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Le
STAMPA
SPORTIVA
idee del pubblico
1°
REFERENDUM
I l nostro referendum si è chiuso in nn modo insperato. Lunedi 5, eoll'ultima posta, eran arrivate 878 cartoline da ogni parte d'Italia e d'Europa. Nel numero
passato per ristrettezze di spazio dovemmo falciare
la seconda puntata e chiediamo perciò venia ai nostri
amici dell'involontario ritardo. Pubblichiamo ora le
risposte migliori, dolenti che lo spazio tiranno non ci
consenta di elencare anche tutte quelle buone, rendendo noto che nel prossimo numero Nino Salvaneschi dirà in un brillante articolo le sue impressioni
sul nostro primo referendum che, siamo certi, i nostri
lettori gradiranno con simpatia. Ed ora all'ultimò
spoglio:
« Preferisco la bicicletta, che mi ha fatto avere una
buona moglie, del denaro e la mia felicità.
« Luigi Blin - Marsiglia » .
« Preferisco la boxe perchè durante qualche aggressione saprò difendermi con maestria.
« Piero Lana - Busto Arsizio».
« Tra gli sports, preferisco la scherma perchè sviluppa fisicamente e in giuste proporzioni le membra
dando loro elasticità, robustezza e resistenza.
« Pietro Capilupi - Milano » .
« Per conto mio essendo l'areoplano, l'automobile,
il foot ball troppo ruffle. il canottaggio, il ciclismo
e il nuoto fuori gara come troppo pericolosi, son costretto a preferire il podismo che va piano, qualche
volta va sano, e di rado va lontano...
« Cenare Sineo - Cardiff » .
« Preferisco il tamburello perchè esercita la vistai
influisce sui muscoli del corpo, presenta molte difficoltà ed è scevro di pericoli.
« Pierino di Lorenzo - Torre dei Passeri, Abruzzi».
c Je préfère la gymnastique parce qu'elle nous donne
la souplesse du chat, l'agilité du singe et la force du
taureau.
< Louis Viterbo - Marsiglia » .
« Uno sport, un tempo tanto in onore, ed ora affatto in disuso, vorrei vedere coltivato: è questo la
caccia col falco. Perchè questo bellissimo sport fatto
all'aria aperta e fra il verde dei campi, oltre che
buoni garretti e spigliatezza, richiede altresì una
buona dose di volontà, perspicacia e perseveranza;
e, cosa che non sempre si verifica negli altri sports,
procura a chi lo esercita un divertimento affascinante.
« Luigi Smerigli - San Secondo Parmense».
« Benché da barbari, preferisco le corse a piedi,
perchè nel podismo ho trovato la mia medicina.
« Oeccaldi, ex-podista - Monaco (Principato) » .
(Sarà un bel percha, ma io confesso che quantunque
il... rabarbaro mi abbia fatto del bene, pure tra le medicine non lo preferisco. .).
« Preferisco il podismo, perchè ho la speranza di
arricchirmi come Dorando a New York.
« Adolfo Bonizzi - Zurigo » .
Tra i fautori del ciclismo noto le seguenti :
« Io credo che lo sport più utile ed efficace sia il
ciclismo, essendo l'unico che mette in giuoco tre fattori di educazione: quello di quasi tutti i muscoli,
dell'attenzione, e sopratutto della volontà, dalla quale
principalmente è sempre derivata l'affermazione dei
popoli.
« Giuseppe Del Bello - Napoli » .
« Se l'automobile non desse — a parte gli occhiali
— tanta polvere negli occhi, e se, quand'io parlassi
di areoplano, non fossi accolto con un: « Ma chi è,
l e i ! ? » molto significativo, su uno di questi sports
cadrebbe la mia scelta.
« Proclamo invece il mio entusiasmo per il sano
ciclismo su strada, quello dei consueti « garretti d'acciaio » , e dei non meno lodati « polmoni — poniamo
— di bronzo». (Oh, non vi pare, signora Sportiva, di
leggere un qualche reporter, e dei migliori?).
« Perchè lo preferisco? Perche vi si raggiunge, secondo me, il miglior equilibrio tra sforzo e risultato,
ciò che costituisce appunto la praticità e l'utilità
dello sport.
« Giulio Sacerdote - Torino » .
« Preferisco il ciclismo che, nello scuotere tutto
l'organismo, procura delle care sensazioni alla vista
ed allo spirito, che spesso affranto, riacquista nuovo
vigore e forza per temprare la nostra fibra alle molteplici lotte quotidiane,
« Piero Mamini - Iglesias (Sardegna)».
Y ' è poi un signor Visone, che preferisce il ciclismo
perchè è di Asti, patria di Gerbi. (Quasi come Byron
che sarebbe stato orgoglioso d'esser italiano per esser
compatriota di Dante).
Per altri sports poi optano moltissime cartoline.
Eccone le migliori e le più curiose:
« Per diverse ragioni preferisco il gioco delle bocce,
perchè è l'unico sport adatto a tutti gli uomini di
qualunque ceto ed età.
« Carlo Ferrarlo - Novara » .
(Si vede che non è studente, amico mio..,).
« Tutti i miei voti sono per Vareonautica, perchè è
uno sport esclusivamente moderno, perchè è fonte
inesauribile di nuove risorse estetiche, perchè potrà
essere efficacemente umanitario per difenderci dalla
tisi. Inoltre l'areonautica ci porta in alto, e noi
oramai di questa terra ne siamo stanchi, vogliamo
allontanarci da essa, vogliamo volare su, su in alto.
« Bruno Fabris - Treviso » .
« Volare ! Nel volo vertiginoso trovare la calma e
la serenità dello spirito. La brezza pura e sottile dell'etere penetrerebbe nei polmoni a larghe ondate,
l'occhio dominerebbe l'infinito avanti a sè e chissà,
l'universo avrebbe meno nervosismo e meno infelicità ; ci sentiremmo più liberi nelle nostre azioni.
Una generazione più tranquilla, più sicura di sè, più
fiduciosa nelle proprie energie, migliorerebbe i sentimenti morali della nostra razza.
« Giovanni Vallone - Palermo».
DELLA
STAMPA
SPORTIVA
« L o sport che io preferisco è l'automobilismo, perchè
amo i coraggiosi, la gloria, le grandi corse e la velocità. Vorrei diventare un Nazzaro o un Lancia per
poter come loro, al volante di una automobile, divorare chilometri, passare di paese in paese, di città in
città come un fulmine, e provare cosi la gioia, il
piacere e l'ebbrezza di una velocità vertiginosa.
« Giuseppe Mescili - Firenze ».
« L'alpinismo. Perchè con tutti gli sports che ci
sono sulla faccia della terra, non ve n'è uno più
bello, più nobile, più sublime e... più sano di questo.
Ne siete persuaso? no? Ebbene, rivolgetevi... al
Duca degli Abruzzi, e v i dirà ben Lui cosa significhi
la magica parola alpinismo.
« Carlo Canova - Ponte-Chiasso (Como)».
« L o sport che preferisco è l'alpinismo. L e Alpi
sono il riflesso della sapienza dell'Ente Supremo, ed
esercitano nel cuore dell'uomo un magico potere!
« I o preferisco ed amo l'alpinismo, perchè in esso
si compendiano queste auree parole di un discorso
pronunciato in un banchetto dall'illustre uomo di
Stato Quintino Sella, fondatore del Club Alpino
Italiano :
« Correte alle Alpi, o giovani animosi, che vi troverete forza, bellezza, sapere e v i r t ù » .
« Bernardino Martorelli - Torino ».
« La lotta greco-romana è lo sport che preferisco
perchè solo la forza muscolare e la resistenza v i
trionfa: non v'è fortuna di sorta!
« Giuseppe Lowy - Londra » .
« Preferisco la lotta perchè innalza l'uomo al doppio
culto della bellezza e della forza.
« Riccardo Magillo - Lucca».
« Preferisco la lotta perchè essa sola forma il vero
uomo forte, bello, intelligente e leale! Fortunato quel
popolo, per ciò che ama questo sport perchè non gli
verrà mai meno la coscienza della propria forza.
« Altana Giuseppe - Ozieri (Sardegna)».
« L o sport che, secondo me, sarebbe il preferito, è
il Tiro a segno.
« Esercitando e promulgando bene questo sport, la
nostra gioventù sarà in grado di poter difendere eroicamente la nostra Patria dagli invasori stranieri,
memori della gloria dei nostri padri sui campi di
battaglia. Altre volte, questo nobile sport, seive a
congiungere l'utile col dilettevole, e cioè nelle caccie
alio stambecco, e d'estate... alle noiose mosche.
« Curando estremamente questo sport, l'Italia sarà
ricca di valenti tiratori, che non mancheranno certamente di farsi onore.
« Ecco il mio parere, agli altri il resto.
« Bey Francesco Mario - Torino ».
« L o sport che preferisco è quello del giuoco del
pallone, perchè è il giuoco nazionale più plastico e
più armonico. Giuoco elegante, non permette al giuocatore quella contrazione di muscoli che sfigura l'uomo
e che è necessaria in buona parte degli sports, specialmente nel ciclismo e nel podismo ; giuoco di forza,
esercita i muscoli senza esaurirli ; giuoco di precisione,
abitua l'occhio a conoscere il pallone ed a saperlo
prendere bene sul bracciale. Questo giuoco quando è
ben giuocato e con coscienza è pure emozionante per
gl'intenditori. Infatti qual'è quell'appassionato a
questo sport che non si sia entusiasmato alla vista
di una superba volata, o di un pallone accanitamente
contrastato?
« Bava Carlo - T o r i n o » .
« Preferisco il ciclismo perchè corre Cuniolo, che
regalandomi macchine e palmers mi fa viaggiare
gratis tutto l'anno.
« Nino Secondi — Sant'Angelo Lomellina ».
« D'inverno preferisco il foot-ball, perchè scaccia il
freddo e... i raffreddori.
« D'estate il nuoto e il canottaggio che permettono
di godersi l'acqua, il sole e l'aria salubre del mare.
« Di primavera e d'autunno preferisco il turismo
ciclistico, poiché viaggiando si esalta la mente e si
impara a conoscere almeno l'Italia con le sue bellezze
e le sue brutte strade.
« Pellegro Buscaglia - Genova » .
« Gli sports graditi? La caccia alla... felicità. I l
nuoto nell'... abbondanza.
« Quelli non consigi abili: La lotta... col bisogno. L a
pesca... nel torbido. I tiri... birboni. La corsa... alla
morte.
« Lo sport che sopralutti adoro f II calcio... non in
quel sito.
« Della Beffa Carlo - Milano».
« Automobilismo ! Ecco lo sport che io preferisco.
« Un Nazzaro che vince, e un Lancia che si piazza
buon secondo, causa una panne, ecco i momenti più
interessanti per uno sportsman appassionato.
« Bossi Baccagni Nino - Genova ».
« L'equitazione, perchè amo l'ebbrezza del galoppo,
su vaste distese di prato, l'emozione dell'ostacolo improvviso superato in unione perfetta tra il cavallo e
me stessa, la dolce tranquillità del passo nelle limpide notti d'estate su lunghe strade solitarie...
Elisa De Puppi - Moimacco (Udine).
« Preferisco la ginnastica, perchè nell'arringo dei
innici ludi si rinnova il sangue e si rinsalda la fede
ell'italica giovinezza, cui mi è dolce augurar che
fpossa
un giorno
Passar nei campi ove fiammeggia il sole
Con gli occhi ardenti e le gagliarde braccia
Tese alla pugna
« Prof. Aldo Boiti - Trieste » .
« L o sport da me preferito è la scherma di fioretto !
Perchè è lo sport che dà maggiori vantaggi.
« La mente dello schermidore è tutta concentrata
nel vasto campo delle azioni, come quella d'un giocatore innanzi la scacchiera.
« Siccome poi i nostri atti seguono la riflessione
della vista sul cervello, cosi l'occhio si perfeziona per
quanto limitato è il suo cerchio d'azione. •*?
« E le membra, il sistema muscolare? L'azione del
i asso avanti a fondo basterà a darvi un concetto del
avorio muscolare: dalla posizione di guardia'' si concentrano le forze, s'accumulano le energie, le vostre
fibre muscolari son tese come corde di arco, vi pare
di rimpicciolirvi, per un momento voluto, slanciarvi
come un bolide, ed ecco che l'ultimo dei neivi n'è
riscosso.
« La schiena, le reni si fortificano progressivamente,
senza sforzo. I l collo non sente la stanchezza che riscontraci in altro esercizio sportivo. I l polso, la mano
mutualmente sviluppano la loro resistenza.
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« L'esercizio rende il fisico vigoroso e perfetto, il
morale fiero e leale.
« Attilio Grasso - Alessandria (Egitto) ».V,
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« I 1 canottaggio, perchè ricrea lo spirito e più armonicamente d ogni altro sviluppa le membra. Vivere
in un bagno di luce, fra cielo e mare, suggendo con
le nari la salsedine dell'acque e con esse lottare, ed
in esse ritemprare le energie del fisico stanco, ecco
la vita!...
« Corradino Corradini».
« Preferisco il Tiro a segno perchè ho speranza
serva a me e alla patria.
« Con speranza
« Andreis - Praga ».
Dal Diario d'un professore:
« Preferisco il gioco delle boccie per mantenermi
in esercizio.
e Lorenzo Bernatto - Torino ».
« Preferisco il golf perchè esercitato all'aria aperta
e in luogo privo di polvere tanto nociva agli occhi
e agli_organi respiratori.
« Fe'ice Bernoni - Mantova » .
(
« Preferisco la lotta giapponese perchè è necessario
un corpo piccolo, agile, destro, pronti, un occhio sicuro e un animo coraggioso.
« Giuseppe Salerno - Palermo ».
« Tra gli sports tiene il record delle preferenze la
caccia... alla dote.
« Miss. F. Appaike - Brescia ».
« Preferisco tra gli sports quelli invernali perchè
son eleganti, son veloci, sono forti... E poi nell'inverno non c'è polvere, ma neve... dappertutto neve,
ed è cosi bella!...
« Baimondi - Milano ».
« Si può fare dello sport leggendo i giornali sportivi: io preferisco dunque leggere la Stampa Sportiva che ogni settimana riunisce in poche pagine
tutti gli sports.
« N o n è una bella consolazione per uno storpio?
« Bartolomeo Sales - Torino » .
« F r a tutti gli sports preferisco l'alpinismo:
« 1° Perchè si esercita in un ambiente sovra ogni
altro sano e splendido, lontano dal plauso della platea,
d'estate come d'inverno (m unione allo sport degli
Ski).
« 2° Perchè, sportivamente parlando, esso sviluppa
armonicamente ed ugualmente tutte le doti fisiche del
corpo: forza, robustezza, resistenza, agilità, tempra
contro le fatiche, gli strapazzi, le temperature alte
e basse, le intemperie; sviluppa la vista ed il sesto
senso dell'orientamento ; ed inoltre molte doti dell'animo: coraggio, prudenza, presenza di spinto.
«3* Perchè soddisfa a tutte le esigenze estetiche,
etiche e scientifiche, lasciando larga applicazione alla
fotografia, pittura, letteratura, fisiologia, metereologia, ecc.
« 4" P- rohè prepara fisicamente e moralmente la ;
gioventù alle battaglie della vita, come, occorrendo,
a quelle della patria, il cui campo precipuo sono le
Alpi, ed ancora ai viaggi di esplorazione.
« 5" Nessun altro sport cosi eleva l'animo e lo spirito, rinforzando il corpo, riposando la mente stanca
delle occupazioni giornaliere, avvicinando l'uomo alla
vera divinità, che non è quella bestemmiata dai preti,
insegnandogli la vera morale, che non è quella sancita dalle leggi di una società intrigante, imbelle ed
egoista, insegnandogli ad amare e praticare il vero,
il bello, il buono.
« Ing. A. Hess>.
« Tra tutti gli sport preferisco quello della, vela.
L'uomo di mare rinvigorisce il suo corpo ed impara
a vincere la lotta contro gli elementi più grandi e
ribelli del creato: l'aria e l'acqua.
« Severo Izzo - Calvi (Caserta) ».
« L o sport che preferisco è il nuoto, il canottaggio
e il calcio; però mi dedico di più al nuoto essendo
il più ut.le e il più igienico.
« Franco Amatore ».
L'esito del REFERENDUM
Visto il grandioso successo della nostra iniziativa e
ringraziando ancora tutti coloro che ci han favorito amichevolmente d'una risposta, abbiamo stabilito di aumentare i premi del prossimo referendum colla certezza di
far cosa grata a quanti sia per lettera, sia a voce han
voluto complimentarci per la nuova rubrica del nostro
giornale.
Pel primo referendum abbiamo dunque stabilito di
premiare:
1) Sig. E. Colmo (Golia del Pasquino) Caio Alfieri 24,
Torino), per la risposta più originale (il disegno pubblicato nel n. 26).
2) Sig. Vagge G. B. (via Mira 4 e 7, Genova) per
la risposta più simpatica favorevole al giuoco del calcio
(n. 26).
3) Signorina Charlotte Minas (via Panfilo Castaldi,
n. 33, Milano), incoraggiandula al bel gesto sportivo e
coll'augurio che sia d'esempio alle donne d'Italia (n. 26),
pur trovando esauriente e giustissima la risposta dell'ingegnere Bodomiro Oumberti favorevole al nuoto (n. 27).
4) S'"g Attilio Gra'io (Boulevard di Bamleu, Alessandria d'Egitto) per la scherma (n. 28).
5) Sig. ing. A. Hess (via Moni cuccoli, 2, Torino)
per la risposta più completa sull'alpinismo (n. 28).
Le medaglie saranno spedite entro la settimana veniente.
La
Direzione.
j
5 LA
L'inizio del Giro di Francia
Dn tentativo fallito - Il Grand Prix di Parigi.
L'attenzione di tutto il mondo sportivo internazionale è di questi giorni rivolta al Tour de
Frutice, dove a fianco dei più no'i campioni routiers ilei a sorella latina si sono s.hieiati i nostii
connazionali in buon lotto sia per quautità conte
per qualità.
La prima tappa, a dire il vero, non è riuscita
quella afferiuazio ie ital.ana dai profani attesa.
Ma se si baila alle tontlizioni speciali delle
strade carattenst che delia P.irigi-Ronb iis, noi
dobbiamo compiacerci clic tutti gli italiani partiti siano giunti a compier la tapi a, classificandosi anche di-cretameute bene nella totalità dei
148 paititi.
Se difetti diamo un'occhiata al'a classifica della
prima tappa, vediamo che Gaietti aere la serie
dei nostri couuaz o tali, occupando il 9° posto.
S- gnomi |>o; : Gallila 36°, Cam-pari 23°, llossigt oli 24°. He-i ti ni 2 5 , Chiodi 30°, Gaioui 33°,
Brambilla 35°. Magagnoli 47°.
E poi: 58° Za vati i — 69° Marchese — 75° Gamb e i i " i — 76° C.triaita — 78 Pasquali — 82 Neri
— 93° Pei-ucca — 96° M-.eii — 97° Puglioli —
110° G gl ini i — 312° Be loni.
L a clas-i6ca compieta dei primi trenta arrivati
alla prima tappa Parigi Koubaix è del resto la
seguente :
3° Vanhonwaert (belga) — 2° F. F - l i e r —
3° L a p ze — 4° Blaise — 5° Christophe — 6° E nest
Fa ber — 7" G.irrigou — 8° Trousselier — 9° Gaietti — li.» D- f a,ye — 3 1° Launoy — 12° Cruchon — 33° Del. fi'e — 14° Coi net — 35° Duboc
— 16° Gamia — 17° Ménager — 18° Potlner —
39° Dei-che — 20° A'avoine — 23° Kingeval —
22' Dupont — 23° Caiiepari — 24° Rosoglieli —
25° Be lini — 26° L i n i , nt — 27° S.utlot —
28" F..uie — 29° Pardon — 30° Chiodi.
Mentre il n st.ro giornale va in macchina, si
compie hi s eonda chl'e quindici tappe ili questo
Vii
Giro di Frontini
la ROUIIHix-Metz (km. 398).
Auguriamol i che miglior fortuna airida ai nostri
campioni, handicappati
n. Ila prima prova dalle
strade selciate ad . ssi sconosciute, ma ben note
invece ai ciclisti francesi.
*
*
*
Giovanni Gerbi, qnesta forte tempra di piemontese cocciuto ed indomabile, ha voluto sortire dalla penombra iella quale Io ha gettato il
per lui disgraziato Giro d'Italia,
ed ha voluto
una volta ancora far parlare di sè. ma qnesta
volta in un'impresa nuova per il suo tipo di corridore, iu un record su pista: quel o dell'ora detenuto dal varesino Ganna, e ch'egli volle tentar
d'abbassare.
STAMPA
SPORTIVA
Dopo una brillante exihit on sulla pista ili Bufi glia, l'astigiano vo lo
tentar il maggior trionfo
sn qm 1 a di Milano, e
f u as-e. ondato nel suo
tentativo da mo'ta simpatia e da reclame forse
es igerata.
Il suo record fa'lì un
po' per la giiirpie «die inai
ha voluto abbandonare
il campione della maglia
rossa, ed un no' p. r intrinseca insnfiìcenza di
mezzi a superare tal genere di prova.
Gerbi, a mezzo giro
d'Italia, quando si decideva a ritirarsi, ci assie m ò e pronrse che fino
a settembre avrebbe riposato cor cedei do al suo
tìsico.esaurito dalle troppe fatiche, un meritato
ri | oso.
!l Velie frangere invece
la promessa e avido di
gloria, e non di essa solo
siamo noi oggi in diritto di credere, aggiungere una foglia di niùalla
sua corona d'alloro.
Male gliene i n c o l s e
perchè questa reiterata
serie di insuccessi gli
1 otrebbe anche riuscire
fatale.
Per quePa s'mpatia e
sincera ammirazione con
la quale noi sempre seguimmo le brillanti prove di Giovanni Gerbi.
noi gli rivolgiamo oggi
il cous glio di rimanersene in silenzio a rinvigorire quel tìsico che
g i à tante soddisfazioni
g l i procurò e che ora
esige com[il. to il riposo.
Gerbi assiste in amateur alle ultime corse di Torino,
Fot. Cav. Zoppis - Torino).
Ed è forse un senso
egoist co il nostro n e l
porget gli questo consiglio per il fatto che siamo anE se modestia di programma sportivo varrà a
cora e sempre persuasi che Gei hi è l'uomo più
trattenere lui e la Casa per cui corre per qualche
indicato a difendere i nostri colori in uu grande
tempo ancora dall'attività della strada o della
agone internazionale.
pista, noi siamo certi che verso la fine di questo
E lo vorremmo veder assurgere a novelle poanno, ancora una volta noi saluteremo del nostro
tenzialità per s.lutai lo uu altr'auno, campione
Gerbi un nuovo e non ultimo trionfo.
più temuto di quanti altri, sicuro partente al***
l ' V I I I Giro di Francia.
A Parigi, sulla pisia del Velodromo di V i n cennes. si -ono iniziate le lunghe serie eliminatorie d e ° l i 800 circa concorrenti al Grand
Frix
di Parigi.
D illa prima giornata di eliminazione, domenica
scorsa, sortirono sette uomini che si disputeranno
oggi le semifinali, sette nomi di indiscusso valore:
F r i n ì , Dup è, Poulain, Taylor, V a n d e i b o m e
Mnyer. E fra questi un italiano che già ebbe clamorosi trionfi, all'italiano che è il Gerbi della
pista. Voghamo dire Francesco V e r t i di Mantova.
V e n i brillantemente ha vinto la sua batteria
contro campioni di fama, facendo un tempo magnifico, il miglioie di tutte le batterie corsesi, ed
assicurandosi molte chances per la gran finale.
E mentre sulle strade di Francia è pure in
lotta il nome d'Italia, auguriamoci di poter registrare nel numero prossimo accanto ad una nostra
vittoria di strada anche quella, da qualche tempo
sconosciuta, su pista.
£a grande proVa del jtioncenisio
Oggi 11 luglio il convegno degli sportsmen piemontesi è fissato al Mone-maio.
La corsa ciclistica Susa Moncenisio (t-mpo massimo
ore 2,30), or-animata per la t-rza volta dalla Soci-tà
sportiva La Torno, è rimandata ad oggi 11 luglio,
non essendosi potuto finire in tempo le pratiche d'organizzazione.
In occasione della corsa ciclistica Susa Moncenisio,
la Socieià sportiva La Torino, certa di interpretare
il deside no di molti, eh- forse avevano abbandonata
la sp-ranza di potersi ancora misurare in salita e su
B rada, dopo le belle prove del 1905, 190fi, 1907, di
ben viva memoria, dove tanto entus asmo ebbe a sollevare la comparsa in esse del piccolo Giappone in
allora temibile avversario, bandisce per tale giorno
(11 luglio corrente) e sullo stesso percorso, a fine di
incoraggiare nuovamente tale ramo di sport, una
corsa di motociclette per turisti, divisa in due cat gorie. p.-r la categoria motociclette leggere si disputerà la Coppa deda Stampa Sportiva.
Seguendo la V tappa del Giro di Francia.
Garrigou, 7° arrivato.
Duboc, 160 arrivato.
EST A RIC
p n e u m a t i c o
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Agenzia
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liscio
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Deposito
LEIDI1EUNER & f!
orili
a u t o m o b i l i
Oh \j.
per
l'Italia:
o - vi» B™»,».
TORINO - Via Princ. Amedeo, 16.
LA
6
Crociera Motonautica "Pauia-Mantoua,,
Preceduta di pochi giorni dalla consegna della
bandiera offerta dalle Dame pavesi alla Società
Canottieri Ticino e dal battesimo del nuovo outrigger a 4 vogatori costruito dallo Scotto di L i vorno, il 25, un'ora prima della partenza della
Crociera, la signora Elvira Germani consegnava
all'on. Cornaggia, presidente della S. A . N . I., la
bandiera del Pavia, pure dalle Dame pavesi offerta.
L a folla convenuta sulle rive del Ticino e sullo
storico ponte coperto salutò entusiasticamente
l'inizio della prima Crociera e gli aoplausi furono
fragorosi ad ogni partenza: il Nibbio, il Fachiro,
il Gigante, il Golìa, il Padus, il Pavia e la Torpediniera
della R. Mariua P . E. 44 dopo aver
evoluzionato a valle del ponte, diressero la prora
in favor di corrente e tra le acclamazioni, i fischi
delle sirene ed il rombo degli scappamenti liberi
dei motori, cominciarono a solcare le terse acque
dello splendido Ticino, per scendere poi nel biondo
e traditore Po. A Piacenza le accoglienze furono
indimenticabili quantunque un po' guastate dal
cattivo tempo, ed il banchetto offerto dal Municipio f u d a v v e r o indimenticabile; come al di sopra
di ogni elogio fu il ricevimento a Cremona da
parte della Federazione Esercenti, che fece meravigliosamente gli onori di casa, e quello di Casalmaggiore. A bordo nei tre giorni di navigazione
regnò una schietta allegria ed Un affratellamento
degno di l o d e ; il generale Bigotti f u sempre festeggiatissimo, la signorina Pezzini di Cremona,
assieme alle signore Germani e Corbella di Pavia,
portarono la nota gentile del sesso debole, e ad
esse si aggiunsero a Cremona ed a Casal maggiore
altre ed "altre vezzose signore e signorine fra le
quali ricordo a caso: siguora Manfredi, signora
Mina, signorina Dal Collo.
Dire dei preparativi fatti da Mantova e delle
feste mantovane non è possibile con efficacia e
v e r i t à : ricordo imperituro resterà in tutti noi,
che ci auguriamo che la prima Crociera da Pavia
a Mantova non debba essere l'ultima, e facciamo
voti che le manifestazioni nautiche tanto scarse
sulle nostre vie d'acqua interne vengano di frequente a dar vita ai nostri corsi d'acqua, a preludio dell'attuazione della navigazione interna
tanto sospirata e tanto vanamente attesa.
Ing. A l f r e d o Dainotti.
Gli ozi dei grandi sportsmen.
(Vedi
cliché in prima
pagina).
E c c o : grandi sportsmen, non ce ne sono molti.
Nemmeno pochi, è vero. Si potrebbero contare
sulle dita d'un centinaio di persone, e forse basterebbero. Ebbene : tutti ormai conoscono quei
che fanno e non fanno i grandi campioni, prima,
durante e dopo gli allenamenti ; tutti conoscono
il regime di vita, gli usi, le abitudini dei varii
campioni, ma pochi si curano di quello che fanno
i grandi campioni quando riposano.
Oh bella!... è semplice: riposano! Nossignori:
un campione non è come un gran signore che
Crociera Pavia - Mantova. — Partenza da Pavia. —]ll
il Pavia.
STAMPA
SPORTIVA
per riposarsi si fa portare deputato, e allora
non fa più niente, ma
nei brevi ozi che si
concede, tra il morire
d'una stagione di corse
e l'aprirsi d'una nuova,
o si mantiene in esercizio o si dà ad altri
sports.
Quasi come Roosewelt che negli ozi della
caccia, della boxe, del
golf, del cricket,
ha
fatio il p r e s i d e n t e
degli Stati U n i t i ; quasi
come il re di Spagna
che tra una partita di
caccia e una di vela si
occupa di migliorare
l ' a v v e n i r e del suo
regno.
Vi son dei campioni
podistici che negli ozi
che concede lo sport
aspro e rude, si preparano agli esami delle
Università di Torino,
di Boston, di Oxford
e di Cambridge. V i
Crociera, Pavia - Mantova. —
son dei campioni cidestra: Torpediniera della
clisti che riposando
Pavia, della S. A. N. 1.
si dàn all'automobilismo. Billington, il re
del nuoto, fa del podismo ; Longboat, l'indiano volante, invece fa del nuoto; Holbein passeggia in
bicicletta; Raicevich si dà all'automobilismo..,
Presentiamo in prima pagina uu grande campione mondiale : Jeffries, l'uomo che ragiona nel
modo più persuasivo ch'è possibile: coi pugni.
Ragionamento che gli rende, oltre la gloria, una
ricchezza invidiabile. Ebbene, nei suoi ozi, prima
di scendere nei ring americani, inglesi o francesi,
si dà alla caccia con una passione morbosa, quasi
feroce. Credo, anzi, che se si facesse una statistica,
la caccia sarebbe lo sport preferito durante gli
ozi non solo dei grandi campioni, ma anche dei
grandi uomini ; a parte Jeffries, cli'è un cacciatore più che valente, il maestro Puccini, Strauss
amano questo sport faticoso e affascinante. T r a i
sovrani : Roosevelt, Edoardo d'Inghilterra, il re
di Spagna, il re d'Italia... persino Leopoldo del
Belgio va a caccia... In un modo un po' personale, ma caccia anche lui. A n z i caccia e p o i scaccia. È la sua vita.
T u t t i g l i artisti, i letterati vanno a... caccia
della g l o r i a ; l'umanità intera va a caccia della
ricchezza... niente di strano che anche il nostro
campione della boxe ami la caccia. Tutti i grandi
uomini hanno questa passione... l'ho già detto.
Forse qualcuno sorride : non sono uno che risponda al referendum... e nemmeno sono cacciatore di professione.
E ' vero non sono un grand'uomo : e forse per
questo non posso godere dei miei ozi, perchè disgraziatamente non ne ho. T u t t i gli uomini piccoli son costretti a lavorare... E' storia vecchia
questa.
Frain..,-J
Nibbio (scafo Oostagnta, motore Delalaye) in velocità, ed
(Fot. Rag. G-ori - Pavia.
Prima della partenza da Pavia. — Da sinistra a
R. Marina P. E. 44. - Padus della N. A. V. I. -
Un precedente
al Circuito aereo di Brescia.
Quella mattina il marchese K y - K y - T h o bussò
alla porta che divideva il nostro comune appartamentino da scapoli più presto del solito.
E che fosse più presto del solito se ne accorse
lui pure perchè, per svegliarmi, dovette picchiare
e ripicchiare sodo sulla portiera una buona dozzina di volte.
Maledetta disgrazia d'aver il sonno duro e...
degli amici giapponesi !
— Che c'è? — gli chiesi alfine di dentro, sollevandomi a mezzo sul letto e soft'regandomi gli
occhi.
— Apri, presto, una gran notizia...
— Che c e ? Una disgrazia ?
— No...
— I russi sono sbarcati a T o k i o ?
— Ma ti pare ? Deciditi ed apri.
Mi risolvo a malincuore, in preda ad un'indicibile confusione cerebrale delle cose e del dialogo passato attraverso la portiera, procedo mezzo
assonnato fino donde veniva la voce, dò un giro
di chiave, e K y - K y - T h o mi si presenta nel suo
più bel pigiama viola mauve con un giornale spiegato e sostenuto in tutta la sua ampiezza, delicatamente con due dita.
— Ebbene ?...
— T e l'avevo detto io! Ci si doveva venire...
— A cosa?
. — A l Circuito aereo...
— T i prenda... l'itterizia !
— Grazie. Ma pertanto senti.
fi E senza darmi tempo a nuove imprecazioni,
cominciò a leggere il giornale con la sua vocina
stridula e modulata al pari di quella di una canzonettista che non sa dimenticare di esserlo anche
quando parla il linguaggio comune.
L'articolino... incriminato trattava dell'iniziativa bresciana per un Circuito aereo, accennando
a parecchi aviatori di fama che già avevano assicurato il loro concorso qualora il Circuito avesse
avuto attuazione.
Quando K y - K y - T h o finì la sua lettura, un
raggio filtrante per sghimbescio dalle fessure dell'impannata, solo per metà aperta, scherzava .impertinentemente con riflessi chiassosi- sulle lucidissime setole della sua capigliatura nerissima.
Quel corpiciattolo di omino in quello strano
vestito viola, con quel musetto giallo e intelligente, mi pareva in quel momento un folletto
sbucato fuori da un sogno di paese orientale.
L o guardai fiso negli occhietti neri e luccicanti ed azzardai un:
— Dunque?
— Dunque... dunque... quanto nella mia relazione scrivevo sei mesi or sono sta traducendosi
in realtà. Non ti ricordi che nell'ultima puntata
del manoscritto trasmesso al mio Governo, parlando di aviazione, io preconizzavo prossimo un
Circuito aereo, dati i passi giganti fatti dall'aviazione in questi ultimi tempi ?
Oh, forse non ti ricordi più d'avermi canzonato
nelle m i e - p r e v i s i o n i j i g g i u n g e i i d o che giornalisti
LA
e giapponesi per inventarne di carine potevano
darsi la mano? Rinnegheresti il tuo v e r b o ?
— Se mi dài tempo di liberarmi del sonno che
ancora mi intorpidisce il cerebro, può darsi ch'io
mi ricordi di quanto stai dicendo.
— Sì... sì, ricordati. Tu mi davi dell'illusionato.
Argomentando dal cammino fatto dall'automobile
io sostenevo nella mia relazione che l'areoplano
al pari delle macchine terrestri a motore sarebbe
assurto presto a grandi destini.
E come l'automobile, un giorno perfezionato,
richiese campi chiusi e vasti per l'esplicazione
della sua potenza, così l'areoplano fra breve
avrebbe lui pure voluto i suoi circuiti. Ah, sarà
bella, superbamente bella questa gara di macchine
volanti, cui un uomo sospeso nello spazio imporrà
la propria volontà, effettuando tutte le manovre
più ardite e bizzarre di navigazione aerea...
Nella notte buia i grandi uccellacci bianchi passeranno nell'aria col fruscio indistinto della loro
anima meccanica, col fruscio di capricciosa e vorticante libellula.
Sprazzi di luce pioveranno dall'alto, dai fari a
prua degli areoplani solcanti lo spazio...
STAMPA
SPORTIVA
Prima di ritirar nella scrivania questa lettera
vi ho messo su tre semplici paroline in lapis bleu:
« Visto, si approva » .
Corradlno Corradini.
Giuoco del Calcio
La prossima assemblea generale della Federazione.
(Note di vigilia).
I l 18 luglio, ovverossia domenica prossima — se
non erriamo — dovrebbe aver luogo a Milano l'assemblea generale dei delegati alla nostra Federazione.
Questa vigilia di assemblea, lungi dall'essere una
vigilia... d'armi, quest'anno si presenta assai calma e
punto battagliera. Non liste clandestine od officiose
di nuovi candidati agli scranni federali, non raggiri
o maneggi per accaparrare deleghe, non colpi di
mano maturati in silenzio.
Ragioni di malcontento non mancherebbero per
un'eventuale alzata di scudi contro il Consiglio federale del 1908-909, ma sarebbero ragioni d'indole, di-
7
Ma sgombri di ogni preconcetto, e non legati a
conventicola alcuna, oggi esprimiamo il nostro sereno
parere su quello che dovrebbe essere il còmpito dei
delegati delle Società alla prossima assemblea generale.
Ed il nostro parere suona riconferma del vecchio
Consiglio direttivo. Per una ragione precipua: chè
se quest'anno esso non diede quanto si poteva attendersi, fu per il lavoro straordinariamente accresciuto
nelle pratiche amministrative, lavoro che con la stagione prossima, andando in vigore il nuovo Statuto
e Regolamento giuoco, coi sapienti decentramenti
dei Comitati regionali, verrà assai meglio disciplinato.
E con nn lavoro gemplieizzato e più organico siamo
persuasi che l'attuale corpo direttivo della F. I. F.
riuscirà egregiamente a soddisfare le esigenze dei
Clubs affigliati.
I l ragioniere Bosisio è uomo d'ordine e d'equanimità indiscussa. Manca fo«-se ancora di certo senso
pratico che potrebbe mitigare quel suo vizio d'origine
che è l'indecisione nei momenti critici. Non è uòmo
di grandi idee, cade forse un po' troppo e troppo frequentemente nei gorghi della nazionale burocrazia,
vive più all'ombra del regolamento che al sole della
praticità, ma tuttavia è persona commendevole come
lavoratore e come entusiasta del nostro giuoco, e
©
zt
®
Bleriot, concorrente al circuito aereo di Brescia, ha compiuto, col suo monplano a tre persone, un volo di 5t minuti.
— Senti, fammi un piacere, mi ricordo benissimo di quel tuo pronostico. Ma adesso frenati
nelle tue fantasticherie ed usami la cortesia di
prepararmi il thè. Di areoplani e del Circuito
aereo ne riparleremo dopo colazione... nelle ore
di riposo.
* * »
M'è tornato a mente questo fatterello, diremo
così, di indole... domestica, avvenuto più di un
anno fa nel beato periodo iu cui convissi alcuni
mesi a Roma con K y - K y - T h o , con questo figlio
dell'isola del Nippon, proprio di questi giorni in
cui s'intensifica il parlare sul prossimo Circuito
aereo di Brescia.
H o scritto la settimana scorsa a K y - K y - T h o e
mi ha dato senz'altro rendez vous pel mese prossimo nell'eroica cittadina delle 10 giornate, terminando così la sua lettera : « Credo che non mancherai a questa grande riunione, alla quale non
dubito che converranno pure tutti gli sportsmen
convinti che abbiano a cuore il gran problema
dell'aviazione » .
Ing. L. TROUBETZKOY 2 t.
M i l a n o - Età
M. Pagano,
n. 43
- Milano
fari - fanali - Generatori
por
S.P
Automobili
Sedo
in
GENOVA
remo quasi, personale, ragioni di piccole révanclies e
piccoli scacchi subiti.
L'aere pertanto è sgombro di grosse nubi minacciose, ed in complesso le Società federate non si sentono di dare il bili.ri servito agli attuali maggiorenti
della F . l . F .
Per varie motivazioni : anzitutto perchè se l'attuale
presidenza non ha sempre soddisfatte tutte le esigenze,
alla fin fine ha trascinato innanzi il carro del potere
con molta buona volontà ed innegabile solerzia. Poi
perchè, al presente, non vediamo all'orizzonte la possibilità di rimpiazzarla in meglio, mutando di sede
alla Federazione.
Mutar di sede non basta. Si tratta di mutare gli
uomini. E fra uomini di provata buona volontà, anche
se non diedero prova di eccessiva genialità nelle loro
deliberazioni, e l'incerto di uomini che se sulla carta
darebbero migliore affidamento, potrebbero poi smentire le rosee previsioni alla prova dei fatti, noi siamo
del parere — per ora — di lasciare al potere, quali
sono, gli attuali dirigenti.
Per questa semplice considerazione: che un Ente
di complessa operosità come è quello della Federazione del Giuoco del Calcio non può in un anno rendere e far vedere di saper rendere quanto può meglio.
Fu questo, della passata stagione, un anno di lavoro, diremo cosi, preparatorio, di studio e di organizzazione di quel corpo federale perfetto ed equilibrato che tutti ci attendiamo.
Non di tutto il lavoro fatto noi rimanemmo soddisfatti. A più riprese anzi abbiamo attaccata la
Federazione quando ci parve in evidente errore. Ma
i nostri appunti mai furono mossi da animosità ingenita. Nostro dovere di giornalisti era di farci eco
delle voci del pubblico e portar la censura là dove
in buona fede la credevamo necessaria. Ecco perchè
talvolta alzammo la voce contro dei deliberati federali che non ci parevano nè assennati, nè equi.
SOCIETÀ
LIGURE
PIEMONTESE
potrà divenire facilmente un presidente ideale se saprà
essere più deciso, esplicito e pratico.
Il Baraldi ha rimpiazzato onorevolmente il Bosisio
nella carica faticosa e seccante di segretario. Pur egli
risente però del temperamento bosisiano, di cui su
per giù tiene le virtù ed i difetti.
Essenzialmente su questi due uomini s'impernia la
nuova Federazione, e a questi due uomini, per
quelle indiscusse qualità che, sovrastando alle deficienze, siamo i primi a rilevare, noi vorremmo che
unanime venisse la riconferma dei delegati federali.
Poiché siamo persuasi che così nella stagione prossima
ci sarà dato di meglio precisare nel giusto valore la
capacità direttiva della nostra F. I. F.
Che se poi alla nuova prova l'attuale Presidenza
federale non desse l'esito sperato, saremo noi i primi
ad adoprarci per cercar sede ed uomini più adatti
alla gestione di questo ramo di sport ormai divenuto
cosi popolare e cosi amato dalla nostra gioventù.
G. C. C.
L'Italia al IV Torneo Inlernaz'onale Ginnastico.
Ormai la partecipazione dell'Italia al I V Torneo
internazionale di ginnastica (Lussemburgo, 1° agosto)
è assicurata La Federazione ginnastica nazionale ha
avute le iscrizioni dei '22 ginnasti, i più valenti che
conti l'Italia. Fra essi fignra in prima linea il Braglia,
campione mondiale. Ecco l'elenco delle iscrizioni:
De Benedetti Roberto, Fregosi Carlo della Fratellanza Ginnastica di Savona — Zampari Giorgio, della
Miani di Milano — D'Alessandro Italo, Gran Sasso,
Teramo — Minoli Edgardo, Toniolo Eugenio, Società
Ginnastica, Torino — Tocco Giuseppe, Amsicora,
Cagliari — Romano Guido, Mediolanum, Milano —
AUTOMOBILI
— ànonima - Capitali Lue (.500.000 - Venato Lire 4.050.000 — U f f i c i e Officine in T O R I N O (Barriera C r o c e t t a ) .
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8
la
stampa
sportiva
Masot.ti Italiano, Ferrucci. Pistoia — Piazzini Carlo,
Pro Milano, Milano — Domenichelli Giuseppe, Fortitudo. B Ioana — Mazzoncini Angiolo, Andreotti
Giusto, l.ibertas. Pi stoia — Bacohelli Ettore, Borghi
Pietro, Braglia Alberto, Capitani Ocello, Ferrari Roberto, Mazzarocchi Serafino, tutti della Panaro di
Modena — Oisim Fernando. S mpre Avanti di Bologna — Bla ichi Pi et i o, Volnntas, Milano — Cotti
Domenico, Virtus, Bologna. Con tali elementi sarà
facile formare la squadia di 8 gini asti, e si prevede
che essa sarà sceltissima sotto ogni riguardo, bi che
l'Italia potrà ben figurare fra le dodici nazioni concorrenti.
F-rve frattanto l'allenamento individuale nelle
varie palestre d'Ite lia.
La presidenza federale ha stabilito che l'esamp per
la prima scelta sia fatto iti Modena (la città più centrale per gli iscritti), domenica, 4 luglio, presso la
Società ginnastica II Panaro.
'
Giudicheranno due giurati federali, scelti dalla
presidenza nelle persone del dott. prof. G'uepone Monti
di Torino ed avv. cav. Felice Radice di Milano. I
ginnasti saranno sotto la direzione del presidente
della Commissione tecnica federale, cav. prof. Cesare
Tifi.
L'allenamento collettivo incomincierà il 25 loglio,
ed il secondo esame sarà fatto un giorno o due prima
di partire per Lussemburgo.
Giuoco dei Calcio
Notizie a fascio.
»*„ L'Unione
Internazionale
Amateur Foot ball
Associativa (U. J. A. F. A.) va facendo attiva proaganda fra i CI ulta europei, acciocché essi abiano a persuadere le rispettive F> ih-iaz'oni nazionali ad abbandonare la F. 1. F. A. ed affigliarsi
al nuovo Ente internazionale, che,come dicemmo
ultimamente, ba dato prova di essere retto con
migliori e più sani intendimenti sportivi.
Un incaricato speciale d e l l ' U . J. A. F. A. sta
facendo ultimamente un viaggio di propaganda e
visiterà la Svizzera, l'Italia e la Boemia | er raggruppare il maggior numero possibile di adesioni.
Il sig. Róué Olivier, coni potentissimo sportsman
francese e segretario del Comitato della Costa Azzurra, trovasi attualmente a Ginevra, e dopo aver
visitata la Svizzera verrà a Al iano per fare le sue
proposte, che è augurabile abbiano ad essere accettate, rispondendo senza dubbio esse ai bisogni
ed alle aspirazioni del Calcio Italiano.
I l signor Olivier fu g à a Torino, dove raccolse
buone promesse.
„% In segn to al match nullo del giorno 29 u. s.
tra la prima squadra del Minerva F. B. C. e una
mista del Firenze F. £. 0. questo ultimo poro
soddi-f.itto dell'esito della partita, ba voluto dimostrare domenica in un nuovo match amichevole
la propria superiorità. Infatti, nella nuova partita
che si è svolta al Campo di Marte, il Firenze con
E
La 2* squadra d-W As.rc'oz'one del Calcio di Vicenza, che vinse il Componilo TV" eto di 3* Categoria.
Da destra a Sinistra: Birbi, Poztnn. Tonini, discuto, Larghimi, Capitan u, Dulia Valle, Cappellani, Cola,
Bono, Tessuti arbitro, Tonato, Claretti supplenti.
soli lOginocatori, dei quali la maggior parte di seconda squadra e mancante di quasi tutti i migliori
elementi della p r i m a , è uscito vincitore con
3 goals a 0.
Durante la prima ripresa Simonti del Firenze
marca 3 goals in f i v o r e della propria equoli-a,
1 dei quali però è annullato d il l'arbitro per o/side.
Nei secondi 45 minuti la Minerva ha ilei buoni
risvegli e come giuoco d'assieme, e come giuoco
individuale; ciò che non vale però a mancare
nessun goni in proprio favore, che anzi Simonti
in una mélée al minato riesce a far penetrare la
palla nella porta del Minerva per la terza v o l t i .
Funzionava da referee il signor Mattani dell'Itala.
Il Foot-hall Club Torino, che poco tempo addietro è ruttato in possesso di una Coppa, dono
de lo sportsman inglese Frank B y in. metterà in
palio nella iti tura stagione foor-ballistica una Palla
d'oro, dono di altro noto sportsman francese.
FRA SPADE E SCIABOLE
La Coppa Alberto Marone.
Oggi, 11 luglio, si disputerà ad Uriage les Bains
(Francia) la coppa del noto sportsman
torinese
Alhei to Marone.
A b b i a m o sott'occhio il regolamento della Coppa
che il munifico sportsman torinese Alberto Marone
lia messo in pallio per una gara internazionale
di squadre alla spada da terreno.
V i possono concorrere squadre composte di tre
tiratori appartenenti alla medesima nazonalità;
per la Fiancia è , ermesso l'intervento deli'équipe
naz'onale e delle équipes dipartimtntali inscritte
alia Coppa di Fi ancia.
Ciascuna squadra dovrà misurarsi con tutte le
altre e vinciti ice sarà quella che vantet à maggior
numero di vittorie. L'anno passito la Coppa f u
vinta dalla squadra italiana (Nnwack, Cavalcioni,
Bértioetti); bisogna notare però che la Francia
non av. va inviata la sua équipe nazionale. A d
ogni modo fu quella la prima vittoria che i dilettanti italiani riportavano in Francia in quell'arma
in cui i francesi ci sono m o stri.
Quest'anno la l o t t i si presenta particola) mente
dura. La Federazione francese ha scurito il bisogno di inviare la sua squadra nazionale per tenere in pania la Coppa sfuggita; e la formidabile
équipe è capitanata dall'Alibert, il noto campione
di Parigi e vincitore delle ultime Olimpiadi di
Londra. I dipartimenti del Rodano, dell'Allier e
deh'Isère hanno inscritto tre ott me équipes; la
Svizzeta mnula la sua squadra ni zinnale, e l'Italia
ha designato a rappresentai la i signori Marcello
Bertiuetti, Abelardo Olivier e Giuseppe Mangiare tti.
jt L a squadra italiana è certamente forte ed omogenea; la piii forte forse elle poteva essere messa insieme. Questi tre campioni hanno di già partecipato a parécchie riunioni internazionali, ovunque
distingui ndosi, e in Irai a sono sempre stati i
vincitori delle gare alle quali hanno partecipato.
Speriamo che questa volta pure sappiano difendere con onore il nome italiano. In quanto a
strappale la vittoria sarà cosa assai difficile; la
squadra nazionale francese è forte, troppo forte
e la g i r a avviene su terra francese; non bisogna
dimenticare questo coefficiente.
La squadri della Virtus di Orbetfllo
Rossi 8., 8. Bartnlini N, 3. B,Ilo tri A , 4. Neqroni A., S.^Bastogi V., 6. Pucci 0., 7. Renzi A., 8. Ouglielminetli T., 9. Rosso B., 10. Ugazzi M., 11, (Trassi.
66
A d ogni modo se la vittoria coronerà gli sforzi
dei nostri rappresentanti, sarà certamente grande
e meritata; sirebbe la prima volta che la squadra
nazionale francese, da ben sei anni vincitrice a
Montecarlo della nostra, dovrà cedere l'onore
delle armi.
|FE questo noi ci auguriamo di cuore che possa
avverarsi.
L a m i g l i o r M a r c a del M o n d o
Agente
rvrr.FK
L I LUUU
IVIAF?IO
MILANO
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99
l'Italia :
B R U Z Z O N E
- 3, Via Castel
IVI oro no.
9 LA
Il Torneo di Desenzano.
Premiazione
Maestri: Pieroni, 1. fioretto e sciabola, 4. spada
da terreno. Gereschi, 2. fioretto. Santucci, 1. sciabola, 5. fioretto, Tacli, 3. fioretto. Bouioli, 1. spada
da terreno, 2. sciabola, 3. fioretto. Raffini, 2. sciabola e spada, 4. fioretto. Mormile, Tiberini, N o b .
Legrenzi, Coltro, Rovasio, Solimena, Marconcini,
Brasioli, tutti classificati in prima categoria, conseguirono medaglia oro speciale e ricevettero nell'ordine i ricchi premi di dotazione.
Dilettanti: Furst, di Torino, 1. fioretto e 3. spada
da terreno, vincendo il premio della Regina. Belloni, 2. fioretto. Nadi, 1. sciabola. 3. fioretto, 6.
spada. D'Andrade, 4. spada, e 5. fioretto. Pinelli,
3. sciabola, 6. fioretto. Mangiarotti, Cimino Ernesto, Angelini, Aliprandi Mario, Alfieri, Francioni, Cesarano, cap. Peluso, Melzi, Zanni, Rovatti,
tutti classificati in prima categoria, con medaglia
d'oro speciale ebbero nell'ordine d'importanza assegnati i premi doviziosi.
Secondi dieci, Cagiati, Allocchio, Mandelli, Aliprandi, Landini, Polisti, Cavallini, Turati, Barone
Pontenani, Mei, Guigoni, Medici, Pracchi, i quali
conseguirono pure ciascuno un premio.
Premio di squadre: 1. Circolo Fides di Livorno,
medaglia Sue. Naz. Risorgimento.
2. Club Victoria,
Brescia, medaglia Ministero
Pubblica Istruzione.
3. Patriottica,
Milano, idem.
4. Forti e Liberi, Verona, med. ricordo.
5. Società Genovese, idem.
6. Forza e Costanza, Brescia, idem.
}t«l mondo commerciale sportivo
E' notissima in tutta Italia, nel mondo automobilistico, la Ditta D. Filogamo e C. di Torino, la
quale fondata nel 1904, fu la prima Casa che iniziò
tra di noi il commercio speciale degli accessori per
automobili. E in questi cinque anni di vita la Ditta
torinese ha preso tale sviluppo ed ha acquistato tanto
credito e tanta clientela, pur attraverso le passate
crisi automobilistiche, a cui ha saputo mirabilmente
resistere mercè l'accortezza di Domenico Filogamo,
che ha sentito la necessità di nna combinazióne sociale, che potesse meglio favorire la crescente esigenza della estesissima clientela, con la più grande
Casa del genere che sia attualmente a Parigi, cioè
la Sociélé A. E. C. dei fratelli Kuhn. Cosicché, mercè
qnesta fortunata combinazione, Torino, per l'intraprendente attività del Filogamo, ha avuto dal 1° luglio
un magazzino di accessori per automobili, come solo
possono vantare Londra e Parigi, e gli automobilisti
non avranno più bisogno di ricorrere all'estero per
veder pienamente soddisfatte le loro giuste esigenze,
in questo continuo e crescente progresso e perfezionamento dell'industria dell'auto.
*** « Fiati sempre vittoriosa, sempre preferita!—E'
cosa nota che la Fiat non soltanto è la marca preferita dai Reali d'Italia, ma altresì dall'Imperatore
di Germania, che da parecchi anni viaggia per la
maggior parte del tempo sopra una sei cilindri Fiat
60 HP.
Le Corti del Portogallo, dell'Olanda, dell'Austria,
della Russia, del Montenegro, quelle di molti Mah-
STAMPA
SPORTIVA
rajab indiani, la Corte del Siam hanno nelle loro
rimesse delle macchine Fiat.
Recentemente S. M. Alfonso X I I I Re di Spagna,
in seguito alle vittorie riportate dalla Fiat nelle regate di San Sebastian, commetteva alla notissima
fabbrica torinese un battello automobile munito di
un gruppo motore Fiat.
Ma non è qui tutto. Gli immensi servizi che possono rendere le automobili ed i grandi perfezionamenti introdotti nella loro costruzione hanno fatto
si che gli Eserciti delle varie nazioni vanno ogni
anno aumentando la loro dotazione di veicoli con
motori a benzina.
Il Portogallo fin dal 1902 possedeva dei carri per
il trasporto del pane, dei foraggi e dei materiali da
guerra ; questi carri erano costruiti dalla Fiat di
Torino, che fin da quell'epoca aveva un riparto speciale per la costruzione degli automobili per trasporti
pesanti.
I Governi della Spagna, dell'Austria, della Russia,
della Rumenia, della Danimarca hanno il servizio
delle vetture Fiat, come pure quelli di molte Repubbliche americane, e il Governo inglese del Sudan.
Un vero record è stato il recente viaggio fatto da
un camion Fiat di 4 tonnellate del Genio Militare
Brasiliano attraverso tutto il territorio del Brasile
fino all'estremo limite della provincia di Matto
Grosso.
Anche l'esercito italiano possiede un numero rilevante di antomobili da turismoedi carri da 1, 2 e 4
tonnellate, la maggior parte dei quali sono stati forniti dalla Fiat.
Tutti ricorderanno inoltre la brillante serie di
vittorie che la F'iat riportò sia nelle grandi come
nelle piccole corse del 1907 e del 1908. Quest'anno,
1909, non avranno luogo le prove classiche del Grand
Prix Francese, della Coppa Florio, del Grand Prix
Americano, ma, ciò non ostante, ogni paese ha avuto
o avrà la sua corsa automobilistica.
La Fiat, in tutte le corse di quest'anno, alle quali
le sue macchine, per quanto non ufficialmente, hanno
preso parte, ha mantenuta finora alta la sua fama,
conquistando sempre il primo posto, cosi nel Circuito
Argentino, come nelle corse indette dall'Automobile
Club Svizzero, e finalmente nella recentissima corsa
su strada Tschwer-Mosca, è sempre stata una macchina
Fiat a giungere prima al traguardo.
In quest'ultima corsa, indetta dall'Automobile
Club di Mosca, la macchina vincitrice di tutte le
categorie era una Fiat 60 H P , guidata dal suo giovane proprietario signor Vassili Prokboroff, il quale
nonostante le cattive strade riuscì ad ottenere la
splendida media di circa 94 km. all'ora.
I Garages Riuniti di Torino (corso Massimo d'Azeglio, 16). che sono gli agenti esclusivi per l'Italia di
questa gran marca, devono andare orgogliosi e soddisfatti di tali meravigliosi successi.
Arruolamenti di volontari automobilisti.
Dopo il felice esperimento delle ultime grandi manovre e le numerose prove di abnegazione date dagli
automobilisti nell'opera di soccorso alle vittime del
terremoto di Calabria, il Sotto-Comitato nazionale
automobilistico del Corpo nazionale volontari automobilisti ciclisti, appianate alcune difficoltà di ordine
interno, ha aperto gli arruolamenti alla sezione automobilistica del Corpo.
L'appello patriottico che esso lancia agli automobilisti italiani giunge in buon punto, quando cioè —
per unanime compenso — ogni buon cittadino volge
la mente alla necessità di perfezionare la difesa del
Paese.
E noi siamo certi che, come già diedero ottimi ri-
Il Torneo Internazionale di Desentano. — I due vincitori del Torneo: Furst (sinistra) e Bonioli (destra).
II noto sportman ed industriale torinese
D. Filogamo.
sultati i reclutamenti di volontari ciclisti, così riuciranno benissimo quelli che ora sono iniziati tra i
proprietari di vetture a motore.
Il Sotto-Comitato nazionale automobilistico del
Corpo nazionale volontari automobilisti ciclisti (sede
in Torino presso l'Automobile Club d'Italia, via Bogino, 13), è a completa disposizione degli aspiranti
per schiarimenti ed iscrizioni. Ci auguriamo che l'iniziativa dia presto buoni frutti per modo che il
nucleo di volontari possa prendere parte alle prossime
manovre.
Onde favorire gli arruolamenti il Sotto-Comitato ha
nominato anche degli agenti locali di propaganda, cui
potranno indirizzarsi gli interessati per schiarimenti
ed iscrizioni, nelle persone dei seguenti signori: Onorevole Silvio Crespi (Automobile Club Milano) conte
Orazio Oldofredi (Brescia), dott. Guido Ravà Sforni
(Mantova), conte Francesco Lazzara (Padova) per la
Lombardia ed il Veneto; cav. Garibaldi Coltelletti
(Quarto al Mare), marchese Gerolamo De Mari (Genova) per la Liguria; marchese Lorenzo Ginori Lisci
(Firenze), cav. conte Luigi Bichi B rghese (Siena)
per la Toscana ; tenente colonnello Andrea Maggiorotti 'Roma), on. conte Lodovico Taverna (Roma)
per il Lazio, Abruzzi e Marche; Ugo Grpgorini B'ngham (Bologna) per l'Emilia; Arturo Consiglio (Napoli), duca Alberto Mastrilli (Napoli) per le Puglie,
Campania e Calabria ; barone Giovanni Stabile (Palermo) per la Sicilia.
Le corse
al galoppo in Italia
nel 1° semestre del 1909.
Con l'ultima giornata di San Siro (29 giugno) si è
chiuso il primo grande periodo delle corse al galoppo
in Italia.
Lo Sportsman ha reso pubblica la statistica delle
vittorie riportate dai gentlemen e dai fantini sia nelle
corse piane, sia nelle corse con ostacoli.
Ecco la classifica dei primi dieci di ciascuna categoria :
Gentlemen che hanno montato in corse piane (hacks
ed hunters): Francesco Simonetta, L . 11,075; Luciano
Chimelli, 11,375; Giulio Coccia, 12.275; Marino Caracciolo, 6875; tenente Scotti, 6625; Pasquale Perfetti, 4975; Cesare Fabbri, 4650 ; Marcello Orilia, 2950;
conte Massei, 3950; conte Della Gherardcsea, 3075;
capitano Varini, 3050; tenente Amalfi, 3200; tenente
Boschi, 2300; Marco Da Zara, 2400; tenente Cacciandra, 1700.
Gentlemen che hanno montato in corse con ostacoli :
Giulio Coccia, L . 72,775; Marino Caracciolo, 17,200;
tenente Pietro Bessero, 11 460; tenente Boschi, 14,025;
tenente Cacciandra, 8600; tenente V. Dona, 11 600;
tenente Capece Zurlo, 3330; tenente Castoldi, 5400;
capitano Orerò, 2725; tenente Honoratì, 2650; capitano Papi, 2200; tenente Casalini, 2475; capitano
C. Biego, 1840; tenente Scarampi del Cairo, 2530;
Marcello Onlia, 2000.
Fantini che hanno montato in corse piane : Spencer,
L . 171,525; Jacobs, 177 925; Lane, 138 600; Bartlett,
102.750; Crii kmere. 58,050; Emery, 52,425; Varga,
69,200; Tnrner, 54,450; Bei kwith, 31.375; Rossi, 37,775;
Orsini. 27,775; B.asci, 29,950; Cassola, 12,250; Wicks,
21,f00; Goddard, 21,200.
Fantini eh" hanno montato in corse con ostacoli :
Pozzoli, L . 23.375: Witcher, 20,175; Smith P., 16.150;
Amodio, 80 000; Woodcoik, 12,925; Evans, 10,900;
Chiericoni 8875; Palazzi, 4025; Dusseanx. 4900; Mariani, 5200; Livermoor, 4400: Badulati, 2690; Lissemore, 12 800; Gabrielli A., 2100; Luciani 2300.
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10
LA
" DEMETRIO „
La scuderia Bastogi - Corser e Turner - La vittoria
di " Verdun „ a Longchamp - Il Premio del Presidente a Maison Lafitte.
L e mie previsioni sa Demetrio,
già pubblicate
su queste colonne nella rassegna ippica della settimana scorsa, hnnno avuto nel « Premio Stelvio » ,
disputatosi a San Siro, una conferma soddisfacente. H o sempre considerato Demetrio, non solo
il miglior soggetto della sua generazione, ma
uno dei migliori cavalli del nostro allevamento,
degno di essere unito al gruppo degli eletti, in
cui figurano e rimangono, oltre a Sansonetto, il
vero crack su tutte le distanze ed in qualsiasi
terreno. Eira,
Euro, Tarantella,
Marcantonio
e
The Oak. Un'opinione come un'altra, diià qualcuno, che sollevava dei dubbi all'epoca delle vittorie del figlio di Clairon,
le più facili che si
siano forse vedute in questi ultimi anni; ma una
opinione non di fantasie e d'illusioni, o di mal
celata simpatia, bensì prodotta da fatti indiscutibili.
E di questo mio giudizio sono lieto giacché in
esso consente pienamente uno degli sportsmen più
competenti d'Italia, il conte Canovaio, il quale a
Eorna, pochi mesi or sono, quando il cavallo agli
ordini di Corser aveva interrotto il suo lavoro,
mi diceva: « Demetrio non è solo nn gran cavallo,
quale da armi le piste italiane non avevano veduto, ma è anche un cavallo solido, armonico e
di una struttura fatta per correre ! » .
A queste eccezionali qualità fis che potete aggiungere una dote mirabile: la tranquillità costante e la buona disposizione ad impegnarsi.
Dal debutto Demetrio, sino alla sconfitta subita
nel « Commercio », aveva vinto delle corse classiche guidando sempre in fi sta, tattica, che se
voluta dal trainer, io non saprei a iprovare, malgrado che si possa trovare un'attenuante per Ja
partenza fu'minea del cavallo.
Cliilds, clie i o - m o n t ò dall'ottobre al giugno, mi
raccontava che il o v a l l o si recava alla partenza
colla calma e quasi con l'indolenza di un mulo,
ma « he all'alzata dei nastri scattava con un co po
tanto violento di reni obbligando il fantino ad
esser presente a stento onde non vedersi fuori
di sella.
Rilevando in racing-termes
dal principe DoriaPainphili, un degno sportsman
scomparso dal
tur/ non per volontà propria, ma solo per evitare
a sé stesso noie incresciose da parte del fig io,
il materiale da corsa ridotto ormai ai pu.edri
di due anni, il conte Riccardo Bastogi ebbe la
buona idea di farvi includere Demi-trio, che forse
il principe avrebbe conservato, e le mal-àilroit
di
affiliarlo ad Arturo Corser. E con questo non intendo di menomare la com letenza dei vecchio
trainer inglese, che ebbe, nel [lassato, una celebrità meritata, anzi la supremazia assoluta, per
le numerose vittorie riportate nel D e i b y , nel
« Commercio » , nel « Saint-Leger » , un'aureola
grandiosa di successi classici su tutti i nostri
trainers.
Ma il passato non torna, anzi si allontana, e
Corser, serio e beato, che non ha p ù nulla da
desiderare nel mondo ippico, ha fatto il suo tempo.
Come un buon eavallo da corsa che si stronca in
un galoppo ed abbandona la pista, Corser è p ssato
di forma e deve anche lui ritirarsi dall'allenamento.
Dal vecchio trainer, Demetrio dopo nn lungo ed
inutile riposo è passato nelle mani di un giovane,
F . Turner, che ha rivelato subito delle qualità
non comuni uel mestiere e sopratutto una grande
passione per il cavallo.
— Demetrio sta bene, migliora ogni giorno, e
vincerà facilmente come a tre anni — mi diceva
il nuovo trainer nella giornata dell' « Ambrosiano »
— io non ho mai avuto così buon cavallo, peccato
che abbiano voluto troppo da lui !... Nella corsa
nel « Premio Stelvio » , per quanto L a i partenti, all'infuori di Alc-ste, favoritissima secondo le previsioni generali, non vi fosse un concorrente degnò
del derby-winner, Demetrio ha vinto come ha voluto, non lasciandosi avvicinare in ultimo che da
un compagno di scuderia.
NON AVEVA
ILVERO FANALE
ÀQUILA*.
CHE PORTA IMPRESSA ^ T ^ .
QUESTA MARCA LEGAI, ( f M m
MENTE D E P O S I T A T A X \ S Ì /
LA PAROLA A Q U I L A S *
FABBRICA FS SANTINI-FERRARA
AUTOMOBILISTI!
STA All'A
Il triple-event nella giornata (Miss Nute Queen
of Orace), della giovane scuderia fiorentina, che
possiede, o l t r e c h é parecchi soggetti da corsa, un
materiale imponente d'allevamento, dieci ottime
fattrici affidate al eonte Giorgio Massei nei suoi
tenimenti della Quaderna, è stato accolto con
grande simpatia.
Ed era tempo che il conte Bastogi, animato
dalla passione sportiva in lui cresciuta dopo il
lungo soggiorno in Inghilterra, ottenesse un compenso ed anche un incoraggiamento agli ingenti
sacrifici sostenuti finora. 1 prodotti del suo allevamento non tarderanno a farsi v i v i ed a coronare, auguriamolo pure, le aspirazioni dello
sportsman che tende a raggiungere sul turf un
posto di primissimo ordine.
A n o n i m a
1$.
Dalla sua vittoria inattesa non si può trarre
che una conseguenza : Verdun ha vinto un po'
come vinse il D e r b y il nostro Belbuc; cioè per le
sue speciali attitudini a galoppare nel terreno
pesante che gli davano sugli altri una superiorità
assoluta. Ma Verdun, in virtù della pioggia e del
fango che hanno paralizzato l'azione di Union,
una grande cavalla, e di Negofol, ha potnto intascare 351.000 lire. Il suo proprietario non ha
bisogno di vincere per mantenersi in piedi, e
certi lauti compensi sarebbe molto bene finissero qualche volta nelle mani di coloro che per
troppo tempo fiaccati da enormi spese, debbono
a malincuore far scomparire i propri colori dal
turf. L'ingiustizia della sorte potrebbe, nel caso
presente, àvere un grazioso compenso. Allorché
<H
Negofol, di Vanderbilt, vir\
E di questi, onde l'Italia, nelle manifestazioni
sportive d'ippica, possa mantenersi ad un decoroso contatto con la Francia e l'Inghilterra, ,ne
occorrerebbero parecchi.
*
I tre spiccati favoriti del Grand P r i x di P a r i g i ,
Negofol, Union e William The Fourth, sono stati
nettamente battati da un outsider; giacché, per
quanto si voglia ora risalire agli incidenti del
D e r b y in cui Verdun non occupò che il quarto
posto, e non il terzo come un giornale sportivo
ha stampato, dietro Negofol,
Union e Oversight,
il puledro del Rotschilds, che pure aveva al suo
attivo qualche onorevole performance,
sempre
però barrato dai favoriti, non era, nella prova
di Longchamps, che un outsider. D e l resto nessun
giornale ha avuto l'onore d'indicarlo fra i piazzati
all'arrivo, ed il 'totalizzatore, che esprime con ia
cifra l'opinione pubblica, la considerazione in cui
un cavallo è tenuto, ha dato 110 lire per 10!
Le vetture
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B I A N C H I
.
M I L A N O .
il Rotschilds vinse con Eoi Soleil il Grand P r i x di
Parigi, l'ammontare del premio fu devoluto ai
poveri della capitale francese, i quali, immagino,
all'annunzio della nuova vittoria, avranno drizzato
la testa e tese le orecchie nella speranza che il
grande e munifico signore ripeta oggi il bel gesto
d'altri tempi.
L o sciopero dei lads non ha avuto alcun contraccolpo sulla giornata ippica di Maisons-Laffitte.
L e corse hanno avuto luogo come di consueto,
osteggiate soltanto dalla pioggia persistente, che
ha indotto lo stesso presidente della Repubblica
a rimanersene a casa, benché si corresse il p r e m i o
che porta il suo nome.
Intorno all'ippodromo non vi f u alcun tentativo
di sommossa: gli scioperanti si accontentarono
di passeggiare in corteo con la bandiera sindacale,
regalata loro dall'ex ministro Berteaux.
L a
Nonostante la pioggia dirotta, la giornata d'oggi
ha ottenuto un notevole successo, poiché le entrate hanno superato quelle dello scorso anno.
Quando stava per svolgersi la corsa del Presidente della Repubblica, la pioggia scrosciava
anche più violenta. Solo sei cavalli si sono presentati alla starting-gate. A l segnale, L'inconnu
si
slancia avanti, seguito da Verdun e da Sea Sick.
L'ordine non muta fino al rettilineo finale, quando
Verdun, staccandosi in modo fulmineo dal gruppo,
riesce a guadagnare parecchie lunghezze.
E' fuor di dubbio che il bel cavallo della scuderia Rotschilds è di una resistenza eccezionale,
il che gli permette di vincere quando il terreno
è inso itamente pesante. Così è Verdun, che, dopo
otto giorni dalla strepitosa vittoria del Gran
h i a m P a
h P o h t i
V a
U n o di questi pregiudizi è appunto quello dello
sport. Si crede ingenuamente che lo sport debba
essere la base dell'educazione moderna. Questo
grave errore proviene da un concetto totalmente
falso dell'energia. Si considera questa come una
equivalenza dello sforzo violento e prolungato: e
però ricorre allo spirito — parlando di energia —
l'immagine di un uomo che possegga possenti
bicipiti e che sia capace di atterrare un avversario con un pugno. Mentre è facile scoprire troppo
sovente, sotto lo spessore ipertrofico dei muscoli,
una debole energia morale, quell'energia insomma
che è utile alla lotta moderna.
« Questo furioso riconoscimento degli sports non
deve ingannarci, non vuol punto significare che
gli uomini siano diventati più energici e più atti
Idel Derby francese 1909.
Premio, vince anche il Premio del Presidente
della Repubblica di 100T00 lire; secondo, per due
lunghezze e mezza, Sea Sick; terzo, per quattro
lunghezze, Mouliné en Marche.
Hector.
Lo sport... e la filosofia
Ellick Mora, lo psicologo americano ben noto
anche in Italia, nel suo libro Sorgi e Cammina
(editori S. Lattes e C., Torino), un libro pieno di
interesse e che fa il paio con l'altro: Il mondo è
tuo. dà una capatina anche in casa nostra.
Da cavalieri perfetti riceviamolo, lasciamolo
parlare e discutiamo con lui.
In uno degli ultimi capitoli, quello dedicato
all'acquisto dell'energia, egli scrive: « V i sono a
proposito dell'energia molti pregiudizi ed errori.
CICLISTI!
S o c i e t à
A r i o n l n a t »
£),
a vincere la lotta per la vita. Piaccia o non piaccia
a coloro che vivono solo di sport e per lo sport,
ma è innegabile che questi esercizi violenti tendono a riportare l'uomo alla barbarie e che costituiscono una specie di evidente anacronismo.
Infatti, mentre da un lato lo sviluppo delle arti
meccaniche tende ad eliminare negli uomini lo
sforzo violento e brutale, dall'altro gli uomini si
accaniscono a persistervi inutilmente, per solo
divertimento, o per illusione del divertimento.
L o sport è un inutile surmenage fisico: naturalmente io parlo sempre di quello sport eccessivo
ed esclusivo ohe tende sempreppiù a generalizzarsi e non alludo allo sport moderato alla semplice ginnastica, contenuta nei limiti di una buona
igiene.
« E ' un grave errore (lo ripeto) il credere che
l'energia morale venga educata ed intensificata
da questi esercizi violenti : essa viene piuttosto
soffocata, od almeno diretta esclusivamente a
L e
m i g l i o r i
M a c c h i n e
d a
t u r i s m o
d i
SMARCA MONDIALE
B I A N C H I
.
M I L A N O .
11
produrre i records. I records sono senza dubbio
attraenti, certuni hanno del prodigioso; noi ci
meravigliamo che uomini moderni siano capaci
di sforzi così intensi ed applaudiamo freneticamente e portiamo ai più alti onori i campioni,
osannandoli come semidei.
<. Ma chi usa riflettere un po' meno superficialmente deve convenire che il record è un prodotto
mostruoso, ottenuto con mezzi artificiali, con una
specializzazione esclusiva e che è fine a sè stessa.
Il record non ha altra finalità che di essere un
record: cioè una mostruosità fisica che perisce
con l'individuo che l'ha prodotta e che non è
destinata a giovare alla razza, nè a rendere alcun
benefizio all'umanità, all'infuori di quella parte
di umanità che si diverte al suo spettacolo ed
agli interessati che lo sfruttano come industria.
« Se io insisto su questa fatale illusione dello
sport è perchè da essa è nata tutta una educazione sbagliata ed una serie di errori molto nocivi agli nomini bisognosi di energia. Con ciò io
sono ben lungi dal conglobare all'accusa contro
lo sport eccessivo, l'educazione fisica della gioventù; sono anzi il più fervente sostenitore di
essa, sempre quando, lo ripeto, essa non sia fine
a sè stessa e sia contenuta nei limiti di una benefica igiene. Ma sostengo che l'educazione fisica
d e v e camminare di pari passo colla vera educazione dell'energia; e qnesta va insegnata fuori
delle piste e dei velodromi » .
Belle e sante parole dette da un uomo che,
vivendo una vita di studi e di ricerche, non ha
alla portata di mano tutti i particolari della vita
cosidetta corrente, citò questi particolari se avesse
avuto a sua conoscenza, non avrebbe detto delle
inesattezze, nò provocata qualche confusione.
In queste poche parole è tutto un programma
di guerra alla falsificazione e mistificazione sportiva moderna, a quella esagerazione la quale
continua a distogliere la vera parte sana ed interessata ad una rigenerazione fisica delle popolazioni da quella vita sportiva che di quella
educazione fisica dovrebbe essere l'esponente ; è
un programma di guerra che si va combattendo
da pochi uomini, ma disgraziatamente lo spirito
moderno, egoisticamente affaristico, fortemente si
oppone al conseguimento della vittoria.
Questi continuatori di tali esagerazioni e mistificazioni continuino e continueranno per un
pezzo, perchè la loro baracca solo così
cammina,
a dire: ma senza questa spettacolosità sportiva,
senza questa exploitation
di records, senza questo
cosidetto affarismo fatto di piste e velodromi, di
corse e records, Io sport languirebbe ancora e
con esso l'educazione fisica, perchè questa sta per
avere ed avrà un vero sviluppo, solo perchè
l'ebbe lo sport, che in essa si compenetrerà e si
congloberà; e questo è vero. I l Morn ha avuto
solo questo torto, non volere cioè riconoscere
come certe rivoluzioni
hanno bisogno di eccessi,
perchè si raggiunga uno scopo, e furono perciò,
dico e ripeto furono, necessarie quelle esagerarazioui perchè la rinascenza sportiva si effettuasse,
come si è effettuata.
Ora la rivoluzione ò passata; il continuare a
far chiasso nelle vie è come ritardare l'ordinamento delle cose. Prolungare questo stato di cose
nella vita sportiva è non solo inutile, ma dannoso. E' il caso dell'eterno rinnovarsi o morire e
per qualche disciplina sportiva il non aver voluto
rinnovare stava procurando veramente l'abbandono.
Oramai la questione è uscita dal nostro ambito.
N o i fummo; ecco tutto, consoliamoci di aver dato
tutta la nostra vita, le nostre energie, ad una propaganda attiva, necessaria, e che ha inoculato nel
sangue della generazione nostra, e di quella che
ora ci segue, la gioia di vivere sani e forti; lasciamo che ora si compia il destino delle cose
senza accanirci nel voler per forza perpetuati quei
metodi che nessuna ragione hanno ora di esistere.
Oggi io sport fine a sè stesso, come giustamente
osserva il Morn, è un non senso, è una esagerazione dannosa; è l'abbrutimento di quei pochi
elementi che devono farci l'effetto di quei poveri
fanciulli con le ossa slogate che ci offrono lo spettacolo dei loro contorcimenti nei circoli equestri
e nelle fiere paesane.
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L o spettacolo sportivo, una volta necessariissiino per il bisogno intenso che si aveva di propagandale le folle (e le folle amano le cose impressionanti). ora non deve essere pasto di esse;
la nostia p o,>aganda attivissima ha gettato il
Berne, esso ha germogliato, ora bisogna sa] er
coltivare la pianta p> r ricavarne quel frutto che
ci piomettavamo come premio delle nostre fatiche.
E qit- sto frutto deve essere una sana e forte
educaz one fisica, la quale, finisco con le i arole
del Moin, deve camminare di pari passo colla vera
edili-azione dell'energia : e questa va
insegnata
fuori dette piste e dei velodromi.
I o farei una sola vai- ante a queste parole dicendo: tanto questa eie quella vanno
insegnate
fuori delle piste... e dei cu/é-chantants !
Napoli, 1909.
Raffaele Pcrrone.
L'anniversario del Fortior
festeggiato in tutta l'Italia.
Il secondi anniversario del Fortior Podistico Italiano,
caduto in questi giorni, venne solennemente festeggiato in tutta l'Italia sportiva con numerose marcie
ufficiali del pratico titolo nazionale sportivo, orga-
STAMPA
tino faforini telegrafici; il quarto alla Sezione ginnastica delle S Uole pupuLri.
A rendere omaggio e Stluti ai podisti genovesi, a
Ruta si trovavano trenta marinai forhoris della corazzata Regina Margherita attualmente nelle acque di
Santa Margherita, inviati dal tenente di vascello direttore della sezione ginnica Regina Margherita ed al
comando del capo cannoniere Botteselia Giuseppe.
Furono scambiati evviva alla Marina ed al Fortior,
ed il presidente di questo, signor G. B. Rota, off-rse
a tutti lo spumante in onore dei bravi marinai e dei
loro capi, che ebbero un p nsiero tanto gentile.
Per cortese disposizione del capitano eav Adriano
Conti, comandante i pomp eri, una automobile di
questi seguiva le squadre con viveri e medicinali e
portando a bordo il valente prof. Teotfm» Marchisio
ed il presidente del hortior signor G. B. Rota.
Alla partenza, accompagnava le squadr- la fanfara
della tvoce Verde, all'arrivo, da Tommaseo all'Acquasela, quella dei pompieri.
La marcia era diretta dai fortioees Zerboni, Casella
e Baysrdo e dal maestro Fioranti l.uigi; all'arrivo
presenziavano il eap. Conti ed il prof. Vittorio Quaglia,
vice-presi dente dello Sport Pedestre.
E-co l'elenco dei p erniati:
Squadra pompieri: Falco Mattia, Ferrari Pietro,
Fumo O taviano, Mantero Pietro, Triglia Fiorindo,
Pesse Carlo, Trenta Angelo, Canovi Celso, Marchisio
Achille, Falco Tullio, Colombi Giuseppe, Bo giorni
Edoardo, Menico Agostino, Guasardo Romolo. Bianchi
D -menino, Gnassardo B-mo, Ivaldi Giuseppe. Rota
Egizio, Algol Mohamed, Benvenuto Giovanni, Morello
Ettore, Gallo Domenico, Armigeri Ausonio, Liberati
FUliafre.
Le corse coti ostacoli in Inghilterra.
nizzate dalle trecento e più Società ginnastiche e
sportive aderenti alla forte associazione turistica,
nonché da speciali Comitati di sportsmen. fautori dello
sport umile quanto salutare. A Genova la grande
prova venne organizzata dallo Sport P destre Genova,
il benemerito f ndatore del Fortior, ed ebbe splendida riuscita. Il Co-po Pompieri di Genova vi partecipò e.on una squadra Hi quaranta militi, altre forti
squadre presentàrono lo Sport Pedestre Genova e la
Croce Verde.
I partenti in totale furono centocinquantadue e gli
arrivati centoventinove; le squadre dei pompieri e
dello Sport Pedestre. — fuori concorso con trentatre
podisti — arrivar. no al traguardo al completo, meritandosi gli elogi delle direzioni e della ginria. Il
premio d'onore de] Fortior e la medaglia di eccellenza
della D-putazione Provinciale furono conquistati dal
Corpo pompieri; il secondo essendo lo Sport Pedestre
Geno/a fuori concorso, venne assegnato alla Croce
Verde di Apparizione ; il terzo premio al Circolo spvr-
SPORTIVA
13
Quindi: Fravega Pietro e Marco Ratto, della Ligure; March-se Alessandro, della Unione. Sportiva Valenzano : Luxardo Luigi, della Pro Italia ni Spez a;
G >ggi Orazio, dell'A. S. Genova; Biaggini Francesco
e Padroni Felice, del Utuh Sportivo di San Terenzio;
Ghio Agostino, Liberti Attilio, Lanata Stefano, Fugo
Celestino. Oiivari Colombo.
Seguirono le gare riservate ai neo-laureati con i
seguenti risultati:
Metri 100: I. Traverso, Sport Pedestre Genova —
2. Chilò, ìd. — 3. Orsobno. ni. — 4 Federici, id. 5 N bbia, pompieri — 6. Mnlinari — 7. Rarore —
8. Merega - 9. Liberti — in. Biyardo — U. Marchese — 12. Barabino — 13. De-Angelis — 14. Bellingeri — 15. Gualco.
Me'ri 1200: 1. Pe.lroni, Sport Pedestre Genova —
2. Orsoliuo, id. —3. Zeibnni, id.— 4. Liberti —5. Barabmo — 6. Gatti, pompieri — 7. Meiega — 8. Federici — 9. Mnlinari — 10. Liberati — 11 B-etti —
12 Ch lò - 13. Zanni — 14. Bayardo — 15 B -rtolomasi — 16. Moriondo — 17. B llingeri — 18. Fagiolini — 19. F -avega — 20. D-Angelis.
Metri 4000: 1 Bisso, Sport P-destre Genova — 2. Zerboni, id. — 3. Liberti — 4. Merega — 5. Barabino
— 6. B aggini, di San Terenzo — 7. Forno, pompieri
— 8 Gatti, id. — 9. Fagiolini — 10. Moriondo —
11. Zmno — 12. Bonati.
11 premio d'onore per la migliore classifica vpnne
assegnato alla squadra Fortiores dello Sport Pedestre
Genova, il secondo al Corpo pompieri.
Delle altre grandi marcie compiute nelle cento città,
diremo in prossimi numeri. Le adesi.>ni al Fortior si
ricevono sempre presso lo Sport Pedestre Genova.
Salomey.
— Un match franco-inglese su 1200 metri.
Paolo, Nebbia G. B., Gatti Luigi, Mazzucco Vincenzo,
Forno Felice, Piaggio Nicolò, Longo Carlo, BacigaInpi Lorenzo, Arduino G. B., Carletti Alberto, Vayra
Virginio, Roggero Pasquale, Ba'estrero Pasqualino,
Arditi Andrea, Ricci Giovanni, Grillo Ettore, Linden
Carlo.
Squadra Sport Pedestre Genova: Zerboni Giovanni,
Casella Fortunato, Bayardo Giulio, Traverso Gaetano,
Bellingeri Ercole. Cannelli Ugo, Bisso Andrea, Chiiò
Emilio, Molinari Ore-te, Cbiappori Angelo, Federici
Alessandro, Tatozzi Dante, Burtolomasi Antonio, Fagiolini Filippo, Meaz/a Romeo, Gatto Saverio, De
Giovannini Emilio, Barabino Angelo, De Angelis
Giovanni, Gualco Ln gi Toncini Amilcare, Porcile
E loardo, M.zzenga Art uro, Scotto Attilio, Sabatini
Costante, N-con.lo Luigi, Acrile Angelo, Piazza Loigi,
Traverso G. B.. Buetti Marcello, Orsolino Tullio,
Rezore Ettote, Mer. ga Aristodemo,
Sinadra della Croce Verde di Apparizione: P ggessi
Gino, Veggetti Ottavio Casini Ei rico, Ce. ch Oiestp,
R e n i S Ivio, Orco, hia Vittorio, Ceva-cn G. B., Dini
Adelfo, Versati Guido, Romairone Luigi, Schenone
G. B , Urbini Mario, Rondini Francesco, Versati
Francesco, Fassini Bruno, Sciacealnga Gerolamo,
Dodern Lnigi Chiautore G nseppe, Turi hi Francesco',
Villa G. B , Fioravanti Giuseppe, De Giorgi Ettore,
Omelie Carlo.
Squadra Circolo Sportivo fillorini telegrafici : Bonati
Alfredo, Accordi Luigi Seraudo Arturo, Ma«oena
Dante, Bossi Adolfo, Innocenzi, Moriondo, Zanno
Angelo, Moritessoro, Mot tefiori Athille, Zanni, Melani A berto, Badalasn Dui io, Copi elio Gugl • Imo,
Squadra della Covfede azione Opera a (Sezu 1 e G nnastiea): Saccone Pieiro, maestri Amerigo, Corvetto
Riccardo, Boggiano Enrico, Piastrelli Armando.
Henderson.
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Pavia. Da in otti, — Troppo tardi per poterla servire. Saluti. V. G.
Milano. «Sport Sempione ». — Ci dispiace non potervi favorire non avendo spazio per i programmi.
Macerata. Giovannoni A . — Grazie. Già provvisti.
Faenza. Resta. — Abbiamo tentato riprodurre la
fotogra6a del nuotatore, ma essa è troppo seni a.
Padova. Werner Berli. — Grazie. Idem.
Perug:a. Dottor Madruzza. Eccola servita. Veda la
pag. 15. Saluti. V. G.
Como. Torlaschi. — Grazie. Conserviamo per la
prima occasione.
Zurigo. Adolfo Bonizzi. — La sna risposta era passata, ma perle circo-tanze che ci fecero falciare la seconda puntata del referendum, rimase esclusa. Scuse
e saluti. N S.
New York. V. Rosati — A noi occorreva in ogni
caso l'articolo già tradotto.
Ferrara. Orlandini. — Per il 4 luglio non giunse
in tempo. Ora sarebbe troppo tardiva.
Figline Valdarvo. Pancrazi. — L'avvenimento risale
al 24 giugno eri ora s-amo a l l ' l l luglio. Troppo tardi.
S. Mart ino della Battaglia. Itares. — Grazie, Troppo
in ritardo e senza fotografie.
Monza. Sala E. — Non possiamo pubblicare. Non
è cosa per il Destro giornale,
Mantova. Valli M. — Grazie, ma troppo scure.
Prato. G. Melani. — Grazie. Già provvisti.
Castelnuovo Seri via. Matteo G. — L e fotografie sono
troppo scure quindi irriproducibili.
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e> S t a n d s
XIV Gara Provinciale Umbra, di tiro a segno,
a Perugia.
L a 34a gara provinciale di tiro a segno, testé
svoltasi in Perugia in occasione dell'inaugurazione
del monumento ai caduti del 20 giugno 1859, non
poteva avere risultato più soddisfacente, sia per
i vistosi premi, come pure per le Società concorrenti e per i l numero dei tiratori intervenuti
(oltre novanta).
Ambitissimi i premi, fra cui ricorderemo i migliori: la statua in bronzo (riproducente il discobuio), dono di S. M. la Regina Madre; la grande
medaglia d'oro, dono di S. M. il Re, e moltissimi
altri, consistenti in ricchi oggetti d'arte, medaglie
e premi in denaro.
Il,Doveva altresì disputarsi per la prima volta lo
Scudo Umbro, in argento cesellato e smaltato,
vero gioiello d'arte appositamente coniato in Milano dalla ditta Gerosa.
Questo ambitissimo premio, creato colle oblazioni dei tiratori umbri, era destinato alla 3a categoria (tiro collettivo) e sarebbe stato vinto dalla
Società i cui rappresentanti avessero conseguito
il miglior numero complessivo di punti.
SPORTIVA
I t a l i a n i
5» Categoria (A), Esercito (ufficiali). — 1. Pergolani - 2. Carisio - 3. Citarella - 4. Juele. —
( B ) (truppa): 1. Brescia - 2. Corinti - 3. Zuccarelli - 4. Molinari.
6a Categoria, Serie ripetibili. — J. premio, L . 200,
Bittoni - 2. Mancini - 3. Befani - 4. Ciotti - 5. Capoccetti - 6. Altieri - 7. Madruzza - 8. Brescia 9. Tei xeira - 10. Dolfi -11. Guaitini - 12. Baduel.
7a Categoria, Fortuna. — 1. Baduel Giacomo 2. Teixeira dott. Vittorio - 3. Ravazzi - 4. Brescia
- 5. Brunacci - 6. Rossi - 7. Urbini - 8. Urbani 9. Morettini - 10. Lupi - 11. Bittoni - 12. Ricci
- 13. Morini - 14. Sebastiani G. - 15. Mancini.
8a Categoria, Gioventù. — 1. Cbemi -r 2. Bottelli
A l d o - Sebastiani Giuseppe - 4. Francesconi 5. Corsi - 6. Guerra.
9a Categoria, Gara Reale. — 1. premio, grande
medaglia d'oro (dono di S. M. il Re), dott. Giovanni Madruzza, di Perugia - 2. orologio d'oro,
Ciotti, di T o d i - 3. Dolfi - 4. Brescia - 5. Ternpeimi - 6. Brunacci - 7. Mancini - 8. Baduel •
9. Bernardini - 10. Traversa - 11. Befani - 12. Bittoni - 13. Morini - 14. Altieri - 15. Capoccetti
- 16. Urbani - 17. Zenobi - 18. Traversa E. 19. Urbini - 20. Fedeli.
10a Categoria, Reduci e veterani. — 1. Mazze-
Sopra : Giovanni ManteVini. di l ugo, vincitore
del Gran tiro, Coppa Florio. — Sotto: La
Coppa Fi Orio.
nessuno poteva lontanamente immaginare ebe lo
sviluppo crescente di questo campo di tiro potesse
a così breve distanza farlo divenire per bellezza
di costruzione, per confort, per concorso di rinomati tiratori, per vistosità di premi, uno dei più
importanti dell'Emilia nostra. E in fatti i migliori fucili qui si dànno convegno e si contendono alacremente, ferocemente, ma sinceramente,
I vincitori dello Scudo Umbro XIV.
— Gara Provinciale di tiro a segno, Perugia, giugno 1909.
L'onore del premio rimase alla Società di P e rugia, coi suoi rappresentanti signori Baduel G.,
Garzi D., Gigliarelli G., Gnaitini V., Madruzza G.
L a Società di Perugia quindi è detentrice dello
Scudo fino alla prossima gara provinciale umbra,.
La bandiera umbra della categoria Rappresentanze (per ben 12 anni vinta da Perugia) fu aggiudicata questa volta alla Società di Cascia, coi
suoi valorosi rappresentanti signori
Brunacci,
Morini, Capoccetti.
Nelle categorie individuali si ebbero i seguenti
risultati :
Campionato
Umbro. — 3. premio, statua in
bronzo (dono di S. M. la Regina Madre), dottor
Giovanni Madruzza, di Perugia - 2., fucile 1891
(dono del Ministero della guerra), Capoccetti Augusto, di Cascia-3., fucile 1891, Baduel Guglielmo,
di Perugia - 4. medaglia d'oro, maresciallo Brescia
Edoardo, di Perugia - 5. medaglia d'oro, Ciotti
Giovanni, di Todi.
4" Categoria, Serie limitate. —-1. premio, L . 100,
Mancini Antonio, di T o d i - 2, L . 75, Bittoni, di
Magione - 3. L . 60, Zenobi - 4. L . 50, Ciotti 5. L . 40, Morini.
Da preferirsi sopra ogni altro prodotto:
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rioli - 2. Uffreduzzi - 3. Morleni - 4. Bottelli E.
5. L e l m i D.
11° Categoria, Rivoltella.
— 1. Baduel - 2. Teixeira - 3. Tra versa P . - 4. Cappelletti. 5. Corradini.
12° Categoria, Flobert. — 1. Calderini Americo
- 2. Pernossi E. - 3. Angelini A . - 4. Baduel Giuseppe - 5. Sebastiani Emilio - 6. Angelini Mario
- 7. Porta Giorgio - 8. Servadio Galliano - 9. Madruzza Giuseppe.
L a premiazione ebbe luogo alla presenza delle
autorità civili e militari ed a numerosissimo pubblico. fra cui notavansi molte ed eleganti signore.
Lesse un discorso d'occasione il presidente del
Comitato della gara, on. comrn. Cesare Fani, deputato al Parlamento. 11 discorso, pieno di ricordi
patriottici, fu applauditissimo.
L ' e s i t o della gara, dicevamo, non poteva essere
migliore, e di ciò ne va tributata lode senza pari
all'instancabile pres dente della Società di tiro a
segno di Perugia, dott. cav. Vittorio T e xeira, il
quale dedica tutto sè stesso alla fiorente Società.
Meritano pure d'essere ricordati il cav. maggiore E. Ottaviani, direttore del Tiro, ed i vicedirettori capitano Torello Bianchi e conte Pucci
Vittorio, nonché i l ragioniere Romeo Calosi, i
quali tutti si adoperarono per il buon esito della
gara stessa.
( Vice).
Il gran tiro per la Coppa Florio a Ingo.
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Circa un anno fa, quando qui in L u g o sorse
l'idea di fondare una Società di tiro a volo innalzando un apposito stand, e quest'idea parti dal
noto e glorioso veterano dei tiratori Inghesi Pietro
Randi, l'inventore dell'omonima polvere da sparo,
Dott. Giovanni Madruzza. campione Umbro di tiro
a segno, vincitore del Premio di S. M. la Regina
Madre e della medaglia d oro di S. M. il Re.
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STAMPA
SPORTIVA
17
La gara di tiro a segno a Naftoli
Congresso dei tiratori italiani a Napoli, in oc-astone dell'inaugurazione del nuovo FoliCara Reale finale. — Il Presidente del tiro a segr-o di Napoli,
gono a Bagnoli, — I congressisti a San Martino.
durante la finale della Cara Reale.
la vittoria. Domenica scorsa, 20 corr.,ebbe luogo
nel nostro stand il gran tiro per la Coppa Florio,
coppa donata dal signor Benedetto Finzi di Lugo,
rappresentante la rinomata Società vinicola italiana. Tutti i migliori fucili della regione avevano
risposto all'appello e tutti anelavano la vittoria.
In quale città? Chi avrebbe allontanata da Lugo
la splendida e desiderata coppa 1 Sarebbe rimasta
nel nostro diletto paese? Queste le domande che
il buon pubblico lughese, del contado e dai vicini
paesi accorso, si faceva ed attendendone la bramata risposta, incitava, trepidante, con applausi
i tiratori alla vittoria. Di L u g o : Mantellini Giovanni, avv. Luigi Boschil, Ricci Bartoloni Pietro,
Ricci Bitti Agostino, Sciarra Costante, dottor
Guglielmo Tamburini e Mulnsardi Antonio. Di
Bologna: Cacciari, Galliani, Galletti e Sarti. Di
Modena: ing. Riva. D i Pesaro: Sponza e di altre
città erano convenuti questi temuti fucili. Il tiro
riuscì splendido, bella giornata, organizzazione
magnifica, per opera del solerte segretario signor
Gian Battista Gallina ed i piccioni veloci davano
seriamente a pensare ai bravi tiratori. Ma alla
fine con 22 su 22 piccioni la vittoria arrise al
simpatico nostro concittadino Giovanni Mantellini. L o presento ai lettori della cara
Stampa
Sportiva
affinchè conoscano quest'uomo elio nel
campo dello sport non è certo una rivelazione.
A l nascere della bicicletta egli, appassionato, era
il trionfatore di innumerevoli corse e fu per lungo
tempo l'imbattibile su strada e su pista, oggi in
età più avanzata, più calmo, un po' abbandonato
dai bollori giovanili, lo vediamo ed osserviamo
sulla pedana, pensoso, ma gioviale, a spiare il
momento, a scrutare e studiare il modo... per
uccidere. E come uccide! Giovanni Mantellini
vinse altri premi in altre gare importanti, ma
mai si era così brillantemente affermato tiratore
compitissimo, come lo fu domenica scorsa. Complimentato d ti migliori tiratori emiliani, egli,
che ora può entrare nella classe dei temibili,
bonariamente e fraternamente ringraziava, promettendosi di presentarsi a ben altri tiri per ottenere
vittorie ancora più gloriose. E ciò da queste colonne, al bravo Giovanni, noi l'auguriamo di tutto
cuore! I trionfi, le vittorie non possono essere
cessate per lui !
Giovanni Sourifz, campione argentino di nuoto.
È attualmente il miglior nuotatore della Repubblica Argentina.
Cominciò giovanissimo a dedicarsi a questo sport
sotto la direzione del padre, proprietario di una
piscina balneare.
Da soli due anni partecipa alle principali gare
ed è passato da trionfo in trionfo.
Vinse ultimamente il Campionato dei 100 metri
in 1' 8", dei 120 metri in 1' 30'', del miglio inglese in 22'30", dei 2000 metri in 25' distanziando
facilmente in tutte le gare i suoi concorrenti.
Suo desiderio sarebbe il misurarsi coi campioni
europei, per i quali riuscirebbe certo un serio competitore.
*** Le automobili Bianchi e C.. di Milano, hanno
registrato un nuovo mei a vig]io*o successo, cioè la
ascesa per la strada della Madonna del Monte sulla
sommità delle Tre Crocette. Questa salita, per quanto
alire volte tentata, non eia mai sta a ia<?giuiiia, e
di ciò ne vadala lode all'' aperto chauffeur B'ambirla,
*** La Società Reina Zmnrdini di Milano, lo stabilimento famoso di fari e fanali d'ogni genere, che
dà lavoro a p ù di 200 operai, ed occupa mq. 10.000,
ha esposto una ricca m- atra del suo materiale ai
Salon di Milano. Come al solito, l'esposizione d' questa
Ditta è perfetta sotto ogni rapporto ed è lodata da
tutti gli intenditori.
Della Carta Automobilistica
del Touring Club
Italiano è uscito il 1" foglio Italia:
Settentrionale
e Regioni
limitrofe.
Mancava in Italia una carta che fosse per gli
automobilisti un documento preciso di dilezione
sui grandi percorsi e tale da servire tanto a formare a colpo d'occhio degli itinerari, quanto a guidarsi in vettuta da un centro all'altro.
La Carta Automobilistica
del Touring, alla scala
di 1:650.000, pur essendo costruita con quegli
stessi criteii che contraddistinguono quelle specialmente di edizione straniera, può giustamente vantare, oltre che la precisione dei dati, l'esecuzione
chiara e pei fetta, e la praticità.
Il ptimo foglio contiene tutte le strade di grande
comunicazione e quelle turistiche di interesse speciale, quelle che conducono alle più celebrate stazioni climatiche e balneari, e tutti i valichi alpini
dell'Italia Settentrionale e parte della Centrale,
fino al parallelo di Perugia e la parte più interessante degli Stati esteri limitrofi al nostro paese
tutt'intorno alla catena alpina e c i o è : Francia (il
Nizzardo, il Delfinato, la Savoia, e le strade di
grandi comunicazioni per Parigi fino a Digiune)
fino al meiidiano di Marsiglia e di D i g i o o e ; Svizzera (Vailese, Ticino, EDgadina, Grigioni, Quattro
Cantoni, Oberai Bernese, regione dei Laghi eccetto quello di Costanza); Trentino, Gorizia, Trieste,
e Istria, ed infiue 1 Austria-Ungheria
(Titolo, Voralberg, Carinzia, Stilla).
11 foglio è a cinque colori tutto inciso, reca riunite in fascicoletto 78 piante topografi! he a tre
colori delle città principali italiane ed e atei e, con
tracciati gli itinerari della traversata e della circonvallazione de le città stesse.
Ogni foglio è legato robustamente a stacchi con
elegante copertina in tela impressa, in modo tascabile e da essere l e t t o s i volante. Esso è in vendita al prezzo di L . 3,50.
*
*
vale a dire partendo da TorÌDo toccherà GenovaParma- Bologna-Fir- nze-Roina Anco, a Pe-aro Ravenna- Padova- Veruna- Milano-Tori no, ove cu Icola di
giungere il giorno 11 luglio alle ore 7,30. Durante
tutto il percorso sarà ufficialmente controllato dalle
diverse Società sportive.
Per compiere questo rerords il signor Aymar si
servirà di una bicicletta Lux punzonata, munita di
pneumatici Durio.
Augurii di pei fetta riuscita.
La Garta automobilistica del Touring
L u g o iersera, g l i ammiratori in ispecie, era
esultante per la vittoria del suo Giovanni, e ciò
è giustificato anche dal fatto che egli, colto ed
intelligente, è il capo della cittadina amministrazione, il sindaco, l'indefesso, giusto e disinteressato amministratore, il cittadino altruista che
tutto sacrifica per l'umile ed il bisognoso, pel bene
dell'amata città. Ecco perchè, nella sua bella,
splendida vittoria di domenica, aleggiò un po' di
quel franco, v i v i d o e sincero campanilismo romagnolo. Bravo Mantellini!
*
Ed ora eccomi al risultato definitivo del « tiro
gran Coppa Florio » (esclusi gli altri tiri minori):
1. premio, L . 500 e gran Coppa Florio, Mantellini Giovanni con 22 piccioni sn 22: 2. premio,
L . 250, Galletti di
Bologna: 3. premio,
L . 250, Ricci Bartoloni P i e t r o di L n g o ;
4 . premio, L . 150,
a v v . Canterani di Rav e n n a ; 5. premio,
L . 150, Sarti di Bologna; 6. p r e m i o ,
L . 100, Bailardini di
Lavezzola; 7. premio,
L . 50, Cacciari di
Bologna.
Nullo Stoppa.
Cav. Prof. Scnlart,
(Koi . Carelli).
Giovanni Souritz, campione argentino di nuoto.
Jfel mondo commerciato sportivo
*** Le accreditate Officine Lux (Torino, Via Monginevro) stanno per registrare un nuovo successo
delle loro biciclette. Il noto recordmùn Aymar Giovanni partirà il 4 luglio alle ore 0.5 dalla sede dell'Pm'one Spotiva Torinese con lo scopo di abbassare
il suo record dei Giro d'Italia (km. 2500) dell'anno scorso. Egli percorrerà lo stesso itinerario,
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(Traguardo volante della Scala e traguardo finale)
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C o r s a di a l i e n , a l l a G r a n C o r s a I n t e r . Dilett.
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