ORANGE JUICE Anno 12 - Raetia

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ORANGE JUICE Anno 12 - Raetia
ITE - WFO „RAETIA“ - NEWS
La scuola, allenamento
per la vita
Siamo vicini al Natale e ogni
ragazzo pensa con gioia a posare il fardello del dovere per
entrare nel clima di festosità
delle vacanze.
Cari amici studenti, vorrei invitarvi a guardare con occhi
diversi il sacrificio giornaliero dello studio. La severità,
l’impegno, il senso del dovere
che quotidianamente accompagnano il vostro lavoro siano
il regalo che ogni insegnante
offre ai suoi alunni. Vi state
allenando per la vita: quanto più diligentemente e consapevolmente affronterete la
vostra preparazione, tanto
più serenamente lotterete nel
vostro futuro di uomini.
Vorrei che vedeste i vostri
professori come bravi preparatori che vi stanno allenando
per la gara più importante:
quella della vita. Sarei felice
di applaudirvi sul podio, ma
ancora di più di sapere che
ho contribuito alla possibilità
della vostra partecipazione.
Mi piace che non abbiate perso l’entusiasmo e la voglia di
indagare: sono i motori della
crescita.
Colgo l’occasione per farvi i
migliori auguri, ringraziandovi
della collaborazione. Un saluto
particolare alle famiglie che con
la loro assidua presenza, aiutano la scuola nella sua attività.
Buon Natale anche ai colleghi
che ringrazio per la gentile attenzione.
Jg. 11 - Dic. 2012
l logo nuef
dE nosta scola
La scola ITE Raetia à da chëst ann
de scola incà n logo nuef, che ie
unì dessenià da Gloria Insam dl
Lizeo d’Ert de Urtijëi.
Sun l logo iel da udëi cater rodes
dentedes, che dëssa reprejenté
l muvimënt che ie te na scola, i
sculeies che muessa se lauré inant
nchin tla 5a tlas y la culaburazion
danter maesti, sculeies y sambën
nce ënghe l personal de scola.
Uni una dla cater rodes
dentedes à n auter culëur y n
senificat deferënt:
L culëur cueciun sta per
la forza y l ambizion che n
muessa avëi.
L ghiel sta per la cumpania
danter la jënt y l nteres per
la cultures y la rujenedes
fulestieres.
L brum stà per i
pensieres tleres y
la logica y l culëur
oranc stà per duta
la scola y per la
zaita “orange juice”
y dëssa reprejenté
la sozietà che lëura
adum n pesc.
Christine Runggaldier
Jasmin Runggaldier, IV B
Auguri di vero cuore al nostro
Preside, così presente e attento
al nostro lavoro.
Ilaria Noci
Gloria Insam cun l diretëur
Progetti scolastici
La IV B commemora la Shoah
Ricordare, riflettere, imparare.
2
Quest’anno, insieme alla professoressa Ilaria Noci, abbiamo deciso di partecipare al concorso
ministeriale “I giovani commemorano la Shoah.”
Nel 2013 ricorrerà il 70° anniversario della rivolta del ghetto
di Varsavia e il concorso chiede
agli alunni di riflettere sul tema
della resistenza e della ribellione
nei campi di sterminio. I ragazzi possono produrre elaborati di
tipo storico-documentale o
artistico-letterario. Noi abbiamo
deciso di creare un cortometraggio che faccia un po’ di luce
sui casi di ribellione e resistenza avvenuti in Alto Adige nel
periodo della Seconda Guerra
mondiale.
Per rendere possibile tutto ciò
abbiamo chiesto aiuto a diverse
persone che ne sapevano più di
noi sull’argomento:
al dott. Leopold Steurer: storico specializzato sulla storia
dell’Alto Adige
al dott. Federico Steinhaus:
ex-presidente della comunità
ebraica altoatesina
al sig. Franz Thaler: ex-prigioniero del campo di concentramento di Dachau/Hersbruck
Incontro con il
dott. Leopold Steurer
Con molta gentilezza e disponibiLo storico, dott. Leopold Steurer
lità il dott. Leopold Steurer è venuto da noi a scuola per parlarci
della resistenza in Alto Adige durante gli anni della guerra e della
persona di Josef Mayr-Nusser.
Josef Mayr-Nusser
Per prima cosa ci ha fatto vedere
un film sulla figura di Josef MayrNusser, nato a Bolzano il 1910 e
morto ad Erlangen, il 24 febbraio
1945.
Josef Mayr-Nusser in occasione
dell’”Opzione” si era dichiarato
“Dableiber” perché, come cattolico, non accettava le idee nazionalsocialiste.
Mayr-Nusser, essendo presidente
dei giovani cattolici, si era presto confrontato con la visione del
mondo nazista. Fu uno dei primi
a capire che il nazionalsocialismo
era un’ideologia fortemente antireligiosa e anticlericale.
Per motivi di coscienza si rifiutò di
prestare giuramento a Hitler e fu
quindi processato e condannato a
morte.
Imprigionato, morì per la fame,
per la sete e per i maltrattamenti subiti durante il viaggio verso il
campo di concentramento di Dachau.
Fino a pochi decenni fa Mayr Nus-
ser non era un personaggio popolare in Alto Adige, ma veniva visto
come traditore e nemico del nazismo.
Da qualche tempo, però, la sua
figura è stata riabilitata e addirittura è stata iniziata la pratica per
la sua beatificazione. Questo riconoscimento è avvenuto incredibilmente tardi dato che nei decenni
dopo la guerra venivano onorati i
“veri eroi della guerra” cioè coloro
che prestavano servizio a Hitler.
Josef Mayr-Nusser non è stato l’unico in Alto Adige a resistere contro i nazisti, altri 300-400 disertori
ebbero un motivo simile a quello
di Mayr Nusser per contrapporsi al
nazionalsocialismo.
Josef Mayr-Nusser è un grande
esempio di resistenza altoatesina,
ha lasciato una giovane moglie e
un figlio piccolo combattendo per
le sue idee.
Inoltre l’ex-professore, Leopold
Steurer ci ha parlato del campo di
concentramento/transito di Bolzano, in via Rezia.
Incontro con il
dott. Federico Steinhaus
Per incontrare il dott. Federico
Steinhaus (membro eminente
Dott. Federico Steinhaus
Progetti scolastici
Il dott. Steinhaus accompagna gli alunni
della IVB alla mostra “Zachor”,
a Castel Tirolo
della comunità ebraica di Merano)
ci siamo recati a visitare la mostra
“Zachor: Ebrei nel Tirolo meridionale fra Otto e Novecento”
a Castel Tirolo, di cui egli è curatore. Il dott. Steinhaus ci ha fatto l’onore di accompagnarci nella
mostra e di farci da guida.
La mostra si concentra sui lati positivi della cultura ebraica e contiene vari oggetti, documenti ed
immagini che hanno lo scopo di
rappresentare le mutazioni delle
tradizioni e quotidianità del Comune ebraico. Molto interessante è stato scoprire che gli ebrei
diedero un’importante contribuito
per lo sviluppo turistico ed economico della nostra regione.
Dopo la visita della mostra il dottor Steinhaus è stato così gentile
da concederci un’intervista.
Ci ha raccontato del periodo della
Shoah in Alto Adige, che iniziò nel
1930 con la creazione delle prime
cellule naziste a Merano prima ancora che il Nazismo prendesse il
potere in Germania.
Inoltre ci ha parlato dei casi di ribellione avvenuti nella nostra Regione, dei quali i più importanti
sono stati quelli di Josef MayrNusser e Franz Thaler, ma ci
sono stati anche altri casi di ribellione che non sono stati tenuti in
considerazione dalla storiografia
locale di lingua tedesca essendo
imbarazzanti dal punto di vista
politico.
Ci sono anche stati dei movimenti di resistenza organizzati, come
quello guidato da Egarter, però
anche questo è stato messo ai
margini della storiografia. Non
ha conseguito grandi successi dal
punto di vista militare, però ha
avuto un significato morale-politico molto importante.
Il dott. Steinhaus ci ha anche portato un esempio di un contadino
residente a Marlengo, che gli ha
raccontato di essere, anche lui
come Franz Thaler, stato deportato a Dachau come antinazista
però non ha reso pubblica la sua
storia dicendo che lui a Marlengo
ci deve vivere. Una rivelazione
che ci è rimasta impressa.
Il dott. Steinhaus viene intervistato da
Marion Mahlknecht
Visita della
sinagoga di Merano
e visita
del museo ebraico
Per farci un’idea più precisa sulla
vita delle comunità ebraiche abbiamo visitato la sinagoga di Merano insieme alla professoressa
Ilaria Noci.
La sinagoga di Merano è stata costruita nel 1901 nel centro di Merano.
Nella sinagoga ci ha fatto da guida
una la signora Rossi appartenente
alla comunità ebraica locale che si
estende da Arco fino al Brennero.
Sono pochi i membri rimasti che
L’interno della sinagoga di Merano
appartengono a questa comunità, sono solo 45 i praticanti
iscritti.
La signora ci ha dato l’opportunità di porle varie domande
sulla loro cultura.
Ci ha raccontato che tutti loro
sono come una grande famiglia, si incontrano per le feste
tipiche e si ritrovano nella sinagoga per pregare e passare il
tempo insieme.
Ancora al giorno d’oggi la comunità ebraica talvolta subisce
attacchi da parte di ignoti, di
recente sono stati persino buttati dei sassi contro la porta del
tempio.
Dopo la visita alla sinagoga ab-
I rotoli della Torah,
il libro sacro degli Ebrei
3
Progetti scolastici
4
della Wehrmacht, anche se era un cittadino
italiano. Lui però non
riuscì ad accettarlo e
quindi fuggì nel bosco,
dove si nascose per diversi mesi.
Tradito dal proprio cugino, Franz Thaler ha
dovuto consegnarsi ai
nazisti perché questi
avevano
minacciato
di arrestare tutta la
sua famiglia. Fu quindi condannato a dieci
anni di campo di concentramento.
Trasportato a Dachau
Il sig. Franz Thaler, nella sua casa in Val Sarentino e più tardi a Hersbruck,
ha vissuto il periodo più
biamo potuto osservare il mu- duro della sua vita. Era costretto
seo ebraico situato all’interno di a lavorare tantissime ore al gioressa.
no, soffrendo la fame e il freddo.
Nel museo si possono osserva- In più fu maltrattato dai nazisti.
re tanti reperti e documenti del Prima di arrivare a Dachau, Franz
periodo della Seconda Grande Thaler pesava circa 70 chili, alcuni
Guerra come anche oggetti re- mesi dopo ne pesava 45.
ligiosi. Abbiamo ammirato il ve- In quel periodo ci sono stati tanti
stito tradizionale che il rabbino momenti in cui credeva che non
indossa durante le cerimonie sarebbe mai più tornato a casa,
religiose. All’interno del museo era molto malato, ridotto in conerano esposte alcune pagine dizioni pessime e quasi in fin di
della Thora, cioè il libro sacro vita. L’unica cosa che l’ha aiutadegli ebrei. Esso è un rotolo dal to a sopravvivere è stato il Crequale si legge (da destra verso
sinistra) un estratto a ogni cerimonia religiosa, fino a terminare la lettura del libro alla fine
dell’anno.
do in Dio; pregava tutti i giorni di
nascosto, giurando che se avesse potuto tornare a casa avrebbe
perdonato chiunque.
Il 29 aprile 1945 il campo di concentramento fu liberato da truppe
americane, però Thaler fu trasferito in un campo di prigionia francese, dove dovette restare per sei
giorni senza cibo né acqua.
Nell’agosto del 1945 è potuto ritornare in patria, dovendo però
camminare da Bolzano fino a casa
sua in Val Sarentino nel mezzo
della notte, ridotto in fin di vita.
All’inizio è stato molto difficile
per lui tornare a vivere una vita
normale. Ha rivisto molte persone che lo avevano tradito, tra cui
anche suo cugino che aveva detto ai nazisti dove si nascondeva.
Col passare del tempo è riuscito
a perdonare chi lo aveva tradito o
maltrattato, ma non riuscirà mai
a dimenticare.Dopo essere tornato a casa, Thaler ha iniziato la sua
carriera da pellettiere.
Nel 1989 è stato pubblicato il suo
libro “Unvergessen”, nel quale
ha scritto tutte le sue memorie.
Nel 2010 è stato nominato cittadino onorario della città di
Bolzano, insieme a Josef MayrNussner.
Franz Thaler
Il 9 novembre scorso, il preside,
la prof.ssa Ilaria Noci e alcuni
studenti della nostra classe sono
andati in Val Sarentino a casa di
Franz Thaler per intervistarlo.
Franz Thaler è nato in Val Sarentino nel 1925.
Nel 1939, in occasione della “Opzion”, suo padre ha deciso di non
emigrare nel Terzo Reich e così
iniziò un periodo di grandi difficoltà per tutta la famiglia. Thaler non
fu accettato dai coetanei, perché
la maggior parte di loro aveva
optato di emigrare; lo chiamarono “walscher Fock” e fu perfino
escluso dalle lezioni scolastiche.
Nel 1944 fu chiamato alle armi
Il sig. Franz Thaler,
con la moglie
Progetti scolastici
È stato veramente commovente
incontrare uno dei pochi sopravvissuti al massacro dei Nazisti.
Franz Thaler si è mostrato subito
disposto a concederci un’intervista, ma durante il suo racconto
gli si leggeva negli occhi il dolore,
anche dopo tanti anni, e abbiamo
capito che in fondo non parlava
volentieri di quei fatti dolorosi.
Il film
Dopo aver raccolto tutto il materiale per il nostro cortometraggio,
il signor Matthias Höglinger ci
aiuterà a tagliare le immagini che
abbiamo preso con le nostre telecamere per metterle insieme in
modo da ottenere un video completo di musica e sottotitoli.
Anche noi studenti abbiamo riflettuto sul significato di resistenza
e ognuno di noi presenterà il suo
pensiero alla fine del video. Alcuni
di questi sono:
Martina Mussner intervista il sig. Franz Thaler
5
Per me resistenza è non perdere
la speranza (J. C.)
Per me resistenza è coraggio
(S.C.)
Per me resistenza è la speranza di
sopravvivere (G.L.)
Per me resistenza è credere in se
stessi (M.M.)
Per me resistenza è trovare la
luce in un orizzonte oscuro (C.G.)
Questo progetto è stato molto
istruttivo. È stato un modo diverso di fare storia e ci ha portato
a capire meglio, a “sentire” un
periodo triste che ha lasciato una
brutta cicatrice all’umanità.
Infine, vorremmo ringraziare la
prof. Ilaria Noci e il preside dott.
Bruno Senoner, senza i quali questo progetto non sarebbe mai stato realizzabile.
Articolo di
Silvia Ciechi,
Jlenia Cuccureddu,
Lisa Gasser,
Martina Mussner,
IVB
Martina Mussner, Jlenia Cuccureddu e Christine Runggaldier
di fronte alla casa del sig. Franz Thaler dopo l’intervista.
Lehrausgänge
Tag der Innovation 2012:
Die innovative Seite Südtirols
Am 28. September 2012 fand im Rahmen des
„Innovation Festivals Bozen“ der „Tag der Innovation“
statt. Top-Experten sprachen im Waltherhaus über
Innovation und nachhaltiges Wirtschaften.
Die Klasse 4A der Wirtschaftsfachoberschule „Raetia“
besuchte die Veranstaltung.
6
lichen Problemen beitragen
können. Die Referenten zeigten
auf, wie sich Innovation, Nachhaltigkeit und Unternehmertum
so verbinden lassen, dass dabei
attraktive d.h. umweltintelligente Produkte und Dienstleistungen
entstehen.
Nach dem Grußwort von Dr.
Michl Ebner, Präsident der Handelskammer Bozen, und Dr. Ing.
Roberto Bizzo, Landesrat für
Innovation, wurde die Veranstaltung mit dem Referat von Professor Wolfgang Wimmer von
Die Vorträge der Referenten der Technischen Universität (TU)
waren vor allem dem Thema Wien eingeleitet. In Wimmers
der umweltbewussten Innova- Referat wurde verdeutlicht wie
tionsstrategien gewidmet. Der Innovations- und VerbesserungsErfolg
von Unternehmen potential entdeckt und wirksam
ergibt sich nämlich immer genutzt werden kann und welche
stärker daraus, wie sehr sie Rolle Ecodesign spielt.
neben der Befriedigung von Anschließend vertiefte Dr. Mario
Kundenbedürfnissen
auch Biondi den vernünftigen Energiezur Lösung von gesellschaft- verbrauch sowie die Nutzung von
erneuerbaren
Energien. Dabei
Die Schüler der 4.A mit Frau Professor Claudia Insam
gab er Ratschläge, die Unternehmen helfen
sollen, unnötige
Energiekosten
in den Griff zu
bekommen.
Nach
einer
halbstündigen
Pause
sprach
Ralf Weiß vom
Borderstep Institut für InnovaAm zweiten Tag des „Innovation Festivals Bozen“, das vom
27. bis 29. September in Bozen
stattfand, standen Expertenvorträge auf dem Programm.
Der „Tag der Innovation“, von
der Handelskammer Bozen organisiert, war eine einmalige
Gelegenheit, um bei aktuellen
Vorträgen dabei zu sein.
Die Klasse 4A der Wirtschaftsfachoberschule „Raetia“ war der
Einladung gefolgt und besuchte
die Veranstaltung.
tion und Nachhaltigkeit in Berlin
über die Erschließung nachhaltiger Zukunftsmärkte und über die
Frage, welche Innovationen die
Green Economy brauche. Südtirol sei ein gutes Beispiel und
habe mit dem Klimahaus einen
deutlichen Schritt Richtung
„Green Economy“ gemacht.
Abschließend stellte dann Petra
Trafojer die Unternehmensstrategie der Alber GmbH in Lana vor
und berichtete darüber, wie man
am besten soziale Verantwortung
übernehmen könne. Die Marke
„alber’s“ hat sich im nationalen
und internationalen Modemarkt
etabliert. Soziale und ethische
Werte werden im Betrieb seit jeher aktiv gelebt.
Nach diesem Vortrag, dem noch
eine Diskussion folgte, verließen
die Schüler der 4A das Waltherhaus.
Neben den zahlreichen
Vorträgen und Diskussionen, die
während des Festivals stattfanden, gab es auch ein Kultur- und
Familienprogramm mit Ausstellungen und Filmvorführungen.
Abschließend kann man feststellen, dass das „Innovation Festival
Bozen“ eine große Besucherzahl
verzeichnen konnte und ein großer Erfolg war.
Christian Mussner, IV A
Jites de istruzion
A LA SCUVIERTA DI VEDLI MEJES
N lunesc ai 17 de setëmber ons pudù vijité te Sëlva la mostra di
mejes de Roland Moroder. L artist nes à cuntà de si esperienza
da moler y di luesc da zacan.
Bele da pitl messova Roland jì pea cun
si pere a dessenië de
vedli mejes. Al scumenciamënt ne n’ovel nia la pascion dl
depënjer, permò dopro
ti iela unida. Ajache
ntlëuta fova la fotografies tan pitles ovel
scumencià a dessenië.
Cun si chedri al purvà
a ti lecurdé ala jënt di
mejes che al didancuei ne n’ie nia plu da
udëi. Duc i chedri che
ël à metù ora, al depënt te 45 ani,
scumencian cun 16 ani. Ntlëuta
ne n’univel nia documentà de ce
ann che l univa fabricà, i prim documënc scric univa permò a se l
dé canche n mesc univa vendù o
scincà. I prim mejes documentei
lën , ma l ciulé y la cësa
da fuech de sas, ajache l
fova pericul de pië fuech y
de ladraria. Dl prim univa
l cuatier, l ciulé, la stala y
l tublà fabrichei tla medema cësa, plu tert ovi scumencià a i spartì. Ajache
i ova la stënta de scioldi
messovi fabriché n tòch
al iede. Per nia adurvé su
tiera ulache l chersciova,
fabricova la jënt nce te
ronesc y for daujin a na
funtana.
ie dl 1200, ma l n fova dessegur
plu de vedli, nia documentei.
La mauta per l fabriché fova cëra,
ajache la univa fata de ciauc, chël
fova n lëur bëndebò sfadiëus. Perchël univa l cuatier y l tublà fac de
Tres chësta mostra sons unic
al savëi de cosses nteressantes
che ne savan mo nia di vedli
mejes y dla vita da zacan.
Manuela Insam y Anna Prinoth,
III. B
7
Percorsi formativi
Questo viaggio di una settimana
avrà inizio a Bolzano il 19 gennaio, percorrerà simbolicamente i
binari che portavano i prigionieri
nei campi di lavoro o sterminio,
arrivando dopo un viaggio di oltre
24 ore alla destinazione Cracovia.
In questo viaggio i giovani dormiranno nelle cuccette del treno e si
porteranno dietro il loro sacco a
pelo per la notte.
La principale meta
del gruppo sarà il
8
campo di sterminio
Auschwitz-Birkenau
I giovani incontrano la storia
Il Treno della memoria è un
progetto messo in atto dall’Associazione “Terra del Fuoco”. È
nato dopo uno scambio interculturale tra giovani piemontesi e
giovani di Cracovia. Dopo aver
visitato il Museo internazionale
di Auschwitz- Birkenau questi
ragazzi maturarono la convinzione che tutti i giovani dovessero essere testimoni diretti di
quell’orrore.
della Seconda Guerra Mondiale, in
un momento in cui le testimonianze dirette cominciano pian piano a
scomparire.
Il campo di sterminio AuschwitzBirkenau, che a quei tempi era la
meta finale per i carcerati: dopo
aver oltrepassato vari campi di
concentramento come Buchenfeld
e Dachau (per menzionare quel-
Il primo Treno della memoria è
partito nel gennaio del 2005 con
a bordo 650 giovani italiani. Da
allora hanno viaggiato ben oltre
10.000 giovani provenienti da tutta l’Italia.
Il Treno della memoria è un
viaggio nel tempo, in cui i giovani
hanno l’opportunità di farsi testimoni di quegli eventi che hanno
fortemente segnato il fato di migliaia di gente durante gli anni
L’inferno costruito dall’uomo
Percorsi formativi
altoatesini e 450 trentini, sotto la
guida del rappresentante dell’iniziativa “Terra del Fuoco” Alessandro Huber.
A livello nazionale parteciperanno ben oltre 2.000 giovani d’età
compresa tra i 18 e i 24 anni, provenienti dal Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino- Alto Adige, Emilia
Romagna, Marche, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. I viaggi
saranno suddivisi per motivi organizzativi nei mesi di gennaio e
febbraio (mesi fra l’altro molto
significativi per la Shoah).
Giovani durante il viaggio in treno
li più importanti) e i cosiddetti
“Durchgangslager” (campi di passaggio, in cui venivano raccolti i
perseguitati; ce n’era anche uno
a Bolzano) giungevano alla destinazione finale, un vero e proprio
inferno costruito dall’uomo.
La persecuzione degli ebrei nel
XX secolo in Europa ebbe inizio
nel 1933 coll’ascesa al potere del
dittatore nazional- socialista Adolf
Hitler e le sue leggi razziali. Da
quel momento in poi la vita degli
uomini nati sotto la Stella di Davide si era drammaticamente aggravata.
Quello che agli inizi sembrava una
semplice legge, col passare del
tempo assunse dei livelli estremi:
sempre più gli ebrei venivano privati dei loro diritti e discriminati.
In quel momento non sapevano
in che maniera tragica la loro vita
sarebbe stata destinata a finire:
nelle camere gas; furono solo pochi ad uscirne vivi. Proprio questi
pochi oggigiorno sono le più preziose testimonianze di uno dei più
drammatici eventi avvenuti nella
nostra storia.
Ogni anno il 27 gennaio
si celebra l’anniversario
della Shoah (dall’ebraico
“grande catastrofe”)
Ogni anno il 27 gennaio si celebra l’anniversario della Shoah
(dall’ebraico “grande catastrofe”)
sinonimo di Olocausto, una tragedia che causò più di sei milioni di
vittime. Fu proprio il 27 gennaio
il giorno in cui le armate russe,
liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Non a caso l’organizzazione “Terra
del Fuoco” ha organizzato questo
percorso formativo proprio pochi
giorni prima di questo anniversario.
Quest’anno anch’io ho la possibilità nonché l’onore di partecipare a questo particolare percorso formativo, un vero e proprio
viaggio nel tempo che affronterò
in compagnia di 150 altri giovani
Nella fase di preparazione approfondiremo in vari incontri le
tematiche che hanno fra l’atro
fortemente segnato la storia
dell’Alto Adige durante e dopo
la Seconda Guerra Mondiale,
schiacciata tra due totalitarismi: un periodo complesso e
ricco di contraddizioni che ha
ancora ripercussioni sul senso
d’identità dei suoi cittadini.
Aspetto con grande entusiasmo questo progetto che sicuramente mi arricchirà di tante
nuove esperienze, fra l’altro
utili per tutti affinché una catastrofe del genere non si ripeta
in futuro.
A chi avesse interesse consiglierei di visitare il sito www.
trenodellamemoria.net, dove
si trovano tutte le informazioni
su questo progetto.
Nel prossimo mese d’agosto
verranno pubblicate sul sito le
informazioni su come iscriversi
al Treno della Memoria 2014. Mi
farebbe un gran piacere sentire
che anche qualcuno di voi abbia
voglia di partecipare a questo
particolare progetto.
Jessica Pitschieler, V A
9
Inchieste
Lo shopping: Le abitudini delle
nostre studentesse
Nel mese di ottobre abbiamo
distribuito alle ragazze dell’ITE
Raetia un questionario sullo
shopping. Dalle risposte date
abbiamo ricavato i seguenti dati:
Alla domanda “QUANTE VOLTE
VAI A FARE SHOPPING” la
maggior parte delle ragazze
ha rsposto “UNA VOLTA AL
MESE”, seguito da “6 VOLTE
ALL’ANNO CIRCA”.
Il 65% delle ragazze fa shopping
per comprare dei vestiti nuovi,
il 25% per divertirsi ed il resto
per essere alla moda e per far
passare il tempo.
10
Per quanto riguarda i soldi il
20% delle ragazze ha dichiarato
di non ricevere aiuto finanziario
dai genitori.
L’80% invece riceve un aiuto
finanziario.
Inoltre il 58% delle ragazze dice
di fare shopping con le amiche,
il 39% con la mamma ed il resto
con altri.
Con la prossima domanda
abbiamo chiesto da quale
negozio venissero attratte e per
quale motivo.
Le
studentesse
dell’ITE
dimostrano anche di essere
molto attente alle spese, perché
alla domanda “VEDI UN PAIO
DI JEANS CHE SONO ALLA
MODA E CHE TI STANNO
BENISSIMO,
PERÒ
COSTANTO
130€!
COSA FAI?” Il 58% delle
ragazze
comprerebbe
più volentieri due paia
di jeans di bassa qualità
e con prezzi convenienti
piuttosto che un paio a
130€.
Il posto preferito per fare
shopping è senza dubbio
Bolzano!
Con l’ultima domanda
abbiamo
chiesto
alle
ragazze se rinuncerebbero
ad
una
giornata
di
shopping con l’amica
per un appuntamento
con
il
ragazzo
che
piace
da
troppo
tempo. Il 6% rinuncia
all’appuntamento
e
va a fare shopping
con l’amica. Il 42%
sceglie l’appuntamento
pensando che lo shopping
può aspettare e che
l’amica capisce. Infine il
52% dice di riuscire a coordinare
le due cose.
Esmeralda Dedej, Veronika Griesser,
IV A
Umfragen
wie an unserer Schule
gelernt wird
Wir haben den Schülern unserer
Schule Fragen zu ihren Lerngewohnheiten gestellt.
Unser Fragebogen lieferte uns
Informationen zur durchschnittlichen täglichen Lerndauer, Lernzeit, und -weise, und schlussendlich die Antwort auf die Frage:
11
„Sind Hausaufgeben sinnvoll?“
Mehr als drei Viertel der Schüler
lernen alleine, die anderen lernen
zusammen mit Freunden.
Der Zeitraum „abends“ wurde
zudem bevorzugt. Erstaunlich
war, dass die Schüler nicht ger-
ne aus Büchern lernen, sondern sich die
Inhalte besser aus mit
diktierten und zusammengefassten Texten
merken können. Auffallend war, dass die
tägliche Lerndauer bei
den Mädchen höher
war als bei den Jungs.
Die heikle Frage, ob
Hausaufgaben Sinn ergeben, wurde von ca.
30% der Schüler mit
„Ja“ und von ca. 70%
der Schüler mit „Nein“ beantwortet. Zu diesen Werten kam es sowohl bei den
Mädchen als auch bei den
Jungen.
Abschließend
wünschen
wir euch allen ein erfolgreiches Lernen und bedanken
uns bei euch für die gute
Zusammenarbeit, was natürlich auch für die Lehrpersonen gilt, die uns von
Ihren
Unterrichtstunden
etwas Zeit geopfert haben, um
die Umfrage durchführen zu können. Dankeschön!
Esmeralda Dedej,
Veronika Griesser,
IV A
Minoranze linguistiche
LA MINORANZA LINGUISTICA
ALBANESE (ARBËRESHE)
Continua il nostro viaggio alla scoperta delle
minoranze linguistiche d’Italia
12
Con il termine ‘Arbëreshe’ si definisce una popolazione di lingua
e cultura albanese che vive nell’Italia meridionale.
Si contano circa 80.000 persone
capaci di parlare la variante albanese italiana, una forma dialettale che si collega con la variante
linguistica del sud dell’Albania, da
dove ha avuto origine la diaspora.
Queste comunità di minoranza linguistica sono presenti attualmente nell’Italia centro-meridionale
in Abruzzo, Molise, Campania,
Basilicata, Puglia, Calabria e
Sicilia (in totale si contano 54
paesi che parlano ancora l’arbërisht).
La minoranza linguistica albanese
è riconosciuta e tutelata dalla Legge 482 del 1998 della Repubblica
Italiana. Quindi, oltre alla lingua
italiana che è la lingua ufficiale
della Repubblica Italiana, la Costituzione e il Parlamento Italiano
hanno sancito l’esistenza di altre
12 lingue che devono essere tutelate e valorizzate: la lingua albanese o arbëreshë, la lingua
catalana, il tedesco, il greco,
lo sloveno, il croato, la lingua
francese e il franco-provenzale, l’occitano, il ladino e il friulano, e la lingua sarda. La tutela di queste lingue e delle culture
ad esse legate è quindi un dovere
costituzionale.
L’attuale presenza di simili comunità deriva dal fatto che nel corso
Minoranze linguistiche
del XV secolo alcune emigrazioni
di albanesi toccarono la Puglia e
il meridione d’Italia. La diaspora
degli arbëreshë in Italia cominciò quindi nel Quattrocento e si
sviluppò in diverse fasi nei secoli
successivi. In particolare nella prima metà del Cinquecento molte
comunità albanesi stanziatesi in
alcune regioni della Grecia, partirono per fondare villaggi isolati
nel meridione italiano in seguito
all’invasione turca dei Balcani. Gli
spostamenti erano determinati
soprattutto dal fiorente commercio stabilitosi nei territori governati dapprima dall’Impero romano
e, quindi, sottomessi alla Repubblica di Venezia.
Dopo cinquecento anni, sebbene
molte comunità di lingua arbëreshë siano scomparse, altre invece sono riuscite a conservarne la
lingua e le tradizioni, così come il
patrimonio linguistico, culturale e
religioso, tramandato attraverso i
secoli perlopiù oralmente.
Oggi l’arbërisht è ancora considerata lingua madre perché permane come primo strumento di
comunicazione a livello familiare.
Alcune tradizioni tipicamente
albanesi:
Donne nel tipico costume albanese durante una festa locale
“Valle” (o vagha, altrimenti shoka) in lingua italo-albanese significa danza.
La vallja vede gruppi di donne,
negli splendidi e fastosi costumi di
gala, disporsi in semicerchio con
alle estremità due cavalieri (flamurtarë) con funzione di guida.
Procedono a gruppi di sei o dodici
persone, tenendosi legati tra loro
da fazzoletti.
la lingua albanese d’Italia abbiamo cercato di intervistare
Carmine Abate, uno scrittore
appartenente alla minoranza
albanese, noto a livello nazionale per i suoi libri incentrati
sui temi dei migranti e degli incontri tra le culture. Purtroppo,
per assoluta mancanza di tempo, non ha potuto rispondere
alle nostre domande.
Nel corso della nostra ricerca sul-
Nathalie Stuffer,
Verena Senoner,
VB
• I Sacramenti dell’iniziazione,
Battesimo, Cresima ed Eucaristia,
vengono somministrati nello stesso giorno.
• Il rito del Battesimo si apre con
i canti dell’iniziazione: “Ndrikullakumbari o Ndrikulla-Nuni”, mentre il papàs, dopo aver introdotto i
genitori (“prindet”) e tutti i parenti (“gjirit”) benedice l’acqua.
Poi il papas invita i testimoni a
porgergli il bambino, completamente nudo, perché possa immergerlo per tre volte nel bagno
“di purificazione” dal peccato originale.
• La vallja è una danza popolare che si esegue cantando in coro
un’antica canzone tradizionale
arbëreshe, di origini balcaniche.
Danze popolari albanesi
13
Scuola
Unser „Hollywoodstar“
Professor Hofmann
Im Sommer 2012 hat sich Prof.
Hofmann 20 Tage mit zwei Filmen
beschäftigt. Die Filme „Karl der
Große“ und „Der Stille Berg“
wurden an vielen verschiedenen Orten gedreht: Cinque Torri,
Bozen, Puflatsch auf der Seiser
Alm, Valparola Pass und Österreich. Der Regisseur Gossner war eigentlich sehr angenehm, und das obwohl er sehr
genau war und die Szenen bis
zu 15 Mal wiederholen ließ. Der
Hauptdarsteller war der amerikanische Schauspieler William
Moseley.
Der Kriegsfilm „Der stille Berg“,
bei dem unser „Hollywoodprofessor“ mitgespielt hat, wird ab
Frühjahr 2013 auf der Leinwand
sehen sein.
14 zu
Durch einen guten Freund kam
er zum Film, dabei musste er in
Brixen bei einem Casting teilnehmen. Mitmachen konnte
eigentlich jeder. Es hatten sich
ziemlich viele beworben, dabei
hatten nur wenige das Glück,
aufgenommen zu werden, unser Professor Hofmann war einer der Glücklichen. Doch Opfer
musste er auch bringen: Sein
neuer Haarstyle hängt nämlich mit dem Film zusammen:
„Wenn ich mir die Haare nicht
abgeschnitten hätte, hätte ich
Set “Karl der Große” auf der Seiser Alm
Set “Der Stille Berg” vor den Cinque Torri. In der Mitte Harald Windisch
nicht mitspielen dürfen“, so Hofmanns Worte.
Im Film hatte er leider nur kleinere
Rollen; er war Krieger, deutscher
Soldat sowie ein Bürger, sozusagen war er indirekt im Film, doch
er hatte trotzdem sehr viel Spaß
dabei. Interessant war es auch;
seine Worte: „Lustig war‘s auf alle
Fälle und viele Kollegen habe ich
auch kennengelernt“. Der Professor erzählte uns, dass er nie
aufgeregt war, was wir ihm aber
nicht glaubten (das verschwiegen
wir ihm aber).
Die Kostüme wurden von großen
Eventagenturen verliehen. Gemütlich waren sie aber überhaupt
nicht. Die Kleidung entsprach der
jeweiligen Zeit, sie war aus Fellen, Stoffen und hauptsächlich
aus Filz.
Eine Katastrophe:
Während des Filmdrehs auf dem
Valparola Pass zog ein Gewitter
auf. Die Szene wurde aber nicht
abgebrochen. Alle mussten zurück zu den Hütten gelangen,
doch unser Professor war einer
der Wenigen, der gesagt hatte,
dass es viel zu gefährlich wäre,
zu den Hütten zurückzukehren.
Somit blieb er mit Kollegen auf
dem Pass und wartete, dass das
Gewitter vorbeizieht. 20 Minuten
später schlug ein Blitz nahe den
Hütten ein, dabei wurden drei bis
fünf Menschen leicht verletzt.
Das Interesse an der Schauspielerei hält sich bei Professor Hofmann in Grenzen. Das heißt, dass
er weiterhin unser Professor bleiben wird. Aber wenn er nochmals
die Chance hätte, bei einem Film
mitzuspielen, würde er sich diese
Möglichkeit nicht entgehen lassen. Er würde das Schauspielen,
aus eigener Erfahrung, auf alle
Fälle weiterempfehlen.
Das Schönste am Film, sagte er,
waren die verschiedenen Schauplätze, an denen gedreht wurde.
Die beste Szene war die Kampfszene in den Dolomiten, da viele Dinge aufeinander abgestimmt
werden mussten.
Wir empfehlen euch, nach allem
was wir gehört haben, den Film,
sobald er veröffentlicht wird, anzuschauen.
Pia Demetz,
Marion Senoner, II A
Scola y Mujiga
Ulache fina la paroles,
scumëncia la mujiga…
Dominik Insam y Marco Kerschmauber, doi de gran talënc
dla mujiga. Tramedoi fej la 5ª tlas
de nosta scola Istitut Tecnich Economich, mplu feji l conservatore
a Bulsan.
Cie ie pa avisa l conservatore? L
ie na istituzion de mujiga a livel
universiter. Tl conservatore ne iel
degun limit de età, l ie doi iedesc
al’ena y n ne muessa nia jì regulamenter, ma te n ann muessen
arjonjer n tan de ëures che ie dates dant.
Per pudëi zapé ite tl conservatore muessen passé n ejam pra
chël che n muessa suné y cianté
dant n prugram cris ora dala cumiscion. I prim ani ne iel nia saurì
a se cruzië de duta la burocrazia
y di ejams.
Marco Kerschbaumer à scuDominik Insam
Marco Kerschbaumer
15
mencià cun sies ani a suné la
vidula. Ël ova cris ora chësc
strumënt davia che si nëine fajova
coche lëur vidules y l à nscila ulù
mantenì inant mpue chësta tradizion. Ël à fat cater ani de vidula
tla Scola de Mujiga de Gherdëina.
Tla prima mesana iel unì tëut su tl
conservatore. Marco fej l curs de
basa che dura 10 ani. La materia
prinzipela ie sambënzënza vidula,
sëuraprò al nce materies coche
nseniamënt dl’armonia, teoria de
mujiga, urchestra y cor. Truep
tëmp liede ne n’al nia davia che
l à scialdi da purvé y mparé per
l conservatore y mplu muessel ti
sté do ala scola.
Marco ie pra doi bands: Golden
Cold y Name in Progress. Sëuraprò sonel tl’urchestra di jëuni,
tl’urchestra de dlieja y tl Ensemble, oradechël ciantel tl Cor di
Jëuni Gherdëina.
Marco ie dla minonga che te uni
sort de mujiga, scumencian dal
barock, al tlassich y rock’n’roll
nchina al metal abinen velch de
bel, ajache dovia iel na gran ert
y n gran savëi.
Dominik Insam à scumencià
cun set ani a suné l cello y l’armonica. Nchin al 2007 iel jit tla
Scola de Mujiga de Gherdëina.
Sëuraprò al mpara a suné l tlavier y l orgun te ëures privates.
Ël à l diplom de tlavier cumplementèr. Tl 2007 al scumencià
cun l conservatore a Bulsan. Dominik à sunà trëi ani l cello cun l
Prof. Baroni de Bologna. Tl 2010
al scumencià cun l orgun cun l
Prof. Walder.
Coche Marco fej nce Dominik pert
de n valguna urchestres. Ël ie pra
l’urchestra di jëuni, l Ensemble,
l’urchestra de dlieja ulache l sona
l orgun y mplu ciantel mo pra l
Cor di Jëuni de Gherdëina.
Dominik ie dla minonga che l ne ie
nia for saurì y n muessa renunzië
a truep. Ma davia che l ie si pascion l fejel gën y l ie nce na gran
sudesfazion.
Anna Koster, V B
Opinioni
La vittoria di Barack Obama
„Il meglio dell’America deve ancora arrivare“
“Mentre ognuno di noi persegue i
suoi sogni individuali, noi siamo
una famiglia americana, ci alziamo e cadiamo insieme”. Così Barack Obama ringrazia gli elettori
dopo una vittoria non scontata.
La legislatura si differenzia da
quella italiana già con le cosiddette “primaries”. Le primarie partono a gennaio quando
si eleggono i candidati di ogni
partito. Dopodiché si passa alla
“convention” nella quale ogni
partito proclama i suoi candidati
per le elezioni presidenziali. Nel
caso delle elezioni di quest’anno
sono stati eletti per i democrati-
16
Barack Obama con la famiglia dopo la vittoria
la propria idea di stato perfetto e
la propria immagine (per vostra
informazione, in quest’occasione
Romney ha speso 752,3 milioni di
$ per battere il presidente). Il periodo delle campagne comprende
anche tre incontri faccia a faccia,
qui Romney è stato in grado di
mettersi alla pari con l’avvantagLo stemma dei democratici
giato Obama nel primo dibattito,
avendo sempre la risposta pronta e basandosi su fatti reali della
ci (che hanno come stemma un gente e non come Obama su staasino a stelle e strisce) Barack tistiche. Ma Romney nel seconObama, il presidente in carica do incontro, si è messo contro il
e il rivale dell’elefante a stelle e popolo femminile americano con
strisce repubblicano Mitt Rom- una gaffe imperdonabile sul genney. Segue poi il periodo delle til sesso. Il terzo dibattito è stato
campagne in cui ogni candidato vinto dal presidente in carica, ma
cerca di promuovere al meglio con un sottile vantaggio. Romney
non era ancora
Obama e Romney si stringono la mano dopo un dibattito
stato
eliminato
del tutto dai giochi.
Appena il
martedì successivo al primo lunedì di novembre
ci sono le vere e
proprie
elezioni
che proclamano
il vincitore. Durante le elezioni
presidenziali sono
Facebook e Twitter a giocare un
grande ruolo. Secondo una ricerca
tre quarti degli elettori hanno usato i social network per discutere di
politica e per far vedere alla gente
animazioni, fotomontaggi, battute, gaffe e passi falsi dei candidati. Ma l’argomento più discusso al
momento è come Barack Obama
affronterà i prossimi quattro anni.
Tra le tasse e il debito pubblico ad
Obama aspettano delle decisioni importanti. In fondo pare che
il presidente sia molto versatile
e nei limiti del possibile cerca di
soddisfare le richieste degli elettori americani. Obama funziona
bene a livello mediatico a fianco
della sua first lady Michelle che
è sotto l’occhio vigile di persone
che la seguono costantemente.
Ciò che arriva alla gente è proprio il loro calore familiare. Concludo con le parole di Obama al
discorso dopo la vittoria dicendo:”
Credo che possiamo afferrare insieme il futuro perché non siamo
cosi diversi come la nostra politica
suggerisce. Siamo più grandi della somma delle nostre ambizioni
individuali e rimaniamo più di un
insieme di stati rossi e stati blu.
Siamo e saremo sempre gli Stati
Uniti d’America.”
Diana Moroder, VA
Opinioni
IN UN’ITALIA CHE CAMBIA
Quando la crisi influenza le nostre decisioni
La crisi economica sta mettendo
in ginocchio il Mondo: dagli Stati
Uniti, all’Irlanda, alla Grecia ed
alla Spagna; ma anche in Italia si
avvertono oggi più che mai forti
segnali di recessione.
Non si tratta di un fatto nuovo.
Sono alcuni decenni che il nostro
Paese attraversa una congiuntura economica difficile, principalmente a causa dell’ingente debito pubblico accumulato a partire
dagli anni Settanta e Ottanta. Licenziamenti, cassa integrazione,
disoccupazione, famiglie in difficoltà, proteste, scontri costituiscono esperienza quotidiana per
milioni di italiani.
Tutto questo determina pesantissime ricadute sullo stile di vita
di persone e famiglie. Lo si nota
solamente passeggiando per la
strada; la gente è meno elegante
di qualche anno fa ed ha meno
soldi da spendere. Circa il 40%
della popolazione infatti, dichiara
che a causa della crisi economica
è cambiato il modo di vivere: il
loro modo di pensare, di parlare,
di vestire, di mangiare, di comprare, di viaggiare.
Gli italiani sono preoccupati di restare senza più un soldo in tasca
e di conseguenza evitano di spen-
dere inutilmente il proprio denaro;
sono molte le famiglie che, in serie difficoltà economiche, cercano
di far quadrare i conti, tagliando
qua e là nella spesa quotidiana.
Questi cambiamenti si ripercuotono poi negativamente nei vari settori produttivi e su tutto il commercio locale.
L’industria alimentare ha avuto nel primo semestre 2012 un
calo dell’ 1,7% sulle vendite: una
famiglia su tre mangia di meno,
e alcune rinunciano a ben di più.
Il 30% dei nuclei familiari, preferisce acquistare prodotti di scarsa
qualità, eliminando pietanze fondamentali per la nostra dieta,
come frutta, verdura, pane, pasta, pesce e carne rossa, divenute
troppo care; i prezzi di tali articoli,
infatti, hanno subito un aumento
del 4,6% nell’ultimo mese: il valore più alto da ottobre 2008.
Anche i prezzi della benzina stanno salendo alle stelle, convincendo molti automobilisti a lasciare la
macchina in garage e a spostarsi
in bici o con mezzi pubblici. Anche
le settimane di svago e vacanza in
hotel al mare o in montagna sono
diventate un lusso che non tutti
possono permettersi; statistiche
dimostrano che un italiano su
dieci sceglie di andare in vacanza
in tenda, roulotte o camper. Si
tratta di un vero e proprio ritorno al passato con il boom del turismo all’aria aperta: sono oltre
tre milioni gli italiani che hanno
deciso quest’anno di trascorrere
questo tipo di vacanza.
L’elemento curioso è che, nonostante la crisi, gli italiani non
hanno rinunciato ad alcuni lussi:
è aumentata la spesa in prodotti
tecnologici, telefoni e computer
all’ultimo grido. Lo dimostra
l’iPhone 5, lo smartphone Apple più all’avanguardia con un
costo che si aggira intorno agli
800€, le cui scorte sono state
esaurite dopo sole due ore dal
lancio in Italia; acquistato fra
l’altro da operai ed impiegati
il cui stipendio mensile spesso
non supera il costo del telefonino.
L’obiettivo primario però tuttora in Italia resta il risparmio e
l’impegno collettivo per rialzarci da questo periodo nero che
sta colpendo il Mondo.
17
Nicola Giorgi
VB
TERMINI UTILI
Spending review (revisione
della spesa): processo diretto a
migliorare l’efficienza e l’efficacia
dello Stato nella gestione della
spesa pubblica attraverso l’analisi
e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione.
Default: l’incapacità del debitore
di rimborsare il prestito alla scadenza. Il caso di default di uno
Stato (come sta succedendo alla
Grecia) si riscontra quando il sistema statale non dispone di sufficiente liquidità per rimborsare i titoli di
stato emessi per finanziare il proprio
debito pubblico.
Spread: la differenza fra i Bund (titoli
di Stato) italiani e quelli tedeschi.
Progetti scolastici
Alla fine arrivano i risultati
Il progetto teatrale “Ritorno alla vita” è stato pubblicato
sul sito internet di Yad Vashem
18
Abbiamo parlato tanto sul Orange Juice della nostra rappresentazione teatrale “Ritorno alla
vita”. Il lavoro è stato realizzato, lo scorso anno scolastico, con
le forze congiunte delle professoresse Sonja Kammerlander, Maria Teresa Mussner,
gli alunni della VB e la sottoscritta. Con il nostro progetto
abbiamo partecipato a un concorso nazionale, indetto dal Ministero della pubblica istruzione
“I giovani commemorano la
Shoah”, si tratta di un percorso
didattico che porta gli alunni a
ricordare e riflettere sullo sterminio di milioni di ebrei durante
la seconda guerra mondiale. È
stato un momento di crescita,
ma anche di fatica e di impegno
condivisi da tutta la scuola.
Ora con soddisfazione raccontiamo dei risultati.
Con orgoglio possiamo dire che
il nostro lavoro è stato scelto
per esser pubblicato sul sito internet di Yad Vashem, il centro
internazionale di studi sull’olocausto, che si occupa di documentazione, ricerca, formazione
e commemorazione. Yad Vashem
si trova a Gerusalemme, in Israele ed è un centro dinamico e vitale di incontri internazionali.
Il lavoro è quindi destinato ad esser visto e apprezzato da tante
persone, non solo in Italia, ma in
tutto il mondo.
Queste sono le cose che dovrebbero far sentire i nostri ragazzi
speciali e dare un significato ai
loro sacrifici ed al loro impegno:
Una piccola scuola di un grazioso paese di montagna che parla a
tutto il mondo.
Grazie a tutti quelli che hanno
reso possibile questo piccolo miracolo.
Prof.ssa Ilaria Noci
Vista aerea di Yad Vashem, il centro internazionale di studi sull’olocausto a Gerusalemme
Gli alunni della VB durante le prove della rapresentazione teatrale “Ritorno
alla vita” con la regista
Katja Lechthaler (2011).
Alcuni edifici amministrativi di Yad Vashem.
Dal mese di ottobre il nostro progetto è online, potete vederlo all’indirizzo:
http://www1.yadvashem.org/yv/en/education/seminars/european/graduate/ilaria_noci.asp
Lokalereignisse
Blättermarkt
Eine ladinische Tradition
hört
auch
ein deftiges
Mittagessen
in einem der
Wirtshäuser
begleitet
von einem
gefüllten
Mohnkrapfen,
der
nicht fehlen
darf.
Am
darauffolgenden
Montag
findet
der
grödner Blättermarkt in St.
Ulrich statt.
Dieser wird
in der ladinischen
Sprache als
„Marcià de
Segra Sacun“
bezeichnet.
Ursprünglich wurde
dieser Tag
damit verbracht, den
Reger Betrieb am Antoniusplatz
Großeinkauf
Jedes Jahr wird am zweiten Sonnfür den betag im Oktober auf St. Jakob der vorstehenden, harten Winter zu
Kirchtag gefeiert. Dieser Festtag erledigen. Im Laufe der Zeit jewird der ältesten Kirche des Ta- doch ist der Herbstmarkt zu eiles gewidmet. Zur Tradition ge- nem traditionellen Volksfest geworden. Das Dorf füllt sich schon
während der Vormittagsstunden
nicht nur mit einheimischen Bewohnern, sondern auch mit Leuten von außerhalb.
Es kommen viele Ständebetreiber
von südtiroler Dörfern nach Gröden, um ihre Ware zu verkaufen.
Im Laufe der Zeit wurde es zur
Gewohnheit dass die Männer, als
Beweis ihrer Liebe, der Frau eine
Birne schenken. Dies war aber
nicht immer so. In der VerganEine Birne als Geschenk
genheit schenkte man nur eine
Birne, wenn man um die Hand
der „Auserwählten“ anhalten
wollte. Nach einem alten Brauch
schenkte man eine Birne auch
als Zeichen der Dankbarkeit,
z.B. wenn die Frauen den Bauern beim Heuaufnehmen halfen.
Heute wird das Geschenk nicht
mehr als Heiratsantrag, sondern als Liebesbeweis gesehen.
Der Verkauf dieser Birnen ist
für viele Schulklassen und Vereine eine Gelegenheit, Geld zu
sammeln. Es ist deren Aufgabe,
die Birnen mit Rosen, Süßigkeiten oder Herzen zu dekorieren.
Dabei werden nicht nur Obstbirnen, sondern auch Holz-oder
Wachsbirnen verkauft.
Das Fest bereitet sehr vielen
Menschen große Freude. Die
Vorfreude macht sich schon einige Wochen zuvor bemerkbar.
Auch wenn viele Marktstände
schon nachmittags das Dorfzentrum verlassen, wird bis in
die Nacht gefeiert. Die Folgen
der großen Feierlichkeit merkt
man am nächsten Tag an den
müden Gesichtern der Dorfbewohner, jedoch ist das eine andere Geschichte.
Mara Nocker,
Serena Ruggeri,
IV B
Sag es mit Rosen!
19
Umwelt
tickende zeitbombe
im russischen meer
Atom-U-Boote aus dem Kalten Krieg werden zur Gefahr
20
Atom-U-Boot
Die Karasee in der Arktis ist
durch
Atommüll
verseucht.
Westlich der russischen Insel
Nowaja Semlja liegen 17.000
Container mit Kernbrennstäben,
Schiffe mit radioaktivem Material und eine Menge gesunkener
Atom-U-Boote aus der Zeit des
Kalten Krieges.
Vor allem das Atom-U-Boot „K27“, welches nach dem Kalten
Krieg absichtlich versenkt wurde,
könnte eine atomare Katastrophe
hervorrufen.
Nach einem Bericht der ARD
könnte das eindringende Meerwasser eine folgenschwere Kettenreaktion auslösen. Durch eine
derartige Reaktion würde Radioaktivität austreten und die Kara-
see und Barentssee, einige der
wichtigsten Fanggebiete für Kabeljau, verseuchen. Das russische
Umweltministerium rät den Atommüll schnellst möglich zu bergen.
Bereits jetzt entweicht Radioaktivität
Das U-Boot „K-27“ liegt auf ungefähr 33 Meter Tiefe und sollte so früh wie möglich geborgen
werden, da bereits jetzt Radioaktivität austritt. Umweltexperten rechnen damit, dass pro Jahr
ungefähr 851 Millionen Becquerel
(Einheit der Aktivität eines radioaktiven Stoffes. Die Aktivität gibt
die mittlere Anzahl der Atomkerne an, die pro Sekunde radioaktiv
zerfallen) Radioaktivität austritt.
„K-27“ ist aber nicht das einzige
Problem.
Ähnliche Besorgnis ruft das im
Jahre 2003 gesunkene Atom-UBoot „K-159“ hervor. Auch hier
sind sich Atomexperten einig,
dass es noch im Jahre 2014 geborgen werden solle, da wegen
der fehlenden Schutzbarrieren
eine akute Gefahr für die Umwelt
besteht.
Welche Maßnahmen wurden
bis jetzt getroffen?
Die EU-Kommission sprach von
einer „akuten Gefahr“, die russischen Kollegen hingegen nur von
einer „potenziellen Gefahr“. Dennoch wurde Russland zum Handeln gezwungen.
Umwelt
zehnten bestehende Verdacht bestätigt, dass die italienische Mafia
Atommüll im Mittelmeer entsorgt.
Man vermutet, dass mindestens
32 Schiffe mit Gift- und Atommüll auf diese Weise in der Adria
und vor den Küsten Afrikas versenkt wurden. Die Herkunft des
radioaktiven Materials ist bislang
noch ungeklärt. Es soll nicht nur
die Mafia beteiligt gewesen sein,
sondern auch der Geheimdienst
und die Politik.
Betroffene dürfen nicht über
diese Vorfälle berichten und es
gibt sogar ungeklärte Todesfälle, die mit diesen Ereignissen in
Verbindung gebracht werden.
K27
Bis jetzt wurden die Zwischenspalten des U-Boots „K-27“ mit
Bitumen und Beton gefüllt, um zu
verhindern, dass Meereswasser
eindringt (schon vor einigen Jahren war Wasser eingedrungen).
Gefahr durch Strömungen?
Eine erhebliche Gefahr geht durch
die Meeresströmung aus, die in
diesem Gebiet herrscht. Zunächst
war die Russische Akademie der
Naturwissenschaften davon ausgegangen, dass sich die Wassermassen dort nicht vermischen.
Nach weiteren Studien kamen sie
aber zum Schluss, dass die dortige Strömung sehr langsam ist,
aber es dennoch zu einer Vermischung kommt.
Durch die Strömung könnte die
Radioaktivität in den Großteil der
Meere gelangen.
Vor allem die skandinavischen
Länder äußerten ihre Bedenken
wegen der Strahlung. Zuletzt
führte Norwegen eine gemeinsame Mission mit Russland durch,
um zu klären, wie man die
U-Boote bergen könnte.
Was unternimmt die Regierung?
Durch die zunehmend wachsende internationale Besorgnis, wiederholte der Kreml-Chef Wladimir
Putin die Ankündigung, die Arktis
von dem atomaren Müll zu reinigen.
Diese Entscheidung hat allerdings nicht nur ökologische Hintergründe, sondern vor allem
wirtschaftliche. Die staatlichen
Öl-und Erdgaskonzerne, Gazprom
und Rozneft, planen die Erschließung der ersten Lagerstätten in
der verseuchten Umgebung. Studien belegen, dass in den betroffenen Gebieten ein großer Vorrat
an Erdöl und Gas liegt. Demnach
könnte der Weltölbedarf für ein
ganzen Jahr gedeckt werden und
der Weltgasbedarf für ganze zwei
Jahre.
Auch in Italien ist Atommüll
ein Problem
Im Jahre 2009 wurde vor der
Küste Süditaliens ein Frachter mit
120 Behältern mit Atommüll entdeckt. Damit wurde der seit JahrU-Boot K159
Markus Delago, VB
Kalter Krieg:
Definition nach http://wissen.
woxikon.de/kalter-krieg
Die Bezeichnung für die sich
am Rande eines Krieges
bewegende Konfrontation
zwischen Staaten oder Systemen[…].
Nach dem Ende des zweiten Weltkrieges wurde der
Begriff für den Konflikt
zwischen der USA und der
UdSSR unter Einschließung
ihrer Bündnissysteme geprägt. Er bezeichnet noch
immer die Phase des Konflikts
zwischen Ost und West, der
bis Mitte der sechziger Jahre
anhielt[…].
21
Großprojekte
der panamakanal
Zu klein für die Schiffe unserer Tage
Der Panamakanal ist die größte
künstliche und wichtigste Wasserstraße der Welt, denn er ist
82 km lang. Der Kanal verbindet
den atlantischen mit dem pazifischen Ozean und erspart den
Schiffen die Fahrt um das Kap
Hoorn an der Südspitze Südamerikas. Etwa 14.000 Schiffe
durchfahren ihn pro Jahr.
22
Der Panamakanal befindet sich
in Mittelamerika im Staat Panama, zwischen Costa Rica und
Kolumbien. Zuerst gehörte Panama zu Kolumbien, doch im
Jahre 1903 erklärte Panama mit
amerikanischer Hilfe seine Unabhängigkeit. Wegen des wirtschaftlichen Interesses wollte
die USA den Kanal bauen, um
die Strecke von der Ost- zur
Westküste Amerikas zu kürzen.
Das erste Projekt für den Kanal
wurde 1529 von dem Spanier Alvarado de Saavedra Colon
ausgearbeitet. In den folgenden
Jahrhunderten beschäftigte sich
eine Reihe von Politikern und
Wissenschaftlern mit der Frage
eines Kanalbaus.
Mit den Arbeiten des Kanals begannen die Franzosen im Jahre
1881. Sie wurden jedoch 1889
unterbrochen, da bei dem Bau
22.000 Arbeiter (7,5 Menschenleben pro Tag) in der Sumpflandschaft an Gelbfieber und Malaria
starben. Außerdem fehlten die finanziellen Mittel.
Im April 1905 wurden die Bauarbeiten von den US-Amerikanern
wieder aufgenommen und sie
kauften den Franzosen die Bauruinen, Maschinen und Baurechte
für 40 Millionen Dollar ab. Außerdem verbesserten sie die Lebenszustände und die Versorgung der
Arbeiter. Am 15. August 1914
wurde der Kanal fertig gestellt.
1999 wurde der Kanal von den
USA an Panama übergeben.
Im Jahre 1928 überquerte der
erste Mensch den Panamakanal mit einem kleinen Schiff; die
Durchfahrt kostete nur 36 USCent und dauerte acht Tage.
Der 82 km lange Kanal ist durchgehend zweispurig für Gegenverkehr ausgelegt. Die Schiffe
werden auf 26 m über dem Meeresspiegel gehoben. Dann fahren
sie durch den Gatunsee und den
Río Charges und werden anschließend wieder zum Pazifik hinabgelassen.
Der Panamakanal aus der Vogelperspektive
Großprojekte
ren müssten, würden sie 3 Wochen benötigen um Amerika zu
überqueren.
Der Panamakanal ist deshalb sehr
wichtig, insbesondere für Transporte zwischen der Ost- und
Westküste der USA sowie zwischen der Ostküste und Asien.
Die Transportierte Warenmenge
durch den Kanal entspricht 6
Prozent des Welt - Seehandels.
Die Schleusen am Panamakanal
Gehoben und hinabgelassen werden die Schiffe in den Schleusenkammern. Das Schiff fährt
in eine Schleusenkammer, dann
werden die Tore zugemacht und
Wasser strömt hinein. Das Schiff
wird somit erhoben und anschließend öffnet sich das gegenüberliegende Tor und es kann weiter
fahren. Der Kanal besteht insgesamt aus 12 Schleusenkammern:
3 auf- und 3 abwärts jeweils pro
Richtung. Die Schleusenkammern
werden allein durch die Schwerkraft des Wassers gefüllt und geleert, es gibt dafür keine Pumpen.
Es dauert ungefähr 8 Minuten,
um eine Kammer zu füllen bzw.
zu leeren.
Alle Schiffe die Panamax - Maße
haben, also maximal 294,3 m
lang und 32,3 m breit sind um den
nötigen Abstand von den Wänden
der Schleusenkammern zu haben,
haben das Recht zur Durchfahrt,
auch Kriegsschiffe aller Nationen
ohne Diskriminierung, aber allerdings nur gegen Bezahlung der
Transitgebühren. Der Preis der
Passage wird nach Art und Größe
des Schiffes berechnet. So eine
Durchfahrt kostet natürlich sehr
viel, z.B. kommen die maximalen
Kosten mit Nebengebühren bis
zu 400.000 $. Pro Tag können 24
Passagen im Voraus gebucht werden und die 25. wird versteigert.
Im Durchschnitt brauchen die
Schiffe 15 Stunden für die gesamte Strecke, aber sie sparen
trotzdem sehr viel Zeit ein, denn
wenn sie um den Kap Hoorn fah-
Aufbau des Panamakanals mit Höhenprofil
Viele Schiffe sind heutzutage
zu groß für den engen Kanal.
Deshalb hat man beschlossen
einen neuen zu bauen und mit
den Bauarbeiten hat man schon
2007 begonnen. Die Schleusenkammern sollen 55 m breit
und 427 m lang werden.
Der alte Kanal soll aber weiterhin in Betrieb bleiben, da es
der wichtigste Faktor der Wirtschaft Panamas darstellt. Allein
durch diesen Kanal ist Panama
der reichste Staat Mittelamerikas geworden.
Der Erweiterungsbau soll bis
2015 abgeschlossen sein. Die
Regierung rechnet mit 7.000
neunen Arbeitsplätzen und
weitern 35.000 indirekten Arbeitsplätzen. Die Projektkosten
betragen um die 5-8 Milliarden
$.
Milena Perathoner,
Carmen Pancheri, IV B
23
Viaje lingüístico
Nuestra permanencia en Málaga
Desde el 19 hasta el 26 de mayo,
nosotros, el curso 4B del año pasado, tuvimos la oportunidad de
ir a Málaga para nuestro viaje
lingüístico.
24
Toda la semana antes de salir aguardamos hasta que llegó
este día.
Condujimos de Selva a Milán
con el autocar por la noche. Llegados a esta ciudad, tuvimos
que esperar en el aeropuerto hasta nuestra salida con el
avión de las seis . Cuando llegamos a Málaga ya fue mañana,
estuvimos muy cansados por
este viaje bastante largo, porque no durmimos poco o nada.
En el aeropuerto nos esperó
nuestro guía, que nos condujo
a la escuela Cervantes. Allí nos
esperaron nuestros padres españoles. Cada dos de nosotros
entonces, fueron con el coche
o a pie a casa con ellos. Por la
tarde fuimos a la bonita playa
de Málaga.
El día siguiente hicimos una excursión a las magníficas playas
y cuevas de Nerja.
Cada día por la mañana tuvimos
Alcazaba
escuela y después pudimos ir a la
playa, a tomar el sol o ir a casa.
Por la tarde siempre hubo algo en
el plano organizativo: una vez paseamos por las calles de Málaga
y visitamos sus monumentos más
importantes, otra vez hicimos una
excursión a la Alcazaba, un histórico monumento malagueño, que
representa la antigua convivencia
de españoles y musulmanes (árabes). Aprendemos a bailar salsa,
un baile latino muy de moda. Disfrutamos también de un día deportivo en la playa, donde jugamos a voleibol.
Después de una semana llena de
programa, pero también de tiempo libre, llegó el sábado, donde
por la mañana pudimos ir de compras y por la tarde nuestro guía
nos condujo al aeropuerto. Llegamos a Milán a las doce de la noche y luego condujimos a nuestro
pueblo.
Fue una semana maravillosa,
donde aprendimos más el idioma
español, conocimos la cultura andaluzca y saboramos los platos típicos españoles.
El edificio Balcón de Europa
Nadia Lang, VB
Schüleraustausch
Der Schüleraustausch der 2.C
mit schülern aus aosta
Bergbaumuseum, Ridnaun
Seit dem vergangenen Jahr wurde
ein Schüleraustausch mit Schülern aus Aosta und der 2C geplant.
Unsere Lehrerpersonen Giorgia
Welponer und Christine Wanker
organisierten den Austausch und
so besuchten uns 13 Schüler, die
ebenfalls Sport betreiben.
Am 30. September trafen die
Schüler von Courmayeur ins
Grödnertal ein. Die für eine Woche
gastgebenden Schüler der Schule
ITE haben sie am Antoniusplatz
abgeholt und direkt in ihr zu Hause gebracht. Die Schüler wurden
von zwei Lehrpersonen begleitet.
Am folgenden Tag stand die Begrüßung auf dem Programm, bei
der wir uns alle besser kennen
lernen durften. So sollten wir in
den nächsten Tagen auch unsere Heimat besser kennen lernen. Mit verschieden Ausflügen
und Vorträgen wurde uns damit geholfen, denn das Ziel des
Schüleraustausches war unsere Heimat und unsere Sprache
den Schülern von Val d´Aosta
gegenüber zu präsentieren. Ein
Highlight dieser Ausflüge war
sicherlich das Ötzi- Museum in
Bozen. Auch wenn einige unserer Klasse schon mehrmals dieses Museum besucht hatten, ist
es immer wieder sehenswert.
Auch das „Museum de Gherdëina“, bei dem wir viele neue interessante Dinge unserer Heimat kennen lernten, ist einen
Besuch Wert. Jedoch hat die
Münze immer zwei Seiten, so
waren auch Vorträge dabei, die
die Schüler weniger interessierten. Nichts desto trotz, wir, die
Schüler der Wirtschaftsfachoberschule Fachrichtung Sport,
können es kaum erwarten, nach
Courmayeur zu reisen.
Alex Rogen, II C
Adventure Park, Annatal
Die Schüler der beiden Klassen
25
Language trip
STUDENTS DISCOVER ENGLAND
Language trip of the classes 3A and 3C to Bournemouth
On 27th May 2012 we, the
classes 3A and 3C of the I.T.E.
“Raetia”, started our 9-day trip
to Bournemouth, a town on the
south coast of England.
26
In the late afternoon we
were taken by coach from the
terminal at Gatwick airport to
the Bournemouth School of
English. We were surprised
about the building, it was a
typical house in a traditional
style. It didn’t really give us the
feeling of being at school. It felt
a little like home. After some
time the host families arrived
at school to pick us up. We felt
comfortable in their homes and
tried to practise our English
speaking with them. The town
was amazing and we did a lot
of shopping. Because of the
Queen’s Jubilee the town was
always full of people
At school we were mixed with
students from all over the world.
The London Eye
The Durdle Door in the background
This was a very useful experience.
Of course, we also made a lot of
excursions and activities. One day
we visited the city of London and
it was very nice. We saw Stamford
Bridge, the London Eye, the Mall,
Buckingham Palace, Green Park,
Piccadilly Circus, Trafalgar square,
Big Ben, the Houses of Parliament
and the big fuss because of the
preparations for the Queen’s 60th
jubilee. Our coach had broken
down on the way to London, so we
could enjoy the sunset near the
river Thames and we arrived back
in our host homes at 2 o’clock in
the morning!
Of course we also went bowling
and at the end we became little
experts. One day the coach took
us to the Jurassic Coast with the
famous Durdle Door. On the way
to this beautiful landscape, we
stopped at Corfe Castle, an old
ruin in a small village with typical
old houses. The intense green of
the grass by the Jurassic Coast
formed a nice contrast to the
clear blue water. Some of our
guys went swimming in the nine
degrees cold water.
At the end we could say that we
had had a lot of fun and we took
new experiences with us to South
Tyrol.
Thanks a lot to all who made this
trip so unforgettably amazing!
Written by Veronika Griesser, Deborah
Moroder and Mirjam Pitscheider
The Bournemouth School of English
Language trip
27
The classes 3A and 3C in front of DurdleDoor
Some students in front of the Houses of Parliament by the River Thames
News insegnanti
Professorin: Fill Evelyn
Fach:Volkswirtschaft, Deutsch
und Geschichte.
Ausbildung: Sprachenlyzeum
in Brixen, Wirtschafts- und
Tourismusstudium in Florenz.
Zurzeit Absolvierung des
Masters in Bozen.
aula
proff
In un nuovo posto di lavoro si hanno sicuramente diverse aspettative riguardo
agli studenti e all’ambiente. L’ITE Raetia corrisponde
alle Sue?
Certo, l’ITE Raetia è un’ottima
scuola. Con le quattro lingue si
può dire che è una scuola molto
completa.
Wie sind Sie zu diesem Beruf gekommen?
Ich habe in Bozen eine Supplenzstelle bekommen, die mir
sehr gefallen hat. Deshalb habe
ich auch beschlossen Lehrerin
zu werden.
Was ist Ihr größtes Ziel in
diesem Beruf?
Mein größtes Ziel ist junge
Menschen ausbilden und ihnen
fürs Leben etwas mitgeben.
28
Warum sind Sie an den
Oberschulen
interessiert
und nicht an den Mitteloder Volksschulen?
Mir gefallen die Wirtschaftsfächer und darauf habe ich auch
hingearbeitet. Außerdem hat
man an den Oberschulen eine
Chance, eine fixe Stelle zu bekommen.
Was fasziniert Sie an diesem Beruf?
Mich fasziniert das Arbeiten
mit jungen Menschen und deren Ausbildung für die spätere
Arbeitswelt.
Prof.ssa: Peca Maria
Caterina
Materia: Economia Aziendale
Formazione professionale:
Dopo il Liceo Pedagogico, si è
laureata in economia e commercio
Professor: Aaron Demez
Fach: Biologie, Chemie und
Physik.
Ausbildung:
Wissenschaftliches Lyzeum in Brixen.
Prof. Demez hat in Innsbruck
Lehramt, Biologie, Musikerziehung und Instrumentalmusikerziehung studiert.
Was gefällt Ihnen am meisten an dieser Schule?
Am meisten gefällt mir an dieser Schule, dass sie eine kleine,
übersichtliche und neue Schule
ist. Sie bietet viele Möglichkeiten, Medien, wie z. B. Computer
und Beamer zu nutzen und das
in jeder Klasse.
Außerdem gibt es ein tolles Klima im Lehrerkollegium.
Dove ha insegnato prima di
venire qui?
Ho insegnato a Bolzano presso
l’Istituto professionale “De Medici” la materia Tecnica Amministrativa. È una scuola serale
frequentata da persone adulte.
Sempre a Bolzano ho poi insegnato Cultura d’impresa ed Economia Aziendale in una scuola
professionale.
Qual è l’obiettivo della Sua
vita?
Fare appassionare gli studenti alle discipline di Economia
Aziendale, che sono importanti
non solo per il lavoro ma anche
per il bilancio famigliare.
Was sagen Sie zur Fünf-Tage Woche?
Für die Professoren ist es sicher
von Vorteil, für die Schüler hingegen ein Stress, auch wenn es
von jedem Einzelnen abhängt.
Durch die intensive Schulwoche
sind die Vereine sicher benachteiligt.
Welches ist Ihr Motto?
Mein Motto ist gegenseitiger
Respekt von Seiten der Schüler
und der Professoren.
Silvia Bernardi,
Carmen Demetz,
III A
Sport
29
Jianzi
Giocare a badminton con i piedi
Lo Jianzi è uno sport tradizionale
di origine cinese, che si è formato
già nel V secolo a.C.
Oggi è diffuso in Oriente e in alcuni paesi europei tra cui l’Italia. Il
nome “Jianzi” deriva dallo strumento di gioco che è un disco di
gomma o plastica al quale sono
attaccate quattro piume d’oca o
d’anatra, di solito di colore rosso,
giallo, blu e verde, che è simile a
quello usato nel badminton.
I giocatori possono spingere il volano con tutte le parti del corpo
tranne le mani e devono evitare
che tocchi terra.
A livello internazionale è conosciuto con il nome di ‘Shuttlecock’ e
può essere praticato da soli o in
squadre da due e tre giocatori che
disputano le partite all’interno di
un campo dotato di una rete alta
1 metro e 60 cm.
In Italia l’idea di praticare il Jianzi è nata nel 2008 durante le
Olimpiadi di Pechino e già nell’anno 2009 ha ottenuto un riconoscimento ufficiale a livello europeo
ed internazionale.
Col tempo, questo sport si è diffuso e ha permesso di entrare
in contatto con federazioni europee e di partecipare alle prime competizioni internazionali.
Dato che in Cina questo sport
viene praticato già da tantissimi
anni, gli atleti sono professionisti e giocano ad un livello ben più
alto di quello che viene giocato
in Italia.
In Italia esiste la F.I.JI (Federazione Italiana Jianzi) che ha ottenuto il riconoscimento dall’ Unione Sportiva Acli.
La prossima edizione del campionato del mondo di Jianzi si terrà a
Hochiminh City, in Vietnam nel
luglio del 2013. Fino ad oggi sono
11 le nazioni che prenderanno
parte al 7° evento ufficiale.
Marion Mahlknecht, IV B
Sport
Felix Baumgartner.
Sprung vom Rande des Weltalls
Red Bull Stratos – Das Jahrhundertprojekt
30
Biographie
Felix Baumgartner wurde am
20. April 1969 in Salzburg geboren. Der Österreicher zählt
zu den erfolgreichsten und
bekanntesten
Base–Jumpern
und Extremsportlern der Welt.
Schon im jungen Alter von
sechzehn Jahren absolvierte er
die ersten Fallschirmsprünge
aus dem Flugzeug, die Sportart, die vielleicht unter dem
Namen „Skydiving“ besser bekannt ist. Mit 18 verpflichtete er
sich für fünf Jahre beim österreichischen Bundesheer, wurde
zum Panzerfahrer ausgebildet
und diente später als Instruk-
Der Flug von Felix Baumgartner
teur und Fallschirmspringer in der
Heeressport- und Nahkampfschule (heutzutage bekannt als Jagdkommando) in Wiener Neustadt.
Im Jahr 1988 begann er für Red
Bull an Skydiving–Exhibitionen
teilzunehmen. Seitdem arbeitet
Baumgartner sehr eng und professionell mit dem Red Bull -Team
zusammen, von dem er seit 1997
zudem auch gesponsert wird. Als
professioneller Base - Jumper hat
er in seiner Karriere schon eine
Vielzahl an waghalsigen und lebensgefährlichen Sprüngen gewagt, so zum Beispiel den Absprung mit dem Fallschirm vom
rechten Arm der Christusstatue
in Rio de Janeiro (1999) oder die
Überquerung des Ärmelkanals mit
einem 1,8 Meter breiten Karbonflügel (2003).
Red Bull Stratos
Es handelt sich um ein Riesenprojekt, Kostenpunkt 50 Millionen
Euro, das vom weltbekannten Getränkehersteller Red Bull unterstützt, von Joe Kittinger (Baumgartners Berater und Mentor)
geleitet wurde und eine Planungsdauer von sage und schreibe mehr
als fünf Jahren mit sich gebracht
hat. Das Ziel: der Sprung von der
Stratosphäre zur Erde, wobei Felix
Baumgartner planungsgemäß die
Sport
Das Projekt brachte 3 bzw. 4
Weltrekorde:
1.
Den
höchsten
Absprung
(39.045 Meter)
2. Die Höchstgeschwindigkeit
während eines Freifalls (1.342,8
km/h, Mach 1,24)
3. Den höchsten bemannten Ballon-Flug (39.045 Meter)
4. Der umstrittene Rekord für
den längsten freien Fall geht
laut offizieller Studien ebenfalls
an Baumgartner, da der bisherige Rekordhalter Joe Kittinger
bei seinem 4 Minuten und 36
Sekunden langen Sprung einen
Stabilisierungs-Fallschirm verwendete.
Schallmauer durchbrechen sollte.
Vollzogen wurde der Sprung am
14. Oktober 2012. Der ideale
Standort, der für den Aufstieg
des Riesenballons und der extra
angefertigten Kapsel ausgewählt
wurde ist Roswell und liegt in New
Mexico. Nachdem am 09. Oktober 2012 ein erster Versuch durch
eine Windböe gescheitert war,
hoffte man schließlich fünf Tage
später, dass alles am Schnürchen
laufen würde. Wie durch ein Wunder ließ der Wettergott den Startversuch zu und die bemannte
Kapsel konnte gleich ohne weitere
nennenswerte Zwischenfälle aufsteigen. Nach knapp zwei Stunden hatte der Heliumballon mit
der Kapsel im Schlepptau bereits
schon die Zielhöhe von 36.000
Metern überschritten und als das
Höhenmeter unglaubliche 39.000
und mehr Meter über dem Meeresspiegel anzeigte, entschied die
gesamte Crew am Boden, nach einer Reihe von letzten Überprüfungen und Kontrollen an der Ausrüstung, die Freigabe zum Öffnen der
Kapsel und folglich den Absprung
zu gewähren.
Der Zeitpunkt war endlich nun
gekommen: Wahrscheinlich weltweit hielten die Menschen vor den
Bildschirmen den Atem an und
beobachteten den Rekordversuch
von Felix Baumgartner. Mit den
Worten: „I know the whole world
is watching now. I wish you could
see what I can see. Sometimes
you have to be up really high to
understand how small you are …
I’m going home now”, verabschiedete er sich und ließ sich in die
gähnende Leere fallen.
Die sehr heikle Anfangsphase
überstand er in einer recht stabilen Position, jedoch traf nach
1.36 Minuten freiem Fall das so
gefürchtete Trudeln ein, welches
das Team von Red Bull und die
ganze Welt um das Leben des
jungen Extremsportlers bangen
ließ. Nach wenigen, aber ewig
lang erscheinenden Sekunden,
war er aber in der Lage sich wieder irgendwie zu stabilisieren und
so konnte er dann problemlos und
bei bester Gesundheit zu Boden
segeln.
Nach dem Gelingen dieses
Jahrhundertprojekts entschied
Felix Baumgartner seiner Mutter und seiner Verlobten zu Liebe mit der Ausübung des Extremsports aufzuhören und gab
gleich nach dem Sprung vom
Rande des Weltalls sein Karriereende offiziell bekannt.
Baumgartner wird sich jedoch
trotzdem nicht vollkommen
zur Ruhe setzen. Nach eigenen
Angaben wird er in Zukunft als
Rettungshubschrauberpilot in
Österreich tätig sein, um seine Erfahrung und sein Können
anderen zu Gute kommen zu
lassen.
Gregor Plancker,
Gabriel Demetz, VA
31
Sport
Sezion Sportiva:
n valgun dac y nfurmazions
Son ruvei ala V tlas dla sezion
sportiva tl ITE Urtijëi. Chëst ann
de scola iel scric ite te chësta
sezion ndut 74 sculeies, 58 de
chisc pratichea l sport dl schi alpin (30 atlec dla categuria aliefs
– prima y segonda tlas - y 28
tla categuria di aspiranc y juniores), 10 l schi nordisc cun saut,
combinazion nordica, pudejé y
biathlon, 4 snowboard y doi vën
dal tennis.
32
L tennis ie na nuvità de chëst
ann de scola, l ie unì tëut su doi
boniscimi jugadëures, Verena
Hofer y Patric Prinoth, sciche
prova, per pudëi tl daunì slargé
ora la sezion sun duta la scola
de tennis de Urtijëi.
I alenadëures de chëst ann ie:
Schi alpin sun i schi: Uli Perathoner, Roman Niederkofler,
Mark Vinatzer, Florian Runggaldier, Michaela Messner, Karl
Heinz Goller, Manuel Kemera,
Leo Pichler; per la preparazion a
sut se cruzia Mike Vinatzer, Andreas Prinoth y Michaela Messner.
Schi nordisc: Armin Kasslatter
n culaborazion cun Theo Senoner per l biathlon y Romed Moroder che alena i atlec dl saut y
dla cumbinazion nordica.
Grupa “aspiranti” schi alpin: Alexander Prast, Melissa Perathoner, Anna Näckler, Natalie Gasser Karin Frener y Nicol Delago
L snowboard ie dut tla mans de
Georg Rabanser.
Tennis: trainadëur di doi tenisć
ruvei lepro chëst ann ie Stefano
Bassetto.
N autra nuvità de chëst ann de
scola ie la V tlas dla sezion sportiva. Te chëla tlas ti ie uni pità ai
studënc che ne fej nia plu atività
sportiva a aut livel n program al-
ternativ che ie metù adum da n
curs de prim aiut, curs da arbitradëures sportives, curs da maester
de schi, seminar de psicologia
dl sport y visites de physiologia
sportiva, y n.i. per ti dé la puscibilità de se istruì te duc i ciamps
sportivs.
L program sportiv drët mpeniativ à metù man bele ai primes de
setëmber cun n training a sut a
Alenamënt canche l tëmp ne n’ie nia bel, ma la nëif sci!
Sport
33
Grado per i sculeies dla prima tlas. L training sun i
schi, tla palestres o strutures adatedes per la disciplina sportiva ie pona jit inant nchin ala fin de nuvëmber
cun 22 dis de alenamënt, 11 de chisc dis fova dis de
scola. I sciadëures y chëi dal snowboard ie stac sun
i dlacieres te Hintertux, sun l Stelvio, te Schnals, te
Pitztal y sun i purtoies dl Kreuzbergpass. I atlec dl
nordisc a Obertilliach, a Toblach, a Stams, a Seefeld,
a Forni y cun i skiroll sun la stredes de nosc jëufes. I
doi tenisć ova te chësc periodo n drë’ not cun i turnoies; Verena Hofer ie stata nchinamei a fé doi turnoies
tla Turchia. Chisc alenamënc d’autonn, da doi a trei
dis al ena sun i schi, ie de gran mpurtanza per se
njenië ca ala sajon agonistica y per i sculeies ënghe
n mpëni a tëmp plën. Cëla l program de n’ena a cajo
d’autonn metù adum da Matteo Demetz.
Ai prim de dezëmber, scumëncia pona i alenamënc da
inviern y la garejedes te duta la disciplines, ulache i
atlec ie feter uni di sun i purtoies a garejé o per alenamënc, l merdi y la juëbia moncie danmesdí.
Per la sajon che ie dan porta ti nbinci a duc nosc atlec
n grumon de sodisfazions y suzesc tl sport y che i
sibe ënghe boni de ji inant te scola.
Prof. Lidia Bernardi
Studenc che spieta dan jì su cun la furnadoia
Sport
seppi ~ prinoth
Unser Schulfreund und Kollege Patric Prinoth hat in November am
Qualifikationstennisspiel„Sparkasse ATP Challenger Turnier Gröden“.
Natalie Hofer nutzte die Gelegenheit sowohl Andreas Seppi, Tennisspieler
Nr.1 Italiens und 23. der Weltrangliste, als auch unseren Mitschüler
der Sport-Sektion Patric Prinoth zu interviewen.
Fragen an Andreas Seppi:
Tragen Sie bei jedem Spiel
den Hut ?
(lacht) Ja, eigentlich schon
Warum ?
Es fällt mir eigentlich nicht
mehr auf da es eine Gewohnheit geworden ist.
34
Wie viele Stunden am Tag
trainieren Sie im Durchschnitt?
In der Trainings- und Aufbauphase zum Beispiel trainiere
ich am Tag 2-3 Stunden auf
dem Tennisplatz und 2-3 Stunden Konditraining
Haben Sie hier bei uns in
Gröden gerne mitgespielt?
Ja, auf jeden Fall, es hat mir
Spaß gemacht, es war sehr interessant. Vor allem freut es
mich nach 11 Jahren wieder in
Südtirol gespielt haben zu dürfen. Sonst spiele ich oft in Paris
oder anderen Orten.
Glückbringer ?!
Nein, Glückbringer habe ich
keine. Ich schleppe mir dennoch immer sehr viele Sache
in meiner Tasche mit und habe
immer ein Kreuz dabei, welches
mir meine Oma geschenkt hat.
In Ihrer Familie gibt es gute
Skifahrer. Können Sie auch
so gut Skifahren?
Eigentlich schon, ich bin Früher, bis ich 13-14 Jahre alt war
professionell Ski gefahren und
habe an vielen Rennen teilgenommen. Von VSS Rennen bis
Cuccioli usw. In den letzten 8
Jahren bin ich
aber ungefähr
fünf Mal auf
den
Skiern
gewesen.
Was haben
Sie
heute
zum
Frühstück gegessen?
Ich esse zum
Frühstück zuerst ein bisschen
Obst,
Müsli und am
Ende darf ein Nutella-Brot nie
fehlen. (lacht)
Zum Schluss. Wie war heute das Einwärmspiel mit unserem Schulkollegen Patric
Prinoth?
Es war perfekt zum Einwärmen.
Nathalie Hofer interviewt Andreas Seppi
Patric spielt sehr gut. Es ist immer fein, wenn man mit jungen
Leuten aufwärmen kann. Der
Weg nach oben ist schwer, aber
wenn er so weitermacht, kann
er es schaffen. Ich wünsche es
ihm.
Prinoth, Seppi, Sartori
Sport
Fragen an Patric Prinoth
Trägst du bei jedem Spiel
den Hut ?
Ja, ich trage immer meinen
Hut. Da ich langes Haar trage
ist der Hut dafür gedacht, sie in
Ordnung zu halten.
Nathalie Hofer interviewt
Patric Prinoth
Wie viele Stunden am Tag
trainierst du im Durchschnitt?
Ich trainiere im Tag um die 2
Stunden Tennis und ca. 1 Stunde widme ich dem Kondi Training.
Hast du einen Glücksbringer?
Ja, ich trage ein Kreuz um den
Hals.
Kannst du auch so gut Skifahren wie Tennis spielen?
Bis zum 12. Lebensjahr bin ich
viel Skigelaufen, danach habe
ich diesen Sport vernachlässigt.
Was hast du heute zum
Frühstück gegessen?
Ich esse meistens Brot mit Marmelade und manchmal auch
Nutella.
Ein Wort zum Einwärmspiel
mit Andreas Seppi?!
Es war eine Ehre für mich, mit
ihm als Profispieler das Einwärmspiel zu teilen.
Außer Tennis welche Spiele
kannst du?
Skifahren, Hockey und Fußball.
35
La I A
Ecco noi, della I a
36
Foto di gruppo della I A
Mi chiamo Maria Mussner, ho
14 anni e abito a Selva. I miei
hobby sono il nuoto e lo sci, e mi
piace molto passare il mio tempo
libero con gli amici.
Hallo! Ich bin Simon Rabanser
und bin am 25.08.1998 geboren.
I am Daniela Runggaldier, I am
14 years old and I live in St. Cristina. In the afternoon I really like
playing volleyball or doing something with my friends. I also like
listening to music and skiing in
winter. I think I am a fun-loving
person.
My name is Clelia Bonata, I am
14 years old and I live in Selva.
My hobby is playing ice hockey.
Some people think it’s strange
because I’m a girl, but I think it
doesn’t matter, if you do it with
passion and willpower.
Da sinistra verso destra:
Maria Mussner, Daniela Runggaldier,
Clelia Bonata
Ich bin Noah Gschnitzer. Ich bin
14 Jahre alt. Meine Freizeit verbringe ich gerne im Freien. Meine
Hobbys sind Downhill und Freestyle.
Da sinistra verso destra:
Noah Gschnitzer, Simon Rabanser,
Lorenzo Sinibaldi
La I A
lebhafter Mensch und es gefällt
mir mit Freunden Spaß zu haben.
Mi chiamo Selmina Nemce. Sono
una ragazza di 15 anni e abito a
S. Cristina. Adoro incontrare le
amiche e fare shopping.
Ich heiße Michael Kerschbaumer, bin 14 Jahre alt und komme aus Brixen. Meine Hobbys sind
Fußballspielen und Tennisspielen.
Ciao! Mi chiamo Jonas Ciechi e
abito a Ortisei. Ho 14 anni e sono
nato il 20.03.1998. Pratico il tennis e i miei hobby sono il calcio e
lo sci. Mi piace andare a casa di
amici e giocare alla Playstation 3.
Mi piace guardare il calcio e tifo
per l’Inter.
Ciao a tutti! Mi chiamo Bruno
Maruca, ho 14 anni e vivo a Ortisei. Ho due sorelle più grandi,
e sono anche già zio. Mi piace
suonare la chitarra, giocare a
calcio e fare qualche partita a
PES o a NHL alla Playstation 3
con gli amici. Seguo moltissimo
la Serie A. P.S.: Forza Napoli!
Da sinistra verso destra:
Michael Kerschbaumer, Jonas Ciechi, Bruno Maruca
37
Da sinistra verso destra:
Carol Soppelsa, Selmina Nemce
Meine Hobbys sind Skifahren und
Fußball spielen; außerdem spiele
ich die Ziehharmonika und das
Tenorhorn. Ich bin oft mit meinen
Freunden zusammen, sei es die
der neuen Schule, sei es die der
alten Schule. Außerdem spiele ich
gerne mit meinen Freunden auf
der Playstation 3.
Hello! My name is Lorenzo Sinibaldi and I’m 15 years old. I
really enjoy climbing, biking and
meeting friends. I picked this
school so that I can be at home
and not in a dorm.
Ich bin Carol Soppelsa, komme
aus Wolkenstein und bin 14 Jahre alt. Meine Hobbys sind Leichtathletik und Skifahren. Ich bin ein
La I B
Ed ora le ragazze della I B
molto il colore pink (in italiano “rosa shocking” ndp).
Conosco Anna dai tempi
dell’asilo, e posso ben dire
che è una persona molto simpatica e divertente.
(Stella Pioli)
La mia amica si chiama
Sandra Alfreider e abita
a Colfosco. In realtà è più
di un’amica, infatti è mia
cugina di secondo grado.
Porta sempre la coda di
cavallo e adora le maglie
Polo, infatti le mette quasi
ogni giorno. E’ molto simpatica e divertente. (Sara
Hofer)
38
Mi
chiamo
Selmina
Nemce e ho 15 anni. Vi
meraviglierete di trovarmi
Dietro, da sx: Elena Brunner, Julia Lageder, Manuela Griesser.
anche nella 1.B, ma non ho
Davanti, da sx: Nadia Buosi, Lisa Messner
il dono dell’ubiquità. Poche
Lisa Messner è una ragazza simpatica, chiacchierona e Stella Pioli è una mia cara ami- settimane fa ho cambiato sezione
sempre molto divertente. Ha ca. Stella è una ragazza molto e adesso frequento questa classuonato il pianoforte fino a particolare e molto simpatica. Ha se. Vivo a Santa Cristina e adoro
quest’ anno. Ama i gatti, infat- degli occhi davti ne possiede uno nero. Lisa è vero belli, marrocastana e riccia e inoltre ha un ni e sembrano gli
aspetto simpatico perché ha le occhioni dolci di
lentiggini. (Nadia Buosi)
Bambi. Stella ha
una grandissima
L’amica che descrivo si chiama passione per aniElena Brunner e ha 14 anni. mali, soprattutto
Lei è divertente, simpatica, ca- per i gatti. Ogni
rina e un po’ pazza. I suoi hobby volta che vede un
sono suonare il pianoforte e di- gatto sulla strasegnare. Ama la musica, special- da, va a coccolarmente quella di Big Time Rush. Il lo. (Anna Goller)
suo animale preferito è la tigre, il
Goller
colore preferito è il verde e il suo Anna
numero portafortuna è il 25. (Lisa è una mia cara
compagna. Anna
Messner)
ha una grande
Nadia Buosi è una ragazza sim- passione per lo
patica e sportiva, perché gioca sci, infatti è una
a pallavolo. Le piacciono molto i grande tifosa di
cani e i conigli, infatti ne possiede Lindsey
Vonn.
uno. Ama truccarsi e mettersi lo Come si può ben
smalto, ha una sorella e un fratel- notare dal suo
lo che la fanno disperare. (Elena abbigliamento,
ad Anna piace
Brunner)
La I B
uscire con gli amici per divertirmi.
(Selmina Nemce)
Meine Freundin heißt Sara Hofer. Sie wohnt in St. Ulrich und
ist 14 Jahre alt. Sie hat blonde Haare und ihre Augenfarbe ist blau/
grau. Sie ist ein fröhlicher Mensch
und lacht viel mit ihren Freundinnen. (Sandra Alfreider)
Ich werde euch meine Freundin
Laura Mutschlechner vorstellen. Sie ist 14 Jahre alt und kommt aus St. Christina. Sie ist ein
fröhliches und witziges Mädchen.
Ihr Hobby ist Leichtathletik und
sie schaut gerne Hockey. (Giorgia
Macaluso)
Ich möchte euch meine Freundin vorstellen. Sie heißt Giorgia Macaluso und kommt aus
Wolkenstein. Sie ist 14 Jahre alt
und klettert gerne. Sie ist eine
sehr lustige Persönlichkeit. (Laura
Mutschlechner)
Petra Putzer ist sehr sympathisch und trifft sich gerne mit
Freunden. Sie wohnt in Kastelruth
Da sx: Alessia Paolini, Giorgia Macaluso, Selmina Nemce,
Petra Putzer (dietro), Laura Mutschlechner
und isst gerne Schokolade. Petras Lieblingsfarbe ist grün und
sie shoppt für ihr Leben gerne.
(Alessia Paolini)
Da sx: Stella Pioli, Sandra Alfreider,
Sara Hofer, Anna Goller
Alessia
Paolini wohnt in Kastelruth. Sie ist
sehr nett und
sympathisch
und spielt gerne Handball. Sie
hat blaue Augen,
ihre Lieblingsfarbe ist grün und
sie liebt Schokolade. Sie fährt
gerne ans Meer
und trifft sich
dort sehr gerne
mit
Freunden.
(Petra Putzer)
Meine Freundin
heißt Julia Lageder. Sie ist
am 31. März in
Brixen geboren
und wohnt heute in Kastelruth.
Ihr Sternzeichen
ist Widder und
sie lebt als Ein-
zelkind zusammen mit ihren
Eltern und einer Katze, einem
Hund und einem Pferd in Tiosels (einer Ortschaft, die sich in
der Nähe von Kastelruth befindet). Zu Julias Hobbies zählen
reiten, schwimmen und lesen.
Julia ist eine große Tierfreundin
und gibt sich gerne und oft mit
ihren Haustieren ab. Zu ihren
Lieblingstieren zählen Hunde,
Katzen und Pferde. (Manuela
Griesser)
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Meine Freundin heißt Manuela
Griesser, Sie ist am 28. Juli in
Brixen geboren und wohnt jetzt
in Telfen (Ortsteil zwischen Seis
und Kastelruth). Sie liebt Tiere
über alles und hat selbst 10 Hasen und einen Hund. Ihre Hobbies sind schwimmen, Ski fahren
und reiten. Manuela verbringt
täglich viel Zeit mit ihren Tieren.
Sie fühlt sich in der Natur wohl
und verbringt daher viel Zeit im
Freien. (Julia Lageder)
Impressum
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ORANGE JUICE
Hrsg.: ITE-WFO „Raetia“ News
Sitz: ITE „Raetia“, Streda Rezia 295,
39046 Urtijëi
Tel. 0471 796296 Fax 0471-798347
www.iteraetia.it
[email protected]
Layout wurde mit dem Software © Adobe InDesign, © Adobe Photoshop,
© Corel Photo-Paint erstellt
Druck: www.pentagon.it
ORANGE JUICE wird in Schulen und
öffentlichen Einrichtungen aufgelegt.
Herausgegeben mit freundlicher Unterstützung des ladinischen Schulamtes
und der Autonomen Region TrentinoSüdtirol.
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Koordination: Prof. Ilaria Noci
Redaktionsteam: Silvia Bernardi, Silvia
Ciechi, Jlenia Cuccureddu, Markus Delago, Carmen Demetz, Gabriel Demetz,
Pia Demetz, Lisa Gasser, Nicola Giorgi,
Veronika Griesser, Nathalie Hofer, Manuela Insam, Anna Kostner, Nadia Lang,
Diana Moroder, Marion Mahlknecht,
Deborah Moroder, Christian Mussner,
Martina Mussner, Mara Nocker, Mirjam
Pitscheider, Jessica Pitschieler, Gregor
Plancker, Anna Prinoth, Aelx Rogen, Serena Ruggeri, Christine Runggaldier, Jasmin Runggaldier, Debora Senoner, Marion Senoner, Verena Senoner, Nathalie
Stuffer, Classe I A, Classe IB
Korrekturen und Mitarbeit:
Prof. L. Bernardi
Prof. M. Demetz
Prof. B. Insam
Prof. G. Mussner
Prof. I. Noci
Prof. C. Pycha
Dr. Bruno Senoner.
Bon Nadel
Frohe Weihnachten
Buon Natale
Feliz Navidad
Merry Christmas