Edizione straordinaria in occasione dei 100 anni del

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Edizione straordinaria in occasione dei 100 anni del
Motrice
1912-2012
al
Edizione straordinaria in occasione dei 100 anni del Ristorante Motrice a Poschiavo
da «Il Grigione Italiano» di 100 anni fa
La famiglia Bernardino Emilio Isepponi
a La Rösa
Era il 1884 quando un coraggioso e intraprendente uomo
di nome Bernardino Emilio Isepponi, chiamato Dino, e sua
netti
pina (Bepina) Isepponi-Za
Bernardo (Dino) e Giusep
moglie Giuseppina Zanetti, detta Bepina, affittarono dai
Visse ininterrottamente per parecchi anni a La Rösa (1884-
tel Post a La Rösa, in Val Laguné, con annessa stazione te-
altri figli nacquero nel vecchio Hotel Post.
proprietari fratelli Dorizzi di San Carlo l’esercizio dell’Holegrafica prima e telefonica poi.
1918). Ad eccezione dell’ultimogenita, Dina (1902), tutti gli
Nei primi anni Dino poté contare sul prezioso aiuto di suo
padre Francesco, che conosceva a fondo la strada del Ber-
nina e i problemi di trasporto. Pure lui aveva gestito il vecchio Hotel Post dagli anni 1870 fino al 1880.
Dall’unione fra Dino e Bepina nacquero 7 figli maschi e 3
femmine. La numerosa famiglia perse quattro figli maschi,
due dei quali entro il primo anno di vita, un terzo morì a 9
anni e un altro a 26 (emigrato nel 1913 in America e anne-
gato a Boston nel 1919).
a
Il vecchio Hotel Post a La Rös
La famiglia Isepponi abitava tutto l’anno a La Rösa. L’hotel
era luogo di sosta e fermata per i postiglioni e di villeggia-
tura per i forestieri non solo d’oltre Bernina, ma anche della
Val Poschiavo. Quanti cambi di cavalli esausti, quante pie-
tanze servite per rifocillare quei temerari che intraprende-
vano il lungo viaggio verso l’Engadina, esposti alle
intemperie – dalla pioggia al vento, dalla neve al gelo – ma
confortati dal pensiero di un ristoro e dell’ospitalità che li at-
La famiglia Isepponi: Din
o e Bepina con i figli Nunzi
o, Tito, Ettore, Aristide,
Letizia, Dina e Ottorina
tendeva a La Rösa a qualsiasi ora!
Fra il 1842 e il 1865 fu costruita la strada carreggiabile del
Bernina. Il tracciato a La Rösa fu spostato, rispetto alla pre-
cedente mulattiera, sulla sponda destra del fiume, ma il vec-
chio Hotel Post era ancora raggiungibile tramite una
diramazione. Con l’apertura della strada carreggiabile, il
traffico di forestieri, viandanti e merci aumentò fortemente.
Si trasportava soprattutto vino dalla vicina Valtellina, dove
la produzione era in forte espansione, verso l’Engadina e il
resto dei Grigioni.
In quel periodo si parlava pure del progetto di costruzione
di una ferrovia che collegasse la Valtellina all’Engadina pas-
sando proprio dalla Val Laguné.
Passaggio invernale
Il nuovo Hotel Posta a La Rösa
Constatato l’aumento del commercio a La Rösa e pensando
di assicurare lavoro ai propri figli, Dino e Bepina pianifica-
rono la costruzione di un nuovo hotel, quasi di fronte a
quello vecchio. Dopo anni di estenuante lavoro e raggiunta
una certa sicurezza finanziaria, nel 1899 i coniugi Isepponi
inaugurarono il nuovo Hotel Posta, più moderno e più spa-
zioso, aggiungendo poi un secondo edificio adibito a ripo-
stiglio, con camere per il personale e da affittare. Più tardi
costruirono un terzo fabbricato quale magazzino e rimessa.
La diligenza arriva a La Rösa
Erano gli anni d’oro dell’attività della famiglia Isepponi. Gli
abitanti di La Rösa ebbero, per alcuni anni, il privilegio della
presenza di una maestra che impartiva le lezioni ai loro figli
in un locale dell’Hotel Posta.
Agli inizi del 1900 il progetto della ferrovia del Bernina si
fece più concreto.
Il nuovo Hotel Posta
Ferrovia del Bernina: la costruzione del
ponte sul Cavagliasco
Fu deciso che non sarebbe passata in Val Laguné, bensì in
Val Pila, meno esposta alla caduta di valanghe. Intuendo il
pericolo di perdere numerosi clienti, anziché arrendersi
Dino e Bepina ebbero l’ardire di costruire, nel 1910, un proprio ristorante a Poschiavo, in prossimità della prevista stazione ferroviaria.
Vista su Poschiavo prima della costruzi
one
Il Ristorante Motrice
del Motrice
Posa dei binari a St. Antonio
Il Ristorante Motrice fu edificato a sud del Palazzo de Bas-
sus-Mengotti, dove gli Isepponi erano proprietari di due
appartamenti e di un appezzamento di terreno adiacente.
Si deve il nome del locale probabilmente alla forma del fab-
elle Letizia e Ottorina
Mamma Bepina con le gem
bricato, somigliante a una motrice del treno, o semplice-
mente al fatto che sorse in concomitanza con i lavori di
costruzione della ferrovia del Bernina. Sta di fatto che già
100 anni orsono sui piatti del ristorante era raffigurata una
motrice gialla. All’interno del ristorante trovavano spazio
un’osteria, una sala piccola e una più grande pensata per
banchetti di ogni genere. Il ristorante offriva pure delle ca-
mere per viandanti o pensionanti (ecco perché esibiva la
scritta B&B, ossia Bed and Breakfast). Di fianco c’erano due
campi per il gioco delle bocce, molto in voga a quei tempi.
Il gioco delle bocce a fianco del Ristoran
te Motrice
Il Motrice e il Palazzo de Bassus-Mengo
tti
L’apertura avvenne a cavallo del 1911-1912 (la «patente» del
Il 10 aprile 1921 Aristide sposò Fausta Tuena di Le Prese e
trice era fiorente anche grazie ai numerosi operai presenti in
Maria.
Comune è datata fine 1911 per inizio 1912). L’attività al Mo-
valle per i lavori di costruzione della ferrovia e degli im-
dalla loro unione nacquero 4 figli: Liliana, Dino, Renato e
pianti idroelettrici della società Forze Motrici Brusio.
Correva l’anno 1918. Bernardino Emilio (Dino) Isepponi
ebbe occasione di acquistare dai fratelli Dorizzi il vecchio
Hotel Post a La Rösa, ma ne rimase proprietario solo per
pochi mesi. Il 7 giugno 1918 Dino vendette il vecchio Hotel
Post a Guido Mascioni di Brusio e a Bernardo Molinari di
Tirano. Nel contratto di vendita vi era la clausola che i nuovi
proprietari potevano disporre dello stabile solo come casa
privata o di villeggiatura, ma non come albergo.
Nel frattempo la gestione del Ristorante Motrice al Borgo
passò nelle mani del figlio Aristide.
i
Fausta Isepponi-Tuena con i figl
Liliana, Dino, Renato e Maria
In seguito alla morte di Bernardino Emilio nel 1923 e a
quella di Bepina nel 1926, Aristide e Fausta assunsero anche
la gestione del nuovo Hotel Posta a La Rösa. Dopo che le
autorità comunali autorizzarono, nel 1927, la circolazione
dei veicoli a motore in Val Poschiavo, molte cose cambia-
rono. Nei mesi invernali il passo del Bernina, naturalmente,
rimaneva chiuso per le automobili. Con il passare degli
Aristide Isepponi (1887 1937)
anni, il passaggio di animali da soma e da traino regredì
sempre più. La famiglia Isepponi decise così di chiudere
l’albergo a La Rösa durante la stagione invernale, per farvi
ritorno in primavera inoltrata. Seguirono gli anni difficili
della grande crisi e della seconda guerra mondiale.
lungo la strada del Bernina
Le prime automobili in transito
ili
Foto ricordo all’arrivo delle automob
Nel 1937 Fausta Isepponi-Tuena, ancora in giovane età, ri-
mase vedova con i 4 figli adolescenti. Non fu facile. Vi era
il lavoro di mamma all’interno della famiglia e poi la gestione sia dell’Hotel Posta a La Rösa che del Ristorante Mo-
trice a Poschiavo. Con coraggio e molta perspicacia cercò di
far fronte a ogni problema con tutte le sue forze. All’im-
provvisa scomparsa di Fausta nel 1955, l’Hotel Posta a La
Rösa fu venduto, con tutti gli annessi, alla società “Claltina
SA” (Forze Motrici Brusio SA) di Poschiavo, che stava pia-
nificando la costruzione di un lago sul pianoro di La Rösa.
La gestione del Ristorante Motrice passò nelle mani del fi-
glio Dino, che si unì in matrimonio con Gina Cederna nel
1955. Dino e Gina, con il prezioso aiuto della sorella gemella
di Gina, Lia, continuarono a gestire la proprietà di famiglia.
Erano gli anni del secondo dopoguerra e di un timido ini-
la
Gina e Dino Isepponi con
zio del turismo anche in Val Poschiavo.
gemella Lia
Il Motrice anni ‘60
ive nel nuovo Motrice
La «saletta»: una parte riv
L’interno dell’osteria
Particolare della cantina
Il caro vecchio telefono
Il nuovo Ristorante Motrice
Le cuoche ai fornelli
Nel 1977, con la costruzione della nuova strada cantonale in
Così è nato anche a Poschiavo un piccolo centro commer-
via da Spultri (piccola circonvallazione) e l’aumento del
ciale che comprende il Ristorante Motrice, la Tipografia Off-
dosso della carreggiabile, si fece precaria. L’edificio neces-
un’unica costruzione, con ampio posteggio annesso.
traffico, la situazione del ristorante, situato proprio a ri-
sitava di un restauro. Dino decise così, d’accordo con la
set Isepponi e la Panetteria-Pasticceria Bordoni riuniti in
Il Motrice dispone di un’osteria-caffè a volta tonda, che ri-
figlia Fabrizia e con il genero Franco Bordoni, di demolire il
chiama la forma di una locomotiva come in origine, e di una
zione più arretrata rispetto alla strada. Nel 1981 iniziarono
di origini bernesi Rudolf Blaser. Vi sono servite specialità
vecchio ristorante e di costruire un nuovo edificio in posi-
i lavori e l’inaugurazione del nuovo complesso avvenne il
5 settembre 1982.
sala da pranzo il cui soffitto è stato dipinto dal noto artista
poschiavine e valtellinesi dal sapore nostalgico come ai
tempi della nonna (pizöcar, capunet, taiadin, ris cönsc, man-
frigole ecc.). Accanto alla sala da pranzo trova spazio la «sa-
letta nostalgia» con le pareti e le finestre del vecchio
ristorante, adatta a ospitare assemblee o incontri delle diverse società e istituzioni valligiane. Il ristorante ha un giar-
dino dove in estate si può viziare il palato o semplicemente
bere un caffè godendosi la magnifica vista sul Sassalbo, sul
Borgo e sul Palazzo de Bassus-Mengotti.
Costruzione del nuovo Mo
trice e demolizione del vec
chio
18-19 luglio 1987: «l’alluvione», Piazza
comunale
Ponte S. Giovanni
La parte tecnica del Motrice
Nel 1994 Dino e Gina Isepponi-Cederna si sono ritirati e
hanno ceduto il Ristorante Motrice al figlio Fausto e a sua
moglie Ornella Isepponi-Gugiatti.
E la tradizione continua...
Dal 1° luglio 1994 Fausto e Ornella portano avanti la tradi-
zione di famiglia. Diverse culture e classi sociali hanno la-
sciato il segno nel corso dei decenni. Quanti contratti per
stretta di mano, quanti aperitivi, quanti banchetti, quante as-
distrutta
La Tipografia Isepponi completamente
L’alluvione del 1987, ad appena cinque anni dall’apertura
del nuovo Motrice, ha messo a dura prova tutta la valle e
anche la famiglia Isepponi-Bordoni. La parte interrata della
casa è stata sommersa dall’acqua; la tipografia, la panette-
ria, la cantina, e la parte tecnica sono state distrutte. Grazie
però alla tenacia e al duro lavoro della famiglia, l’attività al
centro Motrice è presto ripresa alacremente.
tura Grigione.
La dimora con sedi commerciali «Motrice» riceve nel 1987 il premio di Architet
di sensibilità
grado
l’alto
per
ente
committ
il
premiare
e
«La distinzione vuol mettere in evidenza
verso l’ambiente costruito»
Impressum:
Idea, testo:
Grafica e stampa:
Fonti:
Foto:
semblee, quante dispute politiche, quante idee diverse!
Quante buone pietanze condite con amicizia e cordialità sono
state servite al Motrice! Se solo le pareti potessero parlare…
Se Bernardino Emilio e Bepina Isepponi-Zanetti ci guardas-
sero da lassù, sarebbero fieri nel vedere che ciò che loro
hanno creato è sì cambiato nel tempo, ma continua a essere
gestito per la quarta generazione dalla famiglia Isepponi.
Famiglia Fausto e Ornella Isepponi
Ristorante Motrice - Poschiavo
Fausto e Ornella Isepponi
con le figlie Michela, Martin
a
e Barbara con il marito Kle
mens von Däniken e la pic
cola Serena
Fausto Isepponi
Paolo Belcao, TIP Isepponi Poschiavo, 2012
Archivio comunale di Poschiavo, Antonio Giuliani, Dino Beti
Archivo Luigi Gisep, collezione privata
100 Jahre Ristorante Motrice
Im Jahr 1884 beschlossen Bernardino Emilio Isepponi und
seine Frau Giuseppina Zanetti, genannt Dino und Bepina, die
Leitung des Hotel Post in La Rösa im Val Laguné zu über-
junge Witwe mit vier Kindern, die ihre Aufgaben als Mutter
wie auch die Leitung des Hotel Posta in La Rösa und des Mo-
trice in Poschiavo mit Bravour bewältigte. Nach ihrem plötz-
nehmen.
lichen Tod 1955 wurde das Hotel Posta verkauft. Faustas
der zehn Kinder von Dino und Bepina wurden im alten Ho-
derna. Die beiden führten das Restaurant mit der wertvollen
Bis 1918 lebte die Familie ununterbrochen in La Rösa. Neun
tel Post geboren. Mit der Eröffnung der befahrbaren Berni-
napassstrasse im Jahr 1865 war der Verkehr in La Rösa deut-
lich gestiegen. Immer mehr Postkutschen und Fuhrwerke,
insbesondere mit Veltliner Wein, der in Richtung Norden
Sohn Dino übernahm das Motrice und heiratete Gina Ce-
Unterstützung von Ginas Zwillingsschwester Lia weiter.
Nach dem Bau der neuen Kantonsstrasse 1977 nahm der
Verkehr in der Via da Spultri stark zu und so beschloss Dino
mit seiner Tochter Fabrizia und ihrem Ehemann Franco Bor-
transportiert wurde, passierten La Rösa. Dies bewegte Dino
doni, das renovierungsbedürftige Restaurant abzureissen
einer gewissen finanziellen Sicherheit dazu, ein neues Hotel
richten. 1982 wurde der Komplex, bestehend aus dem Risto-
und Bepina nach jahrelanger harter Arbeit und dem Erreichen
zu errichten und so ihren Kindern eine Zukunft zu sichern.
1899 eröffneten sie in nächster Nähe zum alten Hotel das neue
und ein neues, etwas weiter zurück liegendes Gebäude zu er-
rante Motrice, der Tipografia Offset Isepponi und der Panet-
teria-Pasticceria Bordoni, eingeweiht.
Hotel Posta. Damals lebte die Familie ganzjährig in La Rösa,
Auch das heutige Motrice erinnert noch an eine Lokomotive.
deutung hatte. Im Hotel Posta erteilte eine Lehrerin den Kin-
Spezialitäten serviert werden, wurde vom Berner Künstler
Als zu Beginn des 19. Jh.s beschlossen wurde, die Bernina-
Sitzungen genutzt. Vom Garten aus hat man im Sommer ei-
das als Rastplatz und Postkutschen-Haltestelle eine grosse Be-
dern von La Rösa für einige Jahre sogar Schulunterricht.
bahn auf der Strecke durch das Val Pila zu bauen, die weni-
Die Decke des Speisesaals, in dem Puschlaver und Veltliner
Rudolf Blaser bemalt. Der kleine Saal nebenan wird gerne für
nen herrlichen Blick auf den Sassalbo, den Borgo und den Pa-
ger lawinengefährdet war als jene durch das Val Laguné, er-
lazzo de Bassus-Mengotti.
würden und entschieden, in der Nähe des geplanten Bahn-
Isepponi-Bordoni auf eine harte Probe. Mit grossem Einsatz
kannten Dino und Bepina, dass sie zahlreiche Gäste verlieren
hofs in Poschiavo ein eigenes Restaurant zu bauen: 1912
wurde das Ristorante Motrice südlich des Palazzo de Bassus-
Mengotti eröffnet. Der Name ist auf die Form des Gebäudes,
Das verheerende Hochwasser 1987 stellte auch die Familie
und viel Ausdauer gelang ihr jedoch der Wiederaufbau des
stark zerstörten Gebäudekomplexes.
1994 übergaben Dino und Gina Isepponi-Cederna das Mo-
das an eine Lokomotive erinnert, oder darauf, dass es gleich-
trice ihrem Sohn Fausto und seiner Frau Ornella Isepponi-
über 100 Jahren jedenfalls ziert eine gelbe Lokomotive die Tel-
Das Motrice ist auch heute noch ein beliebter Treffpunkt für
zeitig mit der Berninabahn entstand, zurückzuführen. Seit
Gugiatti.
ler des Motrice. Neben zwei Fest- und Sitzungssälen sowie ei-
Gäste wie für Einheimische, für Menschen verschiedener
so beliebte Boccia-Spiel. Das Geschäft blühte nicht zuletzt
Emilio und Bepina Isepponi-Zanetti wären sicher stolz, wenn
nigen Zimmern gab es dort auch zwei Felder für das damals
dank der vielen Arbeiter, die für den Bau der Berninabahn
und der grossen Wasserkraftanlage ins Tal gekommen waren.
Dinos und Bepinas Sohn Aristide, der inzwischen das Re-
staurant führte, heiratete 1921 Fausta Tuena aus Le Prese, mit
der er vier Kinder hatte: Liliana, Dino, Renato und Maria.
Nach Dinos und Bepinas Tod (1923 und 1926) leiteten Aristide
und Fausta auch das neue Hotel Posta in La Rösa.
Der seit 1927 in Poschiavo erlaubte Autoverkehr brachte
viele Veränderungen mit sich; immer weniger Fuhrwerke
und Kutschen fuhren über den Pass und das Hotel Posta blieb
im Winter geschlossen. Es folgten die schwierigen Krisenund Kriegsjahre. 1937 verstarb Aristide und hinterliess eine
Motrice
Delicatezze culinarie del
Kulturen und aller gesellschaftlichen Schichten. Bernardino
sie sehen könnten, dass ihr Werk bei allen Veränderungen
noch in der vierten Generation der Familie Isepponi weiter-
geführt wird.