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TORINO. 5 dicembre 1909.
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Italiano — La prima Esposizione Internazionale d'Aviazione in Italia — Areostati, Dirigibili, Areopiani — L'inaugurazione della palestra
della " Pro Chiavari „ — L o sport nell'esercito
— Aviazione e Politica — Giuoco del calcio —
Sport per ambizione — Cento chilometri di
marcia — Spunti ed Appunti — P6r la mostra
del 1911 — In Biblioteca — Nel mondo commerciale sportivo — Gli sports della montagna
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La pratica ed utile iniziativa dello Sport Pedestre
Genova continua a raccogliere in gran copia adesioni
di associazioni ginnastiche e sportive di tutta la penisola, ed ogni giorno festivo sono numerose le marcie
ufficiali e quelle di preparazione che si effettuano dappertutto con
grande successo.
Insieme ai laureati
nelle ultime marcie siamo oggi lieti di pubblicare il cliché del distintivo per le marcie alpine, lavoro d'arte in
argento massiccio smaltato tricolore, che si assegna a tutti gli arrivati nelle marcie ufficiali del Fortior Alpinistico Italiano.
Statuti e regolamenti si rilasciano e si spediscono
a chiunque ne faccia richiesta alla sede del Fortior,
Sport Pedestre Genova.
Ecco le ultime marcie regolarmente omologate.
Genova. — Prova organizzata dallo Sport Pedestre Genova: Murgiani L. — Massone G. B. — Trafano G. — Casella F. — Fernando I. — Capello A .
— Chilò E. — Mirante G. — Maggioni E. — Aprile A.
— Bollani A. — Marchese A. — Bajardo G. — Fagiolini F. — Andrei C. — Lanata S. — Lanata G. —
Allaria G. — Barabino A. — Molinari O. — Gibelli G.
Iti-u (Cuneo). — Prova organizzata dall' Unione
Sportiva Braidese: Euclide M. — Piumatti E. —
Barra F. — Coguo G. — Allocco F. — Lamberti L.
— Blaugino G. — Casali S. — Montanaro G. — Asselle G. — Grosso C. — Piana E. — Perotti G. —
Fassina G. — Bonamieo C. — Milanesio G. — Bavera G. — Giovannone C. — Gotta C. — De Marchi K.
— Ternavasio P.
I m o l a . — Prova organizzata dal Club Sportivo
Imolese : Ponzi P. — Alvisi G. — Ginnasi G. — Marabini A. — Franchi A. — Bondi M. — Mondini V.
Verona. — Prova organizzata dalla F. 1. V.
Bentegodi : Trentini G. — Nardi D. — Lelmo E. —
Salomoni G. — Nicolato P. — Pecchia O. — Smizzer L. — Faelo L. — Santoni M. — Carra C. —
Frinzi A. — Zivelonghi A.
T r t e s l e . — Prova organizzata dall'Unione Sportiva Libertas: Brunatti F. — Segre 0 . — Crainighi U
— Buda D. — Cornet M. — Vergoz V. — Presel B
— Murer P. — Pino V. — Spagnul M.
Asti. — Prova organizzata dalla Fulgor : Gril
Ione A. — Zunino A. — Angrisani A. — Brignolo F
— Campi V. — Màccario S. — Mantegazza G. — Pa
rola M. — Grillone L. — Baviola C. — Endron M
— Nebiolo G. — Nebiolo L. — Bersano M. — Arde
magni A. — Cattaneo G. — Barberis C. — Matta L
— Matta B. — Bracco E. — Alciati I. — Maccario G
— Alciati G. — Brizio M. — Oddone E. — Egleton T
— Bicci G. — Audisio G. — Maggiorotto A .
Camogll. — Prova organizzata dal Circolo Ri
creativo: Barbagelata A. — Bertolotto U. — Bozzo F
— Bozzo G. — Debarbieri F. — Pastore A. — Schiaf
fino G. - Schiaffino N. — Griffoni A. — Griffoni F
— Chiesa G. — Leonardini G. — Viacava F. — Pel
leranno E. — Protey E.
Trieste. — Prova organizzata dalla Sportiva
Edera: Melingò O. — Melingò A . — Tonini E. —
Zaccaria G. — Dernosch C. — Delissano S. — Tenui G. — Piacentini — Lussich E. — Vianello S.
V l n o v o . — Prova organizzata da un Comitato di
Sportsmen: Mattallia G. — Plamia Z. — Goffi U. —
Marengo G. — Bertolini C. — Bossetti C. — Biva L.
— Giurato C.
Genova. — Prova organizzata dalla Stella Sportiva : Molinari O. — Viani E. — Nassasio A . —
Ghezzi G. — Spinetto E. — Nardini G. — Murgiani L.
— Casella F. — Capello A. — Basso S. — Fagiolini F.
— Boggiani E. — Maggioni E. — Bossini A. — Terrile M. — Bormia A. — Dapino C. — Biechi G. —
Barbaresi M.
Moiiealieri. — Prova organizzata dalla Perseveranza: Voglione E. - Boccardo B. — Forneris V.
— Mala A. — Bavassano M. — Tassone B- — Cavallo M. — Abelonio F. — Sciolotti G. — Casalegno B. — Franchino M. — Foglia G. — Batto L. —
Batto B.
M i i g g t a . — Prova organizzata da un Comitato
di sportsmen: Tiepolo G. — Frausin N. — Zaccaria G.
— Rizzi P. — Rizzi E. — Stener G. — Carlini M. —
Zaccaria Z. — Marchetti G.
Prato (Toscana). — Prova organizzata dal Club
sportivo Forti e Liberi: Guarnieri G. — Mattei G.
— Martini E. — Fiaschi S. — Zipoli G. — Laudini L.
— Martini N. — Lenzi G. — Bonacchi G. — Dami A.
— Durandoni L. — Sanesi L. — Sanesi C. — Cipriani G. — Santoni P. — Balli Q. — Gori G. —
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Polo. — Prova organizzata dall' Associazione
sportiva Edera : Tornei G. — Ive F. — Deiuri G. —
Zudich E. — Tiengo E. — Peressoni I . — Dall'Oglio N. — Costantini F. — Basem G. — Pignaton L. — Sturm A. — Bertotto A. — Morato L.
— Biasiol F. — Fonda G. — Palisca G. — Monterà L. — Bradamonte E.
Trieste. — Prova organizzata dall'Unione sportiva Libertas : Brumatti F. — Zei L. G. — Furlani A.
— Cirielli D. — Maroni E. — Buda G.
Verona. — Prova organizzata dalla F. S. V. Bentegodi : Zivelonghi A. — Zivelonghi F. — Carra G.
— Nicolato P. — Torti A. — Smizzer L. — Nardi D.
— Salomoni G. — Recchia O. — Santoni M. —
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Ragusa. — Prova organizzata dalla Forza e
Coraggio: Braccanovich R. — Serragli C. — Zaccagna G.
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Bussano. — Prova organizzata dall' Unione Sportiva Bassanese : Dal Molin C. — Bonoldi E. — Agostinelli E. — Fontana T. '— Baggio G. — Eavisoli E.
— Sguario I. — Fraccaro A. — Fraccaro G. — Argentini A . — Nave G. — Campagnolo N. — Castellani T. — Longo U. — MoliniG.
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Prato (Toscana). — Prova organizzata dalla Società ginnastica Etruria: Mnngai G. — Palmerani A.
— Vannucchi G. — Cantinelli E. — Primi A. —
Landini U. — Doud G. — Gestri F. — Nardi G. —
Nieri G. — Palli G.
Padova. — Prova organizzata dall' Associazione
Ginnastica e Sport: Lazzaro G. — Ghilioni A. —
Gbilioni G. — Ghilioni P. — Fortunato G. — Fortunato A. — Bulfon A. — Armanno U. — Graifermberg E. — Roveda A. — Vason C. — Masini E. —
Toso E. — Zuliani G. — Cecchini E. — Ceecato A.
— Beggiato A. — Bressato G. — Cardiu F. — Dal
Bianco G. — Ravazzolo M. — Ceolin A. — De
Marchi I. — Masciero A. — Hilo A. — Agusson A.
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Loreto. — Prova organizzata dal Club Sportivo:
Gìunio B. — Clementi U. — Piangerelli A. — Spedaletti A. — Ripamonti G. — Tespani M. — Mazzoni R. — Vascho M. — Quadri B. — Braccielarghe B.
Nfoucalieri. — Prova organizzata dalla Società
sportiva Perseveranza: Voglione E. — Sciolotti G. —
Tassoni B. — Cavallo M. — Foglia G. —Boccardo B.
— Ratto L. — Abelonio P. — Franchino M. —
Mala A. — Forneris V. — Truffa C. — Batto B. —
Abelonio Moria — Biancotti L.
M e i i o g g i o . — Prova organizzata dallo Sporting
Club: Buono C. — Crippa E. — Bregaglio A. —
Barbaglio F. — Corti P. — Pedretti G. — Giossi E.
— Manzoni M. — Pizzala E. — Baruflfaldi M.
Per ciascuna marcia, oltre la premiazione individuale, consistente in medaglie, distintivi e diplomi,
sono pure assegnati splendidi premi di rappresentanza, eseguiti nello Stabilimento d'Arte Huguenin
Frères e C.
Audax Podistico Italiano e Francese - Sezioni ài Genova - marcia del S 7 novembre, km. 100, compiuti
io ore 20, 20'. - Il Grande alt zui Giovi
(Fot. T. Canepa).
La seconda prova degli Audax Podistici
italiano e francese.
Anche questa bella prova ottenne un esito abbastanza lusinghiero.
Il percorso, a dire il vero, un po' faticoso (GenovaTorriglia Laccio-Busalla-Certosa, 100 km.), venne
coperto dai sette partenti in ore 20,20', con un anticipo, quindi, di ore 3,40 sul tempo massimo.
E ad onore dei forti e coraggiosi podisti va ricordato come essi compierono i primi km. 75 in
ore 18,20', anticipando di ore 1,10 sul tempo massimo
stabilito per l'Audax Italiano.
I podisti trovarono ogni comfort alla Scoffera,
Montoggio e sui Giovi, avendo a ciò, anche questa
volta, provveduto i dirigenti le due sezioni genovesi
degli Audax podistici.
II premio di rappresentanza per l'Audax Italiano
venne conferito alla Genova di Genova con cinque
partenti ed arrivati.
Hanno diritto ai premi stabiliti dagli Audax i
signori : Colombo Edoardo, della Genova — Frisiani U.
Arrigo, idem — Canepa Cosimo, idem — G°ggi
Orazio, idem — Rapallo Ambrogio e Chiozza Luca,
di Sestri Ponente.
La fotogiafia che riproduciamo rappresenta i podisti durante il grande alt sui Giovi, e venne fatta
da uno dei marciatori stessi.
La Prima Esposiziono Internazionale d'Aviazione
i n
(Continuazione
I t a l i a
e fine — V. numeri preced.J.
Dopo aver parlato dei motori esposti e degli
apparecchi completi, dirò oggi degli accessori che
sono alla mostra, senza occuparmi dei numerosissimi modelli di apparecchi esposti in scala ridotta, anzi ridottissima, i quali per le loro dimensioni e per i mezzi di costruzione adottati non
offrono, in linea generale alcnn interessamento
dal punto di vista tecnico, senza occuparmi dei
disegni.
Ricorderò ancora il motorino completo esposto
5
Cibrario, Volterra, Cefaly, Molmenti, Bettoni e
Wolf Ferdinando e C. di Trento
Massarucci.
ha due belle eliche di sua costruzione e tubi in legno ben concepiti
Tratto il dirigibile dalla sua officina, il colone meglio eseguiti.
nello Morie prese la parola per ragguagliare i
presenti sulla conformazione della bellissima macInteressantissimo è lo stand del
china.
rag. A. GÌ. Róssi di Torino che rac« Nell'ultima gita — ha detto il comandante
coglie i diversi accessori per aviadella brigata specialisti — si è potuto rilevare
zione dei piò pregiati costruttori,
che la massima velocità raggiunta dall'I bis è
dalle eliche ai legnai, dai fili ai tenstata di chilometri 53 all'ora. E' una delle veloditoi, agli attacchi, alle tele, pezzi
staccati in alluminio, giocattoli di carattere aviatorio.
Nel grande stand
della F i a m (Fabbrica Italiana Areostati Milano) che ha
costruito l'areoplano Frassinetti e la
maggior parte dei
gloriosi palloni liIl dirigibile « 1 bis».
(Fot. Collari - Roma)
beri italiani, s o n o
esposti legnami prodalla Motosacoche, sfuggito alla mia osservazione
filati, tele gommate, tele speciali
nelle precedenti visite alla mostra, ed il biplano
per involucri, fili metallici, attacBassi e Moioli (che si sta montando nelle galchi in alluminio, molle, vernici,
lerie sovrastanti al salone centrale), di bella ed
una navicella per pallone libero,
elegante fattura con le sue tele candide e coi
ancore, cordami, a c c e s s o r i per
areostati, stabilizzatori, sacchetti
montanti di legno color mogano, col chàssis in
di zavorra, cinture di salvataggio.
tubi d'acciaio.
Un giudizio emesso ora sarebbe per lo meno
Della Hutchinson sono esposti
prematuro se non avventato, dato che l'appadalla Agenzia Italiana le speciali
recchio è ancora molto incompleto: certo è che,
tele gommate, pneumatici, induse dalle linee generali si può dedurre qualcosa,
menti per aviatori.
le conclusioni sono fin d'ora favorevoli.
La Ditta Spadaccini ha una
Dall'ing. C. Canovetti, il pioniere in Italia delmostra completa di parti metall'aviazione, sono esposti: Vapparecchio di misura
liche per apparecchi d'aviazione
dei tempi e degli spazi che gli è servito per le
ed areonautica: fili e corde meesperienze di Brnnate del 1907, un propulsore per
talliche, tele metalliche, svarianavigazione aerea di sua ideazione, una bella
tissimi tenditori, bolloni, attacchi,
serie di fotografie di apparecchi d'aviazione e di
renelle, molle.
voli eseguiti dai più noti aviatori, le medaglie
Mascherpa e C. espongono una
assegnategli per i suoi lavori su l'areonautica, e
bella collezione di prodotti delle
le pubblicazioni sue piò importanti, che mi piace
Aciéries et forges de Firming, fili
ricordare certo di far cosa grata ai lettori: Storia
ad alta resistenza per aviazione,
dell'areonautica
(1903); Espériences de Brescia
fili aviation resistenti agii avvol(1898-1901); Espériences de Brunate (février 1900);
gimenti ed alle torsioni, fili inox
Sull'areotreno Zeppelin (1901); Nuove ricerche sulla
in acciaio al nikel, molle cilindriche e coniche di dimensioni
resistenza dell'aria; Studio di un motore ad idrosvariate, legni profilati, attacchi
carburo ; Beckerches sur la résistence de l'air.
sempiici, doppi e multipli in alluLa Casa Michelin ha una bella mostra delle
II colonnello Moria con i suoi ufficiali davanti agl'hangar.
minio, viti.
sue tele gommate per areostati ed areopiani di 5
Il primo a sinistra è il tenente Mina.
diversi tipi di vario peso e resistenza; cordoni
Milano, 30 novembre 1909.
(Fot. Collari - Roma).
estensori con ganci di sospensione, come quelli
Ing. Alfredo Dainotti.
adottati dal Blériot per la sospensione elastica
del telaio di slancio ed atterramento dei suoi
cità migliori per un dirigibile. Dopo 14 ore e
monoplani; e pneumatici per ruote di slancio, di
mezza di navigazione si potè constatare che si
cui si è fatta una specialità costruendone di dierano consumati soltanto 80 chilogrammi di zamensioni specialmente adatte alle esigenze della
vorra. Quando l'areostato di ritorno da Napoli
nuova industria (500 X 100 — 500 X 40 — 400 x 40
prese terra a Roma, aveva ancora 200 chilogr. di
300 X 40 — 250 X 40).
zavorra: e poiché al posto della zavorra si saL'ing. Maffei di Torino ha un'imponente mostra
„% A Bracciano, domenica, il colonnello Moris
rebbe potuto avere della benzina, si può calcolare
di eliche integrali Ohauvière, oramai universalha riunito i parlamentari per annunziare loro
che poteva rimanere in aria altre 10 ore, ossia
mente adottate dai migliori aviatori, di radiatori
l'inizio della fiotta aerea.
poteva fare 800 chilometri di cammino in 24 ore.
speciali per dirigibili ed areopiani, di fili metalFra gli intervenuti si notavano l'on. Marcora,
« Con una cubatura cosi modesta si può dire di
lici, tenditori, attacchi.
presidente della Camera, l'on. Podestà, questore,
aver fatto miracoli. Domani il pallone sarà sgongli
on.
Treves,
Prampolini
e
Trapanese,
sociaIn una bella vetrina sono raccolti i diversi tipi
fiato. Due altri dirigibili sono in costruzione, ed
listi, Cassiano, Eugenio Valli, Rubini, Molina,
di accumulatori Eensemberger (adottati dal Delaentro il prossimo anno noi possiamo esser certi
Scaglione, Gucci-Boschi, Faranda, Vaccaro, Cimogrange nelle sue esperienze dello scorso anno a
di avere tre dirigibili a nostra disposizione ».
relli, Taverna, De Amicis, Frugoni, Gesualdo
Milano, e dall'ing. Forlanini per il motore del
Il colonello Moris concluse angurandosi che,
Libertini, Cirmeni, Di Palma e Furnari; il vicesuo dirigibile) e placche per gli accumulatori
in vista dell'alto scopo, il Parlamento destini i
presidente del Senato senatore Finali, i senatori
stessi.
fondi occorrenti per la costruzione di una flotTorrigiani, Filippo Mariotti, Giovanni Mariotti,
L'ing. A . Luraschi e Servolini espongono legnai,
tiglia di dirigibili, cosicché l'Italia non si trovi
Pirelli, Pigoli, Biscaretti, Arrivabene, Lamberti,
fili d'acciaio, tenditori, longheroni in frassino.
alla coda delle altre nazioni.
Colpirono gli astanti, ma con l'impressione
favorevole, le seguenti parole del Moris: « Si può
dire che noi possediamo, con l'I bis, il tipo incrociatore, ma dobbiamo munirci del tipo corazzato.
Per questo vogliamo metterci a un lungo e non
facile lavoro; ma vi ci accingeremo con fede
piena e coscienza sicura. Parlerò chiaro: in un
servizio nuovo il maggiore ostacolo è rappresentato dalla burocrazia. Il ministro della guerra,
per fortuna, ci ha dato tutti gli aiuti e incoraggiamenti possibili. Per un breve periodo — per
un paio d'anni — avremo bisogno di agire liberamente, senza inceppamenti, con una specie di
autonomia, fuori degli intoppi. Poi rientreremo
nel buon ordine e daremo conto minutamente di
tutto. Finora riuscimmo con la nostra ingegnosa
paupertas:
vorremmo che il Parlamento facesse
si che la paupertas ci permettesse di muoverci
piò facilmente ».
Risposero al Moris il presidente della Camera,
augurando che i deputati accolgano i suoi suggerimenti, e il senatore Mariotti.
* % A Torino si è costituita una grande associazione per l'incremento dell'aviazione. Presidente fu eletto l'on. Montò. Diremo ampiamente
nel prossimo numero.
**» Presso Milano le prime uscite del dirigibile
Leonardo da Vinci del Forlanini, hanno avuto di
questi giorni esito soddisfacentissimo.
La navicella del dirigibile « 1 bis »,
(Fot. A. Collari - Roma).
,*« U 12 corrente la sezione aereonautica torinese inaugurerà il suo nuovo pallone Torino.
»*„ Il 15 dicembre a Roma, la Commissione
nazionale di areonautica di aviazione, procederà
all'approvazione dei programmi.
LA
HÌAMÌfA
aJPOhllfA
l'inaugurazione della palestra della " Pro Chiavari,,
Lo sport nell'esercito.
E' riuscita una bella, solenne festa dello sport,
genuinamente educativo, e la Pro Chiavari, la benemerita società ginnastica ligure, può andare orgogliosa del risultato ottenuto e della simpatia che ha
saputo cattivarsi nella cittadinanza, nelle autorità
e nelle Consorelle della penisola, che numerose risposero all'appello e con squadre e rappresantanze parteciparono alla cerimonia dell'inaugurazione della
palestra ginnastica ed al concorso indetto per l'occasione. L'ottimo prof. Andrea Raffo, il presidente
avv. Lavagna, il vicd-presidente rag. Monteverde, il
segretario Gavino e tutti i membri del Consiglio
della Pro Chiavari furono davvero infaticabili nel
disporre e preparare per bene ogni cosa: a tutti una
meritata lode e l'augurio nostro più sincero.
L'anno 1909 oltre aver segnato l'apogeo delle
classiche gare sportive, ha segnato anche per il
nostro Esercito un anno di vita sportiva che mai
in nessun altro anno si è verificato. Anzitutto ne
va data lode ai signori comandanti dei reggimenti
per l'incremento dato allo sport ed alla passione
con cui hanno assistito allo svolgersi delle splendide gare svoltesi fra i campioni di un medesimo
reggimento, e i campioni di diversi
reggimenti alle prese per un titolo
di campioni di una Divisione o dell'Esercito.
Fra questi reggimenti che tanto si
distinsero e che tanto seppero fare
nel corso della stagione sportiva,
v'ha segnalato il 3° reggimento genio
che chiude fra le sue mura giovani
appassionati alle lotte sportive.
Noi infatti vediamo una squadra
di detto reggimento presentarsi al
Cross-Country
Nazionale
indetto
dalla Società Itala che si piazza onorevolmente quarta dietro le ormai
famose squadre dell'Audace di Torino,
della Lazio di Roma e della Itala
di Firenze; componevano la squadra
i soldati Danesi, Strozzi, Cotta.
Indetta dai signori ufficiali e soldati il 25 aprile una gara di velocità
e una di resistenza, i forti campioni
sanno avvicinare i tempi dei più famosi campioni italiani; infatti il Casartelli, Galleani, Galbiati fanno i
12 secondi pei cento metri e arrivano
nell'ordine sopra segnato, mentre
Suppo, Strozzi, Durio nei 15 Km.,
facendoci assistere ad una emozionante lotta, coprono il percorso in 51'.
Il 20 maggio una squadra di foot-ball si presenta per la prima volta al pubblico
fiorentino
nel torneo indetto dalla Società Sempre Avanti e
batte in uno stile impressionante le squadre dell'Itala e Minerva rinforzate da ottimi elementi
stranieri.
Il 20 maggio, mentre hanno luogo in quartiere
i campioni di mezzofondo e di velocità del reggimento, vinti rispettivamente da Strozzi e Galbiati
che battono ii forte lotto di concorrenti, la squadra
del foot-ball vince nuovamente il torneo indetto
dal Club Sportivo Fiorentino, battendo le squadre
dell'Istituto Galileo, Etruria e Collegio Cicognini
tutte e due di Prato.
Dal 30 maggio al 10 giugno le vittorie riportate
dal 3° reggimento non si contano più; la squadra
ciclistica vince a Roma il campionato ciclistico
dell'Esercito, guadagnando la targa offerta dall'Arida», per merito di Cerato che arriva primo,
la squadra ginnastica vince la medaglia d'argento
nel concorso indetto dall'Istituto di Educazione
Fisica, la squadra di marcia vince il .secondo
La premiazione.
Alla società Pro Chiavari la Giuria ad unanimità
assegnava la grande medaglia d'oro, dono di 8. M. il
Re, per la perfetta organizzazione e l'ottima riuscita
del concorso.
Premi speciali di rappresentanza (oggetti artistici). Alla società con squadra più numerosa: Fratellanza di Savona — alla società con maggior numero
di premiati: N. Mameli di Voltri — alla società meglio
classificata: A. Loria di Genova — alla società proveniente da maggior distanza: Pro Patria di Carrara
— alla società con squadra di tamburi e fanfara:
Fratellanza di Savona — per il saggio collettivo, alle
società: R Ruba'tino, Genova; Fratellanza, Savona;
Ardita Spartana, Genova.
Produzioni libere di squadre: Cristoforo Colombo,
Genova — R. Rubattino, Genova — N. Mameli, Voltri
— Fratellanza, Savona — Pro Patria, Carrara — Ardita Spartana, Genova — G. Mameli, Genova.
Alla squadra femminile di Sestri Ponente venne
assegnato il 1° premio e medaglia d'argento del
Ministro della Pubblica Istruzione, alla maestra una
grande medaglia vermeil — alla Società femminile
ai Genova, premio ricordo — ai ginnasti G. Gregori
e Rocca della Pro Chiavari, medaglia d'oro assegnata
dal socio sig. Luca Scolari.
Nella gara artistica individuale: 1° premio a pari
merito R. De Benedetti (Fratellanza, Savona) e G. Sangninetti (A Doria, Genova), medaglia d'oro ed aggetto artistico — 8° C. Fregosi Fratellanza) — 4 Romualdo Ghiglione (N. Mameli).
Atletica Seniori — 1" premio, grande medaglia
d'oro: Risso E., della Pro Chiavari — 2" medaglia
d'oro, Poggioli A., Pro Italia — 3° medaglia vermeil,
Sguerzo M., Fratellanza.
Atletica Juniori — 1° medaglia d'oro ed oggetto :
A. Danovari, della C. Colombo, e Storchi, della Fratellanza (a pari merito) — 2° Ottonello, della Fratellanza.
Gara anziani — 1° Roncallo A., della Sampierdarenese (oggetto artistico e grande medaglia d'argento).
Gara collettiva — Salto misto: 1" Andrea Doria
— G. Colombo, a pari merito — 8" Mameli, di Voltri.
Salto in alto — 1° Valle, A. Dova — 2° Pisani,
A. Doria — 8° Baiardo, JV. M - 4° Tesio, ProRalia.
Salto coll'asla — 1" Valle, A. Doria — 2. Gegori G.,
Pro Chiavari.
Getto della pietra — 1° Risso, della Pro Chiavari.
Salto in lungo — 1° Baiardo, N. Mameli — 2" Ghelardi, Pro Chiavari — 3° Podestà, Sampierdarenese —
4° Danovaro, V. Colombo.
Tiro alla fune — 1° Società G. Colombo — 2° Ardita
Spartana.
premio nel campionato della Divisione e la squadra
di corsa, per merito di Strozzi, vince il campionato
di corsa della Divisione, guadagnando la coppa
Joun.
I campioni del Genio non riposano in questo
frattempo ed infatti noi li vediamo guadagnare,
per merito di Casartelli, le gare di velocità, e
Strozzi arriva ben piazzato nella corsa di resistenza indette dalla Società Forti e Liberi di Prato.
Indetto il 20 settembre dalla Società Pro-Italia
il Campionato italiano su 36 Km. Spezia-Sarzana
Inaugurazione palestra Pro Chiavari
Risso, vincitore della gara atletica
e ritorno, il forte Cerato, che già vedemmo a Roma
primo nella gara ciclistica, arriva ottimo quinto,
battendo forti campioni come il marinaio Russo
che arrivò 4° nella Maratona del Secolo a Milano.
In questa gara è con nostro dispiacere che noi
vediamo ritirarsi lo Strozzi che cadde in allenamento
producendosi una ferita al ginocchio, e sarebbe
stato beilo vedere questo forte campione alle prese
con altri, e forse sarebbe riuscito a batterli con
facilità, perchè ci ha già dimostrato doti non comuni nelle gare di lungo percorso.
E' da augurarsi che questo reggimento continui
nel bel modo di affermarsi con vittorie leali, ed
è pure nostro desiderio di poter nella nuova stagione sportiva vedere questo reggimento figurare
co' suoi campioni nelle grandi competizioni nazionali e internazionali.
Onore al 3° Genio che racchiude sì ottimi elementi, onore a Firenze che, oltre ad avere bravi
soldati, ha pure forti campioni sportivi.
Aviazione e Politica
C o m m e n t i .
Lo sport nell'esercito.
La squadra podistica del 3° reggimento Genio di Firenze.
ESTARIC
In uno dei più importanti giornali politici italiani ho letto, giorni sono, il seguente telegramma
da Parigi :
« Oggi, nel pomeriggio, al Senato, sotto gli auspici del gruppo parlamentare dell'aviazione, ha
avuto luogo un'adunanza, alla quale erano stati
invitati tutti gli aviatori. Erano presenti il presidente del Senato e gli aviatori più noti. Il
senatore d'Estournelles de Constant ha reso
omaggio ai campioni francesi e stranieri, che
hanno fatto progredire la scienza dell'aviazione,
ed alle vittime che hanno sacrificato la loro vita
per il progresso della scienza. Painleve, membro
dell'Istituto, ha tenuto quindi una conferenza
applauditissima sull'aviazione e sulle risorse degli
aviatori. L'oratore ha qualificato il dirigibile Zeppelin come il più cattivo dei dirigibili tedeschi,
e si è augurato che la Francia voglia fare i sacrifici necessari per conservare la gloria di rimanere sempre alla testa di tutte le nazioni nel
campo della locomozione aerea. Il presidente del
Senato ha pronunziato quindi una calda allocuzione, felicitandosi con gli aviatori ».
£ Qualche commento, per quanto fuggevole, non
sarà forse del tutto inutile.
L'amica Francia, la classica terra dei magnifici
gesti politici, dei grandi trionfi democratici, delle
folle vittoriose e delle libertà conquistatrici, ha
dato a noi e all'umanità tutta un'altra di quelle
energiche lezioni che essa sola sa e può dare.
Una volta ancora essa ha gridato in faccia a tutti
gli sceltici della terra che il sonante trinomio,
pneumatico per automobili liscio
ed a semelle = = = = = = = = = = = = = ^
Agenzia
e
D e p o s i t o per l'Italia :
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Bri
Via Brera
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T O R I N O - Via Ptino. Aiaedeo, le.
LEIDHEUSER & C. ^ ^
-
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LA
su cui costrusse il suo meraviglioso edificio repubblicano: liberté, égalité,fraternité,
non è, come
certi altri motti più o meno regali, araldici, decorativi di certi altri paesi di nostra conoscenza
un semplice quanto innocuo e trito motivo retorico, spesso di pessimo gusto.
P e r una volta tanto riguardiamo ancora, pieni
d'ammirazione, coi nostri occhi attoniti di perfetti
sognatori, di impenitenti contemplatori, ciò che
i nostri fratelli di Francia fanno, nudi come sono
dalle stantìe scorie medioevali dei malintesi preconcetti sociali e unicamente intesi al progresso
civile della loro nazione. I nipoti di Robespierre
non hanno tralignato, un secolo e più dopo il
glorioso ottantanove ! Come allora si proclamarono solennemente i diritti dell'uomo che lavora,
così oggi si stanno per proclamare con altrettanta
solennità quelli dell'uomo... che vola.
La notizia mi ha colpito, lo confesso. In Francia,
dunque, esiste avant tout un gruppo parlamentare
dell'aviazione, il quale indice adunanze al Senato,
invitandovi gli aviatori, il presidente del Senato,
il presidente della Camera. In Francia un senatore rende omaggio ai campioni e alle vittime,
un membro dell'Istituto tiene una conferenza
ùiAMJtA
àjfojtin
1
va
ci giungeranno dei novissimi e svelti ordegni
aerei, gli ultimi e più perfezionati tipi.
E non è già per insana manìa di 'snobismo ch'io
pongo tutte le mie speranze aviatorie nei tardi
epigoni di Brenno, ma unicamente perchè vedo
che in Francia si considera lo sport da un angolo
visuale ben diverso da quello da cui siamo abituati a considerarlo noi, noi che discendiamo da
Leonardo. Rileggete il telegramma che ha ispirato
questo mio scrittarello e ve ne persuaderete.
*
*
*
Giorni sono i nostri legislatori hanno ripreso
nell'afosa aula di Montecitorio le loro invernali
abitudini battagliere. Ci daremmo gratuitamente
la patente di ili usi se sperassimo ancora un qualsiasi, per quanto tardivo, interessamento della
nostra rappresentanza nazionale a questo grande
e novissimo fenomeno sociale che è l'entusiasmo
sportivo della gioventù moderna. Consoliamoci
piuttosto pensando che l'iniziativa privata soccorre opportunamente alla supina inerzia dei
nostri parlamentari « in ben altre faccende affaccendati >>. Sotto il pomposo titolo diseducazione
fìsica » è stato presentato un progetto di legge
sercito potrebbe fare affidamento... Painleve
logico, ironicamente logico !
*
*
è
•
Per i reggitori della nostra cosa pubblica lo
sport è lettera morta. E non addoloriamoci eccessivamente, 86 ciò che costituisce la più grande e
serena ambizione della nostra energica gioventù
non ama impaludarsi nei torbidi pantani della
nostra massima accademia politica. Bisogna aver
assistito ad uno di quei graziosi spettacoli che
con elegante eufemismo si chiamano udienze
parlamentari per non nutrire più alcuna illusione
in proposito !
Intanto dalla democratica Francia ci giungono
telegrammi simili a quello che ho sopra trascritto.
E a noi non resta altra fonte di sollievo che
quella di consolarci pensando che in fondo in
fondo anche noi siamo discretamente latini : il
nostro cuore fraterno ne gioisca sinceramente !
E mentre la mala bestia della burocrazia ancora
ci opprime e ci estenua, rifuggiamo sdegnosamente dagli intrighi, dagli affarismi, dalle ambiziose e vane loquacità e cooperiamo sinceramente,
spassionatamente al nostro superbo rinascimento
B
gflfl
•
-
wmmmm
'
•
m
L'aviatore francese Enrico Farman in volala.
sull'aviazione, il presidente del Senato pronuncia
una calda allocuzione...
Noi, povera gente d'Italia, certe cose non possiamo capirle, purtroppo. E forse non le capiremo mai.
Noi siamo nati, siamo cresciuti in Un benedetto
e meraviglioso paese, in cui lo sport, ufficialmente, subisce da gran tempo il triste, consueto
destino della piccola vecchia Cenerentola della
fiaba. Ufficialmente, ho detto, chè in realtà esso
ha ormai assunto l'importanza di una vera e propria istituzione sociale.
Infatti le Società sportive crescono e si moltiplicano secondo i dettami evangelici, strappando
giovani operai alle loro negre officine, ove la vita
rapidamente si consuma più che l'acciaio delle
macchine, e gli studenti ai loro libri, sai quali
cenobiticamente ingobbiscono. Gli umili praticano
gli sports umili, come quello puramente francescano del podismo, come quello della palla, che
ha schiette ed energiche origini italiche, benché
i sassoni ce lo abbiano da poco rimandato con
tutta la loro perfida nomenclatura ; gli altri, quelli
che non devono sudar molto per sciogliere ogni
giorno questo nostro enigmatico problema dell'esistenza, vanno in automobile, a cavallo, andranno in areoplano domani, quando dalla Francia
S.P
Sade
per aumentare lo stipendio ai maestri di ginnastica — i parìa dell'insegnamento, come li ha
definiti Filippo Turati — i quali percepiscono la
considerevole somma di lire cinquecento all'anno.
Non so che avverrà di tale progetto di legge, ma
se i maestri di ginnastica italiani non dispongono
di altre speranze per migliorare le loro condizioni
economiche, sento di compiangerli sinceramente.
E pensare che, per non so quale ironia storica,
noi siamo gli immediati discendenti degli antichi
conquistatori del mondo, che ben sappiamo quale
importanza politica attribuissero alla educazione
fisica dei giovani ! In Francia, intanto, si pensa
seriamente a rivendicare le onte del settanta e
un membro dell'Istituto si augura all'uopo che
la sua patria voglia fare i sacrifici necessari per
conservare la gloria di rimanere sempre alla testa
di tutte le nazioni nel campo della locomozione
aerea. Tutto l'orgoglio francese, tutta quella divina blague parisienne, tutta la superba e indomabile volontà dei proclamatori dei supremi diritti umanitari insieme a tutta la vergogna, a
tutto il livore di una grande sconfitta, che davanti
ai tribunali della storia pretende una rivincita,
sta in quella frase: « i l dirigibile Zeppelin è il
più cattivo dei dirigibili tedeschi». Ma siccome
è invece il migliore, siccome è l'unico su cui l'e-
SOCIETÀ
In GENOVA
LIGURE P I E M O N T E S E
sportivo in cui la terza Italia — e non a torto - confida. Allora la patria nostra si avrà giorni di
maggiore grandezza e a noi tutti che, aitimi venuti, non potemmo versare per essa nemmeno
un'oncia di sangue, non sarà negata la sacrosanta
soddisfazione di avere aggiunto un ramicello di
lauro alla sua gloria.
Per ora l'interessamento che i nostri illustri
legi foratori dimostrano per la nostra nobile causa
può sintetizzarsi in quel magnanimo e magnifico
gesto politico per cui la enorme tassa che gravava sulle biciclette è stata ridotta di qualche
modesta liretta. E ti sembra poco, o mefistofelico
lettore, che amaramente sogghigni ?
Talentino Lardi.
*** La Società Res'.elli e G. di Milano, la famosa
costruttrice del motore Rebus, quello stesso col quale
il tenente Calderara vinse nelle Gare d'Aviazione di
Brescia tutti i primi premi riservati agli italiani, ha
in questi giorni trasportato i suoi stabilimenti in
Strada Vercellese, 200, appunto perchè la sua crescente produzione in motori l'ha obbligata a ingrandire i suoi già vasti locali. Da quanto si vede la
lavorazione italiana tiene testa con onore, anzi con
vantaggio, alla produzione straniera, e gli italiani
tutti devono ricordarsi che esiste in Italia un motore
senza pari, e quello chiamasi Rebus.
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8
I campionati nazionali ili l a categoria
II « F. C. Torino „
A Torino.
vince il " Milan Club „ 6-2.
F. C. Torino : Arbenz; Bollinger-Capra; MorelliRodgers-Kiindig ; Caldei li-Zuffi-Lang-Geisser-Debernardi.
Milan Olub: Heim; Sala-Moda; Bosshard-Cevenini-Colombo ; Carrer-Meyer-Barbieri-De VecchiBrioschi.
Inizio del giuoco ore 15.
1° goal Milan-Olub (De Vecchi), ore 15,3.
1° goal Torino (Lang), ore 15,10.
2" goal Torino (Lang), ore 15,39.
Riposo ore 15,45-15,55.
3° goal Torino (Lang), ore 16,3.
4° goal Torino (Lang), ore 16,5.
2° goal Milano (Barbieri), ore 16,19.
5° goal Torino (Lang), ore 16,33.
6" goal Torino (Zuffi), ore 16,39.
*
*
*
Descrivere nel dettaglio le fasi di questo match
è còmpito troppo grave perchè io me lo assuma.
Più sovente si ebbe l'impressione di presenziare
una partita d'allenamento, con tutto l'inerente
disordine e aggrovigliamento di giuocatori, che
non ad un match istruttivo, ad una partita di
Campionato.
Rare volte il Torino ci diede la parvenza di
ben combinati assalti, e più rare volte ancora la
squadra del Milan Olub ci diede l'impressione di
essere, anche modificata e indebolita, quella che
ancor due anni or sono era l'invincibile. Sarà
tattica nuova questa dei rossi e neri milanesi, di
dare in irruenza e velocità quello che altre
squadre dànno in scienza di giuoco calmo e calcolato, ma francamente, se la loro abilità risiede
tutta e solo nel brio indiavolato ed incomposto
delle loro discese nel campo degli avversari,
questi, dopo le schermaglie iniziali della partita,
riescono dopo breve tempo a dominarli e con la
calma a scombussolarne l'impetuosità giovanile.
Così avvenne domenica scorsa. Dopo un goal
segnato dal De Vecchi nel 3» minuto di giuoco,
in seguito ad una volatina sorprendente, la difesa torinese, fatta cognita della tattica avversaria, immobilizzò i forxoards milanesi, che pur
si trattennero a lungo ed in prevalenza sotto la
porta torinese, ma senza riuscir a trarne vantaggio.
Il motivo 1 Son parecchi. Anzitutto la mancanza
di decisione nello shot, poi il disordine nei posti,
di modo che più d'una volta vedemmo due giuocatori del Milan contendersi la palla fra loro,
imbarazzarsi a vicenda, oppure essere in altro
luogo quando un compagno passava la palla al
posto dovuto, logicamente supponendo di trovarlo
occupato da un coéquipeur invece che da un avversario.
I rossi e neri però non avrebbero fatta così meschina figura, se la loro difesa, ad aumentare
ancor più l'aggrovigliamento nelle proprie file,
non avesse tenuto troppo temerariamente e spesso
l'avanguardia. Se il Sala non si fosse peritato di
venir Ini sotto il goal torinese e calciarvi dentro
STAMPA
SPORTIVA
di più contro una squadra ritenuta assai inferiore,
dono la sua disfatta di domenica scorsa.
Della partita ben poco vi è a dire, altro che
ambe le squadre giocarono con poca eleganza e
svolgendo un gioco in certi momenti troppo violento, specialmente da parte di qualche giocatore
juventino, che però trovò ben presto chi gli rispondeva per le rime, nel suo avversario.
Alle 14,45 circa, Recalcati dell'IT. S. M. dà il
segnale d'inizio ; gl'internazionali s'impossessano
per proprio conto, se il Moda avesse avuto maggior
ascendente sull'irrequieto, instabile e troppo vociante compagno di difesa, forse i cinque shots
del Lang non avrebbero con tanta facilità attraversata la rete dei milanesi.
I quali, poi, in realtà, non furono
molto fortunati nelle poche volte
che tirarono in goal. Mentre d'altro
lato si può dire che ogni ben condotto assalto dei torinesi fu goal
fatto sia per l'abilità del Lang che si
trovava in una giornata ottima di
shot, come per la sveltezza e la
velocità dell'ala sinistra Debernardi,
donde partì sempre l'attacco della
prima linea dei granata. Questi,
una volta sorpassati in corsa i bachs
del Milan, avevano poi buon giuoco,
a goal scoperto, di tirarvi dentro.
Troppo ardimentoso è il giuoco
della difesa milanese. Contro una
prima linea forte e ben scaltrita
nei passaggi, esporrà la propria
porta ad un pericolo continuo.
All'attacco i rossi e neri hanno
due bravi calciatori nel Meyer,
troppo individualista però, e nel
De Vecchi.
Nel Torino va accentuandosi il
distacco fra la prima e seconda
linea. Della difesa Capra fu instancabile e meraviglioso. Non così il
Bollinger, indisposto da qualche
tempo e giù di forma.
Durante l'intermezzo: Il tradizionale rinfresco... a base di limone.
In prima linea Geisser ha fallite
(Fot. A. Foli - Milano).
le speranze che in lui s'erano riposte dopo il suo brillante debutto
della palla e si portano immediatamente sul goal
del mese scorso. Certo potrà migliorare in seavversario; è un attimo però, perchè la palla viene
guito, affiatandosi meglio coi compagni.
portata immediatamente nel campo milanese, e
Arbitrò questo match l'ing. Malvano che si trasse
la Juventus ne minaccia fortemente il goal, ma
bene dalla difficile missione.
ogni combinato attacco s'infrange contro la poTanto per far qualcosa di nuovo fece indosderosa difesa internazionale; dopo varii tentativi,
sare ai giuocatori del Torino una camicia bianca,
la palla sembra debba entrare nella rete, ma
adducendo il motivo che in una melée il color
Miiller la prende immediatamente e con un pogranata si sarebbe potuto confondere col rosso e
tente calcio la porta nel campo avversario. Da
nero.
questo momento il gioco si svolge di continuo
De lunettés, monsieur, s. v. p. !
nel campo torinese, e finalmente, dopo 38 minuti
Dopo questo precedente, ci permettiamo condi giuoco, Engler, con un calcio da maestro, segna
sigliare a tutti i Ciubs che hanno del rosso nella
a favore della sua squadra l'unico goal, che è
divisa sociale, a tener sempre pronta, per ogni
anche l'unico della giornata.
evenienza, una camicia da notte... possibilmente
Il successo dei neri e bleu è accolto con probianca !
lungati applausi dal pubblico.
Durante la ripresa la partita si svolse quasi
A Milano.
come il primo time, il giuoco fu anche in questa
L ' « Internazionale » vince la « Juventus > 1-0.
volta continuamente nel campo juventino; i toL'Arena domenica scorsa non era gran che afrinesi avrebbero certamente pareggiato la partita
follata, malgrado l'attesa per l'arrivo della marcia
se Borei avesse calciato con precisione nel goal
dei 100 chilometri.
avversario, in un momento che questo era completamente lasciato libero; invece forse restò un
A ciò contribuì certamente la coincidenza del
po' emozionato del colpo, che gli sembrava quasi
match tra la Pro Vercelli e l'Ausonia, disputatosi
certo, e sbagliò. Fossati, dell'Internazionale,
in
su di un altro campo, e poi l'intenso freddo.
tutta la partita giuocò con una foga senza tregua,
In tutti gli accorsi era la certezza che la Jucon gran profitto per la sua squadra, che potè
ventus avrebbe dominato la squadra internaziomantenersi in prevalenza all'attacco e vincere
nale.
questo match.
Al contrario i torinesi a Milano subirono la
loro seconda sconfitta in questi campionati, e per
Ecco la composizione delle due squadre:
Il match Internazionale-Juventus. — I forwards internazionali in contatto
con la difesa Juventino.
per
Velocipedi
Un calcio d'angolo degli Internazionali sventato da Goccio ne.
(Fot. A. Foli - Milano).
Agente per l'Italia:
e
Mario Bruzzone
latomobili
6, ria Castel Borono.
rvuuAPvio
É ERSAN
9 LA
Internazionale:
Miiller; Strait, Zoller; Engler,
Fossati, Moretti; Schuller, Capra, Peterli, Parier,
Neudecher.
Juventus F. 0.: Pennano; Mastrella, Goccione;
Frey, Colombo, Ferraris ; Moscliino, Barberis L.,
Balbiani, Borei, Barberis A.
STAMPA
SPORTIVA
Degno della massima lode il valente arbitro
signor Goodley, energico ed imparziale.
Genoa Olub : Brunoldi ; Storace, Hermann ;
Herzog, Ferrari, Mayer; Piaggio, Bauer, Elliot,
Crocco, Marassi.
Andrea Doria:
Marchetti; Galletti II, Cali;
Galletti I, Ansaldo, Baglio tto; Merli, Demarchi,
Sardi, Santamaria, Repetto.
Sacci.
Il match
d'apertura
della stagione di foot-ball
a Palermo.
rario di Morra, allontanatosi troppo dalla porta
credendo poter meglio parare una palla alta,
Baker segna nn secondo punto pel Duncan.
In complesso il gioco fu veramente buono, agile,
leale. La squadra inglese diede uno splendido
esempio di ordine e di affiatamento, cosa che
non si potè riscontrare nel Palermo a causa del
breve allenamento che ha avuto agio di fare, ma
che siamo sicuri ben presto saprà acquistare per
entrare nell'apogeo della sua forma.
Si distinsero, delPalermo: Colombo V., Schimicci,
Cimino, Bonanno, Barbera, Morra e Colombo C.;
del Duncan: Harners, Lockart, Henderson, Broad,
Spencer e Baker.
(Dino Masi).
Foot-ball Partenopeo.
Martedì 23 novembre si
incontrarono sul campo
Domenica 28 u. s. ebbe luogo il primo match
dei Palermo
football
di girone per la disputa della Targa Glescovich,
Olub la prima squadra
un ricchissimo premio messo in palio dall'attivo
del Palermo,
e quella
e simpatico triestino dall'anima prettamente itadegli ufficiali dell'incroliana signor Spiro Clescovich, attuale presidente
ciatore inglese H. M. S.
del Comitato regionale campano della F. I. G. C.
Duncan. Il tempo non
II primo match fa disputato dal Naples Football •
volle invero favorire il
Olub, a cui fu affidata l'organizzazione del torneo,
match e un vento fortise il Bobur Football-Club di Caserta.
simo, impetuoso e freddo
Non sto a dilungarmi sulla descrizione del match
soffiò sul campo; tuttagiacché in esso una cosa emerse, la disparità evivia un pubblico numerodente fra le due squadre. Vinse il Naples con 11
sissimo, insperabile per
goals a zero. Beferer il signor Esposto-Han.
una tale giornata, affollò il
Domenica ventura avrà luogo il secondo match
prato
dando
una
nota
Targa Glescovich, offerta dal Pres. del Oomita'o Regionale della Campania.
di primo girone fra la Società Sportiva Napoli e
gaia
fra
lo
squallore
cir(Fot. A. D'Agostino).
il Club Sport Audace.
costante. Anche le autorità ed il sesso gentile
« Pro Vercelli » batte « Antonia » 4-0.
erano largamente rappresentati.
Domenica 5 comincierà ad essere in palio l'arA questo match, scarso pubblico assisteva. La
Nel primo tempo gl'inglesi hanno il vento in
tistica
Coppa Salsi, un bellissimo oggetto uscito
Pro Vercelli, come era prevedibile, dominò la
favore ; con rapide discese portano subito il gioco
dallo stabilimento Nelli di Firenze, e donato da
squadra dell'Ausonia, la quale in questi campiosul campo avversario bombardando la porta. I
quel vero mecenate dello sport ohe è il signor
nati sembra si sia prefissa di sostenere la parte
bachs avversari fanno tutti gli sforzi per impedire
Luigi Salsi, vice-presidente del Naples Footballdi Cenerentola.
qualsiasi sorpresa ed il bravo portiere Morra, oltre
Olub. Il regolamento delle gare è conforme a
La Pro Vercelli nella prima ripresa segnò a
ai potenti shots, deve lavorare per badare al vento
quello della Coppa Frank Bryan, solo che, invece
suo favore due goals in seguito a mehes, e due
che spesso fa deviare il pallone.
di essere aperta a tutte le Società d'Italia, è rigoaU nei secondi 45 minuti sa due corner.
I forwards del Palermo tentano alcune veloci
servata a quelle della 4° e 5° Sezione (vedi ReIn complesso i campioni d'Italia svolsero anche
scappate e Bonanno e Schimicci tirano bene in
golamento art. VI).
domenica scorsa un giuoco non troppo classico e
goal ma inutilmente. Sembra già che il primo
non con troppo assieme. L'Ausonia invece sembra
tempo debba finire senza alcun punto quando,
progredisca, poiché diede molto da fare alla di3 minuti prima delia fine, O' Reilly del Duncan
La stagione footballistica,
mi si permetta il
fesa vercellese, minacciando spessissime volte il
dietro un buon passaggio di Spencer, marca il
termine meridionale, si presenta quest'anno attiloro goal.
primo punto a favore della propria squadra.
vissima, giacché appena si sono iniziate le gare
Pro Vercelli:
Innocenti; Binaschi, Bossola ;
Alla seconda ripresa tocca lavorare ai backs inper la disputa della Targa Clescovich che già si
Ara, Milano I, Leone; Corna, Rampini, Fresia,
glesi che spesso riescono a sventare le buone comparla di un'altra targa che offrirà il Olub Sport
Visconti, Milano II.
binazioni degli avversari. I forwards del Duncan
Audace, al quale consigliamo volerla riservare
Ausonia: Qnirci; Ferrino, Zezi ; Crivelli, Rizzi,
spesso però portano la palla nel campo avversario
per le seconde squadre, e un ricchissimo trofeo
Rovati; Verga, Bruciamonti, Scanagatta, Veglii,
e la porta del Palermo viene salvata dalla valentia
raffigurante due giuocatori che si contendono la
Bontadini.
di V. Colombo e Cimino, che rimandano sempre
palla che verrà offerto da uno sportsman ben
la palla nel campo inglese.
A Genova.
noto nel campo del foot-ball partenopeo, ma che
Bonanno
e
Barbera
tentano
parecchi
goals
ma
per eccessiva modestia vuole che si mantenga
11 Genoa » batte ]' « Andrea Doria » 8-1.
inutilmente. Finalmente Schimicci con un buon
segreto il nome.
(B).
dribbling,
dietro
un
passaggio
di
Bonanno
riesce
Tutti i fautori ed i cultori del giuoco del calcio
a sfuggire ai bachs inglesi ed a pareggiare la
accorsero domenica scorsa alla pelouse di San
partita.
Gottardo, per assistere al tanto atteso incontro
per il Campionato nazionale fra le due rivali
Abbonatevi alla S T A M P A S P O R T I V A
Ciò però non vale a demoralizzare il Duncan
eterne: Andrea Doria e Genoa Olub; match che
che minaccia spesso il goal del Palermo e due
=
C. & a l l ' a n n o
=
venne disputato nel modo più accanito e tra le
minuti prima della fine, a causa dell'atto temeurla ed i fischi dei partigiani dell'una e dell'altra Società.
Il Genoa ha battuto nettamente la Doria
con tre porte ad una. Arbitro il signor
Goodley.
All'inizio del giuoco, i bianco e bleu
hanno il vento favorevole, attaccano in prevalenza la porta avversaria, difesa brillantemente da Hermann, Storace e Brunoldi.
I forwards rosso e bleu fanno un bel
giuoco, ed i Doriani, malgrado le loro favorevoli condizioni, non riescono a liberarsi
dai focosi attacchi del Genoa, ed al 31°
minuto, su un centro magnifico di Marassi,
Elliot segna una porta all'attivo del Genoa.
II giuoco riprende più accanito che
mai, i bianco e bleu vogliono assolutamente
pareggiare, e con un giuoco vivacissimo si
mantengono quasi costantemente nel campo
del Genoa, pareggiando, sul finire del
tempo, in seguito ad un corner.
AÌla ripresa, i favoriti dal vento sono i
rosso e bleu, che attaccano decisamente e
mantengono continuamente l'offensiva ; gli
attacchi del Genoa si fanno sempre più minacciosi, due penalty-kik vengono loro concessi. Tirati uno da Marassi e l'altro da
Bauer, non hanno esito favorevole.
Persistendo nell'offensiva, il Genoa, per
merito di Mayer, riesce a penetrare la porta
avversaria, quindi Crocco, dello stesso
Genoa, penetra per la terza volta nella porta
La squadra del Neaples foot-ball Club classificata in finale per la < Targa Clescovich ».
della Doria.
Da sinistra a destra: Goss, Giolino, Spiro Clescovich (donatore della Coppa), Panagia, Scarfoglio, Potos (capo)
Al fischio del referee, il Genoa è vittoConforti (goalkeeper), Biole, Bayon, Piannini, Fallert e C'atterina. ^.v.L—», ' j »
(Fot. T. Bozza .Napoli).
Nap
rioso con tre porte ad una.
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LA
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Sulle quali appunto vengo a parlare.
Molti, indubbiamente, sono oggi i proseliti delle
gare sportive. Assillati dalla larga réclame che
loro fanno compiacentemente i giornali che s'ocParlando di educazione fisica, di podismo, records
cupano di sport, solleticati dalla conquista d'un
di corsa, e metodi di allenamento.
premio vistoso e... rimunerativo, eccitati dall'applauso delirante che la folla non esita tributare
Un egregio professore di etica, che avevo in
al vincitore d'una epica tenzone, i nostri attuali
liceo, si indugiava spesso e volentieri a dimocampioni degli esercizi fisici all'aria aperta si
strarci come qualmente nella concorrenza umana
fanuo innanzi numerosi perchè han campo di
l'ambizione, l'interesse e tatti gli altri ingredienti
mietere larga copia di
allori e di soddisfazioni.
Mentre forse, se si imp o n e s s e loro di fare
dello sport per sistema,
per principio, come pratica educativa obbligatoria al pari dell'isti uzione intellettuale, noi
vedremmo, per una ragione o per l'altra, molti
di loro disertare il campo, come — p r e s t o o
( tardi — ci si ribella a
qualsiasi cosa che sappia
di obbligatorietà, di imposizione.
Ecco quindi che ci troviamo di fronte, più che
ad un problema di educazione fisica, ad un problema di educazione morale.
Donde appare evidente, necessario,che lo s iniòlo ad un saggio modo
di pensare ed intendere
ie ginniche discipline,
non come fine à se stesse, ma come scopo alta
Una Maratona su strada. (Udisti, marciatori e corridori accompagnano il favorito. mente umanitario d'un
- graduale miglioramento
dell'egoismo, stessero a comprovare che ò un asdelle generazioni, deve venir radicato,findai primi
surdo credere che l'uomo operi semplicemente
anni della scuola, dagli stessi insegnanti che imal raggiungimento d'una soddisfazione morale,
partiscono la prima coltura, le prime massime edud'un fine idealogico. poiché egli quando l'opera
cative, sia dello spirito come del corpo.
sna presenta al pubblico, sia sotto la veste d'una
Evitiamo quindi,findalle prime scuole, un'eduproduzione letteraria, come sotto quella di una
cazione esclusivamente intellettuale, a completo
competizione fisica, vulgo manifestazione sportiva,
detrimento di quella fisica.
mira sempre ad un personale vantaggio, diletto
Prepariamo dalle elementari, dal ginnasio al
ed immediato, o di gloria, o di tornaconto finanliceo, la nostra gioventù alle lotte della vita, per
ziario o di successo coreografico.
trionfar nella quale occorre più sovente un fisico
Appare infatti assurdo, o per lo meno fenomeno
sano, che non un'intelligenza nutrita e cavillosa.
d'eccezione, che un uomo viva in un gabinetto
Facciamo circolare il sangue in ogni arteria dei
di lavoro, e attenda alla soluzione d'un profondo
nostri giovinetti, obbligandoli, volenti o nolenti,
problema scientifico, od assoggetti il suo corpo
a fare del moto, della ginnastica* dello sport. Toa laboriose pratiche ginniche, alieno di réclame,
gliamoli dal linfatismo, dall'anemia, dall'etisia,
indagatore spassionato ed inumanamente modesto,
e facciamo loro respirare a pieni polmoni dell'aria
al solo scopo di compiere opera proficua ed utile,
buona, pura, ossigenata.
di sacrificio a prò di un mediato beneficio all'uE quandone avremo fatto altrettanti giovani sani
manità.
e forti, cerchiamo le convincenti argomentazioni
Tutti noi si ha troppa fretta di vivere, e troppo
perchè alla vita sportiva partecipino non per racintenso desiderio di eccellere in qualcosa,di sodcogliere nn momentaneo frutto, un alloro soddidisfare l'innato spirito di ambizione, per concesfacente la personale ambizione, ma con la perdere il nostro tempo ad un semplice fine idealosuasione di un dovere compiuto per sè, per una
gico. Pertanto è su questa base egoistica che si
famiglia che crescerà in vigore da un ceppo sano
svolgono e si inseguono tutte le manifestazioni
e rigoglioso, e per la patria.
dell'umanità contemporanea, non eccettuate quelle
•
* •
che dovrebbero avere l'alto scopo d'un miglioraL'argomento — d'attualità oggi, che la nostra
mento fisico delle razze, e cioè le manifestazioni
Camera dei deputati sta approvando un vasto, ma
ginnico-sportive.
Sport per ambizione
Due perfetti allenatori. (L'allenato è il corridore con la maglia a scacchi).
O/servare il ritmico passo dei tre corridori e le giuste distanze che li separano.
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1$. BIANCHI . MILANO.
non ancor completo disegno di legge sull'educazione fisica — m'ha fatto esorbitare dal soggetto
che m'ero proposto di trattare.
Ma a questo tuttavia si collega. Ed ecco il
perchè.
Nel podismo, in questo sport primordiale e
tanto salutare, noi vediamo come continue siano
le grandi manifestazioni dotate di ricchi premi
e che irregg mentano moltissimi concorrenti. Ebbene, è curioso constatare come i records individuali interessino invece ben poco i nostri pie
veloci, e come di rado avvenga che qualcuno dei
migliori si accinga ad abbassare il tempo di
quello esistente.
Donde viene questa indifferenza, e perchè
queste performances, a stabilir le quali dovrebbe
pur coucorrere l'ambizione dei nostri giovani
sportsmen, non tentano più che rarissimi corridori 1
Non è forse il caso di vedere anche in ciò un
segno dei tempi 1
Coloro che corrono oggigiorno preferiscono
cento volte esaurirsi in una corsa dotata di bei
premi, che affaticarsi, sovente, a... fondo perduto,
per assicurarsi un vero merito sportivo.
In fondo, hanno essi completamente torto 1
Ecco che ritorna in campo la mia affermazione,
che pur troppo si fa dello sport come fine a se
stesso, e non per soddisfare ad un miglioramento
fisico.
E poi, di solito, nei tentativi di records non
vi è il gran mondo delle riunioni importanti,
/.'allenatore ha le gambe troppo lunghe
non vi sono gli amici del Club, sotto i cui colori si corre, pronti ad incitare, a consigliare
amorevolmente.
Non vi è l'interessamento della stampa che
esalta, a magniloquenti frasi, la lotta con gli
avversari che, in un tentativo di record, non
esistono! E non vi son premi...
Al più, un bel diploma rilasciato dalla Federazione Nazionale, registrante il tempo compiuto,
il giorno ed i scarsi testimoni ufficiali della prova
riuscita.
No, no, è assurdo — mi grideranno 99 dei
nostri 100 campioni — è stupida cosa cimentarsi
in un record. Compiere cinque, dieci, venti giri
di una pista, da soli, senza un pubblico che ci
elettrizzi con le sue grida.
Eppure io non saprei mai abbastanza lodare
un corridore che si apprestasse, con la coscienza
della forma raggiunta in allenamento, a battere
un record di corsa.
Egli darebbe prova non solo d'un grande valore sportivo, ma ancora di una tenacità, d'un
coraggio di persistenza che non è tanto facile
riscontrare nella nostra razza latina.
Ricordo un amico, podista dilettante, che un
giorno mi mise a parte d'un tentativo di record
che sperava assicurarsi.
Un argomento lo teneva però dubbioso se de-
LA
cidersi o no alla gran prova : la poca réclame che
non gli avrebbe compensato la fatica sostenuta.
10 allora gli consigliai un sistema di poca difficoltà, benché un po' complicato : anche se non
avesse battuto il tempo prefissosi, si sarebbe
fatto un nome egualmente.
Inviasse a un certo numero di giornali, durante
tre settimane o quindici giorni avanti il tentativo, dei piccoli amabili annunci che prima rendessero noto, e poi ricordassero alle folle avide
di novità, che nel tal giorno, ora tale, il signor X
sarebbe sceso in pista per annientare il record
con allenatori detenuto dal signor Y.
Seguì il mio consiglio.
11 giorno e l'ora prefissa l'imminente grand'uomo
esce dal suo box, olente di imbrocation, come se
ne avesse fatto un bagno, in un accappatoio rosa,
seguito dal suo masseur. Sulla pista lo attende il
gruppetto degli amorevoli allenatori.
Al suo posto, il cronometrista ufficiale.
Un'ultima trottata d'una ventina di metri, poi,
dopo aver ascoltato con aria distratta gli ultimi
consigli degli immancabili competenti, egli va a
porre i suoi piedi sulla linea di partenza.
Tutto è pronto, lo starter alza il suo braccio,
un silenzio, il colpo di rivoltella parte, e così
pure il nostro campione.
A dieci metri egli trova un primo allenatore
che l'attende trotterellando dolcemente, e che,
dopo aver regolato il proprio passo a quello del
campione, si piazza davanti a lui e lo conduce
alla velocità precedentemente stabilita.
CICLISTI!
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Due allenatori imperfetti e imbarazzanti invece che aiutare il corridore, lo danneggiano.
E' vero che in quel momento, e su quella distanza, il record era stato abbassato di dieci secondi, ma con quale risultato finale?
Questo : che ora l'amico mio, dilettante podista, è entrato pur lui
nel novero dei 99 su
100 corridori che vi rideranno in faccia quando proporrete loro di
tentare un record di
corsa !
Quando il periodo di
allenamento non è scientificamente condotto e
superato, il caso che vi
ho citato si avvera molto spesso.
Indubbiamente qnindijgli allenatori sono un
gran coefficiente di vittoria per il campione in
gara.
Il morale d'un corridore che tenta un record
si deprime di per se
stesso in modo rapidissimo, ed è perciò assolutamente n e c e s s a r i o
che coloro che si occupano di Ini s'ingegnino
di surrogargli la incipiente depressione morale, con dei saggi incitamenti, col fargli scordare il numero dei giri
che gli restano ancora
a percorrere,esaltandogli le buone condizioni
climatiche, tutte c o s e
Oppure le ha troppo corte. .
Sfortunatamente, questa velocità calcolata prima
sulla carta, non è ora troppo ed interamente nello
spirito dell'allenatore, il quale, pur essendo pieno
di buona volontà, si permette delle fantasie di
mutamenti di passo, che non potranno meno di
influire malamente sul risultato finale.
Gli allenatori scordano sovente che l'uomo che
essi conducono li segue macchinalmente, ciecamente. Occorre quindi che sian essi a regolare
con criterio l'andatura del campione in pista ;
c constatando un vantaggio sul tempo prefisso,
vedendolo affaticato, lo lascino soffiare per qualche
minuto e gradualmente riprendersi; in caso di
ritardo, invece, accelerino l'andatura, ma non
bruscamente, bensì senza quasi che il campione
in gara se ne accorga...
Parole d'oro. Le aveva più volte sentite anche
l'amico mio. Il quale, dopo dieci giri di pista,
all'undicesimo, come di accordo, mutò ancora allenatore. Al secondo se ne sotituì un terzo, l'ultimo, che — tanto per rimediare all'irregolarità
di marcia tenuta dai colleghi precedenti — attaccò una volata prodigiosa e progressiva.
L'amico mio, via dietro di lui, come un capriolo, come un forsennato... Tre minuti dopo,
nessuno dei due ne poteva più, ed entrambi rotolavano esausti sul prato... La prova aveva avuto
fine un buon terzo prima della distanza prefissa.
àlAMFA
che dette a tempo sono assai più efficaci che una
iniezione di caffeina.
Conobbi in Germania degli allenatori, gente
educata e cortese nella vita civile, che allorquando
cominciavano ad accorgersi che il propriopoulain
non ascoltava più le loro storielle, e s'ostinava
a pensare... che non ne poteva più, gli prodigavano degli incitamenti d'una brutalità, che non
era certo nelle loro abitudini.
L. De Fleurac, noto come scrittore brillante ed
ex-podista di vaglia, a proposito degli allenatori,
propone questo suo sistema.
Occorre, egli scrive, che gli allenatori siano
sempre due, l'uno davanti che regoli l'andatura,
l'altro, difimeo, a destra del corridore, e leggermente avanti di lui. Questi allenatori non devono,
per il cambio, essere troppo numerosi. Essi devono
venir prescelti fra corridori la cui andatura si
avvicini il più possibile a quella dell'aspirante
recordman.
Questo sistema di allenatori per tentare un
record è, come si vede, più complicato ancora di
quello che aveva adottato nel suo exploit l'amico
mio. E' però ottimo sulle brevi distanze, di
mezzo fondo.
Gli inglesi che non accettano i records stabiliti
con l'aiuto degli allenatori, hanno però trovato il
mudo di permettere ai loro campioni un allenamento indiretto.
Hanno cioè immaginato l'handicap record, che
è poi un handicap ordinario, in cui l'aspirante
recordman parte naturalmente scratch, e deve
raggiungere i corridori partiti con graduali vantaggi, a seconda delle loro differenti forze. In tal
modo il recordman deve aumentare gradualmente
l'andatura per sorpassare i compagni, e, a fatica
compiuta, quasi senza avvedersene, attratto dalla
movimentazione della rincorsa, taglia il traguardo,
seguito sempre — et pour cause — dai colleghi
raggiunti.
Pour cause, con bella finzione, perchè i suoi
amici, una volta sorpassati, avrebbero potuto ri.
Nella scelta degli allenatori il futuro recordmann deve cercare dei corridori che abbiano il suo slesso passo,
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tirarsi, ma allora l'ingegnosa schermaglia di allenamento sarebbe apparsa evidente, ed il casto
pubblico inglese se ne sarebbe adontato !
Del resto, perchè da noi non si pensa di introdurre ed iniziare tentativi di records su queste
basi ?
Per quell'antipatica pregiudiziale che un record
non fa reclame 9
Il nostro campione Emilio Lunghi non ha forse
recentemente dimostrato che nei paesi d'oltre
Atlantico, dove lo sport è tenuto in altissima
considerazione, un record battuto è la gloria maggiore ?
In quest'ordine d'idee converrete pure voi tutti,
o sportisti d'Italia, nel giorno non lontano in cui
la nobile ed onesta ambizione di fare dello sport
avrà ottenuto vittorioso bisticcio sull'odierno mio
titolo : Sport per ambizione...
Corradino Corradini.
Organizzatori e giornalisti.
3. Morgagni; 4. C'ougnet.
7 metri all'ora, tempo veramente riguardevole^ Il vincitore della London-Brighton fu accolto da un subisso di applausi.
Esso al suo arrivo apparve abbastanza
fresco, talché, dopo essersi sottoposto al
massaggio, se ne andò passo passo, come
se avesse fatto una passeggiatina.
Alle 14,22'22" arriva 2. Pavesi Donato
della Post Besurgo Liberta.;, impiegando
ore 11,25'2". Dopo un quarto d'ora circa
giunge 3. Bersani Griov., alle 14,18'59",
in ore 11,41'53"; 4. Marani Edoardo, excampione italiano, il quale, malgrado
l'età, effettuò una bellissima marcia, arrivando alle ore 14,44'9", impiegando ore
12,7'9": tutti della P.B.I.-,
5. Pansolli
Clemente, di Roma, alle ore 14,46'4', impiegando ore 12,9'44"; 6. Banfi Angelo,
di Milano, alle ore 14,54'7", impiegando
ore 12,17'7".
Seguono: 8. Brunello Osiride della
Costanza di Milano, in ore 12,36'4"
— 9. Mescoli Adelmo della Fratellanza di Modena, in ore 12.39'4"
— 10. Agnello Giuseppe della Boddi
d'Alba, in ore 12,46'5" — 11. Stroppiana Paolo della Fulgor di Savona, in ore 12,46 40" — 12. Navoni
Antonio della Voluntas di Milano,
in ore 12,46'53" — 13. Selva Gius,
dell' U. e S., di Treviso, in 12,52'53"
— 14. Mara Giovanni dello S. C.
di Busto Arsizio, in ore 12,55'40"
— 15. Paoletti Vitt. della Fulgor
II torinese
di Venezia, in 12.58' 16. — Pensa
categoria
Paolo del P. B. L. di Milano, in
ore 13,1'2" — 17. Grossi Giuseppe dei Postelegrafici di Milano, in ore 1 3 , 1 * 2 " 2/5 —
18. Griopa Angelo, libero, Milano, in 13,3'35"
— 19. Dissona Achille della P. B. L. di Milano, in ore 13,5'7" — 20. Spirito Italo del
0. S. Besurgo di Chiasso, in ore 13,8' —
21. Esposti Giuseppe, in ore 13,17'50" —
22. Bologna Francesco, in ore 13,24'40" —
23. Cravetto Alessandro, in ore 13 26'28"
— 24. Albisetti Alessandro, in ore 13.33 15"
— 25. Sacclusa Edoardo, in ore 13,38'20" —
26. Bosaos Hermes, in ore 13,45'10" — 27.
Corti Giuseppe, in ore 13,45'59" — 28. Polloni Umberto, in ore 13,47'24" — 29. Angioni Mariano, in ore 13,51'45" — 30. Filippini Ciro, in ore 13,52"55" — 31. Audisio
Manlio, in ore 13,53'25" — 32. Donadoni Ri1. Costamagna; 2. Fumagalli ;
naldo, 33. Robecchi, 34. Candiani, 35. Cesani,
(Fot. A. Foli - Milano,).
in ore 13,56'20".
Cento chilometri di marcia
Spanti ed Appunti
Domenica mattina, alle ore 2,27, davanti ad
un affollatissimo pubblico e con un freddo intenso, venne data la partenza ai 107 concorrenti
della marcia podistica sul percorso Milano, Pavia,
Abbiategrasso, Magenta, Milano (totale chilometri 100), organizzata dalla Gazzetta dello Sport.
All'Arena il primo arrivato lo si attendeva per
le ore 14. Fra i concorrenti vi era l'inglese Harold Ross. La sua superiorità sui marciatori italiani apparve tosto evidente, tanto che egli rimase nel gruppo solamente durante i primi 30
chilometri, e poi si distaccò da essi, per entrare
nell'Arena alle 13,42, impiegando a compiere i
100 km. ore 11.5, ad una media cioè di 9 km. e
La vittoria dell'inglese.
L'idea della marcia dei 100 chilometri ni'è piaciuta. Passano sotto il vessillo dello sport tante
smargiassate e tanti sforzi inumani che ogni
tanto qualcosa di buono e vero sport fa tirare un
sospiro di sollievo. Ma stamane, quando ho aperto
un giornale e ho appresa la vittoria dell'inglese,
un Tizio, che come me leggeva il risultato dei
100 km., non si è trattenuto dall'esclamare: « Ecco,
più di 100 marciatori italiani, uno solo straniero,
e questo ha vinto ! >>.
Sjjgj.L'inglese Boss taglia primo il traguardo.
Donato Pavesi, 2° arrivato.
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Esposizione Internazionale Milano 1906 —
O
travetto Alessandro del 4" Bersaglieri, t° arrivato della
militari.
(Fot. A. Foli - Milano).
Io gli ho risposto: « A Londra, alla Maratona
olimpionica, quasi cento concorrenti, un italiano
solo fra essi e fu il vittorioso ».
« Ma perchè in Italia, quando in una gara scende
in campo lo straniero, novanta volte su cento la
v i n c e ? » ha incalzato il Tizio.
« Per le stesse ragioni che le poche volte che
un italiano va all'esfeio. lui pure vince. Ricordate
Pietri, Lunghi, Braglia? Si esporta sempre l'esponente massimo di una perfezione. I mediocri restano a casa. L'inglese Ross non era forse un
campione anche in patria? Si capisce che gli organizzatori della gran prova piuttosto di scritturare una mediocrità si sono senz'altro assicurati
un campione di classe. Ecco il perchè l'inglese
ha vinto i nostri cento marciatori.
« Un altr'.inno, fatti scaltri dalla tattica dell'avversario d'oltr'Alpe, i nostri si presenteranno
più minacciosi. E gli staranno alle calcagna. E
poi, credete a me, come in molte altre cose,
anche nello sport gli anglo-sassoni sono più seri
di noi. Quando si muovono di casa per venir a
giuocare una partita sotto il bel cielo d'Italia
vuol dire che sono sicuri del fatto loro... ».
Tizio, senza conoscermi, parve restar convinto
delle mie parole. S'è tolto il berretto ed è ritornato tra la folla.
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PER LA MOSTRA DEL 1911
Oi
siamo?
Nell'ottobre 1908 (come si invecchia!) io scrivevo su questo stesso simpatico foglio, a proposito delle feste sportive che i rispettivi e rispettabili Comitati preparano
per le grandi Mostre internazionali di Torino e
Roma, le seguenti parole:
ESPOSIZIONE
« io sono favorevole alla
INTERNAZI9
costruzione dello stadio,
NALE
ma ad un patto : che esso,
cioè, non sia in legno, ma
in pietra; sia cioè dura«®TORINo$g>
turo e segni una data,
P.i: kipi
<OX
quella della rinascenza
dell'educazione fisica del
popolo in Italia ». E più
sotto aggiungevo: « DoPER IL 5 0 ! A N N 1 V E R
vremo noi ricordare il 1911
S A R l o DELIA P R O =
come un'era di inizio per
O A M A Z I o N E DEL
la rinascita di un popolo
REGNO D I T A L I A
forte, sano e pronto a
-TORINO)
tutto ».
Meno male che l'epoca
è vicina e l'attendere non ci farà perdere la pazienza. Purché però non si debba perdere l'illusione !
E' passato giusto un anno, ma ai nostri tempi
un anno conta per un secolo, dato il moto febbrile in ogni manifestazione della vita moderna,
ed in questo secolo pare a me (e anche paroline
amiche mi ripetono lo stesso), che si sia fatto
ben poco, se non nulla.
Basterebbe, se avessi voglia di sconfortar me
stesso ed i lettori, che io riportassi genuinamente
ciò che i giornali non sospetti hanno detto dell'ultima riunione per l'educazione fisica avutasi
a Milano, e che lo commentassi brevemente per
far perdere la speme a tutti i progettati stadii e
campi sportivi... di là da venire.
E tanto per dirne qualche cosa, sapete che cosa
è avvenuto a Milano? Ve lo dice il Corriere della
Sera con queste quattro paroline non certo sospette :
« Fin dall'inizio della discussione è apparso
evidente un conflitto di aspirazioni : i rappresentanti dell'Istituto nazionale d'educazione tìsica
hanno in progetto l'erezione pei 1911 di uno stadio
nazionale a Roma, i rappresentanti di Torino a
loro volta hanno già organizzato, d'accordo con
varie Federazioni nazionali e internazionali, speciali feste e tornei per la stessa epoca. Di qui
una discussione animatissima e burrascosa, specialmente quando i rappresentanti del Touring
Club e della Federazione ginnastica intervengono
domandando all'Istituto donde esso abbia assunta
l'autorità per convocare e parlare d'accordi a enti
che sono già tra loro d'accordo e hanno tale vitalità da non dover riconoscere alcuna tutela.
Tutte queste opposizioni hanno fatto sì che la
mattinata andasse perduta. Allora l'on. Lucchini
ha invitato tutti i convenuti a un banchetto nella
speranza che un pasto salutare calmasse i bollenti ardori di parecchi.
« E infatti durante il pranzo molti equivoci
vengono chiariti e molti dubbi dissipati, così che
al dessert incomincia una serie spaventosa di discorsi, più o meno brevi, inneggianti all'Istituto
di educazione fisica e al senatore Lucchini suo
presidente. Parlano i senatori De Martino e Lucca,
gli on. Compans, Pavia, Moschini, ecc., ai quali
tutti risponde ringraziando il senatore Lucchini.
« Con queste ottime disposizioni alle ore 15 si
ritorna al Municipio e si riapre la discussione.
Ma gli spiriti sopiti man mano si riaccendono:
la discussione riportata inopportunamente nelle
critiche dà luogo a un incidente alquanto vivace
tra il comm. Bertarelli ed il senatore Lucchini.
Questi fa cenno perfino di abbandonare il tavolo
della presidenza; ma dopo gentili spiegazioni del
comm. Bertarelli rimane al sno posto ».
E fin qui resta da ammirare da parte del pubblico cosidetto grosso, e che non è nelle segrete
cose, il conflitto di aspirazioni;
la discussione
burrascosa ; la mattinata (non quella di Leoncavallo!) perduta; il banchetto col relativo pasto
salutare; una nuova serie di discorsi:
abbandoni
accennati di posti presidenziali;
baruffe in famegia... e baseti per la conciliazione !
Ce n'è tanto da far invito di risuscitare a don
Carluccio Goldoni per tirarne fuori una nuova
Chiasseti e spasseti del Oarnaval de... l'educazion
fisica!
Ma è bene che si sappia come è finita la commedia, perchè a noi, così piccoli, così ignoranti,
I H
così poco parlatori, interessa la fine... per economìa di quel tempo che, se in Inghilterra è chiamato money, qui si getta via che è un piacere.
Il giornale citato dice che la discussione continua vacua ma animata, quindi farei un torto a
chi benevolmente mi segue a condurlo attraverso
a questa vacuità ; dirò solo che dopo questo molla
e tira di un post-prandium non digerito bene, si
venne, per finirla con il solito colpetto al cerchio
ed alla botte, ad un... ordine del giorno! E consoliamoci perchè l'ordine del giorno, dopo avere
con la stessa vacuità della discussione, lasciato
le cose come erano (in esso si prega di andar
d'accordo, ciò che vuol dire non esserlo.'), ricorda
in ultimo, dopo altra breve ma viva discussione e
mentre l'assemblea stava per sciogliersi che dovendo sorgere uno stadio a Boma, a Torino o in
altre città, esso sorga in modo definitivo, adatto
alle moderne esigenze, capace di almeno 30 mila
persone (che sieno solo queste 30 mila persone le
moderne esigenze?).
E finalmente, tanto per chiudere col buon bocconcino e non lasciare l'amaro sulle labbra : Si
approva inoltre la costruzione di palestre e campi
di giuochi mancanti nei principali centri d'Italia.
Ancora quattro evviva, tre urrah! per i diversi
presidenti delle diverse società, non escluso l'areonautico... pardon volevo dire il Touring Club, e
tutti se ne andarano a casa contenti e soddisfatti
di aver salvato, ognuno per suo conto, la propria
cara patria ! Sì, perchè in tanta magniloquenza
vacua la patria parecchie volte venne sulle labbra
degli oratori.
Avremo dunque gli stadii? Pare di sì. Saranno
essi duraturi o serviranno soltanto per il 1911 ?
Non lo sappiamo ancora. Per ora a Roma non è
stata messa ancora la prima pietra, mentre a
Torino uno stadio è assicurato.
In quanto alle palestre e campi sportivi mancanti nei principali centri d'Italia mi fa forte meraviglia che soltanto ora se lo siano ricordato i
valentuomini riuniti a Milano, mentre da tanto
immemorabile tempo essi fanno parte di società
che hanno sullo stemma, sulle medaglie, sulle
tessere, negli statuti, e nei discorsoci ufficiali o
non, la famosa frase dell 'educazione fisica del popolo. E i giornali sportivi nessuno li legge ? E i
libri che per questo santo principio si scrivono
nessuno se li fa prestare in lettura (non voglio
certo che essi sacrifichino il denaro destinato ai
banchetti per simili spese... improduttive) ! E dopo
avere approvato questa costruzione, quali mezzi
adatti hanno escogitato perchè essa non sia quella
dei castelli in aria 1
Devo accora una volta, e come conferma, non
più come timore, ripetere che si è perduta un'altra
speranza, è svanita un'altra illusione ? Che ci si
debba sempre chiamare il popolo più ingenuo...
è più parolaio?
©
©
B I B L I O T E C A .
La collana dei Manuali Hoepli si è accresciuta di
una nuova gemma: l'interessantissima pubblicazione
dell'ing. A. De Maria sulla Navigazione aerea —
Aviazione (Milano, Hoepli, L. 3,50).
' Toccato l'argomento nelle sue generalità, l'autore
inizia una trattazione degli studi sulla resistenza dell'aria, classificando poi le varie specie di volo degli
uccelli. Riporta le teorie cardinali di Leonardo da
©
®
Gav. lng Arturo Oeriana, presidente della
Commissione Sportiva dell' Esposizione del
1911 di Torino.
Vinci, ed alcuni interessantissimi schizzi di Lui, su
tipi di macchine per volare. Descrive paratamente le
caratteristiche degli ortopiteri, degli areopiani propriamente detti, e degli elicopteri, accompagnandola
sua esposizione di chiare e logiche conclusioni sulla
bontà o meno dei tipi finora esperimentati.
Parla con competenza delle eliche e della capitale
loro importanza, e riporta notizie sulle prime esperienze d'aviazione con areopiani senza motore.
Infine ci illustra e descrive le particolarità di tutti
i tipi di areopiani più noti ed in voga.
Questo nuovo Manuale Hoepli, corredato da frequenti illustrazioni, si fa leggere tutto d'un fiato per
la sua forma piana e il suo tecnicismo saviamente
alternato a geniali considerazioni volgarizzanti la
novella scienza.
Oli areopiani. — Manuale illustrato dell'ingegnere
A. Dainotti (Officina d'Arti Grafiche, Pavia, L. 2).
Questa pubblicazione, edita nella sobria veste che si
conviene alla serietà dell'argomento, è preceduta
da una lusinghiera prefazione del nostro direttore
G. Verona. Il Dainotti tratta, con la competenza che
gli è peculiare, della teoria del volo, come son fatti
e come funzionano gli areopiani, i loro motori e le
eliche. L'esposizione è piuttosto scientifica, corredata
di formule, ma è sommamente utile e quasi diremmo
indispensabile per la coltura di chi segue e si appassiona al grande problema dell'aviazione.
Altamente lodevole è quindi lo scopo dell'Autore
di far entrare nel nostro pubblico le necessarie cognizioni tecniche, perchè possa giudicare con una certa
competenza delie esperienze dei più pesanti.
Tutti i neo-inventori, dei quali la maggior parte
è assai a digiuno delle teorie di aviazione, farebbero
quindi assai bene a tenere sul loro tavolo, e dedicarvi
uno studio speciale, questo utilissimo libro del nostro
collaboratore ing. Dainotti.
Il mio sistema (15 minuti di lavoro giornaliero per
la salute) di I. P. Muller. - H, 0. Speriing, via Carlo
Alberto, 27, Milano, L. 3.
Quasi mezzo milione di copie in varie edizioni conta
ormai questa indovinatissima pubblicazione, tradotta
in 10 lingue.
L'autore è il danese I. P. Muller, ex-tenente del
Genio.
Quando un libro consacrato all'igiene ed alla ginnastica ottiene un successo tale, bisogna riconoscere
per necessità che dev'essere ben redatto e che dev'essere stato riconosciuto adatto allo scopo che si prefisse. Attualmente, difatti, è l'opera migliore esistente
nella categoria : ginnastica da camera.
Senatore Tommaso Villa
Presidente del Vomitato Esecutivo dell'Esposizione.
flel mondo commerciale sportivo
Aspettiamo! Ma cosa? ma quanto? Qualche
altra riunione con relativa vacua discussione,
banchetti non digeriti bene, baruffe e conciliazioni allo champagne?
Ai posteri... del 1911 l'ardua sentenza. Ritiriamoci dietro le quinte e trepidiamo nell'attesa. Per
mio conto, vista la mala piega, ci credo poco.
Su questi ordini... del giorno scende sempre... la
notte !
E che essa sia felice !
Napoli, 1909.
Raffaele Perrone.
#*„. Le eliche per aviazione costituiscono una nuova
industria in cui l'ing. Chaumière di Parigi si è brillantemente affermato, poiché è unicamente di tali
eliche che si valgono Blériot, Farman e Sautos Dumont. Tanto quelle per areopiani, quanto quelle per
dirigibili si trovano oggi esposte al Salon di Aviazione di Milano, e chi ne fa la presentazione è l'ingegnere Maffei di Torino (via Nizza. 117), che ne è il
rappresentante generale per l'Italia. Le eliche stesse
dànno una rofazione di 200 metri al secondo, ed un
rendimento del 96 p. cento, rendimento da nessuno
eguagliato. E' per questo che alle Mostre di Nancy
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17
VA
31 programma dei nostri statori
Gli sports della montagna
Gli sports invernali continuano sempre più a
furoreggiare nella Svizzera, e moltissimi sono gli
sportsmen internazionali che si decidono a passare
gli esami necessari per essere ammessi ai diversi
clubs sportivi ed alle gare di campionato che formano l'attrattiva di quelle montagne. I francesi
àXAMJPA
Anche nel prossimo inverno avranno luogo le
gare degli sky a Bardonecchia, che così felice
esito ottennero lo scorso anno. Esse si svolgeranno
negli ultimi giorni di carnevale, 5, 6 e 7 febbraio;
e nella domenica 6, che per l'importanza delle
corse e dei salti rappresenterà il clou, della promettente festa sportiva, si effettuerà di
nuovo il treno speciale
di andata e ritorno
fra Torino e Bardonecchia.
11 ministro d e l i a
guerra ha stabilito che
alle gare militari, le
quali fanno parte della
suddetta riunione, convengano i rappresen-
di Torino, e la « Coppa interreggimentale Robilant», posseduta ora dal 3° reggimento alpini
skiatori.
Viene pure organizzata una interessante gara
di slitte, la quale doveva già avere luogo nella
scorsa annata.
Come chiusura del programma, verrà promosso
un grandioso festival invernale, che costituirà il
clou del programma stesso.
Queste numerose e continue manifestazioni sportive invernali riusciranno interessantissime.
Nuove Società
sportive
" Nel moto la vita „
La Direzione della Società di M. S. Fratellanza
e Previdenza di Albissola Superiore (Genova), organizzatrice delle riuscitissime corse ciclo-podistiche del settembre Ecorso, ha fondato, fra Cap-
Il bosleigh. — Modo di piegarsi in curva.
residenti d'inverno a Davos, la bellissima stazione
climatica, hanno fondato una « Coppa di Francia »
per una corsa di tobbogans (specie di slitte bassissime) a parecchi posti (bobsleighs) da disputarsi
sui percorso classico di quelle gare.
Ed intanto comincia ad essere in gran moda
dalle parti di Montreux, Cauterets, ecc., l'altro
sport della slitta ancor più piccina, la luge, che
è alla portata di tutti.
L'esercizio della luge è il vero sport nazionale
d'inverno: non vi è ragazzo, nè signorina, nò collegi interi che non se ne vadano nei giorni liberi
a fare di questo sport, che consiste a porsi sulla
minuscola slitta e lasciarsi scivolare dal più alto
dei monti giù giù fino in fondo, tra risa interminabili ed il benefico dilatarsi dei polmoni che
tanti mi l i t a r i dei
principali Stati europei , assumendo
per la prima volta
tra noi cai attere internazionale.
*
» *
Anche quest'anno
il solerte Sky-Club
di Cuneo, presieduto dall'avv. M. Soleri, organizzeià un
grandioso programma invernale sportivo che si svolgerà a Limone Piemonte, lungo il viale di San
Sebastiano, appositamente adattato.
Si è deciso di procedere alla formazione di un
patinoir, a cui prenderanno pure parte numerose signore e signorine della nostra città.
La colonia invernale
del nostro sport, sempre scelta e numerosa,
inizieià nuove ed attraenti gare di sky, con
un concorso per l'elemento femminile.
Cattiva piegatura.
rovaz'one della gioventù amante dello spoit, una
ezione sportiva denominandola: Nel moto la vita.
Alla nuova Società, che s'appresta con ardore
ad incoraggiare e diffondere lo sport nelle sue
varie forme e manifestazioni, auguriamo vita lunga
e trionfale.
" Sport Pedestre Brescia „
Sotto questo nome si è costituita il 6 corrente
in una sala della Trattoria del Cervo, una Società
Podistica Bresciana con lo scopo di riunire in un
solo fascio tutte le forze podistiche locali. Difatti,
tutti i corridori podisti di qua'che valore rassegnarono le loro dimissioni dalle diverse Società
ginnastiche e si sono uniti ai migliori campioni
La manovra del freno posteriore.
viene dall'aria pura e dalla salita precedentemente fatta, per necessità.
Comodamente seduti sulla piccola piattaforma
della luge, oppure coricati pancia a terra, e testa
in avanti, secondo il metodo inglese, bastano al
lugeur poche spinte col piede per provocare la
partenza: la difficoltà comincia quando si tratta
di serbare un savio equilibrio ed una savia
direzione; perchè basta il minimo spostamento del corpo, ed il non saper
opporre una resistenza matematica
alla forza centrifuga nelle svoltate,
per andare talvolta a cadere nei
mucchi di neve molle e rompersi un
braccio o una gamba.
Ed infatti sono molti gli accidenti
che si hanno a deplorare ogni anno;
ma niente arresta i fanatici di
questo sport elvetico, ed i ginevrini specialmente si rassegnano volentieri a fare un'escursione di 10 a 12 km. in salita
per offrirsi, al ritorno, la scivolata del monte Salive o del
colle della Faucille; e le Società ferroviarie fanno dei treni speciali pei lugeurs.
Finora erano dunque in massima parte gli
svizzeri soli che praticavano la luge ; ora invece i
forestieri vi si stanno appassionando in modo incredibile, e lo hanno messo in voga.
Si deve ora disputare la pregevole
« Coppa Limone »,
attualmente
detenuta dallo Sky Club
Oattivo modo di frenare.
bresciani, quali i signori Madei Giacomo,
Moreni Paolo.
Votata la Presidenza,^riuscirono eletti i
signori Capponi Andrea, presidente; Madei
Giacomo, Zanferli Silvio e Gafforetti Serafino, consiglieri ; Zanetti Angelo, cassiere
e[ Bai tini Ncè, segretario.
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sono troppo scure. — Palermo. Masi. - Abbiamo sempre atteso invano le fotografie di
ciclismo. — Firenze. Sandyford. - Saluti cordiali. — Cesena. Calzolari. - A giorni faremo
quanto desidera. — Firenze. Capri. - Eccola
servita. Si ricordi sempre di noi. — Palermo.
Masi. - Nel prossimo numero il ciclismo. — Milano.
M. B. - Ci spiace, ma di sfide, i nostri lettori non
ne vogliono più sentir parlare. — Napoli. Bayon. La coppa Salsi al prossimo numuro. Saluti.
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