Filippine - Notiziario Economico Farnesina
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Filippine - Notiziario Economico Farnesina
n. 17 Anno 4° - 3 dicembre 2010 E C O N O M I A , N O R M AT I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I TA L I A N E Filippine: Manila allunga il passo iniziando dalle infrastrutture Sommario FILIPPINE Ora anche Manila è disponibile ad aprire le porte agli stranieri pag 9 Autostrade e reti metropolitane: il calendario dei cantieri pag 13 Il nuovo Governo del Presidente Aquino annuncia un consistente piano di investimenti puntando sull'afflusso di capitali privati. Economia e consumi in forte ripresa. La situazione finanziaria del Paese è particolarmente solida, grazie soprattutto alle rimesse degli emigranti a pagina 2 STATI UNITI Usa: Landi Renzo punta su flotte aziendali a metano pag 16 CINA Hong Kong: mantiene il primato export per la bigiotteria pag 17 SETTORI E AZIENDE Meccanica Trasporti e infrastrutture pag 18 Veduta di El Nido, esclusiva località turistica sull’isola di Palawan STATI UNITI PAESI E MERCATI Usa: Landi Renzo punta su flotte aziendali a metano Bielorussia Turchia pag 19 Procede la strategia di crescita sul mercato americano della Landi Renzo che, nel gennaio di quest'anno, ha aperto una filiale negli Stati Uniti localizzata a Los Angeles, con cui punta a inserirsi nel mercato nordamericano dei sistemi di alimentazione a metano (cng: compressed natural gas) per auto a pagina 16 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio sostegno imprese della Farnesina (DGCE) - [email protected] Filippine: Manila allunga il passo iniziando dalle infrastrutture Le Filippine, un Paese di 92 milioni di abitanti con un PIL pro capite (a parità di potere di acquisto) pari ad oltre 3.500 dollari all'anno, sono in piena ripresa economica. Il tasso di crescita del Pil, nel primo semestre del 2010, è stato del 7.8% annuo e l'aumento dei consumi, che coprono il 70% del prodotto lordo, ha sfiorato il 6 per cento. Per il periodo 2011-15 l'OCSE prevede che l'aumento del PIL sarà del 4,6% annuo. In maggio ci sono state le elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria di Benigno Aquino con ampio margine (5,7 milioni di voti in più rispetto al secondo candidato più votato). A cinque mesi di distanza il neopresidente continua a godere di una percentuale di gradimento attorno al 70 per cento. Il dato costituisce un'eccellente premessa per l'attuazione del programma di cambiamenti annunciati durante la campagna elettorale: lotta all'esclusione sociale in un Paese di grandi squilibri, dove circa un terzo della popolazione (27 milioni) vivono tuttora al di sotto della soglia di povertà. Apertura agli investimenti esteri. Lotta alla piaga della corruzione e all'evasione nonchè conseguente aumento della raccolta fiscale dello Stato per finanziare un vasto programma di sviluppo delle infrastrutture a cui saranno associati investitori nazionali, esteri ed internazionali (WB, ADB e BEI) e il miglioramento dei servizi sociali e formativi. FFILIPPINE ILIPPINE ECONOMIA La valuta si è fortemente rafforzata Favorevoli anche i dati macroeconomici: le Filippine hanno un debito estero pari a circa 55 miliardi di dollari con riserve valutarie che superano però, ad ottobre scorso, i 56,8 miliardi. La bilancia dei pagamenti ha avuto un surplus record di 6,54 miliardi (settembre). Nel periodo gennaio-agosto 2010 le esportazioni sono cresciute del 37,3% (38,298 miliardi di Le Rock Islands di Palau Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 2 La sfida delle tre P Ma si sta muovendo nella stessa direzione anche il Governo. Il primo segnale del passo assunto dalla nuova amministrazione si è avuto in ottobre con la presentazione di una prima parte del massiccio piano di investimenti che il Governo di Manila intende realizzare in regime di "Public-Private-Partnership" per un totale di circa 20 miliardi di dollari. Copre il settore stradale, ferroviario, dei trasporti urbani (incluse metropolitane), la costruzione e il potenziamento della rete di aeroporti e di porti. Numerosi anche i progetti nel settore delle energie classiche (idro e gas) ed alternative (geotermia - di cui le Filippine sono ricchissime - ed eoliche). A fine novembre il ministro delle Finanze pubblicherà formalmente la lista dei progetti che saranno disponibili per un partenariato nel 2011. FFILIPPINE ILIPPINE dollari) e le importazioni del 26,1% (35,324 miliardi). La moneta nazionale (Peso) si è fortemente rivalutata sul dollaro e sull'euro (19,2% negli ultimi 12 mesi) e l'inflazione nel 2010 è stimata al 3,7%. Le aspettative di crescita economica del Paese ed i suoi dati macroeconomici positivi hanno anche provocato, negli ultimi 10 mesi, un forte afflusso di capitali speculativi. Secondo i dati della Banca Centrale lo stock di "hot money" è passato nello stesso periodo da 358 milioni di dollari a 2,5 miliardi. Il dato ha comportato una rivalutazione del Peso nei confronti di dollaro ed euro del circa 20%. E in novembre, a seguito dell'incremento delle riserve valutarie del Paese, Standard&Poor's ha aumentato il "credit rating" filippino da "BB-" a "BB" (al pari di Indonesia e Vietnam) con un Outlook "stabile". Il debito assicurativo a lungo termine del Peso è stabile a "BB+". Nel contempo le autorità monetarie hanno approvato la quarta fase di riforme nel settore monetario liberalizzando le restrizioni esistenti sui trasferimenti di capitali all'estero. Grandi famiglie Il sistema di potere è tuttora caratterizzato dalla prevalenza di un ristretto numero di grandi famiglie di origine spagnola e ci- La raffineria della Petron Corp. sulla costa di Bataan, la provincia a nord ovest di Manila Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 3 tive opportunità. E questo viene compreso anche da un crescente numero di famiglie e di imprenditori locali che quindi sono interessati anche a stringere alleanze con partner esteri in grado di portare capitali, tecnologia, know how organizzativo e conoscenza dei mercati. Con un asso nella manica rispetto ad altri paesi dell'ASEAN: la diffusa conoscenza della lingua inglese che è patrimonio comune della maggioranza della popolazione. Il successo delle Free Trade Zones FILIPPINE nese, insediatesi nel territorio sul finire del XVIII secolo e che per lungo tempo hanno cercato di consolidare la loro presa sull'economia e sulla gestione politica del Paese. Di qui una legislazione molto protezionista e poco trasparente, che ha scoraggiato finora l'afflusso di iniziative e capitali da altri Paesi asiatici e dall'Occidente. E questo non tanto per il contenuto delle leggi quanto per le notevoli incertezze che tuttora sussistono nella loro applicazione. Ancora oggi le Filippine figurano nelle posizioni di coda della classifica "Doing Business" della Banca Mondiale, dove i diversi Stati sono giudicati in base alla facilità con cui si può operare in campo economico. Ma le cose stanno cambiando: il Paese deve inevitabilmente aprirsi in quanto intende inserirsi nel processo di grande crescita dell'Asia "emergente" e cogliere le rela- Al maggio 2010 risultano operanti 217 Free Trade Zone in cui gli investitori usufruiscono di significative agevolazioni. Di queste, sette sono specializzate nel settore agroindustriale (Agro-Industrial Economic Zones), 134 in quello informatico e delle telecomu- Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 4 In occasione dell'ultima ministeriale economica EU-ASEAN (Vietnam, agosto 2010) il nuovo Ministro per il Commercio e gli Investimenti filippino ha inoltre ufficialmente manifestato l'interesse del Governo di Manila all'avvio di colloqui su un accordo di libero scambio (FTA) UE-Filippine che potrebbe, in prospettiva, rappresentare un importante volano per l'apertura di questa economia. Si aggiunge un crescente numero di società che operano in attività cosiddette di business process outsourcing (call center, servizi informatici e via dicendo) in prevalenza per committenti statunitensi. Nel contempo la B/E Aerospace ha annunciato l'intenzione di costituire una linea di montaggio per la carlinga dell'Airbus A350 e sono in avanzato stato di negoziazione il trasferimento nell'ex base aerea USA di Clark della manutenzione degli aerei della compagnia aerea Lufthansa. Sempre a Clark, Singapore Airlines ha annunciato un investimento di 20 milioni per espandere le sue attività di servizio, così da consentire entro il 2012 la manutenzione, riparazione e controllo dei Boeing 747 e 777 della sua flotta e di quella delle 20 aerolinee che si affidano, per la parte tecnica, alla Singapore Airlines Engineering Co. (SIAEC). FILIPPINE nicazioni (IT Parks), 65 in attività manifatturiere (Manufacturing economic zones), due in attività medico farmaceutiche (Medical Tourism Parks) e 9 nel turismo (Tourism EZ). Le più importanti aree industriali attrezzate, riservate alle imprese esportatrici, sono localizzate nell'ex base militare statunitense di Clark (Subic Bay) e a Cebu: in prevalenza multinazionali e subcontractor del settore elettronico e dell'IT (Intel, Texas Instrument, Timex), tessile, meccanico, cantieristico dove nei giorni scorsi è stato varato un bulk carrier da 180mila tonnellate di stazza lorda (cantiere Tsuneishi - Aboitiz), nonchè alimentare (Nestlè). Nel Paese sono insediate diverse grandi case automobilistiche tra cui Toyota e Nissan (assemblano in prevalenza SUV e veicoli commerciali), nonchè i gruppi Ford e General Motors a cui fanno da corollario centinaia di produttori di componentistica auto (parti elettriche, giunti, trasmissioni ecc.) che si avvantaggiano del regime doganale preferenziale del mercato AFTA (Asian Free Trade Area) e degli accordi di libero scambio siglati dalle Filippine con il Giappone. A gennaio dovrebbe essere firmato l'accordo di "Partnership e Cooperazione Politica tra l'UE e le Filippine" che contiene uno specifico articolo relativo agli investimenti. Una fabbrica di scarpe a Marinka City, a est di Manila (Foto AFP) Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 5 Ma le potenzialità del Paese coprono una sfera di attività molto più ampia. Le Filippine, innanzitutto, dispongono di un ampio patrimonio minerario: i giacimenti auriferi che, stranamente, sono rimasti ignoti ai conquistadores spagnoli, sono l'esempio più noto. Ma l'elenco può essere esteso ad altre filiere metallifere tra cui rame, minerale di ferro, nickel, silicati ecc. e a quella dei fertilizzanti (fosfati). Una forte accelerazione nello sfruttamento di queste risorse dovrebbe essere consentita dalla nuova legge mineraria approvata nella passata amministrazione, per la quale però non sono stati ancora definiti i regolamenti attuativi che aprono l'accesso al settore anche ad investitori stranieri. E gli operatori interessati, dalla Cina, alle grandi compagnie statunitensi e australiane, non mancano. Energie: l'opzione è verso le rinnovabili Rilevanti anche le risorse energetiche del Paese; si prevede di investire nei prossimi anni oltre 5 miliardi di dollari nel settore delle fonti rinnovabili. In particolare le Filippine sono uno dei Paesi al mondo provvisti del maggior potenziale geotermico. Attualmente la produzione geotermica ammonta a 2mila megawatt annui ma sono già identificati nuovi siti per ulteriori 1.000 megawatt, che dovrebbero essere messi in produzione nei prossimi anni. Complessivamente gli investimenti pubblici e privati, previsti nel 'revamping' delle centrali esistenti e nelle nuove iniziative ammontano a 1,8 miliardi di dollari: molti di questi progetti godono del supporto della Banca Europea degli Investimenti, della Banca Mondiale e dell'Asian Development Bank. La configurazione del Paese, suddiviso in oltre 7mi- FILIPPINE Potenziale minerario da valorizzare Manila, la sede dell’Asian Development Bank (ADB) (Foto Afp) Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 6 no. Nel contempo, con oltre 7mila isole e 36mila chilometri di coste, hanno un grande patrimonio ittico sfruttato però in maniera poco razionale. Un settore che il Paese intende sviluppare è anche quello cantieristico per il quale è stato avviato un piano specifico (Domestic Shipping Development Plan) che prevede la costruzione nei prossimi anni di oltre 600 tanker, portacontainer, bulk carrier e navi ro-ro. Prospettive di crescita urbana FILIPPINE la isole verdeggianti, propone anche un contesto ideale per lo sviluppo di energie rinnovabili: eolico, solare, biomasse, correnti marine. Con l'ulteriore vantaggio che le Filippine sono inserite nel sistema dei Clean Development Mechanism del Protocollo di Kyoto e già figurano al sesto posto nel mondo per numero di progetti approvati: una recente missione dell'ENEL ha evidenziato le forti possibilità del settore. Inoltre il Paese ha adottato una legislazione che favorisce la produzione, l'utilizzo e l'esportazione di biocarburanti (bioetanolo e biodiesel) per autotrazione. Per quanto riguarda i combustibili convenzionali, le Filippine dispongono di significative riserve di carbone e recentemente, al largo delle isole Pawlan, sono stati individuati importanti giacimenti di idrocarburi (petrolio e gas naturale). La crescita in questi anni del Paese, che conta oltre 92 milioni di abitanti a cui si aggiungono 4,3 milioni di lavoratori emigrati all'estero (WB), si accompagna allo sviluppo dei servizi, dell'edilizia, delle infrastrutture urbane, dei trasporti, della grande distribuzione, della sanità e della formazione con tutte le filiere collegate: dall'industria del mobile, ai materiali da costruzione, ai medicinali e alle apparecchiature sanitarie. Sotto il profilo finanziario, il vero punto di forza del Paese sono però le rimesse degli emigranti che contribuiscono al riequilibrio della bilancia dei pagamenti con un apporto annuo pari a 21,3 miliardi di dollari (proiezione 2010 World Bank), di cui circa 2 miliardi solo dall'Italia. La scarsa propensione al risparmio dei filip- Nuove filiere produttive Ma in tutti i settori moltissimo resta da fare. Ad esempio nel campo della meccanizzazione agricola e della trasformazione alimentare incluse catene del freddo, sistemi di packaging, ecc. Le Filippine, infatti, sono uno dei primi Paesi importatori mondiali di riso e devono sviluppare la propria capacità produttiva per ridurre il gap tra produzione e consumo inter- Sicurezza: riprenderanno le trattative con il Fronte Islamico Le condizioni di sicurezza delle Filippine sono migliorate negli ultimi anni. Ciononostante nel Paese restano attivi gruppi di opposizione armati il principale dei quali è il Moro Islamic Liberation Front, con cui è prevista entro breve l'apertura di una trattativa. Il nuovo Presidente può contare sulla significativa, pubblica apertura di credito manifestatagli dal Fronte. Il negoziato dovrebbe condurre alla creazione di una nuova entità giuridica autonoma musulmana. Nessuna mediazione invece è prevista con organizzazioni apertamente terroristiche che hanno compiuto in anni recenti una serie di attentati. Sono l'Abu Sayyaf Group e il Rajah Solaiman Group. L'amministrazione Aquino si è impegnata anche a sradicare il fenomeno dei cosiddetti extrajudicial killings, cioè assassini di giornalisti, esponenti di sinistra, associazioni sindacali e contadini in cui sarebbero assertivamente coinvolti singoli elementi delle Forze Armate e della Polizia. Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 7 Investire nel turismo Infine il turismo: già oggi contribuisce per il 6% al PIL filippino, ma il potenziale di attrazione del Paese è molto elevato anche se deve scontare la sostanziale assenza di infrastrutture di livello (strade, aeroporti) e di know-how. Per contro ha un patrimonio terrestre (flora e fauna tropicale, paesaggi, risorse naturali, quali acque termali, del tutto non sfruttate), marino (con barriere coralline incontaminate) ed umano (gentilezza e disponibilità verso il prossimo) del tutto insuperabile. Nei primi cinque mesi del 2010 le presenze registrate hanno superato i 3,6 milioni di visitatori con una crescita, per quelli provenienti dall'estero, del 12% su base annua. Circa il 95% di detto flusso proviene da Cina, Usa, Corea, Giappone. Nei primi 7 mesi del 2010 la presenza di turisti italiani è stata di 9.800 unità. È un'attività di forte interesse anche per gli investitori stranieri poiché possono detenere fino al 100% delle società operanti in questo settore dove esistono già alberghi e strutture di categoria medioalta e dove sono avviate diverse iniziative con capitali finanziari provenienti da Stati Uniti, Corea del Sud, Singapore, Hong Kong e Cina. Business Process Outsourcing Le Filippine hanno seguito con successo l'esempio dell'India nelle attività di Business process outsourcing con un fatturato complessivo di 6,8 miliardi di dollari nel 2008. In particolare, grazie all'ottima padronanza dell'inglese l'industria filippina dei soli call center ha un giro di affari che raggiungerà 5,7 miliardi a fine 2010, superando in tal modo la stessa India (5,5 miliardi). Accenture, leader mondiale in questo tipo di attività, ha localizzato nelle Filippine il suo terzo centro servizi internazionale, con 20 mila addetti. L'obiettivo di Manila è di raggiungere in questo settore i 25 miliardi nel 2016 dando occupazione a 1,3 milioni addetti. FILIPPINE pini (la più bassa dell'area asiatica) provoca una forte pressione sui consumi di cui si avvantaggiano i più grandi mall commerciali esistenti al mondo presenti a Manila (oltre 20 milioni di abitanti). I terrazzamenti di Banaue sull’isola di Luzon sono stati dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco (Foto Magalhães/Wikipedia) Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 8 Sui cambiamenti in atto nell'economia e nella società filippine, "Diplomazia Economica Italiana" ha intervistato l'Ambasciatore italiano a Manila, Luca Fornari scevro di arroganza. Mentalità e cultura locale risentono anche dell'influenza cattolica, dovuta a quasi quattro secoli di presenza spagnola, che danno al Paese un'atmosfera latino-americana che consente agli europei, anche se in un contesto asiatico, di sentirsi a "casa" propria. Quali sono le caratteristiche delle Filippine rispetto agli altri Paesi della Regione Asia-Pacifico? Nelle Filippine un imprenditore europeo riscontra, indubbiamente, minori difficoltà di approccio rispetto ad altri Paesi dell'area: in tutto il Paese la lingua utilizzata nel mondo degli affari e nella vita quotidiana è l'inglese, retaggio positivo di circa mezzo secolo di presenza degli Usa nel Paese. Il costo del lavoro è molto contenuto ed i filippini hanno una buona attitudine al lavoro. C'è un clima cordiale, FILIPPINE Ora anche Manila è disponibile ad aprire le porte agli stranieri Quali sono le potenzialità del Paese sotto il profilo economico? Le Filippine negli ultimi 25 anni sono state la cenerentola dello sviluppo economico asiatico: ma l'atmosfera negli ultimi Il programma del nuovo Presidente La nuova amministrazione guidata da Benigno Aquino ha un programma chiaro che punta a sbloccare alcuni nodi storici che in passato hanno rallentato lo sviluppo del Paese. La sfide più impegnative: - alleggerire il peso del protezionismo. Le Filippine figurano in coda alle classifiche del doing business della Banca Mondiale; - lotta sistematica alla corruzione: le basse paghe della burocrazia facilitano la corruzione; - accelerare la lotta alla povertà: circa un terzo della popolazione (27 milioni) vive sotto la soglia di povertà; - creare posti di lavoro "di qualità". Le statistiche indicano un tasso di disoccupazione dell'8% ma i dati reali sono molto superiori anche perché nel computo entrano solo le persone iscritte alle liste di collocamento e il dato non tiene conto di milioni di persone, soprattutto giovani, con lavori episodici e precari; - accrescere la raccolta fiscale con l'obiettivo di consentire allo Stato di operare in due direzioni: l'introduzione di politiche sociali mirate ad attenuare i grandi squilibri di reddito tuttora esistenti nel Paese attivando consistenti investimenti nella sanità (nuovi ospedali e centri sanitari), nella scuola, nelle reti di servizi urbani, da un lato. E supportare finanziariamente il programma di investimenti nel settore delle infrastrutture (energia, trasporti, servizi a rete) per accrescere la competitività complessiva del Paese dall'altro. Sono incluse nel programma anche le catene del freddo e i centri di stoccaggio per la conservazionecommercializzazione dei prodotti agricoli e della pesca. Oggi, nelle Filippine, esistono molti ricchi ma sono in pochi a pagare le tasse. Uno degli apporti della cooperazione italiana riguarda proprio questo settore: con il contributo della Guardia di Finanza dovrebbe essere avviato a breve un programma di "capacity building" basato su interventi di formazione ed utilizzo di tecnologie informatiche per rafforzare l'Amministrazione fiscale filippina. Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 9 aziende con una vera mentalità imprenditoriale, anche se ci sono una moltitudine di microimprese familiari che operano in filiere produttive tradizionali come legno e arredamento, nonché tessile e abbigliamento, che invece vorrebbero crescere e non domandano di meglio che diventare filiera. Il potenziale minerario del territorio deve ancora essere pienamente sfruttato. La forte carenza di energia sta spingendo il Governo ad investire nel settore delle rinnovabili (principalmente idrico, eolico e geotermico) facilitando le iniziative di settore con leggi ad hoc. Al riguardo, con il progetto "Ponte di Archimede", l'Italia ha proposto al Governo filippino, per il tramite dell'UNIDO, un progetto pilota che utilizza le correnti marine per generare energia con una turbina Kobold per piccole comunità che vivono sul litorale lontano da centri abitati. Nel campo delle infrastrutture ci sono molti progressi da fare, introducendo una programmazione più razionale e un'ottimizzazione degli investimenti. La nuova amministrazione Aquino si sta muovendo con coraggio e determinazione in questa direzione annunciando un vasto programma di opere da realizzare in partnership tra settore privato e settore pubblico il cui elenco provvisorio è in allegato. Sembra che le Filippine, sotto il profilo delle opportunità economiche, risentano di un gap di immagine. I tradizionali partner, soprattutto europei, non sembrano ancora aver afferrato il cambiamento in corso e le conseguenti opportunità con vuoti da colmare che tale evoluzione sottende, dando un vantaggio competitivo ad imprese e società prevalentemente asiatiche. Manca ad esempio una base di piccole e medie FILIPPINE due anni è mutata, registrando un forte dinamismo. Nei primi nove mesi del 2010 il PIL è salito del 7,9% con dati macroeconomici sostanzialmente di segno positivo e in continua crescita: l'OCDE al riguardo vede una crescita fino al 2015 del 4.7 per cento. Anche se interessanti, credo però che siano dati sottostimati e che non tengono pienamente conto delle sfide economiche e sociali che il Governo Aquino si è posto. Nel contempo l'ambiente imprenditoriale negli ultimi anni si è internazionalizzato, allacciando alleanze con gruppi Usa, cinesi, coreani, giapponesi ed europei. La stessa classe media del Paese si è ampliata passando dal 21% della popolazione del 1990 al 47% del 2008 (ADB) con una forte richiesta di miglioramento delle condizioni di vita. Manila piace ai mercati finanziari La valutazione delle Filippine sui mercati finanziari è in ascesa. Un'emissione pubblica in dollari, all'inizio dell'autunno e rivolta principalmente a investitori esteri, ha raccolto adesioni per un importo superiore di 13 volte l'ammontare offerto, pari a 1 miliardo di dollari. Nel contempo le principali organizzazioni finanziarie internazionali hanno riaperto il dossier filippino, dopo averlo sostanzialmente congelato negli ultimi anni a seguito di pratiche poco ortodosse del passato Governo. L'Asian Develop- ment Bank, che ha sede a Manila, è impegnata con 2,8 miliardi di dollari all'anno di finanziamento a promuovere programmi di rafforzamento dell'amministrazione, sviluppo dell'agricoltura e di energie rinnovabili, estensione dell'assistenza sanitaria e dei servizi idrici e di smaltimento urbano. Altri 700 milioni di dollari sono stati messi a disposizione dalla Banca Mondiale e 150 milioni dalla BEI. Inoltre gli Stati Uniti hanno accordato 430 milioni per il raggiungimento degli obiettivi del Millennium Development Goals. Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 10 ponentistica hanno annunciato negli ultimi mesi nuove iniziative sull'arco di un quinquennio con investimenti complessivi per 2 miliardi di dollari. Il gruppo Nestlè ha appena annunciato che farà investimenti nei prossimi 4 anni per circa 1 miliardo di dollari. Un indubbio elemento di attrazione di questo Paese è rappresentato dai volumi del consumo interno, che si mantiene elevato grazie, principalmente, agli oltre 21 miliardi di dollari annui di rimesse con cui i lavoratori filippini emigrati sono circa 6 milioni di cui circa 180/200 mila in Italia - sostengono le rispettive famiglie. FILIPPINE Le Filippine sono considerate però un Paese non molto affidabile sotto il profilo giuridico e poco incline ad aprirsi agli operatori stranieri? In realtà, le leggi e le regole ci sono. Le carenze sono soprattutto sotto il profilo dell'applicazione del diritto, ma occorre distinguere. Rispetto alle 217 Free Trade Zones esistenti ben 206 sono dedicate alle imprese esportatrici i cui investitori godono di importanti agevolazioni fiscali e tariffarie e anche le procedure sono più friendly. Esiste al riguardo un'attenzione crescente verso questo Paese da parte delle grandi aziende multinazionali. Diverse società statunitensi di com- La presenza italiana può crescere L'interscambio tra Italia e Filippine ha, ufficialmente, dimensioni ridotte. Nel primo semestre di quest'anno ammontava a 275,5 milioni di euro. Le cifre però, vanno analizzate in dettaglio. In particolare il dato relativo alle importazioni dall'Italia (125,8 milioni) non tiene conto del fatto che molte operazioni transitano da altri Paesi asiatici. Anche se oltre 100 marchi italiani di eccellenza sono presenti in numerosi punti vendita, i relativi prodotti (auto di lusso, arredamento, abbigliamento, cuoio, oreficeria) non risultano, ad esempio, provenire dall'Italia. Dati informali disponibili farebbero quindi lievitare detto ammontare di oltre il 350%. Più del 50% circa, stando ai dati ufficiali, è coperto dalla voce impianti e mezzi di trasporto. Più difficile competere sui canali di massa della grande distribuzione che nelle Filippine sono appannaggio di imprenditori di origine cinese, che si approvvigionano in larga parte a Taiwan o in Cina. Con un frizzante sviluppo edilizio, che continua ancora adesso, abbinato alla crescente richiesta di prodotti di qualità da parte della nuova borghesia, potrebbero però aprirsi interessanti prospettive per le nostre aziende del settore arredamento e prodotti per la casa. Contenuti anche gli investimenti diretti dall'Italia. Tra le presenze più significative Bisazza (centro di assistenza e distribuzione) e Pan- gea (impianto di biogas a Manila per l'utilizzo dei carbon credits). Nel settore finanziario la presenza più significativa è quella del gruppo Generali che opera nel ramo vita. Si aggiungono diverse imprese locali impegnate in attività di import-export, produzione di mobili, articoli in fibra, lavorazione del cuoio e assimilati, ristorazione, create e gestite da imprenditori italiani espatriati. Attualmente il settore che sta suscitando il maggiore interesse da parte di imprese italiane è quello dell'energia. In particolare Terna, Ansaldo, Enel (che è qui rappresentata dall'Endesa) sono state coinvolte a diverso titolo in gare e realizzazioni nel campo delle reti di trasporto, delle centrali geotermiche. Da segnalare la presenza nelle Filippine della sede centrale dell'Asian Development Bank (ADB), che finanzia opere prevalentemente infrastrutturali nella regione asiatica: nel triennio 2009-2011 sono previsti interventi per complessivi 45 miliardi di dollari. L'Italia possiede uno share dell'1,80%; il direttore esecutivo del Desk europeo è attualmente italiano (rappresenta Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Portogallo e Belgio). Sono altresì presenti 16 funzionari italiani. Tale partecipazione ha stimolato l'apertura di uffici a Manila da parte di società italiane d'ingegneria e costruzione. Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 11 Commercio estero - Il codice doganale filippino si basa sul sistema armonizzato. Indicativamente, i dazi applicati su materie prime, prodotti chimici e beni capitali è del 3%, quello sui beni intermedi del 7-10% e quello sui prodotti finiti del 15-30%. I dazi più elevati gravano sui prodotti agricoli: cereali, caffè, zucchero, carni ecc. Le aliquote tariffarie sulle importazioni non agricole dagli altri Paesi Asean sono attualmente inferiori, in media, al 5%. Con il Giappone è in vigore un accordo di libero scambio. In occasione dell'ultima ministeriale economica UeAsean il nuovo Ministro per il Commercio e gli Investimenti filippino ha manifestato interesse all'avvio di colloqui su un accordo di libero scambio (FTA) Ue-Filippine. Marchi e brevetti - La normativa locale sulla proprietà intellettuale risulta sostanzialmente in linea con i principi internazionali, anche se la sua applicazione pratica continua a lasciare molto a desiderare. Recentemente l'Unione Europea ha escluso le Filippine dalla Priority Watch List. Il Codice della Proprietà Intellettuale prevede però la possibilità di sanzioni amministrative e il divieto di importazione (su richiesta della parte lesa) per i prodotti "imitativi" che ingenerano confusione per il consumatore riguardo alla loro provenienza. Nei supermercati filippini sono invece presenti numerosi prodotti che richiamano nomi o colori identificabili con l'Italia. Per i prodotti alimentari non esiste una normativa specifica a protezione delle Indicazioni Geografiche che però potrebbero godere della tutela prevista per i marchi, se registrate in loco come marchi collettivi. Investimenti - La legislazione filippina sugli investimenti presenta significative restrizioni per gli investitori stranieri. Diverse prospettive potrebbero aprirsi con la nuova Amministrazione ma, per il momento, il principale punto di riferimento normativo è il Fo- reign Investment Act del 1991 che definisce una serie di settori ed aree di attività economica in cui la partecipazione straniera al capitale sociale è limitata o del tutto proibita (Negative List). La quota di partecipazione al capitale straniero per la proprietà terriera è limitata al 40%. Sono ammessi i contratti di land-lease, il cui periodo massimo, per gli stranieri, è di 75 anni. Per tutte le imprese la cui attività è rivolta al mercato interno il controllo fino al 100% è ammesso soltanto quando il capitale iniziale, interamente versato, è di almeno 200mila Usd. La soglia si riduce a 100 mila Usd quando il numero di occupati supera le 50 unità. FILIPPINE Taccuino dell'operatore economico L'esercizio di tutte le professioni è limitato esclusivamente ai cittadini filippini. La partecipazione, anche piena, di capitale straniero nel commercio al dettaglio è consentita soltanto con un capitale iniziale interamente versato di almeno 2,5 milioni di Usd. Per i beni di lusso il capitale minimo è di 250.000 dollari. La partecipazione di capitale straniero è limitata al 25% per i contratti di costruzione o riparazione di opere pubbliche, per i quali non sia richiesta una gara internazionale. L'investitore può invece detenere un controllo di una quota di capitale sociale superiore al 40% nelle imprese manifatturiere o di servizi la cui produzione sia per oltre il 70% destinata alla riesportazione verso l'estero. Zone economiche speciali - Gli investimenti localizzati nelle cosiddette Zone Economiche Speciali, (ZES) godono di adempimenti semplificati in materia di visti e di procedure per l'import-export ed incentivi fiscali e di significative agevolazioni fiscali: esenzione iniziale dalla tassazione sui redditi che viene poi forfetizzata al 5% sul reddito lordo rispetto al 35% vigente nel resto del Paese Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 12 Più di 60 miliardi di dollari è l'ammontare del Piano pluriennale di investimenti che il nuovo Presidente filippino, Benigno Aquino, intende proporre al Parlamento per imprimere una svolta al Paese Buona parte di questi farà appello anche a capitali privati in regime di "Public Private Partnership". Il Piano è stato presentato a fine novembre: i relativi studi di fattibilità di alcuni importanti interventi (vedi tabella) FILIPPINE Autostrade e reti metropolitane: il calendario dei cantieri sono già stati identificati. I capitoli più importanti riguardano il completamento del sistema di autostrade metropolitane a Manila e nell'isola di Luzon, la rete metropoli tana di Manila, diversi aeroporti. Progetti infrastrutturali definiti dal Governo di Manila al 2 novembre 2010 Costo previsto (mln $) Avvio previsto Agenzia responsabile Autostrade, raccordi e sovrappassi NLEX-SLEX Link Expressway CALA Expressway (sezione Manila) CALA Expressway (sezione Laguna) C-5/FTI/Skyway Connector NAIA Expressway (Phase II) C-6 Expressway (Global City Link) - Sth Sctn Cental Luzon Expresswy (Clex)Phase I,Tarlac-Cabanatuan Cental Luzon Expresswy (Clex)Phase II, Cabanatuan-San Jose Slex Extension (to Lucena City) 2-Lane Calamba- Los Banos Expressway R-& Expressway NLEX east/La Mesa Parkway Transiti stradali veloci per mezzi pubblici Linee metropolitane e ferrovie MRT/LRT Expansion Project LRT Line 2 East (estensione) Privatization e gestione Northrail Mindanao Railway System MRT 8 Costruzione e modernizzazione aeroporti Bohol Airport (Bohol) Puerto Princesa Airport (Palawan) City Terminal DMIA airport (Pampanga) Privatizzazione gestione e manutenzione aeroporto Laguindingan Daraga International Airport(Daraga,Albay) Privatizatizzazione terminal 3 aeroporto NAIA e aeroporto DMIA Mactan-Cebu International Airport Kalibo Airport Balabac Airport (Palawan) 466 ,67 233 ,33 155 ,55 125 ,33 262 ,22 897 ,78 2011-2014 2012-2015 2013-2015 2012-2015 2013-2015 2013-2016 DPWH/MNTC DPWH DPWH DPWH DPWH DPWH 255 ,55 2012-2014 DPWH 315 ,55 211 ,11 131 ,11 532 ,89 722 ,89 nd nd 2013-2016 2014-2016 2016-2018 2016-2019 nd DPWH DPWH DPWH DPWH DPWH DTC 1,555 ,56 251 ,10 nd Nd 1.143 ,64 2011-2014 2011-2013 nd nd DTC/LRTA DTC/LRTA DOTC/NLRC DOTC DOTC 167 ,62 96 ,93 2012-2015 2012-2015 2011-2012 DOTC/MIAA/CAAP DOTC/CAAP Diosdado Macapagal Intl Apt nd 68 ,33 2013 2012-2015 DOTC/CAAP DOTC/CAAP nd 178 ,44 34 ,33 25 ,44 nd nd nd nd DOTC/MIAA/CIAC MCIAA DOTC/CAAP DOTC Note: DPWH: Department of Public Works and Highways DTC: Department of Transportation and Communications Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 13 Progetti infrastrutturali definiti dal Governo di Manila al 2 novembre 2010 Agenzia responsabile Trattamento acque area metropolitana Manila Progetto multifunzionale (elettricità e sistemi irrigazione) Kabulnan-2 (Maguindanao) Progetto multifunzionale (elettricità e sistemi idrici) Balintingon Reservoir (Luzon) Progetti trattamento rifiuti solidi Infrastrutture per agroindustria Catene del freddo in aree strategiche Poli logistici cerealicoli Strutture logistiche per supply chain settore ittico Edilizia civile Costruzione scuole elementari e secodnarie Cositruzione strutture sanitarie nd 2011 MWSA 319 ,4 2011-2018 NIA 348 ,22 nd 2011-2021 nd NIA NSWMC 117 ,78 45 ,138 nd nd PhilMech/PFDA PhilMech 33 ,33 nd PhilMech nd nd 2010-2016 2010-2016 Department of Education Department of Health Diversi Intervento di interramento (land reclamation) lido costiero di Navotas Programma nazionale mautenzione e ispezione veicoli a motore Costo totale previsto FILIPPINE Costo previsto (mln $) Avvio previsto Sistemi idrici, idroelettrici, trattamento acque e trattamento rifiuti Government of Navotas nd DOTC 8,695 ,23 Note: MWSA: DMetropolitan Waterworks and Sewerage Administration NIA: National Irrigation Administration NSWMC: National Solid Waste Management Commission Manila - Un treno delle Philippines National Railways (PNR) alla stazione Tutuban (Foto Hitomi/Wikipedia) Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 14 Progetti identificati dal Governo di Manila nel settore energia Costo totale previsto 84 ,50 62 ,50 25 437 ,50 115 25 28 ,25 43 ,75 76 ,50 62 ,50 125 270 75 100 49 290 258 66 ,50 200 540 486 720 30 200 60 900 200 35 720 100 16 33 ,25 35 200 200 20 450 360 136 33 ,25 33 ,25 12 ,50 Avvio previsto ( da determinare) (da determinare) (da determinare) (da determinare) (da determinare) (da determinare) (da determinare) (da determinare) (da determinare) (da determinare) 2011 2011 2011 2011 2012 -2013 2012- 2013 2012 2013 Phase1 2013 2013 2013 2014 2014 2015 2015 2016 2016 2017 FILIPPINE Costo previsto (mln $) Amburayan River Hydropower Prospect Ilaguen Hydropower Prospect Quirino Hydropower Prospect Binongan Hydropower Prospect Adda lam Hydropower Prospect Hubo Hydropower Prospect Asiga River Hydropower Prospect Cateel E Hydropower Prospect Tran AC River Hydropower Prospect Lake Mainit River Hydropower Prospect Wind Fa rm Power Project Liquefied Natural Gas Terminal and Combined Cycle Gas Turbine Northwind Pamplona Project Northwind Apa rri Project Multi-fuel Biomass Power Plant Kanan B1 Hydro Power Project Burgos Wind Power Project Multi-fuel Biomass Power Plant Tana won Geotherma l Project Coal-Fired Power Plant,Subic Coal Fired Power Plant,Batangas Kalayaan Pumped Storage Power Plant III (CBK Expansion ) Mauban Wind Fa rm Project Rangas Geotherma l Project Balintingon River Multi-Purpose Project Quezon Power Expansion Project Manito-Ka yabon Geotherma l Project Mindoro Biomass Power Project Pagbilao Expansion Project Pagudpud Wind Power Project Villasiga Hydropo wer Project Negros Biomass Power Project Sama r Biomass Power Project Dauin Geothermal Project Southern Leyte Geothermal Project Bun ker-Fired Power Plan t Agus 3 Hydroe lectric Plan t Southern Mindanao Coa l-fired Power Station Tago loan Hydropower Bukidnon Biomass Power Project Davao Biomass Power Project Camiguin Island Wind Power Project 2012 2014 2015 2017 2019 2011 2011 2013-2014 2012 2013 2017 8,695 ,23 www.ambmanila.esteri.it Per iscriversi a questa newsletter compilate il modulo all’indirizzo www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese/ DiplomaziaEconomica/Newsletter/ Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 15 AUTO Nel gennaio di quest'anno, Landi Renzo ha aperto una filiale a Los Angeles. La localizzazione si giustifica con il fatto che l’azienda punta a inserirsi nel mercato nordamericano dei sistemi di alimentazione a metano (cng: compressed natural gas) per auto e la California dispone oggi della rete più estesa di stazioni di rifornimento a metano degli Stati Uniti (460). Non solo, lo stato della West Coast offre anche una serie di significativi incentivi per chi acquista e utilizza veicoli alimentati a gas. In luglio Landi Renzo ha ulteriormente rafforzato la sua presenza acquisendo per 15 milioni di dollari Baytech Corporation che produce e commercializza, su piccola scala, sistemi di tipo analogo certificati secondo gli standard dell'Agenzia dell'Ambiente statunitense e dell'Air Resources Board californiano (CARB). Queste certificazioni sono un asset importante in quanto la procedura per ottenerle è piuttosto lunga e complessa. Le certificazioni Baytech sono per un largo range di veicoli General Motors. Ora, Landi Renzo punta sugli effetti previsti dalla politica di Obama volta all'utilizzo di risorse nazionali per ridurre l'import di petrolio dal Medio Orien- STATI UNITI Usa: Landi Renzo punta su flotte aziendali a metano te che si potrebbero concretizzare ad esempio in alcune iniziative di incentivazione all'uso del gas naturale per trasporti previste nell'Energy Bill e in particolare nel Nat Gas Act (New Alternative Transportation to Give Americans Solutions Act) con cui il Governo statunitense intende promuovere un maggior utilizzo del gas naturale nella trazione per auto e mezzi pesanti. In particolare, il segmento che dovrebbe trainare la crescita è quello delle grandi flotte aziendali private e degli enti pubblici a livello federale e locale. Una parte crescente di queste flotte dovrebbe essere alimentata con veicoli ecocompatibili e oggi, il gas naturale, appare come la soluzione più agibile in tempi brevi rispetto ad altre soluzioni tecnologicamente più complesse (auto elettriche). L'obiettivo è di fornire a questi clienti una gamma completa di soluzioni: possono essere operazioni di trasformazione/retrofitting di veicoli esistenti o anche accordi triangolari con il coinvolgimento delle case automobilistiche Usa, per la fornitura già in fabbrica su veicoli nuovi a metano destinati alle flotte dei clienti. www.conslosangeles.esteri.it Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 16 INTERSCAMBIO Secondo i dati relativi ai primi sette mesi del 2010 forniti dal locale ufficio ICE (Istituto del Commercio Estero), Hong Kong mantiene la leadership a livello mondiale per l'esportazione di bigiotteria e il quarto posto per l'esportazione di gioielli per un ammontare pari a 2,25 miliardi di dollari Usa Hong Kong costituisce un punto d'accesso privilegiato al mercato della Cina continentale, grazie soprattutto all'accordo CEPA (Closer Economic Partnership Arrangement) che comporta un abbattimento dei dazi doganali. Il dato è emerso in occasione della Hong Kong Jewellery and Gem Fair. Le esportazioni da Hong Kong sono risultate in crescita verso la maggior parte dei mercati di sbocco: Stati Uniti (+31%), Svizzera (+20%), Cina (+17%) e Francia (+ 6%). Gli stessi Paesi coprono rispettivamente il 34%, 8%, 7% e 6% delle vendite all'estero. È opportuno aggiungere però che nella maggior parte dei casi si tratta di ri-esportazioni di prodotti fabbricati in Cina. L'Italia, nei primi sette mesi del 2010, ha esportato a Hong Kong preziosi per quasi 280 milioni di dollari Usa (+40,88%) collocandosi al quinto posto tra i fornitori dopo Cina continentale, India, Francia e Stati Uniti. Le importazioni sono state di quasi 96 milioni di dollari. L'edizione autunnale di Hong Kong Jewellery and Gem Fair si è svolta su un'area di 120mila m2 suddivisi sui due poli fieristici dell'Asia World Expo (AWE) e dell'Hong Kong Convention and Exhibition Center (HKCEC). Il numero di espositori ha raggiunto la cifra record di oltre 3.205 (+5% sulla scorsa edizione) di cui ben 400 del settore diamanti, in rap- CINA Hong Kong mantiene il primato export per la bigiotteria presentanza di 45 diversi Paesi, mentre i visitatori sono stati in numero leggermente inferiore alle aspettative (in media circa 7mila presenze al giorno). A detta degli esperti, il leggero calo delle presenze è stato causato dal contemporaneo svolgimento della Shenzhen International Jewellery Fair e dalla concomitante ricorrenza di una delle più importanti feste ebraiche, lo Yom Kippur. Come già nella precedente edizione, i settori dei macchinari e degli strumenti per la lavorazione dei preziosi, quelli dei semilavorati e delle pietre preziose, incluse perle e diamanti, sono stati ospitati all'interno dell'AWE, mentre i prodotti finiti hanno trovato ubicazione negli stand allestiti sui sette piani dell'HKCEC. Questa edizione ha ospitato 30 padiglioni nazionali e ben 22 padiglioni tematici. La partecipazione italiana era articolata su 150 aziende rappresentative dei vari segmenti. In particolare l'Italia, principale esportatore mondiale di macchinari, con oltre l'80% del fatturato destinato ai mercati d'oltremare, era presente con 16 aziende del settore raccolte nel padiglione organizzato dall'ICE di Hong Kong in collaborazione con A.F.E.M.O. (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria). www.conshongkong.esteri.it Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 17 Polonia: Manuli Hydraulics apre un nuovo stabilimento Manuli Hydraulics Manufacturing ha recentemente ricevuto il via libera dalle competenti Autorità polacche per la realizzazione di un nuovo stabilimento per la produzione di macchinari e sistemi in gomma e metallo per la trasmissione di fluidi. Sono prodotti destinati ad applicazioni oleodinamiche ad alta pressione che vengono utilizzati nell'industria petrolifera e navale. Verrà altresì sviluppata una sezione dedicata alla ricerca e sviluppo. Lo stabilimento, che a regime impiegherà oltre 150 persone, sorgerà a Radomsko nella Zona Economica Speciale (ZES) di Lodz. L'investimento previsto è di circa 100 milioni di zloty. Manuli Hydraulics Manufacturing è controllata da Manuli Rubber Industries. In Polonia il Gruppo è già presente con uno stabilimento localizzato a Myslowice in Slesia. La Manuli è il nono investitore estero a scegliere l'area di Radomsko dall'inizio dell'anno. www.ambvarsavia.esteri.it TRASPORTI E INFRASTRUTTURE Australia: al via progetti per l’Alta Velocità ferroviaria Infrastructure Partnerships Australia, associazione di categoria che raccoglie i principali operatori privati e pubblici del settore infrastrutture ha pubblicato i risultati di uno studio preliminare (www.infrastructure.org.au/content/VFTSeptember2010.aspx) effettuato dalla società di consulenza internazionale AECOM, per valutare la fattibilità di due collegamenti ferroviari ad alta velocità sulla costa est del Paese: sono una linea Melbourne-Sydney (via Canberra) e una linea Sydney-Brisbane, via Newcastle lungo la Gold Coast. Entrambe avrebbero un tempo di percorrenza di circa tre ore. Secondo lo studio i lavori per una prima linea potrebbero essere avviati entro i prossimi cinque anni. Il finanziamento necessario potrebbe essere stornato da quello previsto (15 miliardi di dollari) per la costruzione del secondo aeroporto di Sydney. Lo studio ha raccolto un consenso "bipartisan" da parte sia del Governo federale a guida laburista che dell'opposizione liberale, nonchè da parte dei Verdi (attuali alleati del Governo di minoranza laburista). Il Ministro federale per le Infrastrutture e i Trasporti, Anthony Albanese, ha confermato la prossima pubblicazione di un bando di gara da 20 milioni di dollari australiani per la realizzazione di uno studio di fattibilità completo e dettagliato. FSETTORI I L I P P I NE EAZIENDE MECCANICA Australia: Ghella acquisisce la commessa per il Northern Link Ghella spa si aggiudica la prima consistente commessa di un'azienda di costruzioni italiana in Australia. Il City Council di Brisbane ha infatti affidato al consorzio Transcity la realizzazione del progetto Northern Link da 1,5 miliardi di dollari australiani. Transcity è una joint venture costituita da Ghella, dalla spagnola Acciona e dall'australiana BMD Holdings. Nella gara di aggiudicazione Transcity è stata preferita al consorzio composto dalla società francese Bouygues, dall'inglese Laing ÒRourke e dall'australiana Transfield. Il progetto, finanziato sia dal Governo statale del Queensland che dal Governo federale australiano, prevede la costruzione di due tunnel autostradali paralleli, con un diametro di 12 metri, di 43 km fra le parti nord (Bowen Hills) e ovest (Toowong) della città di Brisbane. I lavori di costruzione inizieranno a dicembre 2010 e si concluderanno nel 2014. Il traffico previsto è di oltre 16mila veicoli al giorno. www.ambcanberra.esteri.it Leggi gli aggiornamenti su www.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com Diplomazia Economica Italiana - n. 17 - 3 dicembre 2010 18 TURCHIA Export in ripresa ma non con i Paesi UE Per Ankara boom dell'export italiano Riprendono le esportazioni della Bielorussia: nei primi sette mesi del 2010 sono cresciute del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2009, per un valore complessivo pari a circa 13,3 miliardi di dollari. L'interscambio complessivo del Paese ha superato i 30,7 miliardi. Le importazioni, pari a circa 17,5 miliardi sono cresciute del 14,2%. L'interscambio con i Paesi dell'Unione Europea, pari a circa 7,6 miliardi, è però diminuito del 9,4%. Le esportazioni verso la UE, pari a circa 3,9 miliardi, sono diminuite del 19,8%, mentre le importazioni, pari a circa 3,7 miliardi, registrano un aumento del 4,7%. I principali partner commerciali del Paese sono attualmente la Federazione Russa (47,8% dell'interscambio complessivo), l'Ucraina (7,3%), seguono Olanda (5,1%), Germania (4,7%), Cina (3,%) e Polonia (3,3%). La quota dell'Italia è pari all'1,6%. Le vendite ai Paesi UE coprono oggi il 29,1% delle esportazioni bielorusse rispetto al 39,4% della Russia e al 14,5% degli altri Paesi CSI. La Russia è anche il maggiore fornitore estero del Paese con una quota pari al 54,1% mentre le importazioni bielorusse dalla UE ammontano al 21,1 per cento. www.ambminsk.esteri.it Boom dell'export italiano in Turchia: nei primi sette mesi dell'anno le esportazioni sono cresciute del 49% (contro il 27% della Cina). Il saldo dell'interscambio commerciale risulta in attivo di circa 1,5 miliardi di euro. In dettaglio, nel primo semestre l'Italia ha esportato macchinari per 881 milioni, mezzi di trasporto per 543, prodotti in metallo per 462 e prodotti chimici per 394. Complessivamente, incluse altre voci doganali, ammontano a 3,8 miliardi di euro. PAESI E MERCATI BIELORUSSIA www.ambankara.esteri.it Newsletter quindicinale realizzata da Il Sole 24 Ore Radiocor in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Direzione Generale per la Cooperazione Economica della Farnesina: [email protected] www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese Direttore Responsabile: Fabio Tamburini Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A. Radiocor Agenzia d’informazione Redazione: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Tel: 02.30221 - Fax: 02.3022.481 Pubblicazione quindicinale in formato elettronico Registrazione Tribunale di Milano n. 266 del 2 Maggio 2007 Sede Legale: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Progetto editoriale e grafico: Il Sole 24 ORE S.p.A. - Radiocor Agenzia d’informazione Copyright 2010 - Il Sole 24 ORE S.p.A Radiocor Agenzia d’informazione È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno con qualsiasi mezzo, non autorizzata. 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