Avv. Alessandro CASSIANI - Ordine degli Avvocati di ROMA
Transcription
Avv. Alessandro CASSIANI - Ordine degli Avvocati di ROMA
FO RO MANO 1-2 R O NOTIZIARIO DEL CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA GENNAIO - APRILE ANNO 2008 SOMMARIO EDITORIALE Inizia un nuovo biennio: riflessioni e programmi Incipit vita nova ELEZIONI DEL CONSIGLIO BIENNIO 2008-2009 ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO LE ADUNANZE CONVEGNI FORMAZIONE CONTINUA PARERI DEONTOLOGICI IL NOSTRO MONDO Anche in Italia le azioni risarcitorie collettive Esami di Stato per avvocati anno 2007 Prima riunione del Consiglio Giudiziario Introduzione esegetica sul fondamento giuridico della formazione permanente L'incontro del Consiglio dell'Ordine di Roma con i Candidati a Sindaco del Comune di Roma Non solo calcio ... Il processo di beatificazione dell'Avv. Mario Salciarini Le cause di canonizzazione Un caso emblematico di arroganza e insensibilità NECROLOGI In ricordo di Giannetto Cavasola In ricordo di Pierdomenico Iovino In ricordo di Rosalba Panicelli COMUNICAZIONI E NOTIZIE CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE EXTRAVAGANTES Filosofando sul diritto e le sue origini PHILOGHELOS SAGGI E ARTICOLI SEGNALAZIONI E RECENSIONI RAPPORTI INTERNAZIONALI IN PUNTA DI PIEDI AGGIORNAMENTO ALBO FORO ROMANO ANNO LIX 3 5 7 9 83 87 123 131 133 136 138 146 148 151 152 159 163 164 165 166 168 191 193 194 197 205 207 213 Direttore Responsabile Alessandro Cassiani Redattore Giovanni Cipollone Segretario di Redazione Piero Paris Stampa Centro Poligrafico Romano Via Dorando Petri, 20 00011 - Bagni di Tivoli Redazione Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Palazzo di Giustizia Piazza Cavour 00193 - Roma Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 1866 dell’11.12.1950 Tutti gli iscritti all’Ordine possono collaborare al Notiziario “Foro Romano” con articoli su problemi di interesse generale. Gli articoli devono essere forniti su floppy disk o inviati per posta elettronica all'indirizzo email: foro [email protected] contenenti il titolo, il nome e cognome dell'autore o degli autori. La Direzione si riserva la facoltà di non pubblicare gli articoli che pervengono. EDITORIALE INIZIA UN NUOVO BIENNIO: RIFLESSIONI E PROGRAMMI Cari Colleghi, all’inizio del terzo mandato avverto il peso della responsabilità ma sono animato da rinnovato entusiasmo per le nuove sfide che mi attendono. Confido nell’esperienza accumulata negli anni ma, soprattutto, nel prezioso contributo di tutti i Consiglieri. Mi mancheranno Carlo Testa, ottimo Tesoriere e studioso dei problemi dell’Avvocatura e Domenico Condello, che voglio ricordare quale Consigliere Segretario impareggiabile. Avrò nuovi Consiglieri che so dotati di grandi capacità e animati di voglia di operare nell’interesse degli Iscritti. Soprattutto a questi ultimi ripeto quanto ho detto nel breve discorso di insediamento e cioè che, terminata la fase elettorale, bisogna dimenticare il gruppo di appartenenza e le posizioni ad esso fisiologicamente collegate e, inoltre, che non devono esistere maggioranze e minoranze. Ciascun Consigliere deve concorrere ai lavori del Consiglio operando scelte dettate dalla propria coscienza e dal proprio intelletto e dando il meglio di se stesso. Con il contributo di tutti riuscirò ad affrontare i compiti istituzionali e, nello stesso tempo, a difendere la categoria e a migliorarne le qualità. Le prime avvisaglie sono confortanti e mi fanno prevedere un biennio caratterizzato da sempre minori contrasti e da sempre maggiore operatività. Lo deduco dal fatto che tutti i Consiglieri, a cominciare dai nuovi, hanno già formato le Commissioni di studio, hanno già avanzato proposte e programmi, ogni giovedì dibattono i problemi dell’ordine del giorno con pacatezza e spirito costruttivo. Lo ricavo anche dai primi contatti fra i Consiglieri e i Capi degli Uffici Giudiziari. E, in particolare, da un recente incontro con il Presidente del Tribunale Paolo de Fiore che si è rivelato costruttivo in quanto caratterizzato da proposte concrete e dalla comune volontà di prospettare ai politici e ai rappresentanti amministrativi il disagio dell’Avvocatura e dai Magistrati per le carenze logistiche, di mezzi, di personale. FORO ROMANO 1-2/2008 3 EDITORIALE In questa ottica, è stato possibile trovare una equa soluzione al gravoso impegno di procedere all’aggiornamento obbligatorio, individuare nuove materie da approfondire quale il diritto comunitario, intensificare i rapporti con le Associazioni Forensi, l’O.U.A., l’Unione distrettuale e, inoltre, dare impulso alla Camera Arbitrale e a quella di Conciliazione. L’unità di intenti, che caratterizza l’inizio del biennio, consentirà di predisporre concrete proposte da sostenere con forza in occasione del prossimo Congresso Nazionale Forense che si terrà a Bologna a novembre. In quella occasione Roma sarà degna del suo ruolo e costituirà un punto di riferimento per tutta l’Avvocatura e per quei politici che vorranno occuparsi seriamente della crisi della Giustizia e dei problemi della nostra categoria. È indilazionabile, infatti, l’approvazione di un Ordinamento professionale che metta fine all’aumento vertiginoso delle iscrizioni e devono essere revocate le improvvide norme sulle “liberalizzazioni” della concorrenza, sui minimi tariffari, sul patto di quota lite e sull’antiriciclaggio. Se i Consigli dell’Ordine si ergeranno sempre più a baluardo contro i nemici dell’Avvocatura e non si limiteranno ad assolvere soltanto i compiti istituzionali sono certo che questi obiettivi verranno raggiunti. Si tratta di restare sugli spalti per continuare quelle battaglie che ci hanno visto in prima linea nella protesta così come nella proposta. La buona volontà dei Consiglieri e il prezioso contributo di tutti i dipendenti consentiranno di dare ai Colleghi quello che si aspettano dall’Istituzione. Con il rinnovato impegno ad essere degno dell’alto incarico che mi è stato conferito, Vi abbraccio con l’affetto di sempre. Vostro Alessandro Cassiani 4 FORO ROMANO 1-2/2008 EDITORIALE INCIPIT VITA NOVA Siamo certi che il “pathos della renovatio”, animerà il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Spinti dall’entusiasmo dei nuovi eletti, i consiglieri di vecchia nomina, sfogliando il libro della memoria, hanno il compito di valutare le criticabili innovazioni legislative che riguardano la professione forense. Tutti noi, insieme, siamo chiamati a dare il nostro contributo sulla interpretazione della normativa concernente il codice deontologico, nella consapevolezza dei valori insopprimibili della funzione forense. Compito precipuo dovrà essere quello di far eliminare gli squilibri legislativi che inquinano la normale esplicazione della professione. Bisogna lottare per dimostrare la insostituibilità della funzione del difensore. Tale funzione poggia sulle fondamenta di una tradizione liberale, agli antipodi da una impostazione che, con i suoi “crediti” formativi pseudo-culturali e le prospettive imprenditoriali e concorrenziali di mercato, possono solo riferirsi ad una attività commerciale assolutamente estranea ai principi e agli ideali della nostra professione. Quest’ultima ha radici ben più profonde; infatti la nostra “vocazione” è sempre stata lontana da venalità di sorta e dalla logica di mercato, nel senso ercimonialistico del termine. E’ sufficiente dare uno sguardo al passato, sia quello più lontano, sia quello più recente, per comprendere i valori ideali della nostra nobile professione. Le fonti risalenti ai primordi della civiltà romana ci dicono che era vietato ricevere denaro e doni “ob causam orandum”, come è segnalato da Tacito. Il difeso sentiva il valore del debito morale discendente da un sentimento di gratitudine e riconoscenza. Solo successivamente, nel 204 a.C., la lex Cincia si occupò del problema della remunerazione dei “patroni causarum”, nell’ambito dei limiti legali alle donazioni “inter vivos”. Poi, su proposta dell’imperatore Claudio, il senato nel 47 d.C. stabilì che era proibito ricevere alcunché prima della celebrazione del processo; ciò doveva avvenire alla conclusione della lite. Ancora Quintiliano nelle sue “Institutiones oratoriae” dichiarava che era degno di ammirazione il difendere gratis “onde non sminuire il valore di un così grande prestigio” ma aggiungeva che “nessun guadagno è più apprezzabile di quello che proviene dalla difesa in giudizio che, a dire il vero, è non solo legittimo, ma anche necessaria, perché questa attività e tutto il tempo dedicato agli affari altrui, tolgono la possibilità di guadagnare in modo diverso”. FORO ROMANO 1-2/2008 5 EDITORIALE Con il passar del tempo, si è sempre più affermato il principio della remunerazione del patrocinio in giudizio ma l’officium difensivo è stato sempre ritenuto un “honestissumus labor”, ispirato al dovere di probità, dignità e decoro, come previsto dalla legge 22 gennaio 1934, dalle leggi successive, da quella dell’aprile 1997 e ribadito, prima delle attuali modifiche, dalla precedente legge del 4 agosto 2006. Inoltre, in ogni tempo, in due millenni di storia, è stata ritenuta assurda, perché impensabile, eticamente riprovevole e “contra bonos mores”, qualsiasi forma di società tra cliente e avvocato per la semplice ragione – a prescindere da altre considerazioni di carattere etico – che potesse condizionare il professionista nello svolgimento del processo. Il drastico cambiamento di rotta del legislatore, che con un colpo di spugna ha consacrato la legittimità del patto di quota lite, il cui divieto ha radici profonde nei primari principi morali che albergano in ognuno di noi, non può trovare alcuna valida giustificazione. Vi sono dei precetti morali la cui caratteristica è costituita dalla convinzione della collettività che essi rispondano alla approvazione della coscienza sociale. Già i romani avevano fatto una distinzione tra azioni vietate “civiter et quasi more civitatis” e azioni che “natura turpia sunt”. A ben guardare, sotto il profilo etico i precetti morali assumono valore ancor più pregnante, tanto è vero che, alle volte alcuni fatti non ritenuti eticamente riprovevoli, costituiscono un illecito, a causa del divieto posto da una norma giuridica. Si considerino i delitti politici che, a torto o ragione, possono trovare la più alta approvazione morale nella coscienza della collettività. Si deve quindi ammettere che il legislatore abbia dato valore diverso ai concetti-guida di decoro, dignità e probità, da tempo immemorabile ben radicati nella coscienza dei professionisti forensi, obliterando arbitrariamente il valore inestimabile del senso morale che tende alla affermazione di ciò che è bene e di ciò che è male. Si tenga presente che il senso morale, nel percepire il contrasto tra vizio e virtù, nel vastissimo mondo degli accadimenti, è una proiezione della ragione e del sentimento. Nel profondo è costituito dai valori interni e spirituali dell’uomo e l’estremo materialismo porta all’annientamento della spiritualità. Al di sopra delle nostre aspettative, tali principi etici sono stati espressi da luminose figure di avvocati e non potranno mai essere cancellati dalla effimera incertezza delle metamorfosi politiche. Giovanni Cipollone 6 FORO ROMANO 1-2/2008 ELEZIONI CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA RISULTATI delle votazioni di ballottaggio per l'elezione dei quindici Consiglieri dell'Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2008 - 2009 ISCRITTI N. 20.186 - VOTANTI N. 7.511 Hanno riportato voti: VAGLIO MAURO CONTE Antonio BUCCI Federico CASSIANI Alessandro NESTA Paolo CIPOLLONE Giovanni CERE' Donatella ROSSI Livia FASCIOTTI Sandro GIANZI Francesco DI TOSTO Pietro BARBANTINI Goffredo Maria MURRA Rodolfo ARDITI DI CASTELVETERE Cristiana IERARDI Rosa ARIETA Giovanni VENCESLAI Massimiliano TESTA Carlo SCALISE Gaetano Antonio 2.926 2.800 2.750 2.539 2.476 2.338 2.312 2.180 2.162 2.056 2.043 2.032 1.986 1.968 1.941 1.878 1.878 1.872 1.845 NOCITA Pietro CONDELLO Domenico BERRUTI Paolo GALLO Fabrizio ORESTANO Salvatore 1.743 1.688 1.271 1.188 1.176 CARLETTI Fioravante MELUCCO Andrea SCIALLA Mario PIRISI CAMERLENGO Grazia GALEANI Stefano MOBRICI Saveria CIRESE Vania BORROMEO Chiara IANNELLA Antonio MAMMOLA Domenico PREZIOSI Stefano VASSELLI Laura MANCA GRAZIADEI Antonio J. GALIANI Fabio Maria 928 872 839 827 784 701 595 549 540 528 471 459 421 100 Seguono altri candidati che hanno riportato un numero inferiore di voti. Roma, 6 febbraio 2008 FORO ROMANO 1-2/2008 7 ELEZIONI CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA Biennio 2008 - 2009 Nella prima adunanza del 21 febbraio 2008 il Consiglio ha eletto Presidente Avv. Alessandro CASSIANI Consigliere Segretario Avv. Antonio CONTE Consigliere Tesoriere Avv. Rosa IERARDI Roma, 21 febbraio 2008 Il Consigliere Segretario Antonio Conte 8 Il Presidente Alessandro Cassiani FORO ROMANO 1-2/2008 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ADUNANZA DEL 10 GENNAIO 2008 DELIBERE All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni: Albo ordinario .............................. n. 161 Variazioni Elenco Speciale ................ n. 1 Passaggi all’El. Speciale ...................... n. 1 Cancellazioni: per trasferimento .......................... n. 1 per difetto di residenza ................ n. 1 Nulla osta al trasferimento ................ n. 3 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni ............................................. n. Abilitazioni ......................................... n. Iscrizioni e abilitazioni ...................... n. Revoche abilitazioni: per decorrenza termine ................ n. Cancellazioni: a domanda .................................... n. per trasferimento .......................... n. per difetto di residenza ................ n. per fine pratica ............................. n. per decesso ................................... n. Nulla osta al trasferimento ................ n. Compiuta pratica ............................... n. 7 19 14 2 2 1 1 1 1 3 2 PARERI DI CONGRUITA’ EMESSI Ordinari .............................................. n. 48 SEGRETERIA Autorizzazioni alle notifiche dirette . n. 37 Richieste di Patrocinio s spese dello Stato: ammissioni ................................... n. 106 Iscr.avv liste patr. a spese dello Stato n. 47 - Il Presidente Cassiani riferisce sull’istanza pervenuta in data 18 dicembre 2007 dal Signor (omissis), Amministratore Unico e Legale Rappresentante della (omissis), elettivamente domiciliata, rappresentata e difesa dall’Avv. Giuseppe Lepore, con la quale, ai sensi dell’art. 15 del contratto di Raggruppamento Temporaneo di Imprese, chiede la nomina del Collegio Arbitrale composto da tre membri, uno dei quali con funzione di presidente, per dirimere la controversia insorta con la S.r.l. (omissis). Il Consiglio nomina quali arbitri gli Avv.ti Francesco Cefaly, con studio a Roma in Via A. Bertoloni n. 55, quale Presidente; Aurelio Richichi, con studio a Roma in Via Ceresio n. 85; Alessandra Amoresano, con studio a Roma in Via della Farnesina n. 355. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’invito, pervenuto in data 10 gennaio 2008, per partecipare all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte Militare di Appello per l’anno 2008 che si terrà il giorno 4 febbraio alle ore 11.00. Il Consiglio ne prende atto e delega il Presidente a rappresentare il Consiglio. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio -Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Marzia Amiconi, Antonella Anglisani, Andrea Basile, Cinzia Cerimonia, Alessandro Costantini, Livia De Benedetti, Francesco De Benedictis, Fulviano De Mari, Antonio De Nisco, Anna Rita Fera, Roberto Forlani, Monica Galano, Chiara Gelsumino, Vincenzo Giangiacomo, Sebastiano Guarnaschelli, Angela Innocente, Virginio Lapenta, Stefano Mancini, Federica Mazzoni, Rosa Mercone, Gian Luca Mignogna, Roberto Nania, Giuseppina (Giusy) Nuzzo, Paolo Nuzzo, Monica Oletto, Federica Paris, Marialuisa Proietti, Umbertina Proietti, Edward Quimi Cuyuri, Achille Reali, Riccardo Romano, Maria FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 9 9 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Letizia Rosati, Manuela Ruggeri, Alessandra Sarri, Marco Senesi, Maria Claudina, Sponti, Diego Stanzione, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 27 dicembre 2007 dell’Avv. Giovanni Nardulli con la quale il professionista comunica la costituzione di un’associazione professionale denominata “Legance - Studio Legale Associato”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che in data 10 gennaio 2008 è pervenuta la nota dell’Avv. Gianluigi Lallini con la quale lo stesso comunica di rinunciare all’espletamento dell’incarico di Componente Supplente della XVII Sottocommisione per gli Esami di Avvocato -Sessione 2007- per la sussistenza di una situazione di incompatibilità. Il Consiglio ne prende atto e nomina in sostituzione l’Avv. Michele Cuppone. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 9 gennaio 2008 dell’Avv. Giovanni Battista Martelli con la quale il professionista comunica la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Martelli & Partners”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. (formazione professionale continua - v. rubrica) 10 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd - Il Consiglio, su proposta del Consigliere Segretario Conte e del Consigliere Nesta, adotta la seguente delibera in merito alla questione sollevata dall’Avv. (omissis). “Il Consiglio PRESO ATTO della istanza, presentata dall’Avv. (omissis) al Ministero della Giustizia per l’esercizio dei poteri ispettivi e disciplinari nei confronti della Direzione Distrettuale Antimafia operante presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli, notificata anche a questo Consiglio; RILEVATO che l’Avv. (omissis) lamenta che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, nel richiedere il rinvio a giudizio del Sig. (omissis), difeso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ed alla Camera di Conciliazione ed Arbitrato dello Sport dallo stesso Avv. (omissis), ha depositato ed utilizzato intercettazioni telefoniche, tratte dall’utenza professionale di quest’ultimo, aventi ad oggetto i colloqui intercorsi con il suo assistito, Sig. (omissis); che secondo quanto riferito dall’Avv. (omissis), il contenuto di tali intercettazioni è stato reso pubblico, peraltro con grande risalto, dalla stampa nazionale; CONSIDERATO che l’art. 271, secondo comma, c.p.p. sancisce espressamente il divieto di utilizzazione di intercettazioni relative a conversazioni o comunicazioni delle persone indicate nell’art. 200, comma primo, c.p.p. e tra esse gli Avvocati; che a prescindere da ogni valutazione in ordine alla liceità di tale condotta, deve essere stigmatizzato ogni tentativo finalizzato ad interferire ed a condizionare il diritto di difesa riconosciuto dall’art. 24 della Costituzione; ESPRIME piena solidarietà all’Avv. (omissis); RIBADISCE l’assoluta inviolabilità del diritto di difesa; DEPLORA ogni condotta, da chiunque posta in essere, FORO ROMANO 1-2/2008 10 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO lesiva dei diritti di difesa costituzionalmente garantiti; AUSPICA ogni opportuno intervento dei competenti organi affinchè siano adottati i dovuti provvedimenti nei confronti di chiunque abbia concorso a porre in essere la suindicata condotta; DISPONE che la presente delibera sia trasmessa al Ministero della Giustizia, in persona del Ministro pro-tempore”. - Il Consigliere Segretario Conte -per doverosa informazione- comunica al Consiglio, anche alla luce di quanto il Presidente Cassiani disse nell’adunanza del 13 settembre 2007, di aver appreso ufficialmente -dai propri difensori Avvocati Manfredo Rossi e Bruno Ricciottiche con provvedimento del 31 dicembre 2007, depositato il 2 gennaio 2008, il Giudice per Indagini Preliminari presso il Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Frigenti, ha disposto l’archiviazione del procedimento R.G. n. 26137/07 r R.G. n. 40063/07, recependo in toto la richiesta avanzata dal P.M. Dott. Cucchiari del 21 novembre 2007. Il procedimento era stato avviato a seguito di tre querele depositate dal Consigliere Federico Bucci in data 18 giugno 2007, 21 giugno 2007 e 18 settembre 2007 con le quali lo stesso ipotizzava la commissione di reati da parte del Consigliere Segretario Conte di cui agli artt. 323 e 347 c.p. (abuso di ufficio e usurpazione di funzione pubblica). Il Giudice per le Indagini Preliminari accogliendo le valutazioni del P.M.- ha ritenuto l’assoluta insussistenza, sia sotto il profilo oggettivo che soggettivo, degli elementi costitutivi delle due cennate ipotesi di reato nonchè di qualsivoglia altra fattispecie penalmente rilevante. Prosegue il Consigliere Segretario Conte precisando quanto segue: “sarebbe agevole, per non dire di estrema facilità, esprimere da parte mia tutta una serie di considerazioni conseguenti successive alla promulgazione di tale provvedimento, come, peraltro, molti dei Consiglieri presenti -informati della cosa stamanemi hanno sollecitato a fare, chiedendomi di sottolineare l’attacco vigliacco che ho dovuto subire e il conseguente vergognoso degrado che l’Istituzione ha dovuto patire a causa di questa triste vicenda. Tuttavia -come vi dissi il giorno che comunicai al Presidente Cassiani di aver subito tale ignobile azione e come confermai subito dopo la comunicazione in Consiglio del medesimo Presidente- mi sono imposto di non aprire più bocca sull’argomento e questo continuerò a fare anche oggi. Scusatemi. Quello che dovrò fare sarà fatto dove opportuno. Non certamente in questa sede. Desidero, però, esprimere tutto il mio più vivo e sincero ringraziamento -di vero cuoreai moltissimi, la quasi totalità, dei Consiglieri che mi hanno mostrato e offerto la loro affettuosa solidarietà, e soprattutto la loro concreta stima, durante questi ultimi quattro mesi, così come ai tantissimi Colleghi, che hanno saputo della questione, i quali -anch’essi- mi hanno espresso altrettanto affetto. Non lo dimenticherò mai. Tanto Vi dovevo per rituale informazione all’Autorevole consesso di cui mi onoro di fare parte. Grazie per la Vostra attenzione”. Prende la parola il Presidente Cassiani il quale, preliminarmente, esprime tutta la propria soddisfazione e la propria gioia per la comunicazione odierna del Consigliere Segretario Conte, al quale esprime la più affettuosa solidarietà. Il Presidente Cassiani comunica di aver letto i due provvedimenti che hanno escluso in toto qualsiasi condotta illecita del Consigliere Segretario e anzi i Magistrati hanno sottolineato come l’opera del Consigliere Segretario Conte sia stata sempre corretta e conforme alle procedure consiliari. Il Presidente Cassiani sottolinea, ancora una volta, tutta la propria disapprovazione e il proprio sdegno a fronte della sconcertante iniziativa del Consigliere Bucci i cui scopi “denigratori”, per palesi fini elettorali, sono noti a tutti. FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 11 11 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Presidente Cassiani informa il Consiglio di essere stato sentito dal P.M. e ritiene che la propria testimonianza sia stata fondamentale per il Magistrato in modo che lo stesso abbia perfettamente compreso non solo l’inesistenza di qualsiasi rilievo penale, ma anche abbia individuato la strumentalità dell’iniziativa. Il Presidente Cassiani, come già detto nell’adunanza del 13 settembre 2007 quando venne comunicata per la prima volta la notizia, insiste perchè oggi -a maggior ragione- tutti gli atti della vicenda vengano rimessi al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia perchè venga valutato il comportamento del Consigliere Bucci che ha denunciato un altro Consigliere per fatti relativi alle modalità di esecuzione dei suoi compiti istituzionali, senza preventiva informazione e senza una necessaria discussione collegiale all’interno del Consiglio su fatti attinenti alla vita dell’Istituzione. Prende la parola il Consigliere Barbantini il quale anch’esso esprime tutta propria massima soddisfazione per quanto oggi comunicato, esprime la più affettuosa solidarietà, ribadendo la più grande stima al Consigliere Segretario Conte, oggetto di questa vera e propria “vigliaccata” così come il Consigliere Barbantini definì l’azione del Consigliere Bucci nell’adunanza del 13 settembre 2007. Aggiunge il Consigliere Barbantini che l’esito non poteva essere che questo e insiste perchè, come proposto dal Presidente, tutto sia rimesso all’Ordine di Perugia per una opportuna valutazione della condotta del Consigliere Federico Bucci. Prende la parola il Consigliere Livia Rossi la quale anch’essa esprime tutta la propria enorme soddisfazione per l’esito della vicenda non dimenticando, però, di rimarcare ancora una volta gli sconcertanti e inquietanti profili di tutta questa ignobile storia che hanno visto, suo malgrado, protagonista il Consigliere Segretario Conte per biechi fini elettorali come, tante volte in passato, è già avvenuto sempre a causa di chi ha sottoscritto le denunce che sono state oggi archiviate come palesemente prive di ogni fondamento. Il Consigliere Rossi 12 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd ritiene che tale comunicazione debba essere, non solo riportata a verbale, ma anche pubblicata sul sito dell’Ordine perchè tutti i Colleghi sappiano che cosa ha dovuto subire il Consigliere Segretario Conte. Il Consigliere Rossi conclude auspicando che sconsiderate iniziative, come quella che ci occupa, non abbiano più a ripetersi. Prende la parola il Consigliere Gianzi il quale desidera esprimere fortemente, non solo tutta la propria soddisfazione per l’esito della vicenda, ma anche la propria vicinanza al Consigliere Segretario Conte che ha subito un vergognoso attacco, dal chiaro contenuto calunnioso, da parte del Consigliere Federico Bucci. Il Consigliere Gianzi sottolinea che in questi due anni tutto il Consiglio ha dovuto sopportare un’innumerevole pletora di attacchi, di insulti e di offese da parte del Consigliere Bucci, e anche in questi giorni stanno circolando -in pieno periodo pre-elettorale- tutta una serie di fax e di mail, sempre a firma del Consigliere Bucci, con una nuova campagna denigratoria dello stesso nei confronti di coloro i quali sono candidati in altre liste. Il Consigliere Gianzi si domanda fino a dove la misura sarà colma, fino a quando saremo costretti a sopportare le ignobili iniziative di questo signore e soprattutto -chiede a tutto il Consiglio- per quale motivo il Consigliere Bucci debba godere di una immunità o di una impunità che lo esime e lo esenta dall’assumersi le dovute responsabilità di quanto pone in essere. Il Consigliere Gianzi tra l’altro rimarca sdegnato che, anche oggi, il Consigliere Bucci non è presente in aula -cosa peraltro ormai frequentissima, considerato che nell’elenco delle presenze dei Consiglieri pubblicato sul sito tutti possono vedere che il Consigliere Bucci è da mesi assente alle adunanze consiliari- sottraendosi, ancora una volta, ad un confronto con tutto il Consiglio. Il Consigliere Gianzi chiede che tutto sia pubblicato sul sito, come accennava il Consigliere Rossi, perchè tutti i Colleghi devono sapere quello che è avvenuto e l’attacco calun- FORO ROMANO 1-2/2008 12 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nioso che ha subito il Consigliere Segretario Conte. Prende la parola il Consigliere Condello il quale esprime solidarietà al Consigliere Segretario Conte, non intendendo, tuttavia, alimentare altre polemiche di alcun genere. Insiste, come detto più volte, che qualsiasi problema o dissidio deve essere sempre discusso preventivamente all’interno del Consiglio evitando iniziative al di fuori dell’Istituzione. Prende la parola il Consigliere Fasciotti il quale, dopo aver espresso tutta la propria affettuosa solidarietà al Consigliere Segretario Conte, ricorda che anche lui è stato “vittima” di attacchi scorretti quanto privi di fondamento nella vicenda in questione, e condivide appieno quanto dedotto in precedenza dagli altri Consiglieri e dal Presidente Cassiani. Il Consigliere Fasciotti si dice certo che i Colleghi sapranno giudicare molto bene quello che è successo e rimarca che, anche oggi, il Consigliere Bucci è, guarda caso, assente senza alcun giustificato motivo. Il Consigliere Ierardi ritiene che la chiarezza ottenuta in merito alla vicenda, rappresenta un traguardo non solo per il Consigliere Segretario ma per l’intero Consiglio. Prende la parola il Consigliere Tesoriere Testa il quale esprime anch’esso tutta la propria soddisfazione per l’esito della sgradevole vicenda, ribadendo che riteneva scontato l’esito in questione. Il Consigliere Tesoriere Testa comunque condivide quanto affermato dal Presidente Cassiani. Prende la parola il Consigliere Cerè la quale non intende entrare nuovamente in inutili polemiche, ribadisce che ognuno si assume la responsabilità di ogni propria azione e si dichiara fermamente contraria alla pubblicazione sul sito delle odierne comunicazioni del Consigliere Segretario Conte. Il Consigliere Nesta si associa a quanto affermato dal Consigliere Cerè. Il Presidente Cassiani, prendendo la parola in conclusione, rinvia alla prossima adunanza ogni decisione sulla richiesta di pubblicare sul sito le odierne comunicazioni, così come sulla propria proposta di rimettere un fascicolo relativo alla fattispecie al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia per una conseguente valutazione in ordine alla condotta del Consigliere Federico Bucci. Prende la parola il Consigliere Cipollone il quale, reso edotto del provvedimento di archiviazione relativo alle denunce del Consigliere Bucci nei confronti del Consigliere Segretario Conte, oltre ad esprimere tutta la propria soddisfazione e gioia per lo scontato esito, ribadisce integralmente quanto ebbe a dire nell’adunanza del 13 settembre 2007 a commento della condotta del Consigliere Bucci che definì “patologica”. Dichiara che ogni altro commento è superfluo. (Protocollo d’intesa tra il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e la Direzione della Casa Circondariale di Regina Coeli - v. rubrica “Comunicazioni e notizie”) ADUNANZA DEL 17 GENNAIO 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Giulio Prosperetti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rosa Ierardi. TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni: Albo ordinario ................................. n. 99 Passaggi all’Albo Ordinario .................. n. 6 Passaggi all’Elenco Speciale n. 2 Passaggi all’El. Speciale ......................... n. 2 Cancellazioni: a domanda ....................................... n. 16 per trasferimento ............................. n. 4 Nulla osta al trasferimento ................... n. 2 FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 13 13 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni ................................................ n. 9 Abilitazioni ............................................ n. 10 Iscrizioni e abilitazioni ......................... n. 16 Revoche abilitazioni: per decorrenza termine ................... n. 9 Cancellazioni: a domanda ....................................... n. 4 per trasferimento ............................. n. 2 per fine pratica ................................ n. 2 Compiuta pratica .................................. n. 8 PARERI DI CONGRUITA’ EMESSI Ordinari ................................................. n. 88 SEGRETERIA Autorizzazioni alle notifiche dirette .... n. 21 Richieste di Patrocinio s spese dello Stato: ammissioni ...................................... n. 85 DELIBERE - Il Presidente Cassiani comunica che non avendo ricevuto l’invito per la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2008 presso la Corte di Cassazione, ne ha sollecitato l’invio. Comunica di aver appreso, per tale ragione, una notizia che considera offensiva, non soltanto per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ma per l’intera Avvocatura romana: la Corte di Cassazione ha deciso, quest’anno, di non invitare il Presidente del nostro Ordine. Chiede di essere delegato a reagire in maniera adeguata a quella che considera non solo una mancanza di rispetto ma una vera e propria provocazione. Il Consiglio delega il Presidente Cassiani. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota della Presidenza del Tribunale di Roma, pervenuta in data 16 gennaio 2008, con la quale viene comunicata l’istituzione dell’Ufficio Stranieri presso il suddetto Tribunale. Il Consiglio ne prende atto. 14 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd - Il Presidente Cassiani riferisce sull’invito pervenuto in data 16 gennaio 2008 dalla Corte dei Conti per partecipare all’inaugurazione dell’anno giudiziario che si svolgerà il 12 febbraio 2008 alle ore 11.00. Il Consiglio ne prende atto e delega il Presidente. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 16 gennaio 2008 dall’Avv. Fabrizio Modoni, il quale rappresenta la propria impossibilità ad accettare l’incarico di Vice Presidente effettivo della XXII Sottocommissione per gli esami di Avvocato, Sessione 2007, per motivi di incompatibilità. Il Consiglio ne prende atto e nomina in sostituzione l’Avv. Giulio Vincenzo Mammoliti. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Alessandro Alicanti, Mauro Apostolico, Giancarlo Ascanio, Andrea Bernardini, Simone Camicia, Gianrocco Catalano, Claudio Colombo, Andrea De Amicis, Marcella De Ninno, Michelangelo Fanfani, Emiliano Fasulo, Marta Fraioli, Niccolo’ Antonino Gallitto, Francesco Grisanti, Antonio Labate, Gabriele Petrolati, Antonio Preteroti, Massimo Proietti Lupi, Maurizio Ramundo, Domenico Reccia, Claudio Russo, Francesca Russo, Marco Salvati, Antonella Tassi, Gerardo Tuorto, Gennaro Ziccardi, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 9 gennaio 2008 del- FORO ROMANO 1-2/2008 14 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’Avv. Maria Teresa Napolitano con la quale la professionista comunica la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio legale Napolitano - Associazione Professionale”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 9 gennaio 2008 degli Avv.ti Alberto Eramo e Barbara Carrara con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Eramo-Carrara Avvocati Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta l’8 gennaio 2008 dell’Avv. Gaetano Venditti e del Dott. Ing. Massimo Clemente con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Tecnico Legale Avv. Gaetano Venditti, Dott. Ing. Massimo Clemente”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 10 gennaio 2008 con la quale il Prof. Avv. Eugenio Picozza e gli Avv.ti Annalisa Di Giovanni e Maria Vittoria Ferroni comunicano lo scioglimento anticipato dell’Associazione professionale denominata “Studio Legale Eugenio Picozza e Associati” a far data dal 31 dicembre 2007. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 9 gennaio 2008 dalla Direzione Centrale degli Uffici Locali e dei Servizi del Tesoro, Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la quale informa dell’entrata in vigore dell’art. 1, comma 1224, della legge finanziaria 2007 in materia di pagamento equa riparazione a seguito di decreti di condanna, in caso di violazione del termine ragionevole di durata dei processi nelle materie già di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Consiglio ne prende atto e ne dispone la pubblicazione sul sito. (formazione professionale continua – v. rubrica) ADUNANZA DEL 23 GENNAIO 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, Segretario Rosa Ierardi, il Consigliere Tesoriere Carlo Testa, i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi. TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni: Albo ordinario ................................. n. 72 Passaggi all’Albo Ordinario .................. n. 2 Variazioni Elenco Speciale ................... n. 8 Cancellazioni: a domanda ....................................... n. 11 per trasferimento ............................. n. 4 per decesso ...................................... n. 3 Nulla osta al trasferimento n. 3 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni ................................................ n. 10 Abilitazioni ............................................ n. 10 Iscrizioni e abilitazioni ......................... n. 6 Cancellazioni: a domanda ....................................... n. 1 per fine pratica ................................ n. 12 Nulla osta al trasferimento ................... n. 1 Compiuta pratica .................................. n. 4 ASSISTENZA Fondo Assistenza Consiglio (FAP) ....... n. 1 FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 15 15 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO PARERI DI CONGRUITA’ EMESSI Ordinari ................................................. n. 53 SEGRETERIA Autorizzazioni alle notifiche dirette .... n. 17 Richieste di Patrocinio s spese dello Stato: ammissioni ...................................... n. 68 rigetti ................................................ n. 2 Iscr.avv liste patr. a spese dello Stato ... n. 35 DELIBERE - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 2 gennaio 2008 dal Consiglio Nazionale Forense con la quale trasmette le osservazioni che l’Ufficio Studi ha predisposto sulle disposizioni di recepimento della cosiddetta Terza direttiva antiriciclaggio, entrata in vigore il 29 dicembre 2007. Il Consiglio ne prende atto. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Riccardo Antonazzo, Bruno Bassotti, Luigi Cascone, Veronica Cavatorta, Ilaria Cocco, Fabio Collavini, Francesca Dariol, Marco Gentile, Mauro Guerrisi, Emilio Mancini, Carlo Marrucci, Francesco Mingiardi, Maurizia Moretti, Esther Peri, Barbara Pignotti, Pietro Ponzani, Rosalba Valori, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. (pareri deontologici – vedi rubrica) (formazione professionale continua – v. rubrica) 16 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd ADUNANZA DEL 21 FEBBRAIO 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi, i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Elezione del Presidente - Il Consigliere Anziano Cassiani rivolge un saluto a tutti i Consiglieri e, soprattutto, a quelli di ultima nomina. A tutti augura buon lavoro: nella certezza che le divisioni fisiologiche in periodo elettorale cederanno il posto al senso del dovere per l’appartenenza alla Istituzione demandata, in quanto tale, a servire l’Avvocatura. Coglie l’occasione per ringraziare i Consiglieri Carlo Testa e Domenico Condello che nelle precedenti cariche di Consigliere Tesoriere e Consigliere Segretario quest’ultimo due bienni fa, i quali hanno dato un indimenticabile e prezioso contributo alla vita del Consiglio. Ringrazia altresì il Prof. Avv. Giulio Prosperetti e il Collega Francesco Storace che hanno onorato il Consiglio e reso anch’essi un prezioso servizio all’intera Avvocatura. Prende la parola il Consigliere Cipollone che rivolge, a sua volta il saluto, e augura buon lavoro: intervento che si trascrive integralmente: “Quale Consigliere anziano ‘bis’ di lunga militanza (22 anni di ininterrotto servizio), desidero rivolgere un caloroso saluto di benvenuto ai nuovi Consiglieri e, ovviamente, riabbraccio idealmente i Consiglieri rieletti e non rieletti. Spero che nell’affrontare i vari problemi, portando il nostro personale bagaglio culturale e tenendo presente i nostri ideali, si possa dare luogo ad un dialogo costruttivo e possa FORO ROMANO 1-2/2008 16 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO costituirsi un polo di stabilità che consenta al Consiglio di lavorare in perfetta armonia, tenendo sempre presente un unico obiettivo: il bene dell’Avvocatura. Ho voluto mettere a Vostra disposizione una copia dell’editoriale che verrà pubblicato sul primo numero del 2008 del nostro Notiziario. Attendo ora anche i Vostri articoli. Auguri a tutti.” A questo punto vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Presidente e si procede alla votazione. I voti vengono espressi come segue: -Avv. Alessandro Cassiani voti otto; -Avv. Federico Bucci voti sette. Risulta eletto quale Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2008/2009 il Consigliere Avv. Alessandro Cassiani, che assume le funzioni. Elezione del Segretario - A questo punto vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Consigliere Segretario e si procede alla votazione. I voti vengono espressi come segue: - Avv. Antonio Conte voti otto; - schede bianche sette. Risulta eletto quale Consigliere Segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2008/2009 il Consigliere Avv. Antonio Conte, che assume le funzioni. Elezione del Tesoriere - A questo punto vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Consigliere Tesoriere e si procede alla votazione. I voti vengono espressi come segue: - Avv. Rosa Ierardi voti otto; - schede bianche sette. Risulta eletta quale Consigliere Tesoriere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2008/2009 il Consigliere Avv. Rosa Ierardi. DELIBERE - Il Presidente Cassiani esprime tutto il proprio apprezzamento per la riconferma del Consigliere Conte il quale, come per il passato, continuerà ad essere un ottimo Consigliere Segretario svolgendo con grande proficuità il proprio lavoro, il tutto anche in virtù dell’esperienza accumulata nel biennio precedente dove il Consigliere Conte ha dato prova di grandi capacità. Il Presidente Cassiani, altresì, manifesta massima fiducia al Consigliere Ierardi che giudica pienamente degna di ricoprire un incarico tanto delicato e importante come quello della Tesoreria. Sottolinea inoltre il Presidente Cassiani, che il Consigliere Ierardi ha tutte le capacità e l’esperienza necessaria all’espletamento dei compiti connessi alla carica. Il Consigliere Anziano Cipollone si associa a quanto affermato dal Presidente. Il Presidente Cassiani invita i Consiglieri Conte e Ierardi ad intervenire subito dopo le loro nomine. - Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale ringrazia il Consiglio per l’onore che l’Istituzione ha inteso riservargli ancora, dichiarando, nel contempo, che non si dilungherà troppo in parole di circostanza ma si impegnerà immediatamente nel lavoro che da eseguire considerato, peraltro, che il Consiglio è stato fermo per oltre un mese per la pausa elettorale e che, quindi, vi è moltissimo arretrato da smaltire, e vi sono già tante richieste di Colleghi da evadere. - Il Consigliere Ierardi ringrazia tutti e si ritiene onorata per il conferimento della carica. Dichiara che, come per il passato, si dedicherà a questo nuovo compito con spirito di servizio e nell’unico intento di rendere un servizio per il bene dell’Avvocatura. Auspica che il Consiglio affronti il biennio con unità di intenti e collaborazione, indispensabili per il buon funzionamento dell’Isti- FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 17 17 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tuzione nella consapevolezza di interpretare il desiderio di tutti i Colleghi che con il loro consenso ci hanno delegati a rappresentarli. Esprime apprezzamento e gratitudine per il Collega Carlo Testa che nelle precedenti consiliature ben ha saputo assolvere alla delicata ed importante funzione di Tesoriere. ADUNANZA DEL 28 FEBBRAIO 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi, i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Livia Rossi, Francesco Gianzi. TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni: Albo ordinario .............................. n. 308 Passaggi all'Albo ordinario ................. n. 31 Passaggi all’Albo Ordinario ............... n. 3 Passaggi all’Elenco Speciale ............... n. 2 Passaggi all’El. Speciale ...................... n. 2 Cancellazioni: a domanda .................................... n. 15 per trasferimento .......................... n. 7 per decesso ................................... n. 6 Nulla osta al trasferimento ................ n. 10 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni ............................................. n. 42 Abilitazioni ......................................... n. 54 Iscrizioni e abilitazioni ...................... n. 41 Revoche abilitazioni: per decorrenza termine ................ n. 18 a domanda .................................... n. 1 Cancellazioni: a domanda .................................... n. 11 per trasferimento .......................... n. 3 Nulla osta al trasferimento ................ n. 3 Compiuta pratica ............................... n. 6 PARERI DI CONGRUITA’ EMESSI Ordinari .............................................. n. 121 18 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd SEGRETERIA Autorizzazioni alle notifiche dirette . n. 110 DELIBERE - Prende la parola il Presidente Cassiani -il quale si scusa per il ritardo- e informa i Consiglieri di essere stato impegnato, in rappresentanza del Consiglio, alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio alla quale erano presenti le massime Autorità di tutte le Istituzioni. A tal proposito, il Presidente Cassiani riferisce che il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale, Dott. Pasquale De Lise, ha svolto un’ampia relazione sia sull’attività svolta, che sulle prospettive future mirate ad una sempre maggiore incisività delle decisioni. I Consiglieri presenti prendono atto di quanto dichiarato dal Presidente Cassiani e lo ringraziano dell’informativa. A questo punto il Presidente Cassiani stigmatizza la circostanza che i Consiglieri Bucci, Di Tosto, Murra, Nesta e Vaglio, pur presenti in Aula prima dell’apertura del verbale, abbiano improvvisamente, quanto ingiustificatamente, abbandonato l’Aula. Il Presidente Cassiani evidenzia che un ritardo come quello odierno ha caratterizzato la maggior parte delle adunanze negli ultimi decenni; tutti i Consiglieri presenti si associano a quanto dedotto dal Presidente Cassiani. Incarichi istituzionali ai Consiglieri - Il Presidente Cassiani, per lo svolgimento delle attività consiliari per il biennio 2008/ 2009, propone di attribuire le seguenti funzioni e compiti: - Rapporti con le Istituzioni Presidente Cassiani, Consigliere Segretario Conte e Consigliere Tesoriere Ierardi - Rapporti con il Distretto, Consiglio Nazionale Forense, Consigli degli Ordini d’Italia, FORO ROMANO 1-2/2008 18 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Unione Distrettuale Presidente Cassiani, Consigliere Segretario Conte, Consigliere Tesoriere Ierardi, Consiglieri Barbantini e Fasciotti - Aggiornamento e crediti formativi Consigliere Rossi - Deontologia Consigliere Rossi - Pari opportunità Consigliere Tesoriere Ierardi - Famiglia, minori e immigrazione Consigliere Segretario Conte e Consigliere Fasciotti (Coordinatori vicari Avv.ti Marina Marino, Rossella Minio e Francesco Storace) - Osservatorio sulla Giustizia Consigliere Segretario Conte, Consiglieri Di Tosto e Vaglio - Procedura Penale Consigliere Gianzi - Responsabilità Civile Consiglieri Di Tosto e Fasciotti (Coordinatori vicari Avv.ti Alessandro Ciciarelli e Marco De Fazi) - Grandi studi Consigliere Segretario Conte - Diritto Amministrativo Consiglieri Arditi di Castelvetere e Nesta - Diritto di proprietà, locazione, immobiliare e urbanistica Consiglieri Murra e Nesta - Diritto Fallimentare Consigliere Segretario Conte e Consigliere Fasciotti - Diritto Penale Consigliere Tesoriere Ierardi - Magistratura Onoraria Consigliere Tesoriere Ierardi e Consigliere Nesta - Diritto del Lavoro Consigliere Fasciotti (Coordinatori vicari Avv.ti Giorgio Della Valle e Luciano Tamburro) - Diritto e Procedura Civile Consiglieri Bucci, Di Tosto e Vaglio - Diritto Societario e Commerciale Consiglieri Fasciotti e Gianzi - Elenco speciale Consiglieri Arditi di Castelvetere e Murra - Giovani Consigliere Segretario Conte (Coordinatore vicario Avv. Filippo Paris) - Informatica giuridica e nuove tecnologie e sito Presidente Cassiani, Consigliere Segretario Conte e Consigliere Tesoriere Ierardi (Coordinatori vicari Avv.ti Alessandro Graziani e Francesco Storace) - Cultura e Sport Consiglieri Cerè e Murra - Difensore Civico Consiglieri Arditi di Castelvetere e Cerè - Diritto Tributario Consigliere Barbantini (Coordinatori vicari Avv.ti Fioravante Carletti e Gianni Di Matteo) - Conciliazione stragiudiziale delle controversie e Camera Arbitrale Consigliere Tesoriere Ierardi, Consiglieri Fasciotti e Nesta (Coordinatori vicari Avv.ti Alessandra Civello e Marina Belloni) - Diritto Internazionale Consiglieri Barbantini e Gianzi (Coordinatore vicario Avv. Claudio Coggiatti) - Foro Romano Consigliere Cipollone - Temi Romana Consigliere Cipollone (Coordinatori vicari Avv.Prof. Giulio Prosperetti e Avv. Andrea Melucco) - Scuola Forense Consigliere Tesoriere Ierardi - Centro Studi Consiglieri Cipollone, Fasciotti e Gianzi - Biblioteca Consigliere Cipollone - Iscrizioni e pareri Consigliere Barbantini FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 19 19 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Difese d’Ufficio Consigliere Gianzi - Dipartimento Disciplina Consiglieri Fasciotti e Rossi - Conferenza Giovani Avvocati Consigliere Rossi Il Presidente Cassiani precisa che le Commissioni potranno essere composte di un numero di Colleghi non superiore a 30 unità: ciò allo scopo di ottenere maggiore concretezza e produttività. Il Consiglio ne prende atto, approva le proposte del Presidente Cassiani e delibera che le Commissioni di Studio non siano composte da più di 30 Colleghi. - Il Presidente Cassiani riferisce che, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Commissione Tributaria tenutasi il 21 febbraio scorso, ha concordato con il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti un incontro per lo scambio di esperienze riguardanti la formazione permanente continua e, più precisamente, sulla possibilità per gli Ordini di organizzare e gestire l’aggiornamento e la formazione per via telematica. Il Presidente Cassiani osserva che tale soluzione eviterebbe sia il problema delle aule e delle file sia il problema dell’organizzazione dei corsi. Il Consiglio delega il Presidente Cassiani a contattare il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 25 gennaio 2008 del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Paolo De Fiore, con la quale comunica di aver costituito l’Ufficio Stampa della Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma e di aver nominato il Dott. Giorgio Parnasi quale Capo Ufficio. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla lettera 20 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd pervenuta in data 25 gennaio 2008 dall’Avv. Ennio Luponio, con la quale informa di aver ricevuto l’invito del Presidente della Corte di Cassazione, Dott. Vincenzo Carbone, per partecipare all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2008: con la predetta missiva comunica che si asterrà dal presenziare a tale cerimonia in segno di protesta per non essere stato invitato il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consiglio ne prende atto ed esprime compiacimento all’Avv. Ennio Luponio. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’istanza pervenuta in data 14 febbraio 2008 dagli Avvocati Marco Fagiolo e Adriano Aureli, a nome e per conto delle proprie assistite rispettivamente (omissis) e (omissis), volta a richiedere la nomina del terzo arbitro, con funzioni di Presidente, per dirimere la controversia insorta tra le medesime società. Il Consiglio nomina l’Avv. Mario Contaldi con studio a Roma in Via P.G. da Palestrina n. 63. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Silvia Addari, Marianna Antenucci, Marina Armelisasso, Andrea Armondi, Francesco Maria Avelli, Francesco Azzarito, Lucio Barletta, Marco Basile, Chiara Bassotti, Giorgia Battafarano, Valerio Biondi, Silvio Bozzi, Giovanni Andrea Callea, Celestino Campioni, Federica Campioni, Raffaele Campioni, Enrico Cantarella, Andrea Carnesi, Ines Carpino, Giulio Castrogiovanni, Francesco Catricalà, Andrea Cavaliere, Chiara Cerulli, Antonella Ceschi, Giampaolo Ciani, Giovanni Cocquio, Anna Maria Collacciani, Graziella Consoli, Ariella Cozzi, Gianluca D’Aloja, Luigia D’Amico, Maria Cristina D’Atri, Anselmo De Cataldo, Vladimiro De Gasperis, Nicola De Nisco, Laura Della Porta, Silvia Denora, Domenico Doda- FORO ROMANO 1-2/2008 20 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ro, Donatella Donatelli, Luigi D’Ottavi, Enrico D’Ovidio, Barbara Empler, Alberto Fantozzi, Fabio Federico, Fabrizio Filippucci, Nicola Francione, Federico Freni, Maria Stella Frezza di San Felice, Andrea Gabbani, Andrea Gagliardi, Natascia Galli, Umberto Garofoli, Marina Giannini, Daniela Giordano, Simona Graziosi, Fabio Grimaldi, Iacopo Grisolia, Pierluigi Guerriero, Federica Guglielmi, Fabrizio Guida Di Guida, Federica Lerro, Domenico Maduli, Daniele Magris, Fabio Malantuono, Marco Mancini, Massimo Marra, Francesco Massini, Rita Mautone, Pietro Mazzei, Erder Mazzocchi, Matteo Megna, Enrico Michetti, Luca Mirabelli, Manuela Miraglia, Matteo Mochi Onori, Alessandro Montanari, Vincenzo Mozzi, Maura Orrù, Fabrizio Pacileo, Luca Alberto Pagnotta, Manuela Palamara, Alessandra Papa, Patrizia Peliscio, Guerrino Petillo, Mario Pettorino, Antonio Piga, Giovan Vincenzo Placco, Fabio Podestà, Rodolfo Polchi, Patrizia Proietti Lupi, Gianluca Pronesti, Leonardo Quaranta, Francesca Racanicchi, Mario Ranucci, Lucia Ricci, Ubaldo Ricci, Alessandro Rizzo, Francesca Salucci, Bianca Scarpelli, Pietro Sciubba, Roberta Suraci, Vincenzo Suraci, Ida Tagliani, Fabrizio Tamburini, Simona Terzulli, Ettore Travarelli, Valerio Valenti, Marcello Zannini, Marina Zela, Maria Assunta Zucco, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 16 gennaio 2008 dal Ministero della Giustizia -Direzione Generale della Giustizia Civile del Dipartimento per gli Affari di Giustizia, con la quale chiede la disponibilità dell’Aula Consiliare per i gior- ni 16, 18 e 20 giugno 2008 per lo svolgimento delle prove scritte degli Esami di Avvocato Cassazionista, sessione 2008. Il Consiglio approva e concede l’uso dell’Aula. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 17 gennaio 2008 degli Avv.ti Claudio Bernasconi, Stefania Papes, Gian Paolo Tomei e Bruno Bassotti con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Bernasconi e Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 18 gennaio 2008 degli Avv.ti Grazia Maria Mantelli, Francesca Proietti e Genny Sebastiani con la quale le professioniste comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Mantelli Proietti Sebastiani”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 18 gennaio 2008 dell’Avv. Cristiano Bosin con la quale il professionista comunica lo scioglimento dell’associazione professionale denominata “Studio Legale e Consulenza Internazionale Bosin & Partners”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 21 gennaio 2008 dell’Avv. Edoardo Adducci e della Dr.ssa Ilaria Camilletti con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Adducci and Associates”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferi- FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 21 21 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sce sulla nota pervenuta il 21 gennaio 2008 degli Avv.ti Massimo Frattali Clementi, Marcello Frattali Clementi e Flaminia Frattali Clementi con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Frattali Clementi”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 16 gennaio 2008 dall’Avv. (omissis) il quale, lamentando un invio eccessivo di e-mail per fini elettorali da parte dei Colleghi, propone di precludere, con apposita deliberazione, tale sistema di propaganda. Il Consiglio si riserva e delega il Consigliere Gianzi per esame e relazione. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 16 gennaio 2008 dal Sig. (omissis), legale rappresentante e amministratore unico della (omissis), il quale, comunicando di svolgere già attività di rivendita di valori bollati presso il Tribunale Civile di Roma, chiede l’autorizzazione per attivare anche il servizio fotocopie ad uso degli Avvocati e del pubblico nonchè di aprire un’agenzia di servizi per le pratiche amministrative. Il Consiglio esprime parere negativo. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla richiesta pervenuta il 16 gennaio 2008 dalla S.r.l. (omissis) di un elenco di avvocati esperti in materia di immigrazione e di diritto internazionale per fini di assistenza globale agli stranieri. Il Consiglio indica gli Avv.ti Fabio Bucci, Fabio M. Galiani, Mario Lana e Filippo Malara. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota dell’Avv. Emilia Recchi, pervenuta in data 22 gennaio 2008, con la quale comunica che l’Avv. Luisa Gobbi è entrata a far parte dell’associazione professionale “Studio Legale 22 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd Associato Bidetti Recchi” che, pertanto, ha variato la denominazione in “Studio Legale Associato Bidetti Gobbi Recchi”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 24 gennaio 2008 dal Prof. Avv. Giovanni Arieta, dall’Avv. C. Alessandro Arieta e dalla Dott.ssa Roberta Arieta con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio legale del Prof. Giovanni Arieta - Associazione Professionale”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione, pervenuta in data 22 gennaio 2008, dell’Avv. Pasquale Nardo, con la quale comunica lo scioglimento dell’associazione professionale “Studio legale associato Sibilio-Nardo”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 22 gennaio 2008 del Prof. Avv. Giuseppe Marini con la quale comunica che l’Avv. Francesco Saverio Marini è entrato a far parte dell’associazione professionale “Studio Marini e Corea”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione pervenuta in data 23 gennaio e 14 febbraio 2008 con la quale il Segretario Generale del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio richiede il nominativo del membro effettivo e di uno o più membri supplenti designati a far parte della Commissione patrocinio a spese dello Stato per l’anno 2008. Il Consiglio indica i nominativi degli Avv.ti Roberto Ciociola, Alessandra Mari e Sergio FORO ROMANO 1-2/2008 22 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Smedile. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 23 gennaio 2008 dagli Avvocati Maria Beatrice Ruggiero e Francesco Visco con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Ruggiero - Visco”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 14 febbraio 2008 degli Avv.ti Tiziana Stefanelli, Alessia Fusco e Piermatteo Arnone con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Stefanelli & Partners”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 11 febbraio 2008 con la quale il Giudice della Sezione Fallimentare del Tribunale di S. Maria C.V., in accoglimento della richiesta del Dott. (omissis) Curatore del fallimento “(omissis)” n. (omissis)- chiede al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma la designazione di un nuovo legale in sostituzione del precedente, rinunciatario per motivi di salute, per la curatela del predetto fallimento. Il Consiglio indica l’Avv. Giovambattista Sgromo. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta l’8 febbraio 2008 dell’Avv. Guido Fiorentino con la quale comunica che gli Avv.ti Giorgio Natoli, Guido Orlando, Roberta Corsi e Guido Fiorentino hanno costituito un’associazione professionale denominata “Studio Legale Natoli”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che l’Avv. (omissis) del Foro di Brescia con lettere pervenute il 28 gennaio, il 4 febbraio e il 18 febbraio 2008 chiede l’indicazione dei nominativi di alcuni avvocati amministrativisti per una domiciliazione urgente per la presentazione di un ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. Il Consiglio indica gli Avv.ti Carlo Contaldi La Grotteria, Matteo Di Raimondo e Livio Lavitola. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 8 febbraio 2008 della Dott.ssa Silvia Sereni, dell’Ufficio III Reparto Libere Professioni del Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia, con la quale trasmette le istanze degli Avv.ti Gianni Pane, Ulisse Corea ed Elisabetta Ferrini relative alle loro dimissioni quali componenti della Commissione d’esame di avvocato, sessione 2007. Il Consiglio nomina: in sostituzione dell’Avv. Gianni Pane, l’Avv. Enrico Baldassari, del Foro di Civitavecchia, nato a Civitavecchia il 14 febbraio 1956, con studio a Civitavecchia in Viale P. Togliatti n. 13; in sostituzione dell’Avv. Ulisse Corea, l’Avv. Maria Cerulo, del Foro di Roma, nata a Roma il 10 dicembre 1955, con studio a Roma in Piazza Adriana n. 15; in sostituzione dell’Avv. Elisabetta Ferrini, l’Avv. Andrea De Petris, nato a Roma il 28 ottobre 1965, con studio a Roma in Piazza Martiri di Belfiore n.2. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 28 gennaio 2008 dell’Avv. Guglielmo Lomanno in proprio e per gli Avv.ti Marco Frizzini, Pierluigi Poggioli, Corrado Sgroi e Marco Sgroi con la quale comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Sgroi Lomanno Poggioli Frazzini” “Lexys”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Uf- FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 23 23 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 29 gennaio 2008 è pervenuta dall’Avv. (omissis) la segnalazione riguardante il Tribunale di Roma che “non si è ancora pronunciato su n.4 ricorsi per decreto ingiuntivo depositati in data 27 luglio 2007”. L’Avv. (omissis) chiede l’intervento del Consiglio. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti per esame. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 29 gennaio 2008 degli Avv.ti Andrea Perillo e Ornella Michenzi con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Perillo & Michenzi Avvocati Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 4 febbraio 2008, con la quale il professionista espone una vicenda personale accaduta il 28 gennaio 2008 con la Dott.ssa (omissis), Giudice della (omissis) Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma, che lo ha visto coinvolto in prima persona. L’Avv. (omissis) chiede l’intervento del Consiglio dell’Ordine e autorizza la pubblicazione della lettera sul prossimo numero del Foro Romano. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti per esame e delibera di pubblicare la lettera sul Foro Romano. (v. rubrica “Il nostro Mondo”) - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 30 gennaio 2008 degli Avv.ti Giuseppe Rando ed Ernesto Trimarco con la quale i professionisti comunicano la costituzione di una Società tra professionisti denominata “Avvocati Giuseppe Rando & Ernesto Trimarco - Società tra Professionisti”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. 24 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 5 febbraio 2008 degli Avv.ti Gianfranco Torino e Fabio Di Lodovico con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Torino Di Lodovico & Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 5 febbraio 2008 degli Avv.ti Massimo Marzi e Fernando Ascenzo Umberto De Angelis con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Marzi - De Angelis & Partners”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 4 febbraio 2008 dall’Avv. Lara Dentici e il 5 febbraio 2008 dall’Avv. Massimo Mellaro con la quale i professionisti comunicano la modifica della compagine e contestualmente della denominazione dell’associazione professionale da “Associazione Professionale di Massimo Mellaro, Lucilla Lenti e Lara Dentici” ad “Associazione Professionale di Massimo Mellaro e Lara Dentici”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 4 febbraio 2008 degli Avv.ti Dover Scalera e Gabriele Di Paolo con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Scalera e Di Paolo - Avvocati Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta il 4 febbraio 2008 dell’Avv. (omissis) con la quale il professionista chiede che non gli vengano più inviati, dai Colleghi, fax per motivi elettorali. Chiede, FORO ROMANO 1-2/2008 24 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO altresì, che il Consiglio stesso non gli “invii nessun fax se non per motivi di lavoro e studio e/o comunicazioni ‘serie’ relativamente a seminari o altro” per non dover ricorrere a “denuncia ed esposto alla Procura competente”. Il Consiglio delega il Consigliere Gianzi. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 18 febbraio 2008 degli Avv.ti Rosario Scicchitano e Gabriele Catarinacci con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Scicchitano & Catarinacci”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 19 febbraio 2008 dell’Avv. Claudio Ronchietto con la quale il professionista comunica la modifica dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Ronchietto - Ranieri” con l’ammissione del Dr. Massimo Antonazzi. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 19 febbraio 2008 è pervenuta la lettera del Dr. Stefano Menicucci, Dirigente della Direzione Area Operativa dell’Agenzia del Demanio, relativa alla richiesta di attribuzione del Casale Strozzi -sito nelle vicinanze degli Uffici giudiziari di Piazzale Clodio- da parte del Consiglio dell’Ordine per l’insufficienza dei locali attualmente in uso al Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour. Il Dr. Menicucci, vista la normativa che vincola l’assegnazione del predetto immobile alle esigenze istituzionali del Ministero degli Affari Esteri, comunica di non poter accogliere tale richiesta. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 18 febbraio 2008 è pervenuta dalla Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma la convocazione per il Comitato dell’Albo dei Periti per il giorno 11 marzo 2008 alle ore 15.30. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone ad intervenire. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 21 febbraio 2008 dell’Avv. Simona Soccorsi con la quale la professionista comunica lo scioglimento dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Soccorsi Ciccopiedi”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 21 febbraio 2008 è pervenuta la lettera dell’Avv. Gianmarco Cesari, Presidente dell’Osservatorio Vittime della Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo, con la quale chiede il patrocinio del Consiglio per il convegno sul tema “Dignità e Diritto nel mondo dei minori: rischi ed abusi di internet” che si terrà il 12 marzo p.v., l’adesione del Centro Studi e delle Commissioni Informatica Giuridica e Nuove Tecnologie, Diritti Umani, Responsabilità Civile, Famiglia e Minori, nonchè l’accreditamento ai fini dell’aggiornamento professionale. Il Consiglio concede il patrocinio richiesto. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta l’8 febbraio 2008 degli Avv.ti Gaetano Russo e Giuliana Possenti con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Associato Russo-Possenti”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Presidente Cassiani propone un incontro con i Responsabili degli Uffici Giudiziari. Il Consiglio delega il Presidente Cassiani all’organizzazione dell’incontro proposto. - Alle ore 17.37 il Presidente Cassiani dà lettura di una mail -appena giunta- a firma dei FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 25 25 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Consiglieri Bucci, Di Tosto, Murra, Nesta e Vaglio che viene, di seguito, integralmente trascritta: “Al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Abbiamo ricevuto la convocazione per l’adunanza consiliare per le ore 15.30 di oggi. Quasi tutti noi eravamo presenti nell’aula consiliare già alle ore 15.15 per esaminare preventivamente la documentazione relativa agli argomenti posti all’ordine del giorno; alle ore 15.30 eravamo comunque tutti presenti, ma l’adunanza non ha avuto inizio a causa dell’assenza in aula degli altri Componenti del Consiglio, a cominciare dal Presidente e dal Segretario (quest’ultimo solo fugacemente apparso, come pure, poi, il Consigliere Rossi); dopo circa mezz’ora dall’orario fissato, così intorno alle ore 16, è comparso il Consigliere Barbantini. Alle ore 16.10 ci siamo allontanati, sbalorditi ed offesi per quanto accaduto, per il che nessuno ha ritenuto di avvisarci pur trovandosi in altri locali della sede consiliare. Federico Bucci Paolo Nesta Mauro Vaglio Rodolfo Murra Pietro Di Tosto.” Il Presidente Cassiani, alla luce di ciò, dichiara che tale mail comprova inequivocabilmente che i cinque Consiglieri hanno deliberatamente tratto spunto dal leggero ritardo per dar luogo ad una iniziativa dettata dalla volontà di ostacolare, se non di paralizzare, l’attività del Consiglio. - Il Consiglio esprime un profondo dolore per la tragica scomparsa dei due bambini rinvenuti nella cisterna di un Palazzo di Gravina in Puglia. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 28 febbraio 2008 della Dr.ssa Laura Pellegrini, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, con la quale chiede una rosa di nominativi di avvocati per la Commissione aggiudicatrice -ai sensi 26 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd dell’art. 84, 8° comma, del D.Lgs. 163/2006per la realizzazione, conduzione e gestione tecnica ed operativa quinquennale del Sistema Informativo Aziendale del predetto Istituto “Lazzaro Spallanzani”. Il Consiglio nomina l’Avv. Marina Belloni, con studio a Roma in Via Nicola Ricciotti n. 11; l’Avv. Marina Binda, con studio a Roma in Via del Quirinale n. 21; l’Avv. Alessandra Civello, con studio a Roma in Viale Angelico n. 261; l’Avv. Romano Impieri, con studio a Roma in Via Caio Mario n. 7; l’Avv. Leonardo Nubila, con studio a Roma in Viale Pantelleria n. 35. ADUNANZA DEL 6 MARZO 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario ............................. n. elenco speciale .............................. n. passaggi all’Albo ordinario ................ n. cancellazioni a domanda .................................... n. per decesso ................................... n. 38 8 1 4 3 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ............................................. n. 9 abilitazioni .......................................... n. 8 iscrizioni e abilitazioni ....................... n. 10 revoche abilitazioni per decorrenza termine ................ n. 1 compiuta pratica ................................ n. 5 nulla osta al trasferimento ................. n. 2 cancellazioni per trasferimento .......................... n. 1 FORO ROMANO 1-2/2008 26 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO a domanda .................................... n. per fine pratica ............................. n. 2 20 DISCIPLINA proced. trattati in dibattimento ......... n. 2 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ................................................. n. 102 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette .. n. 16 richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................... n. 626 rigetti ............................................. n. 22 iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 84 DELIBERE - In assenza del Presidente Cassiani -che sta partecipando, in rappresentanza del Consiglio, ai funerali della Collega Augusta Bassi Lagostena- assume le funzioni di Presidente il Consigliere Anziano Cipollone. Il Presidente f.f. Cipollone, stante la momentanea assenza del Consigliere Segretario Conte- il quale ha avvertito gli Uffici del suo ritardo dovuto ad impegni professionali- invita il Consigliere Arditi di Castelvetere ad assumere le funzioni di Segretario, quale Consigliere con minore anzianità di iscrizione. A questo punto il Consigliere Bucci dichiara che il Consigliere Arditi di Castelvetere non deve assumere tale funzione e, pertanto, il Consigliere Arditi di Castelvetere, alla luce di quanto affermato dal Consigliere Bucci, non intende assumere le funzioni di Segretario. Il Presidente f.f. Cipollone, preso atto di quanto sopra, invita il Consigliere Barbantini ad assumere le funzioni di Segretario, quale Consigliere con maggiore anzianità di iscrizione, lamentando l’ostruzionistica condotta dei Consiglieri Bucci e Arditi di Castelvetere del tutto, peraltro, priva di legittimo fondamento. A questo punto, il Consigliere Bucci si allontana dall’Aula seguito dai Consiglieri Arditi di Castelvetere, Cerè, Di Tosto e Vaglio. Il Presidente f.f. Cipollone stigmatizza vibratamente l’assurdità di tale atteggiamento, palesemente ostruzionistico, mettendo in risalto che proprio quando il Consigliere Bucci era Presidente del Consiglio dell’Ordine -nelle adunanze nelle quali il Consigliere Segretario di allora era assente- tale funzione veniva sempre espletata dal Consigliere con minore anzianità di iscrizione, come si è sempre fatto nella storia dell’Ordine di Roma. Il Presidente f.f. Cipollone rappresenta al Consiglio che, per la seconda volta, alcuni Consiglieri abbandonano l’Aula mettendo seriamente a repentaglio la funzionalità dell’Istituzione con forme di protesta del tutto prive di ogni fondamento nonchè chiaramente strumentali e tese ad impedire il regolare lavoro dell’adunanza settimanale. Il Presidente f.f. Cipollone rileva, ancora, che se quanto affermato dal Consigliere Bucci fosse un’interpretazione valida del regolamento -e tutti sanno perfettamente che non lo è- il Consiglio sarebbe paralizzato e lo sarebbe stato centinaia di volte negli anni precedenti poichè basterebbe un minimo impedimento del Consigliere Segretario che costringerebbe l’Istituzione a bloccarsi irrimediabilmente. - Alle ore 15.45, non essendovi il numero legale, il Presidente f.f. Cipollone sospende l’adunanza, riservando ogni provvedimento considerata l’assurda, offensiva e totalmente illegittima condotta del Consigliere Bucci e di tutti i Consiglieri che a lui fanno riferimento. Precisa, in ogni caso, il Presidente f.f. Cipollone che a suo avviso la condotta suddetta riscontra profili che possono interpretarsi anche come una “interruzione di pubblico servizio”. Pertanto il Presidente f.f. Cipollone ribadisce che si riserva di richiedere al Consiglio ogni opportuna determinazione al riguardo. - Alle ore 15.50 interviene il Presidente Cassiani che assume le funzioni. - Il Presidente Cassiani dà atto, a titolo FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 27 27 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO personale, che l’iniziativa dei Consiglieri che hanno abbandonato l’Aula rende impossibile proseguire i lavori e, quel che è più grave, impedisce la trattazione del procedimento disciplinare fissato per l’odierna adunanza alle ore 15.30. Stigmatizza la sconcertante e illegittima condotta dei Consiglieri che hanno lasciato l’Aula senza giustificato motivo. Il Presidente Cassiani afferma che quanto già dedotto dal Consigliere Anziano Cipollone è assolutamente condivisibile e che l’interpretazione esposta dal Consigliere Bucci, a sostegno del suo comportamento, è del tutto ingiustificata e pretestuosa. - Alle ore 15.55 interviene il Consigliere Segretario Conte, che assume le funzioni di Segretario. Interviene, inoltre, il Consigliere Gianzi. Prende nuovamente la parola il Presidente Cassiani il quale ribadisce in toto quanto dedotto poc’anzi, stigmatizzando nuovamente la condotta dei Consiglieri che hanno illegittimamente ed immotivatamente abbandonato l’Aula. Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale esprime tutto il proprio sdegno per quanto posto in essere dal Consigliere Bucci e dai Consiglieri che ad esso fanno riferimento, rimarcando che l’assunto affermato dal Consigliere Bucci è del tutto privo di ogni fondamento: l’art. 42 -R.D. 22 gennaio 1934 n. 37- capo 1 recita testualmente “per ogni adunanza è redatto apposito verbale che è firmato dal Presidente e dal Segretario, il Presidente è sostituito, nei casi di assenza o di impedimento dal componente più anziano di età, le funzioni di Segretario sono esercitate dal componente nominato a termini dell’art. 75 del presente Decreto”. Pertanto -insiste il Consigliere Segretario Conte- non vi è chi non veda ictu oculi che non vi sia cenno alcuno a quanto riferito dal Consigliere Bucci il quale, vieppiù, forse non rammenta -o finge di non rammentare- che durante il periodo della Presidenza del Consi- 28 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd gliere Bucci medesimo, la prassi della sostituzione del Segretario in carica con il Consigliere più giovane si è concretizzata in decine di adunanze. Ma di ciò, il Consigliere Segretario Conte si riserva di darne prova ufficiale in modo da smentire formalmente quanto dedotto dal Consigliere Bucci ed anche per consentire ai Consiglieri neo eletti nella sua compagine di valutare come gli stessi abbiano seguito, in modo errato, l’indicazione del Consigliere Bucci. Il Consigliere Segretario Conte si meraviglia che il Consigliere Bucci presente in Consiglio dal lontano 1982/84non fosse consapevole della disinformazione che stava compiendo. I Consiglieri Barbantini, Fasciotti, Gianzi e Rossi si associano totalmente a quanto dedotto dal Consigliere Segretario Conte. A questo punto il Consigliere Segretario Conte coglie l’occasione per chiedere al Consigliere Vaglio chiarimenti in ordine alla pubblicazione sul di lui sito di comunicazioni consiliari con l’aggiunta di commenti in calce alle stesse che il Consigliere Segretario Conte valuta inopportuni, privi di utilità alcuna, non rispondenti ad un libero esercizio di critica e, in alcuni passaggi, palesemente ineleganti. Si associano i Consiglieri Barbantini, Cipollone, Fasciotti, Gianzi e Rossi. Il Consigliere Vaglio, in risposta alle affermazioni verbali del Consigliere Segretario Conte ed alla corrispondenza intercorsa con il Consigliere Barbantini via telefax in ordine alla comunicazione via email e sul sito www.maurovaglio.it dell’assegnazione delle cariche consiliari del 21 febbraio 2008, intende specificare quanto segue: - “Pur ritenendo che in attesa dell’approvazione del verbale dell’adunanza non vi sia comunque violazione del segreto sulle deliberazioni definitive come l’elezione alle cariche non modificabili, precisa di aver comunicato quanto già pubblicato sul sito dell’Ordine a cura della Segreteria; - Nl’aggiunta di proprie considerazioni costituisce una libera espressione del pensiero, FORO ROMANO 1-2/2008 28 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nonchè dati di fatto che non possono essere smentiti; - la richiesta di cedere a terzi (non Consiglieri dell’Ordine) del sito internet www.maurovaglio.it è assolutamente fuori luogo, in quanto attraverso esso mi sono impegnato con i Colleghi iscritti e che ne beneficiano da tempo di mantenere, anzi migliorare ancora, quel “filo diretto” con il Consiglio che permette loro di partecipare attivamente alle scelte dell’Istituzione le quali influiscono direttamente la vita dell’Avvocatura Romana. In questo modo il Consiglio non sarà più un organismo astratto, ma attento alle esigenze di tutti ed al servizio degli Avvocati Romani che ha espresso, attraverso il voto alle ultime elezioni (voto di cui vado fiero), la propria voglia di cambiamento e di partecipazione”. Prende la parola il Consigliere Barbantini il quale non condivide quanto dedotto dal Consigliere Vaglio e si permette di suggerire allo stesso -atteso il suo nuovo ruolo di Consigliere dell’Ordine- di delegare a terzi la gestione del sito per motivi di opportunità. - Il Consigliere Cerè si rammarica che nella precedente adunanza, in sua assenza e senza concertazione con i Consiglieri, si sia deliberato in tempi così brevi, non dettati da alcuna urgenza e necessità, sugli incarichi istituzionali e, quindi, auspica che si possa concordemente trovare una equa ripartizione degli stessi fra i singoli Consiglieri. Il Consigliere Arditi di Castelvetere intende conoscere in modo preciso e attendibile quale sia stato il criterio di assegnazione elaborato ai fini delle attribuzioni degli incarichi istituzionali ai Consiglieri e, soprattutto, intende avere conoscenza sulla verifica eseguita dal Consiglio medesimo, nell’adunanza del 28 febbraio 2008, relativamente alle ritenute specializzazioni e/o qualifiche dei singoli Consiglieri in rapporto con le assegnazioni. Il Presidente Cassiani, a seguito della dichiarazione del Consigliere Arditi di Castelvetere, fa presente che pur essendo sua esclusiva prerogativa conferire gli incarichi e/o il coordinamento delle Commissioni di studio ne avrebbe discusso in Consiglio ma non è stato possibile per l’ingiustificata assenza di alcuni interessati determinata da una decisione che ha già avuto modo di qualificare e sulla quale preferisce non tornare. Fa presente che ciascun Consigliere è libero di non accettare quanto a lui conferito nella precedente adunanza e che, quindi, in caso di rinuncia, affiderà l’incarico ad altro Consigliere disponibile. Il Consigliere Arditi di Castelvetere rappresenta che il suo desiderio -anche per specifica competenza- sarebbe il coordinamento della Commissione Famiglia, Minori e Immigrazione poichè è campo nel quale esercita e non il coordinamento della Commissione di Diritto Amministrativo. Il Consigliere Di Tosto rileva che il criterio di assegnazione delle Commissioni non rispecchi le singole professionalità dei Consiglieri. Chiede che vengano nominati quattro Consiglieri tra i più esperti e più anziani per riassegnare le Commissioni con criteri ispirati alla collaborazione e alle capacità dei singoli componenti del Consiglio. Il Presidente Cassiani ricorda, ancora una volta, che l’assenza dei sette Consiglieri alla precedente adunanza ha impedito ogni discussione sui punti all’ordine del giorno, ivi compreso quello inerente le Commissioni e gli incarichi dei Consiglieri medesimi. Il Presidente Cassiani, in ogni caso, invita i Consiglieri che intendono formulare istanze riguardanti le Commissioni di rimettere le stesse all’Ufficio di Presidenza in modo che il tutto venga poi posto all’ordine del giorno per la successiva adunanza. - Il Consigliere Vaglio, in ordine all’attribuzione delle funzioni e compiti effettuata nell’adunanza del 28 febbraio 2008 e alle vicende relative a tale adunanza, ribadisce il contenuto dell’e-mail inviata dai Consiglieri Bucci, Nesta, Vaglio, Di Tosto e Murra, con cui venivano spiegate le motivazioni per le FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 29 29 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO quali si erano allontanati, offesi dal comportamento dei Consiglieri che si erano riuniti fuori dall’Aula consiliare e non avevano avvisato del notevole ritardo rispetto all’orario fissato per l’inizio dell’adunanza. Infatti, è buona educazione almeno comunicare il ritardo, soprattutto nell’ipotesi in cui tale ritardo riguarda ben otto Consiglieri, compresi il Presidente ed il Segretario. Stante tale atteggiamento dichiara di non accettare “elemosine” di ben due Commissioni “in condominio”, a fronte di Consiglieri che, addirittura, hanno la responsabilità di ben sette Commissioni. Prende la parola il Presidente Cassiani il quale non accetta lezioni di educazione da chicchessia e pur prendendo atto di quanto affermato dal Consigliere Vaglio non ritiene appropriato il termine “elemosine” riferito ad incarichi consiliari. Il Consigliere Anziano Cipollone si associa, invitando il Presidente a prendere atto di quanto affermato dal Consigliere Vaglio e senza ulteriori sterili discussioni a riassegnare le Commissioni ad altri Consiglieri che certamente mostreranno maggiore disponibilità e spirito di servizio. - Il Consigliere Tesoriere Ierardi, quale coordinatore della Scuola Forense, chiede al Consiglio di approvare l’inizio del nuovo corso a far data dal 17 marzo p.v.: ciò allo scopo di consentire il rispetto del calendario programmato. Si evidenzia che è stabilita una frequenza trisettimanale di complessive 12 ore ripartite su tre giornate da 4 ore ciascuna, due da tenersi presso l’Aula Avvocati di Piazza Cavour e una presso i locali di Via Valadier (lunedì/mercoledì: Aula Avvocati - martedì: Via Valadier). Il Consigliere Tesoriere Ierardi fa presente, altresì, che è stato varato il calendario delle lezioni sino alla fine del mese di aprile. Propone di dare la massima divulgazione all’importante avvenimento di apertura del corso invitando tutte le Autorità istituzionali. 30 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd Il Consigliere Tesoriere Ierardi evidenzia al Consiglio la necessità di approfondire la questione che riguarda i crediti formativi per gli iscritti alla Scuola Forense e per i docenti della stessa Scuola. Il Consiglio prende atto, dispone che il Consigliere Ierardi provveda all’organizzazione della giornata di apertura del corso della Scuola Forense del nuovo biennio e si riserva di far approfondire alla competente Commissione la questione relativa all’assegnazione di crediti formativi per gli utenti della Scuola. - Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica di essere intervenuta, su delega del Presidente, all’incontro con gli Ordini e i Collegi professionali della provincia di Roma organizzato dal Coordinamento Cup territoriale Lazio ieri 5 marzo 2008 alle ore 10 presso la Sala Umberto di Via della Mercede. Ha preso parte al dibattito, tra gli altri, l’On. Francesco Rutelli al quale ogni rappresentante di Ordine o Collegio o categoria professionale, ha evidenziato problematiche e proposto soluzioni. Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce di aver preso la parola, evidenziando la necessità per l’Avvocatura di un imminente intervento normativo di modifica della Legge professionale, e auspicando, altresì, in linea con una già consolidata tradizione di collaborazione (Camera di conciliazione, Porta del diritto) che il prossimo Consiglio Comunale e il futuro Sindaco si avvalgano dell’esperienza e delle conoscenze professionali degli avvocati affinchè vengano istituzionalizzati i rapporti produttivi per ambo le parti. Il Consiglio prende atto. - Il Consigliere Rossi comunica che il Consiglio Nazionale Forense, in data 21 dicembre 2007, ha sollecitato il Consiglio a trasmettere quanto prima la predisposizione dell’offerta formativa per l’anno 2008. E’, quindi, necessario che i Consiglieri coordinatori delle varie Commissioni predispongano quanto prima FORO ROMANO 1-2/2008 30 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO un programma di eventi (suscettibile, nel tempo, di eventuali integrazioni) e ciò anche al fine di soddisfare le numerosissime richieste in tal senso da parte dei Colleghi. Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Rossi per il coordinamento. - Il Consigliere Rossi comunica di aver costituito il coordinamento per l’aggiornamento professionale e la formazione permanente di cui faranno parte i seguenti Colleghi: Costanza Acciai, Paolo Berruti, Romano Cerquetti, Stefania Cigna, Vincenzo Comi, Giuseppe Dante, Gianni Di Matteo, Natale Fusaro, Isabella Giampaoli Pontecorvo, Domenico Giugni, Alessandro Graziani, Paolo Iorio, Massimo Lauro, Giuseppe Lepore, Nicola Madia, Carlo Martuccelli, Andrea Melucco, Rossella Minio, Francesco Miraglia, Giorgio Olmi, Andrea Ordine, Chiara Ortaggi, Maurizio Paganelli, Carlo Priolo, Raffaella Rago, Roberto Randazzo, Francesca Rocchi, Gregorio Salatino, Valentina Seminara, Carlo Silvetti, Chiara Vadalà, Stefano Valenza, Laura Vasselli, Giovanna Vigliotti, Gabriele Zuccheretti. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale ripropone all’attenzione del Consiglio una tematica, già affrontata ma non risolta nel precedente biennio, riguardo le eventuali costituzioni dell’Ordine innanzi al Consiglio Nazionale Forense a fronte dell’impugnazione sia dell’incolpato che del Pubblico Ministero. Il Consigliere Segretario Conte rileva che, nell’ultimo biennio, si è evidenziato un sensibile aumento delle riforme delle decisioni consiliari e ci sono state sempre più impugnazioni da parte della Procura Generale. Il Consigliere Segretario Conte chiede se, considerata la prassi vigente sino ad oggi dove l’Ordine non compare mai nei giudizi di impugnazione innanzi al Consiglio Nazionale Forense, non si debba valutare l’eventualità di modificare tale prassi presenziando a talune, specifiche, udienze connesse a particolari fat- tispecie. Prende la parola il Consigliere Bucci il quale condivide che vi sia l’esigenza di studiare nuovamente la questione e propone un metodo -che già era stato utilizzato in passatodove il Consigliere Relatore formuli un parere preventivo sul ricorso e sull’eventuale costituzione del Consiglio indicando i punti da approfondire. Il Presidente Cassiani fa presente che bisogna contemperare l’esigenza di evitare scelte genericamente persecutorie con la necessità di difendere principi irrinunciabili. Consiglia di decidere caso per caso dopo aver ascoltato il relatore della pratica. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Maria Rosaria Basilone, Simone Cadeddu, Marco Caliendo, Gianluca Caputo, Marina Cardone, Giulia Chiesa, Rocco Crincoli, Mauro Danielli, Mario De Lucia, Cinzia Folli, Simona Fornasari, Virginia Iannuzzi, Monica Nassisi, Giovanni Pieri Nerli, Maria Elisabetta Rende, Rita Tiberi, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 8 febbraio 2008 è pervenuta la richiesta della “SE.SEL.ITALIA s.r.l.” di Bucarest relativa a una eventuale collaborazione con uno studio italiano interessato a collaborare con l’Avv. Iilian Cojeanu per problematiche di diritto internazionale. Il Consiglio segnala il nominativo dell’Avv. Daniela Bertes. FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 31 31 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta in data 13 febbraio 2008 degli Avv.ti Teresa Santulli, Patrizia Giannini e Andrea Serreti con la quale i professionisti chiedono -previa eventuale convocazione per maggiori delucidazioni- che il Consiglio si esprima sulla loro intenzione di promuovere l’iniziativa denominata “Avvocato di strada” a Roma. Tale iniziativa, già presente a Bologna, si attiverebbe presso una associazione di volontariato per fornire gratuitamente consulenza e assistenza legale (giudiziale ed extragiudiziale) ai soggetti privi di fissa dimora. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 27 febbraio 2008 è pervenuta la lettera dell’Avv. Francesco De Propris, indirizzata ad altre Istituzioni oltre al Consiglio dell’Ordine, con la quale il professionista sollecita il Tribunale Civile di Roma al deposito della sentenza della causa tra “(omissis)” e il “(omissis)”, trascorsi quaranta mesi dall’assunzione della medesima in decisione. Il Consiglio ne prende atto e incarica il Consigliere Fasciotti per esame. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 28 febbraio 2008 dell’Avv. Massimo Marzi con la quale il professionista comunica lo scioglimento dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Mari - Beccati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 4 marzo 2008 degli Avv.ti Flavia Ciccopiedi e Simona Soccorsi con la quale le professioniste comunicano lo scioglimento dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Soccorsi-Ciccopiedi”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. 32 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd - Il Consigliere Bucci fa presente che il nuovo sistema dei crediti formativi ha aperto un mercato valutabile in almeno duecentocinquanta milioni di euro a carico della classe forense e che l’Avvocatura romana è quasi unanimamente fortemente contraria al Regolamento del Consiglio Nazionale Forense ed al Regolamento di attuazione del Consiglio dell’Ordine: sull’argomento esso Consigliere Bucci anticipa che, con altri Colleghi Consiglieri, chiederà che venga posto urgentemente all’ordine del giorno l’argomento: “annullamento o revoca della deliberazione consiliare del 9 novembre 2007 relativa al Regolamento del Consiglio Nazionale Forense sui crediti formativi”. ADUNANZA DEL 13 MARZO 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario .............................. n. elenco speciale .............................. n. el.spec. “Professori Universitari” . n. passaggi all’elenco speciale ................ n. cancellazioni a domanda .................................... n. 53 1 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ............................................. n. abilitazioni .......................................... n. iscrizioni e abilitazioni ....................... n. revoche abilitazioni per decorrenza termine ................ n. compiuta pratica ................................ n. 2 7 9 4 4 3 FORO ROMANO 1-2/2008 32 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO cancellazioni a domanda .................................... n. per fine pratica ............................. n. DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ............. n. pratiche disciplinari trattate archiviazioni ................................. n. aperture proc. disciplinare ........... n. revoche aperture ........................... n. 1 5 2 23 1 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ................................................. n. 250 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette .. n. 15 richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................... n. 106 DELIBERE I Consiglieri Murra e Nesta, in riferimento alla questione sollevata, nell’adunanza del 6 marzo 2008, dai Consiglieri Arditi di Castelvetere, Bucci, Cerè, Di Tosto e Vaglio, concernente la non partecipazione del Consigliere Gianzi alla trattazione dei procedimenti disciplinari “alla luce dei superiori principi etici alla base del sistema ordinamentale forense, richiedente per l’iscrizione nell’Albo (e la permanenza della stessa) il requisito legale della condotta specchiatissima ed illibata” esprimono, a loro volta, piena adesione alla richiesta avanzata dai suindicati Consiglieri, nella consapevolezza che per poter essere legittimati ad amministrare la “deontologia della classe forense” e per “giudicare” con piena autonomia e senza condizionamenti non si possa essere stati condannati in sede penale. Il Consigliere Cerè rileva l’inammissibilità del tentativo del Consigliere Gianzi di minimizzare ed eludere il problema della sua privazione del requisito della “condotta specchiatissima ed illibata” preteso dalla legge per la iscrizione nell’albo forense e la permanenza della iscrizione stessa, ciò a seguito del passaggio in giudicato della sentenza applicativa della pena di mesi sei di reclusione, come pure della diversa sentenza confirmativa della sottoposizione all’obbligo triennale di firma al commissariato, aggiungendosi a tali demeriti ostativi all’appartenenza all’Ordine professionale anche la furbizia di nasconderli al Consiglio ed alla massa degli onorevoli Colleghi, tutti iscritti nell’albo per avere il requisito di legge della condotta specchiatissima ed illibata. Il Consigliere Cerè si dichiara sbalordita per il tentativo del Consigliere Gianzi, che pure esercita la professione in campo penalistico, di confondere le due sentenze definitive che lo riguardano con i proscioglimenti relativi ad accuse infondate sollevate nei confronti di essa Consigliere Cerè, delle quali è stata fatta giustizia in sede dibattimentale in un caso ed in sede di indagini nell’altro caso, così non avendo essa alcunchè di cui doversi vergognare (ne’ allora, ne’ ora), avendo essa sempre conservato il requisito della condotta specchiatissima ed illibata. Pertanto il Consigliere Cerè ribadisce l’improprietà che il Consigliere Gianzi, indipendentemente dalla pendenza disciplinare dinanzi al Consiglio dell’Ordine di Perugia, si consenta di giudicare se la condotta dei colleghi sottoposti a procedimenti disciplinari sia o meno specchiatissima ed illibata, avendone egli indiscutibilmente perduto il requisito per legge. - Il Consigliere Gianzi preliminarmente si dichiara stupefatto di quanto dichiarato dal Consigliere Cerè poichè ritiene che l’ultima persona che possa mai parlare di “condotta specchiatissima” è proprio il Consigliere Cerè che dovrebbe avere quantomeno il pudore di tacere. Il Consigliere Gianzi ricorda, o meglio forse tutti ricordano che il Consigliere Cerè venne coinvolta -subendo anche una perquisizione di Polizia Giudiziaria presso il proprio studio- in una vicenda notissima relativa a truffe assicurative dove vi fu, addirittura, un noto Collega della Capitale che si tolse la vita per la vergogna per il solo fatto di essere stato indagato nel medesimo procedimento. FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 33 33 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consigliere Gianzi, appunto, in relazione alla “condotta specchiatissima” del Consigliere Cerè ribadisce che la gravità dei fatti sopra descritti, e che ad essa furono contestati, risiedeva proprio nel fatto che questi fossero avvenuti nel corso dell’attività professionale. Tra l’altro, il Consigliere Gianzi ricorda che della questione risulta, inoltre, essere investito per il profilo disciplinare il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia, e della pratica -tutt’oggi pendende- si è in attesa di conoscerne l’esito. A questo punto, il Consigliere Gianzi invita il Consigliere Cerè ad astenersi dalla trattazione dei procedimenti disciplinari fissati per l’odierna adunanza in quanto il difensore degli incolpati è l’Avv. Carlo Arnulfo, il quale ha rivestito il ruolo di difensore del Consigliere Cerè nel procedimento che la vedeva indagata per truffa ai danni delle assicurazioni. La stessa è stata inoltre assistita dall’Avv. Carlo Arnulfo nella relativa pratica istruita presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consigliere Gianzi ritiene, quindi, che per ragioni di opportunità la stessa non debba partecipare alla trattazione del procedimento disciplinare. Il Consigliere Cerè non ritiene di astenersi, non sussistendo alcun elemento fondante a tale richiesta -sia riguardo la positiva risoluzione della sua posizione processuale, sia per l’aver essa stessa Consigliere Cerè chiesto personalmente e preventivamente che ogni decisione sulla sua condotta disciplinare fosse giudicata dall’Ordine degli Avvocati di Perugia- come è poi avvenuto con trasmissione al ridetto Ordine. Prende la parola il Presidente Cassiani il quale non intende dare ancora corso a tale spiacevole “diatriba tra Consiglieri”. Riguardo alla comunicazione dei Consiglieri Murra e Nesta si richiama integralmente a quanto ha già affermato nell’adunanza del 6 marzo 2008, limitandosi solo a sottolineare che, da parte di 34 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd qualcuno, vi è la volontà, incomprensibile ed ingiustificata, di porre in essere ostruzionismi, privi di fondamento, alla regolare attività quotidiana, e non, dell’Istituzione. Per questo, il Presidente Cassiani invita tutti i Consiglieri a concentrarsi e a porre il massimo impegno per l’espletamento dell’attività ordinaria evitando sterili polemiche, residui ormai passati dell’ultima campagna elettorale. Il Presidente Cassiani chiede che venga dato corso al procedimento disciplinare che segue. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’incontro con tutti i Presidenti degli altri Consigli degli Ordini tenutasi al Consiglio Nazionale Forense in previsione del Congresso Nazionale di Bologna. Il Consiglio ne prende atto. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Luca Amendola, Federica Bevilacqua, Vincenzo Cancrini, Egisto Colamedici, Matteo Cornali, Fabiana Corsi, Luca Di Paolo, Paolo Giachini, Luciano Eligio Liberatore, Alessandro Lodato, Stefania Migno, Claudia Pelagalli, Eugenio Polito, Giovanni Salemi, Andrea Zazzara, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 12 marzo 2008 è pervenuta la nota dello “Studio Legale Cucci” con la quale si comunica la cessazione della predetta associazione professionale. FORO ROMANO 1-2/2008 34 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 12 marzo 2008 dello “Studio Legale CMM & Associati” con la quale comunicano la costituzione della predetta associazione professionale. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 12 marzo 2008 è pervenuta la nota dello “Studio Legale Montaretto Marullo” con la quale si comunica la cessazione della predetta associazione professionale. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 13 marzo 2008 dall’Avv. Arianna Agnese con la quale la professionista, autorizzata dal Consiglio unitamente al Consigliere Cipollone a rappresentare l’Ordine nell’Osservatorio Magistrati-Avvocati sui problemi della giustizia penale di Roma, a seguito della riunione del suddetto Osservatorio dell’11 febbraio u.s. -e di conversazione informale in cui si chiedeva da parte dell’Ordine una “formale richiesta di addivenire a criteri uniformi di gestione dell’udienza dinanzi al Tribunale di Sorveglianza”- chiede che il Consiglio predisponga tale richiesta autorizzando l’Avv. Arianna Agnese e i Consiglieri Cipollone e Gianzi a concordare con il Tribunale di Sorveglianza tali criteri. Il Consiglio delega i Consiglieri Cipollone e Gianzi per l’esame della richiesta. - Il Consigliere Fasciotti comunica che in data 12 marzo 2008, nell’ambito dei rapporti istituzionali che fanno capo allo stesso, ha avuto un chiaro colloquio con il Dott. Carlo Contino, dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma sui problemi attinenti l’iscrizione delle cause a ruolo ed il rilascio delle copie delle sentenze, al fine di evitare file e lunghe attese. Per la soluzione del secondo problema è stata valutata la possibilità di munire l’Ufficio copie di un software che consenta la scannerizzazione delle sentenze. In assenza di fondi da parte dell’Ufficio del Giudice di Pace, vi è la possibilità di fornire da parte dell’Ordine il mezzo in comodato d’uso a tempo indeterminato, previo contatto con la Soc. “Cesia” che controlla la informatizzazione dell’ufficio. Per la soluzione del primo problema, premettendo che l’Ufficio è aperto per la ricezione degli atti dalle ore 9 alle ore 12 e che vengono ritirati comunque dagli impiegati addetti allo sportello i fascicoli per le cause da iscrivere a ruolo l’ultimo giorno, consegnati da coloro che sono in fila alla data di chiusura, il dirigente contattato ha informato lo scrivente che attualmente ai primi 30 di coloro che non iscrivono l’ultimo giorno, vengono consegnati alle ore 11.30 solo 30 tickets per consentire l’incombenza. Propone di anticipare il termine di consegna alle ore 10.30 di 60 tickets per consentire a chi è in fila di attendere sino a tale ora (e non fino alle ore 11.30) per verificare se potrà proseguire poi utilmente la fila per la iscrizione a ruolo. Il Dirigente evidenzia l’assenza di personale in un Ufficio che è passato nel tempo da 30.000 iscrizioni a 130.000 iscrizioni a ruolo l’anno. Il Consigliere Fasciotti chiede che venga approfondito l’esame della risoluzione del problema, nei limiti della competenza istituzionale. Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza. Approvazione del verbale n. 6 dell’adunanza del 6 marzo 2008 - Il Consigliere Bucci non approva la bozza che è stata oggi sottoposta del verbale dell’adunanza del 6 marzo 2008 poichè a pagina FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 35 35 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO 2 si legge che i lavori hanno avuto inizio alle ore 15.35 mentre il quorum collegiale si è composto soltanto con l’arrivo del Segretario Conte e del Consigliere Gianzi, sicchè quanto prima risulta proposto nella bozza di verbale come testo rappresentativo di quanto avvenuto nell’adunanza collegialmente costituita (val dire con la presenza di almeno otto componenti tra i quali necessariamente il Presidente, potendolo sostituire il Consigliere Anziano, soltanto “nei procedimenti”) non può far parte del verbale. Aggiunge il Consigliere Bucci che, in ogni caso, non può approvare la dizione usata nel riferirne il suo pensiero sulla non sostituibilità del Segretario nella redazione del verbale, non essendo prevista dalla legge tale sostituibilità: prima dell’inizio dei lavori della scorsa adunanza egli non disse che il Consigliere Arditi di Castelvetere “non doveva” assumere la funzione del Segretario, non potendo pensarsi che alcuno dia ordini a Colleghi, essendosi trattato di un suggerimento. Quanto ad errori di precedenti epoche che vengono opposti per sostenere la “normale sostituibilità” del Segretario, pur non prevista dalla legge (“ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit”) è normalmente ed universalmente accettato che si possa mutare opinione interpretativa sulle disposizioni legali (“semper in processo temporis crevit notitia veritatis”), mentre non sarebbe ammissibile la persistenza nell’errore, dopo la evidenziazione dello stesso. Ancora sul punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione della bozza di verbale dell’adunanza del 6 marzo 2008, il Consigliere Bucci fa rilevare che il Presidente rinviò la trattazione delle pratiche relative alla richiesta di pareri di congruità, mentre nella detta bozza oggi sottoposta all’esame dei Consiglieri si legge che sarebbero stati espressi i pareri di congruità, pur se con omissione dell’elenco delle pratiche. Lo stesso Consigliere Bucci chiede pertanto che venga rettificata la bozza di verbale sul punto, con la veritiera verbalizzazione del 36 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd rinvio della trattazione di quel punto nella scorsa adunanza. Il Consigliere Cipollone contesta vibratamente la ricostruzione fatta dal Consigliere Bucci chiedendo al Presidente che consideri priva di pregio la richiesta di rettifica del suddetto verbale che, precisa il Consigliere Cipollone, è stato redatto dal Consigliere Barbantini riportando fedelmente tutto quanto avvenuto ivi compresa l’indicazione data dal Consigliere Bucci al Consigliere Arditi di Castelvetere di non assumere la funzione di Segretario. Il Consigliere Cipollone a questo punto dichiara che il collegio dell’adunanza, una volta formatosi, ha diversi tempi di lavoro, per cui qualsiasi cosa accada in Consiglio va sempre verbalizzata da un membro dello stesso Consiglio, a prescindere dalla carica istituzionale che rivesta. Il verbale dell’adunanza consiliare va poi approvato all’adunanza successiva, con le eventuali osservazioni di ogni singolo componente del Consiglio. Insiste il Consigliere Cipollone che così è sempre stato ed il Consigliere Bucci lo ricorda bene sia perchè è al Consiglio da oltre venticinque anni, sia perchè quando egli è stato presidente non si è mai “sognato” di sollevare questioni su tale prassi e procedura. Prende la parola il Consigliere Segretario Conte, in relazione all’obiezione prospettata dal Consigliere Bucci nell’adunanza consiliare del 6 marzo 2008, osserva che la contestazione di validità delle adunanze, laddove sia assente il Consigliere Segretario, si palesa priva di pregio sostanziale e puramente speculativa. L’art. 16 del Decreto Lgs. Lgt. n. 382/1944, nel prescrivere le condizioni di validità delle sedute del Consiglio, prevede solo la maggioranza dei componenti e, quanto alle “cariche”, detta esclusivamente le modalità di sostituzione del Presidente, in caso di sua assenza, da parte del Consigliere Anziano. Nulla si dice, nell’anzidetta disposizione legislativa, circa il Segretario, dal che è agevole desumere che, ai fini del quorum e del funzio- FORO ROMANO 1-2/2008 36 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO namento dell’adunanza, la figura del Segretario corrisponde a quella di qualsiasi altro Consigliere. D’altro canto, l’art. 42, comma 2 del R.D. n. 37/1944 si limita a prevedere la redazione del processo verbale delle sedute del Consiglio e la sua sottoscrizione da parte del Presidente e del Segretario, che -in tutta evidenza- possono non coincidere, relativamente alla specifica adunanza, con il Presidente (visto che lo stesso può essere validamente sostituito dal Consigliere Anziano) e con il Consigliere Segretario. Il Segretario, cui fa riferimento il detto art. 42, è semplicemente il Consigliere che cura la verbalizzazione della seduta; la norma non si presta ad alcuna altra interpretazione, sol che si consideri che ove la presenza del Consigliere Segretario dovesse essere stata ritenuta essenziale dal legislatore: - la legge avrebbe dovuto esplicitamente contemplare le modalità di sua sostituzione, in caso di assenza; - al Consigliere Segretario non potrebbero applicarsi gli istituti della ricusazione e dell’astensione. Ciò, evidentemente, non risiede nella disciplina vigente; la contestazione mossa dal Consigliere Bucci è, dunque, chiaramente travisante e mira esclusivamente a destabilizzare in modo strumentale il funzionamento del Consiglio. Nè può tacersi, a riprova di ciò, che proprio nel triennio di Presidenza del Consigliere Bucci, in ventiquattro sedute (10 maggio del 2001 [2 adunanze nel corso della stessa giornata]; 5 marzo, 18 luglio, 19 settembre, 26 settembre, 1° ottobre, 22 ottobre, 9 novembre, 17 dicembre e 31 dicembre del 2002; 9 gennaio, 28 gennaio, 6 febbraio, 20 febbraio, 20 marzo, 15 maggio, 2 ottobre, 10 novembre, 2 dicembre, 11 dicembre, 16 dicembre, 18 dicembre e 30 dicembre del 2003), mancò il Consigliere Segretario allora in carica, il quale fu validamente sostituito senza che alcun tipo di contestazione ne sia poi sorta. A sostegno di ciò, il Consigliere Segretario Conte dà lettura -chiedendo che il tutto venga pedissequamente riportato a verbale- di rituale parere-quesito del Consiglio Nazionale Forense in ordine all’argomento, che viene integralmente trascritto: “Estratto dal verbale del 12 marzo 2008 Quesito n. 66, COA di Roma, rel. cons. Cardone L’Ordine di Roma pone il seguente quesito: “se l’assenza del Consigliere Segretario, per come sostengono alcuni Consiglieri, non consentirebbe lo svolgimento dell’adunanza, non potendo lo stesso essere sostituito da altro Consigliere” La Commissione, dopo ampia discussione, ritiene che nel caso prospettato non possa ipotizzarsi alcuna invalidità delle sedute del Consiglio in assenza del Segretario titolare, ben potendo la funzione di Segretario della seduta essere espletata da un qualsiasi Consigliere, designato volta per volta dal Presidente dell’adunanza. Infatti bisogna distinguere la funzione del Segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, e cioè quella istituzionale, collegata alla formale elezione prevista dall’art. 2 del D.Lgs.Lgt. 23 novembre 1944 n. 382 -peraltro senza specifica indicazione di funzioni, al contrario del Presidente- da quella di Segretario delle adunanze, prevista dall’art. 42 del R.D. 22 gennaio 1934, n. 37. Questa ultima funzione viene attribuita, di volta in volta, dal Presidente della adunanza, ai sensi dell’ultimo comma dello stesso art. 42, che richiama la norma contenuta nell’art. 75 del R.D. n. 37 del 1934. Mentre la Presidenza delle adunanze appartiene al Presidente eletto, la cui eventuale sostituzione è disciplinata dal quarto comma dell’art. 42 R.D. n. 37 del 1934 (così come sostituito dal secondo comma dell’art. 16 del D. Lgs. Lgt. n. 382 del 1944), per il Segretario, appunto perché intercambiabile, non vi è alcuna previsione normativa. Si aggiunga che la disciplina per la validità delle sedute, prevista dall’art. 43 del R.D. n. 37 del 1934, così come modificato dal primo FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 37 37 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO comma dell’art. 16 del D. Lgs. Lgt. n. 382 del 1944, non statuisce che il Segretario dell’adunanza debba essere quello titolare, prevedendo come unica causa di invalidità della seduta la non presenza della maggioranza dei componenti. Del resto, dal contenuto del quesito non si evince quale sia il fondamento giuridico della paventata insostituibilità del Consigliere Segretario e dell’invalidità della seduta in sua assenza, tesi che potrebbe comportare, contro ogni principio ed irragionevolmente, la paralisi dell’organo. Conseguenzialmente deve essere ritenuta la piena validità della seduta alla quale non partecipi il Consigliere Segretario nominato ai sensi dell’art. 2 del D. Lgs. Lgt. n. 382 del 1944: la funzione di Segretario della seduta essendo rivestita dal componente del Consilio, designato di volta in volta, anche verbalmente, dal Presidente della seduta medesima.” Il Consigliere Segretario Conte ritiene che la lettura del parere sia esaustiva ed esauriente e non necessiti, peraltro, di commento ulteriore alcuno. Il Consigliere Segretario Conte si limita con estremo garbo e senza alcun spirito polemico- ad invitare soprattutto i Consiglieri neo eletti a porre maggiore attenzione a fronte di talune ipotesi che vengono presentate come “scienza esatta” e che, viceversa, come dimostratovi, possono celare un intento di voluta disinformazione, peraltro facilmente smentibile, che poi scaturisce, come ovvio, in una spiacevole “brutta figura” non solo per l’artefice dell’erronea interpretazione, ma anche per tutti coloro i quali lo hanno seguito, forse, con imperdonabile leggerezza. I Consiglieri Barbantini, Cipollone e Fasciotti esprimono tutto il loro apprezzamento per quanto dedotto -in modo puntuale, competente ed inequivocabile- da parte del Consigliere Segretario Conte. Prendono la parola i Consiglieri Gianzi e Rossi i quali si complimentano per la competente disamina fornita dal Consigliere Segreta- 38 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd rio Conte che ha -tecnicamente- e senza dubbio smentito la grossolana eccezione sollevata dal Consigliere Bucci, seguita da altri Consiglieri ignari, riguardante una inesistente impossibilità di sostituzione, in adunanza, del Consigliere Segretario. Sottolinea il Consigliere Gianzi che il riferimento fatto riguardo le casistiche di sostituzione del Segretario avvenute in ventiquattro sedute del Consiglio durante la Presidenza Bucci, si commenta da sè. Il Presidente Cassiani, afferma che il parere del Consiglio Nazionale Forense dimostra che l’eccezione del Consigliere Bucci aveva soltanto l’intenzione di individuare presunti vizi di carattere formale al solo fine di bloccare e paralizzare l’attività consiliare ed inventare motivi di contestazione nei confronti di quei Consiglieri, malgrado le elezioni siano finite da tempo, che considera avversari da mettere in difficoltà in ogni occasione, e ciò a prescindere dalla reale funzione che il Consiglio è chiamato ad assolvere ovvero compiti istituzionali, la difesa dell’Avvocatura e l’esame di tutte le problematiche che la affliggono alla quale sono del tutto estranei i rancori e i contrasti di carattere personale o alla fazione di appartenenza. Il Presidente Cassiani, pur esprimendo il proprio disappunto e la propria amarezza per il reiterarsi di tali grottesche iniziative invita, ancora una volta, tutti i Consiglieri ad occuparsi finalmente di quanto rientra nei loro compiti e di quanto si aspettano gli Iscritti che li hanno eletti. - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia il Consiglio approva il verbale n. 6 dell’adunanza del 6 marzo 2008. - Annullamento o revoca della deliberazione consiliare del 9 novembre 2007 relativa al regolamento del Consiglio Nazionale Forense sulla formazione e sui c.d. crediti formativi (a richiesta dei Consiglieri Bucci, Nesta, Vaglio, Cerè, Murra, Di Tosto, Arditi di Castelvetere) FORO ROMANO 1-2/2008 38 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Prende la parola il Consigliere Vaglio il quale rivolgendosi al Consigliere Cipollone, comunica quanto segue: “Onorevole Consigliere anziano Giovanni Cipollone, rimarrà impresso nella mia memoria il giorno in cui, poche settimane orsono, entrando in quest’aula con la nuova veste di Consigliere, ho ascoltato il pensiero di benvenuto che hai rivolto a tutti noi, ma soprattutto a noi nuovi, omaggiandoci in anteprima del tuo dotto scritto “Incipit vita nova”. Mi ha colpito, in particolare, la forza dei tuoi ideali, ancora vivi e potenti come possono mantenersi quando albergano in un grande cuore. Mi sono chiesto, ed era inevitabile, se noi nuovi Consiglieri sapremo raccogliere, in un’era così calcolatrice e materialistica come quella in cui viviamo, questo prezioso testimone e portarlo al cuore delle nostre azioni, per il bene dell’Avvocatura Romana ma anche della nostra singola professionalità. Le tue parole mi hanno dato modo di riflettere sulle nostre “radici”, in particolare quando hai scritto testualmente: “infatti la nostra ‘vocazione’ è sempre stata lontana da venalità di sorta e dalla logica di mercato, nel senso mercimonialistico del termine”. Per questo “bisogna lottare per dimostrare la insostituibilità della funzione del difensore. Tale funzione poggia sulle fondamenta di una tradizione liberale, agli antipodi da una impostazione che, con i suoi ‘crediti’ formativi pseudo-culturali e le prospettive imprenditoriali e concorrenziali di mercato, possono solo riferirsi ad una attività commerciale assolutamente estranea ai principi e agli ideali della nostra professione”. Proprio queste parole, così nobili ed illuminanti, ho citato non più di un’ora fa in un Cinema Adriano stracolmo di colleghi che, al tuo nome, hanno tributato un grande e commosso applauso. E’ da illuminati professionisti come te, infatti, che essi attendono quell’ “Incipit vita nova”, certi che un padre del diritto, custode dei principi di decoro, dignità e probità, mai si piegherà a logiche di maggioranza, a convenienze da bottega o a baratti di favori. Ecco perchè, a loro nome, ti chiedo di dare l’esempio, come tante altre volte hai fatto, esprimendo il tuo voto per cancellare, in un colpo solo, quei “crediti formativi pseudoculturali”, che stanno opprimendo o commercializzando gli ideali etici della nostra professione. E’ il primo passo del nostro cammino insieme che “animerà il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma” nel “pathos della renovatio”: annulliamo insieme la delibera del 9 novembre 2007 di recepimento del Regolamento del C.N.F. Dopo ci attenderà un impegno certo più gravoso ma veramente entusiasmante: quello di incentivare e migliorare il sistema di formazione permanente, liberamente e gratuitamente fruibile, a cura del Consiglio dell’Ordine, della Cassa Forense, delle Associazioni Forensi ed altre istituzioni, grazie alle moderne tecnologie telematiche che consentono un’ottima e gratuita formazione a distanza. Caro Giovanni, aiuta con il tuo grande senso morale e di giustizia l’Avvocatura Romana. Al Presidente e agli altri Consiglieri, che non hanno presentato questa mozione all’ordine del giorno, chiedo di esprimere le proprie dichiarazioni di voto affinchè rimangano a verbale ed ognuno si possa assumere le relative responsabilità di fronte agli Avvocati Romani. Il Consigliere Cerè propone al Consiglio di approvare la seguente delibera: “Il Consiglio su proposta dei Consiglieri Bucci, Nesta, Vaglio, Cerè, Murra, Di Tosto, Arditi di Castelvetere, esaminata la deliberazione consiliare del 9 novembre 2007 relativa al regolamento del CNF sulla formazione e sui crediti formativi; considerato che al CNF, organo giurisdizionale speciale, non è attribuita dalla legge la potestà di emanazione di regolamenti sulla formazione dei professionisti forensi italiani, FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 39 39 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nè in particolare la potestà di imposizione di specifici obblighi formativi a carico degli stessi, così come invece da tale organo articolatamente disposto, restando peraltro rimessa -dal medesimo regolamento- alla deliberazione dei singoli Consigli territoriali l’attuazione del regolamento stesso, così con criteri territoriali non omogenei per la formazione dell’avvocato, pur abilitato all’esercizio professionale per tutto il territorio nazionale; considerato che, se pure -per mera e denegata ipotesi- fosse prevista dalla legge una potestà del CNF di emanare regolamenti vincolanti per i professionisti forensi italiani, specificamente in tema di formazione obbligatoria (quale il regolamento in argomento), il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma non è dotato di strutture materiali, finanziarie ed organizzative per lo svolgimento a titolo gratuito di piani di formazione da offrire alla scelta delle decine di migliaia di avvocati e praticanti abilitati, secondo la pretesa quantitativa e qualitativa menzionata nel predetto regolamento, sicchè tale articolato si risolve nella potestà -non prevista da alcuna disposizione legale- di sanzionare disciplinarmente gli iscritti nell’albo, negli elenchi e nel registro che non abbiano partecipato ad eventi formativi, che nella maggior parte dei casi dovrebbero essere organizzati da terzi, quasi sempre a pagamento, oltre alla potestà -anche essa non prevista da alcuna disposizione legale- di accreditare eventi formativi proposti da terzi (soprattutto con fine di lucro), così pretendendo il Consiglio di porsi quale giudice di teoriche capacità didattiche altrui, a seguito della relativa investitura inopinatamente attribuitagli dal ridetto CNF; considerato l’avvenuto riscontro della grave e lungamente durata confusione sempre finora verificatasi nell’accesso ai pochi eventi formativi svolti nelle aule delle due sedi consiliari, dopo la detta deliberazione consiliare del 9 novembre 2007, per l’abnorme numero dei richiedenti l’iscrizione pericolosamente, oltre che indecorosamente, affollantisi (in 40 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd masse enormemente superiori numericamente alla massima capienza delle dette aule, rispettivamente di 250 e 100 posti) per l’ottenimento dei c.d. crediti formativi relativi ai detti eventi; considerato il diffusissimo disfavore tra i professionisti forensi romani (anche per la riscontrata impossibilità organizzativa da parte dell’istituzione forense romana, nella pretesa cogenza regolamentare) per l’innovazione introdotta dal CNF e deliberata per l’attuazione da alcuni componenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma; ritenuta certamente utile l’offerta di formazione ed aggiornamento professionale, liberamente fruibile, come finora avvenuta nel Foro di Roma, a cura del Consiglio dell’Ordine, della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense, delle Associazioni Forensi ed altre istituzioni, oltre che con nuovi sistemi da introdurre, applicando le moderne tecnologie telematiche per la formazione a distanza; in ottemperanza al dovere di autotutela annulla e comunque -occorrendo, ad ogni buon fine- revoca la deliberazione consiliare adottata nell’adunanza del 9 novembre 2007 relativa al Regolamento del CNF sulla formazione e sui c.d. crediti formativi. Il Consigliere Nesta, al fine di sgomberare il campo da ogni equivoco, rileva di essere favorevole all’aggiornamento professionale, che certamente contribuisce ad elevare la reputazione degli Avvocati. Il Consigliere Nesta, però, rileva che il sistema attuale si presta a speculazioni in danno dei Colleghi, i quali saranno costretti a sostenere ingiustificati oneri economici, al fine di acquisire quel punteggio (quasi fossimo in presenza di una patente a punti) che consenta loro di evitare conseguenze in sede disciplinare. Rileva, inoltre, che l’attuale sistema, come concepito, non assolve effettivamente all’obbligo di aggiornamento, atteso che la mera ed eventuale passiva partecipazione, magari a corsi su materie che non costituiscono oggetto del FORO ROMANO 1-2/2008 40 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO settore professionale abitualmente seguito dal Collega, non contribuisce, in alcun modo, alla qualificazione professionale. In ogni caso, aggiunge il Consigliere Nesta che l’aggiornamento professionale può essere conseguito in forma diversa e più efficace rispetto alla previsione di partecipazione cogente ad eventuali corsi. In particolare propone di curare l’aggiornamento professionale nel modo seguente: - Attribuzione, per ogni iscritto all’albo, dell’indirizzo di posta elettronica, così da sviluppare la formazione on-line e da consentire, in particolare, la trasmissione allo studio di ogni Avvocato, in tempo reale (quotidianamente o settimanalmente) delle novità legislative, rilevanti per gli Avvocati e desumibili dalla Gazzetta Ufficiale; - Concludere una convenzione, che potrebbe essere vantaggiosa dal punto di vista economico tenuto conto del rilevante numero di interessati, che preveda l’abbonamento (con eventuale onere economico parzialmente a carico del Consiglio) a Guida del Diritto oppure al Foro Italiano per ciascun iscritto all’Albo, il quale, in tal modo, sarebbe aggiornato realmente ed efficacemente sulle novità giurisprudenziali, ed, in tal modo, sarebbe posto nella condizione di accrescere il proprio bagaglio culturale. Chiede, pertanto, che, previa revoca della delibera consiliare adottata il 9 Novembre 2007, sia emanata una nuova delibera che attui l’aggiornamento professionale nel modo sopra indicato, senza ingiustificate imposizioni dirigistiche, peraltro correlate alla prospettiva alla valutazione in sede disciplinare delle condotte assunte, nei confronti degli Avvocati che hanno scelto di esercitare la libera professione, senza condizionamenti, imposizioni ed obblighi di qualsivoglia genere. Il Consigliere Murra dichiara quanto segue: “Debbo francamente premettere che durante quella che chiamiamo “campagna elettorale” mi è dispiaciuto apprendere che qualcuno, in modo strumentale, abbia equivocato la nostra “battaglia” contro i crediti formativi, additandoci per l’effetto come “quelli che sono contro la formazione”. E’ un’accusa che nessuno di coloro che siedono in Consiglio merita. Io personalmente da vent’anni collaboro con l’Università, con le scuole di specializzazione in discipline forensi, con la scuola Forense di questo Consiglio, normalmente a titolo gratuito, ed ho fatto istituire, or sono dodici anni fa, la pratica forense presso l’Avvocatura comunale, dalla quale a fine di ogni biennio escono 60 praticanti ben formati. Noi ci battiamo, caso mai, perchè la formazione non si svolga secondo i criteri dettati dall’illegittimo Regolamento del CNF, replicato supinamente dal Consiglio romano nell’adunanza del novembre 2007. Io qui non mi soffermo sulla “opportunità”, sul “merito”, sul “se sia bene” che gli avvocati si aggiornino o si “formino” (chè, sul punto, ho già risposto), ma soltanto sul “metodo”. Non è quindi, questione di “an”, ma solo di “quo modo”. Mi sono infatti stupito del fatto che coloro i quali hanno strumentalizzato la nostra battaglia abbiano fatto credere che a fondamento del regolamento del CNF vi sia una fonte normativa di grado primario o, addirittura, di livello comunitario. Ma tutti noi, essendo giuristi e non giornalisti, sappiamo che quando invochiamo -almeno tra di noi- l’esistenza di un provvedimento legislativo, usiamo quanto meno sinteticamente citarne gli estremi: numero ed anno. Nessuno ha ritenuto di indicare questi due elementari elementi: anno e numero. Chi invece ha svolto dotte introduzioni esegetiche sul fondamento giuridico della formazione permanente è caduto in un errore evidente: da un lato ha osservato che il CNF si è avvalso dei “principi generali immanenti nell’ordinamento giuridico”, ma dall’altro contraddittoriamente- ha dovuto ammettere che in quegli Stati in cui i crediti formativi costituiscono un obbligo ciò lo si è fatto con una legge formale (vedi in Francia, dove vige FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 41 41 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’apposita riforma della professione forense dal 2004). Se le direttive europee che si occupano del tema della formazione culturale dei professionisti (e degli avvocati in genere) fossero veramente self executing, e quindi immediatamente cogenti, non vi sarebbe stato motivo, in Francia, di varare un’apposita legge (che in Italia ancora non c’è!) che obbligasse gli avvocati alla formazione permanente. Nè a dire che questa legge in Italia possa essere rappresentata dal c.d. decreto Bersani (d.l. n. 223/06 convertito dalla L. 248/06). L’art. 2 del provvedimento lungi dal citare anche per una sola volta il termine “formazione”, si occupa di tutt’altro. Infatti così come il Legislatore è stato chiarissimo, in quel provvedimento, ad eliminare i minimi tariffari, oppure il divieto di pubblicità, avrebbe ben potuto essere altrettanto limpido ed inequivoco nello stabilire la cogenza dell’obbligo di formazione permanente attraverso il sistema dei crediti: ma di ciò nel “decreto Bersani” non v’è traccia. Nè a dire che il dettato legislativo idoneo ad imporre la formazione obbligatoria, secondo gli opinabili criteri dettati dal CNF, possa essere individuato nell’art. 1176 c.c. che impone in modo generico a qualsiasi professionista (non solo ai giuristi) di mantenere sempre un livello di perizia adeguato al caso che si affronta: detta norma infatti introduce solo l’obbligo di diligenza nell’espletamento di una prestazione professionale. Infine neppure l’art. 13 del Codice deontologico -che è una mera raccolta di massime giurisprudenziali, non lo si dimentichi- e che è pure stato manipolato in tempi sospetti (gennaio 2006) con un’operazione di “chirurgia giuridica”, può servire all’intento di chi vuole a tutti i costi legittimare il regolamento del CNF: tale art. 13, nel richiamare il dovere deontologico dell’avvocato di rispettare i regolamenti dello stesso CNF, presuppone però pur sempre il principio che detti regolamenti, in quanto esecutivi ed applicativi di una norma in grado superiore, possono essere adottati solo in presenza di tale norma! Norma che il Parlamento italiano, però, non 42 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd ha ancora mai emanato. Ma la maggior prova del fatto che in Italia manchi una legge che attribuisca al CNF, e poi agli Ordini territoriali, di regolamentare il tema della formazione in modo obbligatorio, e che questa legge serva davvero, è data dalla Relazione che lo stesso Presidente del CNF ha svolto, verosimilmente come prassi dinanzi all’allora Ministro della giustizia, in occasione dell’inaugurazione dell’anno forense, un anno fa. Il passo della relazione è il seguente: ‘Il CNF mediante la sua commissione deontologica e mediante il gruppo di studio dedicato alla redazione di un progetto di riforma del procedimento disciplinare, già dall’inizio dei lavori della Consiliatura attuale aveva avviato un processo di riforma delle regole che governano la professione. Coltivando la speranza, poi rivelatasi purtroppo del tutto infondata, che i Governi ed i Parlamenti che si sono succeduti avrebbero approvato un provvedimento legislativo che in via d’urgenza potesse migliorare il sistema di accesso alla professione, integrare i poteri di vigilanza degli Ordini sugli avvocati iscritti che non esercitano la professione e -udite udite- introdurre norme sull’aggiornamento permanente’. E’ il presidente del CNF in persona che parla, che si duole con gli organi elettivi politici e con i Governi, colpevoli a suo modo di vedere di non aver mai riformato le norme sulla professione forense ed in particolare di non aver emanato una norma che legittimasse il CNF a regolamentare la materia della formazione: e dopo pochi giorni lo stesso CNF, infischiandosene della mancanza della legge, che pure il suo stesso Presidente ritiene tanto necessaria da lamentarsi col Ministro per la sua assenza, ha approvato il Regolamento sui crediti obbligatori!! Moltissimi colleghi, in tutta Italia, sono insorti contro il regolamento del CNF e contro le varie decisioni degli Ordini territoriali di adeguarsi, passivamente, ad un regolamento illegittimo. Vi voglio informare, invece, e con ciò FORO ROMANO 1-2/2008 42 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO concludo, che un gruppo di 99 arditi colleghi del foro di Macerata ha impugnato davanti al Tar del Lazio, con un ricorso lungo circa 40 pagine, il regolamento approvato dal CNF. Leggendo il ricorso ci si avvede che il primo dei tanti motivi di gravame si fonda proprio sull’assenza di un provvedimento legislativo che legittimasse a tanto il CNF. La mia dichiarazione di voto, allora, è quella di abrogare o revocare la delibera di approvazione del Regolamento del nostro Consiglio, assunta nel novembre 2007. Rappresento che ove la mia decisione dovesse risultare in minoranza, e quindi il Regolamento dovesse sopravvivere, d’ora in poi voterò sempre contro la richiesta di accredito di corsi soggetti a pagamento.” Il Consigliere Fasciotti si dichiara contrario alla revoca delle delibere 9/22 novembre 2007 con le quali è stato introdotto dal Consiglio il Regolamento attuativo sulla formazione; si dischiara disponibile ad esaminare tutte le problematiche relative ed evidenziate dal Presidente e dagli altri Consiglieri. Il Consigliere Gianzi condivide le belle parole e gli intenti espressi dai Consiglieri Murra e Vaglio in relazione alla formazione obbligatoria. Al riguardo deve però puntualizzare alcuni passaggi. Premesso che la formazione per gli avvocati è sancita dal nostro codice deontologico e che sono discutibili le modalità con cui il Consiglio Nazionale Forense ci chiede di attuare il proprio regolamento. E’ evidente la difficoltà per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma di poter garantire a tutti corsi di formazione che devono essere assolutamente gratuiti ma con l’impegno di tutti potrà essere possibile; lo scrivente in particolare ha organizzato nello scorso biennio un corso di abilitazione per difensori d’ufficio ed alcuni convegni dove hanno partecipato totalmente oltre duemila persone. La formazione dovrà indubbiamente anche essere legata alla specializzazione, doven- do partecipare ai convegni formativi non per “rubare i crediti” ma per vero interesse verso la materia professionale svolta. Rileva inoltre che tutti i convegni gratuiti organizzati dal Consiglio sono tenuti volontariamente dai più valorosi avvocati e docenti del Foro di Roma. E’ evidente che, comunque, il Consiglio si dovrà impegnare a rendere meno onerosa possibile la partecipazione ai convegni “accreditati”. In tal senso propone di verificare la possibilità di poter seguire i convegni via internet, potendo così i colleghi partecipare gratuitamente e comodamente dai propri studi ai convegni ai quali saranno maggiormente interessati, come avviene per altre categorie professionali. Il Consigliere Rossi fa presente che l’aggiornamento professionale permanente rappresenta indubbiamente un problema in considerazione dell’enorme numero degli iscritti all’Albo. Stigmatizza come il regolamento del CNF non abbia minimamente tenuto conto delle esigenze e delle difficoltà dell’Ordine di Roma nel rendere attuativo il regolamento stesso. Fa presente che il regolamento di attuazione, deliberato il 9 novembre 2007 e del quale ha personalmente curato la stesura, è da ritenersi di pura “emergenza” destinato, cioè, a tamponare il vuoto che si sarebbe inevitabilmente creato fino a quando il Consiglio (in scadenza) avesse avuto la possibilità di esaminare e valutare compiutamente la problematica. Peraltro quella della formazione degli avvocati è una necessità inderogabile e non è un caso che la maggior parte delle categorie professionali abbiano introdotto già da anni il sistema dei crediti formativi. Quanto alla legittimazione del CNF ad emettere il regolamento, la questione può dirsi ormai superata se è vero, come è vero, che tutti gli Ordini territoriali si sono adeguati recependolo e, d’altra parte, la stessa “legge Bersani” sembra aver recepito la direttiva comunitaria in materia. FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 43 43 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Da ultimo, va altresì detto che appare non costruttivo sollevare una sterile contrapposizione con il CNF che è comunque la nostra istituzione di riferimento. Il Consigliere Rossi, dunque, si dichiara contraria alla revoca del regolamento deliberato all’adunanza del 9 novembre 2007 e propone invece che lo stesso venga modificato prevedendo maggiori esenzioni dall’obbligo (in tal senso si potrà chiedere una modifica del regolamento nazionale) ed un sistema “sanzionatorio” diverso da quello del procedimento disciplinare. A tal proposito fa presente di aver già convocato la commissione per domani 14 marzo 2008 ore 12.00 presso il Centro Studi, al fine di cominciare al più presto a lavorare sul punto. Tutti i Consiglieri sono invitati a partecipare. Il Consigliere Cipollone fa presente di essersi espresso più volte sull’argomento da un punto di vista ideologico firmando diversi editoriali e vari articoli, sostenendo le tesi giuridiche in merito alle funzioni e ai poteri degli Organi costituzionali e, poi, in seno al Consiglio di essersi pronunciato, a seguito delle osservazioni di alcuni Consiglieri, assumendo le relative decisioni mai, però, rinnegando le questioni di principio. Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento ai crediti formativi, ritiene che la formazione e l’aggiornamento professionale degli avvocati sia un dovere soprattutto deontologico e, come tale, non può essere oggetto di discussione. A ciò aggiunge che l’Avvocatura romana da sempre ha voluto formarsi e aggiornarsi, prova ne è la numerosa partecipazione dei colleghi a tutte le iniziative organizzate dal Consiglio e dalle associazioni. Tuttavia non si può non riconoscere che la formazione obbligatoria non è stata accolta molto bene dagli avvocati romani che, probabilmente, non ne hanno accettato l’obbligatorietà. Il Consigliere Tesoriere Ierardi ritiene che il Consiglio si trova, pertanto, a dover affrontare obiettive difficoltà che possono essere 44 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd attenuate soltanto modificando il regolamento sulla formazione. Il Consigliere Tesoriere Ierardi evidenzia ancora che la modifica del regolamento si rende necessaria soprattutto con riferimento al numero dei crediti, ai casi di esoneri e all’utilizzo, per quanto possibile, del sistema telematico, così come è stato già adottato da altri Ordini professionali con i quali sarebbe auspicabile prendere contatto come, ad esempio, con il Dott. Gerardo Longobardi, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Roma. Il Consigliere Barbantini rileva che l’importanza dell’argomento non consente uno scontro “muro a muro” ma che occorre esaminare il problema, e giungere ad una soluzione pratica, con il contributo di tutti. Propone che si affidi a due o tre Consiglieri di predisporre una soluzione del problema, ai quali tutti gli altri Consiglieri vorranno portare il loro contributo di idee. Si dichiara favorevole alle proposte del Presidente e del Consigliere Murra (ricorso a soluzioni telematiche così come, da tempo, ha fatto l’Ordine dei Dottori Commercialisti e Ragionieri -ben 37.000 iscritti-), ma ritiene che, fino a quando non si approveranno nuove soluzioni, non si possa certamente revocare il Regolamento varato da questo Consiglio, che creerebbe un “vuoto legislativo” tale da disorientare i Colleghi. Il Consigliere Cerè dichiara: “Pur credendo fermamente nella formazione, nell’aggiornamento e nel miglioramento della preparazione della classe forense, sono sempre più convinta della necessità di abrogare le norme del Regolamento del CNF sulla formazione. Sul piano normativo si rileva, in primo luogo, che il CNF, organo giurisdizionale speciale, non ha alcuna potestà di emanare regolamenti sulla formazione dei professionisti italiani, nè in particolare la potestà di imporre specifici obblighi a carico degli stessi. In secondo luogo, secondo quanto dispone il Regolamento del CNF in questione, resta rimessa alla deliberazione dei singoli Consigli territoriali l’attuazione del regolamento stes- FORO ROMANO 1-2/2008 44 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO so, determinandosi in tal modo una evidente carenza di omogeneità nella formazione dell’avvocato, pur essendo quest’ultimo abilitato all’esercizio professionale per tutto il territorio nazionale. Ancora, quand’anche fosse riconosciuta dalla legge una potestà del CNF di emanare regolamenti vincolanti per tutti gli avvocati italiani, con specifico riferimento alla materia della formazione obbligatoria, nell’esercizio di tale potestà non si potrebbe non tener conto delle innegabili diversità esistenti tra le varie realtà forensi spiegate su tutto il territorio nazionale. Indicativo di quanto affermato è proprio il caso dell’avvocatura romana, contraddistinta da caratteri peculiari e tipici rispetto alla più generale situazione delle altre avvocature italiane. In particolare, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, non è dotato di strutture e di mezzi organizzativi e finanziari tali da poter assicurare ai propri iscritti, decine di migliaia di avvocati e praticanti abilitati, lo svolgimento a titolo gratuito di piani di formazione ed aggiornamento professionale adeguati alle esigenze. Al contrario, può dirsi che, attualmente, il fondamentale compito della formazione e dell’aggiornamento professionale della classe forense romana è affidato ad una molteplice varietà di corsi, spesso privati e molto costosi, che limita la scelta formativa e di aggiornamento degli avvocati romani. Tale scelta, a dire il vero, oltre che limitata, sembra essere necessariamente condizionata, più che da reali esigenze di migliaramento della propria preparazione personale, dalla necessità di optare per il corso meno costoso, evitando così di incorrere nelle sanzioni disciplinari previste (dal Regolamento del CNF, ma non dalla legge) nel caso in cui non si adempia all’obbligo di formazione previsto. C’è da chiedersi, poi, con quali poteri e con quali criteri il Consiglio dell’Ordine di Roma (come, del resto, qualsiasi altro Consi- glio dell’Ordine della Penisola) dovrebbe accreditare eventi formativi e di aggiornamento proposti da terzi (con evidente fine di lucro) sulla base della sola investitura da parte del CNF ed, anche in tal caso, in assenza di chiare e precise norme di legge sul punto. Non rimane altro, infine, che evidenziare ancora una volta, da un lato l’indecoroso spettacolo di tutti coloro che, in massa, ogni volta sono costretti ad affollarsi in luoghi angusti e dalla capienza ridotta per l’ottenimento dei relativi crediti formativi e, dall’altro lato, sottolineare ancora una volta il diffusissimo disfavore tra i professionisti forensi romani per l’innovazione introdotta dal CNF e deliberata, per l’attuazione, da alcuni componenti del Consiglio. L’unico rimedio possibile, anche se di non facile attuazione, alla situazione che si è determinata in seguito all’emanazione, da parte del CNF, del Regolamento sulla formazione e l’aggiornamento professionale degli avvocati, sembra essere, ora più che mai, quello di assicurare il più possibile un’offerta di formazione ed aggiornamento fruibile liberamente e senza costi tramite il Consiglio dell’Ordine, la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense, le Associazioni forensi, ed altre istituzioni, nonchè, eventualmente, anche mediante nuovi sistemi quali, ad esempio, la formazione a distanza tramite le moderne tecnologie telematiche. Pertanto, se il Consiglio non dimostrerà la necessaria sensibilità e la doverosa consapevolezza delle gravi problematiche che, per l’avvocatura romana, comporta il recepimento del Regolamento del CNF sulla formazione continua, annullando o revocando la relativa delibera di attuazione del 9 novembre 2007, ogni qualvolta che si delibererà in materia di crediti formativi e relative modalità di accreditamento, sarò costretta ad esprimere il mio dissenso rispetto all’operato del Consiglio, manifestando il mio voto contrario. Il Consigliere Di Tosto dichiara che il regolamento del Consiglio Nazionale Forense FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 45 45 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO è stato emanato senza alcun presupposto giuridico. Qualsiasi regolamento viene emanato con riferimento ad una norma primaria che conferisce potere all’Istituzione di emettere un regolamento. Ritiene che il C.N.F. non ha potere di regolamentare la materia della formazione professionale, in quanto la legge del 1933, ha conferito esclusivamente il potere giurisdizionale di appello per le decisioni dei consigli territoriali e propositivo delle nuove tariffe forensi al Ministero di Grazia e Giustizia. Le direttive comunitarie in materia non sono state recepite dallo Stato italiano e tanto meno dalla Francia, Belgio e Olanda. Infatti, la Francia ha emanato una legge per la formazione professionale nel 2004. Preme sottolineare che in Italia sono state presentate 65 proposte di legge per riformare la professione forense, senza alcun esito. Il C.N.F. non ha il potere di regolamentare la materia della formazione professionale, tanto che il Prof. Alpa, attuale presidente del C.N.F., nel proprio discorso introduttivo all’inaugurazione dell’anno giudiziario del 2007 ha chiesto al Ministero di Grazia e Giustizia di ricordare di inserire tra le funzioni del C.N.F. il potere di regolamentare la formazione professionale degli avvocati, nella nuova riforma delle professioni. Personalmente dichiara di non essere contrario alla formazione e corsi di aggiornamento, ma quest’ultimi debbono essere gratuiti e liberi a tutti gli avvocati, senza corsi a pagamento, senza crediti a punti, ma consentendo ai colleghi la libera frequentazione e permettendo ad ognuno di migliorare le proprie specializzazioni. Con l’elevato numero degli avvocati iscritti la formazione diventa sempre più difficile, è improponibile tentare di fare aggiornamenti a 21.600 avvocati avendo a disposizione l’aula avvocati in Cassazione e l’aula nella sede secondaria di via Valadier. Potrà il Consiglio dell’Ordine aprire un procedimento senza aver indicato la sanzione per chi non ha frequentato i corsi e per i 46 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd colleghi che avranno presentato più domande e non avranno trovato posti disponibili? Pertanto, il Consigliere Di Tosto propone la revoca del regolamento emanato il 9.11.2007 dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e la comunicazione al C.N.F. dell’impossibilità di espletare corsi gratuiti per 21.600 avvocati iscritti al Consiglio dell’ordine di Roma. Il Consigliere Arditi di Castelvetere dichiara quanto segue: “Con riferimento al punto di cui all’ordine del giorno, e relativo alla proposta di annullamento di revoca e/o annullamento della delibera consiliare del 9 novembre 2007, premetto di essere favorevole alla revoca. Prendo atto, comunque, del fatto che ciascun Consigliere ritiene che il problema relativo ai crediti formativi esiste e che, in ogni caso, dovrà essere affrontato. Con riferimento a quanto riferito dal Consigliere Gianzi, relativamente al suo intervento secondo il quale tutte le altre Professioni prevedono la formazione accreditata -avendo fatto, lo stesso, riferimento soprattutto ai Commercialisti- rispondo che gli iscritti all’Ordine dei Commercialisti sono in numero notevolmente inferiore, avendo -quindi- maggiore facilità di controllo e di realizzazione di un tale sistema. Con riferimento a quanto detto dal Consigliere Rossi, rispondo -e dibadisco- che la stortura è proprio nell’aver ideato il ‘sistema crediti’, non essendo assolutamente contraria alla formazione continua, essendone -anzi- fautrice. Revoca, o no, dovrà trovarsi una soluzione che possa sventare il rischio dei corsi a pagamento e, quindi, l’accreditamenteo di tali corsi da parte del Consiglio: può essere un rimedio la proposta del Presidente relativamente alla formazione per via telematica, sempre sull’esempio dei Commercialisti. Tuttavia, non potrà essere la soluzione perchè, mentre i Commercialisti sono obbligati a conoscere il sistema telematico, gli Avvocati non lo sono e dobbiamo constatare che esistono migliaia di Colleghi che non sono in grado di utilizzare il FORO ROMANO 1-2/2008 46 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO computer (e mi riferisco ai Colleghi più anziani, anche loro obbligati ai crediti dal regolamento). Propongo, allora (pur ribadendo la mia contrarietà al regolamento del C.N.F. e -conseguentemente- alla ratifica dello stesso fatta dal Consiglio Romano) che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma si faccia carico di costituire un fondo patrimoniale, composto da versamenti effettuati dalle grandi case editrici -specializzate in testi giuridici, testi sui quali da decenni gli Avvocati ‘si formano permanentemente’, e che sono (tra l’altro) i principali beneficiari dei costi sostenuti dagli Avvocati per l’aggiornamento, anche in ragione del regolamento emanato- fondo finalizzato esclusivamente al finanziamento di eventuali corsi di aggiornamento: ciò per evitare ulteriori costi per gli Avvocati obbligati ad ottenere il credito, e per permettere che l’eventuale corso organizzato dal Consiglio possa avere una organizzazione decorosa. Il Consigliere Bucci deduce due proposizioni: 1.a “Il CNF non ha dominio sulla formazione professionale per l’assenza di una previsione legislativa che a tanto lo autorizzi”. 2.a “In conclusione, senza lasciarsi trascinare in sterili ed inutili polemiche, forse è da condividere l’osservazione di chi dice che se queste sono le prospettive, non resta che augurarsi che il Consiglio Nazionale Forense, responsabilmente, riconsideri il deliberato del 18/01 riesaminando la propria proposizione e quindi sospendendo l’efficacia del Regolamento, almeno sino all’approvazione della nuova norma-quadro in materia di libere professioni”. Lo stesso Consigliere Bucci fa presente che le due soprariportate deduzioni sono leggibili nel Notiziario Foro Romano, alle pagine 7-10 del numero 1/2007, distribuito negli studi degli Avvocati romani ai primi del mese di maggio 2007: l’articolo risulta a firma del Segretario Antonio Conte. Il Consigliere Bucci esprime l’urgenza di approvare la proposta di deliberazione -nel testo letto testè dal Cons. Cerè- di annullamento o revoca del regolamento di attuazione del regolamento del CNF, deliberato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma nell’adunanza del 9 novembre 2007. Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale dichiara quanto segue: “Ho ascoltato con grande attenzione quanto affermato dai precedenti Colleghi, debbo dire che ho molto apprezzato la disamina tecnica del Consigliere Murra, mentre ho avuto modo di apprezzare di meno la scolastica lettura della proposta delibera presentata dal Consigliere Cerè (forse anche per la difficoltà della stessa di leggere quanto redatto da altri e ciò a causa evidentemente di una incomprensibile calligrafia dell’estensore, scaturendo il risultato che non si è reso in modo chiaro tutto l’assunto; ma avrò comunque modo di leggerlo a verbale, come spesso mi accade per gli scritti del Consigliere Cerè alla quale va tutta la mia affettuosa solidarietà per il suo forzato obbligo di “portavoce comunicativo”). Quanto al merito, desidero premettere che condivido appieno il forte senso critico di molti che mi hanno preceduto a fronte della prematura promulgazione del noto regolamento del Consiglio Nazionale Forense che non ha tenuto conto delle differenti capienze numeriche dei diversi Ordini, equiparando di fatto un Foro come il nostro di oltre ventimila iscritti a quelli che ne contano poche centinaia. Anche io sono estremamente critico -ed è vero che io fui tra i primi, solo che non lo feci in campagna elettorale, a disapprovare con scritti e prese di posizione il regolamento del Consiglio Nazionale Forense- su come è stato strutturato questo obbligo formativo che ha il sapore, non troppo celato, di un voler far tornare gli avvocati “sui banchi di scuola” in un momento drammatico per la nostra professione già strangolata da una quotidianità umiliante negli Uffici Giudiziari. Solo che non ho certezze, ed umilmente, mi pongo e pongo a chi deduco ne sappia più FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 47 47 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO di me -visti gli interventi precedenti e vista la valanga di mail degli ultimi sei mesi da parte di alcuni oggi Consiglieri- una serie di interrogativi ai quali vorrei risposte certe e non sillogismi demagogici privi di sostanza. Mi rendo conto, tuttavia, che c’è qualcuno che si è impegnato con i Colleghi nella recente campagna elettorale promettendo -o forse dovrei dire urlando- “l’abolizione totale dei crediti formativi”, ed oggi, chi ha promesso l’inattuabile è in grande imbarazzo! Ho veduto, tuttavia, che qualcuno ha “corretto il tiro in corsa”: infatti non sento più parlare di abolizione (che era come promettere il classico “asino che vola” oppure “l’abolizione dell’IVA”) ma ho cominciato a sentir parlare di revoca del nostro regolamento senza però spiegare che cosa succederà dopo. Ed è proprio su questo che ho i miei quesiti da porre a questo autorevole consesso: laddove noi ritenessimo di revocare il nostro regolamento, mi chiedo, l’obbligo della formazione permanente continuerà ad esistere e rimarrà in vigore il regolamento del Consiglio Nazionale Forense? Se sì, come credo, il revocare il nostro regolamento del 9/22 novembre 2007, (che peraltro poco aggiungeva a quello del Consiglio Nazionale Forense), non rimarrebbero intatti per tutti gli avvocati romani gli obblighi deontologici che derivano dal regolamento del Consiglio Nazionale Forense? Non è vero che le norme giuridiche promulgate dal Consiglio Nazionale Forense vincolano direttamente tutti gli avvocati che sono iscritti in qualsiasi Ordine d’Italia? E cosa faremmo poi, inizieremo un contenzioso con il Consiglio Nazionale Forense? Non solo, l’Ordine di Roma, non dando attuazione ad un piano di formazione ufficiale riconosciuta, non metterà i propri iscritti nell’impossibilità di adempiere al dovere di formarsi così come richiesto dal regolamento del Consiglio Nazionale Forense? E ancora. Poichè l’obbligo di formazione per l’avvocato è stabilito nel codice deontologico -ed ha rilevanza disciplinare- non correremmo il rischio di lasciare i Colleghi nel caos 48 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd più totale i quali non sapranno come regolarsi di fronte a tale inversione di tendenza? Invito tutti a darmi delle risposte concrete. Come può l’Ordine revocare un obbligo stabilito a livello regolamentare dal Consiglio Nazionale Forense? E domando ancora. Come si può affermare che non vi è una fonte normativa quando si richiama tecnicamente il D.L. 223/ 06, convertito in L. 248/06, il cosiddetto “decreto Bersani” i cui articoli 1, 2 -comma 1 e 3sembrerebbero risultare una precisa base legislativa per la successiva opera del Consiglio Nazionale Forense che è consistita sia nella nota modifica al codice deontologico, sia all’emanazione dell’altrettanto “famigerato” regolamento sulla formazione permanente? E mi chiedo ancora, e soprattutto chiedo a chi ne sa più di me, come si fa a dire che il Consiglio Nazionale Forense non aveva per legge il potere di dettare principi e norme? Il Consiglio Nazionale Forense, mi sembra sia un organo giurisdizionale speciale e ciò lo ha dimostrato quando determinò i precetti della nostra deontologia: ricordo a me stesso che, per tanto tempo, il Consiglio Nazionale Forense ha emesso pareri, decisioni senza sentire l’esigenza di una codificazione scritta dei principi deontologici e, soltanto nell’aprile del 1997, ha ritenuto opportuno promulgare un codice deontologico passando da un sistema orale e consuetudinario ad un sistema scritto e normativo. Nessuno, mi pare, all’epoca contestò mai il potere del Consiglio Nazionale Forense di emanare e poi promulgare il codice deontologico. Mi sbaglio? Ed ancora. Come si fa a dire che la giurisprudenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione -che ha considerato le norme deontologiche codificate come vere e proprie norme giuridiche di carattere regolamentare e tra queste ha inserito quelle relative all’obbligatorietà della formazione essendo le stesse imposte direttamente al Consiglio Nazionale Forense da una legge dello Stato “la Bersani”- non possa essere considerata l’esegesi confermativa, anche non seguendo una consuetudinaria gerarchia delle FORO ROMANO 1-2/2008 48 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO fonti, dell’obbligo di formazione disposto dal noto regolamento? Pertanto, come possiamo dire che il legislatore non ha imposto al Consiglio Nazionale Forense non solo di adeguare i codici deontologici ma soprattutto di adottare misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali come, per tutte, l’obbligo di formazione? Orbene, non ho motivi di preclusione alcuna, di nessun genere, riguardo a quanto proposto dai Consiglieri Murra e Vaglio ed anche in ordine a quanto “faticosamente letto” dal Consigliere Cerè, ma pretendo che le ipotesi che ci vengono prospettate non si interrompano drasticamente alla sola abrogazione violenta del nostro regolamento, ma contengano in esse anche soluzioni “per il dopo” lavorando e realizzando un Consiglio dell’Ordine che costruisca un futuro di formazione e aggiornamento per i Colleghi disponendo di strumenti operativi che portino risultati e non promesse inattuabili. Revocare, “sic et simpliciter” il regolamento del novembre 2007 -senza nessuna soluzione operativa e alternativa già pronta- assume la sgradevole sensazione di un provvedimento demagogico e strumentale fine a se stesso. Per me le elezioni sono finite i primi di febbraio, e da quel momento in poi, non esistono più schieramenti ma esiste un solo e unico consesso. Quindi sono pronto a condividere ipotesi da parte di tutti ma non sono certamente disponibile a rendermi compartecipe del “pagamento di una cambiale elettorale” solo per evitare a chi ha promesso, sapendo di non poter mantenere, una pessima e triste figura. Attendo, con ansia, le risposte ai quesiti che ho posto e sono pronto a battermi per ogni soluzione che sia di tutela dei Colleghi romani perchè so bene -girando quotidianamente per gli Uffici Giudiziari- quale sia il disagio, per non dire il dolore, degli Avvocati romani che hanno sulla loro testa questa ennesima “spada di Damocle” della formazione. Il nostro dovere è trovare soluzioni che li agevolino e non fare battaglie inutili senza costrutto alcuno.” Il Presidente Cassiani dichiara: “Il Consiglio Nazionale Forense ha approvato un Regolamento che costituisce una svolta nella stessa concezione della Professione, in quanto impegna ciascun Avvocato a migliorare la qualità della sua competenza e della sua attività. Gli aspetti problematici di una simile iniziativa non investono le ragioni che l’hanno determinata in quanto essa allinea l’Avvocatura alle altre Libere Professioni che hanno fatto la medesima scelta. Tantomeno investe la legittimazione del Consiglio Nazionale Forense ad emanare il citato e ben noto Regolamento. Quella che è molto discutibile, e deve essere rimediata, è l’idea che un medesimo Regolamento sia applicabile a Ordini con migliaia di Avvocati e ad Ordini che ne hanno poche centinaia. Una simile equiparazione è assurda e produce problemi che possono essere superati soltanto modificando il Regolamento. Ciò può esser fatto aumentando gli eventi da accreditare e il numero delle cause di esonero nonchè limitando i crediti da acquisire e prevedendo la possibilità di utilizzare la telematica per partecipare, restando nei propri studi, alle opportunità di aggiornamento. Ieri, 12 marzo, in occasione di un incontro con tutti i Presidente degli altri Consigli degli Ordini degli Avvocati presso il Consiglio Nazionale Forense, ho preso la parola, ho sostenuto in maniera decisa queste mie obiezioni e ho preannunciato che il nostro Consiglio modificherà il proprio Regolamento in maniera da rendere possibile la realizzazione di un programma formativo altrimenti difficilmente attuabile. Nella stessa occasione, ho anche accertato che quasi tutti gli Ordini d’Italia hanno accolto, come fatto positivo, l’iniziativa adottata dal Consiglio Nazionale Forense e hanno già avviato corsi nelle più diverse materie. Venerdì 14 p.v. la Commissione costituita da Livia Rossi, affronterà il problema allo scopo di individuare quelle modifiche che FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 49 49 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO consentano di realizzare l’obiettivo di rendere l’aggiornamento compatibile con la difficile realtà del nostro Ordine. La disponibilità manifestata da ottimi Colleghi pronti a svolgere attività didattica e la convinzione che la stragrande maggioranza degli Avvocati abbiano sete di conoscenza e desiderio di approfondire le tante innovazioni che, di giorno in giorno, di affastellano sia in sede legislativa che in sede giurisprudenziale, mi fanno ben sperare. A chi propone l’abolizione dei crediti formativi sulla base di una presunta, quanto inesistente, mancanza di legittimazione da parte del Consiglio Nazionale Forense rispondo rappresentando semplicemente, ma con decisione, quanto segue: 1. la tendenza all’aggiornamento, prima che essere imposta da regole deontologiche, costituisce caratteristica insopprimibile dell’Avvocato; 2. la decisione di abolire i crediti formativi costituirebbe una violazione deontologica e porrebbe Roma ai margini di un contesto che vede allineati, non soltanto tutti i Consigli degli Ordini degli Avvocati d’Italia, ma anche la maggior parte delle altre Libere Professioni; 3. lo sbandierato spauracchio di ipotetiche “speculazioni” è destituito di ogni fondamento: a tutti coloro i quali hanno proposto eventi culturali ho detto con estrema chiarezza che il Consiglio privilegerà iniziative gratuite affidate a docenti di altissimo livello; 4. le norme del Codice Deontologico Forense non hanno natura negoziale, ma sono emanazioni di una Istituzione ordinamentale con caratteri suoi propri, la cui amministrazione della Giustizia è da sempre qualificata (in primis dalla Corte di Cassazione) come “giurisdizione speciale”. A tale proposito richiamo la Vostra attenzione sulla pronuncia resa dalle Sezioni Unite della Cassazione il 20 dicembre 2007 (n. 26810), nella quale è stato ribadito: “Le norme del Codice Disciplinare Forense costituiscono fonte normativa che attribuisce al Consiglio 50 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd Nazionale Forense il potere disciplinare con funzioni di giurisdizione speciale appartenente all’Ordinamento generale dello Stato”. A questo punto il Presidente Cassiani propone, alla luce dell’ampia discussione sopradescritta ed in considerazione della necessità di meglio approfondire soluzioni migliorative del problema, al Consiglio di non revocare il Regolamento attuativo deliberato il 9/22 novembre 2007. Ritiene che il predetto Regolamento potrebbe essere modificato aumentando gli eventi da accreditare, il numero delle cause di esonero e limitando i crediti da acquisire, e comunque tutti quegli interventi necessari perchè tale regolamento sia in linea con le esigenze del Colleghi romani. A questo punto si procede alla votazione sulla proposta del Presidente Cassiani che dà il seguente risultato: 7 favorevoli (fra i quali il voto del Presidente), 7 contrari, 1 astenuto. Proposta Consigliere Cerè: 7 contrari (fra i quali il voto del Presidente), 7 favorevoli, 1 astenuto. A questo punto si considera approvata la proposta del Presidente Cassiani. Il Presidente Cassiani comunica al Consiglio che la problematica verrà affrontata in ogni adunanza, costituendo, se del caso, un’apposita Commissione di Consiglieri che lavorerà in sinergia con la Commissione deputata alla Formazione coordinata dal Consigliere Rossi. - Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce che il 12 marzo scorso ha partecipato, su incarico del Presidente, all’incontro del Comitato organizzatore del prossimo Congresso Nazionale Forense, tenutosi presso la sede del Consiglio Nazionale Forense di Via Arenula. Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica che all’incontro presente, fra gli altri il Presidente Alpa, è stata discussa l’organizzazione argomentativa e logistica del prossimo XXIX Congresso Nazionale Forense che si svolgerà a Bologna dal 13 al 16 novembre 2008. Il titolo proposto per il Congresso è il seguente: “Accesso alla Giustizia: garanzie ef- FORO ROMANO 1-2/2008 50 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO fettive o utopie?”. Si è infine discusso sul programma delle giornate congressuali e sugli argomenti da trattare. - Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento all’incarico ricevuto dal Consiglio nell’adunanza del 28 febbraio 2008 sul riscontro di infiltrazioni di acqua piovana nelle stanze del Centro Studi sottostanti il terrazzo del settimo piano di Via Valadier informa il Consiglio che la Cassa Forense (a sua volta tempestivamente informata) ha incaricato un ingegnere che ha effettuato un sopralluogo comunicando successivamente via mail che è stata completata la procedura per l’affidamento dei lavori di impermeabilizzazione del terrazzo sovrastante le stanze in oggetto e che l’intervento verrà eseguito quanto prima, compatibilmente con le condizioni atmosferiche. ADUNANZA DEL 20 MARZO 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario .............................. n. 33 passaggi dalla Sez. Spec. D.Lgs. 96/2001 all’Albo ord. ....................................... n. 2 passaggi all’Albo ordinario ................ n. 1 nulla osta al trasferimento ................. n. 1 cancellazioni a domanda .................................... n. 7 per decesso ................................... n. 3 per trasferimento .......................... n. 2 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ............................................. n. 13 abilitazioni .......................................... n. 10 iscrizioni e abilitazioni ....................... n. 8 revoche abilitazioni per decorrenza termine ................ n. 3 compiuta pratica ................................ n. 4 nulla osta al trasferimento ................. n. 2 cancellazioni per trasferimento .......................... n. 2 a domanda .................................... n. 2 per fine pratica ............................. n. 6 DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ............. n. PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ................................................. n. 43 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................... n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................... n. rigetti ............................................. n. 51 28 87 3 DELIBERE - Il Consigliere Bucci chiede la parola al Presidente Cassiani per un intervento sull’argomento pur non essendovi pratiche disciplinari da esaminare in data odierna. Il Consigliere Bucci fa riferimento alla contestazione sollevata da un incolpato nel corso della trattazione del procedimento disciplinare trattato a suo carico nella scorsa adunanza consiliare, conclusasi con l’invito al Presidente ad astenersi dal partecipare al dibattimento, avendo lo stesso trattato sia la precedente pratica disciplinare, proponendo l’apertura del procedimento disciplinare e di poi assegnandosi l’istruttoria dello stesso conclusa con la richiesta di fissazione del dibattimento, così in violazione dell’art. 2 del regolamento della pubblica istituzione forense: sollevata quella questione, è d’uopo chiedere al Presidente perchè egli abbia trattato la pratica disci- FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 2 51 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO plinare relativa all’Avv. (omissis) della quale egli ha chiesto l’archiviazione. Il Presidente Cassiani ribadisce che l’art. 2 del Regolamento denominato “provvedimenti di attuazione della legge 7 agosto 1990 n. 241” non prevede un divieto o una condizione di incompatibilità tra l’essere Presidente e l’occuparsi anche di singole pratiche disciplinari. E’, infatti, di tutta evidenza che l’esclusione del Presidente è dettata unicamente dalla intenzione di affrancarlo, per quanto possibile, da altri oneri in aggiunta ai tanti che già lo stesso Presidente deve sostenere nell’espletamento della carica. Da ciò deriva che un Presidente talmente volenteroso da voler contribuire allo smaltimento delle pratiche disciplinari, può farlo e anzi meriterebbe il plauso dei Consiglieri. Aggiunge anche che i Presidenti che lo hanno preceduto hanno seguito la prassi di occuparsi dell’istruttoria e della definizione di pratiche disciplinari: il Presidente Cassiani ricorda, non a caso, che anche il Consigliere Bucci -oggi così solerte nel sollevare stranamente il problema- quando era presidente istruì un certo numero di pratiche ove talune vennero da lui stesso proposte per l’archiviazione e altra per l’apertura del procedimento disciplinare -vedi procedimento disciplinare n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)-. Conclude il Presidente Cassiani ritenendo con ciò di aver esaurientemente risposto al Consigliere Bucci e quindi dispone procedersi oltre. - Prende la parola il Consigliere Bucci che fa rilevare che nelle ultime adunanze non è stato trattato l’argomento “pareri” all’ordine del giorno: ad esempio, nella scorsa adunanza del 13 marzo 2008 il Consigliere Vaglio ha più volte chiesto di anticipare la trattazione del punto all’ordine del giorno relativo alla proposta di annullamento o revoca della deliberazione consiliare del 9 novembre 2007; alla terza richiesta del Consigliere Vaglio è stato accontentato, ma così non sono stati affatto 52 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd trattati i punti intermedi all’ordine del giorno, nemmeno “chiamati per titolo”. Anche nell’odierna adunanza ogni Consigliere si è trovato dinanzi, al proprio posto nell’Aula, tra varie carte, l’elenco delle pratiche di pareri esponente il nome del professionista richiedente, il nome del cliente controinteressato, il nome del Consigliere assegnatario della relazione e l’importo dell’onorario proposto dal professionista richiedente, senza neppure l’indicazione dell’importo proposto dal Consigliere relatore, nè alcun altro dato, nè alcun altro elemento di indicazione e commento. Tanto segnalato esso Consigliere Bucci si oppone all’approvazione dei pareri nella descritta situazione, rammentando che già all’inizio dello scorso biennio egli stesso ed altri vanamente contestarono la pretesa di evitare lo svolgimento di relazioni sulle richieste di pareri di congruità nell’adunanza con conseguente discussione e consapevole deliberazione. Il Presidente Cassiani -pur credendo di aver affrontato l’argomento informalmente già nella precedente adunanza- rammenta al Consiglio che i pareri esaminati dal singolo Consigliere, contenenti la proposta di delibera, sono a disposizione di tutti i Consiglieri dal martedì precedente l’adunanza. Quindi la segnalazione del Consigliere Bucci non appare attinente e tempestiva. A questo punto prende la parola il Consigliere Murra che riferisce quanto segue: “Presidente, ho preso nota della Sua decisione di invitare i vari consiglieri a visionare le pratiche dei pareri, già evase dai colleghi consiglieri, in tempo utile sulla successiva adunanza nella quale approvarne la liquidazione e tuttavia osservo che una siffatta modalità procedimentale non mi appare nè corretta nè saggia. Il criterio che sorregge in generale le decisioni consiliari è quello della collegialità nel senso che uno dei consiglieri svolge la propria relazione ed il resto dell’organismo ha la possibilità di votare, e quindi di esprimere la propria opinione, a favore o contro. Il metodo della FORO ROMANO 1-2/2008 52 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ‘visione’ preventiva dei fascicoli, che risultano già lavorati e che sono ‘a disposizione’ qualche giorno prima dell’adunanza, nonchè il sistema del ‘silenzio assenso’ (se non vi sono osservazioni si presume espresso il voto favorevole), non credo garantiscano a sufficienza i membri del Consiglio i quali, pure, ne sono sicuro, svolgono l’attività liquidatoria con scrupolo e dedizione. Il problema è quello di assicurare collegialità alle decisioni. L’elenco delle pratiche che in queste prime sedute ci è stato fornito, e che riporta solo il nome dell’istante, il nome del relatore, e l’importo degli onorari richiesto, non consente a nessuno di noi, che non sia lo stesso relatore, di capire se la liquidazione proposta sia stata effettuata in modo corretto. Faccio rilevare che questa esigenza è posta a garanzia proprio dei colleghi consiglieri, i quali si possono trovare ad approvare al buio liquidazioni non perfette, redatte ad esempio proprio da me che, in quanto neofita, posso ben sbagliare. Io allora propongo innanzitutto che questo elenco pervenga completo anche di altri elementi (ad esempio, a fianco dell’importo richiesto occorre menzionare quello che il relatore intende liquidare); che si svolgano due o tre adunanze straordinarie dedicate esclusivamente all’esame delle pratiche dei pareri di congruità, in modo da dettare (o da rinnovare) linee generali direttive dei criteri da seguire per la liquidazione; infine che si abbassi la soglia delle pratiche co-affidate (ad oggi fissata a 50.000 euro).” Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale mentre ritiene che la risposta del Presidente Cassiani sia esauriente a fronte di quanto affermato dal Consigliere Bucci, viceversa, accoglie e condivide quanto dedotto dal Consigliere Murra. Ricorda il Consigliere Segretario Conte che alcune delle proposte oggi ribadite dal Consigliere Murra erano già state ipotizzate dallo stesso Consigliere Segretario Conte nel precedente biennio: soprattutto riguardo l’abbassamento della soglia delle pratiche da affidarsi a due Consiglieri, così come quella di svolgere delle adunanze straordinarie dedicate proprio ai pareri di congruità. Tale ultima proposta appare oggi ancor più attuale e utile considerato che vi sono ben quattro Consiglieri neo eletti che sono alla loro prima esperienza consiliare e che certamente trarrebbero beneficio da tali adunanze dedicate, così come ne trarrebbero beneficio anche taluni Consiglieri di lunga data. Il Consigliere Barbantini condivide quanto detto, aderendo a quanto dichiarato dal Consigliere Segretario che effettivamente trattò l’argomento anche nello scorso biennio, propone di dedicare due o tre adunanze straordinarie solo per trattare le questioni relative ai pareri su note di onorari pareri. Si impegna a redigere una bozza di delibera sull’argomento da sottoporre al Consiglio nella prossima o nella successiva adunanza. Il Consiglio invita il Presidente a fissare l’argomento all’ordine del giorno della prossima adunanza. (v. rubrica – necrologi) - Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale pur avendo competenza specifica e funzionale -derivante da precedenti delibere del Consiglio riguardanti la propria funzione di Consigliere Segretario- intende rappresentare al Consiglio tutto l’odierna situazione del personale degli uffici ed eventuali futuri interventi che verranno effettuati al fine di migliorare al massimo la funzionalità e l’operatività dell’Istituzione. Il Consigliere Segretario Conte pone all’attenzione del Consiglio la questione dell’organizzazione degli Uffici al fine di massimizzarne il livello di efficienza funzionale e di operatività, in considerazione della sempre crescente mole di lavoro connessa al continuo incremento del numero degli iscritti nell’Albo. Considerata la pianta organica del personale dipendente e la ormai consolidata suddivisione delle competenze nelle quattro aree di Segreteria e Disciplina, Iscrizioni e Pareri, FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 53 53 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Amministrazione e Centro Studi, alla cui direzione sono preposti altrettanti funzionari, il Consigliere Segretario Conte ravvisa l’esigenza di istituire una funzione di coordinamento e supervisione in ordine alle attività dei suddetti Uffici, in modo da assicurare una immediata interazione tra gli Uffici stessi e il Consiglio, il Presidente e il Consigliere Segretario stesso. In tale prospettiva, la funzione di coordinamento può consentire un utile raccordo tra l’Ordine e il personale, venendosi a creare un unico referente ed agevolandosi, di conseguenza, il funzionamento degli Uffici. Il Consigliere Segretario Conte comunica pertanto al Consiglio che nei prossimi giorni creerà delle forme di coordinamento, sia generale che specifico, di alcuni uffici (ad esempio la creazione di una direzione centrale che coordini gli altri dipartimenti) con l’istituzione di funzioni che possano meglio gestire l’immane mole di lavoro. Il Consigliere Segretario Conte informa, inoltre, il Consiglio che intende intervenire, in modo rigoroso per ottimizzare e migliorare la funzionalità di alcuni uffici, auspicando che vi sia, altresì, la fattiva ed immediata collaborazione del personale. Ove ciò non dovesse verificarsi il Consigliere Segretario Conte si adeguerà di conseguenza. A tal proposito, il Consigliere Segretario Conte, considerato che da parte di alcuni Consiglieri si sono verificate delle doglianze riguardo alcune lacune evidenziatesi in alcuni uffici, invita gli stessi Consiglieri a segnalare siffatte disfunzioni, in tempo reale, proprio perchè si possa intervenire tempestivamente. Prende la parola il Consigliere Bucci il quale condivide quanto assunto dal Consigliere Segretario Conte. Prende la parola il Consigliere Cerè la quale suggerisce di assumere un nuovo dirigente che possa assumere le funzioni di direttore generale del Consiglio e domanda che costi e che oneri ciò possa avere. Prende la parola il Presidente Cassiani il 54 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd quale condivide completamente quanto rappresentato dal Consigliere Segretario Conte, apprezza la circostanza che egli abbia riferito in Consiglio dell’argomento pur trattandosi di esclusiva competenza dello stesso, e in replica a quanto proposto dal Consigliere Cerè esclude totalmente la convenienza -soprattutto per il rilevantissimo onere economico- di assumere un dirigente centrale. Invita il Consigliere Segretario Conte a proseguire nella sua efficace opera ed invita i Consiglieri a collaborare con il Consigliere Segretario Conte su eventuali disfunzioni o problematiche degli uffici. Il Consiglio prende atto di quanto dedotto dal Consigliere Segretario Conte e ne approva l’operato. - Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio la necessità di eliminare le pratiche di iscrizione dei Praticanti Avvocati fino al 15 marzo 1998, in quanto non vi è più spazio in archivio per la conservazione delle stesse. Il Consiglio approva. - Il Presidente Cassiani riferisce che il 17 marzo si è svolta la solenne cerimonia inaugurale della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”. Erano presenti, oltre al Consigliere Ierardi che la coordina, i Consiglieri Cipollone, Cerè e Arditi di Castelvetere. L’importanza della cerimonia è risultata evidente per la significativa presenza dei Consiglieri Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, e Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, nonchè dagli Avvocati Carlo Martuccelli e Costanza Acciai per la Fondazione Scuola Forense del Lazio e numerosi Professori tra cui Roberto Borgogno, Adolfo Di Maio, Grazia Grieco e Roberto Giovanni Aloisio. L’Aula era gremita da giovani che costituiranno la nuova Avvocatura ai quali ha indirizzato un caloroso saluto. Sono seguiti importanti e profondi interventi del Consigliere Ierardi, del Presidente Giorgio Santacroce, del Presidente Paolo de FORO ROMANO 1-2/2008 54 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Fiore, del Presidente della Fondazione Scuola Forense del Lazio Avv. Carlo Martuccelli e del Consigliere Giovanni Cipollone. Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione. - Il Presidente Cassiani rappresenta che i certificati di iscrizione all’Albo Speciale dei Cassazionisti devono essere sempre sottoscritti da lui e corredati da adeguata e completa documentazione. L’art. 39 R.D. 22 gennaio 1934 n. 37 impone, infatti, che gli aspiranti debbano unire alla domanda un certificato rilasciato dal Presidente dell’Ordine dal quale risulti l’esercizio della professione per il periodo prescritto. Raccomanda ai Responsabili dei singoli Dipartimenti di esigere e di controllare il rispetto della norma citata e di ripristinare la buona abitudine di consegnare gli atti per la firma al Responsabile del Dipartimento della Segreteria di Presidenza. Fa presente che si è indotto a fare questa comunicazione perchè il Consiglio Nazionale Forense, con nota del 14 marzo 2008, ha raccomandato ai Presidenti degli Ordini di provvedere, come previsto dalla legge, a firmare personalmente detti certificati e a controllare il decorso temporale per l’iscrizione nell’Albo Speciale. Il Consiglio accoglie la proposta e dispone che la presente delibera venga trasmessa a tutti i responsabili dei singoli Dipartimenti. - Il Presidente Cassiani comunica che l’Avv. Giovanni Colecchia, Garante del Contribuente per il Lazio dell’Agenzia delle Entrate di Roma, ha chiesto un incontro, da tenersi anche con la partecipazione della Direttrice Aggiunta Regionale, Dott.ssa Vincenza Ardito, per proporre l’apertura di un Ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso il Consiglio a disposizione degli Avvocati. Il Consiglio delega il Consigliere Nesta (che in passato se ne è occupato) a prendere contatti con la Dott.ssa Vincenza Ardito. - Il Presidente Cassiani ricorda, ancora una volta, ai Consiglieri che i pareri di congruità su note di onorari, che vengono sottoposti all’esame del Consiglio, sono a loro disposizione per l’esame a partire dal martedì precedente l’adunanza consiliare. Raccomanda a tutti di esaminare le proposte ed eventualmente esporre le loro considerazioni o rilievi. Il Consiglio ne prende atto e delibera di rivedere i criteri per il rilascio dei pareri di congruità su note di onorari. - Il Presidente Cassiani ricorda, ancora una volta, ai Consiglieri che le proposte di provvedimenti disciplinari vengono consegnati a tutti i Consiglieri nell’adunanza precedente alla loro deliberazione consiliare, ciò per consentire di prenderne visione ed, eventualmente, proporre modifiche. Raccomanda a tutti di esaminare le proposte ed eventualmente esporre le loro considerazioni o rilievi. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente Cassiani riferisce sull’esposto pervenuto in data 14 marzo 2008 dall’Avv. (omissis), relativo alla manifestazione indetta da alcuni Consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Roma contro il sistema dei crediti formativi, tenutasi lo scorso 14 marzo presso il Cinema Adriano. Il Consiglio ne prende atto e rinvia alla prossima adunanza. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota, pervenuta in data 7 marzo 2008 e indirizzata ai Presidenti di tutti gli Ordini e Collegi Professionali della Provincia di Roma, del Coordinamento CUP Territoriali Lazio, volta a comunicare la prosecuzione dell’iter della proposta presentata alla Regione Lazio per un sostanziale finanziamento dei singoli Ordini e Collegi Professionali per l’organizzazione di corsi e seminari di formazione. Il Consiglio ne prende atto e delega il FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 55 55 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Consigliere Rossi. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota del Consigliere Mauro Vaglio pervenuta il 12 marzo 2008 con la quale comunica di aver ricevuto copia informatizzata dei verbali del Consiglio. Il Consiglio ne prende atto e rinvia ad altra adunanza la discussione sugli eventuali limiti alla divulgazione dei verbali del Consiglio. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta dal Consiglio Nazionale Forense in data 18 marzo 2008, con la quale richiede la designazione dei Componenti per i Consigli Giudiziari distrettuali. Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza. - Il Presidente Cassiani comunica che in data 19 marzo 2008 è pervenuta dall’Avv. Alessandra Monzini, Vice Presidente Supplente della XXIII Sottocommissione Esame Avvocato Sessione 2007, richiesta di sostituzione dell’Avv. Pierdomenico Iovino. Vice Presidente Effettivo, stante il suo improvviso decesso. Il Consiglio designa, in sostituzione dell’Avv. Pierdomenico Jovino, l’Avv. Gianfrancesco Regard con studio in Roma - Via Calderon de la Barca, 87. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta dal Consiglio Nazionale Forense in data 18 marzo 2008, con la quale sollecita i Consigli che non hanno ancora provveduto a rispondere al questionario sulla amministrazione della giustizia in sede locale, inoltrato con circolari CNF nn. 35 e 39C-2007. Il Consiglio delega i Consiglieri Cipollone, Fasciotti e Nesta. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Flaminia Agostinelli, Maria 56 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd Cingari, Fabio Cori, Anna Di Lella, Alessandro Di Napoli, Francesco Maria Faraci, Francesco Figliomeni, Fabrizio Forcinella, Simone Frabotta, Anna Gennaro, Anna Maria Iachetto, Riccardo Leone, Giorgio Mariella, Stefano Mariella, Francesco Migliorati, Luciano Militerni, Catherine Nardi, Luca Odoardi, Flavia Paluzzi, Alessandra Paravani, Alessandro Paris, Massimo Pellacani, Sonia Rusich, Lara Scarcella, Maria Cristina Schinco, Aurora Spaccatrosi, Elisabetta Tollis, Francesca Frezza, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 13 marzo 2008 dalla Corte di Appello di Roma, con la quale comunica il periodo feriale dal 22 luglio al 15 settembre 2008 per i magistrati in servizio presso la Corte, il Tribunale e le Procure della Repubblica. Il Consiglio ne prende atto e dispone di pubblicare la notizia sul sito. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 13 marzo 2008 dal Consiglio Nazionale Forense relativa ad un parere della Commissione Consultiva circa la portata delle norme in tema di abilitazione al patrocinio del praticante e alle questioni relative al sessennio di abilitazione provvisoria concesso al praticante avvocato. Il Consiglio delega il Consigliere Barbantini per esame e relazione. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che gli Avvocati Maria Chiara Schiavetti, Stefano Greco e Barbara Pignotti hanno comunicato che, a seguito del recesso operato dal- FORO ROMANO 1-2/2008 56 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’Avv. Antonella Palma, la denominazione dell’Associazione Professionale “Studio Legale Associato Schiavetti, Greco, Palma, Pignotti” è stata variata in “Studio Legale Associato Schiavetti Greco Pignotti & Partners”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte informa sulla nota pervenuta dalla Commissione Tributaria Regionale del Lazio in data 17 marzo 2008, volta a richiedere l’indicazione di nominativi di Avvocati designati a far eventualmente parte della Commissione stessa. Il Consiglio designa gli Avvocati Fioravante Carletti e Gianni di Matteo. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che gli Avvocati Antonio Donnangelo e Luca Gemelli, con nota pervenuta in data 17 marzo 2008, hanno comunicato la costituzione dell’Associazione Professionale denominata “Studio legale Associato degli Avvocati Antonio Donnangelo e Luca Gemelli”, per brevità anche “Donnangelo e Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che gli Avvocati Nicoletta Mincato e Andrea Russo, con nota pervenuta in data 17 marzo 2008, hanno comunicato la costituzione dell’Associazione Professionale denominata “Mincato&Russo Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota dell’Avv. Mario Sanino, pervenuta in data 18 marzo 2008, accompagnatoria della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che ha respinto il ricorso proposto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Velletri e dall’Avv. Alberto Campegiani nei confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, relativo alle elezioni componenti al Consiglio Nazionale Forense per il triennio 2004/2006. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Prof. Avv. Mario Sanino per l’opera svolta a favore del Consiglio. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sull’atto di denuncia per il reato d’interruzione di pubblico servizio indirizzato dall’Avv. (omissis) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Penale di Roma e pervenuto per conoscenza al Consiglio in data 18 marzo 2008. Il Professionista lamenta la chiusura della Cancelleria della 8° Sezione del Tribunale Civile di Roma nella mattinata del 17 marzo scorso, e la conseguente impossibilità a svolgere l’attività di difesa. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti per esame e relazione. - Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica al Consiglio di avere costituito il Comitato Direttivo della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando” di cui faranno parte i seguenti Colleghi: Costanza Acciai, Roberto Giovanni Aloisio, Franco Mauro Balata, Daniela Bianchini, Paolo Borghini, Roberto Borgogno, Carlo Borromeo, Pierfrancesco Bruno, Romano Cerquetti, Francesca Coppi, Giuseppe Dante, Alessandro Di Majo, Antonio Gargiulo, Gabriella Geatti, Isabella Giampaoli Pontecorvo, Roberto Giuffrida, Domenico Giugni, Grazia Grieco, Mario Guido, Alessandro Ippoliti, Fabio Lattanzi, Carlo Martuccelli, Francesco Miraglia, Andrea Ordine, Chiara Ortaggi, Francesca Rocchi, Camillo Rossi, Gregorio Salatino, Pierfrancesco Sica, Alessandro Squarcia, Chiara Vadalà. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce che in data 17 marzo 2008, presso l’Aula del Consiglio a Piazza Cavour, si è svolta la cerimonia inaugurale della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”. La cerimonia ha visto la partecipazione del Presidente del Tribunale FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 57 57 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Penale di Roma, Dott. Paolo De Fiore, del Presidente della Corte di Appello Dott. Giorgio Santacroce, e del Direttivo della Scuola. Dopo il saluto del Presidente Cassiani il quale ha sottolineato l’importanza della formazione e del continuo aggiornamento professionale per gli Avvocati, il Consigliere Tesoriere Ierardi ha evidenziato il ruolo centrale della Scuola Forense, che deve essere strumento fondamentale non solo per la preparazione teorica dell’esame di abilitazione, ma che deve fornire ai giovani Praticanti quelle competenze pratiche che consentano loro avviarsi appieno nell’esercizio della professione forense. Il Consigliere Tesoriere Ierardi ha poi coordinato gli interventi dei partecipanti alla cerimonia, i quali hanno espresso tutti il loro apprezzamento per una iniziativa che deve ritenersi fondamentale per la crescita professionale dei giovani, i quali rappresentano il futuro della nostra Categoria. In particolare il Presidente della Corte di Appello Dott. Santacroce, a dimostrazione ulteriore della fiducia nutrita nel progetto della Scuola Forense, ha espresso il desiderio di far parte del corpo Docenti della stessa. L’attività didattica della Scuola è suddivisa in aree: quella civilistica (comprendente il diritto civile, la procedura civile, il diritto internazionale privato, il diritto commerciale, il diritto del lavoro, il diritto di famiglia e il diritto fallimentare), quella penalistica (comprendente il diritto e la procedura penale), quella di diritto pubblico (comprendente il diritto amministrativo, il processo amministrativo, il diritto costituzionale, il diritto comunitario, il diritto tributario, il diritto sportivo, il diritto dell’uomo), quella tecnica ed interdisciplinare (comprendente il diritto dell’informatica, l’informatica giuridica e giudiziaria, l’inglese giuridico, la psicologia giuridica), quella professionale (comprendente le tecniche dell’argomentazione e della comunicazione, la metodologia giuridica, le tecniche della negoziazione, mediazione e conciliazione, le tecniche di redazione degli atti, la deon- 58 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd tologia forense, l’ordinamento giudiziario). Il corso è biennale, sono previste 408 ore di insegnamento per il primo anno (ivi comprese le esercitazioni) così suddivise: area civilistica 150 ore, area penalistica 100 ore, area pubblicistica 100 ore, area tecnica professionale ed interdisciplinare 58 ore. Il Consigliere Tesoriere Ierardi evidenzia che le materie fondamentali (per esempio diritto e procedura civile, diritto e procedura penale) saranno oggetto di lezioni sia nel primo che nel secondo anno mentre quelle più specifiche si alterneranno, nel biennio, con altre della stessa area (per esempio, area tecnica: primo anno diritto dell’informatica, secondo anno informatica giuridica; area pubblicistica: primo anno diritto sportivo, secondo anno diritto tributario). Anche quest’anno sono state inserite materie nuove rispetto a quelle classiche che hanno da sempre costituito oggetto di insegnamento presso la Scuola Forense e ciò al fine di rispondere alle nuove esigenze della professione sia da un punto di vista tecnico (informatica giuridica, diritto dell’informatica, inglese giuridico) che di sbocco professionale (diritto dell’uomo, diritto sportivo). Particolare cura viene poi riservata all’aspetto tecnico professionale, fondamentale per la formazione di un buon Avvocato. Le lezioni, come già comunicato in altra adunanza, si terranno nei giorni di lunedì e mercoledì presso l’Aula Avvocati del Consiglio dell’Ordine al Palazzo di Giustizia dalle ore 12,30 alle ore 16,00 ed il martedì presso la Sala Conferenze del Centro Studi a Via Valadier, 42 dalle ore 13,00 alle ore 16,30. Le iscrizioni sono aperte durante tutto l’anno per dare la possibilità a ogni Praticante Avvocato di poter accedere alla Scuola Forense. Il calendario delle lezioni, già completato per quanto riguarda il mese di aprile 2008, verrà aggiornato nelle prossime settimane, appena ricevuta la disponibilità dei Docenti. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Cipollone riferisce che, a FORO ROMANO 1-2/2008 58 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO seguito dell’incarico ricevuto dal Consiglio in data 28 febbraio 2008, ha provveduto a comunicare al Presidente della Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia, Dott. Edoardo Fazzioli, il placet per la effettuazione dei lavori peraltro sospesi dallo scorso mese di settembre 2007. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Fasciotti comunica che l’Avv. (omissis) con sua del 18 gennaio 2008 ha presentato, nell’interesse e per conto del Signor (omissis), al Ministro di Giustizia, al Consiglio Superiore della Magistratura, al Presidente del Tribunale di Roma - Sezione Lavoro e, per conoscenza, al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma un esposto nel quale, riassumendo le vicende della causa di lavoro, che ha visto il suo rappresentato soccombente nella decisione finale, evidenzia aspetti di contraddittorietà nella stessa sentenza; vizi sotto il profilo del fatto e del diritto ed in particolare dell’art. 2108 cod. civ. e dei principi generali dell’ordinamento, che avrebbero comportato la grave erroneità dell’esito al quale sarebbe pervenuto il giudice; pronunce su domande non avanzate dal ricorrente. A parere dell’esponente lo stesso ha ritenuto di dover portare a conoscenza le riferite circostanze che, in specie nel loro insieme, potrebbero non escludere la loro idoneità a riverberarsi negativamente sul prestigio del Giudice estensore e su quello dell’Ordinamento giudiziario. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti. copie di un software che consenta la scannerizzazione delle sentenze. In assenza di fondi da parte dell’Ufficio del Giudice di Pace, v’è la possibilità di fornire da parte dell’Ordine il mezzo in comodato d’uso a tempo indeterminato, previo contatto con la Soc. “Cesia” che controlla la informatizzazione dell’ufficio. Per la soluzione del primo problema, premettendo che l’Ufficio è aperto per la ricezione degli atti dalle ore 9 alle ore 12 e che vengono ritirati comunque dagli impiegati addetti allo sportello i fascicoli per le cause da iscrivere a ruolo l’ultimo giorno, consegnati da coloro che sono in fila alla data di chiusura, il dirigente contattato ha informato lo scrivente che attualmente ai primi 30 di coloro che non iscrivono l’ultimo giorno, vengono consegnati alle ore 11.30 solo 30 tickets per consentire l’incombenza. Propone di anticipare il termine di consegna alle ore 10.30 di 60 tickets per consentire a chi è in fila di attendere sino a tale ora (e non fino alle ore 11.30) per verificare se potrà proseguire poi utilmente la fila per la iscrizione a ruolo. Il Dirigente evidenzia l’assenza di personale in un Ufficio che è passato nel tempo da 30.000 iscrizioni a 130.000 iscrizioni a ruolo l’anno. Il Consigliere Fasciotti chiede che venga approfondito l’esame della risoluzione del problema, nei limiti della competenza istituzionale. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti. - Il Consigliere Fasciotti comunica che in data 12 marzo 2008, nell’ambito dei rapporti istituzionali che fanno capo allo stesso, ha avuto un chiaro colloquio con il Dott. Carlo Contino, dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma sui problemi attinenti l’iscrizione delle cause a ruolo ed il rilascio delle copie delle sentenze, al fine di evitare file e lunghe attese. Per la soluzione del secondo problema è stata valutata la possibilità di munire l’Ufficio - Il Consigliere Fasciotti comunica che il Consiglio ha ricevuto in data 28 febbraio 2008 per e-mail, da parte dello Studio Zambello di Parma, uno studio sulla valida proposizione della azione di annullamento della “Cartella Esattoriale in assenza di sottoscrizione ad opera del responsabile del procedimento”. Nella relazione dello Studio Zambello vi sono vari richiami alla giurisprudenza positiva di CTP e di CTR di varie regioni italiane. FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 59 59 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Propone, pertanto, di ringraziare gli estensori e di disporre l’invio del documento alla Commissione Tributaria. Il Consiglio approva e delega il Consigliere Fasciotti. - Il Consigliere Fasciotti comunica che il Consiglio ha ricevuto in data 28 febbraio 2008 dallo Studio del Dott. Giuseppe Zambello di Parma uno studio sulla valida proposizione della “procedura per ottenere il rimborso dell’IVA corrisposta e non detratta sugli acquisti a causa del pro rata di indetraibilità”. Propone, pertanto, di ringraziare gli estensori e di disporre l’invio del documento alla Commissione Tributaria. Il Consiglio approva e delega il Consigliere Fasciotti. Incontro con l’Avv. Stefano Maranella Presidente Prima Sottocommissione Esami Avvocato Sessione 2007 - Viene ammesso in Aula l’Avv. Stefano Maranella, Presidente della Prima Sottocommissione per gli Esami di Avvocato - Sessione 2007, il quale dichiara quanto segue: “Innanzitutto, ricordo, di aver inviato a codesto On.le Consiglio una mia precedente nota informativa sulle modalità di svolgimento delle prove scritte svoltesi presso i locali dell’Hotel ERGIFE di Roma nei giorni 11, 12, e 13 dicembre scorso. Mi richiamo, pertanto, alla prefata nota per ciò che concerne la descrizione della prima fase dell’Esame. Per quanto riguarda, invece, la nota campagna stampa denigratoria di alcuni giornali romani (in particolare del quotidiano il Messaggero di Roma), in riferimento a presunte irregolarità dell’Esame di abilitazione (conoscenza e diffusione dei temi da svolgere tramite internet ed apprese attraverso i palmari), comunico di aver presentato in data 4 gennaio 2008 denuncia-querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti del direttore del giornale “Il Messagge- 60 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd ro”, e verso gli autori degli articoli, per il reato di cui all’art. 575, comma 3 c.p., al mero scopo di tutelare l’immagine, la professionalità e la serietà della Commissione d’Esame di Roma. Preciso immediatamente che il procedimento penale che ne è scaturito, R.G. N.R. 7966/08, è stato assegnato al P.M. Dott.ssa Claudia TERRACINI, la quale, dopo aver espletato accurate indagini preliminari, ha richiesto al G.I.P. in sede, in data 7 marzo 2008, l’archiviazione del procedimento, notificatami ai sensi dell’art. 408, 2° comma C.p. Come emerge dall’anzidetta richiesta, negli articoli censurati non vi sarebbe alcuna diffamazione nei confronti della Commissione d’Esame di Roma: infatti vi si legge che ‘il primo articolo non fa alcun riferimento alla situazione di Roma’. Continua affermando che l’articolo ‘si riferisce, in generale, alle soluzioni delle tracce che giungevano via internet che i candidati vedevano sui loro palmari mentre erano in aula. Dichiarazione molto generica che non riguarda in alcun modo la situazione romana o l’operato della Commissione di Roma’. La richiesta afferma, inoltre, che il secondo articolo ‘contiene qualche riferimento alla situazione di Roma, tuttavia, in alcun modo tale da poter essere offensivo per la serietà della Commissione’. ‘Infine, la ricezione della soluzione della traccia all’esterno dell’ERGIFE, traccia già nota anche per essere stata dettata in Corti d’Appello con minor numero di candidati, anche in prima mattinata, non è fatto collegato alla condotta della Commissione, e dunque, non è idoneo ad offenderne il decoro’. Pertanto il P.M. conclude affermando che ‘il materiale raccolto da internet dimostra che -almeno a livello di scambi telematici- il problema dell’attendibilità generale delle prove per la diffusione delle tracce e soluzioni, esiste, sebbene a Roma i controlli siao stati severi e capillari’. Da quanto sopra, emerge chiaramente il non coinvolgimento della Commissione d’Esa- FORO ROMANO 1-2/2008 60 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO me di Roma nei fatti rappresentati negli articoli pubblicati dal giornale “Il Messaggero” di Roma nei giorni successivi allo svolgimento delle prove scritte. Ditalchè ho deciso di non presentare alcuna richiesta di opposizione all’archiviazione, non risultando minimamente censurato l’operato della Commissione romana. Ciò posto, intendo informare l’On.le Consiglio forense di Roma che la correzione degli elaborati, da parte delle sottocommissioni è iniziata nei primi giorni del mese di gennaio e procede a buon ritmo, malgrado l’elevato numero di candidati inviatici dalla Corte d’Appello di Napoli (circa 6.000), e l’enorme difficoltà delle sottocommissioni di riunirsi per la sistematica assenza dei componenti-docenti universitari. Di tale difficoltà ho più volte notiziato il Ministero della Giustizia e, in particolare, la Commissione Ministeriale perchè risolvesse tale problematica al fine di consentire alle sottocommissioni di operare con continuità. Oltretutto, la latitanza o la fuga dei Professori ha posto un delicato problema giuridico afferente la regolarità della composizione delle sottocommissioni senza la presenza (ciò è accaduto spesso) del componente docente, sistematicamente sostituito da un avvocato ovvero da un magistrato. La Commissione Ministeriale ha fatto redigere un parere in cui - nel richiamare i difformi orientamenti giurisprudenziali dei Tribunali amministrativi e del Consiglio di Stato - ha concluso per l’ammissibilità della fungibilità tra i componenti (effettivi o supplenti) della medesima sottocommissione. Allineati a questa direttiva, la Commissione di Roma (al pari di tutte le altre Commissioni territoriali) sta operando in tal senso. Ribadisco, quindi, che nonostante le suddette difficoltà, l’attività di correzione prosegue con continuità ed esprimo l’auspicio di ultimare la stessa entro il mese di giugno prossimo. Vi è da fare, infine un’ultima considerazione riguardante il livello di preparazione giuridica dei candidati: l’impressione che ne ricavo (in tal senso l’unanime parere di tutti i Presidenti delle sottocommissioni) è che la maggior parte di essi non hanno una formazione pratica sufficiente per affrontare e superare l’Esame di abilitazione, mostrando altresì una inadeguata preparazione giuridica di base che rappresenta il bagaglio indispensabile per ricoprire, in modo serio ed adeguato, il ruolo che l’avvocato deve svolgere nelle moderne sfide del mondo globalizzato. Sarà mia cura aggiornarVi sul cammino della Commissione romana, compito prestigioso ma alquanto insidioso.” - Il Presidente, anche a nome dei Consiglieri, ringrazia il Prof. Avv. Stefano Maranella per l’opera che sta svolgendo quale Presidente della Commissione per gli Esami di Avvocato, Sessione 2007 e lo invita a tenere informato il Consiglio sulle eventuali problematiche che dovesse incontrare nello svolgimento del delicatissimo incarico. Registrazione delle adunanze consiliari - Il Consiglio manda all’Ufficio Amministrazione per l’acquisizione di n. 3 preventivi per la registrazione delle adunanze del Consiglio. ADUNANZA DEL 27 MARZO 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonchè i Consiglieri Giovanni Cipolline, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario .............................. n. elenco speciale .............................. n. passaggi all’Albo ordinario ................ n. cancellazioni FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 61 44 2 1 61 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO a domanda .................................... n. per decesso ................................... n. per trasferimento .......................... n. 5 1 2 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ............................................. n. 13 abilitazioni .......................................... n. 4 iscrizioni e abilitazioni ....................... n. 6 revoche abilitazioni per decorrenza termine ................ n. 4 compiuta pratica ................................ n. 6 cancellazioni a domanda .................................... n. 3 per fine pratica ............................. n. 5 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ................................................. n. 65 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................... n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................... n. rigetti ............................................. n. 7 74 2 DELIBERE - Il Consigliere Vaglio, in relazione alla circostanza che il voto del Presidente prevalga in caso di votazione conclusa in parità, ritiene che tale prevalenza possa esistere solo in caso di votazione nella trattazione dei procedimenti disciplinari. Prende la parola il Presidente Cassiani il quale, preliminarmente e senza che ciò venga interpretato come una sterile polemica, invita i Consiglieri tutti, nuovi e vecchi, a consultare preventivamente le questioni procedurali. Si eviterebbero così sterili e improduttive perdite di tempo come per esempio avvenuto per la questione della sostituzione del Segretario nelle adunanze. Tuttavia il Presidente Cassiani ricorda che: il terzo comma dell’art. 43 del Regio Decreto 22 gennaio 1934, n. 37 (Norme di attuazione del Regio Decreto 27 novembre 1933, n. 1578, sull’ordinamento delle professioni di avvocato e di procuratore), nel Capo 62 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd primo delle Disposizioni generali, così recita: “Le deliberazioni sono prese a maggioranza di voti; in caso di parità prevale il voto del Presidente. Tra l’altro, il Presidente Cassiani ricorda che il punto, o meglio l’argomento, è stato anche trattato dall’Avv. Edilberto Ricciardi, già Presidente del Consiglio Nazionale Forense, nella sua opera dal titolo “Lineamenti dell’Ordinamento Professionale Forense” a pag. 41. Il Presidente Cassiani invita il Consigliere Vaglio a consultare preventivamente testi e norme evitando così dibattiti inutili. Il Presidente Cassiani auspica vivamente che non si debba più perdere tempo su inutili eccezioni sulla procedura, sulle facoltà dei Consiglieri, sulle sostituzioni degli stessi e si pensi definitivamente ad affrontare gli urgenti punti dell’ordine del giorno. Il Consigliere Cipollone si associa a quanto affermato dal Presidente Cassiani. - Il Presidente Cassiani, per quanto attiene i pareri di congruità di note di onorari, chiede che ogni Consigliere esprima le proprie valutazioni e/o rilievi sulle richieste di pareri su note di onorari che, come sempre, sono state messe a disposizione di tutti sin dal martedì precedente l’adunanza consiliare e, cioè dal 25 marzo scorso. Il Consigliere Barbantini riferisce sul parere di congruità su note di onorari n. 371/07, sospeso in quanto è necessaria la convocazione della istante, Avv. (omissis), in quanto la richiesta è superiore a euro 100.000,00. Il Consiglio delibera di convocare l’Avv. (omissis) per il 3 aprile 2008 alle ore 18.30. - Il Consigliere Bucci ribadisce che non è possibile che nei provvedimenti liquidatori di compensi si dia atto dell’avvenuta deliberazione collegiale su ogni richiesta di parere e, per di più, si dia atto formalmente dello svolgimento della relazione sullo specifico caso da parte del Consigliere relatore; inoltre, non è patentemente possibile che ogni Consigliere FORO ROMANO 1-2/2008 62 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO si rechi presso l’Ufficio Pareri nel giorno di mercoledì per esaminare tutte le pratiche assegnate ed esaminate fino al giorno precedente (martedì) da ogni singolo Consigliere. Conclude il Consigliere Bucci che è inammissibile che oggi il Presidente risolva il problema chiedendo se qualche Consigliere abbia rilievi su qualche singola pratica; infine il Consigliere Bucci fa rilevare che, anche nell’odierna adunanza, l’elenco delle pratiche di pareri che formalmente risultano sottoposti con relazione al collegio consiliare, si limita a riportare i nomi delle parti, del Consigliere assegnatario della pratica per la relazione e l’importo proposto dal professionista, ancora senza che venga neppure indicato l’importo proponendo dal Relatore per l’opinamento di congruità. Il Consigliere Rossi fa presente che, per quanto sia evidente la volontà da parte di alcuni di porre in atto condotte ostruzionistiche volte di fatto a paralizzare l’attività istituzionale del Consiglio, per quanto attiene ai pareri di congruità rileva come nonostante sia vero che normalmente non si proceda al dettagliato esame di ogni singola pratica, è altrettanto vero, però, che le informazioni che giungono in Consiglio (richiesta importo e importo proposto per la liquidazione), unite alla possibilità per ogni Consigliere di prendere visione delle pratiche nel corso della settimana, garantendo così la conoscenza da parte di tutti i Consiglieri delle pratiche stesse. Rileva come tale prassi sia in uso da anni. La stessa prassi, d’altra parte, è in uso anche per le pratiche relative alle iscrizioni nonchè alle pratiche disciplinari (archiviazioni e aperture di procedimento disciplinare). Nè, d’altra parte, potrebbe essere diversamente, atteso che il Consiglio è composto da quindici Consiglieri a fronte di ventunomila avvocati iscritti oltre ai praticanti. Il Presidente Cassiani prende la parola ribadendo quanto già affermato in riscontro al precedente quesito del Consigliere Vaglio: quanto detto dal Consigliere Bucci non è esatto e allo stesso ha già risposto chiaramente il Consigliere Rossi. La dinamica riguardo la liquidazione dei pareri è la stessa che è stata in vigore nell’ultimo quadriennio ed i rilievi del Consigliere Bucci sono privi di pregio alcuno. A questo punto il Presidente Cassiani prende atto che non ci sono altri rilievi e/o osservazioni sui pareri di congruità su note di onorari. Il Consigliere Segretario Conte comunica al Consiglio che, dando seguito alle numerose richieste pervenute, e anche alla luce del successo riscontrato negli ultimi quattro anni, è nuovamente operativo lo Sportello Giovani il quale -con cadenza settimanale- è a disposizione dei giovani Avvocati per fornire chiarimenti e/o informative in ordine a questioni professionali, formative, deontologiche e previdenziali. L’iniziativa verrà ovviamente pubblicizzata con le stesse modalità degli ultimi due bienni. Il Consiglio ne prende atto. (v. rubrica - formazione continua) - Il Presidente comunica che ha provveduto a fissare i procedimenti disciplinari per la trattazione fino al 24 luglio 2008. Ne sono rimasti da fissare circa sessanta: propone, pertanto, di indire adunanze straordinarie per la definizione degli stessi. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Barbantini ricorda l’Avv. Alberto Arditi di Castelvetere da poco scomparso, soffermandosi sulle notorie qualità del compianto professionista. Il Consiglio si associa al cordoglio della famiglia. - Il Presidente comunica che l’incontro con i Presidenti degli Ordini del Distretto della Corte di Appello di Roma, fissato per il 27 marzo 2008, è stato annullato in quanto nella stessa giornata è prevista la riunione a Tivoli. FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 63 63 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consiglio delibera di fissare la nuova data per l’incontro dell’Unione Distrettuale per l’8 maggio 2008 e delega il Presidente per l’organizzazione dell’incontro. - Il Presidente Cassiani propone un incontro tra i Consiglieri e i nuovi Presidenti del Tribunale Ordinario di Roma e della Corte di Appello di Roma. Il Consiglio approva la proposta e delega il Presidente ad organizzare gli incontri. - Il Consigliere Gianzi propone di organizzare un incontro con tutti i candidati Sindaco al Comune di Roma. - Il Consigliere Murra riferisce sulla proposta pervenuta dall’Avv. Cesali, volta a stimolare il Consiglio ad incontrare i candidati a sindaco di Roma Rutelli e Alemanno, fermo restando che tutti i candidati debbono comunque avere diritto ad essere invitati, rileva che la proposta è accoglibile a condizione che l’incontro non sia inteso come una riunione tra politici e Consiglio ma come una iniziativa meramente promossa dall’organo consiliare, il quale -equidistante dai vari schieramenti- si fa portatore dell’esigenza che gli avvocati romani abbiano la possibilità di esporre al futuro capo dell’amministrazione civica i problemi che assillano la classe forense quale categoria professionale che fruisce della città. Il Consiglio incarica il Consigliere Gianzi per l’organizzazione dell’incontro e autorizza la divulgazione dell’evento attraverso manifesti, fax agli iscritti e pubblicazione sul sito. A richiesta dei Consiglieri Bucci, Cerè, Nesta e Vaglio: incarichi Istituzionali - revoca della precedente delibera - Il Presidente Cassiani ritiene che l’istituzione delle Commissioni attiene all’autonomia organizzativa del Consiglio e non trova alcuna forma di regolamentazione legislativa, proprio in quanto trattasi di attività a contenuto libero sottratta ai criteri tipici di funziona- 64 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd mento dell’Ente Pubblico. In assenza di regolamentazione precettiva, soccorre la prassi in base alla quale anche nelle precedenti “consiliature” la designazione dei Consiglieri destinati al coordinamento delle Commissioni è avvenuta da parte del Presidente e, quindi, presentata al Consiglio per l’adozione della conseguente deliberazione approvativa; approvazione, peraltro, che non ha portata costitutiva (in quanto la designazione presidenziale risulta autonomamente ben efficace e sufficiente), integrando piuttosto, col meccanismo del deliberato collegiale, l’assunzione dell’incarico da parte dei Consiglieri cui lo stesso sia segnatamente conferito. Il Presidente Cassiani propone di estendere il coordinamento della Commissione Famiglia, Minori e Immigrazione, già assegnata ai Consiglieri Conte e Fasciotti, al Consigliere Arditi di Castelvetere. Il Presidente Cassiani propone, inoltre, di affidare il Patrocinio a spese dello Stato in materia civile al Consigliere Cerè e di aggiungere alla Commissione Difensori d’Ufficio, già coordinata dal Consigliere Gianzi, il Patrocinio a spese dello Stato in materia penale. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Francesca Aiello, Luigi Chilelli, Demetrio De Martini, Riccardo Graziano, Antonio Sansoni, Alessandra Testaguzza, Enrico Zaccaretti, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. Consiglio Giudiziario: nomine FORO ROMANO 1-2/2008 64 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione pervenuta il 18 marzo 2008 dal Consiglio Nazionale Forense con la quale si chiede, ai sensi dell’art. 9, comma 2, del Decreto Legislativo 27 gennaio 2006, n. 25, come sostituito dall’art. 4, comma 8, lett. B, della Legge 30 luglio 2007, n. 111, l’indicazione di quattro componenti per il Consiglio Giudiziario. Il Consiglio delibera di confermare i Consiglieri attualmente in carica e indica i nominativi dei seguenti Consiglieri Avvocati: Donatella Cerè, Giovanni Cipollone, Rosa Ierardi, Mauro Vaglio. ADUNANZA DEL 3 APRILE 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonchè i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario .............................. n. 23 el. spec. “Professori Universitari” n. 1 passaggi dalla Sez. Spec. D.Lgs. 96/2001 all’Albo ord. ....................................... n. 3 passaggi all’Albo ordinario ................ n. 1 passaggi all’el. spec. “Prof. Univer.” .. n. 3 nulla osta al trasferimento ................. n. 3 cancellazioni a domanda .................................... n. 4 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni n. 6 abilitazioni n. 5 iscrizioni e abilitazioni n. 6 compiuta pratica n. 4 nulla osta al trasferimento ................. n. 1 cancellazioni per trasferimento .......................... n. a domanda .................................... n. per fine pratica ............................. n. 1 1 8 DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ............. n. 2 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ................................................. n. 138 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette .. n. 27 richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................... n. 71 rigetti ............................................. n. 1 iscr. avv. liste patr. a spese dello Stato n. 46 DELIBERE - Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica di aver provveduto alla stesura del conto consuntivo dell’anno 2007 e del bilancio preventivo per l’anno 2008, che sono stati distribuiti a tutti i Consiglieri. Chiede che l’approvazione venga posta all’ordine del giorno della prossima adunanza e che, eventuali integrazioni, siano depositate entro mercoledì 9 aprile p.v. - Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce sulla nota pervenuta il 10 marzo 2008 del Dott. Danilo Franzolin, con la quale offre in locazione un appartamento sito in Viale Angelico 103. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente f.f. Cipollone, con riferimento alla richiesta del Consigliere Vaglio di copia dei verbali del Consiglio e ai limiti della loro divulgazione tramite la pubblicazione sul suo sito internet, chiede ai Consiglieri di esprimersi in merito. Il Presidente f.f. Cipollone ritiene che tutti i Consiglieri abbiano diritto di prendere visione e avere copia dei verbali delle adunanze del Consiglio e per quanto concerne la loro divul- FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 65 65 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO gazione su un sito internet è necessaria la fedeltà del testo che si pubblica senza inserire commenti che vadano a nocumento del Consiglio e senza che il testo possa essere posto a base di una strumentalizzazione personale. Il Consigliere Barbantini ribadisce, come già fatto presente al Consigliere Vaglio, che esistendo il sito internet del Consiglio, non sembra possa coesistere altro sito intestato e gestito da un Consigliere dell’Ordine. Il Consigliere Barbantini invita il Consigliere Vaglio a dismettere detto suo sito internet e a collaborare, ove lo ritenga, con i Colleghi che si occupano del sito del Consiglio. Il Consiglio, dopo un ampio dibattito al quale hanno partecipato tutti i Consiglieri, delibera di concedere, a richiesta dei Consiglieri, copia dei verbali anche in formato elettronico nel rispetto della probità e della lealtà che contraddistingue ogni Consigliere nella prospettiva sopra delineata dal Presidente f.f. Cipollone. - Il Consigliere Vaglio riferisce al Consiglio di avere incontrato l’Avv. (omissis) al fine di acquisire ulteriori chiarimenti sull’esposto dalla stessa proposto al Consiglio per denunciare il comporamento del Dott. (omissis) della (omissis) Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma. E’ emerso che la Collega (omissis), recatasi in udienza in anticipo rispetto all’orario fissato, aveva chiesto educatamente al Giudice, unitamente al Collega di controparte, di procedere alla trattazione della causa per propri successivi impegni professionali. Il Dott. (omissis), invece, la aggrediva verbalmente affermando che la stessa non sarebbe neanche dovuta entrare in aula ed intimandole di uscire, oltre a pretendere la consegna del fascicolo per annullare il verbale che non avrebbe potuto nè dovuto redigere. L’Avv. (omissis), evitando di reagire e di innescare un’inutile discussione che sarebbe potuta ulteriormente degenerare, si è allontanata dall’aula, sentendosi però colpita nella propria dignità di apparte- 66 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd nente alla classe forense romana a causa dell’inqualificabile comportamento del predetto Giudice. Il Consigliere Vaglio ricorda al Consiglio, pur trattandosi di circostanze a conoscenza di tutti, le difficoltà quotidiane che gli Avvocati romani incontrano negli Uffici Giudiziari anche per lo svolgimento delle più semplici attività di cancelleria e la necessità di pretendere che i giudici mantengano un comportamento di rispetto e collaborazione reciproca; in tale gravissima situazione il Consiglio deve ergersi a difensore dell’intera Avvocatura romana e non far mancare il proprio appoggio ai Colleghi che vengono sottoposti a prepotenze e prevaricazioni. Nel caso di specie propone che il Consiglio presenti una formale denuncia ai competenti organi di controllo sui magistrati per i gravi fatti accaduti. Il Consiglio ne prende atto e, tenuto conto che altri avvocati hanno presentato esposti per analoghe vicende, delibera di presentare, per tutti, a firma del Presidente un unico formale atto di protesta ai competenti organi di controllo. Rivista Temi Romana: delibere conseguenziali - Il Presidente f.f. Cipollone, per quanto concerne la stampa della Rivista “Temi Romana”, riferisce che vi sono stati notevoli ritardi da parte della Tipografia “Supema” che stampa la Rivista. Propone di assegnare la stampa alla Tipografia “Centro Poligrafico Romano”, che attualmente stampa il “Foro Romano”. Ritiene opportuno, inoltre, inviare la “Temi Romana” a tutti gli avvocati unitamente al “Foro Romano” per far pervenire a tutti gli iscritti la “Temi Romana” e poter inoltre risparmiare sulle spese postali. Il Consigliere Bucci, unitamente ad altri Consiglieri, ha invece prospettato la necessità di inviare la rivista solo a quei Colleghi che ne hanno fatto richiesta. FORO ROMANO 1-2/2008 66 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consiglio, dopo ampia discussione, delibera di inviare la Rivista “Temi Romana” ai Colleghi che ne hanno fatto richiesta e, su proposta del Consigliere Di Tosto, di pubblicarla integralmente sul sito del Consiglio. Per quanto concerne la Tipografia per la stampa della “Temi Romana”, essendo trascorso un anno dal conferimento degli appalti per tutte le pubblicazioni del Consiglio, delibera di indire nuove gare e delega il Consigliere Tesoriere Ierardi per l’espletamento delle relative procedure. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Giuseppe Agosta, Massimo Bevere, Mario Bruni, Salvatore Caianiello, Daniele Ciuffoletti, Claudio D’Angelantonio, Giuseppe Froio, Andrea Gemma, Francesco Giordani, Luca Giuliani, Francesca Silvia Magliocca, Cristiana Magnani, Francesca Morlino, Luana Nanni, Adriana Nicoletti, Riccardo Nicosia, Andrea Nori, Giancarlo Paglietti, Gianpiero Paparelli, Chiara Adele Pero, Alessandro Petronzi, Concetta Russo, Silvia Salomè, Stefania Scaramella, Andrea Vecchione, Domenico Vetere, Deborah Wahl, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che il Comitato Scientifico della Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale ha dato parere positivo all’iscrizione degli Avvocati Alessandro Di Majo e Fabio Lorenzoni nell’elenco degli Arbitri della Camera Arbitrale. Il Consiglio ne prende atto e ne dispone l’iscrizione. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che in data 28 marzo 2008 l’Avv. Carlo Marzioni ha fatto pervenire una nota con la quale riferisce che nella edizione delle ore 14,00 del TG3 Lazio del 14 marzo scorso, a margine del servizio sui processi “Parmalat” e “Cirio” il giornalista ha concluso invitando chi fosse interessato a costituirsi parte civile prendendo contatto con alcune Associazioni di Consumatori. Invita il Consiglio, pertanto, a reagire con fermezza. Il Consiglio delega il Consigliere Arditi di Castelvetere per esame e relazione. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che con nota pervenuta in data 27 marzo 2008 l’Avv. Daniela Troilo, ha comunicato che l’Avv. Germana Cassar è stata inserita tra i componenti dell’Associazione Professionale “Grimaldi e Associati”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce che è pervenuta in data 28 marzo 2008 l’istanza dell’Avv. Filippo Lepore con la quale il professionista comunica l’avvenuto suo recesso dall’Associazione professionale “Studio Avvocati Associati Neri Lepore Grifoni”, con effetto a decorrere dalla data 26 marzo 2008. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla lettera pervenuta il 1° aprile 2008 degli Avv.ti Claudio Coratella e Manuela Mazzucco con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Coratella Studio Legale”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni. - Il Consigliere Rossi comunica che sta ricostituendo la Commissione Deontologica FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 67 67 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO e che intende modificarne la struttura organizzativa facendo coordinare, a turno, i lavori delle riunioni settimanali a Colleghi di provate doti di cultura, equilibrio ed esperienza, che ha individuato negli Avvocati: Roberto Giovanni Aloisio, Paolo Berruti, Piero d’Amelio, Alessandro De Belvis, Massimo Frattali Clementi, Carlo Martuccelli, Ennio Parrelli, Mario Sanino. Indica, inoltre, quali Componenti della Commissione gli Avvocati: Giangiacomo Bausone, Vitaliano Buonfiglio, Rosanna Fratarcangeli, Giorgio Lombardi, Ottaviano Nuzzo, Maurizio Spinella, Paolo Tombolini. Il Consiglio ne prende atto. ADUNANZA DEL 10 APRILE 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassini, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario .............................. n. 37 elenco speciale .............................. n. 1 passaggi all’Albo ordinario ................ n. 1 passaggi all’el. spec. “Prof. Universitari” n. 1 nulla osta al trasferimento ................. n. 3 cancellazioni a domanda .................................... n. 7 per decesso ................................... n. 2 per trasferimento .......................... n. 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ............................................. n. 6 abilitazioni .......................................... n. 9 iscrizioni e abilitazioni ....................... n. 5 revoche abilitazioni 68 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd per decorrenza termine ................ n. compiuta pratica ................................ n. nulla osta al trasferimento ................. n. cancellazioni per trasferimento .......................... n. a domanda .................................... n. per fine pratica ............................. n. 2 8 1 1 9 3 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ................................................. n. 65 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette .. n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................... n. rigetti ............................................. n. 27 55 3 DELIBERE Incontro con gli Avvocati che hanno partecipato in rappresentanza del Consiglio alla Regata velica di tutti gli Ordini professionali - Vengono ammessi in Aula gli Avv.ti Angiolo Borsò, Antonio Capasso, Marco Franco, Sergio Frascari Diotallevi, Francesco Mingiardi ed Eugenio Spinelli, i quali relazionano sulla loro partecipazione alla regata velica degli Ordini Professionali. Consegnano al Presidente Cassiani il trofeo vinto affinchè venga conservato dal Consiglio. Il Presidente Cassiani rivolge loro un saluto ed esprime a tutto l’equipaggio i complimenti dell’intero Consiglio, ringraziandoli sentitamente. Il Consigliere Cerè, quale Responsabile della Commissione Sportiva, rivolge ai Colleghi “Velisti” un caloroso saluto e si complimenta con loro per il risultato conseguito. Informa che l’Ordine di Roma è l’unico in Italia ad avere voluto e creato, nell’ambito della Commissione Sportiva, un dipartimento dedicato alla vela che vede ormai impegnati da sette anni circa 400 Avvocati romani che, a rotazione gareggiano con grande spirito spor- FORO ROMANO 1-2/2008 68 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tivo. Ricorda che nel prossimo mese di giugno nei giorni 21, 22 e 23 nelle magnifiche acque della Costa Smeralda si terrà la sesta edizione della Juris Cup, manifestazione creata dal nostro Consiglio dell’Ordine alla quale attendiamo i Colleghi odierni vincitori per un’altra entusiasmante competizione. Il Consigliere Segretario Conte rivolge un affettuoso saluto ai Colleghi “Velisti”. Prende la parola il Consigliere Cipollone il quale si unisce al plauso del Presidente, del Consigliere Segretario e di tutto il Consiglio per i lusinghieri risultati sportivi da loro conseguiti e svolge le seguenti considerazioni: “La Vostra attività sportiva, nell’antica Grecia, era ritenuta una disciplina nobile. Gli efobi rematori erano tra gli atleti più acclamati e le gare erano seguite dagli spettatori con grande partecipazione emotiva poichè il canottaggio costituiva una delle competizioni sportive più importanti per l’amalgama del gioco di squadra che era la caratteristica più avvincente. Nell’Odissea è riferito che ‘i migliori con le navi erano i feaci’. Stupende erano le regate di Capo Sunio, quella delle baia di Corinto e quelle che avevano come traguardo Salamina. L’Amico Eugenio Spinelli mi ha chiesto come erano composti gli equipaggi delle imbarcazioni. Dalle figurazioni pittoriche e dai vasi risulta che alcune agili navi avevano otto rematori più il timoniere. Nella stele di Elvidio riscontriamo tre rematori e nelle regate più frequenti le imbarcazioni avevano cinque rematori. Non mi resta che salutarVi e augurarVi di essere i prediletti della dea Vittoria”. (v. rubrica - formazione continua) - Il Consigliere Murra riferisce di aver preso contatti in via informale con il Direttore del Dipartimento che cura i servizi anagrafici del Comune di Roma per valutare la possibilità di attivare un servizio di collegamento tra il Con- siglio dell’Ordine (fruibile, con uso di password dedicata e personale, dagli iscritti) e l’Anagrafe, al fine di visualizzare i soli registri pubblici (residenza e stato di famiglia); chiede al Consiglio di ricevere apposito mandato per avviare contatti formali al fine di studiare le procedure tecniche e giuridiche per l’attivazione. Il Consiglio delega il Consigliere Murra e l’Avv. Giovanni Quarzo per l’esame delle ipotesi prospettate dal Consigliere Murra. - Il Consigliere Segretario riferisce sul personale, come già fatto in una precedente adunanza, chiedendo -ove dovesse urgentemente servire- l’ausilio di altri Consiglieri anche per delegare iniziative, atti e altro riguardanti il Personale considerata l’enorme mole di lavoro che interessa la Segreteria in riferimento a tale ambito. Il Consiglio conferma che tale attività compete al solo Segretario il quale potrà avvalersi della collaborazione, così come richiesta, di alcuni Consiglieri, ferma restando la competenza esclusiva del Consigliere Segretario. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla istanza per la nomina di terzo arbitro presentata in data 25 marzo 2008 dal Sig. (omissis), legale rappresentante dell’Associazione (omissis) di Roma, per dirimere la controversia insorta con il Sig. (omissis). Il Consiglio nomina quale terzo arbitro per dirimere la controversia insorta tra il Sig. (omissis) e l’Associazione (omissis) di Roma, l’Avv. Marina Belloni, con studio a Roma in Via Nicola Ricciotti n. 11. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 28 febbraio 2008 con la quale il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi trasmette la delibera di istituzione dello “Sportello dei Diritti del Cittadino” e chiede osservazioni in merito. Il Consiglio delega il Consigliere Barbantini. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla co- FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 69 69 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO municazione pervenuta in data 18 marzo 2008 dalla Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma, relativa al mancato ritiro da parte degli avvocati dei fascicoli di parte nei giudizi definiti. Precisa di aver già fatto pubblicare la notizia sul sito. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta il 4 aprile 2008 dal Dott. Lamberto Gabrielli, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. con la quale richiede una rosa di professionisti ai fini della composizione delle Commissioni giudicatrici per le procedure ad evidenza pubblica indette dallo stesso Istituto. Il Consiglio indica i nominativi degli Avvocati: Alessandra Amoresano, Irene Giuseppa Bellavia, Marina Belloni, Chiara Caroli, Francesco Cefaly, Carlo Contaldi La Grotteria, Samantha Luponio, Alessandra Mari, Maria Concetta Olivieri, Maria Clara Palermo, Gianfrancesco Regard, Luca Semproni. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta il 1° aprile 2008 dal Dott. Paolo De Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, con la quale comunica che è in fase di realizzazione un programma informatico di gestione delle nomine dei C.T.U. Al fine di illustrare il progetto e di verificare la disponibilità degli Ordini professionali a concorrervi, è indetta una riunione per il giorno 23 aprile 2008 alle ore 16.00. Il Consiglio delega a partecipare il Presidente Cassiani, il Consigliere Segretario Conte e il Consigliere Tesoriere Ierardi, Coordinatori della Commissione “Rapporti con le Istituzioni”. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Chiara Agnello, Claudia Angelini, Rossana Capozzi, Massimiliano Cesali, 70 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd Giuseppe Comunale, Severino D’Amore, Alfredo Del Vecchio, Isabella Ferrise, Domenico Galli, Antonino Garifo, Carlo Ioppoli, Alessandro Lendvai, Maurizio Liberati, Rosamaria Mariano, Simona Martinelli, Angela Mensitiere, Alessandro Nasti, Maziar Olia, Valerio Pierangeli, Giorgio Privitera, Luigia Ricco, Laura Russo Botticelli, Gianfranco Serani, Ida Sigismondi, Enrico Sordi, Luciana Tralicci, Augusto Zappulli, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta il 7 aprile 2008 dall’Avv. (omissis) relativa a doglianze per gravi disservizi riscontrati presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, in particolare presso l’Ufficio Copie e ruolo generale. Il Consiglio delega il Consigliere Vaglio per esame e relazione. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta l’8 aprile 2008 dell’Avv. Arianna Agnese, Presidente dell’Associazione Ius Ac Bonus, con la quale comunica che ha presentato una proposta per la collaborazione alla sperimentazione dell’Ufficio per il Processo presso il Tribunale Ordinario di Roma. L’Avv. Arianna Agnese ritiene valido il progetto del Tribunale che ha suscitato l’interesse del Ministero della Giustizia. L’Associazione Ius Ac Bonus ha lo scopo, tra gli altri, della formazione dei giovani e, nell’ambito del predetto progetto, è previsto un numero di dieci praticanti avvocati da impiegare nella sperimentazione di cui sopra. L’Avv. Arianna Agnese chiede che venga vagliata la possibilità di riconoscere ai fini FORO ROMANO 1-2/2008 70 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO della pratica forense il periodo di lavoro che i praticanti avvocati svolgeranno nella Sezione Sperimentale nella misura di un anno. L’Avv. Arianna Agnese chiede, inoltre, che il Consiglio valuti la possibilità di conferire dei crediti formativi agli avvocati impegnati nell’attività di formazione dei suddetti praticanti avvocati. Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti, Murra e Vaglio ad approfondire per poi riferire al Consiglio. Approvazione conto consuntivo dell’anno 2007 e bilancio preventivo per l’anno 2008 - Il Consigliere Tesoriere Ierardi rileva che nel corso di questi giorni, dopo aver presentato nella scorsa adunanza del 3 aprile 2008, la bozza del conto consuntivo per l’anno 2007 e la bozza del bilancio preventivo per l’anno 2008, oltre la situazione amministrativa e patrimoniale, non è stata fatta alcuna osservazione da parte dei Consiglieri. Chiede, pertanto, che vengano approvati sia il conto consuntivo per l’anno 2007, sia il bilancio preventivo per l’anno 2008, vista anche la necessità di sottoporre i documenti contabili, al più presto, ai Revisori dei Conti e, successivamente, all’Assemblea Ordinaria degli Avvocati. Il Consiglio, astenuti i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Di Tosto e Murra, approva il conto consuntivo dell’anno 2007 e il bilancio preventivo per l’anno 2008. Fissa l’Assemblea Ordinaria degli Avvocati di Roma, in prima convocazione per il giorno 14 maggio 2008 alle ore 6.00 e, in seconda convocazione, per il giorno 15 maggio 2008 alle ore 12.00, nell’Aula degli Avvocati al Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour Roma, manda all’Ufficio per gli adempimenti di rito. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, con riferimento alla delega ricevuta dal Consiglio nell’adunanza del 13 marzo 2008 relativa alla richiesta della laureanda G.A. Gabriele, studentessa della facoltà di psicologia e tesista del Prof. Marisa Malagoli Togliatti, indica gli Avvocati iscritti nell’Albo di Roma per i quali è nota la specializzazione in diritto di famiglia e minorile: Giorgio Vaccaro, Marina Petrolo, Roberta Boratto, Nicoletta Morandi, Laura Nissolino, Alessandra Cattel, Maria Pia Sabatini, Cinthya De Conciliis, Manuela Maccaroni, Maria Giovanna Ruo, Pinuccia Calcaterra, Daniele Stoppello. L’esperienza di tali Colleghi nella materia è comprovata, sia per la individuale capacità di ciascuno, sia per la professionalità degli stessi: il Consigliere Arditi di Castelvetere ritiene, pertanto, che tale elenco possa soddisfare le esigenze della richiedente. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti comunica che il Comitato Scientifico della Camera Arbitrale sottopone all’approvazione del Consiglio lo svolgimento del corso per l’abilitazione ad essere iscritti nell’elenco degli Arbitri, in sostituzione del requisito dell’avvenuta partecipazione a procedimenti arbitrali e nella sussistenza del secondo requisito della iscrizione all’Albo professionale da almeno dieci anni. Il corso sarà articolato in dodici sessioni delle quali si indicano le seguenti prime sei con i relativi argomenti e relatori: 1. “Principi e Natura dell’Arbitrato”, con l’Avv. Prof. Carmine Punzi e l’Avv. Prof. Gian Carlo Perone (6 maggio 2008); 2. “L’Arbitrato Societario”, con l’Avv. Prof. Daniele U. Santosuosso e l’Avv. Giorgio della Valle (20 maggio 2008); 3. “Validità della clausola Arbitrale”, con l’Avv. Prof. Guido Alpa e l’Avv. Gianluca Perone (3 giugno 2008); 4. “L’efficacia della clausola Arbitrale verso Terzi”, con l’Avv. Enrico Moscati e l’Avv. Luigi Mannucci (17 giugno 2008); 5. “Il Patto Arbitrale”, con l’Avv. Alessandro Fusillo e l’Avv. Alessandro Graziani (1° luglio 2008); FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 71 71 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO 6: “L’Avvio del Processo Arbitrale”, con l’Avv. Prof. Antonio Briguglio e l’Avv. Alessandra Civello (16 settembre 2008). Delle altre sessioni sarà data comunicazione al Consiglio non appena si avrà la conoscenza della disponibilità dei relatori, impegnati nei giorni 7 ottobre 2008, 21 ottobre 2008, 4 novembre 2008, 18 novembre 2008, 2 dicembre 2008, 16 dicembre 2008. Per la qualità dei relatori e la validità degli argomenti, il corso potrà essere inserito nella Formazione ed essere accreditato a fornire due crediti formativi per ogni sessione. Il Consiglio ne prende atto e approva il corso e la concessione dei crediti formativi. Autorizza, inoltre, la pubblicità attraverso la stampa di manifesti. Relazione del Presidente della Corte di Appello di Roma in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario - Il Consigliere Cipollone, presa visione della segnalazione in data 4 febbraio 2008, del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone il quale sostiene che nella relazione svolta dal Presidente della Corte di Appello di Roma, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, sarebbero stati espressi giudizi poco lusinghieri nei confronti della classe forense. Esaminato il testo integrale di tale relazione e, in particolare, valutata la frase cui si fa espresso riferimento che si ritiene opportuno qui di seguito trascrivere: “Anche l’abnorme numero degli avvocati iscritti all’Ordine (a Roma tanti quanti l’intera Francia) può inconsapevolmente determinare il rischio di un incremento del ricorso dei cittadini alla giurisdizione e quindi, stante la carenza di risorse strutturali, un allungamento dei tempi processuali. Senza contare che il crescente aumento dei candidati agli esami di abilitazione alla professione forense assorbe, per il moltiplicarsi delle sottocommissioni di esame da istituire (recentemente a Roma ben 23 con l’impiego 72 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd di 92 magistrati), il lavoro di un numero sempre crescente di giudizi, le cui energie vengono così sottratte all’attività istituzionale, con conseguenze negative nella definizione delle procedure”. Appare di tutta evidenza che intento dell’oratore è stato quello di dare una spiegazione plausibile in relazione alla irragionevole durata dei processi, tema che viene ulteriormente sviluppato nel corso della relazione. E’, del resto, un dato certo la pletora di professionisti che ogni anno incrementano in numero sproporzionato, rispetto al numero dei cittadini, gli Albi forensi. Si tratta di giovani leve che, non avendo altri sbocchi lavorativi, a causa della penuria di posti di lavoro e dell’insoddisfacente precariato, cullano la speranza di conseguire un avvenire migliore, affermandosi nel mondo forense. L’oratore, forse con giudizio non del tutto condivisibile, ha ritenuto di dover dare rilevanza all’”incremento del ricorso dei cittadini alla giurisdizione”, visto il numero cospicuo di avvocati, tenuto altresì conto della “carenza di risorse strutturali” certamente non addebitabile agli avvocati. Ciò darebbe luogo ad un “allungamento dei tempi processuali”. Ha poi aggiunto che “il crescente aumento dei candidati agli esami di abilitazione alla professione forense” richiede la partecipazione di un numero sempre crescente di giudici che vengono sottratti all’attività istituzionale. Si tratta di un giudizio, sul piano generale, della sussistenza di alcune problematiche ancora irrisolte che sono alla base delle disfunzioni della Giustizia. Non può pertanto ritenersi che intenzione del Presidente della Corte di Appello fosse quella di denigrare la classe forense, tenuto altresì conto delle espressioni di apprezzamento in altri punti della relazione, nei confronti dell’Avvocatura ad esempio lodando in particolare (pag. 39) “la laboriosità”, il “senso del dovere” e la “assoluta indipendenza di giudizio” degli avvocati facenti parte del Consiglio Giudiziario. FORO ROMANO 1-2/2008 72 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Viene anzi auspicata una più fattiva collaborazione, al fine di consentire un migliore funzionamento della Giustizia. Il Consiglio approva la relazione del Consigliere Cipollone. - Il Consigliere Di Tosto riferisce sulla problematica esistente presso gli Uffici del Giudice di Pace di Roma relativamente alla richiesta di copie delle sentenze e dei decreti ingiuntivi. Riferisce altresì di aver conferito con la Dott.ssa Di Bartolomeo, Dirigente del detto Ufficio, per trovare una soluzione al problema. Il Consigliere Di Tosto, unitamente ai Consiglieri Fasciotti e Vaglio, chiede di poter verificare con la Dott.ssa Di Bartolomeo la possibile soluzione del problema acquistando un programma e degli scanner. Il Consiglio delega i Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio ad effettuare uno studio di fattibilità. - Il Consigliere Murra riferisce che la Regione Lazio ha recentemente approvato il Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.) che costituisce un provvedimento di fondamentale importanza nella materia urbanistico-ambientale. Avendo appreso che il Dirigente preposto al competente ufficio regionale, Dott. Iacovone, sta svolgendo seminari pubblici informativi, ritiene auspicabile che il Consiglio indica una apposita sessione convegnistica (con un collega che funga da correlatore) sul finire della primavera in corso sul tema in oggetto, dandone ampia diffusione, aperta anche ad esperti della materia ed alle Istituzioni Pubbliche. Il Consigliere Murra propone di prendere contatto con i dirigenti della Regione Lazio. Il Consiglio delega lo stesso Consigliere Murra. ADUNANZA DEL 17 APRILE 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonché i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario .............................. n. nulla osta al trasferimento ................. n. cancellazioni a domanda .................................... n. per trasferimento .......................... n. 73 6 2 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ............................................. n. 11 abilitazioni .......................................... n. 8 iscrizioni e abilitazioni ....................... n. 6 revoche abilitazioni per decorrenza termine ................ n. 2 compiuta pratica ................................ n. 7 nulla osta al trasferimento ................. n. 1 cancellazioni per trasferimento .......................... n. 4 a domanda .................................... n. 26 per fine pratica ............................. n. 4 DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ............. n. pratiche disciplinari trattate archiviazioni ................................. n. aperture proc. disciplinare ........... n. 1 35 6 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ................................................. n. 91 SEGRETERIA aut. alle notifiche dirette ................... n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................... n. rigetti ............................................. n. FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 30 2 20 97 14 73 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO DELIBERE Pareri su note di onorari: proposte dei Consiglieri in ordine ad eventuali modifiche dell’attuale regolamento da inserire nell’ordine del giorno di una delle prossime adunanze - Il Consigliere Barbantini, a ciò delegato dal Consiglio, sottopone all’attenzione dei Consiglieri le proposte di modifica relative all’esame ed emissione dei pareri di congruità su note di onorari, chiedendo ai Consiglieri le loro considerazioni e proposte. 1. I pareri con richiesta superiore ad euro 30.000,00 vengono esaminati da due Consiglieri i quali allegheranno la loro relazione; 2. per i pareri con richiesta superiore ad euro 100.000,00, sempre affidati a due Consiglieri, il richiedente verrà convocato innanzi al Consiglio per essere sentito e, dopo che i Consiglieri incaricati avranno svolto la loro relazione, il Consiglio delibererà il chiesto parere; 3. le richieste di revisione verranno affidate ad un Consigliere diverso da quello (o da quelli) che ha emesso il parere. E’ bene ricordare che l’eventuale convenzione scritta sugli onorari intercorsa tra avvocato e cliente riveste carattere di priorità e, in tale caso, non è possibile emettere parere di congruità (in quanto, nel caso, le Tariffe rivestono carattere di sussidiarietà). Lo stesso dicasi in caso di convenzione oraria. Così come non può essere emesso parere di congruità sulle spettanze degli arbitri, esistendo apposito ricorso al Presidente del Tribunale. Per quanto riguarda, infine, l’approvazione dei pareri, l’elenco conterrà, oltre al numero e data del parere, ai nomi delle parti, del relatore o dei relatori, alla somma richiesta, anche l’importo proposto per la liquidazione e ciascun Consigliere relatore apporrà la sua sigla accanto a detto importo fornendo, ove richiesto, le relative motivazioni (da ap- 74 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd porre su un elenco che verrà considerato “originale” e che verrà fatto “passare” tra tutti i Consiglieri che hanno emesso pareri); per evitare di “ingolfare” i lavori del Consiglio, ciascun Consigliere, ove ritenga di voler avere chiarimenti su uno o più pareri, ne farà espressa richiesta che potrà essere evasa dal Consigliere titolare dell’assegnazione del parere, immediatamente o nella successiva adunanza. Il Consiglio approva la proposta di modifica del regolamento presentata dal Consigliere Barbantini, con decorrenza 25 aprile 2008. Eventuali modifiche del Regolamento ex lege 241/90 con riferimento al termine per le deduzioni da parte del privato - Il Consigliere Murra rileva che nelle pratiche relative alle richieste di parere di congruità su note di onorari per attività stragiudiziale, la comunicazione del Consiglio diretta alla parte privata, fa decorrere i termini per le deduzioni dal momento della spedizione, in virtù di disposizione prevista dal regolamento del Consiglio denominato “provvedimenti di attuazione della legge 7 agosto 1990 n. 241”, al n. 3 della parte “Pareri su note di onorari”. Sarebbe opportuna una modifica normativa che uniformi la procedura di cui sopra ai principi generali dell’ordinamento giuridico a mente dei quali il termine concesso al destinatario per formulare le proprie osservazioni e difese decorre dalla piena conoscenza e, quindi, dalla ricezione della comunicazione, non potendo a costui esser di pregiudizio i termini tecnici di spedizione e di recapito. Capita, infatti, che tra l’invio della lettera consiliare e la sua ricezione trascorra cospicuo tempo, che non può andare a detrimento degli interessi del cittadino, impossibilitato in tal modo a far sentire la propria voce. Il Consiglio approva. FORO ROMANO 1-2/2008 74 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Ricorsi al TAR di Avvocati iscritti nell’Elenco Speciale INAIL avverso delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto sulle “linee guida del nuovo ordinamento delle strutture centrali territoriali” - Il Consigliere Murra riferisce in ordine ai quattro ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio notificati anche al Consiglio dell’Ordine, in data 8 e 10 marzo 2008, su istanza, rispettivamente, di alcuni avvocati iscritti nell’Elenco Speciale e dipendenti dell’INAIL nonchè dell’Associazione sindacale Dirigenti ed Alte professionalità dell’INAIL. I ricorsi sono stati proposti contro l’INAIL per l’annullamento, previa sospensione cautelare, della deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, assunta in data 24 dicembre 2007, con la quale sono state approvate le “linee guida del nuovo ordinamento delle strutture centrali e territoriali dell’Inail” medesimo, e degli atti a questa collegati. In sostanza con i provvedimenti impugnati l’Inail avrebbe dato vita, secondo la ricostruzione dei fatti operata dai ricorrenti, ad un nuovo ordinamento organizzativo delle strutture in cui si articola amministrativamente l’Inail, che si pone in netto contrasto non solo con le ultime decisioni del C.d.A. (quali la deliberazione n. 276 del 10 luglio 2007) ma anche e soprattutto con l’ordinamento professionale forense. Con riferimento a quest’ultimo profilo i ricorrenti hanno dedotto che i provvedimenti gravati hanno di fatto sostanzialmente determinato l’inserimento dell’Avvocatura dell’Ente all’interno dell’organizzazione funzionale della Direzione Generale e delle Direzioni territoriali, con una indubbia contrazione della loro autonomia decisionale e della loro indipendenza. Invero nel grafico allegato alla determinazione del Direttore Generale, che attua le predette linee guida approvate con la deliberazione consiliare n. 500/2007 (la quale omette persino di citare l’Ufficio legale), l’Avvocatura dell’Istituto si collocherebbe direttamente sotto la Direzione generale: ciò con evidente disapplicazione dell’assetto organizzativo fuoriuscito dal faticoso iter che ha condotto (di concerto con le organizzazioni di categoria) all’approvazione della citata deliberazione n. 276 del 10 luglio 2007, con la quale l’Avvocatura dell’Ente aveva invece visto confermate le proprie prerogative istituzionali (essendo esplicitamente vista, in quel provvedimento, come “un’unità organica autonoma”). C’è da segnalare che la prospettazione dei ricorrenti pone un evidente problema di coerenza tra il nuovo assetto organizzativo dell’Avvocatura dell’Inail ed i precetti approvati da questo Consiglio con il Regolamento del 24 ottobre 2004, tra i quali spicca il principio secondo il quale i professionisti appartenenti agli Uffici Legali degli Enti pubblici “rispondono direttamente ed unicamente al legale rappresentante dell’ente nell’espletamento del mandato professionale”. Appare quindi opportuno che l’Ordine degli Avvocati di Roma intervenga in giudizio a favore dei ricorrenti per sostenere la posizione di autonomia ed indipendenza che gli iscritti all’Elenco Speciale debbono rivendicare nei confronti degli ordinamenti interni agli Enti di appartenenza. Il Consiglio delibera di affidare all’Avv. Paolo Berruti la stesura dell’atto di intervento, secondo quanto riferito dal Consigliere Murra, delegando lo stesso a prendere contatti con il difensore nominato. - Il Presidente f.f. Cipollone, relaziona sulla proposta di delibera predisposta dal Presidente Cassiani il quale, dopo aver esaminato attentamente le osservazioni e le richieste di alcuni Consiglieri in merito all’attribuzione degli incarichi, propone le seguenti integrazioni e modifiche: Commissione Diritto Civile: Consiglieri Bucci e Di Tosto; Commissione Procedura Civile: Consiglieri Murra e Vaglio; FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 75 75 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Commissione Diritto di Proprietà, Locazione, Immobiliare e Urbanistica: Consigliere Nesta; Commissione Diritto Amministrativo: Consigliere Murra; Commissione Magistratura Onoraria: Consigliere Tesoriere Ierardi e Consigliere Arditi di Castelvetere; Commissione Legislazione Nazionale e Comunitaria: Consigliere Nesta; Commissione Conciliazione Stragiudiziale delle controversie e Camera Arbitrale; Consigliere Tesoriere Ierardi e Consigliere Fasciotti. Propone, inoltre, di distinguere la Commissione per i Rapporti con le Istituzioni da una autonoma Commissione relazioni con gli Uffici Giudiziari: Consiglieri Barbantini e Vaglio. Il Consiglio approva. Il Presidente f.f. Cipollone, riprende la trattazione dell’argomento relativo all’attribuzione degli incarichi. Con riferimento alla Commissione Relazioni con gli Uffici Giudiziari, ritenuto che aspirano a tale incarico i Consiglieri Vaglio, Di Tosto, Fasciotti, propone la loro nomina. Per quanto concerne la Commissione Diritto Societario, propone di integrarla inserendo tra i Coordinatori anche il nominativo del Consigliere Nesta, in aggiunta ai Consiglieri Fasciotti e Gianzi. Il Consiglio approva. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Alessandro Alfieri, Amedeo Boscaino, Liliana Farronato, Antonella Fellini, Luca Giraldi, Flavia Grosso, Sergio Lauro, Laura Lombardi, Alberto Magistri, Alessia Magistri, Daniela Martinelli, Gabriele Masocco, Fabiana Perrotti, Luca Piras, Chiara Reggio D’Aci, Federico Rende, Giuseppe Santoni, 76 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd Francesca Sbrana, Marco Squicquero, Loredana Ubriaco, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 8 aprile 2008 dell’Avv. Luigi Giuliano con la quale il professionista comunica la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato D’Eramo - Giuliano - Cipollone”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota pervenuta in data 14 aprile 2008 dagli Avvocati Mauro Bianco e Patrizia Amatucci con la quale i professionisti comunicano la costituzione di un’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Avv. Mauro Bianco e Avv. Patrizia Amatucci”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota degli Avvocati Alessandra Balata e Luca Odoardi, pervenuta in data 11 aprile 2008, con la quale comunicano che quest’ultimo è entrato a far parte dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Balata Odoardi - Associazione fra professionisti”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che sta ricostituendo la Commissione Procedure Concorsuali e Diritto Fallimentare e indica quali Componenti della Commissione gli Avvocati: Marco Antonelli, Chiara Borromeo, FORO ROMANO 1-2/2008 76 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Luigi Amerigo Bottai, Daniela Campus, Ernesto Carpio, Corrado de Martini, Alessandro Di Majo, Riccardo Di Pasquale, Elisabetta Ferrini, Luca Giraldi, Fabrizio Gizzi, Vincenzo Greco, Mario Guido, Maria Pia Iannaccone, Marina La Ricca, Antonietta Lazzaruolo, Alessandro Lendvai, Mario Lupis, Andrea Melucco, Aldo Mongiello, Maria Virginia Perazzoli, Andrea Ribotta, Emanuele Squarcia, Luca Valvo, Claudio Vennari, Jacopo Vivaldi, Roberto Volpi, Paolo Voltaggio, Eleuterio Zuena. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che sta ricostituendo la Commissione Grandi studi internazionali e indica quali Componenti della Commissione gli Avvocati: Francesco Ago, Fabrizio Fabio Arossa, Paolo Berruti, Salvatore (detto Rino) Caiazzo, Michele Carpinelli, Francesco Cerasi, Luigi Chessa, Giuseppe Massimiliano Danusso, Maurizio Delfino, Valerio Di Gravio, Luciano Di Via, Roberto Donnini, Carlo Ferdinando Emanuele, Livio Esposizione, Domenico Fanuele, Renato Giallombardo, Francesco Gianni, Raffaele Giarda, Alfredo Irti, Alessio Lombardo, Alfredo Lucente, Gianfranco Macconi, Giandomenico Magrone, Francesco Marotta, Gian Luca Marucchi, Achille (detto “Luca”) Mendicini, Gianmatteo Nunziante, Salvatore Orlando, Cristoforo Osti, Raffaele Pendibene, Antonio Perno, Paolo Quattrocchi, Giuseppe Scassellati Sforzolini, Corrado Scivoletto, Francesco Tedeschini, Alessandro Varrenti, Luciano Vasques, Claudio Visco, Massimo Zaccheo, Gian Paolo Zanchini di Castiglionchio, Stefano Maria Zappalà. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario Conte e i Consiglieri Fasciotti e Arditi di Castelvetere comunicano che stanno ricostituendo la Commissione Diritto di Famiglia e indicano quali Componenti della Commissione gli Avvocati: Maria Maddalena Acernese, Giuseppe Arcidiacono, Michele Arditi di Castelvetere, Federica Ascione, Francesca Romana Baldacci, Giannicola Barone, Claudia Bellachioma, Roberta Boratto, Romilda Bottiglieri, Paola Bucciarelli, Fabio Caiaffa, Silvia Canali, Alessandra Cattel, Giorgia Celletti, Daniele Ciuti, Tiziana Cruscumagna, Donatella De Caria, Cynthia De Conciliis, Maria Giovanna De Toma, Cristina Fasciotti, Alessandra Gabbani, Silvia Golino, Marco Grazioli, Marina Imbellone, Barbara Manganelli, Gigliola Marchi, Marina Marino, Corinna Marzi, Laura Matteucci, Giuseppina Menicucci, Rossella Minio, Nicoletta Morandi, Pietro Morganti, Livia Maria Palatiello, Barbara Pannuti, Francesca Papini, Francesca Paulucci Baroukh Storace, Marina Petrolo, Costanza Pomarici, Stefano Prosperi Mangili, Maria Giovanna Ruo, Giuseppe Russo, Maria Pia Sabatini, Giulia Sarnari, Carla Scarnati, Giorgia Scrocca, Giuseppe Squitieri, Daniele Stoppello, Francesco Storace, Novella Telesca, Mariarita Teofili, Giorgio Vaccaro. Comunicano, inoltre, che la Commissione sarà suddivisa in quattro dipartimenti. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti comunica che è stato informato dall’Avv. (omissis) che alla data del 22 febbraio 2008 non era stata ancora pubblicata la decisione in causa dallo stesso patrocinata presso la Sezione X del Tribunale Civile di Roma e trattenuta in decisione in data 8 ottobre 2004. Sentito in data 10 aprile 2008 l’interessato ha comunicato che la sentenza era stata depositata il 1° aprile 2008 e che come conseguenza dell’incredibile ritardo aveva perso il cliente. L’Avv. (omissis) ha chiesto che il Consiglio avesse ad attivarsi presso il Presidente del Tribunale di Roma per accertare le cause di tale ritardo. Il Consiglio delega il Presidente a prendere contatti con il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma. - Il Consigliere Fasciotti comunica che in FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 77 77 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO data 14 aprile 2008 sono stati ascoltati l’Avv. (omissis) ed altri Colleghi sui pesanti problemi dell’organizzazione del lavoro in ordine al cattivo funzionamento dell’Ufficio Rilascio Copie dei decreti ingiuntivi e delle sentenze e dell’Ufficio Iscrizioni a Ruolo delle cause civili presso il Giudice di Pace di Roma. Hanno avuto contatti con la Dirigente Dott. Di Bartolomeo e con il Coordinatore Avv. Mailler. Sono stati informati che il Consiglio con delibera del 10 aprile 2008 aveva delegato i Consiglieri Avv. Pietro Di Tosto, Mauro Vaglio, Sandro Fasciotti ad intrattenere rapporti istituzionali con il Giudice di Pace di Roma per riferire sulla possibilità di soluzioni. Il Consigliere Fasciotti ha chiesto un analitico promemoria sui problemi e sulle soluzioni proposte ed ha sensibilizzato i presenti per un immediato contatto formale con il Coordinatore all’atto della ricezione del documento proposto. Il Consiglio prende atto e conferma l’incarico ai Consiglieri Fasciotti, Vaglio e Di Tosto. - I Consiglieri Fasciotti, Murra e Vaglio, dopo aver esaminato a fondo su incarico del Consiglio la proposta dell’Associazione “Ius ac bonus” di partecipazione alla sperimentazione collegata al progetto dell’Ufficio per il processo, sottopongono la seguente proposta di deliberazione; Il Consiglio - preso atto che il Presidente del Tribunale ha presentato il progetto dell’Ufficio per il processo, che, dopo un attento studio dei criteri organizzativi del Tribunale, si articola nei seguenti punti: a) struttura dell’Ufficio (profili tabellari e organici, carico del ruolo e competenze, risorse materiali: edilizie ed hardware, software); b) suddivisione dei compiti tra magistrati e ausiliari, magistrati e esperti informatici e statistici, i praticanti o specializzandi, ecc.; - considerato che in questo progetto si inserisce quello dell’associazione “ius ac bo- 78 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd nus”, che, di concerto con il Ministero ed i magistrati, svolgerà la selezione e la formazione per sei mesi di alcuni giovani appena laureati (inizialmente dieci), i quali, trascorso detto periodo, affiancheranno per un anno i giudici, con compiti di eseguire ricerche giurisprudenziali e predisporre gli schemi delle sentenze di minor difficoltà, assistendo al contempo alle relative udienze; - ritenuto che l’Associazione de qua ha richiesto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma di partecipare, unitamente ad essa, ai magistrati, ai dirigenti amministrativi del Ministero della Giustizia e all’Università, alla selezione e formazione per sei mesi dei giovani che affiancheranno i giudici, nonchè di riconoscere come valido ai fini della pratica forense per i partecipanti, così selezionati e formati, il periodo di un anno di affiancamento ai giudici; - considerato, altresì, che l’attività dell’Associazione, del Consiglio dell’Ordine, dei magistrati, dei dirigenti ministeriali e dell’Università sarà a titolo gratuito, mentre le strutture e gli strumenti necessari saranno forniti dal Ministero e le aule da utilizzare saranno quelle del Tribunale; rilevato - che la proposta dell’Associazione, volta ad ottenere che il Consiglio dell’Ordine partecipi fattivamente all’iniziativa in narrativa è condivisibile, atteso che è interesse precipuo del Consiglio prendere parte attiva a progetti che riguardano la formazione dei tirocinanti iscritti al registro dei praticanti; - che, viceversa, non appare legittimo che il Consiglio dell’Ordine decida di equiparare un anno di pratica forense a quello di affiancamento dei giudici, vuoi perchè in assenza di un dettato legislativo preciso in tal senso, che abiliti a derogare al disposto dell’art. 18 R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, non è possibile introdurre nuove fattispecie di equipollenza oltre quelle tassativamente previste dalla legge, vuoi perchè il servizio prestato come coadiutore del magistrato non è perfettamente FORO ROMANO 1-2/2008 78 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sovrapponibile, per caratteristiche, a quello che svolgono i praticanti avvocati; - che, tuttavia, è invece consentito tener conto delle udienze che i partecipanti al progetto in discorso svolgono affiancando i magistrati, il cui numero può essere computato ai fini del raggiungimento di quello (20 per ogni semestre) previsto dall’ordinamento svolta; delibera 1) di partecipare al progetto sperimentale di selezione e formazione dei giovani laureati che affiancheranno i giudici; 2) di riconoscere a questi ultimi come valide ai fini della pratica forense le udienze alle quali assistono in sede di affiancamento ai giudici, alla condizione che siano gli stessi magistrati a certificarne a tal fine la presenza; 3) di indicare i Consiglieri Gianzi e Vaglio di seguire lo sviluppo e la realizzazione del progetto. - Il Consigliere Nesta, nella qualità di Coordinatore della Commissione Proprietà - Locazioni, comunica i nominativi dei Colleghi che fanno parte della stessa: Avvocati Michele Baldacci, Pasquale Barricelli, Luca Bastrentaz, Riccardo Bolognesi, Luca Ceccherini, Carlo Cecchi, Adalberto Gueli, Daniele Limentani, Giovanni Loquenzi, Stefania Maggini, Giordana Moscati, Marcello Pasanisi, Francesco Picerni, Antonio Giuseppe Pititto, Barbara Pucci, Domenica Claudia Puntoriero, Maurizio Savioli, Annamaria Scrugli, Luciano Spinoso, Vincenzo Squillaci, Barbara Stanchi, Salvatore Vitale. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Rossi comunica che con nota depositata in data 21 marzo 2008, gli Avvocati (omissis), del Foro di Roma, (omissis) e (omissis), del Foro di Napoli, rappresentano quanto segue: i predetti sono difensori di alcuni imputati in un processo in grado d’appello attualmente in corso innanzi alla Prima Corte d’Assise d’Appello di Napoli e relativo al delitto di associazione per delinquere finalizzato alla realizzazione di più reati di omicidio. Nel giudizio di primo grado era stata affermata la penale responsabilità di molti degli imputati e il relativo giudizio di colpevolezza risultava per lo più basato sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. All’udienza del 13 marzo u.s. due degli imputati -(omissis) e (omissis)- formulavano istanza di rimessione del processo da altra autorità giudiziaria, mentre i difensori esponenti chiedevano l’interruzione della discussione e l’acquisizione di nuove prove, in particolare l’acquisizione delle bobine -e relative trascrizioni- di intercettazioni telefoniche disposte nell’ambito di altro procedimento pendente presso la Procura della Repubblica di Napoli. Ciò in quanto, da tale materiale, è dato evincersi che all’epoca della celebrazione del giudizio di primo grado vi erano reiterati contatti telefonici, tra i collaboratori escussi in qualità di testimoni, attraverso i quali gli stessi concordavano e “aggiustavano” le dichiarazioni che avrebbero dovuto rendere nel corso delle udienze. A seguito di tali accadimenti processuali, gli organi di stampa, nei giorni successivi, diffondevano notizie del tutto fuorvianti, riferendo di minacce ed intimidazioni avvenute in udienza ai danni dello scrittore (omissis), della giornalista (omissis) e dell’ex P.M. della DDA di Napoli, Dott. (omissis). Gli avvocati esponenti lamentano, come tale campagna di stampa basata su un sostanziale stravolgimento di fatti, abbia distolto l’attenzione dal vero problema che le difese intendevano sollevare attraverso la richiesta di acquisizione di nuove prove che avrebbero dimostrato come si fosse addivenuti all’emissione di una sentenza di primo grado fuorviata dalla mancanza di dati probatori fondamentali ai fini della verifica dell’attendibilità delle principali fonti accusatorie dichiarative. Lamentano inoltre l’impossibilità di chiedere rettifiche o adire le vie legali senza correre il rischio di essere additati come responsabili di FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 79 79 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ulteriori intimidazioni. Solo il settimanale “Panorama” in data 14 marzo 2008, riportava una parziale verità dell’accaduto pubblicando un articolo “volevano che accusassi (omissis)” nel quale si segnalava come, dal materiale probatorio che le difese hanno richiesto di acquisire, risultasse come due collaboratori, intercettati mentre parlavano tra di loro, facessero riferimento al fatto che ad uno dei due fosse stato chiesto, da un alto funzionario dello Stato, di accusare l’On. (omissis). Si sottolineava inoltre la singolare circostanza che due collaboratori potessero liberamente parlare tra loro durante la sottoposizione a programma di protezione. Ma, a fronte della parziale informazione offerta da “Panorama”, i quotidiani “Il Napoli”, “Il Mattino” e il “Roma” pubblicavano articoli incentrati esclusivamente sulle presunte, gravi minacce rivolte in aula alla giornalista, allo scrittore ed al magistrato. Tali notizie di stampa comportavano manifestazioni di solidarietà espresse da Walter Veltroni, dal Presidente del Senato Fausto Bertinotti e dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sta di fatto che la documentazione entrata in possesso degli avvocati esponenti attraverso un collega di difesa impegnato anche in altro processo ove tale documentazione risulta ritualmente depositata, dimostra come durante il dibattimento di primo grado vi furono costanti contatti telefonici tra i più accreditati collaboratori di giustizia intercettati in forza di decreti autorizzativi richiesti dal P.M. della DDA di Napoli Dott. (omissis). Tale materiale, incredibilmente, non è mai stato depositato nel processo ed è rimasto ignoto ai difensori fino al 13 marzo 2008 compromettendo così, in modo irreparabile, il diritto di difesa degli imputati e le sorti stesse del processo. Rappresentano inoltre, i predetti difensori, il proprio sconcerto dovuto al fatto di avere per anni profuso impegno nel giudizio di primo grado tentando di argomentare in punto di inattendibilità dei collaboratori di giustizia, mentre la Procura di Napoli ben conosceva gli indebiti contatti in corso tra gli stessi. Ancor 80 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd maggior sconcerto desta il fatto che l’opinione pubblica, anzichè dare notizia dell’allarmante inquinamento delle fonti accusatorie poste a base della sentenza di primo grado, ha dato rilievo a pretese minacce formulate nel corso dell’udienza a personaggi vari con ciò lasciando spazio a dichiarazioni di solidarietà di politici vari che non hanno evidentemente compreso la portata del problema. Premesso ciò, i difensori esponenti, sottolineando come il mandato difensivo risulti ormai svuotato di significato posto che la sentenza che verrà emessa sarà deliberata ignorando prove fondamentali, stigmatizzando la sensazione di inutilità perchè costretti a svolgere un ruolo processuale del tutto fittizio e meramente formale, chiedono l’intervento del Consiglio a tutela della dignità e della libertà della categoria professionale. Il Consiglio dà mandato al Consigliere Rossi di redigere un atto di protesta, stigmatizzando le gravi violazioni del diritto di difesa rappresentate dagli esponenti. ADUNANZA DEL 24 APRILE 2008 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI iscrizioni Albo ordinario .............................. n. 27 elenco speciale .............................. n. 1 passaggi all’Albo ordinario ................ n. 4 nulla osta al trasferimento ................. n. 1 cancellazioni a domanda .................................... n. 3 per decesso ................................... n. 4 TENUTA REGISTRO PRATICANTI iscrizioni ............................................. n. 11 FORO ROMANO 1-2/2008 80 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO abilitazioni .......................................... n. iscrizioni e abilitazioni ....................... n. revoche abilitazioni per decorrenza termine ................ n. compiuta pratica ................................ n. nulla osta al trasferimento ................. n. cancellazioni per decesso ................................... n. per trasferimento .......................... n. a domanda .................................... n. per fine pratica ............................. n. 6 7 1 5 24 2 DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ............. n. 2 2 8 1 PARERI SU NOTE DI ONORARI emessi ................................................. n. 107 SEGRETERIA autorizzazioni alle notifiche dirette .. n. richieste di patr. a spese dello Stato ammissioni ................................... n. rigetti ............................................. n. 23 97 3 DELIBERE (v. rubrica - Rapporti Internazionali) - Il Presidente Cassiani propone un incontro tra il Consiglio e il direttivo delle Associazioni Forensi. Rappresenta che si potrebbe concordare con la Camera Penale che ne ha fatto espressa richiesta. Il Presidente Cassiani propone, inoltre, di organizzare periodicamente incontri al Consiglio con i rappresentanti delle varie Associazioni forensi per discutere, di volta in volta, delle diverse problematiche connese alla professione. Il Consiglio delega il Presidente Cassiani ad organizzare gli incontri. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 10 aprile 2008 dal Consorzio Astrea con la quale informa gli utenti della Giustizia dell’impossibilità di continuare a prestare il servizio di documentazione degli atti processuali, a causa dell’esorbitante esposizione creditizia da parte del Ministero della Giustizia nei confronti del Consorzio. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti per esame e relazione. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense pervenuta in data 7 aprile 2008 relativa alla designazione dei componenti dei Consigli Giudiziari. Il Consiglio prende atto e si congratula con i Consiglieri Cipollone e Cerè per la loro nomina a Componenti del Consiglio Giudiziario per il Distretto della Corte di Appello di Roma per il quadriennio 2008/2012. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 21 aprile 2008 dall’Ufficio Esame Avvocato della Corte di Appello di Roma, con la quale comunica le dimissioni dell’Avv. Vittorio Signore, Presidente della V Sottocommissione d’esame - Sessione 2006. Il Consiglio, considerato che l’Avv. Vittorio Signore è iscritto nell’Albo degli Avvocati di Latina, resta in attesa della indicazione del nominativo dal predetto Ordine. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 21 aprile 2008 dall’Ufficio Esame Avvocato della Corte di Appello di Roma, con la quale comunica le dimissioni dell’Avv. Nicola Pisani, Vice Presidente della V Sottocommissione d’esame - Sessione 2006. Il Consiglio nomina, in sostituzione dell’Avv. Nicola Pisani, l’Avv. Pier Aurelio Compagnoni. - Il Presidente Cassiani comunica che lunedì 28 aprile alle ore 12,30 avrà un incontro con il Dott. Longobardi, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, finalizzato ad un utile confronto sui problemi comuni e, in particolare, su quello della formazione. Invita a partecipare tutti i Consiglieri e in particolare il Consigliere Rossi. Il Consiglio ne prende atto. FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd 81 81 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nelle questioni riguardanti l’Ordine. - Il Presidente riferisce sulla riunione di tutti gli Ordini professionali che si è tenuta il 23 aprile 2008 nella stanza del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Paolo de Fiore, avente ad oggetto una migliore organizzazione dei consulenti. Erano presenti gli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, dei Medici e dei Commercialisti. Il Presidente de Fiore ha esordito spiegando che è sua intenzione fare in modo che i consulenti vengano nominati a rotazione e utilizzati in base alle loro capacità e ha proposto che coloro i quali hanno interesse ad essere nominati mandino un curruculum dettagliato. Il Presidente Cassiani, in linea di massima, ha espresso parere favorevole e ha proposto che i Consigli contribuiscano alla preparazione e alla selezione degli aspiranti consulenti preannunciando che ne avrebbe discusso in Consiglio. Il Presidente de Fiore si è detto disponibile ad esaminare tutte le proposte provenienti dagli Ordini e relative all’argomento. Il Presidente Cassiani propone di delegare due Consiglieri ad approfondire l’argomento e a mantenere i contatti con gli Uffici Giudiziari competenti. Il Consiglio delega i Consiglieri Cerè e Gianzi. (v. rubrica - Formazione Continua) (v. rubrica - Pareri Deontologici) - Il Consigliere Segretario Conte intende esprimere -innanzi al Consiglio- un particolare ringraziamento al Consigliere Murra per la preziosa e competente collaborazione dallo stesso offerta per le questioni relative al personale dipendente. Il Consigliere Murra, con i suoi illuminanti suggerimenti, è sicuramente un punto di riferimento importantissimo. Il Consigliere Segretario Conte auspica che in futuro tutti i Consiglieri collaborino 82 05_attivita del consiglio_1_fatto.pmd Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Enrico Ajello, Andrea Aletta, Stefano Angelilli, Gabriella Arcuri, Giampiero Barbieri, Belardo Bosco, Serena Cammerata, Alessandro Cancellieri, Paolo Carbone, Giovanni De Francesco, Giuseppe De Marco, Guido De Pamphilis, Danilo Di Cesare, Serena Di Nicolantonio, Stefano Donvito, Giuseppe Lo Mastro, Ennio Mazzocco, Giuseppe Natale, Luca Palmerini, Silvia Radicella, Simona Sainato, Raffaella Scutieri, Katia Ventura, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. (v. rubrica - Rapporti Internazionali) ADUNANZA DEL 29 APRILE 2008 (adunanza straordinaria) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani , il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Sandro Fasciotti, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. DISCIPLINA proc. trattati in dibattimento ............. n. 1 a cura di Antonio Conte FORO ROMANO 1-2/2008 82 28/05/2008, 01:34 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO CONVEGNI NUOVI REATI DALLA RIFORMA DEL REGIME DEGLI APPALTI PUBBLICI L’adeguamento al diritto Europeo non ha tardato a farsi sentire anche nella materia pubblicistica degli appalti e sulle cosiddette società di attestazione che dovrebbero vigilare sui contratti della materia. Prova ne sia il Convegno di studi sul tema “RIFORMA E CONTRORIFORMA DEL REGIME DEGLI APPALTI PUBBLICI” che si è tenuto a Frascati, organizzato dal Centro Italiano di studi amministrativi Ignazio Scotto, il 17 marzo 2008, alle Scuderie Aldobrandini; dove sono convenuti i migliori studiosi della materia, guidati come moderatori del Convegno dai Proff. Riccardo Chieppa ed Alberto De Roberto. Uno dei temi principali, quello del Regolamento attuativo del regime dei contratti. è stato preliminarmente introdotto dal Presidente del TAR del Lazio Dott. Pasquale De Lise e dal Pres. Dott. Sabino Luce del Consiglio di Stato soffermandosi sulla cosiddetta Legge Merloni o Legge quadro (n.109/1994) con cui si era riusciti a sostituire la precedente disciplina, ben più confacente, del 1865, e che dopo varie modifiche successive, era stata sostituita dalla cosiddetta Legge Obiettivo (n.443/2000) con cui introducendosi per tutti gli appalti di lavori dai principi liberalizzatori, si apriva al criterio dell’offerta più vantaggiosa e si “riformava l’istituto della concessione al fine di maggiormente incentivare l’apporto di capitali privati nell’esecuzione delle opere pubbliche” cominciandosi a ricorrere all’appalto integrato. Su altri profili sono intervenuti, con relazioni, il magistrato del TAR del Lazio Stefano Toschei e i Proff. Felice Ancora ed Andrea di Lieto con riguardo alle funzioni del responsabile del procedimento, della revisione delle categorie e dell’accordo bonario, nell’ambito, tuttavia, del Codice dei contratti pubblici, dove è confluita l’intera normativa della citata legge quadro n.109/94 e di quella “Obbiettivo”, dopo l’unificazione comunitaria di due Direttive del 2004. Alcuni relatori hanno fatto notare che è proprio tutta la legislazione del settore, in regime di riforma e di modifica, in quanto non appena fu varato con il Decreto Legislativo n.163/2006, il Codice dei contratti pubblici, venne promulgato altro decreto n.6 e poco più tardi il n.113 del 2007, entrambi modificativi del suddetto codice, in particolar modo sulla verifica dei certificati dei lavori pubblici dalle SOA (Società di attestazioni). In buona sostanza è prevista l’applicazione degli artt.476 e 479 c.p. rispettivamente attinenti al falso materiale e a quello ideologico da parte dei pubblici ufficiali, mentre per le SOA, vi sarebbe il giudizio di responsabilità FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_2_fatto.pmd 83 83 28/05/2008, 01:41 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO dinanzi alla Corte dei Conti. Un successivo D.M. in data 21 Dicembre 2007, avrebbe previsto la procedura di una revisione straordinaria delle attestazioni delle SOA sui requisiti accertati, sotto la direzione del Ministero e della Guardia di Finanza. Per di più sarebbe previsto che l’Autorità di vigilanza possa annullare le attestazioni SOA viziate, o sospenderne l’efficacia. Per quanto riguarda poi la responsabilità penale per i due reati di falso, ci si trova dinanzi a due nuove fattispecie di reati contro la pubblica amministrazione, che come tali presuppongono nei soggetti agenti la pubblica funzione,sia pure limitata all’attività di attestazione dei predetti. Il Convegno ha trattato poi l’interessante argomento del cosiddetto Impatto Ambientale, trattato dal Prof.,Paolo Dell’Anno e quello delle Problematiche sulla competenza sollevate dalla recente sentenza delle SS.UU. della Cassazione Civile 28 dicembre 2007 n.27169. Avv.Luigi FAVINO RELAZIONE INTRODUTTIVA TENUTA DAL DOTT. GENNARO CALABRESE PRESIDENTE AGGIUNTO ON. CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE E PRESIDENTE DEL CENTRO STUDI AZIONE INTERNAZIONALE GIUSTIZIA IL 20/12/2007, ORE 16.00 NELL’AULA MAGNA DELLA CORTE DI APPELLO DI ROMA, SITA IN VIA ROMEO ROMEI 2 SUL TEMA: “IPOTESI DI COALIZIONE DELL’UNIONE EUROPEA PER LA DIFESA UNIVERSALE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DEI CITTADINI” INTRODUZIONE Preliminarmente mi corre l’obbligo di dare il benvenuto a tutti i partecipanti al presente Convegno anche a nome del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, della Associazione Ex Parlamentari della Repubblica, dell’Onerpo (Osservatorio Nazionale ed Europeo per il rispetto delle pari opportunità), del Centro Studi Azione Internazionale Giustizia, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dell’U.D.I. Nazionale (Unione donne in Italia), dell’Associazione “Impegno l’Associazione Città della Gente, organismi tutti autorevolmente rappresentati dai rispettivi Presidenti. Premetto che la mia relazione sarà breve e mi auguro che altrettanto brevi saranno i successivi interventi, per consentire a tutti i presenti di poter prendere la parola ed esprimere le proprie idee sul tema oggetto dell’odierno convegno. 84 05_attivita del consiglio_2_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 84 28/05/2008, 01:41 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Nel riportarmi alla precedente relazione che non leggo tenuta in questa stessa aula in data 19 aprile 2007 sul tema: “Dal trattato costituzionale Europeo alla Federazione degli Stati sotto l’egida dell’Onu”, pubblicata sull’ultimo numero della Rivista Temi Romana e di prossima pubblicazione su il Mondo giudiziario e sulla la Magistratura, preciso che la stessa deve considerarsi parte preliminare del tema oggetto della relazione odierna, cui è specificamente ed intimamente collegata e di cui costituisce parte integrante. Mi sia inoltre consentito enunciare i principi informatori del Centro Studi Azione Internazionale Giustizia da me in questa sede rappresentato. Il predetto si propone di salvaguardare le singole identità nazionali nel rispetto reciproco e nella tutela dei diritti di ognuno nell’ambito delle varie e specifiche realtà, contraddistinte dai confini di ciascuno Stato. Soltanto in tal modo la umanità intera potrà vincere le sfide del nuovo millennio per la pace, la libertà, i diritti umani sul piano internazionale. Il detto Centro si ripromette inoltre, di assicurare l’armonia, la solidarietà ed il costante dialogo tra i distinti Ordini Istituzionali, nel quadro delle iniziative culturali che saranno programmate per il prossimo quinquennio con i rappresentanti di tutti i suindicati Ordini ed Organismi ed, in particolare, Magistratura, Avvocatura, Amministrazione Giudiziaria e Polizia Giudiziaria, garantendo la piena indipendenza di ognuno di essi nell’esercizio sovrano delle rispettive competenze. Il presente Convegno, a mio sommesso avviso, deve innanzitutto creare le premesse per la costituzione in concreto e la funzionale organizzazione di un Comitato Territoriale Nazionale (C.T.N.) il quale, unitamente agli altri Comitati formati dai singoli Paesi dell’Unione Europea dovrà sfociare nella nascita di una Organica Coalizione ai superiori livelli Internazionali, per la difesa universale dei diritti fondamentali dei cittadini. Se l’assemblea concorda su tale impostazione e dinamica procedura, formulo la proposta per l’inserimento nel precitato Comitato di tutte le persone presenti oggi in questa Aula, le quali, se intendono espressamente di volerne far parte, sono invitate, seduta stante a sottoscrivere la propria adesione, rivolgendosi alla dott.ssa Wanda Montanelli che dovrà curare tale adempimento nel corso ed al termine dell’odierna riunione. Le finalità programmatiche della coalizione della Unione Europea proposta possono essere enucleate nel modo che segue: 1. sottrarre i singoli Stati facenti parte dell’O.N.U. a condizionamenti esterni, riconoscendo ad ognuno di essi il diritto all’autodeterminazione ed a scegliersi per i rispettivi popoli e cittadini una libera democrazia al proprio interno mediante consultazioni elettorali regolari da tenersi sotto il controllo di osservatori dell’Onu. 2. concretizzare una producente iniziativa da parte di tutte le Nazioni facenti parte dell’Unione Europea, intesa alla unificazione dell’intero continente al fine FORO ROMANO 1-2/2008 05_attivita del consiglio_2_fatto.pmd 85 85 28/05/2008, 01:41 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO della conseguente realizzazione, in tempi brevi, degli Stati Uniti d’Europa. 3. proporre una Costituzione sotto l’egida dell’Onu ai fini della difesa universale dei diritti dei cittadini a garanzia della pace, della libertà, dell’ambiente e della tutela dei diritti umani che i singoli Stati dovranno unitariamente approvare e rispettare, pena l’esclusione, in caso di violazione, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. 4. operare nel tempo, al fine di conseguire, per il genere umano, il traguardo, in un futuro non lontano, di assicurare ad ogni cittadino dell’Onu il minimo indispensabile al proprio sostentamento grazie anche agli interventi da predisporre da parte di un’apposita Commissione a livello Internazionale, per un mondo del domani che responsabilmente tutte le istituzioni a livello mondiale, opportunamente rimodellate in uomini, mezzi e strutture dovranno consegnare alle generazioni che verranno protese alla conquista degli spazi infiniti e non travolte dai massacri fratricidi che dilaniano l’attuale realtà intercontinentale. Un nuovo mondo potrà sorgere all’orizzonte della storia soltanto se i responsabili di tutti i governi attuali avranno l’Equilibrio, l’Accortezza, la Pazienza e la Saggezza di costruire nel Progresso Civile le premesse di una giusta Pace Globale tra i popoli di tutti i continenti, nel rispetto reciproco, nell’uguaglianza e nella superiore tutela dei diritti di ognuno. Grazie a tutti voi e buon proseguimento dei lavori. Gennaro Calabrese 86 05_attivita del consiglio_2_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 86 28/05/2008, 01:41 FORMAZIONE CONTINUA Adunanza del 10 gennaio 2008 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Lovells Studio Legale’ dell’incontro formativo “Diritto della Concorrenza e dell’Unione Europea: come gestire il rischio antitrust. Vademecum per le imprese e le loro associazioni” che si è svolto il 5 dicembre 2007, della durata di 3 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per l’incontro formativo “Diritto della Concorrenza e dell’Unione Europea: come gestire il rischio antitrust. Vademecum per le imprese e le loro associazioni”. *** - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Lovells Studio Legale’ dell’incontro formativo “La Corporate Act Reform e profili di diritto societario comparato” che si è svolto il 17 dicembre 2007, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per l’incontro formativo “La Corporate Act Reform e profili di diritto societario comparato”. *** - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Lovells Studio Legale’ dell’incontro formativo “La legge finanziaria e l’energia rinnovabile: modifiche legislative ed incentivi” che si è svolto il 7 gennaio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per l’incontro formativo “La legge finanziaria e l’energia rinnovabile: modifiche legislative ed incentivi”. *** - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Lovells Studio Legale’ dell’incontro formativo “La legge finanziaria e la class action. Ambito di applicazione e spunti di riflessione” che si svolgerà il 14 gennaio 2008, della durata di 2 ore. FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 87 87 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per l’incontro formativo “La legge finanziaria e la class action. Ambito di applicazione e spunti di riflessione”. *** - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Lovells Studio Legale’ dell’incontro formativo “Pagamento dei clienti in crisi: tra incudine e martello?” che si svolgerà il 15 gennaio 2008, della durata di 1,5 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per l’incontro formativo “Pagamento dei clienti in crisi: tra incudine e martello?”. *** - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Lovells Studio Legale’ dell’incontro formativo “La legge finanziaria: modifica delle norme in tema di reddito di impresa” che si svolgerà il 21 gennaio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per l’incontro formativo “La legge finanziaria: modifica delle norme in tema di reddito di impresa”. *** - In data 6 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del ‘Lovells Studio Legale’ dell’incontro formativo “Sicurezza dei prodotti: metodologie per la prevenzione e gestione dei product recalls” che si svolgerà il 7 febbraio 2008, della durata di 3 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per l’incontro formativo “Sicurezza dei prodotti: metodologie per la prevenzione e gestione dei product recalls”. 88 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 88 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - In data 17 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Euromediterranea del convegno sul tema “Il doping e le conseguenti sanzioni nel diritto sportivo e ordinario” che si svolgerà in data 25 gennaio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il convegno sul tema “Il doping e le conseguenti sanzioni nel diritto sportivo e ordinario”. *** - In data 2 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari dell’incontro di studio sul tema “La certificazione energetica tra aspetti tecnici e giuridici” che si svolgerà in data 18 gennaio 2008, della durata di 4 ore. Il Consiglio - astenuto il Consigliere Nesta; - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per l’incontro di studio sul tema “La certificazione energetica tra aspetti tecnici e giuridici”. *** - In data 2 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Civile di Roma del corso di specializzazione su “Lineamenti di Diritto inglese” che si svolgerà in 14 giornate, della durata di 2 ore ciascuna. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione su “Lineamenti di Diritto inglese”. *** - In data 28 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi ‘Roma Tre’ del master “I contratti e il Diritto europeo” che si svolgerà 5 moduli formativi, della durata di 4 giorni ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 89 89 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA relativi al modulo formativo “Contratti bancari e finanziari”, compreso nel master come sopra specificato; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il modulo formativo “Contratti bancari e finanziari”. *** - In data 28 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi ‘Roma Tre’ del master “I contratti e il Diritto europeo” che si svolgerà 5 moduli formativi, della durata di 4 giorni ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al modulo formativo “I contratti del settore del trasporto”, compreso nel master come sopra specificato; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il modulo formativo “I contratti del settore del trasporto”. *** - In data 28 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi ‘Roma Tre’ del master “I contratti e il Diritto europeo” che si svolgerà 5 moduli formativi, della durata di 4 giorni ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al modulo formativo “Il commercio internazionale. I contratti con la Cina”, compreso nel master come sopra specificato; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il modulo formativo “Il commercio internazionale. I contratti con la Cina”. *** - In data 28 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi ‘Roma Tre’ del master “I contratti e il Diritto europeo” che si svolgerà 5 moduli formativi, della durata di 4 giorni ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al modulo formativo “I contratti del consumatore nel codice del consumo”, compreso nel master come sopra specificato; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il modulo formativo “I contratti del consumatore nel codice del consumo”. 90 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 90 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - In data 28 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi ‘Roma Tre’ del master “I contratti e il Diritto europeo” che si svolgerà 5 moduli formativi, della durata di 4 giorni ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al modulo formativo “Tecnica contrattuale e ADR”, compreso nel master come sopra specificato; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il modulo formativo “Tecnica contrattuale e ADR”. Adunanza del 17 gennaio 2008 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - In data 28 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘RI.P.DI.CO. - Rivista parlata del Diritto Concorsuale’ del corso di formazione su “Attualità del Diritto Fallimentare” che si svolgerà in 10 giornate, della durata di 4 ore ciascuna. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il corso di di formazione su “Attualità del Diritto Fallimentare”. *** - In data 28 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Scuola di formazione IPSOA’ del convegno dal titolo “Le cauzioni nel nuovo diritto sugli appalti” che si svolgerà in data 22 gennaio 2008, della durata di 4 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi complessivi per il convegno dal titolo “Le cauzioni nel nuovo diritto sugli appalti”. *** - In data 19 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Accademia Forense’ del corso di specializzazione su “L’Edilizia” che si svolgerà in 4 giornate, della durata di 3 ore ciascuna. Il Consiglio FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 91 91 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 12 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione su “L’Edilizia”. *** - In data 19 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Accademia Forense’ del corso di specializzazione su “L’Urbanistica” che si svolgerà in 4 giornate, della durata di 3 ore ciascuna. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 12 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione su “L’Urbanistica”. *** - In data 7 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti’ del corso di orientamento specialistico su “I princìpi dell’ordinamento giuridico del giuoco calcio” che si svolgerà in 8 giornate, della durata di 4 ore ciascuna. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il corso di orientamento specialistico su “I princìpi dell’ordinamento giuridico del giuoco calcio”. *** - In data 7 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti’ del “Corso di aggiornamento sulla giurisprudenza amministrativa” che si svolgerà in 8 giornate, della durata di 3 ore ciascuna. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il “Corso di aggiornamento sulla giurisprudenza amministrativa”. - In data 4 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori del corso su “Interventi legislativi e giurispru- 92 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 92 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA denziali in Diritto di Famiglia e Minorile” che si svolgerà in 16 lezioni, della durata di 4 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il corso su “Interventi legislativi e giurisprudenziali in Diritto di Famiglia e Minorile”. *** - In data 4 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori della giornata di studio su “Le procedure cautelari ed esecutive a tutela del coniuge avente diritto all’assegno” che si svolgerà il 21 febbraio 2008, della durata di 4 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi complessivi per la giornata di studio su “Le procedure cautelari ed esecutive a tutela del coniuge avente diritto all’assegno”. *** - In data 4 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori della giornata di studio su “Il giudizio in Cassazione. Innovazioni processuali” che si svolgerà il 13 marzo 2008, della durata di 4 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi complessivi per la giornata di studio su “Il giudizio in Cassazione. Innovazioni processuali”. *** - In data 4 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori della giornata di studio su “La sindrome di alienazione genitoriale” che si svolgerà il 17 aprile 2008, della durata di 4 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi relativi al predetto evento; FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 93 93 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA delibera di concedere n. 4 crediti formativi complessivi per la giornata di studio su “La sindrome di alienazione genitoriale”. *** - In data 4 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori del corso su “I profili fiscali nei procedimenti di separazione e divorzio” che si svolgerà dall’11 al 26 gennaio 2008 della durata di 24 ore totali. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 12 crediti formativi complessivi per il corso su “I profili fiscali nei procedimenti di separazione e divorzio”. *** - In data 9 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche dell’Università Tor Vergata del corso su “Mercati e strumenti finanziari: aspetti economici e giuridici e profili applicativi” che si svolgerà in 3 moduli formativi. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi relativi al modulo “Mercati e altre sedi di negoziazione”; delibera di concedere n. 24 crediti formativi per il modulo “Mercati e altre sedi di negoziazione”. *** - In data 9 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche dell’Università Tor Vergata del corso su “Mercati e strumenti finanziari: aspetti economici e giuridici e profili applicativi” che si svolgerà in 3 moduli formativi. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi relativi al modulo “Intermediari ed emittenti”; delibera di concedere n. 24 crediti formativi per il modulo “Intermediari ed emittenti”. *** - In data 9 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche dell’Università Tor Vergata del corso su “Mercati e strumenti finanziari: aspetti economici e giuridici e profili applicativi” che si svolgerà in 3 moduli formativi. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; 94 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 94 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi relativi al modulo “Servizi d’investimento”; delibera di concedere n. 24 crediti formativi per il modulo “Servizi d’investimento”. *** - In data 18 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Medi@lex Running del corso di specializzazione su “La comunicazione legale” che si è svolto nei giorni 17, 23, 24 novembre e 3 dicembre 2007, della durata di 3 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 12 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione su “La comunicazione legale”. *** - In data 15 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Italiana Giuristi Europei del “Corso istituzionale di Diritto Comunitario” che si svolgerà da aprile a luglio del 2008, per un totale di 46 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il “Corso istituzionale di Diritto Comunitario”. *** - In data 17 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Diligo s.r.l.’ del seminario su “Infortuni sul lavoro e responsabilità da reato degli Enti” che si svolgerà il 22 febbraio 2008, della durata di 8 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 7 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 7 crediti formativi per il seminario su “Infortuni sul lavoro e responsabilità da reato degli Enti”. *** - In data 9 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio legale ‘Cleary Gottlieb Steen & Hamilton’ del programma di formazione continua il cui calendario del FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 95 95 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA 2008 prevede i seguenti seminari, della durata di 3 ore ciascuno: 1. Metodi e strumenti di ricerca giuridica. 2. La miniriforma del processo civile: il processo di cognizione. 3. Contratto di compravendita di partecipazioni. 4. Aspetti fiscali delle operazioni di fusione e acquisizione e delle operazioni di capital markets (equity e debt). 5. Il contenzioso civile in materia antitrust (Private Enforcement). 6. L’emittente quotato e la direttiva Transparency (2004/109/CE). 7. La miniriforma del processo civile: le norme in materia di arbitrato. 8. I sistemi di amministrazione e controllo: sistema dualistico. 9. Il controllo delle concentrazioni nella normativa italiana e comunitaria. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 3 crediti formativi relativi a ciascun evento; delibera di concedere n. 3 crediti formativi relativi a ciascuno dei predetti eventi. *** - In data 7 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università ‘RomaTre’ del seminario “Transnational Intellectual Property Program” che si svolgerà dal 18 al 22 febbraio 2008, della durata di 28 ore complessive. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il seminario “Transnational Intellectual Property Program”. *** - In data 19 giugno 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Direkta s.r.l.’ del master su “La difesa penale. Disciplina, atti e tecniche.” che si svolgerà in 11 giornate, della durata di 4 ore ciascuna. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il master su “La difesa penale. Disciplina, atti e tecniche.”. *** - In data 15 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della 96 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 96 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA ‘People&Solutions s.r.l.’ del “Corso per conciliatori” che si svolgerà da marzo a novembre 2008, della durata di 40 ore complessive. Il Consiglio - astenuto il Consigliere Condello; - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il “Corso per conciliatori”. *** - In data 15 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘People&Solutions s.r.l.’ del corso “Tecniche di comunicazione nei procedimenti ADR” che si svolgerà il 17 e il 18 ottobre 2008, della durata di 12 ore complessive. Il Consiglio - astenuto il Consigliere Condello; - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 12 crediti formativi complessivi per il corso “Tecniche di comunicazione nei procedimenti ADR”. *** - In data 15 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘People&Solutions s.r.l.’ del convegno “Diversità culturale nella risoluzione del conflitto” che si svolgerà il 15 marzo 2008, della durata di 8 ore complessive. Il Consiglio - astenuto il Consigliere Condello; - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 8 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 8 crediti formativi complessivi per il convegno “Diversità culturale nella risoluzione del conflitto”. *** - In data 15 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘People&Solutions s.r.l.’ del convegno “L’ADR nel mondo del lavoro” che si svolgerà il 14 giugno 2008, della durata di 8 ore complessive. Il Consiglio - astenuto il Consigliere Condello; - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 8 crediti formativi complessivi FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 97 97 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 8 crediti formativi complessivi per il convegno “L’ADR nel mondo del lavoro”. *** - In data 15 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘People&Solutions s.r.l.’ del convegno “L’ADR e le Istituzioni. Direttiva Europea ed esperienze internazionali” che si svolgerà il 19 aprile 2008, della durata di 8 ore complessive. Il Consiglio - astenuto il Consigliere Condello; - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 8 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 8 crediti formativi complessivi per il convegno “L’ADR e le Istituzioni. Direttiva Europea ed esperienze internazionali”. *** - In data 2 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘ITA S.p.A.’ del corso di specializzazione su “Novità in tema di sospensione dei pagamenti, circolazione e rinegoziazione dei mutui” che si svolgerà il 13 febbraio 2008, della durata di 6,5 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 7 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 7 crediti formativi complessivi per il corso di specializzazione su “Novità in tema di sospensione dei pagamenti, circolazione e rinegoziazione dei mutui”. Adunanza del 23 gennaio 2008 - Il Consigliere Rossi comunica che occorre procedere all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. - In data 21 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Paradigma s.r.l. del Convegno dal titolo “Successioni e Donazioni” che si svolgerà l’11 e il 12 marzo 2008, della durata di 8 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 16 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 16 crediti formativi complessivi per il Convegno dal titolo “Successioni e Donazioni”. *** 98 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 98 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Minorile ‘in cammino’ del corso formativo dal titolo “La filiazione nel diritto islamico” che si svolgerà il 23 gennaio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il corso formativo dal titolo “La filiazione nel diritto islamico”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Minorile ‘in cammino’ del corso formativo dal titolo “Trust e famiglia: l’applicazione nei procedimenti di separazione” che si svolgerà il 13 febbraio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il corso formativo dal titolo “Trust e famiglia: l’applicazione nei procedimenti di separazione”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Minorile ‘in cammino’ del corso formativo dal titolo “La consulenza tecnica d’ufficio nei procedimenti di famiglia: CTU patrimoniale e indagini GDF” che si svolgerà il 5 marzo 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il corso formativo dal titolo “La consulenza tecnica d’ufficio nei procedimenti di famiglia: CTU patrimoniale e indagini GDF”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Minorile ‘in cammino’ del corso formativo dal titolo “La consulenza tecnica d’ufficio nei procedimenti di famiglia: la consulenza psicologica sull’idoneità genitoriale” che si svolgerà il 3 aprile 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 99 99 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il corso formativo dal titolo “La consulenza tecnica d’ufficio nei procedimenti di famiglia: la consulenza psicologica sull’idoneità genitoriale”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Minorile ‘in cammino’ del corso formativo dal titolo “Mediazione familiare e affido condiviso” che si svolgerà il 23 aprile 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il corso formativo dal titolo “Mediazione familiare e affido condiviso”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Minorile ‘in cammino’ del corso formativo dal titolo “La tutela penale degli obblighi di assistenza familiare” che si svolgerà il 14 maggio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il corso formativo dal titolo “La tutela penale degli obblighi di assistenza familiare”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Minorile ‘in cammino’ del corso formativo dal titolo “Le garanzie patrimoniali nei procedimenti separativi della coppia genitoriale” che si svolgerà il 28 maggio 2008, della durata di 2 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi per il corso formativo dal titolo “Le garanzie patrimoniali nei procedimenti separativi della coppia genitoriale”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera 100 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 100 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA Minorile ‘in cammino’ del corso di formazione che si svolgerà in 3 moduli formativi, della durata di due giorni ciascuno, che sarà strutturato come segue: I Modulo 1° giorno: “I procedimenti civili minorili in generale: caratteri, competenze, rito protagonisti” 2° giorno: “Il procedimento ex art. 317 bis cod. civ.” II Modulo 1° giorno: “I procedimenti de potestate” 2° giorno: “Simulazione” III Modulo 1° giorno: “Il procedimento di adottabilità” 2° giorno: “Simulazione” Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 9 crediti formativi relativi a ciascuno dei predetti Moduli; delibera di concedere n. 9 crediti formativi per ciascuno dei predetti Moduli. *** - In data 9 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione ‘Cittadinanzattiva’ del convegno dal titolo “Per la Giustizia? Sempre Diritto. Tempi della giustizia, centralità delle vittime, revisione dei processi” che si svolgerà il 4 febbraio 2008. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 6 crediti formativi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 6 crediti formativi per il convegno dal titolo “Per la Giustizia? Sempre Diritto. Tempi della giustizia, centralità delle vittime, revisione dei processi”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Clarizia Associati s.r.l.’ del “Corso di formazione specialistico in materia di appalti e concorrenza” che si svolgerà in 2 Moduli (“Codice dei Contratti Pubblici di Lavori, Forniture” e “Concorrenza, antritrust e regolazione del mercato”), della durata di 30 ore per ciascun Modulo. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi a ciascuno dei predetti Moduli; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per ciascuno dei 2 Moduli predetti relativi al “Corso di formazione specialistico in materia di appalti e concorrenza”. *** FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 101 101 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - In data 16 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘IFA Società per lo studio dei problemi fiscali’ degli “Incontri di diritto tributario internazionale 2008” che si svolgerà in 6 giornate, della durata di 2 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi relativi a ciascuno dei predetti eventi; delibera di concedere n. 2 crediti formativi a ciascuno dei predetti eventi relativi agli “Incontri di diritto tributario internazionale 2008”. *** - In data 8 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ‘Midiform business school’ del “Master in avvocato d’affari” che si svolgerà in 4 mesi, della durata di 28 giornate per un totale di 140 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per il “Master in avvocato d’affari”. *** - In data 20 dicembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi ‘RomaTre’ del “Master per giuristi d’impresa” che si svolgerà in 15 giornate, della durata di 4 ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi relativi a ciascuno dei predetti eventi; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per ciascuno dei predetti eventi relativi al “Master per giuristi d’impresa”. *** - In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della “Nomos Appalti Srl.” del corso su “Contratti Pubblici di Lavori, Forniture e Servizi” che si svolgerà in 9 giornate, della durata di 3 ore ciascuna. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 3 crediti formativi relativi a ciascuno dei predetti eventi; delibera 102 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 102 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA di concedere n. 3 crediti formativi per ciascuno dei predetti eventi relativi al Corso su “Contratti Pubblici di Lavori, Forniture e Servizi”. Adunanza del 28 febbraio 2008 - Il Presidente Cassiani riferisce che, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della Commissione Tributaria tenutasi il 21 febbraio scorso, ha concordato con il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti un incontro per lo scambio di esperienze riguardanti la formazione permanente continua e, più precisamente, sulla possibilità per gli Ordini di organizzare e gestire l’aggiornamento e la formazione per via telematica. Il Presidente Cassiani osserva che tale soluzione eviterebbe sia il problema delle aule e delle file sia il problema dell’organizzazione dei corsi. Il Consiglio delega il Presidente Cassiani a contattare il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti. Adunanza del 27 marzo 2008 Il Consigliere Cerè, conformemente a quanto già affermato in passato, si dichiara contraria al riconoscimento dei crediti formativi fino a quando i criteri adottati per la concessione saranno quelli previsti dal regolamento attualmente in vigore. Pertanto, se il Consiglio non dimostrerà la necessaria sensibilità e la doverosa consapevolezza delle gravi problematiche che, per l’Avvocatura Romana, comporta il recepimento del Regolamento del Consiglio Nazionale Forense sulla formazione continua, ogni qualvolta si delibererà in materia dei crediti formativi e relative modalità di accreditamente, sarà costretta ad esprimere il suo dissenso rispetto all’operato del Consiglio, manifestando il suo voto contrario. I Consiglieri Arditi di Castelvetere, Bucci, Di Tosto, Murra, Nesta e Vaglio, viceversa, dichiarano di astenersi per la concessione dei crediti formativi per i corsi gratuiti e si dichiarano contrari per la concessione dei crediti per i corsi a pagamento. Il Consigliere Ierardi, con riferimento all’attribuzione del numero dei crediti formativi, chiede che il Consiglio stabilisca criteri obiettivi di assegnazione degli stessi in ottemperanza a quanto stabilito dal regolamento del Consiglio Nazionale Forense. Il Consigliere Ierardi ritiene che tale determinazione proposta preventivamente dalla apposita Commissione deve essere valutata dal Consiglio. Il Consigliere Rossi specifica che il criterio generale di accreditamento già esiste e nella prossima adunanza sarà sua cura fornire in dettaglio le modalità. Il Consiglio, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi. * * * - In data 17 marzo 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università di Macerata del convegno sul “Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in Europa”, che si svolgerà in una giornata, della durata di 7 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.7 crediti formativi complessivi per l’incontro sul “Il coordinamento dei sistemi FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 103 103 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA di sicurezza sociale in Europa”. * * * - In data 5 marzo 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Osservatorio Romano sulla Giustizia Civile dei seminari “La sospensione della efficacia esecutiva del titolo e la sospensione dell’esecuzione”; e “L’opposizione all’esecuzione”, che si sono svolti in due giornate, della durata di 4 ore la prima e di 5 ore la seconda; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 crediti formativi complessivi relativi ai predetti eventi; delibera di concedere n.4 crediti formativi per l’incontro su “La sospensione della efficacia esecutiva del titolo e la sospensione dell’esecuzione e n.5 crediti formativi per l’incontro su “L’opposizione all’esecuzione”. * * * - In data 18 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ADUSBEF - Associazione degli Utenti dei Servizi Bancari e Finanziari - Roma del seminario “La Tutela dei Risparmiatori e degli Investitori nel Sistema Bancario e Finanziario”, che si svolgerà in tre giornate, della durata di 2 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.2 crediti formativi ad incontro per il convegno su “La Tutela dei Risparmiatori e degli Investitori nel Sistema Bancario e Finanziario”. * * * - In data 3 marzo 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Integrata Europea Psicologi ed Avvocati per la Famiglia - Lucky Family del convegno “Il difensore del minore nel processo civile”, che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.4 crediti formativi per il convegno sul “Il Difensore del minore sul processo civile”. * * * - In data 4 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della LUISS Facoltà di Giurisprudenza e della Università degli Studi di Salerno del convegno “CittadinoConsumatore e democrazia aperta: modelli per una partecipazione attiva”, che si è svolto in due 104 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 104 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA giornate, della durata di 7 ore la prima giornata e di 3 ore la seconda giornata; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.3 crediti formativi ad incontro per il convegno sul “Cittadino-Consumatore e democrazia aperta: modelli per una partecipazione attiva”. * * * - In data 4 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Accademia Forense, del seminario “La mediazione del conflitto con particolare interesse alla mediazione del conflitto della coppia”, che si svolgerà in quattro giornate, della durata di 3 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.3 crediti formativi ad incontro per il convegno su “La mediazione del conflitto con particolare interesse alla mediazione del conflitto della coppia”. * * * - In data 4 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Accademia Forense, del seminario “La responsabilità del Sanitario”, che si svolgerà in quattro giornate, della durata di 3 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.3 crediti formativi ad incontro per il convegno “La responsabilità del Sanitario”. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Midiform s.r.l. del corso di specializzazione “La gestione fiscale dell’azienda”, che si svolgerà in 2 giornate, della durata di 5 ore la prima giornata e di 4,30 ore la seconda giornata; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.5 crediti formativi ad incontro per il corso di specializzazione “La gestione fiscale dell’azienda”. FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 105 105 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA –––* * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Midiform s.r.l. del corso di specializzazione “La regolamentazione dei nuovi rapporti di lavoro nelle Legge Biagi con particolare riferimento agli amministratori di società”, che si svolgerà in 2 giornate, della durata di 5 ore la prima giornata e 4,30 ore la seconda giornata; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.5 crediti formativi ad incontro per il corso di specializzazione “La regolamentazione dei nuovi rapporti di lavoro della Legge Biagi con particolare riferimento agli amministratori di società”. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Midiform s.r.l. del corso di specializzazione “La quotazione in borsa”, che si svolgerà in 2 giornate, della durata di 5 ore la prima giornata e di 4,30 ore la seconda giornata; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.5 crediti formativi ad incontro per il corso di specializzazione “La quotazione in borsa”. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Midiform s.r.l. del corso di specializzazione “La redazione e la negoziazione dei contratti di compravendita di azioni - profili internazionali (shares purchase agreement)”, che si svolgerà in 2 giornate, della durata di 5 ore la prima giornata e di 4,30 ore la seconda giornata; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.5 crediti formativi ad incontro per il corso di specializzazione “La redazione e la negoziazione dei contratti di compravendita di azioni - profili internazionali (shares purchase agreement)”. * * * - In data 23 agosto 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Università degli Studi di Roma “La Sapienza” - Facoltà di Giurisprudenza e Psicologia 1, del Master sul “Diritto del Minore” che si svolgerà in 26 giornate; 106 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 106 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.24 crediti formativi complessivi per il Master sul “Diritto del Minore” laddove sarà dimostrata la frequenza di almeno l’80% delle ore di durata dell’evento. * * * - In data 21 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro Studi Bruner del Master sulla “Mediazione familiare”, che si svolgerà in venti giornate, della durata di 10 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.24 crediti formativi complessivi per il Master sulla “Mediazione familiare” laddove sarà dimostrata la frequenza di almeno l’80% delle ore di durata dell’evento. * * * - In data 20 marzo 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Università degli Studi Roma Tre - Facoltà di Giurisprudenza, del convegno “L’azione collettiva risarcitoria: un nuovo strumento generale di tutela dei consumatori. Questioni applicative”, che si svolgerà in una giornata, della durata di 6 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.6 crediti formativi per il convegno “L’azione collettiva risarcitoria: un nuovo strumento generale di tutela dei consumatori. Questioni applicative”. * * * - In data 27 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AFOL Associazione Forense Ostia e Litorale, del convegno “Profili di interesse civilistico nelle indagini difensive. Il reato di abuso edilizio”, che si svolgerà in 2 giornate, della durata di 4 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.4 crediti formativi ad incontro per il convegno suindicato. FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 107 107 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA * * * - In data 6 marzo 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio Arturo Carlo Jemolo del convegno “La gestione e la tutela del patrimonio di famiglia”, che si svolgerà in 15 giornate, della durata di 4 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.24 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato, laddove sarà dimostrata la frequenza di almeno l’80% delle ore di durata dell’evento. * * * - In data 6 marzo 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio Arturo Carlo Jemolo del convegno “Diritto Penale delle società”, che si svolgerà in 20 giornate, della durata di 3 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.24 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato, laddove sarà dimostrata la frequenza di almeno l’80% delle ore di durata dell’evento. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del CEIDA Scuola Superiore di Studi Giuridici, del convegno “Il diritto processuale Penale dopo l’entrata in vigore del giusto processo”, che si svolgerà in tre giornate, della durata di 6 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.12 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del CEIDA Scuola Superiore di Studi Giuridici, del convegno “Il giudizio di cognizione ordinaria”, che si svolgerà in 3 giornate, della durata di 6 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 crediti formativi complessivi 108 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 108 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA relativi al predetto evento; delibera di concedere n.12 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del CEIDA Scuola Superiore di Studi Giuridici, del convegno “Il nuovo diritto societario”, che si svolgerà in sei giornate, della durata di 5,30 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.24 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del CEIDA Scuola Superiore di Studi Giuridici, del convegno “La negoziazione e la regolamentazione del diritto civile e commerciale nell’U.E. e nei paesi emergenti”, che si svolgerà in due giornate, della durata di 5,30 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.8 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del CEIDA Scuola Superiore di Studi Giuridici, del Master in “Diritto amministrativo”, che si svolgerà in 24 giornate; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.24 crediti formativi complessivi per il Master suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del CEIDA Scuola Superiore di Studi Giuridici, del seminario sulla “Tutela dei dati personali secondo il codice della privacy”, che si svolgerà in tre giornate, della durata di 6 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 109 109 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.12 crediti formativi complessivi per il seminario suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del CEIDA Scuola Superiore di Studi Giuridici, del convegno “Come gestire le controversie nelle amministrazioni pubbliche”, che si svolgerà in sei giornate, della durata di 5,30 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.24 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del CEIDA Scuola Superiore di Studi Giuridici, del convegno “Appalti di lavori, forniture e servizi di valore comunitario alla luce del codice dei contratti pubblici e dei decreti correttivi 6/07 e 113/07”, che si svolgerà in quattro giornate, della durata di 4,30 ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.16 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.16 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ASL/RMD - Unità operativa di psicologia del lavoro, del convegno “Mobbing e mercato del lavoro: le relazioni pericolose”, che si è svolto in una giornata, della durata complessiva di 10,30 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.2 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 27 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Osservatorio vittime LIDU del convegno nazionale “Dignità e diritti nel mondo dei minori: rischi e abusi di internet”, che si è svolto in una giornata, della durata complessiva di 10 ore; 110 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 110 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.4 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della CISL FLAEI sul convegno “Mobbing: conoscerlo per contrastarlo”, che si è svolto in una giornata, della durata complessiva di 3,30 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.3 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Format s.r.l. sul convegno “La gestione della privacy e della sicurezza dei dati personali e sensibili nello studio legale”, che si è svolto in una giornata, della durata complessiva di 4 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.4 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 15 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della International Arbitration Center For Copyright and Image Rights s.r.l. di Torino del convegno diviso per moduli sul “Diritto dell’immagine - Diritto d’autore e fotografia - Tutela speciale ai sensi del DL 196/03 sulla privacy”, che si è svolto in due giornate, della durata complessiva di 12 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.12 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 111 111 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - In data 12 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Synergia Formazione s.r.l. sul convegno “Responsabilità per danno erariale nella P.A. e nella società a partecipazione pubblica”, che si è svolto in due giornate, della durata complessiva di 7,30 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.10 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 15 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Arbitrale di Roma - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma per “Seminari dedicati alle tecniche ed alle strategie di difesa nel procedimento arbitrale”, che si è svolto in tre giornate, della durata complessiva di 12 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.4 crediti formativi a giornata per il seminario suindicato. * * * - In data 15 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Arbitrale di Roma - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma del convegno su “La nuova disciplina dell’arbitrato”, che si è svolto in due giornate, della durata complessiva di 13 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.5 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 15 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Arbitrale di Roma - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma del convegno su “Conferenza con simulazione di conciliazione”, che si è svolto in una giornata, della durata complessiva di 3,30 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; 112 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 112 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA delibera di concedere n.3 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 15 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera Arbitrale di Roma - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma del convegno su “La risoluzione alternativa delle controversie quale fattore di sviluppo per le imprese locali”, che si è svolto in una giornata, della durata complessiva di 3,30 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.3 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 26 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Format s.r.l. - Centro Studi e Ricerche sul convegno “I Contratti pubblici di lavori forniture e servizi: nuovo assetto”, che si è svolto in tre giornate, della durata complessiva di 13,30 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.6 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * - In data 15 novembre 2007 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della International Arbitration Center For Copyright and Image Rights s.r.l. di Torino del convegno diviso per moduli su “Il contratto come fonte del diritto - Tutela sostanziale e processuale Internet e nuove tecnologie - Tutela processuale civile”, che si è svolto in due giornate, della durata complessiva di 12 ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n.12 crediti formativi complessivi per il convegno suindicato. * * * Adunanza del 10 aprile 2008 Il Consiglio, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi, che approva a maggioranza. FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 113 113 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA - In data 8 aprile 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della “Camera Avvocati Tributaristi della Provincia di Roma” del corso di specializzazione su “Accertamento sintetico e studi di settore”, che si svolgerà in una giornata, della durata complessiva di due ore; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 2 crediti formativi complessivi per corso di specializzazione su “Accertamento sintetico e studi di settore”. * * * - In data 9 aprile 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giovanile Forense - AGIFOR del corso di specializzazione su “Perfezionamento di Diritto del Lavoro”, che si svolgerà in dieci giornate, della durata di tre ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per corso di specializzazione su “Perfezionamento di Diritto del Lavoro”, laddove sarà dimostrata la frequenza di almeno l’80% delle ore di durata dell’evento. * * * - In data 9 aprile 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giovanile Forense - AGIFOR del corso di specializzazione su “Tematiche di attualità legislativa e giurisprudenziale”, che si svolgerà in otto giornate, della durata di tre ore ciascuna; Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 24 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 24 crediti formativi complessivi per corso di specializzazione su “Tematiche di attualità legislativa e giurisprudenziale”, laddove sarà dimostrata la frequenza di almeno l’80% delle ore di durata dell’evento. * * * - Il Consigliere Rossi, Coordinatore della Commissione della formazione permanente, nella prospettiva di arrecare modifiche al regolamento volte a rendere l’obbligo formativo meno oneroso per i Colleghi, propone di interpellare il Consiglio Nazionale Forense in ordine ai seguenti punti: 1) come veda interpretato l’art. 3.4 del Regolamento Nazionale: se, cioè, sia possibile per l’iscritto chiedere il riconoscimento di crediti per eventi non accreditati dal Consiglio ovvero se 114 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 114 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA la norma faccia riferimento alla possibilità di accreditare eventi in epoca successiva alla presentazione dell’offerta formativa. 2) Se il regolamento di attuazione possa eventualmente prevedere la possibilità di riconoscere crediti per eventi frequentati dal singolo iscritto, di particolare pregio scientifico (es. dottorati di ricerca) seppur non preventivamente accreditati dal Consiglio. 3) Se il regolamento di attuazione possa eliminare la previsione del silenzio assenso o comunque portare il termine utile per rispondere a non meno di 45 giorni. 4) Se il regolamento di attuazione possa prevedere cause di esonero dall’obbligo formativo diverse e ulteriori rispetto a quelle attualmente previste dal Regolamento Nazionale (avvocati con 40 anni di professione, che abbiano compiuto 70 anni di età, pensionati, giovani che abbiano appena superato l’esame di avvocato -limitatamente al primo triennio-, docenze, ecc). 5) Se il regolamento di attuazione possa prevedere il riconoscimento di crediti per eventi che abbiano già avuto luogo. 6) Se il regolamento di attuazione possa prevedere che l’80% dei posti disponibili per ogni evento organizzato dal Consiglio sia riservato -in via prioritaria- agli avvocati iscritti presso il Foro di Roma. 7) Se il regolamento di attuazione possa prevedere -in caso di mancato assolvimento dell’obbligo formativo- sanzioni diverse da quella dell’apertura di procedimento disciplinare. Qualora il regolamento di attuazione non possa disporre le modifiche e/o integrazioni di cui ai punti da 2 a 6, il Consigliere Rossi propone di chiedere al Consiglio Nazionale Forense la modifica in tal senso del Regolamento Nazionale ovvero una deroga in tal senso in favore del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e ciò in considerazione del numero degli iscritti. All’esito della risposta del Consiglio Nazionale Forense il regolamento verrà aggiornato, anche con i criteri per l’accreditamento predisposti dalla Commissione e che nel frattempo verranno comunque adottati previa approvazione degli stessi da parte del Consiglio. Di seguito si indicano i criteri necessari da verificare, o comunque i dati che devono emergere analiticamente dalle domande di accreditamento che pervengano al Consiglio. 1) Fonte ovvero Ente Organizzativo e promotore dell’iniziativa. 2) Titolo del seminario o convegno, programma dettagliato (indicazione delle relazioni con la relativa durata). 3) Nomi dei relatori, titolo, qualifica e specializzazione. 4) Relazione dettagliata sull’evento (in riferimento alle finalità di aggiornamento). Necessaria una relazione più dettagliata laddove i seminari riguardino argomenti generali anche estranei all’attività di aggiornamento professionale. 5) Indicazione specifica della previsione di un contributo a carico dei partecipanti ovvero se si tratta di iniziative gratuite (nel caso di iniziative a pagamento indicazione precisa della quota di iscrizione). 6) Modalità di verifica della partecipazione degli iscritti (sul punto si propone l’istituzione di un controllo effettivo per gli iscritti attraverso il meccanismo automatico di rilevamento delle presenze in corso da effettuarsi mediante l’uso di tesserini magnetici. Già il Consiglio forense di Milano ha previsto che tutti gli enti che richiederanno l’accreditamento per iniziative formative dovranno utilizzare appositi tesserini magnetici per il rilevamento delle presenze. Inoltre lo stesso Ordine lombardo ha predisposto un apposito programma informatico attraverso il quale sono gestiti tutti gli eventi e le schede personali di ogni iscritto. Ciò consente una verifica precisa, dettagliata e reale delle presenze e di conseguenza dei crediti ottenuti dagli iscritti). 7) Modalità di iscrizione all’evento. E’ opportuno prevedere modalità di iscrizione che evitino assembramenti all’inizio dell’iniziativa. Sarebbe opportuno che l’ente organizzatore FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 115 115 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA prevedesse una struttura di segreteria destinata a registrare in anticipo le iscrizioni. Il criterio della priorità di iscrizione dovrebbe essere accompagnato da una eventuale lista di attesa riaperta a scalare ad ogni rinuncia all’iscrizione. 8) Sede evento, idoneità dei locali, numero di posti disponibili. Si tratta di indicare specificamente la sede dell’iniziativa e l’idoneità dei locali e specificamente il numero di posti disponibili. 9) Indicazione precisa delle date di svolgimento dell’iniziativa. 10) Autorizzazione preventiva al Consiglio dell’Ordine ad effettuare controlli a sorpresa durante lo svolgimento dell’evento ai fini di valutare la corrispondenza tra quanto richiesto e quanto realmente effettuato. Inoltre sarebbe opportuno ottenere in via preventiva una autorizzazione dall’ente organizzatore che consenta al Consiglio dell’Ordine di sottoporre i partecipanti all’iniziativa ad un questionario sulla qualità dell’evento. 11) previsione di un coordinatore dell’iniziativa indicato dall’ente organizzatore che sia iscritto nell’albo degli avvocati. 12) La richiesta di accreditamento deve essere tempestiva per consentire una seria e attenta istruttoria da parte del Consiglio dell’Ordine. Sarebbe opportuno che l’ente organizzatore inviasse la richiesta almeno 2 mesi prima della data di svolgimento, salvo casi eccezionali. 13) Esclusione dall’accreditamento di iniziative che richiedono crediti in deontologia, Ordinamento e previdenza. 14) Per i corsi articolati in un programma complesso composto da diverse giornate (non singoli eventi da accreditare), dovrà essere garantita la presenza almeno all’80% delle ore dei partecipanti per ottenere i crediti riconosciuti all’intero corso, che comunque nel rispetto del Regolamento del Consiglio Nazionale Forense non possono superare i 24. 15) I corsi in autoformazione all’interno degli studi legali possono essere accreditati, così come quelli all’interno degli Enti. Valgono le medesime regole e gli stessi criteri per l’accreditamento degli eventi non organizzati dal Consiglio dell’Ordine. - Il Consigliere Rossi riferisce inoltre che il funzionario responsabile del Centro Studi ha fatto presente l’impossibilità di far fronte all’attuale carico di lavoro dell’Ufficio con le risorse umane attualmente in carico presso l’Ufficio stesso. E’ stato fatto presente che nell’anno 2007 il Centro Studi ha organizzato 104 incontri di studio, cui vanno aggiunti la Scuola Forense, le Commissioni Consiliari, la Camera Arbitrale, la biblioteca, le indagine difensive, le Camere di Conciliazione del Comune di Roma e dell’Ordine dei Medici, le redazioni di Foro Romano e Temi Romana, l’aggiornamento del sito. Con l’introduzione della formazione permanente obbligatoria il lavoro è di molto aumentato e l’Ufficio non riesce a farvi fronte. Viene quindi richiesto un aumento del personale di almeno due o tre unità che possano dedicarsi a tempo pieno agli incombenti richiesti dal regolamento sulla formazione. A tale proposito, onde non gravare sul bilancio del Consiglio, il Consigliere Rossi propone due ipotesi aternative: a) aumentare di 10 euro il contributo annuale, tale somma verrà destinata alle spese relative alla gestione del settore formazione; b) costituire, come già molti Consigli hanno fatto, una fondazione, ovvero utilizzare la già esistente Fondazione della Scuola Forense del Lazio, a cui delegare tutta la gestione della formazione. In tal caso si potrebbe prevedere un rimborso spese simbolico (3 o 5 euro per evento) con cui la predetta fondazione potrebbe essere finanziata. Il Consigliere Rossi, infine, segnala la necessità di adottare soluzioni tecnologiche che contribuiscano a risolvere i problemi di gestione dell’esigenza formativa. Segnala in proposito due soluzioni: a) il software gestionale per la formazione professionale continua; b) la soluzione 116 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 116 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA e-learning. a) Il software gestionale per la formazione professionale continua La prima soluzione serve a coadiuvare il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma nella gestione del sistema dei crediti formativi, ivi inclusi l’accreditamento degli eventi formativi, il rilevamento delle presenze e l’attribuzione del credito formativo a ciascun iscritto nell’Albo. In sostanza, il sistema funziona così: 1. il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma si dota del software (che viene installato su macchinari di propria pertinenza); 2. con tale software vengono censiti tutti gli eventi formativi accreditati dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e tutti i professionisti iscritti nell’Albo; 3. alcune sezioni del software sono visualizzabili -tramite internet- dagli iscritti nell’Albo; 4. ciascun iscritto viene dotato di una password e di un tesserino (badge o smart card); 5. ciascun iscritto può prenotare i propri eventi formativi (e cancellare la prenotazione) accedendo da qualsiasi postazione internet -e quindi anche da studio- all’area del software che visualizza gli eventi formativi accreditati; 6. recandosi all’evento formativo, l’iscritto nell’Albo inserisce -in entrata e in uscita- il tesserino (badge o smart card) nell’apposito rilevatore di presenza; la risultanza viene annoverata dal software e acquisita nel sistema di gestione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma; 7. ciascun iscritto può quindi visualizzare il numero dei propri crediti formativi, accedendo da qualsiasi postazione internet -e quindi anche da studio- all’area del software che annovera i crediti formativi cumulati da ciascun iscritto. Si segnala che il sistema osservato è già utilizzato da altri Ordini professionali (anche forensi) consente un enorme risparmio in termini di ore/lavoro del personale addetto alla catalogazione dei corsi, al rilevamento delle presenze e all’attribuzione dei crediti da ciascuno maturati in occasione della frequenza dei singoli eventi formativi. b) La soluzione e-learning L’e-learning è una metodologia didattica che permette l’erogazione e la fruizione di contenuti formativi attraverso internet. Con l’espressione e-learning si sintetizza il concetto di “insegnamento a distanza”, tramite utilizzo di risorse informatiche (personal computer) e telematiche (connessione a banca dati). Tale sistema può essere sia alternativo che integrativo della tradizionale didattica e formazione “frontale”. L’e-learning presenta tuttavia particolarità assolutamente interessanti; tra le sue più evidenti caratteristiche, si nota che l’e-learning: - prescinde dal limite del “numero chiuso”, solitamente imposto dalla formazione in aula; - è estremamente fruibile in quanto può essere erogata in date e orari direttamente prescelti dal solo destinatario (discente o fruitore); - abbatte notevolmente i costi in termini esponenziali rispetto al numero dei fruitori; - consente la più agevole conservazione e l’aggiornamento della risorsa didattica. Resta comunque un fatto: l’e-learning è una modalità di trasferimento della conoscenza, non la conoscenza (così come le trasmissioni televisive sono un sistema di diffusione delle notizie ma non sono esse le notizie). Ciò vuole dire che, dotandosi di un sistema di e-learning, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma risolverebbe certamente il problema “tecnico” dell’offerta di formazione per i propri iscritti, restando poi a carico del Consiglio stesso l’onere di dotarsi dei contenuti formativi (il problema pare tuttavia agevolmente superabile, stante la diffusa convegnistica romana e la possibilità di coinvolgere anche altre istituzioni nell’iniziativa). FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 117 117 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA Sotto il profilo strettamente tecnico, le nuove tecnologie presenti offrono ormai molteplici soluzioni di e-learning, tutte buone e fruibili (un ottimo censimento valutativo è stato condotto da un organismo universitario denominato CITICoRD -Centro Interateneo per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nella Ricerca e nella Didattica dell’Università La Sapienza di Roma). Proprio il CITICoRD sintetizza che le modalità di apprendimento fruibili tramite l’elearning sono praticamente le seguenti: 1. apprendimento asincrono attraverso la fruizione di contenuti preconfezionati disponibili sulla piattaforma di erogazione; 2. apprendimento sincrono attraverso l’utilizzo di chat e videoconferenze; 3. apprendimento collaborativo attraverso le molteplici attività partecipative delle “comunità virtuali”; 4. apprendimento “blended” (misto) come efficace integrazione alle tradizionali attività didattiche di aula. Per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, attualmente, interessa soltanto la formazione sub 1. Per questo fine, possono utilizzarsi le soluzioni proposte da aziende private, sia quelle utilizzate dal contesto universitario. Le esperienze avviate nell’Università “La Sapienza” in tema di sperimentazione e utilizzo delle piattaforme e-learning ha condotto il CITICoRD a selezionare la piattaforma informatica “Moodle”, ritenuta particolarmente valida per le sue caratteristiche di completezza, affidabilità e facilità di utilizzo. Citiamo testualmente quanto riportato dal CITICoRD al riguardo: “Questa piattaforma, è stata inizialmente realizzata da Martin Dougiamas a partire dal 1999. Il capofila di questo progetto Open Source che ormai coinvolge diverse migliaia di persone nel mondo, oltre ad avere una preparazione informatica (è stato il webmaster della Curtin University di Perth Australia) ha un postgraduate degrees in Computer Science and Education e un PhD il cui argomento era ‘The use of Open Source software to support a social constructionist epistemology of teaching and learning within internet-based communities of reflective inquiry’. Il progetto Moodle, la cui sottostante filosofia è rappresentata dalla teoria dell’apprendimento collaborativo, vanta oggi innumerevoli installazioni praticamente in tutti gli stati e tutte le lingue del mondo. La piattaforma è adottata da molte università italiane e straniere tra cui in Italia oltre all’Università di Roma ‘La Sapienza’, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Cagliari, l’Università di Bari, l’Università di Genova, l’Università di Modena e Reggio, l’Università di Padova, l’Università di Perugia, l’Università di Torino, l’Università del Sannio, l’Università di Sassari. Il CITICoRD ha installato la piattaforma Moodle su un proprio server nel luglio 2004 e da allora la mette a disposizione di quanti desiderano sperimentare e introdurre nella propria metodologia didattica la modalità e-learning. L’iniziativa ha riscosso un notevole successo dimostrato dal costante incremento nel numero dei docenti che utilizzano la piattaforma, dei corsi realizzati, o in corso di realizzazione, e degli studenti iscritti che beneficiano di tali corsi. A inizio marzo 2008 è stato raggiunto il numero di 35.000 studenti iscritti, a fronte di circa 900 tra docenti e coordinatori che stanno gestendo circa 500 corsi in varie fasi di avanzamento per tutte le facoltà. Tale piattaforma viene inoltre efficacemente utilizzata per gli esami di inglese, con domande a quiz e prove di ascolto in cuffia, degli studenti delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza 118 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 118 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA (oltre 10.000 studenti esaminati in circa 50 sessioni tra febbraio 2005 e febbraio 2008)”. Per facilitare ulteriormente gli operatori nel primo approccio alla piattaforma, il CITICoRD mette anche a disposizione qualificate competenze tecniche utilizzabili sia nella fase iniziale di progettazione dei corsi, sia successivamente per l’assistenza nell’erogazione degli stessi, realizzando anche periodici corsi di formazione per il personale docente che lo richiede. Il servizio di supporto avviato riguarda tutte le fasi realizzative di un corso di formazione in modalità e-learning. In particolare: - assistenza nella fase di progettazione di un corso, evidenziando tutte le funzionalità offerte dalla piattaforma software utilizzata e suggerendo aspetti organizzativi caratteristici della modalità e-learning; - supporto nella fase di produzione del corso, specialmente nella definizione degli strumenti e delle funzioni più idonee alla produzione dei materiali didattici e alla realizzazione delle attività di tipo collaborativo. Va infatti tenuto presente che Moodle permette il riutilizzo di tutti i materiali didattici che i docenti hanno prodotto per la didattica tradizionale. Ma nel contempo alcuni materiali didattici potrebbero necessitare di piccole trasformazioni per renderli più adatti all’uso in rete; - assistenza di un “help desk”, per il supporto nella soluzione di problemi di tipo estemporaneo, che si presentano nella fase di gestione dei corsi; - realizzazione di corsi formazione nell’utilizzo delle varie funzionalità della piattaforma Moodle, del personale docente e del personale incaricato delle attività di tutoraggio; - promozione della piattaforma utilizzata con incontri, seminari, dimostrazioni, confronti e scambi di esperienze. - Il Consigliere Cerè, sulla richiesta di delegare alla Fondazione Scuola Forense del Lazio l’organizzazione della formazione dei crediti formativi, chiede al Consigliere Tesoriere una esaustiva relazione sulla ridetta Fondazione in particolar modo: Statuto, fondatori, soci fondatori, finalità, rendiconto anni 2001 - 2007, preventivi di spesa. Chiede al Presidente Cassiani di porre l’argomento all’ordine del giorno della prossima adunanza. Il Presidente Cassiani ringrazia il Consigliere Rossi che, come è sua abitudine, ha affrontato il problema della formazione con competenza e grande impegno. Condivide le sue proposte con particolare riferimento: - alla possibilità di utilizzare l’esperienza e le strutture della Fondazione Scuola Forense del Lazio; - all’utilizzo dell’informatica che consentirebbe al Consiglio di gestire il sistema dei crediti formativi e agli iscritti di partecipare agli eventi senza intasare le aule. Esprime, inoltre, l’opinione che il nuovo regolamento debba ammettere i casi di esonero, le occasioni da accreditare e possibilmente ridurre il numero dei crediti da acquisire. - Il Consigliere Tesoriere Ierardi, ad integrazione dei quesiti da porre al Consiglio Nazionale Forense per quanto riguarda la formazione permanente, ritiene la necessità di rappresentare la situazione in cui si trova la Magistratura onoraria. Si riserva di dettagliare l’argomento in maniera più esaustiva. Il Consiglio dà mandato al Consigliere Rossi di interpellare il Consiglio Nazionale Forense sui quesiti proposti e si riserva di deliberare sulle altre questioni all’esito di ulteriore approfondimento. * * * FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 119 119 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA Adunanza del 24 aprile 2008 Il Consiglio, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi formativi, che approva a maggioranza. - In data 8 aprile 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di “Azione Legale” per n. 15 incontri che si svolgeranno in altrettante giornate, della durata di due ore ciascuno. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 2 crediti formativi ad incontro relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 30 crediti formativi complessivi per gli incontri organizzati da “Azione Legale”. * * * - In data 17 aprile 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del “Centro Nazionale Studi di Diritto del Lavoro Domenico Napoletano” del seminario su “Forme flessibili di assunzione nella giurisprudenza romana” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per l’evento suindicato. * * * - In data 9 aprile 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del “Centro Studi Circolo Psicogiuridico” e de “Il Sole 24 Ore” del convegno su “Separazioni difficili: l’attendibilità delle denuncie di abuso sui minori” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3,30 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 3 crediti formativi complessivi relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 3 crediti formativi per l’evento suindicato. * * * - In data 8 aprile 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di “Democrazia nelle Regole - Associazione di Promozione Sociale” del convegno su “La Class Action: profili sostanziali e procedimentali” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore. Il Consiglio - visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense; - visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine; - ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n. 4 crediti formativi complessivi 120 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 120 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA relativi al predetto evento; delibera di concedere n. 4 crediti formativi per l’evento suindicato. * * * - Il Consigliere Vaglio ritiene di dover esporre i propri dubbi sulla segnalazione effettuata dal Consigliere Rossi alla scorsa adunanza circa la necessità di intervenire in materia di formazione permanente attraverso alcune soluzioni tecnologiche, e più precisamente a mezzo di software gestionale ed e-learning. Al riguardo, pur restando, in linea di principio, contrario a qualsiasi tipo di iniziativa che mantenga l’obbligatorietà dei crediti formativi a pagamento, ritiene necessario un migliore approfondimento dei relativi costi e caratteristiche prima che il Consiglio si impegni a sostenere ingenti spese che potrebbero rivelarsi non giustificate o addirittura inutili. In particolare: - Costo dell’infrastruttura il cui esercizio dovrebbe essere condotto dal Consiglio dell’Ordine, inclusi eventuali costi di connessione a larga banda. - Dettaglio delle caratteristiche del servizio offerto dal fornitore e da ogni altro soggetto incluso nel progetto e relativi costi. - Costi che ciascun avvocato, a qualsiasi titolo (smart card, relativo lettore, costo del corso, ecc.), andrebbe a sostenere. - Quali parametri sono offerti dal sistema per testimoniare l’effettiva presenza dell’utente durante tutto il corso. - Chi offre, e a quali costi, la necessaria assistenza tecnica a ciascun avvocato che avesse difficoltà per accedere ai corsi. - Numero massimo di utenti contemporanei consentiti dal sistema. - Modalità, dettagli e limiti del funzionamento dell’Help Desk (es. per malfunzionamenti non risolubili telefonicamente). - Costi e modalità dell’addestramento all’uso del sistema ed esecuzione tecnica delle riprese, oltre alla messa in rete dei corsi. Solo dopo aver ricevuto delle precise risposte a questi interrogativi, sarà possibile affrontare una discussione sui benefici e le utilità, in relazione ai costi, delle prospettate soluzioni tecnologiche. Il Consigliere Rossi ritiene di ripetere in videoconferenza tutti gli eventi nei locali di Via Valadier. All’uopo sottopone preventivi per la realizzazione. Il Consiglio si riserva. I Consiglieri Nesta, Vaglio, Cerè, Murra, Di Tosto e Arditi di Castelvetere, pur ribadendo la propria contrarietà assoluta ed incondizionata al Regolamento per la formazione permanente del 9/22 novembre 2007 e facendo un ulteriore appello agli altri Consiglieri affinchè esso venga annullato o revocato, sottopongono al Consiglio la seguente proposta di deliberazione: Il Consiglio su proposta dei Consiglieri Nesta, Vaglio, Cerè, Murra, Di Tosto, Arditi di Castelvetere, - esaminata la deliberazione consiliare del 9/22 novembre 2007 relativa al Regolamento del Consiglio Nazionale Forense sulla formazione e sui crediti formativi; delibera quanto segue: 1) Dopo l’ultimo comma dell’art. 2 viene aggiunto il seguente comma: “Il Consiglio, per evitare qualsiasi tipo di speculazione nei confronti degli iscritti, si impegna a promuovere eventi formativi gratuiti in numero sufficiente a garantire formazione gratuita per tutti gli iscritti”. FORO ROMANO 1-2/2008 05_formazione professionale_fatto.pmd 121 121 29/05/2008, 04:38 FORMAZIONE CONTINUA 2) Nell’art. 4 viene inserito per primo il seguente comma: “Gli iscritti sono completamente esonerati dall’obbligo della formazione finchè il Consiglio non avrà programmato un numero sufficiente di eventi formativi gratuiti per permettere la formazione gratuita a tutti gli iscritti”. Il Consigliere Cipollone, esaminata la proposta posta in discussione, relativa ai crediti formativi e alle eventuali soluzioni a carico dei Colleghi che non provvederanno a effettuare i relativi corsi, ritiene opportuno preliminarmente ricordare che è necessario rivendicare il potere disciplinare spettante ad ogni singolo Consiglio dell’Ordine. Siamo tutti d’accordo sulla assurda pretesa di agevolare la preparazione delle nostre giovani leve, imponendo loro una spesa. Ancor più assurdo appare la pretesa di sanzionare coloro che non riescano a partecipare a tutti i corsi formativi certamente per fatti e contingenze non a loro addebitabili. Pertanto si dichiara favorevole alla proposta. Il Consiglio, dopo ampia discussione, alla quale hanno partecipato tutti i Consiglieri presenti, delibera, con il voto contrario del Presidente Cassiani, di modificare il Regolamento attuativo della formazione permanente continua del 9/22 novembre 2007, come segue: - esaminata la deliberazione consiliare del 9/22 novembre 2007 relativa al Regolamento del Consiglio Nazionale Forense sulla formazione e sui crediti formativi; 1) Dopo l’ultimo comma dell’art. 2 viene aggiunto il seguente comma: “Il Consiglio, per evitare qualsiasi onere economico nei confronti degli iscritti, si impegna a promuovere eventi formativi gratuiti in numero tale da permettere la formazione gratuita per tutti gli iscritti”. 2) Nell’art. 4 viene inserito il seguente primo comma: “La programmazione di un numero di eventi formativi che non consenta la formazione gratuita a tutti gli iscritti costituisce motivo di improcedibilità dell’azione disciplinare nei confronti dell’iscritto che pur avendone fatto richiesta periodicamente e per almeno 8 volte nel corso di ciascun anno, non abbia potuto partecipare gratuitamente ai corsi di formazione”. L’impossibilità della partecipazione ai corsi gratuiti deve risultare attraverso la produzione della domanda di iscrizione ai corsi stessi e del diniego di ammissione. a cura di Livia Rossi 122 05_formazione professionale_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 122 29/05/2008, 04:38 PARERI DEONTOLOGICI Adunanza del 17 gennaio 2008 - L’Avv. (omissis), con istanza del 14 novembre 2007, chiedeva quale dovrebbe essere il proprio corretto comportamento a fronte del mandato conferito da un amministratore di società con firma disgiunta, successivamente alla revoca del mandato conferito da parte di uno dei due amministratori. Il Consiglio -Udita il Consigliere Rossi anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; ritiene che la questione rappresentata possa richiamare l’art. 37 del Codice Deontologico forense circa il conflitto di interessi che obbliga l’avvocato ad astenersi dal prestare attività professionale, come nel caso di specie, per cui la mancata astensione potrebbe determinare effetti negativi sulla stessa difesa. *** - L’Avv. (omissis), con istanza pervenuta il 19 novembre 2007, ha chiesto parere deontologico in merito alla applicabilità, nella emissione delle sue fatture, del rimborso forfettario delle spese generali. Il Consiglio -Udita il Consigliere Rossi anche a nome del Consigliere Testa, oggi assente, quali coordinatori della Commissione Deontologica; Considerato -che il D.M. Giustizia 8 aprile 2004, n. 217 -Regolamento recante determinazioni degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati per prestazioni giudiziali, in materia civile, amministrativa, tributaria, penale e stragiudiziale- ha accolto quanto riportato nella relativa relazione circa l’opportunità di operare un adeguamento in ordine al rimborso forfettario delle spese generali (art. 14 tariffa civile; art. 8 tariffa penale e art. 12 tariffa stragiudiziale), attestatosi pertanto nell’aumento dal dieci al dodici virgola cinque per cento); -che, nel caso di specie, l’art. 14 del capitolo “Tariffa degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati per le prestazioni giudiziali in materia civile, amministrativa e giudiziaria” così recita: “Rimborso spese generali - 1. All’avvocato e al praticante autorizzato al patrocinio è dovuto un rimborso forfettario delle spese generali in ragione del 12,5% sull’importo degli onorari e dei diritti ripetibili al soccombente”; -che la lealtà e la probità, sotto il profilo deontologico, impongono all’avvocato di adoperarsi per far corrispondere dal proprio assistito le spese e gli onorari liquidati in sentenza a favore del collega avversario; rileva che è giurisprudenza costante considerare applicato il rimborso forfettario delle spese generali, ritenuto di spettanza automatica al professionista anche in assenza di allegazione specifica o di espressa richiesta, dovendosi quest’ultima stimare implicita nella domanda di condanna al pagamento degli onorari giudiziali (Cass. Civ., 22 maggio 2000, n. 6637; Cass. Civ., 23 maggio 2002, n. 7527; Cass. Civ., 17 gennaio 2003, n. 603; Cass. Civ., 18 marzo 2003, n. 4002; Cass. Civ., 9 aprile 2003, n. 5581; Cass. Civ., 19 giugno 2003, n. 9700; Cass. FORO ROMANO 1-2/2008 07_pareri deontologici_fatto.pmd 123 123 28/05/2008, 01:45 PARERI DEONTOLOGICI Civ., 27 giugno 2003, n. 10249; Cass. Civ., 2 luglio 2003, n. 10416; Cass. Civ., 20 ottobre 2005, n. 2032; Cass. Civ., 10 gennaio 2006, n. 146). Adunanza del 23 gennaio 2008 - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 29 novembre 2007, in merito alla possibilità di testimoniare, ex art. 58 Codice Deontologico forense, da parte di un avvocato nell’ambito di un giudizio promosso da un lavoratore contro un istituto di credito, del quale egli era, all’epoca dei fatti, direttore generale e del quale, attualmente, riveste la qualità di legale esterno della banca. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; premesso - che, come recita il cpv. dell’art. 58 Codice Deontologico forense “per quanto possibile, l’avvocato deve astenersi dal deporre come testimone su circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale e inerenti al mandato ricevuto”; - che, pertanto, l’avvocato non può essere obbligato a deporre su quanto ha conosciuto per ragioni della sua professione, e ciò sia nei processi penali (art. 200 c.p.p. 1° comma sub B), sia nei processi civili (art. 249 c.p.c., che richiama le disposizioni processuali penali), sia più genericamente “nei giudizi di qualunque specie” (art. 13 R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578), salvo quanto disposto dagli attuali articoli 200 c.p.p. (segreto professionale) e 201 c.p.p. (segreto d’ufficio); - che il fondamento della facoltà di astensione ricada, sotto l’aspetto sostanziale, nella disposizione dell’art. 622, 1° comma c.p. (rivelazione di segreto professionale) “chiunque, avendo notizia, per ragioni del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela senza giusta causa, ovvero, lo impiega a proprio o altrui profitto ...”; ritiene che la richiesta dell’Avv. (omissis) possa trovare adeguata satisfattiva risposta in ordine a quanto sopra rappresentato. *** - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 3 dicembre 2007, in ordine al “comportamento da tenere, in aderenza alle regole di deontologia professionale e nel rispetto del mandato” conferitole, riguardante una vicenda che si riassume in sintesi come segue: - ella cura, da circa otto anni, gli interessi di una società convenzionalmente chiamata Alfa, che si occupa di pubblicità e possiede impianti pubblicitari che noleggia a terzi; - in data 21 luglio 2005 la società Alfa ha ceduto il ramo di azienda, parco impianti, alla società Beta, con decorrenza degli effetti giuridici ed economici secondo legge; - con atto del dicembre 2005 la società Alfa è stata fusa, mediante incorporazione, nella società Gamma; - ultimamente la società Beta si è rivolta al citato avvocato chiedendo la consegna di tutti i fascicoli relativi al contenzioso precedente, promosso dalle società Alfa e Gamma per procedimenti vecchi, revocando nel contempo il mandato all’Avv. (omissis), ma trovando 124 07_pareri deontologici_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 124 28/05/2008, 01:45 PARERI DEONTOLOGICI opposizione da parte di questi; Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; - Ritenuto che il parere è di natura preventiva, in quanto la questione potrebbe formare oggetto di valutazione del Consiglio in altra sede; dichiara inammissibile la richiesta di parere deontologico. *** - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 5 dicembre 2007, in merito alla possibilità di rinunciare al mandato conferitogli da una cliente “ammessa al patrocinio per i non abbienti, essendo venuto meno il rapporto di fiducia”. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; osserva - ai sensi dell’art. 47 Codice Deontologico forense l’avvocato ha il diritto di rinunciare al mandato, salvaguardando i diritti della parte assistita, la quale deve essere tenuta indenne da eventuali conseguenze dannose derivanti da tale iniziativa. L’art. 2237, III comma c.c., contempla detto principio e prevede altresì, nel II comma, la possibilità di recesso per giusta causa, mentre l’art. 85 c.p.c. stabilisce che la rinuncia non ha effetto nei confronti dell’altra parte finchè non sia avvenuta la sostituzione del difensore, e analoga disposizione è contenuta nell’art. 107 c.p.p.; inoltre l’art. 11 del Codice Deontologico forense ritiene costituire infrazione disciplinare il rifiuto ingiustificato di prestare attività di gratuito patrocinio. E’ evidente, quindi, l’esigenza di evitare la vacatio dello jus postulandi, pregiudizievole per le parti e per la stessa regolarità del processo. L’avvocato dovrà, dunque, dare alla parte un preavviso adeguato, garantendo l’adempimento di eventuali atti urgenti in scadenza nella cura della designazione del nuovo difensore, che deve peraltro avvenire in tempi ragionevoli, decorsi i quali l’avvocato medesimo non è più responsabile per la mancata successiva assistenza, pur essendo tenuto ad informare la parte, per il dovere di diligenza ex art. 8 del Codice Deontologico forense, delle comunicazioni che dovessero pervenirgli dopo la cessazione dell’incarico e, in caso di irreperibilità della parte stessa, applicare le disposizioni previste sub III comma di detto codice. Tutto quanto sopra esposto ritiene sussistere la possibilità di rinuncia al mandato conferito al professionista, scevro da ogni condizionamento di fronte alla giusta causa (elemento oggettivo) costituita dal venir meno della fiducia, fondamento primario del rapporto, o giusto motivo (elemento soggettivo), fattispecie configurabili nel giudizio insindacabile dell’avvocato stesso, il quale non dovrà mancare, peraltro, al rispetto di applicazione delle ulteriori specifiche disposizioni sub III comma, se del caso. *** - L’Avv. (omissis) ha formulato, in data 17 dicembre 2007, richiesta di “parere in merito FORO ROMANO 1-2/2008 07_pareri deontologici_fatto.pmd 125 125 28/05/2008, 01:45 PARERI DEONTOLOGICI alla possibilità di eseguire notifiche di contratti -conclusi da intermediari finanziari e riguardanti operazioni di prestito con cessione del quinto dello stipendio/pensione e operazioni assimilate- alle amministrazioni datrici di lavoro dei cedenti, ai sensi del D.P.R. 180/1950” (Approvazione del testo unico delle leggi concernenti il sequestro, il pignoramento e la cessione degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni). Chiede, altresì, “se sia necessario che l’intermediario finanziario provveda a nominarla sua procuratrice generale”. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; ritiene la richiesta di parere in questione non pertinente alla materia deontologica e pertanto la dichiara inammissibile. *** - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 19 dicembre 2007, in merito alla possibilità di presentazione di una pagina di informazioni (allegata) riguardante l’attività professionale dello studio legale (con annesse foto), da inserirsi in una rivista di coinseling e mediazione familiare “(omissis)” – (omissis), della quale egli riveste la carica di vice-presidente. Tale associazione -”che si occupa di problemi e questioni inerenti programmi di intervento specifico basati sull’espletamento scientifico della funzione di mediazione, la quale può consentire la ripresa di rapporti civili tra gli ex coniugi o tra membri di una stessa famiglia che, per diversi motivi, giungono ad allontanarsi ed escludersi a vicenda”- redige, con scadenza trimestrale, una rivista (allegato ultimo numero) nella quale l’Avv. (omissis) inserisce un proprio parere in risposta ad un quesito proposto da un lettore. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; Premesso - che le disposizioni del D.L. 4 luglio 2006, n. 223 (decreto Bersani), convertito con modificazioni nella Legge 4 agosto 2006, n. 248, afferenti la disciplina della professione forense, si debbono leggere nell’ambito del codice deontologico con particolare riferimento agli articoli “5 -Dovere di probità, dignità e decoro”; “6 -Doveri di lealtà e correttezza”; “9 -Dovere di segretezza e riservatezza”; “12 -Dovere di competenza”; “17 -Informazioni sull’attività professionale”; “17/bis -Mezzi di informazione consentiti”; “18 -Rapporti con la stampa”; “19 -Divieto di accaparramento di clientela”; “20 -Divieto di uso di espressioni sconvenienti od offensive”; - che, nel caso di specie, con l’art. 2, comma 1, sono state abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono sub lettera b) “il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonchè il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’Ordine”; - che, quanto alle “caratteristiche del servizio offerto”, è difficile pensare a messaggi 126 07_pareri deontologici_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 126 28/05/2008, 01:45 PARERI DEONTOLOGICI informativi che non facciano riferimento ai criteri di trasparenza e veridicità, nonchè alla diligenza professionale; - che è lo stesso legislatore che sollecita gli Ordini alla verifica del rispetto di tali attributi, coerenti con le finalità della tutela dell’affidamento della collettività; - che, quanto ai mezzi di informazione consentiti, essi sono indicati dall’art. 17/bis che nella nuova formulazione ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti utilizzabili, fermo restando, ovviamente, l’adeguamento degli stessi al decoro e alla dignità della professione; esprime parere nel senso di ritenere consentita l’informazione concernente la propria attività professionale, come redatta nella pagina di presentazione, che si vuole inserire, unitamente alla brochure fotografica dello studio legale, risultando la prima in adesione al contenuto delle norme sub art. 17 Codice Deontologico forense, e la seconda nel rispetto dello specifico mezzo di informazione, come richiesto dall’art. 17/bis, sub 3 dello stesso codice, quale la rivista della “(omissis)” di indubbio contenuto di materie giuridiche. *** - Gli Avvocati (omissis) e (omissis) hanno formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 20 dicembre 2007, “in merito alla possibilità, per una associazione professionale costituita da soli avvocati, di entrare a far parte di una associazione interprofessionale composta da dottori commercialisti e consulenti finanziari per lo svolgimento della sola consulenza legale stragiudiziale”. All’uopo, detti Avvocati hanno allegato il parere n. 10 del 9 maggio 2007 con cui il Consiglio Nazionale Forense si è espresso favorevolmente sul quesito del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sassari in merito alla “possibilità per un avvocato, alla luce della nuova normativa introdotta con il cosiddetto ‘decreto Bersani’, di far parte di una associazione professionale tra avvocati e, al contempo, altresì di una ulteriore associazione, con altri professionisti quali commercialisti o consulenti del lavoro”. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; premesso - che ritiene opportuno, cogliendo l’occasione, richiamare gli elementi distintivi della società tra avvocati e dello studio professionale associato, che in sintesi possono riassumersi come di seguito: - l’esercizio della professione di avvocato in forma societaria è regolato dal Titolo II Capo I del D. Lgs. 2 febbraio 2001 nei suoi 11 articoli (Attuazione della direttiva 98/5/CE); - “l’esercizio in forma associata delle cosiddette professioni protette e, in particolare, di quella legale deve avvenire senza compromissione del principio della personalità della prestazione professionale nei rapporti con la clientela e con i terzi in genere, con la conseguenza che nella denominazione dell’associazione, come in tali rapporti, possono essere indicati soltanto i nomi e i cognomi di associati che abbiano effettivamente la relativa qualità e non anche di quanti non facciano più parte dell’associazione stessa perchè deceduti, anche se di essa siano stati fondatori, senza che ciò violi il principio costituzionale FORO ROMANO 1-2/2008 07_pareri deontologici_fatto.pmd 127 127 28/05/2008, 01:45 PARERI DEONTOLOGICI della libertà della iniziativa economica e, per l’effetto, quelli di uguaglianza, di libertà di associazione e di esplicazione della personalità, nè la disciplina comunitaria (Direttiva CEE del 22 marzo 1977, attuata con legge n. 31 del 1982; Regolamento CEE n. 2137 del 1985), che fa salve le disposizioni nazionali relative alle condizioni di esercizio di una attività professionale di ‘gruppo’ (Cass. Civ., Sez. Un., 3 marzo 1994, n. 2077)”. “Continua, pertanto, ad applicarsi l’art. 1 della Legge 23 novembre 1939 n. 1815 in favore dei professionisti che non intendono adottare la forma societaria, preferendo la forma intermedia di cooperazione” (Consiglio di Stato - Atti norm., 11 maggio 1998, n. 72), “nella quale non sussiste alcun vincolo di solidarietà con i professionisti dello stesso studio nè per l’adempimento della prestazione, nè per la responsabilità nell’esecuzione della medesima” (Cass. Civ., Sez. II, 29 novembre 2004, n. 22404); - che il D.L. 4 luglio 2006, n. 223 (“decreto Bersani”), convertito con modificazioni nella Legge 4 agosto 2006, n. 248, ha abrogato, sub art. 2-lettera c, “il divieto di fornire all’utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che l’oggetto sociale relativo all’attività libero-professionale deve essere esclusivo, che il medesimo professionista non può partecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più soci professionisti previamente indicati, sotto la propria personale responsabilità”; - che tale responsabilità non può non riferirsi esclusivamente alla forma di associazione tra avvocati, atteso che la responsabilità professionale nella forma di società tra avvocati è soggetta alle disposizioni dell’art. 26, I comma, del D. Lgs. 2 febbraio 2001, n. 96 (“Il socio o i soci incaricati sono personalmente e illimitatamente responsabili per l’attività professionale svolta in esecuzione dell’incarico. La società risponde con il suo patrimonio”); - che il parere n. 10 del 9 maggio 2007 del Consiglio Nazionale Forense, allegato alla richiesta di parere deontologico dei sopra citati Avvocati, si riferisce al caso della “possibilità per un avvocato, alla luce della nuova normativa introdotta con il cosiddetto ‘decreto Bersani’, di far parte di un’associazione professionale tra avvocati e, al contempo, altresì di un’ulteriore associazione, con altri professionisti quali commercialisti o consulenti del lavoro”; - che il predetto Consiglio si è espresso favorevolmente distinguendo le “attività riservate in ambito giudiziale solo ed esclusivamente nell’ambito dell’associazione tra avvocati e non anche nell’associazione interprofessionale, residuando per quest’ultima tutto l’ambito di attività afferente alla consulenza legale nelle sue diverse forme”; - che la richiesta di parere deontologico degli Avvocati (omissis) e (omissis) fa riferimento soltanto alla “possibilità per una associazione professionale tra avvocati di entrare a far parte di un’associazione interprofessionale ‘per lo svolgimento della sola consulenza legale stragiudiziale’, differenziandosi in tal modo per la sua unicità rispetto al quesito rappresentato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sassari, osserva che tale possibilità sia naturalmente plausibile, in quanto già contenente, alla luce delle argomentazioni rappresentate nel parere del Consiglio Nazionale Forense e, in forza della normativa esposta in premessa, gli elementi non ostativi. *** 128 07_pareri deontologici_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 128 28/05/2008, 01:45 PARERI DEONTOLOGICI - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta, pervenuta il 14 dicembre 2007, di “conoscere le modalità di comunicazione della pubblicazione on line del sito internet dello studio legale associato (omissis)” del quale egli fa parte. All’uopo, detto professionista ha trasmesso le pagine di presentazione (non ancora on line) per consentire la verifica di congruità al Codice Deontologico forense al fine della relativa approvazione del Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; - Esaminate le pagine di presentazione dello studio legale associato; ritiene - per quanto si riferisce alle informazioni sull’attività professionale, dette pagine conformi alle disposizioni indicate sub art. 17 Codice Deontologico forense; rileva - circa i mezzi di informazione consentiti dall’art. 17/bis del predetto codice, che le citate pagine devono indicare i nominativi dei professionisti che compongono lo studio, risultando l’esercizio della professione svolto in forma associata o societaria; possono essere indicati soltanto i settori di esercizio dell’attività professionale (civile, penale, amministrativo, tributario) e, nell’ambito di questi, eventuali materie di attività prevalente, con il limite di non più di tre materie; l’eventuale certificazione di qualità dello studio (l’avvocato che intenda di fare menzione di una certificazione di qualità deve depositare presso il Consiglio dell’Ordine il giustificativo della certificazione in corso di validità e l’indicazione completa del certificatore e del campo di applicazione della certificazione ufficialmente riconosciuta dallo Stato); approva infine i mezzi di informazione da rivedere, naturalmente, alla luce delle disposizioni indicate. *** - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 7 gennaio 2008, in merito alla possibilità di trattenere l’anticipo ricevuto per il giudizio di impugnazione proposto dal suo assistito, conclusosi parzialmente in favore del medesimo con la condanna di controparte al pagamento della rivalutazione monetaria della somma dovuta, oltre gli interessi legali, nonchè alla refusione del 50% delle spese processuali sostenute dall’appellante, liquidate in sentenza, come da dispositivo allegato. Il Consiglio - Uditi i Consiglieri Rossi e Testa, quali coordinatori della Commissione Deontologica; Considerato che l’avvocato ha il diritto ex art. 44 Codice Deontologico forense di trattenere le somme pervenute dalla parte assistita o da terzi in quattro tassative situazioni: 1) a rimborso delle spese sostenute, dandone avviso al cliente; 2) a titolo di pagamento dei propri onorari, quando vi sia il consenso della parte assistita; 3) quando si tratti di somme liquidate in sentenza a carico della controparte a titolo di diritti ed onorari ed egli non le abbia ricevute dalla parte assistita; FORO ROMANO 1-2/2008 07_pareri deontologici_fatto.pmd 129 129 28/05/2008, 01:45 PARERI DEONTOLOGICI 4) quando abbia già formulato richiesta di pagamento espressamente accettata dalla parte assistita; esprime parere nel senso che, essendo ammessa soltanto nei predetti casi la compensazione tra le somme riscosse e il corrispettivo per le prestazioni svolte, e rientrando il caso rappresentato dall’Avv. (omissis) sub punto 3), peraltro in misura inferiore a quella dovutagli, nulla osta a che la somma anticipata dal predetto professionista, ricevuta con specifica destinazione, sia portata in compensazione a fronte del suo maggiore credito, in applicazione anche dell’art. 1243 c.c. *** Adunanza del 24 aprile 2008 - L’Avv. (omissis), con istanza del 12 novembre 2007, proponeva parere deontologico con il quale richiedeva se il mancato pagamento degli onorari per la sostituzione di un Collega del Foro di Foggia costituisse, nel caso di specie, un comportamento deontologicamente rilevante. Il Consiglio Udita il Consigliere Avv. Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; Considerato che trattasi di vicenda che potrebbe essere sottoposta all’attenzione del Consiglio in sede di valutazione disciplinare; Atteso dunque che trattasi di richiesta di parere preventivo dichiara inammissibile la domanda. *** - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere preventivo in data 4 gennaio 2008, relativa alla capacità di testimoniare in giudizio degli Avvocati (omissis) e (omissis), iscritti all’Ordine degli Avvocati di Roma, ex art. 58 Codice Deontologico Forense, in una causa complessa, promossa da una società a responsabilità limitata rappresentata, difesa e domiciliata presso il suo studio, contro persone fisiche, per risarcimento danni ex art. 2043 c.c., nella quale sono stati articolati numerosi capitoli di prova. Il Consiglio Udita il Consigliere Avv. Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; Ritenuto che il parere è di natura preventiva, in quanto la questione potrebbe formare oggetto di valutazione del Consiglio in altra sede, dichiara inammissibile la richiesta in argomento. a cura di Livia Rossi 130 07_pareri deontologici_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 130 28/05/2008, 01:45 IL NOSTRO MONDO ANCHE IN ITALIA LE AZIONI RISARCITORIE COLLETTIVE Con la legge finanziaria per il 2008 (L. 24 dicembre 2007 n. 244, artt. da 446 a 449) l’azione civile collettiva è stata introdotta anche nel nostro ordinamento giuridico. A partire dal 29 giugno 2008 (tanto è esteso il periodo di vacatio legis), grazie alle nuove disposizioni che la legge citata ha inserito nel Codice del consumo (art. 140 bis), sarà dunque invocabile un inedito strumento generale di tutela a disposizione degli utenti di servizi o di consumatori di prodotti che, in altri Paesi del mondo, viene altrimenti chiamato “class action”. E’ preferibile, tuttavia, non parlare di “azioni di classe” in Italia, sia perché l’espressione nel nostro idioma ha un significato diverso rispetto a quello che assume in altri linguaggi, sia perché il neo-istituto presenta significative differenze in rapporto a quello vigente da anni, ad esempio, negli Stati uniti d’America. Negli U.S.A. la class action è il vero e proprio terrore della grande industria perché è sufficiente la messa in commercio di un prodotto difettoso, una pratica commerciale scorretta, una pubblicità ingannevole, un danno alla salute agli utenti, che le sanzioni economiche che si abbattono sul produttore (sia esso una fabbrica di automobili piuttosto che un’industria farmaceutica) sono così pesanti da minarne alle fondamenta la stabilità finanziaria e di rischiare di portarlo al fallimento. In breve l’azione risarcitoria collettiva è sostanzialmente un istituto di carattere processuale (fondato non solo sulle norme costituzionali dettate in tema di diritto di difesa, ma soprattutto sull’art. 2 della Carta, che riconosce i diritti inviolabili del cittadino, sia come singolo sia come componente delle formazioni sociali) che permette ad una pluralità di soggetti (appunto, consumatori di beni od utenti di servizi) di far valere un diritto presso l’A.G.O. con un “unico” giudizio, il cui esito produrrà un effetto “generalizzato”. La legge prevede che i soggetti legittimati ad adire l’Autorità giurisdizionale non siano esclusivamente le 16 associazioni che compongono attualmente il Consiglio nazionale consumatori ed utenti, ma la legittimazione è estesa anche ad associazioni e comitati che sono adeguatamente rappresentativi degli interessi collettivi fatti valere. Quei consumatori od utenti che intendono avvalersi della tutela risarcitoria collettiva debbono comunicare per iscritto, al soggetto proponente, la propria adesione all’azione intentata. La particolarità è che l’adesione può avvenire anche in grado di appello (quando invece l’intervento adesivo autonomo è generalmente ritenuto inammissibile in sede di gravame nel processo di cognizione ordinario) sino all’udienza di precisazione delle conclusioni. Del pari anche l’intervento diretto nel processo (e non la semplice “adesione”) è sempre ammesso da parte dei singoli consumatori od utenti. Sia l’esercizio dell’azione sia la semplice adesione producono l’effetto di interrompere la prescrizione del diritto fatto valere. FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 131 131 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO La competenza è del Tribunale in composizione collegiale. Il giudizio è articolato, in buona sostanza, in due fasi. La prima di queste è destinata alla verifica dell’ammissibilità della domanda, si svolge in camera di consiglio e viene conclusa con un’ordinanza reclamabile dinanzi alla Corte d’appello. La domanda è dichiarata inammissibile in tre ipotesi: quando è manifestamente infondata (e qui la declaratoria di “inammissibilità” non appare formalmente corretta), quando si ravvisa un conflitto di interessi, o infine quando il giudice non ravvisa l’esistenza di un interesse collettivo suscettibile di adeguata tutela. Se invece la domanda supera il vaglio del giudizio di ammissibilità, il giudice dispone che venga data idonea pubblicità dei contenuti dell’azione proposta, al chiaro scopo di stimolare eventuali adesioni, e rilascia i provvedimenti idonei perché il giudizio possa proseguire. Se, alla fine del processo, il giudice ritiene la domanda meritevole di accoglimento, determina i criteri in base ai quali liquidare la somma stabilita a fini risarcitori in favore di chi ha aderito all’azione: solo se è possibile il Tribunale determina con la sentenza l’importo minimo da corrispondere a ciascun consumatore od utente. La decisione fa stato non solo nei confronti delle parti processuali ma anche (ed in ciò sta la caratteristica dell’azione collettiva) nei riguardi di chi ha semplicemente aderito alla causa con la comunicazione di cui sopra s’è detto. Dunque il rischio che si corre in concreto è che il giudice si limiti solo a dettare le “coordinate risarcitorie” all’impresa condannata, affinché questa, nei sessanta giorni successivi alla ricezione della notificazione della sentenza, possa proporre (ad ogni aderente all’azione) il pagamento della somma a ristoro del danno inferto. Se la proposta è accettata dal consumatore o dall’utente l’accordo costituisce titolo esecutivo. Se l’impresa condannata non comunica la propria proposta oppure non è intervenuta l’accettazione della stessa, il presidente del Tribunale costituisce un’apposita camera di conciliazione (composta da 3 membri), la quale quantifica le somme da corrispondere ai singoli aventi diritto, e determina le modalità ed i termini di pagamento. In alternativa, su concorde richiesta del promotore l’azione e del convenuto, la composizione non contenziosa della lite può essere affidata ad uno degli organismi di conciliazione previsti dalla legge sul processo societario. E’ evidente che le modalità con le quali l’azione risarcitoria collettiva si conclude sono ben distanti da quelle che caratterizzano le grandi class actions dei sistemi anglo-americani. Il sistema dei rimborsi individuali, fondato sull’intervento di una camera di conciliazione che si costituisce a valle della emessa sentenza di condanna, tradisce infatti il senso profondo dell’istituto conciliativo, che trae la propria essenza sull’esigenza di prevenzione della lite, non avendo certo la natura di “transazione postuma”. Critiche severe, poi, sono già state dirette contro un provvedimento che non riesce a distinguere le piccole questioni (c.d. “small claims”) dalle grande battaglie 132 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 132 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO giudiziarie che coinvolgono potenzialmente milioni di cittadini, accomunando le une e le altre in una logica di processo unitario come se queste fossero sovrapponibili. E’ piuttosto chiaro che l’azione collettiva ha il merito di determinare nel sistema un effetto per così dire perequativo, riequilibrando i rapporti di forza tra singoli consumatori, incapaci sovente di affrontare un processo civile contro potentati economici, e colossi dell’industria o del mondo dei servizi (banche, assicurazioni, ecc.). Ma è parimenti innegabile, per le citate peculiarità dell’azione risarcitoria collettiva così come disegnata dal Codice del consumo, che difficilmente in Italia si assisterà a fenomeni simili a quelli che gli U.S.A. sono abituati a vedere, caratterizzati da condanne a risarcimenti stratosferici a carico di grandi industrie nazionali (senza scomodare le condanne a carico dei produttori di tabacco, sia sufficiente pensare che nel 2001 una sola fabbrica di pneumatici ha perso, a seguito di una class action, dieci miliardi di dollari per aver immesso sul mercato un prodotto risultato difettoso). E’ appena il caso di aggiungere che, nel nostro ordinamento, non è stato recepito l’istituto del “punitive damage” (indennità punitiva), che negli Stati Uniti ha la funzione di scoraggiare la prosecuzione di ulteriori atteggiamenti scorretti da parte dei quell’impresa già fortemente condannata sul piano economico a risarcire ai clienti il danno cagionato. Rodolfo Murra ESAME DI STATO PER AVVOCATI ANNO 2007 Sento innanzitutto il dovere di esprimere all’On.le Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma la mia profonda gratitudine per avermi conferito la prestigiosa carica di presidente dell’Esame di Avvocato di Roma dell’anno 2007. E’ altresì mio dovere ringraziare e complimentarmi con il Consiglio per la scelta dei colleghi Commissari, i quali si sono segnalati (tutti) per dedizione, professionalità, abnegazione e competenza assoluta nel coadiuvarmi nella difficile conduzione organizzativa ed esecutiva dell’esame. A tutti i colleghi, pertanto, (indistintamente e senza classifiche di merito) va il mio apprezzamento e ringraziamento per aver onorato e soddisfatto il desiderio di svolgere la nostra attività con grande serietà e spirito di servizio . Ma non posso esimermi dal segnalare che anche le altre componenti della Commissione hanno dimostrato serietà e profonda competenza. Innanzitutto i signori Magistrati nominati dai vari Uffici Giudiziari del Lazio, FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 133 133 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO hanno assicurato con continuità e spirito collaborativo la loro presenza sia nella fase organizzativa che durante lo svolgimento delle prove scritte. A loro va il mio ringraziamento per l’impegno profuso e soprattutto per l’approccio collaborativo. Analogo discorso vale per i commissari docenti che (tranne i dimissionari per gravi motivi di salute e d’incompatibilità) hanno fornito il loro prezioso contributo affinché la complessa macchina dell’esame operasse a pieno regime e senza significative sfasature. Last but not least, un sentito ringraziamento va alla Polizia Penitenziaria che ha messo a disposizione la propria insostituibile capacità professionale nel garantire un efficace controllo dei candidati nel rispetto della legge, durante lo svolgimento delle prove scritte. Particolare apprezzamento va riconosciuto a tutto il Personale della Corte d’Appello di Roma che si è distinto quale nicchia di elevata eccellenza nello svolgimento dei compiti istituzionali. Ciò posto, mi corre l’obbligo di fornire alcuni dati statistici. I candidati che hanno presentato domanda di partecipazione a sostenere le prove scritte ai sensi delle vigenti (che non richiamo per essere già note all’On.le Consiglio) disposizioni di legge sono stati 5.379. Tuttavia, tra esclusi per insufficienza della documentazione richiesta nella predisposizione della domanda di partecipazione e quelli esclusi per violazione degli artt. 20 e 21 del RD 22 gennaio 1934, n° 37, hanno terminato le prove scritte circa 4.300 candidati. Lo svolgimento delle prove è avvenuto nel più rigoroso rispetto della norme giuridiche previste dal citato Regio Decreto, e in ossequio alla circolare ministeriale del 27 novembre 2007, pervenutami il 10/12/2007, la quale raccomandava “all’Ispettore Ministeriale , Avv. Francesco Resticcia del foro di Messina unitamente ai componenti della Commissione, la puntuale osservanza di quanto stabilito dagli artt. 20 e 21 precitati, con particolare riguardo: a) al divieto di comunicazione tra i candidati e tra questi ed estranei, con accurata attenzione alle misure idonee ad evitare l’utilizzo dei telefoni cellulari. b) al rispetto dell’obbligo di esclusione di cui ai citati art. 20, secondo comma e art. 21, secondo comma.” In questa ottica, con l’ausilio della Polizia Penitenziaria e del personale della Corte d’Appello e dei Commissari, è stata realizzata un’efficace attività di prevenzione e di contrasto, che ha portato all’accertamento di specifiche violazioni tra cui l’utilizzo (in modo furtivo), da parte di numerosi condidati, di materiale cartaceo non consentito. Gli stessi candidati, in applicazione delle sanzioni previste dalle citate norme, sono stati prontamente espulsi. 134 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 134 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Non è stato consentito l’uso di cellulari portatili o di altri strumenti elettronici. La presenza del personale del Ministero delle Telecomunicazioni, con l’utilizzo delle apparecchiature di rilevamento, ha impedito la captazione di notizie dall’esterno. Tutti i telefoni cellulari in possesso dei candidati venivano disattivati e fatti poggiare, in vista, sui rispettivi banchi. Pertanto, quanto previsto dalle disposizioni di legge è stato correttamente realizzato e garantito senza alcun abuso e nel totale rispetto dei diritti fondamentali di ciascun candidato. Nel corso dei controlli sui testi da utilizzare durante le prove scritte è stato sequestrato molto materiale cartaceo non consentito, mentre, durante la prova del 12, è stata rinvenuta in un bagno “una sentenza della Suprema Corte di Cassazione assolutamente pertinente al caso di specie.” Questi sono alcuni tra i dati significativi dell’esperienza vissuta nei quattro giorni d’esame, ivi compreso il giorno 10 dedicato alla consegna dei testi consentiti. Al riguardo ritengo doveroso evidenziare che la scelta della preventiva consegna del materiale per la consultazione, ha portato un oggettivo vantaggio ai candidati, i quali hanno avuto la lettura (o dettatura) dei compiti ciascun giorno intorno alle ore 10,50, ed inoltre ha consentito la dettatura quasi simultanea alle altre Corti d’Appello, oggettivamente impegnate con un numero di candidati certamente inferiore a quella di Roma. Il modo rigoroso di gestire la complessa macchina dell’esame di Abilitazione ha alimentato il desiderio di rivincita degli esclusi facendo confezionare al Messaggero (13 e 14 dicembre ) due articoli in cui si affermava (nel primo) che i temi sarebbero stati conosciuti prima della dettatura, via internet, e successivamente veicolati ai candidati per mezzo dei palmari. Tali accuse sono prive di qualsivoglia fondamento e originano da un sentimento di rivalsa da parte degli esclusi. In sintesi: - E’ stato sequestrato solo materiale cartaceo mentre i telefonini cellulari risultavano disattivati; - I controlli sono stati effettuati in modo sinergico dalle varie componenti addette alla vigilanza (Polizia Penitenziaria, personale Corte d’Appello e Commissari ); - L’unico dato significativo emerso concerne il sequestro (del 12/12/2007) di una sentenza della Corte Suprema in materia penale attinente alla traccia del tema dettato, rinvenuto celato in un bagno di un’aula. Alla luce delle considerazioni che precedono, chiedo all’On.le Consiglio di volermi indicare le direttive da seguire in riferimento alle ingiuste e pregiudizievoli insinuazioni dell’inchiesta del Messaggero che portano discredito all’Avvocatura e, FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 135 135 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO nel contempo, ledono l’onore e il decoro di tutti i membri della Commissione di Roma, e delle altre componenti che hanno cooperato per la riuscita dell’Esame. Informo, peraltro, che è mia intenzione presentare, nei prossimi giorni, atto di querela-denuncia contro ignoti in relazione alla discovery della sentenza presso la Procura di Roma e per le diffamatorie insinuazioni del Messaggero. Rimango a disposizione per ogni e qualsivoglia chiarimento e resto in attesa di determinazioni dell’On.le Consiglio. Con alta deferenza. Roma lì, 17.12.2007 Avv. Stefano Maranella PRIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO Il Consigliere Ceré riferisce sulla prima riunione del Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di Roma, che si è tenuta il 6 Maggio 2008 nell’ambito della quale, a seguito della nomina del Cons. Avv. Donatella Ceré e del Cons. Avv. Giovanni Cipollone a componenti del surriferito Consiglio Giudiziario, in presenza del Presidente della Corte d’Appello di Roma, dott. Giorgio Santacroce e del Procuratore Generale della Repubblica presso il Tribunale di Roma, dott. Salvatore Vecchione, è stato approvato il Regolamento del Consiglio Giudiziario, in applicazione del quale si è istituita una Sezione Autonoma per i Giudici di Pace, orientata ad una migliore ed efficiente organizzazione degli uffici giudiziari nell’area romana, nonché in materia di tirocinio, nomina, durata dell’ufficio e giudizio di idoneità sulla prosecuzione dell’esercizio delle funzioni di Giudice di Pace, in ossequio alle disposizioni previste dalla L. 374/1991 e dalla riforma dell’Ordinamento Giudiziario. Si è proceduto, quindi, a votazione dei membri effettivi del sullodato Consesso per la magistratura requirente, per quella giudicante ed i Giudici di Pace, che quindi si compone dei seguenti membri, come sinteticamente sottoindicati Componenti di diritto Dott. Giorgio Santacroce Dott. Salvatore Vecchione Presidente della Corte d’Appello di Roma Procuratore Generale della Repubblica presso il Tribunale di Roma Avvocati designati dal Consiglio Nazionale Forense Cons. Avv. Donatella Ceré Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma Cons. Avv. Giovanni Cipollone Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma 136 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 136 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Avv. Davide Calabrò Avv. Riccardo Micci Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Viterbo Professori universitari designati dal Consiglio Universitario Nazionale Prof. Avv. Carmine Punzi Ordinario dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Prof. Avv. Marcello Foschini Ordinario della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali di Roma Magistrati Giudicanti Dott. Fabio Massimo Gallo Dott. Orlando Villoni Dott.ssa Patrizia Campolo Magistrati Requirenti Dott. Giovanni Bombarbieri Giudici di Pace Dott. Alberto Rossi Dott.ssa Carla Rufini Dott. Aldo Zamparelli Dott. Antonio Devoto Presidente di Sezione del Tribunale di Roma Giudice del Tribunale di Roma Giudice del Tribunale di Roma Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma Giudice di Pace di Roma Giudice di Pace di Roma Giudice di Pace di Fiumicino Giudice di Pace di Roma Il Consigliere Ceré riferisce, inoltre, che il giorno 13 Maggio 2008 il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, prof. Avv. Guido Alpa rappresentando all’odierno relatore, nella sua funzione di membro elettivo del Consiglio Giudiziario presso la Corte d’Appello di Roma, come sopra indicato, che – nell’ambito dell’incontro con i componenti avvocati dei Consigli Giudiziari, tenutosi lo scorso 8 Maggio 2008 – è stato istituito un gruppo di lavoro per lo studio del regolamento per il funzionamento dei medesimi Consigli, ha contestualmente rivolto allo stesso relatore l’invito a partecipare alla prima riunione del surriferito gruppo di lavoro ristretto, che si terrà il 21 Maggio p.v. alle ore 15.00 presso la sede amministrativa del Consiglio Nazionale Forense in Roma, Via del Governo Vecchio, 3. Il Consigliere Ceré relazionerà costantemente avanti al Consiglio in merito al proprio duplice incarico istituzionale, sia in qualità di membro elettivo del Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di Roma, sia in qualità di componente del gruppo ristretto di lavoro presso il Consiglio Nazionale Forense, chiedendo al contempo – in virtù delle funzioni ricoperte ex lege – ai responsabili della Commissione Relazione Uffici Giudiziari e della Commissione Magistratura FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 137 137 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Onoraria di Codesto Consiglio dell’Ordine di interagire in chiave proficuamente collaborativa, segnalando ad essa Consigliere Ceré tutte le problematiche pertinenti l’ambito materiale della magistratura onoraria, nonché le eventuali disfunzioni degli uffici giudiziari loro attribuiti. Il Consiglio ne prende atto, ringraziando il Consigliere relatore ed augura buon lavoro. INTRODUZIONE ESEGETICA SUL FONDAMENTO GIURIDICO DELLA FORMAZIONE PERMANENTE Avv. Giorgio Olmi Con queste brevi note intendo fare un po’ di chiarezza a proposito della formazione continua degli Avvocati e della sua obbligatorietà, soprattutto in risposta all’articolo del Consigliere e Collega Avv. Rodolfo Murra intitolato “Obblighi di formazione permanente o … permanente formazione di obblighi?” pubblicato sia sul sito www.patronatoforense.com diretto dal Consigliere Avv. Federico Bucci, sia sul sito www.maurovaglio.it diretto dal Consigliere Avv. Mauro Vaglio. Nell’articolo dell’Avv. Murra si dice chiaramente che manca una legge a sostegno della formazione permanente e continua, e ciò non è vero: non solo esiste la legge, ma essa è sostenuta e sorretta da principi che vanno ben al di là dell’ordinamento giuridico italiano. Premetto che la Comunità Europea si è da tempo occupata del problema della formazione culturale in genere già a partire dal Regolamento n. 337/75 del Consiglio, del 10 febbraio 1975, relativo all’istituzione di un Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (CEDEFOP), poi con la Decisione n. 95/2493/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 1995, che proclamava il 1996 “Anno europeo dell’istruzione e della formazione durante l’intero arco della vita”, ed in seguito con la Decisione n. 1720/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, che istituisce un programma d’azione nel campo dell’apprendimento permanente. Basterebbero questi cenni per comprendere che lo stesso concetto di formazione culturale permanente e continuo fa ormai parte integrante delle materie di interesse comunitario. Per restare nell’ambito dei Paesi comunitari, e specificamente nell’ambito della professione forense, la Francia, ma prima ancora il Belgio e l’Olanda, si sono dotati di strutture formative e di strumenti di controllo della professionalità degli 138 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 138 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Avvocati. In Francia con la Legge di riforma del 2004 la formazione continua degli Avvocati è divenuta obbligatoria ed ha lo scopo, esplicitamente dichiarato, di garantire la qualità dell’attività degli Avvocati e di rendere attuali e costantemente aggiornate le sue conoscenze. La legge ne afferma la natura di vera e propria obbligazione di carattere deontologico affidando al Conseil d’Etat il compito di determinare la natura e la durata delle attività necessarie per assolvere l’obbligo della formazione continua ed assegnando al Conseil national des Barreaux il compito di determinare le modalità di assolvimento di tale dovere. Nel frattempo, per rimanere nell’ambito di ordinamenti giuridici non nazionali, bisogna ricordare che la professione dell’Avvocato riceve una particolarissima disciplina anche dal diritto internazionale pubblico, tanto che esiste una apposita Commissione dei Diritti Umani dell’ONU sull’indipendenza dei Giudici e degli Avvocati, incaricata appunto di vigilare affinché nel mondo sia rispettata, per ciò che riguarda gli Avvocati, l’indipendenza, sia dei singoli professionisti sia della professione forense in generale, dall’ingerenza governativa che ne possa limitare l’altissima missione consistente anche, non lo si dimentichi, di vigilare nelle aule di giustizia affinché i Magistrati rispettino le leggi. Fatte queste debite premesse per sottolineare l’importanza della formazione permanente in ambito comunitario, e dell’Avvocatura in sede addirittura mondiale, passiamo alla rassegna del testo legislativo italiano che è alla base della formazione permanente, testo legislativo che è stato sollecitato dalla normativa comunitaria. Infatti con la Comunicazione n. 2004/83 intitolata «Relazione sulla concorrenza nei servizi professionali» la Commissione europea ha formalmente richiesto ai governi nazionali, alle autorità di concorrenza, agli ordini professionali e ai tribunali nazionali di intervenire per eliminare quelle restrizioni che impediscono al sistema economico e agli utenti in particolare di beneficiare dei vantaggi della concorrenza. La Commissione ha sostanzialmente chiesto di valutare quali regole esistenti (a livello sia di norme di legge che di codici di autoregolamentazione adottati dagli organismi professionali) siano ancora oggi necessarie per l’interesse generale e quali siano proporzionate e giustificate. La Comunicazione ha assunto una valenza generale di politica comunitaria rivolta a tutto il settore dei servizi professionali. L’Italia si è adeguata con il cosiddetto “decreto Bersani”, tecnicamente il D.L. n. 223/2006 convertito in L. 248/2006 che all’art. 1 recita: “Le norme del presente titolo, adottate ai sensi degli articoli 3, 11, 41 e 117, commi primo e secondo, della Costituzione, con particolare riferimento alle materie di competenza statale della tutela della concorrenza, dell’ordinamento civile e della determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 139 139 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO nazionale, recano misure necessarie ed urgenti per garantire il rispetto degli articoli 43, 49, 81, 82 e 86 del Trattato istitutivo della Comunità europea ed assicurare l’osservanza delle raccomandazioni e dei pareri della Commissione europea, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e delle Autorità di regolazione e vigilanza di settore, in relazione all’improcrastinabile esigenza di rafforzare la libertà di scelta del cittadino consumatore e la promozione di assetti di mercato maggiormente concorrenziali, anche al fine di favorire il rilancio dell’economia e dell’occupazione, attraverso la liberalizzazione di attività imprenditoriali e la creazione di nuovi posti di lavoro”. Già si vede nel primo articolo con quanta precisione il legislatore si sia preoccupato di mettere ben in chiaro che il Decreto Legge è stato emanato in ottemperanza sia ai Trattati istitutivi della CE (fonte, per gli Stati membri, di diritto internazionale pubblico) sia alle raccomandazioni e pareri comunitari (fonti, queste ultime, comunitarie alle quali l’Italia non può certo sottrarsi se non uscendo dalla Comunità). Il testo legislativo prosegue, e così dispone al comma 1 dell’art. 2: “In conformità al principio comunitario di libera concorrenza ed a quello di libertà di circolazione delle persone e dei servizi, nonché al fine di assicurare agli utenti un’effettiva facoltà di scelta nell’esercizio dei propri diritti e di comparazione delle prestazioni offerte sul mercato, dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali: a) l’obbligatorietà di tariffe fisse o minime ovvero il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti; b) il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine; c) il divieto di fornire all’utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che l’oggetto sociale relativo all’attività liberoprofessionale deve essere esclusivo, che il medesimo professionista non può partecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più soci professionisti previamente indicati, sotto la propria personale responsabilità”. Il comma 3 prosegue dicendo testualmente che “le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina che contengono le prescrizioni di cui al comma 1 sono adeguate, anche con l’adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali, entro il 1° gennaio 2007. In caso di mancato adeguamento, a decorrere dalla medesima data le norme in contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso nulle”. Esiste quindi una precisa base legislativa per la successiva opera del Consiglio Nazionale Forense di cui si discuterà tra poco, consistente sia nella modifica al Codice deontologico sia all’emanazione del Regolamento sulla formazione permanente. 140 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 140 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Del resto bisogna dire che in Italia l’Avvocatura è arrivata per ultima rispetto a tutte le altre categorie professionali, le quali hanno costruito già da tempo sistemi di formazione continua ed obbligatoria, approvando regolamenti per dare esecuzione all’obbligo formativo e al suo controllo. Il Consiglio Nazionale Forense, al quale nessuno ha mai contestato la funzione di avere emanato prima ed emendato poi il Codice deontologico, ha del resto stabilito, prima dell’entrata in vigore del Decreto legge citato, all’art. 13 del Codice deontologico stesso, come modificato nella seduta del 27 gennaio 2006, che “è dovere dell’avvocato curare costantemente la propria preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori nei quali svolga l’attività. L’avvocato realizza la propria formazione permanente con lo studio individuale e la partecipazione a iniziative culturali in campo giuridico e forense. E’ dovere deontologico dell’avvocato quello di rispettare i regolamenti del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio dell’Ordine di appartenenza concernenti gli obblighi e i programmi formativi”. Sempre il Codice deontologico forense all’art.12, impone all’Avvocato il dovere di competenza prevedendo, fra l’altro, che “l’avvocato non deve accettare incarichi che sappia di non potere svolgere con adeguata competenza” e che “l’accettazione di un determinato incarico professionale fa presumere Ia competenza a svolgere quell’incarico”. Dal canto suo il Codice deontologico degli Avvocati europei al punto 5.8 ribadisce senza alcun dubbio testualmente: “Lawyers should maintain and develop their professional knowledge and skills taking proper account of the European dimension of their profession”. Il Consiglio Nazionale Forense, in quanto organo giurisdizionale speciale, ha per legge il potere di determinare i principi ed i precetti della deontologia professionale: per lungo tempo lo ha fatto con pareri e sentenze senza sentire l’esigenza di una codificazione scritta dei principi deontologici, e poi nella seduta del 17 aprile 1997 ha ritenuto opportuno varare il Codice deontologico passando così da un sistema deontologico orale e consuetudinario ad un sistema deontologico scritto e codificato. Nessuno, egregi Colleghi, ha mai contestato il potere del CNF di emanare e poi modificare il Codice deontologico. La giurisprudenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione (Cass. civ. Sez. Unite, 23 marzo 2004 n. 5776) considera le norme deontologiche codificate come vere e proprie norme giuridiche di carattere regolamentare: “ Nell’ambito della violazione di legge - in relazione alla quale (oltre che per incompetenza ed eccesso di potere) le decisioni del Consiglio nazionale forense sono ricorribili per cassazione (art. 56 del regio decreto - legge 27 novembre 1933, n. 1578 e art. 111 Cost.) - va compresa anche la violazione delle norme del codice deontologico dell’Ordine professionale, trattandosi di norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all’albo degli avvocati che integrano il diritto oggettivo ai fini della configurazione dell’illecito disciplinare”. FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 141 141 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Le norme deontologiche sono quindi, per l’esegesi della Suprema Corte ed anche per quella di chi scrive, norme giuridiche che, escluso il loro valore legislativo, per forza vanno considerate di carattere regolamentare, secondo la gerarchia delle fonti disciplinata all’art. 1 delle Disposizioni preliminari al c.c., al n. 2). L’art. Art. 3 recita testualmente “Il potere regolamentare del Governo è disciplinato da leggi di carattere costituzionale. Il potere regolamentare di altre autorità è esercitato nei limiti delle rispettive competenze, in conformità delle leggi particolari”. A questo punto tutto torna: sia la Comunicazione n. 2004/83 della Commissione Europea sia il D.L. n. 223/2006 convertito in L. 248/2006, in quanto atti diretti entrambi agli Ordinamenti professionali, hanno non solo implicitamente riconosciuto a questi ultimi il potere di emanare norme giuridiche, ma il D.L. citato ha addirittura obbligato gli Ordinamenti stessi ad una modifica dei codici deontologici entro una data ben precisa, in quanto l’art. 2 comma 3 dice testualmente “le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina… sono adeguate, anche con l’adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali, entro il 1° gennaio 2007. In caso di mancato adeguamento, a decorrere dalla medesima data le norme in contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso nulle”. Il legislatore, tanto per chiarirci le idee una volta per tutte, ha imposto a tutti i Collegi professionali ( con eccezione parziale per i Medici di cui al comma 2 dell’art. 2) non solo di adeguare i Codici deontologici di autoregolamentazione a quanto stabilito dalla legge, ed a farlo sotto pena di nullità, ma ha imposto ai Collegi stessi di adottare “misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali” che altro non significa l’imposizione ai Collegi stessi di adottare norme regolamentari in attuazione della legge che impongano un sistema di formazione professionale obbligatoria, non certo facoltativa. Tutto ciò è stato fatto nel rispetto dell’autonomia regolamentare degli Ordinamenti stessi di disciplinare, nei limiti della legge, le modalità concrete di attuazione. E ciò è valido soprattutto per l’Avvocatura, la cui autonomia ed il cui altissimo Magistero sono riconosciuti e tutelati, come abbiamo visto, addirittura in sede ONU in quanto l’Avvocatura è un Corpo di professionisti che devono vigilare sul rispetto delle norme da parte delle Autorità, di qualsiasi natura esse siano. Il Consiglio Nazionale Forense ha quindi legittimamente provveduto nella seduta del 13 luglio 2007 alla emanazione del Regolamento per la formazione permanente in ottemperanza al terzo comma dell’art. 2 del D.L. n. 223/2006 convertito in L. 248/ 2006: tale Regolamento, come fonte, ha la stessa natura regolamentare di secondo grado del Codice deontologico, anzi è lo stesso Codice deontologico che all’art. 13 ci ribadisce l’obbligatorietà del rispetto sia dei Regolamenti del CNF sia dei Consigli dell’Ordine dicendo testualmente “é dovere deontologico dell’avvocato quello di rispettare i regolamenti del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio dell’Ordine di appartenenza concernenti gli obblighi e i programmi formativi”. 142 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 142 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Pertanto il potere del CNF di emanare norme giuridiche di carattere deontologico è stato stabilito dalle Sezioni Unite della Cassazione, e tra queste norme giuridiche alcune, quelle relative all’obbligatorietà della formazione, sono state imposte direttamente al CNF da una legge dello Stato, e precisamente dal comma 3 dell’art. 2 del D.L. n. 223/2006 convertito in L. 248/2006. Il legislatore ha lasciato ai singoli Collegi professionali (tra cui quello forense, al quale appartengono professionisti riconosciuti e tutelati da una Commissione dell’ONU) di scegliere come attuare le “misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali” e l’Ordinamento forense lo ha fatto attraverso il suo maggiore organo di autogoverno, il CNF, il quale è l’unico che può introdurre norme giuridiche di carattere deontologico: possiamo dire che il Regolamento CNF sulla formazione costituisce una estensione dell’art. 13 del Codice deontologico e che le norme del Codice e del Regolamento sono, nell’ordinamento italiano, sullo stesso piano, ovvero norme regolamentari di secondo grado emanate da una Autorità non governativa, quale è il CNF (disposizioni preliminari al c.c. artt. 1 e 3). Venendo ai punti più importanti del Regolamento citato, l’art. 2 recita testualmente: “…il periodo di valutazione della formazione continua ha durata triennale. L’unità di misura della formazione continua è il credito formativo. Ogni iscritto deve conseguire nel triennio almeno n. 90 crediti formativi, che sono attribuiti secondo i criteri indicati nei successivi artt. 3 e 4, di cui almeno n. 20 crediti formativi debbono essere conseguiti in ogni singolo anno formativo. Ogni iscritto sceglie liberamente gli eventi e le attività formative da svolgere, in relazione ai settori di attività professionale esercitata, nell’ambito di quelle indicate ai successivi articoli 3 e 4…” L’art. 3 prosegue dicendo: “integra assolvimento degli obblighi di formazione professionale continua la partecipazione effettiva e adeguatamente documentata agli eventi di seguito indicati: a) corsi di aggiornamento e masters, seminari, convegni, giornate di studio e tavole rotonde, anche se eseguiti con modalità telematiche, purché sia possibile il controllo della partecipazione; b) commissioni di studio, gruppi di lavoro o commissioni consiliari, istituiti dal Consiglio Nazionale Forense e dai Consigli dell’Ordine, o da organismi nazionali ed internazionali della categoria professionale; c) altri eventi specificamente individuati dal Consiglio nazionale forense e dai Consigli dell’ordine”. L’art. 4 prosegue dicendo “integra l’assolvimento di formazione professionale continua anche lo svolgimento delle attività di seguito indicate: a) relazioni o lezioni negli eventi formativi di cui alle lettere a) e b) dell’art. 3, ovvero nelle scuole forensi o nelle scuole di specializzazione per le professioni legali; b) pubblicazioni in materia giuridica su riviste specializzate a diffusione o di rilevanza nazionale, anche on line, ovvero pubblicazioni di libri, saggi, monografie o trattati, anche come opere collettanee su argomenti giuridici; c) contratti di insegnamento in materie giuridiche stipulati con istituti universitari ed enti equiparati; d) partecipazione alle commissioni per gli esami di Stato di avvocato, per tutta la durata dell’esame; e) il compimento di altre attività di studio ed FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 143 143 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO aggiornamento svolte in autonomia nell’ambito della propria organizzazione professionale, che siano state preventivamente autorizzate e riconosciute come tali dal Consiglio nazionale forense o dai Consigli dell’ordine competenti. Il Consiglio dell’ordine attribuisce i crediti formativi per le attività sopra indicate, tenuto conto della natura della attività svolta e dell’impegno dalla stessa richiesto, con il limite massimo di n. 72 crediti per le attività di cui alla lettera a), di n. 12 crediti per le attività di cui alla lettera b), di n. 24 crediti per le attività di cui alla lettera c), di n. 24 crediti per le attività di cui alla lettera d) e di n. 12 crediti annuali per le attività di cui alla lettera e)”. Come si può vedere, sono molte le forme in cui si può realizzare l’obbligo formativo, ed a pensarci bene è entusiasmante pensare che la scienza giuridica italiana abbia una possibilità tanto grande di illustrarsi ulteriormente, e l’Avvocatura, che io considero la Regina di tutte le professioni giuridiche, riceva questo stimolo. L’art. 7 prosegue dicendo “ciascun Consiglio dell’Ordine dà attuazione alle attività di formazione professionale e vigila sull’effettivo adempimento dell’obbligo formativo da parte degli iscritti nei modi e con i mezzi ritenuti più opportuni, regolando le modalità del rilascio degli attestati di partecipazione agli eventi formativi organizzati dallo stesso Consiglio. In particolare, i Consigli dell’ordine, entro il 31 ottobre di ogni anno, predispongono, anche di concerto tra loro, un piano dell’offerta formativa che intendono proporre nel corso dell’anno successivo, indicando i crediti formativi attribuiti per la partecipazione a ciascun evento. Nel programma annuale devono essere previsti eventi formativi aventi ad oggetto la materia deontologica, previdenziale e l’ordinamento professionale. I Consigli dell’ordine realizzano il programma, anche di concerto con altri Consigli dell’ordine o nell’ambito delle Unioni distrettuali, ove costituite. Possono realizzarlo anche in collaborazione con Associazioni forensi, o con altri enti che non abbiano fini di lucro, avvalendosi, se lo ritengano opportuno, di apposito ente da essi costituito, partecipato e comunque controllato. Essi favoriscono la formazione gratuita in misura tale da consentire a ciascun iscritto l’adempimento dell’obbligo formativo, realizzando eventi formativi non onerosi, allo scopo determinando la contribuzione richiesta ai partecipanti col limite massimo del solo recupero delle spese vive sostenute. A tal fine utilizzeranno risorse proprie o quelle ottenibili da sovvenzioni o contribuzioni erogate da enti finanziatori pubblici o privati. I Consigli potranno inoltre organizzare attività formative, unitamente a soggetti, anche se operanti con finalità di lucro, sempre che nessuna utilità, diretta o indiretta, ad essi ne derivi, ulteriore rispetto a quella consistente nell’esonero dalle spese di organizzazione degli eventi”. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in ottemperanza del dettato del Regolamento del CNF, ha emanato in data 9 novembre 2007 il Regolamento di attuazione, che peraltro poco aggiunge a quello del CNF, tanto che ritengo che la sua eventuale proposta di abrogazione, da alcuni formulata e caldeggiata, manterrebbe intatti, per gli Avvocati ed i praticanti abilitati, tutti gli obblighi deontologici che derivano dal Regolamento del CNF, le cui norme 144 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 144 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO giuridiche vincolano direttamente tutti gli Avvocati che sono iscritti in un qualsiasi Ordine in Italia. Se poi il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma si rifiutasse, dopo avere annullato il proprio regolamento, di ottemperare alle disposizioni del Regolamento del CNF previsto dal D.L. n. 223/2006 convertito in L. 248/2006, il quale a sua volta è stato emanato sulla base delle raccomandazioni e dei pareri della Commissione europea, si renderebbe nello stesso tempo responsabile sia della palese violazione della deontologia forense sia della legge sia della normativa comunitaria. Quanto alle preoccupazioni espresse da molti circa il rischio di speculazione sui corsi, è importante considerare l’art. 7 del Regolamento del CNF: le modalità concrete di attuazione del programma formativo sono molteplici e viene comunque favorita la formazione gratuita o comunque non onerosa. Il Regolamento poi offre tanti strumenti operativi con cui gli Ordini possono coordinarsi e lavorare insieme per il bene comune. Il Consigliere e già Presidente del Consiglio dell’Ordine di Roma Avv. Federico Bucci ha un bellissimo motto “chi non prova a crearsi il futuro che desidera deve accontentarsi del futuro che gli capita”: io auspico veramente che questo bellissimo motto si realizzi con un Consiglio dell’Ordine unito che costruisca uno splendido futuro di formazione (per i giovani Avvocati e praticanti abilitati) e di aggiornamento (per gli Avvocati con esperienza). E tutto questo lo si può realizzare soltanto con un Consiglio dell’Ordine unito in cui ogni componente sia pienamente valorizzato ed in piena sintonia con tutte le associazioni forensi che da tempo ormai si prendono cura dell’aggiornamento culturale dell’Avvocatura. Del resto chi parla di formazione e di cultura lo fa a ragion veduta, dal momento che ha avuto l’onore di svolgere per il Consiglio dell’Ordine di Roma importanti servizi di carattere culturale, ed il 18 maggio dello scorso anno nell’Aula Avvocati della Cassazione si è verificato un fatto bellissimo, che raramente si era verificato: alla cerimonia solenne della conclusione del Corso di metodologie avanzate di apprendimento rapido, dopo la dimostrazione ed esame finale dei corsisti, erano presenti la gentilissima Consigliera Avv. Livia Rossi insieme ai Consiglieri Avv.ti Conte, Nesta e Testa ed al Vicario Carletti. A ripensarci, la cosa più bella forse non è stata soltanto la somministrazione di metodologie cognitive che hanno già permesso ad alcuni corsisti di superare l’esame di Avvocato, ma il fatto che erano presenti i rappresentanti di tutte le tradizionali liste forensi, in un clima di armonia che deve essere sempre cercato intensamente per costruire il grandioso progetto della formazione. Per quanto riguarda la parte tecnica del diritto ho finito, ed a questo punto permettetemi, cortesi lettori, di… integrare il contraddittorio e di renderlo assai prezioso. FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 145 145 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO E lo integro a modo mio, rivolgendomi in modo particolare alle gentilissime Consigliere Avv. Cristiana Arditi di Castelvetere, Avv. Donatella Cerè, Avv. Rosa Ierardi ed Avv. Livia Rossi, ed insieme a loro a tutte le gentilissime Colleghe e praticanti abilitate del Foro di Roma, non dimenticando certo che la formazione deve costituire un ulteriore strumento di emancipazione della donna nell’ambito della professione, il cui Magistero forense appare con il passare del tempo sempre più in luce meridiana come se fosse mezzogiorno, come mi ha sempre insegnato la compianta Tina Lagostena Bassi, che non mai conosciuto di persona, nelle decine di telefonate in cui avevo ovviamente tutto da imparare. L’INCONTRO DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA CON I CANDIDATI A SINDACO DEL COMUNE DI ROMA Il 3 aprile 2008 presso l’aula delle adunanze del nostro Consiglio si è avuto l’atteso incontro con i candidati a Sindaco del Comune di Roma. Ha presieduto la seduta il Consigliere Anziano Avv. Giovanni Cipollone che rivolto agli ospiti ha così esordito: “Gentili Signore e Signori, quale Consigliere Anziano, in assenza del Presidente Avv. Alessandro Cassiani, fuori Roma per impegni professionali, tocca a me il privilegio di rivolgere il più caloroso saluto a nome del Presidente e di tutto il Consiglio, qui riunito in seduta straordinaria. Desidero ringraziare l’”Associazione per la Dignità Forense” che ha proposto questo incontro e, inoltre tutti i presenti. Noi rappresentiamo i circa 21.700 iscritti all’Albo degli Avvocati di Roma. A tale cifra bisogna aggiungere 8.000 tra praticanti abilitati e non abilitati. Abbiamo voluto far rivivere, nella imminenza delle elezioni, una tradizione nata anni fa e cioè l’incontro con i candidati delle varie liste, al fine di dar vita a un utile e produttivo scambio di idee tra il nostro mondo, il mondo della Giustizia e quella di coloro che governeranno la nostra città. I problemi da affrontare sono tanti. Ecco quelli prioritari: - Il problema del dislocamento degli Uffici Giudiziari; - Il problema dei parcheggi nei poli giudiziari; - L’annosa questione dell’Ufficio Notifiche; - La possibilità di avere nuove sedi giudiziarie al posto delle caserme in disuso; 146 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 146 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO - La posizione dei candidati in relazione alla nostra storica sede di Piazza Cavour. E’ il tempo delle promesse che, purtroppo, alle volte non vengono mantenute. Noi confidiamo nel Vostro impegno, nella Vostra preparazione e nella Vostra capacità, per risolvere i tanti problemi da noi prospettati, per il bene della nostra bella città, per il bene dei cittadini, per conseguire l’”eutachìa”, il buon governo degli antichi greci. Demostene, “il principe degli oratori” secondo Cicerone, al cospetto di Filippo rimase senza parola perché gli apparve come “l’uomo più grande sotto il sole”. Sappiamo però con quanta vigoria Demostene lottò contro Filippo, pronunciando le famose “filippiche”. Ai tempi odierni, nella nostra pura aspirazione democratica, abbiamo bisogno di piccoli grandi uomini perché, con umiltà e disinteresse, possano operare nell’interesse di tutti, tenendo presente che non vi può essere Giustizia se non vi è felicità sociale. Tra i numerosi politici in un’aula gremita di avvocati, erano presenti l’Avv. Massimo Pineschi, già Presidente del Consiglio Regionale, l’Avv. Camillo Mezzacapo dell’UDC, candidato al Consiglio Comunale, l’Avv. Luca Petrucci, candidato alla Camera per il Partito Democratico, l’Avv. Antonio Voltaggio, candidato al Consiglio Comunale e il Consigliere dell’ordine Rosa Ierardi, candidata alla Camera per l’Italia dei valori. Hanno quindi preso la parola l’On.le Mario Baccini, l’On.le Gianni Alemanno, il Senatore Massimo Brutti in rappresentanza dell’On.le Francesco Rutelli, assente per improrogabili impegni politici, l’On.le Luciano Ciocchetti, l’Avv. Roberto Cafieri in rappresentanza del candidato dott. Michele Baldi. Tutti i predetti candidati hanno approfonditamente sviluppato i loro temi programmatici, con particolare riferimento alla soluzione dei problemi dell’Avvocatura e della Giustizia. In una atmosfera di viva cordialità e amicizia, gli interventi dei candidati sono stati molto applauditi. Alla fine, il Cons. Cipollone, nel ringraziare tutti gli intervenuti, ha manifestato soddisfazione e apprezzamento, avendo constatato una promettente sintonia tra i progetti dell’Avvocatura e le opinioni espresse dagli intervenuti. FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 147 147 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO NON SOLO CALCIO … DA ROMA E LERICI AL MAROCCO. CONTROCORRENTE. A NUOTO. Un avvocato romano – Andrea Zanello – alle Colonne d’Ercole Tra l’8 e l’11 agosto del 2007 cinque nuotatori italiani master (atleti amatori di età tra i 35 ed i 63 anni) sono riusciti nell’impresa di attraversare a nuoto lo Stretto di Gibilterra, da Tarifa (Spagna) a Punta Cires (Marocco) in meno di 4 ore e mezza (per la precisione: 4h e 20’ i tre più veloci il giorno 8; 4h e 27’ gli altri due il giorno 11). Sono stati assistiti da una organizzazione locale specializzata (AC-NEG – Asociatiòn Cruce a Nado de El Estrecho de Gibraltar), che da quasi un secolo segue (con barca, gommoni, GPS, assistenza sanitaria, pratiche burocratiche presso le capitanerie e le guardie di confine etc.) nuotatori (circa 350 dal 1930 ad oggi) di varia nazionalità (dagli USA al Giappone, dall’India al Sudafrica e così via), età e capacità, che hanno concluso con successo la traversata. Prima di loro, solo 3 italiani erano iscritti in questo speciale Albo d’Oro. Ideatore, organizzatore(con il concreto entusiasmo degli altri partecipanti e della Chemoil Monde Export s.a. di Montecarlo), nonché protagonista in acqua (con il tempo di 4h e 27’) della “spedizione” è stato l’avv. Andrea Zanello, del Foro di Roma, ma lericino di nascita, insieme ad altri quattro compaesani (un medico, un capitano di lungo corso, un appassionato di jazz ed un tecnico/allenatore), tutti provetti nuotatori e glorie locali delle gare in acque libere. Le suggestioni sono state enormi: il mare soprattutto; le Colonne d’Ercole, Omero, Calipso, Cadice, Capo Trafalgar, Palos (di Colombo), Cro-magnon che ritorna a casa (proveniva dall’Africa), Andalusia, Arabia felix (moschea di Cordoba, minareto di Siviglia, aritmetica, matematica e geometria), Fenici, guerre di religione, pirati, Roncisvalle, il Golfo dei Poeti, Lerici e Inghilterra, deserto e Mare Nostrum, balene, la libertà, l’infinito, gli abissi, i continenti, il gesto epico e primordiale … tutto bevuto in una tirata unica, combattendo con le onde, le maree, le correnti, il freddo, la nebbia, il traffico delle superpetroliere (e non solo …), in compagnia di delfini, balene, orche e pesci luna. Una contaminazione fisica, una confusione di umori, un gesto mitico e un po’ folle, su un terreno quale quello del sogno, del mito e dell’epos, che, perlomeno negli ultimi quarantamila anni di storia, ha rappresentato un linguaggio comune di tutta l’umanità, in Europa come in Africa, in Asia come in America. E un gesto che, nello stesso tempo, ha cercato di essere un piccolo, ma nettissimo segnale di partecipe solidarietà con la inversa migrazione epocale. Andrea Zanello 148 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 148 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Roma li 21/03/2008 Chiar.mo Avv. Alessandro Cassiani Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Oggetto: prime riflessioni intorno a una figura inedita di Avvocato Difensore della Società civile Gentile Presidente, Desidero farle giungere i più vivi rallegramenti per il brillante successo Suo e della Sua lista alle recenti elezioni. Premetto che, a mio modo di vedere, il ruolo che la legge professionale assegna ai Consigli dell’Ordine sembra superato e -ormai controproducente: ai compiti di disciplina dovrebbero accompagnarsi, infatti, azioni promozionali mirate a una nuova figura di Avvocato quale difensore della Società civile e non solo incaricato di pubblico servizio e collaboratore del Giudice. Un esempio concreto può valere più di tante argomentazioni, più o meno estemporanee. L’operato (conosciuto solo attraverso i giornali e le televisioni) del Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere: costui prima di andarsene per limiti di età, nel merito delle imputazioni, ha disposto l’arresto della moglie del Ministro della Giustizia: un atto giudiziario così eclatante da provocare la caduta del Governo della Repubblica Italiana. In un siffatto contesto sembra insano l’impossibile ascolto di una voce degli Avvocati; che non c’é. Di fronte a un episodio che svela dei motivi non sublimi di un’Amministrazione della Giustizia separata da qualsiasi considerazione delle circostanze e dell’impatto sociale e politico degli atti giudiziari, sembra inconcepibile il “non esserci” nel sociale degli Avvocati. Lo stereotipo in vigore dell’Avvocato che guarda solo all’ombelico dei propri interessi di parte, sembra fuori dal mondo e destinato a prendere calci; dentro e fuori le Aule di Giustizia. E’ ancora così difficile accorgersi che la missione dell’Avvocato riguarda più la Società civile che le Istituzioni e, forse, le stesse parti rappresentate. Nello stesso filone di idee si inserisce l’ulteriore riflessione, fatta pervenire ai massimi esponenti della Società Italiana Avvocati Amministrativisti cui sono iscritto, secondo cui non dovrebbe essere taciuto alla Società Civile che il principio-dogma della regolarità formale degli atti amministrativi delle Pubbliche Amministrazioni, si è rivelato un FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 149 149 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO ottimo alimento per i costi abnormi della Politica; documentati con le cifre del libro di Rizzo e Stella “La Casta”. Ho interpellato al riguardo il Centro Nazionale di Informazione e Documentazione Europea che, nell’afferrare subito lo spirito della mia lettera, ha voluto inviarmi un Programma di oltre 100 pagine “L’Europa per i Cittadini” facente parte del Progetto Cultura della Comunità Europea per il periodo 2007-2013. In positivo sarebbe importante una forte e inedita iniziativa culturale da parte degli Avvocati presso l’opinione pubblica richiamando lo spirito e la normativa del Programma. Un’iniziativa cui potrebbe forse associarsi addirittura anche la stessa Corte dei Conti. Perché anch’essa in possesso di cifre precise sui costi folli del settore pubblico. La Corte dei Conti dovrebbe però poter dismettere, almeno in parte, l’aplomb un po’ tetro e troppo burocratico che usa nelle sue uscite sui conti pubblici. Credo che sarebbe sufficiente al riguardo istituire un Ufficio Stampa e/ o Cultura. Anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati potrebbe fare altrettanto. Mi auguro di non aver abusato della Sua attenzione per illustrarLe la necessità di una decisa e significativa iniziativa culturale che sappia avvalersi dei fondi europei stanziati e previsti dal suddetto Programma Culturale “L’Europa per i Cittadini” che mi riservo di fargliene avere copia. In attesa di gentile riscontro voglia gradire, caro Presidente, i sensi della mia considerazione insieme ai più cordiali saluti Avv. Manlio Amata 150 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 150 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO ESTRATTO DAL VERBALE DELL’ADUNANZA DEL 17 GENNAIO 2008 (OMISSIS) - Il Consigliere Cipollone riferisce che è in corso in Vaticano, presso le competenti Autorità ecclesiastiche, il processo di beatificazione dell’Avv. Mario Salciarini nato nel 1934 e deceduto nel 1974, iscritto nell’Albo del Foro di Perugia. L’Avv. Salciarini, un Uomo pio, ha lasciato di sè un ricordo indelebile in Perugia, per la sua grande umanità, per la sua dolcezza e la purezza d’animo. Egli scrisse la “Preghiera dell’Avvocato” che così recita: “Signore Iddio, che conoscesti nel Cristo le miserie dell’uomo, le sue debolezze, i suoi dolori, vigila sulla mia opera. Fa che la Tua luce mi tenga lontano dall’errore, rendendomi utile strumento per chi soffre, per chi ha sete di giustizia. Fa che la Tua sapienza si rifletta nel mio lavoro, indicandomi la rotta da seguire ed evitandomi scelte fallaci e dannose. Fa che la Tua bontà, che Ti fece morire sul legno della croce, mi renda paziente nella sconfitta e comprensivo davanti agli errori dei giudici, anche essi, come me, strumenti imperfetti della giustizia terrena. Fa che la vittoria non mi porti mai ad essere orgoglioso e superbo. Donami la forza di affrontare tutte le battaglie piccole e grandi, per poter dare il meglio di me stesso agli altri. Fammi amare il prossimo, anche quando non comprende il mio lavoro ed i miei sacrifici. Abbi pietà di me quando Ti avrò come Giudice nel processo che attua l’unica e vera Giustizia. Amen”. Chiede che tale notizia venga pubblicata sul Foro Romano. Il Consiglio approva. E’ estratto conforme all’originale. Roma, 31 gennaio 2008 Avv. Antonio Conte IL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DELL’AVV. MARIO SALCIARINI Ci giunge notizia che è in corso in Vaticano presso le competenti Autorità ecclesiastiche il processo di beatificazione dell’Avv. Mario Salciarini nato nel 1934 e deceduto nel 1974, iscritto nell’Albo del Foro di Perugia. L’Avv. Salciarini, un uomo pio, ha lasciato di sé un ricordo indelebile in Perugia, per la sua grande umanità, per la sua dolcezza e la purezza d’animo. Egli scrisse la “Preghiera dell’Avvocato” che così recita: Signore Iddio, che conoscesti nel Cristo le miserie dell’uomo, le sue FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 151 151 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO debolezze, i suoi dolori, vigila sulla mia opera. Fa che la Tua luce mi tenga lontano dall’errore, rendendomi utile strumento per chi soffre, per chi ha sete di giustizia. Fa che la Tua sapienza si rifletta nel mio lavoro, indicandomi la rotta da seguire ed evitandomi scelte fallaci e dannose. Fa che la Tua bontà, che Ti fece morire sul legno della croce, mi renda paziente nella sconfitta e comprensivo davanti agli errori dei giudici, anche essi, come me, strumenti imperfetti della giustizia terrena. Fa che la vittoria non mi porti mai ad essere orgoglioso e superbo. Donami la forza di affrontare tutte le battaglie piccole e grandi, per poter dare il meglio di me stesso agli altri. Fammi amare il prossimo, anche quando non comprende il mio lavoro ed i miei sacrifici. Abbi pietà di me quando Ti avrò come Giudice nel processo che attua l’unica e vera Giustizia. Amen (Preghiera scritta nel 1969) Nell’apprendere alcune vicende della sua vita, affrontate con spirito di sacrificio e con profondo amore verso il prossimo, mi sovvengono le parole di Carnelutti il quale nel suo noto libro “Vita di Avvocato” sosteneva che “senza l’ingiustizia degli uomini non potremmo anelare la giustizia di Dio”. Giovanni Cipollone LE CAUSE DI CANONIZZAZIONE I ) ELEMENTI STORICI; II ) PROCEDURA. Avv. Domenico Giustiniani I - La canonizzazione è una procedura complessa che interessa sia gli aspetti giuridici, di diritto processuale e di diritto sostanziale, che teologici. Si è evoluta nei secoli, passando dall’acclamazione popolare e diretta dei tempi della Chiesa antica alla dichiarazione di legittimità del culto pubblico attraverso un’articolata normativa odierna. Ai nostri fini è fondamentale il concetto di “santità”, che di per sè non è prettamente canonico, bensì appartiene alla tradizione greco-romana, la quale attribuiva il titolo di “santo” dapprima agli dei e successivamente agli uomini, onorati come eroi e divinizzati ( “apoteosi “ ), di cui abbiamo gli esempi di Romolo 152 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 152 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO e degli imperatori Augusto e Tiberio. Tuttavia il termine “santo” era riferito anche a cose, tant’è che i Romani distinguevano le res sacrae ( oggetti consacrati ritualmente agli dei ), dalle res religiosae ( oggetti dedicati agli dei, come i cimiteri ), dalle res sanctae ( oggetti sacri, come le porte e le mura della città ). In tutti questi termini è sottinteso il concetto di dignità e autorità, senza alcuna relazione dell’uomo con Dio. Una cosa ben diversa dal concetto teologico che parte invece dalla definizione di “ perfezione “, dal latino “ perfectio”, con cui si indica in senso lato il raggiungimento più alto delle virtù ovvero la mancanza di difetti o il comportamento ideale o esemplare. E “perfectus” è Dio in quanto Egli solo è totalmente immune da difetti. Se riferito all’uomo tale termine ha invece il significato di irreprensibile, migliore, ottimo o eccellente. Per canonizzazione o beatificazione, benchè i termini non siano sinonimi, s’intende quel particolare procedimento, da parte dell’autorità ecclesiastica, per stabilire la “santità” di una persona,ovvero se essa è degna di culto pubblico ecclesiastico, attraverso un atto formale e solenne costituito dal decreto pontificio. Ma mentre la Beatificazione è il riconoscimento di un culto pubblico, la Canonizzazione è un quid pluris che implica l’infallibilità pontificia. Nel corso dei secoli, la santità veniva definita in base alle prove acquisite durante la procedura di canonizzazione in relazione al martirio o alla pratica delle virtù eroiche (teologali - fede, speranza e carità - e cardinali - giustizia, fortezza, prudenza e temperanza) o ai miracoli o alle grazie particolari. Da notare che il termine martirio è antecedente a santo e significa, dal greco “ martyr”, testimone della resurrezione di Cristo. Le prime forme di canonizzazione dei cristiani seguivano le usanze del tempo e riguardavano il culto dei “ martiri “; e il primo martire, il più famoso dei primi sette Diaconi istituiti dagli Apostoli, fu S. Stefano ( in Atti Apostoli, 6, 8 – 10; 7, 54 – 60 ), la cui cerimonia della sepoltura, da affare privato e familiare, divenne di interesse della comunità dei fedeli. Il culto dei martiri della Chiesa primitiva passava per le seguenti fasi : 1 ) il sepolcro del martire quale punto centrale di devozione; 2 ) l’ adunanza della comunità intorno allo stesso ; 3 ) la partecipazione al funerale da parte del Vescovo, capo della comunità e testimone ufficiale del culto; 4 ) la commemorazione solenne. Successivamente, al culto del martire – cioè chi aveva dato la vita per Cristo , e perciò detto martirio di sangue – , seguì il culto dei “confessori” ( vescovi, asceti, monaci ) che, per causa di Cristo, avevano subito il cd. martirio fisico ( o di vita secondo il Vangelo ) con le torture e le condanne nei Tribunali pagani, pur sine effusione sanguinis. In ottemperanza a queste forme di canonizzazione se ne introdussero altre in FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 153 153 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO cui diventa decisivo il decreto del Vescovo e la forma liturgica, la quale, fino alla promulgazione del Decreto di Alessandro III ( anno 1181 ) nelle decretali di Gregorio IX ( anno 1234 ), consisteva nella : 1 ) “ traslatio “ delle reliquie mediante : a ) l’ apertura della tomba; b ) il rito solenne, da compiersi, per quanto possibile, nell’anniversario della morte e con la partecipazione di tutti i Vescovi dei luoghi viciniori, del clero e del popolo; 2 ) “elevatio “ : il corpo estratto veniva collocato in un luogo adatto alla venerazione dei fedeli, anche in altra Chiesa o cattedrale, ed elevato da terra, dal pavimento. Il Papa veniva invitato soltanto per dare maggior lustro alla cerimonia, ma era un avvenimento occasionale o eccezionale. Si dovrà infatti attendere il 978 per la prima traslatio auctoritate apostolica con le reliquie di S. Celso sotto papa Benedetto VII ( 974 – 983 ); comunque fino al XII secolo non si esigeva il permesso del Papa e, almeno fino al VI secolo, non era previsto alcun processo probatorio, sebbene sul punto non tutti siano d’accordo; successivamente si richiese la biografia con il libellus vitae ac miraculorum da inoltrare al Vescovo o al sinodo che, se favorevole, autorizzava la traslatio. Entrambe le canonizzazioni, dei vescovi coi decreti dei Pontefici, coesistettero da e fino a data imprecisata; e partendo dai Bollandisti se ne enumerano 750 nei secc. VI – X ; 600, dal 1000 al 1234, ed altrettante, dal 1234 al 1588, da parte dei vescovi contro le 73 della Sede Apostolica. La prima riserva pontificia risale alla Decretale Audivimus con la quale papa Alessandro III ( 1159 – 1181 ), rispondendo al re di Svezia, che gli riferiva la venerazione del popolo per un monaco ucciso in un diverbio, riservò alla S. Sede il diritto di concedere il permesso di attribuire il culto pubblico ecclesiastico: “ Non licet vobis pro sancto absque auctoritate Romanae Ecclesiae, eum publice venerari”. Nel XIV sec. la procedura è descritta nell’ Ordo Romanus : 1 ) invio lettere postulatorie al Papa; 2 ) decisione del Papa in un concistoro segreto di delegare i Vescovi vicini del luogo della morte del Servo di Dio – che con termine improprio s’intende il “ candidato” - , ove fare le inchieste sulla santità, virtù e miracoli, da relazionare per iscritto; 3 ) richiesta di consultazione in un concistoro segreto per l’inizio del processo; 4 ) designazione del Tribunale per il processo secondo le istruzioni pontificie; 5 ) esami degli atti del processo condotto da esperti designati dal Papa; 6 ) proclamazione della decisione in un concistoro segreto; 7 ) conclusione del procedimento con la lettura degli atti del processo in un concistoro non segreto e la proclamazione della decisione pontificia. Da papa Sisto V, con la Cost. Ap. Immensa Aeterni Dei del 22.1.1588, la trattazione delle cause di canonizzazione fu affidata alla Sacra Congregazione dei Riti, da lui costituita, e da papa Urbano VIII la procedura fu rielaborata con la Lett.Ap. Coelestis Hierusalem cives del 5.7.1634 che, unitamente alla precedente normativa raccolta nell’opera De servorum Dei beatificatione et de Beatorum canonizatione di papa Benedetto XIV, rimase in vigore per secoli e con alcune modifiche e 154 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 154 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO miglioramenti inserite nel Codex Juris Canonici del 1917. La materia fu ancora riformata da Paolo VI col motu proprio “ Sanctitas clarior “ del 19.3.1969, il quale ne sancì l’osservanza da parte di tutti i Vescovi, mentre con la Cost. Ap. Sacra Rituum Congregatio dell’8.5.1969 soppresse la Congregazione dei Riti, creando la Sacra Congregatio pro Cultu Divino e la “ Congregatio pro Causis Sanctorum “ competente per la canonizzazione. Le Normae peculiares di tali cause sono invece del 1971; mentre precedentemente Pio XI il 6.2.1930 con la Lett. Ap. Già da qualche tempo aveva istituito presso la Congregazione dei Riti la sezione “storica” , cui seguirono in data 4.1.1939 le Norme servandae in processibus ordinariis super causis historicis, rendendo superfluo il processo apostolico, in quanto le cause “ storiche “ ebbero un unico processo diocesano. Arriviamo pertanto alla riforma del 1983 ad opera di papa Giovanni Paolo II, il quale: a ) abrogò la legislazione precedente, dispersa nel Codex Juris Canonici e in diversi documenti pontifici, con la Cost. Ap. Divinus Perfectionis Magister promulgata il 25.01.1983 nello stesso giorno del nuovo Codice di Diritto Canonico ( C.J.C. ); b ) dispose col can. 1403 del C.J.C. del 1983 ( e C.I.C.O. del 18.10.1990, can. 1057 ) che le cause di canonizzazione fossero regolate da una legge pontificia peculiare. Successivamente, in data 7.2.1983, la Congregazione delle Cause per i Santi pubblicò le Norme da seguire nelle inchieste canoniche diocesane e il decreto generale sulle norme provvisorie per le cause precedentemente iniziate. Di fondamentale importanza sono anche gli artt. 71 – 74 della Cost. Ap. Pastor Bonus del 28.6.1988, che ha delineato le competenze della Congregazione , sostituendole alle Norme della Cost. Ap. Regimini Ecclesiae Universae di papa Paolo VI. Sono stati inoltre elaborati il Regolamento Generale della Curia Romana del 15.4.1999; il Regolamento della Sacra Congregazione delle Cause dei Santi, pubblicato il 25.3.1983 ( poi modificato nel 2000 ); le Normae servandae de bonis causarum canonizationis servorum Dei administrandis, pubblicate dalla Congregazione il 20.8.1983; infine, il Decr. Congr. Cause dei Santi del 2.6.1984, che ha eretto lo “ Studium “ presso la medesima Congregazione per la formazione dei postulatori e degli officiali che partecipano alle cause. II – Procedura vigente. La causa di canonizzazione si articola in due fasi : diocesana, presso il Vescovo, e pontificia, detta anche romana, presso la Congregatio pro Causis Sanctorum. E due sono anche i tipi di cause: “ recenti “ e “ antiche “, a seconda rispettivamente che vi sia la possibilità della deposizione dei testimoni oculari oppure soltanto per documenti. La procedura, in sintesi, è la seguente : a ) In diocesi, l’inchiesta inizia con la raccolta del materiale probatorio sulla vita, attività e morte; sulla fama di santità del candidato, qui impropriamente detto Servo di Dio; sul martirio e il culto pubblico; sul fondamento di tale fama, cioè l’eroicità delle virtù e il martirio; sulle prove di FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 155 155 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO eventuali miracoli; b ) In Congregazione, viene dapprima riesaminato e studiato tutto il materiale documentario, e quindi preparata, sotto la guida di persone qualificate ( Relatori ), una esauriente “ positio “ su tutti gli elementi predetti; a parte, invece, sarà valutata l’eventuale “ positio “ sul miracolo; c ) Infine, la promulgazione del decreto pontificio. Nello specifico : A ) La fase diocesana si svolge nel Tribunale diocesano territorialmente competente, con la partecipazione del Vescovo, o suo delegato, del Promotore di Giustizia, che difende il bene pubblico della Chiesa, del Notaio. L’actor, che può essere una persona fisica o giuridica, promuove la causa e ne sostiene gli oneri, in forza di un mandato, è rappresentato dal Postulator, scelto liberamente dallo stesso ed accettato dal Vescovo ed approvato dalla Congregazione delle cause dei Santi.; deve avere una adeguata preparazione teologica, storicocanonica e conoscere la procedura; inoltre, essere maggiorenne e di buona fama, indifferentemente laico o religioso o sacerdote. E’ unico, ma è possibile nominare più vice postulatori. Non può essere teste. Tra i suoi compiti, l’indagine preliminare sugli scritti, pubblicati e non, nonchè la biografia, l’indicazione dei testi ed in pratica tutto ciò che riguarda lo stesso Servo di Dio, in base ai quali redige e presenta al Vescovo il “ Supplex Libellus “ . Il Tribunale competente è quello del Vescovo ( e con tale termine si intende non solo l’” Ordinarius Loci “ ma anche gli equiparati, differentemente dal precedente codice del 1917 ) del luogo in cui è morto il Servo di Dio oppure ha vissuto o svolto l’attività. Ma in tali ultimi casi, la Congregazione deve autorizzare il trasferimento della competenza; mentre in caso di miracolo è competente il Vescovo del luogo in cui si è manifestato. Il Vescovo, direttamente o per un sacerdote da lui preposto, valuta con prudenza e moderazione la relazione introduttiva del Postulatore della causa e, se positiva, ne informa la Congregazione per le eventuali istruzioni e consigli. Si applicano le norme sull’astensione e sulla ricusazione. Il Promotore di Giustizia, ex Promotore di Fede, è un sacerdote preposto e competente alla tutela del bene pubblico della Chiesa che esprime il voto pro rei veritate; pone domande ai testi e ai periti e specialisti nelle varie materie, che sono stati nominati dal Giudice. I Teologi censori studiano invece gli scritti del Servo di Dio, dando un parere al Vescovo; così gli esperti delle varie scienze, ad es. medicina, in caso di presunto miracolo riguardanti malattie e guarigioni. Quindi, il Postulatore, previo esame sulla fama di santità, la relazione e la biografia, chiede l’introduzione della causa al Vescovo, il quale informa la Conferenza Episcopale per il parere sull’opportunità o meno di iniziare la causa e, se favorevole, acquisito anche il parere di due teologi censori sugli scritti del Servo di Dio, annuncia la sua intenzione di iniziare la causa; il medesimo informa la Santa 156 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 156 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO Sede e invia al Promotore di Giustizia una nota informativa sulla vita e sulle cause con il nihil obstat; quindi informa la Congregazione delle Cause dei Santi, la quale a sua volta si rivolge alla Congregazione della Dottrina della Fede e/ o alle altre eventuali Congregazioni interessate ( ad es. Religiosi o Clero ) per eventuali motivi concernenti la dottrina e la morale. Segue lo svolgimento della causa : 1 °) fase introduttiva da parte del Postulatore in pubblica sessione; 2°) fase istruttoria da parte del Promotore di Giustizia che interroga personalmente i testi o provvede per rogatoria; 3° ) pubblicazione degli atti, dopo l’ esame da parte del P.G. e del Postulator e la eventuale inchiesta suppletiva per nuove prove; 4° ) una copia autentica degli stessi costituenti il cd.” transunto “ ( previa collazione con gli originali che in ogni caso restano in diocesi ) viene inviata a Roma alla Congregatio pro causis Sanctorum competente per la canonizzazione del Servo di Dio. B ) - Tale dicastero della Congregatio pro Causis Sanctorum si compone di organi, individuali e collegiali, ciascuno con proprie competenze delineate dal diritto. A capo della stessa, tra i Cardinali e i Vescovi componenti di diritto, è il Cardinal Prefetto, coadiuvato dal Segretario e dal Sottosegretario. Ne fanno parte il Promotore della Fede, che difende il bene pubblico; il Relatore Generale e gli aiutanti, come il Notaio, i quali tutti formano il Congresso Ordinario, cui partecipano i Consultori storici, i Consultori teologici e gli esperti (ad es. i Consultori medici). La causa passa attraverso tre fasi : 1 ) preliminare o iniziale con la ricognizione degli atti del processo diocesano e la verifica della loro validità formale ; 2 ) esame e studio del materiale raccolto e la preparazione della “ positio “ sulle virtù, il martirio o il miracolo; 3 ) discussione di merito e promulgazione del decreto. In pratica, questo è l’iter : pervenuta la richiesta di nihil obstat da parte del Vescovo, il Segretario della Congregazione chiede a sua volta il nulla osta anche alla Congregatio pro Doctrina Fidei e/o ad altre Congregazioni interessate ( ad es. per il Clero, Religiosi etc... ). Alla richiesta sono allegati i documenti ed un breve prospetto biografico del Servo di Dio con la documentazione sulla fama di santità o del martirio o sui miracoli, i quali vengono esaminati dal Congresso Ordinario. Una volta ricevuti i nulla osta da parte delle autorità interessate, si valuta la sussistenza degli elementi anche per il nulla osta da parte della S. Sede. Preliminarmente viene accettato il Postulator romano ( cd. perchè deve risiedere a Roma ), proposto dall’Attore, e a sua richiesta, la Congregazione emana il decreto di apertura della copia autentica degli atti dell’inchiesta diocesana. Il Sottosegretario controlla quindi la regolarità della fase diocesana nel senso formale – giuridico, redigendo un suo voto per iscritto, informandone il Congresso. Una copia del cd. “ transunto “ rimane in archivio della Congregazione; un’altra viene consegnata al Postulatore. Se si tratta di causa antica, si deve anche indicare che la futura “ positio “ sarà esaminata dal Congresso degli Storici, che si pronunceranno con un voto. FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 157 157 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO L’iter si ripete nel caso di presentazione di nuovi documenti. A richiesta del Postulatore e su proposta al Congresso da parte del Relatore Generale viene designato e nominato il Relatore della causa per redigere la positio , allegando : 1 ) la presentazione della figura del Servo di Dio ; 2 ) il curricolo della persona che sarà collaboratore esterno del Relatore ( coi titoli e i gradi accademici con l’impegno a collaborare e a incontrarsi periodicamente col Relatore ). Egli, oltre a redigere una relazione sulle eventuali difficoltà della causa, prepara la posizione sulle eroicità delle virtù ( teologali – fides , spes et caritas - e cardinali – justitia, prudentia, fortitudo et temperantia ) nel caso si tratti di “ confessore”, oppure sul martirio, se “ martire “; nonchè la preparazione dei mezzi probatori, chiedendo al Congresso la consultazione di un perito, ove ne ravvisi la necessità. Infine il Relatore Generale dispone la stampa, nelle lingue consentite ( latino, spagnolo, francese, inglese ), dell’intera posizione,completata dal summarium e dei mezzi di prova , del voto dei Censori teologi, delle perizie degli altri esperti; e quindi dell’indice. La prova sui miracoli è sempre istruita separatamente dalle altre. La terza fase riguarda l’esame di merito e la discussione. Si inizia con il congresso dei Consultori storici, che devono rispondere con un parere scritto a tre domande riguardanti : a ) la completezza delle ricerche archivistiche; b ) l’autenticità e credibilità dei documenti esaminati; c ) la sufficienza del materiale raccolto per provare la “ positio”; dando un parere conclusivo affirmative, negative aut suspensive. Il tutto poi viene consegnato al Promotore della Fede, che unitamente al congresso dei Teologi, nominati dal Segretario, esprimono il proprio voto scritto sul grado di certezza morale sulle virtù o sul martirio, rispondendo al dubium, cui seguono le delucidationes e le eventuali questioni sollevate dagli stessi Consultori, concludendo in senso affirmative o negative o suspensive. Il tutto viene stampato e quindi, tramite il Cardinal Prefetto, consegnato al Papa, cui spetta comunque la decisione ultima per giungere al decreto, a seconda del caso, de heroicitate virtutum o super martyrio o super miraculo. Il decreto viene infine pubblicato. Infine, per la beatificazione dei “ Confessori “ rimane l’altro requisito: la prova di un miracolo, che può essere semplicemente definito come un fatto compiuto da Dio, percettibile ai sensi, che supera le forze della natura, e dovuto all’intercessione del Servo di Dio. Esso può essere di 1° grado, quando supera la forza della natura in senso stretto, “ quoad substantiam “; di 2° grado, quando riguarda il soggetto, “ quoad subiectum “; e di 3 ° grado, se si riferisce alle modalità del fatto miracoloso, “ quoad modum “.Vi è da dire che la legislazione del 1983 richiede un miracolo per la beatificazione e uno di conferma per la canonizzazione, sebbene il Regolamento della Congregazione non faccia riferimento al numero di essi, superando la disposizione del CJC del 1917 che invece ne richiedeva due ( e talvolta persino tre 158 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 158 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO o quattro ) per la beatificazione, ed altri due per la canonizzazione. Per la canonizzazione dei Martiri occorre invece un solo miracolo. Segue quindi l’ iter descritto, con l ‘aggiunta dell’esame di tutta la documentazione medica ( diagnosi, prognosi, cure, cartelle cliniche etc...), in caso di malattie e guarigioni da parte degli esperti costituiti nella Consulta dei Periti detta anche Consulta medica. Roma, 17 Gennaio 2007 UN CASO EMBLEMATICO DI ARROGANZA E INSENSIBILITA’ L’incapacità di alcuni giudici di avere un rapporto franco con l’avvocato, di instaurare un dialogo sereno e schietto nella consapevolezza dei rispettivi ruoli o, peggio ancora, il comportarsi in maniera insolente o arrogante, sono questi gli atteggiamenti che spesso tradiscono uno stato d’animo di insicurezza e di debolezza. L’episodio descritto dal Collega ci lascia l’amaro in bocca ma ci conforta la certezza che il nostro giudizio, su chi pone in essere tali biasimevoli comportamenti, ci fa sentire più forti e certamente ci pone su un livello superiore. Il nostro Consiglio compirà i necessari passi perché tale Magistrato venga richiamato all’ordine. Giovanni Cipollone Di seguito pubblichiamo la lettera del Collega. * * * Roma, 30 gennaio 2008 Al Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma - Dott. Paolo De Fiore Al Presidente della (omissis) Sezione Civile del Tribunale di Roma - Dott. (omissis) e per conoscenza, al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma “Io sottoscritto (omissis) espongo quanto di seguito. In seguito a 4 epatocarcinomi inoperabili, in data 6.8.07 sono stato inserito nella lista d’attesa per il trapianto del fegato presso il Dipartimento di Trapiantologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa, Ospedale S. Chiara-Cisanello. In data 4.11.07 ore 16, informato della disponibilità di un organo compatibile, con la scorta della Polizia di Stato, ho raggiunto l’Ospedale Cisanello di Pisa, dove, esperita la preparazione d’urgenza prevista dal protocollo, alle ore 24 sono entrato FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 159 159 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO in sala operatoria e sottoposto al relativo trapianto, con un intervento che è terminato alle ore 8.15 del giorno 5.11.07. All’intervento è seguito un periodo, prima di rianimazione, poi di terapia intensiva e sono stato quindi dimesso con l’obbligo di effettuare le analisi ogni 35-7 giorni presso un Ospedale del luogo di residenza, per verificare il livello di immunosoppressione onde prevenire il fenomeno del rigetto dell’organo trapiantato. La struttura Pisana mi tiene costantemente sotto controllo, anche a distanza, ed all’esito delle analisi, che eseguo a Roma presso l’Ospedale Policlinico Gemelli, talvolta, mi richiede di sottopormi ad ulteriori analisi di verifica, anche anticipando i tempi ordinariamente previsti, perché in funzione dei valori via via accertati deve essere adeguato anche ad horas il dosaggio dei farmaci (ne assumo 9 diversi al giorno). Sabato 26.1.08, alle ore 10.09 ho ricevuto una telefonata dalla Dott.ssa (omissis) del Dipartimento di Trapiantologia Epatica che mi ha invitato ad effettuare con la massima urgenza particolari analisi per testare gli anticorpi, ipotizzando la necessità di sottopormi ad un urgente trattamento di flebo anticorpale, per cui, lunedì 28.1.08, alle ore 7 del mattino, mi sono recato presso il Policlinico Gemelli per sottopormi a quanto richiesto, accompagnato da mia moglie, Avv. (omissis). Le operazioni di prelievo ed analisi si sono prolungate per cui, poiché alle ore 9.30 avevo udienza presso il Tribunale Civile di Roma, (omissis) Sezione, G.I. (omissis) (N.R.G. - omissis), alle ore 9.15 ho telefonato dall’Ospedale alla mia collaboratrice dott.ssa (omissis) invitandola a precedermi in Tribunale (il mio studio è ubicato a meno di 100 metri) per pregare il Difensore avversario di rappresentare a (omissis) la necessità, a fronte del mio temporaneo giustificato impedimento, di differire la trattazione dell’indicata causa al mio arrivo, previsto per le ore 10.00. Sono in effetti giunto in Tribunale alle ore 9.50 ed il Difensore di Controparte, che ha ritenuto comunque cortesemente di attendermi, mortificatissimo, mi ha riferito che (omissis), nonostante fosse stato fatto presente il mio temporaneo impedimento e la necessità di attendere il mio arrivo ormai imminente, dopo una prima momentanea adesione, aveva voluto irremovibilmente trattare la causa, chiamata per la precisazione delle conclusioni, disponendo rinvio per il medesimo incombente all’udienza del giorno 18.11.08. Nella discussione tra il Collega avversario ed il Giudice è anche intervenuta la dott.ssa (omissis) per rappresentare che il mio momentaneo impedimento era dovuto alla gravità di un recentissimo trapianto epatico, ma la stessa, in termini perentori è stata invitata a tacere e ad uscire immediatamente dall’aula!! Preso atto di quanto sopra, ho tentato dapprima di segnalare il mio arrivo a (omissis) che con maniere brusche e sgarbate mi ha immediatamente allontanato, 160 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 160 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO intimandomi di attendere la fine della trattazione della causa in corso. Quando finalmente ho potuto parlare ed ho rappresentato il grave motivo del mio impedimento che mi aveva portato a richiedere, tramite la dott.ssa (omissis), un breve differimento d’udienza, mi ha detto in termini perentori che un eventuale impedimento si deduce il giorno precedente con istanza da depositare in Cancelleria, ma quando ho replicato che il giorno precedente cadeva di domenica, che il motivo dell’impedimento nasceva da una richiesta sorta il sabato precedente ancora, che in detto giorno le Cancellerie sono chiuse e che comunque non avrei potuto immaginare il ritardo del giorno 28.1.08 nell’effettuare il prelievo, mi ha replicato in maniera agghiacciante che non avevo alcuna prova per dimostrare di aver subito un trapianto di fegato. Per me sarebbe stato fin troppo facile dare immediatamente quella prova, semplicemente sbottonandomi la camicia e mostrando il deturpamento fisico residuato dall’operazione (oltre 180 punti di sutura esterni che vanno da un fianco all’altro e dall’addome allo sterno), nonché il drenaggio esterno che purtroppo debbo ancora portare (un tubo di scarico della bile, che esce direttamente dalle vie biliari e che viene tenuto sotto una stretta fasciatura addominale), ma mi sono astenuto, perché in pubblica udienza ho trovato aberrante che non venisse creduta la mia parola e dovessi essere sottoposto a simile violazione della mia dignità, per cui, ho semplicemente riferito al Giudice che se non aveva la sensibilità di comprendere il mio personale dramma, ogni discussione ulteriore poteva ritenersi inutile e mi sono allontanato dall’udienza. Giunto a studio dopo i detti fatti, sono stato immediatamente accompagnato a casa da mia moglie perché ho avuto un malore quale conseguenza dell’episodio veramente grave, increscioso, mortificante ed offensivo che ho dovuto subire. Ritengo di dover esporre i fatti di cui sopra alle Autorità in indirizzo perché valutino in primo luogo se vi siano profili in qualsivoglia maniera censurabili ed in subordine, perché quantomeno, spieghino alla Persona resasi responsabile di quanto descritto, che prima di un bagaglio tecnico necessario per fare il Giudice, credo che debba essere presente un bagaglio umano fatto di comprensione, sensibilità e compenetrazione negli altrui gravi drammi personali. Se si è sprovvisti di detti requisiti, è inutile conoscere tutti i codici, le pandette ed anche l’intero corpus iuris, perché prima di essere operatori del diritto, siamo uomini, con tutti i nostri problemi, talvolta gravissimi che ci assillano nel quotidiano. Ho trovato veramente offensivo sentirmi dire che a fronte del rappresentato trapianto di fegato non avevo le relative prove. Voglio sottolineare che il principio dell’onere probatorio lo studiamo a tutt’altro riguardo e, certamente, sono felice di aver avuto maggiore sensibilità preferendo interrompere la discussione, piuttosto che dare quella prova che avrebbe umiliato, più della persona onerata, (omissis) che FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd 161 161 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO ne aveva fatto richiesta. Auguro di tutto cuore a (omissis) di non dover mai provare, (omissis) o alcuno dei suoi familiari il mio dramma personale e (omissis) invito a riflettere sul fatto che la Giustizia è raffigurata da una spada, ma prim’ancora, da una bilancia, che dovrebbe rappresentare il senso dell’equilibrio. Nella descritta udienza, di equilibrio ne è mancato molto, ed io ho subito tutta l’umiliazione ed il malessere di detta situazione, che non può provenire da un Magistrato. Chiedo di essere informato degli sviluppi e, re melius perpensa, quantomeno delle personali scuse, che potrebbero comunque solo alleviare, ma non eliminare il dolore e l’umiliazione subiti. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, a cui la presente è indirizzata per conoscenza, è autorizzato, con il mio espresso esonero da ogni responsabilità, a pubblicare la presente lettera sul prossimo notiziario per dare conto a tutti i Colleghi dell’accaduto e mi auguro che voglia prendere ogni conseguente iniziativa affinchè possiamo riappropriarci della nostra dignità che quotidianamente ci viene tolta. In fede. Avv. (omissis)” 162 08_il nostro mondo_1_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 162 28/05/2008, 01:46 IL NOSTRO MONDO NECROLOGI IN RICORDO DI GIANNETTO CAVASOLA Giannetto Cavasola, nato il 2 gennaio 1919, Avvocato Cassazionista del Foro di Roma e Tenente degli Alpini specialista del SIM (Servizio Informazioni Militari) avanzato; il 23 gennaio scorso è mancato all’affetto dei suoi cari e alla stima di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare con lui. La sua profonda conoscenza del diritto e la cultura umanistica di rara ampiezza facevano di lui uno dei più insigni giuristi, idoneo a risolvere le complesse tematiche, particolarmente nel campo del diritto delle acque e della salvaguardia dell’ambiente. Aveva innato il sentimento della giustizia e del bene comune: ereditati dal nonno di cui portava il nome: nato a Torino nel 1840, che nel 1887 era stato nominato Prefetto diventando famoso per privilegiare gli interessi dello Stato rispetto a quelli del Governo, e per la sua integrità morale. Il giorno 11.11.1900 venne nominato Senatore. Nel 1907 avviò lo Studio Legale ove è ancora sito, in via Depretis. Lo scrivente ha avuto la ventura di apprezzare il compianto Amico quale valoroso ufficiale degli Alpini già nel 1940, sul Fronte Occidentale, con il 4° Rgt. Alpini, e poi nella Guerra di Liberazione, con il Battaglione Alpini “L’Aquila”, nel Gruppo di Combattimento “Legnano”. Emblematica la sua presentazione al Comando di Rgt. (Col. Alp. G. Scarpa) e la sua assegnazione al Comando del Btg. Alpini “L’Aquila” in fase di costituzione, contemporaneamente al Gruppo di Combattimento “Legnano”: ottobre 1944. L’addestramento, con armamento inglese, procedeva a ritmo serrato dovendo entrare in “linea”, sul Fronte di Bologna, ai primi di marzo. Il terreno bagnato-fangoso e la pioggia incessante in quell’autunno 1944 rendevano quanto mai disagevole l’attività addestrativa: il maneggio a armi e tiro, le “tattiche” operative nelle varie fasi: attacco, assalto all’arma bianca ... nel terreno fangoso di Piedimonte d’Alife, poi a Bracciano a metà gennaio e l’ultimo periodo, gennaio-febbraio, a Castellina in Chianti. Di qui il balzo finale per il Passo della Futa a Ca’ di Razzone sul fronte di Bologna, in Val Idice. Al Comando del suo Reparto ebbe inizio la sua partecipazione all’intensa attività di pattuglie, e quindi all’attacco e sfondamento delle linee tedesche su tale Fronte di guerra: da Casa Merla e Monterenzio in Val Idice sino a S. Ruffillo; esse portarono alla cattura delle retroguardie tedesche attestandosi nei sobborghi settentrionali di Castelmaso e S. Vitale, proseguendo poi all’inseguimento a stretto contatto sino a Bergamo, e di lì per la Valtellina sino a Tirano e all’occupazione dei valichi verso la Svizzera, ad impedire un attestamento sulla “ridotta alpina” delle residue resistenze tedesche. Mi piace ricordare di lui il suo attivo e valoroso impegno sulle posizioni tra Monterenzio e Ca’ Zanarello nella individuazione delle posizioni avversarie: varie notti trascorse insieme sotto un fuoco tambureggiante delle batterie tedesche: decine di granate a grappolo, tambureggianti, che illuminavano gli erti pendii collinari, squassando gli alberi scheletriti dagli scoppi oltre che per il gelo invernale. FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_2_fatto.pmd 163 163 28/05/2008, 01:47 IL NOSTRO MONDO Pochissimi giorni prima di mancare al nostro affetto, Egli ricordava il nostro irrompere alla liberazione di Bologna nel sobborgo di S. Ruffillo, già la sera del 20 aprile 1945, dopo la impegnativa avanzata tesa a travolgere e superare, per aggiramento, le residue resistenze tedesche, per attestarci, a impedire la prevedibile violenta reazione, sui sobborghi settentrionali di San Vitale, Trebbo e Castelmaso, fatti oggetto, di primo mattino, ai festeggiamenti della popolazione. Mi commuove il ricordo del suo recente desiderio, insistente, di un incontro con l’altro valoroso ufficiale degli Alpini, romano, Ten. Ing. Franco Vicentini, a “rivivere l’impegno totale, assolto da volontari in comune, nell’ansia di ricordare quelle entusiastiche vicende in questo periodo così inquieto del nostro Paese”. Questi stessi sentimenti ci avevano portato a celebrare il cinquantennale, nell’aprile 1995, su quegli stessi impervi crinali di Casa Zanarello in Val Idice, a risalirli in direttissima da Casa Merla e Monterenzio, assieme a un gruppo di “Vecchi Alpini” del Battaglione “L’Aquila”, sorretti dalla fierezza dell’assolvimento del proprio dovere, per onorare la memoria dei valorosi commilitoni eroicamente caduti - dieci valorosi Alpini (oltre a una trentina di feriti) sull’esempio del proprio Comandante, Magg. Augusto De Corbelli, M.O.V.M. “alla memoria”. Il sottoscritto lo ricorda in queste note con particolare commozione, oltre alla sincera riconoscenza per la apprezzata guida e collaborazione giuridica, da Lui profuse nella trattazione di tematiche quanto mai complesse in materia di acque pubbliche. Onore a Lui e ai suoi Familiari, inchinandomi al Suo ricordo così vivo nel mio cuore. Enzio Campanella IN RICORDO DI PIERDOMENICO IOVINO Adunanza del 20 marzo 2008 - Il Consigliere Barbantini ricorda l’Avv. Pierdomenico Iovino e dà lettura di un breve ritratto del compianto Collega e chiede che l’intervento venga pubblicato sul “Foro Romano”: “Ho conosciuto Pierdomenico circa venti anni fa e ne sono divenuto subito Amico: la Sua spontaneità, la Sua disponibilità, il Suo senso dell’humor (prendeva in giro prima di tutti se stesso!), le Sue indubbie doti professionali, ne facevano un caro, prezioso Amico. Ma ciò che mi ha sempre colpito di Lui è stata la grande Signorilità che manifestava in ogni Sua azione: era una vera Persona perbene. Professionalmente assai preparato, era sempre prodigo di consigli a chi si rivolgeva a Lui, senza mai dare peso alle soluzioni che, sempre, Ti forniva. Era semplice e, tale dote, l’hanno solo quelli che sono veramente Grandi: e Lui lo era. Nei confronti del Consiglio si è sempre dimostrato disponibile, sia ricoprendo, più volte, il ruolo di Presidente di seggio nelle nostre elezioni, sia partecipando attivamente a varie Commissioni, sia quale Commissario per gli Esami di Avvocato; una settimana prima di lasciarci, aveva partecipato all’adunanza per la correzione degli elaborati scritti dell’ultima sessione: e pure il male, che lo aveva attaccato ai primi di settembre del 2007, avanzava 164 08_il nostro mondo_2_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 164 28/05/2008, 01:47 IL NOSTRO MONDO inesorabile e lo aveva debilitato, insieme alle terapie cui si era dovuto sottoporre. Ma ha affrontato questa tremenda prova con il Suo consueto sorriso, senza mai lamentarsi e con una “grinta” che Gli permetteva di proseguire nella Sua frenetica attività professionale. Ha lasciato in noi un grande vuoto ma, al contempo, ci ha lasciato un grande insegnamento di vita, di professione e di grande signorilità. Grazie, Pierdomenico, per quanto ci hai voluto dare: ne faremo tesoro e Ti ricorderemo sempre con grande, vero, sincero affetto. Goffredo Barbantini.” Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce di aver partecipato in data 18 marzo u.s. ai funerali dell’Avv. Pierdomenico Iovino, scomparso prematuramente all’età di 57 anni. Il Consigliere Tesoriere Ierardi ricorda le grandi qualità umane e professionali del Collega Iovino che per anni ha collaborato con il Consiglio assicurando ampia disponibilità non ultima la partecipazione come Presidente di Seggio alle scorse elezioni del Consiglio dove ha contribuito con tutte le sue forze nonostante già provato dalla grave malattia. Il Consigliere Ierardi manifesta cordoglio alla famiglia. Il Consigliere Segretario Conte ricorda anche lui il compianto Collega Iovino narrando una circostanza avvenuta poco tempo fa che manifesta tutta la signorilità, l’eleganza e l’alto senso di responsabilità che l’Avvocato Iovino sapeva mostrare. Il Consiglio si associa alle comunicazioni dei Consiglieri Barbantini, Conte e Ierardi esprimendo cordoglio e partecipazione al dolore della famiglia. IL RICORDO DELL’AVV. ROSALBA PANICELLI Il ricordo dell’Avv. Rosalba Panicelli per noi che abbiamo convissuto le ansie, le vittorie e le sconfitte nella quotidianità dell’impegno professionale è come reincontrare la figura della collega, sempre disponibile al sorriso o all’amorevole richiamo, alleviante la pesantezza che spesso contraddistingue la vita dei professionisti. In Rosalba vi era la sussistenza più nascosta di vitalità che propagava nell’impegno suo professionale, sempre puntuale, approfondito da una preparazione complessa ma non leziosa che dava a noi tutti, compagni di viaggio, forza e determinatezza. È con certezza che si può collocare la figura della nostra collega tra quelle che configurano la professione come una proiezione profonda di servizio, come una partecipazione vitale alla socialità, intesa come incontro di uomini e donne, che insieme reggono un sistema. E questo è stato possibile per la continua disponibilità verso gli altri che hanno contraddistinto anche la sua vita di persona infastidendo spesso i nostri egoismi e le nostre vanità. La ricorderemo con rimpianto. Avv. Gaetano Buscemi Avv. Giovanni Marrone Avv. Alberto Nachira FORO ROMANO 1-2/2008 08_il nostro mondo_2_fatto.pmd 165 165 28/05/2008, 01:47 COMUNICAZIONI E NOTIZIE PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA E LA DIREZIONE DELLA CASA CIRCONDARIALE REGINA COELI - Il Consigliere Gianzi comunica di essersi occupato, su incarico del Consiglio, della possibilità di preparare un protocollo di intesa con la Direzione della Casa Circondariale di Regina Coeli per poter effettuare i colloqui con i detenuti previo appuntamento con l’amministrazione della Casa Circondariale. Ai numerosi incontri per definire il protocollo di intesa hanno partecipato, oltre al Consigliere Gianzi, l’Avv. Domenico Naccari, l’Avv. Stefano Valenza, il Sovrintendente della Polizia Penitenziaria Giuseppe Vaselli e il Direttore della Casa Circondariale Dott. Mauro Mariani. Il Consigliere Gianzi riferisce, inoltre, che in data odierna è stato redatto il protocollo, che di seguito integralmente si trascrive, che prevede la possibilità di concordare, previo appuntamento, le visite con i detenuti, un numero dedicato per comunicare la necessità della visita e il prolungamento dell’orario di visita nel pomeriggio per un giorno a settimana. Il Consigliere Gianzi chiede, infine, la pubblicazione sul sito e l’affissione del protocollo di intesa tramite manifesti negli Uffici giudiziari. Il Consiglio ne prende atto e autorizza. “L’Ordine degli Avvocati di Roma comunica che il Consigliere Francesco Gianzi, su delega del Consiglio, in data 11 gennaio 2008 ha redatto, con il Direttore della Casa Circondariale Regina Coeli dott. Mauro Mariani, un protocollo d’intesa per l’organizzazione dei colloqui tra gli avvocati e i detenuti, che di seguito si trascrive integralmente. Ai lavori hanno partecipato, inoltre, l’Avvocato Domenico Naccari, l’Avvocato Stefano Valenza, il Sovrintendente della Polizia Penitenziaria Giuseppe Vaselli. Con il protocollo d’intesa è stata finalmente stabilita la possibilità di effettuare le visite con i clienti detenuti previo appuntamento, è stato ottenuto un numero telefonico dedicato agli avvocati per comunicare l’orario delle visite con i clienti e la possibilità di prolungare l’orario di visita nel pomeriggio del giovedì. 1. La prenotazione potrà essere fatta dalle ore 8,00 alle ore 9,30 dello stesso giorno indicando l’orario, il numero e i nominativi dei clienti con i quali si intende conferire; 2. il numero di detenuti “prenotabili” telefonicamente non deve essere superiore a sei; 3. il tempo di permanenza massimo nella stanza non potrà essere superiore a sessanta minuti; 4. la prenotazione potrà avvenire per un tempo minimo di venti minuti da comunicare durante la prenotazione; 5. gli avvocati dovranno impegnarsi a rispettare gli orari e sarà tollerato un ritardo massimo di dieci minuti, rispetto alla prenotazione, al termine dei quali i detenuti verranno riaccompagnati nelle rispettive sezioni; 6. al verificarsi, nell’anno solare, di due ritardi nelle prenotazioni, non sarà consentito all’avvocato, per sei mesi, di prenotare; 166 09_comunicazioni e notizie_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 166 28/05/2008, 01:51 COMUNICAZIONI E NOTIZIE 7. le stanze adibite alla prenotazione saranno TRE, indicate dalla Direzione; 8. qualora il detenuto prenotato si trovi fuori sezione per qualsiasi motivo, sarà condotto per il colloquio con il difensore non appena possibile; 9. la doppia scelta, prenotazione e accettazione normale, NON E’ CONSENTITA; 10. qualora, in qualsiasi modo, alla Direzione dell’Istituto non risultasse la nomina dell’avvocato, non sarà possibile effettuare la prenotazione. La suddetta organizzazione del servizio inizierà a decorrere dalla data del 4 febbraio 2008, con svolgimento giornaliero nell’orario 8,30/13,30, fermo restando l’orario di accettazione telefonica al n.ro 06.68029345 (8,00/9,30). A far data dal 7 aprile 2008, l’orario di svolgimento dei colloqui (14,40/15,40) sarà prolungato di un’ora nella giornata di giovedì di ogni settimana. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma f.to Avv. Francesco Gianzi La Direzione f.to Dott. Mauro Mariani” FORO ROMANO 1-2/2008 09_comunicazioni e notizie_fatto.pmd 167 167 28/05/2008, 01:51 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE GUIDO ALPA Presidente del Consiglio Nazionale Forense Relazione sull’attività del Consiglio Nazionale Forense svolta nell’anno 2007 Roma, 12 marzo 2008 “l’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione , di carità. Nel suo cuore l’avvocato deve mettere da parte i suoi dolori, per far entrare i dolori degli altri. Un imputato alla vigilia della sentenza può avere rimesso il suo destino nelle mani del suo difensore; ma l’avvocato in quella vigilia non può essere tranquillo: la tragedia dell’imputato si è trasfusa in lui, lo logora, lo agita, lo lacera” Piero Calamandrei Autorità, care Colleghe e cari Colleghi, l’odierna relazione riguarda l’attività svolta nell’arco di soli sei mesi, atteso che il Consiglio , nella sua nuova composizione, si è insediato il 27 luglio 2007 ma , tenuto conto delle ferie giudiziarie, ha cominciato a riunirsi all’inizio di settembre; in più, cadendo all’inizio del 2008 la tornata elettorale per il rinnovo dei Consigli degli Ordini forensi, le commissioni alle quali sono delegati i compiti di studio e proposta per i diversi settori di competenza del nostro consesso (ad eccezione della commissione pareri, che è espressa soltanto dai membri del Consiglio) hanno potuto contare solo sull’apporto dei singoli componenti del Consiglio, e debbono ora essere completate con la nomina dei componenti esterni. Ciononostante, anche in questo periodo dimidiato rispetto a quello ordinario, l’attività del Consiglio è stata intensa e fertile, grazie al rinnovato impegno dei Consiglieri confermati e all’entusiasmo subito manifestato dai Consiglieri di nuova nomina, e grazie altresì all’apporto dei Colleghi che dall’esterno , formando gruppi di studio , hanno già fornito un notevole apporto alle iniziative del Consiglio. Ringrazio anche tutto il personale che, con dedizione e competenza, ci segue nell’attività ordinaria e nelle molte iniziative assunte in via sistematica oppure occasionale, nel settore della deontologia professionale, delle riforme delle professioni, della amministrazione della giustizia, della qualificazione degli avvocati, nel contributo italiano ai programmi dell’ Avvocatura europea. Dalla scorsa consiliatura il ruolo della rappresentanza italiana in seno al Conseil des Barreaux Européens si è di molto rafforzata, sia per la presenza alle numerose iniziative e riunioni delle sedute plenarie con l’apporto di approfondite relazioni, sia per la collaborazione ai venti gruppi di lavoro in cui è ripartita l’attività del CBBE: in particolare stiamo co-coordinando i settori relativi al codice deontologico europeo, alla tutela dei diritti fondamentali, alla concorrenza, al diritto contrattuale europeo. I principi fondanti della professione forense e i punti salienti del nuovo programma Nella Relazione per l’anno 2006 avevo ripreso i principi fondanti della professione forense, come esposti sinteticamente nelle due ultime occasioni congressuali in cui si è articolata l’assise dell’ avvocatura italiana. Si tratta di principi coessenziali alla natura e allo sviluppo della professione forense, che intendiamo riproporre anche questa volta come base del programma della consiliatura: <riaffermazione della libertà e dell’autonomia dell’avvocato, professionista essenziale 168 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 168 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE all’esercizio della giurisdizione, per la conoscenza e l’attuazione della legge, e per la tutela dei diritti e degli interessi individuali e collettivi; affermazione della centralità del sistema ordinistico e della sua natura pubblicistica, a garanzia dell’autonomia regolamentare in campo deontologico e della conseguente autonomia disciplinare, a tutela esclusiva dell’interesse dei cittadini e della collettività, nel contesto di una riforma della funzione disciplinare che garantisca la piena tutela del cittadino utente; adozione di una nuova disciplina che assicuri, insieme alla libertà di accesso, la imprescindibile verifica della qualità della formazione dell’avvocato, con criteri di selezione rigorosi, efficaci e obiettivi; introduzione di meccanismi idonei ad assicurare una costante ed elevata qualità professionale, anche mediante un sistema di formazione permanente obbligatoria, sotto il controllo degli organi istituzionali dell’avvocatura; armonizzazione dei criteri per il mantenimento dell’iscrizione agli albi professionali con quelli dettati per l’iscrizione alla Cassa di previdenza, secondo i principi di effettività, continuità e prevalenza dell’esercizio dell’attività professionale, ribadendo la radicale incompatibilità con altre attività lavorative, ed in particolare con l’impiego pubblico anche a tempo parziale; affermazione dell’esigenza di un sistema tariffario che, salvaguardando la dignità del lavoro e la qualità della prestazione, escluda radicalmente ogni ipotesi di commistione tra gli interessi dell’assistito e quelli dell’avvocato, a garanzia dell’integrità dei diritti dei cittadini, nonché della libertà e dell’indipendenza dell’avvocato; riaffermazione dell’assoluta necessità che l’eventuale riconoscimento delle associazioni delle “nuove professioni” riguardi attività nuove, e non spezzoni di attività già proprie di professionisti iscritti in albi, senza sovrapposizioni che non potrebbero che danneggiare la trasparenza del mercato> L’ urgenza della riforma della professione forense Le vicende politiche e istituzionali che hanno contrassegnato gli ultimi mesi hanno impedito ad ogni progetto di legge, in particolare al progetto unificato sulla riforma delle professioni presentato alla Camera e al progetto di riforma della professione forense presentato al Senato di concludere il loro corso. La nostra professione è rimasta così in mezzo al guado. Sia l’una sia l’altra proposta hanno ricevuto ampia considerazione da parte dei Consiglieri, sono state fatte note, audizioni, discussioni e seminari, che hanno avviato un colloquio molto proficuo con il Parlamento , anche se rimasto incompleto. Confidiamo che il nuovo Parlamento mostri altrettanto interesse e rinnovate cure per la disciplina delle professioni e per la nostra in particolare, per la quale occorre una considerazione speciale : voglio sottolineare questo punto in tutto il corso della relazione perché coloro che reggeranno le sorti del nostro Paese possano segnare sulla loro agenda non solo l’urgenza dell’intervento legislativo in questo settore, ma anche l’esigenza di restituire all’ Avvocatura la dignità che la stessa Costituzione le riconosce e il ruolo che le compete, sia nell’amministrazione della giustizia sia nell’amministrazione dello sviluppo dei rapporti familiari, delle imprese e dei rapporti sociali in senso onnicomprensivo. Perché là dove vi sono diritti vi è necessità della loro difesa, e solo l’avvocato – un avvocato libero e indipendente, competente e corretto – può dare garanzie di difesa; il cittadino che voglia conoscere e difendere i suoi diritti non può che scegliere l’avvocato come suo primo interlocutore, per ogni evenienza e per ogni scelta, di carattere familiare, patrimoniale, lavorativa, finanziaria , di consumo e nei rapporti con la pubblica Amministrazione. Ecco perché insistiamo sulla specialità della professione forense, certe volte scambiata come la richiesta di privilegi e di trattamenti preferenziali, e perciò malintesa o fraintesa ( e ci si chiede, quando ciò accade da parte di giuristi ed autorevoli esponenti della politica, se questo atteggiamento sia dovuto a semplice incuria o a consapevole dispregio della nostra categoria). D’altra parte, senza sottrarre la disciplina della professione forense ai principi generali che si FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 169 169 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE vogliono introdurre per tutte le professioni intellettuali, è necessario che l’agenda governativa e parlamentare tengano conto di urgenze che non possono attendere il percorso lungo, accidentato, incerto, delle grandi riforme. Tante volte abbiamo richiesto un intervento limitato ad apportare alcune modifiche essenziali, rimettendo poi la soluzione dei grandi temi a interventi più sistematici. Ma abbiamo trovato una comprensione di facciata oppure una trasparente indifferenza. Mi riferisco in particolare: alla riforma degli esami di abilitazione all’esercizio della professione, alla istituzione di un albo nazionale ufficiale degli avvocati, alla riforma del procedimento disciplinare, alla introduzione dell’obbligo della assicurazione obbligatoria per la responsabilità professionale, alla riforma delle sistema tariffario. Tutti aspetti che non toccano le altre professioni, non intaccano il principio di libera concorrenza, non costituiscono un costo per l’erario, non producono ricadute negative od effetti distorsivi per il mercato, non sono dannose per i cittadini. Anzi, non avrebbero che effetti positivi nel segno della trasparenza, della qualificazione professionale, della efficienza dell’assistenza legale. In sintesi: (1) L’ accesso. Gli avvocati in Italia sono ormai duecentomila; anche se non si possono fare raffronti numerici meccanici con i dati provenienti dagli altri Paesi dell’ Unione europea, attese le diverse tradizioni professionali, le diverse categorie di esercenti attività legali interne o esterne alle imprese, o alla pubblica Amministrazione, il numero è diventato esorbitante in considerazione del numero degli abitanti e della scarsa opportunità di svolgere l’attività all’esterno dei confini patrii, perché la lingua italiana e il diritto italiano non hanno avuto quella fortuna che ha contraddistinto almeno per due secoli il common law , il diritto di matrice napoleonica o il successo della dottrina pandettistica. Dobbiamo misurarci con i colleghi degli altri Paesi dell’Unione con armi impari, e per questo il CNF sta lavorando in modo indefesso per conquistare terreno e autorevolezza per l’ Avvocatura italiana, in modo che il suo ruolo all’estero non sia confinato solo al commercio internazionale o agli arbitrati internazionali . I grandi numeri implicano grandi risorse, una grande frammentazione, uno spiccato individualismo, una scarsa propensione all’aggregazione , una fievole percezione di appartenenza ad una categoria professionale. Implicano anche difficoltà di gestione burocratica dell’accesso e delle fasi di evoluzione dell’attività professionale, di controllo della deontologia e della formazione culturale permanente. Non intendiamo affatto – come qualche volta ci viene rimproverato dalle associazioni dei praticanti – introdurre sbarramenti all’accesso; intendiamo correggere un sistema che è stato malamente riformato, con un provvedimento temporaneo che è diventato permanente, come accade puntualmente nel nostro Paese; ed intendiamo, correlativamente, rafforzare i poteri degli Ordini e del CNF in materia di registrazione e controllo, in modo che i giovani che si avviano alla professione forense possano entrare non in una giungla, ma in un settore di lavoro efficiente, ancorché complesso. Non posso indugiare sulle nostre proposte, che sono peraltro accluse alla presente relazione, anche se , con le innumerevoli occasioni di incontri – e di scontri – che si sono succeduti negli ultimi anni, esse sono note ormai a tutti. (2) L’Albo nazionale. L’attuale sistema di iscrizione agli albi affida agli Ordini forensi territoriali il compito di formare l’elenco degli avvocati ammessi all’esercizio della professione. Tuttavia, le molteplici variazioni dovute alla mobilità dei colleghi, alle nuove iscrizioni, alle cancellazioni e così via implica una situazione di modificazione permanente il cui aggiornamento non collima spesso con la realtà delle cose. Gli Ordini si stanno adoperando per migliorare la tenuta degli albi; ma occorre anche consentire al pubblico, diffuso su tutto il territorio nazionale, di poter accedere ad un albo unico, che, correlato con gli albi locali, possa riflettere 170 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 170 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE in modo trasparente e con dati certi e aggiornati la situazione in atto. Contiamo sull’intervento legislativo perché l’ albo oggi tenuto dal CNF per gli avvocati patrocinanti presso le corti superiori possa essere integrato con i dati forniti dagli Ordini locali. Occorre inoltre verificare l’effettivo esercizio dell’attività professionale, anche con riguardo ai dati derivanti dalla banca di dati custodita dalla Cassa di Previdenza e Assistenza Forense, ed occorre attribuire agli Ordini il potere di cancellare dagli albi gli avvocati che non svolgono la professione. (3) La riforma del procedimento disciplinare. Il Consiglio ha messo in atto un progetto di riforma del processo disciplinare, in modo da migliorare il rapporto con il cliente, consentire il ricorso avverso le archiviazioni, chiarire meglio le regole applicabili e valutare le proposte tendenti alla dissociazione dell’organo amministrativo dal collegio giudicante, eventualmente elevato al livello distrettuale. (4) L’ assicurazione obbligatoria.L’assicurazione obbligatoria non è prevista come obbligatoria nella Direttiva comunitaria sui servizi , anche se la medesima direttiva auspica che gli erogatori di servizi provvedano nel modo più esteso a coprire i rischi professionali mediante il ricorso alla assicurazione. La copertura assicurativa è un fattore ulteriore di qualità che si aggiunge, oltre alla competenza e alla correttezza del comportamento nel rapporto con il cliente, alle caratteristiche della prestazione . Lungi dall’ indurre il professionista ad eseguire negligentemente la prestazione confidando che gli eventuali danni potranno essere ribaltati sulla società assicuratrice ( calcolo che risulterebbe comunque pregiudizievole per il professionista, perché giocherebbe in modo negativo sulla sua immagine, senza contare gli effetti conseguenti sulla sua responsabilità deontologica), la copertura assicurativa consente al cliente di non temere gli esiti sfavorevoli del giudizio collegati causalmente con gli errori commessi dal professionista , idonei a fondare la su responsabilità ex art. 1176, 1218, 2236 cod.civ. . Per questi motivi il CNF sta esaminando l’opportunità di individuare i più appropriati modelli assicurativi della responsabilità professionale e le modalità praticabili per assicurare per l’intera categoria degli avvocati a condizioni di favore determinate dal numero degli aderenti. Ciò in attesa dell’intervento legislativo che dovrebbe, secondo i progetti fino ad oggi presentati, da un lato, introdurre l’assicurazione in forma obbligatoria, e dall’altro definire i confini delle categorie interessate. (5) Il sistema tariffario.Anche la disciplina delle tariffe richiede un ulteriore – e meditato – intervento del legislatore. Come è noto il d.l. 4 luglio 2006 n. 223, convertito nella l, 4 agosto 2006, ha abolito la obbligatorietà delle tariffe fisse o minime per il calcolo dei compensi delle attività libero-professionali e intellettuali e soppresso il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti. Sono rimaste in vigore le tariffe massime e- secondo l’interpretazione del Consiglio Nazionale Forense – il divieto del pactum de quota litis, quando non sia equiparabile al <palmario>, cioè al premio concordato con il cliente per la vittoria della lite; ciò in quanto il pactum inserirebbe un’alea tale da far venire meno la causa del contratto concluso con il cliente, oltre che violare il precetto costituzionale che impone la giusta retribuzione a chi effettua una attività lavorativa (art. 36 Cost.) . In ogni caso, il codice deontologico forense è stato modificato, in osservanza della legge, e consente ora all’avvocato di <pattuire con il cliente compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti, fermo il divieto dell’art. 1261 cod. civ. e sempre che i compensi siano proporzionati all’attività svolta>. La vicenda normativa non è finita qui. Ignorando la sentenza della Corte di Giustizia resa il 5 dicembre 2006 nei procedimenti riuniti C-94/04 e C-202/04 (c.d. casi Cipolla e Macrino) , FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 171 171 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE che ha nuovamente confermato la conformità della disciplina delle tariffe originariamente fissata dal legislatore con la legge forense, inopinatamente modificata dal legislatore italiano (in contrasto con i principi di dignità e indipendenza dell’ Avvocatura e in spregio all’art. 36 Cost.) , la Commissione europea è ritornata sul tema, invitando il Governo a motivare le ragioni della conservazione delle tariffe massime. Ignoriamo la risposta formulata dal Governo e trasmessa alla Commissione. Peraltro la Corte di Cassazione a Sezioni unite, con la sentenza dell’ 11 settembre 2007 n. 19014, ha confermato la legittimità della disciplina delle tariffe come prevista dalla legge professionale, sottolineando che la disciplina consente al giudice una valutazione sufficientemente discrezionale per la determinazione in giudizio delle spese di lite e quindi anche dei compensi professionali dei difensori, ed ha riaffermato i principi di adeguatezza e di proporzionalità a cui la disciplina si ispira. Sulla questione è tornata tuttavia la quinta Sezione del Consiglio di Stato che, con ordinanza del 31 maggio 2007 n. 2814, ha sottoposto alla Corte di Giustizia i seguenti quesiti: (i) se l’inderogabilità degli onorari minimi e dei diritti stabiliti per le prestazioni dell’ avvocato costituisca una misura di favore per gli appartenenti all’ordine professionale interessato, in difformità dagli artt. 81 e 10 (ex 85 e 5) del Trattato; (ii) se il divieto del giudice a non diminuire, nella liquidazione delle spese di causa, i limiti previsti dalle singole voci della tabella (…) si risolva o meno in una misura di favore; (iii) se l’obbligo di motivazione comunque previsto per la diminuzione degli onorari in misura inferiore al minimo , contraddetto dalla prassi del giudice amministrativo di procedere alla liquidazione delle spese di causa sulla base di elementi eterogenei tratti dalle risultanze processuali e non dall’effettivo valore economico della controversia, non rappresenti una restrizione all’esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata acquistata la qualifica, garantito dal 7° considerando della direttiva 16 febbraio 1998,n. 98/5/CE. Le premesse sulle quali si fonda l’ordinanza appaiono errate: non dovendosi qui svolgere la causa, e d’altra parte confidando che la Corte di Giustizia confermi – per la terza volta – la legittimità comunitaria della disciplina delle tariffe forensi, conviene solo rammentare che l’equiparazione dell’attività professionale forense all’attività d’impresa (pure sostenuta in materia di disciplina della concorrenza) non è conforme né al testo della Carta dei diritti fondamentali adottata dall’ Unione europea a Nizza nel 2000, ed ora giuridicamente vincolante, né ai principi della nostra Costituzione, oltre che alla disciplina interna; che gli interessi tutelati dalla legge forense non sono , come maliziosamente si dice nell’ordinanza, rivolti alla protezione di interessi di categoria, poiché sono rivolti alla tutela dell’interesse pubblico e, se si vuole, degli interessi degli stessi clienti (imprese o consumatori che siano), come tante volte i giudici ordinari e lo stesso Consiglio di Stato nella emissione dei pari obbligatoriamente richiesti per l’approvazione delle tariffe forensi hanno potuto riconoscere; che i principi di adeguatezza e di proporzionalità sono rispecchiati dalle tabelle tariffarie vigenti. Né tale disciplina contrasta con la libertà di svolgimento dell’attività professionale degli avvocati stranieri in Italia, atteso che ad essi è assicurato il medesimo trattamento degli avvocati italiani. Piuttosto, richiamo l’attenzione sul fatto che la legge professionale impegna il Governo ad aggiornare ogni biennio i valori delle tariffe, e ricordo che l’ultimo aggiornamento è intervenuto nel 2004, dopo un decennio di inerzia. Sono quindi maturi i tempi per provvedere alla modifica delle tariffe, tenendo conto dell’aumento vertiginoso dei prezzi e del diminuito valore di acquisto dell’ euro. Il tema delle tariffe è sempre sotto il mirino dei detrattori della nostra professione. Se ne è a lungo discusso nell’ambito di un seminario – che si è trasformato poi in un osservatorio 172 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 172 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE permanente – sul costo dei servizi legali; in quella occasione si è posto in luce come i calcoli dei costi, così come diffusi degli Istituti interpellati dalla Commissione europea, siano metodologicamente scorretti, in quanto non tengono conto delle peculiarità ontologiche delle professioni considerate e delle peculiarità degli ordinamenti giuridici interessati ( incluso tra l’altro il costo delle spese di giustizia che varia da Paese a Paese, come dei tempi della giustizia). Vorrei sottolineare che non abbiamo ancora registrato un feed back sugli effetti della c.d. disciplina di liberalizzazione. Il sospetto, non documentabile allo stato, è che essa abbia peggiorato la situazione dei consumatori; la certezza è che abbia migliorato la posizione economica delle imprese; il dubbio è che non abbia migliorato la qualità del risultato professionale. I consumatori trovavano nelle tariffe un mezzo certo di calcolo preventivo dei costi della prestazione, la garanzia di parità di trattamento, il contingentamento dei compensi dell’avvocato; oggi questi punti di riferimento sono stati soppressi ( quanto meno per le tariffe minime e medie, essendo stati conservati per le tariffe massime). L’applicazione delle regole negoziali concernenti il patto di quota lite non ci è nota ( gli studiosi di etica a questo riguardo dicevano: “ peccat advocatus , qui cum cliente de quota litis paciscitur”: il codice deontologico in ogni caso considera violazione delle regole etiche della professione forense l’approfittamento delle condizioni economiche del cliente e l’imposizione di compensi sproporzionati rispetto al lavoro svolto. E’ anche questa una regola antica che l’etica forense ha perpetuato fino ad oggi: “peccat advocatus qui a cliente majus honorarium petit quam meritus est”. Come si è denunciato in tante occasioni, il patto di quota lite trasforma il rapporto di assistenza al cliente in un rapporto associativo, mina alle basi l’indipendenza dell’ avvocato, favorisce l’accaparramento di clientela. Insomma, è un cancro che corrode l’etica professionale. Ci auguriamo che il legislatore ripensi alla disciplina delle tariffe e alla liberalizzazione dei patti di quota lite. Siamo grati ai parlamentari che hanno voluto prendere a cuore queste nostre istanze e le hanno concretate in altrettante regole destinate a disciplinare ex novo, in modo compiuto e sistematico, la professione forense. Nel frattempo il CNF, consapevole che i detrattori della nostra professione imputano agli avvocati di far durare le cause al di là del necessario per mere ragioni parcellari – la storia delle professioni, e quella dell’avvocatura, come sappiamo, annovera questo come un pervicace sospetto (come si apprende già dalle pagine di Tomaso Garzoni dell’inizio dei Seicento) – ha avviato la redazione di un progetto di riforma dei criteri di calcolo delle tariffe che, essendo riferito alle fasi processuali e non ai tempi processuali, supererebbe automaticamente la questione. Sappiamo che vi sono iniziative analoghe proposte da altri osservatori, anche sotto forma di incentivi alla conclusione rapida del processo. Se i tempi della politica- che non sempre collimano con le necessità del Paese – ci avessero consentito di accelerare i lavori, insieme con l’ Ufficio delle Professioni civili del Ministero della Giustizia, saremmo già pronti per sottoporre al legislatore un progetto tale da soddisfare adeguatamente i clienti , consumatori o imprese che siano. Ci impegniamo comunque a proseguire il lavoro, per il momento affidato alla Commissione competente. Le pari opportunità Nel corso della passata Consiliatura si sono sottoscritti un protocollo d’intesa con il Ministero della Giustizia ( che fa seguito ad altro protocollo sottoscritto precedentemente con il Ministero delle Pari opportunità) e un atto di collaborazione con il Consiglio Superiore della Magistratura per promuovere le pari opportunità nell’accesso e nell’esercizio della professione forense, oltre che nei suoi organi rappresentativi . Il CNF ha organizzato seminari al riguardo, e sollecitatogli Ordini ad occuparsi attivamente del problema. Non sembra vi siano particolari FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 173 173 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE ostacoli all’accesso, attesi i dati provenienti dalle iscrizioni alle Facoltà di Giurisprudenza, nelle quali ormai le allieve sono in maggioranza rispetto agli allievi, mentre per quanto riguarda l’esame di abilitazione professionale la parità numerica è ormai raggiunta. Per l’esercizio della professione si registrano invece le difficoltà che la situazione complessiva italiana nel settore lavorativo indipendente presenta con una certa uniformità. La difesa dei diritti Nel corso della attuale Consiliatura abbiamo promosso iniziative per la difesa dei diritti fondamentali, sia a livello internazionale – mi riferisco al programma di manifestazioni che riguarderanno la celebrazione dei sessanta anni della Dichiarazione dei diritti dell’ uomo e, di lì a pochi mesi, dei sessanta anni della Carta europea dei diritti dell’uomo; e pure alle iniziative assunte con l’ Osservatorio per i diritti fondamentali che si occupa soprattutto della comparazione degli ordinamenti dell’ Europa mediterranea con i Paesi arabi del medesimo bacino – sia a livello nazionale. In particolare si offriranno agli avvocati informazioni e direttive sulla difesa dinanzi alle Corti di Strasburgo e di Lussemburgo – per la tutela dei soggetti deboli, discriminati, e in genere per coloro che sono vittime di violazioni di diritti fondamentali. I nuovi obblighi per l’esercizio della professione forense. La disciplina antiriciclaggio La disciplina dell’antiriciclaggio, con l’emanazione del regolamento di attuazione, ha trovato il suo compimento. Nel corso delle riunioni del gruppo di lavoro a cui ha partecipato il CNF erano state proposte osservazioni dirette a salvaguardare l’ indipendenza della professione forense, in quanto partecipe della amministrazione della giustizia, e l’esigenza della protezione - che ha i contorni di una garanzia costituzionale - del segreto d’ufficio, quel “lawyers privilege” che nei Paesi di common law è considerato parte della “rule of law”, in quanto elemento essenziale del diritto di difesa. Tuttavia il testo che ne è scaturito appare , se possibile, ancor più restrittivo della stessa disciplina della terza direttiva in materia. Riservandosi di sollevare le questioni di costituzionalità quando gliene sarà offerta l’ occasione, il CNF ha inviato agli Ordini forensi una lettera circolare con le sintetiche istruzioni dirette a far applicare la disciplina, che è entrata in vigore il 29 dicembre 2007. Nel contempo ha proseguito ad approfondire l’analisi del testo, che viene ad integrare e a modificare la disciplina previgente, fondata sulla seconda direttiva in materia, seguita con estrema attenzione sia dal CNF sia dal CCBE, l’organo di rappresentanza istituzionale europea dell’ Avvocatura. Ed ha fatto proprie le conclusioni della Cour d’Arbitrage belga – l’ organo equiparato alla nostra Corte costituzionale – la quale ha dapprima sollevato questione pregiudiziale dinanzi alla Corte di Giustizia delle Comunità europee, sostenendo che la direttiva antiriciclaggio viola i diritti fondamentali e mina alle basi l’indipendenza dell’ avvocato, in quanto gli impone di violare il segreto professionale e denunciare all’autorità il proprio cliente sospetto di aver concluso una operazione volta al riciclaggio di danaro illecito; e poi, preso atto della decisione della Corte che escludeva la contrarietà della direttiva all’art. 6 della Convenzione europea dei diritti fondamentali, ha comunque dichiarato illegittime, ai sensi della Costituzione vigente in Belgio, le disposizioni di attuazione della direttiva . Con decisione resa il 26 giugno 2007 nella causa C-305/05, la Corte di giustizia delle Comunità europee ha risposto alla questione posta dalla Corte che: “Gli obblighi di informazione e di cooperazione con le autorità responsabili per la lotta contro il riciclaggio del denaro, previsti all’articolo 6, § 1, della direttiva 91/308/CEE del Consiglio del 10 giungo 1991, relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio del denaro, come modificata dalla direttiva 2001/97/CE del Parlamento europeo 174 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 174 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE e del Consiglio, del 4 dicembre 2001, e posti a carico degli avvocati dall’articolo 2bis, punto 5, di tale direttiva, tenuto conto dell’articolo 6, § 3, secondo capoverso, di quest’ultima, non violano il diritto ad un giusto processo, quale è garantito dagli articoli 6 della CEDU e 6, § 2, UE”. Ma la Cour d’Arbitrage belga, con un atteggiamento che si contraddistingue per la sua indipendenza e il suo coraggio, non si è arresa. Ed ha ritenuto che < le informazioni di cui l’avvocato venga a conoscenza durante l’esercizio delle attività fondamentali della sua professione, ivi compreso nelle materie elencate [dalla disciplina di attuazione della terza direttiva ], vale a dire la difesa o la rappresentanza in giudizio del cliente e la consulenza giuridica, pur al di là di ogni procedimento giudiziario, restano coperte dal segreto professionale e non possono dunque esser rese note alle Autorità e che quando l’avvocato eserciti un’attività, in una delle materie elencate(…), la quale vada al di là della propria missione specifica di difesa o di rappresentanza in giudizio e di consulenza giuridica, allora egli può essere sottoposto all’obbligo di comunicare alle Autorità le informazioni delle quali sia a conoscenza>. La decisione, pronunciata il 23 gennaio 2008, n. 10, a seguito della proposizione della questione di costituzionalità della legge di attuazione da parte degli Ordini Forensi del Belgio e da alcuni avvocati, è esemplare per il suo rigore logico e per l’accuratezza della motivazione. Poiché è perfettamente sovrapponibile alla situazione normativa italiana, essa costituisce un vero e proprio modello a cui potrebbero ispirarsi i giudici costituzionali dei Paesi Membri dell’ Unione, grazie anche a quella cultura ormai non più domestica che consente al giudice nazionale di utilizzare per il proprio convincimento e per le proprie motivazioni le pronunce emanate da giudici stranieri (tema sul quale il CNF, in collaborazione con la Corte Costituzionale, ha organizzato un seminario per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’ insediamento della Corte costituzionale. Val la pena di riprenderne alcuni passi . Vi si sottolinea infatti che: < gli avvocati occupano una posizione rilevante (…) nell’amministrazione della giustizia, ciò che spiega perché le condizioni di accesso a questa professione e di esercizio della stessa rispondano a regole proprie, le quali si differenziano da quelle relative ad altre libere professioni. (…). Gli avvocati sono sottoposti a delle regole deontologiche rigorose, sul rispetto delle quali vigila in prima istanzail consiglio disciplinare dell’Ordine. Quest’ultimo, a seconda del caso, può ammonire, riprendere, sospendere per un periodo di tempo non superiore ad un anno, radiare dall’albo, dall’albo degli avvocati che esercitano la loro professione sulla base di titolo professionale rilasciato in altro Stato membro o dall’albo dei praticanti>. Lo statuto particolare degli avvocati rende peculiare la professione d’avvocato , che si distingue perciò dalle altre professioni giuridiche indipendenti. Ciò perché la professione forense è correlata al diritto di difesa. < L’effettività dei diritti di difesa di ogni imputato – prosegue la Corte costituzionale belga -presuppone necessariamente che tra questi e l’avvocato che lo segue e difende possa instaurarsi una relazione di fiducia. Questa necessaria relazione di fiducia non può, tuttavia, essere instaurata e mantenuta se l’imputato stesso non ha la garanzia che tutto ciò che rivelerà al proprio avvocato non sarà da questi reso noto. Ne consegue che la regola del segreto professionale, la cui violazione è sanzionata [dal codice penale] costituisce un elemento fondamentale dei diritti di difesa. È vero che la regoladel segreto professionale deve cedere quando una necessità lo richieda o quando un valore ritenuto più alto entri in conflitto con essa. Affinché la cedevolezzadi tale regola possa risultare compatibile con i principi fondamentali dell’ordinamento giuridico belga essa deve, tuttavia, essere giustificata da un motivo imperioso, ed essere rigorosamente proporzionata. Per meglio argomentare le proprie conclusioni i giudici belgi richiamano la decisione del 26 giugno 2007 della Corte di Giustizia che ricorda la ratio dell’articolo 6 della Convenzione FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 175 175 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE europea dei diritti dell’uomo e il principio del segreto professionale degli avvocati quale si ricollega alle esigenze sottese al diritto ad un giusto processo. Già nella sua decisione AM&S del 18 maggio 1982 (Rec., 1982, p. 1575), la Corte di giustizia aveva sottolineato che il carattere confidenziale delle comunicazioni tra gli avvocati e i loro clienti risponde all’obiettivo, “l’importanza del quale è riconosciuta da tutti gli Stati membri, di far sì che ogni imputato abbia la possibilità di rivolgersi in tutta libertà al proprio avvocato, la cui stessa professione implica il compito di fornire, in modo indipendente, dei pareri giuridici a tutti coloro i quali ne abbiano bisogno” (punto 18). La Corte di Giustizia ha sottolineato altresì, nella sua decisione Wouters et autres del 19 febbraio 2002 (Rec., 2002, I, p. 1577), che in assenza di norme comunitarie specifiche, ogni Stato membro resta, in linea di principio, libero di regolare l’esercizio della professione d’avvocato sul proprio territorio; che le regole possono, di fatto, differire in modo sostanziale da uno Stato membro all’altro e che, in un Paese in cui l’avvocato sia posto in una condizione di indipendenza dai pubblici poteri, dagli altri operatori e da terzi, questi deve offrire “la garanzia che ogni iniziativa da lui presa in relazione ad una causa avvenga in considerazione dell’interesse esclusivo del cliente” (punto 102) e che uno Stato membro può “disporreche l’avvocato (deve) difendere il proprio cliente in modo indipendente e nel rispetto di un rigoroso segreto professionale” (punto 105). Gli stessi principi sono riconosciuti dal Tribunale di prima istanza delle Comunità europee, secondo il quale l’obiettivo del carattere confidenziale delle comunicazioni che avvengono tra avvocati e clienti “risiede tanto nel salvaguardare il pieno esercizio dei diritti di difesa degli imputatiquanto nel tutelare l’esigenza a che ciascun imputatoabbia la possibilità di rivolgersi in tutta libertà al proprio avvocato”, mirando, in primo luogo, tale tutela del carattere confidenziale delle comunicazioni, “a garantire l’interesse pubblico ad una buona amministrazione della giustizia che consiste nell’assicurare che ogni cliente abbia la libertà di rivolgersi al proprio avvocato senza il timore che le informazioni che egli riveli possano essere ulteriormente diffuse” (Decisione Akzo Nobel Chemicals Ltd del 17 settembre 2007, punti 86 e 87). La Corte belga sottolinea altresì che il segreto professionale dell’avvocato è un principio generale il quale partecipa del rispetto dei diritti fondamentali, che per tale ragione e in applicazione del principio di prevedibilità delle incriminazioni le regole adottate in deroga a tale segreto non possono che attenersi ad una interpretazione rigorosae che occorre guardare al modo in cui è organizzata la professione d’avvocato nell’ordinamento giuridico interno. Ed è altresì rilevante il fatto che, sviluppando argomentazioni a suo tempo svolte anche dallo stesso CNF, la Corte belga estende il segreto alla fase pregiudiziale, di semplice consulenza, sottraendo pertanto questa fase alla applicazione della Direttiva. Sostiene la Corte che <la locuzione “all’atto dell’esame della posizionegiuridica del cliente”, utilizzata dalla legge [di attuazione belga, ritenuta costituzionalmente illegittima] viene ripresa in extenso dall’articolo 6, paragrafo 3, introdotto nella direttiva 91/308/CEE dalla direttiva 2001/97/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 dicembre 2001 prima menzionata e deve conseguentemente essere interpretata alla luce dell’interpretazione della direttiva. A questo proposito, la motivazione n. 17 della direttiva afferma: “Vi è motivo di esonerare da ogni obbligo di segnalazione le informazioni ottenute prima, durante o dopo un procedimento giudiziario oall’atto dell’esame della posizionegiuridica di un cliente. Conseguentemente, la consulenza giuridica rimane soggetta all’obbligo del segreto professionale, salvo che il consulente giuridico partecipi a delle attività di riciclaggio del denaro, che la consulenza giuridica sia fornita a scopo di riciclaggio del denaro, o che l’avvocato sia a conoscenza del fatto che il proprio cliente desideri avere dei pareri giuridici a scopo di riciclaggio del denaro”. 176 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 176 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE Basandosi su tale motivazione, l’Avvocato generale, nelle conclusioni che hanno preceduto la decisione del 26 giugno 2007 della Corte di giustizia delle Comunità europee, ha osservato: “Nella specie, mi sembra che la nozione di ‘esame della posizionegiuridica del cliente’ riportata dalla direttiva può essere facilmente intesa come includente quella di consulenza giuridica. Una simile lettura è conforme al rispetto dei diritti fondamentali e dei principi dello Stato di diritto tutelati dall’ordinamento giuridico comunitario. Essa è del resto conforme alla lettera della 17° motivazionedella direttiva la quale prevede che, in via di principio, ‘la consulenza giuridica resti soggetta all’obbligo del segreto professionale’. Propongo, perciò, di interpretare l’articolo 6, paragrafo 3, secondo capoverso, della direttiva nel senso che essa esonera da ogni obbligo di informazione gli avvocati che esercitino un’attività di consulenza giuridica” (CGCE, causa C-305/05, conclusioni dell’Avvocato generale presentate il 14 dicembre 2006). Insomma, nell’esercizio della professione d’avvocato l’attività di consulenza giuridicariguardo una transazione in una delle materie enunciate dalla Direttiva, pur al di là di ogni procedimento, ha come scopo di informare il cliente circa lo stato della legislazione applicabile alla propria personale situazione o all’operazione che egli stesso intenda effettuare o a consigliarlo circa il modo di compiere tale operazione in maniera legale. Essa si propone dunque di far sì che il cliente possa evitare un procedimento giudiziario relativo a questa operazione. Le informazioni ottenute o ricevute al momento dell’attività di consulenza dell’avvocato nelle materie elencate sono dunque sottratte all’obbligo di comunicazione alle autorità. <Consegue da quanto precede che le informazioni delle quali l’avvocato venga a conoscenza nell’esercizio delle attività fondamentali della propria professione, vale a dire l’assistenza e la difesa in giudizio del cliente, e la consulenza giuridica, pur al di là di ogni procedimento giudiziario, restano coperte dal segreto professionale, e non possono essere rese note alle autorità. Solo quando eserciti un’attività, nelle materie elencate , al di fuori della propria missione specifica di difesa e di rappresentanza in giudizio e di quella di consulenza giuridica, l’avvocato può essere soggetto all’obbligo di comunicare alle autorità le informazioni delle quali venga a conoscenza.> Il trattamento fiscale Registriamo con preoccupazione il livello, sempre elevato, della pressione tributaria sulle attività produttive e ci attendiamo una positiva evoluzione, nella legislazione e nella prassi amministrativa, sui temi di maggior rilievo per il trattamento tributario del lavoro autonomo, come -in particolare- gli “studi di settore” (alla cui osservazione e definizione il Consiglio partecipa attivamente in vista di maggiori trasparenza ed aderenza di tali strumenti alle specificità della professione e corrispondenza con le nuove dinamiche delle relative tariffe). Auspichiamo la stabile definizione dei criteri di riconoscimento dell’ “autonoma organizzazione” per l’imposizione irap, nonché l’eliminazione dell’incoerente estensione ai professionisti della presunzione ritraibile dai prelevamenti rilevati nel corso d’indagini finanziarie. Segnaliamo la necessità di una sempre più elevata professionalità e specializzazione così della Giustizia tributaria come della difesa tecnica avanti tutti tali organi ed attendiamo la stabilizzazione, anche normativa, della Sezione Tributaria della Suprema Corte, destinataria di un elevatissimo flusso di delicati affari. Esprimiamo turbamento per la compressione delle garanzie dei contribuenti nella fase coattiva della riscossione tributaria, indotta da recenti modificazioni normative e dall’accelerazione di fatto delle procedure. Denunciamo violazioni del segreto professionale verificatesi nella prassi, finalizzate al controllo di soggetti estranei rispetto a quelli per i quali le autorizzazioni sono concesse. Ci attendiamo estremo rigore nell’utilizzo a scopi tributari delle deroghe al FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 177 177 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE segreto professionale, impropriamente consentite nel recepimento della “III direttiva antiriciclaggio” . La qualificazione professionale Il Consiglio considera la qualificazione professionale come uno dei fondamenti della deontologia professionale, ma anche come uno dei fattori di sviluppo delle prestazioni professionali e quindi di vitalità dell’Avvocatura. Per questa ragione è stato approvato il regolamento di aggiornamento professionale, al quale tutti gli Ordini hanno risposto con entusiasmo e collaborazione efficiente; il programma è stato accolto con largo favore anche dalle Associazioni, il cui apporto è determinante perché gli obiettivi che ci siamo posti, nell’interesse dell’ intera Avvocatura e del Paese, possano essere raggiunti senza traumi, in modo graduale ma sicuro. Una breve scorsa ai dati raccolti dagli Ordini e dai programmi predisposti dalle Associazioni ci conferma della bontà del nostro proposito e della utilità dell’iniziativa: tutti gli Ordini – ben 165 – hanno presentato i loro programmi; anche le Associazioni più rappresentative a livello nazionale hanno predisposto eccellenti programmi; ma anche associazioni di minor rilevanza numerica hanno proposto la organizzazione di seminari in sede locale, così agevolando i compiti complessi e gravosi che gli Ordini si sono accollati. Debbo qui ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per favorire il successo dell’iniziativa, e quanti prestano già e presteranno la loro opera, provenendo anche dalle file dell’ Università e della Magistratura, per realizzare gli scopi perseguiti. Non sono mancate polemiche e neppure ricorsi al giudice amministrativo, da parte di quanti, o per ragioni elettorali, o per ragioni asseritamente giuridiche, hanno contrastato questa iniziativa. Credo che essa sia non solo istituzionalmente doverosa, ma anche economicamente utile: perché agevola la concorrenza – se di questa dimensione si deve parlare – molto di più dei messaggi pubblicitari. La concorrenza E’ tornata a proporsi la questione delle liberalizzazioni connessa con la concorrenza in ambito professionale. E’ una questione che, se si vuole elevare alla dimensione scientifica, non tollera né slogan né facili generalizzazioni: non è possibile, se si vuol analizzare con cura le regole comunitarie, ritenere che la disciplina del Trattato, dei regolamenti e delle direttive , obblighi gli Stati a modificare la disciplina delle professioni, e in particolare quella speciale dell’Avvocatura, nel senso di sopprimere ogni filtro all’accesso, ogni regola deontologica che apponga restrizioni alla pubblicità, ogni forma di controllo sulla adeguatezza della retribuzione della prestazione. L’equiparazione tra attività professionale e attività d’impresa non significa uniformità di disciplina, pena la scomparsa dell’attività professionale in sé e per sé considerata. Né si può parlare di “aggiramento” della disciplina delle liberalizzazioni mediante l’impiego di regole deontologiche: le regole deontologiche, per loro natura, sono più restrittive delle regole giuridiche, perché si pongono sul piano etico; se assimilate alle regole giuridiche, esse sono l’espressione dell’autonomia contrattuale, e la garanzia di sopravvivenza delle comunità intermedie. Perché non rovesciare allora il punto di partenza e chiedersi, non in astratto ma in concreto, come si può tutelare il cliente e migliorare il mercato dei servizi muovendo dalla qualificazione? E poi la presenza sul mercato di ormai quasi 200.000 avvocati può far solo presumere condizioni di limitazione alla concorrenza professionale? 178 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 178 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE La natura delle norme deontologiche Chi si riferisce ali codici deontologici utilizzando questa espressione quale indice di una fonte di regole provenienti dalla autonomia privata tende ad assimilare tutte le regole governanti le singole professioni in una unica categoria concettuale, tale da assegnare a quelle regole una natura negoziale. Ed infatti è così per le regole statutarie di una associazione, per i c.d. codici di etica dell’impresa, persino per i codici etici osservati dalle società quotate in borsa. Si dimentica, spesso per inconsapevolezza, altre volte per intenzionale semplificazione volta a soffocare o a cancellare i caratteri connotanti la professione forense, che il codice deontologico forense non ha natura negoziale, non è emanazione di una associazione, ma è emanazione di una istituzione ordinamentale con caratteri suoi propri, la cui amministrazione della giustizia professionale è da sempre qualificata (in primis dalla Corte di Cassazione) come “giurisdizione speciale”. La Corte di Cassazione più volte ha preso posizione sul punto , e, proprio di recente, con la pronuncia resa a Sezioni Unite il 20.12.2007,n. 26810, ha precisato che: (I) quale principio di diritto – cioè quale cardine dell’intero ordinamento giuridico – in applicazione dell’art. 384 cod.proc.civ., sostituito dall’art. 12 del d.lgs. 2 febbraio 2006 n. 40 < le norme del codice disciplinare forense costituiscono fonti normative integrative di precetto legislativo, che attribuisce al Consiglio nazionale forense il potere disciplinare, con funzione di giurisdizione speciale appartenente all’ordinamento generale dello Stato, come tali interpretabili direttamente dalla corte di legittimità>; (II) le norme deontologiche forensi sono dunque vere e proprie norme giuridiche , da intendersi non quali dettaglio della clausola generale prevista dalla legge forense (art. 12 RDL 1578/1933), ma quale esito della “delega (...) effettuata dalla legge statale (...)” per cui trattasi di un fenomeno di formazione legislativa attraverso il rinvio alle determinazioni dell’autonomia collettiva (qui ordinamentale) che assumono, per volontà del legislatore, una funzione integrativa della norma legislativa in bianco; (III) le regole deontologiche escono perciò dal recinto corporativo ed autoreferenziale e si pongono come parametri dell’affidamento che la collettività può riporre sull’agire dell’avvocato (con le intuibili conseguenze in punto tutelabilità della pretesa da parte della collettività ad un agire conforme a quei comportamenti). La deontologia diviene mezzo di conformazione dell’agire professionale e modello per il cambiamento. La direttiva sulle qualifiche professionali Pochi giorni fa abbiamo appreso dagli organi di stampa che è stato completato il procedimento di attuazione della direttiva comunitaria sulle qualifiche professionali mediante un decreto interministeriale che stabilisce il procedimento per il riconoscimento delle “associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni regolamentate per le quali non esistono ordini, albi, o collegi, nonché dei servizi non intellettuali e delle professioni non regolamentate”, ai sensi dell’art. 26 del D. lgs. n. 206/2007. Non è questa la sede per indulgere sulla confusione del legislatore, che sovrappone riferimenti soggettivi (ordini e collegi) ad oggettivi (albi), e parla di “servizi non intellettuali” senza fornire alcuna definizione. Il punto è che, aggirando surrettiziamente tutto il dibattito sulla riforma delle professioni, FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 179 179 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE è stato di fatto previsto un riconoscimento pubblico delle associazioni delle professioni non regolamentate, addicendo a giustificazione la necessità di elaborare regole uniformi in sede europea. Il testo tuttavia esorbita i confini di disciplina e principi posti dalla Direttiva; del resto la politica delle associazioni di queste professioni negli ultimi anni si è indirizzata a conquistare spazi e posizioni magari anche limitate (si pensi alla richiesta di essere incluse nell’ ambito di applicazione della normativa antiriciclaggio) al fine di predicare la valenza generale e sistemica di tali riconoscimenti. Il CNF, a suo tempo interpellato per una valutazione sugli aspetti giuridici, oltre che sugli aspetti istituzionali, dell’attuazione della Direttiva, aveva posto in evidenza il rischio che una attuazione non accurata potesse incorrere in un eccesso di delega rispetto alla legge 25 gennaio 2006, n. 29, che prevede il recepimento della direttiva 2005/36 senza alcuna integrazione del suo contenuto. Ed in effetti sembra che il risultato or ora ottenuto si esponga a queste censure. Il testo ministeriale, infatti, ponendosi in contrasto con il parere della Commissione Giustizia del Senato reso il data 17 ottobre 2007, sottrae alla sede naturale della riforma generale del sistema professionale una delle sue parti fondamentali, per l’appunto il trattamento normativo delle cd. “nuove professioni”, e di fatto la anticipa in questa sede, che è del tutto inappropriata perché , se si vuol seguire la logica, oltre che il corretto esercizio del potere normativo, la disciplina delle professioni non ordinistiche deve essere coordinata con la riforma delle professioni regolamentate; di più, il testo prevede il riconoscimento delle associazioni di professioni non regolamentate, senza prima aver individuato queste professioni. Al contrario, se il riconoscimento delle nuove professioni fosse avvenuto nell’ambito della riforma generale delle professioni, il legislatore si sarebbe dovuto fare carico del problema di distinguere l’area di attività di queste nuove realtà rispetto a quella delle professioni ordinistiche, al fine di evitare sovrapposizioni e confusioni che non farebbero che minare il principio della necessaria tutela dell’affidamento della clientela. I rapporti con i clienti Lo svolgimento dell’attività professionale implica la conclusione di un contratto d’opera intellettuale con il cliente. Sugli aspetti giuridici di questo tipo contrattuale non mi soffermo, potendo rinviare per relationem agli scritti predisposti dal CNF e alle relazioni degli anni passati. In questo semestre, tuttavia, il CNF ha approfondito ulteriormente il tema, muovendo dalla prospettiva, già innovata dalla Avvocatura inglese, che il primo obiettivo della disciplina deontologica è dato dalla tutela degli interessi del cliente, ovviamente nel rispetto della legge. “Cliente” è espressione usuale, che però non riflette, oggi, la realtà delle cose, perché la rinnovata disciplina degli status ( mi riferisco agli status di protezione e la rinnovata disciplina dei rapporti contrattuali con soggetti di volta in volta classificati come consumatori o come professionisti impone di qualificare ulteriormente l’espressione. Il rapporto contrattuale con il consumatore è regolato sia dal codice civile (agli artt. 2229 ss.) sia dal codice del consumo ( agli artt. 33 ss.) ; ma è integrato ex lege dalla normativa concernente l’antiriciclaggio e le altre leggi speciali, come ad es., la disciplina dei dati personali, riguardanti il comportamento del professionista ( accezione nella quale sono compresi, come si sa, per un vocabolario comunitario assai approssimativo, sia i prestatori d’opera intellettuale sia gli imprenditori). Stiamo considerando l’opportunità di istituire, insieme con gli Ordini, un call center per soddisfare le prime richieste di informazione dei clienti e uno sportello del cittadino per le persone disagiate. Abbiamo avviato incontri con i rappresentanti delle associazioni dei consumatori per verificare le esigenze registrate dalle associazioni al fine di migliorare ulteriormente il rapporto con il cliente. 180 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 180 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE La Scuola superiore dell’ Avvocatura e le Scuole forensi Il CNF, tramite la Scuola superiore dell’ Avvocatura , costituita in fondazione con riconoscimento della personalità giuridica, segue l’attività delle Scuole forensi attivate presso gli Ordini. Anche in questo caso i dati parlano da sé. Ogni Ordine, direttamente, in collaborazione con altri ordini, con Università e Istituti superiori, ha allestito pregevoli scuole per la formazione degli aspiranti avvocati. Il CNF , che coordina e vigila i programmi delle Scuole, si è occupato primieramente dei formatori , allestendo seminari, a Roma e in molte sedi di Scuole forensi, al fine di coordinare i programmi, di apportare un contributo sostanziale e fattivo alla realizzazione di questo progetto culturale che impegna colleghi, docenti universitari, esperti di informatica. Infatti, le lezioni non sono solo frontali. In molte sedi ormai la tecnologia consente di affiancare alle attività svolte secondo le tecniche tradizionali, anche molte iniziative effettuate on-line. In appendice sono riportati dati più dettagliati su questa attività della Fondazione. La Scuola superiore ha programmi ambiziosi. Ha avviato insieme con la Facoltà di Giurisprudenza dell’ Università di Roma La Sapienza un master di II livello per gli avvocati, italiani e stranieri, che vogliano approfondire i temi riguardi la disciplina della professione forense, le tecniche di esercizio della professione, giudiziali e stragiudiziali, e le regole della deontologia. In tal modo la Scuola potrà offrire agli avvocati sia moduli settoriali , utilizzabili ai fini dell’aggiornamento professionale, sia un corso completo che consente agli avvocati di conseguire un diploma di specializzazione , per l’appunto il “master”, che è titolo avente valore legale. L’attività culturale. I congressi di aggiornamento, i seminari , le riviste, le collane editoriali Intensa è già stata, in questo semestre, l’attività culturale del CNF e delle fondazioni di cui si avvale. La preparazione del III congresso di aggiornamento professionale, che si terrà a Roma nei giorni 3, 4, 5 aprile prossimi, vede in campo alcuni tra i più prestigiosi avvocati italiani per la discussione dei temi nuovi e controversi, afferenti l’esercizio della professione, dal diritto sostanziale, civile, penale, costituzionale, amministrativo, al diritto processuale, al diritto tributario; oltre, naturalmente, alle problematiche inerenti la deontologia professionale. Ma abbiamo anche rilanciato un programma di seminari tematici, la cui registrazione videofonica consente di diffonderne i risultati a tutti gli Ordini che se ne vorranno avvalere per i corsi di aggiornamento professionale. Le riviste del CNF – Rassegna forense e Attualità forensi – a cui si accompagna la rivista della Scuola superiore dell’ Avvocatura, Diritto & Formazione, costituiscono il crogiuolo delle idee che sorreggono l’attività culturale, formativa e istituzionale del Consiglio. E pure il sito web è uno strumento utile per l’informazione degli avvocati e dei cittadini, specialmente ora che si è arricchito di una banca dati coordinata e sistematica sulla normativa legislativa della professione e sulla giurisprudenza deontologica. Nel contempo è in preparazione il terzo corso di approfondimento delle tematiche del commercio internazionale, quest’anno vertente sulla negoziazione e la redazione dei contratti, che si terrà a Londra, in collaborazione con la Law Society e il General Council e con l’ Università di Londra; stiamo altresì definendo gli accordi per la realizzazione di un corso di inglese giuridico, sempre a Londra. Nelle collane editoriali del CNF sono comparsi gli atti dei seminari svolti nel corso degli ultimi anni. Tutte le iniziative riguardano i problemi attuali della professione, il diritto sostanziale e processuale, le tecniche di difesa, insomma ogni aspetto di modernità e di aggiornamento che possa aiutare l’avvocato a seguire il passo dei tempi con i ritmi vertiginosi che i cambiamenti FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 181 181 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE hanno imposto alla vita professionale. Teniamo in particolare ai volumi della Storia dell’ Avvocatura italiana, che colmano una lacuna nella storia istituzionale, politica, economica del Paese, ma anche costituiscono il vanto della nostra augusta tradizione. Sono in corso di edizione gli Atti del primo congresso dell’ Italia liberata, celebrato a Firenze nel 1947, quando presidente del CNF era Piero Calamandrei, la biografia di Luigi Corvetto, avvocato genovese, estensore del Codice di commercio napoleonico, Consigliere di Stato e poi ministro restauratore delle finanze di Francia, le memorie di Carlo Goldoni quando, giovane avvocato, esercitava la sua attività a Pisa, e il libro di Piero Calamandrei Troppi avvocati, pubblicato nel lontano 1921 (la tematica che affronta riflette la preoccupante situazione attuale). L’informatica Per l’attività informatica abbiamo già ottenuto i seguenti risultati: (i) abbiamo già stipulato con IPSOA un contratto per la realizzazione di una completa ed aggiornatissima banca dati, consultabile on line, sulle materia e gli argomenti forensi; (ii) abbiamo attivato la procedura per la creazione di una rete intranet tra il Consiglio Nazionale Forense, i Consiglieri Forensi e gli Ordini; (iii) abbiamo concordato, la attivazione del programma informatico per la gestione del processo disciplinare e la estensione del sistema a tutti gli Ordini, onde realizzare, in tempi possibilmente brevi il cosiddetto ”Processo disciplinare telematico”; (iv) il collegamento gratuito per tutti gli avvocati con il CED della Cassazione è oggetto di trattative con il Ministero della Giustizia. E’ inoltre prevista la realizzazione di un programma sperimentale di lezioni per un corso di deontologia forense a distanza e corsi di aggiornamento professionale. Occorrerà verificare in quale modo rendere riconoscibile il destinatario del procedimento informatico, atteso che il Garante per la protezione dei dati personali ha ritenuto impraticabile l’uso di tecnologie biometriche. Mezzi per risolvere i problemi della amministrazione della giustizia Nelle due cerimonie di apertura dell’anno giudiziario in cui, secondo le nuove disposizioni, l’Avvocatura può portare istituzionalmente la sua voce, e cioè presso la Corte Suprema di Cassazione e presso la Corte dei Conti , ho avuto modo di riassumere sinteticamente le ragioni di apprensione della categoria forense per la crisi della giustizia, ho accennato alle diagnosi dei fattori della crisi ( la scarsità delle risorse finanziarie, la incompletezza della pianta organica o comunque la sua insufficienza, la dualità della giustizia – togata ed onoraria – insieme con la fatiscenza delle strutture e la insufficienza numerica del personale amministrativo; oltre che, ovviamente, alla eccessiva moltiplicazione dei riti, alla eccessiva durata dei tempi processuali, e così via). Ho detto anche dei rimedi, per i quali desideriamo rinnovare, anche in questa sede, l’impegno del CNF, degli Ordini e dell’ Avvocatura nel suo insieme: l’impulso al processo telematico, la prosecuzione nella collaborazione in sede di udienza, la disponibilità alla sperimentazione di iniziative di pratica forense applicata agli uffici giudiziari, la creazione di organi conciliativi e di mediazione per il radicamento delle ADR, le tecniche di risoluzione stragiudiziale delle controversie. 182 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 182 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE Vi sono tribunali che versano in situazione di emergenza grave: è il caso del Tribunale di Napoli, come è stato posto in evidenza dall’ Ordine locale che ha esposto le sue doglianze, oltre che le sue proposte, in una seduta alternativa alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario presso la Corte d’ Appello. Ma quasi tutti i tribunali sono prossimi al collasso. E’ una realtà che non possiamo più passare sotto silenzio. Occorrono provvedimenti immediati, urgenti, sostanziali e risolutivi. Quanto al primo aspetto, il CNF sta esaminando il progetto S.I.G.I. , Sistema integrato giudiziario informatizzato, elaborato dal Ministero della Giustizia, con il quale finalmente si dà avvio non alla fase sperimentale ma alla fase di messa in atto del sistema processuale telematico presso tutto gli uffici giudiziari. Debbo riconoscere che là dove il sistema ha già mostrato la sua funzionalità – ad es. nel settore del recupero dei crediti – gli avvocati hanno reagito favorevolmente sia alla applicazione delle nuove regole e agli adempimenti richiesti, che implicano anche una certa conoscenza ed una pratica delle tecnologie informatiche, sia agli effetti che esse producono, nella convinzione che la tutela dell’interesse del cliente non sia soltanto un precetto deontologico da osservare per dovere, ma anche la linea guida di ogni azione che l’avvocato deve porre in essere nello svolgimento del suo ministero. Quanto al secondo aspetto – la dualità della giustizia – il CNF da tempo ha preso posizione contraria alla stabilizzazione dei c.d. giudici onorari. Ciò perché la giustizia onoraria è sorta per ragioni di urgenza e quindi per apporre rimedi di natura straordinaria, limitati nel tempo, all’enorme carico di processi che si era accumulato nel tempo: ed ora invece si intenderebbe renderla permanente, con una articolazione di status a cui non corrisponde una articolazione di funzioni. Quanto al terzo aspetto , il CNF ha promosso l’istituzione di camere di conciliazione e mediazione presso gli Ordini, ha istituito corsi di formazione per conciliatori, ha partecipato alla costituzione dell’associazione degli organismi che promuovono la conciliazione, ha sempre sostenuto le ADR come strumento di composizione degli interessi: non alternativo ma collaterale e complementare alla giustizia togata, che è e deve rimanere una delle funzione essenziali dello Stato. A questo proposito desidero anche esplicitare la posizione del CNF in ordine alla riformulazione della “topografia giudiziaria”. Ad un primo acchito, la soppressione degli uffici giudiziari nei centri minori, da più parti rappresentati come un ostacolo alla efficiente amministrazione della giustizia, che si vorrebbe realizzare mediante l’accorpamento di sedi secondarie, la concentrazione della magistratura giudicante e inquirente e del personale, così come delle strutture amministrative, potrebbe apparire la soluzione migliore, perché parrebbe consentire di ridurre le spese, di distribuire in modo ottimale le risorse, di impiegare al meglio l’elemento umano. E tuttavia noi crediamo che nell’amministrazione della giustizia non si debbano considerare solo i costi economici apparenti, ma anche i benefici globali . In una analisi di costi e benefici occorre considerare non solo che tra gli uffici giudiziari c.d. “minori” si contano in alta percentuale quelli più efficienti; che la loro eliminazione inevitabilmente allontanerebbe la giurisdizione dai cittadini; ma anche che gli uffici giudiziari sono presidi di legalità, e che i cittadini hanno il diritto , costituzionalmente garantito, ad un accesso alla giustizia che sia effettivo, non solo disegnato secondo i canoni del risparmio. Riteniamo che vi possono essere sistemi alternativi alla soppressione degli uffici giudiziari, che si possono studiare senza preconcetti e con la disponibilità di tutti gli operatori della giustizia. E ancora che non sia possibile accollare ai Comuni, là dove si intendessero salvare questi presidi, le spese di funzionamento degli uffici: questo perché, torno a sottolinearlo, la funzione di amministrazione della giustizia è compito insopprimibile dello Stato, il quale non può abdicare al suo ruolo, né FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 183 183 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE consentire che l’amministrazione della giustizia sia affidata alla maggiore o minore capacità di sostegno economico dei Comuni, creando così ulteriori squilibri in un Paese che si è definito “sfilacciato”. La collaborazione tra Avvocatura e Magistratura passa anche attraverso il controllo delle incompatibilità – di qui gli incontri con il CSM per migliorare il circuito di informazioni relativo alla corretta amministrazione della giustizia nelle sedi giudiziarie – e il controllo della qualità e meritevolezza di chi assolve questa alta funzione, anzi questa autentica missione. Ecco perché non abbiamo disapprovato quegli Ordini che, in segno di protesta per la mancata approvazione dell’emendamento legislativo del progetto di riforma dell’ ordinamento giudiziario, in cui si prevedeva che anche gli avvocati componenti degli uffici giudiziari si potessero esprimere sugli avanzamenti in carriera dei magistrati, hanno deciso di rinunciare alla loro rappresentanza in tali uffici. Protesta poi rientrata, perché gli uffici giudiziari debbono comunque funzionare. E tuttavia le proposte per attribuire agli avvocati questa opportunità di collaborazione sono all’ordine del giorno. Come dimostra il campione di rilevazione statistica che stiamo ricomponendo, l’avvocato che nella sua diuturna attività viene a contatto con il giudice ne valuta l’attenzione, la competenza, la correttezza e quindi ben può esprimere, in coscienza e responsabilmente, la sua opinione al riguardo. Stiamo anche esaminando i progetti – in alcune sedi già attuati – di cooperazione con l’amministrazione della giustizia mediane l’effettuazione della pratica forense da parte di giovani meritevoli nell’ “ufficio del giudice”. La ricerca della giurisprudenza, la lettura degli atti difensivi, la partecipazione alle udienze costituisce già una parte dell’attività svolta dagli aspiranti avvocati nel sistema attuale; la diversa impostazione del giudice, che ricerca la verità nella mediazione di interessi, rispetto a quella dell’avvocato che ricerca nella giustizia la difesa degli interessi del cliente, non dovrebbe essere dirompente né fuorviante. E tuttavia qualche perplessità è stata sollevata soprattutto dagli Ordini dei centri minori, attesa la contiguità dell’aspirante avvocato con il magistrato, e da quanti ritengono che le modalità di formazione professionale dell’ avvocato ( certo non quelle relative alla formazione culturale) dovrebbero coinvolgere esclusivamente la pratica dello studio legale, piuttosto che non quella delle aule giudiziarie, salva la frequenza minima richiesta obbligatoriamente. Il questionario sullo stato della giustizia nei distretti Il CNF ha proposto un questionario agli Ordini sui temi riguardanti l’amministrazione della giustizia in sede locale. Sarebbe importante modificare anche la disciplina del cerimoniale delle inaugurazioni dell’anno giudiziario in sede locale per far sentire la voce dell’ Avvocatura sia di seguito alla Relazione del Presidente della Corte d’Appello e del Procuratore generale, sia la voce del componente del Consiglio Nazionale Forense. Dai primi dati emersi dal campionario raccolto per il momento possiamo purtroppo confermare ( se non peggiorare) le valutazioni che abbiamo sentito dal Primo Presidente della Corte di Cassazione . L’indagine condotta, per quanto sviluppata su di un campione parziale, segnala inequivocabilmente la situazione di gravissima difficoltà dell’amministrazione della giustizia civile e penale. La carenza di organico è dato praticamente strutturale, aggravato inoltre dalla frequenza di trasferimenti disposti senza la previa garanzia della copertura del posto lasciato vacante. I carichi di lavoro vedono una eccessiva esposizione della magistratura onoraria, ed i frequenti trasferimenti dei magistrati, oltre a distacchi, congedi, malattie, periodi di studio contribuiscono spesso ad aggravare i tempi della giustizia. Le migliori prassi sono spesso il frutto di iniziative meritorie individuali o di alcuni capi degli uffici, mentre scarse sono le possibilità di promuovere in via generale e sistematica moduli organizzativi di maggiore efficienza e 184 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 184 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE produttività. Aggravano il quadro la sostanziale assenza di prassi conciliative, la riduzione delle dotazioni finanziarie e la loro sottrazione a logiche di programmazione, lo scarso utilizzo delle strutture telematiche. In taluni casi gli ordini svolgono una funzione surrogatoria, anche prestando personale amministrativo agli uffici giudiziari. Appare senz’altro opportuno proseguire nell’opera di sensibilizzazione degli ordini forensi, per continuare a monitorare in via permanente lo stato dell’amministrazione della giustizia, con l’auspicio che le future elaborazioni ed analisi possano avvalersi di dati più completi, sia per distribuzione geografica che per contenuto delle informazioni rese, con particolare riguardo alla necessità che, almeno per taluni ambiti, le rilevazioni siano condotte autonomamente dall’Avvocatura, anche senza pretesa di scientificità. Le azioni collettive. Il Congresso di Lisbona e il ruolo della conciliazione Più interrogativi che soluzioni: dopo tre sedute di dense relazioni e intenso dibattito, il congresso organizzato a Lisbona tra il 9 e il 10 novembre 2007 - nell’ambito delle manifestazioni del “semestre della presidenza portoghese”- dalla DGSanco e dal Ministero dell’ economia e della innovazione sulle esperienze di azioni collettive in Europa e sulle iniziative che dovrebbero essere assunte dalla Comunità al riguardo ha optato per un processo cauto destinato tuttavia ad approdare a soluzioni concrete e positive. Nelle parole del Commissario Meglena Kuneva si legge il necessario compromesso tra l’esigenza di assicurare l’accesso alla giustizia ai cittadini che abbiamo subito danni di modesta entità ma siano scoraggiati a chiederne il risarcimento per il costo delle procedure (c.d. small claims) e l’esigenza di porre le imprese al riparo da iniziative futili, promosse a scopo ricattatorio,o gestite in modo poco trasparente. Il percorso della “class action all’europea”, cioè del collective redress, delle azioni collettive o di gruppo, sarà perciò scandito da una comunicazione, che dovrebbe essere predisposta e varata entro l’anno, a cui seguirà la consultazione degli stakeholders,e finalmente dall’adozione di un provvedimento, sulla cui natura giuridica (regolamento, direttiva o raccomandazione ?) non si hanno per il momento indicazioni sicure. La scansione del congresso in tre segmenti era connessa con le tre dimensioni del problema: la dimensione economica, sulla quale si è diffusa il Commissario Neelie Kroes, indicando come il mercato concorrenziale abbia, da un lato, interesse alla soddisfazione dei clienti e a reprimere pratiche sleali, ma dall’altro avverta anche l’esigenza di non frenare lo sviluppo economico con iniziative aggressive e giuridicamente infondate di consumatori e loro organismi associativi; la dimensione giuridica, che ha assorbito l’attenzione maggiore, attesa la complessità tecnica del tema, e la dimensione politica,le cui sfaccettature sono emerse nell’intervento della VicePresidente del Parlamento europeo Diana Wallis. La dimensione giuridica è interessante ma difficile da dipanare: in alcuni Stati Membri già esistono e si sperimentano sistemi che consentono ai danneggiati dalla circolazione di beni, servizi, pratiche commerciali di far valere le loro ragioni non individualmente ma come appartenenti ad una “categoria” con caratteristiche definite, e di farle valere dinanzi al giudice ordinario, o dinanzi a giudici speciali, o dinanzi ad Autorità amministrative; si tratta di sistemi che consentono anche l’irrogazione di sanzioni e danni punitivi; alcuni di essi prevedono la distribuzione dei vantaggi tra tutti i promotori dell’iniziativa (modello opt-in), altri tra tutti coloro che si sono trovati nella situazione censurata e che intendono proseguire nella iniziativa ovvero chiedere di esserne esclusi (modello opt-out). Oltre alle esperienze in atto in Austria, Danimarca, Portogallo,Svezia,Paesi Bassi, Portogallo , vi sono i modelli in fieri ,come in Francia, FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 185 185 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE modelli assimilabili al collective redress, come nel Regno Unito, e modelli alternativi inglobati nel sistema giudiziario con “cause pilota e leading” , come in Germania. Il panorama è vario e quindi alla Commissione si pongono tre problemi capitali: se assistere ad un florilegio di modelli tra loro variegati anche se tutti convergenti nell’assicurare ai consumatori questo rimedio processuale e non assumere iniziativa alcuna ( opzione, questa , affacciatasi nella seduta dedicata ai temi economici, ma poi sostanzialmente caduta nel corso dei lavori congressuali); se proporre un modello unificato circoscritto alle azioni collettive transfrontaliere, oppure predisporre una base comune di regole per tutte le azioni collettive, come già si è fatto con la direttiva sulle azioni inibitorie, promuovendo questo strumento processuale nei Paesi che ne sono ancora privi e sollecitandone l’armonizzazione. Accanto al rimedio giudiziale o amministrativo, sarebbe sempre praticabile il ricorso alle ADR, in particolare alla conciliazione e alla mediazione. Per inciso, quest’ultimo percorso, sperimentato in Italia con soddisfazione di imprese e associazioni di consumatori, ha dato eccellenti risultati e potrebbe essere la soluzione meno invasiva, o comunque quella praticamente più sicura, in attesa delle scelte nazionali e comunitarie. Nel settore finanziario il Conciliatore bancario, oltre all’ Ombudsman, hanno dato buoni frutti e l’attuale previsione legislativa contenuta nella legge di riforma del risparmio che inaugura formule conciliative gestite dalla Consob potrebbe già costituire una risposta satisfattiva. L’introduzione di strumenti processuali ad hoc richiede invece una attenta meditazione. Le scelte tecniche sono infatti le più difficili. Conviene introdurre questo strumento processuale solo per le small claims o anche per i casi di più rilevante entità? Nel corso del congresso molti relatori hanno fatto riferimento alla vicenda Parmalat, ma è evidente che in quel caso non si trattava di small claims, e i consumatori che hanno agito in giudizio hanno visto accolte le loro buone ragioni. Occorrerebbe allora dividere le sorti delle questioni rilevanti dal punto di vista sociale, ma modeste nel loro valore economico – settore dove si avverte davvero l’esigenza di un “accesso alla giustizia” – e le sorti del meccanismo processuale riservato ai casi assimilabili alla vicenda Parmalat. Per far valere le small claims , come insegnano alcuni modelli europei, non è strettamente necessario far intervenire il giudice ordinario, quantomeno per il primo grado del procedimento; e si può anche pensare ad un fondo complessivo con un monte globale e insuperabile da cui attingere i risarcimenti; in questo caso è da tutti riconosciuta l’esigenza di introdurre filtri all’iniziativa collettiva, per prevenire o bloccare domande ricattatorie o fraudolente, problema che non sorge nell’altro settore; per le small claims si può pensare a procedure semplificate, a spese processuali e di assistenza contenute, mentre per il settore dei casi assimilabili alla vicenda Parmalat le questioni sono complesse, le responsabilità gravi, e solo il giudice ordinario potrebbe provvedervi, salvi espedienti processuali per radicare le iniziative in determinate sedi e per uniformare le decisioni. Per le small claims rimangono aperti però i problemi più difficili: il finanziamento, la legittimazione (ovviamente non solo le associazioni dei consumatori dovrebbero essere legittimate, altrimenti si contravverrebbe a due principi costituzionali, di libera associazione e di accesso diretto alla giustizia), la delibazione preliminare della fondatezza della domanda, la scelta tra modello opt-in, opt-out , la definizione degli effetti della pronuncia o del provvedimento amministrativo finali, le modalità di ripartizione del risarcimento. Al congresso si è parlato anche molto dell’assistenza legale e delle spese , di procedura e di assistenza: escluso da tutti , in modo corale e fermo, il modello di class action americano , ci si è chiesti se si debbano includere nel sistema europeo i patti di quota lite ovvero sistemi tariffari ad hoc. Il ruolo dell’assistenza legale, per promuovere le iniziative, per definirne il fondamento giuridico, per seguire i procedimenti, insomma per difendere i diritti non è stato posto in dubbio da nessuno. 186 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 186 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE Le azioni collettive. La riforma del Codice del consumo Se la collocazione di una disposizione in un contesto normativo ha un significato ermeneutico - e non potrebbe non averlo secondo quanto ritenuto dalla dottrina e dalla giurisprudenza, sia con riguardo alla interpretazione restrittiva delle leggi speciali, sia con riguardo alla intitolazione del provvedimento che contiene la disposizione, sia con riguardo alle finalità che essa persegue – la collocazione dell’ art. 140 bis sulla “azione collettiva risarcitoria” non può considerarsi casuale ed ha quindi una sua incidenza che non può essere sottaciuta né esser considerata marginale. Innanzitutto l’art. 140 bis è aggiunto alle altre disposizioni che, in quel codice, riguardano l’ “accesso alla giustizia”. Così recita la nuova rubrica del titolo II della parte V, precedentemente essendo invece la rubrica formulata in termini di “associazioni dei consumatori e accesso alla giustizia”. La caduta dei termini “associazioni dei consumatori” è dovuta al fatto che non solo a questi soggetti si assicura l’accesso alla giustizia,ma , secondo quanto prevede ora l’art. 140 bis c.2, anche associazioni e comitati diversi dai soggetti già legittimati a promuovere le iniziative di cui all’art. 140 (inibitorie di atti e comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori e degli utenti, misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni accertate, pubblicazione dei provvedimenti ottenuti). La c.d. azione collettiva risarcitoria di cui alla disposizione commentata è dunque inserita in un contesto normativo in cui si prevedono, per il titolo II, regole concernenti la legittimazione ad agire (art.139) e regole di “procedura”, ma si tratta di una inibitoria di carattere generale,mentre regole speciali riguardano sia la legittimazione ad agire sia il procedimento per la promozione dell’azione inibitoria in materia di clausole vessatorie (art. 37). Non si è dunque in presenza di uno strumento processuale onnipervasivo ma di regole speciali all’interno di un contesto normativo che ha natura particolare (anche se strettamente collegata con il codice civile), cioè la tutela dei consumatori. Queste regole, secondo i principi di ermeneutica legislativa, debbono quindi ricevere una interpretazione restrittiva. L’ambito di applicazione è indicato nel primo comma: “accertamento del diritto al risarcimento del danno e alla restituzione delle somme spettanti ai singoli consumatori e utenti nell’ambito di rapporti giuridici relativi a contratti stipulati ai sensi dell’art. 1342 del codice civile, ovvero in conseguenza di atti illeciti extracontrattuali , di pratiche commerciali scorrette o di comportamenti anticoncorrenziali“. Gli interessi tutelati non appartengono ai soggetti a cui è riconosciuta la legittimazione ad agire,ma ai consumatori e agli utenti. Tuttavia la formulazione della disposizione è equivoca . Da un lato sembra che i soggetti legittimati possano agire “a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e degli utenti”; dall’altro lato, la finalità della disposizione è nel senso che a questi soggetti si consente di chiedere al tribunale “l’accertamento del diritto al risarcimento del danno e alla restituzione delle somme spettanti ai singoli consumatori e utenti”. Dall’altro lato ancora il comma si conclude con la previsione di un requisito ulteriore, “ quando sono lesi i diritti di una pluralità di consumatori o utenti”. In senso sostanziale, diritti e interessi non alludono alla medesima situazione soggettiva. Diritti individuali sono posizioni soggettive tutelate in capo al singolo; gli interessi protetti possono riguardare sia diritti soggettivi ( assoluti o relativi) sia interessi legittimi. Se si trascende alla dimensione superindividuale, gli interessi collettivi appartengono ad una collettività, ad un gruppo predeterminato, ad una categoria. Ma la lettera della disposizione è chiara almeno su di un punto: in questo caso si fanno valere,da un soggetto diverso dal titolare, solo (i) diritti (ii) individuali (iii)tali però da appartenere aduna”pluralità di consumatori e utenti”. Siamo dunque in presenza di uno strumento processuale che obbedisce a regole speciali o FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 187 187 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE anche in presenza di una normativa che istituisce una nuova categoria di interessi tutelati, aventi natura collettiva, insieme con i diritti individuali? Tutto questo caos interpretativo sarebbe stato evitato se la disposizione fosse stata scritta in modo ragionevole, e cioè indicando che <le associazioni (…) e gli altri soggetti di cui al comma 2 del presente articolo [che] sono legittimati ad agire a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e degli utenti [possono] richied [ere,anziche “endo”] al tribunale del luogo … etc.>. Ma così non è stato. Possiamo effettuare questa operazione di ortopedia ermeneutica per dare un significato plausibile alla disposizione? Inoltre, se si tratta di uno strumento processuale, esso può esser utilizzato anche retroattivamente. Ma la questione è discussa. Molte altre sarebbero le considerazioni da fare sugli aspetti processuali, ma la Commissione sulle riforme legislative e la Commissione sulla riforma della disciplina processuale insieme con il gruppo di lavoro sulle “class actions” apporteranno , entro il periodo di vacatio (per il fissato al 30 giugno 2008 ) un sostanzioso contributo alla lettura del teto e alle proposte di taluni modifiche perché esso divenga fruibile da parte di magistrati, avvocati e ovviamente soggetti legittimati attivi e passivi. Dobbiamo in ogni caso esprimere il favor dell’ Avvocatura per la previsione – nella fase posteriore alla delibazione della sussistenza dei requisiti di legittimazione attiva e passiva, e dopo l’accertamento del diritto al risarcimento del danno da parte dei titolari degli interessi incisi – di un procedimento di conciliazione che importa la necessaria partecipazione degli avvocati in qualità di conciliatori . Non dobbiamo pretermettere gli aspetti deontologici dei nuovi mezzi processuali : occorrerà infatti integrare la normativa del codice con disposizioni specificamente rivolte a disciplinare il divieto di accaparramento di clientela, il divieto di strumentalizzazione di associazioni e comitati ( mi riferisco ovviamente a quelle non registrate presso il Ministero dello Sviluppo economico) , il divieto di abuso del processo, il divieto di approfittamento della clientela per ragioni parcellari. Abbiamo apprezzato la soppressione della percentuale prevista nel testo approvato dal Senato in primo esame che avrebbe consentito al professionista di pretendere una retribuzione pari al massimo della misura, senza alcun riguardo alla natura dell’attività prestata, alla sua complessità, alle spese sostenute e quindi alla proporzionalità tra il lavoro effettuato e il compenso ricevuto . E non tenendo conto - come i fautori della concorrenza auspicherebbero - del risultato ottenuto, dal momento che in questo caso si trasformerebbe il rapporto di mandato professionale in un contratto associativo, in una operazione economica “spartitoria”, facendo così evaporare ogni presidio della indipendenza dell’ avvocato rispetto al cliente . Una nota conclusiva La sorte della professione forense , nonostante le sue specificità, sembra segnata dalla comune vicenda che investe i cambiamenti della società italiana, fortemente incisi dalla globalizzazione dei mercati, dall’indebolimento dei sistemi economici, dalla congiuntura attuale contrassegnata, più che dalla recessione, da quella particolare crisi denominata dagli economisti “stagflazione”, nella quale il ristagno dello sviluppo si accompagna ad una inflazione strisciante. L’alto numero degli iscritti agli albi e la progressiva riduzione degli ambiti di esercizio dell’attività professionale forense – mi riferisco in particolare, e tra l’altro, alle recenti disposizioni che fanno divieto alle pubbliche Amministrazioni si inserire nei loro contratti clausole arbitrali e ai provvedimenti anche di livello regionale che fanno obbligo alle Amministrazioni di avvalersi soltanto dell’ Avvocatura dello Stato, evitando quindi di affidarsi al libero foro - sono fattori che trasformano le caratteristiche della Avvocatura tradizionale: ora molti avvocati sono più di prima disposti a negoziare i compensi, anziché ad applicare contrattualmen- 188 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 188 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE te le tariffe, a rinunciare all’ alta qualità della prestazione per poter soddisfare le aspettative di natura economica dei loro assistiti, ad esercitare la loro attività ai limiti del codice deontologico pur di acquisire o conservare la propria clientela. Anche questo è un segno del declino della classe media, in una società composta da produttori e consumatori, produttori di beni ma soprattutto di servizi, e consumatori che vivono in una dimensione reale condivisa con quella virtuale; il modello europeo riesce a mantenere un argine alla <liquidità> della società, e la fissazione in principi giuridicamente vincolanti dei diritti fondamentali della persona costituisce una adeguata garanzia ( quanto meno sulla carta) che la classe media composta dai professionisti dell’intelletto non scomparirà così facilmente, né si lascerà sopraffare da un mercato selvaggio o da un mondo ancorato soltanto allo scambio. E’ per questo che chi teorizza la fine della classe media non porta il suo ragionamento fino alle estreme conseguenze, perché intravede in questo processo disgregativo anche i barlumi di una sopravvivenza tenace di valori e di competenze, confermata dalle indagini di opinioni svolte dal Censis per conto dell’ Associazione Italiana Giovani Avvocati e dal Rapporto Censis per il 2007. Ma le categorie professionali non posso essere lasciate a se stesse, occorre il sostegno del sistema politico. Sono da meditare le pagine di chi, prendendo lo spunto dalle idee oggetto del certame elettorale in corso, ha avuto la perspicacia e la sensibilità di sottolineare come sarebbe un grave errore da parte di quelli che un tempo si denominavano i “reggitori dello Stato” ignorare il contributo sia in termini economici, sia in termini sociali delle categorie professionali ( accanto a quelle imprenditoriali, cioè del settore pro-pro), e la rilevanza di un intervento volto a migliorare la loro condizione perché possano continuare a dispiegare il loro ruolo indefettibile nel Paese. Tra i fattori di crescita dobbiamo quindi inserire la sistematica e appropriata qualificazione culturale e professionale, di cui il CNF si è occupato nell’introdurre il regolamento sull’aggiornamento obbligatorio, a cui si accompagna la accurata selezione , che richiede la collaborazione del Ministero della Giustizia per riformare delle regole di accesso alla professione. La proposta redatta dal Ministero in dieci punti è stata discussa e approvata dal CNF. Ci auguriamo che essa possa proseguire il suo cammino. Resta fermo il vigile controllo deontologico, di cui il CNF si fa garante nei procedimenti celebrati dinanzi a sé e di cui gli Ordini territoriali si fanno carico. Debbo tuttavia esprimere un’ultima preoccupazione. Agli avvocati si richiede – e lo prevede anche il codice deontologico – l’osservanza della legge che, insieme con la tutela dell’interesse del cliente, costituisce il fondamento della professione forense. Ma l’avvocato svolge una attività di natura intellettuale e si occupa oltre che della difesa dei diritti in giudizio, anche dell’ accertamento e della difesa dei diritti nell’ambito stragiudiziale, nello svolgere la consulenza, nella redazione di pareri, nella conciliazione, e così via. L’analisi della posizione giuridica del cliente, la predisposizione di atti preparatori all’attività giudiziale ( che può essere meramente eventuale) non può certo considerarsi fautrice della perpetrazione di reati. Un conto è l’esame e la predisposizione di pareri e di atti, altro conto è la partecipazione criminosa, cosciente, volontaria, profittevole, alla commissione di un atto contrario alla legge. In questi ultimi tempi sembra che la magistratura inquirente non intenda tracciare una linea di demarcazione tra le due aree, coinvolgendo l’avvocato che ha redatto un parere o un atto stragiudiziale nell’inchiesta preliminare e nel procedimento penale conseguente, là dove si siano poi riscontrati reati compiuti da privati o pubbliche Amministrazioni. Tra il parere o l’atto stragiudiziale e il reato non vi è, né vi può essere, un nesso causale diretto: l’avviso dell’avvocato rimane nell’ambito dell’esercizio della sua attività intellettuale; la determinazione del privato o della pubblica Amministrazione è autonoma rispetto all’avviso dell’ avvocato e non può esplicare una ricaduta FORO ROMANO 1-2/2008 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd 189 189 28/05/2008, 01:52 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE negativa sulla sua immagine, sulla sua attività, sulla sua competenza. L’avvocato risponde, civilisticamente, per gli errori compiuti, ma non può essere chiamato a titolo di correità se non vi è prova della sua dolosa compartecipazione. Su questa problematica il CNF si adopererà per offrire tutti gli approfondimenti utili, al fine di tutelare l’onorabilità e la competenza degli avvocati ma anche per sostenerne la responsabilità nei casi ( fino ad ora assai rari) di deviazione dalla normativa legislativa e deontologica. *** In conclusione, a suggello del programma che abbiamo deliberato e per il quale ci impegneremo all’unisono, desidero rinnovare la gratitudine ai Colleghi che hanno voluto confermarmi alla presidenza del Consiglio: cercherò di non deluderli, assicurandolo loro la conservazione del metodo collegiale nella definizione della linea di questa Istituzione, una Istituzione alla quale tutti siamo legati perché rappresenta, nel panorama delle professioni e ormai anche nella diffusa opinione dei cittadini un punto di riferimento per la difesa dei diritti e per la vigilanza sulla condotta degli avvocati che sono chiamati a difenderli; tutti insieme cercheremo di rafforzarla e renderla meritevole degli affidamenti in essa riposti. 190 09_consiglio nazionale forense_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 190 28/05/2008, 01:52 EXTRAVAGANTES FILOSOFANDO SUL DIRITTO E LE SUE ORIGINI Avv. Domenico Giustiniani Varie sono le etimologie della parola diritto – Ius: dal latino iussum ( sum ius – sono diritto ), participio del verbo iubere ( ordinare, comandare ) oppure da iustitia, come afferma Ulpiano ( Inst. I,1 ) : nomen ius est a iustitia derivatum ; dal sanscrito yu, iugum ( peso, gioco o, meglio, legare ) o da yous – yaus, cioè buono, santo o celeste; o secondo altri è termine primigenio. Nella etimologia greca al fas latino corrisponde Temis; mentre al diritto inteso come legge umana Nòmos e nel significato di giusto Dike, agire secondo le regole. Anche le definizioni sono varie: per Aristotele il diritto giustizia è qualcosa di mezzo tra il più e il meno ( cfr. Eth. Nic., V,4,25- 30,1132 a ), cioè dikaion: divisione in due; per Tommaso D’Aquino, il Doctor Angelicus, il diritto è la cosa giusta in sè – ipsam rem iustam - ( cfr. Sum. Theol. II –II,q.57,a.1,ad 1 ) - cd. realismo giuridico tomistico -, che corrisponde ad un quoddam aequale ovvero ad un certo mezzo, indi al quoddam medium. I giuristi moderni, però, ne cercano ancora la definizione, considerato che omnis definitio in iure periculosa est, proprio perchè da essa si denota l’orientamento filosofico e politico dell’autore. E ciò è reso ancor più difficile perchè, oltre che fenomeno storico, il diritto è una esigenza razionale, quindi è fatto e valore. La legge giuridica, infatti, esprime ciò che deve essere, anche quando è violata, a differenza della legge fisica che, a certe condizioni, comunque si verifica. La parola diritto può essere usata sia in senso soggettivo che oggettivo. L’uno è l’insieme delle norme scritte vigenti in una società; l’altro è il complesso delle facoltà morali dell’uomo di pretendere, esigere, fare o possedere qualche cosa senza essere impedito da altri, non ricorrendo all’uso della forza fisica, se non alla coercitio dell’autorità, ...jus quia iustum et non jus quia iussum. Sia per lo Stagirita che per l’Aquinate il diritto oggettivo è la cosa giusta in sè, regolata dalla virtù della giustizia, non la legge nè la facoltà ma la cosa giusta dovuta ad alterum sotto il criterio del debito e secondo una legge di uguaglianza e di relazione. Gli antichi nel senso oggettivo includevano non solo la cosa giusta, espressa coi tria precepta Ulpiani – honeste vivere – neminem laedere – unicuique suum tribuere – ( D. I,I,10, 1 ), ma anche la sentenza del giudice oppure la sede ove si amministrava la giustizia o la norma legislativa. E quanto al suo campo di applicazione, il diritto esprime un’attività pratica e sociale a carattere coercibile e imperativo, poichè attribuendo ad una parte un potere, impone contestualmente all’altra un’obbligazione. Esso è ordinatore, secondo un criterio di giustizia, sia della società che dell’actio hominis, finalizzata al Bene attraverso i principi intrinseci delle potenze che sovrintendono l’agire dell’uomo: due spirituali, cioè l’intelletto e la volontà, e due sensitive, cioè l’appetito irascibile e l’appetito concupiscibile ( cfr. Sum. Theol. I-II,q.23,a.1 e q.56,a.4 ad 1 ), che altro sono le quattro virtù cardinali, quali la prudentia per l’intelletto, la iustitia per la volontà, la fortitudo per l’appetito irascibile e la temperantia per l’appetito concupiscibile ( cfr. Sum. Theol. I-II, q.61,a.2 ). Infatti per bene agire, l’uomo deve scegliere i mezzi adatti usando la prudentia, osservando i diritti altrui con la iustitia, difendendo la propria persona e i propri beni contro i pericoli con la fortitudo, moderando l’uso dei beni esteriori nella giusta misura con la temperantia (cfr. Sum. Theol. I-II,q.61,a.3 ). FORO ROMANO 1-2/2008 10_extravagantes_fatto.pmd 191 191 28/05/2008, 01:53 EXTRAVAGANTES Le fonti di produzione da cui promana possono ridursi a due : la legge positiva, posta da convenzioni e consuetudini, e la legge naturale che, a seconda delle concezioni filosofiche, è fondata sulla natura delle cose (giusnaturalismo) o sulla ragione dell’uomo ( giusnaturalismo ateo e concezione antropocentrica : razionalismo ed empirismo, illuminismo, positivismo, idealismo liberalismo, marxismo ... - , Kant,Grozio,Fichte, Hegel, Croce, Nietzche ... ) o in un essere assoluto e trascendente ( il giurisdizionalismo teistico ... omnis auctoritas a Deo di paolina definizione ). Ma il diritto può essere inteso anche come giustizia, la quale da Ulpiano è definita come la volontà costante e perpetua di dare a ciascuno il suo: Uniquique suum tribuere ( D., I,I,10: iustitia est constans et perpetua voluntas ius suum unicuique suum ), un principio valido anche per i malvagi - come diceva Platone – che non possono farne a meno, anche nella spartizione del bottino. A sua volta si distingue in generale e in particolare a seconda che regoli il comportamento dei singoli nella comunità o tra loro ; quest’ultima, inoltre, può essere o distributiva o commutativa. L’una regola i rapporti tra i privati, nei commerci e negli scambi, attribuendo alle cose un certo valore e perciò anche detta di proporzione aritmetica, rei ad rem. Le infrazioni a questa giustizia sono ad esempio la frode e il furto, in cui manca del tutto il synallagma. La giustizia distributiva regola, invece, i rapporti tra i membri della società, le autorità e i cittadini, applicando la ripartizione degli onori e dei beni, nonchè degli oneri, secondo il principio di proporzione geometrica, in base al merito, come le tasse. In conclusione possiamo dire con G. Del Vecchio ( cfr. Lezioni di filosofia del diritto, Mi, 1965, p. 230 ) che il diritto può definirsi coordinamento obiettivo delle azioni possibili tra più soggetti, secondo un principio etico che le determina, escludendone l’impedimento; e che la giustizia per Cicerone ( De Off., I,20 ) virtutis splendor est maximus, ex qua viri boni nominantur, et huic coniuncta beneficentia, quam eandem vel benignitatem vel liberalitatem appellari licet. 192 10_extravagantes_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 192 28/05/2008, 01:53 EXTRAVAGANTES PHILOGELOS Una risposta eloquente La città di Abdera inviò un suo ambasciatore a Sparta per sottoporre ad Agide, re spartano, alcune proposte politiche. Alla fine, dopo aver profferito un lungo discorso, l’ambasciatore chiese al re Agide quale fosse la sua risposta. “Dirai ai tuoi concittadini -rispose il re- che io ti ho lasciato dire tutto ciò che hai voluto e finché hai voluto, senza mai pronunciare una parola.” Appello inammissibile Una donna, che aveva patito una grave ingiustizia, attese che re Filippo di Macedonia abbandonasse la sala conviviale, dove si era allegramente intrattenuto, per esporre al sovrano le sue doglianze. Re Filippo non la degnò nemmeno di uno sguardo e, mentre si allontanava con il suo seguito, la donna gli gridò: “Non vuoi sentirmmi, ebbene mi appellerò!”. A questo punto, re Filippo si fermò e, girandosi verso la donna, le domandò: “A chi mai ti appellerai?”. Rispose la donna: “Mi appellerò a re Filippo, quando non sarà più ubriaco”. Tale arguta e pronta risposta fece riflettere il re che ascoltò attentamente la donna ed eliminò l’ingiustizia che essa aveva subito. Equivalenza di merito Com’è risaputo Fabio Massimo, detto il Temporeggiatore, salvò Roma adottando una tattica di attesa, stancando l’esercito di Annibale con marce e contromarce, senza mai affrontarlo in campo aperto. Con altri sotterfugi riuscì anche a riconquistare la città di Taranto, togliendola ai nemici. Annibale, venuto a sapere tale notizia, esclamò: “Non lo avevo previsto, ma vedo che anche i Romani hanno il loro Annibale!”. La vera solitudine Esopo amava estraniarsi per dedicarsi allo studio o a gradevoli letture. Un giorno entrò nella sua abitazione un contadino che trovandolo intento a leggere, lo distolse dicendogli: “Come fai a vivere così, solo solo?”. Ed Esopo di rimando: “In verità ho ricominciato a sentirmi solo dal momento in cui sei entrato tu!”. a cura di Giovanni Cipollone FORO ROMANO 1-2/2008 10_extravagantes_fatto.pmd 193 193 28/05/2008, 01:53 SAGGI E ARTICOLI DIRITTI UMANI E DIRITTO NATURALE Sempre più frequente è il richiamo ai diritti umani in ogni dibattito che si apre sulle tematiche più difficili e importanti del nostro tempo, grazie alla diffusione di alcuni concetti generali da parte dei media e al crescente interesse in chiave anche politica che si riscontra oggettivamente sull’argomento. I diritti umani come categoria di diritti intangibili e inviolabili, spettanti ad ogni individuo in quanto tale, vengono spesso sbandierati come un vessillo immacolato nel cui segno ogni battaglia, anche la più insignificante, assume connotati e aura di sacralità, ma spesso, con riguardo soprattutto all’essenza stessa dei diritti umani, senza alcun titolo e senza alcun collegamento intrinseco. E’ proprio il carattere universale del concetto che non si presta per natura ad essere utilizzato in nome di qualsiasi personalismo, né di alcun tipo di strumentalizzazione; in effetti nessuno può appropriarsi dei diritti umani per il semplice fatto che essi sono connaturati alla persona umana e che il rispetto degli stessi è presupposto di civiltà sociale e politica oltre che giuridica. Del resto è proprio su alcuni principi cardine che rientrano nel novero dei diritti in oggetto che si orienta la produzione legislativa a livello costituzionale della maggior parte degli stati del pianeta, basti pensare al diritto alla vita o al principio di non discriminazione, due concetti apparentemente semplici eppure così profondi per la insopprimibile forza che possiedono e che si riverbera nelle varie sfaccettature e ramificazioni in cui si espandono. Per meglio comprendere l’importanza dei diritti umani oggi va sempre tenuto a mente che la loro affermazione e il loro rispetto esige il rispetto della persona umana, che si configura come elemento centrale, il cui valore assoluto e inquantificabile la rende destinataria esclusiva ed in proprio di queste garanzie. Il richiamo costante del valore della persona umana e la condanna ferma e puntuale di ogni violazione dei diritti umani è stato l’impegno di una vita del pontefice Giovanni Paolo II. E’ pacifico che i diritti dell’uomo rispondono ai bisogni più profondi dell’umanità, come pure che la dignità umana e i diritti corrispondenti è nata, quanto meno in Europa, sotto l’influsso del Cristianesimo. Nei tempi più recenti questa concezione risulta rinverdita e potenziata soprattutto in virtù di alcune significative Encicliche, quali la “Rerum Novarum” e la “Mater et Magistra”, manifestamente ispirate al fondamento centrale della dottrina sociale della Chiesa in ordine alla condizione di “persona” caratteristica e propria dell’uomo. E’chiaro che di tali concezioni anche se non di tutte ha tenuto conto l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite allorquando venne proclamata nel dicembre del 1948 la “Dichiarazione Universale” dalla quale ebbe origine la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (Roma 4 novembre 1950). Altrettanto evidente appare che il contenuto della Dichiarazione stessa va interpretato in relazione ai rapporti tra Stato e persona secondo quanto specificamente sancito dall’ars. 29: “Ciascuno ha doveri verso la Comunità nella quale soltanto è possibile il pieno sviluppo della propria personalità”. Per evitare che la Dichiarazione restasse una semplice affermazione di principio si rese necessario organizzare la salvaguardia dei diritti dell’uomo con appositi organi giurisdizionali di cui tutti noi avvocati conosciamo l’esistenza e la normativa che ne disciplina il funzionamento. 194 11_saggi e articoli_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 194 28/05/2008, 01:53 SAGGI E ARTICOLI Tuttavia in diversi paesi anche europei, di quando in quando, sono avvenute deroghe nei confronti di determinate garanzie poste a tutela dei diritti umani e della persona, che per l’effetto sono stati violati o nei casi più lievi hanno subito una compressione ingiustificata. Pur dovendosi presumere e sostenere che non esistono sistemi perfetti, bisogna comunque dire che anche in Italia, nonostante la volontà di promuovere e tutelare strenuamente i diritti fondamentali, si è potuta riscontrare una mancanza di armonia tra la legge dello Stato e i diritti umani. Basti pensare alla giustizia penale che, proprio perché è giustizia deve poter operare nei limiti che sono connessi al rispetto dei diritti umani, e alla presunzione di non colpevolezza fino alla condanna definitiva (che non è certo innocenza), o a quello che il Nuvolone anni orsono definì il “revival” inquisitorio, incompatibile con l’art. 2 della Convenzione Europea, ancora vivo e vegeto ai nostri giorni come accanimento o tortura giudiziaria (v. Vassalli Nuvolone, “La nostra giustizia sotto accusa”, Delta 1984, pag. 4 e ss.). In effetti ci sono voluti decenni perché il nostro sistema processuale penale potesse adeguarsi un po’ di più allo spirito innovativo delle Convenzioni Internazionali, dapprima con la timida riforma della novella del 1955, e poi dopo altri decenni con la riforma dell’art. 513 c.p.p. che pone l’accusato di fronte al suo accusatore, reso possibile grazie alla riforma dell’art. 111 della Costituzione, avvenuta nel 2000, nell’ottica di rendere possibile il tanto decantato “giusto processo”. Anche se inevitabilmente ci vorranno ancora anni per giungere ad un modello di processo che sia giusto non soltanto nel nome, ma soprattutto nella sostanza, bisogna tuttavia guardarsi dal prendere posizioni estremistiche e catastrofiche, provando a pensare che alla moderna moltiplicazione dei diritti di ogni cittadino, corrisponde la moltiplicazione dei suoi doveri, e che il rispetto dei diritti umani, d’altra parte, va preteso e invocato sempre, e che ogni violazione degli stessi diritti deve essere denunciata e perseguita. E’ questo il punto in cui normalmente si spezza l’equilibrio del discorso, quando cioè di fronte alla violazione dei diritti umani i normali strumenti sono inefficaci per risollevare la bilancia della giustizia, ed il senso di impotenza di fronte alle situazioni più gravi denuncia il peso schiacciante dei limiti umani. Di fronte ai crimini più gravi come la pulizia etnica o il genocidio, che offendono tutta l’umanità, o nei casi di emergenza internazionale come la crisi del Darfur o la violenta repressione della protesta civile dei monaci del Burma, ed anche nelle condanne a morte che si eseguono ogni ora e cui ormai non si fa più caso perché mutuate nella quotidianità, l’inefficacia delle strutture preposte alla tutela dei diritti umani si manifesta in tutta la sua grandezza. Per colpa di uno Statuto da rimodernare l’ONU non riesce a fare molto di più che “deplorare” le violazioni dei diritti umani, ed il Consiglio di Sicurezza non riesce ad avere presa (forse anche per evidenti ragioni politiche e di interesse) sui cosiddetti Stati canaglia. Il confine tra democrazia e tirannia si assottiglia fino a rendersi incerto quando gli stessi Stati che sono pronti a denunciare violazioni dei diritti umani da parte di altri Stati, in contesti avulsi dal proprio, ed anche a partire per la difesa dei medesimi a spada tratta, si rendono responsabili loro stessi di gravissime violazioni dei diritti umani, o non ritengono di dover firmare per la ratifica di importanti Protocolli. In sostanza nessuno può definirsi “garante” per il rispetto dei diritti umani, sempre per il carattere universale e non particolare degli stessi, senza violare comunque i principi che intenderebbe affermare. Da questa angolazione la questione trova uno sbocco inevitabile, quello di ricondurre nell’alveo del diritto naturale il rispetto e la tutela dei diritti umani. Non si tratta, in effetti, di creare una nuova categoria di diritti della personalità, ma di riconoscere come da sempre esistenti nel patrimonio individuale di ogni essere umano tali FORO ROMANO 1-2/2008 11_saggi e articoli_fatto.pmd 195 195 28/05/2008, 01:53 SAGGI E ARTICOLI prerogative e diritti, in ragione di una forza superiore che non è soltanto il dono della ragione, ma risiede nell’anima di ognuno. Questo aspetto dell’animo umano si è evoluto da forme primordiali nel fenomeno religioso, rappresentato dalla ricerca dell’assoluto, per cui il rendere onore a Dio non ha soltanto rilevanza privata, ma rappresenta un valore civile, un bene pubblico in quanto universale ed assoluto, le cui manifestazioni pubbliche sono garantite e promosse come necessarie allo sviluppo della personalità in tutti gli ordinamenti giuridici. L’allora Cardinale J. Ratzinger in un famoso scritto ebbe a pronunciarsi in questo senso: “Rendendo onore a Dio l’uomo ha onorato se stesso” (Ratzinger, Christlicher Glaube und Europa), con ciò volendo sottolineare la forza dell’umanesimo cristiano tale da permeare l’Europa dei secoli scorsi, come fenomeno di coesione e non mai di divisione. La violazione dei diritti assoluti appartenenti alla sfera di ogni uomo, infatti, costituisce una violazione del diritto naturale che potremmo definire, con un’espressione dell’attuale pontefice, come una grande memoria collettiva dell’umanità. Un patrimonio morale comune di cui tutti dovremmo essere gelosi custodi per noi e per gli altri, ognuno nel proprio ambito ed in quello degli altri, non certo a livelli inarrivabili come quello su scala internazionale dei delicati rapporti politici, ma in quello più ristretto e vitale del sociale, attraverso le varie forme di volontariato di colui che si accorge dell’altro e per primo lo ama. La miseria e la povertà sono le più visibili e cruciali sfide del nostro tempo, e sono spesso alla base dei problemi più ricorrenti e pressanti della nostra attualità. La prima deve essere combattuta perché antistorica ed anticristiana, sosteneva Giorgio La Pira precisando “Io vedo nella lotta contro la miseria e l’ingiustizia una manifestazione dello spirito santo nella storia” ( Scritti Vincenziani a cura di G. Gallici, Città Nuova, 2007, pag. 39). La seconda, meno evidente della prima, è spesso celata dietro forme di povertà nascosta, in famiglie distrutte, che non denunciano la sofferenza ma la sopportano con dignità e decoro, situazioni in cui l’aiuto e l’assistenza risultano difficili e maggiormente quando la povertà e l’assistenza non sono volute né cercate cori accettazione cristiana. Pietro Scoppola, da quel grande studioso che è stato, ebbe ad illustrare in un convegno tenutosi a Viterbo per iniziativa della Fondazione San Vincenzo de’ Paolila figura di un giovane avvocato, Federico Ozanam, che bruciò la sua breve vita amando il prossimo più di se stesso nella Parigi del 1848, che lo vedeva docente universitario alla Sorbona, e candidato all’Assemblea Costituente. Si era impegnato a fondare una forma di assistenza ai poveri della capitale francese con visite settimanali, chiamate Conferenze di San Vincenzo. Scoppola illustrando la fulgida e brillante esistenza di Federico Ozanam sottolineava “la tendenza rischiosa ad immaginare che il volontariato possa sostituire la politica e l’impegno sociale ... E’ sempre difficile fare la politica - concludeva - ma non si può non fare la politica, se si vogliono affrontare certi problemi, come non sì può fare a meno del volontariato e non si può fare a meno dell’impegno sociale. Ozanam è l’esempio di questa sintesi”. Soltanto accogliendo una visione soprannaturale dei diritti umani, che sono sovraordinati ad ogni altro diritto, la tutela ed il rispetto degli stessi saranno garantiti effettivamente, quando svincolati da ogni personalismo ed interesse di parte o classe saranno riconosciuti universalmente attraverso la piena comprensione e l’impegno di tutti nella loro promozione, al livello che è possibile ad ogni individuo, in ragione della propria capacità e della propria possibilità. Avv. Luigi Favino 196 11_saggi e articoli_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 196 28/05/2008, 01:53 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Giuseppe CARRIERO "Autonomia privata e disciplina del mercato: il credito al consumo” II^ Ed., Giappichelli Editore, Torino, 2007 Il credito al consumo, noto canale di finanziamento teso a soddisfare - attraverso il differimento temporale dei pagamenti - la domanda di beni durevoli oltre il limite di reddito del richiedente, fa registrare negli ultimi anni anche in Italia crescenti ammontari, corrispondenti a diverse percentuali di PIL. In ragione della sua ormai radicata e irreversibile dimensione di massa, l’operazione economica genera l’emersione di una serie di importanti e controverse questioni aventi ricadute di rilievo sotto versanti culturali, politici, sociali, di mercato. Concorrenza tra gli operatori finanziari, costo totale del credito, sovrindebitamento delle famiglie, necessità di far ricorso a forme di prestiti consapevoli e soprattutto “rimborsabili”, procedimenti idonei a consentire l’esdebitazione del consumatore sono solo alcune tra le più rilevanti questioni poste. Ed è prevalentemente in questa chiave che il fenomeno credito al consumo viene affrontato, imponendosi all’attenzione della società civile per il tramite dei principali canali di informazione. L’assetto degli interessi e la ripartizione del rischio regolati dalla norma giuridica restano, quasi in un cono d’ombra, sullo sfondo. In parte per il naturale, fisiologico tecnicismo che connota la materia, molto per il pregiudizio che al diritto competa l’esclusivo statico ruolo di cristallizzare scelte e politiche compiute in altre sedi. Eppure, la rilevanza dell’ordinamento giuridico, di buone leggi non solo per l’ordinato assetto della società ma anche per la stessa crescita economica è sempre più diffusamente riconosciuta in ambito accademico e soprattutto istituzionale. Lo testimonia, a tacer d’altro, la crescente attenzione rivolta a questa variabile da parte di diverse organizzazioni internazionali (es.: Banca mondiale, FMI, OCSE) che considerano la cornice normativa un importante strumento di politica economica, oggi più che nel passato. Alla ricostruzione delle regole che governano l’operazione economica è dedicata la monografia Autonomia privata e disciplina del mercato: il credito al consumo (G. GIAPPICHELLI ed., Torino, 2007), giunta alla sua seconda edizione. Lo studio di Giuseppe Carriero, avvocato cassazionista responsabile della funzione di coordinamento giuridico dell’Isvap e apprezzato autore di altre opere monografiche e di saggi di diritto civile e finanziario, indaga in chiave interdisciplinare le principali questioni sottese al quadro giuridico di riferimento, provando a fornire una lettura unitaria e sistematica delle discipline che accompagnano e integrano il testo unico bancario (dal decreto sul commercio elettronico a quello sulla commercializzazione a distanza dei servizi finanziari; dal codice del consumo alla legge sulla tutela del risparmio; dal “decreto Bersani” alle regole di trasparenza) nonché delle diverse fonti (europee, domestiche, regolamentari, autodisciplinari) che presidiano i contratti di credito al consumo. Disciplina dell’assetto degli interessi in gioco, dell’allocazione del rischio contrattuale e rapporti con la norma di diritto pubblico che stabilisce le finalità della vigilanza bancaria; tipicità o atipicità dello schema negoziale adoperato per concludere operazioni di credito al consumo; adeguatezza o inadeguatezza della legge in ipotesi di scomposizione del rapporto di vendita (o fornitura) rispetto al finanziamento; effettività o ineffettività delle tecniche giuridiche di tutela; limiti all’autonomia privata ed effetti economici sono alcune tra le principali questioni sottese al quadro regolamentare che l’A. affronta in questa importante (e metodologicamente innovativa) monografia. L’analisi si lascia particolarmente apprezzare per la completezza sistematica relativa ai nessi tra le diverse fonti (di diritto europeo e di diritto interno; primarie e secondarie; di soft law e autopoietiche) che governano la materia nonché per i costanti FORO ROMANO 1-2/2008 11_segnalazioni e recensioni_fatto.pmd 197 197 28/05/2008, 01:54 SEGNALAZIONI E RECENSIONI riferimenti al “diritto vivente” che, nell’ordinamento interno, connota - segnatamente per il tramite della giurisprudenza - la disciplina giuridica del fenomeno. Vengono perciò in considerazione le diverse tecniche giuridiche di tutela del consumatore (dall’informazione minima obbligatoria all’integrazione eteronoma del contratto; dalle prescrizioni di forma alle nullità di protezione) tese alla formazione di una volontà consapevole in sede di trattativa e di conclusione dell’accordo nonché di effettività dell’enforcement anche per il tramite di strumenti di alternative dispute resolution tanto nelle negoziazioni tra presenti quanto in quelle a distanza (on line). Strutturato in sette capitoli, il volume affronta - nello specifico - la disamina comparata delle discipline in essere nei principali paesi europei; l’evoluzione del diritto comunitario; le tecniche di tutela del consumatore approntate dal legislatore italiano; l’impatto della giurisprudenza (dal divieto dell’anatocismo al collegamento negoziale; dalle nullità ai profili di risarcimento del danno). Ampio spazio è dedicato ai futuri scenari tanto nazionali quanto di diritto dell’Unione europea nel delicato bilanciamento degli interessi di conformazione e sviluppo dei mercati, da un lato, di protezione del consumatore dall’altro. Informazione obbligatoria e solidarietà contrattuale rappresentano, ad avviso dell’Autore, i principali (e più moderni) strumenti giuridici idonei a conciliare tali interessi nella società della conoscenza. Si tratta, in conclusione, di un lavoro davvero prezioso sia sul piano scientifico che su quello dell’ausilio alla soluzione di problemi della pratica relativi a tale importante figura giuridica. Alessandro Cassiani Domenico GIUSTINIANI “La Legge delle XII Tavole” Tipografia Todde Roma – Finito di stampare 7 luglio 2006 pagg. – 40 L’A. di questa interessante pubblicazione è un nostro collega il quale si è avvicinato allo Studio del Diritto Romano, tramite il Diritto Canonico appreso nelle facoltà ecclesiastiche Utrisque Juris, ove ha conseguito prima la laurea e poi il dottorato. Egli è tuttora iscritto anche nell’Albo degli Avvocati e Procuratori Rotali. Sono intuibili le difficoltà affrontate nello studio di un argomento in parte storicamente poco conosciuto che ci conduce ai primordi della origine di Roma. Spesso per calmare le lacune, è stato necessario ricorrere ad opere posteriori di grammatici e giureconsulti. Importante e significativa è la disamina dell’A. sulle varie ipotesi formulate dagli studiosi, tra cui il Lambert e il Pais, in relazione alla questione della autenticità della legislazione decemvirale e sulla evoluzione dell’intero ordinamento giuridico romano. Il passaggio dai “mores” alle “leges” è rivisitato dall’A. con efficace approfondimento che inquadra gli aspetti del passaggio dal “ius incertum” consuetudinario al “ius certum” legislativo. La ricostruzione dei frammenti e la prospettazione delle XII Tavole consentono di formulare, in un periodo arcaico, una esatta distinzione delle norme sostanziali e procedurali in materia pubblica e privata e contribuiscono a gettare una nuova luce sugli aspetti religiosi degli antichi romani. Giovanni Cipollone 198 11_segnalazioni e recensioni_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 198 28/05/2008, 01:54 SEGNALAZIONI E RECENSIONI DIRITTI UMANI E DIRITTO NATURALE Sempre più frequente è il richiamo ai diritti umani in ogni dibattito che si apre sulle tematiche più difficili e importanti del nostro tempo, grazie alla diffusione di alcuni concetti generali da parte dei media e al crescente interesse in chiave anche politica che si riscontra oggettivamente sull’argomento. I diritti umani come categoria di diritti intangibili e inviolabili, spettanti ad ogni individuo in quanto tale, vengono spesso sbandierati come un vessillo immacolato nel cui segno ogni battaglia, anche la più insignificante, assume connotati e aura di sacralità, ma spesso, con riguardo soprattutto all’essenza stessa dei diritti umani, senza alcun titolo e senza alcun collegamento intrinseco. E’ proprio il carattere universale del concetto che non si presta per natura ad essere utilizzato in nome di qualsiasi personalismo, né di alcun tipo di strumentalizzazione; in effetti nessuno può appropriarsi dei diritti umani per il semplice fatto che essi sono connaturati alla persona umana e che il rispetto degli stessi è presupposto di civiltà sociale e politica oltre che giuridica. Del resto è proprio su alcuni principi cardine che rientrano nel novero dei diritti in oggetto che si orienta la produzione legislativa a livello costituzionale della maggior parte degli stati del pianeta, basti pensare al diritto alla vita o al principio di non discriminazione, due concetti apparentemente semplici eppure così profondi per la insopprimibile forza che possiedono e che si riverbera nelle varie sfaccettature e ramificazioni in cui si espandono. Per meglio comprendere l’importanza dei diritti umani oggi va sempre tenuto a mente che la loro affermazione e il loro rispetto esige il rispetto della persona umana, che si configura come elemento centrale, il cui valore assoluto e inquantificabile la rende destinataria esclusiva ed in proprio di queste garanzie. Il richiamo costante del valore della persona umana e la condanna ferma e puntuale di ogni violazione dei diritti umani è stato l’impegno di una vita del pontefice Giovanni Paolo II. E’ pacifico che i diritti dell’uomo rispondono ai bisogni più profondi dell’umanità, come pure che la dignità umana e i diritti corrispondenti è nata, quanto meno in Europa, sotto l’influsso del Cristianesimo. Nei tempi più recenti questa concezione risulta rinverdita e potenziata soprattutto in virtù di alcune significative Encicliche, quali la “Rerum Novarum” e la “Mater et Magistra”, manifestamente ispirate al fondamento centrale della dottrina sociale della Chiesa in ordine alla condizione di “persona” caratteristica e propria dell’uomo. E’chiaro che di tali concezioni anche se non di tutte ha tenuto conto l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite allorquando venne proclamata nel dicembre del 1948 la “Dichiarazione Universale” dalla quale ebbe origine la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (Roma 4 novembre 1950). Altrettanto evidente appare che il contenuto della Dichiarazione stessa va interpretato in relazione ai rapporti tra Stato e persona secondo quanto specificamente sancito dall’ars. 29: “Ciascuno ha doveri verso la Comunità nella quale soltanto è possibile il pieno sviluppo della propria personalità”. Per evitare che la Dichiarazione restasse una semplice affermazione di principio si rese necessario organizzare la salvaguardia dei diritti dell’uomo con appositi organi giurisdizionali di cui tutti noi avvocati conosciamo l’esistenza e la normativa che ne disciplina il funzionamento. Tuttavia in diversi paesi anche europei, di quando in quando, sono avvenute deroghe nei confronti di determinate garanzie poste a tutela dei diritti umani e della persona, che per l’effetto sono stati violati o nei casi più lievi hanno subito una compressione ingiustificata. FORO ROMANO 1-2/2008 11_segnalazioni e recensioni_fatto.pmd 199 199 28/05/2008, 01:54 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Pur dovendosi presumere e sostenere che non esistono sistemi perfetti, bisogna comunque dire che anche in Italia, nonostante la volontà di promuovere e tutelare strenuamente i diritti fondamentali, si è potuta riscontrare una mancanza di armonia tra la legge dello Stato e i diritti umani. Basti pensare alla giustizia penale che, proprio perché è giustizia deve poter operare nei limiti che sono connessi al rispetto dei diritti umani, e alla presunzione di non colpevolezza fino alla condanna definitiva (che non è certo innocenza), o a quello che il Nuvolone anni orsono definì il “revival” inquisitorio, incompatibile con l’art. 2 della Convenzione Europea, ancora vivo e vegeto ai nostri giorni come accanimento o tortura giudiziaria (v. Vassalli - Nuvolone, “La nostra giustizia sotto accusa”, Delta 1984, pag. 4 e ss.). In effetti ci sono voluti decenni perché il nostro sistema processuale penale potesse adeguarsi un po’ di più allo spirito innovativo delle Convenzioni Internazionali, dapprima con la timida riforma della novella del 1955, e poi dopo altri decenni con la riforma dell’art. 513 c.p.p. che pone l’accusato di fronte al suo accusatore, reso possibile grazie alla riforma dell’art. 111 della Costituzione, avvenuta nel 2000, nell’ottica di rendere possibile il tanto decantato “giusto processo”. Anche se inevitabilmente ci vorranno ancora anni per giungere ad un modello di processo che sia giusto non soltanto nel nome, ma soprattutto nella sostanza, bisogna tuttavia guardarsi dal prendere posizioni estremistiche e catastrofiche, provando a pensare che alla moderna moltiplicazione dei diritti di ogni cittadino, corrisponde la moltiplicazione dei suoi doveri, e che il rispetto dei diritti umani, d’altra parte, va preteso e invocato sempre, e che ogni violazione degli stessi diritti deve essere denunciata e perseguita. E’ questo il punto in cui normalmente si spezza l’equilibrio del discorso, quando cioè di fronte alla violazione dei diritti umani i normali strumenti sono inefficaci per risollevare la bilancia della giustizia, ed il senso di impotenza di fronte alle situazioni più gravi denuncia il peso schiacciante dei limiti umani. Di fronte ai crimini più gravi come la pulizia etnica o il genocidio, che offendono tutta l’umanità, o nei casi di emergenza internazionale come la crisi del Darfur o la violenta repressione della protesta civile dei monaci del Burma, ed anche nelle condanne a morte che si eseguono ogni ora e cui ormai non si fa più caso perché mutuate nella quotidianità, l’inefficacia delle strutture preposte alla tutela dei diritti umani si manifesta in tutta la sua grandezza. Per colpa di uno Statuto da rimodernare l’ONU non riesce a fare molto di più che “deplorare” le violazioni dei diritti umani, ed il Consiglio di Sicurezza non riesce ad avere presa (forse anche per evidenti ragioni politiche e di interesse) sui cosiddetti Stati canaglia. Il confine tra democrazia e tirannia si assottiglia fino a rendersi incerto quando gli stessi Stati che sono pronti a denunciare violazioni dei diritti umani da parte di altri Stati, in contesti avulsi dal proprio, ed anche a partire per la difesa dei medesimi a spada tratta, si rendono responsabili loro stessi di gravissime violazioni dei diritti umani, o non ritengono di dover firmare per la ratifica di importanti Protocolli. In sostanza nessuno può definirsi “garante” per il rispetto dei diritti umani, sempre per il carattere universale e non particolare degli stessi, senza violare comunque i principi che intenderebbe affermare. Da questa angolazione la questione trova uno sbocco inevitabile, quello di ricondurre nell’alveo del diritto naturale il rispetto e la tutela dei diritti umani. Non si tratta, in effetti, di creare una nuova categoria di diritti della personalità, ma di riconoscere come da sempre esistenti nel patrimonio individuale di ogni essere umano tali prerogative e diritti, in ragione di una forza superiore che non è soltanto il dono della ragione, ma risiede nell’anima di ognuno. Questo aspetto dell’animo umano si è evoluto da forme primordiali nel fenomeno religioso, rappresentato dalla ricerca dell’assoluto, per cui il rendere onore a Dio non ha 200 11_segnalazioni e recensioni_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 200 28/05/2008, 01:54 SEGNALAZIONI E RECENSIONI soltanto rilevanza privata, ma rappresenta un valore civile, un bene pubblico in quanto universale ed assoluto, le cui manifestazioni pubbliche sono garantite e promosse come necessarie allo sviluppo della personalità in tutti gli ordinamenti giuridici. L’allora Cardinale J. Ratzinger in un famoso scritto ebbe a pronunciarsi in questo senso: “Rendendo onore a Dio l’uomo ha onorato se stesso” (Ratzinger, Christlicher Glaube und Europa), con ciò volendo sottolineare la forza dell’umanesimo cristiano tale da permeare l’Europa dei secoli scorsi, come fenomeno di coesione e non mai di divisione. La violazione dei diritti assoluti appartenenti alla sfera di ogni uomo, infatti, costituisce una violazione del diritto naturale che potremmo definire, con un’espressione dell’attuale pontefice, come una grande memoria collettiva dell’umanità. Un patrimonio morale comune di cui tutti dovremmo essere gelosi custodi per noi e per gli altri, ognuno nel proprio ambito ed in quello degli altri, non certo a livelli inarrivabili come quello su scala internazionale dei delicati rapporti politici, ma in quello più ristretto e vitale del sociale, attraverso le varie forme di volontariato di colui che si accorge dell’altro e per primo lo ama. La miseria e la povertà sono le più visibili e cruciali sfide del nostro tempo, e sono spesso alla base dei problemi più ricorrenti e pressanti della nostra attualità. La prima deve essere combattuta perché antistorica ed anticristiana, sosteneva Giorgio La Pira precisando “Io vedo nella lotta contro la miseria e l’ingiustizia una manifestazione dello spirito santo nella storia” ( Scritti Vincenziani a cura di G. Gallici, Città Nuova, 2007, pag. 39). La seconda, meno evidente della prima, è spesso celata dietro forme di povertà nascosta, in famiglie distrutte, che non denunciano la sofferenza ma la sopportano con dignità e decoro, situazioni in cui l’aiuto e l’assistenza risultano difficili e maggiormente quando la povertà e l’assistenza non sono volute né cercate cori accettazione cristiana. Pietro Scoppola, da quel grande studioso che è stato, ebbe ad illustrare in un convegno tenutosi a Viterbo per iniziativa della Fondazione San Vincenzo de’ Paolila figura di un giovane avvocato, Federico Ozanam, che bruciò la sua breve vita amando il prossimo più di se stesso nella Parigi del 1848, che lo vedeva docente universitario alla Sorbona, e candidato all’Assemblea Costituente. Si era impegnato a fondare una forma di assistenza ai poveri della capitale francese con visite settimanali, chiamate Conferenze di San Vincenzo. Scoppola illustrando la fulgida e brillante esistenza di Federico Ozanam sottolineava “la tendenza rischiosa ad immaginare che il volontariato possa sostituire la politica e l’impegno sociale ... E’ sempre difficile fare la politica - concludeva - ma non si può non fare la politica, se si vogliono affrontare certi problemi, come non sì può fare a meno del volontariato e non si può fare a meno dell’impegno sociale. Ozanam è l’esempio di questa sintesi”. Soltanto accogliendo una visione soprannaturale dei diritti umani, che sono sovraordinati ad ogni altro diritto, la tutela ed il rispetto degli stessi saranno garantiti effettivamente, quando svincolati da ogni personalismo ed interesse di parte o classe saranno riconosciuti universalmente attraverso la piena comprensione e l’impegno di tutti nella loro promozione, al livello che è possibile ad ogni individuo, in ragione della propria capacità e della propria possibilità. Avv. Luigi Favino Francesca ZIGNANI - “Il risarcimento del danno nel nuovo Codice delle assicurazioni” La Tribuna 2008 editore. Dopo lunghi ed accesi dibattiti in ordine alle nuove procedure risarcitorie in materia FORO ROMANO 1-2/2008 11_segnalazioni e recensioni_fatto.pmd 201 201 28/05/2008, 01:54 SEGNALAZIONI E RECENSIONI assicurativa ho il piacere di presentarvi con viva ammirazione il recentissimo volume di Francesca Zignani titolato “Il risarcimento del danno nel nuovo Codice delle assicurazioni”. Ad esso va il merito di essere tra i primissimi, se non il primo in assoluto, a tracciare un panorama complessivo della disciplina quale essa appare dopo la riforma. Della riforma non è agevole, anche a causa della sua difficile e tormentata gestazione, dare oggi un giudizio complessivo. Ciononostante l’autrice riesce ad offrire ad un pubblico colto con coraggio ed indomito spirito di studiosa un elaborato che si caratterizza per chiarezza, sobrietà espositiva, analitico approfondimento e, soprattutto, costante attenzione ai problemi applicativi. Viene fornita al lettore, infatti, una sapiente e ragionata analisi della nuova normativa dell’assicurazione della responsabilità per la circolazione dei veicoli. Il testo, strutturato sistematicamente alla stregua di un vero e proprio manuale, costituisce al tempo stesso utile strumento di lavoro anche per l’attività professionale grazie alla presenza di continui riferimenti alla più recente giurisprudenza e alla dottrina maggiormente autorevole. Ciò che colpisce è il metodo, il brillante esercizio di logica giuridica, la capacità di ragionamento che permette di orientarsi correttamente sulle nuove questioni e di ricavare dai principi generali gli elementi appropriati al caso particolare sul quale non si è ancora formata un’opinione consolidata. Non sarà difficile reprimere un moto di sorpresa a chi, come il sottoscritto, conosca l’excursus scientifico dell’autrice e constati come l’intervento del legislatore assicurativo abbia inciso specificamente e principalmente sui temi toccati dalle sue ricerche. La nostra studiosa potrebbe legittimamente menare vanto di aver individuato in anticipo uno dei Leitmotive della riforma: lo stretto ed ineludibile legame esistente tra la regolamentazione negoziale dei contratti e dei prodotti assicurativi e le procedure risarcitorie e di liquidazione dei danni. Invero, dopo puntuale descrizione del nuovo contratto rca, come emergente alla luce del disposto del nuovo Codice delle Assicurazioni, vengono affrontati con esemplare eloquio espositivo gli aspetti collegati alle procedure di risarcimento del danno, con specifica attenzione riservata alla procedura di risarcimento diretto, alla tutela dei terzi, alle azioni nei confronti del Fondo di garanzia per le vittime della strada, alla prescrizione del diritto al risarcimento del danno. Non solo. Significativa rilevanza viene attribuita all’esame delle varie fasi del rito: dalle questioni concernenti la competenza ed i poteri del giudice a quelle attinenti all’attività istruttoria e all’assunzione dei singoli mezzi di prova. L’Opera, aggiornata alle modifiche apportate al Codice delle Assicurazioni dal Decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 198, si pone, dunque, per le caratteristiche descritte come uno strumento di pronta consultazione idoneo a soddisfare le esigenze di quanti, per ragioni di lavoro o per curiosità intellettuale, siano chiamati a confrontarsi con la disciplina in oggetto. Plaudo, dunque, alla realizzazione di un progetto di grande pregio giuridico per l’Avvocatura e per l’intero mondo scientifico. Alessandro Cassiani “LA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO: DIREZIONE E COORDINAMENTO DI SOCIETÀ” Finalmente in libreria la prima monografia in materia di attività di direzione e coordinamento di società, il più importante istituto introdotto dalla riforma del diritto societario in tema di “Gruppi”. E’ il secondo volume di una collana giuridica, a cura dello Studio D’Innella Dottori Commercialisti, edita dal Progresso Giuridico, interamente dedicata alle principali modifi- 202 11_segnalazioni e recensioni_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 202 28/05/2008, 01:54 SEGNALAZIONI E RECENSIONI che del Codice Civile che hanno determinato una completa rivisitazione della struttura e delle funzioni degli organi di amministrazione e di controllo nelle società di capitali, l’introduzione di nuovi istituti nell’ambito della sempre più complessa disciplina dei gruppi e della struttura finanziaria – patrimoniale delle imprese. La trattazione offre un ampio e circostanziato resoconto della materia, affrontata con un rigore metodologico che tradisce la pluriennale esperienza maturata dagli autori Emanuele D’Innella, Stefano Saponaro e Francesco Tripodi nello specifico campo del diritto societario. Si riconosce al legislatore il coraggio di aver affrontato, per la prima volta ed in modo certamente più organico, il tema dei “gruppi di imprese”, visti fino a ieri solo come soggetti economici e non anche giuridici, e se ne condividono pienamente le finalità: aumentare il grado di trasparenza degli assetti proprietari; garantire specifiche tutele ai soci ed ai creditori delle società controllate; far prevalere l’interesse del gruppo su quello della singola società, di modo che una decisione svantaggiosa per quest’ultima possa essere comunque legittimamente motivata da un vantaggio più generale per la stessa e per l’intero gruppo e così, in una qualche maniera, giustificata. Si parte, pertanto da una disamina generale di questa nuova responsabilità della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento nei confronti del socio o anche del creditore della società controllata, passando per specifici obblighi di pubblicità e di motivazione delle decisioni sociali, per giungere poi alla individuazione delle maggiori criticità giuridiche ed economiche, a cui gli autori forniscono chiavi di lettura diverse e soluzioni pratiche. L’impostazione sistematica del lavoro e lo stile chiaro ed immediato rendono l’opera di facile lettura e di pronta consultazione, adatta sia a chi desideri approfondire i temi trattati, sia a chi abbia bisogno di uno strumento pratico e di veloce utilizzo. Alessandro Cassiani “IO FACCIO SPORT” La prima rivista delle Associazioni Sportive della Capitale, (il cui primo numero è già in edicola) costituisce un utile mezzo di informazione, attraverso il quale son prese in esame tutte le realtà dello sport dilettantistico della nostra città. Un plauso va a Riccardo Marzi, direttore editoriale di questa lodevole iniziativa che colma un vuoto di informazione non più tollerabile, tenuto conto delle molteplici attività sportive che si svolgono quotidianamente a Roma. Chiunque potrà pubblicizzare le proprie iniziative e trovare nuovi adepti nello sviluppo delle varie discipline sportive. Una delle più importanti rubriche è quella affidata all’Avv. Massimo Marzi il quale gratuitamente ha il compito di rispondere alle domande poste dai lettori, in relazione agli aspetti legislativi e giudiziari attinenti alla esplicazione della attività sportiva svolta. Altra importante rubrica è quella dedicata alla medicina, nell’ambito della traumatologia e della diagnostica, affidata a valenti professionisti esperti nel campo medico e clinico. Giovanni Cipollone FORO ROMANO 1-2/2008 11_segnalazioni e recensioni_fatto.pmd 203 203 28/05/2008, 01:54 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Michele NAVARRA – “L’ultima occasione” – Editore “Il Filo” s.r.l., Roma novembre 2007, pagg. 368 Il questo primo romanzo Michele Navarra, giovane collega, affronta con acuta introspezione una vicenda giudiziaria che sapientemente si snoda attraverso complesse vicende, testimonianze e imprevedibili colpi di scena. La prosa è agile e sobria. Forse ciò che più colpisce il lettore è la prima parte del romanzo in cui è descritto e sofferto l’evidente disagio dei giovani che si affacciano alla professione e che avvertono le difficoltà di inserirsi in un valido contesto sociale, di fronte a tante ingiustizie e, pertanto, tendono a chiudersi in se stessi. Il protagonista avverte che “la legge è solo l’ombra della giustizia” e, insofferente verso le pressioni di un mondo giudiziario che appare inaccettabile, lascia la grande città, il suo studio avviato con tanta fatica, gli affetti più cari, per trasferirsi in un lontano paesino dove è possibile vivere semplicemente e naturalmente, secondo la propria inclinazione. Ed è in tale remoto luogo che, quasi per un segreto disegno del destino, è costretto a indossare nuovamente la toga, riuscendo forse a ritrovare sé stesso. Giovanni Cipollone Teodorico IANIRI “L’indifferenza del tempo” Edizioni Il Calamaio, Roma, marzo 2008, pagg. 110 Vivere la città con amore e viva partecipazione, scandendo i ritmi ella quotidianità, è quanto si è prefisso l’Autore analizzando i personaggi di un remoto paese del nostro meridione. L’ambiente in cui si svolge la vicenda, in un clima di incertezza e disorientamento, è quello che ha visto svanire i grandi ideali, alla fine della seconda guerra mondiale. Dopo tanti lutti e sventure, si fa faticosamente strada una nuova realtà in un contesto sociale in cui, malgrado il tempo trascorso, gli uomini continuano a vivere in un turbinio di passioni e di sentimenti contrastanti. Giovanni Cipollone 204 11_segnalazioni e recensioni_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 204 28/05/2008, 01:54 RAPPORTI INTERNAZIONALI Adunanza del 24 aprile 2008 Incontro con gli Avvocati Andrea Ordine, Francesca Rocchi e Chiara Vadalà per relazione sul convegno di New York - Vengono accolti in Aula gli Avvocati Andrea Ordine, Francesca Rocchi e Chiara Vadalà. Il Presidente Cassiani dà loro il benvenu to e li ringrazia per aver rappresentato il Consiglio dell’Ordine di Roma. I giovani Colleghi illustrano la relazione che, integral mente, si trascrive: “Undicesima giornata dell’Arbitrato Internazio nale: i cinquanta anni della convenzione di New York. Il 31 genna io/1° febbraio 2008 si è svolta a New York l’undicesima giornata dell’Arbitrato Internazionale, in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della convenzione di New York del 1958. Nella cornice del Waldorf Astoria e del Palazzo dell’O.N.U. si sono svolte le quattro sessioni della conferenza, che hanno visto impegnati oltre 500 Avvocati, in rappresentanza delle Associazioni degli Avvocati e degli studi legali internazionali di tutto il mon do, nonchè di diverse Camere Arbitrali Commerciali. Dopo una prima parte introduttiva, in cui sono state analizzate la storia della Convenzione e la sua applicazione ed influenza sui mercati mondiali -in specie quello cinese, sud americano ed euro peo- la prima sessione ha approfondito le problematiche legate agli obblighi di forma scritta dell’accordo arbitrale, al valore delle comunicazioni e-mail e agli effetti dell’accordo sui terzi estranei alla stipulazione compromissoria. La seconda sessione, apertasi con la testimonianza di uno dei padri della Convenzione di New York -il Prof. Pieter Sanders- si è invece concentrata sui problemi connessi a giurisdizione, competen za ed efficacia del lodo arbitrale internazionale, nonchè sull’in terpretazione del modello UNICITRAL. Infine, l’attenzione si è posata sulle prospettive future, sulla necessità di miglioramento del testo della Convenzione e sulle pro poste in tal senso, attualmente all’esame della Commissione O.N.U. per l’arbitrato internazionale. L’ultima parte della conferenza ha avuto luogo presso il Palazzo delle Nazioni Unite, dove l’attuale Under-Secretary General for Le gal Affairs and United Nation Legal Counsel -Nicolas Michel- ha te nuto una prolusione sul ruolo delle Nazioni Unite, l’importanza del diritto internazionale e il compito dell’Avvocatura Mondiale nella costruzione di un modello sociale improntato allo sviluppo socio-economico e alla pace sostenibile. In chiusura della Conferenza è quindi intervenuto il Presidente del Panel ‘C’ della Commissione di Compensazione O.N.U., Yves For tier, che ha approfondito la tematica dei trattati internazionali di diritto privato, del ruolo nello sviluppo nel commercio mondia le, e del ruolo primario che, in questo processo, ha avuto ed ha la Convenzione di New York. Le singole sessioni sono state alternate da momenti di confronto tra i vari Delegati, in cui ciascuno ha potuto scambiare esperienze e riflessioni con gli altri Colleghi. In tale ambito i Delegati della Conferenza dei Giovani Avvocati hanno potuto, innanzitutto, incontrare gli altri rappresentanti dell’Italia -Colleghi del Foro di Milano- presso cui hanno portato l’esperienza della Conferenza dei Giovani Avvocati, suscitandone il vivo interesse e l’ammirazione per questa iniziativa di promozione dei giovani. Inoltre, hanno avuto modo di prendere contatti con il Presidente della ‘Sezione Arbitrato’ dell’I.B.A. -Mr. Rivkin- già ospite rela tore in Roma, in occasione dell’A.G.M. del maggio 2007, da cui han no ricevuto l’invito alle prossime conferenze tematiche dell’I.B.A., che si terranno in primavera, tra cui la sesta Annual Anti-Corruption Conferenze di Parigi del 23-25 aprile e, in partico lare, alla Conferenza Annuale 2008, che verrà svolta dal 12 al 17 ottobre a Buenos Aires, in Argentina. Interesse per la Conferenza dei Giovani AVvocati è stata poi ma nifestata dal Delegato dei FORO ROMANO 1-2/2008 12_rapporti internazionali_fatto.pmd 205 205 28/05/2008, 01:54 RAPPORTI INTERNAZIONALI Giovani Avvocati di New York, Mr. Dan Tan, dello Studio Latham & Watkins LLP, e della Direttrice della International Chamber of Commerce di New York, Mrs. Nancy M. Theve nin, che hanno entrambi manifestato il desiderio di mantenere i con tatti con il gruppo dei Delegati dei giovani avvocati di Roma, an che per un’eventuale organizzazione di convegni. Di particolare rilievo, poi, sono state le iniziative proposte: - innanzitutto la partecipazione alla formazione del Clout Sistem: una banca dati mondiale on-line di tutti i casi di arbitrato, cata logati per nazione e materia, oltre che per anno e parti, a cui tut ti hanno ricevuto l’invito a contribuire, attraverso l’invio di ab stract dei casi più interessanti direttamente alla Segreteria dell’UNICITRAL. La fruizione e l’eventuale contribuzione a codesto sistema susci ta tanto più attenzione, per l’Avvocatura Romana, all’indomani dell’inizio dei lavori della Camera Arbitrale dell’Ordine degli Av vocati di Roma. - in secondo luogo, l’iscrizione, rivolta in modo peculiare ai gio vani delegati, all’International Practice Diploma Programme 2008, un corso istituito dall’I.B.A., in cooperazione con il College of Law of England and Wales, per la formazione e specializzazione di avvocati internazionalisti, attraverso la frequenza a distanza di almeno 5 dei dieci moduli formativi proposti o attraverso il conse guimento di un LLM in Internatinal Legal Practise. I giovani delegati hanno poi avuto modo di incontrare i rappre sentanti delle grandi law firms sponsors dell’evento: KPMG, LEGC, Omni Bridgeway. Il Convegno si è poi concluso con un momento conviviale, presso la Terrazza del Palazzo O.N.U., in cui ciascun delegato ha potuto prendere contatti con i colleghi delle altre Associazioni e degli studi legali presenti, con il proposito di poter scambiare informa zioni ed esperienze e di potersi poi incontrare di nuovo all’Annual Conference of Buenos Aires. Francesca Rocchi, Andrea Ordine, Chiara Vadalà.” La relazione, testè illustrata, su indicazione del Presidente Cassiani, verrà pubblicata sul prossimo numero del Foro Romano. I Giovani Colleghi ringraziano a loro volta il Consiglio, con particolare riferimento al Consigliere Rossi. * * * - Il Consigliere Barbantini, con riferimento alla richiesta del Consiglio Nazionale Forense relativa all’indicazione di due avvoca ti del Distretto del Lazio quali candidati alla nomina di un compo nente della delegazione al CCBE per il triennio 2007/2010. Il Consiglio Vista la precedente delibera adottata da questo Consiglio nel settembre 2007; Udita la relazione del Consigliere Goffredo Maria Barbantini; indica i nominativi dei Colleghi Avv.ti Corrado De Martini e Nicola Mon ticelli. Adunanza del 28 febbraio 2008 - Il Consigliere Barbantini fa presente che l’Avv. Saly Valobra, rappresentante del Consiglio dell’Ordine per l’I.B.A. -Internatio nal Bar Association- risulta cancellato dall’Albo degli Avvocati in data 21 dicembre 2006. Il Consiglio nomina quale rappresentante del Consiglio per l’I.B.A., in sostituzione dell’Avv. Saly Valobra, l’Avv. Claudio Visco. 206 12_rapporti internazionali_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 206 28/05/2008, 01:54 IN PUNTA DI PIEDI L’EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE IN TEMA DI NESSO DI CAUSALITA’ E DI RESPONSABILITA’ MEDICA Evoluzione giurisprudenziale nella ricostruzione del nesso di causalità omissiva Nella ricostruzione del nesso di causalità omissiva, in fatto di responsabilità del medico per l’intervento terapeutico lesivo o caratterizzato da esito infausto, venne adottato il cosiddetto modello nomologico-deduttivo, integrato dalle legai scientifiche di copertura, fino ai primi anni novanta. Infatti, è stata una sentenza del 6 dicembre 199045 ad attivare, motivandone la necessità, una nuova impostazione giurisprudenziale basata su una ricostruzione della causalità ancorata a fattori di tipo prognostico probabilistico. Si tratta della prima decisione dei giudici di legittimità che chiarisce come “le leggi generali di copertura accessibili ai giudici sono sia le leggi “universali “, che sono in grado di affèrmare che la 1a verifìcazione di un evento è invariabilmente accompagnata dalla verifìcazione di un altro evento, sia le leggi “statistiche “, che si limitano, invece, ad affermare che il verificarsi di un altro evento in una certa percentuale di casi, con la conseguenza che questa ultime sono tanto più dotate di validità scientifica quanto più possono trovare applicazione in un numero su scientemente alto di casi e sono suscettive di ricevere conferma mediante il ricorso a metodi di prova razionali e controllabili “. E’ nei primi anni novanta, quindi, che si comincia ad affermare o, per meglio dire, si determina il passaggio da un “metodo generalizzante ancorato a leggi generali che individuano rapporti di successione regolare tra l’azione delittuosa e l’evento, considerati come “accadimenti ripetibili”, ad un metodo definito “individualizzante”, dove l’accertamento del rapporto di causalità si basa su accadimenti concreti, riproducibili in futuro, senza escludere che possa anche trattarsi di un accadimento “unico”. Per ritenere la sussistenza del rapporto di causalità, secondo il nuovo metodo di accertamento, diventa solo necessario che l’effetto, o evento, consegua dalla causa in termini di “alta probabilità”. Il cuore della sentenza in discorso che ha aperto la nuova prospettiva può considerarsi la statuizione che segue: “Il ricorso a leggi statistiche da parte del giudice è più che legittimo, perché il modello della sussunzione sotto leggi utilizzabile in campo penale, sottintende, il più delle volte, necessariamente, il distacco da una spiegazione causale deduttiva, che implicherebbe una impossibile conoscenza di tutti i fatti e di tutte le leggi pertinenti “. Viene pure chiarito che “il giudice non può conoscere tutte le fasi intermedie attraverso le quali la causa produce il suo effetto, né procedere quindi ad una spiegazione fondata su una serie continua di eventi, nella spiegazione causale si dovrà ricorrere ad una serie di assunzioni nomologiche tacite e dare per presenti condizioni iniziali non conosciute o soltanto azzardate”. Invero, la sentenza non esclude il fatto che il giudice possa disporre di leggi universali da utilizzare per l’accertamento del nesso di causalità ma - ove non disponga di leggi universali dirà che è “probabile “ che la condotta dell’agente costituisca, coeteris paribus, una condizione necessaria dell’evento; probabilità che altro non significa se non probabilità logica o credibilità razionale”, la quale deve essere di alto grado, nel senso che il giudice dovrà accertare che, senza il FORO ROMANO 1--2/2008 13_in punta di piedi_fatto.pmd 207 207 28/05/2008, 01:55 IN PUNTA DI PIEDI comportamento dell’agente, l’evento non si sarebbe verificato, appunto, con alto grado di probabilità “. Nella nuova prospettiva, l’affermazione di responsabilità dell’imputato sotto il profilo del nesso di causalità, si ricollega a quello che diventa il punto focale, rappresentato dalla individuazione del “grado di probabilità” che la condotta omessa, ove attuata, avrebbe potuto avere nell’impedire l’evento. La collocazione del caso specifico nelle leggi scientifiche universali o meramente statistiche, definita nel linguaggio giuridico “sussunzione”, che vuol dire riconduzione della 45Cass., pen., Sez. IV del 1991, n. 12577 fattispecie concreta nell’ipotesi normativa, avviene attraverso il cosiddetto giudizio controfattuale (contro i fatti). Contro i fatti per rispondere ad una semplice domanda: se l’intervento omesso fosse stato adottato si sarebbe evitato l’evento?. Accertamento del nesso di causalità attraversò il giudizio contro fattuale Il giudice chiamato ad accertare il nesso di causalità di un reato omissivo improprio, attraverso il giudizio controfattuale deve in pratica stabilire se l’azione doverosa omessa può essere stata la causa dell’evento dannoso, ma deve valutare anche l’efficacia che avrebbe potuto avere, cioè che probabilità ci sarebbero state che il danno sarebbe stato evitato. Volendone dare una definizione giurisprudenziale, stando alla Cassazione 10 gennaio 2002, n. 16001, il giudizio controfattuale “è l’operazione logica della quale il giudice si avvale, fondandosi su leggi universali scientifiche o su leggi statistiche, per accertare se un certo evento sia o non sia riconducibile all’uomo e consiste nell’eliminare mentalmente, contra factum, la condotta - azione od omissione - e constatare se dalla eliminazione scaturisca o non scaturisca, sulla base di quelle leggi, anche l’eliminazione dell’evento, donde, nel primo caso, la esistenza e, quindi, la ravvisabilità e, nel secondo caso, la inesistenza e, pertanto, la non ravvisabilità del rapporto di causalità “. Con particolare riguardo alla categoria dei reati omissivi impropri dello specifico settore dell’attività medico-chirurgica, prima di riportare i principi fissati dalla fondamentale decisione delle Sezioni Unite del 10 luglio 2002, un breve escursus, sull’orientamento giurisprudenziale dì legittimità antecedente alla importante pronuncia, consente di cogliere alcuni elementi di differenziane o diversità in relazione ai “coefficienti di probabilità” ed anche in merito all’attività che il giudice deve svolgere nell’accertare il rapporto casuale attraverso il giudizio controfattuale. Un elemento ricorrente è quello secondo cui il giudice “deve avvalersi di una legge di copertura che gli consenta di ritenere come una certa condotta omissiva sia stata causa di un determinato evento con una probabilità vicina alla certezza, vicina a cento”.46 Il nesso causale può essere riconosciuto quando “l’azione doverosa omessa avrebbe impedito l’evento con alto grado di probabilità logica ovvero con elevata credibilità razionale, cioè con una probabilità vicina alla certezza che può ritenersi raggiunta quando, sulla base di una legge universale o di una legge di statistica, sia possibile effettuare il giudizio controfattuale (supponendo realizzata l’azione doverosa omessa e chiedendosi se in tal caso l’evento sarebbe venuto meno) con una percentuale vicino a cento47". Per un’altra decisione dello stesso periodo: “l’affermazione di responsabilità, per un verso, non può basarsi su un mero giudizio di possibilità; per altro verso può invece fondarsi sulla riconosciuta esistenza di quelle che, tradizionalmente, vengono definite come serie ed apprezzabili probabilità che la condotta omessa avrebbe evitato il prodursi dell’evento”.48 208 13_in punta di piedi_fatto.pmd FORO ROMANO 1--2/2008 208 28/05/2008, 01:55 IN PUNTA DI PIEDI Una sentenza del 200149, nel precisare in motivazione che “il giudice può affermare il nesso di condizionamento soltanto quando abbia accertato che, in quella determinata fattispecie, la condotta, azione od omissione, è stata causa dell’evento con alto grado di probabilità o con alto grado di credibilità razionale, cioè con probabilità vicina alla certezza, vicina a cento “, prende atto che nelle sentenze più recenti “l’alto grado di probabilità si era risolto spesso “in semplice probabilità”, “in possibilità” e “in serie ed apprezzabili possibilità di successo”-”. In definitiva viene a delinearsi un quadro della situazione in cui, mentre la giurisprudenza prevalente ritiene che per ravvisare il nesso causale bisogna essere quasi sicuri (probabilità vicino alla certezza con percentuale vicino a cento) che l’azione doverosa omessa avrebbe impedito l’evento, molte altre decisioni (dell’allora recente passato e anche di quel periodo) facevano riferimento ad una “seria ed apprezzabile probabilità di successo”50; quando non ad “una limitata, purché apprezzabile, probabilità di successo, indipendentemente da una determinazione matematica percentuale di questa “51 All’inizio del 2002, la stessa Cassazione52, con una sentenza molto commentata, aveva stabilito che il giudizio d’accertamento della, responsabilità omissiva del medico “deve essere ancorato a giudizi di carattere probabilistico non più e soltanto “statistici” ma anche “logici””. Giudizio di probabilità logica che, come chiarito: “è caratterizzato da una verifica aggiuntiva della credibilità dell’impiego della legge statistica al caso concreto, che si risolve in un’affermazione d’elevata credibilità razionale del risultato dell’operazione logica compiuta dal giudice, della quale la probabilità statistica è solo una componente “. Il giudice, infatti, prosegue la stessa decisione, “dopo il giudizio controfattuale compiuto in base alle leggi scientifiche di copertura, deve eseguire anche una valutazione di tipo probabilisticologico”. Per poter effettuare tale valutazione “deve necessariamente abbandonare il metodo deduttivo che riproduce la sua ipotesi di ricostruzione dell’evento e fare ricorso alla ricerca induttiva, verificando l’applicazione delle leggi scientifiche esistenti alle caratteristiche del caso concreto portato al suo esame, per arrivare ad affermare l’esistenza del nesso di condizionamento non solo in caso di certezza vera o presunta, ma altresì in tutti i casi in cui questa conclusione sia assistita da un elevato grado di credibilità razionale “. Soltanto qualche giorno prima della pronuncia delle Sezioni Unite, fa un importante passo la teoria individuata dalla locuzione “probabilità logica”, in una decisione53 dove si stabilisce che la pur necessaria ricerca delle cosiddette “leggi di copertura”, universali o statistiche, non può da sola “condurre ad affermare la sussistenza del nesso di causalità sulla base di un giudizio di probabilità statistica, essendo invece necessaria la formulazione di un giudizio di probabilità logica, inteso come quello che sia caratterizzato da elevata credibilità razionale “. La più recente giurisprudenza di legittimità sulla ricostruzione del nesso casuale Appare del tutto ovvio come alla decisione delle Sezioni Unite della quale si è discusso si sia ispirata la giurisprudenza successiva (sia di merito che di legittimità). In una fattispecie di colpa professionale medica per omessa, precoce, diagnosi di neoplasia polmonare determinata da superficiale o errata lettura del referto radiologico, la Corte ha ritenuto sussistente il nesso di causalità pure in mancanza di indagine autopica stabilendo che “il nesso di causalità deve essere accertato non sulla base dei soli coefficienti di probabilità statistica, bensì mediante l’utilizzo degli strumenti di cui il giudice penale ordinariamente dispone per le valutazioni probatorie, e può ritenersi sussistente quando, considerate tutte le circostanze FORO ROMANO 1--2/2008 13_in punta di piedi_fatto.pmd 209 209 28/05/2008, 01:55 IN PUNTA DI PIEDI del caso concreto, possano escludersi processi causali alternativi e si possa a affermare in termini di “certezza processuale”, ossia di alta credibilità razionale o probabilità logica, che sia stata proprio quella condotta omissiva a determinare l’evento lesivo”.54 Sempre a proposito di una malattia tumorale, la Cassazione ha stabilito che “non può escludersi la responsabilità del medico il quale non si attivi e non porti il paziente a conoscenza della recidiva di una malattia tumorale, anche a fronte di una prospettazione della morte ritenuta inevitabile, laddove, nel giudizio controfattuale, vi è l’altissima probabilità che il ricorso ad altri rimedi-terapeutici (oltre a quello, radioterapico, già praticato all’esordio della malattia) avrebbe determinato un allungamento della vita, che è un bene giuridicamente rilevante anche se temporalmente non molto esteso “.55 Ancora nel 2003 la Cassazione56 è tornata sul fatto della differenza della causalità riferibile a una condotta commissiva, dal caso della causalità omissiva dove il decorso degli avvenimenti non è, nella realtà fenomenica, influenzato dall’azione (che non esiste) di un soggetto. Torna a ribadire la Corte che la causalità omissiva, in quanto giustificata in base a una ricostruzione logica e non in base a una concatenazione di fatti materiali esistenti nella realtà, ed empiricamente verificabili, costituisce, una causalità costruita su ipotesi e non su certezze. Si tratta, quindi, di una causalità ipotetica, che necessariamente deve fondarsi su un giudizio controfattuale in grado di stabilire se fosse stato possibile evitare l’evento nel caso di attuazione dell’intervento omesso. La stessa decisione, dopo aver focalizzato le differenze tra causalità commissiva e omissiva, in linea con quanto puntualizzato dalle Sezioni Unite57 ribadisce che “per individuare, o escludere, il nesso causale, non ci si può basare esclusivamente sui meri dati statistici ovvero su criteri valutativi a struttura probabilistica, nel senso che non è consentito dedurre “automaticamente” dal coefficiente di probabilità espresso dalla legge statistica la conferiva, o meno, dell’ipotesi accusatoria sull’esistenza del nesso causale, essendo invece imposto al giudice il dovere di verificarne la validità nel caso concreto, sulla base delle circostanze del fatto e dell’evidenza disponibile “. “Cosicché “, aggiunge, potrà pervenirsi al giudizio di responsabilità, in termini di “certezza processuale”, solo, quando, (...), risulti giustificata e ‘processualmente certa” la conclusione che la condotta omissiva è stata la condizione “necessaria” dell’evento lesivo con “alto o elevato grado di credibilità razionale”. Per contro, “la contraddittorietà e “incertezza del riscontro probatorio, e quindi il ragionevole dubbio sulla reale efficacia condizionante della condotta omissiva, non possono che condurre alla negazione dell’esistenza del nesso di condizionamento”. In linea con quanto puntualizzato in teina di causalità omissiva dalle Sezioni Unite con la decisione commentata, la Cassazione58, dopo aver confermato che per individuare, o escludere, il nesso causale, non ci si può basare esclusivamente sui meri dati statistici ovvero su criteri valutativi a struttura probabilistica, ha dedotto che la causalità può essere sostenuta come sussistente non solo in presenza di leggi scientifiche universali o di leggi statistiche che esprimono un coefficiente prossimo alla certezza, “ma può esserlo altresì quando ricorrano criteri medio bassi di probabilità cosiddetta frequentista, nulla escludendo che anche essi, se corroborati dal positivo riscontro probatorio circa la sicura non incidenza nel caso di specie di altri fattori interagenti in via alternativa, possano essere utilizzati per il riconoscimento giudiziale del necessario nesso di condizionamento “. “In definitiva”, hanno concluso i giudici, “più che la mera probabilità statistica, ciò che rileva è la probabilità logica, in forza della quale il nesso di causalità deve essere ritenuto allorquando, in 210 13_in punta di piedi_fatto.pmd FORO ROMANO 1--2/2008 210 28/05/2008, 01:55 IN PUNTA DI PIEDI termini di certezza processuale, all’esito del ragionamento probatorio, il giudice sia in grado di giustificare la logica conclusione che, tenendosi l’azione doverosa omessa, il singolo evento lesivo non si sarebbe verificato o si sarebbe inevitabilmente verificato, ma (nel quando) in epoca significativamente posteriore o (per come) con minore intensità lesiva (affermazione resa in una fattispecie di responsabilità omissiva per colpa medica) “ Applicazione nell’ambito civile dei principi fissati in sede penale riguardo al nesso di casualità. L’illecito più rilevante cui potrebbe andare incontro -in medico nell’esercizio della sua professione è ovviamente quello di omicidio colposo, seguito da ogni menomazione dell’integrità psicofisica che può essere ricondotta ad un comportamento colposo del medico. Per fare solo un cenno alle cosiddette “conseguenze civili del reato” si può dire che, oltre alle pene, alle misure di sicurezza e sanzioni penali, ogni reato comporta obbligazioni civili verso lo Stato e verso le vittime del reato, alle quali viene riconosciuto il diritto alle restituzioni ed al risarcimento del danno. Infatti, ai sensi dell’articolo 185 del Codice penale “ogni reato obbliga alle restituzioni a norma delle leggi civili” (primo comma) e quando “abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui “ (secondo comma). Si tratta del cosiddetto danno “civile” o “risarcibile” che deve essere nettamente distinto dal “danno immediato’ (ad es. soppressione del bene della vita nell’omicidio) definito, nel diritto penale, con l’espressione “danno criminale” che costituisce il contenuto stesso del reato, non la conseguenza. Anche il Codice civile, ove non bastasse, oltre ad una responsabilità contrattuale del prestatore d’opera (art. 2236), cui anche il medico può incorrere, contempla all’articolo 2043 una responsabilità extra contrattuale dove è previsto che “qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno “. La conferma sulla applicabilità nell’ambito civile degli stessi principi sul nesso dicasualità fissati in sede penale, viene da una recente sentenza 59che ha suscitato entusiastici commenti per aver stabilito che “il danno derivato dall’errata o intempestiva diagnosi medica può essere determinato anche in termini di perdita di chance di sopravvivenza o guarigione “. L’argomento relativo al risarcimento ed al danno da perdita di chance, che come hanno spiegato i giudici “è ontologicamente diverso rispetto a quello da mancato raggiungimento del risultato sperato”. considerata l’importanza che riveste, merita una trattazione autonoma e non può essere sacrificato n appendice al discorso sul nesso di causalità. Con riguardo al nesso di causalità tra l’evento dannoso e la condotta colpevole (omissiva o commissiva) del medico, nella motivazione si legge che “applicando anche in questa sede civile risarcitoria. i principi già espressi in sede penale60, tenuto conto che il nesso di causalità materiale va determinato a norma degli artt. 40 e 41 c.p. “ ne consegue che “non è consentito dedurre automaticamente dal coefficiente di probabilità espresso dalla legge statistica la conferma, o meno, dell’ipotesi dell’esistenza del nesso causale, poiché il giudice deve verificarne la validità nel caso concreto, sulla base delle circostanze del fatto e dell’evidenza disponibile “. La conclusione è che la condotta colpevole del medico deve essere stata condizione necessaria dell’evento lesivo, FORO ROMANO 1--2/2008 13_in punta di piedi_fatto.pmd 211 211 28/05/2008, 01:55 IN PUNTA DI PIEDI “con elevato grado di credibilità razionale o probabilità ragionamento probatorio che abbia altresì escluso l’esistenza di fattori alternativi. Si può concludere questa indagine sul nesso di casualità dicendo che, quando si è in presenza di un danno all’integrità fisica o alla salute per presunta responsabilità medica, tutte le problematiche e le complicazioni prospettate e connesse all’indagine in sede penale sulla sussistenza del nesso di causalità, soprattutto omissiva, si presentano anche in sede civile. In molti casi, per aggiungere un’ultima notazione sulle difficoltà, al giudice è riservato il non facile compito di decidere sul -:esso di casualità dovendo anche ponderare nella valutazione, l’obbligo del medico di fare il possibile per evitare l’evento dannoso con il suo dovere d’intervenire (ed a volte l’urgenza neppure consente di aspettare, meditare e valutare!) per tentare di salvare il malato,anche quando le probabilità di guarigione sono minime. Dott. Andrea Busà NOTE 46 Cass. pen. Sez.IV 28-11-2000, n. 2123 Cass. pen. Sez.IV 28-09-2000, n. 9780 48 Cass. pen. se:. IV 05-10-2000, n. 13212 49 Cassazione 14334/2001 50 Cass. pen. sez. IV sent. n. 5716 del 13-02-2002; Sez. IV, sent. n. 6511 del 02-06-2000 Sez. IV, del 07--07-1993, n. 6683 51 Cass. pen. sez. IV, del 18-01-1995, n. 360 52 Cass. pen. sez. IV del 23-01-2002, n. 106 53 Cass. pen. sez. IV 23-06-2002, n. 22.568 54 Cass. Pen. del 03-10-2002, n. 38334 55 Cass. pen. del 21-01-2003, n. 17379 56 Cass. pen. del 15-05-2003, n. 27975 57 sentenza 11 settembre 2002, Franzese 58 Cass. pen. sez. IV del 05-07-2004, n. 36805 59 Cass. civ. sez. III del 04-03-2004, n. 4400 60 Cass. Pen. S.U. del 11.9.2002, n. 30328. Franzese 47 212 13_in punta di piedi_fatto.pmd FORO ROMANO 1--2/2008 212 28/05/2008, 01:55 AGGIORNAMENTO ALBO NUOVE ISCRIZIONI – GENNAIO E FEBBRAIO 2008 ALBO ORDINARIO ABBATE Aniello (Nola 28.07.1981) Via Bellotti Bon, 10 tel. 06.80693096 28.02.2008 ALIVERNINI Sara (Roma 07.02.1978) Via Cesare Massini, 20 tel. 06.45444430 10.01.2008 ALLEGRA Alberto (Roma 05.01.1979) Via Barberini, 47 tel. 06.42741613 10.01.2008 AMERIGHI PATRIZIO DI SIENA Niccolo’ Via Ciro Menotti, 4 (Roma 01.04.1978) tel. 06.3220194 28.02.2008 AMITRANO Mauro (Napoli 14.11.1974) Via Archimede, 122 tel. 06.8070648 17.01.2008 AMORETTI Luisa (Imperia 22.09.1971) Via Nicola Fabrizi, 11/a tel. 06.5814007 28.02.2008 AMORUSO Alessandro (Catanzaro 30.09.1974) Via P. Barison, 42/a tel. 06.5191502 10.01.2008 ANDREOLI Giancarlo (Roma 08.11.1970) Via Tuscolana, 701 tel. 3284758971 10.01.2008 ANDRIOLA Gabriella (Mesagne 13.03.1975) Via Sardegna, 50 tel. 06.85358720 17.01.2008 ANTENUCCI Marianna (Roma 10.06.1976) Via Casale Lumbroso, 28 tel. 06.66182331 17.01.2008 ANTICO Lucia (Roma 14.01.1972) Via Cavalese, 14 tel. 06.3052446 28.02.2008 ANTONAZZO Ivan (Taranto 13.03.1973) Via Filippo Nicolai, 70 tel. 06.35341711 10.01.2008 ANTONAZZO Sergio (Taranto 13.03.1973) Via Filippo Nicolai, 70 tel. 06.35341711 10.01.2008 ANTONUCCI Arianna (Roma 25.05.1971) Viale delle Milizie, 19 tel. 06.39743173 10.01.2008 ANZELONI Guido (Roma 30.08.1976) Via Tuscolana, 1062 tel. 3407782725 28.02.2008 213 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 213 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO AQUILANTI Riccardo (Roma 03.01.1980) Via Crescenzio, 76 tel. 06.68892611 10.01.2008 ARESE Alessandro (Roma 20.03.1972) Viale G. Mazzini, 134 tel. 06.3722219 17.01.2008 AREZZINI Vittoria (Orbetello 17.09.1979) Via G. Gentile, 8 tel. 06.39745453 17.01.2008 ARIENZO Francesco (Roma 10.05.1980) Via Catania, 1 tel. 06.44248239 10.01.2008 ARMONDI Andrea (Roma 03.03.1975) Via G.P. Pannini, 11 tel. 06.36004144 17.01.2008 ARPAIA Alessandra (Roma 29.07.1974) Via Tuscolana, 1426 tel. 06.71586981 28.02.2008 ASCOLILLO Lorena (Napoli 23.01.1979) Via Vincenzo Picardi, 4/b tel. 06.8083449 10.01.2008 ASSUMMA Domenico (Vibo Valentia 01.01.1979) Via Filippo Meda, 169 tel. 3209730697 10.01.2008 ATTISANI Alessia (Roma 01.12.1980) Via Piero Aloisi, 4 tel. 06.4500542 10.01.2008 ATTISANO Katia (Locri 13.10.1978) Via Bernardino Lotti, 7/a tel. 3937878309 10.01.2008 AUTILIO Beatrice (Roma 07.11.1975) Via degli Scipioni, 132 tel. 06.3725990 17.01.2008 AVANCINI Elena (Roma 09.10.1976) Via F. Scarpellini, 15 tel. 06.32111147 17.01.2008 AVANZOLINI Anita (Nettuno 18.03.1978) Via A. Aubry, 1 tel. 06.39744659 28.02.2008 AVELLI Francesco Maria (Roma 16.10.1967) Via Feronia, 146 tel. 3395769148 23.01.2008 AVENIA Giovanna (Torre del Greco 26.03.1975) Via della Pineta Sacchetti, 404 tel. 06.35507204 23.01.2008 AVERSA Francesca (Roma 18.11.1975) Via degli Scipioni, 110 tel. 06.36003538 28.02.2008 214 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 214 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO BACCHETTI Francesca (Roma 08.03.1976) Via delle Milizie, 138 tel. 06.37514654 23.01.2008 BAFFETTI Lucia (Bollate 11.12.1979) Via Cesare Beccaria, 18 tel. 06.36003330 28.02.2008 BAFFIONI Rita Claudia (Roma 30.07.1975) Via Marcantonio Colonna, 44 tel. 06.3201931 28.02.2008 BAGLIO Elvira (Roma 08.02.1979) Largo Messico, 3 tel. 06.8551827 28.02.2008 BAGNATO Isabella (Roma 05.01.1971) Via Giuseppe Mezzofanti, 42/a tel. 06.297596 28.02.2008 BALDASSARI Lidia (Roma 29.02.1972) Via Nomentana, 257 tel. 06.44248504 28.02.2008 BALICE Francesca (Roma 29.05.1976) Via Cluniacensi, 36 tel. 3392958168 28.02.2008 BARATTA Francesca Romana (Roma 22.02.1980) Viale di Villa Massimo, 57 tel. 06.440631 28.02.2008 BARBATI Marco (Roma 13.11.1974) Via G. Zanardelli, 20 tel. 06.6869508 28.02.2008 BARDINI Alessandro (Roma 21.03.1977) Via E. Gianturco, 11 tel. 3355690396 28.02.2008 BARDUANI PROIETTI Maurizio (Civita Castellana 14.05.1977) Via Accinni, 68 tel. 06.45474757 28.02.2008 BARONE Andrea (Roma 22.04.1979) Via V. Veneto, 108 tel. 06.42014545 28.02.2008 BARONTINI Paola (Roma 21.06.1979) Via Archimede, 98 tel. 06.8073825 10.01.2008 BARTIMMO Francesco Maria (Roma 06.03.1979) Via Panaro, 11 Sc. Ii tel. 06.86217331 28.02.2008 BASTONI Simona (Roma 20.08.1973) Viale Giulio Cesare, 71 tel. 06.32652886 10.01.2008 BATTAGLIA Francesco (Catania 18.03.1980) Via G. Ferrari, 2 tel. 06.32609887 23.01.2008 215 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 215 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO BELLISTRI Silvia (Roma 10.05.1957) Via Annibale De Gasparis, 29 tel. 06.5192213 10.01.2008 BELLO Eleonora (Roma 18.09.1975) Via Antonio Dionisi, 73 tel. 06.55269877 10.01.2008 BELLUCCI Roberta (Roma 30.12.1977) Viale Cesco Baseggio, 126 tel. 06.87235215 17.01.2008 BENEDETTI Adriano (Roma 22.08.1977) Via Gorgia Di Leontini, 260 tel. 3492256645 28.02.2008 BENEDETTI Rossella (Roma 27.07.1973) Via G. Palumbo, 3 tel. 06.64561365 17.01.2008 BERNARDINI Eliana (Roma 22.12.1979) Via Gerolamo Cardano, 5 tel. 06.93937708 28.02.2008 BEVILACQUA Federica (Roma 18.04.1977) Via C. Morin, 12 tel. 06.37519538 10.01.2008 BEVILACQUA Valentina (Roma 18.02.1981) Via Cicerone, 28 tel. 06.3231846 23.01.2008 BIANCONI Claudia (Roma 11.02.1980) Via degli Scipioni, 157 tel. 06.3211983 28.02.2008 BIGETTI Filippo (Roma 05.09.1975) Piazza di Spagna, 35 tel. 06.6791838 28.02.2008 BILLO’ Laura (Roma 21.11.1977) Via Tersicore, 7 tel. 06.20977446 28.02.2008 BISCETTI Francesca (Roma 27.01.1977) Via C.A. Racchia, 2 tel. 06.3728389 28.02.2008 BISCOTTI Mariateresa (Polla 13.09.1971) Via della F. In Laterano, 41 tel. 06.77590217 10.01.2008 BISEGNA Silvia (Roma 01.04.1977) Via Gregorio VII, 133 tel. 34719386904 28.02.2008 BITTARELLI Daniela (Roma 18.10.1973) Piazzale Clodio, 14 tel. 06.39751240 28.02.2008 BLANDINO Leonardo (Roma 23.03.1979) Circonvallazione Clodia, 29 tel. 06.39725113 28.02.2008 216 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 216 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO BRASCA Vincenzo (Vibo Valentia 16.09.1975) Via Appia Nuova, 470 tel. 28.02.2008 BRAVACCINI Marco (Roma 01.12.1975) Via Ipponio, 8 tel. 06.77071005 28.02.2008 BRUNET Carla (Roma 10.06.1980) Via Ferdinando Cento, 50 tel. 06.5210770 23.01.2008 BUCCI Sabrina (Taranto 03.11.1977) Via Ventiquattro Maggio, 43 tel. 06.47825044 10.01.2008 BUCOLO Rita (Roma 16.06.1974) Circ.ne Clodia, 82 tel. 06.37517925 28.02.2008 BUSATO Serena (Cava dei Tirreni 22.09.1976) Via Flaminia, 197 tel. 06.4814370 9.11.2004 CALABRESE Giancarlo (Putignano 09.08.1979) Viale di Trastevere, 259 tel. 06.5882401 17.01.2008 CALAFIORE Viviana (Siracusa 07.03.1979) Viale Val Padana, 109 17.01.2008 CALTAGIRONE Elisa Maria (Roma 23.05.1981) Via R. Rodriguez Pereira, 188 tel. 06.35343203 10.01.2008 CALZOLAI Fabrizio (Roma 20.11.1975) P.le Clodio, 13 tel. 06.39731352 17.01.2008 CAMA Francesca (Reggio Calabria 21.04.1978) Via G. Palumbo, 12 10.01.2008 CAMPAGNALE Marina (Roma 08.12.1977) Via Aieta, 77 tel. 06.5061791 10.01.2008 CANCELLIERI Alessandro (Roma 15.11.1969) Via S.Croce in Gerusalemme,13/9 tel. 06.7028132 17.01.2008 CANDIDO Micol (Roma 14.01.1977) Via Angelo Emo, 106 tel. 06.39742345 23.01.2008 CANNAVO’ Serena (Roma 17.01.1977) Via Elettra, 53 tel. 06.2011365 28.02.2008 CANTAFORA Maria Teresa (Roma 16.09.1971) Via Mario Fani, 20 tel. 06.44252989 28.02.2008 217 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 217 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO CANTARELLA Enrico (Latina 06.08.1972) Via Rialto, 6 tel. 06.39754642 23.01.2008 CANTORE Paolo (Roma 16.08.1979) Via G. Valmarana, 41 tel. 06.88640104 28.02.2008 CAPEZZUTO Lucia (Roma 16.01.1980) Via Caio Mario, 13 tel. 06.3202821 28.02.2008 CAPOGROSSI GUARNA Luciano (Roma 28.06.1974) Via Enrico Fermi, 15 tel. 06.55301220 28.02.2008 CAPOLUPO Antonio (Avellino 07.04.1980) V.le delle Quattro Fontane, 149 tel. 06.4741909 17.01.2008 CAPONETTI Barbara (Roma 05.06.1980) Via Ciro Menotti, 24 tel. 06.36004047 23.01.2008 CAPONETTI Simone (Roma 03.07.1976) Via Ciro Menotti, 24 tel. 06.36004047 23.01.2008 CAPORALE Saveria Francesca (Barletta 28.06.1980) Viale G. Mazzini, 11 tel. 06.3202351 28.02.2008 CAPOROSSI Alfredo (Roma 05.07.1977) Viale degli Astri, 57 tel. 06.45449649 28.02.2008 CAPPARELLA Carla (Roma 18.07.1979) Via Pompeo Magno, 1 tel. 06.3225844 28.02.2008 CAPPELLI Barbara (Roma 15.03.1974) Via Corfinio, 23 17.01.2008 CAPUZZI Gianni (Guardiagrele 24.04.1980) Via Enea, 12 tel. 06.7848598 28.02.2008 CARBONELLI Valentina (Roma 19.04.1975) Via Cairoli, 125 tel. 06.4453775 28.02.2008 CAREDDA Danilo (Roma 28.09.1974) Piazzale degli Eroi, 8 tel. 06.39916347 28.02.2008 CARNEVALE Giuseppe (Guardavalle 03.10.1971) Via Tangorra, 12 tel. 06.36298126 17.01.2008 CASSANO Angela (Bari 09.04.1978) Via Salvo Randone, 20 tel. 06.87136521 28.02.2008 218 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 218 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO CASTRIOTA Giorgia (Cosenza 08.03.1978) Via Benaco, 5 tel. 06.85351180 28.02.2008 CATI Alessandro (Civita Castellana 23.01.1978) Piazza Sallustio, 3 tel. 06.4820627 28.02.2008 CATONI Anna (Roma 10.03.1976) Piazza del Fante, 2 tel. 06.3222789 23.01.2008 CAUTILLI Federica (Sora 24.05.1977) Via Orazio, 31 tel. 06.68301096 23.01.2008 CAVALLO Pierluigi (Grottaglie 26.11.1980) Via Castel Gandolfo, 71 tel. 3391959013 17.01.2008 CAVICCHI Gabriele (Roma 24.04.1977) Via della Pineta Sacchetti,484 tel. 3287164477 28.02.2008 CECCARELLI Clara Isabel (Roma 26.11.1975) Largo Angelo Fochetti, 29 tel. 06.5717851 10.01.2008 CECI Francesca (Napoli 25.12.1979) Via Barberini, 3 tel. 06.4819595 28.02.2008 CELOTTO Giorgia (Roma 13.07.1976) Via del Caucaso, 21 tel. 06.5925942 28.02.2008 CERCIELLO Mario (Roma 22.10.1976) Via Ruggero Fauro, 43 tel. 06.8083376 28.02.2008 CERIMELE Luca (Roma 09.07.1979) Via Isonzo, 34 tel. 06.84242582 28.02.2008 CHIARELLI Matteo Tommaso (Roma 27.11.1973) Via Stamira, 26 tel. 06.44235192 28.02.2008 CHIARELLI Teresa (Cariati 31.10.1978) Circ.ne Clodia, 80 tel. 06.97279885 17.01.200 CIARLETTA Lanfranco (L’aquila 13.08.1942) Via Francesco Sivori, 8 tel. 06.39754344 4.03.1970 CICERCHIA Simone (Roma 06.03.1976) Viale delle Milizie, 76 tel. 06.37512600 28.02.2008 CICORIA Francesca (Mesagne 06.05.1978) Via Muzio Clementi, 48 tel. 06.3222777 28.02.2008 219 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 219 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO CIMINO Teodoro (Crotone 10.05.1974) Via Franco Storelli, 4 tel. 3494467317 28.02.2008 CINGARI Maria (Taormina 19.08.1971) Viale Vasco De Gama, 73 tel. 06.56338192 17.01.2008 CIPOLLONI Maria Chiara (Roma 20.06.1976) Viale delle Milizie, 15 tel. 06.37513767 28.02.2008 CISTILLINI Francesca (Roma 03.09.1975) Via Ottorino Lazzarini, 5 tel. 06.39723860 10.01.2008 COCCA Roberto (Kassel 28.10.1977) Via Nomentana, 935 tel. 06.82003686 10.01.2008 COCO Federica (Roma 14.08.1978) Via Nesazio, 33 tel. 06.5133290 17.01.2008 COLAFATI Isabella (Lamezia Terme 16.06.1976) Via G. Di Bartolo, 22 tel. 06.39751231 28.02.2008 COLAMEDICI Silvia (Roma 18.03.1974) Via Carlo Alberto Racchia, 2 tel. 06.37512472 17.01.2008 COLANTONIO Concettina (Pescara 14.04.1963) Via G. Albanese Ruffo, 16 tel. 06.7221126 28.02.2008 COLAZZO Melania (Bologna 14.08.1978) Via Flaminia, 380 tel. 06.3610837 10.01.2008 COLETTA Francesca (Roma 20.01.1976) Via di Grottarossa, 94 tel. 06.33266522 10.01.2008 COLETTI Chiara (Roma 19.03.1979) P.zza dei Martiri di Belfiore 2 tel. 06.3213865 10.01.2008 COLIZZI Lorenzo (Roma 03.02.1980) Via C. Monteverdi, 20 tel. 06.8412508 10.01.2008 COLLICA Andrea (Roma 09.03.1977) Via della Giuliana, 80 tel. 06.39734035 10.01.2008 COMPAGNONE Angela (Sora 04.05.1977) Viale Giulio Cesare, 6 tel. 06.3221134 28.02.2008 CONCETTI Germana (Roma 09.08.1971) P.zza Martiri Di Belfiore, 2 tel. 06.3235472 17.01.2008 220 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 220 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO CONCOLINO Barbara (Roma 03.01.1981) Via A. De Gasparis, 95 tel. 06.5043149 17.01.2008 CONFORTI Bruna (Roma 08.12.1975) Via A. Aubry, 3 tel. 06.39730257 28.02.2008 CONFORTINI Isabella (Roma 20.01.1981) Via Barnaba Oriani, 32 tel. 06.8081853 17.01.2008 CONSONI Shalini (Bombay 06.07.1971) Via Livio Pentimalli, 57 tel. 06.35420373 28.02.2008 CONTE Mariaserena (Roma 24.01.1974) Via A. Baiamonti, 10 tel. 06.37514695 23.01.2008 CONTI Claudio (Roma 25.04.1973) Via G. Cardano, 152 tel. 06.5581737 28.02.2008 COPPOLA Annafranca (Torremaggiore 10.01.1973) Viale Sirtori, 56 Sc.b tel. 06.55271046 28.02.2008 CORAGGIO Giulio (Roma 11.07.1976) Via Benaglia, 10 tel. 3383468683 28.09.2004 CORNALI Matteo (Roma 13.09.1976) Via degli Urali, 13 tel. 06.97601710 28.02.2008 COSTA Marcella (Napoli 15.08.1974) Via Luca Ghini, 59 tel. 06.23232200 17.01.2006 COSTANZO Carmela (Vibo Valentia 07.01.1975) Circ.ne Clodia, 36/b tel. 06.39739431 28.02.2008 CRISCUOLO Massimo (Piano di Sorrento 04.04.1977) Via dell’ Acqua Bullicante, 221 tel. 06.32111123 31.10.2006 CUTRUZZULA’ Guido (Roma 26.11.1977) Via V. Tangorra, 9 tel. 06.36301975 28.02.2008 D’AGOSTINO Caterina, Anna (Vibo Valentia 24.09.1975) Via G. Combi, 42 tel. 06.37516001 10.01.2008 D’ALESSIO Laura (Caserta 10.09.1977) Via Alessandro III, 6 tel. 06.6385382 28.02.2008 D’AMICO Teresa (Termoli 04.07.1977) Viale Tito Labieno, 24 tel. 06.71546409 28.02.2008 221 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 221 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO D’ANDREA Sergio (Roma 27.09.1968) Via Cola di Rienzo, 149 tel. 06.3214992 28.02.2008 D’ANGELIS Luigi (Roma 05.07.1980) Via Amedeo Sommovigo, 5 tel. 06.4062406 28.02.2008 D’ANGELO Elisabetta (Roma 24.03.1979) Via della Mendola, 89 tel. 06.3314858 28.02.2008 D’AURIA Jacopo (Roma 01.12.1978) Via P.G. da Palestrina, 47 tel. 06.3232099 28.02.2008 D’ONOFRIO Giuseppe Alessio (Gioia del Colle 27.07.1979) Via Lazio, 20/c tel. 06.4888081 28.02.2008 D’UGO Angiolamaria (Roma 11.08.1973) Via Tarquinio Prisco, 60 tel. 3393937165 10.01.2008 DADMAN Saman (Roma 27.12.1977) Via Giuseppe Ferrari, 35 tel. 06.3725653 17.01.2008 DE ANGELIS Cristiano (Roma 13.01.1975) Via Valdarno, 3 tel. 06.97276687 10.01.2008 DE CAPRIO Chiara (Roma 24.05.1973) Via Pinciana, 25 tel. 06.844651 10.01.2008 DE FAZIO Antonella (Roma 26.04.1977) Via Ivrea, 28 10.01.2008 DE FELICI Emanuela Maria (Roma 11.12.1976) Via B.V. del Carmelo, 20 tel. 3396294884 10.01.2008 DE GREGORIO Marzia (Roma 19.02.1973) Via Carlo Alberto Racchia, 2 tel. 06.37512472 17.01.2008 DE LICIO Francesca (Roma 02.08.1976) Viale C. Tommaso Odescalchi, 10 tel. 06.51607325 10.01.2008 DE LUCA Alessandro (Roma 02.04.1974) Piazza Digione, 2 tel. 06.87450070 10.01.2008 DE LUCA Katia (Roma 21.09.1972) Lungotevere Flaminio, 76 tel. 06.3232911 23.01.2008 DE LUCA Valerio (Roma 03.03.1981) Corso d’Italia, 97 tel. 06.85303423 17.01.2008 222 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 222 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO DE LUCIA Mario (Roma 30.09.1978) Via G. Palumbo, 3 tel. 3493834085 10.01.2008 DE MARCO Maria Chiara (Napoli 18.02.1975) P.le Clodio, 12 Int.39 tel. 06.64521638 28.02.2008 DE MARIA Sara (Milano 04.09.1975) Via Modica, 1 tel. 06.70613259 20.03.2003 DE MARTINIS Sandro (Roma 02.08.1972) Via dei Lauri, 99 tel. 06.24302403 17.01.2008 DE MATTEI Niccolo’ Maria (Roma 07.02.1978) Via Monticelli, 5 tel. 06.3265700 17.01.2008 DE RIENZO Antonietta (Ariano Irpino 06.05.1976) Via Savoia, 72 tel. 06.8541249 10.01.2008 DE ROSSI Andrea (Roma 12.01.1974) Via Alberto Ascari, 60 tel. 06.5033392 10.01.2008 DE ROSSI Francesca (Avezzano 30.08.1978) Viale delle Milizie, 38 tel. 06.37511951 10.01.2008 DE SANTIS Daniele (Roma 27.02.1977) Viale Giulio Cesare, 113/a tel. 06.3218835 17.01.2008 DE SIMONE Lino (Lanciano 12.08.1972) Via Alba, 21 tel. 3388558136 28.02.2008 DE STEFANO Stefania (Roma 20.02.1961) Via Venti Settembre, 4 tel. 06.4815590 17.01.2008 DE VICO Raffaella (Roma 03.11.1978) Via Flaminia, 466 tel. 06.39746908 28.02.2008 DE VINCENTI Vincenzo (Mirto Crosia 24.12.1976) Via S. Maria Ausiliatrice, 63 tel. 06.78393689 23.01.2008 DE VINCENTIS Ivan (Roma 05.10.1971) Via dei Gracchi, 209 tel. 06.3200435 28.02.2008 DE VITA Chiara (Roma 29.06.1974) Via Civitavecchia, 7 tel. 06.8417434 23.01.2008 DE VITO Enrico (Roma 03.02.1979) Via Adolfo Gandiglio, 120 tel. 3471967880 28.02.2008 223 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 223 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO DE VITO Marco (Roma 10.10.1970) Via Gallia, 122 tel. 06.70497590 28.02.2008 DECROIX Jean Paul (Roma 07.10.1977) Via L. Signorelli, 8 tel. 06.36005473 28.02.2008 DEFRANCESCO Chiara (Trento 22.06.1977) Via dei Gracchi, 283 tel. 06.3223893 28.02.2008 DEL CHIARO Giulia (Roma 31.05.1980) Via Quinto Aurelio Simmaco, 7 tel. 06.5600697 23.01.2008 DEL GRANDE Maria Lisa (Roma 31.03.1973) Via Mattia Battistini, 491 tel. 06.3070518 28.02.2008 DEL GROSSO Reparata (Benevento 12.03.1971) Via Mario Angeloni, 3 tel. 06.7234569 23.01.2008 DEL MASTRO Valeria (Roma 10.11.1980) Via Verolengo, 24 tel. 06.6632745 23.01.2008 DEL MONTE Viola (Roma 15.04.1979) Via di Monserrato, 25 tel. 06.68100754 28.02.2008 DEL VESCOVO Valerio (Roma 26.12.1980) Via Val Maggia, 60 tel. 06.88641659 28.02.2008 DELLA RAGIONE Alessandro (Roma 23.05.1975) Via L. Settembrini, 30 tel. 06.3217260 28.02.2008 DELLA ROCCA Vittorio (Roma 19.08.1972) Via A. Poliziano, 27 tel. 06.70453901 28.02.2008 DI ADAMO Katia (Roma 16.05.1978) Via Cipro, 12 tel. 06.39720228 17.01.2008 DI BITONTO Andreina (Bisceglie 10.06.1978) Via Boncompagni, 61 tel. 06.42743104 17.01.2008 DI CESARE Massimiliano (Roma 12.01.1980) Via Clemente X,14 28.02.2008 DI CESARE Nicola (Vasto 21.07.1974) Via A. Pollaiolo, 5 tel. 06.36010280 17.01.2008 DI CIACCIO Michele (Formia 07.02.1978) V.le Regina Margherita, 294 tel. 06.44251509 17.01.2008 224 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 224 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO DI COLA Donatella (Guardiagrele 05.12.1974) Via Reno, 21 10.01.2008 DI COLA Federica (Roma 02.08.1969) Via Raffaele Paolucci, 50 tel. 06.5376885 10.01.2008 DI FERRANTE Sara (Napoli 10.02.1973) Via Montasio, 31 tel. 06.8174038 10.01.2008 DI GENNARO Francesca (Napoli 04.10.1974) Via V. Tizzani, 94b tel. 06.58200831 17.05.2005 DI GIANNATALE Fabrizio (Roma 30.05.1977) Via G. Bettolo, 54 tel. 06.3725160 10.01.2008 DI GREGORIO Letizia (L’aquila 27.05.1976) Via D. Lupatelli, 10 17.01.2008 DI MAGGIO Alessandro (Roma 19.12.1970) Viale Palmiro Togliatti, 907 tel. 3284368129 28.02.2008 DI MARINO Emanuela (Roma 30.12.1977) Via Andrea Angiulli, 13 tel. 06.3387225 10.01.2008 DI MEO Simona (Napoli 28.03.1975) Via di S.C. in Gerusalemme, 87 tel. 06.77204256 10.01.2008 DI NUNZIO Paola (Roma 20.05.1980) Viale G. Mazzini, 140 tel. 06.85350131 17.01.2008 DI PACE Mauro (Brescia 08.04.1977) Viale delle Milizie, 114 tel. 06.3720108 28.02.2008 DI PAOLO Mauro (Torino 26.12.1975) Viale del Vignola, 11 tel. 06.36002252 28.02.2008 DI POLITO Roberta (Roma 28.06.1979) Via G. Pisanelli, 40 tel. 06.36000635 28.02.2008 DI PORTO Joseph (Roma 30.07.1974) Via Germanico, 172 tel. 06.3222989 10.01.2008 DI PROSPERO Jessica (Terracina 26.05.1976) Via Ridolfino Venuti, 42 tel. 06.86320919 DI RAIMO Annarita (Formia 16.02.1976) P.zza SS. Apostoli, 81 tel. 06.69941508 28.02.2008 225 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 225 28.02.2008ù 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO DI RIENZO Tiziana (Roma 19.09.1973) Via Selva Candida, 119 tel. 06.61550493 10.01.2008 DI ROCCO Vincenzo (Formia 07.02.1976) Via Otranto, 47 tel. 06.37512328 28.02.2008 DI VECCHIO Lorenzo Maria (Roma 02.09.1979) Via Lima, 48 tel. 06.858221 17.01.2008 DIMA Sara (Roma 15.12.1973) Piazza Antonio Mancini, 4/b tel. 06.3233169 23.01.2008 DIMITA Gaetano (Napoli 10.04.1978) Via Nomentana, 859/a 10.01.2008 DIOFEBBO Massimiliano (Roma 23.09.1972) Via dei Gracchi, 189 tel. 06.3701426 17.01.2008 DIVISI Marco (Roma 25.08.1976) Via Taro, 25 tel. 06.85350327 28.02.2008 EMANUELE Alessandro (Roma 16.11.1977) Piazza G. Mazzini, 8 Sc.e tel. 06.3217974 28.02.2008 FABIANI Paola (Roma 17.08.1971) Piazzale Clodio, 18 tel. 06.39733771 28.02.2008 FALATO Domenico (Benevento 12.09.1980) Viale Camillo Sabatini, 150 tel. 06.5203239 10.01.2008 FALORIO Alessandro (Vasto 24.02.1979) Corso d’Italia, 106 tel. 06.44230962 28.02.2008 FALOTICO Michela (Roma 07.09.1980) Viale Giulio Cesare, 78 tel. 06.68803582 10.01.2008 FANELLA Alessandro (Roma 01.04.1977) Corso Regina Maria Pia, 18 tel. 3386268518 10.01.2008 FARINACCI Roberto (Roma 04.03.1974) Via del Mascherino, 72 tel. 06.6861981 10.01.2008 FAVRETTO Ester (Roma 25.09.1976) Via Mar Rosso, 61 tel. 06.5666092 10.01.2008 FAVRETTO Valerio (Roma 05.08.1978) Via Papiniano, 10 tel. 06.35344273 10.01.2008 226 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 226 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO FEBBRARO Veronica (Roma 09.05.1977) P.le delle Nazioni Unite, 16 tel. 0774/334620 10.01.2008 FEDELI Monica (Roma 17.03.1972) Via Nicola Ricciotti, 11 tel. 06.3233441 10.01.2008 FEDERICO Loredana (Polla 13.09.1978) Via Candia, 101 tel. 3497170631 10.01.2008 FELEPPA Francesca Romana (Roma 08.01.1978) Via di Monte Fiore, 22 tel. 06.58333138 17.01.2008 FERRARI Fabio (Roma 07.08.1978) Via Marcantonio Colonna, 44 tel. 06.3201931 23.01.2008 FERRARO Alessandro (Roma 27.09.1972) Via G.B. Gisleni, 23 tel. 06.66482202 17.01.2008 FERRARO Ciro (Roma 28.11.1977) Piazzale della Radio, 37 tel. 06.5565907 28.02.2008 FERRETTI Marta (Roma 23.02.1979) Via Pompeo Magno, 1 tel. 06.3212506 28.02.2008 FERRI Giuseppe (Roma 03.03.1967) P.zza dell’Emporio, 16/a tel. 06.5745355 28.02.2008 FERRI Maria Gabriella (Roma 26.07.1979) Via Fontanile Arenato, 66 tel. 06.6625483 10.01.2008 FETONTI Nicoletta (Roma 30.07.1980) Via Muzio Clementi, 51 tel. 06.3210651 10.01.2008 FIASCONARO Luca (Roma 05.08.1978) Viale Regina Margherita, 46 tel. 06.85354243 17.01.2008 FICARRA Elisabetta (Roma 16.04.1968) Via Toscana, 1 tel. 06.42016300 23.01.2008 FIENGO Francesco (Roma 08.07.1977) Via Lutezia, 8 tel. 06.85355142 17.01.2008 FIGLIOLINI Luca (Roma 16.04.1975) Via Nomentana, 231 tel. 06.44250863 10.01.2008 FILARDI Antonio (Cassano allo Ionio 12.01.1977) Circonvallazione Trionfale, 123 tel. 06.39742621 23.01.2008 227 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 227 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO FILAURO Luca (Palermo 04.03.1975) Via G. Bettolo, 6 tel. 06.3720904 28.02.2008 FINAMORE Nicola (Perugia 30.10.1973) Viale G. Mazzini, 114/a tel. 06.3725422 17.01.2008 FINAZZI AGRO’ Eleonora (Roma 08.09.1980) Via Monte delle Gioie, 13 tel. 06.86207826 28.02.2008 FIORENTINI Silvia (Roma 01.03.1975) Via Filippo Fiorentini, 106 tel. 3289447869 28.02.2008 FLAMMINI Valeria Nicoletta (Roma 24.05.1981) Via Siria, 20 tel. 3391064488 28.02.2008 FLORE Raffaella (Roma 16.10.1976) Via Otranto, 47 tel. 06.37500200 28.02.2008 FLUMERI Vittorio Davide (Roma 05.03.1972) Via Giuseppe Sisco, 8 tel. 06.44242395 28.02.2008 FODDAI Costanzo (Sassari 15.07.1978) Via Francesco Crispi, 36 tel. 06.484584 28.02.2008 FOGLI Francesca (Roma 09.12.1977) Via del Giordano, 30 tel. 06.5401806 28.02.2008 FONDI Federica (Roma 26.12.1977) Viale G. Mazzini, 113 tel. 06.3217434 28.02.2008 FONTANIN COLETTI Gianmaria (Genova 26.04.1976) Via Monte Cristallo, 1 tel. 3409356099 28.02.2008 FONTI Maria (Roma 09.09.1979) Viale dell’Oceano Atlantico, 4 tel. 06.5919749 10.01.2008 FORCELLA Virginia (Roma 26.10.1979) Via Valadier, 53 tel. 06.3218809 10.01.2008 FRABONI Valeria (Roma 10.10.1980) Via Giovanni Senzaterra, 41 tel. 06.6140212 10.01.2008 FRABOTTA Simone (Roma 31.10.1975) Via della Giuliana, 58 tel. 06.35299416 12.01.2004 FRAMALICCO Pietro (Roma 04.12.1975) Via Palombarese, 221 tel. 06.90530031 17.01.2008 228 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 228 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO FRASSOLDATI Chiara (Bergamo 23.02.1975) Viale dei Parioli, 50 tel. 06.8073351 28.02.2008 FUCILE Paolo (Roma 03.05.1978) Via Campania, 48 10.01.2008 FULIO BRAGONI Andrea (Roma 04.06.1979) Via S. Tommaso d’Aquino, 116 28.02.2008 FULLONI Marco (Roma 12.01.1974) Via Monte Calcaro, 2 tel. 06.9039068 23.01.2008 FUSCO Anna (Formia 22.09.1977) Via Andrea Solario, 100 tel. 06.5415799 10.01.2008 FUSCO Antonella (Roma 17.03.1974) Via Pineta Sacchetti, 422 tel. 06.3055655 23.01.2008 FYRIGOS Alessandro (Roma 27.08.1973) Via Oslo, 5 tel. 06.5200583 17.01.2008 GABBANI Andrea (Roma 02.06.1976) Via Appia Nuova, 96 tel. 06.77250815 10.01.2008 GAGGIOLI Mirco (Roma 10.09.1978) Via A. Chinotto, 1 tel. 06.45493126 10.01.2008 GAGLIARDI Andrea (Roma 18.08.1978) Viale delle Milizie, 140 tel. 06.3721932 10.01.2008 GALIANI Samantha Annette (Roma 21.08.1978) Via Monterosi, 90 tel. 3296318737 10.01.2008 GALLITELLI Danilo (Aosta 03.05.1978) Via Monte Asolone, 8 tel. 06.37500195 23.01.2008 GALLO Chiara (Velletri 09.07.1975) Viale dell’Aeronautica, 11 tel. 06.5924828 28.02.2008 GALLO Daniele (Roma 27.05.1978) Viale G. Mazzini, 11 tel. 06.36001069 28.02.2008 GALLO Luciano (Cosenza 22.05.1973) Via Barberini, 3 tel. 06.4746042 20.02.2002 GALLO Tiziano (S.Bartolomeo in G. 12.08.1972) Via Lago Tana, 16 tel. 06.86217288 28.02.2008 229 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 229 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO GALLUZZO Fabrizio (Roma 19.05.1981) Via Prisciano, 42 tel. 06.35450110 28.02.2008 GARIFO Antonino (Roma 11.12.1969) Via Augusto Dulceri, 72 tel. 06.21703522 28.02.2008 GATTA Romina (Roma 12.10.1977) Via Tor de’ Schiavi, 380 tel. 06.21802715 28.02.2008 GENCARELLI Delia (Cosenza 29.03.1977) Via C. Facchinetti, 64 tel. 06.43533553 28.02.2008 GENTILE Natascia (Roma 02.10.1971) Via Augusto Valenziani, 5 tel. 06.42013022 28.02.2008 GIOIOSI Cristina (Roma 13.03.1969) Via Suvereto, 332 tel. 06.88641871 17.01.2008 GIORDANO Daniela (Catanzaro 28.03.1973) Via F. Nardini, 29 tel. 3335824399 23.01.2008 GIRONE Roberta (Villa Santa Maria 30.09.1973) Via Marche, 54 tel. 06.42010837 10.01.2008 GIULIANO Angelo (Roma 06.04.1972) Via Germanico, 184 tel. 06.3244322 28.02.2008 GIULIANO Luigi (Benevento 08.09.1966) Via Paolo Emilio, 7 tel. 06.45421881 28.02.2008 GONZALEZ Francesca (Fondi 29.07.1973) P.zza Buenos Aires, 5 tel. 06.8840160 28.02.2008 GRAFFI Leonardo (Bologna 03.05.1976) P.zza di Monte Citorio, 115 tel. 06.695331 10.01.2008 GRASSI Filippo (Roma 10.08.1977) Via Vito Artale, 7 tel. 06.39732045 10.01.2008 GRAZIANI Francesca Romana (Roma 15.03.1981) P.le Clodio, 14 tel. 06.39730758 17.01.2008 GRIMALDI Chiara (Roma 26.01.1979) Via Licopoli, 45 tel. 3477221147 17.01.2008 GROSSI Federica (Roma 16.07.1974) Via Taranto, 58 tel. 06.70497391 17.01.2008 230 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 230 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO GROSSO Ciriaco (Torino 01.02.1977) P.zza S.Andrea della Valle,3 tel. 06.6879257 28.02.2008 GUARNIERI Silvio (Roma 10.01.1977) Viale Tirreno, 246 tel. 06.87195358 17.01.2008 GUASTADISEGNI Elisa (Novara 07.04.1976) Via G. Romagnosi, 1/b tel. 06.3217022 17.01.2008 GUAZZELLI Barbara (Roma 29.12.1975) Via Leone XIII, 464 tel. 06.6382316 17.01.2008 GUCCIONE Valentina (Borgomanero 12.03.1980) Via Etruria, 65 tel. 06.77590577 10.01.2008 GUELI Valeria (Roma 25.05.1978) Via Luigi Rizzo, 18 tel. 06.35400159 23.01.2008 GUERRA Gabriele (Roma 05.07.1973) Via Prenestina, 390 tel. 06.2596439 28.02.2008 GUERRIERI Cecilia (Matera 20.10.1974) Via Claudio Monteverdi, 16 tel. 06.85303056 28.02.2008 GUERRIERO Luciano (Roma 14.02.1958) Via delle Robinie, 84 tel. 06.2304354 3.03.2004 GUERRIERO Maria Giuseppina (Roma 03.08.1978) Via dei Campani, 83 tel. 3930720909 17.01.2008 GUERRISI Mauro (Roma 22.05.1978) Via Guido d’Arezzo, 2 tel. 06.85301227 10.01.2008 GUERRITORE Eriprando (Roma 02.06.1979) Via Bruxelles, 55 tel. 06.8841411 17.01.2008 GUIDA Antonino (Palermo 07.03.1974) Via Giuseppe Ferrari, 11 tel. 06.5135394 GUIDA DI GUIDA Alessio (Roma 21.06.1978) Via della Giuliana, 66 tel. 06.39733633 23.01.2008 GUZZANTI Valentina (Roma 08.09.1976) Via Sicilia, 66 tel. 06.4200611 28.02.2008 IANNETTONE Daniela (Cagliari 21.03.1977) Via Aniene, 14 tel. 06.8537481 28.02.2008 231 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 231 9.11.2006 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO IANNO’ Marco (Salerno 13.12.1980) Via Venti Settembre, 1 tel. 06.478751 23.01.2008 IANNOTTA Rosaria (Roma 22.02.1978) Via L. Mancinelli, 65 tel. 06.85301719 10.01.2008 IERARDI Francesco (Catanzaro 27.05.1972) Lungotevere della Vittoria, 15 tel. 06.3720039 IMPERATO Imma (Torre del Greco 21.12.1976) Via A. Caroncini, 29 tel. 06.8070707 23.01.2008 INFANTE Luigi (San Severo 28.03.1977) Via Renato Cesarini, 106 tel. 06.51985364 28.02.2008 ITRI Giuseppe (Ogliastro Cilento 12.12.1961) Via dei Conciatori, 7 tel. 06.97617147 LACIRIGNOLA Roberta (San Pietro Vernotico 18.04.1979) Via Gallonio, 18 tel. 3209720505 10.01.2008 LEGGIO Valeria (Roma 16.07.1975) Via Alessandro Cialdi, 5/b tel. 06.51604378 17.01.2008 LEONE Giuseppe (Roma 26.07.1978) Via Antonino Pio, 65 tel. 06.5430243 28.02.2008 LIBUTTI Francesco (S. Giovanni Rotondo 24.10.1973) Via Tibullo, 10 tel. 06.64760280 17.01.2008 LICARI Maria Loredana (Mazzarino 10.06.1978) Via del Podere Trieste, 19 tel. 06.90080018 17.01.2008 LO CONTE Valentina (Roma 22.05.1977) Via Alberto Caroncini, 23 tel. 06.8076857 17.01.2008 LOCHE Silvia (Roma 21.05.1979) Via Otranto, 47 tel. 06.3722607 17.01.2008 LODOLI Lorenzo (Roma 21.11.1978) Via Paolo Emilio, 7 tel. 06.3243124 28.02.2008 LOFARO Francesco (Roma 01.09.1972) Via Arno, 38 tel. 06.8547102 28.02.2008 LOI Giovanni (Roma 17.06.1979) Viale di Villa Massimo, 57 tel. 06.440631 10.01.2008 232 14_albi_fatto.pmd 9.01.2001 2.04.1998 FORO ROMANO 1-2/2008 232 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO LOIACONO Chiara (Roma 15.06.1978) Via L. Vignoli, 41 tel. 3382575466 23.01.2008 LOMBARDI Fabio (Roma 02.11.1979) Largo Lucio Apuleio, 11 tel. 06.39728903 10.01.2008 LORENZETTI Federica (Roma 01.01.1978) Viale dei Misenati, 20 tel. 06.56305241 10.01.2008 LORENZETTI Luca (Roma 13.04.1977) Via Marco Aurelio, 32 28.02.2008 LORUSSO Maria Antonia (Martina Franca 06.04.1977) Via Flaminia, 213 tel. 06.36006191 17.01.2008 LORUSSO Martino (Roma 11.06.1977) Via Civitavecchia, 7 tel. 06.8417434 28.02.2008 LUCARINI Andrea (Roma 02.04.1973) Via Giovanni Nicotera, 29 tel. 06.97606750 28.02.2008 LUCHETTI Luca (Citta’ di Castello 23.01.1981) Via Collalto Sabino, 52 tel. 06.8605917 10.01.2008 LUNA Chiara (Roma 24.01.1975) Via del Pianeta Venere, 36 tel. 06.5290020 17.01.2008 MACAIONE Massimiliano (Parma 23.07.1975) Via Leoncavallo, 3 tel. 06.478751 26.09.2002 MACCIO’ Maria Cristina (Roma 23.06.1971) Viale G. Mazzini, 140 tel. 06.3722036 28.02.2008 MACRI’ Marco (Roma 05.08.1975) Via Giuseppe Ferrari, 2 tel. 06.3216720 28.02.2008 MACRI’ Marco (Roma 25.10.1975) Viale della Piramide Cestia,1/C tel. 06.5758551 28.02.2008 MADAMA Sara (Roma 17.10.1980) Via Ennio Quirino Visconti, 55 tel. 06.3242028 23.01.2008 MADDALONI Micaela (Roma 30.04.1975) Via Barnaba Oriani, 32 tel. 06.8081853 28.02.2008 MAGGI Mariano (Roma 27.10.1976) Via Savoia, 23 tel. 06.85355181 28.02.2008 233 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 233 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO MAGLIOCCA Francesca Silvia (Sarzana 19.04.1968) Viale degli Ammiragli, 67 tel. 06.97746307 12.04.2002 MAGNARELLI Lorenzo (Latina 17.06.1977) Via Lago di Lesina, 35 tel. 06.86328700 28.02.2008 MAGNO Maria Letizia (Roma 18.05.1979) Via G. Nicotera, 29 tel. 06.32111063 28.02.2008 MALAGESI Federica (Roma 16.06.1979) Piazza del Fante, 2 tel. 06.3611633 28.02.2008 MALAGOLI Andrea (Roma 28.02.1977) Via Paolo Emilio, 34 tel. 06.32120176 28.02.2008 MANCINI Francesco (Milano 17.07.1974) Via Montecompatri, 13 tel. 3393271864 10.01.2008 MANCINI Giordano (Roma 19.09.1971) Via Oderzo, 29 tel. 06.70306632 17.01.2008 MANDOLESI Roberto (Fermo 20.09.1964) Via Paolo Emilio, 34 tel. 06.32111806 MANTINEO Rosaria (Vibo Valentia 11.09.1974) Corso Regina Mariapia, 3 tel. 06.56305538 23.01.2008 MARANO Stefano (Roma 03.12.1972) Viale G. Mazzini, 6 tel. 06.3223388 28.02.2008 MARCHETTA Davide (Grottaglie 27.02.1979) Piazza Augusto Imperatore, 3-4 tel. 06.68308997 10.01.2008 MARCHIAFAVA Paolo (Roma 13.12.1933) Via del Babuino, 135 tel. 06.36001717 31.03.1960 MARINACCI Cristina Carolina (Novara 20.04.1979) Via Alfredo Fusco, 3 tel. 06.35343624 28.02.2008 MARINO Mena (Cosenza 26.09.1977) Via Sulpicio Rufo, 15 tel. 3485551018 28.02.2008 MARIONI Alessia (Sesto San Giovanni 22.12.1978) Piazza Anco Marzio, 25 tel. 06.5622343 10.01.2008 MARTONE Stefano (Roma 22.04.1979) Via Benozzo Gozzoli, 60 tel. 06.5041502 10.01.2008 234 14_albi_fatto.pmd 8.11.1995 FORO ROMANO 1-2/2008 234 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO MARTORANA Tiziana (Roma 10.08.1977) Via Lima, 31 tel. 06.85351290 10.01.2008 MASCAGNI Mirko (Roma 28.07.1973) Via della Magnetite, 33 tel. 3394845804 10.01.2008 MASCI Giulia (Torino 27.09.1979) Via Attilio Spaccarelli, 76 tel. 06.66417123 10.01.2008 MASCIA Mariasole (Vimercate 24.01.1981) Via della Consulta, 50 tel. 06.48904143 10.01.2008 MASI Damiana (Agrigento 21.08.1980) Via delle Quattro Fontane, 15 tel. 06.42013332 10.01.2008 MASI Giulia (Roma 05.12.1977) Viale Bruno Buozzi, 3 tel. 06.8085758 17.01.2008 MASI Pietro (Roma 04.11.1978) Via Santa Maria In Via, 12 tel. 17.01.2008 MASINOVSKA’ Olga (Praga 16.12.1976) Via A. Bertoloni, 29 tel. 06.809132265 28.02.2008 MASSAIU Giuseppina (Nuoro 05.08.1976) Via Trionfale, 9086 tel. 06.30683030 28.02.2008 MASSARO Antonella (Roma 23.05.1981) V.le dei Quattro Venti, 150 tel. 06.5898224 28.02.2008 MASSARO Cristiana (Roma 08.02.1979) Via Aureliana, 63 tel. 06.4873941 28.02.2008 MASSARO Giuseppe (Cassino 22.12.1980) Via L. Bissolati, 76 tel. 06.6784977 28.02.2008 MASSIMIANI Paola (Roma 06.06.1974) Via Simone de Saint Bon, 61 tel. 06.37513632 28.02.2008 MATTIOLI Andrea (Roma 12.02.1964) Via Dardanelli, 13 tel. 06.36003532 17.01.2008 MEHILLI Ilenja (Tirana 24.10.1972) Viale Bruno Buozzi, 59 tel. 06.80691212 10.01.2008 MELI Vincenzo (Catania 07.05.1958) Via Carlo B. Piazza, 30 tel. 06.64465275 8.04.1986 235 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 235 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO MEUTI Antonello (Tivoli 29.12.1978) Via Igino Giordani, 80 tel. 06.4070909 10.01.2008 MEZZANOTTE Paolo (Roma 26.05.1977) Via Firenze, 25 tel. 06.47825619 17.01.2008 MEZZOPRETE Viviana (Roma 18.02.1979) Viale degli Ammiragli, 71 tel. 06.64520650 10.01.2008 MICARELLI Giovanni Maria (Roma 26.01.1972) Via Elvia Recina, 6 tel. 06.70453747 28.02.2008 MIELI Andrea (Orvieto 12.06.1979) Via Trionfale, 5697 tel. 06.3207013 17.01.2008 MILANESE Michele (Terni 18.10.1978) C.so Vittorio Emanuele Ii,322/A tel. 06.68427573 28.02.2008 MILARDI Carlo (Sorrento 25.09.1949) Via S. Tommaso d’Aquino, 116 tel. 10.01.2008 MIRAKAJ Ledia (Lushnje 19.08.1972) Via S.Antonio all’esquilino 4/A tel. 06.20369560 28.02.2008 MITTICA Francesca Romana (Messina 18.01.1978) Piazza Farnese, 101 tel. 06.68809040 10.01.2008 MOLLO Gabriele (Roma 05.11.1980) Via R. Fauro, 62 tel. 06.8084311 10.01.2008 MONCERI Francesco (Pisa 17.08.1971) Via Lilio, 95 tel. 3477569822 28.02.2008 MONGIELLO Francesca (Roma 21.05.1976) Piazza G.l. Bernini, 13 tel. 06.5750815 28.02.2008 MONTANARI Vincenzo (Taranto 22.06.1976) Via Principessa Clotilde, 2 tel. 06.3230114 17.01.2008 MORABITO Enzo (Messina 13.04.1973) Via Terenzio, 21 tel. 06.87420508 28.02.2008 MORISANI Sandro (Reggio Calabria 01.11.1949) Via Valnerina, 68 tel. 06.86203897 18.06.1984 MORMINO Antonella (Tortona 13.06.1975) Via Buccari, 3 tel. 06.39030049 28.02.2008 236 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 236 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO NACCARATO Maria Antonietta (Cosenza 01.07.1972) Via Po, 2/4 tel. 06.64781941 23.01.2008 NANCI Debora (Catanzaro 10.01.1975) Via Andrea d’Oria, 67 tel. 06.39721746 28.02.2008 NAPPI Tullia (Roma 30.06.1980) Via Luigi Capuana, 207 tel. 06.86802392 10.01.2008 NARDACCHIONE Francesco (Bologna 06.08.1980) Via di Parione, 12 tel. 3280024955 28.02.2008 NATILI Aldo (Roma 18.07.1970) Lungotevere della Vittoria, 1 tel. 06.36088635 28.02.2008 NEMEC Gianluca (Roma 26.08.1979) Piazza Verbano, 26 tel. 06.8557065 28.02.2008 NICITA Stefano (Roma 23.02.1972) Via Duccio di Buoninsegna, 74 tel. 06.5034613 28.02.2008 NICODEMO Paolo (Roma 19.03.1977) Via della Giuliana, 32 tel. 06.37500620 28.02.2008 NICOLINI Alessandro (Roma 27.04.1976) Via Cicerone, 28 tel. 06.37511025 28.02.2008 NICOLO’ Saverio (Reggio di Calabria 24.04.1975) V.le Giulio Cesare, 47 tel. 06.45449471 25.02.2003 NICOLOSI Flavio (Roma 10.01.1973) Via Federico Cesi, 30 tel. 06.36006653 28.02.2008 NICOSIA Riccardo (Carbonia 25.11.1980) Via F. Paulucci De’ Calboli, 1 tel. 06.3720125 28.02.2008 NIGRO Paola (Napoli 07.06.1967) Corso d’Italia, 97 tel. 06.85303423 28.02.2008 NOCERA Gabriella (Roma 22.11.1944) Via G.G. Belli, 79 tel. 06.3222934 28.02.2008 NUGNES Gilemma (Mugnano 04.08.1980) Via S. Maria alla Porta, 1 tel. 3356554999 10.01.2008 OLIVA Anna Maria (Vibo Valentia 25.01.1967) Via Vincenzo Cardarelli, 9 tel. 06.59603279 23.01.2008 237 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 237 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO ORAZI Veronica (Roma 21.05.1976) Via Belsiana, 71 tel. 06.69941662 17.01.2008 ORIOLO Domenico (Cosenza 25.05.1975) Via Lucrino, 41 tel. 06.86321242 23.01.2008 ORTENZI Olivia (Roma 22.07.1976) Via Antonio Baiamonti, 2 tel. 3495231210 28.02.2008 OTTAIANO Marco (New York 01.05.1975) Via Crescenzio, 91 tel. 06.6878241 28.02.2008 PADRINI Laura (Sinalunga 23.12.1974) Via Bruxelles, 59 tel. 06.8070552 23.01.2008 PAGANI Cinzia (Roma 07.10.1976) Via Giovanni Gentile, 8 tel. 06.39745453 28.02.2008 PAGANO Adele Cristina (Bari 15.05.1975) Via S. Marcello Pistolese, 73 tel. 06.6550265 10.01.2008 PAGLIARULO Michelina (Monopoli 04.11.1971) Via Piave, 24 tel. 06.87420583 PALMERINI Luca (Roma 21.03.1975) Via di S. Costanza, 24 tel. 06.8559455 10.01.2008 PALUMBO Maria Cristina (Roma 19.04.1974) Via Lazzaro Spallanzani, 36 tel. 06.44240250 28.02.2008 PALUZZI Flavia (Roma 06.02.1974) Piazzale Clodio, 14 tel. 06.39742425 10.01.2008 PANDOLFINO Alessandra (Roma 31.01.1978) Via S. Nicola da Tolentino, 21 tel. 06.48904153 10.01.2008 PANIO Nico (Matera 15.07.1974) Via Attilio Regolo, 19 tel. 06.32803320 16.03.2002 PANNO Annalisa (Cosenza 05.06.1977) Via Tomacelli, 103 tel. 06.68300736 17.01.2008 PANNUNZI Anna (Roma 15.07.1974) Piazza Crati, 20 tel. 06.86211181 10.01.2008 PAOLETTI Luca (Roma 23.02.1977) Via Andrea Fulvio, 10 tel. 06.86215384 10.01.2008 238 14_albi_fatto.pmd 4.03.2004 FORO ROMANO 1-2/2008 238 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO PAOLINI Simone (Roma 09.04.1971) Via Collazia, 4 tel. 3921345818 10.01.2008 PAPA Alessandra (Roma 04.01.1975) Circ.ne Cornelia, 120 tel. 06.45443935 23.01.2008 PAPA Clara (Messina 31.08.1977) Via Muzio Clementi, 51 tel. 06.3210651 10.01.2008 PAPARO Roberta (Roma 12.12.1980) P.zza Adriana, 5 tel. 06.6876514 17.01.2008 PARIS Valentina (Roma 20.04.1979) Via Giuseppe di Bartolo, 22 tel. 06.39749351 28.02.2008 PASCUZZI Michela (Soveria Mannelli 23.09.1977) Via Tracia, 4 tel. 06.70450478 17.01.2008 PASQUALI Corrado (Roma 08.05.1974) Via Cardinale Caprara, 11 tel. 28.02.2008 PASQUALI Paola (Marino 07.07.1972) Via Monti Tiburtini, 621 tel. 06.4500113 28.02.2008 PASSA Francesca Maria (Salerno 02.01.1977) Via Reno, 27 tel. 3388555790 28.02.2008 PASSINI Anna Maria (Roma 10.10.1975) Via Emilio de’ Cavalieri, 11 tel. 06.85301786 28.02.2008 PATTI Giovanni (Roma 22.03.1979) Via Alberico Ii, 4 tel. 06.3269501 28.02.2008 PATUCCHI Ginevra (Roma 26.03.1972) Via Giuseppe Avezzana, 6 tel. 06.3202218 28.02.2008 PEDICONI Carmen (Cassino 25.09.1975) P.zza dei Navigatori, 7/l tel. 06.5135063 28.02.2008 PELLEGRINI Fabiana (Roma 23.05.1977) Viale delle Milizie, 38 tel. 06.37513923 10.01.2008 PEPE Annalisa (Matera 24.07.1978) Via Nizza, 92 tel. 06.84240405 28.02.2008 PERROTTI Fabiana (Roma 29.10.1975) Viale Palmiro Togliatti, 284 tel. 06.7210938 28.02.2008 239 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 239 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO PERULLI Maria Grazia (Lecce 05.11.1975) Corso Rinascimento, 11 tel. 06.68134939 28.02.2008 PETRALIA Fabio (Roma 29.10.1976) Viale Giuseppe Mazzini, 142 tel. 06.37512559 10.01.2008 PETRILLI Valerio (Roma 18.03.1976) Via D. Chelini, 33 tel. 06.80692987 17.01.2008 PETRILLO Silvia (Roma 01.04.1975) Viale Aventino, 98 tel. 06.57301794 28.02.2008 PETRONE Daniela (Nocera Inferiore 23.09.1980) Viale Giulio Cesare, 6 tel. 06.3235418 28.02.2008 PETRONZI Alessandro (Roma 12.09.1980) Via T. Gulli, 11 tel. 06.37513681 23.01.2008 PETTINARI Valeria (Roma 26.09.1978) Via Barberini, 47 tel. 06.42741613 10.01.2008 PEZZINI Massimo (Rimini 09.08.1967) Via Monte Primaggiore, 16 28.02.2008 PIANURA Silvia (Roma 10.12.1980) Viale delle Milizie, 114 tel. 06.3720108 17.01.2008 PICCIARIELLO Angela (Bari 17.03.1966) Via Cola di Rienzo, 111 tel. 06.3210444 21.07.1994 PIETRONIRO Raffaella (Roma 02.10.1975) Via Sabotino, 46 tel. 06.39738047 28.02.2008 PIETROSANTI Aurora (Roma 05.07.1978) P.le Ss Pietro E Paolo, 4 tel. 3381378533 10.01.2008 PIETROSTEFANI Anna (Roma 27.06.1978) Via dei Villini, 13 tel. 06.440641 28.02.2008 PIGNATELLI Salvatore (Chiusi della Verna 14.04.1944) Via Carlo Emanuele I, 8 tel. 06.77204442 17.01.2008 PILARSKI Alessandro Fidel (Detroit 24.06.1978) Corso Vittorio Emanuele Ii, 284 tel. 06.684271 28.02.2008 PINTO Cristina (Roma 24.04.1979) Via Rialto, 6 tel. 06.39754642 17.01.2008 240 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 240 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO PIRAINO Valentina (Roma 01.06.1980) Via Cosseria, 2 tel. 06.32600261 28.02.2008 PIRAS Luca (Roma 23.08.1976) Via Antonio Bertoloni, 44 10.01.2008 PISANI Biancamaria (Sora 19.05.1964) Via Nicola Ricciotti, 11 18.01.1996 PISTACCHI Stefania (Roma 20.08.1973) Via Pompeo Neri, 32 tel. 06.36300363 28.02.2008 PITTALUGA Lorenzo (Torino 16.09.1974) Via Carlo Denina, 72 tel. 06.43988315 8.11.2004 PITZURRA Lucia (Taranto 22.04.1969) Via Filippo Civinini, 85 tel. 06.8085120 26.09.1996 PIUNNO Giuseppe (Campobasso 09.11.1973) Via Ugo de’ Carolis, 100 tel. 06.35343359 10.01.2008 PLACIDI Fernando Maria (Roma 24.09.1975) Piazza Cavour, 3 tel. 06.6832676 17.01.2008 POGGI Chiara (Roma 29.09.1976) Via dei Prati Fiscali, 258 tel. 06.8125549 28.02.2008 POLI Gianmarco (Napoli 12.04.1978) Via F. Serafini, 33 tel. 3498072284 28.02.2008 POLIAKINE Mila (Roma 20.09.1977) Via A. Bertoloni, 27 tel. 06.80691278 28.02.2008 POLITO Pompeo (Siena 03.05.1978) Via Lago di Lesina, 15 tel. 06.86213504 28.02.2008 POLVERISI Alessia (Roma 27.10.1978) Via Margutta, 94 tel. 06.64520060 28.02.2008 PONE Alessandro (Torino 25.06.1977) Via G. Mercalli, 13 tel. 06.8091811 28.02.2008 PONTE Raffaele Luca (Bergamo 11.05.1971) Via Paraguay, 5 tel. 3336033400 28.02.2008 PROSPERI Sara (Roma 21.12.1974) Viale Roma, 11 tel. 06.7911117 28.02.2008 241 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 241 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO PUCCI Emiliano (Roma 12.03.1979) Via Collatina, 76 tel. 06.69308559 10.01.2008 PUGLIESE Francesco (Noci 20.10.1976) Piazzale di Porta Pia, 121 tel. 06.99698053 17.01.2008 RAIANO Ruben (Roma 27.02.1978) Via Pilo Albertelli, 1 tel. 06.37512596 28.02.2008 RANUCCI Mario (Roma 19.07.1975) Via Vincenzo Ambrosio, 4 tel. 06.35450564 10.01.2008 RANUCCI Valentina (Roma 14.02.1979) Viale Giulio Cesare, 95 tel. 06.32111946 28.02.2008 RANUCCI Valeria (Napoli 22.03.1979) Piazza Filattiera, 48 tel. 06.8124089 10.01.2008 RAPARELLI Daniela (L’aquila 23.04.1979) Via Antonio Bertoloni, 1/e tel. 06.45439194 10.01.2008 RAPONI Romina (Velletri 04.09.1971) Piazza di Spagna, 35 tel. 06.69190496 10.01.2008 REALI Chiara (Roma 20.12.1979) Viale Ventuno Aprile, 61 tel. 06.44233976 10.01.2008 RECCHIA Andrea (Putignano 31.01.1974) Via Sardegna, 38 tel. 06.42014950 6.12.2000 RENDE Federico (Cosenza 04.04.1979) Via Ricasoli, 7 tel. 3921424560 28.02.2008 RENDE Maria Elisabetta (Preston Melbourne 03.12.1965) Via Panaro, 11 tel. 06.86202334 17.04.1997 REZZI Ilaria (Roma 19.05.1977) Via Crescenzio, 19 tel. 06.68809674 28.02.2008 RIBIS Eleonora (Roma 01.01.1979) Via G. Maranini, 37 tel. 3493788763 28.02.2008 RICCI Stefano (Atene 12.06.1977) Via Isacco Newton, 62 tel. 06.65759500 28.02.2008 RICCI Valentina (Roma 11.03.1977) Via G. Nicotera, 29 tel. 06.3204655 10.01.2008 242 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 242 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO RICCIO Simona (Roma 19.08.1974) Via Carlo Poma, 4 tel. 06.3720069 17.01.2008 RICUPERO Giorgia (Roma 16.12.1974) Via Bosco degli Arvali, 32 tel. 06.6572162 28.02.2008 RINALDI Daniela (Bari 27.09.1977) Via Ugo de Carolis, 101 tel. 06.35403403 23.01.2008 RIZZELLI Andrea (Roma 25.02.1980) Piazza Verbano, 22 tel. 06.8416395 10.01.2008 RIZZUTO Andrea (Crotone 18.03.1979) Via Fucino, 6 tel. 06.85305584 28.02.2008 ROCCADORO Francesca (Roma 03.08.1977) Via Cerenzia, 15 tel. 06.7186824 10.01.2008 ROCHIRA Raffaele (Grottaglie 04.06.1976) Circ.ne Trionfale, 123 tel. 06.39742621 10.01.2008 RODI Salvatore (Messina 20.10.1944) Via A. de Berti, 34 tel. 3357252964 17.01.1974 ROFENA Laura (Roma 07.07.1978) Via Ovidio, 20 tel. 06.6879824 23.01.2008 ROMANI Silvia (Roma 25.06.1973) Via Clauzetto, 47 tel. 06.3320827 23.01.2008 ROMANO Federica (Roma 03.05.1973) Piazza Adriana, 15 tel. 06.6879750 28.02.2008 ROMEO Francesco (Roma 07.03.1970) Via Nomentana, 222 tel. 06.64811145 28.02.2008 RONCHETTI Simona (Tagliacozzo 20.09.1973) Via di S. Costanza, 24 tel. 06.8553992 10.01.2008 RONGA Matteo (Roma 18.06.1979) Via Emilia, 47 tel. 06.42010452 17.01.2008 ROSCI Annalisa (Giulianova 04.09.1978) Via dei Gracchi, 189 tel. 3405434338 28.02.2008 ROSELLI Federica Maria (Bari 12.10.1979) Via Teodolfo Mertel, 7 tel. 06.66030244 28.02.2008 243 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 243 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO ROSELLI Michele (Roma 20.07.1973) Circ.ne Trionfale, 123 tel. 06.39722406 28.02.2008 ROSICA Angela (Napoli 12.10.1975) Via dei Della Bitta, 41 tel. 06.6555650 28.02.2008 ROSSETTI Cristina (Roma 13.08.1973) Via Ardea, 27 tel. 06.5081119 28.02.2008 ROSSETTON Fabrizio (Roma 07.08.1960) Via Casimiro Teja, 15 tel. 3388658289 17.01.2008 ROSSI Daniele (Roma 17.02.1977) Via Baldo degli Ubaldi, 59 tel. 3384206466 28.02.2008 ROSSI Ettore (Roma 30.08.1963) Piazza Adriana, 11 tel. 06.6868785 28.02.2008 ROSSI Francesca (Roma 29.07.1977) Via Filippo Corridoni, 15 tel. 06.3729936 10.01.2008 ROSSI Francesca Romana (Roma 17.07.1979) Piazza Lorenzo Lotto, 11 tel. 06.5135234 28.02.2008 ROSSI Giuliano (Roma 27.09.1973) Via Gregorio Vii, 108 tel. 06.634725 28.02.2008 ROSSI Paolo Ermete (Roma 03.01.1977) Via Antonio Chinotto, 1 tel. 06.45493126 28.02.2008 ROTOLI Elena (Atri 30.03.1977) Via Trionfale, 76 tel. 3355995307 28.02.2008 RUBERTI Francesca (Roma 29.05.1973) Viale Trastevere, 209 tel. 06.5814320 17.01.2008 RUELLO Marzia (Roma 07.06.1975) Via Emilio Lepido, 46 tel. 3476661668 12.12.2005 RUGGIERI Salvatore (Formia 08.03.1979) Via delle Quattro Fontane, 20 tel. 06.47824460 23.01.2008 RUMBOLDT Caterina (Roma 06.01.1972) Via Berna, 20 tel. 06.5200694 28.02.2008 RUNCI Fabiana (Roma 23.03.1979) Via Lanzone da Corte, 7 10.01.2008 244 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 244 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO RUSSO Alice (Roma 19.06.1980) Via di Ripetta, 22 tel. 06.3242308 10.01.2008 RUSSO Antonietta (Crotone 13.10.1975) Via Tiburtina, 68 tel. 06.4463700 28.02.2008 RUSSO Daniele (Locri 24.12.1974) Via Pittaluga, 28 tel. 3475772922 28.02.2008 RUSSO Luigi (Napoli 21.03.1979) Via Pandosia, 21 tel. 06.77200877 17.01.2008 RUSSO WALTI Giacomantonio (Roma 16.06.1962) P.zza Giuseppe Mazzini, 27 tel. 06.3723603 11.02.1993 SABBATINI Maria Silvia (Roma 15.09.1965) Via Angelo Brofferio, 7 tel. 06.3701929 23.01.2008 SACCO Antonio (Lagonegro 28.03.1972) Via Prenestina, 369/d tel. 06.44362081 10.01.2008 SALONNA Ana (Fiume 03.06.1975) Via Pasubio, 15 tel. 06.3243060 10.01.2008 SALVAGGIULO Vitamaria (Altamura 02.10.1980) Via Gregoriana, 54 tel. 06.69190200 10.01.2008 SALVATELLI Emanuela (Todi 12.08.1967) Via Romeo Romei, 27 tel. 06.39728423 28.02.2008 SANGIORGI Sara (Viterbo 26.08.1975) Via Crescenzio, 58 tel. 06.68300201 10.01.2008 SANSONI Barbara (Roma 06.05.1978) Via Leonida Bissolati, 76 tel. 06.42006931 10.01.2008 SANTI Chiara (Roma 18.02.1980) Viale Giuseppe Mazzini, 140 tel. 06.64561829 10.01.2008 SANTILLI Dante (Cautano 12.05.1950) Via Sebino, 32 tel. 06.8547626 22.11.2001 SANTOMAURO Fabio (Formia 24.03.1978) Via Tommaso Campanella, 19 tel. 06.97603254 17.01.2008 SANTORO Gennaro (Avellino 05.07.1979) Viale Carso, 23 tel. 06.3722328 28.02.2008 245 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 245 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO SANTUCCI Clara (L’aquila 26.05.1978) Via Ennio Quirino Visconti, 20 tel. 06.36002365 17.01.2008 SANZARELLO Gaia (Mistretta 03.10.1980) Via Villini, 13 tel. 06.44064927 23.01.2008 SAPONARA Fabio (Bari 02.10.1979) Via Tibullo, 10 tel. 06.97996050 23.01.2008 SAPORITO Livia (Cosenza 05.12.1977) Viale Eritrea, 43 tel. 06.86209247 23.01.2008 SARGENI Alessandro (Roma 20.03.1971) Piazza delle Primule, 8 tel. 06.2414889 28.02.2008 SARNATARO Silvia (Roma 25.03.1980) Via dei Colli Albani, 170 tel. 06.7801016 28.02.2008 SARNO Tranquillino (Avellino 12.02.1978) Via Tacito, 23 tel. 06.3244770 23.01.2008 SARROCCO Valentina (Roma 03.04.1980) Via Livorno, 89 tel. 23.01.2008 SASSI Maria Letizia (Roma 15.09.1980) Via Flaminia, 448 tel. 06.3338544 28.02.2008 SATERIANO Mariafilomena (Polla 18.07.1979) Via Rialto, 13 tel. 06.39744761 28.02.2008 SAVATTERI Cristiano (Ain Saade 13.09.1979) Via Achille Papa, 21 tel. 06.3729015 28.02.2008 SAVIANTONI Katiuscia (Roma 09.07.1975) Via Costantino Morin, 27 tel. 06.37511366 28.02.2008 SAVINI NICCI Filippo (Roma 19.01.1979) Via G. Alfani, 29 tel. 06.3053718 28.02.2008 SCAFETTI Alessia (Roma 22.01.1974) Via Canton, 49 tel. 06.5088286 28.02.2008 SCARMOZZINO Tiziana (Catanzaro 07.08.1976) Via Cola di Rienzo, 133 tel. 06.3244287 28.02.2008 SCATTONE Nicoletta (Roma 27.12.1976) Via Deruta, 90 tel. 06.7857397 28.02.2008 246 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 246 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO SCAZZUSO Sarah (Roma 20.06.1980) Via Federico Confalonieri, 5 tel. 06.83087096 28.02.2008 SCRIVANO Francesca (Belvedere Marittimo 11.09.1962) Via Pompeo Ugonio, 3 tel. 06.86208188 19.02.2000 SCUDERI Vincenzo (Palermo 31.08.1971) Via di San Valentino, 34 tel. 06.36006106 19.09.2002 SENA Donato (Taranto 07.02.1972) Via Alessandro Manzoni, 81 tel. 06.45472837 SENSIDONI Valentina (Narni 11.06.1980) Via Po, 9 tel. 06.858231 10.01.2008 SIMEONE Elda Maria (Benevento 16.05.1978) Via Lazio, 6 tel. 06.42011978 28.02.2008 SQUILLACE Elvira (Catanzaro 16.10.1977) Via Valle Viola, 13 tel. 06.8180869 28.02.2008 STAGLIANO’ Debora (Roma 21.12.1976) Via della Giuliana, 44 tel. 06.39031394 28.02.2008 STOPPONI Saverio (Roma 09.04.1969) Via San Tommaso d’Aquino, 47 tel. 06.39754154 10.01.2008 STRANGI Carmelo (Taurianova 12.12.1979) Via Piemonte, 26 tel. 06.421771 10.01.2008 STUCCHI Mauro (Roma 09.07.1976) Via G. Perego, 58 tel. 06.52200649 10.01.2008 SURACI Rossella (Reggio Calabria 15.08.1978) Via Principe Eugenio, 90 tel. 06.7000985 28.02.2008 TADDEI Serena (Roma 26.10.1973) Via Monte Nevoso, 34 tel. 3394585218 10.01.2008 TAGLIARENI Mario (Arezzo 06.06.1954) Via Rimini, 14 tel. 06.7008022 17.01.2008 TAGLIONI Chiara (Roma 08.04.1975) P.le Clodio, 8 tel. 06.37352555 10.01.2008 TAMBURINI Fabrizio (Roma 27.06.1974) Via Gregorio Vii, 407 tel. 06.636688 17.01.2008 247 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 247 8.11.2002 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO TANGARI Giusi (Crotone 09.05.1976) P.zza S. Maria Ausiliatrice, 44 tel. 06.87904110 10.01.2008 TARANTELLI Pietro (Roma 08.11.1977) Foro Traiano, 1/a tel. 06.67161 28.02.2008 TARQUINI Barbara (Roma 01.03.1978) Via Seismt Doda, 42 tel. 3384717068 28.02.2008 TASCO Nicola (Roma 16.02.1980) Via Antonio Gramsci, 54 tel. 06.3269831 23.01.2008 TASSISTRO Barbara (Genova 08.12.1970) Via Don Carlo Gnocchi, 36 tel. 3472903206 10.01.2008 TEDESCHI Luca (Roma 30.01.1978) Via Emilia, 47 tel. 06.42010452 23.01.2008 TEOFILATTO Teodora (Roma 27.07.1972) Via Domenico Jachino, 87 tel. 06.5204348 28.02.2008 TERRINONI Alessia (Roma 13.09.1980) P.za S.giovanni In Laterano,18B tel. 06.77250512 28.02.2008 TESORI Alessio (Roma 06.09.1972) Via Cassiodoro, 1/a tel. 06.68192427 28.02.2008 TESTA Romana (Tagliacozzo 05.07.1976) Via degli Scipioni, 268/a tel. 06.3210954 28.02.2008 TESTAGUZZA Alessandra (Roma 20.01.1964) Via delle Antille, 60 tel. 06.56338475 28.02.2008 THOMAS Alessandro (Roma 09.12.1980) Via G. Antonelli, 15 tel. 06.8082219 28.02.2008 TIMPANI Domenico (S. C. d’Aspromonte 20.06.1961) Via Gregorio Xi, 10 tel. 06.6627962 9.11.1991 TINARELLI Gianpaolo (Frascati 23.06.1973) Via Principessa Clotilde, 7 tel. 06.362271 28.02.2008 TINTISONA Alessandra (Roma 16.10.1979) Corso d’Italia, 106 tel. 06.44254328 28.02.2008 TIPALDI Adriana (Roma 06.12.1980) Via Marianna Dionigi, 57 tel. 06.3204855 28.02.2008 248 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 248 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO TIRONE Vittoria (Roma 23.09.1977) Via Giuseppe Ferrari, 11 tel. 06.37353394 28.02.2008 TOCCI Francesca Romana (Roma 21.01.1979) Via di Campo Marzio, 69 tel. 06.6795808 28.02.2008 TOMMARELLO Fabio (Napoli 02.06.1977) Via della Giuliana, 32 tel. 06.37501129 28.02.2008 TONETTI Monica Alessandra (Pietrasanta 20.02.1972) Viale Europa, 98 tel. 06.50796540 28.02.2008 TORCICOLLO Giuseppe Pio (Castrovillari 24.09.1970) Via Carlo Mirabello, 11 tel. 06.97277637 28.02.2008 TORRE Marilena (Barcellona P.G. 10.02.1980) Via Gaio Meno, 41 tel. 06.7009878 10.01.2008 TORRISI Andrea (Napoli 14.09.1977) Via di Monserrato, 25 tel. 06.6810071 28.02.2008 TORRONI Antonio (S. Michele Salentino 01.01.1931) Circ.ne Gianicolense, 302 tel. 360239880 22.02.1962 TRAPPOLINI Gianluca (Ronciglione 17.11.1979) Via Venti Settembre, 1 tel. 06.489901 23.01.2008 TROMBETTA Myriam (Roma 12.11.1979) Via dei Colli Albani, 15 tel. 06.7807631 23.01.2008 TRONCHET Raffaella (Roma 05.03.1973) Largo Trionfale, 7 tel. 06.6868001 28.02.2008 TUOSTO Immacolata (Benevento 15.05.1976) Via Carlo Mirabello, 23 tel. 06.37512556 23.01.2008 TURCO Bina (Cosenza 05.04.1978) Via Durazzo, 9 tel. 06.3724111 28.02.2008 VACCA Giuseppe (Roma 13.08.1978) Via Antonio Chinotto, 1 tel. 06.45493126 10.01.2008 VALERI Federico (Roma 04.12.1976) Via Properzio, 32 tel. 06.68803998 17.01.2008 VENDITTELLI Sabrina (Roma 28.08.1972) Via Cerveteri, 21 tel. 06.7096050 17.01.2008 249 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 249 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO VENEZIA Manuela (Genova 16.07.1976) Via Nomentana, 257 tel. 06.44248504 26.02.2004 VENTURA Flavia (Roma 03.03.1975) Via G. Gatteschi, 1 tel. 06.86219259 10.01.2008 VIGIANI Mario (Roma 30.04.1980) Via dei Prati di Papa, 48 tel. 06.5577886 23.01.2008 VILLANI Enrica (Avellino 29.09.1981) Via di Grottaperfetta, 592 tel. 06.5030130 10.01.2008 VILLANI Maria Silvia (Pescara 13.04.1978) Via Eurialo, 36 tel. 3405321469 10.01.2008 VIOLA Angela (Gaeta 11.12.1966) Viale F. Santi, 32 tel. 06.40501648 11.12.1997 VISCIOTTI Vanessa (Alessandria 05.03.1972) Via Faleria, 17 tel. 06.77076881 23.01.2008 VITALI Laura (Roma 06.12.1973) Via Giuseppe Lorenzoni, 8 tel. 06.54221935 28.02.2008 VITTOZZI Francesco (Albano Laziale 26.04.1979) Piazza Bainsizza, 1 tel. 06.3728142 28.02.2008 VITUCCI Marzia (Roma 07.05.1976) Via P. Mascagni, 124 tel. 06.8606894 16.10.2003 VIVOLO Loredana (Benevento 04.08.1975) Via Eleonora d’Arborea, 30 tel. 06.44232326 28.02.2008 VIZZACCARO Valentina (Roma 17.05.1978) Via Luigi Pulci, 52 tel. 3284180534 28.02.2008 VOLPE Maria Grazia (Corigliano Calabro 01.05.1969) Via Alfredo Catalani, 31 12.09.2002 WAHL Deborah (Roma 03.10.1974) P.zza San Lorenzo In Lucina, 4 tel. 06.6878600 28.02.2008 ZACCARETTI Enrico (Ortona 14.08.1976) Via Renato Cesarini, 106 tel. 06.51985364 23.01.2008 ZAGARIA Mirella (Matera 20.09.1972) Via Fasana, 21 28.02.2008 250 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 250 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO ZAOTTINI Alessandro (Roma 02.06.1968) Via P. Leonardi Cattolica, 6 tel. 06.37352071 23.01.2008 ZAPPAVIGNA Andrea (Frosinone 07.05.1977) Via G. Villani, 8 tel. 06.78344213 23.01.2008 ZAPPI Paola (Viterbo 14.04.1979) Via Monte de’ Cenci, 21 tel. 06.3210964 28.02.2008 ZUCCARO Vanessa (Roma 30.08.1972) Via Guilmi, 43 tel. 3475076403 28.02.2008 ELENCO SPECIALE ALIMONTI Azzurra (Roma 15.12.1977) Enav S.p.a. Via Salaria, 716 - tel. 06.8166806 17.01.2008 BONIELLO Gerarda (Caserta 31.03.1972) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59825570 23.01.2008 CARLI Carlo (Roma 14.02.1956) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59885983 17.01.2008 CASSAVIA Francesco (Roma 10.07.1973) Anas S.p.a. 26.05.2005 Via Monzambano, 10 - tel. 06.44464856 CIPOLLONE Annalisa (Roma 10.09.1975) Camera Dei Deputati 20.01.2003 Piazza Campo Marzio, 42 - tel. 06.67602207 COMELLI Alberto (Bologna 17.12.1961) Professori Universitari 28.02.2008 Via Quintino Sella, 23 - tel. 06.42010922 DIONISI Danilo (Roma 04.03.1972) Eni S.p.a P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59825570 23.01.2008 GUERRINI Andrea (Roma 28.01.1967) Eni S.p.a. Via Laurentina, 449 - tel. 06.59888381 21.07.1994 LUZZATI Leone (Roma 29.01.1977) Eni S.p.a. Via Laurentina, 449 - tel. 06.59881 28.10.2004 MARTONE Nella (Avezzano 05.05.1967) Rai Spa V.le G. Mazzini, 14 28.02.2008 MELIS Giuseppe (Avellino 04.06.1971) Professori Universitari Via Dora, 1 - tel. 06.8551722 251 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 251 9.01.2001 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO MILANESE Luigi (Roma 02.07.1971) Universita’ Roma “la Sapienza” P.le Aldo Moro, 5 - tel. 06.49690338 26.10.2000 PICCOTTI Laura (Roma 20.02.1960) Monti dei Paschi di Siena 28.10.1997 Via S.Giovanni in Laterano, 7 - tel. 06.67346846 PIPPIA Nicola (Oristano 02.02.1976) So.g.i.n. S.p.a. Via Torino, 6 - tel. 06.83040914 17.01.2008 PUOTI Paola (Roma 10.10.1960) Professori Universitari Via T. Monticelli, 12 - tel. 06.8083290 28.02.2008 ROMANO Paola (Reggio Calabria 09.12.1968) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59825570 TAGLIAMONTE Bruno (Roma 22.05.1965) Eni S.p.a. Via Laurentina, 449 - tel. 06.59886068 7.11.1996 23.01.2008 ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI ai sensi dell’art. 96 D.Lgs 2.2.2001 BALDACCHINO Annabelle (St. Julians 21.12.1980) Via A. Bertoloni, 35 tel. 06.8081880 23.01.2008 BARBIERA Mara (Udine 16.01.1973) Via del Corso, 117 tel. 06.64770053 28.02.2008 BELLEZZA Laura (Roma 10.06.1981) Via A. Torlonia, 33 tel. 06.44236332 28.02.2008 CARPAGNANO Michele (Barletta 03.08.1979) Via delle Quattro Fontane, 20 tel. 06.478751 28.02.2008 D’URSO Gabriele (Roma 02.07.1975) Corso Trieste, 155 tel. 06.8602505 28.02.2008 FELLER Sabine (Neuss 20.03.1965) Via Cicerone, 44 tel. 06.9028260 10.01.2008 GAGLIARDI Maria Sole (Roma 25.11.1981) Via Ferdinando di Savoia, 3 tel. 06.3610830 28.02.2008 PANETTA Gianmarco (Roma 24.07.1978) Via Guido Alfani, 29 tel. 06.64563251 28.02.2008 PETROSINI Pietro (Roma 05.07.1971) Via Cimabue, 2 tel. 06.3200520 28.02.2008 252 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 252 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO PIERINI Claudia (Roma 17.01.1979) Via Benedetto Croce, 27 tel. 06.5402848 28.02.2008 POLIDIS Konstantinos (Kavala (grecia) 10.03.1975) Via Tuscolana, 1270 tel. 06.622824 10.01.2008 SEBASTIANUTTI Paolo (Roma 05.10.1956) Via A. Bustini, 37 tel. 06.50917930 10.01.2008 ZANELLA Angela Maria (Cotipora 05.01.1973) Via Candia, 50 tel. 06.39725397 28.02.2008 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO BADIOLA BERGARA Jabier (Ondarroa 29.05.1977) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 BELLOMO Stefano (Roma 06.04.1967) da El.Spec. Professori Universitari BOURGEOIS Anne-Sophie (Boulogne 17.09.1963) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 BRIGATO Marco (Roma 25.07.1941) da El.Spec. Comune di Roma BUHR IURATO Julia Dorothee (Krefeld 09.07.1963) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 CARNEVALI Alessandro (Roma 23.02.1977) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 CASSATA Tommaso (Palermo 11.06.1975) da El.Spec. GSE S.p.A. CASTELL NUNEZ Magdalena (Palma de Mal.19.09.1975) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 CIPER Dirk Christoph (Krefeld 22.11.1962) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 CONDEMI Marcello (Cosenza 09.04.1954) dal EL.Spec. Banca d’Italia COSCIA Giovanna (Atripalda 23.05.1977) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 DEL OLMO GUARIDO Natalia (Salamanca 09.07.1971) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 DESIDERIO Luigi (Salerno 14.12.1938) da El. Spec. I.S.V.A.P. DEVOS Christophe (Mortsel 30.06.1966) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 DUNLOP Leah Rosamond (Kingston U. T. 02.11.1959) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 ESCUDERO DE ZULOAGA Maria A. (Barcel. 15.12.1972) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 FERNANDEZ SANTOS Alberto Cecilio (Pasaia 03.12.1968) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 FERRARA Alfredo (Messina 16.12.1940) da El. Spec. I.N.P.S. FOSSELARD Denis Michel (Charleroi 05.07.1968) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 FRANCO RIVAS Laura (Madrid 28.12.1978) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 GAZZONI Francesco Maria (Roma 02.05.1970) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 LAUSI Luigi (Terni 19.08.1967) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 LUNEDEI Federica (Roma 25.12.1974) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 MARTIS Mauro (Roma 15.01.1942) da El.Spec. Comune di Roma MAURO Giuseppe (Cassano allo Jonio 21.02.1976) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 METAXOTOU Emmanouela (Atene 06.10.1965) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 MIDIRI Mario (Palermo 25.09.1957) da El.Spec. Senato della Repubblica PACOTTI Renato (Aosta 08.01.1963) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 PANNELLA Anna Maria (Roma 12.05.1967) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 PEE Annett (Leipzig 05.04.1972) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 PERGHEM Roberto (Tione di Trento 15.07.1970) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 PIRRI Alberto (Roma 09.01.1961) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 253 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 253 6.02.2003 14.01.1999 3.04.2003 5.10.1972 4.04.2002 28.10.2004 1.02.2007 6.08.2003 2.10.2003 18.04.1985 28.12.2004 4.11.2004 16.07.1970 30.05.2002 24.06.2004 23.10.2003 7.06.2001 12.07.1969 9.09.2004 23.01.2003 25.10.2001 6.02.2003 11.12.2003 8.04.1971 16.02.2006 17.11.2003 19.06.2003 15.04.2004 3.07.2003 20.06.2002 15.07.2004 24.04.2003 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO PROVO Katrien (Merksem 14.09.1974) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 ROERIG Maria Theresia (Bonn 10.10.1969) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 SABATINI Patrizia (Roma 21.02.1967) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 SANCHEZ DE LAS HERAS Emilio (Madrid 21.11.1966) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 STARCK Heike (Essen 07.09.1957) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 STEINHAUER Carsten (Rheydt 13.06.1971) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 SUCCI Alberto (Roma 10.08.1946) da El.Spec. Banca Naz. Lavoro TRUPKE Isabella (Roma 17.07.1975) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 VICARI Donatella (Collegiove 11.05.1964) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 VON DER LIPPE Sabine (Francoforte S. Meno 11.01.1963) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 25.03.2004 26.07.2001 22.07.2004 11.10.2001 14.03.2002 20.09.2001 30.05.1991 27.11.2003 15.10.2004 11.04.2002 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE AMMIRATI Luigi (Milano 31.01.1974) El.Spec. Professori Universitari CICALA Carlo (Torino 28.03.1974) El.Spec. Professori Universitari CORAPI Elisabetta (Roma 28.07.1970) El.Spec. Professori Universitari LOMBARDI Stefania (Roma 01.02.1975) El.Spec. Terna S.p.a. MICELI Rossella (Palermo 30.04.1975) El.Spec. Professori Universitari PERA Aureliana (Roma 24.06.1969) El.Spec. Automobile Club D’italia POMPEI Luca (Roma 19.10.1974) El.Spec. Eni S.p.a. ROJAS ELGUETA Giacomo (Roma 23.02.1978) El.Spec. Professori Universitari TORZILLI Paola (Roma 27.03.1968) El.Spec. Rai S.p.a. 26.02.2004 8.11.2001 21.01.1999 23.10.2003 20.11.2003 8.10.1999 6.11.2003 18.11.2004 22.04.2004 VARIAZIONI ELENCO SPECIALE BALDASSARRE Antonio (Bari 20.05.1971) da Uff. Italiano Cambi a Banca d’Italia CARRIERO Giuseppe Leonardo (Montescaglioso 03.12.1953) da B. d’Italia a I.s.v.a.p. DE CAROLIS Bruno (Segni 12.11.1947) da Uff. Italiano Cambi a Banca d’Italia DE PASQUALE Francesco (Nola 06.04.1949) da Uff. Italiano Cambi a Banca d’Italia DIPACE Giovina (Bari 05.08.1967) da Uff. Italiano Cambi a Banca d’Italia GUISO Paolo Giovanni (Roma 05.05.1949) da Uff. Italiano Cambi a Banca d’Italia LUPI Giovanni (Roma 12.04.1969) da Uff. Italiano Cambi a Banca d’Italia NICOLAI Andrea (Roma 27.08.1968) da Uff. Italiano Cambi a Banca d’Italia PAVESI Adriana (Roma 15.05.1969) da Uff. Italiano Cambi a Banca d’Italia 26.06.1996 28.02.1985 19.03.1977 12.06.1975 27.02.1997 4.01.1979 31.05.2001 15.10.1998 5.03.1998 CANCELLAZIONI PER DECESSO CAPONI Clelia (Roma 24.01.1965) dec. 31.12.2007 CAVASOLA Giannetto (Roma 02.01.1919) dec. 23,01,2008 D’ANIELLO Andrea (Roma 23.11.1968) dec. 06.01.2008 GARUTI Gian Franco (Mirandola 27.04.1923) dec. 17.09.2007 IACONO Salvatore (Vittoria 28.07.1929) dec. 26.11.2007 MARINO Andrea (Roma 10.11.1970) dec. 20.02.2003 MILLOZZA Antonio (Sezze 02.02.1929) dec. 20.01.2008 PAZZAGLIA Ludovico (Roma 31.07.1923) dec. 29.01.2008 RICCARDI Giulio (Olevano Romano 01.11.1917) dec. 02.01.2008 254 14_albi_fatto.pmd 23.01.2008 28.02.2008 23.01.2008 28.02.2008 23.01.2008 28.02.2008 28.02.2008 28.02.2008 28.02.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 254 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO CANCELLAZIONI A DOMANDA AMMATUNA Giuseppe (Modica 14.03.1944) ANTONELLI Giacomo (Roma 14.08.1925) BARZANTI Tiziana (Roma 14.05.1973) BATOCCHI Francesco (Roma 26.12.1974) CALDERARA Sergio (Roma 14.10.1969) CANTILLO Michele (Melfi 30.01.1930) CAROZZI Angela Maria (Bellevue (usa) 03.10.1972) CASSATA Tommaso (Palermo 11.06.1975) CAVALLI Francesco (Bari 15.09.1944) CHERSI Elena (Roma 12.01.1953) CONTI Marina (Roma 29.01.1966) COSSU Benedetta (Roma 13.07.1971) DE ROCCHI Alessandro (Roma 07.04.1975) DE RUGGIERI GATTI Chiara (S. Arcangelo 25.07.1947) DI ZILLO Alessandro (Sulmona 10.06.1972) FERRAGUTO Fabio (Torino 17.07.1972) FRATTA Pietro (S. Maria C. Vetere 05.06.1946) FROLLINI Luciano (Roma 25.11.1931) GAETA Rosaria (Milazzo 18.09.1968) KRASNA Tiziana (Trieste 22.10.1966) LAZZARI Matilde Francesca (Roma 18.03.1973) LELLI Giovanni (Roma 13.10.1980) LODI Marco Umberto (Genova 15.08.1976) LORIA Mario (Roma 02.05.1934) MANNI Antonella (Roma 24.03.1973) MORICHELLI Michelangelo (Spoleto 24.11.1920) MUOLO Silvana (Altamura 25.05.1976) ORFINO Rocco Roberto (Gioia Del Colle 14.11.1919) PAOLINI Vittorio (Gioia Dei Marsi 19.03.1929) PENSATO Massimiliano (Roma 24.11.1972) PINCHERA Renato (Cassino 07.09.1923) PINOTTI Benvenuto Franco (Gualdo Cattaneo 12.04.1935) PISTORIO Carmen (Roma 11.10.1975) PROVVIDERA Dario (Roma 25.09.1967) RESTA Federica (Bari 12.03.1980) RINALDI Mauro (Roma 15.08.1943) ROMAGNOLI Francesca (Roma 23.11.1973) SALIOLA Emily Jane (Roma 09.02.1978) SALOMONE Luca (Roma 18.10.1973) SANTOLOCI Francesca (Roma 21.11.1977) SEMINARA Antonella Maria Rosaria (Napoli 16.12.1979) SESSO SARTI Olga (Cosenza 12.03.1965) VISCA Isadora (Roma 26.12.1971) ZUPPICCHIATTI Francesco (Roma 18.03.1973) 10.01.2008 28.02.2008 23.01.2008 28.02.2008 17.01.2008 28.02.2008 17.01.2008 23.01.2008 17.01.2008 23.01.2008 17.01.2008 28.02.2008 17.01.2008 23.01.2008 28.02.2008 17.01.2008 23.01.2008 17.01.2008 28.02.2008 17.01.2008 28.02.2008 28.02.2008 17.01.2008 17.01.2008 17.01.2008 23.01.2008 17.01.2008 23.01.2008 17.01.2008 28.02.2008 23.01.2008 28.02.2008 17.01.2008 23.01.2008 23.01.2008 28.02.2008 17.01.2008 28.02.2008 28.02.2008 23.01.2008 28.02.2008 17.01.2008 10.01.2008 10.01.2008 255 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 255 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO ANTONIOLI Alessandro (Milano 11.06.1976) trasf. Milano BELCAMINO Livia (Catanzaro 10.01.1976) trasf. Catanzaro BELLE’ Cecilia (Roma 23.10.1971) trasf. Massa Carrara BOGNANNI Loredana (Noto 20.06.1974) trasf. Catania CAPOSSELA Emilio (Roma 04.01.1958) trasf. Velletri CASTORI Giovanni (Bracciano 01.10.1952) trasf. Civitavecchia DI GIACOMO Margherita (Teramo 05.06.1969) trasf. Milano DIONESALVI Raffaele (Petilia Policastro 13.09.1966) trasf. Cagliari LUBERTI Bruno (Roma 19.12.1969) trasf. Latina MALFATTI Carla (Aprilia 28.11.1956) trasf. Velletri MECONCELLI Michele (Siena 22.10.1947) trasf. Montepulciano MESIANO Andrea (Bracciano 25.07.1954) trasf. Civitavecchia MIGLIACCIO Claudio (Galatone 02.08.1952) trasf. Lecce PALMA Antonio (Marigliano 18.11.1951) trasf. Napoli TRAVAGLINI Vincenzo (Ortona 13.12.1977) trasf. Pescara URAS Antonella (Napoli 21.05.1971) trasf. Nola VISCONTI Luigi (Pescara 06.08.1963) trasf. L’Aquila 23.01.2008 28.02.2008 28.02.2008 28.02.2008 28.02.2008 28.02.2008 23.01.2008 17.01.2008 17.01.2008 23.01.2008 17.01.2008 28.02.2008 23.01.2008 17.01.2008 28.02.2008 28.02.2008 10.01.2008 CANCELLAZIONI PER SANZIONE DISCIPLINARE FLORIO Salvatore (Cosenza 30.07.1945) difetto di residenza 10.01.2008 NUOVE ISCRIZIONI – MARZO E APRILE 2008 ALBO ORDINARIO ADAMO Andrea (Roma 23.06.1971) Via dei Campi Flegrei, 65 tel. 06.8603204 ADANTI Emiliano (Roma 13.06.1971) Via della Giuliana, 101 tel. 06.39917437 AFFINITO Carlo (Valmontone 10.05.1970) Via Eugenio Cisterna, 44 tel. 06.52361730 13.03.2008 AFFINITO Francesco (Roma 14.02.1980) Via G.G. Belli, 39 tel. 06.3224248 27.03.2008 AGROFOGLIO Simone (Imperia 19.04.1976) Via Crescenzio, 25 tel. 06.6868177 20.03.2008 ALVITO Maria Pia (Taranto 01.08.1973) Via Pietro da Cortona, 5 Int.1 tel. 06.32111635 17.04.2008 256 14_albi_fatto.pmd 10.04.2008 6.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 256 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO AMATUCCI Francesca Romana (Roma 18.01.1976) Corso Trieste, 61 tel. 06.85352883 10.04.2008 AMEDURI Simona (Locri 04.12.1974) Via Altavilla Irpina, 31 tel. 06.98188033 10.04.2008 ANDRACCHIO Francesca (Roma 24.09.1973) Viale dei Colli Portuensi, 167 tel. 06.5346788 ANGELUCCI Valentina (Orbetello 15.02.1980) Via Innocenzo Xi, 8 tel. 06.39638318 ANTONINI Pompea (Mesagne 15.01.1981) Via del Velodromo, 71 tel. 3391050708 AQUINO Marco (Cuneo 27.12.1979) Via Pietro Cossa, 13 tel. 06.3611732 27.03.2008 BARBALISCIA Simona (Bologna 05.01.1970) Via Vittoria Colonna, 32 tel. 06.6838908 24.04.2008 BARBUSCIA Daniela (Mirabella Imbaccari 15.03.1968) Via A. Baiamonti, 2 Int.2 tel. 06.37519962 17.04.2008 BARONCELLI Maria Priscilla (Roma 18.12.1980) Via Umberto Boccioni, 4 13.03.2008 BARONCINI Simona (Marino 04.03.1975) Via Virgilio, 38 tel. 06.6893302 27.03.2008 BELOTTI Gianluca (Bergamo 03.01.1963) Piazza Venezia, 11 tel. 06.6758231 18.01.2000 BIANCHI Alessia (Roma 22.06.1970) Via Antagora, 25 tel. 06.50914581 13.03.2008 BINETTI Marco (Roma 20.04.1978) Via Giacomo Trevis, 76 tel. 06.5138452 BISCEGLIE Vito (Roma 26.01.1978) Viale Tintoretto, 395 tel. 0863/441717 27.03.2008 BISCOTTINI Valeria (Roma 13.07.1979) Lungotevere Michelangelo, 9 tel. 06.36002950 17.04.2008 BOCCACCI Fabrizio (Roma 15.11.1978) Via Bocca di Leone, 78 tel. 06.6976341 10.04.2008 27.03.2008 257 6.03.2008 6.03.2008 257 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 6.03.2008 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO BOCCONETTI Cristiano (Roma 09.11.1978) Viale Villa Grazioli, 5 tel. 06.8558555 6.03.2008 BOLOGNA Nicoletta (Roma 13.09.1977) Viale Parioli, 54 tel. 06.8085399 3.04.2008 BONACCI Veronica (Roma 15.04.1978) Viale G. Sirtori, 56 tel. 3288995379 13.03.2008 BONANNI Alessandro (Roma 08.08.1976) Via Monte Croce, 9 tel. 06.87195811 13.03.2008 BONANNO Mauro (Palermo 14.11.1979) Via Gino Nais, 16 tel. 06.39950509 13.03.2008 BONATO Fabrizio (Milano 10.05.1977) Via Montezebio, 40 tel. 06.3223713 27.03.2008 BONGHI Fabiola (Roma 21.04.1976) Via Mario Musco, 73 tel. 06.5414186 17.04.2008 BONGIOVANNI Luciana (Mantova 28.03.1975) Via Federico Cesi, 72 tel. 06.3215746 17.04.2008 BONGIOVANNI Valentina (Roma 25.02.1978) Via Premuda, 14 tel. 06.39745163 10.04.2008 BORDI Maria (Roma 27.07.1978) Via Ennio Quirino Visconti, 55 tel. 06.3612454 17.04.2008 BOSCHETTI Francesco (Roma 21.10.1977) Via Dei Gracchi, 278 tel. 06.3216474 24.04.2008 BOVE Lucia (Salerno 23.11.1946) Via Benedetto XIV, 21 Sc.d tel. 06.39377458 20.02.1974 BRUGNOLI Emanuela (Roma 06.06.1977) Via Lazio, 9 tel. 06.42016151 27.03.2008 BRUNI Alessandro (Roma 24.03.1978) Via Teodoro Monticelli, 5 tel. 06.32540516 10.04.2008 BULGARINI NOMI Federica (Roma 10.11.1978) Via Carlo Alberto Racchia, 2 tel. 06.45479660 20.03.2008 CAGLI Leonida (Roma 29.09.1973) Via Pinciana, 25 tel. 06.844651 17.04.2008 258 14_albi_fatto.pmd FORO ROMANO 1-2/2008 258 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO CAIANIELLO Gianfranco (Monterotondo 21.08.1961) Via delle Alpi, 30 tel. 06.8416661 17.04.2008 CAIAZZO Salvatore (Napoli 18.11.1971) Via del Babuino, 107 tel. 3205598870 13.01.2003 CALANNA Sara (Roma 12.11.1967) Viale del Lido, 37 tel. 06.56320610 3.04.2008 CAPARELLI Maria Francesca (Cosenza 09.08.1978) Via Flaminia, 109 tel. 06.3611765 3.04.2008 CAPOSTAGNO Mirko (Roma 14.03.1976) Via Dardanelli, 37 tel. 06.97603021 20.03.2008 CAPOTORTO Dario (Taranto 10.01.1980) Via Emilia, 88 tel. 06.4200741 20.03.2008 CAPOZZI Rodolfo (Napoli 04.08.1973) Via Asiago, 2 tel. 06.99700164 20.03.2008 CAPPONI Patrizia (Roma 22.12.1973) Via P. Falconieri, 100 tel. 05.58203695 20.03.2008 CAPRIOTTI Luana (Roma 18.09.1975) Viale Ventuno Aprile, 34 tel. 06.86322594 27.03.2008 CARBONE Salvatore (San Cataldo 12.04.1979) P.le delle Belle Arti, 8 tel. 06.3200595 13.03.2008 CARONE Alfredo (Roma 10.03.1966) Via San Giuseppe Cafasso, 9 tel. 06.4102468 20.03.2008 CARPENTIERI Adalberto (Roma 21.09.1979) Via Tibullo, 10 tel. 3296066460 20.03.2008 CARRA Alessandra (Roma 28.12.1978) Via Monte Santo, 16 tel. 06.37511482 17.04.2008 CARRETTA Genny Teresa (Bologna 10.07.1977) Via della Meloria, 52 tel. 06.39744706 13.03.2008 CARROZZINI Carla (Galatina 31.10.1973) Via Chiusi, 68 tel. 3334162390 20.03.2008 CARTELLA’ Emanuela (Roma 05.01.1979) Via Faleria, 17 tel. 06.77076881 10.04.2008 259 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 259 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO CARUCCI Alessandra (Faido 03.08.1970) Via Velletri, 35 tel. 06.85350829 17.04.2008 CETRONE Sara (Popoli 19.11.1978) Largo Messico, 16 tel. 06.85355841 20.03.2008 CHIANESE Enrico (Roma 20.07.1978) Via G.B. De Rossi, 32 tel. 06.44238091 6.03.2008 CHIERICHINI Cristiano (Roma 22.12.1976) Viale delle Milizie, 15 tel. 06.37514751 27.03.2008 CHILELLI Luigi (Roma 20.06.1976) Piazzale Clodio, 18 tel. 3392774513 13.03.2008 CHIRIACO Roberta Carla (Roma 20.03.1976) Via Flaminia, 141 tel. 06.3201895 27.03.2008 CIAFFI Federico (Roma 20.03.1978) Via Galileo Galilei, 45 tel. 06.70475874 10.04.2008 CIAFFI Francesca (Roma 22.04.1974) Via Galileo Galilei, 45 tel. 06.77208437 10.04.2008 CIALONE Maria (Roma 05.06.1966) Piazzale Clodio, 22 tel. 06.39741310 10.04.2008 CIAMEI Valeria (Roma 10.05.1977) Via Fonte Buono, 104 tel. 3495635504 CIARALLI Mario (Roma 23.05.1976) Via Germanico, 170 tel. 06.369981 24.04.2008 CIARDI Giuseppe (Roma 10.02.1972) V.le delle Medaglie D’oro,419/G tel. 06.35343633 17.04.2008 CIARONI Lorenzo (Roma 18.01.1975) Via del Casale Giuliani, 27 tel. 3404140350 24.04.2008 CIPOLLA Roberto (Roma 02.05.1976) Via del Corso, 117 tel. 3205674238 CIVELLO Maria Lucia (Roma 22.03.1980) Via A. Gandiglio, 13 tel. 06.58202774 27.03.2008 CLEMENTE Giuseppe (Castellaneta 20.09.1979) Via Po, 24 tel. 06.8416753 10.04.2008 260 14_albi_fatto.pmd 3.04.2008 6.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 260 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO COLONNELLO Roberto (Roma 21.10.1979) Via Rocca Sinibalda, 14 tel. 06.85305596 COLOSIMO Silvia Francesca (Frosinone 05.06.1977) Via Po, 10 tel. 06.8554343 CONTI Susanna (Roma 05.08.1977) Viale delle Milizie, 22 tel. 06.87451638 CORONATI Nicola (Roma 16.12.1979) Via Tacito, 7 tel. 06.3235365 13.03.2008 CORRIERI Federica (Roma 07.08.1978) Piazza Remuria, 2 tel. 06.5745798 27.03.2008 CORTI Caterina (Roma 27.10.1980) Circ.ne Clodia, 80 tel. 06.37516783 27.03.2008 COSCIA Monica (Roma 10.02.1972) Via di Villa Bonelli, 54 tel. 06.55280015 27.03.2008 COSTA Maria Rosaria (Stigliano 12.10.1974) Circ.ne Clodia, 29 tel. 06.39738575 20.03.2008 COSTANTINI Fabrizio (Roma 28.04.1976) Via G. Spontini, 7 tel. 06.8552939 27.03.2008 COSTANTINI Francesca (Teramo 16.01.1981) Via Venti Settembre, 1 tel. 06.474831 27.03.2008 COVINO Emiliano (Roma 27.08.1977) Via Flaminia, 213 tel. 06.32506567 17.04.2008 COVINO Simone (Roma 19.07.1979) Via Boezio, 16 tel. 06.68192332 17.04.2008 CRISTIANO Daniela (Roma 28.03.1981) Via Vittorio Fantini, 55 tel. 06.5088183 13.03.2008 D’AGOSTINIS Rosa (Maratea 09.09.1969) Via di Monte del Gallo, 62 tel. 3496610280 27.03.2008 D’ANDREA Valentina (Catania 30.07.1975) Via San Nicola De Cesarini, 3 tel. 06.45438645 DE ANGELIS Alessandro (Roma 08.08.1974) Via Romeo Romei, 45 tel. 06.39728211 27.03.2008 6.03.2008 261 3.04.2008 13.03.2008 261 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 6.03.2008 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO DE BIASE Tiziana (Roma 30.08.1973) Via Fogliano, 28 tel. 06.8601523 3.04.2008 DE FACHINETTI Giovanni (Roma 14.04.1979) Via Firenze, 25 tel. 3471898567 13.03.2008 DE GREGORIO Fabio (Roma 23.07.1974) Via A. Gandiglio, 119 tel. 06.5884384 17.04.2008 DE MARTINO Pierluigi (Roma 20.04.1977) Via R. Fucini, 63 tel. 06.87138140 6.03.2008 DEL CAPRARO Letizia (Avezzano 01.07.1970) Via Anapo, 46 tel. 06.84240822 4.03.2000 DI BELLA Daniele (Roma 25.02.1979) Via Prestinari, 9 tel. 06.32542170 24.04.2008 DI CARLO Laura (Roma 23.01.1975) Via di Monserrato, 25 tel. 06.6810071 DI DONATO Stefania (Roma 30.01.1976) Via Dardanelli, 21 tel. 06.3728002 10.04.2008 DI GIOVANNI Francesco (Roma 03.03.1966) Via Sacconi, 19 tel. 06.32652431 13.03.2008 DI MAJO Francesco Maria (Roma 25.10.1966) Via G. Avezzana, 6 tel. 06.3201167 21.10.1993 DI MARIO Pierina (Roma 01.09.1960) Via Pavia, 3 tel. 06.44231810 10.04.2008 DI MARTINO Iolanda (Roma 18.04.1968) Via Bernardo Minozzi, 38 tel. 3471596468 3.04.2008 DI NICOLANTONIO Serena (Roma 25.03.1968) Via F. Paulucci de’ Calboli, 9 tel. 06.3728087 6.03.2008 DI PIETRA Andrea (Viterbo 29.11.1977) Via Flaminia, 141 tel. 06.3612035 13.03.2008 DI SALVATORE Oscar (Roma 03.12.1970) Via Trionfale, 21 tel. 06.39749137 13.03.2008 DI SANTO Stefano (Roma 23.09.1974) Via Savoia, 72 tel. 06.8541249 20.03.2008 262 14_albi_fatto.pmd 6.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 262 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO DI SARRO Stefania (Roma 26.12.1972) Via Costantino Morin, 45 tel. 06.3724809 24.04.2008 DI TODARO Andrea Aurelio (Roma 14.10.1978) Piazza delle Muse, 8 tel. 06.8082992 27.03.2008 DI TOMMASO Raffaella (Roma 28.05.1977) Via Siria, 20 tel. 06.78147610 10.04.2008 DIANA Fabio (Bari 30.09.1973) Via Umbria, 7 tel. 06.4818321 20.09.2001 DISABATO Giuseppe (Bari 21.03.1978) Circonvallazione Clodia, 173 tel. 06.3721123 DONG Lifang (Zhejang 28.10.1977) Via Felice Govean, 9 tel. 06.4392759 24.04.2008 D’OVIDIO Emanuela (Roma 18.09.1976) Via Tacito, 41 tel. 06.6832791 24.04.2008 DUCA Massimo (Roma 23.05.1974) Via Alessandro Torlonia, 16 tel. 06.89928790 13.03.2008 D’URBANO Annalisa (Pescara 12.07.1978) Via di Porta Pinciana, 6 tel. 3392184940 27.03.2008 FEDELE Fanja (Roma 29.01.1972) Via del Casaletto, 673 tel. 06.97277314 10.04.2008 FILOSA Giampiero (Roma 07.06.1977) Via Giovanni Mingazzini, 22 tel. 06.4452265 27.03.2008 FIORAVANTI Sara (Roma 13.02.1980) Via Saluggia, 11 tel. 06.61597244 20.03.2008 FIORI Arianna (Roma 06.07.1973) Via B. Bernardini, 50 tel. 3407389549 27.03.2008 FOLLIERO Adolfina (Roma 06.09.1979) Via Gavinana, 1 tel. 06.36003982 13.03.2008 FRUSCIONE Luigi (Salerno 11.01.1972) Via G.B. Vico, 22 tel. 06.32111394 28.02.2001 GALVANIO Giorgio (Roma 03.07.1975) Via Pompeo Magno, 3 tel. 06.326999 17.04.2008 263 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 263 6.03.2008 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO GAMBARDELLA Carolina (Roma 12.10.1976) Viale Carso, 23 tel. 06.37353450 GAROFALO Piero (Cosenza 15.08.1976) Via L. Cochetti, 15 tel. 06.52360142 6.03.2008 GAROPPO Marianna (Cassano Jonio 27.07.1972) Via Paolo Emilio, 7 tel. 06.3213236 24.04.2008 GARUFI Laura (Taormina 23.11.1979) Via Luigi Zambarelli, 23 tel. 06.58230168 6.03.2008 GARZIA Francesca (Roma 23.08.1974) Via Carlo Poma, 2 tel. 06.3701197 6.03.2008 GASSANI Gian Ettore (Sessa Aurunca 07.02.1963) Piazza del Risorgimento, 36 tel. 06.39754968 GATTA Claudio (Roma 28.08.1978) Via Lucrezio Caro, 62 tel. 3475244642 GATTUSO Barbara (Roma 29.10.1972) Via Tuscolana, 791 tel. 06.76901540 20.03.2008 GAZZELLI Mario (Roma 31.10.1973) Via Valadier, 52 tel. 06.3235413 13.03.2008 GELLER Nathan Simone (Roma 07.04.1975) Via Umberto Biancamano, 25 tel. 06.77203714 13.03.2008 GEMINI Emanuela (Roma 06.11.1980) Via Orazio, 3 tel. 06.3244684 13.03.2008 GENOVESI Massimo (Siracusa 26.10.1972) Via Taranto, 44 tel. 06.7003615 20.03.2008 GENTILE Isabella (Praia a Mare 05.11.1975) Via dei Glicini, 140 tel. 3494629512 GENTILI Elena (Roma 04.08.1975) Piazzale A. Bergamini, 12 tel. 06.39722442 27.03.2008 GENTILI Paolo (Roma 12.10.1967) Via Ivrea, 34 tel. 06.70307200 27.03.2008 GIACCHERO Stefania (Torino 19.07.1978) Via di Donna Olimpia, 186 tel. 06.5346448 27.03.2008 264 14_albi_fatto.pmd 17.04.2008 18.07.1994 6.03.2008 6.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 264 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO GIAMMARIOLI Silvia (Roma 05.09.1979) Piazzale Clodio, 12 tel. 06.39730814 24.04.2008 GIANNELLI SAVASTANO Maura (Roma 27.07.1978) Via Latina, 94 tel. 06.7858528 10.04.2008 GIANNINI Roberta (Roma 15.09.1979) Via Cola di Rienzo, 28 tel. 06.3230206 10.04.2008 GIANNINI Tiziana (Roma 09.05.1970) Via Stazione Tuscolana, 31 tel. 06.70399211 17.04.2008 GIARDINA Andrea (Roma 12.05.1978) Via Spoleto, 16 tel. 06.7029393 24.04.2008 GIOFFRE’ Francesco Saverio (Catanzaro 29.08.1981) Via Don Rua, 37 tel. 06.787406 13.03.2008 GIOVAGNOLA Simona (Sarteano 08.12.1976) Via Flaminia, 19 tel. 06.32652459 4.11.2005 GIUDICE Vincenzo (Roma 23.02.1939) Via Tullio Passarelli, 39 tel. 06.5073519 20.03.2008 GIULIANI Roberto (Roma 11.12.1979) Via G.P.da Palestrina, 63 tel. 06.3230595 17.04.2008 GIUSTI Sandra (Udine 07.11.1970) Via A.dionisi, 56 tel. 06.65745676 24.04.2008 GURLIACCIO Roberto (Roma 11.10.1972) Via della Giuliana, 63 tel. 06.39733191 16.01.2003 HAKIM Viviana (Roma 04.01.1978) Via Manlio di Veroli, 3 tel. 06.86381203 20.03.2008 IACUTONE Pia (Celano 24.11.1979) Via Premuda, 1/a tel. 06.39749407 20.03.2008 INCHINGOLO Gianni (Roma 05.12.1979) Viale Giulio Cesare, 71 tel. 06.3243546 13.03.2008 INGRASSIA David Giuseppe (New York 24.07.1978) Via Borgognona, 47 tel. 3385616922 INGRATTA Paolo (Roma 15.05.1978) Via Ulpiano, 29 tel. 06.68136700 3.04.2008 13.03.2008 265 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 265 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO INTORCIA Mara (Marino Laziale 16.03.1978) Via della Giuliana, 82 tel. 06.39754124 27.03.2008 IOBBI Luca (San B. del Tronto 16.10.1979) Via Civitavecchia, 7 tel. 06.8417434 24.04.2008 IZZO Adriano (Roma 24.03.1978) V.le Bruno Buozzi, 47 tel. 06.8076696 10.04.2008 JACOROSSI Chiara (Roma 04.03.1979) Via Ventiquattro Maggio, 43 tel. 06.47825044 17.04.2008 LA MENDOLA Irene (Roma 07.05.1978) Via Prenestina, 390 tel. 06.2596439 24.04.2008 LAUDADIO Luca (Roma 15.05.1969) Via G.G. Belli, 36 tel. 06.36006794 28.01.1998 LETI Fabio (Roma 24.11.1976) Via L.g. Faravelli, 22 24.04.2008 LI DONNI Laura (Messina 28.03.1982) Via dei Prati Fiscali, 237 tel. 3336653258 10.04.2008 LO BIANCO Letterina (Briatico 24.09.1968) Via Costantino Maes, 68 tel. 06.86214150 27.03.2008 LUCIBELLO Federica (Roma 22.01.1982) Via Luigi Pulci, 4 tel. 06.44254494 MACALUSO Piero Luca (Roma 30.03.1979) Via Alessandro Farnese, 26 tel. 06.20398308 13.03.2008 MAGRI’ Chiara (Roma 23.03.1978) Via del Caucaso, 49 tel. 3477780435 10.04.2008 MAIONE Marta (Roma 09.12.1977) Piazza Cola Di Rienzo, 86 tel. 06.3232025 13.03.2008 MAJO Stefania (Vallo della Lucania 01.03.1978) Viale Bruno Buozzi, 107 tel. 06.3231100 10.04.2008 MALAGOLI Scilla (Roma 11.04.1981) Via Silvio Pellico, 44 tel. 06.37350915 6.03.2008 MALVA Alessandra (Roma 24.04.1977) Via dei Gracchi, 128 tel. 06.3218528 6.03.2008 266 14_albi_fatto.pmd 6.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 266 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO MANCA Claudio (Sassari 19.11.1981) Via delle Milizie, 58 tel. 3934790684 17.04.2008 MANCA Maria Carla (Pula 18.12.1972) Via Cardinal Ginnasi, 8 tel. 06.5601742 13.03.2008 MANCINI Maura (Roma 12.02.1978) Via Sambucuccio D’Alando, 8 tel. 3209311784 MANFRONI Irene (Roma 04.08.1980) Via Natale del Grande, 45 tel. 3497891617 MANGIALETTO Anita (Ariano Irpino 23.10.1978) Via di Val Fiorita, 90 tel. 06.45556850 MANGONE Sara (Roma 07.02.1980) Via Penne, 30 tel. 06.4073664 24.04.2008 MANNINO Rosario (Roma 13.09.1978) Via Arno, 6 tel. 06.8844896 27.03.2008 MANSI Maria (Napoli 12.01.1977) Via della Maratona, 54 tel. 06.83503107 17.04.2008 MANULI Marco (Roma 04.06.1979) Piazza Filippo Meda, 3 tel. 02.76231 10.04.2008 MANZETTI Diego (Roma 25.01.1979) Piazza Diaz, 1 tel. 02.8635941 24.04.2008 MANZIA Glauco (Roma 27.04.1974) Via Francesco De Sanctis, 4 tel. 06.37500286 17.04.2008 MARAZZITI Stefano (Roma 16.12.1976) Via Sardegna, 50 tel. 3383106133 24.04.2008 MARCHESIANI Carola (Roma 14.05.1976) Via G.M. Bonzanigo, 28 tel. 06.2011168 24.04.2008 MARIANTONI Marco (Roma 17.05.1970) Via Calcutta, 25 tel. 06.5296902 26.02.2003 MARINELLI Salvatore (Ciro’ Marina 28.11.1962) Via Piave, 24 tel. 06.4744205 10.11.1994 MARINO Lara Patrizia (Rochester 16.02.1978 Largo Bastia, 11 tel. 3336816740 6.03.2008 267 10.04.2008 3.04.2008 267 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 3.04.2008 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO MASSI Silvia (Civitavecchia 05.01.1979) Via P.G. da Palestrina, 19 tel. 06.3232205 MASSIMI Matteo (Roma 15.04.1979) Via Gioacchino Gesmundo, 4 tel. 06.37512106 MASTROGIOVANNI Vincenza (Formia 24.03.1979) Viale Paolo Orlando, 64 tel. 3489143822 MATTIA Maria Laura (Potenza 02.03.1979) Viale Eritrea, 72 tel. 06.86398817 MATTIANGELI Daniele (Roma 07.10.1979) Via A.G. Barrili, 68 tel. 06.5818424 MAURIZI Eva (Latina 08.12.1975) Via Eleonora d’Arborea, 26 Sc.A tel. 06.44241180 MAZZUCATO Monica (Roma 19.01.1976) Lungotevere Flaminio, 22 tel. 06.3202815 MILELLA Rosanna (Roma 03.01.1978) P.le delle Medaglie d’Oro, 7 tel. 06.35450460 MORANDIN Ferdinando (Roma 04.10.1945) Via Merulana, 48 tel. 06.4821420 MORRA Francesca (Mugnano 02.06.1981) Corso Vittorio Emanuele II,284 tel. 06.684271 MUGGIA Gioia Alison (Roma 27.08.1976) Via della Mercede, 11 tel. 06.6920491 13.03.2008 NASINI Cristina (Roma 09.04.1972) Via Raffaele Battistini, 15 tel. 06.5344790 10.04.2008 NERI Ermelinda (Termoli 21.12.1970) Via Giuseppe Ferrari, 2 tel. 06.3215807 4.01.2002 NORI Andrea (Roma 22.08.1976) Via Labicana, 92 tel. 06.7009179 6.03.2008 NUCCITELLI Claudia (Roma 14.07.1974) Via B. Barilli, 62 tel. 06.8274751 27.03.2008 OLIA Maziar (Teheran 31.08.1970) Viale Capitan Casella, 42 tel. 06.56320765 13.03.2008 268 14_albi_fatto.pmd 20.03.2008 6.03.2008 24.04.2008 3.04.2008 10.04.2008 3.04.2008 17.04.2008 6.03.2008 24.04.2008 6.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 268 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO ORI Arianna (Roma 31.07.1977) Piazza Verbano, 16 tel. 06.8841427 10.04.2008 PADULA Roberta (Crotone 27.06.1980) Via Lisbona, 11 tel. 06.8841535 13.03.2008 PAGANO Alfio (Catania 21.08.1977) Via Ennio Quirino Visconti, 20 tel. 06.3210555 13.03.2008 PALESSE Clara (Sulmona 09.03.1975) Via Panaro, 17 tel. 06.98876732 20.03.2008 PANUZZO Antonella (Locri 23.10.1976) Viale Libia, 174 tel. 06.86391672 3.04.2008 PARRUCCINI Roberto (Roma 28.04.1977) Via A. Bertoloni, 29 tel. 06.8077547 6.03.2008 PARTINI Giuseppe (Roma 07.03.1974) Via A. Brofferio, 6 tel. 06.3701602 10.04.2008 PASCALE Simone (Roma 11.10.1979) Via Panaro, 17 tel. 06.86391751 20.03.2008 PASCIUTO Alessia (Roma 08.01.1976) Via Gavinana, 2 tel. 3382056020 27.03.2008 PASSARO Liliana (Mesagne 06.11.1976) Via Claudio Monteverdi, 20 tel. 06.8542940 10.04.2008 PECORARO Andrea (Cosenza 13.04.1979) Corso d’Italia, 97 tel. 06.85303423 13.03.2008 PECORARO Yan (Roma 30.03.1978) Via Santa Maria in Via, 12 tel. 06.6976541 20.03.2008 PELLEGRINO Valentina (Galatina 03.02.1976) Via Luigi Capuana, 207 tel. 06.86802392 27.03.2008 PETRONE Ada (Bari 03.10.1974) Via Po, 25/b tel. 06.85231353 15.10.2001 PETTINATO Luca (Catania 16.09.1976) Piazza delle Muse, 8 tel. 06.809631 27.03.2008 PIQUE’ Andrea (Roma 01.06.1948) Via di Sant’Erasmo, 23 tel. 06.5038250 17.04.2008 269 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 269 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO PIROZZI Roberto (Roma 20.02.1977) Via Venti Settembre, 5 tel. 3339143794 PIRRO Donatomarco (Taranto 28.02.1981) Via F. Paulucci de’ Calboli, 5 tel. 06.3723025 PISANI Regina Rosanna (Stigliano 09.08.1978) Via della Giuliana, 66 tel. 06.45423548 27.03.2008 PISTONE Mauro (Roma 22.02.1971) Via Silla, 2/a tel. 06.3223833 13.03.2008 PIZZIMENTI Domenico Antonio (Reggio Calabria 15.09.1954) Via Matteo Boiardo, 19 tel. 06.70453711 30.07.1999 PODUTI Monica (Roma 10.04.1979) Via Tiberina, 242 tel. 3392326591 POLETTI Valerio (Roma 14.11.1978) Viale Umberto Tupini, 103 tel. 06.54218049 POMETTI Francesca (Napoli 03.05.1975) Corso Trieste, 87 tel. 06.8559730 PONGELLI Giacomo (Terni 23.09.1980) Via Antonio Bosio, 2 tel. 3357720633 17.04.2008 PORCELLI Evelina (Venafro 12.07.1976) Via Cipro, 4 tel. 3334224147 20.03.2008 PORRETTA Paola (Roma 02.01.1978) Via Comano, 2 tel. 06.8109672 27.03.2008 PROIETTI Regina (Roma 19.09.1979) Via Feronia, 146 tel. 06.4504828 10.04.2008 PUCCI Lucia (Roma 12.08.1954) Via Appia Nuova, 185 tel. 06.70307102 13.03.2008 PULIATTI Alessandra (Roma 03.03.1977) Via Anagni, 83 tel. 06.98188354 27.03.2008 RIONDINO Raffaella (Roma 02.07.1975) Via Fiume Giallo, 200 tel. 06.5201527 ROMITI Francesca (Viterbo 17.06.1972) Viale Gorizia, 52 tel. 06.8553572 270 14_albi_fatto.pmd 10.04.2008 6.03.2008 6.03.2008 13.03.2008 6.03.2008 6.03.2008 13.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 270 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO ROSELLA Alessandra (Viterbo 19.12.1980) Via Pilo Albertelli, 1 tel. 06.37352657 6.03.2008 ROSSI Gianluca (Roma 20.08.1978) Via Giovanni Nicotera, 29 tel. 06.3240764 27.03.2008 ROTASSO Simona (Formia 25.09.1980) Piazzale Prenestino, 23 tel. 06.70614134 27.03.2008 RUFINI Alberto (Roma 03.05.1972) Viale Marx, 315 tel. 06.86890892 24.04.2008 SACCHETTI Daniele (Vasto 07.03.1976) Via Cavour, 221 tel. 06.4827678 6.03.2008 SAINATO Simona (Lecce 25.08.1968) Via A. Caroncini, 2 tel. 3204354746 10.09.1996 SALAMONE Rosaria (Aragona 24.01.1971) Via Timavo, 3 tel. 06.37516546 17.04.2008 SANTINI Emanuela (Roma 20.04.1974) Via Monti di Creta, 44 tel. 06.6622884 10.04.2008 SANTOBONI Claudio (Roma 27.12.1936) Via Val di Lanzo, 47 tel. 06.8120739 10.04.2008 SASO Patrizia Romana (Roma 10.03.1958) Via Giacomo Folchi, 8 tel. 06.5372612 10.04.2008 SCARINGIA Manuela (Roma 28.04.1976) Via Alessandro Volta, 62/c tel. 06.57289987 10.04.2008 SCARPITTI Matteo (Roma 07.12.1973) Via F. Corridoni, 23 tel. 06.375917 13.03.2008 SCHETTINI Andrea (Roma 09.07.1978) Via Dei Giordani, 29 tel. 06.86324440 24.04.2008 SCHIAVO Riccardo (Roma 21.09.1967) Via Germanico, 12 tel. 06.39736272 13.03.2008 SCHIAVONE Daniela (Aosta 18.01.1969) Via Bassano Del Grappa, 24 tel. 06.37517324 6.03.2008 SCIACCA Innocenza (Catania 07.05.1972) Via Piero Gherardi, 46 tel. 3386715746 6.03.2008 271 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 271 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO SCIUTO Gianluca (Roma 19.10.1976) Via Carlo Mirabello, 6 tel. 06.3720112 13.03.2008 SCIVOLETTO Giovanna (Roma 15.06.1975) Via F. Paulucci de’ Calboli, 5 17.04.2008 SCOGNAMIGLIO Silvia (Roma 17.05.1978) Via Lisbona, 18 tel. 06.85834450 10.04.2008 SCORCUCCHI Laura (Roma 09.03.1969) Via di San Saba, 12 tel. 3286228438 SCORRETTI Arianna (Roma 07.11.1973) Via Teulada, 52 tel. 06.37500187 27.03.2008 SCORSONE Cristina (Torino 22.04.1976) Via Acherusio, 30 tel. 06.64940098 3.04.2008 SCORSONE Mauro (Torino 15.03.1978) Via Acherusio, 30 tel. 06.64940098 3.04.2008 SEMPLICINO Franca (Roma 08.08.1961) Via G. Venticinque, 23 tel. 06.64520564 27.03.2008 SEPIACCI Maria Chiara (Roma 09.09.1977) Via San Tommaso d’Aquino, 80 tel. 06.39734893 17.04.2008 SESSO SARTI Olga (Cosenza 12.03.1965) Via Emilio de’ Cavalieri, 11 tel. 06.85300769 12.11.1992 SGROMO Natalia Mariarosaria (Roma 12.04.1979) Via Ferdinando di Savoia, 3 tel. 06.3220420 24.04.2008 STURA Lorenzo (Roma 22.12.1977) Viale America, 11 13.03.2008 TARTAGLIA Michela (Terni 15.05.1974) Via Girolamo da Carpi, 6 tel. 06.3227886 20.03.2008 TEL Antonella (Roma 03.11.1978) Via dei Gracchi, 126 tel. 06.3701589 27.03.2008 TERRINONI Vanessa (Alatri 02.12.1974) Via Ottaviano, 118 tel. 3397705174 3.04.2008 TESTA Teodolinda (Formia 13.01.1980) Piazza Cavour, 19 tel. 06.996982 13.03.2008 272 14_albi_fatto.pmd 3.04.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 272 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO TODINI Marta (Roma 19.01.1981) Via San Sebastianello, 9 tel. 06.69667000 20.03.2008 TOMASELLI Francesca (Roma 27.04.1977) Via Piemonte, 39/a tel. 06.4741250 13.03.2008 TOMASSETTI Stefania (Roma 08.02.1972) Via Innocenzo XI, 8 tel. 06.634844 17.04.2008 TOMASSI Andrea (Roma 22.05.1973) Via Leonardo Bufalini, 8 tel. 06.2417715 20.03.2008 TOMMASI Paolo (Roma 01.04.1980) Via A. Bertoloni, 30 tel. 3396246059 13.03.2008 TONINI Valeria (Roma 10.04.1980) Via di S. Costanza, 27 tel. 06.86215861 20.03.2008 TORNILLO Franca (Calitri 07.11.1976) Via Teulada, 38/a tel. 06.37517155 TORRE Alessandro (Roma 06.04.1975) Via Vincenzo Ambrosio, 4 tel. 06.35450564 TORREGROSSA Carla (San Cataldo 14.12.1978) Corso Vittorio Emanuele II,294 tel. 06.68135603 TOSATTI Caterina (Mirandola 08.05.1979) Via Prenestina, 325 tel. 06.2753905 13.03.2008 TRINA Daniele (Roma 24.01.1976) Via Sabotino, 2/a tel. 06.3722367 10.04.2008 VALCHERA Pierandrea (Roma 15.07.1978) Via del Pozzetto, 117 tel. 06.6786425 20.03.2008 VERGARI Valentina (Maglie 30.09.1978) Via Alberico Ii, 33 tel. 06.68802862 13.03.2008 VOCCIA Christian (Roma 19.08.1978) Via Nicastro, 3 tel. 06.70302745 27.03.2008 YOVANIDIS Emanuela (Atene 15.06.1971) Via Emilio Faa’ di Bruno, 10 tel. 06.3701232 27.03.2008 ZACCAGNINI Livio (Roma 10.06.1978) Via L.G. Faravelli, 22 tel. 06.3759151 24.04.2008 3.04.2008 273 6.03.2008 273 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 20.03.2008 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO ZANGARO Giuseppe (Schorndorf 13.09.1972) Viale Appio Claudio, 289 tel. 06.71543422 20.03.2008 ZECHINI Eva (Roma 03.09.1972) Via Pomponio Leto, 2 tel. 06.68804623 20.03.2008 ZULIANI Chiara (Roma 23.07.1976) Via G.A. Cesareo, 25 tel. 06.8271212 13.03.2008 ELENCO SPECIALE ALIBERTI Cristiano (Salerno 28.10.1967) Professori Universitari 3.04.2008 Piazzale della Radio, 43 - tel. 3395474204 APREDA Adriana (Piano di Sorrento 28.11.1975) Rai S.p.a. Viale G. Mazzini, 14 CHERTI Stefano (Marino 05.03.1976) Professori Universitari Via Prassitele, 34 - tel. 06.52360767 DE VECCHIS Daniela (Roma 28.08.1957) E.n.a.c. 24.04.2008 Viale Castro Pretorio, 118 - tel. 06.44596325 DUBOLINO Chiara (Belgioioso 24.08.1973) Universita’ Roma “La Sapienza” 13.03.2008 Piazzale Aldo Moro, 5 - tel. 06.49910326 FEDELE Alessandro (Roma 29.05.1960) Fintecna S.p.a. Via Versilia, 2 - tel. 06.42126518 6.03.2008 FRANCOLINI Giorgio (Montefiascone 06.04.1947) Professori Universitari Via Arezzo, 49 6.03.2008 GALANTINO Paola (Roma 08.04.1976) Anav S.p.a. Piazza Esquilino, 29 - tel. 06.4879301 27.03.2008 GRANCINI Elena (Orvieto 16.01.1972) Anas S.p.a. Via Monzambano, 10 - tel. 06.44461 7.06.2007 GROTTOLA Emidio (Taranto 17.04.1973) Rai S.p.a. Viale G. Mazzini, 14 6.03.2008 MORELLI Antonio (Potenza 02.09.1959) Fintecna S.p.a. Via Versilia, 2 - tel. 06.42126532 6.03.2008 PANFILI Sabrina (Perugia 13.02.1967) Enel Distribuzione S.p.a. 6.03.2008 Viale Tor di Quinto, 47 - tel. 06.83055770 274 14_albi_fatto.pmd 6.03.2008 13.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 274 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO PORCELLANA Federica (Sassari 01.06.1972) E.n.e.a. 23.11.2003 Lungotevere Thaon di Revel,76 - tel. 06.36272305 RINALDI Mariangela (Noepoli 05.01.1969) Azienda Policlinico Umberto I 23.02.1999 Viale del Policlinico, 155 - tel. 06.49979448 SERAFINI Carla (Modena 09.10.1962) Ente Poste Italiane S.p.a. Viale Europa, 175 - tel. 06.59584405 VOLPE Franco (Palma di Montechiaro 12.07.1950) Fintecna S.p.a. Via Versilia, 2 - tel. 06.42126744 6.03.2008 13.03.2008 ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI ai sensi dell’art. 96 D.Lgs 2.2.2001 FACCIORUSSO Sabrina (San Giovanni Rotondo 14.12.1981) Via Ventiquattro Maggio, 43 tel. 06.46622270 13.03.2008 FLORIO Francesco (Bari 16.11.1980) Via Salaria, 259 tel. 06.845511 13.03.2008 HAMITAJ Lulzim (Valona 24.03.1971) Via Lucrezio Caro, 50 tel. 06.3225895 27.03.2008 MANCIA Roberta (Roma 04.04.1978) Piazza Bainsizza, 10 tel. 06.3203756 6.03.2008 PALOMBA Piergiorgio (Civitavecchia 05.10.1965) Viale Giulio Cesare, 71 tel. 3472285358 13.03.200 PATICCHIA Luciana Kismet (Carmiano 18.09.1961) Viale Giulio Cesare, 61 tel. 06.45435469 13.03.2008 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO CALTABIANO Stefania (Rimini 04.10.1964) da Banca Europea Investimenti CAPILUPI Luca (Roma 14.02.1964) da ASL RM/E CATTANI Franco (Roma 16.09.1946) da ENAV S.p.A. CHIODETTI Guido (Roma 22.08.1970) da ANAS DE FERRA’ Giuseppe (Tivoli 01.02.1941) da I.N.A.I.L. DEL VARO Alessandra (Latina 19.01.1980) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 DENTI Arnaldo (Roma 13.01.1959) da AGECONTROL. S.p.A. FERRARI Carl’Antonio (Istrana 28.12.1944) da Intesa Sanpaolo S.p.A. FRANCO Luigi (Roma 19.06.1955) da E.N.I. S.p.A. HOSSE Kai Uwe (Kassel 18.01.1975) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 KALTSIKI Fotini (Atene (grecia) 19.02.1974) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 LAPARRA FER. Margarita (Valencia 21.08.1969) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 275 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 275 25.07.1991 10.12.1998 4.04.1991 8.07.1999 26.03.1975 3.03.2005 19.12.2002 20.05.1982 31.05.1984 31.03.2005 31.03.2005 10.03.2005 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO MARRUZZO Bruno (Gesualdo 05.02.1943) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 PRESSI Alessio (Terni 01.01.1969) da Sez.Spec. D.Lgs n. 96/2001 28.06.1979 24.03.2005 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE BARELA Maria (Roma 15.06.1967) El.Spec.Professori Unviersitari COLAVITTI Giuseppe (Cagliari 27.07.1970) El.Spec.Professori Universitari GIMELLI Nadia (Roma 06.11.1976) El.Spec.Professori Universitari VALERI Raffaella (Roma 25.07.1969) El.Spec.Comitato Italiano Paralimpico VALVO Lucia Anna (Canicattini Bagni 13.04.1967) El.Spec.Professori Universitari 13.02.2001 2.12.1999 10.02.2005 26.07.2001 16.01.1997 CANCELLAZIONI PER DECESSO CANTUCCI Francesca (Roma 11.03.1973) dec. 24.03.2008 CAPPELLI Antonio (Napoli 26.03.1941) dec. 27.02.2008 CARBONE Raffaele (Casavatore 01.06.1929) dec. 15.04.2007 D’AMICO Marco (Roma 28.03.1952) dec. 11.01.2007 DE BELLIS Camilla (Genazzano 14.07.1932) dec. 23.08.2007 DI NUNZIO Luigia (Palestrina 06.07.1951) dec. 19.02.2008 GRAZIANI Flavio (Roma 16.12.1964) dec. 20.07.2007 GRAZIANI Giovanni (Isernia 15.10.1931) dec. 05.11.2007 IOVINO Pierdomenico (Roma 06.09.1950) dec. 17.03.2008 MASCI Giorgio (Castiglione Teverina 06.02.1951) dec. 19.06.2007 PETRINI Guido (Roma 17.01.1929) dec. 28.02.2008 PODESTA’ Vittorio (Arcola 28.03.1928) dec. 29.10.2006 QUATTROCCHI Raniero (Roma 09.02.1923) dec. 13.02.2008 10.04.2008 24.04.2008 24.04.2008 06.03.2008 20.03.2008 10.04.2008 24.04.2008 24.04.2008 20.03.2008 06.03.2008 20.03.2008 27.03.2008 06.03.2008 CANCELLAZIONI A DOMANDA ALLEGRA Andrea (Roma 31.07.1980) ANNICCHIARICO Marianna (Avellino 15.03.1978) ARIAGNO Paola (Vercelli 08.12.1967) ASTORRI Francesca (Roma 15.04.1978) BALLARDIN Fernanda (Porto Alegre 21.01.1977) BARONE Flavia (Roma 24.12.1974) BELLUSCIO Marisa (Chiaromonte 08.12.1971) BENDIA Valentina (Roma 06.01.1970) BERTUZZI Miguel (Milano 21.10.1977) BIONDI Elisabetta (Torino 06.01.1977) BRANDILEONE Francesco (Sapri 25.10.1945) CASINI Adriano (Roma 07.11.1948) COSCIA Giovanna (Atripalda 23.05.1977) D’AIUTO Federico (Napoli 11.04.1973) DIONISI Donatella (Roma 26.02.1964) FALCIONI Luigi (Fabriano 27.02.1977) FELICINI Francesca (Roma 01.02.1973) GRISMONDI Roberta (Roma 28.11.1973) 276 14_albi_fatto.pmd 03.04.2008 13.03.2008 27.03.2008 20.03.2008 17.04.2008 10.04.2008 10.04.2008 10.04.2008 03.04.2008 10.04.2008 10.04.2008 20.03.2008 17.04.2008 27.03.2008 20.03.2008 27.03.2008 27.03.2008 17.04.2008 FORO ROMANO 1-2/2008 276 28/05/2008, 01:56 AGGIORNAMENTO ALBO IENZI Maurizio (Roma 13.08.1958) LIPPI Gennaro (Napoli 24.08.1951) LUCIOLI Paola (Roma 22.02.1967) MARCHEGIANI Giannangelo (Pescara 22.09.1936) MASCIULLI Tiziana (Roma 30.04.1973) MORSELLI Laura (Roma 20.10.1977) NATOLA Laura (Roma 21.10.1970) PACITTI Eleonora (Roma 08.05.1976) PAPA Federica (Roma 11.03.1977) PAPAROZZI Fabio (Roma 12.09.1918) PARIS Elise (Roma 06.06.1975) PENNINI Maria Cristina (Roma 25.07.1946) PISCHEDDA Gisella (Bracciano 04.03.1952) REGINELLA Franco (Roma 04.07.1932) RICCI Gianluca (Roma 17.03.1975) ROBERTAZZI Eric (Napoli 22.12.1976) STADERINI Flaminia (Roma 06.08.1978) TROMBETTA Barbara (Roma 31.07.1969) VIGNATO Lorenza (Roma 31.03.1977) 20.03.2008 06.03.2008 17.04.2008 24.04.2008 17.04.2008 03.04.2008 03.04.2008 27.03.2008 06.03.2008 06.03.2008 13.03.2008 10.04.2008 10.04.2008 20.03.2008 24.04.2008 06.03.2008 20.03.2008 20.03.2008 17.04.2008 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO MUCCI Simona (Roma 20.02.1969) trasf. Ancona TUCCI Vincenza (Ginosa 07.06.1968) trasf. Bergamo GALDIERI Ermanno (Crotone 24.08.1950) trasf. Crotone CANZIANI Corrado (Roma 05.12.1971) trasf. Milano GERACI Angela (Milano 30.07.1971) trasf. Milano RENDINELLA Pasquale (Foggia 08.04.1968) trasf. Milano RUGGERI LADERCHI Francesco Paolo A (San Donato M. 19.04.1970) trasf. Tivoli 277 FORO ROMANO 1-2/2008 14_albi_fatto.pmd 277 20.03.2008 27.03.2008 17.04.2008 10.04.2008 17.04.2008 20.03.2008 27.03.2008 28/05/2008, 01:56