ORANGE JUICE Anno 12 - Raetia
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ORANGE JUICE Anno 12 - Raetia
ITE - WFO „RAETIA“ - NEWS La scuola, allenamento per la vita Siamo vicini al Natale e ogni ragazzo pensa con gioia a posare il fardello del dovere per entrare nel clima di festosità delle vacanze. Cari amici studenti, vorrei invitarvi a guardare con occhi diversi il sacrificio giornaliero dello studio. La severità, l’impegno, il senso del dovere che quotidianamente accompagnano il vostro lavoro siano il regalo che ogni insegnante offre ai suoi alunni. Vi state allenando per la vita: quanto più diligentemente e consapevolmente affronterete la vostra preparazione, tanto più serenamente lotterete nel vostro futuro di uomini. Vorrei che vedeste i vostri professori come bravi preparatori che vi stanno allenando per la gara più importante: quella della vita. Sarei felice di applaudirvi sul podio, ma ancora di più di sapere che ho contribuito alla possibilità della vostra partecipazione. Mi piace che non abbiate perso l’entusiasmo e la voglia di indagare: sono i motori della crescita. Colgo l’occasione per farvi i migliori auguri, ringraziandovi della collaborazione. Un saluto particolare alle famiglie che con la loro assidua presenza, aiutano la scuola nella sua attività. Buon Natale anche ai colleghi che ringrazio per la gentile attenzione. Jg. 11 - Dic. 2012 l logo nuef dE nosta scola La scola ITE Raetia à da chëst ann de scola incà n logo nuef, che ie unì dessenià da Gloria Insam dl Lizeo d’Ert de Urtijëi. Sun l logo iel da udëi cater rodes dentedes, che dëssa reprejenté l muvimënt che ie te na scola, i sculeies che muessa se lauré inant nchin tla 5a tlas y la culaburazion danter maesti, sculeies y sambën nce ënghe l personal de scola. Uni una dla cater rodes dentedes à n auter culëur y n senificat deferënt: L culëur cueciun sta per la forza y l ambizion che n muessa avëi. L ghiel sta per la cumpania danter la jënt y l nteres per la cultures y la rujenedes fulestieres. L brum stà per i pensieres tleres y la logica y l culëur oranc stà per duta la scola y per la zaita “orange juice” y dëssa reprejenté la sozietà che lëura adum n pesc. Christine Runggaldier Jasmin Runggaldier, IV B Auguri di vero cuore al nostro Preside, così presente e attento al nostro lavoro. Ilaria Noci Gloria Insam cun l diretëur Progetti scolastici La IV B commemora la Shoah Ricordare, riflettere, imparare. 2 Quest’anno, insieme alla professoressa Ilaria Noci, abbiamo deciso di partecipare al concorso ministeriale “I giovani commemorano la Shoah.” Nel 2013 ricorrerà il 70° anniversario della rivolta del ghetto di Varsavia e il concorso chiede agli alunni di riflettere sul tema della resistenza e della ribellione nei campi di sterminio. I ragazzi possono produrre elaborati di tipo storico-documentale o artistico-letterario. Noi abbiamo deciso di creare un cortometraggio che faccia un po’ di luce sui casi di ribellione e resistenza avvenuti in Alto Adige nel periodo della Seconda Guerra mondiale. Per rendere possibile tutto ciò abbiamo chiesto aiuto a diverse persone che ne sapevano più di noi sull’argomento: al dott. Leopold Steurer: storico specializzato sulla storia dell’Alto Adige al dott. Federico Steinhaus: ex-presidente della comunità ebraica altoatesina al sig. Franz Thaler: ex-prigioniero del campo di concentramento di Dachau/Hersbruck Incontro con il dott. Leopold Steurer Con molta gentilezza e disponibiLo storico, dott. Leopold Steurer lità il dott. Leopold Steurer è venuto da noi a scuola per parlarci della resistenza in Alto Adige durante gli anni della guerra e della persona di Josef Mayr-Nusser. Josef Mayr-Nusser Per prima cosa ci ha fatto vedere un film sulla figura di Josef MayrNusser, nato a Bolzano il 1910 e morto ad Erlangen, il 24 febbraio 1945. Josef Mayr-Nusser in occasione dell’”Opzione” si era dichiarato “Dableiber” perché, come cattolico, non accettava le idee nazionalsocialiste. Mayr-Nusser, essendo presidente dei giovani cattolici, si era presto confrontato con la visione del mondo nazista. Fu uno dei primi a capire che il nazionalsocialismo era un’ideologia fortemente antireligiosa e anticlericale. Per motivi di coscienza si rifiutò di prestare giuramento a Hitler e fu quindi processato e condannato a morte. Imprigionato, morì per la fame, per la sete e per i maltrattamenti subiti durante il viaggio verso il campo di concentramento di Dachau. Fino a pochi decenni fa Mayr Nus- ser non era un personaggio popolare in Alto Adige, ma veniva visto come traditore e nemico del nazismo. Da qualche tempo, però, la sua figura è stata riabilitata e addirittura è stata iniziata la pratica per la sua beatificazione. Questo riconoscimento è avvenuto incredibilmente tardi dato che nei decenni dopo la guerra venivano onorati i “veri eroi della guerra” cioè coloro che prestavano servizio a Hitler. Josef Mayr-Nusser non è stato l’unico in Alto Adige a resistere contro i nazisti, altri 300-400 disertori ebbero un motivo simile a quello di Mayr Nusser per contrapporsi al nazionalsocialismo. Josef Mayr-Nusser è un grande esempio di resistenza altoatesina, ha lasciato una giovane moglie e un figlio piccolo combattendo per le sue idee. Inoltre l’ex-professore, Leopold Steurer ci ha parlato del campo di concentramento/transito di Bolzano, in via Rezia. Incontro con il dott. Federico Steinhaus Per incontrare il dott. Federico Steinhaus (membro eminente Dott. Federico Steinhaus Progetti scolastici Il dott. Steinhaus accompagna gli alunni della IVB alla mostra “Zachor”, a Castel Tirolo della comunità ebraica di Merano) ci siamo recati a visitare la mostra “Zachor: Ebrei nel Tirolo meridionale fra Otto e Novecento” a Castel Tirolo, di cui egli è curatore. Il dott. Steinhaus ci ha fatto l’onore di accompagnarci nella mostra e di farci da guida. La mostra si concentra sui lati positivi della cultura ebraica e contiene vari oggetti, documenti ed immagini che hanno lo scopo di rappresentare le mutazioni delle tradizioni e quotidianità del Comune ebraico. Molto interessante è stato scoprire che gli ebrei diedero un’importante contribuito per lo sviluppo turistico ed economico della nostra regione. Dopo la visita della mostra il dottor Steinhaus è stato così gentile da concederci un’intervista. Ci ha raccontato del periodo della Shoah in Alto Adige, che iniziò nel 1930 con la creazione delle prime cellule naziste a Merano prima ancora che il Nazismo prendesse il potere in Germania. Inoltre ci ha parlato dei casi di ribellione avvenuti nella nostra Regione, dei quali i più importanti sono stati quelli di Josef MayrNusser e Franz Thaler, ma ci sono stati anche altri casi di ribellione che non sono stati tenuti in considerazione dalla storiografia locale di lingua tedesca essendo imbarazzanti dal punto di vista politico. Ci sono anche stati dei movimenti di resistenza organizzati, come quello guidato da Egarter, però anche questo è stato messo ai margini della storiografia. Non ha conseguito grandi successi dal punto di vista militare, però ha avuto un significato morale-politico molto importante. Il dott. Steinhaus ci ha anche portato un esempio di un contadino residente a Marlengo, che gli ha raccontato di essere, anche lui come Franz Thaler, stato deportato a Dachau come antinazista però non ha reso pubblica la sua storia dicendo che lui a Marlengo ci deve vivere. Una rivelazione che ci è rimasta impressa. Il dott. Steinhaus viene intervistato da Marion Mahlknecht Visita della sinagoga di Merano e visita del museo ebraico Per farci un’idea più precisa sulla vita delle comunità ebraiche abbiamo visitato la sinagoga di Merano insieme alla professoressa Ilaria Noci. La sinagoga di Merano è stata costruita nel 1901 nel centro di Merano. Nella sinagoga ci ha fatto da guida una la signora Rossi appartenente alla comunità ebraica locale che si estende da Arco fino al Brennero. Sono pochi i membri rimasti che L’interno della sinagoga di Merano appartengono a questa comunità, sono solo 45 i praticanti iscritti. La signora ci ha dato l’opportunità di porle varie domande sulla loro cultura. Ci ha raccontato che tutti loro sono come una grande famiglia, si incontrano per le feste tipiche e si ritrovano nella sinagoga per pregare e passare il tempo insieme. Ancora al giorno d’oggi la comunità ebraica talvolta subisce attacchi da parte di ignoti, di recente sono stati persino buttati dei sassi contro la porta del tempio. Dopo la visita alla sinagoga ab- I rotoli della Torah, il libro sacro degli Ebrei 3 Progetti scolastici 4 della Wehrmacht, anche se era un cittadino italiano. Lui però non riuscì ad accettarlo e quindi fuggì nel bosco, dove si nascose per diversi mesi. Tradito dal proprio cugino, Franz Thaler ha dovuto consegnarsi ai nazisti perché questi avevano minacciato di arrestare tutta la sua famiglia. Fu quindi condannato a dieci anni di campo di concentramento. Trasportato a Dachau Il sig. Franz Thaler, nella sua casa in Val Sarentino e più tardi a Hersbruck, ha vissuto il periodo più biamo potuto osservare il mu- duro della sua vita. Era costretto seo ebraico situato all’interno di a lavorare tantissime ore al gioressa. no, soffrendo la fame e il freddo. Nel museo si possono osserva- In più fu maltrattato dai nazisti. re tanti reperti e documenti del Prima di arrivare a Dachau, Franz periodo della Seconda Grande Thaler pesava circa 70 chili, alcuni Guerra come anche oggetti re- mesi dopo ne pesava 45. ligiosi. Abbiamo ammirato il ve- In quel periodo ci sono stati tanti stito tradizionale che il rabbino momenti in cui credeva che non indossa durante le cerimonie sarebbe mai più tornato a casa, religiose. All’interno del museo era molto malato, ridotto in conerano esposte alcune pagine dizioni pessime e quasi in fin di della Thora, cioè il libro sacro vita. L’unica cosa che l’ha aiutadegli ebrei. Esso è un rotolo dal to a sopravvivere è stato il Crequale si legge (da destra verso sinistra) un estratto a ogni cerimonia religiosa, fino a terminare la lettura del libro alla fine dell’anno. do in Dio; pregava tutti i giorni di nascosto, giurando che se avesse potuto tornare a casa avrebbe perdonato chiunque. Il 29 aprile 1945 il campo di concentramento fu liberato da truppe americane, però Thaler fu trasferito in un campo di prigionia francese, dove dovette restare per sei giorni senza cibo né acqua. Nell’agosto del 1945 è potuto ritornare in patria, dovendo però camminare da Bolzano fino a casa sua in Val Sarentino nel mezzo della notte, ridotto in fin di vita. All’inizio è stato molto difficile per lui tornare a vivere una vita normale. Ha rivisto molte persone che lo avevano tradito, tra cui anche suo cugino che aveva detto ai nazisti dove si nascondeva. Col passare del tempo è riuscito a perdonare chi lo aveva tradito o maltrattato, ma non riuscirà mai a dimenticare.Dopo essere tornato a casa, Thaler ha iniziato la sua carriera da pellettiere. Nel 1989 è stato pubblicato il suo libro “Unvergessen”, nel quale ha scritto tutte le sue memorie. Nel 2010 è stato nominato cittadino onorario della città di Bolzano, insieme a Josef MayrNussner. Franz Thaler Il 9 novembre scorso, il preside, la prof.ssa Ilaria Noci e alcuni studenti della nostra classe sono andati in Val Sarentino a casa di Franz Thaler per intervistarlo. Franz Thaler è nato in Val Sarentino nel 1925. Nel 1939, in occasione della “Opzion”, suo padre ha deciso di non emigrare nel Terzo Reich e così iniziò un periodo di grandi difficoltà per tutta la famiglia. Thaler non fu accettato dai coetanei, perché la maggior parte di loro aveva optato di emigrare; lo chiamarono “walscher Fock” e fu perfino escluso dalle lezioni scolastiche. Nel 1944 fu chiamato alle armi Il sig. Franz Thaler, con la moglie Progetti scolastici È stato veramente commovente incontrare uno dei pochi sopravvissuti al massacro dei Nazisti. Franz Thaler si è mostrato subito disposto a concederci un’intervista, ma durante il suo racconto gli si leggeva negli occhi il dolore, anche dopo tanti anni, e abbiamo capito che in fondo non parlava volentieri di quei fatti dolorosi. Il film Dopo aver raccolto tutto il materiale per il nostro cortometraggio, il signor Matthias Höglinger ci aiuterà a tagliare le immagini che abbiamo preso con le nostre telecamere per metterle insieme in modo da ottenere un video completo di musica e sottotitoli. Anche noi studenti abbiamo riflettuto sul significato di resistenza e ognuno di noi presenterà il suo pensiero alla fine del video. Alcuni di questi sono: Martina Mussner intervista il sig. Franz Thaler 5 Per me resistenza è non perdere la speranza (J. C.) Per me resistenza è coraggio (S.C.) Per me resistenza è la speranza di sopravvivere (G.L.) Per me resistenza è credere in se stessi (M.M.) Per me resistenza è trovare la luce in un orizzonte oscuro (C.G.) Questo progetto è stato molto istruttivo. È stato un modo diverso di fare storia e ci ha portato a capire meglio, a “sentire” un periodo triste che ha lasciato una brutta cicatrice all’umanità. Infine, vorremmo ringraziare la prof. Ilaria Noci e il preside dott. Bruno Senoner, senza i quali questo progetto non sarebbe mai stato realizzabile. Articolo di Silvia Ciechi, Jlenia Cuccureddu, Lisa Gasser, Martina Mussner, IVB Martina Mussner, Jlenia Cuccureddu e Christine Runggaldier di fronte alla casa del sig. Franz Thaler dopo l’intervista. Lehrausgänge Tag der Innovation 2012: Die innovative Seite Südtirols Am 28. September 2012 fand im Rahmen des „Innovation Festivals Bozen“ der „Tag der Innovation“ statt. Top-Experten sprachen im Waltherhaus über Innovation und nachhaltiges Wirtschaften. Die Klasse 4A der Wirtschaftsfachoberschule „Raetia“ besuchte die Veranstaltung. 6 lichen Problemen beitragen können. Die Referenten zeigten auf, wie sich Innovation, Nachhaltigkeit und Unternehmertum so verbinden lassen, dass dabei attraktive d.h. umweltintelligente Produkte und Dienstleistungen entstehen. Nach dem Grußwort von Dr. Michl Ebner, Präsident der Handelskammer Bozen, und Dr. Ing. Roberto Bizzo, Landesrat für Innovation, wurde die Veranstaltung mit dem Referat von Professor Wolfgang Wimmer von Die Vorträge der Referenten der Technischen Universität (TU) waren vor allem dem Thema Wien eingeleitet. In Wimmers der umweltbewussten Innova- Referat wurde verdeutlicht wie tionsstrategien gewidmet. Der Innovations- und VerbesserungsErfolg von Unternehmen potential entdeckt und wirksam ergibt sich nämlich immer genutzt werden kann und welche stärker daraus, wie sehr sie Rolle Ecodesign spielt. neben der Befriedigung von Anschließend vertiefte Dr. Mario Kundenbedürfnissen auch Biondi den vernünftigen Energiezur Lösung von gesellschaft- verbrauch sowie die Nutzung von erneuerbaren Energien. Dabei Die Schüler der 4.A mit Frau Professor Claudia Insam gab er Ratschläge, die Unternehmen helfen sollen, unnötige Energiekosten in den Griff zu bekommen. Nach einer halbstündigen Pause sprach Ralf Weiß vom Borderstep Institut für InnovaAm zweiten Tag des „Innovation Festivals Bozen“, das vom 27. bis 29. September in Bozen stattfand, standen Expertenvorträge auf dem Programm. Der „Tag der Innovation“, von der Handelskammer Bozen organisiert, war eine einmalige Gelegenheit, um bei aktuellen Vorträgen dabei zu sein. Die Klasse 4A der Wirtschaftsfachoberschule „Raetia“ war der Einladung gefolgt und besuchte die Veranstaltung. tion und Nachhaltigkeit in Berlin über die Erschließung nachhaltiger Zukunftsmärkte und über die Frage, welche Innovationen die Green Economy brauche. Südtirol sei ein gutes Beispiel und habe mit dem Klimahaus einen deutlichen Schritt Richtung „Green Economy“ gemacht. Abschließend stellte dann Petra Trafojer die Unternehmensstrategie der Alber GmbH in Lana vor und berichtete darüber, wie man am besten soziale Verantwortung übernehmen könne. Die Marke „alber’s“ hat sich im nationalen und internationalen Modemarkt etabliert. Soziale und ethische Werte werden im Betrieb seit jeher aktiv gelebt. Nach diesem Vortrag, dem noch eine Diskussion folgte, verließen die Schüler der 4A das Waltherhaus. Neben den zahlreichen Vorträgen und Diskussionen, die während des Festivals stattfanden, gab es auch ein Kultur- und Familienprogramm mit Ausstellungen und Filmvorführungen. Abschließend kann man feststellen, dass das „Innovation Festival Bozen“ eine große Besucherzahl verzeichnen konnte und ein großer Erfolg war. Christian Mussner, IV A Jites de istruzion A LA SCUVIERTA DI VEDLI MEJES N lunesc ai 17 de setëmber ons pudù vijité te Sëlva la mostra di mejes de Roland Moroder. L artist nes à cuntà de si esperienza da moler y di luesc da zacan. Bele da pitl messova Roland jì pea cun si pere a dessenië de vedli mejes. Al scumenciamënt ne n’ovel nia la pascion dl depënjer, permò dopro ti iela unida. Ajache ntlëuta fova la fotografies tan pitles ovel scumencià a dessenië. Cun si chedri al purvà a ti lecurdé ala jënt di mejes che al didancuei ne n’ie nia plu da udëi. Duc i chedri che ël à metù ora, al depënt te 45 ani, scumencian cun 16 ani. Ntlëuta ne n’univel nia documentà de ce ann che l univa fabricà, i prim documënc scric univa permò a se l dé canche n mesc univa vendù o scincà. I prim mejes documentei lën , ma l ciulé y la cësa da fuech de sas, ajache l fova pericul de pië fuech y de ladraria. Dl prim univa l cuatier, l ciulé, la stala y l tublà fabrichei tla medema cësa, plu tert ovi scumencià a i spartì. Ajache i ova la stënta de scioldi messovi fabriché n tòch al iede. Per nia adurvé su tiera ulache l chersciova, fabricova la jënt nce te ronesc y for daujin a na funtana. ie dl 1200, ma l n fova dessegur plu de vedli, nia documentei. La mauta per l fabriché fova cëra, ajache la univa fata de ciauc, chël fova n lëur bëndebò sfadiëus. Perchël univa l cuatier y l tublà fac de Tres chësta mostra sons unic al savëi de cosses nteressantes che ne savan mo nia di vedli mejes y dla vita da zacan. Manuela Insam y Anna Prinoth, III. B 7 Percorsi formativi Questo viaggio di una settimana avrà inizio a Bolzano il 19 gennaio, percorrerà simbolicamente i binari che portavano i prigionieri nei campi di lavoro o sterminio, arrivando dopo un viaggio di oltre 24 ore alla destinazione Cracovia. In questo viaggio i giovani dormiranno nelle cuccette del treno e si porteranno dietro il loro sacco a pelo per la notte. La principale meta del gruppo sarà il 8 campo di sterminio Auschwitz-Birkenau I giovani incontrano la storia Il Treno della memoria è un progetto messo in atto dall’Associazione “Terra del Fuoco”. È nato dopo uno scambio interculturale tra giovani piemontesi e giovani di Cracovia. Dopo aver visitato il Museo internazionale di Auschwitz- Birkenau questi ragazzi maturarono la convinzione che tutti i giovani dovessero essere testimoni diretti di quell’orrore. della Seconda Guerra Mondiale, in un momento in cui le testimonianze dirette cominciano pian piano a scomparire. Il campo di sterminio AuschwitzBirkenau, che a quei tempi era la meta finale per i carcerati: dopo aver oltrepassato vari campi di concentramento come Buchenfeld e Dachau (per menzionare quel- Il primo Treno della memoria è partito nel gennaio del 2005 con a bordo 650 giovani italiani. Da allora hanno viaggiato ben oltre 10.000 giovani provenienti da tutta l’Italia. Il Treno della memoria è un viaggio nel tempo, in cui i giovani hanno l’opportunità di farsi testimoni di quegli eventi che hanno fortemente segnato il fato di migliaia di gente durante gli anni L’inferno costruito dall’uomo Percorsi formativi altoatesini e 450 trentini, sotto la guida del rappresentante dell’iniziativa “Terra del Fuoco” Alessandro Huber. A livello nazionale parteciperanno ben oltre 2.000 giovani d’età compresa tra i 18 e i 24 anni, provenienti dal Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino- Alto Adige, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. I viaggi saranno suddivisi per motivi organizzativi nei mesi di gennaio e febbraio (mesi fra l’altro molto significativi per la Shoah). Giovani durante il viaggio in treno li più importanti) e i cosiddetti “Durchgangslager” (campi di passaggio, in cui venivano raccolti i perseguitati; ce n’era anche uno a Bolzano) giungevano alla destinazione finale, un vero e proprio inferno costruito dall’uomo. La persecuzione degli ebrei nel XX secolo in Europa ebbe inizio nel 1933 coll’ascesa al potere del dittatore nazional- socialista Adolf Hitler e le sue leggi razziali. Da quel momento in poi la vita degli uomini nati sotto la Stella di Davide si era drammaticamente aggravata. Quello che agli inizi sembrava una semplice legge, col passare del tempo assunse dei livelli estremi: sempre più gli ebrei venivano privati dei loro diritti e discriminati. In quel momento non sapevano in che maniera tragica la loro vita sarebbe stata destinata a finire: nelle camere gas; furono solo pochi ad uscirne vivi. Proprio questi pochi oggigiorno sono le più preziose testimonianze di uno dei più drammatici eventi avvenuti nella nostra storia. Ogni anno il 27 gennaio si celebra l’anniversario della Shoah (dall’ebraico “grande catastrofe”) Ogni anno il 27 gennaio si celebra l’anniversario della Shoah (dall’ebraico “grande catastrofe”) sinonimo di Olocausto, una tragedia che causò più di sei milioni di vittime. Fu proprio il 27 gennaio il giorno in cui le armate russe, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Non a caso l’organizzazione “Terra del Fuoco” ha organizzato questo percorso formativo proprio pochi giorni prima di questo anniversario. Quest’anno anch’io ho la possibilità nonché l’onore di partecipare a questo particolare percorso formativo, un vero e proprio viaggio nel tempo che affronterò in compagnia di 150 altri giovani Nella fase di preparazione approfondiremo in vari incontri le tematiche che hanno fra l’atro fortemente segnato la storia dell’Alto Adige durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, schiacciata tra due totalitarismi: un periodo complesso e ricco di contraddizioni che ha ancora ripercussioni sul senso d’identità dei suoi cittadini. Aspetto con grande entusiasmo questo progetto che sicuramente mi arricchirà di tante nuove esperienze, fra l’altro utili per tutti affinché una catastrofe del genere non si ripeta in futuro. A chi avesse interesse consiglierei di visitare il sito www. trenodellamemoria.net, dove si trovano tutte le informazioni su questo progetto. Nel prossimo mese d’agosto verranno pubblicate sul sito le informazioni su come iscriversi al Treno della Memoria 2014. Mi farebbe un gran piacere sentire che anche qualcuno di voi abbia voglia di partecipare a questo particolare progetto. Jessica Pitschieler, V A 9 Inchieste Lo shopping: Le abitudini delle nostre studentesse Nel mese di ottobre abbiamo distribuito alle ragazze dell’ITE Raetia un questionario sullo shopping. Dalle risposte date abbiamo ricavato i seguenti dati: Alla domanda “QUANTE VOLTE VAI A FARE SHOPPING” la maggior parte delle ragazze ha rsposto “UNA VOLTA AL MESE”, seguito da “6 VOLTE ALL’ANNO CIRCA”. Il 65% delle ragazze fa shopping per comprare dei vestiti nuovi, il 25% per divertirsi ed il resto per essere alla moda e per far passare il tempo. 10 Per quanto riguarda i soldi il 20% delle ragazze ha dichiarato di non ricevere aiuto finanziario dai genitori. L’80% invece riceve un aiuto finanziario. Inoltre il 58% delle ragazze dice di fare shopping con le amiche, il 39% con la mamma ed il resto con altri. Con la prossima domanda abbiamo chiesto da quale negozio venissero attratte e per quale motivo. Le studentesse dell’ITE dimostrano anche di essere molto attente alle spese, perché alla domanda “VEDI UN PAIO DI JEANS CHE SONO ALLA MODA E CHE TI STANNO BENISSIMO, PERÒ COSTANTO 130€! COSA FAI?” Il 58% delle ragazze comprerebbe più volentieri due paia di jeans di bassa qualità e con prezzi convenienti piuttosto che un paio a 130€. Il posto preferito per fare shopping è senza dubbio Bolzano! Con l’ultima domanda abbiamo chiesto alle ragazze se rinuncerebbero ad una giornata di shopping con l’amica per un appuntamento con il ragazzo che piace da troppo tempo. Il 6% rinuncia all’appuntamento e va a fare shopping con l’amica. Il 42% sceglie l’appuntamento pensando che lo shopping può aspettare e che l’amica capisce. Infine il 52% dice di riuscire a coordinare le due cose. Esmeralda Dedej, Veronika Griesser, IV A Umfragen wie an unserer Schule gelernt wird Wir haben den Schülern unserer Schule Fragen zu ihren Lerngewohnheiten gestellt. Unser Fragebogen lieferte uns Informationen zur durchschnittlichen täglichen Lerndauer, Lernzeit, und -weise, und schlussendlich die Antwort auf die Frage: 11 „Sind Hausaufgeben sinnvoll?“ Mehr als drei Viertel der Schüler lernen alleine, die anderen lernen zusammen mit Freunden. Der Zeitraum „abends“ wurde zudem bevorzugt. Erstaunlich war, dass die Schüler nicht ger- ne aus Büchern lernen, sondern sich die Inhalte besser aus mit diktierten und zusammengefassten Texten merken können. Auffallend war, dass die tägliche Lerndauer bei den Mädchen höher war als bei den Jungs. Die heikle Frage, ob Hausaufgaben Sinn ergeben, wurde von ca. 30% der Schüler mit „Ja“ und von ca. 70% der Schüler mit „Nein“ beantwortet. Zu diesen Werten kam es sowohl bei den Mädchen als auch bei den Jungen. Abschließend wünschen wir euch allen ein erfolgreiches Lernen und bedanken uns bei euch für die gute Zusammenarbeit, was natürlich auch für die Lehrpersonen gilt, die uns von Ihren Unterrichtstunden etwas Zeit geopfert haben, um die Umfrage durchführen zu können. Dankeschön! Esmeralda Dedej, Veronika Griesser, IV A Minoranze linguistiche LA MINORANZA LINGUISTICA ALBANESE (ARBËRESHE) Continua il nostro viaggio alla scoperta delle minoranze linguistiche d’Italia 12 Con il termine ‘Arbëreshe’ si definisce una popolazione di lingua e cultura albanese che vive nell’Italia meridionale. Si contano circa 80.000 persone capaci di parlare la variante albanese italiana, una forma dialettale che si collega con la variante linguistica del sud dell’Albania, da dove ha avuto origine la diaspora. Queste comunità di minoranza linguistica sono presenti attualmente nell’Italia centro-meridionale in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (in totale si contano 54 paesi che parlano ancora l’arbërisht). La minoranza linguistica albanese è riconosciuta e tutelata dalla Legge 482 del 1998 della Repubblica Italiana. Quindi, oltre alla lingua italiana che è la lingua ufficiale della Repubblica Italiana, la Costituzione e il Parlamento Italiano hanno sancito l’esistenza di altre 12 lingue che devono essere tutelate e valorizzate: la lingua albanese o arbëreshë, la lingua catalana, il tedesco, il greco, lo sloveno, il croato, la lingua francese e il franco-provenzale, l’occitano, il ladino e il friulano, e la lingua sarda. La tutela di queste lingue e delle culture ad esse legate è quindi un dovere costituzionale. L’attuale presenza di simili comunità deriva dal fatto che nel corso Minoranze linguistiche del XV secolo alcune emigrazioni di albanesi toccarono la Puglia e il meridione d’Italia. La diaspora degli arbëreshë in Italia cominciò quindi nel Quattrocento e si sviluppò in diverse fasi nei secoli successivi. In particolare nella prima metà del Cinquecento molte comunità albanesi stanziatesi in alcune regioni della Grecia, partirono per fondare villaggi isolati nel meridione italiano in seguito all’invasione turca dei Balcani. Gli spostamenti erano determinati soprattutto dal fiorente commercio stabilitosi nei territori governati dapprima dall’Impero romano e, quindi, sottomessi alla Repubblica di Venezia. Dopo cinquecento anni, sebbene molte comunità di lingua arbëreshë siano scomparse, altre invece sono riuscite a conservarne la lingua e le tradizioni, così come il patrimonio linguistico, culturale e religioso, tramandato attraverso i secoli perlopiù oralmente. Oggi l’arbërisht è ancora considerata lingua madre perché permane come primo strumento di comunicazione a livello familiare. Alcune tradizioni tipicamente albanesi: Donne nel tipico costume albanese durante una festa locale “Valle” (o vagha, altrimenti shoka) in lingua italo-albanese significa danza. La vallja vede gruppi di donne, negli splendidi e fastosi costumi di gala, disporsi in semicerchio con alle estremità due cavalieri (flamurtarë) con funzione di guida. Procedono a gruppi di sei o dodici persone, tenendosi legati tra loro da fazzoletti. la lingua albanese d’Italia abbiamo cercato di intervistare Carmine Abate, uno scrittore appartenente alla minoranza albanese, noto a livello nazionale per i suoi libri incentrati sui temi dei migranti e degli incontri tra le culture. Purtroppo, per assoluta mancanza di tempo, non ha potuto rispondere alle nostre domande. Nel corso della nostra ricerca sul- Nathalie Stuffer, Verena Senoner, VB • I Sacramenti dell’iniziazione, Battesimo, Cresima ed Eucaristia, vengono somministrati nello stesso giorno. • Il rito del Battesimo si apre con i canti dell’iniziazione: “Ndrikullakumbari o Ndrikulla-Nuni”, mentre il papàs, dopo aver introdotto i genitori (“prindet”) e tutti i parenti (“gjirit”) benedice l’acqua. Poi il papas invita i testimoni a porgergli il bambino, completamente nudo, perché possa immergerlo per tre volte nel bagno “di purificazione” dal peccato originale. • La vallja è una danza popolare che si esegue cantando in coro un’antica canzone tradizionale arbëreshe, di origini balcaniche. Danze popolari albanesi 13 Scuola Unser „Hollywoodstar“ Professor Hofmann Im Sommer 2012 hat sich Prof. Hofmann 20 Tage mit zwei Filmen beschäftigt. Die Filme „Karl der Große“ und „Der Stille Berg“ wurden an vielen verschiedenen Orten gedreht: Cinque Torri, Bozen, Puflatsch auf der Seiser Alm, Valparola Pass und Österreich. Der Regisseur Gossner war eigentlich sehr angenehm, und das obwohl er sehr genau war und die Szenen bis zu 15 Mal wiederholen ließ. Der Hauptdarsteller war der amerikanische Schauspieler William Moseley. Der Kriegsfilm „Der stille Berg“, bei dem unser „Hollywoodprofessor“ mitgespielt hat, wird ab Frühjahr 2013 auf der Leinwand sehen sein. 14 zu Durch einen guten Freund kam er zum Film, dabei musste er in Brixen bei einem Casting teilnehmen. Mitmachen konnte eigentlich jeder. Es hatten sich ziemlich viele beworben, dabei hatten nur wenige das Glück, aufgenommen zu werden, unser Professor Hofmann war einer der Glücklichen. Doch Opfer musste er auch bringen: Sein neuer Haarstyle hängt nämlich mit dem Film zusammen: „Wenn ich mir die Haare nicht abgeschnitten hätte, hätte ich Set “Karl der Große” auf der Seiser Alm Set “Der Stille Berg” vor den Cinque Torri. In der Mitte Harald Windisch nicht mitspielen dürfen“, so Hofmanns Worte. Im Film hatte er leider nur kleinere Rollen; er war Krieger, deutscher Soldat sowie ein Bürger, sozusagen war er indirekt im Film, doch er hatte trotzdem sehr viel Spaß dabei. Interessant war es auch; seine Worte: „Lustig war‘s auf alle Fälle und viele Kollegen habe ich auch kennengelernt“. Der Professor erzählte uns, dass er nie aufgeregt war, was wir ihm aber nicht glaubten (das verschwiegen wir ihm aber). Die Kostüme wurden von großen Eventagenturen verliehen. Gemütlich waren sie aber überhaupt nicht. Die Kleidung entsprach der jeweiligen Zeit, sie war aus Fellen, Stoffen und hauptsächlich aus Filz. Eine Katastrophe: Während des Filmdrehs auf dem Valparola Pass zog ein Gewitter auf. Die Szene wurde aber nicht abgebrochen. Alle mussten zurück zu den Hütten gelangen, doch unser Professor war einer der Wenigen, der gesagt hatte, dass es viel zu gefährlich wäre, zu den Hütten zurückzukehren. Somit blieb er mit Kollegen auf dem Pass und wartete, dass das Gewitter vorbeizieht. 20 Minuten später schlug ein Blitz nahe den Hütten ein, dabei wurden drei bis fünf Menschen leicht verletzt. Das Interesse an der Schauspielerei hält sich bei Professor Hofmann in Grenzen. Das heißt, dass er weiterhin unser Professor bleiben wird. Aber wenn er nochmals die Chance hätte, bei einem Film mitzuspielen, würde er sich diese Möglichkeit nicht entgehen lassen. Er würde das Schauspielen, aus eigener Erfahrung, auf alle Fälle weiterempfehlen. Das Schönste am Film, sagte er, waren die verschiedenen Schauplätze, an denen gedreht wurde. Die beste Szene war die Kampfszene in den Dolomiten, da viele Dinge aufeinander abgestimmt werden mussten. Wir empfehlen euch, nach allem was wir gehört haben, den Film, sobald er veröffentlicht wird, anzuschauen. Pia Demetz, Marion Senoner, II A Scola y Mujiga Ulache fina la paroles, scumëncia la mujiga… Dominik Insam y Marco Kerschmauber, doi de gran talënc dla mujiga. Tramedoi fej la 5ª tlas de nosta scola Istitut Tecnich Economich, mplu feji l conservatore a Bulsan. Cie ie pa avisa l conservatore? L ie na istituzion de mujiga a livel universiter. Tl conservatore ne iel degun limit de età, l ie doi iedesc al’ena y n ne muessa nia jì regulamenter, ma te n ann muessen arjonjer n tan de ëures che ie dates dant. Per pudëi zapé ite tl conservatore muessen passé n ejam pra chël che n muessa suné y cianté dant n prugram cris ora dala cumiscion. I prim ani ne iel nia saurì a se cruzië de duta la burocrazia y di ejams. Marco Kerschbaumer à scuDominik Insam Marco Kerschbaumer 15 mencià cun sies ani a suné la vidula. Ël ova cris ora chësc strumënt davia che si nëine fajova coche lëur vidules y l à nscila ulù mantenì inant mpue chësta tradizion. Ël à fat cater ani de vidula tla Scola de Mujiga de Gherdëina. Tla prima mesana iel unì tëut su tl conservatore. Marco fej l curs de basa che dura 10 ani. La materia prinzipela ie sambënzënza vidula, sëuraprò al nce materies coche nseniamënt dl’armonia, teoria de mujiga, urchestra y cor. Truep tëmp liede ne n’al nia davia che l à scialdi da purvé y mparé per l conservatore y mplu muessel ti sté do ala scola. Marco ie pra doi bands: Golden Cold y Name in Progress. Sëuraprò sonel tl’urchestra di jëuni, tl’urchestra de dlieja y tl Ensemble, oradechël ciantel tl Cor di Jëuni Gherdëina. Marco ie dla minonga che te uni sort de mujiga, scumencian dal barock, al tlassich y rock’n’roll nchina al metal abinen velch de bel, ajache dovia iel na gran ert y n gran savëi. Dominik Insam à scumencià cun set ani a suné l cello y l’armonica. Nchin al 2007 iel jit tla Scola de Mujiga de Gherdëina. Sëuraprò al mpara a suné l tlavier y l orgun te ëures privates. Ël à l diplom de tlavier cumplementèr. Tl 2007 al scumencià cun l conservatore a Bulsan. Dominik à sunà trëi ani l cello cun l Prof. Baroni de Bologna. Tl 2010 al scumencià cun l orgun cun l Prof. Walder. Coche Marco fej nce Dominik pert de n valguna urchestres. Ël ie pra l’urchestra di jëuni, l Ensemble, l’urchestra de dlieja ulache l sona l orgun y mplu ciantel mo pra l Cor di Jëuni de Gherdëina. Dominik ie dla minonga che l ne ie nia for saurì y n muessa renunzië a truep. Ma davia che l ie si pascion l fejel gën y l ie nce na gran sudesfazion. Anna Koster, V B Opinioni La vittoria di Barack Obama „Il meglio dell’America deve ancora arrivare“ “Mentre ognuno di noi persegue i suoi sogni individuali, noi siamo una famiglia americana, ci alziamo e cadiamo insieme”. Così Barack Obama ringrazia gli elettori dopo una vittoria non scontata. La legislatura si differenzia da quella italiana già con le cosiddette “primaries”. Le primarie partono a gennaio quando si eleggono i candidati di ogni partito. Dopodiché si passa alla “convention” nella quale ogni partito proclama i suoi candidati per le elezioni presidenziali. Nel caso delle elezioni di quest’anno sono stati eletti per i democrati- 16 Barack Obama con la famiglia dopo la vittoria la propria idea di stato perfetto e la propria immagine (per vostra informazione, in quest’occasione Romney ha speso 752,3 milioni di $ per battere il presidente). Il periodo delle campagne comprende anche tre incontri faccia a faccia, qui Romney è stato in grado di mettersi alla pari con l’avvantagLo stemma dei democratici giato Obama nel primo dibattito, avendo sempre la risposta pronta e basandosi su fatti reali della ci (che hanno come stemma un gente e non come Obama su staasino a stelle e strisce) Barack tistiche. Ma Romney nel seconObama, il presidente in carica do incontro, si è messo contro il e il rivale dell’elefante a stelle e popolo femminile americano con strisce repubblicano Mitt Rom- una gaffe imperdonabile sul genney. Segue poi il periodo delle til sesso. Il terzo dibattito è stato campagne in cui ogni candidato vinto dal presidente in carica, ma cerca di promuovere al meglio con un sottile vantaggio. Romney non era ancora Obama e Romney si stringono la mano dopo un dibattito stato eliminato del tutto dai giochi. Appena il martedì successivo al primo lunedì di novembre ci sono le vere e proprie elezioni che proclamano il vincitore. Durante le elezioni presidenziali sono Facebook e Twitter a giocare un grande ruolo. Secondo una ricerca tre quarti degli elettori hanno usato i social network per discutere di politica e per far vedere alla gente animazioni, fotomontaggi, battute, gaffe e passi falsi dei candidati. Ma l’argomento più discusso al momento è come Barack Obama affronterà i prossimi quattro anni. Tra le tasse e il debito pubblico ad Obama aspettano delle decisioni importanti. In fondo pare che il presidente sia molto versatile e nei limiti del possibile cerca di soddisfare le richieste degli elettori americani. Obama funziona bene a livello mediatico a fianco della sua first lady Michelle che è sotto l’occhio vigile di persone che la seguono costantemente. Ciò che arriva alla gente è proprio il loro calore familiare. Concludo con le parole di Obama al discorso dopo la vittoria dicendo:” Credo che possiamo afferrare insieme il futuro perché non siamo cosi diversi come la nostra politica suggerisce. Siamo più grandi della somma delle nostre ambizioni individuali e rimaniamo più di un insieme di stati rossi e stati blu. Siamo e saremo sempre gli Stati Uniti d’America.” Diana Moroder, VA Opinioni IN UN’ITALIA CHE CAMBIA Quando la crisi influenza le nostre decisioni La crisi economica sta mettendo in ginocchio il Mondo: dagli Stati Uniti, all’Irlanda, alla Grecia ed alla Spagna; ma anche in Italia si avvertono oggi più che mai forti segnali di recessione. Non si tratta di un fatto nuovo. Sono alcuni decenni che il nostro Paese attraversa una congiuntura economica difficile, principalmente a causa dell’ingente debito pubblico accumulato a partire dagli anni Settanta e Ottanta. Licenziamenti, cassa integrazione, disoccupazione, famiglie in difficoltà, proteste, scontri costituiscono esperienza quotidiana per milioni di italiani. Tutto questo determina pesantissime ricadute sullo stile di vita di persone e famiglie. Lo si nota solamente passeggiando per la strada; la gente è meno elegante di qualche anno fa ed ha meno soldi da spendere. Circa il 40% della popolazione infatti, dichiara che a causa della crisi economica è cambiato il modo di vivere: il loro modo di pensare, di parlare, di vestire, di mangiare, di comprare, di viaggiare. Gli italiani sono preoccupati di restare senza più un soldo in tasca e di conseguenza evitano di spen- dere inutilmente il proprio denaro; sono molte le famiglie che, in serie difficoltà economiche, cercano di far quadrare i conti, tagliando qua e là nella spesa quotidiana. Questi cambiamenti si ripercuotono poi negativamente nei vari settori produttivi e su tutto il commercio locale. L’industria alimentare ha avuto nel primo semestre 2012 un calo dell’ 1,7% sulle vendite: una famiglia su tre mangia di meno, e alcune rinunciano a ben di più. Il 30% dei nuclei familiari, preferisce acquistare prodotti di scarsa qualità, eliminando pietanze fondamentali per la nostra dieta, come frutta, verdura, pane, pasta, pesce e carne rossa, divenute troppo care; i prezzi di tali articoli, infatti, hanno subito un aumento del 4,6% nell’ultimo mese: il valore più alto da ottobre 2008. Anche i prezzi della benzina stanno salendo alle stelle, convincendo molti automobilisti a lasciare la macchina in garage e a spostarsi in bici o con mezzi pubblici. Anche le settimane di svago e vacanza in hotel al mare o in montagna sono diventate un lusso che non tutti possono permettersi; statistiche dimostrano che un italiano su dieci sceglie di andare in vacanza in tenda, roulotte o camper. Si tratta di un vero e proprio ritorno al passato con il boom del turismo all’aria aperta: sono oltre tre milioni gli italiani che hanno deciso quest’anno di trascorrere questo tipo di vacanza. L’elemento curioso è che, nonostante la crisi, gli italiani non hanno rinunciato ad alcuni lussi: è aumentata la spesa in prodotti tecnologici, telefoni e computer all’ultimo grido. Lo dimostra l’iPhone 5, lo smartphone Apple più all’avanguardia con un costo che si aggira intorno agli 800€, le cui scorte sono state esaurite dopo sole due ore dal lancio in Italia; acquistato fra l’altro da operai ed impiegati il cui stipendio mensile spesso non supera il costo del telefonino. L’obiettivo primario però tuttora in Italia resta il risparmio e l’impegno collettivo per rialzarci da questo periodo nero che sta colpendo il Mondo. 17 Nicola Giorgi VB TERMINI UTILI Spending review (revisione della spesa): processo diretto a migliorare l’efficienza e l’efficacia dello Stato nella gestione della spesa pubblica attraverso l’analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione. Default: l’incapacità del debitore di rimborsare il prestito alla scadenza. Il caso di default di uno Stato (come sta succedendo alla Grecia) si riscontra quando il sistema statale non dispone di sufficiente liquidità per rimborsare i titoli di stato emessi per finanziare il proprio debito pubblico. Spread: la differenza fra i Bund (titoli di Stato) italiani e quelli tedeschi. Progetti scolastici Alla fine arrivano i risultati Il progetto teatrale “Ritorno alla vita” è stato pubblicato sul sito internet di Yad Vashem 18 Abbiamo parlato tanto sul Orange Juice della nostra rappresentazione teatrale “Ritorno alla vita”. Il lavoro è stato realizzato, lo scorso anno scolastico, con le forze congiunte delle professoresse Sonja Kammerlander, Maria Teresa Mussner, gli alunni della VB e la sottoscritta. Con il nostro progetto abbiamo partecipato a un concorso nazionale, indetto dal Ministero della pubblica istruzione “I giovani commemorano la Shoah”, si tratta di un percorso didattico che porta gli alunni a ricordare e riflettere sullo sterminio di milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale. È stato un momento di crescita, ma anche di fatica e di impegno condivisi da tutta la scuola. Ora con soddisfazione raccontiamo dei risultati. Con orgoglio possiamo dire che il nostro lavoro è stato scelto per esser pubblicato sul sito internet di Yad Vashem, il centro internazionale di studi sull’olocausto, che si occupa di documentazione, ricerca, formazione e commemorazione. Yad Vashem si trova a Gerusalemme, in Israele ed è un centro dinamico e vitale di incontri internazionali. Il lavoro è quindi destinato ad esser visto e apprezzato da tante persone, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Queste sono le cose che dovrebbero far sentire i nostri ragazzi speciali e dare un significato ai loro sacrifici ed al loro impegno: Una piccola scuola di un grazioso paese di montagna che parla a tutto il mondo. Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo piccolo miracolo. Prof.ssa Ilaria Noci Vista aerea di Yad Vashem, il centro internazionale di studi sull’olocausto a Gerusalemme Gli alunni della VB durante le prove della rapresentazione teatrale “Ritorno alla vita” con la regista Katja Lechthaler (2011). Alcuni edifici amministrativi di Yad Vashem. Dal mese di ottobre il nostro progetto è online, potete vederlo all’indirizzo: http://www1.yadvashem.org/yv/en/education/seminars/european/graduate/ilaria_noci.asp Lokalereignisse Blättermarkt Eine ladinische Tradition hört auch ein deftiges Mittagessen in einem der Wirtshäuser begleitet von einem gefüllten Mohnkrapfen, der nicht fehlen darf. Am darauffolgenden Montag findet der grödner Blättermarkt in St. Ulrich statt. Dieser wird in der ladinischen Sprache als „Marcià de Segra Sacun“ bezeichnet. Ursprünglich wurde dieser Tag damit verbracht, den Reger Betrieb am Antoniusplatz Großeinkauf Jedes Jahr wird am zweiten Sonnfür den betag im Oktober auf St. Jakob der vorstehenden, harten Winter zu Kirchtag gefeiert. Dieser Festtag erledigen. Im Laufe der Zeit jewird der ältesten Kirche des Ta- doch ist der Herbstmarkt zu eiles gewidmet. Zur Tradition ge- nem traditionellen Volksfest geworden. Das Dorf füllt sich schon während der Vormittagsstunden nicht nur mit einheimischen Bewohnern, sondern auch mit Leuten von außerhalb. Es kommen viele Ständebetreiber von südtiroler Dörfern nach Gröden, um ihre Ware zu verkaufen. Im Laufe der Zeit wurde es zur Gewohnheit dass die Männer, als Beweis ihrer Liebe, der Frau eine Birne schenken. Dies war aber nicht immer so. In der VerganEine Birne als Geschenk genheit schenkte man nur eine Birne, wenn man um die Hand der „Auserwählten“ anhalten wollte. Nach einem alten Brauch schenkte man eine Birne auch als Zeichen der Dankbarkeit, z.B. wenn die Frauen den Bauern beim Heuaufnehmen halfen. Heute wird das Geschenk nicht mehr als Heiratsantrag, sondern als Liebesbeweis gesehen. Der Verkauf dieser Birnen ist für viele Schulklassen und Vereine eine Gelegenheit, Geld zu sammeln. Es ist deren Aufgabe, die Birnen mit Rosen, Süßigkeiten oder Herzen zu dekorieren. Dabei werden nicht nur Obstbirnen, sondern auch Holz-oder Wachsbirnen verkauft. Das Fest bereitet sehr vielen Menschen große Freude. Die Vorfreude macht sich schon einige Wochen zuvor bemerkbar. Auch wenn viele Marktstände schon nachmittags das Dorfzentrum verlassen, wird bis in die Nacht gefeiert. Die Folgen der großen Feierlichkeit merkt man am nächsten Tag an den müden Gesichtern der Dorfbewohner, jedoch ist das eine andere Geschichte. Mara Nocker, Serena Ruggeri, IV B Sag es mit Rosen! 19 Umwelt tickende zeitbombe im russischen meer Atom-U-Boote aus dem Kalten Krieg werden zur Gefahr 20 Atom-U-Boot Die Karasee in der Arktis ist durch Atommüll verseucht. Westlich der russischen Insel Nowaja Semlja liegen 17.000 Container mit Kernbrennstäben, Schiffe mit radioaktivem Material und eine Menge gesunkener Atom-U-Boote aus der Zeit des Kalten Krieges. Vor allem das Atom-U-Boot „K27“, welches nach dem Kalten Krieg absichtlich versenkt wurde, könnte eine atomare Katastrophe hervorrufen. Nach einem Bericht der ARD könnte das eindringende Meerwasser eine folgenschwere Kettenreaktion auslösen. Durch eine derartige Reaktion würde Radioaktivität austreten und die Kara- see und Barentssee, einige der wichtigsten Fanggebiete für Kabeljau, verseuchen. Das russische Umweltministerium rät den Atommüll schnellst möglich zu bergen. Bereits jetzt entweicht Radioaktivität Das U-Boot „K-27“ liegt auf ungefähr 33 Meter Tiefe und sollte so früh wie möglich geborgen werden, da bereits jetzt Radioaktivität austritt. Umweltexperten rechnen damit, dass pro Jahr ungefähr 851 Millionen Becquerel (Einheit der Aktivität eines radioaktiven Stoffes. Die Aktivität gibt die mittlere Anzahl der Atomkerne an, die pro Sekunde radioaktiv zerfallen) Radioaktivität austritt. „K-27“ ist aber nicht das einzige Problem. Ähnliche Besorgnis ruft das im Jahre 2003 gesunkene Atom-UBoot „K-159“ hervor. Auch hier sind sich Atomexperten einig, dass es noch im Jahre 2014 geborgen werden solle, da wegen der fehlenden Schutzbarrieren eine akute Gefahr für die Umwelt besteht. Welche Maßnahmen wurden bis jetzt getroffen? Die EU-Kommission sprach von einer „akuten Gefahr“, die russischen Kollegen hingegen nur von einer „potenziellen Gefahr“. Dennoch wurde Russland zum Handeln gezwungen. Umwelt zehnten bestehende Verdacht bestätigt, dass die italienische Mafia Atommüll im Mittelmeer entsorgt. Man vermutet, dass mindestens 32 Schiffe mit Gift- und Atommüll auf diese Weise in der Adria und vor den Küsten Afrikas versenkt wurden. Die Herkunft des radioaktiven Materials ist bislang noch ungeklärt. Es soll nicht nur die Mafia beteiligt gewesen sein, sondern auch der Geheimdienst und die Politik. Betroffene dürfen nicht über diese Vorfälle berichten und es gibt sogar ungeklärte Todesfälle, die mit diesen Ereignissen in Verbindung gebracht werden. K27 Bis jetzt wurden die Zwischenspalten des U-Boots „K-27“ mit Bitumen und Beton gefüllt, um zu verhindern, dass Meereswasser eindringt (schon vor einigen Jahren war Wasser eingedrungen). Gefahr durch Strömungen? Eine erhebliche Gefahr geht durch die Meeresströmung aus, die in diesem Gebiet herrscht. Zunächst war die Russische Akademie der Naturwissenschaften davon ausgegangen, dass sich die Wassermassen dort nicht vermischen. Nach weiteren Studien kamen sie aber zum Schluss, dass die dortige Strömung sehr langsam ist, aber es dennoch zu einer Vermischung kommt. Durch die Strömung könnte die Radioaktivität in den Großteil der Meere gelangen. Vor allem die skandinavischen Länder äußerten ihre Bedenken wegen der Strahlung. Zuletzt führte Norwegen eine gemeinsame Mission mit Russland durch, um zu klären, wie man die U-Boote bergen könnte. Was unternimmt die Regierung? Durch die zunehmend wachsende internationale Besorgnis, wiederholte der Kreml-Chef Wladimir Putin die Ankündigung, die Arktis von dem atomaren Müll zu reinigen. Diese Entscheidung hat allerdings nicht nur ökologische Hintergründe, sondern vor allem wirtschaftliche. Die staatlichen Öl-und Erdgaskonzerne, Gazprom und Rozneft, planen die Erschließung der ersten Lagerstätten in der verseuchten Umgebung. Studien belegen, dass in den betroffenen Gebieten ein großer Vorrat an Erdöl und Gas liegt. Demnach könnte der Weltölbedarf für ein ganzen Jahr gedeckt werden und der Weltgasbedarf für ganze zwei Jahre. Auch in Italien ist Atommüll ein Problem Im Jahre 2009 wurde vor der Küste Süditaliens ein Frachter mit 120 Behältern mit Atommüll entdeckt. Damit wurde der seit JahrU-Boot K159 Markus Delago, VB Kalter Krieg: Definition nach http://wissen. woxikon.de/kalter-krieg Die Bezeichnung für die sich am Rande eines Krieges bewegende Konfrontation zwischen Staaten oder Systemen[…]. Nach dem Ende des zweiten Weltkrieges wurde der Begriff für den Konflikt zwischen der USA und der UdSSR unter Einschließung ihrer Bündnissysteme geprägt. Er bezeichnet noch immer die Phase des Konflikts zwischen Ost und West, der bis Mitte der sechziger Jahre anhielt[…]. 21 Großprojekte der panamakanal Zu klein für die Schiffe unserer Tage Der Panamakanal ist die größte künstliche und wichtigste Wasserstraße der Welt, denn er ist 82 km lang. Der Kanal verbindet den atlantischen mit dem pazifischen Ozean und erspart den Schiffen die Fahrt um das Kap Hoorn an der Südspitze Südamerikas. Etwa 14.000 Schiffe durchfahren ihn pro Jahr. 22 Der Panamakanal befindet sich in Mittelamerika im Staat Panama, zwischen Costa Rica und Kolumbien. Zuerst gehörte Panama zu Kolumbien, doch im Jahre 1903 erklärte Panama mit amerikanischer Hilfe seine Unabhängigkeit. Wegen des wirtschaftlichen Interesses wollte die USA den Kanal bauen, um die Strecke von der Ost- zur Westküste Amerikas zu kürzen. Das erste Projekt für den Kanal wurde 1529 von dem Spanier Alvarado de Saavedra Colon ausgearbeitet. In den folgenden Jahrhunderten beschäftigte sich eine Reihe von Politikern und Wissenschaftlern mit der Frage eines Kanalbaus. Mit den Arbeiten des Kanals begannen die Franzosen im Jahre 1881. Sie wurden jedoch 1889 unterbrochen, da bei dem Bau 22.000 Arbeiter (7,5 Menschenleben pro Tag) in der Sumpflandschaft an Gelbfieber und Malaria starben. Außerdem fehlten die finanziellen Mittel. Im April 1905 wurden die Bauarbeiten von den US-Amerikanern wieder aufgenommen und sie kauften den Franzosen die Bauruinen, Maschinen und Baurechte für 40 Millionen Dollar ab. Außerdem verbesserten sie die Lebenszustände und die Versorgung der Arbeiter. Am 15. August 1914 wurde der Kanal fertig gestellt. 1999 wurde der Kanal von den USA an Panama übergeben. Im Jahre 1928 überquerte der erste Mensch den Panamakanal mit einem kleinen Schiff; die Durchfahrt kostete nur 36 USCent und dauerte acht Tage. Der 82 km lange Kanal ist durchgehend zweispurig für Gegenverkehr ausgelegt. Die Schiffe werden auf 26 m über dem Meeresspiegel gehoben. Dann fahren sie durch den Gatunsee und den Río Charges und werden anschließend wieder zum Pazifik hinabgelassen. Der Panamakanal aus der Vogelperspektive Großprojekte ren müssten, würden sie 3 Wochen benötigen um Amerika zu überqueren. Der Panamakanal ist deshalb sehr wichtig, insbesondere für Transporte zwischen der Ost- und Westküste der USA sowie zwischen der Ostküste und Asien. Die Transportierte Warenmenge durch den Kanal entspricht 6 Prozent des Welt - Seehandels. Die Schleusen am Panamakanal Gehoben und hinabgelassen werden die Schiffe in den Schleusenkammern. Das Schiff fährt in eine Schleusenkammer, dann werden die Tore zugemacht und Wasser strömt hinein. Das Schiff wird somit erhoben und anschließend öffnet sich das gegenüberliegende Tor und es kann weiter fahren. Der Kanal besteht insgesamt aus 12 Schleusenkammern: 3 auf- und 3 abwärts jeweils pro Richtung. Die Schleusenkammern werden allein durch die Schwerkraft des Wassers gefüllt und geleert, es gibt dafür keine Pumpen. Es dauert ungefähr 8 Minuten, um eine Kammer zu füllen bzw. zu leeren. Alle Schiffe die Panamax - Maße haben, also maximal 294,3 m lang und 32,3 m breit sind um den nötigen Abstand von den Wänden der Schleusenkammern zu haben, haben das Recht zur Durchfahrt, auch Kriegsschiffe aller Nationen ohne Diskriminierung, aber allerdings nur gegen Bezahlung der Transitgebühren. Der Preis der Passage wird nach Art und Größe des Schiffes berechnet. So eine Durchfahrt kostet natürlich sehr viel, z.B. kommen die maximalen Kosten mit Nebengebühren bis zu 400.000 $. Pro Tag können 24 Passagen im Voraus gebucht werden und die 25. wird versteigert. Im Durchschnitt brauchen die Schiffe 15 Stunden für die gesamte Strecke, aber sie sparen trotzdem sehr viel Zeit ein, denn wenn sie um den Kap Hoorn fah- Aufbau des Panamakanals mit Höhenprofil Viele Schiffe sind heutzutage zu groß für den engen Kanal. Deshalb hat man beschlossen einen neuen zu bauen und mit den Bauarbeiten hat man schon 2007 begonnen. Die Schleusenkammern sollen 55 m breit und 427 m lang werden. Der alte Kanal soll aber weiterhin in Betrieb bleiben, da es der wichtigste Faktor der Wirtschaft Panamas darstellt. Allein durch diesen Kanal ist Panama der reichste Staat Mittelamerikas geworden. Der Erweiterungsbau soll bis 2015 abgeschlossen sein. Die Regierung rechnet mit 7.000 neunen Arbeitsplätzen und weitern 35.000 indirekten Arbeitsplätzen. Die Projektkosten betragen um die 5-8 Milliarden $. Milena Perathoner, Carmen Pancheri, IV B 23 Viaje lingüístico Nuestra permanencia en Málaga Desde el 19 hasta el 26 de mayo, nosotros, el curso 4B del año pasado, tuvimos la oportunidad de ir a Málaga para nuestro viaje lingüístico. 24 Toda la semana antes de salir aguardamos hasta que llegó este día. Condujimos de Selva a Milán con el autocar por la noche. Llegados a esta ciudad, tuvimos que esperar en el aeropuerto hasta nuestra salida con el avión de las seis . Cuando llegamos a Málaga ya fue mañana, estuvimos muy cansados por este viaje bastante largo, porque no durmimos poco o nada. En el aeropuerto nos esperó nuestro guía, que nos condujo a la escuela Cervantes. Allí nos esperaron nuestros padres españoles. Cada dos de nosotros entonces, fueron con el coche o a pie a casa con ellos. Por la tarde fuimos a la bonita playa de Málaga. El día siguiente hicimos una excursión a las magníficas playas y cuevas de Nerja. Cada día por la mañana tuvimos Alcazaba escuela y después pudimos ir a la playa, a tomar el sol o ir a casa. Por la tarde siempre hubo algo en el plano organizativo: una vez paseamos por las calles de Málaga y visitamos sus monumentos más importantes, otra vez hicimos una excursión a la Alcazaba, un histórico monumento malagueño, que representa la antigua convivencia de españoles y musulmanes (árabes). Aprendemos a bailar salsa, un baile latino muy de moda. Disfrutamos también de un día deportivo en la playa, donde jugamos a voleibol. Después de una semana llena de programa, pero también de tiempo libre, llegó el sábado, donde por la mañana pudimos ir de compras y por la tarde nuestro guía nos condujo al aeropuerto. Llegamos a Milán a las doce de la noche y luego condujimos a nuestro pueblo. Fue una semana maravillosa, donde aprendimos más el idioma español, conocimos la cultura andaluzca y saboramos los platos típicos españoles. El edificio Balcón de Europa Nadia Lang, VB Schüleraustausch Der Schüleraustausch der 2.C mit schülern aus aosta Bergbaumuseum, Ridnaun Seit dem vergangenen Jahr wurde ein Schüleraustausch mit Schülern aus Aosta und der 2C geplant. Unsere Lehrerpersonen Giorgia Welponer und Christine Wanker organisierten den Austausch und so besuchten uns 13 Schüler, die ebenfalls Sport betreiben. Am 30. September trafen die Schüler von Courmayeur ins Grödnertal ein. Die für eine Woche gastgebenden Schüler der Schule ITE haben sie am Antoniusplatz abgeholt und direkt in ihr zu Hause gebracht. Die Schüler wurden von zwei Lehrpersonen begleitet. Am folgenden Tag stand die Begrüßung auf dem Programm, bei der wir uns alle besser kennen lernen durften. So sollten wir in den nächsten Tagen auch unsere Heimat besser kennen lernen. Mit verschieden Ausflügen und Vorträgen wurde uns damit geholfen, denn das Ziel des Schüleraustausches war unsere Heimat und unsere Sprache den Schülern von Val d´Aosta gegenüber zu präsentieren. Ein Highlight dieser Ausflüge war sicherlich das Ötzi- Museum in Bozen. Auch wenn einige unserer Klasse schon mehrmals dieses Museum besucht hatten, ist es immer wieder sehenswert. Auch das „Museum de Gherdëina“, bei dem wir viele neue interessante Dinge unserer Heimat kennen lernten, ist einen Besuch Wert. Jedoch hat die Münze immer zwei Seiten, so waren auch Vorträge dabei, die die Schüler weniger interessierten. Nichts desto trotz, wir, die Schüler der Wirtschaftsfachoberschule Fachrichtung Sport, können es kaum erwarten, nach Courmayeur zu reisen. Alex Rogen, II C Adventure Park, Annatal Die Schüler der beiden Klassen 25 Language trip STUDENTS DISCOVER ENGLAND Language trip of the classes 3A and 3C to Bournemouth On 27th May 2012 we, the classes 3A and 3C of the I.T.E. “Raetia”, started our 9-day trip to Bournemouth, a town on the south coast of England. 26 In the late afternoon we were taken by coach from the terminal at Gatwick airport to the Bournemouth School of English. We were surprised about the building, it was a typical house in a traditional style. It didn’t really give us the feeling of being at school. It felt a little like home. After some time the host families arrived at school to pick us up. We felt comfortable in their homes and tried to practise our English speaking with them. The town was amazing and we did a lot of shopping. Because of the Queen’s Jubilee the town was always full of people At school we were mixed with students from all over the world. The London Eye The Durdle Door in the background This was a very useful experience. Of course, we also made a lot of excursions and activities. One day we visited the city of London and it was very nice. We saw Stamford Bridge, the London Eye, the Mall, Buckingham Palace, Green Park, Piccadilly Circus, Trafalgar square, Big Ben, the Houses of Parliament and the big fuss because of the preparations for the Queen’s 60th jubilee. Our coach had broken down on the way to London, so we could enjoy the sunset near the river Thames and we arrived back in our host homes at 2 o’clock in the morning! Of course we also went bowling and at the end we became little experts. One day the coach took us to the Jurassic Coast with the famous Durdle Door. On the way to this beautiful landscape, we stopped at Corfe Castle, an old ruin in a small village with typical old houses. The intense green of the grass by the Jurassic Coast formed a nice contrast to the clear blue water. Some of our guys went swimming in the nine degrees cold water. At the end we could say that we had had a lot of fun and we took new experiences with us to South Tyrol. Thanks a lot to all who made this trip so unforgettably amazing! Written by Veronika Griesser, Deborah Moroder and Mirjam Pitscheider The Bournemouth School of English Language trip 27 The classes 3A and 3C in front of DurdleDoor Some students in front of the Houses of Parliament by the River Thames News insegnanti Professorin: Fill Evelyn Fach:Volkswirtschaft, Deutsch und Geschichte. Ausbildung: Sprachenlyzeum in Brixen, Wirtschafts- und Tourismusstudium in Florenz. Zurzeit Absolvierung des Masters in Bozen. aula proff In un nuovo posto di lavoro si hanno sicuramente diverse aspettative riguardo agli studenti e all’ambiente. L’ITE Raetia corrisponde alle Sue? Certo, l’ITE Raetia è un’ottima scuola. Con le quattro lingue si può dire che è una scuola molto completa. Wie sind Sie zu diesem Beruf gekommen? Ich habe in Bozen eine Supplenzstelle bekommen, die mir sehr gefallen hat. Deshalb habe ich auch beschlossen Lehrerin zu werden. Was ist Ihr größtes Ziel in diesem Beruf? Mein größtes Ziel ist junge Menschen ausbilden und ihnen fürs Leben etwas mitgeben. 28 Warum sind Sie an den Oberschulen interessiert und nicht an den Mitteloder Volksschulen? Mir gefallen die Wirtschaftsfächer und darauf habe ich auch hingearbeitet. Außerdem hat man an den Oberschulen eine Chance, eine fixe Stelle zu bekommen. Was fasziniert Sie an diesem Beruf? Mich fasziniert das Arbeiten mit jungen Menschen und deren Ausbildung für die spätere Arbeitswelt. Prof.ssa: Peca Maria Caterina Materia: Economia Aziendale Formazione professionale: Dopo il Liceo Pedagogico, si è laureata in economia e commercio Professor: Aaron Demez Fach: Biologie, Chemie und Physik. Ausbildung: Wissenschaftliches Lyzeum in Brixen. Prof. Demez hat in Innsbruck Lehramt, Biologie, Musikerziehung und Instrumentalmusikerziehung studiert. Was gefällt Ihnen am meisten an dieser Schule? Am meisten gefällt mir an dieser Schule, dass sie eine kleine, übersichtliche und neue Schule ist. Sie bietet viele Möglichkeiten, Medien, wie z. B. Computer und Beamer zu nutzen und das in jeder Klasse. Außerdem gibt es ein tolles Klima im Lehrerkollegium. Dove ha insegnato prima di venire qui? Ho insegnato a Bolzano presso l’Istituto professionale “De Medici” la materia Tecnica Amministrativa. È una scuola serale frequentata da persone adulte. Sempre a Bolzano ho poi insegnato Cultura d’impresa ed Economia Aziendale in una scuola professionale. Qual è l’obiettivo della Sua vita? Fare appassionare gli studenti alle discipline di Economia Aziendale, che sono importanti non solo per il lavoro ma anche per il bilancio famigliare. Was sagen Sie zur Fünf-Tage Woche? Für die Professoren ist es sicher von Vorteil, für die Schüler hingegen ein Stress, auch wenn es von jedem Einzelnen abhängt. Durch die intensive Schulwoche sind die Vereine sicher benachteiligt. Welches ist Ihr Motto? Mein Motto ist gegenseitiger Respekt von Seiten der Schüler und der Professoren. Silvia Bernardi, Carmen Demetz, III A Sport 29 Jianzi Giocare a badminton con i piedi Lo Jianzi è uno sport tradizionale di origine cinese, che si è formato già nel V secolo a.C. Oggi è diffuso in Oriente e in alcuni paesi europei tra cui l’Italia. Il nome “Jianzi” deriva dallo strumento di gioco che è un disco di gomma o plastica al quale sono attaccate quattro piume d’oca o d’anatra, di solito di colore rosso, giallo, blu e verde, che è simile a quello usato nel badminton. I giocatori possono spingere il volano con tutte le parti del corpo tranne le mani e devono evitare che tocchi terra. A livello internazionale è conosciuto con il nome di ‘Shuttlecock’ e può essere praticato da soli o in squadre da due e tre giocatori che disputano le partite all’interno di un campo dotato di una rete alta 1 metro e 60 cm. In Italia l’idea di praticare il Jianzi è nata nel 2008 durante le Olimpiadi di Pechino e già nell’anno 2009 ha ottenuto un riconoscimento ufficiale a livello europeo ed internazionale. Col tempo, questo sport si è diffuso e ha permesso di entrare in contatto con federazioni europee e di partecipare alle prime competizioni internazionali. Dato che in Cina questo sport viene praticato già da tantissimi anni, gli atleti sono professionisti e giocano ad un livello ben più alto di quello che viene giocato in Italia. In Italia esiste la F.I.JI (Federazione Italiana Jianzi) che ha ottenuto il riconoscimento dall’ Unione Sportiva Acli. La prossima edizione del campionato del mondo di Jianzi si terrà a Hochiminh City, in Vietnam nel luglio del 2013. Fino ad oggi sono 11 le nazioni che prenderanno parte al 7° evento ufficiale. Marion Mahlknecht, IV B Sport Felix Baumgartner. Sprung vom Rande des Weltalls Red Bull Stratos – Das Jahrhundertprojekt 30 Biographie Felix Baumgartner wurde am 20. April 1969 in Salzburg geboren. Der Österreicher zählt zu den erfolgreichsten und bekanntesten Base–Jumpern und Extremsportlern der Welt. Schon im jungen Alter von sechzehn Jahren absolvierte er die ersten Fallschirmsprünge aus dem Flugzeug, die Sportart, die vielleicht unter dem Namen „Skydiving“ besser bekannt ist. Mit 18 verpflichtete er sich für fünf Jahre beim österreichischen Bundesheer, wurde zum Panzerfahrer ausgebildet und diente später als Instruk- Der Flug von Felix Baumgartner teur und Fallschirmspringer in der Heeressport- und Nahkampfschule (heutzutage bekannt als Jagdkommando) in Wiener Neustadt. Im Jahr 1988 begann er für Red Bull an Skydiving–Exhibitionen teilzunehmen. Seitdem arbeitet Baumgartner sehr eng und professionell mit dem Red Bull -Team zusammen, von dem er seit 1997 zudem auch gesponsert wird. Als professioneller Base - Jumper hat er in seiner Karriere schon eine Vielzahl an waghalsigen und lebensgefährlichen Sprüngen gewagt, so zum Beispiel den Absprung mit dem Fallschirm vom rechten Arm der Christusstatue in Rio de Janeiro (1999) oder die Überquerung des Ärmelkanals mit einem 1,8 Meter breiten Karbonflügel (2003). Red Bull Stratos Es handelt sich um ein Riesenprojekt, Kostenpunkt 50 Millionen Euro, das vom weltbekannten Getränkehersteller Red Bull unterstützt, von Joe Kittinger (Baumgartners Berater und Mentor) geleitet wurde und eine Planungsdauer von sage und schreibe mehr als fünf Jahren mit sich gebracht hat. Das Ziel: der Sprung von der Stratosphäre zur Erde, wobei Felix Baumgartner planungsgemäß die Sport Das Projekt brachte 3 bzw. 4 Weltrekorde: 1. Den höchsten Absprung (39.045 Meter) 2. Die Höchstgeschwindigkeit während eines Freifalls (1.342,8 km/h, Mach 1,24) 3. Den höchsten bemannten Ballon-Flug (39.045 Meter) 4. Der umstrittene Rekord für den längsten freien Fall geht laut offizieller Studien ebenfalls an Baumgartner, da der bisherige Rekordhalter Joe Kittinger bei seinem 4 Minuten und 36 Sekunden langen Sprung einen Stabilisierungs-Fallschirm verwendete. Schallmauer durchbrechen sollte. Vollzogen wurde der Sprung am 14. Oktober 2012. Der ideale Standort, der für den Aufstieg des Riesenballons und der extra angefertigten Kapsel ausgewählt wurde ist Roswell und liegt in New Mexico. Nachdem am 09. Oktober 2012 ein erster Versuch durch eine Windböe gescheitert war, hoffte man schließlich fünf Tage später, dass alles am Schnürchen laufen würde. Wie durch ein Wunder ließ der Wettergott den Startversuch zu und die bemannte Kapsel konnte gleich ohne weitere nennenswerte Zwischenfälle aufsteigen. Nach knapp zwei Stunden hatte der Heliumballon mit der Kapsel im Schlepptau bereits schon die Zielhöhe von 36.000 Metern überschritten und als das Höhenmeter unglaubliche 39.000 und mehr Meter über dem Meeresspiegel anzeigte, entschied die gesamte Crew am Boden, nach einer Reihe von letzten Überprüfungen und Kontrollen an der Ausrüstung, die Freigabe zum Öffnen der Kapsel und folglich den Absprung zu gewähren. Der Zeitpunkt war endlich nun gekommen: Wahrscheinlich weltweit hielten die Menschen vor den Bildschirmen den Atem an und beobachteten den Rekordversuch von Felix Baumgartner. Mit den Worten: „I know the whole world is watching now. I wish you could see what I can see. Sometimes you have to be up really high to understand how small you are … I’m going home now”, verabschiedete er sich und ließ sich in die gähnende Leere fallen. Die sehr heikle Anfangsphase überstand er in einer recht stabilen Position, jedoch traf nach 1.36 Minuten freiem Fall das so gefürchtete Trudeln ein, welches das Team von Red Bull und die ganze Welt um das Leben des jungen Extremsportlers bangen ließ. Nach wenigen, aber ewig lang erscheinenden Sekunden, war er aber in der Lage sich wieder irgendwie zu stabilisieren und so konnte er dann problemlos und bei bester Gesundheit zu Boden segeln. Nach dem Gelingen dieses Jahrhundertprojekts entschied Felix Baumgartner seiner Mutter und seiner Verlobten zu Liebe mit der Ausübung des Extremsports aufzuhören und gab gleich nach dem Sprung vom Rande des Weltalls sein Karriereende offiziell bekannt. Baumgartner wird sich jedoch trotzdem nicht vollkommen zur Ruhe setzen. Nach eigenen Angaben wird er in Zukunft als Rettungshubschrauberpilot in Österreich tätig sein, um seine Erfahrung und sein Können anderen zu Gute kommen zu lassen. Gregor Plancker, Gabriel Demetz, VA 31 Sport Sezion Sportiva: n valgun dac y nfurmazions Son ruvei ala V tlas dla sezion sportiva tl ITE Urtijëi. Chëst ann de scola iel scric ite te chësta sezion ndut 74 sculeies, 58 de chisc pratichea l sport dl schi alpin (30 atlec dla categuria aliefs – prima y segonda tlas - y 28 tla categuria di aspiranc y juniores), 10 l schi nordisc cun saut, combinazion nordica, pudejé y biathlon, 4 snowboard y doi vën dal tennis. 32 L tennis ie na nuvità de chëst ann de scola, l ie unì tëut su doi boniscimi jugadëures, Verena Hofer y Patric Prinoth, sciche prova, per pudëi tl daunì slargé ora la sezion sun duta la scola de tennis de Urtijëi. I alenadëures de chëst ann ie: Schi alpin sun i schi: Uli Perathoner, Roman Niederkofler, Mark Vinatzer, Florian Runggaldier, Michaela Messner, Karl Heinz Goller, Manuel Kemera, Leo Pichler; per la preparazion a sut se cruzia Mike Vinatzer, Andreas Prinoth y Michaela Messner. Schi nordisc: Armin Kasslatter n culaborazion cun Theo Senoner per l biathlon y Romed Moroder che alena i atlec dl saut y dla cumbinazion nordica. Grupa “aspiranti” schi alpin: Alexander Prast, Melissa Perathoner, Anna Näckler, Natalie Gasser Karin Frener y Nicol Delago L snowboard ie dut tla mans de Georg Rabanser. Tennis: trainadëur di doi tenisć ruvei lepro chëst ann ie Stefano Bassetto. N autra nuvità de chëst ann de scola ie la V tlas dla sezion sportiva. Te chëla tlas ti ie uni pità ai studënc che ne fej nia plu atività sportiva a aut livel n program al- ternativ che ie metù adum da n curs de prim aiut, curs da arbitradëures sportives, curs da maester de schi, seminar de psicologia dl sport y visites de physiologia sportiva, y n.i. per ti dé la puscibilità de se istruì te duc i ciamps sportivs. L program sportiv drët mpeniativ à metù man bele ai primes de setëmber cun n training a sut a Alenamënt canche l tëmp ne n’ie nia bel, ma la nëif sci! Sport 33 Grado per i sculeies dla prima tlas. L training sun i schi, tla palestres o strutures adatedes per la disciplina sportiva ie pona jit inant nchin ala fin de nuvëmber cun 22 dis de alenamënt, 11 de chisc dis fova dis de scola. I sciadëures y chëi dal snowboard ie stac sun i dlacieres te Hintertux, sun l Stelvio, te Schnals, te Pitztal y sun i purtoies dl Kreuzbergpass. I atlec dl nordisc a Obertilliach, a Toblach, a Stams, a Seefeld, a Forni y cun i skiroll sun la stredes de nosc jëufes. I doi tenisć ova te chësc periodo n drë’ not cun i turnoies; Verena Hofer ie stata nchinamei a fé doi turnoies tla Turchia. Chisc alenamënc d’autonn, da doi a trei dis al ena sun i schi, ie de gran mpurtanza per se njenië ca ala sajon agonistica y per i sculeies ënghe n mpëni a tëmp plën. Cëla l program de n’ena a cajo d’autonn metù adum da Matteo Demetz. Ai prim de dezëmber, scumëncia pona i alenamënc da inviern y la garejedes te duta la disciplines, ulache i atlec ie feter uni di sun i purtoies a garejé o per alenamënc, l merdi y la juëbia moncie danmesdí. Per la sajon che ie dan porta ti nbinci a duc nosc atlec n grumon de sodisfazions y suzesc tl sport y che i sibe ënghe boni de ji inant te scola. Prof. Lidia Bernardi Studenc che spieta dan jì su cun la furnadoia Sport seppi ~ prinoth Unser Schulfreund und Kollege Patric Prinoth hat in November am Qualifikationstennisspiel„Sparkasse ATP Challenger Turnier Gröden“. Natalie Hofer nutzte die Gelegenheit sowohl Andreas Seppi, Tennisspieler Nr.1 Italiens und 23. der Weltrangliste, als auch unseren Mitschüler der Sport-Sektion Patric Prinoth zu interviewen. Fragen an Andreas Seppi: Tragen Sie bei jedem Spiel den Hut ? (lacht) Ja, eigentlich schon Warum ? Es fällt mir eigentlich nicht mehr auf da es eine Gewohnheit geworden ist. 34 Wie viele Stunden am Tag trainieren Sie im Durchschnitt? In der Trainings- und Aufbauphase zum Beispiel trainiere ich am Tag 2-3 Stunden auf dem Tennisplatz und 2-3 Stunden Konditraining Haben Sie hier bei uns in Gröden gerne mitgespielt? Ja, auf jeden Fall, es hat mir Spaß gemacht, es war sehr interessant. Vor allem freut es mich nach 11 Jahren wieder in Südtirol gespielt haben zu dürfen. Sonst spiele ich oft in Paris oder anderen Orten. Glückbringer ?! Nein, Glückbringer habe ich keine. Ich schleppe mir dennoch immer sehr viele Sache in meiner Tasche mit und habe immer ein Kreuz dabei, welches mir meine Oma geschenkt hat. In Ihrer Familie gibt es gute Skifahrer. Können Sie auch so gut Skifahren? Eigentlich schon, ich bin Früher, bis ich 13-14 Jahre alt war professionell Ski gefahren und habe an vielen Rennen teilgenommen. Von VSS Rennen bis Cuccioli usw. In den letzten 8 Jahren bin ich aber ungefähr fünf Mal auf den Skiern gewesen. Was haben Sie heute zum Frühstück gegessen? Ich esse zum Frühstück zuerst ein bisschen Obst, Müsli und am Ende darf ein Nutella-Brot nie fehlen. (lacht) Zum Schluss. Wie war heute das Einwärmspiel mit unserem Schulkollegen Patric Prinoth? Es war perfekt zum Einwärmen. Nathalie Hofer interviewt Andreas Seppi Patric spielt sehr gut. Es ist immer fein, wenn man mit jungen Leuten aufwärmen kann. Der Weg nach oben ist schwer, aber wenn er so weitermacht, kann er es schaffen. Ich wünsche es ihm. Prinoth, Seppi, Sartori Sport Fragen an Patric Prinoth Trägst du bei jedem Spiel den Hut ? Ja, ich trage immer meinen Hut. Da ich langes Haar trage ist der Hut dafür gedacht, sie in Ordnung zu halten. Nathalie Hofer interviewt Patric Prinoth Wie viele Stunden am Tag trainierst du im Durchschnitt? Ich trainiere im Tag um die 2 Stunden Tennis und ca. 1 Stunde widme ich dem Kondi Training. Hast du einen Glücksbringer? Ja, ich trage ein Kreuz um den Hals. Kannst du auch so gut Skifahren wie Tennis spielen? Bis zum 12. Lebensjahr bin ich viel Skigelaufen, danach habe ich diesen Sport vernachlässigt. Was hast du heute zum Frühstück gegessen? Ich esse meistens Brot mit Marmelade und manchmal auch Nutella. Ein Wort zum Einwärmspiel mit Andreas Seppi?! Es war eine Ehre für mich, mit ihm als Profispieler das Einwärmspiel zu teilen. Außer Tennis welche Spiele kannst du? Skifahren, Hockey und Fußball. 35 La I A Ecco noi, della I a 36 Foto di gruppo della I A Mi chiamo Maria Mussner, ho 14 anni e abito a Selva. I miei hobby sono il nuoto e lo sci, e mi piace molto passare il mio tempo libero con gli amici. Hallo! Ich bin Simon Rabanser und bin am 25.08.1998 geboren. I am Daniela Runggaldier, I am 14 years old and I live in St. Cristina. In the afternoon I really like playing volleyball or doing something with my friends. I also like listening to music and skiing in winter. I think I am a fun-loving person. My name is Clelia Bonata, I am 14 years old and I live in Selva. My hobby is playing ice hockey. Some people think it’s strange because I’m a girl, but I think it doesn’t matter, if you do it with passion and willpower. Da sinistra verso destra: Maria Mussner, Daniela Runggaldier, Clelia Bonata Ich bin Noah Gschnitzer. Ich bin 14 Jahre alt. Meine Freizeit verbringe ich gerne im Freien. Meine Hobbys sind Downhill und Freestyle. Da sinistra verso destra: Noah Gschnitzer, Simon Rabanser, Lorenzo Sinibaldi La I A lebhafter Mensch und es gefällt mir mit Freunden Spaß zu haben. Mi chiamo Selmina Nemce. Sono una ragazza di 15 anni e abito a S. Cristina. Adoro incontrare le amiche e fare shopping. Ich heiße Michael Kerschbaumer, bin 14 Jahre alt und komme aus Brixen. Meine Hobbys sind Fußballspielen und Tennisspielen. Ciao! Mi chiamo Jonas Ciechi e abito a Ortisei. Ho 14 anni e sono nato il 20.03.1998. Pratico il tennis e i miei hobby sono il calcio e lo sci. Mi piace andare a casa di amici e giocare alla Playstation 3. Mi piace guardare il calcio e tifo per l’Inter. Ciao a tutti! Mi chiamo Bruno Maruca, ho 14 anni e vivo a Ortisei. Ho due sorelle più grandi, e sono anche già zio. Mi piace suonare la chitarra, giocare a calcio e fare qualche partita a PES o a NHL alla Playstation 3 con gli amici. Seguo moltissimo la Serie A. P.S.: Forza Napoli! Da sinistra verso destra: Michael Kerschbaumer, Jonas Ciechi, Bruno Maruca 37 Da sinistra verso destra: Carol Soppelsa, Selmina Nemce Meine Hobbys sind Skifahren und Fußball spielen; außerdem spiele ich die Ziehharmonika und das Tenorhorn. Ich bin oft mit meinen Freunden zusammen, sei es die der neuen Schule, sei es die der alten Schule. Außerdem spiele ich gerne mit meinen Freunden auf der Playstation 3. Hello! My name is Lorenzo Sinibaldi and I’m 15 years old. I really enjoy climbing, biking and meeting friends. I picked this school so that I can be at home and not in a dorm. Ich bin Carol Soppelsa, komme aus Wolkenstein und bin 14 Jahre alt. Meine Hobbys sind Leichtathletik und Skifahren. Ich bin ein La I B Ed ora le ragazze della I B molto il colore pink (in italiano “rosa shocking” ndp). Conosco Anna dai tempi dell’asilo, e posso ben dire che è una persona molto simpatica e divertente. (Stella Pioli) La mia amica si chiama Sandra Alfreider e abita a Colfosco. In realtà è più di un’amica, infatti è mia cugina di secondo grado. Porta sempre la coda di cavallo e adora le maglie Polo, infatti le mette quasi ogni giorno. E’ molto simpatica e divertente. (Sara Hofer) 38 Mi chiamo Selmina Nemce e ho 15 anni. Vi meraviglierete di trovarmi Dietro, da sx: Elena Brunner, Julia Lageder, Manuela Griesser. anche nella 1.B, ma non ho Davanti, da sx: Nadia Buosi, Lisa Messner il dono dell’ubiquità. Poche Lisa Messner è una ragazza simpatica, chiacchierona e Stella Pioli è una mia cara ami- settimane fa ho cambiato sezione sempre molto divertente. Ha ca. Stella è una ragazza molto e adesso frequento questa classuonato il pianoforte fino a particolare e molto simpatica. Ha se. Vivo a Santa Cristina e adoro quest’ anno. Ama i gatti, infat- degli occhi davti ne possiede uno nero. Lisa è vero belli, marrocastana e riccia e inoltre ha un ni e sembrano gli aspetto simpatico perché ha le occhioni dolci di lentiggini. (Nadia Buosi) Bambi. Stella ha una grandissima L’amica che descrivo si chiama passione per aniElena Brunner e ha 14 anni. mali, soprattutto Lei è divertente, simpatica, ca- per i gatti. Ogni rina e un po’ pazza. I suoi hobby volta che vede un sono suonare il pianoforte e di- gatto sulla strasegnare. Ama la musica, special- da, va a coccolarmente quella di Big Time Rush. Il lo. (Anna Goller) suo animale preferito è la tigre, il Goller colore preferito è il verde e il suo Anna numero portafortuna è il 25. (Lisa è una mia cara compagna. Anna Messner) ha una grande Nadia Buosi è una ragazza sim- passione per lo patica e sportiva, perché gioca sci, infatti è una a pallavolo. Le piacciono molto i grande tifosa di cani e i conigli, infatti ne possiede Lindsey Vonn. uno. Ama truccarsi e mettersi lo Come si può ben smalto, ha una sorella e un fratel- notare dal suo lo che la fanno disperare. (Elena abbigliamento, ad Anna piace Brunner) La I B uscire con gli amici per divertirmi. (Selmina Nemce) Meine Freundin heißt Sara Hofer. Sie wohnt in St. Ulrich und ist 14 Jahre alt. Sie hat blonde Haare und ihre Augenfarbe ist blau/ grau. Sie ist ein fröhlicher Mensch und lacht viel mit ihren Freundinnen. (Sandra Alfreider) Ich werde euch meine Freundin Laura Mutschlechner vorstellen. Sie ist 14 Jahre alt und kommt aus St. Christina. Sie ist ein fröhliches und witziges Mädchen. Ihr Hobby ist Leichtathletik und sie schaut gerne Hockey. (Giorgia Macaluso) Ich möchte euch meine Freundin vorstellen. Sie heißt Giorgia Macaluso und kommt aus Wolkenstein. Sie ist 14 Jahre alt und klettert gerne. Sie ist eine sehr lustige Persönlichkeit. (Laura Mutschlechner) Petra Putzer ist sehr sympathisch und trifft sich gerne mit Freunden. Sie wohnt in Kastelruth Da sx: Alessia Paolini, Giorgia Macaluso, Selmina Nemce, Petra Putzer (dietro), Laura Mutschlechner und isst gerne Schokolade. Petras Lieblingsfarbe ist grün und sie shoppt für ihr Leben gerne. (Alessia Paolini) Da sx: Stella Pioli, Sandra Alfreider, Sara Hofer, Anna Goller Alessia Paolini wohnt in Kastelruth. Sie ist sehr nett und sympathisch und spielt gerne Handball. Sie hat blaue Augen, ihre Lieblingsfarbe ist grün und sie liebt Schokolade. Sie fährt gerne ans Meer und trifft sich dort sehr gerne mit Freunden. (Petra Putzer) Meine Freundin heißt Julia Lageder. Sie ist am 31. März in Brixen geboren und wohnt heute in Kastelruth. Ihr Sternzeichen ist Widder und sie lebt als Ein- zelkind zusammen mit ihren Eltern und einer Katze, einem Hund und einem Pferd in Tiosels (einer Ortschaft, die sich in der Nähe von Kastelruth befindet). Zu Julias Hobbies zählen reiten, schwimmen und lesen. Julia ist eine große Tierfreundin und gibt sich gerne und oft mit ihren Haustieren ab. Zu ihren Lieblingstieren zählen Hunde, Katzen und Pferde. (Manuela Griesser) 39 Meine Freundin heißt Manuela Griesser, Sie ist am 28. Juli in Brixen geboren und wohnt jetzt in Telfen (Ortsteil zwischen Seis und Kastelruth). Sie liebt Tiere über alles und hat selbst 10 Hasen und einen Hund. Ihre Hobbies sind schwimmen, Ski fahren und reiten. Manuela verbringt täglich viel Zeit mit ihren Tieren. Sie fühlt sich in der Natur wohl und verbringt daher viel Zeit im Freien. (Julia Lageder) Impressum Impressum ORANGE JUICE Hrsg.: ITE-WFO „Raetia“ News Sitz: ITE „Raetia“, Streda Rezia 295, 39046 Urtijëi Tel. 0471 796296 Fax 0471-798347 www.iteraetia.it [email protected] Layout wurde mit dem Software © Adobe InDesign, © Adobe Photoshop, © Corel Photo-Paint erstellt Druck: www.pentagon.it ORANGE JUICE wird in Schulen und öffentlichen Einrichtungen aufgelegt. Herausgegeben mit freundlicher Unterstützung des ladinischen Schulamtes und der Autonomen Region TrentinoSüdtirol. 40 Koordination: Prof. Ilaria Noci Redaktionsteam: Silvia Bernardi, Silvia Ciechi, Jlenia Cuccureddu, Markus Delago, Carmen Demetz, Gabriel Demetz, Pia Demetz, Lisa Gasser, Nicola Giorgi, Veronika Griesser, Nathalie Hofer, Manuela Insam, Anna Kostner, Nadia Lang, Diana Moroder, Marion Mahlknecht, Deborah Moroder, Christian Mussner, Martina Mussner, Mara Nocker, Mirjam Pitscheider, Jessica Pitschieler, Gregor Plancker, Anna Prinoth, Aelx Rogen, Serena Ruggeri, Christine Runggaldier, Jasmin Runggaldier, Debora Senoner, Marion Senoner, Verena Senoner, Nathalie Stuffer, Classe I A, Classe IB Korrekturen und Mitarbeit: Prof. L. Bernardi Prof. M. Demetz Prof. B. Insam Prof. G. Mussner Prof. I. Noci Prof. C. Pycha Dr. Bruno Senoner. Bon Nadel Frohe Weihnachten Buon Natale Feliz Navidad Merry Christmas