Guida ai programmi dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie
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Guida ai programmi dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Guida ai programmi della Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA 07 08 Corsi di laurea delle professioni sanitarie MEDICINA E CHIRURGIA ordinamento degli studi e programmi dei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie anno accademico 2007•2008 redazione Rita Calligaro Antonella Kravanja Debora Fantini Carla Mularo Caterina Cisotti Marino Bonaventura Roberta Grando Carlo Vidotti Alvisa Palese Bruno Duratti Ugo Moratti Maurizio Paiero Daniela Zavarise Giovanna Cornelio Carlo Bolzonello coordinamento editoriale Centro comunicazione e stampa Forum, Editrice Universitaria Udinese progetto di copertina cdm/associati con Ekostudio stampa La Tipografica Campoformido (Ud) Settembre 2007 FORUM Editrice Universitaria Udinese srl via Palladio, 8 • 33100 Udine 0432 26001 vox e 0432 296756 fax www.forumeditrice.it 3 sommario 5 Facoltà di Medicina e chirurgia 7 Uffici amministrativi 8 11 16 16 23 28 33 38 40 45 50 51 56 Ordinamento dei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie CORSI DI LAUREA ATTIVATI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Corso di laurea in Fisioterapia Corso di laurea in Infermieristica (sede di Mestre) Corso di laurea in Infermieristica (sede di Pordenone) Corso di laurea in Infermieristica (sede di Udine) Corso di laurea Specialistica interateneo in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Corso di laurea in Ostetricia Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico Corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia Corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica, per Immagini e Radioterapia Corso di laurea interateneo in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro 62 CALENDARIO ESAMI DI PROFITTO 77 Programmi dei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie 79 147 185 229 285 313 371 429 433 479 526 528 529 530 531 Corso di laurea in Fisioterapia Corso di laurea in Infermieristica (sede di Mestre) Corso di laurea in Infermieristica (sede di Pordenone) Corso di laurea in Infermieristica (sede di Udine) Corso di laurea specialistica interateneo in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Corso di laurea in Ostetricia Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico Corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia Corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica, per Immagini e Radioterapia Corso di laurea interateneo in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di lavoro Pianta della città di Udine Pianta della città di Mestre Pianta della città di Pordenone Presidenze di Facoltà e Segreterie Studenti Strutture, indirizzi e numeri di telefono Questa pubblicazione è un documento interno dell’Università degli Studi di Udine e non viene posta in commercio 5 la facoltà FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Preside: Prof. Massimo Bazzocchi Via Colugna, 50 - Tel. 0432 494905 - Fax 0432 494901 e-mail: [email protected] OFFERTA DIDATTICA Corsi di laurea specialistica Medicina e chirurgia Scienza dello sport sede a Gemona del Friuli Biotecnologie sanitarie (Corso di laurea interfacoltà in collaborazione con la Facoltà di Medicina veterinaria) Corsi di laurea Fisioterapia Infermieristica sedi a Udine, Pordenone e Mestre Ostetricia Tecniche di neurofisiopatologia Tecniche di laboratorio biomedico Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia Corsi di laurea interfacoltà Scienze motorie sede a Gemona del Friuli (in collaborazione con la Facoltà di Scienze della formazione) Educazione professionale (in collaborazione con la Facoltà di Scienze della formazione) Biotecnologie (in collaborazione con le Facoltà di Agraria, Medicina veterinaria e Scienze MFN) Corsi di laurea e laurea specialistica interateneo Scienze infermieristiche ed ostetriche (Corso di laurea specialistica interateneo in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Trieste) Scienze della riabilitazione (Corso di laurea specialistica interateneo in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Trieste) Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (Corso di laurea interateneo in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Trieste) 7 uffici amministrativi UFFICI AMMINISTRATIVI SEGRETERIA STUDENTI via Mantica, 3 - 33100 Udine tel. 800 241433 fax 0432 556699 PRESIDENZA DELLA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA via Colugna, 50 - 33100 Udine tel. 0432 494905 fax 0432 494901 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA via Gervasutta, 48 - 33100 Udine tel. 0432 553334-5 fax 0432 553438 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI MESTRE Piazzale L.Giustiniani 11/A - ULSS n.12 Veneziana 30174 Zelarino, Mestre (VE) tel. 041 2607823 fax 041 2607869 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI PORDENONE via Comina, 25 - 33170 Pordenone tel. 0434 554669 fax 0434 554699 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI UDINE viale Ungheria, 18 - 33100 Udine tel. 0432 590911 - 590920 fax 0432 590918 e-mail: [email protected] 8 uffici amministrativi CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA INTERATENEO IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE tel. 0432 590926 fax 0432 590918 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA viale Ungheria, 18 - 33100 Udine tel. 0432 590911 - 590960 fax 0432 590918 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO viale Ungheria, 18 - 33100 Udine tel. 0432 590911 - 590940 fax 0432 590918 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA viale Ungheria, 18 - 33100 Udine tel. 0432 590911 - 590950 fax 0432 590918 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA viale Ungheria, 18 - 33100 Udine tel. 0432 590911 - 590970 fax 0432 590918 e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO viale Ungheria, 18 - 33100 Udine tel. 0432 590911 - 590964 fax 0432 590918 e-mail: [email protected] ordinamento dei corsi di laurea delle professioni sanitarie parte generale e ordinamento CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE ATTIVATI PRESSO LA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA a.a. 2007/2008 Presso l’Università degli Studi di Udine nell’a.a. 2007/08 sono attivati i seguenti Corsi di Laurea: 1. Corso di Laurea in Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista). 2. Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) con sede a Mestre. 3. Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) con sede a Pordenone. 4. Corso di Laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) con sede a Udine. 5. Corso di Laurea Specialistica Interateneo in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. 6. Corso di Laurea in Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o). 7. Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico). 8. Corso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di neurofisiopatologia). 11 9. Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica). 10. Corso di Laurea in Educazione professionale (abilitante alla professione sanitaria di Educatore professionale). 11. Corso di Laurea Interateneo in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione di Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro). Per le modalità di ammissione ai Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, per le immatricolazioni, le iscrizioni, l’importo delle tasse e dei contributi si fa rimando al relativo Manifesto degli Studi e al Manifesto delle Tasse, Contributi ed Esoneri disponibili presso la Segreteria Studenti, via Mantica 3, 33100 Udine aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9.45 alle 11.45 (tel. 0432 55.66.80 oppure Numero Verde 800 241433 oppure al sito internet: www.uniud.it). Il calendario delle attività didattiche e di tirocinio verrà reso noto mediante affissione all’Albo presso le sedi dei rispettivi Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie. I dati relativi alla programmazione didattica ed ai programmi del Corso di Laurea in Educazione professionale in versione cartacea sono pubblicati nella Guida del Corso di laurea di Scienze della Formazione. 12 MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA Decreto 2 aprile 2001 Determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie (pubblicato sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 05.06.2001 - Serie Generale) Il Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della Sanità Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Visto l’articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni; Visto l’articolo 11, commi 1 e 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341; Vista la legge 19 ottobre 1999, n. 370, e in particolare l’articolo 6, commi 6 e 7; Vista la legge 2 agosto 1999, n. 264, e in particolare l’articolo 1, comma 1, lettera a); Visto il decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, e in particolare gli articoli 3, 4, 5 e 10; Visti i decreti ministeriali 23 dicembre 1999 e 26 giugno 2000 concernenti la rideterminazione dei settori scientificodisciplinari; Visto il decreto ministeriale 4 ottobre 2000 concernente la declaratoria dei contenuti dei settori scientifico-disciplinari come rideterminati dai precitati decreti ministeriali; Viste le direttive dell’Unione Europea 77/452/CEE, 77/453/CEE, 80/154/CEE, 80/155/CEE, e successive modificazioni, concernenti il reciproco riconoscimento dei diplomi e certificati, nonché il coordinamento delle disposizioni legislative e regolamentari per le attività di infermiere e di ostetrica/o; Visto il decreto legislativo 27 gennaio parte generale e ordinamento 1992, n. 115 concernente l’attuazione della direttiva 89/48/CEE relativa ad un sistema generale di riconoscimento dei diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di una durata minima di tre anni; Visto il decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187, concernente il recepimento della direttiva 97/43 Euratom; Visto l’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni; VISTI i decreti del Ministro della sanità nn. 665, 666, 667, 668, 739, 740, 741, 742, 743, 744 del 14.09.1994, nn. 745, 746 del 26.09.1994, n. 183 del 15.03.1995, nn. 56, 58, 69, 70, 136 del 17.01.1997, n. 316 del 27.07.1998, n. 520 dell’8.10.1998, n. 137 del 15.03.1999 e del 29.03.2001, adottati ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del predetto decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni; Vista la legge 26 febbraio 1999, n. 42; Vista la legge 10 agosto 2000, n. 251; Visto il decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229; Visto il decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517; Considerata l’esigenza di provvedere alla rideterminazione dei percorsi della formazione universitaria per le professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche, della riabilitazione, tecniche e della prevenzione nel quadro della disciplina generale degli studi universitari recata dal D.M. n. 509/1999 e dalla richiamata legge n. 251/2000; Visto il decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, 29 marzo 2001, con il quale, in attuazione dell’articolo 6 della predetta legge 251/2000, sono state individuate e classificate le figure professionali sanitarie di cui agli articoli 1, 2, 3, 4 della stessa legge; Considerata la necessità di assicurare l’omogeneità dell’articolazione delle clas- parte generale e ordinamento si alla ripartizione tra le professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche, della riabilitazione, tecniche e della prevenzione in conformità alle prescrizioni di cui alla predetta legge 251/2000, e, in particolare, al predetto decreto di cui all’articolo 6; Visto il parere del CUN, reso nell’adunanza dell’8 febbraio 2001; Visto il parere del CNSU, reso nell’adunanza del 6 febbraio 2001; Visto il parere del Consiglio superiore di sanità - Sezione II -, reso nell’adunanza del 5 febbraio 2001; Acquisito il preliminare concerto del Ministro della Sanità con nota del 23 febbraio 2001 (prot. n. 100/199.21/2108); Visti i pareri della VII Commissione della Camera dei Deputati, reso il 7 marzo 2001, e della VII Commissione del Senato della Repubblica, reso l’8 marzo 2001; Decreta: Art. 1 1. Il presente decreto definisce, ai sensi dell’articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni, nonché dell’articolo 4, commi 1 e 2, del decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, le classi dei corsi di laurea per le professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche, della riabilitazione, tecniche e della prevenzione, di cui agli allegati da 1 a 4. 2. I corsi di laurea istituiti dalle università, ai sensi del presente provvedimento e con le modalità previste dall’articolo 11, comma 1, della legge n. 341/90, sono finalizzati a formare laureati secondo gli specifici profili professionali di cui ai decreti adottati dal Ministro della sanità ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni. 3. Le università attribuiscono la denominazione al corso di laurea corrispondente 13 a quella della figura professionale di cui al relativo decreto del Ministro della sanità, adottato ai sensi dell’articolo 6, comma 3 del decreto legislativo n. 502/1992. 4. Le università adeguano gli ordinamenti didattici alle disposizioni del presente decreto, entro 18 mesi dalla data di pubblicazione di quest’ultimo nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. 5. Gli obiettivi formativi qualificanti, di cui al presente decreto, e le denominazioni dei titoli finali rilasciati dalle università sono ridefiniti con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con il Ministro della sanità, in conformità con eventuali riformulazioni determinate con i decreti del Ministro della sanità adottati ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni. Art. 2 1. I corsi di laurea afferenti alle classi di cui al presente decreto sono istituiti e attivati dalle facoltà di Medicina e Chirurgia con il concorso, ove previsto dallo specifico profilo formativo, di altre facoltà. La formazione prevista dai predetti corsi avviene nelle Aziende ospedaliere, nelle Aziende ospedaliero-universitarie, negli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico ovvero presso altre strutture del Servizio sanitario nazionale e istituzioni private accreditate a norma del decreto ministeriale 24 settembre 1997 e successive modificazioni. A tal fine sono stipulati appositi protocolli di intesa tra le regioni e le università, a norma dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni. 2. I corsi di laurea finalizzati alla formazione del profilo dell’educatore professionale e del tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro sono istituiti e attivati dagli atenei con il concorso di più facoltà, tra le quali è comunque ricompresa la facoltà di Medicina e 14 Chirurgia, sulla base di specifiche norme del regolamento didattico di ateneo che ne disciplinano il funzionamento. Art. 3 1. Le competenti strutture didattiche determinano, con il regolamento didattico del corso di laurea, l’elenco degli insegnamenti, da affidare di norma a personale del ruolo sanitario, e delle altre attività formative di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto ministeriale n. 509/1999, secondo criteri di stretta funzionalità con le figure professionali e i relativi profili individuati dal Ministro della Sanità ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni. 2. I laureati al termine dei percorsi formativi determinati negli allegati al presente decreto devono acquisire le competenze professionali previste, per ciascuna figura, dai decreti del Ministro della sanità, adottati ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992, e successive modificazioni. Art. 4 1. I regolamenti didattici di ateneo stabiliscono il numero di crediti da assegnare agli ambiti disciplinari per i quali il numero stesso non sia specificato nell’allegato. 2. Limitatamente alle attività formative caratterizzanti, qualora negli allegati siano indicati più di tre ambiti disciplinari per ciascuno dei quali non sia stato specificato il numero minimo dei relativi crediti, i regolamenti didattici di ateneo individuano per ciascun corso di studio i settori scientifico-disciplinari afferenti ad almeno tre ambiti, funzionali alla specificità del corso stesso, assegnando ai medesimi ambiti un numero adeguato di crediti. ” comunque riservato all’ambito specifico corrispondente alla figura professionale, cui è finalizzato il corso di laurea, almeno il settanta per cento dei crediti. 3. I regolamenti didattici possono dispor- parte generale e ordinamento re l’impiego, tra le attività affini o integrative, degli ambiti disciplinari caratterizzanti non utilizzati, assicurando comunque il rispetto dei criteri di cui all’articolo 10, comma 1, lettera c), del decreto ministeriale n. 509/1999. 4. In considerazione dell’elevato contenuto pratico delle attività formative e delle direttive comunitarie concernenti le professioni sanitarie di cui al presente decreto, la frazione dell’impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere superiore al trenta per cento. Art. 5 1. I crediti formativi universitari dei corsi di laurea di cui al presente decreto corrispondono a 25 ore di lavoro per studente. 2. In deroga alle disposizioni di cui al comma 1, i crediti formativi universitari dei corsi di laurea per la formazione delle figure professionali dell’infermiere, dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica/o, di cui alle direttive dell’Unione Europea citate in premessa, corrispondono a 30 ore di lavoro per studente. Art. 6 1. Ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni, la prova finale dei corsi di laurea afferenti alle classi di cui al presente decreto ha valore di esame di Stato abilitante all’esercizio professionale. 2. La prova finale: a) consiste nella redazione di un elaborato e nella dimostrazione di abilità pratiche; b) è organizzata in due sessioni in periodi definiti a livello nazionale, con decreto del Ministro dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della Sanità; c) la Commissione per la prova finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Rettore su pro- 15 parte generale e ordinamento posta del Consiglio di corso di laurea, e comprende almeno 2 membri designati dal Collegio professionale, ove esistente, ovvero dalle Associazioni professionali individuate con apposito decreto del Ministro della sanità sulla base della rappresentatività a livello nazionale. Le date delle sedute sono comunicate ai Ministeri dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica e della sanità che possono inviare esperti, come loro rappresentanti, alle singole sessioni. In caso di mancata designazione dei predetti componenti, il Rettore esercita il potere sostitutivo. Art. 7 1. Le università rilasciano i titoli di laurea con la denominazione del corso e della classe di appartenenza. Art. 8 1. Le università assicurano la conclusione dei corsi di diploma universitario e il rilascio dei relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici vigenti, agli studenti già iscritti ai corsi alla data del presente decreto e disciplinano altresÏ la facoltà per i medesimi studenti di optare per l’iscrizione ai corsi di laurea di cui allo stesso decreto. Ai fini dell’opzione le università valutano in termini di crediti formativi universitari le attività formative svolte in conformità agli ordinamenti didattici vigenti. 2. Con successivo provvedimento, adottato ai sensi dell’articolo 5 della legge n. 251/2000, saranno definiti i criteri per disciplinare gli accessi ai corsi di laurea, afferenti alle classi di cui al presente decre- to, degli esercenti le professioni di cui agli articoli 1, 2, 3 e 4 della medesima legge, in possesso dei requisiti ivi previsti. 3. Modifiche alle classi di cui al presente decreto e istituzioni di nuove classi, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992, possono essere disposte con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della sanità, in conformità alle disposizioni di cui all’articolo 4, comma 2, del decreto ministeriale n. 509/1999. NUMERAZIONE E DENOMINAZIONE DELLE CLASSI DELLE LAUREE N. classe 1 - Classe della lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica - Allegato 1. N. classe 2 - Classe della lauree in professioni sanitarie della riabilitazione - Allegato 2. N. classe 3 - Classe della lauree in professioni sanitarie tecniche - Allegato 3. N. classe 4 - Classe della lauree in professioni sanitarie della prevenzione - Allegato 4. Su questa Guida non vengono pubblicati gli allegati di cui al Decreto 02.04.2001. Per ulteriori informazioni può essere consultata la Banca dati dell’offerta formativa del MIUR (www.miur.it/università/banca dati offerta formativa). 16 parte generale e ordinamento PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Corso di laurea in Fisioterapia I anno Corso integrato Moduli Fondamenti di fisica e biofisica dei fenomeni biologici e delle tecniche fisioterapiche Fisica applicata Biofisica Basi biologiche e molecolari della vita Propedeutica biochimica e Biochimica (per la parte di Biochimica metabolica) Propedeutica biochimica e Biochimica (per la parte di Propedeutica biochimica) Biologia applicata Genetica medica Microbiologia e microbiologia clinica Basi morfologiche del corpo umano Anatomia umana Neuroanatomia Istologia Metodologia generale della riabilitazione e basi di Igiene Riabilitazione generale e massoterapia Basi di chinesiterapia generale Igiene generale e applicata Basi psicopedagogiche dell’intervento riabilitativo Pedagogia generale e sociale Psicologia Sociale Psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione Psicologia generale Settore Periodo di svolgimento CFU I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) 3 50 Federico Fogolari 2 1 35 15 Federico Fogolari Federico Fogolari 5 96 Irene Mavelli BIO/10 2.5 24 Marina Comelli BIO/13 MED/03 1 1 24 20 18 Irene Mavelli Francesca Demarchi Lucia Pellizzari FIS/07 BIO/10 I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) MED/07 Unità Presidente della commissione didattiche Docente 0.5 10 Alessandra Arzese 6 120 Maurizio Marchini 3 1.5 1.5 60 30 30 Luciana Travan Franco Mallardi Maurizio Marchini 3 63 Carla Mularo MED/48 1.5 28 Carla Mularo MED/48 MED/42 1 0.5 25 10 Giovanni Saccavino Roberto Romano 3 58 Renzo Mosanghini M-PED/01 M-PSI/05 0.5 0.5 13 5 Roberto Albarea Renzo Mosanghini M-PSI/04 M-PSI/01 1 1 20 20 Renzo Mosanghini Lucio Costantini BIO/16 BIO/16 BIO/17 I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) 17 parte generale e ordinamento Fisiologia speciale II ciclo didattico del sistema nervoso (03.03.2008Neurofisiologia (per la 11.07.2008) parte di Neurofisiologia 1) BIO/09 Neurofisiologia (per la parte di Neurofisiologia 2) Psicobiologia e psicologia fisiologica M-PSI/02 Basi funzionali, fisiologiche e patologiche dell’organismo Fisiologia Patologia generale Fisiopatologia II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) BIO/09 MED/04 MED/04 Chinesiologia, metodologia generale della riabilitazione motoria e fisioterapia strumentale Fisioterapia strumentale MED/34 Medicina Fisica e Riabilitazione nelle malattie dell’Apparato Locomotore MED/34 Valutazione Articolare, Muscolare e Trattamento dei tessuti molli (per la parte di Trattamento dei tessuti molli) MED/48 Valutazione Articolare, Muscolare e Trattamento dei tessuti molli (per la parte di Valutazione articolare e muscolare) Chinesiologia generale MED/48 Chinesiologia speciale (per la parte di Fisiologia della locomozione e del gesto) MED/48 Chinesiologia speciale (per la parte di Analisi biomeccanica del movimento) Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico (AFP) A scelta dello studente Attività opzionali II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) 3 60 Mathew Ernest Diamond 1.5 15 Marta Maieron 15 Davide Anchisi 1.5 30 Mathew Ernest Diamond 4 88 Carlo Ennio Michele Pucillo 2 1 1 44 24 20 Guglielmo Antonutto Carlo Ennio Michele Pucillo Sonia Merluzzi 7 135 Giovanni Saccavino 0.5 12 Docente da designare 0.5 10 Vincenzo Rucco 3 20 Giovanni Saccavino 2 31 45 Caterina Cisotti Marcello Comuzzi 1 10 Stefania Bernardis 7 10 MED/48 3 Seminari teorico-pratici e Seminari di approfondimento 3 Prova di conoscenza di lingua inglese 6 Totale CFU I anno 56 Caterina Cisotti Coordinatore del corso di laurea 18 parte generale e ordinamento II anno Corso integrato Moduli Neurologia e neuroriabilitazione Anatomia clinica del sistema nervoso Clinica del sistema nervoso centrale Clinica del sistema nervoso periferico Neurochirurgia Riabilitazione Cognitiva in Neurologia Riabilitazione Cognitiva di base Riabilitazione neuromotoria nell’adulto Patologia e riabilitazione dell’apparato locomotore Ortopedia Traumatologia Ortesiologia e Protesiologia Semeiotica delle patologie dell’Apparato Locomotore Riabilitazione in Traumatologia Riabilitazione in Ortopedia Diagnostica per immagini e radioterapia Pediatria e riabilitazione pediatrica Pediatria Patologia pediatrica di interesse riabilitativo Riabilitazione in età infantile Metodologia generale della riabilitazione e terapia manuale Terapia manuale Tecniche speciali in Terapia Manuale Massoterapia speciale Medicina generale e specialistica: clinica e riabilitazione Settore Periodo di svolgimento CFU I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) 7 142 Fiorenzo Carta MED/26 0.5 10 Paolo Bergonzi MED/26 1.5 30 Mariarosaria Valente MED/26 MED/27 1.5 1 30 20 Italo Pittaro Cadore Fiorenzo Carta MED/48 1 20 Loretta Paviotti MED/48 0.5 12 Dario Filiputti MED/48 Unità Presidente della commissione didattiche Docente 1 20 Maria Plaino 5 103 Chiara Zuiani 1 1.5 0.5 24 25 10 Alessandro Beltrame Araldo Causero Loredana Mastidoro MED/16 0.5 12 Salvatore De Vita MED/48 MED/48 0.5 0.5 11 11 Gian Paolo Tea Domenico D’Erasmo 0.5 10 Chiara Zuiani 4 84 Monica Cazzagon 1 15 Mario Canciano Canciani MED/38 2 44 Monica Cazzagon MED/48 1 25 Maria Assunta Battel 3 73 Carmela Palmieri MED/48 1.5 34 Lorenzo Copetti MED/48 MED/48 0.5 1 14 25 Sergio Pascolo Carmela Palmieri 5 82 Pierluigi Toniutto MED/33 MED/33 MED/33 I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) MED/36 MED/38 I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) 19 parte generale e ordinamento Reumatologia Medicina generale Nefrologia Geriatria Metodologia riabilitativa in geriatria Farmacologia Clinica e riabilitazione dell’apparato cardiovascolare e respiratorio Clinica delle malattie dell’apparato respiratorio Fisiopatologia respiratoria Metodologia riabilitativa nelle affezioni croniche dell’apparato respiratorio Fisiochinesiterapia respiratoria in fase acuta Malattie dell’apparato cardiovascolare Clinica e riabilitazione in psichiatria e neuropsichiatria infantile Neuropsichiatria infantile Psichiatria Terapia occupazionale generale Gli ausili in riabilitazione Psicomotricità MED/16 MED/09 MED/14 MED/09 1 0.5 0.5 1 18 7 8 15 Stefania Sacco Pierluigi Toniutto Giulio Romano Pierluigi Toniutto MED/48 BIO/14 1 1 19 15 Elena Costantini Laura Perissin 5 90 Antonio Peratoner MED/10 MED/10 1.5 0.5 25 10 Alessandro Cavarape Antonio Peratoner MED/48 1 18 Raffaele Simonella MED/48 1 17 Gaetano Cogoi II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) MED/11 1 20 Duilio Tuniz 3 60 Silvana Cremaschi MED/39 MED/25 0.5 1 15 17 Silvana Cremaschi Paolo Brambilla MED/48 MED/48 MED/48 0.5 0.5 0.5 10 8 10 Mila Brollo Elena De Paoli Velda De Narda 1 1 15 15 Franca Maria Soldano Franca Maria Soldano II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) Modulo di Statistica di base Statistica medica MED/01 Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico (AFP) MED/48 A scelta dello studente Attività opzionali Seminari teorico-pratici e Seminari di approfondimento Prova di conoscenza di informatica di base Totale CFU II anno I ciclo didattico (02.10.200602.02.2007) 23 3 0.2 3 62.2 Coordinatore del corso di laurea 20 parte generale e ordinamento III anno Corso integrato Moduli Fisiologia, clinica e riabilitazione neurolinguistica Fisiologia e clinica dei disturbi del linguaggio Riabilitazione dei disturbi del linguaggio negli adulti Riabilitazione dei disturbi del linguaggio in età evolutiva Fisiologia, clinica e riabilitazione neuropsicologica Neuropsicologia (per la parte di Neuropsicologia 1) Neuropsicologia (per la parte di Neuropsicologia 2) Metodologia riabilitativa delle funzioni corticali superiori Metodologia riabilitativa integrata delle funzioni corticali superiori e motorie Aspetti riabilitativi nel Trauma Cranico-encefalico Psicologia clinica applicata alle tecniche della riabilitazione neuropsicologica Settore Periodo di svolgimento CFU I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) 2 42 Lorenza Vorano BIO/09 1 18 Andrea Marini MED/48 0.5 14 Lorenza Vorano MED/50 I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) M-PSI/02 Unità Presidente della commissione didattiche Docente 0.5 10 Roberta Francescatto 3 60 Nerina Fabbro 1 10 Alberta Lunardelli 10 Barbara Tomasino MED/48 0.5 10 Lorenza Vorano MED/48 0.5 10 Loretta Paviotti MED/34 0.5 10 Silva Polentarutti M-PSI/08 Metodiche riabilitative e neuromotorie speciali Chinesiologia speciale (per la parte di Chinesiologia speciale 1) MED/34 Chinesiologia speciale per la parte di Chinesiologia speciale 2) Clinica delle lesioni midollari MED/34 Riabilitazione funzionale nelle lesioni midollari (per la parte di Riabilitazione funzionale nelle lesioni midollari) MED/48 I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) 0.5 10 Nerina Fabbro 3 60 Emiliana Bizzarini 1 10 Emiliana Bizzarini 10 Cristina Malisan 0.5 10 Agostino Zampa 1 10 Manuela Maieron 21 parte generale e ordinamento Riabilitazione funzionale nelle lesioni midollari (per la parte di Ausili nelle lesioni midollari) Tecniche di riabilitazione neuromotoria speciale Medicina e riabilitazione materno-fetale Problematiche cliniche del bambino pretermine Riabilitazione del bambino pretermine Neonatologia Ginecologia e ostetricia Riabilitazione delle disabilità viscerali e delle disabilità speciali Oncologia medica Aspetti psicologici di disabilità conseguenti a patologie oncologiche Aspetti Riabilitativi in Neuro-uro-ginecologia (per la parte di Clinica e Riabilitazione in Neurouro-ginecologia) Tamara Zamparo 0.5 15 Docente da designare 5 106 Maria Assunta Battel MED/48 MED/48 0.5 1 10 25 Patrizia Ursig Massimo Colucci MED/48 1 24 Elide De Luca MED/48 1 20 Caterina Cisotti MED/48 1 15 Mauro Gugliucciello MED/48 Metodologia e tecniche della riabilitazione motoria Tecniche riabilitative delle affezioni del rachide Idrochinesiterapia Protesiologia, ortesiologia e riabilitazione dell’ustionato Metodologie riabilitative nei para/dismorfismi del rachide Tecniche riabilitative in ambito sportivo Riabilitazione in acqua in età evolutiva Aspetti organizzativogestionali e legali delle scienze riabilitative Economia applicata Organizzazione della professione Medicina legale Medicina del lavoro Basi di Epidemiologia I 5 I ciclo didattico (01.10.200701.02.2008) MED/48 0.5 12 Maria Assunta Battel 3 59 Tamara Boschi SECS-P/06 0.5 12 Valentina Bruni MED/48 MED/43 MED/44 MED/42 1 0.5 0.5 0.5 15 12 10 10 Tamara Boschi Carlo Moreschi Massimo Sigon Federica Edith Pisa 2 42 Fabia Squecco MED/34 0.5 12 Valeria Chiandotto MED/48 MED/38 MED/40 0.5 0.5 0.5 10 10 10 Fabia Squecco Francesco Macagno Maria Maddalena Petrovec 3 67 Piera Rossitti MED/06 0.5 12 Fabio Puglisi M-PSI/08 0.5 10 Maria Antonietta Annunziata MED/34 0.5 15 Paolo Di Benedetto II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) II ciclo didattico (03.03.200811.07.2008) 22 parte generale e ordinamento Aspetti Riabilitativi in Neuro-uro-ginecologia (per la parte di Tecniche riabilitative perineali) Aspetti Riabilitativi delle disfunzioni ano-rettali MED/34 Metodologia riabilitativa in uroginecologia MED/48 Urologia MED/24 Metodologia della ricerca ed epidemiologia Statistica sociale Metodologia della Ricerca in riabilitazione Basi di Epidemiologia II II ciclo didattico (03.03.2008SECS-S/05 11.07.2008) MED/48 MED/42 5 Cristina Delneri 0.5 8 Piera Rossitti 0.5 0.5 10 7 Luisa Cattarossi Bruno Frea 3 52 Franca Maria Soldano 2 32 Franca Maria Soldano 0.5 0.5 10 10 Leo Iona Federica Edith Pisa Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico (AFP) 27 A scelta dello studente Attività opzionali 3 Seminari teorico-pratici e Seminari di approfondimento 2.8 Totale CFU III anno 56.8 Preparazione prova finale Totale CFU triennio 5 180 Nota: 1 Unità didattica corrisponde a 50 minuti di lezione frontale o esercitazione. Coordinatore del corso di laurea 23 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Infermieristica - sede di Mestre I anno Corso integrato Moduli Fondamenti di infermieristica Psicologia generale Sociologia generale Infermieristica generale Settore M-PSI/01 SPS/07 MED/45 Prevenzione e sicurezza Igiene generale Sicurezza nei luoghi di lavoro Infermieristica preventiva MED/44 MED/45 Basi molecolari della vita Biochimica Biologia applicata Genetica medica BIO/10 BIO/13 MED/03 Basi morfo-strutturali del corpo umano Istologia Anatomia umana Basi funzionali del corpo umano Fisica applicata Fisiologia Basi di patologia Patologia generale Fisiopatologia Immunologia Microbiologia, microbiologia clinica MED/42 BIO/17 BIO/16 FIS/07 BIO/09 MED/04 MED/04 MED/04 CFU I semestre (01.10.200722.12.2007) 5 90 Annalisa Pennini 1 1 3 18 18 10 44 Francesco Lievore Vallì Pelizzaro Marino Bonaventura Annalisa Pennini 4 1 72 18 Teresa Buzzulini Giacomo Marchese 1 2 18 24 12 Andrea Lorusso Teresa Buzzulini Claudia Perelli I semestre (01.10.200721.12.2007) 4 2 1 1 72 36 18 18 Giuseppe Damante Angela Risso Antonio Carniato Giuseppe Damante I semestre (01.10.200721.12.2007) 4 72 Fulvia Ortolani 1.5 2.5 27 45 Fulvia Ortolani Enrico Crivellato II semestre (03.03.200817.05.2008) 4 72 Lorenzo Menegaldo 1 3 18 24 30 Alessandro Culatti Lorenzo Menegaldo Ernesto Rampin II semestre (03.03.200817.05.2008) 4 1 1 1 72 18 18 18 Carlo Ennio Michele Pucillo Giuseppina Perrella Annamaria Zambito Carlo Ennio Michele Pucillo 1 18 Ubaldo Scardellato II semestre (03.03.200817.05.2008) 6 1 1 4 108 18 18 40 32 Mario Furlanut Docente da designare Mario Furlanut Antonella Barizza Chiara Rizzo I semestre (01.10.200721.12.2007) MED/07 Infermieristica clinica Patologia clinica MED/05 Farmacologia BIO/14 Metodologia clinica applicata MED/45 Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico Periodo di svolgimento MED/45 20 Unità Presidente della commissione didattiche Docente Coordinatore del corso di laurea 24 parte generale e ordinamento Altre Seminari, laboratori, tirocini (tra cui Seminario obbligatorio di radioprotezione) 2.5 A scelta dello studente 0.5 Seminari, corsi opzionali, corsi e convegni II anno Corso integrato Moduli Infermieristica clinica in area medico-chirurgica Medicina interna Chirurgia generale Anatomia patologica Farmacologia clinica Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche Infermieristica in sanità pubblica Igiene generale e applicata Igiene generale e applicata (Statistica medica) Malattie infettive Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche Infermieristica clinica negli ambiti psicologico e psichiatrico Psicologia clinica Psichiatria Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (fondamenti) Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (area psichiatrica) Infermieristica clinica in medicina specialistica Oncologia medica Nefrologia Settore Periodo di svolgimento CFU I semestre (04.10.200716.02.2008) 9 208 Mario Furlanut 3 2.5 0.5 0.5 65 52 11 15 Antonio Maestri Carla Cedolini Pietro Maria Donisi Mario Furlanut 2.5 30 35 Teresa Buzzulini Chiara Rizzo 5 99 Carlo Brusegan 1.5 38 Carlo Brusegan MED/42 MED/17 1 1 16 15 Anica Casetta Enzo Raise MED/45 1.5 30 Chiara Rizzo 5 99 Alberto Camuccio M-PSI/08 MED/25 1 1 16 25 Maddalena Menotto Francesco Cutrone MED/45 1.5 30 Alberto Camuccio MED/09 MED/18 MED/08 BIO/14 MED/45 MED/42 I semestre (04.10.200716.02.2008) I e II semestre (04.10.200715.07.2008) MED/45 MED/06 MED/14 II semestre (03.03.200815.07.2008) Unità Presidente della commissione didattiche Docente 1.5 28 Alberto Camuccio 6 111 Antonietta Basso 1 0.5 20 12 Lorenzo Menegaldo Giulio Romano 25 parte generale e ordinamento Malattie cutanee e veneree Malattie del sangue Psicologia clinica Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche MED/35 MED/15 M-PSI/08 0.5 0.5 1 12 11 14 Vincenzo De Francesco Francesco Zaja Antonietta Basso MED/45 2.5 30 12 Raffaella Dobrina Barbara Michieli 5 103 Giovanni Montesanto 1 1 22 22 Giovanni Montesanto Raffaele Cicciarella MED/47 1 15 Giuliana Di Girolamo MED/45 M-PSI/08 1.5 0.5 30 14 Anna Culaon Enrico Contin MED/45 20 600 MED/45 4 4 120 120 Altre Seminari obbligatori 3 3 68 68 Totale CFU 57 Infermieristica clinica in area materno-infantile Pediatria Ginecologia Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche Psicologia clinica Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico A scelta dello studente Tirocinio opzionale MED/38 MED/40 II semestre (03.03.200815.07.2008) Coordinatore del corso di laurea III anno Corso integrato Moduli Settore Periodo di svolgimento CFU I semestre (04.10.200716.02.2008) 5 97 Roberto Brugiolo 0.5 0.5 0.5 1 10 10 15 10 10 Roberto Brugiolo Lorenzo Hirschberg Gianluigi Da Campo Roberto Eleopra Alberto Scarpa MED/48 0.5 12 Chiara Colombini MED/45 2 30 Docente da designare Infermieristica clinica in area geriatrica e delle patologie disabilitanti Geriatria MED/09 Medicina fisica e riabilitativa MED/34 Malattie apparato locomotore MED/33 Neurologia MED/26 Scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche Unità Presidente della commissione didattiche Docente 26 Infermieristica clinica in area critica Medicina d’urgenza Chirurgia d’urgenza Anestesiologia Farmacologia Psicologia clinica Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche parte generale e ordinamento MED/09 MED/18 MED/41 BIO/14 M-PSI/08 MED/45 Infermieristica clinica nelle patologie testa - collo Malattie apparato visivo Otorinolaringoiatria Chirurgia maxillofacciale Neurochirurgia Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche Aspetti giuridici della professione Medicina legale Bioetica Medicina del lavoro Istituzioni di diritto pubblico Diritto del lavoro Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche I semestre (04.10.200716.02.2008) MED/30 MED/31 MED/29 MED/27 MED/45 6 121 Pier Paolo Cagol 1 1 1.5 0.5 1 20 20 30 10 20 Giuseppe Marchese Pier Paolo Cagol Fabiano Turetta Mario Furlanut Antonietta Basso 1 21 Luisa Anna Rigon 3 46 Fiorenzo Carta 0.5 0.5 0.5 0.5 8 10 5 8 Elisabetta Bohm Docente da designare Massimo Robiony Fiorenzo Carta 1 15 Stefano Monachesi 4 90 Lorenzo Desinan 1 0.5 1 0.5 0.5 22 10 18 10 10 Lorenzo Desinan Giovanni Poles Gian Paolo Destro Mario Novarini Mario Novarini 0.5 20 Adriana Negrisolo 4 85 Flora Sartorato M-FIL/03 M-PED/01 0.5 1 14 22 Sara Tosi Salvatore Porcelluzzi M-PSI/04 1.5 24 Salvatore Porcelluzzi MED/43 MED/43 MED/44 IUS/09 IUS/07 II semestre (03.03.200815.07.2008) MED/45 Infermieristica comunitaria Filosofia morale Pedagogia generale e sociale Psicologia dello sviluppo e dell’educazione Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche I semestre (04.10.200716.02.2008) II semestre (03.03.200815.07.2008) MED/45 Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali Economia aziendale SECS-P/07 Organizzazione aziendale SECS-P/10 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche MED/45 II semestre (03.03.200815.07.2008) 1 25 Flora Sartorato 4 65 Marino Bonaventura 1 1 20 20 Gustavo Favero Francesco Camisa 2 25 Marino Bonaventura 27 parte generale e ordinamento Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico MED/45 Altre Seminari obbligatori A scelta dello studente Tirocinio opzionale MED/45 25 750 1 1 16 16 2 2 57 57 Totale CFU 54 Prova finale 5 Prova di conoscenza di lingua inglese Prova informatica di base Totale triennio Coordinatore del corso di laurea 6 3 180 Nota: i corsi integrati di Fondamenti di infermieristica clinica e psicologia clinica e di Infermieristica clinica in salute mentale e area psichiatrica (attivati negli a.a. 2002-2003 e 2003-2004) sono confluiti dall’a.a. 2004-2005 in un unico Corso Integrato che è stato denominato “Infermieristica clinica negli ambiti psicologico e psichiatrico”. 28 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Infermieristica - sede di Pordenone I anno Corso integrato Moduli Fondamenti di infermieristica Psicologia generale Sociologia generale Infermieristica generale Settore Periodo di svolgimento CFU 01.10.200711.01.2008 5 90 Roberta Grando 1 1 3 18 18 54 Antonio Loperfido Maria Bonato Roberta Grando 4 1 2 72 18 18 18 18 Giovanni Tasca Salvatore Guarneri Giovanni Tasca Rosanna Brait Cinzia Cozzi M-PSI/01 SPS/07 MED/45 Unità Presidente della commissione didattiche Docente Prevenzione e sicurezza Igiene generale MED/42 Sicurezza nei luoghi di lavoro MED/44 Infermieristica preventiva MED/45 19.11.200714.03.2008 Basi molecolari della vita Biochimica Biologia applicata Genetica medica 01.10.200716.11.2007 4 2 1 1 72 36 18 18 Giovanni Tasca Giovanni Tasca Simonetta Bot Giuseppe Damante 01.10.200721.12.2007 4 72 Marco Giordano 1.5 2.5 27 45 Marco Giordano Samuele Massarut 4 72 Pietro Casarin 1 3 18 24 30 Walter Manzon Pietro Casarin Cesare Mazzero 17.12.200704.04.2008 4 1 1 1 72 18 18 18 Carlo Ennio Michele Pucillo Carlo Ennio Michele Pucillo Carlo Ennio Michele Pucillo Carlo Ennio Michele Pucillo 1 18 Giancarlo Basaglia 17.12.200704.04.2008 6 1 1 4 108 18 18 36 26 10 Nadia Battistella Lucio Dell’Anna Laura Perissin Nadia Battistella Annalisa Morandin Docente da designare Basi morfo-strutturali del corpo umano Istologia Anatomia umana Basi funzionali del corpo umano Fisica applicata Fisiologia Basi di patologia Patologia generale Fisiopatologia Immunologia Microbiologia, microbiologia clinica BIO/10 BIO/13 MED/03 BIO/17 BIO/16 05.11.200707.03.2008 FIS/07 BIO/09 MED/04 MED/04 MED/04 MED/07 Infermieristica clinica Patologia clinica MED/05 Farmacologia BIO/14 Metodologia clinica applicata MED/45 Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico MED/45 20 Altre Seminari, laboratori, tirocini (tra cui Seminario obbligatorio di radioprotezione) 2.5 A scelta dello studente Seminari, corsi opzionali, corsi e convegni 0.5 Coordinatore del corso di laurea 29 parte generale e ordinamento II anno Corso integrato Moduli Infermieristica clinica e scienze umane in area medica Medicina interna applicata all’apparato renale Medicina interna Medicina interna in ambito reumatologico Medicina interna in ambito metabolico endocrinologico Malattie infettive Pediatria generale e specialistica Oncologia medica Farmacologia Scienze tecniche dietetiche applicate Infermieristica clinica in area medica I Infermieristica clinica in area medica II Infermieristica clinica in area oncologica e infettivologica Infermieristica clinica in area pediatrica Psicologia clinica Settore Periodo di svolgimento CFU 17.09.200720.12.2007 13 230 Giannina Viera MED/09 MED/09 0.5 1 12 18 Giulio Romano Pietro Casarin MED/09 0.5 12 Emma Di Poi MED/09 MED/17 1 1 18 16 Marino Cimitan Marcello Tavio MED/38 MED/06 BIO/14 0.5 1.5 1 10 20 16 Docente da designare Valter Gattei Laura Perissin MED/49 1 14 Maria Rosaria Peri MED/45 1.5 30 Giannina Viera MED/45 1.5 22 Francesca Pilan 0.5 10 6 Annalisa Morandin Raffaella Dobrina 0.5 1 10 16 Anna Nascimben Maria Antonietta Annunziata 8 140 Stefano Bacchetti 1.5 1 0.5 20 20 10 Stefano Bacchetti Giordano Chiara Lino Del Pup 0.5 12 Franco Gherlinzoni 0.5 12 Francesca Colò 1.5 26 Doris Zamai 1.5 20 Elisa Lovisa 0.5 0.5 10 10 Docente da designare Maria Antonietta Annunziata MED/45 MED/45 M-PSI/08 Infermieristica clinica e scienze umane in area chirurgica Chirurgia generale MED/18 Chirurgia generale e toracica MED/18 Ginecologia MED/40 Malattie apparato locomotore MED/33 Anestesia e terapia del dolore MED/41 Infermieristica clinica in area chirurgica I MED/45 Infermieristica clinica in area chirurgica II MED/45 Infermieristica clinica in area ortopedica MED/45 Psicologia clinica M-PSI/08 14.01.200817.04.2008 Unità Presidente della commissione didattiche Docente 30 parte generale e ordinamento Infermieristica riabilitativa e scienze umane nella cronicità/disabilità Geriatria MED/09 Neurologia MED/26 Medicina fisica e riabilitativa MED/34 Infermieristica clinica in area neurologica e riabilitativa MED/45 Infermieristica clinica in area geriatrica MED/45 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative MED/48 Psicologia clinica M-PSI/08 14.01.200817.04.2008 Infermieristica clinica in area psichiatrica Salute mentale Infermieristica clinica in area psichiatrica I Infermieristica clinica in area psichiatrica II 17.09.200721.11.2007 Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico Tirocinio Laboratorio 6 96 Antonio Loperfido 1 1 1 16 14 14 Lucia Fratino Docente da designare Fabio Sartor 0.5 14 Domitilla Santarossa 0.5 12 Cinzia Cozzi 1.5 0.5 12 14 Maria Cristina Orzes Antonio Loperfido 2 42 Regina Zamarian MED/25 1 16 Angelo Cassin MED/45 0.5 12 Regina Zamarian MED/45 0.5 14 Regina Zamarian MED/45 26 Coordinatore del corso di laurea MED/45 MED/45 A scelta dello studente Seminari multidisciplinari/ laboratori, Corsi, Convegni 4 III anno Corso integrato Moduli Infermieristica clinica in area critica e dell’emergenza Medicina d’urgenza Chirurgia d’urgenza Rianimazione e terapia intensiva Infermieristica clinica in area critica I Infermieristica clinica in area critica II Settore Periodo di svolgimento CFU Unità Presidente della commissione didattiche Docente 05.11.200714.02.2008 5 66 Francesca Colò MED/09 MED/18 1 1 10 10 Francesco Moscariello Giancarlo Tosolini MED/41 1.5 20 Francesca Colo’ MED/45 1 14 Luca Peressoni MED/45 0.5 12 Adriano Santarossa 31 parte generale e ordinamento Infermieristica preventiva, educativa e di comunità Infermieristica educativa e di comunità Infermieristica di comunità Psicologia clinica Pedagogia generale e sociale I Pedagogia generale e sociale II Sociologia generale 05.11.200714.02.2008 4 68 Laura Claut MED/45 MED/45 M-PSI/08 1 0.5 0.5 12 12 12 Laura Claut Rosanna Finos Barbara Muzzatti M-PED/01 1 12 Gelindo Castellarin M-PED/01 SPS/07 0.5 0.5 8 12 Giulia Ortez Maria Bonato 8 130 Jerry Polesel 1 16 Michele Marchetto 1 16 Elizabeth Galiazzo 2 1 1.5 0.5 1 24 16 20 14 24 Cristina Tommasini Katia Bianchet Jerry Polesel Paola Di Giacomo Antonella Zucchetto 5 68 Roberto Paroni 1.5 1 16 14 Alessandra Saurin Nicola Delli Quadri 1.5 26 Roberto Paroni Fondamenti della disciplina infermieristica e metodologia della ricerca Logica e filosofia della scienza M-FIL/02 Fondamenti della disciplina infermieristica MED/45 Metodologia della ricerca applicata MED/45 Psicologia generale M-PSI/01 Statistica medica MED/01 Informatica INF/01 Igiene generale e applicata MED/42 01.10.200718.12.2007 Fondamenti per la programmazione e organizzazione sanitaria Organizzazione aziendale SECS-P/10 Igiene generale e applicata MED/42 Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione sanitaria MED/45 Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione professionale MED/45 01.10.200730.11.2007 Fondamenti di etica e responsabilità professionale Diritto del lavoro Medicina legale Bioetica Etica e deontologia professionale Fondamenti della disciplina infermieristica 01.10.200718.12.2007 1 12 Alvisa Palese 5 78 Anna Amadio IUS/07 MED/43 MED/02 1.5 1 1 20 20 14 Anna Amadio Giovanni Del Ben Margherita Brusa MED/45 1 14 Nicoletta Suter MED/45 0.5 10 Giulia Ortez 32 parte generale e ordinamento Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico Tirocinio Laboratorio A scelta dello studente MED/45 Tirocinio, Seminari multidisciplinari/laboratori, Corsi, Convegni * 27 Coordinatore del corso di laurea 4 *Seminari multidisciplinari/ laboratori in comune tra 1°, 2° e 3° anno di corso: Prova di conoscenza di lingua inglese 6 Prova di conoscenza di elementi di Informatica 3 Prova finale 5 Nota: la disciplina di Modelli organizzativi sanitari attivata negli aa.aa. 02-03 e 03-04 (24 ore, 1 CFU, Corso Integrato di Fondamenti della disciplina infermieristica e scienze umane, 1° anno di corso) è confluita, a decorrere dall’a.a. 04-05, nella disciplina di Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione sanitaria (Corso Integrato di Fondamenti per la programmazione e organizzazione sanitaria, 3° anno di corso) che, a regime nell’a.a. 06-07, viene attivata per 26 ore e 1.5 CFU. Gli studenti iscritti presso questa sede negli aa.aa. 02-03 e 03-04 hanno acquisito 1 CFU della disciplina in oggetto nell’ambito del C.I. di Fondamenti della disciplina infermieristica e scienze umane del 1° anno di corso. La disciplina di Igiene generale e applicata collocata negli aa.aa. 02-03 e 03-04 nel C.I. di Infermieristica preventiva, educativa e di comunità è stata collocata dall’a.a. 04-05 nel C.I. di Fondamenti della disciplina infermieristica e metodologia della ricerca. 33 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Infermieristica - sede di Udine I anno Corso integrato Moduli Fondamenti di infermieristica Psicologia generale Sociologia generale Infermieristica generale Settore M-PSI/01 SPS/07 MED/45 Periodo di svolgimento CFU Unità Presidente della commissione didattiche Docente I periodo didattico (01.10.200721.12.2007) 5 90 Alvisa Palese 1 1 3 18 18 54 Ermanno Moscatelli Carla Londero Alvisa Palese Prevenzione e sicurezza Igiene generale MED/42 Sicurezza nei luoghi di lavoro MED/44 Infermieristica preventiva MED/45 I periodo didattico (01.10.200721.12.2007) 4 1 1 2 72 18 18 18 18 Rosanna Quattrin Rosanna Quattrin Ilaria Rosa Carla Londero Antonietta Zanini Basi molecolari della vita Biochimica Biologia applicata Genetica medica BIO/10 BIO/13 MED/03 I periodo didattico (01.10.200721.12.2007) 4 2 1 1 72 36 18 18 Barbara Skerlavaj Barbara Skerlavaj Eleonora Di Centa Dora Fabbro 4 72 Fulvia Ortolani BIO/17 BIO/16 I periodo didattico (01.10.200721.12.2007) 1.5 2.5 27 45 Fulvia Ortolani Luciana Travan 4 72 Stefano De Carli FIS/07 BIO/09 II periodo didattico (14.01.200811.04.2008) 1 3 18 54 Alessandra Corazza Stefano De Carli II periodo didattico (14.01.200811.04.2008) 4 72 1 18 Basi morfo-strutturali del corpo umano Istologia Anatomia umana Basi funzionali del corpo umano Fisica applicata Fisiologia Basi di patologia Patologia generale MED/04 Fisiopatologia MED/04 1 18 Immunologia MED/04 Microbiologia, microbiologia clinica MED/07 1 18 Francesco Saverio Ambesi Impiombato Francesco Saverio Ambesi Impiombato Francesco Saverio Ambesi Impiombato Gaetano Vitale 1 18 Corrado Pipan 6 1 1 108 18 18 Carlo Vidotti Edmondo Falleti Mario Furlanut 4 18 18 36 Giampiera Bulfone Stefano Fabris Carlo Vidotti Infermieristica clinica Patologia clinica Farmacologia Metodologia clinica applicata MED/05 BIO/14 MED/45 II periodo didattico (14.01.200811.04.2008) 34 Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico parte generale e ordinamento MED/45 14.04.200813.06.2008; 11.07.200831.07.2008; 08.09.200824.09.2008 20 Altre Seminari, laboratori, tirocini (tra cui Seminario obbligatorio di radioprotezione) 2.5 A scelta dello studente Seminari, corsi opzionali, corsi e convegni 0.5 Coordinatore del corso di laurea II anno Corso integrato Moduli Infermieristica clinica in area medica Medicina interna Malattie infettive Pediatria generale e specialistica Oncologia medica Farmacologia Infermieristica clinica in area medica Infermieristica clinica pediatrica Infermieristica clinica nell’oncologia e nelle malattie infettive Scienze tecniche dietetiche applicate Settore Periodo di svolgimento CFU I periodo didattico (01.10.200714.12.2007) 11 202 Giorgio Soardo 2.5 1 40 14 Giorgio Soardo Pierluigi Viale MED/38 MED/06 BIO/14 MED/45 0.5 1.5 1 2 10 24 20 26 20 Paolo Pecile Andrea Piga Mario Furlanut Stefania Zuliani Loriana Degano MED/45 0.5 10 Anna Culaon MED/45 1.5 14 10 Maura Mesaglio Isabella Garlatti MED/49 0.5 14 Maria Rosaria Peri 7 138 Vittorio Bresadola 2 0.5 0.5 1 36 12 10 16 Vittorio Bresadola Lorenza Driul Cathryn Anne Scott Vanni Cainero 0.5 10 Paolo Chiarandini MED/09 MED/17 Infermieristica clinica in area chirurgica Chirurgia generale MED/18 Ginecologia MED/40 Anatomia patologica MED/08 Malattie apparato locomotore MED/33 Anestesiologia per la chirurgia e per la gestione del dolore MED/41 I periodo didattico (01.10.200714.12.2007) Unità Presidente della commissione didattiche Docente 35 parte generale e ordinamento Infermieristica clinica in area chirurgica I (generale) MED/45 Infermieristica clinica in area chirurgica II (clinica) MED/45 Metodologia della relazione assistenziale Discipline demoetnoantropologiche Psicologia clinica Infermieristica nella relazione assistenziale Infermieristica nella relazione di aiuto Sociologia generale 1 24 Giampiera Bulfone 1.5 30 Giuliana Costaperaria 6 90 Nadia Urli 1.5 1 24 14 Donatella Cozzi Elena Biasin MED/45 1 16 Domenico Redigolo MED/45 SPS/07 1.5 1 24 12 Nadia Urli Maria Cristina Novelli 6 98 Leo Iona 1 1 1 1.5 16 16 16 20 10 10 Giorgio Soardo Paolo Bergonzi Leo Iona Carla Papparotto Olivia Rossi Alessandra Picchinenna M-DEA/01 M-PSI/08 Infermieristica nella cronicità/disabilità Medicina interna MED/09 Neurologia MED/26 Medicina fisica e riabilitativa MED/34 Infermieristica nella cronicità MED/45 II periodo didattico (18.03.200823.05.2008) II periodo didattico (18.03.200823.05.2008) Infermieristica nella disabilità MED/45 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative MED/48 Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico Tirocinio Laboratorio Laboratorio Tutorato individuale A scelta dello studente Tirocinio opzionale Seminari, Corsi opzionali, Corsi, Convegni MED/45 1 14.01.200808.02.2008; 15.02.200814.03.2008; 13.06.200825.07.2008; 02.09.200824.09.2008 0.5 10 Mila Brollo 24 720 Coordinatore del corso di laurea 19 3 1 1 570 90 30 30 5 4 120 1 15 36 parte generale e ordinamento III anno Corso integrato Moduli Infermieristica clinica nella criticità vitale Medicina d’urgenza Chirurgia d’urgenza Anestesiologia nelle cure intensive Infermieristica nella criticità vitale Settore Periodo di svolgimento Unità Presidente della commissione didattiche Docente Periodo didattico (01.10.2007MED/09 26.02.2008) MED/18 5 66 Giorgio Della Rocca 1 1.5 14 16 Enrico Barboni Vittorio Bresadola MED/41 1 16 Giorgio Della Rocca MED/45 1.5 12 8 Angelina Spampinato Irene Comisso 5 70 Nadia Urli 1.5 1 20 20 Giuseppe Quartuccio Matteo Balestrieri 2 20 Nadia Urli 0.5 10 Mila Brollo 6 103 Alvisa Palese 1.5 1 1 30 17 16 Miriam Isola Renato Polo Michele Marchetto 2.5 40 Alvisa Palese 7 110 Carlo Moreschi 1.5 1.5 1 1 24 16 16 24 Emanuele Menegatti Olga Passera Carlo Moreschi Franco Gismano 2 20 10 Fabia Bassan Carmen Fabbro 7 100 Docente da designare 1 16 Ilaria Rosa Infermieristica clinica Periodo didattico nella salute mentale e (01.10.2007in area psichiatrica 26.02.2008) Psicologia clinica M-PSI/08 Psichiatria MED/25 Infermieristica nella salute mentale e psichiatria MED/45 Scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative MED/48 Teorie dell’assistenza Periodo didattico infermieristica e evidenze (01.10.2007per il nursing 26.02.2008) Statistica medica MED/01 Informatica INF/01 Logica e filosofia della scienza M-FIL/02 Teorie dell’assistenza ed evidenze scientifiche nella infermieristica MED/45 Metodologia di Periodo didattico organizzazione dei (01.10.2007processi assistenziali 26.02.2008) Diritto del lavoro IUS/07 Management sanitario SECS-P/10 Medicina legale MED/43 Filosofia morale e bioetica M-FIL/03 Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali per l’infermieristica MED/45 Infermieristica preventiva e di comunità Medicina del lavoro CFU Periodo didattico (01.10.200726.02.2008) MED/44 37 parte generale e ordinamento Infermieristica di comunità Infermieristica preventiva Epidemiologia Pedagogia generale e sociale Attività formativa professionalizzante e di tirocinio clinico Tirocinio Laboratorio Laboratorio Tutorato individuale A scelta dello studente Tirocinio opzionale Seminari, Corsi opzionali, Corsi, Convegni MED/45 MED/45 MED/42 1.5 1 1.5 20 20 20 Ranieri Zuttion Claudia Tosolini Laura Regattin M-PED/01 2 24 Gelindo Castellarin 22 660 Coordinatore del corso di laurea 17.5 3.5 0.5 0.5 525 105 15 15 3 1.5 45 1.5 25 MED/45 14.03.200820.06.2008; 04.07.200831.07.2008; (08.09.200822.09.2008 per eventuali recuperi o approfondimenti) Prova di conoscenza di lingua inglese 6 Prova informatica di base 3 Prova finale 5 Nota: l’insegnamento di Anatomia patologica (10 ore, 0.5 CFU) dall’a.a. 2004-2005 è stato collocato al 2° anno di corso nell’ambito del Corso Integrato di Infermieristica clinica in area chirurgica. Gli studenti di questa sede che hanno frequentato l’insegnamento negli anni accademici 2002-2003 e 2003-2004 hanno acquisito il credito relativo alla suddetta disciplina nell’ambito del Corso Integrato di Fondamenti di fisiopatologia per l’infermieristica (1° anno di corso). 38 parte generale e ordinamento Corso di laurea specialistica interateneo in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche I anno (attivato presso la sede di Udine) Corso integrato Moduli Analisi della domanda sanitaria, dell’evoluzione dei servizi e del bisogno di assistenza infermieristica e ostetrica Diritto pubblico e privato I Informatica applicata I Statistica medica Epidemiologia I Sociologia della salute Sociologia dei processi economici e del lavoro I Analisi dei problemi etici in sanità Metodologia clinica avanzata e teorie dell’assistenza Storia della professione e della disciplina infermieristica Storia della professione e della disciplina ostetrica Settore Periodo di svolgimento CFU I periodo didattico (22.11.200715.03.2008) 14 50 Alvisa Palese IUS/01 INF/01 MED/01 MED/42 SPS/07 1.5 1.5 2 1 2 15 10 20 10 20 Francesco Bilotta Vincenzo Della Mea Miriam Isola Fabio Barbone Laura Montina SPS/09 1 10 Fulvia Vardabasso M-FIL/03 1 10 Paolo Gregoretti MED/45 1.5 15 Alvisa Palese MED/45 1.5 15 Loredana Sasso MED/47 Programmazione e sviluppo dei servizi sanitari, infermieristici ed ostetrici Economia aziendale applicata alla sanità I SECS-P/07 Programmazione sanitaria MED/42 Diritto del lavoro I IUS/07 Sociologia dei processi economici e del lavoro II SPS/09 Medicina del lavoro I MED/44 Sistema di elaborazione delle informazioni ING-INF/05 Metodologia della ricerca infermieristica I MED/45 Metodologia dell’Evidence Based Nursing MED/45 Metodologia della ricerca e delle Evidenze in Midwifery MED/47 I periodo didattico (22.11.200715.03.2008) Unità Presidente della commissione didattiche Docente 1 10 Daniela Zavarise 10 101 Silvio Brusaferro 1.5 0.5 1 15 6 10 Moreno Tivan Silvio Brusaferro Anna Zilli 1 1 10 10 Fulvia Vardabasso Francesca Larese Filon 1 10 Lucio Ieronutti 1.5 15 Luisa Saiani 1.5 15 Paolo Chiari 1 10 Angelo Pio Morese 39 parte generale e ordinamento Management applicato ai contesti ad elevata intensità assistenziale Progressi in Medicina interna MED/09 Progressi in chirurgia generale MED/18 Progressi in anestesiologia MED/41 Progressi in ematologia MED/15 Progressi in malattie infettive IMED/17 Management applicato ai contesti ad elevata intensità assistenziale MED/45 Stage correlato al C.I. Management applicato ai contesti ad elevata intensità assistenziale Management applicato alla salute pubblica ed alla comunità Progressi in oncologia Progressi in prevenzione cardiovascolare Progressi in malattie infettive II Progressi in psichiatria Progressi in neurologia Modelli di gestione delle cure nella comunità Ginecologia preventiva Sociologia delle reti di comunità Infermieristica di comunità Ostetricia di comunità 7 72 Giorgio Della Rocca 1 10 Giorgio Soardo 1 1 0.5 0.5 10 10 6 6 Vittorio Bresadola Giorgio Della Rocca Renato Fanin Pierluigi Viale 3 30 Daniele Salmaso II periodo didattico 7 II periodo didattico (27.03.200828.06.2008) 11.5 119 Diego Marchesoni 1 10 Ornella Belvedere MED/11 0.5 6 Gianfranco Sinagra MED/17 MED/25 MED/26 0.5 1 0.5 6 10 6 Pierluigi Viale Matteo Balestrieri Paolo Bergonzi MED/42 MED/40 0.5 1 6 10 Silvio Brusaferro Diego Marchesoni SPS/08 MED/45 MED/47 2 2.5 2 20 25 20 Carlo Beraldo Mara Pellizzari Docente da designare 8.5 Alvisa Palese Diego Marchesoni Daniela Zavarise 20 20 Silva Del Zotto Silva Del Zotto MED/06 Stage correlato al C.I. Management applicato alla salute pubblica ed alla comunità Inglese Inglese scientifico II periodo didattico (27.03.200828.06.2008) II periodo didattico L-LIN/12 I periodo didattico (22.11.200715.03.2008) 2 2 Alvisa Palese Diego Marchesoni Daniela Zavarise 40 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Ostetricia I anno Corso integrato Moduli Fisica, statistica e sistemi di elaborazione delle informazioni Fisica applicata Statistica medica Sistemi di elaborazione delle informazioni Settore Periodo di svolgimento CFU I semestre (08.10.200731.01.2008) 3 60 Franca Maria Soldano 1 1.5 20 30 Alessandra Corazza Franca Maria Soldano 0.5 10 Marco Tommasi 5 90 Luigi Xodo 1 1.5 1 1.5 22 23 20 25 Luigi Xodo Valentina Rapozzi Eleonora Di Centa Dora Fabbro 8 158 Enrico Crivellato BIO/16 BIO/17 BIO/17 2.5 1 0.5 0.5 48 20 10 10 Enrico Crivellato Paolo Govoni Antonella Bonetti Carla Pittini MED/47 1 20 Daniela Zavarise MED/47 MED/40 1 0.5 20 10 Paola Bonazzi Monica Della Martina MED/40 MED/40 0.5 0.5 10 10 Maria Maddalena Petrovec Alberto Rossi 4 70 Francesco Curcio 1.5 1 1 0.5 20 20 20 10 Corrado Pipan Francesco Curcio Carlo Ennio Michele Pucillo Anna Beltrame 7 155 Maria Pia Francescano BIO/09 2 45 Maria Pia Francescato BIO/09 0.5 10 Maria Pia Francescato FIS/07 MED/01 ING-INF/05 Biochimica, biologia e genetica medica Biochimica BIO/10 Biologia applicata Genetica medica BIO/13 MED/03 Anatomia, istologia, fisiologia della riproduzione umana, midwifery di base Anatomia umana Istologia Embriologia Organizzazione della professione Infermieristica speciale ginecologica Ginecologia e ostetricia Fisiopatologia della riproduzione umana Ginecologia endocrinologica I semestre (08.10.200731.01.2008) Fondamenti di microbiologia medica, patologia generale e malattie infettive Microbiologia e microbiologia clinica Patologia generale MED/07 MED/04 Malattie infettive MED/17 Fisiologia, igiene, scienze ostetriche, principi di farmacologia Fisiologia umana Alimentazione e nutrizione umana I semestre (08.10.200731.01.2008) II semestre (03.03.200830.06.2008) II semestre (03.03.200830.06.2008) Unità Presidente della commissione didattiche Docente 41 parte generale e ordinamento Igiene generale e applicata Medicina dell’età prenatale Ginecologia endocrinologica Infermieristica speciale ostetrica Infermieristica speciale ginecologica Farmacologia Scienze umane e psicopedagogiche e storia dell’ostetricia Storia della medicina Infermieristica speciale ostetrica Organizzazione della professione Psicologia generale Psicologia clinica Pedagogia generale e sociale Sociologia generale Discipline Demoetnoantropologiche MED/42 MED/40 MED/40 0.5 0.5 0.5 10 10 10 Guerrina Virgili Livio Bortotto Monica Della Martina MED/47 1.5 40 Maria Bruna Castelli MED/47 BIO/14 1 0.5 20 10 Patrizia Milia Federico Pea 9 155 Francesco Cavallo MED/02 0.5 10 Francesco Cavallo MED/47 2 40 Maria Luisa Del Frari MED/47 M-PSI/01 M-PSI/08 2.5 1 0.5 40 15 10 Daniela Zavarise Mario Gasparini Dario Casadei M-PED/01 SPS/07 1 1 15 15 Dario Casadei Olga Passera M-DEA/01 0.5 10 Donatella Cozzi II semestre (03.03.200830.06.2008) A scelta dello studente 3 Altre (tirocini - seminari) Tirocinio 1 MED/47 20 Totale 600 Coordinatore del corso di laurea 60 II anno Corso integrato Moduli Settore Periodo di svolgimento CFU Patologia clinica, biochimica clinica, fisiopatologia della riproduzione umana Patologia clinica MED/05 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica BIO/12 Fisiopatologia della riproduzione umana MED/40 I semestre (01.10.200731.01.2008) 2 40 Sabina Cauci 1 20 Giuliana Stel 0.5 10 Sabina Cauci 0.5 10 Giorgio Zaccagna Medicina prenatale, perinatale e patologia della riproduzione umana; neonatologia Ginecologia e ostetricia I semestre (01.10.200731.01.2008) 6 120 Piergiorgio Driul 0.5 10 Fabio Springolo MED/40 Unità Presidente della commissione didattiche Docente 42 Medicina dell’età prenatale Pediatria generale e specialistica Igiene generale e applicata Infermieristica speciale ostetrica Infermieristica speciale ginecologica parte generale e ordinamento MED/40 0.5 10 Piergiorgio Driul MED/38 MED/42 0.5 0.5 10 10 Francesco Macagno Michele Chittaro MED/47 2 40 Patrizia Milia MED/47 2 40 Patrizia Di Giacomo 6 105 Bruno Frea 0.5 1 0.5 10 15 10 Carla Cedolini Teresa Dogareschi Alessandra Spasiano 2 1.5 0.5 40 20 10 Maria Luisa Del Frari Bruno Frea Bruno Vernotti 7 140 Enrico Motz MED/47 1.5 40 Paola Bonazzi MED/47 1 20 Cristina Piazzi MED/47 MED/42 MED/35 MED/44 1 0.5 0.5 0.5 20 10 10 10 Maria Luisa Del Frari Marco Scarbolo Giuseppe Stinco Pierluigi Esposito MED/38 MED/13 0.5 1.5 10 20 Mario Casini Enrico Motz 9 175 Andreina Rabasso MED/40 MED/40 0.5 0.5 10 10 Tonino Menis Andreina Rabasso MED/38 0.5 10 Augusta Janes MED/47 2.5 45 Rosa Rendoni MED/47 2 40 Daniela Zavarise MED/47 MED/49 2 1 40 20 Giovanna De Paoli Marina Armellini Scienze medico chirurgiche e interdisciplinari cliniche di interesse ostetricoginecologico e scienze ostetriche Chirurgia generale MED/18 Anestesiologia MED/41 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche Urologia Ginecologia e ostetricia Medicina preventiva, educazione sanitaria, puericultura nell’ambito della salute sessuale e riproduttiva Infermieristica speciale ostetrica Organizzazione della professione Scienze infermieristiche ostertrico-ginecologiche Igiene generale e applicata Malattie cutanee e veneree Medicina del lavoro Pediatria generale e specialistica Endocrinologia Assistenza al parto, puericultura, fisiopatologia del puerperio, pediatria Ginecologia e ostetricia Medicina dell’età prenatale Pediatria generale e specialistica Infermieristica speciale ostetrica Infermieristica speciale ginecologica Organizzazione della professione Scienze tecniche e dietetiche I semestre (01.10.200731.01.2008) MED/47 MED/24 MED/40 II semestre (03.03.200830.06.2008) II semestre (03.03.200830.06.2008) 43 parte generale e ordinamento Metodologia scientifica e della ricerca applicata a ginecologia e ostetricia Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche MED/47 Ginecologia ed ostetricia MED/40 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica SECS-S/02 II semestre (03.03.200830.06.2008) A scelta dello studente 60 Lorenza Driul 2 0.5 40 10 Angelo Pio Morese Lorenza Driul 0.5 10 Anica Casetta 5 Altre (tirocini - seminari) Tirocinio 3 2 MED/47 20 Totale 600 Coordinatore del corso di laurea 60 III anno Corso integrato Moduli Patologia ostetrica e ginecologica, primo soccorso Farmacologia Pediatria generale e specialistica Chirurgia generale Anestesiologia Scienze infermieristiche generali cliniche e pediatriche Infermieristica speciale ostetrica Infermieristica speciale ginecologica Ginecologia e ostetricia Settore Periodo di svolgimento CFU I semestre (04.10.200731.01.2008) 5 105 Diego Marchesoni BIO/14 0.5 15 Federico Pea MED/38 MED/18 MED/41 0.5 0.5 0.5 10 10 10 Carla Romanello Enricomaria Pasqual Paolo Nadbath MED/45 0.5 10 Silvia Cogoi MED/47 1 20 Rosa Rendoni MED/47 MED/40 1 0.5 20 10 Laura De Vitt Diego Marchesoni 6 90 Carla Di Loreto MED/06 MED/19 MED/08 1.5 1 0.5 20 10 10 Fabio Puglisi Pier Camillo Parodi Carla Di Loreto MED/47 1.5 20 Jessica Fasan MED/47 MED/40 1 0.5 20 10 Paola Bonazzi Giuliano Fabiani Principi di oncologia, senologia e sessuologia Oncologia medica Chirurgia plastica Anatomia patologica Infermieristica speciale ginecologica Infermieristica speciale ostetrica Ginecologia oncologica I semestre (04.10.200731.01.2008) Unità Presidente della commissione didattiche Docente 44 parte generale e ordinamento Deontologia, etica ed economia sanitaria Igiene generale e applicata MED/42 Medicina legale MED/43 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche MED/47 Economia aziendale SECS-P/07 Bioetica MED/02 I semestre (04.10.200731.01.2008) Metodologia dell’organizzazione sanitaria Organizzazione aziendale SECS-P/10 Sociologia dei processi economici e del lavoro SPS/09 Igiene generale e applicata MED/42 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche MED/47 II semestre (03.03.200830.06.2008) Management sanitario Istituzioni di diritto pubblico IUS/09 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni M-PSI/06 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche MED/47 II semestre (03.03.200830.06.2008) Metodologia scientifica e ricerca operativa della midwifery Infermieristica speciale ostetrica MED/47 Organizzazione della professione MED/47 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica SECS-S/02 II semestre (03.03.200830.06.2008) A scelta dello studente 3 60 Lorenzo Desinan 0.5 0.5 10 10 Rosanna Quattrin Lorenzo Desinan 1 0.5 0.5 20 10 10 Daniela Zavarise Docente da designare Francesco Cavallo 3 55 Michele Chittaro 0.5 10 Federico Bianchi 1 0.5 15 10 Francesca De Luca Michele Chittaro 1 20 Patrizia Di Giacomo 3 1 50 15 Adriano Saccomano Adriano Saccomano 1 15 Livio Baracchini 1 20 Jessica Fasan 2 45 Anica Casetta 1 20 Angelo Pio Morese 0.5 15 Rosa Rendoni 0.5 10 Anica Casetta 1 Prova di conoscenza lingua inglese 6 Prova finale 5 Modulo di informatica 3 Modulo di comunicazione 1 Modulo di cultura d’impresa 1 Altre (tirocini - seminari) 1 Tirocinio Totale MED/47 20 60 600 Coordinatore del corso di laurea 45 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico I anno Corso integrato Moduli Scienze propedeutiche Fisica Statistica medica Misure elettriche ed elettroniche Sistemi di elaborazione delle informazioni Biologia e biologia molecolare Biologia applicata Biologia molecolare Chimica e propedeutica biochimica Chimica generale Chimica organica Scienze tecniche di base Organizzazione di laboratorio biomedico Patologia clinica Organizzazione di laboratorio Organizzazione aziendale Psicologia del lavoro e delle organizzazioni Anatomia umana, istologia e fisiologia Anatomia umana Istologia Fisiologia Biochimica e biochimica clinica e genetica generale Biochimica Biochimica clinica Genetica medica Settore FIS/07 MED/01 Periodo di svolgimento CFU I periodo didattico (01.10.200712.01.2008) 6 2 2 96 32 32 Miriam Isola Alessandra Corazza Miriam Isola 1 16 Ivan Ciani ING-INF/07 ING-INF/05 1 16 Massimo Lapira 4 64 Claudio Brancolini 2 20 32 32 Claudio Brancolini Franco Quadrifoglio I periodo didattico (01.10.200712.01.2008) 4 64 Franco Quadrifoglio 2 1 1 32 16 16 Franco Quadrifoglio Irene Mavelli Sandro Battistin I periodo didattico (01.10.200712.01.2008) 6 96 Maurizio Paiero 1.5 24 Edmondo Falleti MED/46 SECS-P/10 1.5 1.5 24 24 Maurizio Paiero Ornella Gonzato M-PSI/06 1.5 24 Ermanno Moscatelli 5 80 Enrico Crivellato 1.5 2 1.5 24 32 24 Enrico Crivellato Antonella Bonetti Simonetta Fusi 6 96 Sabina Cauci 2 3 1 32 48 16 Marina Comelli Sabina Cauci Incoronata Lonigro 80 Gaetano Vitale 40 16 8 Arzese Alessandra Barbara Frossi Gaetano Vitale BIO/13 BIO/11 BIO/10 BIO/10 MED/46 MED/05 BIO/16 BIO/17 BIO/09 BIO/10 BIO/12 MED/03 I periodo didattico (01.10.200712.01.2008) II periodo didattico (14.01.200829.03.2008) II periodo didattico (14.01.200829.03.2008) A scelta dello studente 1 Altre 1 Microbiologia, immunologia e flogosi Microbiologia generale Immunochimica Flogosi Unità Presidente della commissione didattiche Docente III periodo didattico 5 (31.03.2008MED/07 30.09.2008) 2.5 MED/04 1 MED/04 0.5 46 Scienze tecniche di microbiologia Patologia generale Patologia generale Patologia molecolare Oncologia Patologia cellulare Scienze tecniche di medicina di laboratorio parte generale e ordinamento MED/46 16 Stefania Zanini III periodo didattico 5 MED/04 (31.03.20080.5 MED/04 30.09.2008) 1 MED/04 1 MED/04 1 1 80 8 16 16 16 Alberto Degrassi Giorgia Gri Francesco Curcio Alberto Degrassi Matteo Toller MED/46 24 Nicola Cannarsa 300 Coordinatore del corso di laurea 1.5 A scelta dello studente 2 Altre 2 Tirocinio MED/46 12 Totale 59 II anno Corso integrato Moduli Fisiopatologia generale Elementi di fisiopatologia Fisiopatologia endocrina e del metabolismo Oncologia medica Malattie dell’apparato cardiovascolare Endocrinologia Igiene generale ed applicata, medicina legale e norme di sicurezza e radioprotezione Igiene generale e applicata Medicina del lavoro Bioetica, deontologia e d etica professionale Storia della medicina di laboratorio Bioetica applicata Educazione permanente Economia aziendale Microbiologia clinica Microbiologia e microbiologia clinica Settore Periodo di svolgimento CFU I periodo didattico (01.10.200720.11.2007) 5 1 80 16 Francesco Curcio Anna Maria Zambito MED/04 MED/06 1 1 16 16 Francesco Curcio Giuseppe Aprile MED/11 MED/13 1 1 16 16 Antonio Colatutto Renato De Martini 3 48 Paolo Andrian 2 1 32 16 Paolo Andrian Beppino Colle 3 48 Francesco Saverio Ambesi Impiombato MED/02 MED/02 0.5 0.5 8 8 M-PED/01 SECS-P/07 1 1 16 16 Sandro Battistin Francesco Saverio Ambesi Impiombato Maurizio Paiero Ornella Gonzato 6 96 Alessandra Arzese 1.5 24 Corrado Pipan MED/04 I periodo didattico (01.10.200720.11.2007) MED/42 MED/44 I periodo didattico (01.10.200720.11.2007) MED/07 II periodo didattico (21.11.200705.04.2008) Unità Presidente della commissione didattiche Docente 47 parte generale e ordinamento Microbiologia clinica Analisi e diagnostica microbiologica e virologica Scienze tecniche di microbiologia Immunologia ed immunoematologia Immunologia Immunoematologia e medicina trasfusionale Emostasi Scienze tecniche di immunologia Metodologie in immunometria Scienze tecniche di immunoematologia e centro trasfusionale MED/07 1.5 24 Giuseppe Botta MED/07 1.5 24 Alessandra Arzese MED/46 1.5 24 Angelo Michelutti 6 96 Carlo Ennio Michele Pucillo 1 16 Carlo Ennio Michele Pucillo MED/05 MED/05 1.5 1 24 16 Cristina Rinaldi Roberta Giacomello MED/46 1 16 Marco De Carli MED/05 1 16 Giuliana Stel MED/46 0.5 8 Cristina Dreossi 6 96 Carlo Alberto Beltrami 2 2 32 32 Carlo Alberto Beltrami Carla Di Loreto 1.5 0.5 12 12 8 Matteo De Luca Denis Pivetta Saverio Govoni 3 48 Daniela Damiani 1 16 Edmondo Falleti 1 1 16 16 Pierguido Sala Daniela Damiani 4 1.5 1.5 64 24 24 Sabina Cauci Giuliana Stel Sabina Cauci 1 16 Piero Cappelletti 375 Coordinatore del corso di laurea MED/04 II periodo didattico (21.11.200705.04.2008) A scelta dello studente 1 Altre 1 Istopatologia e citopatologia Anatomia ed istologia patologica MED/08 Citopatologia e colpocitologia MED/08 Scienze tecniche di istopatologia e citopatologia MED/46 Scienze tecniche settorie Patologia clinica ed ematologia Citopatologia ematologica Tecniche immunologiche avanzate Malattie del sangue III periodo didattico (07.04.200830.09.2008) MED/46 MED/05 III periodo didattico (07.04.200830.09.2008) MED/05 MED/15 Biochimica clinica Analisi biochimico cliniche BIO/12 Biochimica clinica BIO/12 Scienze tecniche di biochimica clinica MED/46 III periodo didattico (07.04.200830.09.2008) A scelta dello studente 2 Altre 2 Tirocinio Totale MED/46 15 57 48 parte generale e ordinamento III anno Corso integrato Moduli Tecniche diagnostiche di microbiologia, virologia, micologia e parassitologia Microbiologia e microbiologia clinica Parassitologia degli animali domestici Gestione di laboratorio Statistica per la ricerca Sistemi di elaborazione delle informazioni Patologia clinica e patologia molecolare Patologia cellulare diagnostica Patologia molecolare diagnostica Scienze tecniche di colture cellulari Scienze tecniche in microscopia clinica Settore Periodo di svolgimento CFU I periodo didattico (01.10.200721.11.2007) 2 32 Alessandra Arzese MED/07 1 16 Alessandra Arzese VET/06 1 16 Paola Beraldo 4 1.5 64 24 Miriam Isola Miriam Isola 2.5 40 Vincenzo Della Mea 4 64 Edmondo Falleti MED/05 1 16 Antonella Meli MED/05 1 16 Edmondo Falleti MED/46 1 16 Silvio Zamparo MED/46 1 16 Nadia Bortolotti 6 96 Carla Di Loreto MED/08 1.5 24 Laura Mariuzzi MED/08 1.5 24 Carla Di Loreto MED/08 1 16 Nicoletta Finato MED/46 1 16 Marina Battistig MED/46 1 16 Maura Pandolfi 4 64 Massimo Baraldo 1 16 Massimo Baraldo SECS-S/02 I periodo didattico (01.10.200721.11.2007) ING-INF/05 I periodo didattico (01.10.200721.11.2007) A scelta dello studente 3 Altre 1 Tecniche diagnostiche di citopatologia, istopatologia ed anatomia patologica Biologia molecolare applicata ad anatomia patologica Istochimica ed immunoistochimica patologica Patologia diagnostica ultrastrutturale Scienze tecniche di indagine ultrastrutturale Scienze tecniche di istochimica ed immunoistochimica Farmacotossicologia e galenica farmaceutica Monitoraggio dei tossici II periodo didattico (22.11.200730.09.2008) BIO/14 II periodo didattico (22.11.200730.09.2008) Unità Presidente della commissione didattiche Docente 49 parte generale e ordinamento Galenica farmaceutica Farmacologia Scienze tecniche di farmacotossicologia Patologia genetica e genetica medica Patologia genetica Citogenetica medica Genetica medica molecolare Biochimica clinica BIO/14 BIO/14 1 1 MED/46 MED/04 MED/03 MED/03 BIO/12 Prova finale II periodo didattico (22.11.200730.09.2008) 1 16 Loretta Franceschi 64 Franco Quadrifoglio 1 1 1 1 16 16 16 16 Marina Giunta Livio Bortotto Incoronata Lonigro Franco Quadrifoglio 5 Altre Totale Renzo Peressoni Laura Perissin 4 Prova di conoscenza Lingua Inglese Tirocinio 12 20 6 2 MED/46 23 64 575 Coordinatore del corso di laurea 50 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia I anno Corso integrato Moduli Scienze di base Fisica medica Biofisica Calcolo matematico Elettronica Settore FIS/07 FIS/07 MAT/05 ING-INF/07 Anatomia umana Anatomia umana Neuroanatomia Istologia BIO/16 BIO/16 BIO/17 Basi biologiche e molecolari della vita Biologia generale Chimica e biochimica Genetica medica BIO/13 BIO/10 MED/03 Filosofia della medicina, diritto sanitario e bioetica generale Storia della medicina Bioetica Diritto pubblico Periodo di svolgimento CFU Unità didattiche I semestre (01.10.2007-31.01.2008) 5 1.5 1 1 1.5 100 35 15 20 30 I semestre (01.10.2007-31.01.2008) 6 3 1.5 1.5 114 60 30 24 I semestre (01.10.2007-31.01.2008) 4 1 2 1 88 20 48 20 I semestre (01.10.2007-31.01.2008) 3 58 1 1 1 21 17 20 MED/02 MED/02 IUS/09 Modulo di informatica 3 Tutorato 1 Tirocinio MED/48 Fisiologia Fisiologia generale Neurofisiologia Psicologia generale Neurofisiologia BIO/09 BIO/09 M-PSI/01 M-PSI/02 Basi fisiopatologiche e di prevenzione Patologia generale Igiene generale e applicata MED/04 MED/42 Neurologia Anatomia clinica del S.N. Fisiopatologia del S.N. centrale Fisiopatologia del S.N. periferico Tecniche di registrazione di neurofisiopatologia Elettroencefalografia Elettroencefalografia Tecniche di registrazione di elettroencefalografia MED/26 MED/26 MED/26 1 25 II semestre (03.03.2008-06.06.2008) 7 2.5 1.5 1.5 1.5 134 44 30 30 30 II semestre (03.03.2008-06.06.2008) 2 0.5 1.5 40 10 30 II semestre (03.03.2008-06.06.2008) 6 1 2 2 120 20 40 40 1 20 II semestre (03.03.2008-06.06.2008) 3 1.5 60 30 1.5 30 MED/48 MED/26 MED/48 20 Modulo di comunicazione 1 Tutorato 2 40 14 350 Tirocinio Totale MED/48 58 51 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica, per Immagini e Radioterapia I anno Corso integrato Moduli Settore Matematica, fisica, statistica ed informatica Analisi Matematica Statistica medica Informatica MAT/05 MED/01 INF/01 Fisica generale Fisica generale Fisica applicata FIS/07 FIS/07 Anatomia umana topografica sistematica Anatomia umana BIO/16 Anatomia umana topografica: correlazioni radiologiche BIO/16 Istologia Chimica generale e biochimica Chimica generale e biochimica Biologia applicata Biologia applicata Igiene, igiene ambientale e medicina del lavoro Igiene generale e applicata Medicina legale Medicina del lavoro Radioprotezione Misure elettriche ed elettronica Misure elettriche ed elettroniche Anatomo-fisiologia umana Fisiologia umana Neuroanatomia 70 Franca Maria Soldano 1 1 2 20 20 30 Carlo Luciano Cecchini Franca Maria Soldano Francesco Fabris I semestre (01.10.200725.01.2008) 3 1.5 1.5 50 25 25 Gennaro Esposito Gennaro Esposito Eugenia Moretti I semestre (01.10.200725.01.2008) 5 100 Luciana Travan 3 60 Luciana Travan 1 1 10 10 20 Giuseppe Como Francesco Toso Paolo Govoni 2 50 Franco Quadrifogli o 2 50 Franco Quadrifoglio I semestre (01.10.200725.01.2008) 1 1 20 20 Claudio Brancolini Claudio Brancolini I semestre (01.10.200725.01.2008) 5 100 Lorenzo Desinan 1.5 1 1.5 1 30 20 30 20 Roberto Cocconi Lorenzo Desinan Francesca Gubian Annalisa Trianni 1 20 Ermanno Arcicasa 1 20 Ermanno Arcicasa 3 50 Franco Mallardi 2 1 30 20 Elena Tosoratti Franco Mallardi 1 25 1 25 Francesco Saverio Ambesi Impiombato Ambesi Impiombato Francesco Saverio BIO/10 MED/42 MED/43 MED/44 MED/36 II semestre (03.03.200827.06.2008) ING-INF/07 BIO/09 BIO/16 MED/04 Unità Presidente della commissione didattiche Docente 4 I semestre (01.10.200725.01.2008) BIO/13 CFU I semestre (01.10.200725.01.2008) BIO/17 Patologia generale Patologia generale Periodo di svolgimento II semestre (03.03.200827.06.2008) II semestre (03.03.200827.06.2008) 52 Apparecchiature dell’area radiologica Apparecchiature convenzionali Apparecchiature RM Apparecchiature convenzionali parte generale e ordinamento II semestre (03.03.200827.06.2008) 4 80 Massimo Bazzocchi MED/36 MED/50 1 0.5 20 10 Viviana Londero Renato Padovani MED/50 1 0.5 10 10 10 Stefano Da Dalt Benedetto Falcone Massimo Bazzocchi 1 20 Bruno Duratti 2 30 Gabriele Puppis 2 30 Gabriele Puppis 3 60 Vittorio Bresadola 0.5 0.5 1 10 10 20 Paolo Cencin Vittorio Bresadola Francesca Colò 1 20 Giuseppe Como 10 120 Chiara Zuiani 6 4 60 60 Chiara Zuiani Chiara Zuiani 16 400 Coordinatore del corso di laurea Apparecchiature ecografiche MED/50 Apparecchiature radioterapiche MED/50 Informatica ed archiviazione Informatica Nozioni di primo soccorso e metodologie sanitarie Medicina interna Chirurgia generale Anestesiologia Assistenza al paziente in radiologia INF/01 MED/09 MED/18 MED/41 II semestre (03.03.200827.06.2008) II semestre (03.03.200827.06.2008) MED/45 Tecniche di diagnostica per immagini I Anatomia radiologica Tecnica radiologica MED/36 MED/36 Tirocinio MED/50 II semestre (03.03.200827.06.2008) Totale 60 II anno Corso integrato Moduli Radiobiologia e radioprotezione Radioprotezione Fisica applicata alla strumentazione radiodiagnostica e radioterapia nucleare e subnucleare Radioprotezionistica Tecniche di diagnostica per immagini II Settore MED/36 Periodo di svolgimento I semestre (01.10.200725.01.2008) I semestre (01.10.200725.01.2008) FIS/07 I semestre (01.10.200725.01.2008) CFU Unità Presidente della commissione didattiche Docente 1 20 Massimo Bazzocchi 1 20 Massimo Bazzocchi 1 20 Renato Padovani 1 20 Renato Padovani 10 140 Rossano Girometti 53 parte generale e ordinamento Diagnostica per immagini e radioterapia A Diagnostica per immagini e radioterapia B Anatomia radiologica clinica Anatomia radiologica generale Apparecchiature in radioterapia Apparecchiature in medicina nucleare Patologia clinica e farmacologica Patologia clinica Diagnostica clinica radioisotopica Farmacologia dei mezzi di contrasto Tecniche di diagnostica per immagini III, IV e radiofarmaci Attività assistenziale nel campo della diagnostica per immagini Angiografia T.C. Radiologia digitale R.M. Avanzamenti tecnologici T.C. – R.M. MED/36 3 30 Rossano Girometti MED/36 MED/37 3 1 30 20 Rossano Girometti Francesca Iaiza MED/37 1 20 Maria Cristina De Colle MED/50 1 20 Bruno Duratti MED/50 1 10 10 Povolato Michele Andrea Cecotti 3 50 Massimo Baraldo 0.5 10 Gianni De Stasio BIO/14 1.5 20 Roberto Spaziante BIO/14 1 20 Massimo Baraldo 10 140 Massimo Bazzocchi MED/36 MED/36 MED/36 MED/36 MED/36 1.5 1 2 3 2 30 20 25 30 25 Chiara Del Frate Daniele Gasparini Chiara Zuiani Massimo Bazzocchi Chiara Zuiani MED/36 0.5 10 Mauro Gaetano Trovò 6 90 Franca Maria Soldano 2 30 Franca Maria Soldano 2 30 Marco Tommasi 2 30 Francesco De Luca 550 Coordinatore del corso di laurea MED/05 II semestre (03.03.200827.06.2008) Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica SECS-S/02 Sistema di elaborazione delle informazioni per controllo qualità nelle applicazioni biomediche ING-INF/05 Elaborazione delle informazioni e gestione per l’utente ING-INF/05 A scelta dello studente Tirocinio Totale I semestre (01.10.200725.01.2008) II° semestre (03.03.200827.06.2008) 7 MED/50 22 60 54 parte generale e ordinamento III anno Corso integrato Moduli Settore Periodo di svolgimento Produzione e trattamento delle immagini diagnostiche Anatomia radiologica clinica MED/36 Radiologia medica TAC MED/36 I semestre (01.10.200726.01.2008) Tecniche in terapia medico nucleare e tecniche radioterapiche Elaborazione piani di cura MED/36 Protezione dalle radiazioni MED/36 Tecniche in medicina nucleare MED/36 Tecniche in radioterapia MED/36 Oncologia radioterapica MED/36 Tecniche di laboratorio di radioterapia MED/36 Brachiterapia MED/36 I semestre (01.10.200726.01.2008) Scienze del management sanitario Diritto del lavoro IUS/07 Istituzioni di diritto pubblico IUS/09 Organizzazione aziendale SECS-P/10 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni M-PSI/06 Psicologia sociale M-PSI/05 Sociologia dei processi economici e del lavoro SPS/09 I semestre (01.10.200726.01.2008) Filosofia della medicina e bioetica generale Storia della medicina Etica e organizzazione della professione I semestre (01.10.200726.01.2008) Discipline clinico-oncologiche Oncologia medica Malattie dell’apparato respiratorio Malattie dell’apparato cardiovascolare Chirugia toracica Medicina fisica e riabilitativa Anestesiologia A scelta dello studente CFU Unità Presidente della commissione didattiche Docente 4 50 Massimo Bazzocchi 3 1 30 20 Massimo Bazzocchi Stefano Meduri 10 200 Alberto Buffoli 1.5 1.5 1.5 2 1 30 30 30 40 20 Maria Rosa Malisan Faustino Bonutti Francesco Giacomuzzi Marco Andrea Signor Alberto Buffoli 1.5 1 30 20 Bruno Duratti Sandro Fongione 6 60 Adriano Saccomano 1 1 1 10 10 10 Anna Zilli Adriano Saccomano Olga Passera 1 1 10 10 Anna Signor Moreno Lirutti 1 10 Olga Passera 2 40 Bruno Duratti 0.5 10 Marco Bresadola 1.5 30 Bruno Duratti 4 70 Sergio De Marchi 1 20 Fabio Puglisi MED/10 0.5 10 Sergio De Marchi MED/11 MED/21 0.5 0.5 10 10 Sergio De Marchi Carla Cedolini MED/34 MED/41 0.5 1 2 10 10 Paolo Di Benedetto Maria Gabriella Costa MED/02 MED/02 MED/06 II semestre (03.03.200827.06.2008) 55 parte generale e ordinamento Tirocinio MED/50 12 Prova di conoscenza lingua inglese 300 6 Prova finale 5 Modulo di informatica 3 Modulo di comunicazione 1 Modulo di cultura d’impresa 1 Altre (tirocini e seminari) 4 Totale 60 Coordinatore del corso di laurea 56 parte generale e ordinamento Corso di laurea interateneo in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro I anno (attivato presso la sede di Trieste) Corso integrato Moduli Settore Periodo di svolgimento CFU I semestre 6 105 Diego Dreossi 2 2 2 35 35 35 James Neil Hickey Sara Drioli Diego Dreossi 8 141 Fabio Barbone MED/01 INF/01 2 2 35 35 Franca Maria Soldano Vincenzo Della Mea ING-INF/05 MED/42 1 3 18 53 Vincenzo Della Mea Fabio Barbone BIO/10 4 1.5 70 26 Claudio Brancolini Gabriella Sandri BIO/12 BIO/13 0.5 2 9 35 Fabio Dugulin Claudio Brancolini 1 18 Silva Del Zotto 1 18 Silva Del Zotto Scienze chimico-fisiche Chimica generale e inorganica Chimica organica Fisica applicata Scienze statistiche, informatiche ed epidemiologiche Statistica medica Informatica Sistemi di elaborazione delle informazioni Epidemiologia CHIM/03 CHIM/06 FIS/07 I semestre Scienze biochimiche Biochimica Biochimica clinica e biologia molecolare Biologia applicata Lingua inglese Lingua e traduzione Lingua inglese I semestre I semestre L-LIN/12 A scelta dello studente 2 Tirocinio Scienze biomediche I Anatomia umana Fisiologia Scienze biomediche II e malattie infettive Microbiologia Patologia generale Malattie infettive Scienze della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro Igiene generale e applicata I Igiene generale e applicata II Igiene industriale I Igiene industriale II Unità Presidente della commissione didattiche Docente 6 II semestre 4 2 2 70 35 35 Francesca Rui Renato Bareggi Francesca Rui II semestre 5 88 Enrico Angelo Tonin 2 2 1 35 35 18 Enrico Angelo Tonin Maurizio Romano Roberto Luttazzi 6 104 Giovanni Nedoclan 1.5 1.5 1.5 1.5 26 26 26 26 Cesare Campello Giovanni Nedoclan Antonio Fiorito Massimo Bovenzi BIO/16 BIO/09 MED/07 MED/04 MED/17 II semestre MED/42 MED/42 MED/44 MED/44 57 parte generale e ordinamento Lingua inglese Lingua e traduzione Lingua inglese II semestre L-LIN/12 2 35 Silva Del Zotto 2 35 Silva Del Zotto A scelta dello studente 1 Tirocinio 9 Totale 54 Coordinatore del corso di laurea II anno (attivato presso la sede di Udine) Corso integrato Moduli Settore Periodo di svolgimento CFU Unità Presidente della commissione didattiche Docente Scienze umane Psicologia generale e clinica M-PSI/01 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni M-PSI/06 Organizzazione aziendale SECS-P/10 I semestre (01.10.200715.12.2007) 3 1 54 18 Roberto Giummolè Paolo Brambilla 1 1 18 18 Giantullio Perin Roberto Giummolè Scienze dell’ambiente e ecosistemi Botanica ambientale e applicata - Mod. 1: Botanica generale e sistematica Botanica ambientale e applicata - Mod. 2: Tecniche di biomonitoraggio ambientale Chimica dell’ambiente e dei beni culturali Mod. 1: Chimica dell’atmosfera Chimica dell’ambiente e dei beni culturali Mod. 2: Tecniche analitiche ambientali Ecologia - Mod. 1: Ecologia Ecologia - Mod. 2: Intossicazione da biotossine algali Scienze tecniche mediche e applicate Mod. 1: Prevenzione dell’inquinamento atmosferico Scienze tecniche mediche e applicate - Mod. 2: Tecniche della prevenzione I semestre (01.10.200715.12.2007) 7.5 135 Ivan Ciani BIO/03 1 18 Sonia Comin BIO/03 1 18 Guido Incerti CHIM/12 1 18 Pierluigi Barbieri CHIM/12 BIO/07 1 1 18 18 Giampiero Adami Stefano Martellos BIO/07 0.5 9 Aurelia Tubaro MED/50 1 18 Flavio Moimas MED/50 1 18 Ivan Ciani 58 Farmacologia e tossicologia Farmacologia - Mod. 1: Farmacologia generale Farmacologia - Mod. 2: Rischi da fitosanitari Chimica farmaceutica tossicologica Legislazione, controlli e vigilanza di prodotti cosmetici e erboristici La contaminazione chimica degli alimenti Tossicologia industriale Tossicologia forense e delle sostanze tossiche voluttarie parte generale e ordinamento 7.5 134 Giovanna Cornelio 1 18 Laura Perissin BIO/14 1 18 Massimo Baraldo CHIM/08 1 18 Daniele Zampieri CHIM/09 1 18 Guglielmo Zingone MED/42 MED/44 1 1.5 18 26 Maria Parpinel Giovanna Cornelio 1 18 Paolo Fattorini 9 159 Lanfranco Conte 2 2 35 35 Donatella Peressini Lanfranco Conte VET/04 2 35 Mara Lucia Stecchini VET/04 1 18 Roberto Geroldi MED/42 1 18 Cecilia Savonitto MED/50 1 18 Carlo Bolzonello 4 70 Lucio Petronio 2 35 Francesca Valent 2 35 Lucio Petronio 6 107 Corrado Negro 2 35 Giorgio Berlot 1 18 Corrado Negro BIO/14 I semestre (01.10.200715.12.2007) MED/43 A scelta dello studente 2 Tirocinio Scienze dell’alimentazione Scienze e tecnologie alimentari Chimica degli alimenti Ispezione degli alimenti di origine animale - Mod. 1: Ispezione degli alimenti di origine animale Ispezione degli alimenti di origine animale - Mod. 2: Igiene delle produzioni zootecniche Igiene degli alimenti e della nutrizione Tecniche della prevenzione nell’igiene degli alimenti Organizzazione sanitaria Servizi sanitari ed epidemiologia ambientale Principi e legislazione della prevenzione negli ambiti di lavoro 10 AGR/15 CHIM/10 MED/42 II semestre (01.03.200815.05.2008) II semestre (01.03.200815.05.2008) MED/44 Scienze interdisciplinari cliniche I Emergenze, catastrofi e calamità ambientali e primo intervento MED/41 Medicina del lavoro - Mod. 1: Pronto soccorso e primo soccorso negli ambienti di lavoro MED/44 II semestre (01.03.200815.05.2008) 59 parte generale e ordinamento Medicina del lavoro - Mod. 2: Intossicazioni professionali, primo intervento e antidoti MED/44 Medicina del lavoro - Mod. 3: Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali MED/44 La prevenzione degli eventi acuti MED/44 A scelta dello studente 1 Tirocinio 10 Totale 60 1 18 Giovanna Cornelio 1 18 Carlo Venturini 1 18 Luigi Lorusso Coordinatore del corso di laurea III anno (attivato presso la sede di Trieste) Corso integrato Moduli Settore Periodo di svolgimento CFU Scienze interdisciplinari cliniche II Malattie dell’apparato respiratorio MED/10 Malattie predisponesti ai danni ambientali occupazionali MED/09 Malattie degli organi di senso di origine professionale MED/44 Tecniche della prevenzione delle malattie professionali MED/50 Medicina fisica e riabilitativa MED/34 Malattie dell’apparato cutaneo di origine professionale MED/44 Medicina del lavoro Mod. 1: Ergonomia MED/44 Medicina del lavoro Mod. 2: Malattie lavoro-correlate MED/44 I semestre 9 161 Corrado Negro 1 18 Renata De Zotti 1 18 Sergio Minutillo 1 18 Corrado Negro 1 2 18 35 Paolo Toffanin Antonietta Zadini 1 18 Francesca Larese Filon 1 18 Marco Placci 1 18 Corrado Negro Scienze giuridiche Diritto del lavoro Diritto processuale penale Diritto penale I semestre 4 1 1.5 1.5 70 18 26 26 Paolo Pittaro Roberta Nunin Atonia Antonella Marandola Paolo Pittaro I semestre 7 124 Carla de Leitenburg 1 18 Concettina Giovani IUS/07 IUS/16 IUS/17 Tecnologie ambientali e sistemi di sicurezza Fisica tecnica ambientale Mod. 1: Fisica tecnica ambientale ING-IND/11 Unità Presidente della commissione didattiche Docente 60 parte generale e ordinamento Fisica tecnica ambientale Mod. 2: Inquinamento e depurazione dell’aria ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale Mod. 3: Sicurezza e protezione ambientale ING-IND/11 Ingegneria sanitaria e ambientale ICAR/03 Campi elettromagnetici ING-INF/02 Medicina del lavoro Mod. 1: Sorveglianza fisica della radioprotezione MED/44 Medicina del lavoro Mod. 2: Sorveglianza sanitaria della radioprotezione MED/44 1 18 Carla de Leitenburg 1 18 Stefano Grimaz 1.5 1.5 26 26 Daniele Goi Massimiliano Benes 0.5 9 Francesco Muzzolon 0.5 9 Massimo Bovenzi 5 89 Gianluca Procino MED/42 2 35 Marta Plazzotta MED/42 1 18 Giorgio Ferigo MED/44 1 18 Francesco Gibertini A scelta dello studente 2 Tirocinio 10 Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari I Igiene generale e applicata Mod. 1: Igiene del suolo e dei siti inquinati; i rifiuti Igiene generale e applicata Mod. 2: Igiene dell’indoor e delgi insediamenti abitativi Le buone pratiche per la prevenzione nei luoghi di lavoro Processi produttivi e rischi associati Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari II Igiene generale e applicata Mod. 1: Valutazioni, decisioni e comunicazione ambientale Igiene generale e applicata Mod. 2: Le certificazioni di qualità Igiene generale e applicata Mod. 3: La comunicazione del rischio Informazione e formazione nei luoghi di lavoro Medicina legale Medicina legale II semestre MED/50 1 18 Gianluca Procino 4 71 Fabiana Eva MED/42 1 18 Fabiana Eva MED/42 0.5 9 Vandamaria Forcella MED/42 1 18 Giancarlo Sturloni 1.5 26 Donatella Ferrante 2 2 35 35 Carlo Scorretti Carlo Scorretti II semestre MED/44 II semestre MED/43 61 parte generale e ordinamento A scelta dello studente 3 Altre attività 7 Tirocinio 5 Prova finale 8 Totale 66 Coordinatore del corso di laurea 62 parte generale e ordinamento CALENDARIO ESAMI DI PROFITTO Corso di laurea in Fisioterapia I anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Fondamenti di fisica e biofisica dei fenomeni biologici e delle tecniche fisioterapiche 04.02.2008 29.02.2008 14.07.2008 01.09.2008 02.02.2009 Basi biologiche e molecolari della vita 08.02.2008 25.02.2008 15.07.2008 12.09.2008 06.02.2009 Basi morfologiche del corpo umano 13.02.2008 27.02.2008 18.07.2008 19.09.2008 09.02.2009 Metodologia generale della riabilitazione e basi di Igiene 14.02.2008 22.02.2008 17.07.2008 22.09.2008 16.02.2009 Basi psicopedagogiche dell’intervento riabilitativo 18.02.2008 28.02.2008 16.07.2008 30.09.2008 20.02.2009 Fisiologia speciale del sistema nervoso 21.07.2008 31.07.2008 05.09.2008 26.09.2008 27.02.2009 Basi funzionali, fisiologiche e patologiche dell’organismo 25.07.2008 30.07.2008 15.09.2008 25.09.2008 27.02.2009 Chinesiologia, metodologia generale della riabilitazione motoria e fisioterapia strumentale 22.07.2008 28.07.2008 02.09.2008 18.09.2008 03.02.2009 Tirocinio 24.09.2008 22.01.2009 II anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Neurologia e neuroriabilitazione 04.02.2008 29.02.2008 14.07.2008 31.09.2008 09.02.2009 Patologia e riabilitazione dell’apparato locomotore 08.02.2008 25.02.2008 18.07.2008 26.09.2008 13.02.2009 Pediatria e riabilitazione pediatrica 11.02.2008 22.02.2008 21.07.2008 05.09.2008 02.02.2009 Metodologia generale della riabilitazione e terapia manuale 15.07.2008 25.07.2008 08.09.2008 19.09.2008 16.02.2009 Medicina generale e specialistica: clinica e riabilitazione 22.07.2008 30.07.2008 15.09.2008 26.09.2008 20.02.2009 Clinica e riabilitazione dell’apparato cardiovascolare e respiratorio 16.07.2008 28.07.2008 09.09.2008 18.09.2008 03.02.2009 Clinica e riabilitazione in psichiatria e neuropsichiatria infantile 17.07.2008 29.07.2008 12.09.2008 17.09.2008 19.02.2009 Modulo di Statistica di base 15.02.2008 20.02.2008 29.07.2008 22.09.2008 11.02.2009 Tirocinio 30.09.2008 26.01.2009 63 parte generale e ordinamento III anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Fisiologia, clinica e riabilitazione neurolinguistica 04.02.2008 25.02.2008 14.07.2008 08.09.2008 02.02.2009 Fisiologia, clinica e riabilitazione neuropsicologica 06.02.2008 27.02.2008 16.07.2008 10.09.2008 05.02.2009 Metodiche riabilitative e neuromotorie speciali 11.02.2008 28.02.2008 18.07.2008 12.09.2008 09.02.2009 Metodologia e tecniche della riabilitazione motoria 18.02.2008 26.02.2008 21.07.2008 09.09.2008 12.02.2009 Aspetti organizzativo - gestionali e legali delle scienze riabilitative 15.07.2008 25.07.2008 15.09.2008 19.09.2008 16.02.2009 Medicina e riabilitazione materno - fetale 17.07.2008 28.07.2008 11.09.2008 16.09.2008 19.02.2009 Riabilitazione delle disabilità viscerali e delle disabilità speciali 22.07.2008 31.07.2008 17.09.2008 27.09.2008 23.02.2009 Metodologia della ricerca ed epidemiologia 23.07.2008 30.07.2008 18.09.2008 22.09.2008 26.02.2009 Tirocinio 26.09.2008 30.01.2009 64 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Infermieristica - sede di Mestre I anno Corso Integrato Fondamenti di infermieristica 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello 09.01.2008 18.02.2008 24.07.2008 11.09.2008 16.02.2009 Prevenzione e sicurezza 10.01.2008 21.02.2008 28.07.2008 12.09.2008 20.02.2009 Basi molecolari della vita 07.01.2008 25.02.2008 21.07.2008 08 .09.2008 16.02.2009 Basi morfo-strutturali del corpo umano 08.01.2008 29.02.2008 22.07.2008 09.09.2008 17.02.2009 Basi funzionali del corpo umano 19.05.2008 23.07.2008 01.09.2008 15.09.2008 18.02.2009 Basi di patologia 21.05.2008 25.07.2008 03.09.2008 17.09.2008 19.02.2009 Infermieristica clinica 23.05.2008 29.07.2008 05.09.2008 19.09.2008 20.02.2009 Tirocinio 29.09.2008 28.01.2009 II anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Infermieristica clinica in area medico - chirurgica 20.02.2008 27.02.2008 22.07.2008 02.09.2008 16.02.2009 Infermieristica in sanità pubblica 22.02.2008 29.02.2008 24.07.2008 03.09.2008 18.02.2009 Infermieristica clinica negli ambiti psicologico e psichiatrico 21.07.2008 28.07.2008 01.09.2008 22.09.2008 17.02.2009 Infermieristica clinica in medicina specialistica 23.07.2008 29.07.2008 04.09.2008 24.09.2008 19.02.2009 Infermieristica clinica in area materno – infantile 25.07.2008 30.07.2008 05.09.2008 26.09.2008 20.02.2009 Tirocinio 30.09.2008 29.01.2009 III anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Infermieristica clinica in area geriatrica e delle patologie disabilitanti 18.02.2008 25.02.2008 22.07.2008 02.09.2008 16.02.2009 Infermieristica clinica in area critica 20.02.2008 27.02.2008 24.07.2008 03.09.2008 12.02.2009 Infermieristica clinica nelle patologie testa - collo 22.02.2008 29.02.2008 31.07.2008 04.09.2008 17.02.2009 Aspetti giuridici della professione 21.07.2008 28.07.2008 01.09.2008 24.09.2008 19.02.2009 Infermieristica comunitaria 23.07.2008 29.07.2008 04.09.2008 26.09.2008 20.02.2009 Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali 25.07.2008 30.07.2008 05.09.2008 22.09.2008 19.02.2009 Tirocinio 25.09.2008 29.01.2009 65 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Infermieristica - sede di Pordenone I anno Corso Integrato 1° appello Fondamenti di infermieristica 13.02.2008 17.03.2008 21.04.2008 21.05.2008 da definire 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Prevenzione e sicurezza 07.04.2008 23.05.2008 24.07.2008 11.09.2008 da definire Basi molecolari della vita 04.12.2007 14.01.2008 12.02.2008 09.09.2008 da definire Basi morfo-strutturali del corpo umano 15.01.2008 14.02.2008 27.03.2008 21.05.2008 da definire Basi funzionali del corpo umano 28.03.2008 22.04.2008 22.05.2008 09.09.2008 da definire Basi di patologia 23.04.2008 26.05.2008 23.07.2008 10.09.2008 da definire Infermieristica clinica 28.04.2008 27.05.2008 25.07.2008 10.09.2008 da definire Tirocinio 24-25da definire 26.09.2008 II anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Infermieristica clinica e scienze umane in area medica 11.01.2008 15.02.2008 18.03.2008 18.04.2008 da definire Infermieristica clinica e scienze umane in area chirurgica 30.04.2008 20.06.2008 29.07.2008 01.09.2008 da definire Infermieristica clinica in area psichiatrica 21.12.2007 07.01.2008 13.02.2008 17.03.2008 da definire Infermieristica riabilitativa e scienze umane nella cronicità/disabilità 02.05.2008 18.06.2008 25.07.2008 01.09.2008 da definire Tirocinio 29-30.09.2008 da definire III anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Fondamenti programmazione ed organizzazione sanitaria 21.12.2007 08.01.2008 04.03.2008 31.07.2008 da definire Fondamenti di etica e responsabilità professionale 07.01.2008 04.03.2008 15.04.2008 02.09.2008 da definire Infermieristica preventiva, educativa e di comunità 05.03.2008 17.04.2008 29.07.2008 03.09.2008 da definire 06.03.2008 18.04.2008 Infermieristica clinica in area critica e dell'emergenza 03.03.2008 16.04.2008 30.07.2008 02.09.2008 da definire Fondamenti della disciplina infermieristica e metodologia della ricerca 09.01.2008 29.02.2008 15.04.2008 29.07.2008 da definire Tirocinio 31.07.2008 da definire 66 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Infermieristica - sede di Udine I anno Corso Integrato 1° appello Fondamenti di infermieristica 11.01.2008 18.03.2008 11.04.2008 27.06.2008 Dicembre 2008 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Prevenzione e sicurezza 12.02.2008 26.02.2008 28.03.2008 02.07.2008 Dicembre 2008 Basi molecolari della vita 07.01.2008 26.03.2008 09.04.2008 04.07.2008 Dicembre 2008 Basi morfo-strutturali del corpo umano 29.01.2008 11.03.2008 31.03.2008 25.06.2008 Dicembre 2008 Basi funzionali del corpo umano 19.06.2008 10.07.2008 01.09.2008 25.09.2008 Dicembre 2008 Basi di patologia 16.06.2008 30.06.2008 05.09.2008 30.09.2008 Dicembre 2008 Infermieristica clinica 23.06.2008 08.07.2008 03.09.2008 26.09.2008 Dicembre 2008 Tirocinio 29 -30.09.08 Gennaio 2009 II anno Corso Integrato 1° appello Infermieristica Clinica in area medica 11.01.2008 14.02.2008 01.04.2008 04.06.2008 Dicembre 2008 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Infermieristica Clinica in area chirurgica 12.02.2008 17.03.2008 27.05.2008 12.06.2008 Dicembre 2008 Metodologia della relazione assistenziale 10.06.2008 04.07.2008 29.07.2008 26.09.2008 Dicembre 2008 Infermieristica nella cronicità e disabilità 30.05.2008 31.07.2008 01.09.2008 25.09.2008 Dicembre 2008 Tirocinio 29-30.09.08 Gennaio 2009 67 parte generale e ordinamento III anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Infermieristica clinica nella criticità vitale 12.02.2008 11.03.2008 03.07.2008 18.09.2008 Ottobre 2008 Infermieristica clinica nella salute mentale e nella psichiatria 14.02.2008 03.03.2008 01.07.2008 17.09.2008 Ottobre 2008 Teoria dell’assistenza Infermieristica ed evidenze scientifiche 07.03.2008 23.06.2008 03.09.2008 19.09.2008 Ottobre 2008 Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali 05.03.2008 25.06.2008 01.09.2008 15.09.2008 Infermieristica preventiva e di comunità 28.02.2008 13.03.2008 27.06.2008 05.09.2008 Ottobre 2008 Tirocinio 23-24.09.08 Ottobre 2008 Ottobre 2008 68 parte generale e ordinamento Corso di laurea specialistica interateneo in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche I anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Analisi della domanda sanitaria, dell’evoluzione 17.03.2008 12.05.2008 23.06.2008 15.07.2008 da definire e dei servizi e del bisogno di assistenza infermieristica e ostetrica Programmazione e sviluppo dei servizi sanitari, infermieristici ed ostetrici 19.03.2008 14.05.2008 09.06.2008 18.07.2008 da definire Management applicato ai contesti ad elevata intensità assistenziale 11.06.2008 17.07.2008 02.09.2008 02.10.2008 da definire Management applicato alla salute pubblica ed alla comunità 30.06.2008 17.07.2008 04.09.2008 06.10.2008 da definire Corso di Inglese 04.02.2008 17.03.2008 31.03.2008 10.06.2008 da definire Stage correlato al C.I. Management applicato ai contesti ad elevata intensità assistenziale 31.01.2009 20.02.2009 - - - Stage correlato al C.I. Management applicato alla salute pubblica ed alla comunità 31.01.2009 20.02.2009 - - - Nota: le date di appello potranno subire variazioni per ragioni organizzative e correlate alla programmazione didattica. Gli studenti saranno informati tempestivamente sugli eventuali cambiamenti. 69 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Ostetricia I anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Fisica, statistica e sistemi di elaborazione delle informazioni 19.02.08 29.02.08 14.07.08 23.09.08 18.02.09 Biochimica, biologia e genetica medica 20.02.08 15.07.08 01.09.08 24.09.08 20.02.09 Anatomia, istologia, fisiologia della riproduzione umana, midwifery di base 21.02.08 16.07.08 02.09.08 25.09.08 27.02.09 Fondamenti di microbiologia medica, patologia generale e malattie infettive 22.02.08 21.07.08 03.09.08 26.09.08 19.02.09 Fisiologia, igiene, scienze ostetriche, principi di farmacologia 25.02.08 24.07.08 04.09.08 30.09.08 26.02.09 Scienze umane e psicopedagogiche e storia dell’ostetricia 26.02.08 28.07.08 05.09.08 22.09.08 23.02.09 Tirocinio 22.09.08 29.09.08 11.12.08 18.12.08 II anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Patologia clinica, biochimica clinica, fisiopatologia della riproduzione umana 19.02.08 29.02.08 14.07.08 24.09.08 18.02.09 Medicina prenatale, perinatale e patologia della riproduzione umana; neonatologia 20.02.08 16.07.08 01.09.08 26.09.08 20.02.09 Scienze medico chirurgiche e interdisciplinari cliniche di interesse ostetrico – ginecologico e scienze ostetriche 21.02.08 18.07.08 02.09.08 29.09.08 23.02.09 Medicina preventiva, educazione sanitaria, puericultura nell’ambito della salute sessuale e riproduttiva 22.02.08 21.07.08 05.09.08 22.09.08 27.02.09 Assistenza al parto, puericultura, fisiopatologia del puerperio, pediatria 26.02.08 23.07.08 03.09.08 25.09.08 26.02.09 Metodologia scientifica e della ricerca applicata a ginecologia e ostetricia 27.02.08 28.07.08 04.09.08 23.09.08 25.02.09 Tirocinio 23.09.08 30.09.08 10.12.08 17.12.08 70 parte generale e ordinamento III anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Patologia ostetrica e ginecologica, primo soccorso 19.02.08 25.07.08 03.09.08 30.09.08 19.02.09 Principi di oncologia, senologia e sessuologia 20.02.08 14.07.08 04.09.08 25.09.08 20.02.09 Deontologia, etica ed economia sanitaria 21.02.08 23.07.08 01.09.08 24.09.08 23.02.09 Metodologia dell’organizzazione sanitaria 22.02.08 28.07.08 02.09.08 26.09.08 24.02.09 Management sanitario 27.02.08 21.07.08 05.09.08 29.09.08 25.02.09 Metodologia scientifica e ricerca operativa della midwifery 28.02.08 17.07.08 03.09.08 02.10.08 26.02.09 Tirocinio 24.09.08 03.10.08 18.02.09 27.02.09 71 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico I anno Corso Integrato 1° appello Scienze propedeutiche 17.12.2007 08.01.2008 19.03.2008 23.07.2008 19.09.2008 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Biologia e biologia molecolare 18.12.2007 10.01.2008 11.03.2008 18.07.2008 17.09.2008 Chimica e propedeutica biochimica 21.12.2007 07.01.2008 17.03.2008 31.07.2008 22.09.2008 Organizzazione di laboratorio biomedico 20.12.2007 11.01.2008 14.03.2008 25.07.2008 30.09.2008 Anatomia umana, istologia e fisiologia 13.03.2008 28.03.2008 26.05.2008 28.07.2008 29.09.2008 Biochimica e biochimica clinica e genetica generale 10.03.2008 26.03.2008 23.05.2008 14.07.2008 24.09.2008 Microbiologia, immunologia e flogosi 30.05.2008 21.07.2008 15.09.2008 Patologia generale 20.05.2008 16.07.2008 16.09.2008 Tirocinio 26.09.2008 II anno Corso Integrato 1° appello Bioetica, deontologia ed etica professionale 09.11.2007 26.03.2008 01.07.2008 14.07.2008 15.09.2008 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Igiene generale ed applicata, medicina legale e norme di sicurezza e radioprotezione 12.11.2007 13.03.2008 03.07.2008 31.07.2008 26.09.2008 Fisiopatologia generale 20.11.2007 19.03.2008 04.07.2008 21.07.2008 22.09.2008 Microbiologia clinica 10.03.2008 07.07.2008 25.07.2008 24.09.2008 Immunologia ed immunoematologia 04.04.2008 11.07.2008 28.07.2008 19.09.2008 Biochimica clinica Patologia clinica ed ematologia Istopatologia e citopatologia Tirocinio 09.07.2008 23.07.2008 26.09.2008 01.07.2008 17.07.2008 17.09.2008 02.07.2008 30.07.2008 15.09.2008 29.09.2008 30.09.2008 72 parte generale e ordinamento III anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Tecniche diagnostiche di microbiologia, virologia, micologia e parassitologia 12.11.2007 28.03.2008 28.07.2008 17.09.2008 Gestione di laboratorio 15.11.2007 01.04.2008 15.07.2008 19.09.2008 Patologia clinica e patologia molecolare 21.11.2007 19.03.2008 04.07.2008 24.09.2008 Farmacotossicologia e galenica farmaceutica 17.03.2008 07.07.2008 24.07.2008 22.09.2008 Patologia genetica e genetica medica 26.03.2008 11.07.2008 31.07.2008 15.09.2008 Tecniche diagnostiche di citopatologia, istopatologia ed anatomia patologica 04.04.2008 01.07.2008 18.07.2008 26.09.2008 Tirocinio 29.09.2008 Corso di laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia I anno Periodi di esami Data inizio Data fine I anno 04.02.2008 09.06.2008 08.09.2008 29.02.2008 31.07.2008 30.09.2008 Valutazione annuale del tirocinio Settembre 2008 73 parte generale e ordinamento Corso di laurea in Tecniche di Radiologia medica, per Immagini e Radioterapia I anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Matematica, fisica, statistica ed informatica 04.02.2008 25.02.2008 01.07.2008 22.07.2008. 22.09.2008 Fisica generale 06.02.2008 26.02.2008 03.07.2008 24.07.2008 24.09.2008 Anatomia umana topografica sistematica 08.02.2008 28.02.2008 04.07.2008 28.07.2008 26.09.2008 Chimica generale e biochimica 01.02.2008 19.02.2008 07.07.2008 30.07.2008 23.09.2008 Biologia applicata 07.02.2008 27.02.2008 08.07.2008 31.07.2008 18.09.2008 Igiene, igiene ambientale e medicina del lavoro 05.02.2008 20.02.2008 11.07.2008 25.07.2008 16.09.2008 Misure elettriche ed elettronica 02.07.2008 21.07.2008 01.09.2008 22.09.2008 02.02.2009 Anatomo-fisiologia umana 03.07.2008 22.07.2008 03.09.2008 23.09.2008 04.02.2009 Patologia generale 04.07.2008 25.07.2008 05.09.2008 24.09.2008 05.02.2009 Apparecchiature dell’area radiologica 07.07.2008 28.07.2008 08.09.2008 25.09.2008 06.02.2009 Informatica ed archiviazione 08.07.2008 29.07.2008 10.09.2008 26.09.2008 09.02.2009 Nozioni di primo soccorso e metodologie sanitarie 09.07.2008 30.07.2008 11.09.2008 29.09.2008 10.02.2009 Tecniche di diagnostica per immagini I 11.07.2008 31.07.2008 12.09.2008 30.09.2008 11.02.2009 Tirocinio 16.09.2008 II anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Radiobiologia e radioprotezione 04.02.2008 25.02.2008 01.07.2008 22.07.2008 22.09.2008 Fisica applicata alla strumentazione radiodiagnostica e radioterapia nucleare e subnucleare 6.02.2008 26.02.2008 03.07.2008 24.07.2008 24.09.2008 Tecniche di diagnostica per immagini II 08.02.2008 28.02.2008 07.07.2008 30.07.2008 26.09.2008 Patologia clinica e farmacologia 01.02.2008 19.02.2008 09.07.2008 31.07.2008 23.09.2008 Tecniche di diagnostica per immagini III, IV e radiofarmaci 02.07.2008 30.07.2008 04.09.2008 26.09.2008 04.02.2009 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica 04.07.2008 31.07.2008 08.09.2008 30.09.2008 02.02.2009 Tirocinio 17.09.2008 74 parte generale e ordinamento III anno Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello Produzione e trattamento delle immagini diagnostiche 04.02.2008 25.02.2008 01.07.2008 22.07.2008 22.09.2008 Tecniche in terapia medico nucleare e tecniche radioterapiche 06.02.2008 26.02.2008 03.07.2008 24.09.2008 24.09.2008 Scienze del management sanitario 08.02.2008 28.02.2008 07.07.2008 30.07.2008 26.09.2008 Filosofia della Medicina e bioetica generale 01.02.2008 19.02.2008 09.07.2008 31.07.2008 23.09.2008 Discipline clinico-oncologiche 04.07.2008 25.07.2008 04.09.2008 29.09.2008 22.02.2009 Tirocinio 18.09.2008 75 parte generale e ordinamento Corso di laurea interateneo in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro I anno (attivato presso la sede di Trieste) Corso Integrato 1° appello 2° appello 3° appello Scienze chimico-fisiche Scienze statistiche, informatiche ed epidemiologiche Scienze biochimiche 4° appello 5° appello 27.12.2007 25.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 5.02.2008 26.02.2008 17.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 6.02.2008 27.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 Scienze biomediche I 28.05.2008 21.07.2008 8.09.2008 29.09.2008 02.02.2009 Scienze biomediche II e Malattie infettive 29.05.2008 22.07.2008 9.09.2008 26.09.2008 02.02.2009 Scienze della prevenz. nell’ambiente e nei luoghi di lavoro 30.05.2008 23.07.2008 10.09.2008 25.09.2008 02.02.2009 Lingua inglese 27.05.2008 24.07.2008 11.09.2008 25.09.2008 02.02.2009 Tirocinio 24.07.2008 12.08.2008 16.09.2008 29.09.2008 02.02.2009 4° appello 5° appello II anno (attivato presso la sede di Udine) Corso Integrato 1° appello Scienze umane 04.02.2008 25.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 2° appello 3° appello Scienze dell’ambiente e ecosistemi 05.02.2008 26.02.2008 17.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 Farmacologia e tossicologia 06.02.2008 27.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 Scienze dell’alimentazione 28.05.2008 21.07.2008 08.09.2008 29.09.2008 02.02.2009 Organizzazione sanitaria 29.05.2008 22.07.2008 09.09.2008 26.09.2008 02.02.2009 Scienze interdisciplinari cliniche I 30.05.2008 23.07.2008 10.09.2008 25.09.2008 02.02.2009 Tirocinio 24.07.2008 12.08.2008 16.09.2008 29.09.2008 02.02.2009 76 parte generale e ordinamento III anno (attivato presso la sede di Trieste) Corso Integrato Scienze interdisciplinari cliniche II° 1° appello 2° appello 3° appello 4° appello 5° appello 04.12.2007 25.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 Scienze giuridiche 5.02.2008 26.02.2008 17.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 Tecnologie ambientali e sistemi di sicurezza 6.02.2008 27.02.2008 18.07.2008 29.09.2008 02.02.2009 Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari 1° 28.05.2008 21.07.2008 8.09.2008 29.09.2008 02.02.2009 Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari 1I° 29.05.2008 22.07.2008 9.09.2008 26.09.2008 02.02.2009 Medicina Legale 30.05.2008 23.07.2008 10.09.2008 25.09.2008 02.02.2009 Tirocinio 24.07.2008 12.08.2008 16.09.2008 29.09.2008 02.02.2009 programmi dei corsi di laurea delle professioni sanitarie corso di laurea in fisioterapia 81 fisioterapia I anno CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI FISICA E BIOFISICA DEI FENOMENI BIOLOGICI E DELLE TECNICHE FISIOTERAPICHE Settori scientifico-disciplinari: FIS/07 Fisica applicata, BIO/10 Biofisica • Obiettivi generali del corso Compito di ‘Fondamenti di fisica e biofisica dei fenomeni biologici e delle tecniche fisioterapiche’ è quello di fornire allo studente alcuni elementi delle scienze esatte che sono alla base dei processi biologici e che rivestono interesse per le conoscenze biomediche specifiche nel campo delle tecniche fisioterapiche. Per la parte di Fisica, lo studente dovrà conoscere e saper utilizzare i concetti e le leggi fondamentali della Fisica (meccanica applicata ai corpi estesi, meccanica dei fluidi, termodinamica, fenomeni elettrici elementari e cenni sui fenomeni ondulatori). Conoscenze su argomenti di carattere biochimico-fisico (fenomeni di trasporto, membrane biologiche, potenziali di membrana, cenni sulla radioattività), vengono impartite nei modulo di Biofisica. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Lo studente deve possedere una basilare conoscenza matematica che viene considerata acquisita e risulta necessarie per lo sviluppo successivo; in particolare lo studente deve conoscere e sapere utilizzare per semplici calcoli le equazioni matematiche di I e II grado, i logaritmi , le funzioni trigonometriche; lo studente deve inoltre conoscere lo spazio cartesiano a due e tre dimensioni, il concetto di funzione cartesiana, alcune delle funzioni elementari dello spazio a due dimensioni (retta, parabola, iperbole, circonferenza, ellisse, esponenziale, logaritmica). • Modalità di svolgimento Il corso si articolerà in lezioni teoriche, talvolta illustrabili con l’ausilio di materiale audiovisivo, ed esercitazioni numeriche sugli argomenti trattati. • Programma e contenuti di insegnamento Fisica applicata Parte introduttiva Vengono introdotti quindi alcuni elementi base di calcolo differenziale; lo studente deve apprendere il significato di infinitesimo, serie, limite, derivata, integrale ed essere in grado di utilizzare semplici derivate ed integrali. Successivamente vengono introdotti alcuni concetti di base, in particolare lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di grandezza fisica e sue dimensioni, sistema di unità di misura, costante fondamentale, grandezza scalare, grandezza vettoriale. Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare gli elementi fondamentali del calcolo vettoriale: somma e differenza di vettori, prodotto scalare e prodotto vettoriale, vettore gradiente, flusso di un vettore attraverso una superficie. Meccanica Cinematica. Concetti di spazio, tempo, velocità istantanea e velocità media, accelerazione istantanea e accelerazione media. Applicazioni sulla legge oraria di alcuni moti semplici quali moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto circolare uniforme, moto armonico. Dinamica. Concetti di: massa, forza, forza peso. I tre principi della dinamica, quantità di moto, concetto di campo di forza (campo gravitazionale), concetto di pseudoforza o forza apparente, moto in campo di forze elastiche. Concetti di lavoro, energia e loro unità di misura, principio di conservazione dell’energia, energia cinetica, energia potenziale, sistemi con- 82 servativi, equilibrio stabile ed instabile, potenza, rendimento, urto elastico ed anelastico. Statica. Concetti di corpo esteso, momento di una forza, equilibrio traslazionale, equilibrio rotazionale, vincolo, leve (I, II e III tipo), esempi di leve nel corpo umano, baricentro. Dinamica rotazionale. Concetti di momento di inerzia, momento angolare, velocità ed accelerazione angolare, energia cinetica rotazionale, principio di conservazione del momento angolare. Meccanica dei fluidi Equilibri nei fluidi. Moto dei fluidi. Fluidi non viscosi. Teorema di Bernoulli. Fluidi viscosi: moto laminare e moto turbolento. Trasporto in regime viscoso. Circolazione sanguigna. Termologia e termodinamica Concetti di sistema termodinamico, trasformazione termodinamica (reversibile ed irreversibile), funzione di stato, variabile intensiva ed estensiva, equazione di stato, temperatura e scale termometriche, calore, capacità termiche, misure calorimetriche, lavoro, gas perfetti, gas reali, tensione di vapore, umidità relativa ed assoluta, energia interna, principio di conservazione dell’energia, entalpia (legge di Hess), II principio della termodinamica, rendimento di una macchina termica, entropia come potenziale termodinamico, significato statistico dell’entropia, energia libera di Gibbs e di Helmholtz, energia libera e lavoro massimo, potenziale chimico. Elettricità e magnetismo Elettrostatica. Carica elettrica, forza di Coulomb, costante dielettrica, campo elettrico (elettrostatico), linea di forza del campo elettrico, energia potenziale elettrica, differenza di potenziale elettrico, dipolo elettrico, conduttore, isolante e semiconduttore, capacità elettrica, condensatore, condensatori in serie ed in parallelo. fisioterapia Elettrodinamica. Corrente elettrica, intensità di corrente elettrica, densità di corrente, conducibilità elettrica, resistenza elettrica, legge di Ohm, conduttori elettrolitici e celle elettrolitiche, mobilità ionica, resistenze in serie ed in parallelo, carica e scarica del condensatore, effetto Joule. Magnetismo. Permeabilità magnetica, forza di Lorentz, vettore induzione magnetica e intensità magnetica, moto di una particella carica in un campo magnetico, momento magnetico, concetto di solenoide, proprietà magnetiche della materia (diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo), non conservatività del campo magnetico e teorema di Ampere, induzione elettromagnetica e legge di Faraday. Cenni sui fenomeni ondulatori Onde longitudinali e onde trasversali, onde piane, onde sferiche, principio di Huyghens, riflessione, rifrazione e riflessione totale, effetto Doppler. Biofisica Parte introduttiva Richiami di termodinamica chimica. Entropia ed energia libera di Gibbs. Reversibilità e spontaneità. Energia potenziale e trasformazioni chimico-fisiche. Forza come gradiente di potenziale. Stati di riferimento di gas ideali, solventi e soluti per la definizione di energia potenziale chimica. Potenziale chimico. Equilibrio chimico. Fenomeni di trasporto Fenomeni di trasporto. Flusso di soluto e flusso globale. Diffusione libera e leggi della diffusione. Coefficiente di diffusione. Diffusione attraverso membrane permeabili. Permeabilità di una membrana. Diffusione attraverso membrana con gradiente di pressione idraulica. Portata e coefficiente di filtrazione di una membrana. Diffusione attraverso membrane semipermeabili. Pressione osmotica. fisioterapia Soluzioni isotoniche. Equilibri osmotici e flussi nei capillari. Ipotesi di Starling. Equilibri ionici e potenziali di membrana Dissociazione elettrolitica e soluzioni elettrolitiche. Lavoro di concentrazione. Celle galvaniche. Equazione di Nernst. Soluzioni elettrolitiche e membrane semipermeabili. Energia libera elettrostatica e potenziale elettrochimico. Equilibri ionici di membrana. Relazioni di Donnan-Gibbs. Equilibri ionici di membrane biologiche. Potenziale di riposo. Pressione osmotica ed effetto Donnan. Trasporto passivo e trasporto attivo in relazione al potenziale elettrochimico. Esempi: cellule, eritrociti. Pompa sodio-potassio. Relazioni di Goldman-Hodgkin-Katz. Membrane eccitabili. Cenni sulla radioattività Tipi di radiazione. Effetti delle radiazioni sugli organismi. • Bibliografia Testi adottati e consigliati: F. Borsa, G.L. Introzzi, D. Scannicchio, Elementi di Fisica, Edizioni Unicopli. Dispense di lezione (a cura del docente). D. Scannicchio, Esercizi e problemi di Fisica con indirizzo medico-biologico, Edizioni Unicopli. Testi suggeriti per la consultazione: P.A. Tipler, Invito alla fisica, Bologna, Zanichelli. D. Eisenberg, D. Crothers, Physical Chemistry, The Benjamin Cummings Publ. Co. P.W. Atkins, Physical Chemistry, VI ed., Oxford University Press. • Modalità d’esame La valutazione di profitto verrà effettuata mediante esame scritto che prevederà risposte a scelta multipla, risposte sintetiche e risoluzione di semplici problemi di fisica e biofisica. 83 CORSO INTEGRATO DI BASI BIOLOGICHE E MOLECOLARI DELLA VITA Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Propedeutica Biochimica e Biochimica, BIO/13 Biologia applicata, MED/03 Genetica medica, MED/07 Microbiologia e Microbiologia clinica • Obiettivi generali del corso Conoscere i meccanismi di base della biologia generale e cellulare, conoscere le principali leggi alla base delle reazioni chimiche di bio-elementi e bio-molecole. Comprendere i fondamentali meccanismi biochimici alla base dei processi biologici e la loro integrazione nell’organismo. Conoscere gli elementi fondamentali della genetica in riferimento alla fisiopatologia e alla diagnostica delle malattie. Conoscere la particolarità del mondo microbico in relazione alla salute dell’uomo ed agli stati di patologia. Inoltre, sono finalità del corso: - Acquisire la conoscenza delle proprietà strutturali e chimiche dei principali composti organici ed inorganici di specifico interesse biologico-medico; comprendere le principali proprietà strutturali e funzionali delle macromolecole di interesse biologico e la relazione struttura/funzione; acquisire la conoscenza dei principali processi metabolici e della loro integrazione nell’organismo. - Acquisire la conoscenza dell’organizzazione della cellula eucariotica (in particolare della cellula muscolare, di cui si illustrano i principi di base del meccanismo della contrazione). - Conoscere i principi fondamentali della genetica, le modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche (con capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici); acquisire la capacità di valutare il rischio di ricorrenza per i membri di una famiglia con malattia monogenica. 84 - Conoscere gli elementi di base della consulenza genetica, il ruolo della componente genetica nelle malattie multifattoriali e i concetti di cariotipo umano normale e patologico. - Conoscere il mondo microbico nei suoi componenti e peculiarità (batteri, virus, miceti, protozoi, elminti) in relazione all’ospite uomo, modalità di trasmissione dei microorganismi, interazione microrganismo-ospite, principi clinico-diagnostici mirati alle infezioni osteoarticolari e della cute, strategie di difesa contro le infezioni. • Programma e contenuti di insegnamento Propedeutica biochimica e Biochimica Propedeutica biochimica L’acqua e le soluzioni Importanza biologica. Proprietà fisiche e chimico-fisiche dei liquidi ed in particolare dell’acqua. Le proprietà dell’acqua come solvente verso biomolecole polari, apolari e anfipatitiche. Grandezze caratteristiche delle soluzioni. Concentrazione e densità. Le proprietà colligative delle soluzioni con particolare riguardo alla Pressione osmotica. I processi di diffusione, osmosi, dialisi e le loro applicazioni in campo biomedico. Soluzioni acquose di gas e legge di Henry: applicazioni in campo biomedico. Gli equilibri in soluzione acquosa. Elementi di Cinetica chimica. Reazioni chimiche ed equilibrio chimico. Concetto di reversibilità. La legge dell’azione di massa, la costante di equilibrio. Il quoziente di reazione, direzione di una reazione. Risposta dell’equilibrio chimico alla variazione delle condizioni. Cinetica delle reazioni chimiche. Velocità e ordine di reazione. Le reazioni di collisione molecolare e l’energia cinetica delle molecole. L’effetto della temperatura e dei fattori sterici sulla velocità di reazione. Rilevanza in ambito sanitario: febbre, ipotermia. I fattori sterici nelle interazio- fisioterapia ni di macromolecole biologiche. Concetto di energia di attivazione e funzione dei catalizzatori. Relazione tra gli aspetti cinetici e gli aspetti termodinamici delle reazioni chimiche. Acidi e basi. Definizioni di Arrhenius, Bronsted, Lewis. Elettroliti deboli e forti. Elettroliti anfoteri. Acidi e basi coniugati. Equivalenti e normalità. Equilibri acidobase. La costante del prodotto ionico dell’acqua. La scala del pH. Costanti di ionizzazione e calcolo del pH. I tamponi, equazione di Henderson-Hasselbalch. Acidi poliprotici: il tampone bicarbonato e fosfato. Idrolisi dei sali. Titolazioni acido-base. Elementi di elettrochimica. Numero di ossidazione di elementi in composti diversi. Definizione di agenti ossidanti e riducenti. Reazioni di ossidoriduzione. Potenziale di riduzione e potenziale elettrochimico. Celle elettrochimiche e Equazione di Nernst. La composizione chimica della materia vivente - I composti organici. Unicità delle proprietà del carbonio. Gruppi funzionali e loro proprietà. Reattivi elettrofili e nucleofili. Intermedi di reazione. Il concetto di isomeria e la sua importanza biomedica. Isomeria di catena, di posizione, ottica, cis-trans. Nomenclatura IUPAC. Proprietà strutturali, proprietà acido-base, proprietà ossido-riduttive e reattività chimica delle principali classi di composti organici di seguito nominati. - Idrocarburi. Alcani lineari e ramificati: conformazione sfalsata ed eclissata. Cicloalcani: conformazioni a sedia. Reazioni di combustione. Alcheni: il doppio legame. Alchini: il triplo legame. Idrocarburi aromatici: il benzene e le bio-molecole a struttura aromatica. Aromatici policlici. Composti eterociclici. - Composti organici contenenti ossigeno. Alcoli: reazioni di ossidazione, formazione di esteri. Glicoli ed alcoli polivalenti. fisioterapia Eteri. Epossidi. Eteri ciclici. Tioeteri. Fenoli: reazioni di ossidazione. Aldeidi e chetoni: reazioni di riduzione e ossidazione. Tautomeria cheto-enolica. Condensazione aldolica. - Acidi carbossilici e derivati. Proprietà acido-base. Reazioni di riduzione e di formazione dei derivati: esteri, anidridi, tioesteri e ammidi. Acidi dicarbossilici. Idrossiacidi. Chetoacidi. - Ammine e derivati. Proprietà acidobase. Ammine eterocicliche: piridina e pirrolo, pirimidina, purina, imidazolo. Ammidi: caratteristiche strutturali del gruppo funzionale ammidico. Aminoacidi: formule di struttura, curve di titolazione, zone tampone e punto isoelettrico. Biochimica strutturale - Struttura tridimensionale delle proteine. Struttura secondaria: alfa-elica, beta-foglietto e ripiegamento beta. Struttura terziaria e quaternaria. Concetto di dominio. - Proteine fibrose. Collageno: composizione aminoacidica, struttura a tripla elica, biosintesi e assemblaggio. Scorbuto e collagenopatie. Struttura e funzione della elastina e a -cheratina. - Proteine globulari. Strutture di mioglobina (Mb) e emoglobina (Hb). Emoglobina e trasporto dell’ossigeno. Curve di dissociazione ossigeno-Hb e ossigeno-Mb. Effetto Bohr. Effetto del 2,3 bifosfoglicerato. Hb fetale. Emoglobinopatie: anemia falciforme e talassemie. - Carboidrati. Struttura, stereoisomeria e forme anomeriche dei monosaccaridi (glucosio e fruttosio). Legame O e N glicosidico. Struttura dei disaccaridi (saccarosio, lattosio, maltosio) e dei polisaccaridi (amido, glicogeno, cellulosa). Glicoproteine N-glicosilate e O-glicosilate. Proteoglicani e glucosoaminiglicani. - Lipidi. Struttura, nomenclatura e proprietà funzionali di acidi grassi saturi ed insaturi, trigliceridi, fosfolipidi e colesterolo. Struttura e proprietà funzionali dei glicolipidi. 85 Biochimica funzionale e metabolica - Membrane biologiche: struttura e trasporto membrana. Composizione chimica e struttura molecolare delle membrane. Proteine intrinseche ed estrinseche. Sistemi di trasporto mediato passivo ed attivo. - Enzimi e loro regolazione. Concetto di catalisi e di specificità. Classificazione degli enzimi. Cinetica enzimatica: equazione di Michaelis Menten. Inibizione degli enzimi. Regolazione allosterica dell’attività enzimatica. Funzione dei coenzimi. - Cicli metabolici. Sistemi sequenziali di enzimi. Vie cataboliche e vie anaboliche. Bilanci energetici: ATP e conservazione dell’energia. Regolazione delle vie metaboliche. Metodi di studio del metabolismo. - Produzione mitocondriale di ATP. Struttura e compartimentazione delle membrane mitocondriali. Ciclo di Krebs: reazioni e regolazione. Fosforilazione ossidativa: trasporto degli elettroni attraverso i complessi della catena respiratoria e sintesi di ATP ad opera di ATPsintasi. Ipotesi chemiosmotica della trasduzione energetica. - Metabolismo dei carboidrati. Digestione dei carboidrati alimentari. Metabolismo del glicogeno. Glicolisi e gluconeogenesi: reazioni e regolazione. Ciclo dei pentosofosfati: significato metabolico. - Metabolismo dei lipidi. Digestione dei trigliceridi alimentari. Composizione e funzione delle lipoproteine plasmatiche. b-ossidazione degli acidi grassi: reazioni e regolazione. Sintesi e utilizzazione dei corpi chetonici. Sintesi dei trigliceridi e degli acidi grassi: reazioni e regolazione. Cenni riguardanti le sintesi dei fosfolipidi e del colesterolo. - Metabolismo dell’azoto. Digestione delle proteine ed assorbimento degli aminoacidi. Aminoacidi essenziali e non essenziali. Reazioni generali degli ami- 86 noacidi: transaminazione e deaminazione. Ciclo dell’urea: significato metabolico. - Regolazione dell’attività cellulare. Meccanismi generali di azione degli ormoni. Interazione recettore-ormone peptidico e messaggeri intracellulari: ruolo delle proteine G, dell’AMP ciclico, dell’IP3 e delle proteinchinasi A e C. Effetti metabolici di insulina, glucagone e adrenalina. Cenni riguardanti la biosintesi e la funzione di ormoni steroidei, tiroidei e ipotalamoipofisari. - Metabolismo del muscolo scheletrico. Meccanismo della contrazione muscolare: interazione ciclica tra miosina e actina. Regolazione da parte degli ioni Ca2+ nel muscolo scheletrico e cardiaco. Combustibili metabolici del muscolo scheletrico e cardiaco: velocità d’intervento e potenza. Biologia applicata • Obiettivi specifici Obiettivo del corso di biologia è quello di fornire allo studente le conoscenze di base sull’organizzazione e sul funzionamento della materia vivente. Al termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere le macromolecole biologiche, la struttura della cellula nonchè i meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Gli elementi conoscitivi che lo studente deve possedere per la comprensione del Corso di Biologia sono le conoscenze di base di chimica e biologia a livello liceale. • Contenuti - Struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine. - Gli acidi nucleici. Struttura del DNA. Gli RNA: rRNA, tRNA, mRNA, snRNA, scRNA. - La replicazione del DNA. I meccanismi fisioterapia di base. La telomerasi. Replicazione ed errori. Mutagenesi e carcinogenesi. - Il ciclo cellulare, la morte cellulare - I geni: concetto di gene. Organizzazione del genoma negli eucarioti. Introni ed esoni. Lo splicing. La trascrizione nei procarioti. I promotori. L’espressione di un gene. Regolazione del Lacoperon. Esempi di trascrizione regolata, l’arabinosio ed il glucosio. Cenni sulla regolazione della trascrizione negli eucarioti. - Gli RNA: mRNA, rRNA e tRNA. Codice genetico ed il meccanismo di traduzione delle proteine. Meccanismo d’azione e specificità degli antibiotici nella sintesi proteica. - Differenze tra procarioti ed eucarioti. La cellula eucariotica: organizzazione interna, compartimentalizzazione. Gli organelli: reticolo endoplasmico, mitocondri, Golgi, Nucleo e perossisomi. Cenni sulla comunicazione tra cellule, le proteine di membrana . Il trasporto - Il citoscheletro della cellula. Actina tubulina e filamenti intermedi. Basi molecolari del movimento cellulare specializzato e non specializzato. Genetica medica • Contenuti Di cosa si occupa la Genetica. Classificazione delle malattie a base genetica. Alberi genealogici. Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina. Rapporti mendeliani atipici. Polimorfismi genetici. Penetranza ed espressività. Epistassi. Mitosi e Meiosi. Cromosomi ed analisi del cariotipo nell’uomo. Classificazione e principali malattie da difetto cromosomico. Diagnosi prenatale. Acidi nucleici, espressione genica, mutazioni. fisioterapia Ereditarietà mitocondriale. Ereditarietà legata al cromosoma X. La determinazione del sesso. Genetica delle principali malattie monofattoriali. Associazione genica. Cenni sulla genetica delle malattie multifattoriali. Il counseling genetico. • Bibliografia Testo consigliato: B. Dalla Piccola, G. Novelli, Genetica medica essenziale, Edizioni Il Minotauro. Microbiologia e microbiologia clinica • Contenuti Inquadramento generale dei microrganismi: batteri, virus, miceti, protozoi, elminti. Il microbiota residente nell’ospite uomo: ruolo proteggente e potenziale di aggressione. Modalità di trasmissione delle infezioni. I principali gruppi di batteri di interesse medico: Gram-positivi, Gram-negativi, batteri aerobi ed anaerobi; fattori di virulenza, fondamenti di diagnostica. Principi clinico-diagnostici delle infezioni osteo-articolari (osteomielite, artrite, spondilodiscite), protesiche, chirurgiche, ospedaliere. Fondamenti di genetica batterica: significato dei meccanismi di variabilità e trasferimento dell’informazione genetica; i plasmidi e la resistenza agli antibiotici. Caratteristiche generali dei virus animali: struttura ed inquadramento, schema di Baltimore, ciclo di infezione e replicazione virale; virus oncogeni a DNA e RNA; fondamenti di diagnostica – dalle colture cellulari alla biologia molecolare-. Inquadramento dei principali funghi di interesse medico: lieviti, dermatofiti, muffe dematiacee, ialine, funghi dimorfi; patogenesi delle micosi, principi clinicodiagnostici. 87 Fondamenti di parassitologia medica: protozoi, vermi, macroparassiti, principi clinico-diagnostici. Modalità di disinfezione e di sterilizzazione; basi molecolari dei vaccini; principali classi di farmaci attivi contro i gruppi di microrganismi patogeni. • Bibliografia Testi consigliati: Dispense delle lezioni (a cura del docente). A.M. Molina Romanzi et al., Microbiologia Clinica, UTET. P.R. Murray et al., Microbiologia, Edises. Testo per consultazione, approfondimenti: P:R. Murray, E.J. Baron et al., Manual of Clinical Microbiology, VIII ed., ASM Press, Washington, D.C. CORSO INTEGRATO DI BASI MORFOLOGICHE DEL CORPO UMANO Settori scientifico-disciplinari: BIO/16 Anatomia umana, BIO/16 Neuroanatomia, BIO/17 Istologia • Obiettivi generali del corso Lo studente deve dimostrare di conoscere i principali connotati morfologici e l’organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti del corpo umano, di comprendere le correlazioni morfo-funzionali che ne conseguono e maturare la conoscenza degli apparati e la localizzazione topografica degli organi per una visione finalizzata alla comprensione della fisiopatologia. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Conoscenze di base in ambito biologico maturate durante il quinquennio della scuola media superiore. 88 • Modalità di svolgimento Il corso sarà articolato in una serie di lezioni “ex-cathedra” compendiate da esercitazioni pratiche. • Programma e contenuti di insegnamento Anatomia umana Apparato locomotore La colonna vertebrale: costituzione della vertebra “tipo”, caratteristiche delle vertebre cervicali, toraciche, lombari, osso sacro e coccige. Articolazioni del rachide. La gabbia toracica: generalità. Le coste e lo sterno. Articolazioni della gabbia toracica. Il cingolo scapolare: clavicola, scapola. Articolazioni sternoclavicolare e acromioclavicolare. Lo scheletro dell’arto superiore: omero, radio, ulna e ossa della mano. Articolazione gleno-omerale, il gomito, il polso e articolazioni della mano. L’osso dell’anca. Articolazione sacroiliaca, sacrococcigea e sinfisi pubica. Lo scheletro dell’arto inferiore: femore tibia, perone, patella, tarso, metatarso e falangi. Articolazione coxofemorale, il ginocchio, la caviglia, articolazioni del piede. Neurocranio e splancnocranio: generalità e cenni sulle singole ossa. Generalità sui muscoli. Muscoli mimici. I muscoli del collo: regione sopra e sottoioidea. Muscoli prevertebrali e muscoli della regione laterale del collo. Muscoli del dorso e muscoli estensori della colonna. Muscoli toracoappendicolari. Muscoli intrinseci del torace. Muscoli del cingolo scapolare. Muscoli del braccio. Muscoli dell’avambraccio. Muscoli della mano. Il diaframma. Muscoli dell’addome, canale inguinale. Muscoli della fossa iliaca e della regione glutea. fisioterapia Muscoli del perineo. Muscoli della regione anteriore, mediale e posteriore della coscia. Il triangolo dello Scarpa; il canale degli adduttori. Muscoli della regione anteriore, laterale e posteriore della gamba. Muscoli del piede. Apparato cardiocircolatorio Cuore: posizione, rapporti, configurazione esterna ed interna. Generalità sulla circolazione arteriosa; cenni sui principali vasi arteriosi, con particolare riguardo alla circolazione dell’arto superiore ed inferiore. Generalità sulla circolazione venosa e principali vasi venosi. Apparato linfatico Cenni sulla struttura e l’organizzazione. Vasi linfatici e linfonodi dell’arto superiore ed inferiore. Apparato digerente Generalità. Anatomia del cavo orale. Ghiandole salivari maggiori. Esofago: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Stomaco: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Intestino tenue: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Intestino crasso: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Fegato: forma, posizione, rapporti, organizzazione segmentaria, vie biliari. Pancreas: forma, posizione, rapporti, struttura, dotti escretori. Apparato respiratorio Generalità. Il naso esterno, le cavità nasali ed i seni paranasali. La faringe: forma, posizione, rapporti, configurazione interna, cenni sulla struttura. La laringe: forma, posizione, rapporti, configurazione interna. Trachea e bronchi: forma, posizione, rapporti e struttura. fisioterapia I polmoni: forma, posizione, rapporti, le zone polmonari, topografia toracopolmonare, conformazione interna, struttura. Pleure, seni pleurali, struttura. Apparato urinario Generalità. Reni: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Vie urinarie: calici e pelvi renale, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile. Apparato genitale femminile Generalità. Ovaie, utero, vagina e vulva. Apparato genitale maschile Generalità e organizzazione generale. Apparato endocrino Ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Apparato tegumentario La pelle e i suoi annessi. Neuroanatomia Cenni sullo sviluppo del SNC; anatomia macroscopica e generalità sul cervello; Vascolarizzazione del sistema nervoso centrale: arteria carotide interna, arteria vertebrale, tronco basilare, arterie cerebrali e poligono di Willys. Midollo spinale: organizzazione della sostanza bianca e grigia, nervi spinali; vie di transito nel midollo: vie della sensibilità tattile epicritica, propriocettiva cosciente, e vibratoria; vie spino-talamiche (tattile protopatica termica e dolorifica): vie propriocettive incoscienti. Riflessi spinali e recettori muscolari (fusi neuromuscolari ed organi muscolotendinei del Golgi. Cenni sulla genesi del dolore e sul sistema limbico. Alfa, beta e gamma motoneuroni; via piramidale e vie extrapiramidali. Via cortico-nucleare e nuclei del tronco encefalico. Cervelletto: vie archicerebellari e controllo dell’equilibrio, vie paleocerebellari e 89 postura, vie neocerebellari e controllo automatico dei movimenti. Sostanza reticolare del tronco encefalico, vie reticolo-spinali. Nucleo rosso mesencefalico e nuclei del tronco encefalico. Sistema dei Nuclei della base telencefalica (corpo striato, substantia nigra, globus pallidus e subtalamo) circuiti e funzioni. Corteccia cerebrale e controllo motorio volontario; aree motorie, sensoriali, associative ed ideative. Sistema nervoso periferico: costituzione dettagliata dei plessi cervicale, brachiale, lombosacrale. ed innervazione dell’apparato locomotore. Cenni sui nervi cranici e sugli organi di senso. Sistema nervoso autonomo: simpatico e parasimpatico. Istologia La materia vivente. La cellula come unità morfofunzionale del protoplasma. Gli organismi mono- e pluricellulari. Livelli gerarchici di aggregazione: cellula, tessuto, organo, apparato e organismo. Cenni su virus e batteriofagi. Le cellule procariotiche e le cellule eucariotiche. Generalità sulle tecniche di microscopia. Le unità di misura microscopica. Caratteri strutturali e ultrastrutturali della cellula e degli organuli cellulari. Le giunzioni intercellulari. Il ciclo vitale della cellula. La differenziazione cellulare. Definizione e classificazione dei tessuti. Tessuto nervoso: generalità; caratteristiche morfologiche, strutturali e ultrastrutturali del neurone; architettura ultrastrutturale dell’assone e della guaina mielinica e cenni istofisiologici; le sinapsi nervose e neuro-muscolari e cenni istofisiologici; classificazione istologica e funzionale. Le cellule della neuroglia. La sostanza bianca e la sostanza grigia del nevrasse. La struttura dei nervi periferici. Istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. 90 - Tessuto muscolare: generalità; istogenesi. a) Il tessuto muscolare striato scheletrico; tipi cellulari; l’integrazione con il tessuto connettivo; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata scheletrica; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. b) Il tessuto muscolare striato cardiaco; caratteri ultrastrutturali della fibra muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. c) Il tessuto muscolare liscio; caratteri ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Tessuto connettivo: generalità; istogenesi; le componenti della matrice extracellulare (i collageni fibrillari, l’elastina, i proteglicani, le glicoproteine, i collageni minori). a) Il tessuto connettivo propriamente detto: i tipi cellulari; la matrice extracellulare; classificazione, distribuzione anatomica dei diversi tipi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. b) Il tessuto cartilagineo: i tipi cellulari; la matrice cartilaginea; classificazione e distribuzione anatomica delle cartilagini; la condrogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. c) Tessuto osseo: caratteristiche e distribuzione dell’osso compatto e dell’osso trabecolare; i tipi cellulari; la matrice ossea; i tipi di ossificazione; il rimaneggiamento e il rimodellamento osseo; l’invecchiamento tissutale. Il callo osseo. Le pseudoartrosi. d) Sangue e linfa: le cellule circolanti; il plasma; il siero; la emopoiesi e il tessuto emopoietico; la linfopoiesi. Modalità di integrazione dei diversi tipi di tessuto connettivo nelle giunzioni articolari. Tessuto epiteliale: generalità; istogenesi. fisioterapia a) Epiteli di rivestimento: classificazione ed esempi di distribuzione anatomica; caratteri citologici. b) Epiteli ghiandolari: caratteri generali di struttura delle ghiandole esocrine e di quelle endocrine. • Modalità d’esame La prova d’esame complessiva consiste in una prova scritta seguita da una prova orale. Durante lo svolgimento potranno avere luogo prove in itinere con verifica di profitto. • Propedeuticità consigliate Nessuna. • Bibliografia Testi adottati e consigliati L. Travan, F. Favaro, P. Rossetti, L. Iona, Dall’anatomia al movimento, Poletto. Khale, Leonhardt, Platzer, Atlante di Anatomia Umana, Editrice Ambrosiana. L.C. Junqueira, J. Carneiro, R.O. Kelley, Compendio di Istologia, Ed. Piccin. Testi suggeriti per la consultazione I.A. Kapandji, Fisiologia articolare, 3 voll., Marrapese. S. Boccardi, A. Ruggerim, S. Guizzardi, G. Sandrini, I muscoli, 3 voll., Masson. Anatomia umana, Ermes per le facoltà di Farmacia e di Scienze e per le scuole Biomediche dirette a fini speciali. V. Monesi, M. Molinaro, C. Rizzoi, G. Siracusa, M. Stefanini, Istologia, Piccin. L. Weiss, R.O. Greep, Istologia, Zanichelli. P. Rosati, Citologia istologia, Edi Ermes. E. Casasco, Citologia Istologia, La Goliardica Pavese. fisioterapia CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA GENERALE DELLA RIABILITAZIONE E BASI DI IGIENE Settori scientifico-disciplinari: MED/48 Riabilitazione generale e massoterapia, MED/48 Basi di chinesiterapia generale, MED/42 Igiene generale e applicata • Obiettivi generali del corso Il corso si propone di introdurre lo studente ai principali aspetti della Medicina Riabilitativa, a partire dalle premesse storico-culturali, secondo le più recenti indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Analoga attenzione viene riservata alla Riabilitazione come disciplina che tende a migliorare le qualità della vita anche quando determinate funzioni sono parzialmente o completamente compromesse. Lo studente verrà guidato ad apprendere le principali cause ambientali che influiscono sulla salute dell’uomo, i meccanismi dei processi infettivi e le loro modalità di trasmissione. L’obiettivo generale degli insegnamenti è che lo studente inizi ad acquisire conoscenze, abilità e atteggiamenti propri della professione anche attraverso la sperimentazione delle tecniche di base e acquisisca i primi elementi della pianificazione dell’intervento riabilitativo. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Lo studente deve avere iniziato lo studio delle scienze di base, della biomeccanica, dell’anatomia e fisiologia dell’apparato osteoarticolare, muscolare e del sistema nervoso. • Modalità di svolgimento Parte teorica: si svolge secondo il sistema della Lezione frontale con l’impiego di lucidi e altri sussidi e della lezione partecipata. Parte pratica: consiste in esercitazioni a piccoli gruppi. 91 • Programmi e contenuti di insegnamento Riabilitazione generale e massoterapia Introduzione e generalità sul massaggio: etimo e storia. Evoluzione e massaggio. Classificazione: massaggio manuale e strumentale. Il massaggio come agente fisico: finalità. Effetti biologici. Effetti diretti ed indiretti: azione meccanica e riflessa. La cute e i suoi annessi: richiami. La preparazione al massaggio. Analisi meccanica delle manovre. Le tecniche del massaggio: sfioramento, stroking, frizione. Petrissage: manovre di impastamento, sollevamento, torsione, rotolamento, scuotimento. Percussione: vibrazioni. Il paziente: valutazione. La scelta delle tecniche. Il massaggio nelle varie regioni del corpo. Effetti, indicazioni e controindicazioni del massaggio. Aspetti comportamentali e deontologici. Basi di chinesiterapia generale Collocazione del concetto di Riabilitazione in ambito biologico ed evolutivo. Definizioni di Riabilitazione e Fisioterapia. Il modello di riferimento: I.C.F. 2001: Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. Differenti concetti di Riabilitazione in relazione a differenti modelli sanitari. La pianificazione dell’intervento riabilitativo (approccio orientato al problema). a) Valutazione; b) Programmazione; c) Verifica. L’approccio di èquipe: la globalità dell’intervento rieducativo. La patologia da immobilità. Generalità sulla Chinesiterapia. 92 Nozioni fondamentali sulle tecniche di mobilizzazione passiva, attiva e contro resistenza. Educazione del paziente al recupero dell’autonomia. Definizione di ausilio, ortesi e protesi. Informazioni sugli strumenti di Terapia Fisica. L’ambiente di lavoro e l’operatore. Cenni di ergonomia e movimentazione dei carichi in ambito sanitario (rif. L. 626). L’esempio del malato colpito da ictus. • Modalità d’esame Prova scritta e prova pratica delle tecniche apprese. • Propedeuticità consigliate Nessuna. • Bibliografia Testi adottati, consigliati e suggeriti per la consultazione Formica, Trattato di Neurologia Riabilitativa, Marrapese Editore. Trattato di Medicina Riabilitativa. M. Hollis, Il massaggio come Terapia, Edizioni sbm, Noceto (Parma). Hoffa, Goch, Storck, Lüdke, Tecnica del massaggio, Ermes Medica Drommi. Kohlrausch, Massaggio delle zone riflesse, Marrapese Editore. Genot, Neiger, Leroy, Cinesiterapia, 4 voll., Utet. Di Feo, Fisiologia del massaggio, Verduci. Basmajan, Kirbi, Riabilitazione medica, Piccin. Igiene generale e applicata Fattori in grado di esercitare effetti sulla salute umana. L’ambiente e i suoi fattori. Fattori attinenti l’ambiente fisico: - L’aria atmosferica; - L’aria confinata; - Inquinamento; interventi di prevenzione attuabili; fisioterapia - Acque destinate al consumo umano; - Reflui, rifiuti solidi. Fattori attinenti l’ambiente biologico: - Microorganismi, caratteristiche; - Effetti dei microparassiti patogeni sull’uomo. Alimenti: - Tossinfezioni alimentari; - Intossicazioni alimentari; - Prevenzione del rischio connesso agli alimenti. Nozioni generali di epidemiologia delle malattie infettive. Prevenzione delle malattie infettive: - Misure di profilassi per esigenze di sanità Pubblica; - Prevenzione immunitaria; - Precauzioni standard; - Misure di decontaminazione e sanificazione; - Infezioni trasmissibili per via ematica e loro prevenzione. Norme comportamentali: Percorsi post-esposizione. Prevenzione delle malattie infettive a prevalente diffusione aerea. Prevenzione malattie a trasmissione orofecale. I fattori di rischio nella piscina. CORSO INTEGRATO DI BASI PSICOPEDAGOGICHE DELL’INTERVENTO RIABILITATIVO Settori scientifico-disciplinari: M-PED/01 Pedagogia generale e sociale, M-PSI/05 Psicologia sociale, M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione, M-PSI/01 Psicologia generale • Obiettivi generali del corso Le finalità generali riguardano: a) l’acquisizione delle nozioni basilari della moderna Psicologia scientifica; b) l’acquisizione delle nozioni basilari dell’interazione umana; c) la complessità dell’intreccio psico- fisioterapia socio-somatico in tutte le fasi del ciclo vitale; d) i fondamenti dello sviluppo cognitivo pajettiano e di quello della personalità secondo l’ottica di Freud ed Erickson; il concetto di misura in psicologia; e) introduzione alla pedagogia e alle scienze dell’educazione come disciplina di studio e campo di ricerca e di riflessione attraverso la trattazione dei suoi concetti di base e delle principali problematiche educative oggi rilevanti, al fine di saper instaurare relazioni interpersonali valide nelle situazioni e nei processi formativi. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Nessuno. • Modalità di svolgimento Il corso si sviluppa attraverso “lezioni frontali” con spazio finale per richieste di chiarimenti o presentazione di esperienze di singoli corsisti; in alcune lezioni verrà presento materiale testistico. • Programmi e contenuti di insegnamento Pedagogia generale e sociale Il corso ha la finalità di introdurre alla pedagogia generale come disciplina di studio e come campo di riflessione e di indagine attraverso la trattazione dei suoi concetti base (lessico pedagogico a assunti epistemologici) e delle principali tematiche presenti nei contesti educativi formali, non formali ed informali: il paradigma della complessità applicato alla società e all’educazione, la formazione dell’identità, il valore della General Education (l’educazione di base), la sostenibilità come atteggiamento personale. Verranno inoltre presi in considerazione questioni fondamentali quali l’educabilità e la progettualità del soggetto, le caratteristiche delle fasi di vita (infanzia, fanciullezza, adolescenza, condizione adulta, terza età e senescenza), il valore della 93 relazione come momento di autoeducazione, con particolare riferimento alle dinamiche interpersonali, alla dimensione comunicativa e formativa nei contesti sanitari e dei servizi in genere. Psicologia sociale Il gruppo classe: rilevazione e commento sulla varietà di alcune caratteristiche individuali. L’eterogeneità: - di risposte ad uno stimolo visivo ambiguo; - di risposte emozionali alle ipotesi di malattia. Cenni alla struttura relazionale del gruppo. Il circuito e gli assiomi della pragmatica nella comunicazione. Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione Introduzione alla Psicologia dell’età evolutiva Il concetto di sviluppo come prodotto della filogenesi e della ontogenesi. Multidimensionalità dello sviluppo. Lo sviluppo emotivo-affettivo secondo la Psicologia dinamica Lo sviluppo della personalità (S. Freud, E. Erickson). I meccanismi di difesa (A. Freud) nella vita quotidiana e nella situazione di malattia. Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget Epistemologia del funzionamento mentale. Successione degli stadi dell’attività cognitiva. La comunicazione Sviluppo del linguaggio verbale. La pragmatica della comunicazione. Transfert e controtransfert nelle relazioni di aiuto. Lo sviluppo sociale: dall’eteronomia alla autonomia I metodi di indagine in Psicologia L’osservazione nel metodo sperimentale. 94 L’osservazione nel metodo clinico. L’uso di test o reattivi mentali. L’intervista semistrutturata. Esercitazioni con i test grafici. La questione della Normalità I Test Psicologici Definizione. La standardizzazione delle norme di somministrazione. Validità, fedeltà, sensibilità. L’Etica nell’uso dei Test. Visione dei Test di maggiore uso Psicologia generale Definire la psicologia. Le cento strade che portano alla conoscenza di se. Prodromi e personaggi della prima psicologia in Europa e negli Stati Uniti D’America. I tre pilastri della psicologia: Freud, Adler, Jung. Gli elementi fondamentali della concezione freudiana, adleriana e junghiana. La psicologia della forma. Assunti principali e metodiche applicative. La psicologia umanistico-esistenziale. Il pensiero logico (o verticale) e quello creativo (o laterale). Iper e ipo-dotazioni intellettive. Come misurare l’intelligenza. La personalità, ovvero alla ricerca del proprio Io. L’affascinante mondo delle emozioni. Al di là della “norma”: nevrosi e psicosi. Che cosa sono e come affrontarle con la/le psicopatie. • Bibliografia A. Canevaro, A. Chieregatti, La relazione d’aiuto, Carocci, Roma, 1999, pp. 17-30; 53-93. Testi adottati e consigliati R. Canestrari, A. Godino, Manuale di Psicologia; Ed. CLUEB, Bologna, 1994. R. Albarea, Educare nella società complessa, dispensa. fisioterapia R. Albarea, Aspetti della complessità in educazione, Kappa Vu, Udine, 2000, capp. 13. L’integrazione scolastica nei portatori di handicap; Università degli studi di Udine, dispensa. R. Vianello. L’età senile (cap. 12), in Adolescenza, età adulta, età senile, Junior, Bergamo, 1999. Testi suggeriti per la consultazione L. Odorico, G. Pinto, R. Rumiati, R. Vianello, Psicologia dello sviluppo, Juvenilia. A. Anastasi, I test psicologici, Franco Angeli, Milano. • Modalità d’esame La valutazione del profitto avverrà attraverso prova orale. CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA SPECIALE DEL SISTEMA NERVOSO Settori scientifico-disciplinari: BIO/09 Neurofisiologia, M-PSI/02 Psicobiologia e Psicologia fisiologica • Obiettivi generali del corso Lo studente deve conoscere l’organizzazione morfofunzionale del Sistema nervoso centrale e periferico e dei suoi meccanismi fisiologici, dei sistemi sensoriali e in particolare somatosensoriali, e degli aspetti principali della organizzazione della corteccia cerebrale e della sua plasticità. Deve acquisire conoscenze dettagliate sulla funzione dei circuiti neurali che organizzano l’attività volontaria ed involontaria della muscolatura scheletrica ed oculare, e nozioni di base sui meccanismi del linguaggio, dell’attenzione, della memoria e dell’apprendimento. Deve inoltre comprendere i presupposti teorici, i principi di funzionamento e le modalità applicative delle principali tecniche di studio delle funzioni cerebrali. 95 fisioterapia • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Principi di Neuroanatomia e Biofisica. • Programma e contenuti di insegnamento Neurofisiologia Sistema motorio. Organizzazione funzionale del sistema motorio: generalità e concetto di sistema gerarchico. Sinapsi neuromuscolare. Unità motorie. Concetto di risposta motoria riflessa e di integrazione sensorimotoria. Sistemi di controllo a feedback e a feedforward. Riflessi spinali. Riflesso miotatico: fibre afferenti, circuiti centrali e meccanismi di regolazione. Ruolo funzionale dei motoneuroni gamma. Controllo sovraspinale dei circuiti midollari. Riflesso miotatico inverso e flessorio. Tono muscolare e sua regolazione. Riflessi posturali. Organizzazione funzionale dei movimenti automatici: ruolo di strutture spinali e sovraspinali. Organizzazione funzionale del movimento volontario: generalità. Concetto di organizzazione somatotopica. Concetto di programma motorio: codifica delle caratteristiche cinematiche e dinamiche del movimento. Sistema corticospinale crociato e diretto. Aree corticali motorie e premotorie. Gangli della base: aspetti neurochimici e funzionali. Contributo del cervelletto all’organizzazione e al controllo del movimento volontario. Organizzazione funzionale del sistema oculomotore: generalità. Movimenti oculari di vergenza e di versione. Movimenti oculari saccadici e di inseguimento lento. Riflessi visivi mediati dalla muscolatura estrinseca dell’occhio: riflessi ottico-cinetico. Organizzazione del sistema uditivo: generalita. Caratteristiche dei suoni e psicofisiologia acustica. Trasduzione del segnale. Vie uditive centrali. Audiometria. Organizzazione del sistema vestibolare: generalita’. Organi recettoriali. Riflesso vestibolo-oculare Apparato della fonazione e meccanismi periferici del linguaggio. Centri del linguaggio e concetto di specializzazione emisferica. Substrati neurali della memoria a breve elungo termine. Sistemi aspecifici di proiezione. Nuclei serotonergici, dopaminergici, noradrenergici e colinergici. Concetto di attenzione localizzata e diffusa. Memoria implicita ed esplicita. Circuiti mnestici. Basi neurali dell’apprendimento motorio. Tecniche di studio e mappatura della funzionale cerebrale. Concetto di risoluzione spaziale e temporale. Tecniche elettrofisiologiche: elettroencefalografia (EEG), magnetoencefalografia (MEG) e stimolazione magnetica transcranica (TMS). Accoppiamento tra attività neurale, flusso e metabolismo distrettuale: possibili meccanismi. Tecniche metaboliche: tomografia ad emissione di singoli fotoni (SPECT) e di positroni (PET), risonanza magnetica funzionale per immagini (fMRI). Concetto di atlante stereotassico. Applicazione della risonanza magnetica funzionale e della stimolazione magnetica transcranica allo studio del sistema motorio. • Modalità d’esame Prova scritta con domande a scelta multipla ed aperte, esame orale. • Propedeuticità consigliate Neuroanatomia, Biofisica. • Bibliografia Testi adottati e consigliati: J.G. Nicholls, R.A. Martin, B.G. Wallace, Dai Neuroni al Cervello, Zanichelli, Bologna, 1997. F. Baldissera, a cura di, Fisiologia e Biofisica medica, Poletto Editore, Milano, 2005. Lettura consigliata: 96 M.F. Bear, B.W. Connors, M.A. Paradiso, Neuroscienze. Esplorando il cervello, Masson. M.S. Gazzaniga, R.B. Ivry., G.R. Mangun, Neuroscienze Cognitive, Zanichelli, Bologna, 2005. Psicobiologia e Psicologia fisiologica Introduzione generale. Funzioni e principi generali di organizzazione del sistema nervoso. Sei componenti principali del SNC. La corteccia cerebrale nell’uomo e negli animali superiori: localizzazione delle funzioni e universalità dell’organizzazione corticale. Le mappe corticali. La connettività corticale. Classi di cellule del sistema nervoso: neuroni e glia. Caratteristiche funzionali comuni dei neuroni: (i) ricezione (ii) integrazione (iii) conduzione (iv) trasmissione. Potenziali di riposo, d’azione e postsinaptico. Meccanismi di mantenimento del potenziale di riposo: gradienti chimici ed elettrici alla membrana. L’equazione di Nernst. La permeabilità selettiva. La pompa Na+/K+. Caratteristiche e parametri dell’impulso. Soglia di attivazione. Disturbo elettrotonico locale. Resistenza longitudinale. Canali passivi e attivi. Canali voltaggio-dipendenti. Correnti di Na+ e di K+. Assoni non mielinizzati (conduzione attiva continua) e mielinizzati (conduzione saltatoria). Caratteristiche dei potenziali postsinaptici e loro trasmissione. Integrazione delle correnti nei dendriti e nel soma. Modello concettuale del neurone piramidale corticale. Trasmissione e plasticità sinaptica. Terminazione dell’assone. Struttura della sinapsi; sinapsi elettriche e chimiche. Bottoni terminali e spine dendritiche. Canali Ca ++ voltaggio-dipendenti nella membrana del bottone. Vescicole sinaptiche e meccanismi di rilascio del mediatore. Neurotrasmettitori. Recettori post- fisioterapia sinaptici. Canali ionici attivati dai recettori. Eccitazione e inibizione postsinaptica. Plasticità sinaptica. Il modello del recettore NMDA. Ingresso di Ca ++ : effetti a lungo termine. L’ipotesi di Hebb. Modelli formali della plasticità sinaptica. Introduzione ai sistemi sensoriali. Recettori esterocettivi, propriocettivi, enterocettivi. Forme di energia ambientale e specializzazione dei recettori: la legge dell’energia nervosa specifica. Modalità e sottomodalità, o qualità, di un sistema sensoriale. Il potenziale di recettore. Meccanismi di trasduzione e codifica. Principio del codice a frequenza. Concetto di campo recettivo. Sistema uditivo. Le onde acustiche ed il campo di frequenze dello spettro udibile. L’orecchio esterno e medio e la sua funzione. Struttura della coclea e sua organizzazione tonotopica. Le cellule ciliate interne ed esterne. Meccanismi di amplificazione intracellulari e di rete. Il nervo acustico e le vie centrali: tonotopia. La corteccia uditiva. Meccanismi di percezione della frequenza, dell’intensità e dell’origine di un suono. Cenni alle aree del linguaggio. Sistemi vestibolare, somatosensoriale e cinestesico. Organo vestibolare: macroanatomia. Cellule ciliate dell’epitelio vestibolare. Trasduzione. Sensibilità ad accelerazione lineare e alla gravità: recettori della macula e del sacculo. Sensibilità all’accelerazione angolare: canali semicircolari. Innervazione dell’organo vestibolare e vie centrali. Proiezione ai centri motori. Sottomodalità somatosensoriali: tattile, dolorifica, termica, propriocettiva. Specializzazioni e campi ricettivi di vari recettori. Adattamento lento e rapido. Anatomia del midollo spinale: radici, dermatomeri e nervi. Vie centrali, e diametro delle fibre afferenti. Talamo e corteccia somatosensoriali. Le fibre nocicettive. Sensazioni propriocettive: recettori nei fisioterapia muscoli e nei tendini. Recettori nelle articolazioni. Vie centrali dei propriocettori. Regioni corticali specifiche. Plasticità della corteccia sensoriale. Il superamento della concezione statica della connettività corticale. Caratteristiche e limiti dei fenomeni di plasticità corticale. La plasticità dipendente dall’uso: il caso dei suonatori di violino. Modelli al calcolatore di autoorganizzazione delle mappe corticali. Ruolo della plasticità sinaptica associativa. Il caso dell’arto fantasma. Sistemi olfattivo e gustativo. Il naso. Fluidodinamica delle molecole odoranti. I recettori olfattivi: funzioni, turn-over e plasticità. Rigenerazione dei contatti sinaptici con le cellule mitrali. Organizzazione del bulbo olfattivo. Specificità nell’attivazione dei glomeruli e delle cellule mitrali. Sinapsi dendro-dendritiche. Effetti di rete competitiva: accentuazione del contrasto. Le vie centrali. La corteccia piriforme. La bocca. Organizzazione dei bottoni gustativi e delle papille. Struttura dei recettori. L’ipotesi dei sapori fondamentali. I meccanismi di trasduzione delle qualità acida, salata, dolce e amara. Le vie centrali. Le cortecce gustative primaria e secondaria e l’affinamento progressivo della selettività. Sistema visivo. Struttura dell’occhio. Fotorecettori: caratteristiche morfologiche e funzionali di coni e bastoncelli. Fototrasduzione. La teoria tricromatica e i pigmenti visivi nell’uomo e in altre specie. La rete sinaptica della retina. La fovea e la macchia cieca. Le cellule gangliari e le loro caratteristiche di risposta. Il corpo genicolato laterale. L’effetto di lesioni alle vie ottiche. Il collicolo superiore. L’organizzazione della corteccia visiva primaria. Cellule semplici, complesse e ipercomplesse. Strisce di dominanza oculare. Aree visive extrastriate: la via ventrale e la via dorsale, loro organizzazione e modu- 97 larità. Mappe e colonne corticali. Rappresentazioni distribuite. Sistemi di memoria. Modelli di reti di memoria basati su rappresentazioni distribuite, unità che operano somme pesate e plasticità sinaptica associativa. Caratterizzazione funzionale di reti competitive, associative ed autoassociative. Ipotesi sul ruolo evolutivo delle emozioni. La valenza emotiva e la teoria comportamentista del suo apprendimento. L’analisi sperimentale delle sue basi neurali. Struttura e ruolo dell’amigdala. La corteccia orbitofrontale. Cenni sulle neuropatologie frontali. La frammentazione della funzione mnestica. La memoria episodica. La struttura dell’ippocampo e le sue connessioni. Cenni sulla neuropsicologia dell’amnesia. Fisiologia delle reti ippocampali e legami fra struttura e funzione nei roditori, nei primati e nell’uomo. CORSO INTEGRATO DI BASI FUNZIONALI, FISIOLOGICHE E PATOLOGICHE DELL’ORGANISMO Settori scientifico-disciplinari: BIO/09 Fisiologia, MED/04 Patologia generale, MED/04 Fisiopatologia • Obiettivi generali del corso Patologia Generale e Immunologia Il corso intende chiarire i diversi elementi che concorrono a determinare lo stato di salute e di malattia, nell’ambito dell’omeostasi dell’organismo. Attraverso la conoscenza del fisiologico, la patologia generale individua: le cause del danno e le organizza per effetto determinato (eziologia), le leggi biologiche (la logica) che regolano l’inizio, l’evoluzione e gli effetti dei processi patologici elementari fondamentali (patogenesi), mettendo in evidenza la risposta reattiva ed i meccanismi di guarigione dell’organismo. Il 98 corso di Patologia Generale deve fornire i criteri interpretativi per identificare, interpretare e classificare i diversi processi morbosi e le loro diverse manifestazioni cliniche. Inoltre, lo studente dovrà conoscere le generalità sui fenomeni immunologici ed meccanismi protettivi e conseguenze patologiche (ipersensibilità, malattie autoimmuni, immunodeficienze) successici alla attivazione del sistema immunitario. Fisiologia e Fisiopatologia Conoscere le modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati e sistemi, i meccanismi generali del controllo nervoso e ormonale delle funzioni corporee. Conoscere i principali reperti funzionali nell’uomo sano. Acquisire le basi fisiologiche necessarie per la comprensione delle cause delle malattie dell’uomo. Inoltre, lo studente dovrà: Conoscere le alterazioni funzionali dei diversi organi ed apparati del nostro organismo, le cause più frequenti, i meccanismi patogenetici e le manifestazioni cliniche più tipiche di tali alterazioni. A partire dai sintomi di malattia e dalle alterazioni dei principali parametri clinici individuare le alterazioni funzionali ed i possibili meccanismi eziopatogenetici che ne sono alla base. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Nozioni di Biologia, Biochimica, Anatomia Umana. • Modalità di svolgimento Lezioni teoriche, seminari del tipo problem solving. Fisiologia • Obiettivi specifici Comprendere e, ove possibile, dare una descrizione quantitativa del funzionamento degli organi, degli apparati e dei fisioterapia sistemi integrati costituenti il corpo umano. Conoscere i principali reperti funzionali nell’uomo sano. Acquisire la basi fisiologiche necessarie per la comprensione delle cause delle malattie dell’uomo. Comprendere e, ove possibile, dare una descrizione quantitativa del funzionamento degli organi, degli apparati e dei sistemi integrati costituenti il corpo umano. Conoscere i principali reperti funzionali nell’uomo sano. Acquisire la basi fisiologiche necessarie per la comprensione delle cause delle malattie dell’uomo. • Contenuti Fisiologia cellulare: Potenziale di Membrana a riposo. Potenziale d’azione: genesi e meccanismi di propagazione. Sinapsi e placca motrice. Fisiologia del muscolo: Basi molecolari della contrazione muscolare; l’organizzazione dei miofilamenti nel sarcomero. La trasmissione neuromuscolare. Risposta elettrica e meccanica: scossa, clono e tetano. Unità motorie e tipi di fibre; effetti dell’allenamento e del dell’allenamento. Curve forza-velocità e tensione-lunghezza. Metabolismo muscolare. Cenni sulle caratteristiche specifiche del muscolo liscio. Sangue: Volume e composizione. Caratteristiche fisico - chimiche. Funzioni della componente eritrocitaria; parametri di Wintrobe. Meccanismi d’azione dell’EPO. Anemie e poliglobulie (cenni), La coagulazione del sangue. Cuore e Circolazione: Organizzazione generale del circolo. Attività elettrica e meccanica del cuore. ECG con cenni delle principali alterazioni del ritmo cardiaco. Proprietà meccaniche del muscolo cardiaco. Legge di Frank – Starling e concetti di pre-carico e post-carico. Ciclo cardiaco, lavoro ed energetica cardiaci. Cenni sui vizi valvolari: stenosi e insufficienze. 99 fisioterapia Controllo nervoso della funzionalità cardiaca (attività simpatica e vagale). Circolazione generale e polmonare. Peculiarità del Circolo arterioso e del circolo venoso. Emodinamica (pressione, flusso e resistenze). Gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione centrali e periferici. Pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione. Produzione e riassorbimento del liquido interstiziale. Sistema linfatico. Fattori determinanti il movimento di liquidi attraverso la membrana capillare: ipotesi di Starling e cenni sullo sviluppo dell’edema. Circolazione coronarica. Controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio (cenni). Respirazione: Composizione e pressione dell’atmosfera. Leggi dei gas. Vapor acqueo. Volumi polmonari statici e dinamici. Meccanica respiratoria. Curva pressione volume del sistema toraco polmonare. Azione del surfactante. Resistenze delle vie aeree. Ventilazione alveolare, spazio morto anatomico. Ricambio gassoso. Trasporto dei gas nel sangue: curva di dissociazione dell’emoglobina per l’ossigeno. Ipossia: tipi ed effetti. Trasporto dell’anidride carbonica. Consumo di ossigeno, produzione di anidride carbonica, quoziente respiratorio e rapporto di scambio respiratorio. Rapporti ventilazione perfusione (cenni). Meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione (cenni). Rene e Liquidi corporei: Volume e composizione dei compartimenti idrici. Distribuzione dell’acqua e degli elettroliti. Controllo del volume e dell’osmolarità dei liquidi corporei Bilancio idrico. Circolo renale. Funzione glomerulare. Funzione tubulare. Riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell’acqua; sistema renina angiotensina, ADH. Diuretici (cenni). Equilibrio acido - base ed alterazioni dello stesso: pH fisiologico; equazione di Henderson – Hasselbalch. Concetti di acidosi ed alcalosi (metaboliche e respiratorie). Regolazione respiratoria del pH. Regolazione renale del pH. Endocrinologia generale: Cenni sull’organizzazione funzionale del sistema endocrino. Asse endocrino: ipotalamo, ipofisi, ghiandole bersaglio. Neuro-secrezione e relazioni funzionali tra sistema endocrino e sistema nervoso autonomo. Digerente e ghiandole annesse: Organizzazione funzionale del sistema digerente. Fisiologia della digestione e dell’assorbimento delle sostanze nutritive. Funzioni delle ghiandole salivari, dello stomaco, dell’intestino, del fegato e del pancreas. • Modalità di svolgimento Lezioni. • Modalità d’esame Scritto con quesiti a riposta multipla e/o quesiti a risposta aperta. • Bibliografia AA. VV., Fisiologia dell’Uomo, EdiErmes, Milano, 2002. W.F. Ganong: Fisiologia medica, Piccin, 2006. Patologia generale • Contenuti Salute: omeostasi dell’organismo. Eziologia: agenti lesivi che provocano la lesione, il danno a carico dell’organismo fattori endogeni: alterazioni genetiche (malattie eredo-familiari) fattori esogeni: biologici (malattie infettive , etc.) fisici (ustioni, radiazioni ionizzanti, etc) chimici (tossici, veleni, acidi e basi forti, etc) alimentazione carenze (totali o parziali) eccessi (totali e parziali) Malattia: alterazione dell’omeostasi. Patogenesi: vi concorrono: Meccanismi molecolari, cellulari, tissuta- 100 li, d’organo e d’organismo determinati dall’/dagli agente/i lesivo/i che alterano i normali processi fisiologici e l’omeostasi dell’organismo; Meccanismi di risposta dell’organismo al danno; Processi degenerativi; Risposta immunitaria; Infiammazione (acuta e cronica); Aterosclerosi; Trasformazione neoplastica (tumori benigni e maligni). Guarigione: risoluzione, rigenerazione, riparazione. Guida Pratica per la preparazione: punti fondamentali da considerare La patologia generale; Concetto biologico generale di Salute e Malattia. Metodo di studio: epidemiologico e/o sperimentale; Organismo e ambiente: fattori e malattia: Eziologia: agenti causali, fattori predisponenti, fattori di rischio. Patogenesi: meccanismi molecolari, cellulari, d’organo e d’organismo, fattori endogeni ed esogeni La patologia congenita ereditaria e non; teratogenesi e mutagenesi; eziopatogenesi della patologia congenita. Fattori patogeni esogeni a) Fisici: patogenesi da radiazioni ionizzanti ed eccitanti; patogenesi da elettricità continua ed alternata; patogenesi da temperatura (alte e basse) (locali o sistemica); patogenesi da pressione atmosferica. b) Chimici: patogenesi da variazioni del pH, basi e acidi forti, solventi veleni intossicazioni. c) Biologici: infezione e contagio fattori di patogenicità e virulenza le difese naturali dell’ospite batteri tossinogenesi (eso-, endo-tossine) virus interazioni virusospite e diversi tipi di virus patogenesi delle malattie virali (vie di penetrazione, viremia, tropismo virale, la patogenicità e fisioterapia virulenza dei virus) evoluzione delle malattie virali e risposta immune parassiti concetti generali sulle infezioni, patogenesi, principali malattie, prevenzione. d) Alimentazione: carenze (totali e parziali), eccessi (totali e parziali). Processi degenerativi-regressivi Necrosi ed apoptosi; patologia da ischemia; steatosi; tesaurismosi; l’invecchiamento cellulare e dell’organismo. La patologia della risposta immune Significato della risposta immune; le cellule della risposta immune; tipi di risposta immune: B o T mediate, umorale o cellulo mediata; le reazioni immunopatogene; la tolleranza, il self e le malattie autoimmuni; le immunodeficienze. La flogosi o infiammazione Significato, definizione, segni cardinali. Cellule e mediatori chimici della flogosi: generalità. a) Angioflogosi o infiammazione acuta: definizione e significato; fenomeni fondamentali: modificazioni microcircolo; formazione dell’essudato. Classificazione essudati; evoluzione essudato purulento: ascesso, empiema, flemmone. Ulcera b) Istoflogosi o infiammazione cronica: significato; classificazioni: - morfologica: sistemica (interstiziale) o circoscritta (granulomatosa); - eziopatogenetica: non-immunologica o immunologica. Eziologia; granulomi: patogenesi, composizione, evoluzione. Arteriosclerosi Definizione; classificazione lesioni ed evoluzione; struttura delle lesioni; teorie eziopatogenetiche; fattori di rischio. Processi di guarigione: riparazione o risoluzione e rigenerazione Meccanismo della risoluzione e della riparazione. Ferite: guarigione per prima o seconda intenzione. Organizzazione. Rigenerazione. fisioterapia Tumori Definizione di tumore. Criteri classificativi (biologici e clinici). Epidemiologia dei tumori. Caratteristiche della cellula tumorale (alterazioni biochimiche, metaboliche, delle membrane, del ciclo cellulare, ecc.). Basi molecolari della trasformazione neoplastica (controllo genetico della proliferazione e differenziamento cellulare: oncogeni e geni oncosoppressori). Cancerogenesi chimica, fisica, biologica; fattori di rischio ambientali, professionali ed individuali: predisposizione, familiarità ed ereditarietà. Invasività della cellula neoplastica e metastasi. Sorveglianza immunologica. La cachessia neoplastica. Fisiopatologia • Obiettivi specifici Il modulo di fisiopatologia si propone di introdurre lo studente allo studio ed alla comprensione delle funzioni alterate dei principali organi ed apparati in seguito a malattia; durante il corso verranno presentate le cause più frequenti, i meccanismi patogenetici e le manifestazioni cliniche più tipiche di tali alterazioni. A partire dai sintomi di malattia e dalle alterazioni dei principali parametri clinici, lo studente dovrà individuare le alterazioni funzionali ed i possibili meccanismi eziopatogenetici che ne sono alla base. • Contenuti Fisiopatologia osteoarticolare e muscolare Malattie dell’osso: anomalie dello sviluppo, della deposizione e del rimodellamento osseo. Malattie articolari: cenni sulla patogenesi della osteoartrite, artrite reumatoide e gotta. Malattie del muscolo (alterazioni neurogene, della giunzione neuromuscolare e 101 miopatie; cenni sulla patogenesi dei principali tipi di distrofie). Fisiopatologia della circolazione Fisiopatologia dell’omeostasi dei fluidi: edema, emorragia e shock. Alterazioni emodinamiche e loro conseguenze: trombosi, embolia, ischemia e infarto; ipertensione. Fisiopatologia dei vasi: aterosclerosi e vasculiti. Principi di fisiopatologia cardiaca (insufficienza cardiaca, infarto del miocardio e principali patologie cardiache). Fisiopatologia del sangue: ematopoiesi, anemie e gruppi sanguigni; coagulazione ed emostasi (cenni sui disturbi dell’emostasi). Fisiopatologia respiratoria Scambi gassosi e regolazione dell’equilibrio acido-base; alcalosi e acidosi respiratoria. Insufficienza respiratoria; malattie vascolari, ostruttive e restrittive del polmone. Fisiopatologia della funzione renale Funzioni endocrine del rene: alterazioni del sistema renina-angiotensina aldosterone. Funzioni esocrine del rene: alterazioni della regolazione dell’equilibrio acidobase. Malattie glomerulari, tubulari ed interstiziali del rene; sindrome nefrosica e sindrome nefritica; rene artificiale e trapianto renale. Fisiopatologia dell’apparato digerente Cenni sugli aspetti fisiopatologici delle principali malattie dell’apparato digerente. Fisiopatologia epatica Epatopatia alcolica. Epatite virale. Insufficienza epatica. Ittero, ipertensione portale e ascite. Encefalopatia e coma epatico. Fisiopatologia endocrina 102 Cenni sui meccanismi d’azione ormonale: ormoni peptidici e steroidei; concetto di feedback nella regolazione ormonale. Asse ipotalamo-ipofisario; alterazioni dell’ADH e dell’ormone della crescita. Ormoni del pancreas; azioni dell’insulina e del glucagone; diabete e coma diabetico; iperinsulinismo e coma ipoglicemico; diabete mellito di tipo I e II. Ormoni della midollare e corticale del surrene: azioni degli ormoni glucocorticoidi e mineral corticoidi; azioni ormonali dell’adrenalina e noradrenalina. Controllo ormonale dell’omeostasi minerale e fisiopatologia dell’osso. Ormoni tiroidei: azioni degli ormoni tiroidei e del TSH; patologia tiroidea, autoimmunitaria e neoplastica; iper ed ipotiroidismo. • Modalità d’esame Prove scritte con domande a risposte multiple e a risposta sintetica. Prova orale se lo studente desidera migliorare il voto della prova scritta. • Bibliografia Testi adottati e consigliati Ganong, Fisiologia medica, Piccin. Fisiologia dell’uomo, Edi Ermes, Milano. Rhoades, Pflanzer, Fisiologia Umana, Piccin. Berne, Levy, Principi di Fisiologia, Editoriale Ambrosiana. Woolf, Patologia Generale, Ed. Idelson. G.M. Pontieri, Patologia e Fisiopatologia generale per i corsi di laurea in professioni sanitarie, Piccin. fisioterapia CORSO INTEGRATO DI CHINESIOLOGIA, METODOLOGIA GENERALE DELLA RIABILITAZIONE MOTORIA E FISIOTERAPIA STRUMENTALE Settori scientifico-disciplinari: MED/34 Fisioterapia strumentale, MED/34 Medicina fisica e riabilitazione nelle malattie dell’apparato locomotore, MED/48 Valutazione articolare, muscolare e trattamento dei tessuti molli, MED/48 Chinesiologia generale, MED/48 Chinesiologia speciale • Obiettivi generali del corso Apprendere i principi generali della chinesiologia in relazione alla gestualità di base del movimento umano. Acquisire le capacità di valutare l’ampiezza e la quantità dell’escursione articolare dei vari distretti, la forza e la lunghezza muscolare. Guidare lo studente all’analisi delle modificazioni indotte sull’organismo dall’applicazione di energie fisiche a scopo terapeutico. Acquisire conoscenze sull’inquadramento e sulle terapie delle lesioni minori dell’apparato osteo-articolare. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Principi di anatomia umana (in particolare dell’apparato muscolo-scheletrico e del sistema nervoso periferico), principi di istologia umana (tessuto osseo e muscolare) e principi di fisica. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali ed esercitazioni pratiche. • Programma di insegnamento e contenuti Fisioterapia strumentale Analisi teorica delle energie fisiche; energia termica, elettromagnetica, meccanica, elettrica e degli effetti che la loro applicazione produce sui substrati biologici ed in particolare sul corpo umano. Studio degli effetti che possono essere fisioterapia terapeutici nelle varie patologie del corpo umano: dosaggi, tempi di applicazione, effetti collaterali. Indicazioni, controindicazioni. Studio teorico e pratico degli strumenti di produzione e applicazione dei vari tipi di energie fisiche. Apprendimento delle tecniche di uso degli apparecchi e precauzioni correlate. Analisi degli elementi di sicurezza per gli operatori relativo all’uso degli strumenti di terapia fisica. Medicina fisica e riabilitazione nelle malattie dell’apparato locomotore 1. Patologia dell’apparato tendineo e dei suoi annessi: Anatomia, fisiologia e patologia dei tendini, delle borse sierose, delle guaine tenosinoviali e fibrose, delle pulegge di riflessione, delle ossa sesamoidi, dei foglietti peritendinei. Principi di terapia. 2. Principali patologie dell’apparato tendineo e dei suoi annessi, classificate per distretto corporeo (tendinopatie della spalla, del gomito, del polso, della mano, dell’anca, del ginocchio, della caviglia e del piede). Principi di terapia. 3. Patologia degenerativa articolare: Aspetti anatomici, radiologici e clinici generali. Principali sedi di artrosi (artrosi dell’anca, del ginocchio, della mano, del rachide). Principi di terapia. 4. Dolore vertebrale: Anatomia e fisiologia dei recettori algogeni, loro distribuzione nelle strutture anatomiche vertebrali, principali sindromi cliniche. Principi di terapia. 5. Sindrome fibromialgica: classificazione, quadri clinici, problemi diagnostici, principi terapeutici. 6. Principi generali di riabilitazione reumatologica: Livelli di valutazione, cenni di storia della riabilitazione, attuali orientamenti, principali patologie reumatologiche di natura infiammatoria e loro conseguenze sulle articolazioni. 103 Valutazione articolare, muscolare e trattamento dei tessuti molli La posizione neutra articolare. Il range di movimento articolare e le sue alterazioni (riduzione, aumento, spostamento, end feel). Range attivo e passivo, fattori che possono alterarlo. Strumenti di misurazione del range di movimento (goniometro, elettrogoniometro, fettuccia, incliometro). La misura del range di movimento per ciascun distretto corporeo. La forza muscolare, bilancio tra forze motrici e resistenti. La scala della forza muscolare. Curva tensione-lunghezza: muscoli stirati e muscoli accorciati. Variazione di lunghezza anatomica e funzionale. La valutazione della forza dei muscoli del tronco e degli arti (test specifici per ciascun muscolo). L’osservazione delle principali strategie compensatorie. Tecniche di applicazione dei principali agenti fisici. Le apparecchiature; Precauzioni e possibili danni; Il paziente; L’operatore. Tessuti contrattili, tessuti inerti, dolore riferito, sue caratteristiche. L’esame funzionale secondo Cyriax: movimenti attivi, passivi, test isometrici, arco doloroso. La palpazione: sensazioni anomale, localizzazione della lesione. Lesione di una struttura inerte. Schema capsulare e schema non capsulare. Lesione di una struttura contrattile. Il massaggio trasversale profondo secondo Cyriax: effetti, indicazioni, controindicazioni, tecnica, durata, frequenza ed applicazione ai vari distretti articolari. 104 Chinesiologia generale Concetto di unità motoria. Rapporto di innervazione. Unità rapide Fast-Glycolytic. Unità lente Slow-Oxidative. Muscoli fasici e tonici. Muscoli mono e poli-articolari. Concetto di agonista e antagonista. Muscoli sinergici. Visione d’insieme del tronco e della colonna vertebrale. Vertebre di transizione. Caratteristiche generali della vertebra tipo. Rapporto tra due vertebre. Fisiologia del pilastro anteriore e posteriore. Il meccanismo di autostabilizzazione. Piani e range di movimento in rapporto all’orientamento delle faccette articolari. Rachide sub-occipitale e cervicale inferiore: richiami di anatomia e fisiologia articolare. Fisiologia articolare del rachide dorsale. Articolazioni costovertebrali e costo-trasversarie: fisiologia articolare. Cinesiologia della gabbia toracica. Muscoli della respirazione. Fisiologia articolare del rachide lombare. La cerniera lombo-sacrale. La funzione statica nella sospensione del cingolo scapolare e del torace: fisiologia muscolare. Mantenimento statico della lordosi cervicale. Fisiologia muscolare del lungo del collo. Equilibrio del capo e muscoli sub-occipitali. Mantenimento statico del tratto dorsale. I trasverso-spinosi dorsali. Cenni sulla scoliosi. Mantenimento statico della lordosi lombare. Statica della lordosi lombare in funzione dell’equilibrio del bacino. Componenti muscolari nel controllo dell’equilibrio antero-posteriore del bacino. Fisiologia muscolare dei glutei, piriformi, addominali, mm. del movimento pelvico, ischio-crurali. Funzione dianamica nella apertura attiva delle curve del rachide. Apertura della lordosi cervicale. Fisiologia della componente longitudinale mediana del lungo del collo. Fisiologia dei muscoli erettori del collo. Apertura della cifosi dorsale. Fisiologia dell’epispinoso. Apertura della lordosi lombare. Antiversione e retroversione del bacino. Movimenti globali del tronco. Antiflessione: fisioterapia muscoli starter e catena muscolare. La rotazione del tronco. Sistema crociato anteriore e posteriore. Il bacino: visione d’insieme e richiami anatomici. Forze ascendenti e discendenti e loro distribuzione. Architettura trabecolare del bacino. Le articolazioni sacroiliache: strutture e funzione. Micro e macro movimenti delle sacro-iliache. Movimento ileo-sacrale e sacro-iliaco. Sistema legamentoso e sua funzione nel controllo dei movimenti sacro-iliaci. Cenni sulle tecniche osteopatiche. Il sacro: morfologia e funzione. La cerniera lombo-sacrale: la lisi e la listesi. Nutazione e contronutazione del sacro. Movimenti del bacino durante il parto. Stretto superiore ed inferiore. La sinfisi pubica. Equilibrio del bacino: fisiologia muscolare: Equilibrio laterale del bacino in appoggio bipodalico e monopodalico. Fisiologia muscolare del medio gluteo, tensore della fascia lata e quadrato dei lombi. L’articolazione coxo-femorale: richiami di anatomia e fisiologia articolare. Assi di movimento. Sistemi di travate della coxofemorale. Range di movimento della flessoestensione e rotazione. Fisiologia muscolare dei muscoli dell’anca. Il ruolo controverso dello psoasiliaco. Cenni sulla displasia dell’anca. Il ginocchio: richiami anatomici e fisiologia articolare. Mezzi di contenzione e di stabilizzazione del ginocchio. Movimento di scivolamento e rotolamento nella flesso-estensione. Ruolo dei menischi e dei legamenti crociati. La rotazione automatica. Patomeccanica della lesioni più comuni dei menischi e dei crociati. L’articolazione femoro-rotulea: richiami anatomici e fisiologia articolare. Forze di compressione patello-femorali. Fisiologia muscolare della flesso-estensione del ginocchio. Il piede: richiami anatomici. L’avampiede, il mesopiede e il retropiede. Articolazione tibio-astragalo-peroneale: fisiologia articolare. Sistema legamentoso. Fisiologia musco- fisioterapia lare. Articolazione sotto-astragalica: fisiologia articolare. Eversione ed inversione. Articolazione medio-tarsica: fisiologia articolare. Articolazioni tarso-metatarsali: fisiologia articolare. Articolazioni intermetatarsali: fisiologia articolare. Articolazioni metatarso-falangee: fisiolgia articolare. Movimenti globali del piede. Flessoestensione e abduzione, prono-supinazione. Movimenti tibio-peroneali. Aspetti funzionali del piede. La volta plantare: architettura e funzione. Gli archi plantari. L’equilibrio del piede. Fisiologia muscolare. Mantenimento della volta plantare. Movimenti del piede nella meccanica del passo. Le fasi del cammino. Periodo di doppio appoggio. Oscillazione. Ricezione anteriore. Fase di slancio laterale. Fisiologia muscolare. Spostamenti del carpo durante il cammino a livello pelvico e delle spalle. Cenni sulle alterazioni cliniche della deambulazione. Il cingolo scapolare: visione d’insieme. Il cingolo scapolo-clavicolare. L’articolazione scapolo-omerale: richiami anatomici. Articolazione sternocosto-clavicolare: fisiologia articolare. Articolazione acromion-clavicolare: fisiologia articolare. La scapola: struttura e ruolo. Articolazioni vere e false del cincolo scapolare: fisiologia muscolare. L’articolazione scapolo-omerale: richiami anatomici e fisiologia articolare. Fisiologia muscolare tonica della scapolo-omerale nella sospensione dell’arto superiore. Fisiologia muscolare dinamica della scapolo-omerale. Fisiologia della abduzione. Ritmo scapolo-omerale di Codman. Lesioni della cuffia dei rotatori di interesse riabilitativo. Il gomito: richiami di anatomia. Fisiologia articolare della articolazione omeroulnare, omero radiale e radio-ulnare prossimale. Fisiologia muscolare della flessoestensione. Fisiologia muscolare della prono-supianazione. Polso e mano: visione d’insieme. Articolazione radio-carpica: fisiologia 105 articolare. Articolazione medio-carpica: fisiologia articolare. Articolazioni intercarpiche: fisiologia articolare. Articolazione radio-carpica: fisiologia articolare. Fisiologia muscolare della flesso-estensione, della adduzione e abduzione del polso. Articolazioni metacarpali e metacarpo-falangee: fisiologia articolare. Visione d’insieme della fisiologia muscolare del polso e della mano. Divaricazione e chiusura delle dita. Esacavazione della mano. La presa. Appendice: il disco intervertebrale. Aumenti di carico in rapporto al tipo di movimento. La lombalgia. Excursus sull’approccio al mal di schiena. Approccio attuale e scuole di pensiero. Ruolo del fisioterapista. • Bibliografia Testi adottati e consigliati I.A. Kapandij, Fisiologia articolare, 3 voll., M.E.D. L. Daniels-Worthingam, Esame del sistema muscolare-Tecniche di esplorazione clinica, Verducci. America Academy of Orthopedic Surgeon, Movimenti articolari-Metodo di misurazione e Registrazione, Piccin. J. Cyriax, Textbook of orthopedic medicine, 2 voll., Baillere Tindall. C. Menarini, Manuale di terapia fisica, Gaggi. V. Rucco, Il dolore vertebrale, II ed., Verduci, Roma, 1999. Postacchini, I tendini. Testi suggeriti per la consultazione L. Busquet, Le catene muscolari, Marrapese. V. Pirola, Il movimento umano, Ermes. M.W. Whittle, Gait analysis: normal and pathological function, Ed. Slak Inc. Kandel, Schwartz, Jersell, Principi di neuroscienze, Ed. Ambrosiana. G.A. Cavagna, Muscolo e locomozione, Ed. Raffaello Cortina. O. e F. Kendall, Muscles testing and function with posture and pain. 106 • Modalità d’esame Prove orali, prove pratiche delle tecniche apprese prove scritte ad itinerem. Chinesiologia speciale (Fisiologia della locomozione e del gesto) 1. Il cammino: 1.1 Analisi cinematica del passo; 1.2 Analisi cinetica del passo. 2. Analisi del pattern di movimento nel cammino patologico. 3. Il passaggio posturale dal decubito supino alla posizione seduta e dalla posizione seduta alla stazione eretta. 4. Salire e scendere le scale. 5. Il sistema funzionale dell’arto superiore: 5.1 Il raggiungimento; 5.2 Il puntamento; 5.3 Le prese di forza e le prese di precisione; 5.4 La manipolazione di precisione. • Bibliografia Testi consigliati M.W. Whittle, Gait Analysis: an Introduction, Ed. Butterworth – Heinemann. J. Perry, Gait Analysis: Normal and Pathological Function, Ed. Slack Incorporated. B.R. Durward, G.D. Baer, P.J. Rowe, Functional Human Movement: Measurement and analysis, Ed. Butterworth - Heinemann. E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jersell, Principi di Neuroscienze, Editrice Ambrosiana. G.A. Cavagna, Muscolo e Locomozione, Ed. Raffaello Cortina. Chinesiologia speciale (Analisi biomeccanica del movimento) Introduzione allo studio della meccanica del movimento umano. Richiami di statica, cinematica e dinamica. Pedana stabilometrica. Sistemi optocinetici. Dinamometro e piattaforma di forza. Cenni all’EMG di superficie. fisioterapia II anno CORSO INTEGRATO DI NEUROLOGIA E NEURORIABILITAZIONE Settori scientifico-disciplinari: MED/26 Anatomia clinica del sistema nervoso, MED/26 Clinica del sistema nervoso centrale, MED/26 Clinica del sistema nervoso periferico, MED/27 Neurochirurgia, MED/48 Riabilitazione cognitiva in neurologia, MED/48 Riabilitazione cognitiva di base, MED/48 Riabilitazione neuromotoria nell’adulto • Obiettivi generali del corso Preparare gli studenti del corso di Laurea in modo tale che alla fine siano in grado di: Riconoscere una patologia di natura neurologica ed identificare l’ambito e l’entità del sistema nervoso coinvolto; Valutare semeiologicamente e clinicamente gli aspetti di natura neurologica attraverso l’esame obiettivo; conoscere le nozioni fondamentali di traumatologia del cranio e della colonna vertebrale; Conoscere i principali meccanismi di recupero delle funzioni dopo lesione; Acquisire i principi teorici e pratici delle diverse metodologie riabilitative e saperle proporre e applicare dopo lesione del SNC e nelle malattie neurologiche disabilitanti. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Vengono presupposte conoscenze sufficientemente approfondite nell’ambito dell’anatomia e della fisiologia del sistema nervoso e della patologia generale. • Modalità di svolgimento Il corso si svolge attraverso lezioni accademiche tradizionali, attraverso esercitazioni in palestra fra gli studenti e con il paziente, in reparto al letto del malato e attraverso videoregistrazioni. fisioterapia • Programma e contenuti di insegnamento Anatomia clinica del sistema nervoso Le funzioni del Sistema Nervoso (funzioni somatiche, cognitive, psichiche). Il concetto di: substrato biologico; nucleo semeiologico fondamentale; diagnosi localizzatoria; diagnosi di natura; tipi di mobilità. Anatomia clinica della funzione motoria (Sist. Piramidale, extrapiramidale, cerebellare). Tipi di sensibilità. Anatomia clinica dei sistemi della sensibilità. Il concetto di gerarchia nella organizzazione operativa delle funzioni nervose: funzioni semplici (es. mobilità o sensibilità) e funzioni complesse (es. coscienza o memoria). La corteccia, le funzioni corticali, localizzazione ed equi potenzialità corticali. Le funzioni cognitive. Le sindromi lobari (il punto di vista della funzione e il punto di vista delle strutture). Il punto di vista delle cause: le sindromi eziopatogenetiche. Clinica del sistema nervoso centrale Anamnesi ed EON. Il controllo del movimento. Alterazione delle funzioni motorie in relazione alla sede della lesione neurologica: lesioni corticali, lesioni dei nuclei della base, lesioni del tronco dell’encefalo, lesioni del cervelletto, lesioni del midollo spinale. Diagnosi differenziale tra alterazioni del movimento di origine centrale e periferica. Casi clinici a confronto. La riabilitazione delle funzioni motorie. Alterazioni delle funzioni cognitive: afasie; aprassie; agnosie; memoria. La valutazione delle funzioni cognitive. La riabilitazione delle funzioni cognitive. Le malattie cerebrovascolari: inquadramento clinico e riabilitativo. Le malattie degenerative: a) demenza (d.d. tra demenza degenerativa e demenza vascolare); b) malattia di Parkinson; c) corea di Huntington; d) SLA. Casi clinici a confronto. Il problema della opportunità dell’intervento riabilitativo nelle malattie degenerative. 107 Le malattie demielinizzanti. Problemi riabilitativi riguardanti la sclerosi multipla. Casi clinici. Le malattie infettive: a) encefalite erpetica; b) i principali quadri neurologici nel paziente affetto da HIV; c) le complicazioni neurologiche della lue terziaria. Casi clinici. Problemi riabilitativi nei pazienti con esiti di patologia infettiva del SNC. Le alterazioni della coscienza: a) anatomia clinica del coma; b) indicatori prognostici nel coma. La riabilitazione del paziente con alterazioni dello stato di coscienza. L’epilessia. Le basi anatomo-fisiologiche dell’epilessia l’EEG nell’epilessia. Clinica del sistema nervoso periferico 1. La sensibilità corporea: l’organizzazione della sensibilità corporea o somestesica; la semeiologia analitica della sensibilità; le grandi sindromi sensitive. 2. Il movimento: 2.1 L’organizzazione dei sistemi che controllano il movimento. 2.2 L’unità motoria: a) il controllo segmentario dell’attivazione dell’unità motoria; b) il controllo del midollo ad opera del tronco cerebrale; c) cenni del controllo del movimento propositivo; d)il ruolo del cervelletto. 2.3 Serneiologia dell’unità motoria. 3. Clinica del Sistema Nervoso Periferico: 3.1 Degenerazione e rigenerazione delle fibre nervose; 3.2 La valutazione elettrofisilogica della lesione delle fibre nervose; 3.3 Le polineuropatie: caratteri generali; principi di classificazione: a) Polineuropatie a demielinizzazione segmentaria: poliradicoloneurite infiammatoria acuta e cronica; b) Polineuropatie assonali: neuropatia alcoolica; c) Polineuropatie miste: neuropatia diabetica; d) Polineuropatie genetiche: malattia di CharcotMarie-Tooth. 108 3.4 Le amiotrofie spinali progressive: forme genetiche; forme degenerative. 3.5 Lesioni radicolari: a) radicolopatie cervicali: mielopatia spondilogenetica; b) radicolopatie lombari; c) Herpes zoster. 3.6 Lesioni di plesso: lesioni del plesso brachiale. 3.7 Lesioni di nervi periferici: a) n. ascellare; b) n. muscolocutaneo; c) n. radiale; d) n. mediano; e) n. ulnare; f) n. femorale; g) n. sciatico; h) n. facciale. 4. Patologia della giunzione neuromuscolare: a) anatomia e fisiopatologia; b) miastenia; c) botulismo. 5. Patologia del muscolo: a) Semeiotica muscolare; b) Le miositi; polimiosite; c) Le miopatie dismetaboliche; d) Le distrofie muscolari: Distrofia di Duchenne; altre forme di distrofinopatia; Distrofia miotonica. e) Discussione di casi clinici all’interno. Neurochirurgia - Patologia tumorale del S.N. nell’adulto. La sindrome da ipertensione endocranica. I tumori del sistema nervoso (neuropatologia). I tumori endocranici. Mezzi diagnostici strumentali: EEG, Ecoencefalografia, scintigrafia, angiografia, pneumoencefaolografia. Classificazione e localizzazione preferenziale. - Traumi cranio-encefalici. Commozione, contusione e lacerazione cerebrale. Ematomi epidurali, sottodurali, intracerebrali, sequele tardive. Assistenza e terapia del traumatismo cranio-encefalico. fisioterapia Sequele dei traumi cranio-encefalici. Adenomi ipofisari. - Patologia midollare. Compressione midollare, ernie discali, tumori endorachidei. Mielopatie vascolari e spondiloartrosiche. I traumi midollari. La neurolue. - Il dolore. Fisiopatologia. Terapia medica e chirurgica. Riabilitazione cognitiva in neurologia I sistemi funzionali. Il sistema funzionale della manipolazione e prensione e i suoi sottosistemi. Valutazione e l’esercizio terapeutico conoscitivo per l’arto superiore. Il tronco: valutazione e proposte di riorganizzazione della posizione seduta. Il sistema funzionale della deambulazione. Proposte dell’ETC per l’arto inferiore e per la riorganizzazione del passo. Proposte riabilitative cognitive per il paziente cerebellare. Proposte riabilitative nella Sclerosi Multipla. Proposte riabilitative cognitive nel Morbo di Parkinson. L’ETC nelle paralisi del nervo facciale. Riabilitazione cognitiva di base Le teorie della riabilitazione. L’epistemologia e la riabilitazione (definizioni). L’Esercizio Terapeutico Conoscitivo: definizione e concetti fondamentali. Lo specifico patologico e il profilo del paziente emiplegico adulto. Gli esercizi di 1°, 2° e 3°. L’immagine motoria. La pianificazione del trattamento e la cartella riabilitativa. Riabilitazione neuromotoria nell’adulto Metodo Bobath per l’adulto. fisioterapia Introduzione al trattamento riabilitativo di adulti che hanno subito una lesione cerebrale in seguito a malattia o incidente. Statistiche mediche e peso sociale del trattamento rieducativi dei pazienti cerebrolesi. Aspetti neurofisiologici. Gli schemi di movimento normali. Il normale meccanismo posturale riflesso. Le reazioni di raddrizzamento e di equilibrio. Schemi di movimento anormali nel paziente emiplegico. Persistenza di sinergie e movimenti di massa primitivi. Sinergia flessoria e sinergia estensoria all’arto superiore. Sinergia flessoria e sinergia estensoria all’arto inferiore. Il tono muscolare anormale e gli schemi tipici della spasticità. Il placing. I riflessi tonici attinenti e le reazioni associate. Le posture a letto del paziente emiplegico. La valutazione del paziente emiplegico è un processo continuo. Il trattamento del paziente emiplegico in posizione supina. Problemi associati alla perdita di attività selettiva del tronco nell’emiplegico. Possibili ragioni della perdita di forza muscolare a livello dei muscoli addominali. Difficoltà respiratorie nel paziente emiplegico. Difficoltà osservate in posizione supina, nel passaggio supino-seduto e rieducazione al passaggio supino-seduto. Difficoltà osservate in posizione seduta e rieducazione del paziente emiplegico in posizione seduta, gli equilibri da seduto. Difficoltà osservate nel passaggio sedutoin piedi nel paziente emiplegico e rieducazione al passaggio seduto-in piedi. 109 Difficoltà osservate nel paziente emiplegico in stazione eretta. Rieducazione alla stazione eretta. Gli equilibri da in piedi. Difficoltà osservate nel paziente emiplegico nel cammino. Rieducazione alla fase di carico e alla fase oscillante del cammino. Rieducazione al cammino verso avanti. Tapping facilitante e tapping inibente. Rieducazione al cammino in dietro. Rieducazione al cammino di lato. Rieducazione dell’arto superiore nel paziente emiplegico. Spunti di trattamento a tappeto. La mobilizzazione del sistema nervoso. • Bibliografia Testi adottati e consigliati P. Larizza, Manuale di Medicina Interna, vol. IX, Malattie del Sistema nervoso, a cura di G. Macchi, Piccin, 1981. P. Bergonzi, A. Massaro, Trattato italiano di Neurologia, Verducci, Roma, 1993. M. Manfredi, Neurologia, Medicina interna, diretto da C. Zanussi, UTET, Torino. P. Davies, Passo dopo passo, Springer Verlag, 1991. P. Davies, Emiplegia, Springer Verlag. P. Davies, Ricominciare, Springer Verlag, 1994. B. Bobath, Emiplegia dell’adulto: valutazione e trattamento, Ghedini, Milano. A. Andrè, La rieducazione neuromuscolare dell’emiplegico adulto, il Pensiero Scientifico Editore. B. Paeth, Experiencias con el concepto Bobath, Editorial medica Panamericana. C. Perfetti, La rieducazione motoria dell’emiplegico, Ghedini, Milano, 1979. C. Perfetti, Condotte terpeutiche per la rieducazione motoria dell’emiplegico, Ghedini, Milano, 1982. C. Perfetti, F. Rossetto, Per una teoria cognitiva della riabilitazione: analisi dell’esercizio terapeutico, Riabilitazione e Apprendimento, 3, 1997. 110 A. Pieroni, Dall’osservazione all’esercizio: la pianificazione del trattamento riabilitativo, Idelson Napoli, Liviana, 1995. P. Reggiani, L’immagine motoria come strumento per l’esercizio terapeutico, Biblioteca A. R. Lurija, Forte dei Marmi (LU),1999. M.A. Veronese, L’emiplegico e gli esercizi, Riabilitazione e Apprendimento, 1, 1994. F. Pantè, L’utilizzo dell’immagine motoria nel trattamento dell’emiplegico, Riabilitazione e Apprendimento, 2, 127-138, 1997. Testi suggeriti per la consultazione C. Perfetti, Uomini e macchine: riflessioni sul sapere riabilitativo, Editrice Speciale Riabilitazione, Milano. C. Perfetti, Esercizi per una memoria riabilitativa, Idelson Liviana, Napoli, 1992. R. Cogo, E. Crea, C. Rizzello, Il recupero della motilità del tronco nell’emiplegico: il trattamento in posizione seduta, Idelson, Gnocchi. • Modalità d’esame Prova orale e pratica. CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA E RIABILITAZIONE DELL’APPARATO LOCOMOTORE Settori scientifico-disciplinari: MED/33 Ortopedia, MED/33 Traumatologia, MED/33 Ortesiologia e Protesiologia, MED/16 Semeiotica delle patologie dell’apparato locomotore, MED/48 Riabilitazione in traumatologia, MED/48 Riabilitazione in ortopedia, MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia • Obiettivi generali del corso Conoscere le basi fisiopatologiche, i sintomi e i segni delle principali patologie reumatiche, ortopediche e traumatiche dell’apparato locomotore nel bambino, adulto e nell’anziano. Conoscere e riconoscere le patologie dell’apparato loco- fisioterapia motore suscettibili di trattamento chinesiterapico, individuando i bisogni preventivi e riabilitativi del soggetto attraverso la valutazione dei dati clinici. Conoscere le modalità terapeutiche più consone in ambito ortopedico-reumatologico, imparare a progettare, pianificare ed eseguire l’intervento riabilitativo individuandone le modalità ed i tempi di applicazione in considerazione delle relative indicazioni e controindicazioni e nell’ottica di un approccio globale e/o analitico, ma comunque funzionale alla soluzione dei problemi. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Elementi di anatomia funzionale dell’apparato locomotore, meccanica articolare, fisiologia e patologia generale. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali ampiamente corredate di iconografia originale. Inoltre allo studente verrà data la possibilità di accedere alla sala operatoria. • Programma e contenuti di insegnamento Ortopedia Nozioni preliminari Cenni storici. Nozioni di anatomia funzionale articolare. Semeiotica ortopedica. Indagini strumentali. Malformazioni congenite Malformazioni vertebrali ed irregolarità di differenziazione segmentaria. Displasia congenita dell’anca. Piede torto. Torcicollo congenito Alterazioni su base circolatoria Osteonecrosi. Algodistrofie. Osteocondrosi. Alterazioni metaboliche Rachitismo e osteomalacia. Osteoporosi. 111 fisioterapia Neoplasie dell’apparato locomotore Generalità sui tumori. Osteopatie congenite Osteopetrosi. Osteogenesi imperfetta. Alterazioni dell’accrescimento Scoliosi. Cifosi. Piede piatto. Epifisiolisi. Alterazioni degenerative e reumatiche articolari, tendinee e aponeurotiche Artrosi. Malattia di Dupuytren. Alluce valgo. Discopatie. Patologia della cuffia dei rotatori Instabilità della spalla Patologia infettiva Osteomielite. Tubercolosi. • Bibliografia C Mancini, A Morlacchi, Clinica Ortopedica, Piccin editore. Traumatologia Generalità sulle fratture: - definizione; - clinica; - diagnosi; - guarigione; - complicanze; - trattamento; - trattamento delle fratture esposte; - trattamento riabilitativo. Le fratture dei vari distretti osteo-articolari: - fratture della scapola; - fratture della clavicola; - fratture dell’estremità prossimale dell’omero; - fratture della diafisi dell’omero; - fratture del gomito; - fratture dell’avambraccio; - fratture del polso; - cenni sulle fratture della mano; - fratture del bacino; - fratture dell’epifisi prossimale del femore; - fratture della diafisi del femore; - fratture del ginocchio; - fratture della gamba; - fratture e lesioni legamentose della caviglia; - fratture dell’astragalo; - fratture del calcagno; - fratture vertebrali. I distacchi epifisari: - generalità e cenni sulle lesioni più frequenti. Distorsioni: - generalità; - lesioni capsulo-legamentose del ginocchio; - lesioni meniscali del ginocchio. Le lussazioni traumatiche: localizzazioni più frequenti: - generalità; - lussazioni della spalla; - lussazioni acromion-claveare; - lussazioni del gomito; - lussazioni dell’anca; - lussazioni del ginocchio; - lussazioni vertebrali. Lesioni traumatiche dei muscoli e dei tendini: - generalità; - rotture sottocutanee del tendine di Achille. Ortesiologia e protesiologia La scarpa. Tutori arto inferiore. Protesi esterne di arto superiore. Protesi esterne di arto inferiore. Plantari. Busti e corsetti. Semeiotica delle patologie dell’apparato locomotore Malattie dell’apparato locomotore: forme isolate o associate a malattie sistemiche; 112 comorbidità; approccio integrato al paziente. Anamnesi nelle malattie dell’apparato locomotore e dei connettivi. Esame obbiettivo generale. Esame obbiettivo dell’arto superiore. Esame obbiettivo dell’arto inferiore. Esame obbiettivo del rachide. Esame obbiettivo per eventuali manifestazioni sistemiche. Semeiotica di laboratorio. Esami strumentali. Esercitazioni pratiche: anamnesi ed esame obbiettivo al letto del paziente; esami di laboratorio, esami strumentali, integrazione finale. Riabilitazione in traumatologia • Contenuti Concetti generali di paziente traumatizzato e di trattamento riabilitativo nello stesso. Valutazione globale del paziente compresi altri traumi subiti, patologie concomitanti, interventi cruenti / incruenti subiti. Complicazioni. Principi generali per la stesura del piano di trattamento. Obiettivi da raggiungere utilizzando le varie tecniche riabilitative nella fase acuta e nella fase degli esiti. In particolare illustrazione piani di trattamento in: a) arto inferiore: - fratture diafisarie di femore, tibia, perone. - fratture articolari coxo femorale, condilo femorale. - fratture articolari di rotula, piatto tibiale, tibio-tarsica. - fratture di bacino. b) arto superiore: - fratture diafisarie clavicola, omero, radio, ulna. - fratture articolari scapolo-omerale, gomito, polso. c) traumi distorsivi: fisioterapia - caviglia, ginocchi, vertebrale. d) distacchi tendinei. e) lussazioni: - spalla, gomito, ginocchio. Riabilitazione in ortopedia Artrosi: generalità, aspetti radiografici e trattamento conservativo. Artroprotesi d’anca. Artroprotesi di ginocchio. Condropatie femoro-rotulee. Ricostruzioni legamentose di ginocchio. Spalla: patologie periarticolari. Ricostruzione della cuffia dei rotatori. Artroprotesi. Diagnostica per immagini e radioterapia Principi fisici della radiologia convenzionale e della tomografia computerizzata e semeiotica elementare. Principi fisici della diagnostica ecografica e semeiotica elementare. Principi fisici della risonanza magnetica e semeiotica elementare. Principali indicazioni della diagnostica per immagini nello studio dell’apparato scheletrico. Principali indicazioni della diagnostica per immagini nello studio delle articolazioni. Principali indicazioni della diagnostica per immagini nello studio dei muscoli. • Bibliografia Testi adottati e consigliati C. Morlacchi, A. Mancini, Clinica ortopedica, Patron editore. K. Atkinson, F. Coutts, A.M. Hassenkamp, Trattamento riabilitativo in ortopedia, Verduci. M. Campanacci, Clinica Ortopedica, Patron Editore. C. Morlacchi, Clinica Ortopedica, Piccin Editore. Passariello, Simonetti, Compendio di radiologia, Idelson, Gnocchi. Monetti, Ecografia muscolo scheletrica. Imaging integrato, Idelson, Gnocchi. fisioterapia Testi suggeriti per la consultazione B. Browner et al., Traumatologia dell’apparato muscolo scheletrico, Verduci. Cruess Rennie, Ortopedia dell’adulto, 2 voll., Verduci. • Modalità d’esame Prova scritta (quiz a risposta multipla o sintetica) con eventuale prova orale. CORSO INTEGRATO DI PEDIATRIA E RIABILITAZIONE PEDIATRICA Settori scientifico-disciplinari: MED/38 Pediatria, MED/38 Patologia pediatrica di interesse riabilitativo, MED/38 Riabilitazione in età infantile • Obiettivi generali del corso 1. Introdurre l’allievo al complesso mondo dell’infanzia con le sue peculiarità, legate allo sviluppo fisiologico delle funzioni e fornire metodi di valutazione delle stesse: a) lo studente deve iniziare ad acquisire una conoscenza dello sviluppo somatico. b)conoscere lo sviluppo pre e postnatale del SN; c) approfondire la conoscenza del normale sviluppo neuromotorio e psicomotorio; d) acquisire la semeiotica neurologica infantile con i più noti orientamenti culturali. 2. Conoscere le problematiche legate alla patologia in chiave evolutiva: a) acquisire la conoscenza sistematica delle più importanti patologie del sistema nervoso centrale, periferico e dell’apparato locomotore. 3. Impostare il progetto e il programma riabilitativo sull’interpretazione dei segni che il danno ha provocato, della modificabilità adattiva dei disturbi e dei compensi messi in atto dal paziente. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Lo studente per affrontare il corso deve 113 possedere elementi conoscitivi della Fisiologia umana, della Genetica, della Patologia Generale, della Chinesiologia, della Metodologia generale della Riabilitazione e conoscere iniziali elementi dello sviluppo psicomotorio del bambino. • Modalità di svolgimento Il corso è articolato in lezioni teoriche e pratiche corredate di audiovisivi e frequenza presso le Unità di terapia (Clinica Pediatrica Università di Udine, Centro di Riabilitazione Infantile, Palestra Didattica, Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione, IRCCS “Eugenio Medea” Polo Friuli Centro “La Nostra Famiglia” Udine). • Programma e contenuti di insegnamento Auxologia, fisiologia, patologie dell’accrescimento e dello sviluppo puberale. Embriologia del SN e patologie malformative congenite (genetiche e non). Encefalopatie fisse ed evolutive, malattie neuromuscolari, patologie congenite ed acquisite del SNP. Strumenti di valutazione funzionale e principi di trattamento riabilitativo nelle patologie di interesse ortopedico e neurologico. Pediatria A. Generalità: lo sviluppo somatico e puberale; la maturazione dello scheletro. B. Patologie pediatriche con risvolti riabilitativi 1. Malattie genetiche: 1.1 Principi generali; 1.2 Anomalie degli autosomi: Trisomie: 21, 13, 18. 1.3 Anomalie cromosomiche sessuali: 1.3.1 Sindrome X-fragile; 1.3.2 Sindrome di Turner. 1.4 Sindromi di Imprinting o simil-cromosomiche: 1.4.1 Prader-Willi; 1.4.2 Angelman; 1.4.3 Associazione CHARGE; 114 1.4.5 Associazione VATER; 1.4.6 Sindrome Feto-alcolica; 2. Cardiologia: 2.1 Reperti fisici associati a sindromi 3. Il bambino maltrattato. 4. Reumatologia Pediatrica: 4.1 Artrite reumatoide giovanile; 4.2 Sindrome di Kawasaki; 5. Dermatologia Pediatrica: 5.1 Neurofibromatosi. 6 Malattie nutrizionali: 6.1 L’obesità. 7. Malattie infettive: 7.1 Acquisite: Morbillo, Scarlattina, Meningite, Osteomielite, Artrite settica; 7.2 Congenite: Rosolia, Toxoplasmosi. 8. Malattie Toraciche e Respiratorie: 8.1 Funzionalità Respiratoria; 8.2 Fibrosi Cistica; 8.3 Anomalie della parete toracica. 9. Malattie dello scheletro / muscolo scheletrico: 9.1 Rachitismo; 9.2 Osteogenesi Imperfetta; 9.3 Fratture; 9.4 Lussazioni; 9.5 Malattie della colonna vertebrale; 9.6 Malattie degli arti superiori; 9.7 Malattie degli arti inferiori. Patologia pediatrica di interesse riabilitativo 1. La vita endouterina: accrescimento e sviluppo prenatale; disturbi dell’accrescimento endouterino. 2. Teorie del controllo motorio e loro applicazione in età evolutiva. 3. Ruolo delle informazioni sensitivo-sensoriali nel controllo del movimento: - controllo posturale; - locomozione; - presa, manipolazione. 4. Sviluppo della funzione visiva, disturbi della funzione visiva ed influenza sullo sviluppo motorio e neuropsicologico. 5. Metodologie di valutazione della funzione motoria nel neonato e nell’infanzia: fisioterapia - valutazione reflessologica; - valutazione motoscopica; - valutazione comportamentista; - approccio sistemico. 6. Concetto di ritardo di sviluppo e di disturbo dello sviluppo. 7. Spina Bifida: - Etipatogenesi; - Quadri clinici di SB per livello lesionale; - Patologie associate nella SB con particolare riferimento all’apparato locomotore e al SNC; - Principi riabilitativi e rieducativi; - Ortesi, Ausili 8. Paralisi Cerebrale Infantile: - etiologia, classificazione, valutazione funzionale. Sequele a carico dell’apparato locomotore e - indicazioni terapeutiche. - principi di trattamento riabilitativo. 9. Malattie della sostanza bianca. 10. Floppy Baby: - Inquadramento clinico delle principali forme di malattie neuromuscolari; - Distrofinopatie; - Miopatie; - Miastenie; - Neuropatie; - Amiotrofie spinali; - Encefalomiopatie; - Chinesiologia speciale e principi di trattamento riabilitativo. 11. Paralisi ostetriche del plesso brachiale: - Etiopatogenesi; - Quadri clinici; - Evoluzione e trattamento riabilitativo. 12. Protocolli riabilitativi di trattamento: - del piede torto congenito; - del torcicollo miogeno; - dei vizi di postura da malposizione intrauterina. Riabilitazione in età infantile Inquadramento storico e critica delle metodiche neuromotorie rivolte al trattamento delle PCI e ad altre patologie infantili. fisioterapia Evoluzione dell’approccio riabilitativo delle patologie infantili dagli anni 50 ad oggi: 1. Tecniche analitico-segmentarie. 2. Principi specifici e comuni delle metodiche neuromotorie più conosciute: Tecnica Phelps; Tecnica Temple-Fay; Tecnica Kabat; Tecnica Doman Delacato; Tecnica Vojta; Tecnica Bobath. 3. Tecniche conoscitive: Peto; Esercizio terapeutico conoscitivo. 4. Metodologia di trattamento dell’approccio Bobath delle PCI: a) Basi neurofisiologiche del movimento; b) Classificazione delle PCI; c) Valutazione e ipotesi di trattamento delle diverse forme di PCI. 5. Dalla osservazione-valutazione al piano di trattamento nelle patologie infantili: a) La Cartella fisioterapica; b) Ipotesi e piano di trattamento riabilitativo in alcune patologie pediatriche individuando gli strumenti fisioterapici: Piede torto congenito; Torcicollo miogeno; Vizi di postura; Paralisi ostetrica del plesso brachiale; Spina Bifida; Forme di PCI. Progettare l’autonomia: 6. Ortesi statiche, ortesi dinamiche, Ausili per l’igiene posturale, per la posizione seduta, per la statica, per lo spostamento esplorativo, per la deambulazione, per l’alimentazione e per la comununicazione. • Bibliografia Testi adottati e consigliati Towen, Lo sviluppo del bambino nel primo anno di vita. W.M. Fowler, La riabilitazione nelle malattie neuromuscolari, Sbm, 1994. 115 A. Pellegri, L’educazione al movimento.Muoversi per conoscere e comunicare nella normalità e nella patologia, Collana di Riabilitazione, La Nostra Famiglia, Conegliano Veneto. F. Cioni, A. Ferrari, Le paralisi cerebrali infantili, storia naturale e orientamenti riabilitativi, Del Cerro. F. Cioni, A. Ferrari, Proposte riabilitative nelle paralisi cerebrali infantili, Del Cerro. F. Cioni, A. Ferrari, Le forme discinetiche delle Paralisi cerebrali infantili, Del Cerro. F. Cioni, A. Ferrari, Le atassie non progressive del bambino, Del Cerro. GIPCI, La valutazione delle funzioni adattive nel bambino con Paralisi cerebrale, Franco Angeli. P.E. Eckersley, Fisioterapia Pediatrica, UTET. V. Dubowitz, Il lattante ipotonico, Piccin. P. Giannoni, L. Zerbino, Fuori Schema, Sprinter. P. Puccini, C. Perfetti, L’intervento riabilitativo nel bambino affetto da paralisi cerebrale infantile, Sbm. G. Sabbadini, La riabilitazione dei disturbi visivi ed oculo-motori in età evolutiva: tecniche di indagine e strumenti di terapia, Marrapese. Swaiman, Pediatric Neurology, Mosby. De Negri, Neuropsichiatria infantile, Piccin. Kandel, Schwartz, Principles of Neuroscience. Bertozzi, Montanari, Architettura delle funzioni. Lo sviluppo neuromotorio del bambino fra normalità e patologia, Sprinter, Milano. 116 CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA GENERALE DELLA RIABILITAZIONE E TERAPIA MANUALE Settori scientifico-disciplinari: MED/48 Terapia manuale, MED/48 Tecniche speciali in Terapia Manuale, MED/48 Massoterapia speciale • Obiettivi generali del corso Fornire le più recenti acquisizioni in ambito biomeccanico e fisiopatologico riguardo ai disordini neuro-muscoloscheletrici, nonché l’anatomofisiopatologia del sistema linfatico. Fornire un approfondimento nel condurre un esame posturale per l’individuazione di squilibri mio-fasciali e articolari, dare gli elementi teorico-pratici di alcune tecniche di terapia manuale e l’acquisizione delle manovre fondamentali e specifiche del linfodrenaggio e del massaggio connettivale riflesso. Inoltre, lo studente alla fine avrà affinato la sua capacità di osservazione ed indagine per poter formulare un programma riabilitativo individualizzato e sensibilizzato la sua manualità per poter eseguire manovre estremamente delicate, precise e specifiche. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Sono richiesti elementi di Anatomia Umana, Neuroanatomia, Istologia, Fisiologia, Fisiopatologia, Chinesiologia generale. • Modalità di svolgimento Lezioni teoriche frontali e lezioni pratiche. • Programmi e contenuti di insegnamento Terapia manuale Cenni di anatomia e fisiologia delle fasce osteo-muscolari e viscerali. Richiamo di anatomia e fisiologia delle articolazioni (macro e micromovimenti). Esercitazioni pratiche nella percezione dei micromovimenti articolari. fisioterapia Test per la valutazione di eventuali blocchi articolari. Analisi posturale di alcuni soggetti per la individuazione di squilibri mio-fasciali e/o articolari. Introduzione teorica e pratica alla Manipolazione della fascia secondo la tecnica di Luigi Stecco: a) Anatomia, fisiologia, patologia della Unità Miofasciale (UMF); b) Unità miofasciali e sequenze dell’arto superiore; c) Unità Miofasciali e sequenze dell’arto inferiore; d) Unità Miofasciali e sequenze del tronco e del capo; e) Anatomia e fisiologia delle spirali (arto superiore, arto inferiore, tronco e capo); f) Trattamento (Raccolta dati, Verifica motoria, Verifica palpatoria). Cenni storici di alcune tecniche di Terapia Manuale: Rieducazione posturale globale (Ph. Souchard); Posturologia (B. Bricot); Tecniche osteopatiche (M. Bienfait). Tecniche speciali in terapia manuale Cenni storici. Concetti base delle terapie manuali in genere. Definizione del campo di intervento della terapia manuale quale medicina manuale meccanica (concetto di meccanica estesa anche ad altri organi ed apparati diversi da quello scheletrico). Definizione del concetto di terapia manuale quale medicina disfunzionale e non prettamente anatomo-patologica. Definizione di terapia manuale come medicina meccanica globale. Concetto di globalità e interdipendenza tra sistemi. Suddivisione delle branche classiche della terapia manuale speciale e relativo campo di competenza: a) strutturale, b) viscerale, c) cranio-sacrale. Le basi neurofisiologiche delle terapie manuali in genere (da I. Korr). Le linee di gravità di J. Littlejhon. 117 fisioterapia Elementi del sistema posturale e dell’integrazione sensitivo-motoria. Afferenze al sistema posturale: propriocettive, oculari, labirintiche, podaliche, occlusiali e propriocetteve strutturali in generale. Elementi di posturologia e riprogrammazione posturale. Branca strutturale: concetti di meccanica articolare applicata alle lesioni osteopatiche strutturali. Teoria delle tecniche strutturali e cenni pratici delle stesse. Dimostrazione pratica in particolare approfondimento teorico-pratico sul bacino (ritenuto settore chiave nella meccanica del corpo). Branca viscerale: fisiologia base delle pressioni intracavitarie concetto chiave della cinetica viscerale. Relazioni viscerosomatiche e mappa delle disfunzioni articolari vertebrali di origine viscerale. Concetti base delle relazioni viscero-somatiche, somato-viscerali, viscero-viscerali, viscero-vasomotorie, etc. Elementi di pratica: alcuni test per una valutazione viscerale osteopatica e dimostrazioni pratiche di un trattamento viscerale. Elementi di pratica sul problema delle cicatrici chirurgiche. Branca cranio-sacrale: premesse anatomiche alla spiegazione del MRP (meccanismo respiratorio primario). Dimostrazione pratica a doppio cieco. Le 5 componenti dell’MRP. Ipotesi di spiegazione fisiologiche dell’MRP. Disfunzioni craniche classiche. Trasmissioni meccaniche durali e relazione tra le disfunzioni cranio-sacrali e il resto del corpo. Campi possibili di applicazione della cranio-sacrale: a) pediatrico, in particolare trattamento delle conseguenze dei traumi da parto. b) traumatico, approccio osteopatico ai traumi nell’adulto. Massoterapia speciale Massaggio connettivale secondo T. Leube. Storia del M.C.R (cenni). - Osservazione del dorso. - Esame del dorso. - Le zone del dorso. - Reazioni della cute al massaggio. - Reazioni neuroriflesse. - Tecniche di trattamento: a) superficiale; b) profonda; c) massè e rouler. Tecniche specifiche di trattamento: amenorrea, ritardo mestruale, dismenorrea, arteriopatia arti inferiori, ritardi di consolidamento dopo frattura, morbo di Sudeck, asma, allergia. Drenaggio linfatico manuale Cenni di fisiologia del capillare sanguigno: diffusione, filtrazione, riassorbimento; osmosi, equilibrio di Starling. Cenni di anatomia e fisiologia del sistema vasale linfatico: capillare linfatico; precollettori; collettori; linfangione; ganglio. Vie linfatiche dell’arto superiore. Vie linfatiche dell’arto inferiore. Vie linfatiche del tronco. Le catene ganglionari. Gli spartiacque linfatici. L’edema: - classificazione dell’edema secondo Folti; - cause dell’edema; - evoluzione dell’edema; - effetto del D.L.M. sugli edemi linfostatici. Pratica di drenaggio linfatico: Modalità di esecuzione delle manovre di D.L.M.: - Riassorbimento o Drenaggio; - Richiamo o Evacuazione; - Manovre specifiche; - Drenaggio delle catene ganglionali; - Drenaggio testa e collo; - Drenaggio arto superiore; - Drenaggio inferiore; - Drenaggio del tronco. Indicazioni e controindicazioni del D.L.M. • Modalità d’esame Esame orale e pratico. 118 • Bibliografia Testi adottati e consigliati Dispense fornite dai docenti. M. Bienfait, Basi elementari tecniche della terapia manuale e dell’osteopatia, Marrapese, Roma. L. Stecco, La manipolazione della fascia, Piccin. A. Leduc, Il drenaggio linfatico. Teoria e pratica, Masson. A. Leduc, Coplan, Lievens, O. Leduc, Traitement physique de l’oedème du bras, Monographies de Bois-Larris. O. Leduc, A. Leduc, S. Theys, Traitement physique de la grosse jambe, Monographies de Bois-Larris. CORSO INTEGRATO DI MEDICINA GENERALE E SPECIALISTICA: CLINICA E RIABILITAZIONE Settori scientifico-disciplinari: MED/16 Reumatologia, MED/09 Medicina generale, MED/14 Nefrologia, MED/09 Geriatria, MED/48 Metodologia riabilitativa in geriatria, BIO/14 Farmacologia • Obiettivi generali del corso Il corso integrato di “Medicina generale e specialistica: clinica e riabilitazione” si propone di trattare argomenti che direttamente o indirettamente sono oggetto della pratica clinica del Fisioterapista della Riabilitazione. Ciascun docente, in relazione agli argomenti del programma che gli sono propri (come indicato nella guida dello studente), sviscererà tali argomenti partendo dalla fisiopatologia, percorrerà insieme agli studenti i principali aspetti clinici di dette patologie e fornirà cenni di terapia corredati dai più frequenti effetti collaterali evocati dalla terapia stessa (per quanto attiene quest’ultimo aspetto, infatti, al termine lo studente sarà in grado di: descrivere e discutere sui concetti generali di farmacologia e sulle fisioterapia relazioni tra farmaci e metabolismo e di conoscere i principi fondamentali della terapia farmacologica riferita ad alcune tra le principali classi di farmaci, gli effetti principali, secondari e collaterali dei farmaci stessi). CiÚ contribuirà a individuare le principali malattie disabilitanti nelle varie fasce di età e di organizzare un approccio terapeutico mediante un intervento riabilitativo specifico: singolo e/o di gruppo. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Lo studente dovrà conoscere l’eziologia, la patogenesi, i principali quadri clinici e le relative terapie delle entità morbose affrontate durante il corso. Tale conoscenza dovrà essere finalizzata non solo ad individuare un proprio ruolo nel trattamento delle patologie suddette, ma anche a saper interpretare la documentazione clinica di ciascun paziente per poter individualizzare i trattamenti fisioterapici anche in relazione a patologie, che pur non essendo il motivo diretto del trattamento fisioterapico in atto, potrebbero da quest’ultimo (se non adeguatamente impostato) riceverne danno. • Modalità di svolgimento Il corso sarà svolto dai vari docenti preposti attraverso lezioni frontali in aula ed attività seminariale. • Programmi e contenuti di insegnamento Reumatologia Cartilagine, sinovia, liquido sinoviale, lubrificazione articolare, recettori del dolore. Classificazione malattie reumatiche: l’artrite reumatoide. Clinica, diagnosi differenziale, decorso e prognosi. La radiologia e le indagini strumentali diagnostiche. La terapia riabilitativa della artrite reumatoide. Le spondiloartrite sieronegative. fisioterapia Diagnosi e terapia riabilitativa. Il reumatismo articolare acuto (RAA). Le artriti ricorrenti. Le connettiviti. Le artriti dell’anziano. La polimialgia reumatica. La gotta e la pseudogotta. Le osteoporosi. Le osteoporosi regionali. Le basi biologiche ed i fattori predisponenti dell’osteoartrosi. La diagnosi clinica e radiologica della osteoartrosi. La osteoartrosi primaria. La coxartrosi e la gonartrosi. La spondiloartrosi e la spondilopatia iperostante. La terapia medica e riabilitativa dell’osteoartrosi. Medicina generale Attività fisica e malattie croniche. Valutazione dello stato nutrizionale, malnutrizione proteino-calorica. Obesità. Diabete mellito. Ipertensione arteriosa. Arteriosclerosi. Alcolismo. Tossicodipendenza. Uso di sostanze dopanti. Patologia dell’allettamento. Trapianto di fegato. Nefrologia Ruolo della funzione renale nell’economia della gestione integrata dell’intero organismo. Principali quadri clinici di alterazione della funzione renale: le nefropatie glomerulari e tubulari, le nefropatie vascolari, l’insufficienza renale acuta e cronica. Le problematiche cliniche e biologiche del paziente portatore di trapianto renale. Il ruolo del fisioterapista nella terapia del paziente uremico e nel paziente portatore di trapianto renale. 119 Geriatria Introduzione alla geriatria. Incontinenza urinaria-fecale. Diabete mellito: la fisiopatologia. La farmacologia e la farmacoterapia. Malattie dell’apparato respiratorio. Diabete mellito: le complicanze. La sindrome vertiginosa. La patologia cerebrovascolare. Le demenze e la malattia di Alzheimer. La menopausa. Metodologia riabilitativa in geriatria 1. L’approccio al paziente anziano. 2. Riabilitazione ed assistenza. 3. L’osservazione. 4. La cartella riabilitativa geriatrica. 5. La prevenzione in riabilitazione geriatrica. 6. Indicazioni in riabilitazione geriatrica. 7. L’affronto delle principali problematiche da parte del terapista: L’anziano con problematiche osteo-articolari; L’anziano con problematiche cardiocircolatorie; L’anziano con problematiche respiratorie; L’anziano con problematiche neurologiche; L’anziano con problematiche neuro-psicologiche. 8. La riabilitazione come intervento specifico singolo e come intervento specifico di gruppo. 9. Contenzione. 10. Ausilii. 11. Cenni sull’aspetto delle cure palliative e della morte in relazione con il lavoro riabilitativo. Farmacologia • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - descrivere i concetti generali ed i principi che regolano la farmacocinetica e la farmacodinamica. 120 - spiegare la variabilità nelle risposte ai farmaci e le loro possibili interazioni. - conoscere i principi fondamentali della terapia e descrivere gli effetti principali, secondari e collaterali relativi all’impiego di alcune classi di farmaci. • Contenuti Farmacologia generale Presentazione degli obiettivi formativi e del programma. Introduzione e definizioni. Barriere biologiche. Meccanismi di trasporto. Farmacocinetica: vie di somministrazione, assorbimento, distribuzione, eliminazione dei farmaci: biotrasformazione ed escrezione. Tempo di emivita, clearance ed accumulo. Biodisponibilità e bioequivalenza. Farmacodinamica: recettori, interazione farmaco-recettore, farmaci agonisti, antagonisti, agonisti parziali, agonisti/antagonisti. Relazione dose effetto: dose, frequenza, potenza, efficacia massima, indice terapeutico, margine di sicurezza. Interazioni tra farmaci. Effetti avversi dei farmaci. Variabilità nella risposta ai farmaci: ipersensibilità, iposensibilità, idiosincrasia, tolleranza, tachifilassi, resistenza, dipendenza. Farmaci in condizioni fisiologiche e/o parafisiologiche particolari: gravidanza ed allattamento, età pediatrica, età geriatrica. Farmacologia speciale Analgesici: narcotici , FANS. Corticosteroidi. Anestetici generali e locali. Bloccanti neuromuscolari ed anticolinesterasici. Antiparkinsoniani. Strategie nel trattamento della sclerosi multipla. Cardiovascolari: inotropi, antiipertensivi, antianginosi, antiaritmici, diuretici. fisioterapia Anticoagulanti. Neuropsicofarmaci: ipnotici, antiepilettici, neurolettici, ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici. Ipoglicemizzanti. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. • Bibliografia H. Lullmann, K. Mohr, Farmacologia e Tossicologia, Piccin, Padova, 2001. Bibliografia di approfondimento: A. Goodman Gilman, Le Basi Farmacologiche della Terapia, XI ed., L.L. Brunton, J.S. Lazo, K.L. Parker Eds., McGraw-Hill Milano -New York, 2006. CORSO INTEGRATO DI CLINICA E RIABILITAZIONE DELL’APPARATO CARDIOVALSCOLARE E RESPIRATORIO Settori scientifico-disciplinari: MED/10 Clinica delle malattie dell’apparato respiratorio, MED/10 Fisiopatologia respiratoria, MED/48 Metodologia riabilitativa nelle affezioni croniche dell’apparato respiratorio, MED/48 Fisiochinesiterapia respiratoria in fase acuta, MED/11 Malattie dell’apparato cardiovascolare • Obiettivi generali del corso Lo studente dovrà conoscere le basi di fisiopatologia e le manifestazioni cliniche delle principali malattie dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, sapendone valutare la funzione a riposo e sotto sforzo. Lo studente dovrà conoscere le indicazioni dell’intervento riabilitativo nelle condizioni mediche nelle quali tale tipo di intervento risulta indicato ed acquisire i fondamenti delle principali metodologie di riabilitazione respiratoria e cardiovascolare, riconoscere le situazioni dove è necessario l’intervento o la supervisione fisioterapia del medico specialista, nonchè le problematiche inerenti al reinserimento sociale del paziente. Inoltre le nozioni sulle malattie respiratorie e cardiovascolari dovranno consentirgli di riconoscere e valutare i sintomi ed i segni guida elementari, da utilizzarsi opportunamente nel trattamento di persone affette da patologie di vario tipo (osteo-articolare, muscolo-tendineo, neurologico, ecc.) con contestuale pneumopatia o cardiopatia. Infine lo studente dovrà acquisire gli strumenti per essere una figura professionale ed un interlocutore di riferimento per gli interventi di tipo preventivo. La finalità complessiva consiste nell’acquisire la capacità di dialogare con il paziente e con il personale medico al fine di ottimizzare la terapia riabilitativa, in grado di determinare, se applicata correttamente, un miglioramento della qualità della vita ed il recupero funzionale del paziente. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Lo studente deve conoscere in maniera dettagliata: 1. le principali malattie dell’apparato respiratorio e cardiovascolare. Deve conoscerne i sintomi principali ed il meccanismo patogenetico. Deve conoscere gli aspetti sistematici, fisiopatologici e sintomatologici relativi alle condizioni che beneficiano e richiedono interventi fisioterapici e riabilitativi, la funzione meccanica del polmone e della parete toracica, la fisiopatoogia dello scambio gassoso, la fisiologia dei muscoli respiratori, il comportamento del sistema cardio-respiratorio sotto carico lavorativo, significato, obiettivi e metodologia della riabilitazione respiratoria; 2. le principali malattie cardiovascolari e la loro epidemiologia, la prevenzione primaria e secondaria della cardiopatia ischemica, i sintomi e i segni guida cardiaci, la fisiopatologia e la clinica della 121 cardiopatia ischemica e dello scompenso cardiaco, le basi dell’elettrocardiografia per la comprensione delle aritmie ipocinetiche ed ipercinetiche, le basi teoriche e pratiche della rianimazione cardiopolmonare e della riabilitazione del cardiopatico; infine la conoscenza delle indicazioni e delle controindicazioni, degli obiettivi e degli interventi focali (esercizio, educazione, counseling, interventi comportamentali). • Modalità di svolgimento L’attività di insegnamento viene condotta mediante lezioni frontali in aula. Per facilitare l’apprendimento, la parte riguardante la patologia respiratoria prevede un insegnamento integrato dei docenti, sulla base degli argomenti trattati e non secondo una logica di sequenza di discipline. • Programmi e contenuti di insegnamento Clinica delle malattie dell’Apparato Respiratorio. Fisiopatologia respiratoria. Metodologia riabilitativa nelle affezioni croniche dell’apparato respiratorio. Fisiochinesiterapia respiratoria in fase acuta. 1. Semeiotica generale (Clin. mal. app. resp.). 2. Uso del fonendoscopio per fisioterapisti (Fisioch. resp. fase acuta): - caratteristiche dello strumento; - punti di repere sul torace; - modalità dell’auscultazione. 3. Imaging RX - Scintigrafia - Broncoscopia (Clin. mal. app. resp.). 4. L’esame funzionale respiratorio (Fisiopat. Resp.) - spirometria di base; - studio della meccanica. 5. CPET (Fisiopat. Resp.): - fisiopatologia; - interpretazione. 6. Emogasanalisi art. - Pulsossimetria - 122 Valutazione forza musc. resp. (Fisiopat. Resp.). 7. Fisiopatologia delle Sindromi ostruttive (Fisiopat. Resp.): - modelli di ostruzione bronchiale; - tipologie funzionali; - correlazioni clinico-funzionali. 8. Asma bronchiale (Clin. mal. app. resp.): - eziopatogenesi, - manifestazioni cliniche; - cenni di diagnostica. 9. Bronchite cronica (Clin. mal. app. resp.): - definizione ed eziopatogenesi; - manifestazioni cliniche; - cenni di diagnostica; - cenni di terapia medica e profilassi. 10. Enfisema polmonare (Clin. mal. app. resp.): - definizione ed inquadramento anatomofunzionale; - manifestazioni cliniche; - cenni di terapia medica. 11. Bronchiectasie (Clin. mal. app. resp.). 12. Fibrosi cistica (Clin. mal. app. resp.). 13. Le sindromi respiratorie legate al sonno (Clin. mal. app. resp.). 14. Aerosolterapia (Fisioch. resp. fase acuta): - aspetti educazionali; - tipologia degli aereosolizzatori in commercio; - modalità jet; - modalità DPI; - modalità MDI. 15. Presa in carico del paziente con malattia ostruttiva (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.): - selezione; - valutazione iniziale; - obiettivi. 16. Tecniche di desostruzione bronchiale (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.): - razionale, revisione critica, criteri di scelta e limiti, modalità di somministrazione e utilizzo in ambiti specifici; fisioterapia - drenaggio posturale; - percussioni e vibrazioni; - tosse: modalità, caratteristiche ed assistenza; - forced expiration technique: FET; - active cycle of breathing techniques: ACBT; - espirazione lenta totale a glottide aperta in decubito laterale: ELTGOL; - espirazione lenta prolungata: ELPR; - drenaggio autogeno: DA; - tecniche che utilizzano la pressione espiratoria positiva continua: PEP-mask; - tecniche che utilizzano la pressione espiratoria positiva oscillante: Flutter; - esercizio a flusso inspiratorio controllato: EDIC; - altre tecniche: IPV, HFCC, In-exsufflator. 17. Tecniche di coordinazione respiratoria (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.): - razionale, revisione critica, indicazioni; - respirazione diaframmatica; - respirazione a labbra socchiuse; - espirazione controllata; - espirazione rilasciata; - spirometria incentivata; - tecniche di posizione e riespansione. 18. Riallenamento allo sforzo (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.): - razionale, indicazioni, modalità di somministrazione; - programmi e modalità di riallenamento; - forza e resistenza; - continuo e intervallato; - arti superiori e arti inferiori; - sistemico e selettivo; - strumenti e variabili determinanti; - il riadattamento allo sforzo; - programmi di mantenimento. 19. Rinforzo dei muscoli respiratori (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.): - razionale, indicazioni; - selezione dei pazienti; - strumenti e metodi di allenamento. 20. Valutazione dei risultati (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.). fisioterapia 21. Fisiopatologia delle Sindromi restrittive (Fisiopat. Resp.): - in polmoni malati; - in polmoni normali. 22. Sindromi restrittive - quadri clinici (Clin. mal. app. resp.): - definizione ed eziopatogenesi dei diversi quadri clinici; - manifestazioni cliniche; - cenni di diagnostica; - cenni di terapia medica e prevenzione. 23. Malattie parenchimali (Clin. mal. app. resp.): - polmoniti batteriche; - polmoniti atipiche; - polmoniti da ipersensibilità; - pneumopatie interstiziali; - sarcoidosi toracica; - fibrosi polmonari; - pneumopatie professionali; - tubercolosi polmonare; 24. Mal. vascolari polmonari (Clin. mal. app. resp.). 25. Mal. della parete toracica (Clin. mal. app. resp.): - mal. della gabbia toracica; - mal. della pleura; - mal. del diaframma. 26. Neuromiopatie (Clin. mal. app. resp.): - distrofinopatie; - tetraplegia; - altre neuromiopatie di interesse respiratorio. 27. Presa in carico del paziente con malattia restrittiva (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.): - selezione; - valutazione iniziale; - obiettivi. 28. Riabilitazione respiratoria nel paziente con malattia restrittiva (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.): - programmi; - valutazione finale. 29.Inquadramento generale dell’Insufficienza respiratoria (Clin. mal. app. resp.): 123 - inquadramento eziopatogenetico e clinico; - insufficienza respiratoria acuta; - insufficienza respiratoria cronica; - inquadramento diagnostico e terapeutico. 30. Insufficienza dello scambiatore polmonare (Fisiopat. Resp.): - fisiopatologia dell’I.R. dello scambio gassoso; - cause di ipossiemia. 31. Ossigenoterapia (Fisioch. resp. fase acuta): - sistemi di approvvigionamento dell’ossigeno terapeutico; - sistemi di somministrazione in ospedale; - sistemi di somministrazione al domicilio; - principali norme igieniche e di manutenzione; - principali norme di sicurezza. 32. Insufficienza della pompa respiratoria (Fisiopat. Resp.): - fisiopatologia dell’I.R. ventilatoria; - cause di ipercapnia. 33. Ventilazione meccanica (Fisioch. resp. fase acuta): - principi di ventilazione artificiale meccanica; - tipologia caratteristiche tecniche dei ventilatori artificiali; - sistemi di ventilazione meccanica invasiva e non invasiva; - interfacce paziente-ventilatore; - modalità di ventilazione meccanica più comuni; - sistemi di umidificazione e riscaldamento; - principali parametri di monitoraggio clinico-funzionale; - tecniche di disostruzione bronchiale nei pazienti ventilati mecc.; - aereosolterapia in ventilazione meccanica; - principi e modalità della ventiloterapia domiciliare a lungo termine; 124 - l’addestramento del paziente e dei familiari per la VMDLT; - norme igieniche e di sicurezza del paziente ventilato. 34. Svezzamento dalla ventilazione meccanica (Fisiopat. Resp.): - fisiopatologia dello svezzamento; - protocolli di svezzamento. 35. Metodiche di svezzamento (Fisioch. resp. fase acuta): - metodica con tubo a T; - lo sfruttamento delle performances del ventilatore; - fisioterapia respiratoria e svezzamento. 36. Fisioterapia respiratoria in Neonatologia (Fisioch. resp. fase acuta): - indicazioni alla fisioterapia respiratoria, revisione critica; - manualità/metodiche fisioterapiche sul neonato; - aspetti educazionali domiciliari. 37. Riabilitazione respiratoria del paz. con IRC. 38. Fisiopatologia del paziente chirurgico (Fisiopat. Resp.): - effetti dell’anestesia; - effetti della chirurgia (durata, sede, tipo); - effetti dell’età, fumo, COPD; - valutazione funzionale preoperatoria. 39. Chirurgia del torace e dell’addome alto (Clin. mal. app. resp.). 40. Exeresi polmonare e Trapianto polmonare (Clin. mal. app. resp.). 41. Le neoplasie polmonari (Clin. mal. app. resp.). 42. Fisioterapia respiratoria perioperatoria (Fisioch. resp. fase acuta): - aspetti educazionali preoperatori; - educazione alla postura corretta e variabile; - educazione alla tosse efficace; - modalità della spirometria incentiva; - i drenaggi toracici. 43. Riabilitazione respiratoria perioperatoria (Metodol. riabil. mal. cr. app. resp.). fisioterapia Malattie dell’apparato cardiovascolare 1. Classificazione e Epidemiologia delle malattie cardiovascolari. 2. Prevenzione primaria e secondaria della cardiopatia ischemica. 3. Sintomi e segni guida, cenni di diagnostica cardiovascolare. 4. Scompenso cardiaco: - fisiopatologia; - quadri clinici e diagnosi; - terapia. 5. Ischemia miocardica: - fisiopatologia; - quadri clinici e diagnosi; - terapia (farmacologica, interventistica e chirurgica). 6. Aritmie - cenni di elettrofisiologia e di elettrocardiografia; - classificazione; - aspetti clinici e diagnostici; - terapia (farmacologica e non farmacologica). 7. Rianimazione cardiopolmonare: basi teoriche e pratiche 8 Riabilitazione del cardiopatico: basi teoriche e pratiche • Bibliografia Testi consigliati Dispense a cura dei docenti. L. Casali, Manuale di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Masson, 2001. G. Bonsignore, L. Bellia, Malattie dell’Apparato Respiratorio, McGraw-Hill. J.B. West, Fisiopatologia polmonare, V ed., McGraw-Hill 1999. A. Bellone, Riabilitazione respiratoria. Nuovi orientamenti, MIDIA, 1996. A. Brivio, M Lazzeri, G. Oliva, A. Zampogna, La disostruzione bronchiale. Dalla teoria alla pratica, Masson, 2001. Dispensa a cura del docente. Harrison, Principi di Medicina Interna, McGraw-Hill. Testi suggeriti per consultazione Harrison, Principi di Medicina Interna, McGraw-Hill. fisioterapia J.B. Fink, G.E. Hunt, Clinical Pratictice in Respiratory Care, Lippincott, 1999. D. Girardo, Fisiopatologia dell’esercizio fisico nel BPCO: criteri di interpretazione del test da sforzo cardiopolmonare. Tesi di diploma A.A. 2000-2001. D.U. Fisioterapista. Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Udine. • Modalità d’esame Test a scelta multipla. 125 T.O: in età evolutiva; conoscere i principi teorico-pratici di alcune metodiche riabilitative nelle patologie dell’età evolutiva in riferimento agli aspetti neuro-motori, sensopercettivi e neuropsicologici. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Nozioni di psicopatologia, di clinica, di terapia e di riabilitazione psicosociale. Conoscere le patologie neuromotorie infantili; conoscere le fasi dello sviluppo motorio, sensoriale, cognitivo ed affettivo in età evolutiva. CORSO INTEGRATO DI CLINICA E RIABILITAZIONE IN PSICHIATRIA E NEUROPSICHIATRIA INFANTIILE Settori scientifico-disciplinari: MED/39 Neuropsichiatria infantile, MED/25 Psichiatria, MED/48 Terapia occupazionale generale, MED/48 Terapia occupazionale in ambito infantile, MED/48 Psicomotricità • Modalità di svolgimento Parte teorica: lezioni frontali, discussione, ricerca di soluzioni riabilitative, proiezioni video. Parte pratica: laboratorio in piccoli gruppi; esperienza pratica di una o due attività artigianali seguita da un’accurata analisi dell’uso terapeutico. • Obiettivi generali del corso Acquisire le nozioni fondamentali dello sviluppo emotivo, affettivo, relazionale del bambino e dell’adolescente; apprendere gli elementi teorici e pratici relativi a eziopatogenesi, diagnosi e clinica dei disturbi psichiatrici nelle diverse età della persona. Fornire i principi e i concetti di psicomotricità, di patologia e valutazione psicomotoria in ambito infantile. Conoscere il potenziale riabilitativo offerto dalla terapia occupazionale in ambito infantile ed adulto, valutare l’indicazione della stessa nel singolo caso. Inoltre, sviluppare capacità di riconoscimento delle maggiori patologie psichiatriche e conoscenza di base delle tecniche di riabilitazione psicosociale. Sono inoltre finalità: - conoscere i principali obiettivi della Terapia Occupazionale nei vari settori d’intervento; - riconoscere le problematiche specifiche trattate in T.O; - conoscere l’ambito dell’intervento della • Programma e contenuti di insegnamento Neuropsichiatria infantile 1.1 Metodo di lavoro in N.P.I. - Equipe; - Diagnosi longitudinale; - Complessità e unitarietà del bambino. 1.2 Gravidanza e parto - Nascita di una relazione; - Competenze del bambino; - Aspettative - sogni - atteggiamento relazionale dei genitori. 1.3 Fattori organici che possono portare a patologie del neonato - Genetici; - Infettivi; - Tossici; - Ambientali; - Relazionali. 2.1 Lo sviluppo del bambino nel 1° anno di vita - Bowly - Teorie dell’attaccamento; - Precht, Brazelton - Le competenze del neonato; - Spitz - Lo sviluppo psicomotorio e rela- 126 zionale e la possibile patologia psicosomatica; - Piaget - Le relazioni circolari e lo sviluppo cognitivo. 2.2 Le crisi fisiologiche evolutive - 3 a.: Opposizione; - 6 a.: logico morale; - 10 a.: puberale; - 15 a.: adolescenziale. 3. Lo sviluppo psicomotorio nell’età prescolare e scolare e i possibili problemi correlati - Lo sviluppo normale - tappe; - Il ritardo di sviluppo globale e disarmonico; - La maldestrezza - L’impaccio. I problemi di coordinazione; - Il bambino instabile e iperattivo. 4. La terapia psicomotoria - Vayer; - Russo; - Lapierre Aucouturier. 5. Lo sviluppo del linguaggio e i disturbi - Balbuzie; - Dislalie; - Disfasie; - Mutismo elettivo. 6. I disturbi cognitivi e i ritardi - Insufficienza mentale; - Disturbi di apprendimento: globali; strumentali: scrittura, lettura, calcolo; su base emotiva. 7.1 Turbe relazionali minori - Disturbi del sonno (pavor, incubi, sonnambulismo); - Disturbi dell’alimentazione (iperfagia, bulimia, anoressia, selettività); - Disturbi del controllo degli sfinteri (enuresi, encopresi). 7.2 Psicosi - Autismo - L’autismo e gli autismi. 8. Turbe comportamentali - Aggressività, acting out; - Ansia da separazione, depressione. 9. L’adolescente - Il vissuto del corpo in adolescenza. 10. L’epilessia e la crisi non epilettica 11. Cenni di psicofarmacologia fisioterapia Psichiatria Psicopatologia descrittiva Funzioni cognitive (memoria, attenzione, astrazione) Percezioni e dispercezioni Pensiero e Disturbi del pensiero e linguaggio Umore Fobie, Ansia, Ossessioni, Compulsioni Il sé e l’immagine corporea Diagnosi e clinica psichiatrica Esame Obiettivo psichico Modello diagnostico categoriale: DSM IV (assi, organizzazione categoriale) Meccanismi psicologici di difesa Sindromi cerebrali organiche: delirium, delirium tremens, demenze, traumi cranici, psicosi organiche, sindromi cerebrali acute e focali Schizofrenia e Stati simil schizofrenici (disturbo schizofreniforme, disturbo schizoaffettivo, psicosi acuta, bouffè delirante, disturbo delirante) Depressione Disturbo bipolare Disturbi d’ansia generalizzato, disturbo post-traumatico da stress, disturbo da attacchi di panico Fobie Disturbi alimentari: anoressia nervosa, bulimia, binge-eating disorders Disturbi di personalità Principi di terapia Antipsicotici Antidepressivi Stabilizzanti dell’umore Benzodiazepine Terapia occupazionale generale a) Definizione, specificità d’intervento e obiettivi della Terapia Occupazionale; b) Principi terapeutici di base nei diversi quadri clinici; c) Mezzi terapeutici, tecniche e loro adattamenti. Il programma prevede un’introduzione dei principi riabilitativi nei seguenti quadri clinici: fisioterapia - Patologie degli arti superiori; - Amputazioni; - Malattie reumatiche; - Traumi midollari; - Traumi cranici; - Emiplegia; - Patologie in geriatria; - Problematiche psichiatriche. Gli ausili in riabilitazione Concetti generali sugli ausili. Gli ausili nel progetto di riabilitazione e integrazione sociale. Specificità d’intervento e obiettivi dell’introduzione di ausili nei diversi quadri clinici. Criteri e metodologie per la valutazione tecnica e funzionale. Prescrizione e fornitura ausili. La mobilità e la postura seduta. Ausili per la deambulazione. Carrozzine manuali ed elettroniche: caratteristiche e personalizzazioni. Valutazione della postura seduta e relativi ausili. La casa e l’autonomia quotidiana. Adattamento dell’ambiente domestico e abbattimento barriere architettoniche. AVQ: igiene e cura personale, alimentazione. Passaggi posturali e trasferimenti: ausili e strategie. Ausili per la prevenzione delle lesioni da decubito. Ausili informatici. Strumenti per la comunicazione. Periferiche speciali del pc. • Bibliografia R. Andrich, Consigliare gli ausili, Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi, Milano, 1996. R. Andrich, J. Johnson, C. Huriet, M. Ferrario, B. Wilhelmsson, Ausili per l’autonomia, Fondazione Pro Juventute Don Carlo Gnocchi, Milano. T. Radaelli, L. Valsecchi; Terapia occupa- 127 zionale: metodologie riabilitative e ausili, Solei Press, Catania, 1996. A. Dissoni, Nursing e riabilitazione, Società Editrice Universo, Roma, 1992. B. Engström, Ergonomics wheelchairs and positioning, ETAC, Anderstorp – Sweden, 53-64, 65-81, 103-112. A. Spagnolin, La carrozzina: scelta, personalizzazione ed uso, Ghedini Editore, Milano, 17-26, 36-50, 68-70, 89-97, 119129. Psicomotricità - Evoluzione storica del concetto di psicomotricità. - Il quadro storico metodologico e pedagogico della pratica psicomotoria (secondo l’orientamento di B.A.). - I principi della pratica psicomotoria. - Gli orientamenti della pratica: l’aiuto educativo e terapeutico. - I dispositivi della pratica psicomotoria: lo spazio - il tempo, la pedagogia dei luoghi, la pedagogia dei materiali, le fasi della seduta. L’osservazione interattiva. • Modalità d’esame Prova orale, test a scelta multipla e a risposta sintetica. • Bibliografia Testi consigliati R. Negri, C. Musetti, Appunti di Neuropsichiatria Infantile, Cortina, Milano. R.C. Russo, Diagnosi, setting e progetto in terapia psicomotoria, Editrice Ambrosiana, Milano. R. Spitz, Il primo anno di vita del bambino. Lapierre, Auconturier, La terapia psicomotoria nel bambino. D. Goldberg, S. Benjamin, F. Creed, Psichiatria nella Pratica medica, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma. Liberman, La riabilitazione psichiatrica, Cortina, Milano. 128 G. Invernizzi, Manuale di psichiatria e psicologia clinica, McGraw-Hill. Liberman, La riabilitazione psichiatrica, Cortina, Milano. T. Redaelli, L. Valsecchi, Terapia Occupazionale - Metodologie riabilitative e ausili, Solfi Press, 1996. Mastrangelo, La terapia occupazionale in età evolutiva, Ed. Scientifica. Radaelli, Valsecchi, Terapia occupazionale, Soleil Presse. Sabbadini, Manuale di neuropsicologia dell’età evolutiva. Sabbadini, La riabilitazione neuropsicologica in età evolutiva. Puccini, Perfetti, L’intervento riabilitativo nel bambino affetto da P.C.I., Marrapese, Roma. I docenti delle materie forniranno inoltre appunti, schemi e altro materiale dattiloscritto. Nel caso venga espresso il desiderio di approfondire un argomento specifico, si risponderà individualmente allo studente con il suggerimento di testi inerenti ala richiesta. MODULO DI STATISTICA DI BASE Settore scientifico-disciplinare: MED/01 Statistica medica • Contenuti Elementi di statistica descrittiva per distribuzioni uni-bivariate - La statistica nella ricerca biologica. Il disegno sperimentale, il campionamento e l’inferenza. Tipi di dati e scale di misurazione: variabili continue, discrete, ordinali, nominali. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Centro di una distribuzione campionaria (media, mediana e moda). Dispersione di una distribuzione campionaria (range, fisioterapia devianza, varianza, deviazione standard, coefficiente di variazione). Misure di posizione: percentili della distribuzione (quartili, terzili….). Distribuzione campionaria bivariata: codevianza, covarianza e coefficiente di correlazione. Misure d’errore: errore totale o inattendibilità, errore sistematico o inaccuratezza, errore casuale o imprecisione di una misura. Stime di imprecisione e di inaccuratezza. Indici di forma: simmetria e curtosi. Elementi di probabilità - Probabilità e inferenza statistica. Dalla frequenza relativa alla misura della probabilità di un evento. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, verifiche di apprendimento guidate. • Bibliografia Wayne W. Daniel, Biostatistica, ed. EdiSES, 2000. R.J. Freund, W.J. Wilson, Metodi statistici, ed. Piccin, 2001. A.Bossi, I.Cortinovis, Statistica Medica: esercitazioni, II ed., Citta Studi, Milano, 1996. 129 fisioterapia III anno CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA, CLINICA E RIABILITAZIONE NEUROLINGUISTICA Settori scientifico-disciplinari: BIO/09 Fisiologia clinica e disturbi del linguaggio, MED/48 Riabilitazione dei disturbi del linguaggio negli adulti, MED/50 Riabilitazione dei disturbi del linguaggio in età evolutiva • Obiettivi generali del corso Il corso si propone di fornire una conoscenza approfondita dei processi cognitivi e delle strutture neuro-anatomiche alla base della elaborazione del linguaggio verbale. Verranno inoltre affrontate le problematiche relative alla valutazione dei disturbi del linguaggio e agli interventi necessari alla loro riabilitazione in pazienti adulti o in età evolutiva. • Modalità di svolgimento del corso Il corso verrà svolto con lezioni frontali ed esercitazioni. • Programma e contenuti di insegnamento L’elaborazione linguistica: strutture e processi L’obiettivo di questa parte introduttiva del corso consiste nel fornire agli studenti una conoscenza adeguata dei livelli di analisi del linguaggio identificati dalla Linguistica Generale (livello fonetico, fonologico, morfo-fonologico, morfologico, morfosintattico, sintattico, semantico, pragmatico, testuale/discorsivo) e dei principali modelli del funzionamento del linguaggio avanzati dalla Psicolinguistica (modelli di elaborazione lessicale, frasale, testuale/discorsiva). Fisiologia e clinica dei disturbi del linguaggio Dopo una breve introduzione alla storia della neurolinguistica, l’attenzione verrà focalizzata sui correlati neuroanatomici dell’elaborazione linguistica. Verranno discussi gli apporti forniti dalle tecniche di neuroimmagine e dall’analisi delle prestazioni di pazienti con patologie del linguaggio di varia natura (afasie corticali e sottocorticali nell’adulto, problemi linguistici e comunicativi conseguenti a lesioni emisferiche destre, patologie del linguaggio in sindromi neuro-degenerative come il morbo di Alzheimer, afasie acquisite nel bambino, Disturbi Specifici del Linguaggio, problemi comunicativi e linguistici nell’autismo e nel ritardo mentale). Verranno presentate alcune batterie utilizzate nella pratica clinica per valutare le competenze linguistiche di pazienti con patologie del linguaggio (MDB [Mental Deterioration Battery]; A.A.T. [Aachener Aphasie Test]; B.A.T. [Bilingual Aphasia test]; NEPSY [Developmental Neuropsychological Assessment]; TCGB [Test di Comprensione Grammaticale nel Bambino]; etc.). Riabilitazione dei disturbi del linguaggio negli adulti e in età evolutiva Verranno fornite le nozioni di base della riabilitazione linguistica in soggetti adulti ed in età evolutiva (riabilitazione dei disturbi di scrittura e/o lettura; trattamento dei deficit fonologici; trattamento dei deficit morfosintattici [agrammatismo; paragrammatismo]; trattamento dei deficit semantico-lessicali; trattamento dei deficit pragmatici). • Modalità d’esame La valutazione finale verrà effettuata con una prova scritta seguita da un esame orale. • Bibliografia Testi adottati A. Marini, Elementi di Psicolinguistica Generale, Springer, Milano, 2001. A. Marini, U. Nocentini, Comunicazione 130 fisioterapia verbale e emisfero destro, Springer, Milano, 2003. Testi facoltativi A. Marini, S. Carlomagno, Analisi del discorso e patologia del linguaggio, Springer, Milano, 2004. F. Fabbro, Il cervello bilingue, Astrolabio, Roma, 1996. G. Denes, L. Pizzamiglio, Manuale di neuropsicologia, Zanichelli, Bologna, 1996. Conoscenze sulla comunicazione in generale. Processi neuropsicologici implicati nella ricezione e produzione del messaggio verbale. Tappe dello sviluppo normale del linguaggio del bambino. CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA, CLINICA E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/02 Neuropsicologia 1 e 2, MED/48 Metodologia riabilitativa delle funzioni corticali superiori, MED/48 Metodologia riabilitativa integrata delle funzioni corticali superiori e motorie, MED/34 Aspetti riabilitativi nel trauma cranicoencefalico, M-PSI/08 Psicologia clinica applicata alle tecniche della riabilitazione neuropsicologica • Programma e contenuti di insegnamento Neuropsicologia 1 e 2 Introduzione alla Neuropsicologia Concetti di base e metodi di studio. Cos’è l’esame neuropsicologico Obiettivi e metodologia clinica. Normalità e patologia delle principali funzioni cognitive Attenzione e neglect. Funzioni esecutive. Apprendimento e memoria. Aprassia. • Obiettivi generali del corso Saper riconoscere i principali disturbi neuropsicologici e cognitivi nell’adulto e nel bambino. Saper riconoscere le problematiche dei danni motori e neuropsicologici nel traumatizzato cranico. Valutare e rieducare i disturbi della memoria, dell’attenzione, delle prassie, di movimento complesso di pazienti neurolesi. Riconoscere i bisogni psicologici dei pazienti nelle diverse età, costruire relazioni d’aiuto che supportino la motivazione del paziente alla riabilitazione. Metodologia riabilitativa delle funzioni corticali superiori 1. Trattamento dei disturbi di Attenzione . Attention Process Training (A.P.T.). 2. Trattamento dei disturbi della memoria. Memoria dichiarativa e memoria procedurale. 3. Trattamento delle Aprassie. Aprassia ideomotoria. Aprassia ideativa. 4. Trattamento dell’eminattenzione spaziale. Procedure diagnostiche. Training riabilitativo. 5. Trattamento dei traumatizzati cranici: - Trattamento riabilitativo dell’attenzione dopo TC; - Esercizi per la rieducazione dell’attenzione; - Disturbi della memoria secondaria a TC e la loro riabilitazione; - La riabilitazione degli amnesici globali; - Disturbi post-traumatici del linguaggio; • Elementi conoscitivi richiesti allo studente L’approfondita conoscenza degli argomenti dei corsi di Neurologia e dei Fondamenti anatomo-fisiologici costituisce un bagaglio preliminare indispensabile. Conoscenze dello sviluppo normale del bambino. Elementi fondamentali dello sviluppo psicomotorio. • Modalità di svolgimento Il corso è articolato in lezioni teoriche e in alcune parti pratiche, corredate di audiovisivi e in frequenza presso i servizi e reparti di provenienza dei docenti. fisioterapia - Disturbi della pragmatica del linguaggio; - Riabilitazione cognitiva del TCL. Metodologia riabilitativa integrata delle funzioni corticali superiori e motorie Funzioni corticali superiori e movimento. Funzioni cognitive delle aree motorie. Il ruolo delle funzioni corticali superiori e il recupero dopo danno lesionale. L’apprendimento motorio e ruolo della riabilitazione. Come l’esercizio terapeutico conoscitivo tiene conto dell’esperienza cosciente del paziente. Organizzazione spaziale del movimento. La coordinazione oculo-manuale e la riabilitazione dei disturbi spaziali nelle cerebrolesione. La riabilitazione dell’aprassia con l’esercizio terapeutico conoscitivo. Aspetti riabilitativi nel trauma cranicoencefalico Lesioni cerebrali post-traumatiche e postanossiche: epidemiologia. Patogenesi del danno cerebrale traumatico ed anossico. Metodiche diagnostiche. Classificazione, clinica e fattori prognostici in fase acuta. Definizioni fasi temporali post-lesionali ed organizzazione degli interventi riabilitativi nella fase acuta, post-acuta e negli esiti. Fase acuta: valutazione quadro clinico motorio e cognitivo. Danni associati e complicanze. Fase post-acuta: possibili quadri di evoluzione dello stato comatoso. Stato vegetativo. Valutazione globale del paziente. Scale di valutazione. Trattamento riabilitativo in fase postacuta. Fase degli esiti: intervento riabilitativo e valutazione dell’outcome. 131 Reinserimento familiare, sociale e lavorativo. Psicologia clinica applicata alle tecniche della riabilitazione neuropsicologica 1. Aspetti psicologici della relazione e della comunicazione con il paziente con bisogni riabilitativi. Riflessioni e spunti operativi alla luce dell’esperienza di tirocinio pratico-formativo. 2. L’assessment psicologico nell’ambito della valutazione neuropsicologica. Modalità e strumenti di valutazione. 3. La valutazione neuropsicologica in età evolutiva. Il percorso di assessment, la restituzione ed il contratto terapeuticoriabilitativo. La presa in carico ed il lavoro dell’equipe multidisciplinare. 4. Il trauma cranico in età evolutiva. La valutazione delle sindromi neuropsicologiche. La valutazione ed il trattamento delle problematiche emotivo-comportamentali. Aspetti familiari, sociali e scolastici del reinserimento. 5. I disturbi emotivo-comportamentali nelle gravi cerebrolesioni acquisite. La valutazione ed il trattamento. Alcune strategie cognitivo-comportamentali per l’acquisizione di nuove abilità e per la riduzione dei comportamenti problematici. • Bibliografia P. Binetti, a cura di, Persona paziente cliente, Società Editrice Universo, Roma, 2000. P. Boldrini, N. Basaglia, La riabilitazione del grave traumatizzato cranio-encefalico, Masson, 1994. E. Castelli, A. Martinuzzi, Traumi cranici in età evolutiva, Editore Ghedini Libraio, Milano, 2001. A. Mazzucchi, La riabilitazione neuropsicologica dei traumatizzati cranici, Masson, 1995. A. Mazzucchi, La riabilitazione neurospicoligica. Premesse teoriche e applicazioni cliniche, Masson, 1999. 132 fisioterapia A. Mazzucchi, La riabilitazione delle amnesie, Masson, 1999. • Modalità di svolgimento Parte teorica e pratica svolta con l’utilizzo delle strumentazioni di valutazione. CORSO INTEGRATO DI METODICHE RIABILITATIVE E NEUROMOTORIE SPECIALI Settori scientifico-disciplinari: MED/34 Chinesiologia speciale 1 e 2, MED/34 Clinica delle lesioni midollari, MED/48 Riabilitazione funzionale nelle lesioni midollari, MED/48 Tecniche di riabilitazione neuromotoria speciale • Programma e contenuti di insegnamento Chinesiologia speciale 1 e 2 Cinesiterapia strumentale La metodica isocinetica. Proprietà meccaniche del muscolo. Energia per la contrazione muscolare vie anaerobiche. Energia per la contrazione muscolare via aerobica. Tipologia della fibra muscolare. Gli eventi della contrazione. Gli eventi successivi della contrazione. Curva forza lunghezza del muscolo. Curva forza velocità del muscolo. Curva forza potenza. La fatica muscolare. La contrazione muscolare. L’esercizio muscolare isometrico e isotonico. Esercizio isotonico e resistenza. Esercizio isocinetico. La resistenza accomodante. Differenze fra esercizio isocinetico ed esercizio a velocità non controllata. Esercizio isocinetico: - accelerazione e decelerazione; - artefatti da tamponamento. Esercizio isocinetico: - velocità e posizione di picco di momento di forza; - errore gravitazionale; - curva forza velocità; - esercizio eccentrico. L’apparecchio isocinetico: - definizione delle grandezze fisiche; - momento di forza; - grandezze fisiche misurate nei sistemi isocinetici; - il dinamometro; - il goniometro; - il tachimetro. Principi di funzionamento di sistemi isocinetici: • Obiettivi generali del corso Approfondire le tematiche inerenti il controllo del movimento e della postura nel paziente affetto da patologie dell’apparato osteo-articolare, del sistema nervoso centrale e del sistema nervoso periferico; approfondire una conoscenza teoricopratica delle caratteristiche morfologiche e funzionali del muscolo sano e paretico e approfondire le tecniche di valutazione strumentale della forza muscolare e del movimento. Fornire conoscenze teoriche e pratiche per valutare e affrontare dal punto di vista riabilitativo i disturbi motori, sensitivi e viscerali delle lesioni midollari dell’adulto e prevenirne le complicanze. Saper predisporre ed attuare in equipe multidisciplinare un programma riabilitativo individuale per il singolo paziente e saper individuare gli ausilii e/o le ortesi per il raggiungimento della massima autonomia possibile. Il corso si propone inoltre di identificare gli elementi costitutivi la semeiotica strumentale per l’analisi del movimento del soggetto disabile e di acquisire il dato strumentale necessario per il monitoraggio del trattamento riabilitativo. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Sono richieste le conoscenze fondamentali della fisica, dell’anatomia umana normale, della fisiologia e della patologia del SNC e SNP. fisioterapia - elementi di base; - misurazione in tempo reale del braccio di leva; - limitazione dell’arco di movimento. Introduzione al test isocinetico: - analisi ed elaborazione dei dati; - interpretazione dei dati. Introduzione al test isocinetico: - interpretazione dati; - test in contrazione eccentrica. Esercizio isocinetico in riabilitazione: - indicazioni generali; - tecnica. Dimostrazione pratica. Cinesiologia speciale 1. Il movimento: rapido, lento, i movimenti posturali anticipatori. 2. Il movimento dell’arto superiore. 3. Il passo. 4. La forza muscolare: - alterazioni patologiche della forza muscolare; - paresi e plegia; - ipertonia spastica; - ipertonia extrapiramidale; - ipotonia; - fatica muscolare. 5. Tecniche di sviluppo della forza muscolare: - isometria; - isocinetica; - isotonica; - stimolazione elettrica funzionale; - biofeedback. 6. Tecniche di misurazione strumentale del movimento: - elettromiografia di superficie; - misure segmentarie di forza muscolare; - piattaforme stabilometriche e baropodometriche; - valutazione optocinetica; - altri trasduttori. Clinica delle lesioni midollari 1. Epidemiologia ed eziologia delle lesioni midollari. 2. Emergenza: programmazione riabilitativa. 133 3. Fisiopatologia del midollo spinale: - lesioni complete; - lesioni incomplete; - lesioni discomplete; - criterio clinico di completezza. 4. Valutazione clinica: - livello lesionale; - livello motorio; - livello sensitivo; - livello dell’attività riflessa; - sindrome lesionale; - shock spinale; - scale di valutazione. 5. Principali complicanze della para e tetraplegia: - piaghe da decubito; - paraosteoartropatie; - trombosi venosa profonda; 6. Prevenzione e terapie delle complicanze. 7. Sindrome disreflessica autonomica. 8. Programma riabilitativo della para e tetraplegia: - capacità funzionale. 9. Commento e discussione dopo visionato un filmato comprendente programmi di lavoro di èquipe riabilitativa per para e tetraplegia. 10. Cenni sulla spasticità, sulla rieducazione vescico-sfinterica e sessuale e dell’integrazione del nursing con i programmi riabilitativi. Riabilitazione funzionale nelle lesioni midollari Fase acuta: posture, svezzamento dal letto, carrozzina. Fase sub-acuta: attività al tappeto, attività di gruppo, verticalizzazione, idrokinesiterapia. Deambulazione: tutori, indicazioni e controindicazioni, F.E.S., rieducazione al cammino. La carrozzina: scelta, personalizzazione (postura e assetto), addestramento all’autonomia in carrozzina. Gli ausili in funzione dell’autonomia. 134 Tecniche di riabilitazione neuromotoria speciale Tecniche di base: 1. schema di movimento; 2. posizione terapista; 3. resistenza massimale; 4. stimolazione verbale; 5. coordinazione visiva; 6. trazione approssimazione; 7. stiramento o stretch. Tecniche specifiche: 1. rafforzamento; 2. rilassamento; 3. ritmiche. • Bibliografia Testi adottati e consigliati E.G. Walsh, Muscle, Masses & Motion, Mac Keith Press, 1992. S. Kumar, Biomechanics in Ergonomics, Taylor & Francis Ltd, 1999. G. Monari, Facilitazioni neuromuscolari propriocettive PNF. Schemi, tecniche e applicazione pratica, IBS Sud Roma. P. Minaire, Paraplegia e tetraplegia, Masson. P. Di Benedetto, La Riabilitazione dei traumi vertebro-midollari, Edizioni Minerva Medica, Torino, 1994. J.Bonavita, M. Menarini, P. Pillastrini, La riabilitazione nelle mielolesioni, Masson, Milano, 2004. • Modalità d’esame Prova orale e pratica. fisioterapia CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA E TECNICHE DELLA RIABILITAZIONE MOTORIA Settori scientifico-disciplinari: MED/48 Tecniche riabilitative delle affezioni del rachide, MED/48 Idrochinesiterapia, MED/48 Protesiologia, Ortesiologia e Riabilitazione dell’ustionato, MED/48 Metodologie riabilitative nei para/dismorfismi del rachide, MED/48 Tecniche riabilitative in ambito sportivo, MED/48 Riabilitazione in acqua in età evolutiva. • Obiettivi generali del corso Il corso integrato di metodologia e tecniche della riabilitazione motoria è costituito dalle seguenti discipline: Tecniche riabilitative delle affezioni del rachide, Metodologia riabilitativa nei para e dimorfismi del rachide, Protesiologia, Ortesiologia e Riabilitazione dell’ustionato, Idrochinesiterapia, Riabilitazione in acqua in età evolutiva; Tecniche riabilitative: il Bendaggio Funzionale in traumatologia e nello sport. Il corso si pone come obiettivo l’approfondimento della metodologia di tecniche riabilitative rivolte alle patologie neurologiche, ortopediche e reumatologiche sia per gli adulti che in età evolutiva. Vengono trattati in modo dettagliato protocolli di riabilitazione delle affezioni del rachide, di riabilitazione dei para e dimorfismi nell’adolescente, di riabilitazione per gli amputati presentando i diversi tipi di protesi, di riabilitazione dei traumatismi dell’arto superiore approfondendo diverse modalità di confezionamento di splint ed ortesi, di riabilitazione del paziente ustionato, di idrochinesiterapia per patologie neurologiche e ortopediche in età adulta, di riabilitazione in acqua per l’età evolutiva, di Tecniche riabilitative in ambito sportivo approfondendo il Bendaggio funzionale. fisioterapia • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Lo studente per affrontare il corso integrato di Metodologia e tecniche della Riabilitazione motoria deve conoscere elementi di Anatomia, Fisica, Neurologia, Ortopedia, Reumatologia, Pediatria, Patologia Generale e Fisiopatologia. • Modalità di svolgimento Parte teorica: mediante proiezione video e/o diapositive viene integrata la spiegazione della patologia e delle metodiche riabilitative in uso. Parte pratica: presso la Piscina ed il Servizio di Terapie Fisiche dell’IMFR Gervasutta; presso l’U.O. di Riabilitazione e Rieducazione Funzionale dell’Azienda Ospedaliera S. Maria della Misericordia Udine; presso la Palestra Didattica di Laurea in Fisioterapia dell’Università di Udine. • Programma e contenuti di insegnamento Tecniche riabilitative delle affezioni del rachide 1. Il dolore lombare; 2. Classificazione delle principali sindromi algiche lombari; 3. Classificazione delle principali patologie del rachide lombare; 4. Iperlordosi, ipermobilità articolare e relativo trattamento fisiochinesiterapico; 5. Spondilite anchilosante e trattamento fisiochinesiterapico; 6. Patologia degenerativa: collasso discale, instabilità vertebrale; 7. Principi e obiettivi del trattamento nella patologia degenerativa; 8. Dimostrazioni pratiche del trattamento nelle varie patologie rachidee; 9. Osservazioni, discussione e confronto sulle varie patologie e relativi trattamenti. Idrochinesiterapia 1. Elementi di calcolo vettoriale: definizioni; operazioni con i vettori; equilibrio delle forze - momento di una forza; 135 2. Principi fisici: massa, peso, peso specifico, densità, massa volumica; 3. Statica dei liquidi: legge di Pascal; legge di Stivino; legge di Archimede: applicazione delle leggi dei fluidi; galleggiamenti: considerazioni; 4. Idrochinesiterapia: indicazioni; controindicazioni; caratteristiche degli impianti; rischi degli impianti; prevenzione dei rischi; 5. Meccanismi fisiologici di adattamento all’acqua calda; 6. Vantaggi e svantaggi del lavoro in acqua; 7. Aspetti di biomeccanica in idrochinesiterapia; 8. Sequenza di adattamento all’acqua; 9. Lavoro in acqua per l’emiplegico: aspetti generali; aspetti particolari; analisi di due casi clinici (video); 10. Lavoro in acqua per il medulloleso; aspetti generali; aspetti particolari; analisi di casi clinici (video) 11. Lavoro in acqua per la sclerosi multipla: aspetti generali; aspetti particolari; analisi di casi clinici (video); 12. Lavoro in acqua per la spondilite anchilosante: attività individuali; attività di gruppo (video). Protesiologia, Ortesiologia e Riabilitazione dell’ustionato Protesiologia ed Ortesiologia 1. Cause ed indicazioni d’amputazione; 2. Epidemiologia; 3. Modalità chirurgiche: livelli d’amputazione; 4. Patologia del moncone; 5. Problematiche psicologiche del paziente amputato; 6. Trattamento riabilitativo nella fase preprotesica; 7. Trattamento riabilitativo nella fase protesica; 8. Rieducazione alla deambulazione; 9. Apprendimento dei principi di confezionamento di ortesi e splint per diverse patologie; 136 10. Esemplificazione delle principali patologie e delle motivazioni che determinano l’indicazione all’uso delle ortesi. Riabilitazione dell’ustionato 1. Definizione d’ustione; 2. Patogenesi dell’ustione; 3. Eziologia; 4. Classificazione; 5. Epidemiologia; 6. Valutazione della gravità; 7. Trattamento medico e /o chirurgico; 8. Trattamento riabilitativo in fase acuta, sub-acuta e degli esiti. Metodologie riabilitative nei para/dismorfismi del rachide 1. Introduzione al tema paramorfismi e dismorfismi della colonna vertebrale; 2. Classificazione della scoliosi strutturata; 3. Problema eziologico; 4. Anatomia patologica della scoliosi; 5. Sintomatologia e valutazione del paziente; 6. Quadro radiologico; 7. Prognosi delle alterazioni strutturali del rachide; 8. Le misurazioni di superficie; 9. Il trattamento kinesiterapico: intervento globale o mirato; 10. Presentazione di protocolli riabilitativi da noi elaborati; 11. Le ortesi e loro campo di applicazione; 12. L’intervento chirurgico nelle scoliosi maggiori; 13. Il dorso curvo paramorfico, dismorfico e il morbo di Sheuermann; 14. Trattamento kinesiterapico del dorso curvo; 15. Apparecchi gessati e ortesi per dorso curvo. Tecniche riabilitative in ambito sportivo Il corso si sviluppa attraverso momenti essenzialmente teorici, durante i quali vengono fornite nozioni riguardanti le fisioterapia indicazioni al Bendaggio Funzionale e la corretta valutazione clinico funzionale riferite alle varie patologie di interesse riabilitativo e momenti di esercitazione pratica, durante i quali gli studenti acquisiscono i criteri di esecuzione del bendaggio e la manualità necessaria a realizzarlo. 1. Indicazioni del bendaggio funzionale. Scelta dei materiali e criteri di esecuzione; 2. Biomeccanica -Traumatologia del piede; 3. Dimostrazione bendaggio base della caviglia e varianti; 4. Il Bendaggio post-traumatico. Obiettivi e tecnica di applicazione; 5. Test di valutazione; 6. Bendaggio post-traumatico spalla; 7. Biomeccanica - Traumatologia del ginocchio; 8. Dimostrazione Bendaggio base -Test di valutazione; 9. Finalità del Bendaggio nei problemi muscolari, fasciali e tendinei; 10. Dimostrazione Bendaggio problematiche muscolari - Test di valutazione; 11. Dimostrazione Bendaggio problematiche tendinee, problematiche fasciali; 12. Tecniche di bendaggio a livello di altre articolazioni; 13. Il Bendaggio preventivo.Valutazione statico-dinamica del paziente e dei fattori predisponenti; 14. Tecniche di Bendaggio per l’arto superiore; 15. Il Bendaggio Funzionale dopo tossina botulinica. Riabilitazione in acqua in età evolutiva 1. Significato del trattamento riabilitativo in acqua delle patologie in età evolutiva: indicazioni e controindicazioni; 2. Protocolli di valutazione; 3. Approccio del trattamento secondo il Metodo Halliwick; 4. Principi base del Metodo Halliwick; fisioterapia 5. Proposte di trattamento individuale (video); 6. Proposte di trattamento in gruppo (video); 7. Il gioco in acqua; 8.Lavoro in acqua: lavoro individuale ed in gruppo. • Bibliografia: Testi adottati e consigliati Vanti, Ferrari, Pillastrini, La riabilitazione integrata delle lombalgie, II ed., Masson. Vanti, Ferrari, Riabilitazione integrata nelle lombalgie, Masson. Stagnara, Rieducazione della scoliosi, Ghedini. Perdriolle, La scoliosi: uno studio tridimensionale, Ghedini. J.H. Levame, La rieducazione del traumatizzato della mano, Marrapese, Roma. Skinner, Thomson, La rieducazione in acqua: Tecnica Duffield, Marrapese, Roma. Atti del corso La riabilitazione in acqua nelle patologie Neuromotorie, Associazione La Nostra Famiglia ONLUS. P.M. Eckersley, Fisioterapia pediatrica, UTET. Frignani, I bendaggi funzionali, Piccin. Hunter, Schneider, Mackin, Callaghan, Rehabilitation of the hand: Surgery and Therapy, C.V. Mosby Company, Philadelphia. P.P. Borrelli, La riabilitazione della mano traumatizzata con ortesi statiche e dinamiche, Marrapese, Roma. Journal of the Hand, rivista trimestrale, Hanley & Belfus, Inc. 210 South 13 th Street, Philadelphia, Pa 19107 U.S.A. Dispense fornite dai docenti. • Modalità d’esame Test a risposta sintetica, prova orale e pratica. 137 CORSO INTEGRATO DI ASPETTI ORGANIZZATIVO-GESTIONALI E LEGALI DELLE SCIENZE RIABILITATIVE Settori scientifico-disciplinari: SECS-P/06 Economia applicata, MED/48 Organizzazione della professione, MED/43 Medicina legale, MED/44 Medicina del lavoro, MED/42 Basi di Epidemiologia I • Obiettivi generali del corso Conoscere gli elementi base della programmazione e dell’organizzazione sanitaria secondo gli obiettivi e le direttive emanate dagli organi sanitari competenti, le norme legali che regolano l’esercizio della professione, gli aspetti normativi della medicina del lavoro, le norme di sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro, gli elementi e i principi base per la salvaguardia dei diritti alla salute e al benessere del paziente in base alle direttive dell’OMS. Inoltre, lo studente, ormai prossimo al conseguimento della laurea e, quindi, all’attività professionale, deve conoscere tanto le norme legali che regolano l’esercizio della professione, quanto le leggi e i regolamenti amministrativi che hanno riferimento con l’attività sanitaria. Gli verranno presentati gli aspetti pratici, applicativi, della deontologia e della bioetica; inoltre, avrà nozioni in tema di responsabilità professionale sia in ambito penale che in ambito civile. Infine, saranno introdotte le norme e i principi fondamentali relativi alle assicurazioni e alle previdenze sociali. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Pur non indicando delle precise propedeuticità, per le tematiche trattate durante il corso, è opportuno che lo studente sia già a conoscenza dei vari aspetti dell’intero corso di laurea. 138 • Modalità di svolgimento Lezioni teoriche frontali con partecipazione interattiva dei discenti. Lezioni pratiche attraverso simulazioni, verifiche. • Programma e contenuti di insegnamento Economia applicata a) Sanità pubblica, prevenzione e medicina di comunità: definizioni, legami nell’integrazione degli interventi. La classificazione internazionale della funzionalità, disabilità e salute. Impatto della disabilità sull’individuo e la comunità. Programmi di riabilitazione basati sulla comunità. Servizi di prevenzione, cura e riabilitazione. Servizi di supporto. Programmi per il miglioramento della consapevolezza dell’importanza della disabilità per la comunità. Metodi per il miglioramento dell’efficacia in riabilitazione. b) Aspetti pratici, applicativi, della deontologia e della bioetica, elementi inerenti la responsabilità professionale sia in ambito penale che in ambito civile, le norme e i principi fondamentali relativi alle assicurazioni e alle previdenze sociali. c) Il concetto di azienda sanitaria. Gli elementi del sistema aziendale. Assetto istituzionale ed organizzazione delle aziende sanitarie. I diversi tipi di strutture organizzative (punti di forza e debolezza). La gestione: meccanismi operativi aziendali. Sistemi di programmazione, controllo, valutazione. L’impiego delle informazioni economiche nelle decisioni. I processi direzionali e gli stili di direzione. Ruoli e prospettive delle professioni sanitarie non mediche nei processi direzionali. Organizzazione della professione Normativa di Riordino del Servizio Sanitario Regionale. fisioterapia Normativa relativa all’area professionale: Profilo professionale, Referente aziendale, L. n. 42. Il Codice deontologico. Piano Sanitario Nazionale. Linee Guida della Riabilitazione. Organizzazione dei servizi di riabilitazione. Coordinamento del personale di riabilitazione nelle strutture organizzative. La gestione dei processi. Lavorare per obiettivi in riabilitazione. La professione del Fisioterapista e la Qualità. Medicina legale Introduzione alla materia; Nozioni di diritto; Concetti penalistici: il reato, l’imputabilità, i delitti di percosse e lesioni personali, omicidio e suicidio, infanticidio. La responsabilità professionale del professionista sanitario: le basi giuridiche della responsabilità professionale; l’informazione del paziente e il consenso all’atto sanitario; lo stato di necessità; il referto; l’omissione di soccorso; il segreto professionale; l’esercizio abusivo della professione; la cartella clinica. Cenni di bioetica e suoi risvolti pratici; I trattamenti sanitari obbligatori; La legge sui trapianti; L’infezione da HIV e problematiche correlate; Medicina legale assicurativa: infortuni e malattie professionali, l’INPS, gli invalidi civili, la causa di servizio. Medicina del lavoro - Definizione di medicina del lavoro; - Aspetti normativi; - Concetto di infortunio sul lavoro e malattie professionali; - Rischio biologico; - Rischio da movimentazione manuale dei carichi; - Rischio da utilizzo di VTD. fisioterapia Basi di epidemiologia I Introduzione all’epidemiologia: definizione ed esempi di studi epidemiologici. Epidemiologia e prevenzione. Le misure epidemiologiche: misure di frequenza di malattia, di effetto e di associazione. Misure stratificate e standardizzate. Definizioni di caso e di popolazione sotto sorveglianza. Sensibilità e specificità di un test. Tipi di studi epidemiologici: cross-sezionali, coorte e caso controllo. Precisione e validità degli studi. L’errore negli studi epidemiologici. Fonti di dati per gli studi epidemiologici. Strumenti per la raccolta dei dati. I questionari. • Bibliografia Testi adottati e consigliati Dispense preparate dai docenti. L. Benci, Aspetti giuridici della professione infermieristica, McGraw-Hill, Milano, 1995. M. Martini, Aspetti medico-legali nelle scienze infermieristiche, UTET, Torino, 1992. G. Terzuolo, La responsabilità giuridica e professionale dell’infermiere, Sorbona, Milano, 1992. A. Ahlbom, S. Norell, Introduction to modern epidemiology, Epidemiologic Resources Inc, 1990. KJ Rothman, S. Greenland, Modern Epidemiology, Lippincott – Raven, 1998. R. Beaglehole, R Bonita, T Kjellstrom, Epidemiologia di base, Fernando Folini, 1997. • Modalità d’esame Gli esami si terranno sotto forma di: colloquio; prova scritta. 139 CORSO INTEGRATO DI MEDICINA E RIABILITAZIONE MATERNO-FETALE Settori scientifico-disciplinari: MED/34 Problematiche cliniche del bambino pretermine, MED/48 Riabilitazione del bambino pretermine, MED/38 Neonatologia, MED/40 Ginecologia ed ostetricia • Obiettivi generali del corso Il corso si prefigge di far conoscere allo studente le principali situazioni che possono generare un danno neurologico nel neonato ed in particolare nel nato prematuro; vengono quindi illustrati i quadri clinici corrispondenti ai diversi tipi di danno. Viene spiegato l’approccio terapeutico comunemente impiegato nell’abilitazione del grande prematuro e nella riabilitazione rivolta a contenere il danno secondario. Inoltre viene sviluppato l’approccio terapeutico nelle patologie dell’età evolutiva di interesse fisioterapico. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Gli elementi conoscitivi richiesti allo studente sono: le principali condizioni di rischio neurologico che si verificano durante la gravidanza, il parto; il decorso post-natale (limitatamente ai primi mesi di vita); sono richieste inoltre la conoscenza della fisiopatologia delle maggiori cause di danno cerebrale, e informazioni generali sulle risorse terapeutiche possibili: intervento abilitativo, cura posturale, handling, infant massage, counseling, intervento riabilitativo. • Modalità di svolgimento Parte teorica (lezioni con supporto di materiale illustrativo). Parte pratica: - frequenza nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera SMM; - osservazione dei trattamenti tenuti dai 140 terapisti sia nel reparto che negli ambulatori divisionali di Neonatologia; - frequenza presso il Centro di Riabilitazione Infantile dell’IMFR. • Programma e contenuti di insegnamento Problematiche cliniche del bambino pretermine Controlli in gravidanza del benessere fetale, in particolare nelle situazioni a rischio. Cause della nascita pretermine. Classificazione dei neonati in base al peso ed all’età gestazionale. Cenni di embriologia del SNC. Complicanze della prematurità (con particolare riguardo agli esiti): respiratorie, metaboliche, infettive. Complicanze neurologiche della prematurità, con particolare riferimento all’emorragia endocranica e alla leucomalacia periventricolare. La retinopatia della prematurità. Peculiarità dello sviluppo neuromotorio e comportamentale del grande prematuro. Confronto con il nato a termine. Valutazione neuroevolutiva (pratica) del pretermine. Follow-up del nato pretermine: tipo e quantizzazione degli esiti (casistica di Udine con follow-up sistematico di tutti i nati sotto i 1500 gr. dal 1983 e valutati a 2 e 7 anni). Riabilitazione del bambino pretermine Intervento abilitativo al neonato pretermine: obiettivi, modalità, developmental care. Cura posturale: analisi delle singole posture. Handling. Infant massage: modalità e tecnica. Promozione di esperienze relazionali e sensoriali. Intervento riabilitativo nelle patologie in età evolutiva (sofferenza SNC, patologie genetiche-cromosomiche, patologie neu- fisioterapia romuscolari, patologie ortopediche, deficit sensoriali). Neonatologia A. La vita endouterina 2. Accrescimento e sviluppo prenatale; 3. Disturbi dell’accrescimento endouterino; 4. Fattori del rischio perinatale; B. La vita extrauterina 5. Adattamento neonatale: cardio-respiratorio, metabolico, neurologico e comportamentale; 6. Delle cure e dell’accudimento neonatale: i bisogni di diagnosi e di trattamento del neonato; il ruolo dell’accudimento sull’avvenire del neonato con problemi; 7. La sofferenza fetale acuta in corso di travaglio e quella neonatale: - Cause; - Possibilità di prevenzione; - Trattamenti; - Prognosi e riabilitazione. 8. Patologie neuro-muscolo-scheletriche correlate alla distocia; 9. La nascita pretermine: cause, patologie correlate; prognosi e riabilitazione; 10. Esiti dei principali problemi metabolici neonatali: ittero neonatale; ipoglicemia; ipocalcemia e ipomagnesemia neonatale; 11. Assistenza neonatale al nato con anomalie malformative; 12. Interazioni tra neonatologo, infermiera/e, terapista della riabilitazione e genitori in corso di assistenza ospedaliera al nato patologico. Ginecologia ed ostetricia Note di fisiologia della riproduzione femminile. Meccanismi dell’ovulazione. La fecondazione. Prime fasi della gravidanza. Embriogenesi e teratogenesi. Monitoraggio della gravidanza fisiologica. fisioterapia L’ecografia ostetrica. Le patologie della gravidanza. I meccanismi del parto fisiologico. Le indicazioni al parto cesareo. Le patologie del parto e del post partum. Il puerperio. • Bibliografia Testi adottati e consigliati J.J. Volpe, Neurology of the newborn, III ed., W.B. Saunders Company, 1995. Mendicini, Neonatologia, Edizioni Verduci, 1999. Il ruolo del fisioterapista e La cura posturale in Terapia Intensiva Neonatale, del Gruppo di Studio sulla Care in Neonatologia, 1999. Il massaggio del bambino, a cura della Fisioterapista. • Modalità d’esame Prova scritta con test a risposta sintetica. CORSO INTEGRATO DI RIABILITAZIONE DELLE DISABILITÀ VISCERALI E DELLE DISABILITÀ SPECIALI Settori scientifico-disciplinari: MED/06 Oncologia medica, M-PSI/08 Aspetti psicologici di disabilità conseguenti a patologie oncologiche, MED/34 Aspetti riabilitativi in neuro-uro-ginecologia, MED/34 Aspetti riabilitativi delle disfunzioni ano-rettali, MED/48 Metodologia riabilitativa in uroginecologia 1 e 2 • Obiettivi generali del corso Conoscere le basi anatomo-fisio-patologiche del sistema vescico-sfintero-perineale. Acquisire capacità di attuare programmi valutativi e fisioterapici nelle disfunzioni vescico-sfintero-perineali e conoscere le più recenti tecniche riabilitative in uro-ginecologia. Fornire basi conoscitive riguardanti le malattie neoplastiche e 141 le conseguenti disabilità fisiche e psicologiche per saper individuare il trattamento riabilitativo e antalgico più adeguato al paziente. Sono inoltre obiettivi: - l’acquisizione delle conoscenze sui meccanismi biologici alla base delle malattie neoplastiche. - l’acquisizione delle conoscenze sulla storia naturale dei tumori più frequenti. - l’acquisizione delle conoscenze sulle misure di prevenzione primaria e secondaria (screening) delle neoplasie. - l’acquisizione delle conoscenze sull’iter diagnostico-terapeutico delle principali neoplasie con particolare enfasi alle problematiche riabilitative. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Inquadramento anatomo-fisio-patologico e clinico delle patologie di maggiore interesse riabilitativo. • Modalità di svolgimento Ai diversi obiettivi sono adeguati metodi didattici distinti: lezioni ed autoapprendimento; insegnamento tutoriale in aula/ambulatorio/corsia. • Programma e contenuti di insegnamento Oncologia medica Principi di Oncologia generale. Biologia della cellula neoplastica (il modello genetico, basi molecolari della cancerogenesi multifasica, modalità di diffusione dei tumori). Epidemiologia dei tumori. Screening e concetti di prevenzione. Intenti ed obiettivi in oncologia. Management del paziente oncologico. Approccio diagnostico generale al paziente oncologico. Classificazione dei tumori e generalità sui fattori prognostici. Approccio terapeutico al paziente oncologico: principi generali di chirurgia, chemioterapia, endocrinoterapia e radioterapia oncologica. Finalità e benefici 142 dell’approccio terapeutico multidisciplinare integrato. Valutazione della risposta terapeutica agli agenti anti-tumorali. Principi di sperimentazione clinica. Effetti collaterali della chemioterapia e presidi di supporto. Aspetti psicologici del paziente neoplastico. Assistenza infermieristica in oncologia medica. Aspetti psicologici di disabilità conseguenti a patologie oncologiche L’operatore sanitario di fronte alla morte: acquisizione della coscienza della propria mortalità. Il paziente oncologico adulto: meccanismi di difesa e modalità di coping. Aspetti psicologici nelle diverse fasi di malattia. Aspetti psicologici dei trattamenti. La famiglia del malato oncologico: stili di reazione e adattamento. Il dolore nel malato oncologico. La riabilitazione psicologica nelle diverse patologie oncologiche e nelle diverse fasi della malattia. Aspetti riabilitativi in neuro-uro-ginecologia Anatomia funzionale del sistema neuromuscolare, dei visceri pelvici e del piano perineale. Anatomia funzionale delle basse vie urinarie. Anatomia funzionale del pavimento pelvico. Funzione vescico-sfintero-perineale: cenni di fisiopatologia. Disfunzioni vescico-sfintero-perineali. Disfunzione muscolare perineale. Prolasso uro-genitale. Incontinenza urinaria. Dolore cronico perineale. Valutazione clinica del pavimento pelvico. fisioterapia Tecniche di imaging nello studio del pavimento pelvico. Studi urodinamici. Esame muscolare perineale. Fisioriabilitazione in uro-ginecologia. Generalità. Storia della riabilitazione perineale. Protocolli riabilitativi in Uro-Ginecologia: a) dopo il parto; b) prima e dopo chirurgia pelvica; c) nell’incontinenza urinaria: trattamento ambulatoriale, trattamento domiciliareautotraining; d) nel dolore cronico pelvico. Disabilità ed handicap pelvico, qualità di vita e riabilitazione. Tecniche riabilitative perineali Il biofeedback. La stimolazione elettrica funzionale. La chinesiterapia pelvi-perineale. Coni ed altre tecniche non classiche. Approccio terapeutico comportamentale e psicoterapico. Aspetti riabilitativi delle disfunzioni anorettali Anatomia del pavimento pelvico. Anatomia dell’intestino tenue, colon e retto. Anatomia della regione anale. Fisiopatologia della motilità colica. La continenza. Fattori implicati nella continenza. La defecazione. Incontinenza fecale: definizione , classificazione, inquadramento eziopatogenetico, forme cliniche Stipsi: definizione, classificazione, inquadramento eziopatogenetico, forme cliniche. La valutazione clinica e strumentale. Il rettocele: diagnosi e trattamento riabilitativo. Le stomie temporanee: protocolli di trattamento. La valutazione clinica e strumentale. fisioterapia 143 La selezione del paziente da sottoporre a trattamento riabilitativo Il trattamento riabilitativo dell’incontinenza fecale e della stipsi: generalità. Tecniche riabilitative: BFB, SEF e Kinesi. Apparecchiature e sonde utilizzate nella riabilitazione ano-rettale. Casi clinici. CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA DELLA RICERCA ED EPIDEMIOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: SECS-S/05 Statistica sociale, MED/48 Metodologia della ricerca in riabilitazione, MED/42 Basi di epidemiologia II Metodologia riabilitativa in uroginecologia 1 Tecniche chinesiterapiche perineali (classiche e non classiche). • Obiettivi generali del corso Introdurre lo studente alla metodologia della ricerca applicata in ambito riabilitativo, formando capacità analitiche critiche e propositive. Fornire le nozioni di base dell’epidemiologia , conoscere le principali misure, tipi di studi e strumenti per la raccolta , la rappresentazione e l’analisi dei dati. Metodologia riabilitativa in uroginecologia 2 Biofeedback ed elettrostimoloterapia nelle disfunzioni perineali. • Bibliografia Testi adottati e consigliati Di Benedetto, Rossitti, Gattinoni, Riabilitazione colon-proctologica, P.B.R., Ed. Goliardiche, Trieste, 1996. P. Di Benedetto, Riabilitazione Uro-Ginecologica, Minerva Medica, Torino,1995. B. Schüssler, J. Laycock, P. Norton, S. Stanton, Pelvic Floor Re-education - Principles and Practice, Springer-Verlag, London, 1994. Casciato-Lowitz, Manuale di oncologia clinica, Masson. R.A. Gates, R.M. Fink, Oncology nursing secrets. Questions and answers about caring for patients with cancer, Hanley and Belfus, Inc. Assistenza infermieristica al malato neoplastico, 3 voll., Medical Communications, 2000. • Modalità d’esame Prova scritta e orale. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Lo studente deve aver frequentato il Corso di Informatica durante il secondo anno. • Modalità di svolgimento Lezioni teoriche frontali ed esercitazioni pratiche a piccoli gruppi. Lezioni frontali, verifiche di apprendimento guidate. • Programma e contenuti di insegnamento Statistica sociale Variabili casuali – distribuzioni e leggi di probabilità: definizione, distribuzioni discrete e continue di probabilità, valori attesi di una variabile casuale. Distribuzione binomiale. Distribuzione normale degli errori di misura. Distribuzione normale standardizzata. Campionamento: Distribuzioni campionarie derivate dalla normale e utili per l’inferenza. La distribuzione di una proporzione campionaria. La distribuzione della media campionaria. La distribuzione delle varianze campionarie (Chi-quadrato). La distribuzione t di Student. Inferenza statistica: Intervallo di confiden- 144 za e dimensione del campione. Il concetto di test di ipotesi: formulazione dell’ipotesi, criterio di decisione e errori di I e di II tipo: calcolo della dimensione del campione. Le caratteristiche dei test non parametrici. Inferenza su una o due medie con il test t di student: Intervallo di confidenza e test di ipotesi per una media e per il confronto tra due medie nel caso di campioni indipendenti/dipendenti. Inferenza su una o due medie con i test non parametrici: Intervalli di confidenza e test non parametrici per un campione e per il confronto tra due campioni. Metodi non parametrici di uso comune per due campioni appaiati. Metodi non parametrici di uso comune per due campioni non appaiati. Inferenza su dati di tipo categorico: Confronti tra distribuzioni osservate e distribuzioni attese. Condizioni di validità del Chi Quadrato e correzione di Yates. Analisi inferenziale di tabelle di contingenza. Tabelle di contingenza per piccoli campioni: il metodo esatto di Fisher. Il Chi Quadrato con il metodo di Mantel-Haenszel. Inferenza su correlazione e regressione lineari: Valutazione di grandezze legate in modo funzionale. Modello di correlazione semplice. Condizioni di validità e di significatività di r. Modello di regressione lineare semplice. Stima dei parametri. Capacità previsionali del modello. Inferenza su correlazione e regressione con i test non parametrici: Principali metodi non parametrici per la misura della correlazione lineare. Cenni sulla regressione lineare non parametrica. fisioterapia R.J. Freund, W.J. Wilson, Metodi statistici, Piccin, 2001. A. Bossi, I. Cortinovis, Statistica Medica: esercitazioni, II ed., Città Studi, Milano, 1996. Metodologia della ricerca in riabilitazione Cos’è la metodologia della ricerca. Difficoltà della ricerca in riabilitazione. Il problema della misura; scale di valutazione. Metodologia di ricerca delle fonti. Disegni sperimentali. Variabili di interesse riabilitativo. Come si scrive un lavoro scientifico. Come si scrive una tesi di laurea. Problemi etici e legali. Esercitazione: lettura critica di lavori scientifici. Esercitazione: impostazione di uno studio. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, verifiche di apprendimento guidate. Basi di Epidemiologia II Metodi di valutazione dell’efficacia degli interventi sanitari. Ruolo degli studi sulla storia naturale della malattia. Efficacia e tossicità terapeutica. Il metodo scientifico per la valutazione del rapporto di causalità. Validità, precisione, bias e confondimento, generalizzabilità e fattibilità. Uso di case reports e serie di casi. Disegno degli studi randomizzati controllati. Disegno degli studi osservazionali caso-controllo e di coorte. Meta-analisi, analisi delle decisioni e analisi di costo-efficacia. Validità diagnostica e programmi di screening. Valutazione di articoli scientifici sugli interventi in fisioterapia per il trattamento dell’incontinenza, del dolore muscolo-scheletrico cronico, della disfunzionalità motoria dopo stroke e per la prevenzione delle cadute negli anziani. • Bibliografia Wayne W. Daniel, Biostatistica, ed. EdiSES, 2000. • Bibliografia Testi adottati e consigliati A. Bossi, I. Cortinovis, Statistica Medica: 145 fisioterapia esercitazioni, II ed., Città Studi, Milano, 1996. R.J. Freund, W.J. Wilson, Metodi statistici, Piccin, 2001. Wayne W. Daniel, Biostatistica, ed. EdiSES, 2000. Dispense fornite dai docenti. G. Pianosi, Fondamenti di Statistica con introduzione all’Epidemiologia e alla Ricerca, Ed. Sorbona, Milano. P. Poletti, Metodologia della Ricerca e Stati- stica, Ed. Summa, Padova. M. De Lucchi, V. Vecchi, Concetti di Statistica e Informatica, Casa Ed. Ambrosiana, Milano. Articoli sui numeri monografici del Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa, 2 e 3 (giugno e settembre), 2004. • Modalità d’esame Prova scritta e orale. corso di laurea in infermieristica sede di Mestre infermieristica - sede di Mestre I anno CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/01 Psicologia generale, SPS/07 Sociologia generale, MED/45 Infermieristica generale I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI PREVENZIONE E SICUREZZA Settori scientifico-disciplinari: MED/42 Igiene generale, MED/44 Sicurezza nei luoghi di lavoro, MED/45 Infermieristica preventiva I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI BASI MOLECOLARI DELLA VITA Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Biochimica, BIO/13 Biologia applicata, MED/03 Genetica medica I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI BASI MORFO-STRUTTURALI DEL CORPO UMANO Settori scientifico-disciplinari: BIO/17 Istologia, BIO/16 Anatomia umana I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. 149 CORSO INTEGRATO DI BASI FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Settori scientifico-disciplinari: FIS/07 Fisica applicata, BIO/09 Fisiologia I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI BASI DI PATOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Patologia generale, MED/04 Fisiopatologia, MED/04 Immunologia, MED/07 Microbiologia, microbiologia clinica I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA Settori scientifico-disciplinari: MED/05 Patologia clinica, BIO/14 Farmacologia, MED/45 Metodologia clinica applicata I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. 150 infermieristica - sede di Mestre II anno CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICO CHIRURGICA Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Medicina interna, MED/18 Chirurgia generale, MED/08 Anatomia patologica, BIO/14 Farmacologia clinica, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze di pianificazione e gestione dell’assistenza alle persone con problemi correlati alle principali manifestazioni cliniche nell’area medicochirurgica. Al termine lo studente sarà in grado di: Realizzare l’accertamento infermieristico e definire i problemi assistenziali (presenti e potenziali) che l’infermiere può gestire in autonomia o in interdipendenza ad altre figure professionali; Pianificare e valutare l’assistenza alle persone con problemi respiratori, cardiologici, gastrointestinali, metabolici, di media complessità; Indicare i criteri di gestione della terapia farmacologia e delle altre applicazioni diagnostico-terapeutiche prescritte monitorando gli effetti e gli effetti collaterali; Identificare le manifestazioni cliniche delle fondamentali patologie di competenza della chirurgia generale; Descrivere il razionale del trattamento chirurgico, specificando la tipologia (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo); Identificare le manifestazioni cliniche delle principali complicanze che possono comparire nella fase intra e postoperatoria ed i criteri di prevenzione; Applicare la metodologia del processo di nursing in casi dati, considerando la fase pre e post operatoria; Identificare le prestazioni infermieristiche da assicurare al paziente nella fase preoperatoria e di recupero funzionale e di riabilitazione; Descrivere gli aspetti tecnici ed organizzativi sottostanti all’attività chirurgica (es. day surgery, organizzazione del blocco operatorio) ed il ruolo che l’infermiere assume in tale ambito. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova scritta e orale. Medicina interna • Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: Descrivere gli aspetti fondamentali concernenti la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione delle patologie internistiche maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie; Aver acquisito la capacità di osservare e descrivere i segni e i sintomi che il paziente presenta; Saper individuare nel colloquio con il paziente i dati anamnestici utili ad orientare il lavoro diagnostico; Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell’infermiere nell’attuazione del processo assistenziale, in particolare quelle relative all’esecuzione di interventi assistenziali interdipendenti (attuazione di prescrizioni diagnostico-terapeutiche, assistenza ai procedimenti diagnostici…). • Contenuti Richiami generali sulle nozioni di patologia e fisiopatologia acquisite nel primo anno di corso, con particolare riferimento al significato della rilevazione dei parametri vitali e le principali manifestazioni cliniche quali dispnea, cianosi, edema, shock, dolore. Apparato cardiovascolare. Ipertensione arteriosa. infermieristica - sede di Mestre Valvulopatie. Cardiopatia ischemica. Aritmie (fibrillazione atriale e ventricolare, flutter atriale e ventricolare, blocco atrio-ventricolare). Insufficienza cardiaca, scompenso cardiaco, edema polmonare acuto. Cuore Polmonare Cronico. Apparato respiratorio. Insufficienza respiratoria, asma bronchiale, bronchite cronica. Malattia polmonare cronica ostruttiva. Infezioni dell’apparato respiratorio (polmonite, bronchite). Tromboembolia polmonare. Apparato gastrointestinale. Esofagite e reflusso gastroesofageo. Gastrite. Morbo di Crohn. Colite ulcerosa. Morbo celiaco. Malattie del fegato e vie biliari. Cirrosi epatica. Ipertensione portale. Encefalopatia epatica. Malattie del sistema endocrino e del metabolismo. Gotta. Diabete mellito. Malattie della tiroide e paratiroidi (iper/ipotiroidismo, iper/ipoparatiroidismo). Malattie dei surreni (sindrome di Cushing, aldosteronismo). Malattie ipofisarie (gigantismo, acromegalia). Malattie del tessuto connettivo e vasculiti. Artrite reumatoide. LES. Poliarterite nodosa. • Bibliografia R. Massini, Medicina Interna, II ed., McGraw-Hill. P. Moiraghi, La Nuova Patologia Medica e Infermieristica clinica, Edizioni Medico Scientifiche. A. Antonaci, Medicina Clinica, Masson. 151 Chirurgia generale • Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: Descrivere le manifestazioni cliniche ed i meccanismi fisiopatologici delle patologie di interesse chirurgico maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie; Individuare le caratteristiche dell’assistenza al paziente chirurgico; Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell’infermiere nell’attuazione del processo assistenziale, durante la fase pre e post operatoria; Evidenziare il ruolo educativo dell’infermiere soprattutto per quanto concerne l’aspetto della riabilitazione post chirurgica e continuità assistenziale post dimissione. • Contenuti Trattazione sistematica: quadri patologici e clinici, terapia chirurgica e complicanze. Inquadramento paziente chirurgico. chirurgia d’urgenza e d’elezione. particolarità diagnostico-terapeutiche. Apparato digerente. Significato di addome acuto. Significato di occlusione intestinale. Esofago-stomaco-duodeno: malattia da reflusso gastroesofageo, ulcere, tumori. Colon-retto: diverticolosi rettocolite ulecerosa, Crohn, tumori, patologie benigne del retto. Fegato, vie biliari: colelitiasi, tumori. Milza, pancreas: splenomegalie, pancreatiti. Apparato respiratorio. Pneumotorace. Tumori. Mammella. Tumori. Chirurgia ricostruttiva ed estetica. Sistema endocrino. Tiroide. Ghiandole Surrenali. Ernie e lesioni dei tessuti molli. 152 Ernia inguinale. Ernia ombelicale. Laparocele. Quadri clinici particolari e chirurgia vascolare. Aneurisma aortico. Trombosi venosa profonda. Cenni di chirurgia dei trapianti. • Bibliografia Appunti delle lezioni. V. Bresadola, Manuale di patologia chirurgica e assistenza infermieristica, EdiSES. Anatomia patologica • Obiettivi specifici Lo studente dovrà essere in grado di descrivere gli aspetti anatomo-patologici delle principali patologie trattate nei corsi di medicina e chirurgia. • Contenuti Apparato cardiovascolare: Cardiopatia ischemica e complicanze Patologia valvolare Apparato Respiratorio: Tumori polmonari Patologia pleura Apparato digerente: Gastriti, Esofagiti, Esofago di Barrett Malattia infiammatoria cronica intestinale (morbo di Chron, colite ulcerativa) Tumori gastroenterici, (compresi adenomi e polipi) Mammella: Patologie benigne comuni Tumori Apparato genito-urinario: Patologie benigne e non a carico della Prostata Patologie benigne e non a carico della Vescica • Bibliografia Appunti delle lezioni Materiale fornito dal docente infermieristica - sede di Mestre Farmacologia clinica • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di: riconoscere e definire il significato delle principali reazioni indesiderate che si verificano in seguito alla somministrazione di un farmaco; descrivere le interazioni tra farmaci; conoscere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci. • Contenuti Elementi di farmacologia clinica. Anestetici generali e locali. Ansiolitici e ipnotici. Antiepilettici. Antiparkinsoniani. Antipsicotici. Antidepressivi. Analgesici narcotici. FANS. Diuretici. Antipertensivi. Antiaritmici. Isotropi. Antitrombotici. Anticoagulanti. Ipolipemizzanti. Antiulcera. Lassativi e purganti. Antiemetici. Antitosse. Antiasmatici. Vitamine. Corticosteroidei. Steroidei sessuali. Ormoni tiroidei e farmaci antitiroidei. Antidiabetici. Calcio, vitamina D, bifosfonati. Antibatterici. Antifungini. Antiparassitari. Antineoplastici. infermieristica - sede di Mestre 153 • Modalità di svolgimento Lezioni Frontali Infermieristica clinica in medicina generale. Per ciascuna unità didattica gli studenti, saranno guidati nell’evidenziare le priorità assistenziali delle patologie considerate attraverso un approccio multidisciplinare che evidenzi le competenze di ciascun professionista all’interno dell’Èquipe assistenziale sia in ambito ospedaliero che domiciliare. Nell’ambito della pianificazione assistenziale, nella fase di individuazione degli interventi infermieristici, verranno trasmesse le conoscenze relative a procedure e prestazioni tecniche di base peculiari, con riferimento anche a terapie alternative. Tali contenuti saranno trasmessi anche attraverso attività seminariali, di laboratorio e di tirocinio. Caratteristiche organizzative ed ambientali di un’U.O. di medicina generale. Problemi assistenziali correlati a patologie dell’apparato cardiovascolare. Diagnosi infermieristiche e Complicanze Potenziali più frequenti nei pazienti affetti da scompenso cardiaco, IMA e ipertensione. Problemi assistenziali correlati a patologie dell’apparato respiratorio. Diagnosi infermieristiche e Complicanze Potenziali più frequenti nei pazienti affetti da BPCO, trombembolia polmonare. Problemi assistenziali correlati a patologie del fegato e vie biliari. Diagnosi infermieristiche e Complicanze Potenziali più frequenti nei pazienti affetti da cirrosi epatica. Problemi assistenziali correlati a patologie del sistema endocrino e del metabolismo. Diagnosi infermieristiche e Complicanze Potenziali più frequenti nei pazienti affetti da diabete mellito. Problemi assistenziali correlati a patologie del tessuto connettivo. Diagnosi infermieristiche e Complicanze • Modalità d’esame Scritto • Bibliografia M. Furlanut, Farmacologia generale e clinica per le lauree triennali seconda edizione, Piccin Editore, Padova, 2007. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Al termine gli studenti dovranno: Richiamare ed approfondire gli elementi che costituiscono la metodologia infermieristica; Realizzare l’accertamento infermieristico e definire i problemi assistenziali che l’infermiere può gestire in autonomia o interdipendenza ad altre figure professionali nell’ambito della medicina e chirurgia generale; Pianificare, gestire e valutare l’assistenza alle persone con patologie internistiche o con patologie che necessitano di trattamento chirurgico, con particolare riguardo alla prevenzione e trattamento delle complicanze più frequenti; Evidenziare la natura educativo-relazionale dell’assistenza infermieristica nell’ambito curativo e riabilitativo delle principali patologie internistiche e chirurgiche; Definire gli elementi organizzativi che definiscono servizi di assistenza infermieristica per pazienti con patologie internistiche e chirurgiche evidenziando il ruolo dell’infermiere in tale ambito. • Contenuti Il processo di assistenza infermieristica (richiami). Il modello concettuale di M. Gordon e L.J. Carpenito. Ambiti di applicazione e strumenti informativi. 154 Potenziali più frequenti nei pazienti affetti da artrite reumatoide e collagenopatie. Infermieristica clinica in chirurgia generale. Per ciascuna unità didattica gli studenti, saranno guidati nell’evidenziare le priorità assistenziali delle patologie considerate attraverso un approccio multidisciplinare che evidenzi le competenze di ciascun professionista all’interno dell’Èquipe assistenziale sia in ambito ospedaliero che domiciliare. Nell’ambito della pianificazione assistenziale, nella fase di individuazione degli interventi infermieristici, verranno trasmesse le conoscenze relative a procedure e prestazioni tecniche di base peculiari. Tali contenuti saranno trasmessi attraverso attività seminariali, di laboratorio e di tirocinio. Richiami sulle norme igieniche (lavaggio delle mani, asepsi, antisepsi). Caratteristiche organizzative ed ambientali di un’U.O. di chirurgia generale. Assistenza pre-operatoria motivazioni scientifiche che sottendono l’esecuzione delle principali procedure per una preparazione preoperatoria standard: Informazione, preparazione intestinale, preparazione cutanea, profilassi antibiotica, profilassi antitrombotica; Assistenza intra-operatoria monitoraggio emodinamico, stato di coscienza, posture, cenni sui vari tipi di anestesia; Assistenza post-operatoria motivazioni scientifiche che sottendono l’esecuzione delle principali procedure per una preparazione postoperatoria standard: monitoraggio emodinamico, gestione del dolore, gestione delle ferite e drenaggi, ripristino mobilizzazione, alimentazione, eliminazione, gestione delle stomie; Progettazione piani di assistenza standard per pazienti sottoposti ad intervento di: chirurgia addominale; infermieristica - sede di Mestre chirurgia toracica; mastectomia. Contenuti presentati in laboratorio (esercitazioni) Raccolta campioni: prelievo venoso, arterioso, capillare. Punture esplorative. Il cateterismo vescicale. La somministrazione di sostanze. L’infermiere di famiglia nella continuità assistenziale per patologie quali BPCO, scompenso cardiaco, ipertensione, diabete. La gestione delle lesioni da decubito. • Bibliografia L.J. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche – Applicazione alla pratica medica, CEA. L.J. Carpenito, Piani di Assistenza Infermieristica e documentazione, CEA. R.F. Craven, C.J. Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, voll. I e II, CEA. V. Bresadola, Manuale di patologia chirurgica e assistenza infermieristica, EdiSES. Selezione di letture sui principali contenuti, tratti principalmente da: Assistenza Infermieristica e Ricerca, Il pensiero scientifico editore. Nursing oggi, Lauri edizioni. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA IN SANITÀ PUBBLICA Settori scientifico-disciplinari: MED/42 Igiene generale e applicata, MED/42 Igiene generale e applicata (Statistica medica), MED/17 Malattie infettive, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare conoscenze rispetto agli elementi fondamentali di statistica descrittiva, rilevazione dati e metodi di elaborazione. infermieristica - sede di Mestre Al termine lo studente sarà in grado di: definire i concetti di epidemiologia, incidenza e prevalenza; individuare i fattori di rischio per la salute; descrivere il ruolo della ricerca epidemiologica nella valutazione dello stato di salute della popolazione; definire i concetti di evidenza scientifica (EBM/EBN); definire gli ambiti di applicazione della metodologia della ricerca infermieristica; descrivere gli aspetti peculiari di prevenzione e trattamento del malato con patologia infettiva. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova scritta (comprensiva delle 4 materie di insegnamento) composta da domande a risposta multipla e/o a breve risposta e/o svolgimento di soluzione di problemi. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Igiene generale e applicata • Obiettivi specifici Descrivere il ruolo dell’epidemiologia nella valutazione dello stato di salute della popolazione. Descrivere il concetto di prevenzione e le sue implicazioni nell’ambito del rapporto causa-effetto dei vari stati morbosi. Presentare le caratteristiche dell’approccio epidemiologico ed evidenziarne il significato in medicina e sanità pubblica. Conoscere ed interpretare le misure fondamentali utilizzate in ambito epidemiologico. Descrivere l’ambiente come sistema dinamico con cui gli organismi viventi sono in continuo interscambio, nonché come potenziale fonte di rischio per la salute, anche con specifico riferimento a rischi professionali. 155 Definire le problematiche inerenti l’igiene dell’ambiente esterno e confinato. Individuare fattori di rischio generali e specifici dell’insorgenza delle infezioni ospedaliere e le strategie di controllo. • Contenuti Concetti di epidemiologia. Metodi e finalità dell’epidemiologia. Caratteristiche dell’epidemiologia clinica. Concetti generali di salute e malattia. Definizione e storia naturale delle malattie. Concetti generali di prevenzione. Normativa di riferimento (PSN, D.lgs. 502/92.). Igiene ambientale. Caratteristiche aria atmosferica e influenza sulla salute dell’uomo. Fonti di inquinamento degli ambienti confinati con riferimento all’ambiente ospedaliero (microclima, illuminazione, temperatura, sistemi di trattamento dell’aria). Problematiche inerenti lo smaltimento dei rifiuti. Igiene degli alimenti: il rischio in ospedale, normativa di riferimento. Igiene dell’operatore sanitario. Rischio biologico, chimico, fisico. Cenni sul D.lgs. 626/94. Precauzioni standard. Richiami sui concetti di disinfezione, sterilizzazione, sanificazione. • Bibliografia F. di Orio, Igiene, epidemiologia e statistica medica, Masson. S.D. Schaffer, Prevenzione delle infezioni e sicurezza nelle procedure, Il pensiero scientifico editore. F. Gobba, Rischi professionali in ambito ospedaliero, Mc Graw-Hill, II ed. G. Bressa, Il rischio biologico, Masson. G. Bressa, Alimenti e salute, Masson. J. Loken, C. Roggi, Ristorazione collettiva sicura, Masson. 156 Igiene generale e applicata (Statistica medica) • Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: comprendere i concetti di variabilità e incertezza legata alla natura probabilistica delle scienze mediche; conoscere e utilizzare il linguaggio e la metodologia propria di alcuni fondamenti dell’inferenza statistica; essere in grado di leggere la letteratura infermieristica, che sempre più utilizza il linguaggio della metodologia statistica; essere in grado di “partecipare” a progetti di ricerca della organizzazione di appartenenza. • Contenuti I test statistici: da dove nascono e quali sono i più utili. La verifica d’ipotesi. Formulazione delle ipotesi. Regione di accettazione e regione di rifiuto. Errore α. Test X2. T test per campioni indipendenti e per dati appaiati. Stima intervallare: come si legge e come si calcola un intervallo di confidenza. Dalla stima puntuale alla stima intervallare. Distribuzione Normale. Distribuzione Binomiale. Intervallo di confidenza per la media campionaria e per una proporzione. Esercizi ed esempi anche da letteratura scientifica. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, esercitazioni • Bibliografia G. Pianosi, Fondamenti di Statistica con introduzione all’Epidemiologia e alla Ricerca, Ed. Sorbona, Milano. P. Poletti, Metodologia della ricerca e statistica, Ed. Summa, Padova. infermieristica - sede di Mestre Malattie infettive • Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: Conoscere i principali modelli epidemiologici di storia naturale delle malattie infettive; Conoscere i rapporti reciproci dei tre vertici del triangolo epidemiologico: agenteOspite-ambiente; Descrivere le caratteristiche del ruolo educativo dell’infermiere per la prevenzione e diffusione delle malattie infettive; Identificare gli aspetti che nell’esercizio della professione infermieristica possono costituire fattori di rischio per l’operatore stesso. • Contenuti Sistema immunitario. Epidemiologia malattie infettive. Modalità di trasmissione e diffusione: concetto e modalità di isolamento. AIDS. Epatiti virali acute e croniche. Meningiti. TBC. Malaria. Botulismo. Rabbia, tetano, toxoplasmosi. Profilassi generale e specifica delle malattie infettive. Rischi per la salute nella professione infermieristica: rischio biologico, precauzioni standard. Controllo e prevenzione delle I.O. Sistemi di controllo e sorveglianza. Normativa di riferimento (gestione rifiuti, alimenti…). • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Per la professione infermieristica, la infermieristica - sede di Mestre ricerca costituisce una grande forza, in quanto unisce la formazione teorica e la pratica clinica, offrendo le basi per la diffusione di un sapere scientifico. Le organizzazioni sanitarie, anche a fronte della riduzione delle risorse disponibili, devono sempre più ricondurre il proprio operato a criteri di efficacia ed efficienza. I risultati della ricerca infermieristica rappresentano il fondamento per prendere decisioni assistenziali fondate, per costruire protocolli assistenziali, migliorando così i livelli di appropriatezza e qualità dell’assistenza erogata al cittadino. Gli infermieri sono chiamati oggi a rivedere la propria attività professionale in linea con la pratica basata sulle evidenze (Evidence Based Nursing – EBN). La ricerca bibliografica e la lettura critica di articoli rappresentano un primo approccio alla ricerca scientifica infermieristica e uno stimolo allo sviluppo professionale. Il corso si propone di introdurre gli studenti alla metodologia della ricerca, di fornire metodi e strumenti per la ricerca bibliografica, per l’utilizzo dei risultati di ricerca attraverso la lettura di articoli scientifici e di sensibilizzarli all’importanza di “fondare il proprio operato su conoscenze validate e aggiornate” (Codice Deontologico dell’Infermiere – Federazione IPASVI 1999). Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - Descrivere le fasi del processo di ricerca infermieristica - Definire la metodologia dell’Evidence Based Nursing - Effettuare una revisione della letteratura, utilizzando supporti informatici e banche dati bio-mediche - Adottare precisi criteri per selezionare le fonti bibliografiche reperite - Leggere criticamente un articolo scientifico - Definire i concetti di linee guida, procedure e protocolli 157 - Collegare i concetti teorici appresi con l’assistenza clinica e il proprio sviluppo professionale • Contenuti Unità didattica 1 L’infermiere e la funzione di ricerca: Concetti e definizioni nell’ambito della ricerca scientifica Considerazioni etiche e legali nella ricerca Introduzione alla metodologia della ricerca infermieristica e alle sue fasi Esercitazione Unità didattica 2 L’individuazione di un problema di ricerca Definizione dello scopo e degli obiettivi di una ricerca Il concetto di prova di efficacia nel nursing (Evidence Based Nursing-EBN) Esercitazioni Unità didattica 3 La revisione della letteratura Tipi di fonti informative Le banche dati biomediche e i siti di interesse infermieristico Esercitazione Unità didattica 4 Modalità per effettuare una revisione della letteratura La selezione delle fonti bibliografiche Le citazioni bibliografiche Esercitazione Unità didattica 5 Ipotesi di ricerca Il quesito di ricerca Il metodo PICO Esercitazione Unità didattica 6 Ricerca quantitativa e qualitativa Disegni di ricerca Metodi, strumenti e procedure per la raccolta di dati Esercitazione Unità didattica 7 L’elaborazione dei dati 158 L’analisi e la discussione dei risultati La comunicazione dei risultati Esercitazione Unità didattica 8 La lettura critica di un articolo di ricerca L’abstract Le norme redazionali per la pubblicazione di articoli Esercitazione Unità didattica 9 Linee guida Procedure Protocolli Esercitazione Unità didattica 10 Algoritmi Le banche dati di linee guida Concetto di Evidence e Grading Esercitazione • Modalità d’esame Questionario a risposta multipla su tutti gli argomenti trattati durante il corso. Elaborato scritto, effettuando una recensione di letteratura infermieristica su una area specifica di interesse. • Bibliografia P. Chiari, D. Mosci, E. Naldi e il Centro Studi EBN, L’infermieristica basata su prove di efficacia, McGraw Hill, Milano, 2006. R.F. Craven, C.J. Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, Milano, 1998: Cap. 5 Ricerca infermieristica G. Lo Biondo-Wood, J. Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, McGraw Hill, Milano, 1997. P. Poletti, F. Vian, Metodologia della ricerca e statistica, Summa Editrice, Padova, 1990. F. Vezzosi, Internet per l’infermiere, McGraw Hill, Milano, 1999. Indicazioni bibliografiche mirate ed articoli di letteratura scientifica saranno forniti agli studenti durante lo svolgimento delle lezioni. infermieristica - sede di Mestre CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA CLINICA NEGLI AMBITI PSICOLOGICO E PSICHIATRICO Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/08 Psicologia clinica, MED/25 Psichiatria, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (Fondamenti e Area psichiatrica) • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze relazionali necessarie ad assistere la persona con problemi di salute di carattere socio sanitario, con particolare riguardo a situazioni assistenziali riscontrabili in ambito extraospedaliero. Al termine lo studente sarà in grado di: Descrivere la struttura e le dinamiche della comunicazione umana; Descrivere le diverse tipologie di relazione da utilizzare nel rapporto con l’assistito, la sua famiglia, il contesto di vita; Utilizzare i modelli teorici della psicologia più funzionali a identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale; Utilizzare i modelli teorici dell’infermieristica per connotare la relazione d’aiuto nel contesto socio-sanitario per particolari situazioni assistenziali (patologie croniche/disabilitanti/handicap). Il Corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze infermieristiche volte ad identificare i principali problemi assistenziali riscontrabili nel paziente affetto da malattia mentale Al termine lo studente sarà in grado di: Definire le principali ricadute della malattia mentale nel contesto familiare e di vita dei pazienti; Descrivere le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti nel territorio; Identificare le competenze e le responsabilità dell’infermiere nell’attuazione di un progetto assistenziale. infermieristica - sede di Mestre • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova scritta e una prova orale. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Psicologia clinica • Obiettivi specifici Acquisire maggiori capacità di riflessione sulle proprie convinzioni in merito alle teorie psicologiche in generale; Utilizzare i modelli teorici di psicologia più funzionali a identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale; Definire i comportamenti più idonei nel campo delle relazioni in generale ed assistenziale in particolare; Identificare le peculiarità della relazione d’aiuto nel contesto territoriale con particolare sensibilità alle problematiche sociosanitarie. • Contenuti I. I fondamenti della psicologia clinica I fondamenti teorici della psicologia clinica. La psicologia della personalità nella prassi clinica. Il modello sistemico: dalla terapia della famiglia agli interventi in contesti complessi. La terapia di gruppo: lo psicodramma. II. Teoria dei meccanismi di difesa Le istanze psichiche. Le attività difensive dell’Io. I meccanismi di difesa: aspetti teorici ed semplificazione di alcune situazioni. L’io e l’Es durante la pubertà. III. Lavorare in èquipe La definizione ed i confini del gruppo. Gli obiettivi, il metodo, la leadership, la comunicazione, il clima e lo sviluppo. • Bibliografia A. Freud, L’io e i meccanismi di difesa, Martinelli, Firenze. 159 Quaglino, Casagrande, Castellano, Gruppo di lavoro, lavoro di gruppo, Ed. Cortina. Verranno forniti copia di capitoli per i punti I e II. Psichiatria • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - saper instaurare una relazione terapeutica con una persona affetta da un disturbo psichiatrico - riconoscere la psicopatologia e i principali quadri sindromici (disturbi affettivi, disturbi dello spettro schizofrenico, disturbi d’ansia, disturbi di personalità, disturbi del comportamento alimentare, disturbi d’abuso di sostanze, demenze, insufficienza mentale). - identificare i bisogni di assistenza della persona affetta da una patologia psichiatrica in fase acuta e cronica riuscendo a identificare le risorse offerte dal contesto quale contributo nel lavoro d’equipe per organizzare il progetto terapeutico. - comprendere il ruolo e le funzioni del lavoro d’equipe nel trattamento dei disturbi mentali con grave compromissione dell’adattamento sociale. - conoscere il sistema delle strutture dell’assistenza psichiatrica con relative funzioni • Contenuti La relazione terapeutica. La psicopatologia (i principali sintomi :delirio,allucinazioni, delirium, ansia, euforia, depressione...). Le sindromi psichiatriche nella pratica quotidiana dei Servizi. La violenza, il suicidio, il parasuicidio. I trattamenti: le psicoterapie e la terapia psicofarmacologica. La riabilitazione. Il ruolo dell’infermiere nel lavoro d’equipe (nelle strutture e nei progetti di trattamento). 160 Le strutture (CSM, SPDC, DH, Centro sociale, le Comunità Terapeutiche Riabilitative Protette, le Comunità Alloggio). La legislazione psichiatrica. La responsabilità dell’infermiere. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (fondamenti) • Contenuti Definizione di cultura secondo Geertz, definizione di idealtipo secondo M.Weber. Gli idealtipo del modello di cura occidentale e quello orientale. la concezione della malattia nel tempo. Il riconoscersi sani o malati; l’elaborazione del sintomo; le differenti percezioni del dolore nelle varie culture, analisi di vari studi: implicazioni nell’assistenza. Definizione di rete sociale: implicazioni per l’assistenza. Elementi della teoria del self care secondo D. Orem. Presentazione e discussione di casi clinici. Le malattie croniche. La morte nelle varie culture: implicazioni per l’assistenza. La morte come processo; le fasi di percezioni della morte nelle differenti epoche. Presentazione e discussione di casi clinici. Il parto come costruzione sociale: evoluzione dell’assistenza. Implicazioni per l’assistenza Il modello drammaturgico secondo E.Goffman. Il modello di Carl Rogers e il nursing psicodinamico secondo H.Peplau. La relazione d’aiuto. I ruoli nella relazione terapeutica. Il counselling come processo; il counselling:tecniche di comunicazione terapeutica. Presentazione e discussione di casi clinici. Le abilità di base della comunicazione terapeutica: il modello di Egan. Il “paziente difficile”: gli interventi per i comportamenti di difesa attiva e di protezione passiva. Presentazione e discussione di casi clinici. infermieristica - sede di Mestre • Bibliografia M. Bucchi, F. Neresini, a cura di, Sociologia della salute, Carocci editore, Roma, 2000. Joy Duxbury, Il paziente difficile. Modalità di comunicazione, McGraw-Hill, Milano, 2001. Dispense del docente. Attività di laboratorio. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (area psichiatrica) • Obiettivi specifici Al termine lo studente sarà in grado di: Identificare i bisogni di assistenza della persona con patologia psichiatrica in fase acuta e cronica; Comprendere il significato e l’importanza del lavoro in équipe quale requisito indispensabile per l’assistenza psichiatrica nei servizi; Definire il ruolo dell’infermiere all’interno del progetto terapeutico; Elencare i luoghi di cura per la persona con patologia psichiatrica; Acquisire elementi utili ad affinare la propria competenza relazionale nell’assistenza al la persona con patologia psichiatrica. • Contenuti Evoluzione dell’assistenza al paziente psichiatrico: L’assistenza all’interno dell’ospedale psichiatrico; La legge 36\1904; La legge 180\1978. Successivi atti legislativi e regolamenti: strutture e funzioni di un dipartimento di psichiatria. La necessità della relazione terapeutica come elemento fondante del lavoro infermieristico in psichiatria. Tipologie di relazione terapeutica. Le relazioni disfunzionali. Il nursing psichiatrico secondo H. Peplau. Elementi di farmacologia psichiatrica per la corretta gestione infermieristica. infermieristica - sede di Mestre L’importanza della terapia e le sue difficoltà di gestione. Presentazione di idealtipi di paziente psichiatrico secondo nursing psichiatrico: Il paziente schizofrenico; Il paziente paranoico; Il paziente depresso; Il paziente maniacale; La violenza ed il rischio di suicidio. Ruolo dell’infermiere nelle varie strutture psichiatriche: In Spdc; Nelle Comunità Terapeutiche; Day Hospital e Centro Diurno; In un Centro di Salute Mentale e sul Territorio. • Bibliografia R. Piccione, Manuale di Psichiatria, Bolzoni, Roma. Betti, Di Fiorino, Psichiatria e Igiene Mentale, McGraw-Hill, Milano. C. Ciambrello, Infermieristica clinica in igiene mentale, CEA. Attività di laboratorio (esercitazioni) Pianificazione assistenziale su un caso clinico. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN MEDICINA SPECIALISTICA Settori scientifico-disciplinari: MED/06 Oncologia medica, MED/14 Nefrologia, MED/35 Malattie cutanee e veneree, MED/15 Malattie del sangue, M-PSI/08 Psicologia clinica, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze di gestione dell’assistenza alla persona con problemi oncologici, dermatologici, nefrologici e le loro implicazioni psicologiche. Al termine lo studente sarà in grado di: Realizzare l’accertamento infermieristico 161 e definire i problemi assistenziali delle persone affette da patologie di natura oncologica, nefrologica, dermatologica, compresa l’assistenza di natura palliativa; Pianificare e valutare l’assistenza infermieristica; Gestire la terapia farmacologia e le altre implicazioni diagnostico-terapeutiche, monitorando gli effetti e gli effetti collaterali; Utilizzare i modelli teorici più funzionali a identificare i fattori che influiscono sulla comprensione accettazione della malattia e sulle conseguenti reazioni comportamentali dell’assistito. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova scritta con domande a scelta multipla fatta eccezione che per i corsi di psicologia e scienze infermieristiche per i quali la prova sarà orale. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Oncologia medica • Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: definire la rilevanza epidemiologica delle patologie trattate; descrivere le fasi più importanti dell’iter diagnostico-terapeutico; identificare segni e sintomi delle principali patologie. • Contenuti Parte prima Epidemiologia. Oncogenesi. Storia naturale dei tumori. Diagnosi e stadiazione. Terapia dei tumori, compresa terapia di supporto e cenni di terapia palliativa. Prevenzione e diagnosi precoce dei tumori. Parte seconda Nomenclatura dei tumori. 162 Tumori del capo-collo o cervico facciali. Tumore della mammella. Tumori del polmone. Tumori del tubo digerente. Tumori apparato genitale femminile. Tumore della prostata. Tumori dell’apparato urinario. Parte terza Cenni sul sistema immunitario e sulla crescita tumorale. Fattori stimolanti la crescita cellulare. Principi fondamentali della terapia del dolore e suo trattamento. Principi di gestione globale del malato oncologico in fase terminale (cure palliative). • Bibliografia L. Menegaldo, Oncologia per Infermieri, Dispense A. Basso, L. Menegaldo, Psicooncologia e cure palliative. A. Granito, Medicina Clinica Specialistica, DUAS Società editrice Universo. Nefrologia • Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: definire le caratteristiche dell’approccio al malato nefropatico; valutare i fattori che interferiscono nella genesi, evoluzione e terapia delle nefropatie; collaborare con altre figure professionali per la somministrazione e monitoraggio della terapia; delineare la funzione educativa dell’infermiere nell’ambito della cura e riabilitazione delle patologie considerate; identificare segni e sintomi delle principali patologie di interesse urologico; descrivere le fasi più importanti dell’iter diagnostico-terapeutico. • Contenuti Nefrologia. Segni e sintomi delle malattie renali: valutazione quantitativa e qualitativa infermieristica - sede di Mestre della diuresi ( e sue implicazioni), alterazioni dei parametri ematici relativi e disfunzioni renali. Cenni di Fisiologia dell’apparato urinario. Le glomerulonefriti, le nefropatie tubointerstiziali, le infezioni delle vie urinarie. L’insufficienza renale acuta e cronica. La terapia sostitutiva dell’insufficienza renale avanzata. Le modificazioni della funzione renale in gravidanza. La gestosi gravidica. Urologia. Nefrolitiasi. Le prostatiti. Le uretriti. L’incontinenza urinaria. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Malattie cutanee e veneree • Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: Elencare le caratteristiche delle lesioni elementari della cute e quadri clinici correlati; Definire il ruolo dell’infermiere nel trattamento delle principali patologie; Individuare le peculiarità dell’assistenza infermieristica con particolare riguardo all’aspetto educativo e di prevenzione delle principali patologie trattate. • Contenuti Lesioni elementari della cute e quadri clinici correlati. Psoriasi. Dermatologia allergologica. Dermatite da contatto irritativi ed allergica. Orticaria. Eruzioni cutanee da farmaci. Malattie infettive in dermatologia. Malattie da batteri. Malattie da virus. Malattie da miceti. Neoplasie cutanee. 163 infermieristica - sede di Mestre Precancerosi cutanee. Epitelioma basocellulare. Epitelioma spinocellulare. Nevi melanocitari e melanoma. Entomodermatosi. Scabbia. Ustioni cutanee. Malattie veneree. Sifilide. Gonorrea. Conditomi acuminati. Terapia dermatologica. Terapia medica. Terapia chirurgica. Terapia fisica. • Bibliografia A. Granito, Medicina clinica specialistica, DUAS Società Editrice Universo. A. Du Vivier, Testo Atlante di Dermatologia clinica, UTET. Malattie del sangue • Obiettivi specifici Al termine lo studente avrà acquisito le conoscenze per: Descrivere gli aspetti biologici e clinici generali delle patologie ematologiche più importanti; Definire gli aspetti generali dell’approccio diagnostico terapeutico alla persona con patologia ematologia; Identificare il ruolo dell’infermiere nell’assistenza al paziente ematologico, nell’ambito di un team multidisciplinare; Elencare i principi dell’educazione al paziente ematologico. • Contenuti Richiami alle conoscenze sull’emopoiesi normale. Leucemie acute e subacute. Sindromi mieloproliferative croniche. Linfomi. Gammopatie monoclonali. Aspetti diagnostico-terapeutici. Terapia trasfusionale. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Psicologia clinica • Contenuti 1. Gli indirizzi della psicologia - Epistemologia delle scienze delle terapie: - Il tumore e la terapia psicooncologica; - La specialità dell’approccio psicoterapeutico. 2. Cure palliative: - Le vie del dolore; - Teoria delle emozioni. 3. Il referral e i modelli di liaison psichiatrica/psicologica. 4. Il Counselling in Medicina specialistica. • Bibliografia A. Grossi, E. Toniolo, Psicooncologia: Lo sviluppo dei trattamenti verso un approccio integrato, Sapere. F. De Falco, Psicologia in Oncologia, Edizioni scientifiche Cuzzolin. C. Roberts, C. Cox et al., Influence of physician comunication on newly diagnoses breast patient’s psycological adjusment and decision making, Cancer, 1994, 74, 336-341. F. Di Mola, Cure Palliative: approccio multidisciplinare alle malattie inguaribili, Masson, Milano, 1994. D. Winnicott, Sviluppo affettivo ed ambiente, tr. it., Roma, Armando, 1970. Dispensa dattiloscritta di A. Basso. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Al termine lo studente sarà in grado di: descrivere le peculiarità dell’assistenza in generale de l’approccio in particolare alla persona con patologia oncologica o cronica; pianificare l’assistenza alla persona affetta da patologia oncologica, ematologia e dializzata con particolare riferimento all’aspetto curativo, riabilitativo e palliativo; evidenziare la competenza educativa e 164 relazionale che caratterizza l’attività dell’infermiere che opera in tale ambito; definire gli aspetti caratterizzanti l’attività di un’équipe multidisciplinare impegnata nella gestione delle patologie considerate, anche a livello extraospedaliero; Riconoscere e riflettere su alcuni quesiti etici che potrebbero emergere durante l’assistenza al malato con patologia cronica, ovvero in fase terminale; comprendere le motivazioni di determinate scelte assistenziali frutto di una partecipazione attiva dell’assistito al progetto di cura, compreso il ricorso a trattamenti palliativi o alternativi alla medicina tradizionale; identificare i modelli assistenziali più idonei ad erogare un’assistenza infermieristica globale e personalizzata nel contesto considerato. • Contenuti Concetti generali: aspetti organizzativi delle unità operative di oncologia-ematologia-nefrologia e modelli alternativi di assistenza. L’accertamento infermieristico e la pianificazione assistenziale standard: per il malato oncologico in fase diagnostica e terminale; per la persona dializzata. Gestione di alcune problematiche assistenziali quali: effetti collaterali chemio e radioterapia; dolore globale; fatigue; alimentazione; infezione dell’accesso vascolare nel paziente dializzato; infezioni nel paziente immunocompromesso. Cenni di terapia alternative e di supporto nella gestione delle problematiche assistenziali (musicoterapica, naturopatia). L’èquipe multiprofessionale come strumento assistenziale. Ruolo del volontariato. Competenza tecnica e relazionale infermieristica - sede di Mestre dell’infermiere nell’ambito della medicina palliativa. Attività di laboratorio (simulazione – role- playing) Discussione di un caso clinico in Èquipe multidisciplinare. • Bibliografia L.J. Carpenito, Piani di Assistenza Infermieristica e documentazione, CEA. Bonetti, Ruffato, Il dolore narrato: la comunicazione con il malato neoplastico grave, Centro Scientifico editore. M. Abiven, Accompagnare il malato terminale, Centro scientifico editore. G. Lovera, Il malato tumorale, Edizioni medico scientifiche. Materiale fornito dal docente. Selezione di letture sui principali argomenti selezionali da riviste scientifiche. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MATERNO INFANTILE Settori scientifico-disciplinari: MED/38 Pediatria, MED/40 Ginecologia, MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche, M-PSI/08 Psicologia clinica • Obiettivi generali Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze di pianificazione e gestione dell’assistenza alla donna, bambino, famiglia. Al termine lo studente sarà in grado di: Conoscere gli elementi essenziali della gravidanza e del parto; Conoscere le più frequenti patologie ostetrico-ginecologiche; Saper pianificare ed effettuare interventi preventivi, curativi e riabilitativi in relazione ai problemi infermieristici della persona affetta da patologie ostetricoginecologiche in autonomia e collabora- infermieristica - sede di Mestre zione con altre figure professionali; Definire le principali fasi dell’accrescimento e sviluppo cognitivo-relazionale del bambino definire le principali patologie in area pediatrica; Saper stabilire una relazione positiva con il bambino e genitori, con particolare attenzione alle madri in difficoltà dal punto di vista psicologico o sociale; Saper affrontare le problematiche dei bambini extracomunitari; Definire le principali implicazioni infermieristiche nella somministrazione della terapia in età pediatrica; Saper pianificare ed effettuare interventi preventivi, curativi e riabilitativi in relazione ai problemi assistenziali più complessi riscontrabili in età pediatrica (es. dolore, patologie croniche e oncologiche). • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova scritta per la parte generale del programma e di una parte orale. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Pediatria • Obiettivi specifici Al termine lo studente sarà in grado di: definire il significato di neonato a termine e descrivere le principali patologie che possono essere presenti alla nascita; conoscere e saper valutare le tappe dell’accrescimento staturo-ponderale e psicomotorio del bambino; elencare per le principali patologie dell’età pediatrica, le caratteristiche fisiopatologiche ed epidemiogiche nonché gli interventi diagnostico-terapeutici; • Contenuti Fasi dell’età evolutiva e pediatrica Nozioni di puericultura: nascita, bilanci di crescita e salute. 165 La nutrizione dell’età evolutiva. Allattamento al seno e allattamento artificiale: vantaggi e svantaggi. Il divezzamento. Alimentazione del bambino e dell’adolescente, profilassi dell’obesità e dell’anemia sideropenica. Il neonato Adattamento neonatale alla vita extrauterina: respiratorio, cardiocircolatorio e metabolico (glucidico e termoregolazione). Assistenza al neonato in sala parto: indice di Apgar, osservazione e assistenza del neonato nei primi giorni, attività profilattiche e di screening, il contatto madre-neonato. Gli itteri neonatali fisiopatologia, complicanze e trattamento. Definizione e classificazione dei neonati in base all’età gestazionale e al peso, caratteristiche fisiche e neurologiche in base all’età gestazionale. Il bambino con malattie esantematiche: scarlattina, varicella, mononucleosi, sesta malattia e quinta malattia Le vaccinazioni: vaccini attenuati e inattivati, calendario vaccinale. Il bambino con alterazioni dell’apparato respiratorio: segni e sintomi, in particolare la dispnea e i rumori respiratori. Laringite, bronchiolite, asma. Il bambino con alterazioni del tratto gastrointestinale: segni e sintomi. Le enteriti acute, la celiachia L’ipotiroidismo. Le infezioni delle vie urinarie. Le convulsioni febbrili, le crisi epilettiche e le sincopi. L’anemia sideropenica. • Bibliografia P. Badon, Cesaro, Manuale di Nursing Pediatrico, CEA. Materiale fornito dal docente. Ginecologia • Obiettivi specifici Al termine lo studente sarà in grado di: 166 Descrivere gli elementi essenziali della gravidanza e del parto; Definire le più frequenti patologie ginecologiche ed ostetriche; Riconoscere un’urgenza ginecologica ed ostetrica. • Contenuti Richiami alle conoscenze di anatomia e fisiologia dell’apparato genitale femminile. Ciclo mestruale. Amenorrea. Pubertà - patol. Ginec. Adolescenza Contraccezione. Screening tumori ginecologici. Menopausa. Monitoraggio gravidanza. Parto e puerperio. Ginecologia Psicosomatica. Endometriosi - Fibromi uterini. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche • Obiettivi specifici Al termine lo studente saprà: definire gli elementi dell’area relazionale, educativa e tecnica per l’assistenza alla persona/coppia/famiglia che presentano bisogni e problemi relativi alla sfera riproduttiva e sessuale; pianificare l’assistenza infermieristica alla donna con problemi ostetrico-ginecologici nelle realtà operative ospedaliere e territoriali; identificare le aree d’intervento dell’infermiere nell’ambito dell’équipe multidisciplinare con particolare riferimento alla collaborazione con la figura ostetrica. • Contenuti L’assistenza ostetrica: cenni storici. Assistenza infermieristica alla donna durante la gravidanza: aspetti biofisici e psicosociali della gravidanza fisiologica; infermieristica - sede di Mestre educazione sanitaria: igiene, alimentazione, lavoro; metodiche di preparazione al parto e alla nascita. Assistenza infermieristica alla donna nel parto fisiologico: accoglimento della donna in sala parto; ruolo dell’infermiere in sala travaglio e sala parto; assistenza alla donna durante il parto ed il secondamento. Assistenza infermieristica alla donna durante il puerperio. Modificazioni psicofisiche della donna nel puerperio. Principali complicanze cui può andare incontro la puerpera. Allattamento al seno, complicazioni e interventi risolutivi. Assistenza infermieristica alla donna con gravidanza a rischio: assistenza alla donna diabetica; assistenza infermieristica alla donna con gestosi; assistenza alla donna con complicazioni emorragiche. Assistenza infermieristica alla donna e alla coppia con problemi della funzione riproduttiva: assistenza alla donna con patologia neoplastica; promozione alla salute. IVG e consulenza. Consulenza contraccettiva e in menopausa. Richiami ai riferimenti legislativi, compreso documento del centro di Bioetica sulla procreazione assistita. Assistenza alla donna extracomunitaria. La violenza nell’ambito familiare. • Bibliografia P. Di Giacomo, L.A. Rigon, Assistenza Infermieristica e ostetrica in area materno infantile, CEA. G. Rocco, L. Fabriani, Infermieristica clinica in ostetricia- ginecologia, Mc Graw Hill. Materiale fornito dal docente. infermieristica - sede di Mestre Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Al termine lo studente dovrà: - descrivere le caratteristiche logico-organizzativo-funzionali dell’ambiente pediatrico - descrivere le peculiarità del processo assistenziale in area materno-infantile (riconoscere l’ importanza del ruolo genitoriale nel processo di cura e assistenza). - descrivere l’assistenza infermieristica al neonato a termine in sala parto e al nido. - descrivere gli elementi generali per l’assistenza infermieristica correlata ad alterazioni fisiopatologiche dei diversi sistemi e/o apparati. - produrre un piano di assistenza personalizzato secondo il modello dato. - attuare un approccio assistenziale per problemi definendo obiettivi e criteri di risultato misurabili. - pianificare alcuni problemi collaborativi/complicanze potenziali delle patologie trattate nel corso di pediatria. • Contenuti Caratteristiche strutturali e funzionali dei reparti di pediatria: gli spazi, l’organizzazione (sicurezza ambientale, il gioco e la scuola in ospedale) Il ricovero del bambino: l’assistenza orientata alla famiglia (principi di riferimento, approccio Brazelton, riferimenti etico-legislativi) osservazione ed assistenza al neonato nei primi giorni di vita, la rianimazione neonatale, educazione alla salute madre-neonato Elementi generali di assistenza al bambino con problemi fisiopatologici (accertamento, diagnosi infermieristiche, problemi collaborativi/complicanze potenziali) a carico dei sistemi e/o apparati trattati nel corso di pediatria. L’assistenza infermieristica – metodi e strumenti. Il processo di assistenza in 167 pediatria: l’accertamento e le ipotesi diagnostiche correlate alle alterazioni funzionali (Gordon). Definizione di obiettivi con criteri di risultato, interventi e razionale scientifico. Il bambino e il dolore: aspetti culturali e clinici. Il monitoraggio (metodi di misurazione) e gestione (vie di somministrazione e farmaci). Assistenza al bambino terminale e alla sua famiglia. Autoapprendimento. • Modalità di svolgimento Saranno condotte attività di laboratorio per l’implementazione delle abilità di pianificazione dell’assistenza in area materno-infantile su casi clinici. Le esercitazioni saranno svolte mediante metodologia per piccolo gruppo con socializzazione guidata dei risultati. • Bibliografia P. Badon, Manuale di Nursing Pediatrico, CEA. Psicologia clinica • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di: avvicinare ed accogliere il bambino ospedalizzato decodificando i suoi principali bisogni emotivi; gestire l’ansia ed i comportamenti depressivi, conoscere le dinamiche della separazione e del lutto; instaurare una comunicazione efficace ed empatica con il piccolo ricoverato e la sua famiglia; riconoscere e gestire gli elementi di rischio burn-out professionale. • Contenuti Aspetti psicologici e comportamentali del bambino ricoverato. I vissuti di malattia, i meccanismi di difesa, il concetto di sÈ e l’immagine corporea: principali correlazioni. 168 La teoria dell’attaccamento primario e la posizione anaclitica secondo Spitz. La sofferenza depressiva nel bambino e gli equivalenti depressivi: enuresi, eczema, asma, obesità, condotte anoressiche. La famiglia del bambino malato: reazioni alla malattia e al ricovero, il ruolo attivo del genitore nell’assistenza, le ripercussioni familiari. Il concetto di morte nel bambino e i diversi aspetti dell’ansia di fronte alla morte. Modalità di comunicazione tra bambino e clinico: il gioco, il dialogo immaginario, il disegno, il dialogo tradizionale. Elementi di comunicazione rappresentativa: l’ascolto attivo, la riformulazione empatica, l’espressione dei sentimenti. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Testo fondamentale P. Badon, S. Cesaro, Manuale di Nursing Pediatrico, CEA. Testo di approfondimento consigliato D. Marcelli, Psicopatologia del bambino, Masson. infermieristica - sede di Mestre III anno CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA GERIATRICA E DELLE PATOLOGIE DISABILI Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Geriatria, MED/34 Medicina fisica e riabilitativa, MED/33 Malattie apparato locomotore, MED/26 Neurologia, MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare le competenze di gestione della persona anziana con problemi cronici e disabilità permanenti. Al termine lo studente sarà in grado di: Valutare lo stato biopsicosociale dell’individuo anziano in strutture residenziali, ospedaliere, al proprio domicilio; Prevenire e trattare i problemi più frequenti della popolazione anziana; Descrivere le più frequenti patologie dell’apparato locomotore; Proporre interventi di miglioramento della qualità di vita dei pazienti con problemi cronico-degenerativi. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova orale e, solo per la parte di riabilitazione, anche in una prova pratica. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Geriatria • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Descrivere gli aspetti fondamentali con- infermieristica - sede di Mestre cernenti l’epidemiologia, la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione delle patologie di interesse geriatrico, maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie; Aver acquisito la capacità di osservare e descrivere i segni e i sintomi che il paziente presenta saper individuare, nel colloquio con il paziente, i dati anamnestici utili ad orientare il lavoro diagnostico. • Contenuti Definizione di geriatria, gerontologia e geralgologia. Fasi dell’invecchiamento: aspetti biologici e sociali. L’andamento demografico. Teorie dell’invecchiamento. La valutazione funzionale multidimensionale. Lo strumento della valutazione multidimensionale: scheda SVAMA. Le sindromi demenziali e gli stati confusionali. Sindrome da immobilizzazione. La caduta. L’osteoporosi. Malattie cardiovascolari acute: TIA; infarto; emorragia. Farmaci nell’anziano. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. Medicina fisica e riabilitativa • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Definire il ruolo dei vari professionisti coinvolti nella riabilitazione, con particolare riferimento all’infermiere; Definire le fasi più importanti dell’intervento riabilitativo per patologie acute e croniche; Evidenziare il ruolo dei vari professionisti nella fase di reinserimento all’interno della famiglia e della società. 169 • Contenuti La medicina riabilitativa: definizione. Menomazione disabilità handicap. Programmazione attività di recupero. Fasi dell’intervento riabilitativo. La programmazione riabilitativa in fase acuta. Il paziente con danno neurologico. Patologia neurologica acuta: posture e vescica neurologica. Il paziente ortopedico: problematiche generali e terapia fisica. Elementi di Chinesiologia. • Bibliografia R. L. Braddom, Medicina Fisica e Riabilitazione, Antonio Delfino Editore, 2005. A disposizione per fornire articoli e slide show in itinere agli studenti. Malattie apparato locomotore • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Descrivere gli aspetti fondamentali concernenti l’epidemiologia, la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione delle patologie di interesse ortopedico, maggiormente riscontrabili nelle strutture sanitarie; Aver acquisito la capacità di osservare e descrivere e riferire i segni e i sintomi che il paziente presenta; Saper individuare le problematiche assistenziali nell’assistenza pre e post operatoria per le principali patologie trattate. • Contenuti Richiami di anatomia e fisiologia dell’apparato locomotore. Lesioni fondamentali del tessuto osseo. Lesioni muscolari, tendinee e nervose di interesse ortopedico. Distorsioni lussazioni fratture e fratturelussazioni: generalità e trattamento; 170 patologie ortopediche dell’infanzia ed età evolutiva; Tumori ossei. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Dispensa fornita dal docente. Neurologia • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Descrivere le principali patologie di interesse neurologico il loro trattamento e le implicazioni assistenziali. • Contenuti Approccio al malato neurologico. La neurologia nell’ambito della medicina interna. Le funzioni somatiche (fisiologia e fisiopatologia). Le funzioni psichiche. Il substrato biologico (fisiologia e fisiopatologia). Le sindromi corticali. Le sindromi eziopatogenetiche. Le indagini strumentali e di laboratorio: EEG, EMG, esame del liquor, indagini radiologiche. Applicazioni ed esemplificazioni delle sindromi eziopatogenetiche. La clinica neurologica. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. Scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Definire il ruolo dei vari professionisti coinvolti nella riabilitazione, con particolare riferimento all’infermiere; Definire le fasi più importanti dell’intervento riabilitativo per patologie acute e croniche; Evidenziare il ruolo dei vari professionisti infermieristica - sede di Mestre nella fase di reinserimento all’interno della famiglia e della società. • Contenuti Programmazione attività di recupero. Fasi dell’intervento riabilitativo. Ruolo dell’infermiere nella continuità dell’intervento riabilitativo per: patologia geriatria, neurologica, traumatica. Attività di laboratorio. Tecniche di postura e movimentazione. Esercitazioni. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Identificare i problemi assistenziali della persona anziana; Pianificare l’assistenza infermieristica nei quadri clinici tipici; Individuare gli effetti dell’ospedalizzazione e le strategie di prevenzione. • Contenuti Cambiamento psico-fisico-sociale dell’anziano. Principali quadri clinici: stroke; osteoporosi; demenza; carenza nutrizionale; stipsi; sindrome extrapiramidale; perdita di autonomia. Sindrome da sradicamento, perdita della cognizione spazio-tempo. Importanza del care-giver, ADI. Rischio di lesioni da decubito, da caduta. Contenzione fisica. Delirio. Danno da procedure, da farmaci. 171 infermieristica - sede di Mestre Infezioni ospedaliere. educazione all’assunzione dei farmaci al paziente e parenti. prevenzione nell’invecchiamento. • Bibliografia Harrison’s, Principles of Internazionale Medicine, XV ed., New York, 2001. Cavazzuti, Cremonini, Assistenza Geriatrica oggi, CEA, 1999. Chin, Finocchiaro, Rosebrough, Rehabilitation Nursing Pratice, New York, 1998. Fustaglia, Gerontologia geriatrica, MAEGA UIL, 1994. Hobstel, Manuale di geriatria, EDISES, 1993. Martin, Manuale di gerontologia, 1985. Basmaijan Kirby, Riabilitazione medica, Padova, 1989. Zanetti, La sfida della qualità nell’assistenza agli anziani, Trento, 1985. CORSO INTEGRATO IN INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CRITICA Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Medicina d’urgenza, MED/18 Chirurgia d’urgenza, MED/41 Anestesiologia, BIO/14 Farmacologia, M-PSI/08 Psicologia clinica, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente critico. Al termine lo studente sarà in grado di: Identificare le caratteristiche del paziente critico ed i relativi criteri per il monitoraggio delle funzioni vitali; Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare, respiratorio e cerebrale; Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od apparato ed in particolare nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e cerebrale; Accertare e gestire i principali percorsi diagnostico-terapeutici del paziente con politrauma. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova scritta e orale su caso clinico. Lo studente potrà sostenere l’esame solo dopo aver effettuato il periodo di tirocinio stabilito presso le Unità di area critica. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Medicina d’urgenza • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Descrivere le principali patologie di urgenza medica; Riconoscere segni o parametri che identificano situazioni a rischio per il paziente; Definire le priorità di intervento, identificando il ruolo dei vari professionisti; Elencare le varie fasi dell’intervento extraospedaliero analizzando gli intervento necessari durante il percorso dal luogo di emergenza sino all’arrivo in ospedale, compreso le situazioni di catastrofi e calamità naturali. • Contenuti Dolore toracico: generalità; fisiopatologia; terapia. Dispnea: generalità; fisiopatologia; terapia. 172 Sincope e convulsione. generalità; fisiopatologia; terapia. Dolore addominale. generalità; fisiopatologia; terapia. Intossicazione alimentare. Intossicazione da funghi. Ingestione di sostanze caustiche. Punture da imenotteri, rettili. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Chirurgia d’urgenza • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Descrivere le principali patologie di urgenza chirurgica; Riconoscere segni o parametri che identificano situazioni a rischio per il paziente; Definire le priorità di intervento identificando il ruolo dei vari professionisti. • Contenuti Politraumatizzato: generalità; lesioni toraciche (polmonari, bronchiali, pleuriche); lesioni addominali; patologie da schiacciamento. Maltrattamenti e violenze. Ischemia acuta arti inferiori. Trombosi venosa profonda. Embolia polmonare. Emorragia digestiva acuta. Le più comuni patologie in età pediatrica: atresia esofagea. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. infermieristica - sede di Mestre Anestesiologia • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Riconoscere tempestivamente, attraverso l’esame obiettivo o attrezzature appropriate segni che identificano situazioni a rischio della vita del paziente in un contesto di area critica; Definire i vari tipi di anestesia, loro indicazioni e monitoraggio del paziente. • Contenuti Intubazione tracheale. Anestesia generale: generalità; preparazione preoperatoria del paziente; preparazione sala operatoria e meccaniche di anestesia; monitoraggio in anestesia; tempi anestesiologici: induzione, mantenimento e risveglio; posture in anestesia; monitoraggio postoperatorio del paziente. Anestesia subaracnoidea epidurale: generalità e indicazioni; preparazione e monitoraggio paziente; problematiche intra e postoperatorie. Rianimazione cardiopolmonare di base: supporto di base funzioni vitali; attacco cardiaco - morte improvvisa; sequenza ABC; ostruzioni vie aeree da corpo estraneo. Insufficienza respiratoria: generalità; fisiopatologia clinica; principi di trattamento e gestione; ventilazione e modi di ventilazione. Shock: generalità e fisiopatologia, clinica; monitoraggio emodinamico invasivo; principi di trattamento e gestione. Disturbi della coscienza e coma: generalità e fisiopatologia; clinica; principi di trattamento e gestione. 173 infermieristica - sede di Mestre Nutrizione artificiale: generalità; valutazione dello stato di nutrizione; principi di nutrizione parenterale totale; principi di nutrizione entrale. Principi di microbiologia in terapia intensiva: generalità campioni microbiologici; metodi di raccolta e conservazione. Gestione cateteri e drenaggi. Attività di laboratorio. Tecnica di intubazione orotracheale. Principi di tecnica subaracnoidea epidurale. BLS. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Farmacologia • Obiettivi specifici Lo studente al termine del corso dovrà: Descrivere gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi; Conoscere meccanismi o condizioni attraverso i quali tali effetti si producono. • Contenuti Avvelenamento: generalità. Intossicazione da oppiacei. Intossicazione da barbiturici e benzodiazepine. Intossicazione da digitale, triciclici e anticolinergici. Intossicazione da CO. Tossicologia alimentare. Tossicologia in età pediatrica. Modalità di svolgimento. Psicologia clinica • Obiettivi specifici Lo studente al termine sarà in grado di: Aumentare le competenze assertive attraverso il controllo sulla vita emotiva, con l’apprendimento di specifiche abilità comunicative, capacità di esprimere i propri sentimenti, capacità di negoziazione; Valutare e comprendere la situazione acuta sia nell’urgenza chirurgica che in quella determinata da eventi traumatici, politraumatici, tentativi di suicidio o rischio suicidarlo per ingestione di farmaci e altre sostanze. • Contenuti Shock traumatico: individuazione; sostegno; superamento; elaborazione. Eventi destabilizzanti: gestione degli stati emotivi per chi li subisce e per la ricaduta sui famigliari ed altri. Comportamento aggressivo e violento in psichiatria: gestione. Paziente mutagico: caratteristiche; gestione infermieristica. Disturbo postraumatico da stress: descrizione, riconoscimento; gestione. Anamnesi del dolore: elaborazione del dolore; colloquio con il paziente e i familiari. Lutto: elaborazione anticipata. Il silenzio del morire. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. • Bibliografia M. Furlanut, Farmacologia generale e clinica per le lauree triennali, Padova, Piccin, 2003. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: 174 Conoscere e descrivere gli ambiti e le variabili organizzative del contesto operativo dell’area critica che possono condizionare l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni assistenziali; Identificare le responsabilità e le competenze delle figure professionali che operano in area critica; Rilevare ed interpretare i bisogni di assistenza infermieristica della persona che si trova in situazioni di precarietà vitale e soggetta a continui e non sempre prevedibili mutamenti clinico assistenziali; Conoscere ed attuare il procedimento diagnostico clinico infermieristico per la formulazione del progetto assistenziale e delle principali prestazioni infermieristiche da assicurare alla persona in critiche in ambito territoriale che ospedaliero, in modo tempestivo, continuo, intensivo e globale e con una attenta valutazione dei risultati assistenziali; Garantire il rispetto della dignità della qualità della vita e della morte della persona e del diritto a mantenere i propri legami significativi con il contesto familiare e sociale. • Contenuti Aspetti generali dell’area critica: definizione di area critica; definizione di persona in condizioni critiche; definizione delle figure professionali dell’équipe in area critica, responsabilità e meccanismi di integrazione. La relazione di aiuto con il silenzio indotto e la stimolazione sensoriale: la relazione d’aiuto con la persona in condizioni critiche e con i familiari con particolare riferimento alle problematiche relative al contesto socio culturale, organizzativo ed alla situazione clinica assistenziale (es. silenzio indotto, donazione d’organo): l’infermiere e la stimolazione sensoriale. L’assistenza infermieristica in area critica infermieristica - sede di Mestre in ambito territoriale e ospedaliero: algoritmo del soccorso sanitario 118 e analisi della legislazione vigente; variabili organizzative e fattori di complessità in area critica; le strutture e il personale del soccorso sanitario nell’emergenza in ambito territoriale; l’assistenza infermieristica nell’emergenza in ambito territoriale; gli strumenti operativi e il sistema informativo utilizzato; le strutture e il personale in ambito ospedaliero in pronto soccorso e in terapia intensiva; l’assistenza infermieristica nell’emergenza in ambito ospedaliero: strumenti operativi e sistema informativo. Percorsi assistenziali infermieristici sia in ambito territoriale sia in ambito ospedaliero, riferiti a: persona in condizioni critiche dovute a problemi cardiocircolatori; persona in condizioni critiche dovute a problemi respiratori; persona in condizioni critiche dovute a problemi traumatici; persona in condizioni critiche dovute a ustioni; persona in condizioni critiche dovute a problemi neurologici; la donazione d’organo: assistenza infermieristica alla persona in morte cerebrale, probabile donatore d’organo e al ricevente. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. 175 infermieristica - sede di Mestre CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA NELLE PATOLOGIE TESTA-COLLO Settori scientifico-disciplinari: MED/29 Chirurgia maxillofacciale, MED/27 Neurochirurgia, MED/30 Malattie apparato visivo, MED/31 Otorinolaringoiatria, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di fornire conoscenze di base. Per l’assistenza al paziente con patologie comuni della testa e del collo (es. traumi cranici, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo, gestione delle tracheotomie, problematiche relative all’assistenza delle prime vie aeree e digestive) sia in ambito ospedaliero che territoriale. Per l’interpretazione degli handicap neurosensoriali specifici e motori della sfera testa e collo (ipoacusia, riduzione dell’acuità visiva, alterazioni neuromuscolari correlate con masticazione, deglutizione e articolazione della parola) al fine di un corretto rapporto infermierepaziente e dell’assistenza domiciliare. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova orale. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Malattie apparato visivo • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali. • Contenuti Anatomia e fisiologia. Semeiotica strumentale. Patologia delle palpebre: calazio. Patologia del sistema lacrimale: dacriocistite dei neonati, dacriocistite acuta. Patologia della congiuntiva: congiuntiviti catarrali, congiuntiviti virali, congiuntiviti allergiche. Patologia della cornea: ulcere corneali, cheratite erpetica. Patologie dell’uvea: iridociclite. Patologie del cristallino: catarrata. Patologie dell’entità retino-vitreale: occlusione dell’arteria centrale della retina, occlusione della vena centrale della retina, degenerazioni maculari senili. Glaucoma: acuto, cronico semplice. Neuroftalmologia: papilla da stasi, neuriti ottiche, vie ottiche, vizi di refrazione. Occhio e malattie generali: retinopatia diabetica. Farmacologia oculare. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Otorinolaringoiatria • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali • Contenuti Otologia. Cenni di anatomia e fisiologia. Patologie dell’orecchio esterno. Patologie orecchio medicio. Patologie orecchio interno. La sordità. La vertigine. Urgenze otologiche. Rinologia. Cenni di anatomia e fisiologia. Patologie del naso. 176 Patologie dei seni paranasali. Urgenze rinologiche. Faringo-larinologia. Cenni di anatomia e fisiologia. Patologia della faringe. Patologia della laringe. Urgenze delle vie aeree inferiori e dell’esofago. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Chirurgia maxillofacciale • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: Definire le priorità d’intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale; Elencare le principali problematiche assistenziali pre e post intervento; Evidenziare anche le possibili complicanze a breve e lungo termine. • Contenuti Traumi facciali. Neoplasie cavo orale. Problematiche del paziente sottoposto ad intervento. Principi di riabilitazione. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Neurochirurgia • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: definire le priorità d’intervento nel paziente con trauma cranico; elencare le principali problematiche assistenziali pre e post intervento; evidenziare anche le possibili complicanze a breve e lungo termine. • Contenuti Trauma cranico. infermieristica - sede di Mestre Aneurisma. Emorragie. Tumori cerebrali. Problematiche del paziente neurochirurgico. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà: conoscere e descrivere gli ambiti e le variabili organizzative del contesto operativo dell’area dell’urgenza ed emergenza territoriale ed ospedaliera che condizionano l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni assistenziali in riferimento ai traumi testa-collo; conoscere ed attuare il progetto assistenziale in modo da assicurare alla persona in ambito extra ed intraospedaliero in modo tempestivo, continuo e globale le principali prestazioni infermieristiche; definire il ruolo dell’infermiere nella riabilitazione del paziente con particolare riferimento alle problematiche legate all’alterazione del concetto di sé. • Contenuti Richiami alle conoscenze di: protocolli, procedure, linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici. Pianificazione assistenziale pre e post operatoria al paziente con: trauma cranico; aneurisma; emorragia; trauma facciale; patologie degenerative. Alterazione del concetto di sé. Ruolo dell’infermiere all’interno dell’équipe multiprofessionale. 177 infermieristica - sede di Mestre CORSO INTEGRATO DI ASPETTI GIURIDICI DELLA PROFESSIONE Settori scientifico-disciplinari: MED/43 Medicina legale, MED/43 Bioetica, MED/44 Medicina del lavoro, IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico, IUS/07 Diritto del lavoro, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze sulla responsabilità professionale e sui diritti della persona assistita. Al termine lo studente dovrebbe essere in grado di: Indicare i principi del servizio sanitario nazionale italiano, le norme e gli strumenti di programmazione sanitaria; Definire gli scopi dei codici deontologici; Conoscere la normativa che regola l’esercizio e la responsabilità professionale; Descrivere le strategie di promozione della salute e controllo dei rischi nel luogo di lavoro; Descrivere le leggi dell’ordinamento giuridico italiano che influiscono sulla professione infermieristica; Applicare nella pratica professionale i principi della bioetica maturati durante il corso. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova scritta. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Medicina legale • Obiettivi specifici Lo studente al termine sarà in grado di conoscere le norme legali che regolano l’esercizio della professione e le leggi e regolamenti amministrativi che hanno riferimento con l’attività sanitaria. Saprà inoltre descrivere le responsabilità professionali in ambito penale e civile. • Contenuti Introduzione alla materia Concetti penalistici il reato; l’imputabilità; i delitti di percosse e lesioni personali; omicidio e suicidio; infanticidio. La responsabilità professionale dell’operatore sanitario le basi giuridiche della responsabilità professionale; l’informazione del paziente e il consenso all’atto sanitario,lo stato di necessità, il referto, l’omissione di soccorso, il segreto professionale, l’esercizio abusivo della professione, la cartella clinica; i trattamenti sanitari obbligatori; la legge 194/78; la legge sui trapianti; la violenza sessuale; l’infezione da HIV e problematiche correlate. Medicina legale e assicurativa elementi di polizia mortuaria e tanatologia. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. Bioetica • Obiettivi specifici Lo studente al termine avrà le conoscenze di base per affrontare le principali questioni di bioetica nella pratica sanitaria. • Contenuti I modulo: bioetica nella pratica sanitaria. Definizione. Principi di etica biomedica. Modelli relazionali. Comitati di bioetica. Consenso informato. 178 Direttive anticipate. Descrizione della metodologia di analisi etica dei casi clinici. II modulo: Questioni bioetiche relative all’inizio della vita umana. Aborto e identità e stato dell’embrione umano. Diagnosi prenatale. Fecondazione assistita. III modulo questioni bioetiche relative alla fine della vita umana. Eutanasia. Accanimento terapeutico. Cure palliative. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. Medicina del lavoro • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà conoscere le attuali disposizioni di legge in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali, elencare i principali fattori di rischio nell’ambito lavorativo-sanitario. • Contenuti Aspetti normativi: evoluzione e attuali disposizioni. Fattori di rischio: classificazione. Metodo di studio delle criticità in un ambiente lavorativo. Fattori di rischio in ambito sanitario. Concetto di infortunio sul lavoro e malattia professionale. Nuovi orientamenti normativi e giurisprudenziali: mobbing e patologie da vibrazioni. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. Istituzioni di diritto pubblico • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà conoscere le principali norme del diritto pubblico e i principi della costituzione italiana con infermieristica - sede di Mestre particolare riferimento all’ambito sanitario. Saprà inoltre evidenziare i principi che sono stati il fondamento per la nascita ed evoluzione del servizio sanitario nazionale. • Contenuti Elementi di diritto pubblico corpo sociale e ordinamento giuridico; norma giuridica e soggetti giuridici; il sistema delle fonti del diritto; diritto oggettivo e diritto soggettivo; capacità giuridica e capacità di agire; concetto di diritto pubblico e i suoi rami; il diritto costituzionale; concetto di stato e i suoi elementi; forme di stato e forme di governo; lo stato, la comunità internazionale, l’unione europea; la costituzione italiana: genesi struttura caratteri; organi costituzionali della repubblica italiana; i diritti della personalità e le libertà fondamentali; l’organizzazione generale dello stato; il sistema vigente delle autonomie locali. Profili di diritto e organizzazione sanitaria. Cenni sull’evoluzione del diritto sanitario quale branca del diritto pubblico. Art. 32 costituzione sanitaria e il diritto alla salute. L’istituzione ed evoluzione del servizio sanitario nazionale. Il concetto di tutela alla salute e le fonti di tali diritto. L’organizzazione attuale del SSN. Il principio dell’integrazione tra i servizio sanitari e sociali. Le strutture sanitarie private e loro integrazione nel SSN. Le varie professioni sanitarie ieri e oggi. • Bibliografia Dispensa fornita dal docente. infermieristica - sede di Mestre 179 Diritto del lavoro • Obiettivi specifici Lo studente al termine conoscerà le principali norme di diritto del lavoro, con particolare riferimento al contratto di lavoro e relative responsabilità del professionista infermiere. Questo corso ha la finalità di approfondire gli ambiti di competenza infermieristica con particolare riferimento agli aspetti giuridico-legali in specifiche situazioni operative, alla integrazione con le figure di supporto e alla prevenzione del rischio clinico. • Contenuti Elementi del diritto del lavoro impresa e lavoro umano; concetto di diritto del lavoro; il rapporto di lavoro dipendente. Origine, struttura e contenuto del rapporto di lavoro. Doveri e diritti del datore di lavoro, in particolare la serrata. Doveri e diritti del lavoratore, in particolare il diritto allo sciopero. Evoluzione del diritto del lavoro. La cessazione del rapporto di lavoro. Rapporti particolari di lavoro. Il rapporto di pubblico impiego. Profili del rapporto di lavoro subordinato. Principi sulla contrattazione collettiva di lavoro. Il contratto individuale di lavoro. La contrattazione nel pubblico impiego. Il personale del sistema sanitario nazionale. Diritti doveri e responsabilità dell’infermiere. • Contenuti I Modulo (ore 4): L’esercizio professionale infermieristico Obiettivi: Lo studente alla fine del modulo deve essere in grado di: - descrivere le norme che regolano l’esercizio professionale infermieristico; - descrivere il significato di autonomia e di responsabilità; - individuare ambiti di autonomia e di interdipendenza professionale e relative responsabilità. Contenuti: Le normativa concernente l’esercizio professionale infermieristico. Definizione di autonomia professionale. Definizione di responsabilità professionale. La funzione infermieristica e le aree di integrazione e di collaborazione con le altre figure sanitarie. II Modulo (8 ore: Inserimento ed integrazione con le figure di supporto Obiettivi: - descrivere i compiti delle figure di supporto; - descrivere le differenze esistenti tra il concetto di delega e di assegnazione di un compito. Contenuti: Profilo dell’ ASSS, OTAA/OAA, OSS, OSS con formazione complementare; Concetto di delega; Concetto di attribuzione di un compito; Criteri di complessità assistenziale in base ai quali attribuire i compiti; Aspetti medico-legali connessi alla attribuzione di compiti; • Bibliografia Dispensa fornita dal docente. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Il D.M. 739 definisce l’infermiere un operatore responsabile dell’assistenza infermieristica. Da ciò consegue la necessità di una preparazione tecnico scientifica ampia ed approfondita, che ponga l’infermiere nella condizione di rispondere con competenza alle sempre maggiori esigenze della società. 180 Modelli organizzativi a confronto: tradizionale e primary nurse. III modulo (8 ore): Clinical risk management Obiettivi: - approfondire le conoscenze sulle caratteristiche e sull’epidemiologia del rischio clinico; - approfondire le conoscenze sulle implicazioni economiche e medico legali correlate agli errori in ambito clinico; - sviluppare la capacità di prevenzione, analisi e gestione del rischio clinico. Contenuti: Il rischio clinico: definizione Il risk management: inquadramento e riferimenti normativi; L’ errore in medicina: caratteristiche, epidemiologia e classificazione degli errori; I costi dell’ errore; Imparare dall’ errore: approccio sistemico e cultura aziendale; Aspetti etici e medico legali; I processi organizzativi che favoriscono l’errore; Individuazione e segnalazione del rischio clinico: i processi a rischio, incident reporting; Analisi del rischio clinico: audit clinici, root cause analysis, Failure Mode and Effect Analysis (F.M.E.A.); La prevenzione del rischio clinico attraverso l’ implementazione di strumenti e metodologie. • Modalità di svolgimento Lezione frontale Analisi di casi • Bibliografia A. Negrisolo, Infermieristica generale e clinica di base, Mc Graw -Hill, Milano, 2001. A. Cinotti, La gestione del rischio clinico, Pensiero Scientifico, Milano, 2004. Linee guida del ministero della salute, Risk management in sanità: il problema degli errori 2004 www.sanita.it infermieristica - sede di Mestre Articoli tratti da riviste infermieristiche e giuridiche distribuiti dalla docente. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA COMUNITARIA Settori scientifico-disciplinari: M-FIL/03 Filosofia morale, M-PED/01 Pedagogia generale e sociale, M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo dell’educazione, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze professionali preventive e di gestione di processi assistenziali nella comunità. Al termine lo studente sarà in grado di: Approfondire i processi di apprendimento dell’adulto e le strategie di insegnamento efficaci; Progettare un intervento di educazione sanitaria; Attivare le risorse della comunità e utilizzare strategie di presa in carico dell’utente a domicilio; Definire il profilo di competenze dell’infermiere di comunità. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova orale. Possono essere programmate delle prove in itinere orali o scritte, comunicate in tempo utile agli studenti. Le valutazioni espresse dai docenti avranno esclusivamente valore formativo. Filosofia morale • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà conoscere i fondamenti della filosofia in generale e della filosofia morale, in particolare; definire e comprendere termini e concetti; usare un lessico specifico, riflettere sul dibattito contemporaneo in relazione ai temi emergenti della filosofia morale. 181 infermieristica - sede di Mestre • Contenuti La nascita della filosofia in Grecia. La filosofia. Creazione originale dello spirito greco. Le condizioni socio politiche. La cultura prefilosofica. Il rapporto tra mito e filosofia. La filosofia come scienza rigorosa. La specificità della filosofia rispetto alla altre forme di sapere. La filosofia come scienza e come saggezza. Filosofia come scienza del fondamento. Filosofia come sapere assoluto. Filosofia come dottrina generale della conoscenza. I problemi indagati dalla filosofia. La filosofia morale. Etica e morale. I due modelli dell’etica. Dibattito contemporaneo. I temi della filosofia morale. Virt. Libertà. Responsabilità. Bene. Male. Intersoggettività. • Bibliografia Rossi, Viano, Storia della filosofia, Laterza, 1993. Vigna, a cura di, Introduzione all’etica, Vita e pensiero, Milano, 1998. Jonas, Il principio della responsabilità, Einaudi, Torino, 1990. Jonas, Tecnica medicina ed etica, Einaudi, Torino, 1997. Volpi, Dizionario delle opere filosofiche, Mondatori, 2000. Abbagnano, Dizionario di filosofia, UTET, Torino, 1971. Buber, Ich und Du Leipzig, 1923. Materiale fornito dal docente. Pedagogia generale e sociale • Obiettivi specifici Lo studente dovrà: Definire il concetto di pedagogia e i rapporti con altre scienze umanistiche; Definire il concetto di progettazione didattica e gli ambiti di intervento infermieristici. • Contenuti Pedagogia in ambito infermieristico (funzione informativa ed educativa - centralità della relazione operatore utente). Exursus storico dello sviluppo e dei rapporti tra pedagogia-psicologia e società (diverse correnti psicologiche: comportamentismo, fenomenologia, psicologia genetica, dinamica e cognitivismo). La programmazione dell’attività educativa. Bisogni educativi della persona in situazioni di partenza. Come determinare gli obiettivi educativi generali o finali. La progettazione degli obiettivi didattici o intermedi. Caratteristiche degli obiettivi didattici o intermedi. Rapporti con l’utente e obiettivi didattici. I metodi. Un metodo a misura di ciascuno. I ruoli del rapporto educativo. • Bibliografia Appunti delle lezioni. Materiale fornito dal docente. Psicologia dello sviluppo e dell’educazione • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà comprendere le dinamiche dei processi di apprendimento nelle varie età della persona al fine di rendere più efficace la progettazione delle attività infermieristiche. • Contenuti Concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo e dell’educazione. Fasi evolutive, psicologiche e comportamentali della persona. 182 Struttura, organizzazione, funzionamento del gruppo. Lavoro d’équipe in ambito sanitario. Aspetti psicologici nella progettazione delle attività infermieristiche. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà definire i concetti di educazione sanitaria e promozione della salute e individuare il ruolo dell’infermiere nell’ambito della progettazione degli interventi educativi. • Contenuti Educazione sanitaria e promozione della salute. Finalità e funzioni. Modelli di intervento, attività essenziali, azioni strategiche. Fattori che influenzano la salute e gli stili di vita. Educazione alla salute. Apporti educativi. Aree di influenza. Scienze coinvolte. Ruolo del SSN. Ruolo degli infermieri. La diagnosi di comunità. Dati e informazioni di ordine demografico, sanitario, sociale, culturale, economico. Indici e indicatori. Metodologia di ricerca. La progettazione dell’intervento educativo. La riunione in un contesto di educazione alla salute. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. infermieristica - sede di Mestre CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA DI ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI ASSISTENZIALI Settori scientifico-disciplinari: SECS-P/07 Economia aziendale, SECS-P/10 Organizzazione aziendale, MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di fornire allo studente le conoscenze di base sulla gestione dei servizi sanitari a livello nazionale, regionale e locale. Al termine lo studente sarà in grado di: identificare il ruolo del SSN nel contesto della società; comprendere le principali modalità organizzative dei sistemi sanitari; apprendere i principali concetti, strumenti e metodi dell’economia applicati alla sanità; apprendere i concetti di miglioramento continuo della qualità e del controllo di qualità in medicina. • Modalità d’esame L’esame finale consisterà in una prova scritta. Economia aziendale • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà conoscere i criteri guida della gestione delle aziende sanitarie, conoscere i vari sistemi di finanziamento e strumenti di programmazione delle aziende sanitarie. • Contenuti Il campo di studio dell’economia. L’economia politica. L’economia aziendale. L’economia sanitaria. Sistema di finanziamento (dal FSN al FSR, al riparto delle aziende sanitarie). La competizione tra aziende e il meccanismo della mobilità sanitaria. 183 infermieristica - sede di Mestre Criteri guida applicati nella gestione delle aziende sanitarie: efficacia, efficienza, produttività, economicità. Gli strumenti delle programmazione sanitaria in base alla normativa vigente. La metodica di budget. Le dinamiche che determinano domanda-offerta di salute. La definizione di “prodotto” in sanità. La classificazione dei costi: costi diretti e costi indiretti. La misurazione nelle aziende sanitarie: scopi e caratteristiche del DRG. • Bibliografia D’Innocenzo Marinella, Trippetti Stefano, Argomenti di economia per le professioni sanitarie, Mc Graw-Hill, Milano, 2006 Materiale fornito dal docente. Organizzazione aziendale • Obiettivi specifici Lo studente al termine dovrà conoscere le diverse componenti l’organizzazione macro e microeconomica, nonché gli aspetti organizzativi del lavoro nell’ambito dei servizi sanitari e socio sanitari. • Contenuti Concetto economico di azienda sanitaria. Organizzazione macroeconomia. Il mercato dei servizi sanitari: caratteristiche distintive; i modelli organizzativo-economici dei servizi sanitari e sociosanitari; le diverse forme organizzative dei servizi sanitari (SSN, mutualistico pubblico, misti pubblico-privato); confronto internazionale: i modelli inglese, tedesco, americano. Le tendenze in atto. Organizzazione microeconomica. Fattori di complessità nel governo delle aziende sanitarie e impatto sui processi decisionali. Le specificità decisionali, organizzative e gestionali delle aziende sanitarie. L’influenza delle dinamiche politico istituzionali e del sistema del pubblico impiego sugli assetti organizzativo aziendali. Le caratteristiche del contesto in cui operano le aziende sanitarie e il loro percorso di sviluppo. Organizzazione del lavoro. La configurazione delle variabili organizzative. L’organizzazione dell’area amministrativa. La gestione del personale. La valutazione del personale nel contesto sanitario. La libera professione come strumento di gestione del personale. Determinazione e verifica della compatibilità economica. La programmazione e il controllo della gestione delle aziende sanitarie. La misurazione dei valori: costi e decisione delle aziende sanitarie; gli strumenti della gestione manageriale (sistemi di valutazione della performance, l’activity based costing). • Bibliografia Materiale fornito dal docente. Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche • Obiettivi specifici Lo studente al termine del corso dovrà riconoscere i modelli organizzativi che caratterizzano il Sistema Infermieristico, individuare le attività proprie e da delegare, conoscere i concetti fondamentali della qualità e gli strumenti di integrazione da applicare nei contesti operativi • Contenuti L’azienda sanitaria e il modello organizzativo aziendale: normativa, organi, l’atto aziendale. Analisi dell’organizzazione: l’organizzazione scientifica del lavoro (Frederick 184 Taylor); la scuola delle relazioni umane (Elton Mayo); l’approccio sistemico: variabili ambientali, tecniche, istituzionali, individuali, sociali, organizzative; l’organigramma; risultati, prestazioni; l’approccio secondo Henry Mintzberg: i meccanismi di coordinamento, le configurazioni organizzative (struttura semplice, burocrazia meccanica, burocrazia professionale, soluzione divisionale, adhocrazia). L’organizzazione della funzione infermieristica: servizio infermieristico, dirigenza e coordinamento. Modalità di organizzazione dell’assistenza infermieristica: team nursing, primary nursing, case management nursing, functional nursing; l’oss e l’attribuzione di attività infermieristiche. Il governo clinico e l’evidence based nursing. Gli strumenti per l’assistenza infermieristica: linee guida, protocolli, procedure, audit clinico. L’appropriatezza delle prestazioni infermieristiche: matrici di responsabilità, diagrammi di Gantt, diagrammi di flusso. La qualità dell’assistenza infermieristica: definizione, dimensioni; misura e analisi: indicatori (efficacia, efficienza, appropriatezza, competenza, continuità, accessibilità, umanizzazione, sicurezza); miglioramento continuo della qualità. infermieristica - sede di Mestre Lavoro autogestito. Analisi aziendale secondo Mintzberg. Confronto di una linea guida/protocollo applicato in una U.O. di tirocinio con la linea guida internazionale. • Modalità d’esame Prova scritta. • Bibliografia A. Destrebecq, S. Terzoni, Management Infermieristico, Carocci Faber, Roma, 2007. M. D’Innocenzo, S. Trippetti, Argomenti di economia per le professioni sanitarie, McGraw-Hill, Milano, 2006. Ch. Moiset, M. Vanzetta, La qualità nell’assistenza infermieristica, McGrawHill, Milano, 2006. Bibliografia di approfondimento: A. Pignatto, C. Regazzo, Organizzazione e qualità nei servizi socio-sanitari, Carocci Faber, Roma, 2004. G. Pontello, Il management infermieristico, Masson, Milano, 2004. P. Chiari, D. Mosci, E. Naldi, L’infermieristica basata su prove di efficacia, McGrawHill, Milano, 2006. P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case manager, McGraw-Hill, Milano, 2001. E. Malinverno, La qualità dell’assistenza infermieristica, Carocci Faber, Roma, 2005. corso di laurea in infermieristica sede di Pordenone infermieristica - sede di Pordenone I anno CORSO INTEGRATO DI BASI MOLECOLARI DELLA VITA Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Biochimica, BIO/13 Biologia applicata, MED/03 Genetica medica I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI BASI MORFO-STRUTTURALI DEL CORPO UMANO Settori scientifico-disciplinari: BIO/17 Istologia, BIO/16 Anatomia umana I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/01 Psicologia generale, SPS/07 Sociologia generale, MED/45 Infermieristica generale I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI PREVENZIONE E SICUREZZA Settori scientifico-disciplinari: MED/42 Igiene generale, MED/44 Sicurezza nei luoghi di lavoro, MED/45 Infermieristica preventiva I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. 187 CORSO INTEGRATO DI BASI FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Settori scientifico-disciplinari: FIS/07 Fisica applicata, BIO/09 Fisiologia I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI BASI DI PATOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Patologia generale, MED/04 Fisiopatologia, MED/04 Immunologia, MED/07 Microbiologia, microbiologia clinica I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA Settori scientifico-disciplinari: MED/05 Patologia clinica, BIO/14 Farmacologia, MED/45 Metodologia clinica applicata I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. 188 infermieristica - sede di Pordenone II anno CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA E SCIENZE UMANE IN AREA MEDICA Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Medicina interna applicata all’apparato Renale, MED/09 Medicina interna, MED/09 Medicina interna in ambito Reumatologico, MED/09 Medicina interna in ambito Metabolico Endocrinologico, MED/17 Malattie Infettive, MED/38 Pediatria Generale e Specialistica, MED/06 Oncologia Medica, BIO/14 Farmacologia, MED/49 Scienze tecniche dietetiche applicate, MED/45 Infermieristica Clinica in Area Medica I e II, MED/45 Infermieristica Clinica in Area Oncologica e Infettivologica, MED/45 Infermieristica clinica in area pediatrica, M-PSI/08 Psicologia Clinica • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare le conoscenze dei meccanismi fisiopatologici, le correlazioni sistemiche tra gli organi ed apparati, i principi fondamentali della terapia farmacologia, i principi per la valutazione delle alterazioni dello stato nutrizionale, le competenze relazionali in ambito assistenziale. Si propone inoltre di identificare le metodologie per la prevenzione, diagnosi precocce, cura e riabilitazione delle malattie cronico degenerative, oncologiche, infettive e pediatriche. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Descrivere e riconoscere le manifestazioni cliniche delle fondamentali patologie di competenza della medicina interna, dell’oncologia medica, dell’infettivologia e della pediatria; Descrivere e riconoscere i principali problemi assistenziali di gestione autonoma e/o collaborativi con altri professionisti; Descrivere e applicare i principi per la gestione della terapia farmacologia, compreso il riscontro degli effetti desiderati e le gestioni dei rischi ad essa correlati; Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell’infermiere nella pianificazione dell’assistenza infermieristica, nelle diverse aree cliniche; Definire il ruolo, le competenze e le specifiche responsabilità dell’infermiere nell’attuazione di prescrizioni diagnostico terapeutiche e dietetiche; Identificare almeno un modello teorico utile per la gestione dell’assistenza infermieristica; Descrivere ed applicare alcuni modelli teorici della psicologia che influiscono sul contesto della relazione assistenziale e la relazione d’aiuto in ambiti specifici; Descrivere e discutere situazioni a forte impatto esistenziale e relazionale: la sofferenza, il vissuto di perdita d’autonomia ed il lutto; Progettare l’assistenza infermieristica nelle specifiche aree utilizzando i principi di evidenza scientifica e i principi metodologici della disciplina, in particolare il problem-solving e il decision-making. Ad integrazione del corso Seminario/Laboratorio; Assistenza infermieristica e cure palliative; Il care infermieristico alla persona dializzata; Semeiotica ed assistenza infermieristica. Medicina interna applicata all’apparato renale • Contenuti Segni e sintomi delle malattie renali: valutazione quantitativa e qualitativa della diuresi (e sue implicazioni), alterazione dei parametri ematici relativi a disfunzioni renali. Le glomerulonefriti, le nefropatie tubulointerstiziali, le infezioni delle vie urinarie. L’insufficienza renale acuta e cronica. infermieristica - sede di Pordenone La terapia sostitutiva dell’insufficienza renale avanzata. • Bibliografia La bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Medicina interna • Contenuti Semeiotica medica: Introduzione alla Semeiotica: il processo diagnostico. Sintomo e segno. Anamnesi: concetti generali (familiare, fisiologica e sociale, patologica remota, patologica prossima). L’esame obiettivo: concetti generali (ispezione, palpazione, percussione, auscultazione). Esame obiettivo generale (alcuni aspetti). Espressione del volto (facies). Deambulazione, postura, decubito. Psiche e sensorio. Valutazione dello stato di coscienza. Torace: divisione topografica. Esame fisico del torace. Le fasi respiratorie. Frequenza, profondità, ritmo, rapporto fra le fasi respiratorie. Tipi di respiri patologici. Il dolore toracico. I punti dolorosi del torace (Valleix, frenici). Il dolore somatico, il dolore viscerale dolore riferito. Il dolore cardiaco. Addome. Divisione topografica. Ispezione. Il dolore addominale. I punti dolorosi dell’addome. Il dolore somatico, il dolore viscerale dolore riferito. Il sistema nervoso.. Cenni di anatomia del sistema nervoso piramidale. L’evento ictale. Semeiotica del sistema piramidale (motilità volontaria): danno del 1° motoneurone, danno del 2° motoneurone. Le afasie. Sindrome meningea. 189 Laboratorio di Semeiotica Durata 4 ore a gruppi di 6 studenti (massimo) per 4 gruppi complessivi. Sede: U.O. di Medicina Interna di Sacile. Medicina Interna Malattie croniche ostruttive del polmone - Cenni di anatomia ed istologia delle vie aeree e dell’interstizio polmonare, clearance mucociliare; - Cenni d’immunologia dell’apparato respiratorio. Meccanismi della respirazione, scambi gassosi, trasporto dei gas nel sangue, curva di dissociazione dell’ossigeno, volumi polmonari (le prove di funzionalità respiratoria), regolazione della respirazione. L’insufficienza respiratoria: - Broncopneumopatie cronica ostruttiva: definizioni, cenni di epidemiologia; - La bronchite cronica. Eziopatogenesi; - Segni e sintomi della bronchite cronica. La tosse; - L’enfisema polmonare. Eziopatogenesi. Quadri clinici (pink puffer, blue bloated). Classificazione e diagnosi della BPCO Il trattamento delle BPCO. Le bronchiectasie. Eziopatogenesi, quadro clinico. Diagnosi. Terapia. Lo scompenso cardiaco Cenni di anatomia. Il flusso del sangue e valvole cardiache. Cellule autoritmiche e cellule contrattili. Struttura delle miofibrille; Ceni di fisiologia: la contrazione della fibra muscolare cardiaca, il potenziale d’azione, la contrazione della fibra muscolare cardiaca, graduazione della contrazione, i potenziali d’azione delle cellule miocardiche, potenziali d’azione delle cellule contrattili miocardiche, potenziali d’azione delle cellule miocardiche autoritmiche, conduzione elettrica e contrazione cardiaca; Frequenza dei pacemakers e frequenza cardiaca; Il ciclo cardiaco. Ciclo cardiaco e curva pressione-volume; 190 Gittata sistolica e gittata cardiaca. Fattori che regolano la gettata sistolica: muscolo isolato; Contrattilità, concetto di postcarico, Legge di Starling, concetto di precarico, legge di Laplace; Attori che regolano la gittata sistolica: il ventricolo in toto: fattori di adattamento del cuore in toto ai fabbisogni; Lo scompenso cardiaco: cenni di epidemiologia. Definizione. Scompenso cardiaco sistolico e diastolico. Altri termini descrittivi di scompenso cardiaco; Eziologia; Meccanismi di adattamento e fisiopatologia: ipoperfusione periferica, congestione venosa; Principali disfunzioni di organi ed apparati; La clinica dello scompenso cardiaco: Approccio diagnostico non invasivo dello scompenso cardiaco; Elementi di trattamento dello scompenso cardiaco; Asma bronchiale Definizione; Eziologia: fattori causali e fattori scatenanti; Patogenesi; Anatomia Patologica; Quadro clinico; Diagnosi; Cenni di terapia. Elettrocardiogramma Conduzione elettrica e contrazione cardiaca; Frequenza dei pacemakers e frequenza cardiaca; L’elettrocardiogramma (ECG); I potenziali d’azione delle cellule miocardiche; Polarizzazione, depolarizzazione; Concetto di vettore. Elettrodi esploranti; I componenti dell’elettrocardiogramma; Relazione attività elettrica-attività meccanica; Piccolo lessico dell’onda elettrica; infermieristica - sede di Pordenone A proposito di carta ECGrafica; Le derivazioni bipolari degli arti; Le derivazioni unipolari degli arti; Il sistema esassiale sul piano frontale; Le derivazioni toraciche: ECG sul piano orizzontale; La morfologia del complesso QRS e la depolarizzazione ventricolare; Alcuni aspetti interpretativi dell’ECG - Calcolo della frequenza cardiaca. Alterazioni del ritmo Ritmo variabile; Aritmia sinusale; Segnapassi migrante; Fibrillazione atriale; Extrasistoli; Sistole atriale prematura; Sistole prematura nodale AV; Contrazione ventricolare prematura: - Ritmi a frequenza elevata. Tachicardia parossistica atriale; Tachicardia parossistica nodale; Tachicardia parossistica ventricolare; Flutter (fluttuazione) atriale; Flutter (fluttuazione) ventricolare; Fibrillazione ventricolare: - Blocchi cardiaci. Blocco seno-atriale; Blocchi atrioventricolari; Blocchi di branca. Modificazioni morfologiche: - Ipertrofia. Ipertrofia atriale destra; Ipertrofia atriale sinistra; Ipertrofia ventricolare destra; Ipertrofia ventricolare sinistra: - Infarto del miocardio. Ischemia; Lesione; Necrosi; Stadi evolutivi ECGrafici dell’IMA. Medicina interna in ambito reumatologico • Contenuti Definizione e classificazione delle malattie reumatiche e ruolo della Reumatologia nella medicina clinica. infermieristica - sede di Pordenone La struttura e la funzione delle articolazioni: la membrana sinoviale, la capsula articolare ed i legamenti, la cartilagine articolare, l’osso subcondrale, il liquido sinoviale. La valutazione del malato reumatico: principali sintomi e segni obiettivi nelle malattie reumatiche, principali indagini di laboratorio e strumentali. Artrite Reumatoide: epidemiologia, clinica, anatomia patologica, patogenesi, decorso clinico, diagnosi differenziale, artrite reumatoide precoce ed aggressiva, cenni di terapia con razionale biologico, farmaci attualmente in uso e nuovi farmaci biologici, terapia riabilitativa. Spondilortriti sieronegative (artrite psoriasica, spondilite anchilosante, sindrome di Reiter, artriti associate a malattia infiammatoria cronica intestinale): epidemiologia, clinica, patogenesi, prognosi, diagnosi differenziale, cenni di terapia. Artriti infettive: cenni e diagnosi differenziale. Gotta e Condrocalcinosi. Osteoartrosi: cenni riguardo epidemiologia, clinica, anatomia patologica, patogenesi, decorso e prognosi, diagnosi, terapia, terapia fisica e riabilitativa. Osteoporosi: cenni riguardo epidemiologia, clinica, patogenesi, indagini diagnostiche, prevenzione e terapia. Connettivti sistemiche: cenni riguardo l’epidemiologia, il quadro clinico, le indagini diagnostiche di laboratorio e strumentali, la patogenesi, la prognosi e la terapia delle principali connettiviti. Vasculiti: cenni riguardo l’epidemiologia, il quadro clinico, le indagini diagnostiche di laboratorio e strumentali, la patogenesi, la prognosi e la terapia delle principali vasculiti sistemiche. • Bibliografia S. Todesco, P.F. Gambari, Reumatologia, McGraw-Hill. 191 Medicina interna in ambito metabolicoendocrinologico • Contenuti Principali ghiandole endocrine e relative sostanze ormonali. Autoimmunità e malattie endocrine. Fisiopatologia della tiroide. Gozzo. Ipertiroidismo. Ipotiroidismo. Carcinomi della tiroide. Fisiopatologia delle paratiroidi Adenomi ipofisari-prolattinomi. Acromegalia. Diabete insipido. Ipersurrenalismo – s. di Cushing. Iposurrenalismo – m. di Addison. Ipertensione endocrina – s. di Conn, feocromocitoma) Ciclo ovarico e regolazione ormonale. Ipogonadismi-infertilità. Cenni sul metabolismo e principali. malattie metaboliche Obesità. Diabete mellito. Epatopatie • Bibliografia La bibliografia sarà indicata dal docente. all’inizio delle lezioni. Malattie infettive • Contenuti Principi generali dell’approccio alle problematiche infettivologiche. Il rischio infettivo per il paziente: le infez. Nosocomiali. Le infezioni a trasmissione parenterale (epatiti virali ñ HIV). Le infezioni a trasmissione aerogena (TBC ñ mal esantematiche). Le infezioni a trasmissione oro-fecale (diarree infettive) e da contatto (scabbia). Il rischio infettivo nel paziente gravemente immunodepresso. Le principali patologie infettive di comunità. Le patologie da emporiatria. 192 • Bibliografia La bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Pediatria generale e specialistica • Contenuti La salute del bambino. Neonatologia Il neonato sano. La nutrizione (allattamento materno). Il prematuro. La rianimazione neonatale. Le principali patologie neonatali. Pediatria Lo sviluppo psicomotorio. Le urgenze/emergenze. I grandi sintomi (febbre/tosse/dispnea/ disidratazione/disturbi della coscienza). • Bibliografia La bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Oncologia medica • Contenuti Sindromi mieloproliferative (Leucemie acute mieloidi e sindromi mielodisplastiche): Concetto di emopoiesi normale e leucemica; Concetto di mielodisplasia; Emocromo e formula leucocitaria. Sindromi mielodisplastiche: classificazione FAB (AR, AREB, AREB-t). Leucemie mieloidi acute: classificazione FAB (M0-M7). Concetto di de novo LMA e LMA secondaria. Sintomatologia delle LMA e SMD. Segni e sintomi di anemia, leucopenia e piastrinopenia. La coagulazione intravascolare disseminata. Sindromi linfoproliferative: Concetti di linfopoiesi normale ed origine delle sindromi linfoproliferative. Leucemia linfoblastica acuta; clinica e fattori prognostici. infermieristica - sede di Pordenone Linfomi non-Hodgkin. Linfomi di Hodgkin, istotipi di linfoma di Hodgkin. Staging di Ann-Arbor dei linfomi. La leucemia linfatica cronica (staging sec. Rai e Binet). Patologia delle plasmacellule: mieloma multiplo e macroglobulinemia di Waldenstrom. Staging del mieloma sec. Durie e Salomon. Che mio/terapia antitumorale. Classificazione dei farmaci antiblastici. Ciclo cellulare e farmaci antiblastici. Concetto di polichemioterapia. Terapia di supporto. Il trapianto di midollo (autotrapianto) ed il concetto di terapia ad alte dosi con rescue con cellule staminali autologhe. Il trapianto di midollo (allotrapianto da consanguineo o da estraneo). Strategie terapeutiche alternative: la differenziazione cellulare, l’immunoterapia attiva e passiva. Tumori solidi: Il carcinoma mammario (staging TNM); Il carcinoma polmonare (staging TNM). • Bibliografia La bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Farmacologia • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di: conoscere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci; riconoscere e descrivere gli effetti secondari e collaterali relativi all’impiego dei farmaci trattati; spiegare la variabilità nelle risposte ai farmaci e le loro possibili interazioni. • Contenuti Verranno trattate le classi di farmaci sotto 193 infermieristica - sede di Pordenone elencate con particolare riferimento al loro meccanismo d’azione, agli effetti farmacologici ed impieghi clinici, agli effetti indesiderati ed alle loro possibili interazioni. Farmaci per il trattamento dell’infiammazione e del dolore: Antinfiammatori non steroidei (FANS); Glucocorticoidi. Farmaci per il controllo del dolore: Narcotici: Oppiacei (Morfina, codeina) ed antagonisti (naloxone); Anestetici locali; Antiemicranici. Farmaci attivi sul Sistema Nervoso Centrale: Anestetici generali; Ipnotici; Antiepilettici; Ansiolitici; Antidepressivi; Neurolettici. Farmaci attivi sul sistema cardiovascolare: Inotropi positivi; Antiaritmici; Antianginosi; Antipertensivi; Diuretici. Farmaci attivi sul sangue: Trattamento delle anemie; Antiaggreganti; Anticoagulanti; Fibrinolitici; Antidislipidemici. Farmaci per il trattamento delle malattie infettive: Antibatterici; Antivirali; Farmaci antineoplastici. Farmaci attivi sulla muscolatura scheletrica: Antiparkinsoniani; Miorilassanti centrali; Bloccanti della placca neuromuscolare. Farmaci attivi sull’apparato gastrointestinale: Antiacidi; Inibitori della produzione di HCl; Purganti; Antidiarroici; Farmaci attivi sul sistema endocrino; Steroidi sessuali; Insulina ed ipoglicemizzanti orali; Ormoni ipotalamici e dell’ipofisi; Ormoni tiroidei. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. • Bibliografia H. Lullmann, K. Mohr, Farmacologia e Tossicologia, Piccin, Padova, 2001. Bibliografia di approfondimento: A. Goodman Gilman, Le Basi Farmacologiche della Terapia, XI ed., L..L. Brunton, J.S. Lazo e K.L. Parker Eds. Graw-Hill, Milano-New York, 2006. Scienze tecniche dietetiche applicate • Obiettivi specifici Fornire una sintesi informativa sul significato dell’antropometria e sulle tecniche antropometriche più comuni. Indicare i dati antropometrici più utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale. Informare sulle metodologie per ottenere variazioni nelle abitudini e nei comportamenti alimentari. Descrivere la fisiologia dell’apparato digerente in rapporto alla nutrizione. Descrivere le principali patologie dell’apparato gastroenterico in rapporto alle problematiche nutrizionali. Fornire soluzioni pratiche di intervento nutrizionale nei disturbi dell’apparato gastroenterico. Indicare gli accorgimenti dietoterapici atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo di cataboliti e lo squilibrio idroelettrico migliorando le condizioni di vita dei pazienti nefropatici. Descrivere le principali patologie cardiovascolarie e le implicazioni dietologiche. Indicare le norme dietetiche da seguire 194 per migliorare l’andamento clinico delle malattie cardiovascolari. Conoscere gli elementi fondamentali della dietoterapia del diabete. Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente dislipidemico. Descrivere il metabolismo del tessuto adiposo, il peso ideale, lo stato di sovrappeso e di obesità. Descrivere il razionale di una dieta ipocalorica bilanciata, associata a un programma di esercizio fisico regolare e sottolineare l’importanza di una modificazione del comportamento alimentare. Descrivere i rischi delle diete fortemente ipocaloriche e di digiuno assoluto, da impiegare solamente in casi ben selezionati e in regime ospedaliero. Sottolineare l’importanza del mantenimento di una nutrizione ottimale, prima e dopo l’intervento chirurgico, per ridurre la morbilità e la mortalità. Indicare i principi della nutrizione pre e post operatoria. Descrivere le tecniche e i prodotti per la nutrizione enterale. Evidenziare i rischi e le complicanze della nutrizione enterale per prevenirli. Fornire una sintesi informativa sulle principali problematiche legate alle patologie in età geriatrica e sul rischio di malnutrizione. Fornire soluzioni tecniche nell’approccio nutrizionale al paziente geriatrico in fase post acuta. Segnalare le principali reazioni avverse agli alimenti, le manifestazioni cliniche e le indicazioni dietetiche. Fornire informazioni utili per un corretto approccio nutrizionale nel paziente neoplastico. • Contenuti Valutazione dello stato nutrizionale: - L’antropometria; - Le misure antropometriche per la valutazione dello stato nutrizionale; - Indici bioumorali per la valutazione dello stato nutrizionale. infermieristica - sede di Pordenone Aspetti nutrizionali nelle patologie dell’apparato digerente: - reflusso esofageo; - ulcera peptica; - gastriti; - morbo di crohn e colite ulcerosa; - malattia celiaca; - diarrea e stipsi; - sindrome dell’intestino corto; - malattie del fegato (cirrosi epatica, epatiti, colelitiasi); - disfagia; - pancreatine; - la dieta nelle patologie renali; - Insufficienza renale acuta e cronica; - trattamento dietetico in dialisi; - calcolosi renale. Trattamento dietetico delle malattie cardiovascolari: - Ipertensione arteriosa; - Arteriosclerosi. Aspetti nutrizionali nel diabete mellito. Trattamento dietetico delle dislipidemie. Trattamento dietetico dell’obesità. indirizzi dietoterapici nel trattamento della gotta. indirizzi dietoterapici nel trattamento dell’osteoporosi. La nutrizione in chirurgia: - nutrizione preoperatoria; - nutrizione postoperatoria. Nutrizione entrale: - indicazione e scelta della via di accesso per la nutrizione entrale: - complicanze; - prodotti per nutrizione entrale. Dieta nelle patologie in età geratrica: - malnutrizione e ulcere da decubito. Le reazioni avverse agli alimenti. Approccio nutrizionale nelle allergie e intolleranze alimentari. L’alimentazione del malato neoplastico: - problemi e norme dietetiche del paziente neoplastico. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. infermieristica - sede di Pordenone • Bibliografia Dispense dell’insegnante. Infermieristica clinica in area medica I • Contenuti Gestire la somministrazione farmacologia in sicurezza Il ruolo collaborativo e la responsabilità dell’infermiere nella gestione della farmacoterapia, secondo la normativa vigente. Le modalità di somministrazione di agenti terapeutici in sicurezza. La responsabilità e la farmacoterapia: ruolo dei professionisti e delle figure di supporto assistenziale. I rischi e gli errori più rilevanti nella somministrazione farmacologica. L’applicazione del processo di nursing alla farmacoterapia. Gestire l’assistenza infermieristica alla persona con aritmia cardiaca Le strategie infermieristiche da intraprendere per eseguire l’elettrocardiogramma. L’accertamento, le principali diagnosi infermieristiche, i problemi collaborativi e gli interventi assistenziali. La gestione dei principali effetti collaterali degli antiaritmici, ruolo collaborativo dell’infermiere. Un piano assistenziale standard per la persona con aritmia. Gestire l’assistenza infermieristica alla persona ricoverata per insufficienza cardiaca congestizia I fattori scatenanti, l’accertamento clinico, il monitoraggio, le valutazioni diagnostiche e le implicazioni infermieristiche per l’utente con lo scompenso cardiaco. Le implicazioni per la gestione della salute: vivere con lo scompenso cardiaco. La gestione degli effetti tossici della digitale: strategie ed educazione dell’utente al riconoscimento di segni e sintomi di tossicità farmacologica. La compliance al regime terapeutico e 195 l’evidenza scientifica dei trattamenti non farmacologici. Gli interventi infermieristici (autonomi/collaborativi) secondo evidence ed i rischi per la persona sottoposta a cateterismo cardiaco e pericardiocentesi. Un piano standard per la persona sottoposta a cateterismo cardiaco e pericardiocentesi. Gli interventi infermieristici (autonomi/collaborativi) ed i rischi per la persona sottoposta a coronarografia. L’intolleranza all’attività ed i test ergometrici. Il ruolo infermieristico nel fallow-up cardiologico per la persona sottoposta a: ecocardiografia, scintigrafia, tomografia ad emissione di positroni. Sviluppare competenze di self-care per la persona con ipertensione arteriosa Dati d’accertamento significativi per la persona con ipertensione arteriosa. Il silence-killer: complicanze potenziali, monitoraggio continuo. Le strategie per l’adesione al regime terapeutico: mutare gli stili di vita. Gli effetti collaterali più frequentemente riferiti di terapia antiipertensiva. L’educazione terapeutica e l’evidence. Un piano assistenziale standard per l’iperteso. Sviluppare competenze di self-care per la persona con patologia respiratoria ostruttiva e restrittiva: BPCO ed asma L’accertamento iniziale e continuo, i principali strumenti per l’accertamento mirato (valutazione della dispnea). L’intervento educativo infermieristico per la gestione in sicurezza dell’ossigenoterapia. Il ruolo collaborativo dell’infermiere nella gestione della farmacoterapia, in particolare l’addestramento dell’utente all’uso dei mininebulizzatori e al riconoscimento di segni e sintomi da tossicità farmacologica. La liberazione inefficace delle vie aere ed 196 i trattamenti non farmacologici. Le strategie per la gestione dell’ansia nella fase dispnoica. L’intolleranza all’attività ed i principali test diagnostici. I contenuti di un piano standard di assistenza infermieristica per la persona con BPCO e con asma. Gli interventi infermieristici autonomi/ collaborativi per la persona sottoposta a broncoscopia e toracentesi. • Bibliografia L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche, applicazione alla pratica clinica, Ed. Sorbona, Milano, 1995. Brunner Suddarth, S. Smeltzer, B. Bare, Nursing medico chirurgico, II ed, vol. 1, CEA, Milano, 2001. L. Benci, Manuale giuridico professionale per l’esercizio del Nursing, McGraw-Hill, Milano, 1998. O. Hl. Bing, ECG guida clinica, X ed., Il Pensiero Scientifico, Roma, 2001. M. Costantini, L’elettrocardiogramma capire ed interpretare l’ECG, McGraw-Hill, Milano, 1995. L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, CEA, Milano, 2000. Ulteriore bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Infermieristica clinica in area medica II • Contenuti Gestire l’assistenza infermieristica nella persona con epatopatia cronica - cirrosi 1. Individuare i dati più significativi da raccogliere con l’accertamento infermieristico di 2° livello. 2. Individuare i problemi, i rischi, le complicanze potenziali. 3. Descrivere i fattori scatenanti uno scompenso epatico. 4. Discutere un piano di assistenza standard. 5. Elaborare un bilancio idrico delle entrate/ uscite delle 24 ore. infermieristica - sede di Pordenone 6. Indicare le strategie infermieristiche da attivare per il paziente sottoposto a paracentesi. Gestire l’assistenza infermieristica per una persona con nefropatia cronica 1. Descrivere i dati più significativi da raccogliere con l’accertamento di 2° livello nella persona con nefropatia. 2. Individuare i problemi e i rischi più elevati per il paziente. 3. Indicare i contenuti di un piano di assistenza standard per la persona con nefropatia cronica. 4. Descrivere le strategie per gestire un paziente esperto: share decision making. Sviluppare competenze di self care nella persona con diabete tipo 1 e 2 1. Accertare e facilitare le fasi del processo di adattamento nella persona diabetica. 2. Individuare, sulla base delle evidenze, i rischi più rilevanti della persona con diabete e i criteri di monitoraggio. 3. Indicare i risultati perseguiti dagli infermieri attraverso l’educazione terapeutica. 4. Elaborare un piano di educazione terapeutica basato sul contratto di sicurezza. 5. Sviluppare il self care di mantenimento e terapeutico nel paziente diabetico. Prendere in carico la persona con artrite reumatoide 1. Descrivere i dati più significativi da raccogliere nell’accertamento di 2° livello nella persona con artrite reumatoide. 2. Riconoscere le correlazioni del dolore e della ridotta funzionalità sulla qualità di vita del paziente e sul tono dell’umore. 3. Descrivere strategie di misurazione della qualità di vita in un paziente con artrite reumatoide. 4. Individuare le strategie per ridurre gli effetti avversi della terapia. • Modalità di svolgimento A. Lezione frontale. B. Lavori di gruppo. Lavoro di gruppo n. 1 infermieristica - sede di Pordenone a. elaborare un piano di assistenza per una persona con problemi di cirrosi; b. discutere le scelte assistenziali sulla base delle conoscenze fisiopatologiche della malattia. Lavoro di gruppo n. 2 Elaborare il bilancio idrico delle 24 ore per un paziente con cirrosi discutendo a) le modalità di valorizzazione dell’acqua visibile e non visibile; b) l’ipotesi diagnostica più probabile sul bilancio elaborato, i dati avvaloranti e mancanti. Lavoro di gruppo n. 3 Intervistare un utente (con diabete tipo 1 e tipo 2) e identificare la diagnosi educativa; progettare e realizzare l’intervento educativo al paziente intervistato; discutere la supervisione metodologica e di contenuto effettuata da: infermiere e medico esperto, tutor, docente. Lavoro di gruppo n. 4 Individuare, a partire da un profilo terapeutico tipico del paziente con artrite reumatoide, le strategie di monitoraggio e prevenzione degli effetti avversi. • Bibliografia B. Brunner Suddarth, Nursing Medico chirurgico, Editrice Ambrosiana, Milano, 2002. Black-Materassin-Jacobs, LuckmannSorensen’s, Il trattato completo del nursing, Piccin, 1996. L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche, Milano, Sorbona, 1995. Ulteriore bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Infermieristica clinica in area oncologica e infettivologica • Contenuti Gestire l’assistenza infermieristica nella persona con tumore La gestione della terapia antiblastica in sicurezza. Il ruolo infermieristico e l’assistenza alla persona con tumore durante l’iter diagnostico. 197 La pianificazione assistenziale alla persona durante il trattamento antineoplastico, definizione delle D.I. e P.C. e relativi interventi. Gestire l’assistenza infermieristica nella persona con malattia infettiva Il ruolo infermieristico nella prevenzione delle infezioni occupazionali. L’assistenza alla persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, orofecale e per contatto. Il ruolo infermieristico nella gestione dei farmaci in infettivologia. • Bibliografia L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche, applicazione alla pratica clinica, Ed. Sorbona, Milano, 1995. L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, CEA, Milano, 2000. A. Richarson, Piani di assistenza in oncologia, Ed. Sorbona. F. Di Anziani, Il Libro italiano dell’AIDS, McGraw-Hill. Ulteriore bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Infermieristica clinica in area pediatrica • Contenuti Gli elementi per la classificazione del neonato. La pianificazione assistenziale infermieristica neonatale al nido o al rooming-in. L’addestramento alla madre per affrontare l’allattamento al seno. Le caratteristiche e le problematiche nella relazione bambino-genitore. Applicare il piano di Nursing nel soddisfacimento dei bisogni di base del bambino. L’assistenza al bambino con: trauma cranico, convulsione febbrile, crisi asmatica, ingestione veleni e corpi estranei; dolori addominali, gastroenteriti, infezioni urinarie; 198 L’isolamento e le infezioni crociate. La gestione della terapia farmacologia: tecniche di somministrazione della terapia orale ed endovenosa, diluizioni e dosaggi dei farmaci in età pediatrica. Misure antropometriche: tecnica ed importanza della rilevazione del peso, statura, circonferenza cranica. Tabella dei percentili. • Bibliografia P. Badon, S. Cesaro, Manuale di Nursing pediatrico, CEA, Milano, 2002. Ulteriore bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Psicologia clinica • Contenuti Psicologia del malato Reazioni psicologiche dell’adulto alla malattia grave ed ai trattamenti. Il concetto di crisi. Reazioni psicologiche del bambino alla malattia e ai trattamenti. Il bambino oncologico. Meccanismi di difesa, strategie di coping e processo di adattamento. Consapevolezza della malattia e aspetti comunicativi. Implicazioni psicosociali del rischio di ammalarsi di cancro. Lutto, perdita, morte. La comunicazione di cattive notizie. La relazione di aiuto. • Bibliografia C. De Bertolini, G. Ruolo, Psicologia medica, Editrice Ambrosiana. P.B. Schneider, Psicologia Medica, Feltrinelli, Milano. infermieristica - sede di Pordenone CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA E SCIENZE UMANE IN AREA CHIRURGICA Settori scientifico-disciplinari: MED/18 Chirurgia Generale, MED/18 Chirurgia Generale e Toracica, MED/40 Ginecologia, MED/33 Malattie Apparato Locomotore, MED/41 Anestesia e terapia del dolore, MED/45 Infermieristica Clinica in Area Chirurgica I, MED/45 Infermieristica Clinica in Area Chirurgica II, MED/45 Infermieristica Clinica in Area Ortopedica, M-PSI/08 Psicologia Clinica • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare le conoscenze dei meccanismi fisiopatologici, le correlazioni sistemiche tra gli organi ed apparati, i principi di anestesia, i principi per la valutazione dello stato nutrizionale e le competenze relazionali in ambito assistenziale. Si propone inoltre di identificare le metodologie per la prevenzione e la diagnosi precoce, cura e riabilitazione delle malattie chirurgiche, ginecologiche e dell’apparato locomotore. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Descrivere e riconoscere le manifestazioni cliniche delle fondamentali patologie di competenza della chirurgia generale, della ginecologia e dell’apparato locomotore; Descrivere e riconoscere i principali problemi assistenziali di gestione autonoma e/o collaborativi con altri professionisti nella fase peri-operatoria compresi gli aspetti anestesiologici; Definire il ruolo, le competenze, e le responsabilità dell’infermiere nell’assistenza peri-operatoria e nel recupero funzionale/riabilitativo; Definire il ruolo, le competenze, e le specifiche responsabilità dell’infermiere 199 infermieristica - sede di Pordenone nell’attuazione di prescrizioni diagnostico-terapeutiche e dietetiche; Identificare almeno un modello teorico utile per la gestione dell’assistenza infermieristica; Progettare l’assistenza infermieristica nelle specifiche aree utilizzando i principi di evidenza scientifica e i principi metodologici della disciplina, in particolare il problem solving e il decision making. Chirurgia generale • Contenuti Digerente: richiami di anatomia del digerente; vie e tipi di accesso chirurgico all’apparato digerente; ulcere gastro-duodenali; tumori gastrici; chirurgia della regione gastroduodenale; la chirurgia del tenue; la chirurgia del colon-retto; tumori del colon e del retto; principali indagini strumentali, radiologiche ed endoscopiche; chirurgia del colon e del retto. Vascolare: richiami di anatomia del sistema vascolare; patologia arteriosa e patologia venosa. Mammella: richiami di anatomia della mammella, parete toracica e cavo ascellare; fisiopatologia della mammella e recettori ormonali; le lesioni mammarie benigne e maligne; principali reperti all’esame obiettivo; le principali metodiche strumentali; chirurgia della mammella. • Bibliografia La bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Chirurgia generale e toracica • Contenuti Cenni di Anatomia. Semeiotica Chirurgica. Fisiologia respiratoria ed indagini strumentali. Traumi toracici. Pneumotorace-emotorace. Enfisema sottocutaneo e mediastinico. Cancro del polmone e della pleura. Fistole bronchiali post-exeresi. Chirurgia esofagea e chilotorace. Malattie del mediastino. Ascesso polmonare. Empieva pleurico. Drenaggio del cavo pleurico con valvola tipo Bulhau. Neoplasia primitiva e secondaria del fegato. Pancreatine acuta, pancreatine cronica e patologia benigna del fegato e vie biliari. Neoplasie primitive e secondarie del pancreas. Patologia della milza neoplastica e malformativa. Trauma del fegato-pancreas-milza. • Bibliografia Netter, Atlante di Anatomia. M. Lise, Chirurgia per infermieri, Piccin. Ginecologia • Contenuti della disciplina Disturbi mestruali. Alterazioni ormonali e menopausa. Infezioni in ginecologia. Algie pelviche e addome acuto. Patologie della gravidanza. Diabete gestazionale e gestosi. Patologia ginecologica benigna. Uroginecologia. Prevenzione tumori femminili. Oncologia ginecologica. • Bibliografia La bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio delle lezioni. Malattie dell’apparato locomotore • Contenuti Malattie dell’apparato locomotore. 200 Contenuto della disciplina. Ortopedia Osteopatie e condrodisplasie genotipioche; Malformazioni congenite; Alterazioni dell’accrescimento; Alterazioni degenerative e reumatiche articolari e tendinee; Ernia del disco; Alterazioni infettive; Malattia ossea di Paget; Tumori e lesioni pseudotumorali. Traumatologia Generalità sulle fratture: definizione, clinica, diagnosi, guarigione, complicanze e trattamento; Fratture dell’arto superiore e fratture dell’arto inferiore; Fratture del bacino e fratture vertebrali; Distacchi epifisari; Lesioni capsulo-legamentose del ginocchio; Lesioni meniscali; Lussazioni. • Bibliografia Campanacci M., Clinica Ortopedica, Patron Editore. Appunti e materiale didattico delle lezioni. Anestesia e terapia del dolore • Contenuti L’intubazione tracheale: indicazioni, materiale, principi di tecnica. Anestesia generale: generalità; farmaci ed anestesia generale; preparazione preoperatoria del paziente; preparazione della sala operatoria e macchine d’anestesia; tempi anestesiologici: induzione, mantenimento, risveglio; posture in anestesia; monitoraggio postoperatorio del paziente. Anestesia subaracnoidea-epidurale: generalità e indicazioni; infermieristica - sede di Pordenone farmaci utilizzati in anestesia locoregionale; preparazione e monitoraggio del paziente; principi di tecnica subaracnoidea; principi di tecnica epidurale; problematiche intra e postoperatorie. Terapia del dolore: generalità e indicazioni; farmaci; scale per il monitoraggio del dolore; dolore post-operatorio e dolore cronico. Protocolli. Cateterismo venoso centrale. Posizionamento: sedi, tecniche. Complicanze e gestione dei cateteri. • Bibliografia A. Gentile et al., Il paziente critico, Editrice Ambrosiana, Milano, 1993. E. Vincenti, Anestesia e Rianimazione, Società editrice scientifica, 1991. Infermieristica clinica in area chirurgica I • Contenuti Cenni sulla evoluzione tecnologico e scientifica della chirurgia. L’intervento chirurgico. Generalità sulla tipologia e obiettivi degli interventi chirurgici. Criteri organizzativi e tecnici dell’attività chirurgica infermieristica. Il consenso all’intervento: aspetti medicolegali ed etici. Il concetto di rischio perioperatorio. Lo stress fisico-psichico in fase pre-intrapost-operatoria. Fase preoperatoria. Competenze e responsabilità specifiche dell’infermiere nell’espletamento di procedimenti diagnostici. Principi generali e preparazione del paziente alle principali indagini diagnostiche. (Diagnostica per immagini, endoscopia, ultrasuoni, punture esplorative). Significato dell’educazione in fase preo- infermieristica - sede di Pordenone peratoria Preparazione fisica e psicologica del paziente che deve sottoporsi ad intervento chirurgico. Pazienti a rischio di complicanze: valutazione e profilassi. Le tecniche di risparmio del sangue. Fase intraoperatoria. Figure professionali presenti in S.O. e peculiarità dell’assistenza infermieristica. Rischi presenti in S.O.: valutazione e profilassi. Strumenti di comunicazione tra S.O. e Unità operativa di degenza. Fase postoperatoria. Monitoraggio del paziente nelle prime 24\48 ore postintervento e successivamente fino alla dimissione. Recupero funzionale. Dolore postoperatorio: valutazione e trattamento. La ferita chirurgica. Gestione delle ferite chirurgiche e loro medicazione. Drenaggi nel paziente operato: principali tipi, scopo, indicazioni, sistemi di aspirazione. Principali patologie chirurgiche: diagnosi clinica e strumentale accertamento infermieristico e assistenza, principali. Diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi. Emorragia digestiva. Patologie Proctologiche. Patologia benigna della colecisti, vie biliari, pancreas. Patologia chirurgica della mammella. • Bibliografia Benedettini, S. Cardini, Assistenza al paziente chirurgico, USES, 1989. M. Lise, Chirurgia per infermieri, Piccin, Padova, 1990. Caroli, C. Cerone, N. De Simone, A. Simmini, Nursing perioperatorio, CEA, Milano, 1992. N.M. Holloway, Piani di assistenza in 201 medicina e chirurgia, Ed. Sorbona, Milano, 1993. G. Tonnarini, Patologia medica e chirurgica integrate, Nursing collana diretta da R. Brignone e coll., UTET, Torino, 1995. Black, Matassarin, Jacobs, Luckmann Sorensen’s, Il trattato completo del nursing con approccio fisiopatologico e psicologico, voll. I-III, Piccin, Padova, 1996. L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e Documentazione, Diagnosi infermieristiche e Problemi collaborativi, CEA, Milano, 2000. G.A. Thibodeau, Anatomia e Fisiologia, CEA, Milano, 1991. De Wit Keane’s, L’essenziale del Nursing, Piccin, Padova, 1996. L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica, CEA, Milano, 1996. R.F. Craven, C.J. Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, vol. I, CEA, Milano, 1998. Guida all’esercizio professionale per il personale infermieristico, Edizioni Medico Scientifiche, Torino, 1999. L Gamberoni e coll., Linee guida per un progetto di formazione di base dell’infermiere, Federazione Nazionale IPASVI, Roma, 1999. L. Benci, Manuale giuridico per l’esercizio del nursing, Torino, 1999. Brunner Suddarth, Nursing medico chirurgico, edizione italiana a cura di Giorgio Nebuloni, voll. I-II, II ed., CEA, Milano, 2001. Infermieristica clinica in area chirurgica II • Contenuti Il paziente con patologia urologica Sintomatologia urologica e disturbi correlati. Esami di laboratorio e indagini diagnostiche. Preparazione ed assistenza infermieristica all’esecuzione dei principali esami strumentali urologici. 202 Cateterizzazione urinaria e gestione del catetere vescicale in ambito ospedaliero e domiciliare. Assistenza infermieristica pre e post operatoria al paziente sottoposto a trattamento chirurgico endoscopico e laparotomico per patologie litiasiche, benigne e neoplastiche a carico dell’apparato urogenitale. Il paziente con patologia gastro-intestinale Sintomatologia gastrica e intestinale. Problemi di assistenza infermieristica nei pazienti con infiammazione del tratto gastro- duodenale e patologie intestinali. Assistenza infermieristica pre e post operatoria nel trattamento chirurgico della patologia gastro-intestinale. Il paziente portatore di urostomia e stomia intestinale Principali problemi infermieristici nella fase pre e post operatoria del paziente che deve essere sottoposto ad intervento chirurgico con confezionamento di urostomia o stomia intestinale. Educazione del paziente all’autogestione della stomia. Il paziente sottoposto a intervento chirurgico al torace Trattamento infermieristico preoperatorio e postoperatorio. Drenaggio toracico e gestione dei sistemi di drenaggio toracico. Aspirazione nasotracheale. • Bibliografia Brunner-Suddarth, Nursing Medico-Chirurgico, Editrice Ambrosiana, Milano. L.J. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche, Ed. Sorbona, Milano. L.J. Carpenito, Piani di Assistenza Infermieristica e Documentazione, Ed. Sorbona, Milano. G.C. Vimercati, F. Catanzaro, Elementi di Urologia per Infermieri Professionali, Ed. Sorbona, Milano. A. Meazza, M.T. Bergomi, N. Poma, G. infermieristica - sede di Pordenone Battipaglia, Assistenza Infermieristica in Urologia, Mc Graw-Hill. M. Lise, Chirurgia per Infermieri, III ed., Piccin, Padova. Infermieristica clinica in area ortopedica • Contenuti Aree di bisogno più significative da considerare nell’assistenza al paziente ortopedico: circolazione, respirazione, mobilizzazione. L’immobilizzazione come terapia: i sistemi di immobilizzazione; problemi e complicanze relative all’immobilizzazione. I sistemi di trazione: procedimento, complicanze, problemi collaborativi. Problemi assistenziali e complicanze nei pazienti portatori di frattura. Assistenza infermieristica al paziente ortopedico sottoposto ad intervento di: fratture degli arti superiori e inferiori; artroplastica totale dell’anca e del ginocchio. • Bibliografia G. Graziati, Nursing in ortopedia, Verona, Nettuno. G. Lanfranco, Elementi di ortopedia e traumatologia, Ed. Sorbona. M. Campanacci, Clinica ortopedica, Pàtron. L’assistenza al paziente ortopedico, Collana Photobook, Piccin. L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche. A. Mancini, C. Morlacchi, Clinica ortopedica. Psicologia clinica • Contenuti Psicologia del malato: Reazioni psicologiche all’esperienza di malattia. Aspetti psicologici del trattamento chirurgico. Il concetto di schema corporeo. Il significato degli organi. infermieristica - sede di Pordenone La mutilazione. Le fasi pre-operatoria e anestesiologica. La fase post-operatoria. La chirurgia oncologica (mammella, colon-retto). La sessualità dopo trattamento chirurgico. La riabilitazione psicologica. Aspetti psicologici in ostetricia. La depressione post-partum. • Bibliografia C. de Bertolini, G. Rupolo, Psicologia medica, Editrice Ambrosiana. P.B. Schneider, Psicologia Medica, Feltrinelli, Milano. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA RIABILITATIVA E SCIENZE UMANE NELLA CRONICITÀ/DISABILITÀ Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Geriatria, MED/26 Neurologia, MED/34 Medicina fisica e riabilitativa, MED/45 Infermieristica clinica in area neurologica e riabilitativa, MED /45 Infermieristica clinica in area geriatrica, MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative, M-PSI/08 Psicologia clinica • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare le conoscenze dei meccanismi fisiopatologici, le correlazioni sistemiche tra gli organi ed apparati, i fondamenti educativi alla salute, e le competenze di gestione della persona con problemi cronici e disabilità in ambito geriatrico, neurologico e della medicina fisico-riabilitativa. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Definire ruolo, funzioni e competenze dell’infermiere nell’area riabilitativa; Descrivere e riconoscere le manifestazio- 203 ni cliniche delle fondamentali patologie di competenza geriatria, neurologica e fisica riabilitativa; Analizzare e riconoscere i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi; Identificare almeno un modello teorico utile per la gestione dell’assistenza infermieristica; Progettare l’assistenza infermieristica e realizzare interventi di adattamento della persona/famiglia; in relazione all’energia residua, sviluppando interventi di educazione terapeutica, addestramento all’autocura e riabilitazione; Individuare alcuni interventi per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti con problemi cronico- degenerativi. Ad integrazione del corso sono previsti i seminari interdisciplinari e/o laboratori: - obbligatori correlati al corso: Assistenza infermieristica e tecniche di riabilitazione motoria; -a scelta dello studente; -altro. Geriatria • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di definire, analizzare e valutare la molteplicità e la complessità dei fattori che connotano la persona come assistito geriatrico; identificare l’invecchiamento fisio-patologico dei vari organi e la presentazione clinica dei principali quadri morbosi in età geriatria; identificare i principali fattori di rischio della farmacoterapia in età geriatrica. • Contenuti I Unità: Identikit dell’Assistito Geriatrico ed Applicazione del Modello Assistenziale Geriatrico Caratteristiche comuni all’assistito anziano e all’assistito geriatrico. 204 Caratteristiche peculiari dell’assistito geriatrico: omeostenosi; specificità di malattie e problemi; comorbilità e contemporaneità di problemi; variabilità clinico-problematica intrapersonale ed interpersonale; presentazione clinicoproblematica atipica e/o stereotipica; fenomeno iceberg; facilità delle complicanze a cascata e dei circoli viziosi; rischio assistenziale e di soluzione inappropriata dei problemi; barriere comunicative ed atteggiamenti professionali dannosi; interazione transdimensionale; rischio di perdita dell’autosufficienza; bisogno di precocità, intensività e continuità degli interventi; opportunità di evitare interventi incongrui; necessità di valutazione multidimensionale, pianificazione personalizzata ed erogazione transdisciplinare. II Unità: Invecchiamento della Cute e degli Annessi Effetti clinici dell’invecchiamento anatomo-funzionale. III Unità: Invecchiamento dell’Apparato Locomotore Invecchiamento fisio-patologico: modificazioni anatomo-funzionali; alterazioni posturali e della deambulazione, osteopenia. IV Unità: Invecchiamento del Sistema Nervoso Centrale Invecchiamento fisiologico: ridondanza e neuroplasticità; alterazioni cognitive, sensitive, motorie e neurovegetative. Invecchiamento patologico: atipia clinica di demenza e depressione. V Unità: Invecchiamento degli Organi di Senso Effetti clinici dell’invecchiamento fisiopatologico di vista, udito, olfatto, gusto e tatto; barriere comunicative correlate e strategie operative conseguenti. VI Unità: Invecchiamento del Sistema Endocrino-Metabolico Invecchiamento fisiologico: alterazioni anatomiche, biochimiche e funzionali; resistenza tissutale periferica all’insulina, ipogonadismo relativo. infermieristica - sede di Pordenone Invecchiamento patologico: atipia clinica di diabete mellito, ipertiroidismo, ipotiroidismo e discorticosurrenalismo. VII Unità: Invecchiamento del Sistema Immunitario Invecchiamento fisiologico: modificazioni funzionali ed effetti clinici. Invecchiamento patologico: presentazione e decorso clinico delle malattie infettive nell’anziano. VIII Unità: Invecchiamento di altre Attività Regolatorie Cenni. IX Unità: Invecchiamento dell’Apparato Cardio-Vascolare Invecchiamento fisiologico: alterazioni anatomo-morfologiche, funzionali ed elettriche; alterazioni della funzione diastolica ventricolare sinistra, discrepanza tra apporto e fabbisogno di ossigeno, riduzione della riserva miocardica. Invecchiamento patologico: presentazioni atipiche della cardiopatia ischemica e dello scompenso cardiaco. X Unità: Invecchiamento del Sistema Emopoietico Invecchiamento fisiologico: modificazioni istologiche e funzionali. Invecchiamento patologico: quadro clinico peculiare di leucemie acute e croniche, policitemia, linfomi maligni, plasmocitoma e macroglobulinemia di Waldenstrom. XI Unità: Invecchiamento del Sistema di Trasporto e Distribuzione Cenni. XII Unità: Invecchiamento dell’Apparato Respiratorio Invecchiamento fisiologico: caratteristiche del torace dell’anziano, alterazioni funzionali e modificazioni immunologiche; iperinflazione senile, precarietà dell’omeostasi respiratoria. Invecchiamento patologico: atipia clinica di polmoniti, broncopolmoniti, tubercolosi e carcinoma bronchiale in fase iniziale. 205 infermieristica - sede di Pordenone XIII Unità: Invecchiamento dell’Apparato Gastro-Enterico Invecchiamento fisiologico: modificazioni anatomo-funzionali con particolare riferimento alle alterazioni farmacocinetiche. Invecchiamento patologico: presentazioni atipiche di ulcera peptica, carcinoma gastrico ed appendicite acuta. XIV Unità: Invecchiamento del Fegato, delle Vie Biliari e del Pancreas Invecchiamento fisiologico: alterazioni anatomiche e funzionali con ripercussioni metaboliche. XV Unità: Invecchiamento dell’Apparato Urinario Invecchiamento fisiologico: modificazioni anatomo-istologiche e funzionali (emuntoria, equilibrio acido-base, omeostasi idro-elettrolitica, ricambio calciofosforo, controllo pressione arteriosa, eritropoiesi). Invecchiamento patologico: presentazione atipica dei disturbi della minzione, delle infezioni delle vie urinarie e dell’insufficienza renale acuta funzionale. XVI Unità: Farmaci e Anziani Dimensioni del problema. Alterazioni farmacocinetiche e modificazioni farmacodinamiche. Rischio iatrogeno: frequenza elevata di reazioni avverse da farmaci; alto rischio di interazioni farmacologiche; riduzione della compliance terapeutica. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali partecipate con eventuali lavori di gruppo. • Bibliografia D. Cucinotta, Curare l’anziano. Principi di Gerontologia e Geriatria, Ed. Sorbona, Milano, 1992. F. Cavazzuti, Gerontologia e Geriatria. Obiettivi e metodi assistenziali, Editrice Ambrosiana, Milano, 1992. F. Cavazzuti, G. Cremonini, Assistenza geriatrica oggi, Editrice Ambrosiana, Milano, 1998. Neurologia • Contenuti Richiamo di anatomia – fisiologia del Sistema Nervoso Centrale, Periferico e Vegetativo. Introduzione sulla diagnostica neurologica e le sindromi focali. Cefalea come sintomo di patologia primaria (Emicrania) e di patologia secondaria (sindrome da ipertensione intracranica e sindrome meningea). I disturbi del movimento: paralisi (ictus), movimento involontari (malattie extrapiramidali e Parkinson), disturbi neuromuscolari (2° motoneurone). I nervi cranici. I disturbi della sensibilità. Vertigine, atassia e disturbo dell’equilibrio. Disturbi cognitivi e neuropsicologici: afasia, agnosia, deterioramento mentale (Alzhemer demenza). Crisi epilettica ed epilessia. Sclerosi multipla e problemi correlati alla disabilità acuta e cronica. • Bibliografia Sterzi et al., Ed. Sorbona. Da consultare: Netter, vol. VII. Medicina fisica e riabilitativa • Contenuti La medicina riabilitativa - Parte generale. Strategie dell’intervento riabilitativo. Il team riabilitativo. Linee guida del Ministero per le attività di riabilitazione. Stadi della riabilitazione. Progetto riabilitativo individuale. Fasi e tipologie dell’intervento riabilitativo (intensivo/estensivo). Le strutture accreditate. Cenni sui mezzi fisici e sulla chinesitera- 206 pia. Criteri di priorità clinica per gli accessi alle prestazioni fisio-riabilitative. Lo stroke. Cenni di fisiopatologia dell’emiplegia cerebrale in rapporto allo sviluppo psicomotorio. Cenni sulle possibilità di trattamento riabilitativo. Riabilitazione dopo stroke: percorsi, indirizzi, normativa. La fase acuta. La fase post-acuta. Misura del danno, della menomazione e della disabilità. La scala F.I.M. Accreditamento delle strutture per la riabilitazione dell’ictus. Indici di dotazione organica. Requisiti minimi tecnologici e strutturali. Le lesioni midollari e la paraplegia. Cenni di fisiopatologia e clinica delle lesioni vertebro-midollari. Le principali complicanze in fase acuta. Le rigidità articolari. Le paraosteoartropatie. Strategie preventive e terapeutiche. Cenni sulla fase post-acuta e sul programma riabilitativo successivo. La vescica neurologica. Il programma di rieducazione vescicale. Cenni di anatomia funzionale. Le principali alterazioni funzionali. Classificazione delle vesciche neurologiche. Le lombalgie. Il razionale e lo specifico dell’approccio riabilitativo alla lombalgia. Cenni di anatomia funzionale e di fisiopatologia clinica. Le sindromi algiche lombari. Possibilità di cura e prevenzione. Back-school e ginnastica vertebrale. Norme ergonomiche per il paziente e per l’operatore. Principi di movimentazione dei gravi. La riabilitazione respiratoria. La meccanica ventilatoria. I mezzi rieducativi. Principi di valutazione per il programma riabilitativo del bpco. La riabilitazione cardiologica. Basi dell’esercizio fisico. Fasi e protocolli di riabilitazione. Fase I (mobilizzazione precoce). Fase II (riabilitazione controlla- infermieristica - sede di Pordenone ta). Fase III (mantenimento). Indicazioni e controindicazioni. Cenni sulla riabilitazione del paziente arteriopatico. Problematiche riabilitative nell’anziano. Evoluzione del concetto di senescenza. Obiettivi della riabilitazione geriatrica. Fattori aggravanti l’handicap senile della sindrome Vantaggi dell’esercizio fisico. Tecniche riabilitative in geriatria. La riabilitazione della donna operata al seno. Gli esercizi terapeutici ed i provvedimenti assistenziali nel post-operatorio. L’allineamento posturale e la corretta mobilizzazione. Le complicanze dell’intervento: prevenzione e trattamento. Il programma di mantenimento domiciliare. L’approccio assistenziale e riabilitativo al paziente operato di svuotamento laterocervicale. Gli esercizi terapeutici nel post-operatorio. Le principali complicanze dell’intervento e possibilità di trattamento riabilitativo. Programma di mantenimento domiciliare. La riabilitazione in traumatologia ed ortopedia. Profilassi degli esiti sfavorevoli in corso di distorsioni, lussazioni e fratture. Elementi generali di trattamento rieducativo iniziale e definitivo in traumatologia ed ortopedia. La riabilitazione dopo interventi di artroprotesi (di anca, ginocchio, spalla). • Bibliografia L.R. Braddom, Medicina fisica e riabilitazione, voll. I-II, Delfino, Roma, 1999. N. Basaglia, L’infermiere della riabilitazione, Del Porto, Noceto, 1998. N. Basaglia, Trattato di medicina riabilitativa, Idelson, Gnocchi, 2000. G.N. Valobra, Trattato di medicina fisica e riabilitazione, UTET. Encyclopédie médico-chirurgicale, Medicina riabilitativa, Elsevier, Paris. infermieristica - sede di Pordenone Infermieristica clinica in area neurologica e riabilitativa • Contenuti Dimostrare capacità decisionali. Capire la fase d’accertamento per scegliere le priorità di salute. Pianificare e gestire l’assistenza specifica nei casi di ictus, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer’s, sclerosi multipla, meningite tramite l’utilizzo delle diagnosi infermieristiche. Promuovere autonomia ed autocura della persona e della famiglia. Realizzare gli interventi tecniche, relazionali ed educativi per compiere nella fase di malattia ed riabilitativo. Concetti principali della riabilitazione cardiologica e riabilitazione malattie artrosi. • Bibliografia R. Sterzi, P. Versari, G. Bottini, Assistenza Infermieristica in Neurologia e Neurochirurgia, Ed. Sorbona, Milano, 1995, parte 1, capp. 1-4. Luckmann, Sorenson’s, I disordini Neurologici, Unità 6. Il trattato completo del Nursing, vol. I, Piccin, capp. 27-31, pp. 737-1005. L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, pp. 264-297. Ictus il ritorno alla coscienza, Aggiornamenti Professionali, L’Infermiere, gennaio-febbraio 1998, pp. 29-40. Code Stroke: Using t-PA to prevent Ischemia Brain Injury, Gail Kongable, AJN, novembre 1997, vol. 97, n. 11, pp. 16BB- 16HH. NT Systems and Diseases, Nervous System Parts 1 to 7, Nursing Times, vol. 96, nn. 35, 40, 44, 48. Infermieristica clinica in area geriatrica • Contenuti La salute e la qualità di vita dell’anziano e della sua famiglia con particolare riferimento ai problemi cronico degenerativi. 207 L’anziano in una casa di riposo: l’ingresso e la vita nell’istituzione. Richiamo del modello assistenziale del self-care di D. Orem. Principali bisogni e rischi dell’anziano: respirazione, alimentazione (idratazione), eliminazione, mobilizzazione, equilibrio tra attività e riposo e tra solitudine ed integrazione sociale. Scale di valutazione multidimensionale: Valgraf. Vaor, Bina. Piano assistenza integrata: responsabilità e suddivisione delle attività assistenziali nell’Èquipe multidisciplinare. • Bibliografia L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche, applicazione alla pratica clinica, Ed. Sorbona, Milano, 1996. F. Cavazzuti, Gerontologia e Geriatria, Editrice Ambrosiana, Milano, 1992. A. Cester, P. Piergentili, a cura di, La valutazione multidimensionale geriatrica ed il lavoro di équipe, Vega, Treviso, 1999. Scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative • Obiettivi specifici Attraverso la differenziazione delle principali patologie cronico-disabilitanti si mira a far prendere coscienza all’infermiere del suo ruolo assistenziale-riabilitativo. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di analizzare ed applicare correttamente posture, mobilizzazioni, trasferimenti e assistenza alla deambulazione nelle principali patologie cronico-disabilitanti. • Contenuti Concetti teorici. La chinesiolomminogia del cammino nel soggetto sano, definizione, fasi principali, variabili biomeccaniche, fasi temporali, variabili spaziali, sequenza, requisiti, principali cause strutturali e neurologiche di andature patologiche. 208 Lo stroke il morbo di Parkinson: inquadramento teorico e analisi delle posture delle mobilizzazioni dei trasferimenti e dell’assistenza durante il cammino. Le patologie dell’apparato osteo-articolare con particolare riguardo alla protesi d’anca, alla protesi di ginocchio e all’amputazione di arto inferiore: inquadramento teorico e analisi dell’approccio assistenziale-riabilitativo. Laboratorio: Gli studenti, con l’insegnante, si recano presso i reparti di Neurologia, Ortopedia e Medicina dove possono applicare le tecniche di postura, mobilizzazione trasferimento e assistenza al cammino direttamente sui pazienti con patologie già trattate in aula. • Bibliografia Braddom, Medicina fisica r riabilitazione. Basaglia, L’infermiere della riabilitazione. Grossiord, Trattato di medicina riabilitativa. Psicologia clinica • Obiettivi specifici La conoscenza della psicologia applicata alle disabilità. Utilizzare le teorie psicologiche come chiavi di lettura del comportamento del malato e dell’anziano. Comprendere i vissuti psicologici delle persone affette da malattie invalidanti e cronicizzati; comprendere il carico soggettivo ed il carico oggettivo dei familiari. Essere in grado di collaborare correttamente con i colleghi di lavoro, evitando conflitti di competenze e comunicazioni disfunzionali. Essere in grado di formulare ipotesi di lavoro in riferimento a programmi di cura, riabilitazione e di assistenza. • Contenuti Gli effetti psicologici delle malattie invalidanti; lo stress del cambiamento (1 ora). Principi generali della psicologia e della infermieristica - sede di Pordenone gerontologia. L’immagine della vecchiaia dall’infanzia all’adolescenza (1 ora). L’attività psichica dell’anziano (1 ora). L’anziano di fronte alla malattia, alla riabilitazione ed alla morte (1 ora). Le conseguenze psicologiche e di vita nell’ammalato di Alzheimer. Principali disturbi nella persona ammalata di Alzheimer: memoria, umore, disorientamento (4 ore). Le difficoltà psicologiche ed i disturbi psicopatologici associati alla Sclerosi Multipla (4 ore). I candidati al trapianto d’organi: criteri di selezione (1 ore). La motivazione al cambiamento. Gli elementi della personalità che favoriscono un cambiamento e quelli che la ostacolano ( 1 ora). • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Visione e discussione di film e di casi. • Bibliografia Testi di approfondimento M.A. Casacci, Psicogerontologia e ciclo di vita, Mursia, Milano. C.L. Cazzullo, A. Grezzi, M. Zaffaroni, A. Zibetti, Sclerosi Multipla, Masson, Milano. Manuale Alzheimer, Federazione Alzheimer Italia. G. Pezzoli, S. Tesei, Guida alla malattia di Parkinson, Associazione Italiana Parkinsoniani, Milano. G. Ruolo, C. Poznanski, Psicologia e psichiatria del trapianto d’organi, Masson, Milano. G. Trabucco, M.C. Magagnotti, Emodialisi e bisogni psicologici, SES, Napoli. M. Bernardi, A. Condolf, Psicologia per l’operatore sociale, CLITT, Roma. G.S. Bernstein, J.A. Halaszyn , Io, operatore sociale, Erickson, Trento. 209 infermieristica - sede di Pordenone CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA PSICHIATRICA Settori scientifico-disciplinari: MED/25 Salute mentale, MED/45 Infermieristica clinica in area psichiatrica I, MED/45 Infermieristica clinica in area psichiatrica II • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di fornire elementi conoscitivi di base per il mantenimento della salute mentale e le modalità di approccio assistenziale per la persona/famiglia con problemi psichiatrici. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Descrivere e riconoscere i principali quadri clinici di interesse psichiatrico ed il relativo approccio clinico assistenziale; Descrivere e riconoscere il ruolo, le responsabilità e le competenze dell’infermiere nella progettazione assistenziale in area psichiatrica, con particolare attenzione ai principali problemi assistenziali di gestione autonoma e/o collaborativa con altri professionisti; Descrivere alcuni modelli teorici utili per la gestione della relazione assistenziale con la persona/famiglia con problemi psichiatrici; Descrivere le principali strategie di prevenzione per i problemi di salute mentale emergenti nel territorio; Descrivere l’organizzazione ed il funzionamento del dipartimento di salute mentale ed analizzare la normativa essenziale di riferimento; Progettare l’assistenza infermieristica utilizzando i principi metodologici della disciplina, in particolare per gli aspetti relazionali; Ad integrazione del corso sono previsti i seminari interdisciplinari e/o laboratori: - obbligatori correlati al corso: Role playing di situazioni psichiatriche esemplificative; - a scelta dello studente; - altro. Salute mentale • Contenuti I concetti di normalità/anormalità, devianza, disagio, sofferenza. Malattia mentale: modello medico, biologico, psicodinamico, sociale, modello integrato vulnerabilità-stress. Disturbo mentale e principi classificativi attuali. I concetti di salute ed igiene mentale. Sviluppi della psichiatria dal manicomio alla 180, dalla salvaguardia dell’ordine pubblico alla salvaguardia dei diritti. Organizzazione dei servizi di salute mentale: il Dipartimento di Salute Mentale, il Centro di Salute Mentale; le funzioni ricovero: il SODCP; le attività riabilitative: i Centri Diurni, le Strutture Residenziali, la formazione ed inserimento lavorativo. Il lavoro di collegamento con l’ospedale e con gli altri servizi del territorio. La domanda e il committente. I disturbi schizofrenici: inquadramento, Epidemiologia, fattori eziopatogenetici, personalità premorbosa, esordio, quadri clinici, forme cliniche, diagnosi, decorso ed esito, principi di trattamento. Altre sindromi deliranti: paranoia, parafrenia, sindrome schizotipica, episodi deliranti acuti, sindrome delirante indotta, psicosi schizoaffettive. I disturbi dell’umore: psicopatologia dell’episodio depressivo e maniacale; fattori eziopatogenetici, aspetti epidemiologici. I principali quadri clinici (Depressione Maggiore Ricorrente, disturbo bipolare, distimia e ciclotimia, depressione reattiva). La depressione nell’anziano. Principi di trattamento ed assistenza. Le sindromi ansiose e somatoformi: generalità sull’ansia, il Disturbo da Ansia Generalizzata, il Disturbo da Attacchi di Panico, le fobie, l’ipocondria, il Disturbo da Somatizzazione, le sindromi da con- 210 versione e dissociative. Principi di trattamento ed assistenza. I disturbi del comportamento alimentare. I disturbi correlati all’abuso di sostanze. Il ritardo mentale. I Disturbi di Personalità. Interventi sulla crisi, le condotte suicidarie. Generalità sui trattamenti biologici, psicoterapici e socioambientali. Principi di prevenzione. Il consenso • Bibliografia M. Betti, M. Di Fiorino, Psichiatria e igiene mentale (ruolo e funzioni dell’infermiere), McGraw-Hill, Milano, 1997. C. Ciambrello, T. Cantelmi, A. Pasini, Infermieristica clinica, in Igiene Mentale, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001. Infermieristica clinica in area psichiatrica I e II • Obiettivi specifici Il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti conoscitivi per riconoscere i principali problemi assistenziali riscontrabili nel settore della salute mentale. Si prefigge inoltre, di definire il ruolo e le competenze infermieristiche nell’attuazione di un progetto assistenziale, con particolare riguardo alle responsabilità indipendenti e interdipendenti. Lo studente al termine del corso sarà in grado: Identificare il ruolo dell’infermiere che opera nella salute mentale; Descrivere i percorsi di cura che favoriscono la continuità assistenziale; Identificare le leggi di tutela per il paziente portatore di disagio psichico; Identificare i principali problemi psichici; Identificare il ruolo e le competenze dell’I.P. nella progettazione assistenziale in area psichiatrica. infermieristica - sede di Pordenone • Contenuti Storia della psichiatria e del manicomio. La psichiatria prima e dopo la riforma. Luoghi di cura e percorsi dell’utente dopo la riforma; il modello dipartimentale in psichiatria. L’operatore psichiatrico: inquadramento storico, culturale e normativo. Il case management in psichiatria, l’infermiere come coordinatore di progetto. Gli aspetti giuridici e normativi per la tutela del paziente. Disagio psichico e assistenza infermieristica. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali a carattere interattivo, letture guidate, presentazione di casi. • Modalità d’esame Esame finale: scritto e orale su casi clinici integrati da domande. • Bibliografia M. Tacchini, Professione infermiere nei servizi psichiatrici, Masson, Milano, 1998. L. Benci, Manuale giuridico professionale per l’esercizio del Nursing, II ed., McGrawHill, Milano, 2001. M. Mercuel e coll., Colloquio e relazione d’aiuto, Masson, Milano,2000 (ed. ital. a cura di M. A. Tacchini, A. Tronconi). A. Gaston, C.M. Gaston, Psichiatria e igiene mentale, Masson, Milano, 1997. F. Giacanelli, E. G. Boriosi, Le parole della psichiatria, Zanichelli, Bologna, 1986. M.L. Drigo, L. Borzaga, A. Mercurio, E. Satta, Clinica e Nursing in Psichiatria, Editrice Ambrosiana, Milano, 1993. L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche, Ed. Sorbona, Milano, 1996. P. Barelli, E. Spagnoli, Nursing di salute mentale, Carocci Faber, Roma, 2004. E. Armstrong, Guida alla salute mentale per infermieri nella medicina di base, CIC 211 infermieristica - sede di Pordenone Edizioni internazionali, Roma, 2003 (ed. ital. a cura di E. Agrimi, C. Mencacci). F. Giordano, S. Pallanti, Psichiatria elementare, Carocci, Roma, 1999. Psichiatria, il ruolo dell’infermiere nell’area della salute mentale: assistenza, legislazione e nuovi percorsi, supplemento Rivista della federazione nazionale collegi IPASVI, 4, 2002. P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case manager, McGraw-Hill, Milano, 2001. III anno CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CRITICA E DELL’EMERGENZA Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Medicina d’urgenza, MED/18 Chirurgia d’urgenza, MED/41 Rianimazione e terapia intensiva, MED/45 Infermieristica clinica in area critica I e II • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di fornire strumenti conoscitivi e metodologici essenziali per riconoscere ed affrontare le principali situazioni di criticità ed emergenza, nei diversi ambiti assistenziali, compreso quello domiciliare e di sviluppare competenze infermieristiche di base, cliniche ed organizzative, per la gestione del paziente critico e dell’urgenza. Al termine del Corso lo studente sarà in grado di: identificare e descrivere i principali quadri clinici e i relativi trattamenti nell’area della medicina e chirurgia d’urgenza, pronto soccorso e rianimazione; definire le priorità assistenziali in base alla valutazione clinica iniziale e alla valutazione dinamica (monitoraggio continuo); progettare l’assistenza infermieristica a persone politraumatizzate, affette da problemi cardiocircolatori, respiratori, neurologici, utilizzando i principi scientifici e metodologici della disciplina, in particolare, il pensiero critico e il triage; descrivere gli interventi infermieristici e collaborativi con altri professionisti per il ripristino e il sostegno delle funzioni vitali e di primo soccorso; descrivere le modalità di gestione della terapia farmacologia in area critica, compreso il riscontro degli effetti desiderati, il calcolo dei dosaggi e la gestione dei rischi ad essa correlati; 212 descrivere almeno un modello teorico utile per la gestione della relazione assistenziale con la persona/famiglia in area critica; descrivere i criteri organizzativi per la gestione dell’urgenza/emergenza nei diversi ambiti assistenziali e le caratteristiche organizzative di un sistema di emergenza. Medicina d’urgenza • Contenuti Quadro clinico, diagnostica e trattamento delle principali urgenze/emergenze internistiche: le intossicazioni acute come paradigma di approccio al paziente potenzialmente instabile; l’intossicazione da monossido di carbonio con discussione interattiva di un caso. Il dolore toracico di origine cardiaca. Processo di monitoraggio cardiaco comprese le modalità più consone di applicazioni degli elettrodi in rapporto alle situazioni diverse che si vogliono tenere sotto controllo nelle varie situazioni critiche. Discussione interattiva di casistica. la malattia tromboembolica venosa. Discussione interattiva di casistica. Il trauma cranico minore. L’attacco d’asma e l’edema polmonare acuto. • Bibliografia Testi consigliati V. Gai, Medicina d’Urgenza: pratica e progresso, Edizioni Medico-Scientifiche, Torino, 2001. Manuale di ACLS (1997-1999 Emergency Cardiovascular Care Program), Centro Scientifico Editore, rist. 2000. Linee Guida in Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso (Italian-American Joint Symposium) GIMUPS: suppl. al vol. 2, n. 2, Giugno 2000. Linee Guida per il medico dell’urgenza, Atti del IV Convegno, Jesolo, Emergency, 2001. infermieristica - sede di Pordenone K.R. Olson, Intossicazioni acute, SprigerVerlag Italia, 1999. Chirurgia d’urgenza • Contenuti Ischemie acute periferiche: quadro clinico, diagnosi, trattamento e prognosi. Trombosi venose profonde ed embolia polmonare:clinica,terapia e profilassi. Traumi addominali e toracici: quadro clinico, diagnosi differenziale, priorità e trattamento. Ustioni: quadro clinico, priorità, trattamento e prognosi. Emorragie digestive e alcuni aspetti di addome acuto: quadro clinico, priorità, diagnosi e trattamento. • Bibliografia D. Di Carlo, B. Androni, C. Staudacher, Manuale di Chirurgia D’Urgenza e Terapia Intensiva Chirurgica, Masson, Milano. Ulteriori articoli saranno forniti durante ciascuna unità didattica. Rianimazione e terapia intensiva • Contenuti Quadri clinici di interesse rianimatorio priorità diagnostiche e terapeutiche. Politraumatizzato (ventilazione meccanica: principi fondamentali). Shock: generalità, fisiopatologia e clinica e il trattamento. Insufficienze respiratorie (ARDS, Ö). Disturbi della coscienza e comi (metabolici, Ö): generalità, fisiopatologia, clinica e principi di trattamento. La morte cerebrale. Intossicazioni: principi generali e trattamento. • Bibliografia A. Gentili et al., Il Paziente critico, Editrice Ambrosiana, Milano, 1993. Ulteriori articoli saranno forniti durante ciascuna unità didattica. infermieristica - sede di Pordenone Infermieristica clinica in area critica I e II • Contenuti Adult Basic Life Support: linee guida ILCOR. Valutazione iniziale e priorità assistenziali (triage). Principali cause di compromissione delle funzioni vitali. Principali manovre d’urgenza: rianimazione cardiopolmonare, posture di sicurezza, defibrillazione elettrica. Accertamento e gestione assistenziale del paziente critico con: disturbi circolatori (IMA - infarto miocardico acuto e alterazioni del ritmo); alterazioni dello stato di coscienza (coma); politraumatismi. Sistemi e modalità di monitoraggio del paziente critico: criteri fondamentali Scale di valutazione in area critica (Glasgow, Trauma score, Criticità). Modelli assistenziali centrati sulla famiglia in un centro di terapia Intensiva. Considerazioni relative alle terapie farmacologiche nei singoli quadri clinici: criteri generali per la gestione dei farmaci in area critica. Competenze e responsabilità dell’infermiere: DPR 27.03.1992 n. 76. La catena della sopravvivenza e il sistema di emergenza. • Bibliografia Testi consigliati L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, Milano, 2000. A. Gentili et al., Il Paziente critico, Editrice Ambrosiana Milano,, 1993. J.A. Handley, K.G. Monsieurs, L.L. Bossaert, European Resuscitation Council Guidelines 2000 for adult basic life support, Resuscitation, 2001, 48, pp. 199-205. J.A. Handley, K.G. Monsieurs, L.L. Bos- 213 saert, European Resuscitation Council Guidelines 2000 for automated external defibrillation, Resuscitation, 2001, 48, pp. 207209. Italian Resuscitation Council, ALS Advanced Life Support, Milano, Masson, 2001. - www.elsevier.com/locate/resuscitation Siti Internet www.americanheart.org/risk www.cardiacrehabilitation.org.uk www.nursing-standard.co.uk www.nursearea.it www.trauma.org www.emergencynurseassociation.org www.nurse-beat.com/advertise.htm www.efccna.org/ Ulteriori articoli saranno forniti durante ciascuna unità didattica CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA PREVENTIVA, EDUCATIVA E DI COMUNITÀ Settori scientifico-disciplinari: MED/45 Infermieristica educativa e di comunità, MED/45 Infermieristica di comunità, MPSI/08 Psicologia clinica, M-PED/01 Pedagogia generale e sociale I e II, SPS/07 Sociologia generale • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze professionali, con particolare rilievo alla funzione preventiva ed educativa, per la gestione dei processi assistenziali, di base ed avanzati nella comunità rispetto ai problemi prioritari di salute. al termine del corso lo studente sarà in grado di: analizzare i bisogni di salute della comunità e tipologie di risposte; identificare gli obiettivi e le strategie dell’assistenza sanitaria di base e i riferimenti legislativi essenziali; analizzare i modelli/sistemi sociali e le modalità d’integrazione sociosanitaria nei diversi ambiti assistenziali finalizzate alla continuità assistenziale; 214 descrivere almeno un modello infermieristico per l’assistenza domiciliare e residenziale; identificare la tipologia e l’articolazione della rete dei servizi socio-sanitari e le risorse attivabili; descrivere i processi di apprendimento dell’adulto e utilizzare metodi e strumenti per l’educazione sanitaria rivolti al singolo/famiglia per la prevenzione, la soluzione di problemi inerenti la salute compresa la cura delle malattie e delle lesioni ricorrenti; definire il ruolo, le responsabilità e gli ambiti di competenza dell’infermiere nei contesti dell’assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale; descrivere la funzione del case management, del percorso clinico assistenziale (clinical pathways) ed organizzativo per l’ottimizzazione delle risorse; progettare un intervento di educazione sanitaria nell’ambito della continuità delle cure. Ad integrazione del corso sono previsti 2 seminari interdisciplinari: Wound care e infermieristica clinica; l’integrazione socio sanitaria. Infermieristica educativa e di comunità • Contenuti Promozione alla salute: il ruolo educativo dell’infermiere finalizzato all’autocura/ adattamento della persona e della famiglia e alla prevenzione. Nursing di Comunità e assistenza di base: i fondamenti delle cure primarie facendo riferimento ai principali documenti OMS, alle teorie dell’adattamento, pedagogiche e del nursing. Community Care: il ruolo educativo dell’infermiere. L’uomo al centro dell’attenzione infermieristica. Principi, valori e motivazioni nell’educazione alla salute. Le linee d’approccio. infermieristica - sede di Pordenone I fattori individuali e ambientali che influenzano, positivamente o negativamente, la salute. Analisi dei bisogni e delle priorità nel campo dell’educazione alla salute. La programmazione nell’educazione alla salute. Strategie per far compiere alla popolazione scelte di salute. Il nursing di Comunità e l’assistenza di base: il modello infermieristico della Orem e della Roy. L’Infermiere di Comunità: un ulteriore passo avanti nell’autonomia e nella valorizzazione della professione. Analisi di due progetti per l’inserimento dell’Infermiere di Comunità: il progetto Latisana. Le teorie del nursing applicate alla Community Care. • Bibliografia L Tannini, a cura di, Salute, Malattia, Franco Angeli, Milano, 2001. R. Alvaro, D. Spotti, I teorici del Nursing e le loro teorie, III ed., McGraw-Hill. Infermieristica di Comunità • Contenuti Dlgs 229/99. L.R. 10/1998. Linee guida regionali. Progetto obiettivo anziani. DM 739/94. La presa in carico dell’utente. Legge 328/2000. Gli strumenti dell’integrazione sociosanitaria. I modelli organizzativi dell’Assistenza Infermieristica domiciliare. Ripresa concetti di geriatria. Analisi dei bisogni dell’anziano: scale di valutazione (Valgraf, VAOR, GEFI, BINA, Karnowski). Principali diagnosi infermieristiche: la gestione efficace ed inefficace del regime terapeutico della persona e della famiglia. infermieristica - sede di Pordenone Accenni ai diversi strumenti di valutazione. Strutture residenziali per anziani. Residenze polifunzionali. Residenze Sanitarie Assistenziali. Case di Riposo. Case Alloggio. Organizzazione di volontariato. • Bibliografia M. Alimenti et al., Linee guida per un progetto di formazione infermieristica complementare nelle aree previste dal D.M. 739/1994. G. Amoretti, M.T. Ratti, Psicologia e terza età. Prospettive psicologiche sul tema dell’invecchiamento, Carocci (seconda ristampa 2000). A. Gavazzano, P.G. Taiti, Aspetti peculiari del rapporto assistenziale con la persona anziana. M. Petrini, F. Caretta, L. Antico, R. Bernabei, L’assistenza alla persona anziana aspetti teologici, etici, clinici, assistenziali, pastorali, CEPSAG Università cattolica del Sacro Cuore. L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica, Editrice Sorbona, Milano, 1996. F. Cavazzutti, Gerontologia e Geriatria, Editrice Ambrosiana, Milano, 1992. A. Cavicchioli et al., Elementi di base dell’assistenza infermieristica, Editrice Ambrosiana, Milano, 1994. M.A. Christ, F.J. Hohloch, Nursing gerontologico, Summa, Padova, 1993. C.N.R., sottoprogetto 5 Invecchiamento della popolazione: qualità della vita ed autosufficienza. Conferenza di consenso: L’integrazione dei servizi geriatrici, Ostuni, 11-12 aprile 1995. D. Cucinotta, Curare l’anziano: principi di gerontologia e geriatria, Ed. Sorbona, Milano, 1992. Dlgs 229/99 Riordino e razionalizzazione del Servizio Santario Nazionale. D. Elhart, S.C. Firsich, S.H. Gragg, O.M. 215 Rees, Nursing - Principi scientifici, Editrice Ambrosiana, Milano, 1980. R. Finos, C. Zavaroni, La progettazione di un servizio finalizzato all’aiuto delle persone e della risposta assistenziale ai bisogni dell’utente, QA, 1996, 7, 3, pp. 151-157. S. Fiocca, P. Franzini, Patologia Generale e meccanismi fisiopatologici, Ed. Sorbona, Milano, 1990. A. Franci, M. Corsi, Validità ed affidabilità delle scale di dipendenza di anziani e disabili, Summa, Padova, 1996. Linee Guida progettuali del Servizio di Assistenza Domiciliare del gruppo di lavoro interistituzionale A.D.I. costituito da Amministrazione provinciale di PN, A.S.S. n. 6 Friuli Occidentale e Ambiti Socio-Assistenziali della Provincia di PN, 1996. Legge 328/2000 Sistema integrato di interventi e servizi sociali. L.R. 10/1998 Tutela della salute e promozione sociale della persona anziane. Linee per la gestione del Servizio Sanitario Regionale. R. Maggian, Appunti Corso per Responsabili e Operatori di Servizi Pubblici La valutazione dei bisogni e la programmazione degli interventi socio-sanitari integrati per le persone anziane nel Friuli Venezia Giulia Giornata di avvio, Trieste, 16 ottobre 1999. Progetto obiettivo anziani, bozza 2001. K.C. Sorensen, S. Luckman, Nursing di base - Principi psicofisiologici, Editrice Ambrosiana, Milano. C. Zavaroni, R. Finos, L’assistenza domiciliare integrata una proposta di progetto, QA, 1996, 7, 3, pp. 159-170. C. Zavaroni, con la collaborazione di R. Finos, C. Tino, V. Bruno, M.A. Farendi, Progetto Pilota A.D./A.D.I. - A.S.L. n. 7 di Catanzaro. Psicologia clinica • Contenuti Competenze ed ambiti di intervento della psicologia clinica e della psicologia della salute. 216 Il dolore come espressione di disagio psicologico. I concetti di salute e di malattia, il modello biomedico e il modello biopsicosociale della salute, i comportamenti di salute e gli stili di vita. La percezione del rischio e la presa di decisione applicati alla salute. Lo stress, gli stili di coping, il ruolo del sostegno sociale, del potere e del controllo. La sindrome del Burnout: fattori facilitanti, strategie di gestione e di prevenzione. I concetti di menomazione, disabilità ed handicap e la ICF. Uso e abuso di sostanze, le dipendenze. La prevenzione della malattia, l’educazione alla e la promozione della salute, linee guida per la progettazione di interventi. • Bibliografia B. Zani, E. Cicognani, Psicologia della salute, Il Mulino, Bologna, 2000. N. Rossi, Psicologia clinica per le professioni sanitarie., Il Mulino, Bologna, 2004, cap. 1, 7 e 8. S. Soresi, Psicologia dell’handicap e della riabilitazione, Il Mulino, Bologna, 1998, cap. 1. Eventuali lucidi sugli argomenti non trattati dalla presente bibliografia messi a disposizione dalla docente. Pedagogia generale e sociale I e II • Contenuti Introduzione alla Pedagogia della salute. Pedagogia e psicologia della salute. L’educazione terapeutica. Promozione della salute, educazione alla salute, educazione sanitaria e terapeutica. Il ruolo educativo dell’infermiere. Stili di vita e protezione della salute. Tecniche per un’azione educativa condivisa con il paziente. Progettare l’Educazione alla Salute diretta a target mirati: - la pianificazione degli interventi educativi di sviluppo salute; infermieristica - sede di Pordenone - l’identificazione dei bisogni e delle priorità; - la costruzione dei contenuti e dei messaggi efficaci; - l’utilizzazione di metodologie efficaci di comunicazione; - la valutazione dei risultati. Ospedali per la promozione della salute (HPH, dall’inglese Health Promoting Hospital). Esercitazioni pratiche di costruzione di progetti efficaci di promozione della salute e di Educazione terapeutica. • Bibliografia L. Sasso, L. Gamberoni, A. Ferraresi, L. Ribaldi, L’infermiere di famiglia- scenari assistenziali e orientamenti futuri, McGrawHill, 2005. L. Ewles, I. Simnett, Promozione della salute, Ed. Sorbona, Milano. S. Vallenga, Comunicazione per la salute. Forme, modi, tecniche per operatori sanitari e per aziende, Masson, Milano. Glossario per la Promozione della Salute, Organizzazione Mondiale della Sanità, 1998. G.F. D’Ivernois, R. Gagnayre, Educare il paziente, Edizioni Mediserve, Milano, 1998. A.M. Ferraresi, R. Gaiani, M. Manfredini, Educazione terapeutica-metodologie e applicazioni, Carocci Faber, 2004. Sociologia generale • Obiettivi specifici Il corso propone la conoscenza delle normative, degli obiettivi e dei principi dell’integrazione sociosanitaria, modalità operativa fondamentale per intervenire nell’ambito delle problematiche di salute complesse. Affrontare i bisogni complessi, richiede unitarietà di intervento, progetti personalizzati, continuità assistenziale, valutazione multiprofessionale del bisogno, condivisione degli obiettivi, pro- infermieristica - sede di Pordenone gettazione integrata delle risposte, valutazione partecipata degli esiti. L’aumento delle situazioni connotate da cronicità e da un progressivo aggravamento delle condizioni di non autosufficienza ha ampliato la rete dei servizi di cura e di assistenza del territorio con una presenza sempre più significativa di personale infermieristico. Nell’ottica di un forte orientamento all’integrazione sociosanitarie delle risorse professionali del territorio è opportuno valorizzare il ruolo degli infermieri professionali, chiamati a svolgere una funzione importante nella valutazione multidimensionale del bisogno e nella logica della continuità assistenziale. • Contenuti Il contesto sociosanitario attuale e le problematiche della salute - Le criticita’ attuali del sistema sanitario e le nuove sfide; - Il nuovo approccio ai problemi della salute e l’evoluzione delle politiche di welfare; - Sussidiarietà e partecipazione; - L’intervento sistemico e di rete; - Le nuove modalità di organizzazione ed erogazione dei servizi. L’integrazione socio-sanitaria. La normativa. Le nuove modalita’ di organizzazione. Le le nuove risorse - Le normative nazionali e regionali in materia di integrazione socio-sanitaria; - Gli strumenti dell’integrazione sociosanitaria; - Multidisciplinarietà e progetto personalizzato; - Gli strumenti della programmazione locale socio sanitaria: PAT/PDZ; - La rete dei servizi sociosanitari del territorio; - Il volontariato e l’auto muuto aiuto. • Bibliografia Costruire l’integrazione sociosanitaria. 217 Attori, strumenti, metodi, Carrocci, 2005. Rivista delle politiche sociali n. 1/2007: Il sistema sociosanitario in Italia. F. Folgheraiter, La logica sociale dell’aiuto, Erickson, Trento, 2007. P.P. Donati, Manuale di sociologia della famiglia, Laterza, 2005. C. Borzaga, L. Fazzi, Del non profit sociosanitario, Angeli, Milano. CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DELLA DISCIPLINA INFERMIERISTICA E METODOLOGIA DELLA RICERCA Settori scientifico-disciplinari: M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza, MED/45 Fondamenti delle disciplina infermieristica, MED/45 Metodologia della ricerca applicata, M-PSI/01 Psicologia generale, MED/01 Statistica medica, INF/01 Informatica, MED/42 Igiene generale ed applicata • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di offrire elementi metodologici e di contenuto necessari per comprendere l’evoluzione culturale e la specificità disciplinare infermieristica. Si propone, inoltre, di fornire metodi e criteri per l’analisi di una teoria scientifica e di alcuni sistemi di classificazione dei pazienti ed elementi di metodologia della ricerca. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - descrivere ed utilizzare i più comuni strumenti e tecniche epidemiologiche per l’interpretazione dei fenomeni sanitari in ambito collettivo; - escrivere il processo di evoluzione e costruzione di una teoria scientifica nel nursing; analizzare il contributo delle teorie psicologiche per l’interpretazione dei fenomeni di interesse per l’infermieristica e per lo sviluppo della ricerca; 218 - escrivere il processo di ricerca; - identificare il contributo della ricerca per lo sviluppo e il miglioramento dell’assistenza infermieristica; - effettuare una revisione critica della letteratura compresa l’interpretazione degli aspetti metodologici statistici; - organizzare, rappresentare e sintetizzare i dati per ricavare informazioni corrette sul fenomeno oggetto di studio. Al corso è correlato un laboratorio di ricerca bibliografica on line Logica e filosofia della scienza • Obiettivi specifici Alla fine del corso di Logica e filosofia della scienza lo studente dovrà essere in grado di: conoscere i termini fondamentali della logica della ricerca scientifica; comprendere il carattere storico dell’impresa scientifica, con la consapevolezza che essa si colloca in un contesto culturale complesso; comprendere la rilevanza del tema dell’evidenza nelle scienze mediche e infermieristiche; riconoscere i diversi modelli di ragionamento utilizzati nella ricerca scientifica; valutare l’attendibilità dei metodi utilizzati dalla scienza; distinguere proposizioni e teorie scientifiche da proposizioni e teorie pseudoscientifiche; individuare gli elementi di evidenza nella diagnosi clinica. • Contenuti L’evidenza: - definizione, - fondamenti dell’evidenza nel pensiero antico e moderno, - l’evidenza nel metodo scientifico, - l’evidenza in medicina. Il “mito” dell’osservazione nella scienza e il razionalismo critico: - limiti dell’induzione, infermieristica - sede di Pordenone - esperienza e protocolli, - verificazionismo e falsificazionismo, - la scienza su palafitte, - epistemologia ed ermeneutica. Scienza normale e paradigmi: - i problemi della scienza normale, - la crisi del paradigma, - il passaggio ad un nuovo paradigma, - i criteri per la scelta di un nuovo paradigma. Epistemologia e teoria della diagnosi clinica: - l’atto della diagnosi clinica, - la medicina fra storia e tecnologia, - conoscere e ri-conoscere, - dr. Watson e Sherlock Holmes. • Modalità di svolgimento Lezione frontale, analisi di testi, discussione dei contenuti, sintesi guidate. • Bibliografia D. Antiseri, Epistemologia e teoria della diagnosi clinica, in Teoria unificata del metodo, Utet, Torino, 2001, pp. 69-126. G. Federspil, R. Vettor, Teoria La “evidence-based medicine”: una riflessione critica sul concetto di evidenza in medicina, “Ital Heart J Suppl”, 2 (2001), pp. 614-623. T. S. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, tr. it. di A: Carugo, Einaudi, Torino, 1978, passi. M. Marchetto, La scienza moderna. Le origini, il metodo, Sei, Torino, 1995, passi. C. Mazzantini, A. Pieretti, Evidenza, in Enciclopedia filosofica, IV, Bompiani, Milano, 2006, pp. 3886-3892. K. R. Popper, La scienza: congetture e confutazioni, in Congetture e confutazioni. Lo sviluppo della conoscenza scientifica, tr. it. di G. Pancaldi, Il Mulino, Bologna, 1972, pp. 61-115. Di utile consultazione: G. Brianese, a cura di, “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico post-popperiano, Paravia, Torino, 1988. D. Gillies, G. Giorello, La filosofia della infermieristica - sede di Pordenone scienza nel XX secolo, Laterza, Roma-Bari, 1995. Fondamenti della disciplina infermieristica • Obiettivi specifici Analizzare i principali modelli assistenziali alla luce delle teorie dei maggiori esponenti del Nursing. Scegliere interventi infermieristici trasferendo le evidenze scientifiche e teoriche nella pratica clinica. • Contenuti Evoluzione delle teorie infermieristiche. Differenze filosofiche caratterizzanti la concettualità del nursing moderno. Teorie generali del Nursing moderno: Henderson, Roy, Orem, Rogers, Peplau. Approccio qualitativo, quantitativo e di trasferimento dei concetti nella pratica clinica nei diversi contesti lavorativi. Conoscere, comprendere e ragionare in modo critico all’interno dei modelli e dei quadri di riferimento concettuali dei diversi teorici. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali ed interattive con uso di lucidi e materiale per la discussione. Lavori di gruppo, esposizione. • Bibliografia A. Marriner-Tomey, I teorici del Nursing e loro teorie, McGraw-Hill, Milano. R. Canotti, Filosofia e teoria del Nursing, Summa, Padova, 2002. Metodologia della ricerca applicata • Contenuti EBN e sviluppo di linee guida. Evoluzione della concettualità del nursing moderno. Strategie e processi nello sviluppo di teoria del nursing. Il processo di ricerca: 219 la struttura teorica; principali disegni di ricerca; le fasi del processo di ricerca. Elaborazione di un progetto individuale di ricerca. Cenni sulle fasi del processo di ricerca con particolare riferimento alla definizione del problema di ricerca. Riflessione critica e il processo di lettura critica. Strategie di lettura e riflessione critica. Caratteristiche di un articolo di ricerca. Fonti bibliografiche primarie e secondarie. Fonti: biblioteche e banche dati computerizzate. Fasi e criteri di critica di un articolo. • Bibliografia G. Lo Biondo-Wood, J. Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, a cura di J. Sansoni, I ed., McGraw-Hill, Milano, 1997 (ed. orig. col titolo Nursing Research: Methods, Critical Appraisal, and Utilization, Mosby-Year Book, Inc., St. Louis, Missouri, 1994). D.F. Polit, B.P. Hungler, Nursing Research: Principles and Methods, VI ed., Lippincott, Philadelphia, 1999. R. Zanotti, Filosofia e Teoria del Nursing, Summa, Padova, 2002. M. Casati, G. Lazzari, Evoluzione e rilevanza dell’evidence-based nursing: aspetti concettuali e metodologici, Scenario, 3, 2000, pp. 4-13 J. Grimshaw, S. Wallace, I. Russel, Per una base scientifica delle linee-Guida scientifiche, MEDIC, 2, 1994, pp. 109-119. A. Liberati, Guida alla lettura critica di un articolo sulla efficacia di un trattamento, NAM, 2, 1986, pp. 341-350. A. McKibbon, Ricercare le linee guida di pratica clinica, 2001. http://www.praticaclinica.it/lineeguida/s crivere_fr.htlm L. Raimondi, Citare il materiale informatico: nuove entità nelle referenze bibliografiche, Scenario, 17, 4, 2000, pp. 4-7. 220 G. Pomponio, I riassunti strutturati, L’infermieristica basata sulle evidenze, 1, 0, 2000, pp. 7-8. R. Zanotti, Leggere in modo critico un articolo o un report di ricerca: criteri per la valutazione del valore scientifico dello studio, “Nursing Oggi”, 2, 1996. Psicologia generale • Contenuti Teorie della personalità, con particolare riferimento ai modelli: - freudiano; - umanistico-esistenziale (Maslow, Rogers); - dei tratti (Allport, Cattell e Eyseneck); - socio-cognitivo (Kelly, Rotter); - dell’apprendimento e del condizionamento (Skinner, Bandura). Strumenti di valutazione e tecniche di ricerca in questo ambito. Stress: - modelli teorici (con riferimenti al concetto di “adattamento” e “crisi”); - fattori di stress e risposta allo stress; - gestione dello stress. Approcci generali alla ricerca psicologica. • Bibliografia J. M. Darley, S. Glucksberg, R.A. Kinchlea, Psicologia, vol. II (sviluppo, personalità, psicologia clinica e psicologia sociale), Il Mulino, Bologna. Statistica medica • Contenuti I Unità: La rilevazione dei dati Terminologia. Scale di misura. La raccolta dei dati. Universo e campione. II Unità: La rappresentazione dei dati: caso univariato Seriazioni e tabulazioni. Rappresentazioni grafiche. Distribuzione di frequenze. infermieristica - sede di Pordenone III Unità: L’analisi dei dati: caso univariato Indici di posizione. Indici di dispersione. IV Unità: Descrizione e analisi dei dati: caso bivariato Tabelle a doppia entrata. Rappresentazioni grafiche. Associazione. Covarianza. Correlazione. V Unità: Stima intervallare Intervalli di confidenza. Intervalli di confidenza per una proporzione. Intervalli di confidenza per una media. VI Unità: Verifica di ipotesi Il test d’ipotesi. Test chi-quadrato. Test su una media. Test su due medie. Informatica • Contenuti Concetti di base della Tecnologia dell’Informazione Hardware/Software. Tipi di computer. Componenti di base di un personal computer: l’unità centrale di elaborazione (CPU), l’hard disk, i più comuni dispositivi di input/output, i tipi di memoria, i supporti rimovibili come dischetti, zip disk, CD-ROM ecc. Memoria interna: RAM, ROM, cache. Prestazioni dei computer. Tipi di software: software di sistema e software applicativo. Concetti di base del sistema operativo Microsoft Windows Il foglio elettronico Microsoft Excel. La finestra di Excel. Il foglio di lavoro. Inserimento dei dati. Modifica del contenuto di una cella. Scrivere le formule. Nominare le celle: formato delle celle (data, percentuale, infermieristica - sede di Pordenone impostazione numero di cifre decimali, etc.). Formati personalizzati. Copiare le formule. Somma automatica. Inserire le formule dal menu Inserisci con l’opzione Incolla Funzione. La funzione SE. Inserire ed eliminare celle in un foglio. Inserire ed eliminare colonne o righe in un foglio. Copiare e incollare celle, colonne o righe. La formattazione condizionale. alcune funzioni statistiche: Min, Max, Media, Conta. Valori, Var. Pop. Creare un grafico; copia/incolla di grafici in MS Word. Ordinamento. Concetti di base del programma PowerPoint Igiene generale e applicata • Contenuti Definizioni e cenni storici. Il concetto di causa. Misure di frequenza di malattia (incidenza, prevalenza). Confronto fra misure di frequenza. Tipi di studi epidemiologici: - Studi osservazionali. Studi descrittivi (ecologici, trasversali) e studi analitici (coorte, caso-controllo). Misurare l’associazione (rischio relativo, odds ratio): - Studi sperimentali (trial clinici ecc.) Precisione e validità di uno studio. Aleatorietà, bias, confondimento ed interazione. Standardizzazione (diretta, indiretta). Prevenzione. Test diagnostici (sensibilità, specificità). Screening. Fonti di dati epidemiologici. Il questionario. Lettura critica di un articolo scientifico. 221 CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE SANITARIA Settori scientifico-disciplinari: SECS-P/10 Organizzazione aziendale, MED/42 Igiene generale e applicata, MED/45 Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione sanitaria, MED/45 Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione professionale • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di approfondire le metodologie e gli strumenti di analisi delle problematiche organizzative sottostanti la tutela della salute e all’erogazione dell’assistenza infermieristica. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Descrivere ed utilizzare i modelli di analisi delle organizzazioni aziendali applicabili nei micro e macro sistemi sanitari identificandone gli elementi di criticità; Descrivere i metodi e i criteri per la programmazione e la valutazione delle attività e dei servizi sanitari compresi i sistemi di finanziamento, di risk management, di accreditamento e di verifica e revisione della qualità; Identificare le modalità per coinvolgere il cittadino per la riprogettazione e il miglioramento dei servizi sanitari; Identificare i criteri e gli strumenti per il controllo di gestione in ambito sanitario; Analizzare i processi assistenziali secondo i diversi modelli organizzativi identificando le specificità di ruolo, i rapporti professionali tra ciascun operatore sanitario e le strategie di integrazione; Identificare le modalità di determinazione del fabbisogno assistenziale per gruppi omogenei di pazienti da analizzare; L’organizzazione e il funzionamento del sistema sanitario anche attraverso la lettura critica delle norme essenziali di riferimento per la professione. 222 Organizzazione aziendale • Contenuti La riforma del Servizio Sanitario Nazionale L’istituzione del S.S.N. (L. n. 833/78). L’aziendalizzazione del S.S.N. (D.lgs. n. 502/92 e D.lgs. n. 229/99). L’applicazione della riforma nei Servizi Sanitari Regionali. Caratteristiche organizzative delle Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere. Tipologie organizzative delle Aziende sanitarie locali. Caratteristiche organizzative delle Aziende ospedaliere. La Direzione generale dell’Azienda. I Dipartimenti. Analisi comparativa delle organizzazioni sanitarie. Sistemi di Finanziamento in Sanità Rappresentazione dei principali modelli di finanziamento delle organizzazioni sanitarie. Finanziamento pro capite. Finanziamento a prestazione. Altri sistemi di finanziamento non prospettici. Il processo di programmazione e controllo Il budget in sanità. Il processo di budget. La negoziazione. Il controllo di gestione e l’attività di reporting. Metodologie per l’analisi dei processi sanitari in rapporto agli obiettivi di attività. La Valutazione in Sanità Sistemi valutativi utilizzati nelle organizzazioni sanitarie. Strumenti per la valutazione degli obiettivi negoziati. Finalità della valutazione. • Bibliografia E. Borgonovi, Il controllo economico nelle aziende sanitarie, EGEA, 1990. Materiale predisposto per l’argomento in discussione dal docente, in particolare, infermieristica - sede di Pordenone articoli tratti da Mecosan (Management ed Economia Sanitaria). Igiene generale e applicata • Contenuti Elementi di programmazione sanitaria utilizzando la metodologia del problem solving. Programmazione regionale per progetti di qualità nelle aziende sanitarie. Programmazione degli interventi di revisione della qualità. Elementi e metodi di valutazione dei bisogni sanitari. Accreditamento istituzionale e di eccellenza. Dal rischio clinico alla performance. • Bibliografia Testi consigliati N. Dirindin, P. Vineis, Elementi di economia sanitaria, Il Mulino, Bologna, 1999. Materiale predisposto per l’argomento in discussione dal docente. Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione sanitaria • Contenuti Informazioni generali sul metodo e suoi scopi. Brainstorming. Richiamo di alcuni concetti già trattati. Analisi di alcuni casi che richiamano alcuni concetti già trattati su aspetti di organizzazione professionale. Alcuni possibili sviluppi professionali. Richiamo ai principi generali. Analisi delle implicazioni individuali e di gruppo. Descrizione di alcuni scenari possibili. Ipotesi di attuazione di cambiamenti auspicabili. • Bibliografia Pamploni Scarpa, M.G. Coner, Gestione dei processi, Il Sole 24 ore. infermieristica - sede di Pordenone Fondamenti di infermieristica per l’organizzazione professionale • Obiettivi specifici Discutere il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico e i fattori che determinano la complessità organizzativa Confrontare l’efficacia dei diversi modelli di organizzazione dell’assistenza; Individuare le logiche di pianificazione del lavoro assistenziale per gruppi di pazienti. Descrivere il profilo di competenza degli operatori impegnati nei processi di cura e le modalità del lavoro multiprofessionale. Decidere gli strumenti di pianificazione e di documentazione dell’assistenza più pertinenti alle esigenze dei pazienti e dei contesti di presa in carico. Delineare i livelli di sviluppo della professione infermieristica. Ipotizzare strategie efficaci per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro. • Contenuti Modelli organizzativi Dal metodo clinico a quello organizzativo: le difficoltà. I modelli organizzativi per compiti, funzioni, settori, piccole equipes, primary care, case manager: efficacia e livelli di coerenza rispetto ai bisogni degli utenti, operatori e servizi. Dal progetto assistenziale alla pianificazione per gruppi di pazienti: - criteri di classificazione dei pazienti e di analisi della complessità assistenziale; - concetto di complessità organizzativa assistenziale e fattori determinanti; sistemi di classificazione dei pazienti di terza-quarta generazione. Infermieri e il lavoro in team Il concetto di ruolo, funzione, attività, responsabilità ed autonomia professionale. Il personale di supporto: ambiti di attribuzione e nodi problematici. 223 Studi di efficacia sullo skill mix del personale di assistenza e sul lavoro multidisciplinare. Il profilo degli altri operatori: fisioterapisti, ostetriche, tecnici di laboratorio e radiologia medica, dietisti. Dal piano personalizzato al progetto Assistenza infermieristica standardizzata e personalizzata: il decision making e i criteri di selezione dei pazienti. Gli strumenti di pianificazione: piano personalizzato, standard, clinical pathways, PDTA. La pratica infermieristica di base, esperta ed avanzata e i livelli del governo dei processi assistenziali I livelli della pratica infermieristica di base, esperta ed avanzata. La dirigenza infermieristica e i modelli organizzativi di servizio infermieristico. La dirigenza infermieristica nelle strutture dipartimentali, complesse e semplici. Da studente a infermiere Le strategie per un inserimento efficace nell’organizzazione: progettare il proprio inserimento e adattarsi alla vita in turno. Perché gli infermieri sono in pochi? Alcuni criteri di analisi della carenza infermieristica e le possibili soluzioni. • Modalità di svolgimento Lezione di gruppo; lezione con intervista a testimoni privilegiati; lezione con racconti a viva voce: neo infermiere dopo i primi 6 mesi di lavoro (20’). Discussione. • Bibliografia P. Barelli, G. Pallaoro, S. Perli, S. Strimmer, L. Zattoni, Modelli di organizzazione dell’assistenza: sono efficaci?, Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006 (1): 35-42; E. Allegrini, P. Maimeri, C. Ferrari et al., Sistemi di classificazione dei pazienti, Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006; 25(1): 56-61; R. Brolis, N. Postal, R. Povoli, Lavorare in 224 gruppo: la collaborazione medici-infermieri, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2006(2): 84-88. Appendice normativa DM 14 settembre 1994 n. 1994; Legge 42/99; Legge 10 agosto 2000 n. 251; L. 8 gennaio 2002 n. 1; DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D CCNL 1998-2000. Legge 43/2006 L. Benci, L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234; A. Palese, R. Cabarcas, R. Dotti, O. Riboli, Documentazione scritta (consegne e piani di assistenza), Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006; 25(2): 109-115; C. Benaglio, L. Piffer, M. Sperotto, S. Vezzosi, E. Albanese et al,. Modelli innovativi della continuità dell’assistenza: dalle consegne alla consegna al letto del malato, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2006(2): 105-109. Opzionale L. Saiani, A. Palese, Guida per pianificare lo sviluppo professionale e documentare le competenze, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002; 21(2): 3-45; L. Cunico, P. Chinchiolo, S. Rigoni, E. Vallaperta, L’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro, Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006(2): 88-92. A. Baldissera, A. Palese et al., Il lavoro a turno negli ospedali: modelli organizzativi a confronto, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2001; 20 (4): 220-229; infermieristica - sede di Pordenone CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI ETICA E RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE Settori scientifico-disciplinari: IUS/07 Diritto del lavoro, MED/43 Medicina legale, MED/02 Bioetica, MED/45 Etica e deontologia professionale, MED/45 Fondamenti delle disciplina infermieristica • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di fornire i fondamenti della deontologia professionale, etica e bioetica per l’esercizio professionale necessari per affrontare consapevolmente e attivamente i dilemmi etici. Si propone inoltre di fornire strumenti conoscitivi e metodologici per utilizzare correttamente le fonti del diritto con particolare riferimento alla materia sanitaria, alla tutela del lavoro e della medicina legale ai fini dell’esercizio della professione. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Descrivere la storia dell’infermieristica come processo di professionalizzazione ed evoluzione del pensiero assistenziale; Descrivere il ruolo del collegio professionale per la tutela del cittadino e la promozione della professione infermieristica; Descrivere gli ambiti e le tipologie di responsabilità, con particolare riferimento alla responsabilità professionale; Analizzare i rapporti tra gli aspetti medico-assistenziali e quelli normativo-giuridici nel contesto sociosanitario in cui viene svolto l’esercizio professionale, con particolare riferimento agli aspetti di medicina legale della previdenza e della sicurezza sociale per il lavoratore e per il cittadino; Individuare gli aspetti normativi e di responsabilità dell’attività libero professionale ed in regime di rapporto di lavoro dipendente. Ad integrazione del corso è previsto il seminario interdisciplinari: Strategie alternative alla trasfusione di emoderivati. infermieristica - sede di Pordenone Diritto del lavoro • Contenuti Fonti del diritto. Concetti essenziali. Principi costituzionali del diritto alla salute: art. 32 e art. 38. Evoluzione legislativa del diritto sanitario. La riforma del pubblico impiego. Il nuovo rapporto di lavoro di diritto privato. La riforma del Pubblico impiego alla luce del D.lgs 29/93. Le modifiche introdotte dal D.Lgs 30 marzo 2001 n. 165. Il rapporto di lavoro del personale dipendente dal SSN. Stato giuridico del personale dipendente. Costituzione del rapporto di lavoro. Diritti e doveri del dipendente. La classificazione del personale. Il personale convenzionato. La contrattazione collettiva. La dirigenza del ruolo sanitario. L’attività libero-professionale e le incompatibilità. La Responsabilità Giuridico-Professionale: la responsabilità penale, civile e disciplinare. L’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (D.P.R. 1124/65 e Legge 38/2000). L’assicurazione obbligatoria contro l’invalidità pensionabile (INPS). La causa di servizio nel pubblico impiego: evento dannoso, fatti di servizio, rapporto di causalità e con causalità. Prestazioni e certificazione sanitaria. L’invalidità civile. La tutela della privacy: nozioni e definizioni generali in materia di diritto alla privacy. • Bibliografia Materiale fornito dal docente relativo ai vari argomenti di volta in volta trattati. 225 Medicina legale • Contenuti De rebus medicis sub specie juris: ambiti di interesse e partizione della medicina legale. Le conseguenze delle lesioni: menomazione, disabilità, handicap. Rerum conoscere causas: natura, tipi, mezzi lesivi, modalità e tempo di provocazione, ecc., delle lesioni traumatiche. Nesso di causalità materiale. Tanatologia (compresa la normativa sui trapianti/espianti). Reato. Definizioni, nozioni e fattispecie. Il nesso di causalità giuridica. Imputabilità e capacità d’intendere e volere. Reati di particolare interesse medicolegale: lesioni personali, segreto professionale e d’ufficio. Normativa speciale d’interesse medicolegale: L. 194/1978; L. 675/1996. Medicina legale in materia civilistica: elementi in tema di diritti della persona, diritto di famiglia con particolare riguardo al matrimonio e alla filiazione. I negozi giuridici: validità del consenso. L’errore professionale. La responsabilità professionale per danno da errore professionale colpevole. • Bibliografia Qualsiasi testo universitario di medicina legale e delle assicurazioni, edizione recente per l’aspetto dell’aggiornamento normativo. Bioetica • Obiettivi specifici Al termine del Corso lo studente dovrà essere in grado di: - delineare i caratteri generali della bioetica e le principali concezioni bioetiche; - individuare i termini essenziali dei principali problemi della bioetica medica; - orientarsi nei dibattiti bioetica; - individuare nei casi clinici gli elementi etici ed impostarne l’analisi; 226 - analizzare ed argomentare i problemi etici posti dal living will. • Contenuti Oggetto, caratteri, genesi storica della bioetica. Principali ambiti e problemi della bioetica medica. Principali concezioni bioetiche e relativi concetti e criteri. Criteri per l’analisi etica dei casi clinici. Il living will nel dibattito italiano. • Modalità di svolgimento Lezione frontale e dialogata. Discussione di testi. Analisi e discussione di casi clinici. • Bibliografia Testi base Materiale didattico fornito durante il corso. S. Spinsanti, Bioetica e nursing. Pensare, riflettere, agire, McGraw-Hill, Milano, 2001. S. Privitera, S. Leone, a cura di, Nuovo dizionario di bioetica, Città Nuova, Roma, 2004 (alcune voci). E. Le caldano, a cura di, Dizionario di bioetica, Laterza, Roma, 2002 (alcune voci). F. Turoldo, a cura di, Le dichiarazioni anticipate di trattamento. Un testamento per la vita, Gregoriana, Padova 2006 Ulteriori indicazioni bibliografiche per eventuali approfondimenti saranno fornite durante il corso. Etica e deontologia professionale • Obiettivi specifici Alla fine del seminario i partecipanti saranno in grado di: - conoscere e analizzare i contenuti e le tipologie della responsabilità professionale e i riferimenti per l’esercizio professionale; - riconoscere i valori ed i principi che sono alla base della professione infermie- infermieristica - sede di Pordenone ristica ed i loro rapporto con i diritti del cittadino ammalato, del bambino ospedalizzato e del morente; - conoscere i principi della deontologia sanitaria ed le interazioni fra le seguenti discipline: deontologia, etica, bioetica e diritto positivo; - conoscere la struttura e i principali contenuti del codice deontologico dell’infermiere del 1999; - analizzare criticamente i contenuti del codice deontologico; - conoscere i metodi di ragionamento applicabili alla pratica professionale per affrontare problemi di carattere eticodeontologico; - conoscere gli organi di rappresentanza della professione: il Collegio IP.AS.VI e la Federazione Nazionale Collegi, con i cambiamenti prospettati dalla nuova normativa sugli Albi professionali. • Contenuti La responsabilità professionale e le norme dell’esercizio professionale. La deontologia ed i rapporti con l’etica, la bioetica, il diritto positivo. Le carte dei diritti del cittadino ammalato, del morente, del bambino ospedalizzato. Il rapporto tra principi e valori etici e doveri del professionista. Il codice deontologico dell’infermiere e il patto infermiere cittadino: gli standards assistenziali, identità e decoro professionali, il comportamento eticamente responsabile. Ruolo dell’infermiere, natura e paradigmi del nursing. Lo sviluppo della competenza del professionista: formazione continua, consulenza e supervisione, La formazione degli studenti, dei neo assunti, del personale di supporto. Il nucleo relazionale nelle professioni di aiuto: il prendersi cura della persona, l’empatia e il contatto emotivo; le competenze relazionali nel team: la comunica- infermieristica - sede di Pordenone zione professionale ed organizzativa. I dilemmi etici all’inizio e alla fine della vita: incertezze, valori e indirizzi deontologici. Alla fine della vita: eutanasia, accanimento terapeutico, abbandono terapeutico o cure di accompagnamento? Il consenso informato: criticità o e responsabilità dei professionisti. Lo sviluppo e le caratteristiche della coscienza etica: dai valori e principi all’agire quotidiano. Consapevolezza e competenza etica: mappe e risorse per la resilienza del professionista. • Bibliografia S. Spinanti, Bioetica e Nursing, McGrawHill. C. Calamandrei et al., Commentario al nuovo codice deontologico dell’infermiere, McGraw-Hill. M. De Hennezel, La morte amica, Bur. M. De Hennezel, La dolce morte. P. Cattorini, Bioetica: metodo ed elementi base per affrontare i problemi clinici, Masson. D.Gracia, Fondamenti di bioetica, San Paolo. Spagnolo et al., Etica e giustizia in sanità, McGraw-Hill. Santosuosso, a cura di, Il consenso informato, Cortina ed. Dir 4.4.2001 Parlamento Europeo Disposizioni…relative all’applicazione della buona pratica clinica nell’esecuzione della sperimentazione clinica di medicinali ad uso umano. AMM Dichiarazione di Helsinki / Dichiarazione di Oviedo. Ministero Salute Attività Comitati Etici Circ. Min. n.6 2 settembre 2002. Per i singoli argomenti si fornirà una indicazione bibliografica specifica da utilizzare durante il corso ed inoltre una bibliografia generale facoltativa per i successivi approfondimenti. 227 Fondamenti della disciplina infermieristica • Obiettivi specifici Contribuire a costruire un’identità professionale dell’infermiere basata su fondamenti storico-disciplinari per l’acquisizione della competenza tecnica esclusiva e dell’ideale di servizio all’uomo. Collocare la storia dell’assistenza nell’ambito della storia generale dell’umanità al fine di identificare i presupposti storici della nascita dell’assistenza infermieristica. Identificare la storia dell’assistenza infermieristica come cammino del processo di professionalizzazione e come momento evolutivo del pensiero assistenziale di ordine specialistico. • Contenuti Storia dell’assistenza. Accenni sulle civiltà antiche ed era precristiana. L’essenza maschile e femminile nell’assistenza. Cristianesimo: l’assistenza nella chiesa. Medioevo e umanesimo: peste e povertà, la riforma degli ordinamenti, i lazzaretti mediterranei. Età della riforma: l’assistenza ai poveri, le confraternite: storia locale. XVII-XVIII secolo: i riformatori dell’assistenza, il pensiero di Vincenzo de Paoli, illuminismo e assistenza. Storia dell’assistenza infermieristica. Nascita dell’assistenza infermieristica, del pensiero disciplinare e del corpus professionale. Ottocento italiano ed europeo: Florence Nightingale, H. Dunant e la nascita della Croce Rossa. Il novecento italiano: evoluzione dalla nascita delle scuole convitto ai collegi professionali. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali attive; lettura critica e 228 commentata di testi, documenti e cronache; visite guidate. • Modalità d’esame Esame orale, integrata con gli altri insegnamenti del Corso. • Bibliografia Per l’esame E. Manzoni, Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Masson, Milano, 1996. F. Nightingale, Lettere alle infermiere, Consociazione nazionale IPASVI, Roma. Generale di approfondimento: G. Bon, Abitare la linea del tempo: il Valore della memoria per la professione infermieristica nella stagione del mutamento, Nursing Oggi, 2001, 3, pp. 12-21. V. Baldini, Il percorso di legittimazione storica e scientifica del gesto di cura: una rifles- infermieristica - sede di Pordenone sione sulla saga della professione infermieristica, Nursing Oggi, 2000, 3, pp. 12-19. R. Castenetto, a cura di, La carità in un borgo friulano tra medio evo ed età moderna, Centro culturale A. Del Noce, Pordenone, 2002. H. Dunant, Souvenir di Solferino, Roma, C.R.I. E. Lamboglia, Lo sviluppo storico e sociale della conoscenza infermieristica in Italia, Nursing Oggi 1999, 1, pp. 20-25. O. Passera, Assistenza infermieristica, storia sociale, Editrice Ambrosiana, Milano, 1993. N.E. Vanzan Marchini, a cura di, Venezia e i lazzaretti mediterranei, Edizioni della Laguna, 2004. F. Nightingale, Notes on nursing. What it is and what it is not, N.Y.D. Appleton and Company, 1898. corso di laurea in infermieristica sede di Udine infermieristica - sede di Udine I anno CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI INFERMIERISTICA Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/01 Psicologia generale, SPS/07 Sociologia generale, MED/45 Infermieristica generale I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI PREVENZIONE E SICUREZZA Settori scientifico-disciplinari: MED/42 Igiene generale, MED/44 Sicurezza nei luoghi di lavoro, MED/45 Infermieristica preventiva I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI BASI MOLECOLARI DELLA VITA Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Biochimica, BIO/13 Biologia applicata, MED/03 Genetica medica I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI BASI MORFO-STRUTTURALI DEL CORPO UMANO Settori scientifico-disciplinari: BIO/17 Istologia, BIO/16 Anatomia umana I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. 231 CORSO INTEGRATO DI BASI FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Settori scientifico-disciplinari: FIS/07 Fisica applicata, BIO/09 Fisiologia I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI BASI DI PATOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Patologia generale, MED/04 Fisiopatologia, MED/04 Immunologia, MED/07 Microbiologia, microbiologia clinica I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA Settori scientifico-disciplinari: MED/05 Patologia clinica, BIO/14 Farmacologia, MED/45 Metodologia clinica applicata I programmi saranno comunicati dai docenti del corso entro l’inizio delle lezioni. 232 infermieristica - sede di Udine II anno CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Medicina interna, MED/17 Malattie infettive, MED/38 Pediatria generale e specialistica, MED/06 Oncologia medica, BIO/14 Farmacologia, MED/45 Infermieristica clinica in area medica, MED/45 Infermieristica clinica pediatrica, MED/45 Infermieristica clinica nell’oncologia e nelle malattie infettive, MED/49 Scienze tecniche dietetiche applicate • Obiettivi generali del corso Sviluppare competenze di pianificazione e gestione dell’assistenza alle persone con problemi respiratori (restrittiviostruttivi, acuti e cronici, neoplasia), cardiocircolatori (scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica, ipertensione), gastrointestinali, nefropatici, metabolici, oncologici, infettivi e la gestione dei problemi più frequenti dell’età pediatrica; Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Indicare i criteri per l’accertamento infermieristico e definire i problemi assistenziali che l’infermiere puÚ gestire in autonomia o in interdipendenza ad altre figure professionali; Definire il piano di assistenza per le persone con problemi respiratori, cardiologici, cerebrovascolari, nefropatici, oncologici, metabolici, infettivi di media complessità; Indicare i criteri di gestione della terapia farmacologica (compresa la chemioterapia) e delle altre applicazioni diagnosticoterapeutiche prescritte, monitorando gli effetti e gli effetti collaterali; Definire i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico necessario al paziente con problema di salute media complessità, anche in interdipendenza con altre figure professionali, invidiando le strategie di educazione alimentare; Descrivere le evidenze sulla base delle quali realizzare gli interventi tecnici di competenza infermieristica; Individuare il ruolo della nutrizione nel recuperare una condizione di salute compromessa o nel rallentare l’evoluzione di una patologia in atto e quello della dietoterapia negli interventi di prevenzione secondaria e terziaria; In particolare lo studente saprà: Educare, motivare, sostenere il singolo e la collettività a migliorare il proprio stato di salute e la propria qualità di vita. Medicina interna • Obiettivi specifici Descrivere gli aspetti fondamentali che concernono l’epidemiologia, la diagnosi, il trattamento e la riabilitazione delle patologie internistiche maggiormente rappresentative della nosologia osservabile nelle strutture sanitarie regionali. Identificare le manifestazioni cliniche delle patologie: cardiovascolari, respiratorie, dismetaboliche, gastrointestinali, renali. • Contenuti Parametri vitali. Polso arterioso: caratteristiche, sedi. Pressione arteriosa e sua misurazione. Temperatura corporea: febbre e tipi di febbre. Respirazione normale e tipi di respiro patologico. Manifestazioni cliniche generali. Cianosi e tipi di cianosi. Dispnea: definizione e tipi di dispnea. Emottisi -ematemesi- melena. Edema: cenni di fisiopatologia. Shock: classificazione, fisiopatologia e cenni di terapia. infermieristica - sede di Udine Sincope: classificazione e manifestazioni cliniche e cenni di terapia. Trasudati ed essudati. Malattie dell’apparato cardiovascolare Cardiopatie valvolari: cenni. Dolore toracico. Cardiopatia ischemica. Angina pectoris: caratteristiche, manifestazioni cliniche e terapia. Infarto miocardico: caratteristiche, manifestazioni cliniche e terapia. Scompenso cardiaco: classificazione, fisiopatologia e cenni di terapia. Ipertensione arteriosa: meccanismi fisiopatologici, strategie clinico-diagnostiche e schemi di terapia. Cenni di Elettrocardiografia. Malattie dell’apparato respiratorio Bronchiti acute e croniche. Asma. Insufficienza respiratoria (cenni). Tromboembolia polmonare. Broncopneumopatie ostruttive, croniche. Malattie dismetaboliche Diabete mellito: classificazione del diabete, manifestazioni cliniche, complicanze, terapia. Obesità. Ipo e ipertiroidismo. Sindrome metabolica. Malattie dell’apparato gastrointestinale Epatiti virali acute e croniche: terapia medica. Itteri: classificazione, eziopatogenesi, diagnosi e terapia. Ascite: meccanismi patogenetici e terapia. Encefalopatia epatica: classificazione, gradi di coma epatico, cenni di fisiopatologia, terapia e gestione del paziente. Epatopatie da farmaci. Epatopatia da alcool. Sindromi cliniche correlate all’abuso di alcolici. Epatocarcinoma. Malattie dell’apparato urinario: insufficienza renale acuta e cronica; cenni sulle metodiche della dialisi. • Modalità di svolgimento Lezione. 233 • Bibliografia Brunner Suddarth, Nursing medico e chirurgico, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana, Milano, 2000. Malattie infettive • Obiettivi specifici Formare lo studente riguardo le problematiche infettivologiche di maggiore valenza epidemiologica nella realtà nazionale. In particolare istruire lo studente sulla realtà del rischio infettivo in ambito comunitario e nosocomiale, con cenni sulle modalità di prevenzione. • Contenuti Principi generali dell’approccio alle problematiche infettivologiche. Le patologie infettive a trasmissione parenterale (epatiti virali - HIV). Le patologie infettive a trasmissione aerogena (TBC - Malattie esantematiche.) Le patologie infettive a trasmissione orofecale (diarree infettive). Le patologie infettive a trasmissione per contatto (il rischio infettivo nosocomiale). Il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso. Le principali patologie infettive di comunità - le patologie da emporiatria. Il rischio biologico per gli operatori sanitari. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Seminari interattivi su argomenti condivisi. • Bibliografia Materiale didattico fornito durante le lezioni. M. Moroni, R. Esposito, F. De Lalla, Malattie Infettive, VI ed., Masson, Milano, 2004. 234 Pediatria generale e specialistica • Obiettivi specifici Conoscere l’accrescimento normale e l’accrescimento patologico. Riconoscere i gruppi sintomatologici più comuni in età pediatrica ed essere in grado di valutarli in rapporto alla gravità ed alla età del bambino. • Contenuti L’accrescimento: fisiologia e patologia, lo sviluppo neurologico e psicologico, malattie infettive e vaccinazioni, tosse, dispnea ed infezioni respiratorie, lo svezzamento; elementi di nutrizione in pediatria, vomito, diarrea; le gastroenteriti e la celiachia, la febbre; le convulsioni febbrili; le meningiti, le infezioni urinarie; l’anuria e l’ematuria, il dolore nel bambino, i tumori nel bambino. • Modalità di svolgimento Lezioni. • Bibliografia Fotocopie e dispense fornite dal docente. Oncologia medica • Obiettivi specifici Acquisire conoscenze sulla epidemiologia e sulle misure di prevenzione primaria e secondaria (screening) delle neoplasie, sui meccanismi biologici alla base delle malattie neoplastiche, sulla storia naturale dei tumori più frequenti, sulla presentazione clinica, sull’iter diagnostico-terapeutico delle principali neoplasie. • Contenuti Epidemiologia, eziologia e fattori di rischio dei tumori. Aspetti clinici generali in oncologia. Caratteristiche della neoplasia. Vie di diffusione, stadiazione, fattori prognostici generali, il follow-up, la prevenzione. I percorsi diagnostici e terapeutici. Le finalità della terapia. Chemioterapia, radioterapia; chirurgia. L’infor- infermieristica - sede di Udine mazione in oncologia. Le cure palliative e l’assistenza al paziente terminale. • Modalità di svolgimento Lezioni. • Bibliografia Fotocopie, dispense, lezioni disponibili online. Farmacologia • Obiettivi specifici Descrivere e discutere sui concetti generali di farmacocinetica, farmacodinamica e tossicologia in relazione alle problematiche d’uso dei farmaci nell’uomo. Identificare e definire il significato degli effetti dei farmaci nell’animale e nell’uomo. Descrivere le interazioni fra farmaci. Spiegare la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche e allo stato di salute. Individuare i principi fondamentali della terapia farmacologica riferita ai principali gruppi di farmaci: indicazioni,controindicazioni, tossicità, modalità di somministrazione e di conservazione. • Contenuti Farmacocinetica Assorbimento dei farmaci: meccanismi di passaggio attraverso le membrane in relazione alle caratteristiche chimico fisiche, alle forme farmaceutiche e al grado di ionizzazione delle molecole. Vie di somministrazione. Ricircolo enteroepatico. Distribuzione dei farmaci: in relazione alle loro caratteristiche chimico fisiche,alla composizione tissutale, nonché ad altri fattori condizionanti quali vascolarizzazione, legame farmaco-proteico e barriere anatomiche. Biotrasformazione dei farmaci: ruolo degli enzimi microsomiali, principali biotrasformazioni, inibitori ed induttori enzimatici. infermieristica - sede di Udine Escrezione dei farmaci: latte, bile, urine, aria espirata. Interazioni farmacocinetiche. Farmacodinamica Interazione farmaco-recettori; farmaci agonisti ed antagonisti competitivi e non competitivi; effetto principale, effetti secondari e collaterali; dose, frequenza, modalità di somministrazione; interazioni farmacodinamiche; variabilità individuale alla risposta: iper- iporeattività, tolleranza, reazioni allergiche; sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci; farmacovigilanza. Farmaci in condizioni fisiologiche e/o parafisiologiche peculiari. Farmacologia prenatale, perinatale e pediatrica, farmaci ed allattamento, farmacologia geriatria. Nozioni di base relative ad azione, efficacia e tossicità delle principali classi di farmaci. Analgesici: anestetici locali, anestetici generali, narcotici e FANS. Miorilassanti, colinergici e anticolinergici, sinpaticomimeticimemsimpaticolitici, antistaminici; neuropsicofarmaci: anticolinesterasici; antiepilettici, ansiolitici, antidepressivi antipsicotici, droghe d’abuso. Cardiovascolari: inotropi, antiipertensivi, antianginosi, antiaritmici, diuretici. Anticoagulanti, antiasmatici. Gastrointestinali: antiemetici, antiulcera, antidiarroici, purganti. Insulina e ipoglicemizzanti orali. Ormoni tiroidei e farmaci antitiroidei. Corticosteroidi. Immunospppressori. Chemioterapici: antibiotici, antitubercolari, antineoplastici. Interferoni. Antidoti. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. 235 • Bibliografia M. Furlanut, Farmacologia generale clinica per le lauree triennali, Piccin, Padova, 2003. Infermieristica clinica in area medica • Obiettivi specifici Descrivere la responsabilità dell’infermiere nella gestione e somministrazione dei farmaci precisando: i criteri per una gestione sicura delle prescrizioni terapeutiche; le strategie di accertamento e monitoraggio degli effetti, degli effetti avversi e dei rischi secondari alla somministrazione della terapia; le strategie educative per sviluppare l’aderenza alla terapia e l’autogestione. Individuare gli effetti della malattia cronica sulla persona assistita. Accertare, pianificare e valutare l’assistenza alle persone affette da problemi cardiaci, respiratori, epatopatici, metabolici e renali (ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco, asma, BPCO, epatopatia, cirrosi epatica, diabete, insufficienza renale cronica). • Contenuti La competenza dell’infermiere nell’applicazione delle prescrizioni diagnosticheterapeutiche (DM 739/94): I concetti chiave per un approccio responsabile Il concetto di prescrizione e le forme di prescrizione. La gestione della prescrizione e la responsabilità nella sicurezza dell’utente. Diritti e responsabilità dell’utente che riceve il farmaco. Le fonti di informazione: la farmacopea ufficiale, i modi di consultazione. I contenuti della responsabilità infermieristica La responsabilità professionale civile, penale e disciplinare nella gestione della terapia e nella conservazione dei farmaci. La gestione degli errori di terapia, di som- 236 ministrazione, di conservazione. Alcune situazioni particolari. Tenuta farmaci indicazioni operative. Gestione del registro stupefacenti. Responsabilità deontologica ed etica nella sperimentazione dei farmaci: il consenso informato. I contenuti dell’agire infermieristico nell’applicazione delle prescrizioni terapeutiche Misure di sicurezza per la somministrazione: regole generali, calcolo di dosaggi e dei tempi di somministrazione. L’accertamento iniziale e continuo come strategia per monitorare gli effetti terapeutici e gli effetti avversi: osservazione, anamnesi infermieristica, fattori fisiologici, fattori psicosociali, bisogni. Lo sviluppo delle capacità di autoassistenza: l’educazione alla gestione autonoma dei farmaci prescritti: compliance, aderenza terapeutica e inefficace adesione al regime terapeutico. Il contributo degli infermieri per le persone affette da malattia cronica e acuta Definizione, prevalenza, cause. I concetti chiave della cronicità: coping, autogestione - self care, risorse personali, famigliari ed ambientali. I problemi principali delle persone con problemi cronici. La specificità dei luoghi di cura: dall’ospedale al territorio, dalla gestione dei professionisti all’autoassistenza. La persona con problemi di ipertensione L’accertamento dei fattori di rischio e le strategie di promozione della salute e di educazione terapeutica: la difficoltà dell’aderenza alle indicazioni terapeutiche nei problemi di salute senza sintomi. La persona con scompenso cardiaco congestizio L’accertamento infermieristico e le strategie di intervento nei principali problemi della persona: intolleranza all’attività, affaticamento, eccessivo volume di liquidi, astenia, impotenza. infermieristica - sede di Udine Le strategie di intervento in collaborazione ad altri operatori per la prevenzione delle complicanze. La persona con asma L’accertamento d’urgenza e gli interventi nell’asma acuto. L’educazione terapeutica: il ruolo delle strategie di coping, dell’autosomministrazione di farmaci e del controllo dell’incertezza nella gestione della malattia: utilizzo inalatori, monitoraggio picco di flusso. La persona con BPCO L’accertamento infermieristico e le strategie di gestione dei principali problemi della persona: alterazione dello scambio gassoso, inefficace modello di respirazione, liberazione inefficace vie aeree, intolleranza all’attività, deficit cura di sé, coping inefficace, alterazione nutrizionale, alterazione del sonno. La gestione dell’ossigenoterapia (nei diversi metodi e strumenti) e delle procedure di aspirazione delle vie aeree superiori. I criteri di monitoraggio dell’evoluzione delle condizioni della persona. La persona con cirrosi epatica L’accertamento infermieristico e le strategie di intervento nei principali problemi della persona: intolleranza all’attività, malnutrizione, compromissione dell’integrità cutanea, rischio di lesioni e sanguinamento alterazione del volume di liquidi. Criteri di monitoraggio e trattamento di rischi o delle complicanze potenziali: sanguinamento, emorragia, encefalopatia, sovraccarico di liquidi. Le strategie assistenziali nelle procedure particolari: biopsia epatica e nella paracentesi. La persona con diabete L’accertamento infermieristico e le strategie di intervento nella persona diabete tipo 1 e 2: trattamento dietetico, il ruolo dell’esercizio fisico, il monitoraggio dei parametri significativi. 237 infermieristica - sede di Udine L’educazione terapeutica alla persona con diabete: la terapia farmacologia (insulinica ipoglicemizzanti orali), la cura del piede, degli occhi, e il controllo fattori di rischio per la prevenzione delle complicanze. Le strategie di monitoraggio e di gestione nelle principali complicanze nel: sovraccarico di liquidi, ipopotassiemia, iperglicemia e chetoacidosi, ipoglicemia. La persona con insufficienza renale L’accertamento e le strategie di intervento nella persona nei principali problemi: accumulo di liquidi, deficit nutrizionali, intolleranza all’attività, insufficiente conoscenza, diminuzione autostima. Criteri di monitoraggio e trattamento di rischi o delle complicanze potenziali. • Modalità di svolgimento Lezione frontale (sonfronto con esperto). Discussione su situazioni cliniche strutturate. Visione e commento di materiale audiovisivo. Laboratorio (sperimentazione di competenze specifiche su situazioni simulate). • Bibliografia Palummeri, Molina, Cattabiani, Le basi farmacologiche della pratica infermieristica, Editrice Ambrosiana, Milano, 1991. Codice deontologico italiano 27/02/99, Federazione italiana collegi IPASVI. DM n. 739 del 14 settembre 1994, profilo professionale. DM 3 agosto 2001, approvazione del registro di carico e scarico delle sostanze stupefacenti e psicotrope per le unità operative. Brunner Suddarth, Nursing medico e chirurgico, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana, Milano, 2000. Per consultazione R.F. Craven, C.J. Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana, Milano, 1998. L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, Milano, 2000. G.K. McFarland, E.A. McFarlane, Procedure diagnostiche per infermieri e protocolli, McGraw-Hill, Milano, 1995. S. Fucci, La responsabilità nella professione infermieristica, Masson, Milano, 1998. P. Frati, Diritto Sanitario, deontologia generale e bioetica applicata, Masson, Milano. Infermieristica clinica pediatrica • Obiettivi specifici Al temine del corso lo studente sarà in grado di: osservare il bambino rispetto ad età patologia e contesto familiare; formulare pieni di assistenza standard riferiti ai quadri clinici più frequenti ed applicare le tecniche infermieristiche più comuni. • Contenuti I modelli organizzativi in area pediatrica, le caratteristiche strutturali dei reparti di pediatria Il processo assistenziale in area pediatrica: adattamenti rispetto all’età del bambino, ruolo attivo dei genitori nell’assistenza Prestazioni infermieristiche: osservazione, rilevazione dei parametri vitali, aspetti tecnici I bisogni fondamentali in età pediatrica Osservazione ed assistenza al neonato ed alla madre nei primi giorni di vita Pianificazione assistenziale correlata ad alcune condizioni fisiopatologiche trattate nel corso di pediatria (con particolare riferimento ai problemi di respirazione, alimentazione, mantenimento della temperatura corporea). • Modalità di svolgimento Lezioni frontali partecipate. • Bibliografia Testi di riferimento (non obbligatori): 238 L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche, Ed. Sorbona, Milano, 1996. P.Badon, S. Cesaro, Manuale di nursing pediatrico, Editrice Ambrosiana, Milano, 2002. C. Kenner, J. Wright Lott, Comprehensive Neonatal Nursing, Saunders, 2003. Infermieristica clinica nell’oncologia e nelle malattie infettive • Obiettivi specifici Approfondire interventi di educazione terapeutica rivolti alla persona e alla famiglia al fine di promuovere stili di vita sani ed informare sui programmi di screening. Promuovere il processo di adattamento biofisico e psicosociale della persona con diagnosi di cancro nei diversi stadi della malattia. Identificare i problemi ed i bisogni correlati alle diverse patologie infettive acute, sub-acute e croniche. Identificare i problemi ed i bisogni correlati alle diverse patologie infettive ad elevata complessità gestionale. Definire le priorità relative alla gestione della terapia antimicrobica nelle patologie infettive acute e croniche. Individuare le competenze specifiche ed i corretti comportamenti per l’assistenza a persone affette da patologie infettive a differente modalità di trasmissione (nello specifico, trasmissione oro-fecale: diarree infettive, epatite A; trasmissione aerogena: tubercolosi; trasmissione parenterale: HIV ed epatiti virali; trasmissione da contatto: il rischio infettivo nosocomiale correlato ai comportamenti degli operatori sanitari). Identificare ed applicare le misure di protezione individuale ed ambientale nei confronti del rischio biologico per gli operatori sanitari. Identificare le strategie di prevenzione e controllo delle infezioni correlate alle organizzazioni sanitarie di competenza infermieristica. infermieristica - sede di Udine • Contenuti Fattori di rischio dei tumori. Misure di promozione della salute. Ruolo dell’infermiere nella partecipazione a programmi di screening e diagnosi precoce per soggetti a rischio. Impatto del tumore e della sua cura a livello fisico, psicologico, sociale. Strategie di coping. Interventi per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Gestione infermieristica del lutto durante le fasi della malattia. Elaborazione del lutto secondo E. Kubler Ross. Accertamento, attraverso l’uso di scale specifiche, dei problemi più frequenti quali:alterazione dell’immagine corporea. Effetti della soppressione del midollo osseo (anemia, neutropenia, piastrinopenia); alopecia, mucosite, nausea e vomito, deficit nutrizionali, dolore, fatigue,alterazioni dell’eliminazione intestinale, tossicità renale; gestione dei sintomi e assistenza di sostegno. Identificazione, secondo le priorità di intervento, di diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi sulla base dei dati a disposizione e delle peculiarità e condizioni della persona. Linee guida generali relative alle modalità comportamentali degli operatori sanitari e precauzioni standard finalizzate a ridurre il rischio infettivo per operatori e pazienti. Le misure di isolamento in ospedale basate sulle vie di trasmissione delle infezioni. Infezione da HIV: riferimenti normativi, problematiche gestionali ed interventi infermieristici: adesione regime terapeutico, rischio di isolamento sociale. Tubercolosi: riferimenti normativi, problematiche gestionali ed interventi infermieristici: rispetto dell’isolamento restrittivo, adesione regime terapeutico, rischio di isolamento sociale. Problematiche gestionali ed interventi infermieristica - sede di Udine infermieristici inerenti la corretta gestione dei medical devices. La gestione infermieristica delle patologie infettive ad elevata complessità: la fase pre-analitica delle indagini microbiologiche, la gestione della terapia antimicrobica. • Modalità di svolgimento Lezioni frontale. Seminari interattivi su argomenti condivisi. Discussione di casi clinici. Visione e commento di materiale audiovisivo. • Bibliografia Brunner, Suddarth, Nursing Medico Chirurgico, Editrice Ambrosiana, 2001. G. Lovera, Il vissuto della malattia, in Il malato tumorale, p. 188. Cazzaniga, Psicologia sistemica in oncologia, p. 196. M. De Hennezel, La morte amica, Rizzoli. Staff Nurse, Nothern Ireland Hospice, Belfast, Nurses’ Experiences of being present with patient receiving a diagnosis of cancer, Journal of Advaced Nursing, 32, 2000. A. Brugnoli, F. Bresciani, F. Brugnara, V. Miola, Percezione dell’astenia in persone affette da cancro in trattamento chemioterapico, Assistenza Infermieristica e ricerca, 1999, 19, 3, 153-162. C. Grillo, L. Camia, M. Ciceri, B. Grasso, La “fatigue” correlata al cancro, Nursing Oggi, 2001, 2 , 62-68. F. Toscani, Il trattamento dei sintomi in cure palliative, Assistenza Infermieristica e ricerca, 2000, 187-191. D: Da Col, Il dolore nella quotidianità assistenziale, Scenario, 2001, 18 (1), 19-27. M. Marsullo, S. Tozzi, S. Biagini, L. Rinaldi, Misurazione del grado di soddisfazione dei pazienti nel reparto di trapianto di midollo osseo di Firenze, Assistenza Infermieristica e ricerca, 2000, 19, 2, 120-125. G. Artioli, A. Davoli, E. Righini, Qualità di 239 vita percepita in persone con epatite cronica di tipo C, Management Infermieristico, 2001, 3, 16-21. Indagine conoscitiva sul rischio biologico in ambito ospedaliero, Professioni Infermieristiche, 1998, 51, 4, 12-17. A. Errico, L. Rasero, A. Bertelli, G. Tellarini, Indagine conoscitiva sulle misure adottate per la prevenzione delle infezioni nei centri di trapianto di midollo osseo, Assistenza Infermieristica e ricerca, 199, 18, 2, 8085. S.D. Schaffer, L.S. Garzon, D.L. Heroux, D.M. Korniewicz, Prevenzione delle infezioni e sicurezza nelle procedure, Il pensiero scientifico. C. Murdaugh, R.B. Russel, R. Sowell, Using focus group to develop a cultually sensitive videotape intervention for HIV-positive women, Journal of Advanced Nursing, 2000, 32 (6), 1507-1513. Materiale didattico fornito durante le lezioni. Dispense su problematiche specifiche preparate dal personale della Clinica di Malattie Infettive. M. Moroni, R. Esposito, F. De Lalla, Malattie Infettive, VI ed., Masson, Milano, 2004. Scienze tecniche dietetiche applicate • Obiettivi specifici Fornire una sintesi informativa sul significato dell’antropometria e sulle tecniche antropometriche più comuni. Indicare i dati antropometrici più utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale. Informare sulle metodologie per ottenere variazioni nelle abitudini e nei comportamenti alimentari. Descrivere la fisiologia dell’apparato digerente in rapporto alla nutrizione. Descrivere le principali patologie dell’apparato gastroenterico in rapporto alle problematiche nutrizionali. Fornire soluzioni pratiche di intervento 240 nutrizionale nei disturbi dell’apparato gastroenterico. Indicare gli accorgimenti dietoterapici atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo di cataboliti e lo squilibrio idroelettrico migliorando le condizioni di vita dei pazienti nefropatici. Descrivere le principali patologie cardiovascolarie e le implicazioni dietologiche. Indicare le norme dietetiche da seguire per migliorare l’andamento clinico delle malattie cardiovascolari. Conoscere gli elementi fondamentali della dietoterapia del diabete. Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente dislipidemico. Descrivere il metabolismo del tessuto adiposo, il peso ideale, lo stato di sovrappeso e di obesità. Descrivere il razionale di una dieta ipocalorica bilanciata, associata a un programma di esercizio fisico regolare e sottolineare l’importanza di una modificazione del comportamento alimentare. Descrivere i rischi delle diete fortemente ipocaloriche e di digiuno assoluto, da impiegare solamente in casi ben selezionati e in regime ospedaliero. Sottolineare l’importanza del mantenimento di una nutrizione ottimale, prima e dopo l’intervento chirurgico, per ridurre la morbilità e la mortalità. Indicare i principi della nutrizione pre e postoperatoria. Descrivere le tecniche e i prodotti per la nutrizione enterale. Evidenziare i rischi e le complicanze della nutrizione enterale per prevenirli. Fornire una sintesi informativa sulle principali problematiche legate alle patologie in età geriatrica e sul rischio di malnutrizione. Fornire soluzioni tecniche nell’approccio nutrizionale al paziente geriatrico in fase post acuta. Segnalare le principali reazioni avverse agli alimenti, le manifestazioni cliniche e le indicazioni dietetiche. infermieristica - sede di Udine Fornire informazioni utili per un corretto approccio nutrizionale nel paziente neoplastico. • Contenuti Valutazione dello stato nutrizionale: - l’antropometria; - le misure antropometriche per la valutazione dello stato nutrizionale; - indici bioumorali per la valutazione dello stato nutrizionale. Aspetti nutrizionali nelle patologie dell’apparato digerente: - reflusso esofageo; - ulcera peptica; - gastriti; - morbo di crohn e colite ulcerosa; - malattia celiaca; - diarrea e stipsi; - sindrome dell’intestino corto; - malattie del fegato (cirrosi epatica, epatiti, colelitiasi); - disfagia; - pancreatite. La dieta nelle patologie renali. - insufficienza renale acuta e cronica; - trattamento dietetico in dialisi; - calcolosi renale. Trattamento dietetico delle malattie cardiovascolari. - ipertensione arteriosa; - arteriosclerosi; Aspetti nutrizionali nel diabete mellito. Trattamento dietetico delle dislipidemie. Trattamento dietetico dell’obesità. Indirizzi dietoterapici nel trattamento della gotta. Indirizzi dietoterapici nel trattamento dell’osteoporosi. La nutrizione in chirurgia: - nutrizione preoperatoria; - nutrizione postoperatoria. Nutrizione enterale: - indicazione e scelta della via di accesso per la nutrizione enterale; - complicanze; - prodotti per nutrizione enterale. infermieristica - sede di Udine Dieta nelle patologie in età geratrica: - malnutrizione e ulcere da decubito. Le reazioni avverse agli alimenti. - approccio nutrizionale nelle allergie e intolleranze alimentari. L’alimentazione del malato neoplastico: - problemi e norme dietetiche del paziente neoplastico. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. • Bibliografia Dispense dell’insegnante. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA Settori scientifico-disciplinari: MED/40 Ginecologia, MED/08 Anatomia patologica, MED/33 Malattie apparato locomotore, MED/41 Anestesiologia per la chirurgia e per la gestione del dolore, MED/45 Infermieristica clinica in area chirurgica I (generale, MED/45 Infermieristica clinica in area chirurgica II (clinica) • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze di pianificazione e gestione dell’assistenza alle persone con problemi chirurgici nella fase pre operatoria che post operatoria. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: identificare le manifestazioni cliniche delle fondamentali patologie di competenza della chirurgia generale, ortopedica e ginecologica; descrivere il razionale del trattamento chirurgico, specificandone la tipologia (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo, ecc.); identificare le manifestazioni cliniche delle principali complicanze che possono 241 comparire nella fase intra e postoperatoria ed i criteri di prevenzione; applicare la metodologia del processo di nursing in casi dati, considerando la fase pre e postoperatoria; identificare le prestazioni infermieristiche da assicurare al paziente nella fase perioperatoria e di recupero funzionale e di riabilitazione; descrivere gli aspetti tecnici ed organizzativi sottostanti all’attività chirurgica (es. day surgery, organizzazione del blocco operatorio, ecc.) ed il ruolo che l’infermiere assume in tale ambito. Chirurgia generale • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di : Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi prioritari di salute di interesse chirurgico; Descrivere i principi e le tecniche della terapia chirurgica; Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità organizzative ed assistenziali; Decidere, sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e rischi post operatori e del percorso terapeutico del paziente, le scelte assistenziali pertinenti. • Contenuti Introduzione alla chirurgia Cenni di storia della chirurgia. Organizzazione di un’unità chirurgica e tipologia di percorsi (acuto/non acuto). Le caratteristiche del paziente chirurgico. La gestione del paziente chirurgico affetto da: Addome acuto;Occlusione intestinale. Polipi del colon; Neoplasie del colon-retto; Diverticoli del colon; Appendicite acuta; Neoplasie del tenue; 242 Infarto intestinale; Malattie infiammatorie intestinali; Ittero col estatico; Litiasi biliare; Neoplasie del fegato; Ipertensione portale; Pancreatite acuta e cronica; Neoplasie del pancreas; Pseudocisti pancreatiche; Patologie proctologiche; Neoplasie dell’esofago; Malattie funzionali esofagee; Diverticoli esofagei; MRGE; Complicanze dell’ulcera gastrica e duodenale; Neoplasie gastriche; Neoplasie della mammella; Neoplasie del polmone; Patologie del mestino; Arteriopatie croniche. Contesti organizzativi e trattamenti chirurgici: esempi specifici La chirurgia ambulatoriale: le patologie anali. Il day surgery: le patologie linfo-venose. L’unità multidisciplinare: le patologie della mammella. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti. Simulazione di casi clinici. Alla fine di ogni sezione del programma verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di CD-ROM. • Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato • Bibliografia Bresaola, Chirurgica per le professioni sanitarie, EdiSES, Napoli, 2006. Brunner Suddarth, Nursing Medico Chirurgico, vol. 1 e 2, II ed., Ambrosiana, Milano, 2001. infermieristica - sede di Udine Ginecologia • Contenuti La differenziazione sessuale Fisiologia. Ermafroditismo vero, pseudoermafroditismi maschili e femminili. La pubertà: fisiologia. Pubertà precoce, pseudopubertà precoce, pubertà ritardata. Diagnostica ginecologica Anamnesi, esame obiettivo Ecografia, pap test, colposcopia e altre indagini diagnostiche. Fisiologia del ciclo mestruale Patologia del ciclo mestruale Amenorrea primitiva e secondaria, dismenorrea, iper- e ipomenorrea; poli- e oligomenorrea. La contraccezione Contraccezione ormonale: dispositivi intrauterini, metodi di barriera, infezioni del tratto genitale femminile. Infezioni: candidasi, chlamidia, micoplasmi. Patologie della cervice, condilomatosi e infezione da HPV, displasia e neoplasia del collo uterino, Patologie del corpo uterino, fibromatosi, iperplasia endometriale, neoplasia dell’endometrio, prolasso utero-vaginale, patologie dell’ovaio, cisti semplici, endometriosi, neoplasie ovariche. La menopausa: generalità, cenni sui trattamenti ormonali sostitutivi. Anatomia patologica • Obiettivi specifici del corso Al termine del corso lo studente dovrà: Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione bilio-pancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria). Correlare le caratteristiche anatomo-patologiche delle lesioni neoplastiche al qua- infermieristica - sede di Udine dro clinico del paziente e al rischio e modalità di diffusione. Descrivere le condizioni e lesioni precancerose delle lesioni neoplastiche. Descrivere due modelli di patologia infiammatoria cronica (cirrosi epatica, malattia infiammatoria cronica del colon), le loro caratteristiche anatomo-cliniche ed evolutive. Descrivere il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico, terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow-up delle patologie considerate. • Contenuti Introduzione all’Anatomia Patologica Approccio anatomo-patologico alla diagnosi di lesione e malattia e tipo di informazione fornito utile alla gestione del malato in fase diagnostica, terapeutica chirurgica e/o medica, e di follow-up. Tipi di prelievi citologici ed istologici sottoposti ad esame anatomo-patologico. Cenni sui livelli di indagine morfologica e tecniche ancillari nella valutazione di campioni per esame anatomo-patologico. Tipi di esame morfologico utilizzabili nei singoli organi o visceri nell’iter diagnostico, sul campione operatorio definitivo e nel follow-up clinico. Compilazione della richiesta d’esame anatomo-patologico. Modalità d’invio dei campioni per esame anatomo-patologico. Patologie d’organo Patologia esofagea Carcinoma spinocellulare esofageo: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Adenocarcinoma esofageo: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato progno- 243 stico, modalità di progressione di malattia. Patologia gastrica Adenocarcinoma del corpo e antro gastrico, caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Adenocarcinoma della giunzione esofago-gastrica e regione cardiale. Cenni sui rapporti fra infezione da Helicobacter pylori e carcinoma e linfoma gastrico. Patologia del colon Malattie infiammatorie croniche del colon: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, la progressione di malattia e le complicanze. Polipi del colon, tipi morfologici e significato clinico. Adenocarcinoma del colon, caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Patologia epatica Cirrosi: basi morfologiche e patogenetiche nello sviluppo della malattia in rapporto al quadro clinico. Epatocarcinoma, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia, confronto con le altre lesioni nodulari epatiche primitive e metastasi. Carcinomi della regione bilio-pancreatica (ampolla, coledoco, pancreas e duodeno) e delle vie biliari intra ed extraepatiche: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Patologia polmonare Carcinoma polmonare: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro cli- 244 infermieristica - sede di Udine nico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Patologia mammaria Carcinomi lobulari e duttali della mammella: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Patologia dell’apparato genitale femminile Neoplasie ovariche, carcinomi dell’endometrio, neoplasie del miometrio e carcinomi della cervice uterina: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Contributo dell’esame citologico nello screening dei tumori della cervice uterina. Patologia urologica Carcinomi del rene: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Carcinomi della via escretrice urinaria: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. Carcinoma della prostata: caratteristiche morfologiche determinanti il quadro clinico, condizioni e lesioni precancerose, fattori morfologici di significato prognostico, modalità di progressione di malattia. ta copia del materiale didattico in forma di CD-ROM. Durante il periodo di tirocinio di infermieristica clinica in area chirurgica, gli studenti a piccoli gruppi frequenteranno una mattina il reparto di Anatomia Patologica per assistere ad un riscontro diagnostico e discutere i reperti osservati confrontandoli coi dati reperiti in cartella clinica. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti. Alla fine di ogni sezione del programma verrà lascia- Anestesiologia per la chirurgia e per la gestione del dolore • Contenuti Valutazione preoperatoria: dalla chirur- • Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato. • Bibliografia Robbins, Anatomia Patologica, VII ed., Edizioni Mediche Scientifiche Internazionali. Malattie apparato locomotore • Contenuti Traumatologia Generalità sulle fratture: definizione, clinica, diagnosi, guarigione, complicanze, trattamento. Fratture di arto superiore, di femore, di gamba, di rotula, di caviglia. Distacchi epifisari: generalità e cenni sulle lesioni più frequenti. Distorsioni. Lesioni capsulo-legamentose del ginocchio. Lesioni meniscali del ginocchio. Lussazioni traumatiche: generalità. Lesioni traumatiche di muscoli e tendini. Ortopedia Malformazioni congenite. Displasia congenita dell’anca. Piede torto. Alterazioni dell’accrescimento. Scoliosi. Cifosi. Alterazioni degenerative articolari. Artrosi: generalità e cenni sulle localizzazioni principali. Discopatie. Alterazioni metaboliche. Osteoporosi. infermieristica - sede di Udine gia ambulatoriale alla chirurgia maggiore. Digiuno preoperatorio: nuove linee guida. Anestesia: starter, anestetici inalatori, oppioidi, miorilassanti. Principali tecniche di anestesia generale (inalatoria ed endovenosa) e loco-regionale (perdurale, subaracnoidea, periferica). I ventilatori per anestesia. Monitoraggio intraoperatorio: ECG, Capnometria, Pressione arteriosa non invasiva ed altre tecniche non invasive. Dolore: sintomo dolore in emergenza: dolore toracico; dolore addominale; dolore post-operatorio e post-trauma, analgesia postoperatoria, sindromi dolorose croniche: dolore cronico; cure palliative, parto-analgesia. • Bibliografia E. Romano, Anestesia - I Principi e le Tecniche, UTET. P. Rosen, Emergency Medicine, voll. 1-2, II ed., Mosby. R.D. Miller, Anesthesia, III ed., Churchill Livingstone. J.M. Civetta, Critical Care, Lippincott, Philadelphia, 1988. Textbook of advanced cardiac life support, II ed., American Heart Association. Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, American Heart Association. F.S. Bongard, D.Y. Sue, Critical Care Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book. C.E. Saunders, M.T. Ho, Emergency Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book. Novelli et al., Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche, Gnocchi, Napoli, 1995. Infermieristica clinica in area chirurgica I • Obiettivi specifici Definire il concetto di area chirurgica. Conoscere le caratteristiche strutturali ed organizzazione dell’area chirurgica 245 (Unità Operativa di chirurgia generale, specialistica, camera operatoria, one day surgery, anestesia e terapia antalgica, ambulatorio, servizi di endoscopia...). Identificare gli scopi e i vari tipi di intervento chirurgico. Identificare i principali problemi del paziente nella fase preoperatoria. Identificare i problemi principali del paziente sottoposto a intervento chirurgico: - alla laringe e alla trachea; - all’intestino e all’apparato urinario (colonstomia, ileostomia, urostomi); - all’apparato riproduttivo; - all’apparato scheletrico. • Contenuti Concetto di area chirurgica. L’organizzazione di un dipartimento di chirurgia (DH, one Day Surgery, Sala Operatoria, Ambulatori, servizi diagnostici, …). L’intervento chirurgico: finalità e scopi. Significato di nursing preoperatorio. Fase preoperatoria L’impatto dell’intervento chirurgico sul paziente. L’accertamento fisico e psico-sociale perioperatorio (età, stato di salute generale, farmaci, mobilità, stato nutrizionale, equilibrio idroelettrolitico, stato respiratorio, cardiovascolare, funzionalità epatica e renale, endocrina ed immunologica, supporti esistenti, reazioni all’ansia e stress, condizioni psicosociali e fattori correlati alla malattia); Educazione preoperatoria ( esercizi di respirazione profonda, tosse efficace, esercizi agli arti, esercizi di mobilizzazione, esercizi di rilassamento, strategie cognitive di coping per ridurre l’ansia, rilassarsi e controllare il dolore); Il consenso informato: implicazioni legali ed etiche; Preparazione fisica del paziente (tricotomia, pulizia intestinale, preparazione 246 della cute, procedimenti diagnostici, farmaci preoperatori, accesso venoso); Preparazione del paziente nel giorno dell’intervento (cure igieniche, somministrazione preanestesia, documentazione preoperatoria, l’emotrasfusione); Preparazione della stanza per il postoperatorio; Assistenza ai famigliari. Fase intraoperatoria L’asepsi chirurgica; L’accesso degli operatori in Sala Operatoria ( la vestizione, il lavaggio chirurgico delle mani, la vestizione asettica, il campo sterile, il controllo del materiale utilizzato durante la seduta operatoria); Il paziente in anestesia generale e regionale (induzione, mantenimento e monitoraggio); Il posizionamento del paziente; La sicurezza in sala operatoria (il rischio professionale, i rischi per il paziente); I principali effetti collaterali della chirurgia e dell’anestesia come individuarli e/o prevenirli; Il risveglio dall’anestesia generale e regionale: accertamento del paziente (pervietà delle vie aeree, la stabilità cardiovascolare, la valutazione dell’ossigenazione/ventilazione…). Fase postoperatoria Il monitoraggio del paziente nell’immediato postoperatorio; Le principali complicanze postoperatorie (shock, TVP, infezioni della ferita chirurgica, ipotermia,..); La valutazione e la gestione del dolore postoperatorio; Ripristino delle normali funzioni (respiratoria, circolatoria, nutrizionale con controllo e gestione della nutrizione artificiale NE ed NPT, intestinale e della mobilità con prevenzione della sindrome da immobilizzazione. Chirurgia dell’apparato scheletrico Principali problematiche del paziente con problemi ortopedici con particolare infermieristica - sede di Udine riguardo all’intervento per protesi di anca, DI e PC obiettivi ed interventi. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Esercitazioni: casi clinici strutturati e discussione. Intervento di infermiere esperto per l’assistenza a specifiche patologie (si prevede l’intervento di infermiere esperto del PUGD per la trattazione del nursing ortopedico). Laboratorio (5 ore). • Bibliografia Brunner, Suddart, Nursing medico-chirurgico, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001. C.M. Bonvento, C. Gagliano, Dizionario tematico di infermieristica clinica in medicina e chirurgia, II ed., McGraw-Hill, Milano, 1998. L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001. N.M. Holloway, Piani di assistenza in area critica, Ed. Sorbona, Milano, 1992. L.J. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001. V.R. Bolander, Il nursing di base, Piccin, Padova, 1995. Rigon, Thiene, Assistenza infermieristica in sala operatoria- linee guida e procedure, Editrice Ambrosiana, Milano, 2003. Per consultazione Fase Preoperatoria Karina et al., Different aspects of anxiety as predictors of post-operative anxiety and physical complaints, PERSON. Individ. Diff., 1996, 21, 6, 929-936. 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Farmaci nel periodo preoperatorio. Parte 2: corticosteroidi e terapia del diabete mellito, Assistenza infermieristica e ricerca, 2000, 19, 1. Palese et al., La variabilità della preparazione intestinale nei pazienti sottoposti a intervento sullo stomaco, intestino, utero in 4 ospedali, Assistenza infermieristica e ricerca, 2003, 22, 1. L’assistenza al paziente nel pre e postoperatorio. Parte 1: l’assistenza nel preoperatorio, Assitenza infermieristica e ricerca, 2000, 10, 4. Ziolkowski et al., Perianesthesia assessment: foundation of care, Journal of Perianesthesia Nursing, dicembre 2001, 16, 6, 359-370. Fase Intraoperatoria Linee Guida SIARTI, Raccomandazioni per il monitoraggio di minima del paziente durante anestesia, 1996. Islam et al., The impact of intraoperative monitoring on patient safety, cap. 24 in Making helth care Safer. A critical analisys of patient safety practice. 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Le calze a compressione graduata per la pre- 248 venzione delle tromboembolie postoperatorie, Assistenza infermieristica e ricerca, 2001, 20, 3. Converso et al., Tromboembolismo: realtà a confronto, NEU, 2002, 1. Rasero et al., Confronto di due differenti protocolli nell’intervallo del cambio di medicazione per cateteri venosi centrali in pazienti trapiantati di midollo osseo: risultati di uno studio multicentrico e randomizzato, Assistenza infermieristica e ricerca 2000, 19, 2. Preoxygenetion for tracheal suctioning in intubated, ventilated newborn infants, Cochrane Library, 2002, 1. Controversies in critical care: a survey of endotracheal suctioning with instillation of normal saline, American Journal of Critical Care, 1998, 7, 4. Rasero, L’aspirazione tracheobronchiale, Assistenza infermieristica e ricerca, 2001, 20, 3. Gobbi, Va praticata la ginnastica vescicale prima di rimuovere il catetere?, Assistenza infermieristica e ricerca, 2001, 20, 3. 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Bengmark, Uninterrupted preoperative enteral nutrition, Clinical nutrition, 2001, 1, 11-19. Adam, Standardization of nutritional support: are protocol useful?, Intensive and Critical Care Nursing, 2000, 16, 283289. Copelli, La gestione della nutrizione parenterale e dei cateteri venosi centrali e periferici, Assistenza infermieristica e ricerca, 2001, 20, 2. Infermieristica clinica in area chirurgica II • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di conoscere le procedure assistenziali di pertinenza infermieristica in ambito chirurgico. • Contenuti Assistenza pre- e post-operatoria ai pazienti operati per: - patologie maligne dello stomaco; - patologie benigne e maligne dello stomaco; - patologie maligne polmonari; - gestione infermieristica del drenaggio polmonare; - patologie benigne e maligne del fegato; - gestione infermieristica dei pazienti sottoposti ad alcolizzazione/embolizzazione e radiofrequenza epatica; - patologie benigne e maligne del pancreas; - gestione infermieristica del drenaggio di Kehr; - patologie benigne e maligne dell’intestino; - gestione infermieristica del paziente stomizzato. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. infermieristica - sede di Udine • Bibliografia Bresaola et al., Manuale di patologia chirurgica e assistenza infermieristica, Edises. CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Settori scientifico-disciplinari: M-DEA/01 Disciplina demoetnoantropologiche, M-PSI/08 Psicologia clinica, MED/45 Infermieristica nella relazione assistenziale, MED/45 Infermieristica nella relazione di aiuto, SPS/07 Sociologia generale • Obiettivi generali del corso Sviluppare le competenze relazionali necessarie ad assistere la persona con problemi di salute. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Gestire la comunicazione con la persona malata nelle diverse fasi evolutive; Descrivere le diverse tipologie di relazione da utilizzare nel rapporto con l’assistito, la sua famiglia e il contesto di vita: a) relazione di base; b) relazione professionale; c) relazione educativa; d) relazione terapeutica. Utilizzare modelli teorici della psicologia, della sociologia e dell’antropologia culturale più funzionali a identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale; Utilizzare i modelli teorici utili all’infermieristica per connotare la relazione di aiuto in contesti specifici (pediatrico, oncologico, geriatrico, riabilitativo ...); Descrivere i principi della comunicazione efficace; Identificare gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza de sé, del contesto...) e gli approcci utili per superarli; Sviluppare le capacità di osservazione 249 delle differenze culturali per fornire un approccio infermieristico culturalmente sensibile. Sono correlate al Corso integrato esperienze di apprendimento in relazione di aiuto e counselling. Identificare la funzione della relazione assistenziale, quale strumento imprescindibile per realizzare ogni tipo di attività infermieristica (di natura curativa, educativa, riabilitativa, palliativa ed organizzativa); Accedere ai riferimenti teorici più utili alla comprensione dell’esperienza di malattia dell’assistito, allo sviluppo della relazione assistenziale e all’assunzione del ruolo professionale; Utilizzare le competenze cognitive e comportamentali necessarie per gestire la relazione d’aiuto infermieristica con pazienti (e famigliari) che vivono problemi di salute/malattia; Identificare i fattori di natura culturale che incidono sull’esperienza di malattia del singolo e del gruppo di appartenenza e sulla relazione assistenziale. Laboratorio • Obiettivi a) Sperimentare le abilità di comunicazione trattate nel corso; b) Individuare gli ambiti di integrazione e di approfondimento delle proprie conoscenze e competenze acquisite durante il corso, con gli standards europei previsti dall’AICo (Associazione Italiana Counselling). Metodologia: Analisi dei casi (scelti e portati dagli studenti), approfondimento in gruppo dei casi portati, simulate Seminario sul Counselling. Discipline demoetnoantropologiche • Obiettivi specifici Al termine del corso, lo studente, utilizzando i principali concetti dell’antropolo- 250 gia, ed in particolare dell’antropologia medica, dovrà essere in grado di: Valutare l’incidenza della dimensione culturale in ogni evento che riguardi la salute/malattia; Sviluppare le capacità necessarie a riconoscere e comprendere le differenze culturali nell’ambito della salute/malattia, per fornire un approccio infermieristico culturalmente sensibile. Riconoscere la dimensione culturale implicita in ogni agire infermieristico. • Contenuti I Unità didattica: i concetti principali Specificità dell’antropologia tra le scienze umane: il concetto di cultura. Etnocentrismo, relativismo, l’approccio olistico in antropologia. Le dinamiche di trasmissione della cultura, con esempi dall’universo di cura della salute; teorie della globalizzazione. Fabrilità e segnicità: produrre oggetti e produrre segni; variabilità culturale del concetto di persona; il ciclo di vita in prospettiva antropologica.Antropologia e nursing: convergenze e divergenze; l’infermiere come mediatore culturale; come introdurre l’etnografia nelle organizzazioni sanitarie. II Unità didattica: salute/malattia in prospettiva antropologica Il concetto di salute/malattia in prospettiva antropologica: esempi. Comprendere la differenza di livello tra disease, illness e sickness: presentazione e discussione di casi; il concetto di Health care system. Comprendere come le rappresentazioni della malattia, del corpo e dei suoi fluidi abbiano ripercussioni sull’assistenza: studio di casi. Per una assistenza culturalmente sensibile: studio di casi sui modelli di cura, guarigione e contagio. III Unità didattica: dolore e comunicazione Le componenti culturali del dolore. infermieristica - sede di Udine Il dolore del corpo tra cultura ed esperienza; gli approcci antropologici al corpo. Dolore, sintomo e cultura: studio di casi. I codici culturali delle emozioni; per una analisi multifattoriale delle situazioni di mutamento: fattori di rischio psichico e di protezione. IV Unità didattica: etnografia nelle organizzazioni sanitarie Il concetto di ruolo di malato nelle società occidentali: i limiti storici del modello di Parsons. La persona ospedalizzata; il concetto di stigma; modelli di lettura antropologica per la gestione della persona con problemi (il dializzato, il corpo dello sfigurato; la disabilità). V Unità didattica: rito e simbolo nella pratica medica e nell’assistenza Concetto di rito; i riti di passaggio; il simbolo nelle strutture sanitarie; i riti funebri e il significato culturale della morte. Preparazione alla discussione dei casi per l’esame integrato. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, lavori singoli e di gruppo su casi. • Bibliografia D. Cozzi, D. Nigris, Gesti di cura, Colibrì, Milano, 1996 (capp.: introduzione, 1, 4-5, 7-9, 14-15, appendice) e materiali forniti dalla docente. Psicologia clinica • Obiettivi specifici Il corso si propone la finalità di fare acquisire agli studenti abilità di gestione della relazione con la persona malata (e i suoi familiari), nelle diverse fasi evolutive (età evolutiva, adulto, anziano), nei diversi aspetti e nelle diverse fasi delle patologie. Utilizzando i modelli teorici della psicologia verranno descritti ed analizzati i processi mentali normali vs patologici del infermieristica - sede di Udine malato e dei familiari; questi aspetti saranno affrontati attraverso modalità di analisi che consentano di utilizzare e sviluppare competenze cognitive, emotive e comportamentali utili a gestire la relazione d’aiuto. • Contenuti I Unità didattica: Lo stress e le reazioni di adattamento. Il coping e le difese. II Unità didattica: La malattia e le reazioni psicologiche nelle diverse fasi della vita. Le emozioni ed il disagio psicologico nel malato. III Unità didattica: I familiari del paziente. Le emozioni ed il disagio dei familiari IV Unità didattica La comunicazione in diversi contesti clinici: le alterazioni dell’immagine corporea e gli aspetti psicologici della menomazione, mutilazione, handicap il morente il lutto. • Metodologia di svolgimento Lezioni frontali a carattere interattivo. • Bibliografia M. Sommaruga, Comunicare con il paziente, Carrocci, 2005. R. Cattellani, Elementi di psicologia clinica, Carrocci , 2003. Materiale fornito dal docente. Testi di approfondimento e di consultazione consigliati a lezione. Infermieristica nella relazione assistenziale • Obiettivi specifici Il corso persegue la finalità di far apprendere agli studenti: - la funzione della relazione assistenziale, quale strumento imprescindibile per rea- 251 lizzare ogni tipo di attività infermieristica (di natura curativa, educativa, riabilitativa, palliativa ed organizzativa); - i riferimenti teorici più utili alla comprensione dell’esperienza di malattia dell’assistito, allo sviluppo della relazione assistenziale e all’assunzione del ruolo professionale; - alcuni elementi operativi per la gestione della relazione assistenziale in ambito clinico, anche mediante il processo di nursing. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: descrivere la natura e la dinamica della relazione interpersonale infermiere-assistito e le peculiarità che la connotano nei contesti in cui l’assistenza infermieristica può essere erogata; descrivere le fasi attraverso le quali la relazione assistenziale si stabilisce, si sviluppa e si conclude; identificare le connessioni e le implicazioni esistenti tra relazione assistenziale e Processo di Nursing; argomentare sul contributo di alcuni modelli teorici per: - la comprensione dell’esperienza di malattia dell’assistito; - l’adozione dell’approccio relazionale più adatto alla gestione di una situazione assistenziale; spiegare la funzione del linguaggio non verbale nella relazione assistenziale. • Contenuti La natura e la dinamica della relazione assistenziale: - cenni ai principali riferimenti normativi e deontologici che motivano la necessità di sviluppare una specifica competenza relazionale. La dinamica della relazione assistenziale Riferimenti teorici di base per la lettura del contesto della relazione assistenziale: - il concetto di relazione d’aiuto, le sue caratteristiche e le ricadute nel rapporto 252 terapeuta-assistito: il pensiero di C. Rogers e di R. Carkhuff; - gli atteggiamenti dell’helper professionista funzionali a gestire efficacemente la relazione d’aiuto: trasparenza, accettazione positiva incondizionata, empatia; - i macroprocessi costituenti la relazione d’aiuto e le abilità fondamentali necessarie a gestirla; - i principali modelli concettuali per leggere il processo della comunicazione umana: cibernetico, interattivo, dialogico; - primi due assiomi della comunicazione umana (dal pensiero di P. Watzlawick). Struttura e dinamica della relazione infermiere-assistito: - variabili implicate (processo morboso, processo terapeutico-assistenziale e processo comunicativo), caratteristiche degli attori e dei contesti; - dal concetto di risposta professionale al bisogno/problema di salute alla gestione della relazione assistenziale; - fasi dell’evoluzione della relazione assistenziale (fase di apertura, fase operativa e fase di distacco) ed il contributo della teoria infermieristica di I. King; - la logica del contratto ed il concetto di partnership; - le connessioni tra Processo di Nursing e Processo assistenziale; - alcune delle variabili implicate nella dinamica malattia/risposta individuale alla condizione e comportamenti funzionali al ripristino della salute: autoefficacia, motivazione e aspettative di risultato. Caratteristiche del linguaggio non verbale che assumono particolare significato nella relazione assistenziale - il comportamento visivo; - il comportamento spaziale (contatto corporeo, distanza interpersonale, postura); - il paralinguaggio; - l’uso del tempo. • Modalità di svolgimento Lezione frontale a carattere interat-tivo, con utilizzo di materiale audio-visivo infermieristica - sede di Udine • Bibliografia M. Sommaruga, Comunicare con il paziente, Carocci Faber, Roma, 2005. D. Redigolo, K. Kaldor, R. Illica Magrini, Il processo comunicativo nella relazione d’aiuto, Rosini, Firenze. 1995, capp. 2, 3, 4, 6, 7. Articoli della letteratura nazionale ed internazionale forniti dal docente durante lo svolgimento del corso. Testi di approfondimento: G. Artioli, R. Montanari, A. Saffioti, Counseling e professione infermieri-stica, Carocci Faber, Roma, 2005. R. Carkhuff, L’arte di aiutare, Erickson, Trento, 1999. R. Mucchielli, Apprendere il Counselling, Erickson, Trento, 2006. Infermieristica nella relazione d’aiuto • Obiettivi specifici Il corso persegue la finalità di far acquisire agli studenti le competenze cognitive e comportamentali necessarie per avviare e gestire una relazione d’aiuto professionale con pazienti (e famigliari) che vivono problemi di salute/malattia. Collegare i fondamenti teorici del colloquio di counselling al contesto della relazione infermiere – paziente. Definire le modalità d’integrazione tra le diverse figure professionali coinvolte nella relazione d’aiuto, per valorizzare la specificità professionale e ottimizzare l’integrazione nel gruppo. Elencare le modalità relazionali che assicurano la costruzione di una relazione assertiva infermiere-paziente e infermiere-famiglia. Identificare le capacità relazionali che assicurano all’infermiere il riconoscimento dell’esperienza di salute/malattia, nella persona e nel sistema famigliare. Identificare gli strumenti relazionali che potenziano le capacità d’ascolto e di risposta , necessarie per: - supportare gli assistiti nelle fasi di malattia; infermieristica - sede di Udine - motivare gli assistiti ad assumere comportamenti di salute vantaggiosi. • Contenuti Unità didattica 1 Il problem solving in ambito relazionale: cenni degli approcci del counselling utili nel campo della salute e contributi metodologici fruibili nel colloquio. I paradigmi relazionali e loro ripercussioni nella relazione d’aiuto. Unità didattica 2 (a integrazione del programma di Infermieristica delle relazione assistenziale) Le caratteristiche della comunicazione in ambito sanitario. Le tipologie di rapporto e le rispettive regole: le relazioni verticali e orizzontali in campo professionale. I rischi delle aspettative nell’interazione infermiere-paziente e infermiere-équipe Unità didattica 3 Le caratteristiche della comunicazione assertiva: gli atteggiamenti dell’operatore e i diritti comunicazionali nel colloquio d’aiuto. Il rapporto tra bisogni, aspettative e motivazioni nella relazionale interpersonale. I cicli dell’esperienza umana. Unità didattica 4 Gli episodi relazionali e le strategie di risposta ai disagi più comuni riscontrabili nel settore della salute. Le basi concettuali del colloquio assertivo adattate alla professione. Le basi concettuali del colloquio motivazionale adattate alla professione. Gli aspetti metodologici del colloquio d’aiuto e del colloquio motivazionale. Le tecniche dell’intervista: l’agenda del paziente. Le resistenze al cambiamento, le situazioni difficili e le strategie d’intervento. Unità didattica 5 Le abilità specifiche necessarie per: - comprendere l’altrui disagio - farsi comprendere in modo assertivo dal paziente; 253 - gestire con modalità proattiva i conflitti di esigenze, gusti, valori, opinioni; - gestire le situazioni di cambiamento e di crisi - motivare alla proattività e al self-care e rispettivi fondamenti neuro-psicologici. • Modalità di svolgimento Analisi di casi assistenziali. Lezioni frontali a carattere interattivo. Analisi di materiale bibliografico. Lavori di gruppo. Analisi di brani di colloquio. Schede di autovalutazione. • Bibliografia Testo obbligatorio: M. Sommaruga, Comunicare con il paziente, Carocci, Roma, 2005. Testi di approfondimento e consultazione: Artioli et al., Counselling e professione infermieristica, Carocci. M. Hough, Abilità di counselling, Erickson, Trento. R. Edelman, Conflitti interpersonali nel lavoro, Erickson, Trento, cap. 1, 2, 3, 4. V.C. Lusso, Dinamiche e ostacoli della comunicazione interpersonale, Erickson, parte II. W. Miller, S. Rollnick, Il colloquio di motivazione, Erickson, Trento, 1994, cap. I e II parte (13-195). R. Mucchielli, Apprendere il counselling, Erickson, Trento, 1993. B. Cannella, P. Cavaglia, F. Tartaglia, L’infermiere e il suo paziente, CEA, Milano, 2000, capp. 1, 3. V. Galvagni, Perché Aiutare, AIET, Udine, 1994. R. Carkuff, L’arte di aiutare, Erickson, Trento, 1988, voll. 1, 2. Sociologia generale • Obiettivi specifici Far acquisire la consapevolezza delle relazioni che esistono tra gli individui e l’ambiente sociale; in particolare come il 254 contesto storico-economico-culturale influenza l’organizzazione sanitaria, le pratiche assistenziali e gli stessi concetti di salute e malattia. • Contenuti Una società come e perché cambia Evoluzione del sistema di protezione sociale nei paesi economicamente avanzati e il ruolo dell’assistenza sanitaria. Forme, sviluppo e crisi dei sistemi di welfare state I diritti (anche quello alla salute) sono storicamente dati I determinanti della salute Le istituzioni sanitarie e l’organizzazione sociale della salute Le opportunità della vita e la salute: ovvero le disuguaglianze di fronte alla malattia e alla morte. Cenni di comunicazione sociale La sindrome del topo ballerino nella professione infermieristica tra razionamento allocativo, distributivo e garanzie di tutela e di diritto alla salute. Verso nuove pratiche/risorse sociali: il ruolo del “capitale sociale” nella promozione della salute. Le lezioni saranno accompagnate da brani di letture scelte. • Bibliografia M. Bucchi, F. Neresini, a cura di, Sociologia della Salute, Carocci, Roma, 2002. M. Ferrera, Le trappole del welfare, Il Mulino, 1998. G. Cosmacini, R. Satolli, Lettera a un medico sulla cura degli uomini, Laterza, 2001. OMS: Per la promozione della salute: dalla Carta di Ottawa alla Carta di Bangkok (dispensa del docente). Diapositive multimediali in formato PowerPoint, lucidi, appunti forniti dal docente. infermieristica - sede di Udine CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA NELLA CRONICITÀ/DISABILITÀ Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Medicina interna, MED/26 Neurologia, MED/34 Medicina fisica e riabilitativa, MED/45 Infermieristica nella cronicità, MED/45 Infermieristica nella disabilità, MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare le competenze di gestione, anche in fase acuta, della persona anziana con problemi cronici e disabilità permanenti correlati a deficit cognitivi (ad es. Alzheimer), problemi neurologici (crisi convulsive, problemi cerebrovascolari TIA, ictus, confusione mentale, Parkinson), urologici (incontinenza), del movimento (artrite reumatoide, artrosi), o con sintomi persistenti (dolore, disfagia, vomito, ...) secondari a problemi oncologici o cronico-degenerativi. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Descrivere le caratteristiche dell’assistito con patologie cronico-degenerative e problemi di disabilità; Descrivere alcuni fenomeni della cronicità come il dolore cronico e la sofferenza, la paura, la perdita, la speranza, il significato attribuito alla morte; Descrivere le presentazioni atipiche delle principali malattie acute e croniche dell’assistito disabile con particolare riferimento all’età geriatrica; Pianificare ed attuare interventi di sviluppo delle capacità di adattamento della persona/famiglia in relazione all’energia residua, sviluppando interventi di educazione terapeutica, addestramento all’autocura e riabilitazione; Proporre interventi di miglioramento della qualità della vita dei pazienti con problema cronico-degenerativi e in fase terminale; infermieristica - sede di Udine Descrivere lo sviluppo delle cure palliative nei diversi contesti di cura ospedalieri, territoriali, domiciliari e di comunità; Descrivere strategie per gestire la presa in carico del paziente in fase terminale; Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in: - la gestione dei bisogni di assistenza nelle persone con handicap; - il paziente in fase terminale: accompagnamento al morente. Medicina interna • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di definire, analizzare e valutare la molteplicità e la complessità dei fattori che connotano la persona come assistito geriatrico; identificare l’invecchiamento fisio-patologico dei vari organi e la presentazione clinica dei principali quadri morbosi in età geriatrica; identificare i principali fattori di rischio della farmacoterapia in età geriatrica. • Contenuti I Unità: Identikit dell’Assistito Geriatrico ed Applicazione del Modello Assistenziale Geriatrico Caratteristiche comuni all’assistito anziano e all’assistito geriatrico. Caratteristiche peculiari dell’assistito geriatrico: omeostenosi; specificità di malattie e problemi; comorbilità e contemporaneità di problemi; variabilità clinico-problematica intrapersonale ed interpersonale; presentazione clinicoproblematica atipica e/o stereotipica; fenomeno iceberg; facilità delle complicanze a cascata e dei circoli viziosi; rischio assistenziale e di soluzione inappropriata dei problemi; barriere comunicative ed atteggiamenti professionali dannosi; interazione transdimensionale; rischio di perdita dell’autosufficienza; bisogno di precocità, intensività e continuità degli interventi; opportunità di evitare inter- 255 venti incongrui; necessità di valutazione multidimensionale, pianificazione personalizzata ed erogazione transdisciplinare. II Unità: Invecchiamento della Cute e degli Annessi Effetti clinici dell’invecchiamento anatomo-funzionale. III Unità: Invecchiamento dell’Apparato Locomotore Invecchiamento fisio-patologico: modificazioni anatomo-funzionali; alterazioni posturali e della deambulazione, osteopenia. IV Unità: Invecchiamento del Sistema Nervoso Centrale Invecchiamento fisiologico: ridondanza e neuroplasticità; alterazioni cognitive, sensitive, motorie e neurovegetative. Invecchiamento patologico: atipia clinica di demenza e depressione. V Unità: Invecchiamento degli Organi di Senso Effetti clinici dell’invecchiamento fisiopatologico di vista, udito, olfatto, gusto e tatto; barriere comunicative correlate e strategie operative conseguenti. VI Unità: Invecchiamento del Sistema Endocrino-Metabolico Invecchiamento fisiologico: alterazioni anatomiche, biochimiche e funzionali; resistenza tissutale periferica all’insulina, ipogonadismo relativo; Invecchiamento patologico: atipia clinica di diabete mellito, ipertiroidismo, ipotiroidismo e discorticosurrenalismo. VII Unità: Invecchiamento del Sistema Immunitario Invecchiamento fisiologico: modificazioni funzionali ed effetti clinici. Invecchiamento patologico: presentazione e decorso clinico delle malattie infettive nell’anziano. VIII Unità: Invecchiamento di altre Attività Regolatorie Cenni. IX Unità: Invecchiamento dell’Apparato Cardio-Vascolare Invecchiamento fisiologico: alterazioni 256 anatomo-morfologiche, funzionali ed elettriche; alterazioni della funzione diastolica ventricolare sinistra, discrepanza tra apporto e fabbisogno di ossigeno, riduzione della riserva miocardica. Invecchiamento patologico: presentazioni atipiche della cardiopatia ischemica e dello scompenso cardiaco. X Unità: Invecchiamento del Sistema Emopoietico Invecchiamento fisiologico: modificazioni istologiche e funzionali. Invecchiamento patologico: quadro clinico peculiare di leucemie acute e croniche, policitemia, linfomi maligni, plasmocitoma e macroglobulinemia di Waldenstrom. XI Unità: Invecchiamento del Sistema di Trasporto e Distribuzione Cenni. XII Unità: Invecchiamento dell’Apparato Respiratorio Invecchiamento fisiologico: caratteristiche del torace dell’anziano, alterazioni funzionali e modificazioni immunologiche; iperinflazione senile, precarietà dell’omeostasi respiratoria. Invecchiamento patologico: atipia clinica di polmoniti, broncopolmoniti, tubercolosi e carcinoma bronchiale in fase iniziale. XIII Unità: Invecchiamento dell’Apparato Gastro-Enterico Invecchiamento fisiologico: modificazioni anatomo-funzionali con particolare riferimento alle alterazioni farmacocinetiche. Invecchiamento patologico: presentazioni atipiche di ulcera peptica, carcinoma gastrico ed appendicite acuta. XIV Unità: Invecchiamento del Fegato, delle Vie Biliari e del Pancreas Invecchiamento fisiologico: alterazioni anatomiche e funzionali con ripercussioni metaboliche. Invecchiamento patologico: atipia clinica di colica biliare, flogosi acute delle vie biliari e pancreatite acuta. infermieristica - sede di Udine XV Unità: Invecchiamento dell’Apparato Urinario Invecchiamento fisiologico: modificazioni anatomo-istologiche e funzionali (emuntoria, equilibrio acido-base, omeostasi idro-elettrolitica, ricambio calciofosforo, controllo pressione arteriosa, eritropoiesi). Invecchiamento patologico: presentazione atipica dei disturbi della minzione, delle infezioni delle vie urinarie e dell’insufficienza renale acuta funzionale. XVI Unità: Farmaci e Anziani Dimensioni del problema. Alterazioni farmacocinetiche e modificazioni farmacodinamiche. Rischio iatrogeno: frequenza elevata di reazioni avverse da farmaci; alto rischio di interazioni farmacologiche; riduzione della compliance terapeutica. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali partecipate. con eventuali lavori di gruppo. • Bibliografia D. Cucinotta, Curare l’anziano. Principi di Gerontologia e Geriatria, Ed. Sorbona, Milano, 1992. F. Cavazzuti, Gerontologia e Geriatria. Obiettivi e metodi assistenziali, Editrice Ambrosiana, Milano, 1992. F. Cavazzuti, G. Cremonini, Assistenza geriatrica oggi, Editrice Ambrosiana, Milano, 1998. Neurologia • Obiettivi specifici Al termine del corso, lo studente sarà in grado di: Conoscere le funzioni del sistema nervoso; conoscere il significato di substrato biologico; distinguere tra funzioni somatiche, funzioni cognitive e funzioni psichiche; Conoscere, per grandi linee, le modalità infermieristica - sede di Udine patogenetiche e le manifestazioni cliniche delle malattie neurologiche, specie croniche che traggano vantaggio dall’intervento riabilitativo. • Contenuti La funzione motoria e la funzione sensitiva. Le fasie, le gnosie e le prassie. Coscienza, memoria, intelligenza, pensiero, affettività e volontà. La malattia cerebro-vascolare; la demenza; le malattie demielinizzanti. L’epilessia; le malattie extra-piramidali e quelle cerebellari; gli esiti dei traumi cranici e midollari; le malattie muscolari e del sistema nervoso periferico. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali partecipate. Medicina fisica e riabilitativa • Contenuti Definizione e scopi della Riabilitazione. Aspetti etici Il team riabilitativo. Strategie di trattamento: - prevenire e correggere disabilità aggiuntive; - potenziare le strutture non lese; - potenziare le capacità funzionali delle strutture lese; - protesi e ortesi; - adattamenti ambientali; - adattamenti sociali; - adattamenti psicologici. Dal concetto impairment, disability, handicap all’ICF Aspetti medici. Aspetti non medici. Il concetto di presa in carico globale. Aspetti non sanitari. La valutazione in Riabilitazione Valutazione clinica. Valutazione funzionale. Aspetti globali ed interdisciplinari. Principali scale di valutazione. Metodi di trattamento: terapie fisiche Ultrasuoni, laser, ionoforesi. 257 Elettroterapie antalgiche. L’elettrostimolazione. Massaggio e manipolazione. Il biofeedback. Metodi di trattamento: terapie rieducative La rieducazione come riapprendimento, come apprendimento di nuove strategie, come adattamento. La rieducazione funzionale. La riabilitazione delle anomalie del tono muscolare La spasticità, l’ipotonia, altri disturbi. La riabilitazione dell’immobilità Effetti sulle strutture muscoloscheletriche, osteoporosi, aspetti cardiovascolari e polmonari, aspetti gastrointestinali e genitourinari, metabolismo e sistema endocrino. La riabilitazione del paziente anziano Pregiudizi sull’invecchiamento, accumularsi di patologie, impatto funzionale, invecchiare bene, invecchiare liberi, invecchiare sereni. La riabilitazione del paziente parkinsoniano La gestione farmacologica: la collaborazione con il Neurologo, nursing. Terapia riabilitativa, terapia occupazionale; aspetti psicologici e neuropsicologici. La riabilitazione delle funzioni urinarie e fecali (I) Cenni di anatomo-fisiologia vescico-sfintero-perineale e della defecazione; la mentalità urodinamica. La riabilitazione delle funzioni urinarie e fecali (II) L’elettrostimolazione, la rieducazione, il biofeedback, terapia comportamentale, tecniche sperimentali. Aspetti gestionali e di nursing: cateterismo uretrale intermittente, cateterismo a dimora, sistemi assorbenti, cateteri esterni. La riabilitazione del paziente colpito da ictus Le funzioni corticali superiori, deficit motori e sensitivi, equilibrio, coordina- 258 zione e postura, importanza delle comorbilità sull’outcome, depressione ed outcome. La riabilitazione del paziente con trauma cranico Danno primario e secondario, problemi cognitivi, valutazione e previsione dell’outcome, principi di trattamento riabilitativo. La riabilitazione del paziente mieloleso La valutazione; ASIA score, fase acuta, subacuta e postacuta, i cambiamenti parafisiologici nella mielolesione, problemi motori, problemi sfintero-sessuali, problemi medici, problemi psicologici e sociali. La riabilitazione del paziente reumatologico Patologie reumatiche maggiori, artrosi ed osteoporosi. Emergenze mediche in riabilitazione Il mito della riabilitazione come reparto tranquillo, disreflessia autonomia, malattia tromboembolica, complicazioni cardiovascolari (amputazione, ictus ...), ab ingestis, emergenze psichiatriche. Infermieristica nella cronicità • Obiettivi specifici Descrivere le principali condizioni di cronicità/disabilità; Descrivere alcuni fenomeni della cronicità; Utilizzare gli strumenti di valutazione multidimensionale per la pianificazione degli interventi; Pianificare l’assistenza infermieristica alla persona anziana con problemi cronici correlati a patologie neurologiche; Pianificare l’assistenza infermieristica alla persona anziana con problemi relativi allo stato nutrizionale; Pianificare l’assistenza infermieristica alla persona anziana con problemi cronici correlati a problemi urologici; Pianificare l’assistenza infermieristica alla persona anziana con problemi cronici correlati a patologie osteoarticolari. infermieristica - sede di Udine • Contenuti Epidemiologia. Condizioni che determinano disabilità: - patologie somatiche acute e croniche; - patologie non somatiche; - altre condizioni. Obiettivi nella gestione della cronicità. Cambiamenti permanenti. Paura, perdita, sofferenza. Influenza sul sistema familiare. Risposte della persona/famiglia alla cronicità. Finalità della VMD. Efficacia della VMD. Principali strumenti per la valutazione (ADL, IADL, MMSE, GDS, B.I.N.A., Valgraf). Ictus cerebrale: - quadro di riferimento epidemiologico; - fattori di rischio; - fasi del percorso assistenziale; - accertamento iniziale; - diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi con relativi interventi e criteri di risultato; - piano di dimissione. - aspetti organizzativi (stroke units, rete dei servizi). Morbo di Parkinson: - epidemiologia; - accertamento iniziale; - diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato. Confusione mentale: - accertamento iniziale; - diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato. Demenza: - quadro epidemiologico; - livelli di espressione della patologia; - accertamento iniziale; - diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato; - interventi per la riduzione del ricorso alla contenzione fisica; infermieristica - sede di Udine - la riabilitazione cognitiva; - il carico assistenziale dei caregiver e le strategie di supporto; - aspetti organizzativi (rete dei servizi, nuclei per persone affette da demenza). Malnutrizione: - epidemiologia; - fattori di rischio; - accertamento; - interventi assistenziali. Disidratazione: - epidemiologia; - fattori di rischio; - accertamento; - interventi assistenziali. Incontinenza urinaria: - accertamento iniziale; - diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato. Artrosi - epidemiologia; - accertamento iniziale. Diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi, interventi assistenziali, criteri di risultato. Cadute: - epidemiologia; - fattori di rischio; - accertamento iniziale; - interventi per la prevenzione delle cadute. • Modalità di svolgimento Lezione Lavoro di gruppo. • Bibliografia L.S. Brunner, D.S. Suddarth, Nursing Medico Chirurgico, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001. L.J. Carpenito, Diagnosi infermieristiche, C.E.A., Milano, 1998. F. Cavazzuti, G. Cremonini, Assistenza geriatrica oggi, C.E.A., Milano, 1998. Commissione Europea Alzheimer Europe, Federazione Alzheimer Italia, Manua- 259 le per prendersi cura del malato di Alzheimer, Milano, 1999. S. Costantini, Test di valutazione multidimensionale geriatrica, C.E.S.I., Roma, 2003. P. Ebersole, P. Hess, Toward healthy aging, V ed., Mosby, USA, 1998. Società italiana di neuroscienze, Malattia di Alzheimer – Documento di consenso, Il Pensiero Scientifico editore, 1999. SPREAD, Ictus cerebrale: linee guida italiane, Health, Milano, 2001. M. Trabucchi, Le demenze, UTET, Torino, 2002. Articoli e linee guida forniti dal docente. Infermieristica nella disabilità • Obiettivi specifici Pianificare ed attuare interventi di sviluppo delle capacità di adattamento della persona/famiglia in relazione all’energia residua, sviluppando interventi di educazione terapeutica, addestramento all’autocura e riabilitazione; Riconoscere gli elementi del rapporto fra ambiente fisico e ambiente sociale nel determinare lo stato di benessere; Identificare concretamente il contributo che l’infermiere offre per l’abbattimento delle barriere alla vita indipendente; Descrivere il ruolo dello Infermiere nel garantire un ambiente di vita sicuro e terapeutico; Descrivere il ruolo dello Infermiere nel superare i problemi di cooping della famiglia. • Contenuti I Unità: Conseguenze della disabilità e della cronicità nella gestione dello spazio vitale Definizione di menomazione, disabilità ed handicap. Definizione di invalidità. O.M.S codifica ICF – disabilità e salute implicazioni per gli infermieri. Ambiente fisico e ambiente sociale: contributo dell’infermiere all’abbattimento delle stesse: 260 accessibilità ai servizi, alle agevolazioni, alle provvidenze, per una vita indipendente. Contributo dell’infermiere alla costruzione di un ambiente di vita e di lavoro sicuro, terapeutico. Barriere architettoniche: accessibilità, visibilità e adattabilità. Gli ausili per l’indipendenza. La malattia di Alzheimer e la costruzione di un ambiente protesico. II Unità: abbattere le barriere della comunicazione Caratteristiche della comunicazione efficace in presenza di deficit: - cognitivi - le demenze; - motori; - sensoriali. III Unità: Fornire supporto ai caregiver Chi sono i caregiver? Problemi di abuso. Valutazioni delle capacità di cooping. Valutazione del livello di stress dei C.G. L’empowerment di chi si prende cura? • Modalità di svolgimento Lezioni frontali partecipate. • Bibliografia U. Senin, S. Cencetti, A. Cester, La valutazione multidimensionale geriatrica ed il lavoro di equipe: Il coordinamento dell’assistenza all’anziano fra ospedale, sevizi territoriali e residenze, Atti Convegno omonimo, Perugia, dicembre 1998. Ebersole, Hess, Toward healthy aging, Mosby,Year Book, Inc. USA, 1998. R. Andrich, a cura di, Ausili per l’autonomia, voll. 1-2, Fondazione Pro Juventute don C. Gnocchi. A. Schmerzler, J. Walsh, Nursing management of individuals with disabilities, Lippincott Nursing, 1999. Ardella M. Fraley, Nursing and the disabled: across the life span, Jones and Bartlett Publishers, 1992. Reabilitation Institute of Chicago, Reabi- infermieristica - sede di Udine litation nursing: procedure manual, II ed., McGraw-Hill, 1999. T. Redaelli, L. Valsecchi, Terapia occupazionale, metodologia riabilitativa e ausili, Ed. Solei press, Milano, 1996. N. Basaglia, L. Gamberoni, L’Infermiere della Riabilitazione, Edi Ermes, Milano, 1998 o 2000. A. Frustaglia, Gerontologia e Geriatria, McGraw-Hill, 1994. M. Nano, E. Ricci, Le piaghe da decubito nel paziente anziano, Minerva Medica, Torino, 1994. M. Jones, GentleCare: changing the experience of Alzheimer’s disease in a positive way, Burnaby, Moyra Jones Resources, Canada, 1996. OMS, ICDH - 2, Classificazione Internazionale del Funzionamento e delle disabilità (Bozza Beta 2, Versione integrale), Erickson, 2000. OMS, ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute, Erickson, 2001. Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione - A.S.S. n° 4 Medio Friuli, La Casa di Aldo, IMFR- A.S.S. n° 4 Medio Friuli, dicembre 2003. M. De Piero, Coord. Assistenza Protesica, Strumenti normativi e modalità operative per mantenere la persona fragile nella comunità, Corso Residenziale L’Infermieristica nel nuovo concetto di Welfare, A.S.S. n° 4 Medio Friuli, Servizio Infermieristico Aziendale, maggio 2005. M. Vandelli, I fiori di saturno: le istituzioni si interrogano sul vivere e il morire degli anziani..., Artestampa, Modena, 1993. C. Spairani, T. Lavalle, a cura di, Procedure, Protocolli e Linee guida di assistenza infermieristica, Masson, 2000. Gruppo Formazione Triage, Triage infermieristico, McGraw-Hill, 2000. Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative • Obiettivi specifici Identificare i principi della scienza riabili- infermieristica - sede di Udine tativa che permettono di stabilire collegamenti tra le scienze infermieristiche e le metodologie riabilitative; Descrivere gli interventi riabilitativi finalizzati all’attivazione dei pazienti affetti da cronicità e disabilità e dei loro famigliari per il miglioramento della qualità di vita; Identificare le aree collaborative e autonome dell’infermiere e del riabilitatore. • Contenuti L’impatto della cronicità e della disabilità sulla salute fisica, emozionale e mentale. La riabilitazione psico-sociale e l’importanza della qualità di vita. Le strategie riabilitative: il recupero delle abilità e delle competenze; la relazione intermediaria; la relazione con la famiglia, il gruppo e la comunità. Concetti di andragogia e educazione terapeutica. • Bibliografia B. Saraceno, La fine dell’intrattenimento, Milano, Etaslibri-RCS Medicina, 1995. A. Scala, L’agire riabilitativo. Manuale della riabilitazione psicosociale, Il Pensiero scientifico Editore, 1998. Tirocinio • Obiettivi generali Al termine dell’esperienza di tirocinio del II anno, delle connesse attività di laboratorio e tutorato individuale, lo studente sarà in grado di: Accertare i bisogni di assistenza della persona con problemi di media complessità, le sue risorse e la capacità di adattamento alle limitazioni prodotte dalla malattia; Sperimentare la responsabilità dell’assistenza clinica e di base alle persone con problemi acuti/cronici/disabilità di media complessità valorizzando le risorse individuali, famigliari, di altre persone significative e del contesto: gestendo 261 l’assistenza infermieristica; attivando tecniche di relazione di aiuto; garantendo la continuità dell’assistenza; Monitorare i rischi del paziente correlati al quadro clinico e ai bisogni compromessi ed attivare strategie di intervento preventive; Applicare gli interventi diagnostico-terapeutici prescritti, gestendo la preparazione del paziente, l’esecuzione degli atti sulla base delle evidenze, il monitoraggio degli effetti attesi e di quelli indesiderati; Applicare misure di protezione individuale ed ambientale nella gestione del paziente, delle terapie e dei materiali biologici; Gestire l’assistenza a gruppi di pazienti di media complessità assistenziale sulla base di priorità; Integrare il proprio intervento con quello di altri operatori presenti nel contesto di cura sulla base dei diversi profili di competenza. Gli studenti del II anno realizzano di norma esperienze di apprendimento clinico in: - medicina, chirurgia, neurologia, ortopedia e traumatologia, pediatria, oncologia, ematologia, riabilitazione e recupero funzionale, residenze sanitarie assistenziali, medicina fisica e riabilitativa, nefrologia, centro diabetologico. Tra i tirocini opzionali potranno essere attivate altre sedi di volta in volta accreditate. Apprendimento con esercitazioni e laboratori per: sviluppare capacità di supporto alle funzioni vitali; gestire la relazione con il paziente, famigliari e caregivers; monitorare gli effetti terapeutici ed avversi della terapia farmacologia, sviluppare competenze tecniche (ad es.: gestione della terapia orale, im, sc, ev, infusionale e trasfusionale; gestione dei prelievi; gestione del cateterismo vescicale intermittente e a permanenza; gestione del bilancio idrico; gestione dell’ossigenoterapia, gestione della chemioterapia, valu- 262 infermieristica - sede di Udine tazione fabbisogno nutrizionale, gestione della nutrizione parenterale totale, gestione degli accessi venosi periferici e centrali, gestione dei drenaggi toracici, broncoaspirazione, gestione della tracheotomia,monitoraggio pressione venosa centrale, saturimetria). Accompagnamento al morire e gestione del lutto; Educare il paziente all’autocura; Pianificare la dimissione per garantire la continuità assistenziale; - di tutorato individuale. III anno • Attività a scelta dello studente Durante il II anno gli studenti potranno selezionare iniziative formative opzionali tra quelle proposte dal corso di laurea o richiedere il riconoscimento di esterne, sia di tipo conoscitivo (1 CFU) che di tirocinio (4CFU) in relazione a personali obiettivi di apprendimento. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRITICITÀ VITALE Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Medicina d’urgenza, MED/18 Chirurgia d’urgenza MED/41 Anestesiologia nelle cure intensive, MED/45 Infermieristica nella criticità vitale • Obiettivi generali del corso Sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente in condizioni critiche. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Identificare le caratteristiche del paziente in condizioni critiche ed i relativi criteri per il monitoraggio delle funzioni vitali; Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare, respiratorio e cerebrale; Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie di intervento avanzate; Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od apparato, ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con alterazione dello stato di coscienza. Inoltre lo studente dovrà essere in grado di accertare e gestire i principali percorsi diagnostici-terapeutici del paziente con politrauma. Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di gestione del paziente critico in rianimazione/TI e di presentazione del sistema di emergenza territoriale. 263 infermieristica - sede di Udine Medicina d’urgenza • Contenuti Insufficienza respiratoria acuta. Inquadramento generale. Gestione non invasiva del paziente con insufficienza respiratoria acuta. Anafilassi sistemica e Asma bronchiale acuto. La reazione allergica immediata, inquadramento generale e aspetti rilevanti nella emergenza - urgenza. La gestione del paziente con broncospasmo acuto. Scompenso acuto di cuore. Inquadramento generale dell’insufficienza cardiaca. Gestione del paziente con insufficienza ventricolare sinistra in Pronto Soccorso - Medicina d’Urgenza. Droghe d’abuso in Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza. Inquadramento generale e gestione del paziente con intossicazione-overdose. Inquadramento generale e gestione delle comuni sindromi da astinenza. Intossicazioni da farmaci. Inquadramento generale. Le sindromi principali. Generalità sui metodi di decontaminazione, depurazione, eliminazione. Prendere Decisioni in Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza. L’Osservazione breve. Il Monitoraggio non invasivo. La stabilità clinica. Il percorso clinico in Pronto Soccorso. Un esempio: il paziente con sospetta-accertata Polmonite comunitaria. Per ogni lezione viene fornita una dispensa con il testo completo dell’argomento. Chirurgia d’urgenza • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di : Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico in regime d’urgenza; Descrivere i principi e le tecniche della terapia chirurgica; Indicare le peculiarità organizzative ed assistenziali in regime d’urgenza. • Contenuti Trauma Percorso diagnostico e terapeutico del paziente traumatizzato. Trauma toracico: - Fratture costali; - Pneumotorace; - Emotorace. Trauma addominale: - Emoperitoneo; - Trauma epatico; - Rottura della milza. Trauma vascolare: - Aneurismi; - Ischemia acuta degli arti. Dolore addominale Emorragie digestive Lesioni da caustici Trapianto d’organo - La rete organizzativa; - Trapianto di fegato; - Trapianto rene-pancreas. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. • Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato. • Bibliografia Bresaola, Chirurgica per le professioni sanitarie, EdiSES, Napoli, 2006. Staudacher, Chirurgia d’urgenza, Masson, Milano, 2005. Anestesiologia nelle cure intensive • Contenuti Terapia Intensiva Principi, organizzazione ed utilizzazione delle tecniche di terapia intensiva (Ventilazione artificiale; Monitoraggio emodinamico; Tecniche di supporto extracorpo- 264 reo e respiratorio; Tecniche depurative nell’insufficienza epatica; Terapia intensiva in alcune patologie virali...). Emergenza - Principi e tecniche (intubazione tracheale e bronchiale; fluidoterapia e terapie emosostitutive; rianimazione cardiopolmonare avanzata...); - Organizzazione dell’emergenza extraospedaliera; - Sindromi polmonari acute da inalazione; - Intossicazioni acute; - Ipotermie ed ipertermie; - Annegamento e folgorazione. Cardio-Circolatorio Arresto cardiaco; scompenso cardiaco acuto, compreso EPA; insufficienza cardiaca media o moderata; angina; infarto e complicanze; valvulopatie; tamponamento cardiaco/dissezione aortica; aritmie; trapianto cardiaco e cardio-polmonare. ABC/ ALS/accessi venosi/monitoraggi (ECG, PA, PVC, SW, CO, SpO2, ETC02)/ metodiche di supporto (CEC, contropulsazione aortica). Respiratorio arresto respiratorio; insufficienza respiratoria acuta; ostruzione delle prime vie aeree; broncospasmo; EPA non cardiogeno (ARDS); embolia polmonare; emottisi massiva; pneumotorace; pneumomediastino; versamenti pleurici; insufficienza respiratoria cronica (COPD) Neurologico Coma; ipertensione endocranica; crisi convulsive/perdita di coscienza; sincopi; stroke; shock spinale; delirio e stato confusionale; EPH gestosi; valutazione della morte cerebrale e; problematiche del donatore d’organo. Rene, Equilibrio Idro-Elettrolitico e Acido-Base Insuff. renale acuta; iponatriemieipernatriemie; fluidoterapia; ipo- e iper-K; ipo- e iper-Ca; ipo- e iper-Fosfatemia; ipo- e iper-Mg; acidosi; alcalosi; trapianto di rene. infermieristica - sede di Udine Patologia Infettiva Shock settico; SIRS/MOF/SEPSI; infezioni nel paziente immunodepresso infezioni con febbre e rash infezioni in ICU tetano; profilassi in chirurgia principi di antibioticoterapia. Patologia Traumatica Approccio al paziente con trauma/trasporto; il politraumatizzato; crush syndrome; embolia grassosa; trauma cranico; trauma toracico; trauma addominale; traumi vertebrali o spinali. Ustioni, Ipotermie, Avvelenamenti, Annegamenti, Allergie L’ustionato; ipotermia/ipertermie; folgorazione; intossicazioni da farmaci; intossicazione da prodotti di uso domestico; avvelenamenti…; annegamenti; embolia gassosa; allergie e shock anafilattico. • Bibliografia E. Romano, Anestesia - I Principi e le Tecniche, UTET. P. Rosen, Emergency Medicine, vol. 1-2, II ed., Mosby. R.D. Miller, Anesthesia, III ed., Churchill Livingstone. J.M. Civetta, Critical Care, J.B. Lippincott, Philadelphia, 1988. Textbook of advanced cardiac life support, II ed., American Heart Association. Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, American Heart Association. F.S. Bongard, D.Y. Sue, Critical Care Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book. C.E. Saunders, M.T. Ho, Emergency Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book. Novelli et al., Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche, Gnocchi, Napoli, 1995. Infermieristica nella criticità vitale • Obiettivi specifici Definire il concetto di area critica e di paziente in fase critica; Conoscere l’organizzazione del sistema infermieristica - sede di Udine emergenza nel contesto del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale; Identificare i criteri per l’accertamento infermieristico secondo la metodologia del triage; Identificare i problemi principali del paziente con alterazione della funzione respiratoria, cardiovascolare, neurologica, renale e in alcuni quadri clinici specifici (politrauma, ustioni, patologia infettiva, trapianto d’organo). • Contenuti Concetto di area critica e di paziente in fase critica L’instabilità delle funzioni vitali come criterio di analisi della complessità assistenziale. I livelli dell’intensità assistenziale per i pazienti critici: i luoghi della presa in carico e le indicazioni normative. La gestione del paziente in condizioni critiche come una competenza degli infermieri generali ma anche avanzata. L’organizzazione del sistema regionale dell’emergenza. L’accertamento e la gestione immediata del paziente critico Criteri per l’accertamento d’urgenza: di base, iniziale, mirato, continuo. I problemi più frequenti del pazienti critico: diagnosi infermieristiche, problemi collaborativi e complicanze potenziali. Il concetto di priorità nella gestione dei pazienti critici. Il triage infermieristico. La sicurezza del paziente critico La gestione dei farmaci nelle situazioni critiche: il fabbisogno di monitoraggio e gli errori più frequenti. La gestione del trasporto protetto intra ed extraospedaliero. La gestione della postura e della mobilizzazione: gli errori da evitare. La gestione dei rischi infettivi nel paziente critico. La gestione dei rischi correlati all’uso di 265 tecnologia, ad applicazioni elettriche, all’autolesione. Gli strumenti di pianificazione assistenziale nei pazienti critici Procedure, protocolli, linee guida. Piani assistenziali standard e personalizzati. Clinical pathways e percorsi critici. La gestione infermieristica specifica in alcune situazioni e quadri clinici specifici Il paziente con alterazione della funzione respiratoria. Il paziente con alterazione della funzione cardiocircolatoria. Il paziente con alterazione della funzione neurologica. Il paziente con alterazione della funzione renale. Il paziente politraumatizzato. Il paziente ustionato. Il paziente con patologia infettiva (Shock settico, MOF …). Il paziente trapiantato d’organo. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Esercitazioni: casi clinici strutturati e discussione con l’infermiere esperto. • Bibliografia R. Baraiolo, Infermieristica in Area Critica, McGraw-Hill, Milano, 1998. Gentilini et al., Il Paziente Critico, Editrice Ambrosiana, Milano, 1997. D.P.R. 27/03/1992 Atti di indirizzo e coordinamento delle attività delle Regioni in materia di Emergenza Sanitaria. Emergency Nurses Association, Standard del nursing nell’emergenza, Masson, Milano, 1995. Theland et al., Critical Care Nursing - Diagnosis and management, III ed., Mosby. Per consultazione L.J. Carpenito, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Editrice Ambrosiana, Milano, 2001. N.M. Holloway, Piani di assistenza in area 266 critica, Ed. Sorbona, Milano, 1992, J.M. Wilkinson, Processo infermieristico e pensiero critico, Editrice Ambrosiana, Milano, 2003. Brunner Suddarth, Nursing medico e chirurgico, voll. 1-2, Editrice Ambrosiana, Milano, 2000. Gruppo Formazione Triage, Triage infermieristico, McGraw-Hill, Milano, 2000. L. Benci, Manuale giuridico professionale per l’esercizio del nursing, McGraw-Hill, Milano, 2002. A. Owen, Il Monitoraggio in Area Critica, McGraw-Hill, 1998. L. Sasso et al., Infermieristica in Area Critica, McGraw-Hill, 2005. CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA CLINICA NELLA SALUTE MENTALE E IN AREA PSICHIATRICA Settori scientifico-disciplinari: M-PSI/08 Psicologia clinica, MED/25 Psichiatria, MED/45 Infermieristica nella salute mentale e psichiatrica, MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative • Obiettivi generali del corso Il corso integrato persegue l’obiettivo di sviluppare competenze infermieristiche nella salute mentale per: Identificare le metodologie di sviluppo delle capacità di autoassistenza delle persone; Definire il significato di promozioni del benessere psicosociale dei singolo e dei gruppi; Descrivere le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti nel territorio. Sviluppare competenze di infermieristica psichiatrica per: Identificare i principali problemi di interesse infermieristico, riscontrabili nel infermieristica - sede di Udine paziente affetto da disturbi d’ansia, dell’umore, di personalità e disturbi psicotici; Descrivere le principali ricadute della malattia mentale nel contesto famigliare e di vita dei pazienti; Utilizzare i modelli teorici umanistici e cognitivo comportamentali per la relazione di aiuto nel contesto psichiatrico; Identificare i criteri guida per avviare e mantenere una relazione di aiuto terapeutica di 1° livello nei casi di disturbi d’ansia, dell’umore e psicotici e avviare una relazione terapeutica con i famigliari; Identificare le competenze e le responsabilità dell’infermiere, con particolare riferimento alle attività autonome ed a quelle collaborative; Elencare i principi di tutela del paziente portatore di disagio psichico contenuti nella legislazione. Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in: - La relazione terapeutica; - I metodi e gli strumenti per l’accertamento in psichiatria - I segni del disagio psichico; - I Gruppi A.M.A; Il “mondo” dello psicotico”. Laboratorio • Obiettivi Sperimentare le abilità di relazione trattate nel corso; Approfondire i contenuti d’aula, applicandoli a casi scelti; Sperimentare in un contesto protetto stili di rapporto supportivo a livello informativo ed educativo. • Metodologia Analisi dei casi, simulate; Seminari su “Il mondo dello psicotico”; “Il paziente e la malattia: la comunicazione e i vissuti”; “I segni del disagio psichico: le condotte suicidarie”. infermieristica - sede di Udine Psicologia clinica • Obiettivi specifici Il corso persegue la finalità di far apprendere agli studenti come riconoscere le diverse modalità con cui viene espresso il disagio psichico e come elaborare strategie operative per la gestione del paziente psichiatrico, valutando la qualità e l’efficacia degli interventi. • Contenuti I Unità didattica Distorsione percettiva e realtà esterna. Modelli percettivi. La formazione e la deformazione dell’immagine corporea. Il corpo nella malattia e nella salute. II Unità didattica La comunicazione patologica. Risvolti psicologici delle principali patologie psichiatriche. Associazioni di condotte autolesive con il disagio mentale. L’IO e i meccanismi di difesa. Ansia e angoscia. Pregiudizi e stereotipie. III Unità didattica Paradigmi dell’intervento psicoterapeutico: - psicoanalitico; - comportamentale; - cognitivo; - umanistico; - sistemico. IV Unità didattica Autocoscienza del sè. Aspettative e frustrazioni. Stress e adattamento. Il burn-out. Il lavoro d’equipe e di rete. V Unità didattica Influenza del farmaco sulla personalità. L’effetto placebo. • Metodologia di svolgimento Lezioni a carattere interattivo, discussione, consultazione delle letture consiglia- 267 te, approfondimenti guidati, lavori di gruppo. • Bibliografia Testi del corso: R. Cattelani, Elementi di psicologia clinica, Carocci Faber, 2003. G. Invernizzi, Manuale di psichiatria e psicologia clinica, McGraw-Hill, 2002. Dispense del corso a cura del docente. Testi da consultazione: Jannet, Psicologia Medica, Masson, 1994. Morrison, Disturbi psichici e malattie organiche, McGraw-Hill, 1996. G.C. Davison, Psicologia Clinica, Zanichelli, 1998. D. Golberg, S. Benjamin, F. Creed, Psichiatria nella pratica medica, Il Pensiero Scientifico, 1996. AA.VV., Il rischio psicosociale nella professione di aiuto, Erickson, Trento, 2003. Siti Internet: www.amedeo.com www.pol-it.org Psichiatria • Obiettivi specifici Identificare le manifestazioni dei disturbi psichici. Collegare i diversi approcci della psichiatria al trattamento dei principali disturbi. Descrivere i modelli organizzativi e operativi dei servizi psichiatrici. • Contenuti Elementi conoscitivi per affrontare il corso: nozioni di neurofisiologia, di neurochimica e di psicologia generale. Elementi di psicopatologia generale, esame dello stato psichico, diagnosi e classificazioni psichiatriche, delirium, disturbo amnestico, disturbi menatali dovuti a cause mediche generali, schizofrenia e disturbi psicotici, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi somatoformi e dissociativi, alcolismo, 268 disturbi del comportamento alimentare, disturbi di personalità. I trattamenti farmacologici. Uso clinico e tollerabilità dei farmaci ansiolitici/sedativi, antidepressivi, antipsicotici. Le psicoterapie in ambito psichiatrico, la riabilitazione psichiatrica. L’organizzazione dei servizi psichiatrici. La legislazione psichiatrica. • Modalità di svolgimento Lezione frontale. • Bibliografia Testo obbligatorio G. Invernizzi, Manuale di psichiatria e psicologia clinica, McGraw-Hill, 2002. Testi accessori D. Golberg, S. Benjamin, F. Creed, Psichiatria nella pratica medica, Il Pensiero Scientifico, Roma. R.P. Liberman, La riabilitazione Psichiatrica, Ed. Cortina, Milano. C. Ciambrello, T. Cantelmi, A. Pasini, Infermieristica clinica in igiene mentale, CEA, Milano, 2001. Infermieristica nella salute mentale e psichiatrica • Obiettivi specifici Il corso persegue la finalità di far acquisire agli studenti le competenze cognitive e comportamentali necessarie per: - gestire la relazione d’aiuto infermieristica con persone ( e loro famigliari) che vivono problemi di salute mentale - effettuare la somministrazione terapeutica gli psicofarmaci. Identificare gli strumenti conoscitivi utili al riconoscimento dei principali problemi di rilevanza assistenziale, presenti nel settore della salute mentale e della psichiatria. Definire il ruolo e le competenze infermieristiche nella costruzione di un progetto assistenziale, con particolare riferi- infermieristica - sede di Udine mento all’individuazione delle aree autonome e collaborative. Descrivere le linee guida per la progettazione di interventi di natura preventiva, curativa e riabilitativa utili nell’assistenza: - alle persone portatrici di disagio psichico; - alle persone affette da disturbi mentali e rispettive famiglie. Identificare le strategie d’intervento possibili con le famiglie ad elevata complessità assistenziale. • Contenuti Unità didattica 1 “I modelli di riferimento della psichiatria occidentale” La storia dell’infermieristica nel settore psichiatrico. Le leggi italiane e loro ricadute sull’infermieristica. La struttura organizzativa dei Servizi di Salute mentale. Le questioni etiche in psichiatria: le contenzioni, la presa in carico, la qualità dell’assistenza, le responsabilità dell’infermiere nei trattamenti. Unità didattica 2 “La professione infermieristica e il suo contributo nell’ èquipe multiprofessionale” Le funzioni infermieristiche nel gruppo multiprofessionale. I modelli di riferimento per l’infermiere nella pratica di base e avanzata. Le componenti costitutive della relazione terapeutica integrata. Unità didattica 3 “Convivere con la malattia mentale” La Salute Mentale nelle società complesse e il contributo dell’etnopsichiatria. L’ accoglienza, l’intervista e degli strumenti per l’ accertamento in psichiatria. Problemi assistenziali, linee d’intervento e gestione degli psicofarmaci nei: - disturbi nevrotici; - disturbi dell’umore; - disturbi psicotici; infermieristica - sede di Udine - disturbi di personalità; - dipendenze. Unità didattica 4 “ Mondi pubblici e mondi privati della malattia mentale” Le tipologie famigliari e i rapporti con i servizi: - la famiglia disorganizzata; - la famiglia rigida; - la famiglia depressa; - la famiglia ostile; - la famiglia barricata. Le tipologie di coping (funzionale e disfunzionale) e le strategie d’intervento. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali a carattere interattivo. Analisi materiale bibliografico. Analisi e commento alle principali diagnosi infermieristiche. Analisi di brani di colloqui terapeutici. • Bibliografia Testo obbligatorio: P. Barelli, E. Spagnoli, Infermieristica e salute mentale, Masson, Milano. Testi di consultazione a scelta dello studente: E. Goffman , Asylums, Einaudi, Torino, 1961, cap. 2-.3-4. E. Goffman, Stygma, Giuffrè, Varese, 1983, cap.2, 3. AA.VV., La salute mentale nel mondo, Il Mulino, Bologna, 1998. AA.VV., Genitori psicotici, Bollati B., Torino 1999, cap. 9. P. Coppo, Tra psiche e cultura, Bollati B., Torino, 2003. C. Ciambrello, T. Cantelmi, A. Pasini, Infermieristica clinica in igiene mentale, CEA, Milano, 2001. Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative • Obiettivi specifici Identificare le conoscenze che permettono di stabilire collegamenti tra le scienze infermieristiche e le metodologie riabilitative psicosociali-psichiatriche; 269 Individuare le funzioni riabilitative psicosociali-psichiatriche, con particolare riferimento alle possibili attività autonome ed a quelle di collaborazione. • Contenuti La salute mentale Che cosa si sa della sofferenza mentale. Impatto sociale dei principali disturbi mentali. Fattori di rischio e fattori protettivi. Cenni storici. La riabilitazione psichiatrica e psicosociale La disabilità. La cronicità. Definizione e modelli. Le strategie della riabilitazione psicosociale e psichiatrica Il recupero delle abilità e delle competenze. La relazione intermediaria. Il paziente e i servizi. Famiglia e riabilitazione. Il gruppo e la comunità. Cenni sulla valutazione della riabilitazione • Bibliografia E. Borgna, Le intermittenze del cuore, Feltrinelli, Milano, 2003. E. Borgna, Il volto senza fine, Le Lettere, Firenze, 2004. B. Saraceno, La fine dell’intrattenimento. Manuale di riabilitazione psichiatrica, Etaslibri-RCS Medicina, Milano, 1995. M. Knowles, Quando l’adulto impara, Angeli, Milano, 2002. 270 CORSO INTEGRATO DI TEORIE DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA E EVIDENZE PER IL NURSING Settori scientifico-disciplinari: MED/01 Statistica medica, INF/01 Informatica, M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza, MED/45 Teorie dell’assistenza ed evidenze scientifiche nella infermieristica • Obiettivi generali del corso Sviluppare nello studente competenze per: Identificare la relazione filosofia - scienza e il problema dell’epistemologia del nursing; Definire il concetto di teoria e di modello concettuale dell’assistenza riconoscendo i livelli di astrazione delle teorie di interesse infermieristico; Comprendere il concetto di evidenza scientifica nel nursing e le fonti dove reperire le evidenze; Effettuare l’analisi critica di un articolo di ricerca con disegno descrittivo, qualitativo e quasi sperimentale; Ricercare ed organizzare, per via telematica, informazioni atte ad analizzare la teoretica dell’assistenza infermieristica; Applicare la statistica nella lettura della documentazione scientifica e per la elaborazione della tesi. Statistica medica • Obiettivi specifici L’obiettivo del corso è quello di fornire una conoscenza adeguata dei fondamenti e delle metodologie di base della Statistica utili per comprendere, descrivere ed interpretare i fenomeni biomedici. Lo studente dovrà acquisire la capacità di organizzare dati in insiemi analizzabili e clinicamente significativi, di rappresentarli graficamente e sintetizzarli, al fine di ricavare la corretta informazione sul fenomeno oggetto di studio. Dovrà in sintesi dimostrare di aver fatto suo il metodo infermieristica - sede di Udine statistico necessario a comprendere ed interpretare la variabilità propria del dato biologico, clinico e strumentale. • Contenuti Premessa Variabilità, variabilità casuale, statistica. Terminologia Variabili e dati. Variabili continue, discrete, ordinali. Scale di misurazione: scala nominale, ordinale, ad intervalli, di rapporti. Campione e Universo. Parametri e stime. Frequenza: assoluta, relativa, percentuale e cumulata. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Rapporti e tassi: prevalenza e incidenza. Centro e dispersione Centro di una distribuzione campionaria (media aritmetica, mediana e moda); media aritmetica per dati raggruppati in classi. Dispersione di una distribuzione campionaria: range, devianza, varianza, deviazione standard e coefficiente di variazione (per dati singoli e per dati raggruppati). Frattili di una distribuzione campionaria (quartili, centili). Distribuzione campionaria congiunta di due variabili: codevianza, covarianza, e coefficiente di correlazione lineare. Misure analitiche Misure analitiche, errore totale, attendibilità. Errori sistematici e accuratezza. Errori casuali e precisione. Stime di precisione e accuratezza. Distribuzione degli errori di misura: la distribuzione Gaussiana. Distribuzione Gaussiana standart. Probabilità Quesiti anomali, probabilità e inferenza statistica. Frequenza relativa, esiti possibili, eventi. Probabilità di un evento. Unione di eventi, eventi incompatibili. Eventi condizionati, intersezione di even- infermieristica - sede di Udine ti, eventi indipendenti. Sensibilità e specificità di un test diagnostico. Valore predittivo di un test diagnostico (teorema di Bayes). I modelli di studio Studi osservazionali e studi sperimentali. Studi descrittivi e studi analitici. Studi trasversali o di prevalenza. Studi di coorte o di incidenza. Studi caso-controllo. Studi prospettici e retrospettivi. • Modalità di svolgimento Lezione frontale con la partecipazione attiva degli studenti nella risoluzione di esercizi e problemi di calcolo, esercitazioni. • Bibliografia Testo adottato: W. D. Wayne, Biostatistica, EdiSES. Testo di approfondimento: T. Colton, Statistica in Medicina, Piccin. Informatica • Obiettivo specifico Saper utilizzare il foglio elettronico per trattare dati. Le funzioni (ed in particolare quelle statistiche) che Excel mette a disposizione costituiscono un valido strumento per l’analisi e la visualizzazione di dati. Le competenze acquisite attraverso un modulo del tipo proposto costituiscono un valido strumento di supporto all’attività lavorativa. • Contenuti Foglio elettronico: celle, righe, colonne, foglio di calcolo; formule in Excel, riferimenti relativi ed assoluti; uso di funzioni di Excel che permettono la ricerca mirata su grandi quantità di dati: ordinare i dati, usare le opzioni di ricerca/filtri, usare le funzioni conta, contase, cerca orizzontale/verticale, DB.SOMMA, DB.MAX, DB.MIN, DB.CONTA. Uso del foglio elettronico per analisi statistiche (analisi statistiche e matrici di dati, matrici di dati 271 con Excel, acquisizione dati, tabelle di frequenza, frequenza relativa, frequenza percentuale, media aritmetica, indici di posizione, indici di variabilità e loro calcolo con Excel) Grafici con Excel: perchè creare un grafico, tipi di grafici, regole. Istogrammi, diagrammi a torta (per la rappresentazione di frequenze) Costruzione di un grafico con la creazione guidata. Modifica di un grafico: modifica della formattazione delle singole componenti, modifica del tipo di grafico, dei dati, delle opzioni e della posizione del grafico. Aggiungere dati ad un grafico preesistente: inserimento di un grafico Excel in un documento Word. • Metodologia Dimostrazione in aula informatizzata. Prova d’esame: TEST. • Bibliografia J. Kelly, Excel 2000, Editrice Apogeo. Slide delle lezioni fornite agli studenti. Logica e filosofia della scienza • Obiettivi specifici Alla fine del corso di Logica e filosofia della scienza lo studente dovrà essere in grado di - conoscere i termini fondamentali della logica della ricerca scientifica; - comprendere il carattere storico dell’impresa scientifica, con la consapevolezza che essa si colloca in un contesto culturale complesso; - comprendere la rilevanza del tema dell’evidenza nelle scienze mediche e infermieristiche; - riconoscere i diversi modelli di ragionamento utilizzati nella ricerca scientifica; - valutare l’attendibilità dei metodi utilizzati dalla scienza; - distinguere proposizioni e teorie scientifiche da proposizioni e teorie pseudoscientifiche; 272 - individuare gli elementi di evidenza nella diagnosi clinica. • Contenuti L’evidenza: definizione, fondamenti dell’evidenza nel pensiero antico e moderno, l’evidenza nel metodo scientifico, l’evidenza in medicina. Il “mito” dell’osservazione nella scienza e il razionalismo critico: limiti dell’induzione, esperienza e protocolli, verificazionismo e falsificazionismo, la scienza su palafitte, epistemologia ed ermeneutica. Scienza normale e paradigmi: i problemi della scienza normale, la crisi del paradigma, il passaggio ad un nuovo paradigma, i criteri per la scelta di un nuovo paradigma. Epistemologia e teoria della diagnosi clinica: l’atto della diagnosi clinica, la medicina fra storia e tecnologia, conoscere e ri-conoscere, dr. Watson e Sherlock Holmes. • Modalità di svolgimento Lezione frontale, analisi di testi, discussione dei contenuti, sintesi guidate. • Bibliografia D. Antiseri, Epistemologia e teoria della diagnosi clinica, in Teoria unificata del metodo, Utet, Torino, 2001, pp. 69-126. G. Federspil, R. Vettor, Teoria La “evidence-based medicine”: una riflessione critica sul concetto di evidenza in medicina, Ital Heart J Suppl, 2, 2001, pp. 614-623. T.S. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, tr. it. di A. Carugo, Einaudi, Torino, 1978, passi. M. Marchetto, La scienza moderna. Le origini, il metodo, Sei, Torino, 1995, passi. C. Mazzantini, A. Pieretti, Evidenza, in infermieristica - sede di Udine Enciclopedia filosofica, IV, Bompiani, Milano, 2006, pp. 3886-3892. K.R. Popper, La scienza: congetture e confutazioni, in Congetture e confutazioni. Lo sviluppo della conoscenza scientifica, tr. it. di G. Pancaldi, Il Mulino, Bologna, 1972, pp. 61-115. Di utile consultazione: G. Brianese, a cura di, “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico post-popperiano, Paravia, Torino, 1988. D. Gillies, G. Giorello, La filosofia della scienza nel XX secolo, Laterza, Roma-Bari, 1995. Teorie dell’assistenza ed evidenze scientifiche nella infermieristica • Contenuti Teorie dell’assistenza Definire il concetto di teoria e di modello concettuale dell’assistenza indicando le implicazioni per la pratica infermieristica. Indicare le ragioni per cui, dall’enfasi sulle Grand Theory e sui modelli concettuali, oggi l’infermieristica ricorre più frequente all’uso delle teorie a medio ed a piccolo raggio. Descrivere il rapporto tra teorie e processo di nursing. Riconoscere, nelle proprie esperienze di tirocinio clinico, i principi che ispirano l’agire infermieristico ed a quali livelli di teoria fanno riferimento. Evidenze Scientifiche per il nursing Dibattere, a partire dalle proprie esperienze di tirocinio, esempi di variabilità della pratica infermieristiche e di gap teoria/ pratica individuando gli ambiti prioritari sui quali la professione infermieristica dovrebbe intervenire. Definire il concetto di Evidence Based Health Care, Evidence Based Nursing, Evidence Based Medicine. Discutere il significato di prova di efficacia e le modalità di costruzione di una prova di efficacia. infermieristica - sede di Udine Ricercare autonomamente la letteratura per affrontare un quesito clinico pertinente alla pratica infermieristica. Leggere criticamente i risultati della revisione e discutere la loro applicazione nei contesti clinici. Ricercare e utilizzare gli strumenti delle evidenze: metanalisi, revisioni sistematiche, linee guida descrivendone caratteristiche, opportunità e limiti per la pratica infermieristica. Discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze indicando le possibili strategie per superarle. • Bibliografia G. Pomponio, A. Colosso, EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie, Edizioni Medico Scientifiche Torninese; 2004, capp. 2, 3, 4, 5. A. Palese, Dove leggere le evidenze scientifiche per il nursing?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000, 19, 90-94. A.J. Tierney, Nursing models: extant or extinct?, Journal of Advanced Nursing, 1998, 18, 1, 77-85. GRADE Working Group, Grading quality of evidence and strength of recommendations, British Medical Journal, 2004, 328, 1490-1494. CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA DI ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI ASSISTENZIALI Settori scientifico-disciplinari: IUS/07 diritto del lavoro, SECS-P/10 Management sanitario, MED/43 Medicina legale, M-FIL/03 Filosofia morale e bioetica, MED/45 Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali per l’infermieristica • Obiettivi generali del corso Sviluppare competenze nella gestione dei processi di assistenza nei luoghi di cura. 273 Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di: Indicare i principi del servizio sanitario nazionale italiano, le norme e gli strumenti di programmazione sanitaria; Identificare le strategie che regolano una efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione, budgeting e reporting, i modelli di lettura dei punti di forza e di debolezza di un sistema organizzativo; Analizzare le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista); Descrivere le norme di medicina legale che disciplinano la responsabilità dell’operatore sanitario e dell’infermiere in particolare; Descrivere i principi etici e le strategie per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; Identificare e motivare la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; Applicare il Codice deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione; Applicare strategie di analisi della qualità dell’assistenza ed elaborare proposte di miglioramento; Definire le caratteristiche dei modelli organizzativi dell’assistenza che garantiscono cure personalizzate agli utenti. Descrivere i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale. Diritto del lavoro • Obiettivi specifici Acquisire le conoscenze fondamentali nel complesso quadro normativo che disciplina la prestazione lavorativa, con particolare attenzione al lavoro alle dipendenze di amministrazioni pubbliche. 274 • Contenuti Principi costituzionali e fonti di diritto del lavoro. La libertà e l’attività sindacale. Lavoro subordinato e altre tipologie di lavoro. Il lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. Il contratto di lavoro: poteri del datore di lavoro, obblighi del lavoratore, oggetto, luogo e durata della prestazione, sicurezza del lavoro, potere di controllo, potere disciplinare, divieti di discriminazione, retribuzione, sospensioni del rapporto. L’estinzione del rapporto di lavoro. I modelli flessibili. La tutela dei diritti dei lavoratori. Sicurezza, previdenza ed assistenza sociale. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali ed interattive con uso di lucidi e materiali per la discussione. • Bibliografia Memoria didattica e fonti normative messe a disposizione dal docente. A. Vallebona, Breviario di diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 2003. Ulteriori indicazioni bibliografiche sono contenute nella memoria didattica curata dal docente. Management sanitario • Obiettivi specifici Acquisire una visione d’insieme della struttura organizzativa delle Aziende Sanitarie e delle dinamiche macroeconomiche ivi implicate; Comprendere principi e significato dei processi di programmazione e controllo di gestione; Analizzare diversi modelli organizzativi possibili in sanità, identificandone punti di forza e di caduta; Identificare ruoli e funzioni dei diversi professionisti della salute all’interno dei contesti sopraccitati. infermieristica - sede di Udine • Contenuti Elementi di legislazione sanitaria (nazionale e regionale) e altri documenti di programmazione. Evoluzione della normativa sanitaria e assistenziale di riferimento e implicazioni organizzative e procedurali sul piano pratico del lavoro. La struttura organizzativa e il finanziamento delle aziende: organigramma, funzionigramma, atto aziendale; dipartimenti, SO, UO. I meccanismi di finanziamento delle Aziende Sanitarie. Gli obiettivi aziendali e la valutazione dei risultati, la difficoltà di coniugare efficacia ed efficienza e il ruolo dei professionisti, meccanismi premio-sanzione, il concetto di governo clinico. I modelli di analisi delle organizzazioni: organizzazioni burocratiche, professionali, adhocratiche, elementi costitutivi e organizzativi del sistema aziendale, le loro relazioni e le dinamiche interne, l’azienda come sistema finalizzato di azioni; i soggetti aziendali e l’ambiente in cui opera l’azienda. Il sistema aziendale: l’organizzazione come processo e come struttura; il concetto di comportamento organizzativo, la molteplicità degli aspetti gestionali, le diverse funzioni aziendali e gli organi ad esse preposti. L’organizzazione del lavoro: il sistema delle responsabilità, delle mansioni, delle procedure e delle relazioni umane, il sistema informativo aziendale integrato come strumento di gestione e organizzazione. I criteri di programmazione, valutazione, monitoraggio e controllo delle attività assistenziali e sanitarie, rapporti professionali verticali e orizzontali. • Modalità di svolgimento Lezione frontale, analisi di documenti, visualizzazione siti Internet aziendali, 275 infermieristica - sede di Udine analisi reportistica, presentazione di casi. Lavoro di gruppo conclusivo: analisi organizzativa di una struttura. • Bibliografia Zanetti et al., Il medico e il management, Accademia nazionale di medicina, Bologna, 1996. Giannone, Il management nelle aziende ospedaliere e nelle ASL, Cacucci, Bari, 1997. R. Vaccani, Gli strumenti del management sanitario: caposala, personale infermieristico e necessità gestionali, Carocci, Roma, 1998. Boni, Grandi, La Rosa, La formazione del management sanitario, Angeli, Milano, 1999. Medicina legale • Obiettivi specifici Integrare le conoscenze mediche e dei processi assistenziali con le nozioni del Diritto. Apprendere una metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’Infermieristica, nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze. Sviluppare piena consapevolezza della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale. • Contenuti Esercizio della Medicina e Professioni Sanitarie. La professione infermieristica: competenza e limiti. Medicina legale penalistica. Elementi di Diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità; l’imputabilità. Qualifiche giuridiche del sanitario. Esercizio abusivo di una professione. Delitti contro la vita: omicidio, infanticidio. L’eutanasia nel Diritto. Delitti contro l’incolumità individuale: percosse e lesioni personali, maltrattamenti, delitti sessuali. L’abuso sul minore. Medicina legale civilistica. Capacità civile: interdizione e inabilitazione. Risarcimento del danno alla persona: danno biologico, patrimoniale, morale. Doveri legali del sanitario. Prestare soccorso: omissione, rifiuto di atti d’ufficio. Il consenso informato alle cure. Cartella clinica. Informare l’Autorità giudiziaria: referto e denuncia. Segreto professionale. La responsabilità professionale dell’infermiere. Cenni di patologia forense. Traumatologia forense: traumi contusivi, ferite da arma bianca e d’arma da fuoco. Le asfissie meccaniche. Normative specifiche di interesse sanitario. Accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori. Interruzione volontaria della gravidanza. Accertamento della morte e trapianti. Tossicodipendenza. Cenni di Medicina Legale previdenziale ed assistenziale. Assicurazioni sociali. Invalidità civile ed handicap. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali e interattive. • Bibliografia L. Benci, Aspetti giuridici della professione infermieristica. elementi di legislazione sanitaria, II ed., McGraw-Hill, Milano. Guida-dispensa schematica. Filosofia morale e bioetica • Obiettivi specifici Definire la rilevanza dell’aspetto etico in merito alle prestazioni di ruolo professionale. 276 Descrivere ed identificare i principali approcci all’etica e le teorie etiche classiche. Analizzare i fondamenti dei principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico. Presentare l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente. • Contenuti Lo sviluppo dell’etica professionale infermieristica. La filosofia morale come: ricerca sulla vita migliore da condurre; sulla legge morale da osservare; sulle regole per la collaborazione sociale; spiegazione del comportamento umano; scienza per la produzione di un buon stato di cose. Considerazioni critiche conclusive. Persona e agire morale. Coscienza e norma etica. Il valore morale ovvero la libertà della persona. Dai principi universali alle norme di comportamento. Le problematiche intorno all’ambito, al punto di vista e al metodo in Bioetica. Bioetica e discipline affini (etica medica diritto). Antropologia e Bioetica. Problematiche legate alla vita umana nascente: la procreazione e lo statuto dell’embrione umano. Problematiche legate alla vita umana morente: eutanasia e accanimento terapeutico. Su richiesta degli studenti, potranno essere affrontate specifiche problematiche cliniche e professionali. • Modalità di svolgimento Lezione, lavoro di gruppo, discussione di casi. • Bibliografia S. Spinanti, a cura di, Bioetica nella professione infermieristica, EDISES, Milano, 2000. infermieristica - sede di Udine S. Leone, Un’etica per l’azienda sanitaria, Istituto Siciliano di Bioetica, Armando Editore, Roma, 1997. Bibliografia di consultazione e approfondimento L. Benci, Aspetti giuridici della professione infermieristica. Elementi di legislazione sanitaria, II ed., McGraw-Hill, Milano. C. Cortese, A. Fedrigotti, Etica infermieristica, Sorbona, Milano. Il volto umano dell’ospedale, Associazione amici dell’ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina, Roma, 1995. A. De Toni, Salute Scienza Coscienza. Orientamenti di etica e bioetica per i responsabili della salute, Rosini, Firenze, 1995. C. Jandolo, Introduzione all’etica clinica, Rosemberg. Pour les droits de l’homme (histoire-imageparole), Erickson. Seppilli, La salute ed i diritti dell’uomo, Pensiero Scientifico, Napoli. G. Perico, Problemi di etica sanitaria, Ancora, Milano. F. Bellino, I Fondamenti della Bioetica. Aspetti antropologici, ontologici e morali, Città Nuova Editrice, Roma. P. L. Entralgo, Antropologia Medica, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo (Mi). E. Sgreccia, A.G. Spagnolo, M.L. Di Pietro, Bioetica. Manuale per i Diplomi Universitari della Sanità, Vita e Pensiero Milano. P. Cattorini, M. Reichlin, Bioetica della generazione, SEI, Torino. S. Leone, Bioetica Fede e Cultura, Istituto Siciliano di Bioetica, Armando Editore, Roma. Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali per l’infermieristica • Obiettivi specifici Discutere il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico e i fattori che determinano la complessità organizzativa; Confrontare l’efficacia dei diversi modelli di organizzazione dell’assistenza; 277 infermieristica - sede di Udine Individuare le logiche di pianificazione del lavoro assistenziale per gruppi di pazienti; Descrivere il profilo di competenza degli operatori impegnati nei processi di cura e le modalità del lavoro multiprofessionale; Decidere gli strumenti di pianificazione e di documentazione dell’assistenza più pertinenti rispetto alle esigenze dei pazienti; Delineare i livelli di sviluppo della professione infermieristica; Ipotizzare strategie efficaci per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro; Elaborare il proprio progetto di sviluppo professionale e di inserimento lavorativo. • Contenuti Modelli organizzativi Dal metodo clinico a quello organizzativo: le difficoltà. I modelli organizzativi per compiti, funzioni, settori, piccole equipes, primary care, case manager: - efficacia e livelli di coerenza rispetto ai bisogni degli utenti, operatori e servizi. Dal progetto assistenziale alla pianificazione per gruppi di pazienti: - criteri di classificazione dei pazienti e di analisi della complessità assistenziale; - concetto di complessità organizzativa assistenziale e fattori determinanti; - sistemi di classificazione dei pazienti di terza-quarta generazione. Infermieri e il lavoro in team Il concetto di ruolo, funzione, attività, responsabilità ed autonomia professionale. Il personale di supporto: ambiti di attribuzione e nodi problematici. Studi di efficacia sullo skill mix del personale di assistenza e sul lavoro multidisciplinare. Il profilo degli altri operatori: fisioterapisti, ostetriche, tecnici di laboratorio e radiologia medica, dietisti. Dal piano personalizzato al progetto Assistenza infermieristica standardizzata e personalizzata: il decision making e i criteri di selezione dei pazienti. Gli strumenti di pianificazione: piano personalizzato, standard, clinical pathways, PDTA. Gli strumenti per garantire la continuità dell’assistenza: documentazione scritta e verbale, liason nurse. Il gap teoria/pratica come occasione per migliorare la pratica: il circolo del miglioramento della qualità. La pratica infermieristica di base, esperta ed avanzata e i livelli del governo dei processi assistenziali I livelli della pratica infermieristica di base, esperta ed avanzata. Il concetto di governo clinico e di governo dei processi assistenziali. La dirigenza infermieristica e i modelli organizzativi di servizio infermieristico. La dirigenza infermieristica nelle strutture dipartimentali, complesse e semplici. Da studente a infermiere Le strategie per un inserimento efficace nell’organizzazione: progettare il proprio inserimento e adattarsi alla vita in turno. Perchè gli infermieri sono in pochi? Alcuni criteri di analisi della carenza infermieristica e le possibili soluzioni. Seminario Entrare nella logica del professionale. L’organizzazione della professione infermieristica. Laboratorio. Entrare nella logica del proprio sviluppo professionale. Come pianificare e gestire il proprio sviluppo professionale (Master, Laurea Specialistica, ECM). Come documentare il proprio curriculum. • Modalità di svolgimento Lavoro di gruppo. Lezione. 278 Intervista a testimoni privilegiati. Racconti a viva voce: neo infermiere dopo i primi 6 mesi di lavoro (20’). Discussione. Seminario. Laboratorio. • Bibliografia Testi di riferimento obbligatori A. Marriner, Management infermieristico. Teoria e pratica, Sorbona, Milano, 1995, Sistemi di assegnazione degli incarichi, cap. 14. P. Di Giulio, Assistenza, modelli di efficacia. Il ruolo della presa in carico dell’utente, L’infermiere, 2001, inserto. P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case manager, McGraw-Hill, Milano, 2001: Ruolo e funzioni degli infermieri case manager, cap. 2. R. Tappen, Leadership e management infermieristico, Rosini, Firenze, Sistemi di classificazione dei pazienti, pp. 203-211. DM 14 settembre 1994 n. 1994; Legge 42/99; Legge 10 agosto 2000 n. 251; L. 8 gennaio 2002 n. 1; DPR 225/74 tit. V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D CCNL 1998-2000. Profili professionali di altri operatori delle Classi di laurea Sanitarie. L. Benci, L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001, 4, 3, pp. 219234. L. Saiani, M. Franceschini, Il dibattito usa sulla delega delle attività degli infermieri, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000, 19, 2, pp. 91-96. A. Palese, G. Pitacco, Essere infermiere oggi. Alcuni nodi problematici di una professione che cresce, I Quaderni, 2004, Affrontare una evidenze contraddizione. Le spinte alla standardizzazione e l’esigenza di personalizzazione, pp. 23-26. A. Marriner, Management infermieristico. infermieristica - sede di Udine Teoria e Pratica, Sorbona, Milano, 1995, Gestione del rischio e gestione della qualità, cap. 28. L. Saiani, A. Palese, Quali domande possono facilitare la costruzione del proprio progetto professionale? Una guida per costruire il proprio percorso, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002, 21, 2, pp.21-24. L. Saiani, A. Palese, Guida per pianificare lo sviluppo professionale e documentare le competenze, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002, 21, 2, pp.3-45. A. Baldissera, A Palese et al., Il lavoro a turno negli ospedali: modelli organizzativi a confronto, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2001, 20, 4, pp. 220-229. Per approfondire M.E. Tiedeman, S. Lookinland, Traditional Models of Care Delivery, Journal Of Nursing Administration, 2004, 34, 6, pp. 291-297. J.A. Seago, Nurse staffing, models of care delivery, and intervention, cap. 39, in Making Health care Safer: a critical analysis of patient safety practices. Evidence report Agency for healthcare Research and Quality, 2001. S. Lundgren, K. Segesten, Nurse’s use of time in a medical - surgical ward with allRN staffing, Journal of Nursing Management, 2001, 9, pp. 13-20. J.A. Sandford, J. Tyndall, Written and verbal information versus verbal information only for patients being discharged from acute hospital settings to home, The Cochrane Data base of Systematic Reviews, 2004. L.H. Aiken, S.P. Clarke, R.B. Cheung et al., Educational levels of Hospitals nurses and surgical patient mortality, JAMA, 2003, 290, 12, pp. 1617-1623. P.G. Zimmermmann, The nursing shortage: what can we do?, Journal of Emergency Nursing, 2000, 26, pp. 579-582. infermieristica - sede di Udine CORSO INTEGRATO DI INFERMIERISTICA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ Settori scientifico-disciplinari: MED/44 Medicina del lavoro, MED/45 Infermieristica di comunità, MED/45 Infermieristica preventiva, MED/42 Epidemiologia, M-PED/01 Pedagogia generale e sociale • Obiettivi generali del corso Sviluppare competenze professionali preventive e di gestione di processi assistenziali nella comunità. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: Utilizzare i più comuni strumenti di lavoro dell’epidemiologia; descrivere il ruolo della ricerca epidemiologica nella valutazione dello stato di salute della popolazione; Riconoscere i fattori di rischio per la salute della collettività; Descrivere le teorie per la promozione della salute e della prevenzione delle malattie; Indicare gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria nazionale e dagli organismi internazionali (WHO); Descrivere le strategie di promozione della salute e controllo dei rischi nei luoghi di lavoro; Approfondire i processi di apprendimento dell’adulto e le strategie di insegnamento efficaci, progettare un intervento di educazione sanitaria; Descrivere i criteri e le modalità per attivare le risorse della comunità e utilizzare strategie di presa in carico dell’utente nei contesti domiciliari, residenziali e territoriali; Definire il profilo di competenza dell’infermiere di comunità, le strategie di lavoro di rete e i livelli di interdipendenza con altri servizi/operatori. Sono correlate al Corso integrato esperienze di apprendimento in progettazione di un intervento educativo (educazione 279 sanitaria e terapeutica) e sulle dipendenze (fenomenologia, fattori di rischio, epidemiologia, approcci preventivi e terapeutici). Medicina del lavoro • Obiettivi specifici Conoscenza dei rischi professionali specifici. Utilizzo delle buone norme di prevenzione e protezione. Essere in grado di prevenire l’insorgere di patologie legate all’attività lavorativa. • Contenuti Prevenzione e tutela della salute personale sanitario. Prevenzione e tutela della salute del personale sanitario - aspetti legislativi: cenni ai principali riferimenti normativi. DL 626/94: parte generale: campo di applicazione, definizioni, misure generali di tutela, ruolo e obblighi del ddl, di dirigenti e preposti, dei lavoratori, del spp e suo responsabile, del medico competente, dei rappresentanti dei lavoratori. Analisi dei principali fattori di rischio specifici del personale sanitario e loro valutazione alla luce delle vigenti normative. Rischio biologico: - aspetti normativi (titolo VIII DL 626/94); - modalità di trasmissione delle infezioni (parenterale, aerea, orofecale); - prevenzione del rischio biologico: precauzioni standard, precauzioni aggiuntive. Vaccinazioni. Sorveglianza sanitaria. Rischio chimico: - farmaci: esposizione e potenziali rischi connessi alla manipolazione di farmaci con particolare riferimento ai farmaci antiblastici (aspetti normativi, prevenzione e protezione, sorveglianza sanitaria); - gas anestetici: principali anestetici per inalazione, principali effetti biologici. Prevenzione sorveglianza sanitaria. Cenni di normativa. Altre sostanze. 280 Patologia da guanti: dermatiti del personale sanitario. Patologia da lattice: tipi di reazione, manifestazioni cliniche, prevenzione e protezione. Infortuni e malattie professionali: aspetti generali, rischio infortunistico in ambiente sanitario, comportamento da adottare in caso d’infortunio. Movimentazione manuale dei carichi, aspetti normativi (titolo V DL 626/94), rischio in ambiente sanitario, prevenzione e sorveglianza sanitaria. Rischio fisico: radiazioni ionizzanti: aspetti normativi, definizione, effetti sulla salute, prevenzione e sorveglianza sanitaria. Radiazioni non ionizzanti: definizioni, effetti sulla salute, uso di attrezzature munite di videoterminali: aspetti normativi, titolo VI (DL 629/94), rischi correlati all’uso di VDT, prevenzione e sorveglianza sanitaria. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali interattive. Infermieristica di comunità • Obiettivi specifici Riconoscere i comportamenti in atto nei modelli di protezione sociale. Descrivere i cambiamenti sociali che condizionano i temi della salute. Riconoscere gli elementi essenziali delle nuove politiche sociosanitarie. Conoscere i problemi di salute e il bisogno del territorio. Descrivere l’offerta dei servizi sociosanitari e le principali criticità. Possedere strumenti di lettura della comunità. Utilizzare strumenti di integrazione operativa. Proporre una rilettura critica dei modelli di assistenza infermieristica esistenti sulla base dei nuovi paradigmi della salute e della disabilità. Conoscere gli elementi costitutivi del modello di assistenza infermieristica domiciliare “Infermiere di Comunità”. infermieristica - sede di Udine • Contenuti Il Welfare: i modelli di protezione sociale – passato, presente, futuro. Il contesto di riferimento: lo scenario demografico; i problemi di salute e l’evoluzione del bisogno; l’offerta dei servizi sociosanitari territoriali (mappatura, organizzazione e criticità). Il contesto normativo di riferimento: legislazione nazionale, regionale, piano sanitario e sociosanitario regionale. Il servizio infermieristico domiciliare: il modello organizzativo “prestazionale” (descrizione, caratteristiche, logica e criticità del modello), il modello organizzativo “relazionale” dell’Infermiere di Comunità (descrizione, caratteristiche, paradigma di riferimento e principi guida del modello). Esperienze a confronto: il progetto “Infermiere di Comunità”. Contesto e obiettivi del progetto. Ruolo, attività e esperienze raccontate da un’Infermiere di Comunità. Case study- principali risultati degli studi: valorizzare e sostenere i caregivers; orientamenti per le nuove domiciliarità; il lavoro di cura ed assistenza delle lavoratrici immigrate. Laboratorio (opzionale): il sistema di valutazione multidimensionale (VMD) Val.Graf e la pianificazione assistenziale. Le dimensioni e gli strumenti della VDM. Lo strumento Val.Graf (struttura generale della scheda e metodologia per la compilazione). Il software GENeSys (Grafic Evaluation Network System). • Modalità di svolgimento Lezioni frontali interattive. Lavoro di gruppo. • Bibliografia D.E. Orem, Nursing concetti e pratica professionale, SUMMA. L. Maguire, Il lavoro sociale di rete, Erickson. M. Bulmer, Le basi della community care, Erickson. infermieristica - sede di Udine M. Marshall, Il lavoro sociale con l’anziano, Erickson. OMS ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, Erickson. Z. Bauman, Voglia di comunità, Laterza. M. Barnes, Utenti, carer e cittadinanza attiva, Erickson. P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case manager, McGraw-Hill. G. Tamanza, Anziani rappresentazioni e transizioni dell’ultima età della vita, Angeli. S. Rosemary, Logiche di rete, Angeli. E. Cioni, Solidarietà tra generazioni, Anziani e famiglie in Italia, Angeli. I. Colozzi, P. Donati, La sanità nonprofit, Maggioli. B. Andreoni, Assistenza Domiciliare integrata, Masson. • Note Possibilità di stage/tirocinio presso l’Area per il Welfare Comunitario presso l’Azienda per i Servizi Sanitari n°5 “Bassa Friulana” per partecipare ai progetti di ricerca e di sperimentazione. Infermieristica preventiva • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Descrivere le tappe storiche di evoluzione del concetto di salute, educazione sanitaria e promozione della salute; Spiegare il ruolo dell’infermiere nell’ambito educativo e proporre un progetto di educazione alla salute; Spiegare il contributo dell’infermiere nella prevenzione delle malattie infettive e delle malattie cronico-degenerative più diffuse; Spiegare il contributo dell’infermiere nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie. • Contenuti Cenni sui riferimenti normativi più 281 significativi nazionali ed internazionali nel campo della salute. La funzione educativa dell’infermiere. Richiami sulle modalità di trasmissione delle malattie infettive, l’approccio epidemiologico e la professionalità dell’infermiere. Richiami sui fattori di rischio nelle malattie cronico degenerative: marcatori di rischio ed indicatori di rischio rilevanza per l’infermiere. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali a carattere interattivo. Elaborazione in gruppo di casi studio. Consultazione di materiale bibliografico ricerca internet. • Bibliografia F. Di Orio, Igiene, epidemiologia e statistica medica, Masson. A. Morabia, L’epidemilogia clinica, Il pensiero scientifico editore. L. Checcacci, Igiene, Editrice Ambrosiana. Articoli e altro materiale messo a disposizione del docente. R.F. Craven ed al., Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, vol. 1-2, Editrice Ambrosiana. Epidemiologia • Obiettivi specifici Definire l’epidemiologia e comprenderne il ruolo in sanità pubblica; Definire alcuni concetti epidemiologici basilari; Riconoscere e calcolare le varie misure di frequenza di malattia e le misure di associazione; Identificare i principali disegni di studio epidemiologico e valutarne i punti di forza e di debolezza; Esaminare e valutare studi epidemiologici pubblicati su riviste scientifiche. • Contenuti Definizione, origine e sviluppo dell’epidemiologia, ruolo dell’epidemiologia 282 nella sanità pubblica, concetti di causalità e di associazione. Misure epidemiologiche: misure di frequenza, misure di associazione, misure di impatto. Disegni di studio epidemiologico: studi di prevalenza, studi caso-controllo, studi di coorte. Ruolo del caso in studi epidemiologici. Bias. Confondimento e interazione. Validità, precisione e generalizzabilità dei risultati di uno studio. Applicazione dell’epidemiologia alla valutazione di programmi e alle politiche sanitarie. Lettura critica degli articoli scientifici. • Modalità di svolgimento Lezioni teoriche, discussione ed esercizi in classe. Modalità di esame: scritto, con domande a risposta multipla. • Bibliografia Testo consigliato: P.L. Lopalco, A.E. Tozzi, Epidemiologia facile, I ed., Il Pensiero Scientifico, 2003. Pedagogia generale e sociale • Contenuti Introduzione alla Pedagogia della salute. Pedagogia e psicologia della salute. L’educazione terapeutica.Promozione della salute,educazione alla salute,educazione sanitaria e terapeutica. Il ruolo educativo dell’infermiere. Stili di vita e protezione della salute. Tecniche per un’azione educativa condivisa con il paziente. Progettare l’Educazione alla Salute diretta a target mirati: la pianificazione degli interventi educativi di sviluppo salute, l’identificazione dei bisogni e delle priorità, la costruzione dei contenuti e dei messaggi efficaci, l’utilizzazione di metodologie efficaci di comunicazione, la valutazione dei risultati. Ospedali per la promozione della salute (HPH, dall’inglese Health Promoting Hospital). Esercitazioni pratiche di costruzione di progetti effi- infermieristica - sede di Udine caci di promozione della salute e di Educazione terapeutica. • Modalità di svolgimento Costruzione operativa (scritta) di un progetto di educazione alla salute e/o di Educazione Terapeutica individuale e famigliare. • Bibliografia L. Sasso, L. Gamberoni, A. Ferraresi, L. Ribaldi, L’infermiere di famiglia. scenari assistenziali e orientamenti futuri, McGrawHill, 2005. L. Ewles, I. Simnett, Promozione della salute, Sorbona, Milano. S. Vallega, Comunicazione per la salute. Forme, modi, tecniche per operatori sanitari e per aziende, Masson,Milano. Glossario per la promozione della salute, Organizzazione Mondiale della Sanità, 1998. G.F. D’Ivernois, R. Gagnayre, Educare il paziente, Edizioni Mediserve, Milano, 1998. Tirocinio • Obiettivi generali Al termine dell’esperienza di tirocinio del III anno, delle connesse attività di laboratorio e tutorato individuale, lo studente consolida le competenze acquisite nel II° anno e perfeziona quelle previste dal profilo di competenza dell’infermiere laureato. In particolare sarà in grado di: Gestire e valutare, in collaborazione con altri professionisti, persone in condizioni critiche realizzando il monitoraggio delle funzioni vitali ed applicando gli interventi infermieristici e collaborativi pertinenti; Gestire e valutare le cure infermieristiche nei contesti di vita delle persone identificandone le risorse, le modalità di attivazione dei servizi e le strategie atte a garantire la continuità dell’assistenza; Attivare interventi di relazione terapeuti- infermieristica - sede di Udine ca nella presa in carico di persone con problemi della salute psichica di media complessità assistenziale, riconoscendo i segni e i comportamenti che indicano la presenza di un problema mentale (sia in fase acuta che cronica); Progettare un intervento di educazione terapeutica ad una persona con problemi di salute di media/elevata complessità assistenziale; Individuare le necessità della persona con problemi psichiatrici in fase acuta, riconoscendo le strategie terapeutiche, applicando la terapia farmacologica prescritta e monitorandone gli effetti e gli effetti collaterali; Sperimentare la responsabilità e l’autonomia nella gestione dei processi assistenziali per gruppi di pazienti integrando il proprio intervento con quello di altri operatori; Sperimentare le funzioni educative e di supervisione di altri studenti appartenenti ad un livello formativo diverso; Partecipare al dibattito sulle problematiche etiche in sanità; Assumere decisioni conformi al Codice deontologico dell’infermiere; Sperimentare l’applicazione del pensiero critico nella pratica assistenziale, ricercando nella letteratura le evidenze che la supportano o la pongono in discussione; Autovalutare le proprie competenze e definire gli obiettivi da perseguire gestendo un piano di autoapprendimento. Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi, al III anno gli studenti realizzano di norma esperienze: di tirocinio: - in ambito clinico nelle aree della medicina e chirurgia generale e specialistica, della medicina intensiva e della psichiatria; - in ambito territoriale/comunitario (aree delle cure domiciliari, distrettuali, residenziali, della salute mentale e ospedale di comunità). 283 esercitazioni: Infermieristica nella criticità vitale: Applicazione dei contenuti d’aula, a piccoli gruppi, su casi assegnati. Infermieristica nella salute mentale e psichiatria: Applicazione dei contenuti d’aula, a piccoli gruppi, su casi assegnati. Teorie dell’assistenza ed evidenze scientifiche nell’infermieristica: - sviluppo di un quesito assistenziale attraverso la metodologia EBN (in un ambito di tirocinio). Diritto del lavoro: - applicazione dei contenuti teorici trattati su situazioni assistenziali concrete. Filosofia morale e bioetica: - applicazione dei contenuti teorici trattati su situazioni assistenziali concrete. Metodologia di organizzazione dei processi assistenziali per l’infermieristica: - gestire il proprio inserimento nel contesto lavorativo; - progettare lo sviluppo professionale e di carriera (portfolio di competenza); - scrivere il proprio Curriculum Vitae. Infermieristica preventiva: - descrivere gli elementi che caratterizzano le azioni per la prevenzione, tutela e promozione della salute; - principi per la promozione della salute; azioni e strategie necessarie delineati nella carta di Ottawa; - progettare un piano di intervento personalizzato sul “modello di percezione e gestione della salute”. di tutorato individuale. • Attività a scelta dello studente Durante il III anno gli studenti potranno selezionare iniziative formative opzionali tra quelle proposte dal Corso di Laurea o richiedere il riconoscimento di iniziative esterne, sia di tipo conoscitivo (1,5 CFU) che di tirocinio (1,5 CFU) in relazione a personali obiettivi di apprendimento o finalizzati alla tesi. 284 infermieristica - sede di Udine Tabella 1 Modello funzionale della Salute sec. Gordon Sistemi corporei Situazioni assistenziali considerate: la persona affetta da... Trattamento chirurgico implicato Attività ed esercizio • Respiratorio • Ca della laringe • Ca polmonare • Insufficienza arteriosa e venosa, acuta e cronica • Laringectomia totale • Resezione polmonare • Interventi conservativi della circolazione arteriosa periferica (rivascolarizzazione mediante c. di Fogarty e bypass vascolare) • Interventi demolitivi (amputazione d’arto) • Osteosintesi delle ossa lunghe (femore, tibia, omero) • Protesi d’anca e di ginocchio • Cardiovascolare • Muscoloscheletrico • Fratture • Coxartrosi e gonartrosi • ... Nutrizione e metabolismo • Gastrointestinale • Patologie neoplastiche: • Ca dell’esofago, dello • stomaco, delle vie biliari, del pancreas • • Patologie infiammatorie • acute e croniche: ulcera peptica, colelitiasi, • pancreatite acuta e cronica • ... Eliminazione intestinale e urinaria • Gastrointestinale • Patologie neoplastiche: • Resezione intestinale Ca del colon-retto • Ano praeternaturale • Patologie infiammatorie (ileostomia e acute e croniche: addome colonstomia) acuto, con particolare riguardo all’occlusione e all’infarto intestinale; m. di Crohn, colite ulcerosa • Cistectomia • Genitourinario • Patologie neoplastiche: (urostomia) Cancro della vescica Esofagectomia Gastrectomia parziale e totale Colecistectomia Pancreasectomia parziale e totale ... Sessualità • Riproduttivo e riproduzione • Cancro della cervice • Isterectomia, uterina, dell’utero e ovariectomia dell’ovaio • Cancro della mammella • Mastectomia Percezione e concetto di sé • Sono comuni a tutti i quadri clinici citati ma riguardano in particolare gli interventi a seguito dei quali viene alterata o soppressa una funzione o una parte anatomica corso di laurea specialistica interateneo in scienze infermieristiche ed ostetriche sede di Udine scienze infermieristiche ed ostetriche I anno CORSO INTEGRATO DI ANALISI DELLA DOMANDA SANITARIA, DELL’EVOLUZIONE DEI SERVIZI E DEL BISOGNO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA ED OSTETRICA Settori scientifico-disciplinari: IUS/01 Diritto pubblico e privato I, INF/01 Informatica applicata I, MED/01 Statistica medica, MED/42 Epidemiologia I, SPS/07 Sociologia della salute, SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro I, M-FIL/03 Analisi dei problemi etici in sanità, MED/45 Metodologia clinica avanzata e teorie dell’assistenza, MED/45 Storia della professione e della disciplina infermieristica, MED/47 Storia della professione e della disciplina ostetrica • Obiettivi generali del corso Comprendere, attraverso i metodi e gli strumenti dell’epidemiologia valutativa, i bisogni sanitari della comunità e i fattori socio-culturali che li influenzano ai fini della programmazione dei servizi. Analizzare, applicando i metodi della statistica descrittiva e inferenziale, i fenomeni demografici e sanitari che hanno un impatto sulla domanda di assistenza infermieristica. Analizzare i problemi etici nella pratica infermieristica e ostetrica e le diversità nella deontologia professionale. Applicare le cognizioni fondamentali dei valori etico deontologici del rapporto tra persona, la malattia, le istituzioni sanitarie e gli operatori al fine di sviluppare le capacità di giudizio etico e di assunzione delle responsabilità. Analizzare le tendenze internazionali utilizzando criticamente le banche dati per soddisfare quesiti di ricerca organizzativa, professionale e clinica. Censire i problemi prioritari della professione infermieristica e ostetrica e della 287 pratica professionale al fine di confrontarli con le tendenze internazionali. Discutere i modelli di analisi organizzativa e le diverse teorie dell’organizzazione. Analizzare l’evoluzione storica e normativa della professione infermieristica, pediatrica ed ostetrica. Analizzare criticamente l’evoluzione del pensiero assistenziale ed ostetrico nei diversi periodi storici e nelle diverse culture. Analizzare criticamente modelli e teorie infermieristiche ed ostetriche per individuare le potenzialità nella formazione, nella pratica infermieristica e nello sviluppo della ricerca. Discutere l’impatto di differenti modelli teorici infermieristici ed ostetriche nelle operatività assistenziali; Riflettere criticamente sui sistemi di classificazione dei problemi, degli interventi e dei risultati infermieristici ed ostetrici e individuare le potenzialità per la pratica professionale. Approfondire i principi e le norme fondamentali del sistema giuridico, i procedimenti interpretativi, i criteri e metodi di applicazione delle norme giuridiche nella pratica professionale. Diritto pubblico e privato I • Contenuti Obiettivo del corso è la conoscenza, da parte degli studenti, dei concetti fondamentali del diritto privato, del diritto costituzionale e del diritto amministrativo. Il programma prevede un’introduzione teorica ai principi fondamentali di queste tre discipline. A tal fine, dopo l’illustrazione delle nozioni indispensabili per acquisire il lessico base del diritto - diritto oggettivo e diritto soggettivo, fonti del diritto e loro interpretazione, situazioni e rapporti giuridici, fatti e atti giuridici - il corso si concentrerà sulle seguenti tematiche: diritto pubblico, diritto privato: ambiti e competenze nel settore sanitario; 288 i diritti inviolabili della persona, con particolare riferimento ai diritti del malato; le pubbliche amministrazioni e la loro attività di diritto pubblico e di diritto privato; le sanzioni (civili, penali, amministrative) nello svolgimento dell’attività in ambito sanitario. Ciascuna di queste tematiche sarà approfonditamente articolata nel corso delle lezioni. • Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale. • Bibliografia Per approfondire la materia è consigliata la lettura del seguente testo: P. Zatti, Diritto privato. Corso istituzionale per 4/6 CFU, Cedam, 2005. Lettura facoltativa Per chi volesse approfondire la tematica relativa al consenso informato dei malati terminali: P. Cendon, I malati terminali e i loro diritti, Giuffrè, 2003. Saranno resi disponibili nel corso delle lezioni i testi normativi, di maggiore interesse. Informatica applicata I • Obiettivi specifici Obiettivo del corso è quello di sviluppare una conoscenza approfondita dell’informatica applicata. • Contenuti Introduzione al corso. Introduzione all’informatica medica. La cartella clinica elettronica. Terminologie e classificazioni. Medline. Sicurezza e privatezza nelle comunicazioni. Introduzione alle possibili applicazioni delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in Medicina, in modo da fornire ai futuri specialisti gli strumenti per scelte consapevoli in questo ambito. Nozioni generali riguardanti cartelle cli- scienze infermieristiche ed ostetriche niche, terminologie e classificazioni, ricerca di informazioni ondine. Esemplificazione tramite attività pratiche. • Bibliografia Lucidi ed eventuali dispense disponibili al sito del materiale didattico: http://materialedidattico.uniud.it/ Link a siti medico-sanitari: http://mitel.dimi.uniud.it/lavim/ Libri: E. Coiera, Guida all’informatica medica, Il pensiero Scientifico Editore, 1999. E. Santoro, Internet in medicina, Il pensiero Scientifico Editore, 2000. Statistica medica • Contenuti L’obiettivo del corso è di avanzare le conoscenze statistiche possedute dagli studenti. Premessa: variabilità, variabilità casuale, statistica. Terminologia: universo e campione, variabili e dati. Tipologia delle variabili e loro scale di misura. Parametri e stime. frequenza: assoluta, relativa, percentuale e cumulata. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Tabelle a doppia entrata. Centro e dispersione: Indici di posizione. La media aritmetica, proprietà della media aritmetica. La mediana, la mediana quando i dati sono organizzati in seriazioni. Determinazione grafica della mediana utilizzando il grafico delle frequenze cumulate percentuali. La moda. Simmetria e asimmetria di una distribuzione. Percentili di una distribuzione e loro determinazione grafica. Quartili di una distribuzione. Indici di dispersione: campo di variazione e scarto interquartile. Il grafico a scatola e baffi. Devianza, varianza e deviazione standard per dati scienze infermieristiche ed ostetriche singoli e per dati raggruppati. Varianza della popolazione e varianza campionaria. Coefficiente di variazione. Misure analitiche: Misure analitiche, errore totale, attendibilità. Errori sistematici e accuratezza. Errori casuali e precisione. Stime di precisione e accuratezza. Probabilità: Studio degli eventi aleatori: perchè il calcolo delle probabilità. Frequenza relativa come misura di probabilità: definizione di Laplace e la legge empirica del caso. Probabilità di un evento. Probabilità dell’unione di due eventi, eventi incompatibili. Probabilità condizionata. Probabilità dell’intersezione di eventi, eventi indipendenti. Teorema di Bayes. Test diagnostici: Test diagnostici per predire una malattia. Sensibilità e specificità di un test diagnostico. Confronto fra test. Valore predittivo positivo e negativo di un test diagnostico. Valore predittivo in funzione di sensibilità, specificità e prevalenza. Accuratezza di un test diagnostico. Test diagnostici basati su misure continue: la curva ROC. Variabile casuale continua: Distribuzione degli errori di misura e sue caratteristiche. La funzione di Gauss per descrivere una variabili casuale continua. Proprietà e caratteristiche della funzione di Gauss. La deviata normale standardizzata. Uso della tabella della deviata normale standardizzata. Stima della frequenza relativa di eventi mediante la funzione di Gauss. • Bibliografia W.D. Wayne, Biostatistica, EdiSES. M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Idelson-Gnocchi. Epidemiologia I • Contenuti Definizioni, cenni storici, storia naturale delle malattie, concetto di rischio e di prevenzione. Fonti dei dati: dati correnti, registri di patologia, indagini mirate. 289 Misure epidemiologiche: proporzioni e tassi, incidenza. Prevalenza, mortalità, letalità, misure di associazione e impatto. Standardizzazione. Fonti e controllo degli errori nella valutazione di possibili relazioni causa-effetto Studio dei fattori di confondimento e interazione. • Bibliografia F. Faggiano, F. Donato, F. Barbone, Manuale di epidemiologia per la sanità pubblica, Edizioni centro scientifico Torinese, 2006. Sociologia della salute • Contenuti Meccanismi e dinamica della vita sociale e dimensioni della salute/malattia. La struttura sociale, ruolo, status, norme, reti e relazioni sociali. Le principali scuole del pensiero sociologico. Culture e concezioni storiche nella risposta ai problemi sanitari e alla domanda di salute. Modelli di salute, di risposta al bisogno e loro evoluzione nel tempo, T. Parsone: la lettura della complessità sociale a partire dalla struttura sociale della medicina. Salute e culture organizzative: le professioni della salute. Cosa definisce una professione e le relazioni con la società, il sistema delle occupazioni sanitarie, la crisi del modello a dominanza medica. La comunicazione della salute. Comunicare la salute e informazione sanitaria (mass media e altre forme), efficacia e limiti della comunicazione in materia di salute. La ricerca sulla salute. Gli indicatori di salute e le principali rilevazioni nazionali, cenni di metodologia della ricerca. La comunicazione interpersonale (Watzlavick: gli assiomi della comunicazione). 290 • Bibliografia M. Bucchi, F. Neresini, a cura di, Sociologia della salute, Carocci, 2001. SIS (Società italiana di sociologia), Salute e società, anno III, 3, 2004, Angeli. G. Delli Zotti, Introduzione alla ricerca sociale Problemi e qualche soluzione, Angeli, 2004. Bibliografia integrativa C. Cipolla, a cura di, Trasformazione dei sistemi sanitari e sapere sociologico, Angeli, 2002. C. Cipolla, G. Girelli, I. Altieri, Valutare la qualità in sanità, Angeli, 2002. Sociologia dei processi economici e del lavoro I • Obiettivi specifici Evidenziare i limiti dell’analisi della conoscenza nelle più diffuse teorie dell’organizzazione e valorizzare la dinamica di creazione della conoscenza. Attivare un presidio strategico della comunicazione e impiegare tecniche manageriali adeguate a gestire programmi complessi di comunicazione. Comprendere i bisogni socio-sanitari della comunità e i fattori socio-culturali che li determinano: oltre la prospettiva del marketing. • Contenuti Come un’organizzazione crea conoscenza: i concetti e i modelli fondamentali, condivisione delle esperienze implicite, concettualizzazione. Le componenti operative e le diverse forme di comunicazione organizzativa. Il circolo virtuoso della customer satisfaction: qualità relazionale, cliente interno e fiducia. • Bibliografia G. Bonazzi, Come studiare le organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 2002. E. Mallarini, Fiducia in sanità, non solo marketing, Egea, Milano, 2004. scienze infermieristiche ed ostetriche I. Nonaka, Come un’organizzazione crea conoscenza, Economia&Management, 1994, 3, 31-48. E. Invernizzi, La comunicazione organizzativa, in G.P. Fabris, a cura di, La comunicazione d’impresa, Sperling&Kupfer, Milano, 2003. G. Favretto, a cura di, Il cliente nella sanità, Angeli, Milano, 2002. G. Favretto, Organizzare la soddisfazione in sanità, Angeli, Milano, 2007. A. Pignatto, A. Bruno, a cura di, Comunicare in sanità, Carocci, Roma, 2004. Analisi dei problemi etici in sanità • Contenuti Connotati dell’esperienza morale; analisi linguistica. La logica del comportamento morale; il valore paradigmatico della comunicazione sincera. Le dimensioni etiche della convivenza: la persona e i beni; la compresenza di più soggetti. Le dimensioni etiche della convivenza: livello della società. I principi usualmente impiegati in “bioetica. • Bibliografia Viafora, Comitati Etici, Ed. Gregoriana, Padova, 1995. F. Turoldo, Bioetica e Reciprocità, II ed., Edizione Cittanova, 2003. Foriero, Bioetica Cattolica e Bioetica Laica, B. Mondatori, 2005. Pessina, Bioetica. L’uomo sperimentale, B. Mondatori, 1999. Spaemann, La Differenza tra Qualcosa e Qualcuno, Laterza, 2005. A. Da Re, L’etica tra felicità e dovere. A. Da Re, Il ritorno dell’etica nel pensiero contemporaneo, Ed. Gregoriana. A. Da Re, La saggezza possibile. Ragioni e limiti dell’etica, Ed. Gregoriana. G.B. Furnari, Il paziente il medico e l’arte della cura, Ed. Rubertina. scienze infermieristiche ed ostetriche Articoli A. Corradini, Fondamenti di bioetica e concezioni della persona, Per la filosofia, anno 9, 25, maggio-agosto 1992. C. Vigna, Responsabilità e libertà. P. Gregoretti, Comunicazione segreto e responsabilità. P. Gregoretti, Persona, beni e società. Un modello. Metodologia clinica avanzata e teorie dell’assistenza • Obiettivi Processo di nursing/ragionamento diagnostico: - dibattere il concetto di processo di nursing e di metodologia clinica infermieristica; - descrivere le motivazioni per cui da un ricco dibattito sul ragionamento diagnostico si sta sviluppando una elevata attenzione sul decision making; - descrivere le ragioni per cui la disciplina infermieristica può essere considerata tale; - distinguere le forme di ragionamento clinico del novizio, esperto, o dell’infermiere con competenze avanzate; - sintetizzare il dibattito su clinica e laurea specialistica documentato in letteratura; - riflettere sulle ricadute del dibattito infermieristico sulla metodologia clinica rispetto alla docenza, alla pratica ed ll’organizzazione. Tassonomie: - dibattere le principali tappe di sviluppo delle teorie /concettualità infermieristiche; - descrivere il concetto di tassonomia infermieristica; - indicare le caratteristiche dei principali sistemi di classificazione e discuterli alla luce della loro applicazione pratica; - supervisionare diagnosi infermieristiche/problemi collaborativi riportati nelle cartelle infermieristiche degli studenti; - sostenere uno studente o un infermiere 291 nella scelta della tassonomia più coerente alla pratica infermieristica italiana motivando le scelte; - argomentare le quali ragioni che mettono in crisi il sistema delle diagnosi infermieristiche. Paradigma, Modelli, teorie: - descrivere il concetto di paradigma del nursing e chiarire per quali ragioni possiamo affermare che gli infermieri hanno un paradigma; - distinguere, facendo un esempio, le differenza tra paradigma e teoria, tra paradigma e modello facendo riferimento anche alle diverse posizioni presenti in letteratura; - descrivere l’evoluzione dei paradigmi e delle teorie negli ultimi anni; - argomentare le motivazioni per cui, da un ricco dibattito sulle teorie, negli ultimi anni si e’ aperta una nuova prospettiva rispetto a queste questioni; - rilevare, intervistando in profondità un infermiere, il suo paradigma di riferimento e come utilizza nella pratica le suggestioni che provengono dalle diverse teorie; - distinguere teorie a piccolo, medio, grande raggio e comprendere le ragioni per cui da una rilevanza delle teorie a grande raggio il dibattito è più orientato sulle teorie a medio e piccolo raggio. Strumenti: - indicare gli strumenti di pianificazione più pertinenti alle esigenze dei pazienti, ai contesti assistenziali ed ai modelli professionali/concettuali della pratica clinica; - chiarire le evidenze a supporto di ciascuno strumento, i vantaggi e gli svantaggi; - discutere la differenza tra documentare e pianificare e gli strumenti che assicurano l’una e l’altra funzione; - rilevare i motivi per cui gli infermieri fanno difficoltà a pianificare l’assistenza; - riflettere criticamente sul percorso di progettazione degli strumenti assistenziali a partire dagli outcomes. 292 • Bibliografia P. Di Giulio, G. Renga, L. Saiani, C. Calamandrei, A. Palese et al. Modelli e metodologie o anche clinica nella Laurea Specialistica in scienze infermieristiche?, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2003; 1, 1926. M. Johnson, G. Bulechek et al., Diagnosi infermieristiche, risultati, interventi, CEA, Milano, 2005, parte 1 Linguaggi ed applicazioni. L. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche, Applicazioni alla pratica clinica, Ed. Sorbona, Milano, 2004, cap. 1, 2, 3, 4. K. Lutzen, C. Tishelman, Nursing Diagnosis: a critical analysis of underlying assumptions, J Nurs Stud, 1996, 33, 190-200. ICNP classification: materiale distribuito in aula su ICNP. S. Thorne et al., Nursing’s metaparadigm concepts: disimpacting the debates, Journal of Advanced Nursing, 1998, 27, 12571268. C. Calamandrei, Riflessioni sull’infermieristica e sulla scienza infermieristica, Nursing Oggi, 2003, 3, 16-24. R. Zanotti, Teorie del nursing, Edizione Summa, Padova, 129-130, 169-171. L. Carpenito, Diagnosi Infermieristiche, Applicazioni alla pratica clinica, Edizione Sorbona, Milano, 2004, cap. 5. A. Palese, R. Cabarcas, R. Dotti, O. Riboli, Documentazione scritta (consegne e piani di assistenza), Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2006, 25, 2, 109-115. L. De Bleser et al., Defining Clinical Pathway, Journal of Nursing Management, 2006, 14, 553-563. Una teorica a scelta dello studente. Referenze per ulteriori approfondimenti J. Greenwood, Establishing an international network on nurses’ clinical reasoning, Journal of Advanced Nursing, 1998, 27, 843-847. E.L. Bandman, B. Bandman, Critical thinking in nursing. USA, Appleton and Lange, 1988. scienze infermieristiche ed ostetriche G. Federspil, Logica clinica, McGraw-Hill, Milano, 2004. J.K. Wilkinson, Diagnosi infermieristiche con NOC e NIC, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2005. H. Yura, M. Walsh, Il processo di nursing, Edizioni Sorbona, Milano, 1992. J. Higgs, M. Jones, Clinical Reasoning in the Health Professions, Butterworth Heinemann, UK, 1995. J.S. Carroll, J.E. Johnson, Decision Research -A Field Guide, Sage Publications, 1990. P. Benner, L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere. L’apprendimento basato sull’esperienza. McGraw-Hill, Milano, 2001. D.L. Carnevali, M.D. Thomas, Diagnostic Reasoning and Treatment Decision Making in Nursing, Lippincott Company, Philadelphia, 1980. A. Baumann, R. Deber, Decision Making and Problem Solving in Nursing: An Overview and Analysis of Relevant Literature, University of Toronto, 1989. M. Good, A Middle-Range Theory of acute pain management: use in research, Nursing Outlook ,1998, 46, 3,120-124. K. Kolkaba, Evolution of the Mid Range Theory of Comfort for Outcome research, Nursing Outlook, 2001, 49, 2, 86-92. Storia della professione infermieristica • Contenuti Analizzare l’evoluzione storica e normativa della professione infermieristica pediatrica e ostetrica. Analizzare criticamente l’evoluzione del pensiero assistenziale ed ostetrico nei diversi periodi storici e nelle diverse culture. Analizzare criticamente modelli e teorie infermieristiche e ostetriche per individuarne la potenzialità nella formazione, nella pratica infermieristica, nello sviluppo della ricerca. Discutere l’impatto dei differenti modelli 293 scienze infermieristiche ed ostetriche teorici infermieristici ed ostetrici nelle operatività assistenziali. Utilizzare il pensiero critico per la lettura dei diversi modelli concettuali. Descrivere l’importanza delle teorie infermieristiche e ostetriche nell’attuale sistema formativo ed organizzativo. Implementare la conoscenza l’analisi e la discussione dei modelli teorici infermieristici ed ostetrici nei confronti della qualità dell’assistenza, la formazione e l’organizzazione dei servizi. Analizzare in modo critico l’evoluzione normativa della professione infermieristica ed ostetrica. • Bibliografia Marriner-Tomey, I teorici del nursing e le loro teorie, III ed., McGraw-Hill, Milano, 2005. P.C. Motta, Introduzione alle scienze infermieristiche, Carocci Faber, 2002. Benner, L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere, McGraw-Hill, 2003. C. Scandellari, La diagnosi clinica. Principi metodologici del procedimento decisionale, Masson, 2004. G. Federspil, Logica clinica, McGraw-Hill, 2003. Cipolla Artioli, La professionalità del care infermieristico, Angeli, Milano, 2003. M.F. Colliere, Aiutare a vivere, Sorbona, Milano, 1992. Storia della professione ostetrica • Contenuti Il corso ha l’obiettivo di approfondire: storia della ostetrica e dell’evoluzione del significato di riproduzione umana; la formazione dell’ostetrica nei secoli fino all’attuale ordinamento didattico; lo sviluppo delle docenze professionalizzanti; la salute sessuale riproduttiva; la responsabilità professionale dell’ostetrica; midwifery: arte e scienza dell’ostetrica; il profilo professionale dell’ostetrica; il Codice deontologico; i collegi e gli ordini. • Bibliografia F. Crainz, Il taglio cesareo nel mito e nella leggenda, Janssen, 1986. G. Cosmacini, Storia dell’Ostetrica, Progetto Editoriale INTRAMED COMMUNICATION, Milano-Roma-New-York, dicembre 1989. M. Guana, La valorizzazione della coppia nell’assistenza alla gravidanza e al parto, relazione al 72° Congresso S.I.G.O., Firenze, 1996. E. Coppola, La professione di Ostetrica, Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche, Roma, 1997. M. Guana, Agire per una midwifery di qualità, Atti del 29° Congresso Nazionale delle Ostetriche, Cagliari, 30 settembre/4 ottobre 1998. W. Tousijn, Il sistema delle occupazioni sanitarie, Il Mulino, Bologna, 2000. L.L. Sabbadini, Conciliazione dei tempi di vita e denatalità, Ministero per le Pari opportunità, Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna, Roma, 13 dicembre 2005. M. Vicario, Giornate di studio. Confronto dei curricula formativi del D.U. di ostetrica/o anno accademico 1997/98, Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche, Roma, 1998. M. Vicario, Le Ostetriche Coordinatrici Didattiche: applicazione del DM del 24.07.96, Workshop Istituto Superiore di Sanità, Roma 1-4 Marzo 1999. Guida all’esercizio della professione di ostetrica, Edizioni medico-scientifiche, Torino, 2002. M. Guana, Codice deontologico dell’ostetrica/o 2000 - Guida all’orientamento per l’interpretazione del documento, Collegio Ostetriche di Brescia, 2002. D. Calistri, Midwifery - Il ruolo di sostegno dell’ostetrica nel travaglio di parto , Atti del 294 Convegno Il Counserlling dell’ostetrica/o, Pavia 16/17 novembre 2001. D. Rodriguez, Professione Ostetrica/o: aspetti di medicina legale e responsabilità, ELEDA, 2001. D. Zavarise, Ruolo degli organi professionali (FNCO e Collegi) nei confronti dei Corsi di Laurea, Atti del Convegno “Giornate Algheresi di Ginecologia e Ostetricia”, Alghero 22-24 maggio 2003. A. Cinotti, Il sistema organizzativo e professionale, Edizioni PLAN, marzo 2004. A. Cinotti, Lo studio delle professioni analisi storico evolutiva di due antiche occupazioni: il medico e l’ostetrica, Edizioni PLAN, marzo 2004. D. Zavarise, G. Monegato, Le docenze professionalizzanti nel percorso formativo di Ostetrica, Atti del Convegno “Terze Giornate Algheresi di Ginecologia e Ostetricia”, Alghero, 25 -28 maggio 2005. Riferimenti Legislativi Regio Decreto del 10 febbraio 1876 Regolamento delle scuole di ostetricia per levatrici. Regio Decreto Legge 15 ottobre 1936, n° 2128 convertito nella Legge 25 marzo 1937, n° 921. Regio Decreto Legge 10 luglio 1937, n° 1520. Regio Decreto Legge 24 luglio 1940, n° 1630. D.L.C.P.S. n. 233 del 13/09/1943 Ricostruzione degli ordini e delle professioni sanitarie per la disciplina dell’esercizio delle professioni stesse. D.P.R. n.221 del 05/04/1950. Legge n. 44/1953. Legge n. 1252/1957. D.M. 12 novembre 1958. D.P.R. n. 1029 del 27 settembre 1980, Recante un piano di studi redatto in considerazione della direttiva C.E.E. n° 154 del 21 gennaio 1980; Legge n. 124 del 25 febbraio 1971. D.P.R. n. 163 del 07/03/1975. D.M.15 settembre 1975 Istruzioni per l’esercizio professionale delle Ostetriche modificato dal D.M. 15 giugno 1981. scienze infermieristiche ed ostetriche Legge n. 339/1976. Legge n. 903/1977. Direttiva 80/154/CEE, Direttiva 80/155/CEE, Direttiva 80/156/CEE. D.P.R. n. 1029 del 27 settembre 1980. Legge n. 341 del 1990 Riforma degli ordinamenti didattici universitari. D. Legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992. D.M. 14 settembre 1994 n. 740 Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale dell’ostetrica/o. D.M. Sanità 24 settembre 1997. Legge n. 42 del 26 febbraio 1999 Disposizioni in materia sanitaria. Codice deontologico dell’ostetrica/o marzo 2000. Decreti Ministero della Sanità 27 luglio 2000. Disegno di Legge n. 402 del 2001. Decreto Della Sanità 29 marzo 2001. Legge n. 56 del 4 aprile 2002. Direttiva Parlamento Europeo n. 2005/36/CE Direttiva Zappalà del 07/09/2005 G.U.U.E. 30/09/2005 n. L 255/22. CORSO INTEGRATO DI PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DEI SERVIZI SANITARI, INFERMIERISTICI ED OSTETRICI Settori scientifico-disciplinari: SECS-P/07 Economia aziendale applicata alla sanità I, MED/42 Programmazione sanitaria, IUS/07 Diritto del lavoro I, SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro II, MED/44 Medicina del lavoro I, INGINF/05 Sistema di elaborazione delle informazioni, MED/45 Metodologia della ricerca infermieristica I, MED/45 Metodologia dell’Evidence Based Nursing, MED/47 Metodologia della ricerca e delle Evidenze in Midwifery • Obiettivi generali del corso Discutere l’evoluzione e i cambiamenti scienze infermieristiche ed ostetriche dei sistemi sanitari, il loro impatto sulla salute dei cittadini e derivare indicazioni per lo sviluppo della pratica infermieristica ed ostetrica. Discutere i modelli di programmazione sanitaria ed individuare il contributo della leadership infermieristica ed ostetrica. Contribuire alle scelte di programmazione sanitaria. Progettare servizi infermieristici ed ostetrici coerenti ai bisogni di sanitari della popolazione, all’evoluzione dei servizi sanitari ed alle indicazioni delle evidenze scientifiche. Elaborare progetti di cambiamento/miglioramento organizzativo sulla base dei problemi prioritari dei servizi, di salute e della pratica professionale. Progettare e gestire modelli organizzativi assistenziali ed ostetrici basati sulle evidenze scientifiche. Conoscere i principi dei sistemi di elaborazione delle informazioni applicati alla sanità. Progettare sistemi informativi pertinenti alle funzioni del servizio infermieristico ed ostetrico e alle esigenze della pratica quotidiana. Discutere i meccanismi economici di un’azienda e i processi di razionalizzazione nell’uso delle risorse e nella gestione dei servizi. Utilizzare gli strumenti del controllo direzionale e partecipare allo sviluppo di sistemi di controllo pertinenti alla pratica infermieristica ed ostetrica. Approfondire le norme del diritto del lavoro che disciplinano la pratica infermieristica. Individuare i rischi lavorativi della professione infermieristica ed ostetrica nei diversi contesti organizzativi. Progettare efficaci strategie di cambiamento, di gestione dei conflitti e di apprendimento organizzativo. 295 Discutere criticamente report di ricerca utilizzando criteri di analisi pertinenti ai diversi disegni di studio. Assumere decisioni organizzative sulla base delle migliori evidenze scientifiche disponibili. Applicare i fondamenti metodologici della ricerca scientifica e delle evidenze ai problemi prioritari della pratica infermieristica ed ostetrica. Economia aziendale applicata alla sanità I • Contenuti Lo sviluppo dell’economia sanitaria: i contenuti della disciplina. La logica economica come relazione utilità-sacrificio. Il costo opportunità. Introduzione alla valutazione economica in sanità Efficacia e limiti dell’utilizzo di modelli/strumenti economici in sanità. Principali caratteristiche delle aziende sanitarie pubbliche e loro conseguenze sul controllo economico. Le nozioni di efficacia, di appropriatezza, di efficienza, produttiva ed allocativa, di economicità. La frontiera delle possibilità di produzione. L’efficienza nei mercati concorrenziali ed i fallimenti del mercato. Principali caratteristiche del mercato sanitario. La definizione del prezzo in sanità ; la presenza del terzo pagante. Il sistema di finanziamento a prestazione: significato ed obiettivi della remunerazione su base tariffaria. Il concetto di costo. Classificazioni di costo: costi fissi e variabili; diretti ed indiretti; speciali e comuni. Configurazioni di costo. Costo medio e costo marginale. Economie di scala e di gamma. Analisi di costo: analisi del punto di pareggio; analisi di sensibilità (sensitivity analysis); analisi del margine di contribuzione. 296 La misurazione dei valori economici: l’evoluzione dei sistemi di contabilità analitica in sanità dopo il D.Lgs.502/92. L’articolazione dei controlli interni sulla base del D.Lgs.286/99. Il controllo di gestione: significato ed obiettivi. Il sistema di budget e di reporting. I centri di responsabilità CdR.:tipologie, variabili di controllo e caratteristiche principali. • Bibliografia N. Dirindin, L. Vineis, Elementi di economia sanitaria, Il Mulino, Bologna. A. Brenna, Manuale di economia sanitaria, Edizioni CIS. E. Borgonovi, Il controllo economico nelle aziende sanitarie, Edizioni EGEA. Citoni, Garofano, Servizi sanitari, economia e management, Soc.Ed. Esculapi. Bariletti, La valutazione economica in sanità, Il Mulino, Bologna. Programmazione sanitaria • Contenuti Alcune definizioni. Management nelle aziende di servizi. Il contesto sanitario. Management nella complessità. Cultura, regole semplici e compliance. Il cambiamento: gli attrattori nei sistemi complessi. L’agire nella dimensione tempo. Operare nei sistemi complessi. I modelli assistenziali in ospedale, dipartimenti e modelli assistenziali. • Bibliografia De Toni, Pomello, Uomini e organizzazioni nella ragnatela della complessità: prede o ragni?, In press, 2004. S. Brusaferro, M. Casini, La scienza della complessità: conoscerla aiuta a operare meglio in sanità?, Rivista Dedalo, 1, 2003. F. Forino, L’approccio sistemico alle organizzazioni sanitarie, Rivista Dedalo, 2, 2003. scienze infermieristiche ed ostetriche S. Brusaferro, M. Casini, Vivere ed operare da manager nei sistemi adattativi complessi, Rivista Dedalo, 2, 2003. A.F. De Toni, L. Pomello, I principi della complessità applicati al management, Rivista Dedalo, 1, 2004. S.Brusaferro, M.Casini, M. Tessarin, Processi assistenziali e governo delle reti, Rivista Dedalo, 2, 2004. Diritto del lavoro I • Contenuti Introduzione: lavoro subordinato, lavoro autonomo e lavoro parasubordinato. Le fonti del diritto del lavoro. La privatizzazione del pubblico impiego: percorso storico-normativo e caratteristiche peculiari. La contrattazione collettiva nel pubblico impiego privatizzato: soggetti negoziali, livelli (di comparto e integrativa), efficacia, procedura negoziale. Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Alcuni aspetti del lavoro subordinato nel comparto sanità: mansioni e progressioni professionali; sanzioni disciplinari e procedimento disciplinare. • Bibliografia Carinci, De Luca Tamajo, Tosi, Treu, Il diritto sindacale, Utet, Torino, 2006, limitatamente ai capp. 9, 10, 12. Carinci, De Luca Tamajo, Tosi, Treu, Il rapporto di lavoro subordinato, Utet, Torino, 2005, limitatamente ai capp. 1 e 12. Carinci, diretto da, Diritto del lavoro. Commentario, vol. V, Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni, limitatamente ai capp. 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 5.1, 5.2, 5.12. Sociologia dei processi economici e del lavoro II • Obiettivi specifici Utilizzare strumenti per comunicare nel nuovo paradigma organizzativo della learning organization. scienze infermieristiche ed ostetriche Elaborare progetti di cambiamento/miglioramento organizzativo promuovendo benessere organizzativo. • Contenuti Clima organizzativo, cultura organizzativa e prevenzione del disagio lavorativo. Appartenere, integrarsi e comunicare nell’organizzazione che cambia: comunicazione efficace, gestione dei conflitti, leadership. • Bibliografia B. Bolognini, L’analisi del clima organizzativo, Carocci, Roma, 2006. G. Del Mare, Prospettive per la comunicazione interna e il benessere organizzativo, Angeli, Milano, 2005. Siforp, Eutropia Rischi psicosociali e benessere organizzativo in ASL, Angeli, Milano, 2007. P.G. Gabassi, D. Gregori, Indagini e valutazioni in sanità, Angeli, Milano, 2003. A. De Santi, I.. Simeoni, I gruppi di lavoro nella sanità, Carocci, Roma, 2003. R. Misuraca, B., Fasolo, M. Cardaci, I processi decisionali, Il Mulino, Bologna, 2007. D Malaguti, Fare squadra, Il Mulino, Bologna, 2007. G. P. Quaglino, Leadership, Cortina, Milano, 1999. Medicina del lavoro I • Obiettivi specifici Conoscere la legislazione italiana vigente in merito alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali con particolare riferimento ai D. Lgs 277 e D. Lgs 626. Sapere con quale modalità deve essere applicata la normativa sulla valutazione dei rischi professionali con particolare riferimento all’ambito sanitario. Conoscere i dati scientifici sulla patologia osteoarticolare professionale e sulle modalità di prevenzione. Conoscere i rischi associati all’uso di 297 sostanze sensibilizzanti in ospedale, le patologie associate, la prevenzione possibile. Conoscere il rischio biologico in ambito sanitario ed extrasanitario e le modalità preventive. Conoscere la normativa relativa alla lavoratrice madre con particolare riferimento alla sanità. • Contenuti La normativa italiana in materia di salute e sicurezza nei locali di lavoro con particolare riferimento al rischio in ambito sanitario. Il D.Lgs 626/94: punti principali. Le figure professionali coinvolte nella gestione della sicurezza: il datore di lavoro e i preposti, il Servizio di Prevenzione e Protezione, il Medico Competente e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. La riunione periodica prevista dall’art.11 e la visita ai locali di lavoro. Il giudizio di idoneità alla mansione e la sua interpretazione. Il lavoro in turno e il lavoro notturno La movimentazione manuale dei carichi in ospedale: la normativa vigente, le modalità di valutazione dei rischi, i problemi professionali e la loro prevenzione. Il rischio biologico e il rischio allergico in sanità: modalità preventive e criteri di intervento. La tutela della lavoratrice madre • Bibliografia Slides presentate a lezione. F. Gobba, Rischi Professionali in Ambito Ospedaliero, McGraw-Hill, 1991. Per consultazione: F. Gobbato, La medicina del Lavoro, Masson, 2002. L. Ambrosi, V. Foà, Trattato di Medicina del Lavoro, UTET, ed. ristampa del 2002. Sistema di elaborazione delle informazioni • Obiettivi specifici Gli obiettivi formativi di questo modulo 298 sono di dare un inquadramento generale riguardante le problematiche dei Sistemi per l’elaborazione dell’informazione, con particolare riguardo ai Sistemi Informativi Sanitari. Viene fornita una panoramica della strutturazione dei sistemi operazionali ed informazionali. Nei primi viene spiegata la modellazione dei dati e dei processi, mentre nei secondi vengono descritti lo schema organizzativo dei data warehouse e le principali funzioni offerte dal data mining. scienze infermieristiche ed ostetriche M.C. Weinstein, H.V. Fineberg, L’analisi della decisione in medicina clinica, Angeli, 1984. • Contenuti Concetti generali sull’informatica. Definizione di Sistema Informativo. Impatto dell’informatica sull’Organizzazione Sanitaria. Il concetto di BPR. Strumenti di supporto elaborative. I componenti hardware: processore, memoria centrale e secondaria, periferiche. Cenni sui sistemi distribuiti. I componenti software: il sistema operativo, i tipi di interazione, i programmi applicativi. Struttura dell’organizzazione sanitaria e del suo sistema informativo. L’esigenza informativa. La strutturazione dei sistemi. I profili informativi. I sistemi Operazionali ed informazionali. I Sistemi Operazionali. Le finalità. L’organizzazione della conoscenza. La rappresentazione della realtà. Il modello ER di rappresentazione dei dati. Il modello DFD di rappresentazione dei processi. I Sistemi Informazionali. I sistemi di Data warehouse. Cenni sull’organizzazione e sulle primitive di analisi. I sistemi di Data mining. Cenni sulle principali funzioni di mining. Metodologia della ricerca infermieristica I • Obiettivi specifici Fare ricerca è una delle competenze importanti nella formazione specialistica, ed è una capacità trasversale sia per la formazione, che per l’assistenza, che per l’organizzazione. Un laureato magistrale deve essere in grado di analizzare criticamente le ricerche prodotte, per poterne trasferire i risultati ai propri pazienti; documentare con metodo i problemi affrontati nel lavoro, valutare la qualità dell’assistenza erogata individuando e misurando gli indicatori, produrre nuove conoscenze con la ricerca. Per questo deve possedere conoscenze e competenze dei diversi disegni degli studi, e delle metodologie di ricerca sia quantitative che qualitative. Date le implicazioni della ricerca sulla qualità dell’assistenza ai pazienti, deve essere anche in grado di promuovere una cultura e la diffusione della ricerca nel proprio contesto di lavoro. Identificare problemi di ricerca che necessitano di indagine e partecipare a studi scientifici. Conoscere gli elementi di base per scrivere un protocollo di ricerca. Riconoscere le caratteristiche dei diversi disegni di ricerca quantitativa. Valutare criticamente un articolo di ricerca (sperimentale, epidemiologica). • Bibliografia Materiale didattico disponibile ondine. E. Colera, Guida all’Informatica Medica – Internet e telemedicina, Il Pensiero Scientifico Editore, 1999. F. Pinciroli, C. Combi, G. Pozzi, Basi di Dati per l’Informatica Medica, Patron Editore, 1988. • Contenuti Introduzione alla Ricerca, problemi e ipotesi di ricerca. Disegni di ricerca sperimentali e quasi sperimentali (analisi critica di un protocollo di uno studio clinico randomizzato controllato. Approfondimento delle caratteristiche di uno studio sperimentale, dei scienze infermieristiche ed ostetriche concetti di randomizzazione, campionamento, controllo, cecità, follow up; differenza con gli studi quasi sperimentali). Studi Descrittivi (Analisi critica di alcuni studi trasversali, prospettici, retrospettivi su fenomeni inerenti l’organizzazione dell’assistenza con particolare approfondimento dei concetti di multicentricità, controllo variabili confondenti, rappresentatività del campione). Elementi di un protocollo di ricerca. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali volte a fornire, con esemplificazioni tratte dalla realtà operativa infermieristica le basi teoriche; accompagnate da discussioni di casi e lavori a piccoli gruppi. Lettura ed analisi critica (con griglie di lettura fornite dal docente) di studi che evidenziano le diverse tipologie di disegno di studio e di problemi di metodo. Studio guidato: cioè attività che ogni partecipante svolge autonomamente con letture individuali, sia attingendo dalle indicazioni bibliografiche già indicate in corrispondenza dei diversi contenuti, sia singolarmente suggerite e concordate con il docente. • Bibliografia Lo studente può completare la sua preparazione ed approfondire gli argomenti sui seguenti testi: J.A. Fain, La ricerca Infermieristica, McGraw-Hill, Milano, 2004. G. Wood-Lo Biondo, J. Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, McGrawHill, Milano, 2003. Durante il corso saranno suggerite letture e siti per la consultazione. Metodologia dell’Evidence Based Nursing • Obiettivi specifici L’avvento dei moderni metodi di diffusione delle informazioni hanno aumentato a 299 dismisura le possibilità di accesso alle informazioni in ogni ambito, ed anche quello sanitario ne è fortemente coinvolto. Poter accedere alle informazioni vuole dire poter accedere agli studi primari ed agli studi secondari che costituiscono i mattoni per la costruzione di un sapere basato su prove di efficacia. Questa grande disponibilità di informazioni richiede metodologie, tecniche e strategie per ottimizzare la ricerca e non far perdere il poco tempo a disposizione dei professionisti sanitari. Il programma del corso di Infermieristica basata su prove di efficacia ha l’obiettivo di far apprendere allo studente della laurea magistrale queste metodiche, strumenti e strategie per recuperare, da un lato, le evidenze scientifiche prodotte con disegni di ricerca appropriati e con percorsi di buona qualità metodologica per modificare sulla base di queste indicazioni la pratica professionale dell’infermiere e dell’ostetrica e di ogni altro professionista della salute e, dall’altro lato, di realizzare revisioni della letteratura come base per percorsi di ricerca primaria o secondaria. • Contenuti La metodologia Evidence-Based: dall’approccio individuale all’approccio di comunità. La formulazione del quesito clinico a cui si può tentare di fornire una risposta. La ricerca degli studi primari: validità interna, significatività clinica e applicabilità clinica. La ricerca degli studi secondari: la sistematicità ed il consenso di esperti. Elementi di un evidence report. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, esemplificazioni al computer e discussioni di casi e realizzazione di abstract commentati realizzati da ogni partecipante e/o in piccolo gruppo in modo autonomo. 300 • Bibliografia Lo studente può completare la sua preparazione ed approfondire gli argomenti sui seguenti testi: P. Chiari, D. Mosci, E. Naldi, L’infermieristica basata su prove di efficacia: guida operativa per l’Evidence-Based Nursing, McGraw-Hill, Milano, 2006, capp. 1-4, 68. Durante il corso saranno suggerite letture e siti per la consultazione. Metodologia della ricerca e delle Evidenze in Midwifery • Obiettivi specifici La ricerca rappresenta uno degli strumenti più efficaci per incrementare le conoscenze utili al miglioramento della performance professionale, al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate ed al miglioramento dello stato di salute delle persone assistite. Spesso le ipotesi di ricerca sono stimolate dalla conoscenza del livello dello stato di salute di una popolazione, dai dati che emergono dalle attività sanitarie e dagli audit delle prestazioni erogate, sia in termini di risultati che di esiti. L’indagine e gli strumenti per la raccolta dei dati possono sicuramente essere considerati utili mezzi per approfondire le conoscenze in un determinato settore al fine di definire con precisione quali e quanti dati saranno necessari per la nostra ricerca. Lo studente alla fine del corso sarà in grado pertanto di: identificare lo strumento migliore ai fini della raccolta dei dati utili; conoscere i principi metodologici per impostare un’indagine; progettare un questionario; conoscere i principi di analisi dei dati quali e quantitativi. • Contenuti L’indagine come metodo della ricerca non sperimentale: scienze infermieristiche ed ostetriche - Caratteristiche e impostazione; - Le principali tecniche di indagine in uso per condurre una rilevazione. Aspetti metodologici per la stesura e somministrazione di un questionario: - Definizione degli obiettivi e concettualizzazione; - Redazione del questionario; - Verifica del questionario. La raccolta ed analisi dei dati: - Precisione ed accuratezza; - Quanti e quali dati e loro classificazione; - Strumenti appropriati per la raccolta dei dati. • Modalità di svolgimento Il corso si svolge secondo la metodologia dell’apprendimento attivo come indicato da J.J.Guilbert, responsabile per la formazione del personale sanitario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel suo testo “Guida pedagogica”. Il programma quindi verrà sviluppato attraverso lezioni frontali ed esercitazioni guidate, e successivi lavori in piccoli gruppi, finalizzati all’apprendimento ed al confronto. • Bibliografia M. Bobbio, Trial clinici. Come interpretare ed applicare i risultati di una ricerca scientifica, Centro Scientifico Editore, Torino, 1996. M.J. Campbell, D. Machin, Statistica medica, Centro Scientifico Editore, Torino, 2002. Come valutare l’efficacia di un trattamento: le sperimentazioni cliniche controllate e randomizzate. Introduzione alla Evidencebased Medicine, in La Medicina Basata sulle Evidenze. Appunti di corso. Quaderni Qualità 7, Agenzia Sanitaria Regionale Emilia Romagna, Clueb, Bologna, 2000, 84-101. E.R. Cluett, R. Bluff, Principles and practice of research in midwifery, Baillière Tindall, London, 2000. scienze infermieristiche ed ostetriche P. Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 1999. Guida alla ricerca di informazioni clinicamente rilevanti, in La Medicina Basata sulle Evidenze. Appunti di corso. Quaderni Qualità 7. Agenzia Sanitaria Regionale Emilia Romagna, Clueb, Bologna, 2000, 63-83. G. LoBiondo-Wood, J. Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, McGraw-Hill, Milano, 1997. A. Morese, Metodologia della ricerca, in M. Guana, La disciplina ostetrica, McGrawHill, Milano, 2006. S. Proctor, M. Renfrew, Linking research and practice in midwifery, Baillière Tindall, London, 2000. S. Robinson, A.M. Thomson, Midwives, research and childbirth, voll. 1-2-3, Chapman and Hall, London, 1989. S. Silverman, Come fare ricerca qualitativa, Carocci, Roma, 2002. C. Zoccali, Le basi statistiche ed epidemiologiche della medicina clinica, Accademia Nazionale di Medicina, Genova, 1999. CORSO INTEGRATO DI MANAGEMENT APPLICATO AI CONTESTI AD ELEVATA INTENSITÀ ASSISTENZIALE Settori scientifico-disciplinari: MED/09 Progressi in medicina interna, MED/18 Progressi in chirurgia generale, MED/41 Progressi in anestesiologia, MED/15 Progressi in ematologia, MED/17 Progressi in malattie infettive I, MED/45 Management applicato ai contesti ad elevata attività assistenziale • Obiettivi generali del corso Approfondire gli sviluppi più attuali delle discipline cliniche che hanno un impatto nell’organizzazione dei servizi assistenziali ospedalieri. Approfondire il dibattito sui diversi modelli organizzativi ospedalieri discu- 301 tendo l’impatto per la pratica infermieristica ed ostetrica. Approfondire le logiche della direzione infermieristica nei contesti ad elevata intensità assistenziale. Rilevare e valutare criticamente i bisogni di assistenza infermieristica ed ostetrica rispetto a specifiche tipologie di utenze e contesti. Analizzare il fabbisogno di risorse infermieristiche ed ostetriche utilizzando avanzati sistemi di classificazione dei pazienti. Discutere l’efficacia dei sistemi di valutazione dei carichi di lavoro in ospedale. Discutere gli esiti assistenziali coerenti all’assistenza infermieristica ed ostetrica nei contesti ad elevata intensità assistenziale. Discutere le metodologie di programmazione del budget infermieristico ed ostetrico nei contesti ad elevata intensità assistenziale. Costruire, sulla base dell’analisi dei problemi di salute e dell’offerta dei servizi, un sistema di standard assistenziali e di competenza professionale. Gestire gruppi di lavoro attivando strategie di integrazione multiprofessionale per facilitare la gestione dei percorsi clinici dei pazienti. Progettare sistemi di valorizzazione e differenziazione delle competenze infermieristiche nei contesti ad elevata intensità assistenziale. Progettare processi di accreditamento organizzativo, professionale e di eccellenza. Supervisionare gli standard assistenziali erogati e svolgere azioni di consulenza professionale. Progressi in medicina interna • Contenuti Cirrosi epatica: nuovi aspetti assistenziali e terapeutici. Epatiti virali acute e croniche; prevenzio- 302 ne, la nuova diagnostica e elementi di terapia. Alcuni aspetti sui nuovi farmaci antirigetto. Progressi in chirurgia generale • Obiettivi specifici Negli ultimi 15 anni la generale razionalizzazione della spesa sanitaria e contemporaneamente la continua evoluzione tecnica applicata alla disciplina chirurgica sono stati tra i maggiori motivi di cambiamento della gestione del paziente chirurgico. La tendenza ad una assistenza con ridotta ospedalizzazione e concentrata in centri ad alta specializzazione hanno portato alla revisione dell’organizzazione assistenziale. La rivoluzione tecnologica nell’ambito dei materiali ad uso chirurgico ha promosso lo sviluppo di nuove tecniche meno invasive e probabilmente con un migliore impatto sulla spesa sociale. La finalità del corso è quella di evidenziare i nuovi orientamenti in ambito organizzativo e tecnico dell’assistenza al paziente afferente ad una unità di chirurgia generale. • Contenuti Evoluzione della chirurgia - Cenni di storia - Attualità in ambito chirurgico Organizzazione assistenziale in chirurgia: il Day Surgery - Caratteristiche di un’unità Day Surgery - Possibile organizzazione assistenziale Ospedali ad elevata intensità assistenziale - Regionalizzazione della chirurgia maggiore: obbiettivi e risultati nel trattamento di alcune patologie specifiche - Organizzazione di un’unità multidisciplinare: l’unità senologica - Trapianto d’organo* - Il trauma center: organizzazione dal punto di vista chirurgico La sala operatoria: la chirurgia mini-invasiva scienze infermieristiche ed ostetriche - Evoluzione tecnologica: le nuove forme di dieresi, emostasi e sintesi - La chirurgia laparoscopica * Dott. Adani (Unità trapianti, Univ. Di Udine) • Bibliografia J.D. Birkmeyer, A.E. Siewers, E.V. Finlayson, T.A. Stukel, F.L. Lucas, I. Batista, H.G. Welch, D.E. Wennberg, Hospital volume and surgical mortality in the United States, N Engl J Med, 2002 Apr, 11, 346, 15, 1128-37. J.F. Calland, K. Tanaka, E. Foley, V.E. Bovbjerg, D.W. Markey; S. Blome, J.S. Minasi, J.B. Hanks, M.M. Moore, J.S. Young, R.S. Jones, B.D. Schirmer, R.B. Adams, Outpatient laparoscopic cholecystectomy: patient outcomes after implementation of a clinical pathway, Ann Surg., 2001, May; 233, 5, 704-15. M. Catarci, M. Carlini, P. Gentileschi, E. Santoro, Major and minor injuries during the creation of pneumoperitoneum. A multicenter study on 12,919 cases, Surg Endosc., 2001 Jun, 15, 6, 566-9. B.M. Flavin, P.A., Driscoll Organizing and training the emergency department in the reception of major trauma, Emergency Medicine, 2000, 12, 112-115. H. Lau, D.C. Brooks, Transitions in laparoscopic cholecystectomy: the impact of ambulatory surgery, Surg Endosc, 2002, Feb, 16, 2, 323-6. E.J. MacKenzie, F.P. Rivara, G.J. Jurkovich, A.B. Nathens, K.P. Frey, B.L. Egleston, D.S. Salkever, D.O. Scharfstein, A national evaluation of the effect of traumacenter care on mortality, N Engl J Med., 2006, Jan, 26, 54, 4, 366-78. M.S. Metcalfe, E.J. Mullin, G.J. Maddern,. Relaxation of the criteria for day surgery laparoscopic cholecystectomy, ANZ J Surg., 2006, Mar, 76, 3, 142-4. M.G. Patti, C.U. Corvera, R.E. Glasgow, L.W. Way, A hospital’s annual rate of esophagectomy influences the operative mor- scienze infermieristiche ed ostetriche tality rate, J Gastrointest Surg., 1998, Mar-Apr, 2, 2, 186-92. N.T. van Heek, K.F. Kuhlmann, R.J. Scholten, S.M. de Castro, O.R. Busch, T.M. van Gulik, H. Obertop, D.J. Gouma, Hospital volume and mortality after pancreatic resection: a systematic review and an evaluation of intervention in the Netherlands, Ann Surg., 2005, Dec, 242, 6, 7818. A. Palese, C. Comuzzi, V. Bresadola, Global case management: the “nurse case manager” model applied to day surgery in Italy, Lippincotts Case Manag., 2005, Mar-Apr, 10, 2, 83-92. A. Palese, A. Venier, V. Bresaola, La dimissione ospedaliera dal punto di vista dei pazienti chirurgici: indagine descrittiva, Nursing Oggi, 2005, 1, 20-26. M. Schafer, M. Lauper, L. Krahenbuhl, Trocar and Veress needle injuries during laparoscopy, Surg Endosc., 2001, Mar, 15, 3, 275-80. D.D. Trunkey, History and development of trauma care in the United States, Clin Orthop Relat Res., 2000, May, 374, 3646. Documenti istituzionali Conferenza Stato Regioni. Repertorio atti n.1516 del 1° agosto 2002 Linee guida per l’attività di day surgery. Ministero della Sanità. Piano sanitario 2003-2005. Approvazione linee guida sul sistema di emergenza sanitaria. G.U. 114 del 17 maggio 1996. Piano Sanitario regionale FVG 2006-08. Piano sanitario regionale FVG 20022004. Linee guida sulla gestione intraospedaliera del paziente adulto politraumatizzato. Linee guida politrauma 2001 A.O.S. Maria della Misericordia – Udine. Manuali V. Pezzangora, Manuale di Day Surgery, Piccin, Padova, 2005. 303 V. Bresaola, Manuale di chirurgia per le professioni sanitarie, Edises, Napoli, 2006. C. Staudacker, Chirurgia d’urgenza, Masson, Milano, 2005 ATLS manuale del corso 1997. Progressi in anestesiologia • Contenuti Nuove prospettive nella gestione del paziente critico. Difficult airway. Monitoraggio delle funzioni vitali in condizioni di diversa criticità. Anestesia generale ed anestesia locoregionale nel terzo millennio. La gestione del Dolore (inclusa la partoanalgesia). Highlights in Terapia intensiva: - stretto controllo glicemico; - sepsi; - VAM/NIV; - IMA; - Donor. • Bibliografia Romano (I e II) , Novelli, Harrison, Civetta,e soprattutto singoli Aggiornamenti on line (Pubmed). Progressi in ematologia • Contenuti Le problematiche gestionali di un reparto di Ematologia. Le problematiche cliniche-gestionali del paziente ematologico. La gestione del paziente neutropenico. Attività, dotazione di risorse umane e di strutture e criticità dell’attività ambulatoriale e di reparto. I nuovi farmaci: dai farmaci bilogici alla target therapy. Esempi di farmaci biologici (anticorpi monoclonali con o senza coniugati, farmaci molecolari). Nuove tossicità. Le problematiche gestionali di una Unità di Terapia Cellulare. Misure di isolamento. 304 Fonti di cellule staminali e tipi di condizionamento. L’accreditamento di un centro trapianti secondo la normativa europea (JACIE). I trias clinici in Ematologia. Trias di fase I,II,III. Metodologia di costruzione di un trial clinico. Gli eventi avversi. Progressi in malattie infettive I • Contenuti Il rischio infettivo nosocomiale. Epidemiologia clinica e microbiologica. Le infezioni correlate a cateterismo vascolare. Epidemiologia, clinica e modalità preventive. Il ruolo dell’infermiere nell’approccio clinico alle infezioni gravi. Management applicato ai contesti ad elevata intensità assistenziale • Obiettivi specifici Il Corso si pone l’obiettivo di aiutare lo studente ad analizzare il ruolo e le funzioni dell’infermiere dirigente in ambito di management sanitario, in particolare per quanto concerne la comprensione delle aree di attività, di responsabilità e di risultato. • Contenuti Lo studente al termine del corso deve saper: Descrivere Il management , definizione e principi. Argomentare sul Servizio Infermieristico: Le caratteristiche fondamentali presenti in un servizio infermieristico; Le funzioni, presenti in un servizio infermieristico, che possono differenziarlo portando risultati più tangibili e in tempi più brevi. Descrivere l’organizzazione dipartimentale Scopi che il legislatore ha identificato nell’organizzazione dipartimentale. Motivi che hanno tardato diversi decenni l’avvio dei dipartimenti. Le linee guida di Mastrilli. scienze infermieristiche ed ostetriche Argomentare sul Project Management La fase di ideazione di un progetto. Definire gli strumenti che si possono utilizzare nella fase di ideazione: - brainstorming; - voto semplice e voto ponderato; - diagramma causa ed effetto. La fase di pianificazione di un progetto. Definire gli strumenti che possono essere utilizzati nella fase di pianificazione: - griglia delle azioni; - reticolo di PERT; - diagramma di Gantt. La fase di esecuzione e controllo di un progetto. La fase di conclusione e valutazione di un progetto. Discutere sulla gestione delle Risorse Umane Dibattere sul rapporto di lavoro. Le tipologie di lavoro (lavoro autonomoassociato-subordinato). Le caratteristiche fondamentali del lavoro subordinato (l’obbligazione di fare-la subordinazione-la collaborazione-onerosità della prestazione e continuità della prestazione. Tipi di accordo nella contrattazione collettiva del lavoro (accordi interfederaliCCNL-Acordo aziendale). Discutere sul sistema di acquisizione delle risorse umane Argomentare sul sistema di valutazione delle risorse umane. Descrivere la tutela della liberta e dignità del lavoratore: - Le pari opportunità nel mondo del lavoro; - Il mobbing. Argomentare l’acquisizione delle risorse umane Il processo di pianificazione del personale. Le principali caratteristiche nella valutazione di un curriculum. La selezione centrata sul lavoro e la selezione centrata sulla persona. Metodologia di selezione (il concorso- la scienze infermieristiche ed ostetriche selezione individuale- la selezione di gruppo-la selezione di comitato). Discutere il sistema di valutazione La valutazione della posizione. La valutazione della prestazione. I Punti di forza dell’autovalutazione. Dibattere sulla definizione della dotazione del personale infermieristico Inferire sulla correlazione tra dotazione organica ed esiti sui pazienti (Staffing e qualità delle cure). Discutere le variabili che incidono nella necessità di risorse umane per assicurare i servizi. Definire i criteri di riferimento per le eventuali integrazioni agli organici di base. Argomentare sulle condizioni generali per la turnistica di lavoro. Descrivere ed applicare i riferimenti per la determinazione del personale. • Bibliografia J. Magretta, Management scientifico, Egea, Milano, 2004, capp. 1- 4. M. Zanetti et al., Il medico e il managemnt, Accademia della Medicina, Forum Service Ed. Modena, 1996, cap. 3. C. Calamandrei, C. Orlandi, La dirigenza infermieristica, McGraw-Hill, Milano, 1998, cap. 8. M. Loiudice, La gestione del cambiamento in sanità, Centro Scientifico Ed. R. Vaccani, A. Dalponte, C. Ondoli, Gli strumenti del management sanitario, Carocci, Roma, 1998, cap. 7. E. Auteri, Management delle Risorse Umane, Edizioni Guerini, Milano, 2004, capp. 4- 7. L. Benci, Manuale Giuridico professionale per l’esercizio del nursing, McGraw-Hill, Milano, 2001, cap. 28. M. Padovan et al., Riorganizzazione degli ospedali e riduzione dei posti letto, A.I.F., vol. 25, 1, 2006, 21-23. G. Bulagarelli et al, Caratteristiche delle organizzazioni sanitarie di successo. Gli 305 “Ospedali Magnete, A.I.F. vol. 25, 1, 2006, 29-34. P. Barelli et al., Modelli di organizzazione dell’assistenza: sono efficaci?, A.I.F. vol. 25, 1, 2006, 35-41. W. Bonomi, et al., Il lavoro per turni in ospedale. Alcune novità in letteratura, A.I.F. vol. 25, 1, 2006, 42-45. A. Brugnolli et al., Dotazione di personale e qualità delle cure, A.I.F. vol. 25, 1, 2006, 51-55. E. Allegrini, et al., Sistemi di classificazione dei pazienti, A.I.F. vol. 25, 1, 2006, 5660. L.. Cunico et al., L’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro, A.I.F. vol. 25, 2, 2006, 88-91. CORSO INTEGRATO DI MANAGEMENT APPLICATO ALLA SALUTE PUBBLICA ED ALLA COMUNITÀ Settori scientifico-disciplinari: MED/06 Progressi in oncologia, MED/11 Progressi in prevenzione cardiovascolare, MED/17 Progressi in malattie infettive II, MED/25 Progressi in psichiatria, MED/26 Progressi in neurologia, MED/42 Modelli di gestione delle cure nella comunità, MED/40 Ginecologia preventiva, SPS/08 Sociologia delle reti di comunità, MED/45 Infermieristica di comunità, MED/47 Ostetricia di comunità • Obiettivi generali del corso Approfondire le tendenze più attuali delle discipline cliniche che hanno un impatto nell’organizzazione dei servizi preventivi ed alla comunità. Approfondire le strategie di prevenzione e sviluppo della salute di particolari gruppi a rischio. Discutere il decentramento territoriale dei servizi sanitari e confrontare i possibili modelli di welfare. Individuare il ruolo della famiglia e delle 306 reti di solidarietà nello sviluppo delle cure infermieristiche ed ostetriche comunitarie. Discutere le strategie di raccordo tra competenze famigliari e professionali impegnate nelle cure di comunità. Individuare le priorità e i problemi assistenziali/ostetrici e organizzativi nelle cure infermieristiche ed ostetriche della comunità suscettibili di miglioramento. Discutere gli esiti assistenziali pertinenti alla prevenzione ed alle cure a lungo termine. Progettare modelli assistenziali innovativi basati sui risultati di ricerca per la prevenzione e gestione dei problemi prioritari di salute nella comunità. Approfondire le logiche della direzione infermieristica ed ostetrica nella prevenzione e nelle cure di comunità. Discutere i modelli operativi delle cure infermieristiche ed ostetriche di comunità. Progettare strategie efficaci di continuità assistenziale e presa in carico nella comunità. Approfondire modelli e teorie che facilitano la modifica degli stili di vita nelle persone. Individuare le possibili influenze culturali, sociali e psicologiche nei processi di gestione della salute. Promuovere strategie efficaci di sviluppo delle competenze degli utenti nella gestione dei propri problemi di salute cronici. Progettare e realizzare, in collaborazione con altri professionisti, interventi di educazione e di sostegno del singolo e della comunità per l’autogestione e il controllo dei fattori di rischio e dei problemi di salute. Sviluppare condizioni organizzative facilitanti la funzione educativa nei confronti di gruppi di utenti. scienze infermieristiche ed ostetriche Progressi in oncologia • Contenuti Ricerca traslazionale in oncologia: dal laboratorio al letto del Paziente. Metodologia clinica in oncologia. Modalità assistenziali in oncologia: strutture ospedaliere. Modalità assistenziali nelle fasi avanzate del cancro: assistenza domiciliare e hospice.Qualità della vita. Nuovi farmaci a target molecolare. Burn-out. Ricerca clinica in oncologia. Informatica in oncologia. • Bibliografia M. Antimi, V. Bellini, Valutazione del Paziente neoplastico, Oncologia Medica Pratica, Società Editrice Universo, Roma. E. Cortesi, L. Moscetti, Assistenza domiciliare, Oncologia Medica Pratica, Società Editrice Universo, Roma. R. Speranza, L’equipe di cure palliative domiciliare: integrazione di ruoli, Medicina e cure palliative in oncologia, Masson. N. Crotti, E. Duglio, Stress e burnout degli operatori socio-assistenziali nella cura del malato terminale, Medicina e cure palliative in oncologia, Masson. P. Valagussa, G. Bonadonna, Principi di sperimentazione clinica, Medicina oncologica, Masson. F. Grossi, O. Belvedere, Internet in oncologia, Volume Educazionale, Congresso Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) Genova, 2000. G. Nicolò, R. Sacile, La telepatologia, Volume Educazionale, Congresso Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) Genova, 2000. D. Caramella, La teleradiologia, Volume Educazionale, Congresso Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) Genova, 2000. Siti internet: Colonscopia virtuale http://digestive.niddk.nih.gov/ddisea- scienze infermieristiche ed ostetriche ses/pubs/virtualcolonoscopy/index.htm Colonscopia virtuale http://www.med.nyu.edu/virtualcolonoscopy/virtualcolon/whatis.html Tomografia ad emissione di positroni (PET) http://www.cc.nih.gov/pet/ Tomografia ad emissione di positroni (PET) http://interactive.snm.org/index.cfm?Pa geID=972&RPID=10 Associazione Italiana Oncologia Medica http://www.aiom.it Dipartimenti in oncologia http://www.aiom.it/it/Oncologiamedica/DocumentiAIOMScheda.asp?id_BoxContent=1204&SelectionMenu=-2&Submenu1=-1195&Submenu2=-1200 Società Italiana di Cure Palliative www.sicp.it Fondazione Floriani www.fondazionefloriani.org Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori www.legatumori.it International Association for Hospice and Palliative Care www.hospicecare.com Quality of life - FACT www.facit.org Quality of life - EORTC www.eortc.be/home/qol/ Osservatorio sulle Sperimentazioni Cliniche del Ministero della Salute. http://oss-sper-clin.sanita.it Progressi in prevenzione cardiovascolare • Contenuti Fattori di rischio per malattie cardiovascolari. Prevenzione cardiovascolare applicata alle coronaropatie, endocardite batterica e scompenso cardiaco. Carte di rischio cardiovascolare in prevenzione primaria e secondaria. Prevenzione eventi cardiovascolari in gravidanza. 307 • Bibliografia S.A. Achar, S. Kundu, Norcross W.A. Diagnosis of Acute Coronary Sindrome, American Family Physician 2005, Volume 72, Number 1, 119-126. G. A. Large, Contemporary management of acute coronary syndrome, Postgrad Med J, 2005, 81, 217–222. Lifestyle measures to reduce cardiovascular risk. MeReC Briefing, Issue, no. 19, 1-8. K. A. A. Fox, O. H. Dabbous, R. J. Goldberg, K. S. Pieper, K. A. Eagle, F. Van de Werf, Á. Avezum, S. G. Goodman, M. D. Flather, F. A. Jr Anderson, C. B.Granger, for the Grace Investigators. Prediction of risk of death and myocardial infarction in the six months after presentation with acute coronary syndrome: prospective multinational observational study (GRACE), BMJ, 10 October 2006. The diagnosis and drug treatment of heart failure. MeReC Briefing, Issue no. 15:1-8. Progressi in malattie infettive II • Contenuti Il chronic care in infettivologia: L’infezione da HIV - Epidemiologia. - Storia naturale. - Management terapeutico. - La gestione dell’aderenza alla terapia antiretrovirale. Le infezioni da virus epatotropi maggiori - Epidemiologia. - Principi di management terapeutico. Il rischio infettivo di comunità - l’evoluzione delle resistenze microbiche nella medicina di comunità. - epidemiologia del rischio infettivo in comunità in rapporto all’espansione delle categorie di soggetti a rischio. - il ruolo clinico degli score di gravità per la proposizione prognostica ed il management terapeutico. Le patologie correlate all’emporiatria la tubercolosi. - Storia naturale della tubercoli e trend epidemiologico. 308 - Immigrazione ed infezione tubercolare. - Le problematiche cliniche dell’infezione tubercolare. - La diagnosi la gestione ospedaliera della malattia tubercolare. - La gestione della malattia tubercolare in comunità. Progressi in psichiatria • Contenuti Legislazione e organizzazione dei servizi. Diagnosi e basi biologiche della Schizofrenia. Farmaci antipsicotici. Diagnosi dei Disturbi Affettivi. Diagnosi dei Disturbi d’Ansia. Progressi in neurologia • Contenuti Gestione del paziente vascolare acuto e cronico in neurologia. Gestione del paziente con decadimento cognitivo nell’ambulatorio UVA. Gestione in day hospital del paziente con patologia demielinizzante. Modelli di gestione delle cure nella comunità • Contenuti Evoluzione dell’assistenza: la domanda, l’offerta e la dimensione economica. Le reti: la connectedness e le relazioni costruttive. I percorsi assistenziali: il ruolo dell’edilizia. I dipartimenti. • Bibliografia De Toni, Pomello, Uomini e organizzazioni nella ragnatela della complessità: prede o ragni?, In press, 2004. Articoli: S. Brusaferro, M. Casini, La scienza della complessità: conoscerla aiuta a operare meglio in sanità?, Rivista Dedalo, 1, 2003. F. Forino, L’approccio sistemico alle organizzazioni sanitarie, Rivista Dedalo, 2, 2003. scienze infermieristiche ed ostetriche S. Brusaferro, M. Casini, Vivere ed operare da manager nei sistemi adattativi complessi, Rivista Dedalo, 2, 2003. A.F. De Toni, L. Pomello, I principi della complessità applicati al management, Rivista Dedalo, 1, 2004. S. Brusaferro, M. Casini, M. Tessarin, Processi assistenziali e governo delle reti, Rivista Dedalo 2, 2004. Ginecologia preventiva • Contenuti Prevenzione oncologica. Malattie sessualmente trasmesse. Sterilità e infertilità. Diagnostica prenatale. Terapia ormonale sostitutiva: aspetti preventivi. Sociologia delle reti di comunità • Contenuti La comunicazione come processo sociale. Ruoli sociali e concetto di capitale sociale. La relazione di cura entro un contesto sociale. I diversi sistemi di aiuto. Concetto di community care. Le diverse forme di responsabilizzazione (presa in carico) sui problemi. Definizione di rete sociale. Elementi strutturali delle reti sociali. Reti primarie e reti secondarie. I servizi relazionali. L’infermiere di comunità. Esperienze di infermiere di comunità. • Bibliografia Nel corso dello svolgimento delle lezioni verrà distribuito materiale didattico, a cura del docente, sotto forma di dispense. P. Di Nicola, L’uomo non è un’isola, Angeli, 1986. S. Carpineta, La comunicazione infermierepaziente, NIS, 1993. L. Maguire, Il lavoro sociale di rete, Erickson, 1987. I. Mastropasqua, Architettura delle reti sociali, Carocci, 2004. scienze infermieristiche ed ostetriche A. Vargiu, Il nodo mancante, Angeli, 2001. P. Seed, Analisi delle reti sociali, Erickson, 2002. F. Folgheraiter, La cura delle reti, Erickson, 2006. D. Tartaglini, a cura, L’infermiere e la comunità, Carocci, 2006. Infermieristica di comunità • Obiettivi specifici Approfondire le logiche, i principi, la filosofia e le motivazioni di contesto sottesi all’infermieristica di comunità. Individuare le priorità e i problemi assistenziali e organizzativi delle cure di comunità. Discutere i modelli organizzativi delle cure infermieristiche ed ostetriche di comunità. Approfondire e discutere sulle funzioni distintive e peculiari dell’infermieristica di comunità. • Contenuti Le logiche sottese al binomio sanità – salute come premessa ai nuovi scenari del Welfare Community Gli scenari- sistemi salute e welfare. Le politiche socio-sanitarie dopo la crisi del Welfare State. Dal Welfare State al Welfare Community. I principi guida (community care, selfcare, modello organizzativo a rete), le logiche, le ragioni sottese all’infermieristica di comunità Modelli teorici e organizzativi dell’infermieristica di comunità Teoria relazionale della società. Donati; Folgheraiter L’utente che non c’è; Indicazioni OMS, sperimentazioni ed esperienze di infermieristica di comunità internazionali e nazionali. Dal paradigma prestazionale al paradigma relazionale: analisi teorica e declinazione organizzativa. Criteri di organizzazione delle cure di 309 infermieristica di comunità: i principi del chronic care model Integrazione tra servizi sanitari e sociali: gli strumenti di programmazione socio-sanitaria regionali: Piano Sanitario e Socio-Sanitario 20062008, PAT/PdZ. Le funzioni chiave dell’infermieristica di comunità. La presa in carico e il progetto personalizzato: il processo di presa in carico integrata, fasi e livelli del processo. Progetto personalizzato, budget di cura. Le novità gestionali a livello regionale. Case – management: ruolo e funzioni. Il case manager e la rete dei servizi: impatto sui percorsi assistenziali. I nuovi strumenti di integrazione organizzativa : unità di valutazione multiprofessionale, punto unico d’accesso. La continuità assistenziale: la presa in carico in fase intensiva ed estensiva. Le dimissioni ritardate, tempestive, precoci, difficili. Criticità delle dimissioni. Dimissione pianificata e protetta. Le scale di valutazione per lo screening delle dimissioni difficili. Evidenze di efficacia di una buona dimissione pianificata. L’integrazione professionale nelle continuità assistenziale. Presa in carico anticipata dei bisogni inespressi: i soggetti fragili all’interno della comunità. La prevenzione della fragilità: lo screening della popolazione, metodi e strumenti. La valutazione multidimensionale. • Bibliografia Sasso, Infermiere di Famiglia. Chiari, Santullo, Infermiere case manager. Pellai, Educazione Sanitaria. Piano socio-sanitario FVG 06-08 FVG. PSSS 06-08 FVG capitolo 6. Articolo sulla complessità. Di Stanislao. Articolo sull’infermieristica di comunità. Pellizzari. Articolo Saiani - Palese Pianificazione dimissioni Ospedaliere; 310 Articolo: Il rapporto medico paziente. Articoli Salute e Territorio. Ostetricia di comunità • Contenuti L’assistenza alla donna e alla coppia con problemi della funzione riproduttiva: - la consulenza genetica; - la diagnosi prenatale; - la sterilità e l’infertilità; - la contraccezione; - l’interruzione volontaria di gravidanza. La promozione della salute nella donna: - prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale; - prevenzione dei tumori ginecologici; - percorsi assistenziali nella donna in menopausa; L’allattamento. • Bibliografia F. Maneschi, P. Benedetti Panici, Elementi di ginecologia e ostetricia, Società Editrice Universo, 2002. M. Guana, Cappadona, Di Paolo, Pellegrini, Piga, Vicario, La disciplina ostetrica – Teoria, pratica e organizzazione della professione, McGraw-Hill, 2006. G. C. Di Renzo, Ginecologia e ostetricia, Verduci, 2006. FNCO: Guida all’esercizio della professione di ostetrica/o, C.G. Edizioni Medico Scientifiche 2002. P. Di Giacomo, L. Rigoni, Assistenza infermieristica e ostetrica in area materno – infantile. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Visione e discussione di film. • Modalità d’esame Prova scritta e/o orale. scienze infermieristiche ed ostetriche CORSO INTEGRATO D’INGLESE Settore scientifico-disciplinare: L-LIN/12 Inglese scientifico • Obiettivi generali del corso Utilizzare il linguaggio scientifico specialistico al fine di comprendere la documentazione scientifica scritta in lingua inglese e comunicare con altri professionisti a livello internazionale. Inglese scientifico • Obiettivi specifici Acquisizione delle competenze linguistiche necessarie a comprendere ed analizzare un testo scientifico e, nello stesso tempo, a sostenere la conversazione sugli argomenti trattati e su quelli normalmente ricorrenti nell’attività professionale. • Contenuti Il corso di inglese scientifico, articolato in un unico modulo di 20 ore per un totale di 2 CFU, sarà elaborato in due fasi parallele: - presentazione delle nozioni fondamentali di fonetica, morfologia, grammatica e sintassi della lingua inglese. Con queste lezioni, corredate da numerosi esempi pratici nell’ambito dell’inglese infermieristico, si intendono sviluppare le attività di comprensione e produzione, sia orale sia scritta, finalizzate al conseguimento della padronanza linguistica; - lettura, traduzione e commento di testi scientifici di carattere precipuamente infermieristico con esposizione delle varie specificità in lingua inglese al fine di perfezionare le abilità linguistiche (listening, reading, writing, speaking). • Modalità di svolgimento Parte teorica Nozioni di fonetica, morfologia, grammatica e sintassi della lingua inglese: the present; the past; the present perfect; the past perfect; the future; simple, continuous and perfect aspects of the verb; scienze infermieristiche ed ostetriche questions and answers; modals; sentence structure; relative clauses; prepositions; phrasal verbs; nouns, articles and quantifiers; adverbs and adjectives; gerunds and infinitives; the passive; miscellaneous; conditionals; direct and reported speech; word formation; numbers; phonetics; British English versus American English. Parte pratica E’ indirizzata verso l’approfondimento della terminologia scientifica attraverso la lettura, la traduzione, l’analisi ed il commento di testi scientifici, dedicando un’attenzione particolare al lessico medico ed infermieristico. Inoltre, durante le lezioni verranno svolte delle listening comprehension, sempre inerenti a brani di English for Nursing, volte a migliorare la pronuncia e la comprensione di detta lingua straniera. • Bibliografia S. Del Zotto, English writing for nursing. L’inglese infermieristico nella ricerca e nella professione, con la presentazione di Fabio Barbone e “Il corner dell’esperto” di Alvi- 311 sa Palese, Milano, McGraw-Hill, 2007. Bibliografia consigliata R.A. Bradley, English for nursing and health care. A course in general and professional English, prefazione di L. Lochner e W. Wallnöfer, Milano, McGraw-Hill, 2004, con CD-Rom. S. Del Zotto, Intermediate Grammar for the Study of Scientific English, in English for Environmental Protection, presentazione di G. Cornelio, Piccin, Padova, 2006, pp. 21-171. T. Grice, Everyday English for Nursing, prefazione di D. Borley, Edinburgh, Elsevier, 2003. F. Malaguti, I. Parini, R. Roberts, English for nurses and healthcare providers, a cura di A. Destrebecq, G. Ledonne, CEA, Milano, 2006, con CD-Rom. L. Massari, M.J. Teriaca, English on duty. A pleasant study of medical English for health care professionals, Scienza Medica, Torino, 2003. J. Parkinson, C. Brooker, Everyday English for International Nurses, Churchill Livingstone, Edinburgh, 2004. corso di laurea in ostetricia 315 ostetricia I anno CORSO INTEGRATO DI FISICA, STATISTICA E SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Settori scientifico-disciplinari: FIS/07 Fisica applicata, MED/01 Statistica medica, ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni Fisica applicata • Obiettivi specifici Al termine del corso di Fisica lo studente deve: Utilizzare il corretto linguaggio scientifico; Conoscere le principali leggi fisiche che descrivono il comportamento della materia e dei campi elettromagnetici; Risolvere semplici problemi a partire dall’impostazione teorica fino al risultato numerico espresso in unità dimensionali corrette. • Elementi conoscitivi per lo studente Conoscenze di matematica e geometria, quali il calcolo letterale, la risoluzione di equazioni di primo e secondo grado, misura degli angoli, ecc. • Contenuti Premesse. Oggetto e metodo della Fisica sperimentale. Definizione operativa di grandezza. Grandezze fondamentali e derivate. Grandezze scalari e vettoriali: somma, differenza, scomposizione prodotto scalare e prodotto vettoriale di vettori non applicati. Il sistema di misura S.I. Cinematica. Definizione di moto, traiettoria, velocità e accelerazione. Moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato e loro rappresentazione grafica. Moto circolare uniforme, con definizione di frequenza, velocità angolare e accelerazione centripeta. Dinamica. Definizione di massa inerziale e di forza. I tre principi della dinamica. Sistemi di riferimento inerziali. La forza peso. Definizione di lavoro di una forza, energia cinetica, energia potenziale e potenza. Forze conservative e non. Teorema dell’energia cinetica e teorema di conservazione dell’energia meccanica. Statica. Definizione di coppia di forze, momento di una coppia di forze e di una forza. I e II equazione cardinale della statica. Reazioni vincolari: di un piano e di un perno. Le leve: di primo, secondo e terzo genere. Statica dei fluidi I tre stati della materia: solidi, liquidi, gas. La densità. Il concetto di pressione. Pressione atmosferica e pressione relativa. Legge di Pascal. Misure di pressione: manometri e barometri. Il galleggiamento e il principio di Archimede. Dinamica dei fluidi. Portata ed equazione di continuità. L’equazione di Bernouilli. Viscosità Flusso nei tubi: il flusso sanguigno. Misura della pressione sanguigna. Il sistema circolatorio analizzato come un esempio di fluidodinamica. I distretti vascolari. Resistenza dei vasi. Termologia. Il termometro. Scale termometriche. Dilatazione termica: lineare e di volume. Calorimetria. Definizione di calore, relazione fondamentale della calorimetria. Calore specifico, grande e piccola caloria. Propagazione del calore: per conduzione (legge di Fouriere), per convenzione e per irraggiamento. Trasformazioni termodinamiche. 316 Definizione di pressione, densità e peso specifico. Stato termodinamico di un corpo. Definizione di gas perfetto. Equazione di stato dei gas perfetti. Termodinamica Lavoro in una trasformazione termodinamica. Significato della costante universale dei gas R. Trasformazioni reversibili e irreversibili. Il primo e il secondo principio della termodinamica. • Modalità di svolgimento Parte teorica: Lezioni ex cathedra. Parte pratica: Esercitazioni in classe di soluzioni di problemi con la partecipazione degli studenti. • Bibliografia Dispense distribuite durante il corso. F. Borsa, G.L. Introzzi, D. Scannicchio, Elementi di Fisica per diplomi ad indirizzo medico biologico, UNICOPLI. Statistica medica • Obiettivi specifici L’obiettivo del corso è quello di fornire una conoscenza adeguata dei fondamenti e delle metodologie di base della Statistica utili per comprendere, descrivere ed interpretare i fenomeni biomedici. Lo studente dovrà acquisire la capacità di organizzare dati in insiemi analizzabili e clinicamente significativi, di rappresentarli graficamente e sintetizzarli, al fine di ricavare la corretta informazione sul fenomeno oggetto di studio. Dovrà in sintesi dimostrare di aver fatto suo il metodo statistico necessario a comprendere ed interpretare la variabilità propria del dato biologico, clinico e strumentale. • Contenuti Premessa Variabilità, variabilità casuale, statistica. Terminologia Variabili e dati. Variabili continue, discrete, ordinali. Scale di misurazione: scala ostetricia nominale, ordinale, ad intervalli, di rapporti. Campione e Universo. Parametri e stime. Frequenza: assoluta, relativa, percentuale e cumulata. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Rapporti e tassi: prevalenza e incidenza. Centro e dispersione Centro di una distribuzione campionaria (media aritmetica, mediana e moda); media aritmetica per dati raggruppati in classi. Dispersione di una distribuzione campionaria: range, devianza, varianza, deviazione standard e coefficiente di variazione (per dati singoli e per dati raggruppati). Frattili di una distribuzione campionaria (quartili, centili). Distribuzione campionaria congiunta di due variabili: codevianza, covarianza, e coefficiente di correlazione lineare. Misure analitiche Misure analitiche, errore totale, attendibilità. Errori sistematici e accuratezza. Errori casuali e precisione. Stime di precisione e accuratezza. Distribuzione degli errori di misura: la distribuzione Gaussiana. Distribuzione Gaussiana standart. Probabilità Quesiti anomali, probabilità e inferenza statistica. Frequenza relativa, esiti possibili, eventi. Probabilità di un evento. Unione di eventi, eventi incompatibili. Eventi condizionati, intersezione di eventi, eventi indipendenti. Sensibilità e specificità di un test diagnostico. Valore predittivo di un test diagnostico (teorema di Bayes). Variabile casuale Un esempio di esperimento casuale. Creazione di una variabile casuale discreta. Definizione di variabile casuale. Variabile casuale binomiale. Media e varianza di una variabile casuale. 317 ostetricia Campionamento Distribuzione di una proporzione campionaria: errore di una proporzione campionaria. Distribuzione della media campionaria: errore standard di una media campionaria e intervallo di probabilità. Teorema del limite centrale. Distribuzione delle varianze campionarie (Chi-quadrato). Distribuzione t di Student. Introduzione all’inferenza statistica stima puntuale e stima intervallare. La scelta di uno stimatore appropriato. Popolazioni campionate e popolazioni di riferimento. Campioni casuali e non casuali. I modelli fondamentali di studio Relazioni tra variabili. Studi osservazionali e studi sperimentali. Studi descrittivi e studi analitici. Studi trasversali o di prevalenza. Studi di coorte o di incidenza. Studi caso-controllo. Studi prospettici e retrospettivi. • Modalità di svolgimento Lezione frontale con la partecipazione attiva degli studenti nella risoluzione di esercizi e problemi di calcolo, esercitazioni. • Bibliografia A. Bossi, I. Cortinovis, P. Duca, E. Marubini, Introduzione alla statistica medica, La nuova Italia scientifica. Bibliografia di approfondimento W. D. Wayne, Biostatistica, EdiSES. T. Colton, Statistica in Medicina, Piccin. Sistemi di elaborazione delle informazioni • Obiettivi specifici Fornire allo studente le conoscenze relative ai concetti fondamentali dell’informatica; introdurre all’utilizzo dei principali programmi software di produzione individuale e di comunicazione. • Contenuti Hardware e software. Reti di elaboratori. Telematica. Motori di ricerca. Tecniche di ricerca in rete. Uso di database medici. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, lavoro di gruppo. • Modalità d’esame Prova scritta: problemi con risoluzione numerica e domande su argomenti teorici a risposta sintetica. Prova pratica: utilizzo di Personal Computer con sistema operativo Windows 95 per videoscrittura con programma Word e per l’utilizzo del foglio elettronico Excel. Eventuale prova orale. • Bibliografia Appunti del docente. A. Lorenzi, M. Govoni, Manuale per la patente europea del computer, Atlas, Bergamo, 2002. CORSO INTEGRATO DI BIOCHIMICA, BIOLOGIA E GENETICA MEDICA Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Biochimica, BIO/13 Biologia applicata, MED/03 Genetica medica Biochimica • Obiettivi specifici Conoscenza di base delle leggi della chimica, della struttura e delle proprietà chimiche dei principali composti inorganici ed organici di specifico interesse biologico-medico. Comprensione del rapporto tra struttura ed attività delle macromolecole di interesse biologico; dei meccanismi fondamentali dei processi biologici a livello molecolare, con particolare enfasi ai processi metabolici e alla loro integrazione nel metabolismo. 318 • Contenuti Propedeutica biochimica Struttura della materia: atomi e ioni; numero atomico e numero di massa; Periodicità chimica e classificazione degli elementi; Isotopi e radioattività. Il legame chimico ionico, il legame covalente, il legame covalente coordinativo; Formule e reazioni chimiche; il concetto di mole e il numero di Avogadro. Reazioni di ossido-riduzione: loro importanza in biochimica; Il comportamento dei gas: relazioni tra volume, temperatura e pressione. Soluzioni, molarità e proprietà colligative; Acidi e basi e loro proprietà; l’acqua e le sue proprietà; Definizione di pH e pK; Soluzioni tamponi; Struttura atomica del carbonio e capacità di legame; Idrocarburi saturi e insaturi; Alcoli, fenoli, eteri e tioli Aldeidi e chetoni Glucidi, aminoacidi e acidi grassi. Chimica Biologica Aminoacidi e peptidi Struttura e proprietà degli alfa-aminoacidi proteici. Proprietà delle catene laterali degli aminoacidi. Determinazione del punto isoelettrico di un aminoacido. Legame peptidici. Struttura delle proteine Proprietà e funzioni delle proteine. Livelli strutturali: primario, secondario, terziario, quaternario. ripiegamenti della catena polipetidica. Strutture terziarie e forze che la stabilizzano. Proteine globulari, proteine fibrose. Processo di strutturazione proteica. Chaperoni. Proteine del tessuto connettivo Struttura del protocollageno. Stabilità dell’elica del collageno. Biosintesi del collageno Emoglobina e trasporto dell’ossigeno Strutture della mioglobina e emoglobina. Gruppo eme. proprietà del legame ossigeno-eme e del legame ossigeno-CO. Curve di dissociazione ossigeno-Hb e ossigeno-Mb. Concetto di cooperatività e ostetricia allosterismo. Descrizione analitica delle curve di dissociazione. Hb nella forma tesa e rilassata. Effetto Bohr. Effetto del 2.3 DPG. Importanza fisiologica del 2.3 DPG. Trasporto isoidrico dell’anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. Proprietà chimiche del tampone bicarbonato. Alterazioni dell’equilibrio acido-base del plasma:acidosi respiratoria/metabolica e alcalosi respiratoria/metabolica. Meccanismi di compensazione. Emoglobina fetale. Emoglobinopatie: anemia falciforma e talassemie. Enzimi e Cinetica enzimatica Nomenclatura e classificazione degli enzimi. Velocità di reazione. Concetto di energia di attivazione e funzione di un catalizzatore. Interazione enzima-substrato. Modello cinetico di MichaelisMenten. Significato fisiologica e termodinamico della costante Km. Velocità max e numero di turnover. Diagramma dei doppi reciproci. Inibitori competitivi, non competitivi e incompetitivi. Vitamine e coenzimi Membrane e trasporto Costituenti della membrana: acidi grassi saturi e insaturi. Glicerofosfolipidi, sfingofosfolipidi, colesterolo. Modello a mosaico fluido. Proteine periferiche e integrali di membrana. Diffusione semplice e trasporto mediato da proteine. Cinetiche di trasporto. Trasporto passivo e attivo. Bioenergetica e ossidazioni biologiche Catabolismo e anabolismo. ATP: un composto ad alta energia. Le basi strutturali delle differenze in energia libera. Altri composti ad alta energia. Effetto dell’energia libera di idrolisi dell’ATP sulle reazioni metaboliche. Strategie molecolari per la produzione di ATP. Reazioni chimiche accoppiate. Ossidazioni e riduzioni. Potenziale di riduzione. Carica energetica della cellula. Metabolismo dei carboidrati Digestione degli zuccheri. La glicolisi. ostetricia Resa in ATP della glicolisi. Destini metabolici del piruvato. Regolazione della glicolisi: PFK -2 e l’enzima chinasi-fosfatasi. regolazione ormonale. Complesso della piruvato deidrogenasi Ciclo di Kreb Proprietà anfiboliche del ciclo, regolazione e bilancio energetico. Fosforilazione ossidativa Struttura del mitocondrio. Sistemi navetta malato-aspartato e G-3P. Componenti della catena di trasporto degli elettroni. I trasportatori della catena respiratoria. Caduta dei potenziali di ossidazione lungo la catena di trasporto degli elettroni. Fosforilazione ossidativa ed efficienza. Il sistema enzimatico per la produzione di ATP. Il meccanismo della fosforilazione ossidativa: l’accoppiamento chemiosmotico. Inibitori e disaccoppianti della fosforilazione ossidativa. Gluconeogenesi e controllo del glucosio ematico Significato metabolico e precursori non glucidici della sintesi del glucosio, organi nei quali la gluconeogenesi è attiva, localizzazione subcellulare degli enzimi. Reazioni e costo energetico della sintesi di glucosio a partire dal piruvato, regolazione allosterica ed ormonale degli enzimi regolatori. Significato della presenza dell’enzima glucosio-6 fosfatasi nel fegato, meccanismo e significato metabolico del ciclo muscolo-epatico di Cori e dell’alanina. Shunt dell’esoso monofosfato Fase ossidativi e produzione di potere riducente sotto forma di NADPH. La fase non ossidativi di interconversione dei pentoso fosfati. Bilancio e regolazione del ciclo dei pentoso fosfati. Metabolismo del glicogeno Struttura chimica e distribuzione del glicogeno nell’organismo, e suo significato metabolico in relazione alla elevata concentrazione epatica e muscolare; reazioni ed enzimi della glicogenosintesi e della 319 glicogenolisi; regolazione ormonale ed allosterica degli enzimi regolatori. Metabolismo dei lipidi Digestione e assorbimento dei lipidi della dieta e loro trasporto in circolo. Chilomicroni, lipoproteine VLDL, IDL, LDL, HDL. Funzione, localizzazione tissutale. Lipolisi Beta-ossidazione degli acidi grassi (saturi, insaturi a numero dispari di atomi di C). Resa energetica. Sintesi epatica dei corpi chetonici. Condizioni metaboliche che favoriscono la chetogenesi. Regolazione ormonale della lipolisi. Lipogenesi Precursori e reazioni della biosintesi citoplasmatica degli acidi grassi. Sintesi dei trigliceridi e fosfolipidi. Metabolismo del colesterolo Struttura chimica, caratteristiche chimico-fisiche del colesterolo. Sintesi del colesterolo. Sali biliari: caratteristiche strutturali, sito di sintesi, funzione biologica e circolo entero-epatico dei Sali biliari. Digestione delle proteine della dieta. Catabolismo degli amminoacidi Destino catabolico del gruppo amminico negli animali urotelici. Trasferimento del gruppo amminico da alfa amminoacidi ad alfa-chetoacidi. Deamminazione ossidativi del glutammato. Ciclo dell’urea e bilancio energetico. Regolazione del ciclo dell’urea. Destino metabolico dello scheletro carbonioso degli amminoacidi. Accenno agli ormoni e meccanismo d’azione. • Bibliografia A.L. Lehninger, D.L. Nelson, M.M. Cox, Introduzione alla Biochimica, Zanichelli. N. Siliprandi, G. Tettamanti, Biochimica Medica, Piccin. J.R. Amend, B.P. Mundy, M.T. Armold, Chimica Generale, Organica & Biologica, Piccin. M. Samara, Corso di Biochimica per le Lauree Triennali, Piccin. 320 M. Stefani, N. Taddei, Chimica, Biochimica e Biologia Applicata, Zanichelli. Biologia applicata • Obiettivi specifici Obiettivo del corso di biologia è quello di fornire allo studente le conoscenze di base sull’organizzazione della materia vivente e sul suo funzionamento. Al termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere le macromolecole biologiche, la struttura e l’organizzazione delle cellule, le differenze tra procarioti ed eucarioti ed i meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione dell’informazione genetica. Deve inoltre poter descrivere i principi della biologia cellulare. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Gli elementi conoscitivi che lo studente deve possedere per la comprensione del corso di biologia sono le conoscenze di base di chimica e biologia a livello liceale. • Contenuti Le basi chimiche delle macromolecole biologiche. Gli zuccheri: struttura e funzione. Acidi grassi e fosfolipidi: struttura e funzione. Gli aminoacidi: caratteristiche generali. Le proteine: struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. Gli acidi nucleici: struttura del DNA e dell’RNA. Differenze tra procarioti ed eucarioti. La cellula eucariotica: organizzazione interna. Struttura e funzione degli organuli cellulari: reticolo endoplasmico, mitocondri, Golgi, nucleo e perossisomi. Il citoscheletro della cellula. I geni: concetto di gene. Organizzazione del genoma negli eucarioti. La replicazione del DNA: i meccanismi di base. La telomerasi. Meccanismi di riparo del DNA. Mutagenesi. Rapporto tra mutagenesi e carcinogenesi. Oncogeni ed oncosoppressori. Il processo di trascrizione e la sua regolazione. ostetricia Gli RNA: mRNA, rRNA e tRNA. Il Codice genetico ed il meccanismo di traduzione delle proteine. Meccanismo d’azione e specificità degli antibiotici nella sintesi proteica. La membrana plasmatica. La comunicazione tra cellule e la trasduzione del segnale all’interno della cellula. Proliferazione e morte cellulare. Il ciclo cellulare: le varie fasi e gli enzimi regolativi. Il processo apoptotico. • Modalità di svolgimento Lezioni accademiche. • Bibliografia AA. VV., Biologia e Genetica, III ed., Antonio Delfino Editore, 2001. Cooper, La cellula, Zanichelli. M. Stefani, N. Taddei, Chimica Biochimica e Biologia applicata, Zanichelli. N.A. Campbell, J.B. Reece, Biologia La chimica della vita e la cellula, Zanichelli. N.A. Campbell, J.B. Reece, Biologia La genetica, Zanichelli. B. Alberts et al., L’essenziale di biologia molecolare della cellula, Zanichelli. Genetica medica • Obiettivi specifici Conoscenza dei principi fondamentali della genetica. Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche. Capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici. Capacità a valutare il rischio di ricorrenza per i membri di una famiglia con malattia monogenica. Conoscenza degli elementi di base della consulenza genetica. Conoscenze generali del ruolo della componente genetica nelle malattie multifattoriali. Conoscenza dei concetti di cariotipo umano normale e patologico. • Contenuti Di cosa si occupa la Genetica. ostetricia Classificazione delle malattie a base genetica. Alberi genealogici. Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina. Rapporti mendeliani atipici. Polimorfismi genetici. Penetranza ed espressività. Epistasi. Mitosi e Meiosi. Cromosomi ed analisi del cariotipo nell’uomo. Classificazione e principali malattie da difetto cromosomico. Diagnosi prenatale. Acidi nucleici, espressione genica, mutazioni. Ereditarietà mitocondriale. Ereditarietà legata al cromosoma X. La determinazione del sesso. Genetica delle principali malattie monofattoriali. Associazione genica. Cenni sulla genetica delle malattie multifattoriali. Il counseling genetico. • Bibliografia Dallapiccola Novelli, Genetica medica essenziale, Phoenix editrice. CORSO INTEGRATO DI ANATOMIA, ISTOLOGIA, FISIOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE UMANA, MIDWIFERY DI BASE Settori scientifico-disciplinari: BIO/16 Anatomia umana, BIO/17 Istologia, BIO/17 Embriologia, MED/47 Organizzazione della professione, MED/47 Infermieristica speciale ginecologica, MED/40 Ginecologia e ostetricia, MED/40 Fisiopatologia della riproduzione umana, MED/40 Ginecologia endrocrinologica • Obiettivi del corso L’obiettivo è conforme a quanto previsto 321 dalla Tabella XLI circa l’Area Propedeutica (Area A), di cui fa parte il corso integrato di Istologia e Anatomia umana: lo studente deve quindi dimostrare di comprendere l’organizzazione strutturale del corpo umano, dal livello macroscopico a quello microscopico ed i meccanismi di base attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello sviluppo; deve altresì poter riconoscere le caratteristiche morfologiche essenziali dei tessuti, delle cellule, delle strutture subcellulari normali dell’organismo umano. Anatomia umana • Contenuti Generalità sull’apparato osteoarticolare e sulle articolazioni; piani di posizione e di movimento. Rachide: vertebre dischi intervertebrali e curve fisiologiche, nervi spinali. Gabbia toracica e muscoli respiratori. Osso dell’anca, articolazioni del bacino e legamenti. Architettura della cintura pelvica, il bacino nei due sessi. Principali diametri del bacino femminile. Cenni sull’articolazione coxofemorale e sui muscoli dell’anca. Cranio fetale e cranio dell’adulto. Cenni sul cervello. Cenni sull’apparato circolatorio. Cuore e circolo fetale. Cenni sull’apparato digerente, fegato e circolo portale. Cenni sull’apparato respiratorio. Sistema escretore: reni, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile. Anatomia topografica della piccola pelvi ed arterie iliache interne. Arterie e nervi pudendi interni. Perineo e diaframma pelvico; genitali esterni femminili. Apparato riproduttore maschile. Apparato riproduttore femminile: utero, tube ed ovaie: anatomia macro e microscopica; mezzi di fissità dell’utero e dell’ovaio, vascolarizzazione, drenaggio linfatico ed innervazione dell’apparato genitale femminile. Ghiandola mammaria: anatomia e drenaggio linfatico. Sistema endocrino ed apparato genitale. 322 Istologia • Contenuti La cellula come unità morfofunzionale del protoplasma. Gli organismi mono e pluricellulari. Livelli gerarchici di aggregazione: cellula, tessuto, organo, apparato e organismo. Le cellule procariotiche e le cellule eucariotiche. Generalità sulle tecniche di microscopia. Le unità di misura microscopica. Caratteri strutturali e ultrastrutturali della cellula e degli organuli cellulari; la membrana plasmatica, il nucleo, i ribosomi, il sistema di membrane della cellula, i mitocondri, il citoscheletro. Le specializzazioni della superficie apicale e basale della cellula. Le giunzioni intercellulari. Il ciclo vitale della cellula. La differenziazione cellulare. Definizione dei tessuti. Integrazione dei tessuti negli organi. Organi cavi e organi parenchimatosi. Le cavità del corpo. Le mucose. Le sierose. La cute. Tessuto epiteliale: caratteristiche generali Epiteli di rivestimento: caratteri citologici; classificazione e distribuzione anatomica, epitelio pavimentoso semplice; mesotelio, endotelio, epitelio cubico semplice, epitelio batiprismatico semplice, epitelio batiprismatico pseudostratificato, epiteli prismatico e batiprismatico composto, epitelio pavimentoso composto, la epidermide, epitelio di transizione. Epiteli ghiandolari: tipologia e caratterizzazione di ghiandole esocrine e ghiandole endocrine. Le ghiandole esocrine: caratteri citologici, classificazione e struttura; distribuzione anatomica delle principali ghiandole esocrine; ghiandole unicellulari, ghiandole tubulari semplici, ghiandole tubulari ramificate, ghiandole alveolari ramificate, ghiandole tubulari composte, ghiandole alveolari composte, ghiandole tubulo-alveolari composte; i tipi di secrezione. Il nefrone. Il lobulo epatico. ostetricia Le ghiandole endocrine: caratteri citologici, cenni su ormoni ed organi bersaglio, organizzazione strutturale e riferimenti anatomici; la ipofisi: neuroipofisi e adenoipofisi, connessioni con l’ipotalamo; le ghiandole interstiziali del testicolo e dell’ovaio, cenni su ovulazione, corpo luteo e ciclo mestruale; l’epifisi; la tiroide, le paratiroidi; le isole del Langerhans; le ghiandole surrenali. Tessuto connettivo: caratteristiche generali, funzioni; le componenti della matrice extracellulare, la componente cellulare. Il tessuto connettivo propriamente detto: i tipi cellulari; la matrice extracellulare; classificazione, distribuzione anatomica dei diversi tipi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Il tessuto cartilagineo: i tipi cellulari; la matrice cartilaginea; classificazione e distribuzione anatomica delle cartilagini. Tessuto osseo: caratteristiche e distribuzione dell’osso compatto e dell’osso trabecolare; i tipi cellulari; la matrice ossea; i tipi di ossificazione; il rimaneggiamento e il rimodellamento osseo. Sangue e linfa: le cellule circolanti; il plasma; il siero; origine degli elementi del sangue, tessuto emopoietico; midollo rosso e midollo giallo; i tessuti linfoidi, con riferimenti anatomici. Tessuto nervoso: generalità; caratteristiche morfologiche, strutturali e ultrastrutturali del neurone; architettura ultrastrutturale dell’assone e della guaina mielinica e cenni istofisiologici; le sinapsi nervose e neuro-muscolari e cenni istofisiologici; classificazione istologica e funzionale dei neuroni, con riferimenti anatomici. Le cellule della neuroglia. La sostanza bianca e la sostanza grigia del nevrasse. La struttura dei nervi periferici. Istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Tessuto muscolare: generalità Il tessuto muscolare striato scheletrico; tipi cellulari; caratteri strutturali e ultra- ostetricia strutturali della fibra muscolare striata scheletrica; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Il tessuto muscolare striato cardiaco; caratteri ultrastrutturali della fibra muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Il tessuto muscolare liscio; caratteri ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. • Bibliografia P. Covoni, Citologia e Istologia, Libreria Universitaria Santa Croce, Parma, 2007. R.A. Bergman, A.K. Afifi, P.M. Heidger Jr, Istologia, EdiSES. L.C. Junqueira, J. Carneiro, R.O. Kelley, Compendio di Istologia, Piccin. Embriologia • Contenuti Mitosi e meiosi; gametogenesi. Ovogenesi e spermatogenesi. Attività secretiva e gametogenetica di gonade maschile e femminile; vie genitali maschili e femminili. Follicologenesi, ovulazione e corpo luteo. Ciclo mestruale. Riproduzione agamica e riproduzione sessuata. Fecondazione. Zigote. Tappe fondamentali dello sviluppo e loro cronologia. Segmentazione e formazione della blastocisti. Impianto della blastocisti. Gastrulazione. Significato dei foglietti embrionali. Neurulazione. Definizione dei sistemi assili nell’uomo. Annessi embrionali. Sacco vitellino; amnios; corion; allantoide. Cronologia del periodo embrionale e di quello fetale. Cenni sullo sviluppo del sistema nervoso. 323 Cenni sullo sviluppo dell’apparato cardiocircolatorio. Placenta: genesi, struttura e classificazione dei diversi tipi. Sviluppo dell’apparato urogenitale. Cenni sullo sviluppo degli organi di derivazione branchiale. Cenni sullo sviluppo dell’apparato digerente. Cenni sullo sviluppo del celoma intraembrionale e sua evoluzione nelle cavità del corpo. Organizzazione della professione • Obiettivi specifici Al termine del Corso lo studente dovrà conoscere la normativa inerente la formazione e la professione dell’ostetrica in Italia, in Europa e nel mondo e l’organizzazione della professione. • Contenuti Storia della formazione. Il nuovo ordinamento. La formazione in Europa. La professione di Ostetrica: leggi e regolamenti. Organizzazione della professione in Italia. Le funzioni della professione di ostetrica. Tipologia delle prestazioni dell’ostetrica. La professione di ostetrica in rapporto alle altre professioni sanitarie. • Modalità di svolgimento Lezione, esercitazioni e lavori di gruppo. • Bibliografia La professione di Ostetrica, F.N.C.O. Estratti legislativi inerenti la professione. Infermieristica speciale ginecologica • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente sarà in grado di riconoscere i bisogni fondamentali dell’individuo e strutturare un primo approccio assistenziale. 324 • Contenuti L’uomo come sistema. Le teorie dei bisogni. La soddisfazione dei bisogni. • Modalità di svolgimento Lezione frontale. • Bibliografia Manuali di Nursing di base. Ginecologia e ostetricia • Contenuti Anatomia della pelvi, dei genitali femminili e della placenta. Fisiologia del parto e fenomeni del parto. • Bibliografia Netter, Atlante di anatomia umana. Netter, Apparato riproduttivo. G. Pescetto, Ginecologia e Ostetricia, Società Editrice universo. Enciclopedie Medico Chirurgicale. Fisiopatologia della riproduzione umana • Contenuti La vita riproduttiva. I primi cicli mestruali. L’ovaio dal concepimento alla senescenza. La ginecologia dell’infanzia. La pubertà. Fecondazione ed annidamento embrionale. • Bibliografia R. Benson, Manuale di Ostetricia e Ginecologia. Ginecologia endocrinologica • Contenuti Metabolismo e meccanismo d’azione degli ormoni. Anatomia e fisiologia dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Gli ormoni della donna. Ciclo mestruale. Gli iperandrogenismi e l’irsutismo. ostetricia CORSO INTEGRATO DI FONDAMENTI DI MICROBIOLOGIA MEDICA, PATOLOGIA GENERALE E MALATTIE INFETTIVE Settori scientifico-disciplinari: MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica, MED/04 Patologia generale, MED/17 Malattie infettive Microbiologia e microbiologia clinica • Obiettivi specifici Fornire allo studente le conoscenze di base relative alle particolarità del mondo microbico in relazione agli stati di salute e di malattia dell’uomo dando un particolare rilievo alle patologie di interesse ostetrico-ginecologico. Tale obiettivo sarà perseguito mediante l’apprendimento dei seguenti fondamenti: - meccanismi mediante i quali i microorganismi causano la malattia; - basi microbiologiche delle difese attive. - l’iter diagnostico microbiologico e le corrette modalità di gestione dei campioni clinici. - i principali microorganismi coinvolti etiologicamente in patologie infettive dei principali organi ed apparati. • Contenuti Introduzione. Il mondo microbico, Particolarità dei microorganismi Relazione con la salutepatologia dell’uomo. Batteriologia generale. La cellula batterica, Cenni di fisiologia e genetica batterica, I principali gruppi di batteri di interesse medico. Meccanismi di patogenicità. Microbiota residente, i microorganismi quali agenti di malattia, Vie di trasmissione delle infezioni. Virologia generale. Caratteristiche generali dei virus, Inquadramento dei principali virus di interesse medico. Basi microbiologiche delle difese attive. Pulizia, Disinfezione e Sterilizzazione, ostetricia Farmaci antibatterici ed anti virali, Sieri e vaccini. Il Laboratorio di Microbiologia. Il campione clinico per la diagnostica microbiologica, L’iter diagnostico microbiologico. Agenti di infezione delle vie urinarie. Agenti di infezioni a trasmissione sessuale. Agenti di infezioni materno fetali. Agenti di infezione di preminente interesse pediatrico. Agenti di infezione delle vie respiratorie. Agenti di infezione del tratto intestinale e delle ghiandole annesse. Agenti di infezione del sistema nervoso centrale. Agenti di infezione ospedaliere. • Modalità di svolgimento Lezioni ex-cathedra. • Bibliografia In corso di definizione. Patologia generale • Obiettivi specifici Il corso vuole fornire una panoramica dei dettagli molecolari e cellulari alla base della risposta immunitaria e contemporaneamente della complessità della regolazione della risposta stessa a livello di sistema. Lo scopo principale e’ permettere allo studente di intuire le problematiche relative alle interazioni tra l’ambiente e il sistema immunitario Il corso vuole fornire una panoramica dei dettagli molecolari e cellulari alla base della risposta immunitaria e contemporaneamente della complessità della regolazione della risposta stessa a livello di sistema. Lo scopo principale e’ permettere allo studente di intuire le problematiche relative alle interazioni tra l’ambiente e il sistema immunitario 325 • Contenuti Etiologia generale Concetto di stato morboso e di malattia. Agenti chimici e fisici come causa di malattia. Agenti genetici come causa di malattia. Agenti ambientali. Infiammazione Infiammazioni acute e croniche: definizione, classificazione, etiologia. Patogenesi dell’infiammazione acuta (angioflogosi). Fisiopatologia delle cellule dell’infiammazione: granulociti neutrofili, granulociti eosinofili, granulociti basofili e mastcellule, monociti e macrofagi, piastrine. Mediatori chimici: amine vasoattive, leucotrieni e prostaglandine, enzimi lisosomiali, linfochine, chinine vasoattive. Fenomeni fondamentali: modificazione del microcircolo, chemiotassi e fagocitosi, formazione dell’essudato. Deficit primitivi e secondari della chemiotassi e della fagocitosi. Infiammazione cronica (istoflogosi): etiologia e patogenesi, granulomi. I fenomeni generali dell’infiammazione. Patogenesi della febbre Esiti dei fenomeni infiammatori: i processi riparativi. Forme atipiche di infiammazione. Patologia molecolare dei lisosomi Malattie da alterata sintesi e trasporto degli enzimi lisosomiali e difetto molecolare nella malattia a cellule con inclusi (Icell disease). Patologia del metabolismo Il metabolismo, concetti generali: le reti metaboliche, coordinamento delle reti metaboliche. Il mantenimento dell’equilibrio metabolico. Fattori ambientali e fattori genetici. Malattie causate da difetti di un singolo gene ad eredità mendeliana. Le basi biochimiche delle anomalie monogenetiche. Il concetto di pleiotropismo. 326 Il metabolismo proteico, considerazioni generali sul metabolismo delle proteine. Alterazioni del metabolismo di Amminoacidi specifici. Metodi impiegati per la diagnosi e lo screening della popolazione (screening prenatale). Alterazioni del trasporto degli amminoacidi. Modelli di patologie molecolari delle proteine. La patologia molecolare dell’emoglobina: le emoglobinopatie: le varianti delle emoglobina nelle diverse forme, ereditarietà, classificazione e caratteristiche morfologiche e funzionali degli eritrociti; le talassemie (classificazione, ereditarietà, caratteristiche molecolari delle differenti forme. La patologia molecolare dell’Alzheimer. La patologia molecolare delle malattie da prioni. Il metabolismo dell’EME e le emocromatosi. Alterazioni del metabolismo purinico e pirimidinico. La basi azotate puriniche. Generalità sul metabolismo delle basi azotate puriniche nell’uomo. La sintesi de novo. La via di interconversione e recupero delle basi puriniche. La regolazione nella biosintesi e recupero delle basi puriniche. Il ruolo della ipoxantina-guaninafosforibosiltransferasi. Le iperuricemie. Patogenesi della iperuricemia. La gotta. L’attacco acuto. La sindrome di Lesch-Nyhan. Le modalità di trasmissione genetica delle iperuricemie. Le basi azotate pirimidiniche. Generalità sul metabolismo delle basi azotate pirimidiniche nell’uomo. La sintesi de novo. La via di interconversione e riutilizzazione delle basi pirimidiniche. I deficit enzimatici, i disordini metabolici associati e le modalità di trasmissione ostetricia genetica. La oroticoaciduria ereditaria tipo I e tipo II. Alterazioni del metabolismo degli zuccheri. Concetti generali sul metabolismo degli zuccheri. Classificazione delle forme di alterata tolleranza al glucosio. Il diabete mellito: classificazione. Il diabete di tipo 1: eziologia e patogenesi. Fenomeni autoimmuni nel diabete di tipo 1. Il diabete di tipo 2: eziologia e patogenesi. L’insulino-resistenza: cause e meccanismi molecolari. La secrezione insulinica nel diabete di tipo 2. Patogenesi delle complicanze croniche del diabete mellito. La retinopatia, la nefropatia, la neuropatia, l’arteriosclerosi accelerata. Patogenesi delle complicanze acute del diabete mellito. La chetoacidosi diabetica. Il coma diabetico. Patogenesi e significato fisiopatologico dell’intolleranza al glucosio. Sindromi genetiche di estrema insulinoresistenza. L’insulino-resistenza in condizioni di normotollerante; l’insulino-resistenza nell’ipertensione arteriosa sistemica e nell’obesità. Il diabete sperimentale. Modelli animali di diabete di tipo 1 e 2. Alterazioni del metabolismo dei Lipidi e delle Lipoproteine. Concetti generali: Organizzazione strutturale, composizione e classificazione delle Lipoproteine del plasma (Chilomicroni, VLDL, LDL, HDL). Proprietà chimico-fisiche delle classi principali di lipoproteine. Le apolipoproteine: Caratteristiche chimico-fisiche, distribuzione fra le lipoproteine, ed attività biologica. Gli enzimi fondamentali per il trasporto ed il metabolismo dei lipidi. Metabolismo delle Lipoproteine: Biosintesi e catabolismo delle lipoproteine contenenti Apo B (origine e destino metabo- ostetricia lico dei chilomicroni e delle VLDL). Origine e maturazione delle lipoproteine ad alta densità (HDL) e trasporto inverso del colesterolo. Il complesso per il trasporto degli esteri del colesterolo. Definizione e classificazione delle iperlipidemie: iperlipidemie esogene, endogene e miste. Ipercolesterolemie semplici e combinate. Iperlipidemie da remnants (b-VLDL). L’ipercolesterolemia familiare: La biosintesi del colesterolo ed il ruolo dell’enzima 3-idrossi-3-metilglutaril Coenzima A (HMG CoA) riduttasi. Patogenesi a livello cellulare: La via del recettore delle LDL e gli effetti regolatori legati a questa via. Tappe biochimiche e componenti sub cellulari. Struttura del recettore per le LDL. Mutazioni del recettore per le LDL ed alterazioni strutturali e funzionali che ne conseguono. Le basi molecolari della terapia. Iperlipoproteinemia da lipoproteine discoidali. Alterazioni monogeniche delle lipoproteine: Alterazioni delle apolipoproteine (apo A1, apo B, apo CII, apo E). Alterazioni enzimatiche (lipoproteina lipasi, lipasi epatica, lecitina-colesterolo acil transferasi). Alterazioni dei recettori per le LDL. Alterazioni della biosintesi e della secrezione delle lipoproteine contenenti l’apoB: Identificazione di forme multiple di apo B e descrizione dei meccanismi molecolari che ne determinano l’origine. L’abetalipoproteinemia e l’ipobetalipoproteinemia. La lipoproteina Lp (a): caratteristiche molecolari, distribuzione e rilevanza nella cardiopatia ischemica. Difetto congenito di lipoproteina lipasi ed altre cause di iperchilomicronemia. Struttura e funzione della lipoproteina lipasi. Difetto di lipoproteina lipasi. Difetto di apolipoproteina CII. Difetto congenito di lecitina colesterolo acil trasferasi (LCAT). 327 Disbetalipoproteinemia (Tipo III): il ruolo della apo E nel metabolismo delle lipoproteine. Caratteristiche biochimiche: l’analisi elettroforetica ed all’ultracentrifuga (larga banda, accumulo di bVLDL). Genetica dell’apo E e rapporto struttura funzione. Le basi molecolari del polimorfismo dell’apo E. Difetti congeniti del metabolismo delle lipoproteine ad alta densità: Difetto di apo A I. Mutazioni dell’apo A I (apo A I Milano, apo A I Marburg etc.). La malattia di Tangier. Le Patologie molecolari poligeniche e multifattoriali: il modello dell’aterosclerosi. Patogenesi dell’arteriosclerosi: Definizione e classificazione. I fattori di rischio: sesso, ipertensione, ipercolesterolemia, fumo di sigaretta, diabete. Aterosclerosi: le lesioni e la genesi dell’ateroma. Risposta al danno cellulare ed aterogenesi. Le cellule coinvolte: l’endotelio, i monociti/macrofagi, le cellule muscolari lisce, le piastrine. Il ruolo dei fattori di crescita e delle citochine. Le interazioni cellulari. I macrofagi e l’ateroma; i recettori per le lipoproteine ossidate: caratteristiche strutturali dei due tipi descritti. Modulo di Immunologia Il sistema immunitario: immunità innata e specifica. Le principali cellule dell’immunità’ innata: macrofagi, neutrofili, cellule NK e cellule dendritiche. I recettori di riconoscimento non-clonotipici: TLR PPR. La connessione tra immunità innata e l’immunità’ specifica. Il sistema linfatico e gli organi linfoidi primari e secondari. Il recettore delle cellule B. Struttura e funzione degli anticorpi. Meccanismi della generazione della diversità anticorpale. Significato funzionale della diversità anticorpale nella difesa dai patogeni 328 I linfociti T ed il loro recettore. Analogie e differenze tra TCR e BCR nei meccanismi molecolari della generazione della diversità. Il complemento: molecole, vie di attivazione e funzioni. Maturazione dei linfociti B. Struttura e funzione delle molecole del Complesso Maggior di Istocompatibilità. Biochimica e chimica delle interazioni tra molecole MHC e peptici. Genetica del Complesso Maggiore di Istocompatibilità: evoluzione e possibile ruolo dei polimorfismi allelici. Processazione e presentazione dell’antigene. Maturazione dei linfociti T e Selezione timica: selezione positiva e negativa e loro ruolo nella tolleranza centrale. Attivazione linfocitaria B e T. Trasduzione del segnale: il caso del segnale trasdotto dal TCR. Necessità del secondo segnale nella regolazione dell’attivazione linfocitaria. L’apoptosi: aspetti morfologici, genetici e biochimici della morte cellulare programmata. Ruolo dell’apoptosi nella fisiologia umana e nella fisiologia del sistema immunitario. Cooperazione cellulare nella risposta immunitaria. Il network delle citochine. Regolazione specifica ed aspecifica della risposta immunitaria: Immunità mucosale. Classificazione delle reazioni di ipersensibilità. Cenni di autoimmunità La complessità del sistema immunitario in relazione alla sua interazione con gli altri sistemi della fisiologia umana Immunologia. Il sistema immunitario: immunità innata e specifica. Le principali cellule dell’immunità’ innata: macrofagi, neutrofili, cellule NK e cellule dendritiche. I recettori di riconoscimento non-clonotipici: TLR PPR. ostetricia La connessione tra immunità innata e l’immunità specifica. Il sistema linfatico e gli organi linfoidi primari e secondari. Il recettore delle cellule B. Struttura e funzione degli anticorpi. Meccanismi della generazione della diversità anticorpale. Significato funzionale della diversità anticorpale nella difesa dai patogeni. I linfociti T ed il loro recettore. Analogie e differenze tra TCR e BCR nei meccanismi molecolari della generazione della diversità. Il complemento: molecole, vie di attivazione e funzioni. Maturazione dei linfociti B. Struttura e funzione delle molecole del Complesso Maggior di Istocompatibilità. Biochimica e chimica delle interazioni tra molecole MHC e peptici. Genetica del Complesso Maggiore di Istocompatibilità: evoluzione e possibile ruolo dei polimorfismi allelici. Processazione e presentazione dell’antigene. Maturazione dei linfociti T e Selezione timica: selezione positiva e negativa e loro ruolo nella tolleranza centrale. Attivazione linfocitaria B e T. Trasduzione del segnale: il caso del segnale trasdotto dal TCR. Necessità del secondo segnale nella regolazione dell’attivazione linfocitaria. L’apoptosi: aspetti morfologici, genetici e biochimici della morte cellulare programmata. Ruolo dell’apoptosi nella fisiologia umana e nella fisiologia del sistema immunitario. Cooperazione cellulare nella risposta immunitaria. Il network delle citochine. Regolazione specifica ed aspecifica della risposta immunitaria Immunità mucosale. Classificazione delle reazioni di ipersensibilità. Cenni di autoimmunità. La complessità del sistema immunitario ostetricia in relazione alla sua interazione con gli altri sistemi della fisiologia umana. • Bibliografia di riferimento Abbas, Licthman, Fondamenti di Immunologia, Piccini. Cossarizza, Pupillo, Immunologia per le lauree triennali,. Idelson-Gnocchi. Malattie infettive • Contenuti Infezioni acquisite per via alimentare: generalità, epidemiologia e clinica. Infezioni acquisite per via respiratoria: generalità, epidemiologia e clinica. Infezioni acquisite per via sessuale: generalità, epidemiologia e clinica. Infezioni acquisite per via parenterale: generalità, epidemiologia e clinica. Infezioni a trasmissione materno-fetale (complesso TORCH): generalità, epidemiologia e clinica. Infezioni durante la gravidanza: infezioni delle vie urinarie, la sepsi puerperale. Infezioni nella gravida immigrata: generalità, epidemiologia e clinica. Il rischio professionale negli operatori sanitari. Modalità di prevenzione e di profilassi post-esposizione. CORSO INTEGRATO DI FISIOLOGIA, IGIENE, SCIENZE OSTETRICHE, PRINCIPI DI FARMACOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: BIO/09 Fisiologia umana, BIO/09 Alimentazione e nutrizione umana, MED/42 Igiene generale e applicata, MED/40 Medicina dell’età prenatale, MED/40 Ginecologia endocrinologia, MED/47 Infermieristica speciale ostetrica, MED/47 Infermieristica speciale ginecologica, BIO/14 Farmacologia Fisiologia umana • Obiettivi specifici Consentire allo studente di comprendere 329 e, ove possibile, dare una descrizione quantitativa del funzionamento dei sistemi integrati dell’organismo in toto e dei principi di neurofisiologia (in particolare per quanto riguarda i sistemi motorio e somato-sensoriale, il dolore, le vie visive e uditive). • Contenuti Sangue Volume e composizione. Caratteristiche fisico-chimiche. Funzione eritrocitaria. Emostasi. Cenni alla risposta immunitaria ed ai gruppi sanguigni. Termoregolazione Temperatura corporea. Produzione e dispersione del calore. Centri termoregolatori. Febbre. Apparato circolatorio Organizzazione generale. Attività elettrica e meccanica del cuore. Cenni all’ECG. Gettata cardiaca. Pressione arteriosa, venosa e capillare. Cenni ai meccanismi di regolazione della gettata e della pressione. Produzione e riassorbimento del liquido interstiziale. Il sistema linfatico. Apparato respiratorio Composizione e pressione dell’atmosfera. Volumi polmonari statici e dinamici. Meccanica respiratoria. Circolo polmonare. Ventilazione alveolare e ricambio gassoso. Trasporto dei gas nel sangue. Regolazione respiratoria del pH. Apparato renale Volume e composizione dei compartimenti idrici. Bilancio idrico. Circolo renale. Funzione glomerulare e funzione tubulare. Il riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell’acqua. ADH. Regolazione renale del pH. Apparato digerente Funzioni motorie ed secretorie. Fegato e funzione biliare. Funzioni esocrina ed endocrina del pancreas. Sistema nervoso Potenziale di membrana e potenziale d’azione. Fibre nervose e meccanismi di 330 trasmissione sinaptica. EEG. Ciclo sonno-veglia. Sistema motorio: organizzazione generale; riflessi spinali; controllo posturale; corteccia motoria primaria. Sistema somestesico: recettori periferici e vie centrali; corteccia somatosensoriale primaria; Sistema nocicettivo: concetto di sensibilizzazione e di iperalgesia; sistemi antinocicettivi interni; analgesia nel parto. Sistema visivo: mezzi ottici dell’occhio; cenni sull’organizzazione anatomo-funzionale delle vie visive. Sistema uditivo: caratteristiche dei suoni; cenni sulla struttura e funzione dell’orecchio medio e interno. Concetto di soglia e relazione tra intensità di stimolazione e intensità della percezione. • Modalità di svolgimento Lezioni ex-cathedra ed esercitazioni numeriche di calcolo. • Bibliografia P.E. di Prampero, A. Veicsteinas, a cura di, Fisiologia dell’Uomo, Edi-Ermes, Milano, 2002. W.F. Ganong, Fisiologia Medica, Piccin, 1991. A.C. Guyton, Trattato di Fisiologia Medica, Piccin, 1995. Alimentazione e nutrizione umana • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente dovrebbe conoscere: I principi alimentari ed il loro contenuto negli alimenti; L’importanza dell’alimentazione quale strumento per mantenere lo stato di salute dell’individuo; Qual’è l’adeguato apporto alimentare per la donna nelle varie condizioni fisiologiche. • Contenuti Fabbisogno alimentare ed energetico. Le proteine: generalità e diffusione in ostetricia natura; differenze tra proteine animali e proteine vegetali; digestione e assorbimento; importanza nutrizionale e fabbisogno. I lipidi: generalità e diffusione in natura; acidi grassi saturi e insaturi; digestione e assorbimento; funzioni e fabbisogno. I glucidi: generalità e diffusione in natura; glucidi semplici e glucidi complessi; digestione e assorbimento; funzioni nell’alimentazione. Le vitamine: definizione; vitamine idrosolubili e liposolubili; per ogni vitamina: fonti in natura, azione fisiologica, effetti da carenza, fabbisogno. I sali minerali: definizione; funzioni; fonti alimentari, danni provocati da carenze; fabbisogno dei principali sali minerali. Acqua: importanza e funzioni per l’organismo umano; bilancio idrico. Gli alimenti di origine animale: carni, pesci e prodotti della pesca, latte e yogurt, formaggi, burro, uova. Gli alimenti di origine vegetale: cereali, legumi, ortaggi, frutta. Gli olii ed i grassi alimentari. Le bevande alcoliche e gli alimenti nervini. Criteri per un’alimentazione equilibrata. • Modalità di svolgimento Lezioni ex-cathedra ed esercitazioni numeriche di calcolo. • Bibliografia M. Cecchetti, P. Milanesi, Scienza della Alimentazione, Editrice Ambrosiana. A. Raimondi, C. Lucas, Manuale di Scienza della Alimentazione e Dietetica, Piccin. F. Fidanza, G. Liguori, Nutrizione Umana, Idelson, Napoli. F. Fidanza et al., Nutrizione Clinica e preventiva, Idelson, Napoli. G. Andrè, Dietetica del bambino, Manuali economici di medicina, Masson. Ch. Thoulon-Page, ABC di dietologia in gravidanza, Masson. ostetricia Igiene generale e applicata • Obiettivi specifici Fornire nozioni di base della disciplina igienistica. • Contenuti Definizione di salute. Fattori in grado di esercitare effetti sulla salute umana.Fattori causali di malattia e fattori di rischio. Nozioni generali di Prevenzione. Definizione e livelli di intervento della prevenzione primaria. Educazione sanitaria. Tipi di intervento educativo. Contenuti della educazione sanitaria. Principi di prevenzione delle Malattie Infettive. Prevenzione immunitaria. Le vaccinazioni obbligatorie e facoltative. Il rischio: fattori di rischio ed eziologici. Storia naturale della malattia. Il modello generale delle malattie infettive. Il modello generale delle malattie cronico-degenerative. Indicatori di salute/malattia nella popolazione. Epidemiologia generale delle malattiecronico-degenerative: malattie cardiovascolari e tumori. Precauzioni standard e specifiche. Epidemiologia e Prevenzione delle Malattie infettive a prevalente diffusione aerea. Epidemiologia e Prevenzione delle Malattie infettive a trasmissione orofecale. Epidemiologia e prevenzione malattie trasmesse per contatto. Le malattie sessualmente inoltrate. Cenni di prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro. Il rischio biologico. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. • Bibliografia L. Checcacci, C. Meloni, G. Pelissero, Igiene, Ed. Ambrosiana. S. Barbuti, E. Belelli, G.M. Fara, G. Giam- 331 manco, Igiene e medicina preventiva, Monduzzi. Medicina dell’età prenatale • Contenuti Difetti Congeniti: - m. geniche; - m. cromosomiche; - m. multifattoriali. Deficit riproduttivi e ruolo delle anomalie cromosomiche: - errori della gametogenesi; - errori della fecondazione; - errori delle prime divisioni dell’uovo. Malformazioni Congenite. Prevenzione delle anomalie congenite: - prevenzione primaria (epidemiologia genetica e consulenza genetica); - prevenzione secondaria (Diagnosi Prenatale). Metodi di indagine del feto: - invasivi; - non-invasivi; - screening biochimici. Cenni di tecniche di laboratorio di diagnosi genetica prenatale. Cenni di problematiche genetiche connesse alla Fecondazione assistita. Ginecologia endocrinologica • Contenuti Fisiologia del ciclo mestruale. La pubertà femminile e i suoi disordini. Endocrinologia della gravidanza. Amenorrea primaria e secondaria. Anovulazione, irsutismo e ovaio policistico. Disordini del ciclo mestruale (sindrome premestruale, dismenorrea, oligo-polimenorrea, menometrorragie). Contraccezione. Sterilità. Endometriosi. Menopausa e accenni di terapia ormonale sostitutiva. • Bibliografia Y.J.-Barbieri, Endocrinologia della riprodu- 332 zione. Fisiologia, fisiopatologia e aspetti clinici, IV ed., Verduci Editore. G.C. Di Renzo, Ginecologia e Ostetricia, Verduci Editore. Infermieristica speciale ostetrica • Obiettivi Lo studente deve apprendere le conoscenze relative alla prima fase del processo di assistenza ostetrica nella gravidanza fisiologica con particolare riferimento alla fase di accertamento. Deve acquisire le tecniche di assistenza ostetrica durante l’esame cardiotocografico e apprendere le nozioni di base necessarie per distinguere un tracciato cardiotocografico fisiologico da uno patologico. • Contenuti Il processo di assistenza ostetrica Concetto di fisiologia. Concetto di salute e di malattia. Definizione di gravidanza fisiologica. Definizione di assistenza ostetrica. Concetto di salvaguardia, educazione e potenziamento della salute. Concetto di responsabilità personale e lavoro d’équipe. Fasi dell’assistenza ostetrica (accertamento e diagnosi, pianificazione, realizzazione, valutazione e revisione). Nomenclatura relativa a gravidanza, parità, parto, durata gravidanza, prodotto concepimento in rapporto all’epoca gestazionale, puerperio, mestruazioni, climaterio. Fase di accertamento dell’assistenza ostetrica della gravidanza fisiologica Anamnesi (dati personali, anamnesi fisiologica, anamnesi familiare, anamnesi patologica remota, Anamnesi ostetrica remota, anamnesi ostetrica attuale). Esame ostetrico (segni di presunzione, di probabilità, di certezza). Ispezione (rilievo segni probabilità, osservazione fisica della donna). Palpazione (manovre di Leopold, palpa- ostetricia zione prominenza cefalica, concetti di situazione, presentazione, posizione, atteggiamento). Ascoltazione (uso dello stetoscopio, localizzazione del BCF in rapporto alla presentazione, doppler). Esplorazione (esame con lo speculum, aspetto cervice uterina, esame vaginale, modificazioni forma volume e consistenza utero, segni di Piskaczec, HegarOsiander). Diagnosi differenziale di gravidanza. Valutazione di gravidanza in regolare evoluzione o interrotta. Diagnosi presuntiva di durata della gestazione. Regola di Nägale per la determinazione della data presunta del parto. Misurazione parametri materno/fetali (teoria e pratica della rilevazione della PA e del polso, PA in Gravidanza, roll-over test, sindrome da ipotensione supina della gravida, altezza, peso, sinfisi/fondo uterino, MAF). Metodi di rilevazione dell’attività cardiaca fetale e dell’attività uterina, nozioni fondamentali sull’interpretazione del tracciato cardiotocografico (fisiologico e patologico), assistenza ostetrica durante la cardiotocografia, esempio di protocollo di monitoraggio cardiotocografico in gravidanza Esami di laboratorio in gravidanza fisiologica. Strumenti tecnici in ostetricia (stetoscopio, ultrasuoni, cardiotocografo, ecografo, amnioscopio, speculum). Confronto fra diversi protocolli di assistenza alla gravidanza fisiologica. Consultazione e compilazione delle fonti documentate. Ruolo dell’ostetrica nella diagnosi prenatale. Igiene della gravidanza. • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni e lavori di gruppo. ostetricia • Bibliografia Pescetto, De Cecco, Pecorari, Manuale di clinica ostetrica e ginecologica, SEU. Reeder, Martin, Il nursing della maternità, Piccin. Oxorn, Foote, Il parto, Piccin. Enkin, Keirse, Chalmers, L’efficacia delle procedure di assistenza alla gravidanza e al parto, L’altra medicina studio. Infermieristica speciale ginecologica • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve conoscere le regole fondamentali di etica professionale applicabili all’assistenza sanitaria diretta; le procedure di promozione della salute e di prevenzione della malattia; l’esecuzione responsabile delle tecniche sanitarie trattate e la gestione del rischio biologico ad esse correlate, nel pieno riconoscimento e rispetto dei bisogni fondamentali dell’uomo. • Contenuti Lo studente deve conoscere: - quali sono compiti dell’ostetrica/o nella promozione della salute, nella prevenzione della malattia e nella riabilitazione, sia per la componente psicofisiologica che relazionale e sociale; - quali sono i protocolli di sicurezza in ambito ospedaliero riferiti ai concetti fondamentali di sepsi, asepsi, antisepsi, e quali sono le loro metodiche di attuazione (vedi sterilizzazione, disinfezione e saniziting); - quali sono i protocolli di sicurezza relativi alla preparazione, conservazione, somministrazione di farmaci e l’utilizzo di materiali pericolosi (esplosivi, infiammabili, acidi, ecc.); - quali sono le misure di protezione dell’ambiente e le procedure di eliminazione dei materiali ospedalieri pericolosi (rifiuti ospedalieri); - quali sono i concetti generali riferibili al rischio biologico per l’operatore sanitario 333 nell’esecuzione delle tecniche professionali, il corretto utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), la gestione degli incidenti a rischio biologico; - quali sono le procedure per l’esecuzione delle iniezioni (intramuscolari, intradermiche e sottocutanee) e della venipuntura; la tecnica, la gestione dei materiali, il controllo e le complicanze; - quali sono i concetti generali relativi alla terapia infusiva, le tecniche di applicazione della terapia, il controllo e la prevenzione delle complicanze, - qual è la corretta metodica per la misurazione della Pressione Venosa Centrale (PVC); - quali sono i criteri di attuazione dell’assistenza pre e post-operatoria; quali sono i criteri di attuazione dell’isolamento preventivo e protettivo del paziente infetto e del paziente immunodepresso. • Modalità di svolgimento Le lezioni verranno svolte in aula, in esposizione diretta con l’ausilio di diapositive. Verranno fornite dispense sugli argomenti trattati. Sono previsti: laboratori dedicati a tematiche specifiche (le iniezioni, la venipuntura, la terapia infusiva); eventuali attività di ricerca e approfondimento individuale. L’esame di valutazione al termine del corso prevede: una prova scritta con test a risposta multipla; un eventuale lavoro di ricerca elaborato dallo studente, concordato con la docente. La docente è sempre a disposizione per colloqui individuali, previo accordo telefonico. Farmacologia • Obiettivi specifici Apprendimento dei principi su cui si basa l’azione dei farmaci mediante valutazione degli aspetti fondamentali della farmacocinetica e della farmacodinamica. 334 • Contenuti Farmacocinetica Assorbimento dei farmaci. Meccanismi di attraversamento delle membrane. Grado di ionizzazione dei farmaci. Vie di somministrazione. Distribuzione dei farmaci Liposolubilità. Vascolarizzazione. Legame farmaco-proteico. Barriere anatomiche. Circolo entero-epatico. Metabolismo dei farmaci Ruolo enzimi microsomiali. Principali biotrasformazioni. Inibitori ed induttori enzimatici. Interazioni farmacocinetiche. Escrezione dei farmaci Latte. Via biliare. Via renale. Farmacodinamica Interazione chimico-fisica e con recettori. Farmaci agonisti ed antagonisti competitivi e non competitivi. Effetto principale, effetti secondari e collaterali. Dose, frequenza e modalità di somministrazione. Interazioni tra farmaci. Reazioni allergiche. Farmaci e gravidanza Variazioni fisiologiche in gravidanza. Effetti sul feto. Importanza età gestazionale. Farmaci e teratogenesi. Farmaci ed allattamento Fattori che condizionano il passaggio nel latte. Caratteristiche fisiologiche nel neonato. • Modalità di svolgimento Lezioni. • Bibliografia M. Furlanut, Farmacologia generale e clini- ostetricia ca per le lauree triennali, Piccin, Padova, 2004. CORSO INTEGRATO DI SCIENZE UMANE E PSICOPEDAGOGICHE E STORIA DELL’OSTETRICIA Settori scientifico-disciplinari: MED/02 Storia della medicina, MED/47 Infermieristica speciale ostetrica, MED/47 Organizzazione della professione, M-PSI/01 Psicologia generale, M-PSI/08 Psicologia clinica, M-PED/01 Pedagogia generale e sociale, SPS/07 Sociologia generale, M-DEA/01 Discipline Demoetnoantropologiche Storia della medicina • Obiettivi specifici L’obiettivo di fondo è la promozione dell’attitudine che caratterizza lo stile interdisciplinare, dialogico e argomentativi della Bioetica. In tale prospettiva ampia, assumono importante rilievo i seguenti orientamenti-obiettivi correlati: Istruire il linguaggio bioetico in tutta la sua estensione e, in particolare, nell’area ostetrica, finalizzato all’arruolamento della riflessione a tutela della persona umana sin dall’inizio della vita; Analizzare i problemi etici rapportati ai progressi della biomedicina e della tecnologia avanzata sul fronte della vita nascente e della struttura genetica. • Contenuti Premesse e significato della bioetica. Definizione, storia ed origini della bioetica. Fondamenti, principi e regole morali. Riflessione critica sull’identità della Medicina. Rapporto tra etica e diritto. Rapporto tra etica e deontologia professionale. Valutazione sul significato delle professioni sanitarie e obblighi deontologici. ostetricia Valenze etico, sociali, antropologiche dell’attività sanitaria e dell’ostetrica in particolare. Riflessioni etiche sul significato della vita. Approfondimento sui diritti umani, rispetto alla persona e alle fasce deboli. Relazione tra operatore, paziente, famiglia. L’informazione al cittadino sano o malato. Il consenso informato a tutela del paziente. Il consenso informato della gestante e della coppia. Comunicazione con il paziente nell’assistenza. Progresso scientifico e tecnologia biomedica. Significato della ricerca biomedica e della sperimentazione umana. Profilo etico-professionale dell’ostetrica. • Modalità di svolgimento Lezioni con supporto di videoproiezioni, di schemi e mappe concettuali della Bioetica. Presentazione di casi clinici significativi in Ostetricia, correlati alle tematiche in oggetto con metodologia di analisi, identificazione di quesiti etici e discussione per il giudizio etico finale argomentativi. Presentazione di documenti, direttive etico-deontologiche-professionali, linee guida e raccomandazioni di organizzazioni internazionali. • Bibliografia H.T. Engelhardt, Manuale di Bioetica, Il Saggiatore. E. Sgreccia, Manuale di Bioetica, Vita e Pensiero. Infermieristica speciale ostetrica • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve aver appreso le leggi, regolamenti, linee guida 335 inerenti il controllo della gravidanza. Conoscere i concetti relativi all’assistenza al travaglio e parto fisiologico individuando precocemente i fattori di rischio. Deve inoltre aver appreso atti e strumenti relativi all’organizzazione dell’unità operativa e dell’equipe assistenziale. • Contenuti Linee guida per il controllo della gravidanza fisiologica nei tre trimestri. Educazione sanitaria e raccomandazioni. Consulenza genetica prenatale. Accertamenti di laboratorio e di diagnostica prenatale. Protocollo di sorveglianza della gravidanza fisiologica. Legge sulla tutela della maternità e delle lavoratrici madri Informazione e consenso. L’unità operativa. Le risorse umane: ruolo, competenze e prestazioni. La tipologia del cliente e le sue richieste. Il comportamento dell’operatore sanitario nei confronti dell’utenza. Atti e strumenti di lavoro. Accettazione ospedaliera. Cartella clinica, cartella ostetrica, schede, grafici, consensi. Cartella ostetrica computerizzata. Fisiologia del parto: cause e fattori. Fattori del parto: il canale osseo, le parti molli, il feto e la forza. Fenomeni materni, materno-fetali e fetali del parto. Evoluzione clinica del parto fisiologico. Il secondamento e il post partum. Attestazione di nascita. Trasferimento, dimissione ospedaliera e relativi compiti amministrativi. L’equipe assistenziale: autonomia, responsabilità e competenze professionali Condivisione dell’informazione confidenziale. Il segreto professionale e la tutela della riservatezza dei dati sanitari. L’errore professionale. 336 Linee guida per lavorare in sicurezza. Linee guida per la realizzazione di piani sanitari sull’assistenza perinatale ospedaliera. • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo, analisi di casi clinici e sentenze della magistratura. • Bibliografia E. Coppola, La professione di ostetrica, F.N.C.O, Roma, 1997. D. Rodriguez, Professione Ostetrica/o. Aspetti di Medicina Legale e Responsabilità, Eleda Edizioni, Milano, 2001. Pescetto, De Cecco, Pecorari, Manuale di clinica ostetrica e ginecologica, vol. II, Società Editrice Universo, Roma. R. Bennett, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes, Milano, 1995. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Leggi e linee guida ministeriali. Agenzia Regionale della Sanità. Protocolli d’intesa Regionali Organizzazione della professione • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve aver appreso i concetti di “arte e scienza dell’ostetrica” (midwifery), i principi scientifici inerenti la relazione di aiuto ostetrica/donna/coppia ed il ruolo della maternità,della nascita e della professione di ostetrica/o nelle varie culture. • Contenuti Il significato di arte e scienza dell’ostetrica (midwifery). La relazione terapeutica. L’ostetrica e la capacità di una comunicazione efficace. La funzione socio-educativa dell’ostetrica alla donna in relazione allo sviluppo sessuale. Il ruolo della maternità, della nascita, dell’ostetrica nelle varie culture. • Modalità di svolgimento Lezioni interattive, lavori di gruppo. ostetricia • Bibliografia R. Bennett, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes, Milano, 1995. P. Di Giacomo, L. Rigon, Assistenza infermieristica e ostetrica in area materno infantile, CEA, Milano, 2002. Martin, Reeder, Il nursing della maternità, 1987, XVI ed. americana, 1991, Piccin. Psicologia generale • Contenuti Emozioni e motivazioni. Lo sviluppo psicoaffettivo e psicosessuale. La fisiologia della risposta sessuale. Le disfunzioni sessuali. La consulenza sessuale: nell’adolescenza, in gravidanza, in climaterio, nell’infertilità. L’omosessualità. Deontologia e professionalità in sessuologia. La prevenzione delle M T S: il counselling. Casi clinici. • Modalità di svolgimento Lezioni interattive, lavori di gruppo. • Bibliografia R. Canestrai, A. Godino, Manuale di Psicologia, Clueb Edizioni, Bologna, 1998. G. Ribelli, Sessuologia Clinica, Biblioteca Medica, Masson, 1997. Psicologia clinica • Obiettivi specifici Acquisire le nozioni principali della psicologia clinica. Acquisire le metodiche essenziali per la gestione psico-clinica dei disturbi correlati alla gravidanza ed al parto. Acquisire una abilità relazionale finalizzata alla prevenzione dei disturbi clinici psicologici in gravidanza e parto. • Contenuti Psicologia generale. Psicologia clinica. Inquadramento teorico della psicologia clinica. Le concezioni della normalità e della patologia. ostetricia Modelli d’intervento per l’igiene mentale. Il colloquio, la valutazione informale ed il rapporto clinico. Psicologia ospedaliera. Psicologia applicata alla professione ostetrica. Psicologia applicata alla medicina. Neuropsicologia. Psicologia fisiologica. Psicofisiologia. Principali sistemi o funzioni psicofisiologiche. Psiconeuroendocrinologia. L’asse psiconeuroendocrino in ostetricia, in travaglio, nel parto. Psicologia clinica della gravidanza. Ansia in gravidanza. Depressione pre-partum. Depressione post-partum. Psicosi gravidiche. Negazione della gravidanza e I.V.G. Psicofisiologia clinica. Attivazione e rilassamento. Note di biochimica del S.N.C. L’approccio psicofisiologico alla gestazione. L’intervento psicologico in ostetricia. Modelli e protocolli operativi. Modelli di relazione di aiuto. In gravidanza. In travaglio, parto. Il supporto al dolore. Il supporto alla sofferenza. Il dolore in travaglio, parto. Attività del S.A.E. Aspetti psico-emotivi. Aspetti neuro-ormonali. • Modalità di svolgimento Lezioni. Lavoro di gruppo. • Bibliografia L. Stegagno, Psicofisiologia, Bollati Boringhieri, 1994. P. Pancheri, Psiconeuroendocrinologia, Il Pensiero Scientifico, 1993. P. Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, 1994. 337 R. Plutchik, Psicologia e biologia delle emozioni, Bollati Boringhieri 1995 Fulton, Howell, Fisiologia del sistema nervoso, Società Editrice Universo, Roma, 1987, capp. 15-17-28. J. Korchin Sheldom, Psicologia clinica moderna, Borla, 1987. G.A. Fava, Il trattamento delle fobie, Patron Editore, Bologna, 1992. G.B. Cassano, a cura di, Il disturbo da attacchi di panico-agorafobia, Masson, Milano, 1990. P. Meazzini, A. Galeazzi, Paure e fobie, Giunti, Firenze, 1990. N.B: Ulteriori testi e dispense del docente verranno consigliati o consegnate nel corso delle lezioni. Pedagogia generale e sociale • Obiettivi specifici Acquisire una corretta modalità relazionale con la donna gravida. Attuare una relazione di aiuto finalizzata sia al supporto del travaglio-parto che alla realizzazione della genitorialità all’interno dell’intero percorso nascita. Acquisire gli elementi di base della psicoprofilassi ostetrica. • Contenuti La psicologia pre-natale. Il formarsi della genitorialità. La relazione madre-bambino. Le competenze psicologiche e neurosensoriali del feto. La comunicazione. La struttura della comunicazione. La comunicazione interpersonale. Le barriere nel comportamento comunicativo. Fattori favorenti la comunicazione. Comunicazione e relazione di aiuto. La relazione ostetrica, gravida. La relazione ostetrica, partoriente. La gravidanza ed i suoi correlati psicofisiologici e dinamici. Implicazioni psicologiche alla gravidanza. La Psico Profilassi Ostetrica. 338 Metodologia. Il Training Autogeno Respiratorio. Esercitazioni pratiche. Il travaglio-parto ed i loro correlati psicofisiologici. La relazione di aiuto in travaglio-parto. Protocolli psicologici di supporto in travaglio-parto. Modelli operativi. Il lavoro integrato psicologo, ostetrica, medico. • Modalità Lezione, esercitazione. • Bibliografia R. Cerutti, La Psicoprofilassi Ostetrica Italiana, Cleup Editrice, Padova, 1989. U. Piscicelli, Training Autogeno Respiratorio e Psicoprofilassi Ostetrica, Piccin, Padova, 1997. P. Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, 1994. P.L. Righetti, Non c’è due senza tre, Bollati Boringhieri, 2000. T. Blum, Prenatal perception: learning and bonding, Leonardo Publishhers, Berlino, 1997. R. Plutchik, Psicologia e biologia delle emozioni, Bollati Boringhieri, 1995. Fulton, Howell, Fisiologia del sistema nervoso, Società Editrice Universo, Roma, 1987, capp. 15-17-28. N.B: Ulteriori testi e dispense del docente verranno consigliati o consegnate nel corso delle lezioni. Sociologia generale • Obiettivi specifici Riconoscere il campo d’azione della sociologia e le aree di interesse comuni con le professioni sanitarie. Identificare i concetti fondamentali delle principali teorie sociologiche, in relazione ai temi legati a: donna, famiglia, salute, malattia, vita, morte. Riconoscere i contributi offerti dalla sociologia sanitaria alle professioni della salute. ostetricia Riconoscere i contributi offerti dalla sociologia dell’organizzazione alle professioni della salute. Identificare i principali metodi su cui si fonda la ricerca sociologica. • Contenuti Sociologia pura e applicata.Vari ambiti della sociologia. Autori: Comte, Spencer, Durkheim, Toennies, Marx, Weber, Pareto, Parson, Luhmann, Goffmann. Sociologia sanitaria: ambiti di interesse, autori da “leggere ”, modelli di lettura della realtà sanitaria. Tipologie organizzative.Organizzazione come sistema razionale, naturale, aperto. La vita delle organizzazioni. L’efficacia organizzativa. Le patologie organizzative. Teorie e metodologie: osservazione,intervista, questionario, analisi documentaria, storie di vita, analisi testuale.Studi quantitativi e studi qualitativi. • Modalità Lezione frontale, dibattito. • Bibliografia La bibliografia è molto vasta, si indicano i principali: Collins, Teorie sociologiche, Il Mulino, Bologna, 1988. Ardirù, Lineamenti di Sociologia Sanitaria, Angeli, Milano, 2001. Scott, Le Organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 1985. Passera et. al., Manuale per la ricerca infermieristica, Ambrosiana, Milano, 1995. Discipline demoetnoantropologiche • Obiettivi specifici Attraverso i principali concetti dell’antropologia medica, sviluppare le capacità di riconoscere e comprendere le differenze culturali nell’ambito dell’assistenza al parto, per fornire una assistenza culturalmente sensibile. 339 ostetricia • Contenuti I Unità: i concetti principali Specificità dell’antropologia tra le scienze umane: il concetto di cultura; le culture del parto. Etnocentrismo, relativismo, l’approccio olistico in antropologia. Le dinamiche di trasmissione della cultura, con esempi dall’universo di cura della salute femminile; teorie della globalizzazione. Il ciclo di vita in prospettiva antropologica; il concetto di antropopoiesi. L’etnografia nelle organizzazioni sanitarie. Comprendere come le rappresentazioni della malattia, del corpo e dei suoi fluidi abbiano ripercussioni sull’assistenza: studio di casi (1 ora). II Unità: dolore e comunicazione Le componenti culturali del dolore. Il dolore del corpo tra cultura ed esperienza; gli approcci antropologici al corpo. Il dolore del parto in prospettiva antropologica. III Unità: Culture del parto e globalizzazione La persona ospedalizzata; le strategie comunicative; modelli di lettura antropologica per la gestione dei problemi interculturali della gestazione e del parto: studio di casi. Concetto di rito; i riti di passaggio nel ciclo di vita; il simbolo nelle strutture sanitarie e in sala parto; i riti funebri e il significato culturale della morte. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, lavori singoli e di gruppo su casi. • Bibliografia D. Cozzi, D. Nigris, Gesti di cura, Colibrì, Milano, 1996, capp. 1, 4, 6-8, 14; appendice; fotocopie fornite dal docente. G. Colombo, F. Pizzini, A. Regalia, Mettere al mondo. La produzione sociale del parto, Angeli, Milano, 1987. F. Pizzini, Corpo medico e corpo femminile, Angeli, 1999. II anno CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA CLINICA, BIOCHIMICA CLINICA, FISIOPATOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE UMANA Settori scientifico-disciplinari: MED/05 Patologia clinica, BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica, MED/40 Fisiopatologia della riproduzione umana Patologia clinica • Obiettivi specifici Acquisizione di concetti di normalità e patologia. Apprendimento di alcune omeostasi e patologie relative. • Contenuti Definizione e finalità della Patologia Clinica. Preparazione del paziente e raccolta dei materiali biologici (dieta e digiuno, postura e riposo, ritmi biologici, tipo di prelievo, strumenti per il prelievo, anticoagulanti). Prelievo di altri materiali: liquido cefalorachidiano, sinoviale, pleurico, peritoneale, succo gastrico, feci, urine. Esami di laboratorio: motivazioni per la richiesta di un test di laboratorio. Modalità richiesta analisi (analisi singole, analisi multiple, profili, esami funzionali etc., esami in urgenza, esami di screening). Percorso informativo: identificazione del paziente e del prelievo. Sistema informativo di laboratorio: dall’identificazione al referto. Fase preanalitica: errori preanalitici, cause e possibili rimedi, criteri di non accettabilità dei campioni biologici. Qualità analitica: precisione, accuratezza, errori di misura, valore predittivo, valori di riferimento, valori soglia. Accenni sulle tecniche maggiormente impiegate per la determinazione dei vari 340 analiti. Metodi diretti ed indiretti. La Patologia di Laboratorio in alcune omeostasi. Profilo idroelettrolitico, idrogenionicoequilibrio acidobase, coagulativo, metabolico glico-lipidico, plasma proteico, epatico, renale. • Modalità di svolgimento Lezioni. • Bibliografia Covelli, Spandrio, Zatti, Medicina di Laboratorio, Ed. Sorbona. Pontieri, Patologia Generale, Piccin. Biochimica clinica e biologia molecolare clinica • Contenuti Ruolo, limiti e finalità della Biochimica Clinica. Aspetti analitico-metodologici e aspetti clinico-diagnostici. Principi di base della diagnostica di laboratorio. Perché e come usare i tests di laboratorio. Principali test di funzionalità e per la valutazione di stati fisiopatologici. Come eseguire e conservare i prelievi. Principali errori di prelievo. Interpretazione del referto di laboratorio. Qualità delle misure di laboratorio. Precisione ed accuratezza. Sensibilità e specificità. Intervalli di riferimento. Parametri fondamentali compresi nell’emogramma. Definizione e modalità di valutazione di: ematocrito, eritrociti, emoglobina, MCV, MCH, MCHC, RDW e conteggio reticolociti. Parametri di laboratorio per la diagnosi delle anemie. Parametri di valutazione del metabolismo del ferro, ferritina, transferrina, sideremia. Deficit del ferro in gravidanza. Emodiluizione ed anemie in gravidanza. Livelli delle diverse emoglobine dall’embrione all’età adulta. Parametri diagnostici delle emoglobinopatie. Anemia falciforme. Talassemie. Criteri diagnostici per differenziare il deficit di ferro ostetricia dalla talassemia. Parametri diagnostici delle anemie emolitiche. Sferocitosi ereditaria. Alterazioni enzimi eritrocitari. Anemie emolitiche immuni. Parametri diagnostici delle anemie da ridotta produzione di eritrociti. Carenza di vitamina B12 e folati in gravidanza. Parametri di laboratorio per il monitoraggio del bilancio idro-elettrolitico. Bilancio dell’acqua. Bilancio del sodio: ipo- e ipersodiemie. Bilancio del potassio: ipo- e iperpotassiemie. Parametri di laboratorio per il monitoraggio dell’equilibrio acido base. Acidosi ed alcalosi metaboliche e respiratorie. • Bibliografia In aggiunta alle fotocopie dei lucidi delle lezioni testo consigliato: G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo, C. Milani, Medicina di Laboratorio, McGraw-Hill. Fisiopatologia della riproduzione umana • Obiettivi specifici L’obiettivo specifico del corso è l’apprendimento dei principi generali della fisiopatologia e patologia della riproduzione umana con particolare riferimento alle alterazioni del ciclo mestruale. • Contenuti Anomalie della differenziazione sessuale. Alterazioni mestruali. Patologia ginecologica endocrina. Controllo della fertilità. Patologie del climaterio/menopausa. Sessualità della donna e della coppia e sue turbe. Alimentazione in gravidanza. ostetricia CORSO INTEGRATO DI MEDICINA PRENATALE, PERINATALE E PATOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE UMANA; NEONATOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: MED/40 Ginecologia e ostetricia, MED/40 Medicina dell’età prenatale, MED/38 Pediatria generale e specialistica, MED/42 Igiene generale e applicata, MED/47 Infermieristica speciale ostetrica, MED/47 Infermieristica speciale ginecologica Ginecologia e ostetricia • Contenuti Epidemiologia, etiologia e prevenzione delle malformazioni congenite. Infezioni in gravidanza. Epidemiologia, etiologia e procedimenti diagnostici. Prelievo di sangue fetale. Controllo biochimico. I.V.G. Terapie farmacologiche materne e fetali: principi generali. • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni. Medicina dell’età prenatale • Obiettivi specifici Lo studente, al termine del corso integrato deve aver appreso i principi della medicina prenatale con particolare riferimento alla diagnosi prenatale e al controllo della gravidanza a rischio. • Contenuti Diagnosi prenatale: clinica e tecniche diagnostiche invasive e non invasive. Consuelling prenatale. Incompatibilità materno-fetale. Controllo della gravidanza: - cardiotocografia e flussimetria doppler; - controllo ecografico e profilo biofisico fetale. • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni. 341 Pediatria generale e specialistica • Contenuti Introduzione alla Neonatologia. Valutazione dell’età gestazionale. Aspetti demografici, sociali, sanitari, assistenziali dell’evento nascita. Concetto di neonato a rischio elevato. Classificazione delle patologie ad esordio prenatale: malformazioni, disturbi congeniti del metabolismo, etc. Adattamento cardio-respiratorio neonatale: punteggio di Apgar (interpretazione) e di Silverman. Emodinamica neonatale. Ipossia fetale e Ipossia neonatale: cause materno, gravidiche, fetali e neonatali. Riconoscimento e trattamento immediato alla nascita del nato asfittico. Comunicazione ai genitori della situazione di rischio alla nascita. Il neonato che dopo la nascita necessita di trasferimento in unità di terapia intensiva. Postumi dell’ipossia feto-neonatale a breve e lungo termine. Convulsioni neonatali. Trattamento immediato e riabilitazione. La patologia della prematurità: malattia della membrana ialina polmonare; persistenza della circolazione fetale. Pervietà del dotto arterioso, ipoglicemia e ipocalcemia neonatale. Problemi di nutrizione del nato. Ittero neonatale: aspecifico, da isoimmunizzazione, da altre cause. Malattia emorragica del neonato e anemia del nato a termine e di quello pretermine. Patologia gastroenterica neonatale. Patologia delle vie urinarie in età neonatale. Malformazioni urogenitali. Sviluppo psicomotorio del lattante. Alimenti e diete particolari. Le infezioni neonatali compresi gli stati settici. Malattie infettive perinatali neonatali: varicella, herpes simplex, Toxo, citomegalovirus. 342 • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni. • Bibliografia G. Bucci, G. Marzetti, M. Mendicini, Neonatologia, Il Pensiero Scientifico. G. Mussa, Pediatria, Edizioni Minerva Medica. Igiene generale e applicata • Contenuti L’ambiente e i suoi fattori. Fattori attinenti l’ambiente fisico. L’aria atmosferica. Il clima. L’acqua. Acque destinate al consumo umano. Reflui. Rifiuti solidi. I rifiuti sanitari. Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Fattori attinenti l’ambiente sociale. Microclima. Inquinamento indoor. Tossinfezioni alimentari. Le intossicazioni alimentari. Prevenzione del rischio connesso agli alimenti. Disinfezione. Sterilizzazione. Disinfestazione. L’igiene delle mani. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali. • Bibliografia Il materiale verrà distribuito di volta in volta al termine dell’argomento trattato. Infermieristica speciale ostetrica • Obiettivi specifici Lo studente deve apprendere i principi generali della patologia della riproduzione umana, incluse l’infertilità e la sterilità di coppia; deve essere in grado di conoscere le possibili problematiche che possono presentarsi durante e al momento del parto di un neonato a termine, pretermine e “piccolo per l’epoca gestazionale”; deve conoscere le linee guida aggiornate per la diagnosi, il controllo e il trattamento della gravidanza a rischio, per quanto di competenza ostetrica. ostetricia • Contenuti Al termine del corso lo studente: - deve essere in grado di riconoscere il ruolo dell’ostetrica/o nel campo della tutela della salute della famiglia e l’evoluzione che tale ruolo ha avuto nel tempo; a quali servizi assistenziali e sociali può attingere per salvaguardare questo importo importante diritto; - deve saper comprendere le funzioni sociali della famiglia moderna e/o multietnica, le relazioni che si instaurano al suo interno, i ruoli dei diversi componenti (padre, madre, bambino), le relazioni sociali extrafamiliari, le modificazioni del ruolo legate all’evento “nascita” (paternità, maternità), la funzione dell’ostetrica in questo contesto; - deve saper comprendere il significato sociale e culturale della gravidanza, con particolare riferimento alle motivazioni che spingono alla gravidanza, ai fattori sociodemografici, ai pregiudizi sociali e di classe, all’appartenenza a particolari gruppi etnici o aree geografiche, all’età; - deve conoscere quali fattori socioambientali possono arrecare conseguenze al processo di riproduzione e/o essere pregiudizievoli per la fisiologica evoluzione della gravidanza; - deve conoscere i principi e i comportamenti psicofisiologici della sessualità umana e le problematiche sessuali legate alla riproduzione, all’evoluzione della gravidanza, al puerperio; - deve conoscere le modalità di gestione della consulenza genetica e prenatale (indicazioni, approccio multidisciplinare, ecc.), individuare le tecniche utilizzate per la diagnosi prenatale dei difetti congeniti; qual è il ruolo dell’ostetrica in questo tipo di consulenza; - deve essere in grado di attuare una corretta valutazione del periodo prenatale, con particolare riferimento agli aspetti biofisici e psicosociali della gravidanza fisiologica; riconoscere, valutare e attuare ostetricia le strategie assistenziali relative a patologie e complicanze della gravidanza; - deve essere in grado di attivare un processo di assistenza ostetrica alla maternità (educazione sanitaria, assistenza prenatale, ecc.) attraverso le sue specifiche fasi operative: valutazione, diagnosi, programmazione dell’intervento, revisione degli obiettivi; - deve essere in grado di supportare la puerpera per quanto concerne l’avvio dell’allattamento al seno; fornire indicazioni sulle corrette procedure da attuare al fine di favorire il mantenimento di un allattamento ottima le, in considerazione di quelle che sono le indicazioni promulgate dall’OMS in questo senso; deve conoscere gli aspetti psicofisiologici del processo di “bonding” e della rilevanza dell’approccio psicotattile al neonato (massaggio infantile) al fine di favorire la relazione madre-bambino, la stimolazione di neonati pretermine, il supporto del bambino con handicap. • Modalità di svolgimento Le lezioni verranno svolte in aula, in esposizione diretta con l’ausilio di diapositive. Verranno fornite dispense sugli argomenti trattati. Sono previsti: laboratori dedicati a tematiche specifiche (allattamento al seno, preparazione al parto, massaggio infantile); attività di ricerca e approfondimento individuale. L’esame di valutazione al termine del corso prevede: una prova orale sugli argomenti trattati (di cui uno a scelta del candidato) e un lavoro di ricerca (cartella di assistenza ostetrica) elaborato dallo studente (facoltativo). La docente è sempre a disposizione per colloqui individuali, previo accordo telefonico. Infermieristica speciale ginecologica • Obiettivi specifici Alla fine del corso lo studente deve acquisire: 343 Le conoscenze relative ai contenuti del C.I. rilette all’interno dello specifico della midwifery; Un modello teorico di riferimento e un metodo per sviluppare l’assistenza ostetrica. Deve, inoltre, essere in grado di: Identificare gli ambiti di attività dell’ostetrica nella tutela della salute riproduttiva della donna, della coppia, della famiglia; Elaborare e utilizzare le conoscenze dell’area relazionale educativa e tecnica per l’assistenza ostetrica alla persona e alla coppia nelle varie fasi della vita e dello sviluppo della sfera sessuale e riproduttiva; Pianificare, sviluppare e valutare, appropriate prestazioni assistenziali alla donna, alla coppia e alla comunità nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute riproduttiva e sessuale; Identificare i bisogni e i problemi della donna /della coppia nell’ambito della funzione riproduttiva in tutte le fasi della vita e pianificare, sviluppare e valutare l’assistenza alla donna e alla coppia che presentano problemi della funzione riproduttiva. • Contenuti I Modulo: La midwifery e la salute sessuale e riproduttiva Presentazione del Corso. I Unità Didattica: L’assistenza ostetricaginecologica: modelli, metodi e strumenti La midwifery. Le funzioni dell’ostetrica nella tutela della salute riproduttiva e sessuale e nell’assistenza alla donna, alla famiglia e i riferimenti normativi (profilo,ordinamenti, codice deontologico) L’area materno infantile. Un modello per l’assistenza ostetrica: il modello Nanda-Gordon-Carpetito e la pianificazione dell’assistenza. Il metodo scientifico e il processo di assi- 344 stenza ostetrica (Midwifery management). II Unità Didattica: La tutela della salute riproduttiva e sessuale La promozione della salute sessuale. Gli Obiettivi OMS riguardanti la salute del genere femminile. La tutela e la promozione della salute nel Progetto obiettivo materno infantile. Educazione alla salute. III Unità Didattica: La sessualità La sessualità umana e la funzione riproduttiva. Lo sviluppo della sessualità umana. Il modello funzionale della sessualità e della riproduzione. L’accertamento della funzionalità sessuale e riproduttiva. Le problematiche assistenziali interculturali. II Modulo: La promozione e la tutela della salute sessuale e riproduttiva nella donna e nella famiglia IV Unità Didattica: La promozione della salute nella donna in tutte le fasi della vita Fisiologia della funzione riproduttiva e bisogni assistenziali. La pubertà: - problematiche assistenziali; - l’assistenza per la promozione e la tutela della salute nell’adolescente; - piano di assistenza. Il climaterio. L’assistenza per la promozione e il mantenimento della salute della donna in menopausa. La famiglia e l’assistenza alla famiglia: aspetti di interesse ostetrico. V Unità Didattica: la tutela della salute sessuale e riproduttiva nella donna e nella famiglia Le infezioni dell’apparato genitale, le MST e la prevenzione delle Malattie sessualmente trasmesse. La prevenzione delle neoplasie dell’apparato genitale femminile. La violenza sessuale. ostetricia La funzione educativa e di promozione della salute sessuale e riproduttiva dell’ostetrica. Riferimenti legislativi: Obiettivi OMS per l’anno 2020; PSN, Progetto obiettivo materno infantile. III Modulo: L’assistenza alla donna e alla coppia con problemi della funzione riproduttiva e sessuale VI Unità Didattica: l’assistenza alla donna e alla coppia con problemi della funzione sessuale I problemi della funzione sessuale e riproduttiva e la pianificazione dell’assistenza. Il ciclo mestruale e le sue alterazioni: aspetti assistenziali. Piano di assistenza alla donna con Sindrome premestruale (PSM). VII Unità Didattica: L’assistenza alla donna, alla coppia e alla famiglia con problemi nell’ambito della sfera riproduttiva Gli aspetti etici nell’assistenza ai problemi della sfera sessuale e riproduttiva. Gli aspetti di interesse assistenziale nella consulenza genetica e nella diagnosi prenatale. L’assistenza alla donna, alla coppia con feto che presenta patologia congenita e che richiede la diagnosi prenatale precoce. L’assistenza alla coppia infertile. Piano di assistenza alla coppia infertile. L’assistenza alla donna, alla coppia per la contraccezione. La contraccezione: aspetti clinici e assistenziali. Piano di assistenza alla donna, alla coppia che richiede una consulenza in merito alla contraccezione L’interruzione clinica della gravidanza: Considerazioni etiche e assistenziali L’assistenza nell’interruzione clinica della gravidanza (art 4 e art 6) - Piano di assistenza. Riferimenti legislativi: Legge 194/78, Legge 405/ 1975, Progetto obiettivo materno infantile. 345 ostetricia VIII Unità Didattica: I problemi della funzione riproduttiva e sessuale nell’assistenza interculturale L’assistenza interculturale. La comunicazione. Problematiche assistenziali. • Modalità di svolgimento Lezione partecipata: - lavoro a piccoli gruppi su analisi di casi con produzione di piani di assistenza e approfondimento dei contenuti teorici in plenaria; - presentazione di problemi con seduta di ragionamento diagnostico; - lavoro individuale/di gruppo di ricerca bibliografica e documentazione, con discussione in aula; - PBL. • Bibliografia P. Di Giacomo, L. Rigon, Assistenza infermieristica e ostetrica in area materno infantile, CEA, Milano, 2002. J.M. Wilkinson, Diagnosi infermieristiche con Nic e Noc, CEA, Milano, 2004. M. Guana, F. Lucchini, Da Arte e scienza della midwifery, CIC, Bologna, 1996, capp. 11, 14. Martin, Reeder, Il nursing della maternità, 1987, XVI ed. americana, 1991, Piccin, Padova, capp. 4-5, 13-16. Requisiti e raccomandazioni per l’assistenza perinatale in Italia, a cura della Società Italiana di Medicina Perinatale, 1999, Pescetto, Pecorari, De Cecco, Ragni, Manuale di Ginecologia e Ostetricia, voll. 12, SEU, 2001. www.gimbe.org www.saperidoc.it www.Carlobulletti.it Un elenco bibliografico ragionato per argomenti e ulteriore documentazione bibliografica sarà fornito dalla docente durante lo svolgimento del corso. Bibliografia di approfondimento Sarà fornita insieme al programma all’inizio delle lezioni. CORSO INTEGRATO DI SCIENZE MEDICO CHIRURGICHE E INTERDISCIPLINARI CLINICHE DI INTERESSE OSTETRICOGINECOLOGICO E SCIENZE OSTETRICHE Settori scientifico-disciplinari: MED/18 Chirurgia generale, MED/41 Anestesiologia, MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche, MED/24 Urologia; MED/40 Ginecologia e Ostetricia Chirurgia generale • Obiettivi specifici Descrizione delle manifestazioni cliniche e dei meccanismi fisiopatologici delle patologie chirurgiche più frequenti nelle strutture sanitarie. Definizione delle caratteristiche dell’assistenza del paziente chirurgico e delle specifiche competenze e responsabilità del personale non medico durante la fase pre e postoperatoria. • Contenuti Il paziente chirurgico. Semeiotica dell’addome. Addome acuto. Occlusione intestinale. Appendicite acuta e sue diagnosi differenziali. Argomenti di proctologia (Emorroidi, ragadi anali, fistole ed ascessi perianali). Tumori del retto e del colon. Patologia venosa degli arti inferiori (varici essenziali e secondarie, trombosi venosa profonda, malattia tromboembolica). Traumi chiusi e aperti dell’addome e del torace. Shock emorragico. Ferite chirurgiche: gestione e complicanze (infezioni). Drenaggi addominali e toracici. (In corsivo le lezioni da integrare con expertise infermieristiche). • Modalità di svolgimento Lezione. 346 Lezione integrata da personale infermieristico. Esercitazioni in reparto chirurgico. • Bibliografia Testo consigliato Manuale di patologia chirurgica e assistenza infermieristica, EdiSES. Dispensa a cura del docente. Anestesiologia • Contenuti Preparazione preoperatoria della paziente. Preparazione sala operatoria e macchine di anestesia. Monitoraggio in anestesia invasivo e non-invasivo. Anestesia generale. Generalità. Farmaci e anestesia generale. Posture in anestesia. Intubazione tracheale: indicazioni, materiali, principi di tecnica. Tempi anestesiologici: induzione, intubazione, mantenimento, risveglio, estubazione. Complicanze dell’anestesia generale intra e postoperatorie. Anestesia locoregionale: anestesia subaracnoidea e epidurale. Generalità, indicazioni, farmaci. Principi di tecnica. Complicanze anestesia locoregionale intra e postoperatorie. Monitoraggio postoperatorio e Terapia antalgica. Anestesia in gravidanza per chirurgia non ostetrica. Partoanalgesia. Preparazione della paziente. Principi e tecniche. Farmaci. Monitoraggio. Problematiche in corso di partoanalgesia. Rianimazione. Principi di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce in ostetricia. Shock. Generalità, fisiopatologia, clinica. Princi- ostetricia pi di trattamento e gestione delle principali cause di shock in ostetricia. Insufficienza respiratoria. Generalità, fisiopatologia, clinica. Monitoraggio. Trattamento delle principali cause di insufficienza respiratoria in ostetricia. Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche • Obiettivi specifici Il corso intende fornire le competenze comportamentali e decisionali utili a pianificare, gestire e valutare l’intervento assistenziale nell’ambito della chirurgia ostetrico-ginecologica e della prevenzione, rieducazione e riabilitazione del piano perineale. • Contenuti Metodiche di sterilizzazione, agenti sterilizzanti, agenti disinfettanti. Sistemi di sterilizzazione. Meccanismi di azione ed uso dei principali antisettici e disinfettanti. Preparazione e confezionamento del materiale da sterilizzare. Linee guida per la gestione del materiale da sterilizzare. Lo strumentario chirurgico: caratteristiche generali e tipi fondamentali di strumenti. Linee guida per la manutenzione degli strumenti chirurgici. Il personale: protocolli comportamentali. Preparazione del campo operatorio e linee guida per la prevenzione del rischio infettivo. Assistenza preoperatoria al paziente sottoposto a intervento chirurgico. Linee guida per l’assistenza in sala operatoria. La scheda infermieristica. La preparazione del paziente sottoposto a intervento chirurgico. Cura della ferita chirurgica. Linee guida per la prevenzione delle infe- 347 ostetricia zioni del sito chirurgico. Protocollo per la gestione delle ferite chirurgiche. Cura dei dispositivi intravascolari. Linee guida per la gestione dei cateteri venosi centrali e periferici. Cenni delle principali indicazioni chirurgiche ostetriche e ginecologiche. Assistenza alla paziente sottoposta ad intervento chirurgico ginecologico ed ostetrico. Il pavimento pelvico e le sue funzioni. Modificazioni fisiologiche indotte dalla gravidanza e dal parto. Valutazione clinica del perineo. Educazione perineale in gravidanza. Linee guida per la prevenzione delle problematiche uro-ginecologiche in travaglio di parto. Rieducazione perineale in puerperio e protocolli di assistenza. Ruolo dell’ostetrica nella promozione della salute perineale della donna. • Modalità di svolgimento Lezioni ed esercitazioni. Urologia • Contenuti Nozioni fondamentali di fisiopatologia urologica di pertinenza ostetrico-ginecologica: Anatomia dell’apparato urinario; Segni e sintomi relativi a patologie dell’apparato urinario; Diagnostica per immagini di pertinenza urologica; Infezioni urinarie in gravidanza; Urolitiasi in gravidanza; Patologie ureterali (stenosi, reflusso); Incontinenza urinaria; Insufficienza renale acuta e cronica; • Modalità di svolgimento Lezioni ed esercitazioni. • Bibliografia E.A. Tanagho, J.W. McAninch, Smith’s General Urology, XVI ed., Appleton & Lange Publishers, Piccin (per l’Italia), 2003. Ginecologia e ostetricia • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve conoscere i concetti generali sulla problematica della sterilità di coppia con orientamenti sui livelli terapeutici. • Contenuti Sterilità di coppia. Fisiopatogenesi femminile e maschile. Iter diagnostico. Indirizzi terapeutici. Metodiche di fecondazione assistita. • Modalità di svolgimento Lezioni e discussioni. Bibliografia C. Flamigni et al., La sterilità femminile, La Nuova Italia Scientifica. E. Cittadini et al., La sterilità maschile, La Nuova Italia Scientifica. A.R. Genazzani, F. Petraglia, Endocrinologia Ginecologica Clinica e Sterilità, Centro Scientifico Internazionale. Fisiopatologia della riproduzione umana e tecnologie della riproduzione assistita, Manuale dei Corsi Permanenti di Perfezionamento, edito da R. Palermo, E. Cefalù. 348 CORSO INTEGRATO DI MEDICINA PREVENTIVA, EDUCAZIONE SANITARIA, PUERICULTURA NELL’AMBITO DELLA SALUTE SESSUALE E RIPRODUTTIVA Settori scientifico-disciplinari: MED/47 Infermieristica speciale ostetrica, MED/47 Organizzazione della professione, MED/42 Igiene generale e applicata, MED/35 Malattie cutanee e veneree, MED/44 Medicina del lavoro, MED/38 Pediatria generale e specialistica, MED/13 Endocrinologia Infermieristica speciale ostetrica • Contenuti Lo stato di benessere bio-psico-sociale; concetto di salute e di malattia; la prevenzione: primaria, secondaria, terziaria; la pedagogia nella professione ostetrica; il formatore, l’animatore ostetrica/o: le sue caratteristiche; il processo di insegnamento/apprendimento applicato all’ostetricia, ginecologia e neonatologia; la valutazione nella formazione; metodi di divulgazione (mezzi di informazione e comunicazione); organizzazione dei corsi di informazione/educazione per l’utenza; La rete dei servizi ostetrici preposti all’educazione/prevenzione. Organizzazione della professione • Obiettivi specifici Al termine del corso integrato lo studente deve: Conoscere le patologie infettive; Saper usare i protocolli di prevenzione; Gestire in autonomia le informazioni e le istruzioni di Ed. San.; Essere autonomo nella pratica dei protocolli preventivi di oncologia ginecologica. • Contenuti Promozione della salute: concetti, pratica e applicazioni. Protocolli di prevenzione per la gravida, la coppia e il neonato: patologie infettive e MST. ostetricia Ed. San. del singolo, della coppia, della comunità. Sceening ginecologici-oncologici: iter per l’esecuzione del pap-test. Panoramiche. • Modalità di svolgimento Lezione con supporto di lucidi, diapositive, manifesti. Lavori di gruppo su casi reali con brain storming. Utilizzo di strumenti (speculum, spatole, vetrini, ...) per apprendere modalità di lavoro. Consegna dispense. • Bibliografia Guida all’esercizio della professione di Ostetrica/o, Ed. Medico Scientifiche, Torino. J.J. Guilbert, Guida pedagogica per il personale sanitario, Ed. dal Sud, www.dalsud.it Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve aver acquisito le nozioni principali dell’ esame ultrasonografico come eseguire correttamente una scansione della camera gestazionale, una biometria fetale individuando i punti di repere anatomici per ottenere informazioni sull’evoluzione della gravidanza. Lettura ed interpretazione delle immagini ecografiche. • Contenuti Basi fisiche degli ultrasuoni. Semeiotica ecografia nella fisiologia del primo trimestre di gravidanza. Anatomia e biometria ecografia dell’estremo cefalico, apparato gastro-enterico, scheletrico e dei vari organi evidenziabili ecograficamente nei tre trimestri di gravidanza. Lettura ed interpretazione delle immagini ecografiche, dell’anatomia del feto e degli annessi fetali. ostetricia Disposizione dati biometrici fetali sulle curve di crescita e stima peso fetale. L’utilizzo della tecnica ecografia per valutare la capacità pelvica e determinazione dei rapporti feto-pelvici durante il travaglio. Diagnosi di posizione della parte presentata L’ecogragia trans-perineale per valutare l’impegno, l’angolo di progressione della parte presentata e la rotazione interna durante il travaglio di parto. • Modalita di svolgimento Lezioni, esercitazioni (con utilizzo di apparecchio ecografico), analisi di casi clinici su proiezioni di immagini ecografiche. • Bibliografia F.A. Catione, A. Ianniruberto, Il feto per immagini. Testo atlante di ecografia ostetrica, CIC Edizioni Internazionali, 1987. Akmal, Tsoi, Howard et al., Investigation of occiput posterior delivery by intrapartum sonography, Ultrasound Obstet Gynecol, 2004, 24, 425-428. Akmal, Tsoi, Kametas et al., Intrapartum sonography to determine fetal head position, The Journal of Maternal-Fetal and Neonatal Medicine, 2002, 12, 172-177 Arduini, Trattato di ecografia in ostetricia e ginecologia, Paletto, 1997. Arduini, Trattato di ecografia in ostetricia e ginecologia, Paletto, 2002. Igiene generale e applicata • Obiettivi specifici Raggiungere una buona conoscenza della normativa di riferimento. Raggiungere una buona conoscenza dell’assetto organizzativo delle Aziende sanitarie regionali. Raggiungere una discreta conoscenza degli strumenti di programmazione strategica. 349 Raggiungere una buona conoscenza della terminologia e dei metodi della programmazione operativa. • Contenuti Il sistema sanitario italiano (nozioni). Il sistema sanitario regionale: le leggi istitutive di riferimento, documenti di programmazione, criteri di finanziamento, assetti organizzativi. Aziende per i servizi sanitari. Anatomia: strutture operative, dipartimenti, unità operative, servizi, ecc. Fisiologia: i meccanismi operativi. La programmazione strategica: il piano sanitario nazionale, le leggi di programmazione regionale, il primo piano di intervento a medio termine, i piani nazionali e regionali di settore. La programmazione operativa: il sistema di budget per responsabilizzare, per programmare, per gestire. • Modalità di svolgimento Lezioni e lavoro di gruppo. Lezioni e laboratorio. Simulazione della programmazione operativa di un’attività rivolta alla tutela della salute della donna. • Bibliografia Quadro legislativo (Leggi nazionali, leggi regionali, Decreti Presidenza Consiglio dei Ministri, Delibere della Giunta Regionale del F.V.G.). A. Donzelli, Sistemi Sanitari a confronto, Franco Angeli, 1997. P.O. Achard, Economia e organizzazione delle imprese sanitarie, Franco Angeli. 1999. Malattie cutanee e veneree • Obiettivi specifici Presentare una panoramica delle principali malattie dermatologiche e veneree, focalizzando l’attenzione sulle dermatosi della gravidanza. 350 • Contenuti Anatomia e fisiologia della cute. Semeiotica dermatologica. Dermatiti da microrganismi. Orticaria. Acne. Eczemi. Psoriasi. Patologie cutanee da farmaci. Malattie bollose ed immunitarie. Neoplasie cutanee. Malattie veneree. Genodermatosi. Dermatosi della gravidanza. • Modalità di svolgimento Parte teorica: lezioni. Parte pratica: frequenza della Clinica Dermatologica. • Bibliografia T. Cainelli, A. Giannetti, A. Rebora, Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica, I ed., McGraw-Hill, 1997. R.H. Champion, J.L. Burton, D.A. Burns, S.M. Breathnach, Textbook of Dermatology, VI ed., Blackwell Scientific Publications, 1998. ostetricia ri, Ed. Sorbona. L. Ambrosi,V. Foà, Trattato di Medicina del Lavoro, UTET. G. Chiappino, M. Tomasini, Medicina del Lavoro, Ed. Cortina. E. Sartorelli, Medicina del Lavoro, Piccin. G. Scansetti, P.G. Piolatto, G. Perrelli, Medicina del Lavoro, Ed. Minerva Medica. A. Sertoli, Dermatologia Allergologica Professionale, Il Pensiero Scientifico E. R. Binetti, I. Marcello, G. Zapponi, Le Sostanze Cancerogene nell’Ambiente di Lavoro, Ed. EPC. C. Marmo, A. Di Agostino, C. Melino, I Tumori Professionali, Ed. SEU Pediatria generale e specialistica • Obiettivi specifici Sviluppare conoscenze teoriche e abilità pratiche nella prevenzione/educazione alla salute nell’area materno-infantile. • Contenuti L’evoluzione del concetto di salute e la tutela della salute come impegno a valenza strategica del Servizio Sanitario. La salute come sistema complesso. Le tecniche di promozione della salute. La pediatria di comunità. La prevenzione della malattia. La prevenzione del disagio relazionale. Stato dell’arte e nuove frontiere della prevenzione. Medicina del lavoro • Contenuti Igiene del lavoro: origine e sviluppo storico. Soluzioni legislative in Medicina del lavoro. Fattori di rischio: classificazione. Metodo di studio della nocività di un ambiente di lavoro. Fattori di rischio in ambito sanitario (rischi chimici, fisici, biologici, ergonomici, psichici). • Bibliografia G. Biasini, La pediatria di comunità. Rutter, Rutter, L’arco della vita. Scabini, L’organizzazione famiglia tra crisi e sviluppo. • Bibliografia Appunti dalle lezioni. F. Gobba, D. Sali, Rischi professionali in ambito ospedaliero, McGraw-Hill. P. Di Giulio, G. Pianosi, I rischi ospedalie- Endocrinologia • Obiettivi specifici Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di: capire il ruolo ed i principali meccanismi • Modalità di svolgimento Lezione frontale e lavoro di gruppo. 351 ostetricia fisiologici dei sistemi di controllo endocrino; conoscere la fisiopatologia e le manifestazioni patologiche dei principali disordini endocrino-metabolici, in particolare quelli correlati alla gravidanza e al puerperio; comprendere le tecniche diagnostiche e terapeutiche applicate alla patologia endocrina in gravidanza. • Contenuti principi di endocrinologia l’ipotalamo e l’ipofisi; controllo ipofisario di gonadi, corticosurrene, tiroide; il diabete mellito; diabete e gravidanza; la tiroide; tiroide e gravidanza; fisiologia e patologia delle ghiandole surrenali e delle paratiroidi; ipertensione di origine endocrina, iperprolattinemia. • Modalità di svolgimento Prevalenza di lezioni frontali; esercitazioni su casi clinici simulati. • Bibliografia Pescetto et al., Manuale di Clinica ostetrica e ginecologica, Soc. Ed. Universo. G. Faglia, Malattie del sistema endocrino e del metabolismo, McGraw-Hill. CORSO INTEGRATO DI ASSISTENZA AL PARTO, PUERICULTURA, FISIOPATOLOGIA DEL PUERPERIO, PEDIATRIA Settori scientifico-disciplinari: MED/40 Ginecologia e ostetricia, MED/40 Medicina dell’età prenatale, MED/38 Pediatria generale e specialistica, MED/47 Infermieristica speciale ostetrica, MED/47 Infermieristica speciale ginecologica, MED/47 Organizzazione della professione, MED/49 Scienze tecniche e dietetiche Ginecologia e ostetricia • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve: acquisire capacità diagnostiche circa l’evento parto; acquisire metodologie e tecnologie per la gestione del parto ed il controllo del benessere fetale. • Contenuti Fisiologia del parto: cause e fattori del parto. fenomeni del parto. Evoluzione clinica del travaglio e del parto fisiologici: pretravaglio, periodo prodromico. Travaglio. Parto. Diagnostica nel travaglio di parto. Secondamento e post-partum. Metodologia di controllo del benessere fetale nel travaglio e nel parto. Patologia del parto: distocie del canale del parto. Distocie dinamiche. Distocie fetali. Patologia del secondamento e del postpartum. • Modalità di svolgimento Lezioni ed esercitazioni. • Bibliografia Pescetto et al., Manuale di Clinica ostetrica e ginecologica, Soc. Ed. Universo. Medicina dell’età prenatale • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve aver acquisito conoscenze circa la fisiopatologia del puerperio e dei principali parametri di valutazione. • Contenuti Puerperio e lattazione: generalità. Fenomeni locali del puerperio. Fenomeni generali del puerperio. Endocrinologia del puerperio. Biologia e clinica della lattazione. Patologia del puerperio e dell’allattamento:generalità. 352 Patologia puerperale traumatica. Patologia puerperale infettiva. Metrorragia del puerperio. Malattie tromboemboliche in puerperio. Altre malattie in puerperio. • Modalità di svolgimento Lezioni ed esercitazioni • Bibliografia Candiani, Danesino, Gastaldi, La Clinica Ostetrica e Ginecologica, Masson. Pediatria generale e specialistica • Contenuti Il momento della nascita. Incontro del bambino sognato con i genitori. La “cura” dei genitori. Comunicazione con i genitori di bambini con problemi. Assistenza in sala parto. Bouding con la madre. Punteggio di Apgar. Igiene della cute del neonato. Riscaldamento del pretermine. Piccoli problemi della pelle. Detergenti per la cute. Eritema da pannolino. Feci del neonato. Esame obiettivo del neonato al nido. Valutazione della età gestazionale clinica. Esame neurologico. Cefaloematoma. Criteri morfologici e neurologici per la valutazione dell’età gestazionale. Esame obiettivo del neonato. Spina bifida. Traumatismi ostetrici. Paralisi del plesso brachiale. Latte materno: composizione. Variazioni nell’arco della poppata e della giornata. Comunicazione con la madre che allatta al seno. Valutazione della poppata. Modalità dell’attaccamento al seno. Il bambino che non cresce. Effetti negativi dell’ingorgo. Mastite. Differenze tra Mastite e ingorgo e loro terapia. Massaggio ossitocinico. Spremitura e conservazione del latte materno. • Modalità di svolgimento Lezioni ed esercitazioni. ostetricia Infermieristica speciale ostetrica • Obiettivi specifici A conclusione dell’iter didattico del presente settore scientifico disciplinare lo studente deve aver appreso la nomenclatura ostetrica ed il suo significato. Deve aver approfondito, inoltre, i concetti relativi al processo di assistenza ostetrica al travaglio e parto fisiologici; deve aver appreso le competenze dell’ostetrica nell’assistenza al travaglio e parto fisiologici che garantiscano il benessere fetale e riconoscere i fattori di rischio. • Contenuti La nomenclatura ostetrica, la centralità della donna nel parto, il processo di assistenza ostetrica al travaglio fisiologico: fase di accertamento (accoglienza della gravida, raccolta dati, diagnosi di travaglio, rilevazione dei bisogni della partoriente, del feto e della coppia), fase di pianificazione e realizzazione (soddisfare i bisogni della sfera fisica, soddisfare i bisogni della sfera psico-sociale, la registrazione dei dati rilevati e l’uso della cartella ostetrica, il partogramma, la rilevazione precoce di anomalie materno/fetali, analisi delle procedure abituali dell’assistenza in sala parto, il dolore, la predisposizione dell’unità travaglio, parto) il processo di assistenza ostetrica nei vari periodi del parto (il periodo prodromico, il periodo dilatante, il periodo di transizione, il periodo espulsivo), l’episiotomia, le lacerazioni del canale molle del parto, prime cure al neonato, periodo del secondamento, periodo del post-partum, fase di valutazione. • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo e laboratorio. • Bibliografia H.Oxorn, W.R. Foote, Il Parto, Piccin. F. Forgiane, A.G. Pecoraio, Guida pratica ostetricia all’ecografia in ostetricia e ginecologia, Edizioni Ulisse. Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes, Milano, 1995. Martin, Reeder, Il nursing della maternità, XVI ed. americana, 1987, Piccin, Padova, 1991. A. Robertson, L’ostetrica e l’arte del sostegno durante il parto, McGraw-Hill E.R. Buckley, La qualità nell’assistenza ostetrica, McGraw-Hill. J. Balaskos, Manuale del parto attivo, Edizioni Red. Infermieristica speciale ginecologica • Obiettivi specifici Al termine del corso integrato lo studente deve aver acquisito le conoscenze per la gestione del parto anche in luoghi diversi da quelli tradizionali e le norme giuridiche che salvaguardano la partoriente. • Contenuti La nascita e l’assistenza alternativa: orientamenti internazionali, europei, italiani e regionali. Normative nazionali e regionali sulla maternità. I luoghi del parto, la medicalizzazione dell’evento nascita, l’umanizzazione dell’evento nascita Parto naturale, Parto attivo, Parto spontaneo, l’assistenza dell’ostetrica a domicilio e nella casa da parto, la gestione degli strumenti operativi nell’assistenza al parto, le scritturazioni dell’ostetrica. • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni e lavori di gruppo. • Bibliografia R. Bennet, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes Editore. Estratti legislativi inerenti la professione. Organizzazione della professione • Contenuti Strumenti di organizzazione della profes- 353 sione: progettazione, elaborazione, applicazione nelle realtà operative e revisione. Segni e sintomi della gravidanza. Visite: - prenatali; - del I, II, III trimestre. Gravidanza oltre il termine. Travaglio prolungato. Strumenti chirurgici. Preparazione del tavolo operatorio e del tavolo-servitore (parto/sutura). Laboratorio di esercitazione pratica. Puerperio. Assistenza alla madre ed al neonato. Dolore perineale. Allattamento al seno. Sintomi mammari in donne che non allattano. Assistenza alla donna dopo un evento luttuoso. Quando finisce la competenza ostetrica. • Bibliografia G. Santoni, L. Sgariboldi, Ostetricia e Ginecologia, Ed. Sorbona, Milano. A. Allegra, Ostetricia e Ginecologia, McGraw-Hill. M. Enkin et al, Assistenza alla Gravidanza e al Parto, Ed. Red. Reeder, Martin, Nursing della maternità, Piccin. Myles, Manuale dell’ostetrica, Edi Ermes Editore. Scienze tecniche e dietetiche • Contenuti Linee guida per la pianificazione dell’alimentazione e la promozione della salute. Linee guida per una sana alimentazione italiana - Direttive emanate dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione assieme al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti. - Fabbisogno di energia, proteine, lipidi, 354 glucidi, fibre, vitamine e sali minerali. Etichettatura degli alimenti: - Come leggere e interpretare le etichette alimentari. La nutrizione nel ciclo della vita. Alimentazione della donna in gravidanza: - Gravidanza normale; - Gravidanza con diabete tipo 1 e diabete gestazionale; - Gravidanza nell’adolescente e nell’obesa. Alimentazione della donna nell’allattamento. Alimentazione della donna in menopausa. Alimentazione nel divezzamento: - Caratteristiche e fabbisogni nutrizionali. Alimentazione del bambino da 1-3 anni: - Caratteristiche e fabbisogni nutrizionali. Alimentazione del bambino da 4-10 anni: - Caratteristiche e fabbisogni nutrizionali. Alimentazione dell’adolescente: - Caratteristiche e fabbisogni nutrizionali. Situazioni particolari. Intolleranze alimentari: - Intolleranza al lattosio; - Intolleranza al glutine. • Bibliografia Dietologia: il manuale della Mayo Clinic, Centro Scientifico Editore. Linee guida per una sana alimentazione Italiana, revisione 1997, Istituto Nazionale della nutrizione. Linee guida dell’American Diabetes Association, 2003. Conoscenze attuali in Nutrizione, Piccin Nuova Libraria. Tabelle di composizione degli alimenti, aggiornamento 2000, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. F. Fidanza, Valutazione dello stato di nutri- ostetricia zione e rilevamento dei consumi alimentari, Gnocchi Ed. Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la Popolazione Italiana, revisione 1996. CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA SCIENTIFICA E DELLA RICERCA APPLICATA A GINECOLOGIA E OSTETRICIA Settori scientifico-disciplinari: MED/47 Scienze infermieristiche ostetricoginecologiche, MED/40 Ginecologia ed ostetricia, SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche • Obiettivi specifici Saper utilizzare la metodologia per la ricerca. Saper impostare un progetto di ricerca. Saper valutare i risultati di una ricerca. Saper implementare i risultati di una ricerca. Saper ricercare dati, revisioni, bibliografie, risultati in rete. • Contenuti Approccio scientifico al processo di ricerca. Il progetto di ricerca. Il processo di ricerca. Metodi per la raccolta ed analisi dei dati. La valutazione dei risultati. Qualità della ricerca e ricerca per il miglioramento della qualità. Med-line, banche dati, ricerca bibliografica. • Modalità di svolgimento Lezioni, lavori di gruppo ed esercitazioni. • Bibliografia G. LoBiondo, J Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, McGraw-Hill. 355 ostetricia E. Cluett, R. Bluff, Research in midwifery, Baillière Tindaal Editor. R. Bennet, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes Editore. Ginecologia ed ostetricia • Obiettivi specifici Identificazione di una metodologia scientifica applicata alla patologia ostetrica. • Contenuti Parto pretermine. Preeclampsia. Travaglio di parto. Metrorragia del 3° trimestre. • Modalità di svolgimento Lezione teorica, lavoro di gruppo. • Bibliografia Willimans Obstetrics. Riviste internazionali di ostetricia e ginecologia. Materiale didattico fornito dal docente. Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica • Obiettivi specifici Fornire allo studente strumenti per gestire la variabilità e l’incertezza legata alla natura probabilistica delle scienze mediche. Sviluppare la capacità di comprendere e valutare criticamente la letteratura medica ed epidemiologica nei suoi aspetti metodologico-statistici. • Contenuti Concetto di inferenza. Concetto di campione. Variabile causale. Distribuzione Normale. Distribuzione Binomiale. Stima dei parametri. Stima intervallare. Intervalli di confidenza Statistica z e statistica t. Intervallo di confidenza per la media campionaria. Intervallo di confidenza per una proporzione. Verifica d’ipotesi Formulazione delle ipotesi. Regione di accettazione e regione di rifiuto. Test a 1 o 2 code. Il p-value. T test. Test X2. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, esercitazioni • Bibliografia Bossi, Cortinovis, Duca, Ma rubini, Introduzione alla Statistica Medica, La Nuova Italia Scientifica. Colton, Statistica in Medicina, Piccin. 356 ostetricia III anno CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA OSTETRICA E GINECOLOGICA, PRIMO SOCCORSO Settori scientifico-disciplinari: BIO/14 Farmacologia, MED/38 Pediatria generale e specialistica, MED/18 Chirurgia generale, MED/41 Anestesiologia, MED/45 Scienze infermieristiche generali cliniche e pediatriche, MED/47 Infermieristica speciale ostetrica, MED/47 Infermieristica speciale ginecologica, MED/40 Ginecologia e ostetricia Farmacologia • Obiettivi specifici Apprendimento delle nozioni fondamentali relative a meccanismo d’azione, efficacia, tossicità, impiego clinico e controindicazioni delle principali classi di farmaci, con particolare riferimento ai farmaci di pertinenza ostetrico-ginecologica. • Contenuti Ossitocici (ossitocina, prostaglandine, alcaloidi della segale cornuta). Tocolitici (agonisti beta-2 adrenergici). Gonadotropine ipofisarie e corionica. Estrogeni e progestinici. Analgesici (narcotici e FANS). Antiasmatici. Anticolinergici. Antiistaminici (anti H1). Apparato cardiovascolare (inotropi, antipertensivi, antianginosi, antiaritmici, anticoagulanti, antitrombotici, diuretici). Apparato gastroenterico (antiemetici, antiulcera, antidiarroici, purganti). Chemioterapia (antibiotici, antitubercolari, antifungini, antineoplastici). Endocrinofarmacologia (insulina, antidiabetici orali, ormoni tiroidei, aldosterone, corticosteroidi). Farmaci contro le malattie metaboliche (antigottosi, antianemici). Farmaci antidislipidemici (statine, fibrati, resine). Interferoni. Neuropsicofarmaci (antiepilettici, ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici, antiparkinsoniani). • Modalità di svolgimento Lezioni. • Bibliografia M. Furlanut, Farmacologia generale e clinica per le lauree triennali, Piccin, Padova, 2004. Pediatria generale e specialistica • Obiettivi specifici Trasmettere conoscenze sullo sviluppo e crescita del bambino, sulla patologia pediatrica e sulle misure di prevenzione. • Contenuti Alimentazione, allergia alimentare e respiratoria, infezioni respiratorie, ipertrofia adenoidea e tonsillare, malattie esantematiche, vaccinazioni, infezioni urinarie e reflusso vescico-ureterale, sviluppo neurologico e psicomotorio, convulsioni febbrili ed epilessia, meningiti, encefaliti, diarrea acuta e cronica, malattia celiaca, colon irritabile, stipsi, vomito, stenosi ipertrofica del piloro, reflusso gastro-esofageo. • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni pratiche di metodiche diagnostiche semplici e comuni. Esercitazione iconografica sulle malattie esantematiche. • Bibliografia E. Cacciari, F. Panizon, Principi e pratica di pediatria, Monduzzi. L. Vito, Mamma e lattante, Silvona. Chirurgia generale • Contenuti Malattia di Crohn. ostetricia Rettocolite Ulcerosa. Megacolon tossico. Dolore addominale cronico. Neoplasie del colon. Emorragie del tratto gastroenterico. Neoplasie polmonari. • Modalità di svolgimento Lezioni. • Bibliografia Fegiz, Manuale di Chirurgia generale. Gallone, Manuale di fisiopatologia chirurgica. Anestesiologia • Contenuti Preeclampsia grave. Fisiopatologia. Diagnosi. Monitoraggio e trattamento. Complicanze: crisi eclamptica, crisi ipertensiva, sindrome HELLP, insufficienza renale, CID. Disturbi della coscienza e coma. Fisiopatologia. Clinica. Diagnosi differenziale. Principi di trattamento e gestione. Scienze infermieristiche generali cliniche e pediatriche • Contenuti Primo soccorso, definizioni e differenze con pronto soccorso. Servizi e strutture che offrono il servizio. Triage. Gestione ed interventi di primo soccorso per grossi capitoli: - emorragie; - patologia cardiaca; - patologia respiratoria. Eventuali situazioni particolari. Gestione e responsabilità del carrello per le emergenze. Infermieristica speciale ostetrica • Obiettivi specifici Lo studente alla fine del Corso deve: 357 Aver chiari i concetti di urgenza ed emergenza; Conoscere gli aspetti clinici delle complicanze del travaglio, del parto e del puerperio; Saper diagnosticare le situazioni di urgenza ed emergenza in ambito ostetrico e neonatale. • Contenuti Definizione di urgenza e di emergenza. Concetto di priorità. Le emergenze ed urgenze nel terzo trimestre di gravidanza. Le possibili complicanze del parto. Assistenza alla donna ed assistenza al neonato. Distocia di spalla. Prolasso di funicolo. Le emergenze ed urgenze durante il puerperio. Shock ostetrico. Protocolli di assistenza. • Modalità di svolgimento Lezione, esercitazione e lavoro di gruppo. • Bibliografia Reeder, Martin, Il nursing della maternità, Piccin. S. Badiali, A. Zappi, Organizzazione dell’emergenza, Marson. G. Radeschi, B. Rocca, L’emergenza sanitaria al telefono, Edizioni Minerva Medica. H.D. Grant et al., Pronto soccorso e interventi di emergenza, McGraw-Hill. Infermieristica speciale ginecologica • Contenuti L’ostetrica in sala operatoria: competenze e responsabilità. Organizzazione strutturale e tecnologica del blocco operatorio. Norme igienico-comportamentali per l’accesso degli operatori al reparto operatorio. Precauzioni standard. 358 “Chi fa che cosa” - Competenze specifiche di sala operatoria. Misure igienico sanitarie nel blocco operatorio. Procedure relative alla decontaminazione, detersione, confezionamento, sterilizzazione e conservazione degli strumenti chirurgici. L’accoglimento, la valutazione, il posizionamento della paziente sul letto operatorio, la preparazione all’anestesia e l’assistenza post-operatoria. Preparazione della S.O. prima della seduta. Il lavaggio chirurgico e la vestizione della ferrista e dei chirurghi. Strumentario chirurgico. Taglio cesareo: tempi chirurgici, strumentario e materiali di sutura. RU, cerchiaggio, IVG, Isteroscopia. Prevenzione delle infezioni chirurgiche. • Modalità di svolgimento Lezione. • Modalità dell’esame Scritta. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. Ginecologia e ostetricia • Obiettivi specifici L’acquisizione delle conoscenze fondamentali di patologia ostetrica atte a determinare le necessità dell’intervento medico. • Contenuti Fattori di rischio non legati alla gravidanza. Malattie in gravidanza e malattie favorite dalla gravidanza. Malattie dismetaboliche. Malattie disendrocrine. Epilessia. Malattie autoimmuni ostetricia Nefropatie. Ipertensione arteriosa. Ipertensione gravidanza indotta, preeclampsia, eclampsia. Neoplasie e gravidanza. Patologie del trofoblasto. Emorragie del terzo trimestre di gravidanza. Difetti della crescita fetale. Aborto. Parto pretermine, gravidanza protratta. Gravidanza ectopica. Operazioni ostetriche e terapie mediche: - tera pia medica a chirurgica dell’aborto; - cerchiaggio cervicale; - induzione del travaglio e parto; - operazioni di estrazione fetale e placentare; -operazioni di riparazione ed operazioni complementari. • Modalità di svolgimento Lezioni ed esercitazioni. CORSO INTEGRATO DI PRINCIPI DI ONCOLOGIA, SENOLOGIA E SESSUOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: MED/06 Oncologia medica, MED/19 Chirurgia plastica, MED/08 Anatomia patologica, MED/47 Infermieristica speciale ginecologica, MED/47 Infemieristica speciale ostetrica, MED/40 Ginecologia oncologica Oncologia medica • Obiettivi specifici Acquisizione delle conoscenze sui meccanismi biologici alla base delle malattie neoplastiche. Acquisizione delle conoscenze sulla storia naturale dei tumori più frequenti con particolare enfasi sulle neoplasie del sesso femminile. Acquisizione delle conoscenze sulle misure di prevenzione primaria e secondaria (screening) delle neoplasie. ostetricia 359 Acquisizione delle conoscenze sull’iter diagnostico-terapeutico delle principali neoplasie. Assistenza infermieristica al malato neoplastico, Medical Communications, vol. IIII., ed. 2000. • Contenuti Principi di Oncologia generale. Biologia della cellula neoplastica (il modello genetico, basi molecolari della cancerogenesi multifasica, modalità di diffusione dei tumori). Epidemiologia dei tumori. Screening e concetti di prevenzione. Intenti ed obiettivi in oncologia. Management del paziente oncologico. Approccio diagnostico generale al paziente oncologico. Classificazione dei tumori e generalità sui fattori prognostici. Approccio terapeutico al paziente oncologico: principi generali di chirurgia, chemioterapia, endocrinoterapia e radioterapia oncologica. Finalità e benefici dell’approccio terapeutico multidisciplinare integrato. Effetti collaterali della chemioterapia e presidi di supporto. Aspetti psicologici del paziente neoplastico. Assistenza infermieristica in oncologia medica. Gravidanza e tumori. Trattamenti oncologici in gravidanza. Chirurgia plastica • Obiettivi specifici Il corso si propone di presentare i principali argomenti di pertinenza della chirurgia plastica, fornendo una visione di insieme della disciplina e focalizzando, con maggiore interesse, le problematiche che coinvolgono la donna nelle differenti fasi della propria vita. Particolare attenzione sarà posta nei confronti delle patologie malformative congenite, sia dal punto di vista della loro eziopatogenesi, sia in riferimento alle possibilità offerte dalle tecniche chirurgiche e di riabilitazione. • Modalità di svolgimento Ai diversi obiettivi sono adeguati metodi didattici distinti: lezioni ed autoapprendimento; insegnamento tutoriale in aula, ambulatorio, corsia. • Contenuti Definizione e campi di applicazione della Chirurgia Plastica, della Chirurgia Ricostruttiva e della Chirurgia Estetica. La cute: biologia e fisiologia. Nozioni di tecnica chirurgica di base in chirurgia plastica. La patologia mammaria benigna ed oncologica: possibilità ricostruttive. Patologia oncologica cutanea: i carcinomi epiteliali ed il melanoma. Le malformazioni congenite dell’estremo cefalico e degli arti: nozioni generali. Angiomi: classificazione e trattamento. Aspetti psicologici in chirurgia Plastica. I transessualismi. Espansione cutanea e sue applicazioni cliniche. La Chirurgia Estetica. Lesioni da raggi e da decubito. Le tecniche ricostruttive nella patologia oncologica dell’apparato genitale femminile. Malattia da ustione. Principi di microchirurgia. • Bibliografia Casciato-Lowitz, Manuale di oncologia clinica, Masson. R.A. Gates, R.M. Fink, Oncology nursing secrets. Questions and answers about caring for patients with cancer, Hanley and Belfus, Inc. • Modalità di svolgimento Il corso è composto di un numero di lezioni teoriche sui vari argomenti in programma. La parte pratica si svolge suddividendo gli studenti in piccoli gruppi, dalle 9.00 alle 12.00 in reparto, ambulatorio ed in sala operatoria. 360 • Bibliografia N. Scuderi, Chirurgia plastica, Piccin. Anatomia patologica • Obiettivi specifici Fornire allo studente gli elementi principali per il trattamento di un esame citologico cervico-vaginale e per l’interpretazione del referto. Fornire allo studente gli elementi di base per la comprensione delle malattie neoplastiche della placente e della mammella. • Contenuti Lesioni infiammatorie, preneoplastiche e neoplastiche della cervice uterina. Il Pap test: diagnosi delle lesioni cervicali e programmi di screening. Il Pap test: prelievo, trattamento del materiale e compilazione della richiesta di esame citologico. Refertazione del Pap test e interpretazione della diagnosi. Malattie proliferative della placenta: mola vescicolare, tumore del sito di impianto, coriocarcinoma. Il carcinoma della mammella: caratteri anatomo-patologici e diagnosi. • Modalità di svolgimento Lezioni ed esercitazioni. • Bibliografia R.S. Cotran, V. Kumar, S.L. Robbins, Robbins le basi patologiche delle malattie, vol I-II, VI ed., Piccin, 1999. Infemieristica speciale ginecologica • Obiettivi specifici Lo studente deve conoscere gli elementi essenziali (organizzativi, strutturali e tecnici) riguardanti l’ambiente chirurgico e l’attività che vi si svolge. Dovrà esser in grado di operare e collaborare fattivamente nell’ambito dell’equipe multidisciplinare. ostetricia • Contenuti L’ostetrica in sala operatoria: competenze e responsabilità; Organizzazione strutturale e tecnologica del blocco operatorio; Norme igienico – comportamentali per l’accesso degli operatori al reparto operatorio; Precauzioni standard; “Chi fa che cosa” – Competenze specifiche di sala operatoria; Misure igienico sanitarie nel blocco operatorio; Procedure relative alla decontaminazione, detersione, confezionamemento, sterilizzazione e conservazione degli strumenti chirurgici; L’accoglimento, la valutazione, il posizionamento della paziente sul letto operatorio, la preparazione all’anestesia e l’assistenza post-operatoria; Preparazione della S.O. prima della seduta; Il lavaggio chirurgico e la vestizione della ferrista e dei chirurghi; Strumentario chirurgico; Taglio cesareo: tempi chirurgici, strumentario e materiali di sutura; RU, cerchiaggio, IVG, Isteroscopia; Prevenzione delle infezioni chirurgiche; • Modalità di svolgimento Lezione. • Bibliografia Materiale fornito dal docente Infermieristica speciale ostetrica • Obiettivi specifici Al termine del corso integrato lo studente deve: Conoscere linee guida aggiornate e protocolli di oncologia ginecologica; Acquisire conoscenze e competenze di patologie oncologiche; Saper individuare problematiche della sfera sessuale. 361 ostetricia • Contenuti Promozione della salute: concetti, pratica e applicazioni. Protocolli di prevenzione per le problematiche della sfera sessuale femminile. Protocolli di oncologia ginecologica. Modalità per un’adeguata gestione di patologie oncologiche e disendocrinopatie. • Modalità di svolgimento Lezione con supporto di lucidi, diapositive, manifesti. Lavori di gruppo su casi reali con brain storming. Utilizzo di strumenti (speculum, spatole, vetrini, ...) per apprendere modalità di lavoro. Consegna dispense. • Bibliografia Guida all’esercizio della professione di Ostetrica/o, Edizioni Medico scientifiche, Torino. J.J. Guilbert, Guida pedagogica per il personale sanitario, Ed. dal Sud. www.dalsud.it Ginecologia oncologica • Obiettivi specifici L’acquisizione dei principi generali di patologia ginecologica con particolare riferimento all’approccio clinico diagnostico. • Contenuti Ginecologia dell’adolescenza. Patologia ginecologica benigna. Flogosi dell’apparato genitale femminile. Fibromatosi uterina. Endometriosi. Patologia annessiale benigna. Distrofie vulvari. Patologia ginecologica maligna. Diagnosi precoce dei tumori dell’apparato genitale femminile. Patologia del supporto pelvico. Incontinenza urinaria. Approccio clinico-diagnostico alla patologia ginecologia. • Modalità di svolgimento Lezioni ed esercitazioni. CORSO INTEGRATO DI DEONTOLOGIA, ETICA ED ECONOMIA SANITARIA Settori scientifico-disciplinari: MED/42 Igiene generale e applicata, MED/43 Medicina legale, MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche, SECS-P/07 Economia aziendale, MED/02 Bioetica Igiene generale e applicata • Obiettivi specifici Conoscere i principi bioetici e deontologici generali ed approfondire alcuni problemi di bioetica emergenti. Far comprendere il ruolo di supporto della valutazione economica in sanità, non come fine, ma come mezzo per arrivare a determinare il valore economico di una terapia. • Contenuti Il consenso informato, la terapia del dolore e l’etica della sofferenza, morte cerebrale e trapianto di organi, il malato terminale, la procreazione assistita, la sperimentazione clinica, l’AIDS, i comitati di bioetica in ospedale, il tribunale per i diritti del malato. La Carta dei Servizi Sanitari. Codice di comportamento per i pubblici dipendenti. Il codice deontologico dell’ostetrica/o. Il ruolo della valutazione economica in Sanità. Il concetto di costo: costi diretti e costi indiretti. Tecniche di analisi economica in sanità: minimizzazione dei costi, costo-beneficio, costo-efficacia, costo-utilità. 362 ostetricia • Modalità di svolgimento Lezioni. eventi inerenti la specificità propria del profilo professionale. • Bibliografia Il materiale verrà distribuito di volta in volta al termine dell’argomento trattato. • Contenuti Raccomandazioni riferite ad eventi materni e perinatali. Principali denunce di interesse perinatale. Le difficoltà degli operatori: l’importanza del lavoro in equipe. La collaborazione interdisciplinare. Il coinvolgimento legale dell’ostetrica. Caratteristiche e requisiti dei presidi per le cure alla gestante e alla partoriente. Punto nascita di I, II e III livello. Indicatori di qualità di assistenza al parto. Le strutture sanitarie pubbliche, consultori, consultori pediatrici. Medicina legale • Obiettivi specifici Fornire agli studenti gli elementi essenziali sull’esercizio professionale dell’ostetrica/o, sulle connesse responsabilità e problematiche medico-legali. • Contenuti Aspetti medico-legali dello scenario normativo di riferimento fino all’abrogazione del cosiddetto mansionario. Nuovo inquadramento delle competenze, dell’attività e della responsabilità dell’ostetrica. L’esercizio professionale. L’informazione ed il consenso. La documentazione dell’attività professionale: la cartella ostetrica. Dichiarazioni, certificazioni e denunce obbligatorie. Segreto professionale e tutela della riservatezza dei dati sanitari. L’interruzione volontaria della gravidanza. • Modalità di svolgimento Lezioni, discussioni interattive, commento di leggi. • Bibliografia D. Rodriguez, Professione Ostetrica/o. Aspetti di Medicina Legale e Responsabilità, Eleda Edizioni, Milano, 2001. Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve aver appreso gli aspetti deontologici della professione di ostetrica in relazione agli • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni. • Bibliografia La Professione di Ostetrica, F.N.C.O. Professione Ostetrica/o. D. Rodriguez, Aspetti di Medicina Legale e Responsabilità, Eleda Edizioni. Estratti legislativi inerenti la professione. Economia aziendale • Obiettivi specifici Il corso si propone di far conoscere allo studente una terminologia economica adeguata in relazione ai processi di cambiamento che hanno caratterizzato il servizio sanitario nazionale. In particolare si approfondiranno le tematiche relative ai sistemi di finanziamento (nazionale e regionale), alla tariffazione ed alle principali tecniche di analisi economica dei costi. • Contenuti Introduzione ai concetti di base dell’economia aziendale (azienda, impresa, economia sanitaria, prezzo, tariffa, costo, ricavo, ecc.). ostetricia I meccanismi di finanziamento delle Aziende (i contratti interaziendali, gli accordi di area vasta, committenti/erogatori). Le principali tecniche di analisi economica (costi/benefici; costi/utilità ecc.). • Modalità di svolgimento Lezioni frontali a carattere interattivo. Esercitazioni pratiche in piccoli gruppi. • Bibliografia Dispensa. D. Lgs.229/99. Bioetica • Obiettivi specifici Il corso deve presentare le diverse prospettive etiche impegnate nel dibattito bioetico attuale, sottolineando i principi della Bioetica e le opzioni antropologiche connesse; promuovere un modello e una cultura bioetica di articolazione in una società pluralistica con il necessario riferimento al principio e al rispetto della dignità umana a partire dalle fasi iniziali della vita; organizzare l’analisi etica di casi clinici per il giudizio bioetico, al fine di una consapevole ed adeguata formazione etica e bioetica e verificare, alla fine del corso, i livelli di attenzione e riflessione ai vari e complessi quesiti che la cultura bioetica pone al percorso professionale dell’ostetrica/o. • Contenuti Bioetica speciale: temi specifici attivanti la riflessione bioetica. Inizio della vita; Statuto dell’embrione. Tutela della gestante e del nascituro. Umanizzazione del parto. Tecniche di procreazione assistita. Diagnosi prenatale. Interruzione della gravidanza. Ingegneria genetica: requisiti etici per una corretta sperimentazione scientifica; protocolli di sperimentazione. 363 Economia sanitaria e allocazione etica delle risorse. Tutela della salute (ambiente e prevenzione). Problematiche su: eutanasia, accanimento terapeutico, dolore, sofferenza; testamento di vita; trapianti di organo. • Modalità di svolgimento Lezioni con supporto di video-proiezioni, di schemi e mappe concettuali della Bioetica. Presentazione di casi clinici significativi in Ostetricia, correlati alle tematiche in oggetto con metodologia di analisi, identificazione di quesiti etici e discussione per il giudizio etico finale argomentativo. Presentazione di documenti, direttive etico-deontologiche-professionali, linee guida e raccomandazioni di organizzazioni internazionali. • Bibliografia H.T. Engelhardt, Manuale di Bioetica, Il Saggiatore. E. Sgreccia, Manuale di Bioetica, Ed. Vita e Pensiero. T.I. Beauchamp, J.F. Childress, Principi di Etica Biomedica, Le lettere. CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA Settori scientifico-disciplinari: SECSP/10 Organizzazione aziendale, SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro, MED/42 Igiene generale e applicata, MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche Organizzazione aziendale • Obiettivi specifici Il modulo si propone di fornire allo studente gli strumenti per comprendere il contesto istituzionale e organizzativo delle aziende sanitarie e ospedaliere, non- 364 ché per analizzare i principali processi in cui si troveranno coinvolti. • Contenuti Definizione e caratteristiche di strutture organizzative. Modelli di organizzazione. Cenni ai criteri di programmazione, valutazione, monitoraggio e controllo delle attività assistenziali e sanitarie. Elementi di legislazione sanitaria (nazionale e regionale) e riferimenti ai principali documenti di programmazione e di organizzazione. • Bibliografia Indicazioni bibliografiche per l’approfondimento Documenti di programmazione e di organizzazione Normativa regionale e nazionale Sociologia dei processi economici e del lavoro • Obiettivi specifici Il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti per conoscere l’evoluzione storica della disciplina, soffermandosi su alcuni concetti fondamentali quali lo sviluppo della società industriale, il concetto di lavoro e le sue modificazioni, la nascita delle organizzazioni e le tendenze della post-modernità; si intende, inoltre, fornire alcuni spunti per l’applicazione dei modelli generali al sistema sanitario, alle sue specificità, ai cambiamenti e alle tendenze attuali. Ulteriori approfondimenti verranno svolti in relazione ai precedenti macroargomenti e alle necessità evidenziate dal docente. • Contenuti Il lavoro nella storia. La definizione di lavoro. Il lavoro: implicazioni sociali (competenze materiali ed immateriali). Tendenze e concetti chiave della modernità e della postmodernità. ostetricia Il lavoro nel contesto sanitario e le sue implicazioni sociali. Le relazioni e la comunicazione (interna, esterna, di sistema). Caratteristiche delle organizzazioni postmoderne. • Modalità di svolgimento Lezione frontale, dibattito, visione di materiale multimediale ed approfondimenti di lettura. • Bibliografia Dispensa del docente. Testi consigliati per la lettura: Accornero, Il mondo della produzione, Il Mulino, Bologna, 2002. D. De Masi, A. Signorelli, a cura di, Sociologia del lavoro e dell’organizzazione, I ed., Angeli, Milano, 1984. S. Negrelli, Sociologia del lavoro, Laterza, 2005. A, Pignatto, C. Regazzo, Organizzazione e qualità nei servizi socio – sanitari, collana “Le professioni sanitarie/2”, Carrocci Faber, novembre 2002. C. Ruta, Sanità e Management – razionalizzazione strutturale e produttiva, controllo dei costi e del finanziamento, umanizzazione e qualità totale, collana “Gestione d’Impresa”, Etas Libri, Milano, 1997. Vaccani, Gli strumenti del management sanitario: caposala, personale infermieristico e necessità gestionali, Carrocci, Roma, 1998. Altri testi di volta in volta individuati dal docente. Igiene generale e applicata • Obiettivi specifici Fornire nozioni di base su qualità in sanità e strumenti applicativi. Comprendere ed indicare le ricadute dei sistemi di valutazione di tipo clinico/economico. • Contenuti La qualità in sanità. ostetricia Sistemi di monitoraggio del sistema sanitario. La Carta dei Servizi Sanitari. La morte cerebrale e trapianto di organi. • Modalità di svolgimento Lezioni. • Bibliografia Il materiale verrà distribuito di volta in volta al termine dell’argomento trattato. Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche • Obiettivi specifici Fornire allo studente strumenti per l’analisi organizzativa con particolare riferimento ai principali processi di cambiamento. Legger il contesto organizzativo in cui è inserito e approfondire le tematiche inerenti le attuali modalità organizzative basate prevalentemente sulla divisione del lavoro rispetto a “nuove” modalità che prevedono la centralità del paziente e quindi, un diverso modo di operare e di organizzare le attività assistenziali. Descrivere i modelli organizzativi con cui può essere progettata e gestita l’assistenza ostetrica. Orientare i partecipanti sulle metodologie utilizzate per la determinazione e per la gestione del lavoro ostetrico e del personale di supporto. Indicare il profilo di competenza degli operatori impegnati nei processi assistenziali e descrivere i rapporti interprofessionali (gerarchici, funzionali, direzione e coordinamento). Descrivere strategie di integrazione multiprofessionale e di miglioramento della pratica assistenziale. Delineare i livelli di sviluppo della professione infermieristica in un sistema organizzato. Ipotizzare strategie efficaci per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro. 365 • Contenuti Modulo 1 La responsabilità professionale dell’ostetrica nell’organizzazione UD 1 Il cambiamento dell’ esercizio professionale dell’ ostetrica : la responsabilità dei risultati dell’assistenza e la progettazione dell’assistenza incentrata sulla persona. UD 2 La responsabilità professionale nelle organizzazioni e nel sistema salute :logica e implicazioni rispetto ai processi e ai risultati di lavoro. Modulo 2 L’ organizzazione sanitaria UD 3 L’organizzazione: principali caratteristiche. Modelli tecnici e modelli professionali. Strumenti per l’analisi organizzativa. UD 4 La funzione manageriale e la gestione di risorse umane. Definizione di ruolo, funzioni, attività, compiti secondo l’OMS e nei diversi modelli organizzativi. Il management, metodi e strumenti. La pianificazione. Il problem solving la presa di decisioni. La direzione e il coordinamento. La leadership e il gruppo di lavoro. Gli strumenti organizzativi: piano di lavoro, piano delle attività. Il sistema informativo. UD 5 La gestione delle risorse umane. UD 6 La valutazione del personale. Modulo 3 il governo dei processi assistenziali UD 7 Il governo dei processi assistenziali nelle macrostrutture. La Direzione Assistenziale: cornice normativa nazionale e regionale. La dirigenza ostetrica e il governo dell’ assistenza ostetrica. UD 8 I modelli di organizzazione dell’assistenza, dal modello per compiti al case management. UD 9 La gestione dei processi di assistenza ostetrica: dal progetto assistenziale per il singolo alla pianificazione per gruppi di pazienti. I Criteri di classificazione dei pazienti e di 366 analisi della complessità assistenziale. Gli strumenti di gestione dei processi di assistenza. Gli strumenti di integrazione: dal governo dei processi assistenziale al governo del progetto di cura: analisi di alcune possibili strategie (Pdta, clinical pathways, linee guida). L’organizzazione territoriale ed i percorsi clinici-assistenziali UD 10 L’integrazione nell’équipe assistenziale e il personale di supporto. L’ equipe assistenziale e l’ inserimento delle figure di supporto nel processo assistenziale. Il personale di supporto nella gestione dell’assistenza e dell’assistenza infermieristica: nodi problematici. Ruoli e responsabilità nell’equipe multiprofessionale nella presa in carico della persona assistita. Tra attribuzione e delega: lavorare con gli operatori di supporto. UD 11 La valutazione della qualità assistenziale. Modulo 4 Il progetto professionale e lo sviluppo della competenza professionale UD 11 Le strategie efficaci per inserirsi nell’organizzazione, progettare il proprio inserimento e adattarsi alla vita in turno. UD 12 Lo sviluppo della competenza professionale: la competenza clinica di base, esperta ed avanzata. La competenza e gli strumenti di certificazione. Come pianificare e gestire il proprio sviluppo professionale tra offerta universitaria e ECM. Come documentare il proprio curriculum. • Modalità di svolgimento Lezioni ex cattedra e laboratori. Lavoro di gruppo, discussione ed esercitazioni. La tesina conclusiva costituirà elemento di valutazione. ostetricia • Bibliografia P. Di Giacomo, Rigon, L Assistenza in area materno infantile, Editrice Ambrosiana, Milano, 2002. AA. VV., Guida all’esercizio professionale dell’OSTETRICA, Cespi, Torino, 2002. A. Baldissera, A. Palese et al., Il lavoro a turno negli ospedali: modelli organizzativi a confronto, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2001, 20, 4, 220-229. L. Benci, L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001, 4, 3, 219-234. C. Calamandrei, C. Orlandi, La dirigenza infermieristica, II ed., McGraw-Hill, Milano, 2002 Milano (i capitoli saranno indicati dalla docente nel corso delle lezioni). M. Casati, La documentazione infermieristica, I ed., McGraw-Hill, 1999, capp.1, 2 (38-47), 5. P. Chiari, A. Santullo, L’infermiere case manager, McGraw-Hill, Milano, 2001, cap. 2 Ruolo e funzioni degli infermieri case manager. P. Di Giulio, Assistenza, modelli di efficacia. Il ruolo della presa in carico dell’utente e dei protocolli, L’infermiere, 200 81: inserto. Dispensa. DM 740/1994; Legge 42/99; Legge 10 agosto 2000 n. 251; L. 8 gennaio 2002 n. 1; Legge 43/2006 ;Declaratorie C e D CCNL 1998-2000. L. Gamberoni, A. Lolli, M. Lusignani, L. Pattaro, Management infermieristico, Ed. Utet, Firenze, pag. 89-97. T. Lavalle, Dirigere le risorse umane, Carrocci, Roma, 2003, i capitoli saranno indicati dalla docente nel corso delle lezioni. A. Marriner, Management infermieristico. Teoria e pratica, Ed. Sorbona, Milano, 1995, Sistemi di assegnazione degli incarichi, cap.14; G. Pontello, Il management infermieristico, Masson (i capitoli saranno indicati dalla docente nel corso delle lezioni). 367 ostetricia L. Saiani, A. Palese, Guida per pianificare lo sviluppo professionale e documentare le competenze, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002; 21, 2, 3-45. L. Saiani, A. Palese, Temi e problemi del management infermieristico parte 1, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2006, 25, 1. L. Spiani, M. Franceschini, Il dibattito usa sulla delega delle attività degli infermieri, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000; 19, 2, 91-96. A. Santullo, L’infermiere e le innovazioni in sanità, II ed., McGraw-Hill, Milano, 2005, capp. 4. 9, 10. A. Silvestro, Le attività delegabili ad altre figure: la percezione degli infermieri, Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2000, 19, 2, 100-107. Sintesi curata dal docente. R. Tappen, Leadership e management infermieristico, Rosini, Firenze, Sistemi di classificazione dei pazienti, 203-211. R. Vaccani, La sanità incompiuta, NIS, 1991, capitolo 1. R. Vaccani, Gli strumenti del management sanitario : caposala, personale infermieristico e necessità gestionali, Carocci, Roma, 1998, (i capitoli saranno indicati dalla docente nel corso delle lezioni). CORSO INTEGRATO DI MANAGEMENT SANITARIO Settori scientifico-disciplinari: IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico, M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, MED/47 Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche Istituzioni di diritto pubblico • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente conoscerà i principali istituti del diritto pubblico e sarà in grado di applicare la normativa vigente alla propria attività professionale. • Contenuti Il diritto e le sue fonti. Lo Stato italiano e la Costituzione. Diritti e doveri dei cittadini. L’organizzazione costituzionale della Repubblica Italiana. La pubblica amministrazione. Il rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione. La tutela giurisdizionale dei diritti. • Modalità di svolgimento Lezione frontale. Esercitazioni e lavori di gruppo. • Bibliografia Dispensa e testi normativi. Psicologia del lavoro e delle organizzazioni • Obiettivi specifici Acquisire conoscenze relative agli studi psicologici sul mondo del lavoro e delle organizzazioni ed alle applicazioni di tali conoscenze volte sia a orientare il funzionamento dei sistemi sociali, economici, produttivi, organizzativi, ergonomici, sia a favorire la formazione, l’orientamento e lo sviluppo di competenze e risorse individuali per tali ambiti. • Contenuti I significati del lavoro in diversi contesti disciplinari. Le aree di studio e di intervento della psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Il costrutto del ruolo professionale: definizioni, dimensioni. Lo sviluppo del ruolo professionale: capacità tecniche e di socializzazione. La sicurezza ed il rischio: conoscenze, capacità, atteggiamenti personali e questioni organizzative. La qualità della formazione alla sicurezza. Il contributo dei metodi attivi per training efficaci anche dal punto di vista psicologico. • Modalità di svolgimento Lezioni con presentazioni, discussioni guidate, role playing formativo. 368 • Bibliografia N. Chmiel, Tecnologia e lavoro, Il Mulino, Bologna, 2000 (ed or. Jobs, technology and people, Routledge, London, 1998). L. Dotti, Forma e Azione. Metodi e tecniche psicodrammatiche nella formazione e nell’intervento sociale, II ed., Angeli, Milano, 2002. A. Pedon, R. Maeran, Psicologia e Mondo del Lavoro. Temi Introduttivi alla Psicologia del Lavoro, LED edizioni, Milano, 2002. G. P. Quaglino, La vita organizzativa, Cortina, Milano, 2004. G. Sarchielli, Psicologia del lavoro, Il Mulino, Bologna, 2004. E. Spaltro, La forza di fare le cose. Fondamenti di psicologia del lavoro, Pendragon, Bologna, 2003. Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche • Contenuti Organizzazione e metafore dell’organizzazione. Le persone nell’organizzazione. Le competenze per il benessere individuale e per lavorare con glia altri. Lavorare in gruppo. La leadership. Linee guida per il leader in un processo di decisione. Governo Clinico. Qualità di linee – guida per la pratica clinica. Rischio clinico. Scheda di segnalazione evento avverso audit clinico. • Modalità di svolgimento Lezione. • Bibliografia Materiale fornito dal docente. ostetricia CORSO INTEGRATO DI METODOLOGIA SCIENTIFICA E RICERCA OPERATIVA DELLA MIDWIFERY Settori scientifico-disciplinari: MED/47 Infermieristica speciale ostetrica, MED/47 Organizzazione della professione, SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica Infermieristica speciale ostetrica • Obiettivi specifici Saper valutare le criticità nel percorso nascita. Saper progettare una ricerca per il miglioramento. Saper comunicare i risultati. Saper leggere una revisione sistematica. Saper ricercare dati, revisioni, bibliografie, risultati in rete. • Contenuti La ricerca nella pratica ostetrica. Percorso nascita e ricerca. Integrazione interprofessionale. Elementi di lettura di una revisione sistematica. Med-line, banche dati, ricerca bibliografica. • Modalità di svolgimento Lezioni, lavori di gruppo ed esercitazioni. • Bibliografia G. LoBiondo, J. Haber, Metodologia della ricerca infermieristica, McGraw-Hill. E. Cluett, R. Bluff, Research in midwifery, Baillière Tindaal Editor. R. Bennet, L. Brown, Manuale dell’ostetrica di Myles, Edi Ermes Editore. S. Proctor, M. Renfrew, Linking research and practice in midwifery, Baillière Tindall Editor. S. Robinson, A. Thomson, Midwives, research and childbirth, Chapman & Hall Editor. 369 ostetricia Organizzazione della professione • Obiettivi specifici Lo studente al termine del Corso deve conoscere la filosofia della ricerca, il processo e l’utilizzo della metodologia della stessa. Deve inoltre essere a conoscenza dei risvolti etici e legali inerenti la ricerca. • Contenuti Ruolo della ricerca nell’assistenza ostetrica. La ricerca come trait d’union tra teoria, formazione e pratica. Approccio scientifico al processo e filosofia della scienza. Problemi etici e legali collegati ala ricerca. • Modalità di svolgimento Lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo. • Bibliografia G. Lo Biondo Wodd, Metodologia della ricerca infermieristica, McGraw-Hill. E. Cluett, R. Bluff, Research in midwifery, Baillière Tindaal Editor. Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica • Obiettivi specifici Fornire allo studente strumenti per gesti- re la variabilità e l’incertezza legata alla natura probabilistica delle scienze mediche. Sviluppare la capacità di comprendere e valutare criticamente la letteratura medica ed epidemiologica nei suoi aspetti metodologico-statistici. • Contenuti Correlazione e Regressione lineare Relazione statistica tra variabili. Coefficiente di correlazione di Pearson. Specificazione del modello di regressione lineare semplice. Stima puntuale dei coefficienti di regressione. Decomposizione della varianza e coefficiente di determinazione. Ricerca scientifica Che cos’è? Come si fa? Le fasi. Come si legge e si scrive un testo scientifico? • Modalità di svolgimento Lezioni frontali, esercitazioni. • Bibliografia W. D. Wayne, Biostatistica, EdiSES. Colton, Statistica in Medicina, Piccin. corso di laurea in tecniche di laboratorio biomedico tecniche di laboratorio biomedico I anno CORSO INTEGRATO DI SCIENZE PROPEDEUTICHE Settori scientifico-disciplinari: FIS/07 Fisica, MED/01 Statistica medica, ING-INF/07 Misure elettriche ed elettroniche, ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni Fisica • Obiettivi specifici Al termine del corso lo studente deve: utilizzare il corretto linguaggio scientifico; conoscere le principali leggi fisiche che descrivono il comportamento della materia e dei campi gravitazionali, elettrici e magnetici; risolvere semplici problemi dall’impostazione teorica fino al risultato numerico espresso in unità dimensionali corrette. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Conoscenze di matematica e geometria a livello liceale: calcolo letterale, risoluzione di equazioni di primo e secondo grado, misura degli angoli, funzioni trigonometriche, logaritmiche, esponenziali e loro rappresentazione grafica. • Contenuti Premesse. Oggetto e metodo della Fisica sperimentale. Definizione operativa di grandezza. Grandezze fondamentali e derivate. Grandezze scalari e vettoriali: somma, differenza, scomposizione, prodotto scalare e prodotto vettoriale di vettori non applicati. Il sistema internazionale di misura S.I. Cinematica. Definizione di moto, traiettoria, velocità e accelerazione. Moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato e moto circolare uniforme. Dinamica. Definizione di massa e di forza. I tre principi della dinamica. Sistemi di riferimento inerziali. La forza peso. Densità e peso specifico. 373 Statica. Condizioni di equilibrio. Definizione di coppia di forze, momento di una coppia di forze e di una forza. I e II equazione cardinale della statica. Reazioni vincolari: di un piano e di un perno. Le leve: di primo, di secondo e di terzo genere. Lavoro, energia e quantità di moto. Definizione di lavoro compiuto da una forza, energia cinetica, energia potenziale e potenza. Forze conservative e non. Teorema dell’energia cinetica e della conservazione dell’energia meccanica. Il rendimento. Termologia e Calorimetria. Il termometro. Dilatazione termica: lineare e di volume. Stati della materia. Definizione di calore, relazione fondamentale della calorimetria. Calore specifico, grande e piccola caloria. Propagazione del calore: per conduzione, per convezione e per irraggiamento. Trasformazioni termodinamiche. Definizione di pressione. Stato termodinamico di un corpo. Trasformazioni termodinamiche. Significato dello zero assoluto. Definizione di gas perfetto. Equazione di stato dei gas perfetti. Lavoro in una trasformazione termodinamica. Significato della costante universale dei gas R. Trasformazioni reversibili e irreversibili. I e II principio della termodinamica. Elettrostatica. I fenomeni elettrici in natura. Le cariche elettriche. Struttura della materia: gli atomi e le particelle atomiche. Forza di Coulomb. Campo elettrico e linee di campo. Principio di conservazione della carica. Isolanti e conduttori elettrici. Trasferimento di cariche elettrostatiche. Differenza di potenziale elettrostatico. Zone equipotenziali. Capacità elettrica. Collegamento in serie e parallelo di condensatori. Dipoli elettrici. Polarizzazione dei dielettrici. Corrente elettrica. Intensità di corrente e resistenza elettrica. La I e la II legge di Ohm. Collegamento in serie e in parallelo di resistenze. Generatori di tensione. 374 Effetto Joule. Prima legge di Kirchhoff. Rappresentazione grafica degli elementi circuitali. Magnetismo. Esperienze fondamentali. Sostanze magnetiche, dipoli magnetici. La legge di Coulomb per il magnetismo. Campo magnetico. Linee di campo magnetico e flusso magnetico. Materiali ferromagnetici, paramagnetici e diamagnetici. Elettromagnetismo. Azioni magnetiche della corrente elettrica: esperienza di Oersted. Campo magnetico prodotto da una corrente (equazione di Biot-Savart). Elettrodinamica. Relazione di Ampere. La forza di Lorenz per un conduttore e per una carica elettrica. Legge di FaradayNeumann e causa della f.e.m. indotta. Conduttore in campo magnetico costante in moto rettilineo uniforme: bilancio energetico delle azioni dinamiche e legge di Lenz. Campo elettrico concatenato a un campo magnetico variabile. Cenni di ottica geometrica: la propagazione della luce secondo il modello a raggi Cenni sulla natura ondulatoria della luce. • Modalità di svolgimento Parte teorica: Lezioni ex cathedra. Parte pratica: Esercitazioni di soluzioni di problemi. • Bibliografia Dispense distribuite durante il corso. F. Borsa, G.L. Introzzi, D. Scannicchio, Elementi di Fisica per i diplomi di indirizzo medico biologico, Edizioni Unicopli; Milano. Statistica medica • Obiettivi specifici L’obiettivo del corso è quello di fornire una conoscenza adeguata dei fondamenti e delle metodologie di base della Statistica utili per comprendere, descrivere ed interpretare i fenomeni biomedici. Lo studente dovrà acquisire la capacità di tecniche di laboratorio biomedico organizzare dati in insiemi analizzabili e clinicamente significativi, di rappresentarli graficamente e sintetizzarli, al fine di ricavare la corretta informazione sul fenomeno oggetto di studio. Dovrà in sintesi dimostrare di aver fatto suo il metodo statistico necessario a comprendere ed interpretare la variabilità propria del dato biologico, clinico e strumentale. • Contenuti Premessa Variabilità, variabilità casuale, statistica. Terminologia. Variabili e dati. Variabili continue, discrete, ordinali. Scale di misurazione: scala nominale, ordinale, ad intervalli, di rapporti. Campione e Universo. Parametri e stime. Frequenza: assoluta, relativa, percentuale e cumulata. Serie statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche. Rapporti e tassi: prevalenza e incidenza. Centro e dispersione. Centro di una distribuzione campionaria (media aritmetica, mediana e moda); media aritmetica per dati raggruppati in classi. Dispersione di una distribuzione campionaria: range, devianza, varianza, deviazione standard e coefficiente di variazione (per dati singoli e per dati raggruppati). Frattili di una distribuzione campionaria (quartili, centili). Distribuzione campionaria congiunta di due variabili: codevianza, covarianza, e coefficiente di correlazione lineare. Misure analitiche Misure analitiche, errore totale, attendibilità. Errori sistematici e accuratezza. Errori casuali e precisione. Stime di precisione e accuratezza. Distribuzione degli errori di misura: la distribuzione Gaussiana. tecniche di laboratorio biomedico Distribuzione Gaussiana standart. Probabilità Quesiti anomali, probabilità e inferenza statistica. Frequenza relativa, esiti possibili, eventi. Probabilità di un evento. Unione di eventi, eventi incompatibili. Eventi condizionati, intersezione di eventi, eventi indipendenti. Sensibilità e specificità di un test diagnostico. Valore predittivo di un test diagnostico (teorema di Bayes). Variabile casuale Un esempio di esperimento casuale. Creazione di una variabile casuale discreta. Definizione di variabile casuale. Variabile casuale binomiale. Media e varianza di una variabile casuale. Campionamento Distribuzione di una proporzione campionaria: errore di una proporzione campionaria. Distribuzione della media campionaria: errore standard di una media campionaria e intervallo di probabilità. Introduzione all’inferenza statistica. Stima puntuale e stima intervallare. La scelta di uno stimatore appropriato. Popolazioni campionate e popolazioni di riferimento. Campioni casuali e non casuali. Dall’intervallo di probabilità all’intervallo di confidenza. • Modalità di svolgimento Lezione frontale con la partecipazione attiva degli studenti nella risoluzione di esercizi e problemi di calcolo, esercitazioni. • Bibliografia Testo adottato: W.D. Wayne, Biostatistica, Ed. EdiSES. Testi di approfondimenti: T. Colton, Statistica in Medicina, Piccin. R.J. Freud, W.J.Wilson, Metodi statistici, Piccin. Misure elettriche ed elettroniche • Obiettivi specifici L’obiettivo del corso è quello di far com- 375 prendere i principi fondamentali su cui si basa il funzionamento delle apparecchiature di misura nel Laboratorio Biomedico. • Contenuti Principi generali sulla misura: concetti introduttivi; classificazione delle grandezze da misurare; espressione dei risultati; errori nella misura; misure dirette ed indirette; metodi di misura. Principi generali sugli strumenti di misura: classificazione: strumenti indicatori, registratori e integratori; fasi per la realizzazione di uno strumento di misura; struttura di uno strumento di misura; parametri utili per la scelta di uno strumento di misura; visualizzatori della misura. Il segnale elettrico: principi ed applicazioni; Circuiti elettrici e componenti di base per la strumentazione di laboratorio: misura dell’intensità di corrente: amperometro, galvanometro; misura delle tensioni: voltmetro, potenziometro; misura della resistenza: metodo diretto e ponte di Wheatstone. Effetto Peltier. Strumentazione di tipo elettromeccanico e di tipo elettronico. Conversione analogico-digitale e viceversa. I trasduttori: Principi generali; classificazione dei trasduttori; fenomeni fisici usati nei trasduttori con esempi applicativi. Tecniche elettrochimiche di misura: Potenziometria: elettrodi di misura e di riferimento; tecniche polarografiche, coulometriche, conduttimetriche; elettrodi specifici. Strumenti analitici nel laboratorio biomedico: spettrofotometria in assorbimento molecolare ed atomico: richiami, principi e leggi fondamentali; spettrofotometro monoraggio e doppio raggio: lampade, monocromatori e rivelatori. Turbidimetria. Fluorimetria: la fluorescenza nelle soluzioni, lo spettrofluorimetro. Nefelo- 376 metria. Cromatografia: fenomeni e principi fondamentali, cenno alle varie tecniche ed apparecchiature cromatografiche: cromatografia in fase liquida e gassosa; cenni di Spettrometria di Massa. I sistemi di misura e automazione nel laboratorio biomedico: introduzione. Strumenti di misura automatici: schemi e connessioni. Sistemi di misura: definizioni, funzioni e classificazioni, criteri di scelta tra sistemi di misura automatici e non automatici per un laboratorio, parti che ne costituiscono la struttura. Sistemi di misura monocanale e multicanale. Analizzatori automatici: generalità, analizzatori a flusso continuo, discreti, centrifughi. Cenno sui metodi di analisi di laboratorio. • Bibliografia Pasquinelli, Diagnostica e tecniche di laboratorio, vol. 1, Rosini. Cozzi, Protti, Ruaro, Analisi Chimica Moderni Metodi Strumentali, ed. ESU. Armanini, Sesto, Elettrotecnica Pratica, vol. 2, UTET. Giometti, Frascari, Manuale per il laboratorio di misure elettroniche, Calderini. Fagarazzi, Mialich, Sistemi automatici, vol. 1, Calderini. Sistemi di elaborazione delle informazioni • Obiettivi specifici Il corso mira a fornire le basi teoriche per comprendere la codifica dell’informazione e il funzionamento di un elaboratore. • Contenuti Codifica dell’informazione. Architettura dell’elaboratore. Sistemi operativi e programmi applicativi. Reti di calcolatori. Utilizzo del calcolatore: sistema operativo e programmi applicativi. tecniche di laboratorio biomedico • Modalità di svolgimento Lezioni e laboratori. • Bibliografia P. Tosoratti, Introduzione all’informatica, Editrice Ambrosiana, 1998. S. Ceri, D. Mandrioli, L. Sbattella, Istituzioni di informatica, McGraw-Hill, 1993. CORSO INTEGRATO DI BIOLOGIA E BIOLOGIA MOLECOLARE Settori scientifico-disciplinari: BIO/13 Biologia applicata, BIO/11 Biologia molecolare Biologia applica • Obiettivi specifici Obiettivo del corso di Biologia è quello di fornire allo studente le conoscenze di base sull’organizzazione della materia vivente e sul suo funzionamento. Al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di conoscere: L’organizzazione delle membrane cellulari, l’organizzazione della cellula eucariotica e la biogenesi dell’organizzazione compartimentale. I vari sistemi di trasporto e scambio attraverso la plasmamembrana all’interno come all’esterno. L’organizzazione strutturale e funzionale del citoscheletro cellulare quale sistema dinamico in relazione all’organizzazione della matrice cellulare ed ai vari stimoli ambientali. Gli elementi di base del controllo del ciclo di divisione e del ciclo di crescita cellulare. I segnali esterni ed i sistemi di transduzione dei segnali che regolano i vari destini (ciclo di crescita/differenziamento/ morte programmata). • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Gli elementi conoscitivi che lo studente deve possedere per la comprensione del tecniche di laboratorio biomedico Corso di Biologia sono le conoscenze di base di chimica e biologia a livello liceale. • Contenuti L’organizzazione della cellula. Differenze tra procarioti ed eucarioti. La cellula eucariotica: organizzazione interna, compartimentalizzazione. Gli organelli: reticolo endoplasmico, mitocondri, Golgi, nucleo, lisosomi e perossisomi. L’indirizzamento delle proteine nei diversi compartimenti cellulari. La comunicazione tra i diversi compartimenti.La membrana plasmatica descrizione ed organizzazione. Il trasporto attraverso la membrana plasmatica. Endocitosi ed esocitosi. L’ambiente extracellulare ed il rapporto con la cellula. La cellule e l’ambiente esterno. Recettori per i segnali extracellulari ed i recettori per l’adesione. La comunicazione tra cellule. L’ adesione cellula-cellula e l’adesione cellula matrice. I recettori dell’adesione:le integrine e le caderne struttura, funzione e segnalazione, I fattori di crescita e la trasduzione del segnale mitogenico. La crescita cellulare. La divisione cellulare, il ciclo cellulare e le sue varie fasi. Gli enzimi che controllano il ciclo. Il controllo della transizione G2/M e G1/S. La mitosi ed i microtubuli. La meiosi e la ricombinazione genica nella riproduzione sessuale. I circuiti molecolari che controllano la crescita delle celllule. Oncogeni ed oncosoppressori. La proliferazione cellulare. Geni e tumori, ereditarietà del rischio tumorale p53 ed Rb. La trasformazione cellulare cellule primarie, immortalizzazione e telomerasi. La cooperazione oncogenica. Geni e tumori, ereditarietà del rischio tumorale. Il controllo della morte cellulare. I diversi tipi di morte cellulare. Gli enzimi dell’apoptosi la via mitocondriale e la via recettoriale nel controllo dell’apoptosi. 377 • Modalità di svolgimento Il corso di Biologia consiste di 32 ore di lezioni accademiche. • Modalità d’esame La valutazione del profitto sarà effettuata mediante dei test a risposta sintetica seguiti da un eventuale prova orale (a discrezione dello studente). • Bibliografia AA. VV., Biologia e Genetica, III ed., Antonio Delfino, 2001. Cooper, La cellula, Piccin. Alberts et al., Biologia Molecolare della Cellula, Zanichelli. Biologia molecolare • Contenuti Struttura degli acidi nucleici. La struttura primaria degli acidi nucleici e la nomenclatura. Polimorfismi strutturali del DNA. Le caratteristiche della struttura B. Stabilità del DNA: denaturazione e rinaturazione. Ibridizzazione degli acidi nucleici. Meccanismo dell’interazione DNA-proteine. Le proprietà topologiche dei DNA chiusi. Le topoisomerasi e il loro funzionamento in vivo. Sequenziamento del DNA. Enzimi di restrizione e loro uso. Metodi sperimentali per la separazione degli acidi nucleici: elettroforesi e centrifugazione. Organizzazione dei cromosomi. Le sequenze ripetute nei cromosomi di mammiferi. La organizzazione strutturale dei cromosomi: la cromatina e la sua costituzione. Eucromatina ed eterocromatina. Replicazione del DNA. Le proprietà delle DNA polimerasi procariotiche ed eucariotiche. Inizi di replicazione e componenti dell’apparato di replicazione. Fedeltà della replicazione. Asimmetria della replicazione. I telomeri e le telomerasi. Lesioni e riparazione del DNA. Le principali lesioni del DNA e i relativi meccanismi di riparazione: mismatch repair, NER e 378 BER. Riparazione post-replicazione. Ricombinazione. Ricombinazione omologa: meccanismo e conseguenze genetiche. Ricombinazione sito-specifica: trasposizione e riarrangiamento dei geni delle immunoglobuline. La trascrizione. RNApolimerasi procariotiche ed eucariotiche. Il meccanismo della trascrizione nei procarioti e negli eucarioti. Fattori di trascrizione. Geni monocistronici e policistronici. Attivatori e repressori nella trascrizione. I promotori nei procarioti e negli eucarioti. I vari tipi di controllo nella trascrizione dei procarioti e degli eucarioti. Il ruolo del segnale nella trascrizione. Il controllo globale nella trascrizione dei procarioti e degli eucarioti. Il ruolo della cromatina nel controllo della trascrizione degli eucarioti. I rimodellatori della cromatina. La modifica degli istoni: HAT e HDAC. La metilazione del DNA. Eucromatina ed eterocromatina. Gli isolatori. L’epigenetica. L’imprinting. Maturazione e turn-over dell’RNA. Cenni sulla maturazione degli r-RNA e dei tRNA. Maturazione degli m-RNA eucariotici: incappucciamento, splicing e poliadenilazione. Il cDNA. Editing dell’mRNA. Turn-over dell’m-RNA. Sintesi proteica. Il codice genetico. Struttura e funzione dei t-RNA. Struttura e funzione dei ribosomi. Il meccanismo di sintesi proteica. La regolazione della sintesi proteica. L’energetica della sintesi proteica. Il turn-over delle proteine. Approccio globale all’analisi dell’espressione genica. La trascrittomica (microarrays) e la proteomica: tecniche, uso, vantaggi e limiti. La metabonomica. Amplificazione del DNA. La clonazione. La tecnica PCR e le sue applicazioni in medicina. La PCR quantitativa. I successi e gli insuccessi della terapia genica. Trasfezione con vettori virali. Ribozimi. I microRNA e l’RNA interference. tecniche di laboratorio biomedico • Modalità di svolgimento Lezioni in classe. • Modalità d’esame Prova scritta con domande aperte. • Bibliografia J. Watson et al., Biologia molecolare del gene, Zanichelli. B. Alberts et al., Biologia molecolare della cellula, Zanichelli. Qualsiasi altro testo di Biologia molecolare aggiornato. CORSO INTEGRATO DI CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Chimica generale, BIO/10 Chimica organica, MED/46 Scienze tecniche di base Chimica generale • Obiettivi specifici Fornire agli studenti le conoscenze necessarie per la comprensione delle proprietà strutturali fisiche e chimiche dei principali elementi e composti inorganici; delle proprietà della materia nei suoi stati fondamentali liquido, solido e gassoso; delle leggi che governano le trasformazioni chimiche; delle proprietà delle soluzioni. • Contenuti Le grandezze fisiche usate nella chimica e la loro misura. Proprietà fisiche e stati della materia. Gli elementi chimici e la tavola periodica. Struttura dell’atomo. Gli orbitali atomici. La quantizzazione dell’energia. Il legame chimico. Orbitali molecolari. Forma e polarità delle molecole. La conformazione delle molecole e delle macromolecole: importanza dei legami deboli. Formule ed equazioni chimiche. Trasformazioni e reazioni. La stechiometria delle reazioni chimiche. Reazioni di scambio e reazioni redox. Come 379 tecniche di laboratorio biomedico bilanciare una reazione redox. Il comportamento dei gas. Gas ideali e gas reali. Soluzioni, colloidi e sospensioni. Misura delle concentrazioni nelle soluzioni. Le soluzioni di elettroliti forti e deboli. Pressione di vapore. Proprietà colligative e loro dipendenza dalla dissociazione. La termodinamica delle trasformazioni chimiche. Costanti di equilibrio. Acidi e basi. Calcolo e misura del pH. Soluzioni tampone. I tamponi biologici. Le pile. Chimica nucleare. • Modalità di svolgimento Lezioni con esercitazioni scritte in classe. • Modalità d’esame Prova scritta con domande aperte ed esercizi numerici. • Bibliografia J.R. Amend, B.P. Mundy, M.T. Armold, Chimica generale, organica e biologica, Piccin. Chimica organica • Obiettivi specifici Fornire agli studenti le conoscenze necessarie per la comprensione: della natura, formazione e reattività di alcuni composti organici che interessano la materia vivente. • Contenuti I principi fondamentali alla base delle proprietà strutturali fisiche, chimiche e biologiche dei composti organici e delle biomolecole. Unicità delle proprietà del carbonio. Gruppi funzionali e loro proprietà. Reattivi elettrofili e nucleofili. Intermedi di reazione Carbocationi e Radicali liberi. Il concetto di isomeria. Stereoisomeria. L’atomo di carbonio asimmetrico. I centri chirali nelle biomolecole. Configurazioni D-L, R-S. Solubilità in acqua e Stati di aggregazione. Le principali classi di composti organici. Idrocarburi alifatici saturi e insaturi. Reazione di combustione. Ossidazioni biologiche: rendimento energetico e stato di ossidazione del carbonio nei composti organici e nelle biomolecole. Doppi legami isolati e coniugati. Dieni. Polieni. Catene polieniche isoprenoidi in Pigmenti e in Vitamine. Idrocarburi aromatici. Struttura del benzene e sua energia di risonanza. Composti aromatici di interesse biologico. omociclici, policiclici e contenenti anelli eterociclici ad azoto, ad ossigeno ed a zolfo. Delocalizzazione di elettroni e colore: importanza analitica e biochimica. Alcoli, Fenoli, Tioli, Eteri e Tioeteri. Aldeidi e Chetoni. Chinoni e Idrochinini. Acidi carbossilici e derivati. Acidi grassi ed esteri del glicerolo; i principali acidi grassi di interesse biologico; gli acidi grassi poliinsaturi. Acidi difunzionali. Ammine e Composti azotati. Poliammine. Immine. Ammine eterocicliche. Le proprietà basiche di pirrolo, piridina, imidazolo e pirimidina. Le basi azotate puriniche e pirimidiniche. Ammidi. Urea. Aminoacidi e proteine. Zuccheri e polisaccaridi. Lipidi e fosfolipidi. Nucleotidi e acidi nucleici. • Modalità di svolgimento Lezioni con esercitazioni in classe. • Bibliografia J.R. Amend, B.P. Mundy, M.T. Armold, Chimica generale, organica e biologica, Piccin. Scienze tecniche di base • Obiettivi specifici Fornire allo studente una conoscenza di base dei materiali e degli strumenti più comunemente utilizzati in un laboratorio biomedico. Far acquisire capacità di riconoscere ed utilizzare in modo consapevo- 380 le e corretto materiali e strumentazione nel rispetto delle principali norme di sicurezza. • Contenuti Introduzione alla materia. Norme di comportamento all’interno del laboratorio. Vetreria: nomenclatura e attrezzature di base. Vetreria distinzione in classi, uso della vetreria appropriata per l’esame da svolgere, utilizzo delle pipette, preparazione ed uso delle burette. Controllo della taratura dei recipienti volumetrici. Taratura di una pipetta. Svuotamento di una pipetta. Controllo della riproducibilità delle pipette e micropipette per pesata. Taratura micropipette. Tecniche su cambiamento di stato. Metodi di separazione di sistemi eterogenei: filtrazione, separazione di sostanze liquide non miscibili, centrifugazione. Apparecchi termici: termostati, stufette, bunsen ed apparecchi per il raffreddamento: frigoriferi, congelatori. Bilance: tecniche, analitiche ed elettroniche. Uso delle bilance. Pesate di materiali, controllo delle pesate, valutazione statistica del controllo delle pesate. Distillazione. Vari tipi di acqua. Preparazione di soluzioni con sali, acidi e basi. Soluzioni tampone. Determinazione del pH delle soluzioni con indicatori e pHmetri. Microscopio ottico: struttura, utilizzo, manutenzione. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali con l’utilizzo di tecniche interattive, integrate con esercitazioni e l’utilizzo del laboratorio didattico. • Bibliografia F. Pasquinelli, Diagnostica e tecniche di tecniche di laboratorio biomedico laboratorio, vol. 1: Chimica Clinica, Rosini, Firenze, 1988. L. Spandrio, Trattato italiano di Medicina di Laboratorio, vol. 1: Biochimica Clinica Generale, Piccin, Padova, 1993. CORSO INTEGRATO DI ANATOMIA UMANA, ISTOLOGIA E FISIOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: BIO/16 Anatomia umana, BIO/17 Istologia, BIO/09 Fisiologia Anatomia umana e istologia • Obiettivi specifici Finalità del corso sono: L’acquisizione da parte dello studente di conoscenza e comprensione dell’organizzazione strutturale del corpo umano, dal livello macroscopico a quello microscopico e ultrastrutturale; La capacità di utilizzare le nozioni morfologiche e di struttura per le interpretazioni morfo-funzionali fondamentali; L’acquisizione di una conoscenza critica delle principali metodiche di visualizzazione ed osservazione dei campioni biologici in microscopia ottica ed elettronica, anche fondata sugli opportuni principi fisici e chimici; L’acquisizione della padronanza per un corretto uso del microscopio ottico, la capacità di effettuare osservazioni ragionate dei preparati istologici, di essere in grado di riconoscere agevolmente e classificare i diversi tessuti e saper discriminare le modalità di integrazione dei tessuti nei principali organi. • Modalità di svolgimento Parte Teorica Le lezioni, svolte in aula, riguardano la morfologia, la struttura e l’ultrastruttura delle cellule, della matrice extracellulare e dei tessuti nei diversi indirizzi differenziativi, la forma e i rapporti degli organi e la costituzione degli apparati dell’organismo umano. tecniche di laboratorio biomedico Le lezioni comprendono fasi di apprendimento passivo e fasi di apprendimento attivo che prevedono un coinvolgimento degli studenti nell’interpretazione dei quadri strutturali proiettati su schermo e nell’osservazione di modelli anatomici. Parte Pratica È prevista una serie di esercitazioni pratiche. Preliminarmente lo studente apprende fasi e modalità di preparazione dei campioni per l’osservazione al microscopio ottico ed al microscopio elettronico e come utilizzare opportunamente il microscopio ottico. Nelle esercitazioni successive, lo studente impara ad analizzare al microscopio, secondo un corretto approccio procedurale ed interpretativo, i caratteri istologici dei diversi tessuti e le modalità di integrazione tissutale in diversi organi. • Modalità d’esame Gli esami delle discipline del corso integrato, si svolgono contestualmente alla fine del semestre ed entro la sessione regolare o nel corso delle successive sessioni regolari. I docenti responsabili delle discipline del corso integrato compongono la commissione d’esame. La prova d’esame complessiva comprende una parte scritta, una parte orale ed una parte pratica (verifica delle conoscenze su modelli anatomici e interpretazione di preparati istologici mediante l’uso del microscopio ottico). La valutazione sarà riportata a verbale con voto unico, riferito all’intero corso integrato di Anatomia ed Istologia. Durante lo svolgimento del corso potranno avere luogo prove in itinere con verifica di profitto. • Bibliografia Testi consigliati L.C. Junqueira, J. Carneiro, Compendio di Istologia, Piccin. 381 R.M.H. Mc Minn, P. Gaddum-Rosse, R.T. Hutchings, B.M. Logan, Anatomia funzionale e clinica, UTET. Atlante di Istologia segnalato (per consultazione). Sobotta, Hammersen, Istologia, Ed. USES. Altri testi segnalati (per consultazione): D.W. Fawcett, Bloom, Fawcett, Trattato di Istologia, McGraw-Hill. E. Casasco, Citologia Istologia, La Goliardica Pavese. L. Weiss, R.O. Greep, Istologia, Zanichelli. V. Monesi, M. Molinaro, C. Rizzoli, G. Siracusa, M. Stefanini, Istologia, Piccin. P. Rosati, Citologia Istologia, Ed. Edi Ermes. Netter, Atlante di Anatomia Umana, Cida Geigy. F. Martini, Fondamenti di Anatomia e Fisiologia, EdiSES. Anatomia Umana, Ed. Edi Ermes (per le Facoltà di Farmacia e Scienze e per le Scuole Biomediche dirette a fini speciali). I docenti del corso sono a disposizione per dare consigli in merito al testo consigliato o a testi alternativi che gli studenti intendessero adottare. Anatomia umana • Contenuti Apparato locomotore Lo scheletro: tessuto osseo, tessuto cartilagineo. Funzioni dello scheletro. Forma delle ossa. Termini di posizione e di movimento. Generalità e classificazione delle articolazioni. La colonna vertebrale. La gabbia toracica: generalità. Cenni sulla meccanica respiratoria e sui muscoli respiratori. Il cingolo scapolare e lo scheletro dell’arto superiore. Articolazione glenoomerale, articolazione del gomito. Cenni sull’anatomia funzionale e sui muscoli dell’arto superiore. Il bacino nel suo insieme; il bacino nel 382 sesso femminile, articolazione coxofemorale, articolazione del ginocchio. Cenni sull’anatomia funzionale e sui muscoli dell’arto inferiore. Neurocranio e splancnocranio: generalità sul cranio e cenni sulle singole ossa. Cuore e apparato circolatorio Cuore: posizione, rapporti, configurazione esterna ed interna. Generalità sulla circolazione arteriosa; cenni sui principali vasi arteriosi. Generalità sulla circolazione venosa e principali vasi venosi. Apparato respiratorio Cavità nasali e seni paranasali. Laringe: forma, posizione, rapporti, configurazione interna. Trachea e bronchi: forma, posizione, rapporti e struttura. I polmoni: forma, posizione, rapporti, conformazione interna. Pleure. Apparato digerente Cavo orale, faringe, esofago, stomaco, duodeno, intestino tenue, colon, sigma, retto, cenni morfologici e funzionali. Pancreas. Fegato e sistema della vena porta. Apparato urinario Reni: forma, posizione, rapporti, conformazione interna, struttura. Vie urinarie: ureteri, vescica, uretra maschile e femminile. Apparato linfatico Cenni sulla struttura e l’organizzazione. Apparato endocrino Tiroide, surrene, ipofisi cenni anatomici e funzionali. Apparato riproduttore maschile Testicolo e vie spermatiche. Apparato riproduttore femminile Ovaio, tube, utero e cenni di endocrinologia. Cenni sullo sviluppo del SNC; anatomia macroscopica e generalità sul cervello; emisferi e funzioni, midollo spinale e nervi periferici. Cenni sui nervi cranici. Istologia • Contenuti La cellula come unità morfofunzionale tecniche di laboratorio biomedico del protoplasma. Gli organismi mono- e pluricellulari. Livelli gerarchici di aggregazione: cellula, tessuto, organo, apparato e organismo. Le cellule procariotiche e le cellule eucariotiche. Le unità di misura microscopica. Immagine e limiti di risoluzione di: occhio, microscopio ottico, microscopio elettronico. I diversi tipi di microscopio ottico e di microscopio elettronico. Le fasi di allestimento del vetrino in microscopia ottica. Le fasi di preparazione del retino in microscopia elettronica. Interpretazione delle sezioni in microscopia ottica ed in microscopia elettronica. I coloranti istologici e i mezzi di contrasto per microscopia elettronica. L’immagine tridimensionale in microscopia elettronica a scansione e in microscopia elettronica a trasmissione dopo crio-frattura e replica. L’istochimica. La istoautoradiografia. La istochimica enzimatica. La immunoistochimica. La ibridazione in situ. Caratteri strutturali e ultrastrutturali della cellula e degli organuli cellulari; la membrana plasmatica, il nucleo, i ribosomi, il sistema di membrane della cellula, i mitocondri, il citoscheletro. Le specializzazione della superficie apicale e basale della cellula. Le giunzioni intercellulari. Il ciclo vitale della cellula. La differenziazione cellulare. Definizione e classificazione dei tessuti. Integrazione dei tessuti negli organi. Organi cavi e organi parenchimatosi. Le cavità del corpo. Le mucose. Le sierose. La cute. Tessuto epiteliale: caratteristiche generali. Epiteli di rivestimento: caratteri citologici; classificazione e distribuzione anatomica, epitelio pavimentoso semplice, mesotelio, endotelio, epitelio cubico semplice, epitelio batiprismatico semplice, epitelio batiprismatico pseudostratificato, epiteli prismatico e batiprismatico com- tecniche di laboratorio biomedico posto, epitelio pavimentoso composto, la epidermide, epitelio di transizione. Epiteli ghiandolari: tipologia e caratterizzazione di ghiandole esocrine e ghiandole endocrine. Le ghiandole esocrine: caratteri citologici, classificazione e struttura; distribuzione anatomica delle principali ghiandole esocrine; ghiandole unicellulari, ghiandole tubulari semplici, ghiandole tubulari ramificate, ghiandole alveolari ramificate, ghiandole tubulari composte, ghiandole alveolari composte, ghiandole tubulo-alveolari composte; i tipi di secrezione. Il nefrone. Il lobulo epatico. Le ghiandole endocrine: caratteri citologici, cenni su ormoni ed organi bersaglio, organizzazione strutturale e riferimenti anatomici; la ipofisi: neuroipofisi e adenoipofisi, connessioni con l’ipotalamo; le ghiandole interstiziali del testicolo e dell’ovaio, cenni su ovulazione, corpo luteo e ciclo mestruale; l’epifisi; la tiroide, le paratiroidi; le isole del Langerhans; le ghiandole surrenali. Tessuto connettivo: caratteristiche generali, funzioni; le componenti della matrice extracellulare, la componente cellulare. Il tessuto connettivo propriamente detto: i tipi cellulari; la matrice extracellulare; classificazione, distribuzione anatomica dei diversi tipi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Il tessuto cartilagineo: i tipi cellulari; la matrice cartilaginea; classificazione e distribuzione anatomica delle cartilagini. Tessuto osseo: caratteristiche e distribuzione dell’osso compatto e dell’osso trabecolare; i tipi cellulari; la matrice ossea; i tipi di ossificazione; il rimaneggiamento e il rimodellamento osseo. Sangue e linfa: le cellule circolanti; il plasma; il siero; origine degli elementi del sangue, tessuto emopoietico; midollo rosso e midollo giallo; i tessuti linfoidi, con riferimenti anatomici. Tessuto nervoso: generalità; caratteristiche 383 morfologiche, strutturali e ultrastrutturali del neurone; architettura ultrastrutturale dell’assone e della guaina mielinica e cenni istofisiologici; le sinapsi nervose e neuro-muscolari e cenni istofisiologici; classificazione istologica e funzionale dei neuroni, con riferimenti anatomici. Le cellule della neuroglia. La sostanza bianca e la sostanza grigia del nevrasse. La struttura dei nervi periferici. Istogenesi; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Tessuto muscolare: generalità, istogenesi; Il tessuto muscolare striato scheletrico; tipi cellulari; caratteri strutturali e ultrastrutturali della fibra muscolare striata scheletrica; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Il tessuto muscolare striato cardiaco; caratteri ultrastrutturali della fibra muscolare striata cardiaca; tipo di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Il tessuto muscolare liscio; caratteri ultrastrutturali della fibrocellula; tipi di innervazione e cenni istofisiologici; rigenerabilità e invecchiamento tissutali. Fisiologia • Obiettivi specifici Dare allo studente una visione d’insieme del funzionamento dei sistemi integrati dell’organismo e dei principi di neurofisiologia. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Buona conoscenza di Statistica medica, Fisica e Biofisica medica, Chimica e Propedeutica biochimica, Istologia e Anatomia umana, secondo i programmi dei relativi corsi. • Contenuti Introduzione generale. Sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria. 384 Cuore e circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG (cenni); gettata cardiaca; pressione arteriosa, venosa, capillare; meccanismi di regolazione di gettata e pressione (cenni); produzione e riassorbimento del liquido interstiziale; sistema linfatico; circolazione fetale; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio (cenni). Respirazione: composizione e pressione dell’atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare; ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue. Respirazione: regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione (cenni). Rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; circolo renale; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell’acqua; ADH; regolazione renale del pH. Termoregolazione: temperatura corporea; produzione e dispersione del calore; centri termoregolatori; febbre. Muscolo e lavoro muscolare: contrazione muscolare; fonti energetiche del lavoro muscolare; massimo consumo energetico. Sistema nervoso e organi di senso: potenziale di membrana e potenziale d’azione; meccanismi della trasmissione sinaptica chimica; sistema somestesico: recettori periferici e vie centrali; corteccia somatosensoriale primaria. Dolore e sistema nocicettivo: meccanismi periferici e vie centrali; sistemi antinocicettivi endogeni. Sistema visivo: mezzi ottici dell’occhio; vie e riflessi visivi; corteccia visiva primaria. Sistema uditivo: caratteristiche dei suoni; struttura e funzione dell’orecchio interno; vie uditive centrali. Organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi motori: generalità; riflessi spinali; mecca- tecniche di laboratorio biomedico nismi di controllo posturale; corteccia motoria primaria; centri del linguaggio; EEG; ciclo sonno-sveglia. • Modalità di svolgimento Lezioni ex cathedra. • Bibliografia G. Alloatti, G. Antonutto, R. Bottinelli, A. Cevese, F. Conti et al., Fisiologia dell’uomo, Edi Ermes. CORSO INTEGRATO DI BIOCHIMICA E BIOCHIMICA CLINICA E GENETICA GENERALE Settori scientifico-disciplinari: BIO/10 Biochimica, BIO/12 Biochimica clinica, MED/03 Genetica Medica Biochimica • Obiettivi specifici Comprensione del rapporto tra struttura e attività delle macromolecole di interesse biologico-medico e dei meccanismi fondamentali dei processi biologici a livello molecolare, con particolare riguardo ai processi metabolici e alla loro integrazione nell’organismo, nonché alla loro rilevanza clinica. • Contenuti Biochimica Strutturale Le proteine: proprietà principali (solubilità, idrolisi, ecc). Organizzazione strutturale (struttura primaria, secondaria, terziaria, quaternaria). Le proteine globulari. Le proteine fibrose: es. collagene. Mioglobina ed Emoglobina. Gli enzimi. Catalisi enzimatica. Cinetica enzimatica. Biochimica Metabolica Concetti introduttivi sui cicli metabolici. Bilancio energetico. Le reazioni di ossido riduzione (i coenzimi, NADH e NADPH, acido folico). tecniche di laboratorio biomedico Metabolismo dei Glucidi Glicolisi. Gluconeogenesi. Ciclo di Krebs. Ciclo dei pentoso fosfati. Metabolismo del glicogeno: glicogenosintesi e glicogenolisi, regolazione della glicemia (cenni sulla insulino resistenza e diabete). Metabolismo dell’acido glucuronico, fruttosio, galattosio. Metabolismo dei Lipidi Lipoproteine plasmatiche. Beta-ossidazione degli acidi grassi. Metabolismo dei corpi chetonici. Metabolismo dei trigliceridi e del colesterolo. Biosintesi degli acidi grassi (lipogenesi e biosintesi de novo). Metabolismo degli Ammono Acidi Catabolismo degli ammino acidi. Ciclo dell’urea. Metabolismo dei singoli ammino acidi (in particolare fenilalanina e tirosina vedi associazione con difetti congeniti, triptofano, creatina e fosfocreatina) Metabolismo dei Nucleotidi Biosintesi dei nucleotidi Catabolismo dei nucleotidi. Alterazioni del metabolismo dell’acido urico. • Bibliografia N. Siliprandi e G. Tettamanti, Biochimica Medica, Piccin. Bibliografia di consultazione: A. L. Lehninger, D. L. Nelson, M. M. Cox, Introduzione alla Biochimica, Zanichelli. L. Stryer, Biochimica, Zanichelli. Biochimica clinica • Obiettivi specifici Obiettivo del corso di Biochimica Clinica è quello di fornire allo studente le conoscenze necessarie per riconoscere le alterazioni biochimiche e gli esami di laboratorio associati ai disordini ematologici, nutrizionali, di equilibrio idro-elettrolitico ed acido-base. • Elementi conoscitivi richiesti allo studente Gli elementi conoscitivi che lo studente 385 deve possedere per la comprensione del corso di Biochimica Clinica sono le conoscenze di chimica e biologia del I semestre. • Contenuti Ruolo, limiti e finalità della Biochimica Clinica. Aspetti analitico-metodologici e aspetti clinico-diagnostici. Principi di base della diagnostica di laboratorio. Perché e come usare i tests di laboratorio. Principali test di funzionalità e per la valutazione di stati fisiopatologici. Esami biochimici più comuni. Attività enzimatiche nel siero. Albumina e frazione globulinica. Come eseguire e conservare i prelievi. Principali errori di prelievo. Interpretazione del referto di laboratorio. Qualità delle misure di laboratorio. Precisione ed accuratezza. Sensibilità e specificità. Intervalli di riferimento. Parametri fondamentali compresi nell’emogramma. Definizione e modalità di valutazione di: ematocrito, numero di eritrociti, emoglobina, MCV, MCH, MCHC, RDW e conteggio reticolociti. Come si calcolano MCH ed MCHC. Intervalli di riferimento. Parametri di laboratorio per le anemie. Anemie micro, macro-, e normocitiche. Anormalità morfologiche dei globuli rossi. Distribuzione e funzione del ferro nell’organismo. Necessità di ferro a seconda del sesso, età, gravidanza ed allattamento, diversità dei valori di riferimento. Parametri di valutazione della carenza di ferro, modalità di analisi ed intervalli di riferimento di: sideremia, transferrina, ferritina, recettore solubile della transferrina, protoporfine libere. Casi clinici es. parametri biochimici prima e dopo terapia. Valori di riferimento dei livelli delle diverse emoglobine dall’embrione all’età adulta. Parametri diagnostici delle emoglobinopatie qualitative e quantitative. Mutazioni 386 puntiformi HbS, HbC, HbD e HbE. Corpi di Heinz. Talassemie. Criteri diagnostici per le alfa e beta talassemie. HbH e Hb di Bart. Reperti di laboratorio delle beta talassemie negli omozigoti e negli eterozigoti. Come differenziare il deficit di ferro dalle talassemie. Casi clinici di anemie microcitiche. Analisi elettroforetiche a diversi pH delle emoglobine a scopo diagnostico. Parametri diagnostici delle anemie emolitiche. Anemie emolitiche da difetti della membrana eritrocitaria: sferocitosi ed ellittocitosi ereditaria. Test di fragilità osmotica. Anemie da alterazioni di enzimi eritrocitari: deficit di PK e G6PD. Test di autoemolisi. Test diagnostici specifici per il deficit di G6PD. Deficit di glutatione. Indicatori sierici di emolisi intravascolare: emoglobina libera, deplezione di aptoglobina e di emopessina, presenza di mataemalbumina, isoenzimi di LDH. Criteri diagnostici per distinguere l’ittero dovuto a emolisi. Parametri diagnostici delle anemie da ridotta produzione di eritrociti. Anemie macrocitiche e megaloblastiche. Carenza di vitamina B12 e folati specialmente in gravidanza. Schema riassuntivo dei vari tipi di anemia e casi clinici. Parametri di laboratorio per il monitoraggio del bilancio idro-elettrolitico. Compartimenti di fluido corporeo. Bilancio dell’acqua. Produzione di ormone antidiuretico. Bilancio del sodio: ipo- e ipersodiemie. Ruolo dell’aldosterone. Determinazione del sodio nel siero, intervalli di riferimento e di allarme. Reazioni dell’organismo alla deplezione di sodio e acqua. Uso dei parametri del laboratorio biomedico per la valutazione della iponatremia con o senza variazioni del volume del fluido extracellulare. Gap osmolale: differenza fra osmolalità misurata e calcolata. Differenza fra osmolalità e tonicità, come valutare il rischio di edema o tecniche di laboratorio biomedico raggrinzimento cerebrale. Tonicità delle principali soluzioni endovena. Formule per il calcolo della quantità delle soluzioni endovenose da impiegare per correggere la iponatremia. Uso dei parametri del laboratorio biomedico per la valutazione della iponatremia con o senza ipotonicità. Casi clinici di iponatremia, valutazione del rischio di edema cerebrale. Metodi diagnostici e cause di ipernatremia. Valutazione della efficacia del trattamento endovena di soluzioni ipotoniche. Casi clinici di ipernatremia, valutazione del rischio di raggrinzimento cerebrale. Bilancio del potassio: ipo- e iperpotassiemie. Determinazione della concentrazione di potassio, modalità di prelievo del siero o plasma, possibili errori preanalitici, intervalli di riferimento e di allarme. Parametri di laboratorio per il monitoraggio dell’equilibrio acido-base. Concentrazioni normali e di allarme dello ione H+. Il tampone bicarbonato nel siero. Come si ricava l’espressione [H + ] = K PCO2/[HCO3-]. Come prevedere le modalità di compensazione renale e respiratoria dei disordini acido-base. Acidosi, alcalosi, acidemia e alcalemia. Definizione di acidosi ed alcalosi metaboliche e respiratorie. Intervalli di normalità e di allarme per [H+], PCO2 e [HCO3-]. Acidosi metaboliche ad alto e basso anion gap. Esempi di profili biochimici nel sangue venoso ed arterioso di pazienti con acidosi metaboliche. Alcalosi metaboliche responsive e resistenti alla salina. Ipokaliemia da redistribuzione associata alla alcalosi metabolica. Formule per valutare l’appropriatezza dei meccanismi di compensazione respiratoria. Trattamento della deplezione in volume. Casi clinici di disordini acido-base metabolici. Disordini acidobase respiratori. Acidosi respiratoria acuta e cronica. Alcalosi respiratoria acuta e cronica. Compensazione renale dei disordini acido-base respiratori. Casi tecniche di laboratorio biomedico clinici di disordini acido-base respiratori. Casi clinici di disordini idro-elettrolitici ed acido-base. • Modalità di svolgimento Lezioni accademiche ed esercizi in aula. • Bibliografia G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo, C. Milani, Medicina di Laboratorio, McGraw-Hill. Alla fine del corso saranno messe a disposizione degli studenti le fotocopie dei lucidi relativi alle lezioni. Genetica Medica • Obiettivi specifici Obiettivo del corso di Genetica Medica è quello di fornire allo studente le conoscenze di base della Genetica generale ed in particolare le sue applicazioni allo studio dei caratteri ereditari nell’uomo in campo Biomedico. • Contenuti Fenotipo e Genotipo. Teoria cromosomica dell’ereditarietà. Struttura dei cromosomi. Organismi apolidi e diploidi. Cellule somatiche e germinali. Mitosi e Meiosi. Leggi di Mendel. Reincrocio. Test di complementazione. Rapporti mendeliani atipici: - codominanza; - dominanza incompleta; - epistasi. Organizzazione del genoma umano e struttura della cromatina. Il Gene: - struttura e funzione; - alleli multipli e polimorfismi; - dominanza e recessività; - associazione e ricombinazione genica; - mappe genetiche, mappe fisiche e loro potere di risoluzione; - tecniche di localizzazione di un gene su di un cromosoma; - tecniche di assegnazione dell’ordine dei geni su di un cromosoma; - geni X- linked; 387 - inattivazione del cromosoma X. Mutazioni cromosomiche: - alterazione del numero di autosomi e cromosomi sessuali. Meccanismi e fenotipi patologici dell’uomo; - inversioni, traslocazioni, delezioni e riarrangiamenti cromosomici nell’uomo. Mutazioni geniche: - tipi di mutazione di un singolo gene e loro effetti quantitativi e qualitativi sul prodotto proteico finale. Tecniche di analisi delle mutazioni cromosomiche (cenni). Tecniche di analisi delle mutazioni geniche (cenni). Alberi genealogici: - eredità autosomica dominante ed autosomica recessiva; - eredità X-linked dominante ed X-linked recessiva; - interpretazione degli alberi genealogici. Analisi di linkage (cenni). Diagnosi prenatale. Genetica di popolazioni (cenni). • Bibliografia B. Alberts, L’essenziale di biologia molecolare della cellula, Zanichelli. Cooper, La cellula. Un approccio molecolare, Zanichelli. Kaplan, Delpech, Biologia molecolare e medicina, Gnocchi. B. Dallapiccola, G. Novelli, Genetica medica essenziale, Phoenix editrice. CORSO INTEGRATO DI MICROBIOLOGIA, IMMUNOLOGIA E FLOGOSI Settori scientifico-disciplinari: MED/07 Microbiologia generale, MED/04 Immunochimica, MED/04 Flogosi, MED/46 Scienze tecniche di microbiologia • Obiettivi generali del corso Il corso si propone di fornire allo studen- 388 te una visione integrata dei fenomeni biologici alla base delle interazioni tra microrganismi patogeni e l’uomo. Le interazioni ospite – parassita costituiscono un importante capitolo di studio nella formazione del personale sanitario, sia per la conoscenza dei meccanismi del processo infettivo, sia per le loro implicazioni sullo stato di salute dell’uomo. La natura reciproca di queste interazioni richiede lo studio combinato delle caratteristiche dei microrganismi, delle tecniche utilizzate per il loro isolamento ed identificazione a fini diagnostici e delle difese dell’ospite. Microbiologia generale • Obiettivi specifici Fornire allo studente: - le basi culturali per la comprensione del mondo microbico (batteri, virus, miceti, protozoi, elminti, macroparassiti, prioni) e le relazioni ospite/uomo – microorganismo; - l’inquadramento generale aggiornato dei principali microrganismi di interesse medico, con particolare approfondimento del settore batteriologia; - le competenze tecniche ed operative specifiche della microbiologia diagnostica dall’idoneità di prelievo, principi e modalità di indagine laboratoristiche, interpretazione dei risultati, controlli di qualità, sino all’elaborazione del referto clinico; approfondimento del settore batteriologia (Batteriologia sistematica e diagnostica); - la conoscenza delle basi microbiologiche, principi e metodi di prevenzione e difesa contro le infezioni (disinfezione, sterilizzazione, antibiotici) e meccanismi di resistenza dei microrganismi. • Contenuti Il microbiota residente nell’ospite uomo: composizione, ruolo proteggente e potenziale di aggressione. tecniche di laboratorio biomedico Modalità di trasmissione delle infezioni: via aerea, alimentare, oro-fecale, sessuale, materno-fetale, transcutanea, infezioni di origine endogena, infezioni ospedaliere. Batteriologia sistematica - i principali gruppi di batteri di interesse medico: Gram-positivi, Gram-negativi, batteri aerobi ed anaerobi, micoplasmi, Chlamydiae, Rickettsiae, micobatteri, spirochete; caratteristiche strutturali, biochimiche e nutrizionali. Fondamenti di genetica batterica: significato dei meccanismi di variabilità e trasferimento dell’informazione genetica; i plasmidi e la resistenza agli antibiotici. Caratteristiche generali dei virus animali: inquadramento, principali gruppi/famiglie, ciclo di infezione e di replicazione virale, virus oncogeni a RNA e DNA. I principali gruppi di virus animali di interesse medico: virus pneumotropi, neurotropi, epatotropi, Herpesiviridae, Papillomavirus, virus a tropismo enterico, virus di interesse pediatrico e maternofetale. Interazioni microrganismo-ospite: principali fattori di patogenicità/virulenza ed evoluzione a malattia infettiva ad etiologia batterica e virale. Principi e metodologie di diagnostica batteriologica di tipo diretto, indiretto, biologia molecolare. Principi e metodologie applicati all’iter di microbiologia diagnostica: modalità di prelievo, criteri di idoneità del campione clinico, applicazione di tecniche adeguate al quadro/quesito clinico, criteri di refertazione. Modalità di disinfezione e di sterilizzazione, principali classi di farmaci attivi contro i gruppi di microrganismi patogeni: molecole ad attività anti-batterica ed antivirale. Principi e metodi di esecuzione e refertazione di antibiogramma, e di antivirogramma. tecniche di laboratorio biomedico Scienze tecniche di microbiologia • Obiettivi specifici Fornire allo studente: - le conoscenze per orientarsi in un laboratorio di microbiologia e per lavorare in sicurezza utilizzando correttamente la strumentazione di base; - la capacità di distinguere i diversi materiali biologici e di verificarne l’idoneità, nonché di utilizzare correttamente i principali terreni di coltura; - la conoscenza delle principali procedure di indagine microbiologica e del significato del referto risultante. • Contenuti Introduzione al laboratorio di Microbiologia. Lavorare in sicurezza in Microbiologia. Strumenti di uso quotidiano ed apparecchiature in Microbiologia. Pulizia, disinfezione e sterilizzazione. Il microscopio in Microbiologia. Colorazioni in generale. Colorazione di Gram e di Ziehl Neelsen. Terreni di coltura: generalità, componenti, preparazione, conservazione, tecniche di semina. Procedure di indagine microbiologica su diversi materiali: flora respiratoria, urine e feci, sangue e liquor, materiali vari. Prove biochimiche e altre tecniche di identificazione batterica. Tecniche di esecuzione dell’Antibiogramma e sua importanza. Immunochimica • Obiettivi specifici Fornire allo studente le basi per la comprensione dell’organizzazione del sistema immunitario, delle componenti cellulari e molecolari che caratterizzano il riconoscimento dell’antigene e la risposta immune. • Contenuti Caratteristiche del sistema immunitario e sue componenti. 389 Immunità innata e immunità acquisita. Caratteristiche della risposta immunitaria: risposte umorali e cellulo-mediate. Riconoscimento dei markers molecolari dei microrganismi patogeni. Generazione delle diversità e specificità linfocitaria B e T. Generazione di cellule memoria e differenza tra risposte primarie e secondarie. Concetti generali di immunoprofilassi. Formula leucocitaria ed emopoiesi. Morfologia, marcatori fenotipici e caratteristiche funzionali delle: i) cellule dell’immunità aspecifica: granulociti e macrofagi; ii) cellule della immunità specifica: linfociti T e B e loro sottopopolazioni. Gli organi linfoidi primari (midollo osseo e timo) e secondari: milza, linfonodi, organi linfoidi associati alle mucose, altri tessuti linfatici. Citochine e chemochine. Ricircolo e distribuzione delle cellule immunitarie. Descrizione delle HEV. Le molecole di adesione e il loro ruolo nel processo di stravaso dei leucociti. Homing linfocitario. Antigeni ed immunogeni. Apteni e adiuvanti. Caratteristiche degli antigeni e loro classificazione Epitopi T e B. Struttura e funzione degli anticorpi. Definizione di isotipo, allotipo e idiotipo. Interazioni antigene/anticorpo: reazioni di precipitazione, agglutinazione e crossreattivtà. Organizzazione dei geni delle immunoglobuline. Ricombinazione somatica e generazione della diversità anticorpale. Maturazione dei linfociti B. Il complemento. Flogosi • Obiettivi specifici Fornire allo studente: le conoscenze sulle cause del processo infiammatorio e le sue principali conseguenze per la salute dell’uomo; 390 le basi per la comprensione dei meccanismi cellulari e molecolari dell’infiammazione; le basi per la comprensione del ruolo protettivo, di innesco della risposta immunitaria e dei processi di riparo dell’infiammazione. • Contenuti La flogosi le difese dalle infezioni: generalità, fenomenologia ed effetti clinici. Meccanismi di innesco del processi infiammatorio: ruolo del danno e delle molecole di origine microbica (PAMPS microbici). L’infiammazione acuta: fenomeni vascolari (il microcircolo e la formazione dell’essudato); eventi cellulari (i tipi cellulari dell’infiammazione acuta, meccanismi di richiamo al sito infiammatorio, attivazione cellulare e funzioni effettrici). Mediatori chimici dell’infiammazione: sintesi, natura, effetti locali e sistemici; ruolo delle tossine batteriche nell’infiammazione. Esiti dell’infiammazione acuta: risoluzione completa; la ferita e la guarigione per sostituzione; formazione di un ascesso. Infiammazione cronica: caratteristiche, evoluzione e meccanismi tissutali; la tubercolosi e la formazione del granuloma. Fenomeni centrali dell’infiammazione: termogenesi, termodispersione e termoregolazione; la febbre (ruolo e meccanismi di azione dei pirogeni endogeni ed esogeni; trattamenti farmacologici); lo shock settico. • Bibliografia Abbas, Lichtman, Pober, Immunologia cellulare e molecolare, IV ed., Piccin, Padova. Mims, Playfair, Roitt, Wakelin, Williams, Medical Microbiology, Mosby Intl., London, UK. Murray, Rosenthal, Kobayashi, Pfaller, Microbiologia, Ed. Edises. tecniche di laboratorio biomedico Robbins, Cotran, Le basi patologiche delle malattie, VI ed., Piccin, Padova, solo cap. 3 – Infiammazione acuta e cronica. Schaechter, Medoff, Eisenstein, Microbiologia medica, Ed. Ambrosiana. Per la parte di Microbiologia, le dispense delle lezioni a cura del docente. Testi per consultazione Isenberg, Clinical Microbiology Procedures Handbook, Ed. American Society of Microbiology , USA. Murray, Baron et al., Manual of Clinical Microbiology , VIII ed, ASM Press, Washington, D.C., USA. CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA GENERALE Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Patologia generale, MED/04 Patologia molecolare, MED/04 Oncologia, MED/04 Patologia cellulare, MED/46 Scienze tecniche di medicina di laboratorio Patologia generale • Obiettivi specifici Comprensione delle alterazioni indotte negli organismi viventi dagli stimoli lesivi e delle risposte dell’organismo al danno. • Contenuti Introduzione allo studio della Patologia generale; studio del processo patologico: eziologia e patogenesi. Principali agenti eziologici nella patologia umana. Danno da radiazioni: natura delle radiazioni e unità di misura della dose; effetti biologici delle radiazioni ionizzanti a livello molecolare, cellulare e dell’intero organismo. Danno da agenti fisici: elettricità e calore; ustioni, effetti locali e sistemici; congelamento. Danno da agenti chimici: relazione doserisposta; dose letale 50; esposizione, tecniche di laboratorio biomedico assorbimento distribuzione metabolismo ed escrezione degli agenti chimici. Risposte da stress al danno: degenerazione idropica e grassa; adattamenti cellulari della crescita e differenziamento (atrofia, ipertrofia, iperplasia, metaplasia) e necrosi cellulare. Fenomeni vascolari associati al danno ai tessuti: edema, iperemia e congestione, emorragia, trombosi, embolia, infarto e shock (collasso cardiocircolatorio). Patologia genetica: i fattori genetici della malattia. Alterazioni cromosomiche, malattie monogeniche ed eredità multifattoriale. Nutrizione e patologia: apporto calorico e nutrizionale della dieta; oligoelementi, vitamine e patologie da carenza; malnutrizione (marasma e Kwashiorkor) ed obesità. • Bibliografia G.M. Pontieri, Patologia e Fisiopatologia Generale. Per i corsi di laurea in professioni sanitarie, Piccin. R.S. Cotran, V. Kumar, S.L. Robbins, Le basi patologiche delle malattie, vol. I-II, Piccin. Patologia molecolare • Contenuti Patologia molecolare dei lisosomi; malattie da alterata sintesi e trasporto degli enzimi lisosomiali e difetto molecolare nella malattia a cellule con inclusi (I-cell disease). Patologia del metabolismo. Il metabolismo, concetti generali: le reti metaboliche, coordinamento delle reti metaboliche. Il mantenimento dell’equilibrio metabolico. Fattori ambientali e fattori genetici. Malattie causate da difetti di un singolo gene ad eredità mendeliana. Le basi biochimiche delle anomalie monogenetiche. Il concetto di pleiotropismo. 391 Il metabolismo proteico, considerazioni generali sul metabolismo delle proteine. Alterazioni del metabolismo di Amminoacidi specifici. Metodi impiegati per la diagnosi e lo screening della popolazione (screening prenatale). Alterazioni del trasporto degli amminoacidi. Modelli di patologie molecolari delle proteine. La patologia molecolare dell’emoglobina: le emoglobinopatie: le varianti delle emoglobina nelle diverse forme, ereditarietà, classificazione e caratteristiche morfologiche e funzionali degli eritrociti; le talassemie (classificazione, ereditarietà, caratteristiche molecolari delle differenti forme). La patologia molecolare dell’Alzheimer. La patologia molecolare delle malattie da prioni. Il metabolismo dell’EME e le emocromatosi. Alterazioni del metabolismo purinico e pirimidinico. La basi azotate puriniche. Generalità sul metabolismo delle basi azotate puriniche nell’uomo. La sintesi de novo. La via di interconversione e recupero delle basi puriniche. La regolazione nella biosintesi e recupero delle basi puriniche. Il ruolo della ipoxantina-guaninafosforibosiltransferasi. Le iperuricemie. Patogenesi della iperuricemia. La gotta. L’attacco acuto. La sindrome di Lesch-Nyhan. Le modalità di trasmissione genetica delle iperuricemie. Le basi azotate pirimidiniche. Generalità sul metabolismo delle basi azotate pirimidiniche nell’uomo. La sintesi de novo. La via di interconversione e riutilizzazione delle basi pirimidiniche. I deficit enzimatici, i disordini metabolici associati e le modalità di trasmissione 392 genetica. La oroticoaciduria ereditaria tipo 1 e tipo 2. Alterazioni del metabolismo degli zuccheri. Concetti generali sul metabolismo degli zuccheri. classificazione delle forme di alterata tolleranza al glucosio. Il diabete mellito. Classificazione: - il diabete di tipo 1: eziologia e patogenesi. Fenomei autoimmuni nel diabete di tipo 1. - il diabete di tipo 2: eziologia e patogenesi. L’insulino-resistenza: cause e meccanismi molecolari. La secrezione insulinica nel diabete di tipo 2. - patogenesi delle complicanze croniche del diabete mellito. La retinopatia, la nefropatia, la neuropatia, l’arteriosclerosi accelerata; - patogenesi delle complicanze acute del diabete mellito. La chetoacidosi diabetica. Il coma diabetico; - patogenesi e significato fisiopatologico dell’intolleranza al glucosio; - sindromi genetiche di estrema insulinoresistenza; - l’insulino-resistenza in condizioni di normotollerante; l’insulino-resistenza nell’ipertensione arteriosa sistemica e nell’obesità; - il diabete sperimentale. Modelli animali di diabete di tipo 1 e 2. Alterazioni del metabolismo dei Lipidi e delle Lipoproteine. Concetti generali: Organizzazione strutturale, composizione e classificazione delle Lipoproteine del plasma (Chilomicroni, VLDL, LDL, HDL). Proprietà chimico-fisiche delle classi principali di lipoproteine. Le apolipoproteine: Caratteristiche chimico-fisiche, distribuzione fra le lipoproteine, ed attivita biologica. Gli enzimi fondamentali per il trasporto ed il metabolismo dei lipidi. Metabolismo delle Lipoproteine: biosintesi e catabolismo delle lipoproteine contenenti Apo B (origine e destino metabo- tecniche di laboratorio biomedico lico dei chilomicroni e delle VLDL). Origine e maturazione delle lipoproteine ad alta densità (HDL) e trasporto inverso del colesterolo. Il complesso per il trasporto degli esteri del colesterolo. Definizione e classificazione delle iperlipidemie: iperlipidemie esogene, endogene e miste. Ipercolesterolemie semplici e combinate. Iperlipidemie da remnants (b-VLDL). L’ipercolesterolemia familiare: La biosintesi del colesterolo ed il ruolo dell’enzima 3-idrossi-3-metilglutaril Coenzima A (HMG CoA) riduttasi. Patogenesi a livello cellulare: La via del recettore delle LDL e gli effetti regolatori legati a questa via. Tappe biochimiche e componenti sub cellulari. Struttura del recettore per le LDL. Mutazioni del recettore per le LDL ed alterazioni strutturali e funzionali che ne conseguono. Le basi molecolari della terapia. Iperlipoproteinemia da lipoproteine discoidali. Alterazioni monogeniche delle lipoproteine: alterazioni delle apolipoproteine (Apo A1, Apo B, Apo CII, Apo E). Alterazioni enzimatiche (lipoproteina lipasi, lipasi epatica, lecitina-colesterolo acil transferasi). Alterazioni dei recettori per le LDL. Alterazioni della biosintesi e della secrezione delle lipoproteine contenenti l’Apo B: Identificazione di forme multiple di Apo B e descrizione dei meccanismi molecolari che ne determinano l’origine. L’abetalipoproteinemia e l’ipobetalipoproteinemia. La lipoproteina Lp(a): caratteristiche molecolari, distribuzione e rilevanza nella cardiopatia ischemica. Difetto congenito di lipoproteina lipasi ed altre cause di iperchilomicronemia. Struttura e funzione della lipoproteina lipasi. Difetto di lipoproteina lipasi. Difetto di apolipoproteina CII. Difetto congenito di lecitina colesterolo acil trasferasi (LCAT). 393 tecniche di laboratorio biomedico Disbetalipoproteinemia (Tipo III): il ruolo della Apo E nel metabolismo delle lipoproteine. Caratteristiche biochimiche: l’analisi elettroforetica ed all’ultracentrifuga (larga banda, accumulo di bVLDL). Genetica dell’Apo E e rapporto struttura funzione. Le basi molecolari del polimorfismo dell’Apo E. Difetti congeniti del metabolismo delle lipoproteine ad alta densità: difetto di Apo A I. Mutazioni dell’Apo A I (Apo A I Milano, Apo A I Marburg etc.). La malattia di Tangier. Le Patologie molecolari poligeniche e multifattoriali: il modello dell’aterosclerosi. Patogenesi dell’arteriosclerosi: definizione e classificazione. I fattori di rischio: sesso, ipertensione, ipercolesterolemia, fumo di sigaretta, diabete. Aterosclerosi: le lesioni e la genesi dell’ateroma. Risposta al danno cellulare ed aterogenesi. Le cellule coinvolte: l’endotelio, i monociti/macrofagi, le cellule muscolari lisce, le piastrine. Il ruolo dei fattori di crescita e delle citochine. Le interazioni cellulari. I macrofagi e l’ateroma; i recettori per le lipoproteine ossidate: caratteristiche strutturali dei due tipi descritti. Oncologia • Obiettivi specifici Fornire allo studente gli elementi conoscitivi di base che lo rendano capace di comprendere in maniera critica i meccanismi patogenetici della crescita neoplastica. • Contenuti Proliferazione cellulare normale e patologica. Il concetto di trasformazione cellulare. Classificazione e nomenclatura delle neoplasie. La progressione tumorale e la formazione delle metastasi. Biologia molecolare delle neoplasie: il genotipo neoplastico. Fenotipo neoplastico: concetti generali e principi di citometria a flusso. Principi di immunologia delle neoplasie e immunoterapia. Diffusione dei tumori, invasività e metastatizzazione. • Modalità di svolgimento Lezioni ex cathedra. • Bibliografia R.S. Cotran, V. Kumar, S.L. Robbins, Le basi patologiche delle malattie, vol I-II, Piccin. Patologia cellulare • Contenuti Introduzione alla Patologia Cellulare. Adattamento cellulare fisiologico e patologico: terminologia ed esempi; rigenerazione, ipertrofia, iperplasia, ipotrofia, atrofia, metaplasia, modulazione, attivazione. Accumuli intracellulari: liquidi, lipidi, glicogeno, pigmenti. Patologia degli organelli: membrane, mitocondri, reticolo, Golgi, lisosomi, perossisomi, citoscheletro, nucleo. Patologie della matrice extracellulare e difetti proteici (collageno, elastina, amiloide). Cenni di calcificazione patologica. Meccanismi del danno cellulare (ROS, ischemia, riperfusione, Heat-shock), processi degenerativi cellulari, invecchiamento, apoptosi e morte. • Bibliografia Majano, Joris, Cellule, tessuti e malattia, Editrice Ambrosiana. Pontieri, Russo, Frati, Patologia generale, Piccin. Scienze tecniche di medicina di laboratorio • Obiettivi specifici Scopo del Corso è fare acquisire allo stu- 394 dente le conoscenze delle tecniche e delle tecnologie strumentali di uso corrente nel laboratorio di Patologia Generale, inoltre lo studente dovrà essere in grado di identificazione i principali test analitici. • Contenuti Principi delle tecniche analitiche impiegate in laboratorio: - tecniche Spettroscopiche (Turbidimetria, Nefelometria, Fotometria, Fluorimetria, Spettroscopia, Fotometria, Luminescenza, Rifrattometria); - tecniche di Separazione (Cromatografia, Elettroforesi, cenni sulle tecniche di separazione più avanzate); - tecniche Elettrochimiche; - tecniche Immunochimiche; - tecniche e metodi Radioimmunologici; - tecniche Ematologiche. Aspetti generali di automazione di laboratorio dal campionamento alla fase di refertazione: - automazione a Flusso continuo: sistemi a flusso continuo; - automazione a Flusso discreto (discontinuo): sistemi centrifughi; - automazione contemporanea: aut. Preanalitica, aut. Analitica di Chimica clinica, Ematologia, Analisi urine, dosaggi Immunologici, Elettroforesi, etc.; - P.O.C.T. tecniche di laboratorio biomedico di Laboratorio, vol. I Biochimica Clinica Generale, Piccin, Padova, 1993. L. Spandrio, Biochimica Clinica, Ed. Sorbona, Milano, 1989. CORSO INTEGRATO DI ORGANIZZAZIONE DI LABORATORIO Settori scientifico-disciplinari: MED/05 Patologia clinica, MED/46 Organizzazione di laboratorio, SECS-P/10 Organizzazione aziendale, M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni Patologia clinica • Contenuti Finalità e modalità di richiesta delle indagini di laboratorio. Il referto di laboratorio. Variabilità della misura, variabilità analitica e biologica, traguardi analitici, variabilità preanalitica. Valori di riferimento, valore diagnostico degli esami di laboratorio: sensibilità, specificità, valore predittivo. Automazione analitica e gestionale. Organizzazione del laboratorio: laboratorio centrale, laboratorio d’urgenza, decentralizzazione. Controlli di qualità intra ed interlaboratorio. • Modalità di svolgimento Il corso sarà tenuto sottoforma di lezioni accademiche con l’ausilio di tecniche interattive ed esercitazioni usufruendo anche del Laboratorio Didattico situato presso la sede del corso di laurea. Organizzazione di laboratorio • Obiettivi specifici Il corso di organizzazione di laboratorio è finalizzato a far acquisire allo studente le conoscenze su: l’organizzazione dei laboratori analisi, i flussi lavorativi ed i ruoli del personale sanitario, sul comportamento da tenere in laboratorio. • Bibliografia F. Pasquinelli, Diagnostica e tecniche di Laboratorio, vol. I: Chimica Clinica, parte I-II, Rosini, Firenze, 1988. L. Spandrio, Trattato Italiano di Medicina • Contenuti Il laboratorio: cenni storici, tipologie, struttura, impianti, caratteristiche. La professione del tecnico di laboratorio: le competenze del TLB, compiti e funzioni. tecniche di laboratorio biomedico L’equipe lavorativa: organico ed organigramma. Comportamento in laboratorio: la sicurezza, rischi e pericoli. I materiali biologici: caratteristiche, conservazione. Il processo analitico: le fasi del processo analitico, iter diagnostico, trasporto. Il controllo di qualità: sieri di controllo, carte di controllo, errori. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali integrate da lavori di gruppo e discussioni in plenaria. Organizzazione aziendale • Obiettivi specifici Il corso mira a fornire una visione d’insieme sul nuovo assetto organizzativo dei servizi sanitari, introdotto dalla normativa nazionale a partire dagli anni 90, focalizzandosi in particolare sul processo di regionalizzazione, aziendalizzazione, dipartimentalizzazione delle attività sanitarie Vengono definiti preliminarmente i concetti di organizzazione, di organizzazione di servizi, di configurazione organizzative, di assetto e variabili organizzative ed illustrati i principali strumenti per l ‘analisi organizzativa. Particolare attenzione viene posta sulla conoscenza come base della performance nelle organizzazioni di servizi e sulle organizzazioni per processi, nonché sul valore strategico della qualità organizzativa. • Contenuti L’organizzazione: definizioni. La vision, la mission, i valori , la cultura organizzativa. Principali teorie organizzative. La natura delle attività di servizio e le specificità dell’organizzazione di servizi. Learning e knowledge organization. La spirale della conoscenza organizzativa: il modello di Nonaka e Takeuchi. L’ospedale come organizzazione knowledgeintensive. 395 Ruoli e funzioni dell’organizzazione. L’assetto organizzativo: struttura, meccanismi operativi, potere organizzativo. Modalità e strumenti di coordinamento ed integrazione organizzativa. Strumenti per l’analisi organizzativa: organigramma, funzionigramma, matrice delle responsabilità, diagrammi di flusso, procedure. Le configurazioni base dell’ organizzazione: il modello di Mintzberg. Le organizzazioni professionali. L’organizzazione e gestione per processi: principali caratteristiche e finalità. L’analisi di processo. L’evoluzione istituzionale ed organizzativa del sistema sanitario. Principali finalità e caratteristiche del nuovo assetto del SSN e del SSR, avviato dal D.lgs.502/92. Il modello aziendale in sanità. L’organizzazione dipartimentale. La qualità organizzativa. Autorizzazione, accreditamento, certificazione in sanità: principali caratteristiche e finalità. • Bibliografia Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1985. Zanetti, Montagutti, Il medico ed il management, Acc.Naz. di Medicina, 1997. Negri, Pomposini, Azienda sanitaria e qualità del servizi, Collana Prometeo. Cinotti, Prandi, Il miglioramento continuo nelle aziende sanitarie, Centro scientifico editore, 1999. Drucker, Il management, l’individuo, la società, Angeli, Milano, 2002. Ruta, Turati, Organizzare il knowledge management, Egea, Milano, 2002. Tonchia, Turchini,Tramontano, Gestione per processi e knowledge management, Il Sole 24ore, 2003. Normativa vigente, nazionale e regionale. Psicologia del lavoro e delle organizzazioni • Obiettivi specifici Il corso di Psicologia del lavoro e delle 396 organizzazioni intende fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi di base utili alla comprensione delle dinamiche che tendono a caratterizzare una situazione lavorativa di laboratorio; tanto a livello di rapporti interpersonali, quanto a livello organizzativo e di rapporto lavoratoreorganizzazione. L’approccio teorico è del tipo ergonomico-sistemico anche se verranno presentati modelli interpretativi alternativi. ” prevista la possibilità di simulazioni e role-playing in classe. • Contenuti Definizioni. Ergonomia: definizione e finalità. Rapporto con la psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Il concetto di sistema: sistemi umani, sistemi tecnici e sistemi misti. Efficacia ed efficienza, affidabilità ed errore. L’errore umano. Le cause, le regole e le soluzioni. La memoria di lavoro. Attivazione e fonti di errore. I modelli operativi: Rasmussen e Reason. La classificazione degli errori. Il riconoscimento dell’errore; il modello di Hollnagel; il modello di Rizzo-Ferrante-Bagnara. La gestione degli errori. Il lavoro di gruppo. Elementi di dinamica di gruppo. Le conoscenze condivise e la comunicazione. La comunicazione efficace. Organizzazione e lavoro. Leaders e gregari: stili e modelli. L’organigramma formale ed informale. L’organizzazione percepita. Organizzazione. Le organizzazioni funzionali. Le organizzazioni disfunzionali. Le organizzazioni a transizione nevrotica, tecniche di laboratorio biomedico psicotica e schizofrenica. Esercizi di sopravvivenza. • Bibliografia La bibliografia sotto riportata ha un valore solamente propositivo, potrà essere cambiata dallo studente previo accordo con il docente. G. Mantovani, a cura di, Ergonomia: lavoro, sicurezza e nuove tecnologie, Il Mulino, 2000. M.F.R. Kets de Vries, D. Miller, L`organizzazione nevrotica. Una diagnosi in profondità dei disturbi e delle patologie del comportamento organizzativo, Ed. Cortina, 1992. Testi consigliati I.L. Mangham, M.A. Overington, Organizzazione come teatro L’analisi dei comportamenti di lavoro attraverso la metafora teatrale, Ed. Cortina, 1993. O.F. Kernberg, Le relazioni nei gruppi Ideologia, conflitto e leadership, Ed. Cortina, 1993. tecniche di laboratorio biomedico II anno CORSO INTEGRATO DI FISIOPATOLOGIA GENERALE Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Elementi di fisiopatologia, MED/04 Fisiopatologia endocrina e del metabolismo, MED/06 Oncologia medica, MED/11 Malattie dell’apparato cardiovascolare, MED/13 Endocrinologia Elementi di fisiopatologia • Contenuti Fisiopatologia del sangue: composizione e funzioni del plasma, caratteristiche, struttura e funzioni delle proteine plasmatiche; metodi di separazione delle proteine plasmatiche; alterazioni delle albumine; apoproteine; lipoproteine; struttura delle lipoproteine; metodi di separazione delle lipoproteine. Fisiopatologia del metabolismo lipoproteico: funzione delle lipoproteine; trasporto dei lipidi endogeni; trasporto dei lipidi esogeni; trasporto inverso del colesterolo; iperlipoproteinemie: ipercolesterolemie, ipertrigliceridemie, iperlipemia familiare combinata; iperlipoproteinemia di tipo III; dislipidemie secondarie. Fisiopatologia degli eritrociti: struttura e funzione degli eritrociti; eritropoiesi; regolazione dell’eritropoiesi; metabolismo del ferro: assorbimento, captazione, trasporto, utilizzazione, deposito; metabolismo della vit. B12: assorbimento, trasporto, utilizzazione; metabolismo acido folico; modificazioni morfologiche degli eritrociti; Anemie: struttura funzione e sintesi della emoglobina; metemoglobina e carbossiemoglobina; emocataresi; anemia sideropenica, anemia megaloblastica, anemia sideroblastica. Fisiopatologia del metabolismo purinico e pirimidinico: gotta e iperuricemie; sindrome di Lesch-Nyhan; oroticoaciduria. Fisiopatologia dell’apparato Gastro-Intestinale: ormoni gastro-intestinali; assor- 397 bimento intestinale; sindromi da malassorbimento: forme primarie, secondarie; malassorbimento globale, selettivo; morbo celiaco, sprue tropicale, sindrome Zollinger-Ellison. Fisiopatologia del fegato: struttura, organizzazione e vascolarizzazione del fegato; composizione della bile, biligenesi; circolo entero-epatico dei sali biliari; funzioni dei sali biliari; regolazione del metabolismo lipidico, protidico, omeostasi glicemica, funzione detossificante del fegato; esplorazione funzionale; lesioni epatiche forme primarie e secondarie; processi degenerativi; necrosi; rigenerazione; fibrosi; morbo di Wilson; aceruloplasminemia congenita; cirrosi. Fisiopatologia endocrina e del metabolismo • Contenuti Fisiopatologia del sistema endocrino. Il sistema endocrino. Meccanismi di controllo e di regolazione delle ghiandole endocrine. Definizione, caratteristiche e classificazione degli ormoni. Rapporti tra struttura e funzione degli ormoni: gli effetti ormonali. Biosintesi. Trasporto, catabolismo ed escrezione degli ormoni. Basi molecolari dell’azione ormonale. Struttura e caratteristiche dei recettori presenti sulla membrana plasmatica (recettore di tipo adrenergico, tirosinochinasico, dei fattori di crescita). Meccanismi di trasduzione dell’azione ormonale: attivazione delle chinasi (le G proteine e gli inositolo fosfati), fosforilazione di substrati specifici. Coperatività positiva e negativa; concetto di down regulation e di spill over. struttura dei recettori nucleari: caratteristiche dei recettori per gli ormoni steroidei e dei recettori per gli ormoni tiroidei; Meccanismi di regolazione della trascri- 398 zione ad opera degli ormoni steroidei e tiroidei. Definizione, classificazione, caratteristiche ed esempi delle sindromi da resistenza ormonale. Etiologia delle alterazioni del sistema endocrino. Infiammazioni acute e croniche (da virus, batteri o miceti). Patologie autoimmunitarie. Tumori benigni (adenomi - feocromocitoma) e maligni (adenocarcinomi). Patogenesi, epidemiologia e caratteristiche delle sindromi polighiandolari (MEN-1 e MEN-2). Il sistema neuroendocrino. I neurotrasmettitori: classificazione, regolazione della sintesi e secrezione. Controllo della sintesi degli ormoni ipofisari: azione stimolante (releasing factors) o inibente. Gli ormoni della neuroipofisi. Sede di sintesi, vie di trasporto diencefalo-ipofisi. Classificazione, struttura, funzioni. La vasopressina: meccanismi di regolazione della sintesi e secrezione (ruolo della ipovolemia e del volume plasmatico). Recettori, meccanismo d’azione effetti a livello renale e cardiaco. Classificazione ed etiopatogenesi delle alterazioni del metabolismo idrico-salino. Diabete insipido vasopressina sensibile e forma vasopressina resistente o nefrogenico. Caratteristiche della sindrome da inappropiata secrezione di vasopressina. Meccanismo d’azione ed effetti dell’ossitocina. L’adenoipofisi. Classificazione e caratterizzazione istologica ed istochimica delle cellule dell’adenoipofisi. Gli ormoni sintetizzati e secreti dalla adenoipofisi: classificazione. Rapporti tra struttura e funzione degli tecniche di laboratorio biomedico ormoni glicoproteici (TSH, FSH, LH). Regolazione della sintesi dell’ormone della crescita (GH). Rapporti tra struttura e funzione del GH: effetti diretti ed indiretti. Cause genetiche (mutazioni del gene del GH o del gene dei fattori di trascrizione) o acquisite che Danno luogo ad una mancata o alterata sintesi di Gh: il nanismo ipofisario. Resistenza all’azione del GH: difetto del recettore del GH, alterata sintesi delle somatomedine (IGF 1), difetto del recettore dell’IGF 1. Etiopatogenesi del gigantismo e dell’acromegalia: alterazioni metaboliche e scheletriche. La prolattina: struttura, funzione, sistemi di controllo della sintesi e della secrezione. I prolattinomi: classificazione, caratteristiche ed alterazioni funzionali. Fisiopatologia della ghiandola tiroide. Meccanismi di controllo: a) il fattore rilasciante la tireotropina (TRH): struttura e meccanismo d’azione; b) sostanze inibenti la sintesi di TSH: feedback ipotalamico ed ipofisario. L’ormone tireotropo (TSH): struttura, azione ed effetti sulla cellula tiroidea. La struttura del recettore del TSH e le modificazioni strutturali dovute alle mutazioni del gene. Struttura e sintesi degli ormoni tiroidei: ciclo dello iodio extra ed intratiroideo (la pompa degli ioduri, la formazione dello iodio organico). Biosintesi, iodazione, struttura, meccanismi di deposito e di degradazione della tireoglobulina. Concentrazione sierica degli ormoni liberi e legati: i sistemi di trasporto degli ormoni tiroidei, Alterazioni qualitative e quantitative delle proteine di trasporto. Gli effetti degli ormoni tiroidei: sulla crescita, sullo sviluppo del sistema nervoso, sul trofismo cellulare, sui sistemi cardio- tecniche di laboratorio biomedico circolatorio, gastrointestinale, sul metabolismo proteico e lipidico ed energetico. Struttura del recettore dell’ormone tiroideo e meccanismo d’azione. Meccanismi di desiodazione periferica della tiroxina: caratteristiche, sedi di sintesi e sindromi da alterata azione delle desiodasi. Le sindromi di resistenza agli ormoni tiroidei: classificazione etiopatogenetica e conseguenze funzionali. Ipotiroidismo primario o congenito: difetti dell’ormonogenesi da alterata sintesi della tireoglobulina, da difetto della perossidasi o delle desiodasi. Ipotiroidismo secondario (gozzo endemico) da difetto di iodio ambientale: cause, epidemiologia, manifestazioni patologiche. Ipertiroidismo primario: classificazione ed etiopatogenesi delle forme. Ipertiroidismo secondario: - da alterato controllo dell’asse ipotalamoipofisi-tiroide; - da produzione di autoanticorpi (l’autoimmunità tiroidea: classificazione e meccanismo d’azione degli anticorpi antitiroide) - il morbo di Graves o di Flajani-Basedow. Patogenesi e caratteristiche dell’esoftalmo, della tireotossicosi e del gozzo. Etiopatogenesi, caratteristiche istologiche e alterazioni funzionali delle tiroiditi. Classificazione, cancerogenesi dei tumori tiroidei. Fisiopatologia della corticale del surrene. Meccanismi di controllo della sintesi degli ormoni della corticale del surrene: a - fattori ipotalamici che regolano la secrezione della corticotropina (ACTH). Meccanismi che controllano la sintesi dell’aldosterone: il sistema renina-angiotensina, sintesi ed effetti delle angiotensine. Il precursore e le tappe della biosintesi degli ormoni steroidei. Classificazione, ereditarietà, incidenza e 399 caratteristiche delle sindromi adiposogenitali. Gli ormoni mineraloattivi: struttura e funzione. Trasporto e catabolismo dell’aldosterone. Effetti dell’aldosterone: la regolazione dell’equilibrio idrico-salino. Etiopatogenesi dell’iperaldosteronismo primario (morbo di Conn). Classificazione etiopatogenetica dell’iperaldosteronismo secondario: le alterazioni dell’equilibrio idrico-salino. L’ipertensione da eccessiva produzione di renina. L’ormone corticotropo (ACTH) struttura, azione ed effetti sulla cellula bersaglio. Gli ormoni glicoattivi: struttura e funzione. Trasporto, semivita biologica, organi bersaglio e catabolismo. Effetti: regolazione del metabolismo glicidico, proteico e lipidico. Etiologia dell’ipercorticosurrenalismo primario (morbo di Cushing). Patogenesi delle alterazioni metaboliche. Etiopatologia dell’ipercorticosurrenalismo secondario. Variazioni dei parametri endocrini e metabolici nella forma primaria e/o secondaria. Sindromi da cortisolo resistenza. L’ipocorticosurrenalismo: etiologia della forma cronica (morbo di Addison) e patogenesi delle Alterazioni metaboliche ed endocrine. Etiopatogenesi dell’insufficienza corticosurrenele acuta (morbo di WaterhouseFriderichsen) e caratteristiche. Fisiopatologia della midollare del surrene Tappe della biosintesi delle cate-colamine. L’adrenalina e la nor-adrenalina: struttura e funzione. Meccanismi di controllo della secrezione dei due ormoni. Meccanismo d’azione dell’adrenalina: i recettori alfa e beta. 400 Trasporto e catabolismo delle catecolamine. Effetti delle catecolamine: sul metabolismo glicidico, su organi ed apparati (cardiocircolatorio, gastrointestinale, respiratorio, ecc.). Etiopatogenesi dell’alterata secrezione di catecolamine: lo shock. Iperproduzione delle catecolamine: i tumori ipersecernenti (il feocromocitoma), variazioni funzionali e metaboliche. Fisiopatologia della funzione gonadica. Le gonadotropine: classificazione, controllo ipotalamico della sintesi, meccanismo d’azione ed effetti dell’ormone follicolostimolante e luteinizzante. Gli ormoni gonadici maschili: testosterone, deidrotestosterone ed estradiolo. Meccanismi che controllano la sintesi degli ormoni gonadici maschili: ipotalamici (l’ormone rilasciante la gonadotropina GnRH), ipofisari (LH e FSH), del testicolo (inibina, testosterone, deidrotestorone e estradiolo). Etiopatogenesi e caratteristiche dell’ipogonadismo maschile primario: anorchia bilaterale, criptorchidismo, aplasia delle cellule del Leydig, Sindrome di Klinefelter, sindrome di Noonan (Turner), blocco della sintesi di ormoni steroidei. Etiopatogenesi e caratteristiche dell’ipogonadismo maschile secondario - dovuto ad un alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi: panipopitituarismo, deficiente secrezione del solo LH o di LH ed anche FSH, atassia cerebellare, ecc. Correlato ad un difetto dell’azione degli ormoni androgeni. Deficienza di 5-alfa reduttasi, resistenza agli androgeni, ecc. Definizione ed etiologia dell’impotenza e dell’infertilità. Classificazione e caratteristiche dei tumori del testicolo. Gli ormoni dell’ovaio: meccanismo di regolazione della sintesi,effetti; e metabolismo. Controllo del ciclo mestruale: etiopatogenesi dei disordini del ciclo. tecniche di laboratorio biomedico etiopatogenesi e caratteristiche dell’ipogonadismo femminile primario: agenesia dell’ovaio, Disgenesia delle gonadi (sindrome di Turner), difetto di 17-alfa idrossilasi, alterata maturazione sessuale. Etiopatogenesi e caratteristiche dell’ipogonadismo femminile secondario: difetto di gonadotropine, tumori del diencefalo, tumori ipofisari (prolattinomi). Etiopatogenesi delle alterazioni correlate ad eccessiva produzione di androgeni: sindrome dell’ovaio policistico, l’irsutismo. Classificazione e caratteristiche dei tumori ovarici: delle cellule germinali (germinomi, teratomi, gonadoblastomi), mesenchimali (della granulosa, arrenoblastomi e androblastomi, ecc.). Classificazione, etiopatogenesi e caratteristiche delle principali alterazioni della differenziazione sessuale. Fisiopatologia degli ormoni pancreatici. Le cellule che sintetizzano gli ormoni pancreatici. gli ormoni pancreatici: sintesi, meccanismi di controllo della secrezione, rapporti tra struttura e funzione. Meccanismi di secrezione dell’insulina e del glucagone. Le proteine trasportatrici il glucosio (GLUT): classificazione caratteristiche e funzioni. Meccanismo d’azione dell’insulina, del glucagone e della somatostatina. Effetti dell’insulina e del glucagone sul metabolismo dei substrati energetici: carboidrati, lipidi, aminoacidi. Gli ormoni iperglicemizzanti: ruolo e meccanismo d’azione dei fattori di crescita insulino simili, delle catecolamine, dell’ormone della crescita e degli ormoni corticosurrenali glicoattivi nel controllo del metabolismo energetico. Fisiopatologia del metabolismo. Fisiopatologia del metabolismo energetico. Fisiopatologia dell’utilizzazione dei prin- tecniche di laboratorio biomedico cipi energetici (carboidrati, proteine e grassi). Modificazioni metaboliche in corso di digiuno e durante la gravidanza. Le ipoglicemie: classificazione e meccanismi patogenetici. La tolleranza al glucosio e l’iperglicemia. Classificazione delle forme di alterata tolleranza al glucosio. Il diabete mellito: classificazione. Il diabete di tipo 1: eziologia e patogenesi. Fenomei autoimmuni nel diabete di tipo 1. Il diabete di tipo 2: eziologia e patogenesi. L’insulino-resistenza: cause e meccanismi molecolari. La secrezione insulinica nel diabete di tipo 2. Patogenesi delle complicanze croniche del diabete mellito. La retinopatia, la nefropatia, la neuropatia, l’arteriosclerosi accelerata. Patogenesi delle complicanze acute del diabete mellito. La chetoacidosi diabetica. Il coma diabetico. Patogenesi e significato fisiopatologico dell’intolleranza al glucosio e del diabete gestazionale. sindromi genetiche di estrema insulinoresistenza. L’insulino-resistenza in condizioni di normotollerante; l’insulino-resistenza nell’ipertensione arteriosa sistemica e nell’obesità. Il diabete sperimentale. Modelli animali di diabete di tipo 1 e 2. Fisiopatologia del metabolismo dei Lipidi. Dislipidemie. L’obesità: definizione e patogenesi. Modelli animali per lo studio dell’obesità. L’aterosclerosi. Oncologia medica • Obiettivi specifici Acquisizione delle conoscenze sui meccanismi biologici alla base delle malattie neoplastiche. 401 Acquisizione delle conoscenze sulla storia naturale dei tumori più frequenti. Acquisizione delle conoscenze sulle misure di prevenzione primaria e secondaria (screening) delle neoplasie. Acquisizione delle conoscenze sull’iter diagnostico-terapeutico delle principali neoplasie. • Contenuti Principi di Oncologia generale. Biologia della cellula neoplastica (il modello genetico, basi molecolari della cancerogenesi multifasica, modalità di diffusione dei tumori). Epidemiologia dei tumori. Screening e concetti di prevenzione. Intenti ed obiettivi in oncologia. Management del paziente oncologico. Approccio diagnostico generale al paziente oncologico. Classificazione dei tumori e generalità sui fattori prognostici. Approccio terapeutico al paziente oncologico: principi generali di chirurgia, chemioterapia, endocrinoterapia e radioterapia oncologica. Finalità e benefici dell’approccio terapeutico multidisciplinare integrato. Valutazione della risposta terapeutica agli agenti anti-tumorali. Principi di sperimentazione clinica. Effetti collaterali della chemioterapia e presidi di supporto. Aspetti psicologici del paziente neoplastico. Assistenza infermieristica in oncologia medica. • Modalità di svolgimento Ai diversi obiettivi sono adeguati metodi didattici distinti: - lezioni ed autoapprendimento; - insegnamento tutoriale in aula/ambulatorio/corsia. • Bibliografia Casciato, Lowitz, Manuale di oncologia clinica, Masson. 402 Malattie dell’apparato cardiovascolare • Obiettivi specifici L’obiettivo del corso è quello di fornire i mezzi per una adeguata conoscenza dei meccanismi fisiopatologici dei più comuni quadri di patologia cardiovascolare. Lo studio di tale patologia è il presupposto fondamentale per comprendere il razionale degli esami che vengono quotidianamente eseguiti dal Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche. • Contenuti Cenni di Anatomia macro e microscopica e di fisiologia del cuore. Arteriosclerosi, aterosclerosi. Ipertensione arteriosa (primitiva e secondaria). Cardiopatia ischemica (IMA, Angina pectoris): con particolare approfondimento sui nuovi marcatori di danno cardiaco). Insufficienza cardiaca, Marcatori per la diagnosi di laboratorio di Scompenso cardiaco. Edema polmonare acuto. Trapianto cardiaco (con particolare riguardo alle problematiche di laboratorio nel follow-up), shock. Tromboembolia della polmonare (TEP), cenni sulla metodica di analisi del monitoraggio dell’Equilibrio acido-Base. Mal. reumatica, valvulopatie (cenni), endocarditi. Mal. del miocardio e del pericardio. (cenni) Dei suddetti quadri patologici lo studente deve conoscere l’eziologia e la fisiopatologia, con particolare attenzione alle problematiche inerenti agli esami di Laboratorio. • Modalità di svolgimento Lezione. • Bibliografia Pontieri, Russo, Frati, Patologia Generale, III ed., Piccin, 2005: II vol., capp. 49-51. Robbins, Cotran, The Pathologic Basis of Disease, 2004 (solo per consultazione, tecniche di laboratorio biomedico capitoli sulla patologia cardiovascolare: capp. 4, 11-12). Appunti e diapositive dalle Lezioni. Endocrinologia • Contenuti Fisiopatologia degli ormoni. Principi indagini di Laboratorio e relative metodiche. Uso e significato in Medicina delle determinazioni analitiche. Diagnostica Differenziale e cenni di Clinica nei seguenti Organi o Sistemi o Patologie: - Ormoni del Sistema Ipotalamo – Ipofisario (cenni); - Ormoni della Tiroide; - Ormoni delle Paratiroidi e metabolismo osseo; - Ormoni del Corticosurrene (glucocorticoidi e androgeni surrenalici); - Ormoni della Midollare del Surrene (catecolamine); - Ormoni e Ipertensione endocrina (mineralcorticoidi, renina, etc.); - Ormoni della Crescita (cenni); - Ormoni del Sistema Riproduttivo e della Gravidanza (cenni); • Bibliografia Greenspan, Strewler, Endocrinologia generale e clinica, Piccin, Padova. Faglia, Malattie del sistema endocrino e del metabolismo, McGraw-Hill, Milano. Pontieri, Fisiopatologia Generale, Piccin, Padova. CORSO INTEGRATO DI IGIENE GENERALE ED APPLICATA, MEDICINA LEGALE E NORME DI SICUREZZA E RADIOPROTEZIONE Settori scientifico-disciplinari: MED/42 Igiene generale ed applicata, MED/44 Medicina del lavoro Igiene generale e applicata • Contenuti Epidemiologia. tecniche di laboratorio biomedico Concetti generali. Tassi, proporzioni, rischio, prevalenza, incidenza. Rischio relativo e odds ratio. Standardizzazione diretta e indiretta. Fonti dei dati. Tipi di studio (sorveglianza epidemiologica, di coorte, caso-controllo). Test di screening (sensibilità, specificità, VPP, VPN). Concetti generali di prevenzione: primaria, secondaria, terziaria. Prevenzione e malattie infettive. Meccanismi di trasmissione e sistemi di controllo delle stesse. Infezioni ospedaliere. Epidemiologia. Fattori di rischio. Sistemi di sorveglianza epidemiologica. Sistemi di prevenzione. Vaccinazioni. Immunoprofilassi attiva e passiva. Tipologie di vaccini. Schedule vaccinali. Approccio alla vaccinazione dal punto di vista della sanità pubblica. Prevenzione e alimentazione. La corretta nutrizione. Le tossinfezioni alimentari. La ristorazione in ospedale. Organizzazione sanitaria. SSN attuale organizzazione ed evoluzione storica. Classificazione delle malattie. Flussi informativi obbligatori. Cenni ai sistemi di misura dei prodotti sanitari. Qualità dell’assistenza. Aspetti generali della qualità in ambito sanitario. Accreditamento. Medicina del lavoro • Contenuti Infortuni e Malattie Professionali: definizioni, quadro epidemiologico e statistico. Il Rischio in Sanità: rischio di incidente, 403 di infortunio, di malattia professionale, di evento avverso (definizioni ed esempi). La Prevenzione del Rischio nella normativa attuale. I doveri del datore di lavoro. I diritti e i doveri del dipendente nel campo della prevenzione infortuni e malattie professionali. Il sistema assicurativo nazionale e i comportamenti in caso di infortunio o malattia professionale. I rischi in ambiente ospedaliero. I rischi in laboratorio. Il rischio biologico. Il rischio chimico. Il documento di valutazione dei rischi. I dispositivi di prevenzione collettiva e individuale. CORSO INTEGRATO DI BIOETICA, DEONTOLOGIA ED ETICA PROFESSIONALE Settori scientifico-disciplinari: MED/02 Storia della Medicina di laboratorio, MED/02 Bioetica applicata, M-PED/01 Educazione permanente, SECS-P/07 Economia aziendale Storia della medicina di laboratorio • Obiettivi specifici Fornire allo studente un quadro organico dell’iter storico della medicina di laboratorio. Far acquisire consapevolezza dell’importanza dei laboratori medici con particolare riguardo alla figura del tecnico di Laboratorio Biomedico. Far comprendere l’importanza delle indagini di laboratorio per la formulazione di diagnosi mediche. • Contenuti Introduzione alla materia. Percorso storico della biologia: da Talete all’era moderna. La nascita dei primi laboratori. L’evoluzione dei laboratori, del personale e della strumentazione. 404 I laboratori nell’era moderna. Rilevanti scoperte in ambito scientifico e tecnologico e loro applicazioni in laboratorio. Responsabilità degli operatori in laboratorio. L’istituzione del Servizio sanitario nazionale, confronto con altri servizi sanitari esteri. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali con l’utilizzo di tecniche interattive. • Bibliografia A. Sereni, Il Servizio sanitario nazionale, Edizione Sanitaria, Firenze. W.R. Trevathan et al., Evolutionary Medicine, University Press, Oxford. Bioetica applicata • Contenuti Storia e concetto di Bioetica. Bioetica e qualità della vita. Diagnosi prenatale e diagnosi genetiche. Il controllo di fertilità. Il consenso informato e il diritto alla verità. I trapianti d’organo, di tessuto e di cellule. Le biotecnologie in Medicina. I problemi dell’anziano. L’eutanasia. Educazione permanente • Obiettivi specifici Il corso ha lo scopo di fornire allo studente i concetti di base sulla formazione degli adulti, sulle modalità di apprendimento, sui processi di cambiamento, su come coltivare l’apprendimento nell’intero arco della vita e come diventare formatori di se stessi. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali con lavori di gruppo tecniche di laboratorio biomedico Economia aziendale • Obiettivi specifici Il corso mira a fornire le conoscenze di base circa le finalità e le caratteristiche dei sistemi di controllo economico in organizzazioni di servizi ad elevata complessità. In particolare, vengono approfonditi i concetti di responsabilità economica e responsabilità professionale, secondo una cultura organizzativa orientata al risultato. Vengono quindi analizzati i principali strumenti metodologici e tecnici per il controllo di gestione, con riferimento al quadro normativo vigente. • Contenuti Introduzione alle discipline economiche. La logica economica. L’attività economica organizzata in aziende di servizi. Il modello “azienda” in sanità. Il ruolo dei fattori economici nelle riforme del SSN. Criteri di efficienza, efficacia, economicità, equità, appropriatezza. Introduzione ai sistemi di programmazione e controllo. Tipologie di controllo. L’articolazione dei controlli interni. Il controllo di gestione. Gli strumenti del controllo di gestione. Correlazione tra responsabilità economiche ed organizzative. Centri di responsabilità e di costo. Il concetto di costo. Configurazioni e tipologie di costo. Criticità nell’adozione di sistemi di controllo nelle aziende sanitarie. Evoluzione dei sistemi di controllo. • Bibliografia Articoli tratti da libri e riviste del settore. Articoli da: Zanetti, Montagutti, Il medico ed il management. E. Borgonovi, Il controllo economico nelle aziende sanitarie, EGEA. N. Dirindin, Elementi di economia sanitaria, Il Mulino. G. Mooney, Problemi chiave dell’economia sanitaria, Il Pensiero Scientifico. Normativa vigente. tecniche di laboratorio biomedico CORSO INTEGRATO DI MICROBIOLOGIA CLINICA Settori scientifico-disciplinari: MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica, MED/07 Microbiologia clinica, MED/07 Analisi e diagnostica microbiologica e virologica, MED/46 Scienze tecniche di microbiologia • Obiettivi generali del corso Fornire allo studente, ad integrazione di quanto già svolto al 1° anno: - le basi culturali per la comprensione del mondo microbico (batteri, virus, miceti, protozoi, elminti, macroparassiti, prioni) e le relazioni ospite uomo – microorganismo; - l’inquadramento generale aggiornato dei principali microrganismi di interesse medico, per organo o apparato, correlazione con quadri clinici, con particolare approfondimento dei settori virologia, micologia, protozoologia; - principi e competenze tecniche ed operative specifiche della microbiologia diagnostica dall’idoneità di prelievo, principi e modalità di indagine laboratoristiche, interpretazione dei risultati, controlli di qualità, sino all’elaborazione del referto clinico; approfondimento del settore diagnostico di virologia, micologia, parassitologia; - la conoscenza delle basi microbiologiche, principi e metodi di prevenzione (basi microbiologiche dei vaccini) e difesa contro le infezioni (antivirali, antimicotici), e meccanismi di resistenza dei microrganismi. • Contenuti Virologia medica: eziopatogenesi delle infezioni virali. Principi e metodi di diagnosi di infezione virale: virologia diagnostica colturale, diretta, indiretta, tecniche di biologia molecolare, determinazione della viremia, nuovi approcci diagnostici-strumentali. 405 Inquadramento dei principali funghi di interesse medico: “a practical working taxonomy” - lieviti, dermatofiti, muffe dematiacee, ialine, funghi dimorfi. Modalità di trasmissione ed eziopatogenesi delle micosi: micosi esogene, endogene, superficiali, cutanee, sottocutanee, disseminate. Principi e metodi di micologia diagnostica: protocolli di indagine per diagnosi di micosi, metodi colturali, diretti, indiretti, algoritmo diagnostico generale. Basi microbiologiche dei vaccini. Principi e metodi per esecuzione di antimicogramma, antivirogramma: metodi tradizionali colturali ed avanzati di biologia molecolare. Fondamenti di parassitologia medica: protozoi, vermi, macroparassiti. Modalità di trasmissione delle parassitosi, concetti di vettore, serbatoio, habitat, ospite intermedio, ospite definitivo, cicli biologici esemplificativi, epidemiologia. La malaria ed altre parassitosi ematiche: agenti, ciclo biologico, epidemiologia, inquadramento clinico, principi e metodologie per la diagnosi. Inquadramento riassuntivo e correlazione con quadri clinici per i principali agenti di infezione per organo/apparato : cute ed annessi, apparato respiratorio, digerente, genito-urinario, sistema nervoso centrale, materno-fetali, agenti di infezione di interesse pediatrico. Algoritmi diagnostici esemplificativi degli agenti di infezione del SNC, virus epatotropi, HIV, Treponema pallidum, HPV, ed agenti correlati con complesso TORCH . Approfondimento e protocolli specifici di tecniche tradizionali ed avanzate di caratterizzazione e tipizzazione di patogeni noti ed emergenti; controlli di qualità standardizzazione delle pratiche di laboratorio. 406 • Bibliografia Dispense delle lezioni (a cura del docente). Protocolli e dispense proposte da AMCLI, disponibili su rivista “Microbiologia Medica” e sul sito www.amcli.it P.R. Murray et al., Microbiologia, Edises. Mims et al., Medical Microbiology, Mosby ed.. Schaechter, Medoff, Eisenstein, Microbiologia Medica, Ed. Ambrosiana. Testo per consultazione: P.R. Murray, E.J.Baron et al., Manual of Clinical Microbiology, VIII ed., ASM Press, Washington, D.C., USA. H.D. Isenberg, Clinical Microbiology Procedures Handbook, ASM Press, Washington, D.C., USA. CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOEMATOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: MED/04 Immunologia, MED/05 Immunoematologia e medicina trasfusionale, MED/05 Emostasi, MED/46 Scienze tecniche di immunologia, MED/05 Metodologie in immunometria, MED/46 Scienze tecniche di immunoematologia e centro trasfusionale Immunologia • Contenuti Le reazioni di ipersensibilità. Tipo I, II, III, IV. Reazioni di inibizione. Reazioni di stimolazione. Meccanismi, principali manifestazioni, metodi di valutazione. La tolleranza e l’autoimmunità. Tolleranza naturale e tolleranza indotta. Meccanismi cellulari e molecolari della tolleranza dei linfociti T e B. Perdita della tolleranza: eziologia, patogenesi e genetica dei fenomeni autoimmunitari. tecniche di laboratorio biomedico Fondamenti di immunoematologia. Aspetti genetici, biochimici e immunologici dei sistemi gruppo-ematici eritrocitari, leucocitari e piastrinici. La trasfusione di sangue. Le aferesi. Immunologia dei trapianti. Tipizzazione degli antigeni d’istocompatibilità. Meccanismi di rigetto. Meccanismi di elusione della reattività immunitaria. L’immunità verso i microrganismi. Meccanismi di difesa naturali ed acquisiti. Immunità verso i virus, i batteri, i funghi, i protozoi ed i vermi. Vaccini naturali e sintetici. Principi di sieroterapia e sieroprofilassi. Meccanismi di elusione della reattività immunitaria. Immunologia dei tumori. Gli antigeni tumore-associati. Meccanismi naturali ed acquisiti di immunosorveglianza e di risposta immunitaria. Meccanismi di inibizione della risposta immunitaria anti-tumorale. Tentativi di immmunoterapia. Aspetti metodologici. Immunodeficienze congenite ed acquisite. Concetti fondamentali sulla patologia immunoproliferativa. Metodiche di labratorio per la ricerca di antigeni tumorali Tecniche di analisi della risposta immunitaria nel corso di processi infettivi Tecniche di analisi della risposta immunitaria nel corso di patologie autoimmunitarie. • Bibliografia Qualsiasi testo che tratti gli argomenti del corso e che non sia antecedente al 1995 può essere utilizzato. I testi indicati di seguito sono tutti ugualmente validi: G. Doria, L. Adorini, Immunologia Generale, Piccin, 1998. tecniche di laboratorio biomedico Roitt, Immunologia, McGraw-Hill, 1997 (copre i concetti fondamentali di riconoscimento antigenico, attivazione e funzione del sistema immunitario in condizioni fisiologiche e patologiche. Sua caratteristica È di utilizzare un elevato numero di illustrazioni per esemplificare concetti complessi). A.E. Abbas, A.H. Lichtman, J.S. Poter, Cellular and Molecular Immunology, Piccin, 1997 (eccellente testo introduttivo. Molto adatto allo studio dell’immunologia per la chiarezza dell’esposizione. Sufficientemente aggiornato e completo). Immunoematologia e medicina trasfusionale • Contenuti Test di Coombs (diretto e indiretto): principi, reagenti, applicazioni. Sistemi gruppoematici eritrocitari. Genetica, biochimica, determinazione (Ag ed Ab), criteri di trasfondibilità dei sistemi: AB0, Rh, Kell, Duffy, Kidd. Cenni su altri gruppi sanguigni clinicamente rilevanti e su Ag eritrocitari ad alta frequenza. Anticorpi antieritrocitari clinicamente significativi: Ab naturali, isoAb, autoAb.. Caratteristiche biologiche, ricerca ed identificazione della specificità. Malattia emolitica del neonato (MEN). Immunoematologia piastrinica. L’impatto della compatibilità HLA in campo trapiantologico. La legislazione inerente la donazione e la trasfusione di sangue (L. 107/90 e successivi Decreti Ministeriali). Il donatore di sangue: la raccolta di sangue intero, plasma, piastrine e multicomponenti. Emocomponenti (conc. eritrocitari, conc. piastrinici, plasma fresco congelato, colla di fibrina, gel di piastrine): preparazione e conservazione (cenni), indicazioni trasfusionali (il buon uso del sangue). Emoderivati (albumina, antitrombina III, 407 Immunoglobuline e.v., Immunoglobuline anti-D, fattori della coagulaione ): cenni sulle indicazioni terapeutiche. Cellule staminali emopoietiche da sangue periferico e da sangue cordonale: raccolta, manipolazione, conservazione e infusione. Indagini pretrasfusionali. - richiesta trasfusionale - campioni di sangue Indagini sierologiche: prova di compatibilità crociata, Type and Screen, Immediate Spin, computer crossmatch. Assegnazione e distribuzione del sangue (emocomponenti/emoderivati). La terapia trasfusionale nei neonati e nei pazienti immunoincompetenti. Complicanze trasfusionali ed Emovigilanza. La responsabilità professionale del personale operante in una struttura trasfusionale. • Bibliografia Technical Manual, XII ed., American Association of Blood Banks. Emostasi • Contenuti La bilancia emostatica. Caratteristiche dell’endotelio: attività anticoagulamte e procoagulante. Studio della risposta endoteliale: tempo di emorragia. Studio delle piastrine: struttura e loro funzionalità. Cenni sulle patologie legate alla risposta piastrinica: piastrinopenie, piastrinosi, piastrinopatie. Test per lo studio piastrinico: conta piastrinica, test di adesività, aggregazione piastrinica, cenni per Lo studio di altri test (anticorpiantipiastrine, retrazione del coagulo, PF4, betatromboglobulina). Cascata coagulativa: via estrinseca e via intrinseca; caratteristiche dei fattori della coagulazione tra questi in particolare la 408 struttura del fibinogeno e ruolo della trombina. Fattori vitamina K dipendenti, meccanismo della vitamina K ed azione degli anicoagulanti orali. Cenni su patologie emmoragiche per deficit di fattori e patologie acquisite. Meccanismi di controllo della cascata coagulativa: inibitori della coagulazione (antitrombina, proteina C e proteina S) e sistema fibrinolitico, cenni su coagulopatie ereditarie ed acquisite. Trombosi: patogenesi ed evoluzione del trombo. Cenni sulla Coagulazione Intravasale Disseminata. Modalità del prelievo del sangue per lo studio dell’emostasi in laboratorio: anticoagulante specifico, centrifugazione, temperatura, conservazione del campione. (variabili preanalitiche). Variabili biologiche correlate ai test per lo studio dei meccanismi della coagulazione. Diversi tipi di coagulometri: foto-ottici e meccanici. Tipi di dosaggi: coagulativi, cromogenici ed immunologici (agglutinazione al lattice, immunodifusione radiale, ELISA). Studio della via estrinseca della coagulazione: tempo di protombina (PT), uso di diverse tromboplastine ñ ISI; modalità di espressione dei risultati ñ INR; cenni sul monitoraggio della terapia anticoagulanti orali. Studio del dosaggio del fibrinogeno: metodiche PT derivato, dosaggio di fibrinogeno di Clauss. Studio della via entrinseca della coagulazione: tempo di tromboplastina parziale attivato (APTT), uso di relativi diversi (acido ellagico, silice Ö). Cenni per i dosaggi dei singoli fattori. Modalità per i dosaggi specifici degli inibitori: antitrombina, proteina C, proteina S ed APC resistance. Cenni per i dosaggi specifici dello studio tecniche di laboratorio biomedico della fibrinolisi: in particolare t-PA, PAI-1 e Dimero ñ D. Cenni su alcuni marcatori di ipercoagulabilità: frammento 1+2, complesso TAT, FPA, presenza di anticoagulante lupico. Cenni per la valutazione del controllo di qualità in coagulazione. Scienze tecniche di immunologia • Obiettivi specifici Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente un’adeguata conoscenza sulle tecniche diagnostiche nelle diagnosi di ipersensibilità e nelle malattie autoimmuni. • Modalità di svolgimento Lezioni frontali con lettura critica di articoli scientifici con discussione. Metodologie in immunometria • Obiettivi specifici Apprendimento delle principali tecniche immunometriche. • Contenuti Uso della reazione antigene-anticorpo per determinazione di analiti. Grado di legame degli anticorpi e degli antigeni in funzione della loro quantità relativa. Curva di Heidelberger e Kendall. Amplificazione della reazione tramite particelle e loro caratteristiche. Tecnica dell’immunonodiffusione radiale semplice. Dosaggi immunometrici in fase liquida:principi generali, distribuzione della luce diffusa(secondo Rayleigh-Debye e secondo Mie), parametri per la misurazione della quantità degli analiti. Turbidimetria:principi generali,esecuzione, fattori di disturbo e limiti del metodo. Nefelometria:principi generali,esecuzione, fattori di disturbo. Dosaggi immunometrici in fase solida. Dosaggio Radioimmunometrico (RIA): 409 tecniche di laboratorio biomedico principi generali, dosaggio di tipo competitivo, dosaggio di tipo non competitivo, fasi operative, caratteristiche del tracciante, vantaggi e svantaggi del metodo. Dosaggi Immunoenzimatici (EIA): principi generali, tecniche di rilevazione della misura finale dell’attività enzimatica, curve di calibrazione, vantaggi e inconvenienti dell’uso di enzimi, immunodosaggio enzimatico eterogeneo di tipo competitivo e non competitivo. Esempio di tecnica: dosaggio immunoenzimatico a cattura di microparticelle (MEIA), immunodosaggio enzimatico omogeneo di tipo competitivo e non competitivo, caratteristiche del tracciante ideale. Esempi di tecniche EIA: immunodosaggio dell’enzima moltiplicato(EMIT), immunodosaggio con substrato marcato in fluorescenza (SLFIA), immunodosaggio con donatore di enzima clonato (CEDIA), immunodosaggio omogeneo ad inibizione enzimatica (EIHIA). Immunodosaggio in Fluorescenza (FIA): principi generali, tecniche di tipo eterogenee (tipo indiretto-competitivo-sandwich indiretto-fluoroimmunometrico) e omogenee (dosaggio a smorzamento diretto, dosaggio a smorzamento indiretto, dosaggio immunologico con luce polarizzata (FPIA)). Immunodosaggio in Chemiluminescenza: principi generali, componenti essenziali di un luminometro, esempio di tecnica (immunodosaggio con esteri di acridinio come marcatori). Criteri di valutazione di un Kit immunodiagnostico. • Modalità di svolgimento Lezioni accademiche. • Bibliografia Saranno fornite agli studenti copie dei lucidi. Testo di riferimento Covelli, Spandrio, Zatti, Medicina di Laboratorio, Sorbona. Scienze tecniche di immunoematologia e centro trasfusionale • Obiettivi specifici Obiettivo del corso è quello di orientare lo studente sull’organizzazione di un centro trasfusionale e dei suoi laboratori afferenti, fornendo le conoscenze di base sulle tecniche trasfusionali e immunoematologiche applicate. • Contenuti Metodi di raccolta, separazione e conservazione di emocomponenti ed emoderivati. Indagini pre-trasfusionali. Prove di compatibilità crociata e T&S. Modalità utilizzate per la distribuzione del sangue. Tecniche per la determinazione dei gruppi sanguigni. Test di Coombs Diretto ed Indiretto. Test utilizzati per la ricerca degli anticorpi irregolari. Tecniche immunoenzimatiche virus specifiche. Tecniche di biologia molecolare. Tecniche di esecuzione NAT. • Modalità di svolgimento Lezioni accademiche. • Modalità d’esame Il profitto sarà ottenuto tramite prova scritta nell’ambito di una valutazione complessiva del corso integrato. • Bibliografia R. Sacher, R. McPherson, Interpretazione dei dati clinici di laboratorio. Compendio di scienze del laboratorio clinico, Verducci Editore. Technical Manual (American Association of Blood Banks, edizione italiana a cura della Ortho Diagnostic Systems). 410 CORSO INTEGRATO DI ISTOPATOLOGIA E CITOPATOLOGIA Settori scientifico-disciplinari: MED/08 Anatomia ed istologia patologica, MED/08 Citopatologia e colpocitologia, MED/46 Scienze tecniche di istopatologia e citopatologia, MED/46 Scienze tecniche settorie Anatomia ed istologia patologica • Contenuti Anatomia Patologica. Storia, scopi, significato formativo e professionale, limiti, utilità attuale e linee di sviluppo. Introduzione: istologia e citologia. Uso di tecniche “ancillari”. Principi diagnostici elementari di patologia cellulare: degenerazione e morte cellulare, flogosi, rigenerazione, tesaurizzazione, iperplasia, atrofia, ipertrofia, lesioni preneoplastiche e neoplasie. Anatomia ed Istologia patologia dell’apparato respiratorio: flogosi polmonari acute e croniche, neoplasie del polmone e della pleura. Anatomia ed Istologia patologica dell’apparato gastroenterico: carcinoma esofageo, gastriti ed ulcera gastrica, neoplasie gastriche e processi infiammatori cronici dell’intestino. Anatomia ed Istologia patologica del fegato: epatiti acute, epatiti croniche, cirrosi epatica, neoplasie del fegato e delle vie biliari. Anatomia ed Istologia patologica dell’apparato urinario: neoplasie del rene e del tratto urinario. Anatomia ed Istologia patologica dell’apparato cardiocircolatorio: arteriosclerosi, malattia ischemica del cuore, ipertensione. Anatomia ed Istologia patologica dell’apparato genitale femminile: neoplasia della cervice uterina, carcinoma dell’endometrio, carcinoma della mammella. Anatomia ed Istologia patologica della tecniche di laboratorio biomedico cute: carcinoma squamocellulare, epitelioma basocellulare, nevi, melanoma. Anatomia ed Istologia patologica della tiroide: tiroiditi, tumori. Citopatologia e colpocitologia • Obiettivi specifici Fornire allo studente gli elementi principali per la comprensione delle alterazioni cellulari. Far acquisire la capacità di trattare autonomamente un prelievo citologico, di scegliere il metodo più idoneo di allestimento e di applicare controlli adeguati. Fornire allo studente gli elementi per riconoscere le alterazioni cellulari principali in ambito patologico. • Contenuti Fitopatologia. Struttura della cellula al microscopio ottico; divisione cellulare e differenziazione. Matrice cellulare. Alterazioni della cellula: proplasia, retroplasia e neoplasia. Atipia citologica, displasia e criteri di malignita. La citologia nella diagnostica clinica e nei programmi di screening. Valutazione del prelievo cellulare. Organizzazione del laboratorio di citopatologia, carichi di lavoro, controllo di qualità. Tipi di prelievo citologico: citologia esfoliativa (citologia cervicale, espettorato, broncoaspirato, brushing); citologia dei liquidi (urine, liquidi sierosi, liquor, liquidi di lavaggio, sangue e midollo); citologia agoaspirativa. Tecniche ancillari in citologia (M.E., immunoistochimica, citometria a flusso); Citopatologia del tratto respiratorio. Citopatologia del tratto urinario. Citopatologia in citologia agoaspirativa (tiroide, mammella, linfonodi, ghiandole salivari, fegato e pancreas). Citopatologia dei fluidi sierosi. Colpocitologia tecniche di laboratorio biomedico Anatomia e istologia dell’utero e della vagina. Citologia cervico-vaginale normale: cellule squamose, cellule squamose metaplastiche, cellule squamose atrofiche, cellule endocervicali. Nomenclatura per la citologia cervicovaginale: classificazione di Papanicolau, displasia-CIS, CIN, il sistema di Bethesda. Malattie della cervice uterina: infiammazioni, reazioni benigne proliferative, atipia citologica, lesioni intraepiteliali squamose, carcinoma squamocellulare, infezione da Papillomavirus. Lesioni dell’epitelio ghiandolare endocervicale e endometriale. Citologia ormonale. Lesioni della vagina e della vulva. • Bibliografia J.D. Bancroft, M. Gamble, Theory and practice of histological techniques, V ed., Churchill, Livingstone, 2002. R. DeMay, Pactical principles of cytopathology, ASCP Press, 1999. Scienze tecniche di istopatologia e citopatologia • Obiettivi specifici Apprendimento delle tecniche e dei processi di allestimento di un preparato istopatologico. Conoscere le varie fasi dell’esame citologico, saper adottare le tecniche citologiche più appropriate in base alla natura del materiale da trattare ed essere in grado di valutare la qualità dei preparati allestiti • Contenuti Introduzione. Tutta la parte di attività preanalitica, l’allestimento del materiale diagnostico è determinante per l’esame al microscopio ottico. Le tecniche adottate portano ad ottenere dei preparati ben preservati, di spessore di 3-5 micron, con le strutture 411 messe in evidenza per l’esame al microscopio ottico. La valenza qualitativa della diagnosi finale è direttamente proporzionale alla corretta applicazione delle tecniche isto-patologiche. Contenuti: Il percorso del materiale biologico (campione) dal prelievo al preparato allestito. Accettazione: identificazione, registrazione, codificazione. Campionamento: prelievo bioptico e chirurgico, descrizione macroscopica, foglio di lavoro. La fissazione e fissativi: classificazione, tecniche, meccanismi. Decalcificazione: fisici, chimici, procedure. Conservazione del materiale biologico: tecniche di congelamento, fissazione chimica, mezzi i inclusione conservativi. La processazione e l’inclusione: tecniche, apparecchiature, procedure. Il taglio delle sezioni: tecniche, apparecchiature, procedure più comuni. Colorazione e coloranti in istopatologia: principi generali e classificazione istomorfologica ed istochimica. Colorazioni istomorfologiche di routine: ematossilina/eosina, procedure, apparecchiature. Principi colorazioni e