La Provincia all`opera Das Land baut
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La Provincia all`opera Das Land baut
www.folioverlag.com Folio 2009–2013 ISBN 978-3-85256-650-4 Costruzioni pubbliche in Alto Adige 2009–2013 Costruzioni pubbliche in Alto Adige öfentliche Bauten in Südtirol Susanne Waiz Andreas Hempel öfentliche Bauten in Südtirol € (D/A) 42,50 € (I) 39,90 Questo libro presenta in forma sintetica i numerosi interventi ultimati per conto della Provincia Autonoma di Bolzano tra il 2009 e il 2013: costruzioni quali scuole e musei, ma anche opere stradali e infrastrutturali che in vari casi si sono distinte ai premi di architettura. Schede dettagliate illustrano inoltre 26 edifici civili e 11 infrastrutture di particolare interesse. Il risultato è una panoramica obiettiva, che mette in luce i punti di forza ma anche le criticità talora riscontrabili, e fornisce così un valido contributo all’impostazione delle scelte progettuali future. La Provincia all’opera Dieser Band gibt einen Überblick über die Bauten, die im Auftrag des Landes Südtirol zwischen 2009 und 2013 entstanden sind. Unter den zahlreichen Projekten – darunter Schulgebäude und Museen, aber auch prämierte Projekte für Brücken und Umfahrungsstraßen – werden 26 Hochbauten und 11 Tiefbauten mit einer ausführlichen Darstellung besonders gewürdigt. Die vorliegende Publikation wirft einen kritischen Blick auf das Schaffen des Landes Südtirol, sie würdigt die Stärken, zeigt aber auch Schwachstellen auf. Damit trägt sie dazu bei, die Weichen für künftige Bauvorhaben bestmöglich zu stellen. Das Land baut La Provincia all’opera Susanne Waiz Andreas Hempel Das Land baut Das Land baut La Provincia all’opera Museum Ladin Ursus ladinicus, St. Kassian Museum Ladin Ursus ladinicus, San Cassiano Als Willy Costamoling aus Corvara am 23. September 1987 unter der Conturinessspitze bei St. Kassian in einer Felsspalte auf den Eingang zu einer Grotte traf, ahnte er nicht, dass er dort einen Jahrhundertfund machen würde. Die Höhle barg unzählige fossile Knochen eines heute ausgestorbenen Höhlenbären sowie Reste eines Höhlenlöwen. Das zu Ehren seines Fundortes ursus ladinicus getaufte Tier lieferte der Wissenschaft wichtige Informationen über die Dolomiten vor 40.000 Jahren. Die Conturineshöhle ist mit 2.800 m die weltweit höchstgelegene Fundstelle von Höhlenbären und -löwen. In einer damaligen Zwischeneiszeit reichte die Baumgrenze (heute 1.900 m) bis hinauf zur Höhle und bot pflanzenfressenden Tieren Lebensraum. Zur Vermittlung dieser Themen wurde in St. Kassian eine Zweigstelle des Museum Ladin von St. Martin in Thurn errichtet: Der zur Dorfstraße hin zweigeschossige Bau ist aufgrund seiner Hanglage auf seiner Rückseite dreigeschossig, das Untergeschoss kann ebenerdig vom großen Parkplatz angefahren werden. Mit dem zurückhaltenden Bauvolumen unter dem Satteldach fügt sich das Museum maßstäblich in den Ort. Dennoch signalisiert es mit seiner selbstbewussten modernen Architektur, dass es Il 23 settembre 1987, quando si imbatté nell’ingresso di una grotta tra le rocce sotto il Piz de Conturines (San Cassiano), Willy Costamoling di Corvara non immaginava certo di essere prossimo a una scoperta sensazionale. All’interno della cavità, infatti, trovò miriadi di ossa fossilizzate di un orso speleo e resti di un leone delle caverne, specie entrambe estinte. Le vestigia del plantigrado, battezzato ursus ladinicus in onore del luogo del rinvenimento, hanno fornito preziose informazioni sulle Dolomiti di 40.000 anni fa. La grotta di Conturines, a 2.800 metri di quota, è il sito più alto che abbia restituito resti di questo animale, vissuto in un periodo interglaciale in cui il limite della vegetazione arborea (oggi 1.900 metri) giungeva sino quassù, offrendo un habitat adatto a varie specie erbivore. Per documentare la scoperta, a San Cassiano è stata creata una sede distaccata del Museum Ladin di San Martino in Badia. L’edificio, ubicato su un ripido pendio, presenta due piani fuori terra sul lato del paese, più un terzo livello interrato sul retro con accesso carrabile alla quota dell’ampio parcheggio. La volumetria contenuta, protetta dal tetto a doppia falda, è in sintonia con la scala del luogo, mentre l’architettura spiccatamente moderna segnala che all’interno si cela 1 1 Planung Einrichtung ⁄ Progetto di allestimento Bauleitung Einrichtung ⁄ Direzione lavori di allestimento Arch. Stefan Nagler, Wengen-La Valle Arch. Rainer Verbizh, Paris-Parigi Arch. Stefan Nagler, Wengen-La Valle Arch. Rainer Verbizh, Paris-Parigi 88 HOCHBAU EDILIZIA Bauzeit ⁄ Realizzazione Baukosten ⁄ Costo dell’opera 2010–2011 880.000 € Gebäude für Museum und Tourismusbüro Edificio con il Museo e l’Ufficio del Turismo 89 Planung ⁄ Progettazione Arch. Wolfgang Ritsch, Dornbirn; EM2-Architekten, Bruneck-Brunico Ausführungsprojekt ⁄ Progettazione esecutiva Arch. Osvaldo Valentini, Abtei-Badia Schnitt durch das neue Gebäude Sezione del nuovo edificio. besondere Inhalte für den Besucher bereithält. Die Fassaden sind mit den wenigen flächenbündig gut gesetzten Fensteröffnungen scharfkantig mit dem Dach verbunden und die klug gewählte Sandfarbe lässt sie nicht aufdringlich wirken. Im Erdgeschoss trifft man neben dem Informationsbüro auf den Eingang mit Empfang und Museumsladen. Im Obergeschoss werden die Fundstücke ausgestellt, und es wird auf die Geschichte der Dolomiten eingegangen. Im Untergeschoss sind Teile der Fundgrotte nachgebaut; dort liegt die Nachbildung eines schlafenden Höhlenbären, der – zum Vergleich – kürzlich die Gesellschaft eines präparierten, bei einem Autounfall getöteten heutigen Braunbären erhalten hat. Architektur und Ausstellung bilden zusammen ein sehenswertes Ganzes in dem ansonsten rein touristischen Dorf. 2 qualcosa di speciale. A mitigare la sua presenza contribuisce l’indovinato color sabbia dei prospetti, caratterizzati da poche finestre complanari ben posizionate e raccordati a spigolo vivo con il tetto. Il piano terra ospita l’ufficio informazioni, l’atrio con i servizi di accoglienza e il bookshop. Al piano superiore sono esposti reperti fossili e materiali sulla genesi delle Dolomiti. La grotta del ritrovamento è stata parzialmente riprodotta al piano sotterraneo, dove la ricostruzione di un orso speleo in letargo si confronta con il corpo imbalsamato di un orso bruno rimasto ucciso qualche tempo fa in un incidente stradale. Ubicati in una località di per sé prettamente turistico-ricettiva, il museo e la sua mostra formano un insieme da non perdere. ― A G H ― A G H 2 Grundriss des Erdgeschosses Pianta del piano terra. 90 HOCHBAU EDILIZIA 91 Messner Mountain Museum auf Schloss Bruneck Messner Mountain Museum nel Castello di Brunico Um 1250 gründete der Brixner Bischof Bruno von Kirchberg Burg und Stadt Bruneck. In den folgenden Jahrhunderten durchlief das Schloss eine wechselvolle Geschichte mit zahlreichen Umbauten und Zerstörungen. Nach der Säkularisierung pachtete die Stadtverwaltung das Schloss und nutzte es als Kaserne, Gerichtsgefängnis und schließlich als Gymnasium. 2004 kaufte die Stiftung Südtiroler Sparkasse das leer stehende Schloss und überließ es der Stadt Bruneck zur Nutzung. Daraufhin wurden Teile des Schlosses für einen begrenzten Zeitraum dem Messner Mountain Museum RIPA zur Verfügung gestellt. Die Baugeschichte hat Zeugnisse aus allen Stilepochen hinterlassen, die beim Umbau zum Museum unter Aufsicht des Landesdenkmalamtes freigelegt und analysiert werden mussten. Den Architekten wurde die schwierige Aufgabe übertragen, einerseits die Geschichte des Schlosses sichtbar zu machen und andererseits Raum für die umfangreiche Sammlung von Reinhold Messner über die Bergvölker zu schaffen. Um die Ausstellung vollständig unterbringen zu können, wurde die Fläche unter dem Zwinger ausgebaut, die Oberfläche wieder begrünt und der Hauptzugang dort angeordnet. Die Architekten stellten Planung ⁄ Progettazione EM2 Architekten, Bruneck-Brunico 92 Il castello e la città di Brunico furono fondati dal vescovo di Bressanone Bruno von Kirchberg attorno al 1250. Nei secoli successivi il maniero visse alterne vicende, subendo numerosi rimaneggiamenti e distruzioni. Dopo la secolarizzazione del 1803 fu preso in gestione dal Comune, che lo utilizzò come caserma, carcere circondariale e, infine, come scuola. Nel 2004 la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano acquistò l’edificio ormai vuoto cedendolo in uso alla Città di Brunico, la quale a sua volta ne ha concessa una parte per un periodo limitato al Messner Mountain Museum Ripa. Ciò ha comportato dei lavori di trasformazione, durante i quali le tracce stilistiche delle varie epoche costruttive sono state messe a nudo e analizzate con la supervisione della Soprintendenza. Gli architetti avevano il difficile compito di rendere leggibile l’evoluzione della sostanza edilizia e, al contempo, creare spazi idonei ad accogliere la vasta collezione di Reinhold Messner dedicata ai popoli di montagna. Per fare posto a tutti gli oggetti si è dovuta ricavare altra superficie utile sotto il cortile tra le mura di cinta, ricoprendo poi il nuovo spazio con una copertura praticabile a verde che funge da accesso principale. Le parti medievali sono state ristrutturate e quindi Bauleitung ⁄ Direzione lavori Bauzeit ⁄ Realizzazione EM2 Architekten, Bruneck-Brunico 2009–2011 HOCHBAU EDILIZIA Baukosten ⁄ Costo dell’opera 6.500.000 € Burgtor mit Kassenbereich und Schnitt Portale d’ingresso con la biglietteria e sezione del castello. 93 Sorgfältige Details fügen Alt und Neu harmonisch zusammen L’accuratezza dei dettagli favorisce il connubio tra antico e moderno. 94 HOCHBAU EDILIZIA 95 die mittelalterliche Burg wieder her und fügten gleichzeitig Neues hinzu, das die Architektursprache unserer Zeit nicht verleugnet und sie im Kontext der Baugeschichte des Schlosses ebenfalls dokumentiert. Die Ausstellungsräume wurden mit neuen Öffnungen, Brüstungen und Treppen in Stahl präzis eingeschnitten ausgeführt, und in den Bergfried wurde eine sehr schöne, über alle Geschosse reichende massive Holztreppe eingebaut. Die Nebenräume mit Kasse und Atelier wurden als Holzkonstruktion am Burgtor so ausgeführt, dass sie nach temporärer Nutzung bei Bedarf wieder abgebaut werden können. Immer wieder wurde Alt und Neu so verbunden, dass die neuen Bauteile klar vom Bestand ablesbar sind. Es ist ein gestalterisches Miteinander gelungen, das dem historischen Schloss den Vortritt lässt, ohne die erforderlichen neuen Eingriffe zu kaschieren. integrate da nuovi elementi architettonici, i quali parlano un linguaggio contemporaneo iscrivendone i caratteri nel contesto costruttivo esistente. Le sale espositive sono minutamente definite attraverso l’aggiunta di nuove aperture, parapetti e scale in acciaio; nel mastio è stata inserita una bella scala in legno massiccio che collega tutti i piani. I locali accessori con la biglietteria e l’atelier sono ubicati accanto al portale d’ingresso, in un involucro di legno predisposto per essere facilmente rimosso dopo l’uso temporaneo. Antico e moderno si accostano ovunque mantenendo sempre riconoscibili le rispettive componenti. E il risultato è un felice connubio architettonico, che giustamente valorizza le strutture storiche, ma neppure dissimula i necessari interventi adattativi. ― A G H ― A G H 1 1 Grundriss der Ebene auf Höhe des Innenhofs 96 HOCHBAU EDILIZIA Planimetria del livello a quota del cortile interno. 97 Bienenhaus im Landesmuseum für Volkskunde in Dietenheim, Bruneck Casa delle Api presso il Museo degli usi e costumi di Teodone, Brunico Das Volkskundemuseum Dietenheim wurde 1980 als ältestes Landesmuseum Südtirols eröffnet und 1982 mit den Landesmuseen für Wein in Kaltern und 1991 dem Landesmuseum für Jagd und Fischerei auf Schloss Wolfsthurn zusammengeschlossen. In Dietenheim wurden bis 1983 zwei Dutzend alte Bauwerke auf eine drei Hektar große Wiese übertragen. 1985 konnte der benachbarte Ansitz Mair am Hof in das Museum integriert werden. Inhaltlich wird eine sozialgeschichtliche Ausrichtung auf die unterschiedlichen Lebens-, Wohn- und Wirtschaftsweisen von Landadel, Bauern, Kleinhäuslern und ländlichen Handwerkern verfolgt. Im Ensemble integriert ist ein Bienenmuseum, das die Spannweite von Bienenaufzucht, Honigaufbereitung, der Volksmedizin mit Honig bis zur wissenschaftlichen Verwertung der Bienenhonigpräparate dargestellt. Um die umfangreicher gewordene Sammlung auszustellen, musste das bisherige Bienenmuseum erweitert werden. Der klare Anbau wurde rechtwinklig und präzise zum bestehenden und zeitgleich sanierten Altbau in das Gelände gesetzt. Beide Holzbauten auf Betonfundamenten werden durch Trockenmauerwerk im Freibereich zusammengefasst. Als Kontrast zum Holz sind der Verbindungsgang Il Museo di Teodone, inaugurato nel 1980, è il decano dei musei provinciali in Alto Adige. Dal 1982 è gestito congiuntamente con il Museo del Vino di Caldaro e dal 1991 anche con il Museo della caccia e della pesca a Castel Wolfsthurn. Fino al 1983 sui tre ettari del suo areale a prato è stata trasferita oltre una ventina di edifici antichi, mentre nel 1985 è stata acquisita anche l’adiacente residenza Mair am Hof. Il Museo illustra da una prospettiva storico-sociale le forme economiche e i costumi quotidiani di nobili, contadini, piccoli coloni e artigiani dell’ambito rurale. All’apicoltura è dedicata un’apposita sezione che spazia dall’allevamento delle api alla produzione del miele, fino al suo impiego nella medicina popolare come nei moderni preparati farmaceutici. Tale sezione si è progressivamente arricchita di oggetti, rendendo infine necessario un suo ampliamento. Il nuovo edificio, di chiara definizione, si colloca ad angolo retto accanto alla sede preesistente, risanata nel corso dei medesimi lavori. Le due costruzioni in legno poggiano su fondamenta di calcestruzzo e sono raccordate all’esterno da un muro di pietra a secco. Al legno delle facciate si contrappone la lamiera d’acciaio impiegata per il corridoio di passaggio e per le imbotti a copertura dei portoni, Planung ⁄ Progettazione Bauleitung ⁄ Direzione lavori Bauzeit ⁄ Realizzazione Baukosten ⁄ Costo dell’opera EM2 Architekten, Arch. Heinrich Mutschlechner, Bruneck-Brunico EM2 Architekten, Arch. Heinrich Mutschlechner, Bruneck-Brunico 2012–2013 350.000 € 98 HOCHBAU EDILIZIA Der neue Anbau zum Bienenhaus Il nuovo annesso alla Casa delle Api. 99 sowie die Rahmung und Überdachung der Tore in Stahlblech ausgeführt. Zusammen mit den Glastüren signalisieren sie die zeitgemäße Ergänzung der historischen Bauten. Bis auf ein Panoramafenster im Obergeschoss mit schönem Blick zum Kronplatz sind die Innenräume fensterlos. Wie die Fassade ist der Neubau innen senkrecht holzverschalt und mit duftendem Bienenwachs behandelt. Der Altbau wurde innen mit sandfarben gestrichenen Gipsplatten ausgekleidet. Die groben Estrichflächen der Böden mit farbloser Imprägnierung haben die optische Wirkung einer wassergebundenen Sandfläche. Mit den bündig eingebauten Lichtschienen sind die Materialien Bestandteil des Ausstellungskonzeptes. Noch fehlen die Einrichtungsgegenstände und die Gebäude zeigen sich in architektonischer Klarheit. Less is more war hier die richtige Entwurfsentscheidung. mentre anche le porte in vetro segnalano la contemporaneità dell’opera rispetto all’esistente. I vani sono privi di finestre, salvo una grande apertura al piano superiore che offre una bella vista sul Plan de Corones. Così come le facciate, anche le pareti interne sono foderate da perline di legno verticali trattate con profumata cera d’api. L’edificio preesistente è stato rivestito all’interno con pannelli in cartongesso dipinti in color sabbia. Per i pavimenti si è scelto un massetto grezzo, trattato con impregnante incolore, che ricorda un arenile bagnato. Tutti questi materiali, compresi binari per l’illuminazione integrati a scomparsa, sono di fatto parte integrante dell’allestimento espositivo. Al momento mancano ancora gli arredi, il che esalta la chiarezza delle nuove architetture opportunamente ispirate alla filosofia del less is more. ― A G H ― A G H Der neue Anbau ist vollständig mit Holz ausgebaut 100 HOCHBAU EDILIZIA Il nuovo manufatto è realizzato interamente in legno. 101 102 HOCHBAU EDILIZIA 103