Vogliamo un`isola meno “isolata” - La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Vogliamo un`isola meno “isolata” - La Provincia del Sulcis Iglesiente
IL NUMERO 272 1-16:IL NUMERO 181 4/9 01/08/14 10.31 Pagina 2 AUTOFFICINA CARBONIA di Diana Donatello + chilometri - salati Via Roma P.zza Matteotti InstallazIone ImpIantI Gpl a paRtIRe Da € 800 su tutte le auto loc. sirai - Carbonia - tel. 0781 1986387 del Sulcis Iglesiente CARBONIA Anno XIX - N° 272 Cell. 329 4338541 - mail: [email protected] 31 Luglio 2014 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita L’accordo siglato il 31 luglio tra Regione e Cin-Tirrenia ha acceso un fortissimo dibattito sul sistema dei trasporti marittimi Vogliamo un’isola meno “isolata” La Sardegna ha diritto al riconoscimento di una vera continuità territoriale sia per i passeggeri sia per le merci, sino ad oggi negata. L ’accordo siglato il 31 luglio tra la Regione Sardegna e la compagnia di navigazione Cin-Tirrenia ha acceso un fortissimo dibattito sul sistema dei trasporti marittimi tra la Sardegna e il resto d’Italia. Solo l’applicazione dei suoi contenuti ci dirà quanto sia più o meno vantaggioso per i sardi, che rivendicano da sempre una vera continuità territoriale, oltre che aerea, anche marittima, sia per i passeggeri sia per le merci, sino ad oggi negata, ma certamente non induce all’ottimismo il netto contrasto tra l’interpretazione data dall’assessore dei Trasporti Massimo Deiana che ha parlato di «agevolazioni per i sardi, gli emigrati, le merci, ma anche per i non residenti in partenza per la Sardegna, con tariffe scontate ed altri vantaggi, comprese le maggiori entrate derivanti dal trasferimento della sede legale di CIN in Sardegna» e quella fortemente critica, non solo di alcune forze politiche di opposizione, ma anche di otto deputati del PD, che hanno presentato un’interrogazione ai ministri dei Trasporti e delle Finanze, primo firmatario Francesco Sanna, contenente una lunga richiesta di chiarimenti, nella quale sostengono che nella convenzione «certamente c’è qualcosa che non quadra». Al di là della polemica politica, alla quale come sardi siamo decisamente poco interessati, ancora una volta rivendichiamo il nostro sacrosanto diritto di poter vivere in un’isola meno “isolata”, e di poterci “muovere liberamente” alle stesse condizioni garantite agli italiani residenti nelle altre 19 regioni. Energia e trasporti sono i due tasselli fondamentali di un moderno tessuto socio-economico, sui quali la Sardegna esige un trattamento equo, per poter costruire il proprio futuro. Giampaolo Cirronis Uno splendido fenicottero rosa in volo sugli stagni di Is Solinas ALL’INTERNO Eurallumina, ora il rilancio è più vicino Sono giorni decisivi per il futuro di Alcoa La Goletta Verde promuove il mare sardo Rossano Ercolini: «Obiettivo “Rifiuti zero”» Nuova portualità per lo sviluppo del Sulcis Pagina 2 Pagina 3 Pagina 5 Pagina 7 Pagine 8-9 Quale futuro per gli ospedali del territorio? Dal 3/8 ritorna Carignano Music Experience Narcao, 24 anni sull’onda del Blues Grande successo per “Al di qua del ponte” A Cagliari è iniziata l’era Giulini-Zeman Pagina 10 Pagina 12 Pagina 13 Pagina 14 Pagina 15 CONCESSIONARIA E SERVICE Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com PANETTERIA - SALUMERIA - FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 - CARBONIA - ✆ 0781 674337 NOSTRA PRODUZIONE Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 - Via Santa Caterina, 153 Via della Vittoria, 105 - Mercato Civico Box n° 62 IL NUMERO 272 2-15:IL NUMERO 181 2/11 01/08/14 01.56 Pagina 1 2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 è stato firmato il 22 luglio a Palazzo Chigi il piano di investimenti da 75 milioni di euro per l‘impianto di cogenerazione Eurallumina, ora il rilancio è più vicino Ventiquattr’ore dopo la firma, all’assessorato regionale del Lavoro è stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione. è ’stato firmato lo scorso 22 luglio a Palazzo Chigi il piano di investimenti da 75 milioni di euro che prevede la costruzione e messa in esercizio di un impianto di cogenerazione di energia elettrica e vapore, attraverso l’utilizzo di carbone d’importazione, da cedere prevalentemente ad Eurallumina. Il progetto coinvolgerà complessivamente 357 lavoratori. La presentazione ufficiale del contratto di sviluppo, per la partecipazione al progetto di rilancio di Eurallumina, si è svolta alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio e dell’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, che ha illustrato il progetto. Oltre al contratto di Eurallumina (raffineria di allumina dalla bauxite) di proprietà della multinazionale russa Rusal, sono stati presentati ed illustrati nel dettaglio alla stampa specializzata, quelli di altre importanti realtà industriali e produttive. A finanziare questi progetti sarà Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo; i suoi obiettivi prioritari sono quelli di favorire l’attrazione di investimenti esteri e sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo, e valorizzare le potenzialità dei territori. In questa logica, perché rispon- dente alle linee guida, si colloca il finanziamento di 75 milioni di euro, un vero e proprio prestito, concesso a tasso corrente di mercato, non soggetto alle problematiche create nel passato da incentivi cassati e sanzionati come aiuti di Stato, pertanto dentro le norme dell’Unione Europea. Il lungo iter istruttorio si è concluso il 30 giugno 2014, con la delibera del CDA di Invitalia che ha approvato il finanziamento, inserito nel contesto del Piano Sulcis e fa parte di un piano industriale complessivo che è valutato 188 milioni di euro e che comprende la realizzazione dell’impianto di cogenerazione di energia termica ed elettrica per autoproduzione (progetto presentato dalla progettista e realizzatrice Foster Wheleer, alla regione Sardegna ed alle istituzioni e gli enti coinvolti a tutti i livelli il 10 luglio 2014), la trasformazione dell’impianto di produzione alla nuova tecnologia per l’utilizzo della bauxite guineana e per la messa in sicurezza e l’esercizio del sito di stoccaggio dei residui dalla lavorazione. Il contratto di sviluppo è uno degli ultimi punti che mancavano, portato a conclusione positiva, facente parte del protocollo d’intesa del 22 novembre 2012, siglato con il ministero dello Sviluppo economico ed i vertici della Rusal, nella difficile trattativa condotta dalle organizzazioni sindacali e sostenuta dalla lotta della RSU e dei lavoratori dello stabilimento di Portovesme. Per avere la certezza dei tempi di avvio della spesa delle risorse (ipotizzati nel primo semestre 2015), la definizione dell’accordo di programma sui temi ambientali, in corso di elaborazione al ministero dell’Ambiente, propedeutico al dissequestro da parte della Magistratura, del sito dove allocare i residui delle lavorazioni. Ventiquattr’ore dopo la firma del piano di investimenti, è stato sottoscritto all’assessorato regionale del Lavoro, l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione ai lavoratori Eurallumina nella fase Un’immagine dello stabilimento Eurallumina in produzione. transitoria che precederà il riavvio produttivo. Su convocazione dell’assessore regionale Virginia Mura, la società Eurallumina, coadiuvata dalla Confindustria, dalle segreterie dei chimici di CGIL, CISL e UIL e la RSU aziendale, hanno formalizzato un importante passaggio per la tutela delle maestranze dello stabilimento di Portovesme, di proprietà della Rusal. «L’accordo - si legge in una L’assessore dell’Industria ha annunciato il riavvio dell’attività Finalmente una schiarita nel futuro di Igea D opo una lunga vertenza e tante incertezze, emerge finbalmente una schiarita per il futuro della società Igea. L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha presentato alle organizzazioni sindacali una proposta basata sul risanamento della società e sul riavvio dell’attività produttiva che consentirà anche la ripresa del pagamento degli stipendi ai lavoratori. Il testo dell’accordo richiama i punti essenziali contenuti nella delibera approvata dalla Giunta Pigliaru. «A fronte di un indebitamento della società in liquidazione pari a 20 milioni di euro e della pressoché totale assenza di liquidità - ha detto l’assessore Maria Grazia Piras - abbiamo comunque preferito intraprendere un percorso virtuoso, scongiurando il fallimento o la strada oggi impercorribile della trasformazione di Igea in agenzia regionale.» La deliberazione del 15 luglio 27/12 individua la possibilità di un percorso di risanamento già avviato a maggio con la nomina del liquidatore, nell’ambito di una procedu- ra di concordato che garantisca la conservazione del patrimonio aziendale e la parità di trattamento nei confronti dei creditori. «L’obiettivo - ha rimarcato l’as- l'assessorato dell’Industria elabori una convenzione triennale con Igea riguardante la custodia e il mantenimento in sicurezza delle miniere per un totale di 28 milioni di euro. lità e Cig in deroga, che già scontano enormi e vergognosi ritardi nei pagamenti. La riforma complessiva degli ammortizzatori sociali non prevede più questi strumenti ed in una fase dove appare lontana la ripresa delle vecchie attività ed il sorgere delle nuove, in particolare in Sardegna, porterà all’aumento esponenziale dei vari drammi sociali.» Resta in vigore la “CIG straordinaria per crisi aziendale di par- ticolare rilevanza e per ristrutturazione, riconversione o riorganizzazione delle aziende interessate”, che viene concessa dal ministero del Lavoro, solo ed esclusivamente “in presenza di reali, concrete ed accertate possibilità di ripresa produttiva”, e questo è il caso dell’Eurallumina. La trattativa tra il ministero dello Sviluppo economico e la Rusal, condotta dalle organizzazioni sindacali e dalla RSU con i lavoratori dello stabilimento di Portovesme, protagonisti di una lunga stagione di lotta e che ha portato alla definizione del protocollo di intesa siglato al Mise il 22 novembre 2012, ha dato la possibilità, in seguito agli sviluppi positivi, di poter sottoscrivere l’accordo per la CIGS “per crisi aziendale” e consentire un’adeguata tutela nel periodo transitorio. Per dare definitivamente il via al programma degli investimenti per il rilancio dell’Eurallumina, resta l’ultimo passaggio: la rimessa in esercizio del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazione per cui è in fase di elaborazione un “accordo di programma con il ministero dell’Ambiente”, propedeutico al dissequestro da parte della magistratura. Prosegue, intanto, il lavoro di mantenimento dell’impianto. Uno dei punti di forza della possibilità di ripartenza, è stata la costante manutenzione dello stabilimento, condotta dai tecnici ed operatori dell’Eurallumina. Oltre ai 20 tecnici ed impiegati che sono impegnati a tempo pieno, sono circa 50 gli operatori che a rotazione si alternano tutti i giorni nella manutenzione delle apparecchiature. A loro si sommano un numero variabile a seconda degli interventi manutentivi che vengono programmati, di professionalità provenienti degli appalti. Complessivamente circa 100 lavoratori giornalmente varcano i cancelli, “che rimangono aperti”. Queste cifre confermano che si è in presenza di una fermata produttiva e non di serrata o abbandono. Dal 1 settembre 2014, per la durata di 12 mesi, l’intesa sottoscritta in sede di assessorato regionale, prevede che venga mantenuta l’anticipazione diretta delle spettanze da parte dell’azienda e la continuità con i precedenti accordi economici. «L’obiettivo auspicabile - sostiene la RSU aziendale - è di non utilizzare tutti i 12 mesi previsti, ma che possano essere interrotti anticipatamente; per questo continuerà costante l’azione di pressione e di monitoraggio da parte della Rsu, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali a tutti i livelli, questo significherebbe il passaggio ad una CIGS per ristrutturazione, strumento che verrà concesso quando partiranno gli investimenti e materialmente inizieranno i lavori preparatori alla ripresa della produzione, che richiamerebbe al lavoro per primi, i lavoratori dell’indotto, che più di tutti hanno dovuto subire le conseguenze di questi anni di crisi, e che è giusto che per primi possano usufruire degli effetti positivi, di una battaglia che le tute verdi hanno condotto con determinazione, per il lavoro, anche quando tutto sembrava perduto.» Cantina Santadi Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012 I minatori Igea durante uno sciopero. sessore Piras - è anche quello di salvaguardare le attività di manutenzione dei siti minerari cui la Regione è obbligata ad adempiere.» La proposta della Regione ai sindacati e la delibera prevedono che «Il percorso concordato - ha concluso Maria Grazia Piras - è diretto alla ripresa della normale attività che consentirà anche il pagamento degli stipendi correnti ai circa 260 dipendenti.» Il congresso regionale è stato celebrato il 13 luglio a Paulilatino Giovannino Deriu è il nuovo segretario PRC G iovannino Deriu è il nuovo segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista. è stato eletto il 13 luglio a Santa Cristina di Paulilatino, al termine del Congresso regionale celebrato alla presenza del segretario generale Paolo Ferrero, ex ministro della Solidarietà sociale. Tra i numerosi interventi, nel corso del dibattito, l’ex consigliere regionale Paolo Pisu ha posto l’accento sulle problematiche delle zone interne, dallo spopolamento alla nota della RSU aziendale - prevede la rimodulazione dell’ammortizzatore sociale che vede i 303 dipendenti uscire dal regime di cassa integrazione in deroga utilizzabile sino al 31 agosto 2014. Dopo questa data, purtroppo, ad oggi, non c’è la certezza della copertura finanziaria necessaria, facendo così diventare emergenziale la situazione di circa 65.000 lavoratori sardi inseriti nelle mobi- Giovannino Deriu. crisi dei comparti produttivi. Lorena Cordeddu ha sviluppato una analisi sulla crisi occupazionale e sulle possibili risposte da mettere in campo. Ciriaco Davoli, da parte sua, ha sottolineato i passi avanti fatti nell’ultimo anno per il rilancio politico ed organizzativo di Rifondazione Comunista in Sardegna. Giulia Suella si è soffermata sulla tutela del paesaggio e delle risorse ambientali. Ha partecipato ai lavori anche il neo consigliere regionale Alessandro Unali. LATINIA Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna. Vino mediterraneo, caldo, solare che, servito a 10°-12° C, esalta il dessert e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa. Ha ricevuto il “Premio speciale” “miglior vino dolce dell’anno” 2002 e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso” Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux. IL NUMERO 272 3-14:IL NUMERO 181 3/10 01/08/14 02.21 Pagina 2 Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 3 La Provincia del Sulcis Iglesiente Proseguono senza sosta le trattative al ministero dello Sviluppo economico per la cessione dello stabilimento e i costi dell’energia Sono giorni decisivi per il futuro di Alcoa Nelle ultime settimane è cresciuto l’interesse della multinazionale svizzera Glencore, condizionato ad un prezzo dell’energia “equo”. L a multinazionale Glencore, già presente nel Sulcis con la Portovesme srl, è interessata all’acquisizione dello stabilimento Alcoa. È questo l’elemento più importante emerso negli ultimi due incontri svoltisi al ministero dello Sviluppo economico il 23 e il 29 luglio, per l’esame della vertenza, tra il Governo, la Giunta regionale e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. A questo punto, anche se non c’è ancora niente di ufficiale e definitivo, la trattativa con l’altra multinazionale, la Klesch, sembra tramontata. La trattativa per la cessione dello stabilimento, come auspicano la Giunta regionale, i sindaci (alcuni anche il 23 luglio erano presenti all’incontro svoltosi al Mise) e, soprattutto, i lavoratori, potrebbe andare incontro ad un’accelerazione ma resta ancora irrisolto il problema principale, quello relativo alle tariffe energetiche. Per arrivare ad una conclusione positiva, è necessario ed indispensabile arrivare ad un prezzo dell’energia intorno ai 30 euro a MWh. Alcoa, inoltre, al tavolo ministeriale ha ribadito di non aver ancora ricevuto alcuna offerta né tantomeno un piano industriale. Durante lo svolgimento dell’incontro, i 150 lavoratori arrivati dalla Sardegna hanno manifestato rumorosamente ed uno di loro è stato colto da malore e soccorso da un’ambulanza. «Questa vertenza va affrontata con totale senso di responsabilità da parte di tutti, costruendo un clima di fiducia - ha detto il Governatore Pigliaru -. È chiaro che si tratta di una trattativa difficile, ma è importante ricordare che, fino a poco tempo fa, trattativa non ce n’era alcuna. Noi ci siamo impegnati, sin dalla prima ora, nel creare condizioni stabili perché un nuovo potenziale investitore, tra quelli che abbiamo chiamato in campo, riavvii lo stabilimento.» Il verbale d’incontro redatto dal Mise spiega che «Governo e Regione agiscono perché si possa pervenire, in accordo con primario operatore nazionale, ad una positiva condivisione nei tempi più rapidi dell’istruttoria sulla questione energia con l’obiettivo di individuare condizioni di mercato che possano favorire la economica gestione nel lungo periodo dell'impianto di Portovesme. Il confronto in corso ha l’obiettivo da parte di Governo e Regione di arrivare al- sidente Pigliaru - è quello di chiudere il Memorandum of Understanding entro il mese di agosto. Il tavolo è aperto e continueremo a lavorare.» Una moderata fiducia è emersa al termine del nuovo incontro svoltosi al ministero dello Sviluppo economico il 29 luglio tra Governo, Regione e Sindacati. Si è avuta conferma dell’interesse della multinazionale Glencore per l’acquisizione dello stabilimento ed è stato esaminato il problema dei costi dell’energia, sul quale in passato si sono arenati tutti i tentativi di soluzione sia per Alcoa sia per le I lavoratori attendati da mesi all’ingresso dello stabilimento di Portovesme. la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding (MOU) tra investitore e istituzioni al quale potrà immediatamente seguire la manifestazione di interesse ad Alcoa ed il conseguente avvio del confronto diretto tra i soggetti imprenditoriali. Infine, Governo e Regione hanno comunicato al gruppo industriale interessato che intendono sostenere la ripresa della produzione e dell’occupazione mettendo a disposizione anche lo strumento del Contratto di Sviluppo e completando le infrastrutture in tempi certi». «La nostra richiesta, che è anche il nostro impegno - ha concluso il pre- altre aziende energivore. Questa volta la strada intrapresa sembra quella giusta per arrivare al risultato finale, grazie anche alla disponibilità fornita da Enel a valutare tariffe compatibili con le condizioni poste dal potenziale acquirente. La trattativa vera e propria per la cessione dello stabilimento non è ancora iniziata ma senza un preventivo accordo sui costi energetici non c’è alcuna possibilità di risolvere la vertenza ed assicurare un futuro produttivo allo stabilimento e quindi un’occupazione ai lavoratori. Le parti si reincontreranno a breve, forse già la prossima settimana. L’unità di assistenza tecnica del Piano Sulcis avrà sede al Consorzio Ausi 55,7 milioni per l’attuazione delle idee S i è tenuto il 21 luglio nella sede della Regione, un incontro tra Regione, Invitalia Spa ed il gruppo di 16 proponenti ed imprenditori selezionato dal bando internazionale di idee Call for Proposal per lo sviluppo del Sulcis, per avviare la fase di realizzazione del progetto. La Giunta regionale ha esaminato la proposta di delibera contenente gli atti di indirizzo per l’attuazione degli esiti del bando. La delibera ripartisce complessivi 55,7 milioni di euro sui singoli settori di intervento individuati dalle idee ed offrirà l’opportunità di realizzare i progetti attraverso procedure di evidenza pubblica. Per gli investimenti sopra i venti milioni di euro è già disponibile lo strumento del Contratto di sviluppo gestito da Invitalia, per le iniziative di media e piccola dimensione si procederà con i bandi. La Regione ed Invitalia, l’agenzia nazionale governativa per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, attiveranno inoltre una unità di assistenza tecnica per il decollo delle idee nel Sulcis Iglesiente che avrà sede verosimilmente al Consorzio Ausi di Monteponi. Inizialmente la struttura offrirà assistenza ai proponenti vincitori del bando e a quelli menzionati. Successivamente saranno invitati singolarmente tutti i 158 partecipanti alla selezione per verificare la fattibilità di altre idee. Il coordinatore dell’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha illustrato un’agenda di lavoro che ha l’obiettivo di imprimere un’accelerazione al processo iniziato con la raccolta di idee individuando risultati concreti da raggiungere in breve tempo e superando almeno in parte i ritardi accumulati. Nella discussione che ne è scaturita, sono intervenuti diversi proponenti e si è aperto un confronto sulla fase di accompagnamento alla progettazione che, come già successo per il bando internazionale, sarà un percorso gestito in collaborazione con Invitalia. Call for Proposal aveva portato alla raccolta delle 158 idee orientate, per esempio, alla valorizzazione turistica del territorio del Sulcis, alla riconversione energetica sostenibile ma pure alla ricerca e alta formazione o ai servizi culturali e sociali. Tra questi proponenti l’agenzia Invitalia aveva selezionato i 6 vincitori e i 10 meritevoli di menzione. Eletto con un voto quasi unanime il successore di Cristiano Erriu Pier Sandro Scano alla guida dell’Anci I l sindaco di Villamar, Piersandro Scano, è il nuovo presidente di Anci Sardegna. L’ex consigliere regionale, esponente del Partito democratico, è stato eletto dall’assemblea dei sindaci, riunita nella sala convegni dell’Hotel Holiday Inn, a Cagliari (172 i voti favorevoli alla sua candidatura, 5 le astensioni, su 177 votanti; i sindaci aventi diritto al voto erano 374). Subentra a Cristiano Erriu, che ha lasciato sia l’incarico di sindaco di Santadi Pier Sandro Scano. sia quello di presidente di Anci Sardegna dopo la nomina ad assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali (anche Erriu è esponente di spicco del PD). Pochi minuti dopo la proclamazione, Piersandro Scano ha sottolineato che il voto quasi unanime che ha portato alla sua elezione è il frutto della durezza della situazione che i sindaci stanno vivendo e rappresenta una forte dimostrazione di coesione ed unità in una fase così difficile. L’Associazione Culturale Palmas Vecchio, nell’ambito degli eventi dell’Estate Palmas 2014, organizza in collaborazione con la FIDAL Sardegna e l’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu PALMAS CORRE 2014 - 3ª edizione Percorso campestre - 1ª tappa del GRAND PRIX DEL SULCIS Sabato 9 agosto 2014 La gara si svolgerà il giorno sabato 9 agosto 2014 con ritrovo della giuria e dei concorrenti alle ore 18.00 in via Giotto - Piazza Villaggio Palmas Suergiu (San Giovanni Suergiu) e partenza alle ore 19.00. Il nuovo percorso di circa 7 km, prevede partenza ed arrivo a Palmas Suergiu. Alla competizione potranno partecipare gli atleti delle categorie Juniores, Promesse, Seniores, Master (SM e SF) tesserati FIDAL per l’anno in corso. Le categorie superiori a SM 65 e SF 65 saranno accorpate alle categorie SM 65 e SF 65. Affiancato all’evento competitivo FIDAL, ci sarà un evento NON competitivo al quale potranno partecipare tutti i NON iscritti FIDAL. PALMAS CORRE è la prima tappa del GRAND PRIX MASTER DEL SULCIS IGLESIENTE, una speciale classifica a punti riservata agli atleti Master (dai SM35/SF35 in sù) che gareggeranno nelle tre manifestazioni podistiche: Palmas Corre 9 agosto 2014 • Perdaxius Corre 30 agosto 2014 • Carloforte Corre 27 settembre 2014 Il programma completo Estate Palmas 2014 23 luglio ore 21.30: rassegna cinematografica “Quando il lavoro” film “La terra dentro”, di Stefano Obino (biografia di Pietro Cocco), in collaborazione con La Società Umanitaria 1 agosto ore 21.30: rassegna cinematografica “Quando il lavoro” film “L’ultimo pugno”, di Fiorenzo Serra, in collaborazione con La Società Umanitaria 2 agosto ore 9.30: giornata dei bambini con animatori e giochi; ore 18.00: gonfiabili per bambini, in collaborazione con TuttoEsaurito e ASD Calcetto Palmas 5 agosto ore 21.00: martedì sotto le stelle con la caccia al tesoro e giochi per bambini, in collaborazione con la Cooperativa Semata e la Cooperativa S.G.S. 9 agosto ore 21.00: sagra alimentare de “Is sappueddus a bagna burda e is arrubiolus” (Pro Loco) ore 21.30: musica sarda con Stefania Manca, Mauro Spiga pluristrumentista e Luca Lai voce 10 agosto ore 19.00: gara podistica per bambini e ragazzi sino a 15 anni con circuito cittadino 13 agosto ore 21.30: rassegna cinematografica “Quando il lavoro” film “Dal profondo”, di Valentina Zucco Piedicini con Patrizia Saias, in collaborazione con La Società Umanitaria 16 agosto ore 21.30: 3ª edizione di teatro con la Compagnia Teatrale Sa Prama GESTIONE COMMISSARIALE EX PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Palmas Corre 2014 Comune di San Giovanni Suergiu IL NUMERO 272 4-13:IL NUMERO 181 4/9 01/08/14 01.59 Pagina 1 4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 Allarme per l’approvazione della norma che innalza le soglie degli inquinanti nei poligoni militari al livello delle aree industriali La Sardegna vuole bonifiche e risanamento La regione Sardegna e la regione Friuli Venezia Giulia hanno deciso di fare azioni comuni per chiederne la cancellazione. M entre dalla Sardegna si alza sempre più forte la richiesta di un forte ridimensionameno del peso delle servitù militari e l’avvio di bonifiche e risanamento delle aree più pesantemente inquinate, con l’approvazione della norma che innalza le soglie degli inquinanti nei poligoni militari al livello di quelle applicate per le aree industriali, inserita nel decreto legge 91/2014, il Governo ha intrapreso una strada diametralmente opposta e la Giunta regionale ha deciso di opporsi al provvedimento. La scorsa settimana l’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru, nella battaglia per far modificare la norma, ha trovato un alleato nella Regione Friuli Venezia Giulia. La norma, tenendo conto dei 34mila ettari di servitù militari presenti nell’isola, è considerata incompatibile sia con gli obiettivi di bonifica sia con il risanamento del territorio. Sardegna e Friuli, le due regioni italiane in cui sono più presenti servitù militari, hanno concordato una linea d’azione comune nella commissione tecnica Ambiente-Energia della conferenza unificata Stato-RegioniEnti locali. Un tavolo tecnico, al quale la Sardegna ha partecipato con una delegazione dell’assessorato dell’Ambiente, costituita da dirigenti ed esperti. Le notevoli superfici territoriali occupate dalle aree militari, distribuite principalmente tra poligoni missilistici (Perdasdefogu-Quirra), per eser- citazioni a fuoco (Capo Teulada), per esercitazioni aeree (Capo Frasca), aeroporti militari (Decimomannu), nonché depositi di carburanti, caserme e sedi di comandi militari, non possono essere indiscriminatamente e genericamente assimilate, hanno sostenuto Sardegna e Friuli, ad aree ad uso industriale. l’identificazione delle sub-aree ad alta intensità militare all’interno di tutti i poligoni del territorio regionale. L’obiettivo è restituire alla collettività e ad uno sviluppo sostenibile, grandi aree del territorio regionale e portare contestualmente alla bonifica, in tempi certi, le aree militari compromesse. Un’esercitazione militare a Teulada. Nell’ambito della conferenza Stato Regioni, la Regione Sardegna e la Regione Friuli chiedono l’eliminazione dalla legge di ogni riferimento ai limiti validi per l’ambito industriale, ribadendo che prima di introdurre principi normativi specifici debba essere ridefinita con lo Stato, e notevolmente ridimensionata, la consistenza delle aree militari comprensiva del- La ferma presa di posizione è in linea con quella assunta nell’ambito della conferenza nazionale sulle servitù militari, culminata con la scelta di non sottoscrivere il protocollo d’intesa con il ministero della Difesa. Le posizioni emerse al tavolo tecnico saranno il punto di partenza della prossima riunione della conferenza Stato-Regioni. Il Geoparco riavvia il servizio con un contributo di 50.000 euro Ripartono le visite dei turisti nei siti minerari I siti minerari riaprono le porte ai turisti grazie ad un contributo di 50.000 euro del Parco Geominerario al comune di Iglesias. Il commissario straordinario Gian Luigi Pillola ha firmato la delibera n° 43 che concede il contributo a titolo di cofinanziamento, per la gestione dello sportello d’informazione e servizi di accoglienza e guide turistiche per i siti già gestiti dall’Igea nei comuni di Iglesias (Porto Flavia, Grotta Santa Barbara della Miniera di San Giovanni e Museo delle macchine di Masua), Buggerru (Galleria Henry), Guspini (Galleria Anglosarda di Montevecchio), Gadoni (Miniera di Funtana Raminosa) e Lula (Miniera di Sos Enattos). La delibera prevede che sia il comune di Iglesias a curare i necessari raccordi ed accordi con le altre amministrazioni interessate e a stipulare gli accordi necessari con Igea Spa. L’intervento del Commissario straordinario del Parco geominera- Spa, dall’altro per la grande richiesta che giunge da più parti, soprattutto dalla Penisola e dall’estero, per Porto Flavia. rio giunge in un momento particolare, da un lato per le difficoltà finanziarie in cui versa la società Igea Foto di Giuliano Longu. la visita degli straordinari siti minerari presenti in Sardegna, per molti versi unici al mondo. Il Consiglio ha approvato il Consuntivo nella seduta del 1 luglio Iglesias, una nuova politica fiscale con una decisa lotta all’evasione N ella seduta del 1 luglio il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato il Bilancio consuntivo ed il Bilancio consolidato per l’anno 2013. «I documenti approvati - ha detto il sindaco, Emilio Gariazzo - sono il risultato di un encomiabile lavoro degli uffici comunali in un contesto di grande difficoltà di carattere tecnico-contabile dovuta alla gestione della sperimentazione dei nuovi principi di contabilità pubblica. Come il termine sperimentazione efficacemente suggerisce, l’Amministrazione comunale si trova in una fase in cui tutte le procedure contabili stanno subendo dei cambiamenti che investono tutti i settori dell’ente, non solo la ragioneria.» «All’atto dell’insediamento della Giunta, alla fine del mese di giugno - spiega Emilio Gariazzo - risultava approvato il bilancio consuntivo al 31/12/2012, mentre il bilancio di previsione per l’esercizio 2013 era solo una bozza di lavoro che presentava uno squilibrio tra entrate e uscite correnti di 8,1 milioni euro. Tale dato manifestava delle criticità nel bilancio, che erano legate principalmente a tre ordini di motivi: 1) Il bilancio di previsione 2013 è stato il primo bilancio nel quale si sono manifestati tutti gli effetti della sperimentazione legati all’adozione del nuovo metodo di contabilità per gli enti locali alla quale il nostro comune ha aderito nel 2011; 2) Riduzione di trasferimenti dallo Stato per oltre 1,5 milioni con conseguente introduzione della Tares che ha fatto crescere il prelievo per il servizio della raccolta dei rifiuti, indipendentemente dalla volontà di questa amministrazione; 3) Le previsioni di spesa non tenevano conto delle conseguenze legate ai due punti precedenti. Era completamente mancata l’attività di programmazione». «I tagli alla spesa - aggiunge Emilio Gariazzo - sono stati resi molto complicati anche dal fatto che ci si trovava ormai a fine luglio e gran parte delle somme erano già state spese o impegnate (peraltro si lavorava in dodicesimi sulla base di un bi- lancio più ricco). La filosofia dell’azione dell’esecutivo è stata quindi quella di rivisitare nel suo complesso la spesa corrente, senza operare tagli indiscriminati e salvaguardando anche le spese per le manifestazioni culturali che consideriamo delle vere e proprie spese d’investimento nell’ottica di uno sviluppo turistico della nostra città.» «Vista la mole dell’intervento a cui siamo stati chiamati, assolutamente senza precedenti per il comune di Iglesias - commenta l’assessore del Bilancio, Gianfranco Montis - e in considerazione della situazione trovata e del poco tempo a disposizione, valuto positivamente dagli incrementi delle mense scolastiche, asili nido e casa serena non ha superato i 50.000 euro, ma sono state ispirate al principio della proporzionalità contributiva. «Noi siamo stati chiamati - commenta ancora l’assessore del Bilancio, Gianfranco Montis - ad amministrare correttamente le risorse di questo comune e sicuramente non corrisponde ad un principio di corretta amministrazione ed efficiente utilizzo delle risorse fornire dei pasti che costano al comune oltre 6 euro ciascuno (sulla base di bandi non gestiti da questo esecutivo) ad 1,30 euro ai figli di famiglie benestanti, che non necessitano di alcun Il Consiglio comunale di Iglesias. la modalità con cui si è chiuso l’esercizio 2013». Nel corso del 2013 la Giunta ha impostato una politica fiscale che contraddistinguerà tutto il mandato: incremento della lotta all’evasione fiscale e miglioramento della capacità di riscossione dell’ente, attenzione per le imprese ed attività produttive locali per le quali sono state mantenute le aliquote Imu sui livelli minimi (quest’anno sono state esentate dalla Tasi). Utilizzo selettivo della leva fiscale (è stata incrementata l’Imu sulle seconde case sfitte). Sono state riviste anche alcune tariffe dei servizi a domanda individuale (erogati su richiesta dei cittadini), rimodulate in funzione delle criticità del bilancio, il maggior gettito complessivo previsto derivante sostegno del loro reddito da parte del comune.» La Giunta Gariazzo, infine, è intervenuta sui trasferimenti alla società In House Iglesias servizi SRL, sui quali ha operato una riduzione di 160.000 euro, garantendo comunque la chiusura dell’esercizio per la società partecipata con un utile di ed operando in questo modo un risparmio fiscale (tra minore Iva, Ires e Irap) di oltre 80.000 euro che sono rimasti nelle casse del Comune e della società partecipata. «L’obiettivo - conclude Emilio Gariazzo - è considerare la società partecipata come una risorsa strategica ed un tutt’uno con l’Amministrazione comunale, preservando e non intaccando la sua attuale solidità patrimoniale». Eccezionali risultati per il reparto di emodicamica del Sirai Il commissario Roberto Neroni ha deliberato il finanziamento S L Nuova metodica di disostruzione coronarica i è svolto il 23 giugno scorso presso il reparto di emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia un “Corso pratico di disostruzioni di occlusioni coronariche croniche (CTO) con approccio anterogrado e retrogrado”, ovvero disostruendo la coronaria sinistra attraverso la coronaria destra e viceversa. L’intervento si effettua in pazienti che pur avendo una coronaria totalmente occlusa da diverso tempo dimostrano di avere territorio cardiaco vitale nella zona dove afferisce la coronaria totalmente occlusa. La nuova metodica di recentissima introduzione, proveniente direttamente dal Giappone, utilizza materiale di altissima tecnologia ed ha permesso di disostruire le coronarie a tre pazienti che necessitavano di tale tipo di intervento. Gli interventi sono stati eseguiti dal dottor Salvatore Ierna, responsabile dell’emodinamica dell’ASL 7, e la sua equipe con il supporto di uno dei massimi esperti in Italia in tale tipo di intervento, il dottor Roberto Garbo, proveniente da Torino. Salvatore Ierna, in una nota stampa, si dichiara è orgoglioso per il lavoro svolto in questa giornata come di quello svolto negli Ringrazia, inoltre, l’impegno e la professionalità dell’Amministrazione dell’ASL e della farmacia che hanno permesso di eseguire tale nuova tecnica per il territorio, permettendo in tempi ra- L’equipe guidata dal dottor Salvatore Ierna. anni precedenti presso la ASL 7 di Carbonia, in quanto si è potuto offrire un’ulteriore possibilità di sopravvivenza al paziente affetto da cardiopatia ischemica che continua ad essere la prima patologia di morte nel Sulcis Iglesiente. pidi di disporre di tutto il materiale necessario consentendo di dare un’ulteriore chance a pazienti in particolari condizioni cardiache critiche che non avrebbero avuto alcun vantaggio da un intervento di routine. 600.000 euro al comune di Carbonia a Gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias, ha assegnato al comune di Carbonia 600.000 euro per la realizzazione di diversi interventi che riguardano molteplici aree e strutture cittadine. Nel dettaglio, il finanziamento è così distribuito: • 200.000 euro saranno destinati agli interventi di manutenzione delle strade comunali, con priorità per la sistemazione dell’area di accesso all’istituto professionale IPIA Emanuela Loi di via Dalmazia; • 120.000 euro serviranno per la manutenzione straordinaria della Biblioteca e Mediateca comunale; • 80.000 euro saranno destinati alla manutenzione straordinaria del Teatro Centrale; • 50.000 euro saranno impiegati per la manutenzione straordinaria del Centro Italiano della Cultura del Carbone; • 50.000 euro saranno utilizzati per la manutenzione straordinaria del centro sportivo di via Balilla; • 50.000 euro saranno destinati alla manutenzione straordinaria del centro sportivo di Cortoghiana; • 50.000 euro serviranno per le attrezzature degli impianti sportivi comunali. «I finanziamenti, ottenuti in se- sempre migliori e di qualità. L’Amministrazione comunale - conclude Giuseppe Casti - ringrazia la Gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias per aver accolto le diverse richieste. Anche La sede dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias. guito alle richieste presentate dal comune di Carbonia - spiega il sindaco - permetteranno di migliorare l’efficienza di diverse aree e di importanti impianti sportivi e culturali della città. Consentiranno ai cittadini, inoltre, di fruire di servizi questi interventi rientrano nell’ambito di un’importante collaborazione tra ex Provincia e Comuni del territorio, finalizzata a sostenere il rilancio dell’economia locale in un momento di grave crisi socioeconomica». IL NUMERO 272 5-12:IL NUMERO 181 3/10 01/08/14 02.15 Pagina 2 5 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 Dopo le 5 e le 4 vele della Guida Blu e i successi dei comprensori turistici, ancora uno straordinario riconoscimento per il mare sardo Goletta Verde promuove il mare della Sardegna Sui 29 punti campionati, nel monitoraggio scientifico effettuato nelle acque della Sardegna, solo 3 sono risultati inquinati. G oletta Verde promuove il mare sardo, solo 3 dei 29 punti campionati sono risultati inquinati. Il quadro emerso dall’esito del monitoraggio scientifico effettuato nelle acque della Sardegna premia gli sforzi messi in campo negli ultimi anni sul fronte della depurazione. Due siti sono giudicati “fortemente inquinati”, il primo a Valledoria, alla foce del rio Cuggiani, in località San Pietro a mare, il secondo alla foce del fiume Silis a Sorso. Inquinato, invece, il prelievo effettuato a Tresnuraghes allo sbocco del canale sulla spiaggia di Porto Alabe. In tema di mare, anche quest’anno la Sardegna si conferma al top anche nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club, dove svetta ancora sul podio il comune di Posada, premiato con la consegna delle “5 vele”, un riconoscimento assegnato anche ad altri tre comuni sardi: Bosa, Baunei e Domus De Maria. Addirittura imbattibile la regione nella classifica dei comprensori turistici con ben cinque distretti nella top ten: al primo posto il Golfo di Orosei, Ogliastra e Baronia. La campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, è stata realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che tre settimane fa ha fatto tappa in Sardegna, oltre che per verificare lo stato di salute del mare, anche per ribadire l’importanza di accrescere la rete di aree marine protette, del rafforzamento della salvaguardia degli ecosistemi costieri e della necessità di avviare al più presto una riduzione delle servitù militari con la contestuale bonifica delle zone interessate. L’istantanea regionale sulle acque costiere dell’equipe tecnica della Goletta Verde è stata presentata a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa, da Serena Carpentieri, portavoce di Goletta Verde e Marta Battaglia, direzione Legambiente Sardegna. Nel corso dell’incontro è stata consegnata al sindaco di Posada, Roberto Tola, la bandiera con le “5 vele”, simbolo di eccellenza della Guida Blu. «Così come capita da anni, il nostro monitoraggio in Sardegna ci consegna una fotografia quasi perfetta, a testimonianza che la regione gode complessivamente di un adeguato sistema di depurazione - spiega Serena urbane, dopo già due condanne a carico del nostro Paese. La procedura coinvolge anche 64 agglomerati urbani sardi, per i quali secondo l’Ue non è stato dimostrato che tutto il carico generato riceve un adeguato trattamento secondario. Questa Regione ha già fatto più volte da apripista in Italia sul tema della depurazione e della difesa del proprio paesaggio, proprio per questo confidiamo che si prosegua su questa strada e si possa far sempre meglio. Le magnifiche coste dell’isola fanno gola a molti ed è bene La spiaggia di Larboi (Domus de Maria). Carpentieri, portavoce di Goletta Verde -. Questo non significa che sia tutto perfetto e che quindi ci si può fermare, come dimostra il caso del sequestro del depuratore de La Maddalena. Occorre risolvere le criticità che abbiamo individuato e capire al più presto le cause del carico batterico rilevato. Tra l’altro, proprio alla vigilia della stagione balneare, anche l’Unione Europea ha avviato una procedura di infrazione ai danni dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue mantenere alta la guardia.» L’obiettivo del monitoraggio di Goletta Verde è individuare i punti critici di una regione, analizzando il carico batterico che arriva in mare. Legambiente effettua un’istantanea che non vuole sostituirsi ai monitoraggi ufficiali e non assegna patenti di balneabilità. È evidente, però, che i punti critici evidenziati dai monitoraggi - che nel caso della foce del Rio Cuggiani si è ripetuto anche lo scorso anno - meritano un approfondimento da parte degli enti competenti. Uniti per onorare Robert Baden-Powell I Il Bollino blu della buona navigazione A nche quest’anno i militari della Guardia Costiera di Portoscuso rilasceranno, a seguito di controlli, i bollini blu, come già nella scorsa estate 2013. Il bollino blu è garanzia di avere documentazione e dotazioni in ordine per la navigazione. Con il bollino blu il diportista naviga più sereno sapendo che in caso di controllo si perderà molto meno tempo delle preziose vacanze. La novità quest’anno riguarda la possibilità di un rilascio direttamente in banchina. Come fare? Basta contattare l’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso ai numeri di telefono +39 0781509114 / +39 328 0484875 per fissare un appuntamento in porto (Portoscuso e Buggerru) ed i militari effettueranno i control- li del caso rilasciando il bollino blu solo in caso di documentazione e quella di ricevere le informazioni del caso dai militari della Guardia Il bollino blu. dotazione di sicurezza in ordine. L’occasione dei controlli è anche Costiera, sempre intenti alla prevenzione sul territorio. Impegno del Consiglio comunale di Carbonia sui defibrillatori A Carbonia iniziativa di volontariato di Scout, Comune e Somica l 30 luglio 2014 il Gruppo Scout Carbonia 2 (Clan Fuoco Eagles), il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, l’Amministratore delegato della Somica Giacomo Guadagnini, e un gruppo di operai Somica (partecipata del Comune), alla fine del turno di lavoro, hanno voluto dedicare alcune ore della propria giornata all’attività di volontariato in favore della Piazza dedicata a Robert Baden-Powell, fondatore del movimento scout. I volontari sono stati impegnati in attività di piccola manutenzione: hanno riverniciato le panchine e la fontanella, inserito e verniciato i cestini per la spazzatura, imbiancato i muri e inserito il palo di fondazione per il canestro che sarà installato lunedì, dopo l’assestamento della pavimentazione. Il canestro permetterà ai bambini e ragazzi del quartiere di giocare a basket. È stata ripristinata la seduta delle aiuole, che era stata seriamente Costanti controlli della Guardia Costiera di Portoscuso danneggiata dai vandali. È stato anche richiesto il nuovo allaccio idrico per la fontanella della volontariato - ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia siamo intervenuti per rimediare agli I volontari in azione in Piazza Robert Baden-Powell. piazza, mentre saranno effettuati dei controlli per verificare l’intensità della luce dell’illuminazione pubblica. «Anche con questa attività di atti di vandalismo, restituendo la piazza Baden-Powell, importante luogo di incontro e di socializzazione, ai tanti abitanti del quartiere.» La Provincia del Sulcis Iglesiente Quindicinale di informazione politica, economica e sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294 Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 9698533 www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com [email protected] - [email protected] - [email protected] Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533 Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale - Loc. Sa Stoia - Z.I. Iglesias - Tel. 0781 21086 L’informazione in tempo reale su www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com Più tutela sanitaria nella pratica sportiva N ella seduta del Consiglio comunale di Carbonia, svoltasi giovedì 24 luglio, è stata discussa la mozione sull’installazione dei defibrillatori negli impianti sportivi comunali presentata da alcuni consiglieri, primo firmatario Roberto Concas, componente del gruppo “Iniziativa cittadina”; in seguito ad un emendamento al testo sul quale c’è stata la convergenza dei proponenti e della maggioranza, con Roberto Concas. il quale è stata eliminata la parte che prevedeva l’utilizzo di fondi del bilancio comunale, la mozione è stata approvata all’unanimità. Il documento impegna Consiglio comunale, sindaco e Giunta «ad avviare un progetto di collaborazione con la Asl 7, con associazioni e con realtà pubbliche o private sensibili al tema, nell’intento di raggiungere l’obiettivo di dotare ogni struttura sportiva pubblica di un DAE nel più breve tempo possibile». Grande successo per il progetto della Coop “Stella dei Mari” Cucinando sul mare di Portoscuso G rande successo a Portoscuso, per la serata conclusiva del progetto “Cucinando sul mare - La cucina portoscusese incontra il mondo”, organizzato per la promozione della formazione professionale e la valorizzazione della tradizione e della cucina locale, che si è avvalso della presenza dello chef di fama internazionale Antonino Cannavacciuolo, in arrivo direttamente da “Cucine da incubo” e, nella giuria di qualità, di quattro dei più affermati chef sardi: Achille Pinna, Luigi Pomata, Roberto Petza e Stefano Deidda. Il progetto è stato realizzato dalla società cooperativa sociale “Stella dei Mari” con la collaborazione del comune di Portoscuso, guidato dal sindaco Giorgio Alimonda, ed il sostegno finanziario di Alcoa Foundation, rappresentata dal dottor Fabio Carboni. Il 1° Meeting Gastronomico ha visto protagonisti 10 ristoranti locali ed è stato trasmesso in diretta streaming su www.comune.portoscuso.ci.it , grazie al qualificato supporto tecnico della società Medianet. La serata conclusiva ha proposto le antiche tradizioni locali legate alla pesca del tonno ed alla sua cucina; l’esibizione dei bambini della scuola media che hanno cantato l’Inno di Portoscuso composto dal maestro Renzo Sanna; la proiezione del video del progetto “Cucinando sul mare”, realizzato da Ignazio Vacca; l’esibizione della scuola studio danze sportive di Omar & Sonia; l’esibizione di tre allieve di canto moderno, vocal coach Nadia Fois; e, alla fine, uno spettacolo musicale della band “Non Soul Funky”. Rinviato, a causa delle non buone condizioni meteorologiche, con la presenza di un forte vento, lo spettacolo pirotecnico. Grandissima la partecipazione popolare, probabilmente superiore alle più rosee previsioni, con oltre un migliaio di persone che hanno affollato fino a tarda sera anche gli stand espositivi artigianali ed i locali del lungomare Cristoforo Colombo. Nel corso della serata è stato presentato il libro “Cucinando sul mare - Assaggi di Portoscuso”, nel quale sono riportate le schede dei dieci ristoranti partecipanti al progetto, con una preziosa documentazione fotografica di Ignazio Vacca, sulle specialità culinarie e su Portoscuso. Il fulcro di tutto il progetto è stata la formazione professionale. Il percorso si è sviluppato attraverso dei corsi, passando dalla creazione I piatti sono stati distribuiti ai giurati dai volontari della Pro Loco che ha collaborato con grande impegno alla miglior riuscita dell’evento. Al termine della serata, è stato decretato anche un vincitore, lo chef Andreino Fois, del Ristorantino. Il premio, per un accordo preventivo raggiunto da tutti i ristoranti, verrà devoluto in beneficenza. Per tutta la serata c’è stato un grande entusiasmo per la presenza di Antonino Cannavacciuolo, che ha raccontato le tappe della sua formazione ed ha sottolineato la bellezza del territorio del Sulcis, sul quale ha invitato tutti ad investire per il futuro. Christian Masia premia Andreino Fois. Lo chef Antonino Cannavacciuolo. del libro di cucina della città di Portoscuso, sino alla realizzazione di una ricetta condivisa dai vari ristoratori locali per arrivare a depositare un marchio (brand) che identifichi Portoscuso per i suoi prodotti culinari. I corsi sono stati seguiti da insegnanti del settore turistico alberghiero e da chef regionali e nazionali. Nella serata conclusiva, come già sottolineato, i ristoranti locali si sono cimentati nel 1° Meeting gastronomico, con la preparazione di un piatto tipico, sottoposto prima al giudizio della giuria di qualità, guidata da Antonino Cannavacciuolo, poi a quello della giuria popolare. La serata ed il progetto si sono conclusi con un arrivederci al 2015, quando, con ogni probabilità, verrà organizzata la seconda edizione. Il responsabile di Alcoa Foundation, il dottor Fabio Carboni, ha assicurato l’attenzione verso l’iniziativa e verso altri progetti di qualità. Il presidente della Cooperativa Sociale Stella dei Mari, Christian Masia, ha ringraziato tutti per il sostegno dato all’iniziativa che, pur con qualche piccolo problema, si è chiusa con un bilancio ampiamente positivo. Giampaolo Cirronis [email protected] IL NUMERO 272 6-11:IL NUMERO 181 4/9 01/08/14 09.45 Pagina 1 6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 STAZIONE MARITTIMA Ristorante - Snack Bar - Caffetteria Perder peso mangiando in modo sano e gustoso c/o Conad, via della Rinascita, 46 Tel. 0781 800226 - 333 6212240 - SANT’ANTIOCO Ci trovi qui AUTOCARROZZERIA Mascia Alessandro Qualità e cortesia con prezzi alla portata di tutti Menù turistico personalizzato Molo Tagliafico Stazione Marittima CARLOFORTE SISTEMA DI MISURAZIONE ELETTRONICA DELLA SCOCCA VIA LOGUDORO, 30 - CARBONIA - Tel. 0781 670645 Cell. 392 4353219 - 347 0947377 - E-mail: [email protected] IL NUMERO 272 7-10:IL NUMERO 181 3/10 01/08/14 01.55 Pagina 2 7 La Provincia del Sulcis Iglesiente. Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 Sono iniziati i lavori della campagna di scavi diretta dalla Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano Alla scoperta dei segreti del Nuraghe Sirai La campagna, della durata di 4 mesi, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa organizzata due settimane fa nel sito. L ’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, titolare della concessione di ricerca, ha presentato l’inizio della campagna di scavo del Nuraghe Sirai. Alla conferenza stampa, organizzata nel sito archeologico, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti; l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis; la dottoressa Giovanna Pietra, rappresentante della Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano; la dottoressa Carla Perra, Direttore del Museo Archeologico Villa Sulcis e della campagna di scavo a Nuraghe Sirai; l’archeologo Roberto Sirigu, codirettore della campagna di scavo a Nuraghe Sirai. Subito dopo la conferenza stampa, sono stati avviati i lavori di scavo della parte sud Ovest del Nuraghe, finanziato con un contributo della Provincia di Carbonia Iglesias. Lo scavo completa le indagini condotte presso la fortezza sardo-fenicia fondata, ai piedi del complesso quadrilobato, alla fine del VII secolo a.C. La campagna di scavi, della durata di quattro mesi, è un’integrazione dell’attuale concessione di scavo (direzione scientifica di Carla Perra), ed è il frutto di un co-finanziamento dell’Ati Ifras s.p.a. che, da oltre un decennio, garantisce anche un presidio di cantiere nell’intero comprensorio archeologico di Monte Sirai e della Provincia di Carbonia Iglesias. Il sindaco, Giuseppe Casti, ha sottolineato l’importanza del progetto, per la valorizzazione del quale il comune di Carbonia sta cercando di reperire nuovi finanziamenti, anche esterni al bilancio comunale, e della politica culturale, alla quale l’Amministrazione comunale sta dedicando grande attenzione e risorse. L’assessore, Loriana Pitzalis, ha rimarcato l’emozione per la rimozione della prima pietra e l’attenzione sul progetto, nel quale l’Amministrazione comunale crede molto, insieme alla valorizzazione dell’intero comprensorio nuragico fenicio e dell’archeologia di Carbonia, per la quale sono in corso cinque campagne di scavo contemporaneamente. La dottoressa Giovanna Pietra ha detto che Monte Sirai e il territorio del comune di Carbonia sono già un enorme parco archeologico, per il quale ci sono le condizioni per creare un sistema funzionante di attrazione culturale, con tutti i soggetti: comune di Carbonia, Soprintendenza, Ati-Ifras (10 lavoratori ex Rockwool sono impiegati nel progetto, n.d.r.) e tutte le singole persone come gli archeologi, Carla Perra e Roberto Sirigu gico di Carbonia. Lo scavo del nuraghe è l’avvio di una fase nuova che ci permetterà di collegare questa importante fase di scavi a quelle precedenti. Carla Perra ha ringraziato, infine, tutti coloro che hanno collaborato all’avvio del progetto. Il nuovo scavo è stato preceduto da quasi un quindicennio di ricerche presso la fortezza, che è già stata riconosciuta come sito chiave per la conoscenza dell’ultima fase Il nuraghe Sirai. Un momento della conferenza stampa di presentazione della campagna di scavi. che si alternano nella direzione dei lavori, attori che insieme possono contribuire a fare di questo enorme straordinario patrimonio un qualcosa che ci meritiamo, perché dobbiamo meritarcelo tutto insieme. Grande soddisfazione per l’avvio del cantiere è stata espressa anche dalla dottoressa Carla Perra, che da 15 anni collabora con il comune di Carbonia per la valorizzazione del patrimonio archeolo- della civiltà nuragica e delle forme della presenza dei Fenici nel Sulcis. L’importanza degli scavi è legata alla prospettiva di mettere in luce il reale sviluppo storico della civiltà nuragica, in particolare il passaggio fra l’età del Bronzo e quella del Ferro, e la relazione storica e funzionale fra il complesso quadrilobato e la fortezza. Giampaolo Cirronis www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com [email protected] Riconoscimento per la mostra “Sa pippia cun s’ou e is coccoeddus” I pani pasquali sulcitani partecipano a “ITALIVE.it il territorio dal vivo” L a mostra Sa pippia cun s’ou e is coccoeddus fra tradizione e innovazione, pani pasquali del Sulcis Iglesiente, organizzata dall’11 al 21 aprile 2014 presso la lampisteria della Grande Miniera di Serbariu con la direzione scientifica della professoressa Paola Atzeni, è stata selezionata quale partecipante al concorso “ITALIVE.it il territorio dal vivo” curato direttamente dall’omonimo sito web con il partenariato di garanzia di Coldiretti e Codacons. «Il concorso su base nazionale - spiega Mauro Villani, responsabile del CICC, Centro Italiano della Cultura del Carbone - recensisce in cinque differenti categorie, le manifestazioni organizzate durante l’anno in corso; la mostra Sa pippia cun s’ou e is coccoeddus fra tradizione ed innovazione è stata inserita per la tipologia tra le Sagre e gli Eventi enogastronomici.» I vincitori delle varie categorie sono designati dal gradimento del pubblico che può essere manifestato a sostegno della mostra utilizzando il seguente link: http://italive.it/evento/7290/m ostra-di-pani-pasquali Grande partecipazione all’incontro con Rossano Ercolini Ambiente, obiettivo “Rifiuti zero” G rande partecipazione ed interesse, venerdì 18 luglio, nel Salone Velio Spano, a Carbonia, all’incontro “Non bruciamo il futuro”, sul tema “Rifiuti Zero”, con le sue implicazioni dal punto di vista della salute e dell’ambiente, delle finanze locali e dell’imposizione fiscale, organizzato dall’Associazione Carbonia a Cinque Stelle, in collaborazione con Zero Waste Italy. Protagonista dell’incontro è stato Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe e vincitore, nel 2003, del Premio Nobel Alternativo per l’Ambiente Goldman Enviroment Prize. «In un’Italia dove contro discariche e inceneritori ci sono state tante barricate e pochissime proposte - ha scritto il quotidiano La Repubblica - la storia di Capannori e di Rossano Ercolini dovrebbe essere studiata a scuola». La storia, in sintesi, è questa. Rossano Ercolini è un maestro elementare di Capannori, un piccolo comune della Toscana, in provincia di Lucca. Nel 1994, quando viene a conoscenza dei piani della Regione Toscana per la costruzione di due inceneritori, uno dei quali a pochi chilometri dalla sua scuola, per il bene del territorio e la salute dei suoi giovani alunni, decide di intervenire. Fonda così la associazione Ambiente e Futuro, con l’obiettivo di informare la comunità dei rischi ambientali dell’incenerimento e di proporre strategie alternative per la gestione dei rifiuti. Sono seguiti anni di battaglie durissime, durante i quali Rossano Ercolini ha sfidato apertamente gli apparati politici ed i poteri economici locali e nazionali. Alla fine le sue ragioni hanno però avuto la meglio e nel 2007 il comune di Capannori è arrivato ad essere il primo in Italia ad adottare la strategia “Rifiuti Zero”, diventando in poco tempo il centro di un movimento straordinariamente vitale che, da Napoli a Milano, coinvolge ora sempre più cittadini e tanti amministratori. Nell’aprile del 2013, per questo suo impegno come attivista ed educatore, Rossano Ercolini ha ricevuto, come già sottolineato, il Goldman Environmental Prize ed è stato invitato alla Casa Bianca, dal presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama. Rossano Ercolini è oggi il simbolo di un ambientalismo capace di incidere in maniera efficace nello sviluppo di un territorio, andando oltre le ideologie e gli schieramenti. Perché è convinto che, solo con l’impegno di tutti a prendere par- te al cambiamento, la democrazia respira e, con essa, prende vita la speranza di un futuro migliore. Nell’incontro di Carbonia, Rossano Ercolini ha sottolineato l’eccellente risultato raggiunto dal comune di Carbonia nella raccolta differenziata, il 70%, ma allo stesso tempo ha rimarcato che, a fronte di questo risultato, le tariffe applicate sono troppo elevate, perché i cittadini virtuosi dovrebbero essere premiati e le tariffe dovrebbero essere legate strettamente all’applicazione dei cittadini nello smaltimento dei rifiuti: quanto più si riduce la percentuale di rifiuto clare, riparare, “compostare” tutto quello che viene prodotto. Il maestro elementare di Capannori ha spiegato che inizialmente lui e i suoi amici e collaboratori venivano considerati quasi dei pazzi, mentre ora «tanti comuni ci copiano: prima eravamo gli unici, nel 2010 i comuni italiani che avevano adottato il progetto “Rifiuti zero” erano 10, oggi sono 214. La strada è quella giusta.» Rossano Ercolini ha raccolto la sua esperienza in un libro “Non bruciamo il futuro” (Edizioni Garzanti), presentato anche a Carbonia, dove ha spiegato tutte le Rossano Ercolini a Carbonia. Grande partecipazione all’incontro organizzato nel salone Velio Spano. indifferenziato, tanto più dovrebbe ridursi la tariffa a carico dei cittadini. Rossano Ercolini ha spiegato, nel dettaglio, tutte le iniziative intraprese per la riduzione dei rifiuti ed i risultati raggiunti nel suo comune, dove la raccolta differenziata è arrivata a superare l’80%. L’obiettivo del progetto “Zero Waste”, rifiuti zero, quasi un’utopia, non è ovviamente orientato ad un risultato immediato o a breve scadenza, ma ad una scadenza di medio e lungo termine: 20202025. Non produrre spazzatura, rici- iniziative adottate e possibili per ridurre i rifiuti riciclando praticamente tutto, e produrre anche posti di lavoro, perché «Rifiuti zero è una opportunità ed il riciclo una miniera che può dare più posti di lavoro dell’industria automobilistica». «Dal recupero dei telefonini si possono ricavare consistenti quantità d’oro e dai fondi di caffè che abitualmente vengono gettati via, si possono coltivare funghi di ottima qualità, con i quali creare un business che in Italia potrebbe arrivare a 480 milioni di euro.» G.P.C. Il 30 giugno il Cipe ha destinato 510 milioni all’edilizia scolastica Oltre un milione alle scuole di Iglesias Paola Atzeni. Uno splendido esemplare di pane pasquale. C on le delibere approvate dal Cipe, il 30 giugno scorso sono stati destinati complessivamente 510 milioni di euro all’edilizia scolastica riprogrammando Fondi di sviluppo e coesione. Scuolesicure. Di questa somma 400 milioni di euro sono stati destinati a interventi di messa in sicurezza ed agibilità delle scuole per un totale di 2.480 interventi del valore medio di circa 160.000 euro: interventi già resi ammissibili e presenti in graduatorie, ma che solo oggi sono finanziati e che potranno partire terminato l’iter di registrazione delle delibere. Al comune di Iglesias è stato assegnato un finanziamento di 563.367,00 euro destinato alla sistemazione della scuola di Via Isonzo. Scuolebelle. Gli altri 110 milioni, abbinati a 40 milioni in capo al MIUR, finanzieranno gli inter- L’assessore Barbara Mele. venti di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale che interesseranno 7.801 plessi scolastici nel corso del 2014. Al comune di Iglesias è stata assegnata la somma totale di 492.615 euro per 24 interventi di decoro e piccola manutenzione nei plessi scolastici cittadini. «Si tratta di interventi importantissimi - commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Barbara Mele che saranno cantierati quanto prima. Siamo, inoltre, in attesa dei decreti della Regione per poter avviare anche i procedimenti di gara per altri 5 progetti idonei al finanziamento per la messa in sicurezza di altre 5 strutture scolastiche cittadine per un investimento totale di 640.000 euro. A questi si aggiungono i 141.260 euro del Ministero per i lavori di ristrutturazione della copertura della scuola elementare di via Tenente Cacciarru.» IL NUMERO 272 8-9:IL NUMERO 181 3/10 01/08/14 09.36 Pagina 1 8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 Per diventare la porta nautica del Mediterraneo, il Sud Ovest della Sardegna necessita di un adeguato sistema di attracchi diportistici Un sistema diportistico sostenibile di ecoporti Tra i porti più adatti ad un sistema di ecoporti, vi sono Calasetta e Sant’Antioco e gli approdi di Porto Botte, Punta ‘e Trettu e Is Solinas. di Caterno Cesare Bettini Cesare Bettini. L ’indagine storica dei litorali nel Sud Ovest sardo è ricchissima di dati rilevanti. Nel Golfo di Palmas approdarono nella Preistoria: Sumeri, Cicladici, Libi, Popoli del Mare, Egizi, Greci, Etruschi. In età storica: Fenici, Cartaginesi, Romani. Sant’Antioco fu porto d’eccellenza per Fenici e Cartaginesi e raggiunse il suo splendore nel periodo in cui Roma fu dominata da Gneo Pompeo. In seguito (14 giugno 1323), nel Golfo di Palmas, avvenne lo sbarco delle armate iberiche condotte dagli Aragonesi, venute a conquistare la Sardegna per volere di Papa Bonifacio VIII. Cessata la protezione marittima costiera per opera dei Pisani, causa l’avvenuta invasione degli Aragonesi, ebbero in inizio sbarchi dei pirati barbareschi provenienti da Tripoli, Tunisi e Algeri che colonizzarono l’arcipelago del Sulcis. Il trattato di Vienna sancì l’abbandono spagnolo della Sardegna e la presa di possesso dei Piemontesi. Il re sabaudo Carlo Emanuele volle ripopolare l’arcipelago del Sulcis: si prodigò per la nascita di Calasetta nell’isola di Sant’Antioco e per l’Isola di San Pietro, dove la cittadina da lui fatta costruire e popolata con gli esuli provenienti dall’isola tunisina di Tabarka, fu chiamata a furor di popolo Carloforte in onore del re sabaudo. Più tardi il mare del Sud Ovest fu teatro del tentativo d’invasione della Marina di Napoleone, durante la rivoluzione francese. Nel periodo del dominio napoleonico vi furono sbarchi sanguinosi dei Barbareschi nell’Isola di San Pietro ed a Sant’Antioco. Ai primi del 1800 riprese il declino commerciale costiero (fatta eccezione per la costa di Giba: vi approdavano natanti ove veniva stivato a mano il carbone ottenuto dagli alberi delle foreste di Santadi, trasportato tramite ferrovia a gravità). A metà del 1800 Vittorio Emanuele II e Camillo Benso conte di Cavour, permisero alle multinazionali d’operare nel Sud Ovest della Sardegna per l’estrazione dei minerali metalliferi. Dall’Iglesiente partivano le imbarcazioni, cariche di minerali, dirette al porto di Carloforte, dove esisteva l’unico molo adatto all’attracco per i bastimenti da carico. A seguito della scoperta giacimenti di carbone nel Sulcis, il regime fascista diede il via alla nascita di Carbonia (città a bocca di miniera). Mussolini arrivò nel Sulcis per inaugurare Carbonia ed il nuovo porto commerciale di Sant’Antioco. Terminata la seconda guerra mondiale iniziò il declino dell’estrazione carbone nel Sulcis a causa dell’alto tenore di zolfo, e si diede interesse alla nascita delle aziende energivore di Portovesme, oggi quasi completamente chiuse. La paesaggistica costiera nel Sud Ovest sardo, racchiude, oltre a miniere in disuso, metallifere e carbonifere, visitabili per turisti, importanti siti archeologici delle epoche neolitiche, nuragiche, fenicie, puniche e romane oltre a chiese di stile bizantino e romanico. tentazionidellapenna.com”. Mio curriculum attività veliche marittime. 1) 1980 sono stato tra i ricercatori di sponsor nell’ambiente della ceramica industriale per “Azzurra”, la prima imbarcazione italiana partecipante all’America’s Cup. 2) Dal 1984 al 1990 ho fatto parte della Associazione “Tavola Nautica di Portoscuso” ed ho caldeggiato la creazione del Porto Turistico improntato soprattutto sulle attività veliche. 3) 1989 Tra gli organizzatori arrivo Buggerru 350 posti barca lunghezza massima 10 mt. Portoscuso 385 posti barca lunghezza massima 25 mt. Isola Piana 77 posti barca lunghezza massima 20 mt Carloforte 600 posti barca lunghezza massima 50 mt Sant’Antioco e Calasetta (darsena) 232 posti barca lunghezza massima 25 mt Sant’Antioco Ponte Romano 6 posti barca lunghezza massima 60 mt Portu Nou di Teulada 248 posti Sant’Antioco. Phoenicia Cup a Sant’Antioco (triangolare velico Trapani-Sant’AntiocoSidi Bou Said). 4) 1989 Consulente logistico nel Sud Sardegna per equipaggi in allenamento del Moro di Venezia (America’s Cup). 5) 1995 Organizzatore della logistica viaggio in barca a vela nel Sud Ovest sardo per giornalisti della rivista WeeeKend Viaggi (articolo Mare di Pietra). barca lunghezza massima 30 mt. Totale 1° luglio 2014: 1.898 posti barca Mie considerazioni sui porti nominati sulle Tavole 76 e 77 di Pagine Azzurre - Dubito che il porto di Buggerru possa far parte del Sistema Ecoporti Pianificati e Sostenibili del Sud Ovest sardo, a causa di un mare burrascoso per trenta giorni ogni anno con diga litoranea da riprogettare. Portoscuso. 6) 1998 Organizzatore logistica viaggio in barca a vela nel Sud Ovest per giornalisti rivista Airone (articolo Sulla Rotta dei Fenici). 7) Organizzatore giornata d’intrattenimento (su richiesta della Lega Navale Italiana) tra archeologia e miniere metallifere, per i regatanti di Odys Sail partenti da Carloforte e diretti ad Atene in occasione delle Olimpiadi 2004. - Porto Flavia è un’ardita ed affascinante costruzione mineraria che nulla ha a che fare con il concetto portuale espresso in questo studio. - Porto Paglia è in un mare che più infido non si può. - Portoscuso è modificabile in alcuni dettagli, non nell’essenziale. - Portovesme è un problema complesso dovuto ai traghetti per Carloforte ed alle navi da carico per la zo- La porta d’oro del Mediterraneo Nel 1968 ho fatto parte di un’equipe italiana in Tunisia per la nascita del porto turistico Sidi Bou Said. Nel mio libro “Turismo non estivo nel Sud Ovest sardo”, editato nel 1985, ho auspicato la nascita di porti turistici nel Sulcis Iglesiente. Nel 2002 ho iniziato a scrivere articoli in questo periodico, sulla necessità di porti diportistici, collegati tra di loro, incastonati in un ambiente ameno. In seguito sono stato invitato quale relatore a convegni sull’argomento a Carloforte, Carbonia, Iglesias, San Giovanni Suergiu. Ho continuato a scrivere articoli sulla necessità di nuovi porti anche sul quotidiano online di Sant’Antioco “www. Buggerru. Studio - Relazione Nel Sud Ovest della Sardegna non esiste un complesso d’attracchi diportistici di dimensioni tali da poter considerare l’insieme una porta nautica per barche a vela, yacht e mega yacht che entrano nel Mediterraneo dallo stretto di Gibilterra. Nel Sud Ovest sardo mancano moderni ecoporti con diga litoranea ed ecoporti galleggianti, collegati tra loro da un sistema portuale e da un sistema viario. Le tavole nautiche 76 e 77 (vedi Pagine Azzurre) rilevano: na industriale. Il tutto appesantito da problematiche dovute a fondali estremamente inquinati. - Il porto dell’Isola Piana è privato, potrebbe essere recuperabile a fini ecoportuali ma in caso di maestrale soffre di mareggiate. - Il porto di Carloforte è saturo. - Il porto di Calasetta è adatto al Sistema. - Il porto pescatori di Sant’Antioco (darsena) è in parte modificabile per il Sistema. - Il non nominato Punta ‘e Trettu (oggi vi è solamente un pontile) è uno dei luoghi più adatti ad un ecoporto (anche galleggiante). - Il Porto di Sant’Antioco, accanto al Ponte Romano, potrebbe essere recuperato per il sistema. - Il Porto Commerciale di Sant’Antioco soffre di problemi organizzativi militari e politici oltre ad problematico canale di navigazione ed un grave inquinamento. Il suo utilizzo potrebbe garantire un minimo di 2.500 posti barca. - Il non nominato Porto Botte di Giba potrebbe ospitare un ecoporto galleggiante. - Il non nominato Is Solinas di Masainas potrebbe ospitare un ecoporto galleggiante. - Il non nominato porto di Capo Sperone, di fronte all’Isola della Vacca, potrebbe ospitare un ecoporto galleggiante. - Porto Pino ha necessità di una diga litoranea: problemi paesaggistici e tecnici. - Portu Nou ha necessità d’appartenere ad un sistema innovativo. Dispone di diga litoranea. è rilevante constatare che in caso di burrasca il Golfo di Palmas sia considerato dalle Capitanerie di Porto un porto naturale per qualsiasi tipo di natante (piroscafi compresi) si trovi in difficoltà. N.B. I porti esistenti non sono stati progettati per imbarcazioni oceaniche a vela con bulbo. I porti per tale tipo d’imbarcazione con bulbo a 6 mt di profondità non esistono nel Sud Ovest Sardo. A prescindere da questo particolare, un sistema diportistico immediato potrebbe annoverare le seguenti strutture: Portu Nou di Teulada (Porto Nuovo), Sant’Antioco (dove attraccano i traghetti militari), Sant’Antioco (darsena) o Porto Pescatori Calasetta, Carloforte, Portovesme, Portoscuso, Buggerru. Nei porti di Carloforte, Calasetta e Portovesme attraccano i traghetti. Da considerare che, in media, per dieci giorni ogni anno, i traghetti non possono raggiungere Carloforte da Portovesme (e viceversa) per condizioni di mare pericolose alla navigazione. Altra considerazione: non disponibilità ai civili del tratto di mare antistante la base militare di Teulada per esercitazioni NATO per buona parte dell’anno. Chi viene da Cagliari è costretto ad allontanarsi dalla costa di Teulada ed avvicinarsi a quella tunisina per poter attraccare a Portu Nou di Teulada. Occorrerebbe uno studio approfondito circa l’opportunità di creare l’auspicabile “Sistema diportistico pianificato sostenibile nel Sud Ovest Sardo” costituito da tredici porti moderni di diverse dimensioni, per complessivamente 6.000-7.000 posti barca nelle località: 1) Portu Nou di Teulada, 2) Porto Pino di Sant’Anna Arresi, 3) Is Solinas di Masainas, 4) Porto Botte di Giba, 5) Capo Sperone di Sant’Antioco, 6) Saline di Sant’Antioco, 7) Porto Pescatori di Sant’Antioco, 8) Punta ‘e Trettu di San Giovanni Suergiu, 9) Porto di Calasetta, 10) Porto di Carloforte, 11) Portovesme di Portoscuso, 12) Stagno Sa Mesa d’Iglesias, 13) Masua. Occorre precisare che in alcune aree marittime sono state ipotizzate, da tempo, le seguenti iniziative: - Centro golfistico a Masainas; - Apparato termale a Co ‘e Quaddus di Sant’Antioco (7 km a Sud del centro abitato); - Modifiche al porto industriale di Sant’Antioco; - Centro Scuola Piloti aerei civili ed imbarcazioni a Punta ‘e Trettu di Matzaccara (San Giovanni Suergiu); - Modifiche a Portovesme; - Creazione di un Parco Marino Protetto nella Marina d’Iglesias; - Rifacimento Porto di Buggerru. L’Isola di Sant’Antioco offre una valida protezione ai venti dominanti nella zona Nord Est del Golfo di Palmas, dove eventuali porti galleggianti potrebbero essere istallati a: 1 G) - Is Solinas di Masainas; 2 G) - Porto Botte di Giba; 3 G) - Saline di Sant’Antioco; 4 G) - Porto di Calasetta; 5 G) - Punta ‘e Trettu di Matzaccara (San Giovanni Suergiu). Il sottoscritto, tenace assertore della necessità di creare porti in sintonia con l’ambiente circostante (dotati di tutti Flotta di progetto Tenendo presente la necessità di una maggiore profondità, in relazione alla presumibile maggiorazione immersione imbarcazioni a vela di nuove generazione, l’idea, da sempre accarezzata, è un insieme di 6.000-7.000 posti barca, suddiviso nei 13 porti, con possibilità di ancoraggio a 3 megayacht da 165 metri, 4 megayacht da 100 mt, 8 da 50 mt, 12 da 25 mt ed imbarcazioni più ridotte a seguire. Progettando l’insieme di ecoporti Calasetta. i confort necessari per permanenze prolungate), osservatore delle iniziative di Lega Ambiente, Goletta Verde e Gruppo d’Intervento Giuridico, estimatore dei velisti oceanici Giovanni Soldini ed Andrea Mura, assertore della rilettura storia e preistoria della Sardegna, è da due anni promotore del Progetto World, rete mondiale di ecoporti marittimi, lacustri e fluviali, taluni galleggianti. Nel “Progetto World - www.pro- è indispensabile considerare: • produzione autonoma energia da fonti perenni in ogni porto, • simulatore di plancia (uno per 13 porti), • camera iperbarica (una per 13 porti), • cantieristica (in almeno 8 porti), • manutenzione (in ogni porto), • pronto soccorso (in ogni porto), • antincendio (in ogni porto), • guardiania (in ogni porto), L’Isola Piana. gettoworld.org” di Francesco Signoriello è inserito il sapere scientifico del CISVAM, noto anche alle Direzioni Generali del MIT (ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Tale organismo potrebbe essere utile quale punto di riferimento ed appoggio ai seguenti approfondimenti: • elaborato grafico esplicativo; • persistenza temporanea frangivento delle onde su base statistica me- • servizio raccolta acque oleose (in ogni porto), • servizio raccolta olii esausti (in ogni porto), • parcheggio per automobili e carrelli straporto imbarcazioni (in ogni porto) • servizio sollevamento imbarcazioni (in ogni porto), • illuminazione dei porti, • impianto idrico (in ogni porto), Teulada. dia annua; • locali condizione meteomarine, natura e morfologia dei fondali; • accurati approfondimenti di base per la realizzazione d’opere esterne di difesa dal moto ondoso; • batimetria e caratteristiche anemologiche; • moto ondoso al largo e sotto costa, variazioni livello marino. L’innovativo “Progetto World www.progettoworld.org” prevede dighe litoranee ed ecoporti galleggianti, collegati da un sistema portuale e logistico che può prevedere ponti galleggianti. • impianto elettrico (in ogni porto), • rete acque piovane (in ogni porto), • rete acque nere (in ogni porto), • installazioni per sicurezza in mare (in ogni porto), • impianto per lo smaltimento rifiuti solidi (in ogni porto). • stazioni di rifornimento combustibili e lubrificanti (in almeno 8 porti), • impianti per ricambio ed ossigenazione acque portuali (in ogni porto), • cerchio d’evoluzione (in ogni porto), • noleggio auto, moto e bici (in ogni porto), • piste ciclabili (in ogni porto). IL NUMERO 272 8-9:IL NUMERO 181 3/10 01/08/14 09.36 Pagina 2 9 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 Il “Progetto World” di Francesco Signoriello propone un nuovo modello per l‘internazionalizzazione nella progettazione portuale Un ecoporto galleggiante per l’area del Sulcis L’infrastruttura, fortemente innovativa, potrebbe costituire un tassello molto importante di un programma di valorizzazione a fini turistici. I n Italia, negli ultimi anni, nonostante la grave crisi economica, l’innovazione tecnologica ha compiuto autentici passi da gigante nei vari settori delle infrastrutture. Nel 2004, Francesco Signoriello, da oltre trent’anni consulente aziendale per l’internazionalizzazione delle PMI e di Governi stranieri, con incarichi societari in organismi istituzionali internazionali ha creato il “Progetto World”, per l’internazionalizzazione della ricerca, dell’innovazione, dell’imprenditoria e della cultura. Il “Progetto World” sta internazionalizzando, principalmente, un “prodotto” multisettoriale, universale, innovativo ed ecosostenibile, l’Ecoporto Italia - Made in Italy, già presentato al mondo accademico e a Governi della Federazione russa e di altre Nazioni, all’African Union Commission, a banche governative e di sviluppo d’area disponibili a finanziare i progetti (tra le quali World Bank, Banco di Sviluppo dell’Africa e BEI), banche italiane e Simest, ad Agenzie dell’ONU come la FAO e l’UNIDO e a vari organismi in Italia ed all’estero. La World Area Holding srl, società capogruppo del “Progetto World”, promuove e sostiene la pratica del diporto e delle altre attività nautiche, in particolar modo, lo sviluppo della nautica ecosostenibile con gli “Ecoporti”, attraverso collaborazioni con enti pubblici e non, nazionali e stranieri; promuove, in Italia, la realizzazione di opere marittime di pubblico interesse, utilizzando fondi pubblici e di investitori; promuove e sviluppa corsi di formazione professionale e di ricerca ed innovazione, nel quadro delle vigenti normative di varie Nazioni nel campo della nautica “ecostenibile” e dell’ambiente; con la prossima World Area Nautic promuove, ovunque, al fine di diffondere e tutelare la cultura del mare, delle acque interne e dell’ambiente in generale, specie tra i giovani, corsi di vela, corsi sull’am- ne russa e sta definendo altri accordi in Italia ed all’estero con istituti marittimi, università, aree marine protette, centri di ricerca, enti pubblici e privati ed associazioni di categoria. Negli ultimi anni ha promosso ecoporti nei distretti nautici del Volga e del Don ed ha avviato collaborazioni per la realizzazione di ecoporti nei fiumi e mari della federazione russa; ha avviato inoltre con- Francesco Signoriello, Amministratore Unico di World Area Holding. biente, gemellaggi e collaborazioni con sottoscrizioni di protocolli d’intesa con Stati, Regioni, Organismi pubblici e non, Camere di Commercio, Università, Enti parchi, Associazioni nautiche e non, Federazione sportive ed ambientali di qualunque Nazione. World Area Holding ha sottoscritto accordi di collaborazione con il CNR, Università di diversi paesi, i governi di due paesi della federazio- tatti con il governo brasiliano per la presentazione dell’ecoporto presso il Banco Central do Brasil, ha programmato interventi in Paraguay, a Cuba, negli Emirati Arabi, Africa, India, Turchia, Grecia e Cina. In Italia ha avviato i progetti per la realizzazione di strutture ecoportuali in varie Regioni, finanziabili con la Cassa Depositi e Prestiti, Italia Navigando e Fondi d’Investimento. Sono stati già programmati, inoltre, incontri con gli addetti scientifici ed incaricati d’Affari delle Ambasciate del Messico, Colombia, Perù, Cile, Panama, Argentina, Serbia e Polonia. «L’ecoporto galleggiante - spiega Francesco Signoriello, Amministratore Unico di World Area Holding e presidente del Cisvam - è stato giudicato da diversi soggetti pubblici e privati, innovativo, sostenibile e il futuro della portualità, mercantile, turistica e da pesca, fluviale, lacustre e marittima, con valenza universale. Abbiamo presentato al direttore generale del ministero dei trasporti marittimi ed interni, Enrico Maria Puja, che mi ha sempre incoraggiato, e al capo di gabinetto del ministro Maurizio Lupi, Enrico Seta, il progetto di ecoporto galleggiante per grandi navi da crociera fuori la laguna di Venezia, realizzato dal Cisvam, Centro internazionale di studio per la valorizzazione dell’ambiente e del mare, costituito da università ed aziende innovative, a conoscenza anche del CNR, riscontrando un grandissimo interesse.» Il Sulcis come potrebbe inserirsi in questa progettualità portuale così innovativa? «Il Sulcis per le sue caratteristiche naturali - spiega Francesco Signoriello - ha grandi potenzialità. Ho conosciuto quest’area grazie a Cesare Bettini, presidente del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna e, tenuto conto della sua enorme potenzialità finora quasi interamente inespressa, sono convinto che l’ecoporto galleggiante possa divenire l’elemento giusto per valorizzarne lo straordinario ambiente naturale e farne un grande mezzo di sviluppo, rispettando le culture locali, l’ambiente e favorire gli scambi culturali, turistici, economici, e mezzo di attrazione di investitori stranieri.» «Per avviare la realizzazione di tutto questo - aggiunge Francesco Signoriello - ho pensato alla costituzione di un Expò permanente del Sulcis dell’ambiente e del mare, formato da comuni ed associazioni di- per il prossimo mese di settembre.» Si può quantificare la portata dell’investimento per la realizzazione di un ecoperto galleggiante? «Alcune settimane fa, nel corso di un incontro con il sindaco di Ladispoli, si è parlato della progettazione di un ecoporto galleggiante per 1.000 posti barca, per un investimento compreso tra i 50 e i 70 milioni di euro.» Esempio di piattaforma galleggiante. sponibili a partecipare con le loro specificità e a mostrarle agli investitori. Dopo quasi 40 anni di esperienza nel campo dell’internazionalizzazione, ho deciso di trasferire queste esperienze nel Progetto World. Recentemente ho presentato l’idea dell’Expò permanente al segretario regionale della UIL, Francesca Ticca che ne è rimasta favorevolmente impressionata ed abbiamo deciso di organizzare una conferenza regionale Come finanziare un ecoporto galleggiante nel Sulcis? «I maggiori finanziatori, anche in questo caso - conclude Francesco Signoriello -, sarebbero le Banche Regionali, la Cassa Depositi e Prestiti, Simest, Banche Commerciali inglesi ed investitori privati istituzionali di vari paesi. Sto raccogliendo il portafoglio di progetti e lettere di interesse da portare al tavolo degli investitori.» Giampaolo Cirronis La carenza di risorse (la Regione ha tagliato i trasferimenti alle Province) non consentirà la copertura del servizio per tutta l’estate Servizio di salvamento nelle spiagge del Sulcis Iglesiente A nche quest’anno le località balneari del Sulcis Iglesiente possono contare sul programma provinciale di salvamento a mare. L’iniziativa nasce dalla collaborazione consolidata tra la Provincia di Carbonia Iglesias, oggi Gestione Commissariale, la Direzione Generale della Protezione Civile della Regione, gli Uffici Circondariali Marittimi di Carloforte, Portoscuso e Sant’Antioco, le Amministrazioni comunali e le organizzazioni di volontariato di protezione civile della categoria mare. Quest’anno, il Programma operativo di salvamento a mare 2014, predisposto dal settore provinciale della Protezione civile, oltre ricalcare il modello già attivato negli anni scorsi, si alimenta di un ulteriore tassello, rappresentato dall’implementazione del servizio, sempre da parte della Provincia, attraverso l’acquisizione di nuove attrezzature e mezzi da impiegare per migliorare le attività di supporto alla sicurezza ed all’operatività del servizio. A seguito di invito da parte della Provincia, le Amministrazioni comunali di Buggerru, Calasetta, Carloforte, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Sant’Anna Arresi e Sant’Antioco hanno fatto pervenire agli Uffici provinciali le proprie proposte di acquisto di attrezzature e mezzi: stabilito, così, un ordine di priorità degli acquisti per l’assegnazione del trasferimento di risorse ai Comuni, è stata data rilevanza ad una serie di aspetti, mettendo in cantiere un budget di 100mila euro. L’ulteriore taglio delle risorse trasferite alla Provincia di Carbonia Iglesias, purtroppo, non ha consentito di finanziare il servizio di salvamento a mare per l’intera durata dei mesi di luglio e agosto, ma permetterà di coprire il servizio per la durata di 50 giorni, dal 1° luglio al 20 agosto 2014. Le risorse disponibili per il servizio di salvamento a mare 2014 ammontano complessivamente a 166.666,00 euro, dei quali 71.417,66 euro di fondi zio di salvamento a mare verranno assegnati proprio in base al numero di postazioni che ogni singolo Comu- San Nicolò Buggerru. regionali e 95.248,34 euro di fondi provinciali. Come lo scorso anno, i contributi per l’attivazione del servi- ne ha predisposto; da tale criterio, saranno esclusi quei litorali nei quali è presente il Sistema SISB che, co- munque, ha dei costi di gestione che devono essere conteggiati in modo differente. Ciò avviene nei litorali dei comuni di Buggerru e Gonnesa, caratterizzati dalla torretta centrale di avvistamento e da quattro centraline di avviso a copertura di una fascia di litorale di circa 1.000 metri. Come gli anni scorsi, lungo il litorale di Fontanamare - Portopaglia opera, per la realizzazione del SISB, l’associazione di volontariato di Protezione Civile SO.S.A.GO. di Gonnesa, mentre lungo il litorale di Buggerru - San Nicolò, il SISB è gestito dall’associazione di volontariato di protezione civile categoria mare Big Fish di Buggerru. Durante gli ultimi cinque anni, la situazione relativa alla copertura sanitaria dei litorali della Provincia si è evoluta in modo negativo: il Piano estivo, che veniva inizialmente organizzato e finanziato dalla ASL n. 7 di Carbonia, si è notevolmente mo- dificato a causa della mancanza di risorse finanziarie. I litorali nei quali, negli ultimi anni, è stato possibile assicurare un presidio costante lungo tutto l’arco dell’estate, sono solo quelli di Gonnesa e Sant’Anna Arresi. A Gonnesa, tale servizio di primo soccorso è stato possibile grazie alla stipula di un accordo con la A.S.L. n. 7 di Carbonia, l’ex Provincia di Carbonia Iglesias, il comune di Gonnesa e l’organizzazione di volontariato So.S.A.GO.: in questo contesto, è presente durante il periodo del Servizio di salvamento a mare un’infermeria ed una ambulanza dotata di tutte le attrezzature sanitarie necessarie al primo soccorso. Inoltre, la struttura è dotata di un quod. A Porto Pino, l’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi finanzia un servizio di primo soccorso sanitario nella prima spiaggia, affidandolo all’Associazione Volontari del Soccorso di Sant’Anna Arresi. Proseguono gli appuntamenti con l’arte presso la saletta del Portico, in Piazza Roma a Carbonia, con la rassegna 12x12 Filia racconta i sogni attraverso i colori, Casula ripropone stati d’animo del passato P roseguono gli appuntamenti con l’arte, presso la saletta del Portico in piazza Roma a Carbonia, dove, grazie alla rassegna 12x12, si sono potute ammirare svariate opere, dettate da stili diversi, capaci di catturare l’occhio dei numerosi visitatori che hanno apprezzato la rassegna, recandosi alle personali con piacevole puntualità. Dal 21 al 27 giugno, ha esposto le sue opere con la personale intitolata “Sguardi” il pittore e ceramista Salvatore Filia, la cui prima mostra risale al 1973. Da allora ha partecipato a numerose collettive e ad oggi ha al suo attivo una decina di personali di pittura in diverse città della Sardegna. Creazioni originali, le sue, dove la rigidità delle linee si sposa magicamente con i colori, dando vita ad emozioni contrastanti, specchio degli umori dell’artista. Quadri dai toni ora caldi, ora freddi; animati a volte da colori pastosi, altre da tinte sfumate; linee che dividono ed occupano gli spazi... che catturano i colori... che lanciano servatori. «Raccontare i sogni attraverso i colori è la fase finale di questo mio personale percorso pittorico», emozioni, espressione di se stesso sin dal più profondo dell’animo. Successivamente al pittore e ce- dichiara lo stesso artista che, attraverso un viaggio interiore, materializza nelle sue opere, le più nascoste ramista Salvatore Filia, ha presentato la propria personale, dal 5 all’11 luglio, l’artista Lorenzo Casula. Sin da pic- Tre opere di Salvatore Filia. sfide di accostamenti, che vengono percepiti in maniera differente dagli sguardi e dal cuore degli attenti os- colo è attratto dall’arte in tutte le sue forme. Si avvicina alla pittura come autodidatta ma in seguito frequenta Due opere di Lorenzo Casula. corsi privati che tengono vivo il suo interesse. Nutre la propria curiosità e creatività sperimentando tecniche, stili e materiali vari, con intuizione estetica e versatilità. La mostra intitolata “Casca il mondo... casca la terra”, si ispira a giochi e filastrocche della sua infanzia, ai ricordi di un passato che non tornerà più. Le tele testimoniano il riemergere di stati di animo che pensava sopiti dal tempo, mentre i tratti e i colori esprimono l’energia propria dei bambini, da sempre dotati di una spontaneità sorprendente. Tra le opere esposte, caratteristica una sua tela dallo sfondo arancione animato da piccoli pezzetti di carbone che raffigurano il suo autoritratto, la cui scelta del materiale viene fatta in ricordo di suo padre minatore. Ancora due artisti e poi calerà il sipario sulla rassegna 12x12 con l’auspicio che la stessa possa aver incuriosito, risvegliato o fatto nascere la passione per l’arte quale espressione della creatività insita in ognuno di noi. Nadia Pische IL NUMERO 272 7-10:IL NUMERO 181 3/10 01/08/14 01.55 Pagina 1 10 La Provincia del Sulcis Iglesiente. Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 Alcune riflessioni sull’animato dibattito in corso sulle strutture ospedaliere dell’Azienda sanitaria n° 7 di Carbonia Quale futuro per gli ospedali del Sulcis Iglesiente? La crisi economica generale, la crisi del lavoro e la riduzione delle risorse, impongono che le scarse risorse non vadano sprecate. L a sostenibilità è il principale problema che la maggior parte dei sistemi sanitari deve affrontare e per questo motivo negli ultimi anni questo è diventato l’aspetto sul quale si concentra la massima parte delle sollecitazioni degli organismi di governo. La sfida a cui siamo chiamati è quella di poter continuare ad assicurare risposte adeguate alla domanda crescente, sia in termini di volumi che di complessità di prestazioni sanitarie, in un contesto in cui le risorse sono sempre più limitate. La storia recente di amministratori, operatori e stakeholders della ASL di Carbonia è stata caratterizzata da tentativi di ricerca (dove talvolta l’invarianza ha prevalso sul cambiamento) di soluzioni organizzative e gestionali in grado di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi, ma sfortunatamente il lavoro svolto finora non ha consentito il raggiungimento dei risultati sperati e, soprattutto, l’utilizzo al meglio delle risorse esistenti. Il paradosso del “miglioramento senza cambiamento” pone forti problemi di regressività: non basta gestire bene la sanità, non basta razionalizzare le numerose incongruenze che esistono nel sistema, perché se non cambiano i modelli, il sistema è comunque spiazzato dal cambiamento sociale e culturale in atto. L’esempio più clamoroso è l’ospedale: la scorsa estate abbiamo creduto che il fenomeno estivo degli ospedali “fisarmonica” (v. P.O. Sirai e P.O. Santa Barbara), che d’estate si comprimono per permettere le ferie al personale e d’inverno riacquistano le loro dimensioni naturali, avesse risolto il problema della carenza di risorse, ma purtroppo non è così. Secondo Ivan Cavicchi, quando lainvarianza prevale sul cambiamento, il sistema non rimane fermo, cioè invariante, ma è come se tornasse indietro. Questo succede perché il sistema che non cambia al suo interno è spiazzato continuamente dal cambiamento che avviene fuori di esso, cioè dal cambiamento sociale, culturale, della domanda, ecc. Per questo, in sanità, restare fermi equivale a tornare indietro; in questi anni le politiche sanitarie adottate, prevalentemente gestionali e di razionalizzazione (dall’istituzione delle aziende fino alla riforma ter, quindi ai nostri giorni), hanno in molti casi (non tutti) migliorato lo stato del sistema ma senza cambiarlo. Cioè il miglioramento, nei casi migliori, ha riguardato molte cose (la gestione, l’efficienza, l’appropriatezza, la qualità, l’economicità, ecc.) ma senza ridiscutere o ripensare i modelli fondamentali della tutela. In questo scenario tutto locale, che accomuna molti di noi, è possibile identificare almeno 4 categorie di persone: - Quelli che ripiegano nello spazio sentimentale, astratto, lontano mille miglia dalle situazioni reali della gente. Quelli che ricordano con nostalgia quando avevamo 700 posti letto e quando il P.O. CTO era l’ospedale di riferimento dell’ortopedia e traumatologia. Quelli che aspettano con inerzia “l’altra sanità”, ma non fanno nulla perché una sanità altra si affermi nel Sulcis Iglesiente; - Quelli che dispiegano un impegno esteriore, affannoso, appiattito talvolta violento. Quelli (non sono molti in verità) che hanno perso, cammin facendo, questi anni, vale a dire i modelli, di servizio, di professioni, di pratiche, di trattamenti. Cioè dobbiamo cambiare l’idea di fondo di tutela e i modi di attuarla. Oggi dobbiamo fare la riforma che non abbiamo fatto che, però, attenzione, non vuol dire applicare la legge del ‘78, che nel frattempo non solo è stata massacrata e delegittimata in ogni modo, ma è stata di fatto, suo malgrado, ridiscussa proprio dai cambiamenti in atto. Quindi dobbiamo leggere il cam- ogni connotazione di impegno politico-sindacale, se non proprio di identità di cittadino del Sulcis Iglesiente. e che si trovano a gestire tra le mani solo una disarticolata ragnatela di proposizioni ideologiche. Quelli che pensano che la Asl di Carbonia sia assimilabile ad un panda in estinzione che bisogna tutelare mantenendo lo status quo ante; - Quelli che spiegano i gesti di cambiamento come smantellamento della sanità, i diversi modelli organizzativi L’ingresso dell’ospedale Sirai di Carbonia. come devianze demagogiche, l’attenzione all’efficacia ed efficienza come teorizzazioni di comodo. Quelli che guardano con diffidenza, come invasioni di campo, le sortite della direzione generale sugli spazi dove sprechi e inadeguatezza si scontrano e accusano di smantellamento della sanità i vari tentativi di impegno per modificare questa organizzazione; - Quelli che impiegano (medici, infermieri, tecnici sanitari e operatori di supporto) ogni energia per lavorare nella quotidianità pur con carenza di mezzi e risorse. Quelli cioè, che hanno compreso che per lavorare nella Asl di Carbonia c’è bisogno di un modo nuovo di pensare, ma soprattutto di un nuovo modo di lottare. Quelli che hanno capito davvero che solo se il cambiamento dei modelli organizzativi si inserisce nella quotidianità, la sanità (e gli ospedali) del Sulcis Iglesiente può essere salvata (migliorata). Per esorcizzare le residue preoccupazioni di chi vede ancora reflussi di smantellamento della sanità o esuberanze di centralismo cagliaritano intraprendente, in questa possibile ripresa di coscienza sul disegno di una nuova sanità, provo a lanciare qualche provocazione. Il prezzo salato che stiamo pagando è, da una parte la crescente inadeguatezza del sistema nei confronti dei cambiamenti sociali, della domanda, dei bisogni vecchi e nuovi, e quindi la crescita di una seria delegittimazione complessiva del sistema pubblico; dall’altra è l’asfissia indotta giorno dopo giorno dalle restrizioni finanziarie e dalla crescita dei disavanzi, cioè dall’autismo bilanciofrenico. La sanità, e con essa tutti gli operatori, si trovano “in mezzo” e sono “messi in mezzo” tra chi vuole non tanto di più, ma altro (i cittadini), e chi non riesce a dare altro e, comunque, da sempre di meno (lo Stato e, di conseguenza, la Regione). La grande questione che oggi si pone è quella del “cambiamento”. Che cosa dobbiamo cambiare? Esattamente quello che non abbiamo cambiato in biamento di oggi che è in atto fuori dalla sanità e tradurlo in modelli nuovi di servizi e modi nuovi di essere servizio. Dove, per servizio, deve intendersi prevalentemente un luogo dove la domanda incontra l’offerta. Sempre secondo Cavicchi, La grande sfida dell’umanizzazione, della relazione, del prendersi cura, dell’autodeterminazione, della centralità di questo e di quello, delle alleanze terapeutiche, ecc., per citare gli slogan più comuni di questi anni, ma anche quello dell’economicità, dell’appropriatezza, dell’azienda, è una sfida non di miglioramento ma di cambiamento. La grande sfida non è più la compatibilità, perché la compatibilità tende ad impoverire il sistema, cioè continua a togliere qualcosa da qualcosa, ma è quella della compossibilità, cioè fare in modo che tra la domanda e l’offerta, tra i diritti e le risorse, tra la società e la sanità, non vi siano contraddizioni. Una qualsiasi relazione tra due cose si definisce compossibile se e solo se tra le due cose non vi sono contraddizioni. La compossibilità è prevalentemente un problema di modelli che vanno ripensati sia in rapporto ai problemi dei cittadini sia in rapporto ai problemi dell’economia. Chi ha detto che non possiamo governare i costi in altro modo da quello proposto dalle politiche di compatibilità delle aziende? Per esempio, sappiamo che il 60% dei ricoveri ordinari in ospedale si possono riconvertire nella day surgery e week surgery, e dare importanti risultati di umanizzazione e di economicità, ma sappiamo anche che per farlo non dobbiamo tanto “de-ospedalizzare” l’ospedale, come abbiamo fatto in questi anni , semmai dobbiamo “ri-ospedalizzare”, nel senso che dobbiamo ripensare il modello di ospedale della riforma Mariotti. Chi ha detto che nella ASL di Carbonia dobbiamo lasciare aperti due punti nascita (con meno di 500 parti all’anno), sapendo benissimo che gli stessi ginecologi denunciano come la sicurezza delle pazienti che si rivol- Dalla ferrovia al percorso ciclabile S acquisito dalla Regione il vecchio tracciato ferroviario delle ferrovie meridionali sarde che parte dall’ex stazione (centro del paese) e porta sino al confine con Tratalias, ha iniziato i lavori di ripristino e manutenzione per la riapertura di questo tratto ferroviario, al fine di trasformarlo in un percorso ciclabile e pedonale. è un tracciato lungo diversi chilometri e molto interessante dal punto di vista paesaggistico, naturalistico ed archeologico; attraversa, infatti, una splendida e fertile pianura, ric-ca di vegetazione no, facendo i conti con dei professionisti che invecchiano e che non potranno sostenere i turni notturni; con una popolazione con crescenti livelli di disabilità e di cronicità ed un sistema che ha sempre meno risorse economiche. Non sono più accettabili i fabbisogni definiti annualmente, sulla base della struttura storica, senza tener conto della futura progettazione organizzativa e delle UU.OO. esistenti (de facto). In questi ultimi anni abbiamo (opera- L’ospedale Santa Barbara di Iglesias. Sono iniziati i lavori di ristrutturazione della scuola materna di Giba ono iniziati i lavori di ristrutturazione completa della scuola materna di Giba. Il progetto prevede la rimozione e la bonifica delle lastre di amianto e la sistemazione della nuova copertura. Un’ordinanza del sindaco, Learco Fois, ha disposto la chiusura anticipata della scuola, per avviare i lavori ed ultimarli prima della ripresa delle lezioni, nel prossimo mese di settembre. L’imposto dei lavori è di 160.000 euro. Il comune di Giba, dopo aver gono alle due strutture sanitarie per partorire sia a rischio e ci espone a contenziosi legali? A pagare un prezzo altissimo rischiano di essere le mamme ed i bambini (che non riusciamo neanche a trasferire in tempi celeri ed in sicurezza). E ancora, chi ha detto che le UU.OO. di Chirurgia Generale e di Ortopedia e Traumatologia non possono ri-organizzarsi per garantire diverse attività e sperimentare nuovi modelli organizzativi come la day surgery e la week mediterranea, per finire ai piedi del lago di Monte Pranu e del villaggio nuragico di Meurra (al confine tra Giba e Tratalias). «Fra qualche settimana commenta il sindaco, Learco Fois - il nuovo percorso sarà a disposizione di tutti gli appassionati di bicicletta e di coloro che amano farsi delle lunghe e salutari passeggiate in mezzo alla natura. è un altro pezzo importante di territorio che il comune acquisisce e aggiunge al proprio patrimonio immobiliare.» M.P. surgery che garantiscano: l’umanizzazione dell’ospedale; degenze più brevi programmate e rispettate, con gradimento dei pazienti per percorsi standardizzati e guidati; migliore utilizzo del personale con riduzione dei carichi di lavoro nei fine settimana e regolare fruizione delle ferie; ottimizzazione ed incremento dell’attività chirurgica con razionalizzazione dell’utilizzo delle sale operatorie ed ottimale utilizzo dei posti letto. Parlare di day surgery significa prendere atto che oggi si può fare chirurgia in una maniera diversa da come la si faceva fino a 5-10 anni fa e in questo non ci può che essere un interesse fortissimo da parte dell’Azienda (e della Regione) in quanto una parte della pratica chirurgica può essere garantita in condizioni di massima sicurezza al di fuori del setting tradizionale (Unità Operativa di Chirurgia con annessa camera operatoria) in regime di ricovero diurno, o andando ancora più avanti in ambiente ambulatoriale. La carenza di risorse assistenziali, in applicazione degli standard regionali sull’accreditamento delle strutture sanitarie e socio sanitarie, di cui alla delibera 47/43 del 30.12.2010, ha portato in questi anni ad un saldo negativo complessivo, relativo ai soli PP.OO, di -35 infermieri; -3 TSLBM; -3 TSRM e 22 Operatori di supporto. Dall’analisi effettuata dall’Ufficio di Staff delle professioni sanitarie della ASL di Carbonia, emerge inoltre che i turni del personale appaiono molto frammentati: gli infermieri a tempo pieno sono pochi (e in alcuni contesti pochissimi) e l’assistenza viene erogata da infermieri con profili orari molto diversi (part-time verticali ed orizzontali). A tale variabile si aggiunge l’aumento del ricorso alla legge 104/92 e ai congedi di due anni per gravi e documentati motivi familiari, di cui all’art. 42, comma 5 del D.Lgs.151/2001. La struttura delle professioni sanitarie sta iniziando a proiettare il fabbisogno delle professioni sanitarie su quello che accadrà da qui a qualche an- tori, dirigenti, sindacalisti e politici) narcotizzato le nostre percezioni della realtà, permettendo a diversi Direttori Generali di aprire nuove Unità Operative senza richiedere la conseguente variazione della dotazione organica alla Regione. La quantità di assistenza infermieristica erogata al giorno è oggi di gran lunga inferiore a quella assicurata negli anni settanta (i famosi 120 minuti di assistenza a pazienti che erano meno critici di oggi): questi standard rischiano di demotivare gli infermieri clinici (delle Medicine e Chirurgie), risorse preziose del sistema, di allontanarli dalla pratica e di annullare gli sforzi formativi degli ultimi anni. Come potrebbero, infatti, infermieri ben preparati magari con competenze avanzate, assistere adeguatamente tanti pazienti? In questo scenario, l’Unità Operativa delle Professioni sanitarie è sempre più cosciente che una delle sfide che l’attenderà nell’immediato futuro, sarà quella di determinare quale sia il mix più efficace di personale (per es. una Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia con sole ostetriche e OSS e/o UU.OO. di Medicina/Lungodegenza con più OSS e meno infermieri) e di abilità necessario a erogare un’assistenza sanitaria di qualità e sostenibile economicamente, che faccia fronte all’incremento della domanda di servizi sanitari, alla necessità di contenere i costi e alla diminuzione del numero degli infermieri e delle altre figure sanitarie. Nell’ultimo periodo, nel continuo confronto tra operatori, sindacati e pazienti è emersa l’esigenza di pensare un modello organizzativo che copra in modo diverso tutto il nostro articolato e complesso territorio del Sulcis Iglesiente., tenendo conto di alcune spe-cificità, ma senza mai perdere di vista l’obiettivo di dare ai cittadini la sanità di cui hanno bisogno. Non è più possibile mantenere strutture complesse con 6 o 8 posti letto (che necessitano comunque, di almeno 12 infermieri, 5 OSS e 6-8 medici) se non inserite all’interno di Dipartimenti. La crisi economica generale, la crisi del lavoro nel nostro territorio e la riduzione delle risorse per i servizi ai cittadini hanno di colpo reso evidente ai più che le risorse scarse non possono essere sprecate a causa di comportamenti opportunistici (solo per mantenere alcuni Direttori di Struttura Complessa) e fuori dalle regole stabilite per tutelare il benessere della collettività. La riconversione/accorpamento di alcune unità operative dei nostri ospedali, che non sono in grado di fornire un’assistenza specialistica, il potenziamento del trasporto di emergenza [è una vergogna che Il trasporto postnatale in culla o prenatale in utero (STEN/STAM) non sia ancora disponibile nella nostra Regione] per spostare in tempi rapidissimi i pazienti verso altre strutture hab, una rete telematica (sull’esperienza del RIS PACS) per fare viaggiare in tempo reale i dati dei rilievo tra i nostri ospedali e le strutture specialistiche, è il futuro che dobbiamo concorrere a disegnare. Si tratta di un processo organizzativo che deve partire dalle migliori pratiche e garantire ai cittadini le cure migliori tagliando sprechi e reinvestendo in qualità. Per realizzare questo piano, c’è bisogno di vincere una grande sfida che è prima di tutto culturale, perché nonostante l’evidenza dei dati c’è chi crede ancora che accorpare Unità Operative - con letti dipartimentali - o semplicemente sperimentare modelli di day/week surgery - nei diversi ospedali, sia una perdita per il territorio a vantaggio dei soliti cagliaritani. In un midrash ebraico, Baal Shem Tov (la più grande figura spirituale dell’ebraismo polacco del 1700 e fondatore del movimento chassidico moderno) racconta che «un musicista suonava uno strumento bellissimo e la musica rapiva il popolo a tal punto che esso era spinto a danzare esteticamente. In quel mentre un sordo, che non sapeva nulla della musica, passò accanto e scorgendo l’entusiastico danzare del popolo decise che dovesse essere tutto matto. Se fosse stato saggio avrebbe intuito la loro gioia e il loro rapimento e si sarebbe unito alle danze». In un adattamento alla nostra realtà, Il sordo che non sente è l’immagine insuperabile (di dirigenti e operatori) del passare accanto a nuove intuizioni, a nuovi modelli organizzativi con un senso di indifferenza e di estraneità, se non con un giudizio di condanna. Per questo, dirigenti ed operatori, unitamente a sindaci e stakehoders del nostro territorio, devono impegnarsi per eliminare “i deficit uditivi” (di diversi operatori e cittadini) che impediscono di sentire la musica di un nuovo modo di lavorare e le sterili contrapposizioni di provincialismo ancora presenti sul territorio. La tutela della salute, diritto fondamentale di ogni cittadino e dell’intera comunità del Sulcis Iglesiente, deve essere preservata da ogni forma di opacità e spreco di risorse. Antonello Cuccuru Ivan Cavicchi, “Medicina e sanità: snodi cruciali”, Dedalo edizioni ibdem Indagine esegetica dei testi sacri, quale venne praticata dai dottori ebrei dell'epoca talmudica (ultimi secoli a. C., e primi cinque secoli d.C.) e dai loro continuatori. Il Rotary Club Iglesias ha bandito un concorso per borse di studio “Solidarnosu” per i figli della crisi I l Rotary Club di Iglesias ha bandito il concorso “Solidarnosu 2014” per l’assegnazione di borse di studio riservate agli studenti delle scuole medie superiori, figli di disoccupati e/o cassintegrati, che abbiano conseguito buoni risultati nell’anno scolastico 2013/2014. Per la partecipazione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti: - essere residenti in uno dei seguenti comuni: Iglesias, Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Musei, Portoscuso e Villamassargia e aver frequentato nel- l’anno 2013/14 un istituto superiore oppure, essere residenti altrove, ma aver frequentato nell’anno 2013/14 un istituto superiore in uno dei comuni suindicati - non essere nati prima del 1990 - avere entrambi i genitori disoccupati o un genitore disoccupato e l’altro cassintegrato - avere un reddito ISEE non superiore a € 6.000 - non avere rapporti di parentela diretta, ovvero, familiari di primo grado (figli, fratelli e/o sorelle) con gli iscritti al Rotary Club di Iglesias; I premi, per un totale di € 2.500, consistono in una somma in denaro dall’importo compreso tra € 150 e € 400 per gli studenti delle classi dalla 1° alla 4°, e di € 500 riservato agli studenti che otterranno la maturità. Il premio sarà attribuito allo studente che avrà conseguito la migliore votazione. La richiesta dovrà pervenire entro e non oltre il 30 settembre 2014 alla Segreteria del Rotary Club Iglesias, presso Hotel Artu Piazza Sella, 15 - 09016 Iglesias oppure via email all’indirizzo segreteria@rotaryclu biglesias.it IL NUMERO 272 6-11:IL NUMERO 181 4/9 01/08/14 09.45 Pagina 2 Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 La Provincia del Sulcis Iglesiente 11 IL NUMERO 272 5-12:IL NUMERO 181 3/10 01/08/14 02.15 Pagina 1 12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 Dal 3 agosto al 7 settembre le cantine del Sulcis ospiteranno cinque appuntamenti della rassegna che abbina la musica al vino Ritorna il “Carignano Music Experience” Il programma verrà aperto da “Danze del Mare 2.0” a Calasetta e chiuso da “Tango Symphony” alla Grande miniera di Serbariu. D al 3 agosto al 7 settembre ritornano gli appuntamenti del Carignano Music Experience, Sapori e note del Sulcis Iglesiente. Il festival musicale, diventtao ormai un appuntamento imperdibile dell’estate sulcitana, è animato dalla presenza di artisti di richiamo internazionale, per celebrare il rosso Carignano, vino “ambasciatore” del Sulcis Iglesientenel mondo. Sono cinque gli appuntamenti previsti quest’anno. Raccontare il sapore ed i profumi intensi dei pregiati vini Carignano DOC attraverso le note avvolgenti e travolgenti della musica più appassionata e toccante. Questo lo spirito con il quale Carignano Music Experience si appresta ad animare le caldi notti estive del Sulcis Iglesiente e presenta il ricco calendario di appuntamenti, concerti e degustazioni. Deciso e dal bouquet intenso che avvolge ed incendia i sensi, il vino Carignano sarà il fil rouge della manifestazione organizzata proprio in onore del Re dei rossi sardi e promossa dall’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis, con la direzione artistica del Maestro Fabio Furia. Dal 3 agosto al 7 settembre 2014, nelle cantine aderenti all’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis, in antichi borghi, siti minerari e rinomate piazze, andranno in scena spettacoli musicali accompagnati dall’intenso sapore dei migliori vini Carignano prodotti dalle cantine del territorio, offerti in accompagnamento ad una portata della tradizione culinaria locale. La rassegna propone un intenso programma di swing, jazz, e sonorità tra il classico ed il contemporaneo che ne esalteranno l’animo nascosto. L’evento Carignano Music Experience 2014 è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta martedì 29 luglio, presso la sala conferenze della biblioteca regionale, in via Roma, a Cagliari. Di seguito il calendario completo degli eventi. 3 agosto ore 21.00: va in scena “Danze dal Mare 2.0” (Cantina Calasetta) Il mare, crocevia di storie, popoli, culture e sogni, ispira questa nuova opera del regista e coreografo Mvula Sungani e del compositore Mauro Palmas. Danze dal Mare ha in sé una forte matrice antropologica, infatti è un percorso che unisce idealmente l’Italia, dal nord al sud, dall’est all’ovest, raccontando i colori, gli usi, i costumi, gli odori e i sapori tipici della nostra terra. L’ingrediente principale dell’opera è la contaminazione tra arti, epoche e scrizioni delle danze di origine classica e popolare, creando un rarefatto moto emotivo per tutto lo spettacolo. Costo del biglietto, inclusa la degustazione: euro 15,00. Degustazione dei vini della Cantina Calasetta di Calasetta 17 agosto ore 21.00: va in scena “Francesca Corrias & Sunflower Quartet” (Cantina Sardus Pater) Degustazione dei vini della Cantina Sardus Pater. Costo del biglietto, inclusa la degustazione: euro 15,00. 24 agosto ore 21.00: va in scena “Fabio Concato” (Cantina Santadi) Degustazione dei vini della Can- Il pubblico del Carignano Music Experience lo scorso anno alla Cantina Santadi. stili, dove artisti di estrazione diversa si uniscono per raccontare con voce armoniosa ed univoca, la cultura del nostro Paese, dove da sempre il passato si unisce al futuro. La poetica coreografica ispirata alla tradizione popolare italiana, viene stilizzata, da Mvula Sungani, mediante le nuove tendenze contemporanee e fusa con la Physical Dance. Il ritmo e le melodie restituiscono ai movimenti, dapprima sincopati e poi rituali, la forza evocativa delle terre di origine. Le composizioni originali di Mauro Palmas, ispirate alle musiche popolari e trasfigurate dalla sua personalissima scrittura, si uniscono e si fondono alle tra- tina Santadi. Costo del biglietto, inclusa la degustazione: euro 15,00. 30 agosto ore 21.00: va in scena “Rossana Casale” (Borgo medievale di Tratalias) Degustazione dei vini della Cantina Mesa. Costo del biglietto, inclusa la degustazione: euro 15,00. 7 settembre 2014 ore 21.00: va in scena “Tango Symphony” (Grande Miniera di Serbariu a Carbonia) Degustazione vini delle Cantine Calasetta, Santadi, Sardus Pater, Mesa. Costo del biglietto, inclusa la degustazione: euro 20,00. Presentato il 18 luglio a Sant’Antioco il libro di Valentina Pitzalis «Nessuno può toglierti il sorriso» G rande emozione, presso la sala dei Sufeti a Sant’Antioco, nell’ascoltare le parole di Valentina, la ragazza rimasta deturpata in seguito ad un attentato da parte del marito. Un unico e solo desiderio il suo: «La speranza di poter aiutare tutte le donne che vivono, magari ancora senza essersene rese veramente conto, situazioni di coppia come quella che ho vissuto io». Una forza incredibile la sua, accompagnata e sostenuta da una voglia di vivere senza pari, la voglia di riprendersi la sua vita, di reagire ad un qualcosa che nessuno merita, perché davanti a situazioni di angoscia e terrore come quella che ha vissuto lei, l’errore più grande è cedere alla depressione mentre l’unica ancora di salvezza è reagire e risorgere «come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri». “Nessuno può toglierti il sorriso” è il titolo del libro scritto da Valentina Pitzalis, una ragazza che ha reagito facendo conoscere la sua storia, la storia di un amore malato, un amore che l’ha fatta soffrire e che le ha lasciato delle ferite che mai si rimargineranno e, dicendo questo, non si riferisce a quelle visibili, ma a quelle dell’anima. Quando Valentina parla di Manuel, non parla di lui come un mostro ma semplicemente come un ragazzo che ha fatto una cosa mostruosa. Lo ha sicuramente perdonato, ma ciò che non perdona è il suo gesto, così come non perdona a se stessa il fatto di non essersi resa conto subito di quanto lui la stesse allontanando da tutto e da tutti, era innamorata e per questo non se ne rendeva conto; Manuel era gelosissimo e non le permetteva di condurre una vita sociale se non in sua compagnia, più passava il tempo e più il loro rapporto di coppia diventava difficile. La sua storia, purtroppo, è comune a quella di tante altre donne che, come dice Valentina anche di se stessa, vengono colpite «dalla sindrome della crocerossina» e, piuttosto che rivolgersi a delle persone la volontà di Valentina di volersi fare portavoce di quelle donne che non hanno avuto il coraggio di denunciare chi abusa di loro facendone delle vittime. Oltre che a Sant’Antioco, Valentina ha presentato il suo libro a Carbonia e a Portoscuso; durante ogni serata ha precisato che, senza l’aiuto dei suoi “Angeli” che hanno acquistato il libro o hanno dato vita a raccolte benefiche, non avrebbe po- Valentina Pitzalis in occasione della presentazione del libro svoltasi a Sant’Antioco. specializzate, sono convinte di poter gestire la situazione da sole. Il femminicidio in Italia è un’emergenza che va combattuta, bisogna prevenirla e per questo è importante non sottovalutare i primi campanelli d’allarme, ma purtroppo tante violenze non vengono neanche denunciate, spesso le donne non si rendono conto del pericolo che corrono e vanno avanti con la speranza che tutto possa risolversi. Da queste considerazioni nasce tuto fare tutti quegli interventi chirurgici che le stanno permettendo di recuperare, almeno in parte, le funzionalità del proprio corpo. La sua forza, il suo coraggio, baluardi di una giovane donna che vuole riappropriarsi della sua vita, certo niente sarà più come prima, ma la speranza di aiutare anche una sola donna la spinge a continuare a lottare e a dire: «Nessuno può toglierti il sorriso». Nadia Pische IL NUMERO 272 4-13:IL NUMERO 181 4/9 01/08/14 01.59 Pagina 2 Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 13 La Provincia del Sulcis Iglesiente Nonostante i problemi legati alla tempistica di erogazione dei finanziamenti pubblici, la rassegna ha fatto ancora una volta centro Narcao, 24 anni sull’onda del Blues I Grande entusiasmo in tutte le serate, in particolare con i Los Lobos, Playing for Change, The Steepwater Band e la Latvian Blues Band. l concerto dell’emergente gruppo lettone Latvian Blues Band ha chiuso sabato 26 luglio la XXIV edizione del Narcao Blues Festival, la rassegna musicale che ha visto salire sul palco di piazza Europa alcuni dei migliori interpreti del Blues nazionale ed internazionale. Sono state quattro intense serate di doppi concerti, oltre duemilacinquecento spettatori totali, seicento di media a serata, per un’edizione che, ben oltre le note vicende sui dubbi e le incertezze legate ai contributi regionali, «è stata un autentico miracolo. Perché di questo si tratta, di un autentico miracolo che - ha commentato Gianni Melis, direttore artistico della rassegna musicale - solo la passione per il Blues ha reso possibile». Chiaro il riferimento alle difficoltà che l’associazione Progetto Evoluzione, da sempre sinonimo di Blues, ha dovuto affrontare. «Al momento non si hanno notizia dei fondi per l’attività di questo anno e siamo ancora in attesa del contributo dell’assessorato regionale al Turismo per l’attività svolta nel 2013 e del restante venti per cento sul contributo, sempre relativo allo scorso anno, dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e Spettacolo. Si può ben capire - ha ribadito l’ultima sera Gianni Melis davanti al pubblico di Piazza Europa che con queste premesse sia stato assai difficile allestire il cartellone». Le grandissime difficoltà non hanno impedito ai soci della Progetto Evoluzione di portare a Narcao, ancora una volta palcoscenico di qualità del blues nazionale ed internazionale, band come Joe Driscoll & Sekou Kouyate, Reverend and the Lady, Mike Seeber trio, Marco Pandolfi trio, Latvian Blues Band, The Steepwater Band, vere esplosioni di energia come la multietnica Playing for Change ed i leggendari Los Lobos. Ma anche dedicare uno spazio, il “DopoFestival”, per far conoscere ed apprezzare le emergenti The Blues Band ed i Milestones. «Ma tutto ciò è niente in confronto all’affetto che il pubblico, gli appas- nostro pubblico - ha concluso entusiasta Gianni Melis - ci riempie d’orgoglio e di soddisfazione: sono la vera forza e l’anima del Blues.» I Los Lobos, la leggendaria band sono riusciti ad attirare l’attenzione e coinvolgere tutti grazie ad un mix di hip hop, funk e soul, rock con afrobeat, reggae e splendidi groove africani. Ma le attese erano tutte per loro, i I Los Lobos. The Playing for Change. The Steepwater Band. La Latvian Blues Band. sionati del blues, ci hanno ancora una volta voluto dimostrare. La loro assidua presenza, il loro calore sono la energia che ci spinge ad andare avanti nonostante la strada diventi ogni giorno sempre più difficile. Loro, il ispano americana, ha incantato nella prima serata ma in apertura di festival a scaldare l’arena di Piazza Europa ciavevano pensato Joe Driscoll e Sekou Kouyate. I due musicisti, americano il primo, della Guinea il secondo, Los Lobos, i leggendari “lupi” del Barrio Est di Los Angeles. E Louie Perez, chitarrista e voce di una band sulle scene da oltre quarant’anni, Steve Berlin (sax e tastiere), Conrad Lozano (basso), David Hidalgo (voce e Mostra dell’artista di Carbonia al Museo di “Sa Corona Arrubia” D generazioni… i modi di un’esistenza… da sempre vocata al sacrificio. In apparente contrasto con tale I volti della memoria di Ielmo Cara. rappresentazione, l’artista propone alcune altre immagini dei luoghi e degli uomini di miniera, protagonisti di una vicenda umana e sociale dalle straordinarie novità, segnate dalla modifica dei caratteri della vita preesistente, dal rapporto con il tempo e la natura, dal mutamento dei principi economici e delle relazioni sociali e culturali. Ad agire da filo connettivo fra i due mondi, sono le espressioni del comune sacrificio, tanto nella vita di campagna, che in quella di miniera. Il senso intimo e profondo delle opere lo si interpreta, così, nella materializzazione dell’idea del sacrificio. L’autore non è dovuto ricorrere all’immaginazione, perché tutta la sua migliore arte è segnata dall’identità con l’esperienza vissuta intensamente nei luoghi delle sue rappresentazioni e, in questa maniera, intende mantenere sempre attuale la memoria di un tempo che tanta parte ha avuto nelle vicende delle genti di Sardegna. Antonello Dessì no, sono esplosi in un urlo di gioia sulle note di “La Bamba”, la colonna sonora dell’omonimo film che, narrando la breve vita di Ricardo Valenzuela, alias Richie Valens, prima star del rock’n’roll latino e prematu- ramente scomparso in un incidente aereo, ha consacrato la carriera musicale dei “lupi”, tutt’ora in ascesa. Travolgente esibizione dei Playing for Change, nella seconda serata, preceduta dal duo Mauro Ferrarese-Alessandra Cecala, salito sul palco con il progetto musicale “Reverend and the Lady”. E per i dieci artisti di strada di varie etnie, uniti dalla musica e da un progetto di pace e solidarietà verso i paesi del Terzo Mondo, sono bastate poche note per dare subito sfogo alla loro energia e, sotto la carismatica guida di Elliot “Grandpa” Smalls Aka, vero virtuoso dell’armonica, e la verve e la voce di Clarence Dekker, trascinare per oltre due ore tutti in balli e canti che dal blues passavano al soul, e dal reggae al pop senza trascurare il classico rock’n’roll. Ad aprire lo spettacolo della terza serata è stato il Mike Seeber trio che, fresco vincitore del prestigioso “German Blues Challenge”, ha fatto sfoggio del suo miglior repertorio. Ma è con l’ingresso sul palco della “The Steepwater Band” che la serata si è infiammata e il pubblico, come da tradizione, ha iniziato a ballare e saltare sulle note di un rock moderno, puro e grintoso. Il Festival si è chiuso con il concerto del pluripremiato Marco Pandolfi trio e la coinvolgente esibizione degli emergenti lettoni della Latvian Blues Band, che sono riusciti ad “incendiare” Piazza Europa, come vuole la tradizione nella serata conclusiva. In archivio il XXIV Festival Narcao Blues, Progetto Evoluzione propone “Pro Loco in Blues 2014”, 6 concerti di Mandolin’ Brothers e Gnola Blues Band, dall’1 al 10 agosto, a Tratalias, Buggerru, Villaperuccio, Perdaxius, Terraseo e Portoscuso, organizzati in collaborazione con le lovali Pro Loco. www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com L’angolo della poesia I volti della memoria di Ielmo Cara al 27 giugno l’artista Ielmo Cara espone al Museo del circondario “Sa Corona Arrubia”. Ho avuto il piacere di scrivere la locandina di presentazione. L’artista Ielmo Cara propone una collezione di opere realizzate con la tecnica “monotipo” che ordinariamente si svolge mediante la stampa di un’unica copia di un disegno a chiaroscuro, eseguito su una lastra metallica con inchiostro calcografico e trasportato su carta mediante pressione. Le sue opere portano a tema paesaggi rurali della Sardegna, come documenti di luoghi di vita antica e di invito alla memoria di un tempo che appare remoto, piegato sempre più dal distendersi della modernità. Una rappresentazione di case, medaus ed arcaici attrezzi di lavoro… come vivide testimonianze di una storia… in fondo, ancora recente, che evocano negli anziani le suggestioni della nostalgia e raccontano alle nuove chitarra) e Enrique “Bugs” Gonzalez (batteria) non hanno certo tradito le aspettative dei tanti fan giunti nel piccolo centro del Sulcis. E che, dopo aver assistito ad oltre un’ora di rock lati- Il futuro è uno scrigno Il futuro è uno scrigno pieno di sogni, un sogno per ogni colore: arancione come la forza, azzurro come la spensieratezza e l’innocenza, bianco come il principio e l’origine di un desiderio, blu come la serenità e la verità, giallo come l’amicizia e la curiosità, marrone come la fertilità, la buona terra e la nascita di nuovi frutti, rosa come la tenerezza, rosso come l’amore, verde come la speranza, nero come il mistero e la paura, grigio come la tristezza e la nostalgia, viola come l’eternità. Il futuro è uno scrigno pieno di sogni e colori: nessuno è tanto ricco da non avere bisogno dei colori; nessuno è tanto povero da non possedere un sogno! Arianna Cattalini La scheda Arianna Cattalini. Arianna Cattalini è nata a Montecchio Emilia (RE) il 12.09.1998. Nell’anno scolastico 2013/2014 ha frequentato la classe seconda del Liceo Scientifico Statale “Emilio Lussu” di Sant’Antioco. Ama la lettura, la musica (è una dei soprani del coro parrocchiale “Santa Barbara” di Narcao), il fitness e lo sport, i viaggi, lo shopping ed il cinema. Nei suoi programmi per il futuro ci sono... tanti sogni nello scrigno, ma uno in particolare (serio e concreto): studiare e, terminati gli studi universitari, intraprendere una soddisfacente e proficua attività professionale. Un nuovo strumento per promuovere il paese e i suoi servizi Gli sposi sono due 27enni, Francesco Anedda e Valentina Marras è i sono conosciuti sotto le armi, entrambi 19enni, arruolati volontari di ferma breve annuale, hanno iniziato a frequentarsi e poi ad amarsi dopo aver smesso la divisa ed ora, dopo 8 anni, hanno deciso di coronare il loro sogno d’amore nel tradizionale e suggestivo rito del Matrimonio Mauritano, in programma domenica 3 agosto, nella piazza Marconi di Santadi. L’evento, giunto alla sua 46ª edizione, è organizzato dalla Pro Loco di Santadi e dall’Amministrazione comunale di Santadi, con la preziosa collaborazione del gruppo Folk Su CalasettApp c’è tutto su Calasetta nata l’App per smartphone e tablet, chiamata CalasettApp. Già online su piattaforma Android, a breve lo sarà anche su dispositivi Apple, scaricabile gratuitamente da Google Play. All’interno dell’App sarà possibile ottenere info relative ai numeri utili: vigili urbani, farmacia, carabinieri, ecc. Direttamente dal proprio smartphone ci si potrà collegare alla pagina Facebook, sito internet, inviare email, chiamare, il ristorante, l’hotel, il B&B, negozio prescelto. Oltre 20 attività commerciali (e non) hanno aderito e, in questi La Torre Sabauda. giorni, altre chiedono di farne parte. CalesettApp è ricca di notizie relative alla storia di Calasetta: le tradizioni, i piatti tipici, il dialetto, storia della Torre Sabauda, le spiagge, scogliere e tanto altro. Il tutto corredato da meravigliose fotografie gratuitamente fornite da fotografi amatoriali locali. «L’Amministrazione comunale - spiega Sergio Porseo, delegato al turismo, del comune di Calasetta - contribuirà all’iniziativa, finanziando il materiale pubblicitario. A soli due mesi dall’insediamento, stiamo realizzando concretamente ciò che c’eravamo prefissati: modernizzare il paese.» A Santadi il 46° Matrimonio Mauritano S Sant’Agata di Santadi. Francesco Anedda, 27enne di Santadi, oggi di professione giardiniere e bagnino a Porto Pino e Valentina Marras, 27enne di Decimomannu, oggi disoccupata, genitori di un bimbo di 5 anni, verranno uniti in matrimonio dal parroco di Santadi, don Giampiero Marongiu. La sposa ha fatto parte del gruppo folk del suo paese e più volte ha sfilato con il gruppo di Decimomannu al Matrimonio Mauritano, mentre la famiglia di Fabrizio Anedda ha collaborato in molte occasioni all’organizzazione del Matrimonio Mauritano. Il corteo nuziale partirà alle 9.30 e sarà composto da 21 gruppi, 1 coro, una settantina di cavalieri e 5 traccas, su una delle quali ci saranno il sindaco di Santadi ed il sindaco di Decimomannu con le rispettive consorti. La cerimonia avrà inizio intorno alle 11.00. La novità di quest’anno è rappresentata dalla presenza delle telecamere del canale Real Time della piattaforma Sky che realizzerà un servizio speciale sulla sposa, nell’ambito del programma “Matrimonio all’italiana” che vedrà in gara quattro spose di diverse regioni. IL NUMERO 272 3-14:IL NUMERO 181 3/10 01/08/14 02.21 Pagina 1 14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 Dal 30 luglio al 1° agosto tre giornate di spettacoli, dibattiti e laboratori a cura della compagnia La Cernita Teatro di Carbonia Un festival per un teatro sociale di tutti e per tutti La rassegna è stata inaugurata a Sant’Anna Arresi il 30 luglio e sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. U na nuova e plausibile iniziativa organizzata da La Cernita Teatro ha preso il via il 30 luCinzia Crobu. glio, alle 21.00 ed è ancora in corso. Ad oggi grande afflusso di pubblico per questa III edizione di “Sant’Anna Arresi Teatro 2014”, Festival per un Teatro Sociale di tutti e per tutti, realizzata dal comune di Sant’Anna Arresi e La Cernita Teatro in collaborazione con la gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias, gestione commissariale ed il contributo della comunità di Sant’Anna Arresi. Tale progetto è nato nel 2012 con l’obiettivo di riprendere un ambizioso progetto di Teatro realizzato negli anni ’80, dal comune di Sant’Anna Arresi insieme al Cada Die Teatro, che - negli anni passati - aveva dato vita ad un festival importante, anticipando i tempi con tendenze e novità sulla scena nazionale teatrale. Nel 2012, l’Amministrazione comunale insieme a La Cernita Teatro, ha presentato un progetto per riannodare le file di quel discorso proponendo un Festival per un Teatro Sociale, un teatro di piazza “tra il colto e il popolare” che fin dalle origini nella tradizione antica, in occidente come in oriente, diventa espressione della memoria collettiva e dell’identità individuale. «Nonostante la crisi e le numerose difficoltà che incidono pesantemente su chi si lavora nel sociale e su chi come noi si occupa di teatro e di cultura in un territorio come il Sulcis - spiega Monica Porcedda, direttore artistico - si è confermata questa terza edizione con l’intento di valorizzare, oltre l’Anfiteatro di Piazza del Nuraghe, la strada e altri spazi non convenzionali molto suggestivi; presso il Parco del Municipio si è ospitata la mattina, per la prima volta, una esperienza laboratoriale di due giornate - 31 luglio e 1 agosto - per coloro che hanno voluto avvicinarsi al teatro, cominciando dalle basi. Insomma tre giornate ricche di eventi, dalla mattina sino a tarda notte, con altre importanti novità: il pomeriggio del 31 luglio alle ore 19.00 al Parco del Municipio, è stato dedicato all’incon- tro con gli artisti ospiti del Festival ed il progetto Corti a Teatro che ha ospitato dei lavori prodotti dal Festival. Sant’Anna Arresi è divenuta uno spazio aperto alla produzione teatrale, alla ricerca, all’incontro e confronto con professionisti del settore, alla partecipazione di Associazioni del Paese impegnate nel Teatro di Strada e degli allievi di Sant’Anna Arresi, Bacu Abis e di tutto il Sulcis Iglesiente che hanno partecipato ai laboratori teatrali diretti dalla Cernita e che anche quest’anno sono stati presenti come protagonisti di nuovi lavori, al coinvolgimento della Comunità e dei numerosi turisti che ogni anno scelgono Sant’Anna Arresi za del Municipio con L’Associazione Il Paese che Accarezza le nuvole di Sant’Anna Arresi, nata nel 2012, con un progetto teatrale scolastico diretto da Mariano Corda: 20 bambini, di età compresa tra 7 e 11 anni, e 5 adulti sui trampoli hanno presentato l’anteprima dello spettacolo itinerante in 4 stazioni “Il dio distratto-Sardus Pater” tratto da “Un pezzo di luna” di Giuseppe Dessì. Alle ore 22.00, al Parco del Municipio, si è esibita Rita Atzeri del Crogiuolo, una delle migliori ed attuali attrici sarde, che ha portato in scena “Gene Mangia Gene. Allegri attentati alla vita” con la regia di Mario Faticoni. Un’indagine sul vivere contempora- Una scena di uno spettacolo della passata edizione. come meta. Per un teatro da fare e non solo da vedere, un teatro della partecipazione prima ancora che della visione. Un Festival che sta offrendo uno spazio a progetti in fase di ricerca e sperimentazione che hanno trovato nel festival una tappa importante per uno sguardo sulle contraddizioni dell’era post-industriale: dal consumismo sfrenato al discorso sulla biodiversità, l’autosviluppo fino alla visione del concetto di libertà oggi; dall’emigrazione come attuale fenomeno politico e sociale all’emarginazione, fino all’esigenza di recuperare antiche tradizioni, linguaggi, saperi e modi di vivere che accomunano il passato con il presente, l’uomo con la natura e l’ambiente che lo circonda.» Si è partiti il 30 luglio, alle ore 21.00, sulle strade di Sant’Anna Arresi, con tappa finale presso la Piaz- neo, uno sguardo insieme ironico, intransigente e complice sui grandi problemi dell’era del consumismo. A concludere gli eventi alle ore 23.00 “Corti a teatro progetto migranti: oggi, ieri” produzione del Festival. “Le ragioni che non conosci” di e con Alessandro Congeddu ed Andrea Rosas, i quali hanno raccontato “Il Lungo Viaggio” di Leonardo Sciascia. Percussioni e voce di Gerardo Ferrara. Giovedi 31 luglio, alle ore 19.00, presso il Parco del Municipio, la sottoscritta Cinzia Crobu (iniziativa senza scopo di lucro e, dunque, condivisibile a mezzo stampa) giornalista, critico teatrale ed antropologa del teatro, incontra gli ospiti del Festival per una chiacchierata sul Teatro contemporaneo e sociale oggi e sui temi di questo Festival. Tra i tanti: contraddizioni dell’era post-industriale, consumismo sfrenato, biodiversità, auto- sviluppo, emigrazione e tanto teatro. Alle ore 21.30, sempre al Parco del Municipio si esibiscono Monica Porcedda e gli allievi del Progetto Laboratorio permanente di ricerca teatrale Bacu Abis presentano “Pronti! Chi parla?” un secondo studio (il primo è stato presentato alla IV edizione di Spazi di frontiera il 14 giugno 2014 al Teatro di Bacu Abis) sul corpo, le reazioni di gruppo e la voce creato per questo Festival in strada. Alle ore 22.30 La Cernita Teatro è stato presentato, in anteprima, “Dalla scuola… Alla frutta!” Una commedia tutta da gustare. Un richiamo alla genuinità della vita in un epoca in cui tecnologia, malessere e malattie sembrano farla da padrone. Il testo è di Gloria Uccheddu che firma la regia con la collaborazione di Monica Porcedda. In scena Gloria Uccheddu e Riccardo Montanaro. Arrangiamento musicale e voce: Francesco Atzori dei Onair Jokers. Si proseguirà, come da cartellone: venerdì 1 agosto, alle ore 21.30, in Piazza del Nuraghe, gli allievi Progetto laboratorio permanente di ricerca teatrale Sant’Anna Arresi presenteranno “Libertà è…” in anteprima. Un omaggio a Giorgio Gaber ed una riflessione sul concetto di Libertà oggi. A seguire ore 22.30 presso il Nuraghe Arresi Coop. Teatro Olata con “Bogaisinci a su soli, jogu poeticu teatrali de Salvatore Vargiu”, con la regia di Giuseppe Boy. Disabilità ed emarginazione in una dimensione teatrale onirica con tutte le incongruenze logiche e temporali che il sogno e la poesia rivendicano come essenza stessa della loro esistenza. La serata terminerà con l’ultimo appuntamento alle ore 23.30 Nuraghe Arresi “Corti A Teatro Progetto Oralità Pastorale [n° 2]” di e con Monica Serra (micro fratture Teatro). Un archivio di materiali sonori, riguardanti lo studio del linguaggio dei pastori con gli animali come Secondo STEP del progetto, realizzato a Sant’Anna Arresi in collaborazione con la Cernita Teatro per il Festival. Direzione artistica ed organizzativa: La Cernita Teatro. Ingresso gratuito e libero a tutti gli spettacoli. Quota di partecipazione al laboratorio del 31 luglio e del 1 agosto 12 euro. Cinzia Crobu [email protected] Grande successo per la 2ª edizione “Al di qua del ponte” S traordinaria partecipazione, sabato e domenica, nell’area fenicia di Sant’Antioco, all’evento “Al di qua del ponte”, organizzato dalle associazioni Il Calderone e Agorà. Giunto alla sua seconda edizione, dopo l’ottimo riscontro di critica e pubblico ricevuto l’anno precedente, “Al di qua del ponte”, numeri alla mano, è già diventato un appuntamento irrinunciabile dell’estate antiochense! Lo scopo dell’evento è quello di favorire l’integrazione e la fratellanza tra le minoranze etniche presenti sul terri- Domenica 27 luglio, a partire dalle 18.00, divertimento per i più piccoli con “Di tutti i colori!”, percorso ludico con giochi tradizionali da tutto il mondo a cura dell’associazione “La Salvia animazioni”, quindi apertura degli stand espositivi di prodotti e manufatti enogastronomici locali. La serata è proseguita con la degustazione dei piatti tipici, sapientemente preparati dalle comunità ospiti presenti (marocchina, senegalese, rom, cubana, messicana, venezuelana, colombiana, salvadoregna, sarda, rumena, russa e bielorussa) con i Il concerto che ha chiuso la seconda edizione dell’evento antiochense. torio del Sulcis attraverso la condivisione di musica, buon cibo e attività ludiche per i più piccoli. La giornata inaugurale è stata dedicata al dibattito-conferenza “Sardi, meticci e migranti” ed alla premiazione del concorso fotografico indetto per avvicinare il pubblico ai temi della multietnicità e dell’intercultura dal titolo “Al di qua dell’obiettivo”. Quindi, proiezione del documentario “L’Orchestra di via Padova”, a cura del Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria e degustazione enogastronomica a cura di “Epulae”. propri stand per offrire a tutti un assaggio di terre lontane, grazie anche alle esibizioni di canti e balli tipici che sono state curate sempre dai rappresentanti delle diverse comunità. Ha concluso la serata “Stanotte!”, concerto spettacolo de “L’ Orchestra di Via Padova” che, con le sue suggestive contaminazioni musicali dallo spiccato valore multietnico, ha suggellato, come testimonia l’ampia documentazione fotografica, una serata ricchissima di eventi. G.P.C. Il 16 e 17 agosto si svolgerà nel parco di Villa Sulcis della città mineraria la seconda edizione del “Summer Is Mine” festival Carbonia entra nel circuito dei grandi festival musicali regionali È stato presentato a Carbonia, nel corso di una conferenza stampa, il 2° “Summer Is Mine” festival, organizzato dall’associazione culturale Lee Van Cleef, con il patrocinio del comune di Carbonia, che si terrà sabato 16 e domenica 17 agosto 2014, presso il parco Villa Sulcis (ingresso gratuito, entrata da via Napoli), a Carbonia. Alla conferenza stampa hanno partecipato i rappresentanti dell’Associazione Lee Van Cleef (Andrea Murgia, Francesco Pedoni, Renato Collu, Alessandro Colarossi, a cui si aggiungono Andrea Galante e Lorenzo Mele) e l’assessore dello Spettacolo del comune di Carbonia, Fabio Desogus. Rispetto all’edizione 2013, quest’anno vi saranno importanti novità: i palchi saranno due, uno dedicato a Lee Van Cleef, con ospiti internazionali, ospiterà musicisti internazionali, l’altro, riservato ai musicisti locali, sarà dedicato a Eli Wallach. La manifestazione sarà accompagnata da artisti visivi e diversi stand che contribuiranno ad animare i due giorni di musica e arte. Durante i due giorni del festival si alterneranno sul palco artisti provenienti da diversi ambiti musicali (rock sperimentale, folk, musica elettronica e dream pop) accomunati da produzioni originali che hanno di- mostrato il proprio valore in circuiti nazionali e internazionali. Il 16 agosto, alle ore 19.30, il palco Lee Van Cleef sarà inaugurato da un ospite internazionale: Youneedyourcoat. I Diverting Duo saranno il secondo progetto in programma. concluso un tour mondiale. La chiusura del primo giorno è affidata a Francesco Medda, in arte Arrogalla, uno dei principali esponenti della musica elettronica del panorama isolano. Il 17 agosto, invece, il program- I Takoma. Il cuore della serata è affidato ai Takoma, di ritorno da un tour internazionale, che hanno affinato a Londra uno sviscerato amore per il folk americano contaminandolo con suggestioni musicali del vecchio continente. Quarto gruppo in programma sono le Lilies On Mars, gruppo di origini sulcitane, che hanno appena Immediatamente dopo la più importante divinità greca scaglierà le sue saette musicali portando sul palco il caos creativo degli Zeus. Di Cavina (Calibro 35) e Mongardi (Fuzz Orchestra) scaricheranno la loro elettricità in un concerto che sarà difficile so palco Eli Wallach ospiterà Perry Frank, Nepomuceno Bolognini ed il rap’n’blues di Donnie. Mentre il 17 sarà il turno degli Split All The Shells, Baboons e Le Penetrazioni. È stato possibile organizzare il Festival grazie alla sinergia tra l’asses- I Plasma Expander. ma del palco Lee Van Cleef, sempre a partire dalle ore 19.30, sarà caratterizzato da una miscela di suoni forti. I Pussy Stomp regaleranno un concerto basato su voce, chitarra, basso e drum machine. Il secondo set della serata sarà affidato agli Undisco Kidd e ai Junkfood. dimenticare. La chiusura della serata e del Festival sarà consegnata ai Plasma Expander, band isolana che arriva a Carbonia dopo numerosi concerti in Italia, Europa e Stati Uniti. Il palco Eli Wallach vedrà alternarsi, solisti e band che apriranno, a partire dalle ore 18.00, le due giornate di musica. Il 16 agosto lo stes- sorato dello Spettacolo del comune di Carbonia, l’Associazione culturale Lee Van Cleef, i principali partner dell’associazione (Pitosforo Artmusicbar, Arci e Società Umanitaria) ed i tanti sponsor che hanno sostenuto l’evento. L’assessore Fabio Desogus ed i rappresentanti dell’Associazione Lee Van Cleef hanno condiviso l’importanza della valorizzazione delle professionalità cittadine: nel campo artistico numerosi musicisti provengono da Carbonia, così come dal punto di vista promozionale e organizzativo i video (Erika Floris e Miriam Marongiu), la parte grafica (Errepush e Ivan Tanda) e la parte fonica (Carlo Conen) sono frutto della professionalità di giovani di Carbonia. Gli organizzatori hanno ribadito con forza come “Summer is Mine” nasca e si sviluppi come progetto non soltanto musicale che intende promuovere un forte senso di identità e di crescita culturale della nostra Comunità. «Il programma della seconda edizione del Festival Summer is Mine - ha detto Fabio Desogus, assessore dello Spettacolo e Sport del comune di Carbonia - richiama a Carbonia apprezzati artisti locali e musicisti di fama internazionale e porta la città al centro dell’attenzione dell’intera Sardegna, ottenendo un posto di riguardo nel panorama musicale sardo. Ringrazio a nome mio, dell’Amministrazione comunale e dell’intera città l’Associazione Lee Van Cleef per l’impegno messo in campo per la realizzazione del festival e per aver portato Carbonia nel circuito delle rassegne musicali di livello.» IL NUMERO 272 2-15:IL NUMERO 181 2/11 01/08/14 01.56 Pagina 2 15 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 CANALE 40 IN ONDA IL FUTURO Tel. 0781 672155 [email protected] La nuova proprietà ha voluto dare subito un chiaro segnale di rottura con il passato con la scelta del tecnico boemo Al Cagliari è iniziata la nuova era Giulini-Zeman L’organico è stato rinnovato con grande spazio alla linea verde, secondo le indicazioni del tecnico che ama lavorare con i giovani. D Ad aggiungersi al quadro, anche l’arrivo del terzino destro Antonio Balzano, fedelissimo di Zeman, col quale ha brillato tre anni fa, in Serie B a Pescara. Ma la campagna acquisti non è ancora terminata: la recente cessione di Davide Astori, che dopo sei anni di onorato servizio al centro della difesa ha scelto di andare alla Roma, costringerà il Ds Francesco Marroccu a Cellino a Giulini, da Pulga a Zeman. Quella 2014 verrà senz’altro ricordata come l’estate della rivoluzione in casa rossoblù. Dopo sei mesi di estenuanti trattative, il Cagliari è passato dalle mani di Massimo Cellino a quelle di Tommaso Giulini, imprenditore milanese radicato da anni in Sardegna con l’azienda di famiglia, poco esaltanti, tra un trasloco a Trieste ed un Sant’Elia per pochi intimi. Tommaso Giulini, col suo primo atto ufficiale da presidente del Cagliari, ha voluto dare un chiaro segnale di rottura col passato, affidando la panchina a Zdenek Zeman. Il tecnico boemo, reduce da un anno sabbatico, torna in pista a 67 anni, ma come ha dichiarato nel corso della conferenza Zednek Zeman. Una fase d’allenamento durante la preparazione. la Fluorsid Group. Niente arabi, dunque. Né tantomeno i fantomatici americani rappresentati dal (sedicente) uomo d’affari Luca Silvestrone. Massimo Cellino ha scelto l’ex consigliere d’amministrazione dell’Inter ai tempi di Massimo Moratti, quale suo successore, e gli lascia una società finanziariamente sana, ma da restituire ai tifosi dopo annate eufemisticamente stampa di presentazione: «Più invecchio e più mi piace lavorare, soprattutto con i giovani». Spazio alla linea verde, quindi, con gli innesti dei portieri Colombi e Cragno, del difensore Benedetti, dei centrocampisti Donsah, Crisetig e Capello, e degli attaccanti Longo e Caio Rangel. Tutti elementi di qualità e nel giro delle rispettive nazionali giovanili. a tornare sul mercato per trovare almeno un centrale. Nutrita la schiera di giocatori seguiti, mentre pare al momento congelata la trattativa per Matteo Mancosu: il Trapani, società che detiene il suo cartellino, avanzerebbe richieste troppo elevate. A far felice l’ambiente rossoblù, però, sono state soprattutto due conferme: quella, per certi versi attesa, del capitano Daniele Conti, e quella, invece, del tutto inaspettata, di Andrea Cossu. E, a proposito del fantasista, monta sempre più la curiosità tra gli addetti ai lavori per vedere come Zeman riuscirà a restituirgli brillantezza fisica, adattandolo al ruolo inedito di esterno nel tridente offensivo. Lunedì 4 agosto, intanto, all’Arena Grandi Eventi, è prevista la pre- Il nuovo portiere Stefano Colombi. sentazione della squadra, delle nuove maglie da gioco e dell’inno ufficiale composto dalla band cagliaritana dei Sikitikis. Un’occasione per riavvicinare il Cagliari alla sua città e ai suoi tifosi, che mai come quest’anno sperano di tornare ad ammirare un buon calcio e a divertirsi. Ovviamente nel segno del 4-3-3 “zemaniano”. Roberto Rubiu Gli africani hanno dominato la corsa Rachik e Tesema a Gonnesa I l marocchino Yassine Rachik e l’etiope Limeneh Zerfie Tesema hanno vinto la XXIX Gonnesa Corre 6° trofeo Eugenio Poncellini, corsa su strada a carattere internazionale organizzata dall’Atletica Gonnesa, con la collaborazione della Fidal regionale ed il patrocinio del comune di Gonnesa. Il marocchino Yassine Rachik, portacolori dell’Atletica Cento Torri Pavia, si è imposto sulla distanza degli 8,2 km, davanti al connazionale Jamel Chatbi, dell’Atletica Riccardi e all’ucraino Roman Romanenko. Alle loro spalle atleti africani fino all’8ª posizione, poi, primo degli italiani, Andrea Gargamelli (Sef Stamura Ancona). Primo dei sardi, Giuseppe Mura (ASD Futura Cagliari Soloatletica), 16°. L’etiope Limeneh Zerfie Tesema, 18 anni, s’è imposta tra le donne, sulla distanza dei 6 km, davanti alla connazionale e coetanea Melkitu Workeneh Geremew e alla keniana Brendah Kamonya Kebeya. Prima delle italiane, Silvia La Barbera, del GS Forestale, quinta. Ottima, come sempre, l’organizzazione dell’Atletica Gonnesa di Mauro Lenzu. Tutti i vincitori delle categorie da ragazzi a senior, maschili e femminili. Ragazze mt 1.200: Giorgia Lecca (GS Atl. Dolianova); Ragazzi mt 1.200: Riccardo Zaottini (ASD Atl. Valeria); Cadette mt 1.800: Carolina Farci (ASD Atl. Valeria); Cadetti mt 1.800: Enrico Loche (GS Atl. Dolianova); Allieve mt 1.800: Daniela Marongiu (Atl. Iglesias); Allievi mt 1.800: Emanuele Carta (Atl. Cortoghiana); Senior donne SF35 mt 6.000: Claudia Pinna (Cus Cagliari); Senior donne SF40 mt 6.000: Cinzia Meloni (Atl. San Gavino); Senior donne SF45 mt 6.000: Claudia Dardini (GS Lammari); Senior uomini SF35 mt 5.000: Francesco Minerva (Dynamyk Fitness); Senior uomini SF40 mt 5.000: Massimo Leonardi (GS Valsugana); Senior uomini SF45 mt 5.000: Alviero Atzeni (Atl. San Gavino); Senior uomini SF50 mt 5.000: Giuseppe Lai (GS Atl. Dolianova); Senior uomini SF55 mt 5.000: Sandro Rizzardini (Atl. Cortoghiana); Senior uomini SF60 mt 5.000: Giovanni Pili (Atl. 4 Mori); Senior uomini SF65 mt 5.000: Marcello Scandola (CSI). Continua l’ascesa del portiere sulcitano cresciuto nel Cagliari Grande partecipazione alla XV edizione del Memorial Masala è G Simone Aresti, a Pescara per conquistare la A balzato agli onori delle cronache sportive tre anni fa, quando, con la casacca del Savona, ha prima sigillato la vittoria contro la Giacomense e poi raggiunto il Renate a tempo scaduto: due exploit, questi, che lo hanno consegnato all’esclusivissimo club dei goleador con i guantoni. Ma oltre alle reti c’è molto di più, e Simone Aresti, 28enne portiere di Narcao, la Serie B se l’è guadagnata a suon di parate. Dopo tre anni magici in Liguria sotto la guida del mentore Ninni Corda è arrivata la chiamata del Chievo Verona, squadra della massima serie che, per favorire il suo percorso di crescita, ha prima preferito prestarlo in cadetteria, al Pescara. Ed è in Abruzzo che Aresti è chiamato a compiere l’ultimissimo step che potrebbe presto aprirgli le porte dell’agognata serie A. Dopo tanta gavetta tra Prima e Seconda Divisione, finalmente la Serie B in una piazza prestigiosa come Pescara. Quali sono le tue sensazioni alla vigilia della nuova stagione? «Sono arrivato a Pescara molto carico, pronto per una nuova avventura. Stiamo lavorando dal 7 luglio, credo che siamo stati in assoluto, i primi a iniziare e devo dire che mi trovo molto bene sia per il lavoro a cui sono sottoposto quotidianamente, sia per il gruppo composto da bravissimi ragazzi.» Speravi di avere subito una chance in Serie A, oppure preferisci avvicinarti all’obiettivo salendo un gradino alla volta? «Il mio desiderio è quello di giocarmela e di conquistarmi sul campo le mie occasioni ed i miei obiettivi. Sì, diciamo che sono uno che crede nella “gavetta” e nel lavoro.» I tre anni di Savona sono stati for- se i più importanti della tua carriera fino a ora. Qual è il tuo bilancio? «Il bilancio è ovviamente positivo, mi sono trovato benissimo sia come professionista, sia come uomo. Sono stati tre anni importanti per la mia maturazione.» Ti sei guadagnato la “scalata” alla Serie B a suon di parate, ma qualche anno fa, a regalarti le prime pagine dei giornali, sono state due reti da bomber consumato. Hai già parlato con mister Baroni della possibilità di sfruttare questo tuo fiuto del gol? Simone Aresti giovanissimo a Narcao. «Sinceramente spero che a Pescara imparino ad apprezzarmi per le mie parate! Poi quei due gol rimangono come un bellissimo ricordo, ma abbiamo tanti attaccanti bravi, non servono i miei gol (ride)!» Simone Aresti è in Serie B, eppure solo quattro anni fa questo traguardo sembrava lontanissimo. La assenza di un contratto, gli allenamenti solitari a Carbonia e la sfiducia ti avevano quasi portato ad appendere i guantoni al chiodo. Ma, nonostante tutto, sei riuscito a venirne fuori, grazie alla tua grande forza di volontà. Che ricordo hai di quei mesi? «Sono stati momenti difficili, inutile nasconderlo, ma ho la fortuna di avere un carattere forte e di aver avuto tante persone che mi hanno reso meno pesante quella situazione. Non è un caso se sono riuscito ad andare avanti e a lottare di nuovo per importanti obiettivi. Voglio cogliere l’occasione per ringraziare Gianni Falessi, che mi è stato vicino in quei mesi.» Conservi ancora nel cassetto il sogno di tornare ad indossare la maglia del Cagliari? «Come ogni ragazzo che gioca al calcio il sogno è quello di calcare i campi di serie A. Oggi sono in B con il Pescara e lottare per conquistare la massima serie sarebbe un desiderio che mi piacerebbe realizzare.» I rossoblù sembrano aver sposato la linea verde tra i pali: cosa pensi di Colombi e Cragno? «Sono degli ottimi portieri e sono certo che faranno molto bene.» Ascoli, 27 maggio 2007: è il giorno del tuo esordio in Serie A. Cosa ti è rimasto di quella giornata? «Bellissimi ricordi, come non potrebbero esserlo? Emozioni forti che rimarranno sempre impressi nella mia mente.» Ad oggi sei l’unico calciatore professionista che arriva da un territorio economicamente martoriato come il Sulcis Iglesiente. Che effetto ti fa? Ti senti, magari, di dare dei consigli ai tanti ragazzi della zona che, vedendo le tue gesta in tv, cercano di ripercorrere le tue orme? «Quello che posso dire a tutti i ragazzi è che se hanno un sogno devono impegnarsi per realizzarlo. Non devono abbattersi mai e devono pensare che nulla è impossibile se la si fa con passione.» Roberto Rubiu è stata una bella festa dell’atletica sarda rande partecipazione al XV Memorial Mirko Masala, organizzata dall’assessorato allo Sport del comune di Carbonia e dalle società ASD Sulcis Atletica Carbonia e ASD Atletica Cortoghiana. è stata una bella festa dell’atletica, con oltre 400 atleti provenienti da tutta la Sardegna e, pur priva di risultati di particolare spessore tecnico, ha proposto uno spettacolo di eccellente livello alle centinaia di persone che hanno affollato la piccola tribuna ed ogni spazio dell’impianto polivalente di Via Balilla. La serata è stata aperta dal pluricampione italiano, europeo e mondiale della velocità Master SM35 Giovanni Pau, vittorioso sulla sua distanza preferita, i 100 piani, in 11”48, tempo penalizzato dal forte vento contrario di 2,7 metri al secondo. Questi tutti i vincitori delle gare disputate. 100 metri Uomini Senior Over 35: Giovanni Pau 1975 (Asd Sulcis Atl. Carbonia) 11”48 - Vento -2,7 100 metri Uomini: Mauro Toro 1993 (Pol. Gonone Dorgali) 11”40 Vento -3,5 400 metri Uomini: Mattia Piredda 1991 (Pol. Gonone Dorgali) 50”57 3.000 metri Uomini AM/JM/PM/ SM SM35: Stefano Floris 1979 (Futura Cagliari) 8’46”49 3.000 metri Uomini SM40 SM 45: Massimiliano Nocco 1972 (Zitto e corri Master *Team Carbonia) 9’45”68 3.000 metri Uomini Senior Over 50: Genesio Lusci 1960 (Asd Sulcis Atl. Carbonia) 10’18”82 Salto in lungo/LJ Uomini: Giuseppe Fois 1989 (Pol. Gonone Dorgali) 6,85 metri Peso SP Uomini Senior Over 35: Alessandro Piu 1974 (SS Atl. Ori- stano) 9,54 metri Giavellotto/JT Gr800 Uomini: Tommaso Porru 1996 (Asd Sulcis Atl. Carbonia) 50,55 metri 100 metri Donne: Federica Lai 1996 (Shardana) 13”13 - Vento -4,2 400 metri Donne: Marta Collu 1998 (Atl. 4 Mori) 1’00”29 3.000 metri Donne: Cinzia Meloni 1973 (Atl. Pod. San Gavino) 10’45”79 Salto in lungo/LJ Donne: Margherita Amore 1995 (Asd Sulcis Atl. Carbonia) 5,02 metri Peso/SP Donne Senior Over 35: 2000 (Shardana) 11”01 - Vento -3.4 300 piani Cadette: Costanza Casadio 1999 (S.G. Amsicora) 43”11 1.000 metri Cadette: Carolina Farci 2000 (Atl. Valeria) 3’14”32 Salto con l’asta/PV Cadette: Nicole Pili 1999 (Atl. Valeria) 2,40 metri Peso/SP Kg 3 Cadette: Marica Onnis 2000 (Riu Mannu Gonnostramatza) 9,13 metri 1.000 metri Ragazzi; Riccardo Zaottini 2001 (Atl. Valeria) 3’14”18 60 Hs H 60 Ragazzi: Gabriele Cadoni 2002 (Atl. Cortoghiana) 10”98 Vortex Ragazzi: Riccardo Zaot- L’arrivo di una gara del XV Memorial Mirko Masala. Tamara Barin 1974 (Atl. Cortoghiana) 6,59 metri 80 piani Cadetti: Luca Barbini 1999 (S.G. Amsicora) 10”08 - Vento -4,0 300 piani Cadetti: 1° Luca Barbini 1999 (S.G. Amsicora) 38”68 1.000 metri Cadetti: Francesco Giuseppe Perinu 2000 (Runner Sassari) 2’49”25 Peso/SP Kg 4 Cadetti: Michele Mannias 2000 (Atl. Airone) 9,58 metri Giavellotto/JT 600 Cadetti: Danny Uras 1999 (Atl. Valeria) 37,70 metri 80 piani Cadette: Sara Simonetti tini 2001 (Atl. Valeria) 64,20 metri 1.000 metri Ragazze: Silvia Locci 2001 (Atl. Valeria) 3’35”55 60 Hs H 60 Ragazze: Alessia Caria 2001 (US Atl. Guspini) 10”50 Salto con l’asta/PV Ragazze: Susanna Sansonetti 2001 (CUS Cagliari) 1,90 metri Vortex Ragazze: Federica Fadda 2002 (Atl. Selargius) 51,91 metri 50 metri Esordienti Maschili A: Nicola Mura 2003 (Atl. Airone) 7”95 50 metri Esordienti Femminili A: Alessia Piga 2003 (Atl. Cortoghiana) 8”45. IL NUMERO 272 1-16:IL NUMERO 181 4/9 01/08/14 10.31 Pagina 1 16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XIX • N° 272 • 31 Luglio 2014 MACELLERIA Rosticceria - Polleria da Fabrizio Esclusivamente carni sarde Carni rosse e bianche - Prodotti pronto cuoci Piatti pronti (arrosti) su prenotazione Consegne a domicilio in tutto il Sulcis Aperto 7 giorni su 7 (la domenica solo al mattino) Via Bellini, 14 - Carbonia - Tel. 0781 1884515
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