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Che il futuro colga i miei sentimenti! Eliana, Lorenzo, Beatrice, Dalia novelli Dei dei Tempi Mitici E.M. Dass die Zukunft erfasst meine Gefühle! Eliana, Lawrence, Beatrice, Dalia neuen Götter des Mythischen Zeiten E.M. 1 ENZO MARINO I Tempi Mitici/ Die Mythische Zeit Itinerario di un’avventura di vita Route von einem Abenteuer des Lebens Stadtmuseum Erlangen 24. September - 28. Oktober 2011 Ufficio Stampa Roberta Iacoletti Giuseppe Pesce Pubbliche Relazioni Diego Guglielmo Marino Marianna Ottobre Progetto Daniele Marino Assistenti di studio Giovanni Ferrara, Anna Colmayer Collaborazione Margherita Rungi, Katja Wintergerst Organizzazione Italienisch-Deutscher-Verein Erlangen e.V. [email protected] Free international Artists [email protected] Web-site http://enzomarino.com - http://freeinterartists.bravehost.com http://graffisulleden.bravehost.com - http://cantitineranti.bravehost.com http://spaccanapoli.bravehost.com - http://fetzenimwind2.bravehost.com http://garibaldi200years.bravehost.com - http://straccialvento.bravehost.com - http://folateiridescenti.bravehost.com http://artemuralesinternacional.bravehost.com Si ringrazia: 2 Stadt Erlangen Consolato Generale d’Italia München Enzo Marino “I Tempi Mitici/Die Mythische Zeit” Prefazione/Vorwort Elisabeth Preuß Introduzione/Einleitung Giuseppe Siano Testi/Texte Francesco Piselli Božo Raič Mimmo Grasso Antonio Gasbarrini Matteo D’Ambrosio 3 4 Uno sguardo alla storia dell’umanità dimostra che la convivenza umana non è possibile senza l’arte e l’arte non è priva di simboli. Ein Blick zurück in die Geschichte der Menschheit beweist: Menschliches Zusammenleben ist ohne Kunst und Kunst ohne Symbole nicht denkbar. I simboli sono vettori di messaggi altamente variabili. I simboli possono trasmettere un breve messaggio, come un saluto o uno stato d’animo, ma anche il distintivo dell’amicizia di una società. Symbole sind dabei höchst variable Nachrichtenträger. Symbole können sowohl eine kurze Nachricht wie einen Gruß oder einen Gemütszustand übertragen, aber auch Erkennungszeichen für Freundschaftsbünde sein.Und mit den Symbolen Kreuz, Halbmond und Kerzenleuchter werden selbst die Buchreligionen Christentum, Islam und Judentum in einem Zeichen wiedergegeben. E con i simboli della croce, mezzaluna e anche il libro candelabro religioni come il cristianesimo, islam ed ebraismo trasmettono l’idea di un personaggio. I simboli rendono la nostra vita più facile, ma possono anche arricchire mistificare o addirittura minacciare, come gli “emoticons” delle “amicizie” virtuali. Symbole erleichtern unser Leben, sie können es aber auch bereichern, mystifizieren oder gar gefährden, wie die „Emoticons“ in virtuellen „Freundschaften“. Quindi, l’invito di Enzo Marino ad esplorare la sua poetica, non solo è di grande rilevanza, ma è importante ed utile. Un artista, come Marino, che non è produttivo solo nel suo studio ma, in momenti particolari, porta attivamente il suo discorso artistico in Italia e all’estero, si inserisce perfettamente nel mese interculturale a Erlangen. Ringrazio il Museo della Città e l’Associazione italo-tedesca per l’iniziativa, per aver portato la mostra “I Tempi mitici/Die mythische Zeit” ad Erlangen. Un sacco di lavoro professionale e di volontariato e mesi di preparazione sono necessari per realizzare un progetto come questo! Mille grazie! Somit ist die Aufforderung von Enzo Marino, uns mit seiner Ausstellung zu beschäftigen, nicht nur hochaktuell, sondern wichtig und hilfreich. Ein Künstler, wie Marino, der nicht nur im Atelier produktiv ist, sondern am zeitkritischen, künstlerischen Diskurs in Italien und auch international aktiv teilnimmt, passt hervorragend in den interkulturellen Monat in Erlangen. Ich danke dem Stadtmuseum und dem ItalienischDeutschen-Verein für die Initiative, die Ausstellung „Tempi Mitici“ „Die mythische Zeit“ nach Erlangen zu holen. Viel professionelles und ehrenamtliches Engagement und monatelange Vorbereitung sind notwendig, um ein Projekt wie dieses zu stemmen! Dafür ganz herzlichen Dank! La Settimana interculturale a livello nazionale in Germania,, che dura tradizionalmente più di un mese a Erlangen, offre un interessante assortimento di eventi, tra conferenze, workshop, discussioni o visite. Die bundesweite interkulturelle Woche, die in Erlangen traditionell über einen Monat dauert, bietet eine bunte Palette von Veranstaltungen, zum Beispiel Vorträge, Workshops, Diskussionen, oder Besichtigungen. Questa iniziativa può certamente essere vista come la quintessenza di tutti i tipi di eventi, dal momento che può essere visitata, può dare emozioni e si può discutere con l’artista che sarà presente al vernissage. La mostra non solo attirerà numerosi visitatori, ma certamente rilancerà anche il dibattito pubblico in Erlangen, perché la varietà di opere e strumenti che Marino utilizza per rappresentare simbolicamente le diversità della nostra società noi li vediamo come una risorsa importante per il futuro della nostra città. Dr. Elisabeth Preuß, Sindaco Diese Ausstellung kann sicherlich als Quintessenz aus allerlei Veranstaltungsformen gesehen werden, da sie begehbar ist, viele Sinne anspricht und der Künstler für Gespräche zugegen sein wird. Die Ausstellung wird sicherlich nicht nur viele Besucher anziehen, sondern die öffentliche Diskussion beleben, denn die Vielfalt der Materialien und der Werkzeuge von Marino können symbolisch für die Diversität unserer Gesellschaft stehen, die wir in Erlangen als eine wichtige Ressource für die Zukunftsfähigkeit unserer Stadt sehen. Dr. Elisabeth Preuß, Bürgermeisterin 5 6 ENZO MARINO: PERFORMER DEI TEMPI MITICI ENZO MARINO: PERFORMER MYTHISCHER ZEITEN Enzo Marino costruisce il proprio spazio pittorico con le stesse motivazioni di quegli esploratori teatrali di alcuni decenni fa. Era il periodo in cui si ricercava un oltre – sia in senso metaforico che in quello «reale» -, per una spazialità che diventasse ambiente entro cui fare una esperienza cognitiva dell’essere – Sì, era proprio quel vecchio essere della unitarietà e della infinitezza (o finitezza) filosofica che incominciava a trasformarsi e a proporsi come sistema vivente. Esso stava perdendo il luogo statuario della propria organizzazione monolitica nelle pertinenze concettuali, per l’affiorare di teorie che si rivolgevano a percorsi cognitivi variabili e consideravano l’esistente1 come aggregato di tanti Io. Si può paragonare, pertanto, il nostro Artista visivo ad un performer che ama la partenza e si mette in viaggio per mostrare e raccontare al momento il proprio dispositivo simbolico allo spettatore. Il suo narrar-si avviene attraverso la ricerca dei tempi mitici della nostra attualità; non a caso, si sa, che è proprio nel campo percettivo-temporale dell’hic et nunc il luogo dove dapprima si evocano le vecchie forme di rappresentazione per precipitarle poi in «nuovi» processi connettivo-cognitivi2, come quelli attuali auto-referenti e auto-costruenti3. Appaiono così le strutture mentali di nuove teorie che aiutano il «vecchio essere» a meglio «interpretare» i propri comuni processi mentali e a «riconoscer-si» nel mondo coevo. Il nostro Autore, quasi fosse un ricercatore-antropologo dell’immaginazione umana, raccoglie tutto: Enzo Marino konstruiert seinen malerischen Raum aus den gleichen Beweggründen wie die Theaterforscher vor einigen Jahrzehnten. Es waren die Zeiten, als man ein Darüberhinaus suchte - sowohl im metaphorischen als im “realen” Sinn - für eine Räumlichkeit, die zu einem Ambiente werden sollte, das eine kognitive Erfahrung ermöglichen sollte. Ja, es war genau jenes alte Sein der philosophischen Einheitlichkeit und der Unendlichkeit (oder Endlichkeit), das sich zu wandeln und sich zu einem lebenden System zu entwickeln begann. Es verlor durch den gegebenen Ort seiner monolithischen Organisiertheit in den Konzeptstuben, das Auftauchen von Theorien, die sich an wandelbare Wissenswege wandten und die das Existierende1 als Aggregat vieler Ichs sahen. Man kann unseren visuellen Künstler also mit einem Performer vergleichen, der die Abfahrt liebt und der sich auf eine Reise begibt, um dem Zuschauer in jedem Moment seine symbolische Haltung zu zeigen und zu erzählen. Sein Sicherzählen entsteht durch die Suche nach den mythischen Zeiten in unserer Gegenwart; man weiß ja schließlich, daß im wahrnehmend - zeitlichen Bereich des hic et nunc der Ort ist, an dem man zuerst die alten Darstellungsformen evoziert, um sie dann in “neue” verbindende und kognitive Prozesse2 einzufügen wie die derzeitigen selbstbezogenen und selbstkonstruierenden3. So erscheinen die mentalen Strukturen neuer Theorien, die dem “alten Sein” helfen, die eigenen gemeinsamen mentalen Prozesse besser zu “interpretieren” und sich in der heutigen Welt “wiederzuerkennen”. 7 dai reperti dei fossili delle caverne, ai graffiti, alle divinità ed agli orpelli simbolici della mitologia italica e greco-romana con quelli dei popoli nordici, ai simboli allegorici derivanti dalle transcodificazioni delle parabole dei cristiani… fino ai paradigmi [nel senso proprio etim. di paradeigma = modello] che si trovano in uso nelle psicologie dei symbol dei nostri sistemi comunicativi di massa. Enzo Marino diviene, così, viaggiatore e messo del nostro sistema cognitivo-connettivo contemporaneo. Egli traccia le proprie mappe visive4 disseminando lo spazio pittorico dei reperti iconografici. Questi si connettono o si stratificano in sovrapposizioni di messaggi simbolici, attraverso l’uso di strutture analogiche, che ci permettono di ripercorrere qui ed ora la storia evolutiva dell’umanità fino a disvelare l’uso personale di quei simboli a fondamento di un «possibile» percorso di unitarietà e di omologia culturale evidenziato dall’artista. Non a caso egli riconosce, coglie ed infine sovrappone a quegli elementi iconografici altri suoi elementi iconografici, su cui si fondano i suoi idioletti [etim. ìdios = proprio, personale: légein = parlare] rappresentativi; in questo modo egli traccia la sua mappa cognitiva disvelando il suo percorso simbolico, che desidera più aderente ai nuovi e più frequenti simboli della vita quotidiana, ma che evidenzia la derivazione transitiva che dal passato giunge fino a noi. Potremmo, pertanto, affermare che egli si pone anche da una prospettiva di una «cosa senziente»; sembra quasi che analizzi, da stoico, lo scorrere della vita e osservi come nel contemporaneo si presenta questo «sentirsi neutro sui corpi» e delle «cose» rappresentate5. La sua prospettiva è neutra. Osserva il mondo 8 Unser Autor sammelt alles, als ob er ein ForscherAnthropologe der menschlichen Vorstellung wäre: von den Fundstücken der Höhlenfossilien, zu den Graffiti, zu den Gottheiten und dem symbolischen Flitterglanz der italischen und griechisch-römischen Mythologie verbunden mit dem der nordischen Völker, zu den allegorischen Symbolen, die aus der Transkodifizierung der Parabeln der Christen entstanden sind...bis zu den Paradigmen [im eigentlichen etymologischen Sinn als paradeigma = Modell], die in die Psychologie der Symbole unserer Massenkommunikationssysteme eingefügt ist. Enzo Marino wird auf diese Art Reisender und Bote unseres kognitiv-verbindenden, zeitgenössischen Systems. Er zieht seine eigenen visuellen Karten4 und versetzt den malerischen Raum mit ikonographischen Fundstücken. Diese verbinden oder schichten sich in Überschneidungen symbolischer Botschaften, durch den Gebrauch analoger Strukturen, die uns erlauben die Evolution der Menschheit hier und jetzt nachzuvollziehen, bis zur Aufdeckung des persönlichen Gebrauchs dieser Symbole als Basis eines “möglichen” kulturell einheitlichen und homologen Weges, den der Künstler aufzeigt. Nicht umsonst erkennt und sammelt er jene ikonographischen Elemente und belegt sie mit anderen solchen Elementen, auf denen sich seine eigenen Idolfiguren aufbauen [ethimologisch: , ìdios = eigen, persönlich: légein = sprechen]; auf diese Weise zeichnet er seine Wissenskarte, seinen symbolischen Weg aufdeckend, den er den neuen und häufigeren Symbolen des Alltags annähern möchte, aber die die transitive Abstammung aufzeigt, die von der Vergangenheit zu uns gelangt. Wir könnten also behaupten, daß er sich auch in einer Perspektive einer “empfindenden Sache” stellt; dall’ottica eterofenomenologica: ovvero esplora il mito o le forme delle sue rappresentazioni attraverso la sua coscienza: ma si serve inoltre di un sentiero neutrale che induce il nostro sguardo a essere più completo di informazioni e a comprendere le attuali modificazioni della nostra percezione, mente e cognitività connettiva col volgersi «dalla scienza fisica oggettiva, e dalla sua insistenza sulla prospettiva in terza persona, ad un metodo per la descrizione fenomenologica che può (in linea di principio) rendere giustizia delle esperienze soggettive più private e ineffabili pur senza mai abbandonare gli scrupoli metodologici della scienza»6. Ecco come nelle opere di questo artista l’esibizione coeva dei miti, in atteggiamenti e pose di divinità atletiche, evocanti i miti arcaici, si confondono e si modellano su fatti ed elementi rituali che Marino prende dalla vita quotidiana. La riduzione dell’essere a «cose» svela i neoelementi tribali delle figure evocate e pone l’accento antropologico sul villaggio globale7 contemporaneo. I miti non sono più arcaismi trapiantati nel nostro tempo, ma esprimono la neotribalità dell’essere cosa. Evento questo che appare evidente solo con un osservare dall’esterno il proprio sistema evolutivo-cognitivo. Esso induce l’artista o l’osservatore oltre a connettere e a far circolare il pensiero in una nuova estetica fisico, cognitiva-simbolica e cibernetica ad allargare la sua area d’azione col sovrapporre le architetture e i segni informativi giusto per evidenziare il tracciato di una possibile mappa dell’evoluzione antropologica. Sembra che la poetica di Enzo Marino voglia proprio sottolineare le differenze di questo passaggio da una artisticità metafisica – che vive della opposizione al mondo fisico – a quella evolutiva- es scheint fast, daß er aus dem Blickwinkel eines Stoikers das Vorbeigleiten des Lebens analysiert und beobachtet, wie in der Gegenwart sich dieses “Neutrale Fühlen auf den Körpern” und die dargestellten “Dinge”5 präsentieren. Seine Perspektive ist neutral. Er beobachtet die Welt aus einer hetero- phänomenologischen Optik, d.h. er erforscht den Mythos oder die Formen seiner Darstellung durch sein Bewußtsein: aber er bedient sich außerdem eines neutralen Pfades, der unseren Blick zu mehr Informationen verhilft und der uns dazu bringt, die aktuellen Veränderungen in unserer Wahrnehmung besser zu verstehen, Geist und verbindendes Wissen mit der Wendung “von der objektiven Physik, und ihrem Bestehen auf die Perspektive in der dritten Person zu einer Methode der phänomenologischen Beschreibung, die (im Prinzip) den subjektiven, privatesten und unaussprechlichen Erfahrungen Gerechtigkeit widerfahren läßt, ohne jedoch je die methodischen Skrupel der Wissenschaft aufzugeben”6. In den Werken dieses Künstlers vermischen und verbinden sich das heutige Vorzeigen der Mythen, Haltung und Pose athletischer Gottheiten, die archaische Mythen hervorrufen, mit den Fakten und rituellen Elementen, die Marino dem Alltag entnimmt. Die Reduktion des Seins auf “Dinge” enthüllt die neuen tribalen Elemente der evozierten Figuren und setzt den anthropologischen Akzent auf das zeitgenössische globale Dorf7. Die Mythen sind nicht mehr in unsere Zeit verpflanzte Archaismen, sondern drücken die Neotribalität des 9 antropologica, che coinvolge le nuove scienze fisico-biologico-cognitive e tende a sottolineare non l’opposizione dei termini ma la coevoluzione di strutture e sistemi mentali. I miti sono raccolti e connessi non da una mente oppositiva che ne vuole ripercorrere la storia, ma da una mente accogliente che stringe relazioni e trova connessioni per scrivere una storia universale che tratta principalmente dell’evoluzione conoscitiva per giungere alla concordanza di tutta l’umanità. Ecco come la pittura di questo Artista accoglie e manda assieme i miti del nord come quelli del sud dell’Europa, in una sorta di integrazione simbolica-rappresentativa atta a descrivere una mappa evolutiva comune a tutti questi popoli di cultura apparentemente diversa. La sua ricerca si svolgerebbe, così, verso un neoumanesimo in cui sia la cultura alta che quella bassa partecipano allo sviluppo psicologico-individuale e sociale del pensiero umano i cui fondamenti cognitivi, sappiamo, affondano nel radicamento biologico. La cultura, qui presa nel suo complesso, interagisce, poi, fisicamente e spiritualmente, dalle più profonde divisioni d’infinitesimalità atomali coi medium o agenti percettivi vivi e vitali nel qui ed ora e ne disegna mappe cognitive, attraverso cui l’umanità stessa facendo circolare il proprio sapere costituisce le proprie e consone strutture comunicative nei vari transiti epocali d’essere: proprio perché le recenti scoperte ci portano a considerare tutto il mondo come impregnato di atomi e che questo, nel suo variegato manifestarsi, è contemporaneamente fisico e spirituale. Sembra evidente ed importante a questo punto ricordare che, anche per il nostro Artista – come 10 Dingseins aus. Dies wird nur offensichtlich, wenn man das eigene evolutive und kognitive System von Außen beobachtet. Es bringt den Künstler oder den Beobachter dazu, nicht nur zu verbinden und den Gedanken in einer neuen physischen, kognitiven-symbolischen und kybernetischen Ästethik zirkulieren zu lassen, sondern auch seinen Aktionsradius zu erweitern, indem er die Architektur und die Informationszeichen übereinander bringt, nur um den Weg einer möglichen Karte der anthropologischen Evolution aufzuzeigen. Es scheint, daß die Poetik von Enzo Marino besonders die Unterschiede in diesem Übergang unterstreicht von einem metaphysischen Künstlertum - das von dem Gegensatz zur physischen Welt lebt - zu einem evolutiv-anthropologischen Künstlertum, das die neuen physisch-biologisch-kognitiven Wissenschaften hervorhebt und das nicht den Gegensatz der Ausdrücke unterstreicht sondern die Koevolution von Strukturen und geistigen Systemen. Die Mythen werden gesammelt und verbunden nicht von einem oppositionellen Geist, der deren Geschichte aufrollen möchte, sondern von einem aufnehmenden Geist, der Beziehungen schafft und Verbindungen findet, um eine Universalgeschichte zu schreiben, die vor allem von der Evolution des Wissens handelt, um schließlich zu einem Einvernehmen der ganzen Menschheit zu gelangen. Die Malerei dieses Künstlers sammelt gleichzeitig die Mythen des Nordens und des Südens Europas in einer Art symbolisch-darstellerischen Integration, die eine Evolutionskarte zeigt, die all diesen Völkern mit scheinbar verschiedener Kultur gemein ist. per gli scienziati -, la natura di cui questo nostro mondo è composto appare senz’altro di sostanza mentale. Diventano chiare, pertanto, le relazioni e le mappe disegnate dai percorsi dei messaggi cognitivi contemporanei che fanno tracciare queste connessioni nel sistema rappresentativo di Marino. Solo così è possibile attraversare e gustare quei suoi frammenti di miti arcaici che si incontrano e interagiscono con elementi feticisti di oggetti coevi e come vengono, tutti, ritratti assieme e sono compartecipi nel rivelare le relazioni metaforiche e architettoniche di un sistema di pensiero che si esprime attraverso l’osservarsi della «cosa fuori di sé», in una corporeità vissuta come entità organica e distaccata dal proprio procedere coscienziale-cognitivo. Tutto ciò è evidente nella manifestazione della sua poetica di riscrittore in un neologismo e in una nuova ritualità di quelle tracce, che rimaste nel nostro pensiero, rimandano ai simboli di una arcaicità che egli ricostruisce nel qui ed ora in mappe cognitive. Appare evidente ora come anche il mondo dell’arte, con Marino, cerca, nella rappresentazione, di rinvenire una nuova mitologia adattabile al nostro sistema cognitivo coevo. Lo sforzo del nostro Autore rivela questa tensione. Le stesse sue tecniche rappresentative vogliono cogliere il passaggio – tutto contemporaneo a questo stato di aggregazione atomale dell’essere. Esse tendono ad evidenziare più il pigmento colorico a scapito dei volumi delle «cose». Le sue forme si presentano alla nostra esperienza come se somigliassero all’osservare l’epidermide del corpo umano fibrillato da un potente microscopio elettronico, fino a giungere alla soglia in cui tra Marinos Untersuchung richtet sich auf einen NeoHumanismus, bei dem sich sowohl die Hochkultur und als die Volkskultur an der psychologisch-individuellen und sozialen Entwicklung des menschlichen Gedankens beteiligt, dessen kognitive Wurzeln biologisch verankert sind. Die Kultur im Ganzen interagiert physisch und spirituell in den tiefsten Teilungen der atomaren Unendlichkeiten mit den Medien oder Wahrnehmungsträgern, lebendig im Hier und Jetzt. Sie zeichnet davon Wissenskarten, durch die die Menschheit selber das Wissen und die eigenen Kommunikationsstrukturen in den verschiedenen Epochen des Seins zirkulieren läßt: gerade weil die jetzigen Entdeckungen uns dazu bringen, die Welt als aus Atomen bestehend zu betrachten, und diese in ihrem unterschiedlichen Erscheinen ist gleichzeitig physisch und geistig. Es scheint offensichtlich und wichtig, an diesem Punkt daran zu erinnern, daß auch für unseren Künstler - wie für die Wissenschaftler - die Natur dieser Welt im Ganzen aus einer geistigen Substanz besteht. So werden die Beziehungen und die Karten deutlich, gezeichnet von den Wegen der zeitgenössischen kognitiven Nachrichten, die diese Verbindungen im Darstellungssystem von Marino aufzeigen. Nur so ist es möglich seine Fragmente archaischer Mythen zu durchqueren und zu genießen. Diese begegnen sich und interagieren mit fetischistischen Elementen zeitgenössischer Objekte und alle werden zusammen gezeigt und zeigen die metaphorischen und architektonischen Beziehungen eines Gedankensystems, das sich durch die Selbstbeobachtung der “Sache, die aus sich herausgeht” ausdrückt, in einer Körperhaftigkeit, die als organische Einheit gelebt wird und sich trennt vom eigenen bewußtseinsmäßigen und kognitiven Vorgehen. All dies zeigt sich deutlich in der Darstellung seiner Poetik als Wiederschreibender in einem Neologismus und in einer neuen Ritualität jener Spuren, die in unserem Kopf geblieben sind und auf die Symbole einer Archaität verweisen und die er im Hier und Jetzt in kognitiven Karten rekonstruiert. Es scheint offensichtlich, daß jetzt auch die Kunstwelt, mit Marino, in der Darstellung eine neue Mythologie sucht, die unserem derzeitigen kognitiven System entspricht. Die Anstrengung dieses Künstlers offenbart diese Spannung. Gerade seine Techniken der Darstellung wollen den – umfassend zeitgemäßen – Übergang zu jenem atomaren Aggregationszustand des Seins erfassen. Seine Technik hebt mehr das Far- 11 superficie, colore di fondo e contorni del corpo c’è soltanto una diversa combinazione atomale. Proprio per questo, in Marino, la stesura del colore sulla tela si connette e richiama quella immagine che si forma sullo schermo per il combinarsi dei pixel nella televisione. I suoi «oggetti mentali» si fissano sullo schermo della tela solo per un attimo e per aggregazione di trame coloriche larghe o strette attenute dal passaggio dei sui rulli. Tra fondo e oggetto non c’è alcuna differenza: tutto è solo questione di aggregazione di pigmenti, di combinazione atomale, di pixel che delimitano la superficie ed i contorni. La materia di tutto il suo mondo rappresentativo, proprio perché è composta di tutte quelle trame di colore che si librano senza la pesantezza della corporeità nel campo percettivo del quadro, ci rende finalmente palese come le forme che da essa prendono corpo (e di cui essa è composta) è prevalentemente di sostanza mentale8. Le sue opere appaiono, così, alla nostra percezione mentre costruiscono forme e reticoli di conoscenze. Antropologia, mitologia, la scienza dell’atomalità sono per un verso il principale supporto teoretico alla poetica e, dall’altra, nel «fare» artistico, vi è l’assunzione di costrutti di forme in bidimensionalità di masse volumetriche frontali molto appiattite verso il simbolico primitivo – specie per questa sorte di schiacciamento delle figure «rappresentate» e passate come in-formazioni – e che servono, tutte, a Marino, per descrivere questa nuova condizione dell’essere tendente alla neo-tribalità elettronica… La finalità della sua «poetica» si indirizza proprio verso il disvelamento di questa verità propugnata più dalla scienza contemporanea che dalla religione: il rilevarci che oggi tutti noi siamo chipe che partecipiamo ad una grande rete comunicazionale dove transitano le in-formazioni di una Grande Mente9. Egli, come noi, ha visto cadere anche nel mondo dell’arte la rappresentazione come azione fonda- 12 bpigment hervor unter Verzicht auf die Ausarbeitung des Volumens der “ Gegenstände”. Seine Formen präsentieren sich unserer Erfahrung gleich einer Beobachtung der Epidermis des menschlichen Körpers, in seine Fasern zerlegt durch ein leistungsstarkes Elektronenmikroskop, bis zum Erreichen jener Schwelle, an der die Unterscheidung zwischen Fläche, Hintergrund und Umrissen des Körpers sich auf unterschiedliche atomare Struktur reduziert. Gerade aus diesem Grund knüpft die Anbringung der Farbe auf die Leinwand an jenes Bild an, das auf dem Fernsehschirm durch die Kombination einzelner Pixel entsteht. Seine “geistigen Gegenstände” verdichten sich auf dem Bildschirm nur für einen Moment, durch die Verteilung breiter oder schmaler Farbspuren, die er durch das Auftragen mit seinen Rollen erzielt. Zwischen Hintergrund und Gegenstand besteht nicht der geringste Unterschied: alles ist nur eine Frage der Aggregation von Pixeln, von atomarer Kombination, die Fläche und Umrisse begrenzen. Gerade weil sie aus all diesen Farbspuren zusammengesetzt ist, die sich ohne die Schwere der Körperlichkeit im Wahrnehmungsfeld des Bildes gegenseitig ausgleichen, offenbart uns der Stoff seiner gesamten Welt der Darstellung endlich, daß die Formen, die aus ihr Gestalt entnehmen (und aus denen sie zusammengesetzt ist) vorwiegend aus mentaler Substanz8 bestehen. So erscheinen seine Werke unserer Wahrnehmung, während sie Formen und Gitter des Wissens aufbauen. Anthropologie, Mythologie und Wissenschaft der Atome sind einerseits der wichtigste theoretische Unterbau seiner Poetik, und andererseits die Aufnahme von Gebilden frontal dargestellter zweidimensionaler Formen von Volumenmasse, aufs Äußerste abgeflacht zum Symbolisch - Primitiven, besonders für diese Art von Quetschung der “dargestellten” und als In-Formation gezeigten Figuren, die – alle – Marino dazu dienen einen neuen Seinszustand zu beschreiben, der zu einer elektro- mentale una sempre più improbabile ir-realtà visiva e le barriere tra il mondo esterno ed il mondo interno. Ora ci è rimasto un campo percettivo entro cui l’essere transita e fa esperienza per una azione introiettiva del mondo esterno che in-forma10 l’essere sul proprio procedere cognitivo. Si perdono, pertanto, le staticità dei valori nazionali e si acquisiscono i poteri del riconoscere i «sistemi» del procedere mentale. Si mette così in moto una sorta di sostanzializzazione ed oggettivazione del pensiero che travalica gli esseri ed ha indotto a credere – su fondate basi scientifiche – che tutto il mondo sia costituito di sostanza mentale; riconoscere ciò porta a credere che tutte le «cose» filosofiche, che prima erano, si stanno trasformando, per un’azione virtualizzante, in «oggetti di conoscenza» per l’azione dell’autopoiesi; e che l’artistico è una delle forme riflessivocognitive attraverso cui si manifesta questo nuovo procedere. E questi sono solo alcuni dei segnali che evidenziano il passaggio in nuove forme artistiche coeve di questo nostro «sentire biologico» della cognizione, che Enzo Marino vuol raccordare per mostrarci anche nel campo dell’arte la evoluzione nei nostri passaggi d’essere contemporanei. Giuseppe Siano Docente di Estetica Università Salerno nischen Neo-Stammeskultur tendiert. Die Zielsetzung seiner “Poesie” konzentriert sich genau auf die Offenbarung dieser Wahrheit, die eher der zeitgenössischen Forschung als der Religion abgewonnen ist: uns zu enthüllen, daß wir Kommunikationsnetzen angehören, die von den In-Formationen eines großen Geistes durchkreuzt werden9. Er wie wir hat auch in der Kunstwelt die Darstellung als ausschlaggebende Aktion aufgeben sehen und durch eine immer unwahrscheinlichere visuelle Ir-Realität und durch Grenzen zwischen der externen und der internen Welt ersetzt gesehen. Jetzt ist uns ein Wahrnehmungsbereich geblieben, den das Sein durchquert und dabei Erfahrungen sammelt, um zu einer introaktiven Aktion der Außenwelt zu gelangen, die das Sein über seinen Wissensfortschritt informiert10. Es verliert sich dadurch der statische Charakter nationaler Werte und es wird die Fähigkeit erworben, die “Systeme” mentalen Vorgehens zu erkennen. So wird eine Art von Substanzialisierung und Objektivierung des Gedankens eingeleitet, der die Wesen überkommt und zu dem Glauben verleitet hat –auf fundierter wissenschaftlicher Basis – daß die ganze Welt aus mentaler Energie besteht. Dies zu erkennen, bringt uns dazu, anzunehmen, daß alle “Dinge” philosophischer Natur, die vorher bestanden, sich durch eine virtualisierende Aktion in “Gegenstände der Erkenntnis” verwandeln, durch die Aktion der Autopoiesis, und daß das Künstlerische eine jener reflexiv-kognitiven Formen ist, durch die sich dieses neue Vorgehen manifestiert. Dies sind nur einige der Signale, die den Übergang in neuen künstlerischen zeitgenössischen Formen zu diesem unseren “biologischen Fühlen” der Wahrnehmung deutlich machen, die Enzo Marino zusammenhalten will, um uns auch im Bereich der Kunst die Evolution innerhalb unserer zeitgenössischen Übergangsformen des Seins aufzuzeigen. Giuseppe Siano Docent Für Ästhetik. Universitat Salerno NOTE 1 Cfr. G. BATESON, Verso una ecologia della mente. Milano, Adelphi, 1976, e M. MINSKY, La società della mente, Milano, Adelphi. 1989. 2 Il sistema cognitivo-connettivo è più ampio rispetto a quello a cui gli psicologi e studiosi cognitivi fanno riferimento. Infatti, non solo ci si riporta alle teorie cognitiviste le cui ricerche tendono a fornire i NOTES 1 Vgl. G. BATESON, Verso una ecologia della mente, Mailand, Adelphi, 1976 und M. MINSKY, La società della mente, Mailand, Adelphi, 1989 2 Das kognitive-verbindende System ist weiter als das, auf das sich die Psychologen und kognitiven Forscher beziehen. Man geht nicht nur auf die kognitivistischen Theorien zurück, deren Forschungen uns die mechanischen Modelle der Gehirnstrukturen liefern [nicht zufällig zum Beispiel bedeutet das Verstehen einer jeglichen intelligenten Handlung für die Kognitivisten , auch ein mechanisches Modell zu entwerfen, wie die Gehirnstruktur funktioniert, die der genannten Handlung vorausgeht], aber diesen Modellen muß man auch die assoziativen, phänomenologischen und besondere Wahrheiten hervorbringende mentalen Wege hinzufügen. So entstehen neben den psychologischen Wegen des Reiz-Reaktionsschemas abstrakte 13 3 4 5 6 7 8 9 10 14 modelli meccanici delle strutture cerebrali [ non a caso ad esempio comprendere un qualsiasi comportamento intelligente per i cognitivisti significa fornire anche un modello meccanico di come funziona la struttura cerebrale e mentale che presiede l’attuazione ], ma a questi modelli vanno anche correlati i percorsi mentali associativi, fenomenologici, produttrici di verità particolari di esperienze-conoscenze. Ecco accanto ai percorsi psicologici riferiti allo stimolo-risposta vi siano parametri astratti [ come ad esempio la nozione di internazionalità ] e connessioni soggettive, che si manifestano nell’hic et nunc dalle connessioni, che sorgono dall’interazione del corpo-percettore col campo percettivo. Il riferimento alla teoria dei sistemi autopoietici di Maturana e Varela è palese. Essi modificando alcune attuali nozioni biologiche, hanno iniziato a costruire «una biologia sistematica e teorica che tenta di definire i sistemi viventi non per come essi sono oggetto di osservazione e di descrizione di unità dell’esterno, e neanche come sistemi interagenti, ma come unità auto-contenute il cui unico riferimento è verso se stesse», in effetti essi si presentano «come sistemi chiusi, autonomi, auto-referenti e auto-costruentesi» la cui organizzazione struttura le relazioni che danno come risultante la definizione di un sistema come unità. Il sistema autopoietico è proprio quel sistema di relazione che viene posto, quindi, tra una entità e l’osservatore che la riconosce come unità. Questa tesi si ricollega all’altra rilevante, dei nostri due autori, che consiste nell’osservare la cognizione come un fenomeno biologico. La cognizione, infatti, è la principale natura di tutti i sistemi biologici, dalla cellula all’uomo. Cfr. il libro di H. R. MATURANA e F. J. VARELA, Autopoiesi e cognizione, (la realizzazione del vivente), Venezia, Marsilio, 1985, da cui è tratta la citazione. Queste teorie portano ad innovazioni anche negli altri ambiti del saperefino all’ interpretazione artistica coeva, già presente in C. Brandi ed anche in C. L. Ragghianti, con similari formulazioni. Uso qui il termine mappa visiva per evidenziare due fattori fondamentali: da una parte il riferimento al rilievo topografico che è insito nel concetto di mappa (che mostra sia le misurazioni empiriche che l’uso della geometria euclidea per i rilevamenti «formali») e dall’altra al «proprio» o personale tracciar mappe visive [ che si riferisce ad una visione euristica (cioè di ricerca) dell’artista, che stravolge i rapporti formali, per crearne altri nella propria poetica ]. Tutto ciò serve per sottolineare l’opera di Enzo Marino, che pur esplorando le forme antropologiche del passato continua la tradizione della sana «avanguardia» con l’intervenire sulle convinzioni dei principi percettivi, oramai oggi «arcaici», e adeguando la propria pittura ai nuovi orizzonti scientifici con cui meglio si possono misurare ad esempio masse, energie, tempi, distanze, e con cui si applicano meglio i sistemi innovativi e conoscitivi della realtà. Cfr. quanto detto da M. PERNIOLA, Il Sex appeal dell’inorganico. Torino, Einaudi,1994. Cfr. quanto detto da D. C. DENNET, Consiousness Expained, Boston, Toronto, London, 1991. Cfr. Le opere oramai famose di M. McLuhan di cui l’ultima tradotta in italiano è M. & E. MCLUHAN. La Legge dei media. Roma. Edizione lavoro.1994. «La franca ammissione che la scienza fisica è in rapporto con un mondo di ombre è uno dei progressi più significativi. Nel mondo della fisica noi osserviamo, proiettato in un gioco d’ombre il dramma della vita di ogni giorno. Il mio gomito-ombra riposa sul tavoloombra, come l’inghiostro-ombra. Tutto è simbolico, la stoffa di cui è fatto il mondo è di natura mentale…». «…la corrente del sapere tende verso una realtà anti-meccanica; l’universo comincia ad assumere l’aspetto, invece che di una grande macchina, di un grande pensiero». SIR ARTHUR STANLEY EDDINGTON, The Nature of Physical World, London,1929. Cfr. a tal proposito il mio testo Estetica e cibernetica, Salerno, Palladio, 1994. Cfr. Ivi, anche per il chiarimento del concetto di in-formazione, che va letto come Bateson e C. Dennett con l’osservare l’azione di conoscenza dell’essere da «dentro la forma» e con un processo di chiusura operazionale di input ed output… In-formarsi quindi è entrare nella forma, nel sistema cognitivo proposto dal mondo concettuale osservato. Parameter wie zum Beispiel der Gedanke der Initernationalität und subjektive Verbindungen, die sich im hic et nunc der Verbindungen manifestieren, die aus der Interaktion des wahrnehmenden Körpers mit dem Wahrnehmungsfeld entstehen. 3 Der Bezug auf die autopoietische Systemtheorie von Maturana und Varela ist offensichtlich. Sie haben einige aktuelle Gedanken der Biologie modifiziert und mit der Konstruktion begonnen “einer systematischen und theoretischen Biologie, die versucht die lebenden Systeme nicht so wie sie als Beobachtungsobjekte von aussen erscheinen und auch nicht als interagierende Systeme, sondern als selbstbestehende Einheiten, deren einziger Bezug sie selbst sind”. In der Tat erscheinen sie so “als geschlossene Systeme, autonom, autoreferentiell und sich selber aufbauend”. Deren Organisation strukturiert die Zusammenhänge, aus denen die Definition eines Systems als Einheit hervorgeht. Das autopoietische System ist genau jenes System an Zusammenhängen, das zwischen einer Entität und dem Beobachter gestellt wird, der es als Einheit erkennt. Diese These verbindet sich mit jener anderen unserer beiden Autoren, die darin besteht, die Kognition als ein biologisches Phänomen anzusehen. Die Kognition ist nämlich ist die Hauptquelle aller biologischen Systeme, von der Zelle zum Menschen. Vgl. das Buch von H.R. MATURANA und F.J. VARELA, Autopoiesi e cognizione (la realizzazione del vivente), Venedig, Marsilio 1985, dem das Zitat entnommen ist. Diese Theorien führen auch in anderen Bereichen des Wissens zu Erneuerungen bis hin zur zeitgenössischen Kunstkritik, so gegenwärtig in C. Brandi und auch in C.L. Ragghianti in ähnlichen Formulierungen. 4 Ich gebrauche hier den Ausdruck visuelle Karte, um zwei fundamentale Aspekte hervorzuheben: auf der einen Seite der topographische Bezug, der im Wort Karte enthalten ist (die sowohl die empirischen Maße als auch die euklidische Geometrie für die “formellen” Messungen zeigt) und auf der anderen der Bezug auf das “eigene” oder persönliche zeichnen visueller Karten, das sich auf eine heuristische Vision, (d.h. des Schaffens) des Künstlers bezieht, die die formellen Grenzen sprengt, um andere in der eigenen Poetik zu schaffen. All dies nützt uns, um das Werk von Enzo Marino zu unterstreichen, der, obwohl er die antropologischen Formen der Vergangenheit erforscht, die Tradition der gesunden “Avangarde” fortsetzt mit einem Eingreifen in die Überzeugungen der wahrnehmenden Prinzipien, die heute schon “archaisch” sind und indem er seine Malerei den neuen wissenschaftlichen Horizonten anpaßt, mit denen man zum Beispiel besser Masse, Energie, Zeiten, Distanz messen und mit denen man besser die neuen Wissenssysteme der Wirklichkeit anwenden kann. 5 Vgl. M. PERNIOLA, Il Sex appeal dell’inorganico, Torino, Einaudi, 1994 6 Vgl. D.C. DENNETT; Consciousness Explained, Boston, Toronto, London, 1991 7 Vgl. Die inzwischen berühmten Werke von M. McLuhan, von denen das letzte ins Italienische übersetzte ist: M. & E. MCLUHAN, La legge dei media, Rom, Edizione lavoro 1994. 8 Die offene Anerkennung, daß die Physik in Verbindung mit einer Welt der Schatten steht, ist einer der bedeutendsten Fortschritte. In der Welt der Physik beobachten wir, gebannt ein Schattenspiel, das Drama des Alltagslebens. Mein Schatten-Ellbogen ruht auf dem Schatten-Tisch, wie die Schatten-Tinte auf das Schatten-Papier fließt. Alles ist symbolisch, und die Physiker belassen die Symbole. Dann kommt der alchemistische Geist, der die Symbole verwandelt. Um es mit einfachen Worten zu sagen, die Substanz, aus der die Welt ist, ist mentaler Natur…” “….der Wissensstrom tendiert zu einer anti-mechanischen Realität: das Universum nimmt, anstatt der Gestalt einer großen Maschine, die Gestalt eines großen Gedankens an. SIR ARTHUR STANLEY EDDINGTON, The Natur of physical World, London, 1929 9 Vergleiche hierzu meinen Text Estetica e cibernetica, Salerno, Palladio, 1994. 10 Vgl. ebenda, auch zur Klärung des Konzeptes der In-formation, das nach Bateson und C. Dennett gelesen werden muß als Erkenntnisaktion des Seins als “in der Form” befindlich und mit einem Prozeß operationaler Schließung von input und output...Sich In-formieren bedeutet also in die Form eintreten, in das kognitive System, das von der beobachteten konzeptuellen Welt vorgeschlagen wird. Enzo Marino Itinerario di una avventura di vita Route von einem Abenteuer des Lebens FENOMENOLOGIA DELLA PITTURA DI ENZO MARINO DIE PHÄNOMENOLOGIE DER MALEREI ENZO MARINOS Siamo in presenza di un autore che sta apportando un contributo autentico. Enzo Marino, il cui gesto rigoroso può essere compreso soltanto guardando molto in dentro, non oltre la materia, ma dentro la materia, non oltre la pittura ma dentro la pittura. E’ proprio dei buoni pittori far vivere nell’opera una luce che sia quelle stessa della loro esperienza, storica e concettuale non meno che percettiva. Enzo Marino infonde la luce umida e blu, inconfondibile e non altrove reperibile, di una particolare area campana disposta sul mare e sotto un tremendo focolaio vulcanico. In questa luce l’esistenza persiste a rischio, è atletica, sfida potenze inumane, sopporta il travolgimento ma non ammette di non guardare avanti. Qui arte significa lotta: lotta per neutralizzare il soffocante statuto fisico delle cose e conseguire nella favorevole luce umida un respiro liberato dai giallori dello zolfo igneo, e così è enunciato il secondo estremo cromatico di questo abile colorista. Il Giallo è citrino, acerbo, bronzeo, dorato, diluito in biancori rosati, è la Terra in sussulto. Il Blu, appartiene alla profonda regione superiore, anticamente denominata «Etere». La comunione del Giallo igneo, terrestre, mutante, ansioso, e del Blu umido, aereo, stabile, costituisce il Verde, la vita. L’inumano si fa sovrumano, il sovrumano si fa inumano. Nel mezzo, sono i Mortali. Essi hanno dei corpi, quei corpi, segmentati da possenti linee di forza, che sono tema costante e centrale di Enzo Marino. Corpi eroici, corpi spirituali, sono in stretto nesso con l’Etere. Vi nuotano, vi si allungano e protrudono con le articolazioni per meglio penetrarlo. Esso risponde loro, sia che vorticando li accetti, sia che si condensi aureolando una testa in forma di trecce o foulard, sia che ne spinga qualcuno al suo bordo estremo per onorarlo consegnandolo a un destino di catastrofe sublime; esso precipita facendo propria l’imposizione necessaria mentre la rifiuta, con gesto di straordinaria tensione. Più in qua, nel Giallo della Terra, i corpi sempli- Wir haben es hier mit einem Autor zu tun, der einen wahrhaften Beitrag leistet. Die Arbeit Enzo Marinos können wir nur verstehen, indem wir ganz in sie eindringen, nicht indem wir über die Malerei hinausgehen, sondern indem wir in sie eindringen. Es liegt in der Art eines guten Malers, daß in seinem Werk das Licht seiner Erfahrung lebendig wird, seiner Erfahrung der Wahrnehmung, doch nicht zuletzt auch seiner historischen und konzeptuellen Erfahrung. Enzo Marino erfüllt seine Werke mit dem unverwechselbaren und nirgendwo anders anzutreffenden wasserblauen Eicht eines bestimmten Landstriches Kampaniens, der am Meer gelegen sich unter einem gewaltigen Brennpunkt vulkanischer Aktivität ausbreitet. In diesem Licht ist die Existenz einem ständigen Risiko ausgesetzt, eine gestählte Existenz, die die Herausforderung der nicht-menschlichen Mächte wagt, eine Existenz, die die Umwälzung erträgt und es trotzdem nicht aufgibt, vorwärts zu schauen. In dieser Umgebung kommt die Kunst einem Kampf gleich, einem Kampf, der darin besteht, das beschränkende Statut der körperlichen Dinglichkeit aufzuheben und in diesem von Feuchtigkeit durchwobenen, gnädigen Licht einen Atemzug zu tun, befreit von den gelben Schwaden des feurigen Schwefels, in dessen Farbe wir den zweiten chromatischen Schwerpunkt des Künsters und seiner geschickten Farbgebung finden. Das Gelb, zitrussauer, bronzen und golden, auslaufend bis in roseebehauchte Weißtöne, ist die Erde in ihrem Zucken und Beben. Das Blau gehört der grenzenlosen Himmelsregion an, die in der Antike als Äther bezeichnet wurde. Die Vereinigung zwischen dem Gelb des Feuers, der Erde, der Wandlung und Ungeduld, und dem Blau der Feuchtigkeit, der Luft und Stabilität ergibt das Grün des Lebens. Was nicht dem Menschlichen angehört, wird zum Übermenschlichen, das Übermenschliche wird zum Nicht-Menschlichen. Dazwischen: die Sterblichen. Sie besitzen Körper, jene Körper, von Kraftlinien 15 cemente corpi riescono a sopportare la spaventosa pressione del sovrumano e dell’inumano soltanto quando essa si manifesta velandosi nella forma tragica, e quindi alleviata. Tuttavia non si tratta per loro di sussistere in mezzo a finzioni che non fanno male , perché una corrosione fatale li sta riducendo, dall’interno, a pellicole di pigmento di cui non si comprenderebbe come riescano a esistere se non le sapessimo animate dall’arte, così come avviene e deve avvenire per le apparizioni teatrali. La potenza ignea ha percorso questo mondo dei semplici corpi, senza riuscire a distruggerlo completamente. Ascoltiamo un grido, ma qui non era soltanto grido, erano la parola che nell’anarchia afferma l’unità, la partitura ordinata, la musica. Gli strumenti della musica non sono stati completamente bruciati, sebbene per il momento ne sia andata perduta l’incordatura; per quanto rammolliti e deformati, rimangono disponibili. Come hanno potuto resistere? Un umido luminoso vento blu dall’etere si gettava sul mondo degli uomini, per difenderlo, e gli uomini sono andati incontro a quel vento che con la sua impetuosa filiera ne getta all’indietro e ne ammassa le capigliature. Essi gli vanno incontro, fendendolo coi loro profili taglienti, guardano in avanti. Una Salvatrice porta verso il vento il futuro degli uomini in aspetto di infante. L’Etere lo aspetta. Tale il messaggio di speranza eroico che Enzo Marino annuncia al nostro tempo, fra i visibili chiarori del nuovo millennio: In avanti. Francesco Piselli durchteilt, die das beständige, zentrale Thema Enzo Marinos sind. Heroische Körper, geistesdurchdrungene Körper, in enger Verbindung mit dem Äther. In diesem Äther schwimmen sie, strecken sich nach ihm aus und recken ihre Glieder nach ihm, um ihn besser zu durchdringen. Der Äther antwortet ihnen, indem er sie in seine Wirbel aufnimmt, oder sich verdichtet und ihre Köpfe umkränzt wie mit Zöpfen oder Tüchern, oder aber indem er einen von ihnen an seinen äußersten Rand stößt, um ihn zu ehren, indem er sein Schicksal einer vortrefflichen Katastrophe ausliefert: der Körper stürzt, und macht sich dabei den unvermeidlichen Zwang, den er doch ablehnt, zu eigen, mit dem Ausdruck außergewöhnlicher Spannung. Näher hier, im Gelb der Erde, ertragen die Körper, die nichts weiter als Körper sind, den erschreckenden Druck des Übermenschlichen und des NichtMenschlichen nur, wenn diesel sich in der Gestalt des Tragischen, und dadurch gemildert, manifestiert. Dennoch können sie nicht inmitten harmloser Fiktionen bestehen, denn eine fatale Korrosion reduziert sie, von innen heraus, zu Pigmentfilmen, und wir könnten ihre Existenz nicht verstehen, wenn wir nicht wüßten, daß sie von der Kunst beseelt sind, so wie es für theatralische Auftritte ist und sein muß. Die Gewalt des Feuers hat diese Welt der einfachen Körper durchfahren, ohne ihre vollständige Zerstörung zu erreichen. Wir hören einen Schrei, doch hier war es nicht nur ein Schrei, es war das Wort, das in der Anarchie die Einheit behauptet, die geordnete Partitur, die Musik. Die Instrumente dieser Musik wurden nicht vollständig verbrannt, wenn auch für den Moment ihre Besaitung verloren gegangen ist; obwohl aufgeweicht und verformt, bleiben sie doch zu unserer Verfügung. Auf welche Art konnten sie widerstehen? Ein feuchter, lichter blauer Wind vom Äther warf sich auf die Menschenwelt, um sie zu verteidigen, und die Menschen gingen diesem Wind entgegen, der ihnen die Haare zurückwirft und verwirrt. Sie gehen ihm entgegen, durchfurchen ihn mit ihren schneidenden Profilen, den Blick nach vorn gerichtet. Eine Retterin trägt dem Wind die Zukunft der Menschheit, vom Angesicht eines Kindes, entgegen. Der Äther wartet, es aufzunehmen. Dies ist die Nachricht heroischer Hoffnung, die Enzo Marino unserer Zeit verkündet, in der sichtbaren Dämmerung des neuen Jahrtausends: Voran. Francesco Piselli Professore ordinario di Estetica Università di Parma, Italia Ordentlicher Professor für Ästhetik. Universität Parma, Italien 16 17 18 IL TRANSCOLORE DI ENZO MARINO DIE TRANSCOLOR ENZO MARINO Miles Davis + Palle Mikkelborg + Enzo Marino + Angelus Novus = Aura. Con questa atipica, ma risolvibile e risolta “equazione estetica”, la performance di Enzo Marino tenuta nello spazio culturale di Angelus Novus a l’Aquila dal 30 aprile al 2 maggio ‘98, ha consentito di esplorare i cangianti confini pittura/musica, i cui connotati essenziali sono stati fissati agli inizi del ‘900 dall’avveniristico carteggio Schònberg -Kandinsky: «Penso infatti che l’armonia del nostro tempo non debba essere ricercata attraverso una via “geometrica”, ma al contrario attraverso una via rigorosamente antigeometrica, antilogica. Questa via è quella delle “dissonanze nell’arte”, quindi tanto nella pittura quanto nella musica. E la dissonanza pittorica e musicale di “oggi”, non è altro che la consonanza di “domani”», (Lettera di Kandinsky a Schònberg, 18 gennaio 1911); «Ogni creazione, ogni creazione consapevole si basa su qualche principio matematico o geometrico, sulla sezione aurea o su qualcosa di simile. Solo la creazione inconscia, che si traduce nell’equazione “forma-manifestazione”, crea forme vere; soltanto questa produce quei modelli che le persone prive di originalità imitano poi, trasformandole in “formule”», (Lettera di Schònberg a Kandinsky, 24 gennaio 1911). Le nove tele realizzate da Enzo Marino alla presenza dei fruitori, (i quali mentre ascoltavano i brani di Aura, vedevano la materializzazione in progress del dissonante transcolore sono ro dell’artista partenopeo), provvisorie e suscettibili di radicali trasformazioni fino al suggello della “stoccata” decisiva data sempre con un trans/figurante rullo-pennello, vanno ora – a perfomance conclusa “sentite” all’unisono e con un unico colpo d’occhio. Solo in tal modo, infatti, sarà possibile percepire i rapporti empatici intercorsi tra la matrice simbolica Meilen Davis + Bälle + Mikkelborg Enzo Marino + Angelus Novus = Aura. Mit dieser atypischen, aber aufgelöst werden kann und gelöst “Gleichung Ästhetik”, statt der Leistung Enzo Marino in den kulturellen Raum des Angelus Novus im Eagle aus 30 APRIL - 2. Mai, ‘98, machte es möglich, die sich verändernden Grenzen Malerei / Musik zu erforschen, deren wesentliche Merkmale wurden zu Beginn des Schönberg-Kandinsky Korrespondenz dall’avveniristico 900 gegründet: “Ich denke in der Tat, dass die Harmonie unserer Zeit sollte nicht durch one-way gesucht werden” geometrisch “, sondern durch eine rigorose Weise antigeometrica, antilogical . Dieser Weg besteht darin, dass der “Dissonanz in der Kunst”, so viel in der Malerei wie in der Musik. Und das malerische und musikalische Dissonanz “heute” ist nichts anderes als der Gleichklang von “morgen”, “(Brief von Kandinsky an Schönberg, 18. Januar 1911),” Jede Kreation, jedes bewusste Schöpfung ist auf einige mathematische Prinzip oder geometrische , auf dem Goldenen Schnitt oder etwas Ähnliches. Nur das Unbewusste Schöpfung, die in der Gleichung Ergebnisse “form-Manifestation,” schafft echte Formen, nur solche Modelle, die es produziert Menschen ohne Originalität und imitieren, indem er sie in die “Formeln”, “(Brief von Schönberg an Kandinsky, 24 Januar 1911). Die neun Gemälde von Enzo Marino in Gegenwart von Benutzern (die beim Hören von den Spuren der Aura, sahen sie die Materialisierung von diskordanten Transcolor sind im Gange ro neapolitanischen Künstler), vorläufig und unterliegen der radikalen Veränderungen, um die Dichtung der “gespeichert “Entscheidend immer mit einem trans / RollenPinsel-Set gegeben, jetzt gehen - endete in der Leistung -” Gefühl “in Einklang und mit einem Blick. Nur so wird es möglich sein, die Beziehung zwischen dem symbolischen Matrix Empathie zu Miles Davis, der analoge und digitale Verarbeitung der neun musikalischen Bewegungen der Kugeln und die Silhouette Mikkelborg davisiana von Enzo Marino als Bass-evozierte aus jedem der neun Farben existierten wahrnehmen -Visionen in Frage gestellt (Weiß, Gelb, Grün, Rot, Beten, Blau, Indigo, Elektrische Rot, Violett): jetzt in Harmonie (ich glaube, das Verhältnis von gelb-grau tonal Yellow), jetzt in einer sehr synkopierten (ich meine korpuskularen Vibrationen auf die vielen weißen oder stechende an, dass Rot-Grün-Rot Electric), noch in 19 di Miles Davis, le elaborazioni analogiche e digitali dei nove movimenti musicali di Palle Mikkelborg e la silhouette davisiana evocata da Enzo Marino quale basso continuo di ognuno dei nove colori-visioni chiamati in causa (White, Yellow, Green, Red, Orante, Blue, Indìgo, Electric Red, Violet): ora in modo armonico (penso al rapporto tonale giallo-grigio di Yellow), ora in maniera decisamente sincopata (mi riferisco alle tante vibrazioni corpuscolari di White od a quel lancinante rosso-verde di Electric Red), ancora nella stridente aritmia scrittura-immagine-colore di Violet). E, mentre l’aura di Walter Benjamin evidenzia la desacralizzazione dell’opera a causa della sua riproducibilità tecnica, {‘Aura ri-proposta da Enzo Marino è molto vicina, con le sue graffite scritte di Drug, Life, God, $ alla massima di Adorno: «L’allergia all’aura, allergia cui nessun arte può sottrarsi, è inseparata dall’erompente inumanità». Inumanità affiorante da quelle mani rupestri, da quei volti- maschera espressionisteggianti, da quei falli volanti (la virulenta comunicazione sessuale della pubblicità massmediatica), da quella ridente, irritante figurazione primitiva che nei suoi esiti anti-graziosi, fa lo stesso effetto di un pugno dato allo stomaco. Non solo al disinvolto e superficiale eclettismo di tanta arte contemporanea (il post-moderno in primis), quanto al disimpegno linguistico complessivo dei troppi artisti (giovani soprattutto) capaci solo di ri-masticare, e spesso in malo modo una trita concettualità (degenerata per lo più in concettuosità)’ storicamente bruciata dall’insuperata e insuperabile genialità duchampiana. Una pittura, questa di Enzo Marino, memoriale nelle sue stratificazioni materiche, e modernamente attuale nel suo dichiarato anticlassicismo: là dove erano le velature rinascimentali a conquistare illusionistiche profondità prospettiche, sono adesso le cancellature, le sovrapposizioni acriliche, a dare consistenza poetica e fisica ad una ostica immagine “murale” ove segni, colori e scritte alternative - ideologica- 20 auffällig Arrhythmie write-image-Farbe Violett). Und während die Aura von Walter Benjamin weist darauf hin, die Schändung der Arbeit wegen seiner technischen Reproduzierbarkeit, {‘Aura erneut vorgeschlagen von Enzo Marino liegt sehr nahe, mit ihren Graffiti geschrieben Drug, Leben, Gott, um die maximale $ Adorno: “. Die Allergie Aura, die keine Technik zu vermeiden Allergie kann ist untrennbar dall’erompente Unmenschlichkeit” Felsvorsprung Unmenschlichkeit dieser Hände, die Gesichter von espressionisteggianti-Maske, von denen fliegende Phalli (die virulenten sexuelle Kommunikation von Werbung in den Massenmedien), von der charmanten, irritierend in ihren Ergebnissen primitive Figuration anti-hübsch, hat die gleiche Wirkung eines Stempels als der Magen. Nicht nur die lockere und oberflächliche Eklektizismus so viel zeitgenössische Kunst (das post-modern im Besonderen), die insgesamt Ausrücken der Sprache zu viele Künstler (vor allem junge) nur in der Lage, wieder zu kauen, und oft schlecht gehackt eine konzeptionelle (für degenerierte meist concettuosità) “historisch dall’insuperata Duchamp und unübertroffene Brillanz verbrannt. Ein Gemälde, das Enzo Marino, die Gedenkstätte in ihren Schichten der Materie, und modern in seiner aktuellen anticlassicismo sagte: wo waren die Schleier Renaissance illusionistische Tiefe Perspektive zu gewinnen, sind jetzt die Radierungen, Acryl-Overlays, die Substanz, die poetische und körperliche geben eine knifflige Bild “Wand”, wo Zeichen, Farben und Optionen geschrieben - ideologisch “geprägt - Anfechtung der re / aseptische und lackierten Oberflächen sind ausgestellt durch die Macht der zu jeder Zeit und jedem Ort. Und so die Schale, die Haut, die Textur der gro- mente caratterizzate ‘- contestano le ri/verniciate ed asettiche superfici esibite dal Potere di ogni tempo ed ogni luogo. E pertanto la scorza, la pelle, la texture delle rugose tele di Aura a ricordarci che arte e poesia, gesto e segno, scrittura e immagine, suono e colore, forma e materia sono, olisticamente, qualcosa in più della loro non-matematizzabile somma: e le avanguardie storiche (ci si ricordi ogni tanto della sinestesia futurista o dell’automatismo surrealista) insegnano ancora. ben Leinwand Aura um uns zu erinnern, dass Kunst und Poesie, Gestik und Zeichen, Text und Bild, Ton und Farbe, Form und Materie sind, ganzheitlich, etwas mehr als die Summe ihrer nicht-mathematischen: und der Avantgarden (erinnern Sie sich von Zeit zu Zeit der Synästhesie, oder futuristisch surrealistischen Automatismus) noch zu lehren. Prof. Antonio Gasbarrini Prof. Antonio Gasbarrini Università di Pescara University of Pescara 21 AURA DI ENZO MARINO AURA DER ENZO MARINO La definizione dell’ opera d’arte che la fa corrispondere ad un “prodotto finito”, ad un oggetto compiuto, rimuovendo il lavoro di una soggettività creativa, si rivela palesemente insufficiente di fronte alle pragmatiche costitutive e al loro ruolo, decisivo nei processi di realizzazione. Aura di Enzo Marino è un lavoro articolato in nove dipinti di cui possiamo ora avere solo una parziale esperienza fruitiva; il loro pubblico quello con la P maiuscola, non siamo noi, ma quanti ebbero a presenziare all’evento della loro materializzazione, avvenuto presso il Centro Culturale Angelus Novus dell’Aquila. Quel Pubblico ha assistito alla loro realizzazione, di cui costituisce quindi un elemento, una componente: non possiamo non ipotizzarne una qualche forma di cooperazione ai processi di significazione. Da una parte, i dipinti possono essere quindi considerati come la documentazione di un irripetibile evento creativo, dall’alta essi rivendicano i diritti di una propria, autonoma consistenza espressiva. Il grado di “verità” delle precedenti affermazioni si intreccia con un elemento di ulteriore complessità, costituito dal fatto che nella performance ha giocato un ruolo non secondario un dispositivo parallelo alla pittura di Marino, vale a dire un’esecuzione di nove “movimenti” di un’opera di P. Mikkelborg interpretato da Miles Davis. Nello spostamento di un sistema linguistico all’altro, il rapporto tra la significanza del linguaggio musicale con la semantica dell’immagine iconica non può che produrre una transcodificazione, una interpretazione. All’invito iniziale a considerare innanzitutto il carattere processuale, performativo e relazionale di questo lavoro di Enzo Marino se ne deve quindi aggiungere un altro, relativo alle implicazioni provenienti dai rapporti intercorrenti tra linguaggio musicale, Die Definition von “Kunstwerk, das ein” fertiges Produkt “, um ein Objekt, indem Sie die Arbeit eines schöpferischen Subjektivität gemacht übereinstimmt, zeigt eindeutig unzureichend treffen die pragmatischen Bestandteile und ihre Rolle in den Prozess der Umsetzung entscheidend. Aura Enzo Marino ist ein Werk in neun Gemälden, von denen wir jetzt nur eine partielle Erfahrung fruchtbringenden unterteilt, was ihr Publikum mit einem Kapital P, nicht uns, sondern wie viele hatte, um das Ereignis ihrer Materialisierung, die Stelle im Kulturzentrum Angelus Novus Aquila nahmen teil. Das Publikum hat die Umsetzung, die ein Element, eine Komponente gesehen wird: Wir können nicht die Hypothese auf irgendeine Form der Zusammenarbeit Prozesse Bedeutung. Auf der einen Seite können die Bilder damit als Dokumentation eines einzigartigen kreativen Ereignis betrachten, von hoch sie die Rechte ihrer eigenen, selbst-expressiven Textur Anspruch. Der Grad der “Wahrheit” der obigen Aussagen ist mit einem Element der zusätzliche Komplexität in der Tatsache, dass die Performance eine untergeordnete Rolle, das Bild eines parallelen Geräts Marino, dh die Ausführung von neun “Bewegungen” der gespielten verwoben Arbeit von P. Mikkelborg gespielt von Miles Davis. Beim Umzug in ein sprachliches System zu einem anderen, das Verhältnis zwischen der Bedeutung der musikalischen Sprache mit der Semantik ikonischen Bild, das nicht produzieren kann eine Transcoding, eine Interpretation. Erste Einladung zunächst die Natur der Sache, die performative und relationalen Arbeit Enzo Marino muss er einen anderen über die Auswirkungen aus der Beziehung zwischen musikalischen Sprache, geistige Bild und Kult Bild hinzuzufügen. 22 immagine mentale e immagine iconica. Il metalinguaggio, alla disperata ricerca di un sistema di designazioni adeguate alla fenomenologia acustica, usa abitualmente una nozione - fatalmente metaforica di “colore”. Quel colore che per noi è invece il valore di una relazione tra supporto, forma e luce, e che Enzo Marino ha voluto sottrarre alla convenzione metaforica per riconsegnarlo alla realtà percettiva, affidandosi completamente ad una figurazione di intensità espressionistica, ad una tecnica che aggredisce la tela con la ruvidezza e lo spessore della consistenza stratificata dei passagi di rullo. Nei dipinti - i cui titoli non a caso, sono White, Yellow, Green, Red, Grange, Blue, Indigo, Electric Red, Violet, il racconto della variazione cromatica ospita la silhouette dello stesso Davis e alcune paroleemblemi, richiamando tematizzazioni individuate nell’opera del grande protagonista della storia della musica jazz. Prof. Matteo D’Ambrosio Die Metasprache, verzweifelt nach einem System der Beschreibung angezeigt, die Phänomenologie des Klanges, in der Regel mit einem Begriff - zwangsläufig metaphorische - “Farbe”. Welche Farbe ist eher für uns den Wert einer Beziehung zwischen Medien, Form und Licht, und dass Marino Enzo wollte von dem Übereinkommen zurücktreten, um es auf die metaphorische Wahrnehmung der Realität zurückkehren, sich komplett auf ein Bild expressionistischer Intensität, eine Technik, die Angriffe Leinwand mit der Rauheit und die Dicke der geschichteten Struktur der Passagen der Rolle. Die Malereien - dessen Titel ist kein Zufall, sind Weiß, Gelb, Grün, Rot, Orange, Blau, Indigo, Elektrische Rot, Violett, die Geschichte der Farbe wechselnden Funktionen die Silhouette des gleichen Embleme-Davis und ein paar Worte und erinnerte Thematisierungen identifiziert in die Arbeit der großen Protagonisten der Geschichte des Jazz. Università degli Studi di Napoli Federico II Universität Neapel Federico II Prof. Matteo D’Ambrosio 23 24 25 Tav. I 26 Le Trame di colore nell’arte di Enzo Marino “Il mio colore” “Meine Farbe” “Ho coscienza che non esiste il colore, è solo un’illusione. Il colore è una percezione astratta che appartiene al mondo delle idee figurate, scaturito ed acquisito attraverso l’atavico esercizio quotidiano per individuare, delimitare, raccontare e classificare quanto avvertiamo intorno a noi. Il colore è uno dei giochi visivi dell’uomo. Può essere di dolce routine, a volte fiacco e noioso, a volte libero ed esaltante, ma può essere anche intrigante, trasgressivo, oppressivo e violento. Per me è un gioco esistenziale, dove tutto il percepibile viene rielaborato in un meccanismo complesso ed evoluto. Io mi impregno degli oggetti, dei suoni, del gusto, dei profumi, dei sentimenti, delle logiche, delle sensazioni, delle emozioni e indugio in un lungo contatto lascivo. Li inseguo, li liscio, li sfioro, li accarezzo. E poi li ingoio, li trattengo nel ventre, li digerisco mentre il mio inconscio li manipola, dà loro una diversa consistenza e li ricolloca in un luogo indefinito senza spazio e senza tempo. Qui si incontrano e si scontrano ancora con la mia umanità di carne e di idee rigenerando così una nuova materia viva che mi ritrovo poi sulla mia tavolozza, tra i miei rulli, tra i miei pennelli e in trame colorate sulle mie tele. Il mio dipingere non solo rispecchia la mia personale ed astratta idea del colore, ma ha anche la funzione di collocare il mio percepibile e me stesso in una idea diversa del colore della vita …nei tempi mitici” “Es ist mir bewusst, dass es keine Farbe gibt: Sie ist nur eine Illusion. Farbe ist eine abstrakte Wahrnehmung, die der Welt der Einbildungangehört, entstanden und erworbendurch tägliche uralte Übung, um zu erkennen, abzugrenzen, zu erzählen und zu bewerten, was wir in uns spüren. Die Farbe ist eines der visuellen Spiele des Menschen. Sie kann angenehme Routine sein, manchmal ist sie matt und langweilig, manchmal ist sie frei und begeisternd, aber sie kann auchfaszinierend, unkonventionell, beklemmend und gewalttätig sein. Für mich ist sie ein existenzielles Spiel, in dem alles Wahrnehmbare in einem komplexen und fortgeschrittenen Mechanismus überarbeitet wird. Ich durchdringe Objekte, Klänge, Geschmäcker, Düfte, Gefühle, Vernunft, Empfindungen, Emotionenund ich zögere in einer langen sinnlichen Berührung. Ich verfolge sie, ich glätte sie, berühre sie leicht, ich streichle sie. Und dann schlucke ich sie, ich behalte sie im Magen, ich verdaue sie, während mein Unterbewusstsein sie manipuliert, gebe ihnen eine andere Konsistenz und stelle sie wieder an einen unbestimmten Ort ohne Raum und Zeit. Hier treffen sie sich und stoßen noch auf meine Menschlichkeit aus Fleisch und regenerierten Ideen, damit eine neue lebendige Materie entsteht, die ich auf meiner Farbpalette, unter meinen Rollen, unter meinen Pinseln und im farbigen Gewebeauf meinen Leinwänden wiederfinde. Meine Malerei spiegelt nicht nur meine persönliche und abstrakte Idee von Farbe wider, sondern sie hat auch die Funktion, meineWahrnehmung und mich selbst in eine andere Vorstellung von der Farbe des Lebens einzubetten…in mythische Zeiten...”. Enzo Marino Enzo Marino “My color” Pondering the existence of color I wondered is it not merely an illusion? An abstract perception which belongs to the world of conceived ideas. The simple result of the daily atavistic exercise to identify, define, describe and classify all that we see around us. Color is a kind of visual sport enjoyed by many, a pleasant routine often tiresome and boring and yet at other times liberating and exciting, intriguing , transgressive, oppressive and violent. For me it is an existential game where all that is perceived becomes elaborated in a complex and evolving mechanism. The world around me, the sounds, tastes, fragrances, sentiments, reason, sensations, emotions are all absorbed in a wanton and never ending orgy of pursuing, simplifying, touching and caressing; everything is slowly digested and subconsciously transformed to give a different consistency and then to be relocated in some undefined timeless void . This is where the human flesh and ideas meet and clash to regenerate a new living matter which finds its way onto my pallet , my paint rollers and my brushes to inspire designs full of color for my canvas and the articulated fields of my sculptures, living concepts of all that I produce. My art not only reflects this personal and abstract idea of color but also serves to give a perception of myself and my different view of the colors of life … in mythical times” Enzo Marino 27 Tav. II 28 Tav. III 29 Tav. IV 30 Tav. V 31 Tav. VI 32 Tav. VII 33 Tav. VIII 34 Tav. IX 35 Tav. X 36 Tav.XI 37 Tav. XII 38 Tav.XIII 39 Tav. XIV 40 Tav.XV 41 Tav. XVI 42 Tav.XVII 43 Tav. XVIII 44 Tav.XIX 45 Tav. XX 46 Tav.XXI 47 Tav. XXII 48 Tav.XXIII 49 Tav. XXIV 50 Tav.XXV 51 Tav. XXVI 52 Tav.XXVII 53 Tav.XXVIII 54 Enzo Marino La scultura performativa Performative Skulptur Nella pittoresca ambientazione dell’orto botanico, nel ristretto “diazoma” di una skenè naturale, Enzo Marino rappresenta/immagina la sua libertà su livelli mutanti. Il legame etimologico tra “nomòs” (spaziale), nòmos (musicale) e nomàs (errante) caratterizza anche il nomadismo mediale di cui fa uso Marino. Il nomadismo che crea sulla scena, è aperto e si scaglia contro l’Eudemonismo e il rigido Empirismo estetico. Attraverso lo scalpello che vibra irregolare nel vuoto, l’artista esegue simboleggia e “colora” i rumori pre-figurativi in timbri sonori e trasforma il topos di un giardino in una stanza dei suoni, uno spazio del suono. Nella lavorazione scultorea dei rumori prefigurativi, il pubblico di questo spettacolo diventa testimone di una conquista musicale dello spazio ((νομός). Con il destarsi del materiale artistico alla vibrazione, il pubblico si confronta con la trasfigurazione dei rumori modellabili e con l’atteggiamento intenzionale dell’artista. L’artista appare sulla scena come “suggeritore” dei (non) rumori e aiuta il pubblico a raffigurare. E’ una ambiguità azzardata, che consegna al caso la rappresentazione del non rappresentato. Finché l’opera inarticolata rimane nella sua memoria, la scena delle varietà inter-mediali è in atto. La non presenza dei suoni minaccia l’esistenza della scena, essa è possibile solo in quella relazione e può sopravvivere solo grazie alla disponibilità del pubblico. L’intermezzo mediale di una scena è il vuoto. Il vuoto in quanto medium della transizione tra l’artista creativo e l’oggetto “creato”, oggetto sonoro (objet sonore) permette ai rumori ri-contestualizzati di diventare sculture. Il significato mediale del vuoto si differenzia a seconda del contesto filosofico. Secondo i fiolosofi atomisti (Democrito e Leucippo) il vuoto è paragonato al non essere mentre l’essere al pieno. Questi ultimi sostengono che il vuoto è spazio vuoto(κενον), e il pieno spazio pieno(πλερης),, al cui interno si possono esaminare il pieno e il vuoto come predicati o come esistenza di un terzo. Di conseguenza ogni stato del divenire e del trascorrere crea un nuovo tempo, che provoca una rappresentazione presente. L’elemento figurativo di questo processo è la presenza dell’idea del nulla, che grazie al cambiamento continuo si trova in diretto scambio con il Vor den pittoresken Kulissen des botanischen Gartens, auf der schmalen „Diazoma“ (διάζωμα) einer natürlichen „Skené“ (σκηνή) stellt Enzo Marino auf „wechselnden Stufen“1 seine Autonomie2 vor. Die etymologische Verwandtschaft von νομός (räumlich), νόμος (musikalisch) und νομάς (wandernd) charakterisiert auch Marino’s mediales Nomadentum. Sein Nomadentum, das er auf der Szene konzipiert, ist offen und richtet sich gegen den Eudaimonismus und den strengen ästhetischen Empirismus. Durch das aperiodische Meißeln in die Leere“ koloriert“ der Künstler die präfigurierten Geräusche in die tonhaften Klänge und „erklärt“ den vorübergehenden Topos eines Gartens zu einem Klangraum. In der skulpturhaften Bearbeitung von präfigurierten Geräuschen sind die Hörer dieses [Schau-]Spiels die Zeugen einer musikalischen Eroberung des Raumes (νομός). Mit dem „Erwecken“ des „künstlerischen Materials“ zum Schwingen setzten sie sich mit der Transfiguration von plastischen Klängen und der intentionalen Haltung des Künstlers auseinander. Der Künstler erscheint auf der Szene als „Souffleur“ der [Nicht-]Klänge und hilft ihnen zur Präsenz zu kommen. Er ist ein [homo] aleator, der die Repräsentation der Nicht-Repräsentierten dem [Zu-]Fall übergibt. Solange das unartikulierte Werk in seiner memoria bleibt, ist die Szene der inter-medialen Varietäten in actu. Die Nicht-Präsenz der Klänge bedroht die Existenz der Szene, sie ist nur in der Relation möglich und kann erst durch die Akzeptanz des Hörers weiterleben. Das mediale Dazwischen einer Szene ist die Leere. Die „Leere“ als Medium der Übergänge, zwischen dem schaffenden Künstler und dem „gefundenen“ Klangobjekt ( objét sonore), ermöglicht die re-kontextualisierten Geräusche tonhaft zu plastifizieren. Die „mediale“ Bedeutung der Leere lässt sich in einem philosophischen Kontext differenzieren. Nach den Atomisten (Leukipp und Demokrit) wird die Leere dem Nichtseienden und das Seiende dem Vollen gleichgesetzt. Für sie bedeutet die Leere (κενον), leerer Raum und das Volle (πλερης), voller Raum, in dem man „leer“ und „voll“ wechselnd, als Prädikate, oder als Existenz eines Drittens betrachten kann. Somit bildet jeder Zustand des Werdens und des Vergehens eine neue Zeit, welche eine präsentische Dastellung bewirkt. Das Darstellende dieses Vorgangs ist die Präsenz der “Idee des Nichts”, die mittels dau- 55 Tutto plastico e in costruzione. La presenza diegetica (attuale) del Sonoro (diegetic sound) sulla scena di un “Caso” (Wittgenstein) rende fragile l’unità della scena stessa. Nella quiete della fuga metamediale vengono mostrate le transizioni dal Non Essere all’ Essere e dall’Essere al Non Essere. Attraverso il raggiungimento, tramite l’oscillazione di un objet trouvè , di un plateus aperto si giunge alla collaborazione ricettiva sul piano del disegno. In tale relazione risulta differente il circuito del significante e del significato ed evocata l’assenza dell’assente. Questa catena del significante comincia con l’ universalizzazione del vuoto del significante, in cui ogni denotato si riferisce alla sua base reale. Il significante non viene chiarito immediatamente dal relativo significato, quanto piuttosto dall’incontro con altri significanti .Un significante è ciò che un soggetto rappresenta per un altro significante3. Poiché il soggetto creativo presenta la sua forma sonora attraverso la spazializzazione dell’aria, egli abilita il soggetto ricevente a rappresentare espressivamente la totalità di questi disegni. Secondo Anassimene l’aria infinita è la divinità della Presentazione in divenire continuo, che si può trasformare attraverso la diluizione in corpi rigidi o fluidi. La fluidità del Presente con la sua variabilità spaziotemporale trova il suo completamento in una scultura performativa aerea. Con la trasfigurazione di un palloncino nella scultura, Marino dà una nuova aura al materiale non degradabile. Questo moltiplicato objet trouvè, in quanto medium plastico, è diventato un elemento fondamentale della straordinaria tecnica performativa di Marino. Egli distribuisce i suoi oggetti originali al pubblico a favore di una comunicazione estetica. Con questa distribuzione dei suoi multipli agli altri egli ripartisce se stesso e riunisce le parti produttiva e ricettiva dell’opera d’arte. Božo Raič Philosoph ernder Veränderung im direkten Austausch mit dem [darstellenden und bildenden] Ganzen steht. Die diegetische [aktuelle] Präsenz des Tonhaften (diegetic sound) auf der „neu geschaffenen Szene“ (νέα σκηνή) eines „Falles“ (Wittgenstein) macht die Einheit des Szenischen brüchig. In der „Stille“ eines metamedialen „Heraustretens“ offenbaren sich die Übergänge von Nichtseiendem zu Seiendem und von Seiendem zu Nichtseiendem. Durch das Erreichen eines offenen Plateaus mittels Mitschwingen eines „objet trouvé’s“ wird ein rezeptionistisches Mitwirken auf der Zeichenebene bewirkt. In dieser Relation wird circulus des Signifikat und Signifikant differiert und die Absenz des Abwesenden evoziert. Diese „Signifikantenkette“ beginnt mit der Universalisierung vom „leeren“ Signifikant, wo sich jedes Denotat auf seine reale Basis beruft. Der Signifikant wird nicht bloß durch sein Signifikat bestimmt, sondern durch die „Begegnung“ mit anderen Signifikanten. „Ein Signifikant ist, was ein Subjekt repräsentiert für einen anderen Signifikanten.“ 3 Da das schaffende Subjekt seine phone durch die Verräumlichung der Luft (άήρ) präsentiert, befähigt es auch die rezipierenden Subjekte die Totalität dieses Zeichens „expressiv abzubilden“. Nach Anaximenes ist die grenzenlose (αοριστος) Luft die Gottheit der immer werdenden Präsentation, die sich durch die Verdünnung (μανωσις) in die flüssigen und festen Körper verwandeln kann. Die Flüchtigkeit des Präsenten, mit seiner zeiträumlichen Variabilität findet seine Vollendung in einer performativen Luft-Skulptur. Mit der Verklärung eines Luftballons zur Skulptur gibt Marino dem nichtauflösbaren Urstoff eine neue Aura. Dieses multiplizierte „objet trouvé“, als Medium des Plastischen, ist ein wesentliches Element Marino’s beindrucksvoller performativer Handlung geworden. Zugunsten einer ästhetischen Kommunikation verteilt er seine Originalobjekte an das Publikum. Mit diesem Verteilen seiner Multipeln an Andere, verteilt er sich selbst und vereint die produktive und die rezeptive Teilhabe an dem Kunstwerk. Božo Raič Philosoph NOTE 1 Vgl. Theodor W. Adorno, Ästhetische Theorie, Suhrkamp, Frankfurt am M, 1973, S. 86. 2 [αυτονομία als Wunsch zum selbstständigen Handeln]. 3 Jacques Lacan, Die vier Grundbegriffe der Psychoanalyse, Das Seminar Buch XI, Quadriga, Berlin, 1987, S. 208. 56 NOTES 1 Vgl. Theodor W. Adorno, Ästhetische Theorie, Suhrkamp, Frankfurt am M, 1973, S. 86. 2 [αυτονομία als Wunsch zum selbstständigen Handeln]. 3 Jacques Lacan, Die vier Grundbegriffe der Psychoanalyse, Das Seminar Buch XI, Quadriga, Berlin, 1987, S. 208. 57 58 59 60 Tav.XXIX 61 Tav.XXX 62 Enzo Marino Le graffisculture Enzo Marino Le graffisculture GRAFFITI/GRAFEMA/GRAFFI GRAFFITI/GRAFEMA/GRAFFI Quando Enzo Marino mi ha parlato di questa sua idea, cioè di“graffi atavici”, al Goethe Institut di Napoli, è scattata una sintonia tra noi, come se avessimo molte cose da dirci. Sono stato al suo studio, pieno di stampe belle come carte da gioco o tarocchi, con qualche lavoro di sue mostre precedenti, cercando una filiera mentale, una coerenza strutturale tra i soggetti dei lavori, i materiali, la tecnica. Ci ho rinunciato: Marino è energia, caos. Soggetti-materiali-tecnica sono indifferenti. Il suo metodo è il non-metodo. Accanto a una maschera mortuaria atride ci trovate magari Topolino; sotto un oggetto ordinario ci leggete un titolo scientifico o, al contrario, sotto un oggetto strano o straordinario un titolo ordinario. A Marino piace l’ironia. Non è, intendiamoci, che il suo percorso non sia codificabile, in retrospettiva: penso ad alcune intuizioni di Francesco Piselli (Catalogo “Mythos Eros Magie, ed. Intra Moenia, Napoli 1998) il quale stabilisce (e sono d’accordo) che: Marino vive in una zona sismica; che in questa zona sismica l’esistenza è a rischio, è atletica, sfida potenze inumane; che arte significa lotta “per neutralizzare il soffocante statuto fisico delle cose”; che c’è una relazione -direi alchemica e ontologica- in alcuni fondamentali pigmenti di Marino: il giallo,il blu,il giallo+blu (verde); che a questi colori corrispondono il giù (lo zolfo della terra), il su (l’etere), il mezzo (la natura). Penso, a questo riguardo, al lavoro di Wittgenstein sui colori. Più avanti D’Episcopo ci dà la soluzione del caos di Marino: ”confusa chiarezza”, cioè con-fusione del chiaroveggente. Giuseppe Siano, che utilizza griglie di lettura a metà tra la psicologia e la scuola di Palo Alto, ci parla di sistema vivente, di autopoiesi. Ho citato tre approcci alla pittura di Marino, diversi tra loro, che certamente ci sono utili per avere idea della complessità di una persona che è molto complessa anche nel privato quotidiano e, a leggerne la biografia, si osserva un uomo tanto proattivo nel sociale quanto solitarioe in difesa quando dipinge (per sé, non per gli altri. Ma poi deve fare i conti con gli altri, perché senza di loro l’opera non è mai finita). Bisogna leggere allora il diario di Marino (“AURA”, Jazz & Mito, Ed. Angelus Novus – L’Aquila, 1998), in occasione di una sua performance, per “entrare”, come in un sistema di programmi soft, nel suo nonmetodo. “Pazzia, Caos, Ribellione, Animalesco, Autodistruzione” sono le parole che Enzo dice a se Als Enzo Marino mir im Goethe-Institut in Neapel von seiner Idee mit den “urzeitlichen Kratzern” erzählte, ist ein Gleichklang zwischen uns entstanden, als ob wir uns viele Dinge zu sagen hätten. Ich bin in seinem Atelier gewesen, das voller schöner Drucke wie Spiel- oder Tarotkarten steht und das auch mit einigen Arbeiten aus früheren Ausstellungen bestellt ist. Ich habe versucht, einen roten Faden zu finden, eine strukturelle Kohärenz zwischen den Subjekten der Arbeiten, den Materialien. Ich habe es aufgegeben. Marino ist Energie und Chaos. Subjekte-Materialien-Technik sind indifferent. Seine Methode ist die Nicht-Methode. Neben einer griechischen Totenmaske findet ihr vielleicht Mickey Mouse; unter einem gewöhnlichen Objekt lest ihr einen wissenschaftlichen Titel oder im Gegenteil unter einem merkwürdigen und besonderen Objekt einen gewöhnlichen Titel. Marino gefällt die Ironie. ....Weshalb all dies? Weil die Spannung von Marino, der Erfahrungsmodus(den er uns vorschlägt) philologisch ist. D.h. er projeziert sich nach hinten, zu der Urwahrnehmung, der ersten, die des ersten Menschen oder Gruppe von Menschen, der/die ein Wort, eine Klangnachbildung oder etwas Gemaltes erfand. Vielleicht mache ich mich mit einem Beispiel verständlicher: in “Umkehrung der Furcht, berührt zu 63 stesso mentre esegue la performance ponendosi in sintonia con la musica di Miles Davis. Il risultato? Che, in musica, il prima e dopo dei suoni sono imprescindibili per il discorso sonoro. Che, nella pittura di Marino, i suoni, vissuti sulla tela, stanno lì tutti insieme e nello stesso momento, come se l’artista fosse “entrato” nella corteccia del tempo e gli avesse rubato un attimo -un solo attimo- che può dilatare all’infinito, al rallentatore; come se la percezione del sonoro fissasse -un solo attimo- un passaggio musicale di tutti gli strumenti insieme e indugiasse poi su ognuno di loro per tutto il tempo che vuole. Ma perché tutto ciò? Perché la tensione di Marino, la sua modalità cognitiva (che ci propone), è filologica. Vale a dire che si proietta all’indietro, verso la percezione originaria, la prima, del primo uomo o gruppo d’uomini che inventò una parola, una riproduzione sonora, pittorica. Forse sarò più comprensibile con un esempio: in “Capovolgimento del timore di essere toccati” Elias Canetti inizia con l’assioma che “L’uomo teme più di ogni altra cosa di essere toccato dall’ignoto”. Che “La mano configurata ad artiglio riappare sempre come simbolo di quel timore”. Angreifen è “protendersi per toccare”, Angriff è “aggressione”. Qual è, secondo voi, la radice di Angreifen/Angriff? 64 werden” beginnt Elias Canetti mit dem Axiom, daß “der Mensch nichts mehr fürchtet als die Berührung mit dem Unbekannten”. “Die Greifhand erscheint immer als Ausdruck dieser Furcht”. Angreifen bedeutet “sich zum Berühren vorlehnen”, Angriff ist “aggression”. Welche ist nach eurer Ansicht die Wurzel von Angreifen/Angriff? Offensichtlich: grf (Griffon? grrr des Tieres?). Die philosophische Sprache und besonders die deutsche ist reich an solchen Mechanismen. Ich nehme fast an, daß Marino ein Künstler ist, der mit den Gliedern und eher noch mit den Klauen arbeitet. Also: urzeitliche Kratzer. Nachdem wir die simultane Vision der Installationen und ihrer Multimedialität erfahren haben (sie erscheinen und verschwinden in einem Moment - einem einzigen Moment -, der für eine beliebige Zeit erweitert wird und zwar auf den verschiedenen Ebenen des Willens), so versuchen wir zu dem zu gelangen, was Marino uns wirklich sagen will. Ein Kratzer tut weh, er entsteht aus einer gewalttätigen Aktion, im allgemeinen raubtierhaft, die darauf gerichtet ist, die Haut eines anderen (lebendig oder nicht) zu verletzen. Der Kratzer ist auch Graphit, Graphem. Der Kratzer hinterläßt oft Narben. Ein Graphem ist in diesem Sinne eine Gedankennarbe. Der Kratzer ist auch Reaktion auf eine Beleidigung, eine Drohung, eine Unterbrechung des Gleichgewichts. ....Urzeitlich bedeutet weder antik noch archaisch. E’ evidente:grf (grifone? grrr della belva?). Il linguaggio filosofico, e particolarmente quello tedesco, è ricco di tali meccaniche. Mi viene da supporre che Marino è artista perché lavora con gli arti e, prima ancora, gli artigli. E allora: graffi atavici. Cerchiamo di arrivare, dopo aver avuto la visione simultanea delle installazioni e della loro multimedialità ( appaiono e scompaiono in un attimo -un solo attimo- dilatato per tutto il tempo che volete e ai vari livelli della vostra volontà) a ciò che, nel fondo, Marino ci vuol-dire. Un graffio è qualcosa che fa male, prodotto da un’azione violenta, in genere ferina, tesa a lacerare il tessuto corporeo di un altro (essere animato o no). Il graffio è anche grafite, grafema.. Il graffio lascia, spesso, cicatrici. Un grafema è, in tal senso, cicatrice del pensiero. Il graffio è anche reazione a un’offesa, una minaccia, all’interruzione di un equilibrio. Il mio gatto, ad esempio, se troppo molestato, anche da me, graffia. Anche una donna (il graffio ha natura femminile, la femmina è corpo tellurico molto più del maschio) graffia, difende-offende con le unghie. La donna, nell’eros, graffia la schiena del maschio. “Si è difeso con le unghie e coi denti”, si dice di uno in una situazione in cui sono in gioco vita e morte. Ma le unghie (e i denti), questi prolungamenti delle mie ossa, delle mie cartilagini, servono anche per arrampicarmi, scavare, ecc. Da loro sono nati coltello, freccia e tutti gli utensili fino all’internet. Atavico non è antico né arcaico. Atavico ha a che vedere con la biologia, la discendenza organica, il plasma. Arcaico è il dinosauro, che forse Noè non volle sull’arca. Antico è il “gatto”.Atavico è il lupo. Vi sono società d’uomini arcaiche o antiche che hanno una struttura atavica. La nostra società è, fondamentalmente, atavica, obbediente all’omologazione di gruppo, alla peste emozionale del Reich, al Grande Fratello che, fino a ieri, era lo scemo del villaggio globale e si aveva un po’ d’imbarazzo a mostrarlo in giro, si trovavano giustificazioni negli errori della Natura. Ma questo è un discorso da sviluppare altrove anche se, nella poetica di Marino e tra i suoi argomenti iconografici, eventi di questo tipo sono anticipati e confermano la sua visione di un mondo cannibalesco: il cannibale mangia il vinto per incorporarne l’ “energia” e le “potenze”; il cannibale d’oggi mangia le intimità degli altri informandosi su ogni aspetto della loro esistenza, per vincerlo. Il pensiero di Marino-Robinson si orienta, secondo me, e senza, per favore, citare Vico o Rousseau, verso il ritorno, secondo uno schema di stimolo del e ri- Urzeitlich hat mit der Biologie zu tun, der organischen Abstammung, dem Plasma. Es gibt menschliche Gesellschaften, die archaisch oder antik sind, die eine urzeitliche Struktur haben. Unsere Gesellschaft ist weitgehend urzeitlich, der Gruppenhomologation, der emotionalen Pest des Reiches, dem großen Bruder gehorchend, der bis gestern der Dummkopf des globalen Dorfes war und man hatte Scham, ihn zu zeigen, man fand Entschuldigungen in den Fehlern der Natur. Aber dieser Gedanke sollte woanders weiterentwickelt werden, selbst wenn in der Poetik Marinos und unter seinen ikonographischen Elementen solche Ereignisse antizipiert werden und seine Vision einer kannibalistischen Welt bestätigen: Der Kannibal ißt den Besiegten auf, um seine “Energie” und seine “Macht” aufzunehmen; Der Kannibal von heute ißt die Intimsphäre der anderen, indem er sich, um sie zu besiegen, über jeden Aspekt ihrer Existenz informiert. 65 ...Hier entdecke ich meine Narben, betrete mein akustisches Labyrinth und erinnere mich, daß ich die Summe all derjenigen bin, die mir biologisch vorangegangen sind, daß es Millionen Menschen gegeben hat, die geliebt, geatmet und gegessen haben, um mich hervorzubringen, vom Ei und dem Sperma, durchsichtige Amöbe in der Krypta des Gedächtnisses, unbedeutendes Element einer ausgehungerten Korallenbank, die darauf programmiert ist, andere Organismen zu töten... Mimmo Grasso Poeta, scrittore poet, writer 66 sposta al dolore fisico, corporale, comportamentale, dividendo l’universo secondo un criterio di piacere/ dolore relativo alle funzioni vitali: “mangiare, bere, dormire, procreare, respirare”. “Vedere,ascoltare,parlare,toccare”non sono funzioni vitali. Chi, nell’universo, ha solo le prime,virgolettate, funzioni vitali? Le creature “inferiori”, quelle che stanno negli inferi del monocellulare. E’ là, nell’acqua sotterranea, nelle grotte dove Marino ha installato per la prima volta i suoi fantasmi, nel ricordo dell’acqua, che tutto non scorre, non scorre più, si ruba il tempo al tempo, e l’uomo d’oggi, rispetto al limbo di queste installazioni, appare involuto. Qui io mi scopro con cicatrici, entro nel mio labirinto acustico, e ricordo che sono la somma di quelli che biologicamente mi hanno preceduto, che ci sono voluti alcuni milioni di uomini che hanno amato, respirato, mangiato ecc. per produrre me, da ovulo e sperma, ameba fosforescente nella cripta della memoria, elemento insignificante di una barriera corallina famelica e programmata per uccidere altri organismi. C’è tuttavia qualcosa di gentile e medievale in questi lavori, come l’ingrandimento di particolari di icone bizantine, di affreschi in cui vibra una trenodia. Immagino Signorelli e colloco ( nelle scena dell’inferno) questi lavori. Si inseriscono perfettamente nel contesto. Ah, dimenticavo: qualcuno di questi ominidi è fuggito da un quadro di Bosch. Mimmo Grasso Enzo Marino Documentazione sull’uomo e l’artista Dokumentation überden Menschen und den Künstler 1945 - nasce a Casoria-Napoli, città mediterranea di quella terra nel sud d’Europa che gli antichi chiamavano “Campania Felix”, da Vincenzo e Nuzzo Anna. 1951/61 – Gli anni di studi: frequenta le Scuole Elementari in collegio e le Scuole Medie della sua città natale dove si fa notare per gli studi senza l’utilizzo dei libri e per le sue prime esperienze pittoriche. Intanto, alle scuole superiori ottiene ottimi risultati, anche con una borsa di studio, fino al secondo anno dell’Istituto Tecnico Industriale A. Volta di Napoli quando decide di lasciare gli studi per iniziare la sua vita d’artista. Enzo Marino, Maler und Bildhauer, ist zufällig in Casoria - Napoli, eine mediterraische Stadt im südeuropäischen Land, das von den Alten “Campania Felix” genannt wurde, geboren.. Noch sehr jung hat er sich mit Malkunst beschäftigt, in der er sich dann später in der “ Scuola libera del Nudo” bei der Kunstakademie in Neapel weitergebildet hat. Rebell und Einzelgänger, dieser Künstler hat sein ganzes Leben der Forschung und dem Experimentieren neuer Kunstausdrucks Techniken gewidmet; zurückhaltend und widerborstig, rührt er für sich die Werbetrommel nicht gerne, aber doch immer bereit sich mit jungen Leuten zu treffen (Gruppo “Fuori Porta” - Palazzo dei Giudici - Capua 1977; Mittelschule - Terme Luigiane - Cosenza 1986; Studentengruppe- Gymnasium- Berlin 1997). Seit über 30 Jahren nimmt er aktiv mit Einzel - und Gemeinschaftsausstellungen an dem italienischen und internationalen Kunstleben teil; anwesend bei Veranstaltungen, Ausstellungen und Debatten und oft Mitglied öffentlicher Ausschüsse für Preis - und 1961/65 – Svolge la sua attività artistica con frenesia e disordine, viaggia e prova le prime difficoltà d’artista autodidatta ma precostruisce quella personalità artistica che esploderà negli anni successivi. 1965/66 – frequenta la Scuola Libera del Nudo all’Accademia di Belle arti di Napoli. 1966 - Sposa, dopo un amore contrastato, Concetta Pia Giuseppina (Tina) Tessitore la quale gli genera tre figli: Anna Luisa Rosaria (Gina), archeologa, docente di lettere classiche; Daniele, architetto progettista; Diego Guglielmo, medico psicoterapeuta. Artista ribelle e solitario fin da giovanissimo si dedica alla ricerca e alla sperimentazione. Tra l’altro sono sue le nuove tecniche delle “Alaniline” (1972), “Tempere fuse” (1975), “Rollerpainting” (1983) , “Graffisculture” (1999), “Aurasculture” (2004), “Sculture performative” 67 Pittore, scultore, incisore, performer, grafico, partecipa da protagonista alla vita artistica italiana e internazionale. Segnalato dalla critica sul Catalogo Nazionale d’Arte Moderna Bolaffi/Mondatori 1985 è citato in moltissime pubblicazioni d’arte di vari paesi. E’ nominato più volte membro di commissioni ministeriali per l’attribuzione di opere d’arte negli edifici pubblici come quello per il Palazzo di Giustizia di Palmi–Reggio Calabria. Fa parte di diversi Comitati Scientifici nazionali e internazionali come i progetti “Napoli 50/80” Napoli; “G.Garibaldi: uomo di libertà, uomo dell’umanità” Bergamo/Montevideo 2007; 2 Paìses 1 Tiempo China-México” Pechino/Ciudad de México 2008; “Unità dìItalia – centocinquant’anni di storia … oggi!” Budrio 2011; è capo delegazione al X Kongresses des Verbandes Bildender Kunstler der DDR; è responsabile culturale dell’Istituto Fernando Santi di Roma. Per oltre quindici anni, è segretario generale del Sindacato Nazionale Artisti della CGIL Campania e dal 1988 al 1996 è nella segreteria nazionale e fa parte della redazione della rivista “Arti Visive” di Roma. Gli sono stati attribuiti numerosi riconoscimenti tra i quali “Citta’di Brindisi “, “Arte & Sport” – CONI Napoli, il “Porcellino di Firenze”, l’ “Errico Berlinguer” Roma, il “Leone d’oro di Venezia”, il “Give Peace a Chance!” Berlin, il “Maestro del Pennello” Nardò (LE), Presea “Náhuatl” Ciudad de México; il “Virgilio - UNESCO” Napoli. Nel 2008 con “Italian Olympic Spirit” è tra i cinquanta artisti a rappresentare l’arte italiana alle Olimpiadi di Pechino. Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Negli anni sessanta, insieme ad altri amici artisti, fonda il G.L.A.C. (gruppo liberi artisti casoriani poi mutato in campani) con il quale fa le prime esperienze di organizzazione culturale collettiva mentre negli anni settanta organizza e dirige il gruppo di teatro d’azione “Fuori Porta”di Capua; dal duemiladue è 68 Kunstwerkverteilungen in öffentlichen Gebäude. Er interessiert sich aktiv für die Sozialproblematik der Künstler. Angekündigt von der Kritik in dem Nationalkatalog der modernen Kunst Bolaffi/Mondadori Verlag 1985, ist er auch in den bedeutendsten Publikationen erwähnt. Zuerkannt wurden ihm Preise, wie “Montecitorio” “Città di Brindisi” “Leonardo da Vinci” “Leone d’Oro di Venezia” “Arte & Sport” - CONI “Porcellino di Firenze’’ ‘’Marc’Aurelio’’ “Maestro del Pennello” “Virgilio”UNESCO. Seine Kunstwerke befinden sich heute in Museen und in öffentlichen und privaten, europäischen und außergemeinschaftlichen Sammlungen. In den ‘60 Jahren beginnt er als Aussteller und zwischen 1974 und 1976 werden seine. Ersten Serigraphien bekanntgegeben:”Sedie”, “Questioni”, “Cavalli”. In den ‘70 Jahren, als das Wort “sozial” die Kunst an die Industriewelt näherbringt, entwickelt Marino einige Jugendintuitionen und erschafft neue Techniken, wie z.B., die AL-ANILINE, in der die Industriechemie an Malerei und Bildhauerei Anwendung findet. Im 1977 organisiert und leitet er die Aktionstheatergruppe “Fuori Porta” von Capua - Caserta. Romeo-Pomigliano d’Arco; im 1984 stellt er in der Buchhandlung Marotta sein Kunstbuch “SPACCA NAPOLP’-Ed. Dossier Arte-Ancona vor und ruft eine Debatte zwischen Max Vajro, Domenico Rea, Oliviero Gravier, Rosario Di Bonito, Meister Girosi ins Leben. Anlässlich der Südresistenztage, wirkt er an der Fassung des Nachforschungsbuches “La Resistenza tra Noia e Acerra” mit und publiziert sein fondatore e presidente dei Liberi Artisti Europei e dei Free International Artists con cui opera in tutti i paesi del mondo. Ama lavorare con i giovani e con essi realizza diverse esperienze a Capua (CE) 1977; alle Terme Luigiane- Cosenza 1986; ad Erlangen – Germania 1993; a Berlino, Germania 1997; a Casoria 2001 e 2004; a Tula-Tepeji Mexico 2004; a Ivrea 2004; a Villa Doria d’Angri Napoli 2006. Scrittore e drammaturgo per diletto ha scritto, tra l’altro, tre commedie per la sua città: “Belle pazzie e bugiarde aurore – la Casa d’Oro di Giovanni Pisa”; “Fremito di vita – epilogo di Giovan Battista Pergolesi”; “Il Fantasma in fiamme – Jacopo Torello da Fano” e moltissimi racconti spesso raccolti dalla tradizione orale. Negli anni settanta, quando il ‘‘sociale’’ avvicina il mondo dell’arte a quello dell’industria progetta il monumento al lavoro “La Bestia Industriosa” e realizza le bozze dello strip-film didattico “Gruppi di Produzione” per l’Alfa Romeo di Pomgliano d’Arco; si dedica agli allestimenti scenografici per convegni (Museo Campano-Capua, Terme di Castellamare di Stabia, Centro Sociale-Avellino, ecc.); produce progetti per le industrie, grafiche sociali, manifesti murali per la CGIL, CISL. UIL e sindacati di categoria. Negli anni ottanta presenta alla libreria Marotta di Napoli la cartella d’arte “Spacca Napoli” con un dibattito tra Max Vajro, Domenico Rea, Oliviero Gravier, Rosario Di Bonito e il maestro Girosi. In occasione dell’anniversario della resistenza al Sud, partecipa alla stesura del libro/indagine “La Resistenza tra NoIa ed Acerra” e pubblica il libro d’arte “1943: Pelle di Popolo”. Realizza, con lo storico Rosario Di Bonito, il libro “Leggende Flegree”, mentre con lo scrittore/poeta Nino Leone concretizza un album di tre cartelle di acquaforte/acquatinte e poesie dal titolo “Vento di Terra”, “Serena” e “Procita”. Collabora con M.D.B.Wilhelm al libro “The Other Italy” per le edizioni W.W. Norton & Company New York mentre partecipa a Berlino alla manifestazione dell’UNESCO “Give Peace a Chance!” . E’ capo delegazione degli artisti italiani al X Kon- Buch “1943: Pelle di Popolo”, deren Graphiken öfters für didaktische Absicht gebraucht werden; im 1986 gibt er “Leggende Flegree” zum Druck, ein Buch, das eine große Polemik verursacht. In 1988 verstärkt er seine Freundschaft und Zusammenarbei mit dem Schriftsteller/Dichter Nino Leone und aus dieser Zusammenarbeit kommen ein Album mit drei Acquatinta- und Radierungskarten und Gedichte mit dem Titel “Vento di Terra”, “Serena” und “Procita” zur Welt; nachdem sich M.D.B Wilhelm mit ihm in Verbindung setzte wirkt er an dem Buch “The Other Italy” für W.W. Norton & CompanyVerlag-New York/London. Im selben Jahr beteiligt er sich in Berlin an der Veranstaltung “Give Peace A Chance! “-UNESCO, während er gerade eine Delegation der italienischen Künstler am X Kongresses des Verbandes Bildender Künstler der DDR leitet. In den ‘80 Jahren hat er sich auch mit Einrichtungen und Graphikentwürfe beschäftigt und Einrichtungen auf private bestellungen und für Treffen (Museo Campano-Capua, Terme di Castellamare di Stabia, Centro Sociale-Avellino, ecc.); “Gruppi di Produzione” stripfilm für Aifa Romeo; “Costruiamo un Popolo he lotti le droghe” für Gruppo Operativo; “Linea Europa” Gürtel-set für CA-FI; Wandplakate für CGIL.CISL, UIL und anderes geschafft: Gerade in diesen Jahren kommen von seiner Forschung die “Geschmolzenen Temperafarben” hervor, eine Zubereitung der Farben in mehreren Phasen, um damit Hochgraphiken und, wie wir deutlich an seiner sehr persönlichen Malkunst, in der Spateln und Pinseln abgeschafft sind, lesen können, die eindrucksvollen Einschläge zu erreichen, die er durch selbstgeschaffte Rollgeräte erreicht. Von 1985 bis 1998 arbeitet er mit öffentlichen Einrichtungen und Gewerkschaften zusammen an Förderungen und Mitwirkung an Kultur- und Kunstprojekten, wie “Produrre Ambiente”- Ausgrabungen von Pompej (1986); Graphiken “Cartellauno” und “Cartelladue” (1987/1989); Graphikwettbewerb “Patto per il Lavoro” (1989); Wandplakaten-Kampagne für die Beförderung der Sichtkunst in Kam- 69 gresses des Verbandes Bildender Kunstler der DDR dove incontra, tra gli altri, lo statista Erich Honecker e gli artisti Willi Sitte, presidente del V.B.K e Ronald Paris, presidente della Biennale der Bildenden Künste in Berlin e moltissimi grandi artisti tedeschi. Per l’occasione produce l’opera “Enzo: Berlin ‘88” anticipando di un anno la caduta del muro. Espone, tra l’altro, alla Galerie Salammbo di Paris; alla Galerie Barthelmeb di Norimberga; alla Galleria La Zattera SNA di Roma; Museo civico di Gallarate Milano. Negli anni novanta su invito dallo Stadt Erlangen (Germania) allestisce la personale “1988.. .Veraenderungen... 1993” alla Friedrich-Alexander-University of Erlangen-Nuremberg mentre le Terme Luigiane di Guardia Piemontese/Acquappesa (Cosenza) gli allestiscono le mostre “Opus” (1988); “Schegge” (1989); il “Luigiano d’ Oro” (premio nazionale - 1990); “Via Crucis’ (simposio dei vescovi italiani - 1992); e “Velocipede” (per il “78. Giro Ciclistico d’Italia’’ 1995). È in performance con la poetessapsicoterapeuta Antonella Zagaroli in “Lavori in corso (d’opera)” al Museo della Poesia Visiva Angelus Novus dell’Aquila. Da vita a “Jazz & Mito” interpretando i nove colori dell’ Aura di Miles Davis pubblicando un post-catalogo con i testi dei professori Antonio Gasbarrini (Università di Pescara), Matteo D’Ambrosio (Università Federico II di Napoli) e Antonella Zagaroli (presidente UBEA – Roma). Espone alla Galleria dell’Istituto Polacco di Cultura di Berlin “Mythos Eros Magie” con l’alto patronato delle Presidenze italiane del Senato e della Camera, del primo ministro tedesco Kohl, dello Stadt Berlin. La monografia edita da Intra Moenia – Napoli è introdotta da Francesco Piselli, ordinario di Estetica all’Università di Parma. Collezione che viene esposta anche al Museo Provinciale di Lecce -Abazia di S. Maria di Cerrate, contemporaneamente espone la collezione di tempere fuse “Somniorum lnterpretatio” alla Galleria 70 panien (1990/1991); Tagungen “Arte & Vita”- Promotrice Belle Arti Napoli und “2% Lavoro per gli artisti”-Liceo Artistico Napoli; Projekt “...Transiti...” (1991/1993); “Dimensione Mito” 1996; “Arte Mito Magia” (1997). Von 1988 bis 1994 ist er Mitglied der Redaktion der Zeitschrift “Arti Visive” - Roma. In 1993 wird er von der Stadt Erlangen eingeladen, um mit seiner Einzelausstellung “1988...Veränderungen... 1993” an der internationalen Veranstaltung “Interkultureller Monat” teilzunehmen; inzwischen haben ihm auch die Thermen “Luigiane” von Acquappesa Terme (Cosenza) verschiedene Begebenheiten Einzelausstellungen gewidmet, wie “Opus” (1988), “Schegge” (1989), “Via Crucis” (1992) und ihn in internationale Veranstaltungen, wie “Luigiano d’Oro” (1990) und “78. Giro Ciciistico d’Italia” (1995) aufgenommen. Unter den letzten Ausstellungen erwähnen wir: “Matres Matutae” Palazzo Fazio- Capua (1998); “Lavori in corso (d’opera)/ Jazz e Mito”- Angelus Novus- Palazzo BenedettiL’Aquila (1998); “II Mito” S.E.Starza - S. Cipriano d’Aversa (1997); “Grafik” Afie und V. - Erlangen (1997); “1860/1970: Lavoratori a Napoli” - Castel Sant’EImo - Napoli (1996); “I Tempi Mitici” Castello Durazzo/Angioino - Afragola (1996); “Giovani & Mito” - ToscanaArt- Heidelberg (1995). Es ist in der Leistung mit dem Dichter-Therapeuten Antonella Zagarolo in “Work in Progress Oper)” im Museum of Visual Poetry Angelus Novus Aquila. Von der Geburt bis “Jazz & Mythos” von der Interpretation der neun Farben der ‘Aura Miles Davis eine post-Publishing-Katalog mit Essays von Professoren Antonio Gasbarrini (Universität Pescara), Matteo D’Ambrosio (Universität Neapel Federico II) und Antonella Zagarolo (Präsident UBEA - Rom). Er stellte in der Galerie des Polnischen Instituts für Kultur in Berlin “Mythos Eros Magie” unter der Schirmherrschaft der italienischen Präsidentschaft des Senats und des Repräsentantenhauses, Minister- Russo Artecontemporanea di Lecce. Durante il soggiorno leccese, produce tre cartelle di acquaforti/acquetinte dal titolo ‘‘Lecce -omaggio alla città barocca”, “Scherzo leccese” e “Pul”. Intanto, la sua instancabile ricerca approda alle “graffisculture”, tecnica scultorea-pittorica di nuova concezione, che espone per la prima volta nelle profonde viscere della terra delle Grotte di Pertosa (Salerno). 2000 - l’Istituto Italiano di Cultura – Ministero degli Esteri di Berlino gli allestisce la mostra “Urzeitliche Kratzer / Graffi Atavici” con un concerto di musica scritta proprio per le sue opere. La monografia, è introdotta da Giuseppe Siano, docente di Estetica dell’Università di Salerno, Mimmo Grasso, poeta, e di giovani intellettuali napoletani. 2002 - a Torino, con Rosalind A. Keith e Hartmut Kruger, fonda il gruppo internazionale “Liberi Artisti Europei” che l’anno successivo cambia in “Free International Artists”. Intensifica così la sua avventura internazionale all’insegna dei valori di solidarietà tra i colori umani, delle libere idee e del libero scambio culturale. “Novus Campus” periodico dell’IRES Campania (Istituto Regionale di Economia Sociale) gli dedica la prima e la quarta di copertina del mese di marzo. Allestisce la personale “Graffi sull’Eden/ Scratches on the Eden” nell’Orto botanico dell’Università “Federico II” di Napoli, dando una performance di graffisculture viventi e stravaganti e pubblicando una monografia con testi di Paolo De Luca, direttore dei giardini botanici, e di Gigi Caramello docente di Sociologia dell’Arte dell’Università Federico II di Napoli. 2004 - Invitato dall’Universidad Tecnològica TulaTepeji al “Festival Internacional Lucero del Alba”per la realizzazione di murales voluti dello stato di Hidalgo – México aderisce, sulla Pirámide de los Atlases de Civilización Tolteci di Tula de Allende, al progetto “La Ruta de Quetzalcòtl en los Metros del Mundo” che egli promuove poi anche in Euro- präsident von Deutschland Helmut Kohl, der Stadt Berlin. Die Monographie von Intra Moenia veröffentlicht - Neapel wird von Francis Peas, Professor für Ästhetik an der Universität von Parma eingeführt. Sammlung, die sich auch auf die Provincial Museum of Abtei St.-Lecce ausgesetzt Mary Cerrate, gleichzeitig macht die Sammlung von Gouachen verschmolzen “Somniorum lnterpretatio” der russischen Artecontemporanea Galerie von Lecce. Während ihres Aufenthaltes in Lecce, produziert drei Ordner Radierungen / Aquatinta titled’’Baroque Lecce-Hommage an die Stadt “,” Lecce Joke “und” Pul “. In der Zwischenzeit seine unnachgiebige Verfolgung zu Lande “graffisculture” skulpturale Technik der Malerei neue Konzept, das zum ersten Mal in den tiefen Tiefen der Erde von den Höhlen von Perth (Salerno) ausstellt. 2000 - Italienisches Kulturinstitut - Ministerium für Auswärtige Angelegenheiten der Berlin organisiert die Ausstellung “Urzeitliche Kratzer / Graffi atavistische” mit einem Konzert der Musik nur für seine Werke geschrieben. Die Monographie ist von Joseph Siano, Professor für Ästhetik an der Universität von Salerno, Mimmo Grasso, Dichter und junge neapolitanische Intellektuellen eingeführt. 2002 - Turin, Rosalind A. Keith und Hartmut Krüger, gründete er das internationale “Free European Artists”, die im nächsten Jahr zu “Free International Artists” verändern wird. Forciert das Abenteuer, um die Werte der menschlichen Solidarität zwischen den Farben, die liberalen Ideen des Freihandels und der Kultur gewidmet. “Novus Campus” periodische IRES Kampanien (Regional Institute of Social Economy) widmet die erste und die hintere Abdeckung des Monats März. Bereitet die Mitarbeiter “des Eden Kratzer / Kratzer auf der Eden” im Botanischen Garten der Universität “Federico II” von Neapel, was einer Leistung von graffisculture und extravagante Wohn-und Herausgabe einer Monographie mit Texten von Paolo De Luca, der Direktor der Gärten Botaniker, und Gigi Caramel Dozent in Soziologie der Kunst Universität 71 pa. Espone alla Galleria Unidad Iztapalapa dell’Universidad Autonoma Metropolitana de la Ciudad de México, alla Stazione San Lazaro del Sistema Transporte Colectivo Metro de la Ciudad de México e in altri stati messicani. Nel mese di aprile 2005 è ospite, al “VI. Women’s International Conference 2005” di Graz (Austria) curata dall’artista Christine Kertz e dalla galleria d’arte ”Menache” di Mexico City, continuazione del progetto dell’Associazione culturale “Esmeralda”, fondata da Frida Kahlo e Diego Rivera,. L’Istituto Fernando Santi gli affida la responsabilità del settore Arte & Cultura Come fondatore e presidente dei Free International Artists progetta e realizza “Stracci al Vento/” nell’Orto Botanico di Napoli (2005) dove concretizza le performance “Conquista”/”Conquest” e “Madre Terra”/”Mother Earth” interpretate dal corpo di ballo del Centro Studi Danza di Napoli e propone concerti sperimentali; “Rags in the Wind II” al Botanischer Garten der Karl Franzens Universität di Graz Austria (2007); “Rags in the Wind III” Mozirski gaj Park Cvetja Slovenia (2009), Nel 2009 è coinvolto nell’evento “SPORTinARTE” - Biblioteca Nazionale di Torino - Italia. Intanto, Marino persegue e realizza l’assurdo attraverso le sue performance. Scolpisce alcune sue sculture performative “Enzo Marino carves dancing sculture / scolpisce la scultura danzante” al Botanischer Garten der Karl Franzens Universität Graz Austria 2007; “Paints… the sound…” Concert for Rollerpainting (E. Marino-Italia) and Electronic Music (Carlos Defazio – Uruguay)- Room Ceremonias de Municipal de la Intendencia Montevideo - Uruguay 2008; “Enzo Marino carves the Air” Mozirski gaj - Park Cvetja â“ Mozirje Slovenia 2009; “Enzo Marino scolpisce il fuoco” Studio P.Malato - Palazzo Aimonetti Torino 2010, “Enzo Marino scolpisce il Canto” Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” 72 Federico II in Neapel. 2004 - von der Universidad Tecnológica Tula-Tepeji das “Festival Internacional Lucero del Alba” Invited - für die Wandmalereien übernahm der Staat Hidalgo - Mexiko verbindet die Pyramiden de los de Atlanten Civilización Tolteken von Tula de Allende, das Projekt “ Ruta de los Metros Quetzalcòtl en del Mundo “, dass er fördert, dann in Europa. Er stellte in der Galerie der Universidad Autonoma Metropolitana Unidad Iztapalapa de la Ciudad de Mexico, die San Lazaro Station Transporte Colectivo MetroSystem de la Ciudad de México und anderen mexikanischen Bundesstaaten. Im April 2005 war zu Gast bei den “VI. Weltfrauenkonferenz 2005 “in Graz (Österreich) mit Christine Kertz und die Kunstgalerie kuratierte” Menace “von Mexiko-Stadt setzte das Projekt des Kulturvereins” Esmeralda “von Frida Kahlo und Diego Rivera gegründet. Das Institut Saints Fernando gibt ihm die Verantwortung für die Kunst & Kultur Als Gründer und Präsident der Free Artists International entwickelt und produziert “Rags in den Wind /” in den Botanischen Gärten von Neapel (2005), wo der Beton “Conquest” / “Conquest” und “Mutter Erde” / “Mutter Erde” durch den Körper interpretiert Dance Dance Studies Center von Neapel und bietet Konzerte experimentellen “Rags in the Wind II” Botanischer Garten der Karl-Franzens-Universität Graz, Österreich (2007), “Rags in den Wind III” Mozirski gaj Park Cvetje Slowenien (2009), Nationalbibliothek von Turin - - Italien im Jahr 2009 in der Veranstaltung “SPORTinARTE” beteiligt. Inzwischen verfolgt Marino und erreicht seine Leistung durch die absurd. Sculpts Durchführung einige seiner Skulpturen “Enzo Marino Skulpturen schnitzt Tanzen / Tanzen schnitzt die Skulptur” des Botanischen Gartens der Karl-Franzens-Universität Graz Österreich 2007, “Farben ... der Klang ...” Concert for Rollerpainting (E. Marino-Italien) und Elektronische Musik ( Carlos Defazio - Uruguay) - Room Ceremonias Municipal de la Intendencia de Montevideo - Uruguay 2008, “Enzo Marino schnitzt the Air” Mozirski Gaj - Park Cvetje â “Mozirje Slowenien 2009,” Marino Enzo sculpted das Feuer “Studio P. Sick - Palace Aimonetti Turin 2010, “Marino Enzo sculpted den Song” Botanischer Garten der Universität Neapel “Federico II” Im Auftrag des Instituts Fernando Santi Designs und beaufsichtigt das internationale Event “Homenaje a Fernando Saints” Honorable Concejo Municipal de Santa Fe de la Vera Cruz, Argentinien 2009. “Transit Nomads” Contemporary Art Museum of San Cesa- Su incarico dell’Istituto Fernando Santi progetta e cura l’evento internazionale “Homenaje a Fernando Santi” Honorable Concejo Municipal de Santa Fe de la Vera Cruz Argentina 2009. “Transiti Nomadi” Museo d’arte Contemporanea di San Cesario di Lecce Italia 2009. Nell’ambito delle manifestazioni “Maggio dei Monumenti” della Città di Napoli partecipa alla manifestazione “Canti Itineranti”, curata da Valentina Cotini, che gli allestisce una mostra personale nel Refettorio grande del Complesso Monastico di San Domenico Maggiore di Napoli. È nominato responsabile della cultura per l’Università Popolare di Casoria. Nal mese di settembre è invitato alla mostra internazionale d’arte “Homenaje al Dr. Miguel León Postilla” con opere ispirate a “15 poetas del mundo Náhuatl” y “Visión de los Vencidos”, che sono state prima esposte alla Galería del Colegio Nacional e successivamente all’ Universidad Autónoma Metropolitana Unidad Iztapalapa, alla Estación Hidalgo del Sistema de Transporte Colectivo Metro, alla Casas de Cultura e Galerías de las Delegaciones del Distrito Federal e nelle Consejos Estatales para la Cultura y las Artes della zona centrale della República, che comprende 10 Estados. Negli anni duemila produce diversi progetti di eventi multimediali, testi di presentazione a giovani artisti, racconti ma inizia una nuova esperienza scultorea ideando ed elaborando le “aurasculture” dove ribalta ancora una volta il concetto scultoreo portando la materia decorativa all’interno e la struttura portante all’esterno della scultura. Per l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, l’Istituto F. Santi, i Free International artists, l’Universidad Autónoma Metropolitana de la Ciudad de México, il Sistema Transporte Colectivo Metro de la Ciudad de México. l’Universidad Tecnològica TulaTepeji-Hidalgo progetta e cura l’evento internazionale “Folate Iridescenti” 2006 a Villa Doria d’Angri attivando per la seconda volta in Europa “La Ruta de Quetzalcòtl en el Arte”. Nello stesso luogo da vita rio di Lecce, Italien 2009. Im Rahmen der Veranstaltungsreihe “Mai der Monumente” der Stadt Neapel beteiligt sich an dem Festival “unterwegs Singing” von Valentina Cotin, die eine Ausstellung in der großen Refektorium des Klosters von San Domenico Maggiore in Neapel organisiert, kuratiert. Er wurde zum Leiter der Kultur für die Menschen der University of Casoria. Nal September ist für die internationale Kunstausstellung “Tribute to Dr. Miguel Leon Apostille” mit Werken von “15 Poetas del mundo Náhuatl” y “Vision de los Vencidos”, die erstmals auf der Galería Nacional del Colegio ausgestellt wurden inspiriert eingeladen und dann zu “Universidad Autónoma Metropolitana Unidad Iztapalapa, die Estación de Transporte Colectivo Hidalgo Metro System, das Casas de Cultura de las Galerías delegaciones und der Distrito Federal und Estatales Consejos para las Artes y la Cultura der zentralen Region der Republik, die auch 10 Estados. Über 2000 Jahre produzierte mehrere Multimedia-Projekte, Veranstaltungen, Text der Präsentation junger Künstler, sondern beginnt eine neue Geschichte skulpturalen Erfahrung in der Konzeption und Entwicklung der “aurasculture”, wo im Vordergrund noch einmal das Konzept der plastischen Dekoration in die Angelegenheit bringen und die Struktur außerhalb der Skulptur. Für die Universität von Neapel “Parthenope”, Istituto F. Saints, die Freie Internationale Künstler, Universidad Autónoma Metropolitana de la Ciudad de Mexico, Transporte Colectivo Metro-System de la Ciudad de México. Universidad Tecnológica TulaHidalgo Tepeji-Care-Pläne und die internationale Veranstaltung “Folat Irisierende” 2006 Villa Doria d’Angri Aktivierung zum zweiten Mal in Europa “La Ruta de Quetzalcòtl en el Arte”. In der gleichen Stelle gründete er die Tanz-Performance, Musik und Theater ‘s “Infinite Napoletano” mit der Teilnahme von jungen Künstlern. Im Monat Mai bis in den Blueprint II Museuman Berlin im Juni teilnehmen und wird in Rumänien 73 alla performance di danza, musica e recitazione l’ “Infinito Napoletano” con la partecipazione di giovani artisti. Nel mese di maggio partecipa al progetto BLUEPRINT II al Museuman di Berlino e a Giugno è in Romania all’ “ Arte for the city museum” Town Hall - Faget dove produce alcune opere per il nascente museo. 2006 – il mese di agosto è molto intenso, il progetto “Folate Iridescenti/ Winds iridescent” è ospitato alla London Biennale 2006 su invito della Richmondupon-Thames Art Concil. Il due agosto inaugura l’esposizione d’arte contemporanea “Italian Arcadian” alla Stables Gallery Orleans House of Twickenham Riverside – London e nei giorni successivi proietta al pubblico i video “Graffi Atavici”, “Graffi sull’Eden” e “Infinity of Naples/Infinito Napoletano”. Il quattro agosto organizza un pic-nic internazionale sulle rive del Tamigi con prodotti napoletani e il giorno cinque, in occasione della Brighton Gay Pride Parade prende parte, con un gruppo di artisti tra cui anche il critico d’arte Guy Brett, a Long Shore Drift of Brighton Beach ad alcune performance di David Medalla, Marisol Cavia, Marko Stepanov ed altri. Intanto il giorno 6 è ospite di Bryan Mulvihill’s Word Tea Party e si esibisce alla Royal Academy Schools Gallery, Hornsey of London nella performance pittorica-musicale “The Faces of the War - concerto per flauto e rullopittura”, con l’ungherese Agnes Hay al flauto. A metà agosto è presente all’esposizione Alpe-Adria-Pannonia Körmend e partecipa al Wood Symposium – Castle of Kòrmend – Hungary. Il 20 agosto è in Budapest dove è coinvolto nella drammatica bufera che sconvolge i festeggiamenti del patrono d’Ungheria, riparato su un tram documenta disegnando con mezzi improvvisati (rossetti, rimmel, tovaglioli, ecc.), i volti della tragedia. Successivamente partecipa a molti altri eventi tra 74 “Kunst für das Stadtmuseum” Town Hall - Faget, wo es produziert einige Werke für den neu entstehenden Museums. 2006 - der Monat August sehr intensiv ist, das Projekt “Folat Iridescent / irisierend Winds” ist an der London Biennale 2006 auf Einladung des Richmondupon-Thames Art Concil gehostet. Der 2. August eröffnet Ausstellung zeitgenössischer Kunst “Italian arkadische” Stables Gallery at Orleans House of Twickenham Riverside - London und in den Tagen nach Projekten für die Öffentlichkeit das Video “atavistische Kratzer”, “Kratzer auf Eden” und “Infinity von Neapel / Infinity Napoletano “. Der 4. August International organisiert ein Picknick am Ufer der Themse mit neapolitanischen Produkten und fünf Tagen, am Brighton Homosexuell Pride Parade teilnahmen, mit einer Gruppe von Künstlern, darunter der Kunstkritiker Guy Brett, Long Shore Drift von Brighton Beach für einige der Aufführungen von David Medalla, Marisol Cavia, Marko Stepanov und andere. In der Zwischenzeit am Tag 6 war ein Gast von Bryan Mulvihill Wort Tea Party führt an der Royal Academy Schools Gallery, Hornsey, London in der Aufführung von MusikGemälde “Die Gesichter des Krieges - Konzert für Flöte und rullopittura”, mit dem ungarischen Agnes Hay al Flöte. Mitte August gibt es Exposition AlpeAdria-Pannonia Symposium Körmend und beteiligt sich an der Wood - Schloss von Körmend - Ungarn. Am 20. August in Budapest, wo er in der dramatischen Sturm, der das Fest der Schutzheiligen von Ungarn stört beteiligt ist, auf eine Straßenbahn mit behelfsmäßigen Zeichnung Dokumente (Lippenstift, Wimperntusche, Servietten, etc..), Die Gesichter der Tragödie fixiert. Dann nehmen Sie Teil an vielen anderen Veranstaltungen, darunter die Liverpool Biennale in Blueprint II, die RGB-Castle - Kunst, Geschichte und Wissenschaft - von Magliano Alfieri (CN), der Internationalen Tiava Targul-de-Vizual Art Bucharest 2007, i quali al progetto BLUEPRINT II alla Liverpool Biennial, al RGB Castle – arte storia e scienza – di Magliano Alfieri (CN), al TIAV-Târgul International de Arte Vizuale-Bucuresti 2007 Romania, a “La vita attiva, continuità di senso” curato da Antonio Picariello a Macchiagodena nel Molise. A marzo del 2007 tiene una performance insieme all’inglese Jill Rock e rappresenta le “Chronicle of a performance.” al Museo Minimo di Napoli (I). A settembre cura, al Botanischer Garten der Karl Franzens Universität von Graz in Austria, l’evento internazionale “Fetzen im Wind II”. Al vernissage si esibisce nella performance “dancing sculture” in cui scolpisce una scultura vivente e danzante. Poi apre i lavori del “III Meeting of Free International Artists“ nella sala antistante le serre. Nel 2008, nell’ambito delle celebrazioni dei 200 anni della nascita di Giuseppe Garibaldi, progetta e cura per il Comune di Bergamo, la Fondazione Bergamo nella Storia, l’Istituto Santi ed altri patrocinanti l’evento internazionale “Giuseppe Garibaldi…Uomo della libertà, uomo dell’umanità…” 18072007 allestito al Museo storico di Bergamo. In un progetto di gemellaggio tra la città di Bergamo e Montevideo cura la manifestazione “Giuseppe Garibaldi ... Hombre de la libertad, hombre de la humanidad ...” 1807-2007 nella Sala de Ceremonias “E.de los Campos” - Intendencia Municipal de Montevideo (Uruguay). Nello stesso contesto realizza la performance “Enzo Marino pinta el sonido/Enzo Marino dipinge il suono” su basi musicali originali dell’uruguaiano Carlos Defazio. Nel mese di agosto è tra i cinquanta artisti a rappresentare l’arte italiana nell’esposizione “Spirito Olimpico Italiano” in Casa Italia CONI per la XXIX Olimpiade – Beijing 2008 (China) e in dicembre, in occasione dell’assegnazione dei Collari d’Oro agli atleti, al Centro Preparazione Olimpica del CONI di Roma. Nel 2009 è coinvolto nell’evento “SPORTinARTE” - Biblioteca Nazionale di Torino - Italia. Nell’ultimo decennio accentua la sua passione per la scrittura producendo alcuni testi teatrali e molti rac- Rumänien, in “Life aktiven Sinne der Kontinuität “, herausgegeben von Antonio Picariello bei Macclesfield in Molise. Im März 2007 findet eine Aufführung zusammen mit englischen Rock and Jill ist die “Chronik einer Leistung.” Zumindest im Museum von Neapel (I). Im September, Pflege, Botanischer Garten der KarlFranzens-Universität Graz in Österreich von der internationalen Veranstaltung “Fetzen im Wind II”. Führt in der Leistung bei der Vernissage “tanzenden Skulpturen”, in dem eine lebende Skulptur und Tanz schnitzt. Dann öffnen Sie die Arbeit der “Third International Meeting of Free Artists” in den Raum vor der Gewächshäuser. Im Jahr 2008 während der Feierlichkeiten zur 200-jährigen Geburtstag von Giuseppe Garibaldi, und Care-Pläne für die Stadt Bergamo, Bergamo in der History Foundation, dem Institut Saints und anderen Sponsor der internationalen Veranstaltung “Giuseppe Garibaldi ... Man der Freiheit Mann der Menschheit ... “1807-2007 Historische Museum in Bergamo untergebracht. In ein TwinningProjekt zwischen den Städten Bergamo und Montevideo durch die Ausstellung “Giuseppe Garibaldi ... Hombre de la Libertad, hombre de la Humanidad ... “in der Sala de Ceremonias 1807-2007” E.de los Campos “- Intendencia Municipal de Montevideo (Uruguay). In diesem Zusammenhang macht die Leistung der Original-Musik Betten uruguayischen Carlos Defazio “el sonido Pint Marino Enzo / Enzo Marino den Ton zeigt”. Im Monat August ist eine von fünfzig Künstlern der italienischen Kunst repräsentieren Ausstellung “Italienische Olympic Spirit” Haus Italien CONI für die XXIX Olympiade - 2008 in Peking (China) und im Dezember, anlässlich des Dog ‘s Goldene Athleten der Olympischen Vorbereitung Zentrum CONI Rom. Nationalbibliothek von Turin - - Italien im Jahr 2009 in der Veranstaltung “SPORTinARTE” beteiligt. In den letzten zehn Jahren zeigt seine Leidenschaft für das Schreiben und produziert einige Theaterstücke und viele Kurzgeschichten und autobiographischen Reise zurück zu den Ursprüngen, warum er 75 conti di viaggi e autobiografici che lo riportano alle origini, per questo intraprende un percorso dedicato alla sua città natale organizzando salotti artistici-culturali, come “Immagini e racconti con il rito del pane al sapore di musica” in Casa Grieco - 2008, e “I luoghi della memoria”, nella cappella barocca della Reale arciconfraternita .S.M.della Pietà nella Basilica Pontificia M. di San Mauro Abate in Casoria - 2009, contenitori di esposizioni d’arte, musica, proiezioni, lettura di racconti, danza, cibi della tradizione. Nel 2009, progetta il terzo percorso de “La Ruta de Quetzalcòtl en el Arte” con l’evento “Transiti Nomadi” al Museo Civico d’Arte Contemporanea di San Cesario di Lecce (5 aprile – 5 maggio) in collaborazione con il Comune di San Cesario di Lecce, l’Università del Salento, I Free International Artists, l’Universidad Autonoma di Ciudad de Mèxico, Karl Franzens Universität von Graz ed altri enti. Ad aprile, in occasione dell’inaugurazione della piazza dedicata al nostro connazionale Fernando Santi, cura la mostra “Homenaje a Fernando Santi” alla Galerie de l’Honorable Concejo Municipal de Santa Fe de la Vera Cruz in Argentina; a giugno è presente a la “Réunion de l’art” a Le Pouget France; a giugno/ luglio è ai Giochi del Mediterraneo di Pescara Italia, ad agosto è invitato a partecipa ai festeggiamenti al 45 AÑOS DE LA UNIVERSIDAD ANAHUAC a Ciudad de México; a settembre cura la terza edizione degli stracci al vento “Rags in Wind III” Mozirski gaj - park cvetja a Mozirje Slovenia. “SPORTinARTE” - Biblioteca Nazionale di Torino - Italia 2009 Nel 2010 è impegnato in “...UOMINI IN TRANSITO...” Saarbruchen - Germania, 2010, “ENZO MARINO CARVES THE FIRE” Torino - Italy 2010, “OKZIDENT&ORIENT - borderless” . Marrakech - Maroc, 2010 “artsymposium” Unterpremstätten Ãsterreich 2010. Nel 2011 realizza “Unità d’Italia . centocinquant’anni di storia …oggi” nella Chiesa di San Domenico a Budrio (BO) e partecipa al III Symposium of Scampia Napoli eine Tour widmet seine Heimatstadt durch die Organisation von künstlerischen und kulturellen Salons, wie “Bilder und Geschichten mit unternahm der Ritus Brot gewürzt Musik “House Grieco - 2008, und”. Erinnerungsorte “, in der barocken Kapelle des Königlichen Bruderschaft SMdella Pieta in der Basilika Pontificia M. St. Mauro Abt Casoria - 2009, Container von Kunstausstellungen, Musik, Filme, Geschichten vorlesen, Tanz, traditionelle Speisen. Im Jahr 2009 entwarf er den dritten Weg “La Ruta de Quetzalcòtl en el Arte” mit der Veranstaltung “Transit Nomads” im Museum of Contemporary Art in San Cesario di Lecce (5. April - 5. Mai) in Zusammenarbeit mit der Stadt San Cesario di Lecce, der Universität von Salento, die Free International Artists, Universidad Autonoma de Ciudad de Mexico, Karl Franzens Universität Graz von und anderen Einrichtungen. Im April ist die Einweihung des Platzes gewidmet unseren Landsmann Fernando Saints, durch die Ausstellung “Homenaje a Fernando Saints” in der Galerie de l’Honorable Concejo Municipal de Santa Fe de la Vera Cruz in Argentinien im Juni präsentieren an der “Reunion de l’art” Le Pouget, Frankreich, im Juni / Juli auf der Mittelmeer-Spiele in Pescara Italien, im August, ist eingeladen, an den Feierlichkeiten bei 45 años de la Universidad Anahuac in Mexiko-Stadt teil, die im September von der dritten Ausgabe der Lumpen im Wind “Rags in den Wind III” Mozirski gaj - park Cvetje Mozirje in Slowenien. “SPORTinARTE” - National Library of Turin - Italien 2009 Im Jahr 2010 engagiert in “MEN IN TRANSIT ... ...” Saarbruchen - Deutschland, 2010, “ENZO THE FIRE MARINE Carves” Turin - Italien 2010 “OKZIDENT & ORIENT - grenzenlos”. Marrakech - Maroc 2010 “artsymposium” Unterpremstätten Ãsterreich 2010. Im Jahr 2011 produzierte er “Einheit Italiens. hundertfünfzig Jahre Geschichte heute ... “in der Kirche San Domenico in Budrio (BO) und beteiligt sich an der III Symposium der Scampia Neapel Enzo Marino Via Pio XII, 114 80026 Casoria – Napoli Italia Phone. +39.0817361819; +39.3498475229; +39.3465064978 e-mail: [email protected] www.enzomarino.com , http://graffisulleden.bravehost.com, http://freeinterartists.bravehost.com, http://artemuralismointernaciol.bravehost.com , http://liberiartistieuropei.bravehost.com 76 Es haben sich für seine Kunst interessiert: Božo Raič, Luigi Caramiello, Francesco Piselli, Matteo D’Ambrosio, Francesco D’Episcopo, Massimo D’Andrea, Nino Leone, Claudio Ferone, Giuseppe Siano, Antonio Gasbarrini, Lucio Galante, Antonella Zagaroli, Antonio Picariello, Giovanni Leone, Francesco De Luca, Slawomir Tryc, Domenico Rea, Max Vajro, Massimo Guastella, Olivier Gravier, Ugo Piscopo, lrmgard Scharold, Rosario Di Bonito, Eugen Barthelmeß, Paolo Gioia, George Cheliotis, Aniello Montano, Leopoldo Iannelli, Antoni Buchner, Pasquale Ognissanti, Enzo Di Grazia, Carlo Barbieri, Uch (erlangen kultur), Obernofl Kirsten., Mimmo Grasso, Kamilla Kurek. PROGETTI E DIREZIONE ARTISTICA/ PROJEKTE UND ART DIRECTION: 2011 “Unità d’Italia . centocinquant’anni di storia …oggi” Chiesa di S. Domenico - Budrio (BO) 2009 Transiti Nomadi – Museo d’Arte Contemporanea di San Cesario di Lecce (I) 2008 Giuseppe Garibaldi …Uomo della libertà, uomo dell’umanità… 1807-2007 - Museo storico di Bergamo (Italia) 2008 Giuseppe Garibaldi ... Hombre de la libertad, hombre de la humanidad ... 1807-2007 Sala de Ceremonias “E.de los Campos” - Intendencia Municipal de Montevideo (Uruguay) 2007 Fetzen im wind II - Botanischer Garten Karl-Franzens-Universität Graz (Austria) 2006 Infinity of Naples - London Biennale- Stables Gallery Orleans Hause-London (UK) 2006 Folate Iridescenti - Villa Doria d’Angri -Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (I) 2006 Infinito Napoletano - Villa Doria d’Angri dell’Università “Parthenope”-Napoli (I) 2006 Winds iridescent - London Biennale- Stables Gallery Orleans Hause – Londra - UK 2005 Stracci al Vento - Orto Botanico della Facoltà di Scienze-Università ”Federico II” - Napoli (I) 2005 “Conquista”/”Conquest” – O. B. Facoltà di Scienze-Università Federico II - Napoli (I) 2005 “Madre Terra”/”Mother Earth” - O. B. Facoltà di Scienze -Università Federico II - Napoli PERSONAL SHOWS/ EINIGE PERSÖNLICHE AUSSTELLUNGEN/ PERFORMANCE: “Enzo Marino scolpisce il Canto” Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” “Enzo Marino scolpisce il fuoco” Studio P.Malato - Palazzo Aimonetti Torino 2010,”Enzo Marino carves the Air” Mozirski gaj Park Cvetja â“ Mozirje Slovenia 2009; I Luoghi della memoria – 2009- R.A.S.M.d.P. Basilica P. M. di San Mauro Abate Casoria (Italia); Enzo Marino pinta el sonido – 2008- Intendencia Municipal Montevideo (Uruguay); “Chronicle of a performance.” 2007Museo Minimo Napoli (I) - Arte Salotto Arte di Enzo Marino – 2008 -Casa Grieco Casoria –Napoli – Italia; Enzo Marino carves a vivid sculpture of dancing – 2007 - Botanischer Garten der Karl Franzens Universität von Gaz – Austria; Infinito Napoletano -2006 - Villa Doria d’Angri - Università “Parthenope”-Napoli (Italia) - Graffi Atavici – 2005 - London Biennale- Stables Gallery Orleans Hause (film) – Londra (UK) - The Faces of the War– 2006 -Royal Academy Schools Gallery, Hornsey – London (UK) - I volti della tragedia-20 agosto 2006 - Trambus 59-Alkotàs Utca Budapest (Hungarn); Canti Itineranti -2005 Refettorio del complesso monastico di S. Domenico Maggiore – Napoli (I); Graffi sull’Eden – 2004 - Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (I); Urzeitliche Kratzer/Graffi Atavici Italienisches Kulturinstitut Berlin-Kreuzberg (D); Mythos Eros Magie – 2003 - Museo Provinciale S.Maria di Cerrate – Lecce (I) - Urzeitliche Kratzer/Graffi Atavici”- 2001- Italienisches Kulturinstitut Berlin-Kreuzberg (D) – Immagini e suoni dei Graffi – E.Marino con musiche di A. Cardillo, D.G.Marino, M. Menga Museo Provinciale S.Maria di Cerrate – Lecce (I) - Eros Mediterraneo Adri@tica – 1999 - Castello Aragonese Otranto (I) - Graffi Atavici 2002 - Grotte di Pertosa – Salerno (I) - Aura-Lavori in corso (d’opera)/Jazz &Mito-Angelus Novus-Palazzo Benedetti- L’Aquila (I) - Mythos Eros Magie Galerie des Polnischen Kulturinstitut Berlin-Mitte (D) - Manush Galerie Salammbo Paris (F). ALCUNE MOSTRE COLLETTIVE/EINIGEN GRUPPENAUSSTELLUNGEN: “Unità d’Italia . centocinquant’anni di storia …oggi” nella Chiesa di San Domenico a Budrio (BO), III Symposium of Scampia Napoli, Giuseppe Garibaldi …Uomo della libertà, uomo dell’umanità…1807-2007” - Museo storico di Bergamo (Italia), Giuseppe Garibaldi ... Hombre de la libertad, hombre de la humanidad ... 1807-2007 - Sala de Ceremonias “E.de los Campos” - Intendencia Municipal de Montevideo (Uruguay); Fetzen im wind II - Botanischer Garten Karl-Franzens-Universität Graz (Austria), Infinity of Naples - London Biennale- Stables Gallery Orleans Hause-London (UK), Folate Iridescenti - Villa Doria d’Angri -Università degli Studi di Napoli “Parthen, “Alpe-Adria-Pannonia” Hofgalerie im Raiffeisenhof (Austria) – Galleria Unidad Iztapalapa Universidad Autòn.Metrop. de la Ciudad de México – Museo Florean Baia Mare Maramures (Romania); “EX-LIBRIS-FETA” Municipality of Elassona (Grecia); Galleria Civica di Macchiagodena (I) – Holz Simposium in Batthyàny vàrkastèly -Körmend (Ungarn) – “Spirito Olimpico Italiano” in Casa Italia CONI per la XXIX Olimpiade – Beijing 2008 (China) - Museo d’Arte Contemporanea di San Cesario di Lecce (I) – CONI – Centro Preparazione Olimpica Roma 2008; Sala de Ceremonias de la Intendencia Municipal de Montevideo (Uruguay) - Museo storico di Bergamo (I) - Botanischer Garten – Karl-Franzens- Universität Graz (Austria) -Villa Doria d’Angri -Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (I) – “ Università Tecnologica di Tula de Allende (Messico) - Alpe-AdriaPannonia Körmend (Ungarn) - Town Hall Simposium in Faget (Romania) – Centro Congressi La Serra, Sala Cupola Ivrea (I) hanno scritto della sua arte/ geschrieben haben, über seine Kunst: Božo Raič, Luigi Caramiello, Francesco Piselli, Matteo D’Ambrosio, Francesco D’Episcopo, Massimo D’Andrea, Nino Leone, Claudio Ferone, Giuseppe Siano, Antonio Gasbarrini, Lucio Galante, Antonella Zagaroli, Antonio Picariello, Giovanni Leone, Francesco De Luca, Slawomir Tryc, Domenico Rea, Max Vajro, Massimo Guastella, Olivier Gravier, Ugo Piscopo, lrmgard Scharold, Rosario Di Bonito, Eugen Barthelmeß, Paolo Gioia, George Cheliotis, Aniello Montano, Leopoldo Iannelli, Antoni Buchner, Pasquale Ognissanti, Enzo Di Grazia, Carlo Barbieri, Uch (erlangen kultur), Obernofl Kirsten., Mimmo Grasso, Kamilla Kurek. 77 TAVOLE/TABLES Tav. I Meghane 30 x 40 cm. - 2011 Tav. XVIII Cernonnus 100 x 100 cm. - 1996 Tav. II La sospettosa - Die Verdächtigen 40 x 40 cm. - 2008 Tav. XIX I Tombaroli – Grabräuber 100 x 100 cm. Tav. III Ibo 20 x 30 cm. - 2008 Tav. XX Velocipede – Fahrrad 100 x 150 cm. - 1997 Tav. IV I tre 30 x 30 cm. - 2011 Tav. XXI Lo scudo dell’alleanza Der Schirm des Bundes 150 x 150 cm. - 2006 Tav. V Mexica 30 x 40 cm. - 2008 Tav. VI Sciamano - Schamane 40 x 40 cm. - 2011 Tav. VII Cvetca 40 x 40 cm. - 2009 Tav. VIII Mauro 40 x 40 cm. - 2008 Tav. IX Il saggio I - Der Weise I 40 x 50 cm. - 2011 Tav. X Il saggio II - Der Weise II 40 x 40 cm. - 2011 Tav. XI Lo sciamano K - Der Schamane K 40 x 40 cm. - 2010 Tav. XII Ammiccamento - Blinken 40 x 40 cm. - 2011 Tav. XIII Eros Mediterraneo - Mittelmeerisches Eros 70 x 100 cm. - 1996 Tav. XIV Uomo/chitarra - Mensch/Gitarre 70 x 100 cm. - 1977 Tav. XV Oro Greculo – Griechisch Gold 150 x 200 cm. - 1997/98 Tav. XVI Sogno – Traum 100 x 150 cm. - 2001 Tav. XVII La Ruota – Rad 100 x 150 cm. - 1966 78 Tav. XXII I dadi – Würfel 100 x 150 cm. - 1997 Tav. XXIII Lo scudo della discordia Das Schild des Anstoßes 150 x 150 cm. - 2006 pag. 7/13 Disegni - Zeichnungen pag. 16/18 Palestina - Le Facce della Guerra London 2006 Palästina - Gesichter der Krieges London 2006 pag. 19/22 Aura - Pescara 2007 pag. 24/25 Il 20 agosto 2006 è in Budapest dove è coinvolto nella drammatica bufera che sconvolge i festeggiamenti del patrono d’Ungheria, riparato su un tram documenta disegnando con mezzi improvvisati (rossetti, rimmel, tovaglioli, ecc.), I volti della tragedia. Tav. XXIV Hermes 3000 100 x 150 cm. - 1997 Am 20. August 2006 in Budapest, wo er in der dramatischen Sturm, der das Fest der Schutzheiligen von Ungarn stört beteiligt ist, auf eine Straßenbahn mit behelfsmäßigen Zeichnung Dokumente (Lippenstift, Wimperntusche, Servietten, etc..), Die Gesichter der Tragödie fixiert. Tav. XXV Gnomon 100 x 150 cm. 1996 pag. 57 Enzo Marino scolpisce l’aria. Concerto per scalpello e zitare . Mozirski Gaj 2009 Tav. XXVI La Vergine di Rothenburg 80 x 100 - 1995 Enzo Marino sculpted die Luft. Konzert für Meißel und zitare. Mozirski Gaj 2009 Tav. XXVII Il Graffito – Schrebweise 100 x 150 cm. - 1996 Tav. XXVIII Murales: L’energia di Quetzalcòtl (particolare) - 2004 Tula - México Tav. XXIX Le Graffisculture - Die Skulpturen-Kratzer Giovane concertista Jungen konzertspielerinen 65x30x13 cm. B.14x14x12 cm. - 2011 Tav. XXX Violoncellista con il Bleu Cellospieler mit Blau 93x20x26 cm. B. 13x13x26 cm. - 2011 Ermafrodita d’oro – Zwitter goldenen 56x20x15 cm. B.13x13x15cm. - 2011 Marzia con viola rossa Marzia mit rotem Cellos 39x13x12 cm. B. 13x13x10 cm. - 2011 Violoncellista verde - Grüne Cellospieler 33x13x13cm. B. 13x12x12 cm. - 2011 pag. 58 Enzo Marino il fuoco. Concerto per scalpello e flauti. Torino 2010 Enzo Marino sculpted das Feuer. Konzert für Flöte und Meißel. Turin 2010 pag. 59 Enzo Marino scolpisce il canto. Concerto per scalpello e coro Napoli 2010 Enzo Marino sculpted den Song. Konzert für Chor Meißel und Neapel 2010 pag. 60 Enzo Marino dipinge i volti della guerra , concerto per flauto e rullopittura. London 2006 Enzo Marino malt die Gesichter des Krieges, ein Konzert für Flöte und rullopittura. London 2006 pag. 63/66 Le Graffisculture Die Skulpturen-Kratzer SOMMARIO/INHALT Prefazione/Vorwort Elisabeth Preuß Introduzione/Einleitung Giuseppe Siano Performer dei tempi mitici Performer mythischer zeiten pag. 5 pag. 7/14 Enzo Marino Itinerario di una avventura di vita / Route von einem Abenteuer des Lebens Francesco Piselli pag. 15/16 Fenomenologia della pittura di E. Marino Die phänomenologie der malerei E. Marinos Antonio Gasbarrini Il Transcolore di E.Marino Die Transcolor E. Marino pag. 19/21 Matteo D’Ambrosio Aura di E. Marino Aura der E. Marino pag. 22/23 Le trame di colore nell’arte di Enzo Marino Enzo Marino Il mio colore/ Meine Farbe pag. 27 Božo Raič La scultura performativa di E. Marino Performative Skulptur Enzo Marino pag. 55/56 Enzo Marino Le Grafisculture Mimmo Grasso pag. 63/66 Graffiti/Grafema/Graffi Enzo Marino Documentazione sull’uomo e l’artista/Dokumentation überden Menschen und den Künstler pag. 67/77 Tavole e Tables pag. 78 79 Finito di stampare nel mese di luglio 2011 nella litografia VECA Casoria (NA) Italia per Free International Artists Gedrukt im Juli 2011 in der Druckerei VECA Casoria (NA) Italien für Free International Artists 80