Le avventure di... - GinnasticaRitmicaItaliana.it

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Trimestrale - Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. DL. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1 DCB Roma
federazione
ginnastica
d’Italia
ilinnasta
gennaio/marzo n. 1/2013
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v
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Le
Gioia
e
Gimmy
I
4
Sommario
Sommar o
n questo numero
5
12
28
34
38
42
Editoriale
•Il Ginnasta, "specchio
fedele" dei nostri ginnasti
di Riccardo Agabio
Ritmica
•Chiara e le Camille
di Ilaria Brugnotti
•Il Gigante e le Farfalle
di Vanni Zagnoli
Artistica
•Enus Mariani, la donna
della pioggia
•Elisa "mini" Meneghini
•Scintu il SALVAginnasti
•Caterina Guzzanti, una
vita da Ginnasta
di David Ciaralli
IL POSTER DI NICOLA
BARTOLINI
Artistica
•Le avventure di Gioia e
Gimmy
realizzato da Elis Hobdari
Attualità
•Giusy Buscemi: la bellezza dello Sport
di Carlotta Spera
Trampolino
•L'uomo Cannone:
quell'enorme mistero
volò a... Rio!
di David Ciaralli
Costume e Società
•Mondo Chige: Passione
per lo Sport e Gioco di
squadra
in copertina:
Gioia e Gimmy, il primo fumetto ispirato
alla Ginnastica Artistica
(realizzato da Elis Hobdari)
Finito di stampare: Aprile 2013
Direttore Editoriale
Riccardo Agabio
Direttore Responsabile
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3
Il Ginnasta
Ritmica
Editoriale
Chiara e
le Camille
Farfalle
New entry
Questa squadra
Kiev 2013
di Ilaria Brugnotti
foto C.Di Giusto
"specchio fedele" dei nostri ginnasti
E
ra il 1866 quando a Livorno veniva pubblicato il primo numero della rivista “La
Ginnastica: Giornale di Educazione Fisica”,
fondato e diretto da quello che, in seguito,
fu uno dei fondatori della FGI, Costantino Reyer. La vita di questo giornale durò
poco, soltanto 11 numeri, poi venne sospeso. Nell’ottobre del 1868, sempre sotto
la direzione di Reyer, ripresero le pubblicazioni e l’anno
seguente, con la costituzione della FederGinnastica, la
rivista divenne il suo organo ufficiale. Nel 1890 cambia
il nome, diventa il “Bollettino della Federazione Ginnastica Italiana” e continua ad essere pubblicato sino
al 1902, quando acquisirà l’attuale denominazione: IL
GINNASTA. Il consiglio di redazione era formato dal
Senatore Francesco Todaro (Presidente FGI dal 1897 al
1909), dall’on. Prof. Giuseppe Sanarelli, dall’On. Prof.
Antonio Fradeletto, dal prof. Giuseppe Sergi, dal prof.
Francesco Torraca e dal Cav. Fortunato Ballerini. Veniva
pubblicato il 15 di ogni mese e l’abbonamento speciale
per i componenti di Società ginnastiche e per i maestri
di Ginnastica era di due lire. Il singolo numero, invece, costava 20 centesimi. Nel saluto di insediamento il
neo Direttore Romano Guerra scrisse testualmente: “Il
giornale avrà una parte non ufficiale nella quale tutte le
questioni morali e tecniche riferentisi all’educazione fisica
potranno trovare posto; IL GINNASTA è una palestra libera a tutti; esso si augura di poter divenire lo specchio fedele del movimento ginnastico del nostro paese. A norma
delle recenti deliberazioni del Consiglio federale, il giornale si occuperà, oltreché di ginnastica e di giuochi, anche
di podismo, atletismo e nuoto. Esso darà pure largo posto
alla ginnastica scolastica e s’interesserà delle condizioni
dei maestri”. È passato un secolo e due lustri da allora, eppure, IL GINNASTA, è ancora tra le vostre mani.
Le sedici pagine più la copertina, ingiallite dal tempo,
sono diventate 52, stampate in quadricromia su carta
patinata lucida. L’attuale registrazione al Tribunale di
Roma, la n.862, risale al 21 aprile 1949. L’organo informativo federale rappresenta, dunque, un patrimonio
storico dello Sport Italiano, tutelato con Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Un patrimonio che, pur avendo
superato due conflitti mondiali, rischia, oggi, di venire
spazzato via dalle nuove tecnologie. Il web ha assorbito
gran parte della mole di lettori che un tempo comprava i quotidiani ogni mattina e così le riviste e i giornali nazionali e internazionali si sono dovuti adattare,
cercando di far fronte ad un cambiamento profondo,
inevitabile, che ha stravolto per sempre il mondo della
comunicazione. IL GINNASTA non ha fatto eccezione.
E così dalla stampa e dalla spedizione a tutti i nostri
tesserati si è passati alla pubblicazione elettronica sul
sito federale, più economica, più pratica e veloce. Crisi
e recessione ci obbligano ad ottimizzare le spese. Un
domani la copia cartacea potrebbe, dunque, risultare
un lusso. A meno che non siate proprio voi, cari lettori,
a correre in soccorso del nostro ultracentenario magazine. Come? abbonandovi! Per incontrare la vostra
domanda, però, era necessario apportare dei correttivi
all’offerta. Ebbene, abbiamo accettato la sfida creando
FGI NEWS, la rivista mensile, questa sì elettronica, che
risponderà alle vecchie esigenze d’informazione legate al nostro ambiente, e rinnovando IL GINNASTA, sia
nella grafica che nei contenuti. Nuove rubriche, tante
interviste. Adesso, più che ad un bollettino (previsto
alla lettera q del punto 8 dell’art. 15 dello Statuto) somiglia ad un qualsiasi periodico sportivo che potreste
acquistare in edicola. Gli argomenti d’attualità e approfondimento, la forma moderna, ma soprattutto un
linguaggio più vicino alla nostra base (quasi l’80% dei
tesserati FGI sono adolescenti), rendono il n.1/2013
de IL GINNASTA un prodotto vendibile, autofinanziabile. Perciò, per andare avanti sulla strada intrapresa,
per salvare la rivista FGI - quella palestra libera e quello
specchio fedele, come la definiva Guerra - dalla rete
dei new media e dei social network, vi chiediamo un
gesto di fiducia iniziale, il vostro abbonamento, che nel
frattempo è passato dalle 2 lire d’inizio novecento agli
attuali 15 Euro. Aspettiamo consensi e suggerimenti.
Riccardo Agabio
Presidente FGI
4
(foto C.Di Giusto)
E
manuela
Maccarani,
nel suo libro “Questa
Squadra” dice di lei
che, dal suo primo inserimento tra le titolari,
nel 2011, “non ha mai
deluso le aspettative. È
apparsa sin da subito
una veterana del sestetto”. MARTA
PAGNINI è così, una persona carismatica e comunicativa, sempre
pronta a mettersi in gioco con tanto entusiasmo e voglia di fare. Forse anche grazie a queste sue innate
capacità comunicative è stata scelta
come nuovo Capitano della Nazionale. Arrivata all’inizio del 2008 al
Centro Tecnico di Desio, ha saputo aspettare e, dopo tante vittorie
con le ex compagne, ora è pronta a
traghettare il gruppo verso obiettivi
importanti. Nella nuova avventura
Marta non è sola. A proseguire il
cammino con “Questa squadra”,
c’è anche ANDREEA STEFANESCU
che, con il neo capitano, ha condiviso l’oro iridato di Montpellier
e la medaglia di bronzo olimpica.
Nel segno della continuità: Marta
e Andreea sono due certezze. Due
presenze importanti e fondamentali. Il nuovo Codice dei Punteggi,
che accompagnerà le Farfalle fino
all’Olimpiade di Rio 2016, ha già
dato vita a due inedite composizioni: 10 clavette, 3 palle e 2 nastri. Esercizi creati, come sempre,
dall’estro della Maccarani e dal suo
staff, composto da Valentina Rovetta, dall’assistente Giulia Galtarossa
e dall’insegnante di danza Klarita
Kodra. Due composizioni raffinate
– con numerosi spunti originali e
interessanti - che interpretano alla
perfezione le nuove esigenze del
Codice. Esercizi difficili, complessi
ma, al tempo stesso, spettacolari che hanno già riscosso notevoli
consensi durante le prime esibizioni
della Squadra nazionale. Ad affiancare le due “veterane”, nel nuovo
gruppo, sono arrivate Chiara Ianni,
Camilla Bini e Camilla Patriarca. Riduttivo definirle “new entry”. Le tre
farfalle non sono certo una novità.
Ormai dal 2011 fanno parte della rosa di Desio e hanno avuto la
possibilità di vivere, condividere e
assaporare gioie, emozioni, sacrifici
e, talvolta, le delusioni delle ex ginnaste titolari. “Grazie a loro è stato
tutto più facile – racconta CAMILLA
BINI – ciascuna mi ha insegnato tanto e ora tocca a me scendere in pedana da protagonista. È un sogno che si
realizza”. Era incredula la ginnasta
dell’Aurora Fano quando nel 2011
arrivò la chiamata al Centro Tecnico. Ammette che sul momento non
fu una scelta facile. “Non credevo
nemmeno di essere all’altezza”. Non
era pronta a lasciare la famiglia e
5
Bini
Camilla, la “Patri”, è di casa a
Desio. Sin da piccola si è allenata accanto alle pedane della
Nazionale, con la sua società,
la San Giorgio ’79. “Avevo sette
anni e già sognavo di entrare in
squadra. Ricordo perfettamente
il momento della convocazione.
Ero in vacanza con i miei genitori
e arrivò la telefonata di Elena Aliprandi, la mia allenatrice. M’informava che Emanuela Maccarani mi voleva a Follonica”. Così,
CAMILLA PATRIARCA, valigie
alla mano, è partita alla volta del
Centro tecnico estivo, nel mese
di luglio del 2011 e da allora
non ha più lasciato le Farfalle.
“Ora che sono qui, come titolare, non mi sento affatto arrivata.
So di avere tantissima strada da
fare. Mi sento onorata, ed è solo
l’inizio di quello che spero possa
trasformarsi in un lungo cammino
pieno di soddisfazioni”.
a fare le valigie. “Poi, però, ho
capito che non potevo lasciarmi sfuggire un’occasione simile,
quindi sono partita senza tornare sui miei passi. Oggi sono qui
e sono felice della decisione presa. Siamo una bel team, unito.
La verità è che siamo amiche,
viviamo insieme da anni. Anzi
amiche vere, dentro e fuori la
palestra. È uno dei nostri pregi. Ecco sì: ci sentiamo unite e
vincenti e credo che questa sia
la strada giusta per perseguire
i nostri obiettivi”. Sull’importanza dell’unione e dell’amicizia le fa eco CHIARA IANNI,
classe 1991, un passato da
individualista coronato con la
partecipazione ai Campionati
del Mondo di Mié, nel 2009.
“Poi, un periodo di stop a causa
di una serie di infortuni – spiega
Chiara, tesserata per l’Armonia d’Abruzzo – con il pensie-
Y
R
T
N
NEW E
ro ricorrente che la mia carriera
potesse concludersi da un momento all'altro. Ma dentro coltivavo un desiderio di rivincita
e di riscatto che è sfociato con
la convocazione nella Squadra
Nazionale. Dopo aver sostituito Elisa Santoni ai 3 nastri e 2
cerchi, lo scorso anno a Kiev, in
occasione di una tappa di Coppa del Mondo, da settembre del
2012 sono diventata titolare.
Per me significa aver raggiunto
una meta. È un onore far parte
di questa squadra così titolata.
Ora posso rappresentare l’Italia
e competere sulle più prestigiose
pedane internazionali”. L’ altra
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Ritmica
Ritmica
Camilla
Nella Pagina accanto Camilla Bini. Sotto
Chiara Ianni e a destra Camilla Patriarca
(foto C.Di Giusto)
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Chiara Ianni
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Ritmica
Nella foto Martin Castrogiovanni a mèta
durante l'incontro del Sei Nazioni tra Italia
e Francia allo Stadio Olimpico di Roma.
Dal 2001 al 2006 ha giocato a Calvisano,
nel Bresciano, a 40 chilometri da Orzinuovi, il paese di Vanessa Ferrari.
Da 8 stagioni gioca in Inghilterra, terra di
rugby che a Londra 2012 però ha festeggiato la seconda medaglia olimpica nella
storia della ritmica azzurra.
(fotosportit/FIR)
Il GIGANTE e le Farfalle
di Vanni Zagnoli
L
o spot televisivo di
maggiore successo, nel
2012, in ambito sportivo, è stato frutto di
un binomio davvero
ardito, con il rugbysta
italiano più popolare,
Martin Castrogiovanni,
a provare gli esercizi delle “farfalle”
della ginnastica ritmica. Ha portato
bene a entrambi, perché Elisa Blanchi, Elisa Santoni, Romina Laurito,
Anzhelika Savrayuk, Andreaa Stefanescu e Marta Pagnini a Londra
sono salite sul podio, mentre l’Italia quest’anno ha debuttato nel Sei
Nazioni battendo la Francia vicecampione del mondo e nel finale
ha fatto tornare alla mente imprese calcistiche, con le difese eroiche
volute dai grandi Herrera, Bearzot e
Trapattoni. A differenza di due anni
fa, i transalpini non erano in vacanza, sono finiti sotto per la mèta di
Sergio Parisse e, nel secondo tempo, di Castrogiovanni. Nella segreteria telefonica del pilone nato in
Argentina c’è una sorta di grugnito,
come se richiamasse i compagni ad
avanzare, in partita, o volesse atterrire gli antagonisti.
Martin, quel 23-18 di inizio
febbraio cambia la storia della
palla ovale italiana?
“Conta aver acquisito il piacere di
8
giocare – racconta il gigante di 31
anni, dal 2005 a Leicester, in Inghilterra - Dopo i test match di novembre, abbiamo compreso che il gioco
del ct Jacques Brunel è praticabile
sempre, attacchiamo anche contro le
nazionali le più forti”.
E’ nato a Paranà, com’è diventato italiano
“I nonni sono di Enna, in epoca fascista questa terra siciliana era addirittura definita provincia di Castrogiovanni. Anche papà Umberto ha la
doppia nazionalità: a 5 anni mi mostrava con orgoglio le foto del centro
ennese”.
Dall’estate è diventato popolare per lo spot Edison, con le
nazionali di ginnastica ritmi-
ca, pallavolo e settebello. A chi
è venuta l’idea?
“È successo tutto all’improvviso, con
una telefonata arrivata a Massimo
Rovini, cuore operativo di Drop&Roll,
l'agenzia che segue la mia immagine
e ha lo scopo di diffondere, far crescere la cultura del rugby, in Italia e
all'estero, con tutti i valori che questo
sport incarna. Il progetto del colosso
dell’energia elettrica ci è subito piaciuto”.
Si è divertito di più con le farfalle della ritmica o in piscina?
“L’esperienza è stata spassosa e utile,
perchè i promo con gli atleti olimpici
fanno capire che sono tutti fenomeni.
Sopra tutti, mi hanno impressionato
i pallanotisti: sono pesci, non uomini.
E si tirano certe botte...”.
Come sono andate quelle giornate di riprese?
“A volley ho giocato solo a scuola, in
mezzo alle pallavoliste però non vedevo palla”.
E con le farfalle?
“Sono pazzesche. Lavorano quattro
anni alla ricerca della perfezione”.
Quanto ha impiegato per imparare a lanciare il nastro in
aria e riprenderlo senza farlo
cadere?
“Le ragazze mi hanno svelato alcuni
trucchi e tutto è stato molto semplice
(ride). Quando «giro», mi mettono in
mezzo e dicono qualcosa, poi ci penso io”.
Perchè Edison aveva scelto lei?
“Ha uno stretto legame con le nazionali olimpiche e lo sport a tutti livelli,
in ambito nazionale e territoriale. Lo
sport per me e l’azienda rappresenta l’energia positiva che permette di
raggiungere traguardi memorabili
attraverso lo spirito di squadra, l’integrità e l’eccellenza. Questi valori
guidano Edison in Italia e all’estero”.
Altri spot in programma?
“A sorpresa. Continuate a seguirmi e
li scoprirete”.
Fra i gesti della ritmica, quale
apprezza di più?
“Mi piacciono molto i movimenti coreografici, in particolare con il nastro
e la palla”.
La sua personale Olimpiade si
è chiusa con l’argento della
pallanuoto e il bronzo della
ginnastica ritmica. Chi ha meritato maggiormente?
“Sono molto felice per entrambe le
medaglie”
Era al primo contatto con il
mondo della ginnastica. Preferisce le coreografie della ritmica o la grazia dell’artistica?
“La ginnastica artistica mette in risalto la forza e la coordinazione degli uomini, l'elasticità e la leggerezza
delle donne. Nelle esibizioni di ritmica hanno molto risalto la danza e la
componente estetica, per me la più
coinvolgente è la parte coreografica”.
E’ uno e 86 per 122 chili, pesa
più del doppio delle azzurre...
“Ma è normale, considerata la diffe9
Il G
renza dei nostri sport”.
La chiamano anche Gastrogiovanni, com’è la sua dieta?
“In parte viene condizionata dalla celiachia, scoperta nel dicembre 2010,
quando ebbe un picco fortissimo l'allergia alla pelle che mi perseguitava
dal mio arrivo in Italia. Ero dimagrito
di 15 chili rispetto al peso forma, mi
sentivo sempre stanco, non riuscivo a
riposare, avevo perso massa e forza
e in palestra ero in difficoltà, soprattutto negli esercizi per la parte alta
del corpo”.
E gli attacchi di allergia si
acuivano sempre alla vigilia
delle partite...
“Pensavamo fosse una psoriasi, allora
abbiamo effettuato i test e sono risultato intollerante al glutine. Vivendo
in Inghilterra, non è stato così difficile
modificare la mia alimentazione, a
parte la rinuncia a un boccale di birra
ogni tanto: mangiamo poca pasta e
carboidrati, solo prima dei match o
di allenamenti particolarmente intensi, e in quel caso mangio tranquilla-
mente i prodotti per celiaci. In genere
chiedo il riso e seguo una dieta ricca
di proteine”.
Michael Phelps a Pechino parlava di 12mila calorie al giorno, lei?
“Non le ho mai calcolate. Al mattino non ho molta fame, tuttavia ho
bisogno di energia per l'allenamento
e quindi insieme a un caffé mangio
uova al bacon, oppure carne alla piastra, rossa o bianca. Abbiamo sempre un menu stabilito dallo staff, con
carne (più spesso pollo e tacchino)
e verdure, oppure una lasagna con
molto ragù di carne. Mai carboidrati la sera, non voglio mettere su chili
che poi non posso smaltire subito.
Quindi via libera a carne bianca oppure pesce, sempre accompagnati da
verdure crude o lesse”.
Dicono mangi talmente tanto,
al ristorante, che a qualcuno
viene il dubbio che porti a casa
il cibo dalla tavola...
“Pensi che per spezzare la fame, tra
la fine dell'allenamento del pome-
Back
10
riggio e la cena, mi concedo sempre
uno spuntino: uno dei miei preferiti
è carote crude e hummus, crema di
origine araba a base di ceci, pasta di
sesamo e spezie”.
Ha mai pensato di cercare una
ragazza nelle palestre della
ginnastica?
“Sono fidanzato da sei anni con l’ex
sciatrice della nazionale Giulia Candiago, è di Treviso”.
Chi conosce meglio, tra le azzurre rimaste di bronzo?
“Sul set c'è stato davvero poco tempo
per conoscersi. E subito dopo le ginnaste sono partite per Londra”.
La barba lunga serve per spaventare gli avversari? Imita
l’orco francese Sebastien Chabal, del Lione?
“Mannò, se mi taglio barba e capelli
non mi riconosce più nessuno”.
Quante ragazze si sono lamentate per le punture della sua
barba?
“Nessuna”.
Rugby e ginnastica in Italia
sono ancora discipline minori?
“Solo perchè non godono dello spazio e degli investimenti che invece riceve il calcio”.
La ginnastica ritmica è sport
olimpico ufficiale dal 1984. A
Rio de Janeiro 2016 ci sarà anche il rugby, ma a 7, non a 15...
“Non fa per me, si corre troppo. Però
se mi chiamano come manager, accompagnatore o cuoco vado”.
Chi è più vicino a emanciparsi
dall’etichetta di sport minore?
“La ginnastica può sfruttare la vetrina olimpica, ogni 4 anni. La mia
disciplina non ha neppure l’opportunità a cinque cerchi e allora deve
trovare altra visibilità, è tenuta in vita
da tanta passione”.
Esistono punti di contatto fra
l’allenatrice Emanuela Maccarani e il ct del rugby Jacques
Brunel?
“Per la signora parla il palmares, con
il francese ci troviamo bene”.
L’ovale ha qualcosa in comune
con palla e clavette?
Ritmica
Ritmica
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“Concentrazione e coordinazione
sono fondamentali in entrambe le
discipline”.
l ruolo del pilone è paragonabile a un attrezzo o a un movimento della ginnastica?
“Fare il pilone è un altro sport,
dentro al rugby. Servono coraggio,
sacrificio e tecnica. Piloni si nasce,
non si diventa”.
Perchè gli appassionati del
nostro sport dovrebbero
seguire il rugby?
“Ha forza e lealtà, sono gli ingredienti principali. Lo scopo
è conquistare terreno in mischia, tutti uniti per arrivare
alla meta, l'obiettivo comune. E’ la metafora del
lavoro di squadra, ognuno si sente corresponsabile dei successi del gruppo.
Proprio come nei titoli delle
farfalle”.
STAGE
11
E.M.
BAMBINE TERRIBILI
L
di David Ciaralli
a nuova generazione
dell’Artistica Femminile
riparte da due ginnaste
che - fatalità! - portano
le stesse iniziali: Enus Mariani ed Elisa Meneghini.
Geneticamente programmate per vincere. Energia
esplosiva allo stato puro, concentrata
in un metro e mezzo, circa, di altezza
e in una quarantina, chilo più chilo
meno, di peso, distillata con cura nel
triangolo tecnico Milano - Lissone –
Brescia. Il nuovo Codice E.M., decriptato per la prima volta agli Europei Juniores di Bruxelles, lo scorso anno, è
un’evoluzione del Progetto Tripla “F”
– Ferrari, Fasana, Ferlito – che, senza
nulla togliere ad Elisabetta Preziosa e
Giorgia Campana, ha rappresentato
l’asse portante dell’Italdonne ai Giochi Olimpici di Londra. La Meneghini,
classe 1997, è già pronta al debutto
tra le Senior. Dopo la Coppa del Mondo a Tokyo la comasca si candida per
un posto ai Campionati continentali
di Mosca, con l’obiettivo, in una stagione di competizioni individuali, di
ritagliarsi anche un posto ai Mondiali
di Anversa. Di un anno più piccola, la
Mariani, che del Belgio conserva un
ricordo straordinario, dovrà attendere
ancora, magari continuando a strappare applausi al prossimo European
Youth Olympic Festival, in programma a Utrecht, dal 14 al 19 luglio. Noi
le abbiamo incontrate entrambe, per
conoscerle più a fondo e, superata l’iniziale timidezza, di fronte alle nostre
domande, è uscito fuori tutto il loro
carattere, quello che esprimono al
meglio, quando sono in pedana.
12
Femminile
Artistica
CODICE
Enus Mariani
La donna della pioggia
T
Enus concentrata prima di
iniziare l'allenamento nella
palestra della Pro Lissone
(foto M. Mariani)
he winner is...e poi
senti pronunciare il
suo nome! Il cuore
batte a mille, un
po' per l'emozione, un po' per la
fatica di una gara
combattutissima,
conclusa davanti alla russa Shelgunova e alla rumena Munteanu. L'avevamo lasciata lì, Enus, sul tetto
della piccola Europa. Ma dopo cosa
è successo? “Mi hanno fatto una
festa a sorpresa, sulla torta c'era la
mia faccia – ci racconta la campionessa juniores di Bruxelles, l'unica
nella storia della Ginnastica azzurra
ad aver conquistato l'oro all-around
continentale – La mia vita, però, da
allora non è cambiata un granché. A
parte i fan, che vengono a chiedermi gli autografi oppure che litigano
su Facebook per farmi la pagina ufficiale. Continuo ad allenarmi tutti i
giorni, dalla mattina alla sera. Due
volte a settimana, il mercoledì e il
giovedì vado all'Accademia di Brescia, fianco a fianco con la Ferrari.
Vany mi ripete sempre che non bisogna fermarsi di fronte alle avversità,
ma si deve essere più forti di tutto e di
tutti”. E detto da una ginnasta che
dopo aver stravinto, giovanissima,
si è poi saputa reinventare, il consiglio vale doppio. “E' vero. Chiunque altro, al posto suo – conferma la
Mariani - dopo l'occasione mancata
a Pechino si sarebbe fermato, visti
anche i problemi fisici che l'affliggevano. Invece lei li ha superati ed ha
sfiorato il bronzo a Londra. Anzi per
me lo aveva vinto, è stata sottovalutata dalla giuria. Il suo esempio per
noi più piccole significa molto. Guardate la Mori, sta attraversando un
momento difficile, ma io sono sicura
che tornerà più forte di prima. Con
Lara, Elisa (Meneghini), Tea (Ugrin) e
Alessia (Leolini) ho condiviso l'argento a squadre in Belgio, una gioia che
ci legherà per sempre”. Quando si
arriva all'apice il rischio più grande
è quello di perdere la memoria degli inizi. Giova allora ricordare che
la mamma, Daniela, sognava per la
figlia una carriera da ballerina. “Poi
si è dovuta rassegnare – conferma
13
Elisa
"mini"
Meneghini
di David Ciaralli
che mi ha dato un'enorme
carica”. Il pensiero torna
sempre agli Europei del
2012, ma il futuro? Gli
esami di terza media
impedirono alla lanciatissima Mariani di
prender parte agli Assoluti di Catania, dove
sarebbe stata tra le sicure protagoniste - “Ora
frequento il Liceo Artistico
di Seregno e un giorno
mi piacerebbe fare l'insegnante” - e il Campionato di Serie A 2013 è iniziato con una caduta alle
parallele (“ma l'esercizio
era nuovo e molto difficile”). Manca ancora un
anno, purtroppo, prima
dell'ingresso tra le Senior
e il rischio potrebbe essere, nell'attesa, di non
trovare gli stimoli giusti.
“Non c'è problema – taglia corto la stellina lombarda – non sono una che
si culla sugli allori e saprò
farmi trovare pronta, di
nuovo, al momento
giusto. L'obiettivo del14
Femminile
Artistica
scherzando la promessa brianzola,
nata a Cantù ma medese d'adozione – Andavamo al mare a Ceriale in
Liguria e lì, sulla spiaggia, all'età di
7 anni, una tecnica che faceva fare
qualche acrobazia ai bambini suggerì a mia madre di iscrivermi in palestra. La più vicina a casa era quella
di Meda, dove si allenavano Cassina,
Angioletti e Coppolino, pilastri della
Nazionale Maschile. Purtroppo la
Femminile non era così sviluppata e
allora passai alla Pro Lissone, dove
ho trovato i miei attuali allenatori,
che mi hanno cresciuta e mi vogliono
bene come ad una figlia”. Massimo
Gallina si occupa del suo volteggio e della parallela, l'attrezzo che
Enus predilige, Federica Gatti della
trave e della parte artistica al corpo
libero. “Ma in realtà facciamo tutto
insieme – ci corregge, con un sorriso, la neo 15enne (il compleanno
lo ha festeggiato il 4 marzo scorso) – Tra noi parliamo molto. Tecnici
e ginnaste devono collaborare, per
il bene comune. La Ferrari all'Expo
di Bruxelles mi preparò gli staggi. E'
stato un gesto da grande capitano,
Massimo Gallina e Federica Gatti in una posa
scherzosa con Enus (foto M. Mariani)
la stagione sono gli EYOF
di Utrecht. Farò il tifo per
le compagne che andranno agli Europei di Mosca
o ai Mondiali di Anversa.
Senza troppe smanie”.
D'altra parte, a sentir lei,
non c'era una ginnasta
ai Giochi di Londra che
la ispirasse particolarmente. Forse perché già
pensa di potersi ispirare
a se stessa, a Rio de Janeiro, quando sarà appena maggiorenne? “Sono
una ragazza determinata
ma non presuntuosa – ci
corregge – so di avere
ancora molta strada davanti e tanto da imparare.
Ho le mie debolezze. Se ci
fate caso, prima di andare
in pedana mi tiro sempre
giù il body, nervosamente,
e alla trave passo in continuazione la magnesia
sull'attrezzo. Sono piccoli
gesti che mi aiutano a trovare la concentrazione”.
Dopodiché sale in pedana e... piovono applausi!
foto M. Mariani
Come e perché si è avvicinata
alla Ginnastica?
“Non stavo mai ferma, saltavo sui
divani e combinavo un sacco di guai
in casa, a Como. Allora mia mamma,
(Mara, ndr.) mi ha portato in una
palestra di Muggiò. Avevo 5 anni ed
iniziai con la Ritmica, non avendo la
minima idea di quale fosse la differenza. Tant’è che l’insegnante, di li
a poco, mi disse che non ero portata
per i piccoli attrezzi. Così passai alla
Sezione di Artistica dove trovai Desy
Grigorova e Ivelin Petrov Kolev, i miei
primi allenatori. Il salto successivo
è stato a Fino Mornasco (CO). Alla
Polisportiva Carnini mi seguiva Laura Rizzoli ed io mi ispiravo ad Erika
Fasana, che già frequentava la Nazionale giovanile. Due volte alla settimana andavamo a Brescia, nel regno
di un'altra ginnasta straordinaria,
Vanessa Ferrari. Qualche anno dopo
sono passata alla GAL Lissone e con
Anna Sansone ed Anton Stolyar credo
di aver raggiunto una certa maturità
agonistica, cominciando ad affrontare le prime gare internazionali”.
All'esordio, nel 2010, a Tolone,
in un quadrangolare Under 13
contro Germania, Svizzera e
Francia, non solo vinse il tor-
neo
a
squadre
ma si tolse
anche lo sfizio di finire sul
gradino più alto
del podio individuale.
“Eravamo un bel gruppo,
con Lara Mori, Enus Mariani, Serena Bugani e Martina
Rizzelli. Quell'anno feci bene
anche a Charleroi, in Belgio,
conquistando il bronzo nella
Top Gym (e 4° posto in coppia
con Giulia Gemme, ndr.). Ma il
ricordo più bello resta quello degli
Eyof 2011. La stagione era iniziata
con il IV Trofeo Città di Jesolo, dove
non andai oltre l'ottava posizione,
pur risultando la migliore delle azzurrine. Poi in Estate, a Trabzon, dentro
di me è scattato qualcosa. Con la Fasana e la Deagostini ottenemmo la
medaglia d'oro del Festival, lasciando
il segno in tutte le altre specialità. In
principio ero intimorita. In Turchia a
14 anni puoi perdere te stessa, ma
Francy ed Erika mi sono state molto
vicine e così ho portato a casa un bel
bronzo all-around, credo sbloccandomi definitivamente”.
foto F. Tomasi
15
Artistica
Femminile
La squadretta d'argento di Bruxelles. da sinistra: E. Mariani, T. Ugrin,
E. Meneghini, L. Mori e A. Leolini
(foto D. Ciaralli)
foto F. Tomasi
Un altro passaggio decisivo
della sua giovane ma già ricca
carriera è stato Bruxelles. L'Europeo Juniores del 2012 per lei
è un bicchiere mezzo pieno o
mezzo vuoto?
“Ero felicissima per l'argento di squadra (con Enus Mariani, Lara Mori,
Alessia Leolini e Tea Ugrin), mi sembrava di vivere una favola cominciata, tra l'altro, nel Principato di Monaco, a febbraio, con la partecipazione
al Gala Principessa Grace. Purtroppo
la caduta alla trave sul flic salto del
giorno seguente mi ha riportata a
terra, nel vero senso della parola. Ero
seconda nel generale in qualifica e
per quell'errore sono rimasta ai piedi
del podio. In quella occasione ho imparato come ci si rialza. Ho controllato la delusione e mi sono detta: ades16
so vai avanti e finisci il tuo lavoro! E
così nella finale alla trave è arrivato
il riscatto, un terzo posto con il quale
ho capito che gli incidenti di percorso
capitano ma puoi chiamarli tali solo
se riesci a superarli. L'esperienza, comunque, è stata fantastica, anche
fuori dalla pedana. Il gruppo era molto unito e ci siamo divertite un mondo, soprattutto al banchetto dell'ultima sera, organizzato dall'UEG in una
specie di discoteca”.
Adesso che è entrata tra le Senior il gioco si farà sempre più
duro?
“Basta avere accanto le persone giuste e me la caverò. Alla fine non è
che poi ci sia tutta questa differenza.
Certo, la Coppa del Mondo, a Tokyo,
ha rappresentato un altro debutto. Il
mio attrezzo preferito è il corpo libero
e così mi è mancata la presenza di
Vanessa Ferrari. In questa specialità
ha poche rivali, anche se è brava in
tutto, e avrebbe di sicuro meritato
un riconoscimento olimpico. Io, come
Vany, amo l'acrobatica, mi piace
saltare. Non arrivo allo Tsukahara
avvitato, però, grazie a Paolo Bucci,
Claudia Ferrè e Tiziana Di Pilato che
ora mi seguono all'Accademia di Milano, sto inserendo elementi nuovi.
Il doppio avanti, ad esempio. Come
base musicale ho scelto un can-can
eseguito alla batteria da Vadrum
(Andrea Vadrucci,noto batterista
salentino, ndr.) in modo da coinvolgere gli spettatori. Quando dagli
spalti battono le mani a tempo mi
gaso un sacco. Il mio idolo, non lo
nascondo, è Alina Mustafina. Ho una
foto con lei, me la sono fatta grazie
ad Anton (Stolyar, ndr.) che a
Bruxelles mi fece conoscere tutte le ginnaste russe”.
Quante ore al giorno si allena, in via Ovada?
“La mattina, dalle 9.00 alle 12.00,
il pomeriggio, dalle 13.45 alle
16.30, tutti i santi giorni, eccetto la
domenica. Dopo, fino alle 19.30, c'è
la scuola. Sono iscritta al 2° scientifico sportivo e, tra tutte le materie,
prediligo le scienze. Con me, in classe, ci sono Nicola Bartolini, Alessia
Praz, Francesca Deagostini e Sara
Barri. Forse si sarà vista qualche lezione su MTV”.
Una vita apparentemente monotona?
“Tutt'altro, faticosa forse, ma divertente. La Ginnastica è uno sport
meraviglioso, che regala tante soddisfazioni solo a chi se le è davvero
meritate, affrontando molti sacrifici.
Non bisogna mai mollare!”
E il tempo libero, quel poco
che ne resta, come lo passa?
“Nel fine settimana vedo la mia famiglia. Ho un fratello di 19 anni, Mattia, che gioca ad hockey sul ghiaccio,
non ad alti livelli. Per il resto ho le
mie amiche, a cominciare da Betta
(Preziosa, ndr.) con la quale divido
l'appartamento. In realtà le ci fa un
po' da mamma, essendo più grande,
è sempre molto disponibile ed è un
gran bel esempio in palestra. Alla trave vorrei esser brava come lei, invece
quell'attrezzo lì mi mette così ansia.
Ma con il suo aiuto e quello di Claudia (Ferrè, ndr.) sono sicura che migliorerò. E' proprio da questa unione,
tra ginnaste e tecnici, che è scaturito
lo scudetto della GAL nel 2012. In
pochi avrebbero scommesso nel bis,
eppure...l'unione ha fatto la forza”
(la Lissonese dopo l'intervista con-
quisterà anche il titolo 2013 ndr.).
Ha già diverse fan-page su Facebook e quasi 5.000 amici sul
suo profilo “Mini” Meneghini,
vuole forse raggiungere Carlotta Ferlito?
“Impossibile, per due ragioni. Carlo è
da due anni protagonista di Ginnaste-Vite parallele, mentre a me mi si
è vista appena, nella seconda serie.
E non so se riuscirei a stare tutto il
giorno sotto l'obiettivo delle telecamere. Inoltre non sono il tipo che
passa troppo tempo sui social network. Uso più WhatsApp, attraverso
il quale tengo i contatti con le amiche
più distanti. Come nel caso di Enus
Mariani. Un tempo ci allenavamo insieme a Lissone. Ora, invece, che ci
incontriamo meno, scambiamo tanti
messaggi. E' una ragazza in gamba
e un'ottima ginnasta, bella dentro e
fuori”.
Elisa in Serie A a Bari con
la divisa della GAL Lissone
(foto F. Tomasi)
17
Artistica
Artistica
SCINTU
il SALVAginnasti
di David Ciaralli
F
orse è l’arma segreta
della Nazionale Italiana
di Ginnastica Artistica,
dal 1984, ininterrottamente, accompagna gli
Azzurri in tutte le grandi
manifestazioni internazionali. Tratta, aggiusta,
benda, massaggia, se l’atleta fosse
una macchina da formula uno, lui
sarebbe il meccanico ai box: “A Pechino, nel 2008, feci un cambio di
fasciatura alla Ferrari, tra la prova
alla trave, dalla quale era scesa per
ultima, e quella al corpo libero, dove
era la prima a salire. In due minuti
netti l’ho rimandata in pista”. Salvatore Scintu è nato a Monti, in provincia di Sassari, nel 1953 e come
tutti i sardi è un uomo concreto ma
di poche parole (“a volte basta uno
sguardo, di chiacchieroni è colmo il
mondo”). Lo siamo andati a trovare
nel suo studio medico fisioterapico,
in via Vitruvio 38, pieno centro di
Milano, aperto nel 1987 e gestito
insieme alla moglie, Sandra Sandrini. “Ci siamo conosciuti qui – racconta, in una delle rare pause tra un paziente e l’altro - nella città che mi ha
adottato da quando avevo 16 anni.
Dal 2004 abbiamo avviato questa
nuova attività, insieme”. Un settore
che non conosce crisi, quello della Massofisioterapia, come dimostra l’agenda degli appuntamenti
di Scintu (esperto, tra l’altro della
18
tecnica di linfodrenaggio manuale,
connettivale, reflessogeno). “Ma
non è stato sempre così, soprattutto nello Sport – ci spiega Salvatore,
forte di un’esperienza trentennale,
prima in ambito ospedaliero e poi
privato – All’inizio non si usavano
procedure particolari ed erano gli
stessi allenatori ad arrangiarsi. Fu Paolo Pedrotti, tecnico della maschile, a
portarmi alla Federazione Ginnastica,
quando il massaggiatore sportivo era
ancora una figura poco conosciuta”.
Adesso è fondamentale, presente
in tutte le discipline di alto livello.
La tecnologia applicata è cresciuta
di pari passo – tecar o laserterapia,
ultrasuoni, eletrostimolazioni – tuttavia è sempre la manualità a fare
la differenza. “Bendaggi e soprattutto lavoro preventivo – aggiunge - Le
ginnaste, essendo atlete bambine,
soffrono patologie di accrescimento.
Poi ci sono i traumi articolari, l’affaticamento muscolo-tendineo, comuni
anche ai ragazzi, che, a loro volta,
vanno accompagnati nel percorso di
potenziamento muscolare. Doping?
Non esistono farmaci che possano
migliorare le prestazioni di un ginnasta. Infatti, nei rari casi di positività
o si trattava di cannabis, diffusa tra
gli adolescenti, oppure di qualche sostanza proibita assunta per disattenzione attraverso una pomata. Errori
singoli, insomma. Quando invece si
sente parlare di Epo o trasfusioni significa che c’è una vera e propria organizzazione. Un sistema che «aiuta» l’atleta a doparsi. Io non credo
a quelli che dicono di fare tutto da
soli. Il ricorso al doping è un fatto di
coscienza individuale, ma la responsabilità maggiore è dei medici conniventi”. Lo Studio Scintu si avvale
della collaborazione di Marghetita
Mangini ed Emanuele Vailati, mentre la Direzione Sanitaria è stata affidata a Matteo Ferretti, ortopedico e
medico della Nazionale di Artistica.
Uno staff giovane e altamente specializzato. Ogni sabato Salvatore
passa in via Ovada, presso l’Acca-
foto D. Ciaralli
demia di Milano, per soccorrere gli
azzurri nello scarico delle fatiche di
tutta la settimana (“così la domenica
riposano e lunedì sono come nuovi”).
Il tempo da dedicare a ciascuno di
loro è molto soggettivo, un’oretta
a testa, di media, che può variare
in funzione dei traumi subiti. “La
ginnastica è una sport spezzettato
– riprende Salva – nel quale il fisico
subisce sollecitazioni diverse in base
agli attrezzi. Caviglia, ginocchio e
schiena sono le parti più a rischio,
che dunque necessitano di molta
prevenzione. Io consiglio sempre uno
scarico passivo della muscolatura,
almeno due volte alla settimana, per
dare maggiore elasticità ai muscoli e diminuire il trauma tendineo. In
trasferta portiamo avanti lo stesso
programma al quale si aggiungono fasciature e piani contingenti di
recupero”. Mondiali, Europei, Giochi Olimpici, non fa differenza, la
stanza d'albergo di Scintu diventa il
punto di ritrovo della delegazione.
Sul lettino, a fine giornata, passano
tutti, in pigiama magari, alla vigilia
di una qualificazione o delle finali.
E così la seduta fisioterapica diventa qualcos’altro. “In quei momenti
l’atleta si rilassa e si crea un clima di
complicità – svela, con un pizzico di
reticenza - Loro sanno di potersi fidare e ciò che viene detto resta in quella
stanza. Quante lacrime ho asciugato! Ci sono squadre, ad esempio gli
Stati Uniti, che hanno al seguito lo
psicologo. Se gli atleti, però, al termine degli esercizi mi vengono ad ab-
bracciare è perché io li ascolto, non
faccio grafici o questionari. Non sono
un tipo espansivo, tuttavia, credetemi soffro con loro, da bordo pedana.
Li accompagni da quando sono bambini e te li ritrovi uomini, a giocarsi
una medaglia. Con me riescono ad
avere un rapporto di amicizia, diverso da quello che hanno con l’allenatore, giocoforza più conflittuale”. Le
storie sono tante, di aneddoti Salva
potrebbe riempire un’enciclopedia ma è durissima tirargliene fuori
qualcuno: “Ad Atlanta Jury Chechi
soffriva di un fastidioso mal di schiena. Lo massaggiai fino alle tre di notte e all’indomani vinse l’oro agli anelli”. Accanto agli attestati delle sue
cinque partecipazioni olimpiche e
alle tante fotografie, chissà quanti
19
Artistica
ex voto potrebbe appendere alle
pareti del suo studio. “Non faccio
miracoli – si schernisce Salvatore
– ogni tanto ci siamo andati vicino.
Federica Macrì si ruppe il tendine di
Achille all’inizio del 2008. Con tre
o quattro sedute al giorno nel mio
studio riuscì ad andare ai Giochi di
Pechino. Vanessa Ferrari ha vinto un
bronzo ai Mondiali di Stoccarda con
una microfrattura al piede, merito del
suo coraggio e di un buon bendaggio”. Certo il Codice dei Punteggi,
esasperando la parte acrobatica,
sta dando sempre più da lavorare
ai fisioterapisti. Eppure Scintu non
sembra d’accordo con chi parla di
attività logorante: “I ginnasti sono
più longevi di un tempo. E se i Comitati Tecnici aumentano le proprie
richieste è perché la preparazione
fisica degli atleti si è altrettanto evoluta. Anche il rapporto tra allenatore
e fisioterapista è migliorato, c’è maggiore comunicazione rispetto al passato”. Tornano in mente le immagini di Menichelli a Città del Messico,
portato fuori pedana, a braccia, da
Carnoli. Quelle scene Scintu le vide
in televisione, quando aveva i calzoni corti e giocava a pallone. Mai
si sarebbe immaginato di diventare il futuro Salva-ginnasti azzurro.
“Ho lavorato con il Rugby, in F1 e nel
calcio, eppure la Ginnastica mi ha
sempre regalato emozioni particolari.
Rammento la gioia di Morandi a Londra. Matteo credeva di aver rovinato
tutto con quel passetto, invece arrivò
il bronzo. E la delusione di Vanessa
che mi provocò un enorme senso di
vuoto. Come nel 2008 per Coppolino”. Salvatore è stato un pioniere,
ormai sono parecchi i giovani che
provano a seguire la sua strada. Addirittura tra gli ex atleti, come nel
caso della Laurito, farfalla iridata
della Ritmica. “Se Romina ci metterà
lo stesso entusiasmo che le ho visto
esprimere in pedana – conclude –
diventerà un ottimo masso-fisioterapista. Sono contento che i ragazzi
amino ed intraprendano questa attività. Ci vuole però tanta esperienza
e un’approfondita conoscenza delle
varie patologie prima di mettere le
mani su un paziente. Ai miei tempi
si faceva la gavetta, oggi vanno tutti
troppo di fretta”.
foto D. Ciaralli
20
21
Artistica
da sinistra: E. Preziosa, C. Guzzanti, N. Bartolini, C. Ferlito e T. Di Pilato (foto P.L Girlando)
Artistica
I
Caterina
Guzzanti
una vita da
22
di David Ciaralli
l 26 marzo ha preso il via su
MTV (canale 8 DTT) “La prova
dell’Otto”, un one-womenshow condotto da Caterina
Guzzanti, la sorella più piccola
di Sabina e Corrado. Al centro dello spettacolo - in onda
ogni martedì alle 22.50 e in
replica, il giovedì, in prime time si muovono una serie di caricature,
tra l’assurdo e il verosimile, talmente incredibili da sembrare vere. Tra
queste c’è la parodia di “Ginnaste
- Vite parallele” e Caterina mette
in scena Olivia, 15 anni, di Padova;
una atleta non propriamente in forma e non molto vogliosa di allenarsi al “Centro Tennico di Busto Arstizio”. Così il programma di MTV
diventa “Ginnaste - Vite di mer*a”,
anche per colpa delle “450mila capovolte” da fare ogni mattina per
inseguire il sogno di andare alle
Olimpiadi. Jonathan Swift, l’autore
de “I Viaggi di Gulliver” una volta
disse che “la satira è una sorta di
specchio, dove gli osservatori in genere scorgono le facce di tutti, tranne le loro”. Noi, invece, ci siamo
voluti specchiare nell’imitazione di
una grande artista, incontrandola
per conoscere meglio il suo punto
di vista.
Caterina, come nasce l’idea di
questa imitazione?
“Non è venuta in mente a me ma
alla stessa persona che cura Ginnaste, Alessandro Garramone, responsabile contenuti di MTV. È stata, quindi, una esplicita richiesta del
Canale, che, così facendo, ha dimostrato grande autoironia, visto che
Ginnaste è uno dei suoi prodotti più
riusciti. Abbiamo impiegato un po’ di
tempo a trovare la chiave giusta per
prendere in giro i personaggi della
docu-fiction. Un dialetto vagamente
nordico ce l’hanno tutti, anche chi è
di Catania. E poi Lele Vannoli (Conan
Maria Zanon, 52 anni, l’allenatore
di Olivia, ndr.) ha tirato fuori delle
vere e proprie perle”.
Ma lei in realtà usa un linguaggio tutto suo, o meglio, mugola!
“L’ho visto fare alla TV. Se i protagonisti di una trasmissione hanno
bisogno di essere sottotitolati, sinceramente qualche problema c’è!”
Perché Centro Tennico?
“Mi faceva ridere la parola «tennico».
Lo dice Berlusconi: «il governo tennico». Non so se sia più una forma dialettale lombarda oppure semplice senilità. In una puntata del programma
poi ho visto scritto Busto Arsizio, ed
era molto più divertente di Milano”.
Quindi lei ha seguito Ginnaste?
“Ho visto qualche puntata. Come
stanno le ragazze?”
Bene! Vi siete incontrate agli
Hip Hop Awards. Che impressione le hanno fatto Betta, Nicola e Carlotta dal vivo?
“Sono dei cuccioli. Mi sono sembrati
immersi in un mondo gigantesco, più
grande di loro. Spero che ne escano
senza cicatrici”.
Quante clip avete realizzato
con la Ruvido Produzioni?
“Complessivamente trentatré. In undici puntate ne vediamo tre alla volta. Alcune sono girate in palestra, altre nel quotidiano di Olivia, che però
è vestita sempre uguale, come in un
fumetto. Ci tengo a ringraziare la
Roma ‘70 di Roberto Carminucci per
averci ospitato nella sua struttura.
Siamo stati comodissimi!”
23
“Mi attirano le parallele asimmetriche. Intanto ci so salire, mi so tirare
su senza l’aiuto dell’istruttore…e ho
detto tutto!”
Stava comoda in body?
“Insomma, ero vagamente a disagio”.
Allora non vedremo Olivia alle
Olimpiadi?
“A Rio de Janeiro? Si sicuramente…
(silenzio, ci pensa). Dai, siamo seri,
starei fuori con l’accuso”.
Almeno avrà seguito i Giochi
di Londra?
“Ero in vacanza, senza Sky. Sono riuscita a vedere un po’ l’Equitazione,
da buona appassionata di salto ad
ostacoli”.
Se le dico Ferrari, cosa le viene
in mente?
“Il Cavallino rampante. Ma certo che
conosco anche Vanessa (sorride, con
la faccetta furba). L’ho vista su Ginnaste, era quella più esperta, no?
Ci spiega il senso della battuta finale, Ginnaste - Vite di
mer*a? Qualcuno, nel nostro
ambiente, evidentemente dotato di scarso senso dell’umorismo, l’ha interpretata come
una mancanza di rispetto nei
confronti degli atleti, che si
impegnano al massimo per
raggiungere un obiettivo.
“Intanto non è una presa in giro della Ginnastica, sport che considero
nobilissimo, né di coloro che la praticano, bensì di un programma che,
a modo suo, racconta la Ginnastica.
Poi in una parodia tutto è portato
all’eccesso, per cui l’allenatore che
sta addosso a questa poveretta, urlandole 24 ore su 24, alla fine le rende la vita impossibile. Guardando il
reality, da casa, ti viene da pensare:
mammamia che sofferenza! E così è
nata la caricatura, che come tale va
presa. Noi irridiamo la struttura della docu, che insiste sulla fatica degli
atleti, non certo la fatica in quanto
tale. Anzi, implicitamente facciamo
un complimento a ragazzi che, malgrado conducano una vita che la
gente comune non farebbe mai, sono
mossi da una passione tanto forte da
sopportarla”.
Quindi è preferibile una vita di
mer*a finalizzata al conseguimento di un sogno piuttosto
che un’esistenza vuota e senza
prospettive, come quella che,
purtroppo, portano avanti le
nuove generazioni?
“Ovvio! Io ho praticato l’Equitazione,
una disciplina che viene dal mondo militare, per cui ho avuto anche
istruttori che mi urlavano addosso.
Mi avranno fatto piangere un cen-
tinaio di volte. Eppure, se ne avessi
avuto le capacità, avrei intrapreso
volentieri la carriera agonistica. Nel
mondo dello spettacolo, invece, ho
avuto fortuna. Non che abbia frequentato chissà quali accademie di
recitazione, mi sono sempre basata
sul mio istinto. Però conosco bene la
fatica del lavoro. E più grande è la
voglia di arrivare in alto, di sfondare,
più stai male. È una specie di equazione matematica”.
Ma alla fine, almeno, ha capito
che significa “GANBA”?
“Mi hanno spiegato che viene dal
giapponese ed è un’incitazione
dell’Artistica, tipo in bocca al lupo.
Ho provato a spiegarlo a Lele Vannoli, che, quando lo sente, continua ad
alzare l’arto inferiore”.
Vuole rivolgere un saluto al
Mondo della Ginnastica?
Mi dispiace se qualcuno si è sentito
toccato. Però, su internet, sotto ogni
messaggio negativo ce n’erano dieci
a favore. Si tratta di farsi una risata! Lo sketch di Ginnaste poi è uno
dei più lineari e intuitivi de «La prova dell’Otto». Chi non capisce quello, figurati gli altri. Devo dire che il
personaggio di Olivia è andato fortissimo, risultando tra i più visualizzati su youtube. Eravamo indecisi di
mandarlo in anteprima, a Dicembre,
durante gli Hip Hop Awards. Visto il
grande anticipo rispetto alla messa
in onda – tre mesi circa – si rischiava
di bruciarlo. In quella situazione, con
la Ferlito, Bartolini e la Preziosa presenti, ci stava troppo bene. Infatti, in
rete, si è creata un’enorme aspettativa. Mi auguro che, bene o male, se
ne parli, per dare, comunque, ulteriore visibilità alla Ginnastica. Uno sport
impegnativo ma bellissimo.
Artistica
Artistica
24
Magnesia a parte!
“Mi sono lavata le mani per una settimana di fila. Io sono allergica alla
polvere. Però se le ginnaste ne usano tanta evidentemente serve. Se ho
capito bene è tipo il borotalco per il
sudore”.
Conosceva la Ginnastica Artistica?
“A dir la verità non tanto. Sono andata a cercare una palestra dove
facessero lezioni per principianti ma
non l’ho trovata. Mi sarebbe piaciuto iscrivermi ad un corso per adulti.
Se i miei genitori me l’avessero fatta provare da bambina credo che mi
sarei divertita molto. Sono piccola e
muscolosetta”.
In effetti il physique du rôle
non le manca. Ha un attrezzo
preferito?
25
foto F. Tomasi
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Gioia e Gimmy
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C'è P
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Scrivi a “C’è’ posta per Igor"
al seguente indirizzo:
Federazione Ginnastica d’Italia
Ufficio Stampa
Viale Tiziano 70
Ciao Igor,
Sarò la millesima a scriverti ma complimenti davvero per le scelte
che hai fatto, per i traguardi, per le vittorie e le delusioni.
Per tutto! Non ti conosco ma per arrivare ai tuoi livelli devi essere
una persona meravigliosa, piena di determinazione e voglia di non
abbattersi mai.. Ecco è su quest'ultimo punto che volevo riflettere. Io
mi abbatto spesso anche a causa della ginnastica ma quando faccio
qualcosa nel modo giusto riesco a sollevarmi il morale per un mese!
Come hai fatto tu a reggere la pressione, le delusioni in palestra e
fuori?
Grazie per quest'opportunità! Sei stato e sei un grande! :)
Francesca
00196 Roma
Oppure via email a:
[email protected]
foto G. Prili
LaRicetta di Betta
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Gioiaverde
ai Carciofi con pane alle erbe e pomodorini pachino
foto F. Tomasi
Tempo di cottura: 20'
Difficoltà
Come prepararli:
- Frullate in un robot la mollica di pane con il prezzemolo, lo scalogno, pochissima maggiorana e timo e il Parmigiano grattugiato.
- Tagliate i pomodorini Pachino a spicchi, salateli e fategli perdere la loro acqua
di vegetazione in uno scolapasta.
- Cuocete i Ravioli di Giovanni Rana e conditeli con il ragù di pomodorini.
- Serviteli su un piatto guarnendo con il pane alle erbe spolverato sopra e con
abbondante olio crudo messo a filo.
Alto Adige Sauvignon DOC
(pagina a scopo illustrativo)
Attualità
Attualità
Giusy Buscemi
la bellezza dello Sport
N
di Carlotta Spera
egli occhi la freschezza e la solarità di una quasi
ventenne alle prese
con la realizzazione
dei suoi sogni più
grandi. Nello spirito
l’energia e la determinazione di chi possiede le armi giuste
per farli diventare realtà. E nella voce la
consapevolezza che, per raggiungere un
obiettivo, servono prima di tutto impegno e sacrificio. Il primo risultato l’ha già
portato a casa lo scorso settembre guadagnandosi, a furor di televoto, il titolo
di Miss Italia 2012. Oggi, dopo poco più
di 6 mesi, Giusy Buscemi sta lavorando
sodo, studia recitazione e gira come una
trottola in Italia e all’estero. Eppure ci
confessa la reginetta d’Italia: “Non credo
di essere la più bella in assoluto, né la più
bella del Concorso. Sicuramente a farmi
vincere sono state anche altre qualità”. A
Miss Italia, infatti, non conta soltanto la
bellezza. Diversi sono i fattori che fanno di una Miss, un vera Miss. Impegno,
onestà, spirito di sacrificio, rispetto delle
regole, cura di se stesse e rispetto delle
compagne. Valori e qualità determinanti
anche per conquistare la fascia di Miss
Italia Sport, il titolo nato nel 2011 e riservato alle giovani atlete tra i 18 e i 26
anni tesserate nelle Federazioni Sportive
Nazionali e in tutte le Associazioni Sportive Dilettantistiche. Lunghissima la lista
delle miss impegnate nello sport che
hanno solcato il palco di Salsomaggiore
Terme e l’anno scorso quello di Montecatini. Per la ginnastica ritmica, Noemi
Lezzi, nel 2003, Vera Santagata (Miss Cinema 2005), Laura Vernizzi (Miss Deborah Abruzzo 2010). Senza dimenticare
Miss Italia 1976, Paola Bresciano, centravanti della nazionale di calcio femminile
di quell’anno. Ad aggiudicarsi, invece,
le fasce di Miss Italia Sport, la canoista
Susanna Cicali, nel 2011 e la pallavolista
Martina Cionci nel 2012, proprio pochi
giorni prima che Giusy Buscemi conquistasse il titolo più ambito, quello di Miss
Italia.
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(foto A. Panzironi)
(foto L. Saggese)
Cosa ne pensa di Miss Italia
Sport? E’ giusto secondo lei
che anche le ragazze impegnate in una disciplina sportiva
partecipino ad un concorso di
bellezza?
Secondo me si. Considero lo sport
una disciplina e un modo di vivere
che richiede molto impegno e che ci
può insegnare tanto. Per mia esperienza posso dire che lo sport modifica la persona e la rende più sicura
di se stessa. Ad esempio al liceo far
parte della squadra di pallavolo della
scuola mi ha trasmesso molta sicurezza personale.
Quanto volte a settimana fa
sport?
Da quando sono diventata Miss Italia molto poco purtroppo perché ho
davvero poco tempo a disposizione.
Ma appena posso vado a correre nel
parco di Villa Ada.
Pensa che sia importante praticare un'attività fisica per
mantenersi in forma?
Credo che sia determinante. Correre
ad esempio mi aiuta tantissimo a migliorare la respirazione. E non avendo chili di sovrappeso anche a mantenermi tonica e soda!
Cosa mangia? Segue delle regole alimentari?
Sono un’ottima forchetta. Mi piace
molto stare a tavola e proprio non
ci riesco a seguire delle regole. Però
bevo molta acqua, anche quando
non ne ho necessità, e per abitudine
mangio parecchia frutta.
35
Attualità
Attualità
Conosce la ginnastica? Quale
le piace di più
tra ritmica, artisitca, aerobica
e trampolino?
Si la conosco. Alle
scuole medie ho fatto ginnastica ritmica
e devo dire che mi piaceva molto. Le lezioni in
palestra erano interessanti. Soprattutto mi divertiva
imparare a prendere dimestichezza con tutti gli attrezzi.
Ha seguito le Olimpiadi
di Londra quest’estate?
Purtroppo pochissimo.
Ma ha un campione o una
campionessa preferita?
Senza dubbio Federica Pellegrini.
L’ho conosciuta personalmente a
Miss Italia perché è stata presidente
di giuria. L’ho trovata molto adeguata in quell’ambiente. Il suo impegno
e la sua dedizione per il nuoto rappresentano sicuramente un esempio
per tutti noi.
Le sarebbe piaciuto primeggiare nello sport come Federica?
Certo. Sarei voluta diventare una
grande nuotatrice. Adoro l'acqua
anche perché sono nata e vivo in
una città di mare. Ma è proprio di
famiglia: anche a mio fratello piace
tantissimo e va spessissimo in piscina. In alternativa non mi sarebbe
36
comunque dispiaciuto portare
avanti gli studi di danza che ho
praticato per diversi anni.
Come mai ha partecipato a
Miss Italia?
Ho deciso di partecipare a Miss
Italia perché ho sempre sognato
il mondo della recitazione. Un
mondo che mi è sempre sembrato lontano e irraggiungibile. Se
non avessi vinto Miss Italia avrei
anche optato per altre strade.
Ma ora questa esperienza mi sta
regalando tantissime opportunità, sia di crescita personale che
professionale. Il dovermi interfacciare ogni giorno con moltissime
persone mi sta aiutando a superare la timidezza. Ora sono più
spigliata e sta migliorando anche
il mio modo di comunicare.
Si aspettava di vincere?
No. Non ci volevo credere. Ad un
certo punto i truccatori hanno cominciato a dirmi che avevo delle
qualità che potevano piacere agli
italiani e che avrei potuto farcela. Allora ho cominciato a sentirmi
davvero messa alla prova. Ma ho
realmente capito di poter arrivare in
fondo quando ero tra le prime tre.
Qual è la sua giornata tipo?
Non ho una giornata tipo. Ogni giorno è diverso dall’altro. Da settembre
ho dei contratti di lavoro con degli
sponsor, quindi viaggio moltissimo
sia in Italia che all’estero per promozioni ed eventi. Sicuramente posso
dirti che nella mia giornata tipo c’è il
foto C. Porcarelli
fatto di prendere tanti treni ed aerei
per raggiungere posti diversi. Da settembre poi mi sono trasferita a Roma
dove fino a maggio sono impegnata per una settimana al mese nella
scuola di recitazione Actor’s Planet di
Rossella Izzo, in cui sto mettendo tutto il mio impegno.
Il make-up e la cura di sé sono
fondamentali sia in passerella
che nella ginnastica. Adesso
che è diventata Miss Italia si
trucca da sola o lo fa qualcun
altro?
Solitamente mi trucco da sola. Ho
però la fortuna di apprendere i segreto del make-up ogni volta che invece mi trucca un professionista. Però
devo dire che mi diverte molto sperimentare su me stessa e a volte osare
anche un po’.
Miss Italia e lo sport sono accomunati oltre che da un forte
spirito di competizione anche
da valori sani come il rispetto
dell’avversario e delle regole…
Che aria si respira all’interno
del Concorso? Prevale la gara
o l’amicizia e il principio decoubertiano "dell’importante
è partecipare"?
Non l'avrei mai detto ma devo ammettere che c’è davvero una sana
competizione e sono nate delle belle
amicizie. Spesso tra di noi ci divertivamo ad indovinare la vincitrice senza alcuna invidia.
Adesso rappresenta un punto
di riferimento per molte ragazze in Italia. Cosa si sente
di dire alle sue coetanee che
pur di togliere un po’ di pancetta soffrono di problemi di
alimentazione?
Penso che sia sbagliatissimo soffrire
per cercare di assomigliare a qualcun
altro. Ognuno di noi si distingue per
delle qualità e delle particolarità uniche. Bisogna imparare ad accettare
se stessi, sia i propri pregi che i propri
difetti.
È scaramantica? Aveva dei por-
Per partecipare a Miss Italia Sport occorre iscriversi al seguente link http://www.missitalia.it/iscrizioni/ indicando la
disciplina praticata e la Federazione/Associazione sportiva
cui si è tesserate. Le atlete verranno poi contattate dall’agente della regione segnalata nel form di iscrizione per
partecipare alle selezioni del Concorso 2013. Le vincitrici di
ogni regione accederanno di diritto alle Prefinali Nazionali di
Miss Italia! Per informazioni: [email protected]
tafortuna con sè al Concorso?
No, non sono scaramantica. Avevo
con me degli orecchini, un regalo di
mia mamma. Comunque credo poco
a queste cose
Qualche progetto per il futuro
che può anticiparci?
Mi sto preparando per dei provini
importanti. Ma non ho fretta. Prima di tutto voglio studiare per non
diventare una meteora. Se qualcosa
va in porto anche adesso, bene! Ma
sono passati solo sei mesi e in caso
preferisco pazientare per raggiungere il mio sogno. Mi sto concentrando
nello studio e impegnando con tutte
le mie forze, poi si vedrà.
Tra qualche giorno compirà
venti anni, come ha intenzione di festeggere il suo primo
compleanno da Miss?
Vorrei festeggiarlo a Roma. Mi raggiungeranno circa tredici amici dalla
Sicilia. Ma prima andrò io a casa a
spegnere le candeline con la mia famiglia.
foto C. Porcarelli
37
Trampolino
Trampolino
ne
no a Rio
an volò...
o Cmistero
omnorme
L'uquell'e
“Un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà e dalla bocca del
Cannone una canzone suonerà”. Il brano è di De Gregori ma la canzone
questa volta è quella di Flavio, l’Uomo Cannone, che ci racconta la sua
carriera e i progetti futuri, mentre “senza ali e senza rete” vola verso Rio
de Janeiro, la sua quarta Olimpiade. “E’ una bella sfida, manca ancora
tanto tempo e c’è un mucchio di lavoro da fare. Spero solo di star bene, almeno per provarci. Meglio per ora navigare a vista e concentrarsi anno per
anno sugli obiettivi intermedi. Di sicuro sarà il mio ultimo quadriennio, le 31
primavere cominciano a farsi sentire. Per fortuna accanto a me c’è Nicol. Ci
siamo conosciuti a Parma, nel periodo in cui mi allenavo con la Langhirano.
Lei teneva i corsi societari della GpT e dal 2011 stiamo insieme. E’ la mia
prima sostenitrice, comprende al volo i miei problemi e mi aiuta a superarli.
Era anche a Londra, accanto ai miei genitori."
foto V. Minkus
di David Ciaralli
Cosa le ha lasciato l’ultima
esperienza olimpica e come la
colloca rispetto alle altre?
Ho solo sensazioni positive dei Giochi
del 2012. Malgrado vi sia arrivato
non al 100% a causa di un fastidio
alla spalla, ho affrontato la gara concentrato e tranquillo. Nulla a che vedere con il nervosismo di Atene 2004,
dove mi frenò l’inesperienza. A Pechino 2008, invece, ebbi sfortuna. Un
vero peccato perché erano i miei anni
d’oro e si poteva davvero fare risultato. Così, l’Estate scorsa, Oltremanica,
nonostante, lo ripeto, non stessi al
meglio, ho dato una grande prova di
maturità.
38
Al rientro da Londra ha pensato, anche per un solo istante,
al ritiro oppure il ritmo della
samba l'ha riportata subito in
palestra?
Intanto mi sono preso una bella
vacanza. Una settimana alle Isole
Tremiti e poi a Capo Verde. E’ importante, in certi momenti, staccare la
spina. Ho ricominciato ad allenarmi
a metà Settembre, senza forzare, in
una nuova società, l'Alma Juventus
di Fano. Niente gare fino alla fine del
2012, poi da gennaio sono tornato
a spingere. Voglio entrare nella finale
mondiale, a Sofia, nel prossimo novembre anche se salire sul podio, con
i mostri che ci sono in giro, è diventato sempre più difficile.
A proposito, lei che di avversari di livello ne ha affrontati
tanti, quel è il suo preferito?
Il cinese Dong Dong, il campione
olimpico, è il più forte di tutti. Al di
là della tecnica è senza dubbio il più
bello a vedersi. Vola leggero come
una piuma. Fisicamente mingherlino, spinge in modo incredibile, facendo salti straordinari. Io però sono
molto legato a Henrik Stehlik e non
solo perché siamo quasi coetanei.
Ci sentiamo spesso. In Germania il
Trampolino Elastico è più diffuso che
da noi. Tradizionalmente i paesi do-
minanti sono sempre stati la Cina, il
Giappone, la Russia e l’Ucraina, ma
anche Occidente comincia ad avere
la sua influenza. Oltre ai tedeschi è
cresciuta molto la Francia e in Gran
Bretagna ci sono più tesserati del
Trampolino che dell’Artistica. E pure
il Canada non scherza mica!
Il movimento italiano, però,
Cannone a parte, fa fatica.
Perché il Trampolino non riesce qui da noi a diventare altrettanto popolare?
Non me lo so spiegare. E’ una disciplina meravigliosa, che, giochi o fai
sul serio, ti regala un senso di libertà
assoluto. Cosa c’è di più bello che vo-
lare a sette metri di altezza? Quando
torni giù hai l’impressione di affondare, prima che una spinta pazzesca ti
lanci di nuovo in cielo. Forse è un problema di carenza di impianti. La gente, pur volendo, non sa dove andare
a praticare il Trampolino. E poi ci vorrebbe, a parer mio, più formazione a
livello di tecnici, affinché questi ultimi, a loro volta, facciano crescere la
base nella maniera giusta. A Milano,
comunque, e in altre società italiane
ci sono ragazzini interessanti, che in
prospettiva potrebbero raccogliere la
mia eredità.
E se qualcuno arrivasse dalla
Ginnastica Artistica?
39
Trampolino
Perché no? C’è stato l’esempio illustre di Adriana Crisci ma conosco
altri ginnasti che provenivano dai
grandi attrezzi. In realtà i movimenti
sono diversi e il passaggio non è così
scontato. L’acrobatica nella Ginnastica Artistica è più strappata, vista
la spinta inferiore della pedana. Nel
Trampolino Elastico, invece, servono
stacchi verticali e l’elemento tecnico
viene eseguito in salita, non durante
la caduta.
A che punto siamo con la sicurezza?
Ogni anno va sempre meglio. La
Gymnova produce un’attrezzatura
molto solida e materassi di livello,
tuttavia io preferisco ancora l’Eurotramp. Certo, l’inserimento del “Tempo di volo” da parte del Comitato
Tecnico Internazionale ha fatto sì che
gli atleti cerchino la massima altezza, aumentando i rischi. Per questo
ritengo importante che i ragazzi che
approcciano la nostra disciplina lo
facciano divertendosi, sempre però
con la massima attenzione e serietà.
foto V. Minkus
Il Trampolino è una specialità bellissima, parte integrante di un mondo,
quello della Ginnastica, che fa crescere fisicamente e come persona. Una
specialità di grande sensibilità e tecnica. Io mi alleno cinque ore al giorno per fare quello che faccio. Ci vuole
forza soprattutto nelle gambe, nella
schiena e nelle spalle, non si può improvvisare.
Come immagina la sua vita,
una volta conclusa la carriera
agonistica?
Sono primo caporal maggiore dell’Esercito Italiano e se me ne daranno
l’opportunità mi piacerebbe proseguire la carriera militare. Il Centro
Sportivo della Cecchignola mi ha
dato la possibilità di allenarmi serenamente ed è giusto che ricambi il
loro investimento. Mi aveva cercato
anche il Cirque du Soleil. Ho declinato l’invito perché avevo ancora voglia
di continuare l’attività sportiva. E poi,
in verità, con loro dovrei stare via da
casa, girare in tournèe, fare altri sacrifici. Non me la sento!
Per concludere, in Italia lei è
la personificazione del Trampolino Elastico, ma almeno la
gente la riconosce per strada?
Allora, dovete sapere che io sono un
grande appassionato di sport estremi, che però evito di praticare per
non andare incontro ad infortuni.
Dopo i Giochi Olimpici di Londra,
foto V. Minkus
40
foto V. Minkus
però, sono andato in un negozio di
snowboard per regalarmi una tavola.
Il proprietario mi ha riconosciuto e mi
ha fatto pure lo sconto. A me comunque la notorietà non importa. Il mio
idolo è Del Piero, un campione internazionale che, nonostante la fama e
i guadagni, è rimasto se stesso.
Società
Costume
E
G
I
H
C
o
d
n
mo
Passione per lo Sport e gioco di Squadra
i Tecnici Chige Giorgio Illiano
e Cristina Scotto di Santolo
(fotocolor Gustavo)
Trio Junior A in azione
durante il Regionale
del 3 Marzo a Monte di
Procida
(fotocolor Gustavo)
I
l Asd Chige nasce a Monte di
Procida nel Maggio del 1987
dalla passione di due sportivi Chiara e Gennaro dalle
cui iniziali la palestra trae il
nome. L’amore per lo sport
e il gioco di squadra realizzato dallo staff dirigenziale e
dai suoi istruttori qualificati sfrutta
con razionalità ed equilibrio tutti
gli spazi offrendo un servizio di alta
qualità, correlato da esperienza e
professionalità. Il centro, per favorire la socializzazione e l’integrazione
dei suoi soci ed atleti, organizza e
42
di Chiara Barone e Clara Magliacane
partecipa da oltre 20 anni a numerose manifestazioni cittadine,
regionali, internazionali nonché ad
alcune discipline anche mondiali. E’
affiliata alla FGI dal lontano 1992
con codice 11/001533. Le attività
che fanno parte del mondo CHIGE sono svariate e sempre al passo con i tempi, si spazia infatti dal
Body Building, all’aerobica Sportiva
e amatoriale, dalla Zumba all’hiphop, dall’Aerostep alla ginnastica
artistica e tutto ciò che è Fitness.
L’Associazione sportiva Chige è stata la prima palestra a introdurre a
Monte di Procida uno sport giovane e prestigioso, nato in sordina e
cresciuto con entusiasmo crescente
e coinvolgente: l’Aerobica Sportiva,
disciplina di grande sacrificio che
richiede dalle 2 alle 3 ore di allenamento al giorno e dalla quale si
disputano gare a livello Regionale,
Nazionale e Internazionale. Chiara
ha fatto dell’Aerobica non solo una
disciplina sportiva da inserire nel
già visto mondo Chige, facendola conoscere a tanti atleti divenuti
oggi grandi istruttori, ma ne ha fatto anche una vera e propria filoso-
fia di vita diventandone dapprima
tecnico nazionale, poi giudice nazionale nonché referente Regionale
di Giuria. La sua stessa passione l’ha
trasmessa inevitabilmente al figlio
Giorgio Illiano il quale si può dire
rappresenti un perno centrale nella
storia del Chige il quale nel 2001
vince il campionato Regionale e
conquista la medaglia d’argento
alle nazionali. L’anno successivo
si classifica primo alle Regionali e
campione Italiano nel singolo maschile e conquista la medaglia d’argento nella coppia mista insieme
all’atleta Carannante Isabella. Nel
2005 continuano i successi in campo nazionale in coppia fino a vestire per cinque anni, dal 2004 al
2009, la maglia azzurra partecipan-
do a tante gare internazionali come
il Campionato Mondiale a Sofia,
l’Europeo a Coimbra in Portogallo,
l’open a Rodez in Francia e il campionato del mondo in Cina ad oggi
continua la sua carriera sportiva in
qualità di tecnico nazionale e giudice di II livello in collaborazione con
il tecnico nazionale Cristina Scotto
di Santolo la quale è entrata a far
parte del mondo Chige come atleta nel 2005 mietendo numerosi
successi. Tutti questi trionfi si sono
raggiunti grazie anche al contributo di persone che negli anni sono
diventati amici quali la DTNA Prof.
ssa M. Cristina Casentini, Alessandra Gariboldi, Giovanni Marsella e
Gigliola Carosi che l’Asd Chige stima molto Grazie!
Trio Allieve
(fotocolor Gustavo)
43
Oroscopo
L'Oroscopo della Ginnastica
- Marco Lodadio
ARIETE 21 marzo - 20 aprile
Sei il primo segno dello zodiaco; hai sempre molta fretta come quando inizi la tua corsa esplosiva al volteggio; 25 metri di tappeto che ti
separano da quel salto che dura una frazione di secondo, ma che per
te significa tutto. Sei coraggioso, ma al tempo stesso impaziente. Ricorda: nella vita non bastano gli slanci, bisogna anche saper stoppare
gli arrivi, essere concreti. L'inizio della stagione sarà dura, come una
pedana in salita. Non puoi permetterti pause e dovrai lavorare tanto
per raggiungere il risultato sperato. In amore, invece, buttati anche
con salti tripli, perché chi ama non può cadere e vince sempre.
-
Giorgia Campana
Matteo Morandi
Federica Febbo
Riccardo Pentassuglia
-
Alessia Marchetto
Dario Aloi
Giulia Galtarossa
Giancarlo Polini
- Emily Armi
- Camilla Bini
- Elisabetta Preziosa
- Lorenzo Ticchi
TORO 21 aprile - 20 maggio
44
Alberto Busnari
Romina Laurito
Elisa Blanchi
Veronica Bertolini
Yuri Chechi
SCORPIONE 23 ottobre - 22 novembre
-
Chiara Gandolfi
Vanessa Ferrari
Matteo Angioletti
Paolo Principi
Flavio Cannone
Arianna Malavasi
Filippo Landini
Giulia Bianchi
Emanuele Pagliuca
SAGITTARIO 23 novembre - 21 dicembre
- Andreea Stefanescu
- Elisa Santoni
- Chiara di Battista
- Michela Castoldi
CAPRICORNO 22 dicembre - 20 gennaio
-
Paolo Ottavi
Simone Bresolin
Fabio Mglioni
Tommaso De Vecchis
ACQUARIO 21 gennaio - 19 febbraio
-
Carlotta Ferlito
Erika Fasana
Enrico Pozzo
Marta Pagnini
Julieta Cantaluppi
Nicola Bartolini
Sei misterioso, ambizioso e dotato di un fascino a volte sinistro. Testardo e permaloso, possiedi un'ironia sferzante e un intuito profondo. Orgoglioso e consapevole delle tue qualità, nascondi una spiccata
sensibilità che può mettere a rischio le tue sicurezze e renderti preda
del dubbio. Tuttavia, chi ti dà per spacciato viene spesso colpito dal
tuo pungiglione. Librarti nell’aria è la tua ambizione, difficile tenerti
legato. Fuorché in amore, dove diventi generoso. Il 2013 è un anno
di grandi cambiamenti e opportunità, mettiti in gioco!
Chi è nato sotto questo segno è, per definizione, una persona affidabile, realista e con i piedi saldamente per terra. Le cariche sulle diagonali del corpo libero sono lo specchio di un carattere indomito, sempre pronto però ad un volo controllato. È quasi arrivata la primavera
e tutti i colori per il Toro si fanno più accesi, proprio come quelli del
body che indossa Federica Febbo, “armoniosa” in un nastro di desideri. E che il rosso dell’attrezzo non vi accechi mai, a meno che non
sia il rosso fuoco di una passione per la quale valga la pena bruciarsi. .
GEMELLI 21 maggio - 20 giugno
Chi dice Gemelli dice intelligenza, creatività. Vivace, abile e curioso, anche se a volte un po’ incostante, ma proprio questo dualismo
caratteriale rappresenta la capacità di osservare entrambi i lati della
“medaglia”, soprattutto quando ti trovi sul gradino più alto del podio, momento magico che ti ripaga di tutti gli sforzi fatti per arrivare
fin lassù. Negli affetti sforzati di prendere una decisione, perché chi
rimane appeso in eterno ai due anelli dà l’impressione di temere il
giudizio altrui, e alla fine paga pegno.
Caro Sagittario, hai un carattere aperto e simpatico. Ti attendono
molti impegni nei prossimi mesi che riuscirai senz’altro ad affrontare
con lo spirito giusto. La fine di un progetto segna sempre un nuovo
inizio. Lancia i tuoi attrezzi più in alto che puoi, goditi il momento,
ma ricorda di riafferrarli. Che il giudizio della gente ti scivoli addosso!
Il destino è solo nelle tue mani. Fuori dalla pedana le regole però
sono diverse, e il Codice degli Affetti contempla altre difficoltà.
CANCRO 22 giugno - 22 luglio
Sei il segno delle costruzioni solide, alla stregua di una parallela pari,
ben fissa al pavimento. Il segno delle vette raggiunte e dei progetti
grandiosi. Hai sempre molta costanza nei tuoi allenamenti e non ti
lasci distrarre da altri eventi che potrebbero rallentare la tua corsa.
Devi sperimentare nuove frontiere, provando a superare i tuoi limiti.
La forza e la costanza a volte non bastano, ci vuole più audacia. Negli
affari di cuore, ad esempio, devi alzare il braccio e metterti alla prova,
senza dare per scontato che basti il punteggio di partenza.
Caro Cancro, sei intuitivo, fantasioso e molto sensibile anche se un
po’ permaloso, ma questa tua caratteristica ti permette di prendere
meglio le decisioni e di fare le tue scelte. Porta a termine i tuoi progetti più complicati con grande carica ed entusiasmo, non scoraggiarti!
Il tuo colore è l’argento, sei importante per le persone che ti stanno
vicino, unitevi e non avrete rivali! E rammenta, meglio prendere una
clavetta su un occhio, che rinunciare in partenza a dichiarare i tuoi
sentimenti.
Questo è il segno dell’amicizia. La Ginnastica pur essendo uno sport
faticoso riesce a dare tante soddisfazioni sia in ambito sportivo che
umano, creando un grande affiatamento all’interno dello spogliatoio. L’Acquario è dotato di un'intelligenza proiettata verso il futuro e
di uno spirito fortemente innovatore. Il tuo Ego ti porta ad essere
instabile dal punto di vista amoroso, ma, al tempo stesso, lo spirito
libero è alla base delle tue doti espressive. Non dimenticare, le stelle
brillano di luce propria ma sono soltanto un puntino del firmamento!
Ti piace fare la parte del Leone: ambizioso, coraggioso, nobile e fiero
ma soprattutto molto generoso. Aspiri sempre alla vetta più alta ma
al tempo stesso sei capace di proteggere i tuoi compagni di squadra
e trascinarli al successo. Il tuo colore sarà sempre l’oro, anche quando gli altri ti dicono che vali un legno. Nelle gran volte dell’esistenza
l’importante è mantenere sempre un punto di riferimento, come ad
esempio la famiglia o le amicizie, per ritrovare, anche dopo lo slancio
più intrepido, la certezza del ferro.
VERGINE 24 agosto - 22 settembre
Sei nato sotto il segno dei lavoratori, delle persone attente ai dettagli e a volte anche un po’ troppo puntigliose. Cerchi sempre il pelo
nell’uovo e saresti persino capace di trovarlo, per lo scrupolo che ci
metti. L’insicurezza fa parte del tuo carattere, ma alla fine riesci a superarla. Il segreto è trovare l’equilibrio, riuscire a camminare sui pochi
centimetri di una trave pensando una cosa alla volta. Seppur meno
appariscente, la tua serenità all’interno del gruppo è, a dir poco, “Preziosa”. Il colore è il grigio, di cui però devi imparare a cogliere tutte le
sfumature, soprattutto nelle relazioni di coppia.
-
Il bilanciamento dei due piatti si riflette nelle cose che fai. Non importa dove ti trovi, se su una pedana, sul castello degli anelli oppure
sulle maniglie di un cavallo, le tue azioni, senza il giusto contrappeso,
ti porteranno, inevitabilmente, da una parte o dall’altra. Quindi hai
bisogno di trovare una persona che ti aiuti a restare centrato. Figli,
compagni, parenti o amici, non fa differenza, purché ti stiano accanto per farla davvero. L’arcobaleno ti dipinge più di ogni singola tinta
e comunicare, cosa che fai molto bene, ti fa splendere più a lungo.
LEONE 23 luglio - 23 agosto
- Francesca Deagostini
- Anzhelika Savrayuk
- Stefano Crastolla
- Igor Cassina
BILANCIA 23 settembre - 22 ottobre
PESCI 20 febbraio - 20 marzo
Non preoccuparti, le difficoltà non sono insormontabili! Serve molto
impegno e spirito di sacrificio per raggiungere i traguardi prefissati.
Quindi scaccia i brutti pensieri e affidati ai consigli dei tuoi allenatori.
Loro sanno cosa è meglio per te, per farti crescere. Questo significa
superare le proprie paure, affidandosi al prossimo. La vita è sempre
un concorso generale. Se una rotazione va male, ne hai altre per rifarti. Per questo, in ogni cosa che fai, è meglio non specializzarsi: prova a misurarti su tutti gli attrezzi. GANBA!
- Andrea Russo
45
Risultati
Risultati
individualiste J/S
23-24.02.2013 - Pala Arrex - Società Organizzatrice S.G.A. Gymnasium
classifica per nazioni
finali di specialità
Concorso Generale Indivuduale
Ginnasta
TOT
1
Key Bailie
USA14.80014.450 14.750 14.10058.100
2Mariani Enus ITA 14.000 14.300 12.850 14.050 55.200
3
Hundley AmeliaUSA14.60013.400 13.300 13.75055.050
4Ugrin Tea
ITA 13.650 13.250 13.700 13.650 54.250
5Marongiu LaviniaITA 13.900 12.600 13.650 13.500 53.650
6
Uchiyama YukiJPN12.95014.000 12.850 13.40053.200
7Rizzelli Martina ITA 14.300 14.000 11.950
12.700 52.950
8Busato Sofia
ITA 13.350 13.200 13.500 12.350 52.400
9Imeraj Chiara ITA 12.850 13.400 13.100 12.900 52.250
101Morera Giorgia ITA 13.300 13.400 12.400 12.950 52.050
111Terlenghi NicoleITA 13.850 11.850 12.300 13.750 51.750
121Bonistalli Sofia ITA 13.800 12.150 11.950
13.800 51.700
131Sugihara Aiko JPN13.60011.050 13.000 13.50051.150
141Yasui Wakana JPN13.90012.750 10.900 13.50051.050
151Dobashi Koko JPN13.45010.850 13.300 13.20050.800
161Kawasaki Marina
JPN14.05010.100 13.000 12.90050.050
171Linguerri Alice ITA 12.500 12.500 12.250 12.250 49.500
181Schwarz Anja
SWI 12.750 13.200 10.350
11.600 47.900
191Grisetti Giada
SWI 12.400 10.600 12.900 11.800 47.700
201Favaretto Joana ITA 12.950 11.250 11.500
10.850 46.550
211Siegenthaler StefaniSWI 12.450 11.000
11.300
11.550 46.300
221Bubagotti Pilar ITA 13.200 -
12.050 12.300 37.550
231Nesurini Gaia
SWI 12.200
-
11.950
11.200 35.350
241Gloor Mireja
SWI -
13.250 12.350 -
25.600
Nazione
Individuale Junior
56.000
55.000
53.300
49.800
54.750
48.650
51.150
48.050
53.700
52.150
50.050
48.500
TOT
55.000 219.450
53.600 209.400
51.900 206.400
46.150 192.500
Il podio del Concorso a Squadre giovanile (foto D. Ciaralli)
46
Ginnasta
TOT
1 Key Bailie
USA
14.750
2 Terlenghi Nicole
ITA
13.775
3 Sugihara Aiko
JPN
13.525
4 Rizzelli Martina
ITA
13.400
5 Kawasaki Marina
JPN
12.650
SENIOR
Volteggio
Ginnasta
TOT
1 Biles Simone
USA
15.350
2 Rocca Arianna
ITA
14.125
3 Priessman Lexie
USA
13.225
4 Ryu Wakiko
JPN 7.225
Parallele Asimmetriche
Parallele Asimmetriche
Ginnasta
TOT
1 Mariani Enus
ITA
14.350
2 Rizzelli Martina
ITA
14.200
3 Key Bailie
USA
14.000
4 Uchiyama Yuki
JPN
13.900
5 Gloor Mireja
SWI
13.000
6 Hundley Amelia
USA
12.750
Ginnasta
TOT
1 Ross Kyla
USA
14.550
2 Campana Giorgia
ITA
13.950
3 Dowell Brenna
USA
13.900
4 Inoue Wakana
JPN
13.250
5 Schulte Laura
SWI
12.450
6 Buro Martine
ITA
11.600
7 Kaeslin Ilaria
SWI
10.100
Trave
Trave
Ginnasta
TOT
1 Key Bailie
USA
14.500
2 Marongiu Lavinia
ITA
13.300
3 Hundley Amelia
USA
13.150
4 Dobashi Koko
JPN
13.100
5 Ugrin Tea
ITA
13.000
6Schwarz
SWI
11.950
Corpo Libero
Classifica per Nazioni
1 ITALIA
2GIAPPONE
3 ITALIA (B)
4SVIZZERA
Volteggio
JUNIOR
Ginnasta
1 Key Bailie
USA
2 Mariani Enus
ITA
3 Bonistalli Sofia
ITA
4 Yasui Wakana
JPN
5 Grisetti Giada
SWI
6 Hundley Amelia
USA
Il podio All-around Junior (foto D. Ciaralli)
TOT
14.650
13.650
13.300
12.700
12.500
12.250
Ginnasta
TOT
1 Biles Simone
USA
15.100
2 Ross Kyla
USA
15.000
3 Preziosa Elisabetta
ITA
14.200
4 Sasada Natsumi
JPN
13.700
5 Campana Giorgia
ITA
13.600
6 Kaeslin Ilaria
SWI
13.500
7 Diacci Jessica
SWI
13.150
Corpo Libero
Ginnasta
TOT
1 Biles Simone
USA
14.850
2 Nichols Margaret
USA
14.400
3 Leni Giulia
ITA
13.950
4 Sasada Natsumi
JPN
13.550
5 Fasana Erica
ITA
12.650
Concorso Generale Individuale
Ginnasta
TOT
1
Biles Simone USA15.90014.850 14.750 14.90060. 400
2
Ross Kyla
USA15.20015.400 14.700 13.35058.650
3
Dowell BrennaUSA14.70014.700 13.800 13.45014.700
4
Ernst Peyton USA14.80014.350 13.350 13.60056.100
5
Priessmann Lexie
USA15.60014.150 12.450 13.85056.050
6
Nichols Margaret
USA15.00014.000 12.550 14.30055.850
7Meneghini ElisaITA 14.000 13.700 14.100 13.800 55.600
8
Steingruber Giulia
SWI14.35014.000 13.250 13.95055.550
9Campana GiorgiaITA 13.900 13.950 14.000 13.350 55.200
10 Preziosa ElisabettaITA 14.050 12.750 14.100 13.900 54.800
11 Fasana Erica ITA 14.000 13.100 13.500 13.650 54.250
12
Sasada Natsumi
JPN13.50012.750 14.050 13.50053.800
13 Macrì Federica ITA 14.100 13.050 13.450 13.200 53.800
14
Inoue Wakana JPN13.75013.600 13.500 12.85053.700
15
Teramoto Asuka
JPN13.75011.800 14.050 13.40053.000
16 Crisci Adriana ITA 14.150 12.300 12.100 13.350 51.900
17 Paglia Giulia
ITA 13.850 12.050 12.250 13.650 51.800
18
Kaeslin Ilaria SWI13.65011.400 13.550 12.95051.550
19 Rocca Arianna ITA 14.100 10.900 13.000 12.050 50.050
20 Buro Martine ITA 13.750 11.850 11.450
12.950 50.000
21
Schulte Laura SWI13.80011.950 11.250 12.95049.950
22
MArakami Mai JPN13.20010.550 13.250 12.80049.800
23
Diacci Jessica SWI13.55011.700 11.400 12.70049.350
24
Ryu Wakiko JPN12.80011.050 11.400 12.75048.000
25 Leni Giulia
ITA 13.900 12.500 -
13.800 40.200
26 Bugani Serena ITA 13.850 -
12.550 13.250 39.650
27 Gerber Sarina SWI -
11.000 11.350
11.900 34.250
28 Ferrari Vanessa ITA 14.300 13.450 6.300 -
34.050
Classifica per Nazioni
Nazione
1 STATI UNITI
2 ITALIA
3GIAPPONE
4 ITALIA (B)
5SVIZZERA
61.700
56.450
54.200
56.000
55.350
59.300
54.200
49.200
48.700
49.050
56.600
55.700
54.850
49.900
49.550
56.650
54.700
52.550
54.050
52.550
TOT
234.250
221.050
210.800
208.650
206.500
Lo Staff della Società Gymnasium
di Treviso con
le ginnaste e le
Delegazioni straniere sul podio
Senior
(foto D. Ciaralli)
47
Risultati
Mo
sca
1 - 3 marzo
TOT
Ginnasta
1
Bravikova Yulia
2
Romanova Eleonora
3
Piriyeva Zhala
4
Sarybay Aidana
5 Crescenzi Carmen
CUP GAZPROM
24 Russo Alessia
Wo
LE ELEZIONI CONI SOTTO LA REGENZA AGABIO
16.61615.30015.916
16.35064.182
14.48314.36614.966
14.51658.331
14.95013.30014.800
12.33355.383
13.45013.90013.466
14.40055.216
14.100
14.266
13.800 12.266
54.432
13.466
14.416
14.500
13.350
Carmen e Alessia con G.
Germani e E. Aliprandi
55.732
FIG World Cup
er
st
rc e
Casella e Ferrari con la giudice italiana
Carmen Basla
2 marzo
1
Katelyn Ohashi
2
Simone Biles
3
Victoria Moors
4
Elisabeth Seitz
5 Vanessa Ferrari
6
Gabrielle Jupp
7
Asuka Teramoto
8
Maegan Chant
o
Os l
RAPPRESENTANTE COMITATI REGIONALI: Fabio Sturani (47 voti). Non eletto: Gianfranco Porqueddu (26)
14.90014.56615.333
14.40059.199
15.73314.80013.133
14.00057.666
14.90013.56614.000
14.60057.066
14.76614.50013.866
13.56656.698
14.333
13.666
13.633 14.466
56.098
13.86613.70014.433
13.66655.665
14.00014.10013.366
12.80054.266
14.13312.80011.933
12.53351.399
RAPPRESENTANTE DELEGATI PROVINCIALI: Guglielmo Talento (43 voti). Non eletto: Giuseppe Iacono (28)
ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA: Massimo Achini (36 voti). Non eletti: Giovanni Gallo (31), Nazzareno Neri (1)
La Giunta Nazionale, che si è riunita al termine del Consiglio, ha eletto Vice Presidenti Franco Chimenti, in qualità di Vicario, e Giorgio Scarso.
Roberto Fabbricini è stato nominato Segretario Generale e Carlo Mornati facente funzioni di Vice Segretario Generale.
C ot
TOT.
1ITALIA
2 STANDFORD, USA 3NORVEGIA
4 MIX - STANDFORD NORVEGIA
339.000
331.650
317.000
297.400
Junior
TOT.
1ITALIA
2 NORVEGIA La Roche sur Yon
290.633
315.600
FIG
Wo r ld
C
Finale Corpo Libero
Ginnasta
1 AFANASEVA Kseniia
2 BULIMAR Diana Laura 3 FERLITO Carlotta
Finale Trave
Ginnasta
1 FERLITO Charlotta
2 FERRARI Vanessa 3 MILLOUSI Vasiliki
4 AFANASEVA Kseniia
tbu
FIG
World Cup
Senior
Nazione
DIRIGENTI (7): Franco Chimenti (49 voti), Luciano Buonfiglio (47), Giorgio
Scarso (37), Paolo Barelli (35), Giancarlo Abete (33), Sergio Anesi (10), Fabio Pigozzi (10). Non eletti: Renato Di Rocco (32), Angelo Binaghi
(29), Riccardo Fraccari (29) Ugo Matteoli (28), Flavio Roda (18)
TECNICI (1): Valentina Turisini (72 voti)
Turnforening
Haslehallen
Nazione
Con le dimissioni del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Petrucci, in seguito alla sua avvenuta elezione, sabato 12 gennaio, alla
Presidenza della Federazione Italiana Pallacanestro, il Vicario Riccardo Agabio
ha assunto la reggenza del CONI fino al Consiglio Nazionale Elettivo di martedì
19 febbraio 2013. I 39 giorni a capo del massimo organismo sportivo del nostro Paese hanno consegnato alla storia il numero uno della Ginnastica azzurra,
vicepresidente reggente come lo era stato in precedenza il prof. Bruno Grandi.
Agabio lascerà il posto a Giovanni Malagò, 15° presidente Coni (tolti anche i 5
commissari), il sesto del dopoguerra, eletto con 40 voti contro i 35 (una scheda
nulla) dell’altro candidato, il Segretario Generale uscente Raffaele Pagnozzi. Il
Consiglio Nazionale ha poi provveduto alla elezione della Giunta. Questo l'esito
delle votazioni (prima del voto si è ritirato Jury Chechi in quota dirigenti):
ATLETI (2): Alessandra Sensini (36 voti), Fiona May (24). Non eletti: Paolo Vaccari (8), Oscar De Pellegrin (6)
TOT
Ginnasta
Agenda
Grand Prix e Torneo Internazionale Junior
TOT.
14.633
14.533
13.733
TOT.
14.300
13.733
13.133
13.066
up
s
Ginnasta
1 Petrounias Eleftherios
2 Liu Yang 3 Van Gelder Lambertus
4 Morandi Matteo
TOT.
15.825
15.750
15.650
15.625
Ginnasta
1 Truyens Donna Donny
2 Bertoncelj Saso 3 Zhang Yang
4 Busnari Alberto
TOT.
15.325
15.025
15.000
14.350
Bilaterale Italia - Svizzera
Ritmica
27.03.2013 - Torino
Classifica Generale Senior
Nazione
1 ITALIA
2SVIZZERA
10
15.650
15.300
3
2
16.650
14.650
TOT.
32.200
29.950
Individualiste Junior
Ginnasta
1 ITALIA
2SVIZZERA
TOT.
56.400
45.400
Elenco dei Presidenti del CONI
•
Carlo Compans de Brichanteau (1914 – 1920)
•
Carlo Montù (1920 – 1921)
•
Francesco Mauro (1921 – 1923)
•
Aldo Finzi (1923 – 1925)
•
Lando Ferretti (1925 – 1928)
•
Augusto Turati (1928 – 1930, commissario)
•
Icilio Bacci (1930 – 1931, commissario)
•
Leandro Arpinati (1931 – 1933)
•
Achille Starace (1933 – 1939)
•
Rino Parenti (1939 – 1940)
•
Raffaele Manganiello (1940 – 1943)
•
Alberto Bonacossa (1943, commissario)
•
Ettore Rossi (1943 – 1944, commissario)
•
Puccio Pucci (1944, commissario)
•
Giulio Onesti (1944 – 1978, commissario fino al 1946, poi presidente)
•
Franco Carraro (1978 – 1987)
•
Arrigo Gattai (1987 – 1993)
•
Mario Pescante (1993 – 1998)
•
Bruno Grandi (1998 – 1999, vicepresidente reggente)
•
Gianni Petrucci (1999 – 2013)
•
Riccardo Agabio (2013 vicepresidente reggente)
•
Giovanni Malagò (2013 - in carica)
Il Prof. Agabio con il Presidente del CONI Giovanni Malagò
IL CDF UFFICIALIZZA LA NUOVA ORGANIZZAZIONE TECNICA FEDERALE
Il 19 gennaio si è riunito a Roma, nella Sala Giunta del Coni, il nuovo
Consiglio Direttivo Federale, emerso dopo le elezioni del 15 dicembre scorso. Nella prima riunione del 2013 all’ordine del giorno la
riconferma del Segretario Generale Roberto Pentrella e l’elezione dei
due Vice Presidenti: Il prof. Valter Peroni (Vicario) e il prof. Rosario Pitton. Il CDF ha poi ratificato la nuova struttura delle squadre Nazionali
per il prossimo quadriennio olimpico.
DIREZIONI TECNICHE NAZIONALI
•
Fulvio Vailati (GAM)
•
Enrico Casella (GAF)
•
Marina Piazza (GR)
•
Luigi Meda (TE)
•
Cristina Casentini (GA)
•
Emiliana Polini (GPT)
•
Vittorio Baldini (Salute e Fitness e Resp.Naz. Centro Di-
dattico Nazionale)
REFERENTI PER LA GIURIA NAZIONALE
•
Fulvio Traverso (GAM)
•
Gioconda Raguso (GAF)
•
Maria Isabella Zunino Reggio (GR)
•
Luisa Righetti (GA)
•
Emiliana Polini (GPT)
REFERENTE NAZIONALE PER GLI UFFICIALI DI GARA
•
Andrea Costarelli
Il CDF nella riunione del 19 gennaio a Roma
49
Agenda
CORSO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PER
GIUDICI NAZIONALI
IL PRESIDENTE FGI INCONTRA LA SUA BASE
Nell’ultimo trimestre il Presidente Riccardo Agabio ha fatto
visita ad alcune società affiliate,
portando, con la sua presenza,
il saluto dell’intero movimento ginnico italiano. La prima
occasione è stata la festa per il
Collare d’Oro al Merito Sportivo
organizzata
dall’Associazione
Ginnastica Velitrae nella Sala
Conferenze della Banca Popolare del Lazio, a Velletri. Il Sindaco
Fausto Servadio, il Vicepresidente del Coni regionale, la Prof.ssa
Antonia Paparelli e il Cav. Stefano Betti, massimo dirigente del
sodalizio laziale, hanno accolto
il Presidente della Federginnastica, accompagnato dal Segretario Generale Prof. Roberto
Pentrella e dal Presidente del
Comitato regionale Paolo Pasqualoni. Altro momento ufficiale l’inaugurazione della Scuola
“Intrecci d’Arte” presso il PalaGinnastica e Danza “La Marmora”. Al rituale taglio del nastro
con il prof. Agabio c’erano, tra
le altre autorità presenti, il Vice
Presidente vicario FGI Valter Peroni, il Presidente del Comitato
Piemonte e Valle d’Aosta Angelo Buzio e, naturalmente, il numero uno della società di Biella
Franco Ruffa. In occasione della
seconda prova del Campionato
di Serie A Il Presidente Agabio e
il Segretario Generale Pentrella
si sono recati presso le strutture del territorio in gestione all'
ASD Blukippe Ginnastica e alla
Corpo Libero Gymnastic Team.
Infine, nei giorni antecedenti la
Pasqua, i due dirigenti, di nuovo assieme al prof. Pasqualoni,
hanno incontrato, nelle rispettive palestre della Capitale, le
ginnaste della Olos Gym 2000,
guidata da Elisabetta Cancellieri
e Francesca Cavallo, nonché gli
atleti della Roma ’70, la fucina
di Roberto Carminucci, fondata dall’indimenticabile Giovanni, bronzo e argento ai Giochi
Olimpici di Roma.
A.G. Velitrae
La Marmora
ASD Blukippe
Dall'alto in senso orario: il gruppo
dei Giudici della Sezione di Ginnastica Artistica Maschile, quello della
Femminile e il tavolo dei Relatori della Ginnastica Ritmica presso il Grand
Hotel Vittoria di Montecatini Terme.
Roma '70
PEZZI PERDUTI DEL NOSTRO...PUZZLE
GIULIA CIGNONI e LUIGINO FARULLA
Olos Gym 2000
LA COMMISIONE DI GIUSTIZIA DI SECONDO GRADO
presieduta dall’avv. Antonella Prestia e composta
dall’avv. Dario Lupo e dall’avv. Lorenzo Iacobbi,
riunitasi a Roma il 15.02.2013, in parziale riforma
della sentenza appellata, pur riconosciuti i meriti sportivi dell'incolpata e il suo ravvedimento;
considerate come particolarmente gravi le dichiarazioni rese dalla stessa e riprese dalla Stampa nazionale, che hanno leso l'immagine e la indiscussa
dignità della disciplina della Ginnastica Ritmica e delle
sue atlete nonché della FGI; conferma la pena inflitta a FERRARI
Vanessa, con irrogazione dell'ammenda di 1.500,00, modifica l’ordine di pubblicazione della presente pronuncia, per una sola volta
e per estratto, anziché per intero, sulla rivista Federale "Il Ginnasta".
50
Dal 18 al 20 gennaio, presso il Grand Hotel Vittoria di Montecatini
Terme, si è svolto il corso di aggiornamento e formazione per Giudici Nazionali della Sezione di Ginnastica Ritmica. Docenti la DTN/
GR, Marina Piazza, il membro del Comitato Tecnico Internazionale,
Daniela Delle Chiaie, e la neo Referente Nazionale di Giuria, nonché giudice Internazionale 12° ciclo, Maria Isabella Zunino Reggio.
Notevole l’affluenza alle lezioni, che ha fatto registrare ben 127
partecipanti. Dal 25 al 27 gennaio, nella stessa location, si è svolto
il corso Giudici della Sezione di Artistica Maschile. Presenti complessivamente 67 persone, 49 giudici nazionali, 17 fra giudici regionali
di 2° grado e tecnici federali e un ex ginnasta nazionale. Le lezioni
iniziate con esposizioni sul nuovo codice dei punteggi sono state
tenute dal Referente Nazionale di Giuria Maschile, Fulvio Traverso, e dal giudice internazionale Massimiliano Villapiano. Dall’1 al 3
febbraio è stata la volta della Sezione Femminile. 110 iscritti (108
giudici e 2 auditrici) hanno preso parte allo stage diretto dalla Referente Nazionale di Giuria, Gioconda Raguso, dalla Vicepresidente
del Comitato Tecnico Internazionale, Donatella Sacchi, e dal giudice internazionale Giorgio Citton, in rappresentanza del DTN Enrico Casella. Dal 24 al 27 gennaio, infine, presso l’Hotel Fashion di
Valmontone, la DTN/ GA M. Cristina Casentini (Presidente del C.T.
Europeo), la Referente Nazionale di Giuria Luisa Righetti e i giudici
Internazionali 12° ciclo M.G. Mattia e Gloria Gastaldi hanno tenuto
il corso di aggiornamento e formazione della sezione di Ginnastica
Aerobica per 43 giudici in rappresentanza di tutto il territorio.
Sul finire dello scorso anno ci ha lasciati Giulia Cignoni, 25 anni,
nativa di Pontedera e residente a Ponsacco, in provincia di Pisa,
stroncata da un improvviso malore, mentre era in vacanza sulla
neve. Ex ginnasta della Iris e della Nervianese, giunta a vestire la
maglia azzurra al CTF di Desio, insegnava Ginnastica Ritmica nella
Stella Azzurra di Pontedera. “La Federazione ha perso una giovane
insegnante che amava questo mondo”- ha dichiarato la DTN/GR
Marina Piazza, sconvolta dalla triste notizia. Il 1° febbraio si è spento anche Luigino Farulla, Vice Presidente del Comitato Regionale
FGI Liguria, un altro amico che ha lasciato un vuoto nella grande
Famiglia Ginnastica.

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