Bilancio 2015
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Bilancio 2015
ARCA SGR S.P.A. BILANCIO DI ESERCIZIO E BILANCIO CONSOLIDATO 2015 Bilancio al 31 dicembre 2015 ARCA SGR S.p.A. Società di Gestione del Risparmio Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3 Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v. Riserve Euro 130.075.838 Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155 Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014 Indice Bilancio 2015 Arca SGR S.p.A. Composizione degli Organi Sociali 5 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2015 7 Schemi di Bilancio 29 Nota integrativa Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C - Informazioni sul Conto Economico Parte D - Altre informazioni 37 55 75 85 Allegati al bilancio 97 Relazione del Collegio sindacale 99 Relazione della Società di revisione 107 Deliberazioni dell’assemblea 113 Bilancio Consolidato 2015 Arca SGR S.p.A. Composizione degli Organi Sociali di Arca SGR 119 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2015 121 Schemi di Bilancio Consolidato 147 Nota integrativa Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C - Informazioni sul Conto Economico Parte D - Altre informazioni 155 173 193 203 Allegati al bilancio 215 Relazione del Collegio sindacale 217 Relazione della Società di revisione 223 L’applicazione in Arca del Protocollo di Autonomia 229 3 Composizione degli Organi Sociali al 31 dicembre 2015 Consiglio di Amministrazione Presidente Guido Cammarano Vice Presidente Edoardo Rossini Amministratore Delegato Ugo Loser Consigliere Filippo M. Cova Consigliere Mario Erba Consigliere Diego Paolo Cavrioli Consigliere Paolo Guzzetti Consigliere Michele Barbisan Consigliere Felice Angelo Panigoni Collegio Sindacale Presidente Giuseppe Marino Sindaco Effettivo Giovanni Sandrini Sindaco Effettivo Stefano Santucci Sindaco Supplente Bruno Garbellini Sindaco Supplente Diego Xausa 5 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2015 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2015 PARTE I – Il contesto di riferimento 1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari Il 2015 ha registrato una crescita economica globale non particolarmente brillante, inferiore a quella del 2014 a cui si è associata una performance dei mercati finanziari altrettanto poco soddisfacente sia per gli investimenti azionari sia per quelli obbligazionari; il deprezzamento dell’Euro, in particolare contro il Dollaro USA ha consentito di ottenere risultati migliori agli investimenti al di fuori dell’Area Euro. La crescita economica globale nel 2015 è stata del 3,1% (stime IMF), di poco inferiore al 3,4% del 2014. L’andamento dell’inflazione globale al 3,3% è stato in linea con quello dell’anno precedente (3,4%), sia a causa dell’ancora ampio disequilibrio tra il livello dell’attività economica e il suo potenziale, sia per il calo dei prezzi delle materie prime. Negli Stati Uniti, la crescita economica è stata del 2,5%, sostanzialmente simile a quella dell’anno precedente: la domanda domestica è stata trainata dai consumi privati, dagli investimenti immobiliari e dalla spesa pubblica; sono calati gli investimenti nel settore energetico; il calo delle esportazioni nette ha rallentato la crescita del PIL. Il mercato del lavoro ha continuato a migliorare: il tasso di disoccupazione è sceso al 5%. Nell’Area Euro la crescita economica ha accelerato all’1,5% rispetto allo 0,9% del 2014 grazie all’uscita dalla recessione dell’Italia (0,8%) e della Francia (1,2%) e alla conferma della ripresa in Spagna (3,1%); la crescita della Germania all’1,5% è stata simile a quella del 2014 (1,6%). Il Giappone è uscito dalla recessione del 2014 e ha visto la crescita accelerare allo 0,6%. Il Regno Unito ha segnato una crescita del 2,5%. Le economie emergenti hanno registrato una crescita del 4,2% inferiore al 4,7% del 2014. In particolare la Cina ha visto la crescita rallentare ulteriormente al 7,3%, il Brasile è entrato in recessione con una contrazione del PIL del 3% e in modo similare l’economia russa si è contratta del 3,8%; l’India ha visto un tasso di crescita simile a quello del 2014 attorno al 7,3%. La politica monetaria delle principali banche centrali è rimasta ampiamente accomodante. Nel corso dell’anno la BCE ha incrementato la dimensione delle misure non convenzionali di stimolo e ha abbassato il tasso di deposito a -0,3%. La BoJ ha mantenuto le misure non convenzionali e si è dichiarata pronta a ulteriori stimoli. La Federal Reserve (Fed) ha mantenuto la politica di reinvestimento dei titoli in scadenza nel proprio bilancio e nel mese di dicembre ha alzato il corridoio di riferimento dei tassi federali a 0,25%0,5% e il tasso di remunerazione delle riserve dello 0,25%, al livello di 0,5%. La Banca Centrale Cinese (People’s Bank of China o “PBoC”) ha ridotto il ratio sulle riserve obbligatorie, guidando una riduzione dei tassi di interesse ed ha lasciato deprezzare la Yuan contro il Dollaro USA. Le altre banche centrali dei Paesi emergenti hanno dovuto vendere parte delle proprie riserve valutarie per smorzare il deprezzamento delle rispettive monete. Alcune banche centrali sono state costrette ad alzare i tassi di riferimento nonostante il rallentamento dell’economia (Sud Africa e Brasile per esempio). Nel corso dell’anno rispetto all’Euro, il Dollaro USA si è apprezzato di circa il 12%, Yen e Franco svizzero dell’11%, la Sterlina inglese del 6%, la Corona svedese del 2%; al contrario, il Dollaro canadese e la Corona norvegese si sono deprezzate del 6%. L’andamento delle valute dei Paesi emergenti è stato complessivamente negativo rispetto al Dollaro USA, ma rispetto all’Euro gli andamenti sono stati più variegati: Rupia indiana e Yuan cinese si sono apprezzati del 7% mentre il Real brasiliano si è deprezzato del 25%, il Rand sudafricano del 16%, il Rublo e la Lira turca del 10%. I mercati obbligazionari hanno registrato performance non particolarmente brillanti nel 2015. Gli indici governativi hanno registrato ritorni positivi solamente in virtù della componente cedolare; gli indici di credito hanno sofferto l’allargamento degli spread. 9 Bilancio 2015 L’indice Merrill Lynch W0G1 dei titoli governativi dei paesi industrializzati è cresciuto dell’1,22% in valuta locale: la componente cedolare (2,20%) ha più che compensato il rialzo dei rendimenti. Lo stesso indice, espresso in Euro, segna una performance positiva dell’8,48%. L’indice Merrill Lynch EG00 dei titoli governativi dell’Area Euro ha registrato un incremento dell’1,63%, la componente cedolare (2,81%) ha più che compensato il rialzo dei rendimenti. L’indice JpMorgan GBI-EM Global Diversified, rappresentativo dei titoli governativi emessi da Paesi emergenti e denominati nelle rispettive valute, ha registrato un incremento dell’1,76% in Euro: la componente di reddito cedolare ha compensato il ritorno negativo della componente valutaria e del deprezzamento dei titoli. L’indice Merrill Lynch G0BC, rappresentativo dei titoli obbligazionari emessi da società private con rating elevato (investment grade), segna alla fine dell’anno una perdita di 0,23% in valuta locale e un extra rendimento negativo rispetto ai titoli governativi del -1,10%. L’indice Merrill Lynch HW0J, rappresentativo dei titoli obbligazionari corporate con basso rating (non investment grade), ha registrato un rendimento negativo dell’1,89%, con un extra rendimento negativo rispetto ai titoli governativi di -2,96%. L’indice Merrill Lynch IP0C delle obbligazioni dei Paesi emergenti ha registrato un incremento dello 0,75% in valuta locale; l’extra rendimento rispetto ai titoli governativi americani e tedeschi è stato nullo a causa dell’allargamento degli spread. I mercati azionari globali hanno registrato complessivamente una performance non brillante nel 2015: l’indice MSCI World, denominato in valuta locale e rappresentativo dei maggiori mercati azionari mondiali, è rimasto sostanzialmente invariato. Negli Stati Uniti, l’indice S&P 500 ha avuto un incremento dell’1,38%, mentre l’indice canadese ha registrato un calo dell’11%. In Europa l’indice MSCI Europe, che include i mercati più rilevanti per dimensione, ha concluso l’anno con un incremento del 2,24% in valuta locale: in particolare l’indice MSCI Italia è cresciuto dell’11%, l’indice tedesco del 7%, quello francese del 9%; sono invece scesi l’indice MSCI Spagna del 7%, l’indice inglese del 6%, l’indice greco del 57%. Le borse dell’area del Pacifico (indice MSCI Pacific) hanno avuto una performance positiva del 3,4% in valuta locale. Il mercato giapponese, il più importante dell’area, è salito dell’8%. I mercati emergenti hanno realizzato nel loro complesso una performance negativa in valuta locale pari all’8%. Tra i maggiori mercati della categoria, si segnala la performance negativa del mercato cinese (-10%) e brasiliano (-12%), a fronte di quella positiva del mercato russo (+5%). 2. L’industria della gestione del risparmio I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2015 un anno di forte crescita per il mercato del risparmio gestito italiano. Grazie a una raccolta netta superiore a € 141 miliardi, di cui oltre € 94,3 miliardi negli OICR di diritto italiano ed estero, il patrimonio complessivo in gestione raggiunge i massimi storici e si attesta sopra € 1.823 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa € 26,3 miliardi, mentre i fondi esteri hanno avuto afflussi netti per circa € 68,3 miliardi. All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia stata trainata dai fondi flessibili che costituiscono circa il 60% degli afflussi netti dell’anno. I prodotti esteri rappresentano circa il 72,2% del patrimonio totale dei fondi comuni aperti che ammonta a € 842,5 miliardi. PARTE II - La descrizione della società 1. Considerazioni generali Arca SGR S.p.A. (di seguito “Arca”) è tra le più longeve società di gestione del risparmio italiane, leader di mercato dal 1983, essendo stata istituita per iniziativa di 12 banche popolari, molte delle 10 quali sono tuttora presenti nel capitale della Società, subito dopo l’introduzione della legge n° 77 del 1983 che ha fatto nascere ufficialmente in Italia i fondi comuni d’investimento mobiliare. Arca si caratterizza per l’indipendenza e per la capillarità sul territorio, grazie ad un network di circa 120 enti collocatori che operano attraverso oltre 8.000 sportelli, reti di promotori finanziari e canali online. A fine 2015 la Società vantava masse in gestione pari a € 28,9 miliardi, di cui € 24,1 miliardi in fondi comuni, con circa 740.000 sottoscrittori, e € 2,9 miliardi nel fondo pensione aperto Arca Previdenza, il più grande fondo pensione aperto in Italia con oltre 172.000 aderenti. 2. La rete di collocamento L’attenzione prestata da parte della Società alla buona diligenza operativa, sia nell’attività gestionale, sia nelle attività amministrative, unitamente al rispetto delle regole stabilite dalle Autorità di Vigilanza, consentono alla Società di mantenere un elevato livello di servizio alla clientela, anche grazie all’attività delle reti di collocamento, opportunamente assistite con interventi di formazione. Ciò ha consentito, anche quest’anno, di registrare un numero di reclami molto limitato che non ha comportato significativi risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2015 sono stati ricevuti 51 reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e 48 reclami relativi al fondo pensione; gran parte dei reclami sono dovuti a difficoltà interpretative degli aspetti fiscali relativi alle operazioni di disinvestimento e alle anticipazioni. 3. La governance della società e la gestione dei rapporti con le parti correlate e gli azionisti Arca non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di nessuno degli azionisti, essendo le partecipazioni di ciascuno di essi al capitale sociale insufficienti a determinare un’influenza diretta sulla conduzione della Società e non sussistendo tra gli azionisti accordi in tale senso. Si segnala che la compagine azionaria della Società si è modificata nel corso del 2015, come illustrato al punto 3.2, Parte III della presente Relazione. Si conferma che al 31 dicembre 2015 la Società non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio 2015. Arca ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, e ha istituito il relativo Organismo di Vigilanza. Nel corso dell’anno l’Organismo di Vigilanza si è riunito cinque volte svolgendo attività specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate dal modello. Tra i principali ambiti esaminati nel corso del 2015 si segnalano: i) abusi di mercato, ii) antiriciclaggio e adeguata verifica, iii) rapporti con la pubblica amministrazione e iv) tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. In tema di conflitti di interesse, la Società si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conflitto di interesse, migliorando il protocollo di identificazione delle parti correlate e istituendo presidi di controllo la cui efficacia è periodicamente verificata. A tale proposito si segnala che nel corso dell’anno, i soggetti identificati come parti correlate della Società sono cambiati in quanto (i) a seguito della modifica dell’oggetto sociale di Arca approvata dall’Assemblea dei Soci nel luglio 2015, alcuni soci hanno provveduto ad esercitare il diritto di recesso dalla compagine azionaria, come meglio illustrato al punto 3.2 della Parte III della presente relazione, e (ii) la Società ha costituito nel corso dell’esercizio una società controllata di cui, al 31 dicembre 2015, deteneva l’intero capitale sociale (per maggiori dettagli si rinvia al punto 3.1, Parte III della presente relazione). Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 21 maggio 2015 i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari a € 300.000 per operazione. 11 Bilancio 2015 Nel corso del 2015, Arca ha intrattenuto rapporti con gli istituti bancari azionisti che riguardano principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla Società, l’accordo di associazione in partecipazione, i rapporti di conto corrente utilizzati dalla Società per la gestione delle proprie disponibilità liquide, i finanziamenti e lo strumento innovativo di capitale emesso dalla Società a fine 2013 e sottoscritto da alcuni istituti azionisti. In allegato al fascicolo di bilancio è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori Indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni. Per maggiori informazioni relative alla disciplina dei rapporti con le parti correlate, si rinvia alla sezione 6 della parte D della nota integrativa. 4. Gli obiettivi e la politica di gestione dei rischi L’attività di Arca si caratterizza per un rischio strategico di fondo legato alla distribuzione dei propri prodotti che è totalmente affidata a terze parti, dato che la Società non è dotata di una propria rete di collocamento. Tale circostanza espone la Società al rischio di contrazione dei propri flussi commissionali, qualora l’efficacia delle reti di collocamento si deteriori. Al fine di mitigare l’esposizione a tale rischio, la Società è determinata a rafforzare il proprio marchio, migliorare la propria capacità di comunicazione (a tale proposito si segnala la prosecuzione dell’attività di sviluppo del sito internet www.arcaonline.it effettuata nel 2015), innovare costantemente la propria offerta di prodotti e sostenere le reti distributive, attraverso attività di formazione sui prodotti Arca e materiale promozionale dedicato. In termini di rischio finanziario si segnala che nel corso del 2015 Arca ha acquistato nel proprio portafoglio di proprietà quote del fondo comune aperto Arca RR, focalizzato sui mercati obbligazionari. Le quote sono state inserite nella sezione del portafoglio relativa alle attività disponibili per la vendita. A seguito di tale decisione di investimento, la Società si è esposta al rischio di mercato correlato al portafoglio del fondo: a fine dicembre 2015 il valore delle quote in proprietà risultava inferiore al prezzo di acquisto, con i conseguenti riflessi negativi sulla riserva di valutazione del patrimonio netto della Società. Successivamente all’acquisto delle quote, il portafoglio di proprietà non è stato movimentato. Si segnala inoltre che le eccedenze di liquidità disponibili, salvo quanto sopra specificato, sono state mantenute sul conto corrente della Società, determinando una trascurabile esposizione al rischio di controparte. Arca presidia il rischio operativo legato sia alle attività svolte direttamente, sia alle attività conferite in affidamento o in outsourcing attraverso procedure, regolamenti interni e policy. Con specifico riferimento agli accordi di affidamento e di outsourcing si segnala che la Società si è dotata di un sistema di alert operativi, Key Performance Indicators e verifiche periodiche di quanto previsto nei Service Level Agreement che costituiscono parte integrante dei contratti stessi. Per informazioni di maggiore dettaglio si rimanda alla parte D della nota integrativa. 5. L ’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle società quotate Arca ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto. Per maggiori dettagli in merito all’adozione dei principi di Stewardship, alla vigente policy interna, nonché all’attività svolta nel corso dell’anno 2015, si rimanda all’apposita sezione del sito internet della Società www.arcaonline.it. La Società ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni promosse nei confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati. 12 I rimborsi ottenuti nel 2015 in relazione alla partecipazione alle class action si quantificano in USD 293.000 circa, pari a circa € 266.000, e sono stati accreditati ai fondi interessati. 6. Il personale La società si avvale di uno staff di 100 collaboratori a tempo indeterminato. L’anzianità di servizio media è di 11,66 anni. La componente femminile rappresenta circa il 41% dell’organico. Lo staff è altamente qualificato ed è composto da 22 dirigenti, 46 quadri direttivi e 32 impiegati. Per quanto riguarda la formazione scolastica, si segnala che i laureati sono 70 e i dipendenti con diploma di scuola media superiore sono 30. Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate nell’anno sono state pari a 436 giorni di calendario cui si aggiungono 156 giorni di assenza per maternità e 22 giorni di assenza per aspettativa non retribuita (0 giorni di assenza per infortunio). Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette. Arca ha organizzato programmi di formazione del personale con oltre 1.900 ore di formazione che hanno interessato molti collaboratori di tutte le aree. Anche nel 2015 è stata data particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di comunicazione, di gestione delle risorse umane e di leadership, facendo ricorso ai finanziamenti ottenuti dal Fondo Banche e Assicurazioni e dal fondo paritetico interprofessionale FONDIR. Si segnala in particolare un intervento per i quadri direttivi responsabili di funzione che ha previsto, oltre a delle giornate di formazione outdoor, un percorso individuale di coaching. Sono proseguiti inoltre gli interventi formativi relativi alla formazione obbligatoria relativi alla disciplina dell’antiriciclaggio, agli aggiornamenti normativi quali EMIR e FACTA e agli applicativi di Microsoft Office. Si è curata anche la formazione specifica dei manager di nuova nomina e dei nuovi assunti. PARTE III – Informazioni sull’andamento della gestione 1. L’andamento economico e patrimoniale della società L’andamento economico dell’esercizio 2015 è stato caratterizzato da una significativa crescita commissionale, conseguenza dell’incremento delle masse gestite registrato nel corso dell’esercizio e dal positivo andamento dei mercati finanziari registratosi nella prima parte dell’esercizio. Il 32° esercizio di Arca si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 27.844.374 rispetto a € 26.225.185 registrato nel 2014. Le commissioni attive della Società si attestano a € 287,3 milioni di cui € 259,4 milioni legati ai fondi comuni, € 25,6 milioni relativi al fondo pensione, € 1,8 milioni legati ai mandati in delega di gestione e € 0,5 milioni riconducibili al servizio di consulenza in materia di investimenti prestato dalla Società. Le commissioni attive risultano in crescita di € 33,9 milioni rispetto al 2014 in conseguenza dell’incremento delle masse in gestione, passate da € 28,6 miliardi di fine 2014, a 29,2 miliardi di fine 2015 (di cui € 24,1 miliardi relativi ai fondi comuni, € 2,9 miliardi al fondo pensione Arca Previdenza, € 1,9 miliardi a mandati e deleghe di gestione ed € 0,3 miliardi riconducibili all’attività di consulenza agli investimenti), nonché della crescita della redditività media dei prodotti. La crescita delle masse, pari a € 0,69 miliardi, è stata determinata prevalentemente dalla raccolta netta dell’esercizio, complessivamente positiva e pari a € 0,67 miliardi (di cui € 0,56 miliardi da fondi comuni, € 0,15 miliardi dal fondo pensione e da una raccolta negativa relativamente ai mandati in delega di gestione pari a € 0,04 miliardi). In conseguenza dell’andamento delle commissioni attive, le commissioni nette registrano una crescita di € 6,5 milioni rispetto al 2014 e si attestano a € 92,5 milioni. 13 Bilancio 2015 Le spese amministrative si attestano a € 43,8 milioni, evidenziando una crescita pari a € 2,8 milioni, di cui € 1,2 milioni relativi alla crescita del costo del personale. L’incremento delle altre spese amministrative, pari a € 1,6 milioni, è riconducibile prevalentemente a maggiori spese per consulenze sostenute nell’anno in riferimento a i) avvio della Sicav, ii) progetto di riassetto societario e iii) elaborazione del piano industriale. Inoltre si è evidenziata una maggiore spesa per info provider, accentuata dall’effetto cambio sfavorevole Euro-Dollaro. Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni immateriali, pari a € 2,6 milioni, sono coerenti con i piani di ammortamento previsti. Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali, pari a € 3,1 milioni e in crescita di € 1,8 milioni, scontano la rettifica del valore contabile dell’immobile di via Mosè Bianchi, registrata sull’esercizio 2015 ed effettuata per adeguarne il valore contabile al valore recuperabile. L’adeguamento ha determinato un componente negativo di reddito pari a € 1,7 milioni sull’esercizio 2015. Le imposte sul reddito, pari a € 14,6 milioni, mostrano un’aliquota fiscale media del 34,3% rispetto a quella teorica del 33%. L’attivo patrimoniale della Società a fine 2015 mostra crediti per gestione di patrimoni pari a € 71,6 milioni, in crescita di € 4,8 milioni rispetto alla situazione contabile 2014. Tale incremento risulta in linea con l’andamento delle commissioni attive registrato nel conto economico 2015. I crediti per gestione di patrimoni sono stati regolarmente incassati nel mese di gennaio 2016. Si rileva un incremento della voce Altri crediti di € 11,4 milioni, rispetto al bilancio 2014, che è principalmente riconducibile alle maggiori disponibilità liquide al 31 dicembre 2015, a seguito della generazione di flussi di cassa positivi da parte della Società nel corso dell’esercizio. Una parte della liquidità disponibile della Società è stata investita in quote del fondo comune Arca RR, acquistate nel 2015 per un controvalore di € 20 milioni. Tali quote sono state inserite nel portafoglio di proprietà nella sezione dedicata alle attività finanziarie disponibili per la vendita. Il controvalore delle quote al 31 dicembre 2015 era pari a € 19 milioni circa. Si rileva l’iscrizione a bilancio della voce Partecipazioni, pari a € 1,0 milione, relativa alla società Arca Fondi SGR SpA, controllata integralmente da Arca e costituita nel luglio 2015, come meglio illustrato al punto 3.1, Parte III di questa Relazione. La voce Altre attività diminuisce di € 3,6 milioni rispetto al 2014, attestandosi ad un valore pari a € 5,3 milioni. La riduzione è prevalentemente riconducibile alla riduzione dei risconti attivi iscritti nell’attivo patrimoniale a seguito del collocamento dei fondi operanti con il meccanismo del pre-conto: tale riduzione è correlata al processo di ammortamento lineare dei risconti fino alla scadenza dei fondi, nonché al loro processo di svalutazione in conseguenza dei riscatti registrati nell’esercizio sugli stessi fondi a pre-conto. A fine 2015 il patrimonio netto di Arca risulta pari a € 206,7 milioni (€179,6 milioni nel 2014), in crescita grazie al risultato netto generato nel 2015. Il patrimonio di vigilanza si attesta a € 93,9 milioni a fronte di un requisito di vigilanza pari a € 11,2 milioni; il patrimonio di vigilanza era pari a € 65,2 milioni dopo l’approvazione del bilancio d’esercizio 2014. Il patrimonio di vigilanza della Società include il contributo riveniente dallo strumento innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013 e sconta l’avviamento e le attività immateriali iscritte a bilancio, nonché la partecipazione in Arca Fondi SGR SpA. Si conferma che al 31 dicembre 2015 la Società non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio 2015. Gli indicatori finanziari ed economici Sulla base dei dati di conto economico e stato patrimoniale di Arca, si evidenzia che la redditività 2015 rapportata al patrimonio netto è stata pari al 15,57% contro il 17,10% del 2014. La riduzione dell’indicatore è dovuta alla crescita del valore del patrimonio netto della Società tra il 2014 e il 14 2015, a fronte di un valore di utile netto che presenta un tasso di incremento più contenuto. La redditività operativa sulla massa gestita è sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente e si posiziona allo 0,30% rispetto allo 0,31% del 2014. L’indicatore “cost/income”, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di gestione, si posiziona al 52,98%, rispetto al 51,85% registrato nel 2014. 2. L’andamento dei prodotti e dei servizi offerti Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2015, ammonta a € 24.089 milioni; a tale importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 2.895 milioni e quello delle gestioni ricevute in delega di € 1.935 milioni, per un totale complessivo di € 28.919 milioni di massa gestita. A queste masse in gestione si aggiunge l’attività di consulenza in materia di investimenti che viene prestata su patrimoni pari a € 336 milioni. 2.1 I fondi comuni mobiliari aperti Il 2015 è stato un anno di rendimenti modesti per gli investitori. Le performance degli indici obbligazionari variano tra il +1,6% circa degli indici obbligazionari governativi dell’Area Euro, sostenuti dal programma di acquisti della Banca Centrale Europea, al -0,75% degli indici relativi ai mercati corporate. Le performance dei fondi Arca vanno lette alla luce di questi sviluppi. E’ positivo l’andamento dei fondi a cedola che hanno centrato l’obiettivo di redditività periodica senza trascurare quello di preservazione del capitale. In questo ambito fanno eccezione i prodotti specializzati in mercati emergenti, per i quali va però sottolineato che a contribuire negativamente alla performance è stata la componente valutaria che rappresenta il tratto distintivo della gamma. I fondi flessibili hanno sofferto, ma sempre rispettando l’obiettivo di protezione del capitale definito dal loro regolamento. Per quanto concerne i prodotti obbligazionari a benchmark, sono negative le performance dei prodotti più esposti al settore del credito e ai mercati emergenti in valuta locale. Sono invece positive le performance dei prodotti che hanno beneficiato del Quantitative Easing europeo e dell’andamento degli indici obbligazionari globali. Fondamentalmente invariata la performance del comparto obbligazionario dei Paesi emergenti denominato in valuta forte. Le performance dei prodotti azionari sono in generale molto soddisfacenti, sia in termini assoluti che relativi. Azioni Italia è il miglior fondo Arca, grazie alla eccellente gestione e alla performance del listino di Milano. Arca Economia Reale Equity Italia è invece il fondo che offre la maggiore sovra-performance rispetto al proprio benchmark. Sono positive anche le performance degli altri fondi azionari a benchmark, con la sola eccezione di Arca Azioni Paesi Emergenti che registra però una significativa sovra-performance rispetto al proprio parametro di riferimento. Per quanto concerne i prodotti bilanciati, sono positive le performance di Arca TE, grazie a un benchmark ben diversificato tra strumenti e valute, e quelle del fondo storico Arca BB, al contrario molto concentrato sull’Europa e quindi favorito dal clima positivo sull’Eurozona. I nuovi prodotti Multiasset risentono negativamente del fatto di essere stati lanciati in un momento particolarmente volatile. Con riguardo ai rating forniti al 31 dicembre 2015 dall’agenzia specializzata Morningstar, che attribuisce ai fondi di ciascuna categoria un rating quantitativo su una scala di valore crescente da uno a cinque, si osserva che dei 16 fondi di Arca che riportano il rating: • Nessun fondo ha 5 stelle; • 8 fondi hanno 4 stelle; • 7 fondi hanno 3 stelle; • 1 fondo ha 2 stelle; • Nessun fondo ha 1 stella. 15 Bilancio 2015 Più analiticamente si registrano i seguenti risultati: Fondi Arca Cash Plus1 Arca MM Bond Euro Short Term2 Arca RR Diversified Bond Arca Obbligazioni Europa Arca Bond Globale Arca Bond Paesi Emergenti Arca Bond Corporate Arca TE – Titoli Esteri Arca BB Arca Multiasset Balanced Arca Multiasset Aggressive Arca Azioni Internazionali Arca Azioni Italia Arca Economia Reale Equity Italia (P) Arca Economia Reale Equity Italia (I) Arca Azioni Europa Arca Azioni America Arca Azioni Far East Arca Azioni Paesi Emergenti Arca Strategia Globale Crescita Arca Strategia Globale Opportunità Anfiteatro Tesoreria3 Anfiteatro Global Equity4 Arca Capitale Garantito Dicembre 20135 Arca Cedola Corporate Bond II6 Arca Cedola Governativo Euro Bond II7 Arca Cedola Corporate Bond III8 Arca Cedola Governativo Euro Bond III9 Arca Cedola Corporate Bond IV10 Arca Cedola Governativo Euro Bond IV11 Arca Cedola Bond Globale Euro12 Arca Cedola Bond Globale Euro II Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale13 Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II Arca Formula Eurostoxx (r) 201514 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita Fondo confluito in Arca RR Diversified Bond 3 Fondo confluito in Arca Azioni Europa 4 Fondo confluito in Arca Azioni Europa 5 Fondo confluito in Arca Cash Plus 6 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 7 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 8 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 9 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 10 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 11 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 12 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 13 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 14 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Opportunità 1 2 16 2015 -2,41% 2,43% 4,84% 0,29% -1,49% 2,61% 5,97% -4,34% -4,20% 7,96% 18,31% 3,74% 4,36% 10,40% 6,95% 10,33% -3,65% -1,88% -3,74% 0,01% 0,84 % - 2014 1,41% 3,73% 9,03% 11,59% 10,78% 5,09% 6,86% 10,87% 7,21% 16,06% 1,75% 4,99% 24,42% 8,93% 8,46% 1,70% 4,61% -0,45% 0,51% 0,53% 0,62% 0,52% 1,47% 0,38% 2,03% 2,06% 2013 1,77% 3,52% 1,83% 1,25% -9,12% -6,60% 3,22% 0,59% 10,37% 18,77% 24,05% 16,95% 22,57% 4,89% -8,12% 2,11% 2,63% 0,69% -2,40% 1,52% 1,19% 2,43% 1,19% 2,68% 1,83% 3,72% 3,22% 3,07% 3,71% 4,74% 15,00% Fondi Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015 Arca Cedola Bond Globale Euro III Arca Cedola Bond Paesi Emergenti Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc. Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (P) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (R) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (P) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (R) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (P) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (R) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (P) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (R) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (P) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (R) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (P) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (R) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (P) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (R) Arca 2019 Reddito Multivalore (P) Arca 2019 Reddito Multivalore (R) Arca 2019 Reddito Multivalore II (P) Arca 2019 Reddito Multivalore II (R) Arca 2019 Reddito Multivalore III (P) Arca 2019 Reddito Multivalore III (R) Arca 2020 Reddito Multivalore IV (P) Arca 2020 Reddito Multivalore IV (R) Arca 2020 Reddito Multivalore V (P) Arca 2020 Reddito Multivalore V (R) Arca 2020 Reddito Multivalore VI (P) Arca 2020 Reddito Multivalore VI (R) Arca Bond Flessibile 2015 9,98% -0,78% 0,88% 0,09% -3,71% 2,57% 0,03% 0,10% 0,35% -2,10% -2,06% 1,50% -1,91% -1,81% 0,79% 0,96% -0,53% -0,40% -0,11% -0,01% -0,15% -0,11% 0,05% 0,09% 0,57% 0,61% -1,02% -0,98% 0,64% 0,70% 0,78% 0,80% -0,76% -0,74% 2,17% 2,27% 2,65% 2,71% 1,10% 1,14% -2,30% -2,24% -1,30% -1,26% 0,24% 0,26% -0,83% 2014 1,18% 0,44% -1,01% 4,12% 8,33% 5,15% 4,79% 4,89% 6,06% 5,82% 5,84% 6,01% 6,53% 6,59% 6,46% 6,55% 6,37% 6,43% 5,76% 5,82% 2,99% 3,01% 1,64% 1,64% 0,98% 0,98% 0,42% 0,42% -0,08% -0,06% -0,02% -0,02% -0,86% 2013 11,87% 3,36% 2,18% 5,53% -12,31% 6,38% 5,38% 5,87% 4,22% -6,84% -6,84% 4,14% -2,78% -2,78% 2,36% 2,36% -0,70% -0,70% - 17 Bilancio 2015 Si illustrano di seguito le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione di Arca per le diverse categorie di fondi comuni. Fondi obbligazionari Durante l’anno, i portafogli obbligazionari hanno mantenuto una duration in linea o inferiore a quella del benchmark, concentrando il sottopeso sulle obbligazioni USA o tedesche. Per quanto riguarda i titoli governativi dell’Area Euro, la gestione ha privilegiato i titoli del Tesoro italiano e spagnolo rispetto a quelli di pari scadenza tedeschi. L’esposizione al rischio di credito si è mantenuta in sovrappeso nel corso del primo trimestre per poi riportarsi in area di neutralità nel secondo trimestre a causa del peggioramento del quadro tecnico prima e dell’aumento dell’avversione al rischio sul finire del semestre. Nel corso del secondo semestre, l’esposizione al rischio credito si è riportata progressivamente in posizione di sovrappeso rispetto al benchmark a seguito dell’allargamento degli spread tra agosto e settembre che hanno riportato le valutazioni su livelli nuovamente attraenti. Nel corso dell’anno si è adottata una politica di partecipazione attiva al collocamento delle nuove emissioni del mercato primario in funzione dei premi all’emissione. Per la gestione della liquidità sono state effettuate operazioni di pronti contro termine, depositi bancari e operazioni di finanziamento collateralizzate. Con riferimento alla gestione valutaria, si è mantenuto un significativo sovrappeso nella prima parte dell’anno sul Dollaro USA; nella seconda parte dell’anno il sovrappeso è stato gestito in modo più tattico. A causa della situazione venutasi a creare di tassi molto bassi e/o negativi sui titoli di Stato dell’Area Euro, che rende poco redditizio per i sottoscrittori l’investimento in tale classe di attivi, nel corso dell’anno Arca MM è stato incorporato in Arca RR che è stato rinominato in Arca RR Diversified Bond e che investe ora in un paniere maggiormente diversificato di titoli obbligazionari. Il nuovo benchmark del fondo, infatti, include ora anche titoli obbligazionari high yield e investment grade globali e titoli obbligazionari emessi dai Paesi emergenti, mantenendo però la duration ad un livello medio-basso in linea con il precedente benchmark di Arca MM. Seguendo la stessa logica (titoli di stato poco redditizi per i sottoscrittori in un contesto di tassi molto bassi e/o negativi nell’area europea), è mutato il benchmark di Arca Obbligazioni Europa che contiene ora nella componente obbligazionaria titoli corporate europei, sia investment grade che high yield, invece dei corrispondenti titoli di Stato. Gli investimenti di Arca Bond Flessibile non trovano riferimento in alcun benchmark ma sono effettuati con lo scopo di remunerare i sottoscrittori con ritorni positivi in qualsiasi contesto di mercato. A questo proposito il fondo ha attuato una serie di strategie che, rispettando la classe di rischio assegnata, consentono di raggiungere tale scopo. Si ricordano tra le più utilizzate (i) quelle di ‘relative value’ tra strumenti obbligazionari, tra strumenti obbligazionari di credito e strumenti azionari, nonché tra diversi emittenti obbligazionari, (ii) quelle di protezione dall’inflazione e (iii) quelle di investimento in titoli a breve, ad alto rendimento ma a rischio contenuto. Sono state inoltre effettuate operazioni di investimento il cui ritorno si basa anche sulla direzionalità dei mercati obbligazionari e che sono volte a beneficiare di un aumento dei tassi europei (posizione ‘corta’ di duration) e di una riduzione dello spread sull’Italia, nonché sulle obbligazioni societarie. Fondi a rischio controllato I fondi sono stati gestiti seguendo un processo di ottimizzazione della composizione di portafoglio. L’asset allocation è stata stabilita sulla base di un processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi dalle stesse. Nel corso dell’anno il budget di rischio è stato gestito in base alle aspettative di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. 18 I fondi hanno iniziato l’anno con un utilizzo del budget di rischio contenuto. A partire dal mese di febbraio sono state aumentate l’esposizione al rischio di tasso d’interesse statunitense, al rischio di credito ed è stata aumentata l’esposizione azionaria. L’esposizione al rischio di tasso tedesco è stata, invece, dapprima azzerata e poi ripristinata in maggio. Successivamente al mese di maggio l’utilizzo del budget di rischio è rimasto piuttosto stabile. Nella gestione dei portafogli sono state assunte posizioni tattiche per sfruttare di volta in volta i movimenti di mercato e mantenere una buona diversificazione del rischio complessivo dei portafogli. Solo a partire dalla metà del mese di dicembre, la ripartizione dei rischi è stata modificata per privilegiare l’esposizione al rischio di credito, riducendo quella al rischio di tasso. Il rischio valutario, sia nel corso del primo semestre, sia nel corso del secondo semestre, è derivato principalmente dall’esposizione al Dollaro USA, per sfruttare il potenziale di diversificazione di questa classe di investimento. Nel corso dell’anno, per migliorare il profilo di redditività, si è provveduto a gestire la liquidità in modo attivo acquistando BOT e CTZ ed effettuando depositi bancari. Fondi total return L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per la famiglia dei fondi Arca Cedola Obbligazione Attiva ed Arca Reddito Multivalore; questi fondi hanno riscosso un notevole successo raccogliendo nel 2015 oltre € 2,5 miliardi. Fondi azionari La politica di gestione dei fondi azionari è stata caratterizzata da un approccio basato su rigorose analisi qualitative e quantitative ed orientato a creare valore principalmente attraverso le attività di stock, sector o country selection, nonché di market timing. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate da un favorevole equilibrio tra il livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura. Nel corso dell’anno si è mantenuto un tendenziale sovrappeso sull’Area Euro e sull’Italia in particolare; mentre l’investimento nelle altre aree geografiche ha oscillato intorno ai livelli di neutralità. Per quanto riguarda la gestione valutaria, i fondi hanno presentato una marginale sottoesposizione all’Euro, in media compensata da sovrappesi su Dollaro USA, Sterlina e Yen. Sono state confermate le scelte attive di investimento in OICR di terzi, che sono stati selezionati in funzione dell’approccio gestionale complementare a quello adottato da Arca e della capacità di coprire mercati locali rilevanti (in particolare con riferimento ai mercati emergenti). Sono, infine, state implementate strategie di yield enhancement, consistenti in operazioni tattiche di vendita di opzioni call coperte e in acquisti di dividend futures. Fondi bilanciati La politica di gestione è stata caratterizzata da un approccio top-down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso scelte di market timing e di allocazione geografica/settoriale. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate da un favorevole equilibrio tra il livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura. Nel corso dell’anno l’esposizione azionaria globale è stata mantenuta mediamente in linea con il benchmark di riferimento. Sono state assunte, per mezzo di strumenti derivati, posizioni tattiche di sovrappeso nell’Area Euro, al fine di sfruttare le opportunità che si presentavano di volta in volta sul mercato. Nel corso dell’anno la durata finanziaria dei fondi è stata mantenuta sottopesata sui titoli USA e tedeschi principalmente a partire dal secondo trimestre. A livello valutario i portafogli sono stati mediamente sovrappesati sul Dollaro USA. Durante tutto il 2015 una quota significativa dei portafogli è stata investita in OICR di terzi, sulla base di criteri di eccellenza gestionale e di complementarietà rispetto allo stile delle strategie attuate internamente. 19 Bilancio 2015 2.2 Il fondo pensione complementare aperto L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente: [Dati espressi in €/000] Comparti - Linea Rendita - Linea Crescita - Linea Alta Crescita - Linea Obiettivo TFR Contributi Riscatti, anticipazioni e trasferimenti 99.670 97.288 95.731 401.624 -61.688 -69.060 -92.749 -42.981 A seguito della fusione del comparto Garanzia nel comparto Obiettivo TFR, avvenuta in data 1° ottobre 2015, sono confluiti nel comparto Obiettivo TFR afflussi per € 293,7 milioni, già riflessi nella tabella sopra riportata. Si registrano i seguenti risultati gestionali: Classi / Comparti Arca Previdenza Classe ordinaria - linea Garanzia15 - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR Arca Previdenza Classe riservata - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR Arca Previdenza Classe collettiva - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR 2015 2014 2013 1,60% 1,98% 1,50% 0,06% 0,09% 10,57% 10,40% 10,29% 1,13% 0,62% 5,16% 11,69% 21,22% 1,23% 2,29% 2,67% 2,29% 0,77% 0,62% 11,38% 11,21% 11,23% 1,87% 1,15% 5,94% 12,53% 22,25% 1,96% 1,90% 2,27% 1,87% 0,34% 0,26% 10,91% 10,74% 10,74% 1,44% 0,80% 5,49% 12,05% 21,73% 1,53% Nel corso del 2015 l’attività promozionale per la previdenza complementare ha prodotto oltre 8.344 nuove adesioni al fondo pensione Arca Previdenza con flussi netti complessivi per € 148,2 milioni. Le nuove condizioni finanziarie con la forte riduzione dei rendimenti del mercato monetario ci hanno indotto alla fusione del comparto Garanzia, che non aveva più prospettive di rendimento, nel comparto Obiettivo TFR con efficacia ottobre 2015. In termini di politica di gestione i comparti previdenziali sono stati caratterizzati da un approccio top-down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso le scelte di market timing e di allocazione geografica e settoriale, mantenendo sotto costante controllo i rischi assunti. L’investimento azionario dei comparti Alta Crescita, Crescita e Rendita è stato mediamente mantenuto in condizione di sovrappeso nel corso della prima parte del periodo, tramite sovraesposizione all’area americana ed all’area europea. I mercati asiatici sono stati mediamente sottopesati. La linea Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza in tutte le classi di quota è confluita nella linea Obiettivo TFR dello stesso fondo pensione in data 1° ottobre 2015. 15 20 A partire dal mese di ottobre, i comparti sono stati interessati da una sostanziale modifica della politica di gestione. Da una gestione con un benchmark di riferimento, si è passati ad una gestione di tipo flessibile. In tale contesto la componente azionaria è stata significativamente ridotta mediante riduzione dell’esposizione a tutte le aree geografiche. La componente obbligazionaria dei comparti Crescita e Rendita, ha mantenuto una durata finanziaria sostanzialmente in linea con il benchmark di riferimento. A livello geografico, il portafoglio ha privilegiato l’esposizione ai titoli italiani e spagnoli. Il comparto Obiettivo TFR ha investito il 60% circa del suo patrimonio in titoli governativi italiani indicizzati all’inflazione. Il restante 40% del patrimonio è stato gestito come un portafoglio a rischio controllato con l’obiettivo di massimizzare il rendimento. L’asset allocation di questa seconda componente è stabilita sulla base di un rigoroso processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle stesse. Nel corso dell’anno il budget di rischio del fondo è stato gestito tatticamente in base alle aspettative di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. L’utilizzo del budget di rischio è stato limitato nel corso del primo trimestre e gradualmente incrementato nel corso dell’anno. A partire dal mese di aprile il peso degli investimenti azionari e la duration del portafoglio sono stati incrementati. Il comparto Garanzia ha mantenuto una durata finanziaria marginalmente superiore a quella del benchmark di riferimento. La gestione ha privilegiato l’investimento in titoli governativi italiani con scadenza inferiore ai dodici mesi. Nel corso del periodo parte della liquidità è stata impiegata in depositi bancari. Il portafoglio non è stato investito in titoli non-governativi e non sono state assunte posizioni in valute diverse dall’Euro. Come accennato in precedenza, nel mese di settembre il comparto è stato fuso in Arca Previdenza Obiettivo TFR. A livello valutario, tutti i comparti aventi esposizione internazionale hanno mantenuto un prevalente sovrappeso sul Dollaro USA. 2.3 Le gestioni in delega L’importo complessivo delle gestioni ricevute in delega al 31 dicembre 2015 è pari ad € 1.935 milioni. Questo valore include l’accordo di delega di gestione relativo a Sidera Funds Sicav (Parte III, punto 3.6 della presente relazione). 2.4 La consulenza agli investimenti L’importo complessivo delle gestioni patrimoniali per le quali Arca presta un servizio di consulenza agli investimenti è pari a € 336 milioni. 2.5 L’attività di sviluppo dell’offerta Nel corso del 2015, alla luce delle nuove condizioni dei mercati finanziari conseguenti all’avvio del programma di Quantitative Easing della BCE che ha determinato una forte compressione dei rendimenti nel segmento monetario, si è proceduto a riposizionare l’offerta dei fondi comuni a bassa volatilità, procedendo (i) alla fusione del fondo Arca MM nel fondo Arca RR Diversified Bond e modificando contestualmente la politica d’investimento di quest’ultimo, (ii) alla fusione del fondo Arca Cash Plus nel fondo Arca Strategia Globale Crescita. Inoltre, attraverso l’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione, è stato effettuato un ampliamento dell’offerta dei fondi comuni Arca. Per l’esercizio 2015 si segnalano in particolare i seguenti sviluppi: • i nuovi fondi obbligazionari a scadenza, Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva, con orizzonte di 5 anni, si caratterizzano per una elevata diversificazione degli investimenti e reddito periodico. Questa tipologia di prodotto è stata offerta con continuità nel corso dell’anno, con quattro edizioni, ottenendo un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi € 1,3 miliardi; 21 Bilancio 2015 • i nuovi fondi Arca 2020 Reddito Multivalore, idonei a soddisfare la combinazione delle esigenze di rivalutazione del capitale con orizzonti temporali definiti, di distribuzione dei proventi e di gestione dell’effetto timing, hanno avuto un notevole successo con sottoscrizioni, nelle quattro edizioni trimestrali di collocamento, per complessivi € 1,2 miliardi circa; • il nuovo fondo azionario Arca Economia Reale Equity Italia, primo di una famiglia di prodotti dedicati agli investimenti nell’economia reale italiana, si concentra sul mercato azionario italiano nei segmenti STAR e AIM, presenta un NAV settimanale e due classi di quote (retail e istituzionale). Il fondo ha raggiunto a fine anno un patrimonio complessivo di € 91,0 milioni ed è destinato ad investitori con orizzonti temporali di medio lungo-periodo; • i nuovi fondi Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Aggressive propongono un’ampia diversificazione in termini di classi d’investimento ed integrano l’offerta di Arca con soluzioni d’investimento molto innovative. La raccolta netta su questi prodotti nel corso del 2015 è stata pari a oltre € 28 milioni; • sono stati autorizzati ed avviati all’offerta dal 1° ottobre 2015 due nuovi fondi d’investimento alternativi, chiusi, per clientela individuale ed istituzionale, che investiranno in strumenti di debito emessi da aziende di piccole e medie dimensioni; • è stata promossa la costituzione di una Sicav di diritto lussemburghese, come meglio illustrato al punto 3.6, Parte III della presente Relazione. In merito all’attività di assistenza diretta alla clientela, si segnala che il contact center di Arca è stato particolarmente impegnato nell’assistere i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al fondo pensione e la rete di collocamento, gestendo complessivamente nel corso dell’anno circa 12.500 ticket e oltre 23.300 telefonate. In riferimento ai regolamenti dei fondi comuni Arca si riportano di seguito le principali modifiche apportate: Data di efficacia 2 gennaio 2015 • E’ stata introdotta la possibilità di scontare nella misura del 25% la commissione di ingresso per i fondi che la prevedono e per il servizio Arca Risparmia & Consolida; • Si è proceduto alla variazione del grado di rischio del fondo Arca Azioni Europa, a seguito della diminuzione della classe di rischio ESMA. Data di efficacia 15 maggio 2015 • Si è proceduto alla variazione del grado di rischio del fondo Arca Azioni Europa, a seguito dell’aumento della classe di rischio ESMA. Data di efficacia 3 giugno 2015 • Si è proceduto ad aggiornare il dettato del regolamento Unico dei fondi Arca prevedendo l’indicazione di “Depositario” in luogo di “Banca Depositaria”, la classificazione degli strumenti finanziari in materia di adeguata qualità creditizia e una nuova esposizione circa l’utilizzo della leva. Data di efficacia 1° luglio 2015 • Il compenso del Depositario per il fondo Arca Strategia Globale Crescita è stato ridotto dallo 0,07% allo 0,061%. Data di efficacia 21 settembre 2015 • Si è provveduto ad indicare il metodo di calcolo dell’esposizione complessiva in derivati ed è stata prevista la facoltà per i collocatori di scontare sino al 100% la commissione di sottoscrizione, ove prevista. Con la medesima decorrenza il fondo Arca Obbligazioni Europa ha variato la politica di investimento a seguito della modifica del benchmark. Data di efficacia 4 gennaio 2016 • Si è proceduto ad adeguare il regolamento dei fondi Arca allo schema di regolamento semplificato riportato nel Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio della Banca d’Italia del 19 gennaio 2015. 22 Data di efficacia 1° marzo 2016 • Si è proceduto ad uniformare la commissione di performance dei fondi Arca Strategia Globale Crescita, Arca Strategia Globale Opportunità e Arca Bond Flessibile a quella prevista da altri fondi dello stesso regolamento. Inoltre, i fondi Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Aggressive sono stati inseriti tra i fondi target del servizio Arca Risparmia & Consolida. 3. Gli eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio 3.1 Le modifiche alla struttura societaria di Arca L’Assemblea dei Soci di Arca tenutasi nel luglio 2015 ha deliberato un progetto di riorganizzazione societaria finalizzato alla modifica dell’oggetto sociale, alla variazione della Società in holding di partecipazioni e al conferimento di tutte le attività operative di gestione del risparmio a una neo costituita società. A tale scopo, nel mese di luglio 2015 è stata costituita la società Arca Fondi SGR SpA (“Arca Fondi”), con capitale sociale di € 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni con valore nominale di € 1,00 ciascuna, interamente partecipata da Arca e autorizzata all’attività di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle attività di gestione del Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza con provvedimento della COVIP del 11 febbraio 2016. Dato che al 31 dicembre 2015 l’intero capitale sociale di Arca Fondi era detenuto da Arca, quest’ultima ha proceduto a redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2015, includendo nel perimetro di consolidamento la situazione patrimoniale ed economica della società controllata Arca Fondi. I rapporti economici e finanziari tra Arca e Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015 sono stati molto limitati (anticipo da parte di Arca a favore di Arca Fondi di alcune spese, onorari di costituzione e ritenute fiscali), in conseguenza dell’assenza di operatività nella controllata Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015. Nel corso del 2016 Arca conferirà il ramo di azienda costituito dalla struttura operativa necessaria allo svolgimento dell’attività di asset management ad Arca Fondi che adotterà gli stessi assetti operativi e procedurali oggi in essere in Arca. Arca Fondi subentrerà quindi in tutti i rapporti contrattuali inseriti nel perimetro del ramo di azienda conferito (a titolo di esempio: contratti con fornitori e controparti di mercato, contratti di delega di gestione, rapporti di lavoro dipendente). Con data di efficacia dell’operazione di conferimento, Arca Fondi subentrerà ad Arca quale gestore dei fondi comuni e del fondo pensione aperto Arca Previdenza, tutti attualmente gestiti dalla stessa. A seguito dell’operazione di conferimento e in linea con la delibera dell’Assemblea dei Soci del luglio 2015, Arca muterà il proprio oggetto sociale e modificherà la propria denominazione sociale in Arca Holding SpA (Arca Holding), rinunciando alla autorizzazione a svolgere le attività alla stessa precedentemente riservate. 3.2 I cambiamenti intervenuti nella compagine azionaria di Arca La modifica dell’oggetto sociale di Arca, approvata dall’Assemblea dei Soci nel luglio 2015 (da cui si origina l’operazione di riorganizzazione societaria sopra descritta), ha determinato, ai sensi dell’art. 2437 e segg. del codice civile, in capo ai soci che non hanno concorso alla delibera, l’insorgere dell’esercizio del diritto di recesso. A tale proposito il Consiglio di Amministrazione di Arca, assistito da una perizia di valutazione indipendente, ha fissato in € 9,6 per azione il valore di liquidazione delle azioni ai fini del diritto di recesso. I soci Banco Popolare Società Cooperativa, Holding di Partecipazioni Finanziarie Banco Popolare SpA (entrambi parte del Gruppo Banco Popolare) e Banca Popolare dell’Alto Adige ScpA hanno esercitato il diritto di recesso nei termini previsti. Le azioni oggetto di recesso sono state offerte in opzione agli altri soci di Arca in proporzione al numero di azioni da questi possedute. Si segnala inoltre che alcuni soci, contestualmente all’esercizio del 23 Bilancio 2015 diritto di opzione, hanno fatto richiesta di prelazione nell’acquisto delle azioni rimaste inoptate. I seguenti soci hanno esercitato il diritto di opzione: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa, Banca di Piacenza, Banca Agricola Popolare di Ragusa ScpA, Sanfelice 1893 Banca Popolare ScpA, Banca Popolare di Sondrio ScpA e Banca Valsabbina ScpA. I soci che hanno proceduto a richiedere la prelazione sull’inoptato sono stati: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa, Banca Popolare di Sondrio ScpA e Sanfelice 1893 Banca popolare ScpA. Si riporta di seguito la compagine azionaria di Arca al 31 dicembre 2015, con la relativa percentuale di possesso del capitale sociale, risultante al termine del processo di riallocazione delle quote azionarie sopra illustrato: • Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa 32,752% • Banca Popolare di Sondrio Scpa 21,137% • Banca Popolare di Vicenza Scpa 19,999% • Veneto Banca Scpa 19,999% • Banca Popolare del Lazio Scpa 1,804% • Sanfelice 1893 Banca Popolare Scpa 1,536% • Banca Valsabbina Scpa 1,511% • Banca Popolare Valconca Scpa 0,620% • Banca Agricola Popolare di Ragusa Scpa 0,320% • Banca di Piacenza 0,256% • Banca Popolare di Fondi Società Cooperativa 0,066% 3.3 Il contratto di associazione in partecipazione A fine 2015 i soggetti associati in partecipazione erano: Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Banca Popolare di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca di Piacenza, Sanfelice 1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi. Nel corso del 2015 gli associati hanno dato attuazione alle attività previste dal contratto, tese ad incrementare la conoscenza di Arca delle esigenze espresse dai sottoscrittori, al fine di migliorare l’offerta della Società e i servizi prestati al cliente finale, percependo di conseguenza il compenso relativo al contratto stesso pari a complessivi € 18,3 milioni. 3.4 L’impairment test sulle attività materiali e immateriali In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, a fine esercizio sono state effettuate le analisi e i test volti ad accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali (con particolare riferimento ai terreni e ai fabbricati di proprietà), delle immobilizzazioni immateriali e degli avviamenti. L’impairment test effettuato sulle attività materiali ha evidenziato una perdita di valore duratura dell’immobile di proprietà sito in Milano, via Mosè Bianchi 6, per il quale si è proceduto ad una rettifica del valore contabile pari a circa € 1,7 milioni. In relazione all’impairment test effettuato sugli avviamenti, si segnala che il valore recuperabile della Cash Generating Unit (CGU) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato. Informazioni di maggiore dettaglio sugli impairment test effettuati sono esposte nella nota integrativa. 3.5 L’ispezione della CONSOB Come riportato nelle Relazioni degli Amministratori ai bilanci d’esercizio 2013 e 2014, in data 5 luglio 2013 si è chiusa l’ispezione della CONSOB avviata in data 1° ottobre 2012. Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 ad Arca è stato notificato l’avvio del procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998 (“TUF”) e Arca ha formulato le proprie controdeduzioni nei termini. 24 In data 26 giugno 2014, la CONSOB ha notificato ad Arca la Relazione Istruttoria che conteneva le considerazioni dell’Ufficio Vigilanza alle controdeduzioni di Arca. Arca ha riscontrato tali considerazioni in data 1° agosto 2014 con una memoria difensiva. In data 27 novembre 2014, l’Ufficio Sanzioni Amministrative della CONSOB ha trasmesso alla Commissione stessa la propria relazione, formulando e motivando le proposte di sanzioni agli esponenti coinvolti e solidalmente ad Arca. Tale relazione è stata notificata in data 29 aprile 2015 ad Arca che l’ha riscontrata in data 2 luglio 2015. In data 7 agosto 2015, la CONSOB ha deliberato, in esito all’ispezione, l’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti degli esponenti coinvolti e della Società, quale responsabile in solido con obbligo di regresso, per un importo complessivo di € 202.666. In data 20 novembre 2015, gli esponenti sanzionati e la Società hanno presentato ricorso avverso il provvedimento dell’Autorità alla Corte d’Appello di Milano. La prima udienza del procedimento di opposizione è prevista per il 24 maggio 2016 e aggiornamenti in merito saranno forniti in occasione della prossima relazione informativa sulla gestione. 3.6 La costituzione di Sidera Funds Sicav Nel corso del 2015 Arca ha promosso l’istituzione di un nuovo veicolo d’investimento di diritto estero, finalizzato a rafforzare il portafoglio prodotti, in particolare nel segmento del private banking, e caratterizzato dalla creazione di un brand distinto da quello utilizzato per i fondi Arca di diritto italiano. Il progetto è giunto a compimento nel novembre 2015 con la costituzione di Sidera Funds Sicav (“Sidera” o “Sicav”), una società di investimento a capitale variabile di diritto lussemburghese, autorizzata e vigilata dalla competente autorità lussemburghese, CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier), e gestita, ai sensi della legge lussemburghese in materia del 17 dicembre 2010, da una Management Company lussemburghese, appartenente ad un gruppo internazionale leader nel settore dei servizi finanziari. Arca, sulla base degli accordi sottoscritti con la Management Company di Sidera, opera in qualità di gestore delegato e di distributore esclusivo della Sicav. Sidera ha cominciato ad operare nel corso del mese di dicembre 2015 a seguito dei primi investimenti effettuati da alcuni fondi Arca nei comparti Sidera. A fine dicembre 2015 il patrimonio complessivo della Sicav era pari a circa € 10 milioni, distribuito sui 4 comparti attivi alla data. Al fine di avviare la distribuzione di Sidera presso la clientela italiana, prevista nella prima parte del 2016, sarà presentata a CONSOB la relativa richiesta di autorizzazione tramite le autorità lussemburghesi. 3.7 La Conferenza Arca 2015 Nel mese di ottobre 2015 Arca ha organizzato la sua conferenza annuale presso la sede dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale a Milano sul tema “Quantitative Easing, Unione Bancaria e Crescita: quale scenario per i mercati finanziari europei?” che ha visto un’ampia partecipazione di rappresentanti delle banche della rete di collocamento e di istituzioni finanziarie italiane. I relatori sono stati David Roche, Presidente di Independent Strategy, e Francesco Garzarelli, Responsabile della ricerca mercati finanziari di Goldman Sachs. L’intervento di apertura è stato svolto dall’On. Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le Politiche e gli Affari Europei, mentre l’intervento conclusivo è stato tenuto da Jean-Claude Trichet, già Presidente della Banca Centrale Europea. 3.8 Le fusioni tra fondi comuni Con riferimento ai fondi comuni Arca si è proceduto: • con decorrenza 13 febbraio 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond IV ed Arca Cedola Governativo Euro Bond IV nel fondo Arca Strategia Globale Crescita; 25 Bilancio 2015 • con decorrenza 26 giugno 2015, alla fusione del fondo Arca Cash Plus nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo Arca MM Bond Euro Short Term nel fondo Arca RR Bond Euro; con pari decorrenza quest’ultimo ha modificato la propria denominazione in Arca RR Diversified Bond e ha variato la politica di investimento a seguito della modifica del benchmark; • con decorrenza 11 settembre 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale e Arca Cedola Bond Globale Euro nel fondo Arca Strategia Globale Crescita, del fondo Arca Formula Eurostoxx nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità e dei comparti Anfiteatro Tesoreria e Anfiteatro Global Equity del fondo Anfiteatro MultiInvestmentFund nel fondo Arca Azioni Europa; • con decorrenza 12 febbraio 2016, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo Arca Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità. Nel corso del 2015, inoltre, al fine di rendere più efficiente la gestione e riorganizzare la gamma dei prodotti, si sono deliberate le seguenti fusioni: • con decorrenza 9 settembre 2016, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond Globale Euro III nel fondo Arca Bond Corporate e del fondo Arca Cedola Bond Paesi Emergenti nel fondo Arca Bond Paesi Emergenti; • con decorrenza 17 febbraio 2017, la fusione del fondo Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III nel fondo Arca Bond Corporate. 3.9 Le fusioni tra comparti del fondo pensione Arca Previdenza Con decorrenza 1° ottobre 2015, si è proceduto alla fusione per incorporazione del comparto Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza nel comparto Obiettivo TFR dello stesso fondo pensione e si è contestualmente proceduto alla modifica della politica di investimento di tutti i comparti del fondo pensione mediante l’adozione di una strategia di gestione flessibile. 4. I fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio La raccolta in fondi comuni realizzata da inizio anno fino al 23 marzo 2016, ha registrato sottoscrizioni per circa € 862 milioni, a fronte di riscatti per circa € 1.734 milioni, con saldo netto negativo di circa € 872 milioni. Nello stesso periodo del 2015 il dato di raccolta netta risultava positivo per circa € 969 milioni. L’avvio dell’anno è stato caratterizzato da una forte volatilità dei mercati finanziari e da tensioni nel settore bancario italiano che hanno inciso sull’andamento della raccolta netta della Società. Premio Alto Rendimento 2015 - Il Sole 24 Ore La Società si è classificata al 2° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria “Big” del Premio Alto Rendimento, edizione 2015. Il premio, assegnato ad Arca per il quarto anno consecutivo, è stato riconosciuto dal quotidiano Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il 15 marzo 2016. Premio European Funds Trophy La Società, per il terzo anno consecutivo, ha ottenuto anche per l’anno 2015 il premio come migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI). La premiazione è avvenuta a Parigi l’8 marzo 2016. Premio Capital Finance International Il gruppo editoriale internazionale Capital Finance International ha assegnato ad Arca il premio quale migliore Gestore Obbligazionario Paesi Emergenti in Europa per il 2015. Rating Morningstar Arca è risultata al 1° posto come rating Morningstar tra le SGR italiane nel quadro del “Morningstar Rating Analysis of European Investment Funds” pubblicato a febbraio 2016 e si conferma come 26 una delle società di eccellenza nel panorama del risparmio gestito italiano. Arca è infatti al 1° posto sia come rating medio (3,44 stelle rispetto a 3,05 della media del mercato italiano), sia come masse investite su prodotti con rating a 4 o 5 stelle (44%), contro il 39% della media del mercato italiano. Si segnala inoltre che, per quanto riguarda l’analisi delle singole società, è stato calcolato anche il rating medio per singole asset class e, anche sotto questo profilo, Arca si è distinta in particolare sull’asset class Fixed Income, con un rating medio di 3,90. 5. L’evoluzione prevedibile della gestione I primi mesi del 2016 sono stati caratterizzati da una forte volatilità dei mercati finanziari, generata dall’incertezza economica e politica che contraddistingue l’attuale scenario globale: andamento del prezzo di petrolio e materie prime, rallentamento dei principali mercati emergenti, instabilità politica in Medio Oriente e Nord Africa, scenari deflazionistici in Europa, possibilità di uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, sono tutti elementi utili a comprendere la difficoltà della fase economica attuale. A questo complesso scenario internazionale si aggiunge una situazione di tensione nel settore bancario italiano, anche a seguito dell’implementazione del nuovo quadro regolamentare definito a livello internazionale. La combinazione di questi elementi potrebbe incidere sulla propensione al rischio della clientela, limitando il potenziale di raccolta dell’industria italiana del risparmio gestito. Tale circostanza potrebbe determinare una dinamica dei riscatti più accentuata del previsto, con le relative conseguenze sul livello delle masse della Società. Si ricorda inoltre che, a seguito della riorganizzazione societaria descritta al punto 3.1, Parte III della presente Relazione, la Società modificherà nel corso dell’esercizio 2016 il proprio oggetto sociale, trasformandosi in una holding finanziaria, e conferirà il ramo di azienda relativo all’attività di gestione del risparmio alla società controllata Arca Fondi. 27 Bilancio 2015 Il Bilancio di Esercizio 2015 Signori Soci, Il bilancio al 31 dicembre 2015 della vostra Società presenta una solida situazione patrimoniale e finanziaria. Il risultato economico beneficia dell’incremento delle masse in gestione, del miglioramento del mix prodotto e dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa. La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli si è ulteriormente incrementata, anche in virtù dell’utile di esercizio 2015, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua e crescente capacità di generare cassa della Società in linea con la crescita dei flussi commissionali. Al fine di procedere con il rafforzamento finanziario e patrimoniale della Società, si propone: – di approvare l’allegato bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e la relativa Relazione degli Amministratori; – di destinare l’intero utile d’esercizio di € 27.844.374 a riserva per rafforzare il patrimonio aziendale, con allocazione alla riserva straordinaria, dato che la riserva legale ha raggiunto il quinto del capitale sociale. Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della Società, sostenuta dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non è mai venuto meno. Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo Loser per la spinta innovatrice che ha continuato ad imprimere alla Società nel corso dell’esercizio 2015, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno profuso. Si comunica che i Consiglieri di Amministrazione, Dr. Emanuele Giustini e Dr. Renato Merlo, si sono dimessi dalla carica rispettivamente in data 3 giugno 2015 e in data 8 settembre 2015. Il Consiglio di Amministrazione, nelle sedute del 24 settembre 2015 e del 22 ottobre 2015, ha proceduto alla sostituzione, cooptando il Dr. Diego Paolo Cavrioli e il Rag. Michele Barbisan. Gli amministratori cooptati sono decaduti con l’Assemblea dei Soci del 18 dicembre 2015 che in pari data ha proceduto alla loro nomina. Il Dr. Cavrioli e il Rag. Barbisan scadranno con l’Assemblea dei Soci che approverà il bilancio d’esercizio 2016 di Arca. Si segnala, inoltre, che il consigliere Felice Angelo Panigoni si è dimesso dall’incarico in data 7 gennaio 2016 e che in occasione della prossima assemblea degli azionisti quest’ultima dovrà deliberare sulla nomina di un consigliere. Milano, 24 marzo 2016 28 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (Prof. Guido Cammarano) SCHEMI DI BILANCIO Bilancio 2015 STATO PATRIMONIALE (in unità di Euro) Voci dell’attivo 2015 10. Cassa e disponibilità liquide 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 60. Crediti 3.305 4.241 19.005.304 0 105.094.500 88.808.884 a) per gestione di patrimoni 71.647.937 66.763.129 b) altri crediti 33.446.563 22.045.755 90. Partecipazioni 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. Attività fiscali a) correnti 1.000.000 0 26.974.910 29.743.527 134.815.033 137.355.766 33.464.360 32.633.425 1.931.846 1.520.776 b) anticipate 31.532.514 31.112.649 di cui alla L. 214/2011 29.574.241 29.574.241 140. Altre attività TOTALE ATTIVO 30 2014 5.309.080 8.949.674 325.666.492 297.495.517 Voci del passivo e del patrimonio netto 2015 2014 10. Debiti 64.546.419 65.270.245 20. Titoli in circolazione 25.254.000 25.254.000 9.785.812 10.063.519 70. Passività fiscali a) correnti 912.405 1.770.413 b) differite 8.873.407 8.293.106 90. Altre passività 18.493.015 16.256.878 100. Trattamento di fine rapporto del personale 621.840 659.116 110. Fondi per rischi e oneri 250.051 423.858 b) altri fondi 250.051 423.858 120. Capitale 50.000.000 50.000.000 160. Riserve 130.075.838 103.850.653 170. Riserve da valutazione (1.204.857) (507.937) 180. Utile (perdita) d’esercizio 27.844.374 26.225.185 325.666.492 297.495.517 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31 Bilancio 2015 CONTO ECONOMICO (in unità di Euro) Voci 2015 10. Commissioni attive 20. Commissioni passive COMMISSIONI NETTE 40. Interessi attivi e proventi assimilati 50. Interessi passivi e oneri assimilati MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 110. Spese amministrative 2014 287.320.342 253.427.470 (194.837.300) (167.423.522) 92.483.042 86.003.948 42.257 222.888 (2.368.821) (2.615.907) 90.156.478 83.610.929 (43.814.553) (40.936.839) a) spese per il personale (16.733.015) (15.483.236) b) altre spese amministrative (27.081.538) (25.453.603) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (3.094.826) (1.320.613) 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (2.553.030) (2.854.364) 9.125 (128.760) 1.693.655 1.211.677 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 42.396.849 39.582.030 UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 42.396.849 39.582.030 (14.552.475) (13.356.845) UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 27.844.374 26.225.185 UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 27.844.374 26.225.185 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione 190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 32 PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA (in unità di Euro) Voci 10. Utile (Perdita) d’esercizio 2015 2014 27.844.374 26.225.185 20. Attività materiali 0 0 30. Attività immateriali 0 0 24.232 (41.034) 50. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 70. Copertura di investimenti esteri 0 0 80. Differenze di cambio 0 0 90. Copertura di flussi finanziari 0 0 (721.152) 0 110. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 (696.920) (41.034) 27.147.454 26.184.151 Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 33 Bilancio 2015 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO (in unità di Euro) Esistenze al 31.12.2014 Capitale Modifica saldi di apertura 50.000.000 Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 01.01.2015 Dividendi e altre destinazioni Riserve Variazioni dell’esercizio Redditività complessiva esercizio 2015 Operazioni sul Patrimonio Netto Variazioni di riserve Emissioni nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione Variazione straordinaria strumenti dividendi di capitale Patrimonio Netto al 31.12.2015 Altre variazioni 50.000.000 50.000.000 Sovrapprezzo emissioni Riserve: a) di utili 103.850.653 103.850.653 26.225.185 130.075.838 103.850.653 103.850.653 26.225.185 130.075.838 b) altre (di capitale) Riserve da valutazione (507.937) (507.937) (696.920) (1.204.857) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio Netto 26.225.185 179.567.901 Esistenze al 31.12.2013 Capitale 26.225.185 (26.225.185) 179.567.901 Modifica saldi di apertura 27.844.374 27.844.374 0 27.147.454 206.715.355 Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 01.01.2014 Dividendi e altre destinazioni Riserve Variazioni dell’esercizio Redditività complessiva esercizio 2014 Operazioni sul Patrimonio Netto Variazioni di riserve Emissioni nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione Variazione straordinaria strumenti dividendi di capitale Patrimonio Netto al 31.12.2014 Altre variazioni 50.000.000 50.000.000 50.000.000 72.401.123 72.401.123 31.468.423 (18.893) 103.850.653 72.401.123 72.401.123 31.468.423 (18.893) 103.850.653 Sovrapprezzo emissioni Riserve: a) di utili b) altre (di capitale) Riserve da valutazione (466.903) (466.903) (41.034) (507.937) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio Netto 34 31.468.423 153.402.643 31.468.423 (31.468.423) 153.402.643 0 26.225.185 26.225.185 (18.893) 26.184.151 179.567.901 RENDICONTO FINANZIARIO (in unità di Euro) RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO A. Attività operativa 1 Gestione - commissioni attive - commissioni passive - interessi attivi incassati - interessi passivi pagati - dividendi e proventi simili - spese per il personale - altri costi - altri ricavi - imposte - costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto fiscale 2 Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso enti finanziari - crediti verso clientela - altre attività 3 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche - debiti verso enti finanziari - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività 40.439.517 188.389.239 (110.137.988) 122.674 (347.613) 0 (10.650.860) (18.293.921) 1.195.504 (9.837.518) 0 45.314.356 0 0 0 386.203 12.911 44.907.127 8.115 (72.656.880) (43.900.620) (265.151) (843.276) 0 0 0 (27.647.833) 1 Liquidità generata da 535 141 2 Liquidità assorbita da (1.330.807) 4.703.383 12.829.070 13.096.993 Attività di investimento - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento C. 2014 44.103.607 217.737.994 (128.721.788) 14.515 (93.166) 0 (11.165.147) (21.593.040) 1.453.975 (13.529.736) 0 44.811.223 0 0 (20.000.000) 637.498 16.685 64.824.098 (667.058) (76.085.760) (60.575.323) (204.625) (1.134.654) (2.254.000) 0 0 (11.917.158) Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa B. 2015 0 0 0 535 0 0 0 0 0 141 0 0 (1.000.000) 0 (307.622) (23.185) 0 5.950.202 0 (1.139.815) (107.004) 0 0 0 0 0 0 0 0 17.800.517 (1.330.272) 4.703.524 Attività di provvista - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista Liquidità netta generata/assorbita nell’ esercizio 0 11.498.798 35 Bilancio 2015 RICONCILIAZIONE (in unità di Euro) 2015 2014 Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 21.611.637 3.811.120 Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 11.498.798 17.800.517 Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 33.110.435 21.611.637 36 NOTA INTEGRATIVA PARTE A Politiche Contabili Nota integrativa Parte A - Politiche contabili A.1 - PARTE GENERALE Il presente bilancio d’esercizio si riferisce ad Arca SGR S.p.A. (di seguito anche la “Società” o “Arca”) con sede legale in via Disciplini, 3 a Milano. La Società è una società di gestione del risparmio autorizzata all’esercizio di tale attività. La Società non è soggetta a Direzione e Coordinamento da parte di nessun soggetto. Il bilancio di Arca è sottoposto a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A.. Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI Il presente bilancio di Arca, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC e IFRIC dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio. Si precisa che non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società quotate o emittenti di titoli diffusi. Si evidenzia altresì, che a seguito della costituzione, nel corso dell’esercizio, della società Arca Fondi, interamente posseduta da Arca, si è resa necessaria la predisposizione del bilancio consolidato di Arca. Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE Il bilancio d’esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sul contesto nel quale la società opera, sull’andamento della gestione e sui risultati conseguiti. Esso trova corrispondenza nella contabilità aziendale che rispecchia integralmente le operazioni poste in essere nell’esercizio. Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 15 dicembre 2015. In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili e della nota integrativa per maggiore chiarezza espositiva sono espressi in unità di Euro. Il bilancio d’esercizio è redatto nel rispetto del principio della competenza economica ed utilizzando il criterio del costo storico modificato in relazione ad eventuali valutazioni effettuate in base al principio del fair value o valore equo. I principi generali adottati nella redazione del bilancio risultano i medesimi applicati per il bilancio dell’esercizio precedente, fatto salvo quanto successivamente illustrato. Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali: • continuità aziendale: il bilancio è stato redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale e sulla ragionevole aspettativa che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. La sussistenza del presupposto della “continuità aziendale”, come definito nel documento coordinato Banca d’Italia, Consob, Isvap n. 4 del 3 marzo 2011, risulta confermata dalla verifica degli indicatori finanziari, patrimoniali, gestionali e di altra natura; • rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della competenza economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari; • coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante da un esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso nella nota integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente; • rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci, da sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nelle istruzioni precedentemente richiamate. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni: a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante; b) il raggruppamento favorisca la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento. 38 Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente; • prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale; • compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate istruzioni della circolare di Banca d’Italia; • informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Oltre a quanto già esposto nella relazione degli amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio 2015 e la data di approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi suscettibili di avere impatto significativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società. Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione è il 24 marzo 2016. Sezione 4 - ALTRI ASPETTI Nel corso dell’esercizio 2015 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM emesse il 15 dicembre 2015. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione che non ha determinato alcun impatto sulle rilevazioni contabili della Società. Nuovi principi applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015 A tal riguardo le novità IFRS applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015 sono di seguito esposte. Amendment to IAS 19, “Employee Benefits”, regarding defined benefits plans. L’amendment, omologato con Reg. 2015/29 entrato in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° febbraio 2015, si pone l’obiettivo di semplificare la contabilizzazione dei contributi per piani pensionistici che sono indipendenti dal numero di anni di servizio che sono versati da terzi o da dipendenti. Ciclo Annual Improvement 2012 Omologato con Reg. 2015/28 entrato in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° febbraio 2015. L’amendment anche se non è obbligatorio per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, si può applicare in modo volontario anche retroattivamente. L’improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili: • IFRS 2: non sono state introdotte modifiche di rilievo; è stata chiarita la definizione di “condizione di maturazione” e sono state introdotte le definizioni di “condizioni di servizio” e di “condizioni di risultato”; • IFRS 3: è stato modificato per chiarire che l’obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale rientra nella definizione di strumento finanziario e deve essere classificato come passività finanziaria o come elemento di patrimonio netto sulla base delle indicazioni contenuto nello IAS 32. Inoltre è stato chiarito che le obbligazioni a corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle che rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni rilevate a conto economico; • IFRS 8: è stata introdotta la richiesta di informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell’aggregazione dei segmenti operativi prevedendo una descrizione degli stessi e degli indicatori economici che hanno influito nella valutazione che ha portato a concludere che i segmenti aggregati presentassero caratteristiche economiche simili. Inoltre è richiesta una riconciliazione tra le attività dei segmenti operativi ed il totale delle attività risultanti dallo stato patrimoniale solo se le attività di segmenti operativi vengono forniti periodicamente al più alto livello decisionale; 39 Bilancio 2015 Nota integrativa - Parte A • IFRS 13: le Basis for Conclusions dell’IFRS 13 sono state modificate con lo scopo di chiarire che è possibile misurare i crediti e debiti a breve termine al valore nominale risultante dalle fatture quando l’impatto dell’attualizzazione è immateriale; • IAS 16 e IAS 38: sono stati modificati per chiarire come il costo storico ed il fondo ammortamento di una immobilizzazione devono essere valutati quando l’entità adotta il criterio del costo rivalutato; • IAS 24: la modifica introdotta stabilisce le informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell’entità che redige il bilancio. Ciclo - Annual improvement 2013 Omologato con Reg. 1361/2014 entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° gennaio 2015. L’improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili: • IFRS 1: le Basis for Conclusions dell’IFRS 1 sono state modificate al fine di chiarire che nella circostanza in cui una nuova versione di uno standard non è ancora obbligatoria ma è disponibile per l’adozione anticipata, un neo-utilizzatore può utilizzare la vecchia o la nuova versione, a condizione che la medesima norma sia applicata in tutti i periodi presentati; • IFRS 3: la modifica chiarisce che l’IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o di una joint operation (così come definiti dall’IFRS 11) nel bilancio della joint venture o della joint operation; • IFRS 13: è stato chiarito che la disposizione contenuta nell’IFRS 13 in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo di attività e passività finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti rientranti nell’ambito dello IAS 39 (o dell’IFRS 9) indi pendentemente dal fatto che soddisfino o meno le definizioni di attività e passività finanziarie dello IAS 32; • IAS 40: la modifica introdotta al principio chiarisce che per stabilire quando l’acquisto di un investimento immobiliare costituisce una aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle disposizioni dell’IFRS 3. IFRIC 21, Tributi L’interpretazione omologata con Reg. 634/2014, entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 17 giugno 2014 o successivamente. Il documento tratta il tema dei pagamenti erogati ad enti governativi (tributi), diversi dalle imposte sul reddito e dalle multe/ammende per i quali l’entità non riceve specifici beni e servizi. Principi che entreranno in vigore dopo il 31 dicembre 2015 Lo IAS 8 impone di dare informazioni nelle note al bilancio sui nuovi principi contabili o nuove interpretazioni emessi, ma non ancora in vigore. A tal riguardo la tavola seguente contiene un sommario di tutti i nuovi standard e amendment emessi prima del 31 dicembre 2015 con data di entrata in vigore dopo il 1° gennaio 2016. Si tratta di standard non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati dall’Unione Europea e pertanto non applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015. In vigore dagli es. iniziati dal Omologazione Contenuto Amendment to IFRS 11, ‘Joint arrangements’ on acquisition of an interest in a joint operation 1/1/2016 Reg. 2015/2173 del 24/11/2015 La modifica richiede che un entità adotti i principi contenuti nell’IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all’acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un “business”. Amendments to IAS 16, ‘Property plant and equipment’, and IAS 41, ‘Agriculture’, regarding bearer plants 1/1/2016 Reg. 2015/2113 del 23/11/2015 La modifica cambia la rappresentazione bilancio delle piante fruttifere come ad esempio le viti, gli alberi della gomma e le palme da olio. Lo IASB ha deciso che le piante fruttifere devono essere contabilizzate secondo quanto previsto dallo IAS 16 in quanto il loro funzionamento è assimilabile a quello degli immobili, impianti e macchinari destinati all’attività produttiva, mentre rimane invariata la contabilizzazione del prodotto di tali piante. Amendment to IAS 16, ‘Property, plant and equipment’ and IAS 38,’Intangible assets’, on depreciation and amortisation 1/1/2016 Reg. 2015/2231 del 2/12/2015 La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto determinare la quota di ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo. IFRS 14, ‘Regulatory deferral accounts’ 1/1/2016 40 Non ancora omologato L’IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a contabilizzare le operazioni secondo i precedenti principi contabili adottati anche se in contrasto con gli IFRS. Amendments to IAS 27 Equity method in separate financial statements 1/1/2016 Reg. 2015/2441 del 18/12/2015 La modifica consente alle entità di utilizzare, nel proprio bilancio separato, il metodo del patrimonio netto per la valutazione degli investimenti in società controllate, joint ventures e collegate. Amendments to IFRS 10, ‘Consolidated financial statements’ and IAS 28, Investments in associates and joint ventures’ : Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture 1/1/2016 Non ancora omologato (deferred indefinitely) Esiste un conflitto tra le disposizioni contenute nell’IFRS 10 e nello IAS 28 nel caso in cui un investitore venda oppure contribuisca un business ad una propria collegata o joint venture, in quanto: - secondo l’IFRS 10 in caso di perdita del controllo di una partecipata, un investitore deve rilevare nel proprio bilancio la differenza tra il fair value del corrispettivo ricevuto ed il valore contabile delle attività e passività eliminate, come utile o perdita nel conto economico (come meglio definito dai paragrafi B98 e B99 dell’IFRS 10); mentre - secondo il paragrafo 28 dello IAS 28 l’effetto delle operazioni tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, sono rilevati nel bilancio dell’entità soltanto limitatamente alla quota d’interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture. La modifica apportata ai due principi stabilisce che in caso di vendita o contribuzione di un business ad una propria collegata o joint venture, l’investitore applica i principi contenuti nell’IFRS 10 e rileva nel proprio bilancio l’intera plusvalenza o minusvalenza conseguente alla perdita del controllo. La modifica non si applica nel caso in cui le attività vendute o contribuite alla propria collegata o joint venture non costituiscano un business ai sensi dell’IFRS 3. In quest’ultimo caso l’utile o la perdita saranno rilevati secondo quanto stabilito dal paragrafo 28 dello IAS 28. Annual improvements 2012-2014 1/1/2016 Reg. 2015/2343 del 15/12/2915 Le modifiche contenute nel ciclo di miglioramenti 2012-2014 ai principi contabili esistenti sono le seguenti: - IFRS 5: chiarisce che quando una attività non corrente (o gruppo in dismissione) viene riclassificata da “posseduta per la vendita” a “posseduta per la distribuzione” o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e non deve essere contabilizzata come tale. Inoltre è stato chiarito che i principi dell’IFRS 5 sulle variazioni ad un piano di vendita, si applicano ad una attività (o gruppo in dismissione) che cessa di essere “posseduta per la distribuzione”, ma non è riclassificata come “posseduta per la vendita”; - IFRS 7, “Service contracts”: se un’entità trasferisce un’attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS 39 per l’eliminazione contabile dell’attività, la modifica all’IFRS 7 richiede che venga fornita informativa sull’eventuale coinvolgimento residuo che l’entità potrebbe ancora avere in relazione all’attività trasferita. - IFRS 7, “Interim financial statements”: è chiarito che l’informativa supplementare richiesta dalla sopra riportata modifica all’IFRS 7 “Disclosure – Offsetting financial assets and financial liabilities” non è espressamente necessaria in tutti i bilanci intermedi a meno che non sia richiesta dallo IAS 34; - IAS 19: il principio richiede che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un “mercato spesso” (deep market) di tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici. - IAS 34: la modifica chiarisce il concetto di informativa illustrata “altrove nel bilancio intermedio”. Amendment to IAS 1, ‘Presentation of financial statements’ on the disclosure initiative 1/1/2016 Reg. 2015/2406 del 18/12/2015 L’amendment chiarisce le guidances contenute nello IAS 1 sulla materialità, l’aggregazione di voci, la rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle accounting polices. L’emendamento inoltre modifica le richieste di informazioni aggiuntive per la sezione delle altre componenti di conto economico complessivo. Infine fornisce alcune novità con riguardo alle disclosure generali quali ad esempio: presentazione sistematica delle note, presentazione dei principi contabili, ecc.. 41 Bilancio 2015 Nota integrativa - Parte A Amendment to IFRS 10 and IAS 28 on investment entities applying the consolidation exception 1/1/2016 Non ancora omologato L’amendment all’IFRS 10 chiarisce che l’eccezione alla predisposizione al bilancio consolidato è disponibile alle controllanti intermedie che sono controllate di una entità di investimento. Inoltre l’amendment allo IAS 28 consente, ad una entità che non è un’entità investimento, ma ha una interessenza in una società collegata o in una joint venture, che è una investment entity, una policy choice quando applica il metodo del patrimonio netto. L’entità può scegliere di mantenere la misurazione al fair value applicato dall’entità di investimento collegata o joint venture oppure di effettuare un consolidamento a livello dell’entità investimento collegata o joint venture”. IFRS 15, ‘Revenue from Contracts with Customers’ 1/1/2018 Non ancora omologato Il principio sostituisce lo IAS 18, lo IAS 11 e le seguenti interpretazioni: IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18 e SIC 31. Si applica a tutti i contratti con i clienti ad eccezione degli accordi che rientrano nell’ambito di applicazione dello IAS 17, dell’IFRS 4 oppure dello IAS 39/IFRS 9. I paragrafi dell’IFRS 15 relativi alla rilevazione e misurazione dei ricavi introducono un modello basato su 5 step: 1) l’identificazione del contratto con il cliente, 2) l’identificazione delle “performance obligations” cioè degli elementi separabili che fanno parte di un unico contratto ma che ai fini contabili devono essere separati, 3) la determinazione del prezzo di vendita, 4) l’allocazione del prezzo alle diverse “performance obligations”, 5) la rilevazione dei ricavi quando le “performance obligations” sono soddisfatte. L’IFRS 15 integra l’informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. IFRS 9 ‘Financial instruments’ 1/1/2018 Non ancora omologato Il principio sostituisce lo IAS 39 e contiene un modello per la valutazione degli strumenti finanziari basato su tre categorie: costo ammortizzato, fair value e fair value con variazioni in OCI. Il principio prevede un nuovo modello di impairment che si differenzia rispetto a quanto attualmente previsto dallo IAS 39 e si basa prevalentemente sul concetto di perdite attese. Inoltre sono modificate le disposizioni in materia di hedge accounting. 4.1 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio Costituzione della società controllata Arca Fondi SGR SpA In data 24 luglio 2015, Arca ha costituito la società Arca Fondi SGR SpA, il cui capitale sociale, pari a € 1,0 milione, è stato interamente sottoscritto e versato dalla stessa Arca che ne rappresenta quindi il socio unico. Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di Arca Fondi SGR SpA è interamente detenuto da Arca che ha iscritto una partecipazione del valore di € 1,0 nell’attivo del proprio stato patrimoniale 2015. L’esercizio 2015 si è chiuso con una perdita netta di € 117.264 per Arca Fondi SGR SpA in quanto la società non ha operato nel corso dell’esercizio e quindi non ha generato ricavi, a fronte del sostenimento di oneri legati alla costituzione e al compenso degli organi sociali. La situazione patrimoniale di Arca Fondi SGR SpA al 31 dicembre 2015 è riassunta nel seguente prospetto: (valori in €uro) ATTIVO Crediti Attività fiscali PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.000.000 51.090 Altre passività Capitale Perdita d’esercizio 168.354 1.000.000 (117.264) 4.2 Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggetti- 42 ve, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime ed ipotesi sono riviste regolarmente e comunque ad ogni data di predisposizione dell’informativa finanziaria. Le principali fattispecie per le quali si è reso necessario l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: • la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio; • la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali; • la valutazione del valore recuperabile delle attività materiali; • la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione relativa a passività potenziali; • le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni delle note illustrative. A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca per la classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali. 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute con finalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione. Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico. Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi. 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate, non diversamente classificate come crediti, attività detenute per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value, intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione. Nel caso di quote detenute in fondi comuni di investimento, per la determinazione del fair value si fa riferimento all’ultimo valore quota disponibile, rappresentativo del valore di realizzo delle quote stesse. Gli interessi maturati sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e confluisce in una specifica riserva di patrimonio netto. I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassificati nel conto economico quando l’attività finanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore (impairment). 43 Bilancio 2015 Nota integrativa - Parte A La verifica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio, tenendo conto della prolungata perdita di valore (orizzonte temporale superiore a 12 mesi) e significativa riduzione del valore rispetto al valore di carico (riduzione superiore al 25%). Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore. Dette riprese di valore sono imputate: – a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito; – nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi. 3. Crediti e Debiti Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es. attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti. Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività finanziarie di negoziazione e Passività finanziarie valutate al fair value, nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari (come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.) e gli eventuali scoperti di conto corrente. I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value corrispondente rispettivamente all’importo da incassare e all’importo da corrispondere alla controparte. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico. Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate. 4. Partecipazioni La voce comprende le partecipazioni in società controllate, in società sottoposte a controllo congiunto nonché quelle in società sottoposte a influenza notevole. L’iscrizione iniziale delle partecipazioni avviene al costo, comprensivo del prezzo pagato per l’acquisto delle partecipazioni e degli oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto stesso. Successivamente, le partecipazione detenute sono iscritte in bilancio secondo il metodo del costo. Ad ogni data di chiusura del bilancio le partecipazioni vengono valutate al costo, ridotto per eventuali perdite durevoli di valore (impairment). Per una descrizione delle metodologie utilizzate per la determinazione e misurazione delle eventuali perdite di valore si rinvia al successivo paragrafo 15. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. Le partecipazioni vengono cancellate quando sono cedute, con trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi, o quando la società partecipata viene incorporata nella società controllante. 5. Attività materiali Si tratta delle attività materiali (immobili, impianti tecnici, mobili, arredi ed attrezzature di ogni tipo) detenute ad uso funzionale e che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio. Tra le attività materiali sono inclusi anche i beni oggetto di leasing finanziario. Le migliorie su beni di terzi quando non siano separabili dai beni stessi e qualora non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “Altre Attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità e quello di durata residua della locazione. 44 Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Le attività materiali sono valutate al costo dedotti gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite durevoli di valore conformemente a quanto disposto dallo IAS 16. Lo stesso criterio viene adottato anche per gli investimenti immobiliari avendo optato per la facoltà di valutazione successiva al costo. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende che l’attività sia utilizzabile dall’azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale, in presenza di situazioni sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli di valore, si procede al confronto fra il valore recuperabile del cespite, che corrisponde al maggiore tra il suo valore d’uso (valore attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione), ed il suo valore contabile al netto degli ammortamenti effettuati. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico nelle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali. Nel caso vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si procede ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti in assenza di precedenti perdite di valore. Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore delle attività materiali sono riportate al punto 15 della presente sezione. Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità. 6. Attività immateriali Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se: – sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali; – incorporano benefici futuri; – la società ne ha il controllo. Esse sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica ed includono i marchi, le licenze d’uso di software, il software applicativo, l’avviamento e le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di contratti. Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario, il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri. Attività immateriali a vita utile definita Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i benefici economici. Tra le attività immateriali a vita utile definita sono inclusi le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i flussi di cassa netti attesi dalle stesse, lungo la durata della loro vita utile stimata, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Le attività immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment qualora si manifesti il rischio che il valore contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o, in alternativa, con frequenza almeno annuale. Il valore recuperabile dell’attività immateriale, da confrontare con il valore contabile della stessa in occasione dell’impairment test, è pari al fair value (valore di mercato) dell’attività immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al suo valore d’uso, qualora esso sia determinabile e risulti superiore al fair value. Maggiori informazioni in merito alle modalità di effettuazione dell’impairment test sulle attività immateriali a vita utile definita sono riportate al punto 15 della presente sezione. 45 Bilancio 2015 Nota integrativa - Parte A Avviamento e attività immateriali a vita utile indefinita Le attività a vita utile indefinita, quali l’avviamento, non vengono ammortizzate ma sono periodicamente sottoposte ad “impairment test” . In particolare l’avviamento incluso nelle attività immateriali rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale (business combination). Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della business combination o partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della medesima (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non corrisponda a capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico. Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tale fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento (Cash Generating Unit - CGU). L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Tali perdite durevoli di valore non potranno più essere ripristinate nei successivi esercizi. Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio a seguito di dismissione o quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità economica e non siano attesi benefici economici futuri. Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore dell’avviamento sono riportate al punto 15 della presente sezione. 7. Fiscalità corrente e differita Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente normativa nazionale. La Legge di stabilità di dicembre 2015 ha previsto la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto sui periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. E’ stata inoltre disposta a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, un’addizionale dell’IRES pari al 3,5% a carico di enti creditizi e finanziari di cui all’articolo 1 del Dlgs 87/92. Nella determinazione delle imposte differite si è tenuto conto di tale circostanza. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali (balance sheet liability method). Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite fiscali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero valutata sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce Passività fiscali, coerentemente con quanto previsto dal regolamento della Banca d’Italia. 8. Operazioni in valuta Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla data di chiusura del bilancio. 46 Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. 9. Titoli in circolazione La voce Titoli in circolazione accoglie gli strumenti di debito emessi dalla società che vengono contabilizzati all’origine sulla base del fair value della passività ad essi correlata pari al prezzo di emissione comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l’emissione stessa. Dopo la rilevazione iniziale, la passività finanziaria viene valutata al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo e il suo valore viene incrementato della cedola maturata/in corso di maturazione alla data di rilevazione. I titoli vengono cancellati dal bilancio quando risultano scaduti o estinti. La cancellazione avviene anche al momento del riacquisto di titoli precedentemente emessi; la differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrata a conto economico. L’eventuale ricollocamento successivo al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. 10. Trattamento di fine rapporto del personale Il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come: • “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali; • “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione unitaria del credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006. Con particolare riferimento a quest’ultima quota si segnala che essa è iscritta sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione unitaria del credito”, senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto il costo previdenziale (“current service cost”) del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti. Ai fini dell’attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende con elevato rating tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell’importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all’estinzione finale dell’intera obbligazione. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva. 11. Riserve di valutazione Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto fiscale. 12. Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Essi sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se: • esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; • può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo. L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione stessa. 47 Bilancio 2015 Nota integrativa - Parte A I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale del comparto a garanzia del fondo pensione Arca Previdenza (comparto Obiettivo TFR), istituito e gestito dalla società, determinato applicando i rendimenti attesi sugli investimenti dei comparti, le ipotesi demografiche di decesso e invalidità degli aderenti e utilizzando un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riflette il valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività potenziale. 13. Altre attività e passività In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni di investimento istituiti da Arca, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto dai rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente contabilizzato come componente negativo di reddito nel conto economico del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei fondi, è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua. Come previsto dalle istruzioni della Banca d’Italia nella presente voce sono incluse le migliorie e le spese incrementative su beni di terzi diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”, laddove dalle stesse ci si attenda un beneficio economico futuro. Il relativo ammontare viene ammortizzato sul minore periodo fra la presunta vita utile residua e la durata residua del canone di locazione. 14. Rilevazione dei ricavi e dei costi I costi sono iscritti nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo. I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto/erogato e riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o, comunque: • nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile; • nel caso di prestazioni di servizi, nel momento in cui gli stessi vengono prestati. In particolare: • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati; • gli interessi attivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato; • i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento (rileva la data di assunzione della delibera da parte dell’assemblea); • le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica. 15. Altre informazioni Modalità di determinazione delle perdite di valore Attività finanziarie A ogni data di bilancio, le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione o nelle attività valutate al fair value sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono oggettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse. Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad eventi attuali, non meramente attesi. La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano specifiche evidenze di perdite di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la valutazione analitica non ha determinato una rettifica di valore. 48 La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori rilevanti. Nel caso di Attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se ritenuta durevole sulla base delle evidenze determinate come precedentemente esplicitato. In tale eventualità, la perdita cumulativa rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico. Avviamento In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dall’avviamento, sono sottoposte ad una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore proprio recuperabile. La verifica del valore di tali attività immateriali, non presentando queste flussi finanziari autonomi, è effettuata attraverso l’accertamento dell’eventuale perdita di valore della Cash Generating Unit (CGU) a cui tali attività sono state attribuite. La CGU è definita dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata autonomi dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, l’attività in questione può essere inserita in un gruppo di attività per il quale si procede a determinare il valore recuperabile. Nel caso dell’avviamento iscritto nell’attivo di Arca a seguito delle operazioni straordinarie effettuate dalla società, si segnala che esso è stato attribuito ad una CGU corrispondente alla società stessa, intesa nel suo complesso. Una volta identificata la CGU da valutare, si procede a determinarne il valore recuperabile che lo IAS 36 definisce come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use). Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Nel caso di Arca il valore di mercato della CGU è determinato attraverso il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferimento a quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della società valutata. Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri, riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Nel caso di Arca il valore d’uso è determinato attraverso il metodo del dividend discount model (DDM), nella variante dell’excess capital. Tale metodo consente di valutare una società attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi di dividendi potenzialmente erogabili ai soci, una volta soddisfatti i requisiti patrimoniali di vigilanza previsti. L’impairment test è quindi svolto confrontando la stima del valore della CGU, determinato con i metodi sopra riportati, con il valore contabile della CGU stessa, rappresentato, nel caso di Arca, dal patrimonio netto della società. Se il valore della CGU che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto contabile, ne consegue che la CGU e gli avviamenti a questa associati, non devono essere oggetto di svalutazione. Attività materiali e attività immateriali a vita utile definita Le attività materiali ed immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment se si è manifestato il rischio che il valore contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o quanto meno con frequenza annuale. Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value. Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certificatore esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente qualora si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile, nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni. Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3, ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “trigger events”, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile definita vengono sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici. 49 Bilancio 2015 Nota integrativa - Parte A Aggregazioni aziendali Il trasferimento del controllo di un’impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un’operazione di aggregazione aziendale che viene contabilizzata secondo quanto indicato dal principio contabile IFRS 3. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l’investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. L’IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest’ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un’altra entità o gruppo di attività. L’acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell’entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l’acquirente ottiene effettivamente il controllo sull’impresa o sulle attività acquisite. Il corrispettivo trasferito nell’ambito di un’operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro, il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento differito con riferimento ad un periodo superiore al breve termine. Sono inclusi nel corrispettivo dell’aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo, mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate, in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio, o incremento dello sconto sull’emissione iniziale, nel caso di emissione di strumenti di debito. I costi correlati all’acquisizione sono gli oneri che l’acquirente sostiene per la realizzazione dell’aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo e non esaustivo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, nonché per la predisposizione dei documenti informativi richiesti dalle norme. L’acquirente deve contabilizzare i costi correlati all’acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti. Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il “metodo dell’acquisizione”, in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. L’eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente) ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento. La contabilizzazione dell’operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Non configurano aggregazioni aziendali: i) le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un’attività aziendale, ii) le operazioni finalizzate al controllo in via transitoria, iii) le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con finalità riorganizzative (quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte dello stesso gruppo) che non comportano cambiamenti degli assetti di controllo, indipendentemente dalla percentuale dei diritti di terzi prima e dopo l’operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che, in assenza di un principio specifico, l’impresa debba fare uso del proprio giudizio nell’applicare un principio contabile che fornisca un’informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell’operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell’acquisita nel bilancio dell’acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l’unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano. Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, oppure “per incorporazione”, con la confluenza di un’impresa in un’altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati; in particolare: • se l’operazione comporta il trasferimento del controllo di un’impresa, essa viene trattata come un’operazione di aggregazione ai sensi dell’IFRS 3; • se l’operazione non comporta il trasferimento del controllo, essa viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata. 50 A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli. A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informazioni di natura qualitativa La presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS 13. La gerarchia del fair value, illustrata al punto A.4.3, è applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value è rilevata nello stato patrimoniale. Il fair value è definito come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti. Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l’utilizzo di prezzi quotati per strumenti similari o di modelli valutativi interni. Nel caso di investimenti in fondi comuni, il fair value è determinato sulla base dell’ultimo valore quota disponibile. Si specifica che nel bilancio al 31 dicembre 2015 sono presenti attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value su base ricorrente. Si segnala inoltre che il fair value di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai fini di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 – par. 97, nonché dal provvedimento di Banca d’Italia del 15 dicembre 2015. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3. La classificazione nel livello 2 ovvero nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Nel caso in cui per uno strumento finanziario non siano rilevabili quotazioni su un mercato attivo, la funzione Risk Management calcola il fair value applicando una tecnica di valutazione. A tale scopo, sono prese in considerazione tutte le informazioni di mercato rilevanti in qualche modo disponibili. Nell’ambito del processo di determinazione del fair value di un titolo non trattato in un mercato attivo, le tecniche di valutazione comunemente applicate sono le seguenti: • prezzi di transazioni recenti o contribuzioni/quotazioni di mercato comunque disponibili alla data di valutazione, anche se relative a un mercato ritenuto non attivo; • valutazioni fornite dall’emittente o da un calculation agent o comunque da un servizio di valutazione esterno; • valutazioni di tipo mark-to-model, cioè ottenute utilizzando un modello di pricing appropriato per il tipo di strumento finanziario da valutare, alimentato con i dati di mercato rilevanti ai fini della valutazione. Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore. Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo. Si segnala che per la valutazione degli strumenti finanziari classificati come livello 3 nel bilancio di Arca, non sono stati utilizzati input non osservabili. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Sezione non applicabile. A.4.3 Gerarchia del fair value Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazioni tra operatori di mercato alla data di valutazione. 51 Bilancio 2015 Nota integrativa - Parte A Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività finanziarie, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato: Livello 1 In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare rettifiche, prezzi quotati in mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione. Uno strumento è considerato quotato in un mercato attivo quando: • i prezzi sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa o attraverso un servizio di quotazione; • i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive e sono il frutto di normali contrattazioni. Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario. Livello 2 e 3 Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3. La classificazione nel livello 2, piuttosto che nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi per la determinazione del fair value sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo. Maggiori dettagli sulla classificazione nei livelli 2 e 3 sono illustrati al punto A.4.1. Al 31 dicembre 2015 sono presenti nell’attivo patrimoniale della Società attività finanziarie disponibili per la vendita classificate al Livello 1 della gerarchia di fair value. Maggior dettagli relativi a tale attività finanziarie sono riportati al punto A.4.5.1. Al punto A.4.5.4 è riportato il dettaglio delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value nello stato patrimoniale della Società, ma riclassificate a fini informativi al fair value al Livello 2 e al Livello 3. Livello 2 Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale è differente dal valore contabile degli stessi ed è stato determinato come segue: • Titoli in circolazione (strumento innovativo di capitale emesso nel dicembre 2013): valutazione effettuata sulla base di strumenti con simili caratteristiche attualmente quotati sui mercati regolamentati, nonché sulla base dell’attuale curva dei tassi di mercato. Livello 3 Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale, invece, è considerato convenzionalmente pari al valore contabile degli stessi in virtù delle considerazioni che seguono: • Crediti (esclusi i conti correnti classificati come attività di Livello 1): sono rappresentati principalmente dai crediti vantati nei confronti dei fondi comuni e del fondo pensione e dai crediti derivanti dall’erogazione di servizi. Tutti i crediti hanno scadenza breve e non presentano rischi all’incasso; • Debiti: sono rappresentati principalmente dalle passività a breve termine verso le reti di distribuzione per servizi ricevuti, nonché da finanziamenti attivi al termine dell’esercizio concessi a condizioni in linea con le condizioni di mercato. A.4.4 Altre informazioni In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving disclosures about financial instruments”, la società classifica le valutazioni al fair value dei propri strumenti finanziari sulla base della gerarchia precedentemente descritta, in relazione alla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli). Al 31 dicembre 2015 erano presenti nell’attivo patrimoniale di Arca attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value su base ricorrente. Al 31 dicembre 2014 non erano presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value. 52 Informazioni di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività/passività misurate al fair value L1 L2 L3 Totale 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0 2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 19.005.304 0 0 19.005.304 4. Derivati di copertura 0 0 0 0 5. Attività materiali 0 0 0 0 6. Attività immateriali 0 0 0 0 19.005.304 0 0 19.005.304 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0 2. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 3. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita Totale Totale L’importo si riferisce alle quote del fondo comune di investimento mobiliare ARCA RR DIVERSIFIED BOND acquisite nel corso dell’esercizio per un controvalore iniziale di Euro 19.999.996 ad investimento della liquidità disponibile. Nel corso del periodo il valore del fondo si è ridotto di circa Euro 19 milioni a seguito delle dinamiche dei mercati. Le sezioni A.4.5.2 e A.4.5.3 non sono riportate in quanto non vi sono attività e passività valutate su base ricorrente al fair value di Livello 3. 53 Bilancio 2015 Nota integrativa - Parte A A.4.5.4 A ttività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 2. Crediti 2015 VB L1 0 2014 L2 0 105.094.500 33.107.130 L3 0 VB 0 L1 0 L2 0 L3 0 0 0 71.987.370 88.808.884 21.607.396 0 67.201.488 3. Attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 0 0 4. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 105.094.500 33.107.130 0 71.987.370 88.808.884 21.607.396 0 67.201.488 0 64.546.419 65.270.245 0 65.270.245 1. Debiti 64.546.419 0 2. Titoli in circolazione 25.254.000 0 27.393.000 0 25.254.000 0 27.554.000 0 0 0 0 0 3. Passività associate ad attività in via di dismissione Totale 0 89.800.419 0 0 0 27.393.000 64.546.419 90.524.245 0 0 0 27.554.000 65.270.245 Legenda: VB= Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one profit/loss”. 54 NOTA INTEGRATIVA PARTE B Informazioni sullo Stato Patrimoniale Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio d’esercizio di Arca. VOCI DELL’ATTIVO Sezione 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10 (in unità di Euro) 1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” 2015 2014 Cassa in divisa corrente 3.305 4.241 Totale 3.305 4.241 Sezione 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40 (in unità di Euro) 4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita” 2015 Voci / Valori Livello 1 1. Titoli di debito Livello 2 0 - di cui: Titoli di Stato 2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. Livello 3 0 Livello 1 0 Livello 2 0 Livello 3 0 0 0 0 0 0 0 0 19.005.304 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19.005.304 0 0 0 0 0 3. Altre attività Totale 2014 L’importo iscritto a bilancio si riferisce al valore delle quote del fondo comune di investimento mobiliare ARCA RR DIVERSIFIED BOND acquistate nell’esercizio al valore iniziale di € 19.999.996. Il valore delle quote del fondo detenuto da Arca SGR ha subito una riduzione rispetto alla data di acquisto di € 994.692. 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti 2015 Voci / Valori 2014 1. Attività finanziarie a) Governi e Banche Centrali 0 0 b) Altri enti pubblici 0 0 c) Banche 0 0 d) Enti finanziari 19.005.304 0 e) Altri emittenti 0 0 19.005.304 0 Totale Il valore di bilancio è così dettagliato: Descrizione Arca RR Diversified Bond Totale 56 Quote n° 1.712.035,31 2015 2014 Valore quota Valore quota 11,10 Fair value 19.005.304 19.005.304 Quote n° 0,000 Controvalore 0 0 0 Sezione 6 - CREDITI - Voce 60 (in unità di Euro) 6.1 Dettaglio della voce 60 “Crediti” 2015 Dettaglio / Valori 1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 1.1 gestione di OICR 1.2 gestione individuale 1.3 gestione di fondi pensione 2. Crediti per altri servizi: 2.1 consulenze 2.2 funzioni aziendali in outsourcing 2.3 altri 3. Altri crediti: 2014 Fair value Valore di bilancio L1 L2 Fair value Valore di bilancio L3 L1 L2 L3 71.647.937 0 0 71.647.937 66.763.129 0 0 66.763.129 62.987.245 0 0 62.987.245 59.194.423 0 0 59.194.423 469.566 0 0 469.566 453.292 0 0 453.292 8.191.126 0 0 8.191.126 7.115.414 0 0 7.115.414 339.433 0 0 339.433 427.595 0 0 427.595 153.922 0 0 153.922 169.461 0 0 169.461 0 0 0 0 0 0 0 0 185.511 0 0 185.511 258.134 0 0 258.134 33.107.130 33.107.130 0 0 21.618.160 21.607.396 0 10.764 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui su titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui su altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui su titoli di capitale e quote 0 0 0 0 0 0 0 0 33.107.130 33.107.130 0 0 21.618.160 21.607.396 0 10.764 3.1 pronti contro termine 3.2 depositi e conti correnti 3.3 altri 4. Titoli di debito Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 105.094.500 33.107.130 0 71.987.370 88.808.884 21.607.396 0 67.201.488 L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 Al punto 1.2 sono esposti i crediti relativi alle gestioni ricevute in delega. 57 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B 6.2 Crediti: composizione per controparte Banche Composizione / Controparte 1. 1.2 gestione individuale 0 6.715 di cui del gruppo della SGR 18.806 0 62.961.724 0 11.890 0 0 0 457.676 0 0 0 0 0 8.191.126 0 153.922 0 0 0 0 0 1.3 gestione di fondi pensione Crediti per altri servizi: 2.1 consulenze 0 0 0 0 0 0 185.511 0 0 0 0 0 2.2 funzioni aziendali in outsourcing 2.3 altri 3. Clientela di cui del gruppo della SGR Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 1.1 gestione di OICR 2. Enti finanziari di cui del gruppo della SGR Altri crediti: 3.1 pronti contro termine - di cui su titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui su altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 - di cui su titoli di capitale e quote 0 0 0 0 0 0 33.107.130 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale al 31.12.2015 33.465.168 0 18.806 0 71.610.526 0 Totale al 31.12.2014 22.263.318 0 16.685 0 66.528.881 0 3.2 depositi e conti correnti 3.3 altri Si segnala che le Sezioni 7 e 8 non sono applicabili. Sezione 9 - PARTECIPAZIONI - Voce 90 (in unità di Euro) 9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazioni Sede legale Sede operativa Quota di partecipazione % Disponibilità voti % Milano Milano 100 100 Valore di bilancio Fair value A. Imprese controllate in via esclusiva 1. Arca Fondi SGR SpA 1.000.000 1.000.000 B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte ad influenza notevole Come illustrato nella parte A al punto 4.1, l’incremento dell’esercizio si riferisce alla società Arca Fondi SGR SpA costituita da Arca SGR SpA nel luglio 2015. Il valore di iscrizione della partecipazione di € 1.000.000 corrisponde al capitale sociale sottoscritto e versato in sede di costituzione e alla data di bilancio approssima il suo fair value. 58 9.2 Variazioni annue delle partecipazioni Partecipazioni di gruppo A. ESISTENZE INIZIALI B. Aumenti B.1 Acquisti Partecipazioni non di gruppo Totale 0 0 0 1.000.000 0 1.000.000 1.000.000 0 1.000.000 B.2 Riprese di valore 0 0 0 B.3 Rivalutazioni 0 0 0 B.4 Altre variazioni 0 0 0 C. Diminuzioni 0 0 0 C.1 Vendite 0 0 0 C.2 Rettifiche di valore 0 0 0 C.3 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 1.000.000 0 1.000.000 operazioni di aggregazione aziendale D. RIMANENZE FINALI Le tabelle 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8 e 9.9 non sono applicabili. Sezione 10 - ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100 (in unità di Euro) 10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo 2015 Attività/Valori 1. 2. 2014 Attività di proprietà a) terreni 5.318.570 6.198.570 b) fabbricati 19.832.089 21.290.094 c) d) mobili 524.937 601.346 impianti elettronici 103.753 69.403 e) altre 1.060.145 1.396.750 Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni 0 0 b) fabbricati 0 0 c) mobili 0 0 d) impianti elettronici 135.416 187.364 e) altre 0 0 26.974.910 29.743.527 Totale Le voci “terreni e fabbricati” fanno riferimento alle consistenze di via Disciplini 3 in Milano, sede della società e a via Mosè Bianchi in Milano, immobile oggetto di locazione a terzi così composti: Ubicazione Via Disciplini 3 Via Mosè Bianchi 6 Totale Fabbricato Terreno 10.352.089 2.298.570 9.480.000 3.020.000 19.832.089 5.318.570 La voce 1. e) “altre” include principalmente gli impianti dei fabbricati e altre attrezzature. Le tabelle 10.2, 10.3, 10.4, 10.6 e 10.7 non sono applicabili. 59 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B 10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. ESISTENZE INIZIALI LORDE A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 ESISTENZE INIZIALI NETTE Fabbricati Impianti elettronici Mobili Altre Totale 6.198.570 26.081.206 2.201.414 1.838.528 2.518.324 38.838.042 0 (4.791.112) (1.600.068) (1.581.761) (1.121.574) (9.094.515) 6.198.570 21.290.094 601.346 256.767 1.396.750 29.743.527 0 0 0 0 124.777 0 124.777 0 24.996 24.996 0 0 87.339 86.330 0 0 89.536 89.536 0 0 326.648 200.862 124.777 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.009 0 1.009 (880.000) 0 0 (1.582.782) 0 (771.829) (101.405) 0 (101.405) (104.937) (138) (104.799) (426.141) (301) (425.840) (3.095.265) (439) (1.403.873) 0 (880.000) 0 (810.953) 0 0 0 0 0 0 0 (1.690.953) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 D. RIMANENZE FINALI NETTE D.1 Riduzioni di valore totali nette 5.318.570 (880.000) 19.832.089 (6.373.894) 524.937 (1.701.473) 239.169 (1.686.698) D.2 RIMANENZE FINALI LORDE 6.198.570 26.205.983 2.226.410 1.925.867 2.607.860 39.164.690 E. 5.318.570 19.832.089 524.937 239.169 1.060.145 26.974.910 B. B.1 B.2 B.3 B.4 Aumenti Acquisti Spese per migliorie capitalizzate Riprese di valore Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 C.6 C.7 Diminuzioni Vendite Ammortamenti Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico Differenze negative di cambio Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione Altre variazioni VALUTAZIONE AL COSTO 1.060.145 26.974.910 (1.547.715) (12.189.780) Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”, “Mobili” e “Altre” si riferiscono prevalentemente ad ulteriori lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Disciplini n. 3. I decrementi di valore inseriti alla voce C.3 si riferiscono alla svalutazione dell’immobile di via Mosè Bianchi n. 6, di cui € 880.000 allocati al terreno ed € 810.953 allocati al fabbricato. Tale svalutazione recepisce i risultati delle analisi e dei test fatti per accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali (come previsto dallo IAS 36). Il valore netto contabile dell’immobile (fabbricato e terreno), al netto dell’ammortamento dell’esercizio e della svalutazione, è pari a € 12.500.000, come risulta anche dalla valutazione elaborata con il supporto di un terzo esperto. I coefficienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono calcolati a quote costanti e sono i seguenti: - Fabbricati 2,94% - Macchine elettroniche 33,33% - Mobili e arredi 14,28% - Altre attività materiali 12,50% - 15,00% - 20,00% - 33,33% 60 Sezione 11 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali” 2015 Voci/Valutazioni Attività valutate al costo 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 2.1 generate internamente 2.2 altre Totale 2014 Attività valutate al fair value Attività valutate al costo Attività valutate al fair value 113.620.017 0 113.620.017 0 0 0 0 0 21.195.016 0 23.735.749 0 134.815.033 0 137.355.766 0 11.2 Attività immateriali: variazioni annue Altre attività immateriali Avviamento A. ESISTENZE INIZIALI B. Aumenti 113.620.017 Software e Licenze 23.559.113 Marchi Totale 167.310 9.326 137.355.766 0 0 23.185 0 23.185 B.1 Acquisti 0 0 23.185 0 23.185 B.2 Riprese di valore 0 0 0 0 0 - a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico 0 0 0 0 0 B.4 Altre variazioni 0 0 0 0 0 C. B.3 Variazioni positive di fair value Diminuzioni 0 (2.482.862) (79.908) (1.148) (2.563.918) C.1 Vendite 0 0 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 (2.482.862) (69.020) (1.148) (2.553.030) 0 0 0 0 C.3 Rettifiche di valore - a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico 0 0 0 0 0 - a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico 0 0 0 0 0 0 0 (10.888) 0 (10.888) 113.620.017 21.076.251 110.587 8.178 134.815.033 C.4 Variazioni negative di fair value C.5 Altre variazioni D. RIMANENZE FINALI 61 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B 1. “Avviamento” Il valore dell’avviamento, pari ad € 113.620.017, è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR, € 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR, € 13.917.073 relativi all’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR e € 83.961.784 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR successivamente incorporata da ARCA con effetto 1° gennaio 2014. Tali valori di avviamento sono stati sottoposti a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (impairment test) come di seguito specificato. Impairment test In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (IAS 36), si è proceduto ad accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle unità generatrici di flussi finanziari (o anche CGU) attraverso una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è definito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use). Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga. Ai fini dell’impairment test è stato considerato il valore di avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale della società al 31 dicembre 2015, pari a € 113,6 milioni. Si è ritenuto di identificare nell’intera società Arca la Cash Generating Unit (CGU) cui associare il valore di avviamento. Il valore contabile (carrying value) della CGU identificata è pari al patrimonio netto della società al 31 dicembre 2015 (€ 206,7 milioni). Per il processo di impairment test la società si è avvalsa del supporto di una primaria società di consulenza terza. Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative: – il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU; – il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU. Il DDM rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un flusso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di: • valore attuale dei flussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro; • valore attuale del valore terminale (terminal value), calcolato considerando il flusso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo. Nel caso specifico sono stati considerati i flussi rinvenienti dai dati previsionali 2016-2018 elaborati dalla società ed esaminati dal Consiglio di Amministrazione nel febbraio 2016. Tali dati rappresentano un aggiornamento del Piano Triennale 2016-2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione della società nel luglio 2015. L’aggiornamento si è reso necessario al fine di recepire i dati pre-consuntivi dell’esercizio 2015, i dati economici inclusi nel budget 2016 (approvati dal Consiglio di Amministrazione nel gennaio 2016) e considerare, nell’ambito delle proiezioni economiche e patrimoniali degli esercizi 2017 e 2018, dati coerenti con l’effettiva evoluzione del business di Arca negli anni 2015 e 2016, rispetto a quanto originariamente previsto nel Piano Triennale approvato nel luglio 2015. Le proiezioni economiche utilizzate ai fini dell’impairment test riflettono ipotesi di sviluppo del business piuttosto conservative. In particolare si segnalano le seguenti assunzioni principali: • incremento delle masse gestite da € 29,2 miliardi del 2015 a € 33,3 miliardi del 2018; • redditività netta ricorrente della massa gestita stabile; • un cost/income ratio a fine 2018 sostanzialmente allineato al dato 2015. Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi: • massimo dividendo distribuibile in ciascuno degli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefficienti patrimoniali minimi previsti dalla circolare 189 del 21 ottobre 1993 - ultimo aggiornamento del 15 dicembre 2015 - di Banca d’Italia; • terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al 1,5%. Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari all’8,3% stimato attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula: re = i + Beta * MRP dove: • i: tasso privo di rischio, espresso dalla media, nei 6 mesi precedenti alla valutazione, del rendimento dei BTP italiani a dieci anni, pari al 1,75%; • Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,2; • MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al 5,50%. Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 492,3 milioni. 62 Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso tra un minimo di € 465,1 milioni ed un massimo di € 523,9 milioni con un valore centrale di € 492,3 milioni. Ai fini della determinazione del fair value è stato altresì utilizzato il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si fonda sull’analisi delle quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di Borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e finanziarie ritenute significative ad esse relative. Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la dimensione della società, la diversificazione geografica, la redditività, l’attendibilità dei dati finanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel mercato azionario. Si segnala inoltre che, in ottica prudenziale, è stato applicato alla valutazione riveniente dal metodo dei multipli un fattore di sconto del 10%, al fine di considerare la minore liquidità delle azioni rappresentative del capitale di Arca rispetto alle società quotate prese a riferimento. Il multiplo utilizzato ai fini dell’analisi è stato il prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2015-2018, sono stati ricavati dalle indicazioni degli analisti (fonte: Bloomberg). L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 327,5 milioni ed un massimo di € 399,0 milioni, con un valore centrale di € 368,8 milioni. Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto. 2. “Altre attività immateriali” Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 23.559.113 deriva per € 3.616.541 dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 2.109.541 dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR, per € 6.083.977 dall’acquisto del rami di azienda “OICR” e GPA da BPVi Fondi SGR, per € 37.253 dall’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle e € 11.711.801 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR successivamente incorporata da ARCA con effetto 1° gennaio 2014. L’ammortamento dell’esercizio delle “Altre attività immateriali” è pari ad € 2.482.862 pertanto le rimanenze finali (D) al 31 dicembre 2015 ammontano ad € 21.076.251. Riepilogando le attività immateriali incluse nella categoria “Altre attività immateriali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni: a)acquisizione del ramo d’azienda relativo al fondo pensione di Aletti Gestielle con efficacia 1° gennaio 2011 e completamento del relativo processo di PPA; b)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Optima SGR con efficacia 31 dicembre 2011 e completamento del relativo processo di PPA; c)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012 e completamento del relativo processo di PPA; d)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni Pacto e al ramo d’azienda relativo a mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi SGR con efficacia 1° gennaio 2013 e completamento del relativo processo di PPA; e)incorporazione con efficacia contabile 1° gennaio 2014 della società controllata Carige SGR (acquisita il 30 dicembre 2013) e completamento del relativo processo di PPA. Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai fini dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione: Marchi d’impresa 18 anni Licenze 3-4-8-10 anni Software applicativo 3 anni Attività immateriale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle 5 anni Attività immateriale inerente i fondi comuni Optima e Vega 13 anni Attività immateriale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi 18 anni Attività immateriale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi 9 anni Attività immateriale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi 3 anni Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative ai fondi comuni ex-Carige SGR 13 anni Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative al fondo pensione ex-Carige SGR 13 anni Si segnala che l’ammortamento delle altre attività immateriali relative alla gestione delle masse ex-Carige SGR non è effettuato in quote costanti, ma secondo una curva di decadimento, differenziata per fondi comuni e fondo pensione, stimata sulla base di trend storici osservati in Arca e in operazioni di PPA simili effettuate da altri operatori di mercato. Come evidenziato sopra dallo svolgimento dell’impairment test non sono emersi elementi (“trigger events”) che possano configurare una situazione di impairment delle attività immateriali iscritte a bilancio. 63 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B Sezione 12 - ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo (in unità di Euro) 12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate” 2015 1. Attività fiscali CORRENTI - credito da versamento eccedenza addizionale IRES 2014 1.931.846 1.520.776 911 911 - credito IRAP 389.329 0 - crediti d’imposta c/istanze di rimborso Irap 324.209 318.725 - crediti d’imposta c/istanze di rimborso Ires 1.175.397 1.153.140 42.000 48.000 - crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006 2. Attività fiscali ANTICIPATE 31.532.514 31.112.649 - IRES c/imposte anticipate 26.537.574 26.129.742 - IRAP c/imposte anticipate 4.994.940 4.982.907 Totale 33.464.360 32.633.425 Le attività fiscali correnti e anticipate al 31 dicembre 2015 sono sostanzialmente allineate ai valori iscritti nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2014. Si ricorda che il saldo delle attività fiscali anticipate include € 29,6 milioni1 relativi al beneficio fiscale futuro riconducibile al riconoscimento della deducibilità fiscale del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, ottenuto in applicazione della Legge di Stabilità approvata il 27 dicembre 2013 attraverso il pagamento dell’imposta sostitutiva versata nel giugno 2014. Il valore di tali attività fiscali anticipate verrà riversato nel corso di 10 esercizi a partire dal 2016, in corrispondenza alla deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento fiscale del maggiore valore della partecipazione affrancato dalla società. Si segnala inoltre che gli acconti IRES e IRAP, i crediti da dichiarazioni, i crediti d’imposta e le ritenute d’acconto versate nel corso dell’esercizio 2015, sono esposti in riduzione delle passività fiscali correnti relative ai debiti IRES e IRAP della società. Il valore dei crediti compensati è di € 13.586.303. Come precisato nella Parte A della presente nota integrativa si è tenuto conto delle recenti disposizioni emanate nella Legge di Stabilità. 12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite” 2015 1. Passività fiscali CORRENTI - Imposta sostitutiva affrancamento avviamento - IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute - IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti 2. 2014 912.405 1.770.413 0 0 912.405 1.219.071 0 551.342 Passività fiscali DIFFERITE 8.873.407 8.293.106 - IRES c/imposte differite 7.378.854 6.896.294 - IRAP c/imposte differite 1.494.553 1.396.812 Totale 9.785.812 10.063.519 Le passività fiscali differite al 31 dicembre 2015 accolgono un incremento di € 1.203.436 calcolato sul disallineamento tra il valore contabile e fiscale del terreno di pertinenza dell’immobile di via Mosè Bianchi non rilevato in sede di transizione IAS con contropartita il conto economico e un decremento di € 559.198 derivante dalla svalutazione dello stesso immobile (terreno e fabbricato) per complessivi € 1.690.953, segnalando un incremento netto pari ad € 644.238. Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte di un’adeguata capienza dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha previsto che tali attività fiscali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti tributari ed eventualmente rimborsabili da parte dell’erario), in presenza di perdite fiscali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata conferisce dunque certezza alla recuperabilità delle attività fiscali in questione, sia in presenza di utili (riduzione della base imponibile), sia di perdite fiscali (trasformazione in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability test” automaticamente soddisfatto. 1 64 12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 2015 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2014 31.107.084 31.183.855 1.174.641 1.146.322 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 113.357 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) riprese di valori 0 0 a) relative a precedenti esercizi 1.061.284 1.146.322 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0 d) altre 3. Diminuzioni (1.022.943) (1.223.093) 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri 0 0 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 c) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 (1.022.943) (1.223.093) 0 0 a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011 0 0 b) altre 0 0 d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 31.258.782 31.107.084 La voce 2.1 d) “altre” include prevalentemente imposte anticipate relative alle riprese fiscali di retribuzioni rilevate nell’esercizio il cui ammontare diventerà certo negli esercizi futuri pari, per un importo pari a € 930.005. La voce 3.1 d) “altre” si riferisce prevalentemente al rilascio di imposte anticipate su retribuzioni rilevate in esercizi precedenti il cui ammontare è divenuto certo nel corso del 2015, per un importo pari a € 841.194 e al rilascio di imposte anticipate su emolumenti Amministratori divenuti deducibili nell’esercizio, per un importo pari a € 101.590. Si segnala che non vi sono perdite fiscali riportabili che hanno determinato fiscalità differita. 12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico) 2015 1. Importo iniziale 2014 29.574.241 29.574.241 0 0 0 0 a) derivante da perdite di esercizio 0 0 b) derivante da perdite fiscali 0 0 0 0 29.574.241 29.574.241 2. Aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Rigiri 3.2 Trasformazioni in crediti di imposta 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 65 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B 12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 2015 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre: – altre – operazioni di aggregazione aziendale 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2014 8.312.147 4.023.657 1.744.837 4.952.697 1.203.437 0 541.400 541.400 0 0 0 0 0 4.952.697 541.400 4.411.297 0 0 (1.183.577) (664.207) 8.873.407 (538.204) 0 (126.003) 0 0 8.312.147 (1.183.577) 0 0 0 0 La voce 2.1 a) “ relative a precedenti esercizi” di € 1.203.437 accoglie le imposte differite calcolate sul disallineamento tra il valore contabile e fiscale del terreno dell’immobile di via Mosè Bianchi non rilevato in sede di transizione Ias. La voce 2.1 c) “altre” si riferisce a fiscalità differita iscritta a bilancio in virtù del differente trattamento contabile e fiscale applicato alle rettifiche di valore degli avviamenti. La voce 3.1 a) “rigiri” accoglie le seguenti principali poste: € 559.198 relativi alla svalutazione dell’immobile di via Mosè Bianchi (terreno e fabbricato), € 127.519 relativi all’ammortamento dell’immobile di via Mosè Bianchi (fabbricato) ed € 468.616 relativi all’ammortamento degli intangible derivanti dall’acquisizione e fusione di CARIGE AM SGR. L’incremento netto delle imposte differite riferite alla svalutazione dell’immobile di via Mosè Bianchi e al disallineamento tra il valore contabile e fiscale del relativo terreno è pari ad € 644.239. 12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 2015 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2014 5.565 0 276.815 5.565 (8.648) 0 0 5.565 0 0 0 273.732 0 0 0 0 0 0 5.565 3.274 0 273.541 0 0 0 0 0 (8.648) 0 0 La voce 2.1 c) “altre” di € 273.541 si riferisce interamente all’effetto fiscale della variazione negativa dei titoli AFS iscritti a bilancio. 66 12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 2015 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. 2014 (19.041) (9.042) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19.041 (9.999) 0 0 19.041 0 0 0 0 (9.999) 0 0 Importo finale 0 (19.041) La Sezione 13 non è applicabile. Sezione 14 - ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140 (in unità di Euro) 14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività” Dettaglio / Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Risconti attivi su commissioni di pre-conto Risconti attivi diversi Costi anticipati Crediti verso fornitori Depositi cauzionali Crediti v/terzi per servizi diversi Crediti verso dipendenti e collaboratori Macchina affrancatrice Crediti verso enti previdenziali Rimborso imposta di registro Migliorie su beni di terzi Crediti verso controllata Crediti per riaddebito costi Sicav Altre attività Totale 2015 2014 3.120.756 708.249 185.680 846.446 3.249 7.632 11.724 6.842 35 0 87.019 9.828 227.310 94.310 7.606.296 468.742 270.211 405.425 4.467 4.293 5.972 6.840 39 34.404 109.393 0 0 33.592 5.309.080 8.949.674 La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute anticipatamente ai collocatori che vengono riscontate lungo la durata di cinque esercizi (i.e. la durata prevista dei fondi collocati che hanno determinato queste commissioni). L’importo tiene conto anche di quanto addebitato ai sottoscrittori che hanno chiesto il riscatto anticipato delle quote dei fondi OICR per i quali è prevista una commissione di collocamento. La voce 12 “Crediti verso controllata” si riferisce ai pagamenti fatti in nome e per conto di Arca Fondi SGR (fornitori e ritenute). La voce 13 “Crediti per riaddebito costi Sicav” si riferisce alle fatture da emettere a Sidera Funds Sicav per riaddebito costi di costituzione e marchi. 67 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B VOCI DEL PASSIVO Sezione 1 - DEBITI - Voce 10 (in unità di Euro) 1.1 Dettaglio della voce 10 “Debiti” Dettaglio / Valori 1. Debiti verso reti di vendita: 1.1 per attività di collocamento O.I.C.R. 1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.3 per attività di collocamento fondi pensione 2. 2.2 per gestioni ricevute in delega 2.3 per altro 3.2 funzioni aziendali in outsourcing 3.3 altri 4. 60.576.792 49.350.792 44.706.083 0 0 5.653.092 4.644.709 1.459.689 1.312.384 1.348.777 1.220.828 110.912 91.556 0 0 Debiti per altri servizi: 3.1 consulenze 2014 54.923.700 Debiti per attività di gestione: 2.1 per gestioni proprie 3. 2015 2.366.030 2.984.221 0 0 2.366.030 2.984.221 0 0 Altri debiti: 143.908 11.622.848 4.1 pronti contro temine: - di cui su titoli di Stato 0 0 - di cui su altri titoli di debito 0 0 - di cui su titoli di capitale e quote 0 0 143.908 11.622.848 4.2 altri Totale 64.546.419 65.270.245 Fair value - livello 3 64.546.419 65.270.245 Totale Fair value 64.546.419 65.270.245 Fair value - livello 1 Fair value - livello 2 La voce 3.2 “funzioni aziendali in outsourcing” include i debiti per fatture ricevute e da ricevere relative agli outsourcers ICBPI e Oasi. Al 31 dicembre 2014 tali debiti risultavano riclassificati nella voce 90 Altre passività pertanto nel 2015 si è proceduto a riclassificare anche il saldo 2014 di € 2.984.221 per rendere comparabili i due esercizi. Si segnala che nel corso del 2015 è stato estinto anticipatamente il finanziamento acceso presso la Banca Popolare di Vicenza che al 31 dicembre 2014 ammontava a € 11.395.266. 68 1.2 Debiti: composizione per controparte Banche Composizione / Controparte Enti finanziari di cui del Gruppo della SGR 1. 1.1 1.2 1.3 Debiti verso reti di vendita: per attività di collocamento OICR per attività di collocamento gestioni individuali per attività di collocamento fondi pensione 2. 2.1 2.2 2.3 Debiti per attività di gestione: per gestioni proprie per gestioni ricevute in delega per altro 3. 3.1 3.2 3.3 Debiti per altri servizi: consulenze funzioni aziendali in outsourcing altri Clientela di cui del Gruppo della SGR di cui del Gruppo della SGR 54.736.966 0 5.628.224 0 0 0 91.369 0 9.487 0 0 0 95.365 0 15.381 0 0 0 196.318 0 0 0 0 0 13.982 0 0 0 0 0 1.138.477 110.912 0 0 0 0 0 2.284.636 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 81.394 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 143.908 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale al 31.12.2015 62.846.144 0 258.746 0 1.441.529 0 Totale al 31.12.2014 63.696.157 0 376.150 0 1.197.938 0 4. Altri debiti: 4.1 pronti contro temine - di cui su titoli di Stato - di cui su altri titoli di debito - di cui su titoli di capitale e quote 4.2 altri Si rileva che non vi sono debiti subordinati iscritti a bilancio. Sezione 2 - TITOLI IN CIRCOLAZIONE - Voce 20 (in unità di Euro) 2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione” 2015 Titoli 1. 2014 Fair value Valore di bilancio L1 L2 L3 Fair value Valore di bilancio L1 L2 L3 Titoli 25.254.000 27.393.000 - obbligazioni 25.254.000 27.393.000 25.254.000 27.554.000 0 0 0 0 25.254.000 27.393.000 25.254.000 27.554.000 - altri titoli Totale 25.254.000 27.554.000 L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 Il saldo 2015 della voce “Titoli in circolazione” accoglie il valore nominale pari a € 23 milioni dello strumento innovativo di capitale emesso dalla società nel dicembre 2013, unitamente alla cedola di € 2.254.000 maturata nel corso dell’esercizio e che verrà pagata ai sottoscrittori nel mese di aprile 2016. Il fair value dello strumento al 31 dicembre 2015 è pari a € 27.393.000 (incluso il valore della cedola sopra menzionata) ed è stato determinato osservando titoli con le stesse caratteristiche dello strumento emesso da Arca con prezzi e rendimenti disponibili su mercati regolamentati. Nel corso del 2015 la società ha pagato gli interessi maturati nel 2014 pari ad € 2.254.000. Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione, previa autorizzazione della Banca d’Italia. Si segnala che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle cedole qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società. Le Sezioni 3,4,5, 6 e 8 non sono applicabili. 69 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B Sezione 7 - PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70 Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività fiscali” di complessivi € 9.785.812 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella sezione 12 “Attività e passività fiscali” delle voci dell’attivo della presente parte B. Sezione 9 - ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90 (in unità di Euro) 9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività” 2015 Dettaglio / Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Debiti v/fornitori Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori Debiti v/enti previdenziali su competenze da corrispondere Debiti v/erario per Irpef c/dipendenti Debiti v/erario per Irpef c/prodotti gestiti Debiti v/enti previdenziali e assistenziali Altre passività Totale 2014 3.290.040 5.166.665 839.338 462.569 8.155.343 329.137 249.923 3.072.768 4.631.161 762.589 443.986 6.384.881 326.150 635.343 18.493.015 16.256.878 La voce 1 “Debiti v/fornitori” si riferisce ai debiti verso fornitori per fatture ricevute e agli stanziamenti di fatture da ricevere per costi di competenza dell’esercizio. Tale importo è allocato su una molteplicità di fornitori. Il saldo 2014 recepisce la riclassifica di € 2.984.221 nella voce 10 Debiti come già specificato nei commenti di tale voce. La voce 2 “Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori” di € 5,1 milioni si riferisce per € 4,6 milioni a bonus e premio di produttività del personale dipendente, per € 0,4 milioni a ferie non godute e per € 0,1 milioni a debiti verso amministratori. La voce 5 “Debiti v/erario per IRPEF c/o prodotti gestiti” si riferisce per € 6.143.770 a ritenute relative agli OICR e per € 2.011.573 a ritenute relative al Fondo Pensione Arca. Sezione 10 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100 (in unità di Euro) 10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue 2015 A Esistenze iniziali B Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio - civilistico - rivalutazione Istat - attualizzazione IAS B.2 Altre variazioni in aumento (trasferimento dipendenti) C Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione - anticipazioni concesse - quota del TFR devoluta al fondo previdenziale complementare e tesoreria - imposta sostitutiva su rivalutazione TFR - variazione IAS D Esistenze finali 2014 659.116 714.071 434.641 451.616 451.616 373.408 9.702 68.506 0 (506.571) (3.696) (502.875) (128.400) (373.408) 434.641 456.760 9.328 (31.447) 0 (471.917) (13.571) (458.346) 0 (456.760) (1.586) 0 621.840 (1.067) 0 659.116 L’ammontare del Fondo rappresenta la stima attuariale degli averi per il trattamento di fine rapporto del personale dipendente, come previsto dal principio IAS 19 e dalla riforma della previdenza complementare. 70 10.2 Altre informazioni Dal 1° gennaio 2007, in base a quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare il proprio TFR maturando alle forme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per le aziende con più di 50 dipendenti, il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello Stato. Alla luce delle nuove disposizioni, gli organismi preposti all’analisi tecnica dell’argomento hanno stabilito che il TFR maturato dal 1° gennaio 2007 destinato a forme di previdenza complementare o al fondo di tesoreria dell’INPS sia da considerarsi quale “defined contribution plan” e quindi non più soggetto a valutazione attuariale. Resta soggetto a valutazione attuariale il TFR relativo ai dipendenti che alla data di valutazione non destinano il 100% del proprio TFR alla previdenza complementare o che, in caso contrario, hanno comunque un fondo TFR maturato precedentemente in azienda. Per quanto riguarda quindi l’ammontare di TFR ancora soggetto a valutazione attuariale, la relativa stima è stata effettuata da uno studio professionale esterno utilizzando un modello basato sul “projected unit credit method”. La valutazione attuariale è stata effettuata sulle base delle informazioni aziendali relative ai dati anagrafici del personale. Tali dati tengono conto anche di stime circa la permanenza in azienda e l’aumento di merito previsto per singolo dipendente. In particolare la permanenza stimata è stata rettificata da una serie di parametri quali il sesso del dipendente, numero di anni di permanenza in azienda, anni futuri stimati, numero degli anni lavorativi in aziende precedenti all’attuale. La rivalutazione del TFR tiene conto tra l’altro degli aumenti di merito futuri, degli aumenti da contratto, se conosciuti, nonché‚ degli scatti futuri di anzianità calcolati in base al livello di grado del dipendente e alle regole di maturazione degli scatti differenziate a seconda della data di entrata in azienda. La metodologia utilizzata per i calcoli è la stessa utilizzata negli esercizi precedenti. Per quanto riguarda la stima attuariale, di seguito si forniscono le principali basi di calcolo utilizzate: Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2015 Tasso di mortalità dei dipendenti Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA. Inabilità della popolazione attiva Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa. Frequenze ed ammontare delle anticipazioni di TFR Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società. Frequenze del turnover Determinate in funzione dell’esperienza storica della società. Probabilità di pensionamento Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto dalla normativa vigente per il pensionamento INPS. Tasso annuo di attualizzazione iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA. Tasso annuo di inflazione 1,5% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT. Analisi di sensitività +/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del fondo TFR compreso tra € 597.422 e € 647.808 Sezione 11 - FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” Voci 1. Quiescenza e obblighi simili 2. Altri fondi: 2.1 Fondo garanzia fondo pensione 2.2 Fondo contenzioso IVA 2.3 Fondo altri contenziosi fiscali Totale 2015 2014 0 0 359 1.761 215.028 272.097 34.664 150.000 250.051 423.858 71 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B 11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” Fondo garanzia fondo pensione A. Esistenze iniziali B. Aumenti Fondo contenzioso IVA Fondo altri contenziosi fiscali Totale 1.761 272.097 150.000 423.858 0 0 0 0 B.1 Accantonamento dell’esercizio 0 0 0 0 B.2 Altre variazioni 0 0 0 0 (1.402) (57.069) (115.336) (173.807) (1.313) (48.033) (115.336) (164.682) C.2 Altre variazioni (89) (9.036) 0 (9.125) D. 359 215.028 34.664 250.051 C. Diminuzioni C.1 Utilizzo dell’esercizio Esistenze finali Il fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2015 è pari a € 250.051 in diminuzione di € 173.807 rispetto all’esercizio precedente. La variazione sull’anno sono state le seguenti: i)utilizzo/rilascio di un importo di € 57.069 del fondo rischi originariamente accantonato nel 2013 per € 378.290 per il contenzioso IVA banca depositaria, a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie; ii)utilizzo di un importo di € 115.336 del fondo rischi contenziosi fiscali accantonato nel 2014 per pagamento di conguagli di imposta di registro su acquisti di rami di azienda; iii)utilizzo/rilascio di € 1.402 del fondo costituito a copertura delle passività potenziali della società legate ai comparti garantiti “Obiettivo TFR” e “Garanzia” del fondo pensione Arca Previdenza. Si ricorda che il fondo per contenzioso IVA è stato costituito nel 2013 per € 378.290 a copertura degli oneri per rivalsa IVA sui servizi di banca depositaria resi al Fondo Pensione e che gravano integralmente sulla società. Sezione 12 - PATRIMONIO - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170 (in unità di Euro) 12.1 Composizione della voce 120 “Capitale” Tipologie 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie 2015 2014 50.000.000 50.000.000 0 0 50.000.000 50.000.000 n° 50.000.000 azioni da nominali € 1,00 1.2 Totale Altre azioni (da specificare) Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente. La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili, né possiede o ha posseduto azioni proprie. Le tabelle 12.2, 12.3 e 12.4 non sono applicabili. 72 12.5 Altre informazioni 12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve” Riserva legale A Esistenze iniziali B Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19 First Time Adoption Riserva straordinaria Riserva ex D.Lgs. n. 124/93 Totale 10.000.000 157.382 444.728 14.214.939 78.811.628 221.976 103.850.653 Aumenti 0 0 0 0 26.225.185 0 26.225.185 B.1 Attribuzioni di utili/perdite 0 0 0 0 26.225.185 0 26.225.185 B.2 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 C Diminuzioni 0 0 0 0 0 0 0 C.1 Utilizzi - coperture perdite 0 0 0 0 0 0 0 - distribuzione 0 0 0 0 0 0 0 - trasferimento a capitale 0 0 0 0 0 0 0 C.2 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 D Rimanenze finali 10.000.000 157.382 444.728 14.214.939 105.036.813 221.976 130.075.838 La riserva ex D.Lgs. n. 124/93, include una quota di € 21.213 da non considerare in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R. n. 917/86 nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. nr. 344/03, in quanto l’accantonamento relativo a tale quota di riserva non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio. La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data di riferimento. 12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione” Attività finanziarie disponibili per la vendita Riserva valutazione TFR IAS 19 Totale A Esistenze iniziali 0 (507.937) (507.937) B Aumenti 0 24.232 24.232 B.1 Variazioni positive di fair value 0 0 0 B.2 Altre variazioni 0 24.232 24.232 C Diminuzioni (721.152) 0 (721.152) C.1 Variazioni negative di fair value (721.152) 0 (721.152) C.2 Altre variazioni 0 0 0 D Rimanenze finali (721.152) (483.705) (1.204.857) La riserva da valutazione del TFR accoglie il valore complessivo delle perdite/utili attuariali sul TFR dal 2005 al 2015, pari a € 710.704, al netto dell’effetto fiscale di € 226.999. I saldi sopra riportati includono la variazione netta intervenuta nell’esercizio 2015, positiva per € 24.232, composta dagli utili attuariali di competenza dell’esercizio per € 33.424, al netto dell’effetto fiscale per € 9.192. La riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie la perdita di valore delle quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond pari ad € 994.692 al netto dell’effetto fiscale di € 273.540. 73 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte B 12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità Possibilità di utilizzazione Importo Quota disponibile Riserve: 1. Riserva legale 2. Riserva straordinaria 10.000.000 B 10.000.000 105.036.813 A.B.C. 105.036.813 3. Riserva ex D.Lgs. 124/93 221.976 A.B.C. 221.976 4. Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS 157.382 A.B.C.D. 157.382 5. Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19 444.728 A.B.C.D. 444.728 6. Riserva di valutazione attività finanziarie AFS (721.152) 0 7. Riserva valutazione TFR IAS 19 (483.705) 0 7. Riserva First Time Adoption - su attività materiali - su TFR - per annullamento del fondo rischi finanziari generali e altri fondi rischi generici Totale } B. 9.929.234 A.B.C.D. 1.595.249 572.219 A.B.C.D. 572.219 2.118.237 A.B.C.D. 2.118.237 11.524.483 128.870.981 130.075.838 Quota non distribuibile (19.929.234) Quota distribuibile 110.146.604 Legenda: A - per aumento di capitale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai soci D - per incremento riserva straordinaria ALTRE INFORMAZIONI 1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere. 2. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere. 3. Operazioni di prestito titoli La società non ha effettuato operazioni di prestito titoli. 4. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere. 5. Informativa sulle attività a controllo congiunto Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere. 74 NOTA INTEGRATIVA PARTE C Informazioni sul Conto Economico Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico Sezione 1 - COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20 (in unità di Euro) 1.1 “Commissioni attive e passive” Servizi A. GESTIONE DI PATRIMONI 1. Gestioni proprie 1.1 Fondi Comuni - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - commissioni di sottoscrizione / rimborso - commissioni di switch - altre commissioni Totale commissioni da fondi comuni 1.2 Gestioni individuali - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - commissioni di sottoscrizione / rimborso - altre commissioni Totale commissioni da gestioni individuali 1.3 Fondi pensione aperti - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - commissioni di sottoscrizione / rimborso - altre commissioni Totale commissioni da fondi pensione aperti 2. Gestioni ricevute in delega - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - altre commissioni Totale commissioni da gestioni ricevute in delega TOTALE COMMISSIONI PER GESTIONE (A) B. ALTRI SERVIZI - consulenza - altri servizi TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 2015 Commissioni Passive Commissioni Attive Commissioni Nette Commissioni Attive 2014 Commissioni Passive Commissioni Nette 240.991.927 (167.708.059) 6.179.005 0 12.232.948 (10.892.759) 73.283.868 6.179.005 1.340.189 207.764.183 (141.520.186) 9.280.928 0 11.199.401 (11.628.550) 66.243.997 9.280.928 (429.149) 0 0 0 (4.795.283) 259.403.880 (183.396.101) 0 (4.795.283) 76.007.779 0 0 0 (4.219.848) 228.244.512 (157.368.584) 0 (4.219.848) 70.875.928 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 24.002.219 0 457.430 (10.605.874) (363.698) (375.707) 13.396.345 (363.698) 81.723 21.410.989 0 459.951 (9.193.252) (386.208) (378.873) 12.217.737 (386.208) 81.078 1.134.456 25.594.105 (95.920) (11.441.199) 1.038.536 14.152.906 1.008.201 22.879.141 (96.605) (10.054.938) 911.596 12.824.203 1.763.093 27.042 0 1.790.135 0 0 0 0 1.763.093 27.042 0 1.790.135 1.673.268 55.611 0 1.728.879 0 0 0 0 1.673.268 55.611 0 1.728.879 286.788.120 (194.837.300) 91.950.820 252.852.532 (167.423.522) 85.429.010 532.222 0 532.222 0 0 0 532.222 0 532.222 287.320.342 (194.837.300) 92.483.042 574.938 0 574.938 0 0 0 574.938 0 574.938 253.427.470 (167.423.522) 86.003.948 Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la Società ha delegato la gestione. Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”. Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre 2015, pari rispettivamente ad € 15.453.217 e ad € 2.824.470. Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto, riscontate nel periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento. 76 1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte Banche Tipologia / Controparte A. GESTIONE DI PATRIMONI 1. Gestioni proprie Enti finanziari di cui del gruppo Altri soggetti di cui del gruppo 1.1 Commissioni di collocamento - OICR - Gestioni individuali - Fondi pensione 10.892.359 0 374.537 0 0 0 400 0 780 0 0 0 0 0 390 1.2 Commissioni di mantenimento - OICR - Gestioni individuali - Fondi pensione 166.914.905 0 10.510.877 0 0 0 352.032 0 30.356 0 0 0 441.122 0 64.641 1.3 Commissioni di incentivazione - OICR - Gestioni individuali - Fondi pensione 0 0 362.656 0 0 0 0 0 1.042 0 0 0 0 0 95.820 0 0 0 38.781 0 100 0 0 0 0 0 0 189.151.154 1.4 Altre Commissioni - OICR - Gestioni individuali - Fondi pensione 2. B. 0 0 0 0 167.708.059 0 0 0 10.605.874 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 363.698 0 0 0 0 0 0 4.756.502 0 0 0 0 0 4.795.283 0 95.920 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 423.491 0 5.262.655 0 194.837.300 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 189.151.154 0 423.491 0 5.262.655 0 194.837.300 0 Commissioni Nette Commissioni Attive ALTRI SERVIZI - consulenze - altri servizi TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 0 0 0 di cui del gruppo 10.892.759 0 375.707 Gestioni ricevute in delega - OICR - Gestioni individuali - Fondi pensione TOTALE COMMISSIONI PER ATTIVITA’ DI GESTIONE (A) Totale di cui del gruppo 1.3 Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi Servizi 1. Commissioni Attive 2015 Commissioni Passive 2014 Commissioni Passive Commissioni Nette Gestioni proprie di patrimoni 1.1 Fondi comuni - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - altre commissioni Totale commissioni su gestioni delegate a terzi 432.018 0 0 (193.304) 0 (38.781) 238.714 0 (38.781) 623.537 0 0 (286.383) 0 (54.652) 337.154 0 (54.652) 432.018 (232.085) 199.933 623.537 (341.035) 282.502 La Sezione 2 non è applicabile. 77 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte C Sezione 3 - INTERESSI - Voci 40 e 50 (in unità di Euro) 3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati” 2015 Voci / Forme tecniche 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Titoli di debito 2014 Pronti Depositi e conti contro termine correnti 0 0 Altre operazioni 0 Totale 0 0 0 2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 0 0 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 5. Crediti 0 0 14.503 0 14.503 194.626 6. Altre attività 0 0 0 27.754 27.754 28.262 7. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 Totale 0 0 14.503 27.754 42.257 222.888 3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati” 2015 Voci / Forme tecniche Finanziamenti Pronti contro termine 2014 Titoli Altro Totale 1. Debiti (103.052) 0 0 (11.360) (114.412) (361.133) 2. Titoli in circolazione 0 0 (2.254.000) 0 (2.254.000) (2.254.000) 3. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 0 4. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 5. Altre passività 0 0 0 (409) (409) (774) 6. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 (103.052) 0 (2.254.000) (11.769) (2.368.821) (2.615.907) Totale Le Sezioni 4,5,6,7 e 8 non sono applicabili. 78 Sezione 9 - SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110 (in unità di Euro) 9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale” Voci/Settori 1. 2015 Personale dipendente a) salari e stipendi 2014 15.871.307 14.229.469 11.338.990 10.854.945 2.690.959 2.436.684 c) indennità di fine rapporto 0 0 d) spese previdenziali 0 0 11.305 21.609 - a contribuzione definita 0 0 - a benefici definiti 0 0 650.142 518.905 0 0 1.179.911 397.326 b) oneri sociali e) accantonamento al tratt. di fine rapporto al personale f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili: g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) altre spese 2. Altro personale in attività 47.364 136.205 3. Amministratori e sindaci 814.344 1.117.562 a) compensi e altri costi del Consiglio di Amministrazione 641.593 872.215 b) compensi del Collegio Sindacale 172.751 245.347 4. Personale collocato a riposo 0 0 5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende 0 0 6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società 0 0 16.733.015 15.483.236 Totale La voce h) “Altre spese” si riferisce per € 741.000 a incentivi all’esodo, per € 304.473 ad assicurazioni dipendenti e per € 134.438 a buoni pasto. 9.2 - Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria 2015 1. 2. Personale con contratto di lavoro subordinato 2014 94 89 dirigenti 22 19 quadri direttivi 41 39 restante personale 31 31 Personale con contratto di lavoro somministrato 0 2 dirigenti 0 0 quadri direttivi 0 0 restante personale 0 2 Totale 94 91 Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno. I dipendenti part-time sono convenzionalmente conteggiati al 50%. 79 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte C 9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative” Voci Info provider 2015 2014 2.543.071 2.059.482 Service informatico 2.092.612 2.059.404 Canoni/manutenzione licenze software 1.336.473 1.113.021 Pubblicità 2.206.360 1.654.251 Consulenze e prestazioni professionali 3.435.470 3.082.789 535.978 1.019.014 Outsourcing amministrativo fondi comuni e mandati 4.479.522 4.156.426 Outsourcing amministrativo fondi pensione 2.573.275 2.390.153 Servizi professionali sito web Outsourcing amministrativo SGR 476.769 691.931 Commissioni e spese bancarie fondi pensione 981.604 1.065.533 Manutenzioni beni materiali e hardware 436.774 607.764 1.969.964 1.446.934 275.256 302.927 87.959 114.565 Altre spese per il personale 568.387 612.960 Vigilanza e pulizia uffici 508.505 563.306 Postali e pubblicazioni obbligatorie Spese telefoniche Formazione rete di vendita Elettricità e combustibile 352.872 386.490 Viaggi e trasferte 208.301 168.044 Locazione immobili e spese accessorie 138.493 117.256 Noleggio automobili 295.691 202.085 Quote associative 203.126 168.040 Trasporto e spedizione Rappresentanza Stampati e cancelleria Pubblicazioni e abbonamenti 40.047 67.344 384.092 367.987 83.102 127.486 69.467 44.989 Spese di revisione 150.309 129.881 Noleggio apparati elettronici 217.783 196.800 Imposte indirette e tasse 164.477 172.334 51.544 75.938 Premi assicurativi 22.761 18.192 Adesione organismi di garanzia/vigilanza 12.320 13.350 179.174 256.926 27.081.538 25.453.603 Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondi comuni Altre Totale Con riferimento alle variazioni intervenute alla voce “Altre spese amministrative” si segnala in particolare quanto segue: i) l’aumento delle spese legate ai canoni/manutenzione licenze è legato all’acquisto di nuove licenze; ii)nell’ambito delle spese afferenti all’area Sviluppo e Marketing si segnala inoltre la crescita delle spese di pubblicità sostenute per rafforzare il marchio della società; iii)i costi per servizi professionali riconducibili allo sviluppo e manutenzione del nuovo sito internet di Arca si sono attestati a € 0,5 milioni, in calo per € 0,5 milioni rispetto l’attività di start up svolta nel 2014; iv)i costi di outsourcing amministrativo fondi comuni sono cresciuti per € 0,3 milioni in relazione dell’incremento delle masse in gestione. Si precisa inoltre che la voce “altre” include le seguenti principali poste: spese bancarie € 72.161, servizi banca depositaria fondi comuni a carico della SGR € 23.297, spese per rinnovo marchi € 44.251, servizi di conservazione sostitutiva € 13.030 ed erogazioni liberali € 15.000. 80 Sezione 10 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 120 (in unità di Euro) 10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” Voci/rettifiche e riprese di valore 1. Ammortamento 2015 Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore 2014 Risultato netto Risultato netto di proprietà - ad uso funzionale - per investimento 1.350.916 1.690.953 0 3.041.869 1.279.670 0 0 0 0 0 52.957 0 0 52.957 40.943 0 0 0 0 0 1.403.873 1.690.953 0 3.094.826 1.320.613 2. acquisite in leasing finanziario - ad uso funzionale - per investimento Totale Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 - “Attività materiali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2015 include gli ammortamenti pari a € 1.403.873 e la svalutazione dell’immobile di proprietà di via Mosè Bianchi n. 6 pari a complessivi € 1.690.953, di cui € 880.000 riferiti al terreno ed € 810.953 riferiti al fabbricato. Sezione 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” Voci/rettifiche e riprese di valore 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali Ammortamento 2015 Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore 2014 Risultato netto Risultato netto 0 0 0 0 0 2.1 di proprietà - generate internamente - altre 2.2 acquisite in leasing finanziario Totale 0 0 0 0 0 2.553.030 0 0 2.553.030 2.854.364 0 0 0 0 0 2.553.030 0 0 2.553.030 2.854.364 Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 11 - “Attività immateriali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2015 è composto unicamente dal costo per ammortamento. La Sezione 12 non è applicabile. 81 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte C Sezione 13 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150 (in unità di Euro) 13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” 2015 Voci 2014 1. Accantonamenti 1.1 al fondo garanzia dei Fondi Pensione 0 1.2 al fondo contenzioso IVA 0 0 1.3 al fondo altri contenziosi fiscali 0 150.000 2. Utilizzi/Rilasci 2.1 Rilascio del fondo contenzioso IVA 2.2 Rilascio del fondo garanzia del Fondo Pensione 0 1.761 (9.125) (23.001) (9.036) (23.001 (89) 0 Risultato netto Sezione 14 - 151.761 (9.125) 128.760 ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160 (in unità di Euro) 14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione” Voci 2015 1. Proventi 2014 1.877.761 1.486.474 Proventi per altri servizi resi 239.716 235.224 Proventi diversi 241.220 26.916 43.786 129.541 Detrazioni fiscali 0 60.000 Indennizzi diversi 6.666 3.172 1.281.489 930.379 37.263 93.375 1.800 41 24.258 6.009 1.530 1.614 33 203 Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti Canoni di locazione spazi e servizi di facility management Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente Utili da alienazione cespiti Differenze cambio attive Recupero spese auto assegnate Abbuoni e sconti attivi 2. Oneri (184.106) (274.797) Oneri di competenza esercizi precedenti (95.754) Migliorie su beni di terzi (23.165) (6.171) (4.432) (21.761) (55.564) (50.792) Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi Differenze cambi passive Perdite da alienazione cespiti Altri oneri straordinari Abbuoni e sconti passivi Totale (194.781) 0 (74) (5.107) (1.193) (84) (25) 1.693.655 1.211.677 La voce “proventi diversi” include il riaddebito dei costi di costituzione e marchi di Sidera Funds Sicav per circa € 225.000. La voce “canoni di locazione spazi e servizi di facility management” evidenzia un incremento rispetto al 2014 di € 351.110 riferito principalmente agli ulteriori spazi locati a terzi dell’immobile di via Mosè Bianchi. Le Sezioni 15 e 16 non sono applicabili. 82 Sezione 17 - IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - Voce 190 (in unità di Euro) 17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” 2015 1. 2. 3. 3.bis 3.ter 4. 5. Imposte correnti - IRES - IRAP Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi - IRES - IRAP Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio - IRES - IRAP Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011 Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter Variazione delle imposte anticipate - IRES - IRAP Variazione delle imposte differite - IRES - IRAP Imposte di competenza dell’esercizio 2014 14.100.187 11.269.830 2.830.357 18.311 18.424 (113) 0 0 0 0 0 (146.324) (134.291) (12.033) 482.560 97.741 580.301 14.552.475 13.616.810 10.397.011 3.219.799 (230.096) (198.628) (31.468) 0 0 0 0 0 92.938 92.145 793 (122.807) (102.124) (20.683) 13.356.845 17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio ONERE FISCALE IRES UTILE D’ESERCIZIO prima delle imposte 1. Onere fiscale TEORICO 2.1 Differenze permanenti - in aumento - in diminuzione 2.2. Differenze temporanee - in aumento - in diminuzione 3. 4. IRAP TOTALE RISULTATO DELL’ESERCIZIO 42.396.849 27,50% 11.659.133 5,57% 2.361.504 27,50% 27,50% 168.840 (1.119.129) 5,57% 5,57% 1.427.398 (937.193) 27,50% 27,50% 5,57% 5,57% Variazioni imposte anticipate/differite - in aumento - in diminuzione 2.031.208 (1.470.222) (389.303) 78.929 (100.281) 468.853 79.550 27,50% 27,50% 5,57% 5,57% Variazioni imposte correnti esercizi precedenti - in aumento - in diminuzione 2.485.929 (2.137.660) 348.269 344.254 (258.546) 85.708 433.977 27,50% 27,50% 18.424 0 18.424 11.636.523 5,57% 5,57% 0 (113) (113) 2.915.952 18.311 14.552.475 5. Onere fiscale EFFETTIVO 27,45% 6. Imposta sostitutiva / imposte anticipate UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte 6,88% 14.020.637 14.552.475 27.844.374 La Sezione 18 non è applicabile. 83 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte C Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte differite e anticipate. Aliquota IRES IRAP Ammontare delle differenze temporanee Effetto fiscale IRES IRAP Totale generale Totale 1. Imposte ANTICIPATE 1.1 Sorte nell’esercizio 1.451.456 - Costi di lavoro e assimilati 27,5% 3.525.542 969.524 0 969.524 - Svalutazione titoli AFS 27,5% 994.693 273.541 0 273.541 - Perdite su cambi non realizzate 27,5% 102 28 0 28 - Ammortamenti 27,5% 333.545 91.725 0 91.725 - Sistemazioni contabili IRES 27,5% 341.359 93.874 0 93.874 408.682 0 22.764 22.764 5,57% - Sistemazioni contabili IRAP 1.2 Annullate nell’esercizio (1.031.591) - Costi di lavoro e assimilati 27,5% (3.428.306) - Accantonamenti fondo Tfr 27,5% - Accantonamenti fondo rischi IRES 27,5% (162.133) 0 (9.031) (2.023) 5,57% - Accantonamenti fondo rischi IRAP (942.785) 0 (942.785) (31.447) (8.648) 0 (8.648) (173.807) (47.797) 0 (47.797) - Ammortamenti 27,5% (7.357) (2.023) - Altri costi 27,5% (40.787) (11.217) 0 (11.217) - Sistemazioni contabili 27,5% (30.511) (8.391) 0 (10.090) 2. Imposte DIFFERITE 2.1 2.2 Sorte nell’esercizio - Ammortamenti avviamento 27,5% 5,57% (1.637.135) - Recupero su terreno 27,5% 5,57% (3.639.058) (1.000.741) (450.212) (91.188) (541.400) (202.696) (1.203.437) Annullate nell’esercizio 1.164.536 - Svalutazione immobiliz. materiali 27,5% 5,57% 1.690.953 465.012 94.186 559.198 - Ammortamenti 27,5% 5,57% 1.802.646 495.728 100.407 596.135 - Sistemazioni contabili IRES 27,5% 33.465 9.203 0 9.203 Totale 84 (1.744.837) (160.436) NOTA INTEGRATIVA PARTE D Altre informazioni Nota integrativa Parte D - Altre informazioni Sezione 1 - Riferimenti specifici sulle attività svolte (in unità di Euro) 1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi 1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni) Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi. 1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale Con riferimento al comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli iscritti degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio il fondo per rischi e oneri relativo alla garanzia prestata sul comparto sopra menzionato ammonta a € 359, corrispondente al capitale necessario alla copertura della garanzia stimato attraverso un modello sviluppato internamente. Tale modello determina il capitale necessario alla copertura della garanzia in base: • alla stima dei rendimenti attesi del portafoglio, in assenza di ipotesi di volatilità dei rendimenti e al netto delle commissioni di gestione applicate; • al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il mark-to-market della posizione; • alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste); • all’attualizzazione dei gap mensili ponderati. 1.1.3 Impegni e garanzie ricevute da terzi Non sussistono impegni e garanzie ricevute da terzi. 1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi Le quote del fondo Arca RR Diversified Bond detenute da Arca nel portafoglio di proprietà relativo alle attività disponibili per la vendita sono depositate presso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane SpA. 1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresa Al 31 dicembre 2015 la società detiene presso la propria sede sociale i certificati azionari relativi al proprio capitale sociale. 1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti 1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio) 2015 1. 86 Gestioni Proprie Fondi comuni ANFITEATRO TESORERIA ANFITEATRO GLOBAL EQUITY ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA ARCA CEDOLA PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA V ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE ARCA BOND FLESSIBILE ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VI 0 0 0 0 0 0 52.228.617 70.697.019 20.953.575 19.121.147 120.168.789 63.838.733 194.621.046 116.001.581 268.978.876 241.686.335 214.323.284 205.998.577 55.065.313 252.531.587 92.070.259 418.919.280 420.647.494 271.783.460 160.257.071 231.846.286 2014 2.938.969 93.193 117.840.183 129.771.782 33.181.642 36.819.231 60.360.599 115.868.176 23.271.542 21.939.198 140.798.334 77.743.934 262.578.237 143.373.894 330.780.731 290.332.838 263.073.034 245.932.040 68.757.685 296.522.779 110.646.983 498.870.336 470.070.926 296.363.214 93.923.655 259.200.330 2015 2014 179.641.738 200.984.569 160.837.623 198.933.400 678.774.741 915.857.387 652.412.051 556.477.157 222.978.765 0 518.174.798 538.753.213 3.481.074.962 0 6.190.095.356 194.275.194 219.835.513 171.571.155 213.962.147 565.459.971 757.804.880 556.868.225 412.702.557 360.006.251 2.341.768.516 455.819.719 513.257.967 1.609.508.811 5.537.366.315 2.035.266.242 639.107.674 631.161.870 715.677.133 603.183.624 909.939.875 396.812.174 201.314.351 452.711.226 517.379.707 238.085.386 315.464.491 20.461.103 7.018.834 205.526.292 249.057.176 341.543.798 167.837.568 91.976.626 0 29.521.944 24.089.353.072 492.455.494 720.015.957 779.860.758 384.137.243 188.138.038 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19.899.971 32.874.535 23.585.070.792 Gestioni ricevute in delega OICR: - OICR aperti SIDERA EURO CREDIT ALPHA SIDERA EQUITY EUROPE ACT SELEC SIDERA EQUITY GLOBAL LEADERS SIDERA NORTH AMERICAN EQUITY CBIS - Short Term Government Bond Funds Totale gestioni ricevute in delega 2.498.901 2.510.781 1.996.085 3.422.537 67.051.594 77.479.898 0 0 0 0 55.812.649 55.812.649 Gestioni date in delega a terzi OICR: - OICR aperti ARCA Formula Eurostoxx 2015 ARCA Formula II Eurostoxx 2015 ANFITEATRO Global Equity Totale gestioni date in delega a terzi 0 29.521.944 0 29.521.944 19.899.971 32.874.535 93.193 52.867.699 ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE II ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VII ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE III ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VIII ARCA AZIONI ITALIA ARCA BB ARCA BOND CORPORATE ARCA TE - TITOLI ESTERI ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI ARCA MM BOND EURO SHORT TERM ARCA BOND GLOBALE ARCA AZIONI INTERNAZIONALI (già Arca 27 - Azioni Estere) ARCA RR DIVERSIFIED BOND ARCA CASH PLUS ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3) ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITA’ (già Arca Rendimento Assoluto T5) ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA ARCA BOND PAESI EMERGENTI ARCA AZIONI EUROPA ARCA AZIONI AMERICA ARCA AZIONI FAR EAST Arca 2020 Redd Multival IV ARCA CED 2020 OBB ATT IX ARCA CED 2020 OBB ATT X Arca 2020 Redd Multival V ARCA MULTIASSET BALANCED ARCA MULTIASSET AGGRESSIVE ARCA 2020 REDD MULTIVAL VI ARCA CED 2020 OBB ATT XI ARCA CED 2020 OBB ATT XII ARCA 2020 REDD MULTIVAL VII ARCA ECONOMIA REALE EQUITY IT ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015 ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015 Totale gestioni proprie 2. 3. 87 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte D 1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafogli 2015 2014 di cui investiti in fondi della SGR 1. Gestioni proprie 2. Gestioni ricevute in delega - mandati assicurativi BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO BERICA VITA - BERICA FUTURO BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO ABC ASSICURA - DANNI BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO 3. Gestioni date in delega a terzi Totale di cui investiti in fondi della SGR 0 0 0 0 797.632.290 101.035.863 133.862.820 341.035.828 29.602.315 7.647.933 0 0 0 0 0 0 836.249.359 86.851.605 121.293.858 352.986.188 27.106.773 7.327.528 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.410.817.049 0 1.431.815.311 0 1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione 2015 2014 1. Gestioni proprie 1.1 Fondo pensione aperto ARCA PREVIDENZA GARANZIA ARCA PREVIDENZA RENDITA ARCA PREVIDENZA CRESCITA ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR 0 722.146.270 714.721.852 779.963.398 678.077.967 281.087.770 671.217.128 670.876.882 762.105.029 317.580.782 2.894.909.487 2.702.867.592 - aperti - chiusi BRE BILANCIATA GLOBALE PRUDENTE BRE BILANCIATA GLOBALE DINAMICA BRE BILANCIATA GLOBALE EQUILIBRATA SOLIDARIETA’ VENETO PREVIAMBIENTE - altre forme pensionistiche BPVI EX CARIPRATO 18.755.130 15.589.729 25.702.488 156.755.795 181.960.674 18.063.632 14.732.915 24.556.506 141.694.648 166.415.588 47.474.538 46.072.079 Totale gestioni ricevute in delega 446.238.352 411.535.368 3.1 Fondi pensione - aperti - chiusi - altre forme pensionistiche 0 0 0 0 0 0 Totale gestioni date in delega a terzi 0 0 Totale gestioni proprie 2. Gestioni ricevute in delega 2.1 Fondi pensione 3. Gestioni date in delega a terzi 88 1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare 2015 2014 1. Fondo Pensione ARCA PREVIDENZA COMPARTO GARANZIA 0 13.208.056 ARCA PREVIDENZA COMPARTO RENDITA 15.213.928 20.216.147 ARCA PREVIDENZA COMPARTO CRESCITA 13.407.912 25.644.071 ARCA PREVIDENZA COMPARTO ALTA CRESCITA 13.401.860 32.222.836 ARCA PREVIDENZA COMPARTO OBIETTIVO TFR 20.454.476 18.510.601 62.478.176 109.801.711 Totale 1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere A partire dal 1° gennaio 2014 Arca presta attività di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige S.p.A. in relazione a diverse linee di gestione patrimoniale offerte dall’istituto genovese. Al 31 dicembre 2015 il controvalore delle gestioni patrimoniali coperte dal servizio di consulenza di Arca era pari a € 336,4 milioni. Sezione 2 - INFORMAZIONI SULLE ENTITÀ STRUTTURATE Arca ha istituito e gestisce n° 51 fondi comuni, un fondo pensione aperto con 4 comparti e una SICAV di diritto lussemburghese con 4 comparti che rappresentano un patrimonio distinto e separato da quello della SGR. Per la gestione di tali patrimoni Arca viene remunerata attraverso le commissioni (di sottoscrizione/collocamento, gestione e incentivo, ove maturate) e i diritti fissi, al netto delle commissioni retrocesse ai collocatori come evidenziato nel conto economico. I rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività di gestione dei fondi comuni di investimento, fondi pensione e SICAV sono principalmente di due tipologie: rischi operativi per i quali si rimanda all’apposita Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.2 della nota integrativa, nonché rischi reputazionali di carattere generale che pertanto non sono quantificabili puntualmente. Arca, come già evidenziato in precedenza, ha sottoscritto nel 2015 quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond dalla stessa gestito, divenendo così partecipante al fondo al pari degli altri sottoscrittori. Per tale posizione la società è pertanto esposta al rischio di mercato derivante dalla tipologia di investimenti detenuti dal patrimonio del fondo (si veda la Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.1). Sezione 3 - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA L’attività di gestione del risparmio condotta da Arca implica la necessità di gestire diverse categorie di rischio. La società, al fine di presidiare adeguatamente tali rischi, si è dotata, oltre che di appositi presidi organizzativi, di regole e procedure interne finalizzate a salvaguardare il patrimonio proprio e dei terzi in gestione, a garantire la conformità con le vigenti normative, ad assicurare l’efficacia e l’efficienza dei processi operativi, nonché a garantire l’integrità delle informazioni gestionali e amministrative utilizzate. Per quanto attiene ai presidi organizzativi, la società ha istituito le seguenti funzioni di controllo: • Il Risk Management attua politiche e procedure efficaci per individuare, misurare, gestire e monitorare su base continuativa tutti i rischi inerenti le strategie di investimento dei patrimoni gestiti, assicura che il profilo di rischio dei patrimoni gestiti sia conforme ai limiti fissati e ne monitora l’osservanza, presidia la gestione dei rischi operativi attraverso un’attività autonoma di rilevazione, misurazione e monitoraggio degli stessi, nonché aggiorna periodicamente il Consiglio di Amministrazione e l’Alta Dirigenza in merito ai risultati dell’attività svolta; • La Compliance controlla e valuta periodicamente l’adeguatezza e l’efficacia delle misure, delle politiche e delle procedure adottate per minimizzare il rischio di mancata osservanza degli obblighi di cui alla vigente normativa per la prestazione dei servizi di investimento e del servizio di gestione collettiva del risparmio, nonché fornisce assistenza ai soggetti rilevanti ai fini dell’adempimento degli obblighi normativi relativi alle attività prestate dalla Società. Alla funzione di Compliance è inoltre affidato il presidio dell’attività in materia di antiriciclaggio; • La Revisione Interna valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all’attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti. In particolare, la funzione effettua una serie articolata di verifiche e controlli finalizzati a valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità, l’affidabilità delle componenti del sistema dei controlli interni, degli assetti organizzativi e dei processi aziendali (sia con riferimento alle attività svolte internamente, sia con riferimento a quanto affidato in outsourcing a terze parti). Il Responsabile della funzione di revisione svolge le attività di verifica sulla base del c.d. “Piano di Audit” sottoposto al vaglio preventivo del Comitato per il Controllo Interno e alla successiva approvazione del Consiglio di Amministrazione. 89 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte D 3.1 Rischi di mercato, di liquidità e di credito Per quanto concerne i rischi di mercato (rischio di prezzo, di cambio, di tasso), considerata la natura della propria operatività e le modalità operative in essere, la Società non risulta essere esposta al rischio di cambio e al rischio di tasso, mentre risulta avere un’esposizione al rischio di prezzo. Per quanto concerne quest’ultimo, infatti, si fa presente che la Società ha investito nel corso del 2015 parte della propria liquidità disponibile in quote di fondi comuni gestiti dalla Società stessa, esponendosi pertanto alla variabilità del valore delle quote stesse. In merito all’assenza del rischio di tasso, si evidenza invece come lo strumento innovativo di capitale, esposto fra i Titoli in circolazione, preveda il riconoscimento di interessi unicamente ad un tasso fisso. Con specifico riferimento al rischio di liquidità si evidenzia che i fabbisogni finanziari ricorrenti sono di fatto garantiti dai flussi finanziari generati dalle commissioni di gestione incassate dalla società. Si segnala che, qualora si verifichino fabbisogni finanziari straordinari e improvvisi, la Società dispone di una linea di credito per scoperto di conto corrente per un ammontare massimo di € 5 milioni. Come sopra accennato, nel corso dell’esercizio 2015 le eccedenze di liquidità disponibili sono state investite in quote di fondi comuni gestiti dalla Società o mantenute in deposito sui conti correnti. Nel corso dell’esercizio 2016 le proiezioni dei flussi di cassa effettuate indicano un ammontare significativo e crescente di disponibilità liquide. A tale proposito la Società valuterà i potenziali utilizzi di tali risorse nel corso dell’esercizio. Si forniscono di seguito informazioni circa la durata residua delle attività e passività finanziarie: Attività finanziarie A.1 Cassa A.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita A.3 Depositi e conti correnti A.4 Crediti Passività finanziarie B.1 Debiti B.2 Titoli di debito a vista fino a 1 mese da oltre 1 mese da oltre 6 mesi da oltre 1 anno oltre 3 anni (con durata fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 3 anni durata determinata) indeterminata 3.305 19.005.304 33.107.130 71.987.370 46.268.732 18.277.687 25.254.000 Da ultimo con riferimento al rischio di credito si evidenzia come lo stesso risulti del tutto marginale in quanto esclusivamente legato ai conti correnti della società, nonché ai crediti a breve termine derivanti dalle commissioni di gestione da incassare a fronte della prestazione dei servizi di investimento. 3.2 Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa Arca mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre i livelli di esposizione ai rischi operativi, sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente, sia per le attività conferite in affidamento o in outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata, sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento e di outsourcing prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert operativi, key performance indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement. A fronte dei rischi operativi la società determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach). Le singole direzioni, i servizi e gli uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione. L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali. La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (selfassessment): l’ufficio Risk Management, avvalendosi del supporto fornito dall’ufficio Revisione Interna, guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili. L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i fornitori. Con il self-assessment, ogni area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (loss) e probabilità di accadimento (probability). Il prodotto tra loss e probability fornisce la stima della perdita attesa (expected loss). Si distinguono le seguenti fasi: • mappatura dei processi aziendali con dettaglio per area/ufficio; • valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi; • valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva. Informazioni di natura quantitativa Il processo di self-assessment gestito dalle direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza il complesso dei processi aziendali, che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado di potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna direzione) determinando così il valore complessivo del poten- 90 ziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le direzioni aziendali che gestiscono i processi più significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (48% dei rischi operativi valorizzati), la Direzione Finanziaria, Governo e Affari Societari (24% dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Operativa (18% dei rischi operativi valorizzati). Il processo ex-post di raccolta dati (loss data collection) è di tipo event-driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento ha avuto origine e comunicato internamente (incident report). Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi, ovvero la revisione delle stime di quantificazione degli stessi. L’importo delle perdite operative registrate nell’esercizio risulta, infatti, marginale e pari a € 4.432 per complessivi 5 eventi. Sezione 4 - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO (in unità di Euro) 4.1 Il patrimonio dell’impresa 4.1.1 Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio della società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili IAS/IFRS, riserve di utili, riserve da valutazione derivanti dall’applicazione dello IAS 19 sulla valutazione del TFR, riserve da valutazione relative agli effetti della valutazione delle attività finanziarie disponibile per la vendita e il risultato del periodo. Nel corso degli ultimi esercizi la società ha impegnato il proprio patrimonio principalmente in operazioni straordinarie di acquisizione di rami d’azienda e di società del settore, nonché nell’acquisto e successiva ristrutturazione dell’immobile sito in via Disciplini 3 che ospita attualmente la sede sociale. La quota di patrimonio eccedente rispetto a tali attività è stata investita in quote di fondi comuni o è stata mantenuta sui conti correnti bancari della Società. La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione del comparto del fondo pensione accompagnato dalla garanzia di restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di OICR e di fondi pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”. 4.1.2 Informazioni di natura quantitativa 4.1.2.1 - Patrimonio dell’impresa: composizione Voci / Valori 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto 6. Strumenti di capitale 7. Utile (perdita) d’esercizio Totale 2015 2014 50.000.000 0 50.000.000 0 0 10.000.000 0 0 120.075.838 0 0 0 10.000.000 0 0 93.850.653 0 0 (721.152) 0 0 0 0 0 0 0 (483.705) 0 0 27.844.374 206.715.355 0 0 0 0 0 0 0 0 (507.937) 0 0 26.225.185 179.567.901 91 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte D 4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 2015 Attività/valori Riserva positiva 2014 Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa Titoli di debito 0 0 0 0 Titoli di capitale 0 0 0 0 Quote di O.I.C.R. 0 (721.152) 0 0 Finanziamenti 0 0 0 0 Totale 0 (721.152) 0 0 4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 1. ESISTENZE INIZIALI 0 0 0 0 2. Variazioni positive 0 0 0 0 2.1 Incrementi di fair value 0 0 0 0 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 0 0 0 0 - da deterioramento 0 0 0 0 - da realizzo 0 0 0 0 2.3 Altre variazioni 0 0 0 0 Variazioni negative 0 0 (721.152) 0 3.1 Riduzioni di fair value 0 0 (721.152) 0 3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 0 0 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo 0 0 0 0 3.4 Altre variazioni 0 0 0 0 4. RIMANENZE FINALI 0 0 (721.152) 0 3. 4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza 4.2.1 Patrimonio di vigilanza 4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio di vigilanza di Arca include lo strumento innovativo di capitale emesso dalla società il 23 dicembre 2013 del valore nominale di € 23 milioni. Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione e previa autorizzazione della Banca d’Italia. Si segnala inoltre che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle cedole qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società. La società non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione, né passività subordinate. I dati riportati nelle tabelle sottostanti si riferiscono alla società controllante Arca SGR SpA in quanto non è prevista dalla normativa di riferimento una segnalazione sul patrimonio di vigilanza a livello consolidato. I dati esposti nella tabella 4.2.1.2 per gli esercizi 2015 e 2014 includono il risultato netto riflesso nei bilanci dei rispettivi esercizi. 92 4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa 2015 A Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 2014 94.900.322 64.941.746 b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 0 b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 0 0 C Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B] 94.900.322 64.941.746 0 270.389 0 B Filtri prudenziali del patrimonio di base: D Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali E Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 0 0 0 270.389 1.000.000 0 93.900.322 65.212.135 F Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E] G Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare: H Patrimonio di vigilanza [C+F-G]) 4.2.2 Adeguatezza patrimoniale 4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economichepatrimoniali formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta agli aderenti del comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione. A tale fine, la società applica i criteri di calcolo dei requisiti patrimoniali previsti dalla Banca d’Italia. I dati esposti nella tabella 4.2.2.2 per gli esercizi 2015 e 2014 includono i requisiti calcolati sulla base dei dati di chiusura dei rispettivi esercizi. 4.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa Categorie/Valori Requisito relativo alla massa gestita Requisito “altri rischi” Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione del capitale Requisito patrimoniale totale Requisiti 2015 2014 5.629.995 5.596.271 10.999.665 10.302.909 206.471 63.768 11.206.136 10.366.677 93 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte D Sezione 5 - PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA (in unità di Euro) Voci 10. Utile (Perdita) d’esercizio Importo Lordo Imposte sul reddito Importo netto 42.396.849 (14.552.475) 27.844.374 0 0 0 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti 0 0 0 33.424 (9.192) 24.232 50. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 0 Copertura di investimenti esteri: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Differenze di cambio: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Copertura di flussi finanziari: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. 80. 90. 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: (994.692) 273.540 (721.152) a) variazioni di valore (994.692) 273.540 (721.152) b) rigiro a conto economico 110. 120. 0 0 0 - rettifiche da deterioramento 0 0 0 - utili/perdite da realizzo 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Attività non correnti in via di dismissione: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 - rettifiche da deterioramento 0 0 0 - utili/perdite da realizzo 0 0 0 0 0 0 c) altre variazioni 130. Totale altre componenti reddituali 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 94 (961.268) 264.348 (696.920) 41.435.581 (14.288.127) 27.147.454 Sezione 6 - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE (in unità di Euro) 6.1 Informazioni sui compensi ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategica Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo (incluse retribuzioni variabili) sono stati: 2015 Amministratori 590.182 Sindaci 2014 826.719 172.750 245.347 Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo) 3.710.716 3.255.061 Totale 4.473.648 4.327.127 Di seguito si riporta il numero dei dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo, degli amministratori e dei sindaci in carica al 31 dicembre 2015: • dirigenti n. 6 • amministratori n. 9 • sindaci n. 3 Al 31 dicembre 2015 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo. 6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni con parti correlate (come definite dallo IAS 24) diverse da amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche in organico effettivo. In particolare, le operazioni con questi soggetti riguardano le remunerazioni fisse e variabili precedentemente illustrate, i cui saldi sono inclusi nella voce Altre passività dello stato patrimoniale e nella voce Spese amministrative – spese per il personale del conto economico: STATO PATRIMONIALE - PASSIVO Debiti verso amministratori Debiti verso sindaci Debiti verso dirigenti CONTO ECONOMICO - COSTI 143.707 47.192 1.502.402 Amministratori Sindaci Dirigenti 590.182 172.750 3.710.716 Altre informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con le banche azioniste Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2015 con le banche azioniste: STATO PATRIMONIALE - ATTIVO Crediti Altre attività CONTO ECONOMICO - RICAVI 24.719.327 2.167.571 Commissioni attive 47.210 Interessi attivi e proventi assimilati 14.441 Altri proventi di gestione STATO PATRIMONIALE - PASSIVO CONTO ECONOMICO - COSTI Debiti 43.239.775 Commissioni passive Titoli in circolazione 25.254.000 di cui compenso per contratto di associazione in partecipazione Altre passività 145.801 72.970 Interessi passivi e oneri assimilati 118.785.850 18.277.687 2.357.052 Spese amministrative 71.530 Altri oneri di gestione 1.916 A)Gli azionisti della società operano come collocatori dei prodotti Arca e ricevono un compenso da tale attività di collocamento che viene liquidato su base trimestrale. La voce Debiti della tabella sopra riportata accoglie principalmente i debiti con gli azionisti per l’attività di collocamento prestata nel 4° trimestre 2015 e il compenso relativo all’accordo di associazione in partecipazione dettagliato al punto B). 95 Bilancio 2015 Nota Integrativa - Parte D B)Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo informativo e di servizio dell’attività di distribuzione e collocamento dei propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione delle reti di distribuzione. È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento del risultato della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio fornito ai sottoscrittori. Per l’esercizio 2015 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 18.277.687. C)In data 26 febbraio 2013 Arca ha stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. Arca ha provveduto ad estinguere anticipatamente tale finanziamento riconoscendo alla Banca Popolare di Vicenza gli interessi passivi di competenza 2015 pari € 92.757, oltre a € 11.405.561 a titolo di rimborso del capitale. D)Arca intrattiene rapporti di conto corrente con le banche azioniste per un ammontare complessivo pari a € 24.654.490 al 31 dicembre 2015. E)Alcuni azionisti hanno sottoscritto lo strumento innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013 per un valore nominale di € 23.000.000. Lo strumento in questione nel corso dell’esercizio ha maturato la cedola di € 2.254.000 che verrà pagata ai sottoscrittori nel mese di aprile 2016. Valore nominale e cedola sono iscritte nel passivo di bilancio alla voce Titoli in circolazione. Informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con la controllata Arca Fondi SGR SpA Arca SGR esercita attività di direzione e coordinamento sulla propria controllata Arca Fondi SGR. L’unico rapporto con la controllata Arca Fondi SGR, indicato nella voce altre attività per € 9.828, si riferisce a pagamenti fatti da Arca in nome e per conto di Arca Fondi (spese e onorari di costituzione e ritenute) in attesa di svincolare il conto bancario acceso per il versamento del capitale sociale di Arca Fondi di € 1.000.000. Sezione 7 - ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI (in unità di Euro) 7.1 - Altri dettagli informativi Ammontare dei crediti e dei debiti di durata residuale superiore a cinque anni Ai sensi dell’art. 2427 co.1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione crediti e debiti di durata superiore a cinque anni. Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co. 1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto: Italia Commissioni attive Altri proventi di gestione Totale Altri Paesi della U.E. Paesi extra U.E. Totale 287.246.576 2.537 71.229 287.320.342 1.608.386 228.065 20.460 1.856.911 288.854.962 230.602 91.689 289.177.253 Utilità ricevute dalla SGR non riconducibili ad attività di gestione Le eventuali retrocessioni commissionali ricevute da Arca a fronte di rapporti d’affari con i gestori di OICR non collegati oggetto di investimento sono riconosciute ai relativi fondi. La società percepisce dai negoziatori prestazioni non monetarie, sotto forma di ricerca in materia di investimenti; tale ricerca è da considerarsi complementare e non sostitutiva delle analisi elaborate internamente. La ricerca è utilizzata nella prestazione del servizio nell’interesse dei partecipanti agli OICR non ostacolando l’adempimento dell’obbligo di servire al meglio i loro interessi. Arca non remunera separatamente la ricerca ricevuta, ma il relativo corrispettivo è compreso nelle commissioni di negoziazione corrisposte dalla società ai negoziatori. Il processo di valutazione della ricerca ricevuta prevede l’analisi periodica delle caratteristiche di novità, originalità, rigore e significatività della stessa e della qualità. 96 ALLEGATI AL BILANCIO Bilancio 31 dicembre 2015 Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione. Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione. Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Revisione contabile Compensi 312.848 Revisione legale bilancio d’esercizio PricewaterhouseCoopers SpA 23.978 Revisone legale bilancio consolidato PricewaterhouseCoopers SpA 10.000 Revisione limitata situazione semestrale di vigilanza PricewaterhouseCoopers SpA 16.000 Revisione rendiconti semestrali Fondi OICR (*) PricewaterhouseCoopers SpA 51.334 Revisione legale rendiconti annuali Fondi OICR (*) PricewaterhouseCoopers SpA 163.452 Revisione rendiconto annuale Fondo Pensione Aperto (**) PricewaterhouseCoopers SpA 17.084 Revisione rendiconti PricewaterhouseCoopers SpA 31.000 Servizi di attestazione 173.465 Attestazione GIPS esercizio PricewaterhouseCoopers SpA 37.965 Attestazione Fondo Nazionale di Garanzia PricewaterhouseCoopers SpA 13.500 Attestazione Garanzia Capitale Fondo pensione aperto PricewaterhouseCoopers SpA 22.000 Parere diritto di recesso PricewaterhouseCoopers SpA 100.000 Altri servizi 243.350 Supporto metodologico struttura organizzativa (sicav, assessment sistema remunerazione al nuovo quadro regolamentare) PricewaterhouseCoopers Advisory SpA Analisi contratto banca depositaria Studio TLS Totale (*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento. (**) costo a carico di Arca SGR. I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile. 98 235.350 8.000 729.663 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Relazione del Collegio sindacale all’Assemblea degli azionisti ai sensi dell’articolo 2429 del codice civile e delle norme del T.U.F. Signori Azionisti, il Collegio sindacale è stato nominato con l’Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2014 e terminerà il proprio mandato con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, che viene presentato alla vostra approvazione, è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015 e chiude con le seguenti risultanze: STATO PATRIMONIALE Totale dell’attivo Passività Euro 118.951.137 Capitale sociale Euro 50.000.000 Riserve Euro 130.075.838 Riserve da valutazione Euro (1.204.857) Totale del passivo Euro 297.822.118 Utile d’esercizio Euro 325.666.492 Euro 27.844.374 CONTO ECONOMICO Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riflettenti la gestione aziendale, emerge un utile d’esercizio di € 27.844.374 come evidenziato nello stato patrimoniale. Il bilancio, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n° 38, è stato redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), con l’applicazione dei principi generali di redazione esposti in nota integrativa. Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 15 dicembre 2015. Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto finanziario rappresentano in modo sintetico la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio che illustra i criteri di valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara, veritiera e corretta della realtà aziendale. Non essendo demandato al Collegio sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale fine il Collegio sindacale ha ottenuto le necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo della società. Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge ai sensi dell’articolo 5, primo comma, del D.Lgs. n° 38/2005. Non sono stati applicati lo IFRS 8 101 Bilancio 2015 Relazione del Collegio Sindacale “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società quotate o emittenti di titoli diffusi. È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio a quanto previsto dall’articolo 2428 del Codice Civile, dando atto che contiene le informative obbligatorie previste dalla normativa, relativamente al D.Lgs. n° 231/2001 e al D.Lgs. n° 81/2008 e successive integrazioni. Dopo attento esame dei documenti sopra riportati, preso atto che la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., in data 12 aprile 2016, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D.Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami d’informativa, e dopo aver visionato la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione, attestiamo che: –il bilancio è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente; –in nota integrativa sono state fornite (i) le informazioni sui principali rischi cui la società è esposta, (ii) le informazioni relative alle operazioni con parti correlate ed (iii) le informazioni dettagliate in merito agli effetti della fiscalità anticipata e differita; –anche in base a quanto abbiamo potuto esaminare nelle nostre visite periodiche, i dati di bilancio e le informazioni contenute nella relazione e nella nota integrativa si presentano attendibili. L’Assemblea dei Soci di Arca tenutasi nel luglio 2015 ha deliberato un progetto di riorganizzazione societaria finalizzato alla modifica dell’oggetto sociale, alla variazione della Società in holding di partecipazioni e al conferimento di tutte le attività operative di gestione del risparmio ad una neocostituita società. A tale scopo, nel mese di luglio 2015 è stata costituita la società Arca Fondi SGR SpA (Arca Fondi), con capitale sociale di Euro 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni con valore nominale di euro 1,00 ciascuna, interamente partecipata da Arca e autorizzata all’attività di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle attività di gestione del Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza con provvedimento della COVIP del febbraio 2016. Dato che al 31 dicembre 2015 l’intero capitale sociale di Arca Fondi era detenuto da Arca, quest’ultima ha proceduto a redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2015, includendo nel perimetro di consolidamento la situazione patrimoniale ed economica della società controllata Arca Fondi. I rapporti economici e finanziari tra Arca e Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015 sono stati molto limitati in conseguenza dell’assenza di operatività nella controllata Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015. Nel corso del 2016 Arca conferirà il ramo di azienda ed, in linea con la delibera dell’Assemblea dei Soci del luglio 2015, muterà il proprio oggetto sociale e modificherà la propria denominazione sociale in Arca Holding SpA (Arca Holding), rinunciando alla autorizzazione a svolgere le attività alla stessa precedentemente riservate. La modifica dell’oggetto sociale di Arca, approvata dall’Assemblea dei Soci nel luglio 2015 (da cui si origina l’operazione di riorganizzazione societaria sopra descritta), ha determinato, ai sensi degli articoli 2437 e seguenti del Codice Civile, in capo ai soci che non hanno concorso alla delibera, l’insorgere dell’esercizio del diritto di recesso. A tale proposito il Consiglio di Amministrazione di Arca, assistito da una perizia di valutazione indipendente, ha fissato in Euro 9,6 per azione il valore di liquidazione delle azioni ai fini del diritto di recesso. I soci Banco Popolare Società Cooperativa, Holding di Partecipazioni Finanziarie Banco Popolare S.p.A. (entrambi parte del Gruppo Banco Popolare) e Banca Popolare dell’Alto Adige Scpa hanno esercitato il diritto di recesso nei termini previsti. Le azioni oggetto di recesso sono state offerte in opzione agli altri soci di Arca in proporzione al numero di azioni da questi possedute. Si segnala inoltre che Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa, Banca Popolare di Sondrio ScpA e 102 Sanfelice 1893 Banca popolare ScpA, contestualmente all’esercizio del diritto di opzione, hanno fatto richiesta di prelazione nell’acquisto delle azioni rimaste inoptate. Nel corso dell’esercizio, il Consiglio di Amministrazione di Arca ha approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari ad Euro 300.000 per operazione. In ordine al contenzioso sull’applicazione dell’Iva ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria, la società ha utilizzato, per un importo pari ad Euro 57.069, il fondo rischi accantonato nel bilancio 2013 a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie. In ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, sono state effettuate le analisi di impairment test volte ad accertare l’eventuale perdita di valore delle immobilizzazioni materiali (ed in particolare dei fabbricati) e degli avviamenti. L’impairment test ha evidenziato una perdita di valore duratura dell’immobile di proprietà sito in Milano, Via Mosè Bianchi 6, per il quale si è proceduto ad una rettifica del valore contabile pari a circa Euro 1,7 milioni. Inoltre, si è verificata la presenza di “triggering events” per effettuare procedure di impairment test anche sulle immobilizzazioni immateriali a vita definita, iscritte a bilancio a seguito di acquisizioni. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla società. Nel corso dell’esercizio 2015 il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e attraverso contatti con la funzione di Revisione Interna della società. Durante l’esercizio il Collegio sindacale ha effettuato delle verifiche periodiche (nr. 9) e i controlli di sua competenza previsti dal Codice Civile. La società PricewaterhouseCoopers S.p.A, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio d’esercizio 2015 e alla verifica della regolare tenuta della contabilità in corso d’anno, ha effettuato la revisione legale dei rendiconti dei fondi gestiti da Arca SGR nel corso del 2015, nonché la revisione contabile del rendiconto di gestione del Fondo Pensione Aperto “Arca Previdenza”. In relazione all’esercizio 2015, il Collegio sindacale ha incontrato la società di revisione al fine di uno scambio di informazioni sui risultati delle verifiche effettuate da entrambi. Nel corso del 2015 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze del Consiglio di Amministrazione, che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate ed in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Il Collegio sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione. Il Collegio sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con la finalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della società. Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato la funzione di Revisione Interna al fine di un reciproco scambio di informazioni e ha riscontrato la congruità dei controlli posti in essere dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio sindacale ha avuto periodici incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare. Si è avuta adeguata informativa da parte della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per la composizione degli 103 Bilancio 2015 Relazione del Collegio Sindacale stessi. Si conferma che le funzioni di controllo menzionate (i.e. Revisione Interna, Compliance, Risk Management) riportano direttamente al Consiglio di Amministrazione della società. Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile. Non sono state fatte denunce ai sensi dell’aricolo 2409, settimo comma del Codice Civile. La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con parti correlate. Il Collegio sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto delle disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza. Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di comportamento del Collegio sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha constatato come la società osservi, nella gestione dei fondi comuni d’investimento istituiti e gestiti, del fondo pensione aperto, nonché delle gestioni individuali istituzionali, le norme di legge, di statuto e le disposizioni regolamentari stabilite dagli organismi di vigilanza; per quanto attiene i limiti d’investimento, si è riscontrato il pieno rispetto delle disposizioni di vigilanza e di mandato. I prospetti dei fondi sono stati tempestivamente predisposti applicando correttamente i criteri di valutazione disposti dalla Banca d’Italia. Il Collegio ha preso atto dei “Rendiconti annuali 2015” riguardanti i fondi comuni d’investimento e il fondo pensione aperto corredati delle relazioni consiliari e ha preso visione delle relazioni della società di revisione sui fondi comuni d’investimento aperti e sul fondo pensione aperto, emesse rispettivamente il 31 marzo 2016 ed il 12 aprile 2016, che non contengono rilievi. Il Collegio sindacale, con la collaborazione della funzione di Revisione Interna e del Responsabile del fondo pensione, ha analizzato i sistemi di controllo e la struttura organizzativa adottati dalla società per la gestione amministrativo-contabile verificando, in particolare, l’adeguatezza delle risorse dedicate, dei sistemi informativi per la tenuta della contabilità del fondo pensione, nonché il corretto assolvimento degli obblighi informativi verso gli aderenti e le altre disposizioni previste dalla normativa di riferimento. Si attesta di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui al D.Lgs. n° 231 del 29 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, in collaborazione con la funzione di Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente relazione. Il Collegio sindacale attesta che Arca è dotata di un Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Tale modello prevede l’applicazione anche ai rapporti con i fornitori, i quali si impegnano, nei rapporti con Arca, ad adottare un’organizzazione volta alla prevenzione di illeciti penali e condotte criminose che determinino una responsabilità della Società. Diamo atto dell’informativa ricevuta dalle strutture preposte di Arca SGR in occasione sia delle verifiche sindacali, sia delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo Interno, in relazione agli adempimenti effettuati dai soggetti collocatori che hanno sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione per conseguire il compenso relativo all’esercizio 2015, pari complessivamente ad Euro 18,3 milioni. A riguardo, abbiamo preso atto che, al 31 dicembre 2015 104 i soggetti associati in partecipazione da Arca erano: Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Banca Popolare di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca di Piacenza, Sanfelice 1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi. Nel corso dell’esercizio, il Collegio sindacale ha espresso il Suo parere favorevole in merito all’istituzione dei seguenti fondi, di cui ha approvato i Regolamenti: (i) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva; (ii) Arca 2020 Reddito Multivalore; (iii) Arca Economia Reale Equity Italia; (iv) Arca Multiasset Balanced e Aggressive; (v) due fondi d’investimento alternativi, chiusi, per la clientela individuale ed istituzionale, che investiranno in strumenti di debito emessi da aziende di piccole e medie dimensioni. Si segnala infine che, in data 7 agosto 2015, la CONSOB ha deliberato, in esito all’ispezione intrapresa nel 2012, l’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti degli esponenti coinvolti e della Società, quale responsabile in solido con obbligo di regresso, per un importo complessivo di Euro 202.666. In data 20 novembre 2015, gli esponenti sanzionati e la Società hanno presentato ricorso avverso il provvedimento dell’Autorità alla Corte d’Appello di Milano. In considerazione di quanto precede, il Collegio sindacale, sotto i profili di propria competenza, esprime parere favorevole in merito all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2015 e alla proposta di destinazione degli utili d’esercizio a riserva formulata dal Consiglio d’Amministrazione. Milano, 12 aprile 2016 Prof. Avv. Giuseppe Marino, Presidente del Collegio sindacale Dott. Giovanni Sandrini, Sindaco effettivo Dott. Stefano Santucci, Sindaco effettivo 105 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA Deliberazioni dell’Assemblea Ordinaria del 28 aprile 2016 L’Assemblea degli Azionisti, tenutasi il 28 aprile 2016 sotto la presidenza del prof. Guido Cammarano, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2015 e la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione e ha deliberato di destinare l’utile di esercizio come segue: a dividendo € 10.000.000 a riserva straordinaria€ 17.844.374 L’Assemblea ha assunto, altresì, le seguenti delibere: •di non precedere alla nomina di un Amministratore, determinando in 8 il numero dei Consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione, in carica sino all’Assemblea che approverà il Bilancio dell’esercizio 2016, risulta pertanto così composto: Prof. Guido Cammarano Dr. Edoardo Rossini Dr. Ugo Loser Dr. Michele Barbisan Dr. Diego Paolo Cavrioli Dr. Filippo Maria Cova Rag. Mario Erba Avv. Paolo Guzzetti •stipula di una copertura assicurativa relativa alla responsabilità civile degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti della società per fatti inerenti l’attività dell’impresa. 115 Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015 ARCA SGR S.p.A. Società di Gestione del Risparmio Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3 Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v. Riserve Euro 130.075.838 Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155 Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014 117 Composizione degli Organi Sociali al 31 dicembre 2015 Consiglio di Amministrazione Presidente Guido Cammarano Vice Presidente Edoardo Rossini Amministratore Delegato Ugo Loser Consigliere Filippo M. Cova Consigliere Mario Erba Consigliere Diego Paolo Cavrioli Consigliere Paolo Guzzetti Consigliere Michele Barbisan Consigliere Felice Angelo Panigoni Collegio Sindacale Presidente Giuseppe Marino Sindaco Effettivo Giovanni Sandrini Sindaco Effettivo Stefano Santucci Sindaco Supplente Bruno Garbellini Sindaco Supplente Diego Xausa 119 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2015 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2015 PARTE I – Il contesto di riferimento 1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari Il 2015 ha registrato una crescita economica globale non particolarmente brillante, inferiore a quella del 2014 a cui si è associata una performance dei mercati finanziari altrettanto poco soddisfacente sia per gli investimenti azionari sia per quelli obbligazionari; il deprezzamento dell’Euro, in particolare contro il Dollaro USA ha consentito di ottenere risultati migliori agli investimenti al di fuori dell’Area Euro. La crescita economica globale nel 2015 è stata del 3,1% (stime IMF), di poco inferiore al 3,4% del 2014. L’andamento dell’inflazione globale al 3,3% è stato in linea con quello dell’anno precedente (3,4%), sia a causa dell’ancora ampio disequilibrio tra il livello dell’attività economica e il suo potenziale, sia per il calo dei prezzi delle materie prime. Negli Stati Uniti, la crescita economica è stata del 2,5%, sostanzialmente simile a quella dell’anno precedente: la domanda domestica è stata trainata dai consumi privati, dagli investimenti immobiliari e dalla spesa pubblica; sono calati gli investimenti nel settore energetico; il calo delle esportazioni nette ha rallentato la crescita del PIL. Il mercato del lavoro ha continuato a migliorare: il tasso di disoccupazione è sceso al 5%. Nell’Area Euro la crescita economica ha accelerato all’1,5% rispetto allo 0,9% del 2014 grazie all’uscita dalla recessione dell’Italia (0,8%) e della Francia (1,2%) e alla conferma della ripresa in Spagna (3,1%); la crescita della Germania al 1,5% è stata simile a quella del 2014 (1,6%). Il Giappone è uscito dalla recessione del 2014 e ha visto la crescita accelerare allo 0,6%. Il Regno Unito ha segnato una crescita del 2,5%. Le economie emergenti hanno registrato una crescita del 4,2% inferiore al 4,7% del 2014. In particolare la Cina ha visto la crescita rallentare ulteriormente al 7,3%, il Brasile è entrato in recessione con una contrazione del PIL del 3% e in modo similare l’economia russa si è contratta del 3,8%; l’India ha visto un tasso di crescita simile a quello del 2014 attorno al 7,3%. La politica monetaria delle principali banche centrali è rimasta ampiamente accomodante. Nel corso dell’anno la BCE ha incrementato la dimensione delle misure non convenzionali di stimolo e ha abbassato il tasso di deposito a -0,3%. La BoJ ha mantenuto le misure non convenzionali e si è dichiarata pronta a ulteriori stimoli. La Federal Reserve (Fed) ha mantenuto la politica di reinvestimento dei titoli in scadenza nel proprio bilancio e nel mese di dicembre ha alzato il corridoio di riferimento dei tassi federali a 0,25%0,5% e il tasso di remunerazione delle riserve dello 0,25%, al livello di 0,5%. La Banca Centrale Cinese (People’s Bank of China o “PBoC”) ha ridotto il ratio sulle riserve obbligatorie, guidando una riduzione dei tassi di interesse ed ha lasciato deprezzare la Yuan contro il Dollaro USA. Le altre banche centrali dei Paesi emergenti hanno dovuto vendere parte delle proprie riserve valutarie per smorzare il deprezzamento delle rispettive monete. Alcune banche centrali sono state costrette ad alzare i tassi di riferimento nonostante il rallentamento dell’economia (Sud Africa e Brasile per esempio). Nel corso dell’anno rispetto all’Euro, il Dollaro USA si è apprezzato di circa il 12%, Yen e Franco svizzero dell’11%, la Sterlina inglese del 6%, la Corona svedese del 2%; al contrario, il Dollaro canadese e la Corona norvegese si sono deprezzate del 6%. L’andamento delle valute dei Paesi emergenti è stato complessivamente negativo rispetto al Dollaro USA, ma rispetto all’Euro gli andamenti sono stati più variegati: Rupia indiana e Yuan cinese si sono apprezzati del 7% mentre il Real brasiliano si è deprezzato del 25%, il Rand sudafricano del 16%, il Rublo e la Lira turca del 10%. I mercati obbligazionari hanno registrato performance non particolarmente brillanti nel 2015. Gli indici governativi hanno registrato ritorni positivi solamente in virtù della componente cedolare; gli indici di credito hanno sofferto l’allargamento degli spread. L’indice Merrill Lynch W0G1 dei titoli governativi dei paesi industrializzati è cresciuto dell’1,22% in valuta locale: la componente cedolare (2,20%) ha più che compensato il rialzo dei rendimenti. 123 Bilancio Consolidato 2015 Lo stesso indice, espresso in Euro, segna una performance positiva dell’8,48%. L’indice Merrill Lynch EG00 dei titoli governativi dell’Area Euro ha registrato un incremento dell’1,63%, la componente cedolare (2,81%) ha più che compensato il rialzo dei rendimenti. L’indice JpMorgan GBI-EM Global Diversified, rappresentativo dei titoli governativi emessi da Paesi emergenti e denominati nelle rispettive valute, ha registrato un incremento dell’1,76% in Euro: la componente di reddito cedolare ha compensato il ritorno negativo della componente valutaria e del deprezzamento dei titoli. L’indice Merrill Lynch G0BC, rappresentativo dei titoli obbligazionari emessi da società private con rating elevato (investment grade), segna alla fine dell’anno una perdita di 0,23% in valuta locale e un extra rendimento negativo rispetto ai titoli governativi del -1,10%. L’indice Merrill Lynch HW0J, rappresentativo dei titoli obbligazionari corporate con basso rating (non investment grade), ha registrato un rendimento negativo dell’1,89%, con un extra rendimento negativo rispetto ai titoli governativi di -2,96%. L’indice Merrill Lynch IP0C delle obbligazioni dei Paesi emergenti ha registrato un incremento dello 0,75% in valuta locale; l’extra rendimento rispetto ai titoli governativi americani e tedeschi è stato nullo a causa dell’allargamento degli spread. I mercati azionari globali hanno registrato complessivamente una performance non brillante nel 2015: l’indice MSCI World, denominato in valuta locale e rappresentativo dei maggiori mercati azionari mondiali, è rimasto sostanzialmente invariato. Negli Stati Uniti, l’indice S&P 500 ha avuto un incremento dell’1,38%, mentre l’indice canadese ha registrato un calo dell’11%. In Europa l’indice MSCI Europe, che include i mercati più rilevanti per dimensione, ha concluso l’anno con un incremento del 2,24% in valuta locale: in particolare l’indice MSCI Italia è cresciuto dell’11%, l’indice tedesco del 7%, quello francese del 9%; sono invece scesi l’indice MSCI Spagna del 7%, l’indice inglese del 6%, l’indice greco del 57%. Le borse dell’area del Pacifico (indice MSCI Pacific) hanno avuto una performance positiva del 3,4% in valuta locale. Il mercato giapponese, il più importante dell’area, è salito dell’8%. I mercati emergenti hanno realizzato nel loro complesso una performance negativa in valuta locale pari all’8%. Tra i maggiori mercati della categoria, si segnala la performance negativa del mercato cinese (-10%) e brasiliano (-12%), a fronte di quella positiva del mercato russo (+5%). 2. L’industria della gestione del risparmio I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2015 un anno di forte crescita per il mercato del risparmio gestito italiano. Grazie a una raccolta netta superiore a € 141 miliardi, di cui oltre € 94,3 miliardi negli OICR di diritto italiano ed estero, il patrimonio complessivo in gestione raggiunge i massimi storici e si attesta sopra € 1.823 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa € 26,3 miliardi, mentre i fondi esteri hanno avuto afflussi netti per circa € 68,3 miliardi. All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia stata trainata dai fondi flessibili che costituiscono circa il 60% degli afflussi netti dell’anno. I prodotti esteri rappresentano circa il 72,2% del patrimonio totale dei fondi comuni aperti che ammonta a € 842,5 miliardi. PARTE II - La descrizione della società e del gruppo 1. Profilo societario Arca SGR S.p.A. (di seguito “Arca” o “la Società” o “la Controllante”) è tra le più longeve società di gestione del risparmio italiane, leader di mercato dal 1983, essendo stata istituita per iniziativa di 12 banche popolari, molte delle quali sono tuttora presenti nel capitale della Società, subito dopo l’introduzione della legge n° 77 del 1983 che ha fatto nascere ufficialmente in Italia i fondi comuni d’investimento mobiliare. 124 In data 24 luglio 2015 Arca ha proceduto alla costituzione della società Arca Fondi SGR SpA (“Arca Fondi” o “la Società controllata”), di cui detiene l’intero capitale sociale pari a € 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni del valore nominale di € 1,00 ciascuna. Arca Fondi è stata autorizzata all’attività di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle attività di gestione del Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza con provvedimento della COVIP del febbraio 2016. Nel corso del 2015 la Società controllata non ha svolto alcuna attività operativa di gestione del risparmio, nell’attesa che la Controllante Arca, nel corso del 2016, le conferisca il ramo di azienda costituito dalla struttura operativa necessaria allo svolgimento dell’attività di asset management, con le relative attività e passività contabili. Dato il ristretto perimetro delle attività svolte da Arca Fondi nell’esercizio 2015, la sua incidenza sulla situazione consolidata è limitata e, pertanto, tale situazione consolidata riflette sostanzialmente la situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Controllante. 2. La rete di collocamento L’attenzione prestata da parte della Società alla buona diligenza operativa, sia nell’attività gestionale, sia nelle attività amministrative, unitamente al rispetto delle regole stabilite dalle Autorità di Vigilanza, consentono alla Società di mantenere un elevato livello di servizio alla clientela, anche grazie all’attività delle reti di collocamento, opportunamente assistite con interventi di formazione. Ciò ha consentito, anche quest’anno, di registrare un numero di reclami molto limitato che non ha comportato significativi risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2015 sono stati ricevuti 51 reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e 48 reclami relativi al fondo pensione; gran parte dei reclami sono dovuti a difficoltà interpretative degli aspetti fiscali relativi alle operazioni di disinvestimento e alle anticipazioni. 3. La governance della Società e la gestione dei rapporti con le parti correlate e gli azionisti Il capitale sociale di Arca Fondi è interamente detenuto da Arca che svolge pertanto attività di direzione e coordinamento nei confronti della Società Controllata. Si segnala che la compagine azionaria della Controllante si è modificata nel corso del 2015, come illustrato al punto 3.2, Parte III della presente Relazione. Si conferma che al 31 dicembre 2015 Arca non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio 2015. Arca ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D. Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, e ha istituito il relativo Organismo di Vigilanza. Nel corso dell’anno l’Organismo di Vigilanza si è riunito cinque volte svolgendo attività specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate dal modello. Tra i principali ambiti esaminati nel corso del 2015 si segnalano: i) abusi di mercato, ii) antiriciclaggio e adeguata verifica, iii) rapporti con la pubblica amministrazione e iv) tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Arca Fondi non ha ancora proceduto all’adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo sopra illustrato, ma procederà in tale senso nel corso del 2016. In tema di conflitti di interesse, Arca si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conflitto di interesse, si è migliorato il protocollo di identificazione delle parti correlate e istituito presidi di controllo la cui efficacia è periodicamente verificata. Il Consiglio di Amministrazione di Arca in data 21 maggio 2015 ha approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari a € 300.000 per operazione. La controllata Arca Fondi adotterà i principi di comportamento per le operazioni con parti correlate nel corso del 2016, in quanto la Società controllata nel 2015 non ha svolto alcuna attività operativa. Nel corso del 2015, Arca ha intrattenuto rapporti con gli istituti bancari azionisti che riguardano principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla Società, l’accordo di associazio- 125 Bilancio Consolidato 2015 ne in partecipazione, i rapporti di conto corrente utilizzati dalla Società per la gestione delle proprie disponibilità liquide, i finanziamenti e lo strumento innovativo di capitale emesso dalla Società a fine 2013 e sottoscritto da alcuni istituti azionisti. In allegato al fascicolo di bilancio di Arca è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori Indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni. 4. Gli obiettivi e la politica di gestione dei rischi L’attività di Arca si caratterizza per un rischio strategico di fondo legato alla distribuzione dei propri prodotti che è totalmente affidata a terze parti, dato che la Società non è dotata di una propria rete di collocamento. Tale circostanza espone la Società al rischio di contrazione dei propri flussi commissionali, qualora l’efficacia delle reti di collocamento si deteriori. Al fine di mitigare l’esposizione a tale rischio, la Società è determinata a rafforzare il proprio marchio, migliorare la propria capacità di comunicazione (a tale proposito si segnala la prosecuzione dell’attività di sviluppo del sito internet www.arcaonline.it effettuata nel 2015), innovare costantemente la propria offerta di prodotti e sostenere le reti distributive, attraverso attività di formazione sui prodotti Arca e materiale promozionale dedicato. In termini di rischio finanziario si segnala che nel corso del 2015 Arca ha acquistato nel proprio portafoglio di proprietà quote del fondo comune aperto Arca RR, focalizzato sui mercati obbligazionari. Le quote sono state inserite nella sezione del portafoglio relativa alle attività disponibili per la vendita. A seguito di tale decisione di investimento, la Società si è esposta al rischio di mercato correlato al portafoglio del fondo: a fine dicembre 2015 il valore delle quote in proprietà risultava inferiore al prezzo di acquisto, con i conseguenti riflessi negativi sulla riserva di valutazione del patrimonio netto della Società. Successivamente all’acquisto delle quote, il portafoglio di proprietà non è stato movimentato. Si segnala inoltre che le eccedenze di liquidità disponibili, salvo quanto sopra specificato, sono state mantenute sul conto corrente della Società, determinando una trascurabile esposizione al rischio di controparte. Arca presidia il rischio operativo legato sia alle attività svolte direttamente, sia alle attività conferite in affidamento o in outsourcing attraverso procedure, regolamenti interni e policy. Con specifico riferimento agli accordi di affidamento e di outsourcing si segnala che la Società si è dotata di un sistema di alert operativi, Key Performance Indicators e verifiche periodiche di quanto previsto nei Service Level Agreement che costituiscono parte integrante dei contratti stessi. L’assenza di attività operativa in Arca Fondi nell’esercizio 2015, ha determinato l’assenza di rischi significativi determinati dalla gestione, se si eccettua il marginale rischio di controparte relativo al conto corrente della Società Controllata determinato dal deposito della liquidità relativa al proprio capitale sociale versato in occasione della costituzione di Arca Fondi stessa. Per informazioni di maggiore dettaglio sui rischi di Arca e di Arca Fondi si rimanda alla parte D della nota integrativa. 5. L ’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle società quotate Arca ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto. Per maggiori dettagli in merito all’adozione dei principi di Stewardship, alla vigente policy interna, nonché all’attività svolta nel corso dell’anno 2015, si rimanda all’apposita sezione del sito internet della Società www.arcaonline.it. La Società ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni promosse nei confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati. I rimborsi ottenuti nel 2015 in relazione alla partecipazione alle class action si quantificano in USD 293.000 circa, pari a circa € 266.000, e sono stati accreditati ai fondi interessati. 126 6. Il personale Arca si avvale di uno staff di 100 collaboratori a tempo indeterminato. L’anzianità di servizio media è di 11,66 anni. La componente femminile rappresenta circa il 41% dell’organico. Lo staff è altamente qualificato ed è composto da 22 dirigenti, 46 quadri direttivi e 32 impiegati. Per quanto riguarda la formazione scolastica, si segnala che i laureati sono 70 e i dipendenti con diploma di scuola media superiore sono 30. Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate nell’anno sono state pari a 436 giorni di calendario cui si aggiungono 156 giorni di assenza per maternità e 22 giorni di assenza per aspettativa non retribuita (0 giorni di assenza per infortunio). Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette. Arca Fondi nel corso del 2015 non ha avuto lavoratori dipendenti, né ha sottoscritto alcun contratto di collaborazione. Gli organi sociali in carica, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale composti rispettivamente da 5 e 3 membri, sono stati nominati in occasione della costituzione della Società Controllata in data 24 luglio 2015. PARTE III – Informazioni sull’andamento della gestione I commenti che seguono sono essenzialmente riferibili ad Arca stante il fatto che il bilancio consolidato di Arca è costituito sostanzialmente dai saldi patrimoniali ed economici di Arca stessa essendo l’unica partecipata inclusa nel consolidato Arca Fondi rimasta non operativa. Inoltre l’esercizio 2015 è il primo esercizio di redazione del bilancio consolidato. 1. L’andamento della gestione consolidata Conto economico Consolidato Voci di conto economico (in unità di Euro) 10. Commissioni attive 20. Commissioni passive 2015 COMMISSIONI NETTE 40. Interessi attivi e proventi assimilati 50. Interessi passivi e oneri assimilati MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 110. Spese amministrative 2014 287.320.342 253.427.470 (194.837.300) (167.423.522) 92.483.042 86.003.948 42.257 222.888 (2.368.821) (2.615.907) 90.156.478 83.610.929 (43.982.907) (40.936.839) a) spese per il personale (16.870.603) (15.483.236) b) altre spese amministrative (27.112.304) (25.453.603) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (3.094.826) (1.320.613) 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (2.553.030) (2.854.364) 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 9.125 (128.760) 1.693.655 1.211.677 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 42.228.495 39.582.030 UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 42.228.495 39.582.030 160. Altri proventi e oneri di gestione 190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (14.501.385) (13.356.845) UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 27.727.110 26.225.185 UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 27.727.110 26.225.185 27.727.110 26.225.185 220. UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 127 Bilancio Consolidato 2015 Il bilancio consolidato si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 27.727.110, sostanzialmente determinato dall’utile netto di esercizio di Arca pari a € 27.844.374. Il contributo al risultato netto consolidato 2015 di Arca Fondi è stato marginalmente negativo (€ -117.264), in quanto la Società Controllata non risultava ancora operativa al 31 dicembre 2015 e pertanto non aveva generato ricavi di competenza nell’esercizio a fronte dei costi sostenuti per la sua costituzione e il suo funzionamento. A tale proposito si segnala che il risultato negativo di Arca Fondi (costituita il 24 luglio 2015) è stato principalmente determinato dalle spese relative agli organi sociali. Le principali determinanti del risultato consolidato sono allineate con quelle del risultato di Arca: i) la crescita delle masse in gestione, determinata dalla raccolta netta positiva dell’esercizio, ii) il miglioramento del mix prodotto e della sua redditività media che ha compensato la contrazione delle commissioni di performance rispetto all’esercizio 2014, iii) la disciplinata gestione dei budget di spesa. Per maggiori dettagli sull’andamento economico e patrimoniale 2015 della Controllante si rinvia alla Relazione degli Amministratori al bilancio d’esercizio di Arca, Parte III, Punto 1. ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE Consolidato 2015 Voci dell’attivo (in unità di Euro) 10. Cassa e disponibilità liquide 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 60. Crediti 4.241 19.005.304 0 106.094.500 88.808.884 a) per gestione di patrimoni 71.647.937 66.763.129 b) altri crediti 34.446.563 22.045.755 90. Partecipazioni 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. Attività fiscali a) correnti 140. 2014 3.305 0 0 26.974.910 29.743.527 134.815.033 137.355.766 33.515.450 1.931.846 32.633.425 1.520.776 b) anticipate 31.583.604 31.112.649 di cui alla L. 214/2011 29.574.241 29.574.241 Altre attività 5.299.252 8.949.674 TOTALE ATTIVO 325.707.754 297.495.517 PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE Consolidato Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro) 2014 Debiti 64.546.419 65.270.245 20. Titoli in circolazione 25.254.000 25.254.000 70. Passività fiscali 9.785.812 a) correnti 912.405 b) differite 8.873.407 10.063.519 1.770.413 8.293.106 18.651.541 16.256.878 90. Altre passività 100. Trattamento di fine rapporto del personale 621.840 659.116 110. Fondi per rischi e oneri 250.051 423.858 120. Capitale 50.000.000 50.000.000 160. Riserve 130.075.838 103.850.653 170. Riserve da valutazione (1.204.857) (507.937) 180. Utile (perdita) d’esercizio b) altri fondi TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 128 2015 10. 250.051 423.858 27.727.110 26.225.185 325.707.754 297.495.517 Anche la situazione patrimoniale consolidata riflette sostanzialmente la situazione patrimoniale della Controllante. L’attivo patrimoniale consolidato evidenzia crediti per servizi di gestione di patrimoni pari a € 71.647.937, riferiti alle commissioni attive maturate nel quarto trimestre 2015 sui fondi comuni d’investimento, sul fondo pensione e sulle gestioni patrimoniali. Tali crediti commissionali sono stati regolarmente incassati da Arca nel mese di gennaio 2016. Gli altri crediti includono le disponibilità di conto corrente. Le attività immateriali sono costituite principalmente dagli avviamenti e dagli oneri pluriennali relativi alle operazioni di acquisizione effettuate dalla Controllante nei precedenti esercizi (complessivamente pari a € 134.696.268). Le attività materiali scontano l’allineamento del valore contabile dell’immobile di proprietà della Controllante sito in Milano, via Mosè Bianchi 6, al suo valore recuperabile. L’allineamento del valore contabile al valore recuperabile ha comportato l’iscrizione nel conto economico di Arca e nel conto economico consolidato 2015 di un componente negativo di reddito pari a € 1,7 milioni. Nell’ambito del passivo patrimoniale, la voce debiti accoglie le commissioni di distribuzione dovute alle reti per l’attività di collocamento dei fondi comuni e del fondo pensione gestiti da Arca. Tali passività sono state regolarmente liquidate nel corso del mese di gennaio 2016 (salvo il compenso per il contratto di associazione in partecipazione pari a € 18.277.687 che verrà liquidato agli associati alla fine di aprile 2016). Il passivo patrimoniale accoglie alla voce titoli in circolazione il valore dello strumento innovativo di capitale, comprensivo del rateo di interesse maturato nel 2015, emesso dalla Controllante nel dicembre 2013. Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto consolidato è pari a € 206.598.091. Si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto e del risultato di esercizio al 31 dicembre 2015 a livello individuale e a livello consolidato di Arca. (Valori in migliaia di Euro) PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO DI ARCA SGR E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO Risultato Capitale Riserve Riserva Totale P.N. Sociale Valutazione Valori di Arca SGR 27.844 50.000 130.076 (1.205) 206.715 Rettifiche di consolidamento: Risultato 2015 della controllata Arca Fondi SGR di pertinenza del gruppo (117) (117) Riserve della controllata di pertinenza del gruppo Risultato 2015 della controllata Arca Fondi SGR di pertinenza di terzi 0 0 Valori consolidati 27.727 50.000 130.076 (1.205) 206.598 Alle sezioni 1.1 e 1.2 sono inclusi gli schemi individuali di stato patrimoniale e conto economico di Arca e di Arca Fondi. 1.1 Schemi di bilancio di Arca SGR SpA ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci dell’attivo (in unità di Euro) 10. Cassa e disponibilità liquide 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 60. Crediti a) per gestione di patrimoni b) altri crediti 90. Partecipazioni 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. Attività fiscali a) correnti b) anticipate di cui alla L. 214/2011 140. Altre attività TOTALE ATTIVO 2015 2014 3.305 19.005.304 105.094.500 71.647.937 33.446.563 4.241 0 88.808.884 66.763.129 22.045.755 1.000.000 26.974.910 134.815.033 33.464.360 1.931.846 31.532.514 29.574.241 0 29.743.527 137.355.766 32.633.425 1.520.776 31.112.649 29.574.241 5.309.080 325.666.492 8.949.674 297.495.517 129 Bilancio Consolidato 2015 PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro) 2015 2014 10. Debiti 64.546.419 65.270.245 20. Titoli in circolazione 25.254.000 25.254.000 70. Passività fiscali 9.785.812 10.063.519 a) correnti 912.405 b) differite 8.873.407 1.770.413 8.293.106 90. Altre passività 100. Trattamento di fine rapporto del personale 621.840 659.116 110. Fondi per rischi e oneri 250.051 423.858 120. Capitale 50.000.000 50.000.000 160. Riserve 130.075.838 103.850.653 170. Riserve da valutazione (1.204.857) (507.937) 180. Utile (perdita) d’esercizio 27.844.374 26.225.185 325.666.492 297.495.517 b) altri fondi 18.493.015 250.051 TOTALE ATTIVO 16.256.878 423.858 CONTO ECONOMICO Voci di conto economico (in unità di Euro) 2015 10. Commissioni attive 287.320.342 253.427.470 20. Commissioni passive (194.837.300) (167.423.522) 92.483.042 86.003.948 40. Interessi attivi e proventi assimilati 42.257 222.888 50. Interessi passivi e oneri assimilati (2.368.821) (2.615.907) MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 90.156.478 83.610.929 COMMISSIONI NETTE 110. Spese amministrative (43.814.553) a) spese per il personale (16.733.015) b) altre spese amministrative (27.081.538) (40.936.839) (15.483.236) (25.453.603) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (3.094.826) (1.320.613) 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (2.553.030) (2.854.364) 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 9.125 (128.760) 160. Altri proventi e oneri di gestione 190. 130 2014 1.693.655 1.211.677 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 42.396.849 39.582.030 UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 42.396.849 39.582.030 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (14.552.475) (13.356.845) UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 27.844.374 26.225.185 UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 27.844.374 26.225.185 4.2 Schemi di bilancio di Arca Fondi SGR SpA ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci dell’attivo (in unità di Euro) 10. Cassa e disponibilità liquide 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 60. Crediti a) per gestione di patrimoni b) altri crediti 2015 0 0 1.000.000 0 1.000.000 90. Partecipazioni 0 100. Attività materiali 0 110. Attività immateriali 0 120. Attività fiscali a) correnti b) anticipate di cui alla L. 214/2011 140. 51.090 0 51.090 0 Altre attività 0 TOTALE ATTIVO 1.051.090 PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro) 2015 10. Debiti 0 20. Titoli in circolazione 0 70. Passività fiscali 0 a) correnti 0 b) differite 0 90. Altre passività 100. Trattamento di fine rapporto del personale 110. Fondi per rischi e oneri b) altri fondi 168.354 0 0 0 120. Capitale 1.000.000 160. Riserve 0 170. Riserve da valutazione 180. Utile (perdita) d’esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 0 (117.264) 1.051.090 131 Bilancio Consolidato 2015 CONTO ECONOMICO Voci di conto economico (in unità di Euro) 2015 10. Commissioni attive 0 20. Commissioni passive 0 COMMISSIONI NETTE 0 40. Interessi attivi e proventi assimilati 0 50. Interessi passivi e oneri assimilati 0 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 110. 0 Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative (168.354) (137.588) (30.766) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 0 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 0 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 0 160. Altri proventi e oneri di gestione 190. 0 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA (168.354) UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE (168.354) Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 51.090 UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE (117.264) UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO (117.264) Il risultato d’esercizio di Arca Fondi è stato integralmente recepito nel risultato d’esercizio consolidato, in quanto Arca Fondi, a partire dalla sua costituzione (24 luglio 2015), è sempre stata controllata da Arca. 2. L’andamento dei prodotti e dei servizi offerti Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2015, ammonta a € 24.089 milioni; a tale importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 2.895 milioni e quello delle gestioni ricevute in delega di € 1.935 milioni, per un totale complessivo di € 28.919 milioni di massa gestita. A queste masse in gestione si aggiunge l’attività di consulenza in materia di investimenti che viene prestata su patrimoni pari a € 336 milioni. Nel corso del 2015 l’attività di gestione del risparmio e l’attività di consulenza in materia di investimenti cui si riferiscono i valori sopra illustrati sono state svolte dalla sola Arca, non essendo Arca Fondi ancora operativa. A seguito dell’operazione di conferimento del ramo di azienda relativo all’attività di gestione del risparmio, prevista nel corso del 2016, Arca Fondi subentrerà ad Arca nella gestione dei fondi comuni Arca, del fondo pensione aperto Arca Previdenza, dei mandati di gestione patrimoniale per clientela istituzionale, nonché nell’attività di consulenza in materia di investimenti. 2.1 I fondi comuni mobiliari aperti Il 2015 è stato un anno di rendimenti modesti per gli investitori. Le performance degli indici obbligazionari variano tra il +1,6% circa degli indici obbligazionari governativi dell’Area Euro, sostenuti dal programma di acquisti della Banca Centrale Europea, al -0,75% degli indici relativi ai mercati corporate. Le performance dei fondi Arca vanno lette alla luce di questi sviluppi. È positivo l’andamento dei fondi a cedola che hanno centrato l’obiettivo di redditività periodica senza trascurare quello di preservazione del capitale. In questo ambito fanno eccezione i prodotti 132 specializzati in mercati emergenti, per i quali va però sottolineato che a contribuire negativamente alla performance è stata la componente valutaria che rappresenta il tratto distintivo della gamma. I fondi flessibili hanno sofferto, ma sempre rispettando l’obiettivo di protezione del capitale definito dal loro regolamento. Per quanto concerne i prodotti obbligazionari a benchmark, sono negative le performance dei prodotti più esposti al settore del credito e ai mercati emergenti in valuta locale. Sono invece positive le performance dei prodotti che hanno beneficiato del Quantitative Easing europeo e dell’andamento degli indici obbligazionari globali. Fondamentalmente invariata la performance del comparto obbligazionario dei Paesi emergenti denominato in valuta forte. Le performance dei prodotti azionari sono in generale molto soddisfacenti, sia in termini assoluti che relativi. Azioni Italia è il miglior fondo Arca, grazie alla eccellente gestione e alla performance del listino di Milano. Arca Economia Reale Equity Italia è invece il fondo che offre la maggiore sovra-performance rispetto al proprio benchmark. Sono positive anche le performance degli altri fondi azionari a benchmark, con la sola eccezione di Arca Azioni Paesi Emergenti che registra però una significativa sovra-performance rispetto al proprio parametro di riferimento. Per quanto concerne i prodotti bilanciati, sono positive le performance di Arca TE, grazie a un benchmark ben diversificato tra strumenti e valute, e quelle del fondo storico Arca BB, al contrario molto concentrato sull’Europa e quindi favorito dal clima positivo sull’Eurozona. I nuovi prodotti Multiasset risentono negativamente del fatto di essere stati lanciati in un momento particolarmente volatile. Con riguardo ai rating forniti al 31 dicembre 2015 dall’agenzia specializzata Morningstar, che attribuisce ai fondi di ciascuna categoria un rating quantitativo su una scala di valore crescente da uno a cinque, si osserva che dei 16 fondi di Arca che riportano il rating: Nessun fondo ha 5 stelle; • 8 fondi hanno 4 stelle; • 7 fondi hanno 3 stelle; • 1 fondo ha 2 stelle; • Nessun fondo ha 1 stella. Più analiticamente si registrano i seguenti risultati: Fondi Arca Cash Plus1 Arca MM Bond Euro Short Term2 Arca RR Diversified Bond Arca Obbligazioni Europa Arca Bond Globale Arca Bond Paesi Emergenti Arca Bond Corporate Arca TE – Titoli Esteri Arca BB Arca Multiasset Balanced Arca Multiasset Aggressive Arca Azioni Internazionali Arca Azioni Italia Arca Economia Reale Equity Italia (P) Arca Economia Reale Equity Italia (I) 1 2 2015 2014 2013 -2,41% 2,43% 4,84% 0,29% -1,49% 2,61% 5,97% -4,34% -4,20% 7,96% 18,31% 3,74% 4,36% 1,41% 3,73% 9,03% 11,59% 10,78% 5,09% 6,86% 10,87% 7,21% 16,06% 1,75% - 1,77% 3,52% 1,83% 1,25% -9,12% -6,60% 3,22% 0,59% 10,37% 18,77% 24,05% - Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita Fondo confluito in Arca RR Diversified Bond 133 Bilancio Consolidato 2015 Fondi Arca Azioni Europa Arca Azioni America Arca Azioni Far East Arca Azioni Paesi Emergenti Arca Strategia Globale Crescita Arca Strategia Globale Opportunità Anfiteatro Tesoreria3 Anfiteatro Global Equity4 Arca Capitale Garantito Dicembre 20135 Arca Cedola Corporate Bond II6 Arca Cedola Governativo Euro Bond II7 Arca Cedola Corporate Bond III8 Arca Cedola Governativo Euro Bond III9 Arca Cedola Corporate Bond IV10 Arca Cedola Governativo Euro Bond IV11 Arca Cedola Bond Globale Euro12 Arca Cedola Bond Globale Euro II Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale13 Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II Arca Formula Eurostoxx (r) 201514 Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015 Arca Cedola Bond Globale Euro III Arca Cedola Bond Paesi Emergenti Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc. Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (R) Fondo confluito in Arca Azioni Europa Fondo confluito in Arca Azioni Europa Fondo confluito in Arca Cash Plus 6 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 7 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 8 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 9 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 10 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 11 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 12 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 13 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 14 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Opportunità 3 4 5 134 2015 2014 2013 10,40% 6,95% 10,33% -3,65% -1,88% -3,74% 0,01% 0,84 % 9,98% -0,78% 0,88% 0,09% -3,71% 2,57% 0,03% 0,10% 0,35% -2,10% -2,06% 1,50% -1,91% -1,81% 0,79% 0,96% -0,53% -0,40% 4,99% 24,42% 8,93% 8,46% 1,70% 4,61% -0,45% 0,51% 0,53% 0,62% 0,52% 1,47% 0,38% 2,03% 2,06% 1,18% 0,44% -1,01% 4,12% 8,33% 5,15% 4,79% 4,89% 6,06% 5,82% 5,84% 6,01% 6,53% 6,59% 6,46% 6,55% 6,37% 6,43% 16,95% 22,57% 4,89% -8,12% 2,11% 2,63% 0,69% -2,40% 1,52% 1,19% 2,43% 1,19% 2,68% 1,83% 3,72% 3,22% 3,07% 3,71% 4,74% 15,00% 11,87% 3,36% 2,18% 5,53% -12,31% 6,38% 5,38% 5,87% 4,22% -6,84% -6,84% 4,14% -2,78% -2,78% 2,36% 2,36% -0,70% -0,70% Fondi 2015 2014 Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (P) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (R) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (P) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (R) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (P) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (R) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (P) Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (R) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (P) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (R) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (P) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (R) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (P) Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (R) Arca 2019 Reddito Multivalore (P) Arca 2019 Reddito Multivalore (R) Arca 2019 Reddito Multivalore II (P) Arca 2019 Reddito Multivalore II (R) Arca 2019 Reddito Multivalore III (P) Arca 2019 Reddito Multivalore III (R) Arca 2020 Reddito Multivalore IV (P) Arca 2020 Reddito Multivalore IV (R) Arca 2020 Reddito Multivalore V (P) Arca 2020 Reddito Multivalore V (R) Arca 2020 Reddito Multivalore VI (P) Arca 2020 Reddito Multivalore VI (R) Arca Bond Flessibile -0,11% -0,01% -0,15% -0,11% 0,05% 0,09% 0,57% 0,61% -1,02% -0,98% 0,64% 0,70% 0,78% 0,80% -0,76% -0,74% 2,17% 2,27% 2,65% 2,71% 1,10% 1,14% -2,30% -2,24% -1,30% -1,26% 0,24% 0,26% -0,83% 5,76% 5,82% 2,99% 3,01% 1,64% 1,64% 0,98% 0,98% 0,42% 0,42% -0,08% -0,06% -0,02% -0,02% -0,86% 2013 - Si illustrano di seguito le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione di Arca per le diverse categorie di fondi comuni. Fondi obbligazionari Durante l’anno, i portafogli obbligazionari hanno mantenuto una duration in linea o inferiore a quella del benchmark, concentrando il sottopeso sulle obbligazioni USA o tedesche. Per quanto riguarda i titoli governativi dell’Area Euro, la gestione ha privilegiato i titoli del Tesoro italiano e spagnolo rispetto a quelli di pari scadenza tedeschi. L’esposizione al rischio di credito si è mantenuta in sovrappeso nel corso del primo trimestre per poi riportarsi in area di neutralità nel secondo trimestre a causa del peggioramento del quadro tecnico prima e dell’aumento dell’avversione al rischio sul finire del semestre. Nel corso del secondo semestre, l’esposizione al rischio credito si è riportata progressivamente in posizione di sovrappeso rispetto al benchmark a seguito dell’allargamento degli spread tra agosto e settembre che hanno riportato le valutazioni su livelli nuovamente attraenti. Nel corso dell’anno si è adottata una politica di partecipazione attiva al collocamento delle nuove emissioni del mercato primario in funzione dei premi all’emissione. Per la gestione della liquidità sono state effettuate operazioni di pronti contro termine, depositi bancari e operazioni di finanziamento collateralizzate. Con riferimento alla gestione valutaria, si è mantenuto un significativo sovrappeso nella prima parte dell’anno sul Dollaro USA; nella seconda parte dell’anno il sovrappeso è stato gestito in modo più tattico. 135 Bilancio Consolidato 2015 A causa della situazione venutasi a creare di tassi molto bassi e/o negativi sui titoli di Stato dell’Area Euro, che rende poco redditizio per i sottoscrittori l’investimento in tale classe di attivi, nel corso dell’anno Arca MM è stato incorporato in Arca RR che è stato rinominato in Arca RR Diversified Bond e che investe ora in un paniere maggiormente diversificato di titoli obbligazionari. Il nuovo benchmark del fondo, infatti, include ora anche titoli obbligazionari high yield e investment grade globali e titoli obbligazionari emessi dai Paesi Emergenti, mantenendo però la duration ad un livello medio-basso in linea con il precedente benchmark di Arca MM. Seguendo la stessa logica (titoli di Stato poco redditizi per i sottoscrittori in un contesto di tassi molto bassi e/o negativi nell’area europea), è mutato il benchmark di Arca Obbligazioni Europa che contiene ora nella componente obbligazionaria titoli corporate europei, sia investment grade che high yield, invece dei corrispondenti titoli di Stato. Gli investimenti di Arca Bond Flessibile non trovano riferimento in alcun benchmark ma sono effettuati con lo scopo di remunerare i sottoscrittori con ritorni positivi in qualsiasi contesto di mercato. A questo proposito il fondo ha attuato una serie di strategie che, rispettando la classe di rischio assegnata, consentono di raggiungere tale scopo. Si ricordano tra le più utilizzate (i) quelle di ‘relative value’ tra strumenti obbligazionari, tra strumenti obbligazionari di credito e strumenti azionari, nonché tra diversi emittenti obbligazionari, (ii) quelle di protezione dall’inflazione e (iii) quelle di investimento in titoli a breve, ad alto rendimento ma a rischio contenuto. Sono state inoltre effettuate operazioni di investimento il cui ritorno si basa anche sulla direzionalità dei mercati obbligazionari e che sono volte a beneficiare di un aumento dei tassi europei (posizione ‘corta’ di duration) e di una riduzione dello spread sull’Italia, nonché sulle obbligazioni societarie. Fondi a rischio controllato I fondi sono stati gestiti seguendo un processo di ottimizzazione della composizione di portafoglio. L’asset allocation è stata stabilita sulla base di un processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi dalle stesse. Nel corso dell’anno il budget di rischio è stato gestito in base alle aspettative di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. I fondi hanno iniziato l’anno con un utilizzo del budget di rischio contenuto. A partire dal mese di febbraio sono state aumentate l’esposizione al rischio di tasso d’interesse statunitense, al rischio di credito ed è stata aumentata l’esposizione azionaria. L’esposizione al rischio di tasso tedesco è stata, invece, dapprima azzerata e poi ripristinata in maggio. Successivamente al mese di maggio l’utilizzo del budget di rischio è rimasto piuttosto stabile. Nella gestione dei portafogli sono state assunte posizioni tattiche per sfruttare di volta in volta i movimenti di mercato e mantenere una buona diversificazione del rischio complessivo dei portafogli. Solo a partire dalla metà del mese di dicembre, la ripartizione dei rischi è stata modificata per privilegiare l’esposizione al rischio di credito, riducendo quella al rischio di tasso. Il rischio valutario, sia nel corso del primo semestre, sia nel corso del secondo semestre, è derivato principalmente dall’esposizione al Dollaro USA, per sfruttare il potenziale di diversificazione di questa classe di investimento. Nel corso dell’anno, per migliorare il profilo di redditività, si è provveduto a gestire la liquidità in modo attivo acquistando BOT e CTZ ed effettuando depositi bancari. Fondi total return L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per la famiglia dei fondi Arca Cedola Obbligazione Attiva ed Arca Reddito Multivalore; questi fondi hanno riscosso un notevole successo raccogliendo nel 2015 oltre € 2,5 miliardi. 136 Fondi azionari La politica di gestione dei fondi azionari è stata caratterizzata da un approccio basato su rigorose analisi qualitative e quantitative ed orientato a creare valore principalmente attraverso le attività di stock, sector o country selection, nonché di market timing. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate da un favorevole equilibrio tra il livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura. Nel corso dell’anno si è mantenuto un tendenziale sovrappeso sull’Area Euro e sull’Italia in particolare; mentre l’investimento nelle altre aree geografiche ha oscillato intorno ai livelli di neutralità. Per quanto riguarda la gestione valutaria, i fondi hanno presentato una marginale sottoesposizione all’Euro, in media compensata da sovrappesi su Dollaro USA, Sterlina e Yen. Sono state confermate le scelte attive di investimento in OICR di terzi, che sono stati selezionati in funzione dell’approccio gestionale complementare a quello adottato da Arca e della capacità di coprire mercati locali rilevanti (in particolare con riferimento ai mercati emergenti). Sono, infine, state implementate strategie di yield enhancement, consistenti in operazioni tattiche di vendita di opzioni call coperte e in acquisti di dividend futures. Fondi bilanciati La politica di gestione è stata caratterizzata da un approccio top-down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso scelte di market timing e di allocazione geografica/settoriale. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate da un favorevole equilibrio tra il livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura. Nel corso dell’anno l’esposizione azionaria globale è stata mantenuta mediamente in linea con il benchmark di riferimento. Sono state assunte, per mezzo di strumenti derivati, posizioni tattiche di sovrappeso nell’Area Euro, al fine di sfruttare le opportunità che si presentavano di volta in volta sul mercato. Nel corso dell’anno la durata finanziaria dei fondi è stata mantenuta sottopesata sui titoli USA e tedeschi principalmente a partire dal secondo trimestre. A livello valutario i portafogli sono stati mediamente sovrappesati sul Dollaro USA. Durante tutto il 2015 una quota significativa dei portafogli è stata investita in OICR di terzi, sulla base di criteri di eccellenza gestionale e di complementarietà rispetto allo stile delle strategie attuate internamente. 2.2 Il fondo pensione aperto L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente: [Dati espressi in €/000] Comparti - Linea Rendita - Linea Crescita - Linea Alta Crescita - Linea Obiettivo TFR Contributi Riscatti, anticipazioni e trasferimenti 99.670 97.288 95.731 401.624 -61.688 -69.060 -92.749 -42.981 A seguito della fusione del comparto Garanzia nel comparto Obiettivo TFR, avvenuta in data 1° ottobre 2015, sono confluiti nel comparto Obiettivo TFR afflussi per € 293,7 milioni, già riflessi nella tabella sopra riportata. 137 Bilancio Consolidato 2015 Si registrano i seguenti risultati gestionali: Classi / Comparti Arca Previdenza Classe ordinaria - linea Garanzia15 - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR Arca Previdenza Classe riservata - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR Arca Previdenza Classe collettiva - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR 2015 2014 2013 1,60% 1,98% 1,50% 0,06% 0,09% 10,57% 10,40% 10,29% 1,13% 0,62% 5,16% 11,69% 21,22% 1,23% 2,29% 2,67% 2,29% 0,77% 0,62% 11,38% 11,21% 11,23% 1,87% 1,15% 5,94% 12,53% 22,25% 1,96% 1,90% 2,27% 1,87% 0,34% 0,26% 10,91% 10,74% 10,74% 1,44% 0,80% 5,49% 12,05% 21,73% 1,53% Nel corso del 2015 l’attività promozionale per la previdenza complementare ha prodotto oltre 8.344 nuove adesioni al fondo pensione Arca Previdenza con flussi netti complessivi per € 148,2 milioni. Le nuove condizioni finanziarie con la forte riduzione dei rendimenti del mercato monetario ci hanno indotto alla fusione del comparto Garanzia, che non aveva più prospettive di rendimento, nel comparto Obiettivo TFR con efficacia ottobre 2015. In termini di politica di gestione i comparti previdenziali sono stati caratterizzati da un approccio top-down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso le scelte di market timing e di allocazione geografica e settoriale, mantenendo sotto costante controllo i rischi assunti. L’investimento azionario dei comparti Alta Crescita, Crescita e Rendita è stato mediamente mantenuto in condizione di sovrappeso nel corso della prima parte del periodo, tramite sovraesposizione all’area americana ed all’area europea. I mercati asiatici sono stati mediamente sottopesati. A partire dal mese di ottobre, i comparti sono stati interessati da una sostanziale modifica della politica di gestione. Da una gestione con un benchmark di riferimento, si è passati ad una gestione di tipo flessibile. In tale contesto la componente azionaria è stata significativamente ridotta mediante riduzione dell’esposizione a tutte le aree geografiche. La componente obbligazionaria dei comparti Crescita e Rendita, ha mantenuto una durata finanziaria sostanzialmente in linea con il benchmark di riferimento. A livello geografico, il portafoglio ha privilegiato l’esposizione ai titoli italiani e spagnoli. Il comparto Obiettivo TFR ha investito il 60% circa del suo patrimonio in titoli governativi italiani indicizzati all’inflazione. Il restante 40% del patrimonio è stato gestito come un portafoglio a rischio controllato con l’obiettivo di massimizzare il rendimento. L’asset allocation di questa seconda componente è stabilita sulla base di un rigoroso processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle stesse. 15 La linea Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza in tutte le classi di quota è confluita nella linea Obiettivo TFR dello stesso fondo pensione in data 1° ottobre 2015. 138 Nel corso dell’anno il budget di rischio del fondo è stato gestito tatticamente in base alle aspettative di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. L’utilizzo del budget di rischio è stato limitato nel corso del primo trimestre e gradualmente incrementato nel corso dell’anno. A partire dal mese di aprile il peso degli investimenti azionari e la duration del portafoglio sono stati incrementati. Il comparto Garanzia, fino alla data della fusione, ha mantenuto una durata finanziaria marginalmente superiore a quella del benchmark di riferimento. La gestione ha privilegiato l’investimento in titoli governativi italiani con scadenza inferiore ai dodici mesi. Nel corso del periodo parte della liquidità è stata impiegata in depositi bancari. Il portafoglio non è stato investito in titoli nongovernativi e non sono state assunte posizioni in valute diverse dall’Euro. Come accennato in precedenza, nel mese di settembre il comparto è stato fuso in Arca Previdenza Obiettivo TFR. A livello valutario, tutti i comparti aventi esposizione internazionale hanno mantenuto un prevalente sovrappeso sul Dollaro USA. 2.3 Le gestioni in delega L’importo complessivo delle gestioni ricevute in delega da Arca al 31 dicembre 2015 è pari ad € 1.935 milioni. Questo valore include l’accordo di delega di gestione relativo a Sidera Funds Sicav (Parte III, punto 3.6 della presente relazione). 2.4 La consulenza agli investimenti L’importo complessivo delle gestioni patrimoniali per le quali Arca presta un servizio di consulenza agli investimenti è pari a € 336 milioni. 2.5 L’attività di sviluppo dell’offerta Nel corso del 2015, alla luce delle nuove condizioni dei mercati finanziari conseguenti all’avvio del programma di Quantitative Easing della BCE che ha determinato una forte compressione dei rendimenti nel segmento monetario, Arca ha riposizionato l’offerta dei fondi comuni a bassa volatilità, procedendo (i) alla fusione del fondo Arca MM nel fondo Arca RR Diversified Bond e modificando contestualmente la politica d’investimento di quest’ultimo, (ii) alla fusione del fondo Arca Cash Plus nel fondo Arca Strategia Globale Crescita. Inoltre, attraverso l’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione, è stato effettuato un ampliamento dell’offerta dei fondi comuni Arca. Per l’esercizio 2015 si segnalano in particolare i seguenti sviluppi: • i nuovi fondi obbligazionari a scadenza, Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva, con orizzonte di 5 anni, si caratterizzano per una elevata diversificazione degli investimenti e reddito periodico. Questa tipologia di prodotto è stata offerta con continuità nel corso dell’anno, con quattro edizioni, ottenendo un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi € 1,3 miliardi; • i nuovi fondi Arca 2020 Reddito Multivalore, idonei a soddisfare la combinazione delle esigenze di rivalutazione del capitale con orizzonti temporali definiti, di distribuzione dei proventi e di gestione dell’effetto timing, hanno avuto un notevole successo con sottoscrizioni, nelle quattro edizioni trimestrali di collocamento, per complessivi € 1,2 miliardi circa; • il nuovo fondo azionario Arca Economia Reale Equity Italia, primo di una famiglia di prodotti dedicati agli investimenti nell’economia reale italiana, si concentra sul mercato azionario italiano nei segmenti STAR e AIM, presenta un NAV settimanale e due classi di quote (retail e istituzionale). Il fondo ha raggiunto a fine anno un patrimonio complessivo di € 91,0 milioni ed è destinato ad investitori con orizzonti temporali di medio lungo-periodo; • i nuovi fondi Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Aggressive propongono un’ampia diversificazione in termini di classi d’investimento ed integrano l’offerta di Arca con soluzioni d’investimento molto innovative. La raccolta netta su questi prodotti nel corso del 2015 è stata pari a oltre € 28 milioni; 139 Bilancio Consolidato 2015 • sono stati autorizzati ed avviati all’offerta dal 1° ottobre 2015 due nuovi fondi d’investimento alternativi, chiusi, per clientela individuale ed istituzionale, che investiranno in strumenti di debito emessi da aziende di piccole e medie dimensioni; • è stata promossa la costituzione di una Sicav di diritto lussemburghese, come meglio illustrato al punto 3.6, Parte III della presente Relazione. In merito all’attività di assistenza diretta alla clientela, si segnala che il contact center di Arca è stato particolarmente impegnato nell’assistere i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al fondo pensione e la rete di collocamento, gestendo complessivamente nel corso dell’anno circa 12.500 ticket e oltre 23.300 telefonate. 3. Gli eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio 3.1 La riorganizzazione societaria di Arca Come già anticipato al punto 1, Parte II, l’Assemblea dei Soci di Arca tenutasi nel luglio 2015 ha deliberato un progetto di riorganizzazione societaria finalizzato alla modifica dell’oggetto sociale, alla variazione della Società in holding di partecipazioni e al conferimento di tutte le attività operative di gestione del risparmio a una neo-costituita società, interamente controllata da Arca e denominata Arca Fondi SGR SpA (“Arca Fondi”), con capitale sociale di € 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni con valore nominale di € 1,00 ciascuna. Arca Fondi è stata autorizzata all’attività di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle attività di gestione del fondo pensione aperto Arca Previdenza con provvedimento della COVIP del febbraio 2016. Dato che al 31 dicembre 2015 l’intero capitale sociale di Arca Fondi era detenuto da Arca, quest’ultima ha proceduto a redigere il presente bilancio consolidato per l’esercizio 2015, includendo nel perimetro di consolidamento la situazione patrimoniale ed economica della società controllata Arca Fondi. I rapporti economici e finanziari tra Arca e Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015 sono stati molto limitati (anticipo da parte di Arca a favore di Arca Fondi di alcune spese, onorari di costituzione e ritenute fiscali), in conseguenza dell’assenza di attività operative nella controllata Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015. Nel corso del 2016 Arca conferirà il ramo di azienda costituito dalla struttura operativa necessaria allo svolgimento dell’attività di asset management ad Arca Fondi che adotterà gli stessi assetti operativi e procedurali oggi in essere in Arca. Arca Fondi subentrerà quindi in tutti i rapporti contrattuali inseriti nel perimetro del ramo di azienda conferito (a titolo di esempio: contratti con fornitori e controparti di mercato, contratti di delega di gestione, rapporti di lavoro dipendente). Con data di efficacia dell’operazione di conferimento, Arca Fondi subentrerà ad Arca quale gestore dei fondi comuni e del fondo pensione aperto Arca Previdenza, tutti attualmente gestiti dalla stessa. Si sottolinea che nel corso del 2015 la Società Controllata non ha svolto alcuna attività operativa di gestione del risparmio, né di consulenza in materia di investimenti. A seguito dell’operazione di conferimento e in linea con la delibera dell’Assemblea dei Soci del luglio 2015, Arca muterà il proprio oggetto sociale e modificherà la propria denominazione sociale in Arca Holding SpA (Arca Holding), rinunciando alla autorizzazione a svolgere le attività alla stessa precedentemente riservate. 3.2 I cambiamenti intervenuti nella compagine azionaria di Arca La modifica dell’oggetto sociale di Arca, approvata dall’Assemblea dei Soci nel luglio 2015 (da cui si origina l’operazione di riorganizzazione societaria sopra descritta), ha determinato, ai sensi dell’art. 2437 e segg. del codice civile, in capo ai soci che non hanno concorso alla delibera, l’insorgere dell’esercizio del diritto di recesso. A tale proposito il Consiglio di Amministrazione di Arca, assistito da una perizia di valutazione indipendente, ha fissato in € 9,6 per azione il valore di liquidazione delle azioni ai fini del diritto di recesso. I soci Banco Popolare Società Cooperativa, Holding 140 di Partecipazioni Finanziarie Banco Popolare SpA (entrambi parte del Gruppo Banco Popolare) e Banca Popolare dell’Alto Adige ScpA hanno esercitato il diritto di recesso nei termini previsti. Le azioni oggetto di recesso sono state offerte in opzione agli altri soci di Arca in proporzione al numero di azioni da questi possedute. Si segnala inoltre che alcuni soci, contestualmente all’esercizio del diritto di opzione, hanno fatto richiesta di prelazione nell’acquisto delle azioni rimaste inoptate. I seguenti soci hanno esercitato il diritto di opzione: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa, Banca di Piacenza, Banca Agricola Popolare di Ragusa ScpA, Sanfelice 1893 Banca Popolare ScpA, Banca Popolare di Sondrio ScpA e Banca Valsabbina ScpA. I soci che hanno proceduto a richiedere la prelazione sull’inoptato sono stati: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa, Banca Popolare di Sondrio ScpA e Sanfelice 1893 Banca Popolare ScpA. Si riporta di seguito la compagine azionaria di Arca al 31 dicembre 2015, con la relativa percentuale di possesso del capitale sociale, risultante al termine del processo di riallocazione delle quote azionarie sopra illustrato: • Banca Popolare dell’Emilia Romagna Società Cooperativa 32,752% • Banca Popolare di Sondrio Scpa 21,137% • Banca Popolare di Vicenza Scpa 19,999% • Veneto Banca Scpa 19,999% • Banca Popolare del Lazio Scpa 1,804% • Sanfelice 1893 Banca Popolare Scpa 1,536% • Banca Valsabbina Scpa 1,511% • Banca Popolare Valconca Scpa 0,620% • Banca Agricola Popolare di Ragusa Scpa 0,320% • Banca di Piacenza 0,256% • Banca Popolare di Fondi Società Cooperativa 0,066% 3.3 Il contratto di associazione in partecipazione A fine 2015 i soggetti associati in partecipazione da Arca erano: Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Banca Popolare di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca di Piacenza, Sanfelice 1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi. Nel corso del 2015 gli associati hanno dato attuazione alle attività previste dal contratto, tese ad incrementare la conoscenza di Arca delle esigenze espresse dai sottoscrittori, al fine di migliorare l’offerta della Società e i servizi prestati al cliente finale, percependo di conseguenza il compenso relativo al contratto stesso pari a complessivi € 18,3 milioni. Il contratto di associazione in partecipazione rientrerà nel ramo di azienda conferito da Arca ad Arca Fondi nel corso del 2016. 3.4 L’impairment test sulle attività materiali e immateriali In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, a fine esercizio sono state effettuate le analisi e i test volti ad accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali (con particolare riferimento ai terreni e ai fabbricati di proprietà), delle immobilizzazioni immateriali e degli avviamenti. L’impairment test effettuato sulle attività materiali ha evidenziato una perdita di valore duratura dell’immobile di proprietà sito in Milano, via Mosè Bianchi 6, per il quale si è proceduto ad una rettifica del valore contabile pari a circa € 1,7 milioni. In relazione all’impairment test effettuato sugli avviamenti, si segnala che il valore recuperabile della Cash Generating Unit (CGU) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato. Informazioni di maggiore dettaglio sugli impairment test effettuati sono esposte nella nota integrativa. 141 Bilancio Consolidato 2015 3.5 L’ispezione della CONSOB Come riportato nelle Relazioni degli Amministratori ai bilanci d’esercizio 2013 e 2014 di Arca, in data 5 luglio 2013 si è chiusa l’ispezione della CONSOB avviata in data 1° ottobre 2012. Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 alla Controllante è stato notificato l’avvio del procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998 (“TUF”) e Arca ha formulato le proprie controdeduzioni nei termini. In data 26 giugno 2014, la CONSOB ha notificato ad Arca la Relazione Istruttoria che conteneva le considerazioni dell’Ufficio Vigilanza alle controdeduzioni della Società. Arca ha riscontrato tali considerazioni in data 1° agosto 2014 con una memoria difensiva. In data 27 novembre 2014, l’Ufficio Sanzioni Amministrative della CONSOB ha trasmesso alla Commissione stessa la propria relazione, formulando e motivando le proposte di sanzioni agli esponenti coinvolti e solidalmente ad Arca. Tale relazione è stata notificata in data 29 aprile 2015 ad Arca che l’ha riscontrata in data 2 luglio 2015. In data 7 agosto 2015, la CONSOB ha deliberato, in esito all’ispezione, l’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti degli esponenti coinvolti e della Società, quale responsabile in solido con obbligo di regresso, per un importo complessivo di € 202.666. In data 20 novembre 2015, gli esponenti sanzionati e la Società hanno presentato ricorso avverso il provvedimento dell’Autorità alla Corte d’Appello di Milano. La prima udienza del procedimento di opposizione è prevista per il 24 maggio 2016 e aggiornamenti in merito saranno forniti in occasione della prossima relazione informativa sulla gestione. 3.6 La costituzione di Sidera Funds Sicav Nel corso del 2015 Arca ha promosso l’istituzione di un nuovo veicolo d’investimento di diritto estero, finalizzato a rafforzare il portafoglio prodotti, in particolare nel segmento del private banking, e caratterizzato dalla creazione di un brand distinto da quello utilizzato per i fondi Arca di diritto italiano. Il progetto è giunto a compimento nel novembre 2015 con la costituzione di Sidera Funds Sicav (“Sidera” o “Sicav”), una società di investimento a capitale variabile di diritto lussemburghese, autorizzata e vigilata dalla competente autorità lussemburghese, CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier), e gestito, ai sensi della legge lussemburghese in materia del 17 dicembre 2010, da una Management Company lussemburghese, appartenente ad un gruppo internazionale leader nel settore dei servizi finanziari. Arca, sulla base degli accordi sottoscritti con la Management Company di Sidera, opera in qualità di gestore delegato e di distributore esclusivo della Sicav. I contratti di delega di gestione e di distribuzione esclusiva tra Arca e la Management Company di Sidera rientreranno nel ramo di azienda oggetto di conferimento della Controllante ad Arca Fondi nel corso del 2016. Sidera ha cominciato ad operare nel corso del mese di dicembre 2015 a seguito dei primi investimenti effettuati da alcuni fondi Arca nei comparti Sidera. A fine dicembre 2015 il patrimonio complessivo della Sicav era pari a circa € 10 milioni, distribuito sui 4 comparti attivi alla data. Al fine di avviare la distribuzione di Sidera presso la clientela italiana, prevista nella prima parte del 2016, sarà presentata a CONSOB la relativa richiesta di autorizzazione tramite le autorità lussemburghesi. 3.7 La Conferenza Arca 2015 Nel mese di ottobre 2015 Arca ha organizzato la sua conferenza annuale presso la sede dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale a Milano sul tema “Quantitative Easing, Unione Bancaria e Crescita: quale scenario per i mercati finanziari europei?” che ha visto un’ampia partecipazione di rappresentanti delle banche della rete di collocamento e di istituzioni finanziarie italiane. I relatori sono stati David Roche, Presidente di Independent Strategy, e Francesco Garzarelli, Responsabile della ricerca mercati finanziari di Goldman Sachs. L’intervento di apertura è stato svolto dall’On. 142 Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le Politiche e gli Affari Europei, mentre l’intervento conclusivo è stato tenuto da Jean-Claude Trichet, già Presidente della Banca Centrale Europea. 3.8 Le fusioni tra fondi comuni Con riferimento ai fondi comuni Arca si è proceduto: • con decorrenza 13 febbraio 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond IV ed Arca Cedola Governativo Euro Bond IV nel fondo Arca Strategia Globale Crescita; • con decorrenza 26 giugno 2015, alla fusione del fondo Arca Cash Plus nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo Arca MM Bond Euro Short Term nel fondo Arca RR Bond Euro; con pari decorrenza quest’ultimo ha modificato la propria denominazione in Arca RR Diversified Bond e ha variato la politica di investimento a seguito della modifica del benchmark; • con decorrenza 11 settembre 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale e Arca Cedola Bond Globale Euro nel fondo Arca Strategia Globale Crescita, del fondo Arca Formula Eurostoxx nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità e dei comparti Anfiteatro Tesoreria e Anfiteatro Global Equity del fondo Anfiteatro MultiInvestmentFund nel fondo Arca Azioni Europa; • con decorrenza 12 febbraio 2016, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo Arca Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità. Nel corso del 2015, inoltre, al fine di rendere più efficiente la gestione e riorganizzare la gamma dei prodotti, si sono deliberate le seguenti fusioni: • con decorrenza 9 settembre 2016, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond Globale Euro III nel fondo Arca Bond Corporate e del fondo Arca Cedola Bond Paesi Emergenti nel fondo Arca Bond Paesi Emergenti; • con decorrenza 17 febbraio 2017, la fusione del fondo Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III nel fondo Arca Bond Corporate. 3.9 Le fusioni tra comparti del fondo pensione Arca Previdenza Con decorrenza 1° ottobre 2015, si è proceduto alla fusione per incorporazione del comparto Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza nel comparto Obiettivo TFR dello stesso fondo pensione e si è contestualmente proceduto alla modifica della politica di investimento di tutti i comparti del fondo pensione mediante l’adozione di una strategia di gestione flessibile. La fusione fra i due comparti ha comportato un incremento dell’attivo netto destinato alle prestazioni del comparto Obiettivo TFR pari a € 293,7 milioni. 4. I fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio La raccolta in fondi comuni Arca realizzata da inizio anno fino al 23 marzo 2016, ha registrato sottoscrizioni per circa € 862 milioni, a fronte di riscatti per circa € 1.734 milioni, con saldo netto negativo di circa € 872 milioni. Nello stesso periodo del 2015 il dato di raccolta netta risultava positivo per circa € 969 milioni. L’avvio dell’anno è stato caratterizzato da una forte volatilità dei mercati finanziari e da tensioni nel settore bancario italiano che hanno inciso sull’andamento della raccolta netta di Arca. Premio Alto Rendimento 2015 – Il Sole 24 Ore Arca si è classificata al 2° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria “Big” del Premio Alto Rendimento, edizione 2015. Il premio, assegnato ad Arca per il quarto anno consecutivo, è stato riconosciuto dal quotidiano Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il 15 marzo 2016. 143 Bilancio Consolidato 2015 Premio European Funds Trophy Arca, per il terzo anno consecutivo, ha ottenuto anche per l’anno 2015 il premio come migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI). La premiazione è avvenuta a Parigi l’8 marzo 2016. Premio Capital Finance International Il gruppo editoriale internazionale Capital Finance International ha assegnato ad Arca il premio quale migliore Gestore Obbligazionario Paesi Emergenti in Europa per il 2015. Rating Morningstar Arca è risultata al 1° posto come rating Morningstar tra le SGR italiane nel quadro del “Morningstar Rating Analysis of European Investment Funds” pubblicato a febbraio 2016 e si conferma come una delle società di eccellenza nel panorama del risparmio gestito italiano. Arca è infatti al 1° posto sia come rating medio (3,44 stelle rispetto a 3,05 della media del mercato italiano), sia come masse investite su prodotti con rating a 4 o 5 stelle (44%), contro il 39% della media del mercato italiano. Si segnala inoltre che, per quanto riguarda l’analisi delle singole società, è stato calcolato anche il rating medio per singole asset class e, anche sotto questo profilo, Arca si è distinta in particolare sull’asset class Fixed Income, con un rating medio di 3,90. 5. L’evoluzione prevedibile della gestione I primi mesi del 2016 sono stati caratterizzati da una forte volatilità dei mercati finanziari, generata dall’incertezza economica e politica che contraddistingue l’attuale scenario globale: andamento del prezzo di petrolio e materie prime, rallentamento dei principali mercati emergenti, instabilità politica in Medio Oriente e Nord Africa, scenari deflazionistici in Europa, possibilità di uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, sono tutti elementi utili a comprendere la difficoltà della fase economica attuale. A questo complesso scenario internazionale si aggiunge una situazione di tensione nel settore bancario italiano, anche a seguito dell’implementazione del nuovo quadro regolamentare definito a livello internazionale. La combinazione di questi elementi potrebbe incidere sulla propensione al rischio della clientela, limitando il potenziale di raccolta dell’industria italiana del risparmio gestito. Tale circostanza potrebbe determinare una dinamica dei riscatti più accentuata del previsto, con le relative conseguenze sul livello delle masse di Arca. Si ricorda inoltre che, a seguito della riorganizzazione societaria descritta al punto 3.1, Parte III della presente Relazione, la Controllante modificherà nel corso dell’esercizio 2016 il proprio oggetto sociale, trasformandosi in una holding finanziaria e conferendo il ramo di azienda relativo all’attività di gestione del risparmio alla società controllata Arca Fondi. 144 Il Bilancio Consolidato 2015 Signori Soci, Il bilancio consolidato di Arca al 31 dicembre 2015 presenta una solida situazione patrimoniale e finanziaria. Il risultato economico beneficia dell’incremento delle masse in gestione, del miglioramento del mix prodotto e dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa. La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli si è ulteriormente incrementata, in virtù dell’utile di esercizio 2015, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua e crescente capacità di generare cassa della Società, in linea con la crescita dei flussi commissionali. Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della Società e del Gruppo, sostenuta dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non è mai venuto meno. Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo Loser per la spinta innovatrice che ha continuato ad imprimere alla Società e al Gruppo nel corso dell’esercizio 2015, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno profuso. Milano, 24 marzo 2016 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (Prof. Guido Cammarano) 145 SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO Bilancio Consolidato 2015 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (in unità di Euro) Voci dell’attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 60. Crediti 90. 2015 3.305 4.241 19.005.304 0 106.094.500 88.808.884 a) per gestione di patrimoni 71.647.937 66.763.129 b) altri crediti 34.446.563 22.045.755 Partecipazioni 0 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. Attività fiscali a) correnti 0 26.974.910 29.743.527 134.815.033 137.355.766 33.515.450 32.633.425 1.931.846 1.520.776 b) anticipate 31.583.604 31.112.649 di cui alla L. 214/2011 29.574.241 29.574.241 140. Altre attività TOTALE ATTIVO 148 2014 5.299.252 8.949.674 325.707.754 297.495.517 Voci del passivo e del patrimonio netto 2015 2014 10. Debiti 64.546.419 65.270.245 20. Titoli in circolazione 25.254.000 25.254.000 70. Passività fiscali 9.785.812 10.063.519 90. a) correnti 912.405 1.770.413 b) differite 8.873.407 8.293.106 Altre passività 18.651.541 16.256.878 100. Trattamento di fine rapporto del personale 621.840 659.116 110. Fondi per rischi e oneri 250.051 423.858 b) altri fondi 250.051 423.858 120. Capitale 50.000.000 50.000.000 160. Riserve 130.075.838 103.850.653 170. Riserve da valutazione (1.204.857) (507.937) 180. Utile (perdita) d’esercizio 27.727.110 26.225.185 325.707.754 297.495.517 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 149 Bilancio Consolidato 2015 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (in unità di Euro) Voci 10. Commissioni attive 20. Commissioni passive 2015 COMMISSIONI NETTE 2014 287.320.342 253.427.470 (194.837.300) (167.423.522) 92.483.042 86.003.948 42.257 222.888 40. Interessi attivi e proventi assimilati 50. Interessi passivi e oneri assimilati (2.368.821) (2.615.907) MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 90.156.478 83.610.929 110. Spese amministrative (43.982.907) (40.936.839) a) spese per il personale (16.870.603) (15.483.236) b) altre spese amministrative (27.112.304) (25.453.603) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (3.094.826) (1.320.613) 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (2.553.030) (2.854.364) 9.125 (128.760) 1.693.655 1.211.677 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 42.228.495 39.582.030 UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 42.228.495 39.582.030 (14.501.385) (13.356.845) UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 27.727.110 26.225.185 UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 27.727.110 26.225.185 27.727.110 26.225.185 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione 190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 220. UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 150 PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA (in unità di Euro) Voci 10. Utile (Perdita) d’esercizio 2015 2014 27.727.110 26.225.185 0 0 Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 0 0 24.232 (41.034) 50. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 70. Copertura di investimenti esteri 0 0 80. Differenze di cambio 0 0 40. Piani a benefici definiti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 90. Copertura di flussi finanziari 0 0 (721.152) 0 110. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 (696.920) (41.034) 27.030.190 26.184.151 0 0 27.030.190 26.184.151 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 151 Bilancio Consolidato 2015 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (in unità di Euro) Esistenze al 31.12.2014 Capitale Modifica saldi di apertura 50.000.000 Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 01.01.2015 Variazioni dell’esercizio Dividendi Variazioni Emissioni e altre di riserve nuove destinazioni azioni Riserve Operazioni sul Patrimonio Netto Acquisto Distribuzione Variazione Altre azioni straordinaria strumenti variazioni proprie dividendi di capitale Redditività complessiva esercizio 2015 50.000.000 Patrimonio Netto al 31.12.2015 Patrimonio Netto di terzi al 31.12.2015 50.000.000 Sovrapprezzo emissioni Riserve: a) di utili 103.850.653 103.850.653 26.225.185 130.075.838 103.850.653 103.850.653 26.225.185 130.075.838 b) altre (di capitale) Riserve da valutazione (507.937) (507.937) (696.920) (1.204.857) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile/(Perdita) di esercizio 26.225.185 Patrimonio Netto del gruppo 179.567.901 26.225.185 (26.225.185) 179.567.901 27.727.110 27.727.110 0 27.030.190 206.598.091 Patrimonio Netto dei terzi Esistenze al 31.12.2013 Capitale Modifica saldi di apertura Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 01.01.2014 Dividendi e altre destinazioni Riserve Variazioni dell’esercizio Redditività complessiva esercizio 2014 Operazioni sul Patrimonio Netto Variazioni di riserve Emissioni nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione Variazione straordinaria strumenti dividendi di capitale Patrimonio Netto al 31.12.2014 Altre variazioni 50.000.000 50.000.000 50.000.000 72.401.123 72.401.123 31.468.423 - 18.893 103.850.653 72.401.123 72.401.123 31.468.423 - 18.893 103.850.653 Sovrapprezzo emissioni Riserve: a) di utili b) altre (di capitale) Riserve da valutazione (466.903) (466.903) (41.034) (507.937) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio Netto 152 31.468.423 153.402.643 31.468.423 (31.468.423) 153.402.643 0 26.225.185 26.225.185 (18.893) 26.184.151 179.567.901 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (in unità di Euro) METODO DIRETTO ATTIVITA’ OPERATIVA 1 Gestione - commissioni attive - commissioni passive - interessi attivi incassati - interessi passivi pagati - dividendi e proventi simili - spese per il personale - altri costi - altri ricavi - imposte - Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto fiscale Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso enti finanziari - crediti verso clientela - altre attività 3 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche - debiti verso enti finanziari - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO 1 Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda 2 Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA DALL’ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA DALL’ATTIVITÀ DI PROVVISTA LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ ESERCIZIO A. Importo 2015 2014 44.103.607 217.737.994 (128.721.788) 14.515 (93.166) 0 (11.165.147) (21.593.040) 1.453.975 (13.529.736) 0 40.439.517 188.389.239 (110.137.988) 122.674 (347.613) 0 (10.650.860) (18.293.921) 1.195.504 (9.837.518) 0 44.811.223 0 0 (20.000.000) 637.498 16.685 64.824.098 (667.058) (76.085.760) (60.575.323) (204.625) (1.134.654) (2.254.000) 0 0 (11.917.158) 12.829.070 45.314.356 0 0 0 386.203 12.911 44.907.127 8.115 (72.656.880) (43.900.620) (265.151) (843.276) 0 0 0 (27.647.833) 13.096.993 535 0 0 0 535 0 0 (330.807) 0 0 (307.622) (23.185) 141 0 0 0 141 0 0 4.703.383 5.950.202 0 (1.139.815) (107.004) (330.272) 4.703.524 0 0 0 0 0 0 0 12.498.798 17.800.517 153 Bilancio Consolidato 2015 RICONCILIAZIONE (in unità di Euro) Importo 2015 2014 Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 21.611.637 3.811.120 Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 12.498.798 17.800.517 Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 34.110.435 21.611.637 154 NOTA INTEGRATIVA PARTE A Politiche Contabili Nota integrativa Parte A - Politiche contabili A.1 - PARTE GENERALE Il presente bilancio consolidato si riferisce ad Arca SGR S.p.A. (di seguito anche la “Società”, la “Controllante” o “Arca”), con sede legale in via Disciplini, 3 a Milano, e alle società da questa controllate, costituite da Arca Fondi SGR SpA (di seguito anche la “Controllata” o “Arca Fondi”), con sede legale in via Disciplini, 3 a Milano. Le società facenti parte del gruppo sono entrambe società di gestione del risparmio autorizzate a svolgere tale attività. La Società controllante Arca SGR SpA non è soggetta a Direzione e coordinamento da parte di nessun soggetto. La società controllata Arca Fondi SGR SpA è soggetta a Direzione e coordinamento da parte della controllante Arca SGR SpA. Il bilancio consolidato di Arca è sottoposto a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A.. Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI Il bilancio consolidato di Arca al 31 dicembre 2015, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC e IFRIC dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio consolidato. Si precisa che non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione”, in quanto applicabili alle sole società quotate o emittenti di titoli diffusi. La redazione del presente bilancio consolidato si è resa necessaria a seguito della costituzione, nel corso dell’esercizio 2015, della società Arca Fondi della quale Arca detiene l’intero capitale sociale. Sezione 2 – Principi generali di redazione Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sul contesto nel quale il Gruppo opera, sull’andamento della gestione e sui risultati conseguiti. Per la predisposizione degli schemi di bilancio consolidato e per il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 15 dicembre 2015. In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio consolidato è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili e della nota integrativa sono espressi in unità di Euro per maggiore chiarezza espositiva. Il bilancio consolidato di ARCA per l’esercizio 2015 riporta come dati comparativi i dati del bilancio d’esercizio 2014 poiché a tale data la società (“reporting entity”) non aveva partecipazioni di controllo. Il bilancio consolidato è redatto nel rispetto del principio della competenza economica ed utilizzando il criterio del costo storico modificato in relazione ad eventuali valutazioni effettuate in base al principio del fair value o valore equo. Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio contabile, da una sua interpretazione o dalle istruzioni predisposte dalla Banca d’Italia. Il bilancio consolidato è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali: • continuità aziendale: il bilancio consolidato è stato redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale e sulla ragionevole aspettativa che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. La sussistenza del presupposto della “continuità aziendale”, come definito nel documento coordinato Banca d’Italia, Consob, Isvap n. 4 del 3 marzo 2011, risulta confermata dalla verifica degli indicatori finanziari, patrimoniali, gestionali e di altra natura; • r ilevazione per competenza economica: il bilancio consolidato è redatto secondo il principio della competenza economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari; • coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio consolidato viene mantenuta costante da un esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso nella nota integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente; • rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale consolidato e di conto economico consolidato sono costituiti da voci, da sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nelle istruzioni precedentemente richiamate. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già 156 previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni: a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante; b) il raggruppamento favorisca la chiarezza del bilancio consolidato; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento. Nello stato patrimoniale consolidato e nel conto economico consolidato non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio consolidato né per quello precedente (se presente); • prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale; • compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate istruzioni della circolare di Banca d’Italia; • informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa relativa all’esercizio precedente, se presente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente, se presenti, possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Oltre a quanto già esposto nella relazione degli amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio 2015 e la data di approvazione del presente bilancio consolidato non si sono verificati eventi suscettibili di avere impatto significativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione è il 24 marzo 2016. Sezione 4 - ALTRI ASPETTI Nel corso dell’esercizio 2015 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM emesse il 15 dicembre 2015. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione che non ha determinato alcun impatto sulle rilevazioni contabili della Società. Nuovi principi applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015 A tal riguardo le novità IFRS applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015 sono di seguito esposte. Amendment to IAS 19, “Employee Benefits”, regarding defined benefits plans. L’amendment, omologato con Reg. 2015/29 entrato in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° febbraio 2015, si pone l’obiettivo di semplificare la contabilizzazione dei contributi per piani pensionistici che sono indipendenti dal numero di anni di servizio che sono versati da terzi o da dipendenti. Ciclo Annual Improvement 2012 Omologato con Reg. 2015/28 entrato in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° febbraio 2015. L’amendment anche se non è obbligatorio per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, si può applicare in modo volontario anche retroattivamente. L’improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili: • IFRS 2: non sono state introdotte modifiche di rilievo; è stata chiarita la definizione di “condizione di maturazione” e sono state introdotte le definizioni di “condizioni di servizio” e di “condizioni di risultato”; • IFRS 3: è stato modificato per chiarire che l’obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale rientra nella definizione di strumento finanziario e deve essere classificato come passività finanziaria o come elemento di patrimonio netto sulla base delle indicazioni contenuto nello IAS 32. Inoltre è stato chiarito che le obbligazioni a corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle che rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni rilevate a conto economico; 157 Bilancio Consolidato 2015 Nota integrativa - Parte A • IFRS 8: è stata introdotta la richiesta di informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell’aggregazione dei segmenti operativi prevedendo una descrizione degli stessi e degli indicatori economici che hanno influito nella valutazione che ha portato a concludere che i segmenti aggregati presentassero caratteristiche economiche simili. Inoltre è richiesta una riconciliazione tra le attività dei segmenti operativi ed il totale delle attività risultanti dallo stato patrimoniale solo se le attività di segmenti operativi vengono forniti periodicamente al più alto livello decisionale; • IFRS 13: le Basis for Conclusions dell’IFRS 13 sono state modificate con lo scopo di chiarire che è possibile misurare i crediti e debiti a breve termine al valore nominale risultante dalle fatture quando l’impatto dell’attualizzazione è immateriale; • IAS 16 e IAS 38: sono stati modificati per chiarire come il costo storico ed il fondo ammortamento di una immobilizzazione devono essere valutati quando l’entità adotta il criterio del costo rivalutato; • IAS 24: la modifica introdotta stabilisce le informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell’entità che redige il bilancio. Ciclo - Annual improvement 2013 Omologato con Reg. 1361/2014 entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1° gennaio 2015. L’improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili: • IFRS 1: le Basis for Conclusions dell’IFRS 1 sono state modificate al fine di chiarire che nella circostanza in cui una nuova versione di uno standard non è ancora obbligatoria ma è disponibile per l’adozione anticipata, un neo-utilizzatore può utilizzare la vecchia o la nuova versione, a condizione che la medesima norma sia applicata in tutti i periodi presentati; • IFRS 3: la modifica chiarisce che l’IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o di una joint operation (così come definiti dall’IFRS 11) nel bilancio della joint venture o della joint operation; • IFRS 13: è stato chiarito che la disposizione contenuta nell’IFRS 13 in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo di attività e passività finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti rientranti nell’ambito dello IAS 39 (o dell’IFRS 9) indipendentemente dal fatto che soddisfino o meno le definizioni di attività e passività finanziarie dello IAS 32; • IAS 40: la modifica introdotta al principio chiarisce che per stabilire quando l’acquisto di un investimento immobiliare costituisce una aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle disposizioni dell’IFRS 3. IFRIC 21, Tributi L’interpretazione omologata con Reg. 634/2014, entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 17 giugno 2014 o successivamente. Il documento tratta il tema dei pagamenti erogati ad enti governativi (tributi), diversi dalle imposte sul reddito e dalle multe/ammende per i quali l’entità non riceve specifici beni e servizi. Principi che entreranno in vigore dopo il 31 dicembre 2015 Lo IAS 8 impone di dare informazioni nelle note al bilancio sui nuovi principi contabili o nuove interpretazioni emessi, ma non ancora in vigore. A tal riguardo la tavola seguente contiene un sommario di tutti i nuovi standard e amendment emessi prima del 31 dicembre 2015 con data di entrata in vigore dopo il 1°gennaio 2016. Si tratta di standard non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati dall’Unione Europea e pertanto non applicabili ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015. In vigore dagli es. iniziati dal Omologazione Contenuto Amendment to IFRS 11, ‘Joint arrangements’ on acquisition of an interest in a joint operation 1/1/2016 Reg. 2015/2173 del 24/11/2015 La modifica richiede che un entità adotti i principi contenuti nell’IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all’acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un “business”. Amendments to IAS 16, ‘Property plant and equipment’, and IAS 41, ‘Agriculture’, regarding bearer plants 1/1/2016 158 Reg. 2015/2113 del 23/11/2015 La modifica cambia la rappresentazione bilancio delle piante fruttifere come ad esempio le viti, gli alberi della gomma e le palme da olio. Lo IASB ha deciso che le piante fruttifere devono essere contabilizzate secondo quanto previsto dallo IAS 16 in quanto il loro funzionamento è assimilabile a quello degli immobili, impianti e macchinari destinati all’attività produttiva, mentre rimane invariata la contabilizzazione del prodotto di tali piante. Amendment to IAS 16, ‘Property, plant and equipment’ and IAS 38,’Intangible assets’, on depreciation and amortization 1/1/2016 Reg. 2015/2231 del 2/12/2015 La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto determinare la quota di ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo. IFRS 14, ‘Regulatory deferral accounts’ 1/1/2016 Non ancora omologato L’IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a contabilizzare le operazioni secondo i precedenti principi contabili adottati anche se in contrasto con gli IFRS. Amendments to IAS 27 Equity method in separate financial statements 1/1/2016 Reg. 2015/2441 del 18/12/2015 La modifica consente alle entità di utilizzare, nel proprio bilancio separato, il metodo del patrimonio netto per la valutazione degli investimenti in società controllate, joint ventures e collegate. Amendments to IFRS 10, ‘Consolidated financial statements’ and IAS 28, Investments in associates and joint ventures’ : Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture 1/1/2016 Non ancora omologato Esiste un conflitto tra le disposizioni contenute nell’IFRS 10 e nello IAS 28 nel caso in cui un investi(deferred indefinitely) tore venda oppure contribuisca un business ad una propria collegata o joint venture, in quanto: - secondo l’IFRS 10 in caso di perdita del controllo di una partecipata, un investitore deve rilevare nel proprio bilancio la differenza tra il fair value del corrispettivo ricevuto ed il valore contabile delle attività e passività eliminate, come utile o perdita nel conto economico (come meglio definito dai paragrafi B98 e B99 dell’IFRS 10); mentre - secondo il paragrafo 28 dello IAS 28 l’effetto delle operazioni tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, sono rilevati nel bilancio dell’entità soltanto limitatamente alla quota d’interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture. La modifica apportata ai due principi stabilisce che in caso di vendita o contribuzione di un business ad una propria collegata o joint venture, l’investitore applica i principi contenuti nell’IFRS 10 e rileva nel proprio bilancio l’intera plusvalenza o minusvalenza conseguente alla perdita del controllo. La modifica non si applica nel caso in cui le attività vendute o contribuite alla propria collegata o joint venture non costituiscano un business ai sensi dell’IFRS 3. In quest’ultimo caso l’utile o la perdita saranno rilevati secondo quanto stabilito dal paragrafo 28 dello IAS 28. Annual improvements 2012-2014 1/1/2016 Reg. 2015/2343 del 15/12/2915 Le modifiche contenute nel ciclo di miglioramenti 2012-2014 ai principi contabili esistenti sono le seguenti: - IFRS 5: chiarisce che quando una attività non corrente (o gruppo in dismissione) viene riclassificata da “posseduta per la vendita” a “posseduta per la distribuzione” o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e non deve essere contabilizzata come tale. Inoltre è stato chiarito che i principi dell’IFRS 5 sulle variazioni ad un piano di vendita, si applicano ad una attività (o gruppo in dismissione) che cessa di essere “posseduta per la distribuzione”, ma non è riclassificata come “posseduta per la vendita”; - IFRS 7, “Service contracts”: se un’entità trasferisce un’attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS39 per l’eliminazione contabile dell’attività, la modifica all’IFRS 7 richiede che venga fornita informativa sull’eventuale coinvolgimento residuo che l’entità potrebbe ancora avere in relazione all’attività trasferita. - IFRS 7, “Interim financial statements”: è chiarito che l’informativa supplementare richiesta dalla sopra riportata modifica all’IFRS 7 “Disclosure – Offsetting financial assets and financial liabilities” non è espressamente necessaria in tutti i bilanci intermedi a meno che non sia richiesta dallo IAS 34; - IAS 19: il principio richiede che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un “mercato spesso” (deep market) di tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici. - IAS 34: la modifica chiarisce il concetto di informativa illustrata “altrove nel bilancio intermedio”. Amendment to IAS 1, ‘Presentation of financial statements’ on the disclosure initiative 1/1/2016 Reg. 2015/2406 del 18/12/2015 L’amendment chiarisce le guidances contenute nello IAS 1 sulla materialità, l’aggregazione di voci, la rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle accounting polices. L’emendamento inoltre modifica le richieste di informazioni aggiuntive per la sezione delle altre componenti di conto economico complessivo. Infine fornisce alcune novità con riguardo alle disclosure generali quali ad esempio: presentazione sistematica delle note, presentazione dei principi contabili, ecc.. 159 Bilancio Consolidato 2015 Nota integrativa - Parte A Amendment to IFRS 10 and IAS 28 on investment entities applying the consolidation exception 1/1/2016 Non ancora omologato L’amendment all’IFRS 10 chiarisce che l’eccezione alla predisposizione al bilancio consolidato è disponibile alle controllanti intermedie che sono controllate di una entità di investimento. Inoltre l’amendment allo IAS 28 consente, ad una entità che non è un’entità investimento, ma ha una interessenza in una società collegata o in una joint venture, che è una investment entity, una policy choice quando applica il metodo del patrimonio netto. L’entità può scegliere di mantenere la misurazione al fair value applicato dall’entità di investimento collegata o joint venture oppure di effettuare un consolidamento a livello dell’entità investimento collegata o joint venture” IFRS 15, ‘Revenue from Contracts with Customers’ 1/1/2018 Non ancora omologato Il principio sostituisce lo IAS 18, lo IAS 11 e le seguenti interpretazioni: IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18 e SIC 31. Si applica a tutti i contratti con i clienti ad eccezione degli accordi che rientrano nell’ambito di applicazione dello IAS 17, dell’IFRS 4 oppure dello IAS 39/IFRS 9. I paragrafi dell’IFRS 15 relativi alla rilevazione e misurazione dei ricavi introducono un modello basato su 5 step: 1) l’identificazione del contratto con il cliente, 2) l’identificazione delle “performance obligations” cioè degli elementi separabili che fanno parte di un unico contratto ma che ai fini contabili devono essere separati, 3) la determinazione del prezzo di vendita, 4) l’allocazione del prezzo alle diverse “performance obligations”, 5) la rilevazione dei ricavi quando le “performance obligations” sono soddisfatte. L’IFRS 15 integra l’informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. IFRS 9 ‘Financial instruments’ 1/1/2018 Non ancora omologato Il principio sostituisce lo IAS 39 e contiene un modello per la valutazione degli strumenti finanziari basato su tre categorie: costo ammortizzato, fair value e fair value con variazioni in OCI. Il principio prevede un nuovo modello di impairment che si differenzia rispetto a quanto attualmente previsto dallo IAS 39 e si basa prevalentemente sul concetto di perdite attese. Inoltre sono modificate le disposizioni in materia di hedge accounting. 4.1 Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio La redazione del bilancio consolidato richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio consolidato. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali si è reso necessario l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: • la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio consolidato; • la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali; • la valutazione del valore recuperabile delle attività materiali; • la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione relativa a passività potenziali; • le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati del bilancio consolidato fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio consolidato. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni delle note illustrative. Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento 5.1 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva Denominazioni imprese 1. Arca Fondi SGR S.p.A. 160 Rapporto di partecipazione Sede operativa Sede legale Tipo di rapporto (1) Impresa partecipante Quota % Disponibilità voti % (2) Milano Milano 1 Arca SGR S.p.A. 100% 100% Tipo di rapporto: 1= maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria 2= influenza dominante nell’assemblea ordinaria 3= accordi con altri soci 4= altre forme di controllo 5= direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del “decreto legislativo 87/92” 6= direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del “decreto legislativo 87/92” Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali Il bilancio consolidato comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della società controllante e delle sue controllate dirette e indirette. In particolare l’area di consolidamento - come specificamente previsto dai principi IAS/IFRS - include tutte le società controllate, prescindendo dalla forma giuridica, dall’operatività in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della controllante, dallo status di società in attività o in liquidazione. Sono considerate controllate le imprese nelle quali la società controllante, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto, ma non solo. Il concetto di controllo va oltre la percentuale d’interessenza nel capitale sociale della società partecipata e viene definito come il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. Al 31 dicembre 2015 l’area di consolidamento di Arca comprende le seguenti società (consolidate con il metodo integrale): - Arca SGR SpA (Controllante) - Arca Fondi SGR SpA, con sede legale in via Disciplini 3, Milano, controllata direttamente al 100%. 5.2 Valutazioni e assunzioni significative per determinare l’area di consolidamento Nello specifico sono stati considerati i seguenti fattori per valutare l’esistenza del controllo: • Lo scopo e la struttura della partecipata, al fine di identificare gli obiettivi dell’entità, le sue attività rilevanti, ovvero quelle che maggiormente ne influenzano i rendimenti e come tali attività sono governate; • Eventuali esposizioni alla variabilità dei rendimenti della partecipata; • Quando le attività rilevanti sono gestite attraverso diritti di voto, i seguenti fattori forniscono in linea generale evidenza del controllo: - Possesso direttamente o indirettamente di più della metà dei diritti di voto di un’entità salvo che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo; - Possesso della metà o meno dei voti esercitabili in assemblea e capacità di governare le attività rilevanti. • Sulla base degli elementi esistenti, Arca Fondi è considerata controllata e quindi inclusa nel perimetro di consolidamento di Arca. 5.3 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative Con riferimento al bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 non vi sono circostanze o fattispecie del genere. 5.4 Restrizioni significative Non risultano restrizioni significative. 5.5 Altre informazioni Le società controllate sono consolidate con il metodo integrale. Il consolidamento integrale consiste nell’acquisizione “linea per linea” degli aggregati di stato patrimoniale, conto economico e prospetto della redditività complessiva delle società controllate. Le attività, le passività, i proventi e gli oneri, rilevati tra imprese appartenenti allo stesso perimetro di consolidamento, sono eliminati. Dopo l’eventuale attribuzione ai terzi (non presenti nel caso delle società controllate di Arca), in voce propria, delle quote del patrimonio e del risultato economico, il valore della partecipazione viene annullato in contropartita al valore del patrimonio della controllata alla data di costituzione o di acquisizione del controllo. L’eventuale differenza non attribuita a specifici elementi dell’attivo e del passivo è rilevata nelle riserve di patrimonio netto. I risultati economici di una controllata costituita o acquisita nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato a partire rispettivamente dalla data della sua costituzione o della sua acquisizione. 161 Bilancio Consolidato 2015 Nota integrativa - Parte A Per la redazione del bilancio consolidato vengono utilizzati i bilanci della Controllante e delle società controllate approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Detti bilanci sono redatti secondo principi contabili omogenei e fanno tutti riferimento alla data del 31 dicembre 2015. A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca per la classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale consolidato, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali del conto economico consolidato. 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute con finalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione. Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico. Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi. 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate, non diversamente classificate come crediti, attività detenute per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza. L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value, intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione. Nel caso di quote detenute in fondi comuni di investimento, per la determinazione del fair value si fa riferimento all’ultimo valore quota disponibile, rappresentativo del valore di realizzo delle quote stesse. Gli interessi maturati sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e confluisce in una specifica riserva di patrimonio netto. I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassificati nel conto economico quando l’attività finanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore (impairment). La verifica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio tenendo conto della prolungata perdita di valore (orizzonte temporale superiore a 12 mesi) e significativa riduzione del valore rispetto al valore di carico (riduzione superiore al 25%). Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore. Dette riprese di valore sono imputate: – a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito; – nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi. 162 3. Crediti e Debiti Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es. attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti. Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività finanziarie di negoziazione e Passività finanziarie valutate al fair value, nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari (come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.) e gli eventuali scoperti di conto corrente. I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value corrispondente rispettivamente all’importo da incassare e all’importo da corrispondere alla controparte. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico. Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate. 4. Attività materiali Si tratta delle attività materiali (immobili, impianti tecnici, mobili, arredi ed attrezzature di ogni tipo) detenute ad uso funzionale e che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio. Tra le attività materiali sono inclusi anche i beni oggetto di leasing finanziario. Le migliorie su beni di terzi quando non siano separabili dai beni stessi e qualora non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “Altre Attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità e quello di durata residua della locazione. Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Le attività materiali sono valutate al costo dedotti gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite durevoli di valore conformemente a quanto disposto dallo IAS 16. Lo stesso criterio viene adottato anche per gli investimenti immobiliari avendo optato per la facoltà di valutazione successiva al costo. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende che l’attività sia utilizzabile dall’azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale, in presenza di situazioni sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli di valore, si procede al confronto fra il valore recuperabile del cespite, che corrisponde al maggiore tra il suo valore d’uso (valore attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione), ed il suo valore contabile al netto degli ammortamenti effettuati. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico nelle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali. Nel caso vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si procede ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti in assenza di precedenti perdite di valore. Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore delle attività materiali sono riportate al punto 14 della presente sezione. Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità. 5. Attività immateriali Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se: – sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali; 163 163 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota integrativa - Parte A – incorporano benefici futuri; – la società ne ha il controllo. Esse sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica ed includono i marchi, le licenze d’uso di software, il software applicativo, l’avviamento e le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di contratti. Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario, il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri. Attività immateriali a vita utile definita Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i benefici economici. Tra le attività immateriali a vita utile definita sono inclusi le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i flussi di cassa netti attesi dalle stesse, lungo la durata della loro vita utile stimata, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Le attività immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment qualora si manifesti il rischio che il valore contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o, in alternativa, con frequenza almeno annuale. Il valore recuperabile dell’attività immateriale, da confrontare con il valore contabile della stessa in occasione dell’impairment test, è pari al fair value (valore di mercato) dell’attività immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al suo valore d’uso, qualora esso sia determinabile e risulti superiore al fair value. Maggiori informazioni in merito alle modalità di effettuazione dell’impairment test sulle attività immateriali a vita utile definita sono riportate al punto 14 della presente sezione. Avviamento e attività immateriali a vita utile indefinita Le attività a vita utile indefinita, quali l’avviamento, non vengono ammortizzate ma sono periodicamente sottoposte ad “impairment test” . In particolare l’avviamento incluso nelle attività immateriali rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale (business combination). Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della business combination o partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo delle capacità reddituali future della medesima (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non corrisponda a capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico. Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tale fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento (Cash Generating Unit – CGU). L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Tali perdite durevoli di valore non potranno più essere ripristinate nei successivi esercizi. Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio a seguito di dismissione o quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità economica e non siano attesi benefici economici futuri. Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore dell’avviamento sono riportate al punto 14 della presente sezione. 6. Fiscalità corrente e differita Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente normativa nazionale. La Legge di stabilità di dicembre 2015 ha previsto la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1 gennaio 2017 con effetto sui periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. E’ stata inoltre disposta a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, un’addizionale dell’IRES pari al 3,5% a carico di enti 164 creditizi e finanziari di cui all’articolo 1 del Dlgs 87/92. Nella determinazione delle imposte differite si è tenuto conto di tale circostanza. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali (balance sheet liability method). Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite fiscali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero valutata sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce Passività fiscali, coerentemente con quanto previsto dal regolamento della Banca d’Italia. 7. Operazioni in valuta Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla data di chiusura del bilancio. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. 8. Titoli in circolazione La voce Titoli in circolazione accoglie gli strumenti di debito emessi dalla società che vengono contabilizzati all’origine sulla base del fair value della passività ad essi correlata pari al prezzo di emissione comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l’emissione stessa. Dopo la rilevazione iniziale, la passività finanziaria viene valutata al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo e il suo valore viene incrementato della cedola maturata/in corso di maturazione alla data di rilevazione. I titoli vengono cancellati dal bilancio quando risultano scaduti o estinti. La cancellazione avviene anche al momento del riacquisto di titoli precedentemente emessi; la differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrata a conto economico. L’eventuale ricollocamento successivo al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. 9. Trattamento di fine rapporto del personale Il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come: • “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali; • “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione unitaria del credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006. Con particolare riferimento a quest’ultima quota si segnala che essa è iscritta sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione unitaria del credito”, senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto il costo previdenziale (“current service cost”) del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti. 165 Bilancio Consolidato 2015 Nota integrativa - Parte A Ai fini dell’attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende con elevato rating tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell’importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all’estinzione finale dell’intera obbligazione. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva. 10. Riserve di valutazione Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto fiscale. 11. Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Essi sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se: • esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; • può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo. L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione stessa. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale del comparto a garanzia del fondo pensione Arca Previdenza (comparto Obiettivo TFR), istituito e gestito dalla società, determinato applicando i rendimenti attesi sugli investimenti dei comparti, le ipotesi demografiche di decesso e invalidità degli aderenti e utilizzando un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riflette il valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività potenziale. 12. Altre attività e passività In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni di investimento istituiti da Arca, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto dai rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente contabilizzato come componente negativo di reddito nel conto economico del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei fondi, è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua. Come previsto dalle istruzioni della Banca d’Italia nella presente voce sono incluse le migliorie e le spese incrementative su beni di terzi diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”, laddove dalle stesse ci si attenda un beneficio economico futuro. Il relativo ammontare viene ammortizzato sul minore periodo fra la presunta vita utile residua e la durata residua del canone di locazione. 13. Rilevazione dei ricavi e dei costi I costi sono iscritti nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo. 166 I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto/erogato e riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o, comunque: • nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile; • nel caso di prestazioni di servizi, nel momento in cui gli stessi vengono prestati. In particolare: • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati; • gli interessi attivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato; • i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento (rileva la data di assunzione della delibera da parte dell’assemblea); • le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica. 14. Altre informazioni Modalità di determinazione delle perdite di valore Attività finanziarie A ogni data di bilancio, le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione o nelle attività valutate al fair value sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono oggettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse. Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad eventi attuali, non meramente attesi. La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano specifiche evidenze di perdite di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la valutazione analitica non ha determinato una rettifica di valore. La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori rilevanti. Nel caso di Attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se ritenuta durevole sulla base delle evidenze determinate come precedentemente esplicitato. In tale eventualità, la perdita cumulativa rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico. Avviamento In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dall’avviamento, sono sottoposte ad una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore proprio recuperabile. La verifica del valore di tali attività immateriali, non presentando queste flussi finanziari autonomi, è effettuata attraverso l’accertamento dell’eventuale perdita di valore della Cash Generating Unit (CGU) a cui tali attività sono state attribuite. La CGU è definita dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata autonomi dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, l’attività in questione può essere inserita in un gruppo di attività per il quale si procede a determinare il valore recuperabile. Nel caso dell’avviamento iscritto nell’attivo di Arca a seguito delle operazioni straordinarie effettuate dalla società, si segnala che esso è stato attribuito ad una CGU corrispondente alla società stessa, intesa nel suo complesso. Una volta identificata la CGU da valutare, si procede a determinarne il valore recuperabile che lo IAS 36 definisce come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use). Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Nel caso di Arca il valore di mercato della CGU è determinato attraverso il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferimento a quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della società valutata. 167 Bilancio Consolidato 2015 2015 Nota integrativa - Parte A Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri, riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Nel caso di Arca il valore d’uso è determinato attraverso il metodo del dividend discount model (DDM), nella variante dell’excess capital. Tale metodo consente di valutare una società attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi di dividendi potenzialmente erogabili ai soci, una volta soddisfatti i requisiti patrimoniali di vigilanza previsti. L’impairment test è quindi svolto confrontando la stima del valore della CGU, determinato con i metodi sopra riportati, con il valore contabile della CGU stessa, rappresentato, nel caso di Arca, dal patrimonio netto della società. Se il valore della CGU che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto contabile, ne consegue che la CGU e gli avviamenti a questa associati, non devono essere oggetto di svalutazione. Attività materiali e attività immateriali a vita utile definita Le attività materiali ed immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment se si è manifestato il rischio che il valore contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o quanto meno con frequenza annuale. Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value. Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certificatore esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente qualora si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile, nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni. Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3, ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “trigger events”, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile definita vengono sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici. Aggregazioni aziendali Il trasferimento del controllo di un’impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un’operazione di aggregazione aziendale che viene contabilizzata secondo quanto indicato dal principio contabile IFRS 3. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l’investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. L’IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest’ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un’altra entità o gruppo di attività. L’acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell’entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l’acquirente ottiene effettivamente il controllo sull’impresa o sulle attività acquisite. Il corrispettivo trasferito nell’ambito di un’operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro, il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento differito con riferimento ad un periodo superiore al breve termine. Sono inclusi nel corrispettivo dell’aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo, mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate, in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio, o incremento dello sconto sull’emissione iniziale, nel caso di emissione di strumenti di debito. I costi correlati all’acquisizione sono gli oneri che l’acquirente sostiene per la realizzazione dell’aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo e non esaustivo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, nonché per la predisposizione dei documenti informativi richiesti dalle norme. L’acquirente deve contabilizzare i costi correlati all’acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti. 168 Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il “metodo dell’acquisizione”, in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. L’eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente) ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento. La contabilizzazione dell’operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Non configurano aggregazioni aziendali: i) le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un’attività aziendale, ii) le operazioni finalizzate al controllo in via transitoria, iii) le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con finalità riorganizzative (quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte dello stesso gruppo) che non comportano cambiamenti degli assetti di controllo, indipendentemente dalla percentuale dei diritti di terzi prima e dopo l’operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che, in assenza di un principio specifico, l’impresa debba fare uso del proprio giudizio nell’applicare un principio contabile che fornisca un’informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell’operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell’acquisita nel bilancio dell’acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l’unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano. Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, oppure “per incorporazione, con la confluenza di un’impresa in un’altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati; in particolare: • se l’operazione comporta il trasferimento del controllo di un’impresa, essa viene trattata come un’operazione di aggregazione ai sensi dell’IFRS 3; • se l’operazione non comporta il trasferimento del controllo, essa viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata. A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli. A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informazioni di natura qualitativa La presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS 13. La gerarchia del fair value, illustrata al punto A.4.3, è applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value è rilevata nello stato patrimoniale consolidato. Il fair value è definito come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti. Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l’utilizzo di prezzi quotati per strumenti similari o di modelli valutativi interni. Nel caso di investimenti in fondi comuni, il fair value è determinato sulla base dell’ultimo valore quota disponibile. Si specifica che nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sono presenti attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value su base ricorrente. Si segnala che il fair value di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai fini di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal provvedimento di Banca d’Italia del 15 dicembre 2015. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3. La classificazione nel livello 2 ovvero nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. 169 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota integrativa - Parte A Nel caso in cui per uno strumento finanziario non siano rilevabili quotazioni su un mercato attivo, la funzione Risk Management calcola il fair value applicando una tecnica di valutazione. A tale scopo, sono prese in considerazione tutte le informazioni di mercato rilevanti in qualche modo disponibili. Nell’ambito del processo di determinazione del fair value di un titolo non trattato in un mercato attivo, le tecniche di valutazione comunemente applicate sono le seguenti: • prezzi di transazioni recenti o contribuzioni/quotazioni di mercato comunque disponibili alla data di valutazione, anche se relative a un mercato ritenuto non attivo; • valutazioni fornite dall’emittente o da un calculation agent o comunque da un servizio di valutazione esterno; • valutazioni di tipo mark-to-model, cioè ottenute utilizzando un modello di pricing appropriato per il tipo di strumento finanziario da valutare, alimentato con i dati di mercato rilevanti ai fini della valutazione. Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore. Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo. Si segnala che per la valutazione degli strumenti finanziari classificati come livello 3 nel bilancio consolidato di Arca, non sono stati utilizzati input non osservabili. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Sezione non applicabile. A.4.3 Gerarchia del fair value Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazioni tra operatori di mercato alla data di valutazione. Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività finanziarie, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato. Livello 1 In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare rettifiche, prezzi quotati in mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione. Uno strumento è considerato quotato in un mercato attivo quando: – i prezzi sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa o attraverso un servizio di quotazione; – i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive e sono il frutto di normali contrattazioni. Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario. Livello 2 e 3 Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3. La classificazione nel livello 2, piuttosto che nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi per la determinazione del fair value sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo. Maggiori dettagli sulla classificazione nei livelli 2 e 3 sono illustrati al punto A.4.1. Al 31 dicembre 2015 sono presenti nell’attivo patrimoniale consolidato di Arca attività finanziarie disponibili per la vendita classificate al Livello 1 della gerarchia di fair value. Maggior dettagli relativi a tali attività finanziarie sono riportati al punto A.4.5.1. Al punto A.4.5.4 è riportato il dettaglio delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value nello stato patrimoniale consolidato della Società, ma riclassificate a fini informativi al fair value al Livello 2 e al Livello 3. 170 Livello 2 Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale è differente dal valore contabile degli stessi ed è stato determinato come segue: • Titoli in circolazione (strumento innovativo di capitale emesso nel dicembre 2013): valutazione effettuata sulla base di strumenti con simili caratteristiche attualmente quotati sui mercati regolamentati, nonché sulla base dell’attuale curva dei tassi di mercato. Livello 3 Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale, invece, è considerato convenzionalmente pari al valore contabile degli stessi in virtù delle considerazioni che seguono: • Crediti (esclusi i conti correnti classificati come attività di Livello 1): sono rappresentati principalmente dai crediti vantati nei confronti dei fondi comuni e del fondo pensione e dai crediti derivanti dall’erogazione di servizi. Tutti i crediti hanno scadenza breve e non presentano rischi all’incasso; • Debiti: sono rappresentati principalmente dalle passività a breve termine verso le reti di distribuzione per servizi ricevuti. A.4.4 Altre informazioni In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving disclosures about financial instruments”, la Società classifica le valutazioni al fair value dei propri strumenti finanziari sulla base della gerarchia precedentemente descritta, in relazione alla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli). Al 31 dicembre 2015 erano presenti nell’attivo patrimoniale consolidato di Arca attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value su base ricorrente. Informazioni di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività/passività misurate al fair value L1 L2 L3 Totale 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0 2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 19.005.304 0 0 19.005.304 4. Derivati di copertura 0 0 0 0 5. Attività materiali 0 0 0 0 6. Attività immateriali 0 0 0 0 19.005.304 0 0 19.005.304 Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0 2. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 3. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale L’importo si riferisce alle quote del fondo comune di investimento mobiliare ARCA RR DIVERSIFIED BOND acquisite nel corso dell’esercizio per un controvalore iniziale di Euro 19.999.996 ad investimento della liquidità disponibile. Nel corso del periodo il valore del fondo si è ridotto di circa Euro 19 milioni a seguito delle dinamiche dei mercati. Le sezioni A.4.5.2 e A.4.5.3 non sono riportate in quanto non vi sono attività e passività valutate su base ricorrente al fair value di Livello 3. 171 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota integrativa - Parte A A.4.5.4 A ttività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 2. Crediti 2015 VB L1 0 2014 L2 0 106.094.500 34.107.130 L3 0 VB 0 L1 0 L2 0 L3 0 0 0 71.987.370 88.808.884 21.607.396 0 67.201.488 3. Attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 0 0 4. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 106.094.500 34.107.130 0 71.987.370 88.808.884 21.607.396 0 67.201.488 0 64.546.419 65.270.245 0 65.270.245 1. Debiti 64.546.419 0 2. Titoli in circolazione 25.254.000 0 27.393.000 0 25.254.000 0 27.554.000 0 0 0 0 0 3. Passività associate ad attività in via di dismissione Totale 0 89.800.419 0 0 0 27.393.000 64.546.419 90.524.245 0 0 0 27.554.000 65.270.245 Legenda: VB= Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one profit/loss”. 172 NOTA INTEGRATIVA PARTE B Informazioni sullo Stato Patrimoniale Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio d’esercizio di Arca. VOCI DELL’ATTIVO Sezione 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10 (in unità di Euro) 1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” 2015 2014 Cassa in divisa corrente 3.305 4.241 Totale 3.305 4.241 Le Sezioni 2 e 3 non sono applicabili. Sezione 4 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40 (in unità di Euro) 4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita” 2015 Voci / Valori Livello 1 1. Titoli di debito - di cui: Titoli di Stato 2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19.005.304 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19.005.304 0 0 0 0 0 3. Altre attività Totale 2014 L’importo iscritto a bilancio si riferisce al valore delle quote del fondo comune di investimento mobiliare ARCA RR DIVERSIFIED BOND acquistate nell’esercizio al valore iniziale di € 19.999.996. Il valore delle quote del fondo detenuto da Arca SGR ha subito una riduzione rispetto alla data di acquisto di € 994.692. 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti 2015 Voci / Valori 2014 1. Attività finanziarie a) Governi e Banche Centrali 0 0 b) Altri enti pubblici 0 0 c) Banche 0 0 d) Enti finanziari 19.005.304 0 e) Altri emittenti 0 0 19.005.304 0 Totale Il valore di bilancio è così dettagliato: Descrizione Arca RR Diversified Bond Totale La Sezione 5 non è applicabile. 174 Quote n° 1.712.035,31 2015 2014 Valore quota Valore quota 11,10 Fair value 19.005.304 19.005.304 Quote n° 0,000 Controvalore 0 0 0 Sezione 6 - CREDITI - Voce 60 (in unità di Euro) 6.1 Dettaglio della voce 60 “Crediti” 2015 Dettaglio / Valori 1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 1.1 gestione di OICR 1.2 gestione individuale 1.3 gestione di fondi pensione 2. Crediti per altri servizi: 2.1 consulenze 2.2 funzioni aziendali in outsourcing 2.3 altri 3. Altri crediti: 2014 Fair value Valore di bilancio L1 L2 Fair value Valore di bilancio L3 L1 L2 L3 71.647.937 0 0 71.647.937 66.763.129 0 0 66.763.129 62.987.245 0 0 62.987.245 59.194.423 0 0 59.194.423 469.566 0 0 469.566 453.292 0 0 453.292 8.191.126 0 0 8.191.126 7.115.414 0 0 7.115.414 339.433 0 0 339.433 427.595 0 0 427.595 153.922 0 0 153.922 169.461 0 0 169.461 0 0 0 0 0 0 0 0 185.511 0 0 185.511 258.134 0 0 258.134 34.107.130 34.107.130 0 0 21.618.160 21.607.396 0 10.764 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui su titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui su altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui su titoli di capitale e quote 0 0 0 0 0 0 0 0 34.107.130 34.107.130 0 0 21.618.160 21.607.396 0 10.764 3.1 pronti contro termine 3.2 depositi e conti correnti 3.3 altri 4. Titoli di debito Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 106.094.500 34.107.130 0 71.987.370 88.808.884 21.607.396 0 67.201.488 L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 Al punto 1.2 sono esposti i crediti relativi alle gestioni ricevute in delega. 175 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte B 6.2 Crediti: composizione per controparte Banche Composizione / Controparte 1. Enti finanziari di cui del gruppo della SGR Clientela di cui del gruppo della SGR di cui del gruppo della SGR Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 1.1 gestione di OICR 6.715 1.2 gestione individuale 1.3 gestione di fondi pensione 2. 0 0 18.806 0 62.961.724 11.890 0 0 0 457.676 0 0 0 0 0 8.191.126 0 153.922 0 0 0 0 0 Crediti per altri servizi: 2.1 consulenze 2.2 funzioni aziendali in outsourcing 2.3 altri 3. 0 0 0 0 0 0 185.511 0 0 0 0 0 Altri crediti: 3.1 pronti contro termine - di cui su titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 - di cui su altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 - di cui su titoli di capitale e quote 0 0 0 0 0 0 33.107.130 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale al 31.12.2015 33.465.168 0 18.806 0 71.610.526 0 Totale al 31.12.2014 22.263.318 0 16.685 0 66.528.881 0 3.2 depositi e conti correnti 3.3 altri Le Sezioni 7, 8 e 9 non sono applicabili. Sezione 10 - ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100 (in unità di Euro) 10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori 1. 2. 2015 2014 Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 5.318.570 6.198.570 19.832.089 21.290.094 524.937 601.346 103.753 69.403 1.060.145 1.396.750 Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni 0 0 b) fabbricati 0 0 c) mobili 0 0 d) impianti elettronici 135.416 187.364 e) altre Totale 0 0 26.974.910 29.743.527 Le voci “terreni e fabbricati” fanno riferimento alle consistenze di via Disciplini 3 in Milano, sede della società e a via Mosè Bianchi in Milano, immobile oggetto di locazione a terzi così composti: 176 Ubicazione Fabbricato Via Disciplini 3 Via Mosè Bianchi 6 Totale Terreno 10.352.089 2.298.570 9.480.000 3.020.000 19.832.089 5.318.570 La voce 1. e) “altre” include principalmente gli impianti dei fabbricati e altre attrezzature. Le tabelle 10.2, 10.3, 10.4, 10.6 e 10.7 non sono applicabili. 10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue A. ESISTENZE INIZIALI LORDE A.1 Riduzioni di valore totali nette Impianti elettronici Terreni Fabbricati Mobili Altre Totale 6.198.570 26.081.206 2.201.414 1.838.528 2.518.324 38.838.042 0 (4.791.112) (1.600.068) (1.581.761) (1.121.574) (9.094.515) A.2 ESISTENZE INIZIALI NETTE 6.198.570 21.290.094 601.346 256.767 1.396.750 29.743.527 B. Aumenti 0 124.777 24.996 87.339 89.536 326.648 B.1 Acquisti 0 0 24.996 86.330 89.536 200.862 B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 124.777 0 0 0 124.777 B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0 B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0 B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 0 0 0 1.009 0 1.009 (880.000) (1.582.782) (101.405) (104.937) (426.141) (3.095.265) Vendite 0 0 0 (138) (301) (439) C.2 Ammortamenti 0 (771.829) (101.405) (104.799) (425.840) (1.403.873) C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico (880.000) (810.953) 0 0 0 (1.690.953) a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0 b) conto economico 0 0 0 0 0 0 C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0 C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: C.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 D. RIMANENZE FINALI NETTE 5.318.570 19.832.089 524.937 239.169 1.060.145 26.974.910 D.1 Riduzioni di valore totali nette (880.000) (6.373.894) (1.701.473) (1.686.698) D.2 RIMANENZE FINALI LORDE 6.198.570 26.205.983 2.226.410 1.925.867 2.607.860 39.164.690 E. VALUTAZIONE AL COSTO 5.318.570 19.832.089 524.937 239.169 1.060.145 26.974.910 (1.547.715) (12.189.780) 177 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte B Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”,”Mobili” e “Altre” si riferiscono prevalentemente ad ulteriori lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Disciplini n. 3. I decrementi di valore inseriti alla voce C.3 si riferiscono alla svalutazione dell’immobile di Via Mosè Bianchi n. 6, di cui € 880.000 allocati al terreno ed € 810.953 allocati al fabbricato. Tale svalutazione recepisce i risultati delle analisi e dei test fatti per accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali (come previsto dallo IAS 36). Il valore netto contabile dell’immobile (fabbricato e terreno), al netto dell’ammortamento dell’esercizio e della svalutazione, è pari a € 12.500.000, come risulta anche dalla valutazione elaborata con il supporto di un terzo esperto. I coefficienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono calcolati a quote costanti e sono i seguenti: - Fabbricati 2,94% - Macchine elettroniche 33,33% - Mobili e arredi 14,28% - Altre attività materiali 12,50% - 15,00% - 20,00% - 33,33% Sezione 11 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali” 2015 Voci/Valutazioni Attività valutate al costo 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 2.1 generate internamente 2.2 altre Totale 2014 Attività valutate al fair value Attività valutate al costo Attività valutate al fair value 113.620.017 0 113.620.017 0 0 0 0 0 21.195.016 0 23.735.749 0 134.815.033 0 137.355.766 0 11.2 Attività immateriali: variazioni annue Altre attività immateriali Avviamento A. ESISTENZE INIZIALI B. Aumenti Software e Licenze Marchi Totale 113.620.017 23.559.113 167.310 9.326 137.355.766 0 0 23.185 0 23.185 B.1 Acquisti 0 0 23.185 0 23.185 B.2 Riprese di valore 0 0 0 0 0 - a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico B.3 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 0 B.4 Altre variazioni 0 0 0 0 0 C. Diminuzioni 0 (2.482.862) (79.908) (1.148) (2.563.918) C.1 Vendite 0 0 0 0 0 C.2 Ammortamenti 0 (2.482.862) (69.020) (1.148) (2.553.030) C.3 Rettifiche di valore 0 0 0 0 - a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico 0 0 0 0 0 - a patrimonio netto 0 0 0 0 0 - a conto economico 0 0 0 0 0 0 0 (10.888) 0 (10.888) 113.620.017 21.076.251 110.587 8.178 134.815.033 C.4 Variazioni negative di fair value C.5 Altre variazioni D. 178 RIMANENZE FINALI 1. “Avviamento” Il valore dell’avviamento, pari ad € 113.620.017, è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR, € 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR, € 13.917.073 relativi all’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR e € 83.961.784 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR successivamente incorporata da ARCA con effetto 1° gennaio 2014. Tali valori di avviamento sono stati sottoposti a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (impairment test) come di seguito specificato. Impairment test In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (IAS 36), si è proceduto ad accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle unità generatrici di flussi finanziari (o anche “CGU”) attraverso una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è definito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use). Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga. Ai fini dell’impairment test è stato considerato il valore di avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale della società al 31 dicembre 2015, pari a € 113,6 milioni. Si è ritenuto di identificare nell’intera società Arca la Cash Generating Unit (CGU) cui associare il valore di avviamento. Il valore contabile (carrying value) della CGU identificata è pari al patrimonio netto della società al 31 dicembre 2015 (€ 206,7 milioni). Per il processo di impairment test la società si è avvalsa del supporto di una primaria società di consulenza terza. Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative: – il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU; – il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU. Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un flusso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di: • valore attuale dei flussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro; • valore attuale del valore terminale (terminal value), calcolato considerando il flusso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo. Nel caso specifico sono stati considerati i flussi rinvenienti dai dati previsionali 2016-2018 elaborati dalla società ed esaminati dal Consiglio di Amministrazione nel febbraio 2016. Tali dati rappresentano un aggiornamento del Piano Triennale 2016-2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione della società nel luglio 2015. L’aggiornamento si è reso necessario al fine di recepire i dati pre-consuntivi dell’esercizio 2015, i dati economici inclusi nel Budget 2016 (approvati dal Consiglio di Amministrazione nel gennaio 2016) e considerare, nell’ambito delle proiezioni economiche e patrimoniali degli esercizi 2017 e 2018, dati coerenti con l’effettiva evoluzione del business di Arca negli anni 2015 e 2016, rispetto a quanto originariamente previsto nel Piano Triennale approvato nel luglio 2015. Le proiezioni economiche utilizzate ai fini dell’impairment test riflettono ipotesi di sviluppo del business piuttosto conservative. In particolare si segnalano le seguenti assunzioni principali: • incremento delle masse gestite da € 29,2 miliardi del 2015 a € 33,3 miliardi del 2018; • redditività netta ricorrente della massa gestita stabile; • un cost/income ratio a fine 2018 sostanzialmente allineato al dato 2015. Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi: • massimo dividendo distribuibile in ciascuno degli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefficienti patrimoniali minimi previsti dalla circolare 189 del 21 ottobre 1993 - ultimo aggiornamento del 15 dicembre 2015 - di Banca d’Italia; • terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al 1,5%. Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari all’8,3% stimato attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula: re = i + Beta * MRP dove: • i: tasso privo di rischio, espresso dalla media, nei 6 mesi precedenti alla valutazione, del rendimento dei BTP italiani a dieci anni, pari al 1,75%; • Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,2; • MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al 5,50%. 179 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte B Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 492,3 milioni. Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso tra un minimo di € 465,1 milioni ed un massimo di € 523,9 milioni con un valore centrale di € 492,3 milioni. Ai fini della determinazione del fair value è stato altresì utilizzato il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si fonda sull’analisi delle quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di Borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e finanziarie ritenute significative ad esse relative. Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la dimensione della società, la diversificazione geografica, la redditività, l’attendibilità dei dati finanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel mercato azionario. Si segnala inoltre che, in ottica prudenziale, è stato applicato alla valutazione riveniente dal metodo dei multipli un fattore di sconto del 10%, al fine di considerare la minore liquidità delle azioni rappresentative del capitale di Arca rispetto alle società quotate prese a riferimento. Il multiplo utilizzato ai fini dell’analisi è stato il prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2015-2018, sono stati ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg). L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 327,5 milioni ed un massimo di € 399,0 milioni, con un valore centrale di € 368,8 milioni. Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto. 2. “Altre attività immateriali” Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 23.559.113 deriva per € 3.616.541 dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 2.109.541 dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR, per € 6.083.977 dall’acquisto del rami di azienda “OICR” e GPA da BPVi Fondi SGR, per € 37.253 dall’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle e € 11.711.801 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR successivamente incorporata da ARCA con effetto 1° gennaio 2014. L’ammortamento dell’esercizio delle Altre attività immateriali è pari ad € 2.482.862 pertanto le rimanenze finali (D) al 31 dicembre 2015 ammontano ad € 21.076.251. Riepilogando le attività immateriali incluse nella categoria “Altre attività immateriali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni: a)acquisizione del ramo d’azienda relativo al fondo pensione di Aletti Gestielle con efficacia 1° gennaio 2011 e completamento del relativo processo di PPA; b)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Optima SGR con efficacia 31 dicembre 2011 e completamento del relativo processo di PPA; c)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012 e completamento del relativo processo di PPA; d)acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni Pacto e al ramo d’azienda relativo a mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi SGR con efficacia 1° gennaio 2013 e completamento del relativo processo di PPA; e)incorporazione con efficacia contabile 1° gennaio 2014 della società controllata Carige SGR (acquisita il 30 dicembre 2013) e completamento del relativo processo di PPA. Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai fini dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione: Marchi d’impresa 18 anni Licenze 3-4-8-10 anni Software applicativo 3 anni Attività immateriale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle 5 anni Attività immateriale inerente i fondi comuni Optima e Vega 13 anni Attività immateriale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi 18 anni Attività immateriale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi 9 anni Attività immateriale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi 3 anni Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative ai fondi comuni ex-Carige SGR 13 anni Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative al fondo pensione ex-Carige SGR 13 anni Si segnala che l’ammortamento delle altre attività immateriali relative alla gestione delle masse ex-Carige SGR non è effettuato in quote costanti, ma secondo una curva di decadimento, differenziata per fondi comuni e fondo pensione, stimata sulla base di trend storici osservati in Arca e in operazioni di PPA simili effettuate da altri operatori di mercato. Come evidenziato sopra dallo svolgimento dell’impairment test non sono emersi elementi (“trigger events”) che possano configurare una situazione di impairment delle attività immateriali iscritte a bilancio. 180 Sezione 12 - ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo (in unità di Euro) 12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate” 2015 1. Attività fiscali CORRENTI - credito da versamento eccedenza addizionale IRES 2014 1.931.846 1.520.776 911 911 - credito IRAP 389.329 0 - crediti d’imposta c/istanze di rimborso Irap 324.209 318.725 - crediti d’imposta c/istanze di rimborso Ires 1.175.397 1.153.140 42.000 48.000 - crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006 2. Attività fiscali ANTICIPATE 31.583.604 31.112.649 - IRES c/imposte anticipate 26.588.664 26.129.742 - IRAP c/imposte anticipate 4.994.940 4.982.907 Totale 33.515.450 32.633.425 I valori si riferiscono alla controllante Arca, fatta eccezione per € 51.090 della controllata Arca Fondi inclusi nel saldo delle attività fiscali anticipate IRES. Le attività fiscali correnti e anticipate al 31 dicembre 2015 sono sostanzialmente allineate ai valori iscritti nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2014. Si ricorda che il saldo delle attività fiscali anticipate include € 29,6 milioni1 relativi al beneficio fiscale futuro riconducibile al riconoscimento della deducibilità fiscale del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, ottenuto in applicazione della Legge di Stabilità approvata il 27 dicembre 2013 attraverso il pagamento dell’imposta sostitutiva versata nel giugno 2014. Il valore di tali attività fiscali anticipate verrà riversato nel corso di 10 esercizi a partire dal 2016, in corrispondenza alla deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento fiscale del maggiore valore della partecipazione affrancato dalla società. Si segnala inoltre che gli acconti IRES e IRAP, i crediti da dichiarazioni, i crediti d’imposta e le ritenute d’acconto versate nel corso dell’esercizio 2015, sono esposti in riduzione delle passività fiscali correnti relative ai debiti IRES e IRAP della società. Il valore dei crediti compensati è di € 13.586.303. Come precisato nella Parte A della presente nota integrativa si è tenuto conto delle recenti disposizioni emanate nella Legge di Stabilità. 12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite” 2015 1. Passività fiscali CORRENTI - Imposta sostitutiva affrancamento avviamento - IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute - IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti 2. 2014 912.405 1.770.413 0 0 912.405 1.219.071 0 551.342 Passività fiscali DIFFERITE 8.873.407 8.293.106 - IRES c/imposte differite 7.378.854 6.896.294 - IRAP c/imposte differite 1.494.553 1.396.812 Totale 9.785.812 10.063.519 Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte di un’adeguata capienza dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha previsto che tali attività fiscali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti tributari ed eventualmente rimborsabili da parte dell’erario), in presenza di perdite fiscali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata conferisce dunque certezza alla recuperabilità delle attività fiscali in questione, sia in presenza di utili (riduzione della base imponibile), sia di perdite fiscali (trasformazione in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability test” automaticamente soddisfatto. 1 181 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte B Le passività fiscali differite al 31 dicembre 2015 accolgono un incremento di € 1.203.436 calcolato sul disallineamento tra il valore contabile e fiscale del terreno di pertinenza dell’immobile di via Mosè Bianchi non rilevato in sede di transizione IAS con contropartita il conto economico e un decremento di € 559.198 derivante dalla svalutazione dello stesso immobile (terreno e fabbricato) per complessivi € 1.690.953, segnalando un incremento netto pari ad € 644.238. 12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 2015 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2014 31.107.084 31.183.855 1.225.731 1.146.322 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 113.357 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) riprese di valori 0 0 1.112.374 1.146.322 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0 a) relative a precedenti esercizi d) altre 3. Diminuzioni (1.022.943) (1.223.093) 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri 0 0 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0 0 0 (1.022.943) (1.223.093) 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 3.3 Altre diminuzioni c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 4. 0 0 a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011 0 0 b) altre 0 0 Importo finale 31.309.872 31.107.084 La voce 2.1 d) “altre” include prevalentemente imposte anticipate relative alle riprese fiscali di retribuzioni rilevate nell’esercizio il cui ammontare diventerà certo negli esercizi futuri, per un importo pari a € 930.005. L’importo relativo ad Arca Fondi di € 51.090 si riferisce sia alla perdita fiscale che agli emolumenti degli amministratori non pagati. La voce 3.1 d) “altre” si riferisce prevalentemente al rilascio di imposte anticipate su retribuzioni rilevate in esercizi precedenti il cui ammontare è divenuto certo nel corso del 2015, per un importo pari a € 841.194 e al rilascio di imposte anticipate su emolumenti amministratori divenuti deducibili nell’esercizio, per un importo pari a € 101.590. 12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico) 2015 1. Importo iniziale 2. Aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Rigiri 2014 29.574.241 29.574.241 0 0 0 0 0 0 3.2 Trasformazioni in crediti di imposta a) derivante da perdite di esercizio b) derivante da perdite fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. 182 Importo finale 0 0 0 0 29.574.241 29.574.241 12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 2015 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre: – altre – operazioni di aggregazione aziendale 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2014 8.312.147 1.744.837 4.023.657 4.952.697 (1.183.577) 0 0 4.952.697 541.400 4.411.297 0 0 (664.207) 8.873.407 (538.204) 0 (126.003) 0 0 8.312.147 1.203.437 0 541.400 541.400 0 0 0 (1.183.577) 0 0 0 0 La voce 2.1 a) “ relative a precedenti esercizi” di € 1.203.437 accoglie le imposte differite calcolate sul disallineamento tra il valore contabile e fiscale del terreno dell’immobile di via Mosè Bianchi non rilevato in sede di transizione IAS. La voce 2.1 c) “altre” si riferisce a fiscalità differita iscritta a bilancio in virtù del differente trattamento contabile e fiscale applicato alle rettifiche di valore degli avviamenti. La voce 3.1 a) “rigiri” accoglie le seguenti principali poste: € 559.198 relativi alla svalutazione dell’immobile di via Mosè Bianchi (terreno e fabbricato), € 127.519 relativi all’ammortamento dell’immobile di via Mosè Bianchi (fabbricato) ed € 468.616 relativi all’ammortamento degli intangible derivanti dall’acquisizione e fusione di CARIGE AM SGR. 12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 2015 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2014 5.565 276.815 0 5.565 (8.648) 0 0 5.565 0 0 0 273.732 0 0 0 0 0 0 5.565 3.274 0 273.541 0 0 0 0 0 (8.648) 0 0 La voce 2.1 c) “altre” di € 273.541 si riferisce interamente all’effetto fiscale della variazione negativa dei titoli AFS iscritti a bilancio. 183 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte B 12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 2015 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2014 (19.041) (9.042) 0 0 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 c) altre 0 0 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0 2.3 Altri aumenti 0 0 3. Diminuzioni 19.041 (9.999) 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri 0 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0 19.041 (9.999) 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0 3.3 Altre diminuzioni 0 c) altre 4. Importo finale 0 (19.041) La Sezione 13 non è applicabile. Sezione 14 - ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140 (in unità di Euro) 14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività” Dettaglio / Valori 1. Risconti attivi su commissioni di pre-conto 2. Risconti attivi diversi 2015 2014 3.120.756 7.606.296 708.249 468.742 3. Costi anticipati 185.680 270.211 4. Crediti verso fornitori 846.446 405.425 5. Depositi cauzionali 3.249 4.467 6. Crediti v/terzi per servizi diversi 7.632 4.293 7. Crediti verso dipendenti e collaboratori 8. Macchina affrancatrice 9. Crediti verso enti previdenziali 10. Rimborso imposta di registro 11. Migliorie su beni di terzi 12. Crediti per riaddebito costi Sicav 13. Altre attività Totale 11.724 5.972 6.842 6.840 35 39 0 34.404 87.019 109.393 227.310 0 94.310 33.592 5.299.252 8.949.674 La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute anticipatamente ai collocatori che vengono riscontate lungo la durata di cinque esercizi (i.e. la durata prevista dei fondi collocati che hanno determinato queste commissioni). L’importo tiene conto anche di quanto addebitato ai sottoscrittori che hanno chiesto il riscatto anticipato delle quote dei fondi OICR per i quali è prevista una commissione di collocamento. La voce 12 “Crediti per riaddebito costi Sicav” si riferisce alle fatture da emettere a Sidera Funds Sicav per riaddebito costi di costituzione e marchi. 184 VOCI DEL PASSIVO Sezione 1 - DEBITI - Voce 10 (in unità di Euro) 1.1 Dettaglio della voce 10 “Debiti” Dettaglio / Valori 1. Debiti verso reti di vendita: 1.1 per attività di collocamento O.I.C.R. 1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.3 per attività di collocamento fondi pensione 2. 2.2 per gestioni ricevute in delega 2.3 per altro 3.2 funzioni aziendali in outsourcing 3.3 altri 4. 60.576.792 49.350.792 44.706.083 0 0 5.653.092 4.644.709 1.459.689 1.312.384 1.348.777 1.220.828 110.912 91.556 0 0 Debiti per altri servizi: 3.1 consulenze 2014 54.923.700 Debiti per attività di gestione: 2.1 per gestioni proprie 3. 2015 2.366.030 2.984.221 0 0 2.366.030 2.984.221 0 0 Altri debiti: 143.908 11.622.848 4.1 pronti contro temine: - di cui su titoli di Stato 0 0 - di cui su altri titoli di debito 0 0 - di cui su titoli di capitale e quote 0 0 143.908 11.622.848 4.2 altri Totale 64.546.419 65.270.245 Fair value - livello 3 64.546.419 65.270.245 Totale Fair value 64.546.419 65.270.245 Fair value - livello 1 Fair value - livello 2 La voce 3.2 “funzioni aziendali in outsourcing” include i debiti per fatture ricevute e da ricevere relative agli outsourcers ICBPI e Oasi. Al 31 dicembre 2014 tali debiti risultavano riclassificati nella voce 90 Altre passività pertanto nel 2015 si è proceduto a riclassificare anche il saldo 2014 di € 2.984.221 per rendere comparabili i due esercizi. Si segnala che nel corso del 2015 è stato estinto anticipatamente il finanziamento acceso presso la Banca Popolare di Vicenza che al 31 dicembre 2014 ammontava a € 11.395.266. 185 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte B 1.2 Debiti: composizione per controparte Banche Composizione / Controparte Enti finanziari di cui del Gruppo della SGR 1. 1.1 1.2 1.3 2. 2.1 2.2 2.3 3. 3.1 3.2 3.3 4. 4.1 Debiti verso reti di vendita: per attività di collocamento OICR per attività di collocamento gestioni individuali per attività di collocamento fondi pensione Debiti per attività di gestione: per gestioni proprie per gestioni ricevute in delega per altro Debiti per altri servizi: consulenze funzioni aziendali in outsourcing altri Altri debiti: pronti contro temine - di cui su titoli di Stato - di cui su altri titoli di debito - di cui su titoli di capitale e quote 4.2 altri Totale al 31.12.2015 Totale al 31.12.2014 Clientela di cui del Gruppo della SGR di cui del Gruppo della SGR 54.736.966 0 5.628.224 0 0 0 91.369 0 9.487 0 0 0 95.365 0 15.381 0 0 0 196.318 0 0 0 0 0 13.982 0 0 0 0 0 1.138.477 110.912 0 0 0 0 0 2.284.636 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 81.394 0 0 0 0 0 0 0 0 0 62.846.144 63.696.157 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 143.908 258.746 376.150 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.441.529 1.197.938 0 0 0 0 0 0 0 Si rileva che non vi sono debiti subordinati iscritti a bilancio. Sezione 2 - TITOLI IN CIRCOLAZIONE - Voce 20 (in unità di Euro) 2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione” 2015 Titoli 1. Titoli - obbligazioni - altri titoli Totale Valore di bilancio 25.254.000 25.254.000 0 25.254.000 2014 Fair value L1 L2 27.393.000 27.393.000 0 27.393.000 L3 Valore di bilancio 25.254.000 25.254.000 0 25.254.000 Fair value L1 L2 L3 27.554.000 27.554.000 0 27.554.000 L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 Il saldo 2015 della voce “Titoli in circolazione” accoglie il valore nominale pari a € 23 milioni dello strumento innovativo di capitale emesso dalla società nel dicembre 2013, unitamente alla cedola di € 2.254.000 maturata nel corso dell’esercizio e che verrà pagata ai sottoscrittori nel mese di aprile 2016. Il fair value dello strumento al 31 dicembre 2015 è pari a € 27.393.000 (incluso il valore della cedola sopra menzionata) ed è stato determinato osservando titoli con le stesse caratteristiche dello strumento emesso da Arca con prezzi e rendimenti disponibili su mercati regolamentati. Nel corso del 2015 la società ha pagato gli interessi maturati nel 2014 pari ad € 2.254.000. Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione, previa autorizzazione della Banca d’Italia. Si segnala che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle cedole qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società. Le Sezioni 3,4,5, 6 e 8 non sono applicabili. 186 Sezione 7 - PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70 Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività fiscali” di complessivi € 9.785.812 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella sezione 12 “Attività e passività fiscali” delle voci dell’attivo della presente parte B. Sezione 9 - ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90 (in unità di Euro) 9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività” 2015 Dettaglio / Valori 2014 1. Debiti v/fornitori 3.458.394 3.072.768 2. Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori 5.166.665 4.631.161 3. Debiti v/enti previdenziali su competenze da corrispondere 839.338 762.589 4. Debiti v/erario per Irpef c/dipendenti 462.569 443.986 5. Debiti v/erario per Irpef c/prodotti gestiti 8.155.343 6.384.881 6. Debiti v/enti previdenziali e assistenziali 329.137 326.150 7. Altre passività Totale 240.095 635.343 18.651.541 16.256.878 La voce 1 “Debiti v/fornitori” si riferisce ai debiti verso fornitori per fatture ricevute e agli stanziamenti di fatture da ricevere per costi di competenza dell’esercizio. Tale importo è allocato su una molteplicità di fornitori. Il saldo 2014 recepisce la riclassifica di € 2.984.221 nella voce 10 Debiti come già specificato nei commenti di tale voce. La voce 2 “Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori” di € 5,1 milioni si riferisce per € 4,6 milioni a bonus e premio di produttività del personale dipendente, per € 0,4 milioni a ferie non godute e per € 0,1 milioni a debiti verso amministratori. La voce 5 “Debiti v/erario per IRPEF c/o prodotti gestiti” si riferisce per € 6.143.770 a ritenute relative agli OICR e per € 2.011.573 a ritenute relative al Fondo Pensione Arca. Sezione 10 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100 (in unità di Euro) 10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue 2015 A Esistenze iniziali B Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio - civilistico 434.641 451.616 434.641 451.616 456.760 373.408 9.328 9.702 - attualizzazione IAS (31.447) 68.506 0 Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione - anticipazioni concesse - quota del TFR devoluta al fondo previdenziale complementare e tesoreria - imposta sostitutiva su rivalutazione TFR - variazione IAS D 714.071 - rivalutazione Istat B.2 Altre variazioni in aumento (trasferimento dipendenti) C 2014 659.116 Esistenze finali 0 (471.917) (506.571) (13.571) (3.696) (458.346) (502.875) 0 (128.400) (456.760) (373.408) (1.586) (1.067) 0 0 621.840 659.116 L’ammontare del Fondo rappresenta la stima attuariale degli averi per il trattamento di fine rapporto del personale dipendente, come previsto dal principio IAS 19 e dalla riforma della previdenza complementare. 187 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte B 10.2 Altre informazioni Dal 1° gennaio 2007, in base a quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare il proprio TFR maturando alle forme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per le aziende con più di 50 dipendenti, il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello Stato. Alla luce delle nuove disposizioni, gli organismi preposti all’analisi tecnica dell’argomento hanno stabilito che il TFR maturato dal 1° gennaio 2007 destinato a forme di previdenza complementare o al fondo di tesoreria dell’INPS sia da considerarsi quale “defined contribution plan” e quindi non più soggetto a valutazione attuariale. Resta soggetto a valutazione attuariale il TFR relativo ai dipendenti che alla data di valutazione non destinano il 100% del proprio TFR alla previdenza complementare o che, in caso contrario, hanno comunque un fondo TFR maturato precedentemente in azienda. Per quanto riguarda quindi l’ammontare di TFR ancora soggetto a valutazione attuariale, la relativa stima è stata effettuata da uno studio professionale esterno utilizzando un modello basato sul “projected unit credit method”. La valutazione attuariale è stata effettuata sulle base delle informazioni aziendali relative ai dati anagrafici del personale. Tali dati tengono conto anche di stime circa la permanenza in azienda e l’aumento di merito previsto per singolo dipendente. In particolare la permanenza stimata è stata rettificata da una serie di parametri quali il sesso del dipendente, numero di anni di permanenza in azienda, anni futuri stimati, numero degli anni lavorativi in aziende precedenti all’attuale. La rivalutazione del TFR tiene conto tra l’altro degli aumenti di merito futuri, degli aumenti da contratto, se conosciuti, nonché‚ degli scatti futuri di anzianità calcolati in base al livello di grado del dipendente, alle regole di maturazione degli scatti differenziate a seconda della data di entrata in azienda. La metodologia utilizzata per i calcoli è la stessa utilizzata negli esercizi precedenti. Per quanto riguarda la stima attuariale, di seguito si forniscono le principali basi di calcolo utilizzate: Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2015 Tasso di mortalità dei dipendenti Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA. Inabilità della popolazione attiva Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa. Frequenze ed ammontare delle anticipazioni di TFR Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società. Frequenze del turnover Determinate in funzione dell’esperienza storica della società. Probabilità di pensionamento Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto dalla normativa vigente per il pensionamento INPS. Tasso annuo di attualizzazione iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA. Tasso annuo di inflazione 1,5% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT. Analisi di sensitività +/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del fondo TFR compreso tra € 597.422 e € 647.808 Sezione 11 - FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” Voci 1. Quiescenza e obblighi simili 2. Altri fondi: 2.1 Fondo garanzia fondo pensione 2.2 Fondo contenzioso IVA 2.3 Fondo altri contenziosi fiscali Totale 188 2015 2014 0 0 359 1.761 215.028 272.097 34.664 150.000 250.051 423.858 11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” Fondo garanzia fondo pensione A. Esistenze iniziali B. Aumenti Fondo contenzioso IVA Fondo altri contenziosi fiscali Totale 1.761 272.097 150.000 423.858 0 0 0 0 B.1 Accantonamento dell’esercizio 0 0 0 0 B.2 Altre variazioni 0 0 0 0 (1.402) (57.069) (115.336) (173.807) (1.313) (48.033) (115.336) (164.682) C.2 Altre variazioni (89) (9.036) 0 (9.125) D. 359 215.028 34.664 250.051 C. Diminuzioni C.1 Utilizzo dell’esercizio Esistenze finali Il fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2015 è pari a € 250.051 in diminuzione di € 173.807 rispetto all’esercizio precedente. La variazione sull’anno sono state le seguenti: i)utilizzo/rilascio di un importo di € 57.069 del fondo rischi originariamente accantonato nel 2013 per € 378.290 per il contenzioso IVA banca depositaria, a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie; ii)utilizzo di un importo di € 115.336 del fondo rischi contenziosi fiscali accantonato nel 2014 per pagamento di conguagli di imposta di registro su acquisti di rami di azienda; iii)utilizzo/rilascio di € 1.402 del fondo costituito a copertura delle passività potenziali della società legate ai comparti garantiti “Obiettivo TFR” e “Garanzia” del fondo pensione Arca Previdenza. Si ricorda che il fondo per contenzioso IVA è stato costituito nel 2013 per € 378.290 a copertura degli oneri per rivalsa IVA sui servizi di banca depositaria resi al Fondo Pensione e che gravano integralmente sulla società. Sezione 12 - PATRIMONIO - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170 (in unità di Euro) 12.1 Composizione della voce 120 “Capitale” Tipologie 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie 2015 2014 50.000.000 50.000.000 0 0 50.000.000 50.000.000 n° 50.000.000 azioni da nominali € 1,00 1.2 Totale Altre azioni (da specificare) Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente. La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili, né possiede o ha posseduto azioni proprie. Le tabelle 12.2, 12.3 e 12.4 non sono applicabili. 189 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte B 12.5 Altre informazioni 12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve” Riserva legale A Esistenze iniziali B Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19 First Time Adoption Riserva straordinaria Riserva ex D.Lgs. n. 124/93 Totale 10.000.000 157.382 444.728 14.214.939 78.811.628 221.976 103.850.653 Aumenti 0 0 0 0 26.225.185 0 26.225.185 B.1 Attribuzioni di utili/perdite 0 0 0 0 26.225.185 0 26.225.185 B.2 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 C Diminuzioni 0 0 0 0 0 0 0 C.1 Utilizzi - coperture perdite 0 0 0 0 0 0 0 - distribuzione 0 0 0 0 0 0 0 - trasferimento a capitale 0 0 0 0 0 0 0 C.2 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 D Rimanenze finali 10.000.000 157.382 444.728 14.214.939 105.036.813 221.976 130.075.838 La riserva ex D.Lgs. nr. 124/93, include una quota di € 21.213 da non considerare in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R. N° 917/86 nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. nr. 344/03, in quanto l’accantonamento relativo a tale quota di riserva non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio. La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data di riferimento. 12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione” Attività finanziarie disponibili per la vendita Riserva valutazione TFR IAS 19 Totale A Esistenze iniziali 0 (507.937) (507.937) B Aumenti 0 24.232 24.232 B.1 Variazioni positive di fair value 0 0 0 B.2 Altre variazioni 0 24.232 24.232 C Diminuzioni (721.152) 0 (721.152) C.1 Variazioni negative di fair value (721.152) 0 (721.152) C.2 Altre variazioni 0 0 0 D Rimanenze finali (721.152) (483.705) (1.204.857) La riserva da valutazione del TFR accoglie il valore complessivo delle perdite/utili attuariali sul TFR dal 2005 al 2015, pari a € 710.704, al netto dell’effetto fiscale di € 226.999 I saldi sopra riportati includono la variazione netta intervenuta nell’esercizio 2015, positiva per € 24.232, composta dagli utili attuariali di competenza dell’esercizio per € 33.424, al netto dell’effetto fiscale per € 9.192. La riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie la perdita di valore delle quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond pari ad € 994.692 al netto dell’effetto fiscale di € 273.540. 190 12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità Possibilità di utilizzazione Importo Quota disponibile Riserve: 1. Riserva legale 2. Riserva straordinaria 3. Riserva ex D.Lgs. 124/93 4. B 10.000.000 105.036.813 A.B.C. 105.036.813 221.976 A.B.C. 221.976 Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS 157.382 A.B.C.D. 157.382 5. Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19 444.728 A.B.C.D. 444.728 6. Riserva di valutazione attività finanziarie AFS (721.152) 0 7. Riserva valutazione TFR IAS 19 (483.705) 0 7. Riserva First Time Adoption - su attività materiali - su TFR - per annullamento del fondo rischi finanziari generali e altri fondi rischi generici Totale 10.000.000 } B. 9.929.234 A.B.C.D. 1.595.249 572.219 A.B.C.D. 572.219 2.118.237 A.B.C.D. 2.118.237 11.524.483 128.870.981 130.075.838 Quota non distribuibile (19.929.234) Quota distribuibile 110.146.604 Legenda: A - per aumento di capitale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai soci D - per incremento riserva straordinaria ALTRE INFORMAZIONI 1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere. 2. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere. 3. Operazioni di prestito titoli La società non ha effettuato operazioni di prestito titoli. 4. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere. 5. Informativa sulle attività a controllo congiunto Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere. 191 NOTA INTEGRATIVA PARTE C Informazioni sul Conto Economico Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico Sezione 1 - COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20 (in unità di Euro) 1.1 “Commissioni attive e passive” Servizi A. GESTIONE DI PATRIMONI 1. Gestioni proprie 1.1 Fondi Comuni - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - commissioni di sottoscrizione / rimborso - commissioni di switch - altre commissioni Totale commissioni da fondi comuni 1.2 Gestioni individuali - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - commissioni di sottoscrizione / rimborso - altre commissioni Totale commissioni da gestioni individuali 1.3 Fondi pensione aperti - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - commissioni di sottoscrizione / rimborso - altre commissioni Totale commissioni da fondi pensione aperti 2. Gestioni ricevute in delega - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - altre commissioni Totale commissioni da gestioni ricevute in delega TOTALE COMMISSIONI PER GESTIONE (A) B. ALTRI SERVIZI - consulenza - altri servizi TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 2015 Commissioni Passive Commissioni Attive Commissioni Nette Commissioni Attive 2014 Commissioni Passive Commissioni Nette 240.991.927 (167.708.059) 6.179.005 0 12.232.948 (10.892.759) 73.283.868 6.179.005 1.340.189 207.764.183 (141.520.186) 9.280.928 0 11.199.401 (11.628.550) 66.243.997 9.280.928 (429.149) 0 0 0 (4.795.283) 259.403.880 (183.396.101) 0 (4.795.283) 76.007.779 0 0 0 (4.219.848) 228.244.512 (157.368.584) 0 (4.219.848) 70.875.928 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 24.002.219 0 457.430 (10.605.874) (363.698) (375.707) 13.396.345 (363.698) 81.723 21.410.989 0 459.951 (9.193.252) (386.208) (378.873) 12.217.737 (386.208) 81.078 1.134.456 25.594.105 (95.920) (11.441.199) 1.038.536 14.152.906 1.008.201 22.879.141 (96.605) (10.054.938) 911.596 12.824.203 1.763.093 27.042 0 1.790.135 0 0 0 0 1.763.093 27.042 0 1.790.135 1.673.268 55.611 0 1.728.879 0 0 0 0 1.673.268 55.611 0 1.728.879 286.788.120 (194.837.300) 91.950.820 252.852.532 (167.423.522) 85.429.010 532.222 0 532.222 0 0 0 532.222 0 532.222 287.320.342 (194.837.300) 92.483.042 574.938 0 574.938 0 0 0 574.938 0 574.938 253.427.470 (167.423.522) 86.003.948 Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la Società ha delegato la gestione. Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”. Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre 2015, pari rispettivamente ad € 15.453.217 e ad € 2.824.470. Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto, riscontate nel periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento. 194 1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte Banche Tipologia / Controparte A. GESTIONE DI PATRIMONI 1. Gestioni proprie Enti finanziari di cui del gruppo Altri soggetti di cui del gruppo Totale di cui del gruppo di cui del gruppo 1.1 Commissioni di collocamento - OICR - Gestioni individuali - Fondi pensione 1.2 Commissioni di mantenimento - OICR 0 400 0 0 0 10.892.759 0 0 0 0 0 0 0 0 0 374.537 0 780 0 390 0 375.707 0 166.914.905 0 352.032 0 441.122 0 167.708.059 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10.510.877 0 30.356 0 64.641 0 10.605.874 0 - OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 - Gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 0 0 362.656 0 1.042 0 0 0 363.698 0 - OICR 0 0 38.781 0 4.756.502 0 4.795.283 0 - Gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 0 0 95.820 0 100 0 0 0 95.920 0 - OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 - Gestioni individuali 0 0 0 0 0 0 0 189.151.154 0 0 0 423.491 0 0 0 5.262.655 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 189.151.154 0 423.491 0 5.262.655 - Gestioni individuali - Fondi pensione 1.3 Commissioni di incentivazione - Fondi pensione 1.4 Altre Commissioni 2. 10.892.359 - Fondi pensione Gestioni ricevute in delega - Fondi pensione TOTALE COMMISSIONI PER ATTIVITÀ DI GESTIONE (A) B. ALTRI SERVIZI - consulenze - altri servizi TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 0 0 0 0 0 194.837.300 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 194.837.300 0 1.3 Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi 2015 Servizi 1. Commissioni Attive 2014 Commissioni Passive Commissioni Nette Commissioni Attive Commissioni Passive Commissioni Nette Gestioni proprie di patrimoni 1.1 Fondi comuni - commissioni di gestione - commissioni di incentivo - altre commissioni Totale commissioni su gestioni delegate a terzi 432.018 (193.304) 238.714 623.537 (286.383) 337.154 0 0 0 0 0 0 0 432.018 (38.781) (232.085) (38.781) 199.933 0 623.537 (54.652) (341.035) (54.652) 282.502 La Sezione 2 non è applicabile. 195 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte C Sezione 3 - INTERESSI - Voci 40 e 50 (in unità di Euro) 3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati” 2015 Voci / Forme tecniche 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Titoli di debito 2014 Pronti Depositi e conti contro termine correnti 0 0 Altre operazioni 0 Totale 0 0 0 2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 0 0 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 5. Crediti 0 0 14.503 0 14.503 194.626 6. Altre attività 0 0 0 27.754 27.754 28.262 7. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 Totale 0 0 14.503 27.754 42.257 222.888 Il saldo di conto corrente rinveniente da Arca Fondi SGR SpA pari a € 1 milione non è fruttifero di interessi. 3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati” 2015 Voci / Forme tecniche Finanziamenti Pronti contro termine 2014 Titoli Altro Totale 1. Debiti (103.052) 0 0 (11.360) (114.412) (361.133) 2. Titoli in circolazione 0 0 (2.254.000) 0 (2.254.000) (2.254.000) 3. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 0 4. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 5. Altre passività 0 0 0 (409) (409) (774) 6. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 (103.052) 0 (2.254.000) (11.769) (2.368.821) (2.615.907) Totale Le Sezioni 4, 5, 6, 7 e 8 non sono applicabili. 196 Sezione 9 - SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110 (in unità di Euro) 9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale” Voci / Settori 1. Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) 15.871.307 14.229.469 10.854.945 2.690.959 2.436.684 indennità di fine rapporto 0 0 d) spese previdenziali 0 0 e) accantonamento al tratt. di fine rapporto al personale 11.305 21.609 f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita 0 0 - a benefici definiti 0 0 650.142 518.905 versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) 3. 2014 11.338.990 g) 2. 2015 altre spese 0 0 1.179.911 397.326 Altro personale in attività Amministratori e Sindaci 47.364 136.205 951.932 1.117.562 a) compensi e altri costi del Consiglio di Amministrazione 729.569 872.215 b) compensi del Collegio Sindacale 222.363 245.347 4. Personale collocato a riposo 0 0 5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende 0 0 6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società 0 0 16.870.603 15.483.236 Totale La voce h) “Altre spese” si riferisce per € 741.000 a incentivi all’esodo, per € 304.473 ad assicurazioni dipendenti e per € 134.438 a buoni pasto. 9.2 - Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria 2015 1. 2. Personale con contratto di lavoro subordinato 2014 94 89 dirigenti 22 19 quadri direttivi 41 39 restante personale 31 31 Personale con contratto di lavoro somministrato 0 2 dirigenti 0 0 quadri direttivi 0 0 restante personale 0 2 Totale 94 91 Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno. I dipendenti part-time sono convenzionalmente conteggiati al 50%. 197 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte C 9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative” Voci Info provider Service informatico Canoni/manutenzione licenze software Pubblicità Consulenze e prestazioni professionali Servizi professionali sito web Outsourcing amministrativo fondi comuni e mandati Outsourcing amministrativo fondi pensione Outsourcing amministrativo SGR Commissioni e spese bancarie fondi pensione Manutenzioni beni materiali e hardware Postali e pubblicazioni obbligatorie Spese telefoniche Formazione rete di vendita Altre spese per il personale Vigilanza e pulizia uffici Elettricità e combustibile Viaggi e trasferte Locazione immobili e spese accessorie Noleggio automobili Quote associative Trasporto e spedizione Rappresentanza Stampati e cancelleria Pubblicazioni e abbonamenti Spese di revisione Noleggio apparati elettronici Imposte indirette e tasse Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondi comuni Premi assicurativi Adesione organismi di garanzia/vigilanza Altre Totale 2015 2.543.071 2.092.612 1.336.473 2.206.360 3.444.089 535.978 4.479.522 2.573.275 481.039 981.604 436.774 1.969.964 275.256 87.959 568.387 508.505 352.872 208.301 138.493 295.691 203.126 40.047 384.092 83.102 69.467 166.976 217.783 165.106 51.544 22.761 12.320 179.755 27.112.304 2014 2.059.482 2.059.404 1.113.021 1.654.251 3.082.789 1.019.014 4.156.426 2.390.153 691.931 1.065.533 607.764 1.446.934 302.927 114.565 612.960 563.306 386.490 168.044 117.256 202.085 168.040 67.344 367.987 127.486 44.989 129.881 196.800 172.334 75.938 18.192 13.350 256.926 25.453.603 Con riferimento alle variazioni intervenute alla voce “Altre spese amministrative” si segnala in particolare quanto segue: i) l’aumento delle spese legate ai canoni/manutenzione licenze è legato all’acquisto di nuove licenze; ii)nell’ambito delle spese afferenti all’area Sviluppo e Marketing si segnala inoltre la crescita delle spese di pubblicità sostenute per rafforzare il marchio della società; iii)i costi per servizi professionali riconducibili allo sviluppo e manutenzione del nuovo sito internet di Arca si sono attestati a € 0,5 milioni, in calo per € 0,5 milioni rispetto l’attività di start up svolta nel 2014; iv)i costi di outsourcing amministrativo fondi comuni sono cresciuti per € 0,3 milioni in relazione dell’incremento delle masse in gestione. Si precisa inoltre che la voce “altre” include le seguenti principali poste: spese bancarie € 72.161, servizi banca depositaria fondi comuni a carico della SGR € 23.297, spese per rinnovo marchi € 44.251, servizi di conservazione sostitutiva € 13.030 ed erogazioni liberali € 15.000. 198 Sezione 10 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 120 (in unità di Euro) 10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” Voci/rettifiche e riprese di valore 1. Ammortamento 2015 Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore 2014 Risultato netto Risultato netto di proprietà - ad uso funzionale - per investimento 1.350.916 1.690.953 0 3.041.869 1.279.670 0 0 0 0 0 52.957 0 0 52.957 40.943 0 0 0 0 0 1.403.873 1.690.953 0 3.094.826 1.320.613 2. acquisite in leasing finanziario - ad uso funzionale - per investimento Totale Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 - “Attività materiali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2015 include gli ammortamenti pari a € 1.403.873 e la svalutazione dell’immobile di proprietà di via Mosè Bianchi n. 6 pari a complessivi € 1.690.953, di cui € 880.000 riferiti al terreno ed € 810.953 riferiti al fabbricato. Sezione 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” Voci/rettifiche e riprese di valore 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali Ammortamento 2015 Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore 2014 Risultato netto Risultato netto 0 0 0 0 0 2.1 di proprietà - generate internamente - altre 2.2 acquisite in leasing finanziario Totale 0 0 0 0 0 2.553.030 0 0 2.553.030 2.854.364 0 0 0 0 0 2.553.030 0 0 2.553.030 2.854.364 Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 11 - “Attività immateriali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2015 è composto unicamente dal costo per ammortamento. La Sezione 12 non è applicabile. 199 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte C Sezione 13 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150 (in unità di Euro) 13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” 2015 Voci 2014 1. Accantonamenti 1.1 al fondo garanzia del Fondo Pensione 0 1.761 1.2 al fondo contenzioso IVA 0 0 1.3 al fondo altri contenziosi fiscali 0 2. Utilizzi/Rilasci 2.1 Rilascio del fondo contenzioso IVA 2.2 Rilascio del fondo garanzia del Fondo Pensione 0 150.000 (9.125) (23.001) (9.036) (23.001) (89) 0 Risultato netto Sezione 14 - 151.761 (9.125) 128.760 ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160 (in unità di Euro) 14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione” Voci 2015 1. Proventi 2014 1.877.761 1.486.474 Proventi per altri servizi resi 239.716 235.224 Proventi diversi 241.220 26.916 43.786 129.541 Detrazioni fiscali 0 60.000 Indennizzi diversi 6.666 3.172 1.281.489 930.379 37.263 93.375 1.800 41 24.258 6.009 1.530 1.614 33 203 Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti Canoni di locazione spazi e servizi di facility management Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente Utili da alienazione cespiti Differenze cambio attive Recupero spese auto assegnate Abbuoni e sconti attivi 2. Oneri (184.106) (274.797) Oneri di competenza esercizi precedenti (95.754) (194.781) Migliorie su beni di terzi (23.165) (6.171) (4.432) (21.761) (55.564) (50.792) Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi Differenze cambi passive Perdite da alienazione cespiti Altri oneri straordinari Abbuoni e sconti passivi Totale 0 (74) (5.107) (1.193) (84) (25) 1.693.655 La voce “proventi diversi” include il riaddebito dei costi di costituzione e marchi di Sidera Funds Sicav per circa € 225.000. 1.211.677 La voce “canoni di locazione spazi e servizi di facility management” evidenzia un incremento rispetto al 2014 di € 351.110 riferito principalmente agli ulteriori spazi locati a terzi dell’immobile di via Mosè Bianchi. Le Sezioni 15 e 16 non sono applicabili. 200 Sezione 17 - IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - Voce 190 (in unità di Euro) 17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” 2015 1. 2. 3. 3.bis 3.ter 4. 5. 2014 14.100.187 Imposte correnti - IRES - IRAP Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi - IRES - IRAP Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio - IRES - IRAP Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011 Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter Variazione delle imposte anticipate - IRES - IRAP Variazione delle imposte differite - IRES - IRAP Imposte di competenza dell’esercizio 11.269.830 2.830.357 18.311 18.424 (113) 0 0 0 0 0 (197.414) (185.381) (12.033) 482.560 97.741 580.301 14.501.385 13.616.810 10.397.011 3.219.799 (230.096) (198.628) (31.468) 0 0 0 0 0 92.938 92.145 793 (122.807) (102.124) (20.683) 13.356.845 17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio ONERE FISCALE IRES UTILE D’ESERCIZIO prima delle imposte 1. Onere fiscale TEORICO 2.1 Differenze permanenti - in aumento - in diminuzione 2.2. Differenze temporanee - in aumento - in diminuzione 3. 4. IRAP TOTALE RISULTATO DELL’ESERCIZIO 42.228.495 27,50% 11.659.133 5,57% 2.361.504 27,50% 27,50% 168.840 (1.119.129) 5,57% 5,57% 1.427.398 (937.193) 27,50% 27,50% 5,57% 5,57% Variazioni imposte anticipate/ differite - in aumento - in diminuzione 2.031.208 (1.470.222) (389.303) 78.929 (100.281) 468.853 79.550 27,50% 27,50% 5,57% 5,57% Variazioni imposte correnti esercizi precedenti - in aumento - in diminuzione 2.485.929 (2.188.750) 297.179 344.254 (258.546) 85.708 382.887 27,50% 27,50% 18.424 0 18.424 11.585.433 5,57% 5,57% 0 (113) (113) 2.915.952 18.311 14.501.385 5. Onere fiscale EFFETTIVO 27,44% 6. Imposta sostitutiva / imposte anticipate UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte 6,91% 14.020.637 14.501.385 27.727.110 201 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte C Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte differite e anticipate. Aliquota IRES IRAP Ammontare delle differenze temporanee Effetto fiscale IRES IRAP Totale generale Totale 1. Imposte ANTICIPATE 1.1 Sorte nell’esercizio 1.502.546 - Costi di lavoro e assimilati 27,5% 3.613.518 993.717 0 993.717 - Svalutazione titoli AFS 27,5% 994.693 273.541 0 273.541 - Perdite su cambi non realizzate 27,5% 102 28 0 28 - ACE 27,5% 17.427 4.792 0 4.792 - Perdite fiscali 27,5% 80.378 22.105 0 22.105 - Ammortamenti 27,5% 333.545 91.725 0 91.725 - Sistemazioni contabili IRES 27,5% 341.359 93.874 0 93.874 408.682 0 22.764 22.764 5,57% - Sistemazioni contabili IRAP 1.2 Annullate nell’esercizio (1.031.591) - Costi di lavoro e assimilati 27,5% (3.428.306) (942.785) 0 (942.785) - Accantonamenti fondo TFR 27,5% (31.447) (8.648) 0 (8.648) - Accantonamenti fondo rischi IRES 27,5% (173.807) (47.797) 0 (47.797) (162.133) 0 (9.031) (9.031) 5,57% - Accantonamenti fondo rischi IRAP - Ammortamenti 27,5% (7.357) (2.023) 0 (2.023) - Altri costi 27,5% (40.787) (11.217) 0 (11.217) - Sistemazioni contabili 27,5% 5,57% (30.511) (8.391) (1.699) (10.090) 2. Imposte DIFFERITE 2.1 Sorte nell’esercizio 2.2 - Ammortamenti avviamento 27,5% 5,57% (1.637.135) - Recupero su terreno (450.212) 27,5% 5,57% (3.639.058) (1.000.741) (91.188) (541.400) (202.696) (1.203.437) Annullate nell’esercizio 1.164.536 - Svalutazione immobiliz. materiali 27,5% 5,57% 1.690.953 465.012 94.186 559.198 - Ammortamenti 27,5% 5,57% 1.802.646 495.728 100.407 596.135 - Sistemazioni contabili IRES 27,5% 33.465 9.203 0 9.203 Totale Le Sezioni 18, 19, 20 e 21 non sono applicabili. 202 (1.744.837) (109.346) NOTA INTEGRATIVA PARTE D Altre informazioni Nota integrativa Parte D - Altre informazioni Sezione 1 - Riferimenti specifici sulle attività svolte (in unità di Euro) 1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi 1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni) Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi. 1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale Con riferimento al comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli iscritti degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio il fondo per rischi e oneri relativo alla garanzia prestata sul comparto sopra menzionato ammonta a € 359, corrispondente al capitale necessario alla copertura della garanzia stimato attraverso un modello sviluppato internamente. Tale modello determina il capitale necessario alla copertura della garanzia in base: • alla stima dei rendimenti attesi del portafoglio, in assenza di ipotesi di volatilità dei rendimenti e al netto delle commissioni di gestione applicate; • al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il markto-market della posizione; • alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste); • all’attualizzazione dei gap mensili ponderati. 1.1.3 Impegni e garanzie ricevute da terzi Non sussistono impegni e garanzie ricevute da terzi. 1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi Le quote del fondo Arca RR Diversified Bond detenute da Arca nel portafoglio di proprietà relativo alle attività disponibili per la vendita sono depositate presso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane SpA. 1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresa Al 31 dicembre 2015 la società detiene presso la propria sede sociale i certificati azionari relativi al proprio capitale sociale. 1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti 1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio) 2015 1. 204 Gestioni Proprie Fondi comuni ANFITEATRO TESORERIA ANFITEATRO GLOBAL EQUITY ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA ARCA CEDOLA PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III 0 0 0 0 0 0 52.228.617 70.697.019 20.953.575 19.121.147 120.168.789 63.838.733 194.621.046 116.001.581 268.978.876 241.686.335 214.323.284 205.998.577 55.065.313 252.531.587 92.070.259 2014 2.938.969 93.193 117.840.183 129.771.782 33.181.642 36.819.231 60.360.599 115.868.176 23.271.542 21.939.198 140.798.334 77.743.934 262.578.237 143.373.894 330.780.731 290.332.838 263.073.034 245.932.040 68.757.685 296.522.779 110.646.983 2. ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA V ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE ARCA BOND FLESSIBILE ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VI ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE II ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VII ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE III ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VIII ARCA AZIONI ITALIA ARCA BB ARCA BOND CORPORATE ARCA TE - TITOLI ESTERI ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI ARCA MM BOND EURO SHORT TERM ARCA BOND GLOBALE ARCA AZIONI INTERNAZIONALI (già Arca 27 - Azioni Estere) ARCA RR DIVERSIFIED BOND ARCA CASH PLUS ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3) ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITA’ (già Arca Rendimento Assoluto T5) ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA ARCA BOND PAESI EMERGENTI ARCA AZIONI EUROPA ARCA AZIONI AMERICA ARCA AZIONI FAR EAST Arca 2020 Redd Multival IV ARCA CED 2020 OBB ATT IX ARCA CED 2020 OBB ATT X Arca 2020 Redd Multival V ARCA MULTIASSET BALANCED ARCA MULTIASSET AGGRESSIVE ARCA 2020 REDD MULTIVAL VI ARCA CED 2020 OBB ATT XI ARCA CED 2020 OBB ATT XII ARCA 2020 REDD MULTIVAL VII ARCA ECONOMIA REALE EQUITY IT ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015 ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015 Totale gestioni proprie Gestioni ricevute in delega OICR: - OICR aperti SIDERA EURO CREDIT ALPHA SIDERA EQUITY EUROPE ACT SELEC SIDERA EQUITY GLOBAL LEADERS SIDERA NORTH AMERICAN EQUITY CBIS - Short Term Government Bond Funds Totale gestioni ricevute in delega 2015 2014 418.919.280 420.647.494 271.783.460 160.257.071 231.846.286 179.641.738 200.984.569 160.837.623 198.933.400 678.774.741 915.857.387 652.412.051 556.477.157 222.978.765 0 518.174.798 538.753.213 3.481.074.962 0 6.190.095.356 498.870.336 470.070.926 296.363.214 93.923.655 259.200.330 194.275.194 219.835.513 171.571.155 213.962.147 565.459.971 757.804.880 556.868.225 412.702.557 360.006.251 2.341.768.516 455.819.719 513.257.967 1.609.508.811 5.537.366.315 2.035.266.242 639.107.674 631.161.870 715.677.133 603.183.624 909.939.875 396.812.174 201.314.351 452.711.226 517.379.707 238.085.386 315.464.491 20.461.103 7.018.834 205.526.292 249.057.176 341.543.798 167.837.568 91.976.626 0 29.521.944 24.089.353.072 492.455.494 720.015.957 779.860.758 384.137.243 188.138.038 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19.899.971 32.874.535 23.585.070.792 2.498.901 2.510.781 1.996.085 3.422.537 67.051.594 77.479.898 0 0 0 0 55.812.649 55.812.649 205 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte D 3. 2015 Gestioni date in delega a terzi OICR: - OICR aperti ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015 ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015 ANFITEATRO GLOBAL EQUITY Totale gestioni date in delega a terzi 2014 0 29.521.944 0 29.521.944 19.899.971 32.874.535 93.193 52.867.699 1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafogli 2015 1. 2. 3. Gestioni proprie Gestioni ricevute in delega - mandati assicurativi BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO BERICA VITA - BERICA FUTURO BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO ABC ASSICURA - DANNI BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO Gestioni date in delega a terzi Totale 2014 di cui investiti in fondi della SGR di cui investiti in fondi della SGR 0 0 0 0 797.632.290 101.035.863 133.862.820 341.035.828 29.602.315 7.647.933 0 1.410.817.049 0 0 0 0 0 0 0 0 836.249.359 86.851.605 121.293.858 352.986.188 27.106.773 7.327.528 0 1.431.815.311 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione 1. Gestioni Proprie 1.1 Fondo pensione aperto ARCA PREVIDENZA GARANZIA ARCA PREVIDENZA RENDITA ARCA PREVIDENZA CRESCITA ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR Totale gestioni proprie 2. Gestioni ricevute in delega 2.1 Fondi pensione - aperti - chiusi BRE BILANCIATA GLOBALE PRUDENTE BRE BILANCIATA GLOBALE DINAMICA BRE BILANCIATA GLOBALE EQUILIBRATA SOLIDARIETA’ VENETO PREVIAMBIENTE - altre forme pensionistiche BPVI EX CARIPRATO Totale gestioni ricevute in delega 3. Gestioni date in delega a terzi 3.1 Fondi pensione - aperti - chiusi - altre forme pensionistiche Totale gestioni date in delega a terzi 206 2015 2014 0 722.146.270 714.721.852 779.963.398 678.077.967 2.894.909.487 281.087.770 671.217.128 670.876.882 762.105.029 317.580.782 2.702.867.592 18.755.130 15.589.729 25.702.488 156.755.795 181.960.674 18.063.632 14.732.915 24.556.506 141.694.648 166.415.588 47.474.538 446.238.352 46.072.079 411.535.368 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare 2015 2014 1. Fondo Pensione ARCA PREVIDENZA COMPARTO GARANZIA 0 13.208.056 ARCA PREVIDENZA COMPARTO RENDITA 15.213.928 20.216.147 ARCA PREVIDENZA COMPARTO CRESCITA 13.407.912 25.644.071 ARCA PREVIDENZA COMPARTO ALTA CRESCITA 13.401.860 32.222.836 ARCA PREVIDENZA COMPARTO OBIETTIVO TFR 20.454.476 18.510.601 62.478.176 109.801.711 Totale 1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere A partire dal 1° gennaio 2014 Arca presta attività di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige S.p.A. in relazione a diverse linee di gestione patrimoniale offerte dall’istituto genovese. Al 31 dicembre 2015 il controvalore delle gestioni patrimoniali coperte dal servizio di consulenza di Arca era pari a € 336,4 milioni. Sezione 2 - INFORMAZIONI SULLE ENTITÀ STRUTTURATE Arca ha istituito e gestisce n° 51 fondi comuni, un fondo pensione aperto con 4 comparti e una SICAV di diritto lussemburghese con 4 comparti che rappresentano un patrimonio distinto e separato da quello della SGR. Per la gestione di tali patrimoni Arca viene remunerata attraverso le commissioni (di sottoscrizione/collocamento, gestione e incentivo, ove maturate) e i diritti fissi, al netto delle commissioni retrocesse ai collocatori come evidenziato nel conto economico. I rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività di gestione dei fondi comuni di investimento, fondi pensione e SICAV sono principalmente di due tipologie: rischi operativi per i quali si rimanda all’apposita Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.2 della nota integrativa, nonché rischi reputazionali di carattere generale che pertanto non sono quantificabili puntualmente. Arca, come già evidenziato in precedenza, ha sottoscritto nel 2015 quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond dalla stessa gestito, divenendo così partecipante al fondo al pari degli altri sottoscrittori. Per tale posizione la società è pertanto esposta al rischio di mercato derivante dalla tipologia di investimenti detenuti dal patrimonio del fondo (si veda la Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.1). Sezione 3 - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA L’attività di gestione del risparmio condotta da Arca implica la necessità di gestire diverse categorie di rischio. La società, al fine di presidiare adeguatamente tali rischi, si è dotata, oltre che di appositi presidi organizzativi, di regole e procedure interne finalizzate a salvaguardare il patrimonio proprio e dei terzi in gestione, a garantire la conformità con le vigenti normative, ad assicurare l’efficacia e l’efficienza dei processi operativi, nonché a garantire l’integrità delle informazioni gestionali e amministrative utilizzate. Per quanto attiene ai presidi organizzativi, la società ha istituito le seguenti funzioni di controllo: • Il Risk Management attua politiche e procedure efficaci per individuare, misurare, gestire e monitorare su base continuativa tutti i rischi inerenti le strategie di investimento dei patrimoni gestiti, assicura che il profilo di rischio dei patrimoni gestiti sia conforme ai limiti fissati e ne monitora l’osservanza, presidia la gestione dei rischi operativi attraverso un’attività autonoma di rilevazione, misurazione e monitoraggio degli stessi, nonché aggiorna periodicamente il Consiglio di Amministrazione e l’Alta Dirigenza in merito ai risultati dell’attività svolta; • La Compliance controlla e valuta periodicamente l’adeguatezza e l’efficacia delle misure, delle politiche e delle procedure adottate per minimizzare il rischio di mancata osservanza degli obblighi di cui alla vigente normativa per la prestazione dei servizi di investimento e del servizio di gestione collettiva del risparmio, nonché fornisce assistenza ai soggetti rilevanti ai fini dell’adempimento degli obblighi normativi relativi alle attività prestate dalla Società. Alla funzione di Compliance è inoltre affidato il presidio dell’attività in materia di antiriciclaggio; • La Revisione Interna valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all’attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti. In particolare, la funzione effettua una serie articolata di verifiche e controlli finalizzati a valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità, l’affidabilità delle componenti del sistema dei controlli interni, degli assetti organizzativi e dei processi aziendali (sia con riferimento alle attività svolte internamente, sia con riferimento a quanto affidato in outsourcing a terze parti). Il Responsabile della funzione di revisione svolge le attività di verifica sulla base del c.d. “Piano di Audit” sottoposto al vaglio preventivo del Comitato per il Controllo Interno e alla successiva approvazione del Consiglio di Amministrazione. 3.1 Rischi di mercato, di liquidità e di credito Per quanto concerne i rischi di mercato (rischio di prezzo, di cambio, di tasso), considerata la natura della propria operatività e le modalità operative in essere, la Società non risulta essere esposta al rischio di cambio e al rischio di tasso, mentre risulta avere un’esposizione al rischio di prezzo. Per quanto concerne quest’ultimo, infatti, si fa presente che la Società ha investito nel corso del 2015 parte della propria liquidità dispo- 207 Bilancio Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte D nibile in quote di fondi comuni gestiti dalla Società stessa, esponendosi pertanto alla variabilità del valore delle quote stesse. In merito all’assenza del rischio di tasso, si evidenza invece come lo strumento innovativo di capitale, esposto fra i Titoli in circolazione, preveda il riconoscimento di interessi unicamente ad un tasso fisso. Con specifico riferimento al rischio di liquidità si evidenzia che i fabbisogni finanziari ricorrenti sono di fatto garantiti dai flussi finanziari generati dalle commissioni di gestione incassate dalla Società. Si segnala che, qualora si verifichino fabbisogni finanziari straordinari e improvvisi, la Società dispone di una linea di credito per scoperto di conto corrente per un ammontare massimo di € 5 milioni. Come sopra accennato, nel corso dell’esercizio 2015 le eccedenze di liquidità disponibili sono state investite in quote di fondi comuni gestiti dalla Società o mantenute in deposito sui conti correnti. Nel corso dell’esercizio 2016 le proiezioni dei flussi di cassa effettuate indicano un ammontare significativo e crescente di disponibilità liquide. A tale proposito la Società valuterà i potenziali utilizzi di tali risorse nel corso dell’esercizio. Si forniscono di seguito informazioni circa la durata residua delle attività e passività finanziarie: a vista Attività finanziarie A.1 Cassa 3.305 A.2 Attività finanziarie disponibi19.005.304 li per la vendita A.3 Depositi e conti correnti 33.107.130 A.4 Crediti Passività finanziarie B.1 Debiti B.2 Titoli di debito da oltre 1 mese fino a 6 mesi fino a 1 mese da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 1 anno fino a 3 anni oltre 3 anni (con durata determinata) durata indeterminata 71.987.370 46.268.732 18.277.687 25.254.000 Da ultimo con riferimento al rischio di credito si evidenzia come lo stesso risulti del tutto marginale in quanto esclusivamente legato ai conti correnti della società, nonché ai crediti a breve termine derivanti dalle commissioni di gestione da incassare a fronte della prestazione dei servizi di investimento. 3.2 Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa Arca mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre i livelli di esposizione ai rischi operativi, sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente, sia per le attività conferite in affidamento o in outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata, sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento e di outsourcing prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert operativi, key performance indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement. A fronte dei rischi operativi la società determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach). Le singole direzioni, i servizi e gli uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione. L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali. La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (selfassessment): l’ufficio Risk Management, avvalendosi del supporto fornito dall’ufficio Revisione Interna, guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili. L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i fornitori. Con il self-assessment, ogni area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (loss) e probabilità di accadimento (probability). Il prodotto tra loss e probability fornisce la stima della perdita attesa (expected loss). Si distinguono le seguenti fasi: • mappatura dei processi aziendali con dettaglio per area/ufficio; • valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi; • valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva. Informazioni di natura quantitativa Il processo di self-assessment gestito dalle direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza il complesso dei processi aziendali, che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado di potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna direzione) determinando così il valore complessivo del potenziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le direzioni aziendali che gestiscono i processi più 208 significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (48% dei rischi operativi valorizzati), la Direzione Finanziaria, Governo e Affari Societari (24% dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Operativa (18% dei rischi operativi valorizzati). Il processo ex-post di raccolta dati (loss data collection) è di tipo event-driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento ha avuto origine e comunicato internamente (incident report). Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi, ovvero la revisione delle stime di quantificazione degli stessi. L’importo delle perdite operative registrate nell’esercizio risulta, infatti, marginale e pari a € 4.432 per complessivi 5 eventi. Sezione 4 - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO (in unità di Euro) 4.1 Il patrimonio dell’impresa 4.1.1 Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio della società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili IAS/ IFRS, riserve di utili, riserve da valutazione derivanti dall’applicazione dello IAS 19 sulla valutazione del TFR, riserve da valutazione relative agli effetti della valutazione delle attività finanziarie disponibile per la vendita e il risultato del periodo. Nel corso degli ultimi esercizi la società ha impegnato il proprio patrimonio principalmente in operazioni straordinarie di acquisizione di rami d’azienda e di società del settore, nonché nell’acquisto e successiva ristrutturazione dell’immobile sito in via Disciplini 3 che ospita attualmente la sede sociale. La quota di patrimonio eccedente rispetto a tali attività è stata investita in quote di fondi comuni o è stata mantenuta sui conti correnti bancari della Società. La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione del comparto del fondo pensione accompagnato dalla garanzia di restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di OICR e di fondi pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”. 4.1.2 Informazioni di natura quantitativa 4.1.2.1 - Patrimonio dell’impresa: composizione Voci / Valori 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto 6. Strumenti di capitale 7. Utile (perdita) d’esercizio Totale 2015 2014 50.000.000 0 50.000.000 0 0 10.000.000 0 0 120.075.838 0 0 0 10.000.000 0 0 93.850.653 0 0 (721.152) 0 0 0 0 0 0 0 (483.705) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (507.937) 0 0 27.727.110 206.598.091 0 26.225.185 179.567.901 209 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte D 4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Attività / Valori 2015 Riserva positiva 2014 Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa Titoli di debito 0 0 0 0 Titoli di capitale 0 0 0 0 Quote di O.I.C.R. 0 (721.152) 0 0 Finanziamenti 0 0 0 0 Totale 0 (721.152) 0 0 4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 1. ESISTENZE INIZIALI 0 0 0 0 2. Variazioni positive 0 0 0 0 2.1 Incrementi di fair value 0 0 0 0 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 0 0 0 0 - da deterioramento 0 0 0 0 - da realizzo 0 0 0 0 2.3 Altre variazioni 0 0 0 0 Variazioni negative 0 0 (721.152) 0 3.1 Riduzioni di fair value 0 0 (721.152) 0 3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 0 0 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo 0 0 0 0 3.4 Altre variazioni 0 0 0 0 4. RIMANENZE FINALI 0 0 (721.152) 0 3. 4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza 4.2.1 Patrimonio di vigilanza 4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio di vigilanza di Arca include lo strumento innovativo di capitale emesso dalla società il 23 dicembre 2013 del valore nominale di € 23 milioni. Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione e previa autorizzazione della Banca d’Italia. Si segnala inoltre che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle cedole qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società. La società non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione, né passività subordinate. I dati esposti nella tabella 4.2.1.2 per gli esercizi 2015 e 2014 includono il risultato netto riflesso nei bilanci dei rispettivi esercizi. 210 4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa 2015 A Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 2014 94.900.322 64.941.746 b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 0 b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 0 0 C Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B] 94.900.322 64.941.746 0 270.389 0 B Filtri prudenziali del patrimonio di base: D Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali E Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 0 e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 0 0 0 270.389 1.000.000 0 93.900.322 65.212.135 F Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E] G Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare: H Patrimonio di vigilanza [C+F-G]) 4.2.2 Adeguatezza patrimoniale 4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economiche-patrimoniali formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta agli aderenti del comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione. A tale fine, la società applica i criteri di calcolo dei requisiti patrimoniali previsti dalla Banca d’Italia. I dati esposti nella tabella 4.2.2.2 per gli esercizi 2015 e 2014 includono i requisiti calcolati sulla base dei dati di chiusura dei rispettivi esercizi. 4.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa Requisiti Categorie/Valoria 2015 Requisito relativo alla massa gestita Requisito “altri rischi” Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione del capitale Requisito patrimoniale totale 2014 5.629.995 5.596.271 10.999.665 10.302.909 206.471 63.768 11.206.136 10.366.677 211 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte D Sezione 5 - PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA (in unità di Euro) Voci 10. Utile (Perdita) d’esercizio Importo Lordo Imposte sul reddito Importo netto 42.228.495 (14.501.385) 27.727.110 20. Attività materiali 0 0 0 30. Attività immateriali 0 0 0 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti 33.424 (9.192) 24.232 50. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 0 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 0 Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. 80. 90. Copertura di investimenti esteri: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Differenze di cambio: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Copertura di flussi finanziari: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 100. 0 0 0 Attività finanziarie disponibili per la vendita: (994.692) 273.540 (721.152) a) variazioni di valore (994.692) 273.540 (721.152) 0 0 0 - rettifiche da deterioramento 0 0 0 - utili/perdite da realizzo b) rigiro a conto economico 110. 120. 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Attività non correnti in via di dismissione: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 c) altre variazioni 0 0 0 Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: 0 0 0 a) variazioni di fair value 0 0 0 b) rigiro a conto economico 0 0 0 - rettifiche da deterioramento 0 0 0 - utili/perdite da realizzo 0 0 0 0 0 0 c) altre variazioni 130. Totale altre componenti reddituali 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 212 (961.268) 264.348 (696.920) 41.267.227 (14.237.037) 27.030.190 Sezione 6 - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE (in unità di Euro) 6.1 Informazioni sui compensi ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategica Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo (incluse le retribuzioni variabili) sono stati: 2015 Amministratori Sindaci Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo) Totale 678.158 222.362 3.710.716 4.611.236 2014 826.719 245.347 3.255.061 4.327.127 Di seguito si riporta il numero dei dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo, degli amministratori e dei sindaci in carica al 31dicembre 2015: Arca SGR: • dirigenti • amministratori • sindaci n. 6 n. 9 n. 3 Arca Fondi SGR: • dirigenti • a mministratori • s indaci n. 0 n. 5 n. 3 Al 31 dicembre 2015 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo. 6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni con parti correlate (come definite dallo IAS 24) diverse da amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche in organico effettivo. In particolare, le operazioni con questi soggetti riguardano le remunerazioni fisse e variabili precedentemente illustrate, i cui saldi sono inclusi nella voce Altre passività dello stato patrimoniale e nella voce Spese amministrative – spese per il personale del conto economico: STATO PATRIMONIALE - PASSIVO Debiti verso amministratori Debiti verso sindaci Debiti verso dirigenti CONTO ECONOMICO - COSTI 231.683 96.804 1.502.402 Amministratori 678.158 Sindaci 222.362 Dirigenti 3.710.716 Altre informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con le banche azioniste Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2015 con le banche azioniste: STATO PATRIMONIALE - ATTIVO Crediti Altre attività CONTO ECONOMICO - RICAVI 24.719.327 2.167.571 Commissioni attive 47.210 Interessi attivi e proventi assimilati 14.441 Altri proventi di gestione STATO PATRIMONIALE - PASSIVO CONTO ECONOMICO - COSTI Debiti 43.239.775 Commissioni passive Titoli in circolazione 25.254.000 di cui compenso per contratto di associazione in partecipazione Altre passività 145.801 72.970 Interessi passivi e oneri assimilati 118.785.850 18.277.687 2.357.052 Spese amministrative 71.530 Altri oneri di gestione 1.916 213 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Nota Integrativa - Parte D A)Gli azionisti della società operano come collocatori dei prodotti Arca e ricevono un compenso da tale attività di collocamento che viene liquidato su base trimestrale. La voce Debiti della tabella sopra riportata accoglie principalmente i debiti con gli azionisti per l’attività di collocamento prestata nel 4° trimestre 2015 e il compenso relativo all’accordo di associazione in partecipazione dettagliato al punto B). B)Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo informativo e di servizio dell’attività di distribuzione e collocamento dei propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione delle reti di distribuzione. È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento del risultato della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio fornito ai sottoscrittori. Per l’esercizio 2015 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 18.277.687. C)In data 26 febbraio 2013 Arca ha stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. Arca ha provveduto ad estinguere anticipatamente tale finanziamento riconoscendo alla Banca Popolare di Vicenza gli interessi passivi di competenza 2015 pari a € 92.757, oltre a € 11.405.561 a titolo di rimborso del capitale. D)Arca intrattiene rapporti di conto corrente con le banche azioniste per un ammontare complessivo pari a € 24.654.490 al 31 dicembre 2015. E)Alcuni azionisti hanno sottoscritto lo strumento innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013 per un valore nominale di € 23.000.000. Lo strumento in questione nel corso dell’esercizio ha maturato la cedola di € 2.254.000 che verrà pagata ai sottoscrittori nel mese di aprile 2016. Valore nominale e cedola sono iscritte nel passivo di bilancio alla voce Titoli in circolazione. Informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con la controllata Arca Fondi SGR SpA Arca SGR esercita attività di direzione e coordinamento sulla propria controllata Arca Fondi SGR. L’unico rapporto con la controllata Arca Fondi SGR, indicato nella voce altre attività per € 9.828, si riferisce a pagamenti fatti da Arca in nome e per conto di Arca Fondi (spese e onorari di costituzione e ritenute) in attesa di svincolare il conto bancario acceso per il versamento del capitale sociale di Arca Fondi di € 1.000.000. Sezione 7 - ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI (in unità di Euro) 7.1 - Altri dettagli informativi Ammontare dei crediti e dei debiti di durata residuale superiore a cinque anni Ai sensi dell’art. 2427 co.1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata superiore a cinque anni. Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto: Italia Commissioni attive Altri proventi di gestione Totale Altri Paesi della U.E. Paesi extra U.E. Totale 287.246.576 2.537 71.229 287.320.342 1.608.386 228.065 20.460 1.856.911 288.854.962 230.602 91.689 289.177.253 Utilità ricevute dalla SGR non riconducibili ad attività di gestione Le eventuali retrocessioni commissionali ricevute da Arca a fronte di rapporti d’affari con i gestori di OICR non collegati oggetto di investimento sono riconosciute ai relativi fondi. La società percepisce dai negoziatori prestazioni non monetarie, sotto forma di ricerca in materia di investimenti; tale ricerca è da considerarsi complementare e non sostitutiva delle analisi elaborate internamente. La ricerca è utilizzata nella prestazione del servizio nell’interesse dei partecipanti agli OICR non ostacolando l’adempimento dell’obbligo di servire al meglio i loro interessi. Arca non remunera separatamente la ricerca ricevuta, ma il relativo corrispettivo è compreso nelle commissioni di negoziazione corrisposte dalla società ai negoziatori. Il processo di valutazione della ricerca ricevuta prevede l’analisi periodica delle caratteristiche di novità, originalità, rigore e significatività della stessa e della qualità. 214 ALLEGATI AL BILANCIO Bilancio Consolidato 31 dicembre 2015 Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione. Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione. Arca SGR S.p.A. Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Revisione contabile Compensi 312.848 Revisione legale bilancio d’esercizio PricewaterhouseCoopers SpA 23.978 Revisone legale bilancio consolidato PricewaterhouseCoopers SpA 10.000 Revisione limitata situazione semestrale di vigilanza PricewaterhouseCoopers SpA 16.000 Revisione rendiconti semestrali Fondi OICR (*) PricewaterhouseCoopers SpA 51.334 Revisione legale rendiconti annuali Fondi OICR (*) PricewaterhouseCoopers SpA 163.452 Revisione rendiconto annuale Fondo Pensione Aperto (**) PricewaterhouseCoopers SpA 17.084 Revisione rendiconti PricewaterhouseCoopers SpA 31.000 Servizi di attestazione 173.465 Attestazione GIPS esercizio PricewaterhouseCoopers SpA 37.965 Attestazione Fondo Nazionale di Garanzia PricewaterhouseCoopers SpA 13.500 Attestazione Garanzia Capitale Fondo pensione aperto PricewaterhouseCoopers SpA 22.000 Parere diritto di recesso PricewaterhouseCoopers SpA 100.000 Altri servizi 243.350 Supporto metodologico struttura organizzativa (sicav, assessment sistema remunerazione al nuovo quadro regolamentare) PricewaterhouseCoopers Advisory SpA Analisi contratto banca depositaria Studio TLS Totale 235.350 8.000 729.663 (*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento. (**) costo a carico di Arca SGR. I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile. Arca Fondi SGR S.p.A. Tipologia di servizi Revisione contabile Soggetto che ha erogato il servizio PricewaterhouseCoopers SpA Compensi 12.000 Servizi di attestazione - Altri servizi - Totale 216 12.000 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Relazione del Collegio sindacale al Bilancio Consolidato Signori Azionisti, il Collegio sindacale è stato nominato con l’Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2014 e terminerà il proprio mandato con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. L’Assemblea dei Soci di Arca tenutasi nel luglio 2015 ha deliberato un progetto di riorganizzazione societaria finalizzato alla modifica dell’oggetto sociale, alla variazione della Società in holding di partecipazioni e al conferimento di tutte le attività operative di gestione del risparmio ad una neocostituita società. A tale scopo, nel mese di luglio 2015 è stata costituita la società Arca Fondi SGR SpA (Arca Fondi), con capitale sociale di Euro 1.000.000, rappresentato da 1.000.000 di azioni con valore nominale di euro 1,00 ciascuna, interamente partecipata da Arca e autorizzata all’attività di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e alla consulenza in materia di investimenti, con provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015, nonché allo svolgimento delle attività di gestione del Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza con provvedimento della COVIP del febbraio 2016. Tale operazione straordinaria ha creato un legame di gruppo e determinato la necessità di redigere il bilancio consolidato ai sensi dell’articolo 25 del Lgs 9 aprile 1991, n. 127. La redazione del bilancio consolidato non si discosta da quella del bilancio separato di Arca SGR al 31 dicembre 2015, in quanto, a tale data, l’intero capitale di Arca Fondi SGR era detenuto da Arca ed i rapporti economici e finanziari tra Arca e Arca Fondi nel corso dell’esercizio 2015 sono stati molto limitati in conseguenza dell’assenza di operatività nella controllata Arca Fondi durante l’anno. Il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015 è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015 e chiude con le seguenti risultanze: STATO PATRIMONIALE Totale dell’attivo Passività Capitale sociale Riserve Riserve da valutazione Totale del passivo Utile d’esercizio Euro Euro Euro Euro Euro Euro 325.707.754 Euro 27.727.110 119.109.663 50.000.000 130.075.838 (1.204.857) 297.980.664 CONTO ECONOMICO Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riflettenti la gestione aziendale, emerge un utile d’esercizio di € 27.727.110 come evidenziato nello stato patrimoniale. Il bilancio consolidato di Arca al 31 dicembre 2015, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC e IFRIC dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio consolidato. Per la predisposizione degli schemi di bilancio consolidato e per il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione 219 Bilancio Consolidato 2015 Relazione del Collegio Sindacale dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 15 dicembre 2015. Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto finanziario rappresentano in modo sintetico la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio consolidato che illustra i criteri di valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara, veritiera e corretta della realtà del gruppo. Non essendo demandato al Collegio sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale fine il Collegio sindacale ha ottenuto le necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo della società. Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge ai sensi dell’articolo 5, primo comma, del D.Lgs. n° 38/2005. Non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società quotate o emittenti di titoli diffusi. È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio a quanto previsto dall’articolo 40 del D. Lgs 9 aprile 1991, n. 127, dando atto che contiene le informative obbligatorie previste dalla normativa. Dopo attento esame dei documenti sopra riportati, preso atto che la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., in data 12 aprile 2016, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D.Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami d’informativa, e dopo aver visionato la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione, attestiamo che: –il bilancio consolidato è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente; –nella nota integrativa sono state fornite (i) le informazioni sui principali rischi cui il Gruppo è esposto, (ii) le informazioni relative alle operazioni con parti correlate ed (iii) le informazioni dettagliate in merito agli effetti della fiscalità anticipata e differita; –anche in base a quanto abbiamo potuto esaminare nelle nostre visite periodiche, i dati del bilancio consolidato e le informazioni contenute nella relazione e nella nota integrativa si presentano attendibili. Nel corso dell’esercizio, il Consiglio di Amministrazione di Arca ha approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari ad Euro 300.000 per operazione. In ordine al contenzioso sull’applicazione dell’Iva ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria, la società ha utilizzato, per un importo pari ad Euro 57.069, il fondo rischi accantonato nel bilancio 2013 a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie. In ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, sono state effettuate le analisi di impairment test volte ad accertare l’eventuale perdita di valore delle immobilizzazioni materiali (ed in particolare dei fabbricati) e degli avviamenti. L’impairment test ha evidenziato una perdita di valore duratura dell’immobile di proprietà sito in Milano, via Mosè Bianchi 6, per il quale si è proceduto ad una rettifica del valore contabile pari a circa Euro 1,7 milioni. Inoltre, si è verificata la presenza di “triggering events” per effettuare procedure di impairment test anche sulle immobilizzazioni immateriali a vita definita, iscritte a bilancio a seguito di acquisizioni. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla società. 220 Nel corso dell’esercizio 2015 il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e attraverso contatti con la funzione di Revisione Interna della società. Durante l’esercizio il Collegio sindacale ha effettuato delle verifiche periodiche (nr. 9) e i controlli di sua competenza previsti dal Codice Civile. La società PricewaterhouseCoopers S.p.A, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio consolidato e alla verifica della regolare tenuta della contabilità in corso d’anno, ha effettuato la revisione legale dei rendiconti dei fondi gestiti da Arca SGR nel corso del 2015, nonché la revisione contabile del rendiconto di gestione del Fondo Pensione Aperto “Arca Previdenza”. In relazione all’esercizio 2015, il Collegio sindacale ha incontrato la società di revisione al fine di uno scambio di informazioni sui risultati delle verifiche effettuate da entrambi. Nel corso del 2015 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze del Consiglio di Amministrazione, che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate ed in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Il Collegio sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione. Il Collegio sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con la finalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della società. Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato la funzione di Revisione Interna al fine di un reciproco scambio di informazioni e ha riscontrato la congruità dei controlli posti in essere dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio sindacale ha avuto periodici incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare. Si è avuta adeguata informativa da parte della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per la composizione degli stessi. Si conferma che le funzioni di controllo menzionate (i.e. Revisione Interna, Compliance, Risk Management) riportano direttamente al Consiglio di Amministrazione della società. Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile. Non sono state fatte denunce ai sensi dell’articolo 2409, settimo comma del Codice Civile. La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con parti correlate. Il Collegio sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto delle disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza. Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di comportamento del Collegio sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha constatato come la società osservi, nella gestione dei fondi comuni d’investimento istituiti e gestiti, del fondo pensione aperto, nonché delle gestioni 221 Bilancio 2015 Consolidato 2015 Relazione del Collegio Sindacale individuali istituzionali, le norme di legge, di statuto e le disposizioni regolamentari stabilite dagli organismi di vigilanza; per quanto attiene i limiti d’investimento, si è riscontrato il pieno rispetto delle disposizioni di vigilanza e di mandato. I prospetti dei fondi sono stati tempestivamente predisposti applicando correttamente i criteri di valutazione disposti dalla Banca d’Italia. Il Collegio ha preso atto dei “Rendiconti annuali 2015” riguardanti i fondi comuni d’investimento e il fondo pensione aperto corredati delle relazioni consiliari e ha preso visione delle relazioni della società di revisione sui fondi comuni d’investimento aperti e sul fondo pensione aperto, emesse rispettivamente il 31 marzo 2016 ed il 12 aprile 2016, che non contengono rilievi. Il Collegio sindacale, con la collaborazione della funzione di Revisione Interna e del Responsabile del fondo pensione, ha analizzato i sistemi di controllo e la struttura organizzativa adottati dalla società per la gestione amministrativo-contabile verificando, in particolare, l’adeguatezza delle risorse dedicate, dei sistemi informativi per la tenuta della contabilità del fondo pensione, nonché il corretto assolvimento degli obblighi informativi verso gli aderenti e le altre disposizioni previste dalla normativa di riferimento. Si attesta di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui alla Legge n° 231 del 29 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, in collaborazione con la funzione di Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente relazione. Il Collegio sindacale attesta che Arca è dotata di un Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Tale modello prevede l’applicazione anche ai rapporti con i fornitori, i quali si impegnano, nei rapporti con Arca, ad adottare un’organizzazione volta alla prevenzione di illeciti penali e condotte criminose che determinino una responsabilità della Società. Si segnala infine che, in data 7 agosto 2015, la CONSOB ha deliberato, in esito all’ispezione intrapresa nel 2012, l’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti degli esponenti coinvolti e della Società, quale responsabile in solido con obbligo di regresso, per un importo complessivo di Euro 202.666. In data 20 novembre 2015, gli esponenti sanzionati e la Società hanno presentato ricorso avverso il provvedimento dell’Autorità alla Corte d’Appello di Milano. Milano, 12 aprile 2016 Prof. Avv. Giuseppe Marino, Presidente del Collegio sindacale Dott. Giovanni Sandrini, Sindaco effettivo Dott. Stefano Santucci, Sindaco effettivo 222 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE Bilancio 2015 224 225 227 L’APPLICAZIONE IN ARCA DEL PROTOCOLLO DI AUTONOMIA Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione dei conflitti di interesse (art.6, c.2 Statuto Assogestioni) in Arca SGR S.p.A. - Esercizio 2015 ARCA SGR S.p.A. ha adottato la nuova versione del Protocollo di Autonomia di Assogestioni per la gestione dei conflitti di interesse con delibera del 27 maggio 2011 ed ha approvato, per l’anno 2015, la relazione sull’adozione del Protocollo il 18 giugno 2015. La presente relazione è stata redatta sulla base del contenuto del Protocollo di Autonomia e della “Guida alla redazione della relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione dei conflitti di interesse” adottata da Assogestioni. L’adesione al Protocollo di Autonomia è qualificabile come parziale1. 1. Profilo della società La società ARCA SGR, costituita nel 1983, è stata fondata da n. 12 Banche Popolari; l’attuale composizione risente delle operazioni societarie intervenute. Grazie alla presenza di più di 120 enti collocatori che, in parte, utilizzano reti di promotori finanziari e canali online, Arca SGR S.p.A. (di seguito ARCA SGR) dispone di una tra le maggiori e capillari reti di distribuzione in Italia. ARCA SGR presta il servizio di gestione collettiva del risparmio, il servizio di gestione di un fondo pensione aperto, il servizio di gestione di portafogli a favore di clienti professionali, nonché il servizio di consulenza in materia di investimenti. 2. Tipologie di conflitti d’interessi nell’attività di gestione dei patrimoni ARCA SGR ha identificato i conflitti d’interessi individuati dal Protocollo di Autonomia, seguendo la tripartizione in esso raccomandata (selezione degli investimenti, scelta delle controparti contrattuali, esercizio del diritto di voto). 3. Altre tipologie di conflitti d’interessi ARCA SGR non ha identificato le ulteriori tipologie di conflitti d’interessi indicate dal Protocollo di Autonomia. 4. Organi e funzioni aziendali competenti L’attribuzione dei compiti in tema di conflitti d’interessi agli organi e alle funzioni aziendali è in linea con le raccomandazioni del Protocollo di Autonomia. 5. Consiglieri indipendenti Il Consiglio di Amministrazione di ARCA SGR si compone di n. 9 membri; all’interno del Consiglio di Amministrazione sono presenti n. 3 Consiglieri Indipendenti. In seno al Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti il Comitato per il Controllo Interno ed il Comitato per le Remunerazioni. Il Comitato per il Controllo Interno è presieduto da un Consigliere Indipendente e composto, per la totalità, da consiglieri indipendenti. Il Comitato per le Remunerazioni è presieduto da un Consigliere Indipendente; i consiglieri indipendenti rappresentano la maggioranza. Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, in occasione della nomina, la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal Protocollo di Autonomia in capo a ciascuno dei consiglieri non esecutivi. Tale valutazione è stata effettuata applicando i criteri previsti dal Protocollo di Autonomia. I Consiglieri Indipendenti non hanno espresso un parere negativo in ordine alla stipulazione di convenzioni con parti correlate di cui all’articolo 1, comma 1, lettera y), del Protocollo di Autonomia. L’adesione parziale al Protocollo di Autonomia è da riferirsi alla non completa osservanza della raccomandazione sui criteri di remunerazione di cui al paragrafo n. 10 della presente relazione. 1 231 Bilancio Cosnolidato 2015 Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia Tabella sulla struttura dell’organo con funzione di supervisione strategica della società e dei comitati Consigliere Carica Guido Cammarano Edoardo Rossini Presidente Vice Presidente Ugo Loser Amministratore Delegato Michele Barbisan Consigliere Diego Paolo Cavrioli Filippo Maria Cova Mario Erba Paolo Guzzetti Felice Angelo Panigoni Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Indipendente ai sensi del Protocollo di Autonomia √ Comitato Controllo Interno √ Comitato Remunerazioni √ √ √ √ √ √ √ √ √ 6. Cumulo di funzioni In relazione alla previsione del Protocollo di Autonomia che raccomanda di evitare il cumulo di deleghe operative nelle SGR e in altre società del gruppo, si segnala che ARCA SGR non fa parte di alcun gruppo. ARCA SGR ha applicato interamente i limiti al cumulo di funzioni nei confronti della banca depositaria, raccomandati dal Protocollo di Autonomia. In relazione a quanto sopra, ARCA SGR applica i limiti al cumulo di funzioni nei confronti di società emittenti, raccomandati dal Protocollo di Autonomia. 7. Procedure per la selezione degli investimenti ARCA SGR, che come detto non appartiene ad alcun gruppo, ha adottato una delibera che stabilisce limiti all’acquisto per conto dei patrimoni gestiti di titoli azionari quotati emessi dalle banche socie; tale limite è fissato al peso neutrale dei titoli all’interno del benchmark di riferimento. L’investimento in titoli obbligazionari e strumenti di liquidità delle banche socie è consentito in percentuale nei limiti di vigilanza per consentire di cogliere opportunità di investimento nell’interesse dei sottoscrittori. In aggiunta, ARCA SGR ha previsto l’istituzione di una lista ristretta di tipologie di investimenti/ strumenti finanziari ai quali applicare divieti e/o limiti operativi. Il controllo del rispetto delle procedure adottate per la gestione dei conflitti di interesse nella selezione degli investimenti è affidato al Servizio Compliance, che svolge tale attività con cadenza periodica. 8. Procedure per la scelta delle controparti contrattuali ARCA SGR si è dotata di una procedura interna attraverso la quale sono definiti i criteri per la scelta degli intermediari negoziatori e per la ripartizione degli incarichi tra gli stessi; tale procedura prevede che le determinazioni siano oggetto di revisione periodica almeno annuale. L’autorizzazione all’operatività con nuovi intermediari negoziatori è sempre deliberata dal Consiglio di Amministrazione. Nell’anno 2010 ARCA SGR ha approvato un regolamento recante “Principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate” che disciplina la procedura da seguire ai fini dell’approvazione delle operazioni con parti correlate. Tale disciplina, in particolare, non trova applicazione per le operazioni aventi un controvalore inferiore a Euro 300.000, a condizione che le stesse non presentino aspetti di criticità in relazione alle loro caratteristiche ed al tempo del loro compimento. 232 Per quanto attiene alle convenzioni di collocamento, le stesse sono regolate in maniera paritetica tra tutti i collocatori e sono in linea con le condizioni di mercato. ARCA SGR non ha esternalizzato funzioni aziendali di controllo presso altre entità appartenenti alle banche socie. 9. Procedure per l’esercizio dei diritti di intervento e di voto ARCA SGR ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto. Per maggiori dettagli in merito alle procedure di adozione dei principi di Stewardship, in merito alla vigente policy interna nonché in merito all’attività svolta nel corso dell’anno 2015, si rimanda all’apposita sezione del sito internet della società www.arcaonline.it 10. Criteri di remunerazione A seguito dell’autorizzazione ottenuta dalla Società all’estensione dell’operatività anche alla gestione dei Fondi di Investimento Alternativi e in conformità alle vigenti previsioni in tema di adozione di una politica di remunerazione, si informa che la società ha adottato la politica di remunerazione applicabile ai soggetti classificati come più rilevanti come approvata dall’Assemblea Ordinaria del 17 dicembre 2015. Al Comitato Remunerazioni, con il contributo particolare dei consiglieri indipendenti, è stato assegnato il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle attività concernenti la definizione e gestione della politica di remunerazione. Il Comitato Remunerazioni analizza il sistema di remunerazione e di incentivi dell’alta direzione e dei gestori, approva il piano di incentivazione, verifica l’ammontare complessivo di remunerazione variabile per il “personale più rilevante” e per il restante personale e propone la declinazione della remunerazione variabile individuale per l’Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i responsabili delle funzioni di controllo. 11. Altre misure e procedure per la gestione dei conflitti d’interessi ARCA SGR ha adottato un Regolamento Interno ed il Codice Etico che disciplinano i comportamenti dei soggetti rilevanti anche con riferimento alle operazioni in conflitto di interesse. La policy per la gestione dei conflitti di interesse prevede, tra le altre, misure che si ritiene possano consentire un’adeguata separatezza operativa, nonché prevenire o controllare lo scambio di informazioni tra i soggetti rilevanti impegnati in attività che possono dare origine a conflitti d’interessi. 12. Conflitti d’interessi non neutralizzabili Il Consiglio di Amministrazione non ha valutato come “non neutralizzabile” alcuna tipologia di conflitti d’interessi. 13. Registro dei conflitti d’interessi ARCA SGR ha affidato al Servizio Compliance il compito di istituire e aggiornare il registro sui conflitti d’interessi. 14. Verifica e aggiornamento Nel corso dell’anno 2015 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica e all’aggiornamento delle situazioni di conflitto d’interessi identificate, nonché al riesame delle misure e delle procedure adottate. 233