Anno II • n. 11 • SABATO 14-03-15

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Anno II • n. 11 • SABATO 14-03-15
il
SETTIMANALE
PICCOLO
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Anno II • n. 11 • SABATO 14 MARZO 2015
a pagina 6
QUOTE LATTE,
CHE SBERLE
Il ministro Maurizio Martina
risponde a Franco Bordo (Sel)
CULTURA
▲
a pagina 22
In arrivo la tela
più grande
del mondo
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Non riceve alcun finanziamento pubblico
PREDONI
DEL PO,
MINACCIA
DALL’EST
Edizione chiusa
alle ore 21
a pagina 4
▲
L’assessore Maurizio Manzi: «Già nel 2015 osserveremo una riduzione del costo del servizio, quindi delle tariffe»
a pagina 7
TARI: PERCHE’ ABBIAMO PAGATO DI PIU’
L’EDITORIALE
Borgo Loreto,
pericolo
amianto
a pagina 8
▲
AMBIENTE
INCENERITORE
▲
a pagina 5
Dimissioni
di Zamboni:
i motivi
In gennaio
hanno chiuso
500 imprese
a pagina 3
▲
ECONOMIA
C
erto che la vicenda del finanziamento
della manifestazione “Le corde dell’anima” è quanto meno singolare, se cerchiamo di vederla con occhi liberi da preconcetti. Allora: il Comune sostiene che, fin dallo
scorso settembre, aveva fatto sapere a PubliA
(organizzatrice della manifestazione) che non
sarebbe stato in grado di assicurare, per il
2015, lo stesso contributo erogato nel 2014. Da
notare che i novantamila euro dati nel 2014 erano addirittura il triplo rispetto agli anni precedenti, e questo in tempi già difficili per i bilanci
dell’Amministrazione. Ma tant’è: mi pare di ricordare che, lo scorso anno, ci siano state le
elezioni per la carica di sindaco e che il giornale La Provincia sostenesse apertamente la candidatura di Perri...
Comunque, il sindaco Galimberti propone di
svolgere una edizione ridotta, magari in collegamento all’Expo di Milano, potendo assicurare
una cifra, al massimo, di trentamila euro.
Dall’altra parte, giunge una risposta che, francamente, stupisce: allora non se ne fa di nulla.
Ma come, non era possibile fare una manifesta-
Senza Parole...
zione ad un costo inferiore? O magari, non era
possibile prevedere alcuni spettacoli a pagamento, in modo da poter compensare il minor
contributo pubblico? Forse non sarebbe stato
più conveniente mettersi attorno a un tavolo e
vedere che cosa era possibile fare? La concertazione non è più di questo mondo? Il confronto
neppure? Allora il Comune è scevro di responsabilità, completamente trasparente? In questa
vicenda, sembrerebbe proprio di sì.
Ma ecco che, su un altro versante, arriva una
doccia fredda. Il presidente di Aem Gestioni Federico Zamboni dà le dimissioni, denunciando
«pressioni» da parte dell’Amministrazione perché non si recasse ad una audizione della Commissione vigilanza del Comune. Il fatto, se confermato, sarebbe di una gravità inusitata: roba
da singolar tenzone! Invece, il Comune, serafico, risponde: «Prendiamo atto dell’annuncio di
dimissioni da parte del Presidente Zamboni e lo
ringraziamo per il lavoro svolto». Aplomb? Imbarazzo? Non lo so proprio. Da una parte si
invoca la trasparenza, dall’altra si mette il silenziatore ad una bomba. Che succede in piazza del
CASALASCO
▲
a pagina 15
Comuni uniti
nel nome
del turismo
ALL’INGRESSO DEL PALARADI
Domani torna
il Magazine
della Vanoli
BASKET SERIE A
pagina 25
CALCIO LEGA PRO
di Daniele Tamburini
Comune? C’è doppiezza? Ci sono
piani separati? Qualcosa si può
dire e qualcosa no?
Vedo in giro gente stanca, demotivata, attonita, stizzita, incazzata... Da ultimo vi racconto questa. Giunge in
redazione una lettera firmata Renato Fiamma,
l'assessore del Pd, quello per il quale l'ampliamento del poligono di tiro potrebbe risovere i
problemi economici, occupazionali e di turismo
a Cremona. Pubblichiamo fedelmente il contenuto della lettera e come conseguenza veniamo
tacciati di scrivere il falso.
Scopro che la lettera non solo non era stata
scritta da Fiamma, ma l'occulto estensore non si
era nemmeno preoccupato di avvertire l'assessore. La mozione per l'ampliamento del poligono viene presentata, lunedì scorso, in consiglio
comunale e approvata a larga maggioranza, nonostante i distinguo del sindaco e i mal di pancia
di buona parte del Pd, costretti a sottostare ad
una specie di ricatto. Mah, che dire, non ho parole... Domani me ne vado al mare, lontano da
tutto questo.
a pagina 23
Per i biancoblu
Cremo in cerca
importante sfida
di punti salvezza
per la zona playoff oggi in laguna
VOLLEY A1
a pagina 24
Una Pomì in forma
ora mette nel mirino
il secondo posto
CREMONA
VIABILITA’
Lavori in via Ruggero
Manna fino al 21 marzo
Fino al 21 marzo via Ruggero Manna, all'altezza
dell'incrocio con via S. Omobono, sarà interessata da lavori stradali che comportano l'istituzione del
senso unico alternato. Sempre in via Ruggero Man-
na, all'angolo con via S. Lucia, nei giorni 9 e 10 (dalle ore 7,30 alle ore 17,30), vi saranno dei lavori edili che occuperanno parte di via S. Lucia, riducendo
la sede stradale.
Crollo delle imprese: a gennaio 500 chiusure
Preoccupa notevolmente l’incremento delle aziende che cessano l’attività: i picchi nel settore del commercio, dell’edilizia e della recettività
C
di Laura Bosio
È lo stesso ministero per l'Economia
e le Finanze a evidenziare che il nuovo regime forfettario per le
partite Iva ha frenato l'apertura
di nuove posizioni, e quindi l’iniziativa privata.
Secondo i dati del ministero,
a gennaio in Italia sono state
aperte 56.717 partite Iva, ben il
29,7% in meno rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente e in controtendenza rispetto ai mesi di novembre e
dicembre 2014, nei quali si erano registrati aumenti significativi.
La flessione nel numero di
aperture osservata nel mese di
gennaio «è stata influenzata dalla clausola prevista dalla stessa
legge di stabilità per il 2015 che,
insieme all’introduzione del nuovo regime forfettario, consentiva
alle partite Iva in essere al primo
gennaio 2015, di continuare ad
operare con il “vecchio regime”»
evidenzia il Mef.
La spiegazione potrebbe essere proprio che diversi soggetti
abbiano deciso di anticipare
l'apertura della partita Iva entro
la fine del 2014 (novembre e dicembre), ritenendo il regime allora in vigore più vantaggioso
per la propria attività.
«La distribuzione per natura
giuridica mostra che la quota
relativa alle persone fisiche nelle
aperture di partita Iva si attesta
al 71,3% del totale, quella delle
società di capitali al 20,5% e
quella delle società di persone al
7,5% - spiega il Ministero -. La
A livello nazionale si registra invece un forte calo delle nuove partite iva: il nuovo regime forfettario ha scoraggiato l’iniziativa privata
Imprese registrate e movimento demografico imprenditoriale
GENNAIO 2014
GENNAIO 2015
(Fonte:
Infocamere)
REGISTRATE
ISCRIZIONI
CESSAZIONI
TOTALI
CESSAZIONI
NON D’UFFICIO
REGISTRATE
ISCRIZIONI
CESSAZIONI
TOTALI
CESSAZIONI
NON D’UFFICIO
4.154
3
68
62
4.246
13
68
68
16
-
1
1
17
-
-
-
3.441
10
56
44
3.531
7
33
33
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
62
-
1
1
60
-
1
1
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti
34
-
1
1
36
-
1
1
F Costruzioni
5.107
19
101
95
5.258
27
79
79
G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli
6.718
30
133
119
6.813
32
109
109
834
-
8
6
854
-
19
19
2.094
8
73
46
2.100
4
18
18
J Servizi di informazione e comunicazione
509
1
10
9
504
1
5
5
K Attività finanziarie e assicurative
678
2
9
9
660
5
8
8
SETTORE
A Agricoltura, silvicoltura pesca
B Estrazione di minerali da cave e miniere
C Attività manifatturiere
H Trasporto e magazzinaggio
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
1.627
1
23
17
1.687
1
10
10
M Attività professionali, scientifiche e tecniche
802
7
25
22
817
6
18
18
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
742
7
18
17
723
3
5
5
1
-
-
-
--
--
--
--
P Istruzione
118
-
-
-
116
1
1
1
Q Sanità e assistenza sociale
212
-
3
3
207
-
3
3
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
394
3
6
5
392
2
2
2
1.404
7
26
21
1.395
5
28
28
L Attività immobiliari
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
S Altre attività di servizi
X Imprese non classificate
TOTALE
percentuale dei “non residenti”
e “altre forme giuridiche” è inferiore all’1%. Rispetto al gennaio
2014, tutte le forme giuridiche
presentano un calo di aperture:
modesto per le società di capitali (-3,3%), più evidente per le
società di persone (-12,5%) e
particolarmente accentuato per
le persone fisiche (-36,2%) a
seguito della novità normativa
sopra descritta, che riguarda
esclusivamente le persone fisiche».
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,7% delle partite iva
avviate a gennaio è localizzato
al Nord, il 21,6% al Centro ed il
34,6% al Sud ed Isole. Il con-
787
84
17
15
758
75
12
12
29.734
182
579
493
30.174
182
420
420
fronto con lo stesso mese dello
scorso anno segnala che tutte le
regioni presentano un calo di
nuove posizioni.
La classificazione per settore
produttivo fa rilevare che il commercio continua a registrare «il
maggior numero di aperture di
partite Iva con oltre il 25% del
totale, seguito dalle attività professionali con il 12,4%, e
dall’edilizia e dall’agricoltura,
entrambe poco al di sotto del
10%. Rispetto al gennaio dello
scorso anno, tutti i settori principali segnalano un calo di aperture, contenuto per quello
dell’alloggio e ristorazione
(-5,4%), particolarmente accen-
tuato per le attività professionali
e la sanità (entrambe al -55%),
dove la variazione normativa sul
regime forfetario incide maggiormente».
La ripartizione relativa alle
persone fisiche mostra una sostanziale stabilità, «con il 66,1%
delle nuove partite Iva appartenente al genere maschile. Il
40,3% è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 39% da
soggetti di età compresa nella
fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto
al corrispondente mese del
2014 la distribuzione per classi
di età evidenzia flessioni di aperture decrescenti con l’aumentare dell’età: dal -47,4% per la
classe compresa “fino a 35 anni”, al -20,5% per la quella degli
“oltre 65 anni”. Il significativo
calo nella fascia di età al di sotto
dei 35 anni, che segue i forti
aumenti registrati nei mesi di
novembre e dicembre, può essere anch’esso dovuto alla novità normativa sul regime forfetario, tenuto conto che il vecchio
regime di vantaggio poteva essere mantenuto anche oltre i
cinque anni da soggetti giovani,
fino al compimento del 35° anno
di età».
Aumentano anche gli imprenditori stranieri. «Nell’anno 2014 il
17,3% degli avvianti risulta nato
all’estero. In ordine decrescente
l’Asia/Oceania rappresenta il
5,3% del totale, l’Africa il 4,7%,
l’Ue il 3,5%, l’Europa non Ue il
2,5% ed infine l’America il 1,2%.
L’ incrocio con i settori produttivi
fa emergere alcune regolarità,
quali ad esempio la concentrazione dei nati in Asia/Oceania
nel settore del commercio, mentre i nati in Europa (sia Ue sia
non Ue) si concentrano nel settore delle costruzioni».
LE IMPRESE A CREMONA
I dati cremonesi non mostrano forti cambiamenti tra le nuove iscrizioni a gennaio 2014 rispetto a quelle dello stesso mese del 2015: sono state 182 in
entrambi i casi. Il dato però, fornito dalla Camera di Commercio, riguarda solo le imprese,
mentre non vi sono inclusi i liberi professionisti, che sono invece forse quelli che maggiormente hanno avuto interesse a concentrare le iscrizioni nel dicembre 2014. Spicca invece un altro
dato, sicuramente preoccupante: a gennaio 2015, ben 493 imprese che sono cancellate dai
registri, contro le 420 del 2014.
Aumenta anche il saldo negativo
tra le iscrizioni e le cessazioni,
che nel 2015 è stato di –311,
mentre nel 2014 era stato -238.
Si incrementa quindi il numero
delle imprese che chiudono i
battenti, soprattutto nel settore
commercio (133 a gennaio 2015
contro le 109 dello stesso mese
dell’anno prima), costruzioni
(101, contro le 79 del 2014) e ristoranti/alberghi (79 nel 2015,
18 nel 2014).
4
Cronaca
Sabato 14 Marzo 2015
L’estorsione corre
sul web: molte
segnalazioni pervenute
alla questura
Cresce il peridolo delle estorsioni
telematiche. A evidenziare la necessità
di prestare attenzione è la Questura
di Cremona, in seguito alle numerose
segnalazioni ricevute in questi giorni, da
parte di privati e di aziende, che hanno
denunciato “degli episodi di estorsione telematica ad opera di soggetti al
momento ignoti”. Una nuova minaccia
a cui la Polizia raccomanda di prestare
particolare attenzione e che ormai sul
web gira da diverso tempo.
«Tale attività criminosa – fanno sapere dalla Questura, - avviene attraverso
la diffusione in rete di mail che conducono all’installazione di un malware che
cifra, rendendoli assolutamente illeggibili e quindi inutilizzabili, tutti i documenti e i files contenuti sul proprio pc». In
sostanza arriva una mail in cui si chiede
di consultare l’allegato al fine di avere
ulteriori dettagli su quanto comunicato.
«Il messaggio è scritto in un italiano
corretto e vi sono inseriti una serie di
riferimenti che lo rendono credibile agli
occhi degli utenti meno esperti - spiega
la Polizia -. Una volta aperto l’allegato,
però, scatta l’infezione del pc che porta,
appunto, a rendere cifrati ovvero protetti
da password o “chiavi” i files in modo
tale che tutto ciò che è contenuto nel
computer non potrà più essere letto
e, quindi, usato a meno che non si
conosca il modo di decifrare, aprendoli, i files». Una volta che il sistema
è infetto viene visualizzato a schermo
intero un messaggio che avverte che i
dati sono stati cifrati. Successivamente, però, viene indicata al malcapitato
la soluzione per risolvere il problema:
eseguire il pagamento di una somma di
denaro fornendo tutte le istruzioni utili
per ottenere il ‘servizio’.
COME PREVENIRE – La Polizia suggerisce altresì alcune misure per tutelarsi, evitando di venire infettati: “Non
aprire mail o allegati di cui non si abbia
la certezza della provenienza e della
correttezza dell’indirizxzo del mittente;
effettuare, comunque, periodicamente
attività di backup o salvataggio dei dati
contyenuti nel pc; mantenere costantemente aggiornato il proprio antivirus”.
Predoni del Po, la minaccia
arriva dall’Europa dell’Est
Il fiume invece che essere vissuto come una risorsa preziosa è spesso sfruttato, depredato e inquinato
U
di Laura Bosio
n fiume che invece
di essere vissuto
come una risorsa
preziosa, sempre
più spesso viene
sfruttato, depredato e inquinato. Il Po è infatti vittima dei
cosiddetti "predoni", ossia
persone che ne sfruttano le
ricchezze e le risorse per vantaggio personale: pesca di frodo, escavazioni abusive, ma
anche rilascio e smaltimento
di sostanze chimiche nocive.
Una situazione sempre più diffusa lungo l'asta del fiume. Il
pericolo viene sostanzialmente dall'estero: solitamente, infatti, a rendersi responsabili
delle razzie sono soggetti provenienti dall'Europoa dell'est,
Romania soprattutto, che hanno messo in campo dei veri e
propri traffici legati allo sfruttamento illegale del fiume.
Soggetti che spesso giungono anche nel nostro territorio e che operano non solo
lungo il Po ma anche i suoi affluenti, oltre ai numerosi navigli
di cui disponiamo. «In passato
sono stati presi in fraglante
pescatori di frodo – ci dice
Mauro Barborini, comandante
della Polizia provinciale di Cremona -. Infatti con la primavera, che coincide con l'inizio
della stagione in cui si trova
pesce, intensifichiamo sempre
i controlli. Recentemente ad
esempio abbiamo fatto degli
interventi di controllo sul canale navigabile, dove vengono
fatti i ripopolamenti da parte
della Fipsas, e abbiamo trovato due reti tirate da un lato
all'altro del canale». Il modus
operandi è sempre lo stesso:
vengono messe le reti durante
la tarda serata e nelle prime
ore della mattina vengono ritirate, recuperando il pesce che
vi è rimasto incastrato. Il pesce
viene preso e poi rivenduto, su
mercati esteri, in quanto da noi
pesci come i siluri non hanno
interesse alimentare. «Con le
reti riescono a catturare 40-50
Il problema maggiore è la pesca di frodo. Attenzione alta
anche su furti di barche e sversamento di inquinanti
chili di pesce alla volta, spiega
ancora Barborini . Spesso
queste persone non hanno
una licenza, come i rumeni che
abbiamo fermato qualche mese fa. Poi pescare con le reti
comporta un grave danno alla
fauna ittica, in quanto si pesca
di tutto, e non solo i siluri».
Le bande dei pescatori di
frodo, solitamente, sono strutturate in clan familiari e agiscono di notte, o con imbarcazioni o con le reti, catturando
grandi quantita di pesci (pesci
siluro, carpe, carassi, cefali,
breme). Si tratta di un business enorme che coinvolge
tutta l'asta del Po.
Come se non bastasse, c'è
la questione igienico-sanitaria:
«Mettere in commercio pesce
pescato su corsi d'acqua inquinati, senza alcun tipo di
controllo sanitario, può portare alla diffusione di patologie
di vario genere».
Per di più «con la pesca di
frodo si alterano gli equilibri
dei corsi d'acqua» spiega ancora Barborini. «Equilibri che
già comunque sono compromessi, come dimostra il fatto
che il nostro fiume ormai dimorino specie esotiche, sia tra
la flora che tra la fauna, come
il siluro, o alberi quali la robinia
e l'ailanto. In questo modo i
nostri corsi d'acqua rischiano
di perdere la propria naturalità.
Fortunatamente lungo il Po rimangono ancora delle zone
naturali e protette, come la foresta delle Colonie Padane, o i
lanconi di Gussola. Ma problemi simili si ritrovano anche
lungo l'Oglio e l'Adda».
Tra gli atti predatori non si
può non fare un cenno alle
escavazioni abusive, anche se
fortunatamente negli ultimi anni stanno diminuendo. «La domanda di materiali da costruzione, a causa della crisi, è in
calo, e con essa anche le
escavazioni. Tuttavia si tratta
di un fenomeno da monitorare
costantemente, in quanto, se
fatto indiscriminatamente, provoca un danno grave anche
alle difese naturali del fiume».
Particolare attenzione, soprattutto in questo periodo, va
invece ai furti di barche e soprattutto di motori fuoribordo,
che proprio nel periodo primaverile, quando gli appassionati
iniziano a solcare le acque del
fiume, si moltiplicano. «Teniamo l'allerta massima su questo problema - spiega Barborini -. Senza dubbio chi usa
una imbarcazione non dovrebbe mai lasciarvi attaccato il
motore durante la notte».
Altro modo di sfruttare i
corsi d'acqua in maniera illegale e decisamente dannosa,
è quello dello sversamento
abusivo di sostanze inquinanti. «Sono diversi i tipi di situazioni che si profilano e a cui
prestiamo la massima attenzione. Principalmente sono
rogge e canali ad essere prese
di mira: o scarichi industriali
quando si rompono gli impianti di depurazione, o scarichi
agricoli soprattutto nelle stagioni piovose, quando i liquami spesso vanno a finire nei
canali. In questi casi riusciamo
quadi sempre, seguendo il
corso delle sostanze inquinanti, a risalire alla fonte. Ma ci
sono anche gli inquinatori
estemporanei, che arrivano
con i camioncini e versano le
sostanze nel fosso. In quel caso sono molto più difficili da
individuare».
Cronaca
Sabato 14 Marzo 2015
5
L’affaire inceneritore e le dimissioni di Zamboni
Dallo spegnimento del termovalorizzatore al nuovo Piano rifiuti: ecco i motivi che stanno dietro la decisione del presidente di Aem Gestioni di lasciare il suo incarico
Forza Italia: «Lo stop all’impianto costerebbe 20mila euro, 40mila con l’indotto. La sua dismissione indebolirà Aem nei confronti dell’esterno»
L
di Laura Bosio
o spegnimento dell'inceneritore
accende nuovamente la polemica. L'impianto è una spina
nel fianco per l'amministrazione
Galimberti, stretta tra la volontà
di rispettare le promesse elettorali (ossia
di spegnerlo entro tre anni) e la difficoltà di
rispettare questa scadenza che indubbiamente comporta una serie di problematiche. Da ultimo, l'affaire della commissione
Vigilanza, convocata dal presidente Marcello Ventura (consigliere del gruppo misto) per mercoledì 11 marzo, scorso, proprio per parlare dell'impianto. Commissione che però non si è tenuta in quanto i
consiglieri del Pd Roberto Poli e Santo
Canale si sono alzati, facendo mancare il
numero legale («Assurdo convocare una
commissione quando si sa che saranno
stati assenti alcuni dei principali attori del
dibattito, come il sindaco Gianluca Galimberti, l'assessore Alessia Manfredini, il
presidente di Lgh e quello di Aem Spa» ha
detto Poli).
Un momento che senza dubbio rimarrà
impresso per l'annuncio choc del presidente di Aem Gestioni - l'unico ad essere
presente - Federico Zamboni, che alzandosi ha dichiarato che il giorno dopo
avrebbe rassegnato le dimissioni, stanco
«delle pressioni ricevuta dall'amministrazione per non prendere parte alla commissione» ha dichiarato lapidario, uscendo in tutta fretta dalla riunione.
IL CASO ZAMBONI
E' complessa, la vicenda di Zamboni. Il
noto farmacista cremonese, nominato al
vertice di Aem Gestioni durante l'amministrazione Perri, già da qualche tempo
stava accusando una certa insofferenza
rispetto alla situazione che si era creata. A
spiegarlo è Carlalberto Ghidotti, coordinatore cittadino di Forza Italia nonché
l'uomo che aveva spinto per la sua nomina. «Erano già un paio di settimane che
Zamboni stava esprimendo perplessità
rispetto alla situazione. Da quando, cioè,
era stata convocata la commissione, e
aveva iniziato a ricevere pressioni da par-
te dell'amministrazione comunale, attraverso telefonate e mail, con la richiesta di
non partecipare. Sembra abbiano tentato
in tutti i modi di dissuaderlo dall'essere
presente. Ma lui è una persona seria, libera da vincoli politici, che risponde ai cittadini del proprio operato. Dunque ci teneva
ad essere presente, per informare della
situazione, Come è giusto che sia. E' invece inaccettabile che una Giunta faccia
pressioni su un presidente di una società
pubblica, impedendogli di svolgere il proprio lavoro di democrazia».
L'AFFAIRE INCENERITORE
Tra le fila dell'opposizione è forte la
convinzione che il vero problema sia legato all'inceneritore e ai dati relativi alle performance dello stesso. E' infatti di questi
giorni la polemica lanciata da Ventura e
dal collega Federico Fasani (Ncd), secondo cui l'amministrazione comunale avrebbe «scritto il falso in una lettera inviata al
Ministero per chiedere l’esclusione
dell’impianto dall’applicazione dell’art. 35
dello Sblocca Italia». Secondo Fasani, infatti, «Hanno sbandierato la presunta inefficienza dell’inceneritore nella lettera inviata al ministero, dicendo che il nostro
impianto è uno dei peggiori in Lombardia,
quando invece vi sono dati regionali che
ne parlano come uno dei più performanti
a livello energetico, e con un basso impat-
Federico Zamboni
to ambientale dal punto di vista delle
emissioni».
Anche secondo Ghidotti, «Il sindaco
non ha fatto i conti con la realtà dei fatti,
ossia che l'inceneritore sarebbe perfettamente in grado di andare avanti senza
troppi problemi».
Senza contare l'aspetto economico:
«Lo spegnimento costerà circa 20mila
euro, più i costi annessi: come si potranno
sostenere tali spese?» si chiede Ghidotti.
Un concetto che ha ribadito anche Mino
Jotta: «Aem Spa ha un debito consistente
e il tema dello spegnimento dell’inceneritore ha a che fare con questo. La sua
chiusura ha un costo netto di 20 milioni di
euro, che diventano 40 con l’indotto. La
sua dismissione indebolirà Aem nei confronti dell’esterno. E’ come se si stessero
mettendo delle mine anticarro attorno al
terreno di lavoro dell’azienda, che sarà
costretta a cedere degli asset che in bilancio hanno un valore nominale: se si indebolisce la posizione di chi va alla trattativa si indebolisce anche il valore di quegli
asset. Io posso anche capire le promesse
elettorali, ma poi un politico lungimirante
deve avere ben presenti a quali rischi
espone la propria comunità. Si prefigura
un danno erariale non indifferente».
LA RISPOSTA DEL PD e del comune
Una strumentalizzazione. Così i vertici del Pd definiscono la polemica portata avanti dal centrodestra, con un
comunicato a firma Matteo Piloni e Roberto Galletti, rispettivamente segretari provinciale e cittadino. «Risulta
assolutamente lampante ed estremamente deludente come sia stato fatto uno strumentale utilizzo della Commissione di Vigilanza da parte dei consiglieri del centrodestra
- evidenziano -. Il nodo è uno, e tutto politico. Il centrodestra non condivide le azioni intraprese dall'amministrazione Galimberti rispetto al potenziamento della differenziata
in città». Ma, secondo il Pd, «questa posizione del centrodestra cremonese contrasta con l'intenzione manifestata
più volte nei cinque anni passati al governo della città,
senza mai concretizzare assolutamente nulla». Lo stesso
vale per Zamboni che, «non condividendo le azioni della
giunta, ha legittimamente deciso di dimettersi. Altra cosa
sono l'inceneritore e il futuro di Lgh, questioni diverse rispetto alla situazione finanziaria di Aem, sulla quale Forza
Italia tende a fare (probabilmente in modo volontario) confusione e che, certamente, non può essere imputata
all'amministrazione Galimberti».
In merito alle dimissioni di Zamboni, anche il Comune è
intervenuto con un comunicato, evidenziando che non vi è
stata «nessuna pressione. Abbiamo solo fatto presente al
Presidente Zamboni l’opportunità che alla seduta della
Commissione, per renderne più proficui i lavori, fossero
presenti tutti gli attori coinvolti dal tema in discussione e
quindi sia l’Amministrazione che i rappresentanti di Lgh. In
ogni caso demandando al Presidente stesso ogni autonoma valutazione di merito».
LA PARTITA DEI RIFIUTI
Insomma, l'affaire commissione è solo
la punta dell'iceberg, come hanno evidenziato in una conferenza stampa svoltasi
venerdì mattina i vertici di Forza Italia (presenti Mino Jotta coordinatore provinciale,
il suo vice Fabio Bertusi, il coordinatore
cittadino Carlalberto Ghidotti e il consigliere comunale Ferruccio Giovetti)
Dietro le dimissioni vi è anche una
grande perplessità, da parte di Zamboni,
in merito alle discussioni sul servizio rifiuti
e in particolar modo sull'estensione della
differenziata porta a porta all'intera città
da ottobre 2015.
«Zamboni guarda con molte perplessità a queste novità, che avranno un impatto devastante sulla città. Per risparmiare
l'amministrazione non entrerà più nei cortili ma prentenderà che la gente lasci i rifiuti in strada. Questo rappresenta non
solo un disagio per le famiglie, che dovranno portare i rifiuti in strada o eleggere
qualcuno che lo faccia per tutti nei condomini, ma anche un colpo al decoro cittadino. Proviamo a pensare all'immagine di
un centro storico dove ad ogni porta vi
sono sacchi di rifiuti in attesa di essere
prelevati... Un conto è farlo in piccoli comuni, altra cosa in città e soprattutto in
determinati quartieri. Senza contare il disagio di ritrovarsi i marciapiedi ingombri di
sacchi di rifiuti».
6
Cronaca
Sabato 14 Marzo 2015
L’INCONTRO
Quel che spiega
un capolavoro
Quote latte, i salassi
Il ministro Martina l'ha annunciato rispondendo a Bordo. Multe anche a Cremona
In arrivo 1405 cartelle esattoriali per recuperare quasi un miliardo e mezzo
Descrivere il carisma di
una donna dalla grande spiritualità attraverso l’osservazione dei capolavori dell’arte.
E’ il “dialogo su armonia e
bellezza” che vedrà oggi protagonista il professor Mario
Dal Bello, in un omaggio nel
7° anniversario della morte di
Chiara Lubich. L’evento, promosso dal Movimento dei
Focolari fondato dalla stessa
Lubich e organizzato in collaborazione con il Centro Pastorale Diocesano, si terrà
oggi pomeriggio alle 17 nella
sede del Centro, presso il salone Bonomelli in via
Sant’Antonio del Fuoco 9/a.
Chiara Lubich è stata una
promotrice instancabile di
una cultura dell’unità e della
fraternità dei popoli, sempre
impegnata in prima linea nel
dialogo interreligioso. Recentemente si è aperta la causa
di beatificazione e canonizzazione. Mario Dal Bello è un
giornalista e critico d’arte, e
fa parte della giuria del David
di Donatello. Ha pubblicato
una ventina di libri, parecchi
dei quali ispirati ai grandi della pittura. E così i capolavori
di Beato Angelico, Michelangelo, Raffaello, ma anche Dalì e altri autori di capolavori
dell’arte europea verranno riletti in una nuova forma, che
possa descrivere la spiritualità dell’unità scaturita dal carisma di Chiara.
Q
di Vanni Raineri
ualche giorno fa la Commissione europea ha deferito il nostro
paese alla Corte di Giustizia
per non aver recuperato dagli
allevatori che avevano superato le quote latte individuali dal 1995 per oltre un decennio la cifra. L’Italia ha versato
gli importi dovuti, senza però recuperarli dai
produttori ritenuti responsabili.
Ora il Ministro per le Politiche Agricole
Maurizio Martina ha illustrato il piano di
recupero alla Camera, fornendo i dati esatti
e affermando che sono 1405 le cartelle
esattoriali pronte ad essere notificate. Multe
salatissime, che dovrebbero far recuperare
quasi un miliardo e mezzo di euro.
La vicenda è arcinota, e ha scatenato negli
anni infuocate polemiche politiche, specie
quando al governo era la Lega Nord che ha
difeso i diritti dei produttori, secondo i patti
con Bruxelles responsabili di non aver rispettato il regime delle quote in vigore dagli
anni Ottanta.
Con il deferimento europeo è scattata la
procedura di infrazione, che rischia di appesantire il costo economico dello Stato. La
cifra sforata supera in realtà i 4 miliardi, se si
considerano gli anni a partire dal 1984. Se
si parte dal 1995 scende a poco più di 2
miliardi, poi la Commissione Ue ha indicato
la cifra in 1,7 miliardi, scesa ulteriormente
alla quota già scritta avendo eliminato cifre
considerate non esigibili.
E’ stato il deputato cremonese di Sel Franco Bordo (membro della XIII Commissione
Agricoltura), due giorni fa, appena giunta la
comunicazione da Bruxelles, a chiedere
una commissione d’inchiesta per effettuare
le opportune verifiche e recupero dei costi.
Nel question time alla Camera ha rivolto
l’interrogazione al ministro Martina, che gli
ha risposto forse con più chiarezza di quan-
to atteso: sono 2305, ha affermato il ministro, i milioni di prelievo imputato, e ne sono
stati riscossi 553. Saranno inoltre incassati
a rate 198 milioni. Ne restano dunque 1554,
e di questi 211 sono stati classificati irrecuperabili. Da qui la cifra finale, i 1343 milioni
di importo dovuto. Parte della somma non
si può esigere a causa di sospensive giurisdizionali, quindi i milioni che risultano esigibili subito sono 832.
Martina è stato ancor più chiaro, affermando che tale cifra sarà incassata da Agea ed
Equitalia, che hanno già predisposto 1405
cartelle esattoriali in fase di notifica, e che
quindi saranno una ben sgradita novità nel
giro di qualche giorno per parecchi allevatori, anche cremonesi, in particolare i cosiddetti cobas del latte. 832 diviso 1405 fa una
media di 600mila euro a cartella. In realtà
c’è chi sottolinea la promessa dell’ex ministro Zaia nel 2009 sulla rateizzazione delle
multe, un filo mai ripreso dai successori,
Il ministro Maurizio Martina
d’altra parte 6 ministri dell’Agricoltura (chiamiamolo pure così il Dicastero, di fatto
confermato dopo il referendum abrogativo)
in 5 anni non hanno avuto il tempo di mettere mano seriamente alla patata bollente. La
somma indicata sopra è quella da incassare, ma è destinata ad aumentare, non tanto
per vecchie pendenze, ma per le multe che
sono in arrivo per la campagna in corso,
quella del 2015. Il regime delle quote finirà il
prossimo 31 marzo.
In tutta la provincia le Uova di Pasqua dell’Ail dal 20 al 22 marzo
Torna il tradizionale appuntamento di solidarietà con le
uova dell’Ail nei giorni 20, 21 e 22 marzo. L’iniziativa è realizzata grazie all’impegno di migliaia di volontari dell’Associazione che lotta contro le leucemie, i quali offriranno un
Uovo di cioccolato a chi verserà un contributo minimo di
12 euro. La manifestazione ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al sostegno di importanti progetti di Ricerca e Assistenza e ha inoltre contribuito a far conoscere i progressi della ricerca scientifica nel
campo delle malattie del sangue.
I rilevanti risultati negli studi e le terapie sempre più efficaci e mirate, compreso il trapianto di cellule staminali,
hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti affetti da malattie del sangue. È
necessario però continuare su questa strada per raggiungere ulteriori obiettivi e rendere leucemie, linfomi e il mieloma sempre più guaribili. In tutti i centri della provincia saranno presenti i volontari.
A Cremona questi i punti: Ospedale Maggiore 19/20/21
marzo tutto il giorno, Clinica Figlie di San Camillo 19/20
marzo tutto il giorno, Galleria XXV Aprile 20/21 marzo dalle
8 alle 13, Corso Campi 20/21 marzo dalle 14 alle 20, Corso
Vittorio Emanuele – Oviesse: 21 marzo dalle 8alle 13, Piazza Roma 22 marzo tutto il giorno, Boschetto Piazzale
Chiesa, Centro Commerciale Iper – Sorelle Ramonda
21/22 marzo, tutto il giorno.
A Crema: Duomo, Piazza Garibaldi, Piazza Giovanni
XXIII°, Ospedale Maggiore, Fondazione Benefattori Cremaschi. A Casalmaggiore: Ospedale Oglio-Po 19/20/21
marzo tutto il giorno, Piazza Garibaldi 20 marzo dalle 8 alle
13, Piazza Marini 21 marzo dalle 8 alle 13, Vicobellignano
Piazzale Chiesa, Vicoboneghisio Piazzale Chiesa, Vicomoscano Piazzale Chiesa.
Ed ora l’elenco di tutte le località (evitiamo il punto esatto, è comunque nel centro storico), partendo dal Cremonese/Casalasco: Bonemerse, Calvatone, Cappella de’ Picenardi, Casalbuttano, Casalmorano, Castelponzone, Castelverde, Castelvisconti, Cingia de’ Botti (Piazzale Chiesa
e ospedale Germani), Corte de’ Frati, Derovere, Dosimo,
Farfengo, Formigara, Gabbioneta e Binanuova, Grumello
Cremonese, Gussola, Isola Dovarese, Longardore, Malagnino e San Michele Sette Pozzi, Martignana di Po, Motta
Baluffi, Ostiano, Pessina Cremonese, Piadena, Pieve d’Olmi, Pozzaglio, Robecco d’Oglio, San Daniele Po, San
Giovanni in Croce, San Martino del Lago, San Martino in
Beliseto, San Salvatore, Scandolara Ravara, Scandolara
Ripa d’Oglio, Sesto ed Uniti, Solarolo Monasterolo, Solarolo Rainerio, Soresina (Piazza Garibaldi, Mercato Coperto, Via Genala, Polo Sanitario Nuovo Robbiani) , Sospiro,
Spinadesco, Stagno Lombardo, Stilo de’ Mariani, Tidolo,
Torre de’ Picenardi, Torricella del Pizzo, Vescovato.
E ora le località del Cremasco: Agnadello, Annicco,
Azzanello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola
Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco
Vidolasco, Casaletto Ceredano, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve,
Credera Rubbiano, Cremosano, Cumignano sul Naviglio,
Dovera, Fiesco, Genivolta, Izano, Madignano, Montodine,
Moscazzano, Offanengo, Palazzo Pignano (Via Roma, Via
Colombo in frazione Scannabue, Via Pandino in frazione
Cascina Gandini), Pianengo, Pieranica, Pizzighettone,
Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivolta d’Adda, Romanengo, Salvirola, San
Bassano, Sergnano, Soncino, Spino d’Adda, Ticengo,
Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate.
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Cronaca
Sabato 14 Marzo 2015
7
Tari: ecco perchè abbiamo pagato di più
L’assessore al Bilancio Maurizio Manzi spiega le notevoli differenze di costo che i cittadini hanno rilevato nel 2014 rispetto al 2013
L’
di Laura Bosio
arrivo delle ultime cartelle
esattoriali della Tari, ad integrazione di quanto già pagato a fine 2014, ha portato
sgradite sorprese a molti cremonesi, che spesso si sono visti quasi
raddoppiare la cifra complessiva, rispetto a quanto pagato nel 2013. Ma quali
sono i motivi di tali rincari? Lo chiediamo
all'assessore al bilancio Maurizio Manzi.
«Credo che innanzitutto possa essere
utile capire come funziona il calcolo della
tariffa. Dal 2014, con l'applicazione della
Iuc, e quindi il passaggio dalla Tarsu alla
Tari, si è applicata la legge 158 del 1999,
che prevede per il calcolo l'utilizzo di tabelle che forniscono dei coefficienti, il
KA e il KB, che si basano il primo sul
numero di componenti del nucleo familiare e il secondo sulla superficie dell'abitazione. Tali codici servono a definire in
maniera presuntiva la produzione di rifiuto per ogni famiglia".
E la suddivisione tra utenze domestiche e non? Il dato è cambiato molto
tra il 2013 e il 2014… per quale motivo?
«Complessivamente produciamo
38mila tonnellate di rifiuti. Il punto sta nel
verificare quanto attribuire ad ognuna
delle due categorie. Finora, mancando il
sistema delle pesature, il calcolo si è
fatto attraverso dei coefficienti secondo
cui, nel 2014, al netto dell'inversione
delle percentuali che abbiamo poi corretto, risultava un 36% a carico dei non
domestici e un 64% a carico dei domestici. Per il 2015 le cose cambieranno
perché, con il sistema delle pesature a
campione, fatte lo scorso ottobre, è invece risultato un 44% ai non domestici e
un 56% ai domestici. Dato che si avvicina molto a quello del 2013 con la Tarsu,
quando la suddivisione era 43-57%».
«Nel 2015 adotteremo
il sistema delle pesature e
già si vedrà una riduzione
del servizio e di conseguenza
calerà anche il prezzo
da pagare»
Veniamo al punto: c'è chi lamenta
di aver pagato molto rispetto al 2013...
Quali sono i fattori che hanno determinato il rincaro?
«Vi sono diversi fattori da considerare.
Seppure il costo del servizio è rimasto invariato, dal 2014, per legge, esso è totalmente a carico della cittadinanza. Questo
significa che mentre prima l'ente gestore,
per conto del Comune, contribuiva per
una parte, ossia il 10% (pari a un milione
di euro), ora tutto viene pagato dai cittadini. Inoltre con il calcolo fatto nel 2014 la
parte a carico della cittadinanza risultava
più rilevante rispetto a quella dell'anno
prima: dal 57% al 64%. In effetti, verificando quanto in più hanno pagato le
utenze domestiche, è emersa una diminuzione del corso per i nuclei famigliari con
un solo componente, del 4% per i nuclei
con 3 componenti, mentre per i nuclei più
numerosi si sono osservati incrementi dal
10 al 43 per cento. Fino al 61% per le famiglie con oltre 6 componenti».
Ci sono persone che però lamentano di avere avuto aumenti del 100%,
essendosi visti letteralmente raddop-
piare l'importo da pagare...
«In quei casi credo abbiano semplicemente fatto confusione, raffrontando gli
importi del 2014 non con i totali del 2013
ma con quelli del saldo. Il raffronto va
fatto sulla cifra complessiva».
Se però il prezzo che la cittadinanza deve pagare è così alto, forse non
sarebbe il caso di ridurre il costo del
servizio?
«E' quello a cui stiamo lavorando e a
cui arriveremo con il calcolo delle tariffe
nel 2015. Il gestore del servizio deve
Le nuove linee guida per la raccolta differenziata
Approvate in consiglio comunale le linee guida per
la nuova raccolta differenziata. L'obiettivo primario è
quello della prevenzione: il contenimento della produzione dei rifiuti. La media della produzione pro capite
a Cremona è di 530,4 kg\ab anno in confronto ad una
media provinciale di 455,8 kg\ab anno (dati Ors Regione Lombardia 2013), gli spazi di miglioramento
sono ampi. “Tale concetto va inteso sia in senso
"quantitativo", cioè generazione di minori quantità di
rifiuti, sia in senso "qualitativo", cioè attenzione alla
tipologia di rifiuto che si genera agendo sull'educazione ad acquisti consapevoli - si legge nel documento -. E' necessario il coinvolgimento della comunità:
saranno programmate ed attuate attività che prevedano la partecipazione, la sensibilizzazione, la formazione. Gli incontri e gli approfondimenti saranno studiati per adattarsi a tutti i target, tenendo presente le
differenze per età, per culture, situazione urbane e
diversi contesti edilizi”.
La raccolta differenziata 'porta a porta' è un sistema
collaudato che genera come naturale conseguenza
una minor produzione di rifiuto dovuta ad una maggior
consapevolezza della propria produzione da parte del
cittadino. A questo, gradualmente e solo a regime, si
aggiungerà un sistema di tariffazione puntuale studiato
in modo che il carico economico maggiore sarà su chi
1 1: produce più rifiuto indifferenziato.
“Verrà richiesto un sistema di tracciabilità e il mi-
glioramento delle tecniche di monitoraggio e misurazione delle produzioni dei rifiuti sulla destinazione del
rifiuto sia differenziato che indifferenziato, privilegiando, in vista dello spegnimento graduale dell'inceneritore una gestione dei rifiuti residuali che utilizza sistemi alternativi all'incenerimento - continua ancora”.
“La corretta separazione della frazione umida
porterà ad una raccolta di un rifiuto di elevata qualità che potrà essere destinato al compostaggio,
fornendo materiale organico prezioso per l'agricoltura e il florovivaismo e nuove forme di valorizzazione. Inoltre, ove la situazione abitativa lo consenta,
sarà ulteriormente incentivato l'utilizzo del compostaggio domestico - si legge ancora nel documento
-. Particolare attenzione sarà posta al decoro cittadino, organizzando la modalità di svolgimento del
servizio in modo da mantenere la città pulita e le vie
sgombre nei momenti di maggior frequentazione,
anche riducendo al minimo i tempi di passaggio dei
mezzi. Per la migliore efficienza del sistema sarà
necessaria anche la collaborazione della cittadinanza che sarà direttamente coinvolta, tenuta puntualmente informata delle modalità e degli orari dello
svolgimento dei servizi e di ogni variazione che dovesse eventualmente accadere.
Nel considerare la pronta applicabilità del nuovo
sistema non si sono, trascurate attente considerazioni sui costi, sull'equità dell'applicazione, sull'effi-
cienza ed efficacia del sistema. Si è scelto di optare
per un modello che preveda, quanto già avviato con
successo in alcuni nuclei urbani non dissimili da
Cremona, la collaborazione dei cittadini che posizioneranno i rifiuti, con le modalità stabilite, all'esterno degli edifici per agevolare la raccolta. Verranno
gradualmente messi in atto sistemi di tracciabilità
del singolo produttore che risulteranno poi premiali
nel momento dell'applicazione della Tari perseguendo il principio chi più produce più paga, chi
meno differenzia più paga”.
presentare un piano finanziario che
contenga tutti i costi dello stesso, specificando quali siano i costi operativi di
gestione, quali quelli amministrativi e
quali quelli legati al capitale. E' l'insieme
di queste voci a darci il costo complessivo del servizio. Tale costo viene poi
suddiviso tra costi fissi e costi variabili,
che naturalmente il gestore ci deve motivare. Attualmente il costo è pari a
10.500.000 euro. L'obiettivo è diminuirlo, e già lo stiamo facendo».
E questo accadrà già con le tariffe
del 2015?
«Si, perché già abbiamo individuato
dei tagli da fare. Ancora dobbiamo
quantificare a quanto ammonterà la riduzione dei costi, ma sicuramente ci
sarà. Quindi i cittadini pagheranno meno rispetto al 2014.
Con il nuovo modello applicheremo il
sistema delle pesature, che come detto
prima prevede un 65% del costo a carico delle utenze domestiche e il resto dei
non domestici. Inoltre nel 2015 la raccolta differenziata porta a porta verrà estesa a tutta la città, e questo sarà propedeutico all'applicazione della tariffa puntuale, che consentirà di calcolare quello
che esattamente ogni utente produce. Vi
sarà una componente fissa della tariffa,
che sarà determinata da componenti del
nucleo familiare e dimensioni dell'abitazione, mentre la parte variabile dipenderà dal numero di sacchi di rifiuto indifferenziato che ogni famiglia utilizzerà. Agli
utenti verranno consegnati dei sacchi
contenenti dei microchip, che registreranno quanti sono gli svuotamenti che
vengono fatti ogni anno, partendo ovviamente da una base minima che verrà
calcolata uguale per tutti, anche per evitare che poi la gente vada a gettare la
spazzatura ovunque per non pagare.
Questo sistema ha anche una valenza
educativa, in quanto spingerà gli utenti a
spingere il più possibile sulla raccolta
differenziata».
8
Cronaca
Sabato 14 Marzo 2015
Il Vescovo Dante
ha rassegnato
le dimissioni
nel 75º compleanno
Nel giorno del compimento
del suo 75º anno, il vescovo
Dante Lafranconi ha rassegnato, per raggiunti limiti di età, le
proprie dimissioni. Egli continuerà comunque a reggere la
Diocesi fino alla nomina del suo
successore.
Il presule è nato a Mandello
del Lario (provincia di Lecco,
ma diocesi di Como) nel 1940
da Albino e Giulia Bassini. Il
presule ha anche tre fratelli:
Giancarlo, Ermes e June,
quest'ultima lo ha seguito sia a
Savona e sia a Cremona. Dopo
aver compiuto gli studi ginnasiali e teologici nel seminario
diocesano, è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1964. Per
completare il percorso teologico è stato inviato a Roma, dove
ha conseguito la licenza in Storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana e il
diploma di Teologia morale
presso la Pontificia Accademia
Alfonsiana. Il 7 dicembre 1991 è
stato eletto vescovo di SavonaNoli, mentre il 25 gennaio 1992
è stato ordinato vescovo nella
Cattedrale di Como. L'8 settembre 2001 Giovanni Paolo II
l'ha destinato alla Chiesa di
Cremona nella quale ha fatto il
suo ingresso il 4 novembre dello stesso anno.
«Borgo Loreto: pericolo amianto»
Nuovi sopralluoghi di Ona Cremona alla ricerca di siti contaminati. E lungo la via Bergamo discarica a cielo aperto
Ivano Bonoldi: «Ci sono molte tettoie di garage presumibilmente in asbeto, soprattutto in via Litta»
E
di Laura Bosio
mergenza amianto e discariche a cielo aperto tra via Brescia e Borgo Loreto. A portare
alla luce il problema un recente
sopralluogo dell'Osservatorio
Nazionale amianto - sezione Cremona.
«Ho girato tutto il quartiere e trovato una
situazione decisamente preoccupante racconta Ivano Bonoldi, portavoce
dell'Osservatorio -. Ci sono molte tettoie
di garage, soprattutto in via Litta, che
sono presumibilmente in amianto. Si
tratta di strutture private. Poi dietro alla
scuola San Bernardo, ci sono tante
aziende con tettoie in amianto, tra cui
una in via Rosario che versa in una condizione pietosa, in stato di fatiscenza.
Questo la rende particolarmente pericolosa, in quanto basta un po' di vento
perché si disperdano fibre di amianto».
C'è poi la questione della ex Cavalli e
Poli, già messa sotto sequestro dal Noe
e che è stata recentemente oggetto di
nuovi sopralluoghi fatti dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia Locale per conto della
Procura. «Quello che mi sconcerta è il
fatto che i cancelli siano aperti, - evidenzia ancora Bonoldi -. In questo modo
chiunque può entrare».
Anche lungo la via Brescia si trovano
tracce di amianto: «Appena dopo la casa di riposo, sulla sinistra, vi sono dei
capannoni con tettoie in amianto - spiega ancora il portavoce Ona -. Ma non è
tutto: sempre in quella zona, in via San
Quirico, si nota una vera e propria discarica a cielo aperto, con numerosi pneumatici abbandonati in un campo».
Queste ultime segnalazioni, si aggiungono a quelle già fatte nelle ultime
settimane. Come ad esempio quello
della ex scuola edile di via Bergamo. O
del cimitero di Costa Sant’Abramo. I
sopralluoghi hanno ormai cadenza quasi quotidiana, e i siti contaminati che
vengono alla luce sono sempre più numerosi.
«Tra i siti più a rischio a Castelnuovo
del Zappa vi sono alcune tettoie, poste
a meno di 10 metri dal campo da calcio
dell’oratorio, distrutte e più volte rattoppate, che appartengono a delle cascine».
Ma non è tutto. Lungo la via Giuseppina, zona San Salvatore, «c’è un’azienda con circa 1.0000 metri quadrati di
tetti rotti, che sospettiamo essere realizzati con l’amianto» continua Bonoldi.
Un'altra recente scoperta dell'Ona è
quella della ex scuola edile, in via Bergamo, zona Migliaro. Una struttura «con
una copertura relativamente piccola ma
friabile, naturalmente in amianto, con
tutti i rischi che ne conseguono – prosegue Bonoldi -. Personalmente ho il sospetto che i siti con la presenza di
amianto siano ben più dei 6.000 già
censiti. O comunque chi dovrebbe verificare lo stato di degrado delle strutture
con amianto, non fa il proprio lavoro
come dovrebbe».
Recente anche la segnalazione fatta
dalla Polizia Provinciale su nuovi siti
contaminati rinvenuti a Persico Dosimo.
«Recentemente abbiamo modificato
il sistema di segnalazione, in quanto il
Noe di Cremona deve coprire 4 province, e sono solo in due - spiega ancora
Bonoldi -. Così ora denunciamo la cosa
attraverso esposti alla Procura, mentre
per le verifiche entra in campo la polizia
municipale per la città e quella provinciale per il territorio» conclude Bonoldi.
cazione della linea politica e sindacale.
Lo ha fatto assumendo come dovere il
rinnovamento della propria visione, dei
propri sistemi di relazione e di comunicazione con le imprese, il mondo istituzionale, l’opinione pubblica. A pochi mesi
dal nostro insediamento credo che questo sforzo sia evidente non solo sul nostro territorio. Questa elezione ne è una
conferma tangibile. Ma è anche un invito
a fare ancora di più e meglio, confortati
dalla consapevolezza che stiamo proce-
dendo nella giusta direzione”.
Un percorso che non può prescindere
dalla valorizzazione dei giovani. “A Cremona abbiamo voluto che i giovani, con
il loro entusiasmo, la loro capacità di innovazione fossero protagonisti del cambiamento. – testimonia Casarin -. Hanno
un ruolo attivo negli organi dirigenti, in
Giunta, nei gruppi che stiamo riorganizzando. Ma anche sostenendo i gruppi
informali, come quello di “Cremona siamo noi”. Anche nella promozione degli
eventi ci siamo messi al loro servizio. E’
finito il tempo delle decisioni calate
dall’alto. Essere associazioni di rappresentanza significa recuperare il rapporto
con le imprese: scendere in strada comunicare attraverso i social. La crisi ha
cambiato il mondo. Restare fermi significa consegnarsi al declino. Noi abbiamo
fatto una “rivoluzione copernicana” perché il rilancio e la ripresa non possono
aspettare. E soprattutto non li possono
attendere oltre le nostre imprese”.
Casarin (Ascom) eletto nel consiglio nazionale di Confcommercio
Il presidente di Ascom Cremona, Fausto Casarin, è stato eletto nel Consiglio
Nazionale di Confcommercio. “Un riconoscimento importante del buon lavoro
di Palazzo Vidoni - dicono da Confcommercio -. Ma anche della piena consonanza, negli obiettivi di mandato e nelle
linee di sviluppo tra la realtà locale e
quella nazionale. «Con il nuovo mandato
- spiega Casarin - anche Cremona ha
intrapreso la strada della riorganizzazione, del riposizionamento e della riqualifi-
Cronaca
Sabato 14 Marzo 2015
La figura dell’attore presenta tanti aspetti, a tutt’oggi poco indagati, ma che vanno valorizzati. Egli è
stato anche un talent-scout e non ha mai dimenticato di essere nato e cresciuto all’ ombra del Torrazzo
Il Tognazzi cremonese ne “La vita agra”
S
di Francesca Bazza
comparso venticinque anni fa, il 27
ottobre 1990, Ugo
Tognazzi è stato
uno dei protagonisti della storia del cinema e
dello spettacolo italiano per un
quarantennio, tra teatro, televisione, radio e, naturalmente,
cinema. La figura dell’ attore
Ugo Tognazzi presenta molti
aspetti ancora poco indagati,
ma che vanno valorizzati. Tognazzi è stato anche un talentscout e non ha mai dimenticato di essere nato e cresciuto
all’ ombra del Torrazzo. Cremona e la Pianura Padana sono luoghi dell’ anima determinanti per un film come “La vita
agra”. Diretto da Carlo Lizzani
con una tecnica che per certi
versi spiazza gli spettatori,
strizzando l’occhio alla Nouvelle Vague francese e alla neonata televisione, dopo il grande successo de “Il federale” e
“La voglia matta” lì Tognazzi
dimostra di essere molto più
che un attore comico.
E’ lo stesso attore ad incoraggiare il regista Carlo Lizzani
a trarre un film dal best-seller
“La vita agra” di Luciano Bianciardi, poiché aveva riconosciuto “parte di se stesso nel
libro”. Girato nell’ autunno
1963 a Milano con Tognazzi
come attore protagonista, il
film racconta la storia di Luciano Bianchi, già addetto ai servizi culturali di una grande miniera, che per vendicarsi del
proprio licenziamento e dei minatori uccisi da una grave
esplosione, lascia la famiglia al
paese natio alla volta di Milano, deciso a far saltare con la
dinamite la sede della società
mineraria, “il torracchione” (in
realtà, il grattacielo noto a Milano come “il Pirellone”). Durante uno sciopero in piazza
del Duomo, Luciano conosce
Anna, alias Giovanna Ralli,
giovane giornalista di sinistra.
Tra i due nasce una relazione
clandestina, che fallisce, così
come i propositi dinamitardi di
Luciano, che progressivamente si integra negli ingranaggi
socio – economici della Milano
del boom e finisce per fare il
pubblicitario.
La trama del film e del romanzo insiste sull’ inutilità dei
propositi dinamitardi, ma una
prima differenza fondamentale
è lo spostamento geografico: il
protagonista è originario della
Pianura Padana e non della
Toscana. “Questo perché Ugo
Tognazzi era un padano” , dichiara il regista Carlo Lizzani .
Dunque, le radici cremonesi di
Tognazzi incidono sulla trasposizione cinematografica de
“La vita agra”. L’intento del regista è di valorizzare le capaci-
tà recitative di Tognazzi consapevole, a sua volta, che “La
vita agra” rappresenti un’occasione professionale importante per confermare il proprio
talento. Il regista asseconda
quindi la naturale dimestichezza con l’inflessione lombarda
dell’attore.
Lizzani coinvolge come
consulente alla sceneggiatura
anche Bianciardi. Il regista
sente di condividere con l’autore del libro “il terreno della
nostalgia per un certo tipo di
Milano” , in particolare della
zona Brera, “un po’ la bohème
di Milano”, città che, nel secondo dopoguerra, rappresenta per il regista e anche per
Tognazzi, giunto a Milano già
nel 1945, “la capitale della Liberazione, della nuova Italia e,
a Liberazione compiuta, la capitale dell’editoria”. Tra i luoghi simbolo di una Milano oggi
in gran parte scomparsa, è da
ricordare la latteria delle sorelle Pirovini, location di alcune
scene del film, nonché crocevia socio – culturale di Brera.
Nel caso de “La vita agra”,
l’adattamento cinematografico
è peculiare in quanto è una
sinergia creativa tra gli sceneggiatori, il regista, l’autore
del romanzo e Tognazzi.
Ognuno di essi porta il proprio
contributo e, al contempo, nutre profondo rispetto per le
competenze professionali degli altri. In particolare, Carlo
Lizzani ricorda che “Tognazzi
si meritò anche la promozione
ad attore che interviene su
certi dialoghi, partecipando ad
alcune sedute di sceneggiatura e rappresentando i monologhi ancora prima che entrasse
in gioco la macchina da presa”.
Durante le sedute di progettazione del film, il regista valuta “insieme con Bianciardi e
Tognazzi quanto alcune pagine molto belle potevano essere tradotte in mimica” e nel
tempo libero, in attesa dell’ ef-
fettiva produzione del film,
scopre il mondo del cabaret
tramite Tognazzi, che gli fa conoscere Enzo Jannacci. Oltre
alle origini cremonesi, dunque,
le frequentazioni di Tognazzi
incidono sulla trasposizione
cinematografica de “La vita
agra”: il cameo di Jannacci
cantastorie del bar Jamaica è
mutuato dal mondo artistico
milanese di Tognazzi, che aveva già intuito la novità futuristica del cabaret. Tognazzi è a
suo agio nel circuito artistico
di Milano, così come sul set
aveva “la massima libertà di
muoversi, d’inventare”.
Fin dall’ inizio del film, esterno giorno alla stazione di Milano centrale, Lizzani dirige Tognazzi avvalendosi dell’interpellazione e della voce fuori
campo, due procedimenti stilistico-formali che sono il marchio di fabbrica de “La vita
agra”. L’interpellazione è narrativa e dimostrativa: Tognazzi
agli spettatori “mostra la realtà
di cui parla”. Lizzani cerca un
contatto con gli spettatori tramite l’interpellazione e la mimica del viso di Tognazzi. Raccordo narrativo tra le sequenze, la voce fuori campo è
esplicativa. Il protagonista
spiega le vicende e talvolta
chiama in causa gli spettatori,
che sono guidati abilmente in
questo gioco ad incastri, a cui
Tognazzi si presta con recitazione espressionistica.
Guardando in macchina, interpellando direttamente lo
spettatore, Ugo Tognazzi si
conferma, in conclusione,
molto di più che un attore comico partito nel 1945 da Cremona per Milano: egli racconta in prima persona con lucido
disincanto il lato amaro della
vita.
9
Il Cta Acli promuove una serie di
gite e viaggi per tutti i gusti, in
vista della bella stagione, che inizia
a fare capolino tra una gelata e l'altra.
• Dal 2 al 8 Aprile - 'Pasqua in
Versilia'. Un soggiorno a Ronchi di
Massa, presso l’Hotel Villa Freschi.
• Dal 3 al 7 aprile - “Pasqua in
Abruzzo per Borghi e sapori antichi”.
Viaggio alla scoperta dell’Abruzzo. Si
visiteranno: Pescara, Chieti, Isola del
Gran Sasso, Aquila, Bominaco, Lanciano, Sulmona, Scanno, Teramo e
Civitella del Tronto.
• 12 Aprile - Una giornata nella
splendida cornice del Castello di Pralormo con i colori dei tulipani e con la
visita guidata ad Asti.
• Dal 28 Aprile al 3 Maggio “Tour dei Balcani”. Tour all’insegna
del….”C’era una volta la Jugoslavia”.
Si visiteranno: Zagabria, Belgrado,
Serajevo, Mostar e Zara.
• Dal 7 al 10 Maggio - Un viaggio
per visitare Roma. Si visiteranno la
basilica di S. Pietro e le tombe dei
Papi, dai Giardini Vaticani a Trinità dei
Monti, dalle ville di Tivoli a Ostia Antica.
• Dal 29 Maggio al 2 Giugno Tour dell’Austria lungo il Danubio.
Si visiteranno: Linz, Melk, Durnstein,
Krems, Klosterneuburg, VIENNA,
Engelhartsetten e Graz.
• Dall'8 al 13 giugno - tour 'Alla
scoperta dell'Albania'. Si visiteranno: Durazzo, Ardenica, Butrinto,
Kruja, Saranda, Tirana e Valona..
• Dal 21 al 27 Giugno 2015 Soggiorno in Val Venosta con incantevoli escursioni all’Abbazia di Monte
Maria, in Val senales, al Passo Resia,
in Austria e Svizzera.
• Dall'11 luglio al 8 agosto soggiorni quindicinali ad Andalo presso
l’Hotel Stella Alpina 3***.
• Dal 06 al 16 Agosto 2015 un
Gran Tour di Ferragosto in Scozia e
Londra. Si visiteranno: Dover; Cambrige; Edimburgo; Roslyn; Styirling;
Balmoral Castle; Inverness; Lago di
Loch-Nes; Isola di Skye; Fort William; Gren.Coe; Glagow;
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"
Lettere & Opinioni
Sabato 14 Marzo 2015
Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]
punto di vista
Guida in stato
di ebbrezza anche
per i ciclisti
Europa, solo la Germania
riesce ad avvantaggiarsi
Egregio direttore,
dagli Appennini alle Ande, ovvero, dall’India al Brasile! Quanto sta succedendo a livello planetario e che riguarda
l’Italia nella sua politica internazionale,
ha dell’incredibile. Ci stiamo facendo
ridicolizzare in tutto il mondo. Ci prendono per i fondelli e noi (cioè loro i politici che noi abbiamo votato), non facciamo nulla per uscirne. India, il caso
marò, Brasile, il caso Cesare Battisti,
Gambia, il caso dei due marinai sequestrati (l’accusa è di reti non conformi)
ed imprigionati assieme a circa 20-30
delinquenti comuni (si parla di una
stanza 3x4 metri) per irregolarità delle
reti. E noi qui in Italia abbiamo persone
come Pannella che rivendicano carceri
più umane? Per il solo fatto che non ci
sono gli spazi adeguati ad ospitarli? Ma
cosa siamo diventati se non degli invertebrati, incapaci di reagire. Il caso Ruby
è stato definito dai sinistroidi un fatto
che ha fatto ridicolizzare il mondo intero. Ben più gravi, a mio avviso, sono le
posizioni internazionali che il governo
italiano sta cercando di portare avanti.
E l’Europa tace, Perché? Poi ci si chiede perché si voglia uscire dall’euro.
Forse il motivo è uno solo: nell’euro,
come nell’Europa, non ci siamo mai
entrati! Nell’euro come in Europa l’unica a trarne vantaggio è stata la Germania. Attenzione, signori, la storia si ripete. Vi ricordate la crisi del 1929 e a cosa
ha portato dieci anni dopo? Probabilmente, ora, è anche peggio!
Massimo Pelizzoni
Gussola
***
"
critica
“Crema dell’Expo”, troppe
le dimenticanze culturali
Egregio direttore,
ho assistito alla presentazione degli
eventi programmati dall’amministrazione comunale di Crema in collaborazione con diversi altri enti e associazioni del Cremasco per animare il territorio nel semestre di Expo 2015 e renderlo attrattivo per gli oltre 130 Paesi
presenti a Milano. Ho potuto sentire
alcuni programmi molto interessanti,
per lo più incentrati a cibo e sport, meno per arte e cultura e soprattutto poco
o niente di arte e cultura autoctona. Fra
questa c’è senz’altro e per fortuna
l’inaugurazione del Museo dell’organo,
perché siamo città organaria che vanta
importanti strumenti realizzati per
grandi cattedrali come per piccole
chiese in tutto il mondo, ma non basta.
Avremmo l’obbligo di esaltare grandi
firme di compositori musicali ed esecutori virtuosi del calibro di Francesco
Cavalli, fra i maggiori del XVII secolo,
per lustri maestro di cappella ducale
nella basilica di S. Marco a Venezia,
autore di musica sacra e opere rappresentate in tutta Italia e a Parigi. Oppure
Stefano Pavesi, direttore dell’Opera di
Vienna per anni che, con le sue opere
buffe richieste e rappresentate in tutti i
principali teatri d’Italia, è stato precursore e ispiratore di altri grandi come
Donizetti, Rossini e lo stesso Giuseppe
Verdi. Vincenzo Petrali, organista e
compositore di primo piano del XIX secolo, detto “principe degli organisti
italiani”. Giovanni Bottesini, contrabbasista di fama internazionale, specialmente in Europa ed in America, compositore e direttore d’orchestra, al
quale Giuseppe Verdi affidò la prima
assoluta dell’Aida al Cairo nel 1871.
Giovanni Vailati, detto il Paganini del
mandolino. Personaggi che si valorizzano suonando gli organi del territorio,
di altissimo valore artistico e storico,
Anche i ciclisti possono
incorrere nel reato di guida in
stato di ebbrezza. E’ quanto
stabilito da una recente sentenza della Cassazione
(sent. n. 4893 del 2015) secondo cui il reato di guida in
stato di ebbrezza può essere
commesso anche attraverso
la conduzione di una bicicletta. Quest’ultima, secondo i giudici della Corte, è infatti ritenuta mezzo concretamente idoneo ad interferire
sulle generali condizioni di
regolarità e di sicurezza della
circolazione stradale. Pertanto, se condotta da ciclista
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
avvinazzato, può creare un
obiettivo pericolo per la sicurezza e l’integrità del pubblico degli utenti della strada. Al ciclista alterato dal
vino, tuttavia, non saranno
applicabili le sanzioni amministrative accessorie previste per tale reato, come per
esempio la sospensione della patente di guida. Quanto
all’accertamento del reato di
guida in stato di ebbrezza in
generale, giova ricordare
che questo dev’essere eseguito nel più breve tempo
come quelli di S. Benedetto, S. Bartolomeo, Ombriano, Ripalta Cremasca,
Moscazzano, Trescore, Farinate ecc.,
dove concerti itineranti potrebbero valorizzare strumenti ed autori citati, ma
anche arricchire l’offerta culturale con
l’abbinamento dell’arte pittorica seicentesca di cui le stesse chiese sono
ricche, esaltando altre opere e nomi
cremaschi come Barbelli, Bacchetta,
Manini, Lucini, Cignaroli e portando
davvero l’Expo e i cremaschi nella conoscenza e diffusione capillare delle
vere eccellenze culturali cremasche.
Non farlo, sarebbe come se Cremona
dimenticasse Monteverdi e Stradivari.
Spiace davvero non siano state toccate in conferenza stampa queste peculiarità culturali e storiche e non credo
per necessità di sintesi, poiché sono
state illustrate altre iniziative ben inferiori e meno caratteristiche, come i 4-5
giorni di Jazz Art a CremArena, o lo
show box pubblicitario degli eventi
presso l’Ipercoop. Il solito supermercato che, dopo la pompa bianca e le
autorizzazioni alle varianti di comodo,
gli è stato dirottato una giornata del
Carnevale Cremasco e viene ora avvantaggiato anche dalla pubblicità per
Expo. Mi chiedo cosa possano pensare gli altri supermercati che pagano le
stesse, anzi, più tasse. Nel complimentarmi con quanto già previsto ed organizzato e visto che, come dichiarato, il
programma del semestre “La Crema
dell’Expo” è in itinere e aperto ad eventuali integrazioni, mi auguro si possano
recuperare queste “dimenticanze culturali” non proprio irrilevanti.
Tino Arpini
Solo cose buone per Crema
***
"
agricoltura
I fondi devono essere stanziati
nel primo trimestre del 2015
Signor direttore,
dopo l’approvazione in Consiglio regionale della Proposta di risoluzione
per il Programma di sviluppo rurale
della Lombardia 2014-2024, il relatore
Federico Lena ha dichiarato: «Da tem-
possibile per assicurare la
bontà del controllo. In particolare, gli agenti hanno l’obbligo di avvisare il conducente che può farsi assistere
da un legale, ma non è necessario aspettare che il difensore arrivi. Ciò in quanto
l’accertamento strumentale
fatto con l’etilometro per
controllare la presenza di alcol nel sangue costituisce
un atto di polizia giudiziaria
urgente e indifferibile cui il
difensore può assistere, ma
senza diritto ad essere pre-
po le imprese agricole e agroindustriali del territorio, come pure tutti i rappresentanti del mondo agricolo locale,
sollecitavano l’operatività di questo
strumento, resosi ancor più necessario
in una situazione di crisi economica
profonda. Allo stato attuale la Lombardia è l’unica Regione che ha completato l’iter legislativo per l’attuazione del
Psr, ma non essendo stato approvato,
si trova nella situazione di avere esaurito la propria disponibilità di risorse. E’
per questo che abbiamo invitato la
Giunta regionale, con questa risoluzione, a proseguire negli sforzi per l’approvazione. In particolare - prosegue il
consigliere del Carroccio - abbiamo
chiesto al Governatore Maroni di attivarsi presso i ministeri competenti affinché si superino tutti gli ostacoli burocratici e si proceda quanto prima ad
una rapida approvazione del carryover, ossia di quel meccanismo procedurale che consente comunque l’approvazione senza attendere il passaggio parlamentare di approvazione del
bilancio comunitario. Con la risoluzione approvata oggi, abbiamo altresì
chiesto che si attivi ogni percorso tecnico in grado di consentire a Regione
Lombardia di varare le misure di stanziamento fondi quanto prima, possibilmente nel primo semestre 2015”.
Lega Nord
***
"
trasporto ferroviario
Serve al più presto un’operazione
di trasparenza e verità
Egregio direttore,
l’ennesima indagine della magistratura, resa nota dalla stampa, questa volta sui vertici di Ferrovie nord Milano,
che controlla il 50% di Trenord, la società ferroviaria nata dal matrimonio
con le FS, ripropone con forza il tema
dell’utilizzo privato delle consistenti
risorse pubbliche, trasferite dalla Regione, per i treni pendolari e non per gli
stipendi dei manager aziendali tutti dotati di auto personale. Serve un’operazione di trasparenza e verità che, con
il matrimonio consumato quasi tre anni
viamente avvisato. Pertanto
la polizia giudiziaria deve
soltanto avvertire la persona
sottoposta alle indagini della
facoltà di farsi assistere dal
difensore di fiducia. La Cassazione ha inoltre specificato (sent. n. 10454 del 11-032015) che si può procedere
all’accertamento del reato
de quo con qualsiasi mezzo,
anche sulla base di sintomi
dimostrati dal conducente
al momento dello stop intimato dagli agenti. In buona
sostanza, secondo i giudici
delle suprema corte, quando non è possibile fare il test
con l’etilometro, non resta
che l’accertamento sintomatico (come ad es. la guida a scatti che porta il conducente a fuoriuscire dalla
carreggiata).
*Avvocato Stabilito
del Foro di Milano
fa con le FS, ha reso più difficile. E’
anche per questo motivo che Legambiente ha proposto ai pendolari l’acquisto di azioni delle Fnm per poter
svolgere, dall’interno, i controlli che, né
l’azionista Regione Lombardia, né le Fs
stanno svolgendo. Dall’unione, i disagi
si sono moltiplicati, le soppressioni dei
treni non si contano e le percentuali di
puntualità dei treni sono crollate. I costi
di esercizio invece sono aumentati e i
manager maturano bonus inspiegabili
per una azienda perennemente in crisi,
viste le pessime performance del servizio. Eppure nonostante la proprietà
tutta pubblica di Regione Lombardia e
Ferrovie dello Stato, il controllo pubblico non è stato assicurato, né tantomeno l efficienza dei treni pendolari.
Adesso si capisce l’ostinazione di Regione Lombardia a non introdurre elementi di competizione e di liberalizzazione nel settore con la proroga del
contratto di servizio, senza gara, fino al
2020, il contrario di quanto avvenuto in
Europa per rilanciare i trasporti pubblici e ridurne i costi. Manager e politica
non ci ascoltano e il problema ferroviario non si risolve, anzi, si aggrava. Si
tratta di portare, dentro le stanze dei
bottoni, la voce dei pendolari azionisti.
In questi giorni ho acquistato 80 azioni
al prezzo di 0,57 centesimi l’una per un
totale di 46 euro e visto che i pendolari come contribuenti (che pagano il disavanzo di gestione) e compratori di un
abbonamento (sempre più salato) non
contano niente, dobbiamo diventare
azionisti per guardare i bilanci e controllare dove vanno a finire le ingenti
risorse pubbliche.
Dario Balotta
Responsabile Trasporti
di Legambiente Lombardia
***
"
protesta
Le risorse per il controllo
delle nutrie non ci sono ancora
Signor direttore,
le esigue risorse (150mila euro) che
erano state disposte dalla legge 32 approvata alla fine del 2014 per il control-
lo e l’eradicazione delle nutrie, risultano non essere ancora state stanziate.
Si tratta di una grave mancanza che
contribuisce alla continua proliferazione degli animali sul territorio lombardo.
Per questo abbiamo appena scritto
agli assessori competenti, affinché
queste risorse vengano prontamente
erogate alle Province. Poi, considerato
che il problema appare di grave soluzione, chiediamo anche che per il 2015
vengano erogate risorse sufficienti, ossia 450mila euro, somma che per altro
era già in bilancio per il 2014, prima
della modifica della legge nazionale.
Agostino Alloni
Consigiere regionale del Pd
***
"
allo stadio “zini”
Condividiamo la proposta
di una targa in ricordo di Staccione
Egregio direttore,
lo sport non è un mondo asettico, privo
di slanci ideali e di agganci alla storia
del nostro Paese e proprio partendo da
questo assunto, il Comitato provinciale dell’Uisp di Cremona esprime la propria piena condivisione della proposta
avanzata dal signor Pierluigi Torresani
di collocare all’interno dello stadio “Zini” una targa in memoria dell’ex giocatore della Cremonese, Vittorio Staccione, morto nel campo di concentramento di Gusen (Germania) nell’agosto
1944. Ciò nella consapevolezza che
anche il mondo dello sport possa e
debba contribuire a sviluppare tre le
giovani generazioni la coscienza del
valore della Resistenza e la memoria
della shoa. Iniziative analoghe sono
state adottate dai Comuni di Milano e
Bologna anni fa nei rispettivi stadi per
ricordare Arpad Weais, allenatore
ebreo di orgini ungheresi, morto ad Auschwitz nel 1944.
Uisp Cremona
***
"
appello
L’Imu sui campi agricoli mette
in ginocchio l’intero settore
Egregio direttore,
la decisione del Governo e della maggioranza di non proporre modifiche
sostanziali all’applicazione dell’Imu
agricola nella conversione del decreto
legge governativo ci vede fortemente
contrari. Oggi una soluzione concreta
per sostenere il mondo dell’agricoltura
professionale e non, già particolarmente provato da una tassazione insostenibile e da un mercato che vede
l’assalto di forti competitor stranieri,
capaci di imporre sempre più i propri
prodotti sui banchi della distribuzione
italiana ed europea, è rappresentata
dall’esentare dal pagamento dell’Imu
tutti i terreni agricoli, coltivati e non, a
cui aggiungere quelli destinati a pascolo, bosco e selvicoltura, prato permanente, ad aree di interesse ecologico e
tutti quelli danneggiati da calamità naturali o da gravi patologie. Ma di tutto
questo nel provvedimento non vi è
traccia. Da tempo è inoltre atteso un
provvedimento che, riconoscendo
l’importanza della ricomposizione fondiaria, aggiorni gli estimi catastali che
rappresentano la base essenziale di
una valutazione per poter superare le
disparità oggi presenti tra terreni simili
e contigui, ma soggetti a tassazione
differenziata. Il Governo ha dimostrato
di essere interessato unicamente a fare cassa, a prescindere dai danni che
questo provvedimento reca all’agricoltura, asset fondamentale dell'economia nazionale. Il nostro parere alternativo presentato in Commissione, va in
tutt’altra direzione.
Franco Bordo
Deputato di Sel
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 14 MARZO
Domenica 15 MARZO
Lunedì 16 MARZO
MArtedì 17 marzo
Mercoledì 18 marzo
CREMA
A
rrabbiato sì. Furioso anche.
Ma non è mai andato sopra le
righe. Anche se il sindaco di
Crema, Stefania Bonaldi, secondo la cronistoria dei fatti
da lui raccontata in conferenza stampa,
gli ha giocato uno scherzetto che ha penalizzato la società che presiede - il Crema calcio - non solo dal punto di vista
economico («Abbiamo sostenuto costi
diretti e indiretti per 130mila euro»), e
della credibilità per avere coinvolto gente
che, a diverso titolo, ha lavorato per sei
mesi a un progetto che avrebbe riqualificato la degradata area della Pierina, ma
soprattutto ha procurato un danno all’immagine dei dirigenti della società nerobianca che avevano presentato a 700
persone, di cui 300 tra ragazzi e le loro
famiglie, in una assemblea straordinaria,
«Crema Sporting Park», un’iniziativa fattibile per realizzare, su un terreno di
110mila metri quadri, campi per giocare a
calcio su terreni in erba sintetica e naturale, alcuni campi coperti polifunzionali,
campi di beach volley, una piscina scoperta, il campo di tiro con l’arco, la pista
di atletica, un percorso vita di 1,3 chilometri, una palestra e un ristorante-bar
nella cascina. E altro ancora.
Vista come è finita la vicenda, con un
nulla di fatto per quanto riguarda Crema
(«Con questa giunta comunale non trattiamo più» è stato chiarito nella conferenza stampa), una domanda è d’obbligo:
come mai il presidente del Crema, Enrico
Zucchi, e il suo Cda (Giuseppe Corna,
Umberto Pirelli e Massimiliano Gnatta),
tutti presenti davanti ai taccuini dei cronisti e alle telecamere, affiancati dai progettisti Giorgio Schiavini (ex assessore della
giunta Bonaldi) ed Eugenio Campari,
erano persuasi, al di là di ogni ragionevole dubbio, che il loro progetto avrebbe
avuto l’appoggio dell’amministrazione
comunale?
Mentre racconta i fatti («Non è la mia
verità, ma è la verità» afferma), Enrico
Zucchi è amareggiato, deluso, sconcertato, mortificato. Tutta la successione dei
sentimenti di chi si è sentito preso in giro
da una persona di cui, probabilmente, si
fidava (visto il tono amichevole e confidenziale con il quale il primo cittadino
scriveva sms al presidente dell’Ac Crema
1908). «Il sindaco Bonaldi prima ha detto
sì, poi no» afferma "Chicco" Zucchi, ancora incredulo e arrabbiato. Ma che cosa
lo aveva convinto che la Bonaldi e la sua
giunta avrebbero sposato il progetto del
Crema?
Questo il particolare che vi raccontiamo, e non è di poco conto: «Il primo incontro per lo “Sporting Park” c’è stato a
luglio dello scorso anno tra me e il sindaIl sindaco Stefania Bonaldi
non ha risposto al presidente del
Crema, Enrico Zucchi, sulla sue
osservazioni in merito alla vicenda del «Crema Sporting Park». Al
suo posto hanno preso carta e
penna i due assessori, Matteo
Piloni e Fabio Bergamaschi, e
il consigliere incaricato allo
Sport, Walter Della Frera. Alcune frasi sono di scherno. Altre al
curaro Vediamo che cosa hanno
scritto.
«Stupiscono le parole del
Presidente dell’AC Crema Enrico Zucchi. E lasciano alquanto
sorpresi modalità e toni usati.
«Durante l’ultimo incontro del
3 febbraio scorso, nel quale da
parte nostra tutto era stato chiarito e nel quale sono stati ribaditi la nostra disponibilità, attenzione e supporto, ora leggiamo
le dichiarazioni del presidente
dell’AC Crema che ritira il progetto, già presentato pubblica-
11
Sabato 14 Marzo 2015
L’incredibile vicenda del «Crema Sporting Park»: i “due ceffoni” dati dal sindaco al presidente Zucchi
«Sbugiardati i neofiti della politica»
Da sinistra: Umberto Pirelli,Massimiliano Gnatta, Enrico Zucchi, Giuseppe Corna, Eugenio Campari e Giorgio Schiavini
co Bonaldi. Poi ce ne fu un secondo con
il sottoscritto, due membri di giunta (Matteo Piloni e Fabio Bergamaschi), il delegato allo Sport e il segretario generale.
Per sei mesi i nostri tecnici e i dirigenti del
Comune - serio ed encomiabile è stato il
lavoro con Redondi e Galli - hanno collaborato insieme al progetto». Non solo:
«Dirigenti del Comune e tecnici nostri si
sono anche recati insieme in amministrazione provinciale a Cremona per discutere di questioni sempre inerenti alla Pierina»
Sei mesi, dunque, nei quali Crema
1908 e Comune collaborano Vanno a
braccetto. E durante i quali, ha sottolineato Zucchi, il sindaco ha fatto capire - secondo il preidente nerobianco - che il
progetto “Crema Sporting Park” avrebbe
avuto l’etichetta di “emblematico”: qualifica indispensabile per ottenere il finanziamento a fondo perduto della Fondazione Cariplo di un milione e mezzo di
euro circa. Ed era la condizione imprescindibile, da parte del sodalizio della
nostra città, per poter mettere in moto il
progetto di riqualificazione della Pierina
(«condicio sine qua non» ha ripetuto più
volte Zucchi in conferenza stampa che,
letteralmente, tradotto pane e salame,
significa «condizione senza la quale non
si può verificare un evento»). Questa l’esigenza dell’AC Crema 1908 che da subito
è stata comunicata al primo cittadino. E
proprio nella fase in cui era il Comune ad
avere la responsabilità diretta nel presentare alla Fondazione Cariplo i progetti che
riteneva «emblematici».
La buona accoglienza del «Crema
Sporting Park» da parte di sindaco e di
alcuni assessori, e i sei mesi di lavoro in
comune con i dirigenti comunali, hanno
fatto pensare che questo fosse il positivo indirizzo dell’amministrazione cittadino nei confronti del progetto presentato
dal Crema calcio. Altrimenti non si capisce perché il presidente e il Cda del sodalizio nerobianco abbiano voluto impegnare 130mila euro. E si siano esposti
pubblicamente a sostenere una proposta dettagliata per rivitalizzare la Pierina
che ha coinvolto professionisti, associazioni di volontariato e le tante persone
che vogliono bene alla città. Non solo: il
progetto è stato presentato, con una
kermesse a 700 persone. «Che oggi potrebbero chiederci: era uno scherzo? Ci
avete convocato per una presentazione
senza avere alcuna certezza? Io non ci
sto» ha sottolineato Enrico Zucchi.
Che ha presentato alla stampa gli sms
intercorsi tra lui e il sindaco. «Messaggi e
tabulati telefonici» ha evidenziato, «che
sbugiardano alcuni neofiti della politica
locale». Il movimento tellurico che si è
scatenato tra piazza Duomo (sede del
Comune) e via Giuseppe Di Vittorio (sede
del Crema calcio) è racchiuso nell’arco di
tempo che intercorre tra il 20 gennaio e il
3 febbraio. Quel martedì di due mesi fa
circa, Zucchi informava la Bonaldi che il
31 gennaio al Palabertoni si sarebbe tenuta l’assemblea straordinaria della AC
Crema 1908 per deliberare in merito alla
presentazione al Comune del progetto
“Crema Sporting Park” e le ha chiesto:
«Ti andrebbe di intervenire?». La risposta:
«Ci farebbe piacere».
Mezz’ora dopo, però, il sindaco richiamava Zucchi avvertendolo di essere impossibilitata a presenziare all’assemblea.
Però, aggiungeva, che forse «è meglio
«aggiornarsi dopo la vostra assemblea» e
gli comunicava di aver avvertito Piloni e
Bergamaschi di un incontro da tenersi in
merito agli sviluppi sulla Pierina. Tranquillo e sereno, Zucchi pubblicava, il 21 gennaio, alle ore 9, la convocazione dell’assemblea straordinaria della società. Ma
ecco la doccia fredda: la Bonaldi, telefonicamente, e «per la prima volta», nel pomeriggio, avvertiva il presedente del Crema che la giunta comunale era orientata a
qualificare come emblematico un altro intervento rispetto a quello sulla Pierina: il
sottopasso di viale santa Maria.
Ne è nata un’accesa discussione telefonica – viene raccontato in conferenza
stampa – che è terminata con la promes-
sa di un incontro il 2 febbraio per verificare con il supporto del fund kaiser comunale eventuali altre opportunità all’iniziativa. «L’incontro è avvenuto, poi, il giorno 3
febbraio e la prima cosa che il sindaco ha
detto è stata: “Abbiamo fatto un bel pasticcio”. E dopo aver dichiarato di assumersi la responsabilità del cambio di rotta, ha comunicato inappellabilmente la
volontà della giunta di qualificare come
emblematico il progetto mobilità. L’AC
Crema è uscito dal Comune sconcertato
e mortificato senza avere avuto alcuna
possibilità di replica».
Amareggiato, Zucchi. Mai cattivo nella
sua conferenza stampa. E con onestà intellettuale, ha sottolineato: «Se mi fossi
trovato di fronte a una scelta obbligata,
cioè scegliere tra il progetto della Pierina
e quello della mobilità, a parità di condizioni, avrei io stesso optato per quello
della mobilità». Non solo: il sodalizio cremasco era convinto che un simile progetto fosse perfettamente in linea con le iniziative programmate per il 2016 che vedrà
Crema diventare la «Città europea dello
Sport». Inoltre, «non abbiamo chiesto un
euro all’amministrazione».
Chiarito questo, Zucchi ha rimesso il
dito sulla vera piaga, cioè «sull’improvviso cambio di direzione da parte del sindaco che prima ha detto una cosa e poi
ne ha fatto un’altra. Sarebbe stato opportuno che il dietrofront del Comune ci fosse stato comunicato prima dell’assemblea della società. La verità è che ci hanno preso in giro. Non ho intenzione di fare
causa al Comune. Però, chiedo rispetto
per il Cda e il Crema 1908, la cui storia
supera come numero di anni la somma
delle età della Bonaldi, di Piloni e di Bergamaschi. Il sindaco dovrebbe avere almeno l’umiltà di chiedere scusa».
E adesso, che cosa succederà? «Il
progetto subisce una battuta d’arresto.
Con interlocutori di questo calibro è impossibile andare avanti. Dopo avere preso due ceffoni, non voglio prenderne altrettanti. Ci auguriamo di poter continuare il progetto firmando un’intesa con dei
privati; tra privati conta che cosa c’è
scritto nero su bianco e non gli orientamenti politici. Il Crema 1908, poi, è completamente apolitico. Comunque, noi
con questo sindaco e quasta giunta non
trattiamo più».
Gli assessori: «Una ricostruzione dei fatti fantasiosa»
Matteo Piloni
Fabio Bergamaschi
mente. Ovviamente la scelta è
assolutamente legittima e rientra nelle facoltà della società
sportiva».
E ancora: «D’altronde, come
abbiamo più volte ribadito, il no-
stro interesse c’era e resta. Eravamo anche rimasti d’accordo, il
3 febbraio scorso, che ci sarebbe stato presentato un ulteriore
progetto, rimodulato in modo da
non tenere conto dei finanzia-
Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91) Trattamento dati personali secondo
D.Lgs. 196/2003 visionabile sul sito
www.maxwork.it Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004
Maxwork S.p.A. - Agenzia per il lavoro Sede Legale – via Dell’Esquilino, 38 – 00185 Roma
Sede Amministrativa e Direzione Generale Largo Porta Nuova, 14 - 24122 Bergamo
IMPIEGATO AMMINISTRATIVO/CONTABILE PER NOTA AZIENDA DEL
CREMASCO. RICHIESTA L’ESPERIENZA, DI ALMENO 3 ANNI, IN ANALOGA MANSIONE. SEDE DI LAVORO:
VICINANZE CREMA.
TECNICO DI LABORATORIO APPARTENENTE ALLE CATEGORIE
PROTETTE (L. 68/99) PER AZIENDA
DEL LODIGIANO OPERANTE NEL
SETTORE GOMMA-PLASTICA.
OPERAIO ADDETTO ALLA STAMPA
FLEXOGRAFICA. RICHIESTA
L’ESPERIENZA PREGRESSA IN ANALOGA MANSIONE. SEDE DI LAVORO:
VICINANZE LODI.
TECNICO DI LABORATORIO SENIOR
PER AZIENDA OPERANTE NEL SETTORE COSMETICO. RICHIESTO ADEGUATO TITOLO DI STUDI E L’ESPERIENZA NELLA MANSIONE. SEDE DI
LAVORO: VICINANZE CREMA.
MAXWORK S.P.A. - FILIALE DI CREMA • Via Lago Gerundo, 18/3 26013 Crema (CR) Tel. 0373 200471 - Fax. 0373 203449
mail: [email protected] • www.maxwork.it
Walter Della Frera
menti emblematici. Parliamo di
circa un milione di finanziamento
su un progetto che complessivamente ne cubava otto o nove,
dunque l'eventuale finanziamento Cariplo, pur importante, non
CEDESI ATTIVITA’
avviata ottimamente
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Zona: Pontevico (BS)
Posizione centrale • 400mq
Ampio Parcheggio
Trattativa privata
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sarebbe certo stato decisivo.
Finanziamenti che, val la pena
chiarire, sono a disposizione della Fondazione Cariplo, e non certo del Comune, e che debbono
avere determinati requisiti”».
Ed arriviamo alle frasi più polemiche: Zucchi viene trattato
come uno che non capisce al
volo le questioni, ha una spiccata fantasia nel raccontare frottole, ha probabilmente in testa secondi fini e, infine, forse è bene
sia finita così perché la Pierina
«non deve diventare una “seconda ferita” per la città» dopo la
scuola di Cielle.
Infatti, sottolinea il comunicato dei due assessori e del delegayo allo Sport: «Forse Zucchi
non ha ben chiari questi passaggi, nonostante negli ultimi due
incontri, uno in ottobre e uno in
febbraio, pensassimo di avere
chiarito tutte le questioni.
«Evidentemente la scelta
dell’AC Crema è stata presa per
altri motivi, che nulla hanno a che
fare con le fantasiose ricostruzioni di Zucchi, il quale, rendendo
pubblici gli scambi via sms con il
sindaco non ha che confermato
di essere stato informato del venire meno della opzione di un
eventuale finanziamento dai Fondi Emblematici ben dieci giorni
prima dell’Assemblea pubblica
del Crema, come da noi dichiarato nei giorni scorsi»
Infine, ecco la frase che sta
facendo più discutere: «Resta il
fatto che la nostra amministrazione sulla Pierina intende muoversi con la massima prudenza,
anche per evitare altre “ferite
aperte" come quella della scuola
di CL, che pesa come un macigno sulla nostra città»
12
Crema
Sabato 14 Marzo 2015
M5S: «Tecnici comunali,
più costa il progetto,
e più ci guadagnano»
Alessandro
Boldi
e Cristian
Di Feo
Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento 5
Stelle: «Senza voler attaccare alcuna categoria di
lavoratori, ci sembra doveroso informare i cittadini che c'è una legge "alla rovescia" che assegna
incentivi economici in base ai costi di progetto.
Esiste, infatti, un «Fondo per la progettazione di
opere pubbliche» destinato ad incentivare - con
una percentuale sul progetto - l'attività dei tecnici
comunali nella progettazione, controllo e collaudo delle opere pubbliche. In sostanza, più il progetto pesa sulle casse comunali e maggiore è il
premio percepito dal tecnico progettante.
Ed è così che fra il 2010 e il 2014 sono stati
stanziati e distribuiti al dirigente dell'area tecnica e
ad altri suoi collaboratori, circa 110.000 euro come premio per la progettazione ed esecuzione di
opere pubbliche fra le quali anche semplici operazioni di asfaltatura di strade comunali. Tutto ciò in
aggiunta agli incentivi di risultato attribuiti annualmente al dirigente responsabile e ad altri suoi
collaboratori. Il M5S Cremasco aveva già denunciato nel 2013 il sistema premiante che in maniera
automatica riguardava tutti i dirigenti (premi compresi fra 8.500 e 10.000 euro circa) e i dipendenti
comunali (con premi annui fra 11 e 1.900 euro
circa), secondo una mera logica distributiva e per
nulla meritocratica. Ci è sembrato, pertanto, doveroso porci delle domande: i cittadini sanno che
parte delle loro tasse vanno a finire in questo fondo? E' possibile che in questi anni di crisi economica nessuno si sia posto il problema?
Poiché questa ingiustizia riguarda tutti i comuni italiani, il M5S intende modificare radicalmente la normativa attualmente esistente, grazie all’ausilio dei nostri portavoce in Parlamento. Nell'attesa che ciò avvenga, invitiamo il sindaco Bonaldi ad intervenire, nei limiti della sua
discrezionalità, affinché avvenga una revisione
di questo Fondo e per una più equa e meritocratica distribuzione dei premi, proprio come
avviene nella maggior parte delle aziende private. Il M5S Cremasco si attende risposte concrete e continuerà a vigilare affinché, soprattutto in
periodo di crisi come quello attuale, i soldi dei
cittadini non siano soggetti a mala gestione».
La disputa tra Ac Crema 1908 e il Comune fa da detonatore alla polemica amministrativa
«Già stati persi troppi investimenti»
N
on poteva finire che così:
il dietrofront - improvviso
- del sindaco e della giunta nei confronti del progetto presentato da Ac
Crema 1908 per rivitalizzare la Pierina sta già mettendo in moto le forze
politiche. Anche perché la posizione
del sodalizio nerobianco che raccoglie intorno a sé molti ragazzi con le
loro famiglie, e molti tifosi, è stata
dura con chi guida l’amministrazione: «Con questi non trattiamo più. Ci
hanno preso in giro».
Dopo che il caso “Pierina” è venuto allo scoperto, Simone Beretta
(Forza Italia) e Laura Zanibelli (Nuovo Centrodestra) hanno organizzato
una conferenza nella quale hanno
puntualizzato alcune questioni. La
prima, su tutte: «Che amministratori
sono questi che puntano le loro
energie sul centro culturale islamico
senza accettare il confronto con i
cittadini, e non si impegnano nei
confronti di coloro che decidono di
investire nella nostra città?».
E, sottolineando il brusco cambio
d’opinione del sindaco in merito al
progetto «Crema Sporting Park», ha
puntualizzato la Zanibelli: «il sindaco
ha compromesso la credibilità
dell’istituzione che rappresenta tutti
noi, il Comune. La parola di un sindaco verso terzi non può essere disattesa». Così la pensa anche Beret-
Simone Beretta
ta: «Esporre le istituzioni come ha
fatto il sindaco in questo modo è
una pessima cosa».
Ma un altro fatto è grave. Non
solo il primo incontro per lo “Sporting Park” c’era stato a luglio dello
scorso anno tra "Chicco" Zucchi,
presidente del Crema, e Stefania
Bonaldi, ma lo stesso sindaco si sarebbe assunto tutta la responsabilità
del cambio di rotta, e allora perché
non è stata lei a rispondere pubblicamente al presidente del sodalizio
sportivo? «Nascondersi all’ombra
dei propri assessori o anche semplicemente mandandoli in avanscoperta è istituzionalmente inaccettabile. I
cittadini vogliono conoscere la verità. In gioco c’è una credibilità istituzionale che non può certo essere
Laura Zanibelli
lasciata al segretario provinciale del
Pd» ha detto Beretta.
Non solo: i due esponenti della
minoranza hanno sottolineato che la
Fondazione Cariplo, al solito, finanzia i settori della «cultura, del servizio alla persona, della ricerca scientifica e tecnologica e dell’ambiente»,
e molto difficilmente le infrastrutture
viabilistiche. Qualora lo facesse, «c’è
da augurarsi che l’amministrazione
sia pronta alla cantierabilità del suo
progetto per S.Maria: ma dove pensano di reperire le altre risorse mancanti non previste a bilancio
2015?».
Infine: se c’è una strada da finanziare, questa è la «tangenzialina»
che servirebbe davvero alle due zone produttive di Crema, l’ex Olivetti
e il Pip di Santa Maria, «perché oggi
il vero problema è il lavoro e l’occupazione».
Laura Zanibelli ha voluto mettere
l’accento sul metodo seguito dal
primo cittadino, tutto all’insegna
della chiusura verso la collaborazione. «Se il sindaco pensa veramente
che il superamento della barriera di
Santa Maria sia prioritario, ci spieghi
pubblicamente, come mai non si sia
mai rivolta al parlamentare europeo
Ncd, Massimiliano Salini, per chiedere supporto nell’individuazione di
fondi europei a tale scopo. La informiamo che in tutto il Collegio di riferimento del neoparlamentare, sindaci di tutti i partiti, compreso il PD,
non temono di dover chiedere quando è per il bene dei loro cittadini».
La verità è che questo sindaco sta
perdendo troppi treni, ha detto Beretta: «Il campus scolastico in via
Libero Comune, la “tangenzialina”,
la Cittadella per l’Anziano. Una serie
di opportunità di lavoro che sono
sfumate inspiegabilmente. Le imprese cittadine e del territorio hanno
perso la possibilità di intercettare
lavori per milioni di euro in un momento economico difficile dove non
esistono alternative. In compenso
l’amministrazione Bonaldi ha messo
le mani nelle tasche dei cittadini come mai era successo prima e in
modo iniquo».
Passeggiata lungo il Serio: pulizia
straordinaria mensile di Legambiente
Aperunning: consegnati 1.300 euro
E domenica c’è l’evento «Special»
Il progetto EcoAzioni - nato dalla collaborazione tra Circolo Legambiente Alto
Cremasco, FiabCremasco e Comune di Crema - è un impegno concreto. La
zona interessata si estende dalla stazione al parcheggio “la buca” fino all'intera
passeggiata lungo il fiume Serio: sarà costantemente monitorata dai volontari e
oggetto di pulizia straordinaria almeno una volta al mese; saranno inoltre realizzate azioni volte a valorizzare l'area e a sensibilizzare i cittadini riguardo temi
ecologici e sul rispetto dei beni comuni.
Il punto di ritrovo per le passeggiate ecologiche lungo le zone interessate è
nel piazzale della stazione di Crema ogni seconda domenica del mese, ore 9.30.
Per contatti, segnalazioni o suggerimenti: ufficio ambiente del comune: Tel:
0373/894.291-894.333 Email: [email protected] oppure
Circolo Legambiente Altocremasco: [email protected]
Mercoledì 4 marzo sono stati consegnati al sindaco di Ripalta Cremasca, Aries Bonazza, il ricavato che lo
staff Aperunning ha raccolto durante
la corsa non competitiva ludico-motoria del 26 dicembre 2014 «Aperunning Frozen». Il ricavato devoluto
ammonta a 1.300 euro grazie anche
al contributo del Gruppo Podisti di
Ombriano. Ringraziando tutti i partecipanti che anche con la nebbia, il freddo
e le feste sono venuti alla corsa, ricordiamo che ora aspettiamo tutti all'«Aperunning Special» di domenica 15 marzo 2015.
Crema
S
di Gionata Agisti
opo la festa dell’8 marzo, due
giorni dopo l’associazione «Donne Contro la Violenza», attiva da
25 anni a questa parte, ha reso
noto il consueto e annuale rapporto statistico relativo alle violenze
che, sotto diversa forma, hanno subito
le donne residenti in città e, soprattutto,
nel territorio cremasco in genere. Diciamo subito che la situazione non è migliorata, rispetto all’anno precedente,
anzi: i numeri raccontano un peggioramento.
Come ha illustrato la presidente
dell’associazione, Paola Caravaggio,
affiancata dalla vice, Maria Rosa Marinoni e dalle collaboratrici Elena Vailati,
Gianna Bianchetti e Chiara Canesi,
nel 2014, sono state 82 le donne accolte nella sede di via XX Settembre 115,
contro le 76 del 2013. In media, si tratta
di donne tra i 30 e i 50 anni, coniugate,
con figli minori a carico, senza o con
basso reddito, sebbene siano in aumento anche i maltrattamenti nei confronti di donne indipendenti e con un
posto di lavoro di responsabilità.
Le maltrattate non presentano problemi di tossicodipendenza, alcolismo
o disturbi psichici. Sono vittime da più
anni di maltrattamenti plurimi - per lo
più, si tratta di violenza psicologica,
subito seguita da quella fisica e sessuale ma anche di stalking –, in certi casi,
anche da parte di più persone, mentre,
a loro volta, i figli subiscono violenza
assistita o diretta.
«Chi si rivolge a noi» spiega la presidente, «lo fa prevalentemente per
un’esigenza di sfogo, per essere ascoltata e per ricevere informazioni generali.
Chiediamo loro come sono venute a
conoscenza della nostra realtà e la risposta è: tramite parenti e conoscenti.
Questo ci dimostra l’importanza del
passaparola e testimonia la parte attiva
che può svolgere la comunità. Tuttavia,
13
Sabato 14 Marzo 2015
Rapporto statistico: 82 le donne (76 nel 2013) accolte lo scorso anno nella sede dell’associazione
Aumentate le violenze sulle donne
Da sinistra: Elena Vailati, Maria Rosa Marinoni, Paola Caravaggio, Gianna Bianchetti e Chiara Canesi
c’è una difficoltà da parte delle donne
coinvolte a esporre denuncia, per paura, poi, di non essere tutelate abbastanza. Noi, del resto, rispettiamo la volontà
della persona che, da noi, riceve accoglienza senza giudizio alcuno nei suoi
confronti».
E, quanto al maltrattatore, qual è il
suo identikit? «Per lo più, nel 93% dei
casi, parliamo di un familiare o del partner. Nell’80% delle situazioni si tratta di
italiani, dal reddito normalmente medio.
Il maltrattatore tende a isolare la donna
dal contesto sociale e anche familiare di
origine». Dal 1990 a oggi, come si è
evoluta la situazione? C’è stato un
aumento del numero di casi di violenza
registrati? «Negli anni, sono aumentati,
anche perché, come associazione, ci
siamo fatte conoscere mano a mano
sempre di più e, quindi, la gente sa molto meglio, rispetto all’inizio, chi siamo e
di cosa ci occupiamo. E, poi, alcuni temi mediatici recenti, come lo stalking e
il femminicidio, hanno alzato il livello di
attenzione tra le persone».
Cosa impedisce a molte donne di
denunciare chi le maltratta? «C’è chi
ci racconta che le prime avvisaglie di
comportamenti violenti si sono manifestate già nel corso del fidanzamento, attraverso particolari manifestazioni di gelosia o senso del possesso.
L’errore è pensare che l’amore possa
cambiare il proprio partner, ma non
funziona così».
È possibile sapere quante donne,
in questo lasso di tempo, sono uscite dalla situazione di maltrattamento
Il terzo incontro “Sport&Cultura” «Dall’io al noi», organizzato dall’A.C. Crema
Trasmesso anche il messaggio di Pippo Inzaghi
«Mettersi insieme è un inizio,
rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo» recita il sottotitolo del
terzo incontro del ciclo di appuntamenti Sport & Cultura «Dall’io al noi» - organizzato
dall’A.C. Crema 1908, in cui si è
parlato dell’importanza del team, della condivisione di ideali e
del reciproco rispetto. Il convegno, che si è tenuto la sera dello
scorso 9 marzo, nella sala
dell’oratorio Opera Pia San Luigi, aveva come ospiti della serata: Bortolo Mutti, allenatore ed
ex giocatore; Gianni Piacentini,
preparatore dei portieri, e Francesco Vaccariello, preparatore
atletico.
Durante l’incontro, introdotto
dai saluti del direttore generale
del Crema, Massimiliano Gnatta, si sono succeduti spunti di
riflessione relativi all’importanza
della squadra, del team e di tutti i suoi componenti fondamentali: dall’allenatore al preparatore atletico, passando per i preparatori dei portieri e i collaboratori. «Questo evento, terzo
della serie, si inserisce nella nostra definizione di cultura dello
sport, intesa come perfettamente radicata nel territorio» è intervenuto Angelo Colombo,
project manager dell’AC Crema
1908 e organizzatore degli eventi Sport & Cultura. «Si parte anche da qui, dal sottolineare, discutere e parlare dell’importan-
Da sinistra: Angelo Colombo, Bortolo Mutti, Massimiliano Gnatta, Gianni Piacentini e Francesco Vaccariello
za della squadra, che implica un
passaggio dall’io al noi. Perché
è proprio la stretta collaborazione fra i componenti che rende
vincente un team e non solo nel
mero punteggio sportivo».
All’inizio della serata, c’è stato spazio per una sorpresa: l’intervento registrato dell’allenatore del Milan, Pippo Inzaghi, per
salutare Mutti, una persona a
cui, come Inzaghi stesso ha ricordato, deve molto. Nel dibattito tra Colombo e gli ospiti
dell’A.C. Crema sono emersi
concetti come credibilità, coerenza e onestà. «Per un allenatore» ha commentato Mutti, «è
necessario il carisma, perfetta
sovrapposizione di seduzione e
motivazione. Si tratta di concet-
ti chiave che viaggiano di pari
passo. Deve esserci, fra le doti
di chi gestisce un gruppo, anche la capacità di creare un trasporto di stima, una condivisione di un percorso e di scelte
precise e, soprattutto, di valori».
Concorde anche Vaccariello:
«Il ruolo del preparatore è particolare: si devono far svolgere
lavori non sempre simpatici e,
quindi, è più che mai necessario
essere in grado di trasmettere
professionalità, per quanto sia
anche fondamentale essere
avallati nelle proprie scelte dal
mister». Ne sa qualcosa anche
Piacentini che, come ha raccontato, in un’occasione è stato
mantenuto al suo posto, proprio
su intervento dell’allenatore
Mutti, a dimostrazione di quanto conti la fiducia tra collaboratori per poter creare un gruppo
efficiente, anche se non sempre
è possibile.
Di maggior interesse, però, il
capitolo dedicato al calcio giovanile che, a detta dei relatori,
non si sta dimostrando più all’altezza del suo importante passato. Mutti, coraggiosamente, lo
ha ammesso: «Non c’è la volontà di rischiare, di rimboccarsi le
maniche e creare strutture dove
gli allenatori siano rispettati, con
tanto di garanzie contrattuali e
non sfruttati, illusi e poi scaricati. In questi anni, nel calcio giovanile sono arrivati soldi importanti. Dove sono andati a finire?».
Di fatto, quella che manca è
una cultura sportiva ed è difficile, secondo Mutti, che in Italia si
riuscisca a cambiare verso:
«Siamo lontani dalla cultura anglosassone. Nelle nostre scuole, si pratica poco sport e non si
trasmettono valori veri. E, poi,
dobbiamo fare i conti con una
mentalità improntata unicamente alla vittoria, che è molto radicata, rispetto alla ricerca del bel
gioco. E questo già nei confronti dei bambini, su cui pesano
troppe aspettative. Onestamente, non so davvero come faremo
a cambiare»
Gionata Agisti
in cui si trovavano? «No, purtroppo.
Perché alcune donne interrompono il
percorso, magari riprendendolo più
avanti nel tempo e quindi non conosciamo le loro iniziative. Non abbiamo
una statistica, anche se dovremo pensare a elaborarla, perché ce lo chiede
la Regione che, dall’aprile dell’anno
scorso, ha finanziato il progetto “Arca”,
un progetto provinciale, che vede coinvolti i tre centri anti violenza di Cremona, Crema e Casalmaggiore, con fondi
messi a disposizione appunto da Milano, anche per l’assistenza legale delle
donne da noi seguite».
C’è un percorso da seguire per
poter diventare operatrici del vostro
centro? «Certo, occorre frequentare
un corso specifico per poter esercitare
l’attività di accoglienza. Per ogni colloquio, sono impegnante normalmente 2
volontarie, per almeno un’ora di tempo. Nel 2013, ne abbiamo tenuti 230 di
colloqui, ma l’anno scorso anche questo numero si è incrementato, salendo
a 289. Nel tempo, anche le nostre socie sono aumentate, arrivando a 17, a
cui se ne aggiungeranno presto altre 5
e siamo in cerca di una nuova sede,
con uno spazio maggiore, per evitare
accavallamenti e appuntamenti rinviati.
Per questo, Stiamo aspettando una risposta dal Comune. Normalmente, il
centro è aperto il martedì, dalle 15.30
alle 17.30 e il sabato, dalle 10 alle 12,
ma si fissano altri appuntamenti, in
base alle disponibilità di tempo delle
donne che si mettono in contatto. Per
contattare le volontarie, il numero di
telefono è il seguente: 0373- 80999».
Il «Progetto Crema»:
presentato il 30 marzo
Lunedì 30 marzo, dalle 18.30 presso il Barcelona Café di Crema,
si tiene un momento di presentazione di Progetto CREMA, associazione no-profit che punta a proporre e realizzare progetti migliorativi
per la città.
«Abbiamo unito nello stesso progetto un gruppo di giovani, che
stanno già lavorando da qualche settimana per stendere idee e progetti, un gruppo di consulenti scelti all’interno della società civile
cremasca che daranno sup¬porto fattivo al flusso di idee di Progetto CREMA e altre professionalità esterne che saranno di appoggio.
Un progetto trasversale che punta a copri¬re uno spazio vuoto
nell’ambiente della sociopolitica cremasca».
La presentazione è aperta ad addetti ai lavori, stampa e cittadini.
Seguirà un buffet offerto ai presenti da Progetto CREMA.
Madignano: furto lampo
Via le sigarette in 4 minuti
Ottavo furto al distributore
dell’Eni a Madignano, sulla
Paullese, prima dell’entrata a
Madignano venendo da Crema. Una banda perfettamente
organizzata. A compiere il furto
hanno impiegato 4 minuti, o
qualche secondo in meno.
Dalle riprese delle videocamere, sembra di assistere all’assalto in diretta. Si vedono sei
persone a volto coperto. Si vede uno dei banditi puntare la
pistola contro l’ambulante che,
sul suo furgone, vende panini
all’interno del distributore. Gli
fa capire di stare al proprio posto, di tenere le mani ben alzate e di non telefonare con il
cellulare. Altri malviventi, con
alcuni rami d’albero messi sulla strada, bloccano – facendo
pensare a dei lavori in corso –
la corsia che da Crema va a
Madignano.
Nel frattempo, è arrivato arriva l’uomo con il flessibile che
ha tagliato la saracinesca della
porta d’entrata che poi viene
abbattuta a colpi di mazza. E’
scattato l’allarme, mentre camion e auto transitano sulla
corsia occupata da chi viene
dalla parte opposta al distributore e, probabilmente, qualcuno si è accorto del furto in corso oppure no. I banditi non si
preoccupano: sempre con il
flessibile spaccano anche i
lucchetti che proteggono lo
scomparto dei pacchetti di sigarette. I quali - un centinaio
circa - vengono prelevati e gettati velocemente dentro un tel,
poi chiuso, o un borsone. Viene aperta anche la cassaforte
e prelevati alcune decine di
euro. Poi la fuga. In mezzo ai
campi. Dove, probabilmente,
erano stati postegiati alcuni
mezzi per scappare più velocemente. Qualche secondo
dopo è sopraggiunta una volante della polizia.
Pandino: assaltata una villa
Si portano via l'oro di casa
Assaltata e svaligiata una villa a Pandino. Il proprietario ha visto i
ladri salire su un’auto e partire a tutta velocità. Ma è riuscito a prendere il numero della targa e ad avvertire i carabinieri. I banditi erano
entrati nell’abitazione forzando una porta finestra. E nonostante l’allarme continuasse a suonare, sono riusciti ad aprire i cassetti e portare via gli ori che hanno trovato.
14
Sabato 14 Marzo 2015
VOLLEY
Summer Camp Pomì
Aperte le iscrizioni
CASALMAGGIORE
Ti-Bre, partenza e sit-in
Partecipato incontro a Piadena dei contrari alla bretella e favorevoli a quella ferroviaria. Proposto un sabotaggio, senza successo
L
Sboccia la primavera ma l’estate
è più vicina di quanto si possa pensare. E con essa le tante iniziative
che la VBC-Pomì Casalmaggiore ha
in serbo. Tra queste il Summer Camp
che la società rosa organizza dal 4 a
9 luglio a Marina di Massa. Un’iniziativa ormai collaudata e di successo
che nel prossimo mese di luglio vivrà
la sua terza edizione con tante novità, riservata alle ragazze di età compresa tra gli 8 e i 18 anni. Una vacanza sportiva all’insegna del divertimento e del gioco della pallavolo
sotto l’occhio di uno staff tecnico di
primissimo livello coordinato e diretto da Matteo Moschetti. All’allegria
di una vacanza organizzata in una
splendida struttura marittima le giovani partecipanti potranno unire la
possibilità di prendere parte ad allenamenti quotidiani, gare tecniche e
tornei organizzati nei campi allestiti
sulla sabbia del litorale toscano. A
dare valore aggiunto allo stage le visite delle giocatrici della Pomì Casalmaggiore e di tanti personaggi del
volley. Il summer camp verrà realizzato nella splendida struttura “Torre
Fiat” di Marina di Massa, a pochi
metri dall’arenile della località toscana e a due passi da una splendida
pineta, quindi in un ambiente che
abbina aspetti paesaggistici e naturali a funzionalità e ospitalità. Le
iscrizione sono aperte e si possono
effettuare telefonando al
393/3309589 o scrivendo all’indirizzo mail [email protected] specificando nome, cognome,
data di nascita e comune di provenienza. Per tutte le info è possibile
consultare la pagina www.facebook.
com/SummerCampPomi.
La società VBC ha iniziato una
serie di incontri con le società giovanili del territorio per promuovere e far
conoscere nei dettagli alle giovani il
programma del Summer Camp
2015. Si è iniziato questa settimana
a Guastalla (RE) dove una delegazione della Pomì composta dal direttore
generale rosa Giovanni Ghini e dalle
giocatrici Kasia Skorupa e Alessia
Gennari è stata ospite, presso l’Oratorio Don Bosco, della società Saturno Volley, e a Campitello (MN). Il
mese di marzo si chiuderà con la visita in quel di Castellucchio (MN).
Altri appuntamenti sono in programma nel cremonese e nel parmense
confermando l’intento del sodalizio
rosa di mantenere inalterati ed anzi
incentivare i rapporti di collaborazione con le società delle province che
gravitano attorno al territorio casalasco viadanese, dove il progetto
VBC-Pomì è nato ed è andato crescendo in questi anni.
[email protected]
di Vanni Raineri
a TiBre, la famigerata bretella autostradale Tirreno-Brennero, è
un ecomostro, inutile anzi dannoso, e assai costoso, e per questo va fermata. E assieme ad essa anche la Cremona-Mantova.
E’ con questo obiettivo che si è svolto
giovedì sera un riuscito incontro organizzato da diverse associazione ambientaliste presso la Sala Civica di via Moro a
Piadena. Riuscita perché vi ha partecipato
un centinaio di cittadini, e perché si è svolta a ritmo serrato con l’intervento di tanti
fra amministratori, politici, ambientalisti e
semplici cittadini. Da segnalare la presenza di tanti parmensi (più avanti si capirà il
perché) e dei consiglieri di minoranza di
Piadena, assenti al concomitante consiglio
comunale considerato illegittimo per la
decadenza del sindaco Ivana Cavazzini.
Cesare Vacchelli, deus ex machina
dell’iniziativa, ha introdotto la serata riassumendo i contorni di una vicenda che risale agli anni Settanta e illustrando l’attualità. Con lui al tavolo dei relatori Massimo
Gibertoni (Legambiente Parma Circolo
Aironi del Po), Patrizia Gaibazza (assessore Ambiente e Urbanistica di Sissa Trecasali), Flavia Corradi (Comitato per la
tutela del territorio di Trecasali) e Rolando
Cervi (WWF Parma).
La serata è iniziata con la proiezione di
alcune slides, dopo che Vacchelli ha spiegato che l’incontro è stato fatto a Piadena
dove è iniziata la battaglia e dove dovrebbero incrociarsi le due autostrade progettate. E’ stata mostrata la posa recente de
primi picchetti e dell’area recintata (pur in
assegna di cartelli indicativi) per i lavori
della realizzazione del primo lotto della TiBre, i 9 km che separano Fontevivo da
Trecasali e che costeranno oltre mezzo
miliardo di euro. Partendo dal riscaldamento globale e mostrando come la Lombardia sia “un contenitore di veleni”, si è
La Sala Civica di via Aldo Moro a Piadena gremita da un centinaio di persone
arrivati allo smog crescente di Cremona
per dimostrare che non c’è bisogno di
queste autostrade. Il ritardo riguarda invece le ferrovie, le metropolitane e il servizio
pubblico di trasporto. Invece di spendere
5 miliardi per le due autostrade (“con guadagno solo per le concessionarie Autocisa
e Stradivaria”), ed ecco la proposta, meglio puntare sul Ti-Bre ferroviario. Vacchelli ha spiegato che i lavori iniziano non tanto
perché si intende concludere l’opera sino
a Nopgarole Rocca, ma perché la proroga
della concessione del tratto Parma-La
Spezia ad Autocisa era a rischio in caso di
nuovo ritardo. «Ma l’Europa – ha affermato
Vacchelli – ci chiede il passaggio dal trasporto su gomma ad altre modalità. Il Governo ha già affermato che il tratto Fontevivo-Trecasali avrebbe comunque valenza
autonoma per l’innesto con la Cispadana».
Da qui la netta sensazione dei comitati che
l’autostrada sia destinata a concludersi a
Trecasali, prima dell’attraversamento sul
Po previsto a Torricella del Pizzo.
Vacchelli ha annunciato un possibile
esposto per verificare se i lavori siano legittimi, in assenza di cartelli, e un prossimo
sit-in di protesta con amministratori e cittadini, senza escludere un’azione legale
contro il progetto esecutivo. Quanto al
progetto ferroviario, ha ricordato l’alternativa consistente nel tracciato che transita
da Suzzara e Poggiorusco, che però è più
lungo e costoso. Parma e Brescia, ha affermato, sono collegate con treni che hanno 70 anni.
E’ stato poi proiettato un video di Legambiente sul primo lotto.
Quindi Gibertoni ha parlato di “opera
oscena, quasi pornografica”, e ha ricordato come a Parma si sono spese decine di
migliaia di euro solo per non fare la metropolitana. Sul punto è poi intervenuto il
presidente del Consiglio comunale di Parma Marco Vagnozzi, il quale ha puntualizzato che i milioni incassati dall’impresa
Pizzarotti per non aver potuto svolgere i
lavori (anzi, «per non aver mosso cazzuola») sono stati di 12 milioni. Ha poi detto
che i dati sul traffico autostradale sono
fermi al 2007 (periodo pre-crisi) mentre
sarebbe facile aggiornarli, ma forse non
conveniente, e ha aggiunto che chiamare
opere compensative di un’autostrada altre
strade è assurdo.
Patrizia Gaibazzi ha spiegato come la
sua gente viva l’operazione come un sopruso per interessi altrui, mentre Flavia
Corradi ha criticato la devastazione ambientale, sostenendo come anche questa
vicenda dimostri che alla base della crisi
c'è l’arricchimento di pochi a danno di
tanti. Cervi ha criticato “la politica dell’ormai”, ritenendo che ci siano gli spazi per
un ripensamento sulla scia della scelta di
Parma in merito ala metropolitana.
A questo punto spazio ai tanti interventi
dal pubblico. Il casalese Paolo Segalla si
è detto d’accordo sul fatto che la battaglia
sul primo lotto non è ancora perduta, il
presidente della Commissione Ambiente
della Provincia di Mantova Franco Tiana
ha parlato di un’enorme devastazione ambientale che va fermata. Interessante l’intervento di Stefano Storti, imprenditore
dell’omonima impresa di trasporti pesanti
da poco insediatasi a Piadena. Ha spiegato come la capacità ferroviaria si sia raddoppiata, e ci siano richieste per un ulteriore incremento, ma è necessaria l’elettrificazione del tratto ferroviario tra Piadena e
Parma. Storti ha detto però di non vedere
la Ti-Bre ferroviaria come alternativa a
quella autostradale, bensì complementare,
e di non considerare completamente inutile la BreBeMi, strappando mormorii di disapprovazione e una piccola contestazione. Massimo Bondioli ha portato il saluto
e il sostegno del comitato cremonese della
Lista Tsipras, quindi Francesco Rossi del
“Comitato Rubbiano per la vita”, che si
batte contro l’inceneritore di Uguzzolo nel
parmense, ha alzato il tiro proponendo
azioni di sabotaggio vere e proprie, come
sradicare i paletti e bruciare le recinzioni
arancione, sostenendo che è giunta l’ora
che la gente rischi qualcosa del proprio.
Poche condivisioni e applausi stanchi per
lui. A chiudere, Gabriele Piazzoni di Sel
Cremona (“difficile intervenire contro scelte che nascondono forti interessi”) e Patrizio Bimbi (M5S Parma) che ha sollecitato
l’esposto in procura e il coinvolgimento di
Anci.
La chiusura a Cesare Vacchelli: siamo in
tanti ad opporci, si faccia quindi un sit-in
sul cantiere, ma al bando la violenza.
Diversamente attori, alle radici del teatro
Applausi e consensi per l’Hacademia TeatroINmovimento proposta al Comunale dai ragazzi della Santa Federici
Ci hanno messo un anno per preparare il loro spettacolo, ma poi, saliti sul palco, hanno dato il meglio, strappando applausi convinti agli spettatori che hanno riempito il Teatro Comunale in ogni ordine di posto. Sono i ragazzi, in gran parte diversamente abili della Santa Federici, affiancati da alcuni “normodotati” (educatori), che
hanno presentato Hacademia TeatroINmovimento, un
progetto splendidamente e faticosamente portato a termine da Jim Graziano Maglia.
Lo spettacolo faceva parte del vasto programma con
cui il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po ha celebrato i
suoi primi 20 anni di vita, e che il presidente Carlo Stassano ha voluto incentrare sul mondo delle persone più
fragili e della costellazione delle associazioni di volontariato che di loro si occupa.
Appena sul palco, l’annuncio di una attrice: “Gli ingredienti che vi offriamo sono: incoscienza, pazienza, dolce
armonia, profonda attenzione, amore, passione, cambiamento, conoscenza”. Ogni parola pronunciata replicata
ad alta voce da tutti gli attori. E’ stato l’inizio di uno spettacolo variegato, fuori dai canoni, che si è ben dipanato
grazie anche ai contributi di Emanuele Piseri (audio-video-luci) e Jerry Mangoni (musiche).
A sinistra la presentazione al pubblico,
a destra un momento dello spettacolo
Un teatro in movimento in ogni senso, dove si è vista una staffetta in cui nessuno tifava e nessuno vinceva, mentre le risate strappate da un copione giustamente strambo erano di un livello superiore, come
fossero esplosione di sorrisi prolungati. Probabilmente
condiviso il sentimento del giorno dopo di chi c’era: “e
pensare che volevo andare a dormire perché dovevo
alzarmi presto. Invece mi sono ricaricato, ho dormito
bene e stamattina sorridevo a tutti”. In fondo era facile
da capire già appena si era alzato il sipario: è stata
un’iniezione di tutti quegli ingredienti elencati. Era così
semplice.
Casalmaggiore
Sabato 14 Marzo 2015
Antonio Lubrano chiude la stagione del Teatro Pagano di Canneto
CANNETO SULL’OGLIO - Chiude
stasera la stagione del Teatro Comunale “Mauro Pagano”. Alle ore 20,45
di oggi, sabato 14 marzo, andrà in
scena lo spettacolo dal titolo "Il buffo
dell’opera". Conduce il noto Antonio
Lubrano. I brani operistici sono interpretati dai solisti dell'Orchestra da
Camera Aloisiana con la direzione del
Maestro Alessandro Trebeschi. I biglietti rimasti dopo la fase di prevendita saranno acquistabili nella giornata
odierna presso la biglietteria del teatro
dalle ore 10 alle 12.
I retroscena esilaranti, gli incidenti
veri che accadono sulla scena lirica e
fuori scena: ecco che cosa racconta
“Il buffo dell'opera”, il divertente spettacolo condotto da Antonio Lubrano
ed elogiato dalla critica. Per ciascuno
dei curiosi “disastri” rievocati dal narratore quattro cantanti – un soprano
leggero, Alessia Pintossi, un soprano
drammatico, Olivia Latina, un tenore,
Ivan Defabiani e un baritono, Stefano Kim – interpreteranno una o più
arie delle opere in programma. Gli artisti saranno accompagnati dai solisti
dell'Orchestra da Camera Aloisiana
diretta dal M° Alessandro Trebeschi.
Si va da Traviata all'Elisir d'amore,
dall'Aida a Carmen, dal Don Giovanni
a La Bohème, Pagliacci, Madama
Butterfly, Sonnambula; dal Barbiere di
Siviglia a Don Carlos, a Tosca.
Antonio Lubrano, giornalista televisivo, ha realizzato per Rai Uno dal
'99 al 2004 la serie intitolata “All'Opera!”, un programma che raccontava
ogni settimana un melodramma in 55
minuti, attingendo alle più famose
edizioni dei teatri italiani, dalla Scala
di Milano al San Carlo di Napoli al
Regio di Parma, e che ebbe indici di
ascolto altissimi, inconsueti per il
melodramma in televisione sebbene
andasse in onda in seconda e anche
in terza serata.
Antonio Lubrano
Uniti nel nome del turismo
Un info point vicino a Villa Medici per promuovere anche Castelponzone, che sarà presente una settimana a Expo
D
di Vanni Raineri
opo anni, anzi decenni, di iniziative fumose, fatte sulla carta e magari ben finanziate ma che non hanno prodotto effetti concreti, finalmente la valorizzazione turistica del Casalasco ha intrapreso
una strada che promette di condurre a migliori risultati. Una nuova prova è l’accordo stretto tra i sindaci di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari e di
Scandolara Ravara Velleda Rivaroli, i protagonisti di
quelli che sono i maggiori progetti portati a termine
negli ultimi anni in ambito turistico: il recupero e fruizione di Villa Medici del Vascello e l’inserimento di
Castelponzone tra i Borghi più belli d’Italia. L’accordo riguarda un progetto, presentato ieri mattina in
Municipio a Scandolara, che si prefigge di ottenere
significative sinergie nella valorizzazione proprio di
Villa Medici e Castelponzone, ma nasce già per ampliare il proprio raggio d’azione a tutto il Casalasco.
Due sono le novità di rilievo: l’apertura di un info
point, una specie di ufficio turistico al servizio del
progetto, e la presenza di Castelponzone per una
settimana con uno stand a Expo2015.
«Si tratta di un progetto –afferma Asinari – su cui
lavoriamo da tempo, con la consulente Lara Cavalli (responsabile ufficio bandi di Reindustria, presente
all’incontro, ndr). Noi mettiamo in campo una struttura e un’organizzazione collaudata, che ha portato
a Villa Medici migliaia di visitatori, assistiti grazie alla
presenza di 14 accompagnatori».
Accompagnatori e non guide. «Nei nostri Comuni
– spiega Rivaroli – valorizziamo ragazzi che hanno
studiato in quel settore e ci possono aiutare nella
promozione, e per loro è un’occasione di lavoro.
Non possiamo permetterci guide autorizzate, per
questo si tratta di accompagnatori, ma sono del
posto e questo per noi è un valore aggiunto».
«La presenza di Castelponzone nei Borghi più
Pierguido Asinari e Velleda Rivaroli
belli d’Italia – prosegue Asinari – ha una grande
esposizione mediatica, si tratta di un circuito fondamentale. Così uniamo due valori complementari, ed
è importante unire le nostre forze. Credo non abbia
senso avere dieci uffici turistici sul territorio. Va bene
Expo ma vogliamo andare oltre».
«Ci uniamo a chi ha ottenuto enormi risultati – ribatte Rivaroli -. Sappiamo che il percorso di Castelponzone è molto più indietro, noi abbiamo fatto in
20 anni un grande lavoro strutturale, ora devo pensare a cosa offrire al turista. Dall’11 al 17 maggio
saremo presenti in Expo nel padiglione di Eataly, e
poter offrire un territorio più vasto, completare il
pacchetto, è fondamentale. Potremo proporre una
giornata nella quale sarà possibile visitare Villa Medici, Castelponzone col museo dei cordai, e le chiese antiche di Scandolara e Caruberto, il tutto nel
raggio di pochi chilometri. In questo modo riversiamo ricchezza anche ai nostri negozianti e ristoratori.
Ma già stiamo pensando ad un pacchetto di due
giornate, aggiungendo magari l’Acquario del Po di
Motta Baluffi, la fruizione di piste ciclabili che ancora
devono funzionare a dovere e tanto altro. Invece che
partire con delle brochure che poi rimangono qui,
facciamo il percorso inverso: partiamo noi due con
l’intento di allargarci e credo potremo un giorno offrire un soggiorno anche di 4-5 giorni nel Casalasco».
«Stiamo lavorando – dice Asinari - per coinvolgere bed & breakfast, alberghi e ristoranti. Presenteremo il progetto la prossima settimana nei nostri
Consigli comunali, e sabato 21 marzo ci sarà la firma ufficiale presso il punto vendita Cerati di Castelponzone dove presenteremo i pacchetti turistici. Il 6
aprile, giorno di Pasquetta, sia San Giovanni che
Castelponzone apriranno ai turisti».
Intanto anche a Castelponzone partirà la formazione per nuovi accompagnatori turistici che si uniscano ai presenti, in grado anche di accogliere turisti di lingua inglese, tedesca e francese, e nel prossimo futuro russa. «Sappiamo che il turista è esigente – prosegue Asinari – ma i riscontri avuti sui social
sono stati molto positivi. Abbiamo già contattato
agenzie turistiche della zona. Partiamo dagli esercizi
commerciali dei due Comuni, selezionati perché è
importante la qualità, lanciando i pacchetti».
L’ufficio che accoglierà i turisti sarà a San Giovanni in via Feudatari, nella sede della Biblioteca
comunale, quindi molto vicino alla rocca. Si chiamerà “info point turistico borghi e castelli”.
Serviranno risorse. «Partiremo ovviamente con un
budget che stabilirà la giunta – afferma Asinari – e
prenderemo parte a bandi. Credo che l’operazione si
possa autofinanziare se gestita bene, come dimostra
la nostra esperienza di Villa Medici». «Non siamo
così sciocchi da pensare di rimediare alla chiusura
della Bini o alla crisi del polo artigianale di San Giovanni – spiega Velleda Rivaroli – ma ritengo che il
porgetto possa dare un contributo. Credo che la
cultura e il turismo possano portare posti di lavoro».
Un progetto che come detto guarda lontano, come fa capire Asinari: «Dobbiamo puntare verso il Po,
è quello che ci manca».
Cecilia, nozze con tanti invitati
Successo dell'iniziativa ospitata da Villa Medici
SAN GIOVANNI IN CROCE – Il primo sole di fine inverno ha baciato la
pseudo-inaugurazione di Villa Medici
del Vascello. “Le nozze di Cecilia” non
era organizzata dal Comune, bensì da
un’organizzazione che ha affittato
nell’occasione la splendida location.
Sta di fatto che si trattava della prima
manifestazione in rocca del 2015, e al
taglio del nastro, assieme alle due ideatrici dell’evento, la wedding planner
Pierangela Antonietti e la fotografa
freelance Camilla Sarzi, c’era an che il
sindaco di San Giovanni Pierguido
Asinari. All’evento, che si è svolto domenica scorsa, hanno partecipato ben
20 espositori selezionati, tra coloro
che sono attivi nei settori legati al matrimonio. Già nel corso della mattinata
parecchie persone hanno visitato le
esposizioni e la mostra di abiti nuziali
vintage, posti su due livelli, piano terreno e primo piano di Villa Medici. Una
ghiotta occasione anche per chi non
15
“27 LUGLIO 1914” AL TEATRO GALLERANI
SAN GIOVANNI IN CROCE - Il 27 luglio 1914 é
l'ultimo giorno di pace. All'indomani l'Impero Austro-ungarico, a seguito dei fatti di Sarajevo, dichiara guerra alla Serbia e da lì per un terribile effetto
domino si scatenerà la prima guerra mondiale. “27
luglio 1914” è anche il titolo dello spettacolo teatrale musicale, organizzato dall'Unione dei Comuni Palvareta Nova in ricordo del centenario dell'entrata in guerra dell'Italia, che si terrà presso il Teatro
Gallerani di San Giovanni in Croce domani, domenica 15 marzo, alle ore 17 con ingresso libero. Un testo scritto da Nicola Armanini, Luciano Vignoni e
Nerile Juraskaite, frutto di una ricerca sulle lettere
dei soldati dal fronte dove emergono le terribili condizioni disumane e si alza un grido: “Che senso ha
la guerra?”. Si arriva così a chiedersi cosa sarebbe
stato il mondo senza quella, anzi senza quelle guerre, visto che poco più di vent'anni dopo la fine della
prima guerra si scatenerà la seconda ancora più feroce e terribile. Lo spettacolo usa la messa in scena dell'antica arte dei cantastorie: musica, immagini, costumi. “L'Orchestrina da trincea” formata da
sette elementi propone e ri-arrangia brani popolari legati al primo e al secondo conflitto bellico in un
sound appassionato. Il Coro del Caldone, storico
coro maschile di Cerlongo (MN) magistralmente diretto dalla maestra Nerile Januskaite propone canti più legati alla montagna e ai luoghi. Infine ci sono
i cantastorie che leggono lettere dal fronte e storie incredibili come quella del Natale 1914 quando
sul fronte occidentale i soldati uscirono dalle trincee
per trascorrere in pace qualche ora, e si accorsero
che il nemico aveva gli stessi identici occhi.
MERCATINO DI PRIMAVERA A CANNETO
CANNETO SULL’OGLIO – Sono aperte le iscrizioni per il “6° Mercatino di Primavera-Hobbystica
& Co.”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura di
Canneto e che si terrà domenica 12 aprile in piazza Matteotti e via Garibaldi. E’ possibile iscriversi rivolgendosi al Comune (telefono 0376/717021 o
349/2629399, fax 0376/724010, mail [email protected]). Dalle ore 10 del mattino e per
tutta la giornata, vi sarà una rassegna di espositori che coltivano la passione dell’hobbistica nei più
svariati campi. Si potranno ammirare ed acquistare oggetti fatti e/o decorati a mano, creati con le
più svariate tecniche: lavorazione del legno, del ferro, del gesso, decoupage, pittura su vetro e ceramica, creazioni con perline, cucito, ricamo e tanto
altro ancora. Non mancheranno le bancarelle della
solidarietà, gestite da chi vede il volontariato come
l’hobby preferito. Vi saranno, inoltre, punti di ristoro e di degustazione di prodotti tipici in tema con
l’imminente apertura di Expo 2015.
COMMEDIA, TOCCA AI “NATI PER CASO”
SCANDOLARA RAVARA - Giro di boa per la rassegna di commedia dialettale “Da sganasas dal rider” organizzata da ArciBassa con la collaborazione dei Comuni di Gussola e Scandolara Ravara.
Nella Sala Polivalente di Scandolara domani alle 17
si terrà il quarto dei sei appuntamenti con la risata
dialettale. Ad esibirsi sarà la Compagnia “Nati per
caso” di Gussola con la rappresentazione di “Na
spera ‘d sul”, di Franco Zaffanella. Ingresso a 5
euro (tesserati Arci 4, gratis sotto i 10 anni).
Ricordiamo che la seconda edizione del concorso si concluderà con la cerimonia di premiazione
fissata il 12 aprile alle 16,30: sarà il pubblico a votare la compagnia preferita (sei sono in concorso),
ed è previsto anche un premio da parte di una apposita giuria.
TOMBOLA PRO OSPEDALE OGLIO PO
aveva ancora potuto visitare l’interno
della rocca. Anche nel pomeriggio è
proseguito l’arrivo dei visitatori che
hanno anche potuto gustare l’esibizio-
ne di danza rinascimentale proposta
dal gruppo Danza Antica Tripudiantes
Doverensis di Isola Dovarese e il taglio
della torta.
GUSSOLA - Il circolo AuserInsieme di Gussola
invita tutti i propri aderenti stasera, sabato 14 marzo, alle ore 21 presso il Centro Culturale a giocare
a tombola, trascorrendo una serata a favore della
beneficienza. Parte del ricavato sarà infatti devoluto al reparto terapia del dolore dell'Ospedale Oglio
Po, per contribuire all'acquisto di un ecografo.
All'iniziativa sarà presente il dottor Luigi Borghesi.
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Speciale Edilizia
Sabato 14 Marzo 2015
La denuncia di Confcommercio: tra il 2011 e il 2014 gli italiani hanno pagato 31,88 miliardi di tasse sugli immobili
U
e tasse sulla casa
sono aumentate del
115% in tre anni.
Questo lo sconcertante dato che emerge da uno studio Confcommercio-Cer su pressione fiscale e
spesa pubblica. Non è tutto: se
dovessero scattare le clausole di
salvaguardia contenute nella
legge di stabilità ci sarebbero 72
miliardi di tasse in più nel triennio
2016-2018.
Dalla ricerca emerge anche
che le tasse sugli immobili sono
più che raddoppiate negli ultimi
tre anni: tra il 2011 e il 2014 gli
italiani hanno pagato 31,88 miliardi di tasse sugli immobili
(+115,4%). La cifra non è destinata a scendere nel 2015.
«Una crescita - ha spiegato
Bella - dovuta al taglio dei trasferimenti e cui non ha corrisposto
una analoga riduzione dell pressione dal centro. Con la conseguenza di aumentare la pressione fiscale complessiva. Quindi
non si capisce cosa resti del federalismo fiscale su cui abbiamo
lavorato per 15 anni. Se si torna
ad un neocentralismo rischiamo
di non avere i benefici del federalismo pur continuando a sopportarne i costi».
LE TASSE SULLA CASA
Cedolare secca. La cedolare
secca è l'imposta sulle locazioni
che, dal 2011, ha sostituito l'Irpef sui redditi da locazione, l'imposta di registro e l'imposta di
bollo. Il suo importo è del 21 per
cento sui redditi da locazione
con canone libero e 15 per cento
con canone concordato. È facoltativo adottarla.
Imu. L'imposta municipale
unica è la tassa sulla proprietà
degli immobili. Continua ad essere dovuta per le prime case
solo se considerate di lusso (A/1,
A/8 e A/9). Si paga sempre per la
seconda abitazione e altri immobili.
Servixe Tax. È l'imposta che
ha sostituito la Tares e serve a
finanziare i servizi dei Comuni. È
costituita da due componenti:
Tasse sulla casa, +115% in tre anni
LA LETTERA DI UPPI
L’Uppi esprime forte preoccupazione e
sdegno in relazione alle parole del Ministro
dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan pronunciate nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera del 1° marzo
scorso.
Alla domanda se le tasse sulla casa caleranno il Ministro ha risposto: “Se si devono
abbattere le tasse, la mia preferenza va agli
investimenti produttivi, così riparte l’occupazione”. Il ministro ha, quindi, dichiarato che il
Governo Renzi non diminuirà le tasse sulla
casa preferendo aiutare le grandi imprese nazionali e multinazionali.
Grave che un Ministro della Repubblica
non comprenda come l’aumento della pressione fiscale sugli immobili abbia fortemente
danneggiato il settore dell’edilizia e delle costruzioni e che non ci sarà una vera ripresa in
Italia senza la valorizzazione
del mercato immobiliare e delle locazioni.
La tassazione in oggetto riguarda oltre 3
milioni di immobili e, nel 2014, ha raggiunto i
42 miliardi di Euro. Imu e Tasi nel 2014 hanno,
inoltre, superato di oltre 100 milioni di euro
l’Imu nel 2012.
Con alle porte la riforma del Catasto l’Uppi
si chiede se il Governo non abbia davvero
intenzione di mettere mano nelle tasche dei
piccoli proprietari immobiliari e se la promessa che non ci saranno ulteriori aumenti (c.d.
invarianza di gettito) sia ancora credibile.
gestione dei rifiuti urbani (Tari) dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani - e la
copertura dei "servizi indivisibili"
(Tasi) gestiti dall'Amministrazione comunale, a carico di chi occupa fabbricati.
Tassa di scopo. Nota anche
come Iscop, l'imposta di scopo
consente ai singoli Comuni di
richiedere ai propri cittadini un
contributo per scopi specifici,
come ad esempio la realizzazione di un'opera pubblica. L'Iscop
si basa sull'applicazione dell'ali-
quota Imu agli immobili, per una
durata massima di 10 anni.
Tassa di registro sul contratto di locazione. Quando si
stipula un contratto di affitto, occorre registrarlo all'Ufficio del
Registro e pagare la tassa e i bolli (a meno che non si scelga la
Cedolare secca). L'imposta per i
fabbricati ad uso abitativo è pari
al 2 per cento del canone annuo,
con un minimo di 67 euro. Chi
sceglie di pagare per l’intera durata del contratto ha diritto a uno
sconto, che consiste in una detrazione dall’imposta dovuta pa-
ri alla metà del tasso di interesse
legale (attualmente 2,5%) moltiplicato per il numero delle annualità.
Irpef. I redditi derivanti da locazione di immobili (affitto) sono
soggetti a tassazione Irpef. Lo
Stato riconosce una deduzione
forfettaria, nella misura del 5 per
cento.
Imposta di registro. Si paga
allo Stato al momento dell'acquisto dell'immobile ed è proporzionale al valore dell'immobile, secondo certi coefficienti
stabiliti dallo Stato.
Imposta ipotecaria e catastale. E' una tassa che si paga
allo Stato in seguito a volture catastali e trascrizioni, iscrizioni e
variazioni nei pubblici registri immobiliari, in proporzione ad aliquote stabilite dallo Stato. Se si
acquista da un privato, entrambe le imposte corrispondono a
168 euro, se si può godere delle
agevolazioni, per la prima casa.
Non avendo le agevolazioni l’imposta ipotecaria corrisponde al 2
per cento del valore catastale,
mentre quella di registro corrisponde al 7 per cento.
Iva. L'Iva si paga allo Stato se
si acquista l'immobile da una impresa. Esistono varie aliquote, a
seconda che si acquisti come
prima o seconda casa.
Tassa sui passi carrabili.
Tassa che si paga al Comune per
accedere dalla proprietà privata
alla strada comunale con l'automobile.
Tassa per l'occupazione di
spazi e aree pubbliche. Tributi
locali che vengono applicati nelle città (esempio: ponteggi per
eseguire lavori di ristrutturazione
nei condomini).
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Speciale Edilizia
Sabato 14 Marzo 2015
La Legge di Stabilità ha prorogato l’incremento della detrazione fino al 50% pe un tetto massimo di 96mila euro di spesa
L’
Detrazioni fiscali fino al 31 dicembre 2015
CAMBIANO LE REGOLE
Tra le principali regole e i vari adempimenti che negli ultimi anni hanno subito
modifiche si ricorda:
• L’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro
operativo di Pescara.
• L’aumento della percentuale (dal 4
all’8%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo
di operare.
• L’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera
distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori.
• La facoltà riconosciuta al venditore,
nel caso in cui l’unità immobiliare sulla
quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di sce-
agenzia delle Entrate ha pubblicato lo scorso gennaio una
nuova guida per le detrazioni
fiscali legate alle ristrutturazioni edilizie.
L'Agenzia ricorda che "Dal 1° gennaio
2012 l’agevolazione è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 e
inserita tra gli oneri detraibili dall’Irpef".
La detrazione è pari al 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a
48.000 euro per unità immobiliare.
Una delle principali novità è che l'aumento della detrazione fino al 50% (con
96.000 euro l’importo massimo di spesa
ammessa al beneficio) è stata prorogata
nuovamente, fino al 31 dicembre 2015,
come ha deciso l'ultima Legge di Stabilità.
Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con
il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. “La legge di stabilità 2015 - fa sapere l'Agenzia delle Entrate - ha inoltre
prorogato la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per
i forni), finalizzati all’arredo di immobili
oggetto di ristrutturazione.
Per questi acquisti sono detraibili le
spese documentate e sostenute dal 6
giugno 2013 al 31 dicembre 2015”.
A prescindere dalla somma spesa per
i lavori di ristrutturazione, la detrazione va
calcolata su un ammontare complessivo
non superiore a 10.000 euro e ripartita in
10 quote annuali di pari importo.
Non è tutto: fino al 31 dicembre 2015
è prevista una detrazione più elevata per
le spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche su costruzioni che si trovano in zone sismiche ad
alta pericolosità, se adibite ad abitazione
principale o ad attività produttive. In questo caso “La detrazione è pari al 65%
delle spese effettuate dal 4 agosto 2013
al 31 dicembre 2015.
L’ammontare massimo delle spese
ammesse in detrazione non può superare l’importo di 96.000 euro”.
gliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire
il diritto all’acquirente (persona fisica)
dell’immobile.
• L’obbligo per tutti i contribuenti di
ripartire l’importo detraibile in 10 quote
annuali; dal 2012 non è più prevista per i
contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità
di ripartire la detrazione, rispettivamente,
in 5 o 3 quote annuali.
• L’estensione dell’agevolazione agli
interventi necessari alla ricostruzione o al
ripristino dell’immobile danneggiato a
seguito di eventi calamitosi, se è stato
dichiarato lo stato di emergenza.
LA DETRAZIONE IRPEF
E' dunquie possibile, spiega l'Agenzia
delle Entrate, detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una
parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli
edifici residenziali situati nel territorio dello Stato.
In particolare, i contribuenti possono
usufruire delle seguenti detrazioni:
• 50% delle spese sostenute (bonifici
effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015, con un limite massimo di
96.000 euro per ciascuna unità immobiliare;
• 36%, con il limite massimo di 48.000
euro per unità immobiliare, delle somme
che saranno spese dal 1° gennaio 2016.
L’agevolazione può essere richiesta
per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra
tutti i soggetti che hanno sostenuto la
spesa e che hanno diritto alla detrazione.
Se gli interventi realizzati in ciascun
anno consistono nella prosecuzione di
lavori iniziati in anni precedenti, per determinare il limite massimo delle spese
detraibili si deve tenere conto di quelle
sostenute nei medesimi anni: si avrà diritto all’agevolazione solo se la spesa per
la quale si è già fruito della relativa detrazione non ha superato il limite complessivo previsto.
Quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di
un’attività commerciale, dell’arte o della
professione, la detrazione spetta nella
misura ridotta del 50%. Per gli interventi
effettuati sulle parti comuni dell’edificio,
il beneficio compete con riferimento
all’anno di effettuazione del bonifico da
parte dell’amministrazione del condominio.
In tale ipotesi, la detrazione spetta al
singolo condomino nel limite della quota
a lui imputabile, a condizione che
quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei
limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione. Non è ammesso il rimborso di
somme eccedenti l’imposta.
LA RIPARTIZIONE
DELLE DETRAZIONI
La detrazione deve essere ripartita in
dieci quote annuali di pari importo,
nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in
quelli successivi.
18
Speciale Edilizia
Sabato 14 Marzo 2015
Il risparmio energetico parte dalle pareti
Fondamentale tener conto di materiali, tipo di intervento e spazi da isolare: dal tetto ai muri. Come evitare le dispersioni e ridurre i consumi
U
na delle grandi sfide
dell'edilizia di oggi è
quella di garantire il risparmio energetico delle
abitazioni. Che si tratti
della progettazione di
una nuova costruzione o della riqualificazione di un immobile esistente, la
coibentazione termica deve essere
commisurata alle esigenze di chi vi abita e dall'ubicazione dell’immobile.
A questo proposito il territorio italiano è suddiviso in zone climatiche – dalla A alla F – in base alle temperature; a
ciascuna corrisponde un grado di isolamento che i singoli elementi devono
avere.
I MATERIALI
Per isolare termicamente esistono
materiali formulati appositamente che
si utilizzano in fase di costruzione. Tenendo conto che le leggi concedono
pareti con spessori maggiori, sia per
immobili nuovi sia per le ristrutturazioni,
e inoltre prevedono sgravi fiscali.
Evitare le dispersioni
Gran parte dell’energia usata d’inverno per riscaldare le stanze a 20-22
°C (come previsto dalla legge) e di quella consumata in estate per raffrescare
a circa 26 °C va dispersa attraverso
tetto, pareti, pavimento e finestre. Nei
vecchi edifici questi consumi si possono ridurre del 20-40% grazie a un corretto isolamento, risparmiando sulle
bollette del riscaldamento. Bisogna aggiungere che l’idonea coibentazione,
con l’utilizzo di materiali appropriati secondo l’applicazione, ha anche altri
vantaggi: si può abbattere il rumore,
innanzitutto, e si riesce a ridurre umidità o “secco” eccessivo, con conseguente miglioramento del benessere
interno.
Consumi ridotti
Oltre che dai gradi centigradi interni,
il comfort termico di un’abitazione è
influenzato anche da altri fattori: innanzitutto dalla temperatura di irradiamento vincolata a quella in superficie degli
elementi che delimitano la casa (muri,
pavimenti, soffitti e vetri). Più queste
strutture sono fredde, maggiore è la
loro tendenza ad assorbire calore.
Scegliere l’intervento
Volendo migliorare la coibentazione
della casa, una valutazione tecnica mirata aiuta anche a stabilire un programma di lavoro, per dare priorità alle opere più urgenti e dilazionare nel tempo
invece quelle meno indispensabili dal
punto di vista costi-benefici. Va detto
che le opere relative al miglioramento
dell’isolamento termico possono godere degli sconti fiscali previsti per gli interventi finalizzati alla riqualificazione
energetica degli edifici.
Isolare il tetto
E' attraverso il tetto che si disperde
la maggiore percentuale di calore durante la stagione invernale: si arriva
anche al 40% dell’energia prodotta
dall’impianto di riscaldamento. E
d’estate è l’elemento che contribuisce
Isolamento termico con i serramenti
Nell'ottica di ottenere l'isolamento termico della casa, elemento fondamentale da considerare sono i serramenti: un serramento isolante incide infatti per buona parte sul risparmio
energetico complessivo, come spiega il professionista Marco
Ruggeri (Falegnameria Ruggeri). «Utilizziamo un tipo di serramento allegato ad un falso controtelaio termico, che risulta l'ideale sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni, anche
perché lavoriamo senza la necessità di opere in muratura».
Ma non solo isolamento termico: una buona finestra consente di ottenere anche l'isolamento acustico. «Una richiesta che
in molti ci fanno - spiega Ruggeri -. Oggi per isolare vanno bene
tutti i materiali. La scelta dipenderà dal risultato che vuole ottenere chi commissiona il lavoro: ad esempio chi non vuole fare
troppe manutenzioni sceglierà il Pvc o l'allumminio, mentre chi
predilige un risultato estetico prediligerà il legno, anche se necessita di più manutenzioni. In ogni caso prima di ogni installazione c'è un sopralluogo da parte di uno studio tecnico, che
definirà che tipo di serramento serve. Tra l'altro tutti i prodotti
sono detraibili al 65% e ci occupiamo anche di smaltire i
vecchi serramenti».
in larga misura al surriscaldamento degli ambienti sottostanti. L’intervento per
rimediare dipende dalla tipologia di copertura e dalla destinazione d’uso dello
spazio sottostante. Se il sottotetto non
è praticabile o viene utilizzato come
deposito non è conveniente coibentare
il tetto; può essere invece risolutivo isolare a terra, intervenendo sul solaio che
separa l’abitazione sottostante.
Isolare i muri
Per isolare i muri lo strato isolante
può essere aggiunto con il “cappotto”
oppure inserito in intercapedine. Il primo sistema è realizzato con pannelli
specifici che vengono sovrapposti alla
struttura, all’interno o all’esterno; è indicato per gli edifici esistenti perché
riduce i disagi durante l’intervento e
non comporta demolizioni. L’applicazione all’interno è più complicata per la
presenza degli attacchi agli impianti
presenti sulle pareti. In questi casi ci si
limita a eliminare i ponti termici. Il miglioramento è però soltanto relativo.
Una versione del sistema a cappotto
prevede il distanziamento del rivestimento esterno dallo strato isolante tramite appositi dispositivi. Si realizza
così uno spazio di circa 2-4 cm, aperto
alla base e alla sommità, che favorisce
l’aerazione del materiale coibente e lo
smaltimento del vapore acqueo proveniente dagli ambienti interni. Si ottengono benefici anche in estate perché
l’intercapedine ventilata allontana il calore in eccesso derivante dall’irraggiamento solare. Per quanto riguarda le
nuove costruzioni la norma è quella di
coibentare nell’intercapedine; questa è
una cavità che viene ricavata tra i setti
murari. All’interno si possono inserire
materiali coibenti di natura e composizione diversa a seconda del tipo di muratura e del problema. Talvolta questo
sistema viene utilizzato anche in costruzioni esistenti dove è presente
un’intercapedine vuota. Si realizzano
piccoli fori nelle pareti attraverso i quali si iniettano particolari formulazioni
coibenti, quali resine, argilla espansa in
granuli, vermiculite o perlite.
Salute
GLI ORARI
CUP Centro Unificato di Prenotazione
Dove: padiglione n. 12, a fianco del
Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori
Orari di apertura al pubblico:
lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00
orario continuato,
il sabato dalle 8.00 alle 12.00;
Prenotazioni telefoniche: è possibile
telefonare al numero verde 800.638.638,
da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.
PRENOTAZIONI
CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP
Attraverso il CUP si prenotano tutte
le prestazioni ad eccezione delle seguenti,
che devono essere prenotate direttamente
presso le singole unità operative o servizi
come indicato di seguito:
ANATOMIA PATOLOGICA
secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)
Dove: Poliambulatori, piano Terra.
Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare
contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00.
Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.
Consegna campioni istologici e citologici
La consegna dei campioni citologici urinari è
prevista, presso il padiglione 5,
da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;
per gli altri esami da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).
RADIOLOGIA d
Dove: piano 1, corpo H (ala destra).
TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti
e richiesta di prestazioni con bollino verde
Le prenotazioni vanno effettuate
di persona o via fax.
Orario: da lunedì a venerdì dalle
08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.
Tel: 0372 405760.
Angiografia
Le prenotazioni vanno effettuate di persona.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.
SENOLOGIA:
Screening mammografico preventivo
biennale Asl Cremona (45-69 anni)
Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì
dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata
al CUP dell'Asl 800 318 999.
Prestazioni con carattere di urgenza,
risonanze alla mammella, agoaspirati,
ecografie
Dove: piano 1, corpo M.
Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00.
Telefono: 0372 405614.
Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata
una nuova linea telefonica dotata
di risponditore automatico
in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.
RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE
Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o
ascensore a sinistra vicino l'Ufficio
Informazioni nell'atrio di ingresso)
corpo M, monoblocco ospedaliero.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.
MEDICINA DEL LAVORO:
Visite specialistiche di medicina del lavoro
Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì,
dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente
presso l’Ambulatorio Specialistico
di Medicina del Lavoro negli stessi orari.
PRESIDIO OSPEDALIERO
DI CREMONA
CENTRO DIABETOLOGICO
Dove: piano 6, corpo H (lato destro),
monoblocco ospedaliero.
Orari: da lunedì a venerdì
dalle 08.00 alle 13.30
(prima visita per inquadramento
diagnostico-terapeutico e visita di controllo
per monitoraggio metabolico e screening
delle complicanze croniche).
Per le prime visite è preferibile che
la prenotazione avvenga di persona comunque
possibile prenotare telefonicamente
da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30.
Telefono: 0372 405715.
CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI
accesso diretto da parte dei cittadini,
con la richiesta del Medico di famiglia
o dello specialista.
Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.
Orario: da lunedì a venerdì
dalle ore 07.30 alle 10.30.
Telefono: 0372 405663 - 0372 405452
CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI
Monitoraggio delle terapie anticoagulanti.
previsto accesso con prenotazione al numero
0372 405666 - 0372 405663.
Dove: Presso la palazzina del Cup
Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.
CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA
Test di tolleranza al lattosio e patch test
Accesso con impegnativa del medico curante
Le prenotazioni si effettuano telefonicamente
al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì,
dalle 10.30 alle 12; oppure di persona
presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione
10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
IMMUNOEMATOLOGIA
E MEDICINA TRASFUSIONALE:
Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia
marziale endovenosa, preparazione di nuovi
emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale:
Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.
Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.
Tel: 0372 435887 - 0372 405461
dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì
GENETICA
Dove: piano 2 lato destro del monoblocco
ospedaliero. Prenotazioni telefoniche:
0372 405783
da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.
MEDICINA LEGALE
Prenotazioni presso Direzione Medica
di Presidio piano Rialzato monoblocco
ospedaliero. Tel: 0372 405200.
PSICOLOGIA
Dove: settimo piano a sinistra.
Prenotazioni da lunedì a venerdì
dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio
di Psicologia, oppure anche telefonicamente
agli stessi orari al numero 0372 405409.
ONCOLOGIA MEDICA
Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i
n reparto da lunedì a venerdì
dalle ore 8.00 alle ore 17.00.
Tel: 0372 405248.
TERAPIA DEL DOLORE
Dove: palazzina n. 9 La prenotazione
può essere effettuata telefonicamente
al numero 0372 405330
dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì.
Negli altri orari è possibile chiamare
lo stesso numero lasciando un messaggio
in segreteria telefonica con il nome e numero
di telefono: al più presto sarete richiamati.
Sabato 14 Marzo 2015
21
Oltre 130 i cittadii che, in occasione della Giornata mondiale del rene, si sono recati in Ospedale per consulenze
Patologie renali, importante la diagnosi precoce
O
generale è circa il 10%, e varia in
funzione dell’età. In un recente
studio effettuato in Veneto il 9%
della popolazione aveva una malattia renale cronica, ma nella fascia di età compresa tra 70 e 80
anni la prevalenza era del 17% e
addirittura del 37% nei soggetti
con più di 80 anni. La prevalenza d’insufficienza renale cronica
in trattamento dialitico è di circa
750 pazienti per milione di popolazione: in Lombardia i pazienti in
dialisi cronica sono 7.100, nella
provincia di Cremona 250».
di Giulia Sapelli
ltre 130 i cittadini che
in occasione della
giornata mondiale del
rene si sono recati in
ospedale per consulenze e visite gratuite. Un tema,
dunque, su cui vi è un grande
interesse.
Del resto le malattie renali
hanno spesso un decorso insidioso perché asintomatiche fino ad una fase avanzata d’insufficienza renale. Tra i sintomi precoci vi sono le alterazioni
dell’esame urine (albuminuria e
microematuria) e l’ipertensione
arteriosa. D’altro canto le malattie renali (nefropatie) croniche
stanno diventando uno dei maggiori problemi di salute nel mondo occidentale. La loro prevalenza è in continuo aumento.
Le malattie renali hanno spesso un decorso insidioso perché
asintomatiche fino ad una fase avanzata d’insufficienza renale. «Le malattie renali (nefropatie) croniche stanno diventando uno dei maggiori problemi di
salute nel mondo occidentale
- spiega Fabio Malberti, direttore dell’unità operativa di Nefrologia dell’Ospedale di Cremona
- . La loro prevalenza è in continuo aumento. Fra i motivi principali sia allungamento della vita
media sia dell’aspettativa di vita (aumento di prevalenza nella
popolazione di patologie quali il
diabete e l’ipertensione frequenti
nei soggetti anziani). Altro motivo
di rilievo è rappresentato dal miglioramento della sopravvivenza
dei soggetti affetti da malattie
metaboliche (diabete) e cardiovascolari.
Le nefropatie croniche si associano a numerose complicanze dello stato di salute (soprat-
tutto di tipo cardiovascolare) e
a elevati costi sanitari e sociali.
Nel mondo 1 persona su 10 ha
un danno renale per questo la
prevenzione è uno strumento di
fondamentale importanza».
Quando una malattia renale
può definirsi cronica?
«Si definisce malattia renale
cronica la presenza di anomalie
urinarie (quali la perdita con le
urine di proteine e/o sangue) e/o
la riduzione della funzione renale (filtrato glomerulare al di sotto di 90 ml/min per un periodo
di tempo superiore a 3 mesi). La
funzione renale viene misurata
con il dosaggio della creatinina
nel sangue. Dalla creatininemia
si ricava con particolari formule matematiche il filtrato glomerulare. I laboratori analisi degli
Istituti Ospitalieri di Cremona e
dell’Oglio Po nei loro referti forniscono automaticamente il dato
di funzione renale (filtrato glomerulare) quando viene effettuata la
determinazione della creatininemia. Le malattie renali croniche,
se non trattate, sono progressive ed evolvono verso lo stadio
finale».
Qual è l’Incidenza della patologia renale cronica?
«La prevalenza della malattia
renale cronica nella popolazione
Quali le patologie correlate
e perché è importante la diagnosi precoce?
«La malattia renale cronica è
un fattore di rischio per sviluppo
di malattie cardiovascolari (infarto miocardico, angina, scompenso cardiaco, ictus). Il rischio per
ciascuna di queste malattie aumenta passando dagli stadi iniziali a quelli più avanzati di malattia renale.
La diagnosi precoce di malattia renale è utile sia per prevenire la progressione dell’insufficienza renale alla dialisi sia per
prevenire le complicanze cardiovascolari.
Le cause più frequenti d’insufficienza renale sono il diabete e
l’ipertensione arteriosa. Per prevenire lo sviluppo e la progressione dell’insufficienza renale nei
pazienti diabetici e ipertesi, si
raccomanda un ottimale controllo della pressione arteriosa e
delle glicemia, e il regolare monitoraggio dell’esame urine e della
funzione renale.
Le altre malattie che più frequentemente portano all’insufficienza renale sono le glomerulonefriti ed la malattia policistica,
che è malattia ereditaria che colpisce reni e fegato».
Mercoledì 18 marzo in ospedale convegno sulle neuroscienze
Appuntamento per mercoledì 18 marzo
presso l’aula magna dell’Ospedale di Cremona, con il seminario di neuroscienze dal titolo “Sé, cervello e plasticità”. Il referente
scientifico è il dr. Antonino Minervino, direttore del dipartimento di salute mentale
dell’AO di Cremona.
Tra i relatori sarà presente uno dei più importanti neuroscienziati a livello mondiale:
Prof. Georg Northoff. Dal 2009 è Research
Chair in Canada e direttore della Unità di ricerca Mind, Brain Imaging and Neuroethics presso l’Institute of Mental Health Research
dell’Università di Ottawa. Le sue ricerche si
collocano in quella branca innovativa delle
neuroscienze che studia il cervello e i comples-
si meccanismi neuronali in relazione alla soggettività sia nelle persone sane che in quelle affette da malattie mentali, avvalendosi delle tecniche di neuroimmagine. Nelle sue ricerche in
neuropsicoanalisi, neurofilosofia, neuroetica
tende ad unire ambiti disciplinari diversi dedicando particolare attenzione alla messa a punto di strategie ed approcci metodologici adatti a tali collegamenti nel rispetto delle relative
specificità.
Lo stato avanzato delle ricerche nell’ambito
delle neuroscienze ha prodotto un notevole incremento delle conoscenze sul rapporto tra
mente e cervello. Il concetto del Sé è oggetto
di riflessione e di ricerca all’interno di diverse
discipline: filosofia, psicoanalisi, antropologia.
Notevoli contributi arrivano dalla ricerca
nell’ambito delle neuroscienze e l’evoluzione
delle conoscenze si concretizza nel concetto
di plasticità».
I FILLERS
A CURA DI
ALESSANDRA SERRAGLIO
I fillers sono materiali gelificati che vengono iniettati nel derma cutaneo al fine di correggere o migliorare gli inestetismi del
volto, tenendo conto di importanti parametri, valutati con un attento esame clinico della regione interessata.
Questo tipo di trattamento, favorisce l’aumento del turgore e
dell'elasticità della pelle, che vengono meno nel corso del naturale invecchiamento dei tessuti connettivi, o sono accelerati da prolungate esposizioni al sole, diete
drastiche e un certo stile di vita.
LA TECNICA
I fillers vengono iniettati, con un
ago monouso molto sottile, a livello di rughe, solchi nasogenieni, cicatrici e depressioni, per ridurne
l'entità; a livello di labbra mento
e zigomi, per aumentarne i volumi
o correggere eventuali asimmetrie
e, a livello perioculare, per eliminare la fastidiose zampe di gallina.
Le varie tecniche di impianto
vengono eseguite ambulatoriamente e, solitamente, non necessitano di anestesia; talvolta è utile
l'applicazione di una crema ane-
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)
stetica ad uso topico, in particolare sulle labbra, poichè si tratta di
una delle sedi più sensibili.
DURATA DELL’INTERVENTO
E TEMPI DI RECUPERO
La durata dell'intervento è tale da poter essere eseguita anche
in pausa pranzo, non compromettendo le normali attività quotidiane. La penetrazione dell'ago nella
cute può comportare la comparsa di lievi eritemi ed edemi, che
durano da pochi minuti a qualche
ora e, talvolta, di piccoli ematomi
che si riassorbono nel giro di qualche giorno.
Il dottor Angelo Serraglio
riceve il mercoledì
dalle 10.00 alle 14.00
Presso il poliambulatorio
stomatologico cremonese
a Cremona, in piazza
della Libertà 24.
[email protected]
Per prima cosa cosa complimenti per la rubrica, la mia domanda è:
é vero che tutto parte dal cervello? Se si, si può fare qualcosa per aiutarlo? grazie Angelica
Ippocrate, medico greco considerato "il padre" della medicina, nel V secolo a.C. scriveva: " Da nient'altro, se non dal cervello, derivano la gioia, i
piaceri, il riso e gli sport, i dispiaceri e i dolori, l'angoscia, lo sconforto e il
lamento. Ed è mediante esso, soprattutto, che noi acquisiamo saggezza e
conoscenza e che possiamo vedere e sentire e riconoscere ciò che è illecito e ciò che è giusto, ciò che è cattivo e ciò che è buono, quello che è dolce e quello che è insipido.... Ed è sempre a causa dello stesso organo che
noi diventiamo pazzi e deliranti, che ci viene paura e ci assale il panico. ..
Tutte queste cose dobbiamo sopportare da parte del nostro cervello quando questo non è in salute...". Quanto è prezioso quest'organo se già nell'antichità era tenuto in così alta considerazione, quanto è importante per la nostra salute fare di tutto perchè i suoi tessuti si mantengano giovani e si rigenerino appropriatamente? Il cervello è l'organo più misterioso che possediamo: contiene circa 100 miliardi di cellule nervose chiamate neuroni,
tante quante sono le stelle della Via Lattea. Questo parallelo serve a farci
intuire come, riassunto nel nostro microcosmo cerebrale, sia racchiuso il
mondo intero. Esistono trattamenti che possono favorire l'attività e il riposo, alimenti e integratori adatti al trofismo dei suoi tessuti, profumi che ne
risvegliano le funzioni, tisane, erbe, fiori che ne migliorano l'attività. Prendersi cura del proprio cervello è l'investimento più sicuro per il proprio
benessere.A differenza di quanto si credeva un tempo, ora è scientificamente provato che le cellule cerebrali hanno la capacità di rigenerarsi, motivo
in più per non trascurare un organo così importante.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a:
[email protected] Oppure a: [email protected]
• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372.
• Riceve a Crema in via Castello 12 e telefonando al 388 9037275.
Cultura&Spettacoli
Commedia
divertente
al Ponchielli
Un pomeriggio e una serata all’insegna del divertimento, al Teatro Ponchielli, con una doppia recita
(ore 15 e ore 20.30) di “Taxi a due piazze” di Ray
Cooney che vede protagonisti Gialuca Guidi e
Giampiero Ingrassia in una divertente commedia
ricca di equivoci e colpi di scena. Si tratta della storia del tassista bigamo che suo malgrado si trova
coinvolto a nascondere il segreto della sua vita,
diverte e affascina gli spettatori di tutto il mondo
garantendo risate senza sosta.
Dal 5 maggio al 26 giugno potrà essere ammirata in Santa Maria della Pietà a Cremona
La tela più grande del mondo esposta in città
M
di Mattia Guazzi
Sensualità nell’arte
in mostra a Soiano
Il concetto di sensualità applicato nell’arte ha a che fare con l’eccitazione dei sensi e
non va confuso né con la seduzione, né con
l’erotismo, anche se tutte queste componenti hanno a che fare con la rappresentazione di
aspetti legati alla sfera sessuale. Infatti, mentre
la seduzione attiene a meccanismi, strategie e
atteggiamenti che tendono ad attrarre l’altro
e l’erotismo riguarda naturalmente le pulsioni
sessuali in quanto tali, la sensualità si esplicita
non tanto nel desiderio di possesso (per lo più
carnale, che invece è proprio della seduzione),
quanto piuttosto nell’assunzione di connotazioni in grado di evocare la sfera erotica. La
differenza è alquanto sottile, ma evidente. Su
queste riflessioni si articola la rassegna “Sensualità nell’arte” allestita, fino al 22 marzo, a
Soiano (Brescia) presso Casa Cultura. Ne sono
protagonisti gli artisti: Marco Abondio, Floriana
Melzani, Rosa L. Vitali, Fabio Cordova, Giorgio
Carletti, Maria Puggioni, Franca De Ponti, Ilaria Oleotti, Daniela Braga, Roberto Dellanoce,
Emanuela Fera, Stefano Cozzaglio, Luigi Dainesi, Ivan Bellomi, Valeria Grossi, Marisa Foresti, Eugenia T. Borlenghi, Alessandro Barbati,
Isa Scaccabarozzi, Amneris Gatti, Lucia Leali,
Carolina Moretti, Riccardo Bozuffi, Giuseppe
Borella, Marino Torta, Christian Visbal, Paolo
Marchetti, Claudio Pezzini, Valerio Betta, Cristina Patti, Marisa Bellini, Vivian Moon’s, Moira
Facchetti, Amato Freddi, Angelo Cauzzi, Lorella Facchetti, Anna Borgarelli.
Una tela di Virginio Lini
La tela più grande del
mondo, “Il mio Verdi”
del pittore cremonese
Virginio Lini, sarà esposta in Santa Maria della Pietà (in piazza Giovanni XXIII) a
Cremona, dal 5 maggio al 26 giugno.
In otto anni d’attività, l'’artista di
San Daniele Po ha realizzato ventisei
dipinti, ognuno dei quali rappresenta
un’opera di Giuseppe Verdi condensata in una sola immagine. Questi
quadri non erano pensati però come
fini a loro stessi, ma come parte di un
unico progetto che, al termine della
realizzazione, li avrebbe visti condensati insieme in una sola, gigantesca,
rappresentazione. E’ nata così questa
nuova visione: ventisei opere affiancate, 53 metri di lunghezza, 1,70 d’altezza, una tela ad olio che rimanda a
tempi lontani, quando secoli addietro
affreschi e dipinti decoravano intere volte di chiese e palazzi, quando
le dimensioni dell'arte celebravano
la magnificenza di papi e imperatori.
Perché Verdi? «Perché è il più gran-
de compositore al mondo – spiega
Lini – paragonabile ai grandi maestri
della pittura, come Michelangelo o
Raffaello. Quella che verrà inaugurata
il 5 maggio, sarà una mostra di carat-
tere eccezionale, e Santa Maria della
Pietà è una delle pochissime strutture
in grado di ospitare un'opera di questo genere». La particolarità saliente
della rappresentazione, che ne deter-
Le opere del pittore Claudio Pezzini esposte a Corte de’ Frati
Nell’ambito della rassegna “Arte a Corte”, espone nella sala Polifunzionale di Corte de’ Frati, fino
al 9 aprile, il pittore Claudio Pezzini, artista che vive
e opera a San Martino del Lago. La rassegna che
comprende i lavori recenti di questo eclettico creativo, vanta il patrocinio dell’amministrazione locale
ed è promossa in collaborazione con l’associazione Co.Libri. Autodidatta, ha esposto con successo nel Casalasco, nel Bresciano, nel Reggiano e
nel Parmense, partecipando con successo a diversi
concorsi, fra cui lo “storico” Premio “El Cavalet” promosso dall’associazione “Famiglia Cremounesa”, in
cui ha conseguito una “Menzione di merito” da parte
della giuria. Un’importante personale è stata allestita, l’anno scorso, a Bologna, presso la Galleria d’arte “Sant’Isaia”, accompagnata da un elegante catalogo. La natura è al centro del comporre di Claudio
Pezzini, artista che palesa un approccio empatico
nei confronti dei soggetti che ritrae con notevole
partecipazione emotiva ed emozionale. Si tratta di
scorci e di vedute in seno ai quale si nota una particolare attenzione al dettaglio colorato, ovvero alla
traduzione pigmentale di ogni sfumatura. In questo
modo, ogni paesaggio si carica di una sorta di silen-
“Antigone, una storia africana” al San Domenico
Domani pomeriggio (ore 16) va in scena uno spettacolo recitato in francese e in lingua wolof
di Tiziano Guerini
Un momento
dello spettacolo
Stasera alle ore 22, nella sede dell’associazione culturale “Alice nella città” in
via Cappi a Castelleone, ritorna sulla scena il “Sig. Solo”
(Andrea Cipelli), cofondatore e frontman della band “I
La Spina” di Busseto che si
fece conoscere e apprezzare tra il novanta e il duemila.
I La Spina erano la band in
cui militava Giuseppe Peveri,
con cui “Sig. Solo” continua
mina l’unicità, è che vede in scena
247 personaggi, 120 dei quali riprendono nella fisionomia del volto di personaggi del nostro tempo, assieme
a 33 animali (tra cui gli amati cavalli). Anche l’orizzonte scenico è un
complesso unico, che vede rincorrersi l'azzurro del cielo, il verde chiaro
della terra che man mano declina al
giallo spento della sabbia, proponendo qua e là scorci di palazzi e monumenti ambrati. I soggetti ritratti hanno invece le sfumature dell'acquamarina, con qualche intrusione di un
arancio acceso di quando in quando.
E ventisei non è un numero casuale,
ma sono le opere liriche composte da
Giuseppe Verdi in oltre mezzo secolo di teatro in musica, senza contare
i rifacimenti, le variazioni linguistiche
e i finali alternativi. Ciò che accomuna ogni composizione del maestro
ottocentesco di Roncole Verdi, è una
forte drammaticità, sia nella lirica che
nell'intreccio narrativo, e va da sé che
anche i dipinti di Lini, seppur alleggeriti dai volti noti della contemporaneità, siano intrisi di un intenso mood
melò nella gestualità.
“Antigone, una storia africana” è in
cartellone al Teatro San Domenico di
Crema domani insolitamente alle ore
16. Uno spettacolo, messo in scena dal
teatro stabile Metastasio di Prato, con
la collaborazione della comunità senegalese di Prato e indubbiamente insolito anche perché recitato in francese
e in lingua wolof con sopratitoli in italiano. L’eroina Antigone è contro tutti i regimi totalitari per l'amore universale. Il lavoro è liberamente tratto dall’ope-
ra di Jean Anouilh per la regia di Massimo Lucini. Una decina gli interpreti per
rappresentare una Antigone ribelle, che
si oppone alle leggi dello stato in nome
dei diritti sacri della famiglia e del sangue. «Nel lavorare a una messinscena di
un testo così emblematico come Antigone - ha detto il regista Massimo Lucini ho pensato a un dramma a tesi, asciutto e compatto, impostato con la linearità della parabola e del teatro didascalico, unendo alla mia esperienza di regista
europeo alcune modalità del teatro tradizionale africano».
“Alice” propone la musica del “Sig. Solo”
attivamente la collaborazione
per tutta la produzione solista
dell’artista, come tastierista
e arrangiatore. La storia solista di Andrea Cipelli parla di
due album sperimentali, anticipati da uno splendido Ep
(“Eventualmente ok”) disponibile soltanto per un ascolto
online e realizzato con il col-
laboratore di sempre Gianluca “Roxy” Gambini. Nei primi giorni di marzo è invece
uscito il primo album destinato ad una grande distribuzione, “Sexsation”, arrangiato con la collaborazione di
“The superstars”, band che
lo accompagna sul palco e
che prevede, oltre al batte-
rista Gambini, Marco Delazzari, Andrea Maffini, Mirko
Onofrio ed Emanuele Reverberi. Domani alle 16, ha inizio una nuova rassegna teatrale dedicata ai più piccoli. Sull’onda lunga de “Il Canto della cicala”, il team di Alice organizza una mini-rassegna primaverile per i più pic-
cini dal titolo “Un té di matti”.
Quattro spettacoli per quattro compagnie che avranno
luogo presso la sede dell'Associazione di Castelleone. Il
primo spettacolo in programma è “Atto I - Comico round”
delle attrici e giocoliere di
Limen Teatro che condurranno il pubblico in un gioco raffinato fatto di danza, acrobatica, riferimenti al cinema
muto e buffi coinvolgimenti.
Le poesie della Passarello Spettacolo teatrale raccontato dall’hip hop
Venerdì 20 marzo, alle ore 18 presso la Libreria Dornetti in
via delle Grazie 6 a Crema, verrà presentata la raccolta poetica “Piano argento” di Angela Passarello (Edizioni del Verri,
2014). Sarà presente l’autrice, nata ad Agrigento ma residente a
Milano. Presentazione a cura di Alberto Mori. L’incontro è organizzato dal Circolo Poetico Correnti (la partecipazione è libera).
Nelle poesie di Angela Passarello, i singoli personaggi, le piazze, il cortile, un albero, una roccia emergono dalla «vena profonda di un paesaggio siciliano arcaico e rurale», dice Giampiero
Neri nell’introduzione. Anche le rare tracce della parlata agrigentina sono scandite, insostituibili, dentro la colorazione di
una magia verbale che punta alla massima semplicità da ottenere con il minor numero possibile di parole.
Il Teatro del Viale di Castelleone propone per mercoledì 18 e giovedì 19 marzo, al cine-teatro
Giovanni Paolo II il primo spettacolo teatrale raccontato dall’hip hop. La street dance diventa
manifesto dell’integrazione. Parte quindi il 18 marzo alle ore 21 da Castelleone il tour italiano di
Around, il primo spettacolo teatrale in cui una storia viene raccontata con il linguaggio hip hop.
Per fare questo è stata scelta la Crew italiana di street dance degli Mnai’s, tra le più innovative ed
eterogenee del mondo. Protagonista dello spettacolo una valigia che, smarrita in aeroporto, viene
rimbalzata in ogni angolo del mondo. Nel suo girovagare incontra culture diverse, razze, costumi,
vizi e virtù di paesi e persone. Metafora dell’integrazione, il suo viaggio è a tratti gioioso e doloroso, spesso ironico, sempre spettacolare, ma è un percorso che arricchisce, esorcizza la “paura
del diverso”, esalta la cultura della conoscenza. La crew degli Mnai’s è formata da 7 ballerini e 3
ballerine, la crew sperimenta nuove modalità di comunicazion, dalle acrobazie della street dance alla danza classica e contemporanea . Sul palco interagiscono stili e discipline diverse in cui i
ballerini coinvolti sono riusciti a raggiungere livelli altissimi in ambito internazionale.
te armonia che induce alla meditazione. Ed è proprio
questo ascolto silenzioso a rendere ancora più evidente la cifra poetica presente nelle opere dell’artista cremonese, il quale sa dosare abilmente la sua
tavolozza, cercando di suscitare emozioni capaci di
rimanere impresse a lungo nella memoria, quasi fossero una sorta di “racconto fabulistico” per immagini. Siamo, dunque, dinanzi a una meta-narrazione
autentica, specie dove il pittore coglie, con felice
intuizione, l’alternarsi ciclico delle stagioni e il sommovimento che le caratterizza, cercando di rendere
unico ogni passaggio tonale.
Vito Romanazzi
è “Incancellabile”
E’ uscito lo scorso 23 gennaio l’intenso singolo di Vito Romanazzi dal titolo “Incancellabile” (etichetta Senza Dubb).
«Incancellabile nasce in una notte d’estate,
quando una storia d’amore si era appena
conclusa - commenta Vito Romanazzi -. La
ricordo ancora quella notte: c’era una brezza fantastica, la finestra era aperta e la tenda
gonfiandosi, sospinta da un venticello fresco, si era trasformata per me in una barca
a vela… una barca dove vedevo viaggiare
“incancellabili” i ricordi più belli. Cominciai a
scrivere tutto quello che provavo, tra rabbia,
sentimento, emozioni. Perché incancellabile? Perché credo che tutto ciò che riguarda la nostra anima, rimanga incancellabile».
Le ambizioni di Vito Romanazzi, germogliate a pochi chilometri dal mare della Puglia
e cresciute all’ombra del Torrazzo, affondano le radici nella più italiana delle tradizioni. Classe 1988, originario di Rutigliano, in
provincia di Bari, Vito ha cominciato a fare
capolino nel mondo della musica già da
bambino, cantando insieme al padre nelle radio del “tacco d’Italia”. Poi, nel ’99, il
trasferimento a Cremona. «Ricordo ancora il viaggio che ci ha portati dalla Puglia
alla Lombardia. Quando ho letto il cartello
“Cremona” ho messo la testa fuori dal finestrino. Per noi questa città era come l’America. Ci siamo trasferiti qui nella speranza di
una vita completamente nuova, accompagnati soltanto dalla nostra fede». Con l’arrivo in terra lombarda, è iniziata per Vito una
lunga stagione di concorsi canori. Nel frattempo, si dedica a scrivere i suoi primi pezzi. Nel 2010, proprio a Cremona, condivide il
palcoscenico con uno dei suoi miti assoluti,
Albano Carrisi. L'anno successivo, il nome
di Vito Romanazzi figura tra i partecipanti del
Festival di Castrocaro. Nel 2012 partecipa
alle selezioni per “Sanremo Giovani”, dove
viene a contatto con professionisti del calibro di Omar Pedrini, Andrea Mirò e Niccolò
Agliardi. Nel 2015 è pronto a lanciare il nuovo
disco, anticipato da “Incancellabile”, un singolo di fortissimo impatto emozionale.
SPORT
lo
[email protected]
Cattaneo
impegnato
in Olanda
CANOTTAGGIO
Doppia sfida internazionale per il Comitato Fic
Lombardia, in gara nel week end a Londra ed
Amsterdam con due ammiraglie Junior. Mentre la
squadra rosa partecipa oggi sulle acque del Tamigi,
il settore maschile si darà battaglia nella 43ª edizione
Responsabile Fabio Varesi
della Heineken Roeivierkamp, una due giorni di sfide
con quattro gare diverse: 250 metri e 2500 metri
oggi, 750 metri e 5000 metri domani. A bordo
dell’otto maschile c’è anche il campione del mondo
Junior 2014, Andrea Cattaneo della Bissolati.
Cremo in cerca di altri punti salvezza
Oggi pomeriggio al “Penzo” di Venezia si scontrano due deluse del girone, costrette a puntare solo a conservare la categoria
U
di Matteo Volpi
na vittoria che dà respiro. Dopo aver
finalmente ritrovato i tre punti, la
Cremonese si appresta a vivere un’altra sfida da dentro o fuori. La magistrale punizione di Jadid, uno che
forse non sarà un mostro di simpatia, ma che
con le sue giocate ha portato tanti punti in questa stagione alla causa grigiorossa, è servita per
ridare fiato nella corsa verso la salvezza, ma urge
continuare così. Oggi pomeriggio, sull’isola di S.
Elena sul campo dello stadio intitolato a Pier Luigi
Penzo di Venezia, si affronteranno due formazioni alle quali ormai non resta che salvarsi e farsi il
meno male possibile. Le statistiche che caratterizzano sin qui le due formazioni tra gol fatti e subiti,
sono sostanzialmente in piena parità e la classifica è lì da vedere (certo senza entusiasmarsi…),
con i lagunari davanti ai grigiorossi di sole tre lunghezze. Mister Giampaolo dovrebbe confermare lo schieramento con la difesa a tre, ma dovrà
far fronte all’assenza per squalifica di Alessandro
Marchi come esterno destro. Un’assenza senza
dubbio importante, che potrebbe essere rimediata
allargando Gambaretti e coprendosi maggiormente con l’inserimento di Bassoli al fianco di Briganti
e Castellini. In avanti, visto l’opaco stato di forma mostrato da Pasi, potrebbe rientrare dal primo minuto Di Francesco, con la conferma del trio
Palermo, Jadid, Crialese in mediana. E in avanti
spazio ancora a Manaj: dopo il gol e la bella prestazione contro la FeralpiSalò, il talentino grigio-
LEGA PRO 29ª GIORNATA
AlbinoLeffe-Renate
0-0
Arezzo-Pavia
1-1
Como-Monza
0-0
Cremonese-FeralpiSalò
3-2
Giana Erminio-Pro Patria
1-2
Lumezzane-Bassano
0-1
Mantova-Torres
2-0
Novara-Unione-Venezia
3-0
Pordenone-Alessandria
0-1
Südtirol-Real Vicenza
1-1
CLASSIFICA GIRONE A
LEGA PRO Dopo la sofferta e determinante vittoria di domenica scorsa i grigiorossi possono respirare
Alessandria 57
Novara
56
Pavia (-1)
55
Bassano
52
Como
48
FeralpiSalò
45
Real Vicenza 45
Südtirol
41
Arezzo
410
Renate
39
Unione Venezia 38
Mantova (-3) 36
Torres
36
Monza
35
Cremonese
35
Giana Erminio 31
Lumezzane
28
AlbinoLeffe
23
Pro Patria (-1) 21
Pordenone
21
30ª GIORNATA (13/15-03)
Alessandria-AlbinoLeffe, FeralpiSalò-Arezzo, MonzaMantova, Pavia-Pordenone, Pro Patria-Lumezzane,
Real Vicenza-Giana Erminio, Renate-Como, SüdtirolNovara, Torres-Bassano, Unione Venezia-Cremonese (14-03 h 17). Recupero: Lumezzane-Arezzo 1-2.
rosso ha la possibilità di confermarsi su alti livelli
in un finale di stagione che potrebbe dimostrarsi
fondamentale per il suo futuro.
In casa Venezia, invece, tra gli ex a disposizione
di mister Michele Serena troveremo anche l’odia-
Grigiorossi in festa dopo il gol delle vittoria (foto L. Dassi)
to Simone Sales, che senza dubbio verrà beccato
dai tifosi, che non faranno mancare il loro apporto anche in laguna; approfittando magari dell’occasione per fare un gitarella in una delle città che
ancora ci rende orgogliosi in tutto il mondo.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Galli; Briganti, Castellini, Bassoli; Gambaretti, Palermo,
Jadid, Crialese, Favalli; Di Francesco, Manaj.
Cronaca e commenti della partita
sul sito www.artventuno.it
SERIE D Dopo il netto successo con il Villafranca, i gialloblu (ora sesti) osserveranno il turno di riposo
La Pergolettese è ancora in corsa per i playoff
di Tiziano Guerini
Partita facile per il Pergo, che con due
gol per tempo liquida la pratica Villafranca,
che pur aveva maramaldeggiato con i gialloblù all’andata. Partita facile ma non per
eccessiva remissivita degli avversari - che
pure non sono parsi dei fulmini di guerra - ma per il gioco ficcante, concentrato
e arioso della Pergolettese. Subito in gol
al 15’ con una zampata in area di Rossi
su passaggio di Tacchinardi; ma già prima all’11’ e poi al 12’ per due volte Rossi
- particolarmente vivace - aveva cercato
il gol. Debole la reazione del Villafranca,
che pare però giocare con più vivacità e
che al 23’ va vicino alla marcatura con un
diagonale in area di Villa, che esce debolmente alla destra di Montaperto. Ma al
43’ la Pergolettese raddoppia con il bomber Lorenzi lesto a buttarla dentro dopo
un rimpallo favorevole in area; il centravanti cosi raggiunge la 15ª segnatura in
questo campionato. Nella ripresa, al 10’, il
Villafranca rafforza il centrocampo togliendo Taddeo per Foroni, ma subito arriva
l’espulsione di Antinori a complicare ulte-
Il gol di Rossi al Villafranca
riormente il pomeriggio gia difficile della
squadra ospite. La partita è ora ancor più
in discesa per il Pergo che fa il terzo gol
al 15’ con un tiro dal limite di Sangiovanni
che, deviato da un difensore, si insacca
beffardo in pallonetto. Ancora una occasione per Rossi e un colpo di testa ravvicinato di Tacchinardi alto di poco e si arri-
va al poker con al 41’ con un po’ di gloria
anche per il difensore Compaore pronto
alla deviazione in porta dopo una respinta
non trattenuta del portiere. Assestata un
poco la classifica, ora la Pergolettese può
andare a turno di riposo di domani con
serenità. La squadra di Crema occupa,
in coabitazione con il Pontisola, il sesto
posto a un solo punto dalla quinta in classifica, il Seriate, che vale i playoff. Con
nove partite di campionato ancora da giocare, per raggiungere i primi cinque posti
non è tutto finito.
TROFEO FERRI Domenica 24 maggio
inizierà l’undicesima edizione del “Renato
Ferri” con un parterre d’eccezione. Alla
kermesse di calcio giovanile, riservata
alla categoria Esordienti, organizzata dalla
Polisportiva Castelnuovo, saranno presenti alcune fra le principali società del panorama calcistico nazionale: Inter, Torino,
Juventus (vincitrice dell’edizione 2014),
Genoa e le due formazioni di Verona,
Hellas e Chievo. Inoltre per la prima volta scenderanno sul campo dell’oratorio di
via Zambellini, il Cesena ed il Sassuolo.
Completerà il roster la Castelnuovo.
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I NUMERI
28ª GIORNATA GIRONE B
Caravaggio-A. Seriate
0-1
Ciserano-Olginatese
3-2
F. Caratese-Pro Sesto
1-1
Inveruno-Castiglione
0-3
Lecco-Castellana
2-1
Mapello-Ciliverghe
0-1
Montichiari-Pontisola
1-1
Pergolettese-Villafranca
4-0
Sondrio-Seregno
0-1
Ha riposato: Virtus Verona
29ª GIORNATA (15-03 h 14.30)
Aurora Seriate-Lecco
Castellana-Virtus Verona
Castiglione-Sondrio
Ciliverghe-Folgore Caratese
Olginatese-Mapello
Pontisola-Caravaggio
Pro Sesto-Inveruno
Seregno-Montichiari
Villafranca-Ciserano
Riposa: Pergolettese
CLASSIFICA Castiglione
60; Seregno 55; Lecco 52;
Ciserano 48; Aurora Seriate
42; Pontisola, Pergolettese
41; Virtus Verona 40; Sondrio
39; Inveruno 36; Pro Sesto,
Ciliverghe, Olginatese 34;
Folgore Caratese, Mapello,
Caravaggio 31; Villafranca 25;
Castellana 19; Montichiari 4.
24
Sport
Sabato 14 Marzo 2015
CALCIO ECCELLENZA
TIRO CON L’ARCO
Il Crema deve stoppare la crisi di risultati Terzo oro per Bianchi
Prosegue il momento difficile del Crema 1908, che proprio sul
più bello ha iniziato una pericolosa crisi di risultati. A Rezzato è
arrivata, infatti, la terza sconfitta consecutive, malgrado un buon
primo tempo (terminato in vantaggio per 2-1 grazie ai gol di
Pagano e Carminati) e la superiorità numerica. Per evitare il ridimensionamento e puntare ancora ai playoff, i nerobianchi non
hanno alternative: domani sul campo di Iseo contro il Orsa
Trismoka serve solo la vittoria.
24ª GIORNATA Cavenago-Sarnico 1-1, Grumellese-Asola 4-0,
Orceana-Darfo Boario 1-4, Pedrocca-Palazzolo 4-0, Rezzato-Crema
3-2, Rigamonti Castegnato-Orsa Trismoka 4-2, Vallecamonica-Aurora Travagliato 1-2, Villongo-Fanfulla 2-1.
25ª GIORNATA (14-03 h 14.30) Aurora Travagliato-Orceana, Asola-Villongo, Darfo Boario-Pedrocca, Fanfulla-Cavenago, Orsa Trismoka-Crema, Palazzolo-Grumellese, Rezzato-Vallecamonica, Sarnico-Rigamonti Castegnato.
CLASSIFICA Grumellese 51; Darfo Boario 47; Rigamonti Castegnato 42; Vallecamonica 40; Crema, Rezzato 37; Aurora Travagliato
34; Pedrocca 30; Villongo 29; Sarnico, Orsa Trismoka 27; Orceana,
Cavenago 26; Fanfulla 24; Asola 17; Palazzolo 7.
Terzo oro consecutivo per David Bianchi, giovane arciere
della Seri-Art, che nel contest battuta. La competizione, che
prevedeva 28 piazzole per un totale di 48 frecce con 4 bersagli
mobili e 10 tiri in ginocchio, sulle pendici delle colline della
Valcalepio (Bergamo), non ha risparmiato situazioni di tiro molto
particolari e David Bianchi ha realizzato 464 punti, trionfando
nella categoria Scout Compound. In classifica generale, il tiratore cremonese ha conquistato un terzo posto, dietro al campione della categoria superiore Zambaiti (486 punti) e a pari
merito con Fontana (464).
La Pomì punta al secondo posto
Dopo il facile successo contro Urbino le casalasche sono impegnate domani nella temibile trasferta di Scandicci
A
ncora successo trionfale al
PalaRadi per la Pomì Casalmaggiore. Davanti a 2900
spettatori (400 dei quali
entrati gratuitamente con il
coupon de il Piccolo), la quadra rosa
ha ottenuto altri tre punti preziosi,
superando il fanalino di coda Zeta
System Urbino (per 3-0 in un’ora e 9
minuti), condannando così le marchigiane alla retrocessione. Un successo
che rafforza la terza posizione in classifica della Pomì, ora a sei lunghezze
dalla prima inseguitrice, che non più
la Unendo Yamamay Busto Arsizio
(sconfitta a domicilio dalla Foppapedretti Bergamo), bensì l’Imoco Volley
Conegliano, regolata sempre al
PalaRadi tre settimana fa. Ma quel
che più conta è che la squadra di
Davide Mazzanti è ormai a stretto
contatto con la Liu Jo Modena,
seconda in classifica e con la quale
sarà in programma il confronto diretto
proprio all’ultima giornata della regular season. Gara perfetta quella delle
casalasche che hanno prevalso in
poco più di un’ora di gioco mettendo
in mostra una correlazione muro-difesa che nel secondo set ha rasentato
la perfezione e facendo ruotare anche
le seconde linee, con Agrifoglio,
Bianchini, Klimovich e Quiligotti gettate nella mischia. Tutte le attaccanti
hanno fatto registrare percentuali
d’attacco notevoli, tra queste spiccano il 60% della centrale serba
Stevanovic, il 56% della capitana
Tirozzi e il 54% di Gennari. Strepitosa
la prova in seconda linea del libero
Sirressi, cercata poco dalla battuta
avversaria, ma capace di esaltarsi in
SERIE A1 19ª GIORNATA
La grinta di Mazzanti
Busto Arsizio-Bergamo
0-3
Casalmaggiore-Urbino
3-0
Conegliano-Forlì
3-1
Firenze-Piacenza
3-0
Montichiari-Scandicci
3-1
Novara-Modena
3-2
CLASSIFICA
VOLLEY A1 Modena dista un solo punto e la squadra rosa conferma di attraversare un ottimo momento di forma
Novara
49
Modena
42
Casalmaggiore 41
Conegliano
35
Busto Arsizio 34
Piacenza
32
Bergamo
31
Montichiari
28
Scandicci
21
Firenze
20
Forlì
5
Urbino
4
PROSSIMO TURNO (15-03 h 18)
Bergamo-Novara (14-03 h 20.30), Forlì-Montichiari,
Modena-Conegliano (h 19), Piacenza-Busto Arsizio (h
17), Scandicci-Casalmaggiore, Urbino-Firenze.
difesa e di conquistare il titolo di mvp.
Una prestazione che i tanti spettatori
presenti sulle tribune del PalaRadi, tra
i quali 600 ragazzine delle giovanili
delle società cremonesi, hanno dimostrato di apprezzare.
Archiviato anche questo impegno,
la Pomì è ora proiettata alla trasferta
Sempre meno corse
nel calendario italiano
Vogliano sradicare il ciclismo dalla sua
terra e dall’amore della sua gente ? Non ci
riusciranno. Mai come in questo momento il
ciclismo internazionale si è trovato in una
situazione così grave di rischio a causa di
una gestione irrazionale e inaccettabile da
parte dei dirigenti dell’Uci, i quali hanno formato una sorta di club di amici intenzionati a
fare del ciclismo un movimento di grandi
affari a livello mondiale esponendolo, ovviamente, al rischio di frantumarsi sotto il peso
di interessi troppo grandi e troppo lontani dal
contenuto tecnico di questo sport. L’economia arranca, la disoccupazione cresce, gli
enti pubblici hanno le casse vuote, vuoi per
gestioni allegre o per patti di stabilità che non
permettono o non consentono più certe
spese. In otto anni dimezzate le gare, i corridori se ne vanno e le corse evaporano. Fuga
di gambe pregiate, da Nibali in giù; corse che
spariscono per mancanza di fondi, il ciclismo
italiano rischia di restare senza gare eciò
spinge il movimento ciclistico italiano, sempre più in fondo. Il calendario nazionale dei
“pro” vedrà solo 21 appuntamenti. Ma quanto costa organizzare una gara professionisti?
Le cifre non sono da capogiro, ma sono in
ogni caso importanti. Con meno di 120mila
euro, una gara per professionisti non la si
può mettere in scena. Ma se al via si vogliono
corridori di rango e squadre di prima categoria (come l’Astana di Nibali, ndr), le cifre lievitano tranquillamente sui 180mila euro a gara.
Se poi si vuole promuovere bene l’evento e si
ha necessità anche di produrlo a livello televisivo, si lievita fino ai 250mila euro. Nibali e
compagnia hanno pedalato nel deserto di
Dubai e Oman, tra sole e petrodollari. Da noi,
il deserto è nei calendari.
di domani sul campo della Savino Del
Bene Scandicci. In settimana la squadra rosa ha preparato nei minimi dettagli la delicata trasferta in terra
Toscana. La squadra dell’ex Tina
Lipicer, nonostante il distacco dalla
zona playoff appaia quasi incolmabile
(sette punti da Montichiari, con la
quale ha perso nell’ultimo turno), farà
di tutto per cercare il risultato di prestigio e bissare altre prestazioni casalinghe che le hanno permesso di
mietere vittime illustri. La Pomì, dunque, è avvertita, per andare a punti
con Scandicci servirà una prestazione
maiuscola.
La Bissolati cerca i tre punti a Treviglio
PALLANUOTO SERIE C
La Bissolati è tornata al successo contro il Vimercate,
travolto 14-8 grazie a un’ottima seconda parte di gara. Tre
punti che permettono ai biancazzurri di restare al quarto
posto, da difendere stasera a Treviglio.
9ª GIORNATA Canottieri Bissolati-Vimercate 14-8,
Canottieri Milano-Monza 3-10, Metanopoli-Busto Nuoto
7-6, Milano 2-Bocconi Sport 4-12, Varese-Treviglio 11-5,
Vigevano-Acquatica Torino 11-5.
10ª GIORNATA (14-03) Bocconi Sport-Metanopoli,
Busto Nuoto-Milano 2, Monza-Vigevano, Treviglio-Canottieri Bissolati (h 20), Varese-Canottieri Milano, VimercateAqua-tica Torino.
CLASSIFICA Monza, Varese 24; Busto Nuoto 22; Canottieri Bissolati 17; Metanopoli 16; Canottieri Milano, Acquatica Torino 13; Vigevano, Bocconi Sport 12; Treviglio, Vimercate 3; Milano 2 0.
Pieve 010 a caccia
di punti per i playoff
HOCKEY PISTA A1
(M.G.) Archiviata la débâcle poco
lusinghiera contro Giovinazzo (4-3), in
una trasferta che i rossoblu speravano di
poter portare a casa a mani basse, arriva
un turno potenzialmente favorevole per i
ragazzi di Ariano Civa. Stasera al
PalaPini di San Daniele Po, alle 20.45,
arriva infatti il Carispezia Sarzana, formazione che a quota 19, segue i cremonesi a sei lunghezze di distanza.
L’occasione è ghiotta, perché Lodi, che
la settimana scorsa ha approfittato dello
scivolone pievese, è impegnato in casa
contro la quarta in classifica, Valdagno,
osso più che duro. La gara d’andata tra
Pieve e Sarzana era stata ricca d’emozioni e di gol (vinta 7-5 in trasferta dai
rossoblu), perché i due team hanno un
modello di gioco simile, veloce e offensivo. Questo non è però l’unico precedente, perché le due formazioni si erano già
incontrate ai tempi della serie B: nel
doppio confronto di quel campionato,
due vittorie per Sarzana, anche se di
acqua sotto i ponti ne è passata in cinque anni. La Pieve dovrà tenere comunque alta l’attenzione in difesa, guardandosi bene dal trio Squeo-Dolce-Borsi,
24 marcature a testa in campionato.
CLASSIFICA (21ª giornata) Forte dei
Marmi* 54; Breganze* 47; Valdagno 46;
Viareggio 44; Bassano 38; Trissino 36;
Folloica 27; Lodi 26; Pieve 010 25;
Matera 23; Giovinazzo 21; Sarzana 19;
Prato 8; Correggio 6. *Una gara in meno.
Cresce l’attesa per il 49º Circuito del Porto
CICLISMO
di Fortunato Chiodo
Ecco il calendario dilettanti della
Lombardia. Le prime sfide si sono consumate in terra bresciana e milanese,
quindi la musica ha ripreso a suonare.
Già vibra nell’aria la sfida per il 49º
Circuito Internazionale del PortoTrofeo Arvedi a Cremona, magistralmente pa-trocinato dal CC CremoneseGruppo Arvedi, focolare acceso delle
sue storie, d’un racconto che coinvolge la gente, fiore all’occhiello del ciclismo mondiale primaverile. Per vincerlo
devi essere nel pieno di potenza e
aggressività e nella volata serve circondarsi di gente fortissima. E’ l’obiettivo
numero uno del calendario, programmato per il 3 maggio. Dici “Porto” e si
accende la memoria dell’ultima edizione, con arrivo sullo stradone largo e
diritto di viale Po, vinta da Jakub
“Kuba” Mareczko, che ha preso in
L’arrivo dell’edizione 2014
mano la corsa a due chilometri dall’arrivo. E’ stata per lui la vittoria della
consacrazione come miglior atleta
2014, prologo alle due vittorie centrate
quest’anno nel mondo nel mondo dei
professionisti con la formazione
Professional Southrast. Il grande viaggio durerà fino al 20 ottobre con l’ulti-
ma corsa ad Acquanegra sul Chiese
(Mn). Otto mesi di corse in calendario:
15-3 a Botticino il Memorial Mola, 24-3
a Ceresara, 29-3 a Villastanza di Parabiago, 19-4 a Castello Brianza, 25-4 a
Nerviano, 1-5 a Stagno Lombardo il
Memorial Sergio Viola, 2-5 a Botticino,
3-5 a Cremona il Circuito del Porto,
10-5 a Pregnana Milanese, 16-5 a San
Paolo d’Argon, 13-6 a Monza, 14-6 a
Gessate, 21-6 a San Virgilio, 30-6 il
Trofeo Città di Brescia, 4-7 a Gardone,
5-7 a Gavardo, 5-7 a Vigevano, 12-7 a
Ornago, 26-7 a Caravate, 5-8 a Osio
Sotto, 18/8 a Castel d’Ario, 29-8 a
Carnago, 30-8 a Pessano-Roncola, 6-9
a Turbigo, 8-9 a Livraga, 13-9 a
Parabiago, 20-9 a Bernareggio, 22-9 a
San Nazzaro de Burgundi, 29-9 a
Bozzolo, 3-10 a Oggiono, 6-10 il Gran
Premio di Calvatore, 11-10 a Somma
Lombardo, 18-16 a Biassono, 20-10 ad
Acquanegra sul Chiese.
Domani pomeriggio la Madignanese presenta le sue squadre
Domani alle ore 16, presso l’Oratorio Don Giovanni
Bosco di Madignano, sarà presentata la Polisportiva
Madignanese sezione ciclismo), presieduta da Mara
Pola. Ormai è un pezzo di storia del ciclismo, al servizio dei giovani, un punto di riferimento della provincia cremonese, società che si dedica alla formazione, grazie al costante lavoro di coesione dirigenziale.
Verrà presentato il parco atleti 2015 delle categorie
Giovanissimi, Esordienti, Allievi e Juniores, un progetto ambizioso, simbolo di una città dove il battito
sprigionato dal ciclismo è unico.
NEWS Comincia alla grande la stagione dell’azzurro Riccardo Verza, talento della squadra veneta Team
Contri Autozai, che ha vinto il Trofeo Passione Verde
Agrifood Abruzzo, corsa di apertura della stagione
Juniores, svoltasi a Montichiari. L’azzurro è scattato
sulla salita di San Pancrazio e tutto solo si è presentato sotto lo striscione d’arrivo, con il gruppo che
soffiava alle spalle, regolato da Imerio Cima (Feralpi
Monteclarense), con Nicola Gorlani (Madignanese)
che ha tenuto alla grande nel passo in salita, concludendo la prova al 15° posto. Niccolò Brescianini,
azzurro della pista della Ciclistica Trevigliese di patron
Luigi Meriggi, ha vinto per distacco il Memorial Amici
del Ciclismo per Juniores, che si è disputato ad Albano
Sant’Alessandro (Bg). Con uno scatto micidiale ai duemila metri dalla fettuccia d’arrivo, Brescianini ha sorpreso il gruppo ed è andato a cogliere un meritatissimo successo solitario, davanti a Roberto Viscardi
(Team F.lli. Giorgi), mentre in terza posizione si è piazzato Bonandrini (Cene). Tra i protagonisti della corsa, il
possente scalatore, Alessandro Covi del CC Cremonese-Arvedi, giunto 4º al suo esordio stagionale.
Sport
25
Sabato 14 Marzo 2015
La Vanoli a caccia di punti playoff
I biancoblu di coach Pancotto vogliono riscattare la pesante confitta di Brindisi per sognare ancora la post season
di Giovanni Zagni
n terra di Puglia abbiamo visto una
delle versioni meno efficaci degli
uomini di Pancotto. Con due uomini spesso decisivi, da quintetto
come Clark e Bell assolutamente
fuori partita, evanescenti in difesa e quasi
improduttivi in attacco, la squadra non
poteva fare di più, senza tener conto dei
meriti dei padroni di casa che hanno
avuto uno strepitoso Denmon, autore di
percentuali stratosferiche dalla lunga
distanza (7/8). Individualmente i “resti”
della Vanoli (rammentiamo l’assenza di
Cusin) non hanno demeritato, ma è mancata la forza del gruppo ed anche un po’
di fiducia nei momenti cruciali, verso fine
del terzo quarto e negli ultimi 10’.
Nonostante tutto, il divario è diventato
pesante soltanto nell’ultimo quarto, a
conferma che tanto di buono questa
Vanoli ce l’ha nel suo organico. La posizione in classifica, del resto, è lì a testimoniare i meriti di Vitali e compagni. Ora
però ci vuole la “sfacciataggine” di guardare ancora più in alto, per tenere vivo
l’entusiasmo che ha accompagnato sinora il buon cammino compiuto. Il primo
ostacolo da superare è quello di Trento,
che arriverà domani al PalaRadi, forte
della vittoria all’andata dopo 3 tempi
supplementari, con qualche recriminazione dei biancoblu che forse l’hanno un po’
“buttata” quand’era il momento di chiuderla. I trentini, che forse rappresentano
SERIE A 21ª GIORNATA
Brindisi-Cremona
81-65
Cantù-Milano
16/04
Caserta-Capo d’Orlando
70-83
Pesaro-Sassari
71-75
Pistoia-Trento
rinviata
Reggio Emilia-Avellino
96-72
Varese-Roma
78-73
Venezia-Bologna
96-71
CLASSIFICA
I
SERIE A Scontro diretto domani al PalaRadi con Trento, la squadra rivelazione di questo campionato
Milano*
36
Venezia
32
Sassari
30
Reggio Emilia 30
Brindisi
24
Trento*
22
Cremona
20
Bologna (-2) 20
Pistoia*
18
Cantù*
18
Avellino
16
Capo d’Orlando 16
Roma
14
Varese
14
Pesaro
12
Caserta (-1)
7
Luca Vitali in azione
(foto Mario F. Rossi)
IL PROSSIMO TURNO (15-03 h 18.15)
Avellino-Sassari, Bologna-Brindisi (h 20.30), CantùCaserta, Capo d’Orlando-Pesaro, Cremona-Trento,
Milano-Varese, Pistoia-Venezia (14-03 h 20.30), Roma-Reggio Emilia (16-03 h 20).
la maggior sorpresa del campionato,
volano alti verso i playoff ed hanno un
organico di ottimo livello con l’ala Mitchell
abituato ai grandi bottini, ma ben sostenuto da Sanders, Pascolo, Forray,
Owens, Baldi Rossi, Spanghero e dal
centro americano Grant. Ci vorrà la Vanoli
con l’abito delle feste per limitare la qualità degli ospiti; comunque dovremmo
vedere un bel match dal risultato molto
incerto, dall’esito della quale la tifoseria
potrebbe continuare a sognare in grande.
INFERMERIA Ad inizio settimana,
Marco Cusin è stato sottoposto ad un
intervento chirurgico di riduzione e osteosintesi della frattura del secondo metacarpo della mano destra dal dottor
Andrea Boni. L’intervento è tecnicamente
riuscito e Cusin è stato dimesso con un
tutore. Il programma prevede tra una
decina di giorni la rimozione dell’immobilizzazione e l’inizio dell’attività fisioterapica e chinesiologica. Si prevede una prognosi di guarigione di circa giorni 40.
L’Erogasmet sfida il suo passato
COSI’ ALL’ANDATA
Vanoli ko al termine di una battaglia durata 55 minuti. Partita infinita decisa dagli
episodi, con Gazzotti che fallisce sulla sirena il facile canestro del nuovo pareggio.
TRENTO-CREMONA 116-114 (17-23, 41-39; 65-61, 83-83, 98-98, 109-109)
DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Mitchell 26 (4/13, 2/7), Sanders 14 (1/3, 4/7),
Pascolo 26 (8/17, 8/3), Grant 12 (1/6, 1/5), Forray 5 (1/3, 0/2), Flaccadori (0/1 da
due), Owens 23 (11/15 da due), Baldi Rossi 3 (0/2, 1/3), Armwood, Spanghero 7
(0/1, 2/3). Coach: Buscaglia.
VANOLI CREMONA: Hayes 34 (6/12, 4/6), Gazzotti 7 (3/4, 0/1), Vitali 17 (1/4,
3/7), Mian 11 (4/5, 1/2), Campani ne, Ferguson 15 (3/5, 3/6), Mei ne, Clark 16
(7/14, 0/3), Cusin 6 (3/6 da due), Bell 8 (3/5, 0/3). Coach: Pancotto.
SERIE B
I NUMERI
24ª GIORNATA Arzignano-Montichiari 60-59, Bergamo-Lugo 87-79,
Bologna-Desio 73-34, Costa VolpinoLecco 55-78, Orzinuovi-Cento 91-90,
Udine-Pordenone 72-62, Urania Milan-Crema 65-62.
25ª GIORNATA (15-03 h 18) CentoLugo, Crema-Bergamo, Desio-Trieste,
Lecco-Urania Milano, Montichiari-Costa Volpino, Orzinuovi-Arzignano, Pordenone-Bologna.
CLASSIFICA Cento, Udine 36; Bologna 32; Montichiari, Urania Milano
30; Orzinuovi 28; Bergamo 26; Pordenone 24; Lecco 22; Crema, Lugo 18;
Costa Volpino 16; Desio 10; Arzignano
6; Trieste 4.
Ci attendono una domenica ed un
lunedì da segnare sul calendario, con
due appuntamenti imperdibili per gli
appassionati cremaschi di basket.
Domani pomeriggio, dopo il week end
di riposo coinciso con le finali di
Coppa Italia (che hanno visto io trionfo
della Contadi Castaldi Montichiari, che
a Rimini ha battuto Agropoli), torna in
campo l'Erogasmet Crema, contro la
Co.Mark Bergamo e contro il proprio
recente passato.
Il tecnico dei bergamaschi è, infatti,
l’allenatore della promozione biancorossa, Alessandro Galli. Per gli uomini
di coach Baldiraghi si prospetta un
incontro ad alta difficoltà, in considerazione sia della forza degli avversari,
quasi sicuri di un posto nella griglia
playoff, sia del momento difficile sul
fronte infortuni, con Cardellini sicuramente non convocabile e Del Sorbo a
fortissimo rischio. La zona playoff re-
sta lontana, ma con un successo i
cremaschi potrebbero riaccendere la
speranza di agganciare in extremis la
post season.
L’altro momento emozionante della
settimana sarà invece lunedì alle 18.30
presso il PalaCremonesi, quando grazie alla presenza del campione d'Italia
dello scorso campionato e nazionale
italiano, Nicolò Melli si svolgerà la
prima edizione de “L’Olimpia gioca
con te”. Un pomeriggio dedicato al
basket dei più giovani, che potranno
sfidarsi tra di loro e giocare con uno
dei loro idoli, direttamente dalla formazione più titolata d'Italia. Oltre 120
ragazzi, provenienti dai centri minibasket di Crema, Offanengo, Madignano,
Sergnano, Osio Sotto e Lodi daranno
vita a giochi e minipartite. Un pomeriggio che tutti loro sicuramente non
dimenticheranno.
Marco Cattaneo
SERIE A2 FEMMINILE
Cardellini sarà assente per infortunio
SERIE C
Crema prova a riscattarsi a Vicenza Piadena vuole tornare a sorridere
Dopo la sosta, torna il campionato di serie A2 con
la Tec-Mar Crema impegnata a Vicenza (alle ore
20.30) in un match delicato per le azzurre, che vogliono conservare il secondo posto nel girone D della poule promozione.
L’obiettivo è riscattare il pesante ko di Torino, che
ha visto le piemontesi agganciare la squadra cremasca alle spalle della capolista Castel San Pietro, che
ospita il Santa Marinella.
POULE PROMOZIONE GIRONE D (5ª giornata)
Castel San Pietro-Vicenza 65-59, Santa MarinellaGenova 58-49, Torino-Crema 70-50.
6ª GIORNATA (14-03 h 21) Castel San Pietro-Santa Marinella, Torino-Genova, Vicenza-Crema (h 20.30).
CLASSIFICA Castel San Pietro 10; Torino, Crema
6; Santa Marinella 4; Genova, Vicenza 2.
Stasera torna sul parquet anche la serie C, con
l’Mg.K Vis Piadena che ospita Iseo, con l’obiettivo di
riassaporare il gusto della vittoria.
25ª GIORNATA Arcisate-Saronno 71-79, Bernareggio-Carpe Diem Calolzio 60-66, Boffalora-7
Laghi Gazzada 57-74, Iseo-Cantù 85-82, LissonePiadena 80-65, Olginate-Manerbio 86-94, OperaMilano 3 71-69.
26ª GIORNATA (14-03 h 21) Cantù-Opera, Carpe
Diem Calolzio-Nerviano, 7 Laghi Gazzada-Arcisate,
Lissone-Olginate, Manerbio-Boffalora, Milano 3-Bernareggio, Piadena-Iseo.
CLASSIFICA Saronno 36; 7 Laghi Gazzada,
Manerbio 32; Lissone 30; Milano 3 28; Carpe Diem
Calolzio, Iseo, Opera 26; Bernareggio, Olginate 22;
Piadena, Arcisate, Nerviano, Boffalora 16; Cantù 4.
Atletica leggera: “Giornata tecnica” in Baslenga
C’è grande attesa a Casalmaggiore
per la “Giornata tecnica” in programma domani presso il Campo scuola di
atletica leggera Baslenga. Oltre ai due
atleti e di casa (ormai anche Diego
Marani, con il suo tecnico Giovanni
Grazioli, calca con frequenza la pista
della Baslenga ed apprezza allenarsi
con Desalu per i reciproci stimoli), altri
importanti nomi sono attesi. Dal
Veneto il tecnico Pegoraro con il suo
forte ateta Enrico Demonte del Gs
Fiamme Oro Padova (10”28 sui 100
metri piani), dall’Emilia Romagna il
tecnico Dario Pasi con le giovani promesse Bilotti e Valbonesi, possibili
componenti (con Desalu) della staffetta 4x100 Under 23 per gli Europea.
Dalla Valle Camonica arriva Roberto
Rigali, con il suo tecnico Agostini.
Marani e Desalu
in allenamento
Completano la lista Pivotto, il nostro
Spotti e per la Fispes, Michele Camozzi
(ipovedente), numero due della velocità nazionale. Ma sarà presente anche
tutta la rappresentativa giovanile della
velocità (Allievi e Juniores, ossia dai 15
ai 18 anni) dell'Emilia Romagna a dare
vivacità tecnica alle prove di valutazio-
ne, che il prof. Franco Merni dell’Università di Bologna, con la sua equipe,
metterà in campo con strutture nuovissime di rilevazione : optojamp con
telecamere compiuterizzate e fotocellule. La pausa pranzo verrà vissuta,
ancora una volta, in Santa Chiara,
luogo ideale per una pausa ristoratrice
tra i due momenti focali della giornata.
Insomma, il Centro di sviluppo tecnico
Interflumina dimostra tutta la sua vitalità e si colloca quale centro propulsore per un confronto continuo, per
analisi tecnico-scientifiche, punto di
riferimento per la Fidal del Nord Italia.
Anche il fisioterapista dell’Inteflumina,
dott. Cristiano Carnevali e il preparatore atletico di Desalu, dott. Sebastian
Bacchieri, saranno presenti e sempre
disponibili per ogni evenienza.
Rugby C1, il Crema va ko
e vede più lontana la salvezza
Sconfitta pesante quella incassata dal
Crema Rugby contro un Valle Camonica
tutt’altro che trascendentale. Pesante non
tanto nel punteggio (18-25), ma soprattutto nella sostanza, perché subìta contro
una diretta concorrente alla salvezza. Il
Crema vede così allontanarsi l’ultimo
posto utile per la permanenza in categoria. Dopo due domeniche di stop per gli
impegni della Nazionale (oggi in campo
con la Francia), si riprenderà il 29 marzo
nell’ultimo incontro del girone di andata
contro il Cernusco, secondo in classifica.
In Serie C2, netto successo di Casalmaggiore (65-0) a Leno contro il Bassa
Bresciana Cadetta, mentre la Witor’s
Cremona ha ceduto 41-13 con la capolista Desenzano. In classifica Casalmaggiore è terza (a 4 lunghezze dalla vetta),
mentre Cremona resta al settimo posto.
26
Sport
Sabato 14 Marzo 2015
CALCIO SERIE A
CALCIO SERIE B
Parma penalizzato di 2 punti Il match clou è Carpi-Pescara
(F.V.) Non c’è pace per il Parma, penalizzato di altri
due punti e sempre più ultimo,. Nelle parti nobili della
classifica, spiccano le sfide Palermo-Juventus e
Roma-Sampdoria. Il turno di Europa League ha ridato
entusiasmo ai giallorossi, bravi a pareggiare in rimonta
a Firenze. Dopo il netto ko di Wolfsburg, l’Inter prova
a risollevarsi contro il Cesena, mentre un Milan in crisi
di identità e di risultati rischia sul campo della Fiorentina. In coda, il Cagliari ritrova Zeman e cerca di rilanciarsi contro l’Empoli.
26ª GIORNATA Cesena-Palermo 0-0, Chievo-Roma
0-0, Empoli-Genoa 1-1, Juventus-Sassuolo 1-0, LazioFiorentina 4-0, Milan-Hellas Verona 2-2, Napoli-Inter
2-2, Parma-Atalanta 0-0, Sampdoria-Cagliari 2-0, Udinese-Torino 3-2.
27ª GIORNATA (15-03 h 15.15) Atalanta-Udinese,
Cagliari-Empoli (14-03 h 20.45), Fiorentina-Milan (16-03
h 19), Genoa-Chievo Verona, Hellas Verona-Napoli (h
18), Inter-Cesena (h 20.45), Palermo-Juventus (14-03 h
18), Roma-Sampdoria (16-03 h 21), Sassuolo-Parma,
Torino-Lazio (16-03 h 19).
CLASSIFICA Juventus 61; Roma 50; Lazio, Napoli
46; Fiorentina, Sampdoria 42; Genoa* 37; Torino, Inter
36; Milan, Palermo 35; Udinese* 31; Empoli, Sassuolo,
Hellas Verona 29; Chievo Verona 26; Atalanta 24;
Cagliari, Cesena 20; Parma** (-3) 9.
Mercedes
più veloci
nelle libere
Turno importante in vetta alla classifica. La
capolista Carpi ospita l’ambizioso Pescara, mentre
il Bologna è impegnato nel derby con il Modena.
Entrambe, oltre a fare bottino pieno, sperano in un
passo falso dell’Avellino a Lanciano: se così fosse,
potrebbe essere la fuga buona per la promozione
in serie A. In coda spicca Brescia-Latina.
30ª GIORNATA Avellino-Bari 2-0, CataniaSpezia 2-0, Crotone-Trapani 1-0, Latina-Carpi
FORMULA 1
Dopo tante settimane di attesa, scatta domani il Mondiale 2015 di Formula
1, con il Gp di Australia (diretta su Sky
alle ore 6 e differita su Rai 1 alle 14.15).
E si parte con il solito copione: con le
Mercedes davanti a tutte. Nelle prove
libere, Rosberg ed Hamilton (nell’ordine)
sono stati i più veloci, a conferma che
saranno loro i favoriti per la vittoria del
mondiale piloti. Ma la buona notizia è il
terzo posto di Vettel, che ha preceduto
l’altro ferrarista Raikkonen.
0-1, Livorno-Ternana 3-1, Modena-Frosinone 1-0,
Perugia-Virtus Lanciano 0-0, Pescara-Vicenza
2-2, Pro Vercelli-Brescia 0-0, Varese-Bologna 1-3,
Virtus Entella-Cittadella 2-1. Recupero: ModenaCatania 0-0.
31ª GIORNATA (14-03 h 15) Bari-Varese, Bologna-Modena (15-03 h 15), Brescia-Latina, CarpiPescara, Cittadella-Crotone, Frosinone-Virtus
Entella, Perugia-Pro Vercelli, Spezia-Livorno (1303 h 20.30), Trapani-Ternana, Vicenza-Catania
(16-03 h 20.30), Virtus Lanciano-Avellino.
CLASSIFICA Carpi 59; Bologna (-1) 51; Avellino 49; Vicenza 48; Livorno, Frosinone 47; Pescara, Spezia 43; Virtus Lanciano, Perugia 40; Bari
38; Modena 37; Ternana, Virtus Entella 36; Pro
Vercelli 35; Cittadella, Latina, Trapani 34; Brescia
33; Crotone, Catania 31; Varese (-3) 28.
Eliminate Astra, Baldesio e Flora
BOCCE Campionato provinciale a squadre: Bissolati, Coop Castelvetro, Fadigati e Stradivari sono in semifinale
B
di Massimo Malfatto
issolati, Coop Castelvetro,
Fadigati e Stradivari sono le
quattro semifinaliste del
campionato provinciale a
squadre organizzato dal
comitato provinciale. Definita la griglia, inutili i recuperi che non si svolgeranno. Si tornerà in campo (bocciodromo comunale) domenica 22, inizio
ore 9, con gli incontri di semifinale
Bissolati-Stradivari e Fadigati-Coop
Castelvetro. Finale in programma nel
pomeriggio.
GRUPPO A Il match clou era CoopCasc e le aspettative non sono andate
deluse. Incontro ricco di emozioni
quello svoltosi sulle corsie del
PalaBosco che inizia con il successo
della terna “piacentina” SeghizziCorbari-Galelli mentre in parità terminava il match tra Boselli e Dolara.
Senza vincitori né vinti gli altri incontri
di coppia tra Corbari-Galelli contro
Lodigiani-Ferrari G. e Seghizzi-Boselli
opposti a Dolara-Fattebene ed alla fine
ad esultare era la formazione di “Bobo”
Pedretti. Certifica il primo posto la
canottieri Bissolati in un match mai in
discussione contro il Signorini. Successi della terna rivierasca Cantarini-E. Ferrari-G. Ferrari e della campionessa del mondo in coppia con
Erminio Ferrari mentre nulla di fatto tra
Lanfredi e Morgan Lupi. Infine, termina
GRUPPO A - 5° Turno
vs SOMS
2-2
BISSOLATI
vs SIGNORINI
2-0
COOP CAST.
vs CASC
1-0
GRUPPO B - 5° Turno
Risultato
LE QUERCE B
vs FLORA
1-3
STRADIVARI
vs BALDESIO
2-0
ASTRA
vs FADIGATI
0-1
CLASSIFICA GRUPPO A
BISSOLATI
COOP CASTELVETRO
CASC
SIGNORINI
SOMS
LE QUERCE A
13
12
11
5
3
1
A Fiorenzuola show
della famiglia Visconti
Risultato
LE QUERCE A
CLASSIFICA GRUPPO B
FADIGATI
STRADIVARI
ASTRA
FLORA
BALDESIO
LE QUERCE B
11
10
6
6
4
2
La famiglia Visconti
SEMIFINALI E FINALI
DOMENICA 22 MARZO DALLE ORE 9
(Bocciodromo comunale)
Bissolati-Stradivari
Fadigati-Coop Castelvetro
in parità il match tra Soms-Querce A ai
pallini vince la bocciofila di Torre de’
Picenardi.
GRUPPO B Vittoria pesante in
chiave qualificazione per lo Stradivari
contro una Baldesio tutt’altro che trascendentale. Il successo stradivariano
La formazione della Coop Castelvetro
porta la firma della terna ManfrediMinini-Gaimarri e della coppia Manfredi-Gaimarri mentre in parità sono
terminati gli altri incontri. Con le unghie
e con i denti il Fadigati supera l’Astra
e conquista per il secondo anno consecutivo la semifinale. Terminano in
parità tutti gli incontri ed è decisiva la
vittoria della coppia Pedrini-Salvaderi
su Ferrari-Pedretti. Infine successo
(inutile) del Flora su Le Querce B: una
prova di carattere della formazione
rivierasca che è mancata in precedenza e che gli è costata l’eliminazione.
Oggi il “Marcheselli”, domani la “Parata Rosa”
Domani il meglio del boccismo femminile italiano si darà
appuntamento nella nostra città per la 15° “Parata Rosa di
Primavera”, gara nazionale organizzata dal comitato di
Cremona. Iscritte 81 bocciofile in rappresentanza di cinque
comitati regionali, venti provinciali e 55 società. Batterie che
inizieranno alle ore 9, spettacolo garantito per la presenza
di otto giocatrici di A1. Straordinario si presenta il girone
dello Stradivari che oltre a comprendere la Luccarini e la
Monzio al primo turno vedrà di fronte Germana Cantarini e
Chiara Morano, bolognese vincitrice domenica scorsa del
Pallino d’Ooro organizzato dall’Arci Tricolore Campegine
(Reggio Emilia). Gli altri gironi della “Parata” sono in programma al PalaBosco, S. Zeno, Signorini e nei bocciodromi
di Cremona (Piazzi e Sordini), Crema (in campo Bodini, Bono
e Panarello) e Soresina dove saranno di scena la Azzini, Cau,
Benzoni e Cordani. Finali dalle ore 14 sulle corsie del bocciodromo comunale di Cremona.
MEMORIAL MARCHESELLI Dopo due settimane di batterie (ben 28) questa sera si conclude la Regionale organizzata dalle “Querce” per ricordare Tullio, perfetto dirigente ed
arbitro bocciofilo prematuramente scomparso. Nelle batterie, tra gli altri, note positive per Frattini, Celardo, Belli,
Domaneschi, Boselli, Capelli, “Bobo” Pedretti e Pedrini. La
finale inizierà alle 17 con semifinali al Signorini, bocciodromo
comunale, PalaBosco dove si concluderà la manifestazione.
M.M.
Spopolano i nostri bocciofili sulle
corsie piacentine. Dopo aver sfiorato il
colpaccio a Pontenure e Carpaneto,
fanno centro i vaianesi Roberto e Mattia
Visconti nella gara Regionale di
Fiorenzuola d’Arda. I portacolori della
Achille Grandi superavano negli ottavi i
cremonesi Domaneschi-Campanini
(12-7), nei quarti si sbarazzavano dei
parmensi Contini-Bonfatti (12-2), in
semifinale s’imponevano sui piacentini
Contini e Bertoncini (12-10) ed in finale
avevano la meglio sui fidentini Giovanni
Ferrari ed Aldo Gotri per 12-4. Ottimo
quarto posto per la coppia delle
“Querce” formata da Attilio Lazzaretti e
Luciano Milanesi. Questo della “Gambini” è il secondo successo stagionale
della Visconti family, ma per Roberto il
terzo visto che la sera precedente
aveva trionfato nella Regionale di Cassina de’ Pecchi.
TROFEO VIS TRESCORE Grande
prova di carattere di Stefano Guerrini
che si aggiudica la Regionale organizzata dalla bocciofila cremasca guidata
da Luigi Comolli. Eliminato il compagno
di società Alberto Pedrignani, il portacolori della Achille Grandi superava il
lodigiano Antonio Chiappa mentre in
finale aveva la meglio su Alessandro
Cerioli. Quarto posto per il madignanese Roberto Cerioli sconfitto dal suo
omonimo dell’Arci Crema Nuova.
M.M.