Diapositiva 1 - E

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Diapositiva 1 - E
29/04/2015
elmintologia
elmintologia
ELMINTI
ELMINTI = metazoi a simmetria bilaterale
NEMATELMINTI
PLATELMINTI
(VERMI TONDI)
(VERMI PIATTI)
• Trematodi
• Nematodi
• corpo ricoperto di cuticola
(corpo piatto non
segmentato)
(con apparato
digerente)
• apparato sessuale maschile e femminile
• Cestodi
• Acantocefali
(corpo piatto
segmentato)
(senza apparato
digerente)
• apparati escretore e nervoso
• a volte un apparato digerente
PLATELMINTI
TREMATODI
Due Ordini:
Simmetria bilaterale
Corpo appiattito dorso-ventralmente
(eccezione di Paramphistomum spp.)
MONOGENEI
Normalmente ermafroditi
Ciclo biologico diretto
Parassiti esterni dei pesci
Due Classi:
TREMATODI
Ciclo biologico indiretto
DIGENEI
Esclusivamente nei vertebrati
CESTODI
TREMATODI DIGENEI
RIASSUMENDO:
ELMINTI PARASSITI
Chiamati, allo stadio adulto, distomi
(qualche mm
Ermafroditi (eccezione: Schistosoma spp.)
CICLO
INDIRETTO
TREMATODI
NEMATELMINTI
CESTODI
…continua…
Ovipari
Ospite
Definitivo
(vertebrato)
PLATELMINTI
alcuni cm)
DIGENEI
1 o più ospiti
intermedi
(invertebrati)
MONOGENEI
X (non li studieremo)
Vi appartengono le Famiglie…
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Corpo appiattito
Non segmentato
Trematodi
•
•
•
•
DIGENEI
Con generazione asessuata e sessuata
1-2 ospiti intermedi
Endoparassiti, presenti in tutti i gruppi di
vertebrati
• In genere con 2 ventose
Due ventose (organi di attacco)
Anteriore - apertura orale
Ventrale - organo di attacco
I Digenea sono ermafroditi
1 eccezione
Intestino bipartito-fondo
cieco
Due testicoli
L’ovidutto sbocca, insieme ai canali deferenti
che originano dai testicoli, nel poro genitale
Ovario unico
All’ovario fa seguito un
ovidutto o utero
Follicoli di vitellogeno sono
sparsi nel parenchima e concorrono alla formazione delle
uova
Ciclo biologico molto complesso
numerosi stadi immaturi
Vasi sanguigni
Miracidio – Ricerca
attivamente l’ospite
o è ingerito dall’O.I.
II O.I.
Schistosoma spp.
Sporocisti
Fegato
(Redia)
Dicrocoelium, Fasciola
Cercaria
O.D.
Ingestione
App. Digerente
Paramphistomum spp.
Penetrazione
attiva nell’O.D.
Fasciola hepatica
Trematode
che da adulto colonizza
i dotti biliari del fegato
di molti mammiferi
1 cm
Da Veterinary Parasitology – Urkuhart, G.M., 1987
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CICLO BIOLOGICO DI FASCIOLA HEPATICA
L’ANIMALE SI INFESTA
INGERENDO CON L’ERBA LE
METACERCARIE
ADULTI NEL FEGATO
(DOTTI BILIARI)
Fasciolosi
AZIONI PATOGENE SVOLTE
DA FASCIOLA HEPATICA
FORME IMMATURE
OSPITE DEFINITIVO
UOVA
PERIODO DI PREPATENZA: 60-90 GIORNI
METACERCARIA
EMESSE
CON LE
FECI
AMBIENTE ACQUATICO
TRAUMATICA
LE UOVA SCHIUDONO RAPIDAMENTE ( 15-20 GIORNI),
LASCIANDO FUORIUSCIRE DALL’OPERCOLO IL MIRACIDIO
VEICOLATRICE
OSPITE INTERMEDIO
(Lymnaea truncatula)
CERCARIA
DA UN SOLO MIRACIDIO, IN UN TEMPO DI 30-40 GIORNI,
POSSONO ORIGINARE SINO A 600 CERCARIE
MIRACIDIO
(Clostridium novyi)
(REDIE FIGLIE)
REDIA
SPOROCISTI
L’INTERO CICLO RICHIEDE UN TEMPO MINIMO DI 15 SETTIMANE.
PARASSITI ADULTI
La patogenesi è in funzione:
IRRITATIVA
•numero di metacercarie ingerite
•fase di sviluppo del parassita
DISMETABOLIZZANTE
ANEMIZZANTE
(0,5 ml sangue/giorno/parassita)
•specie animale coinvolta
La patogenesi si divide in due fasi:
•migrazione adolescarie
TOSSICA
Fasciolosi
•emorragia
•adulti nei dotti biliari
SINTOMATOLOGIA
FORMA ACUTA
Autunno-inizio inverno
2-6 settimane dopo infestazione
FORMA CRONICA
ANORESSIA
DEPRESSIONE DEL SENSORIO
RIFIUTO A MUOVERSI
LIQUIDO IN CAVITA’ PERITONEALE
NEI CASI PIU’ GRAVI:
PERITONITE
EPATITE NECROTICA
INFETTIVA (C. novyi)
MORTE
(DA PARASSITI ADULTI)
4-5 mesi infestazione (200-500 metacercarie)
(oltre 2000)
(DA FORME IMMATURE)
•
•
•
•
•
•danno epatico
SINTOMATOLOGIA SCARSA E ATIPICA
• DIMAGRAMENTO
• ANORESSIA
• ANEMIA (pallore mucose apparenti)
• CALO DELLA PRODUZIONE
• EDEMI (arti e spazio intermandibolare:
• mandibola a bottiglia)
•
SE INFESTAZIONE CRONICA GRAVE
(> 200 PARASSITI ADULTI):
Rilievi patologici
Forma acuta: fegato aumentato di volume, friabile, emorragico a nido d’ape
Forma subacuta: fegato aumentato di volume con numerosi tragitti
necrotico-emorragici sulla superficie e nel parenchima
Forma cronica: fegato pallido con il margine irregolare. Fibrosi epatica e
colangite iperplastica
CACHESSIA
MORTE
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Fasciolosi
DIAGNOSI (1)
Fasciolosi
LOTTA ALL’OSPITE INTERMEDIO
SU ANIMALI IN VITA
POST MORTEM
RICERCA DEI PARASSITI O
DELLE LESIONI ANATOMOPATOLOGICHE A LIVELLO
DI DOTTI BILIARI E
PARENCHIMA EPATICO
• ESAMI INDIRETTI
(Test immunodiagnostici)
• ESAMI DIRETTI
- qualitativo (ricerca delle
uova nelle feci)
- quantitativo (Mcmaster;
consente di stabilire il
valore u.p.g. - uova per
grammo-)
 BONIFICA DEL PASCOLO
 UTILIZZO PRODOTTI MALACHICIDI
(però tossici e inquinanti)
Fasciolosi
METACERCARIE
EVITARE INGESTIONE……!!!
TRATTAMENTO ANTIELMINTICO
“TATTICO”
 RECINZIONE DELLE ZONE UMIDE DEL PASCOLO
 EVITARE LO SFALCIO DI ERBE LUNGO I CORSI D’ACQUA
MA ATTENDERE:
- 2 MESI PER IL FIENO
- 50 GIORNI PER GLI INSILATI
Dicrocoelium dendriticum
ANIMALI POSITIVI ALL’ESAME COPROLOGICO
- PRIMA DELLA STAGIONE PASCOLATIVA
“STRATEGICO”
se questo non è possibile:
 NON SOMMINISTRARE ALL’ANIMALE FORAGGIO FRESCO,
LOTTA
(riduce la contaminazione dei pascoli)
- DOPO IL RIENTRO NEI RICOVERI
(elimina i parassiti acquisiti durante il pascolo)
per fasciolosi ATTENZIONE…!!!
Vista la pericolosità della malattia BISOGNA sempre
intervenire….(anche in presenza di pochi animali positivi)
Scelta del momento migliore
e del farmaco gestiti dal VETERINARIO
Dicrocoelium
dendriticum
(Sin. D. lanceolatum)
Trematode che da adulto colonizza i
dotti biliari del fegato,
frequentissima negli ovi-caprini
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CICLO BIOLOGICO DI DICROCOELIUM DENDRITICUM
L’ANIMALE SI INFESTA
INGERENDO CON L’ERBA
LE FORMICHE CON LE
METACERCARIE
Rispetto a F. hepatica:
60-90 GIORNI
UOVA
EMESSE
CON LE
FECI
OSPITE DEFINITIVO
1° OSPITE
INTERMEDIO
L’UOVO,INGERITO DAL GASTEROPODE, LIBERA IL
MIRACIDIO CHE, ATTRAVERSO DUE GENERAZIONI DI
SPOROCISTI, ORIGINA LE CERCARIE, POI ESPULSE CON
UNA SECREZIONE MUCILLAGINOSA IN AMMASSI DI
300-400 INDIVIDUI.
QUESTA FASE DURA CIRCA 90 GIORNI
Più piccolo
MIRACIDIO
(SPOROCISTI
DI 1a E 2a GEN.)
NO fase migratoria nel parenchima epatico
CERCARIE
PROTETTE
DAL MUCO
2° OSPITE
INTERMEDIO
LA FORMICA INGERISCE LE CERCARIE, CHE
SVILUPPANO IN METACERCARIE IN 30-40 GIORNI
Dicroceliosi
AZIONI PATOGENE (1)
ADULTI NEL FEGATO
(DOTTI BILIARI)
PERIODO DI
PREPATENZA:
METACERCARIA
Dicroceliosi
Cuticola NON spinosa
AZIONI PATOGENE (2)
DEPAUPERATIVA
NON è ematofago
SINTOMATOLOGIA
ASSENTE
DISMETABOLIZZANTE
IRRITATIVA
LA MALATTIA DECORRE IN
lesioni epatiche
(angiocolite cronica e sclerosi)
FORMA SUBCLINICA
TOSSICA
FAVORENTE
Dicroceliosi
DIAGNOSI
IN VITA
ESAME COPROLOGICO
QUALITATIVO
QUANTITATIVO
(u.p.g.)
POST-MORTEM
reperimento lesioni
epatiche
(angiocolite cronica e
sclerosi)
EVIDENZIAZIONE
PARASSITI ADULTI
(diverse migliaia
fino a 50.000 !!!)
A VOLTE : DIMAGRAMENTO
DISORESSIA
DIARREA
Dicroceliosi
TERAPIA
SCOPO = MANTENERE LA PARASSITOSI ENTRO LIMITI
ACCETTABILI… < SOGLIA DI RISCHIO
MOMENTO OTTIMALE
BUONO
INIZIO INVERNO
(MAX INFESTAZIONE)
PRIMA DEL PASCOLO
DOPO IL PASCOLO
Tiabendazolo, Albendazolo, Netobimin
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Dicroceliosi
PROFILASSI
Paramphistomum spp.
QUASI IMPOSSIBILE
Trematodi che allo stadio adulto
colonizzano i prestomaci
(rumine e reticolo) dei ruminanti
UOVA
RESISTENTI
LOTTA LUMACHE
E FORMICHE
Famiglia Paramphistomatidae
Diffusione cosmopolita, nei giovani animali, gli stadi immaturi possono
provocare sintomatologia grave e spesso letale
Paramphistomum cervi
È diffuso in Europa, Italia compresa, in America, e nelle aree tropicali e
subtropicali
Distoma del rumine
Ospiti definitivi: Bovini, ovini, caprini, cervi, bufali e antilopi
Ospiti intermedi: gasteropodi acquatici del genere Planorbis e Bulinus
Almeno 14 specie
Paramphistomum microbothrium e Paramphistomum daubneyi
Calicophoron
P.microbothrium e P.daubneyi insieme a Ceylonocotyle streptocoelium e
Cotylophoron cotylophorum vengono considerati sinonimi.
Morfologia:
Sono specie che parassitano i ruminanti domestici e selvatici, segnalati in Europa,
in Africa e, l’ultima, in India ed Australia. I primi due anche in Italia (Campania,
Sardegna, Sicilia, Piemonte, Calabria, Basilicata e Puglia)
il parassita adulto, ha forma conica di dimensioni ridotte (circa 1cm di
Lunghezza) e di colore rosa intenso, piriforme e presenta due ventose
visibili, una posizionata sulla punta del cono e l’altra alla base.
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La cuticola è liscia. Gli stadi larvali hanno una lunghezza inferiore a 5mm e
colore rosaceo
Uovo opercolate simile a quello di
Fasciola epatica
130x180 µm
Lo sviluppo nell’ospite intermedio si completa in condizioni favorevoli (26-30°C)
in 4 settimane
Dopo l’ingestione delle metacercarie con il foraggio, il ciclo si completa nel tratto
alimentare
CICLO IN AMBIENTE IDRICO
Adulti nel rumine e reticolo
Uova
Nel mollusco:
sporocisti
(in 4-8 settimane)
redie
Miracidio
Mollusco
ospite int.
cercarie
Nell’ambiente
L’ospite definitivo si infesta
ingerendo le metacercarie su
piante acquatiche
Nell’ospite definitivo:
Fase migratoria (forme immature) nel duodeno
A seguito del disincistamento delle metacercarie, i giovani paramfistomi si ancorano
alla mucosa duodenale e vi permangono per circa 6 settimane
In seguito migrano ai prestomaci, dove sviluppano a parassiti adulti. Il periodo di
prepatenza è di circa 2 mesi
Adulti in rumine
e reticolo
Periodo di prepatenza: ca. 2 mesi
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AZIONI PATOGENE E
SINTOMATOLOGIA
Paramfistomosi
MAGGIORMENTE LEGATE ALLE FORME IMMATURE
IN MIGRAZIONE NELL’INTESTINO
FORMA ACUTA
(FINE ESTATE-AUTUNNO)
DISORESSIA, ANORESSIA, DIARREA FETIDA,
DIMAGRIMENTO, EDEMI DISCRASICI,
MORTALITA’ ANCHE ELEVATA (10-20%)
PARASSITI ADULTI
MEGLIO TOLLERATI
FORMA CRONICA
(INVERNO)
NEI CASI PIU’ GRAVI:
DISORESSIA, ANORESSIA,
DIMAGRIMENTO, IPOMOLTILIA’ DEI
PRESTOMACI SINO A METEORISMO
RUMINALE
Epidemiologia
La paramfistomosi si mantiene in habitat acquitrinosi, come laghi e stagni,
aree nelle quali sono molto diffusi gli ospiti intermedi.
Anche temporanee raccolte di acqua, in seguito a piogge intense o stravasi,
possono essere colonizzati dai gasteropodi.
Il raggiungimento dello stadio di cercaria coincide spesso con la diminuzione
delle acque, fenomeno che consente alla forma infestante metacercaria
adesa agli steli di erba di essere più facilmente accessibile agli animali al pascolo.
Paramfistomosi
DIAGNOSI
In alcune aree, i gasteropodi hanno la capacità di superare l’estate su terreni
aridi e di riattivarsi nella stagione delle piogge.
Tale condizione complica il quadro epidemiologico della parassitosi e favorisce
il mantenimento del parassita nel territorio.
I bovini sviluppano immunità e pertanto focolai della malattia si sviluppano negli
animali giovani.
Gli adulti si rivelano pericolosi reservoir.
Le capre e le pecore sono sensibili per tutta la durata della loro vita.
Paramfistomosi
TERAPIA
SU ANIMALI IN VITA
POST MORTEM
RICERCA DEI PARASSITI O
DELLE LESIONI ANATOMOPATOLOGICHE A LIVELLO
DI DUODENO E/O DI RUMINERETICOLO
Paramfistomosi
ESAMI COPROLOGICI
- qualitativo (ricerca delle
uova nelle feci)
- quantitativo (Mcmaster;
consente di stabilire il
valore u.p.g. - uova per
grammo-)
PROFILASSI
CONTROLLO DELLA DIPERSIONE DELLE DEIEZIONI
MOLTE SPECIE
 DIVERSA SENSIBILITA’ AGLI
ANTIELMINTICI
 DIVERSA RISPOSTA DELLE
FORME ADULTE E IMMATURAE
CORRETTA GESTIONE DEL PASCOLO
(RECINZIONE ZONE D’ACQUA,ecc…)
VACCINAZIONE (A LIVELLO SPERIMENTALE) ????
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SCHISTOSOMOSI
Malattia parassitaria
sostenuta da
trematodi che da adulti
colonizzano i
vasi mesenterici e/o
epatici
ospite definitivo
FECI
O
Raramente URINE
FURCOCERCARIA
UOMO = S. haematobium
S. mansoni
S. japonicum
trematode a
sessi separati
in ITALIA
solo in
Sardegna
Sistema venoso
mesenteriale e
epatico
Schistosoma bovis
CUTE
o
MUCOSE
BOVINO = Schistosoma bovis
Bulinus truncatus
I
parassiti
compiono
una
migrazione che le porta a
localizzarsi
nel
sistema
mesenterico e epatico, dove,
divenuti sessualmente maturi si
accoppiano.
Ha
inizio
la
deposizione delle uova.
UOVA
Per via orale mediante ingestione di acqua di bevanda
contaminata, perdono la loro estremità bifida, si
trasformano in giovani distomi, raggiungono il grande circolo.
Fino al fegato, si localizzano nel sistema venoso portale, e
qui diventano adulti prima di andare nella sede definitiva.
Prepatenza = 50-60 gg.
ospite intermedio
SPOROCISTI 1^ e 2^ gen.
Le uova, sospinte dagli schistosomi,
penetrano nei capillari e migrano
lentamente fino a raggiungere il lume
intestinale, da dove passano
all’esterno con le feci o con le urine
(localizzazione vescicale).
MIRACIDIO
Il miracidio penetra nel piede del mollusco
L’epidemiologia è legata esclusivamente alla presenza di acqua: piccole pozzanghere,
canali di irrigazione, aree paludose e umide rappresentano l’habitat ideale per i
molluschi gasteropodi, ospiti intermedi.
solo in Sardegna
La trasmissione per via
transcutanea si realizza
quando
gli
animali
vertebrati
entrano
in
acqua.
L’eliminazione
di
uova
diminuisce notevolmente
in animali di età superiore
ai
2
anni
a
causa
dell’instaurarsi di un certo
grado di Immunità.
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Patogenesi
I giovani schistosomi, nel corso della loro migrazione, sono responsabili di lesioni
traumatiche tuttavia, gli effetti più gravi sono legati all’irritazione provocata dalle
uova nell’intestino e dall’azione ematofaga degli adulti.
La forma acuta è caratterizzata principalmente da diarrea a volte striata di sangue
e contenente muco, ma anche anoressia, sete, anemia ed emaciazione.
Questi sintomi compaiono in seguito alla deposizione delle uova nelle vene
mesenteriche e alla loro successiva infiltrazione nella mucosa intestinale.
A livello vescicale si possono evidenziare danni alla parete con conseguente
ematuria.
Nel corso della fase acuta, all’esame necroscopico è possibile evidenziare,
sulla mucosa intestinale, imponenti lesioni emorragiche; con l’evolversi della
malattia, la parete dell’intestino si presenta grigia, sottile ed edematosa a
causa delle lesioni granulomatose provocate dalle uova e dalla reazione
infiammatoria.
Il fegato può presentarsi aumentato di volume e, nei casi cronici, può andare
incontro a grave cirrosi.
La milza può essere aumentata di volume e i linfonodi appaiono pigmentati.
Diagnosi
Si basa sull’anamnesi (accesso animali a fonti di acqua) e sul rilievo dei sintomi.
La presenza di feci diarroiche striate di sangue e con muco può essere utile per
differenziare la malattia dalla fasciolosi.
La conferma diagnostica si ha comunque con l’evidenziazione delle caratteristiche
uova nelle feci e/o nelle urine.
La diagnosi può essere confermata solo all’esame necroscopico con
l’evidenziazione delle lesioni e di numerosi parassiti nei vasi.
Nelle indagini epidemiologiche può essere utile l’impiego di tecniche
sierologiche
La produzione delle uova da parte del parassita si ha quando è trascorso
il periodo di prepatenza e quindi, spesso, alla fine del decorso della malattia.
La diagnosi può essere confermata solo all’esame necroscopico con l’evidenziazione
delle lesioni e di numerosi parassiti nei vasi.
Nelle indagini epidemiologiche può essere utile l’impiego di tecniche sierologiche
Controllo
Poiché la densità degli ospiti intermedi è legata alla temperatura ambientale,
l’individuazione dei periodi di massima attività dei gasteropodi consente di
programmare gli spostamenti degli animali per evidenziare che pascolino in aree
infestate e in periodi a rischio.
Quando gli animali vengono abbeverati in bacini o corsi di acqua è necessario
recintare la fonte idrica e convogliare l’acqua direttamente negli abbeveratoi
tramite una tubatura evitando, lungo il percorso, ristagni di acqua.
È necessario pulire regolarmente gli abbeveratoi poiché possono essere
colonizzati dagli ospiti intermedi.
Se il pascolo presenta zone con acqua stagnante, il controllo dei gasteropodi è
complicato; i molluschicidi possono non essere utilizzabili sia perché le aree
da trattare possono essere molto ampie sia perché hanno effetti tossici sui
pesci.
La prevenzione della parassitosi è spesso difficile e l’unico strumento rimane il
trattamento antielmintico che consente d ridurre i danni legati
all’infestazione.
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ZOONOSI…
Fasciola gigantica
È un grande distoma 7,5 cm di lunghezza e 1,5 cm di larghezza
FURCOCERCARIE possono
penetrare nell’uomo
DERMATITE da CERCARIE
Diffuso nelle regioni tropicali di Africa e Asia, ma segnalato anche in Europa
e USA.
gli ospiti definitivi sono i bovini, i bufali, gli ovini, i caprini, i suini, il
cammello, i cervidi e l’uomo.
Ha corpo trasparente, aspetto fogliforme.
Gli ospiti intermedi sono i gasteropodi acquatici del genere Lymnaea (sin.
Galba) e in particolare L.auricularia, specie importante in Europa Meridionale
ma diffusa anche nel sud degli USA, nel Medio Oriente e nelle isole del
Pacifico.
Tutti questi gasteropodi si ritrovano in corsi d’acqua, canali di irrigazione e
aree paludose.
Le uova misurano 170-190 x 90x100 µm
Ciclo simile a quello di Fasciola hepatica ma con tempi più lunghi
I parassiti raggiungono i dotti biliari circa 12 settimane dopo l’infestazione
Periodo di prepatenza di 13-16 settimane
Patogenesi, segni clinici e rilievi patologici
Negli ovini si osservano sia la forma acuta sia la forma cronica, mentre nei bovini
si ha solo la forma cronica.
F.gigantica può infestare l’uomo.
L’evoluzione patogenetica è in funzione del numero di metacercarie ingerite,
della fase di sviluppo del parassita nel fegato e della specie animale colpita.
La patogenesi si divide in due fasi:
La prima fase coincide con la migrazione del parassita nel parenchima epatico
ed è associata a danni al fegato ed emorragia, mentre la seconda fase si ha quando
il parassita si trova nei dotti biliari ed è legata sia all’attività ematofaga dei
parassiti sia all’attività traumatica
Nelle infestazioni massive, si osserva elevata anemia e ipo-albuminemia,
si osserva, frequentemente, la presenza di edema sottomandibolare.
Nelle infestazioni lievi i sintomi sono limitati, e in assenza di un quadro anemico
o sintomi evidenti, non è facile diagnosticare la patologia.
Calo delle produzioni e della qualità
Calcificazione dei dotti, ipertrofia della cistifellea
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Diagnosi
Stagionalità, anamnesi aziendale e osservazione dell’habitat tipico dei gasteropodi
Rilievo sintomi
Diagnosi coprologica
Evidenziazione delle tipiche uova opercolate.
Controllo
I molluschi ospiti di F.gigantica sono molluschi acquatici
Il trattamento deve essere mirato sia contro i parassiti adulti sia contro le
forme immature
Il trattamento serve per evitare gravi perdite alle produzioni, ma deve sempre
essere affiancato dalla lotta ai molluschi.
Ideale far arrivare l’acqua direttamente nell’abbeveratoio e pulire regolarmente gli
abbeveratoi
Se il pascolo presenta zone con acqua stagnante, il controllo dei gasteropodi è
complicato
Il trattamento deve essere eseguito nei periodo in cui si suppone gli animali siano
molto infestati
Fascioloides magna
Diffuso soprattutto in Nord America, ma anche in Europa centrale
parassita i cervidi (soprattutto il cervo dalla coda biance e l’alce)
Altri ospiti definitivi sono: bovini, ovini, caprini, suini ed equini.
Diversi generi e specie di gasteropodi acquatici possono fungere da ospiti
intermedi (Fossaria, Lymnea, Stagnicola)
Il parassita adulto è di grande dimensioni 10 x 2,5 cm, sottile e di color carne
Ha forma ovale con estremità terminale arrotondata ma sprovvista di cono anteriore
Patogenesi, segni clinici e rilievi patologici
Nei cervi e negli bovini i parassiti adulti vengono rapidamente incapsulati nel
parenchima epatico all’interno di cisti fibrose a parete sottile che spesso vanno
incontro a calcificazione; la limitata migrazione causa una ridotta patogenicità
e una sostanziale assenza di sintomi clinici.
La localizzazione all’interno delle cisti e il mancato interessamento dei dotti possono
rendere raro il ritrovamento delle uova nelle feci
Le uova sono opercolate e grandi, provviste di un appendice protoplasmatica
in posizione opposta a quella dell’opercolo, 109-168 x 75-96 µm
Epidemiologia
L’habitat degli ospiti intermedi è caratterizzato da acque stagnanti semipermanenti con vegetazione poco vitale o completamente morta, zone
paludose, ma anche semplici pozzanghere e corsi d’acqua.
I bovini e gli ovini si infestano quando condividono il pascolo con i cervidi
infestati.
Diagnosi
Si basa sul rilievo di una generale sofferenza epatica ma, soprattutto,
sull’anamnesi aziendale e sull’accertamento della condivisione dei pascoli
a rischio, frequentati dai cervi da parte dei bovini
Le cisti e i parassiti vengono di solito rilevati all’esame postmortem.
Controllo:
Evitare che i bovini e gli ovini pascolino in zone frequentate dai cervi
L’eliminazione degli ospiti intermedi è difficile
Trattamento
Triclabendazolo, closantel, clorsulon e albendazolo
I parassiti adulti si rilevano particolarmente sensibili all’oxiclozanide
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