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Che il futuro colga i miei sentimenti!
Eliana, Lorenzo, Beatrice, Dalia
novelli Dei dei Tempi Mitici
E.M.
Dass die Zukunft erfasst meine Gefühle!
Eliana, Lawrence, Beatrice, Dalia
neuen Götter des Mythischen Zeiten
E.M.
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ENZO MARINO
I Tempi Mitici/ Die Mythische Zeit
Itinerario di un’avventura di vita
Route von einem Abenteuer des Lebens
Stadtmuseum Erlangen
24. September - 28. Oktober 2011
Ufficio Stampa
Roberta Iacoletti
Giuseppe Pesce
Pubbliche Relazioni
Diego Guglielmo Marino
Marianna Ottobre
Progetto
Daniele Marino
Assistenti di studio
Giovanni Ferrara, Anna Colmayer
Collaborazione
Margherita Rungi, Katja Wintergerst
Organizzazione
Italienisch-Deutscher-Verein Erlangen e.V.
[email protected]
Free international Artists
[email protected] Web-site
http://enzomarino.com - http://freeinterartists.bravehost.com
http://graffisulleden.bravehost.com - http://cantitineranti.bravehost.com
http://spaccanapoli.bravehost.com - http://fetzenimwind2.bravehost.com
http://garibaldi200years.bravehost.com - http://straccialvento.bravehost.com - http://folateiridescenti.bravehost.com
http://artemuralesinternacional.bravehost.com
Si ringrazia:
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Stadt Erlangen
Consolato Generale d’Italia
München
Enzo Marino
“I Tempi Mitici/Die Mythische Zeit”
Prefazione/Vorwort
Elisabeth Preuß
Introduzione/Einleitung
Giuseppe Siano
Testi/Texte
Francesco Piselli
Božo Raič
Mimmo Grasso
Antonio Gasbarrini
Matteo D’Ambrosio
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Uno sguardo alla storia dell’umanità dimostra che
la convivenza umana non è possibile senza l’arte e
l’arte non è priva di simboli.
Ein Blick zurück in die Geschichte der Menschheit
beweist: Menschliches Zusammenleben ist ohne
Kunst und Kunst ohne Symbole nicht denkbar.
I simboli sono vettori di messaggi altamente variabili. I simboli possono trasmettere un breve messaggio, come un saluto o uno stato d’animo, ma
anche il distintivo dell’amicizia di una società.
Symbole sind dabei höchst variable Nachrichtenträger. Symbole können sowohl eine kurze Nachricht wie einen Gruß oder einen Gemütszustand
übertragen, aber auch Erkennungszeichen für
Freundschaftsbünde sein.Und mit den Symbolen
Kreuz, Halbmond und Kerzenleuchter werden selbst die Buchreligionen Christentum, Islam und Judentum in einem Zeichen wiedergegeben.
E con i simboli della croce, mezzaluna e anche il
libro candelabro religioni come il cristianesimo,
islam ed ebraismo trasmettono l’idea di un personaggio.
I simboli rendono la nostra vita più facile, ma possono anche arricchire mistificare o addirittura minacciare, come gli “emoticons” delle “amicizie”
virtuali.
Symbole erleichtern unser Leben, sie können es
aber auch bereichern, mystifizieren oder gar gefährden, wie die „Emoticons“ in virtuellen „Freundschaften“.
Quindi, l’invito di Enzo Marino ad esplorare la sua
poetica, non solo è di grande rilevanza, ma è importante ed utile. Un artista, come Marino, che non
è produttivo solo nel suo studio ma, in momenti
particolari, porta attivamente il suo discorso artistico in Italia e all’estero, si inserisce perfettamente
nel mese interculturale a Erlangen.
Ringrazio il Museo della Città e l’Associazione
italo-tedesca per l’iniziativa, per aver portato la
mostra “I Tempi mitici/Die mythische Zeit” ad
Erlangen. Un sacco di lavoro professionale e di
volontariato e mesi di preparazione sono necessari
per realizzare un progetto come questo! Mille grazie!
Somit ist die Aufforderung von Enzo Marino, uns
mit seiner Ausstellung zu beschäftigen, nicht nur
hochaktuell, sondern wichtig und hilfreich. Ein
Künstler, wie Marino, der nicht nur im Atelier
produktiv ist, sondern am zeitkritischen, künstlerischen Diskurs in Italien und auch international
aktiv teilnimmt, passt hervorragend in den interkulturellen Monat in Erlangen.
Ich danke dem Stadtmuseum und dem ItalienischDeutschen-Verein für die Initiative, die Ausstellung „Tempi Mitici“ „Die mythische Zeit“ nach
Erlangen zu holen. Viel professionelles und ehrenamtliches Engagement und monatelange Vorbereitung sind notwendig, um ein Projekt wie dieses
zu stemmen! Dafür ganz herzlichen Dank!
La Settimana interculturale a livello nazionale in
Germania,, che dura tradizionalmente più di un
mese a Erlangen, offre un interessante assortimento di eventi, tra conferenze, workshop, discussioni
o visite.
Die bundesweite interkulturelle Woche, die in Erlangen traditionell über einen Monat dauert, bietet
eine bunte Palette von Veranstaltungen, zum Beispiel Vorträge, Workshops, Diskussionen, oder Besichtigungen.
Questa iniziativa può certamente essere vista come
la quintessenza di tutti i tipi di eventi, dal momento
che può essere visitata, può dare emozioni e si può
discutere con l’artista che sarà presente al vernissage.
La mostra non solo attirerà numerosi visitatori, ma
certamente rilancerà anche il dibattito pubblico in
Erlangen, perché la varietà di opere e strumenti che
Marino utilizza per rappresentare simbolicamente le diversità della nostra società noi li vediamo
come una risorsa importante per il futuro della nostra città.
Dr. Elisabeth Preuß, Sindaco
Diese Ausstellung kann sicherlich als Quintessenz
aus allerlei Veranstaltungsformen gesehen werden,
da sie begehbar ist, viele Sinne anspricht und der
Künstler für Gespräche zugegen sein wird.
Die Ausstellung wird sicherlich nicht nur viele Besucher anziehen, sondern die öffentliche Diskussion beleben, denn die Vielfalt der Materialien und
der Werkzeuge von Marino können symbolisch für
die Diversität unserer Gesellschaft stehen, die wir
in Erlangen als eine wichtige Ressource für die Zukunftsfähigkeit unserer Stadt sehen.
Dr. Elisabeth Preuß, Bürgermeisterin
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ENZO MARINO:
PERFORMER DEI TEMPI MITICI
ENZO MARINO:
PERFORMER MYTHISCHER ZEITEN
Enzo Marino costruisce il proprio spazio pittorico
con le stesse motivazioni di quegli esploratori teatrali di alcuni decenni fa. Era il periodo in cui si
ricercava un oltre – sia in senso metaforico che in
quello «reale» -, per una spazialità che diventasse
ambiente entro cui fare una esperienza cognitiva
dell’essere – Sì, era proprio quel vecchio essere
della unitarietà e della infinitezza (o finitezza) filosofica che incominciava a trasformarsi e a proporsi
come sistema vivente. Esso stava perdendo il luogo statuario della propria organizzazione monolitica nelle pertinenze concettuali, per l’affiorare di
teorie che si rivolgevano a percorsi cognitivi variabili e consideravano l’esistente1 come aggregato di
tanti Io.
Si può paragonare, pertanto, il nostro Artista visivo ad un performer che ama la partenza e si mette
in viaggio per mostrare e raccontare al momento
il proprio dispositivo simbolico allo spettatore. Il
suo narrar-si avviene attraverso la ricerca dei tempi
mitici della nostra attualità; non a caso, si sa, che
è proprio nel campo percettivo-temporale dell’hic
et nunc il luogo dove dapprima si evocano le vecchie forme di rappresentazione per precipitarle poi
in «nuovi» processi connettivo-cognitivi2, come
quelli attuali auto-referenti e auto-costruenti3.
Appaiono così le strutture mentali di nuove teorie
che aiutano il «vecchio essere» a meglio «interpretare» i propri comuni processi mentali e a «riconoscer-si» nel mondo coevo.
Il nostro Autore, quasi fosse un ricercatore-antropologo dell’immaginazione umana, raccoglie tutto:
Enzo Marino konstruiert seinen malerischen Raum
aus den gleichen Beweggründen wie die Theaterforscher vor einigen Jahrzehnten. Es waren die
Zeiten, als man ein Darüberhinaus suchte - sowohl im metaphorischen als im “realen” Sinn - für
eine Räumlichkeit, die zu einem Ambiente werden
sollte, das eine kognitive Erfahrung ermöglichen
sollte. Ja, es war genau jenes alte Sein der philosophischen Einheitlichkeit und der Unendlichkeit
(oder Endlichkeit), das sich zu wandeln und sich
zu einem lebenden System zu entwickeln begann.
Es verlor durch den gegebenen Ort seiner monolithischen Organisiertheit in den Konzeptstuben, das
Auftauchen von Theorien, die sich an wandelbare
Wissenswege wandten und die das Existierende1
als Aggregat vieler Ichs sahen.
Man kann unseren visuellen Künstler also mit einem Performer vergleichen, der die Abfahrt liebt
und der sich auf eine Reise begibt, um dem Zuschauer in jedem Moment seine symbolische Haltung zu zeigen und zu erzählen. Sein Sicherzählen
entsteht durch die Suche nach den mythischen Zeiten in unserer Gegenwart; man weiß ja schließlich,
daß im wahrnehmend - zeitlichen Bereich des
hic et nunc der Ort ist, an dem man zuerst die alten Darstellungsformen evoziert, um sie dann in
“neue” verbindende und kognitive Prozesse2 einzufügen wie die derzeitigen selbstbezogenen und
selbstkonstruierenden3.
So erscheinen die mentalen Strukturen neuer Theorien, die dem “alten Sein” helfen, die eigenen
gemeinsamen mentalen Prozesse besser zu “interpretieren” und sich in der heutigen Welt “wiederzuerkennen”.
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dai reperti dei fossili delle caverne, ai graffiti, alle
divinità ed agli orpelli simbolici della mitologia italica e greco-romana con quelli dei popoli nordici, ai
simboli allegorici derivanti dalle transcodificazioni
delle parabole dei cristiani… fino ai paradigmi [nel
senso proprio etim. di paradeigma = modello] che
si trovano in uso nelle psicologie dei symbol dei
nostri sistemi comunicativi di massa.
Enzo Marino diviene, così, viaggiatore e messo
del nostro sistema cognitivo-connettivo contemporaneo.
Egli traccia le proprie mappe visive4 disseminando
lo spazio pittorico dei reperti iconografici. Questi
si connettono o si stratificano in sovrapposizioni
di messaggi simbolici, attraverso l’uso di strutture
analogiche, che ci permettono di ripercorrere qui
ed ora la storia evolutiva dell’umanità fino a disvelare l’uso personale di quei simboli a fondamento
di un «possibile» percorso di unitarietà e di omologia culturale evidenziato dall’artista.
Non a caso egli riconosce, coglie ed infine sovrappone a quegli elementi iconografici altri suoi elementi iconografici, su cui si fondano i suoi idioletti
[etim. ìdios = proprio, personale: légein = parlare]
rappresentativi; in questo modo egli traccia la sua
mappa cognitiva disvelando il suo percorso simbolico, che desidera più aderente ai nuovi e più
frequenti simboli della vita quotidiana, ma che
evidenzia la derivazione transitiva che dal passato
giunge fino a noi.
Potremmo, pertanto, affermare che egli si pone
anche da una prospettiva di una «cosa senziente»;
sembra quasi che analizzi, da stoico, lo scorrere
della vita e osservi come nel contemporaneo si
presenta questo «sentirsi neutro sui corpi» e delle
«cose» rappresentate5.
La sua prospettiva è neutra. Osserva il mondo
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Unser Autor sammelt alles, als ob er ein ForscherAnthropologe der menschlichen Vorstellung wäre:
von den Fundstücken der Höhlenfossilien, zu den
Graffiti, zu den Gottheiten und dem symbolischen
Flitterglanz der italischen und griechisch-römischen Mythologie verbunden mit dem der nordischen Völker, zu den allegorischen Symbolen, die
aus der Transkodifizierung der Parabeln der Christen entstanden sind...bis zu den Paradigmen [im
eigentlichen etymologischen Sinn als paradeigma =
Modell], die in die Psychologie der Symbole unserer Massenkommunikationssysteme eingefügt ist.
Enzo Marino wird auf diese Art Reisender und
Bote unseres kognitiv-verbindenden, zeitgenössischen Systems.
Er zieht seine eigenen visuellen Karten4 und versetzt den malerischen Raum mit ikonographischen
Fundstücken. Diese verbinden oder schichten sich
in Überschneidungen symbolischer Botschaften,
durch den Gebrauch analoger Strukturen, die uns
erlauben die Evolution der Menschheit hier und
jetzt nachzuvollziehen, bis zur Aufdeckung des
persönlichen Gebrauchs dieser Symbole als Basis
eines “möglichen” kulturell einheitlichen und homologen Weges, den der Künstler aufzeigt.
Nicht umsonst erkennt und sammelt er jene ikonographischen Elemente und belegt sie mit anderen solchen Elementen, auf denen sich seine
eigenen Idolfiguren aufbauen [ethimologisch: ,
ìdios = eigen, persönlich: légein = sprechen]; auf
diese Weise zeichnet er seine Wissenskarte, seinen
symbolischen Weg aufdeckend, den er den neuen
und häufigeren Symbolen des Alltags annähern
möchte, aber die die transitive Abstammung aufzeigt, die von der Vergangenheit zu uns gelangt.
Wir könnten also behaupten, daß er sich auch in einer Perspektive einer “empfindenden Sache” stellt;
dall’ottica eterofenomenologica: ovvero esplora il
mito o le forme delle sue rappresentazioni attraverso la sua coscienza: ma si serve inoltre di un
sentiero neutrale che induce il nostro sguardo a essere più completo di informazioni e a comprendere le attuali modificazioni della nostra percezione,
mente e cognitività connettiva col volgersi «dalla
scienza fisica oggettiva, e dalla sua insistenza sulla
prospettiva in terza persona, ad un metodo per la
descrizione fenomenologica che può (in linea di
principio) rendere giustizia delle esperienze soggettive più private e ineffabili pur senza mai abbandonare gli scrupoli metodologici della scienza»6.
Ecco come nelle opere di questo artista l’esibizione coeva dei miti, in atteggiamenti e pose di divinità atletiche, evocanti i miti arcaici, si confondono e si modellano su fatti ed elementi rituali che
Marino prende dalla vita quotidiana. La riduzione
dell’essere a «cose» svela i neoelementi tribali delle figure evocate e pone l’accento antropologico
sul villaggio globale7 contemporaneo. I miti non
sono più arcaismi trapiantati nel nostro tempo, ma
esprimono la neotribalità dell’essere cosa. Evento
questo che appare evidente solo con un osservare
dall’esterno il proprio sistema evolutivo-cognitivo. Esso induce l’artista o l’osservatore oltre a
connettere e a far circolare il pensiero in una nuova
estetica fisico, cognitiva-simbolica e cibernetica
ad allargare la sua area d’azione col sovrapporre le
architetture e i segni informativi giusto per evidenziare il tracciato di una possibile mappa dell’evoluzione antropologica.
Sembra che la poetica di Enzo Marino voglia proprio sottolineare le differenze di questo passaggio
da una artisticità metafisica – che vive della opposizione al mondo fisico – a quella evolutiva-
es scheint fast, daß er aus dem Blickwinkel eines
Stoikers das Vorbeigleiten des Lebens analysiert
und beobachtet, wie in der Gegenwart sich dieses
“Neutrale Fühlen auf den Körpern” und die dargestellten “Dinge”5 präsentieren.
Seine Perspektive ist neutral. Er beobachtet die
Welt aus einer hetero- phänomenologischen Optik, d.h. er erforscht den Mythos oder die Formen
seiner Darstellung durch sein Bewußtsein: aber
er bedient sich außerdem eines neutralen Pfades,
der unseren Blick zu mehr Informationen verhilft
und der uns dazu bringt, die aktuellen Veränderungen in unserer Wahrnehmung besser zu verstehen,
Geist und verbindendes Wissen mit der Wendung
“von der objektiven Physik, und ihrem Bestehen
auf die Perspektive in der dritten Person zu einer
Methode der phänomenologischen Beschreibung,
die (im Prinzip) den subjektiven, privatesten und
unaussprechlichen Erfahrungen Gerechtigkeit widerfahren läßt, ohne jedoch je die methodischen
Skrupel der Wissenschaft aufzugeben”6.
In den Werken dieses Künstlers vermischen und
verbinden sich das heutige Vorzeigen der Mythen,
Haltung und Pose athletischer Gottheiten, die archaische Mythen hervorrufen, mit den Fakten
und rituellen Elementen, die Marino dem Alltag
entnimmt. Die Reduktion des Seins auf “Dinge”
enthüllt die neuen tribalen Elemente der evozierten Figuren und setzt den anthropologischen Akzent auf das zeitgenössische globale Dorf7. Die
Mythen sind nicht mehr in unsere Zeit verpflanzte
Archaismen, sondern drücken die Neotribalität des
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antropologica, che coinvolge le nuove scienze
fisico-biologico-cognitive e tende a sottolineare
non l’opposizione dei termini ma la coevoluzione
di strutture e sistemi mentali. I miti sono raccolti e
connessi non da una mente oppositiva che ne vuole
ripercorrere la storia, ma da una mente accogliente
che stringe relazioni e trova connessioni per scrivere una storia universale che tratta principalmente dell’evoluzione conoscitiva per giungere alla
concordanza di tutta l’umanità.
Ecco come la pittura di questo Artista accoglie e
manda assieme i miti del nord come quelli del sud
dell’Europa, in una sorta di integrazione simbolica-rappresentativa atta a descrivere una mappa
evolutiva comune a tutti questi popoli di cultura
apparentemente diversa.
La sua ricerca si svolgerebbe, così, verso un neoumanesimo in cui sia la cultura alta che quella bassa
partecipano allo sviluppo psicologico-individuale
e sociale del pensiero umano i cui fondamenti cognitivi, sappiamo, affondano nel radicamento biologico.
La cultura, qui presa nel suo complesso, interagisce, poi, fisicamente e spiritualmente, dalle più
profonde divisioni d’infinitesimalità atomali coi
medium o agenti percettivi vivi e vitali nel qui ed
ora e ne disegna mappe cognitive, attraverso cui
l’umanità stessa facendo circolare il proprio sapere costituisce le proprie e consone strutture comunicative nei vari transiti epocali d’essere: proprio
perché le recenti scoperte ci portano a considerare tutto il mondo come impregnato di atomi e che
questo, nel suo variegato manifestarsi, è contemporaneamente fisico e spirituale.
Sembra evidente ed importante a questo punto
ricordare che, anche per il nostro Artista – come
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Dingseins aus. Dies wird nur offensichtlich, wenn
man das eigene evolutive und kognitive System
von Außen beobachtet. Es bringt den Künstler oder
den Beobachter dazu, nicht nur zu verbinden und
den Gedanken in einer neuen physischen, kognitiven-symbolischen und kybernetischen Ästethik
zirkulieren zu lassen, sondern auch seinen Aktionsradius zu erweitern, indem er die Architektur und
die Informationszeichen übereinander bringt, nur
um den Weg einer möglichen Karte der anthropologischen Evolution aufzuzeigen.
Es scheint, daß die Poetik von Enzo Marino besonders die Unterschiede in diesem Übergang unterstreicht von einem metaphysischen Künstlertum
- das von dem Gegensatz zur physischen Welt lebt
- zu einem evolutiv-anthropologischen Künstlertum, das die neuen physisch-biologisch-kognitiven Wissenschaften hervorhebt und das nicht den
Gegensatz der Ausdrücke unterstreicht sondern
die Koevolution von Strukturen und geistigen Systemen. Die Mythen werden gesammelt und verbunden nicht von einem oppositionellen Geist,
der deren Geschichte aufrollen möchte, sondern
von einem aufnehmenden Geist, der Beziehungen
schafft und Verbindungen findet, um eine Universalgeschichte zu schreiben, die vor allem von der
Evolution des Wissens handelt, um schließlich zu
einem Einvernehmen der ganzen Menschheit zu
gelangen.
Die Malerei dieses Künstlers sammelt gleichzeitig
die Mythen des Nordens und des Südens Europas
in einer Art symbolisch-darstellerischen Integration, die eine Evolutionskarte zeigt, die all diesen
Völkern mit scheinbar verschiedener Kultur gemein ist.
per gli scienziati -, la natura di cui questo nostro
mondo è composto appare senz’altro di sostanza
mentale.
Diventano chiare, pertanto, le relazioni e le mappe
disegnate dai percorsi dei messaggi cognitivi contemporanei che fanno tracciare queste connessioni
nel sistema rappresentativo di Marino. Solo così è
possibile attraversare e gustare quei suoi frammenti di miti arcaici che si incontrano e interagiscono
con elementi feticisti di oggetti coevi e come vengono, tutti, ritratti assieme e sono compartecipi nel
rivelare le relazioni metaforiche e architettoniche
di un sistema di pensiero che si esprime attraverso
l’osservarsi della «cosa fuori di sé», in una corporeità vissuta come entità organica e distaccata dal
proprio procedere coscienziale-cognitivo. Tutto
ciò è evidente nella manifestazione della sua poetica di riscrittore in un neologismo e in una nuova ritualità di quelle tracce, che rimaste nel nostro
pensiero, rimandano ai simboli di una arcaicità che
egli ricostruisce nel qui ed ora in mappe cognitive.
Appare evidente ora come anche il mondo dell’arte, con Marino, cerca, nella rappresentazione, di
rinvenire una nuova mitologia adattabile al nostro
sistema cognitivo coevo.
Lo sforzo del nostro Autore rivela questa tensione.
Le stesse sue tecniche rappresentative vogliono
cogliere il passaggio – tutto contemporaneo a questo stato di aggregazione atomale dell’essere. Esse
tendono ad evidenziare più il pigmento colorico a
scapito dei volumi delle «cose».
Le sue forme si presentano alla nostra esperienza
come se somigliassero all’osservare l’epidermide
del corpo umano fibrillato da un potente microscopio elettronico, fino a giungere alla soglia in cui tra
Marinos Untersuchung richtet sich auf einen NeoHumanismus, bei dem sich sowohl die Hochkultur
und als die Volkskultur an der psychologisch-individuellen und sozialen Entwicklung des menschlichen Gedankens beteiligt, dessen kognitive Wurzeln biologisch verankert sind.
Die Kultur im Ganzen interagiert physisch und
spirituell in den tiefsten Teilungen der atomaren
Unendlichkeiten mit den Medien oder Wahrnehmungsträgern, lebendig im Hier und Jetzt. Sie
zeichnet davon Wissenskarten, durch die die Menschheit selber das Wissen und die eigenen Kommunikationsstrukturen in den verschiedenen Epochen
des Seins zirkulieren läßt: gerade weil die jetzigen
Entdeckungen uns dazu bringen, die Welt als aus
Atomen bestehend zu betrachten, und diese in ihrem unterschiedlichen Erscheinen ist gleichzeitig
physisch und geistig.
Es scheint offensichtlich und wichtig, an diesem
Punkt daran zu erinnern, daß auch für unseren
Künstler - wie für die Wissenschaftler - die Natur
dieser Welt im Ganzen aus einer geistigen Substanz besteht.
So werden die Beziehungen und die Karten deutlich,
gezeichnet von den Wegen der zeitgenössischen
kognitiven Nachrichten, die diese Verbindungen
im Darstellungssystem von Marino aufzeigen. Nur
so ist es möglich seine Fragmente archaischer Mythen zu durchqueren und zu genießen. Diese begegnen sich und interagieren mit fetischistischen Elementen zeitgenössischer Objekte und alle werden
zusammen gezeigt und zeigen die metaphorischen
und architektonischen Beziehungen eines Gedankensystems, das sich durch die Selbstbeobachtung
der “Sache, die aus sich herausgeht” ausdrückt, in
einer Körperhaftigkeit, die als organische Einheit
gelebt wird und sich trennt vom eigenen bewußtseinsmäßigen und kognitiven Vorgehen. All dies
zeigt sich deutlich in der Darstellung seiner Poetik
als Wiederschreibender in einem Neologismus und
in einer neuen Ritualität jener Spuren, die in unserem Kopf geblieben sind und auf die Symbole
einer Archaität verweisen und die er im Hier und
Jetzt in kognitiven Karten rekonstruiert.
Es scheint offensichtlich, daß jetzt auch die Kunstwelt, mit Marino, in der Darstellung eine neue
Mythologie sucht, die unserem derzeitigen kognitiven System entspricht.
Die Anstrengung dieses Künstlers offenbart diese
Spannung. Gerade seine Techniken der Darstellung wollen den – umfassend zeitgemäßen – Übergang zu jenem atomaren Aggregationszustand des
Seins erfassen. Seine Technik hebt mehr das Far-
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superficie, colore di fondo e contorni del corpo c’è
soltanto una diversa combinazione atomale.
Proprio per questo, in Marino, la stesura del colore
sulla tela si connette e richiama quella immagine
che si forma sullo schermo per il combinarsi dei
pixel nella televisione. I suoi «oggetti mentali» si
fissano sullo schermo della tela solo per un attimo e per aggregazione di trame coloriche larghe o
strette attenute dal passaggio dei sui rulli.
Tra fondo e oggetto non c’è alcuna differenza: tutto è solo questione di aggregazione di pigmenti, di
combinazione atomale, di pixel che delimitano la
superficie ed i contorni.
La materia di tutto il suo mondo rappresentativo,
proprio perché è composta di tutte quelle trame di
colore che si librano senza la pesantezza della corporeità nel campo percettivo del quadro, ci rende
finalmente palese come
le forme che da essa
prendono corpo (e di cui
essa è composta) è prevalentemente di sostanza
mentale8.
Le sue opere appaiono,
così, alla nostra percezione mentre costruiscono
forme e reticoli di conoscenze.
Antropologia, mitologia,
la scienza dell’atomalità
sono per un verso il principale supporto teoretico
alla poetica e, dall’altra,
nel «fare» artistico, vi è
l’assunzione di costrutti
di forme in bidimensionalità di masse volumetriche frontali molto appiattite verso il simbolico primitivo – specie per questa
sorte di schiacciamento delle figure «rappresentate» e passate come in-formazioni – e che servono,
tutte, a Marino, per descrivere questa nuova condizione dell’essere tendente alla neo-tribalità elettronica…
La finalità della sua «poetica» si indirizza proprio
verso il disvelamento di questa verità propugnata
più dalla scienza contemporanea che dalla religione: il rilevarci che oggi tutti noi siamo chipe che
partecipiamo ad una grande rete comunicazionale dove transitano le in-formazioni di una Grande
Mente9.
Egli, come noi, ha visto cadere anche nel mondo
dell’arte la rappresentazione come azione fonda-
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bpigment hervor unter Verzicht auf die Ausarbeitung des Volumens der “ Gegenstände”.
Seine Formen präsentieren sich unserer Erfahrung
gleich einer Beobachtung der Epidermis des menschlichen Körpers, in seine Fasern zerlegt durch
ein leistungsstarkes Elektronenmikroskop, bis zum
Erreichen jener Schwelle, an der die Unterscheidung zwischen Fläche, Hintergrund und Umrissen des Körpers sich auf unterschiedliche atomare
Struktur reduziert.
Gerade aus diesem Grund knüpft die Anbringung
der Farbe auf die Leinwand an jenes Bild an, das
auf dem Fernsehschirm durch die Kombination
einzelner Pixel entsteht. Seine “geistigen Gegenstände” verdichten sich auf dem Bildschirm nur für
einen Moment, durch die Verteilung breiter oder
schmaler Farbspuren, die
er durch das Auftragen
mit seinen Rollen erzielt.
Zwischen Hintergrund
und Gegenstand besteht
nicht der geringste Unterschied: alles ist nur eine
Frage der Aggregation
von Pixeln, von atomarer
Kombination, die Fläche
und Umrisse begrenzen.
Gerade weil sie aus all
diesen Farbspuren zusammengesetzt ist, die
sich ohne die Schwere
der Körperlichkeit im
Wahrnehmungsfeld des
Bildes gegenseitig ausgleichen, offenbart uns
der Stoff seiner gesamten
Welt der Darstellung endlich, daß die Formen, die aus ihr Gestalt entnehmen (und aus denen sie zusammengesetzt ist) vorwiegend aus mentaler Substanz8 bestehen.
So erscheinen seine Werke unserer Wahrnehmung,
während sie Formen und Gitter des Wissens aufbauen.
Anthropologie, Mythologie und Wissenschaft der
Atome sind einerseits der wichtigste theoretische
Unterbau seiner Poetik, und andererseits die Aufnahme von Gebilden frontal dargestellter zweidimensionaler Formen von Volumenmasse, aufs
Äußerste abgeflacht zum Symbolisch - Primitiven,
besonders für diese Art von Quetschung der “dargestellten” und als In-Formation gezeigten Figuren, die – alle – Marino dazu dienen einen neuen
Seinszustand zu beschreiben, der zu einer elektro-
mentale una sempre più improbabile ir-realtà visiva e le barriere tra il mondo esterno ed il mondo
interno.
Ora ci è rimasto un campo percettivo entro cui l’essere transita e fa esperienza per una azione introiettiva del mondo esterno che in-forma10 l’essere sul
proprio procedere cognitivo. Si perdono, pertanto,
le staticità dei valori nazionali e si acquisiscono
i poteri del riconoscere i «sistemi» del procedere
mentale.
Si mette così in moto una sorta di sostanzializzazione ed oggettivazione del pensiero che travalica
gli esseri ed ha indotto a credere – su fondate basi
scientifiche – che tutto il mondo sia costituito di
sostanza mentale; riconoscere ciò porta a credere
che tutte le «cose» filosofiche, che prima erano, si
stanno trasformando, per un’azione virtualizzante,
in «oggetti di conoscenza» per l’azione dell’autopoiesi; e che l’artistico è una delle forme riflessivocognitive attraverso cui si manifesta questo nuovo
procedere.
E questi sono solo alcuni dei segnali che evidenziano il passaggio in nuove forme artistiche coeve di
questo nostro «sentire biologico» della cognizione, che Enzo Marino vuol raccordare per mostrarci
anche nel campo dell’arte la evoluzione nei nostri
passaggi d’essere contemporanei.
Giuseppe Siano
Docente di Estetica Università Salerno
nischen Neo-Stammeskultur tendiert. Die Zielsetzung seiner “Poesie” konzentriert sich genau
auf die Offenbarung dieser Wahrheit, die eher der
zeitgenössischen Forschung als der Religion abgewonnen ist: uns zu enthüllen, daß wir Kommunikationsnetzen angehören, die von den In-Formationen eines großen Geistes durchkreuzt werden9.
Er wie wir hat auch in der Kunstwelt die Darstellung als ausschlaggebende Aktion aufgeben sehen
und durch eine immer unwahrscheinlichere visuelle Ir-Realität und durch Grenzen zwischen der externen und der internen Welt ersetzt gesehen.
Jetzt ist uns ein Wahrnehmungsbereich geblieben, den das Sein durchquert und dabei Erfahrungen sammelt, um zu einer introaktiven Aktion der
Außenwelt zu gelangen, die das Sein über seinen
Wissensfortschritt informiert10. Es verliert sich
dadurch der statische Charakter nationaler Werte
und es wird die Fähigkeit erworben, die “Systeme”
mentalen Vorgehens zu erkennen.
So wird eine Art von Substanzialisierung und
Objektivierung des Gedankens eingeleitet, der die
Wesen überkommt und zu dem Glauben verleitet
hat –auf fundierter wissenschaftlicher Basis – daß
die ganze Welt aus mentaler Energie besteht. Dies
zu erkennen, bringt uns dazu, anzunehmen, daß
alle “Dinge” philosophischer Natur, die vorher bestanden, sich durch eine virtualisierende Aktion in
“Gegenstände der Erkenntnis” verwandeln, durch
die Aktion der Autopoiesis, und daß das Künstlerische eine jener reflexiv-kognitiven Formen ist,
durch die sich dieses neue Vorgehen manifestiert.
Dies sind nur einige der Signale, die den Übergang
in neuen künstlerischen zeitgenössischen Formen
zu diesem unseren “biologischen Fühlen” der
Wahrnehmung deutlich machen, die Enzo Marino
zusammenhalten will, um uns auch im Bereich der
Kunst die Evolution innerhalb unserer zeitgenössischen Übergangsformen des Seins aufzuzeigen.
Giuseppe Siano
Docent Für Ästhetik. Universitat Salerno
NOTE
1 Cfr. G. BATESON, Verso una ecologia della mente. Milano, Adelphi,
1976, e M. MINSKY, La società della mente, Milano, Adelphi. 1989.
2 Il sistema cognitivo-connettivo è più ampio rispetto a quello a cui
gli psicologi e studiosi cognitivi fanno riferimento. Infatti, non solo
ci si riporta alle teorie cognitiviste le cui ricerche tendono a fornire i
NOTES
1 Vgl. G. BATESON, Verso una ecologia della mente, Mailand, Adelphi, 1976 und M. MINSKY, La società della mente, Mailand, Adelphi, 1989
2 Das kognitive-verbindende System ist weiter als das, auf das sich
die Psychologen und kognitiven Forscher beziehen. Man geht nicht
nur auf die kognitivistischen Theorien zurück, deren Forschungen
uns die mechanischen Modelle der Gehirnstrukturen liefern [nicht
zufällig zum Beispiel bedeutet das Verstehen einer jeglichen intelligenten Handlung für die Kognitivisten , auch ein mechanisches
Modell zu entwerfen, wie die Gehirnstruktur funktioniert, die der
genannten Handlung vorausgeht], aber diesen Modellen muß man
auch die assoziativen, phänomenologischen und besondere Wahrheiten hervorbringende mentalen Wege hinzufügen. So entstehen neben
den psychologischen Wegen des Reiz-Reaktionsschemas abstrakte
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modelli meccanici delle strutture cerebrali [ non a caso ad esempio
comprendere un qualsiasi comportamento intelligente per i cognitivisti significa fornire anche un modello meccanico di come funziona la
struttura cerebrale e mentale che presiede l’attuazione ], ma a questi
modelli vanno anche correlati i percorsi mentali associativi, fenomenologici, produttrici di verità particolari di esperienze-conoscenze.
Ecco accanto ai percorsi psicologici riferiti allo stimolo-risposta vi
siano parametri astratti [ come ad esempio la nozione di internazionalità ] e connessioni soggettive, che si manifestano nell’hic et nunc
dalle connessioni, che sorgono dall’interazione del corpo-percettore
col campo percettivo.
Il riferimento alla teoria dei sistemi autopoietici di Maturana e Varela
è palese. Essi modificando alcune attuali nozioni biologiche, hanno
iniziato a costruire «una biologia sistematica e teorica che tenta di
definire i sistemi viventi non per come essi sono oggetto di osservazione e di descrizione di unità dell’esterno, e neanche come sistemi
interagenti, ma come unità auto-contenute il cui unico riferimento è
verso se stesse», in effetti essi si presentano «come sistemi chiusi,
autonomi, auto-referenti e auto-costruentesi» la cui organizzazione
struttura le relazioni che danno come risultante la definizione di un
sistema come unità. Il sistema autopoietico è proprio quel sistema di
relazione che viene posto, quindi, tra una entità e l’osservatore che la
riconosce come unità. Questa tesi si ricollega all’altra rilevante, dei
nostri due autori, che consiste nell’osservare la cognizione come un
fenomeno biologico. La cognizione, infatti, è la principale natura di
tutti i sistemi biologici, dalla cellula all’uomo. Cfr. il libro di H. R.
MATURANA e F. J. VARELA, Autopoiesi e cognizione, (la realizzazione del vivente), Venezia, Marsilio, 1985, da cui è tratta la citazione. Queste teorie portano ad innovazioni anche negli altri ambiti
del saperefino all’ interpretazione artistica coeva, già presente in C.
Brandi ed anche in C. L. Ragghianti, con similari formulazioni.
Uso qui il termine mappa visiva per evidenziare due fattori fondamentali: da una parte il riferimento al rilievo
topografico che è
insito nel concetto di mappa (che mostra sia le misurazioni empiriche che l’uso della geometria euclidea per i rilevamenti «formali») e
dall’altra al «proprio» o personale tracciar mappe visive [ che si riferisce ad una visione euristica (cioè di ricerca) dell’artista, che stravolge i rapporti formali, per crearne altri nella propria poetica ]. Tutto
ciò serve per sottolineare l’opera di Enzo Marino, che pur esplorando
le forme antropologiche del passato continua la tradizione della sana
«avanguardia» con l’intervenire sulle convinzioni dei principi percettivi, oramai oggi «arcaici», e adeguando la propria pittura ai nuovi
orizzonti scientifici con cui meglio si possono misurare ad esempio
masse, energie, tempi, distanze, e con cui si applicano meglio i sistemi innovativi e conoscitivi della realtà.
Cfr. quanto detto da M. PERNIOLA, Il Sex appeal dell’inorganico.
Torino, Einaudi,1994.
Cfr. quanto detto da D. C. DENNET, Consiousness Expained, Boston, Toronto, London, 1991.
Cfr. Le opere oramai famose di M. McLuhan di cui l’ultima tradotta
in italiano è M. & E. MCLUHAN. La Legge dei media. Roma. Edizione lavoro.1994.
«La franca ammissione che la scienza fisica è in rapporto con un
mondo di ombre è uno dei progressi più significativi. Nel mondo
della fisica noi osserviamo, proiettato in un gioco d’ombre il dramma della vita di ogni giorno. Il mio gomito-ombra riposa sul tavoloombra, come l’inghiostro-ombra. Tutto è simbolico, la stoffa di cui
è fatto il mondo è di natura mentale…». «…la corrente del sapere
tende verso una realtà anti-meccanica; l’universo comincia ad assumere l’aspetto, invece che di una grande macchina, di un grande
pensiero». SIR ARTHUR STANLEY EDDINGTON, The Nature of
Physical World, London,1929.
Cfr. a tal proposito il mio testo Estetica e cibernetica, Salerno, Palladio, 1994.
Cfr. Ivi, anche per il chiarimento del concetto di in-formazione, che
va letto come Bateson e C. Dennett con l’osservare l’azione di conoscenza dell’essere da «dentro la forma» e con un processo di chiusura
operazionale di input ed output… In-formarsi quindi è entrare nella
forma, nel sistema cognitivo proposto dal mondo concettuale osservato.
Parameter wie zum Beispiel der Gedanke der Initernationalität und
subjektive Verbindungen, die sich im hic et nunc der Verbindungen
manifestieren, die aus der Interaktion des wahrnehmenden Körpers
mit dem Wahrnehmungsfeld entstehen.
3 Der Bezug auf die autopoietische Systemtheorie von Maturana und
Varela ist offensichtlich. Sie haben einige aktuelle Gedanken der Biologie modifiziert und mit der Konstruktion begonnen “einer systematischen und theoretischen Biologie, die versucht die lebenden Systeme nicht so wie sie als Beobachtungsobjekte von aussen erscheinen
und auch nicht als interagierende Systeme, sondern als selbstbestehende Einheiten, deren einziger Bezug sie selbst sind”. In der Tat
erscheinen sie so “als geschlossene Systeme, autonom, autoreferentiell und sich selber aufbauend”. Deren Organisation strukturiert die
Zusammenhänge, aus denen die Definition eines Systems als Einheit
hervorgeht. Das autopoietische System ist genau jenes System an
Zusammenhängen, das zwischen einer Entität und dem Beobachter
gestellt wird, der es als Einheit erkennt. Diese These verbindet sich
mit jener anderen unserer beiden Autoren, die darin besteht, die Kognition als ein biologisches Phänomen anzusehen. Die Kognition ist
nämlich ist die Hauptquelle aller biologischen Systeme, von der Zelle zum Menschen. Vgl. das Buch von H.R. MATURANA und F.J.
VARELA, Autopoiesi e cognizione (la realizzazione del vivente), Venedig, Marsilio 1985, dem das Zitat entnommen ist. Diese Theorien
führen auch in anderen Bereichen des Wissens zu Erneuerungen bis
hin zur zeitgenössischen Kunstkritik, so gegenwärtig in C. Brandi
und auch in C.L. Ragghianti in ähnlichen Formulierungen.
4 Ich gebrauche hier den Ausdruck visuelle Karte, um zwei fundamentale Aspekte hervorzuheben: auf der einen Seite der topographische
Bezug, der im Wort Karte enthalten ist (die sowohl die empirischen
Maße als auch die euklidische Geometrie für die “formellen” Messungen zeigt) und auf der anderen der Bezug auf das “eigene” oder
persönliche zeichnen visueller Karten, das sich auf eine heuristische
Vision, (d.h. des Schaffens) des Künstlers bezieht, die die formellen Grenzen sprengt, um andere in der eigenen Poetik zu schaffen.
All dies nützt uns, um das Werk von Enzo Marino zu unterstreichen,
der, obwohl er die antropologischen Formen der Vergangenheit erforscht, die Tradition der gesunden “Avangarde” fortsetzt mit einem
Eingreifen in die Überzeugungen der wahrnehmenden Prinzipien, die
heute schon “archaisch” sind und indem er seine Malerei den neuen
wissenschaftlichen Horizonten anpaßt, mit denen man zum Beispiel
besser Masse, Energie, Zeiten, Distanz messen und mit denen man
besser die neuen Wissenssysteme der Wirklichkeit anwenden kann.
5 Vgl. M. PERNIOLA, Il Sex appeal dell’inorganico, Torino, Einaudi,
1994
6 Vgl. D.C. DENNETT; Consciousness Explained, Boston, Toronto,
London, 1991
7 Vgl. Die inzwischen berühmten Werke von M. McLuhan, von denen
das letzte ins Italienische übersetzte ist: M. & E. MCLUHAN, La
legge dei media, Rom, Edizione lavoro 1994.
8 Die offene Anerkennung, daß die Physik in Verbindung mit einer
Welt der Schatten steht, ist einer der bedeutendsten Fortschritte.
In der Welt der Physik beobachten wir, gebannt ein Schattenspiel,
das Drama des Alltagslebens. Mein Schatten-Ellbogen ruht auf dem
Schatten-Tisch, wie die Schatten-Tinte auf das Schatten-Papier fließt.
Alles ist symbolisch, und die Physiker belassen die Symbole. Dann
kommt der alchemistische Geist, der die Symbole verwandelt. Um es
mit einfachen Worten zu sagen, die Substanz, aus der die Welt ist, ist
mentaler Natur…”
“….der Wissensstrom tendiert zu einer anti-mechanischen Realität: das
Universum nimmt, anstatt der Gestalt einer großen Maschine, die
Gestalt eines großen Gedankens an. SIR ARTHUR STANLEY EDDINGTON, The Natur of physical World, London, 1929
9 Vergleiche hierzu meinen Text Estetica e cibernetica, Salerno, Palladio,
1994.
10 Vgl. ebenda, auch zur Klärung des Konzeptes der In-formation, das
nach Bateson und C. Dennett gelesen werden muß als Erkenntnisaktion des Seins als “in der Form” befindlich und mit einem Prozeß
operationaler Schließung von input und output...Sich In-formieren
bedeutet also in die Form eintreten, in das kognitive System, das von
der beobachteten konzeptuellen Welt vorgeschlagen wird.
Enzo Marino
Itinerario
di una avventura di vita
Route von einem
Abenteuer des Lebens
FENOMENOLOGIA DELLA PITTURA
DI ENZO MARINO
DIE PHÄNOMENOLOGIE DER MALEREI
ENZO MARINOS
Siamo in presenza di un autore che sta apportando
un contributo autentico. Enzo Marino, il cui gesto
rigoroso può essere compreso soltanto guardando
molto in dentro, non oltre la materia, ma dentro la
materia, non oltre la pittura ma dentro la pittura.
E’ proprio dei buoni pittori far vivere nell’opera una
luce che sia quelle stessa della loro esperienza, storica e concettuale non meno che percettiva.
Enzo Marino infonde la luce umida e blu, inconfondibile e non altrove reperibile, di una particolare
area campana disposta sul mare e sotto un tremendo
focolaio vulcanico. In questa luce l’esistenza persiste a rischio, è atletica, sfida potenze inumane,
sopporta il travolgimento ma non ammette di non
guardare avanti. Qui arte significa lotta: lotta per
neutralizzare il soffocante statuto fisico delle cose e
conseguire nella favorevole luce umida un respiro
liberato dai giallori dello zolfo igneo, e così è enunciato il secondo estremo cromatico di questo abile
colorista.
Il Giallo è citrino, acerbo, bronzeo, dorato, diluito in biancori rosati, è la Terra in sussulto. Il Blu,
appartiene alla profonda regione superiore, anticamente denominata «Etere». La comunione del
Giallo igneo, terrestre, mutante, ansioso, e del Blu
umido, aereo, stabile, costituisce il Verde, la vita.
L’inumano si fa sovrumano, il sovrumano si fa inumano.
Nel mezzo, sono i Mortali. Essi hanno dei corpi,
quei corpi, segmentati da possenti linee di forza,
che sono tema costante e centrale di Enzo Marino.
Corpi eroici, corpi spirituali, sono in stretto nesso
con l’Etere. Vi nuotano, vi si allungano e protrudono con le articolazioni per meglio penetrarlo. Esso
risponde loro, sia che vorticando li accetti, sia che
si condensi aureolando una testa in forma di trecce
o foulard, sia che ne spinga qualcuno al suo bordo
estremo per onorarlo consegnandolo a un destino di
catastrofe sublime; esso precipita facendo propria
l’imposizione necessaria mentre la rifiuta, con gesto di straordinaria tensione.
Più in qua, nel Giallo della Terra, i corpi sempli-
Wir haben es hier mit einem Autor zu tun, der einen
wahrhaften Beitrag leistet. Die Arbeit Enzo Marinos können wir nur verstehen, indem wir ganz in
sie eindringen, nicht indem wir über die Malerei
hinausgehen, sondern indem wir in sie eindringen.
Es liegt in der Art eines guten Malers, daß in seinem Werk das Licht seiner Erfahrung lebendig
wird, seiner Erfahrung der Wahrnehmung, doch
nicht zuletzt auch seiner historischen und konzeptuellen Erfahrung. Enzo Marino erfüllt seine Werke
mit dem unverwechselbaren und nirgendwo anders
anzutreffenden wasserblauen Eicht eines bestimmten Landstriches Kampaniens, der am Meer gelegen sich unter einem gewaltigen Brennpunkt vulkanischer Aktivität ausbreitet.
In diesem Licht ist die Existenz einem ständigen
Risiko ausgesetzt, eine gestählte Existenz, die die
Herausforderung der nicht-menschlichen Mächte
wagt, eine Existenz, die die Umwälzung erträgt
und es trotzdem nicht aufgibt, vorwärts zu schauen. In dieser Umgebung kommt die Kunst einem
Kampf gleich, einem Kampf, der darin besteht,
das beschränkende Statut der körperlichen Dinglichkeit aufzuheben und in diesem von Feuchtigkeit
durchwobenen, gnädigen Licht einen Atemzug zu
tun, befreit von den gelben Schwaden des feurigen
Schwefels, in dessen Farbe wir den zweiten chromatischen Schwerpunkt des Künsters und seiner
geschickten Farbgebung finden. Das Gelb, zitrussauer, bronzen und golden, auslaufend bis in roseebehauchte Weißtöne, ist die Erde in ihrem Zucken
und Beben.
Das Blau gehört der grenzenlosen Himmelsregion
an, die in der Antike als Äther bezeichnet wurde.
Die Vereinigung zwischen dem Gelb des Feuers,
der Erde, der Wandlung und Ungeduld, und dem
Blau der Feuchtigkeit, der Luft und Stabilität ergibt
das Grün des Lebens.
Was nicht dem Menschlichen angehört, wird zum
Übermenschlichen, das Übermenschliche wird zum
Nicht-Menschlichen. Dazwischen: die Sterblichen.
Sie besitzen Körper, jene Körper, von Kraftlinien
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cemente corpi riescono a sopportare la spaventosa
pressione del sovrumano e dell’inumano soltanto
quando essa si manifesta velandosi nella forma tragica, e quindi alleviata.
Tuttavia non si tratta per loro di sussistere in mezzo
a finzioni che non fanno male , perché una corrosione fatale li sta riducendo, dall’interno, a pellicole di pigmento di cui non si comprenderebbe come
riescano a esistere se non le sapessimo animate
dall’arte, così come avviene e deve avvenire per le
apparizioni teatrali.
La potenza ignea ha percorso questo mondo dei
semplici corpi, senza riuscire a distruggerlo completamente. Ascoltiamo un grido, ma qui non era
soltanto grido, erano la parola che nell’anarchia afferma l’unità, la partitura ordinata, la musica.
Gli strumenti della musica non sono stati completamente bruciati, sebbene per il momento ne sia andata perduta l’incordatura; per quanto rammolliti e
deformati, rimangono disponibili.
Come hanno potuto resistere? Un umido luminoso vento blu dall’etere si gettava sul mondo degli
uomini, per difenderlo, e gli uomini sono andati incontro a quel vento che con la sua impetuosa filiera
ne getta all’indietro e ne ammassa le capigliature.
Essi gli vanno incontro, fendendolo coi loro profili
taglienti, guardano in avanti. Una Salvatrice porta
verso il vento il futuro degli uomini in aspetto di infante. L’Etere lo aspetta. Tale il messaggio di speranza eroico che Enzo Marino annuncia al nostro tempo,
fra i visibili chiarori del nuovo millennio: In avanti.
Francesco Piselli
durchteilt, die das beständige, zentrale Thema Enzo
Marinos sind. Heroische Körper, geistesdurchdrungene Körper, in enger Verbindung mit dem Äther.
In diesem Äther schwimmen sie, strecken sich nach
ihm aus und recken ihre Glieder nach ihm, um ihn
besser zu durchdringen.
Der Äther antwortet ihnen, indem er sie in seine
Wirbel aufnimmt, oder sich verdichtet und ihre
Köpfe umkränzt wie mit Zöpfen oder Tüchern, oder
aber indem er einen von ihnen an seinen äußersten
Rand stößt, um ihn zu ehren, indem er sein Schicksal einer vortrefflichen Katastrophe ausliefert: der
Körper stürzt, und macht sich dabei den unvermeidlichen Zwang, den er doch ablehnt, zu eigen, mit
dem Ausdruck außergewöhnlicher Spannung.
Näher hier, im Gelb der Erde, ertragen die Körper,
die nichts weiter als Körper sind, den erschreckenden Druck des Übermenschlichen und des NichtMenschlichen nur, wenn diesel sich in der Gestalt
des Tragischen, und dadurch gemildert, manifestiert.
Dennoch können sie nicht inmitten harmloser Fiktionen bestehen, denn eine fatale Korrosion reduziert sie, von innen heraus, zu Pigmentfilmen, und
wir könnten ihre Existenz nicht verstehen, wenn wir
nicht wüßten, daß sie von der Kunst beseelt sind, so
wie es für theatralische Auftritte ist und sein muß.
Die Gewalt des Feuers hat diese Welt der einfachen
Körper durchfahren, ohne ihre vollständige Zerstörung zu erreichen. Wir hören einen Schrei, doch
hier war es nicht nur ein Schrei, es war das Wort,
das in der Anarchie die Einheit behauptet, die geordnete Partitur, die Musik.
Die Instrumente dieser Musik wurden nicht vollständig verbrannt, wenn auch für den Moment ihre
Besaitung verloren gegangen ist; obwohl aufgeweicht und verformt, bleiben sie doch zu unserer
Verfügung. Auf welche Art konnten sie widerstehen? Ein feuchter, lichter blauer Wind vom Äther
warf sich auf die Menschenwelt, um sie zu verteidigen, und die Menschen gingen diesem Wind entgegen, der ihnen die Haare zurückwirft und verwirrt. Sie gehen ihm entgegen, durchfurchen ihn mit
ihren schneidenden Profilen, den Blick nach vorn
gerichtet. Eine Retterin trägt dem Wind die Zukunft
der Menschheit, vom Angesicht eines
Kindes, entgegen. Der Äther wartet, es aufzunehmen. Dies ist die Nachricht heroischer Hoffnung, die
Enzo Marino unserer Zeit verkündet, in der sichtbaren Dämmerung des neuen Jahrtausends: Voran.
Francesco Piselli
Professore ordinario di Estetica
Università di Parma, Italia
Ordentlicher Professor für Ästhetik.
Universität Parma, Italien
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IL TRANSCOLORE DI ENZO MARINO
DIE TRANSCOLOR ENZO MARINO
Miles Davis + Palle Mikkelborg + Enzo Marino +
Angelus Novus = Aura. Con questa atipica, ma risolvibile e risolta “equazione estetica”, la performance di Enzo Marino tenuta nello spazio culturale di
Angelus Novus a l’Aquila dal 30 aprile al 2 maggio
‘98, ha consentito di esplorare i cangianti confini
pittura/musica, i cui connotati essenziali sono stati
fissati agli inizi del ‘900 dall’avveniristico carteggio
Schònberg -Kandinsky: «Penso infatti che l’armonia
del nostro tempo non debba essere ricercata attraverso una via “geometrica”, ma al contrario attraverso
una via rigorosamente antigeometrica, antilogica.
Questa via è quella delle “dissonanze nell’arte”,
quindi tanto nella pittura quanto nella musica.
E la dissonanza pittorica e musicale di “oggi”, non
è altro che la consonanza di “domani”», (Lettera di
Kandinsky a Schònberg, 18 gennaio 1911); «Ogni
creazione, ogni creazione consapevole si basa su
qualche principio matematico o geometrico, sulla sezione aurea o su qualcosa di simile.
Solo la creazione inconscia, che si traduce nell’equazione “forma-manifestazione”, crea forme vere;
soltanto questa produce quei modelli che le persone
prive di originalità imitano poi, trasformandole in
“formule”», (Lettera di Schònberg a Kandinsky, 24
gennaio 1911). Le nove tele realizzate da Enzo Marino alla presenza dei fruitori, (i quali mentre ascoltavano i brani di Aura, vedevano la materializzazione in progress del dissonante transcolore sono ro
dell’artista partenopeo), provvisorie e suscettibili di
radicali trasformazioni fino al suggello della “stoccata” decisiva data sempre con un trans/figurante
rullo-pennello, vanno ora – a perfomance conclusa “sentite” all’unisono e con un unico colpo d’occhio.
Solo in tal modo, infatti, sarà possibile percepire i
rapporti empatici intercorsi tra la matrice simbolica
Meilen Davis + Bälle + Mikkelborg Enzo Marino
+ Angelus Novus = Aura. Mit dieser atypischen,
aber aufgelöst werden kann und gelöst “Gleichung
Ästhetik”, statt der Leistung Enzo Marino in den
kulturellen Raum des Angelus Novus im Eagle aus
30 APRIL - 2. Mai, ‘98, machte es möglich, die
sich verändernden Grenzen Malerei / Musik zu erforschen, deren wesentliche Merkmale wurden zu
Beginn des Schönberg-Kandinsky Korrespondenz
dall’avveniristico 900 gegründet: “Ich denke in der
Tat, dass die Harmonie unserer Zeit sollte nicht
durch one-way gesucht werden” geometrisch “,
sondern durch eine rigorose Weise antigeometrica,
antilogical .
Dieser Weg besteht darin, dass der “Dissonanz in
der Kunst”, so viel in der Malerei wie in der Musik.
Und das malerische und musikalische Dissonanz
“heute” ist nichts anderes als der Gleichklang von
“morgen”, “(Brief von Kandinsky an Schönberg,
18. Januar 1911),” Jede Kreation, jedes bewusste
Schöpfung ist auf einige mathematische Prinzip
oder geometrische , auf dem Goldenen Schnitt oder
etwas Ähnliches.
Nur das Unbewusste Schöpfung, die in der Gleichung Ergebnisse “form-Manifestation,” schafft
echte Formen, nur solche Modelle, die es produziert Menschen ohne Originalität und imitieren, indem er sie in die “Formeln”, “(Brief von Schönberg
an Kandinsky, 24 Januar 1911).
Die neun Gemälde von Enzo Marino in Gegenwart
von Benutzern (die beim Hören von den Spuren der
Aura, sahen sie die Materialisierung von diskordanten Transcolor sind im Gange ro neapolitanischen
Künstler), vorläufig und unterliegen der radikalen
Veränderungen, um die Dichtung der “gespeichert
“Entscheidend immer mit einem trans / RollenPinsel-Set gegeben, jetzt gehen - endete in der Leistung -” Gefühl “in Einklang und mit einem Blick.
Nur so wird es möglich sein, die Beziehung
zwischen dem symbolischen Matrix Empathie zu
Miles Davis, der analoge und digitale Verarbeitung
der neun musikalischen Bewegungen der Kugeln
und die Silhouette Mikkelborg davisiana von Enzo
Marino als Bass-evozierte aus jedem der neun Farben existierten wahrnehmen -Visionen in Frage gestellt (Weiß, Gelb, Grün, Rot, Beten, Blau, Indigo,
Elektrische Rot, Violett): jetzt in Harmonie (ich
glaube, das Verhältnis von gelb-grau tonal Yellow),
jetzt in einer sehr synkopierten (ich meine korpuskularen Vibrationen auf die vielen weißen oder
stechende an, dass Rot-Grün-Rot Electric), noch in
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di Miles Davis, le elaborazioni analogiche e digitali
dei nove movimenti musicali di Palle Mikkelborg e
la silhouette davisiana evocata da Enzo Marino quale basso continuo di ognuno dei nove colori-visioni
chiamati in causa (White, Yellow, Green, Red, Orante, Blue, Indìgo, Electric Red, Violet): ora in modo
armonico (penso al rapporto tonale giallo-grigio di
Yellow), ora in maniera decisamente sincopata (mi
riferisco alle tante vibrazioni corpuscolari di White
od a quel lancinante rosso-verde di Electric Red), ancora nella stridente aritmia scrittura-immagine-colore di Violet). E, mentre l’aura di Walter Benjamin
evidenzia la desacralizzazione dell’opera a causa
della sua riproducibilità tecnica, {‘Aura ri-proposta
da Enzo Marino è molto vicina, con le sue graffite
scritte di Drug, Life, God, $ alla massima di Adorno:
«L’allergia all’aura, allergia cui nessun arte può sottrarsi, è inseparata dall’erompente inumanità».
Inumanità affiorante da quelle mani rupestri, da quei
volti- maschera espressionisteggianti, da quei falli
volanti (la virulenta comunicazione sessuale della
pubblicità massmediatica), da quella ridente, irritante figurazione primitiva che nei suoi esiti anti-graziosi, fa lo stesso effetto di un pugno dato allo stomaco. Non solo al disinvolto e superficiale eclettismo
di tanta arte contemporanea (il post-moderno in primis), quanto al disimpegno linguistico complessivo
dei troppi artisti (giovani soprattutto) capaci solo di
ri-masticare, e spesso in malo modo una trita concettualità (degenerata per lo più in concettuosità)’
storicamente bruciata dall’insuperata e insuperabile
genialità duchampiana.
Una pittura, questa di Enzo Marino, memoriale nelle
sue stratificazioni materiche, e modernamente attuale nel suo dichiarato anticlassicismo: là dove erano
le velature rinascimentali a conquistare illusionistiche profondità prospettiche, sono adesso le cancellature, le sovrapposizioni acriliche, a dare consistenza
poetica e fisica ad una ostica immagine “murale”
ove segni, colori e scritte alternative - ideologica-
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auffällig Arrhythmie write-image-Farbe Violett).
Und während die Aura von Walter Benjamin weist darauf hin, die Schändung der Arbeit wegen
seiner technischen Reproduzierbarkeit, {‘Aura
erneut vorgeschlagen von Enzo Marino liegt
sehr nahe, mit ihren Graffiti geschrieben Drug,
Leben, Gott, um die maximale $ Adorno: “. Die
Allergie Aura, die keine Technik zu vermeiden
Allergie kann ist untrennbar dall’erompente Unmenschlichkeit”
Felsvorsprung Unmenschlichkeit dieser Hände,
die Gesichter von espressionisteggianti-Maske,
von denen fliegende Phalli (die virulenten sexuelle Kommunikation von Werbung in den Massenmedien), von der charmanten, irritierend in ihren
Ergebnissen primitive Figuration anti-hübsch,
hat die gleiche Wirkung eines Stempels als der
Magen. Nicht nur die lockere und oberflächliche
Eklektizismus so viel zeitgenössische Kunst (das
post-modern im Besonderen), die insgesamt Ausrücken der Sprache zu viele Künstler (vor allem
junge) nur in der Lage, wieder zu kauen, und oft
schlecht gehackt eine konzeptionelle (für degenerierte meist concettuosità) “historisch dall’insuperata Duchamp und unübertroffene Brillanz
verbrannt.
Ein Gemälde, das Enzo Marino, die Gedenkstätte in ihren Schichten der Materie, und modern in
seiner aktuellen anticlassicismo sagte: wo waren
die Schleier Renaissance illusionistische Tiefe
Perspektive zu gewinnen, sind jetzt die Radierungen, Acryl-Overlays, die Substanz, die poetische und körperliche geben eine knifflige Bild
“Wand”, wo Zeichen, Farben und Optionen geschrieben - ideologisch “geprägt - Anfechtung
der re / aseptische und lackierten Oberflächen
sind ausgestellt durch die Macht der zu jeder
Zeit und jedem Ort.
Und so die Schale, die Haut, die Textur der gro-
mente caratterizzate ‘- contestano le ri/verniciate ed
asettiche superfici esibite dal Potere di ogni tempo
ed ogni luogo. E pertanto la scorza, la pelle, la texture delle rugose tele di Aura a ricordarci che arte e
poesia, gesto e segno, scrittura e immagine, suono e
colore, forma e materia sono, olisticamente, qualcosa in più della loro non-matematizzabile somma: e
le avanguardie storiche (ci si ricordi ogni tanto della
sinestesia futurista o dell’automatismo surrealista)
insegnano ancora.
ben Leinwand Aura um uns zu erinnern, dass
Kunst und Poesie, Gestik und Zeichen, Text und
Bild, Ton und Farbe, Form und Materie sind,
ganzheitlich, etwas mehr als die Summe ihrer
nicht-mathematischen: und der Avantgarden
(erinnern Sie sich von Zeit zu Zeit der Synästhesie, oder futuristisch surrealistischen Automatismus) noch zu lehren.
Prof. Antonio Gasbarrini
Prof. Antonio Gasbarrini
Università di Pescara
University of Pescara
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AURA DI ENZO MARINO
AURA DER ENZO MARINO
La definizione dell’ opera d’arte che la fa corrispondere ad un “prodotto finito”, ad un oggetto compiuto, rimuovendo il lavoro di una soggettività creativa,
si rivela palesemente insufficiente di
fronte alle pragmatiche costitutive e al loro ruolo,
decisivo nei processi di realizzazione.
Aura di Enzo Marino è un lavoro articolato in nove
dipinti di cui possiamo ora avere solo una parziale
esperienza fruitiva; il loro pubblico quello con la P
maiuscola, non siamo noi, ma quanti
ebbero a presenziare all’evento della loro materializzazione, avvenuto presso il Centro Culturale Angelus Novus dell’Aquila.
Quel Pubblico ha assistito alla loro realizzazione, di
cui costituisce quindi un elemento, una componente:
non possiamo non ipotizzarne una qualche forma di
cooperazione ai processi di
significazione.
Da una parte, i dipinti possono essere quindi considerati come la documentazione di un irripetibile
evento creativo, dall’alta essi rivendicano i diritti di
una propria, autonoma consistenza espressiva.
Il grado di “verità” delle precedenti affermazioni si
intreccia con un elemento di ulteriore complessità,
costituito dal fatto che nella performance ha giocato
un ruolo non secondario un dispositivo parallelo alla
pittura di Marino, vale a dire un’esecuzione di nove
“movimenti” di un’opera di P. Mikkelborg interpretato da Miles Davis.
Nello spostamento di un sistema linguistico all’altro,
il rapporto tra la significanza del linguaggio musicale
con la semantica dell’immagine iconica non può che
produrre una transcodificazione, una interpretazione.
All’invito iniziale a considerare innanzitutto il carattere processuale, performativo e relazionale di questo lavoro di Enzo Marino se ne deve quindi aggiungere un altro, relativo alle implicazioni provenienti
dai rapporti intercorrenti tra linguaggio musicale,
Die Definition von “Kunstwerk, das ein” fertiges
Produkt “, um ein Objekt, indem Sie die Arbeit eines schöpferischen Subjektivität gemacht übereinstimmt, zeigt eindeutig unzureichend treffen die
pragmatischen Bestandteile und ihre Rolle in den
Prozess der Umsetzung entscheidend.
Aura Enzo Marino ist ein Werk in neun Gemälden,
von denen wir jetzt nur eine partielle Erfahrung
fruchtbringenden unterteilt, was ihr Publikum mit
einem Kapital P, nicht uns, sondern wie viele
hatte, um das Ereignis ihrer Materialisierung, die
Stelle im Kulturzentrum Angelus Novus Aquila
nahmen teil.
Das Publikum hat die Umsetzung, die ein Element,
eine Komponente gesehen wird: Wir können nicht
die Hypothese auf irgendeine Form der Zusammenarbeit Prozesse Bedeutung.
Auf der einen Seite können die Bilder damit als Dokumentation eines einzigartigen kreativen Ereignis
betrachten, von hoch sie die Rechte ihrer eigenen,
selbst-expressiven Textur Anspruch.
Der Grad der “Wahrheit” der obigen Aussagen ist
mit einem Element der zusätzliche Komplexität in
der Tatsache, dass die Performance eine untergeordnete Rolle, das Bild eines parallelen Geräts Marino, dh die Ausführung von neun “Bewegungen”
der gespielten verwoben Arbeit von P. Mikkelborg
gespielt von Miles Davis.
Beim Umzug in ein sprachliches System zu einem
anderen, das Verhältnis zwischen der Bedeutung
der musikalischen Sprache mit der Semantik ikonischen Bild, das nicht produzieren kann eine Transcoding, eine Interpretation.
Erste Einladung zunächst die Natur der Sache, die
performative und relationalen Arbeit Enzo Marino
muss er einen anderen über die Auswirkungen aus
der Beziehung zwischen musikalischen Sprache,
geistige Bild und Kult Bild hinzuzufügen.
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immagine mentale e immagine iconica. Il metalinguaggio, alla disperata ricerca di un sistema di designazioni adeguate alla fenomenologia acustica, usa
abitualmente una nozione - fatalmente metaforica di “colore”.
Quel colore che per noi è invece il valore di una relazione tra supporto, forma e luce, e che Enzo Marino
ha voluto sottrarre alla convenzione metaforica per
riconsegnarlo alla realtà percettiva, affidandosi completamente ad una figurazione di intensità espressionistica, ad una tecnica che aggredisce la tela con la
ruvidezza e lo spessore della consistenza stratificata
dei passagi di rullo.
Nei dipinti - i cui titoli non a caso, sono White, Yellow, Green, Red, Grange, Blue, Indigo, Electric Red,
Violet, il racconto della variazione cromatica ospita la silhouette dello stesso Davis e alcune paroleemblemi, richiamando tematizzazioni individuate
nell’opera del grande protagonista della storia della
musica jazz.
Prof. Matteo D’Ambrosio
Die Metasprache, verzweifelt nach einem System
der Beschreibung angezeigt, die Phänomenologie des Klanges, in der Regel mit einem Begriff
- zwangsläufig metaphorische - “Farbe”. Welche
Farbe ist eher für uns den Wert einer Beziehung
zwischen Medien, Form und Licht, und dass Marino
Enzo wollte von dem Übereinkommen zurücktreten, um es auf die metaphorische Wahrnehmung der
Realität zurückkehren, sich komplett auf ein Bild
expressionistischer Intensität, eine Technik, die Angriffe Leinwand mit der Rauheit und die Dicke der
geschichteten Struktur der Passagen der Rolle.
Die Malereien - dessen Titel ist kein Zufall, sind
Weiß, Gelb, Grün, Rot, Orange, Blau, Indigo,
Elektrische Rot, Violett, die Geschichte der Farbe
wechselnden Funktionen die Silhouette des gleichen Embleme-Davis und ein paar Worte und erinnerte Thematisierungen identifiziert in die Arbeit
der großen Protagonisten der Geschichte des Jazz.
Università degli Studi di Napoli Federico II
Universität Neapel Federico II
Prof. Matteo D’Ambrosio
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Tav. I
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Le Trame di colore nell’arte
di Enzo Marino
“Il mio colore”
“Meine Farbe”
“Ho coscienza che non esiste il colore, è solo un’illusione.
Il colore è una percezione astratta che appartiene
al mondo delle idee figurate, scaturito ed acquisito
attraverso l’atavico esercizio quotidiano per individuare, delimitare, raccontare e classificare quanto
avvertiamo intorno a noi.
Il colore è uno dei giochi visivi dell’uomo. Può essere di dolce routine, a volte fiacco e noioso, a volte
libero ed esaltante, ma può essere anche intrigante,
trasgressivo, oppressivo e violento.
Per me è un gioco esistenziale, dove tutto il percepibile viene rielaborato in un meccanismo complesso
ed evoluto.
Io mi impregno degli oggetti, dei suoni, del gusto,
dei profumi, dei sentimenti, delle logiche, delle sensazioni, delle emozioni e indugio in un lungo contatto lascivo.
Li inseguo, li liscio, li sfioro, li accarezzo. E poi li ingoio, li trattengo nel ventre, li digerisco mentre il mio
inconscio li manipola, dà loro una diversa consistenza e li ricolloca in un luogo indefinito senza spazio e
senza tempo.
Qui si incontrano e si scontrano ancora con la mia
umanità di carne e di idee rigenerando così una nuova materia viva che mi ritrovo poi sulla mia tavolozza, tra i miei rulli, tra i miei pennelli e in trame
colorate sulle mie tele.
Il mio dipingere non solo rispecchia la mia personale
ed astratta idea del colore, ma ha anche la funzione
di collocare il mio percepibile e me stesso in una idea
diversa del colore della vita …nei tempi mitici”
“Es ist mir bewusst, dass es keine Farbe gibt: Sie ist nur
eine Illusion.
Farbe ist eine abstrakte Wahrnehmung, die der Welt
der Einbildungangehört, entstanden und erworbendurch tägliche uralte Übung, um zu erkennen, abzugrenzen, zu erzählen und zu bewerten, was wir in uns
spüren. Die Farbe ist eines der visuellen Spiele des
Menschen. Sie kann angenehme Routine sein, manchmal ist sie matt und langweilig, manchmal ist sie frei
und begeisternd, aber sie kann auchfaszinierend, unkonventionell, beklemmend und gewalttätig sein.
Für mich ist sie ein existenzielles Spiel, in dem alles
Wahrnehmbare in einem komplexen und fortgeschrittenen Mechanismus überarbeitet wird. Ich durchdringe Objekte, Klänge, Geschmäcker, Düfte, Gefühle,
Vernunft, Empfindungen, Emotionenund ich zögere
in einer langen sinnlichen Berührung. Ich verfolge sie,
ich glätte sie, berühre sie leicht, ich streichle sie. Und
dann schlucke ich sie, ich behalte sie im Magen, ich
verdaue sie, während mein Unterbewusstsein sie manipuliert, gebe ihnen eine andere Konsistenz und stelle
sie wieder an einen unbestimmten Ort ohne Raum und
Zeit. Hier treffen sie sich und stoßen noch auf meine
Menschlichkeit aus Fleisch und regenerierten Ideen,
damit eine neue lebendige Materie entsteht, die ich auf
meiner Farbpalette, unter meinen Rollen, unter meinen
Pinseln und im farbigen Gewebeauf meinen Leinwänden wiederfinde.
Meine Malerei spiegelt nicht nur meine persönliche
und abstrakte Idee von Farbe wider, sondern sie hat
auch die Funktion, meineWahrnehmung und mich selbst in eine andere Vorstellung von der Farbe des Lebens einzubetten…in mythische Zeiten...”.
Enzo Marino
Enzo Marino
“My color”
Pondering the existence of color I wondered is it not merely an illusion? An abstract perception which belongs to the
world of conceived ideas. The simple result of the daily atavistic exercise to identify, define, describe and classify all
that we see around us. Color is a kind of visual sport enjoyed by many, a pleasant routine often tiresome and boring
and yet at other times liberating and exciting, intriguing , transgressive, oppressive and violent.
For me it is an existential game where all that is perceived becomes elaborated in a complex and evolving mechanism.
The world around me, the sounds, tastes, fragrances, sentiments, reason, sensations, emotions are all absorbed in a wanton
and never ending orgy of pursuing, simplifying, touching and caressing; everything is slowly digested and subconsciously transformed to give a different consistency and then to be relocated in some undefined timeless void .
This is where the human flesh and ideas meet and clash to regenerate a new living matter
which finds its way onto my pallet , my paint rollers and my brushes to inspire designs full of color for my canvas
and the articulated fields of my sculptures, living concepts of all that I produce.
My art not only reflects this personal and abstract idea of color but also serves to give a perception of myself and my
different view of the colors of life … in mythical times”
Enzo Marino
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Enzo Marino La scultura performativa
Performative Skulptur
Nella pittoresca ambientazione dell’orto botanico,
nel ristretto “diazoma” di una skenè naturale, Enzo
Marino rappresenta/immagina la sua libertà su livelli
mutanti. Il legame etimologico tra “nomòs” (spaziale), nòmos (musicale) e nomàs (errante) caratterizza
anche il nomadismo mediale di cui fa uso Marino. Il
nomadismo che crea sulla scena, è aperto e si scaglia
contro l’Eudemonismo e il rigido Empirismo estetico.
Attraverso lo scalpello che vibra irregolare nel vuoto, l’artista esegue simboleggia e “colora” i rumori
pre-figurativi in timbri sonori e trasforma il topos di
un giardino in una stanza dei suoni, uno spazio del
suono.
Nella lavorazione scultorea dei rumori prefigurativi,
il pubblico di questo spettacolo diventa testimone di
una conquista musicale dello spazio ((νομός).
Con il destarsi del materiale artistico alla vibrazione,
il pubblico si confronta con la trasfigurazione dei rumori modellabili e con l’atteggiamento intenzionale
dell’artista.
L’artista appare sulla scena come “suggeritore” dei
(non) rumori e aiuta il pubblico a raffigurare.
E’ una ambiguità azzardata, che consegna al caso
la rappresentazione del non rappresentato. Finché
l’opera inarticolata rimane nella sua memoria, la
scena delle varietà inter-mediali è in atto. La non
presenza dei suoni minaccia l’esistenza della scena,
essa è possibile solo in quella relazione e può sopravvivere solo grazie alla disponibilità del pubblico. L’intermezzo mediale di una scena è il vuoto. Il
vuoto in quanto medium della transizione tra l’artista
creativo e l’oggetto “creato”, oggetto sonoro (objet
sonore) permette ai rumori ri-contestualizzati di diventare sculture.
Il significato mediale del vuoto si differenzia a seconda del contesto filosofico. Secondo i fiolosofi atomisti (Democrito e Leucippo) il vuoto è paragonato al
non essere mentre l’essere al pieno.
Questi ultimi sostengono che il vuoto è spazio
vuoto(κενον), e il pieno spazio pieno(πλερης),, al
cui interno si possono esaminare il pieno e il vuoto
come predicati o come esistenza di un terzo. Di conseguenza ogni stato del divenire e del trascorrere crea
un nuovo tempo, che provoca una rappresentazione
presente. L’elemento figurativo di questo processo
è la presenza dell’idea del nulla, che grazie al cambiamento continuo si trova in diretto scambio con il
Vor den pittoresken Kulissen des botanischen Gartens, auf der schmalen „Diazoma“ (διάζωμα) einer
natürlichen „Skené“ (σκηνή) stellt Enzo Marino auf
„wechselnden Stufen“1 seine Autonomie2 vor. Die etymologische Verwandtschaft von νομός (räumlich),
νόμος (musikalisch) und νομάς (wandernd) charakterisiert auch Marino’s mediales Nomadentum.
Sein Nomadentum, das er auf der Szene konzipiert,
ist offen und richtet sich gegen den Eudaimonismus
und den strengen ästhetischen Empirismus.
Durch das aperiodische Meißeln in die Leere“ koloriert“ der Künstler die präfigurierten Geräusche in
die tonhaften Klänge und „erklärt“ den vorübergehenden Topos eines Gartens zu einem Klangraum.
In der skulpturhaften Bearbeitung von präfigurierten
Geräuschen sind die Hörer dieses [Schau-]Spiels die
Zeugen einer musikalischen Eroberung des Raumes
(νομός). Mit dem „Erwecken“ des „künstlerischen
Materials“ zum Schwingen setzten sie sich mit der
Transfiguration von plastischen Klängen und der intentionalen Haltung des Künstlers auseinander. Der
Künstler erscheint auf der Szene als „Souffleur“ der
[Nicht-]Klänge und hilft ihnen zur Präsenz zu kommen. Er ist ein [homo] aleator, der die Repräsentation
der Nicht-Repräsentierten dem [Zu-]Fall übergibt.
Solange das unartikulierte Werk in seiner memoria
bleibt, ist die Szene der inter-medialen Varietäten in
actu. Die Nicht-Präsenz der Klänge bedroht die Existenz der Szene, sie ist nur in der Relation möglich
und kann erst durch die Akzeptanz des Hörers weiterleben.
Das mediale Dazwischen einer Szene ist die Leere.
Die „Leere“ als Medium der Übergänge, zwischen
dem schaffenden Künstler und dem „gefundenen“
Klangobjekt ( objét sonore), ermöglicht die re-kontextualisierten Geräusche tonhaft zu plastifizieren.
Die „mediale“ Bedeutung der Leere lässt sich in einem philosophischen Kontext differenzieren. Nach
den Atomisten (Leukipp und Demokrit) wird die Leere dem Nichtseienden und das Seiende dem Vollen
gleichgesetzt. Für sie bedeutet die Leere (κενον), leerer Raum und das Volle (πλερης), voller Raum, in
dem man „leer“ und „voll“ wechselnd, als Prädikate,
oder als Existenz eines Drittens betrachten kann. Somit bildet jeder Zustand des Werdens und des Vergehens eine neue Zeit, welche eine präsentische Dastellung bewirkt. Das Darstellende dieses Vorgangs
ist die Präsenz der “Idee des Nichts”, die mittels dau-
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Tutto plastico e in costruzione.
La presenza diegetica (attuale) del Sonoro (diegetic
sound) sulla scena di un “Caso” (Wittgenstein) rende
fragile l’unità della scena stessa. Nella quiete della
fuga metamediale vengono mostrate le transizioni
dal Non Essere all’ Essere e dall’Essere al Non Essere. Attraverso il raggiungimento, tramite l’oscillazione di un objet trouvè , di un plateus aperto si
giunge alla collaborazione ricettiva sul piano del disegno.
In tale relazione risulta differente il circuito del
significante e del significato ed evocata l’assenza
dell’assente. Questa catena del significante comincia
con l’ universalizzazione del vuoto del significante,
in cui ogni denotato si riferisce alla sua base reale.
Il significante non viene chiarito immediatamente
dal relativo significato, quanto piuttosto dall’incontro con altri significanti .Un significante è ciò che un
soggetto rappresenta per un altro significante3. Poiché il soggetto creativo presenta la sua forma sonora
attraverso la spazializzazione dell’aria, egli abilita il
soggetto ricevente a rappresentare espressivamente
la totalità di questi disegni.
Secondo Anassimene l’aria infinita è la divinità della
Presentazione in divenire continuo, che si può trasformare attraverso la diluizione in corpi rigidi o
fluidi. La fluidità del Presente con la sua variabilità
spaziotemporale trova il suo completamento in una
scultura performativa aerea. Con la trasfigurazione
di un palloncino nella scultura, Marino dà una nuova
aura al materiale non degradabile. Questo moltiplicato objet trouvè, in quanto medium plastico, è diventato un elemento fondamentale della straordinaria tecnica performativa di Marino. Egli distribuisce
i suoi oggetti originali al pubblico a favore di una comunicazione estetica. Con questa distribuzione dei
suoi multipli agli altri egli ripartisce se stesso e riunisce le parti produttiva e ricettiva dell’opera d’arte.
Božo Raič
Philosoph
ernder Veränderung im direkten Austausch mit dem
[darstellenden und bildenden] Ganzen steht.
Die diegetische [aktuelle] Präsenz des Tonhaften
(diegetic sound) auf der „neu geschaffenen Szene“
(νέα σκηνή) eines „Falles“ (Wittgenstein) macht
die Einheit des Szenischen brüchig. In der „Stille“
eines metamedialen „Heraustretens“ offenbaren sich
die Übergänge von Nichtseiendem zu Seiendem und
von Seiendem zu Nichtseiendem. Durch das Erreichen eines offenen Plateaus mittels Mitschwingen
eines „objet trouvé’s“ wird ein rezeptionistisches
Mitwirken auf der Zeichenebene bewirkt. In dieser
Relation wird circulus des Signifikat und Signifikant
differiert und die Absenz des Abwesenden evoziert.
Diese „Signifikantenkette“ beginnt mit der Universalisierung vom „leeren“ Signifikant, wo sich jedes
Denotat auf seine reale Basis beruft. Der Signifikant wird nicht bloß durch sein Signifikat bestimmt, sondern durch die „Begegnung“ mit anderen
Signifikanten. „Ein Signifikant ist, was ein Subjekt
repräsentiert für einen anderen Signifikanten.“ 3 Da
das schaffende Subjekt seine phone durch die Verräumlichung der Luft (άήρ) präsentiert, befähigt es
auch die rezipierenden Subjekte die Totalität dieses
Zeichens „expressiv abzubilden“.
Nach Anaximenes ist die grenzenlose (αοριστος)
Luft die Gottheit der immer werdenden Präsentation, die sich durch die Verdünnung (μανωσις) in die
flüssigen und festen Körper verwandeln kann. Die
Flüchtigkeit des Präsenten, mit seiner zeiträumlichen
Variabilität findet seine Vollendung in einer performativen Luft-Skulptur. Mit der Verklärung eines
Luftballons zur Skulptur gibt Marino dem nichtauflösbaren Urstoff eine neue Aura. Dieses multiplizierte „objet trouvé“, als Medium des Plastischen, ist
ein wesentliches Element Marino’s beindrucksvoller performativer Handlung geworden. Zugunsten
einer ästhetischen Kommunikation verteilt er seine
Originalobjekte an das Publikum. Mit diesem Verteilen seiner Multipeln an Andere, verteilt er sich selbst
und vereint die produktive und die rezeptive Teilhabe an dem Kunstwerk.
Božo Raič
Philosoph
NOTE
1 Vgl. Theodor W. Adorno, Ästhetische Theorie, Suhrkamp, Frankfurt
am M, 1973, S. 86.
2 [αυτονομία als Wunsch zum selbstständigen Handeln].
3 Jacques Lacan, Die vier Grundbegriffe der Psychoanalyse, Das Seminar Buch XI, Quadriga, Berlin, 1987, S. 208.
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NOTES
1 Vgl. Theodor W. Adorno, Ästhetische Theorie, Suhrkamp, Frankfurt
am M, 1973, S. 86.
2 [αυτονομία als Wunsch zum selbstständigen Handeln].
3 Jacques Lacan, Die vier Grundbegriffe der Psychoanalyse, Das Seminar Buch XI, Quadriga, Berlin, 1987, S. 208.
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Enzo Marino Le graffisculture
Enzo Marino Le graffisculture
GRAFFITI/GRAFEMA/GRAFFI
GRAFFITI/GRAFEMA/GRAFFI
Quando Enzo Marino mi ha parlato di questa sua
idea, cioè di“graffi atavici”, al Goethe Institut di Napoli, è scattata una sintonia tra noi, come se avessimo
molte cose da dirci.
Sono stato al suo studio, pieno di stampe belle come
carte da gioco o tarocchi, con qualche lavoro di sue
mostre precedenti, cercando una filiera mentale, una
coerenza strutturale tra i soggetti dei lavori, i materiali, la tecnica. Ci ho rinunciato: Marino è energia,
caos. Soggetti-materiali-tecnica sono indifferenti. Il
suo metodo è il non-metodo. Accanto a una maschera mortuaria atride ci trovate magari Topolino; sotto
un oggetto ordinario ci leggete un titolo scientifico o,
al contrario, sotto un oggetto strano o straordinario
un titolo ordinario. A Marino piace l’ironia.
Non è, intendiamoci, che il suo percorso non sia codificabile, in retrospettiva: penso ad alcune intuizioni
di Francesco Piselli (Catalogo “Mythos Eros Magie,
ed. Intra Moenia, Napoli 1998) il quale stabilisce (e
sono d’accordo) che: Marino vive in una zona sismica; che in questa zona sismica l’esistenza è a rischio,
è atletica, sfida potenze inumane; che arte significa
lotta “per neutralizzare il soffocante statuto fisico
delle cose”; che c’è una relazione -direi alchemica e
ontologica- in alcuni fondamentali pigmenti di Marino: il giallo,il blu,il giallo+blu (verde); che a questi
colori corrispondono il giù (lo zolfo della terra), il su
(l’etere), il mezzo (la natura). Penso, a questo riguardo, al lavoro di Wittgenstein sui colori.
Più avanti D’Episcopo ci dà la soluzione del caos di
Marino: ”confusa chiarezza”, cioè con-fusione del
chiaroveggente. Giuseppe Siano, che utilizza griglie
di lettura a metà tra la psicologia e la scuola di Palo
Alto, ci parla di sistema vivente, di autopoiesi.
Ho citato tre approcci alla pittura di Marino, diversi
tra loro, che certamente ci sono utili per avere idea
della complessità di una persona che è molto complessa anche nel privato quotidiano e, a leggerne la
biografia, si osserva un uomo tanto proattivo nel sociale quanto solitarioe in difesa quando dipinge (per
sé, non per gli altri. Ma poi deve fare i conti con gli
altri, perché senza di loro l’opera non è mai finita).
Bisogna leggere allora il diario di Marino (“AURA”,
Jazz & Mito, Ed. Angelus Novus – L’Aquila, 1998),
in occasione di una sua performance, per “entrare”,
come in un sistema di programmi soft, nel suo nonmetodo. “Pazzia, Caos, Ribellione, Animalesco,
Autodistruzione” sono le parole che Enzo dice a se
Als Enzo Marino mir im Goethe-Institut in Neapel
von seiner Idee mit den “urzeitlichen Kratzern” erzählte, ist ein Gleichklang zwischen uns entstanden,
als ob wir uns viele Dinge zu sagen hätten.
Ich bin in seinem Atelier gewesen, das voller schöner Drucke wie Spiel- oder Tarotkarten steht und das
auch mit einigen Arbeiten aus früheren Ausstellungen bestellt ist. Ich habe versucht, einen roten Faden zu finden, eine strukturelle Kohärenz zwischen
den Subjekten der Arbeiten, den Materialien. Ich
habe es aufgegeben. Marino ist Energie und Chaos.
Subjekte-Materialien-Technik sind indifferent. Seine
Methode ist die Nicht-Methode. Neben einer griechischen Totenmaske findet ihr vielleicht Mickey
Mouse; unter einem gewöhnlichen Objekt lest ihr einen wissenschaftlichen Titel oder im Gegenteil unter
einem merkwürdigen und besonderen Objekt einen
gewöhnlichen Titel. Marino gefällt die Ironie.
....Weshalb all dies? Weil die Spannung von Marino,
der Erfahrungsmodus(den er uns vorschlägt) philologisch ist. D.h. er projeziert sich nach hinten, zu
der Urwahrnehmung, der ersten, die des ersten Menschen oder Gruppe von Menschen, der/die ein Wort,
eine Klangnachbildung oder etwas Gemaltes erfand.
Vielleicht mache ich mich mit einem Beispiel verständlicher: in “Umkehrung der Furcht, berührt zu
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stesso mentre esegue la performance ponendosi in
sintonia con la musica di Miles Davis.
Il risultato? Che, in musica, il prima e dopo dei suoni sono imprescindibili per il discorso sonoro. Che,
nella pittura di Marino, i suoni, vissuti sulla tela,
stanno lì tutti insieme e nello stesso momento, come
se l’artista fosse “entrato” nella corteccia del tempo
e gli avesse rubato un attimo -un solo attimo- che
può dilatare all’infinito, al rallentatore; come se la
percezione del sonoro fissasse -un solo attimo- un
passaggio musicale di tutti gli strumenti insieme e
indugiasse poi su ognuno di loro per tutto il tempo
che vuole.
Ma perché tutto ciò? Perché la tensione di Marino, la
sua modalità cognitiva (che ci propone), è filologica.
Vale a dire che si proietta all’indietro, verso la percezione originaria, la prima, del primo uomo o gruppo
d’uomini che inventò una parola, una riproduzione
sonora, pittorica.
Forse sarò più comprensibile con un esempio: in
“Capovolgimento del timore di essere toccati” Elias
Canetti inizia con l’assioma che “L’uomo teme più
di ogni altra cosa di essere toccato dall’ignoto”.
Che “La mano configurata ad artiglio riappare sempre come simbolo di quel timore”.
Angreifen è “protendersi per toccare”, Angriff è
“aggressione”. Qual è, secondo voi, la radice di Angreifen/Angriff?
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werden” beginnt Elias Canetti mit dem Axiom, daß
“der Mensch nichts mehr fürchtet als die Berührung
mit dem Unbekannten”. “Die Greifhand erscheint
immer als Ausdruck dieser Furcht”. Angreifen bedeutet “sich zum Berühren vorlehnen”, Angriff ist
“aggression”. Welche ist nach eurer Ansicht die
Wurzel von Angreifen/Angriff?
Offensichtlich: grf (Griffon? grrr des Tieres?). Die
philosophische Sprache und besonders die deutsche
ist reich an solchen Mechanismen.
Ich nehme fast an, daß Marino ein Künstler ist, der
mit den Gliedern und eher noch mit den Klauen arbeitet.
Also: urzeitliche Kratzer. Nachdem wir die simultane Vision der Installationen und ihrer Multimedialität
erfahren haben (sie erscheinen und verschwinden in
einem Moment - einem einzigen Moment -, der für
eine beliebige Zeit erweitert wird und zwar auf den
verschiedenen Ebenen des Willens), so versuchen
wir zu dem zu gelangen, was Marino uns wirklich
sagen will.
Ein Kratzer tut weh, er entsteht aus einer gewalttätigen Aktion, im allgemeinen raubtierhaft, die darauf
gerichtet ist, die Haut eines anderen (lebendig oder
nicht) zu verletzen. Der Kratzer ist auch Graphit,
Graphem.
Der Kratzer hinterläßt oft Narben. Ein Graphem ist
in diesem Sinne eine Gedankennarbe.
Der Kratzer ist auch Reaktion auf eine Beleidigung,
eine Drohung, eine Unterbrechung des Gleichgewichts.
....Urzeitlich bedeutet weder antik noch archaisch.
E’ evidente:grf (grifone? grrr della belva?). Il linguaggio filosofico, e particolarmente quello tedesco,
è ricco di tali meccaniche.
Mi viene da supporre che Marino è artista perché lavora con gli arti e, prima ancora, gli artigli.
E allora: graffi atavici. Cerchiamo di arrivare, dopo
aver avuto la visione simultanea delle installazioni e
della loro multimedialità ( appaiono e scompaiono in
un attimo -un solo attimo- dilatato per tutto il tempo
che volete e ai vari livelli della vostra volontà) a ciò
che, nel fondo, Marino ci vuol-dire.
Un graffio è qualcosa che fa male, prodotto da
un’azione violenta, in genere ferina, tesa a lacerare il
tessuto corporeo di un altro (essere animato o no). Il
graffio è anche grafite, grafema..
Il graffio lascia, spesso, cicatrici. Un grafema è, in tal
senso, cicatrice del pensiero.
Il graffio è anche reazione a un’offesa, una minaccia,
all’interruzione di un equilibrio.
Il mio gatto, ad esempio, se troppo molestato, anche
da me, graffia.
Anche una donna (il graffio ha natura femminile, la
femmina è corpo tellurico molto più del maschio)
graffia, difende-offende con le unghie. La donna,
nell’eros, graffia la schiena del maschio.
“Si è difeso con le unghie e coi denti”, si dice di uno
in una situazione in cui sono in gioco vita e morte.
Ma le unghie (e i denti), questi prolungamenti delle
mie ossa, delle mie cartilagini, servono anche per arrampicarmi, scavare, ecc. Da loro sono nati coltello,
freccia e tutti gli utensili fino all’internet.
Atavico non è antico né arcaico. Atavico ha a che
vedere con la biologia, la discendenza organica, il
plasma. Arcaico è il dinosauro, che forse Noè non
volle sull’arca. Antico è il “gatto”.Atavico è il lupo.
Vi sono società d’uomini arcaiche o antiche che hanno una struttura atavica. La nostra società è, fondamentalmente, atavica, obbediente all’omologazione
di gruppo, alla peste emozionale del Reich, al Grande Fratello che, fino a ieri, era lo scemo del villaggio
globale e si aveva un po’ d’imbarazzo a mostrarlo
in giro, si trovavano giustificazioni negli errori della
Natura. Ma questo è un discorso da sviluppare altrove anche se, nella poetica di Marino e tra i suoi
argomenti iconografici, eventi di questo tipo sono
anticipati e confermano la sua visione di un mondo cannibalesco: il cannibale mangia il vinto per incorporarne l’ “energia” e le “potenze”; il cannibale
d’oggi mangia le intimità degli altri informandosi su
ogni aspetto della loro esistenza, per vincerlo.
Il pensiero di Marino-Robinson si orienta, secondo
me, e senza, per favore, citare Vico o Rousseau, verso il ritorno, secondo uno schema di stimolo del e ri-
Urzeitlich hat mit der Biologie zu tun, der organischen Abstammung, dem Plasma. Es gibt menschliche Gesellschaften, die archaisch oder antik sind, die
eine urzeitliche Struktur haben. Unsere Gesellschaft
ist weitgehend urzeitlich, der Gruppenhomologation,
der emotionalen Pest des Reiches, dem großen Bruder gehorchend, der bis gestern der Dummkopf des
globalen Dorfes war und man hatte Scham, ihn zu
zeigen, man fand Entschuldigungen in den Fehlern
der Natur. Aber dieser Gedanke sollte woanders weiterentwickelt werden, selbst wenn in der Poetik Marinos und unter seinen ikonographischen Elementen solche Ereignisse antizipiert werden und seine
Vision einer kannibalistischen Welt bestätigen: Der
Kannibal ißt den Besiegten auf, um seine “Energie”
und seine “Macht” aufzunehmen; Der Kannibal von
heute ißt die Intimsphäre der anderen, indem er sich,
um sie zu besiegen, über jeden Aspekt ihrer Existenz
informiert.
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...Hier entdecke ich meine Narben, betrete mein akustisches Labyrinth und erinnere mich, daß ich die
Summe all derjenigen bin, die mir biologisch vorangegangen sind, daß es Millionen Menschen gegeben hat, die geliebt, geatmet und gegessen haben,
um mich hervorzubringen, vom Ei und dem Sperma,
durchsichtige Amöbe in der Krypta des Gedächtnisses, unbedeutendes Element einer ausgehungerten
Korallenbank, die darauf programmiert ist, andere
Organismen zu töten...
Mimmo Grasso
Poeta, scrittore
poet, writer
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sposta al dolore fisico, corporale, comportamentale,
dividendo l’universo secondo un criterio di piacere/
dolore relativo alle funzioni vitali: “mangiare, bere,
dormire, procreare, respirare”.
“Vedere,ascoltare,parlare,toccare”non sono funzioni
vitali.
Chi, nell’universo, ha solo le prime,virgolettate, funzioni vitali? Le creature “inferiori”, quelle che stanno negli inferi del monocellulare.
E’ là, nell’acqua sotterranea, nelle grotte dove Marino ha installato per la prima volta i suoi fantasmi, nel
ricordo dell’acqua, che tutto non scorre, non scorre
più, si ruba il tempo al tempo, e l’uomo d’oggi, rispetto al limbo di queste installazioni, appare involuto.
Qui io mi scopro con cicatrici, entro nel mio labirinto acustico, e ricordo che sono la somma di quelli
che biologicamente mi hanno preceduto, che ci sono
voluti alcuni milioni di uomini che hanno amato,
respirato, mangiato ecc. per produrre me, da ovulo e sperma, ameba fosforescente nella cripta della
memoria, elemento insignificante di una barriera
corallina famelica e programmata per uccidere altri
organismi.
C’è tuttavia qualcosa di gentile e medievale in questi
lavori, come l’ingrandimento di particolari di icone
bizantine, di affreschi in cui vibra una trenodia.
Immagino Signorelli e colloco ( nelle scena dell’inferno) questi lavori. Si inseriscono perfettamente nel
contesto. Ah, dimenticavo: qualcuno di questi ominidi è fuggito da un quadro di Bosch.
Mimmo Grasso
Enzo Marino
Documentazione
sull’uomo e l’artista
Dokumentation überden
Menschen und
den Künstler
1945 - nasce a Casoria-Napoli, città mediterranea di
quella terra nel sud d’Europa che gli antichi chiamavano “Campania Felix”, da Vincenzo e Nuzzo Anna.
1951/61 – Gli anni di studi: frequenta le Scuole Elementari in collegio e le Scuole Medie della sua città
natale dove si fa notare per gli studi senza l’utilizzo
dei libri e per le sue prime esperienze pittoriche.
Intanto, alle scuole superiori ottiene ottimi risultati,
anche con una borsa di studio, fino al secondo anno
dell’Istituto Tecnico Industriale A. Volta di Napoli
quando decide di lasciare gli studi per iniziare la sua
vita d’artista.
Enzo Marino, Maler und Bildhauer, ist zufällig
in Casoria - Napoli, eine mediterraische Stadt im
südeuropäischen Land, das von den Alten “Campania Felix” genannt wurde, geboren.. Noch sehr jung
hat er sich mit Malkunst beschäftigt, in der er sich
dann später in der “ Scuola libera del Nudo” bei der
Kunstakademie in Neapel weitergebildet hat.
Rebell und Einzelgänger, dieser Künstler hat sein
ganzes Leben der Forschung und dem Experimentieren neuer Kunstausdrucks Techniken gewidmet;
zurückhaltend und widerborstig, rührt er für sich die
Werbetrommel nicht gerne, aber doch immer bereit
sich mit jungen Leuten zu treffen (Gruppo “Fuori
Porta” - Palazzo dei Giudici - Capua 1977; Mittelschule - Terme Luigiane - Cosenza 1986; Studentengruppe- Gymnasium- Berlin 1997).
Seit über 30 Jahren nimmt er aktiv mit Einzel - und
Gemeinschaftsausstellungen an dem italienischen
und internationalen Kunstleben teil; anwesend bei
Veranstaltungen, Ausstellungen und Debatten und
oft Mitglied öffentlicher Ausschüsse für Preis - und
1961/65 – Svolge la sua attività artistica con frenesia
e disordine, viaggia e prova le prime difficoltà d’artista autodidatta ma precostruisce quella personalità
artistica che esploderà negli anni successivi.
1965/66 – frequenta la Scuola Libera del Nudo
all’Accademia di Belle arti di Napoli.
1966 - Sposa, dopo un amore contrastato, Concetta
Pia Giuseppina (Tina) Tessitore la quale gli genera
tre figli: Anna Luisa Rosaria (Gina), archeologa, docente di lettere classiche; Daniele, architetto progettista; Diego Guglielmo, medico psicoterapeuta.
Artista ribelle e solitario fin da giovanissimo si dedica alla ricerca e alla sperimentazione.
Tra l’altro sono sue le nuove tecniche delle “Alaniline” (1972), “Tempere fuse” (1975), “Rollerpainting” (1983) , “Graffisculture” (1999), “Aurasculture” (2004), “Sculture performative”
67
Pittore, scultore, incisore, performer, grafico, partecipa da protagonista alla vita artistica italiana e internazionale.
Segnalato dalla critica sul Catalogo Nazionale d’Arte Moderna Bolaffi/Mondatori 1985 è citato in moltissime pubblicazioni d’arte di vari paesi.
E’ nominato più volte membro di commissioni ministeriali per l’attribuzione di opere d’arte negli edifici
pubblici come quello per il Palazzo di Giustizia di
Palmi–Reggio Calabria.
Fa parte di diversi Comitati Scientifici nazionali e
internazionali come i progetti “Napoli 50/80” Napoli; “G.Garibaldi: uomo di libertà, uomo dell’umanità” Bergamo/Montevideo 2007; 2 Paìses 1 Tiempo
China-México” Pechino/Ciudad de México 2008;
“Unità dìItalia – centocinquant’anni di storia …
oggi!” Budrio 2011; è capo delegazione al X Kongresses des Verbandes Bildender Kunstler der DDR;
è responsabile culturale dell’Istituto Fernando Santi
di Roma.
Per oltre quindici anni, è segretario generale del Sindacato Nazionale Artisti della CGIL Campania e dal
1988 al 1996 è nella segreteria nazionale e fa parte
della redazione della rivista “Arti Visive” di Roma.
Gli sono stati attribuiti numerosi riconoscimenti tra
i quali “Citta’di Brindisi “, “Arte & Sport” – CONI
Napoli, il “Porcellino di Firenze”, l’ “Errico Berlinguer” Roma, il “Leone d’oro di Venezia”, il “Give
Peace a Chance!” Berlin, il “Maestro del Pennello”
Nardò (LE), Presea “Náhuatl” Ciudad de México; il
“Virgilio - UNESCO” Napoli.
Nel 2008 con “Italian Olympic Spirit” è tra i cinquanta artisti a rappresentare l’arte italiana alle
Olimpiadi di Pechino.
Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e
private di tutto il mondo.
Negli anni sessanta, insieme ad altri amici artisti,
fonda il G.L.A.C. (gruppo liberi artisti casoriani poi
mutato in campani) con il quale fa le prime esperienze di organizzazione culturale collettiva mentre negli
anni settanta organizza e dirige il gruppo di teatro
d’azione “Fuori Porta”di Capua; dal duemiladue è
68
Kunstwerkverteilungen in öffentlichen Gebäude. Er
interessiert sich aktiv für die Sozialproblematik der
Künstler.
Angekündigt von der Kritik in dem Nationalkatalog der modernen Kunst Bolaffi/Mondadori Verlag
1985, ist er auch in den bedeutendsten Publikationen
erwähnt. Zuerkannt wurden ihm Preise, wie
“Montecitorio” “Città di Brindisi” “Leonardo da
Vinci”
“Leone d’Oro di Venezia” “Arte & Sport” - CONI
“Porcellino di Firenze’’
‘’Marc’Aurelio’’ “Maestro del Pennello” “Virgilio”UNESCO.
Seine Kunstwerke befinden sich heute in Museen
und in öffentlichen und privaten, europäischen und
außergemeinschaftlichen Sammlungen.
In den ‘60 Jahren beginnt er als Aussteller und
zwischen 1974 und 1976 werden seine. Ersten Serigraphien bekanntgegeben:”Sedie”, “Questioni”,
“Cavalli”.
In den ‘70 Jahren, als das Wort “sozial” die Kunst
an die Industriewelt näherbringt, entwickelt Marino
einige Jugendintuitionen und erschafft neue Techniken, wie z.B., die AL-ANILINE, in der die Industriechemie an Malerei und Bildhauerei Anwendung
findet.
Im 1977 organisiert und leitet er die Aktionstheatergruppe “Fuori Porta” von Capua - Caserta. Romeo-Pomigliano d’Arco; im 1984 stellt er in der
Buchhandlung Marotta sein Kunstbuch “SPACCA
NAPOLP’-Ed. Dossier Arte-Ancona vor und ruft
eine Debatte zwischen Max Vajro, Domenico Rea,
Oliviero Gravier, Rosario Di Bonito, Meister Girosi
ins Leben. Anlässlich der Südresistenztage, wirkt er
an der Fassung des Nachforschungsbuches “La Resistenza tra Noia e Acerra” mit und publiziert sein
fondatore e presidente dei Liberi Artisti Europei e dei
Free International Artists con cui opera in tutti i paesi
del mondo.
Ama lavorare con i giovani e con essi realizza diverse esperienze a Capua (CE) 1977; alle Terme Luigiane- Cosenza 1986; ad Erlangen – Germania 1993;
a Berlino, Germania 1997; a Casoria 2001 e 2004;
a Tula-Tepeji Mexico 2004; a Ivrea 2004; a Villa
Doria d’Angri Napoli 2006.
Scrittore e drammaturgo per diletto ha scritto, tra
l’altro, tre commedie per la sua città: “Belle pazzie e
bugiarde aurore – la Casa d’Oro di Giovanni Pisa”;
“Fremito di vita – epilogo di Giovan Battista Pergolesi”; “Il Fantasma in fiamme – Jacopo Torello da
Fano” e moltissimi racconti spesso raccolti dalla tradizione orale.
Negli anni settanta, quando il ‘‘sociale’’ avvicina il
mondo dell’arte a quello
dell’industria progetta il
monumento al lavoro “La
Bestia Industriosa” e realizza le bozze dello strip-film
didattico “Gruppi di Produzione” per l’Alfa Romeo di
Pomgliano d’Arco; si dedica agli allestimenti scenografici per convegni (Museo
Campano-Capua,
Terme
di Castellamare di Stabia,
Centro Sociale-Avellino,
ecc.); produce progetti per
le industrie, grafiche sociali,
manifesti murali per la CGIL, CISL. UIL e sindacati
di categoria.
Negli anni ottanta presenta alla libreria Marotta di
Napoli la cartella d’arte “Spacca Napoli” con un dibattito tra Max Vajro, Domenico Rea, Oliviero Gravier, Rosario Di Bonito e il maestro Girosi.
In occasione dell’anniversario della resistenza al
Sud, partecipa alla stesura del libro/indagine “La Resistenza tra NoIa ed Acerra” e pubblica il libro d’arte
“1943: Pelle di Popolo”.
Realizza, con lo storico Rosario Di Bonito, il libro
“Leggende Flegree”, mentre con lo scrittore/poeta
Nino Leone concretizza un album di tre cartelle di
acquaforte/acquatinte e poesie dal titolo “Vento di
Terra”, “Serena” e “Procita”.
Collabora con M.D.B.Wilhelm al libro “The Other
Italy” per le edizioni W.W. Norton & Company New York mentre partecipa a Berlino alla manifestazione dell’UNESCO “Give Peace a Chance!” .
E’ capo delegazione degli artisti italiani al X Kon-
Buch “1943: Pelle di Popolo”, deren Graphiken öfters für didaktische Absicht gebraucht werden; im
1986 gibt er “Leggende Flegree” zum Druck, ein
Buch, das eine große Polemik verursacht.
In 1988 verstärkt er seine Freundschaft und Zusammenarbei mit dem Schriftsteller/Dichter Nino Leone
und aus dieser Zusammenarbeit kommen ein Album
mit drei Acquatinta- und Radierungskarten und Gedichte mit dem Titel “Vento di Terra”, “Serena” und
“Procita” zur Welt; nachdem sich M.D.B Wilhelm
mit ihm in Verbindung setzte wirkt er an dem Buch
“The Other Italy” für W.W. Norton & CompanyVerlag-New York/London. Im selben Jahr beteiligt
er sich in Berlin an der Veranstaltung “Give Peace
A Chance! “-UNESCO,
während er gerade eine Delegation der italienischen
Künstler am X Kongresses
des Verbandes Bildender
Künstler der DDR leitet.
In den ‘80 Jahren hat er
sich auch mit Einrichtungen und Graphikentwürfe
beschäftigt und Einrichtungen auf private bestellungen und für Treffen (Museo
Campano-Capua,
Terme
di Castellamare di Stabia,
Centro Sociale-Avellino,
ecc.); “Gruppi di Produzione” stripfilm für Aifa Romeo; “Costruiamo un Popolo he lotti le droghe” für
Gruppo Operativo; “Linea Europa” Gürtel-set für
CA-FI; Wandplakate für CGIL.CISL, UIL und anderes geschafft: Gerade in diesen Jahren kommen von
seiner Forschung die “Geschmolzenen Temperafarben” hervor, eine Zubereitung der Farben in mehreren Phasen, um damit Hochgraphiken und, wie wir
deutlich an seiner sehr persönlichen Malkunst, in der
Spateln und Pinseln abgeschafft sind, lesen können,
die eindrucksvollen Einschläge zu erreichen, die er
durch selbstgeschaffte Rollgeräte erreicht.
Von 1985 bis 1998 arbeitet er mit öffentlichen Einrichtungen und Gewerkschaften zusammen an Förderungen und Mitwirkung an Kultur- und Kunstprojekten, wie “Produrre Ambiente”- Ausgrabungen
von Pompej (1986); Graphiken “Cartellauno” und
“Cartelladue” (1987/1989); Graphikwettbewerb
“Patto per il Lavoro” (1989); Wandplakaten-Kampagne für die Beförderung der Sichtkunst in Kam-
69
gresses des Verbandes Bildender Kunstler der DDR
dove incontra, tra gli altri, lo statista Erich Honecker
e gli artisti Willi Sitte, presidente del V.B.K e Ronald Paris, presidente della Biennale der Bildenden
Künste in Berlin e moltissimi grandi artisti tedeschi.
Per l’occasione produce l’opera “Enzo: Berlin ‘88”
anticipando di un anno la caduta del muro.
Espone, tra l’altro, alla Galerie Salammbo di Paris;
alla Galerie Barthelmeb di Norimberga; alla Galleria
La Zattera SNA di Roma; Museo civico di Gallarate
Milano.
Negli anni novanta su invito dallo Stadt Erlangen
(Germania) allestisce la personale “1988.. .Veraenderungen... 1993” alla Friedrich-Alexander-University of Erlangen-Nuremberg mentre le Terme Luigiane di Guardia Piemontese/Acquappesa (Cosenza)
gli allestiscono le mostre “Opus” (1988); “Schegge”
(1989); il “Luigiano d’ Oro”
(premio nazionale - 1990); “Via
Crucis’ (simposio
dei vescovi italiani - 1992); e
“Velocipede” (per
il “78. Giro Ciclistico d’Italia’’
1995).
È in performance
con la poetessapsicoterapeuta
Antonella Zagaroli in “Lavori in
corso (d’opera)”
al Museo della
Poesia Visiva Angelus Novus dell’Aquila. Da vita a “Jazz & Mito”
interpretando i nove colori dell’ Aura di Miles Davis
pubblicando un post-catalogo con i testi dei professori Antonio Gasbarrini (Università di Pescara), Matteo D’Ambrosio (Università Federico II di Napoli) e
Antonella Zagaroli (presidente UBEA – Roma).
Espone alla Galleria dell’Istituto Polacco di Cultura
di Berlin “Mythos Eros Magie” con l’alto patronato
delle Presidenze italiane del Senato e della Camera,
del primo ministro tedesco Kohl, dello Stadt Berlin.
La monografia edita da Intra Moenia – Napoli è introdotta da Francesco Piselli, ordinario di Estetica
all’Università di Parma.
Collezione che viene esposta anche al Museo Provinciale di Lecce -Abazia di S. Maria di Cerrate,
contemporaneamente espone la collezione di tempere fuse “Somniorum lnterpretatio” alla Galleria
70
panien (1990/1991); Tagungen “Arte & Vita”- Promotrice Belle Arti Napoli und “2% Lavoro per gli
artisti”-Liceo Artistico Napoli; Projekt “...Transiti...”
(1991/1993); “Dimensione Mito” 1996; “Arte Mito
Magia” (1997).
Von 1988 bis 1994 ist er Mitglied der Redaktion der
Zeitschrift “Arti Visive” - Roma.
In 1993 wird er von der Stadt Erlangen eingeladen,
um mit seiner Einzelausstellung “1988...Veränderungen... 1993” an der internationalen Veranstaltung
“Interkultureller Monat” teilzunehmen; inzwischen
haben ihm auch die Thermen “Luigiane” von Acquappesa Terme (Cosenza) verschiedene Begebenheiten Einzelausstellungen gewidmet, wie “Opus”
(1988), “Schegge” (1989), “Via Crucis” (1992) und
ihn in internationale Veranstaltungen, wie “Luigiano d’Oro” (1990) und “78. Giro Ciciistico d’Italia”
(1995) aufgenommen. Unter den
letzten Ausstellungen
erwähnen wir: “Matres
Matutae” Palazzo Fazio- Capua
(1998); “Lavori in
corso (d’opera)/
Jazz e Mito”- Angelus Novus- Palazzo BenedettiL’Aquila (1998);
“II
Mito”
S.E.Starza - S. Cipriano d’Aversa
(1997); “Grafik”
Afie und V. - Erlangen
(1997);
“1860/1970: Lavoratori a Napoli” - Castel Sant’EImo - Napoli (1996); “I Tempi Mitici” Castello Durazzo/Angioino - Afragola (1996); “Giovani &
Mito” - ToscanaArt- Heidelberg (1995).
Es ist in der Leistung mit dem Dichter-Therapeuten
Antonella Zagarolo in “Work in Progress Oper)” im
Museum of Visual Poetry Angelus Novus Aquila.
Von der Geburt bis “Jazz & Mythos” von der Interpretation der neun Farben der ‘Aura Miles Davis eine
post-Publishing-Katalog mit Essays von Professoren
Antonio Gasbarrini (Universität Pescara), Matteo
D’Ambrosio (Universität Neapel Federico II) und
Antonella Zagarolo (Präsident UBEA - Rom).
Er stellte in der Galerie des Polnischen Instituts für
Kultur in Berlin “Mythos Eros Magie” unter der
Schirmherrschaft der italienischen Präsidentschaft
des Senats und des Repräsentantenhauses, Minister-
Russo Artecontemporanea di Lecce.
Durante il soggiorno leccese, produce tre cartelle
di acquaforti/acquetinte dal titolo ‘‘Lecce -omaggio
alla città barocca”, “Scherzo leccese” e “Pul”.
Intanto, la sua instancabile ricerca approda alle “graffisculture”, tecnica scultorea-pittorica di nuova concezione, che espone per la prima volta nelle profonde
viscere della terra delle Grotte di Pertosa (Salerno).
2000 - l’Istituto Italiano di Cultura – Ministero degli
Esteri di Berlino gli allestisce la mostra “Urzeitliche
Kratzer / Graffi Atavici” con un concerto di musica scritta proprio per le sue opere. La monografia,
è introdotta da Giuseppe Siano, docente di Estetica
dell’Università di Salerno, Mimmo Grasso, poeta, e
di giovani intellettuali napoletani.
2002 - a Torino, con Rosalind A. Keith e Hartmut
Kruger, fonda il gruppo
internazionale
“Liberi Artisti Europei” che
l’anno successivo cambia in “Free International Artists”.
Intensifica così la sua
avventura internazionale all’insegna dei valori
di solidarietà tra i colori
umani, delle libere idee
e del libero scambio culturale.
“Novus Campus” periodico dell’IRES Campania (Istituto Regionale
di Economia Sociale)
gli dedica la prima e la
quarta di copertina del
mese di marzo.
Allestisce la personale “Graffi sull’Eden/
Scratches on the Eden” nell’Orto botanico dell’Università “Federico II” di Napoli, dando una performance di graffisculture viventi e stravaganti e pubblicando una monografia con testi di Paolo De Luca,
direttore dei giardini botanici, e di Gigi Caramello
docente di Sociologia dell’Arte dell’Università Federico II di Napoli.
2004 - Invitato dall’Universidad Tecnològica TulaTepeji al “Festival Internacional Lucero del Alba”per la realizzazione di murales voluti dello stato di
Hidalgo – México aderisce, sulla Pirámide de los
Atlases de Civilización Tolteci di Tula de Allende,
al progetto “La Ruta de Quetzalcòtl en los Metros
del Mundo” che egli promuove poi anche in Euro-
präsident von Deutschland Helmut Kohl, der Stadt
Berlin. Die Monographie von Intra Moenia veröffentlicht - Neapel wird von Francis Peas, Professor für
Ästhetik an der Universität von Parma eingeführt.
Sammlung, die sich auch auf die Provincial Museum
of Abtei St.-Lecce ausgesetzt Mary Cerrate, gleichzeitig macht die Sammlung von Gouachen verschmolzen “Somniorum lnterpretatio” der russischen
Artecontemporanea Galerie von Lecce.
Während ihres Aufenthaltes in Lecce, produziert
drei Ordner Radierungen / Aquatinta titled’’Baroque
Lecce-Hommage an die Stadt “,” Lecce Joke “und”
Pul “. In der Zwischenzeit seine unnachgiebige Verfolgung zu Lande “graffisculture” skulpturale Technik der Malerei neue Konzept, das zum ersten Mal in
den tiefen Tiefen der Erde von den Höhlen von Perth
(Salerno) ausstellt.
2000 - Italienisches Kulturinstitut - Ministerium
für Auswärtige Angelegenheiten der Berlin organisiert die Ausstellung
“Urzeitliche Kratzer /
Graffi atavistische” mit
einem Konzert der Musik nur für seine Werke
geschrieben. Die Monographie ist von Joseph
Siano, Professor für Ästhetik an der Universität
von Salerno, Mimmo
Grasso, Dichter und junge neapolitanische Intellektuellen eingeführt.
2002 - Turin, Rosalind
A. Keith und Hartmut
Krüger, gründete er das
internationale
“Free
European Artists”, die im nächsten Jahr zu “Free
International Artists” verändern wird. Forciert das
Abenteuer, um die Werte der menschlichen Solidarität zwischen den Farben, die liberalen Ideen des
Freihandels und der Kultur gewidmet.
“Novus Campus” periodische IRES Kampanien
(Regional Institute of Social Economy) widmet die
erste und die hintere Abdeckung des Monats März.
Bereitet die Mitarbeiter “des Eden Kratzer / Kratzer
auf der Eden” im Botanischen Garten der Universität
“Federico II” von Neapel, was einer Leistung von
graffisculture und extravagante Wohn-und Herausgabe einer Monographie mit Texten von Paolo De
Luca, der Direktor der Gärten Botaniker, und Gigi
Caramel Dozent in Soziologie der Kunst Universität
71
pa. Espone alla Galleria Unidad Iztapalapa dell’Universidad Autonoma Metropolitana de la Ciudad de
México, alla Stazione San Lazaro del Sistema Transporte Colectivo Metro de la Ciudad de México e in
altri stati messicani.
Nel mese di aprile 2005 è ospite, al “VI. Women’s
International Conference 2005” di Graz (Austria)
curata dall’artista Christine Kertz e dalla galleria
d’arte ”Menache” di Mexico City, continuazione del
progetto dell’Associazione culturale “Esmeralda”,
fondata da Frida Kahlo e Diego Rivera,.
L’Istituto Fernando Santi gli affida la responsabilità
del settore Arte & Cultura
Come fondatore e presidente dei Free International Artists progetta e realizza “Stracci al Vento/”
nell’Orto Botanico di Napoli (2005) dove concretizza le performance “Conquista”/”Conquest” e “Madre Terra”/”Mother Earth” interpretate dal corpo di
ballo del Centro Studi Danza di Napoli e propone
concerti sperimentali; “Rags in the Wind II” al Botanischer Garten der Karl Franzens Universität di Graz
Austria (2007); “Rags in the Wind III” Mozirski gaj
Park Cvetja Slovenia (2009),
Nel 2009 è coinvolto nell’evento “SPORTinARTE”
- Biblioteca Nazionale di Torino - Italia.
Intanto, Marino persegue e realizza l’assurdo attraverso le sue performance. Scolpisce alcune sue
sculture performative “Enzo Marino carves dancing
sculture / scolpisce la scultura danzante” al Botanischer Garten der Karl Franzens Universität Graz Austria 2007; “Paints… the sound…” Concert for
Rollerpainting (E. Marino-Italia) and Electronic Music (Carlos Defazio – Uruguay)- Room Ceremonias
de Municipal de la Intendencia Montevideo - Uruguay 2008; “Enzo Marino carves the Air” Mozirski
gaj - Park Cvetja â“ Mozirje Slovenia 2009; “Enzo
Marino scolpisce il fuoco” Studio P.Malato - Palazzo
Aimonetti Torino 2010, “Enzo Marino scolpisce il
Canto” Orto Botanico dell’Università degli Studi di
Napoli “Federico II”
72
Federico II in Neapel.
2004 - von der Universidad Tecnológica Tula-Tepeji
das “Festival Internacional Lucero del Alba” Invited - für die Wandmalereien übernahm der Staat Hidalgo - Mexiko verbindet die Pyramiden de los de
Atlanten Civilización Tolteken von Tula de Allende,
das Projekt “ Ruta de los Metros Quetzalcòtl en del
Mundo “, dass er fördert, dann in Europa. Er stellte
in der Galerie der Universidad Autonoma Metropolitana Unidad Iztapalapa de la Ciudad de Mexico,
die San Lazaro Station Transporte Colectivo MetroSystem de la Ciudad de México und anderen mexikanischen Bundesstaaten.
Im April 2005 war zu Gast bei den “VI. Weltfrauenkonferenz 2005 “in Graz (Österreich) mit Christine
Kertz und die Kunstgalerie kuratierte” Menace “von
Mexiko-Stadt setzte das Projekt des Kulturvereins”
Esmeralda “von Frida Kahlo und Diego Rivera gegründet.
Das Institut Saints Fernando gibt ihm die Verantwortung für die Kunst & Kultur
Als Gründer und Präsident der Free Artists International entwickelt und produziert “Rags in den Wind
/” in den Botanischen Gärten von Neapel (2005),
wo der Beton “Conquest” / “Conquest” und “Mutter Erde” / “Mutter Erde” durch den Körper interpretiert Dance Dance Studies Center von Neapel und
bietet Konzerte experimentellen “Rags in the Wind
II” Botanischer Garten der Karl-Franzens-Universität Graz, Österreich (2007), “Rags in den Wind III”
Mozirski gaj Park Cvetje Slowenien (2009), Nationalbibliothek von Turin - - Italien im Jahr 2009 in der
Veranstaltung “SPORTinARTE” beteiligt.
Inzwischen verfolgt Marino und erreicht seine Leistung durch die absurd. Sculpts Durchführung einige
seiner Skulpturen “Enzo Marino Skulpturen schnitzt
Tanzen / Tanzen schnitzt die Skulptur” des Botanischen Gartens der Karl-Franzens-Universität Graz Österreich 2007, “Farben ... der Klang ...” Concert
for Rollerpainting (E. Marino-Italien) und Elektronische Musik ( Carlos Defazio - Uruguay) - Room
Ceremonias Municipal de la Intendencia de Montevideo - Uruguay 2008, “Enzo Marino schnitzt the
Air” Mozirski Gaj - Park Cvetje â “Mozirje Slowenien 2009,” Marino Enzo sculpted das Feuer “Studio
P. Sick - Palace Aimonetti Turin 2010, “Marino Enzo
sculpted den Song” Botanischer Garten der Universität Neapel “Federico II”
Im Auftrag des Instituts Fernando Santi Designs und
beaufsichtigt das internationale Event “Homenaje a
Fernando Saints” Honorable Concejo Municipal de
Santa Fe de la Vera Cruz, Argentinien 2009. “Transit
Nomads” Contemporary Art Museum of San Cesa-
Su incarico dell’Istituto Fernando Santi progetta e
cura l’evento internazionale “Homenaje a Fernando
Santi” Honorable Concejo Municipal de Santa Fe
de la Vera Cruz Argentina 2009. “Transiti Nomadi”
Museo d’arte Contemporanea di San Cesario di Lecce Italia 2009.
Nell’ambito delle manifestazioni “Maggio dei Monumenti” della Città di Napoli partecipa alla manifestazione “Canti Itineranti”, curata da Valentina
Cotini, che gli allestisce una mostra personale nel
Refettorio grande del Complesso Monastico di San
Domenico Maggiore di Napoli.
È nominato responsabile della cultura per l’Università Popolare di Casoria.
Nal mese di settembre è invitato alla mostra internazionale d’arte “Homenaje al Dr. Miguel León
Postilla” con opere ispirate a “15 poetas del mundo Náhuatl” y “Visión de los Vencidos”, che sono
state prima esposte
alla Galería del Colegio Nacional e
successivamente all’
Universidad Autónoma Metropolitana
Unidad Iztapalapa,
alla Estación Hidalgo del Sistema
de Transporte Colectivo Metro, alla
Casas de Cultura e
Galerías de las Delegaciones del Distrito Federal e nelle
Consejos Estatales
para la Cultura y
las Artes della zona
centrale della República, che comprende 10 Estados.
Negli anni duemila produce diversi progetti di eventi
multimediali, testi di presentazione a giovani artisti,
racconti ma inizia una nuova esperienza scultorea
ideando ed elaborando le “aurasculture” dove ribalta ancora una volta il concetto scultoreo portando la
materia decorativa all’interno e la struttura portante
all’esterno della scultura.
Per l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”,
l’Istituto F. Santi, i Free International artists, l’Universidad Autónoma Metropolitana de la Ciudad de
México, il Sistema Transporte Colectivo Metro de la
Ciudad de México. l’Universidad Tecnològica TulaTepeji-Hidalgo progetta e cura l’evento internazionale “Folate Iridescenti” 2006 a Villa Doria d’Angri
attivando per la seconda volta in Europa “La Ruta de
Quetzalcòtl en el Arte”. Nello stesso luogo da vita
rio di Lecce, Italien 2009.
Im Rahmen der Veranstaltungsreihe “Mai der Monumente” der Stadt Neapel beteiligt sich an dem
Festival “unterwegs Singing” von Valentina Cotin,
die eine Ausstellung in der großen Refektorium des
Klosters von San Domenico Maggiore in Neapel organisiert, kuratiert.
Er wurde zum Leiter der Kultur für die Menschen
der University of Casoria.
Nal September ist für die internationale Kunstausstellung “Tribute to Dr. Miguel Leon Apostille” mit
Werken von “15 Poetas del mundo Náhuatl” y “Vision de los Vencidos”, die erstmals auf der Galería
Nacional del Colegio ausgestellt wurden inspiriert
eingeladen und dann zu “Universidad Autónoma
Metropolitana Unidad Iztapalapa, die Estación de
Transporte Colectivo Hidalgo Metro System, das Casas de Cultura de las Galerías delegaciones und der
Distrito Federal und
Estatales
Consejos
para las Artes y la
Cultura der zentralen
Region der Republik,
die auch 10 Estados.
Über 2000 Jahre
produzierte mehrere
Multimedia-Projekte,
Veranstaltungen, Text
der Präsentation junger Künstler, sondern
beginnt eine neue
Geschichte skulpturalen Erfahrung in der
Konzeption und Entwicklung der “aurasculture”, wo im Vordergrund noch einmal das Konzept der plastischen
Dekoration in die Angelegenheit bringen und die
Struktur außerhalb der Skulptur.
Für die Universität von Neapel “Parthenope”, Istituto F. Saints, die Freie Internationale Künstler, Universidad Autónoma Metropolitana de la Ciudad de
Mexico, Transporte Colectivo Metro-System de la
Ciudad de México. Universidad Tecnológica TulaHidalgo Tepeji-Care-Pläne und die internationale
Veranstaltung “Folat Irisierende” 2006 Villa Doria
d’Angri Aktivierung zum zweiten Mal in Europa
“La Ruta de Quetzalcòtl en el Arte”. In der gleichen
Stelle gründete er die Tanz-Performance, Musik und
Theater ‘s “Infinite Napoletano” mit der Teilnahme
von jungen Künstlern.
Im Monat Mai bis in den Blueprint II Museuman
Berlin im Juni teilnehmen und wird in Rumänien
73
alla performance di danza, musica e recitazione l’
“Infinito Napoletano” con la partecipazione di giovani artisti.
Nel mese di maggio partecipa al progetto BLUEPRINT II al Museuman di Berlino e a Giugno è in
Romania all’ “ Arte for the city museum” Town Hall
- Faget dove produce alcune opere per il nascente
museo.
2006 – il mese di agosto è molto intenso, il progetto
“Folate Iridescenti/ Winds iridescent” è ospitato alla
London Biennale 2006 su invito della Richmondupon-Thames Art Concil.
Il due agosto inaugura l’esposizione d’arte contemporanea “Italian Arcadian” alla Stables Gallery Orleans House of Twickenham Riverside – London
e nei giorni successivi
proietta al pubblico i video
“Graffi Atavici”, “Graffi
sull’Eden” e “Infinity of
Naples/Infinito Napoletano”.
Il quattro agosto organizza un pic-nic internazionale sulle rive del Tamigi
con prodotti napoletani e
il giorno cinque, in occasione della Brighton Gay
Pride Parade prende parte,
con un gruppo di artisti tra
cui anche il critico d’arte
Guy Brett, a Long Shore
Drift of Brighton Beach
ad alcune performance di
David Medalla, Marisol
Cavia, Marko Stepanov ed
altri.
Intanto il giorno 6 è ospite
di Bryan Mulvihill’s Word
Tea Party e si esibisce alla
Royal Academy Schools Gallery, Hornsey of London nella performance pittorica-musicale “The Faces of the War - concerto per flauto e rullopittura”,
con l’ungherese Agnes Hay al flauto. A metà agosto è presente all’esposizione Alpe-Adria-Pannonia
Körmend e partecipa al Wood Symposium – Castle
of Kòrmend – Hungary.
Il 20 agosto è in Budapest dove è coinvolto nella
drammatica bufera che sconvolge i festeggiamenti
del patrono d’Ungheria, riparato su un tram documenta disegnando con mezzi improvvisati (rossetti,
rimmel, tovaglioli, ecc.), i volti della tragedia.
Successivamente partecipa a molti altri eventi tra
74
“Kunst für das Stadtmuseum” Town Hall - Faget, wo
es produziert einige Werke für den neu entstehenden
Museums.
2006 - der Monat August sehr intensiv ist, das Projekt
“Folat Iridescent / irisierend Winds” ist an der London Biennale 2006 auf Einladung des Richmondupon-Thames Art Concil gehostet.
Der 2. August eröffnet Ausstellung zeitgenössischer
Kunst “Italian arkadische” Stables Gallery at Orleans House of Twickenham Riverside - London und
in den Tagen nach Projekten für die Öffentlichkeit
das Video “atavistische Kratzer”, “Kratzer auf Eden”
und “Infinity von Neapel / Infinity Napoletano “.
Der 4. August International organisiert ein Picknick
am Ufer der Themse mit
neapolitanischen Produkten und fünf Tagen, am
Brighton
Homosexuell
Pride Parade teilnahmen,
mit einer Gruppe von Künstlern, darunter der Kunstkritiker Guy Brett, Long
Shore Drift von Brighton
Beach für einige der Aufführungen von David Medalla, Marisol Cavia, Marko Stepanov und andere.
In der Zwischenzeit am
Tag 6 war ein Gast von
Bryan Mulvihill Wort Tea
Party führt an der Royal
Academy Schools Gallery, Hornsey, London in der
Aufführung von MusikGemälde “Die Gesichter
des Krieges - Konzert für
Flöte und rullopittura”, mit
dem ungarischen Agnes
Hay al Flöte. Mitte August
gibt es Exposition AlpeAdria-Pannonia Symposium Körmend und beteiligt
sich an der Wood - Schloss von Körmend - Ungarn.
Am 20. August in Budapest, wo er in der dramatischen Sturm, der das Fest der Schutzheiligen von
Ungarn stört beteiligt ist, auf eine Straßenbahn mit
behelfsmäßigen Zeichnung Dokumente (Lippenstift,
Wimperntusche, Servietten, etc..), Die Gesichter der
Tragödie fixiert.
Dann nehmen Sie Teil an vielen anderen Veranstaltungen, darunter die Liverpool Biennale in Blueprint
II, die RGB-Castle - Kunst, Geschichte und Wissenschaft - von Magliano Alfieri (CN), der Internationalen Tiava Targul-de-Vizual Art Bucharest 2007,
i quali al progetto BLUEPRINT II alla Liverpool
Biennial, al RGB Castle – arte storia e scienza – di
Magliano Alfieri (CN), al TIAV-Târgul International de Arte Vizuale-Bucuresti 2007 Romania, a “La
vita attiva, continuità di senso” curato da Antonio
Picariello a Macchiagodena nel Molise.
A marzo del 2007 tiene una performance insieme
all’inglese Jill Rock e rappresenta le “Chronicle of
a performance.” al Museo Minimo di Napoli (I). A
settembre cura, al Botanischer Garten der Karl Franzens Universität von Graz in Austria, l’evento internazionale “Fetzen im Wind II”. Al vernissage si esibisce nella performance “dancing sculture” in cui
scolpisce una scultura vivente e danzante. Poi apre i
lavori del “III Meeting of Free International Artists“
nella sala antistante le serre.
Nel 2008, nell’ambito delle celebrazioni dei 200
anni della nascita di Giuseppe Garibaldi, progetta
e cura per il Comune di Bergamo, la Fondazione
Bergamo nella
Storia, l’Istituto
Santi ed altri patrocinanti l’evento internazionale
“Giuseppe Garibaldi…Uomo
della
libertà,
uomo dell’umanità…”
18072007 allestito al
Museo storico di
Bergamo.
In un progetto di
gemellaggio tra
la città di Bergamo e Montevideo cura la manifestazione “Giuseppe Garibaldi ... Hombre de la libertad,
hombre de la humanidad ...” 1807-2007 nella Sala
de Ceremonias “E.de los Campos” - Intendencia
Municipal de Montevideo (Uruguay). Nello stesso
contesto realizza la performance “Enzo Marino pinta
el sonido/Enzo Marino dipinge il suono” su basi musicali originali dell’uruguaiano Carlos Defazio.
Nel mese di agosto è tra i cinquanta artisti a rappresentare l’arte italiana nell’esposizione “Spirito
Olimpico Italiano” in Casa Italia CONI per la XXIX
Olimpiade – Beijing 2008 (China) e in dicembre, in
occasione dell’assegnazione dei Collari d’Oro agli
atleti, al Centro Preparazione Olimpica del CONI di
Roma.
Nel 2009 è coinvolto nell’evento “SPORTinARTE”
- Biblioteca Nazionale di Torino - Italia.
Nell’ultimo decennio accentua la sua passione per la
scrittura producendo alcuni testi teatrali e molti rac-
Rumänien, in “Life aktiven Sinne der Kontinuität “,
herausgegeben von Antonio Picariello bei Macclesfield in Molise.
Im März 2007 findet eine Aufführung zusammen
mit englischen Rock and Jill ist die “Chronik einer
Leistung.” Zumindest im Museum von Neapel (I).
Im September, Pflege, Botanischer Garten der KarlFranzens-Universität Graz in Österreich von der
internationalen Veranstaltung “Fetzen im Wind II”.
Führt in der Leistung bei der Vernissage “tanzenden
Skulpturen”, in dem eine lebende Skulptur und Tanz
schnitzt. Dann öffnen Sie die Arbeit der “Third International Meeting of Free Artists” in den Raum vor
der Gewächshäuser.
Im Jahr 2008 während der Feierlichkeiten zur
200-jährigen Geburtstag von Giuseppe Garibaldi,
und Care-Pläne für die Stadt Bergamo, Bergamo
in der History Foundation, dem Institut Saints und
anderen Sponsor der internationalen Veranstaltung
“Giuseppe Garibaldi ... Man der
Freiheit Mann
der Menschheit
... “1807-2007
Historische Museum in Bergamo untergebracht.
In ein TwinningProjekt zwischen
den Städten Bergamo und Montevideo
durch
die Ausstellung
“Giuseppe Garibaldi ... Hombre de la Libertad, hombre de la Humanidad ... “in der Sala de Ceremonias
1807-2007” E.de los Campos “- Intendencia Municipal de Montevideo (Uruguay). In diesem Zusammenhang macht die Leistung der Original-Musik
Betten uruguayischen Carlos Defazio “el sonido Pint
Marino Enzo / Enzo Marino den Ton zeigt”.
Im Monat August ist eine von fünfzig Künstlern der
italienischen Kunst repräsentieren Ausstellung “Italienische Olympic Spirit” Haus Italien CONI für die
XXIX Olympiade - 2008 in Peking (China) und im
Dezember, anlässlich des Dog ‘s Goldene Athleten
der Olympischen Vorbereitung Zentrum CONI Rom.
Nationalbibliothek von Turin - - Italien im Jahr 2009
in der Veranstaltung “SPORTinARTE” beteiligt.
In den letzten zehn Jahren zeigt seine Leidenschaft
für das Schreiben und produziert einige Theaterstücke und viele Kurzgeschichten und autobiographischen Reise zurück zu den Ursprüngen, warum er
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conti di viaggi e autobiografici che lo riportano alle
origini, per questo intraprende un percorso dedicato
alla sua città natale organizzando salotti artistici-culturali, come “Immagini e racconti con il rito del pane
al sapore di musica” in Casa Grieco - 2008, e “I luoghi della memoria”, nella cappella barocca della Reale arciconfraternita .S.M.della Pietà nella Basilica
Pontificia M. di San Mauro Abate in Casoria - 2009,
contenitori di esposizioni d’arte, musica, proiezioni,
lettura di racconti, danza, cibi della tradizione.
Nel 2009, progetta il terzo percorso de “La Ruta
de Quetzalcòtl en el Arte” con l’evento “Transiti
Nomadi” al Museo Civico d’Arte Contemporanea
di San Cesario di Lecce (5 aprile – 5 maggio) in
collaborazione con il Comune di San Cesario di
Lecce, l’Università del Salento, I Free International Artists, l’Universidad Autonoma di Ciudad de
Mèxico, Karl Franzens Universität von Graz ed altri enti.
Ad aprile, in occasione dell’inaugurazione della piazza dedicata al nostro connazionale Fernando Santi,
cura la mostra “Homenaje a Fernando Santi” alla
Galerie de l’Honorable Concejo Municipal de Santa
Fe de la Vera Cruz in Argentina; a giugno è presente
a la “Réunion de l’art” a Le Pouget France; a giugno/
luglio è ai Giochi del Mediterraneo di Pescara Italia,
ad agosto è invitato a partecipa ai festeggiamenti al
45 AÑOS DE LA UNIVERSIDAD ANAHUAC a
Ciudad de México; a settembre cura la terza edizione
degli stracci al vento “Rags in Wind III” Mozirski
gaj - park cvetja a Mozirje Slovenia. “SPORTinARTE” - Biblioteca Nazionale di Torino - Italia 2009 Nel 2010 è impegnato in “...UOMINI IN TRANSITO...” Saarbruchen - Germania, 2010, “ENZO MARINO CARVES THE FIRE” Torino - Italy 2010,
“OKZIDENT&ORIENT - borderless” . Marrakech
- Maroc, 2010 “artsymposium” Unterpremstätten Ãsterreich 2010.
Nel 2011 realizza “Unità d’Italia . centocinquant’anni di storia …oggi” nella Chiesa di San Domenico a
Budrio (BO) e partecipa al III Symposium of Scampia Napoli
eine Tour widmet seine Heimatstadt durch die Organisation von künstlerischen und kulturellen Salons,
wie “Bilder und Geschichten mit unternahm der
Ritus Brot gewürzt Musik “House Grieco - 2008,
und”. Erinnerungsorte “, in der barocken Kapelle
des Königlichen Bruderschaft SMdella Pieta in der
Basilika Pontificia M. St. Mauro Abt Casoria - 2009,
Container von Kunstausstellungen, Musik, Filme,
Geschichten vorlesen, Tanz, traditionelle Speisen.
Im Jahr 2009 entwarf er den dritten Weg “La Ruta
de Quetzalcòtl en el Arte” mit der Veranstaltung
“Transit Nomads” im Museum of Contemporary Art
in San Cesario di Lecce (5. April - 5. Mai) in Zusammenarbeit mit der Stadt San Cesario di Lecce,
der Universität von Salento, die Free International
Artists, Universidad Autonoma de Ciudad de Mexico, Karl Franzens Universität Graz von und anderen
Einrichtungen.
Im April ist die Einweihung des Platzes gewidmet
unseren Landsmann Fernando Saints, durch die Ausstellung “Homenaje a Fernando Saints” in der Galerie de l’Honorable Concejo Municipal de Santa Fe
de la Vera Cruz in Argentinien im Juni präsentieren
an der “Reunion de l’art” Le Pouget, Frankreich,
im Juni / Juli auf der Mittelmeer-Spiele in Pescara
Italien, im August, ist eingeladen, an den Feierlichkeiten bei 45 años de la Universidad Anahuac in
Mexiko-Stadt teil, die im September von der dritten
Ausgabe der Lumpen im Wind “Rags in den Wind
III” Mozirski gaj - park Cvetje Mozirje in Slowenien. “SPORTinARTE” - National Library of Turin
- Italien 2009 Im Jahr 2010 engagiert in “MEN IN TRANSIT ...
...” Saarbruchen - Deutschland, 2010, “ENZO THE
FIRE MARINE Carves” Turin - Italien 2010 “OKZIDENT & ORIENT - grenzenlos”. Marrakech
- Maroc 2010 “artsymposium” Unterpremstätten Ãsterreich 2010.
Im Jahr 2011 produzierte er “Einheit Italiens. hundertfünfzig Jahre Geschichte heute ... “in der Kirche
San Domenico in Budrio (BO) und beteiligt sich an
der III Symposium der Scampia Neapel
Enzo Marino
Via Pio XII, 114
80026 Casoria – Napoli Italia
Phone. +39.0817361819; +39.3498475229; +39.3465064978
e-mail: [email protected]
www.enzomarino.com , http://graffisulleden.bravehost.com, http://freeinterartists.bravehost.com,
http://artemuralismointernaciol.bravehost.com , http://liberiartistieuropei.bravehost.com
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Es haben sich für seine Kunst interessiert:
Božo Raič, Luigi Caramiello, Francesco Piselli, Matteo D’Ambrosio, Francesco D’Episcopo, Massimo D’Andrea, Nino Leone,
Claudio Ferone, Giuseppe Siano, Antonio Gasbarrini, Lucio Galante, Antonella Zagaroli, Antonio Picariello, Giovanni Leone,
Francesco De Luca, Slawomir Tryc, Domenico Rea, Max Vajro, Massimo Guastella, Olivier Gravier, Ugo Piscopo, lrmgard Scharold, Rosario Di Bonito, Eugen Barthelmeß, Paolo Gioia, George Cheliotis, Aniello Montano, Leopoldo Iannelli, Antoni Buchner,
Pasquale Ognissanti, Enzo Di Grazia, Carlo Barbieri, Uch (erlangen kultur), Obernofl Kirsten., Mimmo Grasso, Kamilla Kurek.
PROGETTI E DIREZIONE ARTISTICA/ PROJEKTE UND ART DIRECTION:
2011
“Unità d’Italia . centocinquant’anni di storia …oggi” Chiesa di S. Domenico - Budrio (BO)
2009 Transiti Nomadi – Museo d’Arte Contemporanea di San Cesario di Lecce (I)
2008 Giuseppe Garibaldi …Uomo della libertà, uomo dell’umanità… 1807-2007 - Museo storico di Bergamo (Italia)
2008 Giuseppe Garibaldi ... Hombre de la libertad, hombre de la humanidad ... 1807-2007
Sala de Ceremonias “E.de los Campos” - Intendencia Municipal de Montevideo (Uruguay)
2007 Fetzen im wind II - Botanischer Garten Karl-Franzens-Universität Graz (Austria)
2006 Infinity of Naples - London Biennale- Stables Gallery Orleans Hause-London (UK)
2006 Folate Iridescenti - Villa Doria d’Angri -Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (I)
2006 Infinito Napoletano - Villa Doria d’Angri dell’Università “Parthenope”-Napoli (I)
2006 Winds iridescent - London Biennale- Stables Gallery Orleans Hause – Londra - UK
2005 Stracci al Vento - Orto Botanico della Facoltà di Scienze-Università ”Federico II” - Napoli (I)
2005 “Conquista”/”Conquest” – O. B. Facoltà di Scienze-Università Federico II - Napoli (I)
2005 “Madre Terra”/”Mother Earth” - O. B. Facoltà di Scienze -Università Federico II - Napoli
PERSONAL SHOWS/ EINIGE PERSÖNLICHE AUSSTELLUNGEN/ PERFORMANCE:
“Enzo Marino scolpisce il Canto” Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”
“Enzo Marino scolpisce il fuoco” Studio P.Malato - Palazzo Aimonetti Torino 2010,”Enzo Marino carves the Air” Mozirski gaj Park Cvetja â“ Mozirje Slovenia 2009; I Luoghi della memoria – 2009- R.A.S.M.d.P. Basilica P. M. di San Mauro Abate Casoria
(Italia); Enzo Marino pinta el sonido – 2008- Intendencia Municipal Montevideo (Uruguay); “Chronicle of a performance.” 2007Museo Minimo Napoli (I) - Arte Salotto Arte di Enzo Marino – 2008 -Casa Grieco Casoria –Napoli – Italia; Enzo Marino carves a
vivid sculpture of dancing – 2007 - Botanischer Garten der Karl Franzens Universität von Gaz – Austria; Infinito Napoletano -2006
- Villa Doria d’Angri - Università “Parthenope”-Napoli (Italia) - Graffi Atavici – 2005 - London Biennale- Stables Gallery Orleans
Hause (film) – Londra (UK) - The Faces of the War– 2006 -Royal Academy Schools Gallery, Hornsey – London (UK) - I volti della
tragedia-20 agosto 2006 - Trambus 59-Alkotàs Utca Budapest (Hungarn); Canti Itineranti -2005 Refettorio del complesso monastico di S. Domenico Maggiore – Napoli (I); Graffi sull’Eden – 2004 - Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli Federico
II (I); Urzeitliche Kratzer/Graffi Atavici Italienisches Kulturinstitut Berlin-Kreuzberg (D); Mythos Eros Magie – 2003 - Museo
Provinciale S.Maria di Cerrate – Lecce (I) - Urzeitliche Kratzer/Graffi Atavici”- 2001- Italienisches Kulturinstitut Berlin-Kreuzberg
(D) – Immagini e suoni dei Graffi – E.Marino con musiche di A. Cardillo, D.G.Marino, M. Menga Museo Provinciale S.Maria di
Cerrate – Lecce (I) - Eros Mediterraneo Adri@tica – 1999 - Castello Aragonese Otranto (I) - Graffi Atavici 2002 - Grotte di Pertosa
– Salerno (I) - Aura-Lavori in corso (d’opera)/Jazz &Mito-Angelus Novus-Palazzo Benedetti- L’Aquila (I) - Mythos Eros Magie
Galerie des Polnischen Kulturinstitut Berlin-Mitte (D) - Manush Galerie Salammbo Paris (F).
ALCUNE MOSTRE COLLETTIVE/EINIGEN GRUPPENAUSSTELLUNGEN:
“Unità d’Italia . centocinquant’anni di storia …oggi” nella Chiesa di San Domenico a Budrio (BO), III Symposium of Scampia
Napoli, Giuseppe Garibaldi …Uomo della libertà, uomo dell’umanità…1807-2007” - Museo storico di Bergamo (Italia), Giuseppe Garibaldi ... Hombre de la libertad, hombre de la humanidad ... 1807-2007 - Sala de Ceremonias “E.de los Campos” - Intendencia
Municipal de Montevideo (Uruguay); Fetzen im wind II - Botanischer Garten Karl-Franzens-Universität Graz (Austria), Infinity of
Naples - London Biennale- Stables Gallery Orleans Hause-London (UK), Folate Iridescenti - Villa Doria d’Angri -Università degli
Studi di Napoli “Parthen, “Alpe-Adria-Pannonia” Hofgalerie im Raiffeisenhof (Austria) – Galleria Unidad Iztapalapa Universidad
Autòn.Metrop. de la Ciudad de México – Museo Florean Baia Mare Maramures (Romania); “EX-LIBRIS-FETA” Municipality of
Elassona (Grecia); Galleria Civica di Macchiagodena (I) – Holz Simposium in Batthyàny vàrkastèly -Körmend (Ungarn) – “Spirito
Olimpico Italiano” in Casa Italia CONI per la XXIX Olimpiade – Beijing 2008 (China) - Museo d’Arte Contemporanea di San Cesario di Lecce (I) – CONI – Centro Preparazione Olimpica Roma 2008; Sala de Ceremonias de la Intendencia Municipal de Montevideo (Uruguay) - Museo storico di Bergamo (I) - Botanischer Garten – Karl-Franzens- Universität Graz (Austria) -Villa Doria
d’Angri -Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (I) – “ Università Tecnologica di Tula de Allende (Messico) - Alpe-AdriaPannonia Körmend (Ungarn) - Town Hall Simposium in Faget (Romania) – Centro Congressi La Serra, Sala Cupola Ivrea (I) hanno scritto della sua arte/ geschrieben haben, über seine Kunst:
Božo Raič, Luigi Caramiello, Francesco Piselli, Matteo D’Ambrosio, Francesco D’Episcopo, Massimo D’Andrea, Nino Leone,
Claudio Ferone, Giuseppe Siano, Antonio Gasbarrini, Lucio Galante, Antonella Zagaroli, Antonio Picariello, Giovanni Leone,
Francesco De Luca, Slawomir Tryc, Domenico Rea, Max Vajro, Massimo Guastella, Olivier Gravier, Ugo Piscopo, lrmgard Scharold, Rosario Di Bonito, Eugen Barthelmeß, Paolo Gioia, George Cheliotis, Aniello Montano, Leopoldo Iannelli, Antoni Buchner,
Pasquale Ognissanti, Enzo Di Grazia, Carlo Barbieri, Uch (erlangen kultur), Obernofl Kirsten., Mimmo Grasso, Kamilla Kurek.
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TAVOLE/TABLES
Tav. I
Meghane
30 x 40 cm. - 2011
Tav. XVIII
Cernonnus
100 x 100 cm. - 1996
Tav. II
La sospettosa - Die Verdächtigen
40 x 40 cm. - 2008
Tav. XIX
I Tombaroli – Grabräuber
100 x 100 cm.
Tav. III
Ibo
20 x 30 cm. - 2008
Tav. XX
Velocipede – Fahrrad
100 x 150 cm. - 1997
Tav. IV
I tre
30 x 30 cm. - 2011
Tav. XXI
Lo scudo dell’alleanza
Der Schirm des Bundes
150 x 150 cm. - 2006
Tav. V
Mexica
30 x 40 cm. - 2008
Tav. VI
Sciamano - Schamane
40 x 40 cm. - 2011
Tav. VII
Cvetca
40 x 40 cm. - 2009
Tav. VIII
Mauro
40 x 40 cm. - 2008
Tav. IX
Il saggio I - Der Weise I
40 x 50 cm. - 2011
Tav. X
Il saggio II - Der Weise II
40 x 40 cm. - 2011
Tav. XI
Lo sciamano K - Der Schamane K
40 x 40 cm. - 2010
Tav. XII
Ammiccamento - Blinken
40 x 40 cm. - 2011
Tav. XIII
Eros Mediterraneo - Mittelmeerisches Eros
70 x 100 cm. - 1996
Tav. XIV
Uomo/chitarra - Mensch/Gitarre
70 x 100 cm. - 1977
Tav. XV
Oro Greculo – Griechisch Gold
150 x 200 cm. - 1997/98
Tav. XVI
Sogno – Traum
100 x 150 cm. - 2001
Tav. XVII
La Ruota – Rad
100 x 150 cm. - 1966
78
Tav. XXII
I dadi – Würfel
100 x 150 cm. - 1997
Tav. XXIII
Lo scudo della discordia
Das Schild des Anstoßes
150 x 150 cm. - 2006
pag. 7/13
Disegni - Zeichnungen
pag. 16/18
Palestina - Le Facce della Guerra
London 2006
Palästina - Gesichter der Krieges London
2006
pag. 19/22
Aura - Pescara 2007
pag. 24/25
Il 20 agosto 2006 è in Budapest dove è
coinvolto nella drammatica bufera che
sconvolge i festeggiamenti del patrono
d’Ungheria, riparato su un tram documenta disegnando con mezzi improvvisati
(rossetti, rimmel, tovaglioli, ecc.), I volti
della tragedia.
Tav. XXIV
Hermes 3000
100 x 150 cm. - 1997
Am 20. August 2006 in Budapest, wo er in
der dramatischen Sturm, der das Fest der
Schutzheiligen von Ungarn stört beteiligt
ist, auf eine Straßenbahn mit behelfsmäßigen Zeichnung Dokumente (Lippenstift,
Wimperntusche, Servietten, etc..), Die
Gesichter der Tragödie fixiert.
Tav. XXV
Gnomon
100 x 150 cm. 1996
pag. 57
Enzo Marino scolpisce l’aria. Concerto
per scalpello e zitare . Mozirski Gaj 2009
Tav. XXVI
La Vergine di Rothenburg
80 x 100 - 1995
Enzo Marino sculpted die Luft. Konzert für
Meißel und zitare. Mozirski Gaj 2009
Tav. XXVII
Il Graffito – Schrebweise
100 x 150 cm. - 1996
Tav. XXVIII
Murales: L’energia di Quetzalcòtl
(particolare) - 2004 Tula - México
Tav. XXIX
Le Graffisculture - Die Skulpturen-Kratzer
Giovane concertista
Jungen konzertspielerinen
65x30x13 cm. B.14x14x12 cm. - 2011
Tav. XXX
Violoncellista con il Bleu
Cellospieler mit Blau
93x20x26 cm. B. 13x13x26 cm. - 2011
Ermafrodita d’oro – Zwitter goldenen
56x20x15 cm. B.13x13x15cm. - 2011
Marzia con viola rossa
Marzia mit rotem Cellos
39x13x12 cm. B. 13x13x10 cm. - 2011
Violoncellista verde - Grüne Cellospieler
33x13x13cm. B. 13x12x12 cm. - 2011
pag. 58
Enzo Marino il fuoco. Concerto per
scalpello e flauti. Torino 2010
Enzo Marino sculpted das Feuer. Konzert
für Flöte und Meißel. Turin 2010
pag. 59
Enzo Marino scolpisce il canto. Concerto
per scalpello e coro Napoli 2010
Enzo Marino sculpted den Song. Konzert
für Chor Meißel und Neapel 2010
pag. 60
Enzo Marino dipinge i volti della guerra ,
concerto per flauto e rullopittura.
London 2006
Enzo Marino malt die Gesichter des Krieges, ein Konzert für Flöte und rullopittura.
London 2006
pag. 63/66
Le Graffisculture
Die Skulpturen-Kratzer
SOMMARIO/INHALT
Prefazione/Vorwort
Elisabeth Preuß
Introduzione/Einleitung
Giuseppe Siano
Performer dei tempi mitici
Performer mythischer zeiten
pag. 5
pag. 7/14
Enzo Marino Itinerario di una avventura di vita / Route von einem Abenteuer des Lebens
Francesco Piselli
pag. 15/16
Fenomenologia della pittura di E. Marino
Die phänomenologie der malerei E. Marinos
Antonio Gasbarrini Il Transcolore di E.Marino
Die Transcolor E. Marino
pag. 19/21
Matteo D’Ambrosio
Aura di E. Marino
Aura der E. Marino
pag. 22/23
Le trame di colore nell’arte di Enzo Marino
Enzo Marino
Il mio colore/ Meine Farbe
pag. 27
Božo Raič
La scultura performativa di E. Marino
Performative Skulptur Enzo Marino
pag. 55/56
Enzo Marino Le Grafisculture
Mimmo Grasso
pag. 63/66
Graffiti/Grafema/Graffi
Enzo Marino
Documentazione sull’uomo e l’artista/Dokumentation überden Menschen und den Künstler
pag. 67/77
Tavole e Tables
pag. 78
79
Finito di stampare nel mese di luglio 2011
nella litografia VECA Casoria (NA) Italia
per Free International Artists
Gedrukt im Juli 2011
in der Druckerei VECA Casoria (NA) Italien
für Free International Artists
80