ST_R_01_Relazione di calcolo strutture
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INDICE 1 INTRODUZIONE E DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO ............................ 4 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO........................................................ 5 3 MATERIALI ..................................................................................... 6 4 5 3.1 STRUTTURE ESISTENTI ................................................................................. 6 3.2 STRUTTURE DI CONSOLIDAMENTO ............................................................. 14 3.2.1 Calcestruzzi (UNI EN 1992-1-1:2005) .................................................. 14 3.2.2 Acciaio per c.a., piolature ed inghisaggi ............................................... 14 3.2.3 Inghisaggi ............................................................................................ 14 3.2.1 CAM ...................................................................................................... 14 INTERVENTI DI ADEGUAMENTO SISMICO .................................... 15 4.1 INTERVENTI SUI CORPI SCALA ................................................................... 15 4.2 INTERVENTI SU TRAVI E PILASTRI ............................................................. 15 4.3 INTERVENTI SUL TORRINO ......................................................................... 17 4.4 INTERVENTI IN FONDAZIONE ..................................................................... 17 4.5 SOSTITUZIONE SOLAI DANNEGGIATI ......................................................... 17 ANALISI DEI CARICHI .................................................................. 18 5.1 PESI PROPRI ............................................................................................... 18 5.2 PERMANENTI............................................................................................... 18 5.3 SOVRACCARICHI VARIABILI ....................................................................... 19 5.4 AZIONE SISMICA ........................................................................................ 20 6 MODELLO DI CALCOLO E TIPI DI ANALISI EFFETTUATE ............... 23 7 VERIFICHE.................................................................................... 28 7.1 VERIFICHE PANNELLI MURARI ................................................................... 29 7.2 VERIFICHE STRUTTURA IN C.A.................................................................... 31 7.2.1 VERIFICA TRAVI E PILASTRI ................................................................ 31 7.2.1.1 PILASTRI ....................................................................................................... 31 7.2.1.1 TRAVI ........................................................................................................... 31 7.2.2 VERIFICA PARETI CORPI SCALA ........................................................... 32 7.2.3 VERIFICA PARETI INTERVENTO TORRINO ............................................ 34 7.3 VERIFICA INTERVENTI CAM ........................................................................ 36 7.3.1 PILASTRI PRIMA TESA ......................................................................... 38 7.3.2 PILASTRI QUARTA TESA ....................................................................... 39 7.3.3 PILASTRI QUINTA TESA ....................................................................... 39 7.3.4 TRAVI ................................................................................................... 40 7.4 VERIFICHE GEOTECNICHE ........................................................................... 42 7.4.1 Modellazione del terreno ...................................................................... 42 7.4.2 Verifiche strutturali degli elementi di fondazione ................................. 42 7.4.3 Sintesi delle verifiche geotecniche ....................................................... 42 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 3 1 INTRODUZIONE E DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO La presente relazione riguarda il calcolo strutturale degli interventi di messa in sicurezza dell’edificio sede dell’INPS a l’Aquila (AQ). L’intervento si configura come intervento di adeguamento sismico. L’edificio in oggetto risale al 1937, opera dell’Architetto Cesare Bazzani; presenta 4 piani fuori terra (oltre ad ulteriori 2 piani del torrino) e un piano interrato, la pianta a forma di “C” con dimensioni massime pari a 63.80m e 27.80m. Non si è a disposizione del progetto strutturale originario (ne elaborati grafici ne relazioni di calcolo). La conoscenza della configurazione strutturale dell’edificio è avvenuta sia analizzando il materiale documentale prodotto per la realizzazione di interventi precedenti sia effettuando una campagna conoscitiva sui materiali. L’edificio presenta una struttura portante in c.a. costituita da telai (travi e pilastri) disposti nelle 2 direzioni principali. Le fondazioni dell’edificio sono a travi rovesce in c.a. Le tamponature si presentano di spessore molto generoso con lo scopo di non far apparire all’esterno le membrature resistenti precedentemente citate. Tali tamponature sono in parte realizzate con mattoni forati con ricorsi di mattoni pieni ed in parte interamente con mattoni pieni. A piano interrato è stata riscontrata la presenza di un “bunker” realizzato con spesse pareti in c.a. e dotato di un solaio pieno in c.a. I solai sono latero cementizi con soletta superiore di completamento (tranne per la zona del bunker precedentemente descritta). Nel Luglio del 1988 è stata effettuata una precedente verifica di stabilità strutturale dell’edificio che ha portato alla realizzazione di interventi mediante Beton Plaque su alcune travi valutate non idonee all’espletamento del loro ruolo portante. Per quanto riguarda la finitura esterna l’edificio presenta in parte intonaco, in parte cortina e, per la zona del torrino, lastre di travertino. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 4 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La progettazione ed il calcolo delle opere in esame sono state condotte nel rispetto delle norme vigenti, ed in particolare: (1) L. 1086 05.11.1971 – Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica. (2) L. 64 02.02.1974 – Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. (3) Circ. LL.PP. 14.02.1974 n° 11951 – Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica – Istruzioni per l’applicazione. (4) Circ. LL.PP. 31.07.1979 n° 19581 – Legge 5.11.1971 n° 1086 – Collaudo statico. (5) Circ. LL.PP. 23.10.979 n° 19777 – Competenza Amministrativa per la Legge 5.11.1971 n° 1086 e Legge 2.2.1974 n° 64. (6) CNR 10024/86 – Analisi di strutture mediante elaboratore: impostazione e redazione delle relazioni di calcolo. (7) CNR 10018/87 – Apparecchi d’appoggio in gomma e PTFE nelle costruzioni: istruzioni per il calcolo e l’impiego. (8) D.M. LL.PP. 12.03.1988 – Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione . (9) D.M. LL.PP. 14.02.1992 – Norme tecniche per l’esecuzione delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche. (10) D.M. LL.PP. 09.01.1996 – Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche. (11) Circ. LL.PP. 15.10.1996 n. 252 AA.GG./S.T.C. – Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione e il collaudo delle opere in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche” di cui al D.M. 09.01.1996. (12) D.M. 16.01.1996 – Norme tecniche relative ai «Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi». (13) D. M. 16.01.1996 – Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche. (14) Circ. LL.PP. 04.07.1996 n. 156 AA.GG./S.T.C. – Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche relative ai «Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi»” di cui al D.M. 16.01.1996. (15) Circ. LL.PP. 10.04.1997 n. 65 AA.GG./S.T.C. – Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica” di cui al D.M. 16.01.1996 (16) Ord. 3274 D.P.C.M. 20.03.2003 e successive modifiche (Ord. 3333 e 3379) – Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. (17) D.M. 14.09.2005 – Norme tecniche per le costruzioni. (18) D.M. 14.01.2008 - Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni. (19) CNR-DT 200/2004 - Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati. (20) UNI EN 1992-1-1 – Eurocodice 2: Progettazione delle strutture di calcestruzzo. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 5 3 MATERIALI 3.1 Strutture esistenti Le caratteristiche dei materiali delle strutture esistenti sono state identificate in parte nel progetto preliminare ed in parte mediante rilievi e saggi diretti effettuati dalla società SERVIZI GEOTECNICI INDAGINI S.R.L. via S.Marciano 19 L’Aquila. Si rimanda ai documenti relativi l’analisi estesa dei materiali, nel seguito si riporta un breve riepilogo delle caratteristiche dei medesimi. Geometria I disegni di carpenteria sono presenti solo per le zone ove sono stati effettuati interventi successivi. Il rilievo visivo/ geometrico strutturale è stato effettuato (non è preciso) e non indaga i piani superiori al 2°. Muratura Per la muratura non sono state effettuate prove su provini quindi si considera di aver acquisito un livello di conoscenza pari ad LC1; la valutazione dei parametri di resistenza e rigidezza delle murature presenti è stata effettuata utilizzando la seguente procedura: RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 6 -è stato considerato il valore minimo dell’intervallo di Tabella C8A.2.1 dell’Allegato alla Circolare esplicativa del DM08 per le tipologie di muratura presenti (mattoni pieni, mattoni forati) -al valore relativo ai mattoni pieni sono stati applicati i coefficienti corretti di Tabella C8A.2.2 relativi alla presenza di malta buona e giunti sottili: -il valore relativo ai mattoni forati è stato modificato per considerare una foratura del 60%: -i valori in oggetto sono stato infine ridotti utilizzando il fattore di confidenza relativo al livello di conoscenza LC1 pari a FC=1.35 ottenendo: -per il modulo elastico è stato considerato uno stato fessurato utilizzando un coefficiente riduttivo pari a 0.5 Tale procedura ha condotto ai valori riportati nella seguente tabella: τo TIPO fm PIENA FORATA N/cm 400 222.2 2 E 2 N/cm 10 16.67 N/mm 1000 1000 2 Il peso specifico della muratura è stato invece considerato, in accordo a quanto riportato nella citata Tabella, pari a 18 kN/m3 per i mattoni pieni e 12 kN/m3 per i mattoni forati. Cemento armato Le prove sui materiali configurano una situazione inquadrabile in “verifiche limitate”. Considerando di aver acquisito un livello di conoscenza pari ad LC2, la valutazione dei parametri di resistenza e rigidezza del calcestruzzo ed i parametri di resistenza dell’acciaio di armatura è stata effettuata utilizzando la seguente procedura: RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 7 PROVE DI COMPRESSIONE Ing.ORSINI Livello ‐ ‐2 ‐2 ‐1 ‐1 ‐1 0 0 2 2 2 2 2 2 Elemento ‐ TRAVE 94‐93 TRAVE 76‐92 PIL 26 PIL 70 TRAVE 76‐92 PILASTRO 5 PILASTRO 75 TRAVE 67‐68 PILASTRO 18 TRAVE 68‐48 TRAVE 68‐84 TRAVE 68‐69 PILASTRO 45 d mm 74 74 74 74 74 74 74 74 74 74 74 74 74 h fcar Ch/D mm Mpa ‐ 148 9.9 1 74 11.8 0.8 148 11.4 1 74 15.5 0.8 74 12 0.8 148 9.3 1 148 8.4 1 74 14.1 0.8 148 16.8 1 148 19.4 1 74 16.1 0.8 148 17.8 1 148 10.3 1 Cdia ‐ 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Ca ‐ 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Cd fcar_corretto ‐ Mpa 1.2 11.88 1.2 11.328 1.2 13.68 1.2 14.88 1.2 11.52 1.2 11.16 1.2 10.08 1.2 13.536 1.2 20.16 1.2 23.28 1.2 15.456 1.2 21.36 1.2 12.36 -Le celle in rosso sono quelle per quali sono state fatte le tarature delle Sonreb RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 8 PROVE DI COMPRESSIONE Arch.CERACCHI Livello ‐ 1 1 1 1 1 1 1 1 Elemento ‐ PILASTRO 2 PILASTRO 10 PILASTRO 10 PILASTRO 18 PILASTRO 19 PILASTRO 56 PILASTRO 76 PILASTRO 77 d mm 100 100 100 100 100 100 100 100 peso kg 2.54 1.59 2.965 3.122 1.425 3.257 2.544 2.875 h mm 134.8 84.4 157.4 165.7 75.6 172.9 135.0 152.6 Rcar Mpa 24.37 22.02 23.38 25.12 19.85 25.86 23.95 25.49 fcar Mpa 20.23 18.28 19.41 20.85 16.48 21.46 19.88 21.16 Ch/D ‐ 0.89 0.74 0.94 0.95 0.71 0.96 0.89 0.93 Cd fcar_corretto ‐ Mpa 1.1 19.85 1.2 16.34 1.2 21.81 1.1 21.81 1.2 14.01 1.1 22.72 1.2 21.29 1.1 21.60 Riepilogo grafico 25 fcar [ Mpa ] 20 15 ING. ORSINI 10 ARCH. CERACCHI 5 0 ‐3 ‐2 ‐1 0 1 Livello di indagine 2 3 RIEPILOGO ORSINI TRAVI PILASTRI COMPLETO CERACCHI TRAVI PILASTRI Media Mpa 16.75 13.72 15.22 Max Mpa 23.28 20.16 23.28 Min Mpa 11.52 10.08 10.08 Dev. St Mpa 5.07 3.59 4.44 Media Mpa Max Mpa Min Mpa Dev. St Mpa 19.93 frattile 10% 9.45 22.71907 14.01124 3.10326 -per “COMPLETO” si intende tutte le prove tranne quelle effettuate sulla fondazione RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 9 La media di tutte le prove (travi e pilastri) effettuate in epoche diverse fornisce: COMPLETO Media Mpa 17.20 Max Mpa 23.28 Min Mpa 10.08 Dev. St Mpa 4.52 frattile 10% 11.33 PROVE SONREB La tabella seguente riporta tutte le prove sonreb effettuate (taratura su prove in rosso). La 2° colonna riporta la differenza tra il valore Rc desunto dalle prove a compressione ed il valore Rc desunto dalle prove sonreb. L’ultima colonna riporta il risultato finale dopo l’iterazione per avere un frattile pari al 10%. Prove Compressione x x x x x x x x x x scarto (Rc_compressione‐Rc_Sonreb) Livello ‐ ‐1 ‐1 ‐1 ‐1 ‐1 6.54 ‐1 1.86 ‐1 ‐1 ‐1 1.84 ‐2 ‐5.95 ‐2 ‐0.33 0 0.68 0 0 0 0 0 0 0 ‐6.55 2 2 2.07 2 0.20 2 7.26 2 2 2 2 2 2 Elemento ‐ Pilastro Pilastro Trave Trave Trave Pilastro Pilastro Trave Pilastro Trave Trave Pilastro Pilastro Pilastro Trave Pilastro Trave Pilastro Trave Pilastro Pilastro Trave Trave Pilastro Pilastro Trave Trave Pilastro Pilastro N ‐ P18 P33 T18‐17 T18‐19 T71‐72 P70 P26 T68‐69 P68 T76‐92 T94‐93 P5 P75 P54 T18‐19 P18 T33‐42 P32 T97‐99 P45 P75 T67‐68 T68‐69 P18 P5 T72‐71 T97‐99 P97 P36 IR ‐ 29 36 35 34 35 30 30 24 30 31 35 30 29 30 29 29 28 30 21 35 35 32 36 30 25 25 35 35 30 V m/s 3086 3669 3551 3451 3560 3119 3184 2665 3206 3362 3546 3256 2921 3218 3080 3198 2831 3282 1453 3612 3651 3301 3616 3319 2758 2841 3474 3577 3154 Rc Mpa 9.7 21.2 19.9 18.2 20.3 10.8 11.5 5 11.2 12 19.1 11.6 9.3 11.6 10.4 9.9 8.5 11.8 3.1 20.3 20.1 14.5 21.2 11.5 5.8 6.2 18.5 20.1 10.9 fc Mpa 8.05 17.60 16.52 15.11 16.85 8.96 9.55 4.15 9.30 9.96 15.85 9.63 7.72 9.63 8.63 8.22 7.06 9.79 2.57 16.85 16.68 12.04 17.60 9.55 4.81 5.15 15.36 16.68 9.05 fc‐fc_fondazione Mpa 8.051 17.596 16.517 15.106 16.849 8.964 9.545 4.15 9.296 MEDIA MAX MIN Dev.St frattile 10% 10.85 17.60 2.57 4.58 4.90 9.628 7.719 9.628 8.632 8.217 7.055 9.794 2.573 16.849 16.683 12.035 17.596 9.545 4.814 5.146 15.355 16.683 9.047 Mpa 8.1 17.6 16.5 15.1 16.8 9.0 9.5 9.3 9.6 9.6 8.6 8.2 9.8 16.8 16.7 12.0 17.6 9.5 15.4 16.7 9.0 12.46 17.60 8.05 3.78 7.55 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 10 La media tra fc=12.46 (Sonreb modificata) e fc=17.2 (Compressione) è pari a fc_medio elevazioni=14.83 MPa Per le fondazioni le prove sono 4 e restituiscono: RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 11 ACCIAIO Nel seguito sono riportate i documenti delle prove effettuate: RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 12 Scartando le prove effettuate sul φ12 (rottura fragile) e facendo la media sulle altre si ottiene: fy_medio D. Standard Frattile 5% Frattile 10% 317.33 MPa 40.25 MPa 251.12 MPa 265.00 MPa RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 13 3.2 Strutture di consolidamento 3.2.1 Calcestruzzi (UNI EN 1992-1-1:2005) Calcestruzzo pareti, nuovi solai : C28/35 3.2.2 Acciaio per c.a., piolature ed inghisaggi B450C fyk Es fyk MPa Es MPa 450 200000 resistenza caratteristica di snervamento a trazione modulo elastico Tabella 3-1 Caratteristiche meccaniche dell’acciaio utilizzato per le strutture in c.a. 3.2.3 Inghisaggi Resina tipo HIT-HY 150 FR 3.2.1 CAM Acciaio angolari S275 Acciaio nastri CAM Acciaio Alta Resistenza Ef=209000 MPa ftk=950 MPa fyk=850 MPa fyd=532 MPa RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 14 4 INTERVENTI DI ADEGUAMENTO SISMICO 4.1 INTERVENTI SUI CORPI SCALA Per aumentare la quantità degli elementi sismoresistenti saranno realizzate delle pareti in c.a. in aderenza agli attuali corpi scala; tali pareti saranno solidarizzate mediante collegamenti a taglio alle attuali membrature resistenti costituenti i 3 corpi scala medesmi. Poiché ogni corpo scala presenta una parete “esterna” la configurazione planimetrica delle pareti di intervento sarà ad “L”. E’ previsto un allargamento fondale mediante elementi in c.a. collegati all’attuale fondazione per garantire la sopportazione delle sollecitazioni sismiche richiamate sui corpi scala a seguito dell’irrigidimento dei medesimi. 4.2 INTERVENTI SU TRAVI E PILASTRI Nelle zone in cui il modello di calcolo ha evidenziato la necessità di intervento si opererà mediante il sistema CAM (Cerchiatura Attiva Manufatti) con nastri pretesi che confinano in maniera attiva le membrature in calcestruzzo contrastando su pressopiegati metallici ad L e piastre imbutite. Al fine di garantire comunque un buon comportamento d'insieme del sistema nodo travipilastri, e garantire un significativo incremento della duttilità a tale sistema, e dunque alla struttura nel suo insieme, l’intervento proposto consegue anche un incremento della resistenza a taglio delle travi e dei pilastri nelle loro parti terminali convergenti nel nodo ed un confinamento delle estremità dei pilastri, dove si concentrano le massime richieste di duttilità in pressoflessione Si descrivono di seguito le lavorazioni da eseguire per l’installazione a regola d’arte del sistema CAM. 1) Rimozione dell'intonaco (ove presente) e rimozione corticale con idonei mezzi meccanici non battenti del c.a. ammalorato (ove presente). Intervento da estendere all'intera superficie da rinforzare. 2) Pulizia per la rimozione di ogni residuo di lavorazione. Intervento da estendere all'intera superficie da rinforzare. - N.B.: Le fasi di cui ai successivi punti 3.1, 3.2, 3.3 e 3.4 sono da eseguirsi esclusivamente ove necessario (rilevata presenza in situ in corrispondenza delle parti interessate dall'applicazione del rinforzo di: fessurazioni e/o lesioni, strato corticale e/o volumetrico di RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 15 calcestruzzo carbonatato e/o ammalorato). Si osserva che, relativamente alle fasi in parola, qualora si dovessero utilizzare malte o comunque prodotti di ripristino che necessitano di bagnatura, si dovrà necessariamente attendere l'avvenuta perfetta asciugatura del supporto prima di procedere all'esecuzione delle fasi previste per l'applicazione del rinforzo con angolari e cerchiature con nastri pretesi. 3.1) Trattamento (ove necessario) delle armature originarie degli elementi strutturali in c.a., per inibizione della corrosione, con malta cementizia anticorrosiva. 3.2) Riparazione di fessure strutturali in elementi in calcestruzzo armato con utilizzo di resine epossidiche di adeguata viscosità e fluidità. 3.3) Ripristino del c.a. (strato corticale ammalorato, ove necessario) con applicazione di malta a ritiro controllato tissotropica. 3.4) Ricostruzione volumetrica locale del calcestruzzo ammalorato (ove necessario) con malta a ritiro compensato. 4) Posizionamento in opera e realizzazione dei fori per l’inserimento dei nastri metallici, previa valutazione della posizione dei travetti del solaio ed analisi con pacometro delle armature della trave per evitare di tagliarle. 5) Nel caso di nodi intermedi, posizionamento del piatto in acciaio zincato (tipicamente sp. 6 mm) in aderenza al calcestruzzo. 6) Posizionamento dei pressopiegati ad L in acciaio zincato (almeno 60x6) e delle piastre in acciaio zincato imbutite (tipicamente 125x125x4) e fissaggio delle stesse al c.a. con malta tissotropica ad alta resistenza. 7) Nel caso di nodi intermedi, esecuzione delle saldature per il collegamento del piatto ai pressopiegati ad L e zincatura a freddo delle stesse. 8) Inserimento e tesatura dei nastri metallici in acciaio zincato ad alta resistenza con giunzione in grado di garantire la trasmissione di almeno il 70% del carico di rottura del nastro. 9) Eventuali lavorazioni per la presenza in progetto di angolari dissipativi: esecuzione delle unioni saldate di collegamento dei pressopiegati ad L con gli angolari dissipativi, zincatura a freddo sull’acciaio non protetto degli angolari dissipativi e sulle relative saldature, successiva tesatura dei nastri sovrapposti agli angolari dissipativi. 10) Chiusura dei fori secondo il giudizio del progettista con malta colabile a ritiro compensato ed elevata resistenza o con schiuma poliuretanica, per una profondità minima di 10 cm. 11) Sbruffata con malta cementizia di protezione ed aggrappaggio e successiva applicazione dell’intonaco di finitura RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 16 4.3 INTERVENTI SUL TORRINO I pilastri del torrino, causa esili dimensioni di carpenteria e scarso quantitativo di armatura, risultano non idonei alla sopportazione delle sollecitazioni sismiche ad essi competenti. Si opterà quindi per un intervento che prevede la realizzazioni di pareti in c.a. negli angoli del torrino medesimo solidarizzate con i pilastri presenti ed idoneamente armate. 4.4 INTERVENTI IN FONDAZIONE Le fondazioni dell’edificio possono essere inquadrate in due tipologie principali: a)travi rovesce al di sopra delle quali è presente una muratura di elevata rigidezza (per lo più travi di bordo) b)travi rovesce al di sopra delle quali non è presente muratura o sono presenti tramezzi di scarsa rigidezza Intervento su travi tipo a): si prevede la realizzazione di intonaco armato (da entrambi i lati della muratura esistente per le travi di fondazione interne, dal solo lato interno dell’edificio per le travi di fondazione di bordo) da intradosso trave di fondazione ad intradosso solaio piano rialzato rendendo quindi la fondazione collaborante con la muratura ad essa soprastante Intervento su travi tipo b): per le travi che presentano una tramezzatura al di sopra di esse, si prevede la demolizione di tale tramezzatura e la realizzazione di una parete in c.a (s=20cm). da estradosso trave di fondazione ad intradosso solaio del piano rialzato rendendo quindi la fondazione collaborante con la parete in oggetto. Per le travi che non presentano tramezzatura al di sopra di esse e per le quali, per motivi di distribuzione architettonica interna, non sia possibile la realizzazione della parete in c.a. precedentemente citata, si provvederà ad un rinforzo locale dell’armatura presente nella trave. 4.5 SOSTITUZIONE SOLAI DANNEGGIATI Si provvederà alla sostituzione di alcuni campi di solaio (limitrofi al torrino) per gli impalcati da 1 a 5. Tale sostituzione è sia dovuta al danneggiamento a seguito del sisma di alcuni di tali solai che per la solidarizzazione degli impalcati al torrino (il quale nella configurazione attuale dell’edificio è indipendente dal resto dell’edificio). Tale solidarizzazione si inserisce negli interventi necessari per l’adeguamento sismico dell’edificio realizzando un unico piano rigido per ogni impalcato. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 17 5 ANALISI DEI CARICHI I carichi e i sovraccarichi sono stati valutati in base a quanto prescritto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, (DM 14 Gennaio 2008, nel seguito NTC-08). 5.1 PESI PROPRI Per la determinazione dei pesi propri strutturali dei più comuni materiali possono essere assunti i valori dei pesi dell’unità di volume riportati nella Tab. 3.1.I. delle NTC-08. Al calcestruzzo è stato attribuito un peso per unità di volume pari a 25 KN/m3. Il peso delle murature è stato desunto dalla tabella C8A.2.1 della Circolare Applicativa alle NTC-08. Per la muratura in mattoni pieni il valore del peso per unità di volume è pari a 18 KN/m3. Per la muratura in mattoni forati il valore del peso per unità di volume è pari a 12 KN/m3. Ai solai è stato attribuito un peso pari a 3.3 KN/m2. 5.2 PERMANENTI È stato inoltre considerato un sovraccarico permanente dovuto alla presenza del massetto, del pavimento, dei tramezzi, degli impianti e dei controsoffitti pari a 4.5 KN/m2. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 18 5.3 SOVRACCARICHI VARIABILI I carichi variabili sono stati valutati secondo quanto illustrato nella Tabella 3.1.II delle NTC-08. A scale e balconi è stato attribuito un carico pari a 4 KN/m2 [T-3.1.II cat.C2]. Nell’edificio in questione ci sono solai aventi varie destinazioni d’uso. Sono stati considerati, a seconda della tipologia dell’ambiente, sovraccarichi variabili appartenenti alle categorie A, B2, C2, E1, H2. Si riporta di seguito la tabella con i coefficienti di combinazione allo SLU. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 19 5.4 AZIONE SISMICA A titolo di riferimento, si riportano i parametri di pericolosità sismica dell’edificio, tenuto conto che la classe di appartenenza è la II. Parametri di pericolosità Sismica: classe I I Stati limite SLE SLU SLO SLD SLV SLC [ %] PVR [ anni ] TR [ anni ] TR_calcolo [g] ag [/] F0 [/] Fv [ s] Tc* 81% 63% 10% 5% 30 50 475 975 30 50 475 975 0.078942581 0.104174677 0.260635595 0.334017539 2.39922302 2.331799849 2.363593981 2.399747774 0.910039092 1.016029035 1.629009089 1.872336923 0.272219 0.281112 0.346502 0.363848 Il terreno è ascrivibile a “Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kPa nei terreni a grana fina)”. La superficie è ascrivibile a “pianeggiante, o al più pendii e rilievi isolati con inclinazione media i ≤ 15°”. Pertanto la categoria del sottosuolo è la B e la categoria topografica è T1. Si ricava pertanto: SS = 1.1535. ST = 1.0, da cui S = 1.1535. Il fattore di struttura q è pari a 3 per la verifica dei meccanismi di rottura duttili; per le verifiche degli dei meccanismi fragili è stato considerato un fattore di struttura pari a 1.5. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 20 0.40 Spettro SLV Spettro SLD 0.35 Spettro SLO Spetrro SLC 0.30 S[g] 0.25 0.20 0.15 0.10 0.05 0.00 0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00 T [ sec ] Figura 5-1 Spettri di progetto q=3 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 21 0.70 Spettro SLV Spettro SLD 0.60 Spettro SLO Spetrro SLC 0.50 S[g] 0.40 0.30 0.20 0.10 0.00 0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 4.00 T [ sec ] Figura 5-2 Spettri di progetto q=1.5 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 22 6 MODELLO DI CALCOLO E TIPI DI ANALISI EFFETTUATE L’analisi della struttura è stata effettuata realizzando un modello di calcolo elastico lineare agli elementi finiti mediante il programma SAP2000 della C.S.I. La definizione delle sollecitazioni dovute al sisma è stata effettuata mediante analisi dinamiche lineari. Figura 6-1 Vista OVEST del modello di calcolo RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 23 Figura 6-2 Vista SUD del modello di calcolo RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 24 Figura 6-3 Vista EST del modello di calcolo RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 25 Figura 6-4 Vista NORD del modello di calcolo La modellazione è stata espletata operando iterativamente secondo la seguente procedura: Step a)è stata modellata la struttura intelaiata in c.a. (travi, pilastri, pareti del bunker, nuclei ascensori, pareti del torrino e dei vani scala (interventi di adeguamento)) considerando i solai infinitamente rigidi nel proprio piano. Sono stati modellati i pannelli murari mediante elementi frame disposti nel baricentro dei pannelli medesimi. Step b)è stata eseguita l’analisi statica e sismica con lo spettro di progetto ed effettuate le verifiche dei pannelli murari Step c)sono stati eliminati dal modello i pannelli murari non verificati secondo quanto prescritto dalla normativa vigente (nel seguito sono state esplicitate le procedure di verifica seguite) RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 26 Step d)si è ritornati allo step b) fino a che tutti i maschi soddisfacessero le verifiche Step e)sul modello così ottenuto sono state effettuate le verifiche delle membrature esistenti in c.a. La struttura così modellata ha presentato le seguenti caratteristiche dinamiche (per i primi modi): TABLE: Modal Periods And Frequencies OutputCase StepType StepNum Period Text Text Unitless Sec MODAL Mode 1 0.66 MODAL Mode 2 0.58 MODAL Mode 3 0.49 MODAL Mode 4 0.31 MODAL Mode 5 0.25 MODAL Mode 6 0.24 Frequency Cyc/sec 1.52 1.72 2.06 3.22 4.01 4.13 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 27 7 VERIFICHE Ove non espressamente riportato sono state adottate le seguenti unità di misura: -unità di misura adottata per le forze : kN ; per i momenti il kNm. unità di misura adottata per le tensioni : MPa. La convezione adottata per le sollecitazioni è : - N positivo se di trazione. - Momenti positivi se il vettore momento ha il verso concorde con l’asse di riferimento La convezione adottata per le tensioni è : - “-“ = trazione - “+” = compressione RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 28 7.1 VERIFICHE PANNELLI MURARI Sono state effettuate, per tutti i maschi murari, le seguenti verifiche (mediante le quali è stato possibile effettuare il processo iterativo per la definizione del modello di calcolo): 1)Verifica a pressoflessione nel piano: è stato verificato che il momento sollecitante fosse inferiore al momento resistente calcolato con la seguente espressione: 2)Verifica a pressoflessione fuori dal piano: è stato calcolato il momento di collasso per azioni perpendicolari al piano della parete è assumendo un diagramma delle compressioni rettangolare, un valore della resistenza pari a 0,85 fd e trascurando la resistenza a trazione della muratura. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 29 3)Verifica a taglio: è stato verificato che il taglio sollecitante (nel piano del pannello) fosse inferiore al taglio resistente calcolato con la seguente espressione: RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 30 7.2 VERIFICHE STRUTTURA IN C.A. Le verifiche a pressoflessione e taglio sono state effettuate per tutte le membrature resistenti nella configurazione post-adeguamento (inserimento delle pareti di rinforzo dei corpi scala, collegamento del torrino alla struttura dell’edificio, rinforzo dei pilastri del torrino). 7.2.1 VERIFICA TRAVI E PILASTRI 7.2.1.1 PILASTRI Anche dopo l’aumento della rigidezza dell’edificio (ottenuto mediante gli interventi descritti nel precedente §) alcune membrature resistenti presentavano ancora dei deficit in termini di resistenza alle sollecitazioni applicate. Il rilievo delle armature presenti è stato effettuato su alcuni pilastri; per pilastri analoghi si è considerata la presenza degli stessi quantitativi di armatura rilevati. ARMATURA PILASTRI Armatura rilevata/ipotizzata SEZIONE cm x cm 60 x 60 50 x 50 40 x 40 35 x 35 Along Atrasv 8φ22 8φ22 6φ20 4φ20 φ8/15 2 br. φ8/15 2 br. φ6/15 2 br. φ6/15 2 br. Negli elaborati di “verifica” V01-02-03 sono riportati i coefficienti di utilizzo dei pilastri (1/FS) superiori all’unità e le sezioni con carenze a taglio. Su tali elementi si è provveduto alla eliminazione delle carenze strutturali mediante la realizzazione dell’intervento CAM. 7.2.1.1 TRAVI Per le varie tipologie di trave sono stati confrontati il momento ed il taglio agenti con il momento ed il taglio resistenti. Negli elaborati di “verifica” da V04 a V15 sono riportate le richieste di armatura superiori ai quantitativi di armatura presenti nelle travi e le sezioni con carenze a taglio (in tali tavole sono anche riportate delle tabelle in cui viene definita l’armatura rilevata/ipotizzata per le travi medesime). Su tali elementi si è provveduto alla eliminazione delle carenze strutturali mediante la realizzazione dell’intervento CAM. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 31 7.2.2 VERIFICA PARETI CORPI SCALA B = 100 cm H = 20 cm Zone con armatura corrente Aa = 1+1φ20/20 COMBO : SLV1q=3 N = -700 kN M = 3 kNm RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 32 Zona con infittimenti di armatura (elemento 479) Aa = 1+1φ20/10 COMBO : SLV1q=3 N = -1225 kN M = 6 kNm RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 33 7.2.3 VERIFICA PARETI INTERVENTO TORRINO B = 100 cm H = 20 cm Zone con armatura corrente Aa = 1+1φ20/20 COMBO : SLV1q=3 N = -971.5 kN M = 6 kNm RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 34 Zona con infittimenti di armatura (in corrispondenza dell’attacco del torrino all’edificio) Aa = 1+1φ20/10 COMBO : SLV1q=3 N = -1850 kN M = 11 kNm RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 35 7.3 VERIFICA INTERVENTI CAM L’intervento sulla struttura intelaiata in c.a. affronta e risolve le seguenti problematiche strutturali: a)incremento della capacità del pannello di nodo e della porzione di sommità del pilastro rispetto all’azione tagliante esercitata dalla tamponatura L’osservazione dei danni post-terremoto conferma che tale azione di taglio può determinare danni significativi al nodo che, in funzione anche delle originarie modalità di realizzazione e della sezione di ripresa di getto, può presentare una fessura diagonale sul pannello di nodo ovvero una lesione pseudo-orizzontale in corrispondenza della sezione di attacco pilastropannello di nodo o ancora la rottura per lesione diagonale alla testa del pilastro. b) incremento della resistenza a taglio del pannello di nodo L'incremento di resistenza a taglio del pannello di nodo è stato conseguito con i nastri pretesi di acciaio ad alta resistenza posti in corrispondenza del nodo c) confinamento delle estremità dei pilastri Il confinamento delle estremità dei pilastri consente di conferire agli stessi un significativo incremento della resistenza a taglio e della capacità deformativa; esso ha anche un effetto benefico nei riguardi della potenziale instabilità delle barre longitudinali laddove il passo delle staffe sia molto rado. Per l’estremità superiore del pilastro, l’incremento di resistenza a taglio conferita dal confinamento è anche benefico nei riguardi dell’azione tagliante aggiuntiva dovuta al puntone che si forma nella tamponatura. d) incremento della resistenza a taglio dell’estremità delle travi L’incremento di resistenza a taglio delle estremità delle travi consente di prevenire una eventuale crisi per taglio, secondo un meccanismo fragile che potrebbe attivarsi nel caso in cui la resistenza del calcestruzzo sia relativamente bassa e/o le armature a taglio siano carenti. e) rinforzo a flessione di travi e pilastri Le verifiche dell’intervento in oggetto sono state condotte secondo quanto prescritto nelle “Linee guida – cuciture attive manufatti in c.a.” elaborate da Edil Cam Sistemi s.r.l. RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 36 Nel seguito sono state riportate delle tabelle riassuntive delle verifiche citate (le verifiche sono state condotte per tutti gli elementi, sono state riportate unicamente le più gravose): SIMBOLOGIA ADOTTATA PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA Bx larghezza sezione Hy altezza sezione c copriferro n1 numero barre lembo superiore φ1 diametro barre lembo superiore n2 numero barre lembo inferiore φ2 diametro barre lembo inferiore n3 numero barre parete φ3 diametro barre parete Af1 Area armatura superiore Af2 Area armatura inferiore Af3 Area armatura parete RINFORZO CONFINAMENTO CAM Lan larghezza ala angolare CAM sang spessore angolare nstr numero di nastri sovrapposti tfs spessore singolo nastro bf larghezza singolo nastro s passo dei nastri nmaglie Flex numero di maglie della staffatura CAM (numero di braccia) Metodo di solidarizzazione angolari CAM D Collegamento angolari mediante DISCAM (nodo) B Collegamento angolari mediante 2 barre Φ 14 per angolare (nodo) BB Collegamento angolari mediante 2 barre Φ 16 per angolare (nodo) P Collegamento angolari mediante Perni/pioli inghisati (campata) N Nessun Collegamento angolari RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 37 FLESSIONE SEMPLICE MEd Momento massimo agente MRd Momento Resistente S Coefficiente di sicurezza PRESSO FLESSIONE NEd Sforzo Normale agente MEd,x Momento massimo agente intorno a x MEd,y Momento massimo agente intorno a y NRd Sforzo Normale Resistente MRd,x Momento Resistente intorno a x MRd,y Momento Resistente intorno a y S Coefficiente di sicurezza NB. Se M Ed viene posto nullo i valori di M-N resistenti sono: N Rd calcolato a compressione centrata, M Rd calcolato con applicato N Ed TAGLIO pstaffe passo delle staffe φstaffe diametro delle staffe VEd Taglio massimo agente VRd Taglio resistente S Coefficiente di sicurezza 7.3.1 PILASTRI PRIMA TESA Verifiche ante operam PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA DESCRIZIONE Bx Hy c' n1 mm mm mm φ1 φ2 n2 mm n3 mm φ3 Af1 FLESSIONE SEMPLICE Af2 Af3 MEd,x MRd,x mm mm 2 mm 3 mm 3 KNm KNm S PRESSO FLESSIONE DEVIATA NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y KN KN KN KN KNm KNm TAGLIO S pstaffe φstaffe mm mm PILASTRO 53 (SLV2-q=3) 600 600 40 3 22 3 22 1 22 1140 1140 1140 1.00 111.09 111.09 237.40 229.00 178.00 237.4 173.01 173.01 0.39 150 8 PILASTRO 76_(SLV2-q=1.5) 600 600 40 3 22 3 22 1 22 1140 1140 1140 1.00 111.09 111.09 1.00 1.00 1.00 1.0 111.35 111.35 587.49 150 8 V ed,y VRd,y KN KN 1.00 131.56 353.70 131.56 S 131.56 0.37 Verifiche post intervento CAM FLESSIONE SEMPLICE RINFORZO CONFINAMENTO CAM DESCRIZIONE Lan sang nstr mm mm tfs bf s nmaglie mm mm mm MEd,x MRd,x D/B/P/N KNm Flex KNm PRESSO FLESSIONE DEVIATA S TAGLIO MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y KN KNm KNm KN KNm KNm 229.0 178.0 237.40 336.51 336.51 1.057 150 8 1.00 466.63 466.63 1.0 1.0 1.00 274.93 274.93 2279.237 150 8 353.70 440.80 1.25 PILASTRO 53 (SLV2-q=3) 60 6 2 0.9 19 100 1 BB 1.0 274.67 274.67 237.40 PILASTRO 76_(SLV2-q=1.5) 60 6 2 0.9 19 100 1 BB 1.0 274.67 274.67 1.00 S pstaffe φstaffe NEd mm mm Ved,y VRd,y KN KN S RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 38 7.3.2 PILASTRI QUARTA TESA Verifiche ante operam PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA DESCRIZIONE Bx Hy c' φ1 n1 mm mm mm PILASTRO 76_(SLV2-q=1.5) 400 400 φ2 n2 mm 40 3 φ3 n3 mm 20 2 Af1 FLESSIONE SEMPLICE MEd,x MRd,x mm mm 2 mm 3 mm 3 KNm KNm 20 942 Af2 Af3 628 628 1.00 PRESSO FLESSIONE DEVIATA S 39.22 39.22 NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y KN KN KN KN KNm KNm 1.00 1.00 1.00 1.0 39.38 39.37 TAGLIO S pstaffe φstaffe Ved,y V Rd,y mm mm KN KN 150 6 75.60 47.57 123.53 S 0.63 Verifiche post intervento CAM RINFORZO CONFINAMENTO CAM DESCRIZIONE PILASTRO 76_(SLV2-q=1.5) Lan sang nstr mm mm 60 tfs bf s nmaglie mm mm mm 6 2 0.9 19 100 FLESSIONE SEMPLICE MEd,x MRd,x D/B/P/N KNm Flex KNm 1 BB 1.0 S 139.91 139.91 PRESSO FLESSIONE DEVIATA TAGLIO NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y KN KNm KNm KN KNm KNm 1.00 1.0 1.0 1.00 140.07 140.07 S 828.854 pstaffe φstaffe V ed,y VRd,y mm mm KN KN 150 6 75.60 208.43 S 2.76 7.3.3 PILASTRI QUINTA TESA Verifiche ante operam PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA DESCRIZIONE Bx Hy c' φ1 n1 mm mm mm n2 mm φ2 n3 mm φ3 Af1 Af2 FLESSIONE SEMPLICE Af3 MEd,x MRd,x mm mm 2 mm3 mm 3 KNm KNm PRESSO FLESSIONE DEVIATA S NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y KN KN KN KN KNm KNm TAGLIO S pstaffe φstaffe mm mm Ved,y VRd,y KN KN S PILASTRO 47_(SLV2-q=3) 400 400 40 2 20 3 20 628 942 628 1.00 57.32 57.32 94.64 93.26 27.64 94.6 72.93 54.50 0.55 150 6 1.00 47.57 47.57 PILASTRO 76_(SLV2-q=1.5) 400 400 40 2 20 3 20 628 942 628 1.00 57.32 57.32 115.00 1.00 1.00 115.0 76.26 57.77 264.63 150 6 94.00 47.57 0.51 PILASTRO 31_(SLV2-q=1.5) 400 400 40 2 20 3 20 628 942 628 1.00 57.32 57.32 53.00 1.00 1.00 53.0 66.08 47.78 204.52 150 6 87.00 47.57 0.55 Verifiche post intervento CAM RINFORZO CONFINAMENTO CAM DESCRIZIONE Lan sang nstr mm mm tfs bf s nmaglie mm mm mm FLESSIONE SEMPLICE Flex MEd,x MRd,x D/B/P/N KNm KNm S PRESSO FLESSIONE DEVIATA NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y KN KNm KNm KN KNm KNm TAGLIO S pstaffe φstaffe mm mm Ved,y V Rd,y KN KN S PILASTRO 47_(SLV2-q=3) 60 6 2 0.9 19 100 1 BB 1.0 158.53 158.53 94.64 93.3 27.6 94.64 173.43 155.07 2.130 150 6 1.00 220.54 220.54 PILASTRO 76_(SLV2-q=1.5) 60 6 2 0.9 19 100 1 BB 1.0 157.93 157.93 115.00 1.0 1.0 115.00 177.34 158.93 1083.938 150 6 94.00 247.59 2.63 PILASTRO 31_(SLV2-q=1.5) 60 6 2 0.9 19 100 1 BB 1.0 158.53 158.53 53.00 1.0 1.0 53.00 167.19 149.00 987.758 150 6 87.00 240.54 2.76 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 39 7.3.4 TRAVI TRAVI 20x70 Verifiche ante operam PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA Bx DESCRIZIONE Hy c' φ1 n1 mm mm mm φ2 n2 mm φ3 n3 Af1 FLESSIONE SEMPLICE Af2 Af3 mm mm 2 mm 3 mm3 mm MEd,x MRd,x KNm KNm PRESSO FLESSIONE DEVIATA S TAGLIO NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y pstaffe φstaffe KN KN KN KN KNm KNm mm Ved,y VRd,y KN KN mm S TRAVI20x70 app- 200 850 50 2 16 2 16 402 402 402 350.00 56.53 0.16 1.00 350.00 1.00 1.0 56.90 15.84 150 6 1.00 121.58 121.58 TRAVI20x70 app+ 200 850 50 2 16 2 16 402 402 402 230.00 56.53 0.25 1.00 230.00 1.00 1.0 56.90 15.84 150 6 1.00 121.58 121.58 TRAVI20x70 mezz+ 200 700 50 2 16 2 16 402 402 402 150.00 45.72 0.30 1.00 150.00 1.00 1.0 46.02 14.62 150 6 TRAVI20x70 taglio 85 200 850 50 2 16 2 16 402 402 402 1.00 56.53 56.53 1.00 1.00 1.00 1.0 56.90 15.84 150 6 250.00 121.58 TRAVI20x70 taglio 70 200 700 50 2 16 2 16 402 402 402 1.00 45.72 45.72 1.00 1.00 1.00 1.0 46.02 14.62 150 6 224.00 98.78 0.44 TRAVI20x70 taglio 85 IM 200 850 50 2 16 2 16 402 402 402 1.00 56.53 56.53 1.00 1.00 1.00 1.0 56.90 15.84 150 6 203.00 121.58 0.60 0.53 1.00 98.78 98.78 0.49 TRAVI20x70 taglio 70 IM 200 700 50 2 16 2 16 402 402 402 1.00 45.72 45.72 1.00 1.00 1.00 1.0 46.02 14.62 150 6 186.00 TRAVI20x70 taglio 85 IM 200 850 50 2 16 2 16 402 402 402 1.00 56.53 56.53 1.00 1.00 1.00 1.0 56.90 15.84 150 6 265.00 121.58 0.46 TRAVI20x70 taglio 70 IM 200 700 50 2 16 2 16 402 402 402 1.00 45.72 45.72 1.00 1.00 1.00 1.0 46.02 14.62 150 6 248.00 0.40 98.78 98.78 Verifiche post intervento CAM PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA Bx DESCRIZIONE Hy c φ1 n1 mm mm mm n2 mm FLESSIONE SEMPLICE RINFORZO CONFINAMENTO CAM φ2 Lan sang nstr mm mm mm tfs bf s nmaglie mm mm mm Flex MEd,x MRd,x D/B/P/N KNm KNm PRESSO FLESSIONE DEVIATA S TAGLIO NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y KN KNm KNm KN KNm KNm S pstaffe φstaffe Ved,y VRd,y mm mm KN KN S TRAVI20x70 app- 200 850 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 D 350.0 358.80 1.03 1.00 350.0 1.0 1.00 359.18 58.43 1.037 150 6 1.00 296.81 296.81 TRAVI20x70 app+ 200 850 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 BB 230.0 292.50 1.27 1.00 230.0 1.0 1.00 292.88 49.47 1.431 150 6 1.00 296.81 296.81 150.0 287.51 1.92 1.00 267.92 267.92 TRAVI20x70 mezz+ 200 700 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 D 1.00 150.0 1.0 1.00 287.81 56.44 2.641 150 6 TRAVI20x70 taglio 85 200 850 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 D 1.0 358.80 358.80 1.00 1.0 1.0 1.00 359.18 58.43 419.103 150 6 250.00 296.81 1.19 TRAVI20x70 taglio 70 200 700 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 D 1.0 287.51 287.51 1.00 1.0 1.0 1.00 287.81 56.44 390.142 150 6 224.00 267.92 1.20 TRAVI20x70 taglio 85 IMP5 200 850 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 D 1.0 358.80 358.80 1.00 1.0 1.0 1.00 359.18 58.43 419.103 150 6 203.00 296.81 1.46 TRAVI20x70 taglio 70 IMP5 200 700 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 D 1.0 287.51 287.51 1.00 1.0 1.0 1.00 287.81 56.44 390.142 150 6 186.00 267.92 1.44 TRAVI20x70 taglio 85 IMP4 200 850 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 D 1.0 358.80 358.80 1.00 1.0 1.0 1.00 359.18 58.43 419.103 150 6 265.00 296.81 1.12 TRAVI20x70 taglio 70 IMP4 200 700 50 2 16 2 16 100 10 4 0.9 19 100 1 D 1.0 287.51 287.51 1.00 1.0 1.0 1.00 287.81 56.44 390.142 150 6 248.00 267.92 1.08 TRAVI 25x70 Verifiche ante operam PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA Bx DESCRIZIONE Hy c' n1 mm mm mm φ1 n2 mm φ2 φ3 n3 Af1 Af2 FLESSIONE SEMPLICE Af3 mm mm 2 mm 3 mm 3 mm MEd,x MRd,x KNm KNm PRESSO FLESSIONE DEVIATA S TAGLIO NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y pstaffe φstaffe V ed,y V Rd,y KN KN KN KN KNm KNm mm mm KN KN S TRAVI25x70 app- 250 700 50 2 16 2 16 402 402 402 240.00 46.28 0.19 1.00 240.00 1.00 1.0 46.59 18.24 150 6 1.00 98.78 98.78 TRAVI25x70 app+ 250 700 50 2 16 2 16 402 402 402 135.00 46.28 0.34 1.00 135.00 1.00 1.0 46.59 18.24 150 6 1.00 98.78 98.78 TRAVI25x70 mezz+ 250 700 50 2 16 2 16 402 402 402 100.00 46.28 0.46 1.00 100.00 1.00 1.0 46.59 18.24 150 6 1.00 98.78 98.78 TRAVI25x70 taglio 250 700 50 2 16 2 16 402 402 402 1.00 46.28 46.28 1.00 1.00 1.00 1.0 46.59 18.24 150 6 218.00 98.78 0.45 Verifiche post intervento CAM PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA DESCRIZIONE Bx Hy c n1 mm mm mm TRAVI25x70 app- 250 700 TRAVI25x70 app+ 50 φ1 n2 16 Af1 Af2 Af3 Lan sang nstr mm mm 2 mm 3 mm 3 mm mm mm 2 φ2 2 16 402 402 FLESSIONE SEMPLICE RINFORZO CONFINAMENTO CAM 402 100 10 tfs bf s nmaglie mm mm mm 2 0.9 19 100 1 Flex MEd,x MRd,x D/B/P/N KNm KNm D 240.0 288.15 PRESSO FLESSIONE DEVIATA S NEd MEd,x MEd,y KN KNm KNm 1.20 1.00 240.0 1.0 NRd MRd,x MRd,y KN KNm KNm 1.00 288.45 80.21 TAGLIO S 1.315 pstaffe φstaffe Ved,y mm mm KN 150 6 1.00 VRd,y S KN 324.79 324.79 250 700 50 2 16 2 16 402 402 402 100 10 2 0.9 19 100 1 D 135.0 288.15 2.13 1.00 135.0 1.0 1.00 288.45 80.21 3.110 150 6 1.00 324.79 324.79 TRAVI25x70 mezz+ 250 700 50 2 16 2 16 402 402 402 100 10 2 0.9 19 150 1 D 100.0 288.17 2.88 1.00 100.0 1.0 1.00 288.47 80.24 4.866 150 6 1.00 289.75 289.75 TRAVI25x70 taglio 50 2 16 2 16 402 402 402 100 10 2 0.9 19 100 1 D 1.00 1.0 1.0 1.00 288.45 80.21 626.497 150 6 250 700 1.0 288.15 288.15 218.00 324.79 1.49 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 40 TRAVI 25x75 Verifiche ante operam PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA Bx DESCRIZIONE Hy c' n1 mm mm mm φ1 φ2 n2 mm n3 mm φ3 Af1 FLESSIONE SEMPLICE Af2 Af3 mm mm 2 mm 3 mm 3 MEd,x MRd,x KNm KNm S PRESSO FLESSIONE DEVIATA TAGLIO NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y pstaffe φstaffe KN KN KN KN KNm KNm mm mm V ed,y VRd,y KN KN S TRAVI20x75 app- 250 750 50 2 20 4 22 628 1520 628 327.00 180.20 0.55 1.00 327.00 1.00 1.0 180.53 25.40 150 6 1.00 106.38 106.38 TRAVI20x75 app+ 250 750 50 4 22 2 20 1521 628 760 155.00 76.33 0.49 1.00 155.00 1.00 1.0 76.63 29.19 150 6 1.00 106.38 106.38 TRAVI20x75 mezz+ 250 750 50 4 20 2 20 1257 628 628 91.50 76.33 0.83 1.00 91.50 1.00 1.0 76.64 25.40 150 6 1.00 106.38 106.38 TRAVI20x75 taglio filo pil 250 750 50 2 20 4 22 628 1520 628 1.00 1.00 1.00 1.00 1.0 180.53 25.40 150 6 180.20 180.20 253.00 106.38 0.42 Verifiche post intervento CAM PROPRIETA' GEOMETRICHE SEZIONE IN CA DESCRIZIONE Bx Hy c n1 mm mm mm TRAVI20x75 app- 250 750 50 φ1 n2 mm 2 20 φ2 mm 4 22 n3 φ3 Af1 Af2 FLESSIONE SEMPLICE RINFORZO CONFINAMENTO CAM Af3 Lan sang nstr mm mm 2 mm 3 mm 3 mm mm 628 1520 628 tfs bf s nmaglie mm mm mm Flex MEd,x MRd,x D/B/P/N KNm KNm PRESSO FLESSIONE DEVIATA S NEd MEd,x MEd,y NRd MRd,x MRd,y TAGLIO S pstaffe φstaffe Ved,y VRd,y S KN KNm KNm KN KNm KNm mm mm KN 60 6 2 0.9 19 100 1 BB 327.0 384.60 1.18 1.00 327.0 1.0 1.00 384.93 73.68 1.275 150 6 1.00 331.81 331.81 KN TRAVI20x75 app+ 250 750 50 4 22 2 20 1521 628 760 60 6 2 0.9 19 100 1 BB 155.0 280.79 1.81 1.00 155.0 1.0 1.00 281.10 77.24 2.433 150 6 1.00 331.81 331.81 TRAVI20x75 mezz+ 250 750 50 4 20 2 20 1257 628 628 60 6 2 0.9 19 150 1 BB 91.5 3.07 1.00 91.5 1.0 1.00 281.12 73.69 5.340 150 6 1.00 303.29 303.29 TRAVI20x75 taglio filo pil 250 750 50 2 20 4 22 628 1520 628 60 6 2 0.9 19 100 1 BB 1.0 1.00 1.0 1.0 1.00 384.93 73.68 583.550 150 6 280.80 384.60 384.60 253.00 331.81 1.31 RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 41 7.4 VERIFICHE GEOTECNICHE 7.4.1 Modellazione del terreno La struttura di fondazione è schematizzata attraverso l'introduzione travi di fondazione poggianti tutte su suolo elastico alla Winkler; in questo modello la costante di Winkler si calcola in funzione dei parametri di deformabilità dei terreni, della stratigrafia, della geometria della fondazione. 7.4.2 Verifiche strutturali degli elementi di fondazione Per le verifiche in oggetto Cfr.§ 7.2.1.1. 7.4.3 Sintesi delle verifiche geotecniche Sono state omesse le verifiche geotecniche in quanto sussistono, per l’edificio in esame, le seguenti condizioni (prescritte nel §C8A.5.11 dell’Allegato alla circolare esplicativa della vigente normativa [18]): x)assenza di importanti dissesti attribuibili a cedimenti fondali sia attuali che passati; y)gli interventi strutturali non comportino alterazioni sostanziali allo schema strutturale del fabbricato; z)gli interventi non comportano rilevanti modificazioni delle sollecitazioni trasmesse in fondazione aa)sono esclusi fenomeni di ribaltamento della costruzione per effetto delle azioni sismiche In particolare si fa notare come le massime tensioni al piede delle fondazioni riscontrate in condizioni statiche (combinazione SLU) sono superiori rispetto a quelle indotte dalle condizioni sismiche (SLV). RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTERVENTI STRUTTURALI – edificio inps - l'aquila 42
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