Le avventure di... - GinnasticaRitmicaItaliana.it
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Trimestrale - Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. DL. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1 DCB Roma federazione ginnastica d’Italia ilinnasta gennaio/marzo n. 1/2013 . . . i d e r u t n e v v a Le Gioia e Gimmy I 4 Sommario Sommar o n questo numero 5 12 28 34 38 42 Editoriale •Il Ginnasta, "specchio fedele" dei nostri ginnasti di Riccardo Agabio Ritmica •Chiara e le Camille di Ilaria Brugnotti •Il Gigante e le Farfalle di Vanni Zagnoli Artistica •Enus Mariani, la donna della pioggia •Elisa "mini" Meneghini •Scintu il SALVAginnasti •Caterina Guzzanti, una vita da Ginnasta di David Ciaralli IL POSTER DI NICOLA BARTOLINI Artistica •Le avventure di Gioia e Gimmy realizzato da Elis Hobdari Attualità •Giusy Buscemi: la bellezza dello Sport di Carlotta Spera Trampolino •L'uomo Cannone: quell'enorme mistero volò a... Rio! di David Ciaralli Costume e Società •Mondo Chige: Passione per lo Sport e Gioco di squadra in copertina: Gioia e Gimmy, il primo fumetto ispirato alla Ginnastica Artistica (realizzato da Elis Hobdari) Finito di stampare: Aprile 2013 Direttore Editoriale Riccardo Agabio Direttore Responsabile David Ciaralli Federazione Ginnastica d'Italia Viale Tiziano, 70 00196 Roma Tel. 06 36858169 Fax 06 36858542 [email protected] www.federginnastica.it Comitato di Redazione Vittorio Baldini Enrico Casella Cristina Casentini Daniela Delle Chiaie Bruno Grandi Gianfranco Marzolla Luigi Meda Roberto Pentrella Valter Peroni Marina Piazza rosario Pitton Emiliana Polini Donatella Sacchi Fulvio Vailati Grafica e Video Impaginazione Federico Calabrò 06 36858169 [email protected] Realizzazione grafica fumetto Elis Hobdari [email protected] Stampa Tipografia Mancini s.a.s. www.tipografiamancini.com Tel 0774 411526 - Fax 0774 411527 [email protected] Abbonamento Annuo: Italia e 15,00 Estero e 30,00 Rimani aggiornato sulle news della Federazione e tanto altro ancora con il nostro nuovo mensile online di Chiara Barone e Clara Magliacane L'OROSCOPO DELLA GINNASTICA RISULTATI AGENDA seguici su www.fecebook.com/federginnastica Le richieste vanno indirizzate alla Federazione Ginnastica d'Italia Con allegata la ricevuta del versamento su c/c bancario: IT 52Y0100503309000000010106 Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 862 del 21 aprile 1949 Trimestrale - Spedizione in Abbonamento postale Filiale di Roma - art. 1 comma 1 DCB Roma Pubblicità inferiore 45% 3 Il Ginnasta Ritmica Editoriale Chiara e le Camille Farfalle New entry Questa squadra Kiev 2013 di Ilaria Brugnotti foto C.Di Giusto "specchio fedele" dei nostri ginnasti E ra il 1866 quando a Livorno veniva pubblicato il primo numero della rivista “La Ginnastica: Giornale di Educazione Fisica”, fondato e diretto da quello che, in seguito, fu uno dei fondatori della FGI, Costantino Reyer. La vita di questo giornale durò poco, soltanto 11 numeri, poi venne sospeso. Nell’ottobre del 1868, sempre sotto la direzione di Reyer, ripresero le pubblicazioni e l’anno seguente, con la costituzione della FederGinnastica, la rivista divenne il suo organo ufficiale. Nel 1890 cambia il nome, diventa il “Bollettino della Federazione Ginnastica Italiana” e continua ad essere pubblicato sino al 1902, quando acquisirà l’attuale denominazione: IL GINNASTA. Il consiglio di redazione era formato dal Senatore Francesco Todaro (Presidente FGI dal 1897 al 1909), dall’on. Prof. Giuseppe Sanarelli, dall’On. Prof. Antonio Fradeletto, dal prof. Giuseppe Sergi, dal prof. Francesco Torraca e dal Cav. Fortunato Ballerini. Veniva pubblicato il 15 di ogni mese e l’abbonamento speciale per i componenti di Società ginnastiche e per i maestri di Ginnastica era di due lire. Il singolo numero, invece, costava 20 centesimi. Nel saluto di insediamento il neo Direttore Romano Guerra scrisse testualmente: “Il giornale avrà una parte non ufficiale nella quale tutte le questioni morali e tecniche riferentisi all’educazione fisica potranno trovare posto; IL GINNASTA è una palestra libera a tutti; esso si augura di poter divenire lo specchio fedele del movimento ginnastico del nostro paese. A norma delle recenti deliberazioni del Consiglio federale, il giornale si occuperà, oltreché di ginnastica e di giuochi, anche di podismo, atletismo e nuoto. Esso darà pure largo posto alla ginnastica scolastica e s’interesserà delle condizioni dei maestri”. È passato un secolo e due lustri da allora, eppure, IL GINNASTA, è ancora tra le vostre mani. Le sedici pagine più la copertina, ingiallite dal tempo, sono diventate 52, stampate in quadricromia su carta patinata lucida. L’attuale registrazione al Tribunale di Roma, la n.862, risale al 21 aprile 1949. L’organo informativo federale rappresenta, dunque, un patrimonio storico dello Sport Italiano, tutelato con Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Un patrimonio che, pur avendo superato due conflitti mondiali, rischia, oggi, di venire spazzato via dalle nuove tecnologie. Il web ha assorbito gran parte della mole di lettori che un tempo comprava i quotidiani ogni mattina e così le riviste e i giornali nazionali e internazionali si sono dovuti adattare, cercando di far fronte ad un cambiamento profondo, inevitabile, che ha stravolto per sempre il mondo della comunicazione. IL GINNASTA non ha fatto eccezione. E così dalla stampa e dalla spedizione a tutti i nostri tesserati si è passati alla pubblicazione elettronica sul sito federale, più economica, più pratica e veloce. Crisi e recessione ci obbligano ad ottimizzare le spese. Un domani la copia cartacea potrebbe, dunque, risultare un lusso. A meno che non siate proprio voi, cari lettori, a correre in soccorso del nostro ultracentenario magazine. Come? abbonandovi! Per incontrare la vostra domanda, però, era necessario apportare dei correttivi all’offerta. Ebbene, abbiamo accettato la sfida creando FGI NEWS, la rivista mensile, questa sì elettronica, che risponderà alle vecchie esigenze d’informazione legate al nostro ambiente, e rinnovando IL GINNASTA, sia nella grafica che nei contenuti. Nuove rubriche, tante interviste. Adesso, più che ad un bollettino (previsto alla lettera q del punto 8 dell’art. 15 dello Statuto) somiglia ad un qualsiasi periodico sportivo che potreste acquistare in edicola. Gli argomenti d’attualità e approfondimento, la forma moderna, ma soprattutto un linguaggio più vicino alla nostra base (quasi l’80% dei tesserati FGI sono adolescenti), rendono il n.1/2013 de IL GINNASTA un prodotto vendibile, autofinanziabile. Perciò, per andare avanti sulla strada intrapresa, per salvare la rivista FGI - quella palestra libera e quello specchio fedele, come la definiva Guerra - dalla rete dei new media e dei social network, vi chiediamo un gesto di fiducia iniziale, il vostro abbonamento, che nel frattempo è passato dalle 2 lire d’inizio novecento agli attuali 15 Euro. Aspettiamo consensi e suggerimenti. Riccardo Agabio Presidente FGI 4 (foto C.Di Giusto) E manuela Maccarani, nel suo libro “Questa Squadra” dice di lei che, dal suo primo inserimento tra le titolari, nel 2011, “non ha mai deluso le aspettative. È apparsa sin da subito una veterana del sestetto”. MARTA PAGNINI è così, una persona carismatica e comunicativa, sempre pronta a mettersi in gioco con tanto entusiasmo e voglia di fare. Forse anche grazie a queste sue innate capacità comunicative è stata scelta come nuovo Capitano della Nazionale. Arrivata all’inizio del 2008 al Centro Tecnico di Desio, ha saputo aspettare e, dopo tante vittorie con le ex compagne, ora è pronta a traghettare il gruppo verso obiettivi importanti. Nella nuova avventura Marta non è sola. A proseguire il cammino con “Questa squadra”, c’è anche ANDREEA STEFANESCU che, con il neo capitano, ha condiviso l’oro iridato di Montpellier e la medaglia di bronzo olimpica. Nel segno della continuità: Marta e Andreea sono due certezze. Due presenze importanti e fondamentali. Il nuovo Codice dei Punteggi, che accompagnerà le Farfalle fino all’Olimpiade di Rio 2016, ha già dato vita a due inedite composizioni: 10 clavette, 3 palle e 2 nastri. Esercizi creati, come sempre, dall’estro della Maccarani e dal suo staff, composto da Valentina Rovetta, dall’assistente Giulia Galtarossa e dall’insegnante di danza Klarita Kodra. Due composizioni raffinate – con numerosi spunti originali e interessanti - che interpretano alla perfezione le nuove esigenze del Codice. Esercizi difficili, complessi ma, al tempo stesso, spettacolari che hanno già riscosso notevoli consensi durante le prime esibizioni della Squadra nazionale. Ad affiancare le due “veterane”, nel nuovo gruppo, sono arrivate Chiara Ianni, Camilla Bini e Camilla Patriarca. Riduttivo definirle “new entry”. Le tre farfalle non sono certo una novità. Ormai dal 2011 fanno parte della rosa di Desio e hanno avuto la possibilità di vivere, condividere e assaporare gioie, emozioni, sacrifici e, talvolta, le delusioni delle ex ginnaste titolari. “Grazie a loro è stato tutto più facile – racconta CAMILLA BINI – ciascuna mi ha insegnato tanto e ora tocca a me scendere in pedana da protagonista. È un sogno che si realizza”. Era incredula la ginnasta dell’Aurora Fano quando nel 2011 arrivò la chiamata al Centro Tecnico. Ammette che sul momento non fu una scelta facile. “Non credevo nemmeno di essere all’altezza”. Non era pronta a lasciare la famiglia e 5 Bini Camilla, la “Patri”, è di casa a Desio. Sin da piccola si è allenata accanto alle pedane della Nazionale, con la sua società, la San Giorgio ’79. “Avevo sette anni e già sognavo di entrare in squadra. Ricordo perfettamente il momento della convocazione. Ero in vacanza con i miei genitori e arrivò la telefonata di Elena Aliprandi, la mia allenatrice. M’informava che Emanuela Maccarani mi voleva a Follonica”. Così, CAMILLA PATRIARCA, valigie alla mano, è partita alla volta del Centro tecnico estivo, nel mese di luglio del 2011 e da allora non ha più lasciato le Farfalle. “Ora che sono qui, come titolare, non mi sento affatto arrivata. So di avere tantissima strada da fare. Mi sento onorata, ed è solo l’inizio di quello che spero possa trasformarsi in un lungo cammino pieno di soddisfazioni”. a fare le valigie. “Poi, però, ho capito che non potevo lasciarmi sfuggire un’occasione simile, quindi sono partita senza tornare sui miei passi. Oggi sono qui e sono felice della decisione presa. Siamo una bel team, unito. La verità è che siamo amiche, viviamo insieme da anni. Anzi amiche vere, dentro e fuori la palestra. È uno dei nostri pregi. Ecco sì: ci sentiamo unite e vincenti e credo che questa sia la strada giusta per perseguire i nostri obiettivi”. Sull’importanza dell’unione e dell’amicizia le fa eco CHIARA IANNI, classe 1991, un passato da individualista coronato con la partecipazione ai Campionati del Mondo di Mié, nel 2009. “Poi, un periodo di stop a causa di una serie di infortuni – spiega Chiara, tesserata per l’Armonia d’Abruzzo – con il pensie- Y R T N NEW E ro ricorrente che la mia carriera potesse concludersi da un momento all'altro. Ma dentro coltivavo un desiderio di rivincita e di riscatto che è sfociato con la convocazione nella Squadra Nazionale. Dopo aver sostituito Elisa Santoni ai 3 nastri e 2 cerchi, lo scorso anno a Kiev, in occasione di una tappa di Coppa del Mondo, da settembre del 2012 sono diventata titolare. Per me significa aver raggiunto una meta. È un onore far parte di questa squadra così titolata. Ora posso rappresentare l’Italia e competere sulle più prestigiose pedane internazionali”. L’ altra 6 Ritmica Ritmica Camilla Nella Pagina accanto Camilla Bini. Sotto Chiara Ianni e a destra Camilla Patriarca (foto C.Di Giusto) a c r ia Chiara Ianni a l il tr a P m a C a r d a u q S a t s Que 7 Ritmica Nella foto Martin Castrogiovanni a mèta durante l'incontro del Sei Nazioni tra Italia e Francia allo Stadio Olimpico di Roma. Dal 2001 al 2006 ha giocato a Calvisano, nel Bresciano, a 40 chilometri da Orzinuovi, il paese di Vanessa Ferrari. Da 8 stagioni gioca in Inghilterra, terra di rugby che a Londra 2012 però ha festeggiato la seconda medaglia olimpica nella storia della ritmica azzurra. (fotosportit/FIR) Il GIGANTE e le Farfalle di Vanni Zagnoli L o spot televisivo di maggiore successo, nel 2012, in ambito sportivo, è stato frutto di un binomio davvero ardito, con il rugbysta italiano più popolare, Martin Castrogiovanni, a provare gli esercizi delle “farfalle” della ginnastica ritmica. Ha portato bene a entrambi, perché Elisa Blanchi, Elisa Santoni, Romina Laurito, Anzhelika Savrayuk, Andreaa Stefanescu e Marta Pagnini a Londra sono salite sul podio, mentre l’Italia quest’anno ha debuttato nel Sei Nazioni battendo la Francia vicecampione del mondo e nel finale ha fatto tornare alla mente imprese calcistiche, con le difese eroiche volute dai grandi Herrera, Bearzot e Trapattoni. A differenza di due anni fa, i transalpini non erano in vacanza, sono finiti sotto per la mèta di Sergio Parisse e, nel secondo tempo, di Castrogiovanni. Nella segreteria telefonica del pilone nato in Argentina c’è una sorta di grugnito, come se richiamasse i compagni ad avanzare, in partita, o volesse atterrire gli antagonisti. Martin, quel 23-18 di inizio febbraio cambia la storia della palla ovale italiana? “Conta aver acquisito il piacere di 8 giocare – racconta il gigante di 31 anni, dal 2005 a Leicester, in Inghilterra - Dopo i test match di novembre, abbiamo compreso che il gioco del ct Jacques Brunel è praticabile sempre, attacchiamo anche contro le nazionali le più forti”. E’ nato a Paranà, com’è diventato italiano “I nonni sono di Enna, in epoca fascista questa terra siciliana era addirittura definita provincia di Castrogiovanni. Anche papà Umberto ha la doppia nazionalità: a 5 anni mi mostrava con orgoglio le foto del centro ennese”. Dall’estate è diventato popolare per lo spot Edison, con le nazionali di ginnastica ritmi- ca, pallavolo e settebello. A chi è venuta l’idea? “È successo tutto all’improvviso, con una telefonata arrivata a Massimo Rovini, cuore operativo di Drop&Roll, l'agenzia che segue la mia immagine e ha lo scopo di diffondere, far crescere la cultura del rugby, in Italia e all'estero, con tutti i valori che questo sport incarna. Il progetto del colosso dell’energia elettrica ci è subito piaciuto”. Si è divertito di più con le farfalle della ritmica o in piscina? “L’esperienza è stata spassosa e utile, perchè i promo con gli atleti olimpici fanno capire che sono tutti fenomeni. Sopra tutti, mi hanno impressionato i pallanotisti: sono pesci, non uomini. E si tirano certe botte...”. Come sono andate quelle giornate di riprese? “A volley ho giocato solo a scuola, in mezzo alle pallavoliste però non vedevo palla”. E con le farfalle? “Sono pazzesche. Lavorano quattro anni alla ricerca della perfezione”. Quanto ha impiegato per imparare a lanciare il nastro in aria e riprenderlo senza farlo cadere? “Le ragazze mi hanno svelato alcuni trucchi e tutto è stato molto semplice (ride). Quando «giro», mi mettono in mezzo e dicono qualcosa, poi ci penso io”. Perchè Edison aveva scelto lei? “Ha uno stretto legame con le nazionali olimpiche e lo sport a tutti livelli, in ambito nazionale e territoriale. Lo sport per me e l’azienda rappresenta l’energia positiva che permette di raggiungere traguardi memorabili attraverso lo spirito di squadra, l’integrità e l’eccellenza. Questi valori guidano Edison in Italia e all’estero”. Altri spot in programma? “A sorpresa. Continuate a seguirmi e li scoprirete”. Fra i gesti della ritmica, quale apprezza di più? “Mi piacciono molto i movimenti coreografici, in particolare con il nastro e la palla”. La sua personale Olimpiade si è chiusa con l’argento della pallanuoto e il bronzo della ginnastica ritmica. Chi ha meritato maggiormente? “Sono molto felice per entrambe le medaglie” Era al primo contatto con il mondo della ginnastica. Preferisce le coreografie della ritmica o la grazia dell’artistica? “La ginnastica artistica mette in risalto la forza e la coordinazione degli uomini, l'elasticità e la leggerezza delle donne. Nelle esibizioni di ritmica hanno molto risalto la danza e la componente estetica, per me la più coinvolgente è la parte coreografica”. E’ uno e 86 per 122 chili, pesa più del doppio delle azzurre... “Ma è normale, considerata la diffe9 Il G renza dei nostri sport”. La chiamano anche Gastrogiovanni, com’è la sua dieta? “In parte viene condizionata dalla celiachia, scoperta nel dicembre 2010, quando ebbe un picco fortissimo l'allergia alla pelle che mi perseguitava dal mio arrivo in Italia. Ero dimagrito di 15 chili rispetto al peso forma, mi sentivo sempre stanco, non riuscivo a riposare, avevo perso massa e forza e in palestra ero in difficoltà, soprattutto negli esercizi per la parte alta del corpo”. E gli attacchi di allergia si acuivano sempre alla vigilia delle partite... “Pensavamo fosse una psoriasi, allora abbiamo effettuato i test e sono risultato intollerante al glutine. Vivendo in Inghilterra, non è stato così difficile modificare la mia alimentazione, a parte la rinuncia a un boccale di birra ogni tanto: mangiamo poca pasta e carboidrati, solo prima dei match o di allenamenti particolarmente intensi, e in quel caso mangio tranquilla- mente i prodotti per celiaci. In genere chiedo il riso e seguo una dieta ricca di proteine”. Michael Phelps a Pechino parlava di 12mila calorie al giorno, lei? “Non le ho mai calcolate. Al mattino non ho molta fame, tuttavia ho bisogno di energia per l'allenamento e quindi insieme a un caffé mangio uova al bacon, oppure carne alla piastra, rossa o bianca. Abbiamo sempre un menu stabilito dallo staff, con carne (più spesso pollo e tacchino) e verdure, oppure una lasagna con molto ragù di carne. Mai carboidrati la sera, non voglio mettere su chili che poi non posso smaltire subito. Quindi via libera a carne bianca oppure pesce, sempre accompagnati da verdure crude o lesse”. Dicono mangi talmente tanto, al ristorante, che a qualcuno viene il dubbio che porti a casa il cibo dalla tavola... “Pensi che per spezzare la fame, tra la fine dell'allenamento del pome- Back 10 riggio e la cena, mi concedo sempre uno spuntino: uno dei miei preferiti è carote crude e hummus, crema di origine araba a base di ceci, pasta di sesamo e spezie”. Ha mai pensato di cercare una ragazza nelle palestre della ginnastica? “Sono fidanzato da sei anni con l’ex sciatrice della nazionale Giulia Candiago, è di Treviso”. Chi conosce meglio, tra le azzurre rimaste di bronzo? “Sul set c'è stato davvero poco tempo per conoscersi. E subito dopo le ginnaste sono partite per Londra”. La barba lunga serve per spaventare gli avversari? Imita l’orco francese Sebastien Chabal, del Lione? “Mannò, se mi taglio barba e capelli non mi riconosce più nessuno”. Quante ragazze si sono lamentate per le punture della sua barba? “Nessuna”. Rugby e ginnastica in Italia sono ancora discipline minori? “Solo perchè non godono dello spazio e degli investimenti che invece riceve il calcio”. La ginnastica ritmica è sport olimpico ufficiale dal 1984. A Rio de Janeiro 2016 ci sarà anche il rugby, ma a 7, non a 15... “Non fa per me, si corre troppo. Però se mi chiamano come manager, accompagnatore o cuoco vado”. Chi è più vicino a emanciparsi dall’etichetta di sport minore? “La ginnastica può sfruttare la vetrina olimpica, ogni 4 anni. La mia disciplina non ha neppure l’opportunità a cinque cerchi e allora deve trovare altra visibilità, è tenuta in vita da tanta passione”. Esistono punti di contatto fra l’allenatrice Emanuela Maccarani e il ct del rugby Jacques Brunel? “Per la signora parla il palmares, con il francese ci troviamo bene”. L’ovale ha qualcosa in comune con palla e clavette? Ritmica Ritmica e E T N A G I e l l a f r a F e l “Concentrazione e coordinazione sono fondamentali in entrambe le discipline”. l ruolo del pilone è paragonabile a un attrezzo o a un movimento della ginnastica? “Fare il pilone è un altro sport, dentro al rugby. Servono coraggio, sacrificio e tecnica. Piloni si nasce, non si diventa”. Perchè gli appassionati del nostro sport dovrebbero seguire il rugby? “Ha forza e lealtà, sono gli ingredienti principali. Lo scopo è conquistare terreno in mischia, tutti uniti per arrivare alla meta, l'obiettivo comune. E’ la metafora del lavoro di squadra, ognuno si sente corresponsabile dei successi del gruppo. Proprio come nei titoli delle farfalle”. STAGE 11 E.M. BAMBINE TERRIBILI L di David Ciaralli a nuova generazione dell’Artistica Femminile riparte da due ginnaste che - fatalità! - portano le stesse iniziali: Enus Mariani ed Elisa Meneghini. Geneticamente programmate per vincere. Energia esplosiva allo stato puro, concentrata in un metro e mezzo, circa, di altezza e in una quarantina, chilo più chilo meno, di peso, distillata con cura nel triangolo tecnico Milano - Lissone – Brescia. Il nuovo Codice E.M., decriptato per la prima volta agli Europei Juniores di Bruxelles, lo scorso anno, è un’evoluzione del Progetto Tripla “F” – Ferrari, Fasana, Ferlito – che, senza nulla togliere ad Elisabetta Preziosa e Giorgia Campana, ha rappresentato l’asse portante dell’Italdonne ai Giochi Olimpici di Londra. La Meneghini, classe 1997, è già pronta al debutto tra le Senior. Dopo la Coppa del Mondo a Tokyo la comasca si candida per un posto ai Campionati continentali di Mosca, con l’obiettivo, in una stagione di competizioni individuali, di ritagliarsi anche un posto ai Mondiali di Anversa. Di un anno più piccola, la Mariani, che del Belgio conserva un ricordo straordinario, dovrà attendere ancora, magari continuando a strappare applausi al prossimo European Youth Olympic Festival, in programma a Utrecht, dal 14 al 19 luglio. Noi le abbiamo incontrate entrambe, per conoscerle più a fondo e, superata l’iniziale timidezza, di fronte alle nostre domande, è uscito fuori tutto il loro carattere, quello che esprimono al meglio, quando sono in pedana. 12 Femminile Artistica CODICE Enus Mariani La donna della pioggia T Enus concentrata prima di iniziare l'allenamento nella palestra della Pro Lissone (foto M. Mariani) he winner is...e poi senti pronunciare il suo nome! Il cuore batte a mille, un po' per l'emozione, un po' per la fatica di una gara combattutissima, conclusa davanti alla russa Shelgunova e alla rumena Munteanu. L'avevamo lasciata lì, Enus, sul tetto della piccola Europa. Ma dopo cosa è successo? “Mi hanno fatto una festa a sorpresa, sulla torta c'era la mia faccia – ci racconta la campionessa juniores di Bruxelles, l'unica nella storia della Ginnastica azzurra ad aver conquistato l'oro all-around continentale – La mia vita, però, da allora non è cambiata un granché. A parte i fan, che vengono a chiedermi gli autografi oppure che litigano su Facebook per farmi la pagina ufficiale. Continuo ad allenarmi tutti i giorni, dalla mattina alla sera. Due volte a settimana, il mercoledì e il giovedì vado all'Accademia di Brescia, fianco a fianco con la Ferrari. Vany mi ripete sempre che non bisogna fermarsi di fronte alle avversità, ma si deve essere più forti di tutto e di tutti”. E detto da una ginnasta che dopo aver stravinto, giovanissima, si è poi saputa reinventare, il consiglio vale doppio. “E' vero. Chiunque altro, al posto suo – conferma la Mariani - dopo l'occasione mancata a Pechino si sarebbe fermato, visti anche i problemi fisici che l'affliggevano. Invece lei li ha superati ed ha sfiorato il bronzo a Londra. Anzi per me lo aveva vinto, è stata sottovalutata dalla giuria. Il suo esempio per noi più piccole significa molto. Guardate la Mori, sta attraversando un momento difficile, ma io sono sicura che tornerà più forte di prima. Con Lara, Elisa (Meneghini), Tea (Ugrin) e Alessia (Leolini) ho condiviso l'argento a squadre in Belgio, una gioia che ci legherà per sempre”. Quando si arriva all'apice il rischio più grande è quello di perdere la memoria degli inizi. Giova allora ricordare che la mamma, Daniela, sognava per la figlia una carriera da ballerina. “Poi si è dovuta rassegnare – conferma 13 Elisa "mini" Meneghini di David Ciaralli che mi ha dato un'enorme carica”. Il pensiero torna sempre agli Europei del 2012, ma il futuro? Gli esami di terza media impedirono alla lanciatissima Mariani di prender parte agli Assoluti di Catania, dove sarebbe stata tra le sicure protagoniste - “Ora frequento il Liceo Artistico di Seregno e un giorno mi piacerebbe fare l'insegnante” - e il Campionato di Serie A 2013 è iniziato con una caduta alle parallele (“ma l'esercizio era nuovo e molto difficile”). Manca ancora un anno, purtroppo, prima dell'ingresso tra le Senior e il rischio potrebbe essere, nell'attesa, di non trovare gli stimoli giusti. “Non c'è problema – taglia corto la stellina lombarda – non sono una che si culla sugli allori e saprò farmi trovare pronta, di nuovo, al momento giusto. L'obiettivo del14 Femminile Artistica scherzando la promessa brianzola, nata a Cantù ma medese d'adozione – Andavamo al mare a Ceriale in Liguria e lì, sulla spiaggia, all'età di 7 anni, una tecnica che faceva fare qualche acrobazia ai bambini suggerì a mia madre di iscrivermi in palestra. La più vicina a casa era quella di Meda, dove si allenavano Cassina, Angioletti e Coppolino, pilastri della Nazionale Maschile. Purtroppo la Femminile non era così sviluppata e allora passai alla Pro Lissone, dove ho trovato i miei attuali allenatori, che mi hanno cresciuta e mi vogliono bene come ad una figlia”. Massimo Gallina si occupa del suo volteggio e della parallela, l'attrezzo che Enus predilige, Federica Gatti della trave e della parte artistica al corpo libero. “Ma in realtà facciamo tutto insieme – ci corregge, con un sorriso, la neo 15enne (il compleanno lo ha festeggiato il 4 marzo scorso) – Tra noi parliamo molto. Tecnici e ginnaste devono collaborare, per il bene comune. La Ferrari all'Expo di Bruxelles mi preparò gli staggi. E' stato un gesto da grande capitano, Massimo Gallina e Federica Gatti in una posa scherzosa con Enus (foto M. Mariani) la stagione sono gli EYOF di Utrecht. Farò il tifo per le compagne che andranno agli Europei di Mosca o ai Mondiali di Anversa. Senza troppe smanie”. D'altra parte, a sentir lei, non c'era una ginnasta ai Giochi di Londra che la ispirasse particolarmente. Forse perché già pensa di potersi ispirare a se stessa, a Rio de Janeiro, quando sarà appena maggiorenne? “Sono una ragazza determinata ma non presuntuosa – ci corregge – so di avere ancora molta strada davanti e tanto da imparare. Ho le mie debolezze. Se ci fate caso, prima di andare in pedana mi tiro sempre giù il body, nervosamente, e alla trave passo in continuazione la magnesia sull'attrezzo. Sono piccoli gesti che mi aiutano a trovare la concentrazione”. Dopodiché sale in pedana e... piovono applausi! foto M. Mariani Come e perché si è avvicinata alla Ginnastica? “Non stavo mai ferma, saltavo sui divani e combinavo un sacco di guai in casa, a Como. Allora mia mamma, (Mara, ndr.) mi ha portato in una palestra di Muggiò. Avevo 5 anni ed iniziai con la Ritmica, non avendo la minima idea di quale fosse la differenza. Tant’è che l’insegnante, di li a poco, mi disse che non ero portata per i piccoli attrezzi. Così passai alla Sezione di Artistica dove trovai Desy Grigorova e Ivelin Petrov Kolev, i miei primi allenatori. Il salto successivo è stato a Fino Mornasco (CO). Alla Polisportiva Carnini mi seguiva Laura Rizzoli ed io mi ispiravo ad Erika Fasana, che già frequentava la Nazionale giovanile. Due volte alla settimana andavamo a Brescia, nel regno di un'altra ginnasta straordinaria, Vanessa Ferrari. Qualche anno dopo sono passata alla GAL Lissone e con Anna Sansone ed Anton Stolyar credo di aver raggiunto una certa maturità agonistica, cominciando ad affrontare le prime gare internazionali”. All'esordio, nel 2010, a Tolone, in un quadrangolare Under 13 contro Germania, Svizzera e Francia, non solo vinse il tor- neo a squadre ma si tolse anche lo sfizio di finire sul gradino più alto del podio individuale. “Eravamo un bel gruppo, con Lara Mori, Enus Mariani, Serena Bugani e Martina Rizzelli. Quell'anno feci bene anche a Charleroi, in Belgio, conquistando il bronzo nella Top Gym (e 4° posto in coppia con Giulia Gemme, ndr.). Ma il ricordo più bello resta quello degli Eyof 2011. La stagione era iniziata con il IV Trofeo Città di Jesolo, dove non andai oltre l'ottava posizione, pur risultando la migliore delle azzurrine. Poi in Estate, a Trabzon, dentro di me è scattato qualcosa. Con la Fasana e la Deagostini ottenemmo la medaglia d'oro del Festival, lasciando il segno in tutte le altre specialità. In principio ero intimorita. In Turchia a 14 anni puoi perdere te stessa, ma Francy ed Erika mi sono state molto vicine e così ho portato a casa un bel bronzo all-around, credo sbloccandomi definitivamente”. foto F. Tomasi 15 Artistica Femminile La squadretta d'argento di Bruxelles. da sinistra: E. Mariani, T. Ugrin, E. Meneghini, L. Mori e A. Leolini (foto D. Ciaralli) foto F. Tomasi Un altro passaggio decisivo della sua giovane ma già ricca carriera è stato Bruxelles. L'Europeo Juniores del 2012 per lei è un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? “Ero felicissima per l'argento di squadra (con Enus Mariani, Lara Mori, Alessia Leolini e Tea Ugrin), mi sembrava di vivere una favola cominciata, tra l'altro, nel Principato di Monaco, a febbraio, con la partecipazione al Gala Principessa Grace. Purtroppo la caduta alla trave sul flic salto del giorno seguente mi ha riportata a terra, nel vero senso della parola. Ero seconda nel generale in qualifica e per quell'errore sono rimasta ai piedi del podio. In quella occasione ho imparato come ci si rialza. Ho controllato la delusione e mi sono detta: ades16 so vai avanti e finisci il tuo lavoro! E così nella finale alla trave è arrivato il riscatto, un terzo posto con il quale ho capito che gli incidenti di percorso capitano ma puoi chiamarli tali solo se riesci a superarli. L'esperienza, comunque, è stata fantastica, anche fuori dalla pedana. Il gruppo era molto unito e ci siamo divertite un mondo, soprattutto al banchetto dell'ultima sera, organizzato dall'UEG in una specie di discoteca”. Adesso che è entrata tra le Senior il gioco si farà sempre più duro? “Basta avere accanto le persone giuste e me la caverò. Alla fine non è che poi ci sia tutta questa differenza. Certo, la Coppa del Mondo, a Tokyo, ha rappresentato un altro debutto. Il mio attrezzo preferito è il corpo libero e così mi è mancata la presenza di Vanessa Ferrari. In questa specialità ha poche rivali, anche se è brava in tutto, e avrebbe di sicuro meritato un riconoscimento olimpico. Io, come Vany, amo l'acrobatica, mi piace saltare. Non arrivo allo Tsukahara avvitato, però, grazie a Paolo Bucci, Claudia Ferrè e Tiziana Di Pilato che ora mi seguono all'Accademia di Milano, sto inserendo elementi nuovi. Il doppio avanti, ad esempio. Come base musicale ho scelto un can-can eseguito alla batteria da Vadrum (Andrea Vadrucci,noto batterista salentino, ndr.) in modo da coinvolgere gli spettatori. Quando dagli spalti battono le mani a tempo mi gaso un sacco. Il mio idolo, non lo nascondo, è Alina Mustafina. Ho una foto con lei, me la sono fatta grazie ad Anton (Stolyar, ndr.) che a Bruxelles mi fece conoscere tutte le ginnaste russe”. Quante ore al giorno si allena, in via Ovada? “La mattina, dalle 9.00 alle 12.00, il pomeriggio, dalle 13.45 alle 16.30, tutti i santi giorni, eccetto la domenica. Dopo, fino alle 19.30, c'è la scuola. Sono iscritta al 2° scientifico sportivo e, tra tutte le materie, prediligo le scienze. Con me, in classe, ci sono Nicola Bartolini, Alessia Praz, Francesca Deagostini e Sara Barri. Forse si sarà vista qualche lezione su MTV”. Una vita apparentemente monotona? “Tutt'altro, faticosa forse, ma divertente. La Ginnastica è uno sport meraviglioso, che regala tante soddisfazioni solo a chi se le è davvero meritate, affrontando molti sacrifici. Non bisogna mai mollare!” E il tempo libero, quel poco che ne resta, come lo passa? “Nel fine settimana vedo la mia famiglia. Ho un fratello di 19 anni, Mattia, che gioca ad hockey sul ghiaccio, non ad alti livelli. Per il resto ho le mie amiche, a cominciare da Betta (Preziosa, ndr.) con la quale divido l'appartamento. In realtà le ci fa un po' da mamma, essendo più grande, è sempre molto disponibile ed è un gran bel esempio in palestra. Alla trave vorrei esser brava come lei, invece quell'attrezzo lì mi mette così ansia. Ma con il suo aiuto e quello di Claudia (Ferrè, ndr.) sono sicura che migliorerò. E' proprio da questa unione, tra ginnaste e tecnici, che è scaturito lo scudetto della GAL nel 2012. In pochi avrebbero scommesso nel bis, eppure...l'unione ha fatto la forza” (la Lissonese dopo l'intervista con- quisterà anche il titolo 2013 ndr.). Ha già diverse fan-page su Facebook e quasi 5.000 amici sul suo profilo “Mini” Meneghini, vuole forse raggiungere Carlotta Ferlito? “Impossibile, per due ragioni. Carlo è da due anni protagonista di Ginnaste-Vite parallele, mentre a me mi si è vista appena, nella seconda serie. E non so se riuscirei a stare tutto il giorno sotto l'obiettivo delle telecamere. Inoltre non sono il tipo che passa troppo tempo sui social network. Uso più WhatsApp, attraverso il quale tengo i contatti con le amiche più distanti. Come nel caso di Enus Mariani. Un tempo ci allenavamo insieme a Lissone. Ora, invece, che ci incontriamo meno, scambiamo tanti messaggi. E' una ragazza in gamba e un'ottima ginnasta, bella dentro e fuori”. Elisa in Serie A a Bari con la divisa della GAL Lissone (foto F. Tomasi) 17 Artistica Artistica SCINTU il SALVAginnasti di David Ciaralli F orse è l’arma segreta della Nazionale Italiana di Ginnastica Artistica, dal 1984, ininterrottamente, accompagna gli Azzurri in tutte le grandi manifestazioni internazionali. Tratta, aggiusta, benda, massaggia, se l’atleta fosse una macchina da formula uno, lui sarebbe il meccanico ai box: “A Pechino, nel 2008, feci un cambio di fasciatura alla Ferrari, tra la prova alla trave, dalla quale era scesa per ultima, e quella al corpo libero, dove era la prima a salire. In due minuti netti l’ho rimandata in pista”. Salvatore Scintu è nato a Monti, in provincia di Sassari, nel 1953 e come tutti i sardi è un uomo concreto ma di poche parole (“a volte basta uno sguardo, di chiacchieroni è colmo il mondo”). Lo siamo andati a trovare nel suo studio medico fisioterapico, in via Vitruvio 38, pieno centro di Milano, aperto nel 1987 e gestito insieme alla moglie, Sandra Sandrini. “Ci siamo conosciuti qui – racconta, in una delle rare pause tra un paziente e l’altro - nella città che mi ha adottato da quando avevo 16 anni. Dal 2004 abbiamo avviato questa nuova attività, insieme”. Un settore che non conosce crisi, quello della Massofisioterapia, come dimostra l’agenda degli appuntamenti di Scintu (esperto, tra l’altro della 18 tecnica di linfodrenaggio manuale, connettivale, reflessogeno). “Ma non è stato sempre così, soprattutto nello Sport – ci spiega Salvatore, forte di un’esperienza trentennale, prima in ambito ospedaliero e poi privato – All’inizio non si usavano procedure particolari ed erano gli stessi allenatori ad arrangiarsi. Fu Paolo Pedrotti, tecnico della maschile, a portarmi alla Federazione Ginnastica, quando il massaggiatore sportivo era ancora una figura poco conosciuta”. Adesso è fondamentale, presente in tutte le discipline di alto livello. La tecnologia applicata è cresciuta di pari passo – tecar o laserterapia, ultrasuoni, eletrostimolazioni – tuttavia è sempre la manualità a fare la differenza. “Bendaggi e soprattutto lavoro preventivo – aggiunge - Le ginnaste, essendo atlete bambine, soffrono patologie di accrescimento. Poi ci sono i traumi articolari, l’affaticamento muscolo-tendineo, comuni anche ai ragazzi, che, a loro volta, vanno accompagnati nel percorso di potenziamento muscolare. Doping? Non esistono farmaci che possano migliorare le prestazioni di un ginnasta. Infatti, nei rari casi di positività o si trattava di cannabis, diffusa tra gli adolescenti, oppure di qualche sostanza proibita assunta per disattenzione attraverso una pomata. Errori singoli, insomma. Quando invece si sente parlare di Epo o trasfusioni significa che c’è una vera e propria organizzazione. Un sistema che «aiuta» l’atleta a doparsi. Io non credo a quelli che dicono di fare tutto da soli. Il ricorso al doping è un fatto di coscienza individuale, ma la responsabilità maggiore è dei medici conniventi”. Lo Studio Scintu si avvale della collaborazione di Marghetita Mangini ed Emanuele Vailati, mentre la Direzione Sanitaria è stata affidata a Matteo Ferretti, ortopedico e medico della Nazionale di Artistica. Uno staff giovane e altamente specializzato. Ogni sabato Salvatore passa in via Ovada, presso l’Acca- foto D. Ciaralli demia di Milano, per soccorrere gli azzurri nello scarico delle fatiche di tutta la settimana (“così la domenica riposano e lunedì sono come nuovi”). Il tempo da dedicare a ciascuno di loro è molto soggettivo, un’oretta a testa, di media, che può variare in funzione dei traumi subiti. “La ginnastica è una sport spezzettato – riprende Salva – nel quale il fisico subisce sollecitazioni diverse in base agli attrezzi. Caviglia, ginocchio e schiena sono le parti più a rischio, che dunque necessitano di molta prevenzione. Io consiglio sempre uno scarico passivo della muscolatura, almeno due volte alla settimana, per dare maggiore elasticità ai muscoli e diminuire il trauma tendineo. In trasferta portiamo avanti lo stesso programma al quale si aggiungono fasciature e piani contingenti di recupero”. Mondiali, Europei, Giochi Olimpici, non fa differenza, la stanza d'albergo di Scintu diventa il punto di ritrovo della delegazione. Sul lettino, a fine giornata, passano tutti, in pigiama magari, alla vigilia di una qualificazione o delle finali. E così la seduta fisioterapica diventa qualcos’altro. “In quei momenti l’atleta si rilassa e si crea un clima di complicità – svela, con un pizzico di reticenza - Loro sanno di potersi fidare e ciò che viene detto resta in quella stanza. Quante lacrime ho asciugato! Ci sono squadre, ad esempio gli Stati Uniti, che hanno al seguito lo psicologo. Se gli atleti, però, al termine degli esercizi mi vengono ad ab- bracciare è perché io li ascolto, non faccio grafici o questionari. Non sono un tipo espansivo, tuttavia, credetemi soffro con loro, da bordo pedana. Li accompagni da quando sono bambini e te li ritrovi uomini, a giocarsi una medaglia. Con me riescono ad avere un rapporto di amicizia, diverso da quello che hanno con l’allenatore, giocoforza più conflittuale”. Le storie sono tante, di aneddoti Salva potrebbe riempire un’enciclopedia ma è durissima tirargliene fuori qualcuno: “Ad Atlanta Jury Chechi soffriva di un fastidioso mal di schiena. Lo massaggiai fino alle tre di notte e all’indomani vinse l’oro agli anelli”. Accanto agli attestati delle sue cinque partecipazioni olimpiche e alle tante fotografie, chissà quanti 19 Artistica ex voto potrebbe appendere alle pareti del suo studio. “Non faccio miracoli – si schernisce Salvatore – ogni tanto ci siamo andati vicino. Federica Macrì si ruppe il tendine di Achille all’inizio del 2008. Con tre o quattro sedute al giorno nel mio studio riuscì ad andare ai Giochi di Pechino. Vanessa Ferrari ha vinto un bronzo ai Mondiali di Stoccarda con una microfrattura al piede, merito del suo coraggio e di un buon bendaggio”. Certo il Codice dei Punteggi, esasperando la parte acrobatica, sta dando sempre più da lavorare ai fisioterapisti. Eppure Scintu non sembra d’accordo con chi parla di attività logorante: “I ginnasti sono più longevi di un tempo. E se i Comitati Tecnici aumentano le proprie richieste è perché la preparazione fisica degli atleti si è altrettanto evoluta. Anche il rapporto tra allenatore e fisioterapista è migliorato, c’è maggiore comunicazione rispetto al passato”. Tornano in mente le immagini di Menichelli a Città del Messico, portato fuori pedana, a braccia, da Carnoli. Quelle scene Scintu le vide in televisione, quando aveva i calzoni corti e giocava a pallone. Mai si sarebbe immaginato di diventare il futuro Salva-ginnasti azzurro. “Ho lavorato con il Rugby, in F1 e nel calcio, eppure la Ginnastica mi ha sempre regalato emozioni particolari. Rammento la gioia di Morandi a Londra. Matteo credeva di aver rovinato tutto con quel passetto, invece arrivò il bronzo. E la delusione di Vanessa che mi provocò un enorme senso di vuoto. Come nel 2008 per Coppolino”. Salvatore è stato un pioniere, ormai sono parecchi i giovani che provano a seguire la sua strada. Addirittura tra gli ex atleti, come nel caso della Laurito, farfalla iridata della Ritmica. “Se Romina ci metterà lo stesso entusiasmo che le ho visto esprimere in pedana – conclude – diventerà un ottimo masso-fisioterapista. Sono contento che i ragazzi amino ed intraprendano questa attività. Ci vuole però tanta esperienza e un’approfondita conoscenza delle varie patologie prima di mettere le mani su un paziente. Ai miei tempi si faceva la gavetta, oggi vanno tutti troppo di fretta”. foto D. Ciaralli 20 21 Artistica da sinistra: E. Preziosa, C. Guzzanti, N. Bartolini, C. Ferlito e T. Di Pilato (foto P.L Girlando) Artistica I Caterina Guzzanti una vita da 22 di David Ciaralli l 26 marzo ha preso il via su MTV (canale 8 DTT) “La prova dell’Otto”, un one-womenshow condotto da Caterina Guzzanti, la sorella più piccola di Sabina e Corrado. Al centro dello spettacolo - in onda ogni martedì alle 22.50 e in replica, il giovedì, in prime time si muovono una serie di caricature, tra l’assurdo e il verosimile, talmente incredibili da sembrare vere. Tra queste c’è la parodia di “Ginnaste - Vite parallele” e Caterina mette in scena Olivia, 15 anni, di Padova; una atleta non propriamente in forma e non molto vogliosa di allenarsi al “Centro Tennico di Busto Arstizio”. Così il programma di MTV diventa “Ginnaste - Vite di mer*a”, anche per colpa delle “450mila capovolte” da fare ogni mattina per inseguire il sogno di andare alle Olimpiadi. Jonathan Swift, l’autore de “I Viaggi di Gulliver” una volta disse che “la satira è una sorta di specchio, dove gli osservatori in genere scorgono le facce di tutti, tranne le loro”. Noi, invece, ci siamo voluti specchiare nell’imitazione di una grande artista, incontrandola per conoscere meglio il suo punto di vista. Caterina, come nasce l’idea di questa imitazione? “Non è venuta in mente a me ma alla stessa persona che cura Ginnaste, Alessandro Garramone, responsabile contenuti di MTV. È stata, quindi, una esplicita richiesta del Canale, che, così facendo, ha dimostrato grande autoironia, visto che Ginnaste è uno dei suoi prodotti più riusciti. Abbiamo impiegato un po’ di tempo a trovare la chiave giusta per prendere in giro i personaggi della docu-fiction. Un dialetto vagamente nordico ce l’hanno tutti, anche chi è di Catania. E poi Lele Vannoli (Conan Maria Zanon, 52 anni, l’allenatore di Olivia, ndr.) ha tirato fuori delle vere e proprie perle”. Ma lei in realtà usa un linguaggio tutto suo, o meglio, mugola! “L’ho visto fare alla TV. Se i protagonisti di una trasmissione hanno bisogno di essere sottotitolati, sinceramente qualche problema c’è!” Perché Centro Tennico? “Mi faceva ridere la parola «tennico». Lo dice Berlusconi: «il governo tennico». Non so se sia più una forma dialettale lombarda oppure semplice senilità. In una puntata del programma poi ho visto scritto Busto Arsizio, ed era molto più divertente di Milano”. Quindi lei ha seguito Ginnaste? “Ho visto qualche puntata. Come stanno le ragazze?” Bene! Vi siete incontrate agli Hip Hop Awards. Che impressione le hanno fatto Betta, Nicola e Carlotta dal vivo? “Sono dei cuccioli. Mi sono sembrati immersi in un mondo gigantesco, più grande di loro. Spero che ne escano senza cicatrici”. Quante clip avete realizzato con la Ruvido Produzioni? “Complessivamente trentatré. In undici puntate ne vediamo tre alla volta. Alcune sono girate in palestra, altre nel quotidiano di Olivia, che però è vestita sempre uguale, come in un fumetto. Ci tengo a ringraziare la Roma ‘70 di Roberto Carminucci per averci ospitato nella sua struttura. Siamo stati comodissimi!” 23 “Mi attirano le parallele asimmetriche. Intanto ci so salire, mi so tirare su senza l’aiuto dell’istruttore…e ho detto tutto!” Stava comoda in body? “Insomma, ero vagamente a disagio”. Allora non vedremo Olivia alle Olimpiadi? “A Rio de Janeiro? Si sicuramente… (silenzio, ci pensa). Dai, siamo seri, starei fuori con l’accuso”. Almeno avrà seguito i Giochi di Londra? “Ero in vacanza, senza Sky. Sono riuscita a vedere un po’ l’Equitazione, da buona appassionata di salto ad ostacoli”. Se le dico Ferrari, cosa le viene in mente? “Il Cavallino rampante. Ma certo che conosco anche Vanessa (sorride, con la faccetta furba). L’ho vista su Ginnaste, era quella più esperta, no? Ci spiega il senso della battuta finale, Ginnaste - Vite di mer*a? Qualcuno, nel nostro ambiente, evidentemente dotato di scarso senso dell’umorismo, l’ha interpretata come una mancanza di rispetto nei confronti degli atleti, che si impegnano al massimo per raggiungere un obiettivo. “Intanto non è una presa in giro della Ginnastica, sport che considero nobilissimo, né di coloro che la praticano, bensì di un programma che, a modo suo, racconta la Ginnastica. Poi in una parodia tutto è portato all’eccesso, per cui l’allenatore che sta addosso a questa poveretta, urlandole 24 ore su 24, alla fine le rende la vita impossibile. Guardando il reality, da casa, ti viene da pensare: mammamia che sofferenza! E così è nata la caricatura, che come tale va presa. Noi irridiamo la struttura della docu, che insiste sulla fatica degli atleti, non certo la fatica in quanto tale. Anzi, implicitamente facciamo un complimento a ragazzi che, malgrado conducano una vita che la gente comune non farebbe mai, sono mossi da una passione tanto forte da sopportarla”. Quindi è preferibile una vita di mer*a finalizzata al conseguimento di un sogno piuttosto che un’esistenza vuota e senza prospettive, come quella che, purtroppo, portano avanti le nuove generazioni? “Ovvio! Io ho praticato l’Equitazione, una disciplina che viene dal mondo militare, per cui ho avuto anche istruttori che mi urlavano addosso. Mi avranno fatto piangere un cen- tinaio di volte. Eppure, se ne avessi avuto le capacità, avrei intrapreso volentieri la carriera agonistica. Nel mondo dello spettacolo, invece, ho avuto fortuna. Non che abbia frequentato chissà quali accademie di recitazione, mi sono sempre basata sul mio istinto. Però conosco bene la fatica del lavoro. E più grande è la voglia di arrivare in alto, di sfondare, più stai male. È una specie di equazione matematica”. Ma alla fine, almeno, ha capito che significa “GANBA”? “Mi hanno spiegato che viene dal giapponese ed è un’incitazione dell’Artistica, tipo in bocca al lupo. Ho provato a spiegarlo a Lele Vannoli, che, quando lo sente, continua ad alzare l’arto inferiore”. Vuole rivolgere un saluto al Mondo della Ginnastica? Mi dispiace se qualcuno si è sentito toccato. Però, su internet, sotto ogni messaggio negativo ce n’erano dieci a favore. Si tratta di farsi una risata! Lo sketch di Ginnaste poi è uno dei più lineari e intuitivi de «La prova dell’Otto». Chi non capisce quello, figurati gli altri. Devo dire che il personaggio di Olivia è andato fortissimo, risultando tra i più visualizzati su youtube. Eravamo indecisi di mandarlo in anteprima, a Dicembre, durante gli Hip Hop Awards. Visto il grande anticipo rispetto alla messa in onda – tre mesi circa – si rischiava di bruciarlo. In quella situazione, con la Ferlito, Bartolini e la Preziosa presenti, ci stava troppo bene. Infatti, in rete, si è creata un’enorme aspettativa. Mi auguro che, bene o male, se ne parli, per dare, comunque, ulteriore visibilità alla Ginnastica. Uno sport impegnativo ma bellissimo. Artistica Artistica 24 Magnesia a parte! “Mi sono lavata le mani per una settimana di fila. Io sono allergica alla polvere. Però se le ginnaste ne usano tanta evidentemente serve. Se ho capito bene è tipo il borotalco per il sudore”. Conosceva la Ginnastica Artistica? “A dir la verità non tanto. Sono andata a cercare una palestra dove facessero lezioni per principianti ma non l’ho trovata. Mi sarebbe piaciuto iscrivermi ad un corso per adulti. Se i miei genitori me l’avessero fatta provare da bambina credo che mi sarei divertita molto. Sono piccola e muscolosetta”. In effetti il physique du rôle non le manca. Ha un attrezzo preferito? 25 foto F. Tomasi .. . i d e r u t n e v v Le a Gioia e Gimmy osta C'è P ! r o g I r e p Scrivi a “C’è’ posta per Igor" al seguente indirizzo: Federazione Ginnastica d’Italia Ufficio Stampa Viale Tiziano 70 Ciao Igor, Sarò la millesima a scriverti ma complimenti davvero per le scelte che hai fatto, per i traguardi, per le vittorie e le delusioni. Per tutto! Non ti conosco ma per arrivare ai tuoi livelli devi essere una persona meravigliosa, piena di determinazione e voglia di non abbattersi mai.. Ecco è su quest'ultimo punto che volevo riflettere. Io mi abbatto spesso anche a causa della ginnastica ma quando faccio qualcosa nel modo giusto riesco a sollevarmi il morale per un mese! Come hai fatto tu a reggere la pressione, le delusioni in palestra e fuori? Grazie per quest'opportunità! Sei stato e sei un grande! :) Francesca 00196 Roma Oppure via email a: [email protected] foto G. Prili LaRicetta di Betta nelero a t poso num s i r La ossim pr Gioiaverde ai Carciofi con pane alle erbe e pomodorini pachino foto F. Tomasi Tempo di cottura: 20' Difficoltà Come prepararli: - Frullate in un robot la mollica di pane con il prezzemolo, lo scalogno, pochissima maggiorana e timo e il Parmigiano grattugiato. - Tagliate i pomodorini Pachino a spicchi, salateli e fategli perdere la loro acqua di vegetazione in uno scolapasta. - Cuocete i Ravioli di Giovanni Rana e conditeli con il ragù di pomodorini. - Serviteli su un piatto guarnendo con il pane alle erbe spolverato sopra e con abbondante olio crudo messo a filo. Alto Adige Sauvignon DOC (pagina a scopo illustrativo) Attualità Attualità Giusy Buscemi la bellezza dello Sport N di Carlotta Spera egli occhi la freschezza e la solarità di una quasi ventenne alle prese con la realizzazione dei suoi sogni più grandi. Nello spirito l’energia e la determinazione di chi possiede le armi giuste per farli diventare realtà. E nella voce la consapevolezza che, per raggiungere un obiettivo, servono prima di tutto impegno e sacrificio. Il primo risultato l’ha già portato a casa lo scorso settembre guadagnandosi, a furor di televoto, il titolo di Miss Italia 2012. Oggi, dopo poco più di 6 mesi, Giusy Buscemi sta lavorando sodo, studia recitazione e gira come una trottola in Italia e all’estero. Eppure ci confessa la reginetta d’Italia: “Non credo di essere la più bella in assoluto, né la più bella del Concorso. Sicuramente a farmi vincere sono state anche altre qualità”. A Miss Italia, infatti, non conta soltanto la bellezza. Diversi sono i fattori che fanno di una Miss, un vera Miss. Impegno, onestà, spirito di sacrificio, rispetto delle regole, cura di se stesse e rispetto delle compagne. Valori e qualità determinanti anche per conquistare la fascia di Miss Italia Sport, il titolo nato nel 2011 e riservato alle giovani atlete tra i 18 e i 26 anni tesserate nelle Federazioni Sportive Nazionali e in tutte le Associazioni Sportive Dilettantistiche. Lunghissima la lista delle miss impegnate nello sport che hanno solcato il palco di Salsomaggiore Terme e l’anno scorso quello di Montecatini. Per la ginnastica ritmica, Noemi Lezzi, nel 2003, Vera Santagata (Miss Cinema 2005), Laura Vernizzi (Miss Deborah Abruzzo 2010). Senza dimenticare Miss Italia 1976, Paola Bresciano, centravanti della nazionale di calcio femminile di quell’anno. Ad aggiudicarsi, invece, le fasce di Miss Italia Sport, la canoista Susanna Cicali, nel 2011 e la pallavolista Martina Cionci nel 2012, proprio pochi giorni prima che Giusy Buscemi conquistasse il titolo più ambito, quello di Miss Italia. 34 (foto A. Panzironi) (foto L. Saggese) Cosa ne pensa di Miss Italia Sport? E’ giusto secondo lei che anche le ragazze impegnate in una disciplina sportiva partecipino ad un concorso di bellezza? Secondo me si. Considero lo sport una disciplina e un modo di vivere che richiede molto impegno e che ci può insegnare tanto. Per mia esperienza posso dire che lo sport modifica la persona e la rende più sicura di se stessa. Ad esempio al liceo far parte della squadra di pallavolo della scuola mi ha trasmesso molta sicurezza personale. Quanto volte a settimana fa sport? Da quando sono diventata Miss Italia molto poco purtroppo perché ho davvero poco tempo a disposizione. Ma appena posso vado a correre nel parco di Villa Ada. Pensa che sia importante praticare un'attività fisica per mantenersi in forma? Credo che sia determinante. Correre ad esempio mi aiuta tantissimo a migliorare la respirazione. E non avendo chili di sovrappeso anche a mantenermi tonica e soda! Cosa mangia? Segue delle regole alimentari? Sono un’ottima forchetta. Mi piace molto stare a tavola e proprio non ci riesco a seguire delle regole. Però bevo molta acqua, anche quando non ne ho necessità, e per abitudine mangio parecchia frutta. 35 Attualità Attualità Conosce la ginnastica? Quale le piace di più tra ritmica, artisitca, aerobica e trampolino? Si la conosco. Alle scuole medie ho fatto ginnastica ritmica e devo dire che mi piaceva molto. Le lezioni in palestra erano interessanti. Soprattutto mi divertiva imparare a prendere dimestichezza con tutti gli attrezzi. Ha seguito le Olimpiadi di Londra quest’estate? Purtroppo pochissimo. Ma ha un campione o una campionessa preferita? Senza dubbio Federica Pellegrini. L’ho conosciuta personalmente a Miss Italia perché è stata presidente di giuria. L’ho trovata molto adeguata in quell’ambiente. Il suo impegno e la sua dedizione per il nuoto rappresentano sicuramente un esempio per tutti noi. Le sarebbe piaciuto primeggiare nello sport come Federica? Certo. Sarei voluta diventare una grande nuotatrice. Adoro l'acqua anche perché sono nata e vivo in una città di mare. Ma è proprio di famiglia: anche a mio fratello piace tantissimo e va spessissimo in piscina. In alternativa non mi sarebbe 36 comunque dispiaciuto portare avanti gli studi di danza che ho praticato per diversi anni. Come mai ha partecipato a Miss Italia? Ho deciso di partecipare a Miss Italia perché ho sempre sognato il mondo della recitazione. Un mondo che mi è sempre sembrato lontano e irraggiungibile. Se non avessi vinto Miss Italia avrei anche optato per altre strade. Ma ora questa esperienza mi sta regalando tantissime opportunità, sia di crescita personale che professionale. Il dovermi interfacciare ogni giorno con moltissime persone mi sta aiutando a superare la timidezza. Ora sono più spigliata e sta migliorando anche il mio modo di comunicare. Si aspettava di vincere? No. Non ci volevo credere. Ad un certo punto i truccatori hanno cominciato a dirmi che avevo delle qualità che potevano piacere agli italiani e che avrei potuto farcela. Allora ho cominciato a sentirmi davvero messa alla prova. Ma ho realmente capito di poter arrivare in fondo quando ero tra le prime tre. Qual è la sua giornata tipo? Non ho una giornata tipo. Ogni giorno è diverso dall’altro. Da settembre ho dei contratti di lavoro con degli sponsor, quindi viaggio moltissimo sia in Italia che all’estero per promozioni ed eventi. Sicuramente posso dirti che nella mia giornata tipo c’è il foto C. Porcarelli fatto di prendere tanti treni ed aerei per raggiungere posti diversi. Da settembre poi mi sono trasferita a Roma dove fino a maggio sono impegnata per una settimana al mese nella scuola di recitazione Actor’s Planet di Rossella Izzo, in cui sto mettendo tutto il mio impegno. Il make-up e la cura di sé sono fondamentali sia in passerella che nella ginnastica. Adesso che è diventata Miss Italia si trucca da sola o lo fa qualcun altro? Solitamente mi trucco da sola. Ho però la fortuna di apprendere i segreto del make-up ogni volta che invece mi trucca un professionista. Però devo dire che mi diverte molto sperimentare su me stessa e a volte osare anche un po’. Miss Italia e lo sport sono accomunati oltre che da un forte spirito di competizione anche da valori sani come il rispetto dell’avversario e delle regole… Che aria si respira all’interno del Concorso? Prevale la gara o l’amicizia e il principio decoubertiano "dell’importante è partecipare"? Non l'avrei mai detto ma devo ammettere che c’è davvero una sana competizione e sono nate delle belle amicizie. Spesso tra di noi ci divertivamo ad indovinare la vincitrice senza alcuna invidia. Adesso rappresenta un punto di riferimento per molte ragazze in Italia. Cosa si sente di dire alle sue coetanee che pur di togliere un po’ di pancetta soffrono di problemi di alimentazione? Penso che sia sbagliatissimo soffrire per cercare di assomigliare a qualcun altro. Ognuno di noi si distingue per delle qualità e delle particolarità uniche. Bisogna imparare ad accettare se stessi, sia i propri pregi che i propri difetti. È scaramantica? Aveva dei por- Per partecipare a Miss Italia Sport occorre iscriversi al seguente link http://www.missitalia.it/iscrizioni/ indicando la disciplina praticata e la Federazione/Associazione sportiva cui si è tesserate. Le atlete verranno poi contattate dall’agente della regione segnalata nel form di iscrizione per partecipare alle selezioni del Concorso 2013. Le vincitrici di ogni regione accederanno di diritto alle Prefinali Nazionali di Miss Italia! Per informazioni: [email protected] tafortuna con sè al Concorso? No, non sono scaramantica. Avevo con me degli orecchini, un regalo di mia mamma. Comunque credo poco a queste cose Qualche progetto per il futuro che può anticiparci? Mi sto preparando per dei provini importanti. Ma non ho fretta. Prima di tutto voglio studiare per non diventare una meteora. Se qualcosa va in porto anche adesso, bene! Ma sono passati solo sei mesi e in caso preferisco pazientare per raggiungere il mio sogno. Mi sto concentrando nello studio e impegnando con tutte le mie forze, poi si vedrà. Tra qualche giorno compirà venti anni, come ha intenzione di festeggere il suo primo compleanno da Miss? Vorrei festeggiarlo a Roma. Mi raggiungeranno circa tredici amici dalla Sicilia. Ma prima andrò io a casa a spegnere le candeline con la mia famiglia. foto C. Porcarelli 37 Trampolino Trampolino ne no a Rio an volò... o Cmistero omnorme L'uquell'e “Un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà e dalla bocca del Cannone una canzone suonerà”. Il brano è di De Gregori ma la canzone questa volta è quella di Flavio, l’Uomo Cannone, che ci racconta la sua carriera e i progetti futuri, mentre “senza ali e senza rete” vola verso Rio de Janeiro, la sua quarta Olimpiade. “E’ una bella sfida, manca ancora tanto tempo e c’è un mucchio di lavoro da fare. Spero solo di star bene, almeno per provarci. Meglio per ora navigare a vista e concentrarsi anno per anno sugli obiettivi intermedi. Di sicuro sarà il mio ultimo quadriennio, le 31 primavere cominciano a farsi sentire. Per fortuna accanto a me c’è Nicol. Ci siamo conosciuti a Parma, nel periodo in cui mi allenavo con la Langhirano. Lei teneva i corsi societari della GpT e dal 2011 stiamo insieme. E’ la mia prima sostenitrice, comprende al volo i miei problemi e mi aiuta a superarli. Era anche a Londra, accanto ai miei genitori." foto V. Minkus di David Ciaralli Cosa le ha lasciato l’ultima esperienza olimpica e come la colloca rispetto alle altre? Ho solo sensazioni positive dei Giochi del 2012. Malgrado vi sia arrivato non al 100% a causa di un fastidio alla spalla, ho affrontato la gara concentrato e tranquillo. Nulla a che vedere con il nervosismo di Atene 2004, dove mi frenò l’inesperienza. A Pechino 2008, invece, ebbi sfortuna. Un vero peccato perché erano i miei anni d’oro e si poteva davvero fare risultato. Così, l’Estate scorsa, Oltremanica, nonostante, lo ripeto, non stessi al meglio, ho dato una grande prova di maturità. 38 Al rientro da Londra ha pensato, anche per un solo istante, al ritiro oppure il ritmo della samba l'ha riportata subito in palestra? Intanto mi sono preso una bella vacanza. Una settimana alle Isole Tremiti e poi a Capo Verde. E’ importante, in certi momenti, staccare la spina. Ho ricominciato ad allenarmi a metà Settembre, senza forzare, in una nuova società, l'Alma Juventus di Fano. Niente gare fino alla fine del 2012, poi da gennaio sono tornato a spingere. Voglio entrare nella finale mondiale, a Sofia, nel prossimo novembre anche se salire sul podio, con i mostri che ci sono in giro, è diventato sempre più difficile. A proposito, lei che di avversari di livello ne ha affrontati tanti, quel è il suo preferito? Il cinese Dong Dong, il campione olimpico, è il più forte di tutti. Al di là della tecnica è senza dubbio il più bello a vedersi. Vola leggero come una piuma. Fisicamente mingherlino, spinge in modo incredibile, facendo salti straordinari. Io però sono molto legato a Henrik Stehlik e non solo perché siamo quasi coetanei. Ci sentiamo spesso. In Germania il Trampolino Elastico è più diffuso che da noi. Tradizionalmente i paesi do- minanti sono sempre stati la Cina, il Giappone, la Russia e l’Ucraina, ma anche Occidente comincia ad avere la sua influenza. Oltre ai tedeschi è cresciuta molto la Francia e in Gran Bretagna ci sono più tesserati del Trampolino che dell’Artistica. E pure il Canada non scherza mica! Il movimento italiano, però, Cannone a parte, fa fatica. Perché il Trampolino non riesce qui da noi a diventare altrettanto popolare? Non me lo so spiegare. E’ una disciplina meravigliosa, che, giochi o fai sul serio, ti regala un senso di libertà assoluto. Cosa c’è di più bello che vo- lare a sette metri di altezza? Quando torni giù hai l’impressione di affondare, prima che una spinta pazzesca ti lanci di nuovo in cielo. Forse è un problema di carenza di impianti. La gente, pur volendo, non sa dove andare a praticare il Trampolino. E poi ci vorrebbe, a parer mio, più formazione a livello di tecnici, affinché questi ultimi, a loro volta, facciano crescere la base nella maniera giusta. A Milano, comunque, e in altre società italiane ci sono ragazzini interessanti, che in prospettiva potrebbero raccogliere la mia eredità. E se qualcuno arrivasse dalla Ginnastica Artistica? 39 Trampolino Perché no? C’è stato l’esempio illustre di Adriana Crisci ma conosco altri ginnasti che provenivano dai grandi attrezzi. In realtà i movimenti sono diversi e il passaggio non è così scontato. L’acrobatica nella Ginnastica Artistica è più strappata, vista la spinta inferiore della pedana. Nel Trampolino Elastico, invece, servono stacchi verticali e l’elemento tecnico viene eseguito in salita, non durante la caduta. A che punto siamo con la sicurezza? Ogni anno va sempre meglio. La Gymnova produce un’attrezzatura molto solida e materassi di livello, tuttavia io preferisco ancora l’Eurotramp. Certo, l’inserimento del “Tempo di volo” da parte del Comitato Tecnico Internazionale ha fatto sì che gli atleti cerchino la massima altezza, aumentando i rischi. Per questo ritengo importante che i ragazzi che approcciano la nostra disciplina lo facciano divertendosi, sempre però con la massima attenzione e serietà. foto V. Minkus Il Trampolino è una specialità bellissima, parte integrante di un mondo, quello della Ginnastica, che fa crescere fisicamente e come persona. Una specialità di grande sensibilità e tecnica. Io mi alleno cinque ore al giorno per fare quello che faccio. Ci vuole forza soprattutto nelle gambe, nella schiena e nelle spalle, non si può improvvisare. Come immagina la sua vita, una volta conclusa la carriera agonistica? Sono primo caporal maggiore dell’Esercito Italiano e se me ne daranno l’opportunità mi piacerebbe proseguire la carriera militare. Il Centro Sportivo della Cecchignola mi ha dato la possibilità di allenarmi serenamente ed è giusto che ricambi il loro investimento. Mi aveva cercato anche il Cirque du Soleil. Ho declinato l’invito perché avevo ancora voglia di continuare l’attività sportiva. E poi, in verità, con loro dovrei stare via da casa, girare in tournèe, fare altri sacrifici. Non me la sento! Per concludere, in Italia lei è la personificazione del Trampolino Elastico, ma almeno la gente la riconosce per strada? Allora, dovete sapere che io sono un grande appassionato di sport estremi, che però evito di praticare per non andare incontro ad infortuni. Dopo i Giochi Olimpici di Londra, foto V. Minkus 40 foto V. Minkus però, sono andato in un negozio di snowboard per regalarmi una tavola. Il proprietario mi ha riconosciuto e mi ha fatto pure lo sconto. A me comunque la notorietà non importa. Il mio idolo è Del Piero, un campione internazionale che, nonostante la fama e i guadagni, è rimasto se stesso. Società Costume E G I H C o d n mo Passione per lo Sport e gioco di Squadra i Tecnici Chige Giorgio Illiano e Cristina Scotto di Santolo (fotocolor Gustavo) Trio Junior A in azione durante il Regionale del 3 Marzo a Monte di Procida (fotocolor Gustavo) I l Asd Chige nasce a Monte di Procida nel Maggio del 1987 dalla passione di due sportivi Chiara e Gennaro dalle cui iniziali la palestra trae il nome. L’amore per lo sport e il gioco di squadra realizzato dallo staff dirigenziale e dai suoi istruttori qualificati sfrutta con razionalità ed equilibrio tutti gli spazi offrendo un servizio di alta qualità, correlato da esperienza e professionalità. Il centro, per favorire la socializzazione e l’integrazione dei suoi soci ed atleti, organizza e 42 di Chiara Barone e Clara Magliacane partecipa da oltre 20 anni a numerose manifestazioni cittadine, regionali, internazionali nonché ad alcune discipline anche mondiali. E’ affiliata alla FGI dal lontano 1992 con codice 11/001533. Le attività che fanno parte del mondo CHIGE sono svariate e sempre al passo con i tempi, si spazia infatti dal Body Building, all’aerobica Sportiva e amatoriale, dalla Zumba all’hiphop, dall’Aerostep alla ginnastica artistica e tutto ciò che è Fitness. L’Associazione sportiva Chige è stata la prima palestra a introdurre a Monte di Procida uno sport giovane e prestigioso, nato in sordina e cresciuto con entusiasmo crescente e coinvolgente: l’Aerobica Sportiva, disciplina di grande sacrificio che richiede dalle 2 alle 3 ore di allenamento al giorno e dalla quale si disputano gare a livello Regionale, Nazionale e Internazionale. Chiara ha fatto dell’Aerobica non solo una disciplina sportiva da inserire nel già visto mondo Chige, facendola conoscere a tanti atleti divenuti oggi grandi istruttori, ma ne ha fatto anche una vera e propria filoso- fia di vita diventandone dapprima tecnico nazionale, poi giudice nazionale nonché referente Regionale di Giuria. La sua stessa passione l’ha trasmessa inevitabilmente al figlio Giorgio Illiano il quale si può dire rappresenti un perno centrale nella storia del Chige il quale nel 2001 vince il campionato Regionale e conquista la medaglia d’argento alle nazionali. L’anno successivo si classifica primo alle Regionali e campione Italiano nel singolo maschile e conquista la medaglia d’argento nella coppia mista insieme all’atleta Carannante Isabella. Nel 2005 continuano i successi in campo nazionale in coppia fino a vestire per cinque anni, dal 2004 al 2009, la maglia azzurra partecipan- do a tante gare internazionali come il Campionato Mondiale a Sofia, l’Europeo a Coimbra in Portogallo, l’open a Rodez in Francia e il campionato del mondo in Cina ad oggi continua la sua carriera sportiva in qualità di tecnico nazionale e giudice di II livello in collaborazione con il tecnico nazionale Cristina Scotto di Santolo la quale è entrata a far parte del mondo Chige come atleta nel 2005 mietendo numerosi successi. Tutti questi trionfi si sono raggiunti grazie anche al contributo di persone che negli anni sono diventati amici quali la DTNA Prof. ssa M. Cristina Casentini, Alessandra Gariboldi, Giovanni Marsella e Gigliola Carosi che l’Asd Chige stima molto Grazie! Trio Allieve (fotocolor Gustavo) 43 Oroscopo L'Oroscopo della Ginnastica - Marco Lodadio ARIETE 21 marzo - 20 aprile Sei il primo segno dello zodiaco; hai sempre molta fretta come quando inizi la tua corsa esplosiva al volteggio; 25 metri di tappeto che ti separano da quel salto che dura una frazione di secondo, ma che per te significa tutto. Sei coraggioso, ma al tempo stesso impaziente. Ricorda: nella vita non bastano gli slanci, bisogna anche saper stoppare gli arrivi, essere concreti. L'inizio della stagione sarà dura, come una pedana in salita. Non puoi permetterti pause e dovrai lavorare tanto per raggiungere il risultato sperato. In amore, invece, buttati anche con salti tripli, perché chi ama non può cadere e vince sempre. - Giorgia Campana Matteo Morandi Federica Febbo Riccardo Pentassuglia - Alessia Marchetto Dario Aloi Giulia Galtarossa Giancarlo Polini - Emily Armi - Camilla Bini - Elisabetta Preziosa - Lorenzo Ticchi TORO 21 aprile - 20 maggio 44 Alberto Busnari Romina Laurito Elisa Blanchi Veronica Bertolini Yuri Chechi SCORPIONE 23 ottobre - 22 novembre - Chiara Gandolfi Vanessa Ferrari Matteo Angioletti Paolo Principi Flavio Cannone Arianna Malavasi Filippo Landini Giulia Bianchi Emanuele Pagliuca SAGITTARIO 23 novembre - 21 dicembre - Andreea Stefanescu - Elisa Santoni - Chiara di Battista - Michela Castoldi CAPRICORNO 22 dicembre - 20 gennaio - Paolo Ottavi Simone Bresolin Fabio Mglioni Tommaso De Vecchis ACQUARIO 21 gennaio - 19 febbraio - Carlotta Ferlito Erika Fasana Enrico Pozzo Marta Pagnini Julieta Cantaluppi Nicola Bartolini Sei misterioso, ambizioso e dotato di un fascino a volte sinistro. Testardo e permaloso, possiedi un'ironia sferzante e un intuito profondo. Orgoglioso e consapevole delle tue qualità, nascondi una spiccata sensibilità che può mettere a rischio le tue sicurezze e renderti preda del dubbio. Tuttavia, chi ti dà per spacciato viene spesso colpito dal tuo pungiglione. Librarti nell’aria è la tua ambizione, difficile tenerti legato. Fuorché in amore, dove diventi generoso. Il 2013 è un anno di grandi cambiamenti e opportunità, mettiti in gioco! Chi è nato sotto questo segno è, per definizione, una persona affidabile, realista e con i piedi saldamente per terra. Le cariche sulle diagonali del corpo libero sono lo specchio di un carattere indomito, sempre pronto però ad un volo controllato. È quasi arrivata la primavera e tutti i colori per il Toro si fanno più accesi, proprio come quelli del body che indossa Federica Febbo, “armoniosa” in un nastro di desideri. E che il rosso dell’attrezzo non vi accechi mai, a meno che non sia il rosso fuoco di una passione per la quale valga la pena bruciarsi. . GEMELLI 21 maggio - 20 giugno Chi dice Gemelli dice intelligenza, creatività. Vivace, abile e curioso, anche se a volte un po’ incostante, ma proprio questo dualismo caratteriale rappresenta la capacità di osservare entrambi i lati della “medaglia”, soprattutto quando ti trovi sul gradino più alto del podio, momento magico che ti ripaga di tutti gli sforzi fatti per arrivare fin lassù. Negli affetti sforzati di prendere una decisione, perché chi rimane appeso in eterno ai due anelli dà l’impressione di temere il giudizio altrui, e alla fine paga pegno. Caro Sagittario, hai un carattere aperto e simpatico. Ti attendono molti impegni nei prossimi mesi che riuscirai senz’altro ad affrontare con lo spirito giusto. La fine di un progetto segna sempre un nuovo inizio. Lancia i tuoi attrezzi più in alto che puoi, goditi il momento, ma ricorda di riafferrarli. Che il giudizio della gente ti scivoli addosso! Il destino è solo nelle tue mani. Fuori dalla pedana le regole però sono diverse, e il Codice degli Affetti contempla altre difficoltà. CANCRO 22 giugno - 22 luglio Sei il segno delle costruzioni solide, alla stregua di una parallela pari, ben fissa al pavimento. Il segno delle vette raggiunte e dei progetti grandiosi. Hai sempre molta costanza nei tuoi allenamenti e non ti lasci distrarre da altri eventi che potrebbero rallentare la tua corsa. Devi sperimentare nuove frontiere, provando a superare i tuoi limiti. La forza e la costanza a volte non bastano, ci vuole più audacia. Negli affari di cuore, ad esempio, devi alzare il braccio e metterti alla prova, senza dare per scontato che basti il punteggio di partenza. Caro Cancro, sei intuitivo, fantasioso e molto sensibile anche se un po’ permaloso, ma questa tua caratteristica ti permette di prendere meglio le decisioni e di fare le tue scelte. Porta a termine i tuoi progetti più complicati con grande carica ed entusiasmo, non scoraggiarti! Il tuo colore è l’argento, sei importante per le persone che ti stanno vicino, unitevi e non avrete rivali! E rammenta, meglio prendere una clavetta su un occhio, che rinunciare in partenza a dichiarare i tuoi sentimenti. Questo è il segno dell’amicizia. La Ginnastica pur essendo uno sport faticoso riesce a dare tante soddisfazioni sia in ambito sportivo che umano, creando un grande affiatamento all’interno dello spogliatoio. L’Acquario è dotato di un'intelligenza proiettata verso il futuro e di uno spirito fortemente innovatore. Il tuo Ego ti porta ad essere instabile dal punto di vista amoroso, ma, al tempo stesso, lo spirito libero è alla base delle tue doti espressive. Non dimenticare, le stelle brillano di luce propria ma sono soltanto un puntino del firmamento! Ti piace fare la parte del Leone: ambizioso, coraggioso, nobile e fiero ma soprattutto molto generoso. Aspiri sempre alla vetta più alta ma al tempo stesso sei capace di proteggere i tuoi compagni di squadra e trascinarli al successo. Il tuo colore sarà sempre l’oro, anche quando gli altri ti dicono che vali un legno. Nelle gran volte dell’esistenza l’importante è mantenere sempre un punto di riferimento, come ad esempio la famiglia o le amicizie, per ritrovare, anche dopo lo slancio più intrepido, la certezza del ferro. VERGINE 24 agosto - 22 settembre Sei nato sotto il segno dei lavoratori, delle persone attente ai dettagli e a volte anche un po’ troppo puntigliose. Cerchi sempre il pelo nell’uovo e saresti persino capace di trovarlo, per lo scrupolo che ci metti. L’insicurezza fa parte del tuo carattere, ma alla fine riesci a superarla. Il segreto è trovare l’equilibrio, riuscire a camminare sui pochi centimetri di una trave pensando una cosa alla volta. Seppur meno appariscente, la tua serenità all’interno del gruppo è, a dir poco, “Preziosa”. Il colore è il grigio, di cui però devi imparare a cogliere tutte le sfumature, soprattutto nelle relazioni di coppia. - Il bilanciamento dei due piatti si riflette nelle cose che fai. Non importa dove ti trovi, se su una pedana, sul castello degli anelli oppure sulle maniglie di un cavallo, le tue azioni, senza il giusto contrappeso, ti porteranno, inevitabilmente, da una parte o dall’altra. Quindi hai bisogno di trovare una persona che ti aiuti a restare centrato. Figli, compagni, parenti o amici, non fa differenza, purché ti stiano accanto per farla davvero. L’arcobaleno ti dipinge più di ogni singola tinta e comunicare, cosa che fai molto bene, ti fa splendere più a lungo. LEONE 23 luglio - 23 agosto - Francesca Deagostini - Anzhelika Savrayuk - Stefano Crastolla - Igor Cassina BILANCIA 23 settembre - 22 ottobre PESCI 20 febbraio - 20 marzo Non preoccuparti, le difficoltà non sono insormontabili! Serve molto impegno e spirito di sacrificio per raggiungere i traguardi prefissati. Quindi scaccia i brutti pensieri e affidati ai consigli dei tuoi allenatori. Loro sanno cosa è meglio per te, per farti crescere. Questo significa superare le proprie paure, affidandosi al prossimo. La vita è sempre un concorso generale. Se una rotazione va male, ne hai altre per rifarti. Per questo, in ogni cosa che fai, è meglio non specializzarsi: prova a misurarti su tutti gli attrezzi. GANBA! - Andrea Russo 45 Risultati Risultati individualiste J/S 23-24.02.2013 - Pala Arrex - Società Organizzatrice S.G.A. Gymnasium classifica per nazioni finali di specialità Concorso Generale Indivuduale Ginnasta TOT 1 Key Bailie USA14.80014.450 14.750 14.10058.100 2Mariani Enus ITA 14.000 14.300 12.850 14.050 55.200 3 Hundley AmeliaUSA14.60013.400 13.300 13.75055.050 4Ugrin Tea ITA 13.650 13.250 13.700 13.650 54.250 5Marongiu LaviniaITA 13.900 12.600 13.650 13.500 53.650 6 Uchiyama YukiJPN12.95014.000 12.850 13.40053.200 7Rizzelli Martina ITA 14.300 14.000 11.950 12.700 52.950 8Busato Sofia ITA 13.350 13.200 13.500 12.350 52.400 9Imeraj Chiara ITA 12.850 13.400 13.100 12.900 52.250 101Morera Giorgia ITA 13.300 13.400 12.400 12.950 52.050 111Terlenghi NicoleITA 13.850 11.850 12.300 13.750 51.750 121Bonistalli Sofia ITA 13.800 12.150 11.950 13.800 51.700 131Sugihara Aiko JPN13.60011.050 13.000 13.50051.150 141Yasui Wakana JPN13.90012.750 10.900 13.50051.050 151Dobashi Koko JPN13.45010.850 13.300 13.20050.800 161Kawasaki Marina JPN14.05010.100 13.000 12.90050.050 171Linguerri Alice ITA 12.500 12.500 12.250 12.250 49.500 181Schwarz Anja SWI 12.750 13.200 10.350 11.600 47.900 191Grisetti Giada SWI 12.400 10.600 12.900 11.800 47.700 201Favaretto Joana ITA 12.950 11.250 11.500 10.850 46.550 211Siegenthaler StefaniSWI 12.450 11.000 11.300 11.550 46.300 221Bubagotti Pilar ITA 13.200 - 12.050 12.300 37.550 231Nesurini Gaia SWI 12.200 - 11.950 11.200 35.350 241Gloor Mireja SWI - 13.250 12.350 - 25.600 Nazione Individuale Junior 56.000 55.000 53.300 49.800 54.750 48.650 51.150 48.050 53.700 52.150 50.050 48.500 TOT 55.000 219.450 53.600 209.400 51.900 206.400 46.150 192.500 Il podio del Concorso a Squadre giovanile (foto D. Ciaralli) 46 Ginnasta TOT 1 Key Bailie USA 14.750 2 Terlenghi Nicole ITA 13.775 3 Sugihara Aiko JPN 13.525 4 Rizzelli Martina ITA 13.400 5 Kawasaki Marina JPN 12.650 SENIOR Volteggio Ginnasta TOT 1 Biles Simone USA 15.350 2 Rocca Arianna ITA 14.125 3 Priessman Lexie USA 13.225 4 Ryu Wakiko JPN 7.225 Parallele Asimmetriche Parallele Asimmetriche Ginnasta TOT 1 Mariani Enus ITA 14.350 2 Rizzelli Martina ITA 14.200 3 Key Bailie USA 14.000 4 Uchiyama Yuki JPN 13.900 5 Gloor Mireja SWI 13.000 6 Hundley Amelia USA 12.750 Ginnasta TOT 1 Ross Kyla USA 14.550 2 Campana Giorgia ITA 13.950 3 Dowell Brenna USA 13.900 4 Inoue Wakana JPN 13.250 5 Schulte Laura SWI 12.450 6 Buro Martine ITA 11.600 7 Kaeslin Ilaria SWI 10.100 Trave Trave Ginnasta TOT 1 Key Bailie USA 14.500 2 Marongiu Lavinia ITA 13.300 3 Hundley Amelia USA 13.150 4 Dobashi Koko JPN 13.100 5 Ugrin Tea ITA 13.000 6Schwarz SWI 11.950 Corpo Libero Classifica per Nazioni 1 ITALIA 2GIAPPONE 3 ITALIA (B) 4SVIZZERA Volteggio JUNIOR Ginnasta 1 Key Bailie USA 2 Mariani Enus ITA 3 Bonistalli Sofia ITA 4 Yasui Wakana JPN 5 Grisetti Giada SWI 6 Hundley Amelia USA Il podio All-around Junior (foto D. Ciaralli) TOT 14.650 13.650 13.300 12.700 12.500 12.250 Ginnasta TOT 1 Biles Simone USA 15.100 2 Ross Kyla USA 15.000 3 Preziosa Elisabetta ITA 14.200 4 Sasada Natsumi JPN 13.700 5 Campana Giorgia ITA 13.600 6 Kaeslin Ilaria SWI 13.500 7 Diacci Jessica SWI 13.150 Corpo Libero Ginnasta TOT 1 Biles Simone USA 14.850 2 Nichols Margaret USA 14.400 3 Leni Giulia ITA 13.950 4 Sasada Natsumi JPN 13.550 5 Fasana Erica ITA 12.650 Concorso Generale Individuale Ginnasta TOT 1 Biles Simone USA15.90014.850 14.750 14.90060. 400 2 Ross Kyla USA15.20015.400 14.700 13.35058.650 3 Dowell BrennaUSA14.70014.700 13.800 13.45014.700 4 Ernst Peyton USA14.80014.350 13.350 13.60056.100 5 Priessmann Lexie USA15.60014.150 12.450 13.85056.050 6 Nichols Margaret USA15.00014.000 12.550 14.30055.850 7Meneghini ElisaITA 14.000 13.700 14.100 13.800 55.600 8 Steingruber Giulia SWI14.35014.000 13.250 13.95055.550 9Campana GiorgiaITA 13.900 13.950 14.000 13.350 55.200 10 Preziosa ElisabettaITA 14.050 12.750 14.100 13.900 54.800 11 Fasana Erica ITA 14.000 13.100 13.500 13.650 54.250 12 Sasada Natsumi JPN13.50012.750 14.050 13.50053.800 13 Macrì Federica ITA 14.100 13.050 13.450 13.200 53.800 14 Inoue Wakana JPN13.75013.600 13.500 12.85053.700 15 Teramoto Asuka JPN13.75011.800 14.050 13.40053.000 16 Crisci Adriana ITA 14.150 12.300 12.100 13.350 51.900 17 Paglia Giulia ITA 13.850 12.050 12.250 13.650 51.800 18 Kaeslin Ilaria SWI13.65011.400 13.550 12.95051.550 19 Rocca Arianna ITA 14.100 10.900 13.000 12.050 50.050 20 Buro Martine ITA 13.750 11.850 11.450 12.950 50.000 21 Schulte Laura SWI13.80011.950 11.250 12.95049.950 22 MArakami Mai JPN13.20010.550 13.250 12.80049.800 23 Diacci Jessica SWI13.55011.700 11.400 12.70049.350 24 Ryu Wakiko JPN12.80011.050 11.400 12.75048.000 25 Leni Giulia ITA 13.900 12.500 - 13.800 40.200 26 Bugani Serena ITA 13.850 - 12.550 13.250 39.650 27 Gerber Sarina SWI - 11.000 11.350 11.900 34.250 28 Ferrari Vanessa ITA 14.300 13.450 6.300 - 34.050 Classifica per Nazioni Nazione 1 STATI UNITI 2 ITALIA 3GIAPPONE 4 ITALIA (B) 5SVIZZERA 61.700 56.450 54.200 56.000 55.350 59.300 54.200 49.200 48.700 49.050 56.600 55.700 54.850 49.900 49.550 56.650 54.700 52.550 54.050 52.550 TOT 234.250 221.050 210.800 208.650 206.500 Lo Staff della Società Gymnasium di Treviso con le ginnaste e le Delegazioni straniere sul podio Senior (foto D. Ciaralli) 47 Risultati Mo sca 1 - 3 marzo TOT Ginnasta 1 Bravikova Yulia 2 Romanova Eleonora 3 Piriyeva Zhala 4 Sarybay Aidana 5 Crescenzi Carmen CUP GAZPROM 24 Russo Alessia Wo LE ELEZIONI CONI SOTTO LA REGENZA AGABIO 16.61615.30015.916 16.35064.182 14.48314.36614.966 14.51658.331 14.95013.30014.800 12.33355.383 13.45013.90013.466 14.40055.216 14.100 14.266 13.800 12.266 54.432 13.466 14.416 14.500 13.350 Carmen e Alessia con G. Germani e E. Aliprandi 55.732 FIG World Cup er st rc e Casella e Ferrari con la giudice italiana Carmen Basla 2 marzo 1 Katelyn Ohashi 2 Simone Biles 3 Victoria Moors 4 Elisabeth Seitz 5 Vanessa Ferrari 6 Gabrielle Jupp 7 Asuka Teramoto 8 Maegan Chant o Os l RAPPRESENTANTE COMITATI REGIONALI: Fabio Sturani (47 voti). Non eletto: Gianfranco Porqueddu (26) 14.90014.56615.333 14.40059.199 15.73314.80013.133 14.00057.666 14.90013.56614.000 14.60057.066 14.76614.50013.866 13.56656.698 14.333 13.666 13.633 14.466 56.098 13.86613.70014.433 13.66655.665 14.00014.10013.366 12.80054.266 14.13312.80011.933 12.53351.399 RAPPRESENTANTE DELEGATI PROVINCIALI: Guglielmo Talento (43 voti). Non eletto: Giuseppe Iacono (28) ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA: Massimo Achini (36 voti). Non eletti: Giovanni Gallo (31), Nazzareno Neri (1) La Giunta Nazionale, che si è riunita al termine del Consiglio, ha eletto Vice Presidenti Franco Chimenti, in qualità di Vicario, e Giorgio Scarso. Roberto Fabbricini è stato nominato Segretario Generale e Carlo Mornati facente funzioni di Vice Segretario Generale. C ot TOT. 1ITALIA 2 STANDFORD, USA 3NORVEGIA 4 MIX - STANDFORD NORVEGIA 339.000 331.650 317.000 297.400 Junior TOT. 1ITALIA 2 NORVEGIA La Roche sur Yon 290.633 315.600 FIG Wo r ld C Finale Corpo Libero Ginnasta 1 AFANASEVA Kseniia 2 BULIMAR Diana Laura 3 FERLITO Carlotta Finale Trave Ginnasta 1 FERLITO Charlotta 2 FERRARI Vanessa 3 MILLOUSI Vasiliki 4 AFANASEVA Kseniia tbu FIG World Cup Senior Nazione DIRIGENTI (7): Franco Chimenti (49 voti), Luciano Buonfiglio (47), Giorgio Scarso (37), Paolo Barelli (35), Giancarlo Abete (33), Sergio Anesi (10), Fabio Pigozzi (10). Non eletti: Renato Di Rocco (32), Angelo Binaghi (29), Riccardo Fraccari (29) Ugo Matteoli (28), Flavio Roda (18) TECNICI (1): Valentina Turisini (72 voti) Turnforening Haslehallen Nazione Con le dimissioni del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Petrucci, in seguito alla sua avvenuta elezione, sabato 12 gennaio, alla Presidenza della Federazione Italiana Pallacanestro, il Vicario Riccardo Agabio ha assunto la reggenza del CONI fino al Consiglio Nazionale Elettivo di martedì 19 febbraio 2013. I 39 giorni a capo del massimo organismo sportivo del nostro Paese hanno consegnato alla storia il numero uno della Ginnastica azzurra, vicepresidente reggente come lo era stato in precedenza il prof. Bruno Grandi. Agabio lascerà il posto a Giovanni Malagò, 15° presidente Coni (tolti anche i 5 commissari), il sesto del dopoguerra, eletto con 40 voti contro i 35 (una scheda nulla) dell’altro candidato, il Segretario Generale uscente Raffaele Pagnozzi. Il Consiglio Nazionale ha poi provveduto alla elezione della Giunta. Questo l'esito delle votazioni (prima del voto si è ritirato Jury Chechi in quota dirigenti): ATLETI (2): Alessandra Sensini (36 voti), Fiona May (24). Non eletti: Paolo Vaccari (8), Oscar De Pellegrin (6) TOT Ginnasta Agenda Grand Prix e Torneo Internazionale Junior TOT. 14.633 14.533 13.733 TOT. 14.300 13.733 13.133 13.066 up s Ginnasta 1 Petrounias Eleftherios 2 Liu Yang 3 Van Gelder Lambertus 4 Morandi Matteo TOT. 15.825 15.750 15.650 15.625 Ginnasta 1 Truyens Donna Donny 2 Bertoncelj Saso 3 Zhang Yang 4 Busnari Alberto TOT. 15.325 15.025 15.000 14.350 Bilaterale Italia - Svizzera Ritmica 27.03.2013 - Torino Classifica Generale Senior Nazione 1 ITALIA 2SVIZZERA 10 15.650 15.300 3 2 16.650 14.650 TOT. 32.200 29.950 Individualiste Junior Ginnasta 1 ITALIA 2SVIZZERA TOT. 56.400 45.400 Elenco dei Presidenti del CONI • Carlo Compans de Brichanteau (1914 – 1920) • Carlo Montù (1920 – 1921) • Francesco Mauro (1921 – 1923) • Aldo Finzi (1923 – 1925) • Lando Ferretti (1925 – 1928) • Augusto Turati (1928 – 1930, commissario) • Icilio Bacci (1930 – 1931, commissario) • Leandro Arpinati (1931 – 1933) • Achille Starace (1933 – 1939) • Rino Parenti (1939 – 1940) • Raffaele Manganiello (1940 – 1943) • Alberto Bonacossa (1943, commissario) • Ettore Rossi (1943 – 1944, commissario) • Puccio Pucci (1944, commissario) • Giulio Onesti (1944 – 1978, commissario fino al 1946, poi presidente) • Franco Carraro (1978 – 1987) • Arrigo Gattai (1987 – 1993) • Mario Pescante (1993 – 1998) • Bruno Grandi (1998 – 1999, vicepresidente reggente) • Gianni Petrucci (1999 – 2013) • Riccardo Agabio (2013 vicepresidente reggente) • Giovanni Malagò (2013 - in carica) Il Prof. Agabio con il Presidente del CONI Giovanni Malagò IL CDF UFFICIALIZZA LA NUOVA ORGANIZZAZIONE TECNICA FEDERALE Il 19 gennaio si è riunito a Roma, nella Sala Giunta del Coni, il nuovo Consiglio Direttivo Federale, emerso dopo le elezioni del 15 dicembre scorso. Nella prima riunione del 2013 all’ordine del giorno la riconferma del Segretario Generale Roberto Pentrella e l’elezione dei due Vice Presidenti: Il prof. Valter Peroni (Vicario) e il prof. Rosario Pitton. Il CDF ha poi ratificato la nuova struttura delle squadre Nazionali per il prossimo quadriennio olimpico. DIREZIONI TECNICHE NAZIONALI • Fulvio Vailati (GAM) • Enrico Casella (GAF) • Marina Piazza (GR) • Luigi Meda (TE) • Cristina Casentini (GA) • Emiliana Polini (GPT) • Vittorio Baldini (Salute e Fitness e Resp.Naz. Centro Di- dattico Nazionale) REFERENTI PER LA GIURIA NAZIONALE • Fulvio Traverso (GAM) • Gioconda Raguso (GAF) • Maria Isabella Zunino Reggio (GR) • Luisa Righetti (GA) • Emiliana Polini (GPT) REFERENTE NAZIONALE PER GLI UFFICIALI DI GARA • Andrea Costarelli Il CDF nella riunione del 19 gennaio a Roma 49 Agenda CORSO DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PER GIUDICI NAZIONALI IL PRESIDENTE FGI INCONTRA LA SUA BASE Nell’ultimo trimestre il Presidente Riccardo Agabio ha fatto visita ad alcune società affiliate, portando, con la sua presenza, il saluto dell’intero movimento ginnico italiano. La prima occasione è stata la festa per il Collare d’Oro al Merito Sportivo organizzata dall’Associazione Ginnastica Velitrae nella Sala Conferenze della Banca Popolare del Lazio, a Velletri. Il Sindaco Fausto Servadio, il Vicepresidente del Coni regionale, la Prof.ssa Antonia Paparelli e il Cav. Stefano Betti, massimo dirigente del sodalizio laziale, hanno accolto il Presidente della Federginnastica, accompagnato dal Segretario Generale Prof. Roberto Pentrella e dal Presidente del Comitato regionale Paolo Pasqualoni. Altro momento ufficiale l’inaugurazione della Scuola “Intrecci d’Arte” presso il PalaGinnastica e Danza “La Marmora”. Al rituale taglio del nastro con il prof. Agabio c’erano, tra le altre autorità presenti, il Vice Presidente vicario FGI Valter Peroni, il Presidente del Comitato Piemonte e Valle d’Aosta Angelo Buzio e, naturalmente, il numero uno della società di Biella Franco Ruffa. In occasione della seconda prova del Campionato di Serie A Il Presidente Agabio e il Segretario Generale Pentrella si sono recati presso le strutture del territorio in gestione all' ASD Blukippe Ginnastica e alla Corpo Libero Gymnastic Team. Infine, nei giorni antecedenti la Pasqua, i due dirigenti, di nuovo assieme al prof. Pasqualoni, hanno incontrato, nelle rispettive palestre della Capitale, le ginnaste della Olos Gym 2000, guidata da Elisabetta Cancellieri e Francesca Cavallo, nonché gli atleti della Roma ’70, la fucina di Roberto Carminucci, fondata dall’indimenticabile Giovanni, bronzo e argento ai Giochi Olimpici di Roma. A.G. Velitrae La Marmora ASD Blukippe Dall'alto in senso orario: il gruppo dei Giudici della Sezione di Ginnastica Artistica Maschile, quello della Femminile e il tavolo dei Relatori della Ginnastica Ritmica presso il Grand Hotel Vittoria di Montecatini Terme. Roma '70 PEZZI PERDUTI DEL NOSTRO...PUZZLE GIULIA CIGNONI e LUIGINO FARULLA Olos Gym 2000 LA COMMISIONE DI GIUSTIZIA DI SECONDO GRADO presieduta dall’avv. Antonella Prestia e composta dall’avv. Dario Lupo e dall’avv. Lorenzo Iacobbi, riunitasi a Roma il 15.02.2013, in parziale riforma della sentenza appellata, pur riconosciuti i meriti sportivi dell'incolpata e il suo ravvedimento; considerate come particolarmente gravi le dichiarazioni rese dalla stessa e riprese dalla Stampa nazionale, che hanno leso l'immagine e la indiscussa dignità della disciplina della Ginnastica Ritmica e delle sue atlete nonché della FGI; conferma la pena inflitta a FERRARI Vanessa, con irrogazione dell'ammenda di 1.500,00, modifica l’ordine di pubblicazione della presente pronuncia, per una sola volta e per estratto, anziché per intero, sulla rivista Federale "Il Ginnasta". 50 Dal 18 al 20 gennaio, presso il Grand Hotel Vittoria di Montecatini Terme, si è svolto il corso di aggiornamento e formazione per Giudici Nazionali della Sezione di Ginnastica Ritmica. Docenti la DTN/ GR, Marina Piazza, il membro del Comitato Tecnico Internazionale, Daniela Delle Chiaie, e la neo Referente Nazionale di Giuria, nonché giudice Internazionale 12° ciclo, Maria Isabella Zunino Reggio. Notevole l’affluenza alle lezioni, che ha fatto registrare ben 127 partecipanti. Dal 25 al 27 gennaio, nella stessa location, si è svolto il corso Giudici della Sezione di Artistica Maschile. Presenti complessivamente 67 persone, 49 giudici nazionali, 17 fra giudici regionali di 2° grado e tecnici federali e un ex ginnasta nazionale. Le lezioni iniziate con esposizioni sul nuovo codice dei punteggi sono state tenute dal Referente Nazionale di Giuria Maschile, Fulvio Traverso, e dal giudice internazionale Massimiliano Villapiano. Dall’1 al 3 febbraio è stata la volta della Sezione Femminile. 110 iscritti (108 giudici e 2 auditrici) hanno preso parte allo stage diretto dalla Referente Nazionale di Giuria, Gioconda Raguso, dalla Vicepresidente del Comitato Tecnico Internazionale, Donatella Sacchi, e dal giudice internazionale Giorgio Citton, in rappresentanza del DTN Enrico Casella. Dal 24 al 27 gennaio, infine, presso l’Hotel Fashion di Valmontone, la DTN/ GA M. Cristina Casentini (Presidente del C.T. Europeo), la Referente Nazionale di Giuria Luisa Righetti e i giudici Internazionali 12° ciclo M.G. Mattia e Gloria Gastaldi hanno tenuto il corso di aggiornamento e formazione della sezione di Ginnastica Aerobica per 43 giudici in rappresentanza di tutto il territorio. Sul finire dello scorso anno ci ha lasciati Giulia Cignoni, 25 anni, nativa di Pontedera e residente a Ponsacco, in provincia di Pisa, stroncata da un improvviso malore, mentre era in vacanza sulla neve. Ex ginnasta della Iris e della Nervianese, giunta a vestire la maglia azzurra al CTF di Desio, insegnava Ginnastica Ritmica nella Stella Azzurra di Pontedera. “La Federazione ha perso una giovane insegnante che amava questo mondo”- ha dichiarato la DTN/GR Marina Piazza, sconvolta dalla triste notizia. Il 1° febbraio si è spento anche Luigino Farulla, Vice Presidente del Comitato Regionale FGI Liguria, un altro amico che ha lasciato un vuoto nella grande Famiglia Ginnastica.
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