C on V - Rivista idea

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C on V - Rivista idea
Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 33/11 - €
1,00
L’expo
cheraschese dedica
sempre molta attenzione ai
bambini, come dimostra
l’immagine-simbolo di “Cherasco
Ecofutura” qui a destra. Anche
Jimmy Ghione e gli attori della
“Melevisione” (foto sotto)
saranno ospiti “dedicati”
a loro!
“C
herasco
Ecofutura” è il
titolo della
quinta edizione dell’expo dedicata alle energie
da fonti rinnovabili, all’installazione e progettazione di impianti, alla
Altrettanto lampante è il bisogno
di mezzi di trasporto puliti, di una
mobilità sostenibile che consenta
di muoversi liberamente riducendo l’impatto ambientale.
La direttiva Ce/91/2002, modificata dal Parlamento europeo nel
leader nei vari ambiti.
L’idea è che solo una forte azione
combinata e sinergica tra partner
istituzionali, aziende del settore
altamente qualificate e specializzate, professionisti, operatori e utenti
finali preparati e attenti alle novità
VERSO UN DOMANI
PIÙ ARMONICO
CON “ECOFUTURA”
Dicono gli organizzatori, a
proposito delle bambine:
«Un giorno vivranno
l’esperienza più
emozionante della
loro esistenza:
portare in grembo
il seme della vita!
Se noi saremo capaci
di consegnare
loro un ambiente
incontaminato,
in armonia con il creato,
essi alleveranno armonia
e gioia. Solo allora
sulla Terra esisteranno
donne e uomini capaci
di vivere d’istinto
in un mondo di pace
e di equilibrio. Anche per
questo abbiamo pensato
a “Cherasco Ecofutura”»
Dal 7 al 9 ottobre (ma con un prologo già
giovedì 6) la quinta edizione dell’expo
cheraschese delle tecnologie filoambiente
Simona Borsalino
Elena Elia
mobilità alternativa e all’edilizia
sostenibile che si svolgerà nella
capitale delle lumache dal 7 al 9
ottobre. Il Comune, con “Cherasco Eventi”, è promotore della
manifestazione, realizzata grazie
al patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo e
grazie al contributo di importanti
sponsor quali Brc Gas Equipment,
Sarotto Group, Gemini Project,
Cassa Risparmio di Bra, UniartRivista “IDEA” e della stessa
Amministrazione comunale.
L’evento nasce dalla consapevolezza che la sempre maggior presenza di polveri sottili in atmosfera ha reso l’aria di molti centri
urbani, anche nella Granda, pesante e irrespirabile, rendendo ancor
più urgente l’esigenza di limitare
l’emissione di inquinanti.
dicembre del 2009, ha stabilito
che tutte le costruzioni realizzate
dopo il 31 dicembre 2018 dovranno produrre da fonti rinnovabili tanta energia quanta ne consumano. Realizzare una costruzione
ecosostenibile è quindi diventata
una necessità presente, non più
remota e lontana.
D’ora in poi sarà necessario trovare
soluzioni innovative ed efficienti,
tecnologicamente evolute, capaci
di dialogare e di integrare materiali
e sistemi costruttivi, proprio per
arrivare in tempo alla scadenza del
2018 e vincere la sfida dell’ecosostenibilità nella costruzione della
casa.
“Ecofutura”, giunta alla quinta edizione, desidera offrire un contributo completo sulle prospettive del
mercato presentando le aziende
appuntamento da mettere in agenda
in campo ambientale porti a vincere la sfida di consegnare alle future
generazioni un mondo vivibile perlomeno come l’attuale.
“Ecofutura” 2011 non nasconde
di coltivare ambiziosi progetti a
partire dall’area coperta ubicata tra
corso Luigi Einaudi e viale Salmatoris che ospiterà un selezionato
gruppo di espositori, scelti tra i più
qualificati professionisti del settore, perché in grado di proporre
soluzioni tecnologicamente evolute e innovative.
Di eccezionale rilievo è anche il
programma degli incontri, a ingresso gratuito, che si terranno nella
sala convegni del Palaexpo situato
in piazza degli Alpini, presso l’arco
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MARIANO COSTAMAGNA: «CHERASCO CAPITALE DELLE ENERGIE RINNOVABILI E SOSTENIBILI»
Mariano Costamagna (foto),
patron di “Brc Gas Equipment”
di Cherasco, afferma: «Da sempre figuriamo tra gli sponsor
ufficiali e gli organizzatori della
manifestazione. Siamo molto
legati al territorio con la nostra
azienda che qui si è stabilizzata
e il cui “core business” ben si
sposa con la tematica delle energie rinnovabili e sostenibili
alla quale è dedicato l’evento. Il
vivo contatto con questi luoghi
di porta Narzole. Giovedì 6 ottobre, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle
18, moderate da Piero Bianucci,
editorialista scientifico de “La
stampa” e direttore scientifico di
“Cherasco Ecofutura”, ci saranno
sei sessioni. La prima si occuperà
di gestione razionale dei rifiuti:
fondamento per una nuova economia, a cura dell’ingegner Giuseppe
Antonio Ozenda. La seconda concentrerà l’attenzione sul recupero
della tecnologia, a cura della dottoressa Giorgia Busso, responsabile
delle aziende Micrometal srl,
Romet srl, Sisea srl, Amg
Ambiente srl e Abc servizi. La
terza sessione focalizzerà l’intervento su “Carbon e water footprint della produzione in serra in
Piemonte” ed sarà a cura della
ci stimola a promuovere le manifestazioni organizzate nella
zona di Cherasco. Attraverso
quella in questione, in particolare con i congressi, stiamo
cercando di rendere la “città
delle paci” un punto di riferimento nell’ambito delle energie
rinnovabili e sostenibili. Il livello
della manifestazione è ulteriormente cresciuto: per compiere
tale salto di qualità ci avvarremo anche dell’intervento del
società Ortogranda con gli interventi del dottor Peter Stradiot
(Innogreen, Belgio) e del dottor
Maurizio Costantino che presenterà lo studio sull’utilizzo di CO2
dell’Università di Lovanio (Belgio).
La quarta sessione, a cura dell’ingegner Massimo Ippolito, si occuperà dell’innovativa tecnologia
fior fiore dei relatori e dei personaggi pubblici nazionali legati
alla nostra azienda e al programma dell’iniziativa. Oggi
l’energia è uno dei temi più dibattuti nel mondo, poiché la
crescita di ciascun Paese dipende molto da essa e dal suo
costo. Cherasco è una città di
storia e d’arte che ha un passato importante, ma vuole anche
guardare al futuro affrontando
gli argomenti più attuali».
“Kitegen”. La quinta affronterà il
tema della sostenibilità ambientale
in un grande gruppo bancario: “Il
caso Intesa-Sanpaolo” a cura dell’ingegner Roberto Gerbo, responsabile sostenibilità ambientale ed energy manager dell’istituto
di credito. L’ultima sessione si
occuperà dell’impegno delle a-
FRANCO GUIDA: «ANCHE NOI FAREMO LA NOSTRA PARTE»
La Cassa di Risparmio di Bra farà il punto riguardo ai finanziamenti stanziati
a favore delle imprese e dei privati impegnati nel settore ambientale
Al gruppo dei maggiori sostenitori dell’evento appartiene la Cassa di Risparmio
di Bra, il cui presidente,
Franco Guida (foto), a tal proposito commenta: «Per il
secondo anno consecutivo il
nostro istituto di credito partecipa come sponsor a “Cherasco Ecofutura”, manifestazione che ormai si è affermata non solo in Piemonte nel
campo delle rassegne sull’ambiente. Per quanto ci riguarda nello specifico, si
tratterà di un’occasione per fare il punto della
situazione riguardo ai finanziamenti da noi
stanziati a favore delle imprese e dei privati che
hanno voluto impegnarsi nel settore delle ener-
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gie alternative. Il quadro economico internazionale si presenta critico e le recenti normative varate in materia di
energie alternative si sono
mostrate contraddittorie,
mettendo in difficoltà il sistema bancario che si era impegnato a finanziare le imprese
in questo comparto e aggravando la situazione di generale incertezza».
«Tuttavia riteniamo che, nell’ambito provinciale e regionale, vale a dire il territorio in
cui effettuiamo i nostri interventi, esistano ancora le condizioni atte a permetterci di proseguire lungo la strada che abbiamo iniziato a
percorrere».
á 29 settembre 2011 á appuntamento da mettere in agenda
ziende in materia di sicurezza e
ambiente (“L’esempio del gruppo
Brc”) e sarà a cura della dottoressa
Silvia Mazzei e del dottor Costanzo Gastaldi.
Venerdì 7 ottobre si inizierà con il
sistema di certificazione Leed
come processo di qualificazione
della filiera edilizia, a cura dell’architetto Daniele Guglielmino, doctor of philosophy, segretario chapter Piemonte dell’associazione
Green Building Council Italia.
A seguire, focus sul primo edificio
in Piemonte che seguirà la certificazione Leed (“Il nuovo centro
direzionale Lavazza spa”) e poi
approfondimento sugli isolanti in
lana di legno mineralizzata Celenit
(“Soluzioni per il presente e innovazione per il futuro”), a cura del
Gruppo Cae con interventi del geometra Pierluigi Caselli, presidente
del Gruppo Cae, e dell’ingegner
Daniele Frigerio, funzionario tecnico Celenit nord-ovest Italia.
Ecco gli altri incontri della giornata: “Soluzioni integrate energetico-ambientali a servizio di aree
non metropolitane”, a cura dell’ingegner PierPaolo Carini, amministratore delegato del Gruppo
Egea, mentre l’associazione CasaClima network Piemonte Valle
d’Aosta presenterà le attività e i
servizi di supporto alle pubbliche
Amministrazioni a cura del suo
presidente, l’architetto Dario
Vineis, e del dottor Loris Mauro,
presidente Dtc-Pal, agenzia per
l’innovazione della pubblica Amministrazione.
Il tema del risanamento energetico
degli edifici esistenti (prospettive,
opportunità, soluzioni) sarà a cura
dell’architetto Giampiero Cavallo,
consulente energetico di CasaClima; “L’area alpina come laboratorio per un’architettura sostenibile”
sarà il tema trattato dall’architetto
Guido Callegaris, docente di tecnologia dell’architettura al Politecnico di Torino.
Concluderà la giornata la relazione
su “La casa passiva: replicabilità
conduttore televisivo.
La chiusura dei lavori sarà affidata
al tema “Costruire sostenibile”, a
cura di Sarotto Group (interventi
del geometra Mauro Sarotto e
dell’architetto Alessandro Veglio).
Come si evince dalla serie di relazioni, a Cherasco una grande attenzione sarà riservata all’aspetto
didattico. Esso si concretizzerà anche attraverso numerosi laboratori
e l’esposizione di lavori realizzati
dagli studenti del locale Istituto
“Melevisione” di Raitré, con Milo
Cotogno, Fata Lina e Vermio
Malgozzo. Sempre nella giornata di sabato saranno organizzate visite guidate a
progetti locali di ecosostenibilità (informazioni e
iscrizioni direttamente in
fiera).
Domenica 9 nel padiglione
fieristico alle 11 si terrà l’aperitivo in musica con la Società Filarmonica Narzolese.
Alle 16 il Palaexpo ospiterà lo
spettacolo di cabaret “ecosostenibile”, direttamente da “Zelig”,
“Che Bio ce la mandi buona”, con
Diego Parassole.
Vale la pena ricordare agli appassionati l’evento speciale che anticiperà l’edizione 2011 dell’expo:
domenica 2 ottobre avrà luogo
“Cherasco Ecofutura for runnig”,
corsa podistica non competitiva
La Città di Cherasco, insieme
a “Cherasco eventi”,
è la promotrice
della manifestazione, realizzata
con il patrocinio della Regione
Piemonte e della Provincia
di Cuneo e grazie al contributo
di importanti aziende sponsor
quali Brc Gas Equipment,
Sarotto Group, Gemini Project,
Cassa di Risparmio di Bra,
Uniart-Rivista “IDEA” e dello
stesso Comune di Cherasco
MAURO SAROTTO: «PER I POSTERI»
Si deve “costruire sostenibile” per non consumare
più di quanto il nostro pianeta possa rigenerare
sul territorio piemontese”, a cura
dell’architetto Maria Grazia Novo,
presidente dell’associazione Ig
casa passiva Piemonte.
Sabato 8 ottobre, dalle 9 alle 13, la
serie di incontri si aprirà con il
tema: “La casa attiva: vivere il benessere della tecnologia e del comfort guadagnando”, a cura di Gemini Project con interventi degli
ingegneri Giancarlo Scarzello e
Aldo Maria Scarzello.
Seguiranno: dettagli in merito ai
sistemi di rifornimento domestico
visto come trampolino di lancio
per la diffusione del metano per
autotrazione, a cura di Massimiliano Fissore, direttore commerciale di Brc FuelMaker; “Il biometano prodotto da frazione organica
di rifiuti solidi urbani” a cura di Bio
EnergyLab Environment Park spa
di Torino; approfondimenti sulle
prestazioni tecniche dei veicoli a
energia alternativa con la relazione di Andrea De Adamich, ex pilota di Formula Uno, giornalista e
comprensivo. Inoltre sarà visitabile l’info-container didattico “A
come ambiente”, una struttura itinerante e multimediale dedicata
alle energie e ai cambiamenti climatici, con la partecipazione di
oltre settecento allievi, suddivisi in
circa 25 classi.
Sarà ricco e articolato anche il parterre di ospiti e spettacoli, rigorosamente a ingresso libero, che animeranno i pomeriggi e le serate
cheraschesi. Venerdì 7, dopo l’inaugurazione dei padiglioni espositivi alle 11 alla presenza di molte
autorità, alle 21 il teatro “Salomone” ospiterà il concerto di musica
swing “The Blue Dolls show-Le
ragazze dello swing di Raiuno”.
Sabato 8 ottobre, apertura dell’expo dalle 9 alle 19 e, alle 18, presso
il Palaexpo, divertente aperitivo
con Jimmy Ghione, famoso inviato di “Striscia la notizia”. Alle 21,
al teatro “Salomone”, è in programma lo spettacolo “Non sporcate il fantabosco”, dalla
Dice Mauro Sarotto (foto) di
“Sarotto group”: «Saremo presenti alla manifestazione sia
con lo stand in cui illustreremo
il nostro sistema costruttivo ad
alta efficienza energetica, sia
con un convegno che si terrà
nella tarda mattinata di sabato
8 ottobre dal tema del “costruire sostenibile”».
«“Sostenibilità” significa “sviluppo che soddisfi i bisogni del
presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i
loro”! Spiegheremo l’esigenza di avere un’impronta ecologica (l’indice statistico che misura la richiesta umana
nei confronti della natura mettendo in relazione il consumo umano di risorse naturali con la capacità della Terra
di rigenerarle, ndr) pari a 1, dunque di non consumare più
di quanto il pianeta possa rigenerare, evitando di penalizzare i posteri. Inoltre ci soffermeremo su dieci criteri, corrispondenti alle scelte necessarie a ottenere edifici sostenibili a 360 gradi (dei quali mostreremo esempi): utilizzo
intelligente del territorio; produzioni che riducano energia
e uso dell’acqua; produzioni a km zero; circoscrizione
degli interventi di costruzione entro un raggio medio-piccolo (al massimo di 100 chilometri); uso di materiali di
basso peso; riduzione di scarti e imballaggi; efficienza energetica dell’involucro; efficienza energetica degli impianti; recupero dell’acqua; uso delle fonti rinnovabili; uso
di materiali riciclabili».
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CARLO BORSALINO: «EVENTO IN CRESCITA»
Così come l’ampia serie di convegni
tecnici, l’expo con i suoi oltre 80
stand sarà a ingresso gratuito
e visitabile dal 7 al 9 ottobre, dalle 9
alle 19. Anche tutti gli spettacoli
previsti a corollario di “Ecofutura”,
al teatro “Salomone” e nel Palaexpo,
saranno a ingresso libero. Non si
accettano prenotazioni e l’ingresso
sarà possibile fino a esaurimento
dei posti (circa 200). Si consiglia,
dunque, di presentarsi con largo
anticipo per assicurarsi l’ingresso
«La scomessa che, come UniartRivista “IDEA”, abbiamo accettato
con grande soddisfazione è stata
quella di organizzare in provincia
di Cuneo, con la collaborazione
degli altri partner coinvolti nell’iniziativa, un evento collaudato che
nelle precedenti edizioni aveva già
visto la partecipazione di un buon
numero di espositori. Da buon
cheraschese, ho accolto con piacere l’invito a collaborare. Nel
2011, con l’impegno di tutti, si è
incrementato ancor di più il
numero degli stand, arrivando a
oltre 80, un numero di assoluto riguardo per la provincia nelle fiere
di questo settore. L’intento, anche
per il futuro, è di diventare un
punto di riferimento per operatori,
professionisti e privati accrescendo la sensibilità e la conoscenza
nei diversi campi rappresentati:
impianti ed energia alternativa,
bioedilizia, mobilità sostenibile e
risparmio sia per l’impresa che
per i singoli cittadini. La forte e
costante attenzione verso l’ambiente e tutto ciò che ci circonda e
ci fa vivere meglio, risparmiando,
è la nostra missione per costruire
un futuro migliore per noi e per le
prossime generazioni».
approvata Fidal che si snoderà
per circa 9,5 chilometri nelle vie
del centro. Alla partenza, alle 10
presso l’arco di porta Narzole, i
podisti saranno accompagnati
dalla fanfara dei Bersaglieri “Roberto Lavezzeri” di Asti a ricordo
di Giuseppe Vayra, cheraschese e
primo bersagliere d’Italia. Gi atleti più allenati ripeteranno il circuito due volte, mentre chi lo
desidera potrà fermarsi al primo
giro e partecipare così a “Doi pass
per Cherasc”, camminata di 4,5
chilometri. A tutti gli iscritti sarà
consegnato prima del via un
“pacco gara”, mentre all’arrivo il
Gruppo alpini preparerà un grande ristoro a cui sarà abbinato il
gustoso “Nutella party” offerto
dagli sponsor. L’intero ricavato
dell’evento podistico sarà devoluto in beneficenza.
A dicembre “Ecofutura” inviterà a
Cherasco il direttore de “La stampa”, Mario Calabresi, nel titolo del
cui l’ultimo libro, “Cosa tiene accese le stelle-Storie di italiani che
non hanno mai smesso di credere
nel futuro”, le aziende promotrici
dell’expo si riconoscono pienamente.
GLI INGEGNERI SCARZELLO: «CON LA “CASA ATTIVA”, BENESSERE E RISPARMIO GARANTITI»
Spiegano gli ingegneri Giancarlo
e Aldo Maria Scarzello (da sinistra
nelle foto), titolari di “Gemini Project”: «L’edizione 2011 di “Ecofutura”, che avrà come direttore
scientifico l’editorialista scientifico de “La stampa”, Piero Bianucci, vedrà la presenza di oltre il
doppio degli espositori rispetto al
2010. Ma l’offerta sarà ampliata
anche attraverso un carattere più
divulgativo: desideriamo coinvolgere sempre più il pubblico,
molto sensibile ai temi del muoversi senza inquinare, del costruire con attenzione al risparmio
energetico e delle energie rinnovabili. Quest’anno abbiamo voluto
agire anche sulla formazione,
grazie alla collaborazione del
museo “A come ambiente” di Torino, con appuntamenti per bambini e ragazzi in programma venerdì 7, sabato 8 e forse, data la
grande richiesta, anche domeni-
8
ca 9. È previsto un prologo, domenica 2, con il podismo (“Cherasco Ecofutura for running” e
“Doi pass per Cherasc”): giungeremo così a una vera settimana
del “vivere in armonia”! “Cherasco Ecofutura” contemplerà anche un epilogo: Mario Calabresi,
direttore de “La stampa”, presenterà, nella serata di venerdì 2
dicembre, il suo ultimo libro “Cosa tiene accese le stelle-Storie di
italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro”».
Quanto alla loro personale attività, i fratelli Scarzello aggiungono:
«Oltre alla consolidata attività di
realizzazione di impianti dedicati
al comfort ambientale e al risparmio energetico con la formula
“chiavi in mano”, la “Gemini Project” presenterà un progetto
nuovo che ha avuto un’incubazione di quattro anni e mostra
á 29 settembre 2011 á appuntamento da mettere in agenda
esempi già realizzati, ossia il progetto “Casa attiva”».
«Visti i tempi di crisi economica e
grande incertezza, è molto importante concentrarsi su interventi che diano sicurezza e comportino un risparmio in termini
non soltanto di energia, ma
anche di denaro. Il nostro convegno, fissato per sabato 8 alle 9,
intitolato “La casa attiva: vivere il
benessere della tecnologia e del
comfort guadagnando”, approfondirà un’idea innovativa: se
finora si sapeva che più si vive la
casa e più questa costa, con questa proposta più si vive la casa e
più si guadagna! La stessa casa
diventa molto più sicura, confortevole e totalmente ecologica e,
quindi, ecosostenibile».
«La “Casa attiva” rappresenta un
esempio di come si possa conciliare la tecnologia avanzata con
l’ambiente».
ECCO I PROTAGONISTI DEGLI STAND (APERTI CON ORARIO CONTINUATO DALLE 9 ALLE 19)
Cobola Falegnameria Serramenti esterni, portoncini
d’ingresso e porte per interni.
Azienda partner Casa Clima Sanfront.
Alp - Pietre per murature
e pavimentazioni - Cortemilia.
Vivai Barberis - Vivai, piante e
fiori - Cherasco.
Gemini Project - Aria, clima,
risparmio energetico
progettazione, installazione
ed assistenza: progetti integrati
per risparmiare “la casa attiva” Alba.
Gelcotrel-Sololed Pannelli solari fotovoltaici,
inverter, luci a Led - Cherasco.
Micrometal - Rifiuti industriali e
speciali - Marene.
Assicurazioni Generali
Servizi assicurativi - Bra.
Edilarte - Caminetti, stufe,
pavimenti, rivestimenti Roreto di Cherasco.
Solar R.E. Impianti Fotovoltaici
Pannelli fotovoltaici, pompe di
calore, clima - Alba.
Eco Sistema Casa Commercio dettaglio ingrosso
blocchi termici zwa e vernici
termiche Thermoshield Alba.
Guerrini Prefabbricati e
Guerrini Energy - Componenti
prefabbricati in calcestruzzo
artiginali, industriali, rurali
e commerciali, impianti
fotovoltaici - Santhià.
LegnoWood Serramenti Serramenti, porte e finestre Cherasco.
F.lli Scotto - Impianti
termoidraulici - Cherasco.
Ergon Honka - Case
prefabbricate in legno - Bra.
Ravano Green Power
Impianti fotovoltaici - Genova.
Cae-Consorzio Acquisti Edili Aggregazione di magazzini
edili Piemonte e Liguria. Vendita
materiali per edilizia
e assistenza tecnica Sant’Albano Stura.
Sarotto - Case prefabbricate a
basso consumo energetico Narzole.
Brc FuelMaker - Compressori
domestici di metano per
rifornimento in autotrazione Cherasco.
Casaclima - Ente di
certificazione, efficienza
energetica, energie rinnovabili,
salvaguardia del clima e
dell’ambiente, promozione
della ricerca nella sostenibilità Bolzano.
Cfr-Climatizzazione
Fotovoltaico Rinnovabili Climatizzazione radiante a tubi
capillari, impianti fofovoltaici
a totale integrazione
architettonica, consulenza
energie rinnovabili - Cherasco.
Natural Domus - Isolamenti
termici cellulosa, cappotti Ceva.
Jardecò Espert Garden Center
Giardini pensili - Bra.
D.&C. - Impianti fotovoltaici Marene.
Domotecnica-C.i.s.i.t - Impianti
di climatizzazione ad alta
efficienza energetica, pannelli
termofotovoltaici - FariglianoBra.
Impresa Edile Cheraschese Costruzioni case in legno,
pannelli Bbs, classe energetica
in A+, travature in legno,
pannelli in BBS - Cherasco.
Albasolar - Moduli
fotovoltaici e inverter - Alba.
Water Dry - Dispositivo risolutivi
contro l’umidità di risalita
capillare - Peveragno.
Nesocell - Materiali isolanti
termoacustici e biologici Balangero.
Green Building Italia Costruzioni in bioedilizia - Cuneo.
Tecniver - Tecnologie per la
verniciatura, sistemi e prodotti a
basso impatto ambientale Carrù.
Ina Assitalia Polizza Assicurativa “All Risk
Sole/Mio” per impianti
fotovoltaici - Bra.
Energetica Moduli fotovoltaici, sistemi
idroponici, recuperatori di calore
Bernezzo.
Egea - Multiutility fornitrice di
servizi quali fornitura luce e gas,
teleriscaldamento, cicli idrico
integrato e servizi ambientali
e presentazione degli stessi Alba.
Tge-Toelco Greenenergy Impianti fotovoltaici
e altre energie rinnovabili Avigliana.
Arcadia Biocase Case prefabbricate ad alto
risparmio energetico con
struttura portante in legno
lamellare - Busca.
Solarelite - Impianti fotovoltaici
connessi in rete e geotermici
chiavi in mano, moduli
fotovoltaici in silicio monopolicristallino, inverter, corsi
di formazione - Corsico (Milano).
Cost - Ville e case in legno ad
alto comfort abitativo,
coperture in legno lamellare Bettona (Perugia).
Rotopim - Energy Saving
per automazione industriale
e acessori per impianti
fotovoltaici - Cherasco.
Trossarello Costruzioni - Case
in Bioedilizia - Lequio Tanaro.
Isoltecno - Isolamento
di intercapedini e isolamento
sottotetti - Savigliano.
Punto Gas - Gas auto
installazione, bici e mezzi
elettrici - Albano Laziale.
Ig Casa Passiva Piemonte
Associazione culturale Casa passiva e fattore 10 - Bra.
Mixtrend Energy Fotovoltaico e altre fonti di
energie rinnovabili, sistemi di
riscaldamento a risparmio
energetico - Racconigi.
Ascom Bra Stand istituzionale - Bra.
Proget - Pellicole Windows
Films 3m, pellicole controllo
energia solare risparmio
energetico - Piobesi d’Alba.
Radio 103 - Radio ufficiale
della Fiera - Fossano.
Icc-Istituto Comprensivo
Cherasco
Istituto Tecnico Industriale Fossano.
Confartigianato Imprese Cuneo
Stand istituzionale - Cuneo.
Provincia di Cuneo Sportelli creazione d’impresa Cuneo.
Cna - Ass. Provinciale
di Cuneo - Stand istituzionale Borgo San Dalmazzo.
Punto Clima - Climatizzazione,
riscaldamento, impianti
fotovoltaici, assistenza
e manutenzione impianti Castagnito.
Manassero Ferramenta e
Caronte - Stufe, termostufe,
caldaie. Pannelli solari, caldaie e
lattoneria - Narzole.
Il Marsupio Snc - Laboratori
didattici e giochi - Cherasco.
Terme Valle Chiara e Saint
Gobain - Stand istituzionale e
Verallia, bottiglie e vasi in vetro
per alimenti - Altare (Savona) Dego (Savona).
Caffè dell’Arco - Bar, servizi Cherasco.
A come Ambiente - Container
didattico - Torino.
Scavino - Concessionario Man,
veicoli Piaggio, Porter elettrico e
gpl - Alba.
Ditta Rolfo Giuseppe Trivellazioni geotermiche pozzi
geotermici - Somano.
Brc Racing Team - Racing-Auto
da corsa Gpl - Cherasco.
Zavoli - Produzione
e commercializzazione
di impianti gpl e metano
per autotrazione - Cesena.
Idrocentro - Caldaie
a biomassa, solare, termico,
irrigazione - Torre San Giorgio.
IL SUCCESSO COMMERCIALE DI SOLOLED
È TESTIMONIATO DA UNA SERIE CRESCENTE
DI PUNTI VENDITA “NETWORK” DEL PRESTIGIOSO
MARCHIO, COME QUELLO INAUGURATO
DI RECENTE NEL CAPOLUOGO DI REGIONE.
LA FORZA DEL MARCHIO È LEGATA ALLA QUALITÀ
E AL VALORE DI UN’ILLUMINAZIONE, QUELLA A LED
APPUNTO, INNOVATIVA E ATTENTA AL RISPARMIO,
OLTRE CHE PERFETTAMENTE INTEGRABILE
SIA IN AMBIENTI PRIVATI, SIA IN AMBITI COMMERCIALI
L’AZIENDA
BRAIDESE SI
ALLEA CON LA
“GELCOTREL”
DI RORETO.
INSIEME
SARANNO
A “CHERASCO
ECOFUTURA”
“Soleambiente”:
tutto sui “magici” LED
Carlo Bottero
10
e novità, in casa SOLEAMBIENTE, azienda braidese attiva nel settore della
ricerca, dello sviluppo,
dell’applicazione e dell’integrazione di sistemi a energie rinnovabili,
sono da sempre uno stimolo per
guardare al futuro con entusiasmo
mantenendosi all’avanguardia.
È la filosofia che Cesare Schiaparelli, titolare di SOLEAMBIENTE
(via Trento e Trieste 6 a Bra, tel.
0172-430481) applica ogni giorno nei contatti con i clienti, pro-
L
ponendo loro, con tanta lungimiranza, soluzioni innovative nel
settore dei prodotti per l’illuminazione civile e industriale a bassissimo consumo, per ambienti sia
interni che esterni.
Si tratta della più comunemente
conosciuta illuminazione a led, basata su semiconduttori al silicio
che trasformano l’energia elettrica
in luce. Tale tecnologia, applicata
all’illuminazione degli ambienti,
rappresenta la più importante rivoluzione degli ultimi anni ed è stata
á 29 settembre 2011 á dalla parte della natura, risparmiando
installata con successo da SOLEAMBIENTE anche in ambienti pubbli-
ci, quali il Museo Egizio di Torino e,
di recente, anche presso il Museo
storico della Cavalleria di Pinerolo,
nato alla fine del 1961, inaugurato
e aperto al pubblico nel 1968.
Quest’ultimo dal 2007 dipende dal
Comando regione militare Nord di
Torino. La vasta esposizione di cimeli, che di giorno in giorno si arricchisce grazie a nuove donazioni,
lo rende, in Europa, uno tra i più
ricchi musei d’arma.
«Non posso che esprimere grande
soddisfazione per essere riuscito a
integrare perfettamente i nostri
corpi illuminanti a led nella prestigiosa “sala coloniale”. Sono state
infatti eliminate tutte le vecchie
lampade al neon e a incandescenza. La sostituzione con lampade e
faretti a led ha consentito di ottenere una migliore resa cromatica,
un’esaltazione dei particolari e una
riduzione dei consumi da oltre
2.000 W agli attuali 250 W», afferma Cesare Schiaparelli.
Un risparmio notevole, elemento
che è uno dei punti di forza dell’illuminazione a led...
«Non mi stanco mai di sottolineare
come, nonostante il prezzo iniziale
dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle
13 e dalle 14 alle 18), oltre ad
esporre i tanti modelli disponibili
perfettamente integrabili in ogni
ambiente, è a disposizione di privati, installatori e rivenditori interessati a conoscere e ad approfondire le molteplici possibilità di
risparmio energetico offerte da
questa illuminazione innovativa».
Oltre alla convenienza i led hanno altri vantaggi, vero?
«Eccome! Sono innanzitutto rispettosi dell’ambiente, in quanto consumano meno energia, oltre a possedere componenti disaggregabili,
smaltibili e riciclabili. Un altro vantaggio è legato alla durata: per il
led è decine di volte superiore alla
le secondo il gusto del
SOLEAMBIENTE
cliente o dell’architetto
punta moltissimo sulla
qualità dei propri prodotti,
che segue con magma soprattutto ritiene
giore precisione gli
importante vedere riconosciuti
aspetti di design e
gli sforzi sostenuti per assicurare
omogeneità d’insieai clienti una serie di soluzioni
me».
affidabili, made in Italy,
funzionali e di
È notizia recente, siqualità.
gnor Schiaparelli, una
fusione, una partnership
che vi riguarda...
«Sì. Abbiamo dato vita a una
sinergia d’intenti che vede coinvolte la nostra società e la
GELCOTREL, impianti elettrici e fotovoltaici, con sede a Roreto di
Cherasco. Si tratta di un’azienda
di primo piano nelle realizzazioni
per impianti elettrici civili e indu-
non proprio bassissimo, l’illuminazione a led faccia risparmiare non
soltanto in virtù dei ridotti consumi
(fino all’80% in meno), ma anche
per la bassissima manutenzione
richiesta. In quest’ottica noi della
SOLEAMBIENTE siamo impegnati anche nell’adattamento di led a corpi
illuminanti già esistenti al fine di
non stravolgere gli impianti in essere presso le abitazioni o le attività dei nostri clienti. A titolo di esempio, basti pensare ai tubi led
che hanno le stesse dimensioni di
quelli al neon o ai faretti led che si
inseriscono perfettamente al posto
delle lampade dicroiche da 35/50
W altamente diffuse nei negozi o
nelle case. Il nostro negozio
SOLOLED, aperto dalla primavera di
quest’anno in via Trento e Trieste
4 a Bra (tel. 0172-430481; orari:
maggior parte delle lampadine utilizzate finora. La vita del led è infatti stimata in 50.000 ore (5-6
anni) di uso continuo in condizioni
ottimali, mentre le lampadine alogene e quelle fluorescenti arrivano, rispettivamente, a un massimo
di 2.000 e 8.000 ore».
Sul fronte del colore, sono molte
le possibilità?
«Certo. La scelta si articola tra le
tonalità “pure”, ovvero ottenute
senza l’uso di filtri anteposti alla
sorgente luminosa ed emesse in
maniera “naturale” dal led stesso. I cosiddetti Rgb sono dei led
multichip formati da tre diodi,
uno rosso, uno blu e uno verde
che, opportunamente controllati,
possono dare vita a circa 16 milioni di colori. Mi pare una bella
gamma di scelta, personalizzabi-
striali, ferroviari, fotovoltaici, con
cui la SOLEAMBIENTE pensa di collaborare, nel nome della professionalità, nella realizzazione di
impianti elettrici con sistemi a
led, ma anche nell’ambito del fotovoltaico, della climatizzazione,
nel segnalamento ferroviario e
nell’eolico. Sono convinto che
l’unione non faccia altro che rafforzare la professionalità, la competenza tecnica e l’offerta in termini di qualità all’utente finale. E
la GELCOTREL è sinonimo di garanzia sotto molti punti di vista, così
come la SOLEAMBIENTE lo è nella
progettazione. Uniti ci presenteremo, al pubblico della Granda e
non solo, durante la quinta edizione di Cherasco Ecofutura,
l’expo delle energie rinnovabili e
sostenibili, dal 7 al 9 ottobre».
NELLE FOTO QUI
SOPRA: ALCUNI DEGLI
AMBIENTI DEL MUSEO
EGIZIO DI TORINO
E DEL MUSEO STORICO
DELLA CAVALLERIA
DI PINEROLO
NEI QUALI
LA SOLEAMBIENTE
HA MESSO
IN FUNZIONE
I SUOI SISTEMI
DI ILLUMINAZIONE
A LED, OTTENENDO
EFFETTI CHE
CONTRIBUISCONO
A ESALTARE LE SALE
DELLE DUE
ISTITUZIONI
29 settembre 2011 Ü
11
Sommario
Edizioni Uniart
Redazione:
viaDemetrioCastelli13
RODDID’ALBA(Cn)
Tel.(0173)615282
Ufficio marketing: (0173)615283
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E-mail: [email protected]
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www.ideawebtv.it
22-23
24-25
26-27
28-29
DIRETTORE RESPONSABILE
ClaudioPuppione
([email protected])
30-31
36-37
ART DIRECTOR
SimonaBorsalino
42-43
RESPONSABILE MARKETING
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GRAFICA E IMPAGINAZIONE
TizianaBisson-RominaFerrero
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COPERTINA
TinoGerbaldo
48-53
54-55
59
62-63
STAMPA
StamperiaArtisticaNazionale
Trofarello(To)
MUSEO DIOCESANO A CUNEO
Apriràfrapochimesi
LA SANTITÀ SCONOSCIUTA
Eventidirilievonelsaluzzese
SPERANZA PER SEPARATI E DIVORZIATI
IncontroaFossano(enonsolo)
OCCHIALI E LENTI PER DISTINGUERSI
Propostida“Oops!”,adAlba
INAUGURATA LA SEDE CAI CUNEESE
Localiadisposizionedeicittadini
PRODOTTI TIPICI, UN VERO TESORO
Unostudiopersfruttarlimeglio
GIOVANI SENZA FRONTIERE
Unprogettodellafondazione“Crc”
SAN NICOLAO CAMBIA FACCIATA
LaparrocchialediMonteuRoero
MOTORI PULITI E SOLIDARIETÀ VERA
Graziealla“GreenScoutcup”
NEWS DAL PIEMONTE
Notizieedeventidellasettimana
LA FINANZA
Unmondo(economico)chefinisce?
“AVVENTURA A CHILOMETRO 0”
Concorsodel“BigStore”diAlba
LA SATIRA REGINA A FORTE DEI MARMI
Allapremiazionec’era“IDEA”!
76
Reg.TribunaleAlban.445
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Ilmancatoconferimentodidatiaggiuntivi
oaggiornati,nonchélarichiesta
dicancellazionesarannoprivi
diconseguenzepregiudizievoli
á 29 settembre 2011
i fatti
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FOTOGRAFIE
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EnricoNecade-AlbertoCucchietti
Bullphotos-BrunoMurialdo
BrunoCostamagna-FotoLanteri
Olycom-SeverinoMarcato
ClicFoto-GuidoGalleano
anno XXVI
68
66-67
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á
LA FIERA DEL TARTUFO A BEAUSOLEIL
SalutataanchedalprincipeAlberto
PIOZZO RIPRESENTA LE ZUCCHE
Un’esposizionedavverorara
PREMIO “BOTTARI LATTES GRINZANE”
Laconsegnadeiriconoscimenti
le rubriche
16
á UNA BOVESANA ELETTA
“LA PIÙ BELLA” A ROCCABRUNA
La sesta edizione del concorso miss
“Valle Maira” ha visto i giurati concordi
sul premio alla giovanissima Arianna
Viale (foto),15enne di Boves con
un sogno nel cassetto: poter dare
sèguito a questa serata sotto i riflettori
intraprendendo la carriera di modella
á LA “RIVOLUZIONE
TERRESTRE” AD ALBA
L’albese Valerio Berruti
(foto), pittore del Palio 2011,
prova a essere
“profeta in patria” grazie
alla sua “rivoluzionaria”
mostra che verrà inaugurata
venerdì 30 settembre
60
74
80
82
L’EDITORIALE
Silviosì,Silviono
IL FICCANASO
Ilcinismodellacronaca
MODA
Illookperipiùpiccoli
UN FIGLIO? CHE AVVENTURA...
QuestononèunPaese
perneomamiansiose!
AL CINEMA
AitempidiSigmundFreud
TORINO & DINTORNI
Largoal“MadeinItalyteam”
APPUNTAMENTO IN PIAZZA DUOMO
Queigustipartenopei
ARTE
SaviglianoonoraSismonda
Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 26 settembre alle 13,50
á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet,
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le persone
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76-77
DONATO BILANCIA
Un (terribile) serial killer atipico
COLONNELLO CRISTIANO CHITI
Il 2o Reggimento cambia il vertice
BRUNO VALLEPIANO
I pionieri che sognarono l’acqua
ANDREA ROSSANO
Nasce la robiola griffata “Roero”
MARCELLO VENEZIANI
A proposito dell’intolleranza odierna
MAURO CORONA E GIOVANNI ALLEVI
Ospiti di “Collisioni a teatro” ad Alba
ANTONIO GUARENE
Maestro (e papà) del Palio di Asti
VALERIO BERRUTI
In San Domenico una grande mostra
ARIANNA VIALE
La miss “Val Maira” ha 15 anni
lo speciale
4-13
“CHERASCO ECOFUTURA” 2011
Grande attesa per la quinta
edizione dell’expo dedicata a tutto
ciò che renderà più armonico
il domani nostro e dei nostri figli
le lettere
á Questa settimana troverete
Parola ai nostri lettori a pag.
78
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L’editoriale
SILVIO SÌ, SILVIO NO
Claudio Puppione
L
n UN BOTTA E RISPOSTA
INDIRETTO CHE DÀ IL QUADRO
DELLA SITUAZIONE ITALIANA
La voce di un ex Sindaco di Alba
e quella di un cittadino elettore
del centro-destra davvero molto
deluso da Silvio Berlusconi.
Meritano di occupare lo spazio
dell’editoriale due interventi in merito
alle intercettazioni e alla figura del
Premier, triturata dalla divulgazione
di telefonate prive di rilievo penale.
Chi segue queste note sa che
la penso come l’onorevole Sobrero.
Al gentile signor Paolo Berto dico
che quello che a me fa scandalo
e giudico imperdonabile
(e anche indicatore di inaffidabilità
del Cavaliere) è il voltafaccia
relativo alla Libia e a Gheddafi:
se per le intercettazioni deve valere
il machiavellico «non contano
i mezzi, magari pure illegali, bensì
lo scopo, cioè cacciare Berlusconi»,
io applico il medesimo concetto
dicendo che quello libico era un folle
dittatore, ma almeno gli estremisti
islamici li impalava, mentre ora
noi stessi abbiamo contribuito
ad abbattere una diga fondamentale
per limitarne il proliferare (e secondo
me la pagheremo molto cara).
Ma che la pubblicazione
delle intercettazioni senza rilevanza
penale sia una lurida barbarie
orchestrata da giornali e magistrati
coalizzati al fine appunto di deporre
il “deposta” (con il non trascurabile
effetto collaterale di contribuire
a mandare a fondo il Paese),
beh questo continuerò
a pensarlo e, finché ne avrò
la possibilità, anche a scriverlo.
14
á 29 settembre 2011
a saggezza dell’ex sindaco di Alba ed ex deputato Francesco Sobrero: «Caro
direttore, chiedo ai giornalisti (ma non solo) accusatori, direi meglio denigratori, che sulla base di intercettazioni di cui non solo il buon senso, ma
anche una seria deontologia dovrebbero evitare la pubblicazione: cosa
avrebbero pubblicato, durante il Risorgimento, contro Vittorio Emanuele II, Camillo
Benso conte di Cavour, Costantino Nigra (con la moglie più bella del mondo), solo per
citare i più celebri che in fatto di eccessi erotici pubblici e privati ebbero pochi rivali,
magari con lo scopo nobilissimo di realizzare l’unità di Italia, di cui, con grandi cerimonie, abbiamo testé celebrato il centocinquantenario? Se poi costoro hanno qualche simpatia per Napoleone, che esportò in tutta Europa la libertà, avranno di che
inorridire scoprendo (qualora non lo sappiamo già, malgrado le persone istruite che
pretendono di essere) quante e quali furono le amanti pubbliche e segrete, di cui si
potrebbe dire che fece scempio per compensarsi dei travagli comportati dal suo programma imperiale. La storia è piena di questi personaggi e nessuno finora ha mai sentito il bisogno di infarcirla con fatti privati del tipo di quelli che la magistratura, con
al seguito i giornali più disinibiti e volgari, chissà in nome di quale nobile programma
moralizzatore, propina agli italiani. Non so perché storici e giornalisti seri (dicono
che ce ne siano ancora e qualcuno lo conosco anch’io) non prendono posizione contro
coloro i quali, per volere accedere a cariche che gli elettori hanno loro negato, tentano
di distruggere una persona (così mettendo a repentaglio stabilità politica ed economica dell’Italia) che il consenso degli italiani lo ha avuto e non solo una volta, senza
barare (siamo generosi) in un modo così scandaloso».
La rabbia ribadita dal lettore Paolo Berto di Borgo San Dalmazzo: «Egregio direttore,
la ringrazio di aver pubblicato la mia lettera, ma cerchiamo di comprenderci. Io sono
molto felice che la stampa ci abbia informato sulle vicende di Berlusconi! Così almeno
sappiamo con chi abbiamo a che fare. Insisto sulla vicenda della Ruby, perché è la
chiave di volta del pensiero berlusconiano: è come l’11 settembre, c’è un prima e un
dopo. Se per lei è normale che un’escort abbia il numero del Presidente del Consiglio
e lo chiami quando è in missione all’estero, per me no! Se per lei e per i signori del Pdl
è normale che il Presidente del Consiglio telefoni a ora tarda alla Questura di Milano
per informarsi di una certa Ruby, per farla rilasciare altrimenti si rischia un incidente
diplomatico, per me assolutamente no! Se poi si aggiunge la balla colossale della nipote di Mubarak, allora non ci capiamo proprio; quante balle ci ha raccontato il presidente Berlusconi? Forse i giudici “di sinistra”, o la “Spectre”, hanno montato tutta la
faccenda e il poveretto c’è caduto come un pollo. Cerchiamo di essere seri: evitiamo
di difendere l’indifendibile. Berlusconi credo sia come dice sua moglie, un malato. I
malati si curano, non si fanno diventare presidenti del Consiglio. Ma queste cose
qualcuno deve dircele, non nasconderle; nasconderle è fare il male del Paese, è farci
trovare nella situazione in cui siamo. Oltre ai problemi internazionali, che hanno
tutti, noi abbiamo un problema in più. Per giudicare bisogna conoscere! Per votare
bisogna sapere per chi si vota! A “Radioanch’io” ho ascoltato l’ultima chicca di
Maurizio Lupi, la “faccia pulita del Pdl”. A un’ascoltatrice che prometteva il voto al
partito che nel suo programma avesse inserito lo smantellamento della casta, altrimenti non avrebbe votato per nessuno (cosa che penso anch’io), Lupi ha risposto che
nel “ventennio” il problema fu risolto chiudendo il Parlamento. No comment».
Il ficcanaso
IL CINISMO DELLA CRONACA
Antonio Barillà
UNA RAGAZZA
MUORE IN UN
“GIOCO” TRAGICO
E IL VOYERISMO
BRUCIA LA PIETÀ:
I GIORNALI
ESPLORANO
I CONTORNI
TORBIDI
DEL MONDO
OSCURO CHE
AVEVA SCELTO
(O SUBÌTO),
DIMENTICANDO
LA SUA FIGURA,
LE SUE DEBOLEZZE
E LA SUA FINE
16
á 29 settembre 2011
U
na cinica verità giornalistica, tramandata dal piombo a internet, indica
in tre esse il segreto delle vendite. Sesso, sangue e soldi: si trattino quei
temi e il pubblico s’incolla. «E ricordate che una rivista di buone notizie
difficilmente eviterebbe la chiusura...»: lo raccontavano tra banconi di
legno, macchine da scrivere e nuvole di fumo e lo ripetono ancora oggi fra neon,
display e cellulari.
Non tramonta, la cinica verità. Anzi, peggiora ogni giorno. Drammi familiari, storie
disperate e tragedie assurde vengono vivisezionate e date in pasto a orde fameliche: il
lettore medio vuole sapere della fidanzata velina quasi più del gol d’un calciatore e
s’appassiona agli scandali piuttosto che ai programmi della politica. Così non esita,
quando il voyerismo diventa vampirismo, a succhiare i particolari più scabrosi o violenti di casi di “nera” senza una risposta, oppure con mille risposte oppure, ancora,
con una risposta troppo fragile. Il simbolo è diventato un plastico che riproduce il
luogo del delitto, al centro d’un salotto dove s’imbastiscono indagini e processi, dove
si intrecciano ovvietà e supposizioni, sunti di cronaca e barlumi d’inchiesta.
Finora, almeno, la tragedia è rimasta al centro. Cerchi di inchiodare un assassino che
giura innocenza o di leggere il malanimo nei suoi occhi, ma non oscuri o addirittura
ignori la vittima, non sacrifichi completamente la pietà al sensazionalismo: frughi
nella memoria perduta di una mamma, cerchi lampi di colpevolezza nel suo sguardo
o contraddizioni che smontino accuse terribili, però non dimentichi il piccino martoriato. Ti sorprendi a divagare su tradimenti da caserma più che interrogarti se hai
davanti un perseguitato o un omicida, ma il pensiero rimane fisso su una giovane
mamma che non c’è più e su una bambina che adesso vive dai nonni e la chiama stringendo al cuore una foto.
D’improvviso, un altro brutto passo avanti, nell’ultimo caso di cronaca folle sbucata
da una notte metropolitana: abbiamo accantonato la vittima, perso ogni delicatezza,
afferrato solo lo strascico piccante del dramma, ovvero il gioco erotico in cui a molti
l’erotico sfugge, l’intreccio di corde che attraversa due corpi femminili e stringe fino
a far mancare il fiato, piacere estremo o ricerca affannosa di limiti sempre più arditi
da varcare. Un secondo di più, una stretta appena più forte, e una ragazza non prova
più vertigine: non prova più nulla, piomba nel buio e nel silenzio. Bondage, shibari:
parole che irrompono nei titoli e riempiono pagine, che riecheggiano negli studi circondati da telecamere, che svelano un mondo sommerso, ma affollato; che offrono
l’occasione ai safaristi del torbido, agli imbonitori dell’eccitazione a buon mercato, di
raccontare un’Italia che giudica banali le lenzuola e si dibatte tra lacci e manette.
C’è l’intervista alla prof integerrima che in privato ama farsi legare come un salame e
rivendica la sua normalità e c’è l’immancabile reportage sul giro d’affari del porno; ci
sono gli sposini devoti allo scambismo che raccontano dove e come si destreggiano e
c’è il sessuologo che giura come il sesso estremo coinvolga in Italia cinquecentomila
coppie. Sulla ragazza morta, qualche riga dovuta: nessuno a chiedersi cosa possa averla spinta in quel garage squallido diventato tomba, pochissimi a sprecare una parola
o recitare una preghiera, tutti rapiti dai contorni torbidi e pruriginosi della realtà in
cui era finita. Dicono fosse una ragazza dolcissima e che avesse scelto di farsi chiamare Bimba: forse era l’ammissione di sentirsi ancora piccola, forse era un modo di invocare protezione...
IL SERIAL KILLER
CHE TERRORIZZÒ
LA LIGURIA INTERA
Biagio Fabrizio Carillo
Donato Bilancia però non possedeva
le caratteristiche tipiche dell’omicida
plurimo. Per questo fu difficile inchiodarlo
N
el campo delle indagini il “lineamento
criminologico” può
essere definito un
particolare processo ricostruttivo che ricerca il profilo psicologico dell’autore di un reato, in genere violento, partendo dall’analisi dei più piccoli particolari emersi sulla scena del crimine.
Già Paolo Mantegazza (18311910), medico e antropologo,
realizzò una classificazione delle
persone, prologo della ben più
nota antropologia criminale di
Cesare Lombroso. Ne abbiamo
già parlato in un altro articolo su
“IDEA”: Lombroso segna un momento cruciale nel campo criminologico, con l’ingresso dell’immagine del pazzo (“L’uomo delinquente”, 1876), ovvero l’identificazione di soggetti come
probabili criminali sulla base di
“stigmate”, caratteristiche morfologiche del cranio.
La prima stesura di un profilo criminale si ha nel 1970, negli
Stati Uniti, grazie al lavoro certosino di Teten e Mullany (addetti
speciali dell’Fbi). Nel 1972,
sempre negli Usa, Kirsch fonda la
Behavioural science unit (Bsu) e
intorno alla metà degli anni ’80
nell’Accademia di Quantico, in
Virginia, viene inserito un programma uniformato di ricerca e
di investigazione sui delitti seriali: il Violent criminal apprehen-
18
In questo nuovo
appuntamento
con il capitano
dei Carabinieri Biagio
Fabrizio Carillo (foto
a destra) si affronta
il caso del serial killer
Donato Bilancia (ritratto
qui sopra) il cui caso
circa 14 anni fa che
sconvolse l’opinione
pubblica italiana
sion program (Vicap). Si giunge,
nel 1992, alla stesura del “Crime classificat manual” (J. Douglas, A. e A. Burgess, R. Ressler),
diretto alla comprensione delle
caratteristiche psicologico-comportamentali dell’autore di un
reato violento.
Fu redatto un questionario proposto a trentasei assassini seriali.
I dati che vennero a galla permisero per la prima volta di stabilire utili relazioni tra i processi
mentali dell’omicida e le caratteristiche della scena del crimine.
Poiché più violento, sessualmente connotato e aberrante è il
delitto, più utile si rivela l’elabo-
á 29 settembre 2011 á la criminologia spiegata dall’esperto
razione del profilo psicologico, le
caratteristiche di serialità rappresentano il campo privilegiato di
applicazione del “profiling”.
Veniamo all’Italia.
Genova, 16 ottobre 1997: un
imprenditore viene trovato cadavere a casa sua: il decesso è attribuito a cause naturali.
Nella stessa città otto giorni dopo una coppia di sposi viene uccisa a colpi d’arma da fuoco.
Il 27 ottobre due anziani coniugi
vengono assassinati nella loro abitazione e anche in questo caso
il movente pare essere la rapina.
Il 13 novembre un cambiavalute
di Ventimiglia è ucciso nel suo
ufficio. Il 25 gennaio 1998 è la
volta di una guardia notturna,
assassinata in servizio con un’arma da fuoco; il 15 marzo, a Varazze, viene ammazzata una prostituta albanese, senza segni di
violenza sessuale.
Tre giorni dopo è la volta di una
seconda prostituta, con le stesse
modalità (sebbene in questa occasione il cadavere sia vestito).
Il 20 marzo viene ritrovato il
corpo crivellato di pallottole di
un altro cambiavalute di Ventimiglia. L’analisi dei reperti bali-
più solo un’ipotesi. Ma è sopratDal
tutto dopo il secondo omicipunto di vista storico
dio sui treni, quando viene
le prime sperimentazioni sulla
assassinata una baby-sitpreparazione e sull’uso dei profili
ter di Ventimiglia, che
criminali possono essere fatte risalire
addirittura all’epoca aristotelica, nella
l’ipotesi diventa una pista
quale troviamo rudimenti della
investigativa vera con alcosiddetta fisiognomica, ossia
cuni importanti riscontri.
l’interpretazione dei segni
Il 20 aprile la stazione di
del volto.
rifornimento Agip di Arma di
Taggia è il teatro dell’ultima scorreria omicida: la vittima è un
stici aveva fornito un esito inquietante: si tratta- benzinaio.
Le indagini finalmente il 29 apriva della stessa arma.
le
portano a iscrivere un nome
Il 24 marzo, a Novi Ligure, vennel
registro degli indagati: Donagono ritrovati i cadaveri di due
metronotte. Poi un transessuale to Bilancia. Il 6 maggio, quando
di 24 anni, sebbene gravemente gli esiti degli accertamenti autopferito, fornisce un primo identi- tici e balistici sono a completa dikit dettagliato dell’aggressore sposizione degli inquirenti, l’uoche però uccide ancora una pro- mo viene arrestato.
stituta nigeriana: ferite da arma Però Bilancia, per molti versi unico nel suo genere, è lontano
da fuoco calibro 38 special.
Nella tarda serata del 12 aprile dalla figura tipica del serial killer,
viene ritrovata cadavere, sull’in- così come viene delineata dalla
tercity 631 Genova-Venezia, bibliografia criminologico-inveun’infermiera milanese, assassi- stigativa internazionale.
nata in un bagno con un colpo di In primo luogo inizia a uccidere
a 46 anni mentre l’età media, stipistola alla testa.
Due giorni dopo è la volta di una mata sulla base della casistica inprostituta macedone di 22 anni, ternazionale, è attorno ai 28 anuccisa con la stessa arma e le ni (con una forbice tra i 20 e i
stesse modalità degli altri omici- 40). Poi, in base gli studi di Holdi: l’allarme serial killer non è mes e De Burger (1994), vediamo che gli elementi caratteristici, legati indissolubilmente all’omicidio seriale, sono i seguenti:
la ripetizione dell’atto omicidiario (finché l’assassino viene fermato da un qualche fattore, come la morte o l’arresto, esterno
alla capacità di autodeterminazione); tra assassino e vittima di
norma non esistono relazioni
significative; il seriale
prova l’impulso di
uccidere, non si
tratta di delitti
“passionali” in
senso stretto e
non sono innescati da una
provocazione
più o meno esplicita della
vittima;
Classe 1951, deve scontare
a 13 ergastoli per aver
assassinato ben 17 persone
fra il 1997 e il 1998.
Inoltre è stato condannato
anche a una pena per il
tentato omicidio del transex
che indirizzò le indagini
manca un movente apparente
dal momento che spesso vengono uccisi sconosciuti e si tratta di
motivazioni intrinseche all’assassino; gli omicidi non sono
commessi per ottenere un guadagno materiale, ma sembra
piuttosto trattarsi di atti compulsivi che mirano alla soddisfazione di bisogni sviluppati attraverso la fantasia.
Già da questa prima articolata
definizione di omicidio seriale risulta che Bilancia non possa
rientrarvi a pieno titolo, dal momento che inizia la serie dei
delitti coinvolgendo le amicizie
più frequenti. La maggior parte
delle scorribande omicide sembrano avere come spinta motivazionale primaria l’acquisizione
di denaro e, quindi, il perseguimento di un guadagno materiale
(il killer ha bisogno di soldi per
alimentare la sfrenata passione
per il gioco d’azzardo).
Inoltre la matrice sessuale pare
agire solo sullo sfondo del suo
sistema motivazionale anche nei
delitti ai danni delle prostitute
(non vi è alcun segno “specificamente sessuale” sui cadaveri delle giovani meretrici).
In conclusione, gli schemi sono
utili, ma non devono essere presi
alla lettera, piuttosto adattati e
confutati di volta in volta perché... «per capire l’artista dovete
studiarne l’opera» (John Douglas, “Mindhunter”).
Il capitano Biagio Carillo,
ex comandante della
Compagnia di Fossano
dell’Arma, oggi è ufficiale
addetto all’Ufficio
addestramento e studi
dell’Istituto superiore
di tecniche investigative
dei Carabinieri di Roma.
È autore di numerosi
saggi di criminologia,
di cui l’ultimo,
“Ricostruire il delittoDal sopralluogo al profilo
criminale” (Espress
edizioni), è uscito
da pochi mesi
e sarà adottato
negli insegnamenti
universitari, così com’è
stato per “L’investigatore
criminologo” che, scritto
dal capitano Carillo
nel 2009, è arrivato
alla quarta ristampa ed è
stato tradotto per l’estero
29 settembre 2011 Ü
19
Il 2 Reggimento
cambia vertice
o
IL COMANDO AL COLONNELLO CHITI
Lorenzo Vallese
Il fotoservizio del caporal
maggiore Lorenzo Lucchese
(che ringraziamo per la gentile
disponibilità) mostra vari
momenti della cerimonia
svoltasi il 16 settembre
con l’intervento del generale
Figliuolo, comandante della
“Taurinense”. Nelle immagini
con la bandiera di guerra
del secondo Reggimento
il colonnello Chiti è a sinistra,
il colonnello Biagini a destra
20
V
enerdì 16 settembre
presso la caserma “Ignazio Vian” di Cuneo si è svolta la cerimonia solenne con cui il colonnello Cristiano Chiti ha assunto il
comando del secondo Reggimento alpini della brigata “Taurinense”, ricevendo la bandiera di
guerra dalle mani del colonnello
Massimo Biagini, suo predecessore. Alla cerimonia, che ha visto
schierati a fianco della bandiera
del Reggimento il battaglione
“Saluzzo” e la fanfara della “Tau-
rinense”, è intervenuto il generale Francesco Paolo Figliuolo,
comandante della Brigata e vi
hanno preso parte, tra gli altri,
l’ex comandante della “Taurinense”, generale Claudio Berto,
il prefetto, Patrizia Impresa, il
questore, Ferdinando Palombi, i
comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di
Finanza, colonnello Francesco
Laurenti e colonnello Enrico Maria Pasquino, il sindaco di Cuneo,
Alberto Valmaggia, i sindaci o i
loro delegati di Boves, Dronero,
Borgo San Dalmazzo e Saluzzo,
città tradizionalmente legate al
Reggimento che hanno fato sfilare i propri gonfaloni.
Durante il periodo di comando
del colonnello Biagini, da aprile a
ottobre 2010 il secondo Reggimento Alpini è stato impegnato
nel difficile teatro afghano dove
ha lavorato a sostegno del Gover-
á 29 settembre 2011 á il passaggio della bandiera di guerra alla caserma “Ignazio Vian”
no e della popolazione locali nel
campo della sicurezza e dello sviluppo. Quell’esperienza è il fulcro del libro fotografico, edito
dalla Uniart di Roddi d’Alba, “Caposaldo Cavour” e scritto dal colonnello Biagini e dal maggiore
Matteo Mineo.
Il colonnello Massimo Biagini
sarà impegnato per tre anni pres-
so le strutture Nato di Berlino
mentre il colonnello Cristiano
Chiti ha assunto il comando del
secondo Reggimento dopo aver
prestato servizio allo Stato maggiore della difesa a Roma.
A entrambi gli ufficiali delle
“penne nere” giungano i più sentiti auguri di buon lavoro dall’editore e dal direttore di “IDEA”.
CUNEO: IL MUSEO
DIOCESANO
APRE NEL 2012
Prosegue la meritoria attività culturale
e artistica della fondazione “San Michele”
presso la chiesa di San Sebastiano
Ilaria Blangetti
T
utela, gestione e valorizzazione del grande
patrimonio spirituale,
storico e culturale dei
beni culturali ecclesiastici.
Sono i princìpi della fondazione
“San Michele” di Cuneo, costituita dal vescovo di Cuneo e di Fossano, monsignor Giuseppe Cavallotto. Un progetto unico e lungimirante. «Come tutte le diocesi
italiane abbiamo un ufficio legato alla tutela dei beni culturali
ecclesiastici», commenta don Luca Favretto, presidente della Fon-
dazione. La Fondazione, però,
vuole puntare anche sull’aspetto
della valorizzazione, per riuscire
a comunicare l’intero messaggio
“contenuto” nell’opera d’arte. Il
principio è quello di dare un’informazione completa sul bene
culturale: non solo i dettagli artistici e storici, ma anche i suoi aspetti all’interno della comunità
cristiana».
La Fondazione ha al suo interno
l’associazione “Areté” che si occupa dell’arte contemporanea e
organizza conferenze e incontri,
oltre al concorso internazionale
di arte sacra “Deisign”, giunto
alla terza edizione, il cui bando
uscirà a novembre. Si tratta di un
concorso di progettazione di arte
sacra contemporanea che ha il
patrocinio della Cei e può contare su partner importanti.
«È appena nata, invece, l’associazione “Volontari per l’arte Cuneo” che raccoglie e prepara
volontari per diventare guide e
aiutarci a gestire le mostre», continua don Favretto. «L’iniziativa
è pensata per formarli anche nel
CON “UN’OFFERTA PER L’ARTE” SI RECUPERANO CAPOLAVORI (E SI FA DIDATTICA)
Con la seconda iniziativa di “Un’offerta per
l’arte” sono stati restaurati diversi dipinti
che, dal prossimo anno, troveranno posto
nel Museo diocesano di Cuneo.
Dopo il restauro dell’Immacolata del Taricco
nel 2010 è stata la volta delle quattro tele
seicentesche facenti parte di un importante
Apostolato e del grande dipinto con la Maddalena ai piedi della croce, affidati rispetti-
22
vamente ai restauratori Francesca Bruno e
Nelzon Lozano e restituiti in occasione della
festività patronale di San Michele, proprio
oggi, giovedì 29 settembre.
«Gli interventi sono stati resi possibili dalla
generosità degli Amici del Museo e della
contrada», commentano dalla fondazione
“San Michele”. «A questi si sono affiancate
le offerte di privati e dei principali club ser-
á 29 settembre 2011 á il progetto voluto dal Vescovo
vice cittadini: Rotary club Cuneo, Lions club
Cuneo e Soroptimist Cuneo».
Intanto, è già partita la terza edizione dell’iniziativa, con un taglio tutto nuovo: “salvare” le opere è fondamentale, ma altrettanto
importante è capire la loro storia.
Per questo la nuova partita si giocherà sul
campo della comunicazione e della didattica. Sono in preparazione due pubblicazioni.
Sotto al titolo: lo staff
della fondazione “San
Michele” nel cantiere
del Museo diocesano
(al centro posa
il presidente dell’ente
voluto da mons.
Cavallotto, don Luca
Favretto). Qui accanto:
uno scorcio della mostra
“Intessendo il Museo”
nella chiesa di San
Sebastiano e, sotto
a sinistra, una
restauratrice al lavoro
loro aspetto etico professionale».
La Fondazione è operativa su vari
fronti ed è impegnata in progetti
che riguardano non solo la formazione di volontari e la promozione di eventi e mostre, ma anche la
manutenzione delle chiese del territorio e le campagne di restauro
di beni artistici e architettonici.
Tra le iniziative della fondazione
“San Michele” particolare importanza rivestono proprio le mostre,
allestite e ospitate nella chiesa di
San Sebastiano in contrada
Mondovì, a Cuneo, futura sede
del Museo diocesano.
«La rete museale diocesana l’abbiamo chiamata “Dal frammento
al tutto”: il frammento è la singola opera d’arte, ma anche la chiesa che l’ospita e la comunità locale in cui è nata. Tutto ciò è parte
di un insieme, di un contesto, di
un “tutto”. Al momento contiamo su una quindicina di “sacrestie aperte” che rappresentano
un patrimonio del territorio, una
ricchezza da rendere fruibile»,
spiega don Luca Favretto. «Entro
l’estate 2012 sarà inaugurato,
inoltre, il Museo diocesano nella
chiesa di San Sebastiano.
Attraverso i “frammenti” ospitati
nel museo sarà possibile rileggere e documentare l’intera storia
sociale e culturale di un territorio. Lo stile che ci siamo imposti
in questi anni è stato quello di
raccogliere sul territorio le opere
di particolare interesse, restaurarle, studiarle, esporle in San
Sebastiano e poi restituirle alla
comunità d’appartenenza rendendole, però, finalmente valorizzate e fruibili al pubblico».
Intanto ha riscosso particolare
successo l’iniziativa “Itinerari
del sacro”: «Si sta per concludere
la quarta edizione e stiamo programmando la quinta», dice don
Favretto. «Quest’anno abbiamo
già coinvolto 400 persone, con
sedici itinerari, e prevediamo di
raggiungere i 25-30 percorsi per
l’edizione 2012».
GLI INGRESSI SONO GRATUITI, MA BISOGNA PRENOTARSI PRESSO L’ABBAZIA
Il programma completo degli eventi che si concluderanno venerdì 28 ottobre con l’esibizione di Noa
accompagnata da Gil Dor e dal “Solis String quartet”. Tutti i biglietti si ritirano ancora oggi e domani
Sabato 8 ottobre, alle 20,45, abbazia di
Staffarda: Lina Bernardi (attrice), Gianni De
Feo (attore), coro “Milanollo-Città di Savigliano” (direttore Sergio Chiarlo), Ivan Chiarlo
(pianoforte), Natascia Chiarlo (soprano), orchestra da camera “Arturo Toscanini-Città di
Savigliano" (direttore Leopoldo Lo Sciuto),
“Brass express” (quintetto di ottoni dell’Orchestra nazionale della Rai).
Martedì 11 ottobre, ore 20,45, Cattedrale
di Saluzzo: in occasione del Giubileo per i
cinquecento anni della Diocesi, recital “San
Filippo Neri” con Alessandro Preziosi (ingresso libero senza prenotazione).
Dopo l’appuntamento a Torino
(immagine in basso a sinistra)
l’edizione 2011 de “La santità
sconosciuta” è stata presentata
nella sala conferenze
della fondazione “Cassa
di risparmio di Saluzzo”
(foto qui sotto). In queste pagine
sono ritratti anche
il celeberrimo maestro Uto Ughi
e la cantante israeliana Noa
24
trice sarà Maria Grazia Gobbi).
Venerdì 28 ottobre, ore 20,45, abbazia di
Staffarda: Noa, Gil Dor e “Solis String quartet”.
Info biglietti: tutti i concerti saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti.
Il ritiro obbligatorio dei biglietti è ancora possibile nei giorni 29 e 30 settembre, dalle
17,30 alle 20, presso l’abbazia di Staffarda.
Non è prevista la prenotazione telefonica.
Informazioni generali (dalle 15 alle 19, dal lunedì al venerdì): 340-4985136 oppure 3421857375. Si può anche consultare il sito internet www.associazionetoscanini.it.
“LA SANTITÀ
SCONOSCIUTA”
SI FA... SCOPRIRE
A Saluzzo, Staffarda, Manta, Lagnasco e Revello
eventi di eccezionale rilevanza. Coinvolti
tra gli altri Uto Ughi, Alessandro Preziosi e Noa
S
Paola Gallo
Venerdì 14 ottobre, ore 20,45, abbazia di
Staffarda: Uto Ughi violino e direttore de “I
filarmonici di Roma”.
Domenica 16 ottobre, ore 20,45, antico
palazzo comunale di Saluzzo: spettacolo
“Laboratorio teatrale”.
Sabato 22 ottobre, ore 20,45, collegiata di
Revello: concerto degli allievi della master
class con la partecipazione di Fiorenza Cossotto e Diego Mingolla (pianoforte).
Ore 17,30, castello di Lagnasco: convegno
sul tema “La pace” (relatori: fra’ Sereno
Maria Lovera, ieromonaco Gabriele, pastore
Paolo Ricca, Paolo De Benedetti; la modera-
abato 8 ottobre prenderà il via la sesta edizione de “La santità sconosciuta-Musica, cultura
e spiritualità alla scoperta del
Piemonte, terra di santi”, organizzata dall’associazione culturale “Arturo Toscanini” di Savigliano e composta da musica, lirica e teatro, affiancati dalle master
class e dal convegno presso il
castello di Lagnasco indetto in
collaborazione con l’Ufficio ecumenico della Diocesi di Saluzzo
su “Dialogo ecumenico e religioso sul tema della pace”.
«Il 27 ottobre ricorrerà il venticinquesimo anniversario dello
“Spirito di Assisi” riconosciuto in
tutto il mondo», spiega padre
á 29 settembre 2011 á lo stretto legame fra cultura e spiritualità
Sereno Maria Lovera dell’Ordine
francescano e rappresentante
dell’Ufficio ecumenico diocesano saluzzese. «In quella storica
giornata del 1986 Giovanni Paolo II invitò i leader delle più grandi religioni del mondo per parlare
di pace. E Benedetto XVI tornerà
ad Assisi il 27 ottobre per rilanciare il dialogo interreligioso».
“La
santità sconosciuta”
terrà fede all’impegno: di
promuovere una riflessione
sulla dimensione spirituale
dell’uomo, favorire il dialogo tra
culture e religioni, sottolineare il
valore della creatività artistica
per la crescita sociale
e civile.
Il convegno di
Lagnasco si svolgerà il 22 ottobre. Si confronteranno esponenti
valdesi, ebrei e cattolici.
Un altro importante tassello della
rassegna è costituito dalle due
master class di perfezionamento
musicale. Il maestro Uto Ughi
sarà al castello della Manta il 15 e
il 16 ottobre con sei allievi di violino, mentre Fiorenza Cossotto
tratterà di canto lirico dal 18 al
23 ottobre al castello di Lagnasco. «Le master class rappresentano per noi una grande sfida», ha
affermato Natascia Chiarlo che,
insieme al fratello Ivan, è direttrice artistica dell’evento. «Sarà
un’occasione per contribuire a
costruire il futuro dei giovani.
Abbiamo invitato due degli artisti
più prestigiosi del panorama
internazionale, Uto Ughi e Fiorenza Cossotto, per colmare la
sete di cultura, poesia e bellezza
delle nuove generazioni. Il bino-
mio cultura-giovani è
un pilastro della crescita culturale del nostro
Paese».
Lo spettacolo conclusivo sarà sabato 22 ottobre nella chiesa della collegiata di Revello. Tra gli altri
ospiti del programma musicale
ricordiamo: il duo “Chiarlo”, il
coro “Milanollo-Città di Savigliano”, l’orchestra da camera
“Arturo Toscanini”, il quintetto
di ottoni dell’Orchestra sinfonica
nazionale della Rai (“Brass express”) e un’altra star del panorama internazionale: la cantante
israeliana Noa, accompagnata dal
chitarrista Gil Dor e dal “Solis
String quartet”.
Ci sarà spazio anche per la prosa:
in occasione dei cinquecento anni
della Diocesi, la “Santità sconosciuta” si trasferirà nel Duomo di
Saluzzo, con Alessandro Preziosi
protagonista di un recital dedicato a San Filippo Neri.
Anche per il teatro è previsto un
laboratorio, ospitato nel chiostro
della chiesa di San Giovanni di Saluzzo, che si concluderà con uno
spettacolo nella sala dell’antico
palazzo comunale, domenica 16
ottobre.
LA PRESENTAZIONE INDETTA A TORINO
Durante la presentazione torinese de “La santità sconosciuta”, a cui
è intervenuto anche il presidente della Regione, Roberto Cota, la presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di accogliere la rassegna anche quest’anno nella Granda. è un evento culturale di altissimo livello in cui la musica è la regina, in un’ambientazione storica sorprendente. Ho davvero molto apprezzato la disponibilità di Uto Ughi, che da anni vi partecipa, al ruolo
di coordinatore di master class internazionali di violino e di canto lirico dedicati ai giovani musicisti nei castelli di Manta e Lagnasco.
Grazie alla collaborazione del maestro i nostri ragazzi potranno arricchirsi di esperienze musicali uniche e acquisire sempre di più, accanto alla competenza tecnica, quella passione per la musica e per la
cultura che soltanto le nuove generazioni sanno vivere appieno».
Riparte il progetto
dell’équipe diocesana
fossanese-cuneese,
ora allargato alle
Diocesi di Mondovì
e di Saluzzo. Il primo
incontro sarà sabato
1° ottobre, alle 20,45,
presso il Seminario
della città degli Acaja,
con Emanuele Scotti
UNA SPERANZA
PER I SEPARATI
E I DIVORZIATI
Elena Bottini
Monsignor Giuseppe
Cavallotto (foto sopra),
vescovo di Cuneo
e Fossano, ha dato
mandato all’apposita
Commissione diocesana
di compiere un percorso
biennale dedicato
ai credenti separati
o divorziati che ha
coinvolto molte persone.
Il felice esito della
iniziativa ha portato
al coinvolgimento
delle Diocesi di Mondovì
e di Saluzzo
26
R
iprende dopo la sosta
estiva il progetto dell’équipe diocesana rivolto a separati/divorziati e conviventi/risposati
che ora si avvale della partecipazione degli Uffici famiglia delle
Diocesi di Fossano-Cuneo, Mondovì e Saluzzo: il cammino dunque avrà valenza interdiocesana
e si inserirà sulla scia delle proposte raccolte nella verifica svoltasi
nel giugno scorso, quando tra i
partecipanti era emersa la necessità di diversificare ulteriormente il percorso.
Un filone del programma di quest’anno pastorale prenderà in
considerazione la situazione di
vita dei coniugi che, dopo la separazione o il divorzio, vivono
da soli (con o senza figli) e desiderano essere aiutati a discernere, alimentare e approfondire il
senso di questa scelta, o perlo-
meno verificarla: non come scelta residuale (non è stata trovata
altra soluzione), ma come scelta
progettuale, cioè condotta liberamente e serenamente.
Si tratta di valutare come rimanere nella vocazione familiare e
matrimoniale in cui ci si trova,
accettando la condizione di vita
separata dal coniuge, e cercando
di dare a essa un significato umano e cristiano, nel grande rispetto per chi, invece, ha compiuto scelte diverse.
SULLE ORME DELL’ANELLO PERDUTO
Un libro, curato da Paolo Tassinari, per ripercorrere
il cammino fatto dalla Commissione voluta dal Vescovo
È disponibile nelle librerie il volume, curato da Paolo Tassinari, “L’anello perduto-Sulle orme di un percorso tracciato con separati/divorziati e conviventi/risposati che interrogano la comunità cristiana”, edito da Effatà
(Cantalupa), che raccoglie i frutti del percorso biennale realizzato dalla Commissione diocesana fossanese, su mandato del vescovo, monsignor Giuseppe Cavallotto.
Il testo, che percorre un’esplorazione a largo raggio su diverse tematiche,
non si limita a una fredda ripetizione di schemi o norme e non vuole aggirare
la serietà e la complessità delle situazioni; piuttosto, affrontando di petto le
questioni, si impegna a un appassionato ripensamento dei problemi posti
nell’ottica di una “fedeltà creativa” a Gesù Cristo nella Chiesa di oggi, capace
di aprire differenti scenari, immaginare nuovi orizzonti.
L’introduzione, prima di presentare le singole relazioni, gioca sull’immagine
á 29 settembre 2011 á la Chiesa resta aperta ai fedeli che hanno rotto il loro matrimonio
«Il
terrogarsi sul senso di una
nostro obiettivo»,
“fedeltà possibile a fronspiega Paolo Tassinari,
te di una separazione”.
coordinatore del progetto
Il prosieguo dell’espediocesano ora esteso, «è creare
rienza avrà ca denza
legami fraterni, consolidare le
regolare
ogni secondo
proprie scelte di vita, riscoprire
il senso della propria
martedì del mese, semesperienza alla luce del
pre con inizio fissato alle
Vangelo».
20,45, nelle parrocchie
che ne hanno fatto richiesta
(Saluzzo,
Cuneo e Fossano), iniPer iniziare a
ziando
l’11
ottobre all’oratorio
esplorare tale prospettiva è
“Don
Bosco”
di Saluzzo.
stato invitato Emanuele Scotti,
Il
cammino
di
coppia con persogenovese e membro dell’assone
conviventi
o risposate, inveciazione “Separati fedeli”, il
quale ha avuto la possibilità di ce, avrà inizio sabato 29 ottolavorare, con il Direttore e i bre, alle 20,45, presso il Secomponenti l’Ufficio famiglia minario di Fossano, con l’interdella Conferenza episcopale ita- vento di don Fabrizio Forte delliana (Cei), alla realizzazione la “Città dei ragazzi” di Cuneo
della settimana estiva di forma- sul tema: “La nuova famiglia dozione a Salsomaggiore, dal tito- po separazione o divorzio: dalo: “Luci di speranza per la fami- vanti a Dio, come vivere un’alglia ferita”. L’attenzione della tra relazione?” e la testimonianChiesa italiana in quei giorni si è za di alcune coppie.
tutta rivolta verso coloro i quali, A queste persone sarà poi prodopo un matrimonio celebrato, posta l’esperienza di un piccolo
vivono la separazione, il divor- gruppo a partire da sabato 12
zio o una nuova unione, auspi- novembre, quando sarà data
cando una rinnovata accoglien- possibilità di preghiera, ascolto
za e percorsi di condivisione e condivisione di persone separate o divorziate che si affaccino
nelle singole Diocesi.
L’appuntamento è fissato per per la prima volta a questo prosabato 1° ottobre, alle 20,45, getto interdiocesano e vogliano
conoscerlo.
nel Seminario di Fossano.
Oltre a chi ha richiesto questo Per avere informazioni: Paolo,
percorso, possono aggiungersi tel. 338-2335931, indirizzo etutte le persone che vogliano in- mail [email protected].
di copertina, dov’è ritratto un anello per metà insabbiato. Non sappiamo se è stato gettato via o se
inavvertitamente si è sfilato dall’anulare sinistro.
Di certo non è dov’era stato pensato.
In una manciata di grammi, assieme all’oro, anche
futuro e progetti si sono smarriti: una mano arricchita da una promessa si ritrova sola e spoglia di un
sogno che, come sabbia, appena vuoi stringere,
scivola via tra le dita. Il luccichio rimasto è pallido
riflesso di un giorno che si pensava non finisse con
il calare del sole, ma che ora è destinato a lasciare
spazio alle ombre. Coperto per metà, l’anello pare
chiedere di essere raccolto prima di venire sommerso, a poco a poco, dai minuscoli granelli, e sparire per sempre. La pubblicazione è anche occasione per rilanciare le iniziative per e con le persone separate/divorziate e conviventi/risposate. Per l’acquisto del libro, organizzare eventuali presentazioni
e chiedere informazioni si può contattare il curatore: [email protected].
IN PIAZZA SAN PAOLO 1, AD ALBA
Da
occhiali
(e lenti) per distinguersi
Simona Amerio
IL CLIENTE CHE VARCA
LA SOGLIA DI OOPS!
TROVA UNO SPAZIO
LUMINOSO, APERTO
E IN CONTINUO
AGGIORNAMENTO.
VALERIO TORTO
E IL SUO STAFF, INFATTI,
NON AMANO AFFATTO
LA STATICITÀ
E LO DIMOSTRANO
28
uante volte ci è capitato di sospirare:
«Oops, dove ho dimenticato gli occhiali?». Oppure, trovandoci a dover
leggere un documento in banca o
in posta, di sospirare: «Oops, è
l’ora che mi decida a cambiare gli
occhiali...».
Ed ecco che, per magia, quell’OOPS! da... quasi-imprecazione
si è trasformato in realtà, diventando in pochi anni un punto di
riferimento nel settore dell’ottica.
«Siamo aperti dal 1° settembre
del 2007», spiega a “IDEA” Valerio Torto, il quale vanta un’esperienza trentacinquennale nel
settore ottico, lenti a contatto e
occhiali da vista e da sole.
«L’idea di dar vita a questo lumi-
Q
noso e ampio punto vendita in
piazza San Paolo 1, ad Alba, (tel.
0173-364078), a due passi dalla
centralissima piazza Savona, mi
“frullava” nella testa da tempo,
ma, in fondo, mi mancava il coraggio per lanciarmi in un’impresa personale. Poi il desiderio di
realizzare un sogno, accompagnato anche dall’aiuto psicologico
e fortemente incentivante di mia
moglie Elena, mi ha spinto a concretizzare l’intuizione iniziale. Nei
primi tempi in negozio ad aiutarmi
c’era Claudia, tuttora mia valente
collaboratrice. Poi, nel 2009, Elena ha lasciato l’impiego presso
un’azienda tessile del territorio
per seguirmi e affiancarmi in questa professione che necessita di
un continuo aggiornamento».
á 29 settembre 2011 á quando essere ottico è un’arte
Com’è cambiato il mondo dell’occhiale in questi anni?
«Beh, posso tranquillamente dire
che, da semplice “supporto” per
chi ha problemi visivi, oggi l’occhiale è diventato una moda, un
accessorio di stile e glamour che
necessita di negozi con ampie esposizioni e grandi alternative.
Ecco perché fin da subito abbiamo proposto, qui da OOPS!, a uno
spazio luminoso, aperto e in continuo aggiornamento. Non amiamo la staticità così come, pur
essendo rivenditori di moltissime
griffe affermate e assai conosciute, continuiamo l’instancabile ricerca verso nomi emergenti della
moda, con un occhio di riguardo
sempre puntato, com’è nel nostro
stile, alla qualità del prodotto. E
assicuro che, per far ciò, occorre
essere preparati tecnicamente».
Collaborate, inoltre, con i medici oculisti...
«Certamente. Il lavoro è sinergico. Il medico, dopo la visita, verifica lo stato di salute degli occhi.
Il mio compito, come ottico, è
quello di accertare eventuali di-
disponiamo di un sistema dotato
di telecamera che guida nella
scelta della montatura, simulando tridimensionalmente le lenti,
calcolando la distanza interpupillare e le altezze di montaggio.
Con questo sistema otteniamo
con precisione i dati necessari
per montare occhiali, aiutando
fetti refrattivi e, dopo un accurato
esame della vista, confezionare
per il cliente un occhiale su misura. Noi infatti disponiamo di un’attrezzata sala refrazione che ci
permette di effettuare un test
visivo computerizzato e un controllo della vista sempre nel pieno
rispetto delle nostre competenze.
Eseguire questa operazione non è
semplice, perché bisogna essere
attenti e preparati nell’ascoltare i
problemi del cliente, nel filtrare le
sensazioni dalle patologie effettive. È un lavoro che richiede pazienza ed esperienza».
Sono tutte qualità che occorrono per servire il cliente, ma anche per garantirgli un acquisto personalizzato...
«Verissimo. Oggi si sente
spesso parlare di occhiali su
misura. Ma ciò è possibile
soltanto grazie alla tecnologia. Noi infatti
nel contempo il cliente nella scelta della montatura e delle lenti».
Guardando al futuro, quali
sono i vostri progetti?
«Le idee sono tantissime... Mi
piacerebbe
specializ-
OOPS!
zarmi di più nelle lenti a conè un punto di
tatto, un settore in progresriferimento importante per
siva evoluzione. Non
la provincia di Cuneo. Ogni suo
nascondo poi una contiocchiale è frutto dell’attenta
nua ed instancabile ricerricerca personale di Valerio Torto,
il quale seleziona di continuo
ca di nuove collezioni di
le marche più prestigiose
occhiali che sappiano concon un occhio anche ai
traddistinguere tangibilmennomi emergenti.
te, l’approdo della nostra indagine: armonia nella semplicità,
lusso liberato dal superfluo, suggestioni che si traducono in linee
di estrema raffinatezza, riservate
ad un pubblico molto esigente,
che richiede ad un occhiale
estrema personalità».
IL TITOLARE
Per concludere, Valerio, quanto
DI OOPS!,
conta per voi di OOPS! la soddiVALERIO TORTO,
sfazione del cliente?
FOTOGRAFATO
«Essa è alla base della nostra
QUI SOTTO
stessa professione! Siamo convinCON LA MOGLIE ELENA
CHE LO AFFIANCA
ti che il successo di un’attività
NELL’ATTIVITÀ
commerciale sia decretato dal
COMMERCIALE
mercato, dalla clientela che sceE CLAUDIA,
glie, si orienta, premia o punisce.
LA VALIDA
Noi, attraverso la nostra applicaCOLLABORATRICE CHE
FIN DALL’APERTURA
zione quotidiana uniamo competiLAVORA NEL NEGOZIO
tività, professionalità e qualità a
DI PIAZZA SAN PAOLO,
una gestione efficiente e a strateA DUE PASSI DALLA
gie di vendita attuali e dinamiche.
CENTRALISSIMA
Lo abbiamo fatto pensando prima
PIAZZA SAVONA
di tutto a cosa vorremmo noi da
un negozio specializzato in ottica e
abbiamo cercato di tradurre i nostri desideri in attenzioni per i
clienti». E allora, davvero, è bene
provare per credere!
LA NUOVA CASA
CUNEESE DEL CAI
È A DISPOSIZIONE
Nell’ex palazzina di medicina dello sport
sabato sono stati inaugurati i locali
dedicati al socio benefattore Giulio Ferrero
Ilaria Blangetti
La biblioteca intitolata
ad Alberto Borsi, giovane
alpinista prematuramente
scomparso, ospitato nella
nuova sede del Club alpino
italiano di Cuneo. A destra:
l’approvvigionamento
via elicottero del rifugio
“Remondino”. In alto:
momenti di iniziative
pubbliche indette dal Cai,
fra le quali spiccano quelle
dedicate ai più giovani
30
fede ai princìpi del sodalizio, ossia quelli di promuovere «l’alpinismo in ogni sua manifestazione, lo studio, la conoscenza e la
frequentazione delle montagne,
specialmente di quelle poste
nella sua sfera di azione e di
influenza, e la difesa del loro
ambiente naturale».
«Il Cai si occupa, innanzitutto, di
attività di tipo sportivo», commenta Alberto Gianola, presidente della Sezione di Cuneo, «con
corsi di alpinismo, alpinismo giovanile, arrampicata, speleologia,
sci alpinismo ed escursionismo.
L
a Sezione Cai di Cuneo
ha cambiato casa. Sabato scorso è stata inaugurata la nuova sede sociale “Giulio Ferrero” del
Club alpino italiano, Sezione del
capoluogo, nei locali dell’ex palazzina di medicina dello sport,
in via Porta Mondovì.
E una città come Cuneo, che vive
di montagna e si sveglia con uno
sguardo rivolto alla Bisalta, non
poteva non rendere omaggio all’evento. Il “trasloco”, infatti, è
stato l’occasione per promuovere una serie di eventi e di iniziative dedicati alla montagna, con
spettacoli, ospiti d’eccezione,
momenti informativi e incontri,
per vivere e conoscere la bellezza
del mondo alpino.
I lavori necessari per riadattare la
palazzina e trasformarla nella
sede del Cai sono stati effettuati,
in gran parte, grazie al generoso
lascito del socio Cai Giulio Ferrero, a cui è stata dedicata la sede.
Alla ristrutturazione hanno contribuito anche la fondazione
“Cassa di risparmio di Cuneo”, la
famiglia Borsi e l’Agc Flat Glass
Italia (stabilimento di Cuneo).
La Sezione di Cuneo del Cai è
nata nel 1874 e conta oltre
2.700 soci che continuano a far
á 29 settembre 2011 á la passione per la montagna fa proseliti
Inoltre organizziamo gite sociali,
uscite guidate dai soci con più
esperienza. Ma siamo attivi anche sul fronte culturale con
incontri, dibattiti e proiezioni sui
temi legati alla montagna, oltre
che su quello artistico con la
corale “La baita”».
La corale, nata nel 1950 da un
gruppo di amici che si trovavano
alla sera sui viali della città e che
amavano frequentare la montagna, oggi può vantare un repertorio di circa sessanta brani che abbraccia le varie parlate del cuneese, dall’occitano al piemontese
della pianura.
La Sezione di Cuneo, poi, ha particolare attenzione anche per i ragazzi, cercando di generare in loro non solo una passione per la
montagna intesa come divertimento, ma anche affrontando tematiche importanti e fondamentali per trattare l’ambiente montano con rispetto e serietà.
«Quando usciamo con i ragazzi
cerchiamo sempre di impartir loro due aspetti fondamentali: sicurezza e rispetto dell’ambiente»,
commenta Ilario Tealdi, accompagnatore di alpinismo giovanile.
«Il gioco e il divertimento devono sempre essere abbinati all’osservazione della natura, alla conoscenza e alla comprensione
dei cambiamenti apportati dall’uomo all’ambiente. Proponiamo attività rivolte ai giovani da
tre anni, coinvolgendo sempre
più ragazzi nella fascia di età
compresa tra 8 e 16 anni. Siamo
soddisfatti, i ragazzi e le loro famiglie rispondono bene».
Il Cai di Cuneo comprende anche
diverse strutture ricettive in
quota; tra queste spiccano i cinque rifugi gestiti, ossia “Dante
Livio Bianco”, “Morelli Buzzi”,
“Remondino”, “Soria Ellena”
(tutti nelle Alpi Marittime) e
quello della Gardetta (Alpi Cozie
Meridionali), e le tre capanne sociali “Barbero”, “Morgantini” e
“Varrone”.
Nella nuova sede del Cai di Cuneo, presidente Gianola, trova
spazio anche una biblioteca, intitolata ad Alberto Borsi.
«La biblioteca racchiude volumi
storici e recenti che spiegano e
raccontano la montagna in tutti i
suoi aspetti. Libri di grande rilievo documentale, alcuni di questi
vere perle della letteratura di settore, con titoli che spaziano dalla
speleologia alla filosofia della
montagna. La biblioteca, intitolata ad Alberto Borsi, giovane alpinista prematuramente scomparso, mira a entrare nel Sistema
bibliotecario territoriale, proprio
grazie alla ricchezza dei volumi
presenti».
La cronaca ci porta a parlare di
montagna, soprattutto nell’ultimo periodo, per eventi drammatici legati a tragedie in alta
quota. Quanto è importante
un’associazione come il Club
alpino italiano per formare una
cultura della montagna che renda consapevoli dei rischi?
«È fondamentale. Occorre avere
piena consapevolezza dell’ambiente in cui si opera. Conoscenza e prudenza sono gli elementi che non devono mai essere
dimenticati: per questo il Cai ha
sempre puntato molto sul tema
della sicurezza. È necessario però
sottolineare come alcuni fenomeni, come frane e smottamenti, si
stiano manifestando con una
maggiore frequenza rispetto al
passato».
QUEI PIONIERI
CHE SOGNARONO
L’ACQUA
Bruno Vallepiano ha dedicato un libro
al consorzio fondato nel 1959 che portò
la potabile a Sant’Anna di Collarea
Paolo Cornero
Immagini recenti
e del passato
di Sant’Anna di Collarea.
Nella seconda
foto da sinistra
si riconosce il parroco,
don Giuseppe Basso, che
nella seconda metà degli
anni Cinquanta fu
fra i più decisi promotori
del Consorzio
che realizzò l’acquedotto
32
S
arà pur vero, come si
legge nella sua biografia, che «in Italia vi
sono più scrittori che
lettori», ma qualcuno i libri li
deve pur scrivere!
Contribuire alla testimonianza
della propria storia è un dovere
morale, fotografando la realtà e il
recente passato con istantanee da
lasciare alle generazioni future.
Un ruolo che ben si addice a un
sindaco del monregalese che ha
fatto di una grande passione una
ragione di vita.
Roburentese Doc, Bruno Vallepiano ha dedicato l’esistenza alle
comunità dell’alta Valle Corsaglia, non solo in veste di amministratore, ma soprattutto in quella
di testimone. Autore eclettico,
Vallepiano si dedica con ugual
vigore a testi di narrativa, guide e
saggi, brillando anche per ricerche di carattere storico.
Tra queste si colloca il recente
“Acqua in movimento-Un acquedotto di montagna contro ogni
ostacolo, per il bene di tutti”.
Soggetto dell’opera è il consorzio
“Acquedotto rurale di Sant’Anna
Collarea”. La sua nascita è datata
28 febbraio 1959, un evento che
cambiò la vita e l’economia di
un’intera vallata che, con l’inizio
degli anni Sessanta, si preparava
ad accogliere numerosi turisti,
cambiando la sua economia da
agricola a turistica, prima con la
manodopera per l’edilizia, poi
con lo sviluppo delle attività
commerciali e dei servizi.
Alla base di tutto, l’acqua: un
bene fondamentale senza il quale
non vi è vita e neppure sviluppo
economico. Nella prefazione, firmata dall’attuale presidente del
Consorzio, Roberto Prucca, si
legge che l’acquedotto fu «una
scommessa dei santannesi, senza
á 29 settembre 2011 á la forza della nostra gente di montagna
potabile non c’erano prospettive.
Il libro è una testimonianza di
Sant’Anna e dei santannesi, gente
di montagna; è una prova della
volontà e della tenacia di una frazione che è riuscita, con le sue
forze, là dove qualcuno ha brillato per la sua assenza».
Parole che raccontano la caparbietà e la determinazione della
“gente di montagna”, un popolo
abituato da sempre a convivere
con le ostilità. Vallepiano parte
da lontano con tre capitoli dedicati alla storia del territorio: dai
liguri montani ai municipi romani, dai barbari alla guerra del sale
e alla campagna napoleonica.
Sono particolarmente interessanti le pagine dedicate all’origine
del toponimo di Sant’Anna di
Collarea (Hanna di Gerusalemme, moglie di Gioacchino e madre di Maria) che portano alle pagine dedicate alla parrocchia, cen-
RIPARTE L’ATTIVITÀ DIDATTICA DEL MUSEO DELLA CERAMICA
A Mondovì sono ben sette le proposte didattiche per ragazzi di ogni età,
dalla scuola per l’infanzia alla primaria e alla secondaria di primo grado
Il Museo della ceramica di Mondovì, inaugurato nel dicembre 2010,
ha tra le sue peculiarità la grande attenzione rivolta al mondo della
scuola. Più di 3.000 studenti, dal Piemonte e dalla Liguria, hanno già
partecipato alle proposte didattiche nel corso del 2011, accostandosi all’arte ceramica grazie agli speciali percorsi museali loro riservati, all’utilizzo sapiente e interattivo degli impianti multimediali e alle
attività manuali svolte nei laboratori.
Con l’inizio dell’anno scolastico l’offerta didattica del Museo si è
arricchita con quattro nuovi laboratori che vanno ad aggiungersi ai
tre già funzionanti (“Il Paese delle ceramiche parlanti-Un viaggio tra
terra, acqua, fuoco e colori” per la scuola dell’infanzia e per la primaria; “Vecchia Mondovì-Fare ceramica tra storia e impianti multimediali” per la primaria e la secondaria di primo grado; “Da Napoleone al Regno d’Italia-Carta e ceramica raccontano la storia” per la
tro nevralgico e cuore pulsante
della comunità.
Fu proprio grazie al parroco, don
Giuseppe Basso, e al maestro
Giacomo Briatore che la storia
del Consorzio ebbe inizio.
«Estate 1955-Riunione nell’asilo, saletta al primo piano: poche
persone, poco entusiasmo, scarsa convinzione!», si legge nella
relazione del maestro Briatore.
Però poi...
«Finalmente una sera si riesce a
radunare un gruppo di 27 persone, rappresentanti di altrettante
famiglie comprendenti 95 persone. Si elesse il Presidente nella
persona del sottoscritto e segretario don Basso; si raccolsero le sottoscrizioni personali allo scopo
di sostenere le prime spese: lire
5.000 pro capite, per un totale di
lire 135.000». Era nata la prima
assemblea del Consorzio.
In direzione ostinata e contraria,
si potrebbe dire, ma quella giusta. Dopo mezzo secolo di storia,
le speranze e le visioni dei singoli
trovano ampio conforto nella
realtà.
La rete è passata dai 9.000 metri
del 1960 ai 23.000 del 2010;
dalle 80 unità allacciate nel
1959 alle 1.700 nel 2010.
Il tutto passando per date significative come la posa dei contatori
e la conseguente applicazione di
tariffe (1965); l’acquisto del primo pc per la gestione della fatturazione, con un programma realizzato dei soci (1993), seguito
nel 2002 dall’acquisto di un software apposito. Nel 2003 entra in
funzione il nuovo impianto di
telegestione e di telecontrollo del
sollevamento Roatte e dei serbatoi Rivoera e Marmorea, con tecnologia gsm.
Un altro passo fondamentale è
l’acquisizione delle aree delle
secondaria di primo grado).
Le nuove proposte, realizzate in sinergia con altri musei e risorse culturali
del territorio (le grotte di Bossea, il castello della Manta, il museo “Generale Bonaparte” di Mombasiglio, la sinagoga di Mondovì) hanno per
tema: “Natura e ceramiche in grotta”, “Il castello della Manta e il
Museo della ceramica di Mondovì”, “Passeggiando per la storia” e
“Invito al Museo per il carnevale”.
Lo spazio dedicato alla manualità creativa in ciascuna delle proposte didattiche trasforma i partecipanti in protagonisti attivi del processo di apprendimento e consente di creare un manufatto da portare via con sé quale ricordo dell’esperienza vissuta.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0174-481519 o 331-9032707.
sorgenti di Groppigiano, della
Fontana oro, dei serbatoi Marmorea e Sotti: tappe di un cammino cinquantennale, attraverso
ostacoli e avversità, per raggiungere un fine nobile, quello di salvaguardare un bene importante
come l’acqua.
Il tutto grazie all’impegno dei
singoli, omaggiati dalla piacevole
sezione finale dell’opera.
Un omaggio straordinario a Sant’Anna da parte di Remigio Bertolino, Ezio Briatore, Silvio Rinaudo e Maria Rosa Bertolino.
Poeti montaldesi per onorare i
montaldesi. Non per semplice
campanilismo, ma in segno di riconoscenza e stima.
A sinistra: Bruno
Vallepiano, sindaco
di Roburent, che ha
all’attivo numerosi libri
di narrativa, ma anche
guide e saggi. Fra questi
figura il volume nel quale
si racconta la storia
dell’acquedotto
di Sant’Anna. Qui sopra:
alcuni lavori per
l’ampliamento della rete
Lo stimolo decisivo venne
dal parroco, don Giuseppe
Basso, e dal maestro
Giacomo Briatore
29 settembre 2011 Ü
33
Nella foto accanto Andrea Rossano è insieme alle sue capre
sul bricco di San Martino di Vezza; a destra, invece, è immortalato
con la forma robiola “RRR” da record del peso di oltre 30 chili
(entrambi gli scatti sono opera di Silvia Muratore). Sotto sono
immortalati alcuni dei destinatari “ad honorem” della forma
della “Robiola del Roero Rossano”. Dall’alto: Giacomo Oddero
di La Morra, Angelo Gaja di Barbaresco, Giancarlo Drocco di Alba
ed Enrico Crippa. La lista degli “honoris causa” comprende anche
Antonio Rizzolo, Edoardo Raspelli e Paolo Massobrio. Alla memoria,
invece, la forma di robiola è stata attribuita a Antonio Adriano
di Magliano Alfieri, Renato Dominici di Carmagnola, Renato Fresia
di Guarene, Giovanni Ravinale di Bra e Luigi Veronelli
Attilio Casetta
LA ROLLS ROYCE
DELLE ROBIOLE
PER IL ROERO
Il vezzese Andrea Rossano ha omaggiato
cento personalità che hanno fatto grande
la sinistra Tanaro con il suo nuovo formaggio
U
n omaggio al Roero
e un’opera di valorizzazione delle sue
materie prime.
Questo è l’obiettivo dichiarato di
Andrea Rossano, noto commercianti di tartufi di Vezza che a Bra,
in occasione di “Cheese”, ha fatto
parlare di sé per un paio di curiose iniziative. In primo luogo, il
lancio della “RRR” cioè la
“Robiola del Roero Rossano” che
il suo ideatore ha subito ribattezzato “Rolls Royce delle robiole”.
«In realtà», spiega Rossano, «si
tratta di un prodotto che utilizzeremo a scopo promozionale, nato
per essere abbinato al Roero
superiore Docg. I produttori che
vorranno cimentarsi con questo
tipo di robiola dovranno seguire
una metodologia precisa che prevede, per esempio, l’utilizzo di
34
solo latte di capra, L’intento è di
produrre il primo vero formaggio
del Roero, o meglio di quella
parte del Roero che guarda a
Canale come sua capitale. Un formaggio d’eccellenza che vada ad
aggiungersi agli altri prodotti del
nostro territorio, per il quale bisogna lavorare al fine di creare un
proprio brand “Roero”».
Accanto alla promozione del territorio, però, Rossano si è fatto
promotore di un’iniziativa volta a
premiare l’impegno di chi in questi anni ha lavorato per la sinistra
Tanaro; quelli che, come dice lui,
«invece di aver preso dal territorio, hanno dato: persone della
società civile che hanno operato
per elevare il territorio».
Ecco allora che le prime cento
forme di robiola del Roero sono
state pensate per altrettante per-
sone che hanno fatto grande questo territorio. La lista, oltre ad
alcuni numeri zero (come i liberi
volontari della comunanza di
Vezza d’Alba, il circolo Acli di San
Giuseppe di Sommariva Perno e
l’Oma Onlus Roero), comprende:
Carlin Petrini di Bra, Matteo
Abrate di Sanfre, i fratelli Allasia
di Baldissero d’Alba, Guido
Artusio di Piobesi, Margherita
Artusio di Piobesi, Barbara Bagnis di Piobesi, Emilio Barbero di
Canale, Silvio Barbero di Bra, Renato Bauducco di Alba, Luciano
Bertello di Montaldo Roero, Franco Bertero di Sommariva Perno,
Cristina Borgogno di Monteu
Roero, Carlo Borsalino di Alba,
Loris Bravi di Corneliano, i fratelli Brezzo di Monteu Roero,
Roberto Burdese di Bra, Oreste
Calliano di Corneliano, Mauro
á 29 settembre 2011 á la promozione imbocca strade nuove
Carbone di Alba, Oreste Cavallo
di Alba, i fratelli Ceretto di Alba,
Felice Cerutti di Vezza d’Alba, i
fratelli Chiarlone di Corneliano,
“Collina degli elfi” di Govone,
Elide Cordero di Priocca, Roberto
Corino di Corneliano, Ornella
Correggia di Canale, i fratelli
Costa di Vezza, Gianluca Costa di
Montà, Cesare Cuniberto di
Santo Stefano Roero, Giuseppe
Dacomo di Pocapaglia, Nicola
Davico di Vezza, Fabrizio
Dellapiana di Guarene, Daniela
Dellavalle di Pocapaglia, Lorenzo
Demichelis di Sommariva del
Bosco, Guido Dracone di Canale,
Teresio Ercole di Canale, i fratelli
Damonte di Canale, la famiglia
Bono di Canale, Dante Faccenda
di Canale, Oscar Farinetti di Santa
Vittoria, Gino Ferrio di Vezza,
Vincenzo Finocchiaro di Sommariva Perno, Giuseppina Fiori
di Alba, Roberto Fiori di Alba,
Carlo Gai di Ceresole d’Alba,
Tiziano Gaia di Castellinaldo,
Gianni Gaschino di Guarene,
Franco Giacone di Montaldo
Roero, Fiorenzo Giolito di Bra,
Carlo Gramaglia di Santa Vittoria,
Claudio Grosso di Govone, Giovanni Ielo di Corneliano, Umberto Lettieri di Bra, Vincenzo
Lorenzin di Montà, Beppe Malò
di Alba, Giovanna Margiaria di
Monticello, Domenico Massucco
di Magliano Alfieri, i fratelli
Massucco di Castagnito, Franco
Miroglio di Piobesi, Tiziana Mo di
Cisterna, Baldassarre Molino di
Vezza, Gianni Mollo di
Monticello, Giovanni Monchiero
di Canale, Beppe Montanaro di
Piobesi, Angelo Montuori di
Sommariva del Bosco, Francesco
Morabito di Alba, Silvia Muratore
di Alba, Bruno Murialdo di Alba,
Beppe Musso di Vezza, Angelo
Negro di Monteu Roero, Maria
Grazia Olivero di Ceresole
d’Alba, Gianni Ocleppo di Canale,
Fabrizio Pace di Alba, Davide
Palluda di Canale, Andrea Palma
di Castagnito, Fausto Perletto di
Alba, Igino Perredda di Canale,
Luciano Piana di Bra, Gigi Piumatti di Bra, Domenico Quirico di
Govone, Gian Mario Ricciardi di
Sommariva Perno, Carlo Rista di
Vezza, Rosanna Roagna di Vezza,
Mario Rossano di Vezza, Giuseppe Sacchero di Canale, Umberto Sacchi di Sommariva Perno, Piero Sardo di Bra, Aldo Sartore di Santa Vittoria d’Alba, Marco Scuderi di Baldissero, Vittorio
Segre di Govone, Umberto Soletti
di Baldissero, Tonino Strumia di
Sommariva del Bosco, Elisa Testa
di Guarene, Vincenzo Toppino di
Castellinaldo, Simone Torasso di
Sommariva Perno, Massimo Torchio di Canale, Massimo Vacchetto di Monteu Roero, Carlo
Valsania di Montà d’Alba, Lino
Vaudano di Cisterna d’Asti e
Dionisio Zavadlav di Sanfrè.
PREMI AGLI STUDENTI
CHE SANNO APPLICARE
IL PENSIERO CREATIVO
“Scuola, creatività e innovazione”, concorso, ideato e finanziato dalla Camera di commercio di
Cuneo che si propone di promuovere tra gli studenti il pensiero creativo, ha chiuso la terza
edizione con la premiazione dei
vincitori presso la sede camerale. Erano presenti il presidente,
Ferruccio Dardanello, e la reggente dell’Ufficio scolastico provinciale, Franca Giordano. Bando
e domanda di partecipazione per
la quarta edizione sono scaricabili da internet: www.cn.camcom.gov.it/ innovazione/scuola.
Mario Rosa
Nella foto in basso, una fase
del convegno durante il quale
alla Camera di commercio
di Cuneo è stato illustrato
il contenuto dello studio
transfrontaliero. Da sinistra:
Pelazza (Coldiretti), Barale
(Parco Alpi Marittime),
Sassone (Albergatori Cuneo),
Perucca (Cciaa Cuneo),
Coccia e Di Raco (Isnart).
Emiliano Cardia, presidente
del Parco del Po cuneese,
ha commentato: «Al di là
dei risultati di questa prima
indagine integrata, sono
soddisfatto che sul territorio
della provincia di Cuneo,
grazie ai Pit, diversi soggetti
e istituzioni abbiano
cooperato per garantire
competitività e sviluppo
al cuneese. Questo
è il percorso da seguire
nei prossimi anni, attraverso
piani condivisi di
programmazione territoriale»
36
PRODOTTI TIPICI:
LA MINIERA D’ORO
DELLA GRANDA
Uno studio dell’ente camerale, parallelo
a quello eseguito in Provenza, dimostra
che si tratta di autentici assi nella manica
I
prodotti tipici come risorsa,
forza portante dell’economia locale e immagine di una provincia che ha in essi
un elemento a supporto del turismo in crescita. La presentazione,
in Camera di commercio, dello
studio realizzato per il programma
“Alcotra” ha fatto riflettere sulla
materia, in un’ottica di ampio respiro che, oltre all’ente camerale,
ha coinvolto Coldiretti Cuneo, il
Parco naturale delle Alpi Marittime e il Parco del Po cuneese.
«L’obiettivo», ha precisato il presidente della Camera di commercio
e di Unioncamere nazionale, Ferruccio Dardanello, «è la costruzione di una filiera transfrontaliera capace di orientare le attività economiche verso un turismo sostenibile di qualità, attraverso la valo-
á 29 settembre 2011 á le risorse del territorio
rizzazione di prodotti locali e dei
territori da cui provengono. È molto utile il raffronto con una ricerca
analoga realizzata in alta Provenza, basata sull’esperienza della
carta “Saveurs et senteurs” che ha
visto lavorare ristoratori e produttori per una promozione congiunta dei prodotti tipici».
Il progetto cuneese avrà un seguito
con la sperimentazione di sistemi
innovativi di approvvigionamento, sulla base di una “Carta di qualità” che impegna produttori e ristoratori a valorizzarli e qualificarli, in nome della trasparenza e diffusione della cultura produttiva
del territorio e dell’attenzione alla
Uno
screening attento
qualità dell’offerta gastronoha confermato l’interesse
per le produzioni legate
mica. Nel Parco delle Alpi
al
territorio e ha evidenziato
Marittime si è già passati a
l’esigenza di ulteriore espansione
quella operativa: «Siamo
dell’orientamento attuale,
particolarmente soddisfatti
anche attraverso la
che nel nostro territorio», ha
creazione di gruppi di
sottolinea il presidente delacquisto.
l’area protetta, Gianluca Barale,
«grazie alla presenza dell’associazione “Ecoturismo in Marittime” sociazione albergatori di Cuneo,
si siano create le condizioni per da- «tra agosto e dicembre 2010 sono
re concretezza al progetto: dieci stati compilati 119 questionari riristoratori hanno aderito al siste- volti ad altrettante imprese apma di approvvigionamento diretto prodate al marchio “Qualità italiadi prodotti locali e anche la compo- na”». «A queste», ha precisato Marnente agricola ha dimostrato inte- cello Gatto, presidente provinciale
della Coldiretti, «si sono aggiunte
resse e si sta muovendo».
L’indagine, realizzata con il sup- 85 realtà, nelle due aree protette,
porto dell’Isnart, istituto di ricer- contattate dalla nostra associazioche turistiche operante in ambito ne unitamente a quattrocento acamerale, ha evidenziato come l’e- ziende agricole invitate dalle tre
nogastronomia possa essere un maggiori organizzazioni professiovolano per la crescita del territorio, nali di categoria a collaborare. Abelemento di sostegno che sta dan- biamo interpellato anche i clienti
do i suoi frutti, come attestano i da- (più di duecento) al fine di appurati più recenti sulle presenze in re il livello di conoscenza dei marGranda, in controtendenza rispet- chi di certificazione e la propensione per la scelta di prodotti locali,
to ad altre aree subalpine.
Due gli attori considerati nell’inda- sia negli acquisti che nei pasti congine: le imprese ristorative dei par- sumati fuori casa».
chi coinvolti e le aziende agricole. Lo studio è scaricabile dal sito
«Nel primo caso», ha sottolineato internet www.cn.camcom.it/viagPiero Sassone, presidente dell’As- giotraiprodotti.
ESPORTAZIONI CUNEESI: +14,9%
Nel primo semestre 2011 rispetto a gennaiogiugno 2010. Dardanello: «Un tessuto sano»
Nei primi sei mesi del 2011 il valore delle esportazioni
cuneesi ha superato i 3 miliardi di euro mettendo a segno un incremento dell’14,9%, rispetto al corrispondente periodo nel 2010, con una performance lievemente
inferiore rispetto alla media nazionale (+15,8%), mentre
risulta in linea con l’andamento regionale che registra
un aumento del 14,7%, pari a 19,2 miliardi di euro.
«Il tessuto economico cuneese», sostiene il presidente
della Camera di commercio di Cuneo e di Unioncamere
nazionale, Ferruccio Dardanello, «è influenzato dal rallentamento della crescita mondiale e dall’accentuarsi
dell’incertezza sulla ripresa internazionale. Nonostante
lo scenario critico, la carta dell’internazionalizzazione
resta vincente e rappresenta l’unico indicatore che continua a rimanere positivo. Le imprese cuneesi, le quali in
passato hanno saputo cogliere le chance dei mercati
internazionali, instaurando rapporti stabili con operatori
stranieri, hanno contribuito a incrementare del 14,9% il
valore dell’export rispetto all’anno precedente».
Spicca il comparto dei macchinari e delle apparecchiature che registra la performance migliore (+30,8%).
Marcello
Veneziani è nato a
‰ Più volte gli editoriali di
Bisceglie e vive tra Roma e
“IDEA” si sono soffermati sul
Talamone. Proviene da studi
clima pesante, basato sull’intolfilosofici e ha scritto vari saggi tra
leranza, in cui vive l’Italia. Un
cui “Processo all’occidente”, “L’anti
clima che peggiora di giorno in
900”, “La rivoluzione conservatrice
in Italia”, “Sul destino”, “Sinistra
giorno, in cui non si riconosce la
e destra”, “Il secolo
qualifica di interlocutore a chi osa
sterminato”.
pensarla in modo diverso da come
c.p.
“deve”. Riflettiamoci.
dell’altro a cenere e silenzio.
O il killeraggio incivile del ministro Sacconi impiccato a una battuta e umiliato, offeso e trattato da
Sofri su “Repubblica” come un
volgare demente e additato alla ferocia del pubblico come un losco
servo della reazione.
O per farvi un esempio più piccolo
semplicemente di togliermi la
parola, rumoreggiavano, qualcuno
inveiva. E la volta successiva che
tornai in quella città i nipoti dei
predetti compagni assediarono l’università per non farmi presentare
un libro. Sono episodi che, se fossero accaduti a parti invertite, avremmo mobilitazioni mediatiche e cul-
GUAI A CHI PENSA
COSE NON GRADITE
ALL’INTELLIGHENZIA
Marcello Veneziani (*)
(*) Tratto da “Il giornale”
L’ultimo libro di Marcello
Veneziani (foto a destra),
uscito da Mondadori,
è “Vivere non basta-Lettera
a Seneca sulla felicità”, una
riflessione sul nostro tempo
attraverso il mondo classico.
Si tratta di diciotto lettere
a Seneca su felicità
e tristezza, gioventù
e vecchiaia, fortuna e potere,
padri e figli, amore, divinità e
bellezza, corpo ed eutanasia.
Seneca scrisse 124 lettere
a Lucilio, ma non sono mai
state ritrovate le risposte
del suo allievo. L’autore
immagina che nel crollo della
casa del Moralista a Pompei,
città d’origine di Lucilio,
siano riemerse alcune lettere
dell’allievo al suo grande
maestro che fu precettore di
Nerone e coetaneo di Cristo.
Veneziani ha fondato e diretto
diverse riviste, tra le quali
“Omnibus”, “Intervento”,
“Pagine libere”, “L’Italia
settimanale” e “Lo Stato”.
È stato direttore editoriale
de “Il borghese”.
È editorialista de “Il giornale”
e commentatore della Rai
40
«Non si entra mai nel merito dei dati e non
si contrappongono altri documenti. Si chiede
solo la riduzione dell’altro al silenzio»
L
a carogna è in agguato.
Quando muore un animale politico, un’ideologia,una passione civile,
lascia la carcassa con i suoi miasmi. Finisce un’idea, resta un rancore. Dopo il comunismo viene il
carognismo. Vedo crescere il carognismo intorno a noi.
L’antico spirito di guerra civile,
l’odio e il disprezzo assoluto verso
chi non è dalla parte tua, il proposito di eliminarlo si incarogniscono
quando non hai un movente positivo e costruttivo, ma solo la sua
carcassa, cioè resta il suo involucro
di negazione e si sprigiona il gas
mefitico della distruzione. Questo
accade nei nostri giorni e non parlo
solo della caccia al Premier.
Dico, per esempio, la censura e il
rogo per “Falce e carrello”, che
documenta i malaffari delle Coop e
le loro sinistre protezioni, sono
l’ultimo segnale inquietante.
Il carognismo non entra nel merito
dei dati e non contrappone altri documenti, no, chiede la riduzione
á 29 settembre 2011 á mala tempora currunt
e più vicino, gli insulti, le aggressioni incivili che ho subìto per aver
raccontato semplicemente la verità storica su una pagina bieca dell’“Avanti” e di Pertini: quell’elogio
infame di Stalin, dittatore sanguinario. La reazione non è stata di
confutarlo, anche perché così evidente da non poterlo fare, e nemmeno un’assurda, ma coerente
difesa di Stalin (di cui esistono ancora, da Bologna a
Savona, vie Stalingrado).
No, solo insulti e minacce, non ti permettere, non osare di sporcare il suo nome purissimo, vergognati, tu
ignobile, tu venduto.
Mi era già capitato
una volta a Genova
in un convegno su
Pertini, dove avevo
ricordato, accanto
alle luci, le sue
ombre e nessuno le
contestava sul piano
storico, no: chiedevano
turali, agitazioni politico-sindacali.
Non esiste qualcuno che possa
avere idee diverse dalle loro e
attingere a fonti storiche da loro
ignorate; no, è sempre e solo, per
definizione e “a priori”, un servo
losco, un mercenario.
Quel che spaventa è il dispositivo
mentale che è alla base: se non la
pensa come noi, eliminatelo, non
fatelo parlare, bruciategli i libri,
non fate circolare le sue idee o
semplicemente i fatti che racconta.
Di questa condanna a morte civile
sanno qualcosa gli autori non allineati, totalmente cancellati dal
carognismo culturale.
Non mi interessa stabilire se sia un
residuo o un rigurgito di comunismo, di estremismo giacobino, di
brigatismo o altro. La definizione
riassuntiva è carognismo.
Ai tempi di Stalin o delle Brigate
rosse si eliminava fisicamente
il nemico, e poi magari lo si
faceva sparire anche dalle
foto; oggi lo si elimina mediaticamente, politicamente, giudiziariamente, culturalmente.
Mi spaventa che ciò
accada e abbia anche
un suo consistente
pubblico, eccitato
dagli agitatori.
C’è un carognismo
passivo e un carognismo attivo.
Se il carognismo spaventa, il pilatismo
sconforta. Mi riferisco al
silenzio ossequioso e o-
mertoso degli altri, quelli di mezzo,
appena interrotto da isolati e defilati vocii di dissenso. Temono di
essere accusati di complicità col
Male, e allora tacciono.
È lo stesso meccanismo del passato: se difendi il diritto di Caprotti,
di Sacconi o di chi volete voi, sei
dalla parte oscura delle forze maligne. Ti scoppia una grana che non
ti dico, per quieto vivere e più quieto sopravvivere nelle posizioni di
comando meglio abbozzare.
E per timore di ritorsioni, i sé-pen-
santi, versione egoistica dei benpensanti, lasciano fare, dire, eliminare, anzi si accodano a fingere
l’inesistenza di fatti, autori e storie
differenti.
Così nasce l’egemonia culturale del
carognismo.
Non concludo omeopaticamente,
non chiedo di rispondere a carogna
con carogna e mezzo.
Dico da un verso di continuare
incuranti delle carogne a testimoniare quel che si ritiene essere la
verità e dall’altra a non riprodurre
il meccanismo carognesco gettando nel baratro chi non la pensa come te. Combattiamo il carognismo
ma, non pestiamo le carogne.
Sforziamoci di pensare che anche i
più subdoli e furenti carognisti
hanno il loro lato buono, credono
in buona fede alle loro convinzioni, non si può ridurre l’intera loro
biografia morale, intellettuale ed
esistenziale al lato carogna.
È un esercizio duro e difficile di
civiltà prima che di carità, a volte
munito dei conforti religiosi...
Qui accanto, da sinistra:
il compianto presidente
della Repubblica Sandro Pertini
e il ministro Maurizio Sacconi.
Nell’intervento che qui
pubblichiamo, tratto
dal quotidiano “Il giornale”,
Marcello Veneziani li cita
entrambi. Il primo perché,
avendo egli richiamato quando
da lui affermato su Stalin
negli anni Cinquanta,
fu all’origine dell’ostracismo
decretato contro Veneziani
senza che nessuno confutasse
il dato di fatto storico riportato.
Il secondo per la barzelletta
sulle suore che, ad esempio
e incredibilmente, ha portato
“la Repubblica” a prendere
le difese delle donne
che scelgono la vita religiosa,
con contorno di improperi
contro l’esponente del Governo
PERCHÉ LA CHIESA NON METTE ALL’INDICE IL CAVALIERE?
Quelli che la tacciano di ingerenza ogni volta che difende i costumi o che
deridono le qualità di teologo del Papa esigono poi che prenda posizione...
‰ Un altro interessante commento di Marcello Veneziani pubblicato nei giorni scorsi dal quotidiano diretto da Alessandro Sallusti.
Perché la Chiesa non si allinea alla sinistra e come una
Mercegaglia qualsiasi non sfiducia Berlusconi per i suoi peccati? Provo a rispondere. Perché la Chiesa non vuol entrare nel
gioco politico e spaccare i suoi fedeli. Perché la Chiesa distingue tra peccati e reati, tra problemi morali che riguardano le
coscienze di ciascuno e problemi politici che riguardano il
paese. Perché la Chiesa non può essere tacciata di ingerenza
ogni volta che difende la famiglia, i costumi, la vita e poi invocata dagli stessi censori quando deve scomunicare Berlusconi.
Perché la Chiesa ha avuto guai in casa con la pedofilia. Perché
la Chiesa sa che la corruzione morale del nostro Paese ha radici più profonde e occidentali e non si può ridurre a un uomo. Perché la Chiesa sa che quelle radici affondano nella
società permissiva e nichilista, laicista e anticlericale, di cui ultimo effetto fu il modello
Zapatero, così esaltato da chi ora chiede l’intervento della Chiesa. Perché la Chiesa sa
quanto odio riceve da quella parte, che massacra la Chiesa sulla pedofilia e sull’8 per
mille, deride la fede come ignoranza e superstizione, si infervora per le tesi miniprotestanti di Mancuso che vogliono liberare il rapporto tra Io e Dio dalla mediazione della
Chiesa; la stessa parte che con Eco insulta Ratzinger sul piano della filosofia ed elogia
un libretto, “Mai ali che volano in alto”, con pesanti allusioni pedofile al Papa. E poi la
Chiesa sa che gli uomini passano, confida nel tempo e punta all’eternità. Sic transit...
29 settembre 2011 Ü
41
I NOSTRI GIOVANI
SONO CITTADINI
SENZA FRONTIERE
La fondazione “Crc” ha avviato il suo nuovo
progetto per le scuole della Granda che
amplia il lavoro fatto nei tre anni precedenti
B
Mario Rosa
Franco Chittolina,
responsabile del Centro
studi della fondazione
“Cassa di risparmio
di Cuneo” con due delle
numerose insegnanti
coinvolte nel progetto
triennale “L’Europa
a scuola-A scuola
d’Europa” che
per il 2011-2012 lascia
il posto a “Cittadini
senza frontiere”
42
ene Vagienna ha ospitato l’assemblea di
presentazione del
nuovo progetto della
fondazione “Cassa di risparmio
di Cuneo” intitolato “Cittadini
senza frontiere”, prosecuzione di
“L’Europa a scuola-A scuola
d’Europa” nato dall’attività sperimentale (progetto pilota) realizzata da nove scuole della provincia nell’anno scolastico 20072008 e da allora cresciuto in
modo esponenziale.
Più di ottanta, tra dirigenti scolastici e docenti, provenienti da
istituti d’istruzione di tutta la
Granda, sono intervenuti alla riunione inaugurale.
Nell’occasione, è stata presentata
la Giunta che guiderà il progetto,
costituita da Raffaella Curetti,
presidente, Istituto comprensivo
di Caraglio; Marisa Isoardi della
Direzione didattica del primo
Circolo di Fossano; Sandra Cane
dell’Istituto comprensivo di Neive; Claudio Dutto, dell’istituto
superiore statale “Sebastiano
Grandis” del capoluogo.
La scuola capofila sarà l’Istituto
comprensivo di Caraglio, che sostituisce in questo ruolo il liceo
“Ego Bianchi” di Cuneo.
Dopo tre anni di attività del progetto “L’Europa a scuola-A scuola d’Europa”, che ha coinvolto
l’anno scorso cinquantatré istituti scolastici di tutta la provincia,
la fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” continua a investire sul tema della cittadinanza
nella scuola, facendo tesoro di
quanto vissuto e cercando di sviluppare altre vie per ampliare gli
orizzonti al villaggio-mondo, con
l’obiettivo di concorrere alla for-
mazione degli adulti di domani.
In questa prospettiva, educare
alla cittadinanza significa alimentare la vita di relazione, rafforzare la convivenza con gli altri, contribuire all’adozione di regole
condivise e tornare a imparare il
valore della legalità, per cercare
di costruire un mondo più giusto
e più solidale.
Alla luce di queste considerazioni e dei buoni risultati del progetto “L’Europa a scuola-A scuola
d’Europa”, la fondazione “Cassa
di risparmio di Cuneo” ha deciso
di rinnovare il proprio impegno
nell’ambito dell’educazione civica e del dialogo interculturale,
mettendo a disposizione nuove
risorse per l’anno scolastico
2011-2012, per sviluppare un
progetto che declini la cittadinan-
ALBA: STAGE EUROPEI
PER I RAGAZZI DI APRO
37 allievi sono stati in Francia,
Romania, Spagna e Rep. Ceka
C’è chi, per combattere la crisi, si reinventa
in un’altra professione, c’è chi continua a far
code presso uffici vari per la ricerca di un lavoro e c’è chi, invece, decide di investire
sulle proprie competenze linguistiche e professionali sperimentandosi all’estero.
Quest’ultima soluzione è stata scelta, in estate, da 37 ragazzi tra i 16 e
18 anni che, accompagnati dai docenti dell’agenzia Apro-Formazione
professionale di Alba, hanno preso parte agli stage organizzati, nell’ambito del “Progetto Leonardo da Vinci”, in quattro località europee.
Ad Arad (Romania, foto a sinistra) si sono recati: Mihail Radu, Francesca
Diliberto, Vittoria Sinatra, Roxana Solomon e Stefania Sposato (docente
accompagnatore: Mauro Canipari). A Valencia (Spagna, foto a destra): Si-
á 29 settembre 2011 á le nuove generazioni, la speranza per il futuro
za attiva a livello europeo, nazionale e anche locale. Il progetto
mira a rafforzare il patrimonio di
conoscenze e relazioni costruito
nel passato triennio, con l’obiettivo di accompagnare le scuole in
un percorso che porti a una progressiva autosostenibilità, così
da permettere loro di radicare
sempre più queste tematiche nei
programmi curriculari e nei percorsi formativi degli istituti.
«La scuola è il nostro futuro, in
essa riponiamo le speranze per il
nostro Paese e per la nostra comunità: per questo, negli ultimi
anni, la fondazione “Crc” ha
molto investito sulla scuola e
sulla formazione, e molto continuerà a fare nei prossimi. Questo
progetto, in particolare, è l’occasione per offrire alle giovani
generazioni la possibilità di aprirsi aduna prospettiva europea e
mondiale», commenta Ezio Falco, presidente della fondazione
“Cassa di risparmio di Cuneo”.
A Cuneo si è tenuta
la premiazione
dell’edizione del progetto
“Atleti domani 2010”,
iter di aggiornamento
tecnico-sportivo per
istruttori giovanili rivolto
alle Asd della provincia.
Il progetto è realizzato
dalla fondazione “Cassa
di risparmio di Cuneo”
in collaborazione con
la Scuola dello sport
Coni Piemonte e il Coni,
Comitato provinciale
di Cuneo. Sono
intervenuti: Ezio Falco,
presidente della
Fondazione, Gianfranco
Porqueddu, presidente
del Coni regionale e
Attilio Bravi, presidente
del Coni di Cuneo.
Testimone del progetto è
Josè Bencosme de Leon
(foto sopra), atleta delle
Fiamme gialle medaglia
di bronzo nei 400
ostacoli agli europei
juniores di Tallin 2011
mone Fedele, Matteo Fenocchio, Mihail Lavric, Gabriele Testa, Stojanche
Zaov (settore meccanico), Andrea Arnone, Damiano Giacosa, Stefan Matei, Ionut Totolici e Daniele Vacchina (settore elettrico). Docente accompagnatore: Andrea Rolfo. Accompagnati rispettivamente dagli insegnanti
Luca Revello e Silvano Bertaina, altri due gruppi di allievi dell’Apro di San
Cassiano di Alba hanno proficuamente soggiornato a Digne-Les-Bains
(Francia) e a Karlovy Vary (Repubblica Ceka).
IL LIONS CLUB CANALE ROERO “ADOTTA” L’OSPEDALE
Il sodalizio guidato da Giuseppe Gonella ha ripreso l’attività organizzando
una serata conviviale durante la quale sono stati illustrati i futuri impegni
Dopo la pausa estiva, è ripresa l’attività del Lions club
Canale Roero, guidato dal nuovo presidente Giuseppe
Gonella. Il ristorante “Cà del lupo” di Montelupo Albese
ha ospitato la serata d’apertura a cui hanno partecipato
gli amici del Lions club gemellato di Rho rappresentati
da Antonio Toppino e dalla signora Lucia e la presidente
dello Zonta club di Alba, Ivana Sarotto, consorte del socio Corrado Benotto, quest’anno presidente della seconda zona del Distretto 108Ia3 del Lions club. Tracciando
a brevi linee il suo programma, il Presidente (ritratto nella foto a sinistra), oltre ad auspicare una maggior snellezza nel cerimoniale, ha preannunciato l’intento di portare avanti l’iniziativa di aderire alla proposta della Fondazione per l’ospedale unico di Alba-Bra di adottare una
stanza del costruendo nosocomio di Verduno.
Ora San Nicolao
ha un nuovo volto
LA FACCIATA È STATA RESTAURATA
Elvira Cortassa
La benedizione impartita
dal vescovo di Alba,
mons. Giacomo Lanzetti,
e, in alto nella pagina
a fianco, uno scorcio
della piazzetta antistante
la chiesa di San Nicolao
prima dell’inizio
della Messa domenicale.
La parrocchiale è stata
ricostruita con il campanile
nel 1859-1860; la facciata
oggetto del restauro,
di forme rinascimentali,
risale all’anno 1920
A Monteu Roero
il vescovo
di Alba,
mons. Giacomo
Lanzetti,
ha benedetto
il felice esito
dei lavori
compiuti sulla
parrocchiale.
Ora la comunità
attende che
la piazzetta
della chiesa
sia intitolata
alla memoria di
don Pietro Vola
D
omenica 11 settembre Monteu Roero
era un paese in festa: si celebrava, infatti, la quarantesima edizione
della Sagra della castagna, una
ricorrenza importante e meritevole di essere ben sottolineata.
Fra le varie manifestazioni svoltesi, mi sembra però doveroso
dare particolare risalto alla suggestiva e significativa cerimonia indetta sulla piazzetta antistante la
chiesa parrocchiale prima della
Messa. Alla presenza di autorità
civili e religiose, del parroco, di
numerosi fedeli e anche di semplici curiosi, il vescovo di Alba,
mons. Giacomo Lanzetti, ha impartito la benedizione alla facciata rimessa a nuovo e a tutti i lavori eseguiti per la salvaguardia e la
protezione della nostra bella parrocchiale di San Nicolao.
Dopo il saluto del rappresentante
del Consiglio economico, delle
autorità civili e del parroco, il
quale ha illustrato in breve, ma
nel dettaglio, quanto è stato fatto,
il Vescovo ha rivolto a tutti i presenti parole di plauso e di incoraggiamento che ci stimolano
alla riflessione e all’impegno.
Sulle note maestose del salmo
23 (“Sollevate o porte i vostri
frontali”), musicato da don Adriano e magistralmente eseguito dalla cantoria parrocchiale, il
portale restaurato si è spalancato
per accogliere l’ingresso solenne
di mons. Lanzetti, del parroco e
di tutti i fedeli per la celebrazione
della Messa domenicale.
La facciata dell’edificio religioso
ha riacquistato l’antico splendore
grazie all’intelligente e attenta
opera di chi ha sovrinteso ai lavori curando ogni dettaglio e utilizzando tecniche antiche e colori
simili a quelli delle suggestive
Rocche roerine che sono l’orgoglio del nostro paesaggio.
Questa è una prima tappa molto
importante, ma chissà che in un
domani non troppo lontano non
si riesca anche a mettere mano al
recupero dell’interno della nostra parrocchiale...
Intanto siamo in attesa che, finalmente, la piazzetta venga, come
da pratica inoltrata, dedicata a
don Pietro Vola, il grande parroco di Monteu Roero che tanto fece per la chiesa e per tutta la comunità locale!
UN SUCCESSONE
PER I “NOTTURNI
NELLE ROCCHE”
I “Notturni nelle Rocche”,
le passeggiate notturne
infrasettimanali organizzate
nei Comuni della sinistra
Tanaro dall’Ecomuseo delle
Rocche del Roero di Montà
d’Alba hanno concluso la loro
quarta edizione e sono stati un
altro successo di pubblico,
contando una media di cento
persone a serata, per un totale
di 1.560 persone. Questo dato
va rapportato, oltre tutto,
alla variabilità delle condizioni
meteo che a luglio ha costretto
gli organizzatori ad annullare
tre date. Molto apprezzato
è stato poi il tema scelto per
le animazioni, e cioè i racconti
di Stefano Benni
magistralmente interpretati
dalla compagnia teatrale
“Angelo azzurro” sotto
la supervisione di Enrico
Gambone e Susanna Casetta.
La serata conclusiva, con
i saluti, i ringraziamenti finali e
l’arrivederci al 2012, quando
saranno a disposizioni nuovi
sentieri da scoprire, si è svolta
a Montà con una suggestiva
sorpresa per il pubblico: la
sezione Lipu di Asti ha liberato
quattro rapaci notturni
(un gufo comune, una civetta,
un assiolo e un allocco)
nell’habitat delle Rocche,
al chiarore della luna.
Nella foto sopra: Guido Giovara
della Lega italiana
per la protezione degli uccelli
di Tigliole d’Asti mentre libera
il gufo nelle Rocche.
Sotto, da sinistra: Piero
Costamagna, Jimmy Ghione,
Domenico Scopelliti e
Mariano Costamagna durante
la consegna dei 10.000 euro
frutto delle offerte raccolte
nei vari circuiti
e della donazione voluta
dal management di Brc Gas
Equipment di Cherasco.
A destra: il podio della gara
disputata sul circuito umbro
dominata da Jimmy Ghione
Giuliano Belfiori
46
LA “GREEN SCOUT
CUP” TRA SPORT
E SOLIDARIETÀ
Nel fine settimana di corse a Magione
Brc Gas Equipment ha consegnato i fondi
raccolti per “Operation Smile Italia”
I
l circuito di Magione,
dove si correva il penultimo appuntamento del
trofeo “Green Scout
cup”, ha avuto in Jimmy Ghione
il suo protagonista assoluto.
L’inviato di “Striscia la notizia”
Posizione
Pilota
Punti totali
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Alberto Viberti
Luca Lorenzini
Jimmy Ghione
Ferruccio Fontanella
Sauro Cozzari
Matteo Bergonzini
Marco Brioschi
Gabriele Rugin
Fulvio Casciandrini
Alberto Carobbio
Sandro Corino
Paolo Strabello
Cesarino Tantucci
Nicoletta Bologna
Diego Servetti
Andrea Quaglia
Alessandro Maggio
Bruno Lombardelli
Jacopo Lombardelli
260
198
148
122
106
96
84
74
68
60
38
38
34
14
10
6
4
0
0
(che nel prossimo fine settimana
sarà a Cherasco, ospite di “Ecofutura”, come anticipiamo in
altra pagina, ndr), il quale corre
nel trofeo monomarca per Kia
Venga 1.6 a gpl organizzato da
Brc Gas Equipment, si è messo in
evidenza fin dalle qualifiche del
sabato, quando, nel primo e nel
secondo turno, ha fatto registrare
il miglior tempo, conquistando
entrambe le pole position.
Anche in gara il pilota, al volante
della vettura sponsorizzata
“Biemmedue”, ha dato spettacolo, battagliando sino alla fine
della prima prova con il leader
della classifica, Alberto Viberti,
riuscendo a superare il giovanissimo talento con una spettacolare manovra e a chiudere in testa
la frazione. Gara due ha confermato lo stato di grazia di Ghione,
il quale ha condotto la corsa dall’inizio alla fine, facendo l’en
plein di punti e risalendo in clas-
á 29 settembre 2011 á l’agonismo pulito (in ogni senso) che fa del bene
sifica generale sino alla terza
posizione.
L’ultimo appuntamento della
“Green Scout cup” 2011, quello
che assegnerà la vittoria finale tra
il favorito Viberti, avanti di 62
punti, e l’inseguitore Lorenzini,
si correrà il 15 e il 16 ottobre in
Franciacorta.
La vittoria, va da sé, fa piacere
sempre, ma in questa circostanza
Jimmy Ghione ha avuto una doppia soddisfazione, dal momento
che ha trionfato in una tappa particolare, in cui si dava corso a
un’iniziativa di solidarietà per la
quale il piemontese si è attivato
in prima persona.
Proprio grazie all’alfiere di Antonio Ricci, infatti, il primo trofeo “Green Scout cup” ha deciso
di sostenere l’Onlus “Operation
Smile Italia”, di cui Ghione è testimonial. Oltre allo spazio promozionale sulla sua vettura,
Jimmy ha portato a conoscenza
consegnato al direttore scientifico di “Operation Smile”, Domenico Scopelliti, i 10.000 euro
frutto delle offerte raccolte nei
vari circuiti e della donazione
voluta dal management di Brc
Gas Equipment.
In questo modo si è concretizzato un felice connubio tra sport e
solidarietà, che ha permesso di
dare una mano a “Operation
Smile Italia” Onlus, una fondazione nata nel 2000, costituita
da volontari medici, infermieri e
operatori sanitari che realizzano
missioni umanitarie in oltre cinquanta Paesi, per correggere con
interventi di chirurgia plastica
ricostruttiva gravi malformazioni facciali come il labbro leporino
e la palatoschisi ed esiti di ustioni
e traumi. Una struttura, quella
italiana, che si aggiunge all’associazione internazionale che dal
1982, con oltre 5.000 i volontari, ha operato gratis nel mondo
più di 160.000 bambini, regalando loro un sorriso, ovvero la
più bella ricompensa che si possa
immaginare da giovani vite alla
difficile ricerca di una normalità.
nell’autodromo “Paletti” a metà
giugno, nel “Brc village” è stato
allestito un punto informativo di
“Operation Smile”, per fornire
dettagli sui numerosi e importanti progetti della fondazione e, per
chi avesse voluto, contribuire
alla raccolta di fondi per donare
sorrisi ai bambini curati dai volontari di “Operation Smile”.
Tutti i proventi raccolti nei weekend di gara, con una donazione
della Direzione di Brc Gas
Equipment, sono consegnati ufficialmente a “Operation Smile Italia” durante la tappa umbra.
Il sabato sera Jimmy Ghione,
nella triplice veste di pilota, perJimmy
sonaggio televisivo e testiGhione sostiene
“Operation Smile Italia”
monial, ha fatto da mattaanche
per rendere onore e
tore dell’evento organizmettere in luce l’operato dei
zato al “Brc village”,
tanti medici e paramedici che
durante il quale, fra gag e
svolgono la propria professione
battute, i responsabili
con grande passione
della Brc, i fratelli Mariano
e profondo senso
di dedizione.
e Piero Costamagna, hanno
LA FIERA DEL TARTUFO 2011 SCALDA
I MOTORI. ATTESA PER “ALBAQUALITÀ”
ENTRA GRATIS CON LA RIVISTA “IDEA”
osì l’agenzia Ansa introduce il “lancio” dedicato all’ottantunesima
edizione dell’evento che animerà le prossime settimane albesi, langarole e roerine, richiamando migliaia di visitatori: “L’amore va oltre la
crisi”. È uno slogan all’insegna dell’ottimismo e dei buoni sentimenti
quello che accompagna la nuova edizione della Fiera internazionale del
tartufo bianco d’Alba, l’appuntamento clou dell’autunno enogastronomico piemontese. Declinare il messaggio in chiave mangereccia non è
facile e, probabilmente, l’ambiguità è stata costruita ad arte per incuriosire e far riflettere: forse il riferimento è alle presunte virtù afrodisiache
del fungo, forse è alla convivialità che caratterizza una festa lunga più
di un mese. In ogni caso, come fanno osservare gli organizzatori della
kermesse, “tra i paesaggi di Langa e Roero la buona tavola è diventata
sinonimo di accoglienza, professionalità, impegno, studio e lavoro, tutte
risorse che permettono di andare oltre e superare le difficoltà”.
Come spieghiamo in altra parte di questo numero di “IDEA”, le novità
che bollono in pentola sono almeno pari alle attese conferme a cui si
deve la fidelizzazione di tanti appassionati dell’enogastronomia, ma anche della cultura, in breve del buon vivere. Fra queste ultime figurano a
pieno titolo sia il Mercato mondiale del tartufo sia la rassegna “AlbaQualità”, vetrina delle bontà offerte dal territorio, realtà espositive allestite nel cortile della Maddalena e aperte al pubblico nei fine settimana
dall’8 ottobre al 13 novembre (ma pure il 31 ottobre e il 1° novembre).
Ebbene, grazie a “IDEA” l’ingresso sarà gratuito. Basta presentare alla
casse questo tagliando (non sono valide le fotocopie).
C
RITAGLIA IL TAGLIANDO - INGRESSO OMAGGIO
!
di tutta l’organizzazione Brc l’importante attività svolta dall’associazione, coinvolgendo subito
Mariano Costamagna e il suo
staff in un progetto con importanti finalità sociali.
A partire dalla tappa del trofeo a
Varano de’ Melegari disputata
Ogni sabato
e domenica
9.00-20.00
Apertura
straordinaria:
31 ottobre
e 1° novembre
Mercato
mondiale
del tartufo
ALBA
PALATARTUFO
Cortile
della Maddalena
BUONO INGRESSO OMAGGIO
DA PRESENTARE IN ORIGINALE ALLA CASSA
NEWS
DAL PIEMONTE
aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it
­n FIORENZUOLA D’ARDA
TRAFFICO ILLEGALE DI TURBINE
STRONCATO DAI CARABINIERI
“Operazione turbo”: così è
stata denominata l’azione
condotta dai Carabinieri
della Compagnia di Alba
(foto a sinistra), conclusasi
con la cattura di cinque
persone: tre rom
pregiudicati di Torino
che effettuavano i furti
delle turbine dei motori,
un pregiudicato siciliano
che si occupava
di ricollocare sul mercato
le turbine rubate e infine
un grossista di ricambi
per auto piacentino
che smistava sottocosto
sul mercato nero nell’Italia
meridionale o all’estero
il frutto dei colpi messi
a segno. I Carabinieri
di Alba, che hanno avviato
le indagini dopo un furto
in una ditta albese, hanno
seguito un furgone e l’auto
di staffetta per quasi 200
chilometri, sino nei pressi
di Piacenza dove sarebbe
avvenuto lo scambio
­ TORINO
n
PIUMATTI È VICEPRESIDENTE
DI CONFAPI PIEMONTE
L’imprenditore braidese
Giuseppe Piumatti (foto
sotto), patron della “Bra
servizi”, è stato nominato
vicepresidente regionale
di Confapi Piemonte
(Confederazione italiana
della piccola e della media
industria privata). Piumatti,
presidente anche di Confapi
Cuneo, spiega: «Sono certo
che con il presidente Livio
Costamagna e il suo staff
sapremo promuovere
iniziative a favore della
piccola e media impresa,
specie in questo momento
di grave crisi economica».
contraffatti e per la tutela
della sicurezza
degli automobilisti (foto
a sinistra, sotto), nel corso
della quale è stato scoperto
un laboratorio clandestino,
con oltre 132.000 pezzi
di ricambio per veicoli
sequestrati, riportanti
i marchi di case produttrici
perfettamente falsificati.
Le indagini hanno
concentrato l’attenzione su
un 73enne, commerciante
di ricambi per auto e ora
pensionato, domiciliato a
Cherasco, il quale è stato
notato recarsi presso
una villa di Narzole, dove
si soffermava a caricare
scatoloni anonimi.
Una verifica fiscale
nei confronti dell’uomo
ha fatto emergere che era
anche un evasore totale.
n ALBA
GIRA CON LA MASERATI ULTIMA
SERIE, MA SENZA PATENTE
Un 40enne pregiudicato di
origini pugliesi che abita a
Fossano è stato fermato dai
IN TANTI ALLA FESTA DEGLI ANNIVERSARI
O
ltre 200 persone adulte, più i bambini, sono convenute da tutta la Granda per partecipare alla Festa degli anniversari di “Incontro matrimoniale” a Fossano, appuntamento tradizionale della comunità di «Im» che segna la ripresa delle attività dopo la pausa estiva. Si chiama “Festa degli anniversari” perché vi si festeggiano le coppie che nell’anno in corso celebrano
un anniversario significativo, ma è un momento di incontro per tutte le coppie che hanno
conosciuto la comunità. La festa, preparata con cura in tutti i particolari, è stata particolarmente partecipata, vivace e ricca di sorprese. Terminata la Messa (a lato, un momento della celebrazione) e consegnato il “ricordo” alle coppie festeggiate (la più “longeva” era quella formata da
Carlo e Marina, 45 anni di matrimonio, superati da Romano e Marina, i quali però di anni ne
fanno 46, che non è un anniversario significativo...), tutti nel refettorio per l’agognata cena.
refurtiva/soldi tra ladri
e ricettatore. I militari sono
intervenuti bloccando tutti,
senza dare possibilità
di scampo, in quanto
ben supportati dai colleghi
della Compagnia
di Fiorenzuola d’Arda.
48
á 29 settembre 2011 á succede intorno a noi
­n NARZOLE
SCOPERTO UN MAGAZZINO
CON ARTICOLI CONTRAFFATTI
La Tenenza di Fossano
della Guardia di Finanza
ha concluso un’importante
operazione di contrasto
al traffico di prodotti
Carabinieri della
Compagnia di Alba
alla guida di una Maserati
ultima serie per un controllo,
dal quale è emerso che il
pregiudicato guidava senza
patente, poiché gli è stata
ritirata diversi anni fa.
COME DUE
“GOCCE
DI VINO”
Questa volta diamo
conto fotografico di una
segnalazione che, tra i
Vip, prende a modello
una categoria ancora
inesplorata da questa
rubrica, a conferma
di come sia variegato
l’orizzonte
di riferimento degli
“aficionados” delle
“Gocce di vino”.
Ecco allora che nella
foto subito sopra
si può riconoscere (per
chi non frequentasse
il genere) il rapper
americano Pitbull, tra
i cantanti più in voga
nell’ultimo periodo.
A somigliargli, secondo
l’indicazione fornita da
un attento lettore,
è il cuneese Cesare
Bonelli (foto in alto),
panettiere di Borgo San
Giuseppe. Si tratta di
una segnalazione che...
non possiamo che
sottoscrivere in pieno!
Se anche voi conoscete
persone uguali come...
una goccia di vino, non
esitate a segnalarcele,
inviando le foto dei
sosia dei Vip individuati
all’indirizzo
di posta elettronica:
claudio.puppione@
rivistaidea.it.
­n BRA
MARGHERITA TESTA ENTRA
NEL COMITATO D’INDIRIZZO
DELLA FONDAZIONE “CRB”
La professoressa Margherita
Testa (foto sotto) è stata
nominata componente
del Comitato d’indirizzo
della fondazione “Cassa di
risparmio di Bra”, al posto
di Francesco Panero,
dimissionario per impegni
professionali. La presidente
Donatella Vigna e gli altri
componenti hanno accolto
con un caloroso benvenuto
Testa, la quale vanta
un curriculum di indiscussa
conoscenza specialistica
in materie inerenti ai settori
di intervento e funzionali
all’attività della Fondazione.
­n ALBA
L’OBIETTIVO È LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA AL 65%
Il Comune di Alba ha dato
il via a una campagna di
comunicazione rivolta a
famiglie e uffici per invitare
a migliorare ancora la
quantità e la qualità della
differenziata. «Negli ultimi
anni l’impegno della nostra
città nella differenziata sta
dando ottimi risultati»,
ha spiegato l’assessore
all’ambiente Massimo
Scavino (foto sopra). «Ora
l’obiettivo è raggiungere
il 60% entro fine anno e il
65% nel 2012, per evitare
le sanzioni previste».
ESTATE DI LAVORI PER LO SPORT A CHERASCO
N
ell’estate appena trascorsa l’Amministrazione comunale cheraschese ha realizzato numerosi
interventi sugli impianti sportivi del territorio, effettuati in parte dal Comune stesso, in parte
dalle società gestrici e altri ancora in partnership. I lavori hanno riguardato la palestra “Stefano Pozzo” per adeguarla alle richieste della Fipav, gli impianti calcistici “Emilio Roella” (con il rifacimento
dei manti erbosi, in collaborazione con l’Us Cheraschese), il campo da tiro con l’arco del “Clarascum
club”, dove la società di Giuseppe Sciolla ha realizzato in autonomia un nuovo pergolato al bordo
della linea di tiro. Significativi interventi hanno caratterizzato anche l’Oltrestura dove l’interno della
palestra comunale è stato tinteggiato. Per quanto riguarda gli impianti sportivi “Ciravegna” di Roreto
si è provveduto al completo rifacimento del campo sintetico per il calcio a 5 e alla realizzazione di una
vasca di decantazione per l’impianto d’irrigazione (in foto a lato: l’inaugurazione del “Ciravegna”).
­n PIANFEI
IL PANATHLON DEL CAPOLUOGO
OSPITA IL CUNEO CALCIO
Il Cuneo calcio è stato
ospite d’onore della
conviviale del Panathlon
international di Cuneo. Il
presidente, Sebastiano
Dutto, e il segretario,
Claudio Migliore, hanno
organizzato una serata
nel corso della quale i soci
del club del capoluogo
hanno conosciuto l’intero
collettivo biancorosso
(foto sotto), dialogando
con i campioni d’Italia di
serie D e i nuovi arrivati
applaudendo ai recenti
risultati sportivi della società
guidata dal presidente
Marco Rosso. Tra le
personalità intervenute
50
á 29 settembre 2011 á succede intorno a noi
anche il questore di Cuneo,
Ferdinando Palombi,
e l’assessore provinciale
Giuseppe Lauria. Il numero
del settimanale “IDEAsport”
in edicola dallo scorso 27
settembre ospita un ampio
reportage della serata.
n DOGLIANI
DECENNALE DEL GEMELLAGGIO
CON WEIL DER STADT
Da dieci anni la distanza
tra Bra e la città tedesca
di Weil der Stadt si
è ridotta. È stato celebrato
nel palazzo municipale
della città della Zizzola il
decennale del gemellaggio
che lega le due realtà,
nel corso di una simpatica
cerimonia, presenti
numerosi amministratori
delle due realtà (foto
in basso a sinistra).
A prendere la parola sono
stati il sindaco di Bra,
Bruna Sibille, il suo
predecessore, Franco
Guida, al vertice
dell’Amministrazione nel
momento della definizione
del gemellaggio,
e il borgomastro della città
del Baden-Württemberg,
Hans-Josef Straub. I due
primi cittadini hanno
sottoscritto un documento
che impegna
le due Amministrazioni
a confermare e rilanciare
le azioni di collaborazione.
n MONDOVÌ
SI LAVORA PER UN RIUTILIZZO
DELL’AREA EX ITALGAS
Il sindaco di Mondovì,
Stefano Viglione, con
l’assessore ai lavori
pubblici, Enrico Rosso, ha
incontrato i rappresentanti
di Italgas. Tema del
confronto è stata l’area
ex Italgas che si trova
nel cuore del centro storico
di Breo. Si tratta di un’area
strategica per il concentrico
urbano: grazie alla
disponibilità di Italgas
si possono porre le basi
per un progetto utile
per Mondovì, in primis la
realizzazione di adeguati
parcheggi a servizio del
mercato e del centro storico.
n SAVIGLIANO
APPARECCHI RADIOLOGICI
D’AVANGUARDIA
Una nuova e modernissima
apparecchiatura
radiologica del tipo
telecomandato digitale
è stata installata presso
il Servizio di radiologia
dell’ospedale di Savigliano.
Ne ha spiegato
le caratteristiche, durante
l’inaugurazione, Alessandro
Leone, direttore della
Struttura complessa
di radiodiagnostica:
«L’apparecchiatura
è della ditta “Mecal”,
quindi tecnologia italiana
e, dal punto di vista delle
caratteristiche tecnologiche,
il migliore a oggi
in dotazione negli ospedali
della provincia di Cuneo.
La nuova apparecchiatura
radiologica oggi
in dotazione al “Santissima
Annunziata” è costata
circa 330 mila euro.
n CUNEO
ASL CN1: POSIZIONE COMUNE
SULLO SCREENING
È stato pubblicato
sul notiziario dell’Ordine
dei medici della provincia
di Cuneo un articolo scritto
a più mani da Lorenzo
Orione, responsabile della
Uvos (Unità di valutazione
e organizzazione
dello screening), insieme
all’esperta di informatica
Monica Rimondot,
al medico di medicina
generale Bartolomeo Allasia
e al presidente dell’Ordine
dei medici della provincia
di Cuneo, Salvio
Sigismondi: una riflessione,
nella forma di percorso
argomentativo condiviso tra
Unità di screening, medico
di medicina generale
e Ordine, a partire
dai risultati dello screening
del tumore al colon retto,
di cui si discuterà a Roma
dal 12 al 15 ottobre, per
la XII “Conferenza nazionale
di sanità pubblica”.
n PALUZZA
MASSIMO GALLIANO PRIMO
NEL MONDIALE MASTER
Il titolo europeo di corsa
in montagna conquistato
nel 2000 in Polonia aveva
un altro significato. Si trattò
di un alloro assoluto, ma
Massimo Galliano (foto
sopra), classe 1974, punta
di diamante del Gs Roata
Chiusani, a Paluzza ha fatto
vedere che ancora c’è,
portandosi a casa il titolo
mondiale “master” sulla
distanza di 5,5 chilometri,
distaccando di oltre
un minuto gli inseguitori.
DUE “ALPINE”
CHERASCHESI
“V
ivi le Forze armateTre settimane nell’esercito” è l’iniziativa del Ministero della difesa per far conoscere l’ambiente militare
che ha coinvolto un migliaio
di giovani. La proposta ha
visto anche la partecipazione
di due giovani studentesse
cheraschesi. Infatti Francesca Alberto, 20 anni, di Cherasco, e Miriam Forelli, 19
anni, di Roreto (foto sopra),
hanno vissuto per tre settimane nella caserma della brigata alpina “Taurinense” di
Bousson, calandosi nei panni
di giovani reclute.
n BRA
ORCHIDEE PER L’UNICEF:
UN GESTO CHE SALVA LA VITA
II gruppo dei donatori
di sangue della Fidas
di Bra di Tommaso Allocco
e i veterani dello sport
“Angiolina Costantino” di
Bra presieduti da Gianfranco
Vergnano anche quest’anno
uniranno le forze per
l’Unicef. Sabato e domenica
1o e 2 ottobre i volontari
delle due associazioni
saranno presenti in via
Cavour, a Bra, con
le graziose orchidee
che i passanti potranno
portarsi a casa lasciando
un piccolo contributo.
Il ricavato aiuterà a garantire
cure mediche, acqua
potabile, alimenti terapeutici
e zanzariere antimalaria
ai bambini dell’Africa
centrale e occidentale.
­n ALBA
INCONTRO SUL FUTURO DELLA
CITTÀ CON IL “PIERINO BELLI”
Il centro studi “Pierino Belli”
ha promosso l’incontro
“Verso l’Alba del 2020Perché il Piano regolatore
è strumento strategico per
le future scelte di una città”.
Dopo l’introduzione
di Massimo Corrado,
presidente del Centro, sono
intervenuti Franco Profumo,
rettore del Politecnico di
Torino, Giuseppe Rossetto,
vicepresidente della
Provincia e già sindaco
di Alba, Maurizio Marello,
sindaco di Alba, Antonello
Angeleri, presidente della
Commissione urbanistica
della Regione Piemonte.
A moderare il tavolo dei
relatori (foto sopra) è stato
Alessandro Pelisseri del
centro studi “Pierino Belli”.
n IGLIANO
UNA STRUTTURA PUBBLICA
CON “ATELIER MOBILE”
“Atelier mobile”, sodalizio
di architetti, designer
e laureandi con esperienze
internazionali, ha
predisposto a Igliano,
in piazza Baricalla, il suo
primo atelier. Cinque giorni
di lavori per progettare
e costruire una piccola
architettura (foto in basso,
a sinistra) che arricchisse
lo spazio pubblico, grazie
anche alla partecipazione
di studenti di architettura
e giovani laureati,
in collaborazione con l’Asl
Cn1. Rosalba Giacchello
(foto sotto, a sinistra),
responsabile della Struttura
dipartimentale di ecografia
ostetrico-ginecologica e
diagnosi prenatale dell’Asl
Cn1, anche membro
della segreteria scientifica
e al contributo critico
degli architetti invitati.
La nuova struttura definisce
gli ambiti spaziali
e funzionali della piazza
con i suoi allineamenti
al municipio, alla chiesa
e alla canonica, incrocia
la rete di sentieri e diventa
punto d’incontro, di sosta,
di gioco e di scoperta
per gli abitanti
di Igliano e per i visitatori.
del convegno, dice: «L’idea
di coinvolgere più regioni
nasce dall’esigenza degli
operatori di confrontarsi su
tematiche di lavoro comuni
al servizio di un’utenza
che spesso, nel corso
della gravidanza, si sposta
da una regione all’altra».
n CAIRO MONTENOTTE
PREVISTO UN IMPORTANTE
CONVEGNO DI OSTETRICIA
Si terrà il 10 ottobre
a Cairo Montenotte
il convegno “Gravidanza
fisiologica, diabete e
alloimmunizzazione:
monitoraggio biofisico
fetale” organizzato dalla
Sieog (Società italiana
di ecografia ostetricoginecologica e metodologie
biofisiche) per Piemonte,
Liguria e Valle d’Aosta,
“POMERIGGIO DI VINO” CON GAETANO MANIACI
C
ome ormai da sette anni, Gaetano Maniaci ha organizzato un gustoso “Pomeriggio di vino”. Nella
cantina di Anna Maria Abbona, a Farigliano, l’incontro ha visto la presenza di dieci produttori e di
un folto pubblico ed è stato preceduto da un convivio che ha proposto la degustazione di piatti territoriali.
In cantina, la consueta ricchissima “marenda sinòira” arricchita da due eventi: un omaggio alle bollicine
nella terra del Nebbiolo con una lezione sul metodo classico alla quale è seguito l’assaggio di cinque spumanti di provenienza diversa seguito dal relatore Ais Giulio Ghiberti e una degustazione di alcune annate
di Langhe Nebbiolo dell’azienda “Abbona Anna Maria”. Oltre alla citata padrona di casa, erano presenti
le cantine “Luca Abrate” di Pocapaglia, la “Cantina di Soave” dal Veneto, “Cà Tullio” dal Friuli, “Ciabot
Berton” di La Morra, “Contadi Castaldi” dalla Franciacorta, “Drusian Francesco” dal Valdobbiadene,
“F.M. Martinetti” dai colli tortonesi, “Tenuta Roletto” dal Canavese e “Ciccio Zaccagnini” dall’Abruzzo.
52
á 29 settembre 2011 á succede intorno a noi
n MONDOVÌ
“HOSTILE” SARÀ FORNITORE
DELLA FISIP SINO AL 2014
“Hostile Snowboard Italia”
di Mondovì (foto sopra)
e la Fisip (Federazione
italiana sport invernali
paraolimpici) hanno stretto
un accordo in base
al quale l’azienda
monregalese fornirà
snowboard e attacchi
a tutti gli atleti della
squadra Italiana di
parasnowboard e garantirà
la necessaria assistenza
tecnica per l’ottimizzazione
e l’eventuale
personalizzazione delle
attrezzature sino al 2014,
quando sono in programma
i Giochi invernali in Russia.
n ALBA
LA SEZIONE FIDAPA TIFA
PER FRANCESCA FENOCCHIO
Durante la tappa del Giro
d’Italia di handbike svoltasi
ad Alba la campionessa
Francesca Fenocchio
(che ha vinto la frazione)
ha potuto contare anche
sul tifo della Fidapa albese,
di cui l’atleta è socia. Nella
foto in basso, le sostenitrici
indossano una maglietta
FILLON RISPONDE ALLA GANCIA
Ad agosto la presidente della Provincia, Gianna Gancia, con JeanLouis Bianco, presidente del Consiglio generale delle Alpi di alta Provenza, aveva scritto al presidente Berlusconi e al primo ministro
francese Fillon richiamando l’attenzione sul tracciato autostradale
Cuneo-Sisteron. «Ho trasmesso la sua richiesta a Thierry Mariani,
ministro dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile, dei trasporti e della logistica, incaricato dei trasporti, chiedendogli di procedere a un
esame attento del dossier»: così ha risposto François Fillon (foto
sopra) alla Gancia, che si è detta soddisfatta della risposta e ha aggiunto d’aver chiesto un appuntamento a Berlusconi.
bell’esempio, immortalando
alcuni commercianti di via
San Rocco, insieme a dei
residenti, intenti a curare
(con le loro mani e... il loro
portafogli) l’arredo urbano.
realizzata apposta e che è
stata di buon auspicio!
n BRA
IL BELL’ESEMPIO DEI CITTADINI
PER GESTIRE LA RES PUBBLICA
Ci sono tanti modi diversi
per manifestare l’amore
verso la propria città.
Il consigliere comunale di
Bra Pio Giverso (Pd) ha
colto al volo alcuni momenti
che lo dimostrano. La foto
a sinistra nella pagina
accanto ne fornisce un
n CUNEO
VISITA DEL COMANDANTE
REGIONALE DELLA GDF
Il generale di brigata Carlo
Ricozzi che, di recente,
ha assunto l’incarico di
comandante regionale del
Piemonte della Guardia di
Finanza, si è recato in visita
ispettiva presso il Comando
provinciale di Cuneo dove,
accolto dal comandante
provinciale, colonnello
Enrico Maria Pasquino, ha
incontrato i comandanti dei
reparti operanti sul territorio
e una nutrita rappresentanza
di Fiamme gialle.
Inoltre il Comandante
si è recato in visita
al Prefetto di Cuneo,
al Procuratore della
Repubblica, al Presidente
del Tribunale, al Questore,
al Presidente della Provincia,
al Sindaco di Cuneo e
ha incontrato il Comandante
provinciale dei Carabinieri.
I
l quadro industriale dell’intera Europa è preoccupante, mentre quello italiano si può ormai definire
drammatico, a causa della totale
mancanza di fiducia nel sistema
politico nazionale.
Emma Marcegaglia, presidente di
Confindustria, ha dichiarato: «O
il Governo è in grado domani,
nella prossima settimana, di varare riforme serie, forti e impopolari che creino una discontinuità
chiara sui mercati, oppure deve
andare a casa».
E ancora: «Siamo un Paese serio,
siamo stufi di essere lo zimbello
internazionale quando andiamo
in giro a portare le nostre merci
all’estero, di vederci considerati
con un sorrisino, perché siamo
Franco Cabutto
gente seria che vuol essere giudicata su quello che facciamo, sui
nostri prodotti».
Noi riteniamo che ora sia urgente
intervenire con tempestività per
contenere la spesa corrente, ma
soprattutto servono riforme
strutturali che portino alla riduzione drastica del debito pubblico consolidato, che ormai ha raggiunto il tetto dei 1.900 miliardi
di euro (è il terzo debito pubblico
del mondo).
La manovra appena varata serve
ad arginare solo momentaneamente la situazione.
L’aggressione sistematica della
speculazione contro l’euro ha
trovato sull’Italia terreno fertile e
ha spinto gli spread a oltre 400
punti di differenza rispetto al
quella giovanile.
L’Italia è un Paese meraviglioso,
con grandi risorse sia materiali di
patrimonio, a sostegno e garanzia del debito, che umane.
Il nostro è un Paese con forte spirito imprenditoriale, grande inventiva, ma bisogna intervenire
abbattendo la burocrazia, fonte
di corruzione, e favorire gli investimenti industriali, ma anche
quelli privati nel settore delle
energie alternative.
La crescita va stimolata per contrastare il ristagno dell’economia
mondiale dei Paesi sviluppati,
rilanciando i lavori pubblici e le
infrastrutture e creare nuova occupazione giovanile favorendo la
ricerca scientifica.
Per fare tutto questo il popolo
mento dei nostri figli.
Questo è un problema enorme
che, oltre ad aumentare il deficit,
porterà allo scontro sociale generazionale.
In tutto il mondo sta crescendo la
rabbia dei giovani che vogliono
riprendersi la libertà, la politica,
l’economia, un lavoro e una vita
dignitosa, che al momento non
hanno, perché le vecchie generazioni hanno partorito egoismo,
individualismo, politici corrotti,
una finanza avida e autoreferenziale che ha sequestrato la stessa
democrazia.
Oggi le guerre non si fanno più
con i cannoni, ma con la finanza.
Chi, come l’America, era abituato a vivere sopra le righe, a debito, ora ha difficoltà a ridurre il
SIAMO ALL’INIZIO
della Fine
DI UN SISTEMA?
La guerra non è più a colpi di cannone, ma si
combatte sui mercati. Alla fine potrebbero
nascere i veri “Stati Uniti d’Europa”...
esperto del mondo della
finanza, il saviglianese
Franco Cabutto
è promotore finanziario
ed €uropean financial
advisor (“Finanza &
Futuro Banca”), nonché
giornalista pubblicista
54
bund tedesco. Non dobbiamo
dimenticare che un punto in più
sul debito italiano vale 19 miliardi di euro, cioè quasi la metà
della manovra.
Pare ovvio che a questo punto
non si possa più agire sulle tasse:
i contribuenti onesti sono ormai
alla frutta. Lo Stato è diventato
per tutti noi un socio di maggioranza che però non contribuisce
al fatturato, ma soltanto al prelievo degli utili.
Bisogna tagliare in modo serio e
rapido il debito per tornare a
essere virtuosi e usare le risorse
per creare aiuti alla produzione e
stimolare l’occupazione, specie
á 29 settembre 2011 á la finanza
sembra pronto ad accettare una
vera riforma pensionistica, soltanto i politici non hanno il coraggio di proporla per paura di
bruciarsi l’elettorato.
Bisogna colpire l’evasione fiscale, costringendo tutti a dichiarare
tutto (sarebbe così facile, se tutti
potessero scalare dal reddito
tutte le spese effettuate).
Se non si interviene sulle pensioni, rimediando agli sbagli del passato e correggendo quel sistema
sostitutivo che ha creato nelle
ultime due generazioni tanti diritti acquisiti e tante pensioni
d’annata “come il Barolo”, noi saremo gli artefici dell’impoveri-
tenore di vita e reagisce pertanto
aggredendo per nascondere i propri problemi di non crescita o di
debito in espansione esagerata.
Non riteniamo di fare “fantafinanza” affermando che i fondi americani, speculativi e no, sono
entrati in gioco nel mese di agosto disinvestendo il 70 per cento
dei loro investimenti sui mercati
europei per condizionarne la politica e costringendo così l’Europa a interventi di riduzione del
debito, a tagli dei tassi (non ancora avvenuti), al rientro dei capitali su Wall Street e, in particolare,
sui titoli di Stato statunitensi.
Venendo alla Grecia, nessuno lo
GRAFICO A 15 MINUTI DELL’INDICE ITALIANO FTSE-MIB
Qui a sinistra riportiamo
il grafico a quindici minuti
dell’indice italiano Ftse-Mib
dall’inizio del mese di luglio
allo scorso 22 settembre.
Considerata la volatilità
dei mercati mondiali,
è opportuno precisare
che il testo qui riportato
è stato redatto proprio
nella giornata
di giovedì 22 settembre
dice, ma il problema non è soltanto europeo, bensì ancora più
ampio: non ci sono solo le banche francesi e tedesche a pagare il
conto, in quanto sottoscrittrici
dei titoli del debito pubblico ellenico, ma molti altri istituti, in
particolare gli specialisti che
emettevano i Cds (credit default
swap). Se la Grecia esce dall’euro,
dichiara default.
Le banche che hanno venduto i
Cds dovranno rimborsare il danno, cioè il differenziale a copertura del rischio fallimento rappresentato dai Cds stessi.
Non siamo in grado di sapere
quanti di questi derivati o polizze
assicurative siano stati venduti,
ma certo è che la cifra in ballo
può essere talmente importante
da fare deflagrare il sistema bancario, già in crisi di fiducia, peggio del caso Lehman.
Per questo motivo, e per il fatto
che l’Europa senza l’euro crollerebbe, coinvolgendo tutto il
mondo, riteniamo che a nessuno
giovi fare come Salomone e pensiamo che la Grecia alla fine sarà
salvata assieme all’euro.
Ciò provocherà un’accelerazione
nel processo di integrazione poli-
tica ed economica dell’Europa.
Il 20 settembre è stato pubblicato l’indice Zew sulla fiducia degli
investitori in Germania, il dato è
calato a settembre di 5,7 punti a
43,30, ma si è rivelato comunque migliore delle attese degli
analisti. Il calo riflette la crisi del
debito europeo, la paura di recessione e l’effettivo rallentamento
dell’economia globale.
Mentre Moody’s rinvia di un mese il giudizio sul debito pubblico
italiano, a sorpresa Standard &
Poors degrada l’Italia da A+ a A,
mantenendo l’outlook negativo.
I mercati, a conferma che i prezzi
dei titoli ormai sono veramente
cheap, hanno reagito alla notizia
meglio del previsto, dando anche
per scontato il downgrade.
Non sappiamo se per merito degli acquisti della Bce oppure per
il ritorno dei compratori lo spread Bund-Btp si è stabilizzato, dopo la notizia, al di sotto dei 400
punti base.
I titoli azionari del mercato italiano, partiti in leggero calo sulla
notizia, si sono via via rafforzati,
segno evidente che la situazione
tende ormai a normalizzarsi e
che gli operatori dimostrano
Gli
operatori di tutti
i mercati finanziari sono
in attesa dell’evoluzione
politica internazionale, pronti
però a rientrare in acquisto
al primo cenno di normalità,
visti gli attuali favolosi P/E e
i prezzi da svendita
totale.
maggiore maturità e
indipendenza e un
corale scollamento dalle agenzie di rating.
A nostro giudizio sta venendo sempre meno la credibilità di queste da parte degli operatori, a causa dell’intempestività e
della strategia adottata nella pubblicazione dei report, i quali puzzano di insider o di aiuto a una
guerra economica tra Europa e
America, tra dollaro ed euro.
Non tutto va male, l’Istat ha infatti pubblicato l’indice destagionalizzato degli ordini dell’industria italiana nel mese di luglio,
cresciuto del +1,8% mensile, dal
-4,4 del mese precedente.
L’analisi tecnica sull’indice italiano Ftse-Mib ci suggerisce che nei
dintorni dei 14.000 punti si sta
costruendo una base di probabile
resistenza, con una figura di inversione, dalla quale si potrebbe
ricevere la spinta per un rimbalzone in barba a tutti i disfattisti.
La situazione ancora incerta si
rafforza a causa dei bassi volumi
e del movimento laterale che indica come ormai non vi sia più
spinta ribassista.
È molto probabile che stia ini-
ziando la fine
di un’epoca che
vede gli Stati dell’Unione europea soccombere sotto la paura
della recessione, ma anche la fine
dell’Europa delle nazioni egoiste
e nazionaliste dell’euro, elemento unificatore di economie scorrelate, per dare improcrastinabilmente spazio alla nascita dell’Europa dei popoli.
Con una sola banca centrale e
una sola politica economica, con
una valuta e una moneta forte, è
probabile che si vedrebbe accelerare il processo di costruzione
degli “Stati Uniti d’Europa”.
29 settembre 2011 Ü
55
MODA
IL LOOK PER I PIÙ PICCOLI
a cura di Simona Borsalino
LE LINEE GUIDA
PER L’AUTUNNOINVERNO BADANO
ALLA PRATICITÀ,
ALLA COMODITÀ
E ALL’INNOVAZIONE
DEI TESSUTI TECNICI,
SENZA PERÒ
TRALASCIARE
ELEGANZA
E GLAMOUR
S
ono tornati a scuola, alla palestra, agli impegni di ogni giorno, dopo un’estate
calda e bizzarra che li ha visti indossare t-shirt e pantaloni corti, tuffarsi in piscina con multicolori costumi e vivere un po’ come zingari e nomadi tra la campagna dai nonni e il mare con mamma e papà... E ora, che la stagione permette
meno svaghi per il tempo libero, quale il look di moda per i nostri figli?
Dalle passerelle e dai patinati reportage fotografici sulle riviste specializzate emerge una
tendenza sportiva, caratterizzata da maglie con disegni tratti dai cartoni animati, jeans,
camicie a scacchi e, per le ragazzine, vestitini di lana con i leggings.
Partiamo dai capi spalla: piacciono e sembrano ormai intramontabili i piumini, proposti
per quest’inverno in versione ipercolorata, oppure nella nuova nuances del grigio e del
verde militare. “Fay”, ad esempio, non smentisce la propria vocazione, ponendo l’accento
su uno stile asciutto e raffinato. La massima cura dei dettagli e l’utilizzo di materiali pregiati animano le varie linee proposte per la stagione autunno-inverno 2011-2012 con
predominanza dei toni del blu profondo, soprattutto per quanto riguarda i maschietti, per
i quali l’azienda propone anche capi caratterizzati da un’eleganza decisamente cittadina e
subito riconoscibile. Il viola e l’amaranto, invece, renderanno meno rigido l’inverno delle
bambine, le quali potranno scegliere tra cappotti di taglio elegante e confortevoli maglie
lavorate in diverse soluzioni di colore.
Piacciono e incontrano il favore delle mamme anche le morbide e inimitabili linee della
storica giacca “k-way”, antivento e antipioggia ripiegabile. Oggi la moda lo declina in capi
evoluti quali, ad esempio, piumini
reversibili disponibili in varie colorazioni, tra i quali spiccano il verde,
il grigio e il rosso. Assolutamente
imperdibile è l’aggiornamento del
modello bomber, anch’esso reversibile, fino al taglio più lungo del cappotto in piuma blu che aggiunge un
tocco di ulteriore stile a un capo di
assoluta praticità (disponibile per la
n VERSO UNA STAGIONE n POTERE ALLA GOMMA
fascia d’età compresa tra i 6 e i 14
FREDDA... BLU NOTTE
NON SOLO PER RAGAZZI
anni). L’accurata scelta dei materiali
La collezione autunno-inverno La linea Tribe di “Pirelli
tecnici rende praticamente unica la
“Gucci bambino” anche
PZero” presenta
vestibilità dei prodotti antipioggia,
negli accessori, è ispirata
una particolare scarpa
appositamente pensati per esaltare
alla campagna inglese, al
allacciata con zip in crosta
gusto british, come evidenzia disponibile nei colori blu
al massimo il concetto della vita alquesto cappello in lana
e nero con suola in gomma.
l’aria aperta, nonostante le instabili
con intarsio dettaglio a righe Una calzatura disponibile
condizioni climatiche che contradnelle misure dal 26 al 39.
e ricamo a doppia G.
distinguono le stagioni più fredde.
E, per le bambine, occhio alla raffinata collezione “Fendi Kids” nelle linee “Fendi Elegance” con capi delicati ed eleganti dai
toni tipici della stagione: avorio, nero o grigio. Tradizione e lampi di contemporaneità si
mescolano, invece, nella linea “Fendi Riders”, con la comparsa di colori più accesi e dettagli decisamente trendy. E poi c’è la linea “Fendi Folk” che gioca sulle tonalità dell’arancione, del blu e del viola: sui gilet di maglia oversize e sulle maxi t-shirt compaiono improvvise fantasie ad acquarello e non mancano neppure le righe multicolor a rendere più glamour la tradizionale vocazione all’eleganza del brand “Fendi”.
Una moda, insomma, che anche per i ragazzi e le ragazzi bada alla praticità, alla comodità,
all’innovazione dei tessuti tecnici, senza tralasciare eleganza e glamour.
56
á 29 settembre 2011
n PIUMINI LEGGERI
PER DIFENDERSI DAL GELO
“Moncler” è sicuramente uno
dei marchi più conosciuti per
qualità e praticità. I modelli
dell’inverno 2011 per
i bambini ricordano lo stile
montano, con l’eleganza
del bianco e nero, a lungo
inusuale sulle pista da sci.
Corona e Allevi
protagonisti ad Alba
PER “COLLISIONI A TEATRO”
Raffaele Viglione
L’ingresso alle serate
che vedranno protagonisti
lo scrittore Mauro Corona
(foto sopra) e il musicista
Giovanni Allevi (foto sotto),
in programma
rispettivamente
domenica 2 e mercoledì
5 ottobre presso il teatro
sociale “Giorgio Busca”
di Alba, sarà gratuito.
Per essere certi
di trovare un posto
in sala, però, conviene
prenotare il proprio posto
scrivendo all’indirizzo mai:
[email protected]. Sotto: due
delle quattro pagine tributo
dedicate dal settimanale
“Topolino” all’evento
culturale svoltosi a Novello
“C
ollisioni a teatro”, ricca e
apprezzata serie di incontri
che raccorda le edizioni dell’omonimo festival letterario
ospitato a Novello, propone nei
prossimi giorni un paio di appuntamenti da non perdere.
Dopo averlo inseguito per quasi
tre anni, gli organizzatori, in collaborazione con il Circolo dei lettori di Torino, sono riusciti a portare ad Alba Mauro Corona.
Lo scrittore-scalatore, noto ormai
non solo nel mondo della letteratura, presenterà il suo ultimo
libro “La ballata della donna ertana” in dialogo con Emilio Targia
e naturalmente con il pubblico:
l’appuntamento è per domenica
2 ottobre, alle 18 presso il teatro
sociale “Giorgio Busca” di Alba.
Qualche giorno più tardi, mercoledì 5 ottobre, alle 21, stessa
ambientazione per un’altra serata molto attesa che vedrà sul
palco il compositore,
direttore d’orchestra e pianista
Giovanni Allevi per presentare
“Classico ribelle”, un libro e una
biografia intrisi di musica, dove
la scrittura musicale e il racconto
sono forme narrative inscindibili
e complementari.
Se, da una parte, è già molto ciò
che bolle in pentola, in vista del
prossimo festival letterario nel
paese langarolo, dall’altra, a distanza di quattro mesi dall’ultima edizione, “Collisioni” 2011
fa ancora parlare di sé.
Sull’ultimo numero di “Topolino”, il più celebre tra i fumetti
per ragazzi, ben quattro pagine
sono state dedicate a “Collisioni”
2011, disegnate dai fumettisti
del settimanale, i quali erano seduti tra il pubblico nei tre giorni
del festival. Oltre alla consacrazione waltdisneyana, è fresca
l’attribuzione del premio nazionale “Città del libro”: Novello è
stato premiato nella categoria
“Comuni fino a tre-
mila abitanti”per «la capacità di
“fare rete” con istituzioni, sponsor e realtà locali, creando un
evento che, attraverso l’incontro
di mondi culturali differenti,
dalla musica alla letteratura al
cinema, è stato in grado di diventare un appuntamento importante a livello nazionale, con un
pubblico di oltre 30 mila persone, pur rimanendo legato al territorio».
Amare riflessioni
NO, QUESTO NON È UN PAESE
PER NEOMAMI ANSIOSE!
Cosa sia la maternità per una donna è qualcosa
difficile da comprendere, se non la si vive.
Grazie alla “verve” di una lettrice che sa dosare
ironia e... sentimento, “IDEA” ospita
una rubrica dalla periodicità variabile
nella quale chi ci è passato, anzi ci sta passando,
ossia la nostra Sara Matteodo, racconta come,
dopo aver affrontato le gravidanze, riesce
a gestire la nascita di un figlio... e di quella
successiva. Eh sì, perché a casa di Sara e Fabrizio,
oltre a Leonardo, adesso c’è anche la piccola Lucia
Sara Matteodo
58
L
e coronarie della
Neomami, già provate
delle acrobazie che lo
Scimmiotto compie a
casa di una delle due nonne, la
quale gli permette di arrampicarsi come un macaco su ogni
superficie alta e potenzialmente pericolosa, faranno il botto
durante questa vacanza al mare. La Neomami ne è certa.
Innanzitutto lo Scimmiotto
non cammina: corre, o più spesso saltella. Ridendo come un
matto saltabecca sulla passeggiata lungomare cantando con
rara capacità di stonare «Tanti
auguri a te», «Giro girotondo»,
«Ciao mare», «Bella ciao», «Ciao
ciao bambina, un bacio ancoaaa» e «Prendi mano quella, zingaraaa!», tutte unite nella stessa, inudibile, melodia.
La Neomami, temendo di diventare una di quelle mamme isteriche che trascinano per mano
nani urlanti e paonazzi sotto il
solleone, tace e deglutisce
mentre il figlio impavido sale
e scende da marciapiedi alti
come lui, rincorre i piccioni
dribblando le bici, i passeggini
e i pattinatori, salvo poi avvinghiarsi addosso a lei additando un chiwawa: «Cane: paua.
Pecora: paua. Iò: paura» (traduzione: «Ho notato un pericoloso esemplare canino che
mi incute un certo timore,
come d’altra parte anche le
pecore e l’asino che vedo sui
bastioni di Cherasco»).
A dare il colpo di grazia alla
Neomami è il parco giochi.
Progettato da Erode, esso offre
attrazioni che sarebbero in
grado di rendere isterica anche Tata Lucia in persona.
Le giostrine sono sgraziati oggetti futuribili tanto strani
quanto difficili da interpretare, per cui i bambini si appendono a qualunque gancio, buco o perno vi trovino.
Ne consegue che ogni attrazione è un coagulo di nani che si
avvinghiano, si pestano, si
schiacciano, cadono.
Lo scivolo non è normale, no,
è coperto: una specie di enorme tubo rosso. Peccato che, invece che da dentro, i bimbi ci
scendano da sopra, pendendo
pericolosamente per tutto il
tragitto. Per riuscire a salirci
ci sono due scale (i costruttori
devono aver corrotto l’intera
Commissione di sicurezza per
arrivare a commercializzarlo)
di cui una è a pioli, semovente, sbilenca, terrificante.
á 29 settembre 2011 á diario di una neomami... ora bis
L’altra è rigida, ma curva, verso esterno. Pare di salire su
una banana, dalla parte della
gobba. I bambini, come piccoli
orango, si arrampicano festosi. Le mamme chiacchierano,
le nonna sorridono, la Neomami si mangia le unghie.
I giochi per i nani più piccoli
non sono da meno. Cavallucci
che potrebbero lanciare in orbita un nano che mollasse per
sbaglio una mano, e una barca
che, strattonata dai grandi in
piedi, scecchera i bimbi piccoli seduti all’interno.
Un’ora al parco giochi del terrore è sembrata alla Neomami
un’eternità. Sul finale lo Scimmiotto ha mancato uno scalino del babyscivolo, è volato
all’indietro ed è stato agguantato al volo, e per puro caso,
dalla Neomami. Lo Scimmiotto ha così imparato a fare lo
spelling di una delle parolacce
preferite della genitrice.
Le coronarie della Neomami
non sopravviveranno a questa
vacanza e a questo parco giochi. Lo Scimmiotto, invece,
migliorerà le sue già ben sviluppate abilità motorie e arricchirà il vocabolario con colorite espressioni che faranno la
felicità di quel bacchettone
del Neopapi.
“Avventura a Km zero”
con BIGSTORE
AD ALBA CONCORSO PER LE SCUOLE E I CLIENTI
Simona Amerio
GLI ELABORATI
SARANNO ESPOSTI
DAL 2 AL 28 APRILE
2012 ALL’INTERNO
DELLA GALLERIA
BIGSTORE DI ALBA
E CHIUNQUE POTRÀ
VOTARLI. FRA TUTTE
LE CREAZIONI
IN CONCORSO
NE VERRANNO
PREMIATE DODICI: SEI
SCELTE DA UNA GIURIA
DI QUALITÀ (TRE PER
LA SCUOLA PRIMARIA
E TRE PER LA SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO
GRADO) E LE SEI
CHE AVRANNO
TOTALIZZATO
IL MAGGIOR NUMERO
DI VOTI DA PARTE
DEI VISITATORI
DEL CENTRO
COMMERCIALE ALBESE
’iniziativa ha un titolo
davvero curioso e accattivante: “Avventura a Km
zero”. È una caccia ai
tesori del territorio di Alba organizzata dall’ipermercato BIGSTORE in partnership con Coldiretti Cuneo.
Il progetto ludico-didattico, che mette in palio premi per un valore sino a
seimila euro, è una “gara ecologica”
mirata a offrire un orientamento alle
nuove generazioni sul tema del cibo
sano. «Crediamo moltissimo in questo progetto», spiegano i responsabili
dell’insegna BIGSTORE, «e stiamo investendo le nostre energie per far sì
che i ragazzi possano scoprire, divertendosi, i sapori tipici e il concetto di
“km zero”, il biologico e la stagionalità, oltre che i “segreti” per leggere
un’etichetta. Grazie ad “Avventura a
Km zero” gli studenti impareranno
che la diversità è ricchezza; che le loro scelte quotidiane hanno un impatto sull’ambiente e sulle generazioni
future; che farsi delle domande
è sempre una buona abitudine».
Un viaggio insomma, quello proposto dal BIGSTORE di
Alba, che accompagna bambini e
ragazzi delle scuole primarie e se-
L
condarie alla sorprendente scoperta
della galassia dei cibi locali.
Kit formativi distribuiti a scuola e un
particolarissimo concorso dedicato
metteranno in mostra le idee “verdi”
dei giovani ecologisti.
L’obiettivo del percorso, che ha come mascotte-guida il giovane Nico
(un ragazzino che ama la sua bicicletta, la sua terra e le golosità che
essa offre), è quello di trasmettere ai
ragazzi le informazioni, ma soprattutto gli strumenti di approfondimento
necessari per esercitare senso critico
negli acquisti “consapevoli”.
A integrazione del percorso, da novembre 2011 a maggio 2012, vi è la
possibilità per le classi di visitare fattorie didattiche, aziende alimentari
del territorio e lo stesso ipermercato,
per seguire da vicino lo sviluppo della
filiera di un prodotto locale e incontrare le persone che vi lavorano ogni
giorno.
Il monte premi è costituito da buoni
spesa del valore di 800, 400 e 300
euro rispettivamente per il primo, il
secondo e il terzo classificato della
giuria di qualità e nella classifica dei
più votati dai visitatori. I buoni saranno spendibili nell’ipermercato di Alba. In totale, i premi sono dodici per
un monte premi complessivo di seimila euro in buoni spesa.
Oltre al concorso per le scuole, l’ipermercato BIGSTORE di Alba premierà
anche i clienti: per partecipare e vincere sarà sufficiente visitare la galleria che ospiterà l’esposizione e votare la propria “opera” preferita.
le buone cose del territorio Ü 29 settembre 2011 Ü
59
Al cinema
AI TEMPI DI SIGMUND FREUD
a cura di Mario Rosa
C
IN “A DANGEROUS
METHOD” DAVID
CRONENBERG
RACCONTA
IL TORBIDO INTRECCIO
A TRE FRA LE VITE
DEL FONDATORE
DELLA PSICOANALISI,
CARL GUSTAV JUNG
E UNA PAZIENTE
IN SEGUITO DIVENUTA
STIMATA ANALISTA
n BACIATO DALLA FORTUNA
(Italia, 2011); commedia; regia
di Paolo Costella; con Vincenzo
Salemme, Alessandro Gassman,
Asia Argento ed Elena Santarelli.
La vita di Gaetano, vigile urbano
a Parma, è caotica come il traffico
cittadino nelle ore di punta
e strozzata come il suo conto
in banca. La sua bella e sensuale
compagna, Betty, lo costringe
a un tenore di vita ben
al di sopra delle sue possibilità...
60
á 29 settembre 2011
ome si legge nella recensione, non molto entusiasta, di “A dangerous
method” ospitata dal sito www.comingsoon.it, «dopo essere stato uno
dei principali esponenti del “body horror”, David Cronenberg ha progressivamente esplicitato in maniera molto chiara che, fin dai suoi esordi, il
discorso sulla malattia, sulla deviazione patologica e sulla degenerazione fatto sulle
carni era anche chiaramente metaforico e parallelo a quello fatto sulla psiche. (...) Nel
ripercorrere il pericoloso triangolo intellettuale (e fisico tra due vertici) tra Carl
Gustav Jung, Sabrina Spielrein e Sigmund Freud, Cronenberg non appare tanto affascinato dalla disputa clinico-teorica tra il padre della psicanalisi e il suo più celebre
allievo, quanto dai sommovimenti e gli smottamenti mentali di Jung successivi all’incontro con una paziente che diverrà per lui amante prima e collega poi».
Interpretato da Keira Knightley, Viggo Mortensen e Michael Fassbender, oltre che da
Vincent Cassel, Sarah Gadon e André Hennicke, il film è ambientato alla vigilia della
prima guerra mondiale. Zurigo e Vienna fanno da sfondo a una complicata storia di
scoperte intellettuali e sessuali. Basata su eventi reali, l’opera di Cronenberg osserva
le relazioni burrascose tra Carl Jung, psichiatra alle prime armi, il suo maestro
Sigmund Freud e Sabina Spielrein, la bella paziente che si frappone tra i due.
Nell’intreccio è coinvolto Otto Gross, un paziente incline alla depravazione e determinato a spingersi ben oltre i confini della morale comune.
In questa esplorazione della sensualità, l’ambizione e l’inganno preparano la scena
per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabina si incontrano e si separano, cambiando per sempre il corso del pensiero moderno.
Molte critiche hanno riguardato la prestazione artistica di Keira Knightley, da qualcuno giudicata addirittura «totalmente inadeguata e controproducente».
n DRIVE
(Usa, 2011); azione; regia di
Nicolas Winding Refn; con Ryan
Gosling, Carey Mulligan, Christina
Hendricks e Ron Perlman.
Uno stuntman cinematografico nel
tempo libero fa l’autista freelance
al servizio di rapinatori durante i loro
colpi. Quando una rapina in banca
non va come previsto, e l’uomo
scopre che c’è una taglia sulla sua
testa, decide di scappare portandosi
dietro la ragazza di un ex detenuto.
n SEX AND ZEN 3D
(Hong Kong, 2011); drammatico;
regia di Christopher Sun Lap Key;
con Saori Hara, Leni Lan, Vonnie Lui,
Yukiko Suô, Hiro Hayama, Irene
Chen, Wah Chiu Ho e Tony Ho.
Un uomo sposato con una donna
priva di passione si lascia
guidare in un mondo di orge selvagge
e piacere fine a se stesso
da un suo amico. Questa decisione
lo porterà su una strada
che appare senza via d’uscita.
IL RISORGIMENTO VISTO DA PAPARELLI VA IN VALCAMONICA
Una ventina di illustrazioni tratte dal libro “Viva Verdi, Bianchi e Rossi” scelte
per una mostra itinerante che oggi, giovedì 29 settembre, debutterà a Breno
“Viva Verdi, Bianchi e rossi” (“nerosubianco editore”)
è il titolo del libro di danilo paparelli che rivisita in chiave
satirica, attraverso una galleria di ritratti, grafici e biografici, le più famose personalità del risorgimento, a cui
si deve l’unificazione 150 anni fa. il volume, uscita nelle
librerie all’inizio dell’estate, si trasforma in una mostra
itinerante estrapolando la ventina di illustrazioni che, riprodotte su tavole in grandi dimensioni, saranno presentate al pubblico. il debutto dell’iniziativa è previsto
giovedì 29 settembre nel palazzo della cultura di Breno,
in Valcamonica, in occasione di “dallo sciamano allo
showman”, il festival della canzone umoristica d’autore.
A Forte dei Marmi
la satira è regina
All’edizione no 39 del preMio
Monica Bruna
In posa davanti alla
“Capannina” di Forte dei
Marmi, il fior fiore degli
umoristi italiani (fra i
quali, al centro, il cuneese
Danilo Paparelli)
intervenuti alla simpatica
manifestazione e,
a destra, Monica Bruna,
autrice dell’articolo,
con Antonio Albanese.
Qui sotto: Geppi Cucciari,
premiata nella sezione
riservata alla televisione
La lunga lista
dei destinatari
dei prestigiosi
riconoscimenti
va da Cetto
La Qualunque
(Antonio
Albanese)
al caricaturista
di “Libero”
Benny, per
la vignetta
su Napolitano
che ha fruttato
una denuncia
a Belpietro
«L
a libertà di espressione è dire
quello che la
gente non vuole
sentirsi dire», ha scritto George
Orwell. E così, salvo un paio d’eccezioni, dopo 39 anni di premio
“Forte dei Marmi per la satira
politica”, due dei riconoscimenti
sono stati assegnati a collaboratori di giornali di destra.
Per la “Satira politicamente scorretta” sono stati premiati il torinese Benny, alias Benedetto Nicolini, per la vignetta “Papponi di
Stato” pubblicata su “Libero”
(l’autore, felicissimo, ha commentato: «Sono contento perché
a Maurizio Belpietro è arrivato
un avviso di garanzia, mentre a
me è stato dato il premio della satira») e l’inedita coppia formata
da Flavia Perina, ex direttrice del
“Secolo d’Italia”, e Vauro Senesi,
il quale con la sua vignetta pubblicata il 27 febbraio ha cercato
d’aiutare il quotidiano a «evitare
di essere fagocitato dal conformismo berlusconiano».
62
La giuria, composta dalle grandi
firme del giornalismo Pasquale
Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Roberto Bernabò,
Filippo Ceccarelli e Massimo
Gramellini, new entry al posto
del compianto Edmondo Berselli, nel corso della premiazione
svoltasi, come da tradizione, alla
“Capannina” sul lungomare di
Forte dei Marmi, ha consegnato
ai vincitori i premi suddivisi per
á 29 settembre 2011 á il sorriso malgrado tutto
categorie. Per il cinema ha vinto
Cetto La Qualunque (alias Antonio Albanese), il cui pensiero cardine, «Chiù pilu per tutti», è «un’analisi spietata e realistica della
politica contemporanea»; per la
tv, Geppi Cucciari; per il giornalismo i “cronisti del bunga bunga”
(Gianni Barbacetto, Paolo Biondani, Paolo Colonnello e Fiorenza Sarzanini), con Denise Pardo, per il libro “Razza cafona”.
Per la grafica internazionale è
In
pia, in un inglese maccheropoco più di un anno
nico, attori e cantanti strai video della misteriosa
Sora Cesira, pubblicati in
volgendo i tormentoni
anteprima su Repubblica.it, sono
dell’attualità italiana (fra i
diventati un cult, registrando più
più famosi, “Las Olgetdi 5 milioni di fan. Ora ha vinto
tinas” e “Arcore’s night”).
il premio “Satira politica”,
Il
prossimo titolo sarà “Trasezione web, di Forte
gedy”
(dai “Bee Gees”), sulla
dei Marmi.
travagliata manovra finanziaria.
Il premio “Satira politica” nacque
stato
premiato (per la seconda volta, nell’agosto 1973 per iniziativa
dopo ventitré anni) il russo del Comune di Forte dei Marmi.
Michail Zlatkovsky, mentre per Tra i premiati dei primi anni spicla grafica italiana il riconosci- cano nomi come quelli del vimento alla carriera è stato attri- gnettista Pino Zac (1978), di
buito a Riccardo Mannelli (molto Leonardo Sciascia (1980), di
contento, lui che dice di non aver Indro Montanelli e di Dario Fo
(1981). Negli anni ’80 il Premio
mai avuto una carriera).
Altri riconoscimenti sono andati si internazionalizza: nel 1987
a Luca Bottura (per il libro “Mis- arriva la matita americana di
sion to Marx”, ma è anche coau- David Levine, nel 1989 il disetore dei testi di Geppi Cucciari), gnatore Jules Feiffer e nel 1990
Andrea Paggiaro (graphic novel), Gore Vidal. In quegli anni nasce
Daniele Caluri ed Emiliano Pa- anche la sezione tv: premi per
gani (fumetto), “Gli sgommati” “Striscia la notizia” e “Blob” e,
(televisione), Michele Pellegrini negli anni successivi, anche a
(sceneggiatura), Federico Taddia
(autori) e Stefania Vignaroli (tesi
di laurea).
Un autentico scoop della premiazione è stato il palesarsi della
“paladina all’amatriciana” Sora
Cesira, sebbene camuffata sotto
un enorme cappello multicolore
onde mantenere il basso profilo
cui tiene tanto, un vero fenomeno del web con qualcosa come
cinque milioni di visite dei suoi
video di satira politica in cui dop-
Lella Costa, Aldo, Giovanni e
Giacomo, Daniele Luttazzi e Paolo Hendel. Dal 2000 si affaccia al
premio la categoria web. Tra gli
ultimi riconoscimenti assegnati
citiamo quelli a Gian Antonio
Stella, Marco Travaglio, Dino Risi, Antonio Ricci e Gino e Michele, Michele Santoro e Vauro,
Ezio Greggio e Lino Banfi.
Curatori del premio sono gli infaticabili Cinzia Bibolotti e Franco
Calotti.
I
Rita Balistreri
n cuor suo Antonio Guarene, maestro del Palio
2011, avrebbe voluto che
il “suo” drappo si accasasse in San Martino-San Rocco, il
rione nel quale è nato e cresciuto, ma la sua imparzialità di artista ha prevalso sulla fede borghigiana biancoverde, elargendo
consensi e applausi a San Damiano, il Comune che ha “soffiato” il Palio alla città di Asti.
Grande conoscitore del Palio,
Guarene è stato una delle principali personalità che hanno contribuito alla ripresa della corsa
nel 1967, abbracciando l’idea
dell’allora sindaco Giovanni Giraudi che pensò di ridare ad Asti
il Palio, sospeso per la guerra e
poi dimenticato.
Fu proprio Antonio Guarene,
con il suo maestro, lo scenografo
Eugenio Guglielminetti, a dirigere l’allestimento della prima
pista e delle tribune in acciaio
nella vecchia piazza d’Armi, contigua alla stazione, e fu ancora
Sotto: una delle vignette
che fanno parte integrante
della mostra. Nelle foto:
Antonio Guarene mentre
illustra alcuni suoi disegni
e l’inaugurazione
dell’esposizione a lui
dedicata allestita
nel battistero (da sinistra: il
capitano del Palio, Mario
Vespa, l’assessore comunale
astigiano alla cultura e alle
manifestazioni, Gianfranco
Imerito, Guarene e Lorenzo
Fornaca, editore del catalogolibro “In punta di matita...”
per assumere sempre più una veste di finzione e di apparenza.
Oggi si gioca a fare il Palio, mentre una volta la manifestazione si
tramandava di padre e in figlio,
non solo all’interno dei Comitati, ma in tutto il borgo nel quale vi erano radici di appartenenza profonde».
Parole severe, le sue, che lasciano trasparire una nostalgia per i
palii passati e non nascondono,
nonostante tutto, la passione viva e autentica per una manifestazione rimastagli nel cuore.
Non stupisce, quindi, il grande
entusiasmo con il quale il professionista astigiano ha accettato
qualche altro artista, come Rampazzo e Piras, avevano “ringiovanito” il drappo».
Una personalità poliedrica e
geniale, ma sempre sintetica e
riservata, quella di Antonio Guarene che forse si può comprendere meglio visitando la mostra allestita in onore del maestro del
Palio nel battistero di San Pietro,
in corso Alfieri, aperta fino al 27
novembre (settembre: venerdì,
sabato e domenica, 10-13 e 1619; ottobre e novembre: stessi
giorni, 16-19).
Accompagna la personale il corposo e esaustivo catalogo-libro
“In punta di matita...” edito
Guarene,
maestro (e papà) del Palio
PROSEGUE LA SUA MOSTRA NEL BATTISTERO
lui l’artefice dello spostamento
della corsa nella centrale
piazza Alfieri: un
ambiente non propriamente medioevale, ma avvolgente e di grande impatto visivo e scenografico che
diede maggiore risalto e spettacolarità alla manifestazione.
Guarene non è però troppo tenero nei confronti dell’evoluzione
del Palio. La manifestazione, a
suo parere, «ha perso lo smalto,
la passione e la follia del passato
64
l’invito dell’assessore comunale
alla cultura e alle manifestazioni,
Gianfranco Imerito, di creare i
due drappi per l’edizione 2011
(uno custodito nella collegiata di
San Secondo, patrono della città,
l’altro omaggiato al vincitore).
«Drappi realizzati a tempo di
record», sottolinea il maestro,
«perché già impressi nella mente
da tanto e che attendevano solo
di concretizzarsi nell’esplosione
pirotecnica dei colori e nello
svecchiamento della grafica rispetto ai palii passati anche se già
á 29 settembre 2011 á la provincia accanto
dall’astigiano Lorenzo Fornaca
della “Sedico libraria”, nel quale
è illustrata gran parte dell’attività creativa e professionale di Antonio Guarene, architetto e progettista per professione, costumista, scenografo, disegnatore e
vignettista per passione e “divertissement”.
È una mostra “sui generis”, divisa per sezioni, nelle quali è esposto gran parte del prezioso materiale raccolto e custodito con pazienza dalla signora Rosellina,
moglie di Antonio Guarene, che
racconta quarant’anni di attività
artistica “dell’architetto” astigiano. Attraverso i disegni esposti,
non inseriti in cornici barocche,
pesanti e costose che «distoglierebbero l’attenzione dall’essenza e dal linguaggio universale del
disegno», sostiene Guarene, viene raccontata la vita astigiana
nelle sue più importanti manifestazioni: la “Douja d’or”, le sagre, il Palio, la “Luna di marzo”.
Ma ci sono anche i cinquanta
manifesti creati per Asti e per l’estero, le vignette ispirate al medioevo, quelle sui politici pubblicate da “Stampa sera” e quelle uscite su “Tuttolibri”. E ancora: i “menu” disegnati per l’Accademia della cucina italiana, i
disegni dedicati all’enogastronomia, le vignette del libro “Cleroformio” in cui Guarene, presentato da Paolo Poli, si avventurò,
nel 1973, in modo ironico, leggero, ma soprattutto intelligente,
nel delicato tema dell’anticlericalismo creando comunque polemica e scalpore così come
quando, nel 1975, il vulcanico
artista ricevette a Skopje (Macedonia) il primo premio dell’umorismo affrontando il tema del
femminismo in un Paese che ha
riconosciuto il diritto di voto alle
donne solo due anni fa.
La vena ironica e sottile della sua
matita accompagna tutta la mostra in un percorso intriso di simpatia e sorpresa, ma soprattutto
di pensieri e riflessioni.
CONSORZIO ASTI DOCG PROTAGONISTA
Le bollicine dolci italiane più vendute al mondo
a “Italia in miniatura”, “Taste of Milano” e “Douja”
L’Asti Docg e il Moscato d’Asti Docg, in collaborazione con
la Regione Piemonte, sono stati protagonisti alle iniziative
per l’unità d’Italia promosse a Rimini da “Italia in miniatura”. Per sette giorni il Consorzio di tutela dell’Asti è stato
presente nel padiglione dedicato alle eccellenze piemontesi, offrendo degustazioni. Sono state stappate dalle 40 alle
50 bottiglie al giorno. Le bollicine bianche dolci piemontesi
più vendute al mondo (100 milioni di pezzi tra Asti e Moscato d’Asti) sono state al centro anche della “Douja d’or”,
la rassegna enologica astigiana che ha chiuso i battenti il
18 settembre. Inoltre il Consorzio, dopo il successo dello
scorso anno, è stato invitato alla seconda edizione di “Taste of Milano”, vetrina di chef stellati che da giovedì 15 a
domenica 18 settembre, al parco “Sempione”, si sono sfidati a colpi di cucina di eccellenza.
L’ANTEPRIMA
DELLA FIERA
A BEAUSOLEIL
Splendida vetrina per il tartufo bianco
d’Alba e gli altri gioielli del territorio,
con l’intervento del principe Alberto
Raffaele Viglione
A
lba e Beausoleil,
ufficialmente gemellate dal 1995
come città e dal
1992 come enti turismo, hanno
in programma per il 2011 e il
2012 un notevole numero di
manifestazioni condivise, le
quali richiedono una collaborazione organizzativa costante,
libera da condizionamenti politici, burocratici e istituzionali.
Proprio per questo motivo è stata
costituita di recente l’associazione albese “Amici di Beausoleil”,
con lo scopo di organizzare manifestazioni enogastronomiche,
sportive, artistiche e culturali.
Il sodalizio, nato su sollecitazione dell’“Association beausoleil-
loise des Amis d’Alba” che opera
a Beausoleil, è stata scelta come
supporto per l’organizzazione di
manifestazioni che hanno lo
scopo di valorizzare e dare visibilità d entrambe le comunità.
La collaborazione tra le due associazioni ha già dato i primi frutti,
visto che i sodalizi hanno lavorato all’organizzazione congiunta
delle “Journées du patrimoine”,
sabato 17 e domenica 18 settembre, in occasione della visita ufficiale a Beausoleil del principe
Alberto II di Monaco e del terzo
“Marché des couleurs et des
saveurs d’Italie”, anteprima della
Fiera internazionale del tartufo
bianco d’Alba 2011.
Alla due giorni, durante la quale
sono stati omaggiati di un tartufo
sia il principe Alberto di Monaco
sia il suo cuoco personale,
Christian Garcia, ha partecipato
una nutrita delegazione albese.
L’APPUNTAMENTO È IN PIAZZA ELVIO PERTINACE
Domenica 2 ottobre sarà una giornata dedicata anche a “Vale la pena!
Mercatino dei prodotti dal carcere e dai terreni confiscati alle mafie”
È stato presentato, con gli interventi dell’assessore comunale
Paola Farinetti (foto sotto, a sinistra) e del presidente dell’Ente
Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, Antonio Degiacomi
(a destra), “Vale la pena! Mercatino dei prodotti dal carcere
(sopra, a sinistra: la direttrice della casa circondariale, Giuseppina
Piscioneri) e dai terreni confiscati alle mafie” che l’81a Fiera internazionale del tartufo bianco ospiterà domenica 2 ottobre, in collaborazione con il “Mercato della terra”. Piazza Elvio Pertinace si
trasformerà nella vetrina dei prodotti realizzati in carcere dai
detenuti: vino, birra, olio, biscotti, pasticceria, miele, formaggio,
verdure, marmellate, ma anche gadget, bijoux, ciotole, opere e
strumenti in ferro battuto e vestiti tutti “made in jail”, “fatto in
gattabuia”, ma sempre con un ben evidente “codice a sbarre”.
66
á 29 settembre 2011 á Alba protagonista
A sinistra: Alberto
di Monaco stringe
la mano all’assessore
regionale Alberto Cirio.
Nella pagina accanto
si riconoscono anche il
primo cittadino di Alba,
Maurizio Marello,
e (il primo da sinistra)
il sindaco di Beausoleil,
Gérard Spinelli. Sotto,
da sinistra: il Principe
con Marco Scuderi,
funzionario dell’Aca
e vicepresidente dell’Ente
Fiera, e la consegna
del tartufo allo chef
di corte, Christian Garcia
Oltre al gruppo degli “Amici di
Beausoleil”, guidato dal vicepresidente Mauro Cane “Caren”
(noto artista che ha donato al
Principe un suo ritratto), e
all’Associazione commercianti
albesi, infatti, hanno preso parte
all’iniziativa in Costa Azzurra
ben diciannove produttori-espositori di vini pregiati e di specialità enogastronomiche di Langhe e
Roero, i quali hanno potuto far
conoscere e assaggiare le proprie
“chicche” Oltralpe, gli sbandieratori del gruppo “Terre sabaude”
e, non da ultimi, docenti e allievi
della Scuola di arte bianca di
Neive (in posa nella foto sopra a
sinistra, ndr), che hanno curato il
servizio di catering.
Erano presenti all’evento anche
la Regione, la Provincia di Cuneo
(con la delegazione guidata dal
consigliere Roberto Nizza) e il
Comune di Alba.
Sulla bella vetrina per Alba e il
territorio, l’assessore regionale al
turismo, Alberto Cirio, spiega: «È
stata un’occasione straordinaria
che ha consolidato l’amicizia con
Beausoleil e il principe Alberto di
Monaco e ha permesso, ancora
una volta, di associare il tartufo ai
nomi più prestigiosi del panorama internazionale. Un grazie va
all’associazione neonata “Amici
di Beausoleil”, presieduta da
Teresa Castaldo, e a Massimo
Lampugnani, per aver creato questo evento e averlo messo a disposizione della città e della Fiera».
Il sindaco di Alba, Maurizio Marello, aggiunge: «Ritengo sia stato
un momento importante, dal
punto di vista promozionale, per
la nostra città, per il territorio e il
tartufo bianco d’Alba. Ho trovato assai significativa la presenza
del principe Alberto e ho apprezzato, in particolare, la sua attenzione per la nostra città: serba un
buon ricordo di Alba, dov’è stato
tre anni fa, proprio per l’inaugurazione della Fiera internazionale del tartufo, e mi ha anche detto
che conta di tornarvi».
ARRIVA LA CORSA
DEGLI ASINI
(E LA SFILATA)
ALLA SCOPERTA
DELLA FASCINOSA
CITTÀ SOTTERRANEA
TRE “CENE AL BUIO”
PER ESALTARE
GLI ALTRI SENSI
Domenica 2 ottobre i nove
borghi della città di Alba
daranno luogo alla tradizionale
disfida per conquistare il Palio,
assegnato dopo due batterie
e la finale. L’appuntamento
con la corsa degli asini,
uno tra i momenti più attesi
e partecipati dell’intera Fiera,
è per le 16,30 in piazza
Cagnasso e sarà preceduto
dalla sfilata medioevale
(prevista a partire dalle 14,30),
che vedrà le vie del centro
storico popolarsi di oltre
un migliaio di figuranti, tra
cui nobildame, cavalieri,
popolani e contadini.
Tutte le domeniche di ottobre si
avrà modo, grazie a una valida
guida archeologica, di visitare
i resti dell’antica città romana,
dall’antico tempo, al teatro
e al foro. L’escursione, della
durata di poco meno di un’ora
e mezza, sarà effettuata in due
turni: alle 15 e alle 17, con
ritrovo presso l’ufficio turistico
in piazza Risorgimento
e fine del percorso al museo
“Eusebio”, dove i partecipanti
avranno libero ingresso alle sale
e alla mostra “Ornamenta”.
Costo: 8 euro; 6 prenotando
entro il venerdì, inviando una
mail a [email protected].
Dopo il buon riscontro
della passata edizione, torna
l’appuntamento con le “Cene...
al buio”. L’iniziativa, promossa
in collaborazione con l’Unione
italiana ciechi di Cuneo,
propone una serie di banchetti
durante i quali la vista degli
astanti viene annullata, per
dare la possibilità di percepire
la realtà esterna e le portate
utilizzando gli altri sensi.
La prima occasione per provare
a desinare al buio
è per mercoledì 5 ottobre,
presso il “Dulcis vitis”: costo
45 euro a testa, prenotazione
obbligatoria allo 0173-364633.
VALERIO BERRUTI
E LA RIVOLUZIONE
«T
Foto di Stefania Spadoni
Il “pittore del Palio 2011”
parla dela sua mostra
in San Domenico, con
richiami all’età dell’infanzia
Elena Elia
68
á 29 settembre 2011 á da non perdere
Foto di Stefania Spadoni
La mostra, a ingresso gratuito
e curata da Andrea Viliani, sarà
visitabile da sabato 1o ottobre
a domenica 11 novembre,
dal lunedì al venerdì tra le 14,30
e le 18,30, nonché il sabato
e la domenica, tra le 10 e le 19.
Per ulteriori informazioni:
0173-361051 o sul sito internet
www.larivoluzioneterrestre.it
utti i grandi sono stati bambini,
una volta (ma pochi di loro se ne
ricordano)», scriveva Antoine de
Saint-Éxupery ne “Il piccolo
principe”. Forse chi sarà ad Alba nei prossimi giorni andrà a infoltire le file di quest’esigua schiera
grazie alle emozioni e alle riflessioni suscitate dalla
mostra “La rivoluzione terrestre” di Valerio Berruti che verrà inaugurata alle 18,30 di venerdì 30
settembre. Allestita nella chiesa di San Domenico,
comprende un’installazione composta da dieci
affreschi che ruota in senso antiorario, raffigurando un gruppo di bambini intenti a fare un girotondo. Sentendosi dapprima un intruso e poi alla pari con i piccoli, il visitatore è al centro dell’opera. Proprio qui, in un punto che allude al Sole,
attorno a cui gravita la Terra, si attua la rivoluzione terrestre, rappresentata come moto rotatorio astronomico che diventa mutamento spirituale, pacifico e morale, realizzato nel mondo dai bimbi.
Un progetto affascinante, a livello artistico ed etico, di cui abbiamo parlato con l’autore stesso.
Valerio Berruti, cosa prova un artista albese a esporre per la prima
volta nella propria città nel momento di maggior spicco per quest’ultima, ossia la Fiera internazionale del tartufo, e nella veste prestigiosa di “pittore del Palio”?
«Ne sono molto felice: ho accettato l’invito per questa mostra in San
Foto di Stefania Spadoni
Domenico con lo stesso entusiasmo di cui avrei dato prova se mi avessero
invitato ad allestire una personale al “Moma” di New York! Penso che Alba
abbia tutte le potenzialità per dimostrare che, se vuole, è in grado di proporre grandi eventi culturali, senza nulla da invidiare a centri più grandi”.
La mostra s’intitola “La rivoluzione terrestre”, con duplice riferimento: uno all’ambito scientifico dell’astronomia e l’altro, di ben diversa
natura, a quello intimistico dei bambini. A unire questi campi all’apparenza antitetici è il velo di fascino misterioso che li ammanta entrambi o la consonanza va oltre?
«Mi piace il dualismo che il titolo della mostra richiama. I due significati
coincidono, se si pensa che per fare una “rivoluzione” dal punto di vista
umano bisognerebbe ritrovare gli occhi dell’infanzia, come i bimbi in
girotondo che sanno vedere le differenze interne e riconoscere le diversità di ognuno, senza il pregiudizio dei grandi».
Nell’esposizione i legami tra mondi lontani sono molteplici. Un altro
è quello tra il messaggio universale e il richiamo all’opera letteraria
di Beppe Fenoglio, scrittore molto legato alla propria, e nostra, terra
(che sarà omaggiato nel libro “La rivoluzione terrestre”, in vendita
durante la mostra e presso la sede e lo stand ufficiale dell’Ente Fiera
nel cortile della Maddalena)...
«Adoro Fenoglio, lo ritengo un mio maestro assoluto. Vorrei che fosse
preso a esempio per il suo valore morale, per la sua trasparenza e onestà
intellettuale, qualità rare nella nostra società. Nel libro, pubblicato da
“Sandro Corino editore”, sarà riportato il dattiloscritto originale de “Il
bambino che rubò uno scudo” una delle due favole scritte da Beppe
Fenoglio. In questo racconto c’è una parte in cui viene descritta Lorena,
un’amica del piccolo Paolo, protagonista della storia. Ecco: questa descrizione così poetica è perfetta per accompagnarsi al mio lavoro, e incredibilmente è stata scritta cinquant’anni fa».
Oltre a quello della letteratura, la sua personale contempla l’apporto
della musica, grazie alla colonna sonora e alla performance nel finissage, entrambe di Alessandro Mannarino. Quale ruolo riveste nelle
sue opere la commistione di discipline artistiche differenti?
«Non credo nella divisione fra le arti, bensì nella contaminazione e nella
complementarietà. Ho collaborato con diversi musicisti, scrittori, registi,
attori perché sono convinto che quanto più si coinvolgano i sensi tanto
più il messaggio arrivi. Per la mostra albese ho voluto pensare a tutti i
sensi e ho interessato anche Enrico Crippa: insieme abbiamo ideato un
“menu” ispirato alla “Rivoluzione terrestre” che sarà possibile gustare,
durante la Fiera, nel ristorante “Piazza Duomo”».
Il suo lavoro è, come del resto tutta la sua arte, caratterizzato dalla
valorizzazione dell’infanzia. Cosa la lega a questo mondo? “Penso che l’infanzia sia un periodo in cui chiunque si può riconoscere e
identificare. Citando il titolo di un’opera di Pinot Gallizio: “Sono nato
bambino, mi son trovato bene e ci sono rimasto”».
LA ZUCCA
È SEMPRE PIÙ
DI CASA A PIOZZO
Da venerdì 30 a domenica 2 l’edizione
numero 18 della Fiera regionale vedrà
l’esposizione di 450 qualità dell’ortaggio
N
­n SINO AL 30/11
DUE MOSTRE OSPITATE
DAL FILATOIO DI CARAGLIO
Il Filatoio di Caraglio
ospita due mostre
a cura di “A.titolo” con
Marianna Sabena: “00
Italia-Non c’è un’ombra
nella quale scomparire”
(foto sopra) e
“Esponenziale-Vedute
dalla collezione La
Gaia”. Entrambi gli
eventi sono promossi dal
Centro sperimentale per
le arti contemporanee
dell’associazione
culturale “Marcovaldo”,
con la collaborazione
della Galleria comunale
d’arte contemporanea
di Monfalcone e della
collezione “La Gaia”
di Busca. Le mostre
sono aperte fino al 30
novembre: il sabato,
dalle 14,30 alle 19;
la domenica e i festivi
dalle 10 alle 19.
Info al numero verde:
800329329.
70
el primo week-end di ottobre Piozzo
torna a far valere il suo primato grazie
all’appuntamento con la Fiera regionale della zucca che taglia il traguardo
delle 18 edizioni. Saranno ben 450 le qualità di
zucche presenti (con semi provenienti da tutto il
mondo, ma coltivati a Piozzo), per dare luogo a una
delle kermesse riguardanti la zucca più qualificate
non solo all’interno del panorama italiano.
Intorno all’ortaggio sono in programma tanti eventi,
con il clou della manifestazione previsto per domenica 2 ottobre, giorno in cui si potranno assaggiare
dolci alla zucca, tra cui i cioccolatini “Gobino” con
zucca candita, e degustare un pranzo tutto a base del
pregiato frutto della terra piozzese.
Si inizierà domani, venerdì 30 settembre, alle 20,
­n SINO AL 2 OTTOBRE
“ITALYAITALI” IN FONDAZIONE
“PEANO” A CUNEO
Presso la fondazione
“Peano”, in corso Francia
47, a Cuneo, si può visitare
la mostra legata al 15esimo
concorso internazionale
di scultura da vivere
“Italyaitali”. La mostra
rimarrà aperta fino
a domenica 2 ottobre, tutti
i giorni dalle 16 alle 19.
n SINO AL 4 OTTOBRE
CHE “OTTOBRATA“ A BARGE!
Ottobre inizia nel mese
dei festeggiamenti a Barge,
dov’è in programma un ricco
calendario di eventi,
grazie alla fiera dedicata
á 29 settembre 2011 á da non perdere
con la serata inaugurale presso il ristorante “Perlage” (gradita la prenotazione allo 0173-778006),
mentre sabato, alle 10, si aprirà la fiera, con tanto di
mercato ed esposizione di zucche su carri d’epoca e
mostra tecnico-scientifica. A pranzo, tappa “obbligata” sarà il punto ristoro della Pro loco, con delizie a
tema, come il risotto e dolci con zucca di Piozzo.
Alle 15 si darà corso ai due concorsi legati alla cucina e alla fotografia, mentre un’ora dopo verrà presentata la “Birra alla zucca” in collaborazione con il
birrificio “Le Baladin” e si potrà assistere al concerto
della scuola di musica “La scala del Re” con Marco
Biaritz Bergesio. Alle 18, infine, distribuzione di
minestrone e dolci alla zucca.
Domenica, alle 10, avrà luogo l’inaugurazione ufficiale, seguita dalla consegna della “Zucca d’oro”.
ad artigianato e commercio
locali. La manifestazione,
con spazio alla filiera
a “km 0”, realizzata con
la Coldiretti e le scuole
per il progetto “Fattoria
didattica”, prevede inoltre
eventi e spettacoli
tra cui la degustazione
di prodotti tipici, il raduno
di mongolfiere e di auto
storiche. Da non perdere il
gran finale, martedì 4 alle
20 con la quarta Sagra
della bagna caöda (foto
in alto, a destra) presso
il “Pala8brata” di piazza
Garimberti. Il programma
completo è sul sito:
www.comune.barge.cn.it.
­
n DAL 29/9 AL 2/10
“MODENA CITY RAMBLERS”
(E MOLTO ALTRO) ALLA SAGRA
DELLA CASTAGNA DI ROSSANA
Rossana celebra la 46esima
edizione della sua Sagra
della castagna e del fungo
con un calendario
d’eccezione. Accanto
alle ghiotte proposte
enogastronomiche, è pronto
un programma di concerti
di prim’ordine: si comincia
stasera, giovedì 29,
alle 21,30, con la musica
“SALOTTI DELL’ARTE” A REVELLO
Da “Cadorin”, sino al 9 ottobre, tanti eventi
tra musica, scultura, fotografia e gusto
Dal primo al 9 ottobre, musica, scultura, fotografia e
gusto saranno gli ingredienti dei “Salotti dell’arte” proposti dall’azienda “Cadorin” nel proprio showroom di via
Saluzzo 81, a Revello. Una settimana di eventi a ingresso
gratuito con due mostre in programma e quattro appuntamenti musicali (sabato 1o e di domenica 9 ottobre, dalle
16 alle 19, con concerti realizzati dai docenti dell’Apm di
Saluzzo per pianoforte, quartetto d’archi, arpa e voce).
La prima esposizione “L’uomo e la materia” sarà dedicata ai pannelli e alle sculture di Michelangelo Tallone (foto
sotto, a sinistra), famoso artista di Paesana.
La seconda, dal titolo “Espressioni”, vedrà protagonista
la fotografia contemporanea, in un percorso di scatti in
bianco e nero realizzati da Cristina Pedratscher, giovanissima artista emergente del cuneese. Entrambe le mostre
saranno visitabili, dal martedì al sabato, dalle 9 alle 12 e
dalle 15 alle 19; la domenica, dalle 15 alle 19.
e il ballo occitano dei “Lou
Dalfin”, per continuare la
sera dopo con i “Mau Mau”
(sotto, nella pagina a lato,
il leader del gruppo, Luca
Morino) e la “Kachupa folk
band”. Sabato, infine,
si esibiranno i “Modena city
ramblers” e i “Gitanes”.
n 30 SETTEMBRE
BUSCA: I “CONCERTI D’ESTATE”
CHIUDONO IN BELLEZZA
“Concerti d’estate 2011”
a Busca propone per
domani, venerdì 30
settembre alle 21,15, presso
la chiesa della Santissima
Annunziata, le “Atmosfere
latine” eseguite dal “Vivaldi
guitar trio” (ingresso libero).
n 10 OTTOBRE
“TRIO MUSICADARTE” A CUNEO
“Musica & musica” conclude
in sala “San Giovanni”
a Cuneo: alle 21,15 si
esibirà il “Trio Musicadarte”
(Claudio Marzorati
al violino, Maria Pia Carola
al pianoforte e Graziano
Beluffi al violoncello).
BENVEGNÙ ALL’“ENCODE FESTIVAL”
Venerdì e sabato palazzo “Bertello” di Borgo San Dalmazzo ospiterà la
nona edizione dell’“Encode festival”, unico evento della Granda dedicato
al rock, all’elettronica live e alle arti multimediali. La prima delle due serate, a ingresso gratuito e con inizio alle 21,30, vedrà sul palco come artista
principale l’eclettico Paolo Benvegnù, cui si affiancheranno le esibizioni
degli albesi “La Moncada” e di Andrea Caruso. Sabato sera, invece, i riflettori saranno puntati su Tim Exile e i suoi strumenti elettronici, in grado di
garantire un sound incomparabile. A completare la serata saranno le
“Vaghe stelle”, l’ultimo progetto del musicista e produttore torinese
Daniele Mana, oltre a Daniele Sciolla, nome nuovo della musica elettronica
cuneese, il cui live-set ha influenze minimal, con varie contaminazioni
musicali. Di sicuro interesse anche “visualworks”, la grafica attraverso il
concept video e la video-anima(zione) di Playmob con il suo oloschermo.
n SINO AL 9 OTTOBRE
MOSTRA FOTOGRAFICA
E TEATRO A MONTEU ROERO
Doppio appuntamento
targato “Bel Monteu”:
l’associazione di Monteu
Roero propone per sabato
sera la settima rassegna
“Lo che soma riussì a fé”
con, alle 21, lo spettacolo
teatrale in lingua piemontese
della “Compagnia del
Giget” di Monteu Roero,
presso il salone parrocchiale.
Presso la sala mostre del
relais “Corte dei Rotari” sino
al 9 ottobre si può visitare la
mostra fotografica
“Trasfigurazioni”, di Simone
Modica e Battista Ferrero.
Ingresso libero (orari: 10-12
e 15-17).
I
vincitori della prima
edizione del premio che
raccoglie l’eredità del
“Grinzane Cavour” sono stati
scelti da una giuria tecnica per
la sezione “La quercia”, mentre
per “Il germoglio” sono
entrate in gioco le giurie
scolastiche.
n 30 SETTEMBRE
“LA SFORTUNA A FAVORE”
IN BIBLIOTECA A DOGLIANI
Venerdì, Valter Boggione,
docente di letteratura
italiana all’Università
di Torino, presenterà alla
biblioteca “Luigi Einaudi”
di Dogliani, alle 21, il libro
appena uscito “La sfortuna
in favore-Saggi
su Fenoglio”. Condurrà
la serata il giornalista
Bruno Quaranta.
nella pagina accanto), la
quale presenterà il suo libro
“Di Profilo-Ritratti di italiani
lontani dai riflettori”.
Elsa Fornero dialogherà
con lei intorno
ai protagonisti dell’opera.
­n 1o OTTOBRE
“IL MATRIMONIO” VA
IN SCENA SUL PALCO DI NEIVE
Sabato, alle 21, presso
l’auditorium “San
Giuseppe”, per “Neive
in palcoscenico”
la compagnia teatrale
“Gli scampoli” di Bra
presenta uno dei suoi
cavalli di battaglia:
“Il matrimonio”, commedia
brillante in lingua italiana
con musiche dal vivo e la
regia di Andrea Canavero.
È l’ora del trionfo
della letteratura
Tra Monforte, Torino
e Alba andrà in scena
la conclusione del premio
“Bottari Lattes Grinzane”,
con premiazione
dei vincitori, incontri
e “lectio magistralis”
Di Enrique Vila-Matas (foto nella pagina accanto),
vincitore del premio “Bottari Lattes Grinzane” per
la sezione “La quercia” dedicata alla memoria di Mario
Lattes, ieri, mercoledì 28 settembre, è uscito in Italia
il nuovo libro, “Esploratori dell’abisso”, edito da Feltrinelli
72
n 30/09 E 1o OTTOBRE
EDOARDO NESI E CHIARA BERIA
DI ARGENTINE OSPITI ALLA
“MONSORDO-BERNARDINA”
Venerdì alle 19,
presso la tenuta “MonsordoBernardina” a San Cassiano
d’Alba, avrà luogo
la presentazione del libro
di Edoardo Nesi “Storia
della mia gente-La rabbia
e l’amore della mia vita
da industriale di provincia”,
vincitore del premio “Strega”
2011, primo appuntamento
della rassegna “Interpretare
il cambiamento” promossa
da Confindustria Cuneo.
Alle 18 di sabato, invece,
la medesima tenuta ospiterà
un incontro con
la giornalista Chiara Beria
di Argentine (foto in basso
á 29 settembre 2011 á da non perdere
L
a prima edizione del premio “Bottari Lattes Grinzane” organizzato dalla fondazione “Bottari Lattes” e dall’associazione
“Premio Bottari Lattes Grinzane” si appropinqua all’atto finale, previsto dal 1o al 3 ottobre.
Sabato alle 11,30, presso l’auditorium della Fondazione, a Monforte
d’Alba, si terrà l’incontro, coordinato da Paolo Muri, con i quattro vincitori: lo spagnolo Enrique Vila-Matas, Caterina Bonvicini, Valerio Magrelli e l’irlandese Colum McCann. Alle 15,30, presso “Villa Beccaris”
di Monforte d’Alba, avrà luogo la cerimonia di premiazione, a ingresso
libero, coordinata dalla giornalista Alessandra Perera.
A Enrique Vila-Matas andrà il premio di 10.000 euro per la sezione “La
quercia”, dedicata a Mario Lattes (pittore, scrittore ed editore, scomparso nel 2001). Colum McCann, supervincitore della sezione “Il germoglio”, dedicata ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno,
riceverà il premio di 10.000 euro per “Questo bacio vada al mondo
intero”. A Caterina Bonvicini, per “Il sorriso lento”, e a Valerio Magrelli,
per “Addio al calcio”, andrà il premio di 2.500 euro.
Domenica 2 ottobre, invece, l’appuntamento sarà a Torino presso le
“Officine grandi riparazioni” dove, alle 18, Enrique Vila-Matas terrà la
lectio magistralis “Il lettore attivo”, con la presentazione dello scrittore
Andrea Bajani e del presidente della giuria del premio, Giorgio Bàrberi
Squarotti. Lunedì 3 ottobre, infine, alle10,30, presso la fondazione
“Ferrero” di Alba, Colum McCann incontrerà il pubblico e gli studenti
delle scuole di Alba, Saluzzo e Torino che facevano parte delle giurie
scolastiche. Coordinerà il professor Valter Boggione, giurato del premio.
­n 1o OTTOBRE
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“LE MADÒNE A RABÉL”
Sabato, alle 20,45,
a Monticello d’Alba, presso
la sala comunale di via
Nantiat, sarà presentato il
libro “Le Madòne a rabél”
(foto nella pagina a sinistra)
di Elio Stona. Si tratta
di un volume che narra
la Granda attraverso
la devozione popolare
materializzata nell’arte
di pittori che hanno lasciato
i “segni” sulle pareti di
case, sui cascinali e fienili.
Il libro sarà presentato dal
presidente della Provincia
Gianna Gancia,
dallo scrittore Guido Paglia
e dal giornalista
Corrado Olocco.
n DAL 1o OTTOBRE
CON IL BAROLO DI LA MORRA
Domenica è in programma
il primo dei cinque giorni
di degustazione del Barolo
organizzati dalla Cantina
comunale di La Morra.
Ogni incontro (dalle 10 alle
12,30, dalle 14,30 alle
18,30) vedrà alla ribalta
una decina di produttori,
con l’assaggio dei migliori
cru. Altri appuntamenti l’8,
il 15, il 22 e il 29 ottobre.
LA PATRONALE DEI CORPI SANTI
Sanfrè ripropone tante ottime occasioni
per concedersi gustose e piacevoli serate
Per la patronale dei Corpi santi Sanfrè ha in serbo un
programma assai denso, da sabato primo ottobre, con
la paellata a volontà (15 euro, prenotazioni al 3338429156), sino a lunedì 10. Tra gli appuntamenti più
imminenti segnaliamo per domenica 2 ottobre il raduno
delle Fiat 500 e il pranzo in piazza De Zardo; la “bagna
caoda” di mercoledì 5 (15 euro, prenotazioni al 3338429156), seguita dall’esibizione a ingresso gratuito dei
“Rock & sock”, e la cena del bollito di giovedì 6, alle 20
(15 euro, prenotazioni al 333-8429156), che lascerà il
posto al liscio con il gruppo di Ines Manera (ingresso
gratuito). Per maggiori dettagli: www.prolocosanfre.it.
n 2 OTTOBRE
ALLA RISCOPERTA DEI LUOGHI
DI ARPINO E DELLE ORIGINI
Domenica doppio
appuntamento a Bra, con
una giornata dedicata alla
riscoperta e allo studio delle
nostre origini che prevede:
visita al museo civico
di palazzo “Traversa” dove
sono custodite testimonianze
dell’antica Pollentia;
trasferimento al sito
archeologico di Pollenzo;
pranzo nei pressi dell’area
archeologica di Bene
Vagienna, dove sorgeva
l’antica città romana di
Augusta Bagiennorum;
visita al museo di palazzo
“Lucerna di Rorà”. Un altro
itinerario condurrà
alla scoperta dei luoghi
descritti dallo scrittore
Giovanni Arpino (foto
sopra) con, a ogni tappa,
letture e citazioni. Quota
a persona: 35 euro,
pranzo compreso (senza, 7
euro). Info: 0172-430185
o [email protected].
n 6 E 7 OTTOBRE
“IL NOSTRO TEATRO DI SINIO”:
DOPPIO APPUNTAMENTO
L’associazione culturale
“Il nostro teatro di Sinio”
sarà in scena in due serate
successive. Giovedì 6
ottobre, a Bra, presso
il padiglione festeggiamenti
nel quartiere Bescurone,
verrà proposta la commedia
di Oscar Barile, “Tant or’è
fòl”, con inizio alle 21.
La stessa rappresentazione
avrà luogo ventiquattr’ore
più tardi, presso il salone
polifunzionale di Somano.
n DAL 6 OTTOBRE
SI AVVICINA L’ORA
DELLA FESTA ALLA BAUNERA!
I festeggiamenti in località
Baunera a Sommariva
Perno prenderanno il via
giovedì 6 ottobre, con il
concerto a ingresso gratuito
dei “Trelilu”, fissato per le
21,30. La sera dopo, alle
20,30, è in programma la
grande tombola con “Cui
dra fròla ‘d Sumariva” che
eseguiranno alcune canzoni
del loro repertorio. Sabato,
alle 20, grande cena (tre
antipasti, sorbetto, primo,
bollito, formaggi, torta,
frutta, caffè, acqua e vino)
a 20 euro (prenotazioni
obbligatorie entro il 6, al
335-7862231). Domenica
9 si chiuderà con i giochi
per bambini (dalle 15),
la merenda in piazza
e il gruppo Asd
“Il ginnasta” di Ceresole.
DAL 29 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE
All’America dei Boschi di Pocapaglia
è il tempo della Sagra della castagna
Da oggi, giovedì 29 settembre, sino a domenica 2 ottobre la frazione di America dei Boschi di Pocapaglia
sarà in festa per la Sagra della castagna.
Stasera, alle 21, è in programma un incontro agrogastronomico a ingresso libero con degustazioni di piatti tipici dal titolo “La castagna dalla natura alla tavola”. Venerdì 30 di sera si potrà assistere alla commedia “Il bosco che corre” con i bambini della compagnia “La castagna”, mentre sabato 1o ottobre sarà
tempo di cena dell’amicizia con l’elezione di miss
“Castagna” e mister “Pniss”. Domenica 2 è previsto
il raduno di trattori d’epoca alle 10, seguito, alle 15,
dalla passeggiata con gli asini, dalla grande castagnata e, alle 17,30, dalla “marenda sinòira”.
29 settembre 2011 Ü
73
Torino & dintorni
LARGO AL “MADEINITALY TEAM”
a cura di Chiara Borio
“E
DALLE 16 ALLE 21
DI VENERDÌ
30 SETTEMBRE,
IN VIA DELLA
ROCCA 39,
MOSTRA-MERCATO
DELLE OPERE DI 13
ARTISTI LEGATI
A “ETSY.COM”
n C’È NOSTRADAMUS...
Per chi è interessato alle sue
profezie, venerdì alle 17
al Circolo dei lettori,
in via Bogino 9, si parlerà
di Nostradamus, cercando
di evidenziarne la figura
di “scienziato” del suo
tempo e l’influenza
che ebbero le sue opere.
74
tsy.com”: basta la parola. Al solo sentirla, infatti, i patiti del
comprare on-line drizzano le orecchie. Conosciuto, apprezzato
e con quasi 11 milioni di iscritti, è tra i più famosi portali del
cosiddetto “e-commerce”. Nacque nel 2005 da un’idea di Rob
Kalin, carpentiere e fotografo che decise di dare voce e spazio, nel web, a tutti gli
artisti di opere artigianali e “hand-made”.
In sintesi, è un luogo di scambio, di acquisto e vendita più di nicchia rispetto alle
aste mondiali di E-bay: un ritrovo per chi, in un mondo in cui la tecnologia non
lascia tregua, ha ancora la voglia, la passione e l’energia per dedicarsi all’arte
manuale, per dare vita a opere di grande creatività.
Lo spazio migliore in cui condividere questo entusiasmo non poteva che essere
internet. In virtù della sua originalità, in pochi anni il sito ha fatto fortuna, raggiungendo una capitalizzazione di centinaia di milioni di dollari.
Questa geniale idea è approdata anche nel bel Paese, dov’è nato il “MadeinItaly
team”, la community italiana in poco tempo si è fatta conoscere e apprezzare
all’interno del mondo virtuale. Sarà proprio questo gruppo di artisti a inaugurare,
venerdì 30 settembre, alle 16 (fino alle 21), la “Turin handmade”, esposizione
allestita all’interno dell’atelier “Ge.Lo.” in via Della Rocca 39, all’interno del cortile, passando dal web alle bancarelle. Si tratta dina mostra-mercato di tutto ciò
che si solito viene esposto solo on-line e che per la prima volta entra a contatto
con il pubblico “vero”. Ecco un’occasione per conoscere di persona gli artigiani e
gli artisti, per toccare con mano le loro opere raffinatissime e per capire come, dietro a un sito internet, ci sia un enorme lavoro da parte di persone di talento.
Sono tredici i creativi che esporranno i loro manufatti: splendida bigiotteria realizzata in materiali diversi e in pezzi unici, tessuti milleusi, oggettistica varia,
vestiti, accessori e molto altro ancora. Da non perdere davvero!
n “STATUTO” DAL VIVO
Venerdì 30 settembre, dalle
18, presso la Fnac di via
Roma 56, gli “Statuto” (foto),
presenteranno il loro nuovo
brano (e relativo video)
“Troppo lontana” in un
incontro con i “fan” durante
il quale risponderanno
a ogni domanda e curiosità.
á 29 settembre 2011
n “TORINO SPIRITUALITÀ”
Nel fine settimana convegni
e incontri per la settima edizione di “Torino spiritualità”.
Tantissimi appuntamenti per
aprire uno spazio di dialogo
e pensiero su temi
di attualità esistenziale.
Il programma è disponibile su
www.torinospiritualita.org.
n SHOPPING IN PIAZZA
Domenica 2 ottobre giornata
di shopping in piazza Gran
Madre di Dio e in piazza
Vittorio Veneto (foto), con
tantissimi espositori tra moda
vintage e antiquariato.
Per gli appassionati
di oggettistica, numismatica,
vestiti e suppellettili!
IL “BALUN D’OR” A CERRETTO LANGHE
Bruno Campagno si è aggiudicato la terza edizione
del riconoscimento, una vera festa per appassionati
Il capitano della quadretta canalese di pallapugno, Bruno Campagno,
si è aggiudicato la terza edizione del premio “Balun d’or” (foto a lato),
succedendo a Oscar Giribaldi e a Paolo Danna. Il riconoscimento, promosso dal Comune di Cerretto Langhe in collaborazione con l’ente
turismo “Alba, Bra, Langhe e Roero”, la Federazione italiana pallapugno e i giornali “Gazzetta d’Alba”, “IDEA sport” e “Lo sferisterio”,
viene riconosciuto non solo per i meriti sportivi, ma anche a chi si distingua per il fair play, lo spirito di squadra e la disponibilità verso la
tifoseria e il mondo della pallapugno. Questa è la motivazione del premio: «A Bruno Campagno, a riconoscimento dei risultati ottenuti sul
campo, nonostante la giovane età, ma anche per la lealtà, la simpatia
e la promozione di valori positivi: caratteristiche che hanno portato
entusiasmo e pubblico negli sferisteri, contribuendo ad avvicinare
tanti giovani allo sport della pallapugno».
La consegna del “Balun d’or” 2011 è stata solo il momento più atteso
di un’intera giornata che Cerretto Langhe ha dedicato alla pallapugno:
la mattinata si è infatti aperta con l’inaugurazione di “Per sempre balun”, serie di opere di Massimo Berruti dedicate alla pallapugno che
sono state esposte per le vie del centro storico.
Nell’occasione Franco Drocco ha presentato il libro “Torneo dei paesi-
Attilio Casetta
Foto di Enrico Collo
L
a quindicenne Arianna Viale, proveniente
da Boves, è la sesta
miss “Val Maira” della
storia. Così ha deciso la giuria
presieduta da Alfio Belliardo,
assessore di Roccabruna, Comune ospitante l’evento, e
composta dal sindaco di San Damiano Macra, Michele Garnero,
dal direttore
della filiale di
Dronero della Banca di
Caraglio,
sponsor dell’evento,
Riccardo
25 anni di pantalera”, una pubblicazione promossa dall’Associazione
pallone elastico pantalera, a cura di Federico Matta e Bruno Giaccone.
Con la prolusione di Franco Piccinelli, dedicata ad Augusto Manzo, si
sono chiusi gli eventi organizzati in occasione del centenario della
nascita del campionissimo, in collaborazione con le Amministrazioni
comunali di Alba e di Santo Stefano Belbo, rappresentate rispettivamente dagli assessori Olindo Cervella e Giovanni Colla.
Si è quindi proceduto alla consegna del premio giornalistico “Dumini
Abbate e la squadra della piazza” che è stato riservato a Luca Occelli,
ARIANNA VIALE
È LA NUOVA
MISS “VAL MAIRA”
Graffino, dal titolare dell’agenzia
di moda “New model eventi” di
Savigliano, Adriano Gè, dal rappresentante dell’organizzazione
di “Miss Fragola” di Peveragno,
Giulio Cortassa, dal presidente
provinciale dell’Avis di Cuneo,
Giorgio Groppo, dal fisioterapista
del centro medico “Val Maira”,
Francesco Maiorano, dalla bagnina della piscina del centro sportivo “Val Maira”, Vanessa Sciarabba, e da mister “Val Maira
2009”, Dennis Cittadino.
La vincitrice, studentessa presso
l’istituto “Sebastiano Grandis” di
Cuneo, anche se giovanissima,
ha già collezionato un gran
numero di fasce in altri
76
Premiate anche Elisa
Rinaudo, Chiara Beraudo
e Veronica Bonvissuto
La reginetta
incoronata
a Roccabruna (foto
a sinistra) è di Boves
e ha 15 anni. Studia
presso l’istituto
“Grandis” di Cuneo,
e sogna per sé un
futuro come modella
o indossatrice.
In alto, da sinistra:
Arianna Viale, Elisa
Rinaudo, Veronica
Bonvissuto
e Chiara Beraudo
concorsi di bellezza, a riprova di
quanto il suo sogno di diventare
fotomodella, modella o indossatrice abbia possibilità di trasformarsi in realtà. La bovesana è
stata premiata dalla Banca di
Caraglio, del cuneese e della Riviera dei fiori con un conto deposito di 500 euro.
Ma il concorso ha visto l’attribuzione di altre fasce, come quella
de “La mia miss Val Maira”, assegnata dal pubblico presente attraverso l’applausometro, andata a
Elisa Rinaudo, ventenne di Cu-
á 29 settembre 2011 á la bellezza che conquista
Fernando Vioglio e Giorgio Caviglia, per i contributi culturali dedicati
ad Augusto Manzo nel centenario della nascita.
Alla cerimonia, coordinata da Flavio Borgna, vicepresidente dell’Ente
turismo territoriale, erano presenti il sindaco Silvio Pace, Giuseppe
Rossetto e Giuseppe Lauria, vicepresidente della Provincia e assessore provinciale, la vicepresidente della Comunità montana, Anna
Maria Molinari, i sindaci di Canale, San Benedetto, Cossano, Serravalle Langhe e Gottasecca, numerosi altri amministratori comunali, i
campionissimi Felice Bertola e Massimo Berruti e tanti appassionati.
Foto di Enrico Collo
neo. Le altre due “fasciate” al termine della serata tenutasi al palasport del centro sportivo “Val
Maira”, presentata da Ivo Garnero, con la collaborazione di
Lucia Gastaldi e di Stefania Verna
sono miss “Centro sportivo” e
miss “Val Maira web”.
Il primo titolo se l’è aggiudicato
Veronica Bonvissuto, diciannovenne abitante a Brandizzo, in
provincia di Torino.
Miss “Val Maira web”, la fascia
novità per il concorso miss “Val
Maira”, attribuita alla titolare
della fotografia più cliccata sulla
pagina web del concorso, è stata
nominata la ventenne savonese
Chiara Beraudo.
Già dall’edizione 2011, la prima
a essere stata trasmessa in diretta
in streaming su internet, la vincitrice di miss “Val Maira”, oltre a
partecipare di diritto, come
avviene già dal 2008, alla finalissima del concorso per miss
“Fragola” a Peveragno, andrà alla
finalissima di “Star of the year”
trasmessa in diretta via satellite
sui canali del pacchetto Sky.
Parola ai nostri lettori
«ANCH’IO ERO AL PIAN DEL RE»
scrivete a: [email protected]
S
L’APPASSIONATA
DIFESA DELLA
“CONTESTAZIONE”
DEI SINDACI
AI MINISTRI LEGHISTI:
«CI MERITIAMO
TUTTO QUESTO?»
otto il Re di pietra si sono trovati oltre cento sindaci con la fascia tricolore per sensibilizzare i ministri leghisti in arrivo per la rituale festa dell’ampolla. Con loro, c’ero anche io. Con contegno, signorilità e dignità
hanno atteso il passaggio dei politici con cartelli su cui avevano scritto
la loro disperazione per i tagli approvati dal Governo. Hanno denunciato che la
manovra toglie l’80 per cento dei fondi destinati ai Comuni, con la conseguente
impossibilità per gli amministratori di assicurare ai concittadini i tanti servizi
alla persona che fino a ieri si è cercato di mettere a disposizione comunque.
Un ministro della Repubblica ha salutato i Sindaci con il gesto delle corna e il dito
medio alzato. Un altro è passato attorniato da un nugolo di fidati accompagnatori
facendo gesti che erano altrettanto espliciti.
La dice lunga lo scenario di ministri che hanno giurato, sulla Costituzione, fedeltà
alla Repubblica italiana e che sbeffeggiavano i sindaci che cantavano “Fratelli
d’Italia” alzando fieri un tricolore. In quei momenti, di getto, abbiamo “composto” una nuova canzone, sull’aria del canto degli alpini “Sul ponte di Perati”, eseguita sulle note della fisarmonica del consigliere comunale di Cuneo Giovanni
Cerutti: «Sui prati del Monviso bandiera nera/l’è lutto dei Comuni che son soppressi./L’è lutto dei Comuni della gente onesta/che lavora per l’Italia onesta./Sui
prati del Monviso in alto i cuor./Sui prati del Monviso c’è il tricolore/che sventola
lassù da quando è nata l’Italia nostra/la più bella bandiera di casa nostra».
Loro cantavano e gli altri sfottevano. Poi è uscito da un furgone armamentario
vario, tipo corna da mettere in testa, elmi simil-Attila, giubbe, fronzoli ornamentali da indossare. Una carnevalata, insomma.
Ma mai i sindaci non si sono lasciati prendere dal gusto di rispondere per le rime.
E hanno intonato anche la classica canzone occitana “Se cianto”.
Per quanto dovremo ancora accettare di essere derisi, umiliati da persone che,
ricoprendo ruoli di alto profilo istituzionale, dovrebbero non dico amare, ma
rispettare, e questo lo si deve esigere, i simboli della nostra patria?
Se non si reagisce in tempo, presto ci sarà una nuova marcia su Roma di verde
«A FERIRE LA SUORA MIRACOLATA FURONO GLI ANGLOAMERICANI»
E
gregio direttore, la disturbo per una precisazione in merito
all’articolo pubblicato sul numero 31 della rivista “IDEA”
inerente alla scomparsa di suor Caterina Del Savio. Posso riternermi un villanovese Doc, in quanto sono nato proprio a Villanova Mondovì, più esattamente in Villavecchia, la parte alta
del paese. La mia casa natale si trova nelle immediate vicinanze del convento delle Suore missionarie della Passione di
nostro Signore Gesù Cristo e suor Caterina, così come madre
Carla, anche lei citata nell’articolo, mi ha visto nascere.
La precisazione è relativa al punto in cui si legge che madre
Carla rimase ferita di notte portando da mangiare ai partigiani
in compagnia di suor Caterina.
78
á 29 settembre 2011
Non è così, in quanto madre Carla venne ferita di mattina, sul
trenino che allora collegava Villanova a Mondovì. Quel giorno
vi fu un mitragliamento da parte degli aerei angloamericani
che ebbe come obiettivo quel convoglio ferroviario.
Madre Carla rimase ferita gravemente e un miracolo la salvò, e
questo grazie a un fazzoletto di stoffa dato da don Rinaldi.
Non me ne voglia Chiara Prato, la nota giornalista televisiva
che ha firmato l’articolo, ma tenevo a far sapere la verità su
come madre Carla fu ferita.
Con l’occasione le esprimo i miei complimenti per la rivista e
le auguro buon lavoro.
Giuseppe Chiecchio (Villanova Mondovì)
colore addobbata. Chiedo ai parlamentari cuneesi che sono al
Governo del Paese a fianco di quelli che deridono la nostra
Italia, cioè Costa, Crosetto, Zanoletti: non vi vergognate ad
avere simili compagni di viaggio?
A meno che il motivo del vostro atteggiamento accondiscendente sia frutto di questo ragionamento: «Finché siamo al
governo stiamo in piedi, se cade possiamo cadere anche noi,
come parlamentari, e chissà se poi avremo confermata la
cadrega. E allora meglio far sapere al Capo che noi lo difendiamo, sperando per ricompensa si ricordi di noi alle prossime
elezioni». Infatti, se le elezioni si svolgeranno con le attuali
regole, il posto in lista lo stabilirà il Capo e quindi l’elezione
può essere garantita (dal Capo, non dal popolo).
Pio Giverso (consigliere provinciale cuneese
e consigliere comunale del Pd a Bra)
n IL MERCANTOUR E...
LA “NUOVA VAL SUSA”
Il rappresentante cuneese
del Movimento 5 stelle in
Regione non era ancora
nato alla politica, quando,
dagli anni ’90 a metà del
primo decennio del 2000
la Provincia studiava,
a livello di Commissione
intergovernativa
italo-francese, di tutte le
associazioni economiche e
di categoria e di tutti gli enti
locali interessati, il progetto
del Mercantour. Il Consiglio
regionale del Piemonte
il 26 marzo 1997 approvò
a larga maggioranza la
proposta di legge regionale
al Parlamento relativa
alla “Autorizzazione di
spesa per la realizzazione
e l’ammodernamento dei
collegamenti internazionali
autostradali Asti-CuneoNizza e ferroviaria FossanoCuneo-Ventimiglia”.
Ma ogni tanti anni salta
fuori qualcuno interessato
a istruire daccapo il pupo,
e così per polemizzare sulla
circonvallazione DemonteAisone contro Gianna
Gancia il consigliere
regionale Biolè affronta
l’argomento dell’autostrada
di collegamento fra la A33
italiana e la A51 francese,
parlando di una soluzione
insensata, costosissima
e autoritaria, evocando una
nuova Val Susa. Il progetto
Mercantour, con la sua
recente variante su Sisteron,
quando fosse realizzato,
costituirà il logico
proseguimento dell’AstiCuneo e collegherà la
Pianura Padana all’asse
Marsiglia-Barcellona, con il
pieno inserimento di Cuneo
e del Piemonte nel sistema
europeo delle comunicazioni
stradali. Purtroppo, dopo il
2005, scaduto nell’incarico
di presidente della Sitraci
Franco Revelli e deceduto
immaturamente il successore
Giuseppe Giordana, con
non più presidente della
Provincia Giovanni Quaglia,
con la Camera di
commercio in altre faccende
affaccendata e gli
avvicendamenti all’Unione
industriale, unitamente al
deterioramento perdurante
della situazione economica
e politica, è venuta meno
la necessaria attività
promozionale e politica
nel settore delle grandi
infrastrutture. È rimasto
a “guardare avanti” il solo
senatore Menardi. Almeno,
però, cerchiamo di non
dare affidamento a chi vuole
sempre far ricominciare tutto
da capo. La storia di Cuneo
è piena di queste vicende,
che il territorio
e i suoi cittadini scontano.
Paolo Chiarenza
(segretario provinciale
de La destra, Cuneo)-Foto
alba
PIAZZA DUOMO
Appuntamento in
QUEI GUSTI PARTENOPEI
L
o spirito di questa ricetta
è creare un sugo diverso
dal pomodoro, ma in
grado di far esplodere
in bocca tutta la ricchezza
del ragù napoletano.
MAZZE MANICHE AL “RAGÙ”...
OTTOCENTOQUARANTASETTE
CHILOMETRI DA NAPOLI
L’olio di peperoni di Senise secchi
Ingredienti: 20 g di peperoni di Senise
secchi, 300 ml di olio di semi
di vinaccioli.
Procedimento. Mettere in un sacco per
la cottura sottovuoto tutti gli ingredienti
a freddo e lasciare in infusione
alla temperatura di 65° C
per circa 12 ore. Poi filtrare l’olio.
La salsa di peperoni di Senise secchi
Ingredienti: 50 g di peperoni di Senise
secchi a pezzettini, un litro di acqua
fredda.
Procedimento. Mettere in un sacco per
la cottura sottovuoto tutti gli ingredienti
a freddo e lasciare in infusione alla
temperatura di 65° C per circa 12
ore. Poi filtrare senza schiacciare
troppo i peperoni per recuperarne
il solo succo che dovrà essere
limpido. Conservare la salsa
80
á 29 settembre 2011
4 grattate di noce moscata, sale q.b.
Procedimento. Unire tutti gli elementi
in un pentolino e portare a bollore.
Passare poi la salsa al colino fine.
Se necessario, regolare di sale.
Conservare al caldo.
Ecco il monogramma con il
quale Enrico Crippa ama firmarsi. Chi
desiderasse avere maggiori informazioni
sulla filosofia del locale di piazza Risorgimento,
ad Alba, e sulle sue proposte, nonché
sull’eclettico chef del ristorante “Piazza
Duomo”, può consultare il documentato
sito www.piazzaduomoalba.it
al fresco fino all’utilizzo.
la verdura
Ingredienti: 120 g di cime di rapa
molto piccole, olio extravergine
d’oliva q.b., olio aromatizzato
all’aglio q.b., acqua calda
non salata q.b., sale q.b.
Procedimento. Cuocere le cime
per la riduzione con l’acqua e gli olii.
Salare e conservare al caldo.
la carne
la mezze maniche
Ingredienti: 200 g di fettine di vitella
giovane tagliata molto finemente,
olio di peperoni di Senise secchi
q.b. (preparazione precedente),
salsa di peperoni di Senise
secchi q.b. (preparazione precedente),
sale e pepe q.b.
Procedimento. In una casseruola
versare un po’ di salsa di peperoni
e un po’ di olio. Adagiare in questa
salsa la carne e farla intiepidire
solamente girandola pochi secondi:
non deve cuocere, è un ragù crudo.
Ingredienti: 25 mezze maniche
di pasta di semola di grano duro,
4 cucchiai di salsa filtrata di peperoni
di Senise secchi (preparazione
precedente), 2 cucchiai di zuppa
di olio di peperoni di Senise secchi
(preparazione precedente).
Procedimento. Cuocere la pasta
al dente (occorrono circa 12 minuti)
e insaporirla con la salsa
e l’olio di peperoni.
Presentazione
La salsa di formaggio
Ingredienti: 200 g di crema di latte,
200 g di Parmigiano grattugiato,
Adagiare nel piatto in ordine
tutti gli ingredienti e finire con le cime
di rapa e la salsa di formaggio.
Arte
SAVIGLIANO ONORA SISMONDA
a cura di Giorgio Barberis
LA GALLERIA “SAN
PIETRO” (VIA
GARIBALDI 47)
OSPITA FINO
AL 23 NOVEMBRE
UNA RETROSPETTIVA
SUL MAESTRO
SCOMPARSO
A FINE AGOSTO
n “MOSARTEDESIGN” ESPONE
Bra-Chiesa di San Rocco (via Cavour)
(30 settembre-2 ottobre).
Creatività e idee innovative di un gruppo
di autori che progetta e realizza opere
e oggetti di design per interni ed esterni
presentati dalla “Senesi arte” di Savigliano
che ha assegnato all’ensemble il primo posto
per l’informale nel premio “Leonardo” 2011.
82
á 29 settembre 2011
L
unedì 29 agosto, varcata la soglia degli 82 anni, è mancato al mondo
dell’arte il grande maestro Carlo Sismonda. L’ultima personale del noto
pittore e compositore racconigese di fama internazionale, tenutasi nel
2010, accompagnata da una preziosissima pubblicazione ufficiale e dall’editazione di una tesi di laurea discussa all’Accademia di belle arti di Cuneo su
iniziativa di Mario Menardi fu intitolata “La pittura del silenzio”: quel silenzio
che si è fortuitamente imposto giusto un mese fa.
Con Carlo scompare un Personaggio con la “P” maiuscola: artista straordinario e
anticipatore di interpretazioni personalissime in ordine all’uso dell’à plats pittorico; amante della musica e compositore di sinfonie e brani tanto classici quanto
incontrovertibilmente moderni; attento cultore della psicologia e della filosofia
di tutti i tempi; poeta; critico analista, nel bene e nel male, del mondo che ha conosciuto e in cui viviamo; sottile interprete di una realtà sempre più schiava di
convenzioni e diktat stereotipati; uomo libero, felicemente piemontese, ma totalmente, per scelta personale e grande cultura intrinseca, cittadino del mondo.
Uno dei pochi artisti che, come Savinio, sia riuscito a concentrare nel proprio
lavoro tutto lo scibile incarnato dalle muse di greca memoria e che, per carattere
forte e attento, abbia travalicato i confini nostrani estraniandosi dalla metodicità
e dalla più facile commercializzazione locale per imporsi in tutte le aree culturali
della Terra. Sono globalmente riconosciuti i successi di questo autore nostrano
ottenuti in Canada, Stati Uniti, Germania (dove dal 2002 al 2005 fu presente nei
più grandi musei con una mostra itinerante), Giappone, Olanda e via discorrendo,
in qualità di pittore, di scrittore, compositore ed esecutore di sonate da camera e
sinfonie: suo grande ispiratore musicale era il magico Beethoven.
In ordine alla pittura derivò il primo incedere da Spazzapan, dagli esponenti dell’arte concreta profetizzati dal bravo Albino Galvano, studiando la Parigi dell’informale e della Costa Azzurra riferendosi, come molti altri, a maestri quali Picasso, Chagall, Matisse e Carrà.
Tra i soggetti preferiti ci furono quelli legati al naturalismo e alla figura di Cristo,
questi ultimi collocati nelle migliori sedi apostoliche, condotti con coloristica
personalissima e transfauvista che si possono ammirare nella galleria “San Pietro” di Savigliano fino al 23 novembre grazie alla preziosa ricerca della nipote
Marilena e che di certo, come vollero Aristotele, Cèzanne, Picasso, Vauxcelles e
Foscolo, lo terranno ancora romanticamente “in vita” per molto tempo.
n GIOVANNI MATTIO
“RUAH, IL SOFFIO DI DIO”
Milano-Museo diocesano
(fino al 20 novembre).
Grandi tele, dittici e trittici introducono alla
“Annunciazione”, l’opera che costituisce la
summa del motivo ispiratore del autore
cuneese trasferitosi, per allargare le proprie
visioni artistiche, all’ombra della “Madunina”.
n ”IN VIAGGIO...
NELLA STORIA,
NELLA QUOTIDIANITÀ”
Millesimo (Savona)-Castello
del Carretto (fino al 9 ottobre)
Mostra collettiva nell’ambito delle
Giornate europee del patrimonio
2011 e della festa nazionale
delle “Città del tartufo”.