Economia aziendale
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Economia aziendale
Dipartimento scienze aziendali e sociali Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Andrea Aiani Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Economia della Felicità e Social Business: due facce della stessa medaglia? Relatore: Luca Crivelli Fioritura umana L'immagine scelta per rappresentare il lavoro di tesi è una rappresentazione artistica della fioritura umana. I temi da me scelti per svolgere il presente lavoro di tesi sono l'Economia della Felicità ed il Social Business. Il primo tema, ha catturato il mio interesse perché ritengo che la felicità dovrebbe tornare a ricoprire un ruolo centrale nelle organizzazioni economiche e sociali dei diversi paesi. Il secondo tema, orientato alle problematiche sociali, reputo sia particolarmente importante poiché il fine ultimo delle imprese dovrebbe essere quello di migliorare la qualità dell'esperienza di vita delle persone. Abstract L’Economia della Felicità è un ambito di ricerca all’interno del quale, negli ultimi anni, diversi esponenti del mondo delle scienze sociali hanno deciso di indagare. Molti studiosi, partendo da prospettive diverse, hanno rivolto i propri sforzi per comprendere in maniera scientifica cosa sia la felicità e cosa influisce su di essa. Il Social Business, d’altro canto, è un modello d’impresa del tutto nuovo il cui fine è di massimizzare i profitti sociali, rimanendo però autosufficiente. Esso combina le qualità dell’impresa tradizionale con gli scopi sociali tipici delle organizzazioni non a scopo di lucro. Attraverso questo lavoro, si mirano ad identificare e comprendere i legami e le dinamiche che intercorrono tra l’Economia della Felicità ed il Social Business. Per rendere possibile ciò, in un primo momento, è stata effettuata una ricerca della letteratura esistente sui due temi. In seguito, è stata svolta un’analisi congiunta. Infine, sono stati discussi i risultati emersi dalla ricerca, delineando il modo in cui il Social Business può portare alla fioritura umana. www.supsi.ch Gregory Amadò Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Responsabilità sociale d'impresa nel settore degli alcolici: implicazioni ed opportunità di marketing. Relatore: Alessandro Siviero The Telegraph. Retail and Consumer. www.telgraph.co.uk (consultato il 30 settembre 2013). Il mio grande interessamento alle varie lezioni di marketing, sia a quelle di RSI ed Economia ed Etica, ha generato l’ideazione del presente lavoro, dove il tema focale vede intrecciarsi la disciplina del marketing a quella della RSI. In effetti, questi due rami aziendali sono spesso in contrapposizione l’uno dall’altro, ma vorrei evidenziare che la RSI ha grandi potenzialità di sviluppo e affidandole il giusto peso potrebbe costituire il futuro vantaggio competitivo di un’azienda. Queste, per gli uomini di marketing, sono opportunità che devono essere colte. Abstract L’alcol è una bevanda fermentata o distillata solitamente da frutti e cereali. In alcune culture è un pilastro portante per l’intera società, soprattutto come mezzo di celebrazione e socializzazione. Inoltre per alcune località è un bene che ha un’importanza economica rilevante. Nella storia dell’alcol però, si sono verificati gravi episodi che hanno determinato problemi di ordine sociale e sanitario. Queste problematiche, che si verificano tutt’oggi, come per esempio l’alcolismo, la violenza domestica, gli incidenti stradali, ecc., sono sempre state controllate e regolamentate dagli Stati, ai fini di limitare la portata delle conseguenze negative che l’alcol può provocare. Queste politiche però, potrebbero danneggiare molto i prodotti alcolici e dunque l’intero settore. Dal dopoguerra ad oggi, parte di queste esternalità sono state attribuite al marketing delle imprese produttrici, che tramite attività di comunicazione e distribuzione eticamente poco corrette, hanno influenzato il comportamento di consumo di molte persone. Le comunicazione accattivanti, l’uso del corpo femminile, l’associazione dell’alcol con il successo e lo sviluppo di prodotti per giovani, sono solo alcune delle tecniche che gli operatori di marketing utilizzavano per vendere maggiorente. Con la nascita della responsabilità sociale dell’impresa (RSI) come disciplina aziendale, e dall’inasprimento delle leggi contro l’alcol, le aziende produttrici hanno dovuto rivedere le proprie strategie di marketing, soprattutto nell’ottica della comunicazione. Oggi la RSI è diventata un’opportunità per moli settori, particolarmente accentuato in quello dell’alcol. Grazie ai programmi di RSI, che oltre a promuovere i prodotti tramite iniziative sociali e ambientali, le aziende l’hanno potuta adoperare per promuovere l’uso intelligente del prodotto, cosa che va a beneficio sia al consumatore sia all’azienda stessa. Con il presente lavoro, intendo proporre una sintesi delle fonti teoriche e di quelle empiriche, in modo da poter dare una visione d’insieme sul tema di ricerca nell’ambito della comunicazione, della distribuzione e delle varie attività di RSI, e come quest’ultime siano state utilizzate dagli operatori di marketing del settore. www.supsi.ch Alessio Antonietti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 L'implementazione della Weissgeldstrategie nella Legge sul riciclaggio di denaro. Relatore: Samuele Vorpe Palazzo federale, Berna All'interno di palazzo federale si preme per una piazza finanziaria fiscalmente conforme. La tematica della Weissgeldstrategie oltre a suscitare il mio interesse ed essere correlata alla mia attività professionale, rappresenta a parer mio, la base del futuro degli istituti finanziari. La tematica della lotta all'evasione fiscale non può passare inosservata a noi impiegati della piazza finanziaria. Abstract All’interno degli istituti finanziari non può passare inosservata la Weissgeldstrategie presentata dal Consiglio federale ad inizio 2012. La lotta contro l’evasione fiscale ricopre le prime pagine dei giornali ed occupa parte dei dibattiti televisivi. La ricerca tocca con mano il rapporto del Consiglio federale, all’interno del quale annuncia la Weissgeldstrategie; la volontà di rendere la piazza finanziaria svizzera fiscalmente conforme. Gli strumenti messi a disposizione dal Consiglio federale sono tre. Accordi che prevedono un’imposta alla fonte con effetto liberatorio, una migliore assistenza amministrativa e degli obblighi di diligenza estesi per gli istituti finanziari. Quest’ultimo strumento è l’oggetto principale del mio lavoro. Gli obblighi di diligenza estesi per evitare la presenza di valori patrimoniali presso i nostri istituti finanziari sono stati presentati nell’avamprogetto di modifica alla Legge sul riciclaggio di denaro lo scorso 27 febbraio 2013. Gli istituti finanziari ed in particolar modo le banche saranno confrontate ad ulteriori controlli e processi evidentemente generando ulteriori costi. Il ruolo da ispettore degli intermediari finanziari diventerà ancora più forte. Oltre a schierarsi contro le problematiche di riciclaggio devono combattere, in prima persona, anche la problematica dell’evasione fiscale. Dall’AP-LRD possiamo leggere come siano necessari degli ulteriori chiarimenti per essere in grado di valutare la relazione dal punto di vista fiscale. In caso di sospetto che i valori non siano dichiarati presso la propria autorità fiscale gli istituti finanziari devono verificare con il cliente la correttezza fiscale dei valori patrimoniali, e nel caso in cui non siano stati dichiarati presso l’autorità fiscale l’istituto finanziario rifiuta la relazione d’affari, se si tratta di un nuovo cliente, mentre lascia un congruo termine per regolarizzare il tutto nel caso in cui la relazione d’affari sia già esistente. Se alla scadenza del termine il cliente non ha dichiarato i propri averi l’istituto finanziario dovrà sciogliere la relazione. www.supsi.ch Nel caso in cui tale legge dovesse entrare in vigore inevitabilmente gli istituti finanziari subiranno inizialmente un contraccolpo; dato soprattutto dallo lievitare dei costi da sostenere. Solamente in un secondo tempo potranno beneficiare della conformità fiscale della piazza finanziaria. La volontà di garantire un’attività irreprensibile ai sensi dell’art. 3 della Legge federale sulle banche e le casse di risparmio ha spinto gli istituti finanziari a prendere delle contromisure, questo nonostante non sia ancora presente alcun testo di legge. Gli interessi di ripulire la piazza finanziaria svizzera sono molti; dunque ritengo che, come sta già in parte accadendo, gli istituti finanziari prenderanno delle contromisure senza che esse siano iscritte all’interno di un testo di legge. Ciò permetterebbe di arrivare al medesimo risultato con conseguenze meno drammatiche per gli istituti finanziari i quali oltre a rivestire i panni dell’autorità fiscale hanno compiti di primaria importanza per l’economia del nostro paese. Sebastian Bäschlin Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 I social media nel settore del non profit. Analisi di 4 casi esemplari con 4 differenti strumenti derivati dai social media ed il caso ATFA. Relatore: Giovanni Camponovo Social media Rappresentazione del mondo dei social media a disposizione del settore non profit. L'autore ha voluto combinare due tematiche che negli ultimi anni stanno suscitando molto interesse, e ritagliando un posto importante nella società: la comunicazione attraverso i social media e il settore non profit. Cercando le possibile combinazione per per una strategia vincente. Abstract Viviamo in una società interconnessa, nella quale non è più pensabile escludere Internet, sia nella sfera privata che in quella professionale. Le tecnologie del web 2.0 hanno ormai modificato il nostro stile di vita. Il settore del non profit si sta ritagliano sempre di più un ruolo fondamentale all’interno dell’economia mondiale, le problematiche che affliggono l’umanità, guerre, fame, questioni ambientali, crisi finanziaria ed economica, ecc... sono sotto gli occhi di tutti e hanno accresciuto una coscienza globale che intende reagire e contrastare tali situazioni. In questo senso le organizzazioni non profit stanno crescendo di importanza, guadagnando sempre più sostenitori. Affinché la loro causa venga sostenuta e supportata, è importante che una NPO non si limiti ad agire sul campo, ma deve impegnarsi ad informare ed influenzare i comportamenti attivando dunque le leve della comunicazione e quelle del social marketing, sfruttando gli strumenti offerti dalle tecnologie del web 2.0. www.supsi.ch Le radici della comunicazione del settore non profit sono quelle utilizzate per la comunicazione tradizionale lo stesso principio vale anche per il social marketing e il marketing aziendale. Quale è la situazione attuale, quale influsso hanno i social media nella politica dei vari attori succitati? In questa tesi viene fatta un’analisi della letteratura sui principi della comunicazione e del marketing nel settore non profit considerando la combinazione con i social media. Per comprendere meglio l’utilizzo di questi strumenti da parte delle NPO sono stati analizzati quattro casi più un quinto caso dove l’associazione in causa non utilizza questi strumenti, per comprendere le possibili implementazioni. Marco Ballabio Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Il rilancio di una società sportiva giovanile. Il caso Basket Club Vedeggio. Relatrice: Daniela Willi-Piezzi Cosa deve fare il BCV? Sun Tzu, nella sua massima "Una volta colte, le opportunità si moltiplicano", sottolinea la necessità di afferrare le occasioni al volo. Il Basket Club Vedeggio, vista la situazione in cui si trova, deve quindi prendere il toro per le corna e cogliere l'opportunità di rinnovarsi e ridefinirsi. Dopo diciassette anni che il Basket Club Vedeggio, in modi diversi e con diversi gradi d'impegno, è parte della mia vita, credo sia giunto il momento di restituirgli qualcosa. Questo, assieme al desiderio di dare una mano a chi la società la dirige ormai da anni, mi ha spinto a dedicare il lavoro di tesi al rinnovo ed al rilancio della società. La scelta di curare gli aspetti strategici ed organizzativi del club, è nato dal mio interesse personale per questi elementi della gestione delle società. Abstract Il presente lavoro di tesi, mira a dare delle soluzioni di livello strategico ed organizzativo per permettere il rilancio della società ticinese di basket giovanile Basket Club Vedeggio. Il progetto ha anche l’obiettivo di comprendere il mondo cestistico ticinese e le società che vi operano, rivolgendo particolare attenzione al BCV. Questo, perché non vi è miglior base per sviluppare una strategia vincente se non conoscere se stessi, il proprio avversario ed il terreno in cui si svolgerà lo scontro. Per il raggiungimento dell’obiettivo sono state usate le teorie della Stakeholder Theory, del Management Sportivo e del Marketing Sportivo, nonché delle interviste a personaggi rilevanti del settore, dei questionari sottoposti ai membri della società presa in considerazione e dei dati quantitativi di fonte secondaria. Il risultato della proposta di soluzione non è ancora noto, viste le implicazioni temporali di una simile riorganizzazione. Tuttavia, chi scrive auspica che, quanto proposto, sia d’aiuto ai dirigenti della società per il rilancio della stessa. www.supsi.ch Eleonora Bernasconi Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Analisi dei Consigli di Amministrazione di sette istituti finanziari attraverso la Corporate Governance. Relatrice: Flavia Giorgetti Nasciuti City of London In questa foto è ritratto un quartiere di Londra, chiamato "City". Esso è il primo centro finanziario d'Europa ed è qui che hanno sede principali o succursali tutte le banche analizzate in questo lavoro di ricerca. Il tema di questa tesi ha preso spunto da un corso svolto durante l'ultimo semestre: ho voluto cercare un argomento che potesse approfondire i concetti teorici appresi durante il mio percorso di studio e che mi stimolasse durante la redazione della tesi. L'ambito bancario mi interessa particolarmente, quindi ho approfondito uno degli organi principali che è a capo della gestione degli istituti finanziari, ovvero il Consiglio di Amminsitrazione. Spero in futuro di poter lavorare in questo settore, sviluppando così maggiormente le mie conoscenze sul tema. Abstract La Corporate Governance, negli ultimi anni, è un tema sempre più presente nella gestione quotidiana delle aziende. Essa riguarda l’insieme di leggi e di regole di autodisciplina che, se rispettate, portano beneficio ad un corretto funzionamento della società. Le regole di Corporate Governance, in genere, riguardano i vari stakeholder che vengono a contatto con l’azienda, in particolare dettano anche dei principi chiave riferiti al Consiglio di Amministrazione. Nello specifico in questa ricerca verranno presi in analisi quelli appartenenti a sette istituti finanziari, quali: UBS, Credit Suisse, BSI, Banca Stato, HSBC, Barclays ed BNP Paribas. Gli obiettivi di questa ricerca riguardano il comprendere il ruolo, la formazione, le funzioni e le competenze del Consiglio di Amministrazione, rapportando il tutto alla legge e alle normative di autodisciplina vigenti. Nonostante tutte le banche esaminate rispettino ampiamente le principali norme della Corporate Governance, vi sono delle differenze, le quali portano ad importanti riflessioni. I principali aspetti emersi riguardano la numerosità dell’organo di gestione, la variegata formazione universitaria dei consiglieri e la loro appartenenza ad altri Consigli di Amministrazione; curando questi aspetti, unitamente al lavoro svolto dalla Direzione Generale, si potrebbe trovare un equilibrio tale da consentire un’ottimale gestione dell’azienda. Infine, questo scritto può essere utilizzato come base o spunto di riflessione per altre ricerche sul tema. www.supsi.ch Fabia Bertolotti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Analisi empirica dei valori di stima del Cantone Ticino: questi valori riflettono il valore di mercato? Relatore: Samuele Vorpe Valore degli immobili Il confronto dei dati sui valori immobiliari del Canton Ticino secondo le stime di un istituto bancario di primaria importanza sul territorio con i relativi valori di stima ufficiale evidenzia una marcata discrepanza fra questi ultimi e il valore venale, valore con il quale, secondo la legge, dovrebbe essere valutata la sostanza, sia immobiliare che mobiliare. Ho scelto questo tema perché volevo capire da cosa dipendesse la discrepanza che si riscontra tra i valori di stima ufficiale e il valore di mercato degli immobili. Abstract Nell’ambito della politica fiscale svizzera, il valore di stima ufficiale della sostanza immobiliare è utilizzato quale base di calcolo ai fini dell’imposta sulla sostanza, della tassazione del reddito derivante dal valore locativo nonché per la calibratura di sussidi, assegni, borse di studio e contributi vari. In base alle normative in vigore e alla giurisprudenza del Tribunale federale, la sostanza andrebbe di regola stimata secondo il suo valore venale. Nel caso delle stime immobiliari è dunque lecito chiedersi se il valore ufficiale di stima degli immobili corrisponde al suo valore venale. Di recente, il Consiglio di Stato, dopo aver preso conoscenza di una perizia del Professor Peter Locher (giudice del Tribunale federale) secondo la quale la stima ufficiale dei fondi edificati ed edificabili in vigore in Ticino non è conforme alla Costituzione federale e alla Legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette, ha costituito un gruppo di lavoro che avrà il compito di analizzare le leggi interessate. È quindi evidente la direzione presa dal Governo, volta a sanare una situazione non conforme alle leggi in vigore. Ricostruendo l’iter legislativo che ha portato alle vigenti norme in materia di stima immobiliare e analizzando una banca dati di valutazioni immobiliari eseguite da un Istituto di credito di primaria importanza a livello cantonale, si è voluta verificare empiricamente, tramite il confronto dei dati, l’interrogazione iniziale, vale a dire se i valori di stima immobiliare riflettono il valore di mercato. I risultati ottenuti mostrano, in maniera piuttosto marcata, che i valori di stima ufficiale sono sensibilmente inferiori al valore di mercato, una situazione non conforme con le normative in vigore e in contrasto con il principio di eguaglianza, sancito dalla Costituzione federale, poiché la sostanza immobiliare risulta imposta in modo privilegiato rispetto alla sostanza mobiliare. www.supsi.ch All’autorità politica spetterà quindi il compito di adeguare i valori di stima ufficiale avvicinandoli maggiormente ai valori di mercato, secondo quanto stabilito dalla legge, così come dovrà risolvere il problema di adeguare le molte leggi che fanno capo a questo valore, cercando di limitare l’impatto fiscale che l’aumento delle stime produrrà e senza per questo penalizzare i proprietari di una casa primaria. Nicola Boscacci Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 La crisi della New Economy: cause e conseguenze. Relatore: Pietro Nosetti New Economy Questa scelta è stata fatta per un interesse personale verso le crisi finanziarie in generale. La preferenza per questa crisi e non di un'altra, è dovuta al fatto che, ho la possibilità di affrontare più tematiche, visti i diversi fattori che hanno contribuito ad un evoluzione economica senza precedenti. Il lavoro che voglio intraprendere mi dà così la possibilità di analizzare cosa in realtà possa accadere all’interno della società, andando in questo modo ad ampliare le mie conoscenze su aspetti che a scuola non vengono trattati. Abstract La New Economy, fenomeno del quale ancora oggi si beneficia, si è innalzata a seguito delle prerogative di crescita economica attestatesi negli anni Novanta, le rivoluzioni tecnologiche e il capitale di rischio. Il tutto è partito da un’accelerazione del settore tecnologico, alimentato a sua volta da ingenti capitali volti a farlo crescere rapidamente, tantoché le aziende del settore iniziarono ad avere un’esplosione soprattutto nell’economia finanziaria, dove i prezzi dei titoli salivano sempre più. Questo era dovuto al fatto che si stava gonfiando una bolla speculativa sul Nasdaq, dove questi titoli sono quotati. Il fenomeno finanziario amplificato non fu comunque parallelo all’economia reale, ma spinse l’innovazione e la produzione, i quali raggiunsero alti livelli. www.supsi.ch Quando questa straordinaria crescita finì, inizialmente ci fu il crollo dei mercati finanziari, e in seguito quello dell’economia reale, il quale non è stato uno dei più duri, paragonato anche alla più recente crisi finanziaria globale. Il divario tra la crescita registrata antecedentemente alla crisi e quella che si registrò in seguito fu importante, fatto che influì sulla percezione della crisi. Queste affermazioni possono essere fatte in quanto si sono analizzate in un primo momento le caratteristiche della crisi, in seguito le cause e infine le conseguenze. Gli obiettivi principali sono stati raggiunti con l’ausilio di letteratura importante riguardante il tema ed analizzando alcuni dati essenziali pubblicati da istituzioni economiche e finanziarie, costruendo una possibile tesi della New Economy. Serena Carlino Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Mappatura dei processi aziendali Analisi e proposte di miglioramento: il caso Karen SA. Relatore: Alberto Gandolfi Diagramma di flusso La mappatura dei processi come strumento di analisi e di supporto per la gestione delle attività. La scelta di questo tema è scaturita dalla realtà aziendale in cui lavoro. Per differenziarsi dalle altre aziende, puntare alla qualità e alla massima soddisfazione della clientela, è necessario dotarsi di un'organizzazione strutturale e procedurale solida. L'analisi dei processi aziendali di Karen SA è orientata a questo, favorendo il raggiungimento degli obiettivi strategici. Abstract L’analisi dei processi aziendali può essere affrontata mediante strumenti e metodologie diverse. Lo studio di una piccola media impresa attiva nell’aviazione civile, nella fattispecie Karen SA, ha delineato, per dimensione, struttura e mercati in cui opera, la scelta di una precisa metodologia di lavoro, pertinente e ripetibile, per eseguire il Process Mapping. La mappatura dei processi è uno strumento essenziale per valutare i processi esistenti ed evidenziare eventuali criticità, attività senza valore aggiunto e per migliorarne la performance. Gli obiettivi dell'elaborato sono quelli di portare al Management delle proposte d’intervento sui processi ritenuti più critici, al fine di migliorare il servizio e la qualità dell’azienda, ottenendo un vantaggio competitivo e ottimizzando le prestazioni dell’operatività. Convertire un’azienda alla visione per processi è un’azione complicata. Questo elaborato si interpone come primo approccio al business process orientation, creando, da un lato, consenso al cambiamento attraverso la partecipazione attiva e l’informazione, e nel contempo di risolvere problematiche e criticità all’interno dei processi stessi. La metodologia proposta consiste in fasi di lavoro chiare e definite, con il supporto di strumenti specifici. Questa verrà applicata al caso pratico di due processi di Karen SA, infine, verranno proposti dei miglioramenti, sulla base degli obiettivi e della strategia aziendale. Il lavoro di analisi ha portato a dei benefici e alla presa di coscienza della necessità urgente di implementare i processi. www.supsi.ch Lorenzo Casalena Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Le modalità di finanziamento delle micro e piccole medie imprese ticinesi. Relatrice: Ornella Piana Il finanziamento Il finanziamento è un aspetto di fondamentale importanza per imprenditori che desiderano fondare e sviluppare un'azienda. I motivi per cui ho scelto questo tema di tesi sono due. Innanzitutto il finanziamento è un argomento di grande importanza che ha sempre destato il mio interesse. Infatti, senza finanziamento le aziende non potrebbero nascere e crescere con successo. Inoltre ho voluto approfondire le modalità di finanziamento delle PMI ticinesi, considerando che quest'ultime rappresentano il modello aziendale più diffuso. Abstract Nell’attuale sistema di libero mercato il finanziamento è di fondamentale importanza, poiché favorisce la nascita di nuove imprese, oltre che il successo e la continuità di quelle esistenti. Questa tesi di Bachelor si prefigge di analizzare le modalità di finanziamento delle PMI ticinesi, studiandone le caratteristiche e le peculiarità. Questo modello aziendale rappresenta infatti la tipologia di azienda più diffusa, con una quota pari al 99.7% di tutte le imprese, le quali offrono circa i due terzi degli impieghi. L’indagine diventa dunque significativa per comprendere uno spaccato importante dell’economia regionale. www.supsi.ch Gli obiettivi principali del presente lavoro sono tre. Il primo consiste nella descrizione teorica delle forme di finanziamento utilizzabili dalle aziende, realizzata attraverso una ricerca e un’analisi della letteratura esistente. Il secondo è finalizzato a individuare quali forme di finanziamento sono più usate dalle PMI ticinesi, tramite l’invio di un questionario strutturato sottoposto a un campione di PMI. Il terzo mira a identificare i motivi per cui una o più forme di finanziamento sono maggiormente utilizzate: a tal riguardo sono stati intervistati un operatore bancario e una PMI. Dalle analisi è emerso che non tutte le modalità di finanziamento esposte nella letteratura sono impiegate dalle PMI. In particolar modo il prestito obbligazionario e il factoring non hanno trovato un riscontro nella realtà aziendale. Inoltre, all’interno del campione di PMI, è stata osservata una differenza nell’utilizzo delle forme di finanziamento tra micro, piccole e medie imprese. Tatiana Cataldo Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Packaging: una leva relazionale dominante nell’era digitale. Relatrice: Daniela Willi-Piezzi Packaging e interazione Il packaging come possibile mezzo per interagire con i consumatori dell'era digitale. Il packaging prende parte alla decisione di acquisto di un prodotto, assumendo spesso un ruolo rilevante. La continua evoluzione dell'ambiente circostante ne ha determinato inoltre alcuni cambiamenti nel tempo. In un contesto attuale in cui tutto sembra divenire maggiormente virtuale e quindi immateriale, si potrebbe quindi vedere un destino incerto ma anche alcune opportunità. L'interesse si è pertanto focalizzato sul ruolo del packaging nella relazione con il consumatore. Abstract Il packaging è considerato oggi come strumento di comunicazione che va oltre all’essere un elemento del marketing mix del prodotto. Le sue funzioni di base continuano a ricoprire un ruolo rilevante, ma nel tempo sono state affiancate da funzioni sempre più complesse. Le modalità con cui quest’ultimo cerca di raggiungere il consumatore sono aumentate e cercano di andare a pari passo con le nuove esigenze del mercato e del consumatore. Il contesto è infatti altamente mutevole a causa della velocità con cui si muove l’innovazione tecnologica. Il mondo sempre più digitale ha permesso alle imprese di sviluppare nuovi prodotti e nuove modalità per migliorare l’offerta globale e sopravvivere in un contesto altamente competitivo. Le imprese che continuano ad operare con successo si sono però accorte che i prodotti non bastano, si è quindi diffusa la consapevolezza che mantenere solide relazioni con i propri clienti permette di allontanarli dalla concorrenza. L’obiettivo di questo lavoro è pertanto quello di comprende se il packaging può risultare una leva relazionale che permette alle imprese di sviluppare un vantaggio competitivo. Al fine di determinarlo sono state analizzate in primo luogo le modalità con cui le imprese entrano in contatto con i propri avventori e sono stati poi elaborati i possibili fattori di successo per farlo nell’era digitale. In seguito è stata analizzata l’evoluzione del ruolo del packaging nel settore alimentare, mettendo in risalto le funzioni che oggi svolge ed indicando alcuni trend. Unendo questi due aspetti è stato possibile sviluppare un modello di interazione attraverso il packaging, evidenziando come le diverse funzioni di quest’ultimo permettano di entrare in contatto con il consumatore in differenti momenti dell’esperienza con la marca. Infine con l’ausilio di due casi pratici è stato possibile appurare che il packaging, se integrato nella strategia globale dell’impresa e se ricopre un ruolo in tutte le fasi dell’esperienza, potrebbe risultare vincente nell’instaurazione di relazioni durature fra consumatore e azienda. www.supsi.ch Sacha Cattelan Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 L’imposizione del capital gain in Svizzera: discussione sulla circolare nr. 36 emanata dall’Amministrazione federale delle contribuzioni. Relatore: Samuele Vorpe The capital gain Un’immagine molto espressiva in merito al tema della mia tesi “L’imposizione del capital gain in Svizzera”. I termini "tax" e "gains" sono disposti parallelamente. Ciò è coerente con il principio secondo il quale ogni fonte di guadagno che incrementa la capacità contributiva di un contribuente, debba essere imposta. La parola "capital" invece, trafigge i due termini e quindi questo principio. Interessante è notare come “tax” sia illuminato; è quindi evidente la necessità di chiarezza che questo argomento esige. L’interesse per gli strumenti finanziari e per la finanza in generale, nonché quello per le conseguenze fiscali ad essa connesse, sono all’origine della scelta per il tema della mia tesi. Sono dell’avviso che ogni persona che come me gestisce la sua sostanza privata, compiendo talvolta anche compravendite di titoli, debba essere a conoscenza delle implicazioni a livello fiscale. Ho dunque deciso di approfondire l’argomento, acquisendo al contempo un know-how molto importante su questo tema, che sarà indubbiamente utile per la mia formazione futura in ambito fiscale. Abstract L’imposizione degli utili in capitale in Svizzera, è un tema che da ormai oltre tre decenni dà adito a molteplici dibattiti tra politici ed esponenti del settore economico. Non disponendo a tutt’oggi di un articolo di legge che sancisca in modo chiaro e definito la delimitazione fra attività lucrativa indipendente (imponibile) e una mera amministrazione della sostanza privata (esente da imposta), la certezza e l’equità del nostro diritto sembrano essere compromesse. L’imposizione o l’esenzione degli utili in capitale avviene pertanto sulla base di sentenze emesse dal Tribunale federale (TF), applicando così la giurisprudenza esistente. L’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) ha ripreso gli indizi giurisprudenziali elaborati nel corso degli anni dal TF, emanando dapprima la circolare nr. 8 (21 giugno 2005) e in seguito, in sostituzione della precedente, la nr. 36 (27 luglio 2012). La circolare dovrebbe fungere da supporto alle autorità fiscali, permettendo loro di escludere un’attività lucrativa indipendente nell’ambito di un esame preliminare prima di procedere con la prassi giurisprudenziale. La mia tesi verte a fornire una visione chiara della situazione attuale e, quando vi è la possibilità, a indicare una proposta di miglioramento. Vengono inizialmente analizzate le basi legali in vigore e i tentativi da parte del Consiglio federale (CF), dell’Unione svizzera dei sindacati (USS) e delle Commissioni incaricate di modificare la prassi attuale introducendo un nuovo articolo di legge con l’intento di garantire una parità di trattamento e una certezza del diritto. Dalle analisi svolte emerge che le Camere parlamentari non sono riuscite ad appianare le divergenze riguardo all’introduzione di un’eventuale nuova disposizione nelle leggi federali e cantonali, lasciando così un vuoto legislativo, che deve essere colmato dal TF e dall’AFC. La situazione è quindi sempre più insostenibile, vista l’incertezza che crea in merito ad un tema tanto importante per la piazza finanziaria svizzera. www.supsi.ch Il lavoro si focalizza in seguito sull’analisi critica della circolare nr. 36, in particolare sui cinque criteri che permettono alle autorità fiscali di escludere un’attività lucrativa indipendente. Il risultato del mio lavoro indica che, nonostante i criteri oggettivi di questa circolare la rendano talvolta molto stringente nei confronti del contribuente, l’AFC si è mossa nell’interesse del contribuente, poiché permette alle autorità fiscali, in presenza di casi chiari e lampanti, di escludere la presenza di un’attività lucrativa indipendente, ancor prima di dover ricorrere alla prassi giurisprudenziale. La tesi si conclude con l’esame della situazione attuale e delle prospettive future, dal quale scaturisce che una soluzione ideale e che soddisfi tutti non esiste. Le difficoltà presenti riguardo il tema dell’imposizione del capital gain evidenziano la necessità di una decisione da parte del potere legislativo che permetta di non doversi più confrontare con una circolare non retta da una base legale ben chiara e quindi non sufficiente a garantire né una certezza del diritto né tantomeno una parità di trattamento. Cora Crivelli Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Il management e le tecniche antistress più efficaci per aumentare la creatività, risolvere problemi e comunicare meglio con i propri stakeholder. Relatrice: Loretta Bert Felicità in azienda L'immagine simboleggia una condizione lavorativa ideale: un team felice, affiatato, creativo, collaborativo, performante e con il sorriso sulle labbra. Lo stress è un problema sempre più sofferto nelle realtà lavorative. Questa tesi nasce dalla necessità di portare in azienda delle soluzioni in grado di alleggerire questa condizione e contemporaneamente migliorare l'ambiente lavorativo, la comunicazione, le performance, la creatività e apportare numerosi altri benefici. Abstract Lo stress è un problema sempre più diffuso nelle realtà lavorative. I manager, per far fronte all’attuale crisi economica, sono costretti a portare sempre più risultati per mantenere competitiva l’organizzazione. Le condizioni lavorative e le responsabilità che quotidianamente devono affrontare generano stress e le emozioni da loro percepite sono inevitabilmente trasmesse al team, generando dei costi sia a livello individuale, con la percezione di disagi fisici e psicologici, sia a livello aziendale. L’obiettivo di questo elaborato è di aiutare i manager a ridurre lo stress lavorativo e assumere un comportamento manageriale positivo, reso possibile grazie all’introduzione in azienda di opportune tecniche antistress, quali Yoga della Risata, Training Autogeno, Meditazione Trascendentale e Tai Chi Chuan, in grado di migliorare l’ambiente lavorativo, la performance, la creatività, la comunicazione e apportare numerosi altri benefici. Il mio lavoro di tesi inizierà con una panoramica sul tema dello stress, analizzandone i costi individuali e aziendali, in seguito, l’attenzione sarà spostata sul ruolo del manager nel trasmettere lo stress ai dipendenti. Nella seconda parte della tesi, sarà esposta l’importanza del comportamento manageriale positivo, delle tecniche antistress e dei benefici che apporterebbero in azienda. www.supsi.ch Pavel Epichev Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Il Sistema di Controllo Interno: Studio della circolare FINMA. Relatrice: Flavia Giorgetti-Nasciuti Strumenti di lavoro Il corso di «Legal & Compliance» tenutosi durante l’ultimo semestre, ha evidenziato la complessità del controllo interno e la sua pertinenza a tutti i settori e livelli di una banca, attirando la mia attenzione sull’argomento. La scelta di questo tema è stata guidata inoltre dal mio desiderio di lavorare in banca dopo aver conseguito la laurea e questo argomento quindi mi permette di approfondire le mie conoscenze relative alla struttura di una banca e al suo funzionamento interno. Abstract In questo elaborato ho cercato di comprendere lo SCI attraverso tre documenti: il COSO, lo Schema per i sistemi di controllo interno del Comitato di Basilea e la Circolare FINMA № 2008/24. Dopo avere esposto in breve le fondamenta e presentato i documenti in analisi sono passato a formulare una mia definizione del SCI. In seguito i punti principali della definizioni sono stati descritti con maggiore dettaglio. La mia analisi si è poi soffermata sulla circolare della FINMA, la quale risulta essere meno specifica sull’argomento. Questo fatto mi ha portato a studiarla più approfonditamente ma anche ad indagare nella sua storia per cercare capire i motivi della sua differenza dagli altri documenti. In seguito ho presentato un caso accaduto ad UBS, nel quale si contestava alla banca delle carenze nello SCI. Dopo aver illustrato in breve quanto successo ho provato a svolgere un’analisi attraverso l’uso della teoria presentata nella prima parte del mio lavoro. Durante la stesura di questo lavoro mi sono accorto dell’importanza che un sistema informatico racchiude in se per la buona riuscita del SCI. Quindi ho deciso di proporre un documento che viene usato per l’integrazione dei processi IT con i processi dell’impresa. www.supsi.ch Valentina Fasoletti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Il leasing come modalità di finanziamento per le PMI ticinesi. Relatrice: Ornella Piana Leasing aziendale Il leasing è visto come una valida alternativa di finanziamento per le piccole e medie imprese ticinesi. Siccome le PMI rappresentano l’ossatura del tessuto economico svizzero, si é ritenuto interessante capire come esse si finanziano e quali problematiche possono riscontrare. In particolare, si è voluto focalizzare l'attenzione sul leasing aziendale. Il motivo è da ricondurre alle sue particolari caratteristiche interessanti da analizzare e dall’importanza che sta assumendo negli ultimi anni sia in Ticino che in Svizzera. Abstract Il leasing aziendale ha assunto particolare importanza soprattutto negli ultimi decenni e, in questa situazione economica complessa, sta diventando una valida alternativa di finanziamento per le piccole e medie imprese ticinesi, le quali devono sopravvivere alla forte pressione concorrenziale. Questo strumento permette alle aziende di finanziare interamente i beni con capitale di terzi, preservando quindi la liquidità per altri tipi di finanziamento. Inoltre, le aziende possono soddisfare maggiormente le loro esigenze aziendali, in quanto il leasing offre la possibilità di personalizzare alcuni elementi contrattuali (per esempio la durata, il valore residuo, i canoni di leasing, ecc.). L’obiettivo di questa tesi è quindi quello di descrivere il fenomeno del leasing aziendale nelle PMI ticinesi. Per rispondere in modo esaustivo alla domanda di ricerca, si è reso necessario abbinare una metodologia quantitativa ad un’analisi qualitativa. Infatti, oltre ad esporre una solida base teorica del leasing, è stato svolto un sondaggio quantitativo ad un campione di 530 PMI ticinesi e sono state realizzate sei interviste a persone specializzate su un particolare aspetto del leasing. I risultati principali ottenuti dal sondaggio e dalle interviste, mostrano che tutte le imprese possono accedere al leasing salvo quelle costituite da pochi anni, in quanto le banche necessitano di almeno 3 anni di bilancio per un’analisi della solvibilità aziendale. Inoltre, il leasing immobiliare è poco diffuso tra le PMI, a causa delle particolari condizioni minime che esige la banca. Infine, si può affermare che la maggior parte delle imprese ticinesi utilizza esclusivamente il Codice delle obbligazioni per contabilizzare le operazioni di leasing. www.supsi.ch Mattia Fenu Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Il nuovo diritto contabile Novità e applicazione dei nuovi articoli a un conto annuale Relatore: Claudio Cereghetti Analisi di un cash flow L’interesse verso l’argomento è scaturito in modo spontaneo durante le ore di attività nella fiduciaria in cui lavoro dal 2007 da discussioni con i colleghi, sia durante l’orario di lavoro, sia in pausa, in relazione a diverse pubblicazioni in nostro possesso e a corsi effettuati da alcuni di noi. Questi confronti sono nati per cercare di capire cosa potrebbe succedere fra pochi mesi quando inizieremo a chiudere i primi bilanci con le nuove norme contabili. Abstract Ogni Stato possiede un proprio diritto commerciale indipendente. In questo mondo sempre più globalizzato, vi è la necessità di uniformare i vari diritti commerciali per facilitare il confronto e la valutazione dei conti annuali. In questa ottica nascono dei principi contabili internazionali. Questi ultimi sono sempre in continua evoluzione. Per questa ragione il Parlamento svizzero ha deciso di modificare il proprio diritto commerciale per allinearsi il più possibile a questi principi internazionali e a una presentazione fedele, più vicina alla realtà. Tuttavia, le autorità federali hanno voluto preservare alcune particolarità proprie della contabilità svizzera quale, ad esempio, la creazione delle riserve latenti. In questo elaborato, viene effettuata un’analisi della letteratura per presentare al lettore le peculiarità principali contenute nel nuovo diritto contabile svizzero. Vengono quindi presentate le novità a cui le aziende dovranno attenersi al momento della chiusura dei propri conti annuali. Le stesse novità sono state illustrate e applicate attraverso un caso di studio. Infine, attraverso il caso di studio e la ricerca personale, si vuole comprendere e dimostrare se effettivamente, come preventivato dal Parlamento svizzero, la riforma del diritto commerciale svizzero sia fiscalmente neutrale. www.supsi.ch Daniele Ferrara Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Teoria del prospetto e soluzioni di finanza comportamentale alle anomalie dei mercati finanziari: home bias ed equity premium puzzle. Relatore: Fabiano Cavadini La mente finanziaria Immagine metaforica volta ad illustrare il comportamento attuato dagli individui di fronte ad una scelta in ambito finanziario. Le motivazioni per cui ho trattato questa tematica sono da ricercarsi nel forte interesse al voler comprendere come un individuo, di fronte ad una scelta, tende a comportarsi e quali fattori entrano in gioco in relazione a tale decisione. Inoltre la grande passione verso il mondo bancario e in relazione a quanto appreso durante il major di Banking & Finance, hanno fatto sì che la scelta inerente la tesi andasse verso questi argomenti. Abstract I mercati finanziari, in alcune circostanze, si sono mostrati poco rispettosi del paradigma sostenuto dall’ipotesi dei mercati efficienti, per cui gli individui dovrebbero operare secondo un principio di piena razionalità. La teoria decisionale dell’utilità descrive in termini normativi, sulla base degli assiomi di razionalità, come andrebbero adottate le decisioni in condizione di incertezza. Tuttavia, sembra che le scelte vengano adottate in funzione della Teoria del Prospetto, la quale contempla la razionalità limitata degli agenti economici e la conseguente determinazione di alcune anomalie tra le quali l’home bias e l’equity premium puzzle. In questo lavoro si vuole rivisitare queste due anomalie, osservando quali caratteristiche cognitive legate alla Teoria del Prospetto e alla disciplina della finanza comportamentale forniscono delle spiegazioni plausibili ai due fenomeni analizzati. www.supsi.ch Emil Ferrari Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Analisi del sistema scolastico ticinese e della spesa pubblica per l'istruzione. Relatrice: Amalia Mirante Istruzione è futuro La presente immagine rappresenta due cartelli stradali indicanti che l'istruzione e il futuro vanno dalla stessa direzione. Le motivazioni che mi hanno spinto a scegliere come tema di tesi l’analisi del sistema scolastico ticinese e della spesa pubblica per l'istruzione, sono molteplici. La presente tesi è stata un’opportunità per approfondire un tema spesso oggetto di discussione e d’attualità, come l’istruzione, poiché sono dell’opinione che riguardi una parte fondamentale per la nostra società sia per il presente, ma soprattutto per il futuro. Abstract L’istruzione pubblica rientra nelle istituzioni garantite e fornite dallo Stato sociale, concedendo l’opportunità a tutti i cittadini di studiare, poiché fornendo un’istruzione adeguata, è possibile puntare all’eguaglianza sociale. I temi riguardanti la scuola e la relativa spesa per l’istruzione, sono spesso oggetti d’attualità, sia nel panorama svizzero sia nel panorama ticinese; questo elaborato ha come obiettivi principali quelli di analizzare l’istruzione pubblica ticinese e nel contempo di quantificare la spesa in questione. In un primo tempo si analizza il sistema scolastico ticinese attuale, e la relativa storia della scuola del Cantone Ticino, che agli albori ha riservato diverse difficoltà a chi volesse garantire un’educazione a tutta la popolazione del cantone. Per poter avere un’istruzione pubblica di qualità sul territorio ticinese occorre che nel contempo lo sia pure a livello nazionale, questo è possibile valutarlo facendo qualche paragone con il panorama internazionale. www.supsi.ch L’analisi della spesa pubblica per l’istruzione è un passo decisivo al fine di poter valutare quale peso economico dà il Ticino alla scuola, raffrontando il tutto con gli altri 26 cantoni svizzeri. Da questa analisi si può notare come il Ticino in un’ipotetica graduatoria svizzera (rapporto tra spesa per l’istruzione e uscite cantonali totali) è situato tra gli ultimi cantoni. Infine l’intervista all’Onorevole Manuele Bertoli, Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport è fondamentale per comprendere al meglio alcune tematiche d’attualità della scuola ticinese. Manuele Ferrari Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Elaborazione di uno strumento per la stima degli onorari dei servizi di contabilità sulla base del nuovo diritto contabile. Relatore: Claudio Cereghetti Offerta di preventivo Immagine a cura di Manuele Ferrari. L'inasprimento della concorrenza obbliga ogni azienda ad una particolare attenzione ai processi svolti: la realizzazione di un’offerta è uno dei più delicati. L’elaborazione di uno strumento per la stima dei preventivi degli onorari di contabilità permetterà di calcolare il prezzo ideale del servizio. L'incertezza delle conseguenze portate dall'introduzione del nuovo diritto contabile mi hanno spinto a realizzare uno strumento che unisse la due problematiche. Abstract Modelli di preventivo nel settore terziario sono raramente presenti, solitamente l’offerta viene effettuata manualmente sulla base delle proprie conoscenze. Il motivo principale è l’eterogeneità del servizio che non permette una standardizzazione dell’operato. Il compimento di un preventivo rimane una fase molto importane, soventemente viene però sottovalutato, ed alcuni fattori esterni rischiano di alterare l’offerta. L’obiettivo principale di questo lavoro di ricerca è la realizzazione di uno strumento per la stima degli onorari dei servizi di contabilità da parte di uno studio fiduciario. Il processo non potrà essere completamente automatico, l’intervento dell’uomo atto a correggere eventuali eccezioni rimane infatti essenziale. A partire dal 2015 entrerà definitivamente in vigore il nuovo diritto contabile. Dall’analisi della letteratura è apparso probabile che l’introduzione delle nuove norme porteranno ad un incremento degli oneri dei servizi di contabilità. Il secondo obiettivo è dunque l’analisi e la quantificazione dell’eventuale aumento di tempo impiegato per la gestione di un mandato contabile. www.supsi.ch L’introduzione di questo capitolo si è resa necessaria dal momento che il modello per effettuare preventivi dei servizi di contabilità verrà utilizzato negli anni futuri, e per questo motivo è stato doveroso considerare tale cambiamento. Dopo lo studio dedicato alle nuove norme contabili la ricerca sarà composta da una campionatura atta a scoprire le variazioni degli onorari contabili al mutamento dell’azienda. Sulla base dei risultati emersi, e di varie prove pratiche, è stato realizzato il modello. Il risultato prodotto è contenuto in un documento del software Microsoft Excel: dopo aver riempito semplici campi con le informazioni riguardanti l’azienda in questione, verrà automaticamente quantificato, mediante specifici calcoli, la stima dell’onorario contabile. Una parte successiva è stata riservata al calcolo manuale di mansioni supplementari ed a contenere eventuali correzioni dovute allo scostamento del mandato dallo standard inserito nello strumento realizzato. Stella Gadotti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Come scegliere il metodo di valutazione aziendale più adeguato. Il caso della AR Industrial Fans S.A. Relatrice: Laura Luoni Financial planning La scelta del tema della valutazione aziendale, deriva principalmente da un interesse personale che ho sviluppato durante il corso di corporate finance e durante quattro anni di esperienza lavorativa in un fondo d’investimento. Abstract La globalizzazione porta a una continua crescita del numero di fusioni, acquisizioni, OPA e finanziamenti, con un conseguente aumento della domanda di servizi di valutazione di azienda, elemento che ricopre un ruolo centrale nel mondo finanziario. La valutazione aziendale non si limita a un semplice calcolo ma comprende un processo di definizione di obbiettivi, di raccolta e analisi di informazioni dell’ambiente esterno e interno di un’impresa. Questa tesi si prefigge due principali obiettivi; il primo è la descrizione del processo di valutazione aziendale presentandone i principali metodi (patrimoniali, reddituali, misti, finanziari basati su flussi di cassa e dei multipli di mercato) per evidenziare come tutte le fasi del processo e le differenze tra i vari modelli possono influire nella scelta del metodo di valutazione più adatto. Il secondo obbiettivo è la valutazione dell’azienda AR Industrial Fans S.A. attraverso il processo che è stato descritto. Il metodo utilizzato per svolgere questa tesi è qualitativo, data l’ampiezza del tema e la sua significativa soggettività. Nella prima parte dell’elaborato, l’autrice analizza la letteratura concernente la descrizione del processo di valutazione e nella seconda parte sviluppa un caso di studio. www.supsi.ch Il presente elaborato cerca di dimostrare che non esiste un unico metodo di valutazione che può essere considerato adatto per tutte le situazioni. Per determinare il/i metodo/i di valutazione più confacente/i, è necessario tener conto del motivo per il quale si svolge la valutazione, della tipologia di business e dei fattori interni e esterni all’impresa. Nel processo di valutazione di AR, in seguito ad aver definito l’obbiettivo della valutazione e analizzato le informazioni disponibili, i metodi ritenuti più idonei sono quello dei multipli di mercato e del discounted free cash flow. Marina Garic Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Progetto per lo sviluppo turistico nella regione di Bellinzona e dell'Alto Ticino nell'ambito del turismo sportivo e del tempo libero. Relatore: Luca Berla Panorama Bellinzona La ricchezza della regione di Bellinzona e Alto Ticino è data dalla natura che la circonda e dagli aspetti culturali che la compongono. La scelta di avere come argomento principale per la tesi il turismo nasce dal fatto che questo argomento mi appassiona da sempre. Per questo motivo ho deciso di mettere in pratica la teoria appresa durante i corsi del Major di Marketing & Sales, per formulare un progetto che permetterebbe di valorizzare la regione presa in considerazione e di renderla competitiva. Abstract Il turismo nel Canton Ticino è un argomento di attualità che ogni anno ripropone delle sfide sia per gli attori che lo compongono, sia per le autorità cantonali. Per combattere la crisi che caratterizza il settore negli ultimi anni, nel 2015 verrà introdotta una riforma sulla Legge sul Turismo (LTur). Il cambiamento maggiore che avverrà è la fusione degli enti turistici locali in enti turistici regionali. Da questa situazione si è formulato un piano di marketing nell’ambito del turismo sportivo e del tempo libero per la regione di Bellinzona e Alto Ticino. Un possibile destinatario del lavoro è il futuro Ente Turistico Regionale di Bellinzona e Alto Ticino. www.supsi.ch Con la teoria appresa nei corsi del Major di Marketing & Sales ed un’analisi dei dati a disposizione sul settore del turismo in Ticino, si sono individuate delle opportunità di sviluppo e delle strategie che permetterebbero alla regione di differenziarsi rispetto le restanti del Cantone. Le soluzioni principali individuate concernono la creazione di un sistema di prodotto specifico, che permetta di offrire la pratica di attività correlate in tutta la regione, e l’implementazione di una promozione ben mirata. Daniele Gianinazzi Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Esperienze di acquisto ed emozioni. Il marketing sensoriale come approccio esperienziale. Relatore: Alessandro Siviero I cinque sensi Influenzare il comportamento d'acquisto dei consumatori attraverso l'utilizzo dei cinque canali sensoriali principali. L'approccio esperienziale sta assumendo un ruolo principale nell'esperienza di acquisto dei consumatori. Perciò, ognuno di noi si trova confrontato con una nuova offerta economica, capace di influenzare le nostre decisioni ma soprattutto il nostro comportamento di acquisto attraverso l'impiego del marketing sensoriale. Per verificare l'impatto e l'influenza di tale approccio sensoriale, si è deciso di esaminare più da vicino il caso Abercrombie & Fitch. Abstract Oggigiorno le imprese si trovano a operare in un mercato in cui l’approccio esperienziale risulta essere l’elemento trainante, in quanto beni e servizi non sono più sufficienti per avere successo nella società postmoderna. Le scelte di consumo sono guidate sempre più spesso da desideri ed emozioni, che rappresentano la risposta più adatta alle attuali esigenze dei consumatori. Infatti, riuscire a creare un’esperienza d’acquisto, significa adoperarsi per coinvolgere emotivamente il consumatore. Pertanto, quando s’instaurano delle relazioni con i propri clienti, bisogna essere consapevoli che essi non agiscono esclusivamente in maniera razionale, ma inconsciamente vengono guidati da altri fattori che inducono all’acquisto. A tale proposito, gli aspetti sensoriali giocano un ruolo essenziale, poiché capaci di colpire il cliente in maniera emotiva, portandolo ad assumere comportamenti particolari nelle diverse situazioni in cui si trova catapultato. A conferma della loro importanza, il caso Abercrombie & Fitch ha cercato di mostrare il loro reale effetto e potenziale su un campione di 104 intervistati. Dall’analisi effettuata si è osservato che i soggetti del campione (non rappresentativo), in alcune circostanze sono stati influenzati nel loro comportamento d’acquisto. Ciò ha permesso di evidenziare che i sensi possono giocare un ruolo di primo attore in questa nuova Economia dell’Esperienza. www.supsi.ch Ivana Karlovic Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 IL MARKETING DELLO STUDIO LEGALE. Analisi teoriche, evidenze pratiche e strumenti: il caso dello Studio legale Mecca e Regazzi. Relatrice: Michela Ornati Rappresentazione grafica a cura dell'artista Honorè Daumier. La decisione di approfondire il tema del marketing all’interno delle professioni intellettuali, deriva dal desiderio di fornire una visione più innovativa e moderna del servizio legale. Da diversi anni lavoro come assistente presso uno Studio legale e grazie alle nozioni acquisite durante il mio percorso formativo ho percepito un cambiamento in questo mercato che, sebbene tuttora ancorato al passato, inizia a dimostrare interesse verso nuove discipline. Abstract Professione forense e marketing. Conservatori conto mercantilisti, due realtà opposte, lontane e diverse, ma siamo proprio sicuri che non possano in nessun modo coesistere? In Ticino sono attivi 1’400 professionisti che giornalmente contribuiscono a risolvere controversie sia di natura legale, sia di natura notarile. Considerata la materia trattata e le rigide regole professionali, gli Studi legali hanno sempre beneficiato di una posizione di riguardo, venendo percepiti dai clienti come una classe superiore: il così detto “ceto forense”. La crisi economica, l’aumento della concorrenza e le maggiori disponibilità di informazioni sul web hanno aumentato le capacità di scelta dei clienti, modificando di conseguenza l’atteggiamento nei confronti dei professionisti. Il “ceto forense” deve ora far fronte a questi cambiamenti per essere concorrenziale e al passo con i tempi. A tal fine, in USA e in altri paesi precursori (Inghilterra, Italia,..) si è sviluppata una nuova disciplina, il marketing legale, che aiuta i professionisti, attraverso tecniche organizzative specifiche, ad acquisire nuovi clienti e conquistare così quote di mercato. www.supsi.ch La presente tesi è stata sviluppata in modo tale da comprendere se e come, questa disciplina, possa essere implementato nel mercato ticinese. Dopo una prima parte volta a definire con chiarezza gli aspetti teorici, si passa, attraverso il confronto di due realtà, alle evidenze pratiche. Infine si suggeriscono una serie di strumenti applicabili al mercato ticinese dei servizi legali. Dalla presente tesi è emerso che il marketing non deve necessariamente essere accostato a grandi realtà aziendali ma può essere sviluppato anche da piccole - medie imprese. L’importante è declinare le attività in funzione della realtà locale, rispettando il codice deontologico e le leggi vigenti. Decidere di fare marketing all’interno della professione legale vuol dire abbracciare una nuova filosofia e un metodo di lavoro diverso, che implica necessariamente conoscenza e un investimento di tempo non indifferente. Esso può infatti rappresentare la chiave di svolta per fornire una visione più innovativa e moderna della professione forense. In conclusione, per rispondere alla domanda posta in ingresso, lo Studio legale e il marketing non solo possono coesistere, ma insieme possono raggiungere il successo. Defrim Krasniqi Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 La formazione bancaria in Svizzera: struttura, relazione con il settore finanziario e prospettive. Un confronto con il caso britannico. Relatore: Pietro Nosetti Education is future Formazione elemento fondamentale per il futuro. La scelta di effettuare il lavoro di progetto su questo tema deriva dal fatto che ho sempre beneficiato dell'offerta formativa, specialmente in ambito bancario, senza mai soffermarmi nell'analizzare le varie possibilità di formazione. In aggiunta a questo, potrebbe essere un'utile guida per tutti coloro che sono interessati a conseguire una formazione in ambito bancario. Abstract Ormai da diversi anni a questa parte riconosciamo il tema legato alla formazione come un punto fondamentale sia per le persone singole che per le aziende, qualsiasi lavoro e in qualsiasi settore necessita a monte un’istruzione per poter svolgere l’attività quotidiana in maniera ottimale. Il mercato del lavoro richiede risorse umane con una buona base di conoscenze e competenze che si possono ottenere formandosi oppure lavorando. In aggiunta a questo, viene anche richiesto un costante aggiornamento durante la carriera lavorativa per non rimanere indietro coi tempi. La globalizzazione e la facilità di mobilità degli studenti, fa si che anche nel settore della formazione si stia vivendo un aumento di concorrenza dovuto allo “slittamento” del mercato formativo a livello internazionale. Visto l’ampiezza del campo della formazione, ci concentreremo solamente sull’offerta formativa dedicata al settore bancario. In questo ambito si confronterà il sistema formativo svizzero con quello britannico che risulta essere il più prestigioso ed importante a livello europeo. Lo scopo di questo lavoro di ricerca è analizzare le principali differenze tra il sistema formativo svizzero e quello britannico in ambito bancario. Per fare questo è stata analizzata inizialmente la struttura formativa dei due paesi e la rispettiva offerta formativa in ambito bancario, in un secondo momento sono stati definiti i principali attori di tale settore con le rispettive relazioni con il sistema finanziario. Infine è stata analizzata la possibilità del modello formativo di reagire ai cambiamenti del settore finanziario e si sono identificate alcune possibili misure per contribuire al rafforzamento del settore formativo in ambito bancario svizzero. In aggiunta a questo sono stati organizzati alcuni incontri con individui del settore formativo, bancario e studenti che hanno condiviso la loro esperienza in merito alle varie questioni trattate. www.supsi.ch Sabrina Kriesi Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Stakeholder engagement: creare e coinvolgere una rete di contatti a beneficio dell'economia ticinese. Relatrice: Michela Ornati Stakeholder engagement La motivazione dietro alla scelta del tema di questo lavoro di ricerca è legata a tre aspetti di mio particolare interesse: lo stakeholder engagement (nozioni teoriche); il settore economico; un caso di studio rappresentativo (applicazione pratica dello stakeholder engagement). È per me motivante poter confrontare la teoria (“quello che si studia in aula”) e la pratica professionale (“quello che si svolge effettivamente nella realtà aziendale”), per comprendere meglio entrambi i contesti (formazione e professione). Abstract L’obiettivo di questo mio lavoro di ricerca è quello di verificare se gli aspetti teorici dello stakeholder engagement trovano reale applicazione nella pratica professionale e, più in particolare, nell’attività del Delegato delle relazioni esterne per le Associazioni economiche ticinesi (caso di studio). L’analisi del caso di studio ha dimostrato che, se ben applicato, lo stakeholder engagement è un importante strumento di lavoro che porta la creazione di valore sia all’impresa promotrice del coinvolgimento degli stakeholder, sia agli altri attori coinvolti. Il lavoro di ricerca è articolato in 5 parti; comprende una parte teorica, un caso di studio, e una valutazione critica che confronta la teoria e le evidenze empiriche emerse. In seguito ho inserito una riflessione sulla possibilità di istituire, in un settore diverso da quello economico, ovvero nel settore ospedaliero, il ruolo del “Responsabile del engagement” (o “Delegato”). Questa proiezione mi ha permesso di dare un’ulteriore prova della validità dello stakeholder engagement (sia come strumento di lavoro sia come ruolo professionale) in situazioni di grandi cambiamenti. In conclusione questa ricerca dimostra, con reali segnali di successo, il valore aggiunto creato dall’applicazione dello stakeholder engagement da parte del Delegato economico. Un coinvolgimento attivo degli stakeholder che fornisce soluzioni concrete alle complesse e mutevoli problematiche che oggigiorno il settore economico ticinese deve affrontare. Per l’analisi della teoria si sintetizzano i concetti fondamentali estrapolati dall’ampia letteratura esistente sul tema. Mentre per l’analisi empirica si raccolgono dati primari, direttamente “sul campo” (presso la Camera di commercio a Lugano), tramite due essenziali interviste mirate e strutturate. Inoltre si elaborano dati secondari, tratti da comunicati stampa e da articoli di giornale relativi al caso di studio. www.supsi.ch I metodi presi in considerazione per indagare le domande di ricerca sono prevalentemente di tipo qualitativo, ed in parte minore di tipo quantitativo (per quanto riguarda gli indicatori di misurazione del valore aggiunto creato dall’attività svolta dal Delegato delle relazioni esterne). Simona Luiselli Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2012 AMB nel mercato delle telecomunicazioni: analisi di marketing ed elaborazione di opzioni strategiche Relatrice: Daniela Willi-Piezzi Diverse le strade che AMB può intraprendere ma solo una sarà quella vincente. Le AMB hanno raggiunto un accordo con Swisscom per la realizzazione congiunta di una rete in fibra ottica nel Bellinzonese; gli utenti del comprensorio potranno quindi beneficiare rapidamente di un’innovativa infrastruttura di telecomunicazioni ad altissima velocità e di conseguenza di svariati servizi multimediali. In merito a questa nuova importante sfida intrapresa dalle AMB mi è stato proposto di prendere parte alla realizzazione di un piano di marketing al fine di trovare la giusta offerta da proporre ai propri clienti. Abstract La comunicazione ha sempre assunto un ruolo centrale nella società in quanto indispensabile per intrattenere relazioni con il prossimo. Nel corso degli anni i mezzi utilizzati per comunicare sono mutati radicalmente e l’avvento del progresso tecnologico ha permesso di semplificare e agevolare il passaggio di informazioni. Il settore delle telecomunicazioni assume così un ruolo centrale nella vita quotidiana di ogni individuo, sia persona fisica sia giuridica, e proprio per la sua importanza si è deciso di analizzare questo mercato e individuare nuovi sbocchi e nuove offerte sempre più mirate alle esigenze del cliente finale e in linea con le innovazioni tecnologiche. La centralità di questo settore e la sua costante crescita l’hanno reso molto attrattivo, sfida che hanno deciso di intraprendere anche le Aziende Municipalizzate Bellinzona che da oltre sei anni sono attive in questo mercato con l’introduzione di un servizio internet supportato dalla fibra ottica. Questo innovativo sistema permette una connessione ottimale, a velocità sostenuta e che supporta l’utilizzo simultaneo di più servizi multimediali. Attraverso un’accurata analisi del mercato di riferimento, individuando i bisogni dei clienti finali e analizzando le strategie adottate dai principali concorrenti, vengono proposte delle possibili opzioni strategiche che AMB dovrebbe implementare per rimanere competitiva sul mercato. www.supsi.ch Ivan Lukic Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Il passaggio dalle norme IFRS a Swiss GAAP FER per le aziende quotate sul mercato azionario svizzero (SIX). Relatore: Claudio Cereghetti Analisi conti annuali Quantificazione del fenomeno, motivi e analisi delle differenze sulla rendicontazione. La scelta del tema di tesi ha come motivazioni principali la grande curiosità e l'interesse personale per le tematiche legate al financial reporting. La stesura dell'elaborato mi ha inoltre permesso di sviluppare e approfondire competenze in materia di normative contabili internazionali, in maniera tale da comprendere le differenze con le raccomandazioni Swiss GAAP FER. Abstract Il tema concernente il passaggio delle aziende quotate alla borsa di Zurigo dalle norme IFRS alle raccomandazioni Swiss GAAP FER è oggetto di attualità. Negli ultimi anni alcune aziende svizzere hanno scelto di cambiare lo standard di rendicontazione, soprattutto piccole e medie imprese ma anche in tempi recenti un’azienda multinazionale delle dimensioni di The Swatch Group AG. Il passaggio alle raccomandazioni FER comporta il cambiamento del segmento di quotazione al SIX Swiss Exchange, nello specifico da quello principale a quello domestico. In tale contesto di riferimento risulta importante l’elaborazione di un’analisi che permetta di determinare: la quantificazione del fenomeno, le motivazioni alla base del cambiamento, e le principali differenze a livello di rendicontazione dei conti rideterminati secondo Swiss GAAP FER del periodo contabile precedente. Oggetto di approfondimento sono le differenze principali rilevate, in particolare per quel che riguarda il goodwill e gli impegni previdenziali. Nel lavoro sono stati quantificati anche gli impatti sul capitale proprio e sul conto economico rideterminati in base alle raccomandazioni FER. www.supsi.ch Sara Martinez Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Creazione di un Sistema di Controllo Interno per un'impresa di costruzione. Relatore: Domenico Ferrari Controlli automatizzati L’automazione dei controlli è possibile con un sistema IT, in modo di garantire l’efficienza del Sistema di Controllo Interno sul reporting finanziario. I motivi che mi hanno spinto alla scelta hanno uno stretto legame sia con la mia attività professionale – infatti, l’impresa è sottoposta a revisione ordinaria e, quindi, l’ufficio di revisione deve verificare l’esistenza del Sistema di Controllo Interno, sistema di cui ad oggi non è dotata – sia con la mia scelta del Major in Accounting & Controlling all’interno del percorso Bachelor. Abstract Dal 1. gennaio 2008 sono state introdotte nuove disposizioni nel codice delle obbligazioni svizzero, tra queste troviamo la verifica dell’esistenza del Sistema di Controllo Interno (SCI) da parte dell’ufficio di revisione per le società quotate in borsa, debitrici di un prestito obbligazionario e che oltrepassano le seguenti soglie: somma di bilancio di 20 milioni di franchi, cifra d’affari di 40 milioni di franchi e 250 posti di lavoro a tempo pieno in media annua per due anni consecutivi. L’obiettivo del SCI è l’allestimento di un conto annuale privo di anomalie significative. Inizialmente è stato necessario creare il documento di concetto, per capire il raggio d’azione e gli obiettivi che volevano essere raggiunti. In seguito è stata effettuata un’analisi quantitativa e qualitativa del conto annuale, questo ha permesso di capire quali fra le voci del conto annuale fossero le più significative. Per ogni voce del conto annuale significativa è stato identificato il rischio chiave e valutati la probabilità e l’impatto di questo, i rischi sono stati inseriti in una matrice dei rischi che ha rappresentato i punti di forza e di debolezza dell’impresa. www.supsi.ch Successivamente sono stati selezionati i processi chiave in base alle voci significative, i processi scelti sono stati quindici e sono quelli maggiormente utilizzati dall’impresa. La selezione dei processi chiave ha permesso di effettuare la creazione vera e propria del SCI, formalizzando i processi ed i controlli esistenti con il supporto dei responsabili di processo. Il risultato della formalizzazione ha fatto emergere delle debolezze nell’automazione dei controlli e nella separazioni delle funzioni. Per garantire l’efficienza del SCI è stato proposto un processo di monitoraggio. Infine sono stati proposti dei miglioramenti che si sono concentrati soprattutto in un utilizzo più completo ed idoneo dell’infrastruttura IT. Christopher Micucci Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Retail Customer Experience: casi e opportunità per le case automobilistiche in Europa. Relatore: Alessandro Siviero Showroom Nissan Nuovo format previsto per i Showroom Nissan. Progetto pilota ad Oxford (UK). Il tema della Customer Experience, ha suscitato in me particolare interesse durante il mio percorso universitario ed è per tale motivo che ho deciso focalizzare la mia tesi sulla Retail Customer Experience nel settore automotive in Europa. Quest’ultimo è stato da me scelto per due motivi principali, ovvero, la passione che ho per le automobili e l’opportunità di poter comprendere se le esperienze, intese come nuova offerta economica, possano o meno aiutare un settore in crisi. Abstract Il tema della Customer Experience diviene sempre più importante, soprattutto in settori come quello automobilistico, il quale nel Vecchio Continente sta attraversando un periodo negativo. Attraverso la presente tesi si è dunque voluto comprendere se, la creazione di esperienze nel retail del settore automotive, possa o meno aiutare a sostenere o addirittura rilanciare le vendite in Europa. Per raggiungere tale obiettivo è stato prevalentemente adottato un metodo qualitativo, mentre il metodo quantitativo è stato utile per l’analisi del settore in Europa e in Svizzera. Un ruolo di considerevole rilevanza lo ha svolto il caso di studio “Nissan Europa”, dal quale ho ricavato importanti informazioni riguardo l’applicazione della Customer Experience da parte delle case automobilistiche operanti in Europa. Il case study mi ha inoltre permesso di entrare in contatto con alcuni collaboratori della marca, i quali hanno fornito all’elaborato un grande valore aggiunto. www.supsi.ch Durante questo percorso di ricerca sono giunto ad importanti risultati, i quali confermano l’enorme influenza che la costruzione di esperienze memorabili, all’interno delle concessionarie, ha sulle vendite di automobili. Nijaz Pepeljak Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Microcredito come possibile soluzione nella riduzione delle asimmetrie informative per le persone non bancabili? Relatore: Pietro Nosetti Crescita Immagine che vuole rappresentare la crescita tramite la concessione di prestiti di importo ridotto. La scelta di sviluppare il mio lavoro di tesi su questa tematica deriva dal fatto che mi reputo una persona che cerca di vedere oltre ai normali schemi legati all’economia e mi piace vedere soprattutto le cose positive che l’economia e i suoi strumenti possono portare al mondo intero per cercare di migliorarlo. Abstract Nella tesi vengono descritte le varie teorie legate alle asimmetrie informative, le quali vengono confrontate con le teorie del microcredito. In seguito, viene presentato il caso della Grameen Bank, attraverso il quale si indaga se vi siano state delle riduzioni delle asimmetrie informative oppure no. Obiettivo del lavoro è quello di osservare se grazie al microcredito vi sia stata una riduzione delle asimmetrie informative presenti nel mercato del credito in Bangladesh. Il documento è strutturato in quattro parti: la prima parte presenta i problemi legati all’accesso del credito in Bangladesh; la seconda parte si focalizza sull’aspetto teorico, presentando le varie teorie legate alle asimmetrie informative; la terza parte tratta il caso della Grameen Bank e nell’ultima parte vengono riportati i principali effetti del microcredito e le riflessioni personali riguardo alle tematiche sollevate. Il lavoro porta a concludere come sia possibile affermare, verificato tramite la raccolta della documentazione esistente relativa alla teoria che spiega le asimmetrie informative e la raccolta della documentazione sul caso della Grameen Bank, che vi sia stata una riduzione della presenza delle asimmetrie informative nel mercato del credito in Bangladesh grazie allo sviluppo del microcredito. Inoltre non è possibile affermare empiricamente che vi sia una correlazione tra sviluppo del microcredito e diminuzione della povertà, tuttavia l’analisi svolta ne permette un’ipotesi. www.supsi.ch Chiara Pianezzi Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Universo digitale: nuove tecnologie e forme di comunicazione nel settore del lusso. Caso di studio: Burberry. Relatrice: Social media Michela Ornati Il tema centrale, attorno al quale ruota la mia tesi, prende avvio dal settore del lusso e più precisamente da come le aziende si sono adattate ai nuovi canali di comunicazione, utilizzando strategie e strumenti della tecnologia dell'ICT. Il mio approccio alle aziende è garantito in gran parte dai canali digitali e, in qualità di studente, ho utilizzato tali canali per studiare il mondo del lusso. Finito il mio percorso di studio mi piacerebbe poter lavorare nel settore, dove potrei applicare quanto appreso durante il progetto di ricerca. Abstract Negli anni si è assistito ad un mutamento dei benefici che i consumatori ricercano nell’acquistare i beni di lusso: una volta nei prodotti di lusso si ricercava uno status symbol, ora l’acquirente vuole essere coinvolto emotivamente, poter accrescere il proprio benessere personale e affermare la propria personalità attraverso esperienze uniche. Questo nuovo scenario ha fatto sì che il lusso diventasse accessibile a più classi sociali, spingendo diversi autori a generare nuovi filoni teorici. Si è fatto riferimento ad una teoria specifica, la quale suddivide il lusso attraverso tre nuove dimensioni: lusso inaccessibile, lusso intermedio e lusso accessibile. L’elaborato è stato basato sulle aziende operanti nel settore del lusso intermedio ed è stato preso in considerazione il segmento dei personal luxury goods. Più precisamente sono stati analizzati i nuovi canali di comunicazioni e le tecnologie che si sono evolute all’interno del settore abbigliamento e accessori del lusso. In tale ambito si inserisce l’evoluzione dell’impresa oggetto dell’indagine, quale caso di studio, ossia Burberry. Il ruolo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha permesso alle aziende del lusso di implementare nuovi canali di comunicazione; valorizzando i social media e altre forme di comunicazione sul web 2.0. La diffusione di queste nuove tecnologie ha impattato notevolmente sull’esperienza di condivisione delle informazioni aziendali e d’uso del prodotto. L’universo digitale ha cambiato la sua natura iniziale, non rispecchia più solo un canale di vendita o mezzo attraverso cui visionare rapidamente i prodotti o i servizi, ma è diventato una piattaforma di comunicazione che permette la partecipazione e la socializzazione degli utenti, attraverso la produzione e la condivisione di contenuti da parte dei brand, dei suoi dipendenti e da parte dei clienti. I fattori che hanno permesso di operare in questa nuova realtà sono dovuti alla creazione di broadband digitali, all’implementazione di nuove piattaforme condivise e all’introduzione della rete Wi-Fi che permette di collegare i dispositivi ed avere internet su vasta scala, portando sempre più persone/utenti ad avere la possibilità di accesso. www.supsi.ch In base a questo nuovo scenario le aziende operanti nel lusso si sono adeguate, modificando gli strumenti di marketing a loro supporto e generando nuove strategie di comunicazione. A queste spetta quindi di aprire dialoghi creativi e mirati verso i clienti, i quali permettano di influire sulla loro partecipazione nella definizione di nuovi prodotti e servizi. Il marketing online delle aziende deve quindi basarsi anche sui social media, i quali riescono a valorizzare i brand nel mondo digitale attraverso il coinvolgimento degli utenti con offerte di esperienze uniche, memorabili e irrepetibili in relazioni con i valori aziendali. Le aziende del lusso devono avere una visione integrata dei social media, in modo da inserirli nelle proprie strategie aziendali relazionandoli con tutti gli altri punti di contatto che esse offrono, rendendo così la navigazione online un luogo dove immergersi nel mondo unico ed esclusivo del lusso. Gabriele Rabaglio Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Balanced Scorecard in una banca moderna: l'esempio di BSI SA. Relatore: Domenico Ferrari 1. Il violino 2. Puzzle 3. BSI SA 1. Il violino Guarneri del Gesù, Panette, 1737, è il simbolo che rappresenta visivamente il marchio BSI, ne riflette i valori ed è l’anima della comunicazione. Lo strumento infatti evoca emozioni, cuore, passione, creatività, stile ma anche valori più razionali quali la tecnologia, la tradizione, la competenza, la stabilità e la continuità. Denota inoltre l'impegno che BSI SA dedica alla cultura. 2. Nella Balanced Scorecard è importante valutare l'insieme dell'azienda da più prospettive, in modo tale che ogni pezzo del mosaico risulti correttamente al proprio posto. Se dimentichiamo un tassello, il puzzle risulterà infatti incompleto. 3. Il logo BSI è la metafora di quello che il nostro Istituto è e vuole essere: la Banca svizzera con passione. Il nero tendente al blu, riflette i valori caratteristici dell’essere una banca svizzera. È sinonimo di solidità, sicurezza e tradizione. Il rosso che spunta vivace sulla “i” che ruota rappresenta la passione e il dinamismo. Le motivazioni personali per la scelta di questa tematica sono sia professionali che personali. Le due sono complementari: una legata all'attività lavorativa quotidiana dal momento che sono attivo nella banca in qualità di controller ed in aggiunta ritengo un simile lavoro una sfida valida dal punto di personale: per imparare nuove conoscenze e creare uno strumento concredo che possa essere apprezzato dai clienti interni della banca. Abstract Nell’attuale contesto di business, le aziende si vedono costrette ad utilizzare sistemi di controllo sempre più evoluti rispetto al passato. L'attenzione rivolta verso indicatori di tipo economico-finanziario è sicuramente indispensabile per la sopravvivenza dell'impresa, ma non è tuttavia più sufficiente. In effetti, l'evoluzione dei mercati e la rapidità con la quale le aziende devono muoversi per affrontare i continui cambiamenti di regole nel gioco competitivo, stanno portando ad un sostanziale ripensamento nel modo di misurare le performance aziendali. La consapevolezza che nessun indicatore sia in grado di misurare in modo esaustivo la complessità dei fattori che determinano la performance dell'azienda, ha portato allo studio di nuovi sistemi e modelli di valutazione che potessero colmare questa lacuna, arrivando così alla creazione della Balanced Scorecard. La seguente ricerca ha l’obiettivo di verificare l’attuale Balanced Scorecard presente presso banca BSI SA e studiarne una possibile variante futura. Una volta verificato che la soluzione corrente non è basata su di una mappa strategica, si è proceduto alla redazione della stessa, basata sulla strategia aziendale e quindi validata tramite incontri con alcuni componenti del management ed altre figure chiave all'interno della banca. www.supsi.ch Questa mappa strategica composta da diversi macro obiettivi, per ognuno dei quali sono stati individuati dei congrui indicatori per misurarne il grado di raggiungimento, è stata quindi completata tramite relazioni di causa-effetto in grado di mostrare il percorso per arrivare ai tanti ricercati obiettivi finanziari. Una delle problematiche emerse è stata quella della traduzione di strategia in obiettivi concreti, così come l'identificazione di misure per alcuni obiettivi, soprattutto quelli più qualitativi e più difficilmente misurabili. La BSC è sicuramente uno strumento valido ma per funzionare deve essere applicato seriamente ed avere il commitment in primis del management, ma anche del resto della banca. Deve quindi esserci la volontà e collaborazione da parte di tutti nel voler applicare questo strumento. Adottandolo l'azienda sarà in grado di ampliare le proprie vedute, identificando i relativi fattori critici di successo e uscendo dallo schema classico di focalizzazione solamente sulla parte finanziaria. Aleksandar Ranic Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 La Svizzera e l'assistenza amministrativa in materia fiscale per domande raggruppate. Relatore: Samuele Vorpe Il segreto bancario Immagine metaforica che rappresenta sia il segreto bancario, sia la Svizzera stessa, per le pressioni subite negli ultimi anni sotto il profilo dell'assistenza amministrativa in materia fiscale. La scelta del tema nasce dal mio interesse generale per il diritto e per la politica. L'argomento è di assoluta attualità e riempie le pagine dei nostri quotidiani, con le conseguenze politiche ed economiche degli sviluppi in corso ancora tutti da valutare, il che mi ha stimolato ad approfondire l'argomento. Inoltre, lavorando presso un istituto finanziario, sono stato direttamente coinvolto, e lo sono tutt'ora, con la tematica. Abstract L’assistenza amministrativa in materia fiscale, da quando è scoppiata la crisi finanziaria dei mutui sub-prime nel 2007 negli USA, è tornata ad essere un tema di cruciale importanza per i governi dei paesi economicamente più sviluppati. In particolare paesi come la Svizzera hanno subito una forte pressione affinché fossero più collaborativi nel fornire informazioni su capitali presenti nei propri istituti finanziari. Da parte della Confederazione, da sempre molto restia a collaborare e strenua sostenitrice e tutrice del proprio segreto bancario, si è vista per la prima volta un’inversione di tendenza. Si è infatti assistito ad una apertura, con la Svizzera pronta ad adeguarsi gradualmente agli standard in materia di assistenza amministrativa, secondo il modello dell’OCSE e del TIEA, nonché l’adesione all’Accordo FATCA proposto dagli USA. Questo lavoro ha come obiettivo di dare una visione chiara e mirata sui nuovi standard in materia di assistenza amministrativa, ai quali la Svizzera si sta adeguando, esplicitandone le peculiarità di maggiore rilevanza, attraverso un’analisi della legislatura esistente, dell’art. 26 del Modello OCSE e 5 del TIEA, dell’Accordo FATCA e delle leggi interne svizzere per rendere possibili questi adeguamenti, oltre che di una cronologia con relativa spiegazione degli eventi che hanno portato alla situazione odierna. Questi nuovi standard, introdotti nel Modello OCSE il 17 luglio 2012, sono principalmente incentrati sulla possibilità effettuare delle richieste di informazioni fiscali per gruppi di contribuenti, cioè presentare delle domande ad uno Stato estero che contengono delle richieste di informazioni su persone assoggettate nel proprio paese per le quali si ha il sospetto fondato di infrazioni o reati fiscali, secondo un modello di comportamento. Inoltre verrà descritto l’Accordo FATCA siglato con gli USA il 14 febbraio 2013, il quale ha come scopo la trasmissione di informazioni su conti bancari di persone da parte di istituti finanziari esteri all’IRS, l’organo fiscale nazionale statunitense, con l’obiettivo di tassare tutti i conti detenuti in paesi esteri da individui assoggettati illimitatamente all’obbligo fiscale negli USA. www.supsi.ch Il raggiungimento degli obiettivi prefissati, menzionati nelle righe precedenti è stato a mio parere raggiunto. La difficoltà più grande riscontrata risiedeva nell’evoluzione continua della tematica, durante la stesura di questo lavoro; per determinati paragrafi è stato necessaria una rielaborazione causata appunto da novità degli ultimi mesi. Si evince dall’analisi dei testi presi in esame una progressiva apertura della Confederazione sulla collaborazione tra Stati in materia di informazioni fiscali, per ora solo su richiesta, ma con la concreta possibilità, a mio parere, di un futuro adeguamento allo scambio automatico. Ancora da definire per la Svizzera se sarà possibile e in che misura limitare la retroattività delle domande raggruppate, cioè la possibilità di effettuare richieste di assistenza amministrativa per periodi precedenti alle firme degli accordi di scambio di informazioni, per i quali si sono fornite alcune varianti e interpretazioni verosimili. Luca Rielo Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Responsabilità sociale d'impresa, un posizionamento competitivo. Relatrice: Caterina Carletti CSR Collage di immagini rappresentanti la Corporate Social Responsability, nei differenti ambiti d'intervento. Nel primo anno della mia formazione presso la SUPSI ho frequentato un corso molto interessante sulla Responsabilità Sociale delle Imprese. Questo tema ha attirato fin da subito la mia curiosità ed attenzione. Grazie quindi a quanto appreso nel mio percorso scolastico, ho voluto contribuire allo sviluppo di tale approccio, presentando un caso pratico molto interessante. Abstract Il presente lavoro ha come obiettivo di analizzare il ruolo della CSR nel processo innovativo, quale stimolo alla competitività dell’impresa. Inizialmente la tesi, grazie ad un’attenta analisi della letteratura, affronta il fenomeno della CSR nei differenti contesti, focalizzandosi poi sull’importanza degli strumenti da utilizzare per una corretta gestione responsabile dell’impresa. Il caso pratico, basato sul gruppo Elmec, mi ha permesso di comprendere meglio i cambiamenti da attuare per poter diventare socialmente responsabili, ma anche di capire quali vantaggi possano portare queste iniziative se gestite correttamente, con particolare riferimento alle iniziative attuate nel settore ambientale. Grazie al focus del caso pratico si riesce a dare la giusta importanza a questo approccio, sempre più fonte di un vantaggio competitivo duraturo e solido. Incentrando la propria cultura aziendale in questa direzione e adottando determinati valori, l’azienda, composta di individui, anch’essi coinvolti in tale processo, riesce a creare un profitto sfruttando le potenzialità della comunità creatasi in essa. www.supsi.ch La mia personale considerazione tratta da questo lavoro, ma soprattutto da quanto appreso durante il mio ciclo di studio è la seguente: “Profit is generally the most important goal that an organization wants to realize, but today a company has also to take care also of its stakeholders, people who are influenced by the company’s activities and who can influence its behaviour and success”. Giovanni Sassu Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Il trattamento fiscale dei trust, in riferimento alla disciplina tributaria italiana. Conseguenze fiscali e criticità. Relatore: Paolo Arginelli Le pressioni internazionali sul mantenimento del segreto bancario e l'imminente applicazione della cosidetta "weissgeldestrategie" stanno avendo ripercussioni sul mercato del Private Banking elvetico, in particolar modo quello ticinese fortemente legato alla clientela italiana. Il trust è uno strumento che, se usato correttamente, può risolvere i problemi legati al passaggio generazionale e alla tutela del patrimonio familiare, fornendo cosi uno strumento fondamentale a disposizione degli operatori finanziari ticinesi per intercettare flussi di risparmio della vicina penisola e non solo. Abstract In un contesto dove la tutela della sfera privata viene messa a dura prova dalle stringenti necessità di lotta all’evasione ed elusione fiscale, la conoscenza di strumenti idonei alla segregazione patrimoniale quali il trust diventa una priorità per coloro i quali desiderano avere una corretta pianificazione fiscale, salvaguardando il passaggio generazionale. Nonostante il riconoscimento della Convenzione dell’Aja, le differenti interpretazioni dottrinali sono la dimostrazione di come il tentativo di legiferare in materia di trust nei paesi civil law sia estremamente complesso e lasci sovente spazi di interpretazione non in linea e non coerenti con lo scopo cercato dal disponente in trust, al contrario di quanto avvenga nei paesi di Common Law, contraddistinti da una notevole esperienza giuridica nelle materie di negozi fiduciari. Partendo da una doverosa introduzione sulle origini dell’istituto, fatte le dovute distinzioni tra i negozi giuridici a disposizione per tutelare la sfera privata, lo scopo di questo lavoro scientifico, senza alcuna presunzione di esaustività, è quello di identificare le conseguenze fiscali in capo a tutte le figure coinvolte nella vita di un trust, sulla base della copiosa normativa tributaria italiana. www.supsi.ch Al fine di raggiungere lo scopo, nel presente lavoro si è ritenuto opportuno fornire, grazie ad un lavoro di ricerca meticoloso ed esteso anche alle riviste specialistiche, un riassunto strutturato delle numerose pronunciazioni dei vari organi dell’Amministrazione fiscale italiana, contestualizzando le conseguenze tributarie in un’ottica internazionale, riportando alcuni cenni riguardo al possibile abuso elusivo dell'istituto. Infatti, nonostante le linee generali di gestione possano essere correttamente definite nell’atto costitutivo, spesso le diverse interpretazioni fiscali e legislative pongono notevoli limiti alla gestione del trust. Nel capitolo finale, oltre ad evidenziare le differenze tra diversi negozi giuridici assimilabili al trust, verranno riassunte le principali problematiche emerse, con un’analisi critica delle possibili soluzioni. Laura Schena Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 La creatività nelle aziende ticinesi. Una "best practice" da seguire per imprese che vogliono distinguersi? Relatore: Siegfried Alberton Non è solo un'idea! Come l'uomo è in grado di avere un'idea, egli sarà anche in grado di trasformarla in realtà. È un tema che mi ha sempre affascinato; fin da quando ero bambina mi piaceva disegnare, pitturare, costruire modellini di carta, giocare con i lego, ecc., solo che quando si cresce, si cambia e si dimentica un po’ come eravamo un tempo. In questa tesi mi piacerebbe ritrovare quella creatività in parte persa con gli anni passati e, in vista del mio futuro professionale nel mondo dell’economia aziendale, m’interesserebbe dunque approfondire maggiormente il tema della “creatività in azienda” poiché è anche parte fondamentale del successo imprenditoriale. Abstract La situazione attuale in cui le imprese ticinesi si trovano ad operare è diventata sempre più complessa e meno sicura per questo motivo un’azienda non può venire colta di sorpresa o impreparata poiché deve possedere delle organizzazioni flessibili e che interagiscono con l’ambiente esterno. All’interno delle organizzazioni è presente il capitale umano il quale, senza considerare la propria posizione lavorativa, ha la capacità di generare pensieri originali e creativi volti a portare innovazione. L’obiettivo di questo lavoro è stato di capire se, come e perché la creatività viene gestita all’interno di dieci imprese attive sul suolo ticinese. In particolar modo capire l’esistenza di un processo creativo basato su: preparazione, generazione idee, incubazione e consolidamento, valutazione e verifica. Attraverso una metodologia qualitativa sul campo si è cercato di identificare lo stato dell’arte di queste dieci imprese in maniera da identificarne i principali punti di miglioramento. L’obiettivo ultimo della presente tesi, sulla base dell’indagine emersa, è stato quello di costruire una “best practice” per aziende che vogliono fare creatività a loro interno. Grazie alla letteratura scientifica, ai dati statistici e alle interviste effettuate sul campo questo lavoro ha evidenziato principalmente l’esistenza di un potenziale creativo in ogni persona e se quest’ultimo viene sfruttato pienamente dalle imprese è in grado di generare un’idea che può portare innovazione. www.supsi.ch La Svizzera per quanto riguarda la creatività si trova al quattordicesimo posto ma puntando la lente d’ingrandimento sulla realtà ticinese emerge dall’indagine l’esistenza di un processo creativo in tutte le dieci aziende intervistate. Per la prima fase del processo creativo le imprese tendono a preparare il proprio terreno e ad avere una base salda per approntarsi al passo successivo. Nella stessa fase compare il bisogno di confrontarsi ma senza lasciare a casa il dipendente per prepararsi alla fase di generazione idee. Per la fase due le imprese tendono a servirsi di strumenti quali il brainstorming e la tecnica della provocazione e utilizzano quest’ultima soprattutto per movimentare le idee in fase di esaurimento. Inoltre tendono a considerare idee definite bizzarre e rischiose. Se un dipendente propone un’idea originale e che funzioni le aziende premiano i propri dipendenti in diversi modi, ma non utilizzano nessun tipo d’incentivo per la loro generazione. Per la fase tre i tempi di selezione possono variare a dipendenza dell’idea e nello stesso modo anche i criteri di scelta. Nell’ultima fase le imprese tendono a confrontarsi con i colleghi, i clienti e i team di esperti considerando gli aspetti positivi e negativi durante la valutazione. Al fine di continuare a generare idee volte a produrre innovazione le aziende dovrebbero considerare anche le persone che sono veramente creative come gli artisti. Essi dovrebbero essere invitati nelle aziende e pensare con loro affinché la creatività possa essere non solo un mezzo per produrre innovazione ma anche uno stile di vita. Stefano Schira Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Valutazione della procedura di conteggio semplificata. Relatore: Andrea Pedroli Colonna portante Contro il lavoro nero, una colonna per il sostegno di un'economia sostenibile e socialmente corretta. La scelta di questo tema di Tesi è stata dettata dall'interesse personale ad argomenti di natura tributaria. L'analisi della procedura di conteggio semplificata, oltre ad aver approfondito gli aspetti inerenti i vantaggi di questa procedura, ha fatto emergere come il lavoro nero, soprattutto negli ambiti dell'economia domestica, possa essere di estrema negatività per lo Stato in relazione al mancato indotto, ma soprattutto al lavoratore stesso che perde in caso di bisogno la maggior parte delle tutele che lo stato e gli altri enti sociali forniscono. Abstract Il problema del lavoro in nero in Svizzera è un problema conosciuto da molti anni se non da sempre e le ripercussioni negative per la Confederazione, i Cantoni ed i cittadini stessi sono molteplici. Con l’introduzione della nuova Legge federale concernente i provvedimenti in materia di lotta contro il lavoro nero (LLN) e la relativa procedura semplificata si mira a far diminuire le attività lavorative dipendenti non dichiarate e a ridurre l’onere amministrativo per i datori di lavoro. La Tesi, dopo un’introduzione del tema nel Capitolo 1, in cui si definisce il quadro concettuale teorico di riferimento, definendo il lavoro in nero e le conseguenze a livello economico e sociale, analizza nel Capitolo 2 la LLN e le conseguenze che la Legge ha introdotto in materia di controllo e di coordinamento tra i vari uffici cantonali. Inoltre viene introdotta la procedura di conteggio semplificata, metodo utilizzato per incentivare i datori di lavoro e i lavoratori ad annunciare alle autorità competenti le proprie attività lavorative, in particolar modo nel settore delle economie domestiche. www.supsi.ch Nel Capitolo 3 vengono individuati e analizzati gli organi cantonali di controllo, con l’obiettivo di conoscere quali sono gli uffici responsabili a livello ticinese per l’attuazione e la sorveglianza della LLN e in riferimento alla procedura di conteggio semplificata. Nel Capitolo 4 vengono studiate in modo individuale la tassazione ordinaria, la tassazione dell’imposta alla fonte e la procedura di conteggio semplificata. L’approfondimento permette di collegare gli aspetti teorici e pratici studiati all’interno di questa Tesi. Con il Capitolo 5 viene svolta una comparazione tra le diverse tipologie di tassazione al fine di facilitare la comprensione, per mezzo di un esempio pratico riassuntivo, delle molteplici differenze riscontrate sotto gli aspetti fiscali, come le varie aliquote, gli oneri d’imposta, et cetera. Il Capitolo 6 fornisce delle conclusioni e degli spunti su possibili lavori di approfondimento. Olmo Simioni Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Age management: politiche aziendali per la valorizzazione dei lavoratori senior. Ricerca di un modello strategico ottimale. Relatore: Andrea Martone Age diversity L'immagine rappresenta un lavoratore senior emarginato da un gruppo di lavoro multi-generazionale. Gli stereotipi negativi nei confronti dei più anziani sono spesso fonte di discriminazioni e ostacolano il cammino durante l'ultima fase del ciclo di vita professionale. Il motivo della scelta di questo argomento di tesi nasce dal mio interesse per la gestione delle risorse umane. Gestire il personale significa anche avere un occhio di riguardo verso le differenze culturali di cui è composta la forza-lavoro di un'impresa e di conseguenza anche per quanto attiene al fattore "età". Con questo elaborato si sono voluti analizzare gli aspetti critici e le opportunità aziendali derivanti dall'impiego dei lavoratori senior. Abstract La transizione demografica in atto e il fenomeno dell’invecchiamento attivo pongono seri quesiti sull’impiego dei lavoratori senior. L’incremento della partecipazione dei lavoratori anziani al mercato del lavoro viene considerato un aspetto importante per ottenere uno sviluppo economico e sociale maggiormente sostenibile. Nel corso dei prossimi decenni, l’età media della popolazione attiva si innalzerà ulteriormente, mentre il numero di individui in età lavorativa decrescerà, venendosi così a creare il rischio di un non ricambio generazionale nell’assetto demografico aziendale. La sfida consisterà nell’individuare le modalità di sviluppo delle competenze e dell’occupazione, conservando salute, motivazione e capacità dei lavoratori man mano che avanzano negli anni. Occorre dunque intervenire per combattere la discriminazione e gli stereotipi negativi sui lavoratori più anziani, ma soprattutto, le condizioni di lavoro e le opportunità d’impiego devono essere adeguate ad una forza-lavoro che comprende una diversità di età sempre più accentuata. Paradossalmente però, succede che i lavoratori senior scoprono di essere diventati troppo vecchi per il mondo del lavoro e avvertono pian piano l’allontanamento dall’attività lavorativa. www.supsi.ch Alla luce di queste considerazioni, le aziende si vedono costrette ad affrontare la problematica dell’età e devono sviluppare strategie in grado di gestire la demografia aziendale. Lo studio empirico sul quale si è basato questo lavoro di tesi ha individuato una serie di buone prassi di tipo politico-aziendale volte alla valorizzazione dei lavoratori senior nonché alla promozione dell'invecchiamento attivo. Daniele Stival Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Integrazione di Case per anziani nel Mendrisiotto. Relatore: Carlo De Pietro Abstract L’invecchiamento della popolazione porta a cercare nuove soluzioni per far fronte a differenti problematiche come l’aumento delle patologie e il maggior bisogno di accoglienza e di cure. Problematiche che attualmente si combinano con la scarsità di risorse da parte dei finanziatori pubblici. Una possibile risposta ad entrambe le questioni è l’integrazione di istituti per anziani, incrementando qualità ed efficienza e ampliando l’offerta. Il presente lavoro espone inizialmente una descrizione del settore e del finanziamento degli istituti per anziani in Ticino; in seguito viene definita una rete tra istituti sanitari e socio-sanitari utilizzando il contributo di differenti fonti della letteratura ed esempi facenti parte della realtà ticinese. Si focalizza infine su come potrebbe strutturarsi un progetto d’integrazione di quattro case per anziani del Mendrisiotto dal profilo di governance, processi e offerta, indagando e analizzando le opinioni degli attori coinvolti raccolte con delle interviste sul campo. www.supsi.ch Marco Tripodina Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Marketing trends: il futuro del consumatore. Relatore: Alessandro Siviero Shopping online Immagine che rappresenta una tastiera del computer, la quale permette di collegarsi immediatamente allo shopping online (trend di marketing). La definizione del tema è nata dalla curiosità di sviluppare dei temi trattati in diversi moduli nella Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI). La curiosità ha spinto a voler conoscere maggiormente quelli che sono i trend di marketing presenti in tutto il pianeta e conoscere quale tra questi è il più significativo sia per i consumatori sia per le aziende. Abstract Il mondo marketing è entrato a contatto con diversi trend che hanno radicalmente trasformato il comportamento dei consumatori e delle imprese. L’obiettivo del progetto è stato quello di comprendere se i giovani ticinesi sono attualmente colpiti dai nuovi trend di marketing e se nel futuro gli stessi trend giocheranno un ruolo ancora centrale nelle loro attitudini. Prima di creare un ipotetico profilo del consumatore del futuro (per quello che riguarda il campione intervistato) è stato necessario individuare e descrivere quali sono i principali trend di marketing in circolo. La principale difficoltà è stata l’enorme quantità di informazioni presenti sia in versione cartacea sia in versione elettronica, infatti, è stata resa necessaria una lunga scrematura del materiale scovato. Per avere le informazioni desiderate si è deciso di ricorrere ad un’indagine quantitativa che ha visto come protagonista un campione non probabilistico all’interno del quale hanno fatto parte solo ticinesi con età compresa tra i 21 e i 25 anni. Tramite le interviste al campione si è potuto notare come vi siano dei trend che hanno colpito positivamente (brand experience e ecostenibilità) e altri che ancora non si conoscono bene oppure ritenuti ininfluenti nelle scelte per gli acquisti (rispettivamente codice QR e celebrity marketing). www.supsi.ch Oltre ad osservare quali trend sono maggiormente presenti all’interno del Canton Ticino è stato rilevato qual’è il comportamento di un famoso marchio d’abbigliamento (GUESS) per quello che concerce il trend di marketing più diffuso: il marketing digitale. Grazie a delle interviste faccia a faccia a due collaboratrici (e-commerce manager e ecommerce web marketing coordinator) si è potuto conoscere quelli che sono gli strumenti utilizzati nel web e carpire il motivo che ha convinto GUESS ad usarli così assiduamente nell’ultimo periodo. I risultati di entrambe le ricerche hanno mostrato come, attualmente, il digitale sia importante per i consumatori e fondamentale per l’azienda GUESS, la quale anche in futuro continuerà a proporre continue novità nel campo del digitale. Alan Vismara Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 Il ruolo dell’architettura delle scelte nel sistema di donazione d’organi in Svizzera. Relatore: Luca Crivelli Default L'opzione di default gioca un ruolo importante nel processo decisionale delle persone. È infatti stato dimostrato come gli individui manifestano una decisa preferenza per lo status quo, preferendo di fatto l'alternativa di default, che a volte è scelta da terze persone. Già durante il progetto in azienda mi sono avvicinato al tema della finanza comportamentale e più in generale dell'economia comportamentale. Dopo aver letto del legame esistente fra questa disciplina e il tasso di donazione d'organi, è nato il desiderio di approfondire la tematica. Nello specifico trovavo incredibile come una diversa architettura delle scelte (o formulazione delle domande), potesse influenzare i processi decisionali degli individui. Ho quindi deciso di approfondire il tema rivolgendo la mia attenzione alla Svizzera. Abstract L’economia comportamentale è una disciplina che cerca di capire come gli individui prendano le proprie decisioni e in che modo i sistemi cognitivi siano influenzati da elementi apparentemente trascurabili ai fini di una data decisione. Secondo alcuni studiosi, l’irrazionalità degli esseri umani potrebbe essere all’origine della scarsità di donatori d’organi in paesi che godono di un sistema sanitario e di un’organizzazione ospedaliera all’avanguardia. Nello specifico si ritiene che il modello del consenso presunto possa aumentare la percentuale di donatori d’organi rispetto al modello del consenso informato. Se così fosse, chi ha il compito di definire l’architettura delle scelte, ovvero lo Stato, avrebbe il dovere di definire l’opzione di default in modo da massimizzare l’utilità della società nel suo insieme. In questo lavoro di ricerca, oltre ad introdurre la disciplina dell’economia comportamentale, si è cercato di fare il punto della situazione su un tema di grande attualità in Svizzera: la donazione di organi. In particolare si è cercato di rispondere alle seguenti domande: qual è il tasso attuale di donazione? Esistono differenze regionali? Come si presenta il nostro paese nel confronto europeo? Dopo aver ricapitolato la letteratura concernente l’economia comportamentale, analizzato i dati sulla donazione di organi in Svizzera e discusso i sistemi di consenso adottati da diversi paesi, l’obiettivo è stato mostrare che due aree tematiche apparentemente distati fra loro, come economia comportamentale e bioetica, sono in realtà così interconnesse da spingere alcuni autori ad attribuire all’architettura delle scelte un ruolo decisivo nella decisione di diventare donatori. Per sostenere questa ipotesi sono stati approfonditi concetti quali la Teoria del Prospetto, la propensione per lo status quo, l’effetto framing e l’effetto dotazione. www.supsi.ch Da un prezioso confronto con i pareri di quattro esperti del settore (un medico-chirurgo, un politico, un giurista sanitario e un esperto di bioetica), raccolti tramite interviste semi-strutturate, si è potuto appurare che gli individui sono effettivamente condizionati nel loro processo decisionale dall’architettura delle scelte, ma che nel caso specifico della donazione d’organi non sussiste un’evidenza sufficientemente chiara per ritenere che il modello di consenso possa influire in modo determinante sul tasso di donazione di un paese. In effetti altri fattori quali l’informazione alla popolazione, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, l’organizzazione delle strutture sanitarie e la formazione di personale qualificato sembrerebbero giocare un ruolo ancor più importante ai fini della donazione e alcuni di questi fattori potrebbero essere messi a repentaglio dal dibattito pubblico che si renderebbe necessario per portare a termine un cambiamento legislativo. Meltem Yenigün Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2013 I rapporti Impresa - Stakeholder analizzati attraverso il prospetto di distribuzione del valore aggiunto. Relatrice: Laura Luoni Il rendiconto sociale Calcolo del valore monetario distribuito ad ogni Stakeholder. Ho sempre avuto interesse nella responsabilità sociale d’impresa e nel mio percorso formativo ho potuto conoscere gli strumenti di comunicazione, che rappresentano un pilastro importante per il successo. È risaputo che le aziende impegnate al coinvolgimento degli Stakeholder sono in aumento, e visto che in futuro farò parte in una di queste, mi interessa analizzare le relazioni, in termini monetari, esistenti tra l’impresa e i suoi Stakeholder. Abstract La responsabilità sociale d’impresa è un argomento ampio e diffuso che mostra l’interesse di un’impresa nell’ascolto, nell’interazione e nel coinvolgimento degli stakeholder. Lo strumento ideale per trasmettere i valore aziendali e comunicare il proprio impegno verso gli stakeholder è il bilancio sociale. Questa tesi mira ad analizzare i rapporti tra le organizzazioni e gli stakeholder attraverso i prospetti della determinazione e della distribuzione del valore aggiunto, i quali indicatori si trovano nella dimensione economica del bilancio sociale secondo il modello del Gruppo di Studio per la statuizione dei Principi di redazione del Bilancio Sociale (GBS). Il valore aggiunto si riferisce alla ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio con riferimento agli attori che partecipano alla sua distribuzione, ovvero gli stakeholder. Lo scopo del lavoro è capire quale è l’utilità dei prospetti di determinazione e distribuzione del valore aggiunto nel misurare le relazioni, in termini monetari, tra le imprese e i suoi stakeholder. www.supsi.ch La prima parte del lavoro è teorica: dedicata principalmente alla contestualizzazione della responsabilità sociale d’impresa, a quali sono gli Stakeholder, quali sono i vantaggi nell’allestire un bilancio sociale e, infine, come si calcolano i prospetti di creazione e di distribuzione del valore aggiunto. La seconda parte, invece, è empirica e si concentra nella scelta delle aziende da tenere in considerazione nell’analisi dell’indicatore del valore aggiunto. Per questo si è deciso di selezionare un campione all’interno delle società quotate italiane, ovvero si sono scelte le aziende che hanno pubblicato un bilancio sociale nel 2011 con all’interno l’indicatore del valore aggiunto, ottenendo 41 società di otto settori diversi.