Prima Conferenza della PUGLIA nel Mondo

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Prima Conferenza della PUGLIA nel Mondo
Anno 9 – n. 38
Bollettino trimestrale d’informazione dell’Associazione Valenzano – Montréal (Canada) - Gen. - Mar. 2005
LE REALTA’
’ESTERO
PUGLIESI ALL
Prima Conferenza
della PUGLIA nel Mondo
Franco Bellomo
Memorabile e storica è stata definita la “Prima
Conferenza della Puglia nel Mondo”.
Questa Conferenza, quindi, questo importante e
atteso momento nel quale il "sistema puglia" istituzioni, volontariato, economia, cultura incontra le proprie collettività dell'estero, coglie
l'obiettivo di lanciare una grande sfida di
identità di valori e di comunità.
L'incontro in Puglia parte dal profondo
convincimento che queste sono occasioni per
garantire nuove opportunità, nuovo
arricchimento, nuove prospettive sia per i
Pugliesi che vivono nel territorio regionale che
per i Pugliesi che vivono all'estero.
É questa la realtà del Governo regionale, la cui
politica da alcuni anni ha attivato un'innovativa
modalità di rapporto con i propri corregionali
all'estero. Si è voluto intensificare e rafforzare
un sistema di relazioni che andrà a vantaggio di
tutti.
La conoscenza delle realtà dei Pugliesi nel
mondo suscita maggior interesse e dà a questa
conferenza un significato del tutto particolare,
soprattutto l’interesse e l’apprezzamento del
ruolo e dell’ottimo lavoro che
l'Associazionismo all’estero si è prodigato
negli anni passati.
Per mantenere vivi e far conoscere al mondo i
valori della nostra cultura, è necessario,
attraverso un costante lavoro di rinnovamento,
che sia lasciato spazio alla nuova generazione e
al mondo femminile per inserirsi e lavorare con
nuovi strumenti e con nuovi obiettivi.
La realtà concreta dell’associazionismo
pugliese nel mondo, legato all’indentità
regionale, non deve rischiare di esaurirsi per il
venir meno di nuove forze, nuove energie e
nuove idee.
Sono sicuro che questa Prima Conferenza
offrirà spunti e suggerimenti per il futuro a tutti
i partecipanti. Sarà l’inizio di un
associazionismo più moderno e all’avanguardia
del prossimo millennio
Tra i 250 delegati pugliesi partecipanti alla
Conferenza in Puglia, ben cinque erano
originari valenzanesi residenti all’estero:
Franco Bellomo (Montreal-Canada),
Angela De Frenza (Valencia-Venezuela),
Carmela Naccarata (Montréal-Canada),
Vito Lollino (Chicago-USA) e Giuseppe
Berardi (Valencia-Venezuela) (a pag.4-5)
Valenzanesi di Montréal in festa
Ancora una volta grande
successo dell’annuale
serata danzante, in onore degli
innamorati, “San Valentino”,
organizzata dall’Associazione
Valenzano di Montréal, sabato 12
febbraio u.s., presso la sala di
Ricevimento Chateau Classique di
Montréal (a pag. 7).
Si è svolta a Bari, dal 13 al 18
febbraio 2005, la prima Conferenza
della Puglia nel Mondo, organizzata
dalla Regione Puglia di Bari. Presenti
oltre duecento delegati in
rappresentanza di tutte le associazioni
pugliesi nel mondo: Argentina,
Australia, Belgio, Brasile, Canada,
Cile, Francia, Germania, Sud Africa,
Svizzera, Uruguay, USA e Venezuela,
oltre all'Italia.
Ad essi si so no ag g iunti i
cinquantacinque componenti del
Consiglio Generale dei Pugliesi nel
Mondo e i venti imprenditori di
origine pugliese scelti dalle varie
Federazioni sparse nei vari Continenti.
(cont. pag. 2)
NICHI VENDOLA
Eletto nuovo presidente della Regione Puglia
Il 2 aprile 2005 si sono svolte in Puglia le
elezioni regionali per scegliere il Presidente
(Governatore) della
Regione Puglia per i
prossimi cinque anni.
NICHI VENDOLA, anche
se con pochi voti di
differenza, ha battuto il
presidente
uscente
Raffaele Fitto.
(a pag. 9).
SOMMARIO
1
Editoriale
2–5 Avvenimenti: 1ª Conferenza “Puglia nel
Mondo”
6–7 Avvenimenti: L’ultimo desiderio, San Valentino 2005
8
Tra parentesi: I simboli di Pasqua
9
Attualità: Elezioni regionali: Nichi Vendola,
SOS Asiatico
10-11 Punto e virgola: Un pezzo di vita degli anni
cinquanta; Vito De Girolamo
12–13 Album
14–15 Spigolando: notizie da
Valenzano
16–17 Tradizioni: –Proverbi –
Piante medicinali
18 Album
19 Galleria di poeti: G. Angiuli – V.
De Girolamo – G. Quaranta
20 Agenda
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IL VALENTINIANO
AVVENIMENTI
ndo
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M
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P
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e
La 1ª Conferenza d
Innanzitutto è stato un successo sul
piano della partecipazione. L'incontro
in Puglia dei pugliesi di tutto il mondo
- circa 250 tra presidenti di
associazioni, giovani, donne,
imprenditori - in occasione della "1^
Conferenza della Puglia nel mondo",
sul tema "Puglie&Puglia", fortemente
voluto dal presidente della Regione,
Raffaele Fitto, è stato, prima di ogni
altra cosa, un grande happening
all'insegna della pugliesità. Il dirigente
del Settore Politiche Migratorie,
Angelo Di Summa, ha faticato non
poco la mattina di venerdì 18 febbraio,
a far partire i lavori della giornata
conclusiva, tanta era la voglia di
stringersi insieme, di fotografarsi, di
"riconoscersi", sotto lo sguardo
finanche divertito delle telecamere di
Rai International venute da Roma. "A
cinque anni dalla legge 23/2000, che
segnò il primo atto legislativo
importante della presidenza Fitto, - ha
dichiarato Di Summa - abbiamo visto
quanto l'associazionismo pugliese nel
mondo sia vivo e saldamente legato
alla identità; abbiamo constatato che la
comunità virtuale dei pugliesi nel
mondo, da noi tante volte evocata, è
una realtà concreta; abbiamo verificato
che la Regione Puglia, intesa come
istituzione, gode di una indiscussa
credibilità presso le nostre comunità;
abbiamo soprattutto trovato
nell'entusiasmo e nella qualità dei
giovani presenti un rinnovato motivo di
speranza. In conclusione, da oggi
certamente le Puglie sono meno
lontane dalla Puglia". Commentando
poi la decisione di estendere l'invito a
tutte le realtà associative pugliesi del
mondo, lo stesso Di Summa ha
commentato: "Con questa
convocazione abbiamo voluto dare un
segnale chiaro della nostra intenzione
di avvalorare e dar senso concreto e
operativo alla istituzione presso la
Regione dell'Albo ufficiale delle
associazioni e federazioni pugliesi,
voluta dalla legge 23".
1ª giornata: San Giovanni Rotondo (Fg)
Delegati di Montréal
Lecce
Evento lungo e complesso questa
Conferenza itinerante, aperta a Lecce
(dopo il commovente prologo della
Messa, celebrata in mattinata nella
splendida basilica di Santa Caterina di
Galatina, l'"Assisi del Sud") il
pomeriggio di domenica 13 febbraio,
dalla sfilata delle bandiere dei 15 Paesi
partecipanti (Argentina, Australia,
Belgio, Brasile, Canada, Cile, Francia,
Germania, Inghilterra, Sud Africa,
Svizzera, Uruguay, USA, Venezuela,
Italia), affidate ad altrettanti giovani
alfieri originari dei Paesi rappresentati,
dal saluto del sindaco Adriana Poli
Bortone e dalla prolusione del
presidente Fitto, che ha rinnovato il suo
impegno per nuovi e più elevati livelli
di relazione tra la Puglia e le comunità
pugliesi della diaspora. I lavori hanno
poi vissuto intensamente due momenti
"specialistici", con la "2^ Conferenza
dei Giovani pugliesi nel mondo" di
lunedì 14 a San Giovanni Rotondo
(Foggia) e con la "1^ Conferenza delle
Donne pugliesi nel mondo" di martedì
15 a Massafra (Taranto). I lavori sono
proseguiti in plenaria nei tre giorni
successivi.
A Brindisi mercoledì 16 febbraio, nel
Teatro Impero, i delegati sono stati
invitati a discutere delle relazioni
possibili con il sistema degli Enti
Locali. Dopo il saluto del sindaco
Domenico Mennitti, sotto la guida del
vicepresidente nazionale dell'AICCRE,
Franco Punzi, e con l'interlocazione dei
responsabili dell'ANCI, dell'UPI e
dell'UNCEM, si è discusso soprattutto
di gemellaggi e di campanili.
Terranova (Br)
Gruppo di
pugliesi del
nord america in
visita alla
masseria di
proprietà di
Franco Ancora
(pres. Assoc.
Brindisi di
Montréal).
IL VALENTINIANO
cinq
Tra i 250 delegati pugliesi, ben
senti
ue gli originari valenzanesi pre
nel
Prima Conferenza della Puglia
Giovedì 17 febbraio la Conferenza ha
visto, nello scenario della Sala
Tridente della Fiera del Levante di
Bari, l'incontro con il "sistema
Puglia", rappresentato nell'occasione
dai rappresentanti delle Università
statali pugliesi (prof. Giovanni Dotoli
dell'Università di Bari, Rosario
Coluccia dell'Università di Lecce,
Beniamino Castagnola del Politecnico
di Bari e Patrizia Resta dell'Università
di Foggia) e, per il mondo datoriale,
da Raffaele Fasano, vicepresidente
dell'Assindustria Bari. L'assessore
Antonella Rinella ha portato il saluto
del sindaco della città di Bari,
Emiliano, mentre l'on. Rosaruio
Polizzi ha letto un messaggio del
ministro degli Italiani nel Mondo,
Mirko Tremaglia. E' stato lo stesso
presidente della Regione Fitto, a dare
inizio i lavori, sottolineando che i
pugliesi nel mondo "sono i primi
ambasciatori di pugliesità e possono
rappresentare un'opportunità per il
no s tr o si s te ma p r o d u t ti v o . I
suggerimenti che stanno emergendo
saranno alla base del prossimo piano
di settore per il 2005". L'incontro,
moderato dal presidente di Tecnopolis,
Antonio De Giorgio, e protrattosi per
tutta la mattinata, si è prolungato il
pomeriggio con due workshop in
contemporanea: il primo, sul tema
delle
prospettive
di
internazionalizzazione delle imprese
pugliesi in Puglia e fuori, guidato dal
presidente regionale della
Confindustria, Giovanni Mongelli; il
secondo sulle prospettive operative nel
campo turistico, guidato dal dirigente
del Settore Turismo della Regione
Puglia, Francesco Virgilio.
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AVVENIMENTI
Mondo
La conclusiva giornata di venerdì 18,
nelle suggestioni normanno-sveve del
castello di Sannicandro di Bari, ha
co nsen tito d i r ifletter e sulle
prospettive di internazionalizzazione
della Regione, con l'intervento dei
dirigenti del Settore Politiche
Comunitarie, Gioacchino Maselli, e
del Settore Formazione Professionale,
Gaetano Volpe. Intenso il saluto del
sindaco di Sannicandro, Antonio
Baccellieri, parte esso stesso delle
nostra storia migratoria, essendo nato
a Caracas da genitori emigrati. Poi la
scena è stata conquistata dai giovani
che, tutti insieme e al di fuori del
programma, hanno voluto leggere una
lettera di ringraziamento e di impegni
per il futuro. Forse nessun regista
avrebbe potuto immaginare un finale
più bello e efficace. Il resto è affidato
alla storia futura e ai ricordi. E, a
proposito di ricordi, nessuno
certamente potrà dimenticare la serata
di giovedì 17, che ha visto, nel Teatro
Piccinni di Bari, prima e dopo il
discorso conclusivo del presidente
Raffaele Fitto, l'alternarsi dei
giovanissimi alunni dell'Istituto
Superiore "Pestalozzi" di San Severo,
impegnati sotto la sapiente guida del
maestro Felice Iafisco nel "Concerto
d'emigrazione", e, dulcis in fundo,
l'exploit canoro di Al Bano, voce della
Puglia per eccellenza. Parlare di
applausi può sembrare finanche un
eufemismo. "State sicuri, - è stato il
commento di tanti delegati - una cosa
è certa: questa Conferenza ci fa
tornare a casa più che mai motivati per
lavorare per la Puglia e per la
pugliesità".
Tratto da
Aeroporto di Montreal, delegazione di Montréal
Lecce
Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari
Castello di Sannicandro di Bari
Al centro il sindaco di Sannicandro,
Antonio Baccellieri tra Antonio De
Cicco e Franco Bellomo
Il sindaco di Toritto Michele Geronimo
Gruppo di delegati di Montréal in compagnia del cantante
pugliese Albano al termine dello spettacolo svoltosi al teatro
Piccinni di Bari. Si notano Rocco Mattiace, padre Ruggiero
Dibenedetto, Maria Mattiace, Giulia Sollecito e Antonio
Mastrangelo.
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cinq
Tra i 250 delegati pugliesi, ben
AVVENIMENTI
senti
ue gli originari valenzanesi pre
nel
Prima Conferenza della Puglia
VITO LOLLINO
(Chicago - U.S.A)
Vito Lollino è nato a
Valenzano il 9 giugno
1955. Figlio di Vincenzo
Lollino e Vincenza
Coviello è il più grande
di quattro figli: Vito,
Mario, Rosa e Domenico.
Dopo aver terminato la
quarta
elementare
insieme alla famiglia il 13 agosto 1965
emigra in Canada, nella città di Toronto,
dove la sorella del padre Chiara Lollino
aveva fatto la richiesta al governo
canadese con l’atto di richiamo.
Continuò le scuole primarie e secondarie
in Canada conseguendo il diploma in
Elettronica presso il “George Brown
College” di Toronto, al termine di una
specializzazione di tre anni.
Nel 1977 decise di emigrare dal Canada
agli Stati Uniti d’America, con
destinazione Chicago, dove l’aspettava la
sua futura sposa Carmela Spinelli
(originaria di Valenzano). Si sposarono
l’anno seguente, il 27 maggio 1978.
Dalla loro unione nascono tre figli: Enza
Maria e Rosella.
Il suo primo lavoro fu tecnico di computer
presso la ditta Sorbus Inc. di Chicago.
Con la stessa ditta lavorò per vent’anni,
diventando direttore del distretto di
Chicago.
In seguito, lavorò presso la ditta
“OfficeMax”, dove tutt’ora è impiegato,
una multi internazionale specializzata nella
vendita di prodotti d’ufficio, con il posto
di “data center facilities Engeenier”.
Nel 199 3 entra a far par te
dell’Associazione San Rocco (Valenzano)
di Chicago assumendo la carica di
segretario, titolo che interrottamente
continua ad averlo tutt’ora.
Dal 1994, ogni anno ritorna nel suo paese
natio per rivedere la famiglia, la festa di
San Rocco e soprattutto rivedere la nonna
Palma De Bellis, attualmente 93 anni.
Mondo
CARMELA NACCARATA
in DE PALO
(Montréal - Canada)
Carmela Naccarata in
De Palo è nata a
Valenzano
il
2
gennaio 1953 da
Nicola Naccarata (u
caldarale) e Caterina
Jacobellis (nativa di
Loseto). Ultima di tre
figli:
Gaetano,
Vincenzo e Carmela.
Dopo aver terminato la quinta elementare a
Loseto, dove abitava, con la famiglia si
trasferì a Valenzano per un paio di anni.
Nell’aprile 1965, avendo ricevuto l’atto di
richiamo dalla sorella della mamma, Anna
Jacobellis-Guerra, che abitava a MontréalCanada, emigrò insieme a tutta la famiglia
alla volta del Canada. Partì da Napoli con
la nave Cristofaro Colombo, via New
York. A Montréal, per circa un anno, abitò
in via Chabot con gli zii Anna e Vito
Guerra. Continuò gli studi, in lingua
inglese, frequentando la scuola primaria e
secondaria.
Il suo primo lavoro fu presso una fabbrica
di cappotti “Quality Junior” con la cugina
Maria De Cristofaro (De Palma). Li
incontrò il suo futuro principe azzurro,
Pasquale De Palo, che era cugino del
marito di Maria. Si sposarono a Montréal il
4 dicembre 1971. Dalla loro unione
nascono Annarita, Caterina e Giuseppe.
Attualmente è nonna di tre nipotini: Julia,
Anthony e Joseph.
Sempre presente a qualsiasi
festeggiamento
organizzato
dall’Associazione Valenzano di Montréal e
da qualche anno le è stata affidata la carica
di consigliere.
Nel suo intervento, durante la 1ª
Conferenza delle donne svoltosi a
Massafra martedì 15 febbraio, ha esaltato il
ruolo della donna che oltre ad essere ormai
integrata nelle posizioni dirigenziali di
ditte multinazionali, riesce con successo
anche a dedicarsi alla vita familiare. Il suo
intervento è stato apprezzato e ha riscosso
un caloroso e nutrito applauso dai presenti.
IL VALENTINIANO
Prima Conferenza
della Puglia nel Mondo
Provenienza dei partecipanti:
Argentina, Australia, Belgio,
Brasile, Canada, Cile, Francia,
Germania, Sud Africa, Svizzera,
Uruguay, USA e Venezuela, oltre
all'Italia.
Partecipanti nativi o d’origine
valenzanesi:
Franco Bellomo, Angela De Frenza
in Berardi, Carmela Naccarata in De
Palo, Giuseppe Berardi e Vito
Lollino.
GIUSEPPE BERARDI
(Valencia - Venezuela)
Giuseppe
(Jose)
Berardi è nato a
Valencia il 5 giugno
1977. Figlio di
Berardino (u figghjie
de Periedde) e Angela
De Frenza (la figghjie
de
Vingienze
Paganino), è secondo
di tre figli: Maria
Concetta (Cony),
Giuseppe e Vincenzo.
Dopo aver frequentato con successo la scuola
in Venezuela, nel 2004 ha conseguito la
laurea in chimica.
Sin da piccolo ha partecipato, insieme ai
genitori, alle attività e manifestazioni
organizzate dalla comunità pugliese e
valenzanese di Valencia.
Sin dalla fondazione, 2002, è presidente del
Comitato Giovanile dell'Associazione
Pugliese di Valencia-Carabobo.
Nel 1999 grazie ad un progetto finanziato
dalla Regione Puglia "ritorno alle origini", ha
avuto l'opportunità di visitare la Puglia e il
paese d'origine dei suoi genitori, Valenzano.
Alla Conferenza "Puglia nel Mondo",
rappresentava i giovani pugliesi venezuelani
di Valencia.
IL VALENTINIANO
Tra i 250 delegati pugliesi, ben
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AVVENIMENTI
cinque gli originari valenzanesi
nel
Prima Conferenza della Puglia
presenti
Iª Conferenza
Mondo
delle donne Pugliesi nel Mondo
ANGELA DE FRENZA
in BERARDI
(Valencia - Venezuela)
Angela De Frenza è
nata a Valenzano.
Figlia di Grazia
Labellarte (la figlia du
Pannarale)
e
di
Vincenzo De Frenza
(Paganini).
Durante
la
sua
giovinezza i genitori
risiedevano
in
Venezuela mentre lei abitava a Valenzano
con i nonni. Le sue amiche d’infanzia
sono state Caterina Variale, Nicoletta
Mariani, Maria Labellarte (La Buc), Vito
Cascarano, Ettore Caringella.
Dopo aver terminato con successo le
scuole medie, nel 1967 si trasferì in
Venezuela. Partì il 24 agosto 1967 con
destinazione Valencia-Venezuela.
Nel 1969 si sposò a Valencia con il
valenzanese Nino Berardi (u figghjie de
Piriedde). Dalla loro unione nascono tre
figli: Maria Concetta, Giuseppe
Alessandro e Vincenzo Bernardino.
Sin dal 1989 partecipa attivamente con
tutta la famiglia all’Associazione Pugliese
di Valencia, che fu fondata nel 1983. Nel
febbraio del 2003 viene eletta presidente.
Martedì, 17 febbraio 2005, a Massafra
(Taranto), si è svolta la Prima Conferenza
delle donne Pugliesi nel Mondo.
Tra i partecipanti Angela De Frenza e
Carmela Naccarata, originari valenzanesi,
mentre erono presenti Franco Bellomo,
Vito Lillino e Giuseppe Berardi.
L’incaricata del dibattito della Conferenza
delle donne è stata la dott.ssa Elisa
Capozzi (nella foto in alto, seconda da
sinistra), nativa e residente a Valenzano,
esperta in Marketing internazionale.
Elisa, professionalmente preparata, oltre a
dare il benvenuto ai circa 200 presenti, ha
dato una sintesi dell’evoluzione della
donna nel mondo.
Molti gli interventi delle donne pugliesi
presenti tra cui quello di Carmela
Naccarata che ha dato una breve sintesi
della sua vita e le varie possibilità di
successo della donna. Al termine della
giornata ci sono state delle proposte per la
valorizzazione della donna pugliese
FRANCO BELLOMO
(Montréal-Canada)
Anno 1967, sulla nave che la portava a
Valencia si esibisce come cantante
Franco Bellomo, attualmente è
componente del Consiglio Generale dei
Pugliesi nel Mondo, eletto nell’anno
2001, in rappresentanza del Canada,
presidente dell’Associazione Valenzano
di Montréal (Canada) ed è, inoltre, 1º
Vice-Presidente della Federazione
Regione Puglia di Montréal (Canada).
Fra le iniziative indicate dalle delegate
all’estero per meglio rispondere alle
esigenze emerse, sono a grandissime linee:
1) la creazione di uno 'sportello Puglia' per
le pugliesi all'estero - e non solo per esse che consenta anche la presentazione di tutte
le realtà produttive, creative e culturali della
Puglia in tutti i Paesi di loro residenza;
2) l'organizzazione di viaggi nella Regione e
scambi delle pugliesi e dei loro figli per la
conoscenza della terra d'origine ed il
potenziamento della comunicazione con le
loro corregionali in Puglia;
3) corsi di lingua e di formazione ad alto
livello da frequentare in Puglia oppure, a
seconda delle esigenze, da organizzare
all'estero, anche per formare i formatori.
La realizzazione di questi ed altri progetti
specifici che scaturiranno dal lavoro dei
coordinamenti nazionali e mondiali, sulla
base di una pianificazione anche a lungo
termine. La maturazione e il raggiungimento
di un futuro rivolto verso punti di arrivo
sempre più importanti, senza mai
dimenticare l'identità di base, la pugliesità
come evoluzione personale, ma soprattutto
come apertura, la crescita delle donne,
quindi, come processo inarrestabile di
grande respiro, dalle radici alle ali.
La Conferenza ringrazia la Regione Puglia
per aver dato alle Pugliesi nel mondo questa
prima opportunità di testimonianza, lavoro
comune, inizio di una nuova fase nella vita
dell'associazionismo e delle comunità
pugliesi all'estero nei rapporti con la
Regione".
Dal gennaio 1997 è direttore
responsabile del periodico
trimestrale dei valenzanesi
a l l ’ e s t e r o
“ I L
VALENTINIANO”, spedito e
letto in tutto il mondo. Nel
1974 emigrò in Canada, a
Montréal, dove attualmente
vive. Nel 1977 sposò Anna De Frenza; ha
due figli: Maryanne e Joseph. Conosciuto
nella comunità italiana di Montréal per
l’indimenticabile mostra fotografica “50
anni di Storia d’emigrazione pugliese in
Canada”, circa 600 foto, da lui realizzata .
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AVVENIMENTI
Successo a Montréal della commedia teatrale
“L’ultimo desiderio”
In Canada, nelle città di Montréal e Toronto
saranno ancora molti coloro che
continueranno a raccontarsi la divertente
commedia in due atti “L’ultimo desiderio”
rappresentata dal gruppo teatrale “Terra
Nostra” provenienti dalla Puglia, e più
precisamente da Toritto, da Binetto e da
Grumo Appula.
L’obiettivo specifico di questo gruppo
teatrale è stato quello di portare questa
rappresentazione teatrale ai pugliesi e agli
italiani del Nord America per tenere sempre
vivo in loro il ricordo della nostra terra
regalando emozioni, calore umano,
divertimento e solidarietà. Se grande è stato
l’entusiasmo degli spettatori italocanadesi e
pugliesi canadesi nel riudire il "linguaggio"
della loro terra, altrettanto grande è stata
l’emozione degli attori interpetri della
commedia in tourné per la prima volta
all’estero e che hanno riscosso un successo
superiore ad ogni aspettativa, presso il
lussuoso teatro Marisa e Lino Saputo del
Centro Leonardo Da Vinci, giovedì 31
marzo.
La commedia, del regista Vito Peragine, è la
storia di un medico del paese, Roberto
Cordova, che deve urgentemente recarsi in
Canada per essere sottoposto ad un
delicatissimo intervento di cardiochirurgia,
con scarse probabilità di sopravvivenza:
prima di partire, decide di trascorrere gli
ultimi giorni dedicandosi a soddisfare quei
desideri che, per quieto vivere o per
diplomazia, aveva in precedenza evitato di
prendere in considerazione. Dopo un attento
esame, egli sceglie di esprimere, quale
ultimo desiderio .....
Gli attori, dell’Associazione Culturale
“T ERRA NOST RA” che hanno
interpretato la commedia sono stati: Piero
Proscia, Michele Bavaro, Angela Raguseo,
Gianni Paradiso, Gimmy Colonna,
Rosangela Delzotto, Franco Mele, Gianni
Peragine, Preziosa Lassandro, Alessia
Bavaro, Dina Campanelli.
Il pubblico ha risposto in maniera
sorprendente, applaudendo ad ogni battuta
comica ed apprezzando la trama e
l’interpretazione dei vari personaggi. Al
termine vi è stata un'ovazione generale,
“standing ovation”. Complimenti ed elogi
a tutti gli attori che sono stati bravissimi.
Oltre alla rappresentazione teatrale, la
Federazione di Montréal ha organizzato
una riuscitissima serata di gala, sabato 2
aprile, che ha avuto luogo presso la
rinomata sala di ricevimento
“Chateaubriand”,
dove,
oltre
all’impeccabile servizio ed alla squisita
cucina di una succulenta cena di
IL VALENTINIANO
gastronomia pugliese, i presenti hanno potuto
apprezzare la bravura artistica del cantante
"Dominic Minguccio" e alcune brevi
interpretazioni, in puro dialetto pugliese,
degli attori di “Terra Nostra”.
La Federazione Puglia ha voluto coronare il
successo di tutta l’organizzazione onorando
con targhe ricordo sia il presidente
dell’Associazione Culturale Franco Mele che
il regista Vito Peragine. Tra le autorità
presenti: Tony Tomassi, deputato provinciale,
Giovanni Rapanà, rappresentante del CGIE
per il Canada e del Consiglio Generale dei
Pugliesi nel Mondo, Giovanna Giordano,
presidente del Comites di Montréal, Basilio
Giordano, direttore del settimanale in lingua
italiana “Il Cittadino Canadese e il nostro
amico corregionale, barlettano doc, padre
Ruggiero Di Benedetto. Presenti tutti i
presidenti di Associazioni pugliesi: Michele
Lorusso pres. dell’Associazione Bari San
Nicola, Sergio Rigante pres Bisceglie, Franco
Ancora pres. Brindisi, Giovanni Pappapicco
pres. Figli di Giovinazzo, Antonio Careccia
pres. Grumo Appula, Franco Marino pres.
Molfetta, Giuseppe Mastrandrea, pres. Palo
del Colle (San Giuseppe), Giuseppe Lozito
pres. Palo del Colle (San Rocco), Antonio
Montecalvo pres. Panni, Matteo Di Spaldro
pres. Peschici, Paolo Novielli pres. Circolo
Ricreativo Sannicandrese, Luigi Stea pres.
Monte Carmelo Sannicandro di Bari, Rocco
Mattiace pres. Toritto e della Federazione
Puglia di Montréal, Franco Bellomo pres.
Valenzano e rappresentate del Consiglio
Generale dei pugliesi nel mondo, Maria
Mattiace pres. dell’Associazione giovanile
Nuova Centrale Pugliese.
Una serata indimenticabile per tutta la
comunità pugliese di Montréal e per tutte le
Associazioni Pugliesi affiliate alla
Federazione Puglia di Montréal.
(Franco Bellomo)
IL VALENTINIANO
AVVENIMENTI
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Montréal, serata di gala per la festa degli innamorati
SAN VALENTINO 2005
L’annuale serata danzante della San
Valentino, festa degli innamorati,
organizzata dall’Associazione
Valenzano di Montréal, anche
quest’anno è stata un successo. Tutti i
presenti, hanno avuto modo di
trascorrere una piacevolissima e
indimenticabile serata presso la sala di
Ricevimento Le Chateau Classique.
A tutte le signore e signorine presenti in
sala è stata offerta una bella rosa rossa,
omaggio dell’Associazione Valenzano.
Inoltre, a tutti gli invitati sono state
consegnate delle boccettine di profumo
“Dolce Cabana”, “Bulgari“ e “Ferrari”,
graziosità di Jeannine Caringella e LA
BAIE di “Galerie d’Anjou”.
Tra i presenti il Vice-Console Italiano a
Montréal Alidoro Catocci e il deputato
provinciale Tony Tomassi.
La serata è stata allietata dalla super
dinamica Orchestra Studio.
Complimenti a tutto il Comitato,
encomiabile per l’ottimo lavoro svolto, e
un ringraziamento a tutti gli sponsor per
aver contribuito al successo della serata.
Bravi tutti.
Rieletto Presidente della Federazione Puglia di Montréal
Rocco Mattiace
Domenica 16 gennaio 2005, presso la sede
della Federazione Regione Puglia a
Montréal, si è svolta l’assemblea generale
delle associazioni pugliesi di Montréal.
Alla presenza dei presidenti e delegati
delle 15 associazioni affiliate alla
Federazione si sono svolte le elezioni per
eleggere il Presidente e il Comitato
esecutivo per il biennio 2005-2006.
Tra gli invitati d’onore padre Ruggiero
Dibenedetto, pugliese doc, nativo di
Barletta, e Giovanni Rapanà, componente
della presidenza del CGIE e del Consiglio
Generale dei Pugliesi nel Mondo, anch’egli
pugliese nativo di Galatone, coopresidenti
del comitato elettorale, coadiuvati da
Franco Gucciardo (pres. COPRAS),
segretario.
Rispettando il nuovo statuto della
Federazione, approvato durante l’ultima
assemblea generale del 1º dicembre 2004,
con la novità che, mentre prima si votava
solo per il presidente che a sua volta
sceglieva e nominava il comitato
esecutivo, ora i candidati sono nominati e
eletti dai presenti con diritto di voto. Il
nuovo Comitato esecutivo eletto per il
prossimo biennio 2005-06 è il seguente:
Riconfermati
Rocco
Mattiace presidente, Franco
Bellomo 1º vice presidente,
Sergio Rigante, segretario,
Franco Ancora, eletto 2º
vice presidente e Giuseppe
Tedeschi,
tesoriere.
I
consiglieri
scelti
con
cariche nel comitato festivo
sono: Antonio Mastrangelo, presidente,
Franco
Marino
vice
presidente,
Giannangelo Mastrandrea, segretario,
Pasquale Poliseno, tesoriere.
All’unanimità è stato riconfermato quasi
tutto il comitato esecutivo uscente, in
riconoscenza dell’ottimo successo ottenuto
dalla Federazione Regione Puglia di
Montréal negli ultimi anni, sia nell’ambito
della comunità italiana di Montréal e del
Canada, che nel Nord America e nel
mondo intero. Il presidente Rocco Mattiace
nel suo discorso inaugurale ha precisato
che il successo e il progresso della
Federazione sono stati possibili grazie
all’ottimo lavoro del Comitato esecutivo e
soprattutto grazie alla partecipazione
assidua dei membri di tutte le 15
associazioni pugliesi affiliate.
Nella foto in piedi da sinistra: Franco
Ancora (Brindisi) 2º vice presidente,
Sergio Rigante (Bisceglie) segretario,
Franco Marino (Molfetta) vice pres.
comitato festivo, Giovannangelo
Mastrandrea (Palo San Giuseppe) segr.
com. festivo, Antonio Mastrangelo (Ass.
Giovanile Nuova Centrale Pugliese) pres.
com. festivo, Pasquale Poliseno (Palo San
Rocco) tesoriere com. festivo e Giuseppe
Tedeschi (Peschici) tesoriere; seduti da
sinistra Franco Gucciardo (segr. elezioni),
Giovanni Rapanà (Com. Pres. CGIE e
componente del CGPM), Rocco Mattiace
(Toritto) rieletto presidente Federazione,
padre Ruggiero Dibenedetto (parroco
chiesa di Lasalle, nativo di Barletta),
Franco Bellomo (Valenzano) 1º vice pres.
Federazione e componente del CGPM.
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TRA PARENTESI
I SIMBOLI
DI PASQUA
A cura di VITTORIO POLITO
Pasqua,
che in ebraico si dice
“Pesàh”, vuol dire passaggio, andare oltre,
ricorda il transito del Mar Rosso e la
liberazione degli Ebrei dalla schiavitù
egiziana. Ai cristiani ricorda la liberazione
dell’uomo dalla schiavitù del peccato e
del demonio e dall’angoscia della morte
per i meriti di nostro Signore Gesù Cristo.
La festività di Pasqua si
identifica in usanze e tradizioni antiche e
consolidate che si ripetono resistendo al
tempo e alla secolarizzazione della civiltà
attuale. Tutti, credenti e non, ad esempio,
il giovedì santo si dirigono “a fare i
Sepolcri”, riunendo la famiglia che sfila in
religioso silenzio nelle varie chiese. Così
come il Venerdì Santo si svolge la
processione dei Misteri, che si snoda per
le vie principali della città.
Ma qual’è la simbologia di
Pasqua? Iniziamo con l’agnello, che oltre
a rappresentare la primizia del gregge, sia
nell’antico che nel nuovo Testamento, ha
significato sacrificale e quindi diventa il
simbolo più perfetto di Gesù Cristo:
“Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il
peccato del mondo”. Inoltre l’Agnello,
che è il simbolo dell’innocenza e del
candore, è offerto in sacrificio durante la
Pasqua ebraica. Ma è anche il simbolo
della Resurrezione.
La Campana, strumento musicale
e di culto, ha la funzione di chiamare i
fedeli e annunciare, a seconda del suono
emesso, sventura, lutto o festa. Lo
scampanio di Pasqua, ad esempio,
annuncia la Resurrezione.
Ricetta pasquale della Puglia
LE SCARCELLE
In occasione delle festività pasquali, ogni
regione ha dei piatti tipici per la festa della
Pasqua!
In Puglia "... i taralli e le scarcelle sono i
dolci tradizionali di Pasqua. Esistono due
tipi di scarcella: quella semplice e quella
che una volta era destinata ai bambini più
ricchi, in mostra dai pasticceri.
L’Uovo
rappresenta, forse, il
simbolo pasquale per
eccellenza. D’altro canto l’uovo è simbolo di
rinascita in tutte le religioni, come ricorda
Vito Lozito, docente di Storia della Chiesa,
nel suo libro “Agiografia, Magia,
Superstizione” (Levante Editori). L’uovo è
simile ad un sepolcro che possiede in sé il
germe del rinnovamento. Infatti, sostiene
Lozito, «Se proviamo a rompere un uovo
fresco di giornata, troviamo che vi è il tuorlo
il quale è una sfera gialla simile al sole e
l’albume di color bianco è di aspetto lunare.
Due simboli fondamentali dell’origine
vitale; il sole come eroe maschile, la luna
come generatrice».
Il primo uovo con sorpresa fu
regalato a Francesco I di Francia agli albori
del XVI secolo, da qui probabilmente
l’usanza di inserire un dono all’interno
dell’uovo di cioccolato. Ma è nella Russia
degli Zar che le uova preziose e decorate
diventano regalo di Pasqua e Peter Carl
Fabergé è l’artista orafo che con la sua
genialità ha segnato la storia delle uova
pasquali decorate.
L’uovo a Pasqua rappresenta anche
l’elemento gastronomico principe. A Bari, in
particolare, lo troviamo nel benedetto, un
antipasto tipico pasquale, composto da uova
sode, soppressata, arancia tagliata a fette e
nel verdetto, un insieme di piselli, verdure
amare e uova miste alla carne d’agnello e
sottoforma di cioccolato nel classico uovo di
Pasqua.
Per tradizione, alla fine del pasto
pasquale è d’obbligo mangiare un dolce fatto
a forma di colomba, che simboleggia sia
E' la prima che sarà riportata poiché è
quella tramandata negli anni della
tradizione popolare pugliese".
Prendere la farina, ed impastarla con le
uova, i due cucchiai di olio, lo zucchero,
un po' di latte, pochissimo sale e la buccia
di limone grattugiata.
Quando l'impasto sarà pronto, spianare la
pasta riducendola a mezzo centimetro di
altezza e ritagliare tre ovali, conservando i
ritagli.
IL VALENTINIANO
Gesù, che lo Spirito Santo. La
colomba ha parecchi significati; i più
importanti sono: il Cristo che porta la
pace agli uomini di buona volontà e lo
Spirito Santo che scende sugli uomini per
i meriti di Gesù.
Anche la “scarcèdde” (scarcella
= piccola borsa), rappresenta, soprattutto
per i baresi, un simbolo: si tratta di una
ciambella favolosa (impasto di farina,
olio, uova, zucchero con sopra un numero
dispari di uova sode), molto ricercata dai
bambini.
L’Olivo, sacro alla dea Atena,
signora della guerra e delle arti, che
vincendo la contesa con Poseidone, lo
offrì in dono agli abitanti di Atene, è
considerato un simbolo di pace. Si dice
che sulla tomba di Adamo sia nato un
olivo dal quale la colomba, uscita
dall’arca di Noè dopo il diluvio, aveva
staccato un ramo per indicare la fine del
castigo divino; inoltre la Croce sarebbe
stata fatta di legno d’ulivo, diventando
l’albero cosmico, asse del mondo e
collegamento tra il cielo e la terra. Non a
caso, forse, Gesù si recò a pregare
nell’Orto del Getsemani (ricco di olivi)
nella notte in cui fu arrestato, iniziando
così la sua Passione. Ma dall’olivo si
produce anche l’olio utilizzato per ungere
i prescelti, infatti, il battezzando con
questa unzione è liberato dal peccato ed
entra così nella “societas” cristiana.
Infine la Palma, albero sacro agli
Dei del Sole, assai utile perché da esso si
traevano latte, olio, frutta, legno
corteccia, ecc. Gli egizi deponevano rami
di palme sui sarcofagi per evocare la
resurrezione dei defunti. Con i rami di
questa pianta anche Gesù fu accolto
trionfalmente quando fece il suo ingresso
a Gerusalemme. Da qui l’usanza di
distribuire ai fedeli la Domenica delle
Palme i rami benedetti, simboli di pace e
di rinascita.
Poggiare su una delle estremità un uovo col
guscio, fissarlo con i ritagli, cospargerle di
zucchero e di confettini colorati e metterle
in forno dopo averle sistemate su una teglia
appena unta. Controllare la cottura, lasciare
raffreddare e mangiare.
Ingredienti:
300 g di farina doppio zero; 2 uova, 2
cucchiai di olio, 100 g di zucchero, latte,
sale, buccia di limone grattugiata
IL VALENTINIANO
NICHI VENDOLA
Eletto nuovo presidente della
ATTUALITA’
La campagna SOS sud-est asiatico
ha fruttato già 63.000 dollari
Regione Puglia
Nichi Vendola è
nato a Bari il 26
ago sto
19 58 .
Laureato in lettere
e filosofia, è
g io r n a li s ta
e
autore dei volumi
" P r i ma
della
battaglia (Milano,
1983), "Soggetti smarriti" (Roma, 1991) e
"Il Mondo capovolto" (Datanews, 1994). E'
tra i promotori della Lila, Lega italiana Lotta
all'Aids, e dell'ArciGay. E' stato iscritto
all'Azione cattolica della sua città di
residenza, Terlizzi. Nel 1972 si iscrive alla
Fgci di cui è stato membro della segreteria
nazionale dal 1985 al 1988. Nel 1990 è
entrato a far parte del Comitato centrale del
Partito Comunista Italiano. Dopo lo
scioglimento del Pci è tra i fondatori del
Partito della Rifondazione Comunista e
diviene membro della Direzione nazionale.
Nichi Vendola è il nuovo
presidente della Regione Puglia.
La proclamazione ufficiale del
risultato elettorale, che ha visto
il candid ato dell'Unio ne
prevalere co n 1.162.3 23
preferenze, pari al 49,85% dei
voti, sul candidato della Casa delle Libertà,
Raffaele Fitto, è avvenuto giovedì 28 aprile
da parte dell'Ufficio centrale della Corte
d'Appello, presieduto da Ferdinando Papia.
Alla sobria cerimonia erano presenti anche il
neo eletto presidente e il presidente della
Corte d'Appello, Giacinto De Marco. Il
giorno successivo, Nichi Vendola ha preso
possesso del suo incarico presso la
Presidenza della Regione, al lungomare
Nazario Sauro. In assenza del presidente
uscente, Fitto, il passaggio delle consegne è
stato sottoscritto con l'assesssore uscente
Mario Carrieri, delegato di Fitto.
Il presidente Vendola ha nominato suo capo
di Gabinetto il dott. Cosimo Damiano
Gadaleta.
Continuano intanto, in attesa della
proclamazione dei consiglieri eletti, le
trattative per la nascita del nuovo Governo
regionale, la cui composizione verrà
probabilmente resa nota venerdì 6 maggio.
Montréal, 2 febbraio 2005
Ad un mese esatto dalla catastrofe naturale
che ha devastato il Sud-Est Asiatico,
causando decine di migliaia di vittime e
lasciando senza tetto e nella disperazione
tanti esseri umani, uomini, donne e bambini,
la comunità italiana di Montreal, su
iniziativa del Comites, si è mobilitata. Ha
lanciato una campagna di aiuti denominata
'S.O.S sud-est asiatico'.
Grazie alla generosità del noto ristoratore
Elio De Lauri, 300 persone si sono ritrovate
al Buffet 'Anna Maria' il 26 gennaio scorso
per gustare le tante specialità della casa,
mentre l'intero ricavato è stato versato alla
Croce Rossa canadese per venire in aiuto
alle popolazioni colpite dal maremoto.
Erano presenti, oltre al Console Generale
Fabio Cristiani e al Direttore Generale della
Croce Rossa canadese Conrad Sauvé, i
dirigenti delle maggiori federazioni,
associazioni e organismi della comunità
italiana: il Comites; il rappresentante al
CGIE; la Fondazione Comunitaria Canadese
Italiana; il Centro Leonardo da Vinci; la
Casa d'Italia; il Congresso degli ItaloCanadesi; le Federazioni Regionali; il
Corriere Italiano; il Cittadino Canadese;
Insie-me;
CFMB
12.80;
numerose
personalità politiche e religiose e del mondo
degli affari.
Nel corso della serata, gli organizzatori
hanno consegnato al Direttore Generale
della Croce Rossa Canadese, Conrad Sauvé,
un assegno del montante di 63.000 dollari. Il
Signor Conrad ha avuto parole di elogio per
la comunità italiana sottolineando che è stata
la prima ad organizzare una manifestazione
di que-sto genere, propio a conferma della
straordinaria generosità degli italiani che
furono anche i fondatori della stessa Croce
Rossa, durante la famosa battaglia di
Solferino.
La comunità italiana di Montreal ha sentito
il bisogno di manifestare la propria
solidarietà
alle
popolazioni
colpite
dall'immane tragedia e, ancora una volta, ha
saputo ritrovarsi unita per dare il suo piccolo
contributo. Forse sarà una goccia in mare del
bisogno, ma è una goccia che potrà generare
un'ondata di amore e di solidarietà umana.
I promotori desiderano ringraziare tutte le
ditte che hanno collaborato per l’occasione.
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Il Primo Ministro
del Québec
JEAN CHAREST
Elogia l’ottimo lavoro
dell’Associazione
Valenzano di Montréal
Durante una serata di gala svoltasi
presso la sala di ricevimento “Le
Rizz”, in St. Léonard, in onore del
Primo Ministro del Québec, Jean
Charest, (Presidente della Regione
Québec), tra i settecento invitati,
l’Associazio ne Valenzano era
rappresentata dal presidente Franco
Bellomo.
Durante la serata il deputato
provinciale Tony Tomassi (primo da
sinistra nella foto qui in alto), sempre
p r esente nelle ma nife stazio ni
o r g a n i z za t e d al l ’ As s o c i a z i o n e
Valenzano, ha presentato al Primo
Ministro del Québec Franco Bellomo
elogiando l’implicamento e il
contributo assiduo verso la comunità
valenzanese, pugliese ed italiana di
Montréal.
É stato un incontro particolare poiché
ha dato la possibilità di far conoscere
la nostra associazione e chissà in un
prossimo futuro di una partecipazione
del Primo Ministro ad una delle
importanti attività programmate
dall’Associazione.
La foto in alto di questo articolo è
stata pubblicata in prima pagina dal
settimanale in lingua inglese “The
Suberbin” (Il sobborgo) distribuito
(circa trecento mila copie) nelle
frazioni circostanti l’area della
metropoli Montréal.
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PUNTO E VIRGOLA
IL VALENTINIANO
Cronaca di ..... UN PEZZO DI VITA DEGLI ANNI CINQUANTA
Tony Lonigro
Da un tempo, nei nostri paeselli si
diceva che chi era nato nel 1925, 1928,
ecc., come tante altre annate e
domandavi a qualche giovanotto: “a ci
è, a me m’addemann, yii so du ’27 la
classe di ferro”.
Stessa domanda ad altri baldi giovani e
la risposta era invariabilmente: del ’26,
del ’29, ’30 o ‘31”. Ma tutte erano classi
di ferro. Questo succedeva negli anni
subito dopo la seconda guerra mondiale.
Secondo i miei ricordi la vita .....
ricominciava.
Parecchie
attività
Faceva
pure
il
catering,
cioè
l’approvvigionamento
di
alimenti
includendo la pasticceria, coadiuvato
dalla madre “Rosina la panettèra di
mezz’o lariyi”, a sposalizi, prime
comunioni, ecc..
Era sempre presente in tutte le attività
sportive, specie il calcio, di cui era anche
dirigente.
Nel frattempo, la moglie, Rosetta du café,
aspettava una coppia di gemelli. Un
evento straordinario per quei tempi.
Quando nacquero due stupendi maschietti
lui non stava più “iinde a’ le calzun” per
la felicità. A tutti gli amici che gli
facevano gli auguri lui offriva “tutt-a-laventott”.
I ragazzi hanno frequentato tutte le scuole
con profitto. Il nonno Nicola De Ninno,
emigrante da 42 anni in Nordamerica, per
dimostrare la sua “contentezza”, ha fatto
grossi regali al figlio “Giuann” e nipoti
Nicola ed Antonio.
Antonio e Nicola DE NINNO
Entrambi Generali di Brigata
Generale di Brigata
Antonio De Ninno
Nato a Valenzano il
13 giugno 1946
Accademia Militare di
Modena: 1967
Tenente di fanteria
(Esercito): 1972
Capitano Comandante di compagnia (1975-1982)
Scuola di Guerra a Civitavecchia: 1982-83
Tenente Colonnello Capo Ufficio Operazioni e
Addestramento: 1984-1992
Tenente Colonnello Comandante di Battaglione
(Barletta): 1992-1993
Tenente Colonnello Vice Comandante Reggimento
Bersaglieri: 1993-1998
Colonnello Comandante di Reggimento (Trani):
1998-2000
Promosso Generale il 15 giugno 2000
Generale di Brigata
Nicola De Ninno
Giuanne du café De Ninno ad uno
sposalizio da lui approvigionato
riprendevano a vivere, c’era insomma
un’aria di voler fare cose diverse,
migliorare e provvedere sempre di più
per la famiglia.
Naturalmente, parte degli eventi
quotidiani, era incontrarsi con gli amici
in piazza, fare due passi, prendere un
bel caffé o farsi una partita a scopa,
oppure, la novità il calcio balilla!
Questi diversivi si trovavano un po’
dappertutto; ma per la maggiore, andava
un bar-caffé all’angolo di via Bari con
via
Brandonisio.
Intraprendente
impresario era “Giuann de Ninno du
café”, assiduamente assistito dalla
moglie Rosetta, anche lei “Rosett-ducafé”, più nobilmente nota come nipote
della medaglia d’oro capitano Andrea
Capozzi, al quale fu intitolata la prima
traversa di via della stazione, guardando
dalla “varvaria di falzachigno”.
Giovanni De Ninno, mio amico, era una
persona molto affabile ed accomodante,
non c’era impresa che lui non
‘provasse” per migliorare i suoi servizi
di caffettiere.
Fratelli gemelli valenzanesi
I giovanotti, in completo accordo con la
famiglia, si sono iscritti all’Accademia
Militare di Modena, al corso del 1967.
Cinque anni dopo, sono promossi tenente
di fanteria. A questo punto è come un
trampolino di lancio per una carriera
sfavillante.
Negli anni 2000 ecco che a Valenzano,
provincia di Bari, un paesino adesso di
circa 20000 abitanti, ci troviamo non uno
ma due Generali di Brigata. Per motivi di
sicurezza e segreto militare non possiamo
elaborare sul loro servizio, ma certamente
possiamo dire che molto onore e prestigio
hanno dato e danno alla nostra cittadina.
“Giuann du café De Ninno, da lassù, ci
sorride orgoglioso”.
Nato a Valenzano il
13 giugno 1946
Accademia
Militare
di
Modena: 1967
Tenente di Fanteria (Esercito):
1972
Capitano Comandante di compagnia 1975-1982
Scuola di Guerra a Civitavecchia: 1982-83
Tenente Colonnello Comandante di Battaglione
(Udine): 1990-1992
Tenente Colonnello Direttore Aerocoperazione
(Scuola di Guidonia): 1992-1998
Colonnello
Vice
Comandante
di
Scuola
Aerocoperazione 1998-2000
Generale Comandante scuola Aerocoperazione
2000-2001
Mamma
Rosetta
con i
suoi
gioielli
cadetti
Antonio
e
Nicola
IL VALENTINIANO
PUNTO E VIRGOLA
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INTERVISTA COL POETA
VITO DE GIROLAMO
Tony Lonigro
Come tutti gli anni, sono a Valenzano per
visitare mia madre che il 19 aprile compie
94 anni.
Naturalmente passeggiando in piazza, in via
della stazione, incontro tantissimi amici: dal
Venezuela, dal Nord America: U.S.A. o
Canada, Australia. Ci si scambia tanti
ricordi e tante situazioni avvenute nel corso
degli anni.
Fra i tanti amici rivisti ho avuto l’onore di
parlare con lo scrittore-poeta Vito De
Girolamo, assistente validissimo dell’amico
sarto-disigner Antonio De Frenza.
Finito di stampare nel novembre 2002
Seduto su uno scannetto gli ho chiesto se
avesse piacere ch’io gli facessi qualche
domanda sulla “sua vita”.
Senza muovere una palpebra e continuando
a lavorare ha risposto in maniera positiva.
< Mi chiamech Vito De Girolamo, e so’
figghije di Arcangiu e Ninziat, naat’ a
Valzane e mi canosc’n come ’u figghje de
Scorzangula e jamme de pegre. Mo teng 52
ianni; so fatt le scole elementar e du ianne
de scola media. A la scola u maestr che ma
recordich de chiù ié u provissore Minguccio
Capozzi. >
Ma visto che lavora sempre in sartoria, mi
tornava curiosa e intrigante la domanda: ma
tu quando trovi il tempo per scrivere?
Finito di stampare nel luglio 1998
< Tony, ho cominciato a pensare da
ragazzino, poi a sedici anni ho cominciato
a scrivere le prime poesie. Ogni scorcio di
tempo lo passo a mettere giù vare rime, vari
righi, vari pensieri >.
Mentre mi parlava, lui continuava
imperterrito il suo lavoro con una sveltezza
impressionante.
Io guardavo, ammirato e sorpreso, e Toni
mi ammiccava un sorriso accomodante.
Vito “siede” con sommo onore in tutte le
edizioni di questo giornale, nella rubrica
“Galleria dei poeti”.
Siamo alla fine di questa piccola
amichevole conversazione e Vito mette
fuori dalla tasca un foglietto: < questa è
l’ultima che ho fatto >.
Vito De Girolamo ha realizzato varie
raccolte di poesie tra cui le più importanti,
sono:
L’invisibile amico - luglio 1998
Un Sogno Finito - dicembre 2000
Odio - Amore - novembre 2002
Finito di stampare nel dicembre 2000
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IL VALENTINIANO
ALBUM
Compie 90 anni una valenzanese residente a Calgary-Canada
Nozze d’oro dei coniugi
Lucia PAVIA in Pion
Anna e Luca DE BELLIS
I coniugi Anna (Nella) e
Luca De Bellis hanno
festeggiato a Montréal le
nozze d’oro.
Dalla loro
unione
(19/2/1955) sono nati
quattro figli: Franca, Pina,
Anita e Lisa.
Auguri dai figli, parenti e
tutti
gli
amici
dell’Associazione
Valenzano di Montréal.
Nella foto in basso la
famiglia al completo.
É con immenso piacere che riceviamo e pubblichiamo una foto della
cara nonnina di origine valenzanese LUCIA PAVIA.
Nata a Valenzano il 5
aprile 1915, durante la
prima guerra mondiale,
fi gl ia d i P asq ua
Lorusso, nativa di
Valenzano,
e
Ales sand r o P avia,
nativo di Sannicandro.
Conosciuta
con il
soprannome “la nipote
de Marie du zueppe”.
Nel 1919, a soli 4 anni,
lasciò il suo paese natio
Valenzano per emigrare
in Canada insieme alla
famiglia.
Terza di undici figli, è
nonna di otto nipoti e
moltissimi pronipoti.
Lucia or Lucy Pavia in
Pion ha festeggiato il
5 aprile 90 anni di
nascita. Madre di tre
figli Teresa (1937),
Bernadette (1949) e
Robert (1952-1967),
vive a Calgary
(Alberta), Canada,
dal 1977 con la figlia
Teresa.
É una persona di una
straordinaria
BUON COMPLEANNO
Le signorine valenzanesi del locale da ballo
“LA GROTTA AZZURRA”
AZZURRA
Il 12 aprile 2005 il valenzanese
Antonio Cimarusti, residente a San
Matteo in California e assiduo
lettore de Il Valentiniano, ha
festeggiato i suoi 77 anni di nascita
(12 aprile 1928). Nella foto i
coniugi Antonio e Anita Cimarusti
Amici d’infanzia, ovvero amici
di ballo.
Labellarte, Maria “Valente”,
nipote di zu Vito;
Questo gruppo di belle signorine
valenzanese si riuniva durante le
serate da ballo di Carnevale,
giovedì, sabato e domenica,
presso uno dei miglior locali da
ballo di Valenzano. Si tratta
della “Grotta Azzurra” in via
Ortorosso di proprietà di Rocco
Labellarte (il costruttore Rocch
la ciole).
In mezzo da sinistra: Maria
Parisi, Lucia Pignatelli,
Rosina ..., Maria di Mariodde
De Cristofaro, Raffaella
Pignatelli, Angela Labellarte
la moglie di “mange che
tutte”;
Si riconoscono in alto da
sinistra:Carmela De Frenza
(sorella di Capacchione e moglie
di Giovanni Leuzzi), Marietta
In ginocchio da sinistra:
Carmela Parisi, Giuseeppe
Pietrantonio (Peppino u
conte), e i due giovani sono i
figli di Marietta Labellarte
(proprietaria del locale da
ballo)
gentilezza, di una
memoria
lucida e
perfetta, una persona
affabile, una assidua
lettrice
del
Valentiniano.
Nella foto da sinistra
la figlia Teresa, la
nipote Maddalena e
la festeggiata Lucy.
IL VALENTINIANO
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13
ALBUM
Quarta elementare anno scolastico
1952/1953
Dall’alto a sinistra, prima fila: ... ...,
Domenico Calabrese, Tonio Pietricola,
Franco Mastrangelo, Michele De
Frenza, Tonio Maurantonio, Filomeno
Sanzone, ... Lucente; seconda fila:
Domenica Lonigro, Rosa Fanelli, ... ...,
... ..., Crescenza Radogna, ins. sig.ra
Ponza, Rosa Pennacchio, Merina
Lomoro, ... Cisternino, Domenica De
Cristofaro, ... ...; terza fila: Antonia
Cimarrusti, Rosa Lanera, ... Roberto,
Anna Mininni, ... Martinelli, Francesca
Labellarte, Antonia Labellarte, Carmela
Roppo, ... Fazio, Rosa Giardino.
Quinta elementare anno scolastico
1953-1954
Prima fila da sinistra: Giovanni Desposati, ...
Lucente, Rocco Cisternino, Tonino Tangorra,
Franco Ramunni, Minguccio Calabrese, ...
Cimarrusti, Pasquale Agostino, Linuccio
Cimarrusti, Medardo De Tullio; seconda fila:
Giuseppe Spinelli, Franco Mastrangelo, Tonio
Pietricola, Giuseppe Camposeo, ... Tanzella,
Rino Modugno, Nicola Zenzola, ... Favia (?),
Peppino Lorusso, ... Cascarano,; terza fila:
Memé Sansone, Gino Pietrantonio, Pasquale
Capozzi, Giovanni Troccoli, Antonio Cassano,
... ..., Tommaso Parisi, Giovanni Giovannelli;
Alunni della classe 1952 - Anno scolastico 1961/62 “4ª elementare”
Quarta elementare anno scolastico
La classe che cambiò professori ogni due mesi, tra i migliori in quei tempi:
Prof. Vito Caringella, Francesco Angiuli, Domenico Capozzi, Francesco Capozzi.
1961/62 (Classe 1952)
Banchi lato sinistra: prima fila
Domenico Macchia; IIª fila Enrico
Romano, Giuseppe Ceci, ... ...; IIIª
fila: Pasquale Lamanna, Donato De
Frenza, Rocco Falco; IVª fila: Franco
Ambruosi, Giuseppe Portincasa,
Andrea Cimmarrusti; ultima fila in
piedi da sinistra: ... ..., Carlo
Calabrese, ... Moschetta; al centro
inpiedi con il prof. Francesco
Capozzi, Nicola Cascarano, ... Fiore,
... ..., Antonio De Vivo; banchi lato
destro: Iª fila da sinistra Michele
Angiuli, Franco Bellomo, Nicola
Berardi; IIª fila Stefano Bolognini, ...
..., ... ...; IIIª fila Michele De
Cristofaro, Rocco Caringella, ...
Tagliente; IVª fila in piedi Antonio
Cascarano, Gaetano Lonero, Paolo
Tangorra.
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SPIGOLANDO: Notizie da Valenzano
Valenzano, alloggi popolari il
Comune vara il regolamento
24/02/2005 Ora potrà essere disciplinata
l'assegnazione delle aree
L'iter relativo alla realizzazione degli alloggi
popolari in via Capurso ha segnato un altro
passaggio decisivo a Palazzo di Città. Il Consiglio
comunale ha licenziato il regolamento che
disciplina l'assegnazione delle aree inserite nel
Peep che ha visto la luce in autunno, il cui
procedimento è seguito dall'assessore Vitantonio
Leuzzi. Ed un confronto una volta tanto sereno tra
maggioranza e opposizione ha consentito di
apportare alcuni miglioramenti al documento
inizialmente portato in aula. Prendendo spunto da
alcune osservazioni fatte dal consigliere Pietro
Totaro, l'assessore Leuzzi ha integrato il testo
consentendo che le cooperative possano
partecipare al progetto anche se costituitesi
successivamente all'adozione del piano.
Confermato inoltre che tra gli assegnatari sarà data
priorità agli sfrattati in possesso di titolo esecutivo,
siano essi incappati nelle maglie della morosità o
meno, purché residenti nel Comune di Valenzano.
Lo stesso Totaro in precedenza aveva sollevato un
polverone sul documento preliminare al piano
urbanistico generale, la cui approvazione risale ad
un mese e mezzo fa. L'argomento è tornato ad
essere di attualità in vista delle conferenze
cittadine organizzate dal sindaco per illustrare
obiettivi e priorità che caratterizzeranno il Pug in
corso di elaborazione. L'esponente dello Sdi in
Consiglio, aveva ancora una volta posto l'accento
sulla necessità di tenere conto, nella previsione
degli insediamenti, dell'assetto idrogeologico del
territorio. A supporto delle sue tesi, alcuni episodi
di ondate registratesi nel corso dell'ultimo secolo a
Valenzano. Lampignano, della Margherita, aveva
invece manifestato perplessità sull'effettiva utilità
di incontri pubblici sul Pug, una volta che il
documento preliminare è stato già approvato dagli
organi politici. Il sindaco Tangorra ha tuttavia
risposto che l'ufficio tecnico di largo Marconi è al
lavoro per produrre osservazioni ai fini della
definizione del Pai, che è di livello sovracomunale.
Il primo cittadino ha pure ribadito che i dibattiti in
calendario nel corso di questo mese saranno una
occasione autentica per dare ogni suggerimento
utile affinché il Pug sia effettivamente uno
strumento di gestione del territorio aderente alle
aspettative della cittadinanza. Il confronto resta
dunque aperto, e altre indicazioni emergeranno
proprio dai convegni programmati da Tangorra.
Tonio De Nicolò (Gazzetta del Mezzogiorno)
IL VALENTINIANO
Valenzano / Il punto del sindaco
«Patto di stabilità rispettato ora realizziamo il piano
delle opere pubbliche»
VALENZANO 28/02/2005
In vista delle sessioni di
bilancio per l'anno 2005,
il sindaco Tangorra
illustra alcuni contenuti
dei 12 provvedimenti
adottati dalla giunta in
vista dell'appuntamento
in aula previsto nei primi
giorni di marzo. In quella
occasione si discuterà
l'intero provvedimento
contabile e economico
cui sta lavorando l'assessore alle finanze
Innocenzo Carriero. «Anche quest'anno
abbiamo rispettato il patto di stabilità ha esordito il primo cittadino -. Ciò
significa che potremo spendere l'11,50%
in più rispetto alla spesa media calcolata
nel triennio 2001-2003, secondo le
diverse voci di uscite correnti e in conto
capitale. Oltre a tutta una serie di
vantaggi, dai trasferimenti alle
assunzioni di altro personale. Valenzano
sta pertanto inserendosi sempre più nella
fascia dei Comuni virtuosi, pur
mantenendo invariata la pressione
fiscale. Ciò nonostante, stiamo
mandando avanti il piano delle opere
pubbliche che prevede investimenti per
svariati milioni di euro in tutti i settori di
intervento. Una svolta decisiva per lo
sviluppo di Valenzano ed il benessere di
tutti i cittadini». Tangorra sottolinea che
nonostante i trasferimenti statali siano
diminuiti di oltre un miliardo delle
vecchie lire, i conti si chiuderanno con
un avanzo di 1,4 milioni di euro.
Dunque, tassa sui rifiuti solidi urbani,
tassa sull'occupazione di suolo
pubblico e soprattutto l'Ici non
subiscono aumenti.
In particolare, l'imposta comunale
sugli immobili resta al 4 per mille per
la prima casa e al 6 per mille per le
seconde, con detrazione ammessa
sull'abitazione principale per 103,29
euro. L'aliquota del 4 per mille sarà
tuttavia applicata anche alle seconde
case, ma senza detrazioni, ove siano
concesse in locazione a canone
agevolato. «Si tratta di una misura
agevolativa - spiega Tangorra - che si
inserisce nel pacchetto studiato per far
fronte al caro casa, in cui vanno pure
considerati gli alloggi popolari di cui
al Piano per l'edilizia economica e
popolare in via Capurso, e i maggiori
contributi per chi vive in affitto, che
siamo riusciti a spuntare dalla
Regione, schizzati a quota 120mila
euro nel giro di pochi anni». Nei
prossimi giorni si dovranno esprimere
i revisori contabili. Dopo di che la
palla passerà al Consiglio comunale.
L'evento è molto atteso nel panorama
politico locale. È stato proprio sulle
questioni finanziarie che il confronto
tra maggioranza e minoranza, negli
ultimi anni, si è maggiormente
infiammato. Tonio De Nicolò
(Gazzetta del Mezzogiorno)
Valenzano e il
nuovo “look”
Largo Plebiscito,
angolo Via Capurso e
via Piave, inizia ad
avere un nuovo aspetto
a seguito dei lavori di
riqualificazione in
corso.
Non si sa ancora con
precisione quando i
lavori saranno portati a
termine
IL VALENTINIANO
SPIGOLANDO: Notizie da Valenzano
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VALENZANO/Boom di iscrizioni per l’Università anziano
Università della terza età da record
Presentata al pubblico la scorsa
primavera, si contano ormai più di
cento iscritti all'Università della
«terza e libera età», al primo anno di
corso a Valenzano. Variegata
l'estrazione sociale e culturale degli
«studenti», di età che può andare
tuttavia dai 35 ai 60 anni e anche
oltre, che seguono le lezioni dalle 17
alle 19 di ogni pomeriggio, secondo
l'ordinario calendario scolastico.
Tra gli argomenti, storia delle
tradizioni popolari, lingua inglese,
psicologia, teatro, pittura, canto,
ballo e tressette. Organizzati da
docenti individuati tra le
professionalità del territorio, i corsi
si tengono nei locali messi a
disposizione dal circolo didattico
diretto da Silvia Leonetti Tucci,
d'intesa con l'amministrazione
comunale, che ora sta seguendo
l'iniziativa attraverso l'assessore alla
cultura, Michele Ardillo.
E presto si passerà anche ad attività
diverse, come l'organizzazione di
escursioni specifiche, spettacoli
teatrali, forum di carattere sociale o,
semplicemente, momenti di festa per
socializzare. La soddisfazione
dell'entusiasmo che sta suscitando il
progetto, è nelle parole della
referente locale, Giovina De Frenza,
che l'ha fortemente proposto alle
istituzioni locali collocandolo come
parte integrante dell'Auser: «L'era
del Terzo millennio, in effetti osserva la De Frenza -, se da una
parte dà la possibilità di raggiungere
un'età avanzata rispetto al passato,
dall'altra crea esigenze di efficienza,
di immagine e di riappropriazione
della cultura. Ed è in un'ottica di
un'educazione permanente che si
pone l'università della Terza età, che
tra l'altro a Valenzano sta creando
pure occasioni di incontro e
socializzazione tra persone che per
anni hanno risieduto in paese senza
viverlo veramente».
Tonio De Nicolò (tratto dalla
Gazzetta del Mezz.)
Valenzano: Polvere e rumori; lavori e polemiche
Insorgono i commercianti in largo Plebiscito
Lavori in largo Plebiscito, ad un anno
dall'inizio dei lavori le polemiche non
si placano. Malcontento serpeggia tra
i negozianti di stanza nella piazza
principale del paese. Lo svolgimento
dei lavori sta provocando una serie di
disagi dalla polvere ai rumori,
all'ingolfamento del traffico e alla
drastica riduzione dei parcheggi.
Questioni non di poco conto,
soprattutto se si considera che buona
parte degli esercizi commerciali
vendono a vario titolo generi
alimentari: bar, pizzerie, macellerie,
salumerie, caseifici. A parte il
mercato del pesce che è rimasto lì
dov'era fino ad un anno fa, a ridosso
del cantiere. Al coro delle proteste si
uniscono anche gli operatori del
mercato ortofrutticolo
temporaneamente spostato in largo
Marconi, di fronte al Municipio. Una
collocazione, si mormora tra gli
interessati, poco funzionale sul piano
logistico, e di cui si teme il protrarsi
nel tempo in attesa che si realizzi la
nuova sede del mercato giornaliero in
via Di Vittorio, secondo quanto
annunciato dall'amministrazione
comunale. Si parla di preoccupanti cali
nelle vendite di circa il 50%. Una
situazione insostenibile, dunque, che
ha sollevato tensioni anche tra le
contrapposte parti politiche con
dibattiti infuocati nell'aula consiliare e
fuori. È assai probabile che la
scadenza di fine mese non sarà
rispettata, con la conseguenza di dover
affrontare il pieno dell'estate in queste
condizioni. E a palazzo di città non si
dormono sonni tranquilli, sebbene
l'assessore ai lavori pubblici,
Vitantonio Leuzzi, precisi che si sono
svolti diversi incontri con il direttore
dei lavori e le imprese appaltatrici per
risolvere i vari problemi legati
all'intervento di riqualificazione.
Tonio De Nicolò (Gazz. Del Mezzogiorno)
“NO”
alla chiusura del
Convento dei Frati
Intervento del Sindaco Nicola Tangorra durante una
seduta del Consiglio Comunale
Sono venuto a conoscenza, non sono soltanto voci,
ma sono notizie più che riservate che si vorrebbe
chiudere il convento dei Frati,
quindi riducendo la stessa a
chiesa. Siccome io ritengo, ormai il
convento,
la
Comunità
Francescana ha rappresentato e
rappresenta
giustamente
un’istituzione,
momento
di
tradizione, di cultura, di storia,
eccetera, questo sicuramente noi
come Consiglio Comunale, come
comunità valenzanese intera non lo
possiamo permettere.
Quindi io, se voi siete d’accordo,
insieme con me, o attraverso me,
far sentire innanzitutto la nostra
contrarietà e la nostra ostilità
veramente nei confronti di chi sta
facendo una cosa del genere, che
già è in atto. Quindi far sentire la
nostra voce sia al Padre
Provinciale, che non operi una
cosa
del
genere,
e
sia
Padre
Francesco eventualmente anche al Vescovo. Se voi
siete d’accordo, non so se dobbiamo
Paolo
Cannito,
fare una mozione, o qualche altro atto
nativo di
che voi ritenete necessario, però non
Bitonto,
possiamo far sì che questa cosa avvenga
parrocco di a Valenzano. Da anni per noi, ma da
Santa Maria
centinaia di anni ormai rappresenta una
di San Luca
storia, una tradizione, una cultura, molti
dal
di noi si sono abbeverati a quella che è
settembre
stata la crescita di questo.
2003,
è il frate
che tutt’ora
mantiene
ancora
aperto il
convento.
Non è una chiusura, si vuol ridurre
soltanto a parrocchia e quindi tutte
quelle che sono le attività che attorno ad
essa girano verrebbero certamente ad
essere venute meno, il che mi sembra
una cosa assurda.
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TRADIZIONI
IL MURATORE “u frabbecatore”
Il mestiere di muratore, u frabbecatore, di
chi costruisce abitazioni, risale sicuramente
agli inizi della "civiltà". Prima
dell’introduzione delle varie macchine e
motori per una produzione più veloce ed
efficace di qualsiasi costruzione, l'operaio
muratore era colui che scavava il terreno e
la roccia con la zappa per costruire le
fondamenta, sempre in pietra, tufo e calce.
Il lavoro era sorvegliato e guidato del
capomastro, che conosceva i numeri e il
disegno, ma i tecnici veri e propri venivano
consultati raramente, anche perché
scarseggiavano.
Con i muratori lavoravano i descepoli
(manovali e apprendisti), ognuno dei quali
aveva un compito specifico: alcuni, ad
esempio, trasportavano sulle spalle le pietre
da murare, altri preparavano la calce e, a
richiesta, la portavano in un cesto di ferro,
sempre a spalle, al mastro (u mest’). Per
preparare la calce, si faceva un cerchio di
rena di un metro e mezzo circa di diametro,
al centro si versavano tre o quattro cesti di
calcina bianca e acqua e, con la zappa la
cavecia, si schiacciava per scioglierla
completamente; solo allora si iniziava ad
impastarla con la rena (sebbia) e
trasformarla in una poltiglia compatta e
omogenea e con una cariola la si
trasportava nel posto richiesto.
Quando poi il lavoro progrediva e si
arrivava oltre il primo piano, si piantava
una carrucola per facilitare l'ascesa del
materiale che occorreva.
Cinquant'anni fa le abitazioni dei lavoratori
erano costruite in modo molto semplice:
quattro muri con la porta e il soffitto fatto di
travi; questo per il piano terra, u juse; se poi
c'era il secondo piano, alla porta si
aggiungeva una finestrella. Basta guardare
le abitazioni dei vecchi quartieri per
rendersene conto.
Un solo vano fungeva da "casa" per più e
più persone dello stesso nucleo familiare in
promiscuità tra i sessi. Poco alla volta, però,
i proprietari d'abitazioni cominciarono a
chiamare il muratore per ammodernarle:
soffitto di mattoni, pavimento di cemento
(le piastrelle verranno dopo con l'acqua e il
bagno).
IL VALENTINIANO
Il mestiere del
sarto
Tra i tanti artigiani, il sarto era un
lavoratore tenuto in una certa
considerazione nella società locale.
Nel passato era un mestiere praticato da
un buon numero di cittadini e, a parte
qualche eccezione, tutti lavoravano in
casa p r op r ia e, co sì facend o ,
risparmiavano l'affitto della bottega e
potevano usufruire dell'aiuto delle
donne della famiglia.
Negli anni trenta iniziò una timida e
modesta sostituzione della pietra nella
muratura. Infatti, comparvero i primi
blocchi di cemento della grandezza di venti
per venti per quaranta centimetri. Si
facevano con forme di lamiera che si
aprivano e chiudevano facilmente. Si
preparava lu 'mpaste (l'impasto), fatto di
graniglia, rena e cemento, si aggiungevano
un paio di zavurrune, pietre di media
grandezza, e, quando la forma era piena, si
lasciava indurire il contenuto e poi si
sformava. Con i blocchi era più facile
lavorare e si faceva prima. Così entrò, lento
ma inarrestabile, il progresso nel campo
delle costruzioni edilizie e, nel giro di
mezzo secolo, il vecchio muratore è stato
soppiantato e non esiste più.
Lista di capimastri più conosciuti a
Valenzano:
•
Meste Angelo Tritto, mestr’angele,
(padre del dott. Tritto il dentista
abitava in via Pigna) che ha costruito
la metà del paese
•
Capo
mastro
muratore
Paolo
Lozupone (abitava via Capozzi)
•
Capo mastro Giovanni Tritto, figlio de
meste Angelo Tritto
•
Meste Fiore Quero (abitava in vico III
stazione)
•
Meste Coline Pancotto
•
Temase tarandiende (u uattane de
Venanze in via Loseto)
Per diventare un "sarto finito",
qualificato in tutti i sensi, era
fondamentale:
• la capacità e abilità di tenere bene
al dito medio il ditale;
• il soprappunto, cioè coprire gli orli
della stoffa con dei punti lunghi per
evitarne lo sfilacciamento;
• il taglio
• le misure: con utilizzazione del
gesso e del metro;
• imbastire e provare l’abito per
necessarie modifiche
Ovviamente quando non esisteva ancora
la corrente elettrica e gli strumenti del
mestiere erano diversi da quelli di oggi:
si lavorava alla luce della lampada a
carburo, il ferro da stiro era a carbone,
mentre la macchina da cucire a pedale.
Oggi il sarto è considerato quasi
un’artista, i suoi lavori sono pezzi unici
che danno un valore aggiunto al
prodotto finito.
Oggi tutto e' cambiato. Si lavora solo
per pochi clienti soffocato dalla
produzione in serie delle fabbriche e dai
prezzi più competitivi. Le fabbriche
d'abbigliamento certamente non
incentivano la sartoria, gli artigiani
tendono sempre piu' a diventare
imprenditori, la concorrenza industriale
è davvero impari ed i sarti si possono
contare sulle dita di una mano.
IL VALENTINIANO
“Come se disce a Valzane”
Proverbi e detti popolari raccolti
e ragionati da Giuseppe Angiuli
Iè mmégghie a tenè cejiende amisce, ca
nu male chenvecine.
É meglio avere cento amici, che un cattivo
convicino
La pace che ti può togliere un convicino è
tanta. Il fastidio di averlo sempre davanti
agli occhi, è un grande sacrificio.
Stonne, tazze, checchiare e vaffangule.
Vivono come tazze, cucchiaini e ....
Così si sottolinea il comportamento di due
persone che, mentre stanno sempre vicine,
come tazze e cucchiaini, si mandano spesso
a quel paese.
Frutte di Ddì, mange tu e mange ji.
Frutto di Dio, mangia tu e mangio io.
Con questo modo di dire, si giustifica chi
ruba in campagna, dimenticando che il
frutto di Dio presuppone anche il lavoro di
qualcuno.
Te na sciute cu muerve o nase e te na
menute che l’uecchie cacate.
Te ne sei andato con il muco al naso, e te ne
sei ritornato, con gli occhi cisposi.
Così usano dire i genitori ai figli che si
allontanano da casa e tornano più immaturi
di prima.
Ci mostra gode e ci vète crèpe.
Chi mostra gode e chi vede crepa.
Il detto viene usato dalla donna vestita
distintamente quando si vede osservata con
disapprovazione.
U ciucce annemenanne, la pagghie
arrevanne.
Nominando l’asino, arriva la paglia.
Il detto si usa quando qualcuno compare
mentre si sta parlando di lui. É il lupus in
fabula dei latini.
Ognè bbène de la tèrre vène.
Ogni bene viene dalla terra.
Dimenticare quanto assertito dal detto è
segno d’insipienza. Bisognerebbe rispettare
di più la terra per quello che ancora ci offre.
Mare a chèdda annate, ca do scerocche jè
jivernate.
Triste è quell’annata che dallo scirocco è
governata. Non è una buona annata quella
governata dallo scirocco.
TRADIZIONI
I giochi
di una volta
U zuembe de sguinge
Questo gioco consiste nell’intelligenza di
un gruppo di giovani di saltare il più
lontano possibile e far spazio ai compagni
di squadra per poter rimanere più a lungo
sulle spalle degli avversari.
Partecipano due squadre di ragazzi che a
sorte si decideva chi dovesse andare sotto
e chi sopra. La squadra che doveva subire,
sistemava un suo componente con le
spalle al muro e tutti gli altri con le spalle
piegate in avanti l’uno dietro l’altro in
modo da creare una passerella dove i
componenti dell’altra squadra, più
fortunati, dovevano saltare il più lontano
possibile e sedersi.
Non era un gioco tanto semplice, tutto
dipendeva dall’abilità e forza del salto.
Sistemata questa specie di passerella, i
saltatori più abili della squadra avversaria
cominciavano a saltare prendendo una
rincorsa più o meno lunga, importante per
loro era saltare più lontano possibile in
modo da lasciare più spazio per i
compagni. Tutti i componenti della
squadra, dovevano saltare e sistemarsi
sulle spalle di chi stava sotto, poi
cominciava la fase di resistenza per chi
subiva e di equilibrio per chi era a
cavallo. Se i ragazzi, stremati dal grande
sforzo, cedevano e quindi toccavano terra
con le ginocchia, si ricominciava tutto da
capo con la stessa squadra costretta ad
andare sotto di nuovo. Se invece uno della
squadra a cavallo perdeva l’equilibrio e
quindi poggiava un piede a terra, erano
loro che dovevano andare sotto.
La squadra vincente era quella che
resisteva di più seduti sulle spalle degli
avversari.
(Nella edizione precedente i giochi di una
volta sono stati: Le petrodde e le
spaccachianghe)
Pagine web del
“IL VALENTINIANO”
sono disponibili sul sito
www.il-valentiniano.com
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Le ricette di
MAMMA
ISABELLA
Orecchiette ai frutti di mare
Ingredienti:
1Kg. di orecchiette; 2 seppie fresche,
(circa 1 Kg.), 1,5 kg. di frutti di mare
misti
(cozze, vongole, fasolari, lupini, taratufi)
150 gr. di rucola fresca
3 pomodori piccoli, olio extravergine di
oliva, 2 spicchi d'aglio sale q.b.
Preparazione:
Prendete le seppie, pulitele e lavatele
bene, quindi tagliatele a pezzettini (1-2
cm. al massimo).
In una teglia versate i frutti di mare, che
avrete precedentemente lavato, e a fuoco
basso fateli aprire tutti rimestando di tanto
in tanto con un cucchiaio di legno.
Lasciate raffreddare.
Deponete in una ciotolina i frutti di mare
escludendo i gusci: l'acqua di cottura
invece va filtrata (con un colino a maglie
strette) e aggiunta ai frutti di mare.
In un grande tegame mettete 5-6 cucchiai
di olio e due spicchi d'aglio privati della
pellicina e che schiaccerete con una
forchetta. Fate imbiondire sul fuoco
basso, quindi togliete l'aglio e aggiungete
i pomodorini sminuzzati in piccolissime
parti (il pomodoro serve per dare un pò di
colore la sugo). Dopo 1/2 minuto
metteteci le seppie e continuate la cottura
a fuoco basso. Fate cuocere fino a che
l'acqua delle seppie non sia tutta
evaporata. A questo punto aggiungete i
frutti di mare e la loro acqua di cottura.
Dopo 3/4 minuti salate se necessario.
Nel frattempo avrete messo a cuocere le
orecchiette. A cottura terminata (8-10
minuti) scolate e versate in una grande
insalatiera dove ci sono già le seppie e i
frutti di mare. Sminuzzate finemente la
rucola e amalgamate per bene il tutto.
Ser v it e a ta vo la b e n ca ld o .
Ricette tratte dal sito informatico della
“Terra di Puglia”:
www.laterradipuglia.it
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IL VALENTINIANO
ALBUM
ese
L’emigrante valenzan
Tel. (514) 270-8177
Fax: (514) 270-1328
di Rocco Portincasa
Quanti anni sono
passati?
Forse 10, forse, 20
o 30 e forse anche
piú, ma é ancora
fresco, quasi fosse
di ieri, il ricordo
indelebile del
giorno in cui
ciascuno di noi ha
dovuto lasciare la
terra natia per
emigrare in cerca di
lavoro. Quanta
tristezza, quanta
ansia e quanta
aspettativa!
Abbandonare le
persone a noi piú
care, dire addio agli
amici, lasciare i
luoghi dove siamo
nati e cresciuti,
dove riposano i
nostri avi, dove
abbiamo ricevuto le
prime amorevoli
carezze ed anche
sentito i primi
palpiti di un
sentimento
chiamato "amore" é
stato per tutti
veramente triste.
Con le lacrime agli
occhi e la morte nel
cuore siamo
comunque partiti.
Abbiamo detto
addio a tutto e a
tutti e ci siamo
inbarcati, cercando
di illudere noi e gli
altri con il far
credere che si
sarebbe trattato di
una breve
separazione.
Tratto da “La
nostra identità” di
Sabino Sciotti
Tu, emigrante valenzanese,
con grande cuor, buono e cortese,
tu nel mondo, tu presti lavor,
al tuo paese tu dai onor.
La nostra terra è molto bella,
tu la lasci perché è poverella;
senza lavor qui non puoi stare,
parti all’estero, ma poi devi tornare.
Tu emigrante col volto triste
e l’amarezza nel tuo cuor
lasci la mamma il paese e la terra
col tuo grande dolor.
Non è colpa di Valenzano,
se nella tua vita vivrai lontano;
vivrai lontano ma penserai al tuo paese
ricco di storia ed antiche chiese,
dove il nostro campanile si vede da lontano
e l’antico grande castello
costruito a Valenzano.;
dove posa un candido profumo
di fior di mandorlo a primavera.
Questa è la vita che l’emigrante avrà;
quando tutto sarà risolto
e tutto finirà
a sorridere tornerà.
Si va incontro alle cose già dette
pensando con speranza
che un giorno saremo in vetta;
in vetta torneremo con anima e cuore
a star felici col nostro Signore.
Pat De Palo
Rocco Portincasa è
nato e vive a
Valenzano.
Tra i suoi hobby
preferiti: scrivere
poesie e cantare
canzoni popolari
italiane.
Si informa che tutti
coloro che
desiderano
pubblicare foto,
poesie o articoli
vari possono
inviarle
all’indirizzo
seguente:
IL VALENTINIANO
7677 Montbrun
St.Léonard, QC
H1S 2K3
Canada
Ai soci dell’Associazione
Valenzano di Montréal
Hotel du Parlement
1045, rue des Parlementaires
Bur. RC 119Québec (QC)
Tél.: (418) 644-0871
Fax: (418) 641-2668
11977, Alexis-Carrel
Montréal (QC) H1E 5K7
Tél.: (514) 648-1007
Fax: (514) 648-4559
Complimenti per l’ottimo
lavoro svolto dalla vostra
Associazione, continuate
sempre nel progresso.
Buon lavoro e ancora
Tony Tomassi
tanto successo per il
Député de LaFontaine futuro.
Le pagine di storia valenzanese a cura di Leonardo Pietricola
sono disponibili sul sito web “Il Valentiniano”
www.il-valentiniano.com Email: [email protected]
IL VALENTINIANO
…..dal libro di
Giuseppe Angiuli
“A la scole du
Pietterusse”
LE SCIOGGHERE DE TANNE
Le sciogghere
I GIOCHI DI
de na volde
ALLORA
se facèvene
I giochi
tutte sénza solde
di una volta
iò iò
si facevano
tutti senza soldi
crò crò
iò iò crò crò
camèle e pezzecale
aquiloni e lippa
‘nghianate e scennute
saliscendi dalle
da sope a le scale
scale
arioplane de carte
aeroplani di
fresckiette d’èrve
carta
de cannèdde
fischietti d’erba
e de fronze de uì
di canne e di
te le petieve fa
foglie d’olivo
potevi farteli
tutte le dì
ogni giorno
frècce e rote
frecce e ruote
de zippe
di polloni
e de bacchétte de
e di bacchette
‘mbrèlle
d’ombrelli
palle e pupe de pézze
palle e pupe di
curue
stracci
de gghiande
di trottole
e felmenande
di ghiande
e di fiammiferi
le sapèvene fa
sapevano farli
tutte quande
tutti quanti
fermiedde
bottoni
bettune
orinali e secchi
rennale e ramère
pietre e ciottoli
pète e besckudde
non costavano
na iestavene
proprio niente
probbje nudde
e i giochi come
e come le prèdeche e
le prediche e i
meloni
melune
avevano tutti la
le sciogghere
propria stagione
tenèvene tutte
erano giochi che
le probbje staggiune
tolti qualche
ièrene sciogghere
testa rotta
ca levate
bernoccoli
qualche capa rotte
raschialle
fernuecchje
ginocchia
raskate
e alle mani
ti facevano
de scenuccje
campare
e de mane
da cristiano
te facèvene cambà
facevano venire
come a le crestiane
la salute e
facèvene menì
l’appetito e
la salute e u appetite
digerire carrube
e degerì
e fichi secchi
corne e chiacune
ceci e faggioli
cigere e fasuele
lenticchie e
cicerchie
lendèccje e cecèrchje.
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GALLERIA DI POETI
…….dal libro di
Vito De Girolamo
Poesie di
Giuseppe
Quaranta
“Odio - Amore”
QUANDO SI É
INNAMORATI
Anche il silenzio mi parla di lei e
del tempo che fu, quante volte
ho gridato il suo nome senza
risposta, ora piango per un amore
che avevo ritrovato ma che
avevo perso, come un raggio di
COME A MOFF’ALL' ANNE
COME L' ANNO SCORSO
Arrostene
sta sere
le fecune
Arrostiscono
stasera
i fuochi
salzizze
agniedde
e de qualche d'une
pure le cerviedde
salsicce
agnello
e di qualcuno
anche il cervello
la lemenazione
appicce
ma chiu de na
devozione
pare n'embicce
l’illuminazione
accende
ma piu di una
devozione
sembra un impiccio
e de birre
se fasce chiu'
de nu squicce
e di birra
si fa' piu
di un sorso
sone
pure nu piezze
de banne
suona
anche un pezzo
di banda
nu alde mese
prime ca l' uve
se scanne
un altro mese
prima che l' uva
si scanna
le fiche vonne gia
spandate
i fichi sono
gia spauriti
ecch Sand Rocche
ca jiesse
spaddate
ecco San Rocco
che esce
spallato
ce sa cuss'
anne le chia'
nan jiabrene
qualche porte
chissà questo
anno le chiavi
non aprono
qualche porta
e da l' acque
nan jiesse u miere
dalla sporte
e dall'acqua
magari esce il vino
dalla sporta
sole lei mi illuminò la mia vita,
ora sono solo nonostante tutto ciò che
ho amato; quando si è innamorati
s’inganna prima se stessi poi
gli altri, ed è quello che è
successo tra noi.
BRUCIARE TUTTO
DI ME
Sembra una madre che soffre;
è vero, soffre, ma il suo nome sa
trovare la felicità,
cammina con il capo piegato e
pensa al suo passato, il futuro
le sarà più limpido, perché
ho regalato il suo nome nelle
preghiere di Padre Pio,
prega perché è di chiesa, ma
le immagini nella sua auto e le
foto di Padre Pio li brucia,
bruciandole crede di bruciare
il mio nome, ma sono le immagini e
Padre Pio, è vero è di chiesa, ma
le piace bruciare tutto quello
Scritte e inviate dalla nave americana
USS ENTERPRISE(CVN 65)
nell’Oceano Atlantico
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AGENDA
Riceviamo
e
pubblichiamo
IL VALENTINIANO,
periodico informativo dei valenzanesi
all'estero che promuove e diffonde la
cultura, la storia e le tradizioni del paese
nativo, viene letto ed apprezzato da
valenzanesi sparsi in tutto il mondo
Complimenti per il periodico
trimestrale IL VALENTINIANO.
Rivedendo le foto mi fa tornare
indietro nel tempo e i bei ricordi
d’infanzia. Ho rivisto e riconosciuto
amici dopo più di cinquant’anni
Un saluto e un abbraccio a tutti gli
amici valenzanesi sparsi nel modo.
Keep up per l’ottimo lavoro.
Quaranta Giuseppe,
[email protected]
29 aprile 2005
ahhh valzan valzan
adesso sei un sogno
per chi ti disprezza
per chi non ti accetta
per chi si e' stufato
valzan
io non ti ho mai dimenticato
Terry
[email protected]
Hello! I haven't been on this
guestbook for awhile, so i thought id
post a comment and say hello to the
fellow Valenzanesi of the world.
always proud to be one, and home is
always going to be home for me ! un
abbraccio caloroso a tutti i valenzanesi
che sono abroad like me xxx
BACIONI
Teresa
CHICAGO (ILLINOIS) - U.S.A
Tony DE BELLIS, Umhlanga Rocks, South AFRICA
Ferdinando PARLATI, Melbourne, AUSTRALIA
Vito UVA, BARQUISIMETO, VENEZUELA
Antonio DE SANTIS, Valencia VENEZUELA
Nick ACHILLE, Des Plaines (Illinois)
Nicola BOLOGNINO, Des Plaines, IL
Giuseppe BOMBACIGNO, Chicago, IL
Giulio BRUCIONE, Highwood, IL
Antonio BRUNO, Schiller Park, IL
Giovanni CAMPOSEO, Addison, IL
Nina CARINGELLA, Crestwood, IL
Nancy CARINGELLA, Rrivergrove, IL
Pierino CARINGELLA, Schiller Park, IL
Vito CARINGELLA, Schiller Park, IL
Frank CASSANO, Elmwood Park, IL
Annamaria CIMMARRUSTI, Addison, IL
Joe & Rosa CIMMARUSTI, Carol Stream, IL
Joseph CIMMARRUSTI, Elburn, IL
Pino CISTERNINO, Mt. Prospect, IL
Domenico DE FILIPPIS, Highland Park, IL
Franco DE FRENZA, Harwood-Hits, IL
Nina FILIPPONIO, Chicago, IL
Stella FILIPPONIO, Schaumburg, IL
Maria FIORE, Des Plaines, IL
Frank FIORE, Mundelein, IL
Marietta GIOVANNELLI, Chicago, IL
Domenic LANERA, Niles, IL
Frank J. LAUDIZIO, Chicago, IL
Mario LAUDIZIO, Darien, IL
Mike LAUDIZIO, Darien, IL.
Tony LONIGRO, Wood Dale, IL
Costantino LORUSSO, Elmwood Park, IL
Michele e Lucrezia LOSURDO, Chicago, IL
Michele e Anna Maria LOSURDO, Chicago, IL
Rocco LOSURDO, Norridge, IL
Rocco LOSURDO, Elmwood Park, IL
Giuseppe LUCENTE, Addison, IL
Domenico MAZZONE, Roselle, IL
Tommaso NACCARATA, Bartlett, IL
Salvina PARTIPILO, Chicago, IL
Marianna PESCATORE, Burr Ridge, IL
Mike PESOLA, Highland Park, IL
Nick PIETRANTONIO, Itasca, IL
Luigi SARDONE, Darien, IL
Vita TANGORRA, Addison, IL
Michele VITUCCI, Schiller Park, IL
Domenic UVA, Arlington Hts, IL
ITALIA (circa cento copie Valenzano)
CALIFORNIA - U.S.A
Sabino SCIOTTI, Roma,
Vittorio POLITO, Bari,
Nino e Mina VISETTA, Torino,
Vito LOMORO, Valenzano,
Andrea Pantaleo, Valenzano
Tony CIMARRUSTI, Saint Matteo, (California)
Peppino LANERA, Arcadia, CA
Rocco OLIVO Eagle Rock, CA
Carlo ROCCO, Newport Coast, CA
Giuseppe QUARANTA
CANADA:
Rocco Oliva, California USA
IL VALENTINIANO
Quebec: tutti i soci (cento) dell’Ass. Valenzano di
Montréal; Ass. Pugliesi affiliate alla Federazione
(cento copie)
Ontario
Joseph CIMARRUSTI, Hamilton (Ontario),
Teresa PALMISANO, Brampton (Ontario),
Angelo LORUSSO Brampton (Ontario),
Pasquale PIETRANTONIO, Woodbridge Ont
Manitoba
Tony V. PANCOTTO Winnipeg, (Manitoba)
Maria Pancotto PAGANELLI Winnipeg, Man.
Angela e Livio RADICCHI, Winnipeg, Man.
Pina e Virgilio RADICCHI Winnipeg, Man.
British Colombia
Giuseppe TORTORA, Burnaby, British Colombia
Giuseppe TORTORA Coquitlam, BC
Lidia CATALANO Burnaby, BC
V. TORTORA, Burnaby, BC
Guglielmo DI LORENZO, Vancouver, BC
Alberta
Lucia PION Calgary (Alberta)
EUROPA
Pasquale BELLOMO, Monaco, GERMANIA
Michele PARTIPILO, Goeppingen GERMANIA
Antonio LEUZZI, Vienna, AUSTRIA
Altri CONTINENTI
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IL VALENTINIANO
appartiene ai valenzanesi nel mondo
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Michael BELLOMO Grand Rapids, Michigan
Anthony LONIGRO Arizona
Mario PEDONE Sugarland, Texas
Joe BERARDI, Paradise Valley, Arizona
Diffondete IL VALENTINIANO, periodico
dei valenzanesi all’estero, ricco di cultura, di
storia e di tradizioni valenzanesi, inviandoci
nomi e indirizzi di familiari e conoscenti,
sparsi nel mondo, da inviare copie del giornale
La pagina web
www.il-valentiniano.com
a cura di
Michele PARTIPILO
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