Nis ospita il comitato esecutivo
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Nis ospita il comitato esecutivo
Periodico di attualità, economia, opinione e cultura edito da Aeroporti di Puglia SpA Anno X / n.57 / giugno 2013 Direttore Responsabile Michele Fortunato Progetto grafico e impaginazione Studio Bi Quattro srl Stampa Litotipografia Alcione Per informazioni redazionali [email protected] Concessionaria esclusiva pubblicità Publimedia [email protected] Tel. 0461 238913 - Fax 0461 237772 Responsabile del trattamento dei dati (D.lgs. 196/2003) Giuseppe Italiano Finito di stampare nel mese di giugno 2013 presso la Litotipografia Alcione (TN) Sommario / Contents Foto copertina: “Oasi lago Salso - fenicotteri” Foto di Matteo Caldarella 3 EDITORIALE 5 LA RUSSIA È PIù VICINA di Michele Fortunato 57 di Michele Fortunato 11 Germanwings investe sulla Puglia di Michele Fortunato 12 Aube en Champagne a due passi da Parigi l’angolo più frizzante d’Europa di Rosangela Pappalepore 16 Petruzzelli, il teatro delle stelle 21 Puglia, Adriatico e Balcani, incontri ravvicinati 25 Nis ospita il comitato esecutivo del progetto AIR.NET 27 TARANTO, la sua storia e il mare, un rapporto speciale di Francesco Monteleone di Nino Lavermicocca di Angela Altomare 31 Apulia Slow Coast 784 km di racconti di costa. In pedalò di Alessandra Nenna 34 Transilvania: non solo Dracula 38 Puglia: “mercato” di un futuro successo 40 Home, my Place in the World 42 L’Oasi Lago Salso, un luogo unico di Espedito Alfarano e Vincenzo Rizzi di Giusy Petruzzelli di Alessandra Nenna di Stefania Di Mitrio 43 Marionette dagli occhi di cristallo di Paolo Comentale 47 Patroni di Puglia: la Puglia come non l’hai mai vista di Gaetano Armenio 51 Itinerari di fede, arte e cultura In aereo da Bari e Brindisi di Pino Ribezzi 52 ANDY WARHOL e la sua “polvere di stelle” di Stefania Di Mitrio 56 Cresce e migliora l’accoglienza turistica in Puglia 58il libro È un tappeto volante di Rosangela Pappalepore 61 ENGLISH SUMMARY by Gino Lorenzelli Dal Levante al mondo Puglia, Adriatico e Balcani, incontri ravvicinati di Nno Lavermicocca L’ Adriatico, dichiarato mare d’Europa, alla luce dei nuovi sviluppi politici, economici e culturali dei paesi balcanici, consente di riallacciare i secolari rapporti di frequentazione fra le due sponde del mare, considerato vera e propria linea di incontro fra civiltà e culture, piuttosto che confine. Soprattutto la Puglia è in grado di cogliere oggi tutte le potenzialità insite in questa riscoperta, riannodando le connessioni con le città sorelle d’oltre Adriatico, attive dall’antichità ed età medievale sino alle soglie del mondo contemporaneo. La Puglia, da sempre riconosciuta come la più orientale delle regioni italiane, ponte naturale verso i mari del sud, è connotata da un intreccio di rapporti comuni con la costa orientale adriatica che oggi si apre non solo con le città rivierasche, ma anche con lo spazio balcanico retrostante, soprattutto dopo le guerre etniche che lo hanno dissanguato. La pacificazione Mostar recente rende legittimo il reinserimen- Angioini, Serbi, Ottomani) e la ricostito della Balcania nella storia comune tuzione dei nazionalismi nei Balcani, dell’Adriatico, mai come in questo fortunatamente in via di assopimento, momento, mare dell’incontro. hanno impedito e impediscono tuttora Nei secoli passati esso era intensaa quei popoli antichi e valorosi, dal mente trafficato da trabaccoli, tartane, ricco passato e grande patrimonio galee, galeazze, culturale, di avvancaracche, brigantini taggiarsi anch’essi La Puglia è connotata da un intreccio per la navigazione delle straordinarie di rapporti comuni con la costa orientale adriatica e il cabotaggio fra possibilità offerte le città pugliesi di da un rinnovato Bari, Brindisi, Monopoli, Trani, Otran- “Commonwealth adriatico” to e quelle dalmate di Ragusa, Spalato, L’interesse strategico dell’Adriatico è Cattaro, Zara, Durazzo, Valona. Oggi comunque al centro dell’attenzione quei traffici non sono più commerciali della Puglia, supportato non soltanto (non si esporta più grano, olio, vino, dal traffico marittimo, ma oggi anche frutta, legumi, ecc.), ma soprattutto da quello aereo che, con tempi incrediculturali e turistici, di tipo trasversale, bilmente accorciati, consente di entrare diretti prevalentemente da ovest ad nel cuore della penisola balcanica, est, mentre da nord a sud, verso il fra le gole profonde delle sue catene Mediterraneo e l’Oriente, l’Adriatico montuose. si afferma come corridoio marittimo “Balcan” è appunto la voce turca per destinato a collegare l’Europa centrale indicare la catena di monti che per gli con il Mar Nero. Slavi era invece “Stara Planina” (VecLa frammentazione storica degli Stati chio monte), “Haemus” e “Catena rivieraschi (fra Veneziani, Bizantini, mundi”. Nel medioevo l’approccio alla 21 penisola, nonostante le difficoltà frapposte proprio dalla sua montuosità, era assicurato da due grandi assi stradali romani, antesignani dei Corridoi europei 10 e 8: la via Imperiale o regia e militare che da Aquileia scendeva a Costantinopoli attraverso Belgrado, Niš, Sofia, Plovdiv; la via Egnazia che da Durazzo raggiungeva la capitale orientale attraverso le città di Elbasan, Skumbi, Ochrida, Bitola, Edessa, Tessalonica. Da Niš un terzo itinerario, la via della Zeta (Montenegro), consentiva di raggiungere l’Adriatico. “I Balcani vengono spesso identificati a oriente dell’Europa … questa zona turbolenta comincia già a Monaco di Baviera o a Vienna … (Vienna più balcanica che mitteleuropea) con frontiera incerta verso Lubiana e Zagabria … mentre gli Sloveni o gli stessi Croati la spingono ben più a est verso Belgrado o Sarajevo … persone più avvedute replicano talvolta che nei Balcani è nata la stessa Europa” (P. Matvejević). La penetrazione pugliese nei Balcani fu soprattutto accentuata nel medioevo. L’itinerario storico “slow feet”, il lento piede del camminare, prendeva avvio dalla città di Cattaro, connessa a Bari da privilegi e trattati commerciali, dal culto di san Nicola, dall’arte (Obrado di Cattaro) e dalla appartenenza della sua sede vescovile alla diocesi di Bari dal 1172 (Bolla di Alessandro III) al 1828. Al re della Zeta (Montenegro) e signore di Cattaro, Costantino Bodin, andò sposa nel 1080 Giacinta, la bella figlia di Argirizzo da Bari. Proseguiva poi per il villaggio di Morača (monastero del 1251 e chiesa di san Nicola con affreschi del pittore Mitrofanović del 1631), fino alla cittadina di Peć, sede del Patriarcato ortodosso serbo, con chiese e cappelle dedicate anch’esse al santo di Bari (un san Nicola “accigliato” del 1330). Mirabile il monastero di San Nicola di Dečani, ricalco strettissimo di una basilica romanica pugliese, fondato fra 1327 e 1335 dallo zar serbo Stefano Uroš III, detto appunto “Dečanski”, uno dei sovrani donatori di preziose icone e del’altare d’argento alla Basilica barese. A breve distanza da Niš era la città antica di Remesiana, il cui vescovo Niceta attraversò la Puglia nel IV secolo, lasciandovi come testimonianza del suo passaggio la basilichetta di San Niceta a Melendugno (Lecce). Si è già detto della importanza della città di Niš (Naissus) come snodo stradale e cuore dei Balcani: “la strada dei segni divini”, patria di Costantino, uno dei più grandi imperatori romani (280337 d.C.). Su questo celebre “segno”, la città storica, immersa in una incomparabile cornice ambientale di verde, sulle rive del fiume Nisava (che le ha Niš 22 dato il nome), fonda il suo sviluppo culturale e turistico. Tuttora conservate imponenti rovine della basilica paleocristiana del IV secolo, necropoli con tombe datate fra II e VI sec.; stele ed epigrafi del Lapidario tardo-antico, ruderi di case, terme e palazzi della vicina area archeologica della città romana di Mediana, residenza di 6 imperatori; il Museo Archeologico con importanti sculture marmoree e celebre testa bronzea di Costantino a di una imperatrice bizantina, forse Teodora moglie di Giustiniano I (527-565) che ebbe anch’egli i natali nella vicina cittadina di Carićin-grad. Per i tempi più recenti, da vedere la Fortezza turca e la Moschea di Balibeg. Singolare e macabro il monumento conosciuto come Torre dei teschi, innalzato dal pasha Hursid dopo la battaglia di Cegar nel 1809, facendovi murare 952 teschi di guerrieri serbi caduti nella battaglia. Un’analoga “piramide dei crani” fu innalzata dal sultano Maometto II dopo la battaglia della Valle Bianca il 26 luglio 1476 con i teschi dei guerrieri ungheresi uccisi. Mostar, capoluogo dell’Erzegovina, dal medioevo all’età moderna , si raggiunge in 45 minuti di volo da Bari. La città, patrimonio dell’Umanità, dilaniata dalla guerra fratricida, ha ripreso il volto ridente della città turca del XVIXVII secolo, con le caratteristiche case balcaniche (casa Bišcevic del 1635), il bazar, le moschee di Karadoz-Begova, la più bella, costruita nel 1570; quella detta di Ceyvan del 1552; il santuario musulmano di Nasah aga Vučjaković del 1564 e soprattutto l’emblema ed il cuore della città, il “Ponte vecchio” (stari most) che le dà il nome, gettato sul fiume Neretva, un arco a schiena d’asino, costruito dall’architetto turco Hayrudin nel 1566. Il suo accurato restauro, dopo la completa rovina di un vergognoso bombardamento, rappresenta l’auspicio di un rinnovato pacifico incontro fra genti, culture e religioni diverse, cui anche la Puglia, regione interetnica per eccellenza, intende apportare il suo “alato” contributo. Aeroporti di Puglia News Nis ospita il comitato esecutivo del progetto L a città di Nis (Serbia meridionale) ha ospitato nei giorni scorsi l’executive board del progetto AIR.NET. Alla riunione hanno preso parte delegazioni di tutti i partners di progetto: Aeroporti di Puglia, nella sua qualità di capofila, Aeroporto del Friuli Venezia Giulia, Aeroporto di Mostar (BiH), Aeroporto di Niš (SRB), la Regione Molise, per il rafforzamento dei collegamenti terrestri con l’aeroporto di Bari, e il Comune dell’Aquila, per la definizione delle politiche di sviluppo per il proprio aeroporto cittadino. Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento del progetto stesso, avviato a concludersi entro la fine dell’anno. Una delle sessioni del programma di incontri è stata dedicata ad un wokshop con i rappresentanti delle istituzioni della città serba (Sindaco, Università, Camera di Commercio) nonché delle agenzie locali impegnate nella valorizzazione del territorio e nello sviluppo di partnership con imprenditori stranieri interessati allo sviluppo di relazioni commerciali. Gli incontri hanno permesso di evidenziare un quadro che seppur condizionato da oggettive criticità, ad esempio nel campo dell’accessibilità - alla cui soluzione proprio il progetto AIR.NET intende dare il proprio contributo -, è fatto anche di una grande dinamicità e di una ferrea volontà di miglioramento. Ma come nasce e si sviluppa il progetto AIR.NET. L’area adriatica, nella quale convivono assieme territori fortemente dinamici dal punto di vista economico-commerciale e territori collocati in zone periferiche e scarsamente accessibili, uno dei problemi principali - anche nella prospettiva del processo di adesione dei Paesi Balcanici all’Unione Europea - è rappresentato dai collegamenti e dalle infrastrutture di trasporto ancora inadeguati e dalla mancanza di reti efficienti e veloci tra le due sponde adriatiche. Una situazione che riguarda anche le numerose infrastrutture aeroportuali regionali che, seppure ampiamente diffuse lungo le coste, nelle regioni interne sono spesso sottoutilizzate. Come sottolineato dagli orientamenti dell’UE in materia di finanziamento degli aeroporti e aiuti in fase di avviamento alle compagnie aeree operanti su aeroporti regionali (COM 2005 / C312/01), l’istituzione di collegamenti aerei diretti lungo la direttrice est-ovest dell’Adriatico può contribuire a generare nuove opportunità di sviluppo socio-economico a breve termine, all’eliminazione delle barriere per la circolazione di persone e merci, a rafforzare la crescita economica, a collegare le regioni periferiche alle aree centrali ed a incoraggiare la cooperazione e gli scambi commerciali nel bacino dell’Adriatico. L’obiettivo generale del progetto AIR. NET è, dunque, la creazione di una rete permanente tra gli aeroporti regionali dell’Adriatico per lo sviluppo di nuovi servizi di trasporto aereo orientata sia al sostegno delle relazioni eco25 nomiche che alla promozione turistica. Il progetto ha permesso l’apertura di 3 nuovi collegamenti aerei: Bari - Mostar / Trieste - Mostar, inaugurate a luglio 2012, e Trieste - Niš la cui apertura è avvenuta nell’ aprile 2013. Il vettore selezionato per il servizio è la Mistral Air, compagnia aerea di proprietà di Poste Italiane spa, che opera con Boeing B737-300 da 148 posti. Il progetto è co-finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA CBC Adriatico, ovvero il principale programma europeo di supporto al processo di integrazione dei paesi adriatici orientali. AIR.NET, in particolare, può vantare il primato di primo progetto europeo in assoluto ad aver creato - assieme ad una compagnia aerea - collegamenti aerei passeggeri regolari e pienamente operativi attraverso l’uso dei Fondi Strutturali. La prima stagione aerea, effettuata in via sperimentale durante l’estate 2012, ha dato risultati ampiamente incoraggianti, con circa cinquemila passeggeri che hanno usufruito del servizio. Per quanto concerne la stagione 2013, sono previsti più di 300 collegamenti aerei bisettimanali sulle tratte indicate. Così come previsto dagli orientamenti europei in materia, una volta cessato il regime di aiuto all’avvio delle rotte aeree, le risposte che il mercato darà all’utilizzo di questi nuovi collegamenti determineranno le scelte commerciali future. Maggiori informazioni su: www.airnetproject.eu English summary Apulian Wings Head Over Heels An English Summary of this issue’s main articles by Gino Lorenzelli Germanwings investing in Puglia Germanwings strongly believes in the “Apulian system” and launches the new direct connection BrindisiStuttgart in addition to the already successful Bari-Cologne/Bonn and Bari-Stuttgart. The brand new Salento Airport flight to the capital of BadenWürttemberg will be operated weekly with a modern Airbus A319, which confirms the air carrier policy of an all-new fleet, making Puglia one of the most important hubs in Italy. According the Giuseppe Acierno, Aeroporti di Puglia Ceo, “this new connection from the heart of Salento makes Brindisi a major European player in the fierce competition that is ahead of all of us here in Puglia. Tourism is a vocation - Acierno declared - we cannot do without, it brings visibility and confirms the lively economy of our Region”. Russia is closer than ever Mistral Air, the Italian Poste Italiane owned air carrier, is serving Bari with a new flight to Moscow. From last May to next October, every Monday a direct connection to the MoscowDomodedovo airport will bring new opportunities to Apulians and Russians to increase already existing partnerships, while improving tourism on both sides, log on to www.mistralair. it for more information and detailed schedules. Aube en Champagne by Rosangela Pappalepore A magical tour to one of the best French destinations and, why not, a sip of champagne… Starting at Troyes, the capital of Aube en Champagne, visitors have an irresistible aura thanks mainly to its beautiful town houses. Restored wells, winding cobbled streets lined with timber frame dwellings, finely decorated wooden doors, museums with their rich local and original heritage, restaurants that celebrate unrivalled local gastronomy, just about everything is charming here. Lovers of authenticity and fine bubbles will appreciate Aube and its Champagne Route with its land devoted to wine-growing and its picturesque villages and remarkable vineyards, vaulted cellars and typical ‘cadoles’, or vineyard huts. Champagne lovers will be initiated to the secrets of the Wine of Kings and taste a remarkable vintage. Situated on the borders of Champagne and Burgundy, Cote des Bar is the main region in Aube that produces the King of Wines. With “Cote des Blancs”, “Montagne de Reims” and “Vallée de la Marne”, “Cote des Bar” is one of the large blocks of land that structure the Champagne vineyards. Classified with a controlled label of origin since 1927, Aube has more than 7,650 hectares of vineyard. (The Champagne label covers 34,000 hectares in all). Covering 22% of the Champagne vineyards, the Department of Aube produced almost a quarter of the 321 million bottles sold throughout the world in 2006. The 63 communes included in the label are concentrated along the Cote des Bar between Bar sur Seine and Bar sur Aube. While there, the Montgueux vineyards overlooking Troyes should not be forgotten, neither should those of Villenauxe in the north-west of the Department. The original feature of these two communes lies in the va- 61 riety of grapes grown, with a majority of Chardonnay, meaning they are the equivalent of Cote des Blancs. The Petruzzelli Theatre by Francesco Monteleone The Petruzzelli іs the largest theatre оf the city оf Bari аnd the fourth Italian theatre by size. The history оf the Petruzzelli begins when Onofrio аnd Antonio Petruzzelli, traders аnd ship builders presented the design оf the theatre in 1896 and finished their work in 1903 with a beautiful building. The theatre was inaugurated in 1903 wіth the masterpiece оf Meyerbeer, Les Huguenots. Next tо the opera scene, musical ballet, big concerts were hosted through the last century. Great international artists hаve walked the stage оf the Petruzzelli: Tito Schipa, Herbert von Karajan, Rudolf Nureyev, Frank Sinatra, Ray Charles, Liza Minnelli, Juliette Gréco, and the great Italian playwright, actor and director Eduardo De Filippo, not to forget Riccardo Muti, Carla Fracci, Luciano Pavarotti, and countless others. The Petruzzelli is a key part of the artistic, social and cultural history of the city of Bari, and will always be despite its ups and downs. In October 1991, after the last performance of Vincenzo Bellini’s “Norma”, the building was destroyed by a horrendous arson. Wholesale reconstruction, in compliance with government principle of “where it was, how it was”, only began in 2006 and was completed in 2008. Recreating the original character of the theatre, in line with the clear brief established by the Ministry for Cultural Heritage, involved both the redevelopment of what survived and the reproduction, with the addition of the necessary technological innovations, of what had been destroyed. Nowadays the Petruzzelli is still a marvel, with its architectural mix of Italian and French-style, the latter being the inspiration for its galleries, its semi- spherical dome and spaciousness. Puglia, the Adriatic Sea and the Balkans by Nino Lavermicocca The Adriatic Sea, internationally known as the “Sea of Europe”, has thousands of years of history to tell, and Puglia has always been one major player in its glory path. Settlements along the Adriatic dating to between 6100 and 5900 BC appear in Albania and Dalmatia on the eastern coast, while during the classical age, Illyrians inhabited the eastern Adriatic coast, and the western coast was inhabited by the peoples of Ancient Italy, mainly Etruscans, before the Roman Republic’s rise. Greek colonization of the Adriatic dates back to the 7th and 6th centuries BC, and the Greeks soon expanded further north establishing several cities, including Epidaurus, Black Corcyra and Ancona, with trade established as far north as the Po River delta, where the emporion (trading station) of Adria was founded. The Middle Ages in the Adriatic Sea basin saw further territorial changes, including the Norman conquest of southern Italy ending the Byzantine presence on the Apennine peninsula in the 11th and 12th centuries (the territory would become the Kingdom of Naples in 1282) and the control of the eastern Adriatic coast by the Kingdom of Hungary in 1102. In this period, the Republic of Venice began to expand its territory and influence, which would bring its dominion for hundreds of years. In the 13th century, Venice established itself as a leading maritime nation, while during much of the 12th and 13th centuries Venice and the Republic of Genoa engaged in a warfare culminating in the ousting of the Genoese from the Adriatic and making the Venetians the real dominators of this fundamental commercial highway. Still today, the Adriatic is considered one of the best trading corridors in Europe, with the lively economies of the Balkan Countries making it most appealing for their integration with to the European Union. The Air Net Project The Aeroporti di Puglia leading role in the Air Net project will bring new business opportunities to our Region. Air Net is a permanent network among Adriatic regional airports for the development of new services of air transport, oriented to support economic relations and tourism improvement. The project will be concentrated to areas with relevant economic potentials with the aim of overcoming communication barriers and insufficient transport infrastructures. Connectivity and mobility between modern countries are the basis for economic growth, social and cultural cohesion. In particular, the Adriatic area, whose territories have relevant economic potentials, still has many transport issues and insufficient physical connections, poor transport infrastructure between the two sea coasts. This situation concerns also the numerous regional airport infrastructures, widely spread along the two coasts, but often underutilized. The Air Net Project supports the establishment of direct air connections across the east and west Adriatic coasts in order to improve accessibility and mobility of the area. After developing new routes schemes, during the project lifetime (March 2011 – August 2013) weekly scheduled flights will connect the airports of Apulia, Trieste, Mostar and Nis, contributing at the effective territorial cohesion of the involved territories and at strengthening regional economies. Taranto, its Sea and History by Angela Altomare Taranto, always on top of the news for 62 its painstaking problems with pollution, is one of the most fascinating cities in Puglia. Overlooking the Gulf in the Ionian Sea, it is called the city of two seas, the Mar Grande and the Mar Piccolo, which both brush against its coastline. Due to its position, the city has always been considered of strategic importance from both a commercial and military point of view and its two ports have always hosted navy and merchant ships. Its origins date back to 706 B.C. when colonies from Sparta settled in the area. It then began to be one of the most important cities of Magna Graecia, making it more powerful and rich of many original Greek mainland centers. To get a real understanding of this, one should visit the National Archaeological Museum, an amazing collection of Greek art that really leaves visitors astonished. Just around the city center there are numerous ancient necropolises to visit, representing the many types of burials practiced over the centuries: for instance the De Beaumont Bonelli Bellacicco Hypogeum is particularly charming, located in the Old Town 14 metres below sea level with Greek, Byzantine and Medieval influences. Out of town there are fascinating rock villages in Ginosa, Mottola, Grottaglie, Crispiano, Laterza, Castellaneta, Massafra and Palagianello and sometimes they are part of an urban area. Churches, crypts and sanctuaries are often adorned with beautiful Byzantine icons depicting the Virgin, saints and martyrs. While in Taranto, do not miss the opportunity to visit the charming Masserie in San Crispiano and the surrounding area, a true experience not only for art lovers, but also for food and wine connoisseurs. Apulia Slow Coast by Alessandra Nenna Italy is well known as the country of navigators, but the latest “Magellan” English summary is quite an eccentric one… Michele Guarino, an architect with a passionate love for the sea and Puglia, has initiated the circumnavigation of Puglia and found quite an amazing name for it: Apulia Slow Coast. Born in nearby Campania but adopted by the Apulian land, Guarino is well determined to row along the over 750 kilometers of Apulian coasts on board of a pedalò, a typical Italian icon, namely a small boat with pedal pushed propellers. In her piece Alessandra Nenna tells this incredible story and the way Guarino has involved friends and sea lovers to pursue his courageous goal. Transylvania is not only… Dracula by Giusy Petruzzelli Thanks to the new direct flight from Bari to Cluj-Napoca, beautiful and… scary Transylvania is closer than ever. The name Cluj comes from Castrum Clus, first used in the 12-th century as the name of the citadel surrounding the city. Clus means “closed” in Latin and refers to the hills that surround the city. German merchants, who arrived in the 12th century, rebuilt the medieval earthen walls of Clus in stone after the Tartar invasion of 1241. Known as Klausenburg to the Germans and Kolosvar to the Hungarians, Cluj became Cluj Napoca in the 1970s, when the communist regime added the name of the old Roman settlement to emphasize its Daco-Roman origin. With one of the most vibrant economies in the country and a population of around 330,000, Cluj, is today a vibrant cultural and educational city. The six state and several private universities located here also make Cluj Napoca the city with the largest percentage of student population in Romania. The various cultural and material influences, which left their mark on Transylvania’s history, made up an important cultural and historic legacy of monuments, ancient vestiges or medieval churches and cathedrals at the side of modern masterpieces, as well as museums, memorial houses and architecture monuments. With its variegated landscape and privileged geographical setting in the heart of Transylvania, Cluj displays a wide range of tourist and leisure activities. Although some people may associate the name with tales of bloodthirsty vampires (it is the setting of Bram Stoker’s novel Dracula), Transylvania is one of the most beautiful natural regions in Europe dotted with picturesque, medieval fortress towns and monasteries. Lively cities with stunning baroque architecture offer modern tourism services at a price far below that of, say, Germany or France. Here you can find some of the most developed cities in Romania, but also old villages where people live as they did a hundred years ago. Transylvania is surrounded by the misty Carpathian mountains and is home to rare fauna (bears, wolves) and flora (orchids and other plants). The history of Transylvania is much disputed: once it was an integral part of the Kingdom of Hungary (950-1526), then an independent Principality (1526-1690) before being reabsorbed by the Habsburg Empire. This complex history explains the many cultural differences between Transylvania and the rest of Romania. For much of this history the Romanian majority had few rights and was ruled by minorities such as the Hungarians and Saxons. Home, my Place in the World di Stefania Di Mitrio German photographer Menno Aden won the 2013 edition of the Photography Award organized by Accademia Apulia UK, entitled ”Home - My Place in the World”. The exhibition is an array of Made-in-Puglia events showcased at various prestigious locations in central London. London thus celebrates Apulian excellence with a 63 week of exclusive events. The initiative is aimed at introducing the international community to the best expressions of culture, art, creativity and cuisine from one of the most beautiful and original regions in Italy. The series of events will take place around mid-July, across a number of exciting venues in central London, including La Galleria Pall Mall and the Italian Cultural Institute. Curated by the art critic Lia De Venere, the contemporary art show will display paintings, sculptures, photographs, installations and videos focused on the theme of ‘homeland’. Giving tribute to the concepts of identity, nomadism, home and mother country, the exhibition will showcase works of art of some of the most representative Apulian artists. Lago Salso Oasis, a unique place by Espedito Alfarano and Vincenzo Rizzi The Lago Salso Oasis near Manfredonia is an enchanting destination and quite an unusual one in Puglia. It brings visitors closer to nature and the environment through emotion, fun and the experience of doing something “hands on” , thus offering an alternative to traditional tourism activities. Due to its natural value a wetland such as Salso is an ideal place for those who love being outdoors, in direct contact with nature, observing birds in their natural environment. There are different ways of getting to know Lago Salso: excursions on foot or by bicycle along the banks, thematic meetings with slide slows and in the near future a boat trip along the canals. Birdwatching at Lago Salso Oasis gives the opportunity of experiencing the life of over 240 different species. Visiting the Oasis means spending a day in contact with nature getting to know and observe birds, plants, unusual habitats and traces of the past, with the help of expert guides such as ornithologists, naturalists, botanists, environmental education officers. In fact, this is the group of experts of the Centro Studi Naturalistici NGO, which manages the scientific and recreational-educational activities of the Oasis offers in order to support those who want to get to know this area protected by the Capitanata, considered one of the most important for the migration of birds at the European level, in discovering and experiencing the emotion of nature. Patron Saints of Puglia by Gaetano Armenio With their unique mix of religion and profane feast, the celebrations of the Patron Saints across Puglia are the vivid legacy of ancient traditions and an unmissable appointment for folklo- 64 re lovers. Christian faith and pagan heritance for one day are experienced in churches, piazzas and cloisters all along the Region. Be it the Perdoni procession in Taranto or hundreds other celebrations during the Holy Week, these are one of Puglia’s attractions for international travelers and Italians as well. Log on to www. patronidipuglia.it to get some detailed information.