millennio a.C.) restano i numerosissimi nuraghi, edifici a forma di tronco di cono, costituiti da grandi blocchi di pietra squadrati e sovrapposti. Se ne conoscono circa 7000, e la loro funzione era probabilmente militare, ma non è escluso che servissero anche come abitazione e come magazzino. I più antichi sorgono in posizione isolata, altri invece formano veri e propri villaggi, come per esempio a Barumini. Ma oltre alle torri, altre strutture caratterizzarono la loro cultura, come le Tombe dei Giganti (luoghi di sepoltura) le cui stele centrali possono arrivare fino a 4 m di altezza e i Pozzi sacri (luoghi di culto). Nell’VIII sec.a.C., la Sardegna fu colonizzata dai Fenici e poi dai Cartaginesi (VI sec.a.C.), per passare infine, nel III sec.a.C., sotto l’influenza di Roma, che ne fece un fiorente centro commerciale. Caduto l’Impero, fu dominio dei Vandali e poi dei Bizantini. A partire dal IX secolo, col declino di Bisanzio, ebbe inizio il periodo dei Giudicati, che durò per i successivi 600 anni. Nell'isola si formarono vari regni indipendenti, fra cui i più noti sono quelli di Torres-Logudoro, Gallura, Arborea e Calari, che diedero vita ad una organizzazione politica ed amministrativa efficiente e con elementi di modernità rispetto ai regni coevi. Grazie all'abbondanza di risorse naturali, prosperarono nuovamente l'agricoltura e la pastorizia, i commerci ebbero nuovo impulso e così le arti, come l'architettura Informazioni Pagina 5 di 12 in stile romanico pisano. Si sviluppò inoltre un sistema giuridico locale, il cui apice fu raggiunto con la promulgazione della Carta de Logu. Emanato da Eleonora d’Arborea, questo documento legislativo in vigore dal 1395 al 1827, contiene norme di diritto penale e regolamenti per disciplinare la pastorizia e proteggere l’agricoltura contro i danni provocati dal pascolo indiscriminato, contro il furto del bestiame e contro gli incendi dolosi. Nel 1297, il papa Bonifacio VIII istituì il Regno di Sardegna e designò come re Giacomo II di Aragona. I Giudicati, in particolare quello d’Arborea, si opposero per molti decenni all’occupazione aragonese. Nel 1714, la Sardegna passò all’Austria e, nel 1718, ai Savoia che la dominarono fino al 1814. Fino al 1948, anno in cui ottenne lo Statuto speciale, la Sardegna fu una delle regioni più povere d’Italia. A partire dagli anni ’50 iniziò un considerevole sviluppo economico e industriale basato soprattutto sull’agricoltura, l’allevamento e il turismo. Secondo autorevoli esperti, in Sardegna si produce il miglior vino d’Italia, il Malvasia di Bosa, un vino secco dal colore giallo paglierino. La Sardegna è suddivisa in 4 province statali (Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano) e in 4 province amministrative (Olbia-Tempio, Sulcis, Mediocampidano e Ogliastra). I centri urbani più importanti sono: - Cagliari (Casteddu): capoluogo della Sardegna, 149.664 abitanti, costruita su 7 colli, università più grande dell’isola, porto a livello internazionale, squadra di calcio di serie A, Museo archeologico nazionale, Anfiteatro romano, Necropoli punica di Tuvixeddu," - Sassari (Tàtari): 130.665 abitanti, comune più esteso della Sardegna, città universitaria, Piazza d’Italia, Cattedrale di San Nicola, Palazzo ducale; città natale di Antonio Segni (Presidente della Repubblica 1962 – 1964), Francesco Cossiga (Presidente della Repubblica 1985 – 1992), Enrico Berlinguer (segretario del Partito Comunista Italiano 1972 – 1984). - Nuoro (Nùgoro): 36.347 abitanti, chiamata “l’Atene Sarda” grazie ai suoi grandi personaggi di cultura: Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926 e Salvatore Satta (grande giurista e scrittore). - Oristano (Aristanis): 32.015 abitanti, ha una storia antichissima. - Orgosolo: comune di 4.418 abitanti, famoso per i “murales”, più di 150 dipinti murari che illustrano sia le problematiche legate alla popolazione locale, sia i principali avvenimenti politici e sociali, italiani e internazionali. I vizi e le virtù dei Sardi: Secondo la reputazione, i Sardi sono ospitali (qualche volta anzi troppo), orgogliosi (soprattutto della loro terra), permalosi, testardi, migranti, nostalgici. La lingua sarda: Il sardo è la lingua romanza più conservativa derivante dal latino. Nel 1997 è diventata lingua ufficiale della Sardegna, insieme all’italiano (da cui è molto diverso). Le sue caratteristiche più tipiche: - le vocali finali dei nomi terminanti in –u (custu, candu, nustru, ") - le consonanti doppie - i verbi alla fine della frase (“Cap(p)it(t)o mi hai?) Se la conferenza piacciutta è? Eja, multu!!! Prof. Mag. Luise Gütlinger PUBBLICITÀ –WERBUNG Die „Società Dante Alighieri Linz“ ist weder in Organisation noch in Lieferung involviert. Il Caseificio Lanfredini, con matricola 2153 del Consorzio del ParmigianoReggiano, situato nelle colline di Salsomaggiore Terme Vi propone: PARMIGIANO-REGGIANO - stagionato 28/30 mesi scelto di prima qualità a 15,90 #/kg - stagionato 24 mesi scelto di prima qualità a 15,50 #/kg I pezzi con pezzatura di 1 Kg. vengono confezionati sottovuoto, etichettati con prezzo e spediti con Corriere Espresso al costo di Euro 20,00 a collo fino a 25 Kg. di peso (Euro 40,00 fino a 50 kg). Il pagamento sarà effettuato con bonifico bancario dopo il ricevimento del prodotto. Claudio e Germana Lanfredini & Vakuumverpackt in 1Kg./Stück Beförderungsentgelt: Paket bis 25 kg: 20# Paket 25-50 kg: 40# Wöchentliche Lieferung möglich Bezahlung: nach Erhalt der Ware mittels Banküberweisung www.caseificiolanfredini.it [email protected] Loc. Contignaco Piè di Via, 33 43039 Salsomaggiore Terme (Parma) tel. +039 0524-577613 fax. +039 0524-578245 cell. +039 320-3005900 Informazioni Pagina 6 di 12 “Fabrizio De André: La musica del poeta degli umili“ “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.” Con quest’aforisma, tratto dalla canzone ‘Via del Campo’, la Dott.ssa Veronica DI MARCO ha iniziato la sua bella conferenza su Fabrizio De André la sera del 16 Maggio 2013. La ‘serata musicale’ si è conclusa con il canto comune de ‘La canzone di Marinella’, diretto dal bravissimo chitarrista Dott. Salvatore Troia, Vicepresidente della DANTE di Linz. Fabrizio De André nasce il 18 febbraio 1940 a Pegli (Genova) da una famiglia borghese. A scuola si fa presto notare per il suo temperamento ribelle e anticonformista. Dopo la bocciatura in seconda media viene trasferito in un istituto di Gesuiti, dove denuncia un tentativo di violenza da parte di uno dei preti. La prima ispirazione musicale, durante il liceo, gli viene da Georges Brassens, dal jazz e da amici come Gino Paoli, Luigi Tenco e altri, con cui si esibisce nel locale “la borsa di Arlecchino”. Nello stesso periodo inizia a leggere autori anarchici. Si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, ma a sei esami dalla laurea decide di smettere e di dedicarsi alla musica. Conduce una vita sregolata con amici di tutte le classi sociali e facendo lavoretti temporanei. All’età di 22 anni sposa Enrica Rignon (“Puny”) e ha un figlio, Cristiano; inizia a lavorare come insegnante. A metà degli anni ’60, Mina incide ‘La canzone di Marinella’ dando enorme slancio alla carriera di De André, che da allora in poi si dedicherà esclusivamente alla musica. Il brano, uno dei suoi capolavori, è una tenera fiaba ispirata dalla storia vera della morte di una prostituta. Non sarà la prima volta che un episodio di cronaca verrà sublimato da De André in musica. Proprio la realtà quotidiana, infatti, dà linfa alle sue prime composizioni, che tradiscono la passione per la letteratura francese: Proust, Maupassant, Villon, Flaubert, Balzac, su tutti. Nel 1966 esce il primo LP con alcune delle canzoni migliori da lui interpretate fino a quel momento: ‘La canzone di Marinella’, ‘La ballata del Miché’, ‘La guerra di Piero’," Nel 1967 esce Volume I, con canzoni come ‘Bocca di Rosa’, ‘Via del Campo’ e ‘Preghiera in gennaio’ (dedicata all’amico Luigi Tenco che si era suicidato a San Remo). Tra il 1968 e il 1975 escono altri album, tra cui Tutti morimmo a stento, La buona novella, Storia di un impiegato, Canzoni (con due canzoni di Leonard Cohen tradotte e reinterpretate) e altri. Nel 1975 accetta di esibirsi nel locale “La Bussola”. Con i soldi guadagnati acquista una tenuta in Sardegna dove si trasferisce con la sua nuova compagna, Dori Ghezzi, dalla quale ha una figlia, Luisa Vittoria (“Luvi”) nel 1977. Nel 1978 esce Rimini e nel 1979 In concerto con la PFM. Nell’agosto dello stesso anno viene rapito con Dori Ghezzi dall’Anonima Sequestri. I due furono liberati quattro mesi dopo dietro il pagamento di un riscatto. Nel 1981 esce un album senza titolo, però chiamato L’indiano a causa della copertina, in cui alcuni brani (soprattutto ‘Hotel Supramonte’) sono ispirati al sequestro. Nell’album, Fabrizio De André stabilisce un parallelo tra l’oppressione degli indiani d’America e il popolo sardo. Nel 1982 esce Crêuza de mä, un album dedicato alla cultura mediterranea e cantato in genovese, che gli vale molti premi. Nel 1990 esce l’album Le nuvole con il lato A cantato in italiano, e il lato B in cui invece continua l’utilizzo dei dialetti (ligure, napoletano, gallurese). Più tardi collabora con vari artisti, tra cui il gruppo ‘Li Troubaires de Coumboscuro’ che canta in provenzale. Nel 1996 esce Anime salve in cui si concentra sugli “umili”, sulle fasce più emarginate della società, sulle minoranze e sulla solitudine. Nel 1998 parte per una tournée di concerti in varie città italiane; durante le prove ad Aosta gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni. Fabrizio De André muore l’11 gennaio 1999 a Milano. I suoi funerali si svolgono il 13 gennaio a Genova alla presenza di oltre diecimila persone. De André nella memoria collettiva In quasi 40 anni di attività artistica, Fabrizio De André (spesso citato anche con l'appellativo "Faber", datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio in riferimento alla sua predilezione per i pastelli della Faber-Castell) ha inciso tredici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in varie antologie. La popolarità e l'alto livello artistico del suo canzoniere hanno spinto alcune istituzioni a dedicargli vie, piazze, parchi, biblioteche e scuole subito dopo la prematura scomparsa. Gli umili: Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribello, prostitute e sono state considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie, tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura. Gli estimatori di Fabrizio De André ammirano il coraggio morale e la coerenza artistica con cui narra la storia dalla parte dei vinti, siano essi gli indiani d'America di "Fiume Sand Creek" o i marginali di "Via del Campo" o de "La città vecchia" fino Informazioni Pagina 7 di 12 ai rom di "Khorakhanè”. Scelse di sottolineare i tratti nobili ed universali degli emarginati, affrancandoli dal "ghetto" degli indesiderabili e mettendo a confronto la loro dolorosa realtà umana con la cattiva coscienza dei loro accusatori. La cultura mediterranea: Fabrizio De André è stato anche uno degli artisti che maggiormente hanno valorizzato la lingua ligure; ha esplorato inoltre, in misura minore, altri idiomi come il gallurese o il napoletano. E proprio la valorizzazione dei dialetti gli è valsa il Premio Govi. "In una nazione giovane come l'Italia i dialetti sono indispensabili - ripeteva spesso -. Rappresentano un desiderio di identificazione nelle proprie radici che si fa tanto più forte quanto più si diffonde l'idea di una megastatalizzazione europea. E poi l'italiano, se non fosse nutrito delle frasi idiomatiche, diverrebbe un linguaggio adatto solo a vendere patate o a litigare nei tribunali". Crêuza de mä, nato dalla collaborazione con Mauro Pagani e scritto integralmente in genovese, "l'idioma neolatino più ricco di fonemi arabi", è l'inno a quella Genova che per De André rappresentava un piccolo continente a sé, con "il suo sapore di mare, il profumo della sua cucina, ma anche il puzzo del porto e del pesce marcio". Quella Genova che aveva "la faccia di tutti gli esclusi conosciuti nella città vecchia, le 'graziose' di via del Campo, i 'fiori che sbocciano dal letame'". Crêuza de mä è un viaggio appassionato nella musica mediterranea, dove gli strumenti della tradizione nordafricana, greca, occitana convivono con quelli elettrici in un universo poetico di rara intensità. Il disco segna una pietra miliare per l'allora nascente world music italiana ed è premiato dalla critica come miglior album dell'anno e del decennio. La fede: Molti sono i brani attraverso i quali De André esprime la sua visione religiosa. Con il concept-album La buona novella (1970), che De André considerava "il più riuscito", il cantautore dedica un'intera opera alla tematica, umanizzando i personaggi del Vangelo e degli scritti apocrifi. "Quando scrissi la Buona Novella era il 1969. Si era quindi, in piena lotta studentesca e le persone meno attente consideravano quel disco come anacronistico [...] E non avevano capito che la Buona Novella voleva essere un'allegoria: un paragone fra le istanze della rivolta del '68 e le istanze, spiritualmente più elevate ma simili da un punto di vista etico-sociale, innalzate da un signore, ben 1969 anni prima, contro gli abusi del potere, contro i soprusi della autorità, in nome di un egualitarismo e di una fratellanza universale. Quel signore si chiamava Gesù di Nazareth." Prof. Mag. Luise Gütlinger PUBBLICITÀ –WERBUNG Lezioni di Batteria a Linz IMPULSE DRUMSCHOOL Le lezioni sono costruite attorno a TE, a ciò che vuoi imparare, in base ai tuoi interessi. Diversi pacchetti di lezioni, per qualsiasi livello ed età. In Italiano, Tedesco e Inglese. Marco Mazzai con alcuni suoi giovanissimi allievi Per maggiori informazioni: www.impulsedrumschool.at [email protected] & Marco Mazzai ha studiato con batteristi del calibro di Ellade Bandini (De Andre', Paolo Conte) e Maxx Furian (Laura Pausini, Nek) e con molti altri personaggi della scena italiana e internazionale. Nel 2009 si trasferisce a Berlino dove collabora con vari musicisti e compositori. Il progetto più lungo "Triston & the Skandal Dust", lo porterà ad aprire il concerto per Joachim Deutschland e David Guetta. Dal 2013 vive in Austria dove parte il suo progetto "Impulse Drumschool", scuola di batteria moderna a Linz e a Vienna. Informazioni Pagina 8 di 12 Il viaggio culturale del 2013 PERLE NASCOSTE DELLA TOSCANA – 26.5. - 31.5.2013 „Wie fang ich nach der Regel an“ heißt es in Wagners „Meistersingern“. Ich gebe zu, dass für mich der „Einstieg“ nicht immer leicht ist und es eine Weile dauert, bis das Schreiben in Fluss kommt. So kann ich nur hoffen, bei den Mitreisenden ein paar schöne Erinnerungen zu wecken und denen, die nicht dabei waren, vermitteln kann, was wir alles erlebt haben. Die Vielfalt der Toscana ist nahezu unbeschreiblich. So oft man dieselben Plätze und Landstriche auch besuchen mag, sie präsentieren sich immer wieder neu und spannend. Vor allem sind es die phantastischen Städte, die einen immer wieder magisch locken. Doch das Land hat noch viel, viel mehr zu bieten. Und eben dieses wollen wir auf der diesjährigen Kulturfahrt erforschen, entdecken und – nicht zuletzt – genießen! Der Chauffeur stellt sich vor: „Ich heiße Heinz, aber nicht lange“. Das gibt Anlass zum ersten Gelächter. Er meint damit, dass unser lieber Manfred demnächst das Steuer übernehmen wird. Die Fahrt ist lang, bald stimmt uns Silvia auf Montecatini, unser Ziel, ein. Sie erzählt über berühmte Persönlichkeiten, die hier zur Kur waren. Verdi (der den letzten Akt von Otello hier komponiert hat), Puccini den 2. und 3. Akt der Boheme und Leoncavallo ist hier gestorben. Des Weiteren waren u. a. Christian Dior und der Herzog von Windsor hier zu Gast. Die Mittagspause findet in Vipiteno statt, wo wir von der Sonne begrüßt werden. Und schon geht es weiter Richtung Süden! - Silvia berichtet über Leonardo da Vinci, über Elba und vieles mehr, das uns erwartet. Einige sind damit beschäftigt, nach der S. Maria della Corona in Spiazzi Ausschau zu halten, diesmal auch nach dem Castel Beseno, beides wurde von uns im Vorjahr besucht. Wir nähern uns dem Ziel! Unzählige „vivaie“ säumen die Autobahn, hier warten zwergenhafte Zypressen u.v.m. in Reih und Glied auf einen neuen Wirkungskreis. Das Hotel Reale in Montecatini Terme ist nett, das Essen gut. 27.5.: Unser erstes Ziel ist Prato. Aus der einstigen Etrusker-Besiedlung wurde im Lauf der Zeit eine florierende Industriestadt und ist es bis heute. Violetta Buti, unsere Führerin, ist da, wir starten mit der Besichtigung. Der erste Blick gilt dem imposanten Castello dell‘Imperatore, der Staufer Friedrich II. hinterließ also auch hier seine Spuren, besichtigt haben wir es nicht. Dafür aber den Palazzo Pretorio aus dem 13. Jh. Vor dem Palast wacht Francesco Datini (1330 – 1410) über das Wohlergehen seiner Stadt. Er war ein reicher Tuchhändler, da er keine Nachkommen hatte, stiftete er sein immenses Vermögen einer Wohltätigkeitsorganisation, dem „Ceppo“. Außerdem steht vor dem Palast ein hübscher Bacchus-Brunnen, die kleine Figur findet sich (als Original) im mächtigen Gebäude wieder. Die Ausstellung „L‘arte di gesso“ war zwar gestern zu Ende, wir dürfen die durchaus interessanten Exponate aber noch besichtigen. Montecatini Alto Il duomo di Prato Santo Stefano Wir spazieren weiter zum grün/weiß gestreiften Dom Santo Stefano. Er verfügt über eine Rarität, eine prächtige Außenkanzel, das Werk Donatellos und Michelozzos. Die Portallünette trägt unverkennbar die Handschrift von Andrea della Robbia. Im Inneren befindet sich die Kapelle des Hl. Gürtels Mariens (der auf verschlungenen Wegen nach Prato kam) und dieser Gürtel führt mich unweigerlich zu Filippo Lippi. Die Legende erzählt, dass die junge, bildschöne Nonne Lucrezia Buti sich eben diesen Gürtel ansehen wollte, der zu bestimmten Feiertagen von der Außenkanzel aus den Gläubigen gezeigt wird (übrigens geschieht dies bis heute). - Filippo war von ihr derart hingerissen, dass er sie kurzerhand entführte, was sie sich gerne gefallen ließ. Sie schlossen die Ehe und bekamen einen Sohn, Filippino genannt. Kein Unbekannter, der an den Ruhm seines Vaters jedoch nicht ganz herankam. Von Lippis Fresken bin ich begeistert. Vor allem an seinem „Bankett des Herodes“ kann ich mich nicht sattsehen: Der Leichnam des enthaupteten Johannes, aus dem noch sein Blut sprudelt, sein Kopf selbst. Die anmutig tanzende Salome mit Engelsgesicht, Unschuldsmiene und dem Teufel im Leib" Prato Il castello dell’ Imperatore Informazioni Die Präsentation ihrer Begierde, den Kopf des Johannes. Gar nicht triumphierend, fast demütig sieht sie ihre Mutter an, die es mit stoischer Gelassenheit trägt. - Die unbeschreiblichen Melodien von Richard Strauss drängen sich mir geradezu auf und lassen mich schaudern. - Ich bemühe mich, auch die anderen wundervollen Fresken verschiedener Künstler (Uccello, Gaddi) zu würdigen. Auf dem Altar steht eine Madonna mit Kind von Pisano. Dann erweist man uns Ehre, uns das Rathaus zu zeigen, wo es viele Verbindungen zu den Habsburgern gibt. Vor allem, weil sie zur Renovierung des prächtigen Ratssaales beigetragen haben und dabei gar nicht knausrig waren. Nach der Mittagspause fahren wir zurück, die Nachmittagsgestaltung in Montecatini bleibt jedem selbst überlassen. Viele wählen so wie ich Montecatini Alto, die Talstation trägt die Jahreszahl 1898! Es hat 25°, die Fahrt in der nostalgischen, rumpelnden roten funicolare ist bezaubernd. Hoch über dem Valdinievole gelegen, entzückt der Ort mit reizenden Geschäften, die Kitsch, Kunst und Nahrhaftes anbieten, sowie einladenden Lokalen. – Dann geht es wieder hinunter, um auch Montecatini Terme selbst kennenzulernen. Es besticht mit herrlichen Parks und ebensolchen Kuranlagen. Die allerschönste ist die Terme Tettuccio, welche ihre heutige Form 1919 erhielt. 28.5.: Schon um 6,30 h klettern alle in den Bus, der uns nach Piombino bringen wird, der Weg ist weit. Die Fähre nach Elba legt um 9:30 ab und die müssen wir erwischen. Wir waren flott unterwegs und erreichen sogar die Fähre um 9:00. Die Überfahrt dauert eine Stunde. Elba (von den Römern Ilva genannt), war für rund ein $ Jahr Napoleons Zwangsheimat. Er begann augenblicklich mit Neuerungen, ideenreich wie er war. Es wäre wohl besser gewesen, wenn er es damit belassen hätte. Die Fläche Elbas beträgt 224 km!, Monte Capanne, der höchste Berg misst beachtliche 1019 m, die Küstenlänge 147 km. In Portoferraio angekommen streben die meisten hinauf zu Napoleons Residenz, als alle wieder versammelt sind, starten wir die Rundfahrt um die Insel, zuerst an der Nordseite. Die Ausblicke sind atemberaubend. Die Vegetation könnte üppiger nicht sein: Gelb blühende Opuntien, die allseits wuchernde Macchia, Steineichen, Oleaster (verkümmerte Form der Olivenbäume), Baumheide, Erdbeerbäume, Fenchel, Kirschlorbeer, Mastix, Zistrosen und natürlich die Kräuter. Minze, Salbei, Rosmarin, Oregano und, und, und" Die Mittagsrast halten wir in Marciana Marina und genießen die Sonne. Weiter geht es an der Westküste, Punta Nera ist der westlichste Punkt, die Felsen zeigen, warum: Schwarz, schwarz, schwarz - allesamt! In der Nähe von Marciana Marina gibt es einen winzigen Felsen, auf welchem Paolina (die Schwester Napoleons) ihre Sonnenbäder zu nehmen pflegte. Kleine Orte werden passiert, ihre Namen erscheinen unwichtig. Gelesen und vergessen. – Schauen, schauen, schauen" und genießen! Wir schrauben uns wieder hinauf, schauen, schauen, schauen und schon sind wir wieder in Portoferraio angelangt. Falls wir Glück haben, kommen wir sogar auf die Fähre um 16:30 – es herrscht ein Riesenbetrieb: Busse, Lkw, Pkw - Stopp! Der Ordner scheint ein Orchester zu dirigieren und schon geht es weiter. Immer mehr Fahrzeuge verschluckt der riesige Bauch der Fähre, bis nichts mehr geht. Oder doch? Der Ordner hebt den Taktstock, pardon, die Hand – wir dürfen mit. Als Allerletzte! Spannend, sehr spannend! 29.5.: Heute fahren wir nach Greve. Die Landschaft ist so schön, feurige Mohnblumenfelder, leuchtender Ginster, Akazienbäume in voller Blüte säumen die Wege. Wir fahren fast jedes Jahr um diese Zeit, daher scheint es nichts Besonderes zu sein. Aber ist es nicht immer wieder zauberhaft? Schmucke und verfallene Bauernhäuser, Pferde, ein paar Ziegen, kaum Schafe. Zunächst passieren wir den kleinen Ort Impruneta, dessen Besonderheit sind Hausnummern und Briefkästen, beinahe alle aus Terracotta. In Greve haben wir eine Stunde Zeit, uns alles anzusehen; die entzückenden Geschäfte mit verführerischen toscanischen Spezialitäten, die hübsche kleine Kirche und natürlich das Denkmal von Giovanni Verraz(z)ano (1485 – 1528). Ein tüchtiger Seefahrer und Entdecker mit traurigem Schicksal. In New York und Jamestone (Rhode Island) erinnern Brücken an ihn, die seinen Namen tragen. Pagina 9 di 12 Terme Tettuccio Spiaggia di Fetovaia (isola d’Elba) Giovanni da Verrazzano Informazioni Il Gallo Nero – storico simbolo del Chianti Giacomo Puccini Leonardo da Vinci Pagina 10 di 12 Insgesamt segelte er zweimal nach Nordamerika und einmal nach Brasilien (seine zweite Reise). Seine Entdeckungen und Reisen sind in den Unterlagen nachzulesen, die wir erhalten haben, so dass ich mir Wiederholung erspare. Die dritte Reise brachte ihm den Tod. Sein Ende war schrecklich! Angesichts der Tatsache, dass wir heute im Castello speisen, denke ich lieber nicht daran, was ihm möglicherweise widerfuhr. Wir werden bereits erwartet und herzlichst begrüßt! Es folgt eine höchst interessante Führung durch die diversen Weinkeller mit Fässern, von denen manche 57 Hl fassen. Ganz wichtig ist, sich zu merken, dass die Flaschen des Chianti Classico die Banderole mit dem Gallo Nero tragen müssen. Unsere Führerin Maria macht das äußerst charmant und kompetent. In den Gewölben hängen auch köstlich duftende Schinken und wenn ich noch dazu an den Inhalt der Fässer denke, läuft mir das Wasser im Mund zusammen" Ein Blick fällt noch auf ordentlich gestapelte Fässchen mit Aceto balsamico, den man bis ins Freie riechen kann. Dann betreten wir den Pavillon auf der Terrasse, mit elegant gedeckten Tischen, schönen Gläsern sowie Flaschen mit verlockendem Inhalt. Con calma! Erst müssen wir lernen, wie man die edlen Tropfen richtig genießt, wie man das Glas richtig hält, wie man schnuppert, bevor man es endlich zum Mund führen und kosten darf. Währenddessen schleppen kundige Hände Platten mit Prosciutto sowie Salami in diversen Geschmacksrichtungen heran, allesamt zum Niederknien!! Zum Abschluss wird zweierlei Pecorino serviert. Zwischendurch ein Schlückchen Rosé, ein Schluck Chianti classico und einer vom Chianti classico riserva. Ah - hier ließe es sich gut bleiben. Jedoch - irgendwann heißt es Abschied nehmen, ein letzter Blick in die traumhafte Landschaft – ach ja" Noch wartet eine Sehenswürdigkeit – die Certosa di Galluzzo. Gegründet wurde sie 1341 von den Kartäusern, seit 1956 leben Zisterzienser hier. Nur mehr eine Handvoll" - Der Ordensbruder, der uns herumführt, hat lustige Augen und scheint sehr temperamentvoll zu sein. Wie sich das mit den strengen Regeln des Ordens verträgt, ist sein Geheimnis. Jeder Mönch nennt ein Schreib- und ein Schlafzimmer sein eigen, ebenso einen kleinen Garten. Und nur einmal pro Woche darf miteinander gesprochen werden. Er selbst hat es offenbar nicht verlernt. Beachtlich ist der Kreuzgang, dort befinden sich auch die Gräber derer, die einst hier gelebt haben. Im Inneren des Anwesens gilt es ein prächtiges Chorgestühl sowie Glasmalereien mit Szenen aus dem Leben des Heiligen Benedikt zu bestaunen. Und dann ist auch dieser schöne Tag Vergangenheit" - abgesehen vom Abendessen natürlich. - Ich meine, wir sind doch gerade erst angekommen und morgen soll schon wieder unser letzter Tag sein? 30.5.: Musikliebhaber und/oder solche Darstellender Kunst werden auf jeden Fall heute auf ihre Rechnung kommen! Zwei Männer aus der Toscana, aus verschiedenen Epochen und einfachen Verhältnissen, die Weltruhm erlangten: Giacomo Puccini und Leonardo da Vinci. Die erste Besichtigung gilt der Villa Puccinis in Torre del Lago, gelegen am schönen Lago di Massaciuccoli. Er erstand sie im Jahre 1900, als längst hoch geschätzter Komponist. Bis dahin war allerdings ein langer Weg. Obwohl er bereits mit seiner ersten Oper „Le Villi“ beachtlichen Erfolg hatte, lief es mit der zweiten („Edgar“) nicht so glatt. „Manon Lescaut“, sein drittes Werk, brachte jedoch den Durchbruch! An seinen Librettisten (u.a. Ruggero Leoncavallo) verzweifelte er schier. „Wagner hat recht gehabt, dass er seine Texte selbst schrieb“ schäumte er, nachdem nicht weniger als sechs daran gearbeitet hatten und schließlich er selbst. Es war zudem ein mutiges Unterfangen, hatte doch Jules Massenet bereits 1884 seine Oper „Manon“ vorgestellt, 9 Jahre zuvor. Die folgenden Opern „La Boheme“, „Tosca“ und „Madama Butterfly“ haben als Librettisten das Gespann Giacosa/Illica. Dass dabei manchmal die Fetzen flogen, ist in manchen Büchern, die über Puccini geschrieben wurden, höchst amüsant nachzulesen. Bei „La Boheme“ kam es zum Zerwürfnis zwischen Leoncavallo und Puccini, da er, Leoncavallo, gerade seine eigene „Boheme“ komponierte und zutiefst beleidigt war. Sie kam ein Jahr später (1897) als die von Puccini zur UA. Der Erfolg muss allerdings Puccini recht geben! Informazioni Pagina 11 di 12 Weitere Werke Giacomo Puccinis sind „La Fanciulla del West“, „La rondine“ sowie „Il Trittico“ („Suor Angelica“, „Il Tabarro“, „Gianni Schicchi“). Seine letzte Oper „Turandot“ blieb unvollendet, Puccini starb 66-jährig am 29. November 1924 in Brüssel. Franco Alfano vollendete sie, auf ausdrücklichen Wunsch des Maestros. Bei der UA am 26. April 1926 klopfte Arturo Toscanini in der Mitte des 3. Aktes – nach Lius Todesarie – ab und sagte mit tränenerstickter Stimme: „Hier endet das Werk des Meisters"“. Für die Besichtigung der Villa wird unsere Gruppe geteilt. Gleich im ersten Raum stehen sein Klavier und ein kleiner Tisch, an dem wohl seine Freunde saßen. Die Vitrinen sind voll mit Erinnerungsstücken, seinen Gewehren und unter vielem anderen eine seiner Fahrlizenzen. Puccini war Autofetischist und damals musste man für jedes Auto einen eigenen Führerschein machen. In der Hauskapelle sind er selbst, seine Frau Elvira sowie sein Sohn Tonio begraben. - Die Sonne lächelt vom Himmel, der Tag ist somit perfekt! Die Mittagspause wird in Viareggio abgehalten. Gelegen in der tyrrhenischen Küstenlandschaft Versilia vor dem Bergzug der Apuanischen Alpen. - Bis ins 18. Jh. war es ein Sumpfgebiet rund um den Massaciuccoli-See. Der Name „Massa“ verrät es, wir erinnern uns" Im 19. Jh. begann Viareggios Aufstieg als Seebad, einige der schönen Badeanstalten kann man heute noch bewundern. Jede hat ihren eigenen Zugang zum wundervollen Sandstrand. Am heutigen Tag sind jedoch alle Liegestühle verwaist, das Meer ist sehr stürmisch, geradezu spektakulär und die rote Flagge flattert bedrohlich im Wind. Dann geht es weiter nach Vinci, besser gesagt zunächst nach Anchiano, wo sich Leonardos Geburtshaus befindet. Doch – zunächst innehalten und die Blicke auf die Olivenhaine schweifen lassen – es müssen tausende Bäume sein! Drinnen gibt es nicht viel zu sehen, aber – sich vorzustellen, dass hier eines des größten Genies das Licht der Welt erblickte, stimmt nachdenklich. Silvia hat seinen Werdegang ausführlich geschildert, sodass ich mir eine Wiederholung erspare. Ich fasse mich kurz: Leonardo da Vinci, 1452 – 1519. Maler, Bildhauer, Architekt, Ingenieur, Naturforscher! Man erzählt, er hätte Bärenkräfte gehabt und mit bloßen Händen Hufeisen verbogen. Wie er mit denselben Händen seine unvergleichlichen Gemälde schaffen konnte, bleibt sein Geheimnis. Vieles schrieb er in Spiegelschrift und er hatte Freude daran, auf Märkten sämtliche Käfigvögel aufzukaufen, um ihnen von einem Hügel aus die Freiheit zu schenken! Im Museum Leonardino sind die Modelle zu bewundern, die nach seinen Entwürfen konstruiert wurden. Vieles wirkt erstaunlich „modern“! Das Museum Ideale ist leider geschlossen. Sein Uomo Vitruviano (eine Holzplastik von Mario Ceroli aus dem Jahr 1987) steht auf einem Platz neben dem Museum und wird von den Fotografen umringt. Wir kennen ihn alle, nicht zuletzt von der Italienischen 1 # - Münze. 31.5.: Abreisetag! Ein arcobaleno überspannt den Himmel, ein gutes Zeichen! Und Zeit, wieder einmal „danke“ zu sagen. DANKE: An Luisella, Silvia und Manfred, für die Organisation - ach was! Einfach für ALLES! Und nächstes Jahr wird sich ja zeigen, ob wirklich alle Wege nach Rom führen" Egal wohin die Reise geht... Heide Müller Heide Müller Sprech- und Sprachtraining In ottobre sono ripartiti i CIRCOLI DI CONVERSAZIONE Con Luisella ! Circolo Raffaello, livello medio lunedì, 9:00 -10:30 ! Circolo Dante, livello medio mercoledì, 9:00 -10:00 ! Circolo Felicità, livello avanzato martedì, 10:30 - 11:30 ! Circolo Leonardo, livello medio mercoledì, 10:15 - 11:15 Con Renata Circolo Roma, livello avanzato giovedì, 14:30 - 15:30 Dove? Nei locali della sede, Bethlehemstraße 1d, 4020 Linz. Anmeldung: 0732/794929 oder E-mail: [email protected] Unerlässlich für den Spracherwerb ist das Training des Hörverständnisses! Die beste Gelegenheit, dem nachzukommen, bieten Ihnen die Vorträge! Wir laden herzlich dazu ein! Calendario delle attività ! "#!$%%$&'(!)*"+!,!"-.**!/!"0.**! 1$23('(245!67'8298:(!;<=(28$!>8!?5@$856! A B'C<D82(2E$3F!G(HID&(C55D! ! )J!$%%$&'(!)*"+!,!$'(!"0.**! 152%85K$!82!8%5D852$! Medieninhaber: Società Dante Alighieri Comitato di Linz Österreich.– Italienische Gesellschaft ZVR-Zahl: 691204085 A LMNF!7'$K(25>(!++F!O824! ! -!2$@(K&'(!)*"+!,!$'(!"0.**! 152%85K$!82!8%5D852$! Telefondienst (neu!) 0732 - 79 49 29 A LMNF!7'$K(25>(!++F!O824! ab Oktober 2013 Montag, 10:00 – 11:30 Dienstag, 15:30 – 17:00 ! "J!2$@(K&'(!)*"+!,!"-.**!/"0.**! 1$23('(245!61$C(2456! Bethlehemstr 1d, 5. Stock A-4020 Linz Telefon: 0732 / 79 49 29 Telefondienst (neu, seit Oktober 2013) Montag, 10:00 -11:30 Dienstag, 15:30 - 17:00 e-mail: [email protected] A B'C<D82(2E$3F!G(HID&(C55D! ! Für den Inhalt verantwortlich: Mag. Salvatore Troia ! J!>89(K&'(!)*"+!,!"P.**! ?('5%5!>Q5@@(2%$!,!?$8'R(!>Q5@52%! Vervielfältigung Kopierstelle der JKU Linz A 15C82(<KF!15C82$!O824F!?9E8DD(':D5%4! Hanno collaborato a questo numero: Mag. Luise Gütlinger Heide Müller ! ")!>89(K&'(!)*"+!,!"0.**! 1$23('(245!6S5'8$!O52456! A B'C<D82(2E$3F!G(HID&(C55D! ! VORM ERK EN ))!=(2258$!)*"J!,!"0.**! T(C%5!>(DD5!U52%(!,!VCC(K&D(5!:D(25'85! Festa della D ante 2014 A W$D:82=E5<CF!G(C(DD(2E5<CH%'5X(!YF!O824! ! „Soirée d’Avant“ Serata d’Avvento“ Adventabend Besuchen Sie uns... ...su Facebook Società Dante Alighieri – Comitato di Linz Mitgliedsbeitrag - eine Person: 28 # jährlich - zwei Personen in der Familie: 45 # jährlich Mercoledì 4 dicembre 2013, ore 19:00 Casineum Linz, Schillerplatz Gemeinsame Gestaltung: Französische + Italienische + Spanische Gesellschaft Ci trovate anche in rete... Wir erinnern uns noch gerne an die schönen Veranstaltungen der vergangenen Jahren! Aus organisatorischen Gründen wird um Anmeldung gebeten (telefonisch oder per E-mail). Herzliche Einladung! - SchülerInnen, StudentInnen und Lehrlinge: 17 # jährlich Società Dante Alighieri Linz IBAN AT55 2032 0000 0012 5296 BIC ASPKAT2LXXX