Bilancio 2015

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Bilancio 2015
ARCA SGR S.P.A.
BILANCIO DI ESERCIZIO E
BILANCIO CONSOLIDATO 2015
Bilancio al 31 dicembre 2015
ARCA SGR S.p.A.
Società di Gestione del Risparmio
Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3
Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v.
Riserve Euro 130.075.838
Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155
Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014
Indice
Bilancio 2015 Arca SGR S.p.A.
Composizione degli Organi Sociali
5
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2015
7
Schemi di Bilancio
29
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Parte D - Altre informazioni
37
55
75
85
Allegati al bilancio
97
Relazione del Collegio sindacale
99
Relazione della Società di revisione
107
Deliberazioni dell’assemblea
113
Bilancio Consolidato 2015 Arca SGR S.p.A.
Composizione degli Organi Sociali di Arca SGR
119
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2015
121
Schemi di Bilancio Consolidato
147
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Parte D - Altre informazioni
155
173
193
203
Allegati al bilancio
215
Relazione del Collegio sindacale
217
Relazione della Società di revisione
223
L’applicazione in Arca del Protocollo di Autonomia
229
3
Composizione degli Organi Sociali
al 31 dicembre 2015
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Guido Cammarano
Vice Presidente
Edoardo Rossini
Amministratore Delegato
Ugo Loser
Consigliere
Filippo M. Cova
Consigliere
Mario Erba
Consigliere
Diego Paolo Cavrioli
Consigliere
Paolo Guzzetti
Consigliere
Michele Barbisan
Consigliere
Felice Angelo Panigoni
Collegio Sindacale
Presidente
Giuseppe Marino
Sindaco Effettivo
Giovanni Sandrini
Sindaco Effettivo
Stefano Santucci
Sindaco Supplente
Bruno Garbellini
Sindaco Supplente
Diego Xausa
5
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2015
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2015
PARTE I – Il contesto di riferimento
1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari
Il 2015 ha registrato una crescita economica globale non particolarmente brillante, inferiore a
quella del 2014 a cui si è associata una performance dei mercati finanziari altrettanto poco soddisfacente sia per gli investimenti azionari sia per quelli obbligazionari; il deprezzamento dell’Euro,
in particolare contro il Dollaro USA ha consentito di ottenere risultati migliori agli investimenti al
di fuori dell’Area Euro.
La crescita economica globale nel 2015 è stata del 3,1% (stime IMF), di poco inferiore al 3,4% del
2014. L’andamento dell’inflazione globale al 3,3% è stato in linea con quello dell’anno precedente
(3,4%), sia a causa dell’ancora ampio disequilibrio tra il livello dell’attività economica e il suo
potenziale, sia per il calo dei prezzi delle materie prime.
Negli Stati Uniti, la crescita economica è stata del 2,5%, sostanzialmente simile a quella dell’anno
precedente: la domanda domestica è stata trainata dai consumi privati, dagli investimenti immobiliari e dalla spesa pubblica; sono calati gli investimenti nel settore energetico; il calo delle esportazioni nette ha rallentato la crescita del PIL. Il mercato del lavoro ha continuato a migliorare: il
tasso di disoccupazione è sceso al 5%.
Nell’Area Euro la crescita economica ha accelerato all’1,5% rispetto allo 0,9% del 2014 grazie
all’uscita dalla recessione dell’Italia (0,8%) e della Francia (1,2%) e alla conferma della ripresa in
Spagna (3,1%); la crescita della Germania all’1,5% è stata simile a quella del 2014 (1,6%).
Il Giappone è uscito dalla recessione del 2014 e ha visto la crescita accelerare allo 0,6%. Il Regno
Unito ha segnato una crescita del 2,5%.
Le economie emergenti hanno registrato una crescita del 4,2% inferiore al 4,7% del 2014. In particolare la Cina ha visto la crescita rallentare ulteriormente al 7,3%, il Brasile è entrato in recessione con una contrazione del PIL del 3% e in modo similare l’economia russa si è contratta del 3,8%;
l’India ha visto un tasso di crescita simile a quello del 2014 attorno al 7,3%.
La politica monetaria delle principali banche centrali è rimasta ampiamente accomodante. Nel corso
dell’anno la BCE ha incrementato la dimensione delle misure non convenzionali di stimolo e ha
abbassato il tasso di deposito a -0,3%. La BoJ ha mantenuto le misure non convenzionali e si è
dichiarata pronta a ulteriori stimoli.
La Federal Reserve (Fed) ha mantenuto la politica di reinvestimento dei titoli in scadenza nel proprio bilancio e nel mese di dicembre ha alzato il corridoio di riferimento dei tassi federali a 0,25%0,5% e il tasso di remunerazione delle riserve dello 0,25%, al livello di 0,5%.
La Banca Centrale Cinese (People’s Bank of China o “PBoC”) ha ridotto il ratio sulle riserve
obbligatorie, guidando una riduzione dei tassi di interesse ed ha lasciato deprezzare la Yuan contro
il Dollaro USA. Le altre banche centrali dei Paesi emergenti hanno dovuto vendere parte delle
proprie riserve valutarie per smorzare il deprezzamento delle rispettive monete. Alcune banche
centrali sono state costrette ad alzare i tassi di riferimento nonostante il rallentamento dell’economia (Sud Africa e Brasile per esempio).
Nel corso dell’anno rispetto all’Euro, il Dollaro USA si è apprezzato di circa il 12%, Yen e Franco
svizzero dell’11%, la Sterlina inglese del 6%, la Corona svedese del 2%; al contrario, il Dollaro
canadese e la Corona norvegese si sono deprezzate del 6%.
L’andamento delle valute dei Paesi emergenti è stato complessivamente negativo rispetto al Dollaro USA, ma rispetto all’Euro gli andamenti sono stati più variegati: Rupia indiana e Yuan cinese
si sono apprezzati del 7% mentre il Real brasiliano si è deprezzato del 25%, il Rand sudafricano
del 16%, il Rublo e la Lira turca del 10%.
I mercati obbligazionari hanno registrato performance non particolarmente brillanti nel 2015. Gli
indici governativi hanno registrato ritorni positivi solamente in virtù della componente cedolare;
gli indici di credito hanno sofferto l’allargamento degli spread.
9
Bilancio 2015
L’indice Merrill Lynch W0G1 dei titoli governativi dei paesi industrializzati è cresciuto dell’1,22%
in valuta locale: la componente cedolare (2,20%) ha più che compensato il rialzo dei rendimenti.
Lo stesso indice, espresso in Euro, segna una performance positiva dell’8,48%.
L’indice Merrill Lynch EG00 dei titoli governativi dell’Area Euro ha registrato un incremento
dell’1,63%, la componente cedolare (2,81%) ha più che compensato il rialzo dei rendimenti.
L’indice JpMorgan GBI-EM Global Diversified, rappresentativo dei titoli governativi emessi da
Paesi emergenti e denominati nelle rispettive valute, ha registrato un incremento dell’1,76% in Euro:
la componente di reddito cedolare ha compensato il ritorno negativo della componente valutaria e
del deprezzamento dei titoli.
L’indice Merrill Lynch G0BC, rappresentativo dei titoli obbligazionari emessi da società private
con rating elevato (investment grade), segna alla fine dell’anno una perdita di 0,23% in valuta
locale e un extra rendimento negativo rispetto ai titoli governativi del -1,10%.
L’indice Merrill Lynch HW0J, rappresentativo dei titoli obbligazionari corporate con basso rating
(non investment grade), ha registrato un rendimento negativo dell’1,89%, con un extra rendimento
negativo rispetto ai titoli governativi di -2,96%.
L’indice Merrill Lynch IP0C delle obbligazioni dei Paesi emergenti ha registrato un incremento
dello 0,75% in valuta locale; l’extra rendimento rispetto ai titoli governativi americani e tedeschi è
stato nullo a causa dell’allargamento degli spread.
I mercati azionari globali hanno registrato complessivamente una performance non brillante nel
2015: l’indice MSCI World, denominato in valuta locale e rappresentativo dei maggiori mercati
azionari mondiali, è rimasto sostanzialmente invariato.
Negli Stati Uniti, l’indice S&P 500 ha avuto un incremento dell’1,38%, mentre l’indice canadese
ha registrato un calo dell’11%. In Europa l’indice MSCI Europe, che include i mercati più rilevanti per dimensione, ha concluso l’anno con un incremento del 2,24% in valuta locale: in particolare
l’indice MSCI Italia è cresciuto dell’11%, l’indice tedesco del 7%, quello francese del 9%; sono
invece scesi l’indice MSCI Spagna del 7%, l’indice inglese del 6%, l’indice greco del 57%.
Le borse dell’area del Pacifico (indice MSCI Pacific) hanno avuto una performance positiva del
3,4% in valuta locale. Il mercato giapponese, il più importante dell’area, è salito dell’8%.
I mercati emergenti hanno realizzato nel loro complesso una performance negativa in valuta locale pari all’8%. Tra i maggiori mercati della categoria, si segnala la performance negativa del mercato cinese (-10%) e brasiliano (-12%), a fronte di quella positiva del mercato russo (+5%).
2. L’industria della gestione del risparmio
I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2015 un anno di forte crescita per il mercato del
risparmio gestito italiano. Grazie a una raccolta netta superiore a € 141 miliardi, di cui oltre € 94,3
miliardi negli OICR di diritto italiano ed estero, il patrimonio complessivo in gestione raggiunge
i massimi storici e si attesta sopra € 1.823 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive
più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa € 26,3
miliardi, mentre i fondi esteri hanno avuto afflussi netti per circa € 68,3 miliardi.
All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia
stata trainata dai fondi flessibili che costituiscono circa il 60% degli afflussi netti dell’anno.
I prodotti esteri rappresentano circa il 72,2% del patrimonio totale dei fondi comuni aperti che
ammonta a € 842,5 miliardi.
PARTE II - La descrizione della società
1. Considerazioni generali
Arca SGR S.p.A. (di seguito “Arca”) è tra le più longeve società di gestione del risparmio italiane,
leader di mercato dal 1983, essendo stata istituita per iniziativa di 12 banche popolari, molte delle
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quali sono tuttora presenti nel capitale della Società, subito dopo l’introduzione della legge n° 77
del 1983 che ha fatto nascere ufficialmente in Italia i fondi comuni d’investimento mobiliare.
Arca si caratterizza per l’indipendenza e per la capillarità sul territorio, grazie ad un network di
circa 120 enti collocatori che operano attraverso oltre 8.000 sportelli, reti di promotori finanziari
e canali online. A fine 2015 la Società vantava masse in gestione pari a € 28,9 miliardi, di cui €
24,1 miliardi in fondi comuni, con circa 740.000 sottoscrittori, e € 2,9 miliardi nel fondo pensione
aperto Arca Previdenza, il più grande fondo pensione aperto in Italia con oltre 172.000 aderenti.
2. La rete di collocamento
L’attenzione prestata da parte della Società alla buona diligenza operativa, sia nell’attività gestionale, sia nelle attività amministrative, unitamente al rispetto delle regole stabilite dalle Autorità di
Vigilanza, consentono alla Società di mantenere un elevato livello di servizio alla clientela, anche
grazie all’attività delle reti di collocamento, opportunamente assistite con interventi di formazione.
Ciò ha consentito, anche quest’anno, di registrare un numero di reclami molto limitato che non ha
comportato significativi risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2015 sono stati ricevuti 51
reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e 48 reclami relativi al fondo pensione; gran parte dei reclami sono dovuti a difficoltà interpretative degli aspetti fiscali relativi alle
operazioni di disinvestimento e alle anticipazioni.
3. La governance della società e la gestione dei rapporti con le parti correlate e gli azionisti
Arca non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di nessuno degli azionisti,
essendo le partecipazioni di ciascuno di essi al capitale sociale insufficienti a determinare un’influenza diretta sulla conduzione della Società e non sussistendo tra gli azionisti accordi in tale
senso.
Si segnala che la compagine azionaria della Società si è modificata nel corso del 2015, come illustrato al punto 3.2, Parte III della presente Relazione.
Si conferma che al 31 dicembre 2015 la Società non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio
2015.
Arca ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D. Lgs. n. 231 del
8 giugno 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, e ha istituito il relativo Organismo di
Vigilanza. Nel corso dell’anno l’Organismo di Vigilanza si è riunito cinque volte svolgendo attività specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate dal modello. Tra i principali
ambiti esaminati nel corso del 2015 si segnalano: i) abusi di mercato, ii) antiriciclaggio e adeguata
verifica, iii) rapporti con la pubblica amministrazione e iv) tutela della salute e della sicurezza sui
luoghi di lavoro.
In tema di conflitti di interesse, la Società si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conflitto di interesse, migliorando il protocollo di identificazione delle
parti correlate e istituendo presidi di controllo la cui efficacia è periodicamente verificata. A tale
proposito si segnala che nel corso dell’anno, i soggetti identificati come parti correlate della Società
sono cambiati in quanto (i) a seguito della modifica dell’oggetto sociale di Arca approvata dall’Assemblea dei Soci nel luglio 2015, alcuni soci hanno provveduto ad esercitare il diritto di recesso
dalla compagine azionaria, come meglio illustrato al punto 3.2 della Parte III della presente relazione, e (ii) la Società ha costituito nel corso dell’esercizio una società controllata di cui, al 31
dicembre 2015, deteneva l’intero capitale sociale (per maggiori dettagli si rinvia al punto 3.1, Parte
III della presente relazione).
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 21 maggio 2015 i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari a € 300.000 per operazione.
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Bilancio 2015
Nel corso del 2015, Arca ha intrattenuto rapporti con gli istituti bancari azionisti che riguardano
principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla Società, l’accordo di associazione in partecipazione, i rapporti di conto corrente utilizzati dalla Società per la gestione delle proprie
disponibilità liquide, i finanziamenti e lo strumento innovativo di capitale emesso dalla Società a
fine 2013 e sottoscritto da alcuni istituti azionisti.
In allegato al fascicolo di bilancio è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori
Indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni.
Per maggiori informazioni relative alla disciplina dei rapporti con le parti correlate, si rinvia alla
sezione 6 della parte D della nota integrativa.
4. Gli obiettivi e la politica di gestione dei rischi
L’attività di Arca si caratterizza per un rischio strategico di fondo legato alla distribuzione dei
propri prodotti che è totalmente affidata a terze parti, dato che la Società non è dotata di una propria rete di collocamento. Tale circostanza espone la Società al rischio di contrazione dei propri
flussi commissionali, qualora l’efficacia delle reti di collocamento si deteriori. Al fine di mitigare
l’esposizione a tale rischio, la Società è determinata a rafforzare il proprio marchio, migliorare la
propria capacità di comunicazione (a tale proposito si segnala la prosecuzione dell’attività di sviluppo del sito internet www.arcaonline.it effettuata nel 2015), innovare costantemente la propria
offerta di prodotti e sostenere le reti distributive, attraverso attività di formazione sui prodotti Arca
e materiale promozionale dedicato.
In termini di rischio finanziario si segnala che nel corso del 2015 Arca ha acquistato nel proprio
portafoglio di proprietà quote del fondo comune aperto Arca RR, focalizzato sui mercati obbligazionari. Le quote sono state inserite nella sezione del portafoglio relativa alle attività disponibili
per la vendita.
A seguito di tale decisione di investimento, la Società si è esposta al rischio di mercato correlato
al portafoglio del fondo: a fine dicembre 2015 il valore delle quote in proprietà risultava inferiore
al prezzo di acquisto, con i conseguenti riflessi negativi sulla riserva di valutazione del patrimonio
netto della Società. Successivamente all’acquisto delle quote, il portafoglio di proprietà non è stato
movimentato.
Si segnala inoltre che le eccedenze di liquidità disponibili, salvo quanto sopra specificato, sono
state mantenute sul conto corrente della Società, determinando una trascurabile esposizione al
rischio di controparte.
Arca presidia il rischio operativo legato sia alle attività svolte direttamente, sia alle attività conferite in affidamento o in outsourcing attraverso procedure, regolamenti interni e policy. Con specifico riferimento agli accordi di affidamento e di outsourcing si segnala che la Società si è dotata
di un sistema di alert operativi, Key Performance Indicators e verifiche periodiche di quanto previsto nei Service Level Agreement che costituiscono parte integrante dei contratti stessi.
Per informazioni di maggiore dettaglio si rimanda alla parte D della nota integrativa.
5. L ’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance
delle società quotate
Arca ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria
policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto.
Per maggiori dettagli in merito all’adozione dei principi di Stewardship, alla vigente policy interna,
nonché all’attività svolta nel corso dell’anno 2015, si rimanda all’apposita sezione del sito internet
della Società www.arcaonline.it.
La Società ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni promosse nei
confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati.
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I rimborsi ottenuti nel 2015 in relazione alla partecipazione alle class action si quantificano in USD
293.000 circa, pari a circa € 266.000, e sono stati accreditati ai fondi interessati.
6. Il personale
La società si avvale di uno staff di 100 collaboratori a tempo indeterminato.
L’anzianità di servizio media è di 11,66 anni. La componente femminile rappresenta circa il 41%
dell’organico.
Lo staff è altamente qualificato ed è composto da 22 dirigenti, 46 quadri direttivi e 32 impiegati.
Per quanto riguarda la formazione scolastica, si segnala che i laureati sono 70 e i dipendenti con
diploma di scuola media superiore sono 30.
Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate nell’anno sono state pari a 436 giorni
di calendario cui si aggiungono 156 giorni di assenza per maternità e 22 giorni di assenza per
aspettativa non retribuita (0 giorni di assenza per infortunio).
Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette.
Arca ha organizzato programmi di formazione del personale con oltre 1.900 ore di formazione che
hanno interessato molti collaboratori di tutte le aree. Anche nel 2015 è stata data particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di comunicazione, di gestione delle risorse umane e
di leadership, facendo ricorso ai finanziamenti ottenuti dal Fondo Banche e Assicurazioni e dal
fondo paritetico interprofessionale FONDIR. Si segnala in particolare un intervento per i quadri
direttivi responsabili di funzione che ha previsto, oltre a delle giornate di formazione outdoor, un
percorso individuale di coaching. Sono proseguiti inoltre gli interventi formativi relativi alla formazione obbligatoria relativi alla disciplina dell’antiriciclaggio, agli aggiornamenti normativi quali
EMIR e FACTA e agli applicativi di Microsoft Office. Si è curata anche la formazione specifica
dei manager di nuova nomina e dei nuovi assunti.
PARTE III – Informazioni sull’andamento della gestione
1. L’andamento economico e patrimoniale della società
L’andamento economico dell’esercizio 2015 è stato caratterizzato da una significativa crescita commissionale, conseguenza dell’incremento delle masse gestite registrato nel corso dell’esercizio e dal
positivo andamento dei mercati finanziari registratosi nella prima parte dell’esercizio.
Il 32° esercizio di Arca si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 27.844.374
rispetto a € 26.225.185 registrato nel 2014.
Le commissioni attive della Società si attestano a € 287,3 milioni di cui € 259,4 milioni legati ai
fondi comuni, € 25,6 milioni relativi al fondo pensione, € 1,8 milioni legati ai mandati in delega di
gestione e € 0,5 milioni riconducibili al servizio di consulenza in materia di investimenti prestato
dalla Società.
Le commissioni attive risultano in crescita di € 33,9 milioni rispetto al 2014 in conseguenza dell’incremento delle masse in gestione, passate da € 28,6 miliardi di fine 2014, a 29,2 miliardi di fine
2015 (di cui € 24,1 miliardi relativi ai fondi comuni, € 2,9 miliardi al fondo pensione Arca Previdenza,
€ 1,9 miliardi a mandati e deleghe di gestione ed € 0,3 miliardi riconducibili all’attività di consulenza agli investimenti), nonché della crescita della redditività media dei prodotti.
La crescita delle masse, pari a € 0,69 miliardi, è stata determinata prevalentemente dalla raccolta
netta dell’esercizio, complessivamente positiva e pari a € 0,67 miliardi (di cui € 0,56 miliardi da
fondi comuni, € 0,15 miliardi dal fondo pensione e da una raccolta negativa relativamente ai mandati in delega di gestione pari a € 0,04 miliardi). In conseguenza dell’andamento delle commissioni attive, le commissioni nette registrano una crescita di € 6,5 milioni rispetto al 2014 e si attestano a € 92,5 milioni.
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Bilancio 2015
Le spese amministrative si attestano a € 43,8 milioni, evidenziando una crescita pari a € 2,8 milioni, di cui € 1,2 milioni relativi alla crescita del costo del personale. L’incremento delle altre spese
amministrative, pari a € 1,6 milioni, è riconducibile prevalentemente a maggiori spese per consulenze sostenute nell’anno in riferimento a i) avvio della Sicav, ii) progetto di riassetto societario e
iii) elaborazione del piano industriale. Inoltre si è evidenziata una maggiore spesa per info provider,
accentuata dall’effetto cambio sfavorevole Euro-Dollaro.
Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni immateriali, pari a € 2,6 milioni, sono coerenti con
i piani di ammortamento previsti.
Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali, pari a € 3,1 milioni e in crescita di € 1,8
milioni, scontano la rettifica del valore contabile dell’immobile di via Mosè Bianchi, registrata
sull’esercizio 2015 ed effettuata per adeguarne il valore contabile al valore recuperabile. L’adeguamento
ha determinato un componente negativo di reddito pari a € 1,7 milioni sull’esercizio 2015.
Le imposte sul reddito, pari a € 14,6 milioni, mostrano un’aliquota fiscale media del 34,3% rispetto a quella teorica del 33%.
L’attivo patrimoniale della Società a fine 2015 mostra crediti per gestione di patrimoni pari a € 71,6
milioni, in crescita di € 4,8 milioni rispetto alla situazione contabile 2014. Tale incremento risulta
in linea con l’andamento delle commissioni attive registrato nel conto economico 2015. I crediti
per gestione di patrimoni sono stati regolarmente incassati nel mese di gennaio 2016.
Si rileva un incremento della voce Altri crediti di € 11,4 milioni, rispetto al bilancio 2014, che è
principalmente riconducibile alle maggiori disponibilità liquide al 31 dicembre 2015, a seguito della
generazione di flussi di cassa positivi da parte della Società nel corso dell’esercizio.
Una parte della liquidità disponibile della Società è stata investita in quote del fondo comune Arca
RR, acquistate nel 2015 per un controvalore di € 20 milioni. Tali quote sono state inserite nel portafoglio di proprietà nella sezione dedicata alle attività finanziarie disponibili per la vendita. Il
controvalore delle quote al 31 dicembre 2015 era pari a € 19 milioni circa.
Si rileva l’iscrizione a bilancio della voce Partecipazioni, pari a € 1,0 milione, relativa alla società
Arca Fondi SGR SpA, controllata integralmente da Arca e costituita nel luglio 2015, come meglio
illustrato al punto 3.1, Parte III di questa Relazione.
La voce Altre attività diminuisce di € 3,6 milioni rispetto al 2014, attestandosi ad un valore pari a
€ 5,3 milioni. La riduzione è prevalentemente riconducibile alla riduzione dei risconti attivi iscritti nell’attivo patrimoniale a seguito del collocamento dei fondi operanti con il meccanismo del
pre-conto: tale riduzione è correlata al processo di ammortamento lineare dei risconti fino alla
scadenza dei fondi, nonché al loro processo di svalutazione in conseguenza dei riscatti registrati
nell’esercizio sugli stessi fondi a pre-conto.
A fine 2015 il patrimonio netto di Arca risulta pari a € 206,7 milioni (€179,6 milioni nel 2014), in
crescita grazie al risultato netto generato nel 2015.
Il patrimonio di vigilanza si attesta a € 93,9 milioni a fronte di un requisito di vigilanza pari a €
11,2 milioni; il patrimonio di vigilanza era pari a € 65,2 milioni dopo l’approvazione del bilancio
d’esercizio 2014. Il patrimonio di vigilanza della Società include il contributo riveniente dallo
strumento innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013 e sconta l’avviamento e le
attività immateriali iscritte a bilancio, nonché la partecipazione in Arca Fondi SGR SpA.
Si conferma che al 31 dicembre 2015 la Società non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio
2015.
Gli indicatori finanziari ed economici
Sulla base dei dati di conto economico e stato patrimoniale di Arca, si evidenzia che la redditività
2015 rapportata al patrimonio netto è stata pari al 15,57% contro il 17,10% del 2014. La riduzione
dell’indicatore è dovuta alla crescita del valore del patrimonio netto della Società tra il 2014 e il
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2015, a fronte di un valore di utile netto che presenta un tasso di incremento più contenuto.
La redditività operativa sulla massa gestita è sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente e
si posiziona allo 0,30% rispetto allo 0,31% del 2014.
L’indicatore “cost/income”, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di gestione, si
posiziona al 52,98%, rispetto al 51,85% registrato nel 2014.
2. L’andamento dei prodotti e dei servizi offerti
Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2015, ammonta a € 24.089 milioni; a tale importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 2.895
milioni e quello delle gestioni ricevute in delega di € 1.935 milioni, per un totale complessivo di €
28.919 milioni di massa gestita.
A queste masse in gestione si aggiunge l’attività di consulenza in materia di investimenti che viene
prestata su patrimoni pari a € 336 milioni.
2.1 I fondi comuni mobiliari aperti
Il 2015 è stato un anno di rendimenti modesti per gli investitori. Le performance degli indici obbligazionari variano tra il +1,6% circa degli indici obbligazionari governativi dell’Area Euro, sostenuti dal programma di acquisti della Banca Centrale Europea, al -0,75% degli indici relativi ai
mercati corporate. Le performance dei fondi Arca vanno lette alla luce di questi sviluppi.
E’ positivo l’andamento dei fondi a cedola che hanno centrato l’obiettivo di redditività periodica
senza trascurare quello di preservazione del capitale. In questo ambito fanno eccezione i prodotti
specializzati in mercati emergenti, per i quali va però sottolineato che a contribuire negativamente
alla performance è stata la componente valutaria che rappresenta il tratto distintivo della gamma.
I fondi flessibili hanno sofferto, ma sempre rispettando l’obiettivo di protezione del capitale definito dal loro regolamento.
Per quanto concerne i prodotti obbligazionari a benchmark, sono negative le performance dei
prodotti più esposti al settore del credito e ai mercati emergenti in valuta locale. Sono invece positive le performance dei prodotti che hanno beneficiato del Quantitative Easing europeo e dell’andamento degli indici obbligazionari globali. Fondamentalmente invariata la performance del comparto obbligazionario dei Paesi emergenti denominato in valuta forte.
Le performance dei prodotti azionari sono in generale molto soddisfacenti, sia in termini assoluti
che relativi. Azioni Italia è il miglior fondo Arca, grazie alla eccellente gestione e alla performance del listino di Milano. Arca Economia Reale Equity Italia è invece il fondo che offre la maggiore sovra-performance rispetto al proprio benchmark. Sono positive anche le performance degli altri
fondi azionari a benchmark, con la sola eccezione di Arca Azioni Paesi Emergenti che registra però
una significativa sovra-performance rispetto al proprio parametro di riferimento.
Per quanto concerne i prodotti bilanciati, sono positive le performance di Arca TE, grazie a un
benchmark ben diversificato tra strumenti e valute, e quelle del fondo storico Arca BB, al contrario
molto concentrato sull’Europa e quindi favorito dal clima positivo sull’Eurozona. I nuovi prodotti
Multiasset risentono negativamente del fatto di essere stati lanciati in un momento particolarmente volatile.
Con riguardo ai rating forniti al 31 dicembre 2015 dall’agenzia specializzata Morningstar, che
attribuisce ai fondi di ciascuna categoria un rating quantitativo su una scala di valore crescente da
uno a cinque, si osserva che dei 16 fondi di Arca che riportano il rating:
• Nessun fondo ha 5 stelle;
• 8 fondi hanno 4 stelle;
• 7 fondi hanno 3 stelle;
• 1 fondo ha 2 stelle;
• Nessun fondo ha 1 stella.
15
Bilancio 2015
Più analiticamente si registrano i seguenti risultati:
Fondi
Arca Cash Plus1
Arca MM Bond Euro Short Term2
Arca RR Diversified Bond
Arca Obbligazioni Europa
Arca Bond Globale
Arca Bond Paesi Emergenti
Arca Bond Corporate
Arca TE – Titoli Esteri
Arca BB
Arca Multiasset Balanced
Arca Multiasset Aggressive
Arca Azioni Internazionali
Arca Azioni Italia
Arca Economia Reale Equity Italia (P)
Arca Economia Reale Equity Italia (I)
Arca Azioni Europa
Arca Azioni America
Arca Azioni Far East
Arca Azioni Paesi Emergenti
Arca Strategia Globale Crescita
Arca Strategia Globale Opportunità
Anfiteatro Tesoreria3
Anfiteatro Global Equity4
Arca Capitale Garantito Dicembre 20135
Arca Cedola Corporate Bond II6
Arca Cedola Governativo Euro Bond II7
Arca Cedola Corporate Bond III8
Arca Cedola Governativo Euro Bond III9
Arca Cedola Corporate Bond IV10
Arca Cedola Governativo Euro Bond IV11
Arca Cedola Bond Globale Euro12
Arca Cedola Bond Globale Euro II
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale13
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II
Arca Formula Eurostoxx (r) 201514
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
Fondo confluito in Arca RR Diversified Bond
3
Fondo confluito in Arca Azioni Europa
4
Fondo confluito in Arca Azioni Europa
5
Fondo confluito in Arca Cash Plus
6
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
7
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
8
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
9
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
10
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
11
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
12
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
13
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
14
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Opportunità
1
2
16
2015
-2,41%
2,43%
4,84%
0,29%
-1,49%
2,61%
5,97%
-4,34%
-4,20%
7,96%
18,31%
3,74%
4,36%
10,40%
6,95%
10,33%
-3,65%
-1,88%
-3,74%
0,01%
0,84 %
-
2014
1,41%
3,73%
9,03%
11,59%
10,78%
5,09%
6,86%
10,87%
7,21%
16,06%
1,75%
4,99%
24,42%
8,93%
8,46%
1,70%
4,61%
-0,45%
0,51%
0,53%
0,62%
0,52%
1,47%
0,38%
2,03%
2,06%
2013
1,77%
3,52%
1,83%
1,25%
-9,12%
-6,60%
3,22%
0,59%
10,37%
18,77%
24,05%
16,95%
22,57%
4,89%
-8,12%
2,11%
2,63%
0,69%
-2,40%
1,52%
1,19%
2,43%
1,19%
2,68%
1,83%
3,72%
3,22%
3,07%
3,71%
4,74%
15,00%
Fondi
Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015
Arca Cedola Bond Globale Euro III
Arca Cedola Bond Paesi Emergenti
Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III
Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc.
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore II (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore II (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore III (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore III (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore IV (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore IV (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore V (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore V (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore VI (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore VI (R)
Arca Bond Flessibile
2015
9,98%
-0,78%
0,88%
0,09%
-3,71%
2,57%
0,03%
0,10%
0,35%
-2,10%
-2,06%
1,50%
-1,91%
-1,81%
0,79%
0,96%
-0,53%
-0,40%
-0,11%
-0,01%
-0,15%
-0,11%
0,05%
0,09%
0,57%
0,61%
-1,02%
-0,98%
0,64%
0,70%
0,78%
0,80%
-0,76%
-0,74%
2,17%
2,27%
2,65%
2,71%
1,10%
1,14%
-2,30%
-2,24%
-1,30%
-1,26%
0,24%
0,26%
-0,83%
2014
1,18%
0,44%
-1,01%
4,12%
8,33%
5,15%
4,79%
4,89%
6,06%
5,82%
5,84%
6,01%
6,53%
6,59%
6,46%
6,55%
6,37%
6,43%
5,76%
5,82%
2,99%
3,01%
1,64%
1,64%
0,98%
0,98%
0,42%
0,42%
-0,08%
-0,06%
-0,02%
-0,02%
-0,86%
2013
11,87%
3,36%
2,18%
5,53%
-12,31%
6,38%
5,38%
5,87%
4,22%
-6,84%
-6,84%
4,14%
-2,78%
-2,78%
2,36%
2,36%
-0,70%
-0,70%
-
17
Bilancio 2015
Si illustrano di seguito le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione
di Arca per le diverse categorie di fondi comuni.
Fondi obbligazionari
Durante l’anno, i portafogli obbligazionari hanno mantenuto una duration in linea o inferiore a quella
del benchmark, concentrando il sottopeso sulle obbligazioni USA o tedesche.
Per quanto riguarda i titoli governativi dell’Area Euro, la gestione ha privilegiato i titoli del Tesoro
italiano e spagnolo rispetto a quelli di pari scadenza tedeschi.
L’esposizione al rischio di credito si è mantenuta in sovrappeso nel corso del primo trimestre per poi
riportarsi in area di neutralità nel secondo trimestre a causa del peggioramento del quadro tecnico
prima e dell’aumento dell’avversione al rischio sul finire del semestre.
Nel corso del secondo semestre, l’esposizione al rischio credito si è riportata progressivamente in
posizione di sovrappeso rispetto al benchmark a seguito dell’allargamento degli spread tra agosto e
settembre che hanno riportato le valutazioni su livelli nuovamente attraenti.
Nel corso dell’anno si è adottata una politica di partecipazione attiva al collocamento delle nuove
emissioni del mercato primario in funzione dei premi all’emissione.
Per la gestione della liquidità sono state effettuate operazioni di pronti contro termine, depositi
bancari e operazioni di finanziamento collateralizzate.
Con riferimento alla gestione valutaria, si è mantenuto un significativo sovrappeso nella prima parte
dell’anno sul Dollaro USA; nella seconda parte dell’anno il sovrappeso è stato gestito in modo più
tattico.
A causa della situazione venutasi a creare di tassi molto bassi e/o negativi sui titoli di Stato dell’Area
Euro, che rende poco redditizio per i sottoscrittori l’investimento in tale classe di attivi, nel corso
dell’anno Arca MM è stato incorporato in Arca RR che è stato rinominato in Arca RR Diversified
Bond e che investe ora in un paniere maggiormente diversificato di titoli obbligazionari. Il nuovo
benchmark del fondo, infatti, include ora anche titoli obbligazionari high yield e investment grade
globali e titoli obbligazionari emessi dai Paesi emergenti, mantenendo però la duration ad un livello
medio-basso in linea con il precedente benchmark di Arca MM.
Seguendo la stessa logica (titoli di stato poco redditizi per i sottoscrittori in un contesto di tassi
molto bassi e/o negativi nell’area europea), è mutato il benchmark di Arca Obbligazioni Europa che
contiene ora nella componente obbligazionaria titoli corporate europei, sia investment grade che
high yield, invece dei corrispondenti titoli di Stato.
Gli investimenti di Arca Bond Flessibile non trovano riferimento in alcun benchmark ma sono
effettuati con lo scopo di remunerare i sottoscrittori con ritorni positivi in qualsiasi contesto di
mercato. A questo proposito il fondo ha attuato una serie di strategie che, rispettando la classe di
rischio assegnata, consentono di raggiungere tale scopo. Si ricordano tra le più utilizzate (i) quelle
di ‘relative value’ tra strumenti obbligazionari, tra strumenti obbligazionari di credito e strumenti
azionari, nonché tra diversi emittenti obbligazionari, (ii) quelle di protezione dall’inflazione e (iii)
quelle di investimento in titoli a breve, ad alto rendimento ma a rischio contenuto. Sono state inoltre effettuate operazioni di investimento il cui ritorno si basa anche sulla direzionalità dei mercati
obbligazionari e che sono volte a beneficiare di un aumento dei tassi europei (posizione ‘corta’ di
duration) e di una riduzione dello spread sull’Italia, nonché sulle obbligazioni societarie.
Fondi a rischio controllato
I fondi sono stati gestiti seguendo un processo di ottimizzazione della composizione di portafoglio.
L’asset allocation è stata stabilita sulla base di un processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi dalle
stesse. Nel corso dell’anno il budget di rischio è stato gestito in base alle aspettative di ritorno sui
vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni.
18
I fondi hanno iniziato l’anno con un utilizzo del budget di rischio contenuto. A partire dal mese di
febbraio sono state aumentate l’esposizione al rischio di tasso d’interesse statunitense, al rischio di
credito ed è stata aumentata l’esposizione azionaria. L’esposizione al rischio di tasso tedesco è stata,
invece, dapprima azzerata e poi ripristinata in maggio. Successivamente al mese di maggio l’utilizzo del budget di rischio è rimasto piuttosto stabile.
Nella gestione dei portafogli sono state assunte posizioni tattiche per sfruttare di volta in volta i
movimenti di mercato e mantenere una buona diversificazione del rischio complessivo dei portafogli. Solo a partire dalla metà del mese di dicembre, la ripartizione dei rischi è stata modificata
per privilegiare l’esposizione al rischio di credito, riducendo quella al rischio di tasso.
Il rischio valutario, sia nel corso del primo semestre, sia nel corso del secondo semestre, è derivato principalmente dall’esposizione al Dollaro USA, per sfruttare il potenziale di diversificazione
di questa classe di investimento.
Nel corso dell’anno, per migliorare il profilo di redditività, si è provveduto a gestire la liquidità in
modo attivo acquistando BOT e CTZ ed effettuando depositi bancari.
Fondi total return
L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per
la famiglia dei fondi Arca Cedola Obbligazione Attiva ed Arca Reddito Multivalore; questi fondi
hanno riscosso un notevole successo raccogliendo nel 2015 oltre € 2,5 miliardi.
Fondi azionari
La politica di gestione dei fondi azionari è stata caratterizzata da un approccio basato su rigorose
analisi qualitative e quantitative ed orientato a creare valore principalmente attraverso le attività di
stock, sector o country selection, nonché di market timing. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate
da un favorevole equilibrio tra il livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura.
Nel corso dell’anno si è mantenuto un tendenziale sovrappeso sull’Area Euro e sull’Italia in particolare; mentre l’investimento nelle altre aree geografiche ha oscillato intorno ai livelli di neutralità.
Per quanto riguarda la gestione valutaria, i fondi hanno presentato una marginale sottoesposizione
all’Euro, in media compensata da sovrappesi su Dollaro USA, Sterlina e Yen.
Sono state confermate le scelte attive di investimento in OICR di terzi, che sono stati selezionati
in funzione dell’approccio gestionale complementare a quello adottato da Arca e della capacità di
coprire mercati locali rilevanti (in particolare con riferimento ai mercati emergenti).
Sono, infine, state implementate strategie di yield enhancement, consistenti in operazioni tattiche
di vendita di opzioni call coperte e in acquisti di dividend futures.
Fondi bilanciati
La politica di gestione è stata caratterizzata da un approccio top-down basato su rigorose analisi
qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso scelte di market timing e di allocazione geografica/settoriale. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate da un favorevole equilibrio
tra il livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura.
Nel corso dell’anno l’esposizione azionaria globale è stata mantenuta mediamente in linea con il
benchmark di riferimento. Sono state assunte, per mezzo di strumenti derivati, posizioni tattiche
di sovrappeso nell’Area Euro, al fine di sfruttare le opportunità che si presentavano di volta in volta
sul mercato.
Nel corso dell’anno la durata finanziaria dei fondi è stata mantenuta sottopesata sui titoli USA e
tedeschi principalmente a partire dal secondo trimestre.
A livello valutario i portafogli sono stati mediamente sovrappesati sul Dollaro USA.
Durante tutto il 2015 una quota significativa dei portafogli è stata investita in OICR di terzi, sulla
base di criteri di eccellenza gestionale e di complementarietà rispetto allo stile delle strategie
attuate internamente.
19
Bilancio 2015
2.2 Il fondo pensione complementare aperto
L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente:
[Dati espressi in €/000]
Comparti
- Linea Rendita
- Linea Crescita
- Linea Alta Crescita
- Linea Obiettivo TFR
Contributi
Riscatti,
anticipazioni
e trasferimenti
99.670
97.288
95.731
401.624
-61.688
-69.060
-92.749
-42.981
A seguito della fusione del comparto Garanzia nel comparto Obiettivo TFR, avvenuta in data 1°
ottobre 2015, sono confluiti nel comparto Obiettivo TFR afflussi per € 293,7 milioni, già riflessi
nella tabella sopra riportata.
Si registrano i seguenti risultati gestionali:
Classi / Comparti
Arca Previdenza Classe ordinaria
- linea Garanzia15
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
Arca Previdenza Classe riservata
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
Arca Previdenza Classe collettiva
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
2015
2014
2013
1,60%
1,98%
1,50%
0,06%
  0,09%
10,57%
10,40%
10,29%
  1,13%
  0,62%
  5,16%
11,69%
21,22%
  1,23%
2,29%
2,67%
2,29%
0,77%
  0,62%
11,38%
11,21%
11,23%
  1,87%
  1,15%
  5,94%
12,53%
22,25%
  1,96%
1,90%
2,27%
1,87%
0,34%
  0,26%
10,91%
10,74%
10,74%
  1,44%
  0,80%
  5,49%
12,05%
21,73%
  1,53%
Nel corso del 2015 l’attività promozionale per la previdenza complementare ha prodotto oltre 8.344
nuove adesioni al fondo pensione Arca Previdenza con flussi netti complessivi per € 148,2 milioni.
Le nuove condizioni finanziarie con la forte riduzione dei rendimenti del mercato monetario ci
hanno indotto alla fusione del comparto Garanzia, che non aveva più prospettive di rendimento,
nel comparto Obiettivo TFR con efficacia ottobre 2015.
In termini di politica di gestione i comparti previdenziali sono stati caratterizzati da un approccio
top-down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso
le scelte di market timing e di allocazione geografica e settoriale, mantenendo sotto costante controllo i rischi assunti.
L’investimento azionario dei comparti Alta Crescita, Crescita e Rendita è stato mediamente mantenuto in condizione di sovrappeso nel corso della prima parte del periodo, tramite sovraesposizione all’area americana ed all’area europea. I mercati asiatici sono stati mediamente sottopesati.
La linea Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza in tutte le classi di quota è confluita nella linea Obiettivo TFR
dello stesso fondo pensione in data 1° ottobre 2015.
15
20
A partire dal mese di ottobre, i comparti sono stati interessati da una sostanziale modifica della
politica di gestione. Da una gestione con un benchmark di riferimento, si è passati ad una gestione
di tipo flessibile. In tale contesto la componente azionaria è stata significativamente ridotta mediante riduzione dell’esposizione a tutte le aree geografiche.
La componente obbligazionaria dei comparti Crescita e Rendita, ha mantenuto una durata finanziaria sostanzialmente in linea con il benchmark di riferimento. A livello geografico, il portafoglio
ha privilegiato l’esposizione ai titoli italiani e spagnoli.
Il comparto Obiettivo TFR ha investito il 60% circa del suo patrimonio in titoli governativi italiani
indicizzati all’inflazione. Il restante 40% del patrimonio è stato gestito come un portafoglio a rischio
controllato con l’obiettivo di massimizzare il rendimento. L’asset allocation di questa seconda componente è stabilita sulla base di un rigoroso processo quantitativo basato su analisi di volatilità e
correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle stesse.
Nel corso dell’anno il budget di rischio del fondo è stato gestito tatticamente in base alle aspettative di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo
scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. L’utilizzo del budget di rischio è stato limitato nel corso
del primo trimestre e gradualmente incrementato nel corso dell’anno. A partire dal mese di aprile
il peso degli investimenti azionari e la duration del portafoglio sono stati incrementati.
Il comparto Garanzia ha mantenuto una durata finanziaria marginalmente superiore a quella del
benchmark di riferimento. La gestione ha privilegiato l’investimento in titoli governativi italiani
con scadenza inferiore ai dodici mesi. Nel corso del periodo parte della liquidità è stata impiegata
in depositi bancari. Il portafoglio non è stato investito in titoli non-governativi e non sono state
assunte posizioni in valute diverse dall’Euro. Come accennato in precedenza, nel mese di settembre il comparto è stato fuso in Arca Previdenza Obiettivo TFR.
A livello valutario, tutti i comparti aventi esposizione internazionale hanno mantenuto un prevalente sovrappeso sul Dollaro USA.
2.3 Le gestioni in delega
L’importo complessivo delle gestioni ricevute in delega al 31 dicembre 2015 è pari ad € 1.935
milioni. Questo valore include l’accordo di delega di gestione relativo a Sidera Funds Sicav (Parte
III, punto 3.6 della presente relazione).
2.4 La consulenza agli investimenti
L’importo complessivo delle gestioni patrimoniali per le quali Arca presta un servizio di consulenza agli investimenti è pari a € 336 milioni.
2.5 L’attività di sviluppo dell’offerta
Nel corso del 2015, alla luce delle nuove condizioni dei mercati finanziari conseguenti all’avvio del
programma di Quantitative Easing della BCE che ha determinato una forte compressione dei rendimenti nel segmento monetario, si è proceduto a riposizionare l’offerta dei fondi comuni a bassa
volatilità, procedendo (i) alla fusione del fondo Arca MM nel fondo Arca RR Diversified Bond e
modificando contestualmente la politica d’investimento di quest’ultimo, (ii) alla fusione del fondo
Arca Cash Plus nel fondo Arca Strategia Globale Crescita.
Inoltre, attraverso l’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali
è stato sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione, è stato effettuato un ampliamento
dell’offerta dei fondi comuni Arca. Per l’esercizio 2015 si segnalano in particolare i seguenti sviluppi:
• i nuovi fondi obbligazionari a scadenza, Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva, con orizzonte di
5 anni, si caratterizzano per una elevata diversificazione degli investimenti e reddito periodico.
Questa tipologia di prodotto è stata offerta con continuità nel corso dell’anno, con quattro edizioni,
ottenendo un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi € 1,3 miliardi;
21
Bilancio 2015
• i nuovi fondi Arca 2020 Reddito Multivalore, idonei a soddisfare la combinazione delle esigenze
di rivalutazione del capitale con orizzonti temporali definiti, di distribuzione dei proventi e di
gestione dell’effetto timing, hanno avuto un notevole successo con sottoscrizioni, nelle quattro
edizioni trimestrali di collocamento, per complessivi € 1,2 miliardi circa;
• il nuovo fondo azionario Arca Economia Reale Equity Italia, primo di una famiglia di prodotti
dedicati agli investimenti nell’economia reale italiana, si concentra sul mercato azionario italiano
nei segmenti STAR e AIM, presenta un NAV settimanale e due classi di quote (retail e istituzionale). Il fondo ha raggiunto a fine anno un patrimonio complessivo di € 91,0 milioni ed è destinato ad investitori con orizzonti temporali di medio lungo-periodo;
• i nuovi fondi Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Aggressive propongono un’ampia diversificazione in termini di classi d’investimento ed integrano l’offerta di Arca con soluzioni d’investimento molto innovative. La raccolta netta su questi prodotti nel corso del 2015 è stata pari a oltre
€ 28 milioni;
• sono stati autorizzati ed avviati all’offerta dal 1° ottobre 2015 due nuovi fondi d’investimento
alternativi, chiusi, per clientela individuale ed istituzionale, che investiranno in strumenti di
debito emessi da aziende di piccole e medie dimensioni;
• è stata promossa la costituzione di una Sicav di diritto lussemburghese, come meglio illustrato al
punto 3.6, Parte III della presente Relazione.
In merito all’attività di assistenza diretta alla clientela, si segnala che il contact center di Arca è
stato particolarmente impegnato nell’assistere i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al fondo
pensione e la rete di collocamento, gestendo complessivamente nel corso dell’anno circa 12.500
ticket e oltre 23.300 telefonate.
In riferimento ai regolamenti dei fondi comuni Arca si riportano di seguito le principali modifiche
apportate:
Data di efficacia 2 gennaio 2015
• E’ stata introdotta la possibilità di scontare nella misura del 25% la commissione di ingresso per
i fondi che la prevedono e per il servizio Arca Risparmia & Consolida;
• Si è proceduto alla variazione del grado di rischio del fondo Arca Azioni Europa, a seguito della
diminuzione della classe di rischio ESMA.
Data di efficacia 15 maggio 2015
• Si è proceduto alla variazione del grado di rischio del fondo Arca Azioni Europa, a seguito
dell’aumento della classe di rischio ESMA.
Data di efficacia 3 giugno 2015
• Si è proceduto ad aggiornare il dettato del regolamento Unico dei fondi Arca prevedendo l’indicazione di “Depositario” in luogo di “Banca Depositaria”, la classificazione degli strumenti finanziari in materia di adeguata qualità creditizia e una nuova esposizione circa l’utilizzo della leva.
Data di efficacia 1° luglio 2015
• Il compenso del Depositario per il fondo Arca Strategia Globale Crescita è stato ridotto dallo
0,07% allo 0,061%.
Data di efficacia 21 settembre 2015
• Si è provveduto ad indicare il metodo di calcolo dell’esposizione complessiva in derivati ed è stata
prevista la facoltà per i collocatori di scontare sino al 100% la commissione di sottoscrizione, ove
prevista. Con la medesima decorrenza il fondo Arca Obbligazioni Europa ha variato la politica
di investimento a seguito della modifica del benchmark.
Data di efficacia 4 gennaio 2016
• Si è proceduto ad adeguare il regolamento dei fondi Arca allo schema di regolamento semplificato riportato nel Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio della Banca d’Italia del 19
gennaio 2015.
22
Data di efficacia 1° marzo 2016
• Si è proceduto ad uniformare la commissione di performance dei fondi Arca Strategia Globale
Crescita, Arca Strategia Globale Opportunità e Arca Bond Flessibile a quella prevista da altri
fondi dello stesso regolamento. Inoltre, i fondi Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Aggressive sono stati inseriti tra i fondi target del servizio Arca Risparmia & Consolida.
3. Gli eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio
3.1 Le modifiche alla struttura societaria di Arca
L’Assemblea dei Soci di Arca tenutasi nel luglio 2015 ha deliberato un progetto di riorganizzazione societaria finalizzato alla modifica dell’oggetto sociale, alla variazione della Società in holding
di partecipazioni e al conferimento di tutte le attività operative di gestione del risparmio a una neo
costituita società.
A tale scopo, nel mese di luglio 2015 è stata costituita la società Arca Fondi SGR SpA (“Arca
Fondi”), con capitale sociale di € 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni con valore
nominale di € 1,00 ciascuna, interamente partecipata da Arca e autorizzata all’attività di gestione
collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia di investimenti, con
provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle attività
di gestione del Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza con provvedimento della COVIP del
11 feb­braio 2016.
Dato che al 31 dicembre 2015 l’intero capitale sociale di Arca Fondi era detenuto da Arca, quest’ultima ha proceduto a redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2015, includendo nel perimetro
di consolidamento la situazione patrimoniale ed economica della società controllata Arca Fondi.
I rapporti economici e finanziari tra Arca e Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015 sono stati
molto limitati (anticipo da parte di Arca a favore di Arca Fondi di alcune spese, onorari di costituzione e ritenute fiscali), in conseguenza dell’assenza di operatività nella controllata Arca Fondi nel
corso dell’esercizio 2015.
Nel corso del 2016 Arca conferirà il ramo di azienda costituito dalla struttura operativa necessaria
allo svolgimento dell’attività di asset management ad Arca Fondi che adotterà gli stessi assetti operativi e procedurali oggi in essere in Arca. Arca Fondi subentrerà quindi in tutti i rapporti contrattuali inseriti nel perimetro del ramo di azienda conferito (a titolo di esempio: contratti con fornitori
e controparti di mercato, contratti di delega di gestione, rapporti di lavoro dipendente). Con data di
efficacia dell’operazione di conferimento, Arca Fondi subentrerà ad Arca quale gestore dei fondi
comuni e del fondo pensione aperto Arca Previdenza, tutti attualmente gestiti dalla stessa.
A seguito dell’operazione di conferimento e in linea con la delibera dell’Assemblea dei Soci del
luglio 2015, Arca muterà il proprio oggetto sociale e modificherà la propria denominazione sociale in Arca Holding SpA (Arca Holding), rinunciando alla autorizzazione a svolgere le attività alla
stessa precedentemente riservate.
3.2 I cambiamenti intervenuti nella compagine azionaria di Arca
La modifica dell’oggetto sociale di Arca, approvata dall’Assemblea dei Soci nel luglio 2015 (da cui
si origina l’operazione di riorganizzazione societaria sopra descritta), ha determinato, ai sensi dell’art.
2437 e segg. del codice civile, in capo ai soci che non hanno concorso alla delibera, l’insorgere
dell’esercizio del diritto di recesso. A tale proposito il Consiglio di Amministrazione di Arca, assistito da una perizia di valutazione indipendente, ha fissato in € 9,6 per azione il valore di liquidazione delle azioni ai fini del diritto di recesso. I soci Banco Popolare Società Cooperativa, Holding
di Partecipazioni Finanziarie Banco Popolare SpA (entrambi parte del Gruppo Banco Popolare) e
Banca Popolare dell’Alto Adige ScpA hanno esercitato il diritto di recesso nei termini previsti. Le
azioni oggetto di recesso sono state offerte in opzione agli altri soci di Arca in proporzione al numero di azioni da questi possedute. Si segnala inoltre che alcuni soci, contestualmente all’esercizio del
23
Bilancio 2015
diritto di opzione, hanno fatto richiesta di prelazione nell’acquisto delle azioni rimaste inoptate. I
seguenti soci hanno esercitato il diritto di opzione: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società
Cooperativa, Banca di Piacenza, Banca Agricola Popolare di Ragusa ScpA, Sanfelice 1893 Banca
Popolare ScpA, Banca Popolare di Sondrio ScpA e Banca Valsabbina ScpA. I soci che hanno proceduto a richiedere la prelazione sull’inoptato sono stati: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società
Cooperativa, Banca Popolare di Sondrio ScpA e Sanfelice 1893 Banca popolare ScpA.
Si riporta di seguito la compagine azionaria di Arca al 31 dicembre 2015, con la relativa percentuale di possesso del capitale sociale, risultante al termine del processo di riallocazione delle quote
azionarie sopra illustrato:
• Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa
32,752%
• Banca Popolare di Sondrio Scpa
21,137%
• Banca Popolare di Vicenza Scpa
19,999%
• Veneto Banca Scpa
19,999%
• Banca Popolare del Lazio Scpa  1,804%
• Sanfelice 1893 Banca Popolare Scpa  1,536%
• Banca Valsabbina Scpa  1,511%
• Banca Popolare Valconca Scpa  0,620%
• Banca Agricola Popolare di Ragusa Scpa  0,320%
• Banca di Piacenza  0,256%
• Banca Popolare di Fondi Società Cooperativa  0,066%
3.3 Il contratto di associazione in partecipazione
A fine 2015 i soggetti associati in partecipazione erano: Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna,
Gruppo Banca Popolare di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca di
Piacenza, Sanfelice 1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi. Nel corso del 2015 gli associati hanno dato attuazione alle attività previste dal contratto, tese ad incrementare la conoscenza
di Arca delle esigenze espresse dai sottoscrittori, al fine di migliorare l’offerta della Società e i
servizi prestati al cliente finale, percependo di conseguenza il compenso relativo al contratto stesso pari a complessivi € 18,3 milioni.
3.4 L’impairment test sulle attività materiali e immateriali
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, a fine esercizio sono state effettuate
le analisi e i test volti ad accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali
(con particolare riferimento ai terreni e ai fabbricati di proprietà), delle immobilizzazioni immateriali e degli avviamenti.
L’impairment test effettuato sulle attività materiali ha evidenziato una perdita di valore duratura
dell’immobile di proprietà sito in Milano, via Mosè Bianchi 6, per il quale si è proceduto ad una
rettifica del valore contabile pari a circa € 1,7 milioni.
In relazione all’impairment test effettuato sugli avviamenti, si segnala che il valore recuperabile
della Cash Generating Unit (CGU) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend
Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato.
Informazioni di maggiore dettaglio sugli impairment test effettuati sono esposte nella nota integrativa.
3.5 L’ispezione della CONSOB
Come riportato nelle Relazioni degli Amministratori ai bilanci d’esercizio 2013 e 2014, in data 5
luglio 2013 si è chiusa l’ispezione della CONSOB avviata in data 1° ottobre 2012.
Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 ad Arca è stato notificato l’avvio
del procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998 (“TUF”) e Arca ha formulato le proprie controdeduzioni nei termini.
24
In data 26 giugno 2014, la CONSOB ha notificato ad Arca la Relazione Istruttoria che conteneva
le considerazioni dell’Ufficio Vigilanza alle controdeduzioni di Arca.
Arca ha riscontrato tali considerazioni in data 1° agosto 2014 con una memoria difensiva.
In data 27 novembre 2014, l’Ufficio Sanzioni Amministrative della CONSOB ha trasmesso alla
Commissione stessa la propria relazione, formulando e motivando le proposte di sanzioni agli
esponenti coinvolti e solidalmente ad Arca.
Tale relazione è stata notificata in data 29 aprile 2015 ad Arca che l’ha riscontrata in data 2 luglio
2015.
In data 7 agosto 2015, la CONSOB ha deliberato, in esito all’ispezione, l’irrogazione di sanzioni
amministrative nei confronti degli esponenti coinvolti e della Società, quale responsabile in solido
con obbligo di regresso, per un importo complessivo di € 202.666.
In data 20 novembre 2015, gli esponenti sanzionati e la Società hanno presentato ricorso avverso
il provvedimento dell’Autorità alla Corte d’Appello di Milano. La prima udienza del procedimento
di opposizione è prevista per il 24 maggio 2016 e aggiornamenti in merito saranno forniti in occasione della prossima relazione informativa sulla gestione.
3.6 La costituzione di Sidera Funds Sicav
Nel corso del 2015 Arca ha promosso l’istituzione di un nuovo veicolo d’investimento di diritto
estero, finalizzato a rafforzare il portafoglio prodotti, in particolare nel segmento del private banking, e caratterizzato dalla creazione di un brand distinto da quello utilizzato per i fondi Arca di
diritto italiano.
Il progetto è giunto a compimento nel novembre 2015 con la costituzione di Sidera Funds Sicav
(“Sidera” o “Sicav”), una società di investimento a capitale variabile di diritto lussemburghese,
autorizzata e vigilata dalla competente autorità lussemburghese, CSSF (Commission de Surveillance
du Secteur Financier), e gestita, ai sensi della legge lussemburghese in materia del 17 dicembre
2010, da una Management Company lussemburghese, appartenente ad un gruppo internazionale
leader nel settore dei servizi finanziari. Arca, sulla base degli accordi sottoscritti con la Management
Company di Sidera, opera in qualità di gestore delegato e di distributore esclusivo della Sicav.
Sidera ha cominciato ad operare nel corso del mese di dicembre 2015 a seguito dei primi investimenti effettuati da alcuni fondi Arca nei comparti Sidera. A fine dicembre 2015 il patrimonio
complessivo della Sicav era pari a circa € 10 milioni, distribuito sui 4 comparti attivi alla data.
Al fine di avviare la distribuzione di Sidera presso la clientela italiana, prevista nella prima parte
del 2016, sarà presentata a CONSOB la relativa richiesta di autorizzazione tramite le autorità lussemburghesi. 3.7 La Conferenza Arca 2015
Nel mese di ottobre 2015 Arca ha organizzato la sua conferenza annuale presso la sede dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale a Milano sul tema “Quantitative Easing, Unione Bancaria
e Crescita: quale scenario per i mercati finanziari europei?” che ha visto un’ampia partecipazione
di rappresentanti delle banche della rete di collocamento e di istituzioni finanziarie italiane. I relatori sono stati David Roche, Presidente di Independent Strategy, e Francesco Garzarelli, Responsabile
della ricerca mercati finanziari di Goldman Sachs. L’intervento di apertura è stato svolto dall’On.
Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le Politiche e gli Affari Europei,
mentre l’intervento conclusivo è stato tenuto da Jean-Claude Trichet, già Presidente della Banca
Centrale Europea.
3.8 Le fusioni tra fondi comuni
Con riferimento ai fondi comuni Arca si è proceduto:
• con decorrenza 13 febbraio 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond IV ed Arca
Cedola Governativo Euro Bond IV nel fondo Arca Strategia Globale Crescita;
25
Bilancio 2015
• con decorrenza 26 giugno 2015, alla fusione del fondo Arca Cash Plus nel fondo Arca Strategia
Globale Crescita e del fondo Arca MM Bond Euro Short Term nel fondo Arca RR Bond Euro;
con pari decorrenza quest’ultimo ha modificato la propria denominazione in Arca RR Diversified
Bond e ha variato la politica di investimento a seguito della modifica del benchmark;
• con decorrenza 11 settembre 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale e Arca Cedola Bond Globale Euro nel fondo Arca Strategia Globale Crescita, del fondo Arca
Formula Eurostoxx nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità e dei comparti Anfiteatro
Tesoreria e Anfiteatro Global Equity del fondo Anfiteatro MultiInvestmentFund nel fondo Arca
Azioni Europa;
• con decorrenza 12 febbraio 2016, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
II e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo Arca
Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità.
Nel corso del 2015, inoltre, al fine di rendere più efficiente la gestione e riorganizzare la gamma
dei prodotti, si sono deliberate le seguenti fusioni:
• con decorrenza 9 settembre 2016, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond Globale Euro III nel
fondo Arca Bond Corporate e del fondo Arca Cedola Bond Paesi Emergenti nel fondo Arca Bond
Paesi Emergenti;
• con decorrenza 17 febbraio 2017, la fusione del fondo Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III
nel fondo Arca Bond Corporate.
3.9 Le fusioni tra comparti del fondo pensione Arca Previdenza
Con decorrenza 1° ottobre 2015, si è proceduto alla fusione per incorporazione del comparto
Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza nel comparto Obiettivo TFR dello stesso fondo
pensione e si è contestualmente proceduto alla modifica della politica di investimento di tutti i
comparti del fondo pensione mediante l’adozione di una strategia di gestione flessibile.
4. I fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
La raccolta in fondi comuni realizzata da inizio anno fino al 23 marzo 2016, ha registrato sottoscrizioni per circa € 862 milioni, a fronte di riscatti per circa € 1.734 milioni, con saldo netto
negativo di circa € 872 milioni. Nello stesso periodo del 2015 il dato di raccolta netta risultava
positivo per circa € 969 milioni. L’avvio dell’anno è stato caratterizzato da una forte volatilità dei
mercati finanziari e da tensioni nel settore bancario italiano che hanno inciso sull’andamento della
raccolta netta della Società.
Premio Alto Rendimento 2015 - Il Sole 24 Ore
La Società si è classificata al 2° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria
“Big” del Premio Alto Rendimento, edizione 2015.
Il premio, assegnato ad Arca per il quarto anno consecutivo, è stato riconosciuto dal quotidiano
Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il 15 marzo 2016.
Premio European Funds Trophy
La Società, per il terzo anno consecutivo, ha ottenuto anche per l’anno 2015 il premio come migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da
alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI).
La premiazione è avvenuta a Parigi l’8 marzo 2016.
Premio Capital Finance International
Il gruppo editoriale internazionale Capital Finance International ha assegnato ad Arca il premio
quale migliore Gestore Obbligazionario Paesi Emergenti in Europa per il 2015.
Rating Morningstar
Arca è risultata al 1° posto come rating Morningstar tra le SGR italiane nel quadro del “Morningstar
Rating Analysis of European Investment Funds” pubblicato a febbraio 2016 e si conferma come
26
una delle società di eccellenza nel panorama del risparmio gestito italiano. Arca è infatti al 1° posto
sia come rating medio (3,44 stelle rispetto a 3,05 della media del mercato italiano), sia come masse
investite su prodotti con rating a 4 o 5 stelle (44%), contro il 39% della media del mercato italiano.
Si segnala inoltre che, per quanto riguarda l’analisi delle singole società, è stato calcolato anche il
rating medio per singole asset class e, anche sotto questo profilo, Arca si è distinta in particolare
sull’asset class Fixed Income, con un rating medio di 3,90.
5. L’evoluzione prevedibile della gestione
I primi mesi del 2016 sono stati caratterizzati da una forte volatilità dei mercati finanziari, generata dall’incertezza economica e politica che contraddistingue l’attuale scenario globale: andamento
del prezzo di petrolio e materie prime, rallentamento dei principali mercati emergenti, instabilità
politica in Medio Oriente e Nord Africa, scenari deflazionistici in Europa, possibilità di uscita della
Gran Bretagna dall’Unione Europea, sono tutti elementi utili a comprendere la difficoltà della fase
economica attuale.
A questo complesso scenario internazionale si aggiunge una situazione di tensione nel settore
bancario italiano, anche a seguito dell’implementazione del nuovo quadro regolamentare definito
a livello internazionale.
La combinazione di questi elementi potrebbe incidere sulla propensione al rischio della clientela,
limitando il potenziale di raccolta dell’industria italiana del risparmio gestito. Tale circostanza
potrebbe determinare una dinamica dei riscatti più accentuata del previsto, con le relative conseguenze sul livello delle masse della Società.
Si ricorda inoltre che, a seguito della riorganizzazione societaria descritta al punto 3.1, Parte III
della presente Relazione, la Società modificherà nel corso dell’esercizio 2016 il proprio oggetto
sociale, trasformandosi in una holding finanziaria, e conferirà il ramo di azienda relativo all’attività di gestione del risparmio alla società controllata Arca Fondi.
27
Bilancio 2015
Il Bilancio di Esercizio 2015
Signori Soci,
Il bilancio al 31 dicembre 2015 della vostra Società presenta una solida situazione patrimoniale e
finanziaria. Il risultato economico beneficia dell’incremento delle masse in gestione, del miglioramento del mix prodotto e dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto
controllo i livelli di spesa.
La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli si è ulteriormente incrementata, anche in
virtù dell’utile di esercizio 2015, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua e
crescente capacità di generare cassa della Società in linea con la crescita dei flussi commissionali.
Al fine di procedere con il rafforzamento finanziario e patrimoniale della Società, si propone:
– di approvare l’allegato bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e la relativa Relazione
degli Amministratori;
– di destinare l’intero utile d’esercizio di € 27.844.374 a riserva per rafforzare il patrimonio aziendale, con allocazione alla riserva straordinaria, dato che la riserva legale ha raggiunto il quinto
del capitale sociale.
Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della
Società, sostenuta dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non è mai
venuto meno. Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo
Loser per la spinta innovatrice che ha continuato ad imprimere alla Società nel corso dell’esercizio
2015, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno
profuso.
Si comunica che i Consiglieri di Amministrazione, Dr. Emanuele Giustini e Dr. Renato Merlo, si
sono dimessi dalla carica rispettivamente in data 3 giugno 2015 e in data 8 settembre 2015. Il
Consiglio di Amministrazione, nelle sedute del 24 settembre 2015 e del 22 ottobre 2015, ha proceduto alla sostituzione, cooptando il Dr. Diego Paolo Cavrioli e il Rag. Michele Barbisan. Gli
amministratori cooptati sono decaduti con l’Assemblea dei Soci del 18 dicembre 2015 che in pari
data ha proceduto alla loro nomina. Il Dr. Cavrioli e il Rag. Barbisan scadranno con l’Assemblea
dei Soci che approverà il bilancio d’esercizio 2016 di Arca. Si segnala, inoltre, che il consigliere
Felice Angelo Panigoni si è dimesso dall’incarico in data 7 gennaio 2016 e che in occasione della
prossima assemblea degli azionisti quest’ultima dovrà deliberare sulla nomina di un consigliere.
Milano, 24 marzo 2016
28
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
(Prof. Guido Cammarano)
SCHEMI DI BILANCIO
Bilancio 2015
STATO PATRIMONIALE
(in unità di Euro)
Voci dell’attivo
2015
10. Cassa e disponibilità liquide
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
60. Crediti
3.305
4.241
19.005.304
0
105.094.500
88.808.884
a) per gestione di patrimoni
71.647.937
66.763.129
b) altri crediti
33.446.563
22.045.755
90. Partecipazioni
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività fiscali
a) correnti
1.000.000
0
26.974.910
29.743.527
134.815.033
137.355.766
33.464.360
32.633.425
1.931.846
1.520.776
b) anticipate
31.532.514
31.112.649
di cui alla L. 214/2011
29.574.241
29.574.241
140. Altre attività
TOTALE ATTIVO
30
2014
5.309.080
8.949.674
325.666.492
297.495.517
Voci del passivo e del patrimonio netto
2015
2014
10. Debiti
64.546.419
65.270.245
20. Titoli in circolazione
25.254.000
25.254.000
9.785.812
10.063.519
70. Passività fiscali
a) correnti
912.405
1.770.413
b) differite
8.873.407
8.293.106
90. Altre passività
18.493.015
16.256.878
100. Trattamento di fine rapporto del personale
621.840
659.116
110. Fondi per rischi e oneri
250.051
423.858
b) altri fondi
250.051
423.858
120. Capitale
50.000.000
50.000.000
160. Riserve
130.075.838
103.850.653
170. Riserve da valutazione
(1.204.857)
(507.937)
180. Utile (perdita) d’esercizio
27.844.374
26.225.185
325.666.492
297.495.517
TOTALE PASSIVO
E PATRIMONIO NETTO
31
Bilancio 2015
CONTO ECONOMICO
(in unità di Euro)
Voci
2015
10. Commissioni attive
20. Commissioni passive
COMMISSIONI NETTE
40. Interessi attivi e proventi assimilati
50. Interessi passivi e oneri assimilati
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110. Spese amministrative
2014
287.320.342
253.427.470
(194.837.300)
(167.423.522)
92.483.042
86.003.948
42.257
222.888
(2.368.821)
(2.615.907)
90.156.478
83.610.929
(43.814.553)
(40.936.839)
a) spese per il personale
(16.733.015)
(15.483.236)
b) altre spese amministrative
(27.081.538)
(25.453.603)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(3.094.826)
(1.320.613)
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(2.553.030)
(2.854.364)
9.125
(128.760)
1.693.655
1.211.677
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
42.396.849
39.582.030
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL LORDO
DELLE IMPOSTE
42.396.849
39.582.030
(14.552.475)
(13.356.845)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL NETTO
DELLE IMPOSTE
27.844.374
26.225.185
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
27.844.374
26.225.185
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
32
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
2015
2014
27.844.374
26.225.185
20. Attività materiali
0
0
30. Attività immateriali
0
0
24.232
(41.034)
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
0
0
70. Copertura di investimenti esteri
0
0
80. Differenze di cambio
0
0
90. Copertura di flussi finanziari
0
0
(721.152)
0
110. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
0
0
(696.920)
(41.034)
27.147.454
26.184.151
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
33
Bilancio 2015
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
(in unità di Euro)
Esistenze al
31.12.2014
Capitale
Modifica
saldi di
apertura
50.000.000
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
01.01.2015
Dividendi
e altre
destinazioni
Riserve
Variazioni dell’esercizio
Redditività
complessiva
esercizio 2015
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione Variazione
straordinaria strumenti
dividendi
di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2015
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
103.850.653
103.850.653 26.225.185
130.075.838
103.850.653
103.850.653 26.225.185
130.075.838
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(507.937)
(507.937)
(696.920) (1.204.857)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
26.225.185
179.567.901
Esistenze al
31.12.2013
Capitale
26.225.185 (26.225.185)
179.567.901
Modifica
saldi di
apertura
27.844.374 27.844.374
0
27.147.454 206.715.355
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
01.01.2014
Dividendi
e altre
destinazioni
Riserve
Variazioni dell’esercizio
Redditività
complessiva
esercizio 2014
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione Variazione
straordinaria strumenti
dividendi
di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2014
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
50.000.000
72.401.123
72.401.123 31.468.423
(18.893)
103.850.653
72.401.123
72.401.123 31.468.423
(18.893)
103.850.653
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(466.903)
(466.903)
(41.034)
(507.937)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
34
31.468.423
153.402.643
31.468.423 (31.468.423)
153.402.643
0
26.225.185 26.225.185
(18.893)
26.184.151 179.567.901
RENDICONTO FINANZIARIO
(in unità di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO
A.
Attività operativa
1 Gestione
- commissioni attive
- commissioni passive
- interessi attivi incassati
- interessi passivi pagati
- dividendi e proventi simili
- spese per il personale
- altri costi
- altri ricavi
- imposte
- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto fiscale
2 Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso enti finanziari
- crediti verso clientela
- altre attività
3 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso enti finanziari
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
40.439.517
188.389.239
(110.137.988)
122.674
(347.613)
0
(10.650.860)
(18.293.921)
1.195.504
(9.837.518)
0
45.314.356
0
0
0
386.203
12.911
44.907.127
8.115
(72.656.880)
(43.900.620)
(265.151)
(843.276)
0
0
0
(27.647.833)
1 Liquidità generata da
535
141
2 Liquidità assorbita da
(1.330.807)
4.703.383
12.829.070
13.096.993
Attività di investimento
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
C.
2014
44.103.607
217.737.994
(128.721.788)
14.515
(93.166)
0
(11.165.147)
(21.593.040)
1.453.975
(13.529.736)
0
44.811.223
0
0
(20.000.000)
637.498
16.685
64.824.098
(667.058)
(76.085.760)
(60.575.323)
(204.625)
(1.134.654)
(2.254.000)
0
0
(11.917.158)
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B.
2015
0
0
0
535
0
0
0
0
0
141
0
0
(1.000.000)
0
(307.622)
(23.185)
0
5.950.202
0
(1.139.815)
(107.004)
0
0
0
0
0
0
0
0
17.800.517
(1.330.272)
4.703.524
Attività di provvista
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
Liquidità netta generata/assorbita nell’ esercizio
0
11.498.798
35
Bilancio 2015
RICONCILIAZIONE
(in unità di Euro)
2015
2014
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
21.611.637
3.811.120
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
11.498.798
17.800.517
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
33.110.435
21.611.637
36
NOTA INTEGRATIVA PARTE A
Politiche Contabili
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
A.1 - PARTE GENERALE
Il presente bilancio d’esercizio si riferisce ad Arca SGR S.p.A. (di seguito anche la “Società” o “Arca”) con sede legale in via
Disciplini, 3 a Milano. La Società è una società di gestione del risparmio autorizzata all’esercizio di tale attività.
La Società non è soggetta a Direzione e Coordinamento da parte di nessun soggetto.
Il bilancio di Arca è sottoposto a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il presente bilancio di Arca, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali
IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC e IFRIC dell’International
Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento
Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio.
Si precisa che non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le
sole società quotate o emittenti di titoli diffusi.
Si evidenzia altresì, che a seguito della costituzione, nel corso dell’esercizio, della società Arca Fondi, interamente posseduta da Arca,
si è resa necessaria la predisposizione del bilancio consolidato di Arca.
Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il bilancio d’esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sul contesto nel quale la società opera, sull’andamento della gestione e sui risultati conseguiti. Esso trova
corrispondenza nella contabilità aziendale che rispecchia integralmente le operazioni poste in essere nell’esercizio.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le
disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari
ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 15 dicembre 2015.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di
conto.
Gli importi dei prospetti contabili e della nota integrativa per maggiore chiarezza espositiva sono espressi in unità di Euro.
Il bilancio d’esercizio è redatto nel rispetto del principio della competenza economica ed utilizzando il criterio del costo storico
modificato in relazione ad eventuali valutazioni effettuate in base al principio del fair value o valore equo.
I principi generali adottati nella redazione del bilancio risultano i medesimi applicati per il bilancio dell’esercizio precedente, fatto
salvo quanto successivamente illustrato.
Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
• continuità aziendale: il bilancio è stato redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale e sulla ragionevole aspettativa
che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. La sussistenza del presupposto della “continuità
aziendale”, come definito nel documento coordinato Banca d’Italia, Consob, Isvap n. 4 del 3 marzo 2011, risulta confermata dalla
verifica degli indicatori finanziari, patrimoniali, gestionali e di altra natura;
• rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della competenza economica ad eccezione
dell’informativa sui flussi finanziari;
• coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante da un esercizio
all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione
o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso nella nota integrativa
viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente;
• rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci, da sottovoci e da ulteriori
dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti
del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nelle istruzioni precedentemente richiamate. Ai suddetti
schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi
e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due
seguenti condizioni:
a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante;
b) il raggruppamento favorisca la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci
oggetto di raggruppamento.
38
Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si
riferisce il bilancio né per quello precedente;
• prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza
e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
• compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto
da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate istruzioni della circolare di
Banca d’Italia;
• informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa
relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente.
I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità
delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono
segnalati e commentati nella nota integrativa.
Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Oltre a quanto già esposto nella relazione degli amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio
2015 e la data di approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi suscettibili di avere impatto significativo sulla
situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione è il 24 marzo
2016.
Sezione 4 - ALTRI ASPETTI
Nel corso dell’esercizio 2015 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati dallo
IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle
Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento,
degli IMEL, delle SGR e delle SIM emesse il 15 dicembre 2015. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione che non ha
determinato alcun impatto sulle rilevazioni contabili della Società.
Nuovi principi applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015
A tal riguardo le novità IFRS applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015 sono di seguito esposte.
Amendment to IAS 19, “Employee Benefits”, regarding defined benefits plans.
L’amendment, omologato con Reg. 2015/29 entrato in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° febbraio 2015, si
pone l’obiettivo di semplificare la contabilizzazione dei contributi per piani pensionistici che sono indipendenti dal numero di anni
di servizio che sono versati da terzi o da dipendenti.
Ciclo Annual Improvement 2012
Omologato con Reg. 2015/28 entrato in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° febbraio 2015. L’amendment
anche se non è obbligatorio per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, si può applicare in modo volontario anche retroattivamente.
L’improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili:
• IFRS 2: non sono state introdotte modifiche di rilievo; è stata chiarita la definizione di “condizione di maturazione” e sono state
introdotte le definizioni di “condizioni di servizio” e di “condizioni di risultato”;
• IFRS 3: è stato modificato per chiarire che l’obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale rientra nella definizione di strumento
finanziario e deve essere classificato come passività finanziaria o come elemento di patrimonio netto sulla base delle indicazioni
contenuto nello IAS 32. Inoltre è stato chiarito che le obbligazioni a corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle
che rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni
rilevate a conto economico;
• IFRS 8: è stata introdotta la richiesta di informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell’aggregazione dei
segmenti operativi prevedendo una descrizione degli stessi e degli indicatori economici che hanno influito nella valutazione che
ha portato a concludere che i segmenti aggregati presentassero caratteristiche economiche simili. Inoltre è richiesta una riconciliazione tra le attività dei segmenti operativi ed il totale delle attività risultanti dallo stato patrimoniale solo se le attività di segmenti
operativi vengono forniti periodicamente al più alto livello decisionale;
39
Bilancio 2015
Nota integrativa - Parte A
• IFRS 13: le Basis for Conclusions dell’IFRS 13 sono state modificate con lo scopo di chiarire che è possibile misurare i crediti e
debiti a breve termine al valore nominale risultante dalle fatture quando l’impatto dell’attualizzazione è immateriale;
• IAS 16 e IAS 38: sono stati modificati per chiarire come il costo storico ed il fondo ammortamento di una immobilizzazione devono
essere valutati quando l’entità adotta il criterio del costo rivalutato;
• IAS 24: la modifica introdotta stabilisce le informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla
gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell’entità che redige il bilancio.
Ciclo - Annual improvement 2013
Omologato con Reg. 1361/2014 entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° gennaio 2015. L’improvement
contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili:
• IFRS 1: le Basis for Conclusions dell’IFRS 1 sono state modificate al fine di chiarire che nella circostanza in cui una nuova versione
di uno standard non è ancora obbligatoria ma è disponibile per l’adozione anticipata, un neo-utilizzatore può utilizzare la vecchia
o la nuova versione, a condizione che la medesima norma sia applicata in tutti i periodi presentati;
• IFRS 3: la modifica chiarisce che l’IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint
venture o di una joint operation (così come definiti dall’IFRS 11) nel bilancio della joint venture o della joint operation;
• IFRS 13: è stato chiarito che la disposizione contenuta nell’IFRS 13 in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo
di attività e passività finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti rientranti nell’ambito dello IAS 39 (o dell’IFRS 9) indi­
pendentemente dal fatto che soddisfino o meno le definizioni di attività e passività finanziarie dello IAS 32;
• IAS 40: la modifica introdotta al principio chiarisce che per stabilire quando l’acquisto di un investimento immobiliare costituisce
una aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle disposizioni dell’IFRS 3.
IFRIC 21, Tributi
L’interpretazione omologata con Reg. 634/2014, entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 17 giugno 2014
o successivamente.
Il documento tratta il tema dei pagamenti erogati ad enti governativi (tributi), diversi dalle imposte sul reddito e dalle multe/ammende
per i quali l’entità non riceve specifici beni e servizi.
Principi che entreranno in vigore dopo il 31 dicembre 2015
Lo IAS 8 impone di dare informazioni nelle note al bilancio sui nuovi principi contabili o nuove interpretazioni emessi, ma non
ancora in vigore.
A tal riguardo la tavola seguente contiene un sommario di tutti i nuovi standard e amendment emessi prima del 31 dicembre 2015
con data di entrata in vigore dopo il 1° gennaio 2016. Si tratta di standard non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati
dall’Unione Europea e pertanto non applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015.
In vigore dagli
es. iniziati dal
Omologazione
Contenuto
Amendment to IFRS 11, ‘Joint arrangements’ on acquisition of an interest in a joint operation
1/1/2016
Reg. 2015/2173
del 24/11/2015
La modifica richiede che un entità adotti i principi contenuti nell’IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all’acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un “business”.
Amendments to IAS 16, ‘Property plant and equipment’, and IAS 41, ‘Agriculture’, regarding bearer plants
1/1/2016
Reg. 2015/2113
del 23/11/2015
La modifica cambia la rappresentazione bilancio delle piante fruttifere come ad esempio le viti, gli
alberi della gomma e le palme da olio. Lo IASB ha deciso che le piante fruttifere devono essere contabilizzate secondo quanto previsto dallo IAS 16 in quanto il loro funzionamento è assimilabile a quello
degli immobili, impianti e macchinari destinati all’attività produttiva, mentre rimane invariata la contabilizzazione del prodotto di tali piante.
Amendment to IAS 16, ‘Property, plant and equipment’ and IAS 38,’Intangible assets’, on depreciation and amortisation
1/1/2016
Reg. 2015/2231
del 2/12/2015
La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto determinare la quota di
ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo.
IFRS 14, ‘Regulatory deferral accounts’
1/1/2016
40
Non ancora
omologato
L’IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a contabilizzare le operazioni secondo i precedenti principi contabili adottati anche se in contrasto con gli IFRS.
Amendments to IAS 27 Equity method in separate financial statements
1/1/2016
Reg. 2015/2441
del 18/12/2015
La modifica consente alle entità di utilizzare, nel proprio bilancio separato, il metodo del patrimonio
netto per la valutazione degli investimenti in società controllate, joint ventures e collegate.
Amendments to IFRS 10, ‘Consolidated financial statements’ and IAS 28, Investments in associates and joint ventures’ : Sale or Contribution
of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture
1/1/2016
Non ancora
omologato
(deferred
indefinitely)
Esiste un conflitto tra le disposizioni contenute nell’IFRS 10 e nello IAS 28 nel caso in cui un investitore venda oppure contribuisca un business ad una propria collegata o joint venture, in quanto:
- secondo l’IFRS 10 in caso di perdita del controllo di una partecipata, un investitore deve rilevare nel
proprio bilancio la differenza tra il fair value del corrispettivo ricevuto ed il valore contabile delle
attività e passività eliminate, come utile o perdita nel conto economico (come meglio definito dai paragrafi B98 e B99 dell’IFRS 10); mentre
- secondo il paragrafo 28 dello IAS 28 l’effetto delle operazioni tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, sono rilevati nel bilancio dell’entità soltanto limitatamente alla quota d’interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture.
La modifica apportata ai due principi stabilisce che in caso di vendita o contribuzione di un business ad
una propria collegata o joint venture, l’investitore applica i principi contenuti nell’IFRS 10 e rileva nel
proprio bilancio l’intera plusvalenza o minusvalenza conseguente alla perdita del controllo. La modifica
non si applica nel caso in cui le attività vendute o contribuite alla propria collegata o joint venture non
costituiscano un business ai sensi dell’IFRS 3. In quest’ultimo caso l’utile o la perdita saranno rilevati
secondo quanto stabilito dal paragrafo 28 dello IAS 28.
Annual improvements 2012-2014
1/1/2016
Reg. 2015/2343
del 15/12/2915
Le modifiche contenute nel ciclo di miglioramenti 2012-2014 ai principi contabili esistenti sono le
seguenti:
- IFRS 5: chiarisce che quando una attività non corrente (o gruppo in dismissione) viene riclassificata
da “posseduta per la vendita” a “posseduta per la distribuzione” o viceversa, questa riclassifica non
costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e non deve essere contabilizzata
come tale. Inoltre è stato chiarito che i principi dell’IFRS 5 sulle variazioni ad un piano di vendita, si
applicano ad una attività (o gruppo in dismissione) che cessa di essere “posseduta per la distribuzione”,
ma non è riclassificata come “posseduta per la vendita”;
- IFRS 7, “Service contracts”: se un’entità trasferisce un’attività finanziaria a terzi e vengono rispettate
le condizioni dello IAS 39 per l’eliminazione contabile dell’attività, la modifica all’IFRS 7 richiede che
venga fornita informativa sull’eventuale coinvolgimento residuo che l’entità potrebbe ancora avere in
relazione all’attività trasferita.
- IFRS 7, “Interim financial statements”: è chiarito che l’informativa supplementare richiesta dalla sopra
riportata modifica all’IFRS 7 “Disclosure – Offsetting financial assets and financial liabilities” non è
espressamente necessaria in tutti i bilanci intermedi a meno che non sia richiesta dallo IAS 34;
- IAS 19: il principio richiede che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli
obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un “mercato spesso” (deep market) di
tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici.
- IAS 34: la modifica chiarisce il concetto di informativa illustrata “altrove nel bilancio intermedio”.
Amendment to IAS 1, ‘Presentation of financial statements’ on the disclosure initiative
1/1/2016
Reg. 2015/2406
del 18/12/2015
L’amendment chiarisce le guidances contenute nello IAS 1 sulla materialità, l’aggregazione di voci, la
rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle accounting polices.
L’emendamento inoltre modifica le richieste di informazioni aggiuntive per la sezione delle altre componenti di conto economico complessivo.
Infine fornisce alcune novità con riguardo alle disclosure generali quali ad esempio: presentazione sistematica delle note, presentazione dei principi contabili, ecc..
41
Bilancio 2015
Nota integrativa - Parte A
Amendment to IFRS 10 and IAS 28 on investment entities applying the consolidation exception
1/1/2016
Non ancora
omologato
L’amendment all’IFRS 10 chiarisce che l’eccezione alla predisposizione al bilancio consolidato è disponibile alle controllanti intermedie che sono controllate di una entità di investimento.
Inoltre l’amendment allo IAS 28 consente, ad una entità che non è un’entità investimento, ma ha una
interessenza in una società collegata o in una joint venture, che è una investment entity, una policy
choice quando applica il metodo del patrimonio netto. L’entità può scegliere di mantenere la misurazione al fair value applicato dall’entità di investimento collegata o joint venture oppure di effettuare un
consolidamento a livello dell’entità investimento collegata o joint venture”.
IFRS 15, ‘Revenue from Contracts with Customers’
1/1/2018
Non ancora
omologato
Il principio sostituisce lo IAS 18, lo IAS 11 e le seguenti interpretazioni: IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18
e SIC 31. Si applica a tutti i contratti con i clienti ad eccezione degli accordi che rientrano nell’ambito di
applicazione dello IAS 17, dell’IFRS 4 oppure dello IAS 39/IFRS 9. I paragrafi dell’IFRS 15 relativi alla
rilevazione e misurazione dei ricavi introducono un modello basato su 5 step:
1) l’identificazione del contratto con il cliente, 2) l’identificazione delle “performance obligations” cioè
degli elementi separabili che fanno parte di un unico contratto ma che ai fini contabili devono essere
separati, 3) la determinazione del prezzo di vendita, 4) l’allocazione del prezzo alle diverse “performance obligations”, 5) la rilevazione dei ricavi quando le “performance obligations” sono soddisfatte.
L’IFRS 15 integra l’informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e
incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa.
IFRS 9 ‘Financial instruments’
1/1/2018
Non ancora
omologato
Il principio sostituisce lo IAS 39 e contiene un modello per la valutazione degli strumenti finanziari
basato su tre categorie: costo ammortizzato, fair value e fair value con variazioni in OCI. Il principio
prevede un nuovo modello di impairment che si differenzia rispetto a quanto attualmente previsto dallo
IAS 39 e si basa prevalentemente sul concetto di perdite attese. Inoltre sono modificate le disposizioni
in materia di hedge accounting.
4.1 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio
Costituzione della società controllata Arca Fondi SGR SpA
In data 24 luglio 2015, Arca ha costituito la società Arca Fondi SGR SpA, il cui capitale sociale, pari a € 1,0 milione, è stato interamente sottoscritto e versato dalla stessa Arca che ne rappresenta quindi il socio unico. Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di
Arca Fondi SGR SpA è interamente detenuto da Arca che ha iscritto una partecipazione del valore di € 1,0 nell’attivo del proprio
stato patrimoniale 2015.
L’esercizio 2015 si è chiuso con una perdita netta di € 117.264 per Arca Fondi SGR SpA in quanto la società non ha operato nel corso
dell’esercizio e quindi non ha generato ricavi, a fronte del sostenimento di oneri legati alla costituzione e al compenso degli organi
sociali.
La situazione patrimoniale di Arca Fondi SGR SpA al 31 dicembre 2015 è riassunta nel seguente prospetto:
(valori in €uro)
ATTIVO
Crediti
Attività fiscali
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
1.000.000
51.090
Altre passività
Capitale
Perdita d’esercizio
168.354
1.000.000
(117.264)
4.2 Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio
La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti
sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali
riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggetti-
42
ve, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di
gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi
che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento
delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime ed ipotesi sono riviste regolarmente e comunque ad ogni data di predisposizione
dell’informativa finanziaria.
Le principali fattispecie per le quali si è reso necessario l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
• la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio;
• la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
• la valutazione del valore recuperabile delle attività materiali;
• la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione relativa a passività potenziali;
• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le ulteriori
informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si
fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni delle note illustrative.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca per la classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste
dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute con finalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività
finanziaria avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i proventi
di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al fair
value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa che
include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico.
Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando
l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate, non diversamente classificate come crediti, attività detenute
per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza.
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value, intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Nel caso di quote detenute in fondi comuni di investimento, per la determinazione del fair value si fa riferimento all’ultimo valore
quota disponibile, rappresentativo del valore di realizzo delle quote stesse.
Gli interessi maturati sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del
costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value è
rilevata nel prospetto della redditività complessiva e confluisce in una specifica riserva di patrimonio netto.
I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassificati nel conto economico quando l’attività
finanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore (impairment).
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Bilancio 2015
Nota integrativa - Parte A
La verifica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio, tenendo conto
della prolungata perdita di valore (orizzonte temporale superiore a 12 mesi) e significativa riduzione del valore rispetto al valore di
carico (riduzione superiore al 25%).
Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione
della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.
Dette riprese di valore sono imputate:
– a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito;
– nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale.
L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando
l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi.
3. Crediti e Debiti
Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o
determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es.
attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti.
Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività
finanziarie di negoziazione e Passività finanziarie valutate al fair value, nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari (come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.) e
gli eventuali scoperti di conto corrente.
I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value corrispondente rispettivamente all’importo da incassare e all’importo da
corrispondere alla controparte. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni
successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo
ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica
di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del verificarsi di
eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali perdite
il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono mantenute
negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate.
4. Partecipazioni
La voce comprende le partecipazioni in società controllate, in società sottoposte a controllo congiunto nonché quelle in società sottoposte a influenza notevole.
L’iscrizione iniziale delle partecipazioni avviene al costo, comprensivo del prezzo pagato per l’acquisto delle partecipazioni e degli
oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto stesso. Successivamente, le partecipazione detenute sono iscritte in bilancio
secondo il metodo del costo.
Ad ogni data di chiusura del bilancio le partecipazioni vengono valutate al costo, ridotto per eventuali perdite durevoli di valore
(impairment). Per una descrizione delle metodologie utilizzate per la determinazione e misurazione delle eventuali perdite di valore
si rinvia al successivo paragrafo 15.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando sono cedute, con trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi, o quando la società
partecipata viene incorporata nella società controllante.
5. Attività materiali
Si tratta delle attività materiali (immobili, impianti tecnici, mobili, arredi ed attrezzature di ogni tipo) detenute ad uso funzionale e
che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio. Tra le attività materiali sono inclusi anche i beni oggetto di leasing finanziario.
Le migliorie su beni di terzi quando non siano separabili dai beni stessi e qualora non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “Altre Attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo
tra quello di prevedibile utilizzabilità e quello di durata residua della locazione.
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Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto
e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici
futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto
economico.
Le attività materiali sono valutate al costo dedotti gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite durevoli di valore conformemente
a quanto disposto dallo IAS 16. Lo stesso criterio viene adottato anche per gli investimenti immobiliari avendo optato per la facoltà
di valutazione successiva al costo.
Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende
che l’attività sia utilizzabile dall’azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale, in presenza di situazioni sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli
di valore, si procede al confronto fra il valore recuperabile del cespite, che corrisponde al maggiore tra il suo valore d’uso (valore
attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione), ed il suo valore contabile al netto degli ammortamenti effettuati. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico
nelle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali. Nel caso vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della
perdita, si procede ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti
in assenza di precedenti perdite di valore.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore delle attività materiali sono riportate al punto 15 della presente
sezione.
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente ritirato
dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo
o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile
del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.
6. Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se:
– sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali;
– incorporano benefici futuri;
– la società ne ha il controllo.
Esse sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica ed includono i marchi, le licenze d’uso di software, il
software applicativo, l’avviamento e le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di contratti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici
attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario, il costo
dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Attività immateriali a vita utile definita
Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i benefici economici.
Tra le attività immateriali a vita utile definita sono inclusi le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i flussi di cassa netti attesi dalle stesse, lungo la durata della loro
vita utile stimata, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
Le attività immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment qualora si manifesti il rischio che il valore contabile
del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o, in alternativa, con frequenza almeno annuale.
Il valore recuperabile dell’attività immateriale, da confrontare con il valore contabile della stessa in occasione dell’impairment test,
è pari al fair value (valore di mercato) dell’attività immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al suo valore d’uso, qualora esso
sia determinabile e risulti superiore al fair value.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di effettuazione dell’impairment test sulle attività immateriali a vita utile definita
sono riportate al punto 15 della presente sezione.
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Bilancio 2015
Nota integrativa - Parte A
Avviamento e attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività a vita utile indefinita, quali l’avviamento, non vengono ammortizzate ma sono periodicamente sottoposte ad “impairment
test” .
In particolare l’avviamento incluso nelle attività immateriali rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair value
delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale (business combination).
Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali
acquisiti e il costo di acquisto della business combination o partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo
delle capacità reddituali future della medesima (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il
goodwill non corrisponda a capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.
Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza
del valore dell’avviamento. A tale fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento (Cash
Generating Unit - CGU).
L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento
ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi
finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a
conto economico. Tali perdite durevoli di valore non potranno più essere ripristinate nei successivi esercizi.
Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio a seguito di dismissione o quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità
economica e non siano attesi benefici economici futuri.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore dell’avviamento sono riportate al punto 15 della presente
sezione.
7. Fiscalità corrente e differita
Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente normativa nazionale.
La Legge di stabilità di dicembre 2015 ha previsto la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1° gennaio 2017
con effetto sui periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. E’ stata inoltre disposta a decorrere dal periodo di
imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, un’addizionale dell’IRES pari al 3,5% a carico di enti creditizi e finanziari
di cui all’articolo 1 del Dlgs 87/92. Nella determinazione delle imposte differite si è tenuto conto di tale circostanza.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto
della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello
anticipato e di quello differito.
In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il
valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali (balance sheet liability
method).
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo
di perdite fiscali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero valutata sulla base della capacità
di generare con continuità redditi imponibili.
Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le attività e le
passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute
nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo
le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce Passività fiscali, coerentemente con quanto previsto dal regolamento della
Banca d’Italia.
8. Operazioni in valuta
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta estera
il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla data
di chiusura del bilancio.
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Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da
quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.
9. Titoli in circolazione
La voce Titoli in circolazione accoglie gli strumenti di debito emessi dalla società che vengono contabilizzati all’origine sulla base
del fair value della passività ad essi correlata pari al prezzo di emissione comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l’emissione
stessa. Dopo la rilevazione iniziale, la passività finanziaria viene valutata al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse
effettivo e il suo valore viene incrementato della cedola maturata/in corso di maturazione alla data di rilevazione.
I titoli vengono cancellati dal bilancio quando risultano scaduti o estinti. La cancellazione avviene anche al momento del riacquisto di
titoli precedentemente emessi; la differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrata
a conto economico. L’eventuale ricollocamento successivo al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione
al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
10. Trattamento di fine rapporto del personale
Il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come:
• “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007
(data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia
nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria
presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza
l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
• “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione
unitaria del credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006.
Con particolare riferimento a quest’ultima quota si segnala che essa è iscritta sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione unitaria del credito”, senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto il costo
previdenziale (“current service cost”) del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non
si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.
Ai fini dell’attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende
con elevato rating tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell’importo pagato e
anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all’estinzione finale dell’intera obbligazione.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel
prospetto della redditività complessiva.
11. Riserve di valutazione
Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite
attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto fiscale.
12. Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento
delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Essi sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se:
• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere per adempiere all’obbligazione esistente alla data
di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto
dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere
l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione stessa.
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Bilancio 2015
Nota integrativa - Parte A
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente.
Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale del comparto a garanzia del
fondo pensione Arca Previdenza (comparto Obiettivo TFR), istituito e gestito dalla società, determinato applicando i rendimenti attesi
sugli investimenti dei comparti, le ipotesi demografiche di decesso e invalidità degli aderenti e utilizzando un tasso di attualizzazione,
al lordo delle imposte, che riflette il valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività potenziale.
13. Altre attività e passività
In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni di
investimento istituiti da Arca, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla base del
periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto dai rispettivi
regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente contabilizzato come componente negativo di reddito nel conto economico
del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei fondi,
è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua.
Come previsto dalle istruzioni della Banca d’Italia nella presente voce sono incluse le migliorie e le spese incrementative su beni di terzi
diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”, laddove dalle stesse ci si attenda un beneficio economico futuro. Il relativo
ammontare viene ammortizzato sul minore periodo fra la presunta vita utile residua e la durata residua del canone di locazione.
14. Rilevazione dei ricavi e dei costi
I costi sono iscritti nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo
ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto/erogato e riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o, comunque:
• nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile;
• nel caso di prestazioni di servizi, nel momento in cui gli stessi vengono prestati.
In particolare:
• le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi
sono stati prestati;
• gli interessi attivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di
applicazione del costo ammortizzato;
• i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento (rileva la data di assunzione
della delibera da parte dell’assemblea);
• le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica.
15. Altre informazioni
Modalità di determinazione delle perdite di valore
Attività finanziarie
A ogni data di bilancio, le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione o nelle
attività valutate al fair value sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono oggettive evidenze che possano
far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse.
Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad
eventi attuali, non meramente attesi.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano specifiche evidenze di perdite
di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la valutazione
analitica non ha determinato una rettifica di valore.
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La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle
caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori
rilevanti.
Nel caso di Attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se
ritenuta durevole sulla base delle evidenze determinate come precedentemente esplicitato. In tale eventualità, la perdita cumulativa
rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico.
Avviamento
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dall’avviamento, sono sottoposte ad una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio ad
un valore superiore al valore proprio recuperabile.
La verifica del valore di tali attività immateriali, non presentando queste flussi finanziari autonomi, è effettuata attraverso l’accertamento dell’eventuale perdita di valore della Cash Generating Unit (CGU) a cui tali attività sono state attribuite.
La CGU è definita dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa in entrata
ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Qualora l’attività oggetto di
valutazione non generi flussi finanziari in entrata autonomi dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, l’attività in
questione può essere inserita in un gruppo di attività per il quale si procede a determinare il valore recuperabile.
Nel caso dell’avviamento iscritto nell’attivo di Arca a seguito delle operazioni straordinarie effettuate dalla società, si segnala che
esso è stato attribuito ad una CGU corrispondente alla società stessa, intesa nel suo complesso.
Una volta identificata la CGU da valutare, si procede a determinarne il valore recuperabile che lo IAS 36 definisce come il maggiore
tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di
diretta imputazione. Nel caso di Arca il valore di mercato della CGU è determinato attraverso il metodo dei multipli di mercato.
Tale metodo si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferimento a quella
oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della società valutata.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri, riconducibili all’attività oggetto di valutazione.
Nel caso di Arca il valore d’uso è determinato attraverso il metodo del dividend discount model (DDM), nella variante dell’excess
capital. Tale metodo consente di valutare una società attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi di dividendi potenzialmente
erogabili ai soci, una volta soddisfatti i requisiti patrimoniali di vigilanza previsti.
L’impairment test è quindi svolto confrontando la stima del valore della CGU, determinato con i metodi sopra riportati, con il valore
contabile della CGU stessa, rappresentato, nel caso di Arca, dal patrimonio netto della società.
Se il valore della CGU che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto contabile,
ne consegue che la CGU e gli avviamenti a questa associati, non devono essere oggetto di svalutazione.
Attività materiali e attività immateriali a vita utile definita
Le attività materiali ed immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment se si è manifestato il rischio che il valore
contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o quanto meno con frequenza annuale.
Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di
dismissione, o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.
Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certificatore
esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente qualora si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene rilevata
solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile, nettato
dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni.
Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3,
ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “trigger events”, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare
se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile definita
vengono sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile è
determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata
stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro
e dei rischi specifici.
49
Bilancio 2015
Nota integrativa - Parte A
Aggregazioni aziendali
Il trasferimento del controllo di un’impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura
un’operazione di aggregazione aziendale che viene contabilizzata secondo quanto indicato dal principio contabile IFRS 3.
A tal fine il controllo si considera trasferito quando l’investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti,
derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere
su tale entità.
L’IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest’ultimo deve essere identificato
nel soggetto che ottiene il controllo su un’altra entità o gruppo di attività.
L’acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell’entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l’acquirente ottiene
effettivamente il controllo sull’impresa o sulle attività acquisite.
Il corrispettivo trasferito nell’ambito di un’operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla
data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente in
cambio del controllo.
Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro, il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso
in cui sia previsto un pagamento differito con riferimento ad un periodo superiore al breve termine. Sono inclusi nel corrispettivo
dell’aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo
nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione
del controllo, mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate, in quanto già considerati
o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio, o incremento dello sconto sull’emissione
iniziale, nel caso di emissione di strumenti di debito.
I costi correlati all’acquisizione sono gli oneri che l’acquirente sostiene per la realizzazione dell’aggregazione aziendale; a titolo
esemplificativo e non esaustivo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i
costi per perizie e controllo dei conti, nonché per la predisposizione dei documenti informativi richiesti dalle norme.
L’acquirente deve contabilizzare i costi correlati all’acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi
sono ricevuti.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il “metodo dell’acquisizione”, in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili
assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
L’eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti
di capitale emessi dall’acquirente) ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento.
La contabilizzazione dell’operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione
viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
Non configurano aggregazioni aziendali: i) le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un’attività aziendale, ii) le operazioni finalizzate al controllo in via transitoria, iii) le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con
finalità riorganizzative (quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte dello stesso gruppo) che non comportano
cambiamenti degli assetti di controllo, indipendentemente dalla percentuale dei diritti di terzi prima e dopo l’operazione (cosiddette
aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica.
Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che, in assenza di un principio specifico, l’impresa debba fare uso del proprio giudizio nell’applicare un principio contabile che
fornisca un’informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell’operazione, esse sono contabilizzate
salvaguardando la continuità dei valori dell’acquisita nel bilancio dell’acquirente.
Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa,
in quanto comportano l’unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.
Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, oppure “per incorporazione”, con la confluenza
di un’impresa in un’altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati; in particolare:
• se l’operazione comporta il trasferimento del controllo di un’impresa, essa viene trattata come un’operazione di aggregazione ai
sensi dell’IFRS 3;
• se l’operazione non comporta il trasferimento del controllo, essa viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della
società incorporata.
50
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informazioni di natura qualitativa
La presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS 13.
La gerarchia del fair value, illustrata al punto A.4.3, è applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value
è rilevata nello stato patrimoniale.
Il fair value è definito come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti.
Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l’utilizzo di
prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l’utilizzo di prezzi quotati per strumenti
similari o di modelli valutativi interni. Nel caso di investimenti in fondi comuni, il fair value è determinato sulla base dell’ultimo
valore quota disponibile.
Si specifica che nel bilancio al 31 dicembre 2015 sono presenti attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value su
base ricorrente.
Si segnala inoltre che il fair value di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente è riportato nella nota
integrativa esclusivamente ai fini di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 – par. 97, nonché dal provvedimento di
Banca d’Italia del 15 dicembre 2015.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2 ovvero nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati
ai fini della determinazione del fair value.
Nel caso in cui per uno strumento finanziario non siano rilevabili quotazioni su un mercato attivo, la funzione Risk Management
calcola il fair value applicando una tecnica di valutazione. A tale scopo, sono prese in considerazione tutte le informazioni di mercato
rilevanti in qualche modo disponibili.
Nell’ambito del processo di determinazione del fair value di un titolo non trattato in un mercato attivo, le tecniche di valutazione
comunemente applicate sono le seguenti:
• prezzi di transazioni recenti o contribuzioni/quotazioni di mercato comunque disponibili alla data di valutazione, anche se relative
a un mercato ritenuto non attivo;
• valutazioni fornite dall’emittente o da un calculation agent o comunque da un servizio di valutazione esterno;
• valutazioni di tipo mark-to-model, cioè ottenute utilizzando un modello di pricing appropriato per il tipo di strumento finanziario
da valutare, alimentato con i dati di mercato rilevanti ai fini della valutazione.
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.
Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da
fonti indipendenti rispetto al valutatore.
Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul
mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Si segnala che per la valutazione degli strumenti finanziari classificati come livello 3 nel bilancio di Arca, non sono stati utilizzati
input non osservabili.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Sezione non applicabile.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività
in una regolare transazioni tra operatori di mercato alla data di valutazione.
51
Bilancio 2015
Nota integrativa - Parte A
Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività finanziarie, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair
value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato:
Livello 1
In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare rettifiche, prezzi quotati in
mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione.
Uno strumento è considerato quotato in un mercato attivo quando:
• i prezzi sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa o attraverso un servizio di quotazione;
• i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive e sono il frutto di normali contrattazioni.
Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente
utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario.
Livello 2 e 3
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2, piuttosto che nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi
utilizzati ai fini della determinazione del fair value.
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi per la determinazione del fair value sono osservabili sul
mercato, direttamente o indirettamente.
Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non
osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Maggiori dettagli sulla classificazione nei livelli 2 e 3 sono illustrati al punto A.4.1.
Al 31 dicembre 2015 sono presenti nell’attivo patrimoniale della Società attività finanziarie disponibili per la vendita classificate al
Livello 1 della gerarchia di fair value. Maggior dettagli relativi a tale attività finanziarie sono riportati al punto A.4.5.1.
Al punto A.4.5.4 è riportato il dettaglio delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value nello stato patrimoniale della
Società, ma riclassificate a fini informativi al fair value al Livello 2 e al Livello 3.
Livello 2
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale è differente dal valore contabile degli stessi ed è stato determinato come
segue:
• Titoli in circolazione (strumento innovativo di capitale emesso nel dicembre 2013): valutazione effettuata sulla base di strumenti
con simili caratteristiche attualmente quotati sui mercati regolamentati, nonché sulla base dell’attuale curva dei tassi di mercato.
Livello 3
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale, invece, è considerato convenzionalmente pari al valore contabile degli
stessi in virtù delle considerazioni che seguono:
• Crediti (esclusi i conti correnti classificati come attività di Livello 1): sono rappresentati principalmente dai crediti vantati nei confronti dei fondi comuni e del fondo pensione e dai crediti derivanti dall’erogazione di servizi. Tutti i crediti hanno scadenza breve
e non presentano rischi all’incasso;
• Debiti: sono rappresentati principalmente dalle passività a breve termine verso le reti di distribuzione per servizi ricevuti, nonché
da finanziamenti attivi al termine dell’esercizio concessi a condizioni in linea con le condizioni di mercato.
A.4.4 Altre informazioni
In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving disclosures about financial instruments”, la società classifica le valutazioni al fair value dei propri strumenti finanziari sulla base della gerarchia precedentemente
descritta, in relazione alla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).
Al 31 dicembre 2015 erano presenti nell’attivo patrimoniale di Arca attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value
su base ricorrente. Al 31 dicembre 2014 non erano presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value.
52
Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Attività/passività misurate al fair value
L1
L2
L3
Totale
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
0
0
2. Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
19.005.304
0
0
19.005.304
4. Derivati di copertura
0
0
0
0
5. Attività materiali
0
0
0
0
6. Attività immateriali
0
0
0
0
19.005.304
0
0
19.005.304
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
0
0
2. Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
3. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Totale
Totale
L’importo si riferisce alle quote del fondo comune di investimento mobiliare ARCA RR DIVERSIFIED BOND acquisite nel corso
dell’esercizio per un controvalore iniziale di Euro 19.999.996 ad investimento della liquidità disponibile. Nel corso del periodo il
valore del fondo si è ridotto di circa Euro 19 milioni a seguito delle dinamiche dei mercati.
Le sezioni A.4.5.2 e A.4.5.3 non sono riportate in quanto non vi sono attività e passività valutate su base ricorrente al fair value di
Livello 3.
53
Bilancio 2015
Nota integrativa - Parte A
A.4.5.4 A
ttività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli
di fair value.
Attività/passività non misurate
al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
1. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
2. Crediti
2015
VB
L1
0
2014
L2
0
105.094.500 33.107.130
L3
0
VB
0
L1
0
L2
0
L3
0
0
0 71.987.370 88.808.884 21.607.396
0 67.201.488
3. Attività materiali detenute
a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
0
0
4. Attività non correnti
e gruppi di attività
in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
105.094.500 33.107.130
0 71.987.370 88.808.884 21.607.396
0 67.201.488
0 64.546.419 65.270.245
0 65.270.245
1. Debiti
64.546.419
0
2. Titoli in circolazione
25.254.000
0 27.393.000
0 25.254.000
0 27.554.000
0
0
0
0
0
3. Passività associate ad
attività in via di dismissione
Totale
0
89.800.419
0
0
0 27.393.000 64.546.419 90.524.245
0
0
0 27.554.000 65.270.245
Legenda:
VB= Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one
profit/loss”.
54
NOTA INTEGRATIVA PARTE B
Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio d’esercizio di
Arca.
VOCI DELL’ATTIVO
Sezione 1 -
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”
2015
2014
Cassa in divisa corrente
3.305
4.241
Totale
3.305
4.241
Sezione 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40
(in unità di Euro)
4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
2015
Voci / Valori
Livello 1
1. Titoli di debito
Livello 2
0
- di cui: Titoli di Stato
2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R.
Livello 3
0
Livello 1
0
Livello 2
0
Livello 3
0
0
0
0
0
0
0
0
19.005.304
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19.005.304
0
0
0
0
0
3. Altre attività
Totale
2014
L’importo iscritto a bilancio si riferisce al valore delle quote del fondo comune di investimento mobiliare ARCA RR DIVERSIFIED BOND
acquistate nell’esercizio al valore iniziale di € 19.999.996.
Il valore delle quote del fondo detenuto da Arca SGR ha subito una riduzione rispetto alla data di acquisto di € 994.692.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
2015
Voci / Valori
2014
1. Attività finanziarie
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Enti finanziari
19.005.304
0
e) Altri emittenti
0
0
19.005.304
0
Totale
Il valore di bilancio è così dettagliato:
Descrizione
Arca RR Diversified Bond
Totale
56
Quote n°
1.712.035,31
2015
2014
Valore
quota
Valore
quota
11,10
Fair value
19.005.304
19.005.304
Quote n°
0,000
Controvalore
0
0
0
Sezione 6 -
CREDITI - Voce 60
(in unità di Euro)
6.1 Dettaglio della voce 60 “Crediti”
2015
Dettaglio / Valori
1. Crediti per servizi di gestione
di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi pensione
2. Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2
funzioni aziendali
in outsourcing
2.3 altri
3. Altri crediti:
2014
Fair value
Valore
di bilancio
L1
L2
Fair value
Valore
di bilancio
L3
L1
L2
L3
71.647.937
0
0 71.647.937 66.763.129
0
0 66.763.129
62.987.245
0
0 62.987.245 59.194.423
0
0 59.194.423
469.566
0
0
469.566
453.292
0
0
453.292
8.191.126
0
0
8.191.126
7.115.414
0
0
7.115.414
339.433
0
0
339.433
427.595
0
0
427.595
153.922
0
0
153.922
169.461
0
0
169.461
0
0
0
0
0
0
0
0
185.511
0
0
185.511
258.134
0
0
258.134
33.107.130 33.107.130
0
0 21.618.160 21.607.396
0
10.764
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli
di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli
di capitale e quote
0
0
0
0
0
0
0
0
33.107.130 33.107.130
0
0 21.618.160 21.607.396
0
10.764
3.1 pronti contro termine
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
4. Titoli di debito
Totale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
105.094.500 33.107.130
0 71.987.370 88.808.884 21.607.396
0 67.201.488
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Al punto 1.2 sono esposti i crediti relativi alle gestioni ricevute in delega.
57
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
6.2 Crediti: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
1.
1.2 gestione individuale
0
6.715
di cui del gruppo
della SGR
18.806
0
62.961.724
0
11.890
0
0
0
457.676
0
0
0
0
0
8.191.126
0
153.922
0
0
0
0
0
1.3 gestione di fondi pensione
Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
0
0
0
0
0
0
185.511
0
0
0
0
0
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri
3.
Clientela
di cui del gruppo
della SGR
Crediti per servizi di gestione di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
2.
Enti finanziari
di cui del gruppo
della SGR
Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
0
0
0
0
33.107.130
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale al 31.12.2015
33.465.168
0
18.806
0
71.610.526
0
Totale al 31.12.2014
22.263.318
0
16.685
0
66.528.881
0
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
Si segnala che le Sezioni 7 e 8 non sono applicabili.
Sezione 9 -
PARTECIPAZIONI - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
Denominazioni
Sede
legale
Sede
operativa
Quota di
partecipazione
%
Disponibilità
voti
%
Milano
Milano
100
100
Valore
di bilancio
Fair value
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. Arca Fondi SGR SpA
1.000.000
1.000.000
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
Come illustrato nella parte A al punto 4.1, l’incremento dell’esercizio si riferisce alla società Arca Fondi SGR SpA costituita da Arca SGR SpA
nel luglio 2015.
Il valore di iscrizione della partecipazione di € 1.000.000 corrisponde al capitale sociale sottoscritto e versato in sede di costituzione e alla data
di bilancio approssima il suo fair value.
58
9.2 Variazioni annue delle partecipazioni
Partecipazioni
di gruppo
A. ESISTENZE INIZIALI
B. Aumenti
B.1 Acquisti
Partecipazioni
non di gruppo
Totale
0
0
0
1.000.000
0
1.000.000
1.000.000
0
1.000.000
B.2 Riprese di valore
0
0
0
B.3 Rivalutazioni
0
0
0
B.4 Altre variazioni
0
0
0
C. Diminuzioni
0
0
0
C.1 Vendite
0
0
0
C.2 Rettifiche di valore
0
0
0
C.3 Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
1.000.000
0
1.000.000
operazioni di aggregazione aziendale
D.
RIMANENZE FINALI
Le tabelle 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8 e 9.9 non sono applicabili.
Sezione 10 -
ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
2015
Attività/Valori
1.
2.
2014
Attività di proprietà
a)
terreni
5.318.570
6.198.570
b)
fabbricati
19.832.089
21.290.094
c)
d)
mobili
524.937
601.346
impianti elettronici
103.753
69.403
e)
altre
1.060.145
1.396.750
Attività acquisite in leasing finanziario
a)
terreni
0
0
b)
fabbricati
0
0
c)
mobili
0
0
d)
impianti elettronici
135.416
187.364
e)
altre
0
0
26.974.910
29.743.527
Totale
Le voci “terreni e fabbricati” fanno riferimento alle consistenze di via Disciplini 3 in Milano, sede della società e a via Mosè Bianchi in Milano,
immobile oggetto di locazione a terzi così composti:
Ubicazione
Via Disciplini 3
Via Mosè Bianchi 6
Totale
Fabbricato
Terreno
10.352.089
2.298.570
9.480.000
3.020.000
19.832.089
5.318.570
La voce 1. e) “altre” include principalmente gli impianti dei fabbricati e altre attrezzature.
Le tabelle 10.2, 10.3, 10.4, 10.6 e 10.7 non sono applicabili.
59
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A.
ESISTENZE INIZIALI LORDE
A.1
Riduzioni di valore totali nette
A.2
ESISTENZE INIZIALI NETTE
Fabbricati
Impianti
elettronici
Mobili
Altre
Totale
6.198.570
26.081.206
2.201.414
1.838.528
2.518.324
38.838.042
0
(4.791.112)
(1.600.068)
(1.581.761)
(1.121.574)
(9.094.515)
6.198.570
21.290.094
601.346
256.767
1.396.750
29.743.527
0
0
0
0
124.777
0
124.777
0
24.996
24.996
0
0
87.339
86.330
0
0
89.536
89.536
0
0
326.648
200.862
124.777
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.009
0
1.009
(880.000)
0
0
(1.582.782)
0
(771.829)
(101.405)
0
(101.405)
(104.937)
(138)
(104.799)
(426.141)
(301)
(425.840)
(3.095.265)
(439)
(1.403.873)
0
(880.000)
0
(810.953)
0
0
0
0
0
0
0
(1.690.953)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
D. RIMANENZE FINALI NETTE
D.1 Riduzioni di valore totali nette
5.318.570
(880.000)
19.832.089
(6.373.894)
524.937
(1.701.473)
239.169
(1.686.698)
D.2 RIMANENZE FINALI LORDE
6.198.570
26.205.983
2.226.410
1.925.867
2.607.860
39.164.690
E.
5.318.570
19.832.089
524.937
239.169
1.060.145
26.974.910
B.
B.1
B.2
B.3
B.4
Aumenti
Acquisti
Spese per migliorie capitalizzate
Riprese di valore
Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo
di investimento
B.7 Altre variazioni
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
C.7
Diminuzioni
Vendite
Ammortamenti
Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze negative di cambio
Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
b) attività in via di dismissione
Altre variazioni
VALUTAZIONE AL COSTO
1.060.145 26.974.910
(1.547.715) (12.189.780)
Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”, “Mobili” e “Altre” si riferiscono prevalentemente ad ulteriori lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Disciplini n. 3.
I decrementi di valore inseriti alla voce C.3 si riferiscono alla svalutazione dell’immobile di via Mosè Bianchi n. 6, di cui € 880.000 allocati al
terreno ed € 810.953 allocati al fabbricato.
Tale svalutazione recepisce i risultati delle analisi e dei test fatti per accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali
(come previsto dallo IAS 36). Il valore netto contabile dell’immobile (fabbricato e terreno), al netto dell’ammortamento dell’esercizio e della
svalutazione, è pari a € 12.500.000, come risulta anche dalla valutazione elaborata con il supporto di un terzo esperto.
I coefficienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono calcolati a quote costanti e sono i seguenti:
- Fabbricati
2,94%
- Macchine elettroniche 33,33%
- Mobili e arredi
14,28%
- Altre attività materiali
12,50% - 15,00% - 20,00% - 33,33%
60
Sezione 11 -
ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
2015
Voci/Valutazioni
Attività valutate
al costo
1.
Avviamento
2.
Altre attività immateriali
2.1
generate internamente
2.2
altre
Totale
2014
Attività valutate
al fair value
Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
113.620.017
0
113.620.017
0
0
0
0
0
21.195.016
0
23.735.749
0
134.815.033
0
137.355.766
0
11.2 Attività immateriali: variazioni annue
Altre attività
immateriali
Avviamento
A.
ESISTENZE INIZIALI
B.
Aumenti
113.620.017
Software
e Licenze
23.559.113
Marchi
Totale
167.310
9.326
137.355.766
0
0
23.185
0
23.185
B.1 Acquisti
0
0
23.185
0
23.185
B.2 Riprese di valore
0
0
0
0
0
- a patrimonio netto
0
0
0
0
0
- a conto economico
0
0
0
0
0
B.4 Altre variazioni
0
0
0
0
0
C.
B.3 Variazioni positive di fair value
Diminuzioni
0
(2.482.862)
(79.908)
(1.148)
(2.563.918)
C.1 Vendite
0
0
0
0
0
C.2 Ammortamenti
0
(2.482.862)
(69.020)
(1.148)
(2.553.030)
0
0
0
0
C.3 Rettifiche di valore
- a patrimonio netto
0
0
0
0
0
- a conto economico
0
0
0
0
0
- a patrimonio netto
0
0
0
0
0
- a conto economico
0
0
0
0
0
0
0
(10.888)
0
(10.888)
113.620.017
21.076.251
110.587
8.178
134.815.033
C.4 Variazioni negative di fair value
C.5 Altre variazioni
D.
RIMANENZE FINALI
61
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
1. “Avviamento”
Il valore dell’avviamento, pari ad € 113.620.017, è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR,
€ 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR, € 13.917.073 relativi all’acquisizione dei rami di azienda “OICR”
e “GPA” da BPVi Fondi SGR e € 83.961.784 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR
successivamente incorporata da ARCA con effetto 1° gennaio 2014.
Tali valori di avviamento sono stati sottoposti a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (impairment test) come di seguito
specificato.
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (IAS 36), si è proceduto ad accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o
delle unità generatrici di flussi finanziari (o anche CGU) attraverso una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali
attività siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è definito
dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso
(value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora
l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai
flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal
caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga.
Ai fini dell’impairment test è stato considerato il valore di avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale della società al 31 dicembre
2015, pari a € 113,6 milioni. Si è ritenuto di identificare nell’intera società Arca la Cash Generating Unit (CGU) cui associare il valore di avviamento. Il valore contabile (carrying value) della CGU identificata è pari al patrimonio netto della società al 31 dicembre 2015 (€ 206,7 milioni).
Per il processo di impairment test la società si è avvalsa del supporto di una primaria società di consulenza terza.
Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative:
– il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU;
– il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU.
Il DDM rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess capital, stabilisce che
il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un flusso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei vincoli
patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di:
• valore attuale dei flussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un
business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro;
• valore attuale del valore terminale (terminal value), calcolato considerando il flusso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione
esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo.
Nel caso specifico sono stati considerati i flussi rinvenienti dai dati previsionali 2016-2018 elaborati dalla società ed esaminati dal Consiglio di
Amministrazione nel febbraio 2016. Tali dati rappresentano un aggiornamento del Piano Triennale 2016-2018 approvato dal Consiglio di
Amministrazione della società nel luglio 2015. L’aggiornamento si è reso necessario al fine di recepire i dati pre-consuntivi dell’esercizio 2015,
i dati economici inclusi nel budget 2016 (approvati dal Consiglio di Amministrazione nel gennaio 2016) e considerare, nell’ambito delle proiezioni economiche e patrimoniali degli esercizi 2017 e 2018, dati coerenti con l’effettiva evoluzione del business di Arca negli anni 2015 e 2016,
rispetto a quanto originariamente previsto nel Piano Triennale approvato nel luglio 2015. Le proiezioni economiche utilizzate ai fini dell’impairment test riflettono ipotesi di sviluppo del business piuttosto conservative. In particolare
si segnalano le seguenti assunzioni principali:
• incremento delle masse gestite da € 29,2 miliardi del 2015 a € 33,3 miliardi del 2018;
• redditività netta ricorrente della massa gestita stabile;
• un cost/income ratio a fine 2018 sostanzialmente allineato al dato 2015.
Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi:
• massimo dividendo distribuibile in ciascuno degli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefficienti patrimoniali
minimi previsti dalla circolare 189 del 21 ottobre 1993 - ultimo aggiornamento del 15 dicembre 2015 - di Banca d’Italia;
• terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente
distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al
1,5%.
Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari all’8,3% stimato
attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula:
re = i + Beta * MRP
dove:
• i: tasso privo di rischio, espresso dalla media, nei 6 mesi precedenti alla valutazione, del rendimento dei BTP italiani a dieci anni, pari al
1,75%;
• Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,2;
• MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al
5,50%.
Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 492,3 milioni.
62
Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il
valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del
capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso tra un minimo di € 465,1 milioni ed un massimo di € 523,9 milioni con un valore centrale di € 492,3 milioni.
Ai fini della determinazione del fair value è stato altresì utilizzato il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si fonda sull’analisi delle
quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla
successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli
sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di Borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e finanziarie
ritenute significative ad esse relative.
Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la
dimensione della società, la diversificazione geografica, la redditività, l’attendibilità dei dati finanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel
mercato azionario.
Si segnala inoltre che, in ottica prudenziale, è stato applicato alla valutazione riveniente dal metodo dei multipli un fattore di sconto del 10%,
al fine di considerare la minore liquidità delle azioni rappresentative del capitale di Arca rispetto alle società quotate prese a riferimento.
Il multiplo utilizzato ai fini dell’analisi è stato il prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2015-2018, sono
stati ricavati dalle indicazioni degli analisti (fonte: Bloomberg).
L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 327,5 milioni ed un massimo di € 399,0 milioni, con un valore centrale di € 368,8 milioni.
Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto.
2. “Altre attività immateriali”
Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 23.559.113 deriva per € 3.616.541 dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 2.109.541
dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR, per € 6.083.977 dall’acquisto del rami di azienda “OICR” e GPA da BPVi Fondi SGR, per €
37.253 dall’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle e € 11.711.801 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR successivamente incorporata da ARCA con effetto 1° gennaio 2014.
L’ammortamento dell’esercizio delle “Altre attività immateriali” è pari ad € 2.482.862 pertanto le rimanenze finali (D) al 31 dicembre 2015
ammontano ad € 21.076.251.
Riepilogando le attività immateriali incluse nella categoria “Altre attività immateriali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni:
a)acquisizione del ramo d’azienda relativo al fondo pensione di Aletti Gestielle con efficacia 1° gennaio 2011 e completamento del relativo
processo di PPA;
b)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Optima SGR con efficacia 31 dicembre 2011 e completamento del relativo processo di PPA;
c)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012 e completamento del
relativo processo di PPA;
d)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni Pacto e al ramo d’azienda relativo a mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi
SGR con efficacia 1° gennaio 2013 e completamento del relativo processo di PPA;
e)incorporazione con efficacia contabile 1° gennaio 2014 della società controllata Carige SGR (acquisita il 30 dicembre 2013) e completamento del relativo processo di PPA.
Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai fini dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione:
Marchi d’impresa 18 anni
Licenze
3-4-8-10 anni
Software applicativo
3 anni
Attività immateriale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle
5 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Optima e Vega
13 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi
18 anni
Attività immateriale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi 9 anni
Attività immateriale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi
3 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative ai fondi comuni ex-Carige SGR
13 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative al fondo pensione ex-Carige SGR
13 anni
Si segnala che l’ammortamento delle altre attività immateriali relative alla gestione delle masse ex-Carige SGR non è effettuato in quote costanti, ma secondo una curva di decadimento, differenziata per fondi comuni e fondo pensione, stimata sulla base di trend storici osservati in Arca
e in operazioni di PPA simili effettuate da altri operatori di mercato.
Come evidenziato sopra dallo svolgimento dell’impairment test non sono emersi elementi (“trigger events”) che possano configurare una
situazione di impairment delle attività immateriali iscritte a bilancio.
63
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 12 -
ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”
2015
1. Attività fiscali CORRENTI
- credito da versamento eccedenza addizionale IRES
2014
1.931.846
1.520.776
911
911
- credito IRAP
389.329
0
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso Irap
324.209
318.725
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso Ires
1.175.397
1.153.140
42.000
48.000
- crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006
2. Attività fiscali ANTICIPATE
31.532.514
31.112.649
- IRES c/imposte anticipate
26.537.574
26.129.742
- IRAP c/imposte anticipate
4.994.940
4.982.907
Totale
33.464.360
32.633.425
Le attività fiscali correnti e anticipate al 31 dicembre 2015 sono sostanzialmente allineate ai valori iscritti nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2014. Si ricorda che il saldo delle attività fiscali anticipate include € 29,6 milioni1 relativi al beneficio fiscale futuro riconducibile al riconoscimento della deducibilità fiscale del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, ottenuto in applicazione della Legge di Stabilità
approvata il 27 dicembre 2013 attraverso il pagamento dell’imposta sostitutiva versata nel giugno 2014. Il valore di tali attività fiscali anticipate verrà riversato nel corso di 10 esercizi a partire dal 2016, in corrispondenza alla deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento fiscale del maggiore valore della partecipazione affrancato dalla società.
Si segnala inoltre che gli acconti IRES e IRAP, i crediti da dichiarazioni, i crediti d’imposta e le ritenute d’acconto versate nel corso dell’esercizio 2015, sono esposti in riduzione delle passività fiscali correnti relative ai debiti IRES e IRAP della società. Il valore dei crediti compensati è di € 13.586.303.
Come precisato nella Parte A della presente nota integrativa si è tenuto conto delle recenti disposizioni emanate nella Legge di Stabilità.
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”
2015
1.
Passività fiscali CORRENTI
- Imposta sostitutiva affrancamento avviamento
- IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute
- IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti
2.
2014
912.405
1.770.413
0
0
912.405
1.219.071
0
551.342
Passività fiscali DIFFERITE
8.873.407
8.293.106
- IRES c/imposte differite
7.378.854
6.896.294
- IRAP c/imposte differite
1.494.553
1.396.812
Totale
9.785.812
10.063.519
Le passività fiscali differite al 31 dicembre 2015 accolgono un incremento di € 1.203.436 calcolato sul disallineamento tra il valore contabile e
fiscale del terreno di pertinenza dell’immobile di via Mosè Bianchi non rilevato in sede di transizione IAS con contropartita il conto economico e un decremento di € 559.198 derivante dalla svalutazione dello stesso immobile (terreno e fabbricato) per complessivi € 1.690.953, segnalando un incremento netto pari ad € 644.238.
Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte
di un’adeguata capienza dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n.
214 del 22 dicembre 2011 ha previsto che tali attività fiscali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti
tributari ed eventualmente rimborsabili da parte dell’erario), in presenza di perdite fiscali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata
conferisce dunque certezza alla recuperabilità delle attività fiscali in questione, sia in presenza di utili (riduzione della base imponibile), sia di perdite fiscali
(trasformazione in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability test” automaticamente soddisfatto.
1
64
12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
2015
1.
Esistenze iniziali
2. Aumenti
2014
31.107.084
31.183.855
1.174.641
1.146.322
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
113.357
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) riprese di valori
0
0
a) relative a precedenti esercizi
1.061.284
1.146.322
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
d) altre
3. Diminuzioni
(1.022.943)
(1.223.093)
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
0
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
(1.022.943)
(1.223.093)
0
0
a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011
0
0
b) altre
0
0
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
31.258.782
31.107.084
La voce 2.1 d) “altre” include prevalentemente imposte anticipate relative alle riprese fiscali di retribuzioni rilevate nell’esercizio il cui ammontare diventerà certo negli esercizi futuri pari, per un importo pari a € 930.005.
La voce 3.1 d) “altre” si riferisce prevalentemente al rilascio di imposte anticipate su retribuzioni rilevate in esercizi precedenti il cui ammontare è divenuto certo nel corso del 2015, per un importo pari a € 841.194 e al rilascio di imposte anticipate su emolumenti Amministratori
divenuti deducibili nell’esercizio, per un importo pari a € 101.590.
Si segnala che non vi sono perdite fiscali riportabili che hanno determinato fiscalità differita.
12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
2015
1. Importo iniziale
2014
29.574.241
29.574.241
0
0
0
0
a) derivante da perdite di esercizio
0
0
b) derivante da perdite fiscali
0
0
0
0
29.574.241
29.574.241
2. Aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Rigiri
3.2 Trasformazioni in crediti di imposta
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
65
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
2015
1.
Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre:
– altre
– operazioni di aggregazione aziendale
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2014
8.312.147
4.023.657
1.744.837
4.952.697
1.203.437
0
541.400
541.400
0
0
0
0
0
4.952.697
541.400
4.411.297
0
0
(1.183.577)
(664.207)
8.873.407
(538.204)
0
(126.003)
0
0
8.312.147
(1.183.577)
0
0
0
0
La voce 2.1 a) “ relative a precedenti esercizi” di € 1.203.437 accoglie le imposte differite calcolate sul disallineamento tra il valore contabile e
fiscale del terreno dell’immobile di via Mosè Bianchi non rilevato in sede di transizione Ias.
La voce 2.1 c) “altre” si riferisce a fiscalità differita iscritta a bilancio in virtù del differente trattamento contabile e fiscale applicato alle rettifiche di valore degli avviamenti.
La voce 3.1 a) “rigiri” accoglie le seguenti principali poste: € 559.198 relativi alla svalutazione dell’immobile di via Mosè Bianchi (terreno e
fabbricato), € 127.519 relativi all’ammortamento dell’immobile di via Mosè Bianchi (fabbricato) ed € 468.616 relativi all’ammortamento degli
intangible derivanti dall’acquisizione e fusione di CARIGE AM SGR.
L’incremento netto delle imposte differite riferite alla svalutazione dell’immobile di via Mosè Bianchi e al disallineamento tra il valore contabile e fiscale del relativo terreno è pari ad € 644.239.
12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
2015
1.
Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2014
5.565
0
276.815
5.565
(8.648)
0
0
5.565
0
0
0
273.732
0
0
0
0
0
0
5.565
3.274
0
273.541
0
0
0
0
0
(8.648)
0
0
La voce 2.1 c) “altre” di € 273.541 si riferisce interamente all’effetto fiscale della variazione negativa dei titoli AFS iscritti a bilancio.
66
12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
2015
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4.
2014
(19.041)
(9.042)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19.041
(9.999)
0
0
19.041
0
0
0
0
(9.999)
0
0
Importo finale
0
(19.041)
La Sezione 13 non è applicabile.
Sezione 14 -
ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
Dettaglio / Valori
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Risconti attivi su commissioni di pre-conto
Risconti attivi diversi
Costi anticipati
Crediti verso fornitori
Depositi cauzionali
Crediti v/terzi per servizi diversi
Crediti verso dipendenti e collaboratori
Macchina affrancatrice
Crediti verso enti previdenziali
Rimborso imposta di registro
Migliorie su beni di terzi
Crediti verso controllata
Crediti per riaddebito costi Sicav
Altre attività
Totale
2015
2014
3.120.756
708.249
185.680
846.446
3.249
7.632
11.724
6.842
35
0
87.019
9.828
227.310
94.310
7.606.296
468.742
270.211
405.425
4.467
4.293
5.972
6.840
39
34.404
109.393
0
0
33.592
5.309.080
8.949.674
La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute
anticipatamente ai collocatori che vengono riscontate lungo la durata di cinque esercizi (i.e. la durata prevista dei fondi collocati che hanno
determinato queste commissioni). L’importo tiene conto anche di quanto addebitato ai sottoscrittori che hanno chiesto il riscatto anticipato delle
quote dei fondi OICR per i quali è prevista una commissione di collocamento.
La voce 12 “Crediti verso controllata” si riferisce ai pagamenti fatti in nome e per conto di Arca Fondi SGR (fornitori e ritenute).
La voce 13 “Crediti per riaddebito costi Sicav” si riferisce alle fatture da emettere a Sidera Funds Sicav per riaddebito costi di costituzione e
marchi.
67
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
VOCI DEL PASSIVO
Sezione 1 -
DEBITI - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Dettaglio della voce 10 “Debiti”
Dettaglio / Valori
1.
Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento O.I.C.R.
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
2.
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
4.
60.576.792
49.350.792
44.706.083
0
0
5.653.092
4.644.709
1.459.689
1.312.384
1.348.777
1.220.828
110.912
91.556
0
0
Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
2014
54.923.700
Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
3.
2015
2.366.030
2.984.221
0
0
2.366.030
2.984.221
0
0
Altri debiti:
143.908
11.622.848
4.1 pronti contro temine:
- di cui su titoli di Stato
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
143.908
11.622.848
4.2 altri
Totale
64.546.419
65.270.245
Fair value - livello 3
64.546.419
65.270.245
Totale Fair value
64.546.419
65.270.245
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2
La voce 3.2 “funzioni aziendali in outsourcing” include i debiti per fatture ricevute e da ricevere relative agli outsourcers ICBPI e Oasi. Al
31 dicembre 2014 tali debiti risultavano riclassificati nella voce 90 Altre passività pertanto nel 2015 si è proceduto a riclassificare anche il
saldo 2014 di € 2.984.221 per rendere comparabili i due esercizi.
Si segnala che nel corso del 2015 è stato estinto anticipatamente il finanziamento acceso presso la Banca Popolare di Vicenza che al 31 dicembre 2014 ammontava a € 11.395.266.
68
1.2 Debiti: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
Enti finanziari
di cui del Gruppo
della SGR
1.
1.1
1.2
1.3
Debiti verso reti di vendita:
per attività di collocamento OICR
per attività di collocamento gestioni individuali
per attività di collocamento fondi pensione
2.
2.1
2.2
2.3
Debiti per attività di gestione:
per gestioni proprie
per gestioni ricevute in delega
per altro
3.
3.1
3.2
3.3
Debiti per altri servizi:
consulenze
funzioni aziendali in outsourcing
altri
Clientela
di cui del Gruppo
della SGR
di cui del Gruppo
della SGR
54.736.966
0
5.628.224
0
0
0
91.369
0
9.487
0
0
0
95.365
0
15.381
0
0
0
196.318
0
0
0
0
0
13.982
0
0
0
0
0
1.138.477
110.912
0
0
0
0
0
2.284.636
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
81.394
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
143.908
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale al 31.12.2015
62.846.144
0
258.746
0
1.441.529
0
Totale al 31.12.2014
63.696.157
0
376.150
0
1.197.938
0
4. Altri debiti:
4.1 pronti contro temine
- di cui su titoli di Stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
4.2 altri
Si rileva che non vi sono debiti subordinati iscritti a bilancio.
Sezione 2 -
TITOLI IN CIRCOLAZIONE - Voce 20
(in unità di Euro)
2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”
2015
Titoli
1.
2014
Fair value
Valore
di bilancio
L1
L2
L3
Fair value
Valore
di bilancio
L1
L2
L3
Titoli
25.254.000
27.393.000
- obbligazioni
25.254.000
27.393.000
25.254.000
27.554.000
0
0
0
0
25.254.000
27.393.000
25.254.000
27.554.000
- altri titoli
Totale
25.254.000
27.554.000
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
Il saldo 2015 della voce “Titoli in circolazione” accoglie il valore nominale pari a € 23 milioni dello strumento innovativo di capitale emesso dalla società nel dicembre 2013, unitamente alla cedola di € 2.254.000 maturata nel corso dell’esercizio e che verrà pagata ai sottoscrittori nel mese di aprile 2016. Il fair value dello strumento al 31 dicembre 2015 è pari a € 27.393.000 (incluso il valore della cedola sopra
menzionata) ed è stato determinato osservando titoli con le stesse caratteristiche dello strumento emesso da Arca con prezzi e rendimenti
disponibili su mercati regolamentati.
Nel corso del 2015 la società ha pagato gli interessi maturati nel 2014 pari ad € 2.254.000.
Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione, previa autorizzazione della Banca d’Italia.
Si segnala che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle cedole qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società.
Le Sezioni 3,4,5, 6 e 8 non sono applicabili.
69
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 7 -
PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70
Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività fiscali” di complessivi € 9.785.812 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella
sezione 12 “Attività e passività fiscali” delle voci dell’attivo della presente parte B.
Sezione 9 -
ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
2015
Dettaglio / Valori
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Debiti v/fornitori
Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori
Debiti v/enti previdenziali su competenze da corrispondere
Debiti v/erario per Irpef c/dipendenti
Debiti v/erario per Irpef c/prodotti gestiti
Debiti v/enti previdenziali e assistenziali
Altre passività
Totale
2014
3.290.040
5.166.665
839.338
462.569
8.155.343
329.137
249.923
3.072.768
4.631.161
762.589
443.986
6.384.881
326.150
635.343
18.493.015
16.256.878
La voce 1 “Debiti v/fornitori” si riferisce ai debiti verso fornitori per fatture ricevute e agli stanziamenti di fatture da ricevere per costi di
competenza dell’esercizio. Tale importo è allocato su una molteplicità di fornitori. Il saldo 2014 recepisce la riclassifica di € 2.984.221 nella
voce 10 Debiti come già specificato nei commenti di tale voce.
La voce 2 “Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori” di € 5,1 milioni si riferisce per € 4,6 milioni a bonus e premio di produttività
del personale dipendente, per € 0,4 milioni a ferie non godute e per € 0,1 milioni a debiti verso amministratori.
La voce 5 “Debiti v/erario per IRPEF c/o prodotti gestiti” si riferisce per € 6.143.770 a ritenute relative agli OICR e per € 2.011.573 a ritenute
relative al Fondo Pensione Arca.
Sezione 10 -
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
2015
A
Esistenze iniziali
B
Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
- civilistico
- rivalutazione Istat
- attualizzazione IAS
B.2 Altre variazioni in aumento (trasferimento dipendenti)
C Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
- anticipazioni concesse
- quota del TFR devoluta al fondo previdenziale
complementare e tesoreria
- imposta sostitutiva su rivalutazione TFR
- variazione IAS
D
Esistenze finali
2014
659.116
714.071
434.641
451.616
451.616
373.408
9.702
68.506
0
(506.571)
(3.696)
(502.875)
(128.400)
(373.408)
434.641
456.760
9.328
(31.447)
0
(471.917)
(13.571)
(458.346)
0
(456.760)
(1.586)
0
621.840
(1.067)
0
659.116
L’ammontare del Fondo rappresenta la stima attuariale degli averi per il trattamento di fine rapporto del personale dipendente, come previsto
dal principio IAS 19 e dalla riforma della previdenza complementare.
70
10.2 Altre informazioni
Dal 1° gennaio 2007, in base a quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare
il proprio TFR maturando alle forme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per
le aziende con più di 50 dipendenti, il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello Stato.
Alla luce delle nuove disposizioni, gli organismi preposti all’analisi tecnica dell’argomento hanno stabilito che il TFR maturato dal 1° gennaio
2007 destinato a forme di previdenza complementare o al fondo di tesoreria dell’INPS sia da considerarsi quale “defined contribution plan” e
quindi non più soggetto a valutazione attuariale. Resta soggetto a valutazione attuariale il TFR relativo ai dipendenti che alla data di valutazione non destinano il 100% del proprio TFR alla previdenza complementare o che, in caso contrario, hanno comunque un fondo TFR maturato
precedentemente in azienda.
Per quanto riguarda quindi l’ammontare di TFR ancora soggetto a valutazione attuariale, la relativa stima è stata effettuata da uno studio professionale esterno utilizzando un modello basato sul “projected unit credit method”. La valutazione attuariale è stata effettuata sulle base delle
informazioni aziendali relative ai dati anagrafici del personale. Tali dati tengono conto anche di stime circa la permanenza in azienda e l’aumento di merito previsto per singolo dipendente. In particolare la permanenza stimata è stata rettificata da una serie di parametri quali il sesso
del dipendente, numero di anni di permanenza in azienda, anni futuri stimati, numero degli anni lavorativi in aziende precedenti all’attuale.
La rivalutazione del TFR tiene conto tra l’altro degli aumenti di merito futuri, degli aumenti da contratto, se conosciuti, nonché‚ degli scatti
futuri di anzianità calcolati in base al livello di grado del dipendente e alle regole di maturazione degli scatti differenziate a seconda della data
di entrata in azienda. La metodologia utilizzata per i calcoli è la stessa utilizzata negli esercizi precedenti.
Per quanto riguarda la stima attuariale, di seguito si forniscono le principali basi di calcolo utilizzate:
Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2015
Tasso di mortalità dei dipendenti
Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA.
Inabilità della popolazione attiva
Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa.
Frequenze ed ammontare
delle anticipazioni di TFR
Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR
totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società.
Frequenze del turnover
Determinate in funzione dell’esperienza storica della società.
Probabilità di pensionamento
Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto dalla normativa
vigente per il pensionamento INPS.
Tasso annuo di attualizzazione
iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA.
Tasso annuo di inflazione
1,5% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT.
Analisi di sensitività
+/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del fondo TFR compreso tra € 597.422 e € 647.808
Sezione 11 -
FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
Voci
1.
Quiescenza e obblighi simili
2.
Altri fondi:
2.1 Fondo garanzia fondo pensione
2.2 Fondo contenzioso IVA
2.3 Fondo altri contenziosi fiscali
Totale
2015
2014
0
0
359
1.761
215.028
272.097
34.664
150.000
250.051
423.858
71
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
Fondo garanzia
fondo pensione
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
Fondo
contenzioso IVA
Fondo altri
contenziosi fiscali
Totale
1.761
272.097
150.000
423.858
0
0
0
0
B.1 Accantonamento dell’esercizio
0
0
0
0
B.2 Altre variazioni
0
0
0
0
(1.402)
(57.069)
(115.336)
(173.807)
(1.313)
(48.033)
(115.336)
(164.682)
C.2 Altre variazioni
(89)
(9.036)
0
(9.125)
D.
359
215.028
34.664
250.051
C.
Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell’esercizio
Esistenze finali
Il fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2015 è pari a € 250.051 in diminuzione di € 173.807 rispetto all’esercizio precedente. La variazione
sull’anno sono state le seguenti:
i)utilizzo/rilascio di un importo di € 57.069 del fondo rischi originariamente accantonato nel 2013 per € 378.290 per il contenzioso IVA
banca depositaria, a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie;
ii)utilizzo di un importo di € 115.336 del fondo rischi contenziosi fiscali accantonato nel 2014 per pagamento di conguagli di imposta di
registro su acquisti di rami di azienda;
iii)utilizzo/rilascio di € 1.402 del fondo costituito a copertura delle passività potenziali della società legate ai comparti garantiti “Obiettivo
TFR” e “Garanzia” del fondo pensione Arca Previdenza.
Si ricorda che il fondo per contenzioso IVA è stato costituito nel 2013 per € 378.290 a copertura degli oneri per rivalsa IVA sui servizi di banca
depositaria resi al Fondo Pensione e che gravano integralmente sulla società.
Sezione 12 -
PATRIMONIO - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
Tipologie
1.
Capitale
1.1
Azioni ordinarie
2015
2014
50.000.000
50.000.000
0
0
50.000.000
50.000.000
n° 50.000.000 azioni da nominali € 1,00
1.2
Totale
Altre azioni (da specificare)
Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente.
La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili, né possiede o ha posseduto azioni
proprie.
Le tabelle 12.2, 12.3 e 12.4 non sono applicabili.
72
12.5 Altre informazioni
12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve”
Riserva
legale
A
Esistenze iniziali
B
Rettifica
utili esercizio
2005 per
transizione
IAS
Rettifica
utili esercizi
precedenti
per TFR
IAS 19
First Time
Adoption
Riserva
straordinaria
Riserva
ex D.Lgs.
n. 124/93
Totale
10.000.000
157.382
444.728
14.214.939
78.811.628
221.976
103.850.653
Aumenti
0
0
0
0
26.225.185
0
26.225.185
B.1
Attribuzioni di utili/perdite
0
0
0
0
26.225.185
0
26.225.185
B.2
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
C
Diminuzioni
0
0
0
0
0
0
0
C.1
Utilizzi
- coperture perdite
0
0
0
0
0
0
0
- distribuzione
0
0
0
0
0
0
0
- trasferimento a capitale
0
0
0
0
0
0
0
C.2
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
D
Rimanenze finali
10.000.000
157.382
444.728
14.214.939
105.036.813
221.976
130.075.838
La riserva ex D.Lgs. n. 124/93, include una quota di € 21.213 da non considerare in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R.
n. 917/86 nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. nr. 344/03, in quanto l’accantonamento relativo a tale quota
di riserva non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio.
La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data
di riferimento.
12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione”
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Riserva valutazione
TFR IAS 19
Totale
A
Esistenze iniziali
0
(507.937)
(507.937)
B
Aumenti
0
24.232
24.232
B.1
Variazioni positive di fair value
0
0
0
B.2
Altre variazioni
0
24.232
24.232
C
Diminuzioni
(721.152)
0
(721.152)
C.1
Variazioni negative di fair value
(721.152)
0
(721.152)
C.2
Altre variazioni
0
0
0
D
Rimanenze finali
(721.152)
(483.705)
(1.204.857)
La riserva da valutazione del TFR accoglie il valore complessivo delle perdite/utili attuariali sul TFR dal 2005 al 2015, pari a € 710.704, al netto
dell’effetto fiscale di € 226.999.
I saldi sopra riportati includono la variazione netta intervenuta nell’esercizio 2015, positiva per € 24.232, composta dagli utili attuariali di
competenza dell’esercizio per € 33.424, al netto dell’effetto fiscale per € 9.192.
La riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie la perdita di valore delle quote del fondo comune Arca RR Diversified
Bond pari ad € 994.692 al netto dell’effetto fiscale di € 273.540.
73
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità
Possibilità
di utilizzazione
Importo
Quota
disponibile
Riserve:
1.
Riserva legale
2.
Riserva straordinaria
10.000.000
B
10.000.000
105.036.813
A.B.C.
105.036.813
3.
Riserva ex D.Lgs. 124/93
221.976
A.B.C.
221.976
4.
Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS
157.382
A.B.C.D.
157.382
5.
Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19
444.728
A.B.C.D.
444.728
6.
Riserva di valutazione attività finanziarie AFS
(721.152)
0
7.
Riserva valutazione TFR IAS 19
(483.705)
0
7.
Riserva First Time Adoption
- su attività materiali
- su TFR
- per annullamento del fondo rischi finanziari generali
e altri fondi rischi generici
Totale
}
B.
9.929.234
A.B.C.D.
1.595.249
572.219
A.B.C.D.
572.219
2.118.237
A.B.C.D.
2.118.237
11.524.483
128.870.981
130.075.838
Quota non distribuibile
(19.929.234)
Quota distribuibile
110.146.604
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai soci
D - per incremento riserva straordinaria
ALTRE INFORMAZIONI
1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
2. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
3. Operazioni di prestito titoli
La società non ha effettuato operazioni di prestito titoli.
4. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
5. Informativa sulle attività a controllo congiunto
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
74
NOTA INTEGRATIVA PARTE C
Informazioni sul Conto Economico
Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione 1 -
COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20
(in unità di Euro)
1.1 “Commissioni attive e passive”
Servizi
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi Comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- commissioni di switch
- altre commissioni
Totale commissioni da fondi comuni
1.2 Gestioni individuali
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni individuali
1.3 Fondi pensione aperti
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni
da fondi pensione aperti
2. Gestioni ricevute in delega
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI
PER GESTIONE (A)
B. ALTRI SERVIZI
- consulenza
- altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI (B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
2015
Commissioni
Passive
Commissioni
Attive
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
2014
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
240.991.927 (167.708.059)
6.179.005
0
12.232.948 (10.892.759)
73.283.868
6.179.005
1.340.189
207.764.183 (141.520.186)
9.280.928
0
11.199.401 (11.628.550)
66.243.997
9.280.928
(429.149)
0
0
0
(4.795.283)
259.403.880 (183.396.101)
0
(4.795.283)
76.007.779
0
0
0
(4.219.848)
228.244.512 (157.368.584)
0
(4.219.848)
70.875.928
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
24.002.219
0
457.430
(10.605.874)
(363.698)
(375.707)
13.396.345
(363.698)
81.723
21.410.989
0
459.951
(9.193.252)
(386.208)
(378.873)
12.217.737
(386.208)
81.078
1.134.456
25.594.105
(95.920)
(11.441.199)
1.038.536
14.152.906
1.008.201
22.879.141
(96.605)
(10.054.938)
911.596
12.824.203
1.763.093
27.042
0
1.790.135
0
0
0
0
1.763.093
27.042
0
1.790.135
1.673.268
55.611
0
1.728.879
0
0
0
0
1.673.268
55.611
0
1.728.879
286.788.120 (194.837.300)
91.950.820
252.852.532 (167.423.522)
85.429.010
532.222
0
532.222
0
0
0
532.222
0
532.222
287.320.342 (194.837.300)
92.483.042
574.938
0
574.938
0
0
0
574.938
0
574.938
253.427.470 (167.423.522)
86.003.948
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la Società
ha delegato la gestione.
Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”.
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di
gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre
2015, pari rispettivamente ad € 15.453.217 e ad € 2.824.470.
Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto,
riscontate nel periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento.
76
1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte
Banche
Tipologia / Controparte
A.
GESTIONE DI PATRIMONI
1.
Gestioni proprie
Enti finanziari
di cui
del gruppo
Altri soggetti
di cui
del gruppo
1.1 Commissioni di collocamento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
10.892.359
0
374.537
0
0
0
400
0
780
0
0
0
0
0
390
1.2 Commissioni di mantenimento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
166.914.905
0
10.510.877
0
0
0
352.032
0
30.356
0
0
0
441.122
0
64.641
1.3 Commissioni di incentivazione
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
0
0
362.656
0
0
0
0
0
1.042
0
0
0
0
0
95.820
0
0
0
38.781
0
100
0
0
0
0
0
0
189.151.154
1.4 Altre Commissioni
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
2.
B.
0
0
0
0 167.708.059
0
0
0 10.605.874
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
363.698
0
0
0
0
0
0
4.756.502
0
0
0
0
0
4.795.283
0
95.920
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
423.491
0
5.262.655
0 194.837.300
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
189.151.154
0
423.491
0
5.262.655
0 194.837.300
0
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
ALTRI SERVIZI
- consulenze
- altri servizi
TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI
SERVIZI (B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
0
0
0
di cui
del gruppo
10.892.759
0
375.707
Gestioni ricevute in delega
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
TOTALE COMMISSIONI PER
ATTIVITA’ DI GESTIONE (A)
Totale
di cui
del gruppo
1.3 Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi
Servizi
1.
Commissioni
Attive
2015
Commissioni
Passive
2014
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
Gestioni proprie di patrimoni
1.1 Fondi comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni
su gestioni delegate a terzi
432.018
0
0
(193.304)
0
(38.781)
238.714
0
(38.781)
623.537
0
0
(286.383)
0
(54.652)
337.154
0
(54.652)
432.018
(232.085)
199.933
623.537
(341.035)
282.502
La Sezione 2 non è applicabile.
77
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 3 -
INTERESSI - Voci 40 e 50
(in unità di Euro)
3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati”
2015
Voci / Forme tecniche
1.
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Titoli
di debito
2014
Pronti
Depositi e conti
contro termine
correnti
0
0
Altre
operazioni
0
Totale
0
0
0
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
3.
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
0
0
0
0
0
0
4.
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
5.
Crediti
0
0
14.503
0
14.503
194.626
6.
Altre attività
0
0
0
27.754
27.754
28.262
7.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
Totale
0
0
14.503
27.754
42.257
222.888
3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati”
2015
Voci / Forme tecniche
Finanziamenti
Pronti
contro termine
2014
Titoli
Altro
Totale
1.
Debiti
(103.052)
0
0
(11.360)
(114.412)
(361.133)
2.
Titoli in circolazione
0
0
(2.254.000)
0
(2.254.000)
(2.254.000)
3.
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
0
4.
Passività finanziarie valutate
al fair value
0
0
0
0
0
0
5.
Altre passività
0
0
0
(409)
(409)
(774)
6.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
(103.052)
0
(2.254.000)
(11.769)
(2.368.821)
(2.615.907)
Totale
Le Sezioni 4,5,6,7 e 8 non sono applicabili.
78
Sezione 9 -
SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
Voci/Settori
1.
2015
Personale dipendente
a) salari e stipendi
2014
15.871.307
14.229.469
11.338.990
10.854.945
2.690.959
2.436.684
c) indennità di fine rapporto
0
0
d) spese previdenziali
0
0
11.305
21.609
- a contribuzione definita
0
0
- a benefici definiti
0
0
650.142
518.905
0
0
1.179.911
397.326
b) oneri sociali
e) accantonamento al tratt. di fine rapporto al personale
f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili:
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) altre spese
2. Altro personale in attività
47.364
136.205
3. Amministratori e sindaci
814.344
1.117.562
a)
compensi e altri costi del Consiglio di Amministrazione
641.593
872.215
b)
compensi del Collegio Sindacale
172.751
245.347
4. Personale collocato a riposo
0
0
5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende
0
0
6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società
0
0
16.733.015
15.483.236
Totale
La voce h) “Altre spese” si riferisce per € 741.000 a incentivi all’esodo, per € 304.473 ad assicurazioni dipendenti e per € 134.438 a buoni pasto.
9.2 - Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria
2015
1.
2.
Personale con contratto di lavoro subordinato
2014
94
89
dirigenti
22
19
quadri direttivi
41
39
restante personale
31
31
Personale con contratto di lavoro somministrato
0
2
dirigenti
0
0
quadri direttivi
0
0
restante personale
0
2
Totale
94
91
Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno.
I dipendenti part-time sono convenzionalmente conteggiati al 50%.
79
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte C
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
Voci
Info provider
2015
2014
2.543.071
2.059.482
Service informatico
2.092.612
2.059.404
Canoni/manutenzione licenze software
1.336.473
1.113.021
Pubblicità
2.206.360
1.654.251
Consulenze e prestazioni professionali
3.435.470
3.082.789
535.978
1.019.014
Outsourcing amministrativo fondi comuni e mandati
4.479.522
4.156.426
Outsourcing amministrativo fondi pensione
2.573.275
2.390.153
Servizi professionali sito web
Outsourcing amministrativo SGR
476.769
691.931
Commissioni e spese bancarie fondi pensione
981.604
1.065.533
Manutenzioni beni materiali e hardware
436.774
607.764
1.969.964
1.446.934
275.256
302.927
87.959
114.565
Altre spese per il personale
568.387
612.960
Vigilanza e pulizia uffici
508.505
563.306
Postali e pubblicazioni obbligatorie
Spese telefoniche
Formazione rete di vendita
Elettricità e combustibile
352.872
386.490
Viaggi e trasferte
208.301
168.044
Locazione immobili e spese accessorie
138.493
117.256
Noleggio automobili
295.691
202.085
Quote associative
203.126
168.040
Trasporto e spedizione
Rappresentanza
Stampati e cancelleria
Pubblicazioni e abbonamenti
40.047
67.344
384.092
367.987
83.102
127.486
69.467
44.989
Spese di revisione
150.309
129.881
Noleggio apparati elettronici
217.783
196.800
Imposte indirette e tasse
164.477
172.334
51.544
75.938
Premi assicurativi
22.761
18.192
Adesione organismi di garanzia/vigilanza
12.320
13.350
179.174
256.926
27.081.538
25.453.603
Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondi comuni
Altre
Totale
Con riferimento alle variazioni intervenute alla voce “Altre spese amministrative” si segnala in particolare quanto segue:
i) l’aumento delle spese legate ai canoni/manutenzione licenze è legato all’acquisto di nuove licenze;
ii)nell’ambito delle spese afferenti all’area Sviluppo e Marketing si segnala inoltre la crescita delle spese di pubblicità sostenute per rafforzare il marchio della società;
iii)i costi per servizi professionali riconducibili allo sviluppo e manutenzione del nuovo sito internet di Arca si sono attestati a € 0,5 milioni,
in calo per € 0,5 milioni rispetto l’attività di start up svolta nel 2014;
iv)i costi di outsourcing amministrativo fondi comuni sono cresciuti per € 0,3 milioni in relazione dell’incremento delle masse in gestione.
Si precisa inoltre che la voce “altre” include le seguenti principali poste: spese bancarie € 72.161, servizi banca depositaria fondi comuni a
carico della SGR € 23.297, spese per rinnovo marchi € 44.251, servizi di conservazione sostitutiva € 13.030 ed erogazioni liberali € 15.000.
80
Sezione 10 - Rettifiche/riprese
di valore nette
su attività materiali - Voce 120
(in unità di Euro)
10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
Voci/rettifiche
e riprese di valore
1.
Ammortamento
2015
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese
di valore
2014
Risultato
netto
Risultato
netto
di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
1.350.916
1.690.953
0
3.041.869
1.279.670
0
0
0
0
0
52.957
0
0
52.957
40.943
0
0
0
0
0
1.403.873
1.690.953
0
3.094.826
1.320.613
2. acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 - “Attività materiali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2015 include gli ammortamenti pari a € 1.403.873 e la svalutazione dell’immobile di proprietà di via Mosè
Bianchi n. 6 pari a complessivi € 1.690.953, di cui € 880.000 riferiti al terreno ed € 810.953 riferiti al fabbricato.
Sezione 11 -
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
Voci/rettifiche
e riprese di valore
1.
Avviamento
2.
Altre attività immateriali
Ammortamento
2015
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese
di valore
2014
Risultato
netto
Risultato
netto
0
0
0
0
0
2.1 di proprietà
- generate internamente
- altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale
0
0
0
0
0
2.553.030
0
0
2.553.030
2.854.364
0
0
0
0
0
2.553.030
0
0
2.553.030
2.854.364
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 11 - “Attività immateriali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2015 è composto unicamente dal costo per ammortamento.
La Sezione 12 non è applicabile.
81
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 13 -
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150
(in unità di Euro)
13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”
2015
Voci
2014
1.
Accantonamenti
1.1
al fondo garanzia dei Fondi Pensione
0
1.2
al fondo contenzioso IVA
0
0
1.3
al fondo altri contenziosi fiscali
0
150.000
2.
Utilizzi/Rilasci
2.1
Rilascio del fondo contenzioso IVA
2.2
Rilascio del fondo garanzia del Fondo Pensione
0
1.761
(9.125)
(23.001)
(9.036)
(23.001
(89)
0
Risultato netto
Sezione 14 -
151.761
(9.125)
128.760
ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”
Voci
2015
1. Proventi
2014
1.877.761
1.486.474
Proventi per altri servizi resi
239.716
235.224
Proventi diversi
241.220
26.916
43.786
129.541
Detrazioni fiscali
0
60.000
Indennizzi diversi
6.666
3.172
1.281.489
930.379
37.263
93.375
1.800
41
24.258
6.009
1.530
1.614
33
203
Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti
Canoni di locazione spazi e servizi di facility management
Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente
Utili da alienazione cespiti
Differenze cambio attive
Recupero spese auto assegnate
Abbuoni e sconti attivi
2. Oneri
(184.106)
(274.797)
Oneri di competenza esercizi precedenti
(95.754)
Migliorie su beni di terzi
(23.165)
(6.171)
(4.432)
(21.761)
(55.564)
(50.792)
Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi
Differenze cambi passive
Perdite da alienazione cespiti
Altri oneri straordinari
Abbuoni e sconti passivi
Totale
(194.781)
0
(74)
(5.107)
(1.193)
(84)
(25)
1.693.655
1.211.677
La voce “proventi diversi” include il riaddebito dei costi di costituzione e marchi di Sidera Funds Sicav per circa € 225.000.
La voce “canoni di locazione spazi e servizi di facility management” evidenzia un incremento rispetto al 2014 di € 351.110 riferito principalmente agli ulteriori spazi locati a terzi dell’immobile di via Mosè Bianchi.
Le Sezioni 15 e 16 non sono applicabili.
82
Sezione 17 - IMPOSTE
SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - Voce 190
(in unità di Euro)
17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
2015
1.
2.
3.
3.bis
3.ter
4.
5.
Imposte correnti
- IRES
- IRAP
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
- IRES
- IRAP
Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio
- IRES
- IRAP
Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio
per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011
Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter
Variazione delle imposte anticipate
- IRES
- IRAP
Variazione delle imposte differite
- IRES
- IRAP
Imposte di competenza dell’esercizio
2014
14.100.187
11.269.830
2.830.357
18.311
18.424
(113)
0
0
0
0
0
(146.324)
(134.291)
(12.033)
482.560
97.741
580.301
14.552.475
13.616.810
10.397.011
3.219.799
(230.096)
(198.628)
(31.468)
0
0
0
0
0
92.938
92.145
793
(122.807)
(102.124)
(20.683)
13.356.845
17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
ONERE FISCALE
IRES
UTILE D’ESERCIZIO
prima delle imposte
1. Onere fiscale TEORICO
2.1 Differenze permanenti
- in aumento
- in diminuzione
2.2. Differenze temporanee
- in aumento
- in diminuzione
3.
4.
IRAP
TOTALE
RISULTATO
DELL’ESERCIZIO
42.396.849
27,50%
11.659.133
5,57%
2.361.504
27,50%
27,50%
168.840
(1.119.129)
5,57%
5,57%
1.427.398
(937.193)
27,50%
27,50%
5,57%
5,57%
Variazioni imposte anticipate/differite
- in aumento
- in diminuzione
2.031.208
(1.470.222)
(389.303)
78.929
(100.281)
468.853
79.550
27,50%
27,50%
5,57%
5,57%
Variazioni imposte correnti
esercizi precedenti
- in aumento
- in diminuzione
2.485.929
(2.137.660)
348.269
344.254
(258.546)
85.708
433.977
27,50%
27,50%
18.424
0
18.424
11.636.523
5,57%
5,57%
0
(113)
(113)
2.915.952
18.311
14.552.475
5. Onere fiscale EFFETTIVO
27,45%
6. Imposta sostitutiva / imposte anticipate
UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte
6,88%
14.020.637
14.552.475
27.844.374
La Sezione 18 non è applicabile.
83
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte C
Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte
differite e anticipate.
Aliquota
IRES
IRAP
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto fiscale
IRES
IRAP
Totale
generale
Totale
1. Imposte ANTICIPATE
1.1 Sorte nell’esercizio
1.451.456
- Costi di lavoro e assimilati
27,5%
3.525.542
969.524
0
969.524
- Svalutazione titoli AFS
27,5%
994.693
273.541
0
273.541
- Perdite su cambi non realizzate
27,5%
102
28
0
28
- Ammortamenti
27,5%
333.545
91.725
0
91.725
- Sistemazioni contabili IRES
27,5%
341.359
93.874
0
93.874
408.682
0
22.764
22.764
5,57%
- Sistemazioni contabili IRAP
1.2 Annullate nell’esercizio
(1.031.591)
- Costi di lavoro e assimilati
27,5%
(3.428.306)
- Accantonamenti fondo Tfr
27,5%
- Accantonamenti fondo rischi IRES
27,5%
(162.133)
0
(9.031)
(2.023)
5,57%
- Accantonamenti fondo rischi IRAP
(942.785)
0
(942.785)
(31.447)
(8.648)
0
(8.648)
(173.807)
(47.797)
0
(47.797)
- Ammortamenti
27,5%
(7.357)
(2.023)
- Altri costi
27,5%
(40.787)
(11.217)
0
(11.217)
- Sistemazioni contabili
27,5%
(30.511)
(8.391)
0
(10.090)
2. Imposte DIFFERITE
2.1
2.2
Sorte nell’esercizio
- Ammortamenti avviamento
27,5% 5,57%
(1.637.135)
- Recupero su terreno
27,5% 5,57%
(3.639.058) (1.000.741)
(450.212)
(91.188)
(541.400)
(202.696) (1.203.437)
Annullate nell’esercizio
1.164.536
- Svalutazione immobiliz. materiali
27,5% 5,57%
1.690.953
465.012
94.186
559.198
- Ammortamenti
27,5% 5,57%
1.802.646
495.728
100.407
596.135
- Sistemazioni contabili IRES
27,5%
33.465
9.203
0
9.203
Totale
84
(1.744.837)
(160.436)
NOTA INTEGRATIVA PARTE D
Altre informazioni
Nota integrativa
Parte D - Altre informazioni
Sezione 1 -
Riferimenti specifici sulle attività svolte
(in unità di Euro)
1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)
Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi.
1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale
Con riferimento al comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli iscritti degli
importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio il fondo per rischi e oneri relativo alla garanzia prestata sul comparto sopra menzionato ammonta a € 359, corrispondente al capitale necessario alla copertura della garanzia stimato attraverso un modello sviluppato internamente.
Tale modello determina il capitale necessario alla copertura della garanzia in base:
• alla stima dei rendimenti attesi del portafoglio, in assenza di ipotesi di volatilità dei rendimenti e al netto delle commissioni di gestione applicate;
• al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il
mark-to-market della posizione;
• alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste);
• all’attualizzazione dei gap mensili ponderati.
1.1.3 Impegni e garanzie ricevute da terzi
Non sussistono impegni e garanzie ricevute da terzi.
1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi
Le quote del fondo Arca RR Diversified Bond detenute da Arca nel portafoglio di proprietà relativo alle attività disponibili per la vendita sono
depositate presso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane SpA.
1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresa
Al 31 dicembre 2015 la società detiene presso la propria sede sociale i certificati azionari relativi al proprio capitale sociale.
1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti
1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio)
2015
1.
86
Gestioni Proprie
Fondi comuni
ANFITEATRO TESORERIA
ANFITEATRO GLOBAL EQUITY
ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV
ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II
ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II
ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA
ARCA CEDOLA PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA V
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE
ARCA BOND FLESSIBILE
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VI
0
0
0
0
0
0
52.228.617
70.697.019
20.953.575
19.121.147
120.168.789
63.838.733
194.621.046
116.001.581
268.978.876
241.686.335
214.323.284
205.998.577
55.065.313
252.531.587
92.070.259
418.919.280
420.647.494
271.783.460
160.257.071
231.846.286
2014
2.938.969
93.193
117.840.183
129.771.782
33.181.642
36.819.231
60.360.599
115.868.176
23.271.542
21.939.198
140.798.334
77.743.934
262.578.237
143.373.894
330.780.731
290.332.838
263.073.034
245.932.040
68.757.685
296.522.779
110.646.983
498.870.336
470.070.926
296.363.214
93.923.655
259.200.330
2015
2014
179.641.738
200.984.569
160.837.623
198.933.400
678.774.741
915.857.387
652.412.051
556.477.157
222.978.765
0
518.174.798
538.753.213
3.481.074.962
0
6.190.095.356
194.275.194
219.835.513
171.571.155
213.962.147
565.459.971
757.804.880
556.868.225
412.702.557
360.006.251
2.341.768.516
455.819.719
513.257.967
1.609.508.811
5.537.366.315
2.035.266.242
639.107.674
631.161.870
715.677.133
603.183.624
909.939.875
396.812.174
201.314.351
452.711.226
517.379.707
238.085.386
315.464.491
20.461.103
7.018.834
205.526.292
249.057.176
341.543.798
167.837.568
91.976.626
0
29.521.944
24.089.353.072
492.455.494
720.015.957
779.860.758
384.137.243
188.138.038
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19.899.971
32.874.535
23.585.070.792
Gestioni ricevute in delega
OICR:
- OICR aperti
SIDERA EURO CREDIT ALPHA
SIDERA EQUITY EUROPE ACT SELEC
SIDERA EQUITY GLOBAL LEADERS
SIDERA NORTH AMERICAN EQUITY
CBIS - Short Term Government Bond Funds
Totale gestioni ricevute in delega
2.498.901
2.510.781
1.996.085
3.422.537
67.051.594
77.479.898
0
0
0
0
55.812.649
55.812.649
Gestioni date in delega a terzi
OICR:
- OICR aperti
ARCA Formula Eurostoxx 2015
ARCA Formula II Eurostoxx 2015
ANFITEATRO Global Equity
Totale gestioni date in delega a terzi
0
29.521.944
0
29.521.944
19.899.971
32.874.535
93.193
52.867.699
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE II
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VII
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE III
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VIII
ARCA AZIONI ITALIA
ARCA BB
ARCA BOND CORPORATE
ARCA TE - TITOLI ESTERI
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
ARCA MM BOND EURO SHORT TERM
ARCA BOND GLOBALE
ARCA AZIONI INTERNAZIONALI (già Arca 27 - Azioni Estere)
ARCA RR DIVERSIFIED BOND
ARCA CASH PLUS
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA
(già Arca Rendimento Assoluto T3)
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITA’
(già Arca Rendimento Assoluto T5)
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA AZIONI EUROPA
ARCA AZIONI AMERICA
ARCA AZIONI FAR EAST
Arca 2020 Redd Multival IV
ARCA CED 2020 OBB ATT IX
ARCA CED 2020 OBB ATT X
Arca 2020 Redd Multival V
ARCA MULTIASSET BALANCED
ARCA MULTIASSET AGGRESSIVE
ARCA 2020 REDD MULTIVAL VI
ARCA CED 2020 OBB ATT XI
ARCA CED 2020 OBB ATT XII
ARCA 2020 REDD MULTIVAL VII
ARCA ECONOMIA REALE EQUITY IT
ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
Totale gestioni proprie
2.
3.
87
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafogli
2015
2014
di cui investiti
in fondi della SGR
1.
Gestioni proprie
2.
Gestioni ricevute in delega
- mandati assicurativi
BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE
BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO
BERICA VITA - BERICA FUTURO
BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO
ABC ASSICURA - DANNI
BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO
3.
Gestioni date in delega a terzi
Totale
di cui investiti
in fondi della SGR
0
0
0
0
797.632.290
101.035.863
133.862.820
341.035.828
29.602.315
7.647.933
0
0
0
0
0
0
836.249.359
86.851.605
121.293.858
352.986.188
27.106.773
7.327.528
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.410.817.049
0
1.431.815.311
0
1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione
2015
2014
1. Gestioni proprie
1.1 Fondo pensione aperto
ARCA PREVIDENZA GARANZIA
ARCA PREVIDENZA RENDITA
ARCA PREVIDENZA CRESCITA
ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA
ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR
0
722.146.270
714.721.852
779.963.398
678.077.967
281.087.770
671.217.128
670.876.882
762.105.029
317.580.782
2.894.909.487
2.702.867.592
- aperti
- chiusi
BRE BILANCIATA GLOBALE PRUDENTE
BRE BILANCIATA GLOBALE DINAMICA
BRE BILANCIATA GLOBALE EQUILIBRATA
SOLIDARIETA’ VENETO
PREVIAMBIENTE
- altre forme pensionistiche
BPVI EX CARIPRATO
18.755.130
15.589.729
25.702.488
156.755.795
181.960.674
18.063.632
14.732.915
24.556.506
141.694.648
166.415.588
47.474.538
46.072.079
Totale gestioni ricevute in delega
446.238.352
411.535.368
3.1 Fondi pensione
- aperti
- chiusi
- altre forme pensionistiche
0
0
0
0
0
0
Totale gestioni date in delega a terzi
0
0
Totale gestioni proprie
2. Gestioni ricevute in delega
2.1 Fondi pensione
3. Gestioni date in delega a terzi
88
1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare
2015
2014
1. Fondo Pensione
ARCA PREVIDENZA COMPARTO GARANZIA
0
13.208.056
ARCA PREVIDENZA COMPARTO RENDITA
15.213.928
20.216.147
ARCA PREVIDENZA COMPARTO CRESCITA
13.407.912
25.644.071
ARCA PREVIDENZA COMPARTO ALTA CRESCITA
13.401.860
32.222.836
ARCA PREVIDENZA COMPARTO OBIETTIVO TFR
20.454.476
18.510.601
62.478.176
109.801.711
Totale
1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere
A partire dal 1° gennaio 2014 Arca presta attività di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige S.p.A. in relazione a diverse linee
di gestione patrimoniale offerte dall’istituto genovese. Al 31 dicembre 2015 il controvalore delle gestioni patrimoniali coperte dal servizio di
consulenza di Arca era pari a € 336,4 milioni.
Sezione 2 -
INFORMAZIONI SULLE ENTITÀ STRUTTURATE
Arca ha istituito e gestisce n° 51 fondi comuni, un fondo pensione aperto con 4 comparti e una SICAV di diritto lussemburghese con 4 comparti che rappresentano un patrimonio distinto e separato da quello della SGR. Per la gestione di tali patrimoni Arca viene remunerata attraverso le commissioni (di sottoscrizione/collocamento, gestione e incentivo, ove maturate) e i diritti fissi, al netto delle commissioni retrocesse
ai collocatori come evidenziato nel conto economico.
I rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività di gestione dei fondi comuni di investimento, fondi pensione e SICAV sono principalmente di
due tipologie: rischi operativi per i quali si rimanda all’apposita Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.2 della nota integrativa, nonché rischi
reputazionali di carattere generale che pertanto non sono quantificabili puntualmente.
Arca, come già evidenziato in precedenza, ha sottoscritto nel 2015 quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond dalla stessa gestito,
divenendo così partecipante al fondo al pari degli altri sottoscrittori. Per tale posizione la società è pertanto esposta al rischio di mercato derivante dalla tipologia di investimenti detenuti dal patrimonio del fondo (si veda la Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.1).
Sezione 3 -
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
L’attività di gestione del risparmio condotta da Arca implica la necessità di gestire diverse categorie di rischio.
La società, al fine di presidiare adeguatamente tali rischi, si è dotata, oltre che di appositi presidi organizzativi, di regole e procedure interne
finalizzate a salvaguardare il patrimonio proprio e dei terzi in gestione, a garantire la conformità con le vigenti normative, ad assicurare l’efficacia e l’efficienza dei processi operativi, nonché a garantire l’integrità delle informazioni gestionali e amministrative utilizzate.
Per quanto attiene ai presidi organizzativi, la società ha istituito le seguenti funzioni di controllo:
• Il Risk Management attua politiche e procedure efficaci per individuare, misurare, gestire e monitorare su base continuativa tutti i rischi
inerenti le strategie di investimento dei patrimoni gestiti, assicura che il profilo di rischio dei patrimoni gestiti sia conforme ai limiti fissati e
ne monitora l’osservanza, presidia la gestione dei rischi operativi attraverso un’attività autonoma di rilevazione, misurazione e monitoraggio
degli stessi, nonché aggiorna periodicamente il Consiglio di Amministrazione e l’Alta Dirigenza in merito ai risultati dell’attività svolta;
• La Compliance controlla e valuta periodicamente l’adeguatezza e l’efficacia delle misure, delle politiche e delle procedure adottate per
minimizzare il rischio di mancata osservanza degli obblighi di cui alla vigente normativa per la prestazione dei servizi di investimento e
del servizio di gestione collettiva del risparmio, nonché fornisce assistenza ai soggetti rilevanti ai fini dell’adempimento degli obblighi
normativi relativi alle attività prestate dalla Società. Alla funzione di Compliance è inoltre affidato il presidio dell’attività in materia di
antiriciclaggio;
• La Revisione Interna valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all’attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti. In particolare, la funzione effettua una serie articolata di verifiche e controlli finalizzati a valutare la completezza,
l’adeguatezza, la funzionalità, l’affidabilità delle componenti del sistema dei controlli interni, degli assetti organizzativi e dei processi aziendali (sia con riferimento alle attività svolte internamente, sia con riferimento a quanto affidato in outsourcing a terze parti). Il Responsabile
della funzione di revisione svolge le attività di verifica sulla base del c.d. “Piano di Audit” sottoposto al vaglio preventivo del Comitato per
il Controllo Interno e alla successiva approvazione del Consiglio di Amministrazione.
89
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
3.1 Rischi di mercato, di liquidità e di credito
Per quanto concerne i rischi di mercato (rischio di prezzo, di cambio, di tasso), considerata la natura della propria operatività e le modalità
operative in essere, la Società non risulta essere esposta al rischio di cambio e al rischio di tasso, mentre risulta avere un’esposizione al rischio
di prezzo. Per quanto concerne quest’ultimo, infatti, si fa presente che la Società ha investito nel corso del 2015 parte della propria liquidità
disponibile in quote di fondi comuni gestiti dalla Società stessa, esponendosi pertanto alla variabilità del valore delle quote stesse. In merito
all’assenza del rischio di tasso, si evidenza invece come lo strumento innovativo di capitale, esposto fra i Titoli in circolazione, preveda il
riconoscimento di interessi unicamente ad un tasso fisso.
Con specifico riferimento al rischio di liquidità si evidenzia che i fabbisogni finanziari ricorrenti sono di fatto garantiti dai flussi finanziari
generati dalle commissioni di gestione incassate dalla società. Si segnala che, qualora si verifichino fabbisogni finanziari straordinari e improvvisi, la Società dispone di una linea di credito per scoperto di conto corrente per un ammontare massimo di € 5 milioni.
Come sopra accennato, nel corso dell’esercizio 2015 le eccedenze di liquidità disponibili sono state investite in quote di fondi comuni gestiti dalla
Società o mantenute in deposito sui conti correnti. Nel corso dell’esercizio 2016 le proiezioni dei flussi di cassa effettuate indicano un ammontare
significativo e crescente di disponibilità liquide. A tale proposito la Società valuterà i potenziali utilizzi di tali risorse nel corso dell’esercizio.
Si forniscono di seguito informazioni circa la durata residua delle attività e passività finanziarie:
Attività finanziarie
A.1 Cassa
A.2 Attività finanziarie
disponibili per la vendita
A.3 Depositi e conti correnti
A.4 Crediti
Passività finanziarie
B.1 Debiti
B.2 Titoli di debito
a vista
fino a
1 mese
da oltre 1 mese da oltre 6 mesi da oltre 1 anno
oltre 3 anni (con
durata
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 3 anni durata determinata) indeterminata
3.305
19.005.304
33.107.130
71.987.370
46.268.732
18.277.687
25.254.000
Da ultimo con riferimento al rischio di credito si evidenzia come lo stesso risulti del tutto marginale in quanto esclusivamente legato ai conti
correnti della società, nonché ai crediti a breve termine derivanti dalle commissioni di gestione da incassare a fronte della prestazione dei
servizi di investimento.
3.2 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
Arca mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre i
livelli di esposizione ai rischi operativi, sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente, sia per le attività conferite in affidamento o in
outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata, sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento
e di outsourcing prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di
alert operativi, key performance indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement.
A fronte dei rischi operativi la società determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach).
Le singole direzioni, i servizi e gli uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione.
L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali.
La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (selfassessment): l’ufficio Risk Management, avvalendosi del supporto fornito dall’ufficio Revisione Interna, guida il processo di valutazione
effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili.
L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità
operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i fornitori.
Con il self-assessment, ogni area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (loss) e probabilità
di accadimento (probability). Il prodotto tra loss e probability fornisce la stima della perdita attesa (expected loss).
Si distinguono le seguenti fasi:
• mappatura dei processi aziendali con dettaglio per area/ufficio;
• valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi;
• valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva.
Informazioni di natura quantitativa
Il processo di self-assessment gestito dalle direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza il complesso dei
processi aziendali, che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura dei
controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado di
potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna direzione) determinando così il valore complessivo del poten-
90
ziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le direzioni aziendali che gestiscono i processi più significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (48% dei rischi operativi valorizzati), la Direzione
Finanziaria, Governo e Affari Societari (24% dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Operativa (18% dei rischi operativi valorizzati).
Il processo ex-post di raccolta dati (loss data collection) è di tipo event-driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento ha
avuto origine e comunicato internamente (incident report).
Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi, ovvero
la revisione delle stime di quantificazione degli stessi. L’importo delle perdite operative registrate nell’esercizio risulta, infatti, marginale e pari
a € 4.432 per complessivi 5 eventi.
Sezione 4 -
INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
(in unità di Euro)
4.1 Il patrimonio dell’impresa
4.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio della società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili
IAS/IFRS, riserve di utili, riserve da valutazione derivanti dall’applicazione dello IAS 19 sulla valutazione del TFR, riserve da valutazione
relative agli effetti della valutazione delle attività finanziarie disponibile per la vendita e il risultato del periodo.
Nel corso degli ultimi esercizi la società ha impegnato il proprio patrimonio principalmente in operazioni straordinarie di acquisizione di rami
d’azienda e di società del settore, nonché nell’acquisto e successiva ristrutturazione dell’immobile sito in via Disciplini 3 che ospita attualmente la sede sociale. La quota di patrimonio eccedente rispetto a tali attività è stata investita in quote di fondi comuni o è stata mantenuta sui conti
correnti bancari della Società.
La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione del comparto del fondo pensione accompagnato dalla
garanzia di restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di
OICR e di fondi pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 - Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci / Valori
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d’esercizio
Totale
2015
2014
50.000.000
0
50.000.000
0
0
10.000.000
0
0
120.075.838
0
0
0
10.000.000
0
0
93.850.653
0
0
(721.152)
0
0
0
0
0
0
0
(483.705)
0
0
27.844.374
206.715.355
0
0
0
0
0
0
0
0
(507.937)
0
0
26.225.185
179.567.901
91
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
2015
Attività/valori
Riserva positiva
2014
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
Titoli di debito
0
0
0
0
Titoli di capitale
0
0
0
0
Quote di O.I.C.R.
0
(721.152)
0
0
Finanziamenti
0
0
0
0
Totale
0
(721.152)
0
0
4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
1. ESISTENZE INIZIALI
0
0
0
0
2. Variazioni positive
0
0
0
0
2.1 Incrementi di fair value
0
0
0
0
2.2 Rigiro a conto economico di riserve
negative
0
0
0
0
- da deterioramento
0
0
0
0
- da realizzo
0
0
0
0
2.3 Altre variazioni
0
0
0
0
Variazioni negative
0
0
(721.152)
0
3.1 Riduzioni di fair value
0
0
(721.152)
0
3.2 Rettifiche da deterioramento
0
0
0
0
3.3 Rigiro a conto economico da riserve
positive: da realizzo
0
0
0
0
3.4 Altre variazioni
0
0
0
0
4. RIMANENZE FINALI
0
0
(721.152)
0
3.
4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
4.2.1 Patrimonio di vigilanza
4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio di vigilanza di Arca include lo strumento innovativo di capitale emesso dalla società il 23 dicembre 2013 del valore nominale di
€ 23 milioni.
Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione e previa autorizzazione della Banca d’Italia.
Si segnala inoltre che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle
cedole qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società.
La società non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione, né passività subordinate.
I dati riportati nelle tabelle sottostanti si riferiscono alla società controllante Arca SGR SpA in quanto non è prevista dalla normativa di riferimento una segnalazione sul patrimonio di vigilanza a livello consolidato.
I dati esposti nella tabella 4.2.1.2 per gli esercizi 2015 e 2014 includono il risultato netto riflesso nei bilanci dei rispettivi esercizi.
92
4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa
2015
A Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
2014
94.900.322
64.941.746
b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
0
0
b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
0
0
C Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B]
94.900.322
64.941.746
0
270.389
0
B Filtri prudenziali del patrimonio di base:
D Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
E Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
e.1
Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
0
e.2
Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
0
0
0
270.389
1.000.000
0
93.900.322
65.212.135
F Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E]
G Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare:
H Patrimonio di vigilanza [C+F-G])
4.2.2 Adeguatezza patrimoniale
4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economichepatrimoniali formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta agli aderenti del comparto “Obiettivo TFR” del fondo
pensione.
A tale fine, la società applica i criteri di calcolo dei requisiti patrimoniali previsti dalla Banca d’Italia.
I dati esposti nella tabella 4.2.2.2 per gli esercizi 2015 e 2014 includono i requisiti calcolati sulla base dei dati di chiusura dei rispettivi esercizi.
4.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori
Requisito relativo alla massa gestita
Requisito “altri rischi”
Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione del capitale
Requisito patrimoniale totale
Requisiti
2015
2014
5.629.995
5.596.271
10.999.665
10.302.909
206.471
63.768
11.206.136
10.366.677
93
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 5 -
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Importo
Lordo
Imposte
sul reddito
Importo
netto
42.396.849
(14.552.475)
27.844.374
0
0
0
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti
0
0
0
33.424
(9.192)
24.232
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
0
0
0
Copertura di investimenti esteri:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Differenze di cambio:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Copertura di flussi finanziari:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70.
80.
90.
100.
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
(994.692)
273.540
(721.152)
a) variazioni di valore
(994.692)
273.540
(721.152)
b) rigiro a conto economico
110.
120.
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Attività non correnti in via di dismissione:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
0
0
0
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
94
(961.268)
264.348
(696.920)
41.435.581
(14.288.127)
27.147.454
Sezione 6 -
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
(in unità di Euro)
6.1 Informazioni sui compensi ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategica
Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo
(incluse retribuzioni variabili) sono stati:
2015
Amministratori
590.182
Sindaci
2014
826.719
172.750
245.347
Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo)
3.710.716
3.255.061
Totale
4.473.648
4.327.127
Di seguito si riporta il numero dei dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo, degli amministratori e dei sindaci in carica al
31 dicembre 2015:
• dirigenti n. 6
• amministratori n. 9
• sindaci
n. 3
Al 31 dicembre 2015 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in
organico effettivo.
6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni con parti correlate (come definite dallo IAS 24) diverse da amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche in organico effettivo. In particolare, le operazioni con questi soggetti riguardano le remunerazioni
fisse e variabili precedentemente illustrate, i cui saldi sono inclusi nella voce Altre passività dello stato patrimoniale e nella voce Spese amministrative – spese per il personale del conto economico:
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Debiti verso amministratori
Debiti verso sindaci
Debiti verso dirigenti
CONTO ECONOMICO - COSTI
143.707
47.192
1.502.402
Amministratori
Sindaci
Dirigenti
590.182
172.750
3.710.716
Altre informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con le banche azioniste
Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2015 con le banche azioniste:
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Crediti
Altre attività
CONTO ECONOMICO - RICAVI
24.719.327
2.167.571
Commissioni attive
47.210
Interessi attivi e proventi assimilati
14.441
Altri proventi di gestione
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
CONTO ECONOMICO - COSTI
Debiti
43.239.775
Commissioni passive
Titoli in circolazione
25.254.000
di cui compenso per contratto di associazione in partecipazione
Altre passività
145.801
72.970
Interessi passivi e oneri assimilati
118.785.850
18.277.687
2.357.052
Spese amministrative
71.530
Altri oneri di gestione
1.916
A)Gli azionisti della società operano come collocatori dei prodotti Arca e ricevono un compenso da tale attività di collocamento che viene
liquidato su base trimestrale. La voce Debiti della tabella sopra riportata accoglie principalmente i debiti con gli azionisti per l’attività di
collocamento prestata nel 4° trimestre 2015 e il compenso relativo all’accordo di associazione in partecipazione dettagliato al punto B).
95
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
B)Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo informativo e di servizio dell’attività di distribuzione e collocamento
dei propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione delle reti di distribuzione.
È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in
aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento
del risultato della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno
sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere
la qualità del servizio fornito ai sottoscrittori.
Per l’esercizio 2015 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 18.277.687.
C)In data 26 febbraio 2013 Arca ha stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo
complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. Arca ha provveduto ad estinguere anticipatamente tale finanziamento riconoscendo alla Banca
Popolare di Vicenza gli interessi passivi di competenza 2015 pari € 92.757, oltre a € 11.405.561 a titolo di rimborso del capitale.
D)Arca intrattiene rapporti di conto corrente con le banche azioniste per un ammontare complessivo pari a € 24.654.490 al 31 dicembre
2015.
E)Alcuni azionisti hanno sottoscritto lo strumento innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013 per un valore nominale di
€ 23.000.000. Lo strumento in questione nel corso dell’esercizio ha maturato la cedola di € 2.254.000 che verrà pagata ai sottoscrittori nel
mese di aprile 2016. Valore nominale e cedola sono iscritte nel passivo di bilancio alla voce Titoli in circolazione.
Informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con la controllata Arca Fondi SGR SpA
Arca SGR esercita attività di direzione e coordinamento sulla propria controllata Arca Fondi SGR.
L’unico rapporto con la controllata Arca Fondi SGR, indicato nella voce altre attività per € 9.828, si riferisce a pagamenti fatti da Arca in nome
e per conto di Arca Fondi (spese e onorari di costituzione e ritenute) in attesa di svincolare il conto bancario acceso per il versamento del
capitale sociale di Arca Fondi di € 1.000.000.
Sezione 7 -
ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI
(in unità di Euro)
7.1 - Altri dettagli informativi
Ammontare dei crediti e dei debiti di durata residuale superiore a cinque anni
Ai sensi dell’art. 2427 co.1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione crediti e debiti di durata superiore a cinque anni.
Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co. 1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto:
Italia
Commissioni attive
Altri proventi di gestione
Totale
Altri Paesi
della U.E.
Paesi extra U.E.
Totale
287.246.576
2.537
71.229
287.320.342
1.608.386
228.065
20.460
1.856.911
288.854.962
230.602
91.689
289.177.253
Utilità ricevute dalla SGR non riconducibili ad attività di gestione
Le eventuali retrocessioni commissionali ricevute da Arca a fronte di rapporti d’affari con i gestori di OICR non collegati oggetto di investimento sono riconosciute ai relativi fondi.
La società percepisce dai negoziatori prestazioni non monetarie, sotto forma di ricerca in materia di investimenti; tale ricerca è da considerarsi complementare e non sostitutiva delle analisi elaborate internamente.
La ricerca è utilizzata nella prestazione del servizio nell’interesse dei partecipanti agli OICR non ostacolando l’adempimento dell’obbligo di
servire al meglio i loro interessi.
Arca non remunera separatamente la ricerca ricevuta, ma il relativo corrispettivo è compreso nelle commissioni di negoziazione corrisposte
dalla società ai negoziatori. Il processo di valutazione della ricerca ricevuta prevede l’analisi periodica delle caratteristiche di novità, originalità, rigore e significatività della stessa e della qualità.
96
ALLEGATI AL BILANCIO
Bilancio 31 dicembre 2015
Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a
fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio
Revisione contabile
Compensi
312.848
Revisione legale bilancio d’esercizio
PricewaterhouseCoopers SpA
23.978
Revisone legale bilancio consolidato
PricewaterhouseCoopers SpA
10.000
Revisione limitata situazione semestrale di vigilanza
PricewaterhouseCoopers SpA
16.000
Revisione rendiconti semestrali Fondi OICR (*)
PricewaterhouseCoopers SpA
51.334
Revisione legale rendiconti annuali Fondi OICR (*)
PricewaterhouseCoopers SpA
163.452
Revisione rendiconto annuale Fondo Pensione Aperto (**)
PricewaterhouseCoopers SpA
17.084
Revisione rendiconti
PricewaterhouseCoopers SpA
31.000
Servizi di attestazione
173.465
Attestazione GIPS esercizio
PricewaterhouseCoopers SpA
37.965
Attestazione Fondo Nazionale di Garanzia
PricewaterhouseCoopers SpA
13.500
Attestazione Garanzia Capitale Fondo pensione aperto
PricewaterhouseCoopers SpA
22.000
Parere diritto di recesso
PricewaterhouseCoopers SpA
100.000
Altri servizi
243.350
Supporto metodologico struttura organizzativa (sicav, assessment sistema remunerazione al nuovo quadro regolamentare)
PricewaterhouseCoopers Advisory SpA
Analisi contratto banca depositaria
Studio TLS
Totale
(*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento.
(**) costo a carico di Arca SGR.
I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile.
98
235.350
8.000
729.663
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
Relazione del Collegio sindacale all’Assemblea degli azionisti
ai sensi dell’articolo 2429 del codice civile e delle norme del T.U.F.
Signori Azionisti,
il Collegio sindacale è stato nominato con l’Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2014 e terminerà il
proprio mandato con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, che viene presentato alla vostra approvazione,
è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca d’Italia
del 15 dicembre 2015 e chiude con le seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Totale dell’attivo
Passività
Euro
118.951.137
Capitale sociale
Euro
50.000.000
Riserve
Euro
130.075.838
Riserve da valutazione
Euro
(1.204.857)
Totale del passivo
Euro
297.822.118
Utile d’esercizio
Euro
325.666.492
Euro
27.844.374
CONTO ECONOMICO
Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riflettenti la gestione aziendale, emerge un utile
d’esercizio di € 27.844.374 come evidenziato nello stato patrimoniale.
Il bilancio, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n° 38, è stato redatto in conformità ai principi
contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), con
l’applicazione dei principi generali di redazione esposti in nota integrativa.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state
applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci
e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli
IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 15 dicembre 2015.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio
netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto finanziario rappresentano in modo
sintetico la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio che illustra i criteri di
valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara, veritiera
e corretta della realtà aziendale.
Non essendo demandato al Collegio sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del
bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata
alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge
per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale fine il Collegio sindacale ha ottenuto le
necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza e
Controllo della società.
Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge
ai sensi dell’articolo 5, primo comma, del D.Lgs. n° 38/2005. Non sono stati applicati lo IFRS 8
101
Bilancio 2015
Relazione del Collegio Sindacale
“informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società quotate
o emittenti di titoli diffusi.
È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio a quanto previsto dall’articolo 2428 del Codice Civile, dando atto che contiene le informative
obbligatorie previste dalla normativa, relativamente al D.Lgs. n° 231/2001 e al D.Lgs. n° 81/2008 e
successive integrazioni.
Dopo attento esame dei documenti sopra riportati, preso atto che la società di revisione
PricewaterhouseCoopers S.p.A., in data 12 aprile 2016, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D.Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami d’informativa,
e dopo aver visionato la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione,
attestiamo che:
–il bilancio è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente;
–in nota integrativa sono state fornite (i) le informazioni sui principali rischi cui la società è
esposta, (ii) le informazioni relative alle operazioni con parti correlate ed (iii) le informazioni
dettagliate in merito agli effetti della fiscalità anticipata e differita;
–anche in base a quanto abbiamo potuto esaminare nelle nostre visite periodiche, i dati di bilancio
e le informazioni contenute nella relazione e nella nota integrativa si presentano attendibili.
L’Assemblea dei Soci di Arca tenutasi nel luglio 2015 ha deliberato un progetto di riorganizzazione
societaria finalizzato alla modifica dell’oggetto sociale, alla variazione della Società in holding di
partecipazioni e al conferimento di tutte le attività operative di gestione del risparmio ad una neocostituita società. A tale scopo, nel mese di luglio 2015 è stata costituita la società Arca Fondi SGR
SpA (Arca Fondi), con capitale sociale di Euro 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni con
valore nominale di euro 1,00 ciascuna, interamente partecipata da Arca e autorizzata all’attività di
gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle
attività di gestione del Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza con provvedimento della COVIP
del febbraio 2016.
Dato che al 31 dicembre 2015 l’intero capitale sociale di Arca Fondi era detenuto da Arca, quest’ultima ha proceduto a redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2015, includendo nel perimetro
di consolidamento la situazione patrimoniale ed economica della società controllata Arca Fondi. I
rapporti economici e finanziari tra Arca e Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015 sono stati molto
limitati in conseguenza dell’assenza di operatività nella controllata Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015.
Nel corso del 2016 Arca conferirà il ramo di azienda ed, in linea con la delibera dell’Assemblea
dei Soci del luglio 2015, muterà il proprio oggetto sociale e modificherà la propria denominazione
sociale in Arca Holding SpA (Arca Holding), rinunciando alla autorizzazione a svolgere le attività
alla stessa precedentemente riservate.
La modifica dell’oggetto sociale di Arca, approvata dall’Assemblea dei Soci nel luglio 2015 (da cui
si origina l’operazione di riorganizzazione societaria sopra descritta), ha determinato, ai sensi degli
articoli 2437 e seguenti del Codice Civile, in capo ai soci che non hanno concorso alla delibera,
l’insorgere dell’esercizio del diritto di recesso. A tale proposito il Consiglio di Amministrazione
di Arca, assistito da una perizia di valutazione indipendente, ha fissato in Euro 9,6 per azione
il valore di liquidazione delle azioni ai fini del diritto di recesso. I soci Banco Popolare Società
Cooperativa, Holding di Partecipazioni Finanziarie Banco Popolare S.p.A. (entrambi parte del
Gruppo Banco Popolare) e Banca Popolare dell’Alto Adige Scpa hanno esercitato il diritto di
recesso nei termini previsti. Le azioni oggetto di recesso sono state offerte in opzione agli altri
soci di Arca in proporzione al numero di azioni da questi possedute. Si segnala inoltre che
Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa, Banca Popolare di Sondrio ScpA e
102
Sanfelice 1893 Banca popolare ScpA, contestualmente all’esercizio del diritto di opzione, hanno
fatto richiesta di prelazione nell’acquisto delle azioni rimaste inoptate.
Nel corso dell’esercizio, il Consiglio di Amministrazione di Arca ha approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari ad Euro 300.000 per operazione.
In ordine al contenzioso sull’applicazione dell’Iva ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria,
la società ha utilizzato, per un importo pari ad Euro 57.069, il fondo rischi accantonato nel bilancio
2013 a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie.
In ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, sono state effettuate le analisi di impairment test volte ad accertare l’eventuale perdita di valore delle immobilizzazioni materiali (ed in particolare dei fabbricati) e degli avviamenti. L’impairment test ha evidenziato
una perdita di valore duratura dell’immobile di proprietà sito in Milano, Via Mosè Bianchi 6, per il
quale si è proceduto ad una rettifica del valore contabile pari a circa Euro 1,7 milioni. Inoltre, si è
verificata la presenza di “triggering events” per effettuare procedure di impairment test anche sulle
immobilizzazioni immateriali a vita definita, iscritte a bilancio a seguito di acquisizioni. Il Collegio
sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con
le conclusioni dell’analisi svolta dalla società.
Nel corso dell’esercizio 2015 il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni
dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e attraverso
contatti con la funzione di Revisione Interna della società.
Durante l’esercizio il Collegio sindacale ha effettuato delle verifiche periodiche (nr. 9) e i controlli
di sua competenza previsti dal Codice Civile.
La società PricewaterhouseCoopers S.p.A, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio
d’esercizio 2015 e alla verifica della regolare tenuta della contabilità in corso d’anno, ha effettuato la
revisione legale dei rendiconti dei fondi gestiti da Arca SGR nel corso del 2015, nonché la revisione
contabile del rendiconto di gestione del Fondo Pensione Aperto “Arca Previdenza”.
In relazione all’esercizio 2015, il Collegio sindacale ha incontrato la società di revisione al fine di
uno scambio di informazioni sui risultati delle verifiche effettuate da entrambi.
Nel corso del 2015 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda
le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze
del Consiglio di Amministrazione, che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e legislative
che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le
delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate
ed in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Il
Collegio sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale
effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo
statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conflitto di interessi o
in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con la
finalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della società.
Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato la funzione di Revisione Interna al fine di
un reciproco scambio di informazioni e ha riscontrato la congruità dei controlli posti in essere dalla
funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio sindacale ha avuto periodici incontri
con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk Management), da
cui non sono emerse criticità da segnalare. Si è avuta adeguata informativa da parte della funzione
di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per la composizione degli
103
Bilancio 2015
Relazione del Collegio Sindacale
stessi. Si conferma che le funzioni di controllo menzionate (i.e. Revisione Interna, Compliance, Risk
Management) riportano direttamente al Consiglio di Amministrazione della società.
Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile.
Non sono state fatte denunce ai sensi dell’aricolo 2409, settimo comma del Codice Civile.
La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con
parti correlate.
Il Collegio sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto
organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento
dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto delle
disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza.
Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa
vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di comportamento del Collegio sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili.
Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha constatato come la società osservi, nella gestione
dei fondi comuni d’investimento istituiti e gestiti, del fondo pensione aperto, nonché delle gestioni
individuali istituzionali, le norme di legge, di statuto e le disposizioni regolamentari stabilite dagli
organismi di vigilanza; per quanto attiene i limiti d’investimento, si è riscontrato il pieno rispetto
delle disposizioni di vigilanza e di mandato.
I prospetti dei fondi sono stati tempestivamente predisposti applicando correttamente i criteri di
valutazione disposti dalla Banca d’Italia.
Il Collegio ha preso atto dei “Rendiconti annuali 2015” riguardanti i fondi comuni d’investimento
e il fondo pensione aperto corredati delle relazioni consiliari e ha preso visione delle relazioni della
società di revisione sui fondi comuni d’investimento aperti e sul fondo pensione aperto, emesse
rispettivamente il 31 marzo 2016 ed il 12 aprile 2016, che non contengono rilievi.
Il Collegio sindacale, con la collaborazione della funzione di Revisione Interna e del Responsabile
del fondo pensione, ha analizzato i sistemi di controllo e la struttura organizzativa adottati dalla
società per la gestione amministrativo-contabile verificando, in particolare, l’adeguatezza delle
risorse dedicate, dei sistemi informativi per la tenuta della contabilità del fondo pensione, nonché
il corretto assolvimento degli obblighi informativi verso gli aderenti e le altre disposizioni previste
dalla normativa di riferimento.
Si attesta di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui al D.Lgs. n° 231
del 29 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, in collaborazione con la funzione di
Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca. Nel
corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni
o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente
relazione.
Il Collegio sindacale attesta che Arca è dotata di un Modello di organizzazione, gestione e controllo
idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Tale modello prevede
l’applicazione anche ai rapporti con i fornitori, i quali si impegnano, nei rapporti con Arca, ad adottare
un’organizzazione volta alla prevenzione di illeciti penali e condotte criminose che determinino una
responsabilità della Società.
Diamo atto dell’informativa ricevuta dalle strutture preposte di Arca SGR in occasione sia delle
verifiche sindacali, sia delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo
Interno, in relazione agli adempimenti effettuati dai soggetti collocatori che hanno sottoscritto il
contratto di associazione in partecipazione per conseguire il compenso relativo all’esercizio 2015,
pari complessivamente ad Euro 18,3 milioni. A riguardo, abbiamo preso atto che, al 31 dicembre 2015
104
i soggetti associati in partecipazione da Arca erano: Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna,
Gruppo Banca Popolare di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca di
Piacenza, Sanfelice 1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi.
Nel corso dell’esercizio, il Collegio sindacale ha espresso il Suo parere favorevole in merito all’istituzione dei seguenti fondi, di cui ha approvato i Regolamenti: (i) Arca Cedola 2020 Obbligazione
Attiva; (ii) Arca 2020 Reddito Multivalore; (iii) Arca Economia Reale Equity Italia; (iv) Arca
Multiasset Balanced e Aggressive; (v) due fondi d’investimento alternativi, chiusi, per la clientela
individuale ed istituzionale, che investiranno in strumenti di debito emessi da aziende di piccole e
medie dimensioni.
Si segnala infine che, in data 7 agosto 2015, la CONSOB ha deliberato, in esito all’ispezione intrapresa nel 2012, l’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti degli esponenti coinvolti e della
Società, quale responsabile in solido con obbligo di regresso, per un importo complessivo di Euro
202.666. In data 20 novembre 2015, gli esponenti sanzionati e la Società hanno presentato ricorso
avverso il provvedimento dell’Autorità alla Corte d’Appello di Milano.
In considerazione di quanto precede, il Collegio sindacale, sotto i profili di propria competenza,
esprime parere favorevole in merito all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2015
e alla proposta di destinazione degli utili d’esercizio a riserva formulata dal Consiglio d’Amministrazione.
Milano, 12 aprile 2016
Prof. Avv. Giuseppe Marino, Presidente del Collegio sindacale
Dott. Giovanni Sandrini, Sindaco effettivo
Dott. Stefano Santucci, Sindaco effettivo
105
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA
Deliberazioni dell’Assemblea Ordinaria
del 28 aprile 2016
L’Assemblea degli Azionisti, tenutasi il 28 aprile 2016 sotto la presidenza del prof. Guido
Cammarano, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2015 e la Relazione del Consiglio
di Amministrazione sulla gestione e ha deliberato di destinare l’utile di esercizio come
segue:
a dividendo € 10.000.000
a riserva straordinaria€ 17.844.374
L’Assemblea ha assunto, altresì, le seguenti delibere:
•di non precedere alla nomina di un Amministratore, determinando in 8 il numero dei
Consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione, in carica sino all’Assemblea che approverà
il Bilancio dell’esercizio 2016, risulta pertanto così composto:
Prof. Guido Cammarano
Dr. Edoardo Rossini
Dr. Ugo Loser
Dr. Michele Barbisan
Dr. Diego Paolo Cavrioli
Dr. Filippo Maria Cova
Rag. Mario Erba
Avv. Paolo Guzzetti
•stipula di una copertura assicurativa relativa alla responsabilità civile degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti della società per fatti inerenti l’attività dell’impresa.
115
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015
ARCA SGR S.p.A.
Società di Gestione del Risparmio
Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3
Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v.
Riserve Euro 130.075.838
Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155
Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014
117
Composizione degli Organi Sociali
al 31 dicembre 2015
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Guido Cammarano
Vice Presidente
Edoardo Rossini
Amministratore Delegato
Ugo Loser
Consigliere
Filippo M. Cova
Consigliere
Mario Erba
Consigliere
Diego Paolo Cavrioli
Consigliere
Paolo Guzzetti
Consigliere
Michele Barbisan
Consigliere
Felice Angelo Panigoni
Collegio Sindacale
Presidente
Giuseppe Marino
Sindaco Effettivo
Giovanni Sandrini
Sindaco Effettivo
Stefano Santucci
Sindaco Supplente
Bruno Garbellini
Sindaco Supplente
Diego Xausa
119
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2015
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2015
PARTE I – Il contesto di riferimento
1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari
Il 2015 ha registrato una crescita economica globale non particolarmente brillante, inferiore a
quella del 2014 a cui si è associata una performance dei mercati finanziari altrettanto poco soddisfacente sia per gli investimenti azionari sia per quelli obbligazionari; il deprezzamento dell’Euro,
in particolare contro il Dollaro USA ha consentito di ottenere risultati migliori agli investimenti al
di fuori dell’Area Euro.
La crescita economica globale nel 2015 è stata del 3,1% (stime IMF), di poco inferiore al 3,4% del
2014. L’andamento dell’inflazione globale al 3,3% è stato in linea con quello dell’anno precedente
(3,4%), sia a causa dell’ancora ampio disequilibrio tra il livello dell’attività economica e il suo
potenziale, sia per il calo dei prezzi delle materie prime.
Negli Stati Uniti, la crescita economica è stata del 2,5%, sostanzialmente simile a quella dell’anno
precedente: la domanda domestica è stata trainata dai consumi privati, dagli investimenti immobiliari e dalla spesa pubblica; sono calati gli investimenti nel settore energetico; il calo delle esportazioni nette ha rallentato la crescita del PIL. Il mercato del lavoro ha continuato a migliorare: il
tasso di disoccupazione è sceso al 5%.
Nell’Area Euro la crescita economica ha accelerato all’1,5% rispetto allo 0,9% del 2014 grazie
all’uscita dalla recessione dell’Italia (0,8%) e della Francia (1,2%) e alla conferma della ripresa in
Spagna (3,1%); la crescita della Germania al 1,5% è stata simile a quella del 2014 (1,6%).
Il Giappone è uscito dalla recessione del 2014 e ha visto la crescita accelerare allo 0,6%. Il Regno
Unito ha segnato una crescita del 2,5%.
Le economie emergenti hanno registrato una crescita del 4,2% inferiore al 4,7% del 2014. In particolare la Cina ha visto la crescita rallentare ulteriormente al 7,3%, il Brasile è entrato in recessione con una contrazione del PIL del 3% e in modo similare l’economia russa si è contratta del 3,8%;
l’India ha visto un tasso di crescita simile a quello del 2014 attorno al 7,3%.
La politica monetaria delle principali banche centrali è rimasta ampiamente accomodante. Nel corso
dell’anno la BCE ha incrementato la dimensione delle misure non convenzionali di stimolo e ha
abbassato il tasso di deposito a -0,3%. La BoJ ha mantenuto le misure non convenzionali e si è
dichiarata pronta a ulteriori stimoli.
La Federal Reserve (Fed) ha mantenuto la politica di reinvestimento dei titoli in scadenza nel proprio bilancio e nel mese di dicembre ha alzato il corridoio di riferimento dei tassi federali a 0,25%0,5% e il tasso di remunerazione delle riserve dello 0,25%, al livello di 0,5%.
La Banca Centrale Cinese (People’s Bank of China o “PBoC”) ha ridotto il ratio sulle riserve
obbligatorie, guidando una riduzione dei tassi di interesse ed ha lasciato deprezzare la Yuan contro
il Dollaro USA. Le altre banche centrali dei Paesi emergenti hanno dovuto vendere parte delle
proprie riserve valutarie per smorzare il deprezzamento delle rispettive monete. Alcune banche
centrali sono state costrette ad alzare i tassi di riferimento nonostante il rallentamento dell’economia (Sud Africa e Brasile per esempio).
Nel corso dell’anno rispetto all’Euro, il Dollaro USA si è apprezzato di circa il 12%, Yen e Franco
svizzero dell’11%, la Sterlina inglese del 6%, la Corona svedese del 2%; al contrario, il Dollaro
canadese e la Corona norvegese si sono deprezzate del 6%.
L’andamento delle valute dei Paesi emergenti è stato complessivamente negativo rispetto al Dollaro USA, ma rispetto all’Euro gli andamenti sono stati più variegati: Rupia indiana e Yuan cinese
si sono apprezzati del 7% mentre il Real brasiliano si è deprezzato del 25%, il Rand sudafricano
del 16%, il Rublo e la Lira turca del 10%.
I mercati obbligazionari hanno registrato performance non particolarmente brillanti nel 2015. Gli
indici governativi hanno registrato ritorni positivi solamente in virtù della componente cedolare;
gli indici di credito hanno sofferto l’allargamento degli spread.
L’indice Merrill Lynch W0G1 dei titoli governativi dei paesi industrializzati è cresciuto dell’1,22%
in valuta locale: la componente cedolare (2,20%) ha più che compensato il rialzo dei rendimenti.
123
Bilancio Consolidato 2015
Lo stesso indice, espresso in Euro, segna una performance positiva dell’8,48%.
L’indice Merrill Lynch EG00 dei titoli governativi dell’Area Euro ha registrato un incremento
dell’1,63%, la componente cedolare (2,81%) ha più che compensato il rialzo dei rendimenti.
L’indice JpMorgan GBI-EM Global Diversified, rappresentativo dei titoli governativi emessi da
Paesi emergenti e denominati nelle rispettive valute, ha registrato un incremento dell’1,76% in Euro:
la componente di reddito cedolare ha compensato il ritorno negativo della componente valutaria e
del deprezzamento dei titoli.
L’indice Merrill Lynch G0BC, rappresentativo dei titoli obbligazionari emessi da società private
con rating elevato (investment grade), segna alla fine dell’anno una perdita di 0,23% in valuta
locale e un extra rendimento negativo rispetto ai titoli governativi del -1,10%.
L’indice Merrill Lynch HW0J, rappresentativo dei titoli obbligazionari corporate con basso rating
(non investment grade), ha registrato un rendimento negativo dell’1,89%, con un extra rendimento
negativo rispetto ai titoli governativi di -2,96%.
L’indice Merrill Lynch IP0C delle obbligazioni dei Paesi emergenti ha registrato un incremento
dello 0,75% in valuta locale; l’extra rendimento rispetto ai titoli governativi americani e tedeschi è
stato nullo a causa dell’allargamento degli spread.
I mercati azionari globali hanno registrato complessivamente una performance non brillante nel
2015: l’indice MSCI World, denominato in valuta locale e rappresentativo dei maggiori mercati
azionari mondiali, è rimasto sostanzialmente invariato.
Negli Stati Uniti, l’indice S&P 500 ha avuto un incremento dell’1,38%, mentre l’indice canadese
ha registrato un calo dell’11%. In Europa l’indice MSCI Europe, che include i mercati più rilevanti per dimensione, ha concluso l’anno con un incremento del 2,24% in valuta locale: in particolare
l’indice MSCI Italia è cresciuto dell’11%, l’indice tedesco del 7%, quello francese del 9%; sono
invece scesi l’indice MSCI Spagna del 7%, l’indice inglese del 6%, l’indice greco del 57%.
Le borse dell’area del Pacifico (indice MSCI Pacific) hanno avuto una performance positiva del
3,4% in valuta locale. Il mercato giapponese, il più importante dell’area, è salito dell’8%.
I mercati emergenti hanno realizzato nel loro complesso una performance negativa in valuta locale pari all’8%. Tra i maggiori mercati della categoria, si segnala la performance negativa del mercato cinese (-10%) e brasiliano (-12%), a fronte di quella positiva del mercato russo (+5%).
2. L’industria della gestione del risparmio
I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2015 un anno di forte crescita per il mercato del
risparmio gestito italiano. Grazie a una raccolta netta superiore a € 141 miliardi, di cui oltre € 94,3
miliardi negli OICR di diritto italiano ed estero, il patrimonio complessivo in gestione raggiunge
i massimi storici e si attesta sopra € 1.823 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive
più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa € 26,3
miliardi, mentre i fondi esteri hanno avuto afflussi netti per circa € 68,3 miliardi.
All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia
stata trainata dai fondi flessibili che costituiscono circa il 60% degli afflussi netti dell’anno.
I prodotti esteri rappresentano circa il 72,2% del patrimonio totale dei fondi comuni aperti che
ammonta a € 842,5 miliardi.
PARTE II - La descrizione della società e del gruppo
1. Profilo societario
Arca SGR S.p.A. (di seguito “Arca” o “la Società” o “la Controllante”) è tra le più longeve società
di gestione del risparmio italiane, leader di mercato dal 1983, essendo stata istituita per iniziativa
di 12 banche popolari, molte delle quali sono tuttora presenti nel capitale della Società, subito dopo
l’introduzione della legge n° 77 del 1983 che ha fatto nascere ufficialmente in Italia i fondi comuni
d’investimento mobiliare.
124
In data 24 luglio 2015 Arca ha proceduto alla costituzione della società Arca Fondi SGR SpA (“Arca
Fondi” o “la Società controllata”), di cui detiene l’intero capitale sociale pari a € 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni del valore nominale di € 1,00 ciascuna. Arca Fondi è stata autorizzata all’attività di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in
materia di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del dicembre 2015, nonché allo
svolgimento delle attività di gestione del Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza con provvedimento della COVIP del febbraio 2016.
Nel corso del 2015 la Società controllata non ha svolto alcuna attività operativa di gestione del
risparmio, nell’attesa che la Controllante Arca, nel corso del 2016, le conferisca il ramo di azienda
costituito dalla struttura operativa necessaria allo svolgimento dell’attività di asset management,
con le relative attività e passività contabili.
Dato il ristretto perimetro delle attività svolte da Arca Fondi nell’esercizio 2015, la sua incidenza
sulla situazione consolidata è limitata e, pertanto, tale situazione consolidata riflette sostanzialmente la situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Controllante.
2. La rete di collocamento
L’attenzione prestata da parte della Società alla buona diligenza operativa, sia nell’attività gestionale, sia nelle attività amministrative, unitamente al rispetto delle regole stabilite dalle Autorità di
Vigilanza, consentono alla Società di mantenere un elevato livello di servizio alla clientela, anche
grazie all’attività delle reti di collocamento, opportunamente assistite con interventi di formazione.
Ciò ha consentito, anche quest’anno, di registrare un numero di reclami molto limitato che non ha
comportato significativi risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2015 sono stati ricevuti 51
reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e 48 reclami relativi al fondo pensione; gran parte dei reclami sono dovuti a difficoltà interpretative degli aspetti fiscali relativi alle
operazioni di disinvestimento e alle anticipazioni.
3. La governance della Società e la gestione dei rapporti con le parti correlate e gli azionisti
Il capitale sociale di Arca Fondi è interamente detenuto da Arca che svolge pertanto attività di
direzione e coordinamento nei confronti della Società Controllata.
Si segnala che la compagine azionaria della Controllante si è modificata nel corso del 2015, come
illustrato al punto 3.2, Parte III della presente Relazione.
Si conferma che al 31 dicembre 2015 Arca non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie o
per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio 2015.
Arca ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D. Lgs. n. 231 dell’8
giugno 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, e ha istituito il relativo Organismo di
Vigilanza. Nel corso dell’anno l’Organismo di Vigilanza si è riunito cinque volte svolgendo attività
specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate dal modello. Tra i principali ambiti
esaminati nel corso del 2015 si segnalano: i) abusi di mercato, ii) antiriciclaggio e adeguata verifica,
iii) rapporti con la pubblica amministrazione e iv) tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di
lavoro. Arca Fondi non ha ancora proceduto all’adozione del modello di organizzazione, gestione
e controllo sopra illustrato, ma procederà in tale senso nel corso del 2016.
In tema di conflitti di interesse, Arca si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione di
possibili situazioni di conflitto di interesse, si è migliorato il protocollo di identificazione delle parti
correlate e istituito presidi di controllo la cui efficacia è periodicamente verificata.
Il Consiglio di Amministrazione di Arca in data 21 maggio 2015 ha approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di
riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari a € 300.000 per operazione. La
controllata Arca Fondi adotterà i principi di comportamento per le operazioni con parti correlate nel
corso del 2016, in quanto la Società controllata nel 2015 non ha svolto alcuna attività operativa.
Nel corso del 2015, Arca ha intrattenuto rapporti con gli istituti bancari azionisti che riguardano
principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla Società, l’accordo di associazio-
125
Bilancio Consolidato 2015
ne in partecipazione, i rapporti di conto corrente utilizzati dalla Società per la gestione delle proprie
disponibilità liquide, i finanziamenti e lo strumento innovativo di capitale emesso dalla Società a
fine 2013 e sottoscritto da alcuni istituti azionisti.
In allegato al fascicolo di bilancio di Arca è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori
Indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni.
4. Gli obiettivi e la politica di gestione dei rischi
L’attività di Arca si caratterizza per un rischio strategico di fondo legato alla distribuzione dei
propri prodotti che è totalmente affidata a terze parti, dato che la Società non è dotata di una propria rete di collocamento. Tale circostanza espone la Società al rischio di contrazione dei propri
flussi commissionali, qualora l’efficacia delle reti di collocamento si deteriori. Al fine di mitigare
l’esposizione a tale rischio, la Società è determinata a rafforzare il proprio marchio, migliorare la
propria capacità di comunicazione (a tale proposito si segnala la prosecuzione dell’attività di sviluppo del sito internet www.arcaonline.it effettuata nel 2015), innovare costantemente la propria
offerta di prodotti e sostenere le reti distributive, attraverso attività di formazione sui prodotti Arca
e materiale promozionale dedicato.
In termini di rischio finanziario si segnala che nel corso del 2015 Arca ha acquistato nel proprio
portafoglio di proprietà quote del fondo comune aperto Arca RR, focalizzato sui mercati obbligazionari. Le quote sono state inserite nella sezione del portafoglio relativa alle attività disponibili
per la vendita. A seguito di tale decisione di investimento, la Società si è esposta al rischio di mercato correlato al portafoglio del fondo: a fine dicembre 2015 il valore delle quote in proprietà
risultava inferiore al prezzo di acquisto, con i conseguenti riflessi negativi sulla riserva di valutazione del patrimonio netto della Società. Successivamente all’acquisto delle quote, il portafoglio di
proprietà non è stato movimentato.
Si segnala inoltre che le eccedenze di liquidità disponibili, salvo quanto sopra specificato, sono
state mantenute sul conto corrente della Società, determinando una trascurabile esposizione al
rischio di controparte.
Arca presidia il rischio operativo legato sia alle attività svolte direttamente, sia alle attività conferite in affidamento o in outsourcing attraverso procedure, regolamenti interni e policy. Con specifico riferimento agli accordi di affidamento e di outsourcing si segnala che la Società si è dotata
di un sistema di alert operativi, Key Performance Indicators e verifiche periodiche di quanto previsto nei Service Level Agreement che costituiscono parte integrante dei contratti stessi.
L’assenza di attività operativa in Arca Fondi nell’esercizio 2015, ha determinato l’assenza di rischi
significativi determinati dalla gestione, se si eccettua il marginale rischio di controparte relativo al
conto corrente della Società Controllata determinato dal deposito della liquidità relativa al proprio
capitale sociale versato in occasione della costituzione di Arca Fondi stessa.
Per informazioni di maggiore dettaglio sui rischi di Arca e di Arca Fondi si rimanda alla parte D
della nota integrativa.
5. L ’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance
delle società quotate
Arca ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria
policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto.
Per maggiori dettagli in merito all’adozione dei principi di Stewardship, alla vigente policy interna,
nonché all’attività svolta nel corso dell’anno 2015, si rimanda all’apposita sezione del sito internet
della Società www.arcaonline.it.
La Società ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni promosse nei
confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati.
I rimborsi ottenuti nel 2015 in relazione alla partecipazione alle class action si quantificano in USD
293.000 circa, pari a circa € 266.000, e sono stati accreditati ai fondi interessati.
126
6. Il personale
Arca si avvale di uno staff di 100 collaboratori a tempo indeterminato.
L’anzianità di servizio media è di 11,66 anni. La componente femminile rappresenta circa il 41%
dell’organico.
Lo staff è altamente qualificato ed è composto da 22 dirigenti, 46 quadri direttivi e 32 impiegati.
Per quanto riguarda la formazione scolastica, si segnala che i laureati sono 70 e i dipendenti con
diploma di scuola media superiore sono 30.
Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate nell’anno sono state pari a 436 giorni
di calendario cui si aggiungono 156 giorni di assenza per maternità e 22 giorni di assenza per
aspettativa non retribuita (0 giorni di assenza per infortunio).
Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette.
Arca Fondi nel corso del 2015 non ha avuto lavoratori dipendenti, né ha sottoscritto alcun contratto di collaborazione. Gli organi sociali in carica, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio
Sindacale composti rispettivamente da 5 e 3 membri, sono stati nominati in occasione della costituzione della Società Controllata in data 24 luglio 2015.
PARTE III – Informazioni sull’andamento della gestione
I commenti che seguono sono essenzialmente riferibili ad Arca stante il fatto che il bilancio consolidato di Arca è costituito sostanzialmente dai saldi patrimoniali ed economici di Arca stessa
essendo l’unica partecipata inclusa nel consolidato Arca Fondi rimasta non operativa. Inoltre l’esercizio 2015 è il primo esercizio di redazione del bilancio consolidato.
1. L’andamento della gestione consolidata
Conto economico Consolidato
Voci di conto economico (in unità di Euro)
10.
Commissioni attive
20.
Commissioni passive
2015
COMMISSIONI NETTE
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110. Spese amministrative
2014
287.320.342
253.427.470
(194.837.300)
(167.423.522)
92.483.042
86.003.948
42.257
222.888
(2.368.821)
(2.615.907)
90.156.478
83.610.929
(43.982.907)
(40.936.839)
a) spese per il personale
(16.870.603)
(15.483.236)
b) altre spese amministrative
(27.112.304)
(25.453.603)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(3.094.826)
(1.320.613)
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(2.553.030)
(2.854.364)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
9.125
(128.760)
1.693.655
1.211.677
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
42.228.495
39.582.030
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
42.228.495
39.582.030
160. Altri proventi e oneri di gestione
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
(14.501.385)
(13.356.845)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
27.727.110
26.225.185
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
27.727.110
26.225.185
27.727.110
26.225.185
220. UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO DI PERTINENZA
DELLA CAPOGRUPPO
127
Bilancio Consolidato 2015
Il bilancio consolidato si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 27.727.110,
sostanzialmente determinato dall’utile netto di esercizio di Arca pari a € 27.844.374. Il contributo
al risultato netto consolidato 2015 di Arca Fondi è stato marginalmente negativo (€ -117.264), in
quanto la Società Controllata non risultava ancora operativa al 31 dicembre 2015 e pertanto non
aveva generato ricavi di competenza nell’esercizio a fronte dei costi sostenuti per la sua costituzione
e il suo funzionamento. A tale proposito si segnala che il risultato negativo di Arca Fondi (costituita il 24 luglio 2015) è stato principalmente determinato dalle spese relative agli organi sociali.
Le principali determinanti del risultato consolidato sono allineate con quelle del risultato di Arca:
i) la crescita delle masse in gestione, determinata dalla raccolta netta positiva dell’esercizio, ii) il
miglioramento del mix prodotto e della sua redditività media che ha compensato la contrazione
delle commissioni di performance rispetto all’esercizio 2014, iii) la disciplinata gestione dei budget
di spesa. Per maggiori dettagli sull’andamento economico e patrimoniale 2015 della Controllante
si rinvia alla Relazione degli Amministratori al bilancio d’esercizio di Arca, Parte III, Punto 1.
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE Consolidato
2015
Voci dell’attivo (in unità di Euro)
10.
Cassa e disponibilità liquide
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
60.
Crediti
4.241
19.005.304
0
106.094.500
88.808.884
a) per gestione di patrimoni
71.647.937
66.763.129
b) altri crediti
34.446.563
22.045.755
90.
Partecipazioni
100.
Attività materiali
110.
Attività immateriali
120.
Attività fiscali
a) correnti
140.
2014
3.305
0
0
26.974.910
29.743.527
134.815.033
137.355.766
33.515.450
1.931.846
32.633.425
1.520.776
b) anticipate
31.583.604
31.112.649
di cui alla L. 214/2011
29.574.241
29.574.241
Altre attività
5.299.252
8.949.674
TOTALE ATTIVO
325.707.754
297.495.517
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE Consolidato
Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro)
2014
Debiti
64.546.419
65.270.245
20.
Titoli in circolazione
25.254.000
25.254.000
70.
Passività fiscali
9.785.812
a) correnti
912.405
b) differite
8.873.407
10.063.519
1.770.413
8.293.106
18.651.541
16.256.878
90.
Altre passività
100.
Trattamento di fine rapporto del personale
621.840
659.116
110.
Fondi per rischi e oneri
250.051
423.858
120.
Capitale
50.000.000
50.000.000
160.
Riserve
130.075.838
103.850.653
170.
Riserve da valutazione
(1.204.857)
(507.937)
180.
Utile (perdita) d’esercizio
b) altri fondi
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
128
2015
10.
250.051
423.858
27.727.110
26.225.185
325.707.754
297.495.517
Anche la situazione patrimoniale consolidata riflette sostanzialmente la situazione patrimoniale
della Controllante. L’attivo patrimoniale consolidato evidenzia crediti per servizi di gestione di
patrimoni pari a € 71.647.937, riferiti alle commissioni attive maturate nel quarto trimestre 2015
sui fondi comuni d’investimento, sul fondo pensione e sulle gestioni patrimoniali. Tali crediti
commissionali sono stati regolarmente incassati da Arca nel mese di gennaio 2016. Gli altri crediti includono le disponibilità di conto corrente.
Le attività immateriali sono costituite principalmente dagli avviamenti e dagli oneri pluriennali
relativi alle operazioni di acquisizione effettuate dalla Controllante nei precedenti esercizi (complessivamente pari a € 134.696.268).
Le attività materiali scontano l’allineamento del valore contabile dell’immobile di proprietà della
Controllante sito in Milano, via Mosè Bianchi 6, al suo valore recuperabile.
L’allineamento del valore contabile al valore recuperabile ha comportato l’iscrizione nel conto
economico di Arca e nel conto economico consolidato 2015 di un componente negativo di reddito
pari a € 1,7 milioni.
Nell’ambito del passivo patrimoniale, la voce debiti accoglie le commissioni di distribuzione dovute alle reti per l’attività di collocamento dei fondi comuni e del fondo pensione gestiti da Arca. Tali
passività sono state regolarmente liquidate nel corso del mese di gennaio 2016 (salvo il compenso
per il contratto di associazione in partecipazione pari a € 18.277.687 che verrà liquidato agli associati alla fine di aprile 2016).
Il passivo patrimoniale accoglie alla voce titoli in circolazione il valore dello strumento innovativo
di capitale, comprensivo del rateo di interesse maturato nel 2015, emesso dalla Controllante nel
dicembre 2013.
Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto consolidato è pari a € 206.598.091.
Si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto e del risultato di esercizio al 31
dicembre 2015 a livello individuale e a livello consolidato di Arca.
(Valori in migliaia di Euro)
PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO DI ARCA SGR
E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Risultato Capitale
Riserve
Riserva
Totale P.N.
Sociale
Valutazione
Valori di Arca SGR
27.844
50.000 130.076
(1.205) 206.715
Rettifiche di consolidamento:
Risultato 2015 della controllata Arca Fondi SGR di pertinenza del gruppo
(117)
(117)
Riserve della controllata di pertinenza del gruppo
Risultato 2015 della controllata Arca Fondi SGR di pertinenza di terzi
0
0
Valori consolidati
27.727
50.000 130.076
(1.205) 206.598
Alle sezioni 1.1 e 1.2 sono inclusi gli schemi individuali di stato patrimoniale e conto economico
di Arca e di Arca Fondi.
1.1 Schemi di bilancio di Arca SGR SpA
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci dell’attivo (in unità di Euro)
10. Cassa e disponibilità liquide
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
60. Crediti
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
90. Partecipazioni
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
di cui alla L. 214/2011
140. Altre attività
TOTALE ATTIVO
2015
2014
3.305
19.005.304
105.094.500
71.647.937
33.446.563
4.241
0
88.808.884
66.763.129
22.045.755
1.000.000
26.974.910
134.815.033
33.464.360
1.931.846
31.532.514
29.574.241
0
29.743.527
137.355.766
32.633.425
1.520.776
31.112.649
29.574.241
5.309.080
325.666.492
8.949.674
297.495.517
129
Bilancio Consolidato 2015
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci del passivo e del patrimonio netto
(in unità di Euro)
2015
2014
10.
Debiti
64.546.419
65.270.245
20.
Titoli in circolazione
25.254.000
25.254.000
70.
Passività fiscali
9.785.812
10.063.519
a) correnti
912.405
b) differite
8.873.407
1.770.413
8.293.106
90.
Altre passività
100.
Trattamento di fine rapporto del personale
621.840
659.116
110.
Fondi per rischi e oneri
250.051
423.858
120.
Capitale
50.000.000
50.000.000
160.
Riserve
130.075.838
103.850.653
170.
Riserve da valutazione
(1.204.857)
(507.937)
180.
Utile (perdita) d’esercizio
27.844.374
26.225.185
325.666.492
297.495.517
b) altri fondi
18.493.015
250.051
TOTALE ATTIVO
16.256.878
423.858
CONTO ECONOMICO
Voci di conto economico
(in unità di Euro)
2015
10.
Commissioni attive
287.320.342
253.427.470
20.
Commissioni passive
(194.837.300)
(167.423.522)
92.483.042
86.003.948
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
42.257
222.888
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
(2.368.821)
(2.615.907)
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
90.156.478
83.610.929
COMMISSIONI NETTE
110.
Spese amministrative
(43.814.553)
a) spese per il personale
(16.733.015)
b) altre spese amministrative
(27.081.538)
(40.936.839)
(15.483.236)
(25.453.603)
120.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(3.094.826)
(1.320.613)
130.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(2.553.030)
(2.854.364)
150.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
9.125
(128.760)
160.
Altri proventi e oneri di gestione
190.
130
2014
1.693.655
1.211.677
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
42.396.849
39.582.030
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
42.396.849
39.582.030
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
(14.552.475)
(13.356.845)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
27.844.374
26.225.185
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
27.844.374
26.225.185
4.2 Schemi di bilancio di Arca Fondi SGR SpA
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci dell’attivo (in unità di Euro)
10.
Cassa e disponibilità liquide
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
60.
Crediti
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
2015
0
0
1.000.000
0
1.000.000
90.
Partecipazioni
0
100.
Attività materiali
0
110.
Attività immateriali
0
120.
Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
di cui alla L. 214/2011
140.
51.090
0
51.090
0
Altre attività
0
TOTALE ATTIVO
1.051.090
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro)
2015
10.
Debiti
0
20.
Titoli in circolazione
0
70.
Passività fiscali
0
a) correnti
0
b) differite
0
90.
Altre passività
100.
Trattamento di fine rapporto del personale
110.
Fondi per rischi e oneri
b) altri fondi
168.354
0
0
0
120.
Capitale
1.000.000
160.
Riserve
0
170.
Riserve da valutazione
180.
Utile (perdita) d’esercizio
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
0
(117.264)
1.051.090
131
Bilancio Consolidato 2015
CONTO ECONOMICO
Voci di conto economico (in unità di Euro)
2015
10.
Commissioni attive
0
20.
Commissioni passive
0
COMMISSIONI NETTE
0
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
0
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
0
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110.
0
Spese amministrative
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
(168.354)
(137.588)
(30.766)
120.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
0
130.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
0
150.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
0
160.
Altri proventi e oneri di gestione
190.
0
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
(168.354)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
(168.354)
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
51.090
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
(117.264)
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
(117.264)
Il risultato d’esercizio di Arca Fondi è stato integralmente recepito nel risultato d’esercizio consolidato, in quanto Arca Fondi, a partire dalla sua costituzione (24 luglio 2015), è sempre stata controllata da Arca.
2. L’andamento dei prodotti e dei servizi offerti
Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2015, ammonta a € 24.089 milioni; a tale importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 2.895
milioni e quello delle gestioni ricevute in delega di € 1.935 milioni, per un totale complessivo di €
28.919 milioni di massa gestita.
A queste masse in gestione si aggiunge l’attività di consulenza in materia di investimenti che viene
prestata su patrimoni pari a € 336 milioni.
Nel corso del 2015 l’attività di gestione del risparmio e l’attività di consulenza in materia di investimenti cui si riferiscono i valori sopra illustrati sono state svolte dalla sola Arca, non essendo
Arca Fondi ancora operativa.
A seguito dell’operazione di conferimento del ramo di azienda relativo all’attività di gestione del
risparmio, prevista nel corso del 2016, Arca Fondi subentrerà ad Arca nella gestione dei fondi
comuni Arca, del fondo pensione aperto Arca Previdenza, dei mandati di gestione patrimoniale
per clientela istituzionale, nonché nell’attività di consulenza in materia di investimenti.
2.1 I fondi comuni mobiliari aperti
Il 2015 è stato un anno di rendimenti modesti per gli investitori. Le performance degli indici obbligazionari variano tra il +1,6% circa degli indici obbligazionari governativi dell’Area Euro, sostenuti dal programma di acquisti della Banca Centrale Europea, al -0,75% degli indici relativi ai
mercati corporate. Le performance dei fondi Arca vanno lette alla luce di questi sviluppi.
È positivo l’andamento dei fondi a cedola che hanno centrato l’obiettivo di redditività periodica
senza trascurare quello di preservazione del capitale. In questo ambito fanno eccezione i prodotti
132
specializzati in mercati emergenti, per i quali va però sottolineato che a contribuire negativamente
alla performance è stata la componente valutaria che rappresenta il tratto distintivo della gamma.
I fondi flessibili hanno sofferto, ma sempre rispettando l’obiettivo di protezione del capitale definito dal loro regolamento.
Per quanto concerne i prodotti obbligazionari a benchmark, sono negative le performance dei
prodotti più esposti al settore del credito e ai mercati emergenti in valuta locale. Sono invece positive le performance dei prodotti che hanno beneficiato del Quantitative Easing europeo e dell’andamento degli indici obbligazionari globali. Fondamentalmente invariata la performance del comparto obbligazionario dei Paesi emergenti denominato in valuta forte.
Le performance dei prodotti azionari sono in generale molto soddisfacenti, sia in termini assoluti
che relativi. Azioni Italia è il miglior fondo Arca, grazie alla eccellente gestione e alla performance del listino di Milano. Arca Economia Reale Equity Italia è invece il fondo che offre la maggiore sovra-performance rispetto al proprio benchmark. Sono positive anche le performance degli altri
fondi azionari a benchmark, con la sola eccezione di Arca Azioni Paesi Emergenti che registra però
una significativa sovra-performance rispetto al proprio parametro di riferimento.
Per quanto concerne i prodotti bilanciati, sono positive le performance di Arca TE, grazie a un
benchmark ben diversificato tra strumenti e valute, e quelle del fondo storico Arca BB, al contrario
molto concentrato sull’Europa e quindi favorito dal clima positivo sull’Eurozona. I nuovi prodotti
Multiasset risentono negativamente del fatto di essere stati lanciati in un momento particolarmente volatile.
Con riguardo ai rating forniti al 31 dicembre 2015 dall’agenzia specializzata Morningstar, che
attribuisce ai fondi di ciascuna categoria un rating quantitativo su una scala di valore crescente da
uno a cinque, si osserva che dei 16 fondi di Arca che riportano il rating:
Nessun fondo ha 5 stelle;
• 8 fondi hanno 4 stelle;
• 7 fondi hanno 3 stelle;
• 1 fondo ha 2 stelle;
• Nessun fondo ha 1 stella.
Più analiticamente si registrano i seguenti risultati:
Fondi
Arca Cash Plus1
Arca MM Bond Euro Short Term2
Arca RR Diversified Bond
Arca Obbligazioni Europa
Arca Bond Globale
Arca Bond Paesi Emergenti
Arca Bond Corporate
Arca TE – Titoli Esteri
Arca BB
Arca Multiasset Balanced
Arca Multiasset Aggressive
Arca Azioni Internazionali
Arca Azioni Italia
Arca Economia Reale Equity Italia (P)
Arca Economia Reale Equity Italia (I)
1
2
2015
2014
2013
-2,41%
2,43%
4,84%
0,29%
-1,49%
2,61%
5,97%
-4,34%
-4,20%
7,96%
18,31%
3,74%
4,36%
1,41%
3,73%
9,03%
11,59%
10,78%
5,09%
6,86%
10,87%
7,21%
16,06%
1,75%
-
1,77%
3,52%
1,83%
1,25%
-9,12%
-6,60%
3,22%
0,59%
10,37%
18,77%
24,05%
-
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
Fondo confluito in Arca RR Diversified Bond
133
Bilancio Consolidato 2015
Fondi
Arca Azioni Europa
Arca Azioni America
Arca Azioni Far East
Arca Azioni Paesi Emergenti
Arca Strategia Globale Crescita
Arca Strategia Globale Opportunità
Anfiteatro Tesoreria3
Anfiteatro Global Equity4
Arca Capitale Garantito Dicembre 20135
Arca Cedola Corporate Bond II6
Arca Cedola Governativo Euro Bond II7
Arca Cedola Corporate Bond III8
Arca Cedola Governativo Euro Bond III9
Arca Cedola Corporate Bond IV10
Arca Cedola Governativo Euro Bond IV11
Arca Cedola Bond Globale Euro12
Arca Cedola Bond Globale Euro II
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale13
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II
Arca Formula Eurostoxx (r) 201514
Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015
Arca Cedola Bond Globale Euro III
Arca Cedola Bond Paesi Emergenti
Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III
Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc.
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (R)
Fondo confluito in Arca Azioni Europa
Fondo confluito in Arca Azioni Europa
Fondo confluito in Arca Cash Plus
6
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
7
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
8
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
9
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
10 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
11 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
12 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
13 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
14 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Opportunità
3
4
5
134
2015
2014
2013
10,40%
6,95%
10,33%
-3,65%
-1,88%
-3,74%
0,01%
0,84 %
9,98%
-0,78%
0,88%
0,09%
-3,71%
2,57%
0,03%
0,10%
0,35%
-2,10%
-2,06%
1,50%
-1,91%
-1,81%
0,79%
0,96%
-0,53%
-0,40%
4,99%
24,42%
8,93%
8,46%
1,70%
4,61%
-0,45%
0,51%
0,53%
0,62%
0,52%
1,47%
0,38%
2,03%
2,06%
1,18%
0,44%
-1,01%
4,12%
8,33%
5,15%
4,79%
4,89%
6,06%
5,82%
5,84%
6,01%
6,53%
6,59%
6,46%
6,55%
6,37%
6,43%
16,95%
22,57%
4,89%
-8,12%
2,11%
2,63%
0,69%
-2,40%
1,52%
1,19%
2,43%
1,19%
2,68%
1,83%
3,72%
3,22%
3,07%
3,71%
4,74%
15,00%
11,87%
3,36%
2,18%
5,53%
-12,31%
6,38%
5,38%
5,87%
4,22%
-6,84%
-6,84%
4,14%
-2,78%
-2,78%
2,36%
2,36%
-0,70%
-0,70%
Fondi
2015
2014
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore II (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore II (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore III (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore III (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore IV (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore IV (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore V (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore V (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore VI (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore VI (R)
Arca Bond Flessibile
-0,11%
-0,01%
-0,15%
-0,11%
0,05%
0,09%
0,57%
0,61%
-1,02%
-0,98%
0,64%
0,70%
0,78%
0,80%
-0,76%
-0,74%
2,17%
2,27%
2,65%
2,71%
1,10%
1,14%
-2,30%
-2,24%
-1,30%
-1,26%
0,24%
0,26%
-0,83%
5,76%
5,82%
2,99%
3,01%
1,64%
1,64%
0,98%
0,98%
0,42%
0,42%
-0,08%
-0,06%
-0,02%
-0,02%
-0,86%
2013
-
Si illustrano di seguito le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione
di Arca per le diverse categorie di fondi comuni.
Fondi obbligazionari
Durante l’anno, i portafogli obbligazionari hanno mantenuto una duration in linea o inferiore a quella
del benchmark, concentrando il sottopeso sulle obbligazioni USA o tedesche.
Per quanto riguarda i titoli governativi dell’Area Euro, la gestione ha privilegiato i titoli del Tesoro
italiano e spagnolo rispetto a quelli di pari scadenza tedeschi.
L’esposizione al rischio di credito si è mantenuta in sovrappeso nel corso del primo trimestre per poi
riportarsi in area di neutralità nel secondo trimestre a causa del peggioramento del quadro tecnico
prima e dell’aumento dell’avversione al rischio sul finire del semestre.
Nel corso del secondo semestre, l’esposizione al rischio credito si è riportata progressivamente in
posizione di sovrappeso rispetto al benchmark a seguito dell’allargamento degli spread tra agosto e
settembre che hanno riportato le valutazioni su livelli nuovamente attraenti.
Nel corso dell’anno si è adottata una politica di partecipazione attiva al collocamento delle nuove
emissioni del mercato primario in funzione dei premi all’emissione.
Per la gestione della liquidità sono state effettuate operazioni di pronti contro termine, depositi
bancari e operazioni di finanziamento collateralizzate.
Con riferimento alla gestione valutaria, si è mantenuto un significativo sovrappeso nella prima parte
dell’anno sul Dollaro USA; nella seconda parte dell’anno il sovrappeso è stato gestito in modo più
tattico.
135
Bilancio Consolidato 2015
A causa della situazione venutasi a creare di tassi molto bassi e/o negativi sui titoli di Stato dell’Area
Euro, che rende poco redditizio per i sottoscrittori l’investimento in tale classe di attivi, nel corso
dell’anno Arca MM è stato incorporato in Arca RR che è stato rinominato in Arca RR Diversified
Bond e che investe ora in un paniere maggiormente diversificato di titoli obbligazionari. Il nuovo
benchmark del fondo, infatti, include ora anche titoli obbligazionari high yield e investment grade
globali e titoli obbligazionari emessi dai Paesi Emergenti, mantenendo però la duration ad un livello
medio-basso in linea con il precedente benchmark di Arca MM.
Seguendo la stessa logica (titoli di Stato poco redditizi per i sottoscrittori in un contesto di tassi
molto bassi e/o negativi nell’area europea), è mutato il benchmark di Arca Obbligazioni Europa che
contiene ora nella componente obbligazionaria titoli corporate europei, sia investment grade che
high yield, invece dei corrispondenti titoli di Stato.
Gli investimenti di Arca Bond Flessibile non trovano riferimento in alcun benchmark ma sono
effettuati con lo scopo di remunerare i sottoscrittori con ritorni positivi in qualsiasi contesto di
mercato. A questo proposito il fondo ha attuato una serie di strategie che, rispettando la classe
di rischio assegnata, consentono di raggiungere tale scopo. Si ricordano tra le più utilizzate (i)
quelle di ‘relative value’ tra strumenti obbligazionari, tra strumenti obbligazionari di credito e
strumenti azionari, nonché tra diversi emittenti obbligazionari, (ii) quelle di protezione dall’inflazione e (iii) quelle di investimento in titoli a breve, ad alto rendimento ma a rischio contenuto. Sono state inoltre effettuate operazioni di investimento il cui ritorno si basa anche sulla
direzionalità dei mercati obbligazionari e che sono volte a beneficiare di un aumento dei tassi
europei (posizione ‘corta’ di duration) e di una riduzione dello spread sull’Italia, nonché sulle
obbligazioni societarie.
Fondi a rischio controllato
I fondi sono stati gestiti seguendo un processo di ottimizzazione della composizione di portafoglio.
L’asset allocation è stata stabilita sulla base di un processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi dalle
stesse. Nel corso dell’anno il budget di rischio è stato gestito in base alle aspettative di ritorno sui
vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni.
I fondi hanno iniziato l’anno con un utilizzo del budget di rischio contenuto. A partire dal mese di
febbraio sono state aumentate l’esposizione al rischio di tasso d’interesse statunitense, al rischio di
credito ed è stata aumentata l’esposizione azionaria. L’esposizione al rischio di tasso tedesco è stata,
invece, dapprima azzerata e poi ripristinata in maggio. Successivamente al mese di maggio l’utilizzo del budget di rischio è rimasto piuttosto stabile.
Nella gestione dei portafogli sono state assunte posizioni tattiche per sfruttare di volta in volta
i movimenti di mercato e mantenere una buona diversificazione del rischio complessivo dei
portafogli. Solo a partire dalla metà del mese di dicembre, la ripartizione dei rischi è stata
modificata per privilegiare l’esposizione al rischio di credito, riducendo quella al rischio di
tasso.
Il rischio valutario, sia nel corso del primo semestre, sia nel corso del secondo semestre, è derivato principalmente dall’esposizione al Dollaro USA, per sfruttare il potenziale di diversificazione
di questa classe di investimento.
Nel corso dell’anno, per migliorare il profilo di redditività, si è provveduto a gestire la liquidità in
modo attivo acquistando BOT e CTZ ed effettuando depositi bancari.
Fondi total return
L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per
la famiglia dei fondi Arca Cedola Obbligazione Attiva ed Arca Reddito Multivalore; questi fondi
hanno riscosso un notevole successo raccogliendo nel 2015 oltre € 2,5 miliardi.
136
Fondi azionari
La politica di gestione dei fondi azionari è stata caratterizzata da un approccio basato su rigorose
analisi qualitative e quantitative ed orientato a creare valore principalmente attraverso le attività di
stock, sector o country selection, nonché di market timing. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate
da un favorevole equilibrio tra il livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura.
Nel corso dell’anno si è mantenuto un tendenziale sovrappeso sull’Area Euro e sull’Italia in particolare; mentre l’investimento nelle altre aree geografiche ha oscillato intorno ai livelli di neutralità.
Per quanto riguarda la gestione valutaria, i fondi hanno presentato una marginale sottoesposizione
all’Euro, in media compensata da sovrappesi su Dollaro USA, Sterlina e Yen.
Sono state confermate le scelte attive di investimento in OICR di terzi, che sono stati selezionati
in funzione dell’approccio gestionale complementare a quello adottato da Arca e della capacità di
coprire mercati locali rilevanti (in particolare con riferimento ai mercati emergenti).
Sono, infine, state implementate strategie di yield enhancement, consistenti in operazioni tattiche
di vendita di opzioni call coperte e in acquisti di dividend futures.
Fondi bilanciati
La politica di gestione è stata caratterizzata da un approccio top-down basato su rigorose analisi
qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso scelte di market timing e di allocazione geografica/settoriale. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate da un favorevole equilibrio
tra il livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura.
Nel corso dell’anno l’esposizione azionaria globale è stata mantenuta mediamente in linea con il
benchmark di riferimento. Sono state assunte, per mezzo di strumenti derivati, posizioni tattiche
di sovrappeso nell’Area Euro, al fine di sfruttare le opportunità che si presentavano di volta in volta
sul mercato.
Nel corso dell’anno la durata finanziaria dei fondi è stata mantenuta sottopesata sui titoli USA e
tedeschi principalmente a partire dal secondo trimestre.
A livello valutario i portafogli sono stati mediamente sovrappesati sul Dollaro USA.
Durante tutto il 2015 una quota significativa dei portafogli è stata investita in OICR di terzi, sulla
base di criteri di eccellenza gestionale e di complementarietà rispetto allo stile delle strategie
attuate internamente.
2.2 Il fondo pensione aperto
L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente:
[Dati espressi in €/000]
Comparti
- Linea Rendita
- Linea Crescita
- Linea Alta Crescita
- Linea Obiettivo TFR
Contributi
Riscatti,
anticipazioni
e trasferimenti
  99.670
  97.288
  95.731
401.624
-61.688
-69.060
-92.749
-42.981
A seguito della fusione del comparto Garanzia nel comparto Obiettivo TFR, avvenuta in data 1°
ottobre 2015, sono confluiti nel comparto Obiettivo TFR afflussi per € 293,7 milioni, già riflessi
nella tabella sopra riportata.
137
Bilancio Consolidato 2015
Si registrano i seguenti risultati gestionali:
Classi / Comparti
Arca Previdenza Classe ordinaria
- linea Garanzia15
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
Arca Previdenza Classe riservata
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
Arca Previdenza Classe collettiva
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
2015
2014
2013
1,60%
1,98%
1,50%
0,06%
0,09%
10,57%
10,40%
10,29%
  1,13%
  0,62%
  5,16%
11,69%
21,22%
  1,23%
2,29%
2,67%
2,29%
0,77%
  0,62%
11,38%
11,21%
11,23%
  1,87%
  1,15%
  5,94%
12,53%
22,25%
  1,96%
1,90%
2,27%
1,87%
0,34%
  0,26%
10,91%
10,74%
10,74%
  1,44%
  0,80%
  5,49%
12,05%
21,73%
  1,53%
Nel corso del 2015 l’attività promozionale per la previdenza complementare ha prodotto oltre 8.344
nuove adesioni al fondo pensione Arca Previdenza con flussi netti complessivi per € 148,2 milioni.
Le nuove condizioni finanziarie con la forte riduzione dei rendimenti del mercato monetario ci
hanno indotto alla fusione del comparto Garanzia, che non aveva più prospettive di rendimento,
nel comparto Obiettivo TFR con efficacia ottobre 2015.
In termini di politica di gestione i comparti previdenziali sono stati caratterizzati da un approccio
top-down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso
le scelte di market timing e di allocazione geografica e settoriale, mantenendo sotto costante controllo i rischi assunti.
L’investimento azionario dei comparti Alta Crescita, Crescita e Rendita è stato mediamente mantenuto in condizione di sovrappeso nel corso della prima parte del periodo, tramite sovraesposizione all’area americana ed all’area europea. I mercati asiatici sono stati mediamente sottopesati.
A partire dal mese di ottobre, i comparti sono stati interessati da una sostanziale modifica della
politica di gestione. Da una gestione con un benchmark di riferimento, si è passati ad una gestione
di tipo flessibile. In tale contesto la componente azionaria è stata significativamente ridotta mediante riduzione dell’esposizione a tutte le aree geografiche.
La componente obbligazionaria dei comparti Crescita e Rendita, ha mantenuto una durata finanziaria sostanzialmente in linea con il benchmark di riferimento. A livello geografico, il portafoglio
ha privilegiato l’esposizione ai titoli italiani e spagnoli.
Il comparto Obiettivo TFR ha investito il 60% circa del suo patrimonio in titoli governativi italiani
indicizzati all’inflazione. Il restante 40% del patrimonio è stato gestito come un portafoglio a rischio
controllato con l’obiettivo di massimizzare il rendimento. L’asset allocation di questa seconda componente è stabilita sulla base di un rigoroso processo quantitativo basato su analisi di volatilità e
correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle stesse.
15 La linea Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza in tutte le classi di quota è confluita nella linea Obiettivo TFR
dello stesso fondo pensione in data 1° ottobre 2015.
138
Nel corso dell’anno il budget di rischio del fondo è stato gestito tatticamente in base alle aspettative di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo
scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. L’utilizzo del budget di rischio è stato limitato nel corso
del primo trimestre e gradualmente incrementato nel corso dell’anno. A partire dal mese di aprile
il peso degli investimenti azionari e la duration del portafoglio sono stati incrementati.
Il comparto Garanzia, fino alla data della fusione, ha mantenuto una durata finanziaria marginalmente superiore a quella del benchmark di riferimento. La gestione ha privilegiato l’investimento
in titoli governativi italiani con scadenza inferiore ai dodici mesi. Nel corso del periodo parte della
liquidità è stata impiegata in depositi bancari. Il portafoglio non è stato investito in titoli nongovernativi e non sono state assunte posizioni in valute diverse dall’Euro. Come accennato in
precedenza, nel mese di settembre il comparto è stato fuso in Arca Previdenza Obiettivo TFR.
A livello valutario, tutti i comparti aventi esposizione internazionale hanno mantenuto un prevalente sovrappeso sul Dollaro USA.
2.3 Le gestioni in delega
L’importo complessivo delle gestioni ricevute in delega da Arca al 31 dicembre 2015 è pari ad
€ 1.935 milioni. Questo valore include l’accordo di delega di gestione relativo a Sidera Funds Sicav
(Parte III, punto 3.6 della presente relazione).
2.4 La consulenza agli investimenti
L’importo complessivo delle gestioni patrimoniali per le quali Arca presta un servizio di consulenza agli investimenti è pari a € 336 milioni.
2.5 L’attività di sviluppo dell’offerta
Nel corso del 2015, alla luce delle nuove condizioni dei mercati finanziari conseguenti all’avvio del
programma di Quantitative Easing della BCE che ha determinato una forte compressione dei rendimenti nel segmento monetario, Arca ha riposizionato l’offerta dei fondi comuni a bassa volatilità, procedendo (i) alla fusione del fondo Arca MM nel fondo Arca RR Diversified Bond e modificando contestualmente la politica d’investimento di quest’ultimo, (ii) alla fusione del fondo Arca
Cash Plus nel fondo Arca Strategia Globale Crescita.
Inoltre, attraverso l’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è
stato sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione, è stato effettuato un ampliamento dell’offerta dei fondi comuni Arca. Per l’esercizio 2015 si segnalano in particolare i seguenti sviluppi:
• i nuovi fondi obbligazionari a scadenza, Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva, con orizzonte di
5 anni, si caratterizzano per una elevata diversificazione degli investimenti e reddito periodico.
Questa tipologia di prodotto è stata offerta con continuità nel corso dell’anno, con quattro edizioni,
ottenendo un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi € 1,3 miliardi;
• i nuovi fondi Arca 2020 Reddito Multivalore, idonei a soddisfare la combinazione delle esigenze
di rivalutazione del capitale con orizzonti temporali definiti, di distribuzione dei proventi e di
gestione dell’effetto timing, hanno avuto un notevole successo con sottoscrizioni, nelle quattro
edizioni trimestrali di collocamento, per complessivi € 1,2 miliardi circa;
• il nuovo fondo azionario Arca Economia Reale Equity Italia, primo di una famiglia di prodotti
dedicati agli investimenti nell’economia reale italiana, si concentra sul mercato azionario italiano
nei segmenti STAR e AIM, presenta un NAV settimanale e due classi di quote (retail e istituzionale). Il fondo ha raggiunto a fine anno un patrimonio complessivo di € 91,0 milioni ed è destinato ad investitori con orizzonti temporali di medio lungo-periodo;
• i nuovi fondi Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Aggressive propongono un’ampia
diversificazione in termini di classi d’investimento ed integrano l’offerta di Arca con soluzioni
d’investimento molto innovative. La raccolta netta su questi prodotti nel corso del 2015 è stata
pari a oltre € 28 milioni;
139
Bilancio Consolidato 2015
• sono stati autorizzati ed avviati all’offerta dal 1° ottobre 2015 due nuovi fondi d’investimento
alternativi, chiusi, per clientela individuale ed istituzionale, che investiranno in strumenti di
debito emessi da aziende di piccole e medie dimensioni;
• è stata promossa la costituzione di una Sicav di diritto lussemburghese, come meglio illustrato al
punto 3.6, Parte III della presente Relazione.
In merito all’attività di assistenza diretta alla clientela, si segnala che il contact center di Arca è
stato particolarmente impegnato nell’assistere i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al fondo
pensione e la rete di collocamento, gestendo complessivamente nel corso dell’anno circa 12.500
ticket e oltre 23.300 telefonate.
3. Gli eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio
3.1 La riorganizzazione societaria di Arca
Come già anticipato al punto 1, Parte II, l’Assemblea dei Soci di Arca tenutasi nel luglio 2015 ha
deliberato un progetto di riorganizzazione societaria finalizzato alla modifica dell’oggetto sociale,
alla variazione della Società in holding di partecipazioni e al conferimento di tutte le attività operative di gestione del risparmio a una neo-costituita società, interamente controllata da Arca e
denominata Arca Fondi SGR SpA (“Arca Fondi”), con capitale sociale di € 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni con valore nominale di € 1,00 ciascuna.
Arca Fondi è stata autorizzata all’attività di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del 15
dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle attività di gestione del fondo pensione aperto Arca
Previdenza con provvedimento della COVIP del febbraio 2016.
Dato che al 31 dicembre 2015 l’intero capitale sociale di Arca Fondi era detenuto da Arca, quest’ultima ha proceduto a redigere il presente bilancio consolidato per l’esercizio 2015, includendo nel
perimetro di consolidamento la situazione patrimoniale ed economica della società controllata Arca
Fondi. I rapporti economici e finanziari tra Arca e Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015 sono
stati molto limitati (anticipo da parte di Arca a favore di Arca Fondi di alcune spese, onorari di
costituzione e ritenute fiscali), in conseguenza dell’assenza di attività operative nella controllata
Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015.
Nel corso del 2016 Arca conferirà il ramo di azienda costituito dalla struttura operativa necessaria
allo svolgimento dell’attività di asset management ad Arca Fondi che adotterà gli stessi assetti
operativi e procedurali oggi in essere in Arca. Arca Fondi subentrerà quindi in tutti i rapporti
contrattuali inseriti nel perimetro del ramo di azienda conferito (a titolo di esempio: contratti con
fornitori e controparti di mercato, contratti di delega di gestione, rapporti di lavoro dipendente).
Con data di efficacia dell’operazione di conferimento, Arca Fondi subentrerà ad Arca quale gestore dei fondi comuni e del fondo pensione aperto Arca Previdenza, tutti attualmente gestiti dalla
stessa. Si sottolinea che nel corso del 2015 la Società Controllata non ha svolto alcuna attività
operativa di gestione del risparmio, né di consulenza in materia di investimenti.
A seguito dell’operazione di conferimento e in linea con la delibera dell’Assemblea dei Soci del
luglio 2015, Arca muterà il proprio oggetto sociale e modificherà la propria denominazione sociale in Arca Holding SpA (Arca Holding), rinunciando alla autorizzazione a svolgere le attività alla
stessa precedentemente riservate.
3.2 I cambiamenti intervenuti nella compagine azionaria di Arca
La modifica dell’oggetto sociale di Arca, approvata dall’Assemblea dei Soci nel luglio 2015 (da cui
si origina l’operazione di riorganizzazione societaria sopra descritta), ha determinato, ai sensi dell’art.
2437 e segg. del codice civile, in capo ai soci che non hanno concorso alla delibera, l’insorgere
dell’esercizio del diritto di recesso. A tale proposito il Consiglio di Amministrazione di Arca, assistito da una perizia di valutazione indipendente, ha fissato in € 9,6 per azione il valore di liquidazione delle azioni ai fini del diritto di recesso. I soci Banco Popolare Società Cooperativa, Holding
140
di Partecipazioni Finanziarie Banco Popolare SpA (entrambi parte del Gruppo Banco Popolare) e
Banca Popolare dell’Alto Adige ScpA hanno esercitato il diritto di recesso nei termini previsti. Le
azioni oggetto di recesso sono state offerte in opzione agli altri soci di Arca in proporzione al numero di azioni da questi possedute. Si segnala inoltre che alcuni soci, contestualmente all’esercizio del
diritto di opzione, hanno fatto richiesta di prelazione nell’acquisto delle azioni rimaste inoptate. I
seguenti soci hanno esercitato il diritto di opzione: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società
Cooperativa, Banca di Piacenza, Banca Agricola Popolare di Ragusa ScpA, Sanfelice 1893 Banca
Popolare ScpA, Banca Popolare di Sondrio ScpA e Banca Valsabbina ScpA. I soci che hanno proceduto a richiedere la prelazione sull’inoptato sono stati: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società
Cooperativa, Banca Popolare di Sondrio ScpA e Sanfelice 1893 Banca Popolare ScpA.
Si riporta di seguito la compagine azionaria di Arca al 31 dicembre 2015, con la relativa percentuale di possesso del capitale sociale, risultante al termine del processo di riallocazione delle quote
azionarie sopra illustrato:
• Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa 32,752%
• Banca Popolare di Sondrio Scpa
21,137%
• Banca Popolare di Vicenza Scpa
19,999%
• Veneto Banca Scpa
19,999%
• Banca Popolare del Lazio Scpa
1,804%
• Sanfelice 1893 Banca Popolare Scpa
1,536%
• Banca Valsabbina Scpa
1,511%
• Banca Popolare Valconca Scpa
0,620%
• Banca Agricola Popolare di Ragusa Scpa
0,320%
• Banca di Piacenza
0,256%
• Banca Popolare di Fondi Società Cooperativa
0,066%
3.3 Il contratto di associazione in partecipazione
A fine 2015 i soggetti associati in partecipazione da Arca erano: Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Banca Popolare di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio,
Banca di Piacenza, Sanfelice 1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi. Nel corso del 2015
gli associati hanno dato attuazione alle attività previste dal contratto, tese ad incrementare la conoscenza di Arca delle esigenze espresse dai sottoscrittori, al fine di migliorare l’offerta della Società
e i servizi prestati al cliente finale, percependo di conseguenza il compenso relativo al contratto
stesso pari a complessivi € 18,3 milioni.
Il contratto di associazione in partecipazione rientrerà nel ramo di azienda conferito da Arca ad
Arca Fondi nel corso del 2016.
3.4 L’impairment test sulle attività materiali e immateriali
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, a fine esercizio sono state effettuate
le analisi e i test volti ad accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali
(con particolare riferimento ai terreni e ai fabbricati di proprietà), delle immobilizzazioni immateriali e degli avviamenti.
L’impairment test effettuato sulle attività materiali ha evidenziato una perdita di valore duratura
dell’immobile di proprietà sito in Milano, via Mosè Bianchi 6, per il quale si è proceduto ad una
rettifica del valore contabile pari a circa € 1,7 milioni.
In relazione all’impairment test effettuato sugli avviamenti, si segnala che il valore recuperabile
della Cash Generating Unit (CGU) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend
Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato.
Informazioni di maggiore dettaglio sugli impairment test effettuati sono esposte nella nota integrativa.
141
Bilancio Consolidato 2015
3.5 L’ispezione della CONSOB
Come riportato nelle Relazioni degli Amministratori ai bilanci d’esercizio 2013 e 2014 di Arca, in
data 5 luglio 2013 si è chiusa l’ispezione della CONSOB avviata in data 1° ottobre 2012.
Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 alla Controllante è stato notificato l’avvio del procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998 (“TUF”) e
Arca ha formulato le proprie controdeduzioni nei termini.
In data 26 giugno 2014, la CONSOB ha notificato ad Arca la Relazione Istruttoria che conteneva
le considerazioni dell’Ufficio Vigilanza alle controdeduzioni della Società.
Arca ha riscontrato tali considerazioni in data 1° agosto 2014 con una memoria difensiva.
In data 27 novembre 2014, l’Ufficio Sanzioni Amministrative della CONSOB ha trasmesso alla
Commissione stessa la propria relazione, formulando e motivando le proposte di sanzioni agli
esponenti coinvolti e solidalmente ad Arca.
Tale relazione è stata notificata in data 29 aprile 2015 ad Arca che l’ha riscontrata in data 2 luglio
2015.
In data 7 agosto 2015, la CONSOB ha deliberato, in esito all’ispezione, l’irrogazione di sanzioni
amministrative nei confronti degli esponenti coinvolti e della Società, quale responsabile in solido
con obbligo di regresso, per un importo complessivo di € 202.666.
In data 20 novembre 2015, gli esponenti sanzionati e la Società hanno presentato ricorso avverso
il provvedimento dell’Autorità alla Corte d’Appello di Milano. La prima udienza del procedimento
di opposizione è prevista per il 24 maggio 2016 e aggiornamenti in merito saranno forniti in occasione della prossima relazione informativa sulla gestione.
3.6 La costituzione di Sidera Funds Sicav
Nel corso del 2015 Arca ha promosso l’istituzione di un nuovo veicolo d’investimento di diritto
estero, finalizzato a rafforzare il portafoglio prodotti, in particolare nel segmento del private banking, e caratterizzato dalla creazione di un brand distinto da quello utilizzato per i fondi Arca di
diritto italiano.
Il progetto è giunto a compimento nel novembre 2015 con la costituzione di Sidera Funds Sicav (“Sidera”
o “Sicav”), una società di investimento a capitale variabile di diritto lussemburghese, autorizzata e
vigilata dalla competente autorità lussemburghese, CSSF (Commission de Surveillance du Secteur
Financier), e gestito, ai sensi della legge lussemburghese in materia del 17 dicembre 2010, da una
Management Company lussemburghese, appartenente ad un gruppo internazionale leader nel settore
dei servizi finanziari. Arca, sulla base degli accordi sottoscritti con la Management Company di Sidera,
opera in qualità di gestore delegato e di distributore esclusivo della Sicav. I contratti di delega di gestione e di distribuzione esclusiva tra Arca e la Management Company di Sidera rientreranno nel ramo di
azienda oggetto di conferimento della Controllante ad Arca Fondi nel corso del 2016.
Sidera ha cominciato ad operare nel corso del mese di dicembre 2015 a seguito dei primi investimenti effettuati da alcuni fondi Arca nei comparti Sidera. A fine dicembre 2015 il patrimonio
complessivo della Sicav era pari a circa € 10 milioni, distribuito sui 4 comparti attivi alla data.
Al fine di avviare la distribuzione di Sidera presso la clientela italiana, prevista nella prima parte
del 2016, sarà presentata a CONSOB la relativa richiesta di autorizzazione tramite le autorità lussemburghesi. 3.7 La Conferenza Arca 2015
Nel mese di ottobre 2015 Arca ha organizzato la sua conferenza annuale presso la sede dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale a Milano sul tema “Quantitative Easing, Unione Bancaria
e Crescita: quale scenario per i mercati finanziari europei?” che ha visto un’ampia partecipazione
di rappresentanti delle banche della rete di collocamento e di istituzioni finanziarie italiane. I relatori sono stati David Roche, Presidente di Independent Strategy, e Francesco Garzarelli, Responsabile
della ricerca mercati finanziari di Goldman Sachs. L’intervento di apertura è stato svolto dall’On.
142
Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le Politiche e gli Affari Europei,
mentre l’intervento conclusivo è stato tenuto da Jean-Claude Trichet, già Presidente della Banca
Centrale Europea.
3.8 Le fusioni tra fondi comuni
Con riferimento ai fondi comuni Arca si è proceduto:
• con decorrenza 13 febbraio 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond IV ed Arca
Cedola Governativo Euro Bond IV nel fondo Arca Strategia Globale Crescita;
• con decorrenza 26 giugno 2015, alla fusione del fondo Arca Cash Plus nel fondo Arca Strategia
Globale Crescita e del fondo Arca MM Bond Euro Short Term nel fondo Arca RR Bond Euro;
con pari decorrenza quest’ultimo ha modificato la propria denominazione in Arca RR Diversified
Bond e ha variato la politica di investimento a seguito della modifica del benchmark;
• con decorrenza 11 settembre 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale e Arca Cedola Bond Globale Euro nel fondo Arca Strategia Globale Crescita, del fondo Arca
Formula Eurostoxx nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità e dei comparti Anfiteatro
Tesoreria e Anfiteatro Global Equity del fondo Anfiteatro MultiInvestmentFund nel fondo Arca
Azioni Europa;
• con decorrenza 12 febbraio 2016, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
II e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo Arca
Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità.
Nel corso del 2015, inoltre, al fine di rendere più efficiente la gestione e riorganizzare la gamma
dei prodotti, si sono deliberate le seguenti fusioni:
• con decorrenza 9 settembre 2016, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond Globale Euro III nel
fondo Arca Bond Corporate e del fondo Arca Cedola Bond Paesi Emergenti nel fondo Arca Bond
Paesi Emergenti;
• con decorrenza 17 febbraio 2017, la fusione del fondo Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III
nel fondo Arca Bond Corporate.
3.9 Le fusioni tra comparti del fondo pensione Arca Previdenza
Con decorrenza 1° ottobre 2015, si è proceduto alla fusione per incorporazione del comparto
Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza nel comparto Obiettivo TFR dello stesso fondo
pensione e si è contestualmente proceduto alla modifica della politica di investimento di tutti i
comparti del fondo pensione mediante l’adozione di una strategia di gestione flessibile. La fusione
fra i due comparti ha comportato un incremento dell’attivo netto destinato alle prestazioni del
comparto Obiettivo TFR pari a € 293,7 milioni.
4. I fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
La raccolta in fondi comuni Arca realizzata da inizio anno fino al 23 marzo 2016, ha registrato
sottoscrizioni per circa € 862 milioni, a fronte di riscatti per circa € 1.734 milioni, con saldo netto
negativo di circa € 872 milioni. Nello stesso periodo del 2015 il dato di raccolta netta risultava
positivo per circa € 969 milioni. L’avvio dell’anno è stato caratterizzato da una forte volatilità dei
mercati finanziari e da tensioni nel settore bancario italiano che hanno inciso sull’andamento della
raccolta netta di Arca.
Premio Alto Rendimento 2015 – Il Sole 24 Ore
Arca si è classificata al 2° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria “Big”
del Premio Alto Rendimento, edizione 2015.
Il premio, assegnato ad Arca per il quarto anno consecutivo, è stato riconosciuto dal quotidiano Il
Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il 15 marzo 2016.
143
Bilancio Consolidato 2015
Premio European Funds Trophy
Arca, per il terzo anno consecutivo, ha ottenuto anche per l’anno 2015 il premio come migliore
società di gestione italiana nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da
alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI).
La premiazione è avvenuta a Parigi l’8 marzo 2016.
Premio Capital Finance International
Il gruppo editoriale internazionale Capital Finance International ha assegnato ad Arca il premio
quale migliore Gestore Obbligazionario Paesi Emergenti in Europa per il 2015.
Rating Morningstar
Arca è risultata al 1° posto come rating Morningstar tra le SGR italiane nel quadro del “Morningstar
Rating Analysis of European Investment Funds” pubblicato a febbraio 2016 e si conferma come
una delle società di eccellenza nel panorama del risparmio gestito italiano. Arca è infatti al 1° posto
sia come rating medio (3,44 stelle rispetto a 3,05 della media del mercato italiano), sia come masse
investite su prodotti con rating a 4 o 5 stelle (44%), contro il 39% della media del mercato italiano.
Si segnala inoltre che, per quanto riguarda l’analisi delle singole società, è stato calcolato anche il
rating medio per singole asset class e, anche sotto questo profilo, Arca si è distinta in particolare
sull’asset class Fixed Income, con un rating medio di 3,90.
5. L’evoluzione prevedibile della gestione
I primi mesi del 2016 sono stati caratterizzati da una forte volatilità dei mercati finanziari, generata dall’incertezza economica e politica che contraddistingue l’attuale scenario globale: andamento
del prezzo di petrolio e materie prime, rallentamento dei principali mercati emergenti, instabilità
politica in Medio Oriente e Nord Africa, scenari deflazionistici in Europa, possibilità di uscita della
Gran Bretagna dall’Unione Europea, sono tutti elementi utili a comprendere la difficoltà della fase
economica attuale.
A questo complesso scenario internazionale si aggiunge una situazione di tensione nel settore
bancario italiano, anche a seguito dell’implementazione del nuovo quadro regolamentare definito
a livello internazionale.
La combinazione di questi elementi potrebbe incidere sulla propensione al rischio della clientela,
limitando il potenziale di raccolta dell’industria italiana del risparmio gestito. Tale circostanza
potrebbe determinare una dinamica dei riscatti più accentuata del previsto, con le relative conseguenze sul livello delle masse di Arca.
Si ricorda inoltre che, a seguito della riorganizzazione societaria descritta al punto 3.1, Parte III
della presente Relazione, la Controllante modificherà nel corso dell’esercizio 2016 il proprio oggetto sociale, trasformandosi in una holding finanziaria e conferendo il ramo di azienda relativo
all’attività di gestione del risparmio alla società controllata Arca Fondi.
144
Il Bilancio Consolidato 2015
Signori Soci,
Il bilancio consolidato di Arca al 31 dicembre 2015 presenta una solida situazione patrimoniale e
finanziaria. Il risultato economico beneficia dell’incremento delle masse in gestione, del miglioramento del mix prodotto e dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto
controllo i livelli di spesa.
La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli si è ulteriormente incrementata, in virtù
dell’utile di esercizio 2015, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua e crescente capacità di generare cassa della Società, in linea con la crescita dei flussi commissionali.
Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della
Società e del Gruppo, sostenuta dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel
tempo, non è mai venuto meno. Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo
Loser per la spinta innovatrice che ha continuato ad imprimere alla Società e al Gruppo nel corso
dell’esercizio 2015, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto
per l’impegno profuso.
Milano, 24 marzo 2016
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
(Prof. Guido Cammarano)
145
SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO
Bilancio Consolidato 2015
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
Voci dell’attivo
10.
Cassa e disponibilità liquide
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
60.
Crediti
90.
2015
3.305
4.241
19.005.304
0
106.094.500
88.808.884
a) per gestione di patrimoni
71.647.937
66.763.129
b) altri crediti
34.446.563
22.045.755
Partecipazioni
0
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività fiscali
a) correnti
0
26.974.910
29.743.527
134.815.033
137.355.766
33.515.450
32.633.425
1.931.846
1.520.776
b) anticipate
31.583.604
31.112.649
di cui alla L. 214/2011
29.574.241
29.574.241
140. Altre attività
TOTALE ATTIVO
148
2014
5.299.252
8.949.674
325.707.754
297.495.517
Voci del passivo e del patrimonio netto
2015
2014
10.
Debiti
64.546.419
65.270.245
20.
Titoli in circolazione
25.254.000
25.254.000
70.
Passività fiscali
9.785.812
10.063.519
90.
a) correnti
912.405
1.770.413
b) differite
8.873.407
8.293.106
Altre passività
18.651.541
16.256.878
100. Trattamento di fine rapporto del personale
621.840
659.116
110. Fondi per rischi e oneri
250.051
423.858
b) altri fondi
250.051
423.858
120. Capitale
50.000.000
50.000.000
160. Riserve
130.075.838
103.850.653
170. Riserve da valutazione
(1.204.857)
(507.937)
180. Utile (perdita) d’esercizio
27.727.110
26.225.185
325.707.754
297.495.517
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
149
Bilancio Consolidato 2015
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
Voci
10.
Commissioni attive
20.
Commissioni passive
2015
COMMISSIONI NETTE
2014
287.320.342
253.427.470
(194.837.300)
(167.423.522)
92.483.042
86.003.948
42.257
222.888
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
(2.368.821)
(2.615.907)
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
90.156.478
83.610.929
110. Spese amministrative
(43.982.907)
(40.936.839)
a) spese per il personale
(16.870.603)
(15.483.236)
b) altre spese amministrative
(27.112.304)
(25.453.603)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(3.094.826)
(1.320.613)
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(2.553.030)
(2.854.364)
9.125
(128.760)
1.693.655
1.211.677
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
42.228.495
39.582.030
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
42.228.495
39.582.030
(14.501.385)
(13.356.845)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
27.727.110
26.225.185
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
27.727.110
26.225.185
27.727.110
26.225.185
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
220. UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO DI PERTINENZA
DELLA CAPOGRUPPO
150
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
2015
2014
27.727.110
26.225.185
0
0
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
0
0
24.232
(41.034)
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
0
0
70. Copertura di investimenti esteri
0
0
80. Differenze di cambio
0
0
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
con rigiro a conto economico
90. Copertura di flussi finanziari
0
0
(721.152)
0
110. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
0
0
(696.920)
(41.034)
27.030.190
26.184.151
0
0
27.030.190
26.184.151
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
151
Bilancio Consolidato 2015
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
Esistenze al
31.12.2014
Capitale
Modifica
saldi di
apertura
50.000.000
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
01.01.2015
Variazioni dell’esercizio
Dividendi
Variazioni
Emissioni
e altre
di riserve
nuove
destinazioni
azioni
Riserve
Operazioni sul Patrimonio Netto
Acquisto Distribuzione Variazione
Altre
azioni straordinaria strumenti
variazioni
proprie
dividendi di capitale
Redditività
complessiva
esercizio 2015
50.000.000
Patrimonio
Netto
al 31.12.2015
Patrimonio
Netto di terzi
al 31.12.2015
50.000.000
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
103.850.653
103.850.653 26.225.185
130.075.838
103.850.653
103.850.653 26.225.185
130.075.838
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(507.937)
(507.937)
(696.920) (1.204.857)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
26.225.185
Patrimonio Netto del gruppo 179.567.901
26.225.185 (26.225.185)
179.567.901
27.727.110 27.727.110
0
27.030.190 206.598.091
Patrimonio Netto dei terzi
Esistenze al
31.12.2013
Capitale
Modifica
saldi di
apertura
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
01.01.2014
Dividendi
e altre
destinazioni
Riserve
Variazioni dell’esercizio
Redditività
complessiva
esercizio 2014
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione Variazione
straordinaria strumenti
dividendi
di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2014
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
50.000.000
72.401.123
72.401.123 31.468.423
- 18.893
103.850.653
72.401.123
72.401.123 31.468.423
- 18.893
103.850.653
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(466.903)
(466.903)
(41.034)
(507.937)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
152
31.468.423
153.402.643
31.468.423 (31.468.423)
153.402.643
0
26.225.185 26.225.185
(18.893)
26.184.151 179.567.901
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
METODO DIRETTO
ATTIVITA’ OPERATIVA
1 Gestione
- commissioni attive
- commissioni passive
- interessi attivi incassati
- interessi passivi pagati
- dividendi e proventi simili
- spese per il personale
- altri costi
- altri ricavi
- imposte
- Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione
e al netto dell’effetto fiscale
Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso enti finanziari
- crediti verso clientela
- altre attività
3 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso enti finanziari
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA
DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA
B.
ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO
1 Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2 Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA
DALL’ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO
C.
ATTIVITA’ DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA
DALL’ATTIVITÀ DI PROVVISTA
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ ESERCIZIO
A.
Importo
2015
2014
44.103.607
217.737.994
(128.721.788)
14.515
(93.166)
0
(11.165.147)
(21.593.040)
1.453.975
(13.529.736)
0
40.439.517
188.389.239
(110.137.988)
122.674
(347.613)
0
(10.650.860)
(18.293.921)
1.195.504
(9.837.518)
0
44.811.223
0
0
(20.000.000)
637.498
16.685
64.824.098
(667.058)
(76.085.760)
(60.575.323)
(204.625)
(1.134.654)
(2.254.000)
0
0
(11.917.158)
12.829.070
45.314.356
0
0
0
386.203
12.911
44.907.127
8.115
(72.656.880)
(43.900.620)
(265.151)
(843.276)
0
0
0
(27.647.833)
13.096.993
535
0
0
0
535
0
0
(330.807)
0
0
(307.622)
(23.185)
141
0
0
0
141
0
0
4.703.383
5.950.202
0
(1.139.815)
(107.004)
(330.272)
4.703.524
0
0
0
0
0
0
0
12.498.798
17.800.517
153
Bilancio Consolidato 2015
RICONCILIAZIONE
(in unità di Euro)
Importo
2015
2014
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
21.611.637
3.811.120
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
12.498.798
17.800.517
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
34.110.435
21.611.637
154
NOTA INTEGRATIVA PARTE A
Politiche Contabili
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
A.1 - PARTE GENERALE
Il presente bilancio consolidato si riferisce ad Arca SGR S.p.A. (di seguito anche la “Società”, la “Controllante” o “Arca”), con sede
legale in via Disciplini, 3 a Milano, e alle società da questa controllate, costituite da Arca Fondi SGR SpA (di seguito anche la “Controllata” o “Arca Fondi”), con sede legale in via Disciplini, 3 a Milano.
Le società facenti parte del gruppo sono entrambe società di gestione del risparmio autorizzate a svolgere tale attività.
La Società controllante Arca SGR SpA non è soggetta a Direzione e coordinamento da parte di nessun soggetto.
La società controllata Arca Fondi SGR SpA è soggetta a Direzione e coordinamento da parte della controllante Arca SGR SpA.
Il bilancio consolidato di Arca è sottoposto a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il bilancio consolidato di Arca al 31 dicembre 2015, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi
contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC
e IFRIC dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come
stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio consolidato.
Si precisa che non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione”, in quanto applicabili alle sole
società quotate o emittenti di titoli diffusi.
La redazione del presente bilancio consolidato si è resa necessaria a seguito della costituzione, nel corso dell’esercizio 2015, della
società Arca Fondi della quale Arca detiene l’intero capitale sociale.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una relazione
degli amministratori sul contesto nel quale il Gruppo opera, sull’andamento della gestione e sui risultati conseguiti.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio consolidato e per il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni
della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107
del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 15 dicembre 2015.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio consolidato è redatto utilizzando l’Euro quale
moneta di conto.
Gli importi dei prospetti contabili e della nota integrativa sono espressi in unità di Euro per maggiore chiarezza espositiva.
Il bilancio consolidato di ARCA per l’esercizio 2015 riporta come dati comparativi i dati del bilancio d’esercizio 2014 poiché a tale
data la società (“reporting entity”) non aveva partecipazioni di controllo.
Il bilancio consolidato è redatto nel rispetto del principio della competenza economica ed utilizzando il criterio del costo storico
modificato in relazione ad eventuali valutazioni effettuate in base al principio del fair value o valore equo.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio contabile, da
una sua interpretazione o dalle istruzioni predisposte dalla Banca d’Italia.
Il bilancio consolidato è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
• continuità aziendale: il bilancio consolidato è stato redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale e sulla ragionevole
aspettativa che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. La sussistenza del presupposto della
“continuità aziendale”, come definito nel documento coordinato Banca d’Italia, Consob, Isvap n. 4 del 3 marzo 2011, risulta confermata dalla verifica degli indicatori finanziari, patrimoniali, gestionali e di altra natura;
• r ilevazione per competenza economica: il bilancio consolidato è redatto secondo il principio della competenza economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari;
• coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio consolidato viene mantenuta costante da un
esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra
presentazione o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso nella nota
integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente;
• rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale consolidato e di conto economico consolidato sono costituiti da voci, da
sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi
costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nelle istruzioni precedentemente
richiamate. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già
156
previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando
ricorre una delle due seguenti condizioni:
a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante;
b) il raggruppamento favorisca la chiarezza del bilancio consolidato; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le
sottovoci oggetto di raggruppamento.
Nello stato patrimoniale consolidato e nel conto economico consolidato non sono indicati i conti che non presentano importi né per
l’esercizio al quale si riferisce il bilancio consolidato né per quello precedente (se presente);
• prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza
e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
• compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto
da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate istruzioni della circolare
di Banca d’Italia;
• informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa relativa all’esercizio precedente, se presente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano
o prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente, se presenti, possono essere opportunamente adattati, ove
necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità,
l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa.
Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Oltre a quanto già esposto nella relazione degli amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio
2015 e la data di approvazione del presente bilancio consolidato non si sono verificati eventi suscettibili di avere impatto significativo
sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione è
il 24 marzo 2016.
Sezione 4 - ALTRI ASPETTI
Nel corso dell’esercizio 2015 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati dallo
IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle
Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento,
degli IMEL, delle SGR e delle SIM emesse il 15 dicembre 2015. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione che non ha
determinato alcun impatto sulle rilevazioni contabili della Società.
Nuovi principi applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015
A tal riguardo le novità IFRS applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015 sono di seguito esposte.
Amendment to IAS 19, “Employee Benefits”, regarding defined benefits plans.
L’amendment, omologato con Reg. 2015/29 entrato in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° febbraio 2015, si
pone l’obiettivo di semplificare la contabilizzazione dei contributi per piani pensionistici che sono indipendenti dal numero di anni
di servizio che sono versati da terzi o da dipendenti.
Ciclo Annual Improvement 2012
Omologato con Reg. 2015/28 entrato in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° febbraio 2015. L’amendment
anche se non è obbligatorio per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, si può applicare in modo volontario anche retroattivamente.
L’improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili:
• IFRS 2: non sono state introdotte modifiche di rilievo; è stata chiarita la definizione di “condizione di maturazione” e sono state
introdotte le definizioni di “condizioni di servizio” e di “condizioni di risultato”;
• IFRS 3: è stato modificato per chiarire che l’obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale rientra nella definizione di strumento
finanziario e deve essere classificato come passività finanziaria o come elemento di patrimonio netto sulla base delle indicazioni
contenuto nello IAS 32. Inoltre è stato chiarito che le obbligazioni a corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle
che rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni
rilevate a conto economico;
157
Bilancio Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
• IFRS 8: è stata introdotta la richiesta di informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell’aggregazione dei
segmenti operativi prevedendo una descrizione degli stessi e degli indicatori economici che hanno influito nella valutazione che
ha portato a concludere che i segmenti aggregati presentassero caratteristiche economiche simili. Inoltre è richiesta una riconciliazione tra le attività dei segmenti operativi ed il totale delle attività risultanti dallo stato patrimoniale solo se le attività di segmenti
operativi vengono forniti periodicamente al più alto livello decisionale;
• IFRS 13: le Basis for Conclusions dell’IFRS 13 sono state modificate con lo scopo di chiarire che è possibile misurare i crediti e
debiti a breve termine al valore nominale risultante dalle fatture quando l’impatto dell’attualizzazione è immateriale;
• IAS 16 e IAS 38: sono stati modificati per chiarire come il costo storico ed il fondo ammortamento di una immobilizzazione devono
essere valutati quando l’entità adotta il criterio del costo rivalutato;
• IAS 24: la modifica introdotta stabilisce le informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla
gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell’entità che redige il bilancio.
Ciclo - Annual improvement 2013
Omologato con Reg. 1361/2014 entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° gennaio 2015. L’improvement
contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili:
• IFRS 1: le Basis for Conclusions dell’IFRS 1 sono state modificate al fine di chiarire che nella circostanza in cui una nuova versione
di uno standard non è ancora obbligatoria ma è disponibile per l’adozione anticipata, un neo-utilizzatore può utilizzare la vecchia
o la nuova versione, a condizione che la medesima norma sia applicata in tutti i periodi presentati;
• IFRS 3: la modifica chiarisce che l’IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint
venture o di una joint operation (così come definiti dall’IFRS 11) nel bilancio della joint venture o della joint operation;
• IFRS 13: è stato chiarito che la disposizione contenuta nell’IFRS 13 in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo
di attività e passività finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti rientranti nell’ambito dello IAS 39 (o dell’IFRS 9) indipendentemente dal fatto che soddisfino o meno le definizioni di attività e passività finanziarie dello IAS 32;
• IAS 40: la modifica introdotta al principio chiarisce che per stabilire quando l’acquisto di un investimento immobiliare costituisce
una aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle disposizioni dell’IFRS 3.
IFRIC 21, Tributi
L’interpretazione omologata con Reg. 634/2014, entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 17 giugno 2014
o successivamente.
Il documento tratta il tema dei pagamenti erogati ad enti governativi (tributi), diversi dalle imposte sul reddito e dalle multe/ammende
per i quali l’entità non riceve specifici beni e servizi.
Principi che entreranno in vigore dopo il 31 dicembre 2015
Lo IAS 8 impone di dare informazioni nelle note al bilancio sui nuovi principi contabili o nuove interpretazioni emessi, ma non
ancora in vigore.
A tal riguardo la tavola seguente contiene un sommario di tutti i nuovi standard e amendment emessi prima del 31 dicembre 2015
con data di entrata in vigore dopo il 1°gennaio 2016. Si tratta di standard non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati
dall’Unione Europea e pertanto non applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015.
In vigore
dagli es.
iniziati dal
Omologazione
Contenuto
Amendment to IFRS 11, ‘Joint arrangements’ on acquisition of an interest in a joint operation
1/1/2016
Reg. 2015/2173
del 24/11/2015
La modifica richiede che un entità adotti i principi contenuti nell’IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all’acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un “business”.
Amendments to IAS 16, ‘Property plant and equipment’, and IAS 41, ‘Agriculture’, regarding bearer plants
1/1/2016
158
Reg. 2015/2113
del 23/11/2015
La modifica cambia la rappresentazione bilancio delle piante fruttifere come ad esempio le viti, gli
alberi della gomma e le palme da olio. Lo IASB ha deciso che le piante fruttifere devono essere contabilizzate secondo quanto previsto dallo IAS 16 in quanto il loro funzionamento è assimilabile a quello
degli immobili, impianti e macchinari destinati all’attività produttiva, mentre rimane invariata la contabilizzazione del prodotto di tali piante.
Amendment to IAS 16, ‘Property, plant and equipment’ and IAS 38,’Intangible assets’, on depreciation and amortization
1/1/2016
Reg. 2015/2231
del 2/12/2015
La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto determinare la quota di
ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo.
IFRS 14, ‘Regulatory deferral accounts’
1/1/2016
Non ancora omologato L’IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a contabilizzare le operazioni secondo i precedenti principi contabili adottati anche se in contrasto con gli IFRS.
Amendments to IAS 27 Equity method in separate financial statements
1/1/2016
Reg. 2015/2441
del 18/12/2015
La modifica consente alle entità di utilizzare, nel proprio bilancio separato, il metodo del patrimonio
netto per la valutazione degli investimenti in società controllate, joint ventures e collegate.
Amendments to IFRS 10, ‘Consolidated financial statements’ and IAS 28, Investments in associates and joint ventures’ : Sale or Contribution
of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture
1/1/2016
Non ancora omologato Esiste un conflitto tra le disposizioni contenute nell’IFRS 10 e nello IAS 28 nel caso in cui un investi(deferred indefinitely) tore venda oppure contribuisca un business ad una propria collegata o joint venture, in quanto:
- secondo l’IFRS 10 in caso di perdita del controllo di una partecipata, un investitore deve rilevare nel
proprio bilancio la differenza tra il fair value del corrispettivo ricevuto ed il valore contabile delle
attività e passività eliminate, come utile o perdita nel conto economico (come meglio definito dai
paragrafi B98 e B99 dell’IFRS 10); mentre
- secondo il paragrafo 28 dello IAS 28 l’effetto delle operazioni tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, sono rilevati nel bilancio dell’entità soltanto limitatamente alla quota d’interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture.
La modifica apportata ai due principi stabilisce che in caso di vendita o contribuzione di un business
ad una propria collegata o joint venture, l’investitore applica i principi contenuti nell’IFRS 10 e rileva
nel proprio bilancio l’intera plusvalenza o minusvalenza conseguente alla perdita del controllo. La
modifica non si applica nel caso in cui le attività vendute o contribuite alla propria collegata o joint
venture non costituiscano un business ai sensi dell’IFRS 3. In quest’ultimo caso l’utile o la perdita
saranno rilevati secondo quanto stabilito dal paragrafo 28 dello IAS 28.
Annual improvements 2012-2014
1/1/2016
Reg. 2015/2343
del 15/12/2915
Le modifiche contenute nel ciclo di miglioramenti 2012-2014 ai principi contabili esistenti sono le
seguenti:
- IFRS 5: chiarisce che quando una attività non corrente (o gruppo in dismissione) viene riclassificata
da “posseduta per la vendita” a “posseduta per la distribuzione” o viceversa, questa riclassifica non
costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e non deve essere contabilizzata
come tale. Inoltre è stato chiarito che i principi dell’IFRS 5 sulle variazioni ad un piano di vendita, si
applicano ad una attività (o gruppo in dismissione) che cessa di essere “posseduta per la distribuzione”, ma non è riclassificata come “posseduta per la vendita”;
- IFRS 7, “Service contracts”: se un’entità trasferisce un’attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS39 per l’eliminazione contabile dell’attività, la modifica all’IFRS 7 richiede
che venga fornita informativa sull’eventuale coinvolgimento residuo che l’entità potrebbe ancora
avere in relazione all’attività trasferita.
- IFRS 7, “Interim financial statements”: è chiarito che l’informativa supplementare richiesta dalla sopra
riportata modifica all’IFRS 7 “Disclosure – Offsetting financial assets and financial liabilities” non è
espressamente necessaria in tutti i bilanci intermedi a meno che non sia richiesta dallo IAS 34;
- IAS 19: il principio richiede che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli
obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un “mercato spesso” (deep market) di
tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici.
- IAS 34: la modifica chiarisce il concetto di informativa illustrata “altrove nel bilancio intermedio”.
Amendment to IAS 1, ‘Presentation of financial statements’ on the disclosure initiative
1/1/2016
Reg. 2015/2406
del 18/12/2015
L’amendment chiarisce le guidances contenute nello IAS 1 sulla materialità, l’aggregazione di voci, la
rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle accounting polices.
L’emendamento inoltre modifica le richieste di informazioni aggiuntive per la sezione delle altre componenti di conto economico complessivo.
Infine fornisce alcune novità con riguardo alle disclosure generali quali ad esempio: presentazione
sistematica delle note, presentazione dei principi contabili, ecc..
159
Bilancio Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
Amendment to IFRS 10 and IAS 28 on investment entities applying the consolidation exception
1/1/2016
Non ancora omologato L’amendment all’IFRS 10 chiarisce che l’eccezione alla predisposizione al bilancio consolidato è disponibile alle controllanti intermedie che sono controllate di una entità di investimento.
Inoltre l’amendment allo IAS 28 consente, ad una entità che non è un’entità investimento, ma ha una
interessenza in una società collegata o in una joint venture, che è una investment entity, una policy
choice quando applica il metodo del patrimonio netto. L’entità può scegliere di mantenere la misurazione al fair value applicato dall’entità di investimento collegata o joint venture oppure di effettuare un
consolidamento a livello dell’entità investimento collegata o joint venture”
IFRS 15, ‘Revenue from Contracts with Customers’
1/1/2018
Non ancora omologato Il principio sostituisce lo IAS 18, lo IAS 11 e le seguenti interpretazioni: IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC
18 e SIC 31. Si applica a tutti i contratti con i clienti ad eccezione degli accordi che rientrano nell’ambito di applicazione dello IAS 17, dell’IFRS 4 oppure dello IAS 39/IFRS 9. I paragrafi dell’IFRS 15
relativi alla rilevazione e misurazione dei ricavi introducono un modello basato su 5 step:
1) l’identificazione del contratto con il cliente, 2) l’identificazione delle “performance obligations” cioè
degli elementi separabili che fanno parte di un unico contratto ma che ai fini contabili devono essere
separati, 3) la determinazione del prezzo di vendita, 4) l’allocazione del prezzo alle diverse “performance obligations”, 5) la rilevazione dei ricavi quando le “performance obligations” sono soddisfatte.
L’IFRS 15 integra l’informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e
incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa.
IFRS 9 ‘Financial instruments’
1/1/2018
Non ancora omologato Il principio sostituisce lo IAS 39 e contiene un modello per la valutazione degli strumenti finanziari
basato su tre categorie: costo ammortizzato, fair value e fair value con variazioni in OCI. Il principio
prevede un nuovo modello di impairment che si differenzia rispetto a quanto attualmente previsto dallo
IAS 39 e si basa prevalentemente sul concetto di perdite attese. Inoltre sono modificate le disposizioni
in materia di hedge accounting.
4.1 Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio
La redazione del bilancio consolidato richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti
sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali
riportate in bilancio consolidato. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni
soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione
dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da
escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali si è reso necessario l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
• la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio consolidato;
• la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
• la valutazione del valore recuperabile delle attività materiali;
• la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione relativa a passività potenziali;
• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati del bilancio consolidato fornisce i dettagli informativi
necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio consolidato.
Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in
argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni delle note illustrative.
Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento
5.1 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva
Denominazioni imprese
1. Arca Fondi SGR S.p.A.
160
Rapporto di partecipazione
Sede
operativa
Sede legale
Tipo di
rapporto (1)
Impresa partecipante
Quota %
Disponibilità
voti % (2)
Milano
Milano
1
Arca SGR S.p.A.
100%
100%
Tipo di rapporto:
1= maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria
2= influenza dominante nell’assemblea ordinaria
3= accordi con altri soci
4= altre forme di controllo
5= direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del “decreto legislativo 87/92”
6= direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del “decreto legislativo 87/92”
Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Il bilancio consolidato comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della società controllante e delle sue controllate dirette
e indirette. In particolare l’area di consolidamento - come specificamente previsto dai principi IAS/IFRS - include tutte le società
controllate, prescindendo dalla forma giuridica, dall’operatività in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della controllante, dallo status di società in attività o in liquidazione.
Sono considerate controllate le imprese nelle quali la società controllante, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei
diritti di voto, ma non solo. Il concetto di controllo va oltre la percentuale d’interessenza nel capitale sociale della società partecipata
e viene definito come il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche
finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività.
Al 31 dicembre 2015 l’area di consolidamento di Arca comprende le seguenti società (consolidate con il metodo integrale):
- Arca SGR SpA (Controllante)
- Arca Fondi SGR SpA, con sede legale in via Disciplini 3, Milano, controllata direttamente al 100%.
5.2 Valutazioni e assunzioni significative per determinare l’area di consolidamento
Nello specifico sono stati considerati i seguenti fattori per valutare l’esistenza del controllo:
• Lo scopo e la struttura della partecipata, al fine di identificare gli obiettivi dell’entità, le sue attività rilevanti, ovvero quelle che
maggiormente ne influenzano i rendimenti e come tali attività sono governate;
• Eventuali esposizioni alla variabilità dei rendimenti della partecipata;
• Quando le attività rilevanti sono gestite attraverso diritti di voto, i seguenti fattori forniscono in linea generale evidenza del controllo:
- Possesso direttamente o indirettamente di più della metà dei diritti di voto di un’entità salvo che, in casi eccezionali, possa essere
chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
- Possesso della metà o meno dei voti esercitabili in assemblea e capacità di governare le attività rilevanti.
• Sulla base degli elementi esistenti, Arca Fondi è considerata controllata e quindi inclusa nel perimetro di consolidamento di
Arca.
5.3 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative
Con riferimento al bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 non vi sono circostanze o fattispecie del genere.
5.4 Restrizioni significative
Non risultano restrizioni significative.
5.5 Altre informazioni
Le società controllate sono consolidate con il metodo integrale.
Il consolidamento integrale consiste nell’acquisizione “linea per linea” degli aggregati di stato patrimoniale, conto economico e
prospetto della redditività complessiva delle società controllate. Le attività, le passività, i proventi e gli oneri, rilevati tra imprese
appartenenti allo stesso perimetro di consolidamento, sono eliminati.
Dopo l’eventuale attribuzione ai terzi (non presenti nel caso delle società controllate di Arca), in voce propria, delle quote del patrimonio
e del risultato economico, il valore della partecipazione viene annullato in contropartita al valore del patrimonio della controllata alla
data di costituzione o di acquisizione del controllo. L’eventuale differenza non attribuita a specifici elementi dell’attivo e del passivo
è rilevata nelle riserve di patrimonio netto.
I risultati economici di una controllata costituita o acquisita nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato a partire
rispettivamente dalla data della sua costituzione o della sua acquisizione.
161
Bilancio Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
Per la redazione del bilancio consolidato vengono utilizzati i bilanci della Controllante e delle società controllate approvati dai
rispettivi Consigli di Amministrazione. Detti bilanci sono redatti secondo principi contabili omogenei e fanno tutti riferimento alla
data del 31 dicembre 2015.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca per la classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste
dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale consolidato, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali del conto
economico consolidato.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute con finalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività
finanziaria avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i proventi
di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al fair
value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa che
include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico.
Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando
l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate, non diversamente classificate come crediti, attività detenute
per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza.
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value,
intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Nel caso di quote detenute in fondi comuni di investimento, per la determinazione del fair value si fa riferimento all’ultimo valore
quota disponibile, rappresentativo del valore di realizzo delle quote stesse.
Gli interessi maturati sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del
costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value è
rilevata nel prospetto della redditività complessiva e confluisce in una specifica riserva di patrimonio netto.
I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassificati nel conto economico quando l’attività
finanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore (impairment).
La verifica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio tenendo conto
della prolungata perdita di valore (orizzonte temporale superiore a 12 mesi) e significativa riduzione del valore rispetto al valore di
carico (riduzione superiore al 25%).
Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione
della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.
Dette riprese di valore sono imputate:
– a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito;
– nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale.
L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando
l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi.
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3. Crediti e Debiti
Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o
determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es.
attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti.
Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività
finanziarie di negoziazione e Passività finanziarie valutate al fair value, nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari (come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.) e
gli eventuali scoperti di conto corrente.
I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value corrispondente rispettivamente all’importo da incassare e all’importo da
corrispondere alla controparte. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni
successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo
ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica
di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del verificarsi di
eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali perdite
il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono mantenute
negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate.
4. Attività materiali
Si tratta delle attività materiali (immobili, impianti tecnici, mobili, arredi ed attrezzature di ogni tipo) detenute ad uso funzionale e
che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio. Tra le attività materiali sono inclusi anche i beni oggetto di leasing finanziario.
Le migliorie su beni di terzi quando non siano separabili dai beni stessi e qualora non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “Altre Attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo
tra quello di prevedibile utilizzabilità e quello di durata residua della locazione.
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto
e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici
futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto
economico.
Le attività materiali sono valutate al costo dedotti gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite durevoli di valore conformemente
a quanto disposto dallo IAS 16. Lo stesso criterio viene adottato anche per gli investimenti immobiliari avendo optato per la facoltà
di valutazione successiva al costo.
Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende
che l’attività sia utilizzabile dall’azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale, in presenza di situazioni sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli
di valore, si procede al confronto fra il valore recuperabile del cespite, che corrisponde al maggiore tra il suo valore d’uso (valore
attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione), ed il suo valore contabile al netto degli ammortamenti effettuati. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico
nelle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali. Nel caso vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della
perdita, si procede ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti
in assenza di precedenti perdite di valore.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore delle attività materiali sono riportate al punto 14 della presente
sezione.
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente ritirato
dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo
o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile
del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.
5. Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se:
– sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali;
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Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
– incorporano benefici futuri;
– la società ne ha il controllo.
Esse sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica ed includono i marchi, le licenze d’uso di software, il
software applicativo, l’avviamento e le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di contratti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici
attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario, il costo
dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Attività immateriali a vita utile definita
Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i benefici economici.
Tra le attività immateriali a vita utile definita sono inclusi le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i flussi di cassa netti attesi dalle stesse, lungo la durata della loro
vita utile stimata, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
Le attività immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment qualora si manifesti il rischio che il valore contabile
del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o, in alternativa, con frequenza almeno annuale.
Il valore recuperabile dell’attività immateriale, da confrontare con il valore contabile della stessa in occasione dell’impairment test,
è pari al fair value (valore di mercato) dell’attività immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al suo valore d’uso, qualora esso
sia determinabile e risulti superiore al fair value.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di effettuazione dell’impairment test sulle attività immateriali a vita utile definita
sono riportate al punto 14 della presente sezione.
Avviamento e attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività a vita utile indefinita, quali l’avviamento, non vengono ammortizzate ma sono periodicamente sottoposte ad “impairment
test” .
In particolare l’avviamento incluso nelle attività immateriali rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair value
delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale (business combination).
Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali
acquisiti e il costo di acquisto della business combination o partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo
delle capacità reddituali future della medesima (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il
goodwill non corrisponda a capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.
Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza
del valore dell’avviamento. A tale fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento (Cash
Generating Unit – CGU).
L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento
ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi
finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a
conto economico. Tali perdite durevoli di valore non potranno più essere ripristinate nei successivi esercizi.
Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio a seguito di dismissione o quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità
economica e non siano attesi benefici economici futuri.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore dell’avviamento sono riportate al punto 14 della presente
sezione.
6. Fiscalità corrente e differita
Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente normativa nazionale.
La Legge di stabilità di dicembre 2015 ha previsto la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1 gennaio
2017 con effetto sui periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. E’ stata inoltre disposta a decorrere
dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, un’addizionale dell’IRES pari al 3,5% a carico di enti
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creditizi e finanziari di cui all’articolo 1 del Dlgs 87/92. Nella determinazione delle imposte differite si è tenuto conto di tale
circostanza.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto
della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello
anticipato e di quello differito.
In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore
attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali (balance sheet liability method).
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo
di perdite fiscali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero valutata sulla base della capacità
di generare con continuità redditi imponibili.
Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le attività e le
passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute
nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo
le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce Passività fiscali, coerentemente con quanto previsto dal regolamento della
Banca d’Italia.
7. Operazioni in valuta
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta estera
il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla data
di chiusura del bilancio.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi
da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui
sorgono.
8. Titoli in circolazione
La voce Titoli in circolazione accoglie gli strumenti di debito emessi dalla società che vengono contabilizzati all’origine sulla base
del fair value della passività ad essi correlata pari al prezzo di emissione comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l’emissione
stessa. Dopo la rilevazione iniziale, la passività finanziaria viene valutata al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse
effettivo e il suo valore viene incrementato della cedola maturata/in corso di maturazione alla data di rilevazione.
I titoli vengono cancellati dal bilancio quando risultano scaduti o estinti. La cancellazione avviene anche al momento del riacquisto di
titoli precedentemente emessi; la differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrata
a conto economico. L’eventuale ricollocamento successivo al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione
al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
9. Trattamento di fine rapporto del personale
Il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come:
• “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007
(data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia
nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria
presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza
l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
• “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione
unitaria del credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006.
Con particolare riferimento a quest’ultima quota si segnala che essa è iscritta sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione unitaria del credito”, senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto il costo
previdenziale (“current service cost”) del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non
si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.
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Bilancio Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
Ai fini dell’attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende
con elevato rating tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell’importo pagato e
anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all’estinzione finale dell’intera obbligazione.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel
prospetto della redditività complessiva.
10. Riserve di valutazione
Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite
attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto fiscale.
11. Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento
delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Essi sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se:
• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere per adempiere all’obbligazione esistente alla data
di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto
dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere
l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione stessa.
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente.
Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale del comparto a garanzia
del fondo pensione Arca Previdenza (comparto Obiettivo TFR), istituito e gestito dalla società, determinato applicando i rendimenti attesi sugli investimenti dei comparti, le ipotesi demografiche di decesso e invalidità degli aderenti e utilizzando un
tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riflette il valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività
potenziale.
12. Altre attività e passività
In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni
di investimento istituiti da Arca, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla
base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto dai
rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente contabilizzato come componente negativo di reddito nel
conto economico del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai
regolamenti dei fondi, è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di
risconto residua.
Come previsto dalle istruzioni della Banca d’Italia nella presente voce sono incluse le migliorie e le spese incrementative su beni di
terzi diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”, laddove dalle stesse ci si attenda un beneficio economico futuro.
Il relativo ammontare viene ammortizzato sul minore periodo fra la presunta vita utile residua e la durata residua del canone di
locazione.
13. Rilevazione dei ricavi e dei costi
I costi sono iscritti nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo
ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
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I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto/erogato e riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o, comunque:
• nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile;
• nel caso di prestazioni di servizi, nel momento in cui gli stessi vengono prestati.
In particolare:
• le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi
sono stati prestati;
• gli interessi attivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di
applicazione del costo ammortizzato;
• i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento (rileva la data di assunzione
della delibera da parte dell’assemblea);
• le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica.
14. Altre informazioni
Modalità di determinazione delle perdite di valore
Attività finanziarie
A ogni data di bilancio, le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione o nelle
attività valutate al fair value sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono oggettive evidenze che possano
far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse.
Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad
eventi attuali, non meramente attesi.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano specifiche evidenze di perdite
di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la valutazione
analitica non ha determinato una rettifica di valore.
La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori rilevanti.
Nel caso di Attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se
ritenuta durevole sulla base delle evidenze determinate come precedentemente esplicitato. In tale eventualità, la perdita cumulativa
rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico.
Avviamento
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dall’avviamento, sono sottoposte ad una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio ad
un valore superiore al valore proprio recuperabile.
La verifica del valore di tali attività immateriali, non presentando queste flussi finanziari autonomi, è effettuata attraverso l’accertamento dell’eventuale perdita di valore della Cash Generating Unit (CGU) a cui tali attività sono state attribuite.
La CGU è definita dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa in entrata
ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Qualora l’attività oggetto di
valutazione non generi flussi finanziari in entrata autonomi dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, l’attività in
questione può essere inserita in un gruppo di attività per il quale si procede a determinare il valore recuperabile.
Nel caso dell’avviamento iscritto nell’attivo di Arca a seguito delle operazioni straordinarie effettuate dalla società, si segnala che
esso è stato attribuito ad una CGU corrispondente alla società stessa, intesa nel suo complesso.
Una volta identificata la CGU da valutare, si procede a determinarne il valore recuperabile che lo IAS 36 definisce come il maggiore
tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di
diretta imputazione. Nel caso di Arca il valore di mercato della CGU è determinato attraverso il metodo dei multipli di mercato.
Tale metodo si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferimento a quella
oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della società valutata.
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Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri, riconducibili all’attività oggetto di valutazione.
Nel caso di Arca il valore d’uso è determinato attraverso il metodo del dividend discount model (DDM), nella variante dell’excess
capital. Tale metodo consente di valutare una società attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi di dividendi potenzialmente
erogabili ai soci, una volta soddisfatti i requisiti patrimoniali di vigilanza previsti.
L’impairment test è quindi svolto confrontando la stima del valore della CGU, determinato con i metodi sopra riportati, con il valore
contabile della CGU stessa, rappresentato, nel caso di Arca, dal patrimonio netto della società.
Se il valore della CGU che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto contabile,
ne consegue che la CGU e gli avviamenti a questa associati, non devono essere oggetto di svalutazione.
Attività materiali e attività immateriali a vita utile definita
Le attività materiali ed immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment se si è manifestato il rischio che il valore
contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o quanto meno con frequenza annuale.
Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di
dismissione, o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.
Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certificatore
esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente qualora si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene rilevata
solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile, nettato
dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni.
Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3,
ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “trigger events”, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare
se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile definita
vengono sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile è
determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata
stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro
e dei rischi specifici.
Aggregazioni aziendali
Il trasferimento del controllo di un’impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura
un’operazione di aggregazione aziendale che viene contabilizzata secondo quanto indicato dal principio contabile IFRS 3.
A tal fine il controllo si considera trasferito quando l’investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti,
derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere
su tale entità.
L’IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest’ultimo deve essere identificato
nel soggetto che ottiene il controllo su un’altra entità o gruppo di attività.
L’acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell’entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l’acquirente ottiene
effettivamente il controllo sull’impresa o sulle attività acquisite.
Il corrispettivo trasferito nell’ambito di un’operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla
data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente in
cambio del controllo.
Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro, il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso
in cui sia previsto un pagamento differito con riferimento ad un periodo superiore al breve termine. Sono inclusi nel corrispettivo
dell’aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo
nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione
del controllo, mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate, in quanto già considerati
o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio, o incremento dello sconto sull’emissione
iniziale, nel caso di emissione di strumenti di debito.
I costi correlati all’acquisizione sono gli oneri che l’acquirente sostiene per la realizzazione dell’aggregazione aziendale; a titolo
esemplificativo e non esaustivo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi
per perizie e controllo dei conti, nonché per la predisposizione dei documenti informativi richiesti dalle norme. L’acquirente deve
contabilizzare i costi correlati all’acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti.
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Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il “metodo dell’acquisizione”, in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili
assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
L’eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti
di capitale emessi dall’acquirente) ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento.
La contabilizzazione dell’operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione
viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
Non configurano aggregazioni aziendali: i) le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un’attività aziendale, ii) le operazioni finalizzate al controllo in via transitoria, iii) le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con
finalità riorganizzative (quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte dello stesso gruppo) che non comportano
cambiamenti degli assetti di controllo, indipendentemente dalla percentuale dei diritti di terzi prima e dopo l’operazione (cosiddette
aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica.
Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che, in assenza di un principio specifico, l’impresa debba fare uso del proprio giudizio nell’applicare un principio contabile che
fornisca un’informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell’operazione, esse sono contabilizzate
salvaguardando la continuità dei valori dell’acquisita nel bilancio dell’acquirente.
Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa,
in quanto comportano l’unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.
Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, oppure “per incorporazione, con la confluenza
di un’impresa in un’altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati; in particolare:
• se l’operazione comporta il trasferimento del controllo di un’impresa, essa viene trattata come un’operazione di aggregazione ai
sensi dell’IFRS 3;
• se l’operazione non comporta il trasferimento del controllo, essa viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della
società incorporata.
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informazioni di natura qualitativa
La presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS 13.
La gerarchia del fair value, illustrata al punto A.4.3, è applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value
è rilevata nello stato patrimoniale consolidato.
Il fair value è definito come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti.
Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l’utilizzo di
prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l’utilizzo di prezzi quotati per strumenti
similari o di modelli valutativi interni. Nel caso di investimenti in fondi comuni, il fair value è determinato sulla base dell’ultimo
valore quota disponibile.
Si specifica che nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sono presenti attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al
fair value su base ricorrente.
Si segnala che il fair value di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai fini di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal provvedimento di Banca
d’Italia del 15 dicembre 2015.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2 ovvero nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati
ai fini della determinazione del fair value.
169
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
Nel caso in cui per uno strumento finanziario non siano rilevabili quotazioni su un mercato attivo, la funzione Risk Management
calcola il fair value applicando una tecnica di valutazione. A tale scopo, sono prese in considerazione tutte le informazioni di mercato
rilevanti in qualche modo disponibili.
Nell’ambito del processo di determinazione del fair value di un titolo non trattato in un mercato attivo, le tecniche di valutazione
comunemente applicate sono le seguenti:
• prezzi di transazioni recenti o contribuzioni/quotazioni di mercato comunque disponibili alla data di valutazione, anche se relative
a un mercato ritenuto non attivo;
• valutazioni fornite dall’emittente o da un calculation agent o comunque da un servizio di valutazione esterno;
• valutazioni di tipo mark-to-model, cioè ottenute utilizzando un modello di pricing appropriato per il tipo di strumento finanziario
da valutare, alimentato con i dati di mercato rilevanti ai fini della valutazione.
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.
Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da
fonti indipendenti rispetto al valutatore.
Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul
mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Si segnala che per la valutazione degli strumenti finanziari classificati come livello 3 nel bilancio consolidato di Arca, non sono stati
utilizzati input non osservabili.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Sezione non applicabile.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività
in una regolare transazioni tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività finanziarie, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair
value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato.
Livello 1
In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare rettifiche, prezzi quotati in
mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione.
Uno strumento è considerato quotato in un mercato attivo quando:
– i prezzi sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa o attraverso un servizio di quotazione;
– i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive e sono il frutto di normali contrattazioni.
Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente
utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario.
Livello 2 e 3
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2, piuttosto che nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi
utilizzati ai fini della determinazione del fair value.
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi per la determinazione del fair value sono osservabili sul
mercato, direttamente o indirettamente.
Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non
osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Maggiori dettagli sulla classificazione nei livelli 2 e 3 sono illustrati al punto A.4.1.
Al 31 dicembre 2015 sono presenti nell’attivo patrimoniale consolidato di Arca attività finanziarie disponibili per la vendita classificate
al Livello 1 della gerarchia di fair value. Maggior dettagli relativi a tali attività finanziarie sono riportati al punto A.4.5.1.
Al punto A.4.5.4 è riportato il dettaglio delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value nello stato patrimoniale consolidato della Società, ma riclassificate a fini informativi al fair value al Livello 2 e al Livello 3.
170
Livello 2
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale è differente dal valore contabile degli stessi ed è stato determinato come
segue:
• Titoli in circolazione (strumento innovativo di capitale emesso nel dicembre 2013): valutazione effettuata sulla base di strumenti
con simili caratteristiche attualmente quotati sui mercati regolamentati, nonché sulla base dell’attuale curva dei tassi di mercato.
Livello 3
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale, invece, è considerato convenzionalmente pari al valore contabile degli
stessi in virtù delle considerazioni che seguono:
• Crediti (esclusi i conti correnti classificati come attività di Livello 1): sono rappresentati principalmente dai crediti vantati nei confronti dei fondi comuni e del fondo pensione e dai crediti derivanti dall’erogazione di servizi. Tutti i crediti hanno scadenza breve
e non presentano rischi all’incasso;
• Debiti: sono rappresentati principalmente dalle passività a breve termine verso le reti di distribuzione per servizi ricevuti.
A.4.4 Altre informazioni
In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving disclosures about financial instruments”, la Società classifica le valutazioni al fair value dei propri strumenti finanziari sulla base della gerarchia precedentemente
descritta, in relazione alla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).
Al 31 dicembre 2015 erano presenti nell’attivo patrimoniale consolidato di Arca attività finanziarie disponibili per la vendita valutate
al fair value su base ricorrente.
Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Attività/passività misurate al fair value
L1
L2
L3
Totale
1.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
0
0
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
3.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
19.005.304
0
0
19.005.304
4.
Derivati di copertura
0
0
0
0
5.
Attività materiali
0
0
0
0
6.
Attività immateriali
0
0
0
0
19.005.304
0
0
19.005.304
Totale
1.
Passività finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
0
0
2.
Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
3.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
L’importo si riferisce alle quote del fondo comune di investimento mobiliare ARCA RR DIVERSIFIED BOND acquisite nel corso
dell’esercizio per un controvalore iniziale di Euro 19.999.996 ad investimento della liquidità disponibile. Nel corso del periodo il
valore del fondo si è ridotto di circa Euro 19 milioni a seguito delle dinamiche dei mercati.
Le sezioni A.4.5.2 e A.4.5.3 non sono riportate in quanto non vi sono attività e passività valutate su base ricorrente al fair value di
Livello 3.
171
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
A.4.5.4 A
ttività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli
di fair value.
Attività/passività non misurate
al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
1. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
2. Crediti
2015
VB
L1
0
2014
L2
0
106.094.500 34.107.130
L3
0
VB
0
L1
0
L2
0
L3
0
0
0 71.987.370 88.808.884 21.607.396
0 67.201.488
3. Attività materiali detenute
a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
0
0
4. Attività non correnti
e gruppi di attività
in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
106.094.500 34.107.130
0 71.987.370 88.808.884 21.607.396
0 67.201.488
0 64.546.419 65.270.245
0 65.270.245
1. Debiti
64.546.419
0
2. Titoli in circolazione
25.254.000
0 27.393.000
0 25.254.000
0 27.554.000
0
0
0
0
0
3. Passività associate ad
attività in via di dismissione
Totale
0
89.800.419
0
0
0 27.393.000 64.546.419 90.524.245
0
0
0 27.554.000 65.270.245
Legenda:
VB= Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one
profit/loss”.
172
NOTA INTEGRATIVA PARTE B
Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio d’esercizio di Arca.
VOCI DELL’ATTIVO
Sezione 1 -
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”
2015
2014
Cassa in divisa corrente
3.305
4.241
Totale
3.305
4.241
Le Sezioni 2 e 3 non sono applicabili.
Sezione 4 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40
(in unità di Euro)
4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
2015
Voci / Valori
Livello 1
1. Titoli di debito
- di cui: Titoli di Stato
2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R.
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19.005.304
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19.005.304
0
0
0
0
0
3. Altre attività
Totale
2014
L’importo iscritto a bilancio si riferisce al valore delle quote del fondo comune di investimento mobiliare ARCA RR DIVERSIFIED BOND
acquistate nell’esercizio al valore iniziale di € 19.999.996.
Il valore delle quote del fondo detenuto da Arca SGR ha subito una riduzione rispetto alla data di acquisto di € 994.692.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
2015
Voci / Valori
2014
1. Attività finanziarie
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Enti finanziari
19.005.304
0
e) Altri emittenti
0
0
19.005.304
0
Totale
Il valore di bilancio è così dettagliato:
Descrizione
Arca RR Diversified Bond
Totale
La Sezione 5 non è applicabile.
174
Quote n°
1.712.035,31
2015
2014
Valore
quota
Valore
quota
11,10
Fair value
19.005.304
19.005.304
Quote n°
0,000
Controvalore
0
0
0
Sezione 6 -
CREDITI - Voce 60
(in unità di Euro)
6.1 Dettaglio della voce 60 “Crediti”
2015
Dettaglio / Valori
1. Crediti per servizi di gestione
di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi pensione
2. Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali
in outsourcing
2.3 altri
3. Altri crediti:
2014
Fair value
Valore
di bilancio
L1
L2
Fair value
Valore
di bilancio
L3
L1
L2
L3
71.647.937
0
0 71.647.937 66.763.129
0
0 66.763.129
62.987.245
0
0 62.987.245 59.194.423
0
0 59.194.423
469.566
0
0
469.566
453.292
0
0
453.292
8.191.126
0
0
8.191.126
7.115.414
0
0
7.115.414
339.433
0
0
339.433
427.595
0
0
427.595
153.922
0
0
153.922
169.461
0
0
169.461
0
0
0
0
0
0
0
0
185.511
0
0
185.511
258.134
0
0
258.134
34.107.130 34.107.130
0
0 21.618.160 21.607.396
0
10.764
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli
di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli
di capitale e quote
0
0
0
0
0
0
0
0
34.107.130 34.107.130
0
0 21.618.160 21.607.396
0
10.764
3.1 pronti contro termine
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
4. Titoli di debito
Totale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
106.094.500 34.107.130
0 71.987.370 88.808.884 21.607.396
0 67.201.488
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Al punto 1.2 sono esposti i crediti relativi alle gestioni ricevute in delega.
175
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte B
6.2 Crediti: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
1.
Enti finanziari
di cui del gruppo
della SGR
Clientela
di cui del gruppo
della SGR
di cui del gruppo
della SGR
Crediti per servizi di gestione di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
6.715
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi pensione
2.
0
0
18.806
0
62.961.724
11.890
0
0
0
457.676
0
0
0
0
0
8.191.126
0
153.922
0
0
0
0
0
Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri
3.
0
0
0
0
0
0
185.511
0
0
0
0
0
Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
0
0
0
0
33.107.130
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale al 31.12.2015
33.465.168
0
18.806
0
71.610.526
0
Totale al 31.12.2014
22.263.318
0
16.685
0
66.528.881
0
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
Le Sezioni 7, 8 e 9 non sono applicabili.
Sezione 10 -
ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
1.
2.
2015
2014
Attività di proprietà
a)
terreni
b)
fabbricati
c)
mobili
d)
impianti elettronici
e)
altre
5.318.570
6.198.570
19.832.089
21.290.094
524.937
601.346
103.753
69.403
1.060.145
1.396.750
Attività acquisite in leasing finanziario
a)
terreni
0
0
b)
fabbricati
0
0
c)
mobili
0
0
d)
impianti elettronici
135.416
187.364
e)
altre
Totale
0
0
26.974.910
29.743.527
Le voci “terreni e fabbricati” fanno riferimento alle consistenze di via Disciplini 3 in Milano, sede della società e a via Mosè Bianchi in Milano,
immobile oggetto di locazione a terzi così composti:
176
Ubicazione
Fabbricato
Via Disciplini 3
Via Mosè Bianchi 6
Totale
Terreno
10.352.089
2.298.570
9.480.000
3.020.000
19.832.089
5.318.570
La voce 1. e) “altre” include principalmente gli impianti dei fabbricati e altre attrezzature.
Le tabelle 10.2, 10.3, 10.4, 10.6 e 10.7 non sono applicabili.
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
A.
ESISTENZE INIZIALI LORDE
A.1
Riduzioni di valore totali nette
Impianti
elettronici
Terreni
Fabbricati
Mobili
Altre
Totale
6.198.570
26.081.206
2.201.414
1.838.528
2.518.324
38.838.042
0
(4.791.112)
(1.600.068)
(1.581.761)
(1.121.574)
(9.094.515)
A.2
ESISTENZE INIZIALI NETTE
6.198.570
21.290.094
601.346
256.767
1.396.750
29.743.527
B.
Aumenti
0
124.777
24.996
87.339
89.536
326.648
B.1
Acquisti
0
0
24.996
86.330
89.536
200.862
B.2
Spese per migliorie capitalizzate
0
124.777
0
0
0
124.777
B.3
Riprese di valore
0
0
0
0
0
0
B.4
Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
B.5
Differenze positive di cambio
0
0
0
0
0
0
B.6
Trasferimenti da immobili detenuti a scopo
di investimento
0
0
0
0
0
0
B.7
Altre variazioni
C.
Diminuzioni
C.1
0
0
0
1.009
0
1.009
(880.000)
(1.582.782)
(101.405)
(104.937)
(426.141)
(3.095.265)
Vendite
0
0
0
(138)
(301)
(439)
C.2
Ammortamenti
0
(771.829)
(101.405)
(104.799)
(425.840)
(1.403.873)
C.3
Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
(880.000)
(810.953)
0
0
0
(1.690.953)
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
C.5
Differenze negative di cambio
0
0
0
0
0
0
C.6
Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
0
0
0
0
0
0
b) attività in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
C.4
Variazioni negative di fair value imputate a:
C.7
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
D.
RIMANENZE FINALI NETTE
5.318.570
19.832.089
524.937
239.169
1.060.145
26.974.910
D.1
Riduzioni di valore totali nette
(880.000)
(6.373.894)
(1.701.473)
(1.686.698)
D.2
RIMANENZE FINALI LORDE
6.198.570
26.205.983
2.226.410
1.925.867
2.607.860
39.164.690
E.
VALUTAZIONE AL COSTO
5.318.570
19.832.089
524.937
239.169
1.060.145
26.974.910
(1.547.715) (12.189.780)
177
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte B
Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”,”Mobili” e “Altre” si riferiscono prevalentemente ad ulteriori
lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Disciplini n. 3.
I decrementi di valore inseriti alla voce C.3 si riferiscono alla svalutazione dell’immobile di Via Mosè Bianchi n. 6, di cui € 880.000 allocati al
terreno ed € 810.953 allocati al fabbricato.
Tale svalutazione recepisce i risultati delle analisi e dei test fatti per accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali (come
previsto dallo IAS 36). Il valore netto contabile dell’immobile (fabbricato e terreno), al netto dell’ammortamento dell’esercizio e della svalutazione, è pari a € 12.500.000, come risulta anche dalla valutazione elaborata con il supporto di un terzo esperto.
I coefficienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono calcolati a quote costanti e sono i seguenti:
- Fabbricati  2,94%
- Macchine elettroniche 33,33%
- Mobili e arredi
14,28%
- Altre attività materiali
12,50% - 15,00% - 20,00% - 33,33%
Sezione 11 -
ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
2015
Voci/Valutazioni
Attività valutate
al costo
1.
Avviamento
2.
Altre attività immateriali
2.1
generate internamente
2.2
altre
Totale
2014
Attività valutate
al fair value
Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
113.620.017
0
113.620.017
0
0
0
0
0
21.195.016
0
23.735.749
0
134.815.033
0
137.355.766
0
11.2 Attività immateriali: variazioni annue
Altre attività
immateriali
Avviamento
A.
ESISTENZE INIZIALI
B.
Aumenti
Software
e Licenze
Marchi
Totale
113.620.017
23.559.113
167.310
9.326
137.355.766
0
0
23.185
0
23.185
B.1 Acquisti
0
0
23.185
0
23.185
B.2 Riprese di valore
0
0
0
0
0
- a patrimonio netto
0
0
0
0
0
- a conto economico
B.3 Variazioni positive di fair value
0
0
0
0
0
B.4 Altre variazioni
0
0
0
0
0
C.
Diminuzioni
0
(2.482.862)
(79.908)
(1.148)
(2.563.918)
C.1 Vendite
0
0
0
0
0
C.2 Ammortamenti
0
(2.482.862)
(69.020)
(1.148)
(2.553.030)
C.3 Rettifiche di valore
0
0
0
0
- a patrimonio netto
0
0
0
0
0
- a conto economico
0
0
0
0
0
- a patrimonio netto
0
0
0
0
0
- a conto economico
0
0
0
0
0
0
0
(10.888)
0
(10.888)
113.620.017
21.076.251
110.587
8.178
134.815.033
C.4 Variazioni negative di fair value
C.5 Altre variazioni
D.
178
RIMANENZE FINALI
1. “Avviamento”
Il valore dell’avviamento, pari ad € 113.620.017, è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR,
€ 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR, € 13.917.073 relativi all’acquisizione dei rami di azienda “OICR”
e “GPA” da BPVi Fondi SGR e € 83.961.784 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR
successivamente incorporata da ARCA con effetto 1° gennaio 2014.
Tali valori di avviamento sono stati sottoposti a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (impairment test) come di seguito specificato.
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (IAS 36), si è proceduto ad accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle
unità generatrici di flussi finanziari (o anche “CGU”) attraverso una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività
siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è definito dallo IAS 36,
come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora
l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai
flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal
caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga.
Ai fini dell’impairment test è stato considerato il valore di avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale della società al 31 dicembre
2015, pari a € 113,6 milioni. Si è ritenuto di identificare nell’intera società Arca la Cash Generating Unit (CGU) cui associare il valore di avviamento. Il valore contabile (carrying value) della CGU identificata è pari al patrimonio netto della società al 31 dicembre 2015 (€ 206,7 milioni).
Per il processo di impairment test la società si è avvalsa del supporto di una primaria società di consulenza terza.
Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative:
– il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU;
– il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU.
Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess
capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un flusso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla
somma di:
• valore attuale dei flussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un
business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro;
• valore attuale del valore terminale (terminal value), calcolato considerando il flusso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione
esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo.
Nel caso specifico sono stati considerati i flussi rinvenienti dai dati previsionali 2016-2018 elaborati dalla società ed esaminati dal Consiglio di
Amministrazione nel febbraio 2016. Tali dati rappresentano un aggiornamento del Piano Triennale 2016-2018 approvato dal Consiglio di
Amministrazione della società nel luglio 2015. L’aggiornamento si è reso necessario al fine di recepire i dati pre-consuntivi dell’esercizio 2015,
i dati economici inclusi nel Budget 2016 (approvati dal Consiglio di Amministrazione nel gennaio 2016) e considerare, nell’ambito delle proiezioni economiche e patrimoniali degli esercizi 2017 e 2018, dati coerenti con l’effettiva evoluzione del business di Arca negli anni 2015 e 2016,
rispetto a quanto originariamente previsto nel Piano Triennale approvato nel luglio 2015. Le proiezioni economiche utilizzate ai fini dell’impairment test riflettono ipotesi di sviluppo del business piuttosto conservative. In particolare
si segnalano le seguenti assunzioni principali:
• incremento delle masse gestite da € 29,2 miliardi del 2015 a € 33,3 miliardi del 2018;
• redditività netta ricorrente della massa gestita stabile;
• un cost/income ratio a fine 2018 sostanzialmente allineato al dato 2015.
Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi:
• massimo dividendo distribuibile in ciascuno degli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefficienti patrimoniali minimi
previsti dalla circolare 189 del 21 ottobre 1993 - ultimo aggiornamento del 15 dicembre 2015 - di Banca d’Italia;
• terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente
distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al
1,5%.
Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari all’8,3% stimato
attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula:
re = i + Beta * MRP
dove:
• i: tasso privo di rischio, espresso dalla media, nei 6 mesi precedenti alla valutazione, del rendimento dei BTP italiani a dieci anni, pari al
1,75%;
• Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,2;
• MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al
5,50%.
179
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte B
Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 492,3 milioni.
Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il
valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del
capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso
tra un minimo di € 465,1 milioni ed un massimo di € 523,9 milioni con un valore centrale di € 492,3 milioni.
Ai fini della determinazione del fair value è stato altresì utilizzato il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si fonda sull’analisi delle quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli sono
ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di Borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e finanziarie ritenute
significative ad esse relative.
Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la
dimensione della società, la diversificazione geografica, la redditività, l’attendibilità dei dati finanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel mercato azionario.
Si segnala inoltre che, in ottica prudenziale, è stato applicato alla valutazione riveniente dal metodo dei multipli un fattore di sconto del 10%, al
fine di considerare la minore liquidità delle azioni rappresentative del capitale di Arca rispetto alle società quotate prese a riferimento.
Il multiplo utilizzato ai fini dell’analisi è stato il prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2015-2018, sono
stati ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg).
L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 327,5 milioni ed un massimo
di € 399,0 milioni, con un valore centrale di € 368,8 milioni.
Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto.
2. “Altre attività immateriali”
Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 23.559.113 deriva per € 3.616.541 dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 2.109.541 dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR, per € 6.083.977 dall’acquisto del rami di azienda “OICR” e GPA da BPVi Fondi SGR, per € 37.253
dall’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle e € 11.711.801 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di
CARIGE AM SGR successivamente incorporata da ARCA con effetto 1° gennaio 2014.
L’ammortamento dell’esercizio delle Altre attività immateriali è pari ad € 2.482.862 pertanto le rimanenze finali (D) al 31 dicembre 2015 ammontano ad € 21.076.251.
Riepilogando le attività immateriali incluse nella categoria “Altre attività immateriali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni:
a)acquisizione del ramo d’azienda relativo al fondo pensione di Aletti Gestielle con efficacia 1° gennaio 2011 e completamento del relativo
processo di PPA;
b)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Optima SGR con efficacia 31 dicembre 2011 e completamento del relativo processo di PPA;
c)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012 e completamento del relativo processo di PPA;
d)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni Pacto e al ramo d’azienda relativo a mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi
SGR con efficacia 1° gennaio 2013 e completamento del relativo processo di PPA;
e)incorporazione con efficacia contabile 1° gennaio 2014 della società controllata Carige SGR (acquisita il 30 dicembre 2013) e completamento
del relativo processo di PPA.
Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai fini dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione:
Marchi d’impresa 18 anni
Licenze
3-4-8-10 anni
Software applicativo
3 anni
Attività immateriale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle
5 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Optima e Vega
13 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi
18 anni
Attività immateriale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi 9 anni
Attività immateriale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi 3 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative ai fondi comuni ex-Carige SGR
13 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative al fondo pensione ex-Carige SGR
13 anni
Si segnala che l’ammortamento delle altre attività immateriali relative alla gestione delle masse ex-Carige SGR non è effettuato in quote costanti, ma secondo una curva di decadimento, differenziata per fondi comuni e fondo pensione, stimata sulla base di trend storici osservati in Arca
e in operazioni di PPA simili effettuate da altri operatori di mercato.
Come evidenziato sopra dallo svolgimento dell’impairment test non sono emersi elementi (“trigger events”) che possano configurare una situazione di impairment delle attività immateriali iscritte a bilancio.
180
Sezione 12 -
ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”
2015
1. Attività fiscali CORRENTI
- credito da versamento eccedenza addizionale IRES
2014
1.931.846
1.520.776
911
911
- credito IRAP
389.329
0
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso Irap
324.209
318.725
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso Ires
1.175.397
1.153.140
42.000
48.000
- crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006
2. Attività fiscali ANTICIPATE
31.583.604
31.112.649
- IRES c/imposte anticipate
26.588.664
26.129.742
- IRAP c/imposte anticipate
4.994.940
4.982.907
Totale
33.515.450
32.633.425
I valori si riferiscono alla controllante Arca, fatta eccezione per € 51.090 della controllata Arca Fondi inclusi nel saldo delle attività fiscali anticipate IRES.
Le attività fiscali correnti e anticipate al 31 dicembre 2015 sono sostanzialmente allineate ai valori iscritti nello stato patrimoniale al 31 dicembre
2014. Si ricorda che il saldo delle attività fiscali anticipate include € 29,6 milioni1 relativi al beneficio fiscale futuro riconducibile al riconoscimento della deducibilità fiscale del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, ottenuto in applicazione della Legge di Stabilità approvata il 27 dicembre 2013 attraverso il pagamento dell’imposta sostitutiva versata nel giugno 2014. Il valore di tali attività fiscali anticipate verrà
riversato nel corso di 10 esercizi a partire dal 2016, in corrispondenza alla deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento fiscale del maggiore valore della partecipazione affrancato dalla società.
Si segnala inoltre che gli acconti IRES e IRAP, i crediti da dichiarazioni, i crediti d’imposta e le ritenute d’acconto versate nel corso dell’esercizio 2015, sono esposti in riduzione delle passività fiscali correnti relative ai debiti IRES e IRAP della società. Il valore dei crediti compensati è
di € 13.586.303.
Come precisato nella Parte A della presente nota integrativa si è tenuto conto delle recenti disposizioni emanate nella Legge di Stabilità.
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”
2015
1.
Passività fiscali CORRENTI
- Imposta sostitutiva affrancamento avviamento
- IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute
- IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti
2.
2014
912.405
1.770.413
0
0
912.405
1.219.071
0
551.342
Passività fiscali DIFFERITE
8.873.407
8.293.106
- IRES c/imposte differite
7.378.854
6.896.294
- IRAP c/imposte differite
1.494.553
1.396.812
Totale
9.785.812
10.063.519
Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte
di un’adeguata capienza dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n.
214 del 22 dicembre 2011 ha previsto che tali attività fiscali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti
tributari ed eventualmente rimborsabili da parte dell’erario), in presenza di perdite fiscali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata
conferisce dunque certezza alla recuperabilità delle attività fiscali in questione, sia in presenza di utili (riduzione della base imponibile), sia di perdite fiscali
(trasformazione in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability test” automaticamente soddisfatto.
1
181
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte B
Le passività fiscali differite al 31 dicembre 2015 accolgono un incremento di € 1.203.436 calcolato sul disallineamento tra il valore contabile e
fiscale del terreno di pertinenza dell’immobile di via Mosè Bianchi non rilevato in sede di transizione IAS con contropartita il conto economico
e un decremento di € 559.198 derivante dalla svalutazione dello stesso immobile (terreno e fabbricato) per complessivi € 1.690.953, segnalando
un incremento netto pari ad € 644.238.
12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
2015
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2014
31.107.084
31.183.855
1.225.731
1.146.322
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
113.357
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) riprese di valori
0
0
1.112.374
1.146.322
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
a) relative a precedenti esercizi
d) altre
3.
Diminuzioni
(1.022.943)
(1.223.093)
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
0
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
0
0
(1.022.943)
(1.223.093)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3 Altre diminuzioni
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
4.
0
0
a) trasformazione in crediti di imposta
di cui alla Legge n. 214/2011
0
0
b) altre
0
0
Importo finale
31.309.872
31.107.084
La voce 2.1 d) “altre” include prevalentemente imposte anticipate relative alle riprese fiscali di retribuzioni rilevate nell’esercizio il cui ammontare diventerà certo negli esercizi futuri, per un importo pari a € 930.005. L’importo relativo ad Arca Fondi di € 51.090 si riferisce sia alla perdita fiscale che agli emolumenti degli amministratori non pagati.
La voce 3.1 d) “altre” si riferisce prevalentemente al rilascio di imposte anticipate su retribuzioni rilevate in esercizi precedenti il cui ammontare è divenuto certo nel corso del 2015, per un importo pari a € 841.194 e al rilascio di imposte anticipate su emolumenti amministratori divenuti
deducibili nell’esercizio, per un importo pari a € 101.590.
12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
2015
1.
Importo iniziale
2.
Aumenti
3.
Diminuzioni
3.1 Rigiri
2014
29.574.241
29.574.241
0
0
0
0
0
0
3.2 Trasformazioni in crediti di imposta
a) derivante da perdite di esercizio
b) derivante da perdite fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4.
182
Importo finale
0
0
0
0
29.574.241
29.574.241
12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
2015
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre:
– altre
– operazioni di aggregazione aziendale
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2014
8.312.147
1.744.837
4.023.657
4.952.697
(1.183.577)
0
0
4.952.697
541.400
4.411.297
0
0
(664.207)
8.873.407
(538.204)
0
(126.003)
0
0
8.312.147
1.203.437
0
541.400
541.400
0
0
0
(1.183.577)
0
0
0
0
La voce 2.1 a) “ relative a precedenti esercizi” di € 1.203.437 accoglie le imposte differite calcolate sul disallineamento tra il valore contabile e
fiscale del terreno dell’immobile di via Mosè Bianchi non rilevato in sede di transizione IAS.
La voce 2.1 c) “altre” si riferisce a fiscalità differita iscritta a bilancio in virtù del differente trattamento contabile e fiscale applicato alle rettifiche di valore degli avviamenti.
La voce 3.1 a) “rigiri” accoglie le seguenti principali poste: € 559.198 relativi alla svalutazione dell’immobile di via Mosè Bianchi (terreno e
fabbricato), € 127.519 relativi all’ammortamento dell’immobile di via Mosè Bianchi (fabbricato) ed € 468.616 relativi all’ammortamento degli
intangible derivanti dall’acquisizione e fusione di CARIGE AM SGR.
12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
2015
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2014
5.565
276.815
0
5.565
(8.648)
0
0
5.565
0
0
0
273.732
0
0
0
0
0
0
5.565
3.274
0
273.541
0
0
0
0
0
(8.648)
0
0
La voce 2.1 c) “altre” di € 273.541 si riferisce interamente all’effetto fiscale della variazione negativa dei titoli AFS iscritti a bilancio.
183
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte B
12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
2015
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2014
(19.041)
(9.042)
0
0
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) altre
0
0
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
3.
Diminuzioni
19.041
(9.999)
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
19.041
(9.999)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3 Altre diminuzioni
0
c) altre
4.
Importo finale
0
(19.041)
La Sezione 13 non è applicabile.
Sezione 14 -
ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
Dettaglio / Valori
1. Risconti attivi su commissioni di pre-conto
2. Risconti attivi diversi
2015
2014
3.120.756
7.606.296
708.249
468.742
3. Costi anticipati
185.680
270.211
4. Crediti verso fornitori
846.446
405.425
5. Depositi cauzionali
3.249
4.467
6. Crediti v/terzi per servizi diversi
7.632
4.293
7. Crediti verso dipendenti e collaboratori
8. Macchina affrancatrice
9. Crediti verso enti previdenziali
10. Rimborso imposta di registro
11. Migliorie su beni di terzi
12. Crediti per riaddebito costi Sicav
13. Altre attività
Totale
11.724
5.972
6.842
6.840
35
39
0
34.404
87.019
109.393
227.310
0
94.310
33.592
5.299.252
8.949.674
La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute anticipatamente ai collocatori che vengono riscontate lungo la durata di cinque esercizi (i.e. la durata prevista dei fondi collocati che hanno determinato queste commissioni). L’importo tiene conto anche di quanto addebitato ai sottoscrittori che hanno chiesto il riscatto anticipato delle quote
dei fondi OICR per i quali è prevista una commissione di collocamento.
La voce 12 “Crediti per riaddebito costi Sicav” si riferisce alle fatture da emettere a Sidera Funds Sicav per riaddebito costi di costituzione e
marchi.
184
VOCI DEL PASSIVO
Sezione 1 -
DEBITI - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Dettaglio della voce 10 “Debiti”
Dettaglio / Valori
1.
Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento O.I.C.R.
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
2.
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
4.
60.576.792
49.350.792
44.706.083
0
0
5.653.092
4.644.709
1.459.689
1.312.384
1.348.777
1.220.828
110.912
91.556
0
0
Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
2014
54.923.700
Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
3.
2015
2.366.030
2.984.221
0
0
2.366.030
2.984.221
0
0
Altri debiti:
143.908
11.622.848
4.1 pronti contro temine:
- di cui su titoli di Stato
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
143.908
11.622.848
4.2 altri
Totale
64.546.419
65.270.245
Fair value - livello 3
64.546.419
65.270.245
Totale Fair value
64.546.419
65.270.245
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2
La voce 3.2 “funzioni aziendali in outsourcing” include i debiti per fatture ricevute e da ricevere relative agli outsourcers ICBPI e Oasi. Al 31
dicembre 2014 tali debiti risultavano riclassificati nella voce 90 Altre passività pertanto nel 2015 si è proceduto a riclassificare anche il saldo 2014
di € 2.984.221 per rendere comparabili i due esercizi.
Si segnala che nel corso del 2015 è stato estinto anticipatamente il finanziamento acceso presso la Banca Popolare di Vicenza che al 31 dicembre
2014 ammontava a € 11.395.266.
185
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte B
1.2 Debiti: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
Enti finanziari
di cui del Gruppo
della SGR
1.
1.1
1.2
1.3
2.
2.1
2.2
2.3
3.
3.1
3.2
3.3
4.
4.1
Debiti verso reti di vendita:
per attività di collocamento OICR
per attività di collocamento gestioni individuali
per attività di collocamento fondi pensione
Debiti per attività di gestione:
per gestioni proprie
per gestioni ricevute in delega
per altro
Debiti per altri servizi:
consulenze
funzioni aziendali in outsourcing
altri
Altri debiti:
pronti contro temine
- di cui su titoli di Stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
4.2 altri
Totale al 31.12.2015
Totale al 31.12.2014
Clientela
di cui del Gruppo
della SGR
di cui del Gruppo
della SGR
54.736.966
0
5.628.224
0
0
0
91.369
0
9.487
0
0
0
95.365
0
15.381
0
0
0
196.318
0
0
0
0
0
13.982
0
0
0
0
0
1.138.477
110.912
0
0
0
0
0
2.284.636
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
81.394
0
0
0
0
0
0
0
0
0
62.846.144
63.696.157
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
143.908
258.746
376.150
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.441.529
1.197.938
0
0
0
0
0
0
0
Si rileva che non vi sono debiti subordinati iscritti a bilancio.
Sezione 2 -
TITOLI IN CIRCOLAZIONE - Voce 20
(in unità di Euro)
2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”
2015
Titoli
1.
Titoli
- obbligazioni
- altri titoli
Totale
Valore
di bilancio
25.254.000
25.254.000
0
25.254.000
2014
Fair value
L1
L2
27.393.000
27.393.000
0
27.393.000
L3
Valore
di bilancio
25.254.000
25.254.000
0
25.254.000
Fair value
L1
L2
L3
27.554.000
27.554.000
0
27.554.000
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
Il saldo 2015 della voce “Titoli in circolazione” accoglie il valore nominale pari a € 23 milioni dello strumento innovativo di capitale emesso
dalla società nel dicembre 2013, unitamente alla cedola di € 2.254.000 maturata nel corso dell’esercizio e che verrà pagata ai sottoscrittori nel
mese di aprile 2016. Il fair value dello strumento al 31 dicembre 2015 è pari a € 27.393.000 (incluso il valore della cedola sopra menzionata) ed
è stato determinato osservando titoli con le stesse caratteristiche dello strumento emesso da Arca con prezzi e rendimenti disponibili su mercati
regolamentati.
Nel corso del 2015 la società ha pagato gli interessi maturati nel 2014 pari ad € 2.254.000.
Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione, previa autorizzazione della Banca d’Italia.
Si segnala che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle cedole
qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società.
Le Sezioni 3,4,5, 6 e 8 non sono applicabili.
186
Sezione 7 -
PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70
Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività fiscali” di complessivi € 9.785.812 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella
sezione 12 “Attività e passività fiscali” delle voci dell’attivo della presente parte B.
Sezione 9 -
ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
2015
Dettaglio / Valori
2014
1.
Debiti v/fornitori
3.458.394
3.072.768
2.
Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori
5.166.665
4.631.161
3.
Debiti v/enti previdenziali su competenze da corrispondere
839.338
762.589
4.
Debiti v/erario per Irpef c/dipendenti
462.569
443.986
5.
Debiti v/erario per Irpef c/prodotti gestiti
8.155.343
6.384.881
6.
Debiti v/enti previdenziali e assistenziali
329.137
326.150
7.
Altre passività
Totale
240.095
635.343
18.651.541
16.256.878
La voce 1 “Debiti v/fornitori” si riferisce ai debiti verso fornitori per fatture ricevute e agli stanziamenti di fatture da ricevere per costi di competenza dell’esercizio. Tale importo è allocato su una molteplicità di fornitori. Il saldo 2014 recepisce la riclassifica di € 2.984.221 nella voce 10
Debiti come già specificato nei commenti di tale voce.
La voce 2 “Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori” di € 5,1 milioni si riferisce per € 4,6 milioni a bonus e premio di produttività del
personale dipendente, per € 0,4 milioni a ferie non godute e per € 0,1 milioni a debiti verso amministratori.
La voce 5 “Debiti v/erario per IRPEF c/o prodotti gestiti” si riferisce per € 6.143.770 a ritenute relative agli OICR e per € 2.011.573 a ritenute
relative al Fondo Pensione Arca.
Sezione 10 -
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
2015
A
Esistenze iniziali
B
Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
- civilistico
434.641
451.616
434.641
451.616
456.760
373.408
9.328
9.702
- attualizzazione IAS
(31.447)
68.506
0
Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
- anticipazioni concesse
- quota del TFR devoluta al fondo previdenziale
complementare e tesoreria
- imposta sostitutiva su rivalutazione TFR
- variazione IAS
D
714.071
- rivalutazione Istat
B.2 Altre variazioni in aumento (trasferimento dipendenti)
C
2014
659.116
Esistenze finali
0
(471.917)
(506.571)
(13.571)
(3.696)
(458.346)
(502.875)
0
(128.400)
(456.760)
(373.408)
(1.586)
(1.067)
0
0
621.840
659.116
L’ammontare del Fondo rappresenta la stima attuariale degli averi per il trattamento di fine rapporto del personale dipendente, come previsto dal
principio IAS 19 e dalla riforma della previdenza complementare.
187
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte B
10.2 Altre informazioni
Dal 1° gennaio 2007, in base a quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare il
proprio TFR maturando alle forme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per le
aziende con più di 50 dipendenti, il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello Stato.
Alla luce delle nuove disposizioni, gli organismi preposti all’analisi tecnica dell’argomento hanno stabilito che il TFR maturato dal 1° gennaio
2007 destinato a forme di previdenza complementare o al fondo di tesoreria dell’INPS sia da considerarsi quale “defined contribution plan” e
quindi non più soggetto a valutazione attuariale. Resta soggetto a valutazione attuariale il TFR relativo ai dipendenti che alla data di valutazione
non destinano il 100% del proprio TFR alla previdenza complementare o che, in caso contrario, hanno comunque un fondo TFR maturato precedentemente in azienda.
Per quanto riguarda quindi l’ammontare di TFR ancora soggetto a valutazione attuariale, la relativa stima è stata effettuata da uno studio professionale esterno utilizzando un modello basato sul “projected unit credit method”. La valutazione attuariale è stata effettuata sulle base delle
informazioni aziendali relative ai dati anagrafici del personale. Tali dati tengono conto anche di stime circa la permanenza in azienda e l’aumento di merito previsto per singolo dipendente. In particolare la permanenza stimata è stata rettificata da una serie di parametri quali il sesso del
dipendente, numero di anni di permanenza in azienda, anni futuri stimati, numero degli anni lavorativi in aziende precedenti all’attuale. La
rivalutazione del TFR tiene conto tra l’altro degli aumenti di merito futuri, degli aumenti da contratto, se conosciuti, nonché‚ degli scatti futuri
di anzianità calcolati in base al livello di grado del dipendente, alle regole di maturazione degli scatti differenziate a seconda della data di entrata in azienda. La metodologia utilizzata per i calcoli è la stessa utilizzata negli esercizi precedenti.
Per quanto riguarda la stima attuariale, di seguito si forniscono le principali basi di calcolo utilizzate:
Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2015
Tasso di mortalità dei dipendenti
Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA.
Inabilità della popolazione attiva
Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa
relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa.
Frequenze ed ammontare
delle anticipazioni di TFR
Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR
totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società.
Frequenze del turnover
Determinate in funzione dell’esperienza storica della società.
Probabilità di pensionamento
Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto dalla normativa
vigente per il pensionamento INPS.
Tasso annuo di attualizzazione
iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA.
Tasso annuo di inflazione
1,5% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT.
Analisi di sensitività
+/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del fondo TFR
compreso tra € 597.422 e € 647.808
Sezione 11 -
FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
Voci
1.
Quiescenza e obblighi simili
2.
Altri fondi:
2.1 Fondo garanzia fondo pensione
2.2 Fondo contenzioso IVA
2.3 Fondo altri contenziosi fiscali
Totale
188
2015
2014
0
0
359
1.761
215.028
272.097
34.664
150.000
250.051
423.858
11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
Fondo garanzia
fondo pensione
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
Fondo
contenzioso IVA
Fondo altri
contenziosi fiscali
Totale
1.761
272.097
150.000
423.858
0
0
0
0
B.1 Accantonamento dell’esercizio
0
0
0
0
B.2 Altre variazioni
0
0
0
0
(1.402)
(57.069)
(115.336)
(173.807)
(1.313)
(48.033)
(115.336)
(164.682)
C.2 Altre variazioni
(89)
(9.036)
0
(9.125)
D.
359
215.028
34.664
250.051
C.
Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell’esercizio
Esistenze finali
Il fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2015 è pari a € 250.051 in diminuzione di € 173.807 rispetto all’esercizio precedente. La variazione
sull’anno sono state le seguenti:
i)utilizzo/rilascio di un importo di € 57.069 del fondo rischi originariamente accantonato nel 2013 per € 378.290 per il contenzioso IVA
banca depositaria, a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie;
ii)utilizzo di un importo di € 115.336 del fondo rischi contenziosi fiscali accantonato nel 2014 per pagamento di conguagli di imposta di re­gistro
su acquisti di rami di azienda;
iii)utilizzo/rilascio di € 1.402 del fondo costituito a copertura delle passività potenziali della società legate ai comparti garantiti “Obiettivo TFR”
e “Garanzia” del fondo pensione Arca Previdenza.
Si ricorda che il fondo per contenzioso IVA è stato costituito nel 2013 per € 378.290 a copertura degli oneri per rivalsa IVA sui servizi di banca
depositaria resi al Fondo Pensione e che gravano integralmente sulla società.
Sezione 12 -
PATRIMONIO - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
Tipologie
1.
Capitale
1.1
Azioni ordinarie
2015
2014
50.000.000
50.000.000
0
0
50.000.000
50.000.000
n° 50.000.000 azioni da nominali € 1,00
1.2
Totale
Altre azioni (da specificare)
Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente.
La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili, né possiede o ha posseduto azioni
proprie.
Le tabelle 12.2, 12.3 e 12.4 non sono applicabili.
189
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte B
12.5 Altre informazioni
12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve”
Riserva
legale
A
Esistenze iniziali
B
Rettifica
utili esercizio
2005 per
transizione
IAS
Rettifica
utili esercizi
precedenti
per TFR
IAS 19
First Time
Adoption
Riserva
straordinaria
Riserva
ex D.Lgs.
n. 124/93
Totale
10.000.000
157.382
444.728
14.214.939
78.811.628
221.976
103.850.653
Aumenti
0
0
0
0
26.225.185
0
26.225.185
B.1
Attribuzioni di utili/perdite
0
0
0
0
26.225.185
0
26.225.185
B.2
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
C
Diminuzioni
0
0
0
0
0
0
0
C.1
Utilizzi
- coperture perdite
0
0
0
0
0
0
0
- distribuzione
0
0
0
0
0
0
0
- trasferimento a capitale
0
0
0
0
0
0
0
C.2
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
D
Rimanenze finali
10.000.000
157.382
444.728
14.214.939
105.036.813
221.976
130.075.838
La riserva ex D.Lgs. nr. 124/93, include una quota di € 21.213 da non considerare in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R.
N° 917/86 nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. nr. 344/03, in quanto l’accantonamento relativo a tale quota
di riserva non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio.
La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data di
riferimento.
12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione”
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Riserva valutazione
TFR IAS 19
Totale
A
Esistenze iniziali
0
(507.937)
(507.937)
B
Aumenti
0
24.232
24.232
B.1
Variazioni positive di fair value
0
0
0
B.2
Altre variazioni
0
24.232
24.232
C
Diminuzioni
(721.152)
0
(721.152)
C.1
Variazioni negative di fair value
(721.152)
0
(721.152)
C.2
Altre variazioni
0
0
0
D
Rimanenze finali
(721.152)
(483.705)
(1.204.857)
La riserva da valutazione del TFR accoglie il valore complessivo delle perdite/utili attuariali sul TFR dal 2005 al 2015, pari a € 710.704, al netto
dell’effetto fiscale di € 226.999
I saldi sopra riportati includono la variazione netta intervenuta nell’esercizio 2015, positiva per € 24.232, composta dagli utili attuariali di competenza dell’esercizio per € 33.424, al netto dell’effetto fiscale per € 9.192.
La riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie la perdita di valore delle quote del fondo comune Arca RR Diversified
Bond pari ad € 994.692 al netto dell’effetto fiscale di € 273.540.
190
12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità
Possibilità
di utilizzazione
Importo
Quota
disponibile
Riserve:
1.
Riserva legale
2.
Riserva straordinaria
3.
Riserva ex D.Lgs. 124/93
4.
B
10.000.000
105.036.813
A.B.C.
105.036.813
221.976
A.B.C.
221.976
Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS
157.382
A.B.C.D.
157.382
5.
Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19
444.728
A.B.C.D.
444.728
6.
Riserva di valutazione attività finanziarie AFS
(721.152)
0
7.
Riserva valutazione TFR IAS 19
(483.705)
0
7.
Riserva First Time Adoption
- su attività materiali
- su TFR
- per annullamento del fondo rischi finanziari generali
e altri fondi rischi generici
Totale
10.000.000
}
B.
9.929.234
A.B.C.D.
1.595.249
572.219
A.B.C.D.
572.219
2.118.237
A.B.C.D.
2.118.237
11.524.483
128.870.981
130.075.838
Quota non distribuibile
(19.929.234)
Quota distribuibile
110.146.604
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai soci
D - per incremento riserva straordinaria
ALTRE INFORMAZIONI
1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
2. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
3. Operazioni di prestito titoli
La società non ha effettuato operazioni di prestito titoli.
4. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
5. Informativa sulle attività a controllo congiunto
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
191
NOTA INTEGRATIVA PARTE C
Informazioni sul Conto Economico
Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione 1 -
COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20
(in unità di Euro)
1.1 “Commissioni attive e passive”
Servizi
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi Comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- commissioni di switch
- altre commissioni
Totale commissioni da fondi comuni
1.2 Gestioni individuali
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni individuali
1.3 Fondi pensione aperti
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni
da fondi pensione aperti
2. Gestioni ricevute in delega
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI
PER GESTIONE (A)
B. ALTRI SERVIZI
- consulenza
- altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI (B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
2015
Commissioni
Passive
Commissioni
Attive
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
2014
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
240.991.927 (167.708.059)
6.179.005
0
12.232.948 (10.892.759)
73.283.868
6.179.005
1.340.189
207.764.183 (141.520.186)
9.280.928
0
11.199.401 (11.628.550)
66.243.997
9.280.928
(429.149)
0
0
0
(4.795.283)
259.403.880 (183.396.101)
0
(4.795.283)
76.007.779
0
0
0
(4.219.848)
228.244.512 (157.368.584)
0
(4.219.848)
70.875.928
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
24.002.219
0
457.430
(10.605.874)
(363.698)
(375.707)
13.396.345
(363.698)
81.723
21.410.989
0
459.951
(9.193.252)
(386.208)
(378.873)
12.217.737
(386.208)
81.078
1.134.456
25.594.105
(95.920)
(11.441.199)
1.038.536
14.152.906
1.008.201
22.879.141
(96.605)
(10.054.938)
911.596
12.824.203
1.763.093
27.042
0
1.790.135
0
0
0
0
1.763.093
27.042
0
1.790.135
1.673.268
55.611
0
1.728.879
0
0
0
0
1.673.268
55.611
0
1.728.879
286.788.120 (194.837.300)
91.950.820
252.852.532 (167.423.522)
85.429.010
532.222
0
532.222
0
0
0
532.222
0
532.222
287.320.342 (194.837.300)
92.483.042
574.938
0
574.938
0
0
0
574.938
0
574.938
253.427.470 (167.423.522)
86.003.948
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la Società ha
delegato la gestione.
Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”.
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di
gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre
2015, pari rispettivamente ad € 15.453.217 e ad € 2.824.470.
Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto,
riscontate nel periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento.
194
1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte
Banche
Tipologia / Controparte
A.
GESTIONE DI PATRIMONI
1.
Gestioni proprie
Enti finanziari
di cui
del gruppo
Altri soggetti
di cui
del gruppo
Totale
di cui
del gruppo
di cui
del gruppo
1.1 Commissioni di collocamento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
1.2 Commissioni di mantenimento
- OICR
0
400
0
0
0
10.892.759
0
0
0
0
0
0
0
0
0
374.537
0
780
0
390
0
375.707
0
166.914.905
0
352.032
0
441.122
0 167.708.059
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10.510.877
0
30.356
0
64.641
0
10.605.874
0
- OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
- Gestioni individuali
0
0
0
0
0
0
0
0
362.656
0
1.042
0
0
0
363.698
0
- OICR
0
0
38.781
0
4.756.502
0
4.795.283
0
- Gestioni individuali
0
0
0
0
0
0
0
0
95.820
0
100
0
0
0
95.920
0
- OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
- Gestioni individuali
0
0
0
0
0
0
0
189.151.154
0
0
0
423.491
0
0
0
5.262.655
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
189.151.154
0
423.491
0
5.262.655
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
1.3 Commissioni di incentivazione
- Fondi pensione
1.4 Altre Commissioni
2.
10.892.359
- Fondi pensione
Gestioni ricevute in delega
- Fondi pensione
TOTALE COMMISSIONI
PER ATTIVITÀ DI GESTIONE (A)
B. ALTRI SERVIZI
- consulenze
- altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI (B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
0
0
0
0
0 194.837.300
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0 194.837.300
0
1.3 Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi
2015
Servizi
1.
Commissioni
Attive
2014
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
Gestioni proprie di patrimoni
1.1 Fondi comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni
su gestioni delegate a terzi
432.018
(193.304)
238.714
623.537
(286.383)
337.154
0
0
0
0
0
0
0
432.018
(38.781)
(232.085)
(38.781)
199.933
0
623.537
(54.652)
(341.035)
(54.652)
282.502
La Sezione 2 non è applicabile.
195
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 3 -
INTERESSI - Voci 40 e 50
(in unità di Euro)
3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati”
2015
Voci / Forme tecniche
1.
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Titoli
di debito
2014
Pronti
Depositi e conti
contro termine
correnti
0
0
Altre
operazioni
0
Totale
0
0
0
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
3.
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
0
0
0
0
0
0
4.
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
5.
Crediti
0
0
14.503
0
14.503
194.626
6.
Altre attività
0
0
0
27.754
27.754
28.262
7.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
Totale
0
0
14.503
27.754
42.257
222.888
Il saldo di conto corrente rinveniente da Arca Fondi SGR SpA pari a € 1 milione non è fruttifero di interessi.
3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati”
2015
Voci / Forme tecniche
Finanziamenti
Pronti
contro termine
2014
Titoli
Altro
Totale
1.
Debiti
(103.052)
0
0
(11.360)
(114.412)
(361.133)
2.
Titoli in circolazione
0
0
(2.254.000)
0
(2.254.000)
(2.254.000)
3.
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
0
4.
Passività finanziarie valutate
al fair value
0
0
0
0
0
0
5.
Altre passività
0
0
0
(409)
(409)
(774)
6.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
(103.052)
0
(2.254.000)
(11.769)
(2.368.821)
(2.615.907)
Totale
Le Sezioni 4, 5, 6, 7 e 8 non sono applicabili.
196
Sezione 9 -
SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
Voci / Settori
1.
Personale dipendente
a)
salari e stipendi
b)
oneri sociali
c)
15.871.307
14.229.469
10.854.945
2.690.959
2.436.684
indennità di fine rapporto
0
0
d)
spese previdenziali
0
0
e)
accantonamento al tratt. di fine rapporto al personale
11.305
21.609
f)
accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
0
0
- a benefici definiti
0
0
650.142
518.905
versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h)
3.
2014
11.338.990
g)
2.
2015
altre spese
0
0
1.179.911
397.326
Altro personale in attività
Amministratori e Sindaci
47.364
136.205
951.932
1.117.562
a)
compensi e altri costi del Consiglio di Amministrazione
729.569
872.215
b)
compensi del Collegio Sindacale
222.363
245.347
4.
Personale collocato a riposo
0
0
5.
Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende
0
0
6.
Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società
0
0
16.870.603
15.483.236
Totale
La voce h) “Altre spese” si riferisce per € 741.000 a incentivi all’esodo, per € 304.473 ad assicurazioni dipendenti e per € 134.438 a buoni pasto.
9.2 - Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria
2015
1.
2.
Personale con contratto di lavoro subordinato
2014
94
89
dirigenti
22
19
quadri direttivi
41
39
restante personale
31
31
Personale con contratto di lavoro somministrato
0
2
dirigenti
0
0
quadri direttivi
0
0
restante personale
0
2
Totale
94
91
Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno.
I dipendenti part-time sono convenzionalmente conteggiati al 50%.
197
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte C
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
Voci
Info provider
Service informatico
Canoni/manutenzione licenze software
Pubblicità
Consulenze e prestazioni professionali
Servizi professionali sito web
Outsourcing amministrativo fondi comuni e mandati
Outsourcing amministrativo fondi pensione
Outsourcing amministrativo SGR
Commissioni e spese bancarie fondi pensione
Manutenzioni beni materiali e hardware
Postali e pubblicazioni obbligatorie
Spese telefoniche
Formazione rete di vendita
Altre spese per il personale
Vigilanza e pulizia uffici
Elettricità e combustibile
Viaggi e trasferte
Locazione immobili e spese accessorie
Noleggio automobili
Quote associative
Trasporto e spedizione
Rappresentanza
Stampati e cancelleria
Pubblicazioni e abbonamenti
Spese di revisione
Noleggio apparati elettronici
Imposte indirette e tasse
Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondi comuni
Premi assicurativi
Adesione organismi di garanzia/vigilanza
Altre
Totale
2015
2.543.071
2.092.612
1.336.473
2.206.360
3.444.089
535.978
4.479.522
2.573.275
481.039
981.604
436.774
1.969.964
275.256
87.959
568.387
508.505
352.872
208.301
138.493
295.691
203.126
40.047
384.092
83.102
69.467
166.976
217.783
165.106
51.544
22.761
12.320
179.755
27.112.304
2014
2.059.482
2.059.404
1.113.021
1.654.251
3.082.789
1.019.014
4.156.426
2.390.153
691.931
1.065.533
607.764
1.446.934
302.927
114.565
612.960
563.306
386.490
168.044
117.256
202.085
168.040
67.344
367.987
127.486
44.989
129.881
196.800
172.334
75.938
18.192
13.350
256.926
25.453.603
Con riferimento alle variazioni intervenute alla voce “Altre spese amministrative” si segnala in particolare quanto segue:
i) l’aumento delle spese legate ai canoni/manutenzione licenze è legato all’acquisto di nuove licenze;
ii)nell’ambito delle spese afferenti all’area Sviluppo e Marketing si segnala inoltre la crescita delle spese di pubblicità sostenute per rafforzare
il marchio della società;
iii)i costi per servizi professionali riconducibili allo sviluppo e manutenzione del nuovo sito internet di Arca si sono attestati a € 0,5 milioni, in
calo per € 0,5 milioni rispetto l’attività di start up svolta nel 2014;
iv)i costi di outsourcing amministrativo fondi comuni sono cresciuti per € 0,3 milioni in relazione dell’incremento delle masse in gestione.
Si precisa inoltre che la voce “altre” include le seguenti principali poste: spese bancarie € 72.161, servizi banca depositaria fondi comuni a carico
della SGR € 23.297, spese per rinnovo marchi € 44.251, servizi di conservazione sostitutiva € 13.030 ed erogazioni liberali € 15.000.
198
Sezione 10 - Rettifiche/riprese
di valore nette
su attività materiali - Voce 120
(in unità di Euro)
10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
Voci/rettifiche
e riprese di valore
1.
Ammortamento
2015
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese
di valore
2014
Risultato
netto
Risultato
netto
di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
1.350.916
1.690.953
0
3.041.869
1.279.670
0
0
0
0
0
52.957
0
0
52.957
40.943
0
0
0
0
0
1.403.873
1.690.953
0
3.094.826
1.320.613
2. acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 - “Attività materiali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2015 include gli ammortamenti pari a € 1.403.873 e la svalutazione dell’immobile di proprietà di via Mosè
Bianchi n. 6 pari a complessivi € 1.690.953, di cui € 880.000 riferiti al terreno ed € 810.953 riferiti al fabbricato.
Sezione 11 -
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
Voci/rettifiche
e riprese di valore
1.
Avviamento
2.
Altre attività immateriali
Ammortamento
2015
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese
di valore
2014
Risultato
netto
Risultato
netto
0
0
0
0
0
2.1 di proprietà
- generate internamente
- altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale
0
0
0
0
0
2.553.030
0
0
2.553.030
2.854.364
0
0
0
0
0
2.553.030
0
0
2.553.030
2.854.364
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 11 - “Attività immateriali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2015 è composto unicamente dal costo per ammortamento.
La Sezione 12 non è applicabile.
199
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 13 -
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150
(in unità di Euro)
13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”
2015
Voci
2014
1.
Accantonamenti
1.1
al fondo garanzia del Fondo Pensione
0
1.761
1.2
al fondo contenzioso IVA
0
0
1.3
al fondo altri contenziosi fiscali
0
2.
Utilizzi/Rilasci
2.1
Rilascio del fondo contenzioso IVA
2.2
Rilascio del fondo garanzia del Fondo Pensione
0
150.000
(9.125)
(23.001)
(9.036)
(23.001)
(89)
0
Risultato netto
Sezione 14 -
151.761
(9.125)
128.760
ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”
Voci
2015
1. Proventi
2014
1.877.761
1.486.474
Proventi per altri servizi resi
239.716
235.224
Proventi diversi
241.220
26.916
43.786
129.541
Detrazioni fiscali
0
60.000
Indennizzi diversi
6.666
3.172
1.281.489
930.379
37.263
93.375
1.800
41
24.258
6.009
1.530
1.614
33
203
Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti
Canoni di locazione spazi e servizi di facility management
Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente
Utili da alienazione cespiti
Differenze cambio attive
Recupero spese auto assegnate
Abbuoni e sconti attivi
2. Oneri
(184.106)
(274.797)
Oneri di competenza esercizi precedenti
(95.754)
(194.781)
Migliorie su beni di terzi
(23.165)
(6.171)
(4.432)
(21.761)
(55.564)
(50.792)
Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi
Differenze cambi passive
Perdite da alienazione cespiti
Altri oneri straordinari
Abbuoni e sconti passivi
Totale
0
(74)
(5.107)
(1.193)
(84)
(25)
1.693.655
La voce “proventi diversi” include il riaddebito dei costi di costituzione e marchi di Sidera Funds Sicav per circa € 225.000.
1.211.677
La voce “canoni di locazione spazi e servizi di facility management” evidenzia un incremento rispetto al 2014 di € 351.110 riferito principalmente agli ulteriori spazi locati a terzi dell’immobile di via Mosè Bianchi.
Le Sezioni 15 e 16 non sono applicabili.
200
Sezione 17 - IMPOSTE
SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - Voce 190
(in unità di Euro)
17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
2015
1.
2.
3.
3.bis
3.ter
4.
5.
2014
14.100.187
Imposte correnti
- IRES
- IRAP
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
- IRES
- IRAP
Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio
- IRES
- IRAP
Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio
per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011
Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter
Variazione delle imposte anticipate
- IRES
- IRAP
Variazione delle imposte differite
- IRES
- IRAP
Imposte di competenza dell’esercizio
11.269.830
2.830.357
18.311
18.424
(113)
0
0
0
0
0
(197.414)
(185.381)
(12.033)
482.560
97.741
580.301
14.501.385
13.616.810
10.397.011
3.219.799
(230.096)
(198.628)
(31.468)
0
0
0
0
0
92.938
92.145
793
(122.807)
(102.124)
(20.683)
13.356.845
17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
ONERE FISCALE
IRES
UTILE D’ESERCIZIO
prima delle imposte
1. Onere fiscale TEORICO
2.1 Differenze permanenti
- in aumento
- in diminuzione
2.2. Differenze temporanee
- in aumento
- in diminuzione
3.
4.
IRAP
TOTALE
RISULTATO
DELL’ESERCIZIO
42.228.495
27,50%
11.659.133
5,57%
2.361.504
27,50%
27,50%
168.840
(1.119.129)
5,57%
5,57%
1.427.398
(937.193)
27,50%
27,50%
5,57%
5,57%
Variazioni imposte anticipate/
differite
- in aumento
- in diminuzione
2.031.208
(1.470.222)
(389.303)
78.929
(100.281)
468.853
79.550
27,50%
27,50%
5,57%
5,57%
Variazioni imposte correnti
esercizi precedenti
- in aumento
- in diminuzione
2.485.929
(2.188.750)
297.179
344.254
(258.546)
85.708
382.887
27,50%
27,50%
18.424
0
18.424
11.585.433
5,57%
5,57%
0
(113)
(113)
2.915.952
18.311
14.501.385
5. Onere fiscale EFFETTIVO
27,44%
6. Imposta sostitutiva / imposte anticipate
UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte
6,91%
14.020.637
14.501.385
27.727.110
201
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte C
Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte
differite e anticipate.
Aliquota
IRES
IRAP
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto fiscale
IRES
IRAP
Totale
generale
Totale
1. Imposte ANTICIPATE
1.1
Sorte nell’esercizio
1.502.546
- Costi di lavoro e assimilati
27,5%
3.613.518
993.717
0
993.717
- Svalutazione titoli AFS
27,5%
994.693
273.541
0
273.541
- Perdite su cambi non realizzate
27,5%
102
28
0
28
- ACE
27,5%
17.427
4.792
0
4.792
- Perdite fiscali
27,5%
80.378
22.105
0
22.105
- Ammortamenti
27,5%
333.545
91.725
0
91.725
- Sistemazioni contabili IRES
27,5%
341.359
93.874
0
93.874
408.682
0
22.764
22.764
5,57%
- Sistemazioni contabili IRAP
1.2
Annullate nell’esercizio
(1.031.591)
- Costi di lavoro e assimilati
27,5%
(3.428.306)
(942.785)
0
(942.785)
- Accantonamenti fondo TFR
27,5%
(31.447)
(8.648)
0
(8.648)
- Accantonamenti fondo rischi IRES
27,5%
(173.807)
(47.797)
0
(47.797)
(162.133)
0
(9.031)
(9.031)
5,57%
- Accantonamenti fondo rischi IRAP
- Ammortamenti
27,5%
(7.357)
(2.023)
0
(2.023)
- Altri costi
27,5%
(40.787)
(11.217)
0
(11.217)
- Sistemazioni contabili
27,5% 5,57%
(30.511)
(8.391)
(1.699)
(10.090)
2. Imposte DIFFERITE
2.1 Sorte nell’esercizio
2.2
- Ammortamenti avviamento
27,5% 5,57%
(1.637.135)
- Recupero su terreno
(450.212)
27,5% 5,57%
(3.639.058) (1.000.741)
(91.188)
(541.400)
(202.696) (1.203.437)
Annullate nell’esercizio
1.164.536
- Svalutazione immobiliz. materiali
27,5% 5,57%
1.690.953
465.012
94.186
559.198
- Ammortamenti
27,5% 5,57%
1.802.646
495.728
100.407
596.135
- Sistemazioni contabili IRES
27,5%
33.465
9.203
0
9.203
Totale
Le Sezioni 18, 19, 20 e 21 non sono applicabili.
202
(1.744.837)
(109.346)
NOTA INTEGRATIVA PARTE D
Altre informazioni
Nota integrativa
Parte D - Altre informazioni
Sezione 1 -
Riferimenti specifici sulle attività svolte
(in unità di Euro)
1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)
Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi.
1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale
Con riferimento al comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli iscritti degli
importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio il fondo per rischi e oneri relativo alla garanzia prestata sul comparto sopra menzionato ammonta a € 359, corrispondente al capitale necessario alla copertura della garanzia stimato attraverso un modello sviluppato internamente.
Tale modello determina il capitale necessario alla copertura della garanzia in base:
• alla stima dei rendimenti attesi del portafoglio, in assenza di ipotesi di volatilità dei rendimenti e al netto delle commissioni di gestione applicate;
• al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il markto-market della posizione;
• alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste);
• all’attualizzazione dei gap mensili ponderati.
1.1.3 Impegni e garanzie ricevute da terzi
Non sussistono impegni e garanzie ricevute da terzi.
1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi
Le quote del fondo Arca RR Diversified Bond detenute da Arca nel portafoglio di proprietà relativo alle attività disponibili per la vendita sono
depositate presso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane SpA.
1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresa
Al 31 dicembre 2015 la società detiene presso la propria sede sociale i certificati azionari relativi al proprio capitale sociale.
1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti
1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio)
2015
1.
204
Gestioni Proprie
Fondi comuni
ANFITEATRO TESORERIA
ANFITEATRO GLOBAL EQUITY
ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV
ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II
ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II
ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA
ARCA CEDOLA PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III
0
0
0
0
0
0
52.228.617
70.697.019
20.953.575
19.121.147
120.168.789
63.838.733
194.621.046
116.001.581
268.978.876
241.686.335
214.323.284
205.998.577
55.065.313
252.531.587
92.070.259
2014
2.938.969
93.193
117.840.183
129.771.782
33.181.642
36.819.231
60.360.599
115.868.176
23.271.542
21.939.198
140.798.334
77.743.934
262.578.237
143.373.894
330.780.731
290.332.838
263.073.034
245.932.040
68.757.685
296.522.779
110.646.983
2.
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA V
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE
ARCA BOND FLESSIBILE
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VI
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE II
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VII
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE III
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VIII
ARCA AZIONI ITALIA
ARCA BB
ARCA BOND CORPORATE
ARCA TE - TITOLI ESTERI
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
ARCA MM BOND EURO SHORT TERM
ARCA BOND GLOBALE
ARCA AZIONI INTERNAZIONALI (già Arca 27 - Azioni Estere)
ARCA RR DIVERSIFIED BOND
ARCA CASH PLUS
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA
(già Arca Rendimento Assoluto T3)
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITA’
(già Arca Rendimento Assoluto T5)
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA AZIONI EUROPA
ARCA AZIONI AMERICA
ARCA AZIONI FAR EAST
Arca 2020 Redd Multival IV
ARCA CED 2020 OBB ATT IX
ARCA CED 2020 OBB ATT X
Arca 2020 Redd Multival V
ARCA MULTIASSET BALANCED
ARCA MULTIASSET AGGRESSIVE
ARCA 2020 REDD MULTIVAL VI
ARCA CED 2020 OBB ATT XI
ARCA CED 2020 OBB ATT XII
ARCA 2020 REDD MULTIVAL VII
ARCA ECONOMIA REALE EQUITY IT
ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
Totale gestioni proprie
Gestioni ricevute in delega
OICR:
- OICR aperti
SIDERA EURO CREDIT ALPHA
SIDERA EQUITY EUROPE ACT SELEC
SIDERA EQUITY GLOBAL LEADERS
SIDERA NORTH AMERICAN EQUITY
CBIS - Short Term Government Bond Funds
Totale gestioni ricevute in delega
2015
2014
418.919.280
420.647.494
271.783.460
160.257.071
231.846.286
179.641.738
200.984.569
160.837.623
198.933.400
678.774.741
915.857.387
652.412.051
556.477.157
222.978.765
0
518.174.798
538.753.213
3.481.074.962
0
6.190.095.356
498.870.336
470.070.926
296.363.214
93.923.655
259.200.330
194.275.194
219.835.513
171.571.155
213.962.147
565.459.971
757.804.880
556.868.225
412.702.557
360.006.251
2.341.768.516
455.819.719
513.257.967
1.609.508.811
5.537.366.315
2.035.266.242
639.107.674
631.161.870
715.677.133
603.183.624
909.939.875
396.812.174
201.314.351
452.711.226
517.379.707
238.085.386
315.464.491
20.461.103
7.018.834
205.526.292
249.057.176
341.543.798
167.837.568
91.976.626
0
29.521.944
24.089.353.072
492.455.494
720.015.957
779.860.758
384.137.243
188.138.038
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19.899.971
32.874.535
23.585.070.792
2.498.901
2.510.781
1.996.085
3.422.537
67.051.594
77.479.898
0
0
0
0
55.812.649
55.812.649
205
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte D
3.
2015
Gestioni date in delega a terzi
OICR:
- OICR aperti
ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
ANFITEATRO GLOBAL EQUITY
Totale gestioni date in delega a terzi
2014
0
29.521.944
0
29.521.944
19.899.971
32.874.535
93.193
52.867.699
1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafogli
2015
1.
2.
3.
Gestioni proprie
Gestioni ricevute in delega
- mandati assicurativi
BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE
BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO
BERICA VITA - BERICA FUTURO
BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO
ABC ASSICURA - DANNI
BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO
Gestioni date in delega a terzi
Totale
2014
di cui investiti
in fondi della SGR
di cui investiti
in fondi della SGR
0
0
0
0
797.632.290
101.035.863
133.862.820
341.035.828
29.602.315
7.647.933
0
1.410.817.049
0
0
0
0
0
0
0
0
836.249.359
86.851.605
121.293.858
352.986.188
27.106.773
7.327.528
0
1.431.815.311
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione
1. Gestioni Proprie
1.1 Fondo pensione aperto
ARCA PREVIDENZA GARANZIA
ARCA PREVIDENZA RENDITA
ARCA PREVIDENZA CRESCITA
ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA
ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR
Totale gestioni proprie
2. Gestioni ricevute in delega
2.1 Fondi pensione
- aperti
- chiusi
BRE BILANCIATA GLOBALE PRUDENTE
BRE BILANCIATA GLOBALE DINAMICA
BRE BILANCIATA GLOBALE EQUILIBRATA
SOLIDARIETA’ VENETO
PREVIAMBIENTE
- altre forme pensionistiche
BPVI EX CARIPRATO
Totale gestioni ricevute in delega
3. Gestioni date in delega a terzi
3.1 Fondi pensione
- aperti
- chiusi
- altre forme pensionistiche
Totale gestioni date in delega a terzi
206
2015
2014
0
722.146.270
714.721.852
779.963.398
678.077.967
2.894.909.487
281.087.770
671.217.128
670.876.882
762.105.029
317.580.782
2.702.867.592
18.755.130
15.589.729
25.702.488
156.755.795
181.960.674
18.063.632
14.732.915
24.556.506
141.694.648
166.415.588
47.474.538
446.238.352
46.072.079
411.535.368
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare
2015
2014
1. Fondo Pensione
ARCA PREVIDENZA COMPARTO GARANZIA
0
13.208.056
ARCA PREVIDENZA COMPARTO RENDITA
15.213.928
20.216.147
ARCA PREVIDENZA COMPARTO CRESCITA
13.407.912
25.644.071
ARCA PREVIDENZA COMPARTO ALTA CRESCITA
13.401.860
32.222.836
ARCA PREVIDENZA COMPARTO OBIETTIVO TFR
20.454.476
18.510.601
62.478.176
109.801.711
Totale
1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere
A partire dal 1° gennaio 2014 Arca presta attività di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige S.p.A. in relazione a diverse linee di
gestione patrimoniale offerte dall’istituto genovese. Al 31 dicembre 2015 il controvalore delle gestioni patrimoniali coperte dal servizio di consulenza di Arca era pari a € 336,4 milioni.
Sezione 2 -
INFORMAZIONI SULLE ENTITÀ STRUTTURATE
Arca ha istituito e gestisce n° 51 fondi comuni, un fondo pensione aperto con 4 comparti e una SICAV di diritto lussemburghese con 4 comparti che rappresentano un patrimonio distinto e separato da quello della SGR. Per la gestione di tali patrimoni Arca viene remunerata attraverso le
commissioni (di sottoscrizione/collocamento, gestione e incentivo, ove maturate) e i diritti fissi, al netto delle commissioni retrocesse ai collocatori come evidenziato nel conto economico.
I rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività di gestione dei fondi comuni di investimento, fondi pensione e SICAV sono principalmente di
due tipologie: rischi operativi per i quali si rimanda all’apposita Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.2 della nota integrativa, nonché rischi reputazionali di carattere generale che pertanto non sono quantificabili puntualmente.
Arca, come già evidenziato in precedenza, ha sottoscritto nel 2015 quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond dalla stessa gestito, divenendo così partecipante al fondo al pari degli altri sottoscrittori. Per tale posizione la società è pertanto esposta al rischio di mercato derivante
dalla tipologia di investimenti detenuti dal patrimonio del fondo (si veda la Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.1).
Sezione 3 -
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
L’attività di gestione del risparmio condotta da Arca implica la necessità di gestire diverse categorie di rischio.
La società, al fine di presidiare adeguatamente tali rischi, si è dotata, oltre che di appositi presidi organizzativi, di regole e procedure interne
finalizzate a salvaguardare il patrimonio proprio e dei terzi in gestione, a garantire la conformità con le vigenti normative, ad assicurare l’efficacia e l’efficienza dei processi operativi, nonché a garantire l’integrità delle informazioni gestionali e amministrative utilizzate.
Per quanto attiene ai presidi organizzativi, la società ha istituito le seguenti funzioni di controllo:
• Il Risk Management attua politiche e procedure efficaci per individuare, misurare, gestire e monitorare su base continuativa tutti i rischi inerenti le strategie di investimento dei patrimoni gestiti, assicura che il profilo di rischio dei patrimoni gestiti sia conforme ai limiti fissati e ne
monitora l’osservanza, presidia la gestione dei rischi operativi attraverso un’attività autonoma di rilevazione, misurazione e monitoraggio degli
stessi, nonché aggiorna periodicamente il Consiglio di Amministrazione e l’Alta Dirigenza in merito ai risultati dell’attività svolta;
• La Compliance controlla e valuta periodicamente l’adeguatezza e l’efficacia delle misure, delle politiche e delle procedure adottate per minimizzare il rischio di mancata osservanza degli obblighi di cui alla vigente normativa per la prestazione dei servizi di investimento e del servizio di
gestione collettiva del risparmio, nonché fornisce assistenza ai soggetti rilevanti ai fini dell’adempimento degli obblighi normativi relativi alle
attività prestate dalla Società. Alla funzione di Compliance è inoltre affidato il presidio dell’attività in materia di antiriciclaggio;
• La Revisione Interna valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all’attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti. In particolare, la funzione effettua una serie articolata di verifiche e controlli finalizzati a valutare la completezza,
l’adeguatezza, la funzionalità, l’affidabilità delle componenti del sistema dei controlli interni, degli assetti organizzativi e dei processi aziendali (sia con riferimento alle attività svolte internamente, sia con riferimento a quanto affidato in outsourcing a terze parti). Il Responsabile
della funzione di revisione svolge le attività di verifica sulla base del c.d. “Piano di Audit” sottoposto al vaglio preventivo del Comitato per il
Controllo Interno e alla successiva approvazione del Consiglio di Amministrazione.
3.1 Rischi di mercato, di liquidità e di credito
Per quanto concerne i rischi di mercato (rischio di prezzo, di cambio, di tasso), considerata la natura della propria operatività e le modalità operative in essere, la Società non risulta essere esposta al rischio di cambio e al rischio di tasso, mentre risulta avere un’esposizione al rischio di
prezzo. Per quanto concerne quest’ultimo, infatti, si fa presente che la Società ha investito nel corso del 2015 parte della propria liquidità dispo-
207
Bilancio Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte D
nibile in quote di fondi comuni gestiti dalla Società stessa, esponendosi pertanto alla variabilità del valore delle quote stesse. In merito all’assenza del rischio di tasso, si evidenza invece come lo strumento innovativo di capitale, esposto fra i Titoli in circolazione, preveda il riconoscimento di interessi unicamente ad un tasso fisso.
Con specifico riferimento al rischio di liquidità si evidenzia che i fabbisogni finanziari ricorrenti sono di fatto garantiti dai flussi finanziari
generati dalle commissioni di gestione incassate dalla Società. Si segnala che, qualora si verifichino fabbisogni finanziari straordinari e improvvisi, la Società dispone di una linea di credito per scoperto di conto corrente per un ammontare massimo di € 5 milioni.
Come sopra accennato, nel corso dell’esercizio 2015 le eccedenze di liquidità disponibili sono state investite in quote di fondi comuni gestiti dalla
Società o mantenute in deposito sui conti correnti. Nel corso dell’esercizio 2016 le proiezioni dei flussi di cassa effettuate indicano un ammontare
significativo e crescente di disponibilità liquide. A tale proposito la Società valuterà i potenziali utilizzi di tali risorse nel corso dell’esercizio.
Si forniscono di seguito informazioni circa la durata residua delle attività e passività finanziarie:
a vista
Attività finanziarie
A.1 Cassa
3.305
A.2 Attività finanziarie disponibi19.005.304
li per la vendita
A.3 Depositi e conti correnti
33.107.130
A.4 Crediti
Passività finanziarie
B.1 Debiti
B.2 Titoli di debito
da oltre 1
mese fino a 6
mesi
fino a 1 mese
da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
da oltre 1
anno fino a 3
anni
oltre 3 anni
(con durata
determinata)
durata
indeterminata
71.987.370
46.268.732
18.277.687
25.254.000
Da ultimo con riferimento al rischio di credito si evidenzia come lo stesso risulti del tutto marginale in quanto esclusivamente legato ai conti
correnti della società, nonché ai crediti a breve termine derivanti dalle commissioni di gestione da incassare a fronte della prestazione dei servizi di investimento.
3.2 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
Arca mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre i
livelli di esposizione ai rischi operativi, sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente, sia per le attività conferite in affidamento o in
outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata, sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento e
di outsourcing prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert
operativi, key performance indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement.
A fronte dei rischi operativi la società determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach).
Le singole direzioni, i servizi e gli uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione.
L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali.
La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (selfassessment): l’ufficio Risk Management, avvalendosi del supporto fornito dall’ufficio Revisione Interna, guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili.
L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività
aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i
fornitori.
Con il self-assessment, ogni area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (loss) e probabilità di
accadimento (probability). Il prodotto tra loss e probability fornisce la stima della perdita attesa (expected loss).
Si distinguono le seguenti fasi:
• mappatura dei processi aziendali con dettaglio per area/ufficio;
• valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi;
• valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva.
Informazioni di natura quantitativa
Il processo di self-assessment gestito dalle direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza il complesso dei
processi aziendali, che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado di
potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna direzione) determinando così il valore complessivo del potenziale
rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le direzioni aziendali che gestiscono i processi più
208
significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (48% dei rischi operativi valorizzati), la Direzione Finanziaria,
Governo e Affari Societari (24% dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Operativa (18% dei rischi operativi valorizzati).
Il processo ex-post di raccolta dati (loss data collection) è di tipo event-driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento ha
avuto origine e comunicato internamente (incident report).
Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi, ovvero
la revisione delle stime di quantificazione degli stessi. L’importo delle perdite operative registrate nell’esercizio risulta, infatti, marginale e pari
a € 4.432 per complessivi 5 eventi.
Sezione 4 -
INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
(in unità di Euro)
4.1 Il patrimonio dell’impresa
4.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio della società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili IAS/
IFRS, riserve di utili, riserve da valutazione derivanti dall’applicazione dello IAS 19 sulla valutazione del TFR, riserve da valutazione relative
agli effetti della valutazione delle attività finanziarie disponibile per la vendita e il risultato del periodo.
Nel corso degli ultimi esercizi la società ha impegnato il proprio patrimonio principalmente in operazioni straordinarie di acquisizione di rami
d’azienda e di società del settore, nonché nell’acquisto e successiva ristrutturazione dell’immobile sito in via Disciplini 3 che ospita attualmente
la sede sociale. La quota di patrimonio eccedente rispetto a tali attività è stata investita in quote di fondi comuni o è stata mantenuta sui conti
correnti bancari della Società.
La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione del comparto del fondo pensione accompagnato dalla
garanzia di restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di OICR
e di fondi pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 - Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci / Valori
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio
netto
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d’esercizio
Totale
2015
2014
50.000.000
0
50.000.000
0
0
10.000.000
0
0
120.075.838
0
0
0
10.000.000
0
0
93.850.653
0
0
(721.152)
0
0
0
0
0
0
0
(483.705)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(507.937)
0
0
27.727.110
206.598.091
0
26.225.185
179.567.901
209
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte D
4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività / Valori
2015
Riserva positiva
2014
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
Titoli di debito
0
0
0
0
Titoli di capitale
0
0
0
0
Quote di O.I.C.R.
0
(721.152)
0
0
Finanziamenti
0
0
0
0
Totale
0
(721.152)
0
0
4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
1. ESISTENZE INIZIALI
0
0
0
0
2. Variazioni positive
0
0
0
0
2.1 Incrementi di fair value
0
0
0
0
2.2 Rigiro a conto economico di riserve
negative
0
0
0
0
- da deterioramento
0
0
0
0
- da realizzo
0
0
0
0
2.3 Altre variazioni
0
0
0
0
Variazioni negative
0
0
(721.152)
0
3.1 Riduzioni di fair value
0
0
(721.152)
0
3.2 Rettifiche da deterioramento
0
0
0
0
3.3 Rigiro a conto economico
da riserve positive: da realizzo
0
0
0
0
3.4 Altre variazioni
0
0
0
0
4. RIMANENZE FINALI
0
0
(721.152)
0
3.
4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
4.2.1 Patrimonio di vigilanza
4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio di vigilanza di Arca include lo strumento innovativo di capitale emesso dalla società il 23 dicembre 2013 del valore nominale di
€ 23 milioni.
Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione e previa autorizzazione della Banca d’Italia.
Si segnala inoltre che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle
cedole qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società.
La società non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione, né passività subordinate.
I dati esposti nella tabella 4.2.1.2 per gli esercizi 2015 e 2014 includono il risultato netto riflesso nei bilanci dei rispettivi esercizi.
210
4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa
2015
A Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
2014
94.900.322
64.941.746
b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
0
0
b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
0
0
C Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B]
94.900.322
64.941.746
0
270.389
0
B Filtri prudenziali del patrimonio di base:
D Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
E Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
e.1
Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
0
e.2
Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
0
0
0
270.389
1.000.000
0
93.900.322
65.212.135
F Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E]
G Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare:
H Patrimonio di vigilanza [C+F-G])
4.2.2 Adeguatezza patrimoniale
4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economiche-patrimoniali formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta agli aderenti del comparto “Obiettivo
TFR” del fondo pensione.
A tale fine, la società applica i criteri di calcolo dei requisiti patrimoniali previsti dalla Banca d’Italia.
I dati esposti nella tabella 4.2.2.2 per gli esercizi 2015 e 2014 includono i requisiti calcolati sulla base dei dati di chiusura dei rispettivi esercizi.
4.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa
Requisiti
Categorie/Valoria
2015
Requisito relativo alla massa gestita
Requisito “altri rischi”
Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione
del capitale
Requisito patrimoniale totale
2014
5.629.995
5.596.271
10.999.665
10.302.909
206.471
63.768
11.206.136
10.366.677
211
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 5 -
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Importo
Lordo
Imposte
sul reddito
Importo
netto
42.228.495
(14.501.385)
27.727.110
20. Attività materiali
0
0
0
30. Attività immateriali
0
0
0
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti
33.424
(9.192)
24.232
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
0
0
0
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70.
80.
90.
Copertura di investimenti esteri:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Differenze di cambio:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Copertura di flussi finanziari:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
100.
0
0
0
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
(994.692)
273.540
(721.152)
a) variazioni di valore
(994.692)
273.540
(721.152)
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
b) rigiro a conto economico
110.
120.
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Attività non correnti in via di dismissione:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
0
0
0
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
212
(961.268)
264.348
(696.920)
41.267.227
(14.237.037)
27.030.190
Sezione 6 -
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
(in unità di Euro)
6.1 Informazioni sui compensi ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategica
Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo
(incluse le retribuzioni variabili) sono stati:
2015
Amministratori
Sindaci
Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo)
Totale
678.158
222.362
3.710.716
4.611.236
2014
826.719
245.347
3.255.061
4.327.127
Di seguito si riporta il numero dei dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo, degli amministratori e dei sindaci in carica al
31dicembre 2015:
Arca SGR:
• dirigenti • amministratori
• sindaci
n. 6
n. 9
n. 3
Arca Fondi SGR:
• dirigenti • a mministratori
• s indaci
n. 0
n. 5
n. 3
Al 31 dicembre 2015 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in
organico effettivo.
6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni con parti correlate (come definite dallo IAS 24) diverse da amministratori, sindaci
e dirigenti con responsabilità strategiche in organico effettivo. In particolare, le operazioni con questi soggetti riguardano le remunerazioni fisse
e variabili precedentemente illustrate, i cui saldi sono inclusi nella voce Altre passività dello stato patrimoniale e nella voce Spese amministrative – spese per il personale del conto economico:
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Debiti verso amministratori
Debiti verso sindaci
Debiti verso dirigenti
CONTO ECONOMICO - COSTI
231.683
96.804
1.502.402
Amministratori
678.158
Sindaci
222.362
Dirigenti
3.710.716
Altre informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con le banche azioniste
Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2015 con le banche azioniste:
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Crediti
Altre attività
CONTO ECONOMICO - RICAVI
24.719.327
2.167.571
Commissioni attive
47.210
Interessi attivi e proventi assimilati
14.441
Altri proventi di gestione
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
CONTO ECONOMICO - COSTI
Debiti
43.239.775
Commissioni passive
Titoli in circolazione
25.254.000
di cui compenso per contratto di associazione in partecipazione
Altre passività
145.801
72.970
Interessi passivi e oneri assimilati
118.785.850
18.277.687
2.357.052
Spese amministrative
71.530
Altri oneri di gestione
1.916
213
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Nota Integrativa - Parte D
A)Gli azionisti della società operano come collocatori dei prodotti Arca e ricevono un compenso da tale attività di collocamento che viene
liquidato su base trimestrale. La voce Debiti della tabella sopra riportata accoglie principalmente i debiti con gli azionisti per l’attività di
collocamento prestata nel 4° trimestre 2015 e il compenso relativo all’accordo di associazione in partecipazione dettagliato al punto B).
B)Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo informativo e di servizio dell’attività di distribuzione e collocamento
dei propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione delle reti di distribuzione.
È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in
aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento del
risultato della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità
del servizio fornito ai sottoscrittori.
Per l’esercizio 2015 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 18.277.687.
C)In data 26 febbraio 2013 Arca ha stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. Arca ha provveduto ad estinguere anticipatamente tale finanziamento riconoscendo alla Banca
Popolare di Vicenza gli interessi passivi di competenza 2015 pari a € 92.757, oltre a € 11.405.561 a titolo di rimborso del capitale.
D)Arca intrattiene rapporti di conto corrente con le banche azioniste per un ammontare complessivo pari a € 24.654.490 al 31 dicembre 2015.
E)Alcuni azionisti hanno sottoscritto lo strumento innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013 per un valore nominale di
€ 23.000.000. Lo strumento in questione nel corso dell’esercizio ha maturato la cedola di € 2.254.000 che verrà pagata ai sottoscrittori nel
mese di aprile 2016. Valore nominale e cedola sono iscritte nel passivo di bilancio alla voce Titoli in circolazione.
Informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con la controllata Arca Fondi SGR SpA
Arca SGR esercita attività di direzione e coordinamento sulla propria controllata Arca Fondi SGR.
L’unico rapporto con la controllata Arca Fondi SGR, indicato nella voce altre attività per € 9.828, si riferisce a pagamenti fatti da Arca in nome
e per conto di Arca Fondi (spese e onorari di costituzione e ritenute) in attesa di svincolare il conto bancario acceso per il versamento del capitale sociale di Arca Fondi di € 1.000.000.
Sezione 7 -
ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI
(in unità di Euro)
7.1 - Altri dettagli informativi
Ammontare dei crediti e dei debiti di durata residuale superiore a cinque anni
Ai sensi dell’art. 2427 co.1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata superiore
a cinque anni.
Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto:
Italia
Commissioni attive
Altri proventi di gestione
Totale
Altri Paesi
della U.E.
Paesi extra U.E.
Totale
287.246.576
2.537
71.229
287.320.342
1.608.386
228.065
20.460
1.856.911
288.854.962
230.602
91.689
289.177.253
Utilità ricevute dalla SGR non riconducibili ad attività di gestione
Le eventuali retrocessioni commissionali ricevute da Arca a fronte di rapporti d’affari con i gestori di OICR non collegati oggetto di investimento sono riconosciute ai relativi fondi.
La società percepisce dai negoziatori prestazioni non monetarie, sotto forma di ricerca in materia di investimenti; tale ricerca è da considerarsi
complementare e non sostitutiva delle analisi elaborate internamente.
La ricerca è utilizzata nella prestazione del servizio nell’interesse dei partecipanti agli OICR non ostacolando l’adempimento dell’obbligo di
servire al meglio i loro interessi.
Arca non remunera separatamente la ricerca ricevuta, ma il relativo corrispettivo è compreso nelle commissioni di negoziazione corrisposte dalla
società ai negoziatori. Il processo di valutazione della ricerca ricevuta prevede l’analisi periodica delle caratteristiche di novità, originalità, rigore e significatività della stessa e della qualità.
214
ALLEGATI AL BILANCIO
Bilancio Consolidato 31 dicembre 2015
Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a
fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Arca SGR S.p.A.
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio
Revisione contabile
Compensi
312.848
Revisione legale bilancio d’esercizio
PricewaterhouseCoopers SpA
23.978
Revisone legale bilancio consolidato
PricewaterhouseCoopers SpA
10.000
Revisione limitata situazione semestrale di vigilanza
PricewaterhouseCoopers SpA
16.000
Revisione rendiconti semestrali Fondi OICR (*)
PricewaterhouseCoopers SpA
51.334
Revisione legale rendiconti annuali Fondi OICR (*)
PricewaterhouseCoopers SpA
163.452
Revisione rendiconto annuale Fondo Pensione Aperto (**)
PricewaterhouseCoopers SpA
17.084
Revisione rendiconti
PricewaterhouseCoopers SpA
31.000
Servizi di attestazione
173.465
Attestazione GIPS esercizio
PricewaterhouseCoopers SpA
37.965
Attestazione Fondo Nazionale di Garanzia
PricewaterhouseCoopers SpA
13.500
Attestazione Garanzia Capitale Fondo pensione aperto
PricewaterhouseCoopers SpA
22.000
Parere diritto di recesso
PricewaterhouseCoopers SpA
100.000
Altri servizi
243.350
Supporto metodologico struttura organizzativa (sicav, assessment
sistema remunerazione al nuovo quadro regolamentare)
PricewaterhouseCoopers Advisory SpA
Analisi contratto banca depositaria
Studio TLS
Totale
235.350
8.000
729.663
(*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento.
(**) costo a carico di Arca SGR.
I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile.
Arca Fondi SGR S.p.A.
Tipologia di servizi
Revisione contabile
Soggetto che ha erogato il servizio
PricewaterhouseCoopers SpA
Compensi
12.000
Servizi di attestazione
-
Altri servizi
-
Totale
216
12.000
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
Relazione del Collegio sindacale
al Bilancio Consolidato
Signori Azionisti,
il Collegio sindacale è stato nominato con l’Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2014 e terminerà il proprio mandato con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
L’Assemblea dei Soci di Arca tenutasi nel luglio 2015 ha deliberato un progetto di riorganizzazione societaria finalizzato alla modifica dell’oggetto sociale, alla variazione della Società in holding
di partecipazioni e al conferimento di tutte le attività operative di gestione del risparmio ad una
neocostituita società. A tale scopo, nel mese di luglio 2015 è stata costituita la società Arca Fondi
SGR SpA (Arca Fondi), con capitale sociale di Euro 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di
azioni con valore nominale di euro 1,00 ciascuna, interamente partecipata da Arca e autorizzata
all’attività di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia
di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle attività di gestione del Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza con provvedimento
della COVIP del febbraio 2016.
Tale operazione straordinaria ha creato un legame di gruppo e determinato la necessità di redigere
il bilancio consolidato ai sensi dell’articolo 25 del Lgs 9 aprile 1991, n. 127.
La redazione del bilancio consolidato non si discosta da quella del bilancio separato di Arca SGR al
31 dicembre 2015, in quanto, a tale data, l’intero capitale di Arca Fondi SGR era detenuto da Arca ed
i rapporti economici e finanziari tra Arca e Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015 sono stati molto
limitati in conseguenza dell’assenza di operatività nella controllata Arca Fondi durante l’anno.
Il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015 è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015 e chiude con le
seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Totale dell’attivo
Passività
Capitale sociale
Riserve
Riserve da valutazione
Totale del passivo
Utile d’esercizio
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
325.707.754
Euro
27.727.110
119.109.663
50.000.000
130.075.838
(1.204.857)
297.980.664
CONTO ECONOMICO
Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riflettenti la gestione aziendale, emerge un utile
d’esercizio di € 27.727.110 come evidenziato nello stato patrimoniale.
Il bilancio consolidato di Arca al 31 dicembre 2015, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005
n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International
Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC e IFRIC dell’International
Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea,
come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio consolidato.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio consolidato e per il contenuto della nota integrativa,
sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione
219
Bilancio Consolidato 2015
Relazione del Collegio Sindacale
dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 15 dicembre 2015.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio
netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto finanziario rappresentano in modo
sintetico la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio consolidato che illustra
i criteri di valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara,
veritiera e corretta della realtà del gruppo.
Non essendo demandato al Collegio sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del
bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata
alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge
per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale fine il Collegio sindacale ha ottenuto le
necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza e
Controllo della società.
Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge
ai sensi dell’articolo 5, primo comma, del D.Lgs. n° 38/2005. Non sono stati applicati lo IFRS 8
“informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società
quotate o emittenti di titoli diffusi.
È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio
a quanto previsto dall’articolo 40 del D. Lgs 9 aprile 1991, n. 127, dando atto che contiene le informative obbligatorie previste dalla normativa.
Dopo attento esame dei documenti sopra riportati, preso atto che la società di revisione
PricewaterhouseCoopers S.p.A., in data 12 aprile 2016, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D.Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami d’informativa,
e dopo aver visionato la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione,
attestiamo che:
–il bilancio consolidato è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente;
–nella nota integrativa sono state fornite (i) le informazioni sui principali rischi cui il Gruppo è
esposto, (ii) le informazioni relative alle operazioni con parti correlate ed (iii) le informazioni
dettagliate in merito agli effetti della fiscalità anticipata e differita;
–anche in base a quanto abbiamo potuto esaminare nelle nostre visite periodiche, i dati del
bilancio consolidato e le informazioni contenute nella relazione e nella nota integrativa si presentano attendibili.
Nel corso dell’esercizio, il Consiglio di Amministrazione di Arca ha approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia
di riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari ad Euro 300.000 per operazione.
In ordine al contenzioso sull’applicazione dell’Iva ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria,
la società ha utilizzato, per un importo pari ad Euro 57.069, il fondo rischi accantonato nel bilancio
2013 a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie.
In ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, sono state
effettuate le analisi di impairment test volte ad accertare l’eventuale perdita di valore delle immobilizzazioni materiali (ed in particolare dei fabbricati) e degli avviamenti. L’impairment test ha
evidenziato una perdita di valore duratura dell’immobile di proprietà sito in Milano, via Mosè
Bianchi 6, per il quale si è proceduto ad una rettifica del valore contabile pari a circa Euro 1,7
milioni. Inoltre, si è verificata la presenza di “triggering events” per effettuare procedure di
impair­ment test anche sulle immobilizzazioni immateriali a vita definita, iscritte a bilancio a
seguito di acquisizioni. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla società.
220
Nel corso dell’esercizio 2015 il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e attraverso contatti con la funzione di Revisione Interna della società.
Durante l’esercizio il Collegio sindacale ha effettuato delle verifiche periodiche (nr. 9) e i controlli di sua competenza previsti dal Codice Civile.
La società PricewaterhouseCoopers S.p.A, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio
consolidato e alla verifica della regolare tenuta della contabilità in corso d’anno, ha effettuato la
revisione legale dei rendiconti dei fondi gestiti da Arca SGR nel corso del 2015, nonché la revisione contabile del rendiconto di gestione del Fondo Pensione Aperto “Arca Previdenza”.
In relazione all’esercizio 2015, il Collegio sindacale ha incontrato la società di revisione al fine di
uno scambio di informazioni sui risultati delle verifiche effettuate da entrambi.
Nel corso del 2015 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda
le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze del Consiglio di Amministrazione, che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare
che le delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti,
azzardate ed in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio
sociale. Il Collegio sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e
patrimoniale effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere sono conformi alla
legge, allo statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conflitto di
interessi o in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con
la finalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della società.
Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato la funzione di Revisione Interna al fine
di un reciproco scambio di informazioni e ha riscontrato la congruità dei controlli posti in essere
dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio sindacale ha avuto periodici
incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk
Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare. Si è avuta adeguata informativa da
parte della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per
la composizione degli stessi. Si conferma che le funzioni di controllo menzionate (i.e. Revisione
Interna, Compliance, Risk Management) riportano direttamente al Consiglio di Amministrazione
della società.
Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile.
Non sono state fatte denunce ai sensi dell’articolo 2409, settimo comma del Codice Civile.
La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con
parti correlate.
Il Collegio sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto
organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento
dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto delle
disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza.
Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa
vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di comportamento del Collegio sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili.
Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha constatato come la società osservi, nella gestione
dei fondi comuni d’investimento istituiti e gestiti, del fondo pensione aperto, nonché delle gestioni
221
Bilancio 2015
Consolidato 2015
Relazione del Collegio Sindacale
individuali istituzionali, le norme di legge, di statuto e le disposizioni regolamentari stabilite dagli
organismi di vigilanza; per quanto attiene i limiti d’investimento, si è riscontrato il pieno rispetto
delle disposizioni di vigilanza e di mandato.
I prospetti dei fondi sono stati tempestivamente predisposti applicando correttamente i criteri di
valutazione disposti dalla Banca d’Italia.
Il Collegio ha preso atto dei “Rendiconti annuali 2015” riguardanti i fondi comuni d’investimento
e il fondo pensione aperto corredati delle relazioni consiliari e ha preso visione delle relazioni della
società di revisione sui fondi comuni d’investimento aperti e sul fondo pensione aperto, emesse
rispettivamente il 31 marzo 2016 ed il 12 aprile 2016, che non contengono rilievi.
Il Collegio sindacale, con la collaborazione della funzione di Revisione Interna e del Responsabile
del fondo pensione, ha analizzato i sistemi di controllo e la struttura organizzativa adottati dalla
società per la gestione amministrativo-contabile verificando, in particolare, l’adeguatezza delle
risorse dedicate, dei sistemi informativi per la tenuta della contabilità del fondo pensione, nonché
il corretto assolvimento degli obblighi informativi verso gli aderenti e le altre disposizioni previste
dalla normativa di riferimento.
Si attesta di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui alla Legge n° 231
del 29 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, in collaborazione con la funzione di
Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca.
Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella
presente relazione.
Il Collegio sindacale attesta che Arca è dotata di un Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Tale modello
prevede l’applicazione anche ai rapporti con i fornitori, i quali si impegnano, nei rapporti con Arca,
ad adottare un’organizzazione volta alla prevenzione di illeciti penali e condotte criminose che
determinino una responsabilità della Società.
Si segnala infine che, in data 7 agosto 2015, la CONSOB ha deliberato, in esito all’ispezione intrapresa nel 2012, l’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti degli esponenti coinvolti e
della Società, quale responsabile in solido con obbligo di regresso, per un importo complessivo di
Euro 202.666. In data 20 novembre 2015, gli esponenti sanzionati e la Società hanno presentato
ricorso avverso il provvedimento dell’Autorità alla Corte d’Appello di Milano.
Milano, 12 aprile 2016
Prof. Avv. Giuseppe Marino, Presidente del Collegio sindacale
Dott. Giovanni Sandrini, Sindaco effettivo
Dott. Stefano Santucci, Sindaco effettivo
222
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
Bilancio 2015
224
225
227
L’APPLICAZIONE IN ARCA
DEL PROTOCOLLO DI AUTONOMIA
Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia
per la gestione dei conflitti di interesse (art.6, c.2 Statuto Assogestioni)
in Arca SGR S.p.A. - Esercizio 2015
ARCA SGR S.p.A. ha adottato la nuova versione del Protocollo di Autonomia di Assogestioni per la
gestione dei conflitti di interesse con delibera del 27 maggio 2011 ed ha approvato, per l’anno 2015,
la relazione sull’adozione del Protocollo il 18 giugno 2015.
La presente relazione è stata redatta sulla base del contenuto del Protocollo di Autonomia e della
“Guida alla redazione della relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione dei
conflitti di interesse” adottata da Assogestioni.
L’adesione al Protocollo di Autonomia è qualificabile come parziale1.
1. Profilo della società
La società ARCA SGR, costituita nel 1983, è stata fondata da n. 12 Banche Popolari; l’attuale composizione risente delle operazioni societarie intervenute.
Grazie alla presenza di più di 120 enti collocatori che, in parte, utilizzano reti di promotori finanziari
e canali online, Arca SGR S.p.A. (di seguito ARCA SGR) dispone di una tra le maggiori e capillari
reti di distribuzione in Italia.
ARCA SGR presta il servizio di gestione collettiva del risparmio, il servizio di gestione di un fondo
pensione aperto, il servizio di gestione di portafogli a favore di clienti professionali, nonché il servizio
di consulenza in materia di investimenti.
2. Tipologie di conflitti d’interessi nell’attività di gestione dei patrimoni
ARCA SGR ha identificato i conflitti d’interessi individuati dal Protocollo di Autonomia, seguendo
la tripartizione in esso raccomandata (selezione degli investimenti, scelta delle controparti contrattuali, esercizio del diritto di voto).
3. Altre tipologie di conflitti d’interessi
ARCA SGR non ha identificato le ulteriori tipologie di conflitti d’interessi indicate dal Protocollo
di Autonomia.
4. Organi e funzioni aziendali competenti
L’attribuzione dei compiti in tema di conflitti d’interessi agli organi e alle funzioni aziendali è in
linea con le raccomandazioni del Protocollo di Autonomia.
5. Consiglieri indipendenti
Il Consiglio di Amministrazione di ARCA SGR si compone di n. 9 membri; all’interno del Consiglio
di Amministrazione sono presenti n. 3 Consiglieri Indipendenti.
In seno al Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti il Comitato per il Controllo Interno ed
il Comitato per le Remunerazioni.
Il Comitato per il Controllo Interno è presieduto da un Consigliere Indipendente e composto, per la
totalità, da consiglieri indipendenti.
Il Comitato per le Remunerazioni è presieduto da un Consigliere Indipendente; i consiglieri indipendenti rappresentano la maggioranza.
Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, in occasione della nomina, la sussistenza dei requisiti di
indipendenza previsti dal Protocollo di Autonomia in capo a ciascuno dei consiglieri non esecutivi.
Tale valutazione è stata effettuata applicando i criteri previsti dal Protocollo di Autonomia.
I Consiglieri Indipendenti non hanno espresso un parere negativo in ordine alla stipulazione di convenzioni con parti correlate di cui all’articolo 1, comma 1, lettera y), del Protocollo di Autonomia.
L’adesione parziale al Protocollo di Autonomia è da riferirsi alla non completa osservanza della raccomandazione sui
criteri di remunerazione di cui al paragrafo n. 10 della presente relazione.
1
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Bilancio Cosnolidato 2015
Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia
Tabella sulla struttura dell’organo con funzione di supervisione strategica della società e dei
comitati
Consigliere
Carica
Guido Cammarano
Edoardo Rossini
Presidente
Vice Presidente
Ugo Loser
Amministratore Delegato
Michele Barbisan
Consigliere
Diego Paolo Cavrioli
Filippo Maria Cova
Mario Erba
Paolo Guzzetti
Felice Angelo Panigoni
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Indipendente
ai sensi del
Protocollo
di Autonomia
√
Comitato
Controllo
Interno
√
Comitato
Remunerazioni
√
√
√
√
√
√
√
√
√
6. Cumulo di funzioni
In relazione alla previsione del Protocollo di Autonomia che raccomanda di evitare il cumulo di
deleghe operative nelle SGR e in altre società del gruppo, si segnala che ARCA SGR non fa parte
di alcun gruppo.
ARCA SGR ha applicato interamente i limiti al cumulo di funzioni nei confronti della banca depositaria, raccomandati dal Protocollo di Autonomia.
In relazione a quanto sopra, ARCA SGR applica i limiti al cumulo di funzioni nei confronti di società
emittenti, raccomandati dal Protocollo di Autonomia.
7. Procedure per la selezione degli investimenti
ARCA SGR, che come detto non appartiene ad alcun gruppo, ha adottato una delibera che stabilisce
limiti all’acquisto per conto dei patrimoni gestiti di titoli azionari quotati emessi dalle banche socie;
tale limite è fissato al peso neutrale dei titoli all’interno del benchmark di riferimento.
L’investimento in titoli obbligazionari e strumenti di liquidità delle banche socie è consentito in
percentuale nei limiti di vigilanza per consentire di cogliere opportunità di investimento nell’interesse dei sottoscrittori.
In aggiunta, ARCA SGR ha previsto l’istituzione di una lista ristretta di tipologie di investimenti/
strumenti finanziari ai quali applicare divieti e/o limiti operativi.
Il controllo del rispetto delle procedure adottate per la gestione dei conflitti di interesse nella selezione degli investimenti è affidato al Servizio Compliance, che svolge tale attività con cadenza
periodica.
8. Procedure per la scelta delle controparti contrattuali
ARCA SGR si è dotata di una procedura interna attraverso la quale sono definiti i criteri per la
scelta degli intermediari negoziatori e per la ripartizione degli incarichi tra gli stessi; tale procedura
prevede che le determinazioni siano oggetto di revisione periodica almeno annuale.
L’autorizzazione all’operatività con nuovi intermediari negoziatori è sempre deliberata dal Consiglio
di Amministrazione.
Nell’anno 2010 ARCA SGR ha approvato un regolamento recante “Principi di comportamento
per l’effettuazione di operazioni con parti correlate” che disciplina la procedura da seguire ai fini
dell’approvazione delle operazioni con parti correlate.
Tale disciplina, in particolare, non trova applicazione per le operazioni aventi un controvalore inferiore a Euro 300.000, a condizione che le stesse non presentino aspetti di criticità in relazione alle
loro caratteristiche ed al tempo del loro compimento.
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Per quanto attiene alle convenzioni di collocamento, le stesse sono regolate in maniera paritetica tra
tutti i collocatori e sono in linea con le condizioni di mercato.
ARCA SGR non ha esternalizzato funzioni aziendali di controllo presso altre entità appartenenti
alle banche socie.
9. Procedure per l’esercizio dei diritti di intervento e di voto
ARCA SGR ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria
policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto.
Per maggiori dettagli in merito alle procedure di adozione dei principi di Stewardship, in merito
alla vigente policy interna nonché in merito all’attività svolta nel corso dell’anno 2015, si rimanda
all’apposita sezione del sito internet della società www.arcaonline.it
10. Criteri di remunerazione
A seguito dell’autorizzazione ottenuta dalla Società all’estensione dell’operatività anche alla gestione
dei Fondi di Investimento Alternativi e in conformità alle vigenti previsioni in tema di adozione
di una politica di remunerazione, si informa che la società ha adottato la politica di remunerazione
applicabile ai soggetti classificati come più rilevanti come approvata dall’Assemblea Ordinaria del
17 dicembre 2015.
Al Comitato Remunerazioni, con il contributo particolare dei consiglieri indipendenti, è stato assegnato
il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle attività concernenti la definizione
e gestione della politica di remunerazione. Il Comitato Remunerazioni analizza il sistema di remunerazione e di incentivi dell’alta direzione e dei gestori, approva il piano di incentivazione, verifica
l’ammontare complessivo di remunerazione variabile per il “personale più rilevante” e per il restante
personale e propone la declinazione della remunerazione variabile individuale per l’Amministratore
Delegato/Direttore Generale e per i responsabili delle funzioni di controllo.
11. Altre misure e procedure per la gestione dei conflitti d’interessi
ARCA SGR ha adottato un Regolamento Interno ed il Codice Etico che disciplinano i comportamenti
dei soggetti rilevanti anche con riferimento alle operazioni in conflitto di interesse.
La policy per la gestione dei conflitti di interesse prevede, tra le altre, misure che si ritiene possano
consentire un’adeguata separatezza operativa, nonché prevenire o controllare lo scambio di informazioni tra i soggetti rilevanti impegnati in attività che possono dare origine a conflitti d’interessi.
12. Conflitti d’interessi non neutralizzabili
Il Consiglio di Amministrazione non ha valutato come “non neutralizzabile” alcuna tipologia di
conflitti d’interessi.
13. Registro dei conflitti d’interessi
ARCA SGR ha affidato al Servizio Compliance il compito di istituire e aggiornare il registro sui
conflitti d’interessi.
14. Verifica e aggiornamento
Nel corso dell’anno 2015 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica e all’aggiornamento delle situazioni di conflitto d’interessi identificate, nonché al riesame delle misure e delle
procedure adottate.
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