Olbia - Federazione Italiana Tennis

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Olbia - Federazione Italiana Tennis
il fondo
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COVER STORY
Alla ricerca
di nuovo spazio
Sara Errani, 21 anni, ha
colto a Olbia il punto
decisivo nel match fra Italia
a presentazione ad autorità, stampa e sponsor degli Internazionali BNL d’Italia 2008 si è svolta il
18 aprile nell’ormai tradizionale sede del Circolo del Tennis del Foro Italico. Mezz’ora prima
dell’inizio della conferenza in sala già non c’era più posto, e alla fine svariate decine di invitati
hanno dovuto accontentarsi di restarsene sulla terrazza della Club House del circolo, a guardare cioè lo
spettacolo aldilà delle vetrate che la racchiudono.
Sto scrivendo questo articolo prima dello svolgimento del Torneo, ma già so che quanto è accaduto il 18
aprile si ripeterà in occasione di almeno sei delle quattordici giornate di gioco e che saranno molti gli
aspiranti spettatori destinati a restare fuori dai cancelli del Parco del Foro Italico. Così come sono rimaste
fuori alcune aziende che volevano uno stand al Villaggio Commerciale e persino qualche altra che voleva
diventare sponsor. Fuori – e lo dico con la morte nel cuore, visto che si tratta di colleghi – anche
moltissimi giornalisti che avevano chiesto un accredito ma che l’inevitabile selezione mi ha costretto a
scontentare.
Gli Internazionali BNL d’Italia sono cresciuti a un punto tale che serve loro altro spazio. Stiamo lavorando
per darglielo. Nel 2009 ci sarà il nuovo, meraviglioso Centrale da 10.500 posti, col tetto retrattile che si
aprirà o si chiuderà in due minuti. Anche gli altri campi avranno tribune più capienti. La conferenza di
lancio la organizzeremo in una sala più grande. E cercheremo di fare in modo di dover essere meno
selettivi nei confronti di aziende e giornalisti.
Il Torneo è sempre più invadente anche dal punto di vista mediatico. Sono stati ben tre i quotidiani che
hanno dedicato alla presentazione dell’evento un inserto speciale di molte pagine, e l’attenzione di cui
abbiamo goduto alla vigilia è stata senza precedenti, così come la copertura televisiva preannunciata, a
proposito della quale preferisco lasciare la parola a un sito internet tutt’altro che tenero nei confronti
della FIT quale il blog di Ubaldo Scanagatta. “Si avvicinano gli Internazionali BNL d’Italia, e con qualche
giorno di anticipo possiamo dire che saranno due settimane assolutamente straordinarie anche dal punto
di vista televisivo – ha scritto Riccardo Bisti – Tra Sky, Eurosport ed Italia 1, il nostro torneo avrà una
copertura senza precedenti. Ma andiamo con ordine: come annunciato dagli spot Sky già in onda in
questi giorni, per il Masters Series di Roma verrà confermata la medesima copertura offerta per il torneo
di Monte Carlo: Campo Centrale su Sky Sport 3 e secondo campo su Sky Sport Extra.
“Ogni incontro con presenza di telecamere, insomma, verrà trasmesso integralmente e in diretta. Dopo
un po’ di critiche, direi che è il caso di fare a Sky i dovuti complimenti per una copertura straordinaria e
senza precedenti di due tra i tornei più amati dal pubblico italiano. Ma le sorprese non sono finite: come
anticipato dal sito degli Internazionali, le giornate di tennis in chiaro diventeranno sei: non ci saranno
soltanto le ormai consuete dirette di una semifinale e della finale sia del maschile che del femminile, ma
Italia 1 arriverà già dal venerdì e offrirà la diretta di un quarto di finale di entrambi i tabelloni. È una
notizia importante: se è vero che per l’appassionato medio cambierà poco, è altrettanto vero che questo
è un segnale molto positivo sul ritorno del tennis in chiaro, almeno per quanto riguarda un evento di
tradizione come il torneo di Roma. L’apice si toccherà nel weekend del torneo femminile: in quei giorni il
Tier I di Roma (che, non dimentichiamolo, quest’anno torna ad avere un entry list degno di un torneo
dello Slam) verrà trasmesso, anche se non contemporaneamente, da ben tre canali: Sky Sport Extra, Italia
1 ed Eurosport”.
Anche in questo campo, quello della visibilità mediatica, insomma, gli Internazionali BNL d’Italia – che poi
altro non sono che la metafora dell’intero tennis italiano - cominciano a necessitare di più spazio, avendo
ormai affollato oltre il limite massimo quelli esistenti. Ci stiamo lavorando.
L
Giancarlo Baccini
SuperTennis Magazine n. 5
3
Maggio 2008 - Il fondo
e Ucraina che ha permesso
alla Nazionale azzurra di
restare nel World Group di
Fed Cup. Sara ha 21 anni,
più o meno la stessa età di
Seppi e Bolelli, i due
azzurrini che in Coppa
Davis hanno permesso
all’Italia di uscire a testa
alta dal confronto di
Dubrovnik con la fortissima
Croazia. Con giovani così il
futuro è assicurato.
Sommario
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IL MENSILE DELLA
FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS
7
Anno V
Maggio 2008
FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS
7 Il grande tennis
Fed Cup
Presidente
Angelo Binaghi
Consiglio Federale
Angelo Binaghi (presidente)
Alfredo Bartolini (vicepresidente vicario)
Giovanni Milan (vicepresidente)
Emanuele Scarfiotti (vicepresidente)
Isidoro Alvisi
Carlo Bucciero
Gianni Daniele
Fabrizio Gasparini
Claudio Giorgi
Sebastiano Monaco
Roland Sandrin
Flavia Pennetta (Atleti)
Pietro Pennisi (Atleti)
Raimondo Ricci Bitti (Atleti)
Graziano Risi (Tecnici)
Segretario Generale
Massimo Verdina
Collegio dei Revisori dei Conti
Filippo Bonomonte (presidente)
Bruno Farias
Gian Mario Ledda
Corrado Caddeo (supplente)
Antonio D’Agostino (supplente)
FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G – 00194 Roma
Telefono: +39-0636858218 / 8406
Fax: +39-0636858166
e-mail: [email protected]
www.federtennis.it
15
15
20
DIRETTORE
Angelo Binaghi
Chi dice donna dice Italia
Il settimo sigillo
Finale Spagna-Russia
COMITATO DI DIREZIONE
Giancarlo Baccini, Alfredo Bartolini,
Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola
Pietrangeli, Gianni Romeo, Felicetta Rossitto
Coppa Davis
DIRETTORE RESPONSABILE
Giancarlo Baccini
La giovane Italia promette bene
La Russia porta jella!
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Beatrice Manzari
Miami
Paradiso della classe operaia
22
25
Montecarlo
Il ritorno dei giganti
25 Io e il tennis
Gioventù, amore e... Olbia
Storia di Guillermo Perez Roldan, l’argentino di Sardegna
28 News & Friends
Che cosa succede nel tennis Italiano e all’estero
32 Tennis in carrozzina
Una coppia di stelle
33 Beach tennis
Conquistato anche il Veneto
35 Parola di Coach
La nuova rubrica di Eduardo Infantino
36 L’angolo della tecnica
Chi non conta... è perduto!
38 La voce delle regioni
a cura di Beatrice Manzari
SUPERTENNIS TEAM
Angelo Mancuso (estero)
Antonio Costantini (foto editor)
Roberta Micchi (grafica)
Annamaria Pedani (grafica)
Pia Polo
FOTO
Archivio FIT, Antonio Costantini
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
Luca Avancini, Roberto Bonigolo, Alberto
Brignacca, Lazzaro Cadelano, Massimo
Caputi, Antonio Caroleo, Maria Grazia Ciotola,
Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano,
Marcello Giordani, Eduardo Infantino,
Roberto Longo, Angelo Mancuso, Ugo
Massa, Sergio Mirabile, Walter Oberhuber,
Gabriele Palpacelli, Francesca Paoletti, Pier
Francesco Parra, Sergio Pioppi, Enrico
Roscitano, Federico Rossi, Pietro Sala, Ida
Santilli, Roberto Senigalliesi, Gianluca
Strocchi, Enzo Tamborra, Francesco Tripodi,
Ugo Veglia
PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE E STAMPA
Marchesi Grafiche Editoriali SpA
Via Flaminia 995/997 - 00189 Roma
www.marchesigrafiche.it
REDAZIONE PUBBLICITÀ E SEGRETERIA
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G – 00194 Roma
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Fax: +39-0636857950
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dell’ 8 gennaio 2004
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Ingresso 44, Scala G, 00194 Roma
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Italiana Tennis” c/o Banca Nazionale del Lavoro Ag. CONI IBAN IT31Y0100503309000000000008
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non si restituiscono.
50 La posta
il grande tennis
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Fed Cup
Chi dice donna
dice Italia
Battendo a Olbia l’Ucraina per 3-2 in un incontro
strappacuore, le ragazze di Corrado Barazzutti hanno
dimostrato come anche in uno sport individuale il “fare
squadra” rappresenti un valore aggiunto. Accanto alla
solita, incredibile Leonessa Schiavone, sugli scudi la
semiesordiente Sara Errani, che ha colto senza
tentennamenti il punto decisivo contro la più giovane
delle sorelle Bondarenko. Assente per infortunio la
Pennetta, ha debuttato in azzurro anche Karin Knapp,
l’altro pilastro delle future imprese di una Nazionale che
resta ai vertici mondiali nonostante la durezza delle sfide
e il continuo turnover.
L'abbraccio fra Sara Errani e Barazzutti: l'Italia ha vinto.
Sopra: una panoramica del centrale del Geovillage di Olbia.
di Beatrice Manzari
O
LBIA - Dimostrare che l'Italia di Fed Cup non era arrivata al
top del mondo per caso. Che “la squadra”, anche in uno sport
così individuale come il tennis, alle volte può contare molto e
rappresentare un valore aggiunto. Che la somma, nello sport, vale spesso più
dei fattori che la compongono. Dimostrare che a Napoli non era finito un ciclo
e che il titolo di Fed Cup del 2006 e la finale del 2007 non erano stati frutto
di un paio di stagioni fortunose.
Tanti obiettivi avevano, a Olbia, Corrado Barazzutti e le sue ragazze.Tutti
centrati. Si voleva e si doveva ripartire da qui. Per rimanere al vertice di quel-
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la classifica che viene affissa durante gli incontri di Fed Cup. "Classifica per
nazioni", recita il cartello. Prima: Russia. Seconda: Italia. E poi, più in basso,
nazioni eccellenti come Stati Uniti, Francia, Spagna, Belgio. Un posto d'onore
nel Gotha del tennis mondiale, che le azzurre si sono guadagnate con fatica
e dedizione, anno dopo anno. Un risultato eccellente al quale Corrado
Barazzutti ha sempre creduto, man mano che costruiva, prima dietro a Silvia
Farina, e ora alle spalle di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, una squadra compatta ma articolata, fatta di molte personalità, di esperienze diverse e
di giovani talenti emergenti.
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Maggio 2008 - Il grande tennis
il grande tennis
A Olbia la nazionale azzurra era arrivata con sentimenti diversi che in passato. Orgoglio, timore, nervosismo e fiducia si mescolavano e rimescolavano,
dando vita a cocktail ogni giorno diversi, in attesa di un appuntamento in cui
era vietato sbagliare.
Come sia andata, lo hanno visto tutti. Un'alternanza incredibile di emozioni,
due giorni che sono sembrati lunghissimi e brevissimi allo stesso tempo. Una
partenza da paura, un risveglio di orgoglio, una bellissima conferma, tutte in
rapida successione.
PAURA E ORGOGLIO - Sembrava ripiombata nell'incubo napoletano,
Francesca. O anche in una palude fatta di errori apparentemente inspiegabili per una giocatrice tecnicamente dotata come lei. Il pericolo si era
riaperto sul 6-3 5-3 40-15 per l'ucraina. Francesca non riusciva a tenere
la palla in campo, sembrava priva di forze, ferma sulle gambe, emotivamente scarica. La sua avversaria, dal canto suo, non sembrava dover fare
granché e si comportava da onesta rimettitrice. I primi due match point
Francesca li annullava con un diritto incrociato e un errore dell'avversaria.
A quel punto uno switch: l'azzurra provava a variare il gioco, a spezzare il
ritmo dell'avversaria. Si riaccendeva la luce, Francesca rientrava in partita e si issava fino a tie-break , nel quale umiliava l'ucraina lasciandola
senza un punto.
Ed eccola qua, la Francesca ritrovata, non si sa per mezzo di quale misterioFrancesca esulta: ce l'ha fatta ancora una volta.
Sotto: la squadra azzurra durante la cerimonia di presentazione.
Olbia e la Sardegna in festa
Il settimo sigillo
Ancora una volta l’isola ha portato fortuna a una
Nazionale azzurra. Eccellente l’organizzazione e buona la
risposta del pubblico. 500 bambini delle SAT sarde hanno
assistito ai match del Geovillage, unanimemente giudicato
“un gioiello”. Il presidente Docche: “Che spettacolo!”
di Lazzaro Cadelano
L’
America delle occasioni perdute. Dalla lunga trasferta coast to
coast Indian Wells-Miami si torna con più di un rimpianto per qualche exploit solo sfiorato sul cemento degli States, ma anche con la sensazione di poter cogliere tante soddisfazioni nei tornei che verranno.
Ha trionfato l’Italia, ha vinto il Geovillage. All’indomani della sfida di Fed
Cup tra Italia e Ucraina, resta una nazionale, quella azzurra, che si conferma potenza mondiale, più che degna di rimanere tra le prime otto squadre
del pianeta del tennis in rosa. C’è la conferma di Francesca Schiavone,
Leonessa più che mai, c’è la scoperta di Sara Errani, entrata in gioco nel
momento decisivo, uscita dal Centrale olbiese in trionfo. Così come capitan
Barazzutti, come tutto il team Italia, e in particolare Karin Knapp, chiamata
a un esordio difficile, ma che nonostante la sconfitta (ininfluente), si porterà per sempre nel cuore la Sardegna e Olbia, la cui terra rossa ha tenuto a
battesimo uno degli astri nascenti del tennis italiano.
Ma c’è anche il successo di un circolo, di un presidente, Gavino Docche e di tutto
il suo staff, e di una città intera che ha portato a termine la missione. C’è chi dice
che alla fine, soprattutto quando le cose sono andate bene, è più facile sprecare
buonismo e retorica. Sarà. Resta il fatto che la scommessa del Geovillage è stata
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Maggio 2008 - Il grande tennis
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I risultati
ITALIA-UCRAINA 3-2
Olbia – Geovillage
Terra rossa
sa alchimia dell'animo. Ma le pene non erano finite e arrivava anche un terzo
match point a favore della Koryttseva. Un altro errore gratuito, un diritto in
rete, e l'Italia ricominciava a sperare. Fino al 7-5 conclusivo, dopo altri tre o
quattro momenti da cardiopalma, con il pubblico a toreare insieme a
Francesca, fino all'ultimo punto, che l'arbitro faceva rigiocare quando già l'italiana aveva alzato le braccia al cielo.
Italia-Ucraina si racconta tutta qui, nel primo infinito punto portato a casa con
il cuore, strappato con i denti, acciuffato con la rabbia di chi non vuole ricordare Napoli.
Poi toccava all'esordiente Knapp, chiamata per la prima volta in azzurro e trovatasi a sostituire una Flavia Pennetta che in Fed Cup si tinge di luci ma a
volte anche di ombre e questa volta era stata fermata da una scivolata troppo lunga e da uno stiramento troppo doloroso. All'esordio in nazionale Karin
si comporta dignitosamente, gioca una buona partita ma Alona Bondarenko,
n. 19 del mondo, è più forte.
E' uno a uno e Corrado impreca contro la cattiva sorte, quella che lo costringe a non poter contare sulla numero due d'Italia in un turno in cui è vietato
arrivare al doppio. "Francesca domani giocherà meglio", vaticina. E ha ragione. Francesca si è scaricata dalla tensione negativa, scende in campo il giorno dopo con le idee più chiare. Nella sfida tra le numero uno, Alona sembra
essere alla sua portata ma Francesca parte male: la Bondarenko infila 11
punti di fila portandosi sul 4-1. Sotto 5-3, però, un nuovo switch e inizia la
Francesca Schiavone (ITA) b. Mariya Koryttseva (UKR) 36 76 (0) 75
Alona Bondarenko(UKR) b. Karin Knapp (ITA) 63 63
Francesca Schiavone (ITA) b. Alona Bondarenko (UKR) 75 63
Sara Errani (ITA) b. Katerina Bondarenko (UKR) 63 62
Mariya Koryttseva/Tatiana Perebiynis (UKR) b. Karin Knapp/Sara Errani
(ITA) 06 76 (4) 63
» Segue a pag 10
vinta. Il successo era già cominciato prima ancora dell’inizio della sfida, e la conferma l’aveva data proprio il direttore di Coppa Davis e Fed Cup Sergio Palmieri:
"Non c’è stato alcun dubbio nell’assegnare questa sfida al Geovillage, una struttura bellissima, un gioiello raro in Italia, una sede ideale per questa sfida delicata".
Ma il Geovillage non è solo una struttura. Non è come una bella donna, di quelle che ti giri a guardarle quando passano, ma se poi ci vai a cena scopri che non
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hanno nulla da dire, e ti chiedi se siano più insipide loro o la pasta che stai mangiando. Il Geovillage è stato anzitutto un’organizzazione perfetta. Non solo un
impianto stupendo, non solo dieci campi da tennis (di cui il Centrale dell’evento
allestito alla grande per l’occasione), non solo due hotel compresi nella struttura che hanno ospitato squadre, addetti ai lavori e appassionati nella due giorni
di gare (spostamenti zero, comodità assoluta), senza dimenticare una cornice di
un villaggio di alto livello, con un centro benessere (Maurice Messeguè) di spessore internazionale, zone verdi, piscine, campi da calcio e calcetto.
Il circolo di Olbia è stato promosso a pieni voti non solo per ciò che rappresenta ma per ciò che ha dimostrato di saper fare. Solo retorica? Francesca
Schiavone ci ha tenuto particolarmente, in conferenza stampa: "Amo la
Sardegna. Sono stata in tante parti del mondo, ma quest’isola è la più bella.
E poi mi piacciono le persone, i sardi. Che si sono rivelati calorosi e generosi in un pubblico sempre presente nei match, soprattutto nei momenti
delicati. Questo posto è straordinario. Io ero stata qui per allenarmi due
anni fa e l’ho ritrovato ancora più bello, credo che ci dovrebbero essere
altre strutture così in Italia perché fanno bene al tennis".
Proprio la Leonessa azzurra ha vinto e regalato emozioni nell’arena olbiese davanti a un Centrale quasi al completo. Alla vigilia si pensava positivo,
ma nessuno pensava che sarebbe andata così perfettamente bene, anche
lo stesso presidente Docche l’ha ammesso: "E’ stato un grande spettacolo. Non mi aspettavo una risposta così forte del pubblico sardo. Le tribune
avevano una capienza maggiore di quella richiesta (oltre 2000), e temevo
sarebbero rimaste in gran parte vuote. Invece, meno male che abbiamo
abbondato, perché in entrambi i giorni i posti erano quasi esauriti. È stato
un successo, l’Italia ha vinto alla grande, ha regalato due giorni di grande
tennis, e noi siamo riusciti a essere all’altezza dell’impegno. Sono felice".
E tra quelle duemila persone che hanno sostenuto e apprezzato Francesca
Schiavone, Karin Knapp e Sara Errani c’erano tanti bambini provenienti dalle
scuole tennis di tutta la Sardegna. I pullman, grazie all' organizzazione del
Comitato Regionale Sardo, ha permesso a circa 500 bambini delle SAT di
assistere gratuitamente alla sfida tra Italia e Ucraina. Una festa nella festa.
E infine è stato sciolto un altro dubbio. O meglio, è stata confermata la tradizione: la nazionale italiana di tennis ha vinto ancora in Sardegna: sette
volte su sette.
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Maggio 2008 - Il grande tennis
il grande tennis
rimonta. L’azzurra serve meglio e colpisce la palla con più sicurezza. Gli
scambi si allungano e l'ucraina si innervosisce. Detesta sbagliare, non regge
le variazioni dell'italiana, è in difficoltà sulle palle in top. Schiavo riesce a rifilare all’avversaria un parziale di 20 punti a uno e chiude il set 7-5. Ormai ha
acquistato sicurezza, mantiene l’iniziativa e, nonostante un passaggio a
vuoto sul 4-1, che permette all'ucraina di rifarsi sotto fino al 4-3, mette a
segno una miniserie di colpi da manuale, continua a variare i colpi e l'ucraina è sull'orlo di una crisi di nervi. Una splendida palla corta e un diritto out
dell’ucraina a conclusione di uno scambio durissimo le consegnano il punto
del 5-3. Con un break azzurro nel game successivo Francesca chiude l'incontro con una stop volley da manuale.
»
La solidità di Alona Bondarenko è stata schiantata dalle variazioni di Francesca
Schiavone. Nella pagina accanto: Barazzutti catechizza la Knapp al cambio campo
LA CONFERMA DI SARA - È il 2 a 1. Il successo è nell'aria, anche se non si
dice. Barazzutti decide di affidare a Sara Errani il compito di chiudere la partita con l'Ucraina. Sara aveva esordito in Fed Cup nel febbraio scorso nello
sfortunato incontro con la Spagna a Napoli: aveva giocato singolare e doppio
nella giornata conclusiva, ma a punteggio già deciso in favore delle spagnole. Ben più difficile l’impegno di Olbia, dove ha la responsabilità di conquistare il punto decisivo. E Sara ce la fa, con calma e diligenza liquida la pratica
Kateryna Bondarenko - messa in campo nell’inutile tentativo di rimediare alla
grigia prestazione della Koryttseva - in meno di un'ora e mezza.
Hanno detto
“Oggi ho fatto vedere chi sono e cosa sono capace di fare. Giocare i tornei è bello, ma lottare per
la squadra ti regala sensazioni incredibili”.
Francesca Schiavone dopo la vittoria su
Mariya Koryttseva
“Una partita da lasciarci il cuore! Ho giocato
male ma ho vinto in Fed Cup conta il punto e questa vittoria serviva tanto a me personalmente e
quanto alla squadra. Sono contenta perché in
passato un match così non lo avrei vinto. Ho
accettato di giocare male, sono stata umile e ho
fatto tutto quello che mi serviva per portare a
casa la partita.”
Francesca Schiavone dopo i tre match point
annullati nel primo singolare
“Le emozioni sono sempre molto forti in incontri
come questi. Ma io devo resistere. Siamo uno a
uno e va bene così perché oggi Francesca, anche
se non ha giocato bene ha portato a casa questo
match con il cuore.”
Corrado Barazzutti dopo la vittoria di
Francesca Schiavone
“All’inizio ero un po’ tesa, è ovvio. In qualche
game lei mi ha regalato qualcosa. Purtroppo
anche io le ho fatto qualche regalino di trop-
po. Ho giocato bene a sprazzi, ma in certi
momenti ho commesso troppi errori. Lei sbagliava poco ed io dovevo spingere, rischiare.
Nel secondo set ho perso due game da 40-0
e 40-15, sarebbe bastato poco per far girare
il match. Se pensavo alla partita vinta a
Parigi? Era un altro contesto, diverso dalla
Fed Cup”.
Karin Knapp dopo il suo esordio in Fed Cup
“Cosa mi aspetto? Di vincere, naturalmente!”
Corrado Barazzutti dopo l’1-1.
“Siamo andati più vicini noi al 2-0 della squadra
SuperTennis Magazine n. 5 10 Maggio 2008 - Il grande tennis
sorriso dolce come il miele, ma che ha saputo trovare in campo freddezza e raziocinio.
È una squadra vera, questa. Con una protagonista, Francesca Schiavone,
leader indiscussa, almeno per ora. Accanto a lei ci sarà ancora Flavia
Pennetta, amica e spalla di sempre. E dietro di loro, due giovani concrete e
in grande progresso come Sara Errani e Karin Knapp. Due modi diversi di
intendere il tennis, a completare una rosa davvero di qualità.
SEMPRE IN CIMA - Ora il pensiero va al 2009, quando saremo ancora nel
tabellone di eccellenza con Cina, Spagna, Francia, Russia, Stati
Uniti, Repubblica Ceca e Argentina.
E saremo una delle otto grandi del mondo.
La romagnola parte forte, sale subito sul 2-0, subisce il ritorno dell'ucraina ma, fredda e pragmatica come la più navigata delle giocatric, mantiene la lucidità e chiude 6-3 dopo aver servito per il set
anche sul 5-2.
L'azzurra dimostra di essere solida e sicura anche nella seconda partita: tiene sempre dietro l’avversaria e non le lascia alcuna chance di
rientrare. Scappa fino al 5-1 e chiude 6-2 strappando il servizio alla
rivale, dopo aver rimontato lo svantaggio di 40-0 in un game davvero
difficile dal punto di vista nervoso. La scelta di Corrado Barazzutti è
ancora una volta vincente. Fuori Pennetta, già provata la Knapp, si è affidato a una piccola, giovane e tenace romagnola dagli occhi blu e dal
italiana e credo che domani abbiamo maggiori
chance di vittoria.”
Il capitano ucraino Volodymyr Bogdanov o
dopo i primi due singolari
“Cosa è successo sui match point? Ho sbagliato.”
Mariya Koryttseva dopo il singolare perso
contro Francesca Schiavone
“Il segreto è che siamo una grande squadra.
Francesca, dopo un inizio un po’ incerto, ha
giocato un match perfetto e non ha lasciato
nulla all’avversaria. Nel suo secondo singolare, poi, il livello del suo tennis è salito
molto rispetto alla partita con la Koryttseva.
L’opera porta la firma di Sara, che ha giocato a sua volta una partita senza sbavature.
Ha fatto esattamente quello che mi aspettavo, ha giocato il match che volevo. Sulla
terra rossa è una giocatrice estremamente
solida. Questa è davvero una squadra di
largo respiro. Sono felice.”
Corrado Barazzutti dopo la vittoria dell’Italia
“E’ andata bene ! Prima di entrare in campo ero
molto carica. Sono stata solida negli scambi,
anche lunghi. Ero molto contenta di giocare e non
ho sentito poi molta tensione.”
SuperTennis Magazine n. 5
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Sara Errani, dopo aver conquistato i punto
decisivo
“Oggi ho fatto vedere chi sono e cosa sono capace di fare. Giocare i tornei è bello, ma lottare per
la squadra ti regala sensazioni incredibili”.
Francesca Schiavone, dopo il 2-1 per l’Italia
“Merita un bell’otto. Giocava la prima partita che
conta in Fed Cup, ha 21 anni ed era il singolare
che poteva decidere la sfida. Eppure è entrata in
campo tranquilla ed ha dato con umiltà tutto
quello che aveva. Lei è incredibile!”
Francesca Schiavone, su Sara Errani
Maggio 2008 - Il grande tennis
il grande tennis
»
La finale è Russia-Spagna
Davide-Golia
in versione Rosa
Le iberiche hanno dato un seguito alla vittoria di Napoli
contro le azzurre andando a battere la Cina a Pechino e
dimostrando a loro volta come lo spirito di squadra sia
talvolta più importante del valore individuale. Nessun
problema, invece, per le campionesse in carica contro gli
Usa privi delle big.
di Angelo Mancuso
R
ussia-Spagna: è questa la finale della Fed Cup 2008. Una
conferma ed una sorpresa. Pronostico rispettato a Mosca,
sulla terra rossa indoor, dove la Russia non ha avuto problemi a battere le statunitensi prive delle giocatrici più forti: erano infatti assenti sia le sorelle Williams, Venus e Serena, che la veterana Lindsay Davenport (con lei in squadra gli Usa non perdono dal 1995). Non solo: delle altre
cinque giocatrici americane comprese nelle top cento (Shaughnessy, Harkleroad, Tu, Osterloh e Ditty) a Mosca non ce n’era neppure una.
Le russe campionesse in carica. Qui sopra: le spagnole sono di nuovo
state soprendenti sulle superfici veloci.
SuperTennis Magazine n. 5 12 Maggio 2008 - Il grande tennis
Le semifinali
RUSSIA-USA 3-2
Mosca, Small Sport Arena Luzhniki
Terra rossa indoor
Senza le big, Zina Garrison, capitano del team a stelle e strisce, ha deciso di percorrere la strada del rinnovamento convocando tre giocatrici
giovanissime ma ancora inesperte: Vania King (19 anni di origini cinesi),
Ahsha Rolle (23) e Madison Brangle (17), rispettivamente 111, 142 e
252 del ranking Wta. Di queste solo la King aveva già giocato in Fed Cup
(3 presenze prima di Mosca), mentre le altre due erano all’esordio. La
più esperta della squadra era la doppista Liezel Huber, 31 anni, numero
uno della classifica mondiale della specialità (nei tornei gioca in coppia
con Cara Black, dello Zimbabwe). Tutto fin troppo facile, dunque, per la
squadra capitanata da Shamil Tarpischev, che ha chiuso la sfida già sul
3-0 grazie ai facili successi delle top ten Svetlana Kuznetsova e Anna
Chakvetadze rispettivamente sulla Rolle e sulla King. Nel primo singolare della seconda giornata Tarpischev ha fatto giocare Vera Zvonareva,
che ha conquistato il terzo e decisivo punto battendo ancora la King.
Sorprendente, invece, il successo della Spagna a Pechino, dove si giocava
sul cemento indoor. Prive della numero uno Anabel Medina Garrigues e della
specialista del doppio Virginia Ruano Pascual, anche le spagnole hanno
chiuso il match con le cinesi, alla prima semifinale in Fed Cup, già sul 3-0.
Grande protagonista della sfida è stata Nuria Llagostera Vives, 28 anni,
che gravita intorno alla settantesima posizione mondiale. La spagnola,
nata a Maiorca come Rafael Nadal, ha regalato tre punti alla sua squadra. La Llagostera Vives quest’anno si era già messa in luce vincendo il
torneo di Bogotà sulla terra rossa (secondo titolo in carriera dopo Rabat
nel 2005). Bravissima la diciannovenne Carla Suarez-Navarro: all’esordio in singolare in Fed Cup ha messo ko la numero uno cinese Shuai
Peng nel match che ha aperto la sfida dimostrando sangue freddo e
grande solidità, anche mentale.
La Spagna, che ha vinto il titolo cinque volte (l’ultima nel 1998), si conferma quindi la grande novità di questa edizione della Fed Cup. Non ci
sono più campionesse del calibro di Arantxa Sanchez-Vicario e Conchita
Martinez, ma il capitano spagnolo Miguel Margets Lobato può contare
su una squadra unita, giovane e con una gran voglia di lottare e sorprendere. Al primo turno avevano eliminato a Napoli l’Italia vincitrice del trofeo nel 2006 e finalista nel 2007, al secondo le spagnole si sono ripetute battendo la Cina a Pechino. Due trasferte ed altrettanti successi
contro avversari sulla carta più quotati. La finale, invece, la giocheranno
in casa il 13 e 14 settembre. Ci vorrà, però, un vero miracolo per battere le favoritissime russe. La squadra di Tarpischev ha vinto la Fed Cup
tre volte negli ultimi quattro anni: solo l’Italia ne ha interrotto il dominio
conquistando il titolo nel 2006. L’anno scorso Kuznetsova e compagne
hanno battuto sempre le azzurre in finale.
Le russe conducono 4-1 nei precedenti con la Spagna: l’ultimo risale
allo scorso anno, quando al primo turno la Russia si impose per 5-0.
Guardando la classifica non c’è partita. Tarpischev ha una rosa così
ampia che può permettersi di lasciare a casa in semifinale Maria
Sharapova, che aveva esordito in Fed Cup contro Israele lo scorso febbraio, semplicemente perché la bionda di ghiaccio non va d’accordo con
Svetlana Kuznetsova, assente invece al primo turno. Salvo poi decidere
di mandarle entrambe alle Olimpiadi di Pechino.
Nonostante i clan e le inimicizie tra alcune giocatrici, la Russia resta la
superpotenza mondiale del tennis femminile. I numeri del confronto con la
Spagna sono impietosi: le russe hanno quattro giocatrici nelle prime dieci
posizioni della classifica mondiale (Sharapova, Kuznetsova, Chakvetadze e
Dementieva), sette nelle prime venti, quindici nelle prime cento.
Le spagnole non hanno nessuna giocatrice nelle prime trenta e
possono vantarne solo quattro nelle top cento.
Anna Chakvetadze (RUS) b. Vania King (USA) 64 75
Svetlana Kuznetsova (RUS) b. Ahsha Rolle (USA) 62 61
Vera Zvonareva (RUS) b. Vania King (USA) 46 63 62
Ahsha Rolle (USA) b. Elena Vesnina (RUS) 63 64
Liezel Huber/Vania King (USA) b. Svetlana Kuznetsova/Elena Vesina (USA)
76 (3) 64
CINA-SPAGNA 1-4
Pechino, Tennis International Center
Cemento indoor
Carla Suarez-Navarro (ESP) b. Shuai Peng (CIN) 63 76 (4)
Nuria Llagostera Vives (ESP) b. Jie Zheng (CIN) 63 64
Nuria Llagostera Vives (ESP) b. Shuai Peng (CIN) 64 64
Jie Zheng (CIN) b. Carla Suarez-Navarro (ESP) 76 (5) 63
Nuria Llagostera Vives/Maria José Martinez Sanchez (ESP) b. Shuai
Peng/Tian-Tian Sun (CIN) 62 61
World Group 2009:
ecco tutte le possibilità
C
on la conclusione delle sfide valide per i play offs si è definito il World Group della Fed Cup 2009. Queste le otto squadre
che saranno al via del tabellone mondiale: Russia, Spagna, Usa, Cina,
Italia, Francia, Argentina e Repubblica Ceca. Il sorteggio viene di solito effettuato nel corso della finale, che è in programma a settembre.
Non si conoscono ancora le nazioni che saranno accreditate della
testa di serie nel tabellone di World Group 2009 sulla base della classifica per nazioni della Fed Cup. Il punteggio assegnato in classifica
tiene conto di un complesso calcolo che comprende i piazzamenti di
ogni singola nazione sulla base di un periodo relativo ai quattro anni
precedenti. Oltre ai risultati ottenuti, vengono prese in considerazione
le posizioni in classifica mondiale delle giocatrici espresse dalle
nazioni in Fed Cup e la tradizione tennistica del Paese.
In ogni caso, ai fini della realizzazione del seeding, sicure teste di
serie numero uno e due sono le nazioni finaliste nella precedente edizione. In questo caso, Spagna e Russia, mentre le teste di serie numero tre e quattro sono accordate in base alla classifica. Pertanto sia
Italia sia Francia (quest'ultima è oggi immediatamente alle spalle
dell'Italia, numero due della classifica dopo Russia) dovrebbero risultare testa di serie.
Se così fosse, l'Italia potrebbe incontrare nel primo turno dell'edizione 2009 Stati Uniti, Cina, Argentina o Repubblica Ceca.
Nel caso di Stati Uniti e Repubblica Ceca l'incontro si disputerebbe in
Italia, nel caso di Cina fuori casa, mentre nel caso in cui l'urna assegnasse all'Italia l'Argentina la sede dell'incontro verrebbe decisa per
sorteggio al momento della compilazione del tabellone, in quanto
l'unico precedente tra le azzurre e le sudamericane risale al lontano
1978 (torneo di consolazione a Mlebourne, in sede unica: Italia b.
Argentina 2-1).
Gli altri precedenti sono:
2007: Italia b. Cina 5-0 (Castellaneta Marina)
2005: Italia b. Repubblica Ceca 3-1 (Liberec)
2003: Usa b: Italia 5-0 (Washington)
SuperTennis Magazine n. 5 13 Maggio 2008 - Il grande tennis
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»
Coppa Davis
La giovane Italia
promette bene
SuperTennis Magazine n. 5 15 Maggio 2008 - Il grande tennis
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»
La Croazia, favorita dal fattore campo, ci ha condannati a
restare nel Gruppo I ma gli azzurri di Barazzutti hanno
venduto cara la pelle e, soprattutto, hanno dimostrato di
essere ormai competitivi su tutte le superfici. A Dubrovink
Bolelli e Seppi, 46 anni in due, hanno vinto un singolare a
testa e lasciato intravvedere un futuro luminoso. A
settembre ospiteremo la Lettonia per restare in quella che
ormai a tutti gli effetti è una vera e propria Serie A2.
di Beatrice Manzari
UBROVNIK - L'Italdavis è stata condannata dalla Croazia a un
altro anno di purgatorio nel gruppo I di zona Euro-Africana,
quella che tutti continuano a chiamare Serie B anche se ormai,
vista la diffusione del tennis nei cinque continenti, sarebbe più aderente alla
realtà definire quanto meno Serie A2. In settembre l’Italia ospiterà sulla terra di casa, in una sede ancora da definire, la Lettonia, nello spareggio per la
permanenza. Rischi per gli azzurri, con Ernests Gulbis (n. 88 Atp) capofila
degli avversari, apparentemente sembrano non essercene. Il World Group,
però, è ancora distante. Peccato, perché, con il senno del poi, si poteva fare.
L'amaro in bocca rimane. Chi perde non ha ragioni, è vero, però dopo il 32 subito in Croazia la nostra squadra non esce con quel senso di disfatta
da tutti avvertito dopo l'analogo punteggio (ma in realtà si trattava di un 30) rimediato sul veloce del Canada Stadium di Ramat Hasharon, in Israele.
I fantasmi di Sion aleggiavano, e non poco, su questa trasferta. A un anno
di distanza un altro brutto sorteggio. E invece, i segnali che sono arrivati
D
da Dubrovnik autorizzano a guardare al futuro con una certa fiducia.
Perdere da un giocatore come Mario Ancic, che tutt'ora vale un posto tra
i top ten, non può certo essere considerato un disonore. E conquistare due
punti in singolare - sul veloce e contro due buoni giocatori come Ivo
Karlovic, n. 18 del mondo, e Marin Cilic, n. 44 – va considerato addirittura un onore. Risultati che stanno a significare che anche su queste superfici l'Italia oggi può contare su due giocatori ancora piuttosto giovani –22
anni Simone Bolelli e 24 Andrea Seppi – con buone attitudini di gioco
anche sulla terra, in alternativa a Filippo Volandri e Potito Starace, a tutt'oggi specialisti di questa superficie.
Sia Andreas Seppi sia Simone Bolelli hanno dimostrato di aver fatto
enormi progressi non solo sotto il profilo tecnico ma anche dal punto di
vista della gestione tattica e psicologica della partita. Li ha fermati solo
un Mario Ancic risanato e in forma strepitosa, troppo distante per livello
di gioco da tutti gli azzurri attualmente disponibili.
SuperTennis Magazine n. 5 16 Maggio 2008 - Il grande tennis
I risultati
CROAZIA-ITALIA 3-2
Dubrovnik, 11-13 aprile 2008
Sintetico indoor
Bolelli (ITA) b. Karlovic (CRO) 76(7) 63 64
Ancic (CRO) b. Seppi (ITA) 62 64 75
Ancic/Cilic (CRO) b. Bolelli/Starace (ITA) 76(3) 64 16 63
Seppi (ITA) b. Cilic (CRO) 67 64 64 67 61
Ancic (CRO) b. Bolelli (ITA) 64 64 62
Qui sopra: Mario Ancic ha colto tutti e tre i punti della Croazia. In alto a sinistra la
presentazione delle squadre. A fianco: Bolelli e Starace in doppio; Barazzutti
consiglia il bolognese al cambio campo durante il vittorioso incontro con Karlovic.
Quanto al doppio, il pronostico diceva Croazia e così è stato. Questo era il
punto più sicuro per i nostri avversari, che infatti non si sono fatti sfuggire l'occasione per allungare il passo dopo l'uno pari della prima giornata,
quando un "quasi perfetto" Bolelli – per usare l'espressione di Barazzutti
– era riuscito a ribaltare le classifiche mondiali contro il loro numero uno,
il gigante Karlovic. Mario Ancic, che quando scende in cattedra conduce
ad alti livelli anche il più modesto Cilic, servendo benissimo e rispondendo ancor meglio ha neutralizzato le speranze dell'inedita coppia azzurra
Bolelli-Starace, "la migliore che potevo schierare per questo match perchè
mi garantivano il miglior rendimento medio sia al servizio sia alla risposta",
avrebbe spiegato poi ai giornalisti il nostro capitano. "Poto è stato più continuo al servizio (perso una sola volta a inizio match) e Bolelli ha avuto
qualche passaggio a vuoto ma nonostante tutto sono abbastanza soddisfatto della loro prova", concludeva Barazzutti, augurandosi che i due riescano a programmare insieme qualche torneo di doppio nel circuito.
SuperTennis Magazine n. 5
Qualche nota di cronaca in più la merita senza dubbio Bolelli, che nel
match di apertura contro Karlovic è stato davvero bravissimo, non facendosi intimorire dalla statura quasi
imbarazzante (2 metri e 8 centimetri) del croato e sciorinando in campo
una creatività che non vedevamo da tempo in casa azzurra. Reduce, il
nostro, da una magnifica lotta contro Davydenko a Miami, ha sciorinato un
tennis brillante e divertente, non scevro di quel pizzico di furbizia che non
guasta nel repertorio di chi vuole puntare al top della classifica. Meno esaltante ma concreto era stato poi il 2-2 strappato da un Seppi non al massimo della forma e che era stato costretto da Cilic a pedalare più del dovuto per oltre quattro ore di gioco.
Sul 3-2, dicevamo, Super Mario ha fatto vedere il suo tennis migliore,
quello che era stato interrotto da una serie di malanni, tra cui anche la
mononucleosi, che lo avevano stoppato nell'ultimo anno e mezzo.
Scivolato fino al n. 136 del ranking, in Davis ha ritrovato i suoi superpoteri e per il nostro Simone non c'è stato proprio niente da fare.
Resta la consapevolezza di una squadra accresciuta da un talento come
Bolelli e ben articolata per le caratteristiche tutte diverse dei suoi giocatori.
"Abbiamo giocatori più competitivi su tutte le superfici e rispetto
all'anno scorso i ragazzi hanno fatto un gran passo avanti.
Torneremo nel gruppo mondiale." E' la promessa del capitano.
17 Maggio 2008 - Il grande tennis
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»
I quarti di finale
Attenti!
La Russia porta jella
Continua la serie di malattie e infortuni ai danni degli
avversari della nazionale slava: dopo Germania e Serbia,
anche la Repubblica Ceca paga dazio a Mosca: Berdych
ko. In semifinale, a settembre, gli argentini (alla caccia
della loro prima Davis) dovranno munirsi di amuleti.
Spagna- Usa l’altra semifinale: alla Francia non basta
battere i gemelli Bryan
di Angelo Mancuso
A
rgentina-Russia e Spagna-Usa: sono queste le semifinali della
Coppa Davis 2008 che si giocheranno dal 19 al 21 settembre.
I quarti di finale disputati a metà aprile hanno emesso i loro
verdetti: l’oscar della fortuna va ai russi, quello della cattiva sorte spetta ai
francesi, battuti a Winston Salem dagli americani detentori del titolo.
La Russia ringrazia ancora la dea bendata. Nel primo turno giocato lo scorso febbraio a Mosca l’avversario era la Serbia di super Djokovic, fresco di
trionfo agli Australian Open. Novak fu messo ko da un attacco influenzale, il
numero due serbo Janko Tipsarevic da un virus gastrointestinale. Nella terza
giornata il punto decisivo del 3-1 lo conquistò Nikolay Davydenko grazie al
ritiro di uno stremato Djokovic, mandato in campo nonostante le imperfette
condizioni fisiche.
Con la Repubblica Ceca, sempre a Mosca, i russi hanno cambiato la superficie preferendo la terra rossa indoor al cemento, ma la storia non è cambiata. Il terzo punto porta ancora la firma di Davydenko e questa volta a ritirarsi
è stato il numero uno ceco Tomas Berdych per un infortunio alla caviglia. Gli
argentini, prossimi avversari dei russi, staranno già facendo gli scongiuri…
I quarti di finale della Davis ci hanno anche restituito un protagonista reduce da un periodo negativo: Marat Safin. Il vulcanico capitano russo, Shamil
I gemelli Bryan si sono inchinati a Llodra-Clément. Nella pagina accanto: Marat
Safin leone di Davis.
Tarpischev, ci aveva già abituato alle sue scelte spesso controcorrente se
non addirittura azzardate. Tarpischev non si è smentito neppure stavolta:
nella prima giornata della sfida con i cechi ha lasciato fuori Davydenko,
reduce dal successo a Miami, e Mikhail Youzhny, ovvero i due giocatori con
la miglior classifica (rispettivamente numero 4 e 11). Tra lo scetticismo
generale Tarpischev ha deciso di affidarsi a Safin. E Marat non ha deluso.
Il ventottenne russo ha battuto Berdych, numero 9 Atp, in cinque set dopo
aver perso i primi due: 67 (5) 46 63 62 64 in tre ore e 50 minuti.
Safin, crollato intorno alla novantesima posizione della classifica, nel 2008
aveva sino a quel momento collezionato una delusione dopo l’altra: un solo
match vinto nel gennaio scorso agli Australian Open, poi cinque sconfitte
al primo turno. Il russo non batteva un top ten dall’ottobre del 2006: a
Madrid superò il cipriota Baghdatis, in quel momento numero 9. A sorprendere è stata soprattutto la rimonta di Safin, capace di recuperare per
la prima volta in carriera uno svantaggio di due set a zero. E dire che sino
alla vigilia della sfida con la Repubblica Ceca a tradire il russo erano state
appunto le sue precarie condizioni fisiche: Marat con Berdych è stato invece capace di lottare per quasi quattro ore.
Segnata già prima di cominciare la sfida tra Usa e Francia nel North
Carolina sul cemento indoor. Capitan Forget nella immediata vigilia ha
dovuto rinunciare prima al nuovo idolo Jo-Wilfried Tsonga (ginocchio ko),
quindi all’eterno enfant prodige Richard Gasquet (tendinite al ginocchio e
una vescica alla mano). L’unico punto dell’incontro lo hanno conquistato
Michael Llodra e Arnaud Clement, capaci di battere Bob e Mike Bryan nel
doppio. I francesi si sono imposti in quattro set: 67 (5) 75 63 64 dopo due
ore e 45 minuti. Un’impresa visto che per i gemelli californiani è stata la
seconda sconfitta in Coppa Davis in 16 incontri: in precedenza avevano
perso per ritiro contro i rumeni Hanescu-Teacau (Usa-Romania 4-1 nel
primo turno del World Group 2006). Solo una volta i francesi hanno battu-
SuperTennis Magazine n. 5 18 Maggio 2008 - Il grande tennis
I risultati dei quarti
to gli americani giocando in trasferta: era il 1927 quando i mitici
“moschettieri” Lacoste, Cochet, Borotra e Brugnon “espugnarono”
Filadelfia superando la squadra a stelle e strisce guidata da Tilden.
Tutto facile per la Spagna con la Germania a Brema, nonostante si giocasse sul cemento indoor che non è la superficie preferita dalla squadra capitanata da Emilio Sanchez, quasi imbattibile sulla terra rossa. Sono tornati
in squadra Rafael Nadal e David Ferrer, entrambi assenti nella trasferta di
febbraio in Perù. C’è stato un rientro importante anche nella Germania:
dopo due anni riecco il trentenne Nicolas Kiefer, che non giocava in Coppa
Davis da due stagioni. Il tedesco ha però perso il primo singolare contro
Nadal, quindi Ferrer ha conquistato il secondo punto battendo Philipp
Kohlschreiber e chiudendo di fatto la sfida.
Infine pronostico rispettato dall’Argentina di Nalbandian che ha eliminato
agevolmente la Svezia di Robin Soderling e dei veterani Jonas Bjorkman
(36 anni) e Thomas Johansson (33). I sudamericani in casa e sulla terra
rossa hanno vinto gli ultimi 12 incontri, 9 dei quali per 5-0.
Argentina-Russia sarà la rivincita della finale dei due anni fa, quando a
Mosca , sul sintetico indoor, si imposero i russi per 3-2. Spagna e Usa si
sono sfidati l’ultima volta lo scorso anno nei quarti: sempre a Winston
Salem, sul cemento indoor, vinsero 4-1 Roddick e compagni ma non c’era
Nadal. Questa volta si giocherà in Spagna.
Delle quattro squadre ancora in lizza solo una, l’Argentina, non ha mai conquistato l’insalatiera d’argento. I sudamericani hanno perso due finali: nel
1981 Vilas e Clerc si arresero a Cincinnati agli Usa di McEnroe,
Fleming e Tanner, mentre nel 2006 Nalbandian e Chela sono stati
sconfitti a Mosca dalla Russia di Safin e Davydenko.
RUSSIA-REPUBBLICA CECA 3-2
(Mosca, Small Sports Arena Luzhniki, terra rossa indoor)
Safin (RUS) b. Berdych (CZE) 67 (5) 46 63 62 64
Stepanek (CZE) b. Andreev (RUS) 63 62 64
Andreev/Davydenko (RUS) b. Stepanek/Vizner (CZE) 36 63 75 64
Davydenko (RUS) b. Berdych (CZE) 62 26 67 (5) 63 1-2 ritiro
Dlohuy (CZE) b. Safin (RUS) 63 63
ARGENTINA-SVEZIA 4-1
(Buenos Aires, Estadio Parque Roca, terra rossa)
Nalbandian (ARG) b. T. Johansson (SWE) 62 57 64 62
Soderling (SWE) b. Acasuso (ARG) 60 64 61
Canas/Nalbandian (ARG) b. Bjorkman/Lindstedt (SWE) 75 64 64
Nalbandian (ARG) b. Soderling (SWE) 64 16 46 64 97
Monaco (ARG) b.T. Johansson (SWE) 63 63
GERMANIA-SPAGNA 1-4
(Brema, AWD Dome, cemento indoor)
Nadal (ESP) b. Kiefer (GER) 76 (5) 60 63
Ferrer (ESP) b. Kohlschreiber (GER) 67 (3) 63 64 62
Verdasco/F.Lopez (ESP) b. Kohlschreiber/Petzschner (GER) vs 67 (3) 76 (1)
64 26 12-10
Verdasco (ESP) b. Berrer (GER) 26 76 (5) 64
Kiefer (GER) b. Lopez (ESP) 64 76 (2)
USA-FRANCIA 4-1
(Winston-Salem, Lawrence Joel Veterans Memorial Coliseum, cemento
indoor)
Roddick (USA) b. Llodra (Fra) 64 76 (3) 76 (5)
Blake (USA) b. Mathieu (FRA) 76 (5) 67 (3) 63 36 75
Clement/Llodra (FRA) b. B.Bryan/M.Bryan (USA) 67 (5) 75 63 64
Roddick (USA) b. Mathieu (FRA) 62 63 62
Blake (USA) b. Gasquet (FRA) 67 (4) 64 64
SuperTennis Magazine n. 5 19 Maggio 2008 - Il grande tennis
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Miami
La classe operaia
va in paradiso
Sul cemento di Key Biscaine è stato lo Stakanov del
circuito, Nicolay Davydenko, a trionfare inaspettatamente
ma nettamente: solo sei games lasciati a Nadal in finale.
Un altro russo, Youhzny, ha sconvolto il mondo spaccandosi
la testa a racchettate. La prova femminile ha visto il
prepotente ritorno di Serenona Williams.
di Angelo Mancuso
a classe operaia va in paradiso. Miami ha incoronato lo stakanovista
del circuito, ovvero Nikolay Davydenko. Il ventiseienne di Severodonezk in finale ha travolto (64 62) Rafa Nadal, numero due del ranking. Prima di Davydenko, nessun russo aveva conquistato il titolo sul cemento
L
di Key Biscayne, neppure Marat Safin e Yevgeny Kafelnikov, che pure in bacheca hanno un paio di Slam ciascuno. Quasi a ricordare che in fondo lui è pur
sempre il numero quattro del mondo, anche se spesso in tanti lo dimentichiamo. Compresi gli sponsor, visto che Nikolay fa fatica a trovarli, caso unico tra i
top ten: troppo anonimo per catturare l’interesse. Davydenko prima di arrivare
in Florida era in calo, forse condizionato dalla tante voci su di lui in tema di
scommesse. Nel 2008, prima di Miami, aveva collezionato solo due semifinali,
a Doha e Dubai. E’ rinato in Florida conquistando il suo dodicesimo titolo in carriera, il secondo in un Masters Series dopo Parigi-Bercy nel 2006.
Se dici Russia pensi subito a Safin. Marat il bello e talentuoso. A
Davydenko da sempre è stato assegnato il ruolo di “operaio specializzato”
della racchetta. Lo stesso capitano di Coppa Davis, il vulcanico Shamil
Tarpischev, lo lascia spesso e volentieri fuori: lo ha fatto anche nei recenti quarti di Coppa Davis contro la Repubblica Ceca, quando gli ha preferi-
SuperTennis Magazine n. 5 20 Maggio 2008 - Il grande tennis
to Safin e pure Andreev nella prima giornata, salvo poi bussare alla porta
di Nikolay per rimettere le cose a posto. Lui non ha fatto una piega ed ha
regalato alla sua squadra due punti: il doppio e quello del decisivo 3-1.
Schivo come pochi, è un anti personaggio. Ottimi fondamentali, un gran
diritto e tanta determinazione. “Nel tennis di oggi non serve solo il talento,
è necessario programmarsi con intelligenza - spiega - la preparazione fisica e la voglia di sacrificarsi sono fondamentali”. Qualità che non gli mancano e sulle quali ha lavorato grazie all’aiuto del fratello maggiore Eduard,
ex giocatore, che da sempre gli fa da coach. E’ per seguire il suo esempio
che Nikolay prese una racchetta in mano a sette anni nella città in cui è
nato, la piccola Severodonezk, centoquarantamila anime nel cuore
dell’Ucraina. A dieci anni il piccolo Nikolay si trasferì a Volgograd, in Russia,
per seguire il fratello. Otto anni dopo ha ottenuto la nazionalità russa.
Intanto a 15 anni era andato a vivere in Germania, dove Eduard lavorava e si
era sposato. In quel periodo Nikolay si trovò a fare i conti con i dubbi del padre
Vladimir e della madre Tatjana: per i genitori, cresciuti nella vecchia Unione
Sovietica, era impensabile guadagnarsi da vivere giocando a tennis, considerato uno sport sinonimo di capitalismo. Meglio un lavoro meno remunerativo
ma con uno stipendio sicuro. Nikolay però la spuntò e partì per la Germania,
anche lui figlio di una diaspora che portava tanti suoi connazionali lontani dal
paese natale. “E’ stato un momento decisivo nella mia vita - ricorda Nikolay
- dovevo fare una scelta. Fino a quel momento per me il tennis era semplicemente un divertimento, come il calcio o l’hockey. A quel punto però dovevo decidere se tentare l’avventura nel professionismo accettando che nella
mia giornata non ci sarebbe spazio che per il tennis. L’alternativa era lasciar
perdere tutto”. I suoi idoli sono stati Ivan Lendl e Yannick Noah.“Ivan lo ammiravo perché ho cominciato a seguire il tennis in tv nel periodo in cui vinceva.
Noah invece mi ha sempre colpito per lo spettacolo che sapeva regalare”. Ora
Nikolay punta alla stagione sulla terra rossa, una superficie che ben si sposa
con il suo tennis solido e senza fronzoli. Davydenko vanta due semifinali al
Roland Garros (2005 e 2007) e lo scorso anno al Foro Italico si è fermato
sempre in semifinale, battuto da un super Nadal.
Se Davydenko è stato il protagonista positivo a Miami, un altro russo, Mikhail
Youzhny, lo è stato negativamente. Il venticinquenne di Mosca ha trovato un
modo nuovo e, a dir poco doloroso, per sfogare la propria rabbia al termine
di un lungo scambio perduto con lo spagnolo Nicolas Almagro. Youzhny si è
dato tre violente racchettate sulla testa procurandosi una profonda ferita che
gli ha fatto perdere molto sangue. Il russo, spesso sopra le righe (Safin in
confronto è un angioletto…), ha poi vinto il match, ma le immagini hanno
fatto il giro del mondo e non erano un bel vedere.
Miami ha anche ribadito come Nadal, imbattibile sulla terra rossa nelle
ultime tre stagioni, diventa invece vulnerabile sul cemento. I numeri sono
lì a confermarlo: dei 23 titoli vinti in carriera dal mancino spagnolo solo
5 sono arrivati sul veloce.
Key Biscayne ha poi sonoramente bocciato Roger Federer. Dopo undici vittorie di fila lo svizzero si è arreso ad Andy Roddick nei quarti: 76 (4) 46 63
in un’ora e 55 minuti. Era il diciassettesimo incontro tra lo svizzero e lo
statunitense: Federer conduceva 15-1. L’ultima sconfitta contro Roddick
risaliva all’agosto 2003, semifinale di Montreal. In verità il ventiseienne di
Basilea ci aveva perso anche nel gennaio 2007 nella finale di Kooyong, in
Australia, ma si trattava di un torneo di esibizione. Per Federer è stata la
quarta sconfitta stagionale: semifinale agli Australian Open con Djokovic,
primo turno a Dubai con Murray, semifinale a Indian Wells con Fish e infine il ko con Roddick a Miami nei quarti, torneo che aveva conquistato nel
In alto Youzhny dopo essersi spaccati la fronte a racchettate. Sopra: le finaliste
Serena Williams e Jelena Jankovic.
2005 e nel 2006. Era dal 2003 che Roger, numero uno della classifica
mondiale dal 2 febbraio 2004 (218 settimane), non vinceva almeno un
torneo prima del via alla stagione europea sulla terra rossa. Colpa solo
della mononucleosi o sindrome da appagamento? La risposta ce la daranno i Masters Series sulla terra, Roma compresa.
Sul cemento di Miami si è anche rivista la miglior Serena, capace di battere tre delle prime quattro giocatrici del ranking Wta e conquistare il titolo numero 30 in carriera. La statunitense nei quarti ha concesso appena
quattro games alla numero uno Justine Henin (62 62), quindi in semifinale è stata brava a far girare dalla sua parte il match con la russa Svetlana
Kuznetsova (n.3) che si era messo male (36 75 63). In finale Serena con
il suo tennis potente ha per lunghi tratto sovrastato (61 57 63) Jelena
Jankovic (n.4), che pure conduceva 3-2 nei precedenti e nel gennaio scorso aveva battuto l’americana nei quarti agli Australian Open.
Serena come Steffi Graf. La ventiseienne americana ha infatti eguagliato
il record di cinque vittorie a Miami della tedesca, che in Florida si è imposta nel 1987, 1988, 1994, 1995 e 1996. Key Biscayne si è confermato il
regno delle sorelle Williams: otto successi negli ultimi undici anni, tre per
Venus (1998, 1999 e 2001) e cinque per Serena (2002, 2003, 2004,
2007 e 2008). L’unica serba ad aver vinto sul cemento di Key Biscayne
resta invece Monica Seles, che in Florida trionfò nel 1990 e nel 1991.
Serena continua a dire che il suo obiettivo è tornare numero uno della
classifica mondiale. Se domina come ha fatto a Miami è possibile: a patto, però, di giocare più tornei e non solo 12 (compreso il Masters di Madrid in cui si è ritirata) come nel 2007.
SuperTennis Magazine n. 5 21 Maggio 2008 - Il grande tennis
il grande tennis
Montecarlo
Come ai
vecchi tempi
Nadal e Federer hanno fatto piazza pulita
in un torneo che ha scrupolosamente
rispettato le gerarchie (in semifinale i
primi 4 giocatori del mondo). E,
giocandosi sulla terra, ha
naturalmente vinto il grande Rafa,
che poi s’è preso pure il titolo di
doppio (l’accoppiata non
riusciva dal 1991). A quota
quattro successi consecutivi,
Nadal ha anche eguagliato il
centenario record di Tony Wilding
di Angelo Mancuso
ulnerabile sul cemento, invincibile sulla terra rossa. A Rafa Nadal
è bastato rimettere piede sulla superficie che più ama per centrare il primo successo stagionale. Il mancino spagnolo ha vinto
a Montecarlo per la quarta volta consecutiva battendo in finale il rivale di sempre, ovvero Roger Federer. Dopo le tante sorprese che avevano caratterizzato
l’inizio del 2008, nel Principato si è tornati alle vecchie gerarchie: con Roma e
Parigi alle porte c’è aria di restaurazione.
V
SuperTennis Magazine n. 5 22 Maggio 2008 - Il grande tennis
»
Non a caso nelle semifinali di Montecarlo erano di fronte i primi quattro giocatori della classifica mondiale: Federer contro Djokovic e Nadal contro Davydenko. Roba di gran lusso.
“Sulla terra rossa è sempre la stessa storia”, si è lasciato scappare Federer
dopo la finale. Era la terza di fila che lo svizzero giocava nel Principato e per la
terza volta Rafa non gli ha lasciato scampo: 75 75. Nel primo set Roger Express
era 4-3 avanti di un break, nel secondo addirittura 4-0. Niente da fare: Rafa lo
ha battuto per la nona volta in 15 sfide, un bilancio che diventa quasi a senso
unico sulla terra dove il ventunenne maiorchino è in vantaggio 7-1. L’unico ko
lo scorso anno ad Amburgo, terra di conquista per il numero uno che in Germania si è imposto quattro volte.
Nadal a Montecarlo ha vinto il suo decimo titolo in un Masters Series. Soprattutto è entrato nella storia centrando il poker nel Principato: ha superato Ilie
Nastase capace di imporsi dal 1971 al 1973 ed eguagliato il record quasi centenario del neozelandese Tony Wilding, trionfatore a Montecarlo dal 1911 al
1914, due vite fa.
Rafa ha poi voluto esagerare mettendo la sua firma anche sul titolo di doppio in
coppia con il connazionale Tommy Robredo. E’ così diventato il secondo giocatore dal 1990 a vincere sia in singolare che in doppio in un Masters Series: il
primo è stato l’americano Jim Courier nel 1991 a Indian Wells al fianco di Javier
Sanchez. L’unico prima di Nadal a trionfare in entrambi i tabelloni a Montecarlo era stato invece Nastase nel 1973, 35 anni fa.
“Vincere qui per quattro volte di fila era inimmaginabile, questo è uno dei tornei
più belli ed importanti del mondo”, ha ammesso Rafa stringendo la coppa.
Nadal e Federer premiati dal principe Alberto. Nella pagina accanto:
quando è sulla terra Nadal torna se stesso
Come inimmaginabile era quattro anni fa che potesse dominare in modo così
netto, addirittura imbarazzante, sulla terra rossa diventandone il padrone incontrastato. I numeri sono lì a dimostrarlo. Ha vinto 112 degli ultimi 115 match giocati sul lento conquistando a Montecarlo il titolo numero 19 sulla terra. Solo tre
le sconfitte: nel 2005 quarti a Costa de Sauipe e Valencia rispettivamente contro Gaudio e Andreev, nel 2007 finale ad Amburgo contro Federer. Dal 2005
Rafa sul rosso vince praticamente tutto quello che conta: Montecarlo, Barcellona, Roma e Roland Garros. Lo spagnolo detiene la striscia positiva più lunga sulla terra dell’era open: 81 partite di fila messa a segno tra l’aprile 2005 e il maggio 2007. Per fare un raffronto, due “mostri sacri” come Vilas e Borg si sono
fermati rispettivamente a 53 e 46.
Federer prima di Montecarlo aveva affilato le armi vincendo all’Estoril il primo
titolo del 2008: il numero uno ha chiesto l’aiuto di José Higueras, ex tennista
spagnolo specialista del rosso (due semifinali al Roland Garros). Sicuramente si
è ripreso dalla mononucleosi che lo aveva debilitato in questi primi mesi dell’anno: nel Principato ha battuto nei quarti l’argentino David Nalbandian, un giocatore che gli ha sempre dato fastidio e con il quale ha perso otto volte in 17 sfide. Poi in semifinale ha eliminato Novak Djokovic, che lo aveva messo ko a Melbourne dando il la alla “crisetta” del numero uno.
Messo da parte per il momento il sogno di centrare il Grande Slam, l’obiettivo
neppure tanto nascosto di Roger è conquistare il titolo al Roland Garros, l’unico
che manca al suo incredibile palmares (12 Slam). Con un Nadal così tra i pie-
SuperTennis Magazine n. 5 23 Maggio 2008 - Il grande tennis
il grande tennis
di, però, la strada sembra in salita. “Devo essere ottimista e continuare a battere tutti gli altri, sulla terra perdo solo con Rafa…”, dice lo svizzero. Qualcosa di
nuovo si è visto nella finale di Montecarlo. Federer ha capito che non deve fare
a braccio di ferro con il muro spagnolo: accorciare gli scambi e cercare il punto
a rete è la strada giusta. A patto che diminuiscano gli errori gratuiti: 44 contro
20 del rivale. Federer ha conquistato solo il trenta per cento dei punti con la
seconda di servizio. Merito di Nadal, che è sicuramente il miglior ribattitore del
circuito sulla terra, ma per sperare di batterlo la percentuale deve salire. C’è poi
un aspetto da non sottovalutare: troppe stecche quando Roger ha di fronte Rafa,
troppe per uno come lui. Sintomo di nervosismo e paura.
La sfida ora si sposta al Foro Italico: due anni fa Federer e Nadal furono protagonisti di una delle finale più belle della storia del torneo.Vinse lo spagnolo al tie break del quinto set dopo oltre cinque ore di emozioni: vittoria ad Amburgo a parte,
forse mai come quel giorno lo svizzero è stato vicino a battere il rivale sul rosso.
Montecarlo ha “rimandato” Djokovic, terzo incomodo inseritosi nel duopolio
Federer-Nadal. Il ventunenne serbo, trionfatore sul cemento agli Australian
Open, deve ancora dimostrare di essere altrettanto competitivo sulla terra, la
superficie che meno ama per sua stessa ammissione. In più Novak non ha brillato per sportività: si è ritirato in semifinale con Federer dopo aver perso il primo
set e in svantaggio nel secondo spiegando poi di avere un banale mal di gola.
Sicuramente avrebbe fatto una miglior figura terminando il match. Gli spettatori del Country Club avevano pagato, e profumatamente, il biglietto. Peccato!
In assenza di Andy Roddick e James Blake, che nel Principato non si vedono da
anni, è spuntato un altro americano: Sam Querrey, venti anni di San Francisco.
Sulla terra rossa aveva giocato un solo match lo scorso anno al Roland Garros:
perse con Laurent Recouderc, sconosciuto francese oltre la trecentesima posi-
»
zione mondiale. Querrey ha sorpreso tutti battendo nell’ordine Carlos Moya,
Andreas Seppi e Richard Gasquet. Si è fermato solo nei quarti di fronte a Djokovic. Proprio Gasquet torna con una sonora “bocciatura” da Montecarlo: l’eterno enfant prodige del tennis francese e mondiale non vuole proprio crescere. E’
coetaneo di Nadal e lo batteva quasi sempre quando erano juniores. Altra storia
nel circuito maggiore. Pensare che nel 2005, non ancora diciannovenne, aveva
eliminato Federer sulla terra rossa monegasca dopo aver annullato al numero
uno un match point.
Gli italiani in tabellone erano quattro. Il più bravo è stato Simone Bolelli. Il ventiduenne bolognese ha superato le qualificazioni, quindi al primo turno ha rifilato un secco 62 62 all’argentino Juan Ignacio Chela. Al secondo ha ceduto
a Davydenko, facendo però soffrire il russo numero quattro del mondo come
aveva già fatto il mese scorso a Miami sul cemento. Si sono fermati al secondo turno anche Filippo Volandri e Andreas Seppi, eliminati rispettivamente dal
britannico Andy Murray e dallo statunitense Querrey. Sfortunato Potito Starace: non era in perfette condizioni fisiche e si è arreso al primo turno all’ecuadoregno Nicolas Lapentti.
Infine una riflessione su Guga Kuerten, che ha salutato il pubblico monegasco
giocando la sua ultima partita al Country Club, dove ha trionfato due volte (1999
e 2001): ha rimediato tre games (61 62) contro il croato Ljubicic.Gli organizzatori gli hanno concesso una wild card: il trentunenne brasiliano ormai gioca
pochissimo ed è sceso in classifica a causa dei problemi all’anca. Guga darà
l’addio al tennis a fine maggio nella cornice più prestigiosa: il Roland Garros,
dove ha vinto tre volte. Resta un dubbio: che senso ha vederlo perdere così male? Kuerten è stato numero uno del mondo e solo qualche anno sulla terra rossa dominava: ora è l’ombra di sé stesso.
Risultati Tornei ATP-WTA Aprile
MIAMI
26 marzo-6 aprile, cemento
Singolare maschile (Masters Series, 3.777.000
dollari)
Finale
(4) Davydenko (RUS) b. (2) Nadal (SPA) 64 62
Italiani
Filippo Volandri / 1t – Sweeting (USA) 36 26
Potito Starace / 1t – Warburg (USA) 67 (2) 26
Andreas Seppi / 1t + Gicquel (FRA) 26 64 62; 2t – (9)
Blake (USA) 57 36
Simone Bolelli / 1t + Giraldo (COL) 63 75: 2t + (26)
Kohlschreiber (GER) 64 63; 3t – (4) Davydenko (RUS)
76 (5) 57 16
Singolare femminile (Tier I, 3.777.000 dollari)
Finale
(8) S. Williams (USA) b. (4) Jankovic (SER) 61 57 63
Italiane
Sara Errani / 1t + Morigami (JAP) 62 36 64; 2t + (26)
Kirilenko (RUS) 64 46 76(2); 3t – (1) Henin (BEL) 26 16
(27) Flavia Pennetta / 1t bye; 2t (q) Rodionova (RUS) 64
62; 3t – (8) S. Williams (USA) 76 (6) 36 26
(20) Francesca Schiavone / 1t bye; 2t – Cibulkova
(SVK) 63 46 46
(31) Karin Knapp (ITA) / 1t bye; 2t – Safarova (CZE) 63
57 06
Tathiana Garbin / 1t + Oudin (USA) 75 26 61; 2t – (18)
Bammer (AUT) 26 26
WTA AMELIA ISLAND
aprile, terra verde, 600.000 dollari
Finale
(1) Sharapova (RUS) b. Cibulkova (SVC) 76 (7) 63
Italiane
Sara Errani / 1t – (14) Azarenka (BLR) 63 57 46
ESTORIL
14-20 aprile, terra rossa
Singolare maschile (370.000 euro)
Finale
(1) Federer (SVI) b. (4) Davydenko (RUS) 76 (5) 12 ritiro
Italiani
Flavio Cipolla / 1t + Roger Vasselin (FRA) 64 57 64; 2t
+ (5) Simon (FRA) 62 53 ritiro; Q – Serra (FRA) 16 16
(q) Gianluca Naso / 1t – Serra (FRA) 16 26
Singolare femminile (145.000 dollari)
Finale
(2) Kirilenko (RUS) b. Benesova (CEC) 64 62
Italiane
(1) Flavia Pennetta / 1t + Meusburger (AUT) 46 60 62;
2t – Benesova (CEC) 26 26
(3) Karin Knapp / 1t + Piedade (POR) 63 60; 2t + (q)
Duque Marino (COL) 63 64; Q – (6) Zakopalova (CZE) 63
46 46
(5) Tathiana Garbin / 1t + (q) Beygelzimer (UKR) 61 36
75; 2t + Mamic (CRO) 62 62; Q – (2) Kirilenko (RUS) 06
16
(q) Corinna Dentoni / 1t + De Los Rios (PAR) 62 36 63;
2t – (6) Zakopalova (CZE) 46 16
Doppio femminile
(1) Flavia Pennetta/Maria Kirilenko (ITA/RUS) / 1t
Grandin/ Pin (SAF/FRA) 61 63; Q + Kustova/ Marrero
(BLR/ESP) 62 63; S + Rodionova/ Savchuk
(RUS/UCR) 62 63; F + Jugic-Salkic/Senoglu
(BIH/TUR) 64 64
ATP VALENCIA
aprile, terra rossa, 370.000 euro
Finale
(1) Ferrer (SPA) b. (5) Almagro (SPA) 46 62 76 (2)
Italiani
(8) Potito Starace (ITA) / 1t + Bolelli 63 61; 2t + Monfils
(FRA) 75 61; Q – (wc, 3) Robredo (SPA) 36 03 ritiro
Simone Bolelli / 1t – (8) Starace 36 16
ATP HOUSTON
14-20 aprile, terra, 436.000 dollari
Finale
(7) Granollers-Pujol (SPA) b. (1) Blake (USA) 64 16 75
WTA CHARLESTON
14-20 aprile, terra, Tier I, 1.340.000 dollari
Finale
(5) S. Williams (USA) b. (9) Zvonareva (RUS) 64 36 63
MASTERS SERIES MONTECARLO
20-27 aprile, terra rossa, 2.270.000 euro)
Finale
(2) Nadal (SPA) b. (1) Federer (SVI) 75 75
Italiani
Filippo Volandri / 1t + Mahut (FRA) 62 63; 2t – (14)
Murray (GBR) 16 46
Andreas Seppi / 1t + Calleri (ARG) 64 63; 2t – Querrey
(USA) 16 57
Simone Bolelli / 1t + Chela (ARG) 62 62; 2t – (4)
Davydenko (RUS) 26 67 (5)
Potito Starace / 1t – N. Lapentti (ECU) 67 (3) 76 (2) 46
SuperTennis Magazine n. 5 24 Maggio 2008 - Il grande tennis
Io e il tennis
»
Guillermo Perez Roldan
Gioventù,
amore e... Olbia
Una carriera precocissima (n. 19 Atp a meno di 17 anni) e
luminosissima stroncata da un incidente dal quale non si
è mai ripreso. La passione per lo sport della racchetta. La
folgorazione non appena messo piede in Sardegna. Ecco
la vita di un argentino che ha fatto dell’Italia la sua nuova
patria.
di Beatrice Manzari e Angelo Mancuso
mo il tennis perché è come la vita: non sai mai cosa
può accadere. Il bello di questo sport è che ogni giorno hai la possibilità di scoprire un mondo diverso”.
Parola di Guillermo Perez Roldan, 38 anni, ex tennista oggi punto di riferimento del Geovillage di Olbia: è responsabile tecnico e capitano della
squadra di serie A.
La vita dell’argentino di Tandil è cambiata bruscamente a soli 24 anni:
tanti ne aveva quando ha dovuto lasciare il circuito professionistico.
Svanivano di colpo i suoi sogni, le ambizioni, i viaggi per il mondo dietro
una passione. A soli 19 anni era numero 13 del mondo. “A meno di 17
“A
ero già numero 19 ed avevo vinto tre tornei Atp”, precisa con orgoglio.
Al momento del ritiro di tornei ne aveva vinti nove, oltre ad aver giocato
altre undici finali ed un quarto di finale al Roland Garros.
L’Italia era nel suo destino, nel bene e nel male. “I problemi sono cominciati nel 1992 - racconta Guillermo - ho avuto un incidente d’auto tra
Genova e Milano e mi sono fatto male ai tendini della mano. Da quel
momento ho giocato sempre con il dolore e non sono serviti neppure tre
interventi chirurgici”.
Addio tennis, almeno quello professionistico. Perez Roldan però si rituffò subito nel lavoro. “Insieme a Vilas ho aperto una scuola nazionale di
tennis a Buenos Aires - spiega Guillermo - mi occupavo dei ragazzi dai
12 ai 18 anni. Di lì sono passati giocatori come Coria, Calleri, Acasuso,
Zabaleta e Puerta. Con alcuni di loro ho viaggiato seguendoli i tornei”.
Per qualche tempo ha collaborato anche con Francesca Schiavone. Poi
ecco la svolta nella sua vita. “Nel 2002 sono venuto in Sardegna per un
challenger - spiega - Ad Olbia c’era un progetto per creare una struttura per il tennis. Ne ho parlato con i responsabili, con Gavino Docche in
particolare, e dopo un paio di mesi ho accettato la loro proposta di occuparmene. Praticamente ho visto nascere il Geovillage: quando sono
venuto qui la prima volta c’erano solo quattro campi da tennis, un bar e
SuperTennis Magazine n. 5 25 Maggio 2008 - Io e il tennis
Io e il tennis
»
un piccolo ufficio”. Una scelta di vita di cui non si pente: “E’ stata una ruoli. Io sono innamorato di questo sport e nel tempo ho capito che del
decisione che mi ha permesso di mettere radici in un posto con la mia tennis mi piace molto la parte formativa, tra i 12 e i 18 anni. Faccio
famiglia. dopo anni in cui avevo viaggiato tanto. Lo facevo da quando anche consulenze in Francia, Germania e Italia. Mi attira la fase di
avevo 12 anni. In Argentina ci sono pochi tornei anche giovanili e per gio- costruzione del giocatore”. Ha le idee chiare e lo dimostra: “Quando mi
care devi spostarti molto”.
chiedono di collaborare, io parlo di tutto con il coach del giocatore. Deve
Una decisione presa d’accordo con la
essere lui a dare consigli, altrimenti si
moglie italo-argentina, Flavia Lodi, con la
creano equivoci. È fondamentale che tra
Il tennis non è uno: ci sono
quale è sposato da 14 anni: “Ci siamo
il tecnico e il proprio giocatore ci sia sindetti di provare per un paio di anni e
tonia e fiducia”.
molti tennis.
siamo ancora qui. I nonni di mia moglie
Di giovani ne ha visti e seguiti tanti e si è
E ognuno ha il suo tempo
sono piemontesi, io stesso da otto mesi
convinto di una cosa: “E’ necessario che
ho preso anche la nazionalità italiana.
un giocatore ancora non maturo venga
Abbiamo due figlie, Agustina di 14 anni e Chiara, che è nata qui in Italia”. seguito in ogni passo, dall’alimentazione alla preparazione atletica, al
Ad Olbia ha comprato casa: “Sì, proprio vicino al Geovillage. Ho un giar- modo di lavorare e stare in campo. Altrimenti si rovina tutto. Ci deve
dino con un bell’uliveto, adoro il verde. I primi tempi però non sono stati essere piena sintonia, tutto deve essere perfetto”. Perez Roldan fa un
facili, lontano da casa, dagli amici, dalle abitudini. Ora l’Argentina mi esempio: “Guardate il lavoro che Marjan Vajda ha fatto con Djokovic”.
manca meno”.
Proprio Vajda lo fa tornare indietro nel tempo: “Con lui in finale ho vinto il
Era sempre stato in giro per il circuito: da giocatore prima, da tecnico di mio primo torneo, a Monaco nel 1987. Ho vinto 9 titoli Atp ma il primo ha
tennisti di vertice poi. Un bel salto. “C’è un tempo per tutto - dice Perez sempre un sapore diverso, è una nuova sensazione”.
Roldan - il tennis non è solo uno, l’ho capito in questi anni svolgendo vari L’album dei ricordi è aperto, come quello dei rimpianti: “Ne ho, come
tutti. Quando ero diventato maturo tennisticamente
non ho potuto continuare. E’ questo il mio principale
cruccio, ho dovuto smettere molto giovane. Ogni
tanto ci penso ma è la vita, inutile stare lì a recriminare”. Pronuncia una frase che colpisce: “Sono stato
lasciato dal tennis…”. Non vive però nel passato:
“Due o tre anni fa un amico mi ha chiesto un video di
quando giocavo. L’ho cercato casa e ho trovato una
cassetta, neppure un dvd perché allora non esistevano. L’ho messa nel videoregistratore e l’ho fatta partire. Mia figlia Agustina mi ha detto: ma questo sei
tu? Io non le avevo mai raccontato nulla della mia
carriera di giocatore”.
A casa non conserva neppure le coppe ed i trofei
vinti: “Sono in Argentina, a Tandil, nella casa dei miei
genitori”. Anche Agustina gioca a tennis, ma
Guillermo non le vuole imporre nulla: “A volte mi
chiede qualche lezione, ma io preferisco che si alleni
in gruppo. Ha praticato tanti sport oltre al tennis, io
non la voglio influenzare. Deve essere lei a decidere”.
Più del tennis ama forse i cavalli. “Mio padre è maestro di tennis - dice - da ragazzino la cosa che più mi
piaceva al mondo era andare a cavallo. Allora con
mio padre feci un patto: se andavo due volte la settimana al circolo a giocare a tennis, lui mi lasciava
andare a cavallo per i restanti cinque giorni. Poi ho
cominciato a vincere qualche torneo giovanile e ci ho
preso gusto”. Come ogni tennista argentino che si
rispetti è cresciuto nel mito di Vilas: “Il tennis nel mio
paese è nato con lui. Se non ci fosse stato Guillermo
probabilmente io non avrei neppure iniziato a giocare. E come me tanti altri, Nalbandian compreso”. Del
❝
❞
Nella pagina precedente Guillermo Perez Roldan sul
Centrale di Olbia. Qui accanto in azione quando giocava.
Nella pagina accanto con la moglie Flavia e la figlia Chiara.
SuperTennis Magazine n. 5 26 Maggio 2008 - Io e il tennis
Chi è
Perez Roldan
numero uno argentino attuale ha grande stima: “David, come diciamo
noi, è un crack. Sa far lenta anche l’erba… Oggi ci sono quattro giocatori che fanno la differenza quando vanno in campo: Federer, Nadal,
Djokovic e Nalbandian”. Però l’argentino non è che vinca tanto. Perché?
“Questo dovete chiederlo a lui”, risponde divirtito Guillermo.
Dopo tanti anni il tennis riesce ancora a sorprenderlo. Soprattutto non lo
annoia, come capita di sentire talvolta da qualche campione del passato. “Io ero un giocatore abbastanza tecnico. La potenza ai miei tempi non
era così importante. Poi sono arrivati giocatori come Becker, Agassi,
Courier, che hanno cambiato il modo di giocare facendo leva sulla loro
grande potenza. Hanno portato un tennis diverso da quello di Borg, Vilas
e altri. Adesso il più basso, tranne qualche rara eccezione, è alto uno e
ottantacinque… Ma è lo sport in generale che cambia”.
Non fa paragoni con i grandi del passato: “Non si possono fare confronti tra le epoche. Quando giocavo io erano diverse le racchette, le corde,
le palle…Pensare che io fino al 1987 ho usato la racchetta di legno!
Ogni giocatore appartiene alla sua epoca. Questo è il momento di
Federer e di Nadal”.
Nato a Tandil, in Argentina, il 20 ottobre 1969.
Sposato, due figli
Professionista dal 1986 al 1993
Numero 13 Atp nel settembre 1988
In carriera ha vinto 9 titoli Atp, tutti sulla terra rossa: Monaco, Atene e Buenos Aires (1987), Monaco (1988), Palermo (1989), San
Marino (1990 e 1991), Casablanca (1992 e 1993).
Ha giocato anche altre 11 finali tra cui una al Foro Italico, dove
perse in finale con Ivan Lendl al quinto set.
Il suo miglior risultato in tornei dello Slam è il quarto di finale raggiunto al Roland Garros nel 1988.
E’ diventato italiano nel 2007
Mats Wilander è il campione
❝ che
più mi impressionò:
mi ha quasi spinto al ritiro
❞
L’album dei ricordi, intanto, è sempre aperto. Perez Roldan ha giocato con Lendl, Sampras, Agassi e tanti altri campioni. “Qualcuno ho
anche avuto la fortuna di batterlo”, dice. Ce n’è però uno che ricorda
in modo particolare: “E’ Mats Wilander, un giocatore che mi ha sempre sorpreso. Aveva appena vinto gli US Open e l’ho affrontato in
semifinale a Palermo. Lui era il numero uno del mondo: mi battè facilmente e mi resi conto che non c’era una sola cosa che avrei potuto
fare per batterlo. Quando sono rientrato negli spogliatoi con l’asciugamano sulla testa il mio allenatore ha cercato di tirarmi su il morale
dicendomi che avevo comunque giocato bene. Non aveva capito nulla:
io quel giorno avevo perso la speranza di essere un buon tennista,
avevo toccato con mano che la distanza tra me e Wilander era tanta,
troppa. Di solito, quando perdevo, partivo subito, quella volta rimasi a
vedere la finale. Mats riservò lo stesso trattamento a Carlsson, incredibile. Me ne tornai in Argentina, presi il mio cane, il camper e me ne
andai in vacanza tutto solo per venti giorni…”.
Perez Roldan non si ferma qui: “Una volta con Wilander ci siamo allenati per quattro ore a Parigi-Bercy. Mats aveva il raffreddore e quasi non
respirava. Io dopo quattro ore ero stanco, lui tossiva da paura. Il giorno
dopo l’ho incontrato negli spogliatoi e gli ho chiesto come stava. Mi ha
detto che si sentiva meglio ma che comunque non avrebbe giocato perché non era al meglio. Era un professionista incredibile. Non come
accade oggi, alcuni vanno in campo per onor di firma”.
Oltre al tennis ama lo sport in generale. “Preferisco gli sport individuali, gioco anche a golf. Mi piacciono la Formula Uno e le moto, Valentino
Rossi è un grande. Il calcio lo seguo da tifoso. Vivo in Sardegna quindi ho un occhio particolare per il Cagliari. Ammiro molto Capello e l’attuale allenatore della Roma, Spalletti. Un po’ faccio il tifo anche per i
giallorossi”.
L’ultimo amarcord lo regala proprio a Roma. Al Foro Italico nel 1988 perse
in finale al quinto set contro Ivan Lendl. “A Roma sono sempre stato
benissimo, il pubblico mi apprezzava molto. Il Foro Italico mi ha regalato
più emozioni del Roland Garros. Da brividi entrare sul Centrale dopo aver
percorso il lungo corridoio dagli spogliatoi. Quest’anno verrò a
Roma qualche giorno per seguire il torneo”.
Arrivederci a presto, allora.
SuperTennis Magazine n. 5 27 Maggio 2008 - Io e il tennis
News friends
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panorama internazionale
La Davis
2009
assegnerà
punti ATP
S
volta storica in Coppa Davis:
dal 2009 la massima competizione mondiale a squadre assegnerà
per la prima volta punti validi per la classifica Atp sia in singolare che in doppio.
Lo ha deciso l’Itf, la federazione internazionale. L’obiettivo è quello di convolgere tutti i migliori giocatori del mondo e
rilanciare la Davis. I punti saranno assegnati soltanto per i match giocati a risultato non acquisito e ai giocatori che salteranno un turno verranno dati i punti
relativi al turno precedente.
Singolare
primo turno: 10 punti (in caso di sconfitta)
primo turno: 40 punti
quarti: 65 punti
semifinali: 70
finale: 75
In totale giocando e vincendo tutti gli
otto match possibili (a risultato non
acquisito) in una stagione si guadagnerebbero 500 punti. Sono previsti anche
2 bonus nel caso di conquista del titolo:
75 punti per il giocatore che vince 7
match giocati a risultato non acquisito
che diventano 125 se il giocatore vince
tutti gli otto match possibili. In teoria
quindi un giocatore potrebbe accumulare fino a 625 punti.
Anche gli incontri di playoff assegneranno punti: 5 al primo turno, 10 al
secondo.
Doppio
primo turno: 10 punti (in caso di sconfitta)
primo turno: 50 punti
quarti: 80 punti
semifinali: 90 punti
finale: 95 punti
In totale giocando e vincendo tutti i 4
match possibili (a risultato non acquisito) in una stagione si guadagnerebbero
315 punti. E’ previsti anche un bonus
nel caso di conquista del titolo: 35 punti
alla coppia che ha vinto tutti i 4 match
giocati a risultato non acquisito.
Anche gli incontri di playoff assegneranno punti: 10.
Carlos Moya, Sergi Bruguera e Guillermo Coria, vincitori (i primi tre) o finalisti
(l’argentino) guarda caso al Roland Garros. Attualmente è il coach dello statunitense Robby Ginepri e dell’isreaelian
Shahar Peer. Il ventunenne Andy Murray
invece si è affidato ad Alex Corretja. L’ex
tennista spagnolo, 34 anni, si è ritirato
nel 2005 ed ha giocato due finali al
Roland Garros (1998 e 2001). In passato Murray aveva collaborato con Brad
Gilbert, ex coach di Agassi e Roddick.
15 anni e già
campione
R
yan Harrison è entrato nella storia dell’Atp superando il primo
turno al torneo di Houston, in Texas (terra
verde): a 15 anni, 11 mesi e 7 giorni è il
terzo giocatore più giovane dell’era open
a vincere un match nel tabellone principale di un torneo del circuito maggiore. Il
Harrison
Coach spagnoli,
che passione!
E
ntra nel vivo la stagione sulla
terra rossa e impazzano i coach
spagnoli, specialisti della superficie.
Roger Federer, che nel maggio 2007
aveva chiuso il rapporto con l’australiano Tony Roche, si è rivolto a Josè Higueras, ex numero 6 del mondo e semifinalista nel 1982 e nel 1983 al Roland Garros. In passato il 55enne spagnolo ha
allenato giocatori come Michael Chang,
E non dimenticate
il 5 x mille!
N
on dimenticate di dare indicazioni al Fisco per destinare alla FIT il “5 per mille” dell’Irpef che
dovrete versare al momento della
compilazione della vostra denuncia
dei redditi.
Come già accade da qualche anno,
questa opportunità prevista dalla
Legge Finanziaria permetterà a tutti i
tesserati e ai semplici appassionati di
contribuire (gratis) in maniera tangibile allo sviluppo ormai in atto da alcuni
anni.
Basterà destinare alla FIT il 5 per mille
dell’IRPEF dovuta sui redditi 2007. Al
momento di compilare il modello di
dichiarazione che corrisponde alla
vostra situazione (CUD 2008; oppure
730/1- bis redditi 2007; oppure
UNICO persone fisiche 2008) indicate
nell’apposito riquadro il Codice Fiscale
della FIT e mettete la vostra firma.
SuperTennis Magazine n. 5 28 Maggio 2008 - News & Friends
L’Agenzia delle Entrate farà il resto.
Il Codice Fiscale della FIT è
05244400585
News friends
giovane americano, nato il 7 maggio
1992 a Shreveport e residente in Texas,
ha battuto l’uruguaiano Pablo Cuevas
con il punteggio di 64 63. Solo il francese Richard Gasquet e lo spagnolo Rafael
Nadal hanno fatto meglio di Harrison vincendo un match nel circuito Atp a meno
di 15 anni e 11 mesi. Gasquet superò
l’argentino Franco Squillari (semifinalista
al Roland Garros 2000) a Montetarlo nel
2002. Nadal eliminò il paraguaiano
Ramon Delgado al primo turno del torneo
di casa, a Maiorca, sempre nel 2002.
Harrison è inoltre il decimo tennista di 15
anni a giocare un incontro nel circuito
maggiore dal 1990: il più giovane è stato il portoghese Gasato Elias che aveva
5637 giorni nel 2006 all’Estoril.
Questo i giocatori più giovani ad aver
vinto un match in tornei Atp dal 1990:
Richard Gasquet: 2002 Montecarlo,
5780 giorni
Rafael Nadal: 2002 Maiorca, 5809 giorni
Ryan Harrison: 2008 Houston, 5821
giorni
Il ritorno della Date
37 anni non le pesano
Kimiko Date, tra Steffi Graf
e Martina Navratilova.
panorama nazionale
Potito
re di Napoli
per la terza
volta in fila
P
otito Starace si è confermato
re della “Tennis Napoli Cup”,
challenger da 100 mila dollari andato
in scena la prima settimana di aprile,
per la terza volta in carriera. Al numero 1 azzurro, e ovvio idolo di casa, ci
sono volute tre ore di gioco per battere in finale il brasiliano Marcos Daniel
(64 46 76) e sollevare per la terza volta consecutiva la coppa della “Tennis
Napoli Cup - Trofeo Msc Crociere”.
Per Starace si è trattato del quindicesimo incontro consecutivo vinto sulla
terra rossa di Napoli, dove non perde
dall’aprile 2005 (quando a stopparlo
in finale fu il talento francese
Gasquet).
La partita con Daniel, numero 110
della classifica mondiale, è stata strana e difficile, e ha fatto divertire e
appassionare i duemila spettatori del
campo centrale “Carlo d’Avalos”…
con tanto di un match point annullato
dall’azzurro. “E’ stata una finale incredibile. – ha dichiarato Starace – lottatissima e credo molto piacevole anche
per gli spettatori. Il pubblico è stato
decisivo, nei momenti importanti mi ha
aiutato tantissimo. E’ stata una partita
bella e intensa, con tanti punti spettacolari. Nel terzo set ho addirittura salvato un match point, ma non mi sono
mai arreso, ci tenevo troppo a vincere.
Ho giocato un ottimo tie-break nel set
decisivo anche se non è mai facile
riprendere a giocare dopo l’intervento
del medico. Daniel nel finale non stava
benissimo, ma continuava a effettuare
colpi straordinari…”.
Prima di giungere in finale, il numero
1 azzurro e del seeding, aveva battuto
nell’ordine l’esperto spagnolo Martin,
il qualificato serbo Bozoljac, il numero
6 francese Serra e lo spagnolo
Andujar senza cedere neanche un set.
Oltre a Starace, solo il romano Flavio
Cipolla era riuscito a superare il primo
turno… e che primo turno. Cipolla ha
battuto al debutto l’ex top 5 e finalista
del Roland Garros Guillermo Coria in
tre set, prima di essere fermato dall’esperto francese Olivier Patience.
Lo stesso Cipolla è stato il migliore
azzurro nel torneo di doppio: al fianco
dell’argentino Vassallo Arguello, è stato
fermato solo in semifinale dalla coppia
ceca Tomas Cibulec/Jaroslav Levinsky,
poi trionfatrice grazie al 61 63 rifilato
nell’ultimo atto al portoghese Gil e al
peruviano Horna.
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Potito Starace
SuperTennis Magazine n. 5 29 Maggio 2008 - News & Friends
L
a giapponese Kimiko Date
torna a giocare a 37 anni, 12
dopo il primo ritiro. La Date recentemente è scesa in campo in un torneo di esibizione a Tokyo sfidando
due sue vecchie rivali, Martina
Navratilova e Steffi Graf.
Kimiko, che ha spiegato di voler
ricominciare dai tornei minori Itf, è la
miglior tennista giapponese della
storia: è stata numero 4 del ranking
Wta negli anni Novanta ed ha conquistato le semifinali agli Australian
Open (1994), Roland Garros (1995)
e Wimbledon (1996).
In carriera ha vinto sette titoli Wta.
News friends
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MontanesMartin
gran finale
a Monza
ITF
Civitavecchia
vince l’argentina Jozami
ITF Napoli:
Italia ok
ma vince la
Wheeler
P
L’
P
ronostici rispettati a Monza nella “Mitsubishi Electric Europe
Cup”, challenger da 30mila euro di
montepremi, disputato nella seconda
settimana di aprile. Lo spagnolo Albert
Montanes, grande favorito della vigilia,
ha piegato in una bellissima finale il
connazionale Alberto Martin con il punteggio di 36 76(1) 63. Montanes, che
aveva sofferto solo nel primo turno con
il brasiliano Julio Silva, ha guidato “l’invasione” del tennis iberico che ha piazzato sette suoi rappresentanti ai nastri
di partenza, quattro nei quarti di finale e
tre in semifinale. Il ruolo di “terzo incomodo” alla festa spagnola è toccato al
serbo Viktor Troicki (autore peraltro dell’eliminazione a sorpresa nel debutto del
numero 2 Garcia Lopez). Il migliore
azzurro della settimana è stato, invece,
Andrea Arnaboldi che, ammesso nel
main draw grazie ad una wild card, ha
battuto contro pronostico il russo Golubev (64 46 61) prima e il numero 8 del
seeding, l’esperto peruviano Luis Horna
(06 64 62) poi, prima di cedere il passo
nei quarti di finale alla testa di serie
numero 3, lo spagnolo Santiago Ventu-
Albert Montanes
ra (62 63). Il tennis azzurro si è consolato
con il titolo di doppio di Stefano Galvani
che, al fianco dello spagnolo Alberto Martin, ha battuto in finale la coppia tedesca
formata da Simon Greul e Denis Gremelmayr con il punteggio di 75 26 10-3.
argentina Betina Jozami è la
regina del “$25.000 Civitavecchia”, torneo Itf chiuso lo scorso
6 aprile nella città portuale tirrenica. La tennista sudamericana l’ha
spuntata in un vero e proprio “torneo delle sorprese”, battendo in
finale la slovena Polona Hercog con
un doppio 62. La Hercog ha confermato tutte le belle cose che si dicono sul suo tennis, riuscendo a sbattere fuori la numero 7 Anna Korzeniak (75 36 63), la numero 3 Cravero (63 62) e, in semifinale, la numero 2 Mathilde Johansson (62 64).
Delle otto azzurre ai nastri di partenza hanno superato il primo turno
le sole Giulia Gabba (poi battuta
dall’argentina Cravero in tre set) e
Stefania Chieppa (fermata dalla bulgara Karatantcheva in due set). La
Jozami ha completato la sua settimana perfetta sollevando anche il
trofeo di doppio: insieme alla connazionale Cravero ha battuto in
finale la coppia italo-bielorussa formata da Stefania Chieppa e Darya
Kustova (46 63 10-6).
ITF Foggia: con la Virgili
una settimana tutta azzurra
U
na settimana colorata di azzurro a Foggia in occasione dell’edizione 2008 del “$10.000 Foggia San Severo”, torneo Itf disputato nella prima metà di aprile
sulla terra rossa della città pugliese. Alexia Virgili ha iscritto
il proprio nome nell’elenco delle vincitrici dopo aver vinto
quattro derby azzurri e superato, in finale, la testa di serie
numero 7 Anna Giulia Remondina con il punteggio di 64 06
64. In semifinale la Virgili ha dato vita alla partita più combattuta e spettacolare della settimana contro una mai doma
Federica Di Sarra; la 17enne di Fondi, infatti, ha battuto strada facendo la testa di serie n. 4 Priachin e la numero 8 Pioppo, prima di cedere alla futura regina del torneo solo per 63
36 75.
Trionfo azzurro anche nel torneo di doppio grazie alla coppia
Lisa Sabino e Benedetta Davato: partite con il pettorale
numero 2, le ragazze italiane hanno battuto in finale la
rumena Andrei e la cinese di Taipei Chen con il punteggio di
63 76(3).
SuperTennis Magazine n. 5 30 Maggio 2008 - News & Friends
ronostico rispettato all'"IC Labo
Napoli Women's Tournament Trofeo Banca Popolare del Meridione",
che si è svolto lo scorso fine aprile allo
Sporting Paradise di Napoli. La testa di
serie numero 1 Christina Wheeler ha
conquistato il torneo battendo in finale
l'italiana Lisa Sabino, testa di serie n. 4,
con il punteggio di 63 76(4). Davanti a
oltre 500 persone, la Sabino ha provato
a sovvertire il pronostico con la più
esperta ventiseienne di Melbourne, che
aveva conquistato già due tornei Itf in
Christina Wheeler
carriera e ben 10 in doppio. La Wheeler
succede nell'albo d'oro all'olandese
Michelle Gerards: "Napoli mi ha portato
fortuna – ha dichiarato la trionfatrice - è
il primo torneo che vinco nel 2008 e
spero di ripetermi presto. Inizia da
Napoli la mia preparazione per i grandi
tornei sulla terra battuta. Dovrò disputare le qualificazioni a Roma e Parigi ma
sono fiduciosa, sto crescendo e vincere
questo torneo mi ha dato molta fiducia".
Buono il bilancio finale delle tenniste italiane
che, oltre alla finale della Sabino, hanno
incassato la semifinale di Federica Quercia
e il titolo in doppio di Sara Savarise.
Cremona
Challenger
Festa argentina
F
esta argentina nel “12° Trofeo
Paolo Corazzi”, challenger da
30mila euro di montepremi andato di
scena a fine aprile a Cremona. Eduardo
News friends
Schwank, terzo favorito della vigilia, ha
vinto il torneo grazie all’affermazione in
finale sul tedesco Bjorn Phau con il punteggio di 63 64. Il sudamericano ha vestito i panni del vero e proprio "ammazzatedeschi", eliminando uno via l'altro il
qualificato Kindlmann nel secondo turno
(61 64), Simon Stadler in semifinale (76
63) e, come detto, Phau nell’ultimo atto.
Poca fortuna, invece, per i quattro azzurri
inseriti nel tabellone principale: Stoppini,
Menga, Trusendi e Trevisan, infatti, non
hanno superato il primo ostacolo.
Schwank ha completato la sua settimana perfetta sollevando anche il titolo di
doppio: al fianco del serbo Dusan Vemic
ha battuto in finale i rumeni Mergea e
Tecau con il punteggio di 63 62.
Matteo Civarolo
vince alle
Barbados
M
atteo Civarolo ha vinto il
“First Caribbean International Junior Championships 2008”, torneo di categoria Grade 4 disputato sui
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Italia F9 Francavilla
Il titolo a Fabbiano
Alberto Brizzi (64 26 76). La vittoria finale del giovane pugliese era
passata, invece, attraverso le
affermazioni in tre set sui più
esperti Kamil Capkovic (nel
secondo turno, battuto per 64 46
63) e Walter Trusendi (64 36 62 in
semifinale).
L’albo d’oro di doppio si è colorato di verde-oro, invece, per il trionfo della coppia brasiliana formata
da Andre Pinheiro e Fernando
Romboli: 64 62 in finale alla coppia serbo-croata formata da David
Savic e Vilim Visak.
T
homas Fabbiano ha trionfato nel “Trofeo Città di
Francavilla al Mare”, nono future
stagionale italiano da 10mila dollari disputato a metà aprile. La
giovane speranza del tennis
azzurro, che da qualche mese si
allena al Tennis Club Parioli di
Roma, ha battuto in finale, con un
doppio 62, il rumeno Victor Ionita.
Il 25enne di Bucarest (ex top
200), nel penultimo atto si era
reso protagonista di una sofferta e
spettacolare vittoria contro pronostico con il numero 1 del seeding
campi in cemento di St. Michael, Barbados. Ribaltato il pronostico in semifinale con il numero 2 del seeding, il
venezuelano Jorge Varon (64 16
61), l’azzurrino si è ripetuto nell’ultimo atto contro la testa di serie
numero 5, il venezuelano Alexander
Rojas. 63 64 lo score.
A Istres
Papasidero si
ferma in finale
L
orenzo Papasidero non è riuscito a conquistare il primo
titolo Itf della carriera. L’azzurrino è
stato battuto nella finale dell’”Istres
International Junior Tournament
2008”, torneo di categoria Grade 2
andato in scena nella città francese
di Istres, dalla testa di serie numero
2, il serbo Ilija Vucic. 64 75 lo score
della finale.
ufficiali di gara
Il nuovo che avanza
L
a grossa rivoluzione dei tabelloni ha comportato un capovolgimento radicale di una forma mentis consolidata negli anni e di conseguenza
di un modo di fare, di comportarsi e di operare degli
Ufficiali di Gara. I vecchi tabelloni sono andati a
riposo e, al loro posto, ne sono stati adottati di nuovi, che hanno alcune novità sostanziali.
Li dividiamo qui per finalità:
1. di qualificazione;
2. intermedi;
3. finali.
e per numero di partecipanti e della loro classifica:
1. tabellone di estrazione;
2. tabellone di selezione;
3. tabellone a sezioni.
Un compito gravoso quello che ha dovuto sobbarcarsi il C.C.U.G. e ancor più massacrante quello della
Commissione Modifiche regolamentari e Stage che,
in diverse sedi dislocate per l’intero territorio nazionale, ha egregiamente adempiuto al compito di
introdurre i nuovi metodi di compilazione.
Le difficoltà di un così drastico e brusco cambiamento ci ha impegnato immediatamente, coinvolti
da subito e, pur sapendo a quante difficoltà saremmo andati incontro, ci siamo immersi a capofitto
nel lavoro, convinti che avremmo dovuto essere in
prima linea per chiarire qualsivoglia situazione che
avrebbe potuto dare adito a dubbi e a strane interpretazioni.
L’intero movimento tennistico ha fatte sue le novità,
con un po' di lentezza e con tanto scetticismo, al
punto che in alcune regioni abbiamo assistito ad
annullamenti sistematici di tornei già programmati.
Ora, invece, bisogna dar atto agli autori di questi
cambiamenti di aver visto giusto, perchè la formula
pare funzionare. Tant’è che, in contro tendenza a
SuperTennis Magazine n. 5
»
quanto scritto in precedenza, ora stanno aumentando di numero sia i tornei sia il numero di iscritti.
In questo panorama poche note negative. Qualche
Ufficiale di Gara che non ha potuto o più probabilmente non ha voluto aggiornarsi, ha redatto tabelloni di tornei già effettuati con una libera e non sempre corretta interpretazione. Di conseguenza i primi
provvedimenti tecnici sono già partiti, nella speranza che i destinatari non pensino ad una bocciatura
ma piuttosto ad uno sprone in più per impegnarsi e
prendere il tutto come un’ulteriore raccomandazione per il rispetto delle regole scritte. Se poi tutti
insieme dirigenti di circolo, giocatori e U.d.G., ognuno per la parte di propria competenza, svolgono il
proprio compito è una precisa conferma che è legittimo pensare che “ il nuovo avanza”.
31 Maggio 2008 - News & Friends
Sabino Santamato
in carrozzina
»
Mazzei e Lauro
una coppia di stelle
Continua l’ascesa dei due azzurri nelle classifiche mondiali.
Grazie ai brillanti risultati centrati in Sudamerica, in
particolare a Buenos Aires, Fabian è salito alla 20.ma
posizione e Marianna alla 16.ma. I tecnici prevedono un
futuro roseo per la ragazza di Ploaghe
di Federico Rossi
C
he il tennis in carrozzina italiano stesse vivendo un momento di
grande crescita era sotto gli occhi di tutti. Ma la cronaca degli
ultimi avvenimenti ci ha posto all’attenzione del mondo tennistico internazionale in maniera particolare. E sono stati due atleti azzurri che
hanno permesso questo ulteriore balzo in avanti. Essi rispondono al nome di
Fabian Mazzei e Marianna Lauro.
Dell’eclettico atleta bolognese abbiamo speso fiumi di parole in passato.
Grazie al suo enorme talento la nostra squadra maschile spesso ha riportato risultati eccezionali nelle competizioni mondiali e i primi successi internazionali si devono a lui. Ma nell’ultimo anno questo ragazzo, emiliano di razza,
sembra aver finalmente trovato le motivazioni giuste per ottenere quello che,
secondo tutti gli addetti ai lavori, è nelle sue enormi possibilità.
Non molto tempo fa, in occasione del raduno nazionale a Varallo Pombia,
Fabian ammise senza mezzi termini di voler recitare una parte importante
alle prossime Paralimpiadi di Pechino. “Sarà la mia terza Paralimpiade e
forse l’ultima. Voglio essere nelle prime sedici teste di serie e giocarmi la
possibilità di arrivare più avanti possibile”.
Non più semplice partecipante, dunque, ma vero e proprio protagonista. Così,
dopo un inizio dell’anno in cui è mancata un po’ di brillantezza, l’azzurro è partito per la turnée sudamericana deciso a raggiungere i propri obiettivi. Nel torneo brasiliano di Belo Horizonte le sue (e nostre..) speranze si sono arenate in
un pomeriggio piovoso con i campi ai limiti della praticabilità. In quella partita, la semifinale contro l’ungherese Farkas (con cui poi ha vinto il torneo di
doppio), e in quelle condizioni c’era poco da fare. Nonostante una bella prestazione Mazzei ha lasciato al compagno di doppio la strada per la finale.
A Buenos Aires, con clima diverso, più secco e meno piovoso, Fabian mette
il primo sigillo italiano in campo maschile vincendo il torneo di singolo e ripetendosi anche in doppio. A coronamento di un torneo straordinario nel quale
ha battuto tra l’altro il cileno Cayoulef nei quarti e lo spagnolo Tur in semifinale, Fabian si è trovato contro, nell’ultima partita il belga Gerard numero 18
del ranking mondiale e vincitore del torneo brasiliano la settimana prima.
La partita di Mazzei è stata perfetta. Non ha mai permesso al belga di prendere ritmo e di imporre il proprio gioco, sicuramente più potente e regolare,
ma con molta strategia e acume tattico ha dominato l’avversario con il punteggio di 75-61. Un risultato eccezionale che fa il paio con la vittoria anche
nel doppio sempre in coppia con Farkas sulla coppia belga Vos-Gerard.
Con questi risultati la classifica dell’italiano migliora nettamente e ad oggi
risulta essere numero 20, avvicinandosi così a quelle posizioni che rappre-
Fabian Mazzei
sentano l’obiettivo di questo nostro grande atleta.
In campo femminile l’alter ego di Fabian si chiama Marianna Lauro. Verrebbe
da dire “C’era una volta una timida ragazzina di Ploaghe.”. Oggi quella ragazzina ha lasciato il posto ad una grintosissima giocatrice che in meno di un
anno ha raggiunto la 16° posizione del ranking mondiale. E quello che
impressiona è che sembra ben lungi da aver raggiunto il proprio limite.
La sua carriera è appena iniziata e i margini di miglioramento a detta dei tecnici che la seguono sono enormi. Il primo squillo di tromba del 2008
Marianna l’aveva dato a Cuneo allorché era giunta in finale, dopo aver battuto due top 20 (l’americana Korb e la tedesca Kruger), cedendo il titolo alla
israeliana Fridman, numero 11 del mondo, dopo una battaglia di quasi tre
ore con il punteggio di 36 63 64.
Marianna, a differenza di Fabian, è riuscita a giocare bene anche in Brasile,
dove ha vinto il torneo di singolo perdendo un unico set nella finale contro la
canadese di origini nipponiche Chokyu.
Arrivata a Buenos Aires da favorita, la ragazza di Ploaghe non ha risentito
minimamente della pressione e anzi ha dimostrato in tutta la settimana di
possedere una forza emotiva straordinaria. Così in Argentina Marianna ha
fatto ancora meglio. Ha dominato il torneo e nelle cinque partite disputate
non ha perduto neppure un set, lasciando l’impressione di essere davvero la
migliore del gruppo.
Tra non molto i nostri ragazzi saranno chiamati a dimostrare tutto il loro valore nella World Team Cup (una sorta di Coppa Davis che si svolge nell’arco di
una settimana) e che quest’anno eccezionalmente si svolgerà in
Italia, al Circoli Canottieri Cremona.
Siamo sicuri che con queste premesse ci sarà da divertirsi!
SuperTennis Magazine n. 5 32 Maggio 2008 - Tennis in carrozzina
Beach tennis
»
Parla l’organizzatore Bergaglio
Operazione
Veneto
Mentre la disciplina vive il suo momento più alto con i
primi Internazionali d’Italia (il torneo più importante del
mondo), il coordinatore del Comitato Nazionale Cristiano
Lucaroni illustra evoluzione ed espansione del Beach
Tennis. Che grazie alla FIT è finalmente approdato anche
nella grande regione del Nordovest
di Massimo Caputi
I
l mese di maggio è per il Beach Tennis un
mese di straordinaria importanza. Chi ci
segue da queste pagine avrà letto, nei mesi
scorsi, dell’indicativa e importante novità: la prima
edizione degli Internazionali d’Italia di Beach Tennis.
Nella fantastica cornice del Foro Italico, in concomitanza del prestigioso torneo tennistico, il beach tennis italiano ha vissuto il suo momento più alto.
All’interno dell’area espositiva è stata realizzata
una “zona beach” interamente dedicata, costituita
da campo centrale, tribune e terrazza ospitalità,
tale da ospitare il torneo più importante al mondo.
Per chi, come Cristiano Lucaroni, coordinatore del Comitato Nazionale,
da anni lavora per il Beach Tennis, è una soddisfazione enorme:
”Quasi non ci credo. È una gioia indescrivibile aver portato la nostra
disciplina così in alto. Un torneo parallelo agli Internazionali d’Italia BNL
di tennis, al Foro Italico, e con un montepremi di 25 mila Euro! Dobbiamo
ringraziare il Presidente, Angelo Binaghi, e la Federazione per il sostegno, sia in Italia, sia in ambito Internazionale”.
■ In effetti, in due anni sono cambiate molte cose.
“ Senza dubbio, abbiamo fatto passi da gigante ed i motivi sono molteplici. La Federazione, come detto, ha creduto nella nostra attività, ha
combattuto gli abusivi e ha siglato accordi importanti. In virtù di questo
la Charlymax, con il BTM Tour e i Campionati Assoluti Italiani, ha portato
professionalità nell’organizzazione, sponsor di rilievo e visibilità. Infine il
Comitato Nazionale ha lavorato con efficacia sul territorio e sulla base,
raccogliendo risultati notevoli, la cui efficacia è già in essere.”.
■ Possiamo fare degli esempi?
“ Certo. Per partecipare agli Internazionali di beach tennis a Roma, le
regioni sono state invitate ad organizzare tornei di qualificazione e la
risposta è stata ottima. Abbiamo avuto tornei un po’ ovunque, in Abruzzo,
Toscana, Emilia Romagna, Lazio e in Veneto e, per quest’ultima, sono
particolarmente felice.”.
■ Perché?
“Sembra incredibile ma sino ad ora, seppur con qualche timido tentativo, il Beach Tennis, in Veneto, non era riuscito ad attecchire. Ora, l’azione congiunta della FIT, del fiduciario nazionale e dei fiduciari regionali,
sta creando un movimento che può diventare particolarmente efficace.”.
■ In concreto, cosa sta accadendo?
“ Le iniziative si stanno moltiplicando, non solo nei
litorali, ma anche nei circoli e nelle associazioni sportive dell’entroterra. Vorrei citare le iniziative di
Sottomarina, dove già esiste un circuito tra i bagni,
del Lido di Venezia, dove è sorta, al Tennis Club
Venezia, la prima sezione Beach tennis Regionale e
di Jesolo che ospiterà una tappa del BTM Tour. Inoltre
segnalo le attività di Bibione in quanto i rappresentanti del tennis locale e l’associazione albergatori
stanno compiendo una grand’opera di propaganda.”.
■ Si presenta, dunque, un po’ ovunque, un’estate impegnativa e ricca
di tornei.
“Il numero di tornei sarà notevole e disseminato sul tutto il territorio, con
una buona frequenza settimanale, per accontentare tutte le esigenze, dai
beachers di gran livello a quelli più modesti. Ciò che mi preme, principalmente, rilevare è la crescita degli iscritti alla Federazione e, ancor di
più, in ambito giovanile, dall’Emilia Romagna, dove si sta facendo un ottimo lavoro di reclutamento”
■ Quali sono gli obiettivi?
“Di una crescita costante, di certo non ci accontentiamo, pur essendo
entusiasti di quello che abbiamo ottenuto. Voglio godermi questa prima
edizione degli Internazionali d’Italia, perché ritengo fungeranno da altro
trampolino di lancio per la nostra disciplina, non solo in Italia e in
Europa, ma nel mondo. Non dimentichiamo che da quest’anno ci sono
classifiche e tornei internazionali sotto l’egida dell’ITF, e che il torneo
di Roma sarà il più importante in assoluto. Fungiamo da paese guida
per prestigio di tornei e qualità dei giocatori, per questo
vogliamo rivincere gli Europei che si terranno a Riccione ad
agosto prossimo”
SuperTennis Magazine n. 5 33 Maggio 2008 - Beach Tennis
parola di coach
Due o tre cose
per crescere ancora
di Eduardo Infantino
L’
esperienza che sto vivendo in Italia mi consente di
poter giocare un ruolo nello sviluppo del tennis italiano attraverso programmi tendenti a continuare a
migliorare il percorso professionale di tutti i giovani giocatori azzurri e
non soltanto di alcuni di loro.
Molti giocatori dell’ultima generazione hanno già ottenuto ottimi risultati e sono entrati nelle prime 50 posizioni del ranking mondiale. La situazione è dunque simile a quella in cui l’Italia si trovava circa 15 anni fa,
quando ebbi la mia prima esperienza da allenatore di giocatori italiani.
Ci troviamo, cioè, ad un punto molto più elevato di quello al quale l’Italia
si trovava appena qualche anno fa, ma siamo ancora distanti da quelli
che dovrebbero essere i veri obiettivi da raggiungere. I tecnici italiani
stanno comunque lavorando molto bene e le prospettive future sono
sicuramente rosee.
Per quanto riguarda Trevisan e Lopez, di cui mi occupo direttamente,
sono molto diversi l'uno dall'altro ed entrambi lo sono da Fabbiano. Io
sto ancora cercando di imparare a conoscere il loro carattere e la loro
personalità. La mononucleosi di Matteo ha ostacolato, ritardandolo, il
processo di miglioramento tecnico e maturazione professionale del giocatore, mentre Daniel si sta riprendendo da un anno molto difficile per
lui. Per il momento la classifica di entrambi non mi interessa: è molto più
importante il processo di costruzione della loro preparazione professionale, sia tecnico-tattica che educativa.
Il mio obiettivo è quello di far diventare più ordinati, disciplinati, e
responsabili professionalmente quelli che non lo sono per natura; questo può essere un sistema di lavoro. La stabilità nei primi dieci giocatori al mondo è la conseguenza di molti fattori che devono mettersi in moto
e combaciare fra loro: una volta messi insieme si riesce a creare il campione “costruito” o il giocatore capace di rimanere stabile nelle prime
posizioni del ranking.
È inoltre indispensabile anche: 1) prevenire gli infortuni; 2) spingere al
massimo per salire di livello; 3) programmare miglioramenti tattici e tecnici con un anticipo di almeno due anni.
Il sistema che stiamo cercando di consolidare con questo gruppo di tecnici è indirizzato a tutti i ragazzi come loro, ed anche a quelli di età più
giovane: dobbiamo cercare di far combaciare tutti questi fattori per raggiungere l'obiettivo prefissato. E' fondamentale insegnare una
disciplina tecnico-tattica idonea e creare ex-novo quelle doti e
quelle capacità che i giocatori non possiedono naturalmente.
Matteo Trevisan
SuperTennis Magazine n. 5 35 Maggio 2008 - Parola di Coach
»
läangolo
della
A cura di Roberto Lombardi
Chi non conta
è perduto
E’ sempre più importante, per coach e giocatori, disporre
dell’analisi statistica dei match disputati. Nei grandi tornei
è l’organizzazione a fornirla, ma man mano che si scende
di livello bisogna contare soltanto su se stessi. Ecco con
quali metodi si può procedere, dalla carta al palmare.
di Alberto Brignacca
L’
u tilizzo degli strumenti statistici nello sport del tennis è
quasi sempre stato prerogativa di due categorie di operatori. In primo luogo i giornalisti, che, attraverso i numeri forniti dall’organizzazione del torneo o dalle reti televisive, arricchiscono
in modo considerevole la qualità del loro lavoro. In secondo luogo gli allenatori, che, con l’esame delle statistiche che vengono pubblicate dopo
l’incontro, possono ricevere delle informazioni ulteriori a conferma o
smentita delle sensazioni avute guardando il match.
Di norma queste statistiche sono esaminate dagli esperti in materia in
modo confermativo, nel senso che esistono alcuni riscontri statistici che
sono universalmente riconosciuti come determinanti al fine dell’esito del
match, e che se non confermati “fanno notizia”. L’esame perciò si esaurisce con queste considerazioni e gli studi scientifici per dare
validità queste ipotesi sono veramente pochi.
Esistono informazioni sparse – specialmente su riviste
specializzate – a disposizione di tutti che vengono utilizzate secondo necessità. Questo perché esistono presso
gli addetti ai lavori, in particolar modo allenatori e giocatori, alcune certezze che hanno fondamento nell’esperienza ed in una certa base di dati. Inoltre il tennis, come
tutti gli altri sport, è in continua evoluzione, e negli ultimi anni potrebbero essere cresciute di importanza
diverse grandezze che una volta non venivano prese in
grande considerazione. Per esempio, è riconosciuto
come la risposta al servizio sia un colpo determinante
nel tennis moderno, ma “quanto” sia determinante non
è sempre chiaro.
Da ciò scaturisce come, a differenza di altri sport, nel
tennis non esista una forma di “cultura statistica” e se
si escludono i giocatori di altissimo livello, allenatori e
giocatori raramente utilizzano questi metodi. Proprio nell’altissimo livello si cerca di trarre il massimo vantaggio
dalla compilazione di statistiche che siano sempre di maggiore aiuto per la valutazione degli incontri appena conclusi e per la preparazione tattico-strategica di quelli a venire.
Tuttavia, dal momento che soltanto nelle manifestazioni più importanti
(Grande Slam, maggiori tornei ATP e WTA) vengono fornite queste informazioni, viene da chiedersi come possano riuscire a procurarsele gli allenatori ed i giocatori di livello inferiore.
Bisogna rilevare come, al calare del livello, si senta meno il bisogno di un
riscontro statistico preciso dell’andamento di un incontro, e principalmente per due ragioni che vedremo non avere una motivazione solida. Prima
di tutto si pensa che un occhio esperto come quello dell’allenatore possa
essere sufficiente a tracciare un profilo vagamente statistico della prestazione (“Oggi hai messo poche prime palle dentro…” oppure: “Nel primo
set hai fatto troppi errori…” sono tipiche osservazioni post-match). In
secondo luogo non si ritiene che il giocatore sia sufficientemente forte per
avere bisogno di strumenti così sofisticati come l’analisi statistica.
In realtà se si entra nell’ottica dell’analisi numerica post-match in chiave
di evoluzione del giocatore ci si accorge che questo può diventare fondamentale per descrivere sinteticamente una traccia del cammino che il giocatore ha intrapreso nello sviluppo del proprio gioco.
Il vero problema però risiede nella relativa complessità di raccolta dei
dati. La velocità del gioco non permette una scansione colpo dopo colpo
di ogni singolo punto e pertanto è necessario limitarsi alla rilevazione dei
SuperTennis Magazine n. 5 36 Maggio 2008 - L’angolo della tecnica
tecnica
»
colpi di inizio gioco (servizio e risposta) ed ai due colpi che hanno preceduto la fine del punto (un colpo per giocatore, per la rilevazione del colpo
vincente o dell’errore). In questo tutti i metodi di analisi statistica da
campo non fanno eccezione. E’ chiaro che con un’analisi video si supererebbero queste limitazioni, ma questo non è l’oggetto di questo lavoro.
Eppure i giocatori professionisti e non (chiunque abbia praticato il tennis
può confermarlo) sono molto interessati ad avere le statistiche dell’ultimo
incontro giocato, e più queste sono dettagliate e maggiore è l’attenzione
che prestano al loro esame.
Quali sono gli strumenti usati finora e in cosa la moderna tecnologia può
aiutare a questo proposito?
La metodologia dello scouting (che non è altro che la rilevazione di quello
che avviene sul campo con carta e penna) è nata con delle schede che
l’allenatore deve compilare mano a mano che si
svolgono i punti della partita. Questa può essere molto semplice (rilevazione delle percentuali di servizio e risposta, esito del punto con colpo vincente o errore) e si può via via complicare a seconda della ricchezza di informazioni che si desiderano. Per dirla con parole più semplici, più si vuole
sapere – dal punto di vista numerico – di quello che è successo su un
campo da tennis, più tempo ed energie bisogna investire per raccogliere i
dati che si ritengono rilevanti. L’avvento di tecnologie sempre più sofisticate (soprattutto programmi per PC e palmari) rende più semplice il lavoro soltanto per chi con queste tecnologie ha un certo grado di confidenza, mentre per gli altri rappresenta una barriera a volte insormontabile.
Lo scouting con carta e penna ha varianti pressoché infinite: ogni allenatore inventa il proprio (o modifica quello di altri) e vi inserisce la possibilità
di rilevare le variabili da lui ritenute importanti in aggiunta a quelle sul servizio e sul colpo conclusivo. Molto spesso in questo tipo di scouting vengono a mancare le informazioni sulla risposta che risulta essere una delle
variabili più importanti ai fini dell’esito del match. Tuttavia, e questo è un
punto a favore di questo sistema, molto frequentemente al fianco della
rilevazione dei singoli punti si possono trovare annotazioni sull’andamento
della situazione psico-fisica del giocatore.
Un secondo metodo utilizzato è quello di una rilevazione fatta su una sche-
da cartacea predefinita ed i cui dati vengono inseriti successivamente su
PC. Questo tipo di scheda richiede soltanto che l’operatore sbarri con la
penna determinate caselle e non costringe a effettuare segni diversi a
seconda di quello che si intende rilevare. Questo tipo di metodo ha il vantaggio di essere più completo di quello precedente, ma risente del doppio
lavoro (prima rilevazione su carta e poi su PC) che bisogna effettuare per
avere il quadro completo di un incontro. Tuttavia le informazioni che questo tipo di metodo riesce a estrarre dagli incontri sono molto complete e
già di livello importante.
Il terzo metodo è quello che permette di rilevare direttamente l’andamento dei punti su PC e persino su computer palmari. Infatti lo stato dell’arte attuale (e come in tutto l’ambito tecnologico non ci si può aspettare
che dei miglioramenti) è rappresentato da software di scouting che utilizzato su un computer palmare permette la rilevazione e l’analisi statistica
in tempo reale con un intervento molto semplificato da parte dell’operatore e perciò uno sforzo molto limitato in rapporto ai risultati che si è in
grado di ottenere.
Questo tipo di software fornisce infatti, oltre alle percentuali dei colpi di inizio e fine punto, anche le direzioni di questi colpi, da dove sono stati effettuati (diritto o rovescio) e da quale zona di campo sono stati giocati, dando
l’opportunità di realizzare dei grafici dove esaminare in maniera veramente approfondita l’andamento dell’incontro.
Il costo di questi metodi di rilevazione è ovviamente crescente (dal costo
zero di carta e penna si arriva ai circa 400 euro del palmare con relativo
software), ma la cosa importante è che qualunque sistema si utilizzi, questo sia portato avanti con continuità per poter costituire una base di dati
che permetta, come ricordato precedentemente, di descrivere sinteticamente una traccia del cammino che il giocatore ha intrapreso nello sviluppo del proprio gioco.
Riteniamo infatti che la combinazione occhio esperto-analisi statistica
possa fornire grandi risultati nella evoluzione tecnico-tattica dei giocatori
soprattutto in riferimento al miglioramento delle armi a disposizione, all’eliminazione dei punti deboli ed alla preparazione tattico-strategica degli incontri.
SuperTennis Magazine n. 5 37 Maggio 2008 - L’angolo della tecnica
la voce delle regioni
»
A cura di Beatrice Manzari
ABRUZZO
Il CT L’Aquila fa sul serio!
anno consecutivo, nella Coppa delle 2 con la provincia di Teramo. Sarà
Province, tenutasi presso il CTLAZIO
quindi la Provincia dell’Aquila a rapLanciano il 5 ed il 6 aprile.
presentare la nostra regione nella fase
La provincia de L’Aquila in finale ha nazionale che si disputerà dal 18 al
superato con il punteggio di 7 a 2 la 20 Giugno 2008 a Roma presso il
Provincia di Chieti. Terza classificata la New Penta 2000, club che ospita ogni
provincia di Pescara che ha vinto 7 a anno il Lemon Bowl.
•
di Ferdinando De Fenza
LIGURIA
BASILICATA
I
l Circolo Tennis L’Aquila avanza a
vele spiegate nel campionato di
serie B maschile a squadre ed è ufficialmente nel lotto delle aspiranti al
salto in A2. C’è da sottolineare che il
circolo aquilano, il più antico d’Abruzzo, gioca per la prima
volta il selettivo
BOLZANO
campionato di serie B con questa
nuova formula: i tennisti aquilani hanno acquisito il diritto di questo palcoscenico dopo aver vinto il campionato
di serie C, mentre negli anni scorsi,
per iscriversi alla serie cadetta, era
sufficiente tesserare giocatori della
categoria B. Il gironeCALABRIA
de L’Aquila vede
la presenza di circoli importanti come
lo Junior Perugia, il TC Umberto di
Catania, il SC Vittorino da Feltre di Piacenza ed il Junior Livorno. Nel girone
a sette, le prime tre fanno i play off per tamente la salvezza (che per una
la promozione in A2, tre i play out per squadra neopromossa è già un bel
non retrocedere, l’ultima scende diret- traguardo), punta alla conquista del
tamente in C. CAMPANIA
primo posto del girone per avere un
Dopo il promettente esordio della miglior percorso nei playoff, ed inizia a
prima giornata con la vittoria esterna sognare la promozione in A2. Saranno
contro il temibile CT “F. Guzzini” di decisivi, a questo punto, gli scontri
Recanati per 4 a 2, la formazione del con il Junior Livorno ed il TC Umberto.
Presidente Ugo Mantini, ha continuato “Siamo nei playoff e siamo molto soda macinare punti sia in casa che in disfatti considerando che per noi è il
trasferta.
Nella seconda giornata ilROMAGNA
CT primo anno di serie B con questa
EMILIA
L’Aquila, all’esordio davanti al proprio nuova formula che prevede la partecipubblico, ha rifilato un cappotto (6-0) pazione alla squadre che hanno vinto i
al CT Pro Recco Tennis di Genova.
tornei di serie C – spiega il presidente
Nella due successive giornate sono del circolo aquilano, Ugo Mantini -, ma
arrivate addirittura la terza e la quarta non ci vogliamo fermare qua. Nelle
vittoria consecutive, sempre con il prossime due partite ci giocheremo il
massimo punteggio (6-0): in trasferta primo posto mettendo in campo tutte le
GIULIA
V. energie
contro ilFRIULI
Vittorino da Feltre ed in casa
che abbiamo”. Anche il maecon il Junior Perugia. Questo exploit stro Santilli crede alle chanche del CT
ha consentito al CT L’Aquila (Pietro L’Aquila. “Siamo in forma – dice – e
Angelini, Andrea De Silvestri, Alberto siamo in corsa per il primo posto.
Iarossi, Luca Padovani, Ismar Gorcic e Certo, le prossime due partire con
il capitano Gianluigi Santilli) di balzare Livorno e Catania sono match verità.
in testa alla classifica del girone 6 a Ma non partiamo sconfitti”.
punteggio pieno qualificandosi mate- L’Aquila conferma di essere leader nel
maticamente ai playoff. Gli aquilani, tennis abruzzese anche a livello giovainfatti, dopo aver conquistato anticipa- nile grazie alla vittoria, per il secondo
LOMBARDIA
ABRUZZO
MARCHE
BASILICATA
La squadra del CT L’Aquila: (da sin.) Luca Padovani, Pietro Angelini, il
capitano Gianluigi Santilli, il Presidente Ugo Mantini, Ismar Gorcic, Andrea De
Silvestri e Alberto Iarossi.
MOLISE
BOLZANO
Calendario
d’estate
PIEMONTE
Campionati Provinciali Under 13-14 e
CALABRIA
16, i quali avranno luogo sui campi del
di Walter Oberhuber
I
tornei giovanili della stagione TC Kaltern nel periodo 2–8 giugno.
estiva 2008 - valevoli per il Il Brixner Tennisverein (9–15 giugno)
“Raiffeisen Bank The Future” Tennis ed il TV Ahrntal-Sparkasse (30.06Grand Prix hanno inizio con i Cam- 05.07) sono gli Organizzatori dei
PUGLIA
pionati Provinciali Individuali Under
successivi tornei Under 10-12-14 e
10-11 e 12 in programma a Mera- 16. Con lo storico torneo giovanile
no dal 19 al 25CAMPANIA
maggio. Questa del ASC St.Georgen in programma
manifestazione conta anche come dal 5 al 13 luglio hanno inizio in Alto
prova di qualificazione per i Cam- Adige i tornei inseriti nel Circuito
pionati Italiani Individuali Under 11 “Nike Junior Tour”. Segue il “NJT” del
ed Under 12.
TC Comune di Bolzano dal 12 al 20
Si prosegue poi con il tradizionale tor- luglio, il torneo Under del ATC
neo giovanile del Tennis Bauzanum 77 Bruneck dal 13 al 19 luglio e quello
dal 24 al 31 maggio e con i del TC Kaltern dal 19 al 27 luglio.
EMILIA ROMAGNA
SuperTennis Magazine n. 5 38 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
la voce delle regioni
ABRUZZO
Nello stesso periodo sui campi del TC
Rungg si svolgera` anche il terzo torneo “NJT”, seguito da quello previsto
a Merano dal 26 luglio al 3 agosto.
L’ASV Lana-Raika organizza il proprio
torneo dal 2 al 9 agosto, lasciando
quindi spazio alla Val Gardena, dove
avranno luogo il giovanile del TC
S.Cristina/Selva dal 16 al 24 agosto
in contemporanea al “NJT” del TC
Urtijei. Il TC Urtijei, per conto del
Comitato Provinciale, organizza
ormai da molti anni i “Masters” che
concludono nei due fine settimana
13-14 e 20-21 settembre la stagione tennistica individuale.
I tornei Open-3a e 4a fanno parte del
“Raiffeisen” Tennis Grand Prix 2008.
Inizia il CT Ussa con un Open + 4a
nel periodo 19-26 aprile, prosegue il
TC Bronzolo con un torneo riservato
alla terza categoria dal 25 aprile al 4
maggio con a ruota l’ASV Leifers
organizzatore di un torneo di 3a e 4a
previsto dal 3 al 10 maggio. L’ASV
Vintl-Raika (24 maggio-2 giugno),
l’ASV Lana-Raika (31.05-07.06) ed il
TC Bolzano/Bozen (7-15 giugno)
organizzano tornei riservati a giocatori e giocatrici di terza e quarta categoria. I Campionati Provinciali Open
+ 3-4-NC + 4-NC si svolgeranno a
San Giacomo di Laives dal 28 giugno
al 6 luglio, qualificando i vincitori per
i Campionati Italiani Individuali della
terza categoria. Nello stesso periodo,
ma sui campi del Tennis Bauzanum
77, avranno luogo i tutti i Campionati
Provinciali Over. Dal 5 al 13 luglio
sono programmati i tornei dell’ASV
Niederdorf (Open + 3a), ATC Gais
(4a) e TC S.Cristina/Selva (4a). Il TC
Urtijei organizza un torneo di terza
dal 12 al 20 luglio, il TC Merano uno
di 3a e 4a nel periodo 19-27 luglio
ed il TC Kaltern un Open dal 26.07 al
03.08. Dal 2 al 10 agosto sui campi
del TC Comune di Bolzano avra`
luogo un Open + 4a, dal 10 al 17
agosto su quelli del ATC
Bruneck/Brunico un torneo di 3a,
mentre i Circoli Brixner Tennisverein
ed il Tennis Bauzanum 77 organizzerano tornei di terza e quarta rispettivamente nel periodo 24-31 agosto e
settembre.
30
agosto-6
Tradizionalmente dal 10 al 14 settembre anche quest’anno sara` il TC
»
LAZI
Comune di Bolzano a concludere la
LIGUR
BASILICATA
stagione estiva con
i “Masters” Open
- 3a e 4a, che vede i primi 8 giocatori e le prime 8 giocatrici classificate dell’Alto Adige e del Trentino contendersi l’ambito titolo.
Cronologicamente gli altri tornei della
nostra Provincia. Dal 7 al 14 giugno
il TC Urtijei organizzera´ un torneo
LOMBA
BOLZANO
giovanile Under 9-10-11-12-13-1415 e 16 valevole per il “Trofeo
Topolino”. Il TC Merano nel periodo
5-13 luglio sara` Organizzatore di un
torneo del Grand Prix Over - ITF 3,
mentre dal 19 al 26 luglio sui campi
del C.R.D. Cassa di Risparmio si
svolgera` un Grand CALABRIA
Prix Over. Nella
MARC
settimana dal 9 al 17 agosto presso
L'under 14 Alessandro Demenech , giovane promessa del Tennis Clu Merano.
il TC Bolzano avra` luogo il tradizionale Open Maschile e Femminile. Il TC
Trophy” da 15.000 Dollari ed infine il premio degli Internazionali di Tennis
Rungg organizzera` dal 10 al 17 agoTC Urtijei - nella ricorrenza della Femminili della Val Gardena a
sto l’ITF Mens Futures “Sparkassen
decima edizione - portera` il monte- 100.000 Dollari.
•
CAMPANIA
Benevento pigliattutto
maturato alla fine di una bella final
four. Nel Vomero si mettevano in luce
MOLI
i promettenti Modugno e Caparco;
interessanti anche i ragazzi del La
Fagianella, con Pepe e Sabatino, e
del Tennis Caserta, con Tricarico,
Liguori e Aveta. Giudice arbitro Pietro
Bencivenga. Classifica finale: 1° TC
2002 Benevento, 2° TC Vomero, 3°
PIEMO
La Fagianella Benevento, 4° Tennis
Caserta.
il Vomero regolava 2-1 il Caserta. Per
i ragazzi del maestro Antonio Leone,
EMILIA ROMAGNA
Gian Marco Saccone e Roberto
e numerose competizioni indi- D'Ambrosio, un successo importante,
viduali in programma nella Un momento della premiazione delle Final Four femminili.
nostra regione hanno preso il via nel
mese di febbraio con il torneo giovanile di Macroarea “Città di Reggio Calabria” che ha riscosso un notevole sucFRIULI
V. GIULIA
cesso in
termini di partecipazione
quantitativa (superati i trecento iscritti)
e qualitativa.
Il Tennis Club 2002 di Benevento
padrone della categoria under 12. In
pochi giorni ha vinto sia il titolo regionale maschile sia quello femminile.
Nell'under 12 maschile la final four si
è disputata al New Age di Piedimonte
Matese, organizzata da Giacchino
Coppola. Nella prima giornata Il TC
2002 batteva il Tennis Club Vomero
2-1, mentre La Fagianella di
Benevento superava il Tennis Caserta
2-1; nella seconda giornata il Vomero
piegava la Fagianella 2-1 mentre il TC
2002 batteva 3-0 il Caserta; infine il
TC 2002 conquistava la terza e decisiva vittoria sul La Fagianella, mentre
di Maria Grazia Ciotola
L
SuperTennis Magazine n. 5 39 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
PUGL
CALABRIA
MARCHE
la voce delle regioni
CAMPANIA
Il circolo del Presidente Antonio Simona Romano conquistano così lo
Cusano aveva in precedenza ospita- scudetto regionale. Terzo il Garden
to le final four della manifestazione Vesuvio 1972 del maestro Vincenzo
EMILIA ROMAGNA
femminile, vinta meritatamente dai Garbato e Fabio Teneriello, quarto il
sanniti sul Top One di Casavatore del S. Pietro del maestro Pratese.
maestro Claudio Zecchino. Le atlete Giudice Arbitro dell'evento è stato
Martina Amato, Elisa Leone e Paolo Zerella
FRIULI V. GIULIA
Buon Compleanno a tutti!
di Ugo Massa
L
a nostra Regione è piccola ma
ricca di tradizioni sportive,peraltro
fortemente diversificate. Dei circa 60
sport ufficializzati Coni, in Friuli Venezia
Giulia ne mancano pochissimi. Lo sport,
in genere, come elemento caratterizzante dei friulani e dei giuliani.
Un ambiente che vanta oltre venti
società ultracentenarie, o vicine al traguardo secolare, tutt’ora attive. Fra le
quali lo storico Tennis Club Triestino,
nato sotto l’ala degli Asburgo, che soffia quest’anno sulle 110 candeline del
suo genetliaco ed il sodalizio tennistico di San Vito al Tagliamento che prepara i festeggiamenti per il centesimo
anno di vita che si celebrerà nel 2009.
Per restare al nostro amato sport, ed
in merito agli affiliati, che operano in
un clima di fattiva collaborazione con
il Comitato Fit regionale, si registra un
ventaglio completo di tipologie sociali.
Dal piccolissimo e recente club dotato, magari, di un solo campo scoperto, a quello storico, a quello che assume importanza internazionale per attività praticata ed organizzata.
In quest’ultima direzione si distingue
l’Eurotennis di Cordenons, in provincia
di Pordenone. A proposito di compleanni proprio quest’anno il Club intende celebrare il suo 30°, in pompa
magna. Tanto per cominciare, dal 26
luglio al 3 agosto ospita un 100.000
dollari Challenger Atp. E’ la prima
volta che in regione si propone un
evento di tale portata. Inoltre, è notizia
di questi giorni che il Consiglio federale ha affidato all’Eurotennis l’organizzazione del campionato nazionale
individuale della categoria under 11,
maschile e femminile, che si disputerà dal 23 al 29 giugno pv. Quasi un
cerchio ideale di competizioni che si
chiude sui 15 campi da tennis del
club friulano: dai top 100 del mondo
ai giovanissimi che si affacciano ai
bordi della carriera agonistica.
Occorre rilevare che le attuali strutture del Club, sportive e ricettive, si allineano alle migliori del Triveneto e del
Nord Italia. Distribuite su 40.000 metri
quadrati comprendono oltre ai citati
campi, dei quali 8 coperti in elegante
struttura di legno lamellare, campi da
squash ed un avanzato Parco acquatico, completato da piscina tropicale
da mille mq. Il complesso sportivo
assume poi importanza decuplicata
per la stretta collaborazione instaurata
con l’interconnesso Dream Village. Il
più grande Centro Benessere d’Italia:
fitness/wellness, piscina tropicale,
parco acquatico, grotte fitness e tropicali, beauty dream, palestra, arrampicata sportiva, bar, ristorante.
Comunque l’attività sportiva gestita
senza scopi di lucro che caratterizza
l’Eurotennis è sostenuta dall’organizzazione imprenditoriale denominata
Eurosporting. A capo delle due anime,
sportiva e commerciale, dell’organizzazione congiunta risiede il presidente
e general manager Edy Raffin.
Personaggio a tinte forti. Un mix di
guasconeria e di sogni, pensati e realizzati. Self made man, partito tren-
»
MOLISE
Si è conclusa, infine, anche la Grasso 6-4 5-7 6-1 e dal doppio
Coppa Italia a squadre della composto da Antonio Borriello e
Campania. In finale successo del dallo stesso De Lucia, che piegaPIEMONTE
Railway Sports che ha battuto in vano Giancarlo Sarnella e
trasferta il Tennis Vomero 2-1. I Schiraldi 6-2 6.3. Il punto del
punti della vittoria sono arrivati Vomero arrivava da Sarnella su
da Fabio De Lucia su Carlo Borriello 6-1 6-4.
•
t’anni con un campo da tennis ricava- Schiera inoltre gli under 12, 14 e 16,
PUGLIA
una formazione di serie C femminile e
to dall’orto di casa, per arrivare all’attuale piccolo impero dello sport e del due di serie D maschile. Infine, la
benessere. Come attività tennistica, il creatura più coccolata dal presidente
club partecipa per l’undicesimo anno Raffin: la Tennis Academy. Piccola uniconsecutivo al massimo campionato versità tennistica internazionale, risernazionale di tennis maschile a squa- vata ai ragazzi. E’ partita sotto la diredre. Nove, in serie A1 e due in A2. zione dello spagnolo Sanchez è pas-
In alto, Elena Bertoia (Eurotennis), vicecampionessa italiana under 14.
Sotto: il campo centrale dell’Eurotennis Cordenons.
SuperTennis Magazine n. 5 40 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
la voce delle regioni
»
I campi coperti dell’Eurotennis.
sata ora, alle cure di Mosè Navarra. Gli
allievi possono essere ospitati anche a
tempo pieno, con tanto di convitto e di
frequentazione delle scuole pubbliche. L’Istituzione sta raccogliendo
consensi da molte parti del mondo.
Per inciso, sono attesi allievi provenienti anche dall’India. Chiediamo al
presidente Raffin che ci confidi il
segreto del suo successo:
“Programmare target da sogno per
riuscire a gustare il piacere di raggiungerli e superarli. Insomma buttare
il cuore oltre l’ostacolo”.
•
LAZIO
Casa Lazio atto secondo
saranno riconosciuti 25 euro al giorno
di Marcello Giordani
LIGURIA
per ogni turno superato, 50 euro forfettari per il doppio ad ogni giocatore
resso la sala congressi del Tc che abbia raggiunto almeno la semifiEmpire di Roma, sabato 5 nale. Per il raggiungimento di una finaaprile si è tenuta la presentazione del- le in qualsiasi torneo Nike Tour saranle iniziative che il progetto Casa Lazio, no riconosciuti 100 euro per un masiniziato lo scorso anno, porterà avanti simo di due tornei. Nell’ambito del
per il 2008.
Progetto Prince sono inoltre previste
Alla presenza di LOMBARDIA
un pubblico numero- otto borse di studio da 250 euro
so composto dai giovani atleti, dai loro (finanziate dal C.R.), quattro destinate
genitori e da diversi maestri e addetti alle scuole secondarie di primo grado
ai lavori, il Presidente del C. R. Lazio, e quattro per i frequentanti le prime tre
Avv. Fabrizio Tropiano, presente insie- classi di scuola secondaria di secondo
me ad alcuni consiglieri, ha illustrato grado. I candidati dovranno aver aderiquelle che saranno le direttrici princi- to al progetto Casa Lazio. La Prince
pali lungo le quali operarà il progetto donerà ad ogni assegnatario delle
MARCHE
dedicato, ricordiamo, a tutti i ragazzi borse di studio, un paio di scarpe da
under 10-12-14-16 residenti nel tennis ed una matassa di corde da m.
Lazio e tesserati per società sportive 200. Sempre sotto l’egida della Prince
affiliate alla FIT.
il premio letterario “Una poesia per il
Queste le iniziative previste per l’anno tennis” destinato, non solo agli under
2008, Il C. R. Lazio elargirà i seguenti 16, ma anche ai veterani Over 35.
contributi agli atleti aderenti al proget- saranno previsti infatti due premi che
to: Tornei Tennnis Europe,
25 euro al consistono in due contratti Prince conMOLISE
giorno per ogni turno superato nel tenenti due racchette, una borsa, un
tabellone principale di singolare, 50 paio di scarpe da tennis ed una
euro andranno ai ragazzi provenienti matassa di corde da m. 200. La comdalle qualificazioni e classificatisi al I° posizione dovrà essere attinente al
turno. Sarà finanziato un solo torneo e mondo del tennis e dovrà pervenire al
cioè il miglior piazzamento conseguito C.R.Lazio entro il 15 ottobre 2008. Il
dall’atleta. Anche ai Campionati Italiani Premio Ranking ATP/WTA Casa Lazio
PIEMONTE
P
PIEMONTE
SuperTennis Magazine n. 5
del valore di 500 euro se lo attribuirà il tro della Finanza di Villa Spada; possogiocatore o giocatrice che SARDEGNA
alla data no essere convocati per stage tecnici e
della prima settimana di novembre manifestazioni tennistiche organizzate
2008 avrà la miglio classifica ATP o dal comitato regionale e hanno la posWTA. Oltre a tutte queste iniziative, pre- sibilità di partecipare alle iniziative conviste per l’anno in corso, ricordiamo nesse al torneo Nike Junior Foro Italico
che i ragazzi che aderiscono al pro- in programma a maggio durante gli
gramma hanno la possibilità di ottene- Internazionali d’Italia. A solo un anno
re wild card per i tornei internazionali dalla nascita il progetto Casa Lazio
SICILIA
organizzati nel Lazio o attraverso tornei
continua la sua opera a favore del tendi prequalificazione o direttamente nis giovanile regionale con rinnovato
secondo indicazioni del settore tecnico vigore ed entusiasmo con l’ambizione
regionale. Possono usufruire delle di portare i suoi rappresentanti ai vertistrutture del centro servizi del C.R. ci del tennis nazionale e, perché no,
Lazio attualmente situato presso il cen- ancora più in alto!
Il presidente del Comitato Regionale Lazio, Fabrizio Tropiano.
TOSCANA
TRENTO
UMBRIA
VENETO
41 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
la voce delle regioni
I due finalisti del 10 mila dollari del
New Country: il macedone Rusevsky
e l’italiano Di Meo.
Un macedone
a Frascati
Il sogno di Giulio Di Meo di aggiudicarsi la dodicesima edizione del torneo
internazionale di Frascati che si è
svolto, come ogni, anno presso il New
RUZZO
Country di Marcello Molinari si è
infranto un po’ per i meriti del suo
rivale nella finalissima, il macedone
Predrag Rusevski, ma in gran parte
per i propri demeriti comportamentali
che non permettono a questo atleta di
emergere come i suoi mezzi tecnici e
LICATA
fisici gli garantirebbero. Eppure Di
Meo era stato protagonista di un
grandissimo torneo: partito dalle qualificazioni aveva operato un percorso
fantastico nel main draw superando
Novisky al primo turno per 64 30 rit.;
l’argentino Aranguren, testa di seririe
numero 3, per 6-3 4-6 7-6(2) e nei
LZANO
quarti l’austriaco Stasiak con un
perentorio 6-1 6-4. Ma il capolavoro
del velletrano era stata la semifinale
contro Tomas Tenconi dove si era conquistato il diritto alla finalissima con
due set tiratissimi conclusisi entrambi
sul fil di lana, 7-6(4) 6-4 il risultato a
suo favore. Nell’atto finale dopo aver
ABRIA
ceduto il primo set al suo avversario,
trovava ritmo e qualità per riportarsi
sul punteggio di un set pari ma all’inizio della terza e decisiva partita un
penalty point, peraltro giustificato,
sanzionato dalla giudice di sedia,
mandava su tutte le furie Di Meo, che
da quel momento prendeva di mira
MPANIA
verbalmente e continuamente l’arbitro
uscendo completamente dal contesto
della gara e guadagnandosi i rimbrotti del numeroso pubblico che lo aveva
fino ad allora sostenuto.
Sogno infranto dunque ma necessita
un mea culpa sincero da parte di Di
ROMAGNA
Meo che forse è l’unico colpevole
della sua mancata realizzazione.
V.
»
•
RISULTATI
Finale singolare maschile: Rusevsky
(Mkd) b Di Meo (Ita) 63 46 61
Finale doppio maschile: Gonzalia
b
Juan-Pablo
Jonathan-Villar
GIULIA
Aranguren Joan Martin–Fabri Alejandro
36 76(3) (10-7).
SARDEG
LAZIO
LIGURIA
Ventata di gioventù
di Marco Preti
lo gialloblù è quello che si sta impegnando più a fondo nell’agonismo di
qualcheLOMBARDIA
settimana dalla con- vertice. Non a caso ha la squadra più
clusione dei settimi assoluti forte (in A2) e un’altra molto competiregionali, terminati con il doppio suc- tiva in B femminile.
cesso degli atleti del Park Genova, Le ragazze. L’altra nota significativa
Roberta Calvi nel singolare femminile riguarda il ricambio generazionale
e Pietro Ansaldo in quello maschile, si del nostro tennis. Ansaldo e Sanna
può trarre un bilancio complessivo rappresentano ormai delle certezze,
della manifestazione.MARCHE
ma sono ancora giovani. La loro
Prima di tutto va ribadito il pieno suc- ennesima finale premia il loro impecesso del torneo di via Zara. Nato gno di questi anni, sempre tra i prianche per compensare la perdita missimi. In alcune precedenti ediziodell’Under 14 internazionale, in effetti ni i campionati erano stati nobilitati
ha poi preso una sua dimensione ben
precisa. La maggior parte dei giocatori lo affronta volentieri, il livello è semè mai manpre buono, il pubblico non
MOLISE
cato. Anche quest’anno, con questa
Pasqua così anticipata e con qualche
minaccia di maltempo, la festa c’è
stata ugualmente. E’ una gara atipica,
ma proprio perché ci sono tanti
“derby”, che in ambiente come quello
tennistico sono inPIEMONTE
realtà soprattutto
sfide tra amici, si presenta diversa da
tanti altri “Open”. Ciò non significa,
comunque, che manchi l’agonismo.
Anzi, ormai questo titolo regionale è
diventato prestigioso e i più forti lo
vogliono conquistare.
Il verdetto tecnico è stato, anche quePUGLIA
st’anno, interessante. Intanto,
quattro
atleti del Park Genova nelle due finali
di singolare, a confermare che il circo-
A
da presenze di liguri “acquisiti”,
come Daniele Musa, oppureSICILI
in
campo femminile dalla Canepa, dalla
Pioppo, dalla Polito, che giocano
ormai in altre regioni. Proprio tra le
ragazze, il torneo ha portato stavolta
una ventata di aria nuova. In finale,
infatti, sono giunte due ragazze di 16
e 18 anni, Margherita Peri e Roberta
TOSCAN
Calvi, anche in questo caso atlete del
Park. In partenza si pensava che la
Lanteri (testa di serie numero 1), la
Campese o la stessa Rodino, che sta
giocando bene in questo periodo,
fossero le favorite. Invece Boba e
Margherita hanno fatto grandi progressi. La Calvi ha battuto la Rodino
TRENT
nei quarti e la Lanteri in semifinale, la
Peri ha vinto due battaglie con la
Picasso e la Campese. Poi, in finale,
mentre Ansaldo lasciava pochi giochi
SuperTennis Magazine n. 5 42 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
UMBRI
VENET
VALLE D’A
la voce delle regioni
»
LAZIO
ABRUZZO
la Calvi faceva loLAZIO
stesso con che parola per gli altri protagonisti
a Sanna,
BASILICATA
la Peri: sono loro i campioni liguri del della settimana degli assoluti. Da
2008. Nel dominio Park, anche i segnalare ad esempio Picco (2.7)
doppi. Stessi nomi dei singoli: la cop- vincente su Caravelli (2.4), ma
pia Ansaldo / Sanna ha sconfitto in anche Pompeo, fuori per due tie
finale Cafferata e Wellenfeld per 6-3 break, e Parodi, ad un passo dai
6-3, le ragazzine terribili Peri / Calvi quarti. La Campese ha impegnato a
hanno regolato 7-6 7-6 Buchanan e fondo la Peri, la Picasso ha battuto
BOLZANO
Infine una LIGURIA
soddisfazione Giulia Calvi, la stessa Lanteri è pur
Campese.
per Campese e Cafferata, campioni sempre giunta in semifinale.
nel misto (secondi Valentina e Insomma, il nostro tennis è sempre
Francesco Picco).
ben vivo e gli Assoluti non hanno
Gli altri. Detto dei trionfatori, qual- fatto che confermarlo.
•
SARDEGNA
RISULTATI
LIGURIA
Semifinali: Ansaldo b.Cafferata 76
Singolare Maschile
Ottavi: Vigesi b. Rava 62 75, 63, Sanna b. Wellenfeld 64 61.
Cafferata b.Mossa 57 61 61, Picco Finale: Ansaldo b.Sanna 61 64.
b. E. Caravelli 76 26 63, Pompeo b.
F. Wellenfeld 62 46 62, E. Singolare Femminile
Wellenfeld b. Parodi 46 63 63, Quarti: Lanteri b.Picco 36 63 76, R.
Vicini b. Fossati 46 64 64, Sanna b. Calvi b. Rodino 75 60, Peri b.
SICILIA
LOMBARDIA
Picasso 36 75 64, Campese b.
Falcone 63 62.
Quarti: Ansaldo b. Vigesi 60 60, Gavoglio 64 36 75.
Cafferata b. Picco 63 64, Wellenfeld Semifinali: Calvi b. Lanteri 76 63,
b. Pompeo 76 76, Sanna b. Vicini Peri b. Campese 64 36 63.
Finale: Calvi b. Peri 62 64.
62 62.
TOSCANA
MARCHE
LOMBARDIA
CALABRIA
Numeri in orbita
Di tutto un po’
approvati dalla nostra Federazione sia
diCAMPANIA
Alberto MARCHE
Silenzi
fra quelli di competenza centrale che
quelli di competenza regionale; fra
l 2008 è iniziato sotto i migliori questi ultimi 35 tornei rodeo.
auspici quantomeno sotto il profilo L’obiettivo regionale è quello di superare nel corso dell’anno il numero comnumerico.
E’ aumentato il numero delle squa- plessivo dell’anno passato che ha visto
dre impegnate nelle competizioni disputare ben 429 tornei.
EMILIA
ROMAGNA
federali, con un incremento
impor- Tutto questo non viene segnalato per
MOLISE
tante che riguarda le formazioni gio- un vanto particolare della Lombardia,
vanili, ad ulteriore conferma delle ma semplicemente per convalidare
impostazioni sportive volute dal una sensazione o meglio una realtà
che vede il nostro sport in notevole crePresidente regionale.
In crescita inoltre il numero dei tornei scita sia a livello giovanile che a livello
sia in campo giovanile che nei tornei amatoriale; sotto questo ultimo aspetto
tradizionali con conferma delle gare crediamo, anzi siamo certi, che le riforFRIULI
V. GIULIA
PIEMONTE
“open” e con incremento massiccio nei me Federali di questi ultimi anni, in partornei svolti e da svolgere con la formu- ticolar modo quella delle classifiche,
la del rodeo, sia nella categoria open abbiano centrato l’obiettivo di aumenche in quella giovanile e di cui abbiamo tare il numero delle gare e dei parteciriferito nell’ultimo numero di questa panti oggi tutti impegnati a migliorare la
rubrica; si sta registrando inoltre un propria classifica o quantomeno ad
grande interesse per la formula chia- ottenere anche la minima possibile.
mata rodeo ad una stella,PUGLIA
ideata per la Ci auguriamo che anche le modifiche
apportate alla formula di svolgimento
quarta categoria.
Questo dato ha una rilevanza sportiva delle gare individuali possa ancor più
importante perché consente a chi lavo- migliorare l’attività sportiva ma, se cosi’
ra tutta la settimana, ma soprattutto ai non fosse, si potrà sempre tornare alle
ragazzi più giovani, di gareggiare senza antiche formule, certi che il tennis condifficoltà particolari e di tempo in quan- tinuerà nei prossimi anni a dare grosse
to le gare si svolgono in due giorni, nor- soddisfazioni a chi opera nel settore ed
a tutti i numerosi appassionati che, in
malmente di sabato e domenica.
Per fornire comunque un dato reale Lombardia ed in tutta Italia sono in
possiamo dire che alla fine di aprile grossa crescita numerica e soprattutto
abbiamo in Lombardia 258 tornei già agonistica.
I
Lamberti dell’AT Macerata fra gli
di Roberto Senigalliesi
TRENTO
MOLISE
under 12.
UNDER 10 MASCHILI. Netto succesl Maggioni San Benedetto ed il so di Samuele Ramazzotti su
CT Fano hanno ospitato i regio- Giovanni Angeletti del TT Senigallia,
nali giovanili indoor, mentre la pro- in semifinale Tomas Compagnucci
vincia di Ancona si è aggiudicata la dell’AT Macerata e Lorenzo Battista
Coppa Province.
dell’Eurocivitanova.
PIEMONTE
SAN BENEDETTO
DEL TRONTO.
Quarti: Ramazzotti b. Tiranti 6-0 6UMBRIA
Nella nuova struttura coperta del 0, Compagnucci b. Taha 6-3 6-4,
Maggioni successi di Samuele Battista b. Mazzarini 6-2 6-3,
Ramazzotti del CT Moie e Anna Angeletti b. Boriani 6-1 6-0.
Quinzi del CT Castel Di Lama fra gli Semifinali:
Ramazzotti
b.
under 10 e di Francesca Giuliani del Compagnucci 6-0 6-2, Angeletti b.
Tennis Team Senigallia e Edoardo Battista 6-1 6-2.
I
PUGLIA
VENETO
Le premiazioni dei campionati regionali al Maggioni San Benedetto.
VALLE D’AOSTA
•
SuperTennis Magazine n. 5 43 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
la voce delle regioni
Finale: Ramazzotti b. Angeletti 6-2
6-2.
UNDER 10 FEMMINILE. Anna Quinzi
LICATA
ha battuto in finale,6-2 6-1, Camilla
Rizza del CT Porto san Giorgio. In
semifinale Giulia Mancini ed Aurora
Curzi.
UNDER 12 MASCHILE.Successo di
Edoardo Lamberti sul giocatore di
casa Lapo Viviani. Ottimi semifinalisti Matteo Baldini dell’AT Ancona e
LZANO
Michele Ferretti dell’AT Riviera del
Conero.
Quarti: Lamberti b. Trento 6-1 6-1,
Baldini b. Mangiaterra 6-4 6-3,
Ferretti b. Talamonti 6-2 6-0.
Semifinali: Lamberti b. Baldini 6-3
6-2, Viviani b. Ferretti 6-3 6-2.
Finale: Lamberti b.Viviani 6-1 6-3.
ABRIA
UNDER 12 FEMMINILE. Francesca
Giuliani ha battuto dopo una lunga
lotta Greta Ceccomori del CT Porto
San Giorgio. Brave anche le due
semifinaliste Cristina Abrami del CT
Civitanova e Chiara Marchigiani
dell’AT Macerata.
Quarti: Abrami b. Re 6-1 6MPANIA
2,Ceccomori b. Rizza 7-6 6-1,
Giuliani b. Cenci 6-4 3-6 6-3,
Marchigiani b. Rocchi 6-1 6-4.
Semifinali: Ceccomori b. Abrami 6-2
6-2, Giuliani b. Marchigiani 6-0 6-0.
Finale: Giuliani b. Ceccomori 6-4 57 6-2.
ROMAGNA
FANO. Successi di Giovanna Fioretti
della Magic Academy Jesi e Nicolas
Compagnucci dell’AT Macerata
nella categoria under 14.
In campo femminile Giovanna
Fioretti ha battuto in finale Jessica
Corinaldesi del TT Senigallia in due
V. GIULIA
partite. In semifinale si sono piazzate Carla Bassi del Guzzini Recanati e
Francesca Tondi del CT Fano.
Tra i ragazzi, al termine di un’accesa finale, Nicolas Compagnucci ha
battuto in tre partite Roberto Vecchi
del CT Porto San Giorgio. In semifinale non aveva avuto problemi contro Matteo Apolloni del CT Moie,
mentre Vecchi si era imposto in tre
partite ad Alberto Lombardi dell’AT
Ancona. Nei quarti Lorenzo Battista
dell’EuroCivitanova, Paolo Apolloni,
Edoardo Ruggeri e Edoardo Sorci.
RISULTATI.
Singolare maschile
SARDEG
LAZIO
RUZZO
»
Ottavi: Battista b. Battistini 60 63,
Ruggeri b. Mattei 61 67 63, Sorci b.
Belvederesi 63 75.
SICILI
b.Battista 60
Quarti: Compagnucci LIGURIA
60, Apolloni M. b. Ruggeri 60 6-0,
Lombardi b. Apolloni P. 63 61,
Vecchi b. Sorci 60 62.
Semifinali: Compagnucci b. Apolloni
63 60, Vecchi b. Lombardi 36 60
63.
Finale: Compagnucci b. Vecchi 62
TOSCAN
LOMBARDIA
36 64.
Singolare femminile
Quarti: Bassi b. Mazza 60 60,
Corinaldesi b. Paoletti 75 63, Tondi
b. Bravi 60 60, Fioretti b. Salucci 60
60.
La squadra di Coppa delle Coppa Province.
Semifinali: Corinaldesi b. Bassi 61
della Coppa delle Province. In finale composta da Michele Ferretti,
63, Fioretti b. Tondi MARCHE
75 75.
TRENT
Finale: Fioretti b. Corinaldesi 61 64. ha battuto di misura, 5 a 4 il pun- Giovanni Angeletti, Giulia Mancini,
COPPA PIA. Successo della rappre- teggio, i pari età della provincia di Samuele Ramazzotti, Matteo
sentativa della Provincia di Ancona Macerata (maestro Pierpaolo Baldini, Valentina Re e Francesca
(tecnico Claudia Oliva) nella finale Cenci). La squadra vincitrice era Giuliani.
•
MOLISE
Michele Borrelli, che ha portato
l’unico punto alla squadra molisana
nella gara contro la Provincia di
Lecce.
Coppa
stregata
PIEMONTE
UMBRI
VENET
di Ida Santilli
S
i è conclusa con una
débacle la trasferta dei
molisani in terra pugliese. Anche
se i precedenti vedevano
favoriti i
PUGLIA
cugini del Tavoliere, i molisani
affrontavano la gara del girone di
qualificazione della Coppa delle
Province con la giusta carica agonistica.
La prima giornata ha visto la
compagine molisana under 12
opposta a quella della provincia di
Lecce. L’unico punto è stato conquistato da Michele Borrelli che
ha sfoderato una prestazione di
tutto rispetto contro Alberto
Giannini, un avversario per niente
facile. Dopo aver ceduto il primo
set per 4 a 0 (gli under 10 gioca-
SuperTennis Magazine n. 5 44 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
VALLE D’A
LIGURIA
SICILIA
LICATA
la voce delle regioni
ZANO
LOMBARDIA
TOSCAN
MARCHE
TRENT
MOLISE
UMBRI
»
La squadra molisana impegnata
nella Coppa delle Province 2008.
vano
ABRIA
due mini set a 4 con tie
break in sostituzione del terzo set)
è riuscito nell’impresa di aggiudicarsi la seconda frazione per 4 a
2 e vincere al tie - break del terzo
(10-8). Un match intensissimo
sotto il profilo della concentrazione che ha consentito al molisano
MPANIA
di mostrare tutte le sue qualità
fisiche e mentali. Basti pensare
che sul punteggio di 8 a 3 in suo
favore (il tie break si giocava a 10
punti), raggiunto dall’avversario
fino a 8 pari, non ha perso la concentrazione e ha inanellato una
serie di punti che lo hanno conROMAGNA
dotto alla vittoria finale.
Niente da fare, invece, per tutti
gli altri componenti della formazione. Edoardo Cicchese, Matteo
Filippi e Nicola Ciarlariello tra i
ragazzi e Pierangela Carfagnini,
Elena Sulmona e Alessia De
V. GIULIA
Gragorio tra le ragazze, hanno
fatto ricorso al loro miglior tennis
per tener testa ai più quotati
avversari. Ancora più amara la
sconfitta subita dai molisani ad
opera della formazione della provincia di Taranto. Il ko è arrivato
sonoro e ha lasciato qualche
rammarico.
Qualche spiraglio lo ha lasciato
intravedere Nicola Ciarlariello
che ha avuto la possibilità di
aggiudicarsi il secondo set sprecando un’occasione d’oro sul set
point ed ha perso sul filo di lana
(75 64) un match tutto sommato
alla sua portata. Anche il tandem
formato dalla coppia CiccheseFilippi ha fatto sperare in una vittoria. Per condotta di gara e carica agonistica, i due pur cedendo
il match al tie break del terzo set,
hanno ricevuto il plauso dei tecnici e del pubblico presente.
Michele Borrelli è stato costretto
al ritiro sul punteggio di 3 a 2 in
suo favore nel 1° set a causa di
un forte mal di testa, probabilmente dovuto allo sforzo psicomatch
della
fisico del
mattina.
•
PIEMONTE
Al top del ranking
squadre, mentre la formazione della
provincia di Torino è giunta VENET
terza
nella Coppa Luigi Orsini, competizione riservata ai giovani under 1011-12, e la rappresentativa piemontese under 10-12-14 ha vinto il
Master TTK. I ragazzi più grandi,
artefici dei successi degli anni precedenti, hanno proseguito la loro
DA
esperienza ancheVALLE
in campo internazionale e sono ospiti ricorrenti al
centro tecnico federale di Tirrenia.
PUGLIA
Stefano Napolitano e Matteo Donati,
di Ugo Veglia
hanno conquistato i primi posti del
campionato individuale e di quello a
l PIA Piemonte e Valle d’Aosta Edoardo Cecere durante una fase di allenamento al centro Sisport Fiat.
raggiunge nuovamente la vetta della speciale classifica riservata
ai Circoli aderenti ai Piani Integrati
d’Area. I risultati nazionali ottenuti
nel corso del 2007 dai giovani tennisti piemontesi, il piazzamento
complessivo delle rappresentative
provinciali e regionali impegnate
nelle competizioni a squadre, l’efficiente lavoro svolto dalla totalità dei
maestri delle Associazioni aderenti
al PIA nel pieno rispetto delle regole dettate dalla Federazione, ha
consentito di riottenere il significativo riconoscimento.
Questo traguardo fornisce un ulteriore stimolo per la ricerca di talenti
e per il miglioramento del gioco del
tennis sul piano qualitativo e gli
effetti dell’attività del PIA, con i successi che si susseguono ormai da
tempo, sono una risposta concreta a
tutti coloro che osservarono scetticamente l’organizzazione dei piani di
lavoro iniziali.
Nel corso del 2007 i giovani under
12 del Società Canottieri Tanaro,
I
SuperTennis Magazine n. 5 45 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
’
SICILIA
LIGURIA
la voce delle regioni
TOSCANA
LOMBARDIA
Il maestro Luca Bolognino che ha rile- sovvenzione da parte del soggetto
vato l’impegno del collega Marco pubblico, per le spese sostenute dai
MARCHE
federale coor- giovani piemontesi meritevoli durante
Girardini, è il referente
dinatore dell’attività tecnica dei PIA lo svolgimento della propria attività
della Macroarea Nord-Ovest. Nel tennistica.
corso dell’anno corrente ha già avuto Le prospettive delle ventidue assomodo di riscontrare l’alacrità dei tec- ciazioni che costituisco il PIA
nici e l’impegno dei ragazzi coinvolti Piemonte-Valle d’Aosta, per l’immenel progetto e ha potuto verificare la diato futuro sono buone. Oltre al
costante attività dei Circoli sotto il pro- consolidamento dei ragazzi indirizMOLISE
filo della promozione per
lo sport del zati alla fase di specializzazione,
Tennis.
quali tra gli altri Alessandro Giuliato,
Tutto il grande movimento tennistico Luca Tomasetto, Filippo Frigerio,
giovanile ha permesso di ottenere un Federica
Gardella,
Matteo
ulteriore apporto economico dalla Marangoni, Andrea Tallarico,
Regione Piemonte, erogato a favore Lorenzo Sonego, Andrea Vavassori,
dei ragazzi che non ricevono un con- Giulia Pairone, Alexa Avalis e molti
tributo diretto PIEMONTE
da parte della altri, gli addetti ai lavori stanno conFederazione Centrale. Il Comitato centrando l’attenzione sui giovani
Regionale Piemontese ha predispo- emergenti del 97,98,99 e 2000.
sto il progetto regionale “Junior Giovanni Fonio, Riccardo Sala,
Tennis Team” che ha ottenuto una Lorenzo Moja, Lorenzo Molina,
PUGLIA
Obiettivo: Pia Cup
»
Duvier Dzeubou ed i più piccoli Circoli aderenti
Edoardo Cecere e Manuele Micca al PIA Piemonte - Valle d’Aosta
TRENTO
sono i maschietti su cui il responsabile regionale maestro Massimo
Circolo della Stampa Sporting – ASD
Larivera esprime un parere di oggettiva soddisfazione. Un po’ meno Le Pleiadi – TC Monviso – ASD
nutrita la composizione femminile Valpellice – Tennis Rivoli 2000 – TC
che per il momento può contare su
un livello qualitativo discreto delle Chatillon – CT Aosta – CT
sole Anna Turco e Anna Maria Courmayeur – TC Caselle – Sisport
UMBRIA
Procacci.
I prossimi impieghi di questi giova- Fiat SSD – Orange Club North Tennis
ni, sia in campo individuale che – D.L.F. Torino – Ivrea Tennis
nelle competizioni a squadre, delineeranno le potenzialità delle risor- Academy – TC Piazzano – ASD
se piemontesi attualmente a dispo- Villaglicini – DLF Alessandria – SS
sizione ma è certo che non manCanottieri Tanaro – Soc. Canotieri
cherà, nel proseguimento dell’attiviVENETO
tà, l’innesto di nuovi elementi cre- Casale – Country Club Cuneo –
sciuti attraverso le indicazioni di un
Mondovì Sporting Club – CT
progetto che ha dimostrato tutta la
Riverside
sua validità.
•
Molise, la sede della finale che finora tivo è il titolo. Under 10 alla prova con
è sempre stata laVALLE
«Caput mundi» non la «Pia
la manifestazione che si
DCup»,AOSTA
è ancora definita ufficialmente. Tutto ispira ai «Piani integrati area». Dal 1^
sommato, però, questo non è un gros- al 3 maggio a Maglie la Puglia, insieso problema: Roma o non Roma me con Calabria e Sicilia (per la
(anche se al 90% la storica sede macroarea Sud) ha già un posto assidovrebbe essere riconfermata) l’obiet- curato alla fase nazionale della mani-
’
La squadra del Pia Puglia Nord, vincitrice della Pia Cup 2007.
di Marianna La Forgia
C
erto l’agenda degli appuntamenti dei tennisti pugliesi è
bella zeppa dall’inizio dell’anno, ma gli
impegni che aspettano le racchette
nei mesi primaverili sono più che delicati per le nuove promesse che si
affacciano alle competizioni di un certo rilievo agonistico.
Nello specifico sono tre le manifestazioni sulle quali si posa l’attenzione dei
tecnici e dei dirigenti in cerca del gioiello del futuro, del talento di interesse
nazionale dalle ambizioni forti e dall’animo carismatico.
Nella «Coppa delle Province» Bari e
Lecce accedono alla fase nazionale
che dal 23 al 25 maggio si terrà a
Roma. Forse. Perché se è certo che il
capoluogo pugliese e la capitale del
barocco si sono fatte strada nei rispettivi raggruppamenti con Foggia,
Brindisi e la Basilicata, Taranto e
SuperTennis Magazine n. 5 46 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
la voce delle regioni
festazione giovanile, volàno delle
nuove leve della regione: non a caso
l’anno scorso la squadra della Puglia
(area nord) treminò il percorso con
una vittoria. E da un campo all’altro,
quello che adesso (mentre leggete)
terrà occupate le menti dei ragazzi e
delle ragazze in pantaloncini e gonnel-
lini sarà la fase semifinale della
«Coppa Belardinelli» di Taranto. Alla
masseria «Vaccarella», la struttura in
cui si svolgeranno i match degli under
14 dal 25 al 27 aprile, tutto è pronto
affinché Marche, Toscana e Sicilia (e
Puglia naturalmente), si giochino il
tutto per tutto per arrivare a Roma per
SARDEGNA
Le magnifiche quattro
La squadra capitanata da Carlo
SICILIA
di Lazzaro Cadelano
Porqueddu ha trionfato battendo tutte
le avversarie: una dopo l’altra, domeo Sporting Quartu ha vinto la nica dopo domenica, le ragazze di
serie C femminile: Patrizia Mir- Quartu Sant’Elena hanno vinto ogni
tillo, Stefania Carmelita, Marta Plumi- sfida, chiudendo il campionato con
tallo e Giulia Porcu sono le nuove sette vittorie in sette giornate.
Lo Sporting partiva il pole position,
campionesse sarde.
L
TOSCANA
la qualificazione nazionale. Lorenza
Stefanelli, promettente tennista brindisina (facile pensare ad una nuova
Pennetta in erba), sarà la punta di diamante della griglia femminile: su di lei
l’attenzione del movimento regionale,
le speranze di aprire le ali ad una
nuova scintillante carriera, l’ambizione
di conquistare almeno la finale al Foro
Italico, per dimostrare che il talento
non è una parentesi o un evento
improvvisato, ma è dedizione, cura,
lavoro e sudore. Proprio come è successo nel 2003 quando nella magica
cornice romana la Puglia delle giovani
promesse era senza rivali.
sulla carta era la squadra più accreditata per il titolo, ma come tutti i tornei a squadre bisognava dimostrare
sul campo di essere i più forti. Le
campionesse uscenti del Tc Cagliari,
benché detentrici del titolo, non partivano accreditate dai favori del pronostico poiché la società ha schierato una squadra baby (Elisa Idini,
Federica Mameli, Giulia Cireddu,
Alessandra Lenzini, Carlotta Lehner)
e non le ragazze che avevano vinto il
titolo un anno fa. Ma il campionato
regionale di C rosa si annunciava
equilibrato, con Alghero e Selargius
che potevano dire la loro nella corsa
al titolo. “Non era così scontata la
nostra vittoria”, ha precisato il maestro Porqueddu, “Alghero non ha
potuto schierare la squadra titolare, e
ha pesato tanto l’infortunio della
numero uno Marielisa Loriga, e
anche Selargius non ha potuto sempre contare sulle migliori giocatrici.
Vincere il campionato era il nostro
obiettivo e abbiamo affrontato il campionato con una squadra sempre
competitiva, giocando ogni partita al
massimo delle nostre possibilità.
Cosa che non è successa ad altre
squadre, come Elmas e Assemini
che rappresentavano delle sfide difficili e che con alcune giocatrici, come
Carlotta Campus e Maria Cristina
Selis, potevano conquistare più punti
di quelli che hanno poi ottenuto”.
La cavalcata è cominciata il 2
marzo: dalla prima all’ultima sfida
sono arrivate solo vittorie, di cui sei
per 4 a 0 e una per 3 a 1. A cominciare dalla prima sfida con la vittoria
nel derby contro la seconda squadra
di Quartu: “è un orgoglio per la
nostra società schierare due squadre, sia nella serie C femminile che
in quella maschile, con i nostri giocatori, cosa che credo nessun’altra
società in Sardegna abbia mai
ha
sottolineato
schierato”
Porqueddu. Poi nell’ordine sono arrivate le vittorie contro Assemini,
Selargius (3-1), Geovillage Olbia,
Alghero, Elmas e infine con Tc
Cagliari. Proprio contro il team di
Monte Urpinu si è deciso il titolo.
Nell’ultima giornata: le campionesse
uscenti e la prima della classe. La
sfida si è giocata a Quartu e il verdetto era ancora in bilico: Sporting
primo con un punto di vantaggio sul
Tc Cagliari, le cagliaritane obbligate
a vincere, mentre le quartesi potevano contare su due risultati su tre,
perché andava bene anche il pareggio. Invece non c’è stata storia: lo
Il team dello Sporting Quartu, campione sardo di serie C femminile, con Mirtillo, Carmelita, Porcu e Plumitallo, il
capitano Porqueddu e il presidente Antonio Piludu.
TRENTO
UMBRIA
VENETO
VALLE D’AOSTA
»
•
SuperTennis Magazine n. 5 47 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
la voce delle regioni
Sporting ha trionfato 4 a 0 e sul cir-
Questa vittoria ci riempie di orgoglio, remo squadre che schierano anche
in particolare rappresenta
il giusto due Seconda categoria. Già in passaSARDEGNA
(affacciato sulla circonvallazione riconoscimento per le nostre ragaz- to ci abbiamo provato e ci siamo
554) è andato in scena un finale da ze, Patrizia, Stefania, Marta e Giulia scontrati con team che vantavano
copione, con il passaggio di conse- che sono state un esempio di pro- due giovani e promettenti tenniste e
gne e la società detentrice battuta fessionalità e di impegno e i risultati anche qualche Terza categoria che
dalla pretendente.
magari in passato erano state buone
si sono visti”.
SARDEGNA
La vittoria è stata
accolta con un Con il campionato regionale in archi- giocatrici. Ma noi ce la metteremo
sapore particolare dal presidente vio il pensiero vola alla fase nazionale tutta, le ragazze si stanno allenando
GURIA
Antonio Piludu: “Questo titolo è il per un sogno chiamato SICILIA
serie B. Ma duramente e proveremo a conquistaprimo della mia dirigenza e quindi lo capitan Porqueddu ha ammesso: re la promozione”. Dall’altra parte
accolgo con particolare piacere. “Sarà dura. Nel tabellone finale trove- invece c’è il Tc Assemini che con l’ul-
AZIO colo del quartiere di Sant’Anastasia
SICILIA
in tre sets (61-67-63) su Mirko
Cutuli. Alessandra Gisonna ha dominato il campo tra le Under 12 travolTOSCANA
MBARDIA
gendo in finale Costanza De Simone.
Il singolare maschile Under 13 ha
fatto registrare il maggior numero di
iscritti ben 52. Finale senza storia
con Camillo Lucchese mattatore che
andata al favorito Marco Micunco ha sconfitto Giovanni Villari 60-60.
di Gabriele Palpacelli
TOSCANA
che in finale ha sconfitto Lorenzo Dominio di Miriana Tona nel femmiNel femminile Under 11 nile Under 13 che dopo aver sofferTRENTO
ARCHE traordinario successo ha Polizzi.
Alessandra Mangano ha
sconfitto in to con la Gisonna in semifinale, ha
ottenuto il memorial “Luc una accesissima finale Costanza De vinto a mani basse la finale contro
Lipera” valido come torneo di Macro Simone con il punteggio di 36-76- Veronica Napolitano. Nel maschile
Area del Sud, sia in termini numeri- 76. Vittoria per Giacomo Monaco nel Under 14 Alberto Caratozzolo ha
ci sia per il buon livello tecnico maschile Under 12 che ha prevalso avuto la meglio su Davide Ragonese
espresso da tutti gli TRENTO
atleti partecipanti, a conferma della continua
crescita di questa macroarea. GranUMBRIA
OLISE
de lavoro per l’ottimo Giudice Arbitro Carmelo Scuto, coadiuvato dagli
assistenti Roberto Gradanti e Antonio Tosto nella stesura di ben 14
tabelloni che hanno coinvolto ben
380 partecipanti distribuiti
tra il CT
UMBRIA
Montekatira, il CUS Catania ed il CT
VENETO
MONTE
mentre il Friuli, quarta formazione del
Mediterraneo che hanno ospitato la
di Sergio Pioppi
girone, ha chiuso la sua avventura
manifestazione.
senza vittorie. Ed è stato proprio il
Nel singolare maschile Under 9 maruono il comportamento della comportamento del Friuli che ha elicia trionfale per Alessandro Ingarao
rappresentiva umbra giova- minato in pratica l’Umbria.
che in finale ha sconfitto Trifirò autoNel singolare nile di tennis under 12-13-14 nel Le cose sono andate in questa maniere di un buon torneo.VENETO
femminile Under 9 Federica Bilardo massimo torneo giovanile a squadre ra. Il Friuli, che aveva perso 7-2 con
e 8-1 con l’Abruzzo, e quindi
che è la Coppa Balardinelli.Dl’Umbria
AOSTA
UGLIAha sbaragliato il campo travolgendo nazionaleVALLE
in finale la Leone. Ottimo il livello Competizione che si è disputata nel era già fuori gioco, contro il Trentino
ha schierato le riserve ed ha perso 9espresso nel singolare maschile Centro Tecnico Federale di Tirrenia.
Under 10. A prevalere è stato I ragazzi guidati dai maestri Carlo 0. Risultato che ha di fatto estromesCorrado Summaria che ha sconfitto Cinquilli e Massimiliano Sirchio sono so l’Umbria dalla fase finale dove sono
in finale il favorito Nicolò Schilirò. usciti di scena semplicemente perché passate invece l’Abruzzo ed il
AOSTA
VALLE
da un regolamento forse Trentino. Hanno giocato infatti a favoDoppietta
per la Bilardo che nel fem-Dpenalizzati
minile Under 10 ha sconfitto dopo non troppo adatto per una manifesta- re del Trentino il maggior numero di
una strenua lotta Valentina Sottile. zione di questo livello. Infatti i baby incontri vinti, mentre con la classifica
Ben 43 i partecipanti nel singolare umbri si erano imposti in due incontri avulsa, che di solito viene utilizzata in
maschile Under 11. La vittoria è sui tre, così come Trentino ed Abruzzo, caso di pareggio a tre, sarebbero pas-
Memorial Luc Lipera
S
Piazzamento d’onore
B
’
’
»
timo posto è retrocesso direttamente.
Autentica sorpresa il Tc Cagliari, che
con le sue giovani racchette è riuscita a vincere molte sfide in cui partiva
sfavorita ed è arrivato secondo, mentre il Selargius ha conquistato il terzo
gradino del podio.
Ecco la classifica finale:
Sporting Quartu A 14 punti; Tc
Cagliari 11; Selargius 8; Olbia 6;
Elmas e Alghero 5; Sporting Quartu B
3; Assemini 2.
•
col punteggio di 62-26-62. Eugenia
Lo Presti su tutte nel femminile
Under 14. Brillante finalista
Consuelo Costantino sconfitta solo
64 al terzo set. Under 16 e 18 sono
stati unificati. Nel maschile vittoria
per Antonio Gitto al terzo set con
Danilo Platania.
Nel femminile brillante affermazione
per Vincenza Circolo su Anna Maria
Mangano. Al termine cerimonia di
premiazione alla presenza di dirigenti regionali, tecnici di macro area e
tecnici regionali che hanno rivolto
parole di elogio a tutti gli atleti partecipanti ed ai loro maestri.
•
sati Umbria ed Abruzzo. Abruzzo che a
sua volta si era imposto 6-3 al
Trentino. Ugualmente soddisfatto il
presidente regionale della Fit Roberto
Carraresi che si è complimentato sia
con i ragazzi che i maestri:
“Oltre che alla quantità il tennis in
Umbria sta risalendo la china anche
sul versante della qualità” ha detto
Carraresi.
La squadra. Questi i componenti la
formazione umbra: Riccardo Cinquilli
(Ct Umbertide), Giuliano Scopetani (Tc
Perugia), Marco Feligioni (Tc Perugia),
Lorenzo Santini (Tc Todi), Filippo
Luchetti (Ct Foligno), Alessandro
Menichini (Ct Foligno), Valentino Ciotti
(Ct Foligno), Letizia Valloni (Ct Foligno),
Caterina Brunamonti (Ct Spoleto),
Cristiana Lucarini (Tc Perugia),
Valentina Aimone (Tc Perugia).
Tecnici: Carlo Cinquilli e Massimiliano
Sirchio.
•
Risultati
Umbria-Friuli 7-2, Trentino-Umbria 54, .Umbria-Abruzzo 5-4.
SuperTennis Magazine n. 5 48 Maggio 2008 - La voce delle Regioni
TRENTO
MARCHE
la voce delle regioni
TRENTO
MOLISE
UMBRIA
PIEMONTE
UMBRIA
VENETO
I “Topolini” a Gressan
di Demetrio
DeVENETO
Gaetano
Topolino
PUGLIA
Il gruppo dei premiati del Trofeo
PUGLIA
Attività internazionale
di Roberto
Bonigolo
VALLE
I
l Centro Sportivo Bel Air di Gressan
ha ospitato una delle tappe di avvicinamento al master finale del Trofeo
Topolino.
Il circolo è stato invaso per una settimana da un’ottantina di giocatori, con
genitori al seguito, a caccia della qualificazione per il master finale in programma sui campi del Ronchi Verdi di
Torino dal 30 agosto al 6 settembre.
E’ questa la seconda volta che il prestigioso torneo fa tappa in Valle
d’Aosta. La strada è stata aperta lo
scorso anno dal Tennis Team Gerbino
che aveva organizzato la manifestazione sui campi del Tennis Country
Charvensod, raccogliendo una quarantina di adesioni.
Quest’anno gli atleti provenienti da
Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia
hanno permesso di raddoppiare il
numero degli iscritti con l’allestimento
di sedici tabelloni tra maschili e femminili.
Ovviamente la maggior parte dei partecipanti era costituita da giocatori valdostani che hanno conquistato la metà
esatta dei titoli in palio con Sophie
Grange (C.T. Courmayeur), Martina
Angeli e Francesco Trisoldi (T.T. V.
Gerbino), Leon Roma (C.T. Aosta),
Davide Freydoz, Lorenzo Sponzilli e
Valeria Campigotto (T.C. Chatillon/Saint
Vincent), Beatrice Cortese (T.C. Squash
Sarre).
•
Questo l’elenco completo dei vincitori
della tappa valdostana:
U9 Maschile
Manuele Micca
U9 Femminile Sophie Grange
U 10 Maschile Lorenzo Cassinis
U 10 Femminile Martina Angeli
U 11 Maschile Andrea Masoero
U 11 Femminile Veronica Verzoletto
U 12 Maschile Leon Roma
U 12 Femminile Lucrezia Massobrio
U 13 Maschile Davide Freydoz
U 13 Femminile Lidia Rainero
U 14 Maschile Lorenzo Sponzilli
U 14 Femminile Beatrice Cortese
U 15 Maschile Enrico De Bernardi
U 15 Femminile Valeria Campigotto
U 16 Maschile Francesco Trisoldi
U 16 Femminile Ivana Rolando
pazione di pubblico entusiasta e
grazie anche ad interAOSTA
VALLE D’competente
A
VALLE D’AOSTA
»
ncora una annata ricca di soddisfazioni quella che si preannuncia in Veneto anche a livello di
manifestazioni internazionali.
Sostanzialmente vengono confermati i
numeri della passata stagione, ma con
alcuni incrementi di montepremi (ci
riferiamo in particolare a Padova e
Vicenza che aumentano il price money
da 10 a 15.000 $) e con talune variazioni di collocazione temporale.
In campo maschile si comincia con
una serie di tornei Futures (cinque in
totale) da 10 e 15.000 $, con il T.C.
Padova a fungere come di consueto
da apripista a fine aprile seguito
dall’AS 98 di Vicenza nel corso del
mese di maggio (entrambi con montepremi da 15.000 $), mentre nel
mese di giugno la kermesse si sposta alla S.T. Bassano (10.000 $) e
all’A.T. Castelfranco Veneto (10.000
$) per concludere questa rassegna a
fine agosto presso il T.C. Este
(15.000 $). Si ha motivo di ritenere
che anche quest’anno questa cinquina di manifestazioni internazionali
conserverà il fascino e il seguito delle
precedenti edizioni, con una parteci-
preti sul campo di assoluto valore e a
match spettacolari.
Nel settore femminile invece, per tradizione collocato ai vertici della rassegna internazionale in regione in quanto a montepremi, l’apertura è confermata alla Società Canottieri Padova
per il “Tennis Challenge Padova” (ITF
Women’s Tour $ 25.000) e l’epilogo
spetta alla “Venice Challenge Cup”, un
torneo internazionale da 50.000 $
organizzato in abbinata dal T.C.
Mestre e Tennis Challenge Mestre a
metà settembre e giunto ormai alla
sesta edizione.
Dulcis in fundo, ma senz’altro da non
trascurare in termini di importanza e
spettacolarità, due manifestazioni a
livello giovanile che richiamano usualmente i più affezionati supporter e gli
addetti ai lavori: ad inizio luglio un torneo internazionale Tennis Europe
Junior Team Under 12 presso il
Circolo Tennis Scaligero e, sempre in
terra veronese, la consueta Coppa
Galea/Valerio (Final Round Boys 18&
Under TE) all’inizio di agosto presso lo
Sporting Club Mondatori, con in programma quest’anno la fase finale
della competizione.
•
La vincitrice del Torneo Internazionale femminile da 25 mila dollari di
Padova, la georgiana Margalita Chakhnashvili.
SuperTennis Magazine n. 4 49 Aprile 2008 - La voce delle Regioni
LA POSTA
di nicola
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DOVE BATTE
LA LINGUA DI RHINO
Io contro Nadal?
Sì, con la pistola...
Caro Nicola,
ti abbiamo visto seguire in tribuna la finale tra Rafael Nadal e Roger Federer a Montecarlo. Tu
avevi vinto questo torneo tre volte. Che effetto fa sapere di essere stato superato in questa
speciale classifica? Di grandi giocatori nella tua vita ne hai visti molti, che cosa ha di tanto
speciale questo Nadal rispetto ad altri grandi ex specialisti della terra battuta?
Francesca Aldi (Roma)
Ho seguito la finale di Montecarlo insieme a
Nastase, anch'egli a tre vittorie. Alla fine ci siamo
guardati e ci siamo detti "vabbè, adesso siamo
secondi”. Ma essere secondi dietro uno così...
Scherzi a parte, sapere di essere superati da un
giocatore del genere e comunque con tre titoli in
bacheca non è poi tanto male. Il fatto è che
questo giocatore è qualcosa di indescrivibile. Ha
un fisico straordinario e soprattutto una voglia di
vincere e migliorarsi che va al di là dei soldi,
della fama, dei record. Dovendo trovare un
grande ex che vagamente me lo ricorda mi viene
in mente Muster... ma lui è un Muster più forte.
Molto più forte. Li straccia tutti e se pensassi di
penalty
point
dover affrontare oggi uno come Nadal, beh, farei
prima a prendere una pistola e sparargli. Per
dirla con la battuta del pugile suonato che va
all'angolo... "se gli dai una coltellata fai pari!".
E' disarmante, giocare contro di lui è come
giocare con il muro e alla fine capisco anche
uno come Federer che le prova tutte e alla fine
però sbaglia.
La cosa bella di questo ragazzo è che si diverte:
a Montecarlo, ad esempio, ha giocato anche il
doppio, e lo ha pure vinto. Questa grinta e
questa dedizione gli fanno onore.
Non passa giorno senza che nelle sue
telecronache Mr. Rhino Tommasi non
infili, tra una papera e un balbettìo,
una giaculatoria contro
“SuperTennis”, reo di averlo definito
“antitaliano”. Tanta senile insistenza
contraddice non solo 50 anni di
gloriosa (e spesso sbandierata)
carriera di nemico di tutto ciò che è
tricolore, ma soprattutto ciò che
abitualmente egli aggiunge al
piagnisteo. Che, cioè, “SuperTennis” è
“il bollettino della parrocchia”. Se la
giudicasse davvero così, infatti,
Mister Rhino non dovrebbe non dico
preoccuparsi ma neppure sapere
quello che scrive la rivista della FIT.
Invece... Come si dice in inglese “La
lingua batte dove il dente duole”?.
Nicola Pietrangeli
Scrivete a Nicola Pietrangeli o Pier Francesco Parra via email a: [email protected] oppure per posta a: Ufficio Stampa FIT - Stadio Olimpico, Curva Nord, scala G - 00194 Roma
il dr parra risponde
»
Le lesioni muscolari croniche post traumatiche
I
n questo numero ci piace soffermare la
nostra attenzione su quelle che sono le
lesioni muscolari post-traumatiche. Tali
lesioni riconoscono per lo più cause iatrogene (errato primo soccorso ed approccio terapeutico alla lesione, massoterapia non indicata o forzata in alcuni casi, errati tempi di
recupero).
Questo ci fa comprendere come una lesione
muscolare, anche inizialmente di lieve entità,
debba essere valutata e trattata da specialisti ben attenti a considerare gli eventuali
esiti.
Le lesioni croniche si distinguono in:
• FALDA LIQUIDA: presenza di liquido
infiammatorio tra un muscolo e l’altro.
• FIBROSI POST-TRAUMATICA: cicatrice che
si forma all’interno di un muscolo, poco
elastica e scorrevole. Può essere dovuta
ad un riposo troppo prolungato con
eccessiva immobilizzazione oppure ad
una precoce ripresa dell’attività.
• CISTI SIERO-EMATICA: falda liquida all’interno di un muscolo con un ematoma
incapsulato da un tessuto fibroso.
• CALCIFICAZIONI MUSCOLARI: deposizioni
di sali di calcio all’interno di un muscolo
ben evidenziabili alle ecografie come
macchie biancastre.
• MIOSITE OSSIFICANTE: è caratterizzata
dalla formazione di tessuto osseo all’interno di quello muscolare, in conseguenza di traumi contusivi unici o ripetuti.
Queste conseguenze possono comportare nei
casi più gravi (calcificazioni e miosite ossificante) delle limitazioni notevoli alla funziona-
lità del muscolo interessato e quindi della
pratica sportiva.
La terapia di tali lesioni è quasi esclusivamente chirurgica ma spesso non è risolutiva.
Pertanto teniamo a precisare, e questa è l’informazione che vogliamo dare ai nostri lettori, di essere particolarmente attenti nella
fase in cui si presenta la primitiva lesione
muscolare che dovrà essere valutata in
maniera opportuna.
Evitando infatti incongrui trattamenti massoterapici e non sottovalutando il tipo di lesione iniziale, con le corrette terapie si dovranno evitare sempre di più le lesioni croniche
che dovrebbero rimanere tali solo in pochissimi casi di effettiva elevata gravità.
SuperTennis Magazine n. 5 50 Maggio 2008 - La Posta
Pier Francesco Parra