Pittura Uno CATALOGO - Liceo Statale GB Grassi
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Pittura Uno CATALOGO - Liceo Statale GB Grassi
PITTURA UNO 1984-2015 Torre Viscontea, Piazza XX Settembre 3, Lecco 15 Febbraio – 29 Marzo 2015 Orario apertura al pubblico: Lunedì e Martedì: chiuso Mercoledì: 9.00 –13.00 Da Giovedì a Domenica: 15,30 –18,30 Inaugurazione: sabato 14 febbraio, ore 18 Ingresso libero Dopo strade diverse e silenziose l’eco di un ritorno Lecco, il gran borgo, che tale è rimasto. Come ogni rispettabile periferia arte e cultura sono opzionali ma talvolta del tutto innovative e perfino capaci di qualche collettivo più o meno coeso, più o meno significativo. Il primo nasceva in una cittadina piccola dove il paesaggio la faceva ancora da padrona. La Pro Lecco del 1912-1914 sorreggeva quella trentina di dilettanti di pittura che Igino Maffia, bresciano cresciuto a Brera, aveva allevato nella scuola serale di disegno tecnico, alla Stoppani e al primo Parini. Mostre settembrine, tenute a battesimo da illustri artisti come Tallone, Bazzaro, Talamoni, in cui dominava il paesaggio di Luigi Pizzi, Paolo Solari, Gina Baggioli, ma che non disdegnava le marine futuriste di Italo Crollalanza. Certo era la pittura della domenica, l’evasione “del cittadino stanco del lavoro quotidiano”, che si sublimava in un momento di crisi della vocazione industriale della città. Occorrerà attendere gli Anni Cinquanta per vedere all’opera il CAF, il Centro Arti Figurative, che riprovava a tessere un rapporto diretto nelle vie dei cittadini piuttosto che nel chiuso dello studio. Nel 1959 all’albergo Croce di Malta l’appuntamento dei giovani e meno giovani, Sora, Bonora, Alquati, Modonesi, Donadelli, Dell’Oro, Zelioli, Stefanoni, Ferracini e i giovanissimi Mirella Valsecchi e Alfredo Chiappori, se ben ricordo. Un incontro con la città durato un breve spazio, ognuno poi per il proprio impegno. Ed ecco nel 1984 Pittura Uno, uno che non è primo, ma uno nella condivisa sensibilità di richiamare i cittadini alla cultura e alla sperimentazione, arte di strada che non ha gallerie di riferimento né sponsor; arte tutta di giovani emozionata dalle tensioni degli Anni Settanta che anche Lecco aveva provato, reazione alle forze conservatrici fisicamente presenti, affermazione controcorrente a scontro del nascente CAF, quello politico, quello che propagandava le città da bere e le città parco d’affari. Sono gli anni delle aggressioni mafiose, dei processi di Milano e Bologna, i tempi delle latitanze di Gelli, dello Ior e di Sindona, dell’Antimafia e di Cossiga, delle ultime BR e dell’impero televisivo di Berlusconi; gli stati socialisti in fermento, Gorbaciov verso la trasparenza, l’Afganistan verso la guerra civile, la caduta del muro di Berlino e la guerra in Iraq. La politica di Lecco crea un asse duro DC-PSI, apre il terzo ponte e spacca il suolo dell’attraversamento, abbatte Caleotto e Aldè, costruisce il fallito polo artigianale della Forni e Impianti, avvia la Meridiana, il nuovo ospedale, con tanto di inchieste andate in fumo: non vi è più la “città del ferro”. 1984-1991 e il gruppo dei trentenni irrompe al segno della cultura diffusa, dell’arte come segno e guida delle trasformazioni, via l’ipocrisia del conformismo e dei benpensanti. Che c’è per i giovani? Al cinismo, al suicidio, alla droga e al satanismo, 8, 10, 20 propongono d’improvviso eventi dissacranti ma nel nome sacro dell’arte di tutti, per tutti e ovunque. Certo si fa quanto si può. Gli spazi pubblici sono di tutti e dunque via ai manifesti di protesta e incitamento, alle installazioni nel Vallo delle mura, all’arte come e con poesia, all’arte con pittura, con lettura, con recitazione, con musica, ogni creatività s’irradia in tanti mezzi: fino alla mostra-dialogo che porta in scena il Demone del travaglio interiore contro il Diavolo dalle multiformi facce moderne, la guerra dal Campo di Marte all’imperialismo del Golfo, con le voci di studiosi e soprattutto quella di padre Turoldo. Ci si esprime nel quotidiano favoloso e sconosciuto anche a se stessi; si interpreta la povertà della gente e dell’esistenza interiore; si tentano pensieri alti e purificatori. La Biblioteca civica Pozzoli è l’unico rifugio fra gli spazi negati e lì ogni anno il collettivo si mette alla prova, sfida il Comune, finché la Giunta Municipale chiude questa libertà. Che non è di successo e neppure di sfida, ma un atto di coscienza e di solidarietà con il popolo piegato, incerto, deluso. Dopo tante strade percorse sempre in coerenza, oggi ecco qui ancora Pittura Uno, forse un ricordo o forse un ricorso, forse un nodo generazionale o forse una ripresa. Sia come sarà, ma l’eco di una voce pura e sincera non può che risuonare di colle in colle alla ricerca di chi la comprende e accoglie. Angelo Borghi Un gruppo storico di artisti lecchesi che dopo trent’anni torna a riunirsi e a esporre, forse l’unico movimento che sia stato espresso dalla città di Lecco nel campo delle arti visive. Un gruppo che ha saputo animare la vita culturale cittadina negli anni Ottanta, partendo dal minimo comune denominatore della pittura per sconfinare in molteplici forme espressive: mostre, convegni, pubblicazioni, concerti e spettacoli che hanno fatto discutere e suscitato polemiche. L’idea di questo evento nasce da un’esposizione allestita nella scorsa primavera negli spazi della Momart Gallery di Lecco, che è stata l’occasione, per gli esponenti di Pittura Uno, di ritrovarsi e ritrovare la voglia di compiere insieme un nuovo pezzo di strada. In quel frangente Enrico Avagnina, Federico Bario, Marzia Galbusera, Fabrizio Martinelli, Lorena Olivieri, Vito Pagone, Maurizio Romanò, Luisa Rota Sperti, Massimo Valenti e Piero Vannucci hanno chiaramente espresso la loro volontà di raccontare a chi già c’era e a chi era ancora troppo giovane un frammento importante della nostra storia. Il loro auspicio oggi si concretizza con la mostra alla Torre Viscontea, che ripercorre le vicende di quegli anni con una ricca documentazione, con manifesti e dipinti di allora, consentendoci di rivivere e (ri)scoprire una stagione culturalmente frizzante. Nel percorso espositivo si incontrano anche opere recenti, che ci fanno capire come questi ex ragazzi siano ancora giovani nella mente e nello spirito e abbiano ancora il desiderio di scuotere la loro città. Michele Tavola Assessore alla Cultura Pittura Uno Sopravvissuta al 1984 di George Orwell, trent’anni dopo Pittura Uno è una leggenda metropolitana. Pittura Uno. Seguaci a iosa, alcuni irriducibili affezionati - e anche nemici invidiosi, purtroppo. Se ne parla di nascosto, la si evoca sottovoce. Pittura Uno. Un timore superstizioso l’ha raccontata in favolosi eventi nel corso degli anni con le parole e la nostalgia dei testimoni. Ebbene: siamo tornati. Ascoltiamoli “Tornerà?” “Torneranno?” “E con che cosa questa volta?” “Vi ricordate di quei manifesti spiazzanti che per almeno 7 anni, dall’autunno del 1984, appunto, si sono avvicendati sui muri della città? Di quegli eventi che proponevano non solo l’originale e variegata opera pittorica di una confraternita di ragazzi un po’ cresciuti, ma nel contempo i convegni a tema, le letture poetiche, i corsi di tecniche del restauro? “E dell’uso, caparbio e ribadito, della necessità detta e sostenuta di utilizzate/occupare gli spazi pubblici che languivano nel torpore del borgo (la band di Pittura chiese ed ottenne l’uso della sala mostre della Biblioteca Civica U. Pozzoli di Lecco) ve lo ricordate? Di quella volta, per citarne una in particolare, in cui la Giunta sfiorò la crisi politica perché certuni assessori non volevano ospitare la mostra/ convegno ‘Sul Diavolo’?”. E certo che ce lo ricordiamo - sorridendo ora; ma allora ci fu un braccio di ferro con la politica istituzionale; la politica si arrese ai demoni della creatività, e l’evento fu un ulteriore successo di pubblico. Pittura Uno. Basta(va) il nome. Dopo XXX anni XXX siamo di nuovo qui. Insieme: almeno per qualche istante ancora. Ognuno di noi nel frattempo ha lavorato – taluni non poco – in quell’ambito creativo che abbiamo sviluppato per esprimere il desiderio e la volontà di interpretare l’esistenza quotidiana; di raccontare di noi attraverso le forme e o colori; o anche solo di ribadire una pensiero puro, qualche istanza di libertà. Si: di libertà. Qualcuno è andato via. Qualcun altro è andato via per sempre. Siamo qui anche per loro. Ecco. Credo che possa bastare. Buone visioni. Federico Bario Enrico Avagnina Torino, 17 ottobre 1954 Architetto e insegnante, appassionato al segno più che al colore, alle curve più che agli angoli, al riciclo più che al consumo. Federico Bario Lecco, 28 luglio 1955 Il lavoro nel corso degli anni. Principali esposizioni personali: • City Bank, Forobonaparte, Milano (consulenza D’Ars) • Sala Civica F.lli Cernuschi, Merate • Studio Panigati, Milano • Centro Nazionale Lepetit, Varese • Galleria Lesagono, Morbegno • Galleria “Bovara”, Lecco • Hôtel de Ville, Macon, Francia • Villa Sirtori, Olginate • “Quadreria”, Malgrate • Installazione “Sul sentiero del viandante”, Galbusera Bianca, Rovagnate • Installazione “The Twin Towers List”, Granaio di Villa Greppi, Monticello Brianza. In collettiva ha esposto a Lecco: Biblioteca Civica Pozzoli, Vallo delle Mura e Palazzo Falck. Inoltre: chiesa di S. Antonio, Morbegno; nelle numerose iniziative multimediali del gruppo “Pittura Uno”; nella rassegna “Montagna e Architettura”, Lecco; nella rassegna “Il Silenzio”, Milano; “Qualcosa di Ebraico”, SpazioD, Lecco. Di lui hanno scritto: Anna Caterina Bellati, Angelo Borghi, Eligio Cesana, Luigi Erba, Paola Erba, Angelo Fiocchi, Giorgio Gasparotti, Katia Sala, Enzo Scolari, Gianfranco Scotti, Marco Senaldi, Chiara Vidali. Alcune sue opere sono parte di collezioni private. Per molti anni il suo impegno si è concentrato sulla tragedia della Shoah, lo sterminio degli ebrei europei da parte dei nazisti, con iniziative personali e collaborazioni varie tra le quali gli piace ricordare: “Memorie”, diciannove dipinti e due installazioni, con un contributo di Marilinda Rocca, Garlate, Sale Comunali. “La Memoria. Pitture, immagini e versi per non dimenticare”, con Marilinda Rocca e un intervento di Carmen Carabus e la collaborazione del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, Villa Manzoni, Lecco; Centro Culturale Fatebenefratelli, Valmadrera; Sala Esposizioni Biblioteca di Vimercate; Sala Esposizioni del Comune di Macon, Francia. “La Shoah e la Memoria”, esposizione multimediale, con Marilinda Rocca e la collaborazione del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau: “Quadreria”, Malgrate; Villa Sartirana, Giussano; Villa Sirtori, Olginate. La mostra “L’Orma di Levi”, sedici opere e tre installazioni, Sala Esposizione del Santuario della Madonna del Lavello, Calolziocorte; “Quadreria” di Malgrate. In questo ambito occorre ricordare l’altro impegno di Federico Bario, e cioè le letture interpretative e le orazioni civili da lui stesso ideate e condotte. “Dio delle ceneri”; “Il canto di Isacco”; “La valigia di K.”; “Yossl Rakover si rivolge a Dio” di Zvi Kolitz e “Raccontare la Memoria”. Queste iniziative sono state possibili grazie al contributo dell’attrice Mirella Morelli e dei musicisti Maurizio Aliffi, Cecilia Aliffi, Luigi Castagna, Lionello Colombo, Luigi Crippa, Mauro Gnecchi, Simone Mauri, Luca Pedeferri, Giovanni Ripamonti. Con Marilinda Rocca ha curato i volumi “Varcare la soglia” e “A riveder le stelle” di Fausta Finzi, ebrea milanese deportata nel Lager di Ravensbrück. Il primo libro per le edizioni ISMLEC Lecco, 2003, e il secondo volume con Gaspari Editore Udine, 2006, con prefazione dello storico Frediano Sessi. n Nel 2011 ha realizzato la mostra “Walls”, diciotto opere pittoriche esposte alla “Quadreria” di Malgrate. n Nel 2012 la mostra “WallsGrotesqueMoloch”, sedici opere pittoriche esposte alla “Quadreria” di Malgrate n Primavera 2014 "Qualcosa di ebraico" mostra multimediale, SPAZIO D, Lecco. Contatto web: www.federicobario.it In senso orario: “Wall Grotesque Moloch, Emiliano Zapata, il generale nel suo labirinto”, tecnica mista su tela, cm.100x100, 2012 “Wall n.8”, tecnica mista su tela, cm. 100x100, 2011 “Wall n.9”, tecnica mista su tela, cm. 100x150 Marzia Galbusera Marzia Galbusera, vive a Mandello del Lario e lavora a Lecco, dove insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale “Medardo Rosso”. Nel corso degli anni ha partecipato a numerose iniziative nel campo delle arti visive ; fa parte del gruppo Pittura Uno, ha esposto in una personale alla galleria Antonella Bensi in via Santo Spirito a Milano, ha preso parte a mostre collettive nelle gallerie d'arte “Bellinzona” e “la Nassa” di Lecco, ha esposto al Salone Internazionale del Libro di Torino con un lavoro selezionato dall'Accademia Pictor, ha partecipato a più edizioni di “Libri mai visti” organizzata dal comune di Russi, in provincia di Ravenna. La sua attività in campo artitico è caratterizzata da una costante ricerca sul segno, sulla forza espressiva del gesto che forma, che va indagando la materia delle cose portandone in evidenza il carattere, la sintesi, l'essenziale. Tema ricorrente è il lago e, più recentemente, sono i boschi abbandonati dall'uomo: zone selvatiche ormai senza sentieri, luci filtranti, sfumature e contrasti che si ripetono ogni volta diversi, luoghi dove imparare ad orientarsi, tra paure e magia. Nelle sue opere cerca di ricostruire i segni della natura, per comprenderne i messaggi e per ricostruirne sulla carta l'ordine, l'equilibrio, l'armonia. “I segni della natura: boscaglia”, grafite su carta, cm.50x70, 2014 Fabrizio Martinelli Nasce a Lecco nel 1958, dove vive e lavora. Si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera, Milano in Pittura nel 1982. Lavora sulle trasparenze con materiali diversi e a volte di recupero come, vetro, vetroresina, ferro, legno, realizzando anche installazioni. Insegna Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico “Medardo Rosso” di Lecco. n Espone in una prima collettiva nel 1982 a Rondòttanta - Centro culturale Sesto S.G. Milano, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera. Seguiranno diversi inviti in gallerie private e in spazi pubblici. n 1987 espone a Màcon in Francia. n 1989 2^ Biennale di Giovane arte Contemporanea; Castello di Sartirana Pavia,1990 “Arte in Permanente” Palazzo della Permanente, Milano. n 1991 ”Arte Giovane in Lombardia”, Biennale città di Cremona, e nello stesso anno espone in Irlanda, “L’invasione degli ultracorpi” con presentazione di M. Senaldi, Beltable Arts Centre Limerik - Irlanda. n Nel 1994, 1995 e 2000 partecipa al Miart Milano. 1994 Installazione “Arte All’Aria”, Piazza dei Mercanti, Milano. Mostra interesse per il libro d’Artista e nel 2001 espone a Torino alla Fondazione Palazzo Bricherasio, ”Liberazione storia di una collezione”. n Nel 2002 “Arte come su marte”, Museo Galleria Tappeto Ipogeico Maratea-Vico del Gargano (FG). n Nel 2004 partecipa ad “Avangardesign” 1^edizione - Galleria Arte – Fatto, Parco esposizioni di Novegro. Espone presso: Centro culturale Bertolt Brecht, Milan Art Center di Milano, Galleria la Nassa, Galleria Melesi di Lecco, Torre Viscontea (LC). Partecipa ad alcuni eventi di Mail Art. n Nel 2007 partecipa alla 52^ Biennale di Venezia, con una installazione relativa al progetto “Camera 312”, sezioni eventi collaterali, omaggio al critico Pierre Restany. n Nel 2008-014 –partecipa alla 1^ e 2^ 3^4 5^6^edizione ”6 nel Castello”, Castello di Lierna - Lc. n Nel 2009 “Plaza oltre il limite” Installazione - XX anniversario della caduta del muro di Berlino - Galleria del Corso, Milano Milan Art Center. n Nel 2010 Villa Pomini Castellanza Varese “Prima o poi ogni muro cade” a cura di Ruggero Maggi. Stella Cilento Salerno a cura di Vito Maggio “Stella in summer night”. “Un Promemoria per le generazioni” galleria di Arti Visive Università del Melo di Gallarate, Varese. Post.It Art a cura di Ruggero Maggi. n 2011 Galleria La Nassa -“Intorno al tondo” personale, presentazione di A.M. Isacco. “Varenna fisica Festival”- Personale a cura di T. Rota - Villa Confalonieri Merate. 54^Biennale di Venezia - Padiglione Tibet - progetto di Ruggero Maggi – Evento Parallelo Palazzo Cà Zanardi-Venezia. 54^Biennale di Venezia - Padiglione Italia - “Padiglione Tibet” Palazzo Nervi -Torino. n Nel 2012 “ruote”-SBLU-spazioalbello- Milano. n Nel 2013 -“Paesaggio Italiano” Artisolide, Artisti Italiani nel loro habitat, presso i seguenti spazi museali: Museo Municipale di Bucarest-Palazzo Sutu; Lower Danube Museum-Calarsi, Romania. Museo di Arti Visive-Galati (Romania); Museo d’ArteCostanza-Romania; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea -Silistra (Bulgaria).”12 santi bevitori “- Cantine di Lierna, Lc. “Padiglione Tibet” - Chiesa S. Marta Venezia, a cura di R. Maggi. ”Sere d’estate”, piazza Garibaldi Lecco. MomartGallery “Una biografia nascosta”, personale, presentazione di Luigi Erba – Lecco. n Nel 2014 ”Inventori e invenzioni”, Quadreria di Malgrate-Lc. “Pittura 1”1984-2014 -MomartGallery-Lc. ”L’animale che è in te”- Canottieri Lecco. ”Padiglione Tibet” IV Biennale del Fin del Mundo, Mar del Plata - Argentina. n 2015-Madre Italy-Art Gallery-Artisti italiani a Londra. Bibliografia: S. Pelanconi, Fabrizio Martinelli, tesi monografica. Relatore G. M. Accame e M. Meneguzzo, Accademia Belle Arti di Brera - Anno Accademico 1992 / 93 - Mi. Hanno scritto: L. Cavadini, E. Cesana, L. Caramel, M. De Stasio, L. Erba, Carla Chiara Frigo, Monica Gibertini, A. M. Isacco, M. Senaldi, G. Seveso, Alvaro Spagnesi, Franco Spena, C. B. Bossi, I. Taddeo, G. Campione, C. Redaelli, Michele Tavola, Matteo Galbiati, A. Maderna, Tiziana Rota, Daniele Tentori, Katia Angioletti. “Mezzo pieno e mezzo vuoto”, ferro di recupero e vetroresina colorata, cm.58x98x44, 2013 Lorena Olivieri Nata a Erba (CO). Ha frequentato l’Accademia di Brera a Milano, diplomandosi nel 1982. Ha insegnato all’Istituto Statale d’Arte di Vittorio Veneto (TV). Attualmente vive e lavora a Lecco dove insegna “Discipline Pittoriche” al Liceo Artistico Statale “Medardo Rosso”. Ha partecipato a diverse rassegne e mostre d’arte, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero. n 1986 - “Campo di Marte”, Biblioteca Civica “U. Pozzoli”, Lecco. Presentazione a cura di Eligio Cesana. - XI Premio di Arti Plastiche e figurative per giovani artisti, Lions Club, Villa Reale, Monza. n 1987 - “Il gioco dei ritratti”, Biblioteca Civica “U. Pozzoli”, Lecco. n 1988 - “Sul Diavolo”, Biblioteca Civica “U. Pozzoli”, LC - Colletiva c/o Centre Culturel, Macon (Francia). n 1989 - “Mille e una Arte”, Chiesa di S. Antonio, Morbegno (SO). Presentazione di Marco Senaldi. n 1990 - Rassegna “Presenze giovani nell’arte 1990” a cura di: A. Cavaliere, G. Colombo, Dadamaino, G. Ortelli, E. Tadini. c/o Circolo Culturale Bertolt Brecht (MI); - “Lavori in corso”, c/o Laboratorio Arti Visive (FG) - “Appuntamenti” con G. Biffi. Galleria “Il Brandale”, Savona. 1991 - Rassegna “Presenze giovani nell’arte”, con Tatavitto, Mintoy, Galluzzi, E. Reggio c/o Galleria Atelier, Carrara. - “Fuoricentro”, testi a cura di Luciano Caramel e A. Isacco. Biblioteca Civica “U. Pozzoli”, Lecco e Erba (CO). n 1992 - “Presenze variabili”, Palazzo Rondini, Filottrano (Ancona). Presentazione a cura di Luigi Cavadini. n 1994 - “Segno e materia”, con Luisa Rotasperti, c/o Circolo Culturale Bertolt Brecht (MI), a cura di Annamaria Isacco. n 1995 - ”Pittori lecchesi dal 1945 al 1995”, Lecco Arte Festival, Torre Viscontea, Lecco. A cura di B. Cattaneo; testi di L. Erba. n 1996 - “Incanto della Materia” installazioni, pittura e scultura, c/o Ospedale “A. Manzoni” Lecco, a cura di Monica Gibertini n 2003 - “Percorsi”, Galleria “La Nassa”, Lecco. -“ Arte per regalo”, c/o Circolo Culturale Bertolt Brecht (MI). n 2004, 2005 - Rassegna “Arteallaria”, Artisti oltre lo specchio Circolo Culturale Bertolt Brecht (MI), a cura di Lorenzo Argentino e Cinzia Bollino Bossi. Sedi espositive: Loggia e Piazza dei mercanti – Milano. Studio D’Ars, Milano. Centro Civico Agorà Verde, Pioltello. Centro Culturale Cascina Grande, Rozzano. n 2005 - “Oggetto d’Artista” collettiva, Galleria “La Nassa”, Lecco. n 2006, 2007, 2008 - Collettive, c/o Galleria “La Nassa”, Lecco. n 2008 - “Sei nel Castello”- Lierna (LC) - I edizione: Destito C., Grossi M., Spagnulo V., Traina A., Martinelli F; a cura di Matteo Galbiati. - “Geometrie e territorio” (Cartella di serigrafie) – Galleria “La Nassa”, Lecco, collettiva. n 2009 - “Sei nel Castello”- Lierna (LC) - II edizione: collettiva; a cura di A. Maderna. - Mostra a invito, Galleria “La Nassa”, LC. n 2010 - Mostra a invito, Galleria “La Nassa”, LC. n 2010 - “Sei nel Castello”- Lierna (LC) - III edizione: “Intermittenze sul lago”; a cura di Michele Tavola. n 2011 – “Lacustre“ IV edizione “Sei nel Castello” Lierna (LC); mostra invito, Galleria La Nassa, LC. n 2012 - “Riflessi… di Parole” personale di Lorena Olivieri, Villa Sirtori Olginate - Lecco. - “In gioco” V edizione “Sei nel Castello” Lierna (LC), presentazione a cura di Tiziana Rota. n 2013 - “Sulle ali della fantasia” - Incontro con Paolo Gulisano, scrittore, saggista e con Lorena Olivieri – Installazione – Rassegna Sere d’Estate Duemilatredici – Comune di Lecco - MI SOL Studio – Piazza Garibaldi, Lecco. n 2014 - XXX Pittura Uno – Galleria Momart- Lecco. - VI edizione “Sei nel Castello” Lierna (LC ): “Spiragli”, curata da Fabrizio Martinelli, collettiva con M. Anghileri, G. Biffi, C. Bonsanto, M. Domestico, F. Martinelli; presentazione di Daniele Tentori. – “L’animale che è in te”, c/o Società Canottieri Lecco, presentazione a cura di Katia Angioletti. “Senza titolo”, ferro, ruggine, pigmenti, 2008 Vito Pagone Nato nel 1957, si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Dai primi anni Ottanta frequenta l’Accademia di Brera e inizia a esporre le sue opere anche in spazi non rigorosamente deputati all’arte. Cofondatore del gruppo Pittura Uno, opera in modo interdisciplinare spaziando attraverso arte, design e architettura. Opera individualmente o con gruppi teatrali e cooperative di servizi in qualità di attore-animatore a progetti e laboratori incentrati sulle arti visive. Disegna decori per mobili, tessuti per la moda e l’arredamento. Si occupa di progetti ambientali e di interventi urbanistici. Pubblica: Gli stili del mobile, Sintetica antologia critica di divulgazione sulle tendenze artistiche, Datarocromatismo, oltre a numerosi libri d’artista. Entra in rapporto professionale e didattico con Marcello Piccardo, Bruno Munari, Corrado Levi, Antonio Rossetto, Luigi Caccia Dominioni e il musicista Michel Doneda. Dà vita agli Einbruch from Scratch, gruppo di jazz sperimentale. Vive, sperimenta ed espone a Berlino, in spazi alternativi ed autogestiti. Attualmente la sua ricerca è indirizzata verso la decostruzione e il rimontaggio di immagini e parole. Ultimi interventi in ordine di tempo sono la partecipazione alla mostra “Spazio per l’arte che ancora non c’è – carta bianca per l’arte a venire” (Centro per le arti contemporanee di Roma) e a quella indetta dall’Assessorato alla cultura della città di Biella (Fondazione Pistoletto), con un progetto di intervento transitorio sul corpo della città. È attualmente docente di Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo scientifico statale ‘G. B. Grassi’ di Lecco. Hanno scritto di lui: E. Cesana, E. Rabozzi, G. Pedote, A. Messerli e L. Rubini. Contatti: [email protected] Studio: via Rosmini 2, Lecco Maurizio Romanò Nato a Lecco nel 1956, vive e lavora a Lecco. Mostre ed esposizioni: • 1984 • 1985 • 1985 • 1985 • 1986 • 1986 • 1987 • 1987 • 1987 • 1987 • 1988 • 1988 • 1988 • 1989 • 1990 • 1991 • 1992 • 1992 • 1993 • 1994 • 1995 • 1995 • 1997 • 1998 • 2002 • 2004 • 2008 • 2014 Biblioteca civica, Lecco Galleria 9 colonne, Bergamo Galleria 9 colonne, Brescia Biblioteca civica, Lecco Galleria 9 colonne, New York Biblioteca civica, Lecco Vallo delle Mura, Lecco Biblioteca civica, Lecco Libreria FMR, Milano 2° premio internazionale di scultura, Cagliari Centre Culturel, Macon Mostra internazionale di scultura, Cagliari Biblioteca civica, Lecco Biblioteca civica, Lecco Biblioteca civica, Monticello (Lc) Biblioteca civica, Lecco Centro iniziative per le arti visive, Piombino (Li) Palazzo Rondini, Filottrano (An) Comune di Arzachena (Ss) Galleria Bellinzona, Lecco Forte Crest, San Donato Milanese (Mi) Galleria Lesagono, Morbegno (So) Galleria Melesi, Lecco Galleria Melesi, Lecco Ex Cotonificio Cantoni, Bellano (Lc) Dipinti del tempio buddista di Graglia (Bi) Torre Viscontea, Lecco Galleria Momart, Lecco Luisa Rota Sperti Nata a Lecco nel 1949. Vive e lavora a Mandello. La sua peculiarità espressiva è l’impiego quasi esclusivo di un bianco e nero ottenuto con le matite, un mezzo “povero”, che usato con raffinata sapienza diventa la sua cifra. Le sue prime opere, fin da subito organizzate in cicli, risalgono agli anni '70 con il Signore degli anelli. Seguono negli anni ’80 altri gruppi di opere dedicate ad un medesimo tema, fra i quali uno incentrato sul Buddha e un altro su San Francesco; di questi anni la presenza in “Pittura Uno”. Negli anni ‘90 seguono Le sacre montagne, Giro del Pelmo, Meteore e Milarepa. Il riassunto di questa ricerca spirituale sfocia nei Dieci Tori che segna un passaggio fondamentale nella sua attività. Dalla fine del 1999 con i Viaggiatori incantati e pellegrini al Kailash, la sua tematica prevalente diventa la montagna. Dopo aver esposto dal 1973 al 2000 in varie gallerie (specie Visconti di Romeo Pedroli e Bellinzona di Oreste Bellinzona) dal 2003 le sue mostre sono ospitate da festival di cultura alpina con i principali cicli; Pino la morte e il Pelmo; Polittico per Casimiro Ferrari; Cattedrali della Terra, Sass Cavall; Ai confini del cielo; Montagne Grandi. E così il Film Festival di Trento, Oltre le Vette di Belluno, il Festival Cimbro Hoga Zait sull'altipiano di Asiago, il Film Festival della Lessinia, La magnifica terra di Bormio, Monti Sorgenti a Lecco e il Giardino Buzzati a Belluno vedono l’avvicendarsi delle sue opere. Dal 2006 inizia la collaborazione con i Messner Mountain Museum, coronata nel 2012 dall’acquisizione di quattro sue opere nell’esposizione permanente a Castel Firmiano (Bolzano). Molti suoi quadri sono collocati nei rifugi della Val Fiorentina, dell'Ampezzano, della Val di Zoldo, nel Bellunese e, naturalmente, delle sue Grigne. Nell'anno appena trascorso il suo Uomo-Montagna, ritratto di Reinhold Messner, viene esposto a Castel Firmiano nella mostra allestita per celebrarne i 70 anni. Fra le molte sedi inusuali delle sue opere, l’Ottagono Spazio Montagna (CAI Milano-Galleria Vittorio Emanuele) nel 2009 e il Palamonti del CAI Bergamo nel 2014. Dal 2012 le accompagnano e le annunciano, a distanza, decine di “spaventa i passeri” realizzati in collaborazione con Montura, testimonial silenziosi della cultura dell’outdoor, sparsi nei territori alpini. Ha creato, illustrandole, diverse fiabe per bambini; un suo racconto fu selezionato e pubblicato da “Le montagne incantate” (concorso di scrittori per l’infanzia a Bolzano). Per Montura Editing ha realizzato la biografia disegnata di Giuseppe (Det) Alippi e il Quaderno di campo per la forestale della Regione Veneto. Ha illustrato diversi libri di Paola Favero, collaborando anche alla Biblioteca del Bosco (Riserva di Somadida in Cadore). Hanno scritto di lei e per lei, fra gli altri: Silvia Metzeltin Buscaini, Tona Sironi Diemberger, Alfredo Chiappori, Alberto Benini, Roberto Mantovani, Reinhold Messner, Rolly Marchi, Carlo Caccia. Da oltre 25 anni dedica la sua attività all’Unità di Psichiatria dell’Ospedale Manzoni di Lecco, attualmente nel laboratorio di espressione del Reparto, creando con i degenti, arredi per l’ospedale stesso. Impegno più recente, ma altrettanto amato (in collaborazione col gruppo Il Torchio di Somana) la creazione e l’animazione di un piccolo museo incastrato fra le case della sua frazione con vista sulle Grigne. Da sette anni nel periodo natalizio ospita grandiosi presepi di corteccia e nel resto dell’anno mostre temporanee. L'ultimo ciclo, Le montagne grandi si è concluso nel dicembre 2014. Contatto web: www.luisarotasperti.com “Le montagne Grandi: Cho Oyu ‘Dee’ ”, particolare, cm.42x93, 2014 Massimo Valenti Nato a Monza nel 1953, è illustratore e grafico dal 1980. Collabora con agenzie e case editrici (TBWA, Robilant, Red Cell, Grey ecc. Paravia Bruno Mondadori, Cideb-Black Cat, De Agostini, Edilingua ecc.) Specializzato nella realizzazione di immagini digitali per packaging, design, manifesti, libri, web ecc. Ha lavorato per: Rete Ferroviaria Italiana, Alitalia, TSI-Televisione Svizzera Italiana, Suzuki, Mitsubishi, Mulino Bianco Barilla, Illy caffè, De Cecco, Epson, yogurt Müller, Stuffer, Mila, Mentadent, Champion abbigliamento, Matilde Vicenzi pasticceria ecc. Ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Una serie di 6 lavori sono stati esposti nel 2008 alla Triennale di Milano per la rassegna: “Classico Manifesto”. Vive e lavora a Ello (LC) Sito internet: www.massimovalenti.it www.massimovalenti.com (per smartphone) “Alice e gli Altri”, acrilico su tela, carta e legno, varie misure Piero Vannucci Nato a Pistoia ma da molti anni risiede a Malgrate in provincia di Lecco. Tra i vincitori del premio di pittura “Arte-Mondadori” 1991, ha al suo attivo varie mostre in Italia e all’estero ed è stato tra i fondatori del gruppo “Pittura Uno” di Lecco. Oltre che alla pittura si dedica anche alla scrittura. Ha pubblcato: “Poesie” (1970-1978), “Trespoli per pappagalli” (premio ’Poesie 1989’ e premio ‘Oltre Gutemberg’ 1993), “La luna necessaria”, “L’Angelo del silenzio”, “Anche Robespierre…” (premio ‘Besana inedito’ 1990), “Tributo delle labbra e canti erotici” (premio ‘Il paese che non c'è’ 1992), “Sardegna come argilla caduta di mano”, “Lettera al Vaticano”, “Dieci commenti apocrifi”, “Torneremo a Betatakin”, “Piccola parafrasi”, “Consolamentum”, “Diario breve”, “L’Atanor e l’alchimista”, “La vigna di San Matteo e il deserto del Tènèrè”, “Appunti e sette poesie”, “Primo quaderno”, “Quaderno blu”. Le opere riprodotte nel catalogo sono elaborazioni pittoricofotografiche stampate in unica copia su cartone. Contatti: Via Ugo Foscolo, 4 Malgrate tel. 0341 582926 cell. 335 6632459