ilMorandini - Zanichelli

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ilMorandini - Zanichelli
ilMorandini
2011
DIZIONARIO DEI FILM
di Laura, Luisa e
Morando Morandini
Contiene licenza annuale
per la consultazione online
Il Morandini 2011 – Dizionario dei film comprende 24 000
film usciti sul mercato italiano dal 1902 all’estate 2010,
di cui più di un migliaio prodotti specificamente per l’home
video o la televisione.
Di ogni film, oltre al titolo italiano, l’opera dà: titolo
originale, Paese di produzione, anno d’uscita, regista,
principali interpreti, una sintesi della trama, una concisa
analisi critica, durata, suggerimenti sull’opportunità di
visione per i ragazzi, indicazione grafica sul giudizio della
critica (da 1 a 5 stellette) e, unico nel suo genere, sul
successo di pubblico (da 1 a 5 pallini).
L’edizione su carta fornisce la trama di circa 20 000
film; le edizioni online e in cd-rom forniscono la trama di tutti i 24 000 film.
Nel cd-rom più di 7000 schede sono corredate da
un’immagine di scena o dalla riproduzione della locandina.
L'opera è disponibile nelle
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di DVD, al televisore e al videoregistratore.
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• 2048 pagine
• 24 000 film
• Schede monografiche su cicli e serie
• Selezione di cortometraggi, in particolare gli italiani,
recenti, che abbiano avuto segnalazioni nei vari festival a loro dedicati
Redazioni lessicografiche
Zanichelli editore - Via Irnerio 34
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Negli Indici • Titoli originali • Autori letterari e teatrali •
Registi • Attori principali
Nelle Appendici • Premi Oscar • I migliori film (con giudizio
critico di 4 o 5 stellette o maggior successo di pubblico)
• I film della Mostra del cinema di Venezia 2010 • I 100
migliori registi • I principali siti Internet dedicati al cinema
Licenza annuale online individuale a privati per attivare la
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al sito dizionari.zanichelli.it/attivazionelicenza e inserite il
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frontespizio). Si potrà così consultare in rete per un anno la versione completa del dizionario.
MORANDINI*2011 DIZ FILM+ONLINE
ISBN 978-88-08-1 2705-1
9 788808 127051
1 2 3 4 5 6 7 8 9 (21G)
CIANO MAGENTA GIALLO NERO
In copertina: L’uomo che verrà
di Giorgio Diritti © 2009
Foto Cosimo Fiore – Per gentile
concessione di Aranciafilm
Al pubblico € 29,20•••
ilMorandini
2011
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DIZIONARIO
DEI FILM
di Laura, Luisa e
Morando Morandini
2011
DIZIONARIO DEI FILM
di Laura, Luisa e Morando Morandini
161
Le barzellette
Barriera (Bariera) Pol. 1966 di Jerzy Skolimowski con Jan
Biogr. 104′ T ✶✶ °°
Barnyard - Il cortile (Barnyard) USA 2007 di Steve Oede- Nowicki, Joanna Szczerbic, Tadeusz Lomnicki, Maria
kerk • Il simpatico Otis, mucca canterina che ama ballare e
fare scherzi, se ne infischia dei consigli del severo padre
Ben, patriarca della fattoria, e del saggio mulo Miles, fino a
quando matura e diventa un leader. Classico film di animazione 3D tecnologicamente avanzato sulla vita segreta degli
animali, realizzato in 4 anni da Nickelodeon Movies e O Entertainment Production per la Paramount con la regia e le
idee – non tutte riuscite allo stesso livello – del poliedrico S.
Oedekerk. Satira stravagante (e insieme racconto di formazione) a tratti divertente a tratti più educativa e malinconica.
Folto cast di prestigiosi attori per le voci della versione originale. Anim. 90′ RAG. ✶✶½
°°
Il barone (Le baron de l’écluse) Fr.-It. 1960 di Jean
Delannoy con Jean Gabin, Micheline Presle, Blanchette
Brunoy • Barone gaudente ma squattrinato per colpa del tap-
peto verde, entra in possesso di uno splendido yacht che,
però, non risolve il suo bisogno di contanti. Film un po’
sgangherato che cambia spesso passo e ritmo, ma è risolto
dal divertente Gabin in un ruolo insolito e dall’elegante Presle. Da un romanzo di Simenon con dialoghi spumeggianti
di Michel Audiard. Comm. 96′ T ✶✶
°°°
Il barone Carlo Mazza It. 1948 di Guido Brignone con
Nino Taranto, Silvana Pampanini, Enzo Turco BN Comm. 85′
T ✶ °°
Il barone dell’Arizona (The Baron of Arizona) USA 1950
di Samuel Fuller con Vincent Price, Ellen Drew, Beulah
Bondi, Vladimir Sokoloff, Reed Hadley • Storia (vera) di Ja-
mes Reavis che nel 1872, con un immaginoso raggiro, cercò
di dimostrare che era proprietario dell’intero Stato dell’Arizona. 2° film di S. Fuller, girato in 15 giorni, è un paradossale elogio della genialità immorale dell’individuo contrapposta alla ferocia ottusa delle masse. Consigliabile agli ammiratori di V. Price. BN Dramm. 96′ T ✶✶
°°
Malicka, Zdzislaw Maklakiewicz, Ryszard Pietruski
• 3°
film di Skolimowski, il regista più estremo della Nouvelle
Vague polacca nel sovvertire i canoni del linguaggio filmico,
con la sua bizzarra mistura di realismo e fantasia all’insegna
di un risentito disincanto sul regime socialista in corso d’opera. Personaggi senza nome: lui, lei, gli altri. Lui è uno studente di medicina disilluso, lei fa l’autista di tram nel cui deposito figurano due cartelli con le parole NIEZYE (morto) e
NIECHZYE (lunga vita). L’azione è concentrata in un Venerdì Santo con le strade illuminate da candele, da lui percorse con una valigia (il peso del passato, la sofferenza del
futuro) e una spada (la lotta), mentre gruppi di ex combattenti bevuti cantano canzoni patriottiche. Skolimowski continua il suo sonnambulico vagabondaggio surrealistico autobiografico con un film surrealista, seminato di simboli e metafore. 1° premio al Festival di Bergamo 1966. BN Dramm.
83′ T ✶✶✶ °°
Barriera invisibile (Gentleman’s Agreement) USA 1947
b
di Elia Kazan con Gregory Peck, Dorothy McGuire, John
Garfield, Anne Revere, Albert Dekker, Dean Stockwell,
Sam Jaffe, Celeste Holm • Il messaggio: “Sei un americano
h
medio e sei antisemita. L’antisemitismo è dentro di te”. Lo
dimostra un giornalista che, per fare un’inchiesta, si fa passare per ebreo per due mesi, vivendo la sua “diversità” sino
in fondo. Apprezzabile per il suo messaggio antirazzista, ma
oppressivamente verboso. Lieta fine quasi ridicola. Attori
impeccabili ma accademici, specialmente Peck, “uno zero di
bell’aspetto” (E. Kazan). Funzionale la fotografia di Arthur
Miller. È il primo film hollywoodiano sull’antisemitismo.
Da un romanzo di Laura Z. Hobson, sceneggiato da Moss
Hart. 3 Oscar: film, regia e Celeste Holm, attrice non protagonista. BN Dramm. 118′ T ✶✶✶
°°°
Barry Lyndon (Barry Lyndon) GB 1975 di Stanley
Kubrick con Ryan O’Neal, Marisa Berenson, Patrick Magee,
Il barone di Münchhausen Vedi Le avventure del Hardy Krüger, Steven Berkoff, Gay Hamilton • Dal robarone di Münchhausen
manzo (1844-56) di William M. Thackeray: peripezie di
Il barone rosso (Von Richthofen and Brown) USA 1971 di Redmond Barry, irlandese del Settecento, avventuriero e arRoger Corman con John Phillip Law, Don Stroud, Barry
Primus, Peter Masterson • Fin quando fu abbattuto il 18
aprile 1918, Manfred von Richthofen fu l’asso germanico
dell’aviazione da caccia durante la guerra 1914-18. (È lui il
nemico idoleggiato di Snoopy.) L’affronta Brown, pilota canadese. Corman ha visto La grande illusione di Renoir e
mette a profitto la sua lezione in questo critico e malinconico
film. Belle riprese aeree, dialoghi puntuali. Dopo questo film
Corman abbandonò la regia per 19 anni, per dedicarsi esclusivamente alla produzione. Guerra 97′ T ✶✶✶
°°
Barquero (Barquero) USA 1970 di Gordon Douglas con
Lee Van Cleef, Warren Oates, Kerwin Mathews • Un uomo
dal passato misterioso si stabilisce sulla riva di un fiume tra
l’Arizona e il Messico e fa il traghettatore. Deve far fronte a
una banda di fuorilegge. L’idea di partenza è accattivante,
ma non viene sfruttata a fondo. Regia di mestiere, buoni interpreti, ritmo sostenuto. È una riflessione sulla violenza e
sulla resistenza alla violenza. West. 115′ T ✶✶½
°°
Barracuda (Barracuda) USA 1978 di Harry Kerwin con
Wayne-David Crawford, Jason Evers, Roberta Leighton
Dramm. 90′ T ✶✶
°°
rampicatore sociale, di cui si narrano l’ascesa e la caduta attraverso le tappe di soldato, spia e giocatore. Il fascino
freddo del film nasce dalla distanza e dalla sordina con cui
Kubrick espone le vicissitudini del suo antieroico personaggio, smentite soltanto nei suoi rapporti col figlioletto. Elogiato per il suo versante plastico-figurativo come uno splendido album d’immagini, non è un’opera formalista, ma un
discorso complesso di cui “protagoniste... sono le leggi economiche, la struttura sociale, le barriere di classe” (P.G. Bellocchio), esposte con una lucidità e una durezza insolite nel
genere del film in costume. 7 nomination agli Oscar (tra cui
a S. Kubrick come regista e sceneggiatore) e 4 premi: fotografia (J. Alcott), scene (K. Adam, R. Walker, V. Dixon), costumi (Ulla-Britt Soderlund, Milena Canonero) e musica
adattata (Leonard Rosenman: Bach, Paisiello, Händel, Mozart, Federico il Grande e, anacronisticamente, Schubert).
Dramm. 184′ T ✶✶✶✶
°°°
Barton Fink - È successo a Hollywood (Barton
Fink) USA 1991 di Joel e Ethan Coen con John Turturro,
John Goodman, Judy Davis, John Mahoney, Michael Lerner,
Jon Polito, Steve Buscemi • Nel 1941 un giovane commedio-
grafo ebreo di New York, chiamato a Hollywood per scri-
Barricata muta (Němá barikáda) Cecosl. 1949 di Otakar vere la sceneggiatura di un film per Wallace Beery, è allogVávra con Jaroslav Prucha, Barbara Drapinska, Vladimı́r
Sˇmeral, Jaroslav Marvan, Marie Vásová, Robert Vrchova,
Jiřı́ Placky, Jaromil Spal • All’inizio del 1945, mentre l’e-
sercito tedesco sta per abbandonare Praga, un gruppo di patrioti occupa la stazione ferroviaria per impossessarsi di armi
da un treno tedesco che, invece, trasporta centinaia di deportati nei lager nazisti. Già attivo nella regia prima della
guerra, O. Vávra adotta uno stile di ripresa cronachistico,
quasi da cinegiornale, la cui secchezza riscatta in parte la retorica dell’epica propagandistica del nuovo regime socialista. BN Guerra 94′ T ✶✶½
°°
a
giato nella camera 641 di un albergo fatiscente. Per lui è
l’anticamera dell’inferno. 4° film dei fratelli Coen: comincia
come commedia satirica, passa al grottesco, finisce in una
sanguinosa tragicommedia dell’assurdo. Film di umori (che
cola, stilla, trasuda, esala) e di rumori, liquido e melmoso,
insinua nello spettatore, pur divertendolo con un umorismo
da carta vetrata, un vago senso di nausea, simile al mal di
mare. Palma d’oro a Cannes con premi alla regia e a Turturro. Troppa grazia. Grott. 116′ G ✶✶✶½ °°°
Le barzellette It. 2004 di Carlo Vanzina con Enzo Salvi,
Carlo Buccirosso, Bruno Arena, Max Cavallari, Biagio Izzo,
c
d
e
f
g
i
j
k
l
m
n
o
p
q
r
s
t
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v
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x
y
z
Base Artica Zebra
162
tata di un omicidio commesso durante un amplesso. Thriller
• La ditta Vanzina Bros ha puntato nel 2004 sulla vecchia erotico in forma di giallo (whodunit) di imbecillità costerformula del film a episodi, mettendo in fila decine e decine nante e di svergognata disonestà nell’accanita ricerca dello
di barzellette. Il genere è antico: fu praticato persino dall’A- choc. Verhoeven e il suo strapagato sceneggiatore Joe Eszriosto nel Cinquecento. E, una o due per volta, diverte un po’ terhas (3 milioni di dollari!) mimetizzano i loro intenti mertutti, colti e incolti. Se ne era già accorta la televisione, no? cantili, e la misoginia, con pomposi alibi tematici. Celeber(La sai l’ultima?) Qui si comincia e si finisce in sala opera- rima la scena dell’interrogatorio in cui la fatale Stone, senza
toria. Costretti a (re)censire e analizzare la qualità delle bar- slip, accavalla le gambe. È tutto dire. M. Douglas, spesso
zellette raccolte e sceneggiate, dovremmo concludere che, con le brache abbassate, sembra la copia carbone del padre
cinema a parte, il livello è bassotto. I Vanzina, e la Filmauro, Kirk nelle sue peggiori interpretazioni. Thrill. 127′ S
però, hanno fatto centro al botteghino. 17° posto nella clas- ✶✶ °°°°°
sifica generale della stagione 2003-04, 5° tra i film italiani, Basic Instinct 2 (Basic Instinct 2) USA 2006 di Michael
visto da 1.109.513 spettatori paganti. Ep. 92′ T ✶½ °°°°
Caton-Jones con Sharon Stone, David Morrissey, Charlotte
Base Artica Zebra (Ice Station Zebra) USA 1968 di John Rampling, David Thewlis • E finalmente – o purtroppo? – arSturges con Rock Hudson, Ernest Borgnine, Lloyd Nolan, riva, dopo 14 anni, il sequel di Basic Instinct. E ancora lei,
Patrick McGoohan Avv. 148′ T ✶✶
bella e impossibile, è al centro della vicenda: esordisce con
°°°
Baseketball (Baseketball) USA 1998 di David Zucker con una forte scena di masturbazione ad alta velocità (nel vero
Trey Parker, Matt Stone, Yasmine Bleeth, Jenny McCarthy, senso della parola) per poi passare 113 interminabili – e
Robert Vaughn, Ernest Borgnine, Dian Bachar, Robert spesso involontariamente ridicoli – minuti a giocare al gatto
e il topo con il povero D. Morrissey, tra dialoghi che fanno
Stack Comico 103′ T ✶½
°°
Base Luna chiama Terra (First Men in the Moon) GB digrignare i denti e omicidi che non impressionano nessuno.
1964 di Nathan Juran con Edward Judd, Martha Hyer, Lionel Le leggende che hanno accompagnato il film (compensi da
Jeffries • I primi arrivati sulla Luna scoprono tracce di una favola, registi e interpreti maschili che a rotazione erano
precedente spedizione avvenuta intorno al 1899. Ispirato al convocati e cacciati, capricci della bella S. Stone, minacce di
romanzo (1901) di Herbert George Wells, si avvale di buoni cause) non si contano. La sola cosa che conta è lei, S. Stone,
effetti speciali di Ray Harryhausen e di un gustoso cammeo più icona e diva che brava attrice, specializzata in brutti film.
Il resto può essere silenzio. Thrill. 113′ G ✶ °°°
di Peter Finch. Fantasc. 103′ T ✶✶½ °°
Bashù, il piccolo straniero (Bashù, gharibeh kuchak) Basilicata coast to coast It. 2010 di Rocco Papaleo con
Iran 1986-1989 di Bahram Beizai con Susan Taslimi, Adnan Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco
Luigi Proietti, Marco Messeri, Max Giusti, Chiara Noschese
Afravian, Parvis Pourhosseini, Farokhlagha Hushmand
•
Durante la guerra Iran-Iraq (1980-88) il decenne Bashù
perde in un bombardamento famiglia e casa e si avvia, solo,
verso la regione del Gilan, nel fertile Nord dove tutto gli è
estraneo. Lo accoglie nella sua piccola fattoria Naii, madre
di due bambini col marito al fronte. Nella donna Bashù trova
una seconda madre e nel marito di lei, che rientra mutilato,
un nuovo padre. Profondamente intrecciati, realtà e simboli
si alternano in questo nitido, complesso e coinvolgente film
che ha per telaio narrativo il Mito: “... alla fine della storia i
fili avranno intrecciato l’Arazzo, la trama avrà scoperto
l’Immagine.” (E. Imparato). I fili della guerra e del dolore si
annodano a molti altri: la povertà, la memoria, la tendenza
autodistruttiva di Bashù, la matrice originaria della Natura e
della Terra, la fiera tenacia amorosa di Naii, il ruolo delle
donne indomite nell’ostinata ricerca della pace e della tolleranza. Edizione originale con sottotitoli. Dramm. 120′ RAG.
✶✶✶½ °°°
Basic (Basic) USA 2003 di John McTiernan con John Tra-
volta, Connie Nielsen, Samuel L. Jackson, Giovanni Ribisi,
Brian Van Holt, Cristián de la Fuente, Dash Mihok, Timothy
Daly, Roselyn Sanchez • Come, da chi e perché durante
un’esercitazione nella giungla di Panama nel 1999 fu ucciso
un sergente detestato per la disciplina ai limiti del sadismo?
Durante l’inchiesta, condotta da una donna ufficiale, le testimonianze dei soldati sono discordi e contraddittorie. Scritto
da James Vanderbilt, è il più teorico dei film del sottovalutato McTiernan e anche un tipico esempio di film imperfetto
che interessa, avvince e fa riflettere nonostante – o proprio
per? – i suoi difetti. Un terzo del film è occupato da flashback contraddittori, non a caso accompagnati dal Bolero di
Ravel, che trascinano il racconto verso il ribaltamento finale.
Oltre all’impianto narrativo, contano le sequenze d’azione,
sommerse da piogge torrenziali, che rimandano al sottotesto
del racconto: la nebbia della guerra, cioè la sua indecifrabilità. (The Fog of War è il titolo di un importante documentario di Errol Morris su Robert McNamara.) Un J. Travolta in
gran forma, bravi gli altri. Fotografia: Steve Mason. Guerra
90′ T ✶✶✶ °°
Basic Instinct (Basic Instinct) USA 1992 di Paul Ver-
Papaleo, Giovanna Mezzogiorno, Claudia Potenza, Michela
Andreozzi • Dopo 25 film come attore, una ventina di prove
teatrali, una mezza dozzina di titoli TV e un corto come regista, il lucano 50enne Papaleo passa alla regia di un lungometraggio, covato da anni e scritto con Walter Lupo. È una
commedia corale con canzoni (e musiche della jazzista Rita
Marcotulli): divertente e un po’ malinconica, simpatica e un
po’ lunare, ma soprattutto diversa, per struttura e toni, da
quel cinema sentimentale italiano dei primi anni 2000 (e non
soltanto nel filone del moccia-muccinismo) che ha il suo
corrispettivo nei “telefoni bianchi” dell’era fascista. Componenti di una band dal nome improbabile (Le pale eoliche), 4
amici decidono di attraversare a piedi l’antica Lucania dal
Tirreno (Maratea) allo Ionio (Scanzano), seguendo un carro
trainato da un cavallo, in compagnia di una fotoreporter
prima svogliata ma poi affettivamente impegnata. Due valenze indiscutibili in questo piccolo film intelligente: i paesaggi con la fotografia di Fabio Olmi e una galleria di 7 personaggi tutti azzeccati. Prodotto da Paco Cinem., Eagle e
Ipotesi Cinema. Comm. 105′ RAG. ✶✶✶ °°°
I basilischi It. 1963 di Lina Wertmüller con Antonio
Petruzzi, Stefano Satta Flores, Rosanna Santoro • Per i vitelloni di una cittadina del Sud i giorni passano nell’ozio e
nella noia. C’è chi potrebbe uscirne, ma rinuncia. Una commedia che esplora, in sorridenti cadenze, una sconsolata situazione quotidiana nel nostro Sud. Promettente opera prima
della Wertmüller, premiata al Festival di Locarno con la Vela
d’argento. BN Comm. 80′ T ✶✶✶ °°
Basil l’investigatopo (The Great Mouse Detective) USA
1986 di John Musker, Ron Clements, Dave Michener, Burny
Mattinson • Un topolino che abita vicino a Sherlock Holmes
e che gli assomiglia molto combatte contro il perfido Rattigan che vorrebbe diventare re dei topi. 26° lungometraggio
della Disney, è una semplice e allegra parodia dei film tratti
da Conan Doyle, ispirata al racconto Basil of Baker Street di
Eve Titus. Anim. 80′ RAG. ✶✶ °°°
Basket music (The Fish that Saved Pittsburgh) USA 1979
di Gilbert Moses con Julius Erving, Jonathan Winters, Jack
Kehoe, Stockard Channing, Kareem Abdul-Jabbar Comm.
102′ T ✶✶
°°
hoeven con Michael Douglas, Sharon Stone, George Basquiat (Basquiat) USA 1996 di Julian Schnabel con JefDzundza, Jeanne Tripplehorn, Denis Arndt • Poliziotto di S. frey Wright, David Bowie, Dennis Hopper, Gary Oldman,
Francisco è morbosamente attratto da una scrittrice sospet- Benicio Del Toro, Claire Forlani, Willem Dafoe, Christo-
163
pher Walken, Tatum O’Neal
Bastardi senza gloria
• Come il creolo Jean-Michel glia la vita. Dopo 5 film “europei” intinti nel dramma –
Basquiat (Wright), sconosciuto disegnatore di graffiti sui tranne Scoop – con l’opus n. 40 Allen torna a Manhattan e
muri di Brooklyn, divenne negli anni ’80 il primo pittore non alla commedia pura. Permette a Boris, suo portavoce, di
bianco che raggiunse il successo sul mercato internazionale. “guardare in macchina”, cioè di parlare direttamente allo
Quando nel 1988, a 27 anni, morì di overdose di eroina, i spettatore. E lo fa genialmente. È un altro atto d’amore verso
suoi quadri erano contesi dai musei e dai collezionisti che il cinema e di rispetto per la verità sul mondo reale, anche
contano. 1° film del pittore Schnabel che racconta quel che nel “funzionamento” della sessualità che riguarda tutti i perconosce bene, evitando con passo leggero quasi tutte le trap- sonaggi in gioco. La sua teoria sull’importanza del caso va
pole del genere biografico. Un cast fuori dal comune con in crisi e “lascia aperta una porta su qualcosa – senso, orBowie che fa un Andy Warhol notevole, e non soltanto per dine, scopo, Dio – capace di ricomporre il non-senso dell’eil puntiglio mimetico. Colonna sonora di John Cale (rap, sistenza” (Eliana Elia). Comm. 92′ G ✶✶✶✶ °°°
jazz, voci di Renata Tebaldi e Tom Waits, Rolling Stones) e Basta che non si sappia in giro It. 1976 di Luigi
un efficace ritratto di un artista predestinato all’autodistru- Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni con Monica Vitti, Johnny
zione, dolorosamente segnato non dall’incomprensione, ma Dorelli, Vittorio Mezzogiorno, Nino Manfredi, Lino Banfi,
dal successo. Biogr. 106′ T ✶✶
Isa Danieli • Una dattilografa con problemi familiari sogna
°°
Bassa marea (House by the River) USA 1950 di Fritz sul soggetto erotico di un film. Per protesta contro l’astiLang con Louis Hayward, Jane Wyatt, Lee Bowman, Kathleen nenza sessuale, detenuti sequestrano una guardia minacFreeman • Dal romanzo di Alan P. Herbert: un cadavere di ciando di sodomizzarla. Ragioniere scambia venditrice di liragazza affiora sul fiume. L’ha uccisa uno scrittore cinico bri per una squillo. Due famose coppie (Age & Scarpelli e
che, per sbarazzarsi del corpo, s’è fatto aiutare dal fratello Castellano & Pipolo) più Magni per sceneggiare 3 episodi,
succubo e su di lui cerca di scaricare la colpa. Ma la moglie 3 buoni registi e un collaudato cast: divertimento assicurato
prende le difese del cognato. Film teso, angoscioso e serrato con un po’ di amaro in bocca. Ep. 100′ T ✶✶ °°°
con tipici temi alla Lang: l’incerto confine tra colpa e inno- Basta con la guerra... facciamo l’amore It. 1974 di
cenza, l’ambiguità dei legami tra assassino e vittima, una Andrea Bianchi con Jacques Dufilho, Dagmar Lassander,
casa in cui si materializzano le ossessioni dei personaggi. Lucio Flauto, Mario Brega Comm. 95′ S ✶ °°
BN Dramm. 88′ T ✶✶✶ °°
Basta guardare il cielo (The Mighty) USA 1998 di Peter
Bassifondi (Donzoko) Giap. 1957 di Akira Kurosawa con Chelsom con Sharon Stone, Elden Henson, Kieran Culkin,
Gena Rowlands, Harry Dean Stanton, Gillian Anderson,
James Gandolfini Comm. 100′ RAG. ✶✶
1902, noto anche come L’albergo dei poveri) di Maksim Basta guardarla It. 1971 di Luciano Salce con Maria
Gor’kij, già portato sullo schermo da Jean Renoir in Verso la Grazia Buccella, Carlo Giuffré, Mariangela Melato,
vita (1936). Gestito da un vecchio usuraio e dalla sua rapace Franca Valeri, Spiros Focas, Luciano Salce Comm. 106′ T
Toshiro Mifune, Isuzu Yamada, Ganjiro Nakamura, Kyoko
Kagawa, Bokuzen Hidari • Dal dramma Na dne (Bassifondi,
consorte, un dormitorio pubblico ospita una dozzina di vagabondi che sognano, ciascuno a suo modo, un’improbabile
evasione dalla miseria. Trasposto a Edo (Tokyo) verso la fine
dell’era Tokugawa (inizi dell’Ottocento), l’universo gorkiano è rivissuto con un naturalismo crudele e angosciato.
Kurosawa mette l’accento sulla dimensione umanistica della
vicenda più che su quella sociale, ma il suo è teatro in scatola, sia pur di alta classe, dove ciascuno degli interpreti dà
il meglio di sé. Anche troppo. BN Dramm. 137′ T ✶✶✶
°°°
Bassifondi del porto (Slaughter on Tenth Avenue) USA
1957 di Arnold Laven con Richard Egan, Jan Sterling, Dan
Duryea, Julie Adams • L’aggressione di un portuale e la sua
successiva morte mettono in gravi difficoltà il viceprocuratore incaricato del caso, che deve vincere la diffidenza e la
paura dei lavoratori del porto. Un’agguerrita squadra di attori per un quadro amaro di una New York portuale corrotta,
sudicia e moralmente inquinata. BN Poliz. 103′ T ✶✶½
°°°
I bassifondi di San Francisco (Knock on Any Door)
USA 1949 di Nicholas Ray con Humphrey Bogart, John
Derek, George Macready • Dal romanzo di Willard Motley.
Il figlio di un commerciante ingiustamente condannato e
morto di crepacuore entra nell’ambiente della mala. È riportato sulla retta via da un avvocato, ma l’ingiustizia sociale lo
induce di nuovo alla rivolta. Su un tema che gli era caro (rapporto padre-figlio) Ray ha fatto un film, prodotto da Bogart,
onesto e sincero nella sua denuncia sociale, ma verboso e retorico, di strategia macchinosa. Seguito: Che nessuno scriva
il mio epitaffio. BN Dramm. 100′ T ✶✶✶
°°°
Basta che funzioni (Whatever Works) USA-Fr. 2009 di
Woody Allen con Ed Begley Jr., Patricia Clarkson, Larry
David, Evan Rachel Wood, Conleth Hill, Michael McKean •
Dopo un Nobel sfiorato (in Meccanica Quantistica), un suicidio mancato e l’abbandono della moglie dopo 30 anni, Boris abita nel Village di Manhattan. Passa il tempo a filosofeggiare con gli amici sull’insensatezza della vita e la stupidità del genere umano o a insegnare ai bambini, sadicamente, il gioco degli scacchi. Nella sua vita irrompe Melody,
evasa da una famiglia bigotta del Mississippi, che sembra
stupida ma non lo è. Nonostante le abissali differenze, si
sposano finché sopraggiunge la madre di lei che gli scompi-
°°
✶
°°°
Bastano
tre per fare una coppia (Seems Like Old
Times) USA 1980 di Jay Sandrich con Goldie Hawn, Chevy
Chase, Charles Grodin • Disavventure di uno scrittore brac-
cato dalla polizia per una rapina in cui è stato coinvolto suo
malgrado. Si rifugia dalla ex moglie, avvocatessa picchiatella dal cuore d’oro, risposata con un procuratore distrettuale. Come macchina comica, a base di equivoci e occultamenti, scritta da Neil Simon, la commedia è carburata a dovere, ma verso la conclusione perde colpi. Azzeccata G.
Hawn, sfocati i due mariti. Comm. 102′ T ✶✶½
°°
Bastardi It. 2008 di Federico Del Zoppo, Andres Alce Mal-
donado con Franco Nero, Barbara Bouchet, Eva Henger, Don
Johnson, Massimiliano Caroletti, Enrico Montesano, Giancarlo Giannini, Irene Ferri Thrill. 88′ G ✶½
I bastardi It.-Fr.-RFT 1969 di Duccio Tessari con Giuliano
Gemma, Klaus Kinski, Claudine Auger, Margaret Lee, Rita
Hayworth Nero 102′ T ✶
Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds) USAGerm. 2009 di Quentin Tarantino con Brad Pitt, Christoph
Waltz, Michael Fassbender, Diane Kruger, Eli Roth,
Mélanie Laurent • È il 7° lungometraggio di Tarantino, il
°°
°°
più esteso e ambizioso, il meno maschile. Diviso in 5 capitoli, ha 3 linee principali dell’azione. La 1a fa capo al colonnello delle SS Hans Landa, gelido e poliglotta, detto “il cacciatore di ebrei”. La 2a segue le gesta dei bastardi ingloriosi,
tagliagola o pendagli da forca, piccoli o grandi criminali
ebrei, arruolati dal tenente sudista USA Aldo Raine, che pretende da loro almeno 100 scalpi di nazisti. La 3a fa perno
sull’ebrea Shosanna Dreyfus che, scampata a Landa, eredita
a Parigi una sala di cinema dove converge l’azione con la
strage dello Stato Maggiore del Terzo Reich, qualche mese
prima della vera fine della guerra nella primavera 1945. Con
questo finto remake di Quel maledetto treno blindato
(1978), in inglese The Inglorious Bastards, dimenticabile
film di Castellari, Tarantino racconta una storia che reinventa e riscrive la Storia ufficiale. Lo fa con un altro personaggio germanico che lavora per i servizi segreti britannici;
con una catena di citazioni filmiche; con i tatuaggi di una
croce uncinata sulla fronte dei carnefici; con un cocktail di
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Bastardo dentro
164
bevande e di lingue (francese, inglese, tedesco, italiano). È, Schumacher con George Clooney, Arnold Schwarzenegger,
in fondo, un film fondato sulla vendetta e non doppiabile (il Chris O’Donnell, Uma Thurman, Alicia Silverstone, Alfred
suo multilinguismo è funzionale al racconto), che proclama Pennyworth Fant. 130′ RAG. ✶✶½ °°° Vedi BATMAN la potenza autonoma e illusoria del cinema. Oscar all’attore Scheda monografica
non protagonista (C. Waltz). Guerra 153′ G ✶✶✶✶
°°° BATMAN - Scheda monografica • Probabilmente ispirato
Bastardo dentro (Mauvais esprit) Fr.-Sp. 2003 di Patrick al romanzo The Circular Staircase (1915) di Mary Roberts
Alessandrin con Thierry Lhermitte, Ophélie Winter, Maria Rinehart e alla commedia che ne fu tratta nel 1920, il fuPacôme, Leonor Watling, Clémentine Célarié, Michel metto Batman di Bob Kane cominciò a uscire nel 1939 sulla
Muller, François Levantal, Lise Lamétrie Comm. 90′ G rivista Detective Comics: il miliardario Bruce Wayne, che ha
assistito da bambino all’uccisione dei genitori per mano di
✶
°°
Basta vincere (Blue Chips) USA 1994 di William Friedkin un rapinatore, giura di vendicarli dedicando tutta la sua vita
con Nick Nolte, Mary McDonnell, J.T. Walsh, Shaquille alla lotta contro i criminali. Si allena per anni, studia, si inO’Neal, Alfre Woodard, Ed O’Neill, Matt Nover, Louis Gos- venta un costume da pipistrello, crea una serie di accessori
sett Jr. • L’allenatore Pete Nell, uomo integro che crede nel (bat-mobile, bat-caverna, bat-aereo ecc.) e con il nome di
rispetto delle regole, si piega a violarle per il desiderio di Batman mette in atto il suo giuramento. Agisce fuori dalla
vincere e, riavuto il successo, perde sé stesso. Scritto da Ron legge, quindi la polizia gli dà la caccia, ma collabora segreShelton (Chi non salta bianco è), è il 1° film sulla pallaca- tamente con il commissario di polizia James Gordon. Vive a
nestro che entra negli spogliatoi, investigando dietro le Gotham City, i suoi nemici sono supercriminali: il Trasforquinte. Descrive con forte fisicità e puntigliosa efficacia la mista, il Pinguino, il Joker, l’Enigmista, la Donna Gatto. Nel
dimensione atletica e tattica del gioco, ma ha il suo nucleo 1941 appare al suo fianco Robin, un giovane amico-assiin un dilemma etico: dove passa la linea che divide l’ambi- stente. Nel 1966 Bob Kane, per difendere i suoi eroi sospetzione dalla corruzione? Molti campioni o ex campioni – tra tati di essere gay, crea altri personaggi, Batgirl e Bat-amazcui il nero S. O’Neal (216 cm) e il bianco M. Nover (207 zone, ma non funzionano e spariscono.
La prima apparizione del personaggio in un film è del
cm) – intorno all’ottimo N. Nolte. Blue chips = azioni di
grandi società che hanno forte quotazione in borsa. Sport. 1943, in un serial TV di 15 episodi, con Lewis Wilson (Batman)
e Douglas Croft (Robin). Nel 1949 seguono altri 15
101′ RAG. ✶✶✶ °°
Bastogne (Battleground) USA 1949 di William A. episodi dove i due attori sono sostituiti rispettivamente da
Robert Lowey e John Duncan. Ma il vero successo arrivò
Wellman con Van Johnson, John Hodiak, Ricardo Monquando la Abc produsse 120 episodi, mandati in onda a partalban, Don Taylor, James Arness • Compagnia della 101°
divisione aerotrasportata americana è accerchiata a Bastogne tire dal 1966 con Adam West e Burt Ward. Per sfruttare il
(Belgio) nell’inverno 1944, durante la controffensiva tedesca successo della serie la Fox produsse con gli stessi interpreti
delle Ardenne. Wellman sfalda la statua retorica dell’eroe un Batman per il cinema piuttosto mediocre. Dopo anni di
combattente per mostrare la guerra nella sua terribile e umile silenzio è Tim Burton, nel 1989, a ripescare l’eroe di Kane:
realtà, attraverso una serie di annotazioni molto realistiche. colmo di citazioni e di omaggi (anche a Hugo Pratt), ricco
Oscar per la sceneggiatura (R. Pirosh) e la fotografia (P.C. di sequenze memorabili (il Flugelheim Museum devastato
da Joker), cocktail di generi (poliziesco, horror, avventura,
Vogel). BN Guerra 118′ T ✶✶✶
°°°
fantastico, commedia, fumetto), fondato sulla contrapposiBataan (Bataan) USA 1943 di Tay Garnett con Robert zione tra due mutanti che giocano la loro guerra privata, il
Taylor, Thomas Mitchell, Lloyd Nolan, George Murphy, suo Batman con Michael Keaton è un compendio dell’imDesi Arnaz, Robert Walker • A Bataan, nelle Filippine, un maginario cinematografico degli anni ’80. Memorabile Jogruppo di 13 fanti americani deve tenere un ponte contro gli ker di Jack Nicholson. Oscar alle scenografie. È del 1992,
attaccanti giapponesi per permettere al grosso dei compagni sempre con Keaton, Batman - Il ritorno: più che un seguito,
di ritirarsi. Cadono a uno a uno. Pur realizzato alla M-G-M è un riassunto delle idee del geniale Burton: il ritmo disteso
in una giungla da “studio”, ha nerbo e autenticità. Oggi ri- della narrazione contraddice le regole del cinema d’azione e
sulta molto datato, ma, ispirato a un fatto vero, ebbe grande del sottogenere dyna movie; l’accento si sposta sui temi
successo negli USA. “Ingenuo, grossolano, primitivo, one- della diversità e dell’umiliazione, della solitudine e del risto, rifinito e vero” (J. Agee). Esiste in un’edizione coloriz- scatto. Il trio dei nemici è superbo. Seguito nel 1995 da Batzata. BN Guerra 114′ T ✶✶½
man Forever, con Val Kilmer, Joel Schumacher alla regia, il
°°°°
Batman ➀ (Batman ➀) USA 1966 di Leslie Martinson con più costoso dei tre, quello che punta di più sugli effetti speAdam West, Burt Ward, Burgess Meredith, Cesar Romero, ciali, il più vicino allo spirito del fumetti di Kane e il più gerFrank Gorshin Fant. 105′ RAG. ✶✶
nel pesante gigantismo e nelle pretese di psicologia
°°° Vedi BATMAN - manico
Scheda monografica
del profondo. I “cattivi” non reggono il confronto con i preBatman ➁ (Batman ➁) USA 1989 di Tim Burton con Michael cedenti, sebbene Jim Carrey rubi la scena a tutti. SchuKeaton, Jack Nicholson, Kim Basinger, Pat Hingle, Robert macher ci riprova con Batman & Robin (1997), operazione
alto costo in cui azione e vicenda sono secondari rispetto
Wuhl, Jack Palance Fant. 126′ RAG. ✶✶✶
°°°°° Vedi ad
a scenografie, giochi di colore e simbolismi cromatici. ClooBATMAN - Scheda monografica
Batman Begins (Batman Begins) USA 2005 di Chri- ney è ironico e attraente. Dopo un nuovo lungo periodo di
stopher Nolan con Christian Bale, Michael Caine, Morgan silenzio – a parte la parentesi non significativa della trilogia
Freeman, Katie Holmes, Cillian Murphy, Liam Neeson, animata di Curt Geda: Batman of the Future (1999), Batman
Beyond: Return of the Joker (2000) e Batman: Mistery of the
Rutger Hauer, Gary Oldman Fant. 134′ RAG. ✶✶✶
°°° Vedi Batwoman (2003) – l’eroica lotta dell’uomo pipistrello torna
BATMAN - Scheda monografica
con Batman Begins (2005) di Christopher Nolan. Si ricominBatman - Il ritorno (Batman Returns) USA 1992 di Tim cia dalle origini: come, quando e perché i pipistrelli sono enBurton con Michael Keaton, Danny DeVito, Michelle trati nella vita di Bruce Wayne; come, quando e perché l’orPfeiffer, Christopher Walken, Michael Murphy, Pat Hingle, fano spaventato si è trasformato in un supereroe che comPaul Reubens Fant. 126′ RAG. ✶✶✶
°°°° Vedi BATMAN - batte il male, senza superpoteri. Christian Bale ne dà una
Scheda monografica
versione introversa e problematica, più sfaccettata dal punto
Batman Forever (Batman Forever) USA 1995 di Joel di vista interiore, ne segue l’evoluzione con un duro addeSchumacher con Val Kilmer, Jim Carrey, Tommy Lee Jones, stramento muscolare. Più affascinante e interessante nella
Nicole Kidman, Chris O’Donnell, Pat Hingle, Drew Bar- prima ora, diventa poi più spettacolare con effetti speciali efrymore Fant. 120′ RAG. ✶✶
e non invasivi. Non è un film per ragazzi e ha il solo
°°°° Vedi BATMAN - Scheda ficaci
monografica
difetto di prendersi un po’ troppo sul serio. Ma il top è del
Batman & Robin (Batman & Robin) USA 1997 di Joel 2008, Il cavaliere oscuro: non un remake, non un seguito,
1593
cia in sé stesso di Hitch negli anni ’50. Basta vedere il partito che seppe trarre da D. Day. Thrill. 120′ T ✶✶✶½ °°°°
L’uomo che sapeva troppo poco (The Man Who Knew
Too Little) USA-Germ. 1997 di Jon Amiel con Bill Murray,
Peter Gallagher, Joanne Whalley, Alfred Molina, Richard
Wilson, Geraldine James Comico 94′ T ✶✶
L’uomo che sfidò l’organizzazione It.-Fr.-Sp. 1975 di
Sergio Grieco con Howard Ross, Karin Schubert, Stephen
Boyd, Jean-Claude Dreyfus, Nadine Perles • Impiegato al-
°°
L’uomo che vinse la morte
personaggio mitico che incarna i valori dell’Ovest e rappresenta il contraltare di Valance; entrambi sono condannati
dalla Storia a cedere il passo ai valori dell’Est, impersonati
da Stoddard, cioè di una società dove non sarà più la forza a
fondare la legge e l’ordine. Western quasi da camera, molto
parlato, un po’ prolisso, ma di grande finezza nei particolari.
Quando uscì, fu accolto dai critici con condiscendenza un
po’ ottusa, ma il tempo gli ha reso giustizia. È un classico,
ormai, anche se il suo fascino dipende meno dal film in sé
stesso che da quel che rivela sul suo autore. BN West. 123′
T ✶✶✶✶
°°°
L’uomo che valeva miliardi (L’homme qui valait des
milliards) Fr. 1968 di Michel Boisrond con Frederick Staf-
l’aeroporto di Fiumicino, Steve ritira un pacco di droga che
sostituisce con bicarbonato e deposita a Barcellona. A lui e
alla sua complice danno la caccia gli uomini dell’organizzazione, guidati dalla feroce Lady Rebecca che è un travestito.
Segue carosello di agguati, scontri a fuoco, inseguimenti a ford, Raymond Pellegrin, Peter Van Eyck, Anny Duperey •
terra e in aria, criminali uccisi a catena. Steve ricompensa Accusato di collaborazionismo e del furto di un miliardo di
con lauta mancia il poliziotto che l’ha aiutato. Soggettista e dollari falsi stampati dai tedeschi durante la guerra, Novak
sceneggiatore, l’iperattivo Grieco (che si è spesso firmato evade dal carcere di Parigi, ma è catturato da un ex nazista
Terence Hathaway) deve essersi divertito con questo thriller che trova il nascondiglio dei dollari. Boisrond, specialista di
a basso costo, qua e là scopiazzato, che non manca di enfa- commedie brillanti, non inganna mai il suo pubblico. Anche
tica ironia anche da parte del muscolare protagonista. Mon- in questo nero avventuroso sa governare la suspense e contaggio approssimativo. Musiche di Bacalov che si firma Luis tenere la durata. Nero 88′ T ✶✶ °°°
Enriquez. Thrill. 85′ T ✶½ °°°
L’uomo che venne dal Nord (Murphy’s War) GB 1971
L’uomo che sorride It. 1936 di Mario Mattòli con Vit- di Peter Yates con Peter O’Toole, Philippe Noiret, Sian Philtorio De Sica, Assia Noris, Umberto Melnati, Paola Borboni, lips, Horst Johnson • Da un romanzo di Robert Catto sceEnrico Viarisio, Armando Migliari, Luisa Gardella • Per go- neggiato da Stirling Silliphant. Nel 1945, in acque venezuedersi la sua indipendenza, ricco vedovo (Viarisio) cerca in lane, sommergibile tedesco affonda nave inglese massatutti i modi di maritare la capricciosa e volubile figlia (No- crando tutti i superstiti, tranne uno che giura vendetta. Buon
ris). Il pretendente (De Sica) che accetta di sposarla doma la film sul mito della “guerra privata”. Ricco di sequenze di
bisbetica con sorridente pazienza. Commedia agile, festosa grande effetto. Ottimo O’Toole. Avv. 108′ T ✶✶½ °°°
e gentile, tratta da una commedia (1935) di Luigi Bonelli e L’uomo che verrà It. 2009 di Giorgio Diritti con Greta
Aldo De Benedetti. BN Comm. 73′ T ✶✶ °°°
Zuccheri Montanari, Maya Sansa, Alba Rohrwacher, Glauco
L’uomo che sussurrava ai cavalli (The Horse Whi- Casadio, Orfeo Orlando, Stefano Bicocchi (Vito) • Nel sasperer) USA 1998 di Robert Redford con Robert Redford, crario di Marzabotto (BO) sono sepolti 7 partigiani e 771 ciKristin Scott Thomas, Sam Neill, Dianne Wiest, Scarlett vili (di cui 216 bambini), massacrati dalle SS tra il 29 setJohansson, Chris Cooper, Cherry Jones • Dal romanzo tembre e il 5 ottobre 1944 nella zona di Monte Sole, per aver
(1995) di Nicholas Evans, sceneggiato da Eric Roth e Ri- aiutato i partigiani della Brigata Stella Rossa. È la più grave
chard LaGravenese. Figlia di ricchi professionisti (Scott delle stragi commesse dalle truppe tedesche in Italia dopo
Thomas, Neill), la 14enne Grace MacLean (Johansson) è l’8 settembre 1943. Al centro del 2° film – prodotto e diretto
vittima a New York di un incidente stradale in cui muore una dal bolognese Diritti dopo Il vento fa il suo giro – c’è la
cara amica, lei perde una gamba e il suo amato purosangue bambina Martina che fa da filtro alla vicenda storica. Da
Pilgrim rimane malconcio. Convinta che l’avvenire della fi- quando le è morto in braccio un fratellino, ha smesso di parglia sia legato a quello del cavallo, la madre Annie si reca lare. Tiene un diario. Nel dicembre 1943, la sua mamma ricon la figlia in una fattoria del Montana dove vive Tom Boo- mane ancora incinta: quando il nuovo fratellino nasce in
ker (Redford), celebre per la sua conoscenza dei cavalli. quei giorni di settembre, Martina s’impegna a salvarlo: è lui
Lunga la cura... Servito da due sceneggiatori di prim’ordine l’uomo che verrà. Il film si chiude sulla ninnananna che lei
che cercano di trasformare la romanticheria di un best seller gli canta. Come il precedente, è la storia di una comunità
in romanticismo, a 60 anni Redford, alla sua 5a regia, si di- montana, ma in tempi tragici. L’assillo del realismo spinge
rige per la prima volta (errore di casting) in un film felpato Diritti a far parlare le 2 attrici professioniste e gli altri intere levigato, obsoleto e prolisso, continuamente a rischio tra le preti nel dialetto bolognese di allora. Un film sulla Resisecche del sentimentalismo e gli scogli del melodramma stenza così non si era mai visto: senza eroi né eroismi, senza
così come i paesaggi del Montana oscillano tra John Ford e una divisione netta tra “buoni” e “cattivi”, con un impianto
antropologico che diventa epico. E risvolti sociologici sulla
Marlboro Country. Sent. 169′ T ✶✶½ °°°
L’uomo che uccideva a sangue freddo (Traitement vita quotidiana dei poveri: la guerra raccontata dal basso,
de choc) Fr.-It. 1972 di Alain Jessua con Alain Delon, Annie dalle sue vittime. Non mancano gli spunti fantastici (i paraGirardot, Robert Hirsch, Michel Duchaussoy, Jean-François cadute che scendono, le figure emblematiche del male),
Calvé • In crisi depressiva la signora Masson si sottopone a un’ombra di fiabesco in una favola tragica. Non c’è traccia
una cura di ringiovanimento. Ma ben presto si accorge che di militari italiani della Repubblica di Salò. Il puntiglio di
nella clinica specializzata uno scienziato effettua discutibili verità retrospettiva permea la mobilissima fotografia di Roesperimenti. Un passo falso dell’intelligente regista di Una berto Cimatti e i costumi “invisibili” di Lia Francesca Movita alla rovescia. Ambizioso nei suoi intenti allegorici, ma randini. Come in Olmi, il senso del sacro è profondamente
freddo, sfocato. Delon, ripreso in campo lungo, si esibisce in legato alla cultura contadina e al rapporto con la Natura, ma
con una netta dimensione femminile. Scritto con Giovanna
un nudo integrale. Dramm. 88′ S ✶✶ °°°
L’uomo che uccise Liberty Valance (The Man Who Galavotti, Tania Pedroni. Prodotto da Arancia Film/Rai CiShot Liberty Valance) USA 1962 di John Ford con John nema. 3 David di Donatello: miglior film, produttore e fonico in presa diretta. Distribuito da Mikado. 200 giorni in
Wayne, James Stewart, Vera Miles, Lee Marvin, John Carradine, Edmond O’Brien, Jeanette Nolan, Lee Van Cleef • cartellone al Mexico di Milano. Dramm. 117′ RAG.
L’avvocato Ransom Stoddard (Stewart) è diventato senatore ✶✶✶✶ °°°
perché ha ucciso Liberty Valance, feroce bandito, ma sa be- L’uomo che viene da lontano (The Man Outside) GB
nissimo che non è stato lui. Terzultimo western di Ford, gi- 1968 di Sam (Samuel) Gallu con Van Heflin, Heidelinde
rato quasi interamente in teatro di posa e in un bianconero Weis, Peter Vaughan, Pinkas Braun, Charles Gray Spion. 98′
(W.H. Clothier) che ne accentua il cupo pessimismo di T ✶✶ °°
fondo. Il vero eroe della storia è Tom Doniphon (Wayne), L’uomo che vinse la morte (Vengeance) GB-RFT 1962
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L’uomo che visse due volte
1594
(1976) e Shunka Wakan-Il trionfo dell’uomo chiamato cavallo (1982) sempre con Harris. Avv. 114′ T ✶✶✶
°°°°
di un industriale è tenuto in vita; inviando impulsi al chi- Un uomo chiamato Charro (Charro!) USA 1969 di
rurgo lo persuade a scoprire chi sabotò il suo aereo e perché. Charles Marquis Warren con Elvis Presley, Ina Balin,
Rifacimento di Il cervello di Donovan (1953). È un “su- Victor French, Barbara Werle, Lynn Kellogg, Paul Brispense”, nonostante la premessa fantascientifica. Buona am- negar West. 98′ T ✶½
bientazione, attori discreti, ordinaria amministrazione bri- Un uomo chiamato°°
uomo (The Number) GB 1978 di
tannica. 2° titolo inglese: The Brain. Thrill. 83′ T ✶✶
Roy Boulting con Richard Harris, Dame Judith Anderson,
°°
L’uomo che visse due volte ➀ (The Man Who Lived Jean Gascon Comm. 93′ T ✶✶
°° (Agatha Christie’s The
Twice) USA 1936 di Harry Lachman con Ralph Bellamy, L’uomo con l’abito marrone
Marian Marsh, Thurston Hall, Isabel Jewell, Ward Bond • Man in the Brown Suit) GB 1989 di Alan Grint con Rue
Criminale lascia i suoi accoliti nei guai, si fa operare da un McClanahan, Tony Randall, Edward Woodward, Stephanie
neurochirurgo al cervello, perde la memoria, cambia psiche Zimbalist, Ken Howard Giallo 100′ T ✶✶
°°
e si rifà una vita. I soci lo tampinano finché lo ritrovano:
dove è stato nascosto il bottino? Dramma criminale che non L’uomo con la macchina da presa (Celovek s kinoapURSS 1929 di Dziga Vertov • Rapporto sulla giorparatum)
riesce a sviluppare bene l’ingegnosa idea di base. Una buona
compagnia di attori intorno al bravo Bellamy che cambia nata, dall’alba al tramonto, di un cineoperatore che gira per
Mosca alla ricerca del materiale da riprendere. È il film più
psicologia e stile di recitazione. Rifatto nel ’52 con L’uomo celebre di Denis Arkadievitch Kaufman, una delle cineopere
nell’ombra. BN Dramm. 73′ T ✶✶
sperimentali più significative del secolo, il film-manifesto
°°
L’uomo che visse due volte ➁ (I’ve Lived Before) USA delle teorie sul Cineocchio (Kinoglaz), realizzato dal regista
1956 di Richard Bartlett con Jock Mahoney, Leigh Snowden, con il fratello Mikhail Kaufman. Il suo protagonista: il regiAnn Harding, John McIntire • Dopo un incidente aereo sta; il suo assistente: l’operatore; il suo soggetto: il cinema e
senza gravi conseguenze, pilota civile si convince di essere i suoi rapporti con la realtà, con la vita. Sequenza dopo seun pilota morto nel 1918 in un’azione bellica. È un curioso quenza, in anticipo di quasi mezzo secolo sui film strutturafilm di serie B, realizzato con pochi mezzi ma con intelli- listi degli anni ’60 e ’70, rivela l’artificiosità del mezzo cigenza e un insolito uso della suspense psicologica. Peccato nematografico, distruggendo la disponibilità dello spettatore
che sia troppo verboso. Attori poco noti, ma discreti e con- all’identificazione, alla partecipazione, all’illusione con una
vinti di quello che fanno. BN Fant. 82′ T ✶✶½
serie di espedienti tecnici ed espressivi: presenza del ci°°
L’uomo che visse nel futuro (The Time Machine ➀) neoperatore nell’immagine, film nel film, montaggio, trucUSA 1960 di George Pal con Rod Taylor, Yvette Mimieux, chi, dissolvenze incrociate, ricorso all’accelerato e al rallenAlan Young, Sebastian Cabot, Tom Helmore, Whit Bissell • tato, allo split-screen, alle sovrimpressioni, al movimento
Capodanno 1899. Scienziato britannico s’imbarca da solo rovesciato... Il risultato finale è un attacco all’illusione delnella macchina del tempo che ha inventato per un favoloso l’arte e all’arte come illusione. E un accanito richiamo dello
viaggio avveniristico: 1917, 1940, 1966 e, con un balzo, spettatore a sé stesso, per scuotere il suo equilibrio passivo
nell’802 701 dove esistono gli Eloi apatici e i Morlocks can- e toccarlo a livelli più profondi. Distribuito quando ormai
nibali aggressivi e mutanti. Che paura. Vivace e divertente Stalin aveva consolidato il proprio potere, la carica eversiva
riduzione del famoso romanzo (1895) di H.G. Wells La mac- e le implicazioni antitotalitarie dell’estetica vertoviana d’achina del tempo. Suggestiva ricostruzione dell’ultimo Otto- vanguardia (il suo mettere in discussione la realtà, il suo apcento e dei periodi successivi. Funziona meno, nonostante i pello alla liquidazione dell’illusionismo) non furono subito
trucchi efficaci (premiati con 1 Oscar), quando inventa il fu- comprese. Pochi anni dopo, ormai codificato dall’alto il reaturo. La sceneggiatura di David Duncan sfuma molto le im- lismo socialista, Vertov fu emarginato. Versione home video
plicazioni sociopolitiche di Wells. Rifatto per la TV nel di 67 minuti con pessima colonna musicale. BN Sperim. 87′
T ✶✶✶✶ °°
1978. Fantasc. 103′ T ✶✶✶
°°°
L’uomo che volle farsi re (The Man Who Would Be L’uomo con la scarpa rossa (The Man With One Red
King) USA 1975 di John Huston con Sean Connery, Michael Shoe) USA 1985 di Stan Dragoti con Tom Hanks, Dabney
Caine, Christopher Plummer, Saeed Jaffrey, Jack May • Nel- Coleman, Lori Singer, Charles Durning, Carrie Fisher, James
l’India del 1880 due ex sottufficiali dell’esercito britannico Belushi • La rivalità tra un capo della CIA e il suo vice, dedecidono di conquistarsi un regno tra le montagne del Kafi- ciso a fargli le scarpe, ingenera una serie di equivoci e una
ristan, regione dov’era passato Alessandro Magno. Da un lotta senza esclusione di colpi. Ne approfitta un collega che
racconto (1888) del giovane Rudyard Kipling, Huston ha ca- sfrutta gli errori dei due rivali. Rifacimento del francese
vato un film affascinante che ha tutto quel che un buon “av- Alto, biondo e con una scarpa nera (1972). Non riesce a troventuroso” deve avere: eccitazione, colore, spettacolo, umo- vare lo scatto farsesco dell’originale. Le scene più divertenti
rismo, verità, onestà, ironia, fantasia. Girato in Marocco (e sono quelle dello scatenato J. Belushi, sulle orme del frasulle Alpi) con la splendida fotografia di Oswald Morris e 2 tello. Spion. 93′ T ✶✶ °°
attori superbi. Film hustoniano a 18 carati, e sottovalutato. Un uomo curioso It. 1975 di Dino B. Partesano con
Gabriele Ferzetti, Rada Rassimov, Tino Scotti, Gaia Germani
Avv. 129′ T ✶✶✶✶
°°
Un uomo chiamato cavallo (A Man Called Horse) USA Dramm. 170′ T ✶✶ °°
1970 di Elliot Silverstein con Richard Harris, Judith Un uomo da abbattere (Un homme à abattre) Fr.-Sp.
Anderson, Jean Gascon, Manu Tupou, Dub Taylor, Eddie 1967 di Philippe Condroyer con Jean-Louis Trintignant,
Little Sky • Da un racconto di Dorothy M. Johnson, sceneg- Valérie Lagrange, Luis Prendes, José-Maria Angelat • Guigiato da Jack De Witt. Ai primi dell’Ottocento un baronetto dati da Giulio, scampato ai lager nazisti di sterminio, quatinglese viene catturato sugli altipiani del Montana da una tro uomini hanno il compito di uccidere un aguzzino tedesco
tribù di Sioux, portato al villaggio e assegnato come “cavallo che vive sotto falso nome, e ben protetto, a Porto Alegre in
da lavoro” alla madre del capo. Col tempo impara la lingua, Brasile. La 1a parte – la caccia all’uomo – è suggestiva: Conuna prodimostra di essere un uomo, supera la prova del coraggio e droyer porta avanti un’azione serrata e fa emergere
a
diventa pellerossa e poi capo tribù. Molto sopravvalutato ne- blematica etica piuttosto inquietante. La 2 è più banale e
Dramm.
81′
T
✶✶
scontata.
gli anni ’70 per la puntigliosa ricostruzione storica ed etno°°°
logica sulla vita tribale dei Sioux, è anche un buon film d’av- Un uomo da affittare (The Hireling) GB 1973 di Alan
venture con un Harris credibile ed efficace in ogni situa- Bridges con Sarah Miles, Robert Shaw, Peter Egan, Elizazione. Alcune tra le più impressionanti scene dell’indimen- beth Sellars • Dal romanzo di L.P. Hartley, adattato da Wolf
ticabile rito d’iniziazione sono state tagliate per le versioni Mankowitz. Anni ’20. Riavutasi da una grave depressione
televisive. Ebbe 2 seguiti: La vendetta dell’uomo cavallo nervosa, giovane e ricca vedova ha una tormentata relazione
di Freddie Francis con Anne Heywood, Peter Van Eyck, Cecil
Parker, Bernard Lee • Dopo un grave incidente il cervello
ilMorandini
2011
DIZIONARIO DEI FILM
di Laura, Luisa e
Morando Morandini
Contiene licenza annuale
per la consultazione online
Il Morandini 2011 – Dizionario dei film comprende 24 000
film usciti sul mercato italiano dal 1902 all’estate 2010,
di cui più di un migliaio prodotti specificamente per l’home
video o la televisione.
Di ogni film, oltre al titolo italiano, l’opera dà: titolo
originale, Paese di produzione, anno d’uscita, regista,
principali interpreti, una sintesi della trama, una concisa
analisi critica, durata, suggerimenti sull’opportunità di
visione per i ragazzi, indicazione grafica sul giudizio della
critica (da 1 a 5 stellette) e, unico nel suo genere, sul
successo di pubblico (da 1 a 5 pallini).
L’edizione su carta fornisce la trama di circa 20 000
film; le edizioni online e in cd-rom forniscono la trama di tutti i 24 000 film.
Nel cd-rom più di 7000 schede sono corredate da
un’immagine di scena o dalla riproduzione della locandina.
L'opera è disponibile nelle
seguenti configurazioni:
Un’opera indispensabile da tenere accanto al lettore
di DVD, al televisore e al videoregistratore.
ISBN 978-8808-2-2722-5
rilegato con cd-rom e licenza online
ISBN 978-8808-1-2705-1
rilegato con licenza online
ISBN 978-8808-1-2709-9
in cd-rom con Guida e licenza online
ISBN 978-8808-1-2867-6
Applicazione per iPhone
• 2048 pagine
• 24 000 film
• Schede monografiche su cicli e serie
• Selezione di cortometraggi, in particolare gli italiani,
recenti, che abbiano avuto segnalazioni nei vari festival a loro dedicati
Redazioni lessicografiche
Zanichelli editore - Via Irnerio 34
40126 Bologna
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Negli Indici • Titoli originali • Autori letterari e teatrali •
Registi • Attori principali
Nelle Appendici • Premi Oscar • I migliori film (con giudizio
critico di 4 o 5 stellette o maggior successo di pubblico)
• I film della Mostra del cinema di Venezia 2010 • I 100
migliori registi • I principali siti Internet dedicati al cinema
Licenza annuale online individuale a privati per attivare la
consultazione online (entro il 31 ottobre 2011) collegatevi
al sito dizionari.zanichelli.it/attivazionelicenza e inserite il
codice (stampato in verticale sul bollino argentato SIAE nel
frontespizio). Si potrà così consultare in rete per un anno la versione completa del dizionario.
MORANDINI*2011 DIZ FILM+ONLINE
ISBN 978-88-08-1 2705-1
9 788808 127051
1 2 3 4 5 6 7 8 9 (21G)
CIANO MAGENTA GIALLO NERO
In copertina: L’uomo che verrà
di Giorgio Diritti © 2009
Foto Cosimo Fiore – Per gentile
concessione di Aranciafilm
Al pubblico € 29,20•••
ilMorandini
2011
Contiene licenza annuale
per la consultazione online
ilMorandini
Contiene licenza annuale
per la consultazione online
DIZIONARIO
DEI FILM
di Laura, Luisa e
Morando Morandini
2011
DIZIONARIO DEI FILM
di Laura, Luisa e Morando Morandini