Il ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione
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Il ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione
Il ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione preventiva e calibrazioni Dott. Marco Bellentani 1 Sommario Obiettivi del cliente Supporto del fornitore durante la fornitura della macchina ¾Analisi dei rischi ¾Procedure di manutenzione preventiva ¾Lista dispositivi e strumenti di misura Supporto del fornitore dopo l’avvio in produzione 2 Obiettivi del cliente Identificare funzioni e componenti critici della macchina Su tali componenti eseguire periodicamente interventi di manutenzione, di taratura e di controllo funzionale al fine di garantire: ¾qualità del prodotto finale ¾sicurezza dell’operatore ¾efficienza della macchina Come può il fornitore supportare il cliente per rendere tale lavoro più semplice? 3 Il ciclo di vita della macchina Trattativa Trattativa commerciale commerciale Progettazione, Progettazione, configurazione, configurazione, costruzione, costruzione, collaudo collaudoee accettazione accettazione In ogni fase il fornitore può supportare il cliente nel raggiungere gli obiettivi più rapidamente Commissioning Commissioning &&Qualification Qualification Utilizzo Utilizzodella dellamacchina macchinain in produzione produzione 4 Analisi dei rischi: identificazione del processo E’ importante identificare il processo in termini di funzioni, controlli e parametri CAPSULE PRODOTTO Alimentazione capsula Alimentazione prodotto Orientamento Dosaggio prodotto Apertura Compressione prodotto Riempimento capsula Chiusura capsula Uscita 5 CRITICITA’ Analisi dei rischi: funzioni critiche ALTA CAPSULE PRODOTTO MEDIA Alimentazione capsula Alimentazione prodotto Orientamento Dosaggio prodotto Apertura Compressione prodotto BASSA NESSUNA Riempimento capsula A T F 6 / A C E M F Chiusura capsula Uscita Analisi dei rischi: prospettiva GxP G 7 xP In questa prospettiva ciò che conta è la qualità del prodotto finale… i risultati dell’analisi dipendono dal peso che il singolo cliente ha dato agli attributi critici di qualità di partenza La stessa funzione potrebbe essere CRITICA in un’applicazione e NON CRITICA in un’altra applicazione La co-operazione in questa fase tra cliente e fornitore è essenziale! Analisi dei rischi: prospettiva di sicurezza (1) La sicurezza dell’operatore è un requisito imposto al fornitore dalla Direttiva Macchine. a re z ez ato r c u p er i S o r e p 8 Il fornitore identifica quindi i dispositivi preposti a funzioni di sicurezza e li comunica al cliente tramite apposita lista Al fornitore conviene identificare i componenti a livello di distinta base (ERP) in modo da automatizzare la generazione di tale lista Analisi dei rischi: prospettiva di sicurezza (2) Il fornitore presta inoltre particolare attenzione a indicare tutte le fonti di possibile rischio residuo: ¾nella documentazione utente (manuale istruzioni d’uso e manutenzione) ¾nel training ad operatori e manutentori a re z ez ato r c u p er i S o r e p 9 Tutte queste informazioni costituiscono una base per il cliente per soddisfare le proprie normative di sicurezza sul posto di lavoro Analisi dei rischi: prospettiva di business In questa prospettiva ciò che conta è la valutazione del danno che un guasto di un componente può causare. Il danno va valutato in: ¾Costo dei componenti da sostituire (danno diretto) ¾Perdita di produzione (danno indiretto) 10 s s ne i s u B Analisi dei rischi: prospettive diverse G 11 xP CAPSULE PRODOTTO CAPSULE PRODOTTO CAPSULE PRODOTTO Alimentazione capsula Alimentazione prodotto Alimentazione capsula Alimentazione prodotto Alimentazione capsula Alimentazione prodotto Orientamento Dosaggio prodotto Orientamento Dosaggio prodotto Orientamento Dosaggio prodotto Apertura Compressione prodotto Apertura Compressione prodotto Apertura Compressione prodotto Riempimento capsula Riempimento capsula Riempimento capsula Chiusura capsula Chiusura capsula Chiusura capsula Uscita Uscita Uscita a re z ez ato r c u p er i S o r e p s s ne i s u B Analisi dei rischi: criticità dei dispositivi (1) Avendo a disposizione le criticità delle funzioni nelle varie prospettive, si può dedurre anche la criticità dei singoli dispositivi preposti allo svolgimento di ciascuna funzione 12 CAPSULE PRODOTTO Alimentazione capsula Alimentazione prodotto Orientamento Dosaggio prodotto Apertura Compressione prodotto Riempimento capsula Chiusura capsula Uscita Analisi dei rischi: criticità dei dispositivi (2) Lo stesso identico dispositivo potrà avere criticità alta, medio, bassa o addirittura nulla a seconda della criticità della funzione per cui è utilizzato 13 Manutenzione preventiva Come fare ad utilizzare le informazioni fin qui ottenute per fornire suggerimenti utili al cliente per gestire la Manutenzione della macchina? E come fare tutto ciò tenendo conto dei principi base espressi dalla linea guida sulla Manutenzione in fase di preparazione? 14 Procedure di manutenzione preventiva Il fornitore basandosi sulle criticità identificate, può determinare le procedure di manutenzione preventiva e le relative frequenze per ciascun componente critico (meccanico, elettrico/hardware e software) Le procedure possono comprendere: ¾Sostituzioni parti soggette ad usura (es.: cinghie) ¾Operazioni di lubrificazione/ingrassaggio ¾Controlli integrità e corretto funzionamento ¾Regolazioni / azzeramenti 15 Frequenza di interventi di manutenzione (1) Le criticità GxP, di sicurezza e di business unite a misure di affidabilità, possono essere la guida per determinare frequenze di manutenzione ponderate La criticità del componente può essere usata per determinare la frequenza dei controlli sul componente stesso Le misure di affidabilità invece possono essere usate per determinare la frequenza di interventi di sostituzione o regolazione 16 Frequenza di interventi di manutenzione (2) Non ha senso imporre di fare tutti i controlli ogni 3 mesi perché si andrebbe contro ad uno degli obiettivi del cliente di efficienza e rendimento della macchina E’ importante fare più spesso (es.: ogni mese) gli interventi sui componenti più a rischio e meno di frequente (es.: ogni anno) su quelli a minor rischio. E’ bene che questi concetti vengano trasmessi in modo efficace durante il training che il fornitore fa ai manutentori del cliente. 17 Esempio di piano di manutenzione Controlli Batch Controllo A 1000 h Controllo A Controllo B 4000 h Controllo A Controllo B Controllo C Interventi 18 1000 h Intervento A Intervento B 4000 h Intervento D Intervento E Intervento C Riferimento per definire dei piani di manutenzione La sintesi delle informazioni che il fornitore mette a disposizione: ¾Singole procedure di manutenzione ¾Frequenza di esecuzione consigliata … sono la base di partenza per il cliente per definire il piano di manutenzione preventiva della macchina. 19 Lista dei dispositivi e strumenti di misura Altro documento importante che i clienti spesso richiedono al fornitore è la lista dei dispositivi e strumenti di misura Tale documento unito ai precedenti mette il cliente nelle condizioni di completare i piani di manutenzione preventiva e di definire anche i piani di taratura Come fare ad ottenere un documento utile al cliente ed allineato alla linea guida sul “Calibration Management”? 20 Approccio utilizzato Screening iniziale dei componenti elettrici/hardware Identificazione dei dispositivi e degli strumenti di misura Classificazione in classi di criticità GAMP Identificazione range di misura e accuratezza (per strumenti di misura) Piano d’azione (per dispositivi e strumenti critici) 21 Screening iniziale dei componenti (1) La linea guida GAMP suggerisce di prendere in considerazione tutti i componenti a disposizione e procedere ad una loro classificazione Il primo passo è quindi di prendere in esame i componenti elettrici/hardware presenti in distinta base e selezionare quelli che possono essere considerati dispositivi (device): ¾Sensori / attuatori ¾Dispositivi di controllo (PLC, PC, ecc.) ¾Motori e relativi sistemi di controllo ¾Bilance, termometri, ecc. 22 Screening iniziale dei componenti (2) Componenti Componenti di commercio Strumenti di misura 23 Device Identificazione dei componenti (1) Ogni componente selezionato nella fase di screening viene identificato in maniera univoca dalle seguenti informazioni: ¾Codice univoco del componente (distinta base) ¾Localizzazione in macchina ¾Nome del costruttore ¾Modello ¾Riferimento allo schema elettrico o riferimenti a schemi pneumatico/aspirazione 24 Identificazione dei componenti (2) In aggiunta a dati anagrafici si va ad indicare: ¾Tipologia di dispositivo ¾Funzione svolta dal dispositivo La tipologia può essere utile al cliente per riconoscere velocemente tutti i dispositivi di un certo tipo che sono di competenza di una specifica figura professionale (es.: bilance analitiche, pressostati, ecc.) La funzione invece è la giustificazione per l’attribuzione della criticità della linea guida GAMP 25 Classificazione in classi di criticità (1) Le classi di criticità utilizzate sono: ¾ G1 - Product Critical Instruments: is an instrument whose failure may have a direct affect on product quality. ¾ G2 - Process/System critical Instruments: is an instrument whose failure may have a direct affect on process or system performance, without affecting final product quality or safety. ¾ G3 - Safety Critical Instruments: is an instrument whose failure may have a direct affect on safety. ¾ G4 - Non-critical: instruments whose failure is deemed to have no effect on product quality, process/system performance, safety, or the environment. 26 Classificazione in classi di criticità (2) GxP ALTA G1 MEDIA BASSA G2 NESSUNA SAFETY BUSINESS 27 G3 G4 Classi dispositivi e strumenti di misura Come fare a correlare le classi viste prima con le criticità derivanti dall’analisi dei rischi? E’ necessario avere delle regole e delle priorità. Range di misura e accuratezza Per gli strumenti di misura si identificano: ¾Range di misura del dispositivo (dichiarato dal costruttore) ¾Accuratezza di misura del dispositivo (dichiarato dal costruttore) ¾Range di misura richiesto dal processo ¾Accuratezza di misura richiesto dal processo Gli strumenti devono essere selezionati in modo da avere range e accuratezza del dispositivo più ampi di quelli richiesti dal processo 28 Range di misura dispositivo vs. processo 200.0 Range di misura del dispositivo 110.0 Range di misura di processo 70.0 0.0 29 Il range di processo deve essere incluso in quello del dispositivo ed è utilizzato per determinare il range di valori da utilizzare nelle operazioni di taratura. Accuratezza dispositivo vs. processo (1) Accuratezza dispositivo Accuratezza processo E’ importante valutare bene questi aspetti per evitare sprechi scegliendo strumenti troppo accurati! 30 Accuratezza dispositivo vs. processo (2) BILANCIA PRESSOSTATO Differenti valori di accuratezza di processo portano a differenti criteri di accettazione durante le operazioni di taratura. Nel caso del pressostato si avrà un minor rigore rispetto alla bilancia in quanto è richiesta minor accuratezza. 31 Piano d’azione Per i dispositivi di classe di criticità G1, G2 e G3 si identificano azioni da compiere e si fornisce anche un’intervallo suggerito. Le azioni possibili sono: ¾Taratura (per gli strumenti di misura) ¾Controllo funzionale (per i dispositivi) 32 Documento risultante Identificazione componente ne o i z a sific s a l C 33 Range e accuratezza di misura Piano d’azione Usi da parte del cliente La lista è la base per il cliente per definire i propri documenti. Strumenti di misura critici Piani di taratura 34 Strumenti di misura/ device critici Log-book specifici (es.: bilancia) Device critici Piani di manutenzione Co-operazione cliente - fornitore E’ importante comprendere come il fornitore possa dare nelle parti di classificazione e frequenze di azione delle informazioni a livello di suggerimento Tali informazioni sono solo una base di partenza e come tali devono essere controllate dal cliente in modo da allinearle ai propri standard interni 35 Altri servizi del fornitore Training Progettazione, Progettazione, configurazione, configurazione, costruzione, costruzione, collaudo collaudoee accettazione accettazione Supporto all’installazione e qualifica Commissioning Commissioning &&Qualification Qualification Supporto alla manutenzione periodica (controlli più complessi e sostituzioni) 36 Utilizzo Utilizzodella dellamacchina macchinain in produzione produzione Aggiornamenti hardware e software e riqualifica Supporto alla rivalidazione periodica Grazie per l’attenzione! Per informazioni: [email protected] member of 37