Friuli nel Mondo n. 341 marzo 1983
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TAXE PARQUE - TASSA RISCOSSA - UDINE - ITALY FRIULI NEL MONDO Anno XXXII - N. 341 Marzo 1983 Gruppo III (infer. al 70%) Spediz. in abbonam. post. MENSILE A CURA DELL'ENTE DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE: «FRIULI NEL MONDO» 33100 U D I N E - VIA DEL SALE 9 . T E L E F O N O 2 0 5 0 7 7 - 2 9 0 7 7 8 Abben. annuo Una copia Eslere Aeree L. 5.000 » 300 » 10.000 » 1.^.000 Banale e falso luogo comune I luoghi c o m u n i , c o m e d'altra parte i p r e g i u d i z i , c o s t i t u i scono l'alimento di chi v u o l p a r lare eli a r g o m e n t i p e r i q u a l i h a soltanto s e n t i t o d i r e c h e e s i s t o no, ma n o n si è m a i p r e o c c u pato di verificare s e la s t o r i a 0 gli uomini c h e l ' h a n n o f a l l a mostrano u n a faccia o u n d o c u mento che n e p o s s a n o d i m o strare l'identità. I l u o g h i c o m u ni, nei discorsi, s o n o a l t r e t t a n t e prove di n o n c o n o s c e n z a d e l l a realtà, m a p u r t r o p p o hanno mollo m a g g i o r f o r t u n a di q u a l siasi pagina s c r i t t a c o n m e d i t a zione e con s e i i e t à . I l u o g h i comuni sono a n c h e la d i m o s t r a zione tipica di u n a superficialità che s o l t a n t o z\ì e s t r a n e i I PER PASQUA I Ai nostri lettori Sappiamo bene quanto ritardo ci sia per i nostri lettori nel ricevere questo giornale che, letteralmente, deve compiere qualche volta il giro del mondo per arrivare a destinazione. .Ma proprio con questa previsione sentiamo il dovere di non mancare all'appuntamento della prossima Pasqua. E' una data troppo importante nella vita di una società tormentata come la nostra di questi tempi, per non cogliere l'occasione di un augurio che non è sentimentalismo di abitudine, ma autentico desiderio di esprimere per tutti il nostro voto per Un mondo più sereno. Diliìcoltà economiche ancora pesanti e senza molte probabilità di esaurirsi a brevi scadenze; decadenza di valori morali che riteniamo fondamento di ogni vivere civile, individuale e comunitario; violenze e guerre che rappresentano il male continuo dei rapporti tra popoli e all'interno delle stesse nazioni; paure e preoccupazioni per le ingiustizie, le persecuzioni e la fame di milioni di uomini: è quello che ogni giorno entra nelle case di tutti come informazione, alla quale corriamo il rischio di abituarci. La Pasqua è il tempo della vita nuova, della risurrezione per chi crede e per quanti, anche senza la fede cristiana, hanno accettato il deltalo evangelico come messaggio univcrsale di pace e di fratellanza. A tutti, come desiderio che sentiamo nascere dal profondo dell'umanità, come aspirazione irrinunciabile per un diverso modello di vita, auguriamo la serenità di una raggiunta sicurezza di lavorare e amare per il bene comune, nella solidarietà universale di tutti i popoli. E ai nostri friulani, rinnoviamo il più caro ricordo che li lega alla loro e nostra terra comune. possono permettersi, m a purt r o p p o v e n g o n o u s a t i a n c h e in o c c a s i o n i ufliciali e f a n n o t a n t o m a l e q u a n t t j n o n p u ò e s s e r e imm a g i n a t o d a chi li u s a o li a d o pera con disinvoltura sconcert a n t e : p e r c h é s o n o facili c o m e slogans pubblicitari e altrettant o c o n v i n c e n t i p e r c h é n o n chied o n o di essere capiti, ne pret e n d o n o sforzi r a z i o n a l i p e r quanto presentano. Ci s p i a c e c h e u n o di q u e s t i luoghi c o m u n i tocchi i Fogolàrs dei f r i u l a n i n e l m o n d o , f a t t i nascere come comunità associate di e m i g r a t i , d a o l t r e e i n q u a n t ' a n n i a q u e s t i g i o r n i in cui s t a n n o o r g a n i z z a n d o s i in u n ' a t tività che aggiunge loro a l t r o p r e s t i g i o e a l t r i m e r i t i a livello r e g i o n a l e e n a z i o n a l e . Ci spiace — e se n e s c r i v i a m o in q u e s t a c o l o n n a è p e r c h é la c o s a non può non essere smentita a l m e n o d a chi li c o n o s c e e vive la l o r o e s i s t e n z a q u o t i d i a n a — ci s p i a c e c h e u n a c e r t a opinione p u b b l i c a friulana pensi, c o n u n b a n a l e l u o g o c o m u ne, ai F o g o l à r s di t u t t o il m o n d o c o m e a degli inviti a c e n a p e r g e n t e c h e h a s o l t a n t o voglia di g r a n « m a n g i a t e » , f a t t e m a g a r i — b o n t à d i chi c o n c e d e q u e s t a a t t e n u a n t e ! — all'ins e g n a d e l l a f r i u l a n i t à . Ci spiac e c h e q u e s t o l u o g o c o m u n e rit o r n i in c e r t i d i s c o r s i d o v e si p r e t e n d e di m e t t e r e fine a d u n a storia r i t e n u t a s o r p a s s a t a perché, co.sì v i e n e d e f i n i t a , «lacrimosa e sentimentale», mentre il m o n d o d e l l ' e m i g r a z i o n e sar e b b e c a m b i a l o e n o n ci s a r e b b e pii^i b i s o g n o n e m m e n o di p a r l a r e d i p r o b l e m i di e m i g r a z i o n e , m a p i u t t o s t o di g r a n d i , n u o v i p r o g e t t i a cui s a r e b b e r o chiamati proprio i Fogolàrs. L'avrebbero ripetuto, stando a c e r t e r e l a z i o n i f o r n i t e d a servizi g i o r n a l i s t i c i , i n q u e s t i ultimi giorni, definendo i Fogol à r s degli e m i g r a t i f r i u l a n i luoghi di b u o n t e m p o n i , d e d i t i al b u o n g u s t o della cucina, consum a t a in c o m p a g n i e s o p r a t t u t to serali o c o m u n q u e festaiole. E c o s ì , c o n q u e s t o l u o g o com u n e che ha avuto fortuna per chi ha scoperto l'emigrazione in u n v i a g g i o t u r i s t i c o d o v e i f r i u l a n i si s o n o d i m o s t r a t i forse t r o p p o o s p i t a l i p e r g e n t e a c u i b i s o g n a v a far v e d e r e m a t toni e c a m p a g n e , fabbriche e v e c c h i e b a r a c c h e , i n v e c e di offrir loro u n ricevimento nella sede sociale dell'associazione, c o n q u e s t o l u o g o c o m u n e si è c r e d u t o d i finirla c o n i F o g o làrs di «antica maniera» per d a r vita a nuove aggregazioni Uno degli angoli più suggestivi della Udine Millenaria: la chiesa parrocchiale di S. Giacomo che chiude a occidente la piazza forse piìi popolare della città, incontro di gente proveniente da tutte le parti del Friuli. Distinzione tra rimesse e risparmio Ancora un convegno sul praolema della vcanalizzaziane delle rimesse degli emigrali»: ancora una valla si ha l'impressione che non si vaglia affrontare realisticainente il problema, perché delle «rimesse degli emigrati», di quei soldi cioè che gli emigrali inviano alle proprie lamiglie dall'estero, non rimane nulla da «canalizzare». Sono già «canalizzate», come dire utilizzate per l'ottanta per cento per il sostentamento della famiglia, e per il venti per cento che rimane si compra o si migliora la casa, si acquistano beni o si spende per qualcosa di nuovo. Le rimesse, diciamolo una volta per tutte (e quest'anno si tratterà di circa tremila miliardi), hanno già una loro destinazione che nessuna può modificare per il semplice fatto di essere strumento del vivere quotidiano. L'unica problema che gli emigrati potrebbero sollevare per le loro «rimesse» è che queste arri(Continua in seconda) vino in tempi brevi alla famiglia e che si eviti il rischio eli ima loro OTTORINO BURELLI iitilizzazione illegale, cernie la costituzione di capitali all'estero. E' capitato e può ancora accadere. Sia ben chiaro che discutere olire su queste rimesse già impegnate al cento per cento, appare un tema accademico: non si sa poi come dovrebbero vivere le famiglie se queste rimesse dovessero essere gestite per chissà quali progetti e non si sa bene da chi. L'equivoco di fondo sta nella mancata, e fondamentale, distinzione tra rimesse e risparmi degli emigrali: quello che arriva in Italia dal mercato del lavoro emigrato è « rimessa » e quella che lo stessa mercato del lavoro emigrato mette in banca o capitalizza con altre forme è « risparmio ». Ed è su questo risparmio degli emigrati che va portato il discorso per almeno due ragioni che si dimostrano meritabili: prima di tutto perché questo risparmio non arriva in Italia, anche se qualche briciola potrebbe varcare i confini; secondariamente perché, anche se arriva a si potesse quantificare in un venti a trenta per cento del guadagno globale, rimane un'entità indecifrabile dal punto di vista quantitativa. Si potrebbe pensare che chi manda in Italia centamila lire risparmia in media dalle venticinque alle trentamila lire. Ma la realtà dimostra che, attualmente, nessuno dei nostri emigrati invia in Italia i propri «risparmi»: semplicemente perché la lira è debole e le monete dei paesi di emigrazione sana forti. .Ma soprattutto perché i tassi d'interesse dei risparmi in Italia vengono inesorabilmente mangiati dall'inflazione pili grave d'Europa e d'oltre Oceano (in quegli stati dove il lavoro italiano emigrato è remunerativo)^ Convincere i lavoratori italiani all'estero ad inviare i propri risparmi in Italia rullane un'intenzione che si rivela utopia. Fino a quando non è possibile offrire loro le stesse garanzie e gli stessi profitti offerti dai (Continua in seconda) Pagina 2 FRIULI NEL .MONDO De Pellegrin a Melbourne — .Marzo 1983 CONFERITA DAL COMUNE DI SEQUALS fa onore alla comunità friulana [g cìttailiiianza oiioraria a Valepio Notizie di questo geneie, quando arrivano in Friuli, costituiscono un vanto e un orgoglio p e r lui la la noslra gente: è il caso del giovane Stefano De Pellegrin che si è brillantemente laureato in ingegneria civile all'università di Melbourne. Figlio di emigrali da S. Quirino di Pordenone, ha oUenuto pieno successe nei suoi sludi e nei vogliamo, con tutti gli amici del Fogelàr furlan di Melbourne (Australia) augurargli un altrettanto brillante avvenire nella sua professione. La famiglia De Pellegrin s\elge un'intensa e appassionala attività in sene al Fegolàr di quella città: sulle orme del padre, già apprezzale dirigente del sodalizio friulano e dinamico e capace industriale, sullesempio della mamma, sig.ra Edda, animatrice di numerose alli\ità sociali e da anni presidente del comitato feniininilc locale, il gio\ane Stefano h a assunto l'impegno di .segretario del Fogelàr furlan. Lo hanno volute i responsabili della comunità friulana di Melbourne, proprie per quel programma preciso di rinnovamento che lende alla cenlin-iazione e alla Irasniissiene ai giovani del patrimonio culturale friulano. Nonostante l'immatura scomparsa del « capofamiglia » i De Pellegrin sono e rimangono sostenileri delle iniziative del Fegolàr. Gli amici (kilim- Il Consiglio Comunale di Sequais, riunilo al cemplelo in seduta stiaerdinaria domenica 6 febbraio 1983, ha proclamalo Oita\ìo Valerio cittadino onerarie consegnandogli una artistica pergamena recante gli eslremi della motivazione ed una pregiala medaglia d'ero con le slemma di Sequais, jiaese sempre lanlo care al presidente emerito di Friuli nel Mondo. La delibera consiliare reca la data del LS ne\embic 1982 in tempo utile per il conlei'imento in occasione deirollanlesiino genetliaco di Ottavio Valerio avvenute il 4 dicembre. \ « Il gno pais al è Osóf, ma subii daùr al ven Sequais » suole spesso dire Valerio agli amici sequalsesi. Stefano Uè l'cllegriti, neo-ingegnere lau- Ma lutti ben sappiamo come nel reato all'Università di Melbourne (.Au- cuore di Ottavio Valerio stiano — stralia). uguahnenle cali — tulli i ptiesi del Friuli e, meglio, il Friuli intero, anberli, Mtizzolini e tanti altri sene che tpielle che palpila al di là dei Ottavio Valerio, presitlente emerito dcH'l-lnte Friuli nel .Mondo, riceve dal sindaco vicini alla laiuiglia De Pellegrin e suoi conlini geograliei ed ha create, Giacomo Bortu/zo la pergamena con la motivazione del conferimento della dr al gie\ane Stefano, che hanno caris- in ogni parte del mende, una nuo( f o t o Coslanlin - Arbai tadinanza onoraria di Sequais. va realtà storica friulana. Sequais, simo. dunque, nella circeslanza di quesla 11 presidente di Friuli nel Mondo, nità: Rigolate e Flaibane. parroco di Sequais e attualnicntc Marie Teros, ringrazia per le gra- sua felice e simpalica iniziativa, sia La cerimonia della consegna è Custode spirituale della Casa dell'Ecome ad indicare « una parte p e r dite espressioni che ha ricevuto dal stata volutamente semplice e fami- migrante; Renalo Appi che nel Seil lutto », seguendo nell'ordine altri Fogelàr di Melbourne e si augura liare, senza pomposità alcuna, sen- cpialsese è censiderate di casa e Aldue Comuni che si sene onerali di che in un prossime future possa avverarsi un incontro con tutte le accogliere idealmente ()tta\io Vale- za inviti ullìciali, come si conviene berlo Piceni che a Sequais ha le rio fra i membri delle loro cenni- a una famiglia che accoglie in essa sue radici. comunità emigrate dell'Auslralia. un nuove membro e, con la schietDopo il cen\ivie sociale durante lezza di un abbraccio fraterno, gli il quale sono state rinnovale a Vatlice semplicemente: « Tu sés dai lerio le più simpatiche e gioiose nestris! ». La data di queste incon- espressioni di alleilo e seguila una tro non è stala scella a case; essa visita agli anziani espili delia Casa ha coinciso con la prima domenica dell'Emigrante. Un incontro partitli lebbraie nella quale ogni anno la colarmente peelico che, sollecitalo Società Operaia di Sequais celebra dallo slesso Valerio, ha eslrinsccatu di b e n a l t r o s p e s s o r e e con b e n g e n t e c h e si è s e n t i t a s r a d i c a t a e s s e r e a n c h e l a c e n a ( p e r c h é la sua festa di cui Ottavio Vale- un'ulterieie significativa dimostrario è sempre stato un fedelissimo. ziene della sensibilità e delle doli d i v e r s e finalità. Ci s p i a c e p e r v i o l e n t e m e n t e d a l l a p r o p r i a terpoi n o n ci d o v r e b b e e s s e r e , n o n Erano infatti riuniti nella sala con- profondamente umane che i sequalq u e l t a n t o d i o f f e n s i v o , di m a n ra d'origine, m a n o n h a accetIo si c a p i s c e ) ; e h i i n c o n t r a n d o siliare del Comune ì maggiorenti sesi hanno sapulo cogliere in colui c a n z a d i r i s p e t t o , di s c o r r e t t e z - t a t o l a d i s p e r s i o n e e la d i m e n - q u e s t o s o d a l i z i o t r o v a c h e c ' è della Società Opeiaia con il presi- che festosamente hanno abbracciaza c h e t o c c a il c u m u l o di fa- t i c a n z a . U n a g e n t e c h e n o n s i a n c h e il m o m e n t o d e l r i c o r d o dente Gigi Martiniizzi e gli espo- te nella loro tanto cara famiulia. nenti di tutte le As.seciazieni Comut i c h e , la r i c c h e z z a di g e n e r o s i - è r a s . s e g n a t a a m o r i r e , s o l t a n t o e u n a \ e n a di n o s t a l g i a c a n t a t a nali che — assieme al Consiglio •— t à , l a s o l i d a r i e t à e l ' a t t a c c a m e n - p e r c h é c o s t r e t t a a l a s c i a r e il ili \ i i l o t t c ( n o n si c a p i s c e per- hanno inteso rappresentare tutta to delle migliaia di friulani c h e p r o p r i o paese e u n a parentela ché d o v r e b b e r o farne a m e n o ! ) , la comunità del capoluogo e delle hanno creato i loro Fogolàrs, c h e e r a d i m a s s a . U n a g e n t e g i u d i c a s s e il F o g o l à r u n «infrazioni di Solimberge e Leslans. p a g a n d o s e l i d i p e r s o n a , r i s p a r - che, f u o r i d a i c o n l i n i d e l l a p r o - v i l o a m a n g i a r e » d i m o s t r e r e b - Con essi anche numerosi cittadini m i a n d o l a d o m e n i c a p e r r e g a - p r i a t e r r a , h a v o l u t o d a r s i u n o b e d i n o n a v e r c a p i l o n u l l a d i — in gran parie ex emigranti — oltre alla presenza, particolarmenl a r l a i n l a v o r o a l l a p r o p r i a s e d e . s p a z i o d o v e r i s e n t i r e e rivive- q u e l l o s t o r i c o f e n o m e n o c h e si te uradita a Valerio, di suoi ex alAncora una grossa manifeA n o m e di queste migliaia re, m a g a r i s o l o i d e a l m e n t e , l a c h i a m a d i a s p o r a d i u n a g e n t e lieri. stazione per il millenario deldi friulani, c h e h a n n o t r o v a t o p r o p r i a a n i m a di popolo. 11 sindaco Bortuzze ha fatto egreche h a nel profondo del prola città di Udine: si è avulo nel l o r o F o g o l à r u n b r a n d e l l o S o n o n a t i i F o g o l à r s : s p e s s o , p r i o e s s e r e l a c e r t e z z a d i u n ' u - giamente gli eneri di casa inlensinotizia che l'idtima tappa del d i p a t r i a , t r o p p o s p e s s o m a t r i - q u a s i t u t t i , s e n z a u n a s e d e p r o - n i c a r a d i c e e t n i c a , d a e s a l t a r e licando ancor più piofondamente Giro d'Italia si concluderà a l'amicizia che lega Sequais al suo Udine, a cronometro, con parg n a ; a n o m e d i c h i oggi regge p r i a , c h i e d e n d o o s p i t a l i t à p r e s - c o m e c o n d i z i o n e f o n d a m e n t a l e nuove cittadino onorarie, fi testo tenza da (iorizia. con respon:iabiIità e c o n impe- so altre associazioni già p i ù d e l l a p r o p r i a p e r s o n a l i t à , c o m e della moli\azione che appare sulla Il sindaco di Udine, avv. gno per.sonale la sorte di u n pergamena e sintetizza con sempliadulte. ricchezza n o n sostituibile c o n Candolini ci ha rilasciato quequalsiasi Fogolàr furlan, ovuncità e chiarezza quella ben più amE solo d o p o anni di i a t i c h e d i nessun traguardo economico o sta dichiarazione: pia espressa all'unanimità dal deliq u e sia, d a l p i ù piccolo a quelraccolte, di sudori a scadenze di p r e s t i g i o . C h e s e q u a l c u n o berato n. 149 del Consiglio Comu«Dopo appresa la notizia che lo p i ù p r e s t i g i o s o , s e n t i a m o il fisse e o b b l i g a t e , h a n n o r a g - h a b a r a t t a t o q u e s t a s u a c o s c i e n - nale di Sequais, recita così: « Il il Giro d'Italia si concluderà d o v e r e di riliutare q u e s t o falso, quest'anno con la lappa a crog i u n t o u n a l o r o a u l o n o m i a . N o n za d i v a l o r i , s v e n d e n d o l a p r o - Consiglio Comunale di Sequais conpuerile, irrispettoso e inaccetnometro Gorizia-Udine, il sinferisce la Cittadinanza Onorariti a per a p p u n t a m e n l i gastronomi- pria identità p e r u n «posto» daco avv. Candolini ha rilat a b i l e l u o g o c o m u n e . Il F o g o ci, c o m e v u o l e u n b a n a l e l u o g o o p e r u n g u a d a g n o s o c i a l e , n o n Ottavio Valerio per il prezioso dono sciato la seguente dichiaradi oltre 60 anni della sua instancal à r n o n é m a i n a t o p e r le « m a n comune, m a p e r riprendere polla certo vantarsene. zione: « Sono lieto si sian conbile esistenza al mondo dei gie\ag i a t e » , n é t a n t o m e n o vive s u quella coscienza, c h e n o n s'era cluse in modo favorevole le ni, alla loro formazione umana, alqueste iniziative materiali di A n d a t e l i a v e d e r e , q u e s t i Fo- la valorizzazione della scuola, della trattative che avevo condotto m a i p l a c a t a , d i d a r s i u n a fisiofacili o c c a s i o n i p e r t u t t i ; n é h a con gli organizzatori del Giro n o m i a p r e c i s a : q u e l l a di s a p e r - g o l à r s e i l o r o u o m i n i , q u e l l i cultura, dei costumi, delle tradiziod'Italia. Sono certo che tulli avuto come motivazione e come si a n c o r a f r i u l a n i e d i s c a i n - c h e li h a n n o i s t i t u i t i , q u e l l i c h e ni del Friuli; per la sensibile opera i friulani accoglieranno con di assistenza morale e civile intenfinalità l ' a l l e g r a t a v o l a t a d i p o r b i a r s i u n a s o l i d a r i e t à c h e n o n li h a n n o a l l e \ a t i e q u e l l i c h e samente svelta a favore degli emientusiasmo questo bell'omag. tate d a sagra. Il Fogolàr — e li f a c e s s e s e n t i r e in u n d e s e r t o oggi n e h a n n o f a t t o u n d o v e r e granti friulani; per l'infaticabile degio al .Millenario di Udine, In ci m e r a v i g l i a c h e d o p o t a n t o quei giorni di giugno un buon a b i t a t o d a soli s t r a n i e r i . P r i m a p e r s o n a l e . S o l t a n t o d o p o è p e r - dizione profusa alla crescila sociale parlare di emigrazione resti antratto del nostro Friuli si trad i e s s e r e u n l u o g o m a t e r i a l e , m e s s o u n g i u d i z i o : e n o n s a r à e culturale dei Fogolàrs Furlans sformerà in un immenso vecora tanta ignoranza, proprio quale presidente amatissime dello c e r t o il l u o g o c o m u n e c h e ofil F o g o l à r è u n m o m e n t o spilodroiTio: sarà una grande feEnte Friuli nel Mende; per il conin Friuli, p e r q u e s t e «famiglie l'emigrazione friulana rituale d i u o m i n i c h e h a n n o la fende sta popolare, che porterà tra crete interessamento ollerto alla f r i u l a n e a l l ' e s t e r o » — il F o g o convinzione di a p p a r t e n e r e a d nella s u a storia passata e in noi gente di ogni parte d'Itarealizzazione della « Casa dell'Emilàr è s e m p r e n a t o all'insegna lia. grante » in Sequais e per il costanu n popolo: e chi, g u a r d a n d o u n quella presente. della m e m o r i a collettiva di u n a te affettuose legame con la nostra Mi piace pensare che — con l o r o i n c o n t r o , d o v e c e r t o ci p u ò OTTORINO BURELLI gente e con il nostro luogo ». la dilTusione in .Mondovisione — le immagini della noslra Sequais, 4 dicembre 1982. città ed il ricordo del nostro Il sindaco (f.lo G. Bortuzze). Millenario raggiungeranno i A queste punte Ottavio Valerio, paesi di eniigrazione. Cuine attua- marchi o in lire. Con questi capi- le ili questa settore. l\!on parlicuno tanti friulani ed i discendenti re un «mercato di offerte» di que- tali raccolti all'estero, l'Istituto stes- dunque di «gestione delle rimesse» con visibile commozione m a con dì friulani nei vari continenti. sto genere, rimane per ora un pro- so avrebbe potuto realizzare una che è definizione qiicmla meno equi- una serenità che linalmenle abbiaPer Udine, InFine, si presenmo cello ancora in lui durante tutblema insolubile. «gestione sociale» per finanziare gli voca e con ogni probabilità senza ta una grossa occasione per Lo ha discusso l'Istituto per il stessi emigrati al loro rientro in nessun contenuta pratico, ma par- ta la permanenza nel sue Sequais, presentarsi alla ribalta, una credito al lavora italiano all'estero Italia, per attività produttive, per liamo di risparmia degli emigrali ha espresse con la sua seiupre cara grossa occasione per farsi (ICLE) che avrebbe ipotizzato l'e- la costruzione della casa, per l'ac- per il quale si deve pensare a qual- e calda parola un cordiale ringrapubblicità, per essere « memissione di obbligazioni per i con- quista di aziende agricole, per l'av- che forma di finalizzazione deter- ziamento p e r l'ini ima gioia che i morizzata » dai tanti lurisli nazionali nella valuta e con tassi via di attività commerciali a turi- minante per inceiitivarne la raccol- sequalsesi hanno sapute donare al che transitano da queste pardei paesi di emigrazione. Obbliga- stiche. Ed è un buon progetto, an- ta e creare strade di positiva uti- suo cuore. Gli hanno fatto seguite ti: ecco quindi un buono struzioni in marcili, per esempio, in che se per la sua attuazione sa- lizzazione, fuori dai rischi di injla- alfclIllese espressioni di amicizia, mento a disposizione della Germania, al lasso di sconto del rebbero necessari alcuni interventi ziaiie ed a benefìcio di chi ne è di stima e di riconoscenza esternaneonata Azienda di Turismo. mercato valutario tedesco e rim- per rendere l'Istituto capace di ape- il protagonista sia in patria che al- le dairottanlasellenne mons. Giuseppe Dalla Pozza, p e r lunghi anni borsabili in qualsiasi momento in rare positivamente e cancretamen- l'estero. DALLA PRIMA PAGINA Banale e falso luogo comune Giro d'Italia per Udine 1000 Distinzione tra rimesse e risparmio Paaina 3 FRIULI NEL MONDO Marzo 1983 L'effetto terremoto in Friuli nell'economia di una regione Passale e in corso di superamento « l'effetto terremoto », i sintomi dell;i crisi economica mondiale cominciano a farsi sentire anche nella nostra Regione. Segnali preoceupanli prevengono dai vari settori dove le spettro della Cassa Integrazione e dei prepensionamenti come soluzione per ridurre l'eccedenze della mane d'opera prexocando, assieme ad altri lailori, un'espansione esagerala della spesa pubblica. (Si parla di un disavanzo Italia 1983 di olire 85 mila miliardi di lire). Più da vicino la situazione attuale nelle sue ombre è la seguente: diliìcoltà alla Cartiera Prealpina di Tol- mezze; sintomi di instabilità nella zona nord di Udine accentuali nel settore del mobile; qualche problema non semplice nel « triangolo della sedia » deve convergono circa 8.600 lavoratori e la produzione line a poco tempo fa raggiunge\a i 20 milioni di pezzi-anno; nel pordenonese la « Zanussi » ha denunciato un'eccedenza strutturale di personale che riguarda 3 mila addetti e di questi 800 si riferiscono a soprannumeri delle stabilimento di Percia; a Trieste le cose non vanne meglio: \'i è stata una perdita di circa 2 mila posti di lavori) e vi è preoccupazione per i riflessi occupazionali derivanti dalle recenti restrizioni jugoskue. Ancella un primate negativo: Trieste ne! 1982 è stata la città più cara d'Italia con rincari rispetto airSI del I8,7'!i). ne e Regione, contribuii aggiuntivi annuali pari a 3,5 miliardi. Altra centrale, ma idreelellrica stavolta, d e \ r e b b e sergere ad Amare. Si tratta di impegni robusti a\va!orali anche dalla richiesta di energia che si sta sviluppando in Regione e che nel 1982 ha a \ u t o u n incremento del 10"ii in demanda di KVV h cpiando nella maggior parte delle altre Regioni si è registrato un cale notevole. Vale ora la pena di sunteggiare le previsioni della legge nazionale per la ricostruzione della « 828 ». Essa si propene principalmente 1) completamente dell'opera di ricostruUn sereno panorama di Ciani, quasi adagiato al vertice della Val Celliiia. zione (1.750 miliardi); 2) sistema(Foto Lorenzo) zione idregeolegiea (100); 3) ricestruziene edihci demaniali e di cullo (80); 4) patrimonio culturale (60); 5) sistemazione delle seguenti strade (80): Pontebba-Malborghetto, SS. A fronte di questo quadro non 13 da Sacile a Tricesime con priocerte cenferlante ci .sene degli elerità al raddoppio del Fonie della Dementi che possono far ben sperare. lizia sul Tagliamente, Irai le BaivisInnanzitutto vi è la ferma volontà conftne Regione SS. 251 Val di Zoldo dell'attuale Governo di battere la rà l'agricoltura in montagna? » ma inflazione con tutti i mezzi possibili e Valeellina e Rigelale confine SS. « Sviluppo inlegrate delle zone ru- addetti. Un vero disastro. più seriamente « chi fai'à agricolAllora, se certamenle si fa un 355 Val Degano, autostrada « .A 23 » rali della Carnia »: così recita il te(anche se impopelaii) ed i recenti tura in montagna? ». f giovani ne provvedimenti sul costo ed il merUdine-Tarvisio confine Stalo e s\inma di un con\egno che la Celtixa- gran use della ragione p e r Irevare parlano ma non ci stanne e, d'al- cato del lavoro ne sono la p r o \ a sbocchi alternativi, e « integrati » celo di Gemona; 6) raddoppio della lori Diretti, il comune di Paluzza tra parie, son sempre meno anche linea ferroviaria Tareente conline e la Comunità Montana della Car- che dir si voglia, diventa lecito tangibile. Quindi ci sene fattori di loro. Di fronte a certi chiari di lu- rilancio evidenti in talune iniziative di Slato (300); 7) eregtiziene di un nia hanno recentemente organizza- chiedersi chi potrà non pensare ma praticare l'agricoltura in montagna. na, stiamone certi, non c'è proprio che vanne ricordale: il ripristino contributo « una tantum » di IO milo a Paluzza. .Mai come stavella il liardi per le esigenze urbanistiche tema del dibattito chiarisce, di per 1 soggetti di tante speculazioni, nes- di che stare allegri, ma non sareb- della linea marittima Trieste-Tripoli be male che si cominciasse ad in- con navi « ro-ro » (nel 1982, none- connesse alla costruzione del nuove suno lo dimentica, sono, e r a come se, la situazione e le prospettive terrogarsi sul .soggetto degli inter- stanle tutto, il porto di Trieste ha ora, gli anziani, ancora legali ad scalo ferroviarie di Ceivignane del di una terra, la reale consistenza Friuli; 8) rete sismica in Carnia ed di un'attività, l'agricoltura, in un una cultura contadina inossidabile venti in montagna, non lanlo sugli « girate » circa 3,7 iriilieni di lonnelinterventi più e meno geniali. territorio. Perché, in effetti, di agri- e le donne, cpielle che restano in lale di merci; ha cenlermato il pri- a Udine (500 milioni); 9) sxiluppe Il censimento ha suonalo, ancora coltura si è parlato, ma quello « svi- casa ed ellettivamente integrano il mato mediterraneo di porto del caf- predullivo (500 miliardi); IO) altuaziene pregrammi di edilizia per l'uluppo integralo » mostra già da solo reddito con la loro fatica. Ma pare una volta, il suo campanelle d'allè ed è quasi esclusi\'o dei Irafliei larme. Ora discutere di questo e di agrumi israeliani per l'Europa); nixersità di Udine (35). La legge la corda. L'agricoltura non può anche logico sospettare che la cosa prevede infine priorità per la reacamminare con le sue gambe, que- non potrà prolungarsi all'inlinite, di quello, senza tener presente che, la istituzione prossima di nuovi colvuoi perché la Natura pone un li- seconde proiezioni certo opinabili sto è il l'atto, ergo, va « integrala » legamenti aerei da Ronchi dei Le- lizzazione del Iraroro di Metile Croma sempre aiutale dalla scienza, gionari per Genova, Torino, Firenze, ce Camice e la costruzione delle da altro lavoro, da altro reddito, mile invalicabile alla volontà (ed è un insulto vedere i « vecchi » an- nel 1991 la Carnia avrà 36.820 abi- Ancona, Rimini. Ancora buone noti« coassiali » e svincoli sulla Udinepiù o meno complementa.e. cora curvi nei prati), vuoi perché tanti, è pura iollia. Olfrire ai gio- zie dalle concerie « Cogolo » impe- Tarvisio tratto Zugliane-Santa CaVorremmo dire, come è stalo anche la donna non merita un ruo- vani, assieme all'identità di carnici, terina. gnale neil'SS a vendere pellame per detto in quella circostanza, che le lo così ingrato di salvatrice della la certezza di poter rimanere ag- 50 miliardi di lire alla Russia e dalla La Regione sta approxando un idee non mancano: c'è la stalla, che patria. Si sta insomma, andando grappati a quesla terra, di lavorar- Banca del Friuli le cui azioni, presto, piane specilìco d'investimento dei ancora resiste, a cui alliancare lo verso l'esaurimento di quelle ener- la senza sentirsi umiliati, avendo saranno quotate in Borsa. fondi assegnali e rorientamente \ersfrullanicnto del bosco, la coltiva- gie umane che sono sempre state almeno la dignità garantita del redte su interventi a favore della monzione dei piccoli Irulti, mere, lam- il vanto di questa l e n a ed e questo, dito, sarà la \ e r a posta in gioco Due sono, lullavia, le realtà che tagna e delle zone collinari, per le poni o mirtilli che siano, l'apicoltuin questo memento tengono desti gli forse solo queste, il dale su cui in questi anni. E l'agricoltura, in ra, rallevamento di visoni e mar- discutere. quesla direzione, sarà il classico ambienti politici e sociali della no- zone industriali AusstvCorno e San Vite al Tagliamente e per quelle zomotte (e a Ligosullo, a Villa Sanstra Kegiene: gli insediamenti di banco di prova. Si giunge insomma al problema ne non comprese tra quelle terretina e a Lauco si sta già facendo centrali termoeletdiche ed itlroeletALBERTO TERASSO Iriche (Italia 1.588 miliardi neir83) irielate. qualcosa) e la carne dei cenigli e dei problemi che non è « come sadei tacchini non è affatle dispreze la nuova legge per il completaAbbiamo eereale di dare, con quezabile. Tali e tante possono es.sere mento della ricostruzione del Friuli ste notizie, un quadre precise del le possibilità che anche l'agriturie suo s\iluppe che nell'arco di t r e momento economico che sta attrasmo (un po' di vita insieme ai conanni prevede impegni per oltre 2,915 versando la nostra Regione e quindi tadini di montagna non fa certe miliardi. il Friuli. Essere ottimisti potrebbe male) diventa, ipso facto, praticaessere azzardato. Altretla.nlo pt)trebLa prima iniziaii\'a si inquadra bile. nel più vaste ambilo del Piano Ener- be esserlo un alleggiamenle di faDal centro friulano di Colonia Ca- sovvenzioni linanziarie di cui tutti i getico Nazionale. Completa la, co- cile pessimismo. Essere moderalaIn cll'etli niente è così idilliaco da reya (Argentina) è giunta all'Ente Fogolàrs e le comunità emigrate a- struzione d'una centrale lermoelel- mente realisti e guardare con liducia queste parli. Un dato può spiegare Friuli nel Mondo un:i domanda che, vrebbero bisogne, m a una coneicta tutto: r88"o dei conladini della Valti'ica a carbone per complessivi 1280 e speranza al future, consapevoli nel sue stesse cenlenulo, presenla collaborazione per far crescere il MW netti da realizzare sulla lascia delle risorse umane che sempre ci le del Bui deve praticare altre atun qualcosa di pailicolarmenle si- loro gruppo folcloristico, recente- costiera tività per raggiungere un reddito (Menlalcone, Fossalon, hanno distinti, pensiamo siane il gnilìciitivo: non aitili materiali in mente eestiluito, m a in difficoltà Brancolo, S. Giorgie di Negare) a mede migliore per affrontare questo comparabile a quelle exti'agricolo, periodo che a delta di molti esperti industriale o dei servizi che sia. Ciò una pur delicatissima situazione eco- nella ricerea di lesti musicali per cui dovrebbe collegarsi il terminal nomica come quella argentina, non le loro Iradizioni popolari. Ne hanno carbonifero del porte di Trieste. si conligui-a come la « peggiore resignifica, lo ripetiamo, che l'agripece di materiale, per il loro desicessione dagli anni Trenta in poi ». coltura di montagna non paga, che Ciò comporterà per il Comune di derio di continuare la cultura e il è dillìcilc, faticosa e avara. Tante Ma il serene è all'orizzente. Seminsediamento un contributo a fonde folclore dei loro padri: i giovani del avara da «permettere», ancora e perdute di 620 miliardi da utilizzale bra che spelli air83 il privilegio di gruppo seno tulli discendenti dei .sempre più, lo spopolamento, laessere l'anno del rilancio dell'econofondatoli di oltre un secolo fa e vo- per la salvaguardia ambientale e sciando partire gli uomini e strizmia. Speriamolo. per intervenli per lo sviluppo seciegliono riappropriarsi anche di tiuezando come panni bagntiti le donG. ANGELI economice della zona e, per Comusto seltere della cultura friulana che ne, vere protagoniste del quotidiasentono come preziosa testimonianno sacrificio, impedendo una mecAncora una volta si ripete za d a far rivivere e da tramandare. canizzazione indispensabile, l'uso la paura di quel nemico nacorretto di tecnologie, i collegamenQuelle che abbiamo mandate è scosto che i friulani hanno ti facili... Mali che, ragionando al una parte di quello che ci riprometsubito con tragiche consecontrario, diventane subitanee ritiame di fare: ma ci sia consentito guenze nell'estate del 1976: celle, a cui appellarsi: riordino fonindicare ad esempio questo attaccadiario, formazione professionale, inuna forte scossa ha fallo tremento alla terra dei padri che a Cofrastrullure, assistenza tecnica semare la terra, con epicentro lonia Caroya rappresenta l'anima di no allrellanti tocchi di bacchetta sul monte Bernadia, vicino a una città che ha saputo conservare magica che possono ipotecare l'avTarccnlo, sul chiudersi del 10 con caparbia ostinazione, e oggi può venire dell'uomo di montagna in febbraio e precisamente verso mostrare con orgoglio, il sue \olto agricoltura. le 23.30. Una spallata che lo di origine. Al cav. Romeo Cragnelini E così è stale per certi versi anOsservatorio di Trieste ha cale a Santino Carlos Laurei, rispeltiche nell'assise di Paluzza deve, pur colato a 3,8 gradi della scala vamenlc presidente e segretario del restando eoi piedi per terra, si è centro friulane di Colonia Care>a, Richter, pari al sesto e settifantasticato sullicicntemente sull'asiamo noi a dover dir grazie per mo grado della scala Mcrcalli. gricoltura di montagna. Ma, il daquesta lezione di tanta personalità La paura, per un momento, to è incontrovertibile, il primario, nel sentirsi popolo: una lezione che è ritornata nel Tarcentino, qui, è al massime stadie di in\olucerchiamo di continuare con il noma il terremoto è stato avverzione ed al minimo di evoluzione. stro giornale e con tutte le iniziatito anche in una fascia molto 1 « saggi », gli scienziati, non hantive che ci è possibile sestenete con più larga, per toccare perfino no peli sulla lingua: nel 1951 c'erai mezzi che abbiamo a disposizione. no 9.645 posti di lavoro in agricolil litorale adriatico. Al di là Ma è anche una lezione che verremtura, nel 1961 si perdevano 5.394 di quesla paura, nessun danmo, con tutta la stima per tutti, inposti di lavoro, 2.123 scomparivano no alle case o alle persone. dicare con ammirazione ai Fogolàrs Uno splendido portone di una di quelle case irrepetibili che a Toppo attendono nel decennio seguente per raggiundi tulle il monde. di essere riparate: perderle, sarebbe una colpa non facilmente perdonabile. gere la quota, nel 1981, di 1.064 Chi farà agricoltura nelle valiate delia Carnia 7 Una città che parla la lingua dei padri Si fa vivo il terremoto Pagina 4 Molti credono che Udine derivi dal dio germanico Odino; in realtà ciò non è possibile, sia perché i popoli germanici entrarono in Italia già cristianizzati anche se non in profondità, sia perché provvide il cristianesimo a cancellare la teponemastica pagana, di cui restano pochissime tracce tante in Italia quante in Germania quanto in altri paesi. Una spiegazione più recente e scienlilìcamenle ineccepibile propone una «radice etimologica» antichissima, pre-romana, aiidh, udh 'mammella', quindi 'celle retondeggiante', con chiara allusione al castello. C'è terse un'altra possibilità di far luce su ciueslo dillìeile problema, ma si pensi che la pronuncia originaria è ignota: Ulinum e Udiniim? E pei le prime alleslazieni, del lardo secolo X, vengono quando la denominazione era in use da secoli, forse da millenni, anche se l'abitato allora era veramente piacele, una sesta qualsiasi lungo la romana via Julia Augusta (da Aquileia a nord, verse la Carnia). Dunque, una radice plausibile secondo noi sarebbe neh, che in tante lingue indoeuropee vuol dire 'acqua', anche nel senso di 'lago', 'fiume', 'slagno'. Il vecchie lago di Piazza L Maggio fu formalo dall'increcie delle regge, forse nel sec. XII, ma il nome è di molte anleriere: bisogna risalire a prima che i romani entrassero nella nostra regione (circa 200 a . C ) , quando nei paraggi si parlava il gallice, e anche altre lingue indoeuropee come l'illirico e il venetico. Allora il Cormòr e il Torre uscivano spesso dai loro letti, e le lore acque, vagando per la campagna, fermavano delle pozze, la maggiore delle quali dovette essere proprio quella che si raccoglieva in quella specie di calino naturale ceslituile dall'avvallamento di Piazza 1" Maggie. Se si osservano i bordi del Cermòr e del Torre (a prescindere dai moderni argini artificiali) non si può non concludere che la lore periata d'acqua fesse molte maggiore di quante non sia al giorno d'oggi. Si aggiunga l'acqua della pioggia e si aggiunga la circostanza che il territorio udinese non possiede, almeno ai nostri tempi, acque correnti naturali e neppure una sorgente. Il terrene è poroso, ghiaiose, e perciò permeabile, e quindi solo negli avvallameiili poteva riempirsi d'acqua in mode più e meno stabile. Questo laghetto in certi periodi dovette ridursi a una palude; in qualche epoca forse si prosciugò del tutto. Ma l'importante è che nei remoti ed estinti linguaggi prelatini aveva fatte in tempo a concretizzarsi in un toponimo, passate pei ai remani e perpetuale fino a noi. L'importanza delle specchio, per q u a n t e di modeste dimensioni, era innegabile in un luogo in cui di acqua ce n'era e r a fin troppa, ora troppo poca. La presenza della pezza permetteva di abbeverare il bestiame, di attingere per bere, di lavare, forse di svolgere qualche rudimentale opera di irrigazione. Se il nome Uditi, Udiniini passasse prima a designare il colle e poi l'abilato, e direllamente l'in.sediamento (che si sviluppò all'incirca attorno all'attuale piazza Centarena o Libertà), non è date sapere, e forse non si saprà mai; comunque il prim e spunto dovette essere di natura economica, più che visiva. Infatti vi sono alcuni toponimi che riflettono gli aspelli del paesaggio più notevoli (vuoi per grandezza, vuoi per rarità) in senso panoramico; altri traggono origine da considerazioni di ordine utilitaristico, altri infine sorgono da atteggiamenti psicologici dei più disparati. Visivamente, l'elemento più evidente è naturalmente il colle (*), ma nell'ottica «umana», nella valutazione di un'utilità, l'acqua è di gran lunga più imperlante. E nen occorre affatto che si tratti di una gran massa d'acqua: basti dire che Roma, a quanto pare, nen si denomina da Romolo né dai suoi colli, m a da un insignificante torrentello affluente del Tevere, il Rtinion, che in etrusco significava 'ruscello', 'rivo'. Nomi che significane 'aequa', in varie accezioni, seno Vile di Flum (italiano Fiume Veneto), Vii eli Veir (Vanno vuol dire 'fiume') da noi, Fiume/Rijeka in Venezia Giulia, Tè- FRIULI NEL MONDO Marzo 1983 TOPONOMASTICA da dove vengono i nomi dei nostri paesi a cura di CORNELIO CESARE D E S I N A N Udine Udine, Piazza Libertà definita da molti critici « la più bella piazza veneziana della Terraferma » sotto la Repubblica della Serenissima. (Foto R. Bardclli) ramo ( = «tra i fiumi») in Abruzzo, oltre che centinaia e migliaia di autentici lìumi, dal Nilo al Reno, dalVlsonzo alla Drava. Ma limitiamoci ai nomi di luogo che contengono la radice nel-: essa compare nel latine nuda, nelle slave vada, nel germanico waelar, in altri linguaggi come il greco, l'albanese, il celtico, in lingue scomparse dell'Italia... Fra i confronti più vicini, ce n'è addirittura di quelli a portata di mano: Ledra (il nolo canale) deriva da Ydria, a sua volta da Uel-r-ia; Iiteirio e Idria aniuenli deU'Isenze ISTITUTO DI STORIA DELL'EMIGRAZIONE FRIULANA a cura di R E N A T O A P P I e OTTORINO Devono ii.scirc pagine da rie m p i r e un \ o l u n i e a n c o r a non .scritto .sull'emigrazione friulana in Francia, nel ventennio fascista: pare, da q u a n t o ci passa t r a le m a n i , che p r o p r i o questa destinazione avesse u n a particolarità di a t t i a / i o n e cfie, a! di là di u n a p u r a necessità di lavoro, a n c o r a sfugge al ricerc a t o r e che n o n vuole accontentarsi di puri e semplici dati statistici. Il fatto è che un enorme m a t e r i a l e fotogralico docum e n t a u n m o v i m e n t o migratorio verso la Francia, dove si t r o v a n o g r u p p i di friulani, tra gli a n n i venti e gli anni t r e n t a , occupati in diversi settori. E' una d o c u m e n t a z i o n e che dovrebbe es.sere analizzata nelle sue motivazioni di partenza, di scelte, come destinazione e di c h i a m a l e parentali. Le immagini a v r e b b e r o bisogno di essere localizzate in un pit^t a r t i c o l a t o contesto, che ne spieghi il tempo e il lavoro. Come quella che pubbliciiiamo, inviataci dal sig. Eliseo Pascolo che vuol ricord a r e il cugino Andrea Forgiaiini da G e m o n a (nella foto, sdraiato a sini.stra) con lo zio Giuseppe Pascolo: a m b e d u e scomparsi r e c e n t e m e n t e , m e n t r e la foto li r i t r a e a Val De Marne ( c o m p a r t i m e n t o di Parigi) nel 1929. Anche i m o m e n t i di g u e r r a , q u a n d o si p a r l a del t e m p o delle aspirazioni colonialistiche italiane, p u ò essere c o n s i d e r a t o come una specie di emigrazione «lorzata»; è il caso della documentazione storico-fotografica di u n a presenza friulana in servizio militare in Libia. Quella che p u b b l i c h i a m o è una r a r a BURELLI iinniagino di noslii alpini inviali in Africa nel 1911: il secondo da sinistra, seduto, nella foto, è Angelo Alberti da Vi\ai"o. P u r t r o p p o , il suo essere p a r t i t o è rimasto .senza ritorno. Un gruppo di emigrati friulani a Val De Marne (Parigi) nel 1929, in prevalenza provenienti da Gemona. Sdraiato a sinistra, nella Idlo, Andrea l'"or);ìarini. r* rf^ ^ì '^If,-^/^* ^ÀJ^V5Ì» ' Angelo Alberti, da Vivaro (secondo seduto da sinistra nella foto) alpino in Libia nel 1911 e deceduto in guerra. rilletteno la stessa parola, con qualche variante fonetica e con aggiunta di una -r- (che non dà dillicollà ai glottologi). Piccole località del Tarcentino si chiamane Idres (fonti) e Idrella (ruscello); siamo dunque nell'ambito delle stesse formazioni linguistiche. E' istruttivo anche allargare il campo dei confronti ad altre zone. E' una ricerca lenta, pesante, a volte francamente tediosa, che ira. pene di spulciare con pazienza certosina le possibili concordanze sparse in Europa e fuori, e non si creda che la somiglianza delle vocali e delle consonanti sia di per sé suflicicnle a determinare risolutamente l'appartenenza di un nome ad una serie e ad un'altra. Comunque si reperiscene cenlronti plausibili, di cui diamo sole un breve saggio: Udeii, Udeui, Oeler, Hydruntum, Vede sia (poi Eelessa), Utus, Uedea, Uiens. Ne parlane diversi specialisti di linguistica indoeuropea, che citeremo più ampiamente in altra sede, e le localizzazioni seno delle più varie. Le documentazioni più abbondanti alUerane nei paesi dell'Europa centro-orientale e attorno all'Adriatico, anche nella zona abitala anticamente dagli Illiri: ciò è particolarmente importante perché irruppi illirici vivevano nella contigua Venezia Giulia, e probabilmente essi hanno lasciate qualche traccia teponimica anche in Friuli. Sarebbe azzardalo, però, pretendere di definire fin d'ora in quale di queste lingue si sia formate il toponimo Udine. Rimane da dire che la seconda parte della parola nen è ignota nei nostri paraggi, e che il «suffisso» -/); (senza accento) è giustapposto a nomi come Piicino (dalle parti di Duino e di Sistiana); in Pèdena, già Pèliiia (Istria), in Piéltinis (Carnia), forse Règhena (Pertegruaro), oltre che in casi più lontani geograficamente come l'etrusco Minina, era Mèìdena, Fèlsina (era Bologna), nei veneti Rèsina, Rosina, Tesina, e via dicendo. Queste -in si unisce a radici di lingue diverse, di vari gruppi. Nulla di definite, comunque; mi spiace di non poter dare una rispesta univoca ai lettori, ma questi seno sludi che impongono una rigorosa prudenza. A titolo di curiosità, dirò che un grande glottologo italiano aveva già pensato a Udine come derivato da tid 'acqua', ma con riferimento al Torre e al Tagliamente, che sono veramente troppo distanti dal luogo per essere all'erigine della denominazione. Il lettere si chiederà: ma è mai possibile che questi studiosi non riescane a dare una spiegazione inoppugnabile e valida una volta per tutte? A che cesa si riduce il loro mestiere? Ellettivamente, la cosa più facile è cenfendere i toponimi fra di loro quando si somigliane; cito sole un esempio: in piena Siberia \ i sene fiumi chiamali Uda. che danne nome a località delle Uhm Uele e Nizne Udinsk. La concordanza sembra perfetta, ma è illusoria, perché si tratta di radici mongole e, anche se si tratta veramente di acque, bisogna rifuggire dalia facile tentazione della coincidenza fortuita. Si impene però un'osservazione di carattere generale, necessaria al linguista come al profane: non dobbiamo credere che fra il nome di luogo e il paesaggio ci sia un rapinerie fisse, codificabile quasi in scuse matematico. In parole più semplici: a Udine c'è un colle e c'era uno slagne, ma il nome non è necessariamente derivato dall'uno o dall'altre. Del reste, c'è anche una pianura, c'era una vecchia strada, un insediamento, dei campi e dei boschi (ben documentati nella toponomastica): se ci fossero «leggi» fisse in toponomastica, Udine dovrebbe significare 'pianura', ma anche 'strada', 'paese', eccetera. E' proprio questa ambiguità di fondo che rende lo studio dei nomi locali così rischioso, ma anche così affascinante. (*) Migliaia di centri sorgono sulle alture, ma solo poctii portano un nome che vuol dire « colle »: esempi friulani sono Qiuilso. Coltalto, Seeittàls (luogo di nascita di Camera), Gorizia (in sloveno), Gemona (ingallico),Sp///mbergo (in tedesco). Pagina 5 FRIULI NEL MONDO Marzo 1983 CRESCONO LE COMUNITÀ' ORGANIZZATE E LEGATE AL NOSTRO E N T E II Continente Friulii, in Venezuela «Feria de la Chinila» - L'annuale centro di interesse per Maracaibo e costituite dalla « Feria de la Chinila » una grande sagra che dura diversi giorni in onere di « Nuestra Senora de Chiquinquirà ». In questi festeggiamenti si è inserita prestigiosamente anche la presenza friulana come è slate evidenziale con articoli e loto dai quotidiani locali. -Ncirincontro di Picoili con i dirìgenti del Fogelàr sono slati discussi problemi comuni e in particolare la siluazione, relativamente di stallo, dopo la grave perdila del segretario « Bin ». Ma è riemersa la comune volontà di sopperire al grande vuoto lasciato e riprendere energicamente l'azione per realizzale iniziative di carattere organizzativo, sociale, culturale, ricreativo e soprattutto la sede. In mano al presidenle Bepi Basse, al suo vice .Merico Leonarduzzi e a tulli i solerli eollaboraleri, tutte quesle inizialive non mancheranno cerlainente di concretizzarsi e si dimostreranno all'altezza di quelle spirilo che ha carallerizzalo quesle Fogolàr del Zulia fin dalla sua indimenticabile inaugurazione (15 novembre 1980) siglata dalla presenza di ben 2.000 persene cemi-)reso il Go\ernalore dello Stalo. Dopo una riuscita manifestiizionc alla Casa d'Italia la piccola delegazione friulana ha partecipate alla .Messa degli Italiani presse la famosa Basilica de la Chiciuinquiià gremita fino all'inverosimile. Le noie dell'Ave Maria di Goimed, cantala da Beppino Lodolo, hanno setlolincato la celebrazione, tdla fine della quale « Slelulis alpinis » ha strappalo uii lunghissimo applauso. La « despedida », cioè la festa di commiato, si è tenuta presso l'Hotel « Las Delicias » gestite da un friulano. Guido Freschi di Fagagna. Anche qui villotte friulane, scambi di omaggi e promesse e auguri di rinnovare incontri così graditi a chi \ive tante lontano dal suo campanile. Prima di partire per le Ande, Picoili ha latto una rapida puntala a Caracas, per l'annuale convegno degli alpini durante il quale era stabilito un suo inconlre con rAiubascialorc d'Italia doti. Ludovico Incisa di Camerana. Cinquecento penne nere con i loro famigliari! Ma un grande assente, l'alpino « lite Busut », compianto pi'esidenle del Fogolàr di Caracas e co-londatorc dell'A.N.A. in Venezuela. L'Ambasciatore ha intrattenuto Picoili per tutta la serata sugli argomenti che gli stavano a cuore assicurando il suo appoggio e la sua piena disponibilità a favore dei comuni interessi della nostra gente. Raggiunto nuovamente Maracaibo, dopo una brevissima lappa, la parlenza per le Ande con un aereo di linea che avrebbe sbarcalo i delegati friulani a La Fria, un piccole centro in prossimità del conline colombiano. Da qui a San Cristebal con una Fiat 132 pilotala da Angela Molino di Biliris, delta la « Nuvolari delle Ande» e in realtà la più viva anima di friulanità incontrata nella zona. Anche a San Crislobal l'incontro con le famiglie friulane è stato quanto mai cordiale ed apprezzata la manifestazione che ha avuto luogo presse la Missione Salesiana della bella città andina. Gli oneri di « casa », oltre che da Angela ed Enni Molino, sono siali falli con tanta generosa disponibilità dal signor Valter Sarcinelli di Spilinibergo e dalla sua censorie signora Paola, dai fratelli Pierino e Laudi Pellizzari che, assieme al cognato Sarcinelli, continuane la grande opera del papà Prime, recentemente scomparse, pioniere in Venezuela dell'industria metallurgica. Anche qui si è parlato di « Fegolàr » con l'intento di dedicarle proprio a « Primo Pellizzari »: sarà chi... Sulle Ande, però, a certe altezze, è diverso. E' stata una serata magnifica quella trascorsa ai calde di quella fiamma, è stata una scoperta a sorpresa, approfondila pei dai racconti e dalle delucidazioni del presidenle Franco Fahrieie di Clauzello, di Ettore Manassere di Spilimbcrgo, di Nevio Vidoni di Artegna e di tanti altri amici che si seno premurati per far sentire quante profende Friuli palpiti anche lassù. Barquisinieto (Estado Lara - Venezuela): il consigliere di Friuli nel Mondo, Picotti, presenta e consegna il labaro all'inaugurazione del nuovo Fogolàr furlan. Gli sono accanto, a sinistra il presidente Meni Radina di Arta, a destra 11 vicepresidente Attilio Zucco e, di profdo, il segretario Luciano Tondo. Sono presenti circa trecento persone. il « Fogelàr furlan de les Andes » non appena perfezionala la sua costituzione. La « despedida » è slata organizzata in casa di Renato Marcuzzi di Pielunge dal tpiale anche ci si aspetta un'attiva collaborazione per man tenere sempre vivo le spirito di friulanità nella fiamma del Fogelàr andino. All'Uribante-Caparo . Con una Jeep messa a dispesiziene dall'Azienda Pellizzari è state quindi raggiunte il bacino idroelettrico dell'UribanteCapare, sempre sulle Ande venezo- lane. Qui si sta coslruendo una enorme diga alla quale collaborane anche una quarantina di Friulani. Le immagini lolegralìche e le relative dida.scalie danno già un'idea dell'ambienle e della portala dei la\ori in corso. Ebbene qui esiste già un Fogelàr furlan, volute e cestruilo dai nostri tecnici. Qui c'è una fiamma vera che arde, vera non sole nelle spirilo come ovunciue, ma vera vera perché altrove in Venezuela — con il calde che fa — nen ci si sognerebbe di accendere fuo- A Barquisimeto In seguilo alla tournée in Venezuela del Gruppo Folkleristico Balarins di Bujc e delle sollecitudini del sig. Alberto Picotti, consigliere dell'Enle Friuli nel Mende e organizzatore-accompagnatere del gruppo, è nate in alcuni friulani residenti in Barquisimeto, il desiderio di riunire in qualche modo la comunità friulana della città allo scopo di mantenere vive le Iradizioni comuni a l l r a \ e r s e la conoscenza e l'amicizia reciproche. Con l'aiuto di padre Antonie Marcon, parroco della Missione Cattolica Italiana, clie gentilmenle offerse la sala della casa parrocchiale, si svelsero piccole riunioni di sondaggio duranle gli ultimi mesi del 1981, e così si arrivò alla decisione di organizzare una cena tra i friulani per il giorno 6 febbraio 1982. L'iniziativa, partita da pochi volonterosi che si seno prodigali in cucina e nella prepaiiizione di tutti i dettagli, dette risultati insperati, tante fu il successe della serata che registrò la presenza di 140 persone circa: friulani che vivevano nella slessa città si sono così visti, per la prima volta in certi casi, in una serata di amicizia e cordialità. Animali dal successo della cena, nelle stesso mese di febbi'aie si studiarono le possibilità di una costituzione del Fogolàr Furlan a Barquisimeto, in base alle statuto tipo e alle raccomandazioni inviateci dall'Ente Friuli nel Mende. E per sensibilizzare l'opinione dei friulani della città e ottenere così il mag gior numero di adesioni, si creò un Comitato Premetere presiedute dal sig. Domenico Radina, il quale avrebbe cessato dalle sue attività appena si fosse realizzata l'iniziativa e avessero avute luogo le elezioni generali. Si mantenne aperte il numero dei membri del Comitale Premotore per dare maggior elasticità e scioltezza all'iniziativa. Alle stesso tempo si organizzò un censimento di tutte le famiglie friulane residenti nella città, attraverso il quale si potè sapere che nella città di Bar- Barquisimeto - Sempre con la Jeep dei Pellizzari, pilotata da un simpatico Ramon, dopo nove ore di viaggio attraverso gli Slati Tàchira, Barìnas e Porlugitesas il consigliere Picotti e gli amici sene giunti a Barquisimeto, capoluege dell'Eslade Lara. Erane attesi per una manifestazione nella stessa serata e... ce l'hanno fatta. Guai se no. Ben 300 persene erane convenute presso la Missione di San Fedro per i messaggeri friulani e si trattava anche di inaugurare ullìcialmenle quel Fegolàr con la consegna del labaro di Friuli nel Monde, avvenuta fra l'entusiasmo di tutti. Un plauso particolare a questa meravigliosa gente che ha sapulo organizzarsi su solidissime basi con una dedizione e una concretezza esemplari grazie alla preziosa opera del presidenle Domenico Radina di Arta, del vice Attilio Zucco, del segretarie Luciano Tonde di Buja e della sua consorte dell. Livia —• di cui pubblichiamo una significativa nota sulla nascita di questo Fegolàr — e di tulli i ze- una nuova ciuisimete e dintorni vivono 70 famiglie friulane, un telale di 200 persene circa. Finalmente, redatti il documento cestilutivo e gli slaluli dell'Associazione, si convoca l'Assemblea Generale perché li approvi e proceda all'elezione della Giunta Direttiva composta da tin presidente, sig. Domenico Radina, un vice-presidente sig. Attilio Zucco, segretarit) Luciano Tendo, lesoriera Adriana B.e\ ilacqua in Barbera, primo vocale: Arduino Blarasin, e i signori Ferixiccio Salvador, Aurelio Zannier, Renzo Dei Bianco, e Silvane Palerò, vocali supplenti. Successivamente, si organizzò una altra cena nel mese di maggio, per la festa della madre e per celebrare la recente costituzione del Fogolàr Furlan, la cui nascita ufliciale, con tutti i crismi della legalità, eb. be luogo in aprile. Nei mesi seguenti, « di rodaggio », si increciarene preposte e scambi di opinioni per dare vita a qualche attività, sia culturale che artistica. famiglia dell'associazione, nell'intento di trovare formule adeguate e capaci di mantenere vivo l'interesse per le nostre tradizioni nen solo negli adulli, ma anche e sopratlulle nei giovani. Finalmente, arriviamo tdla Festa dell'Amicizia, cui e dedicata quesla festa di novembre, censiderala anche chiusura d'anno. La presenza del cantante Beppino Lodolo e quella del poeta Alberto Piceni, oltre che onerare la comunità, è un po' una boccata di ossigeno, un flusso diretto che ci arriva dalla piccola Patria e che ci riempie di allegria e soddisfazione: sentimenti e sensazioni sopite riprendono forma, si risvegliano e rinvigoriti ci ricordano chi siamo e da dove veniamo. « Se togli all'uomo le sue radici, farai di lui una bestia infelice e senza "rumbe" » — dicono i saggi —, e cesi è. In nome di questo principio continueremo a mantenere viva la fiamma del nostro Fegolàr. LIVIA TONDO *'ìlffffff'ffflftfftìfffffpfffffff^ftffift;fffffffffffffU'!ffff'jf-fffl^*'*fff'itfffìpfffffffftff1?*f^f'lff!l'fff Sistema idroelettrico Urlbanle Caparo in Venezuela, a Los Andes: 11 basamento della diga che verrà eretta in terra battuta con un nucleo di argilla. II suo volume raggiungerà gli undici milioni di metri cubi. lami collaboratori che stringiamo in un unico abbraccio. Caracas - Grazie alla splendida ospilalilà dei signori Bruno e .Mary Ava e alla disponibilità di tanti altri carissimi amici, Picotti ha potut e tiderire alla preposta di prelarre ancora di una settimana la sua permanenza in Venezuela completando così i pregrammi stabiliti e sopratlulle ellelluando quella serie di conferenze su alcuni aspetti della cultura friulana che inccnlravane uno degli scopi principali del sue viaggio olire a quelli organizzativi. Con il patrocinio della stessa Ambasciala d'Italia, con un n e l e \ e l e rilieve della stampa e della radio locale, con l'accorta regia dell'atti, vissimo segretario Siro Facchin si sono svelte le conversazioni di Picotti presse l ' I s t i t u t o di Cultura Itale-Venezolano. Questi i temi trattati: Storia, dall'epoca romana alla fine dello Stato Patriarcale; dalla dominazione veneziana (1420-1797) ai nostri giorni, con un'appendice assai interessante sulla Resistenza in Friuli curata dall'ing. Giorgie Simonulti « Mire » già comandante della I Divisione Osoppo-Friuli e attualmente uno dei vice presidenti del Fegolàr di Caracas. Letteratura, sette secoli di veci scritte: storia e dizioni scelte. Folklere-Teatre-.ArteMusica, concludendo con la celebrazione del centenarie di Jacopo Tomadini. L'interesse suscitato, anche dagli intervenli che son seguiti, stimola a preseguire in queste inizialive apprelondende ed allargando gradualmente gli argomenti che cosliluiscone il fondamento della civiltà friulana. Oltre a diversi animati incontri nella sede del Fegolàr (provvisoria, per era, presse l'I Ica) si è realizzale al Club Zulia il prime Cenxcgne dei rappresentanti dei Fogolàrs del Venezuela. Iniziata la giornata con una Messa « al campo » duranle la quale Picotti ha ceminemerate il compianto presidente Tite Niceloso e ricoi-date gli altri soci scomparsi si è precedute ad una rifa, a una lelleria a favore degli anziani di Villa Pompei nella quale ha ancora brillalo la generosità dei cari amici Ava. Successivamente si è svolto rincontro con i « fogelarisc' » con\enuli da tutto il Venezuela evidenziando roppertunità di ripetere questa esperienza, nen necessariamente a Caracas, ma era in un Fogolàr era in un altre, cogliendo le occasioni di manifestazioni importanti che vi venissero organizzate e addirittura stabilendo una certa periodicità. In occasione del cempimente degli 80 anni di Ottavio Valerio ogni Fegolàr e anche singole persene hanno volute esprimergli con altrettanti telex tutta la loro affettuosa riconoscenza. E' stala quindi prospettala la possibilità di riservare ai giovani friulani del Venezuela il prossimo soggiorno culturale in Friuli previste dalla vigente legislazione regionale. L'iniziativa è stala caldeggiata da una richiesla in tal senso, via telex, rivolta al presidenle dell'Ente Friuli nel Mende, al Presidenle della Giunta Regionale e al Presidente dell'Amministrazione Provinciale. Ora possiamo dire che — salvo la disponibilità dei fendi necessari — la richiesta è stata favorevolmente accolta. Debbiamo quindi concludere con liete ottimismo considerando la strada già fatta, in cesi pece tempo, dai sodalizi friulani in Venezuela e guardare con soddisfazione alle future mete. Friuli nel Monde vuole anche esprimere il più vivo ringraziamento a tulli i Fogolàrs del Venezuela e alle singole persone che hanno assistito in ogni m e d e e con tanta alfettuesità il consigliere Picotti in in questa sua terza missione tra i Friulani in terra venezolana. SPILIMBERGO N e l l e f o t o di B o r g h e s a n u n decennio di ricordi Gianni Beighesaii, di Spilimbergo, ma conesciuto non soltanto in regione ma anche oltre i eenliui della Piccola Patria, rappresenla oggi per il frinii un testimone della storia ciuotidiana del suo tempo, di cui ha ritratto e filtrato immagini lolografiche che fanne storia. La mostra di ottanta immagini che Borghesan ha esposto alla galleria «Alia Torre» ha ottenuto un successo piene di visitatori che nen si seno limitati ad a m m i r a r e la bravura e la tecnica del prefessienista fotografo, ma hanno colte un decennio di autentiche leslimenianze realistiche di un m e n d e tipicamente friulano, recenle certe — gli anni cinquanta e sessanta — ma sopratlutto di un'adesione e di una cencrelezza con la realtà, da ciuasi nessun altro lolografe toccala in termini di così immediata espressione. Pubblicale in diverse riviste italiane e straniere, le fole di Borghesan seno il risultato di un lavoro che ha fatte scuola e che ha iniziato un nuove concetto dell'immagine, come interpretazione di una realtà, vista nel sue interno più emblematico. Un artista, Gianni Borghesan, che ha sapute «vedere» una realtà con (jcehi diversi, quasi una conlroleltura cerlamenle più vera delle solite fetografie da ricerdo. CASARSA La n u o v a palestra-palazzetto Ormai è delinilive il progetto della costruzione della nuova palestrapalazzello che sarà realizzalo nel centro polisportivo tra Casarsa e San Giovanni: lo ha decise il consiglio comunale, approvando l'accensione di un mutuo di seicentesettanta milioni. I lavori di costruzione, dopo il relative appaile, dovrebbero essere eseguili nel gire di dieci mesi. L'edificio è finalizzate alla pratica di sport a livelle dilettantistico e ricreative, per una corretta educazione speri iva anche al di fuori dell'ambile scolastico, aperte ad un pubblico il più vasto possibile. Oltre agli speri di pallavolo, pallacanestro e pallamano, saranno possibili nel nuove edificio l'esecuzione di concerti e incentri per associazioni di varie genere. Ideato con genialità, nen sarà un «capannone» anonimo, ma riunirà strutture funzionali con un'architettura moderna e sicura, adalla alle esigenze di una pepolaziene che lende ad aggregarsi socialmente e culturalmente. TOPPO Riapre i battenti anche l'Operaia Qualcuno i^otrà dire che la ricostruzione della stupenda fi-azione di Teppe di Travesie ha avute lentezze e inciampi che, forse, potevano essere evitali: il fatte è che oggi, in questa vicina primavera, il paese è t u t t e un cantiere, deve si lavera per restituire al piccolo cent r e il sue volle originale. Si riparane le case tipiche e non si dubita più che venga perdute anche quelle Marzo 1983 FRIULI NEL MONDO Pagina 6 Dai nostri che il lerremele ha risparmiate. Ha aperte le perle, recentemente, anche la Società di Mutue Seecerse e Istruzione, che pareva nen potesse celebrare anniversari in avvenire. E invece, con una bellissima cerimonia, presenti aulorità civili e religiose, con il Sindaco di Travesio e gli assessori regionali Varisce. Angeli e Dal Mas, anche la Società è rinata. Tanta fella da riempire la piazza e un solenne corteo, guidale dalla banda musicale di Meduno, ha unite la chiesa, deve è stala celebrala una messa, al menumenle ai caduli di tutte le guerre. Il taglie del nastro della sede della Società, che conta 89 anni di attività, è stale il momento più bello della festa: una tradizione quasi centenaria che cammina con nuova forza e vigei-e. VIVARO Diminuire il disagio delle servitù militari 11 sindaco Tolusso con l'amministrazione comunale si è incentrato con il generale Lalli, presidenle del comitato paritetico per i problemi delle servitù militari, parlieelarmente sentilo in questo e nei vicini comuni. Seno state riesaminate le esigenze di un cenlrenle a tempi brevi, anche con il ministro della difesa Lagerio, per arrivare ad una ccpiilibrata soluzione delle molte pendenze ancora in piedi, dopo molte discussioni. Tra quesle, rimane prioritaria la costruzione di un ponte sul guado del fiume Cellina, già previsto in un precedente concordate tra i comandi militari, la provincia di Pordenone e il comune di Vivare. Comprensione e disponibilità hanno caratterizzate questo incontro che ha pure esaminato la possibilità di destinare a colture agricole altri spazi di terreno e l'aiuto, da parte dei militari, nel riallamente delle infrastrutture evenlualiTiente danneggiate dal passaggio dei veicoli militari pesanti e la recinzione più severa del poligono esclusivo per le manovre dell'esercite. LAUZZANA DI COLLOREDO DI M O N T E A L B A N O Tutti uniti per un restauro C'è, nella piccola frazione del comune tanto più nolo per il sue caslello, una piccola chiesetta votiva dedicala a San Rocco e costruita dagli abitanti di Lauzzana nel 1516, come ringraziamento per essersi salvati dalla peste di quel tempo. Semplice rarchitellura, con campanile a vela, è une dei tanti esemplari che si vedono nelle vicinanze dei paesi friulani. Il lerremele del 1976 l'aveva squarciala in molte parli delle sue strutture murarie e la Sovrinlendenza alle Belle Arti non aveva ritenute di occuparsene. E' rimasta fine a questi giorni così ferita e ciuasi morente. La pepolazio- A Gemona, dopo trent'anni di lontananza, si sono finalmente riuniti i figli di Maria Forabosco. Hccoli insieme, da sinistra nella foto: GioBatta (Canada), Santina, Lina, mamma Maria, Anna, Rita (Australia), Lidia e Pietro (Canada). All'appuntamento era assente, per motivi di salute, la sorella Angelina, emigrata in Canada. (loto D'Orlando) Auguri dal Canada a nonna lldegonda Il 22 febbraio 1983 la sig.ra lldegonda Liut, residenle a Udine, in Piazzale Chiavris 49, ha compiuto i cento anni di vila: un traguardo che viene ricordato da suo nipote Silvano Liut, emigralo in Canada, a Islinglon (Ontario) con tanto alTetto e con tanti auguri per la carissima nonna. Friuli nel .Mondo, con Silvano e tutti i parenti, augura a nonna lldegonda nuovi sereni traguardi. ne, come più di ciuatlrecenlo anni fa, non si è rassegnala a perdere questo ricordo di un avvenimento del passalo che tocca la loro memoria collettiva e si è iniziate il lavoro di recupero per ridare all'edilicio il sue aspetto originario. E' siale conservalo un notevole quadre di San Rocce che verrà rimesse al sue posto a lavori ultimali. Manca però — ed è difficile che venga restituito — un pezze antico che ladri sacrileghi hanno fatto scomparire: la pila dell'acqua santa in pietra, risalente all'epoca della costruzione della chiesetta. SOCCHIEVE La r a s s e g n a d e l l ' a r t i g i a n a t o a r t i s t i c o di Carnia Un attive eemitale che porta il gloriose nome di «Gianfraneesce di Telmezze», si è messe al lavoro per un calendario di manifestazioni che coinvolgeranno non sellante Secchieve, ma tutti i comuni della Vallaglianiente. Nonostante ci siano dei nuovi impegni finanziari da assumersi, seno stati messi come scadenze lisse alcuni punti qualificanti che vanno dal servizio della biblioteca a ciucile della società operaia, già atlivi in un'unica sede. Ma il memento di maggior prestigio, anche perché ormai collaudale da anni di esperienza e cerenale da meritati successi, sarà la rassegna artigianale artistico della Carnia che si svolgerà dal trenta luglio al quindici agosto. E' un appuntamento che tende a valorizzare una economia solo apparentemente di poco cento: se rilanciala con meledelogie di increato adeguale alle modificazioni delle richieste, può rappresentare una delle voci più interessanti dello sviluppo della Carnia degli anni ottanta. MAIANO Il popolo americano per il Friuli L'onorevole Peter Rodino, rappresentante del governo americane, accompagnalo da una delegazione del congresso statunitense, ha falle visita al modernissime centro residenziale per anziani donate dagli U.S.A. alla comunità di Maiane, come contributo per la ricostruzione nel programma degli oltre cinquanta milioni di dollari previsti e usali con il piane A.l.D. Accolte dal sindaco Melus, che gli ha ricenfermalo la riconoscenza del Friuli, l'onerevele Rodine ha visitate il cenile, si è inlrallenule con gli espiti, ai quali lutti ha lascialo un particolare ricordo come segno tangibile dell'amicizia del popolo americane e sua personale. Personalità di notevole rilieve negli Stali Uniti d'America, da molli anni presidente della commissione di giustizia del congresso, l'esponente politico americano si è dichiarato entusiasta dell'elficienza e delle caratteristiche con cui i friulani hanno accettato la sfida del terremoto e ne sono uscili quasi interamente, nonostante le grandi difficoltà incontrate. L'amministrazione civica gli ha regalato alcuni significativi ricordi del Friuli che sono poi stati ripetuti per tutti i membri della delegazione. paesi MONTENARS Un'assemblea per la cima del monte Quarnan In municipio, nella sala consiliare, si sono dati conxcgue i premoleri del Comitato che dovrà assumersi la responsabilità di ridare vila alla chiesetta ricorde in cima al mente Quarnan. E' un impegno non certe leggere perché si tratta di una ricostruzione completa, dopo la devastazione telale del terremele. Non interessa sellante gli abitanti di iVlonlenars ma di tutti i paesi che, in qualsiasi modo, vedono in c]ueste mente la loro identità geoaralìca. Costruito ott;int'anni fa, nel 1901-1902, l'edificio dedicalo al Redentore faceva parie dell'ambienle in cui difalti si riconoscevano: e tutta la popolazione si era, per lutto il tempo fino alla tragedia del lerremele, prodigala nei lax'ori di manutenzione, centro le intemperie e sopratlulle centro i danni provocali dai fulmini. Ora si tratta di ricominciare, ma il comitato ha già espresso la propria liducia che tutti rispenderanne all'appello. FAGAGNA Si vestono a festa le case de! Paese Doxcroso e puntuale ritorna sulle pagine dei giornali del Friuli l'anno millenarie del prime riceido scritte della città di Udine. Non con allretlanla frequenza si ricorda che nella stessa caria che porta la data di mille anni fa (il famose diploma di Ottone dell'I 1 giugno 983) vengono nominate altre quattro località del Friuli: Fagagna, Buia, Santa Margherita del Gruagno e Brazzacce (e Brazzano). Ma Fagagna non ha nessuna intenzione di lasciar passare l'anno millenario selle silenzio: un cemilale sia lavorando per unire le diverse associa/ioni e ceerdinarne le attività. Prime obiettive di queste compleanno millenario è l'abbellimento del paese che si vuole rivestire a festa come per un appuntamento. E tulli gli abitanti seno invitali a rinnovare, per quanto loro è po.ssibile, la prepria casa: fare più belle le strade, le finestre, i portoni, ogni angelo dell'abitate. Un anno di celebrazioni esige anche una cornice nuova, un volle diverso dal solile. F. i fagagnesi, per un calendario speciale, hanno già cominciate a prepararsi. PAULARO Per lo s v i l u p p o dell'agricoltura Un tempo era un'attività che impegnava persone e mezzi, ma gli ultimi decenni hanno avuto come tendenza un degrado continue, causale dall'emigrazione e dal reddito scarso. Oggi a Paularo operano circa cpiallrecenle celtivaleri diretti, con un patrimonio zoeleenice di 6.S0 capi bovini, con quattro latterie: Paularo, Dierico, Saline e Trelli. Le aziende agricole sono a tempo pieno per le donne e a parttime per i familiari. Seno attive dedici malghe. L'amministrazione comunale si è impegnata a privilegiare il monde deiragriceltura con interventi di ogni genere: sono in corso, fra le altre iniziative, la realizzazione delle strade inlerpodcrali Dieriee-Dier, Pez-Sach, una telclerica e l'asfaltatura di un tratto della strada per Pizzul, un recupero di malga Pizzul, per la quale si spenderanno treeenlequaranla milioni. Si tratta di un programma organico che tiene presente la necessità di un decisive sostegno all'economia agricola della Val d'incarejo. AZZANO D E C I M O Cultura friulana 1983 La Biblioteca è ormai un sicuro punto di rilerimenle per molli interessi culturali della comunità, che vanne dalle manifestazioni musicali alle ricerche su un passalo che, qui, ha tanto da raccontare non solo per la gente locale, ma anche per lutto il Friuli. « Essere Friuli » è appunto il programma che è stalo messo in calendario negli appuntamenli di quest'anno, la cui prima scadenza avrà luogo proprio nel mese di marze con una presenza qualificata e ben conosciuta: ciucila di padre David M. Turoldo. Il disegno di questi incontri che fanne perno nella Biblioteca, arricchitasi intanto di centinaia di \olumi, avrà per tema centrale il Friuli in tulle le sue espressioni sloriche. La terra friulana verrà ristudiata e riproposta nei suoi mementi, particolari, con presentazione di opere di studio e di ricerca, con l'offerta di pubblicazioni da consultare per chiunque voglia conoscere più a fende la ricchezza della civiltà friulana. Fra l'altre, la Biblioteca è stala fornita di lutti i volumi della Deputazione di Storia Patria: le Memorie storiche forogiuliesi, dal 190.S ad oggi. MONTEREALE Scompaiono le ferite del terremoto Stanne per concludersi i restauri della chiesa parrocchiale che era stata danneggiala dal lerremolo. C'è voluto, con inizio nel 1979, un lavoro di censolidamenlo slalico, con un inlervente della Sovrinlendenza alle Belle Arti di Udine e pei è stale delerminanle il cencerso di tulli gli abitanti di .Montereale per quelle opere di completamente e di abbellimento che non avrebbero trovato copertura con rinter^'ento pubblico. La generosità della comunità ha fallo sì che si potessero mettere in epera dieci vetrate artistiche, rifare l'atrio e l'impalcatura dell'organo, completare il pavimento in pieti'c che allendeva di essere portato a termine dal 1828 e sostituire i gradini del presbiterio. Ma il 1983, dopo tutti questi lavori, che si assommano a tanti altri minori, ha risei^'alo però una sgradita .sorpresa: la rottura di una campana che però tulli veglione «rifendere» perché subile dopo Pasqua, e precisamente il 10 aprile, possa tornare al sue canto cerale. Gina De Martin, emigrala in Australia, desidera salutare con questa immagine, dove la vediamo assieme al nipotino Lorenzo, tutti i parenti emigrati in Francia e quelli rimasti in Italia, particolarmente in Friuli. Marzo 1983 FRIULI NEL MONDO l i l S PREDICJS DAL MUINI Tiriteris di fruz Ore di molzi Fermaisi un momentin, cristian.s, ch'o ài di diu.s une robe. Cemùl, Toni? Off di mtjl/.i? E erserc, a di chest'orc, che tu jeris a bali la bri.scule là vie di Florean Baduscli, no jerie ore di molzi? E orserc l'altre che lu sès .slàt pas.se miez'ore a cjatà da dì cu la (emine parvìe dal lidrìc cuinzàt cu li.s cròdiis, no jerie ore di molzi? E chés altris seris che tu .stàs il ben di Diu cu la schene pojade dapiùf il mùr de privative a sciar! il voli cu li.s polezzatis ch'a vegnin ad aghe, no sìntislu lis bèstis che ti clàmin a molzi? Cròdistu di jes.si ancjemò un fantazzùt di prin pél, che tu vadis a piarditi daùr dai colulins, tu che di pel no tu 'odi às fregul altri, p a r dute che melonarie .sgurumbulóse lì. Ho, no... no .sta meli-sù il cjapicl, cumò, che tu sès in glesie, che fole ti foli — Diu m'al perdoni! Ore di molzi, eh Toni! Ore di molzi, eh Tifate! Ore di molzi, eh Nardon! E ore di meli il cjàf a puest, quant mai saràe, ptir che clape di maduròz lajiì dapit? Sintìt mo, fantaz: jo e vualtris 'o sin di che stesse ète; 'o sin stàz a scuele insieme, sot la bachete dal mestri Clocjat: s'impensaiso ce uàdulis? '0 sin stàz coscrìz insieme dal nonantedoi: s'impensaiso ce cjochis? 'O sin stàz insieme a vóre su la iOrnàs: s'impensaiso ce croslis? Poben, 'e je ore ch'o si metìn insieme ancje a riscjelà ce ch'o \ i n seàt e lassai a lare. Parco che, un a la volte, nus tocje d'inviasi par che bande di San Lisèu, dulà che je che paiochie ch'e cres simpri e no cale mai. Chest mès passàt al è làt Basili Tion; diesi istàt Checo Slrucje: al è rivàt di là cence savé, ch'ai è colàt ta l'aghe, passùt di vin; cheste viarie a' son mancjàz Moscjon e Capele, che no àn nancje podùt finì la partide di scaraboc' là vie di Baduscli. ...Eh noi zove nuje mena il cjàf, Blasul de Roste! Il pizzighct Nart dal Cuc, là jìi, al à breis di fa tabàrs di len ancje par cui ch'ai mene il cjàf! Metinsi a riscjelà, gjo, ch'e je l'uniche: ancje par no fasi ridi daùr. No stait a vése par mài s'o us al dis cussi sclet: 'o cognosseis pursì il vizzi de bestie. Scoltait ancje cheste. ChealIre dì 'o soi stàt a Turnizzons, indulà ch'e je stade metude in vote la prime piere de glescute che la borgade 'e à volontàt di fa. A' saran, rive e no rive, vino faraeis: e melisi a fa m ù r , cu lis lunis di cumò, noi è un zùc di odulis. Ma chei di Turnizzons a' rivaran insomp, garantide; e in curt. Vie pai unviàr al è stàt menàl-dongje un grum di matereàl; lis fondis a' son bielzà fatis; passade la col- me dai lavòrs, i fantaz si met a i a n a tirà-sù i m ù r s : si son impegnàz di fa un par di oris di vorc ogni sere; e in dìs o dodis di lòr in mancul di un mès a' saran al licòf. Par cheste siarade la glesie 'e podarà jcssi screade. Culi no, vede', no si fasare.ssin lobis di che fate. Culi si cjacare, si discór, si resone e finide lì. Culi nancje il cjan noi mene la code dibant; sorc nuje a Gargagnà no s'insegno nancje la strade a un foresi. Là di Baduscli a' còlin palanchis cu la paiole; ma cumò che jo 'o ài seomenzàt a fa comedà la glesie cun chei béz che mi son vignùz cui sa dontri, s'o ài bisogne d'une scie di aghe, 'o scuen meli la man te sachcte, volte p a r volte. 'O voi di Sclese, marangon, a ofdenà la p u a r t e de sacristie e, p a r no piaidi timp, lu visi ch'ai sarà pajàt su la brucje: Mari sanie, cetantis ejacaris ch'ai mi à fatis! E ce ande e ce impuartanze e cetantis dificultàz ch'ai mi à mostradis, par bragagnà ciuatri breis che, di chi a qualchi mès, 'a saran bieizà dutis iinberladis e scridelidis! 'O voi dal fari Coletin pes bertuelis e pe fereade de balconete: al mi à di colp domandade une sume di sgri.sulàsi: Perinut di Lupignan al mi à za fat il lavór in quatri e quatri voi, e par mancul di miez tant. 'O \oi di Zuan M u d a t e par clamàlu a dà un fregul di linfe ai mùrs: al jere a bati la more là di Cunete e al mi rispuindè che noi veve timp di piardi. Alore 'o passai l'oidenazion a Tite Grani de vile di 'Sot, e M u d a t e al mi strucjà daprùf un 'zei e une sporte di brutis peraulis parco ch'o ài clamàt un foresi invezzi di fa cjapà un frane a chei dal pais. Viòdiso ce razze di artesans ch'o vin a Gargagnà! A sintìju lòr, a' son dome lòr ch'a san il mistir — mestris sorc di due' i mesi lis! — a' tràtin l'aventór tanche s'al fos un secjemeriiidis; si fàsin freà la panze par une setemane a lune, prime di juslàsi; a' garanlissin la vore par che di e la finissin un mès plui tari... E dopo si lemèntin che la int 'e vadi a cirì ce che j co vento fùr di pais. Mah! Benedez sèino i nestris vici di za quatri o cine secui, che nus àn fate-sù cheste biade gle.seute, indulà che si pò vigni a dì c h d sclip di gloria-patri; se si ves di iàle in dì di uè, a Gargagnà di 'Scjie, no si metares in vore nancje un clap ad an. E cun cheste us doi la buine sere. ISus a lassàz un ami I furlans de Suìzare lu àn cognossùt due', si pues di: ai jere, i ultins agns, une di chès musis che si viodilis sul teleschermi, ma une muse di ami, di un di famee, no di omp famùs, e no t'une trasinission impuartant: dome che de tele\ision in ladin, qualchi minùt in somp de setemane, jenfri un e un altri program p a r todesc, la lenghe dai siórs. Ma i furlans, tane', lu àn cognossùt, Hendri Specha, ancje di persone: al jere cun lòr a Einsiedeln, a fevdàur, par ladin, cu la so vc^s calme e d a r e , de scugne di là indenant tal avignì sintinsi furlans, sintinsi ladins: de scugne di no lassa che si di.studi la nestre flame, la nestre lum. S'indalegrave cun nò, lui ch'ai è stàt ancje un poet, de bielece de nestre poesie; lui ch'ai è stàt un Cristian (di chei vèrs) e un cultòr de musiche, s'indalegrave cun nò de bielece de Mes.se cjantade in furlan: si visaiso di che! cjant che si alzavo sot il cuviart de Basiliche de Nestre Siore, su fin al cil? No si pues erodilo, Hendri Specha nus à lassàz: un o m p di 54 agns, ancjemò zovin in ogni so robe. AI è làt cun dut il so lavora, la so fuarce di or- Pagina 7 ganisadòr, la so culture, la so generositàt, il so fùc. Nassùt t'une famee di cjaliàr (a Trun, te S u r s d v e , tal Grison, tal 1928), ma cun-t-un b a i b e grani poet (Sep Mudest Nay, sursilv a n ) , al à butàt te famee, tal lavòr, te poesie la so energie moràl grandone, dut il so savc, la .so sensibilifàt : mestri di scuele, pò insegnant tes mediis, pò diretòr dal Ufici pe integrazion professional dai impedimentàts dal Grison (al veve ancje un diplom di pedagogìe e di psicologìe), pò segretari de Ligia Romontscha (la « F i l o l o giche » dai ladins suìzars), pò redatòr dai programs de radio e de TV par loman/.-ladin, lai ullin ancje president de Union dai scritòrs romanz; si visarìn di lui ancje par tre volumuz di buine poesie (« Tes tòs mans », « Revocs », « Trois »), e par une comedie ch'a jé une maravee, « Il clom » (La clam a d e ) , dal 1963. Nò furlans si visarìn di lui par dute cheste so vite ative e piene, ma ancje parcech' al è slàt soredut par merit so se il Grison, cu lis uliartis cjapadissu daspò dal taramot, al à donai ai furlans une scuele pe lòr culture, che di Tresesin. AGNUL DI SPERE Din don, din don, lis cjampanis di Vencon. Cui è m u a r t ? Zuan di Puart. Cui lu dis? La surìs. Cui lu vai? Il laeai. Cui lu sune? La Midune. Cui lu ejante? La palanche. Cui lu tire-su? Gno copali Baldù. Cui lu puarte-jù? Gno copari di lassù. Cui lu mene in glesie? Tre fantatis di Vignesie. Cui lu p u a r t e drenti? Tre fantatis di culenti. Cui lu poe dongje l'ortàr? Tre fantatis di Moràr. Cui p u a r t e la eros? Antoni pelòs. Cui ten la cjandele? Sàr Pieri Batistele. Cui lu puarte fùr? Tre lantatis di Liussùl. Cui lu mene a sapuli? Tre fantatis di culi. Cui lu p u a r l e sul sagrai? Gno copari scuintiàt. Cui lu met in sepulture? Sàr Domeni Scoladure. Cui lu sapulis? Il mani dal curtìs. Par vivi bisugne: viodi, proviodi, pensa pe famee, cjossolà, mesedàsi, stà-sot, sburtàsi-indenant, cuistà il pagnut, tigni dùr, strussiàsi, sta salz, dàj-daùr. Ugni eont, parà-dongje, sta CLiz, mastià ai, patì la set, bandonà paveis, spiulà tal so, ongi il cjàr, mangjà un cicin e auf polente, là di scjassul, lamesà lis peraulis, trapana pinsìrs, tigni, scurtià e fase, dàj reson ai cjocs, là di cus, sti-opà busis, sgobà di gnot, veglà di dì, no fa careghete, mai cinquanta, stropà clostris, mai rompi citis, fufignà sul seri, gramola prin di gloti, lindi palizis, lecà daspò sponzùt, muardi il fren, sglonfà i pasùz, cjalàsi-daùr, alca il cui, sbassa la ciaichic, ingluti gnocs, distrigasi, e spesseà... Pagina 8 Marzo 1983 FRIULI NEL .MON'DO Il missete La gfate Nadalin al faseve il missete: no il missele di vacjs, di bus, di cjavai, di purciz... Il missete di fcminis. Par dìle plui d a r e , al d r i v e di procuràj 'ne temine a un o m p che dibessòl noi rivave a cjatàse, p a r impianta une famèe. E alore une dì al va di lui un intimpàt di Toriati che dibessòl noi jere stàt bon fin ali dì buri fùr 'ne cristiane p a r impianta la famèe, e j dà la incàriche di eirìje lui la cristiane che j coventave; e Nadalin j 'e cir e j 'e cjate su p a r Lusèvare. Cjatadc che j 'e à, lu invide a ìà in cjase so te zornade cussi e cussi ch'ai varès p o d ù t viòdilc e levelàj dal negozi. « Une lamine des raris », j veve dit, « sui trent'agn, sane, furnide, l a \ o r a d o r i e , sigure... ». N a r d i n (l'interessàt al afàr si clamavo cussi) si presente secont ch'ai jere stàt invidàt, e tal tinei di Nadalin al cjate la lemine che j veve p r o c u r a i Nadalin, insieme cu la eros dal missete. Presentazions: « Grimaz Nardin », « Speeogna Mariella ». Nadalin al j e m p l e q u a t r i tazzis di neri e al fas un evivo, p o d o p o al invio un diseors sul parco che lui al veve azzetàt di prestasi ae rizercje p a r Nardin di Toiian. « Ti ài d r u d e e cjatade la temine », al dis, « parco ch'o sai che tu, Nardin, tu ni'e às d o m a n d a d e no p a r ve in cjase une massàrie o ce altri, m a p a r ve in cjase une compagne lidade e fedèl, e mari, un d o m a n , di un p a r di creaturis... ». Al è bruì vivi bessòi, no podè fevd cun nissun, no \iodi qualchidim movisi par cjase o fasi sinti, magari cun lune ruguade. Cussi 'e pensa Sunle quanche dezzidè di azzetà la gjate come compagne de sé vite. Musetta 'e jere propil biele: pél lune, niòrbit, di un biel color gris niaglàl, e vói grane' di un veri lusoròs come lis aghis dai làz alpins. La bestie, tirade su a sun di buinis robis, no pan e lai ma piscotins bagnàz tal calè, no cjàr scarte ma tocuz di cùr o di coradele, no uessuz di polam sglonlàt di c h d ch'o niangjn noaltris ma uessuz di «pollo ruspante» (Mu.setta 'e saveve distingui!) e vie di chest pàs, 'e vignive a costà avonde. La colpe 'e jcrc de parone, e la gjate la ricompensave come ch'e podevc: j faseve la gnaulade di rispueste, j presentave la zatute, 'e durmive dapìt dal so jet e la maline la sveave cun delicatezze, simpri a di che ore tanche une svearine. Musetta 'e cresseve sane e inteligjente di fa squasi impression. Ben presi 'e le in calòr e, cjatàt il mascjo che j piaseve, 'e scomenzà a scjampà di cjase a dispiet de parone. E dopo, ce probleme! Po' al d a m e i m b a n d e Nardin p a r che Mariella no sinti, e al scomenze a di dut il ben di che zòvine: la salùt in persone, la fedeltàt in persone; e sparagnine, e tiradc su ben di une m a r i ch'e j e r e la m i ò r di Lusèvare... Nardin al scoltave il mis.sete incidin, e al scrutinavo cui vói la frutate che i n t a n i 'e t e v d a v e chei ale cu la temine di Naditlin lassù insomp. E Nadalin indenant: « ... tirade su ben di une m a r i ch'e je la m i ò r di Lusèvare, jessude di une famèe là che lis feminis a' san e o m p u a r t à s i come cu va e ch'a san sta tal lòr puest... ». N a r d i n al scoltave e al cjalave. « ... e formóse », al disevc Nadalin, « prosperóse, golóse, b i d è . . . ». B i d è ! Nardin, sèi p u r di ved r a n tant ch'ai jere, al veve u n ' a l t r e idèe de bielezze des feminis, e la p u e m e che j veve b u r i t fùr Nadalin no rispuindeve propi a che idèe. F i n t r a m a i che chest ultìn j fevelave di salùt, di buinis inclinazions, vada; m a in fat di bieleze, la volte che Nadalin la p u a r t à in campo, noi podè stratignìsi dal d ì j : « Nadalin, chi ret n o puès fa di mancul di dì che a Torlan, là ch'o stoi, la bielezze si la viòt diferente ». I zitadins Co i furlans no son mai stàz parons dal Fritti, s: /;ò di che il Fritti noi à mai vi'iz zitadins vizrs, almancitl fin ir. Lassantdi bande i timps dai cjscjei, 'o cjatìn inalore nome zitadins fals scomenzant dal .'icciil XV, lai horcs pitti grane', sot de doininazion di Vigitesie. Ben s'intint che, ciin marcjàz, sorestanz e tifizis sul lue, i sotans di chei horcs a 'vevin pini snait di chei des pizznUs vilis di campagne; si indiistriàrin ancje a cjapà sii la lenghe dai parons veniz, die no tir jere difizzile come cìiè dai parons di prime, ma ciis.sì no podèrin mai pini riva a esprimi ale di originiti. Bon, aloie cui zitadins fals no sì pò ve un Friùl vèr. Cèmiit nò? La monedc fal.se 'e scuen lassa a colp il puest a che buine, venastàj, tal nestri càs, ai conladins gnùfs. Noi e di maiaveàsì s'o pensili che lis zilàs di vuè no son plui lis zitàs-stàt di memorie classiche: che ancje co 'o pensiti a chès ch'a risùltin in qualchi mùl come centràls normativis, in Italie 'o varessin vuè nome che Rome e Milan; se pò 'o abadìn ae grandezze, 'o cjatìn lis megalòpulis plenis di disgraziàs gnarviculós e seneòs di ajar net e di padim. A' trionfili Itàliìs Nestris, WWF, niarcjslungjs e parfin partlz pulitics « verz »; la culture 'e ponte su Ecologje e Identitàt, cuintri de massificazion e de mafie, par une vite a misure dal o m p e de so dignitàt. E in dut chest al è il rìclam aes ziviltàz conladinis. Insuniis, aromai nome i còjars a' puedin b r a m a di deventà zitadins daùr dai mòdui vieris e passàz: vuè 'e covente une zitàt diferente che, calculant la populazion tant cressude dal mont, 'e varès di jèssi juste come il Friùl, avonde grande e verde e cun mancul di un milìon di abitanz ch'a vcbin l a \ ò r e speranze, e magari ancje — grande finezze tal nestri timp — un ! legul di onestàt. L. C. Mingulis Ugo al veve ordenàt un q u a r t ta l'ostarie e lu veve bevùt adasi adasi, bessòl, sentàt sun tun scagnutut alt lì dal banc. Al slave incidin a pensa aes robis sós cu la butiliute dal q u a r t vuèide denant, q u a n t ch'ai rive Basili. « O d a », j dis Basili .sentansi sun tun altri scagnutut alt lì de bande. Ugo lu cjale e j dìs: « Viva ». Po' a' tàsin p a r un pòc ducjdoi, e ta l'ostarie no je anime. Podopo Basili al dis: « Pae chei q u a r t ». Ugo al d a m e la ustere e j pae il q u a r t , p ò al jeve su dal scagnut e al partìs. « 'O voi. Mandi ». E Basili: « Cragnós! ». * Sit'ir Bepo si è fat fa un lav o r o ! in cjase de bande di Tilio. Quant che Tilio al è par finì, Bepo j va dongje, al cjale e j d o m a n d e t r o p ch'ai vignarà a costàj c h d lavòr. « 'O satin sui dusintemil ». Bepo al tàs. Al cjale Tilio e p o d o p o al partìs disint al operari: « Apene che tu às finìt, ven su disóre ch'o ti paj ». Finii il lavór, Tilio al va disóre e j dìs a siòr Bepo: « 'O ài finìt ». « Bon. Ce ào di dati? ». « Dusintecinquantemil ». « Ma, Tilio, no mi vèvistu dite dusintemil? ». « Sì, siòr Bepo, 'o ài alzàt il presi q u a n t ch'o ài viodùt che i dusintemil di p r i m e no j vevin fat nissun càs ». * t No \evìn fis. Jè e jere sui qtiarant'agn e lui sui quarantecinc. Lui al marcjedave in vacjs. Bezzons! Jè 'a disevin ch'e veve bèz ancje jè. Due' saveve in pais che no lavin d'acordo, che lui al veve uns j5ar di mantignudis e che jè 'e cjavaiave tant vulintir. Alore jo, ch'o lu vevi piardùt di viste p a r un pós di agn par ve stàt pai mont, tornai ch'o foi in pais e savùt ch'o vèi ce che si diseve di lòr, di aniis di zoventùt ch'o jerin, une dì 'o pensai ben di puartàlu sul diseors. « Bepo, di amìs ch'o sin, perdono s'o ti domandi cemùt che ti va cu la Èline ». « Mài e mài avonde. Un matrimoni sbaliàt ». « Seriamentri? ». « Sigùr ». « Ma cun tun pocje di buine volontàt... tu tu molis chei ale, jè 'e mole c h d ale... ». « Nìe ce fa. A' son agn aromai che lis robis a 'van come ch'a van... Jè la so e jo la me vite ». « Ma tu sès i m m ò zovin, tu às salùt e fuarze... ». « E cun chest? ». « Bepo, in Italie, in uè, al è il devòrzio. Si pò devorzeà...». « Ce? ». « Rompi il m a t r i m o n i e sielzint un'altre ». « Biao! E dà scàndul, n o m o ? E che la int a cjacàrin. Cognostu o no cognostu il pais?». * « Toni, àtu savùt che Bepo al à p i a i d ù t un voli? ». « Poben, che s'al ciri! ». « Millo, cemùt? ». « Ca. Maluzzàt ». «Gambie gue». * La femine 'e veve di dà dongje ale di cene e mi domande: « Ce àtu vòe ch'o ti fasi di cene? ». « Ce che t'ùs ». « Ce ch'o uèi! Ce lispuestis! ». « Ma ce sao jo ce che tu às in tal frigo? ». « 'O ài dòs fetutis di mortadele ». X Al è pòc ». « Se no si lis mangje a' 'nd' è vonde ». * Meni al jentre fune o s t a n e a bevi un taj inipins. I n t a n i che lu bèf j domande a un aventòr ch'ai è lì a bevi ancje lui: « Savèso dìmi se si pò ancje mangjà in d i e s i ambient? ». « Altrichè », j rispuint l'aventór. « E cemùt si màngjal? pulii? ». « Come a cjase uestre ». Meni al cor ancjemò. * Millo si è fat fotografa. J rìvin in cjase uns tre amis e ur fàs viodi la fotografie che j àn fate. « Biele », j disili, « m a parcè te sestu late fa su la purcelane? e in t a r o n t ? ». « Quant che tocje spindi, si à di spindi ben. M'e soi fate là su la p u r c d a n e e in taront par che un d o m a n chei di cjase ch'o ài no vèbin di là incuintri a altris spesis ». A.B. Amis Mancumàl Noz.ent mi à domandai « Meni, cemùt? ». « Noz.ent, no soi contcnt », j ài risptiindiit. Al à tasi'il. Jo in ài cjalàt, atent. Qitanl isal stàt Noz.ent cussi content? Marz. Manetimàl: si dismentèe, si baie, si va pai pràz a rancura la tale. Podopo si va in glesie, si va in domo eii la cinise a dtnits: « Memeiitoino ». Il moment dal pari al jere vizin tant pe gjate come pe brut ch'e clamave a Vignesie la madoiie, par ve un pòc di ajùt. A cui lassa che p ù a i e bestie piene? Sunle è pensa di puartàle cun se in tun zeut. « Bisogna pagare anche per le bestie », j dìsè chei dai bilicz. « Va bene, va bene », la femine, stuarzint il nàs pe' brute sorprese. Miez biliet noi coste pòc, visto che un nemàl noi pò sintàsi. A Vignesie a' nasserin in quatri: un fruì e tre gjaz. Il fi al conseà di buia lis besteutis lai canài, m a jè: « Eh, nò! I fruz de me Musetta tes aghis di Vignesie! Butarèssistu, tu, il lo? ». 'E mete i tre, cu la mari, in tun zeut un pòc plui grani e ju taponà ben ben, m a no compra quatri bilicz, ma dome un come tal là. Quant ch'ai passa il controlór 'e scuindè il zeut sot lis gjambis, piene di pòre. Lòr a' sgnaula\in che mai. « Quante bestie viaggiano? », al fase il controlòr. E jè svelte: « Musetta e... tre piccolini. La ga p a r t o r i t o che ero sul treno ». Lui al capì e riduzzanl al sbusà i biliez e al dìsè: « Tìrait vie il pezzot che almancul j u viodi ». E chei omeiion al si ferma un pòc a cjarinà i tre «clandestini». LUCIA SCOZIERO Inviz Marchin al mando Tin a [domandami s'o puès là là di lui, ch'ai à di fevdàmi. Di dìmi mài di cui? faaina y •^"RIULI NEL .MO.\D(^ Mar/O 1983 // successo dei friulani f al cinquantenario di Latina Il sindaco di Udine, avv. Candolini, consegna al presidente del Fogolàr furlan di Latina, comni. Scalni (al centro della foto, alla loro destra il sindaco di Gorizia dott. Scarano, alla loro sinistra il sindaco di Pordenone, rag. Rossi) la pergamena ricordo della presenza dei tre sindaci della Friulanità, in occasione del Cinquantenario della fondazione della città di Latina. Dopo la visita del Capo delle Slato alla cillà di Lalina a coronamenlu delle celebrazioni nel suo cinquantenario, il Fogoh'ir furlan di Latina e dellAgro Pontino festeggia S. Lucia, la befana che precede il S. Natale, usanza per le più dei paesi nordici, tradizione radicata nel popolo friulano. E il Fogolàr di Latina ospita i Sindaci dei capolue'Av, del Friuli: av\. Angelo Candolini di Udine, dell. Antonie Scalano di Gorizia, il rag. Giancarlo Ressi di Pordenone, e le loro delegazioni venule a Lalina in enere al cinquantenario. Erano presenti il Vescovo di Lalina, mons. Enrico Romolo Compagnone, il Sindaco di Lalina, doli. Delie Redi, l'on. cemincndator Raniero Spazzoni della Culdiretti, il capo dell'ufficio slampa del sindaco di Latina, dell. Mario Ferrarese, per le forze armale ed il presidio di Lalina il gen. Gullolla, per il cape forestale delle Slato il doli. Oreste direttore del parco Nazionale del Circeo, il dell. Luigi Ceretta assessore al Comune di Latina. Il coro del Fogolàr furlan di Latina, diretto dal maestro P. Itale Vitiello ha esordite con canti della iiionlagna e villotte friulane. In una sala gremita in ogni ordine di posti il presidente del Fegolàr furlan di Lalina ha porle il saluto alle Auteiilà intervenute, ha esposto le linee lendamenlali su cui si muove l'azione del Fegolàr slcsso ed ha ringraziato il core, tulli i collaboratori ed il consiglio direttivo per la loro collaborazione: il vice presidente del Fogolàr rag. Bruno Canciani, il rag. Res Giuseppe, Italo Papulin, Di Benedetto Eliseo, Berlolizio, Ceculli ed altri, il gruppo delle donne in costume. Rivolto ai Sindaci presenti ha sottolineato la gratitudine dei friulani per essere slati inseriti parte lorlemenle attiva nei festcggiamenli del cinquanlenai io di Lalina, quali pi'ulagonisti della primaria attività socio-econemiee-agricola della storia di Lalina e dell'Agro Pontine. Ha voluto precisare inoltre che il programma della settimana del Friuli inserita nel cinquantenarie di Lalina è stata espressione del Fogolàr furlan di Lalina. Il presidenle del Fogolàr furlan dì Latina, comm. Ettore Scaini, ha inizialo i contatti con l'Ente Friuli nel mondo e l'assessore al lavoro ed emigrazione della Regione Friuli Venezia Giulia, dell. Renzulli, lìn dal 14 gennaio 1982; il 27 giugno 82 riusciva ad ollenere il primo inconlre informale delle delegazioni dei tre comuni capoluoghi del Friuli guidate dai loro sindaci e dall'asscsstjre Renzulli, con la delegazione del comune di Latina gt.iidala dallo stesso sindaco. Erane presenti inoltre: il presidenle dell'Ente Friuli nel Mende Ottavio Valerio, il vice dell. Valentino Vitale, il cav. Renate Appi per la Filologica Friulana, il setlesegretai io di stalo, on. Martine Sce\acricchi. In quella riunione il presidenle del Fogolàr furlan di Lalina ha esposto il sue p r ò gramma di massima. Dopo ampiti discussione veniva nominata una giunta esecutiva e demandalo l'incarico di prendere delle decisioni al sindaco di Udine, avv. Candolini. Della giunta faceva parie anche il presidenle del Fogolàr furlan di Latina che aveva realizzalo il prime incontro e a lui riconosciuto l'enere di essere riuscito per prime, nella storia, a raccogliere ad uno slesse tavole i tiT sindaci della friulanità. .W'I l'i neon tre del 5 agosto 82 è stalo fissato il programma, presenti: la Regione Friuli Venezia, i tre sindaci della friulanità e quelle di Latina, con i loro tecnici, l'Ente Friuli nel Mende, il Fogolàr furlan di Lalina e la filologica friulana. L'intero programma è stalo realizzalo in Lalina nella detta settimana del Friuli, dal 27 .settembre al 3 ollobie 1982. Questo è il eenlributo che il Fogelàr di Lalina, ad enor del vero, ha dale al cinquanlcnarie di Latina con la presenza del suo cere ad ogni manifestazione, a w e n u i a con i gruppi coristi e folcloristici provenienti dal Friuli. Siamo lieti che da quesla partecipazione abbia avute la giusta parte di rilievo che nen poteva comunque mancare. Da queste pagine va un caldo ringraziamento alla Regione Friuli Venezia Giulia, ai comuni capoluoghi, agli Emi intervenuti, a lulti celere che hanno dale la loro preziosa collaborazione per la felice riuscita della settimana del Friuli in Latina, da parte del sue Fogelàr furlan. Freì Nereu Jose Bassi, Ira le autorità dello Stato del Paranà (Brasile) per la consegna della cittadinanza onoraria. Un missionario del Rojale onorato tra i brasiliani Giovedì 23 settembre 1982 si è svolta una memorabile sessione legislativa dell'assemblea della nona legislatura delle Siale del Paranà, facente parte della Repubblica Federali\a del Brasile. La sessione solenne ave\a all'ordine del giorno il conferimenlo del titolo di cittadino onorario del Paranà a fra' Nereo Giuseppe Bassi per i suoi allLssimi meriti di benefallore e missionario, di civilizzatore e pioniere. Ei-ano presenti le massime autorità del Paranà sia civili che religiose e militari e rappresentanti della Repubblica Italiana in Brasile nonché del Friuli e del paese native di Fralel Bassi. Giiise|")pe Bassi, Fralel Nereo come nome religiose, è nato nel 1916 a Valle del Rejale, nel Comune di Reana in Italia. Figlio di commercianti e proprietari di terreni vide Al pittore Seretti in Francia un a m b i t o riconoscimento Renzo Seretti (primo a destra, nella foto) con il riconoscimento del Gran Sigillo d'Oro di Pordenone: gli sono accanto la moglie, il sindaco di Pordenone, Giancarlo Rossi e Mario Iggiotti, già presidente del Fogolàr di Thionville (Francia). Alla presenza delle autorità cittadine, regionali ed esponenti dell'arte contemperanea, ha avuto luogo presse il Palace Hotel Moderne di Pordenone, il primo premio ricenescimenle nazionale « Il gran sigillo d'oro» indetto dal Circolo Cullurale Artistico « Ippolile Nie\o » peidenoncse. Nella relazione di apertura della manifestazione, davanti ad un folto pubblico, il presidente del sodalizio prof. Gaspare Scalisi, ha fatto notare come il Circolo Cullurale Nievo, si sia distinte per la sua operosa attività artistica, in campo nazionale. Scalisi, nel sue applaudilo discorso, ha affermato che il premio ha volute essere chiare ricenoscimente per coloro che si sene distinti nell'arte, nella cultura, nella politica, nonché per celere che hanno dimostrato grande sensibilità e slima verse l'operale del sodalizio. Hanno prese, pei, la pa- rola, il prof. Gastone Bredde, pittore e direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze ed il Sindaco di Pordenone, Giancarlo Rossi, per elogiare il presidente Scalisi per l'attività cullurale e artistica svolta con seiietà ed impegno dal Circolo « Nie\o ». Tra i premiali oltre, al sindaco Rossi e al prof. Breddo, il presidente della giunta regionale Cemelli, il giornalista della Rai Ennio Seveiine, il Consigliere regionale Spagnel, lo scrittore Stanislao Nieve, il gr. ulf. Luigi Dall'Agnese e il calciatore dell'Udinese Franco Causie che ritirerà il rieoneseimenle. Tra gli artisti premiati, giunti da divei-se città italiane e dall'estere, c'è da segnalare il pitlore friulane Renzo Seretti nei cenfronti del quale il presidente del sodalizio, prof. Scalisi, ha volute, così, motivare l'assegnazione del premio: « Renzo Seretti è naie a Pecenia, in Provincia di Udine, risiede con la famiglia in Francia dal 1948. Ha fondate da circa sei anni a Valnienl, una scuola di pillura per i figli degli emigrali italiani, dedicandosi con grande passione ed amore all' insegnamento. Ma Seretti, nen può dimenticare la sua Patria, specialmente il suo Friuli che tanto ama. Cosi, quando c'è qualche cosa che gli giunge dall'Italia, si commuove gli stringe il cuore; cerca allora di lare il possibile per poter in qualche mode rientrare e rimanere, anche se per poco tempo, assieme ai suoi amici friulani. Ecco, ha concluse Scalisi: « quesle premio Nazionale, vuole sì premiare la sua capacità indiscussa di pittore, ma anche dare ricenoscimente ad un nostre emigralo, che tanto onera il Friuli ». Per dovere di cronaca segnaliamo, inoltre, gli altri artisti presenti e premiali: Marino Maria Antoniella (Catania); Gerardo Menimele (Foggia); Giuseppe Celonelle (Saint Vincent); Paole Angeletli (Bologna); Bruno Arbusti (Torino); Rina Annibaletti (Milane); GianCarlo Cordoni (Milane); Mery Albertin (Padova); Pietro Martine (Matera); Matteo Massagrande (Treviso); Pederzoli Temesvard (Bologna); Francesco Polette (Sacile - PN); Giuseppe Grava (Tre\ i s e ) ; Edgardo Parassiani (Forlì); Oscar Milanesi (Pie\e di Cadore BL); Angelo Toppazzini (Zoppela PN); Francesco Ricciardi (Pertegruaro - PN); Giorgie Pennazzale (Mestre - VE); Vite Gioie (Milane); Carnielle Brune (Brugnera - PN); Pecorari Reberte (Monfalcene GO); .Maria Barai (Valeggie sul Mincio - VR); Aldo Baldassari (Ravenna); Nunzia Baldassarre (Udine); Alessandro Baldini (Bologna); Ferruccio Pizzinato (Caneva - PN); Leonardo Franchini (Milano); Alfredo Benadio (Vinove - TO). Da cpieste colonne parte l'invito a partecipare al Premio Sigillo d'ore di Pordenone arme 1983. le risorse della sua kunigiia crollare a dieci anni di età. Fu selamenle con l'appoggio di sua madre che il padre si lasciò convincere a permettergli di seguire la vocazione sacerdotale e religiosa che realizzò presse i Padri Cappuccini di Re\ ige e cemplelo a Curiliba con la ordinazione sacerdotale nel 1939. Venne ordinalo dal vescovo mons. Alice Eusebio da Rocha. Era un uomo Itille la sua missione e il sue Die. Nessune potè venire dall'Europa alla sua cerimonia di censacraziene perché ormai infuria\a la seconda guerra mcjndiale, che avrebbe di li a pece travolte anche la pallia di erigine di Frei Nereu José Bassi, com'è chiamale Fralel Nereo in Brasile. La prima missione aliidatagli fu a Barra Fria, oggi Lacerdopolis, località vicina a Jeai;aba, Santa Caterina. Fu educatore, pastore, economista, e istruttore degli agricelteri, per la maggior parte emigranti gauchos. Nel medesimo tempo con i suoi seminaristi celliva\a il frumento e il vino, apriva strade, costruiva chiese e cappelle che inauguia\a in silen/ìe. Del suo seminario si t r e \ a n o oggi 21 sacerdoti distribuiti negli stali di Paranà e di Santa Caterina. Fralel Nereo Giuseppe Bassi è in seguile passalo nel Paranà del Nord e ha partecipato alla fondazione e al censolidamenlo di Nuova Fatima e alla costruzione a Irati del grande seminario di Santa Maria, acciuisendo anche il terrene sul quale oggi si trova l'Università. Il nuove trasferimento le vede a Coritiba, deve anima di iniziali\e la vita del quartiere della Mercès. Elette p i e \ in. ciale dei Cappuccini del Paranà e di Santa Caterina fenda una tipogralìa e svelge al termine del mandato la sua epera a Punta Grossa, a Lendrina e Curiliba. Anticipa il Piane Nazionale per le Abitazioni costruendo duecento case e strappando la gente dalle baracche insalubri. E' a Vila do Grilo che ancora rifulge l'attività e ivi costruisce chiesa, scuele, ambulatorio medico, trasfermande una « favela » in una cittadina. Adesso ha fendalo uti seminario-famiglia, al Iato di quello tradizionale, dove i fanciulli vivono con le loro famiglie i line-settimana. Tulle questo curriculum e molti altri fatti e opere di Fratel Nereo Bassi si colgono nella relazione del parlamento del Paranà. L'insignito, illustre tiglio del Friuli, della Chiesa e della patria di adozione, di fronte alla meritala onoriliicenza ha dettate un ringraziamento t a n t e umile in cui il merilo viene attribuito a Die e alle molle persone, autorità e collaboratori, gente di ogni parte sociale, che lo hanno aiutale nelle sue inizialive. AI termine del discorse-ringraziamento molte applaudilo Fratel Nereo ha rice\aite ufficialmente la meritala onorificenza in una cerimonia al Palazzo Diciannove Dicembre, sede del governo del Paranà dott. José Heskens de Nevaes. Possiamo seni irci veramente onorati della considerazione che Giuseppe Bassi, iìglio del Friuli, ha conseguito tra le popolazioni da lui aiutate, evangelizzate e protette. FRIULI NEL MONDO Pagina IO Marzo 1983 NOTIZIARIO REGIONALE Il p r o g r a m m a t r i e n n a l e p e r le c o m u n i t à e m i g r a t e La MOStPa 3 BrUXEllBS INCONTRO ALLA C.E.E. Il monde dell'emigrazione è enIralo in una nuova fase, parallela ai rapidissimi cambiamenti che caratterizzane il mondo d'oggi. Abbandonati i panni dolorosi, e a volte drammatici, che segnatone il vero e proprio esede degli inizi del secolo, ogni giorno di più l'emigrante italiane e friulane in particolare, varca i cenlini del sue paese in base a una scella precisa, pitilleste che per necessità di sopravvivenza. Una ligura sociale in mutazione, quindi, che ha bisogne di nuove risposte ai suoi problemi. Queste il tema di fende trattate dal ctjmilalo regionale per l'emigrazione, presieduta dall'assessore Gabriele Renzulli, alla presenza del setlosegrelarie agli esteri en. Fieret. 11 comitale — del ciuale fanne parte i rappresentanti delle varie associazioni — è stalo chiamalo ad approvare il piano triennale e il programma annuale per il 1983 degli interventi a carice del fende regionale per l'emigrazione, pre\isli dalla legge 51 del 1980. La seduta è stala aperta dal presidenle della giunta regionale, Comelli il quale ha espresso tra l'altre il sue apprezzamento per l'attività del cemilale, per la sua attiva partecipazione alla vita e ai problemi del Friuli-Venezia Giulia. Successivamente, Gemelli, facendosi interprete del pensiero della giunta regionale e dei friulani in generale, ha ledalo l'impegncj prefuso a favore dei lavertiteri friulani all'estere da Ottavio Valerio, presidenle dell' Ente Friuli nel .Monde dall'immediale dopoguerra lino a pochi mesi fa, e era presidenle onorarie del sodalizio. Al termine del sue intervento, Cemelli ha consegnale a Valerio, tra i caknosi applausi dei delegati, il sigillo della regione. 11 comitale è passalo quindi all'esame del piane triennale degli interventi per l'emigrazione e del programma annuale per il 1983. 11 decumenle è stale illustralo dall'assessore Renzulli, che ha spiegale cerne per i Ire anni dal 1983 all'SS il fendo regionale ammonii complessivamente a quasi cinque miliardi e mezze di lire, ai quali dexone aggiungersi dtie miliardi e 200 milioni della legge 828 per intervenli diretti a favorire il leinserimenle abitative ed economico degli emigranti che rientrano. La disponibilità del programma annuale 1983 è di quasi 2 miliardi e 95 milioni, che serviranno a linanziare progetti per servizi infermati^•i e culturali, per soggiorni e viaggi di studio e di lavoro, per servizi sociali di preparazione al rientro, nonché per il reinserimento scolastico dei lìgli dei lavoratori all'estero. In merito, Renzulli ha ricordale l'importanza delle indicazioni venule dalle slesse associazioni che epe- li presidente di Friuli nel Mondo sen . Toros (al centro, nella foto) in un intervento alla .seduta del Comitato. (Foto Pavoncllo) rane nel mondo dell'emigrazione per l'elaborazione del progetto, nel cpiadro di una sempre maggiore decentralizzazione degli inler\enli, A conclusione del prime triennie di attua- L'Udinese agli emigrati Le partite dell'Udinese, registrate in video-tapes, saranno distribuite a 93 Fogolàrs sparsi nel mondo: l'originale iniziativa è slata annunciata nel corso di un incontro all'hotel Astoria Italia, tra i dirigenti e i giocatori dell'Udinese e i rappresentanti delle associazioni degli emigrati friulani dei cinque continenti Durante la riunione, allietata dai canti del quartetto Stella alpina, che si è esibito in un poul-pourri di canzoni d'ogni paese reinterpretale in friulano, il presidente dell'Udinese Lamberto Mazza ha consegnato a ogni rappresentante un gagliardetto della squadra bianconera, insieme alle foto della squadra e dei giocatori. Il direttore generale dell'Udinese Dal Gin ha quindi spiegato come l'iniziativa di far avere a molti Fogolàrs 1 nastri con le partite dell'Udinese abbia lo scopo di rinsaldare ulteriormente i vincoli che legano il Friuli ai suol figli residenti al'estero. Dopo un discorso del presidente onorarlo dell'ente Friidi nel Mondo, Ottavio Valerio, che ha illustrato gli antichi legami dei friulani emigrati con la squadra dell'Udinese, è scgiulo un rinfresco. Il presidente Comelli consegna il sigillo della regione a Ottavio Valerio (a destra, nella foto, l'assessore Renzulli e il sottosegretario Fioret). (Foto Pavoncllo) ziene della legge 51 — ha aggiunto — i progelli slessi slanno superando il carattere sperimentale che aveva caratterizzale la prima stesura. Numerosi e autorevoli sene stati gli interventi nel dibattito. Il senatore Teros, presidenle di Friuli nel Mende, in un intervento pienamente condivise anche dal rappresentante dell'Alef, Cecelli, ha messe in guardia dai pericoli di « centralizzazione » della gestione dei fendi. Teros ha detto chiare e tondo: « ci siamo sempre lamentali che riiitervenle delle State nei confronti dell'emigrazione era cenlralislice e nen teneva conto della \()lontà e delle decisioni delle associazioni degli emigranti e adesse non possiamo commettere lo stesso errore "centralizzando in Regione" la gestione degli interventi per l'emigrazieiie ». Dopo gli interventi dei rappresentanti dell'associazione Giuliani nel Mondo, Clemente e Salvi, del presidente dell'Alef di Zurigo, Burrine, del rappresentante degli emigrati australiani, .Vluzzelini, un'ampia discussione si è sviluppala interno alla funzione della slampa per l'emigrazione e sulle iniziative culturali. Su questi argomenti hanno parlato Sirotli (Belgio), Mattiussi (Canada), Romanin (Argentina), Onerino Baici li (il quale ha rilevate l'alto coste delle spese di spediziene delle pubblicazioni all'estero). Novello (Olanda) e il vicepresidente vicarie del comitale, Lenarduzzi. Per cpianlo riguarda le manifestazioni del cernitalo nell'ambite del millenario di Udine, ò state dello che saranno inserite Ira quelle programmate dal comune. Il documento è quindi stale approvale, con una sola astensione. I kuori sene stali conclusi dal settosegrelario F i o r d , il quale ha tracciate un ampio quadro della situazione attuale dell'emigrazione. Dopo aver ricordato che gli emigrali dall'Italia, in queste prime scorcio di anni '80 si seno stabilizzali sulla cifra definita "lìsielogica", di 80-85 mila unità annue, Fioret ha alfermale che i rientri superane ormai gli espatri. La siluazione si presenta quindi cambiata e priva, per la prima \'elta nella storia del nostre paese, di quella draminalieità che l'aveva sempre caratterizzata. Oggi — ha spiegalo Fioret — il problema preminente del governo non è quello dell'assistenza agli emigrali, ma quelle della loro integrazione nelle società dove risiedono. Integrazione — ha rilevalo — non signilica assimilazione: per questo il governo deve prodigarsi per rafforzare tulli quegli organismi che permeitene ai nostri emigrali di conservare la loro dignità culturale e civile in qualsiasi nazione siano ospitati. Ospiti dei Fogolàrs furlans di iiruxelles, di Genk, di Verviers e i.icui. il prof. Giuseppe Bergamini e il di Ottorino Burelli, rispelti\amenie per la mostra della Civiltà friulana destinala all'estero e per Friuli nel Monde, hanno avulo un cordialissime incentro con i rappresentanti dei sodalizi friulani in Belgio, guidati da quella personalità di prestigio, ma anche di nobilissima sensibilità, che è il dell. Domenico Lenarduzzi, alle funzionario della Comunità Economica Europea. Due inlere giornate di la\ere, dedicata la prima alla verifica dei problemi che i Fogolàrs del Belgio avvertono cerne promotori di attività per la loro cultura di cui dipendono e promuovono le caratleristiche e la seconda passala a Palais Berlaymonl con funzionari della CEE per la prossima tappa della mostra della ci\iltà friulana all'estero. Alla « tavola rotonda » per i Fogolàrs erane presenti, coordinati nella discussione franca e corretta del doti. Lenarduzzi, per Bruxelles i sigg. Grimaz, Brussa-Tei, Del Turco, Scagnel, Romanin (anche per la Pro Lece di S. Martine di Campagna) e M. Arban; per il Limburge i sigg. Londere, Gri, Benvenuto, Sedela; per Verviers i sigg. Scaini, De Res, Salvador e Zamolo; per Liegi i sigg. Bearzatlo, Tenon, Di Pel e Masut. Seno intervenuti i presidenti dei Fogolàrs che hanno esposte, in una realistica prespeltiva di scadenze e di appuntamenti, il loro calenckir rio di lavoro per il 1983, con incentri culturali, scambi tra sodalizi, leste annuali, inizialive economiche e un programma di attività estremamente varie e articolate. L'impressione che danno, questi responsabili delle nostre comunità all'estero, qui in Belgio, è tutl'allro che di invecchiamento e di slanchezza: seno entusiasti del lore impegno per censer\are la loro cultura, seno disponibili per quasiasi iniziatixa, sene preoccupati di nen lare bella ligura sempre e dovunque, sene at- taccati morbesamenie al loro Friuli di cui si sentono «figli all'estero» come sostiene il dr. Lenarduzzi più che emigrali. Bergamini e Burelli hanno poi incontralo due funzionari della CEE, dietro segnalazione del dr. Lenarduz. zi che tiene i rapporti, per quella che sarà la manifestazione cullurale forse più importante del Friuli-Venezia Giulia aireslere: la mostra della civiltà friulana, realizzala per un itinerarie che, quest'anno, dopo l'esposizione a Bruxelles, varcherà nell'autunno l'oceano per raggiungere le comunità friulane del Canada e degli U.S.A. Con il dott. Fiisani e il doti. Brune René, della CEE, sene stati individuati, sempre su suggerimento del dr. Lenarduzzi, gli spazi di esposizione a Palais Berlaymont, sene stale lìssale le date (con quasi certezza dal 14 al 26 aprile prossimo) di esposizione e si è trovate un accordo per le relative coperture iìnanziarie. La mostra avrà il patrocinio del presidenle della Comunità Economica Europea e dei ministri italiani presso la CEE, NalaU e Gielilli. L'incontro con i rappresentanti dei Fogolàrs del Belgio ha avulo Un tene di nobilissima dignità, per cui sentiamo il dovere dj ringraziare sentitamente tulli i partecipanti, con un ricordo particolare a Domenico Del Turco che ha perdute preziose ere di senno e un pomeriggio intero di una domenica nen troppo clemente, al doli. Lenarduzzi che, tra le molti e pressanti responsabilità da cui è oberato, sa trovare sempre il tempo anche per i suoi friulani e per il sue Fogelàr e quelle di tutta l'Europa del Nord, alle signore Marisa e Beatrice, gentilissime nel loro disinteresse e nella lore disponibilità. Friuli nel Mondo si augura che il prossimo incontro a Bruxelles, in occasione della mostra, sia una nuova felice occasione per il piestigio e la stima di lutti i friulani all'estero. I rientri superano gli espatri I rientri dall'estero degli emigrali italiani superano ormai gli espatri, seconde ultimi dati della Farnesina e l'Italia, per la prima volta nella storia recenle, sta diventando « un paese di acceglimente » per parecchie migliaia di la\oralori stranieri: questo II quadre del fenomeno migratorio latte dal sellosegretarie agli Esteri per l'emigrazione Mari(j Fioret nel messaggio di auguri per l'anno nuove rivolle ai connazionali residenti fuori d'Italia. Fioret ha ricordato anche le principali lince della politica italiana nel campo dell'emigrazione. La crisi ccenomica che si è ulteriormente aggra\ata ciuesl'anno «con rillessi sempre più preoceupanli stdla produzione e sull'occupaziene — ha esservale Fioret — pene la necessità di abbandonare le linee di un assistenzialismo di breve respire per ricercare invece soluzioni durature che coinvelgone istanze di solidarietà internazionale sempre più ampie ». « In questo senso — ha precisate — un'iniziativa prioritaria va diretta verso i Paesi comunitari » per accelerare l'integrazione dei nostri lavoratori nel tessuto socie-culturale del paese di accogliinento, favorendo una lore partecipazione all'attività politica locale e alle elezioni del Parlamenle europeo, nel 1984, nel luogo dove risiedono ». Fioret ha quindi ricordato le principali iniziative prese dall'Italia nel campo dell'emigrazione duranle il 1982. Tra quesle, la Conferenza nazionale delle Regioni e delle Consulte dell'emigrazione e dell'immi- grazione a Venezia, per stabilire le sfere di ccmpelenza e d'intervento all'estero dello stato e degli enti locali e per istituire un « fendo slalale e regionale» per i rientri degli emigrati. Si è anche tenute a Roma un convegno sulla stampa ilaliana all'estere. Sul fronte dell'ailivilà parlamentare, si è approfondito il problema del veto degli italiani all'estero ed ò stato ulteriormente elaborate il disegno di legge suir« emigrazione tecnologica di cantiere all'estero», il tipe di emigrazione che riguarda le imprese italiane. 1 Censimento dei cittadini italiani all'estero Entro il 1984, dovrebbe svolgersi in tutto il mondo il primo censimento dei cittadini italiani residenti all'estero. La cifra di cinque milioni è infatti puramente indicaliva, e potrebbe rivelarsi sbagliata, per difetto o per eccesso: è chiaro che quando si conosceranno con esattezza il mimerò e la dislocazione dei connazionali all'estero sarà anche più facile predisporre gli strumenti per porli in condizioni di esercitare il loro diritto di voto. Marzo 1983 Paaina 11 FRIULI NEL .MONDO Gorizia, Pordenone e Udine con Friuli nel Mondo Il presidente di Friuli nel Monde, senatore iViarit) Teros, ha, avulo in quesli primissimi tempi del suo nuovo impegno. Ire incontri ufficiali con le amministrazioni provinciali di Gorizia, Pordenone e Udine. Non si è trattato di semplici \isile di cortesia, ma di scambi e di confronti di programmi che l'Ente giudica necessario realizzare in collaborazione con le tre province del Friuli storico. Le divisioni amministrative attuali che rappresentano tutta la popolazione friulana, non sj proiettane come tali nel monde deH'emigrazienc dove il Friuli è vissuto e sentilo nella sua soslanziale unità di cullura e di tradizioni che implica un coordinamento di tutte le iniziative linalizzale alla valeriz.zaziene delle comunità emigrale friulane, al di sopra di divisioni che pure banner senso nella realtà locale. Il presidente Toros, nei tre incontri improntali alla massima cordialità e sopratlulle dichiaratisi pienamente disponibili ad una collaborazione operativa, ha \'oluto set lei incare «la continuità del ruolo che Friuli nel Mondo si è assunte lin dalle sue origini: il ponte ideale di laccordo fra un Friuli umane rimasto in patria e quel più grande Friuli cresciulo e all'ermalesi in luili i continenti, con il proprie divoro allamenle qualihcate, con i propri uomini che si sene collocali per ciualilà e iniziali\e a lixelli di nolevole prestigio ». Toros ha ripeluto che, se nella Piccola Pallia, molle cose sono cambiate culturalmente ed economicamente, anche all'estero i nostri corregionali si sono creali ampi spazi di presenza e hanno date al loro rimanere friulani una dignità che va ben oltre al semplice e obbligalo « cercar laveix) ». « E' una realtà nuova che Friuli nel Mende sa riconoscere e vuole \alerizzarc nella sua autentica realtà, ha detto il presidenle di Friuli nel Mtjiulo, senza nulla dimenticare di qutinte le generazioni precedenti hanno fatto, pagando con saeriliei e con sudori il loro distac- co dalla terra madre ». Nelle tre sedi delle amministrazioni provinciali, Friuli nel Mondo è stale presentato e accettale come inlerloculere capace e di grande esperienza ira Friuli emigrale e Friuli rimasle nei paesi e nei capoluoghi. « ,Ma proprio quesle "capitale" morale, frutto di uomini previdenti e lungimiranti, ha ceni innato Toros, va oggi valorizzate preprie con un'armonica e falliva articolazione che coinvolga le prevince e i grandi comuni del nestre Friuli: per dare ai friulani di lutto il mondo quel sicure punto di riferimento che gai'anlisca loro la possibilità di manienersi fedeli alle origini, per essere più ricchi nel lore rispetto verso tutti, per essere più coscienti della lore cultura e del eenlributo che possono date ovunque operine -\ CON U N A GOLETTA DI 15 M E T R I ATTRAVERSO L'ATLANTICO Dai Friuli al Sud America Porteranno attraverso il mare il saluto di Udine millenaria ai friulani emigrati in Sudamerica: sono una decina di persone, con in testa il presidente dell'apposito comilalo Rinaldo Cogolo; fra loro ci sono anche un assessore comunale e un ex primario ospedaliero, tutti uniti da una grossa passione per il mare e per il Friuli. Non hanno ancora deciso esattamente quando partiranno e non hanno ancora disegnato la rotta: di certo c'è solo la barca (una goletta di quindici metri) e la volontà di essere testimoni verso i friulani d'oltremare delle celebrazioni che nella piccola patria si organizzano per il compleanno del capoluogo. Gli organizzatori in attesa di decidere la data della parlenza, sono alla ricerca di contatti con i vari enti che possono essere interessati all'avventura, e un primo contatto è stato già avviato con il senatore Toros che è presidenle dell'Ente Friuli nel Mondo e che la settimana scorsa ha ricevuto a Udine i rappresentanti dei Fogolàrs furlans del Sudamerica, e con il sindaco di Udine Candolini. Qualche idea più precisa sul programma del viaggio, (ma è meglio forse chiamarla avventura: una traversata oceanica su una barca a vela!) c'è già. Si sa comunque che, prima di salpare dalla darsena di Lignano, una staffetta di alle. ti della Libertas partirà dal Castello di Udine recando lo stendardo della città millenaria, che verrà poi imbarcato sulla goletta, la quale ovviamente si chiama « Udine Mille », assieme a tutti j documenti, slampe, libri, film e quant'altro si produrrà in Friuli per celebrare il compleanno. Dopo aver percorso l'anlica rotta oceanica (ma si porrà mano alle carte nautiche solo dopo aver deciso le date: i venti hanno la loro importanza), lo sbarco avverrà a Laguira in Venezuela, dove ad attendere i lupi di mare friulani saranno i rappresentanti non solo dei Fogolàrs furlans venezuelani, ma anche argentini, brasiliani e di tutto il Sudamerica. in cpialsiasi seiKue. Friuli nel .Vlondo, come ha fallo nel passale con i:omini come Tessitori, Piemenle, Ctinclolini e in vent'anni con Ottavio V'alerie che resta ancora guida spirituale dell'Ente, chiede la cellaberaziene nell'unità delle gen-i friulane per quesli nobilissimi traguardi ». A Gorizia, la delegazione di Friuli nel IVlondo (oltre al presidente Tol'os, c'erano i vicepresidenti Appi, Denda e Vitale, con il direttore Talelli, sempre presenti anche a Udine e Pordenone) è stata ricevuta dal piesidente della provincia Gioacchino Francesculto, dal vicepresidente prof. Sergio Chiarolle e dagli assessori Gonane, Beer e Cecchini. A Gorizia erano presenti il pi-esidente prof. Silvie Cumpela, gli as-'-esseri Maurizio Fabbro, Reberte Ledi, Edo. arde Bressan, Maria Ferleltig e il segretarie generale Itale Orlando Zen. A Udine, a Palazzo Belgrado, l'incenlre ha avute il carattere di puntualizzazione per un rapporto più direno, nen di preferenza nei confronti delle altre Prevince, ma di più preciso ceerdinamente con l'Ente. Erano presenti il presidente, prof. Giancarlo Englaro, il vicepresidente Bulfene e gli assessori Martini, Maroadi, Venier, Burelli e il segretarie^ Mielii. Con quesli colloqui, Friuli nel Mondo ripropone quel positive e certamente più efficace cenlatle con le amministrazioni pre\inciali direllamente interessale al mondo emigralo della terra friulajia. C'è da augurarsi che anche i comuni inlensilichine il loro rapporto con l'Ente per una sempre maggiore comunione con i friulani di tulle il mende. LA PREVIDENZA DELL'EMIGRANTE a cura di LUCIANO P R O V I N I ÌJi pensione i t a l o - c a n a d e s e Ilo 58 anni di età e faccio il dirigente di una società friulana; potrei licenziarmi per attenere la pensione di aiiziaiiità, ma non ha ,?5 anni di assiciiraz.ioiie-Inps in Italia. Però posso far valere atto anni eli lavoro in Canada e con questi otto anni arriverei a perfezionare il reqiiisilo per la pensione. Vorrei saliere che cosa mi succede se chiedo la pensione di anzianità facendo valere la convenzione italo-Canadese? La convenzione italo-canadese ti permette di raggiungere il requisito assicurativo per ottenere la pensione di anzianità in Italia; però la misura della pensione non ti sarà calcolata tenendo eonte del periodo di lavoro in Canada, ma sol lanlo della conlribuziene versala in Italia. Ti consiglio di presentare la domanda di pensione di anzianità all'Inps di Pordenone chiedendo la totalizzazione dei periodi italo-canadesi senza, peraltro dare le dimissioni dal tuo attuale impiego. L'inps sarà tenuta a chiedere l'eslratlo dei periodi assicurativi canadesi all' ente di previdenza del Canada e, quindi, precisarli quanti sono i periodi di assicurazione nei due Paesi e, se raggiungerai, con la totalizzazione il requisito dei 35 anni, ti respingerà la domanda perché stai continuando a lavorare. La tua sarà una domanda di pensione « esploraliva » in quanle potrà anche darsi che l'ente previdenziale canadese risponda all'Inps di Pordenone che lu non risulli assicurale in Canada, perché il lavoro da le svolle non era seggello all'obbligo assicurativo canadese (prima del 1957 tale obbligo, infatti, non sussisle\a). Una simile risposta da parte del Canada li darà modo di esaminare la possibilità di ell'ettuare il riscallo dei periodi nen assicurati trascorsi all'estero. Naturalmente in questo caso dovrai p r e d u n e una documenta/ione attestante la tua attività in Canada, anche tramile una dichiarazione sostitutiva dell'atto di ne- Notizie terietà fatta dall'autorità consolare italiana del luogo ove hai lavorato. La facoltà del riscatto, una volta esercitata, (si tratta di pagare all'Inps una somma di denaro) ti darà m e d e di far valere i periodi di lavoro falli in Canada come lessero periodi falli in Ilalia. La misura della tua pensione di anzianità sarà calcolala dall'Inps come tu nen fessi mai emigralo ali'estero. Mi sembra che se le cose dovessero andare così come li he detto il riscatto ti potrà essere addirittura più favorevole dell'applicazione della convenzione italo-canadese. Dall'Argentina Ti scrivo da Buenos Aires per sapere che fine farà la mia domanda di pensione di vecchiaia presentala all'Inps di Udine ben quattro anni fa. Dopa quattro anni l'Iiips mi ha fallo sapere che mi manca un anno e mezza di assicurazione per raggiungere i 15 anni tildi per il pensionamento e che, resiedendo in Argentina, devo presentarmi all'ente previelenziale di Buenos Aires e chiedere la pensione in convenzione iiedo-argentiiia. Ma, qui, ini dicono che la convenzione non mi è favorevole. Che cosa devo fare? Devi scrivere subito all' Inps di Udine che desideri rinunciare alla applicazione della convenzione ilale-argcnlina. Il fatto che lu risiedi in Argentina non ti obbliga a rixolgerli all'enle previdenziale di Buenos Aires. Con tutta probabilità hai presentato una domanda all'Inps compilando il modulo previste dalla legislazione italiana e, quindi, vi dovrebbe essere inclusa anche la clausola che « qualora la domanda di pensione dovesse venire respinta, la stessa domanda vale come richiesta di autorizzazione a elTeltua- per rc i versamenti volontari nell'assicurazione italiana». Pertanto unitamente alla tua dichiarazione di rinuncia all'applicazione della convenzione italo-argentina dovresti far valere la tua facoltà di elleltuare il versamenlo volontario di conlribuli dalla data della doniiinda di pensione in poi. Così pagando i eenIributi dalla data della demanda per un anno e mezzo, raggiungerai il diritto a pensione con decorrenza anteriore di due anni e mezze; il che ti assicura anche gli arretrati. Se invece tu nen ti fai vive con una lettera all'Inps e chiedi l'applieaziene della convenzione itale-argentina, la demanda di pensione che tu hai fallo in Italia sarà considerata come domanda di pensione nell'assicurazione argentina. Sai che ciò signiltcherebbe troncare ogni attività a Buenos Aires. Mi scrivi che sarebbe tue desiderio rilernare in patria, e quindi ti è senz'altro utile rientrare in Friuli come pensionate italiane con tutte le garanzie di assistenza medico-sanitaria. La catena dei conguagli Sano una pensionata di vecchiaia, il cui diritto è stato raggiunto lenendo conto dei contributi versati in Italia e di quelli ver.salt in Belgio. L'inps di Udine mi ha scritto che la mia pensione ogni anno sarà soggetta a riduzione ed è da ritenersi provvisoria. Che cosa significa? La tua pensione italiana è slata liciuidala seconde le disposizioni dei Regolamenti della Cemuiiità Europea. Con i seh periodi di lavoro italiani non potevi raggiungere il diritte a pensione e perciò r i n p s ha tenuto cento dei periodi di lavoro elfetiuato in Belgio. Natu- tutti ralmente l'importo dflla pensione a te spettante era cos^ basse che 1' Inps l'ha integrate sino a raggiungere il trattamento minimo previsto in Italia. In seguile alla liquidazione di una quota di pensione dal Belgio, rintegraziene italiana è stala, in parte, coperta dall'importo belga. Periamo ciò che e stale pagale in più d e \ r à essere in qualche mede recuperalo dall'Inps. Sia la quota italiana che la c]iiota belga subiscono variazioni periodiche; a ogni variazione si farà un conguaglio. Ecce perché la tua quota di pensione italiana non potrà mai essere definitiva almeno sino a quando la quota belga non coprirà letalmente l'inlegraziene al trattamento minime. Per comodità contabile l'inps a posteriori, cioè c^uande il Belgio gli notilicherà le quote pagale durante l'anno, farà i conguagli e cercherà di sistemare il credito con gli importi in pagatnente. Sarà un sistema complicate, ma è l'unico sisleima per seguire quante previste dai Regolamenti della Comunità Europea (.secondo i quah viene salvaguardala la misura del trattamente minime pensionistico sulla pensione comunitaria, comprensiva della quota italiana e di ciucila esteta). Pensione di d o n n a .Sono itn'emigrata in Francia che compirà 55 anni nel mese di agosto prossimo: ho 7 emiii di lavoro in provincia di Udine e 29 anni in Francia. Sa che in Italia alle donne viene concessa la pensione di vecchiaia a 55 anni; come deva fare per attenerla? Non occorre che lu richieda la pensione di vecchiaia, perché stando alle notizie fornite tu hai già dirillo alla pensione di anzianilà ilaliana (35 anni di assicurazione). Presentati al più presto alla Cassa di assicurazione francese cempelenle nel luogo, d o \ e risiedi, e inoltra una demanda di pensione da far valere nella sola assicurazione ilaliana. La Cassa francese con gli speciali fonmulari previsti dai Regolamenti della Comunità Europea si eollegherà con l'inps di Udine, netlficande tulli i periodi di assicurazione risultanti sul tue conte individuale francese. L'inps di Udine ne terrà conto e, visto che il requisito dei 35 anni assicurativi viene raggiunto, liquiderà la prestazione (molto probabilmente ti verrà liquidata una pensione al trattamento minime vigente in Italia) nelincandoti il provvedimento tramite la Cassa fiancese che ha inizialo il cellegamenle. E' chiaro che quando riceverai, a tempo debito, la pensione francese, il trattamento minimo italiane verrà decurtate. P e r s o n a di fiducia Quale emigrante friulana da tempo residente in Svizzera ho chiesta la pensione all'Inps di Udine, che prima di ligtiidare la rendita mi chiede come voglio ricevere il pagamento. Che mi cemsigli? L'inps dovrebbe averti posto di fronte a una scelta: pagamento all'estero tramile assegno bancarie oppure pagamente in Italia a una persona da te delegata (di fiducia), quindi su conte corrente presse la sede di una banca italiana oppure .su cento corrente presse le peste italiane. Fin ad era, cioè in ba.se all'esperienza falla da molli tuoi connazionali, il pagamento della pensione italiana all'estere è quelle più seggette a rilardi e a periodici eslaeeli burocralici. P e n a n t e il consiglio è scegliere fra le altre tre formule di pagamento. La più comoda dovrebbe essere quella di delegare qui in Italia una tua persona di fiducia. FRIULI NEL .MONDO Pasiina 12 .Mar/o 1983 LA VOCE DEI FOGOLÀRS Assistenza e tempo libero ad Adeiaide I coniugi Americo Cicute e .Maria, nel loro cinquantesimo di matrimonio celebrato a Sydney (Australia) con la figlia Pia, il genero Luigi e le nipoti Denis e Anct. Nozze (Toro a 1 coniugi Maria e Americo Cicute hanno felicemente celebrale le loro nozze d'ere in terra d'Australia e precisamente a Sydney. A \ e \ a n e accante la figlia Pia, il genero Luigi e le nipoti Denis e Anct. Americo Cicute è oriunde di Teppe di Travesie ed è fedelissime lettere del nestre mensile. Dopo un lungo pellegrinaggio di emigrante, ha parlecipate alla seconda guerra mondiale come alpine (e se ne vanla di quesle cappello che tiene da eonte come una reliciuia), ha falle due anni di pri- Sydney gionia in Germania, pei ha rifatte la valigia di emigrante: quallre anni in Francia e nel 1951 ha prese il largo per l'Ausiialia, raggiunie due anni dopo, nel 1953, dalla signora Maria. Atlualmente risiede a Cesler Hill, un sobborgo di Sydney: si gode la sua pensione, frecpienla il Fogelàr e nen tiene a dimenticare il sue Friuli. Gli amici hanno una specie di venerazione per lui e desiderane esprimergli ancora una volta tutto il loro alleile^ e la loro stima. Il Fegolàr furlan di Adelaide ha proseguito il complesso delle sue molteplici attività sociali per tutto l'anno testé passate con soddisfa ziene dei membri dell'intero sodalizio. II 14 febbraio si è svelto il picnic del fegolàr e in quella occasione seno siali inaugurali i campi di tennis e di pallacaneslre dell'asseciaziene. Il 20 febbraio è stale invece lesleggiate il carnevale del fegolàr con un ballo all'aperlo sul classico breàr. Il ballo era mascherate e alle migliori maschere è stale assegnalo un premio con riguardo al ceslume più originale. Ciosloli e frittelle hanno condite balli, maseher:ile e libagioni. Tra gli organizzatori della simpalica festa ricordiamo Marisa Baldassi, Gina Beltrame, Isa Milesevic, Lorenzo Savie. Altre fortunate manifestazioni che si sono susseguile nel corso del 1982 sono stale la serata in taverna, s\oltasi il 27 marzo, la pasqua al Fegolàr del giorno 11 aprile, il week-end dell'Anzac del 25 aprile, il pranzo comunitario del 5 di maggio, la festa delle mamme che ha a \ u t o luogo tre giorni dopo il pranzo sociale del fogelàr. Seno tutte manifestazioni riuscite e che fanno premettere bene per il future. La comunità friulana in un paese che si è messo sulla strada del multiculturalismo è fiera del suo patrimonio etnico e cullurale. Il Fogolàr di Adelaide pubblica un simptv NadàI dai furlans di Padue Stretti a t l e i n e al « Fogolàr furlan - Ippolito Nievo » i friulani residenti a Padova si sono ritrovati, domenica 19 dicembre, per partecipare alla santa Messa celebrata in friulane da Don Valerio Pertoldi, il carissimo « pré Valerio » native di Castiens di Strada. Non era il selite riunirsi a t t e r n o all'altare della bellissima ed antica chiesa di Santa Lucia come facevano da diversi anni ogni mese, ma era una ccjsa diversa, più sentila, più solenne: era la Messa per il santo Natale! Le si è notate subito perché c i a n e più numerosi del solile, felici di ritrovarsi assieme e desiderosi di ringraziare Iddio per quanto avevano ricevute duranle l'anno che stava per chiudersi. Don Valerio, all'omelia, con \ ibranti parole ha messo in risalto il valore del Natale, della famiglia e della pace, esaltando la fralellanza fra gli uomini che in quesle periodo si sentono più buoni e più pienti ad aiutare il prossime. Il sacro rito è state rese più solenne e leccante dalla partecipazione del cero « La Valle » di Padova che con i suoi canti, intonati al rito religie.se ed al Natale, ha create un'atmosfera piena di suggesliene e raccegiintente. La bravura dei componenti il c e r e e la sensibilità artistica del loie maestro, Luciano Pengo, hanno rese la santa Messa più suggestiva e, nello stesso tempo, hanno saputo infondere a tulli i presenti una intensa partecipazione religiosa. Mons. Panozzo della Curia di Padova, al quale è stale donalo il libro « Pàdue » edile in friulano dal Sodalizio patavine per ricordare il 150 anntj della nascila del padovane Ippolito Nieve cantore del Friuli, ha rivolte a tulli parole di elegie e di augurio con l'e-sertazione a continuare nell'intensa epera intrapresa nel campo cullurale, assistenziale e religioso, non sole fra i corregionali, ma anche verse tutta la cittadinanza. L'autore di « Pàdue » è il piesidente del Fegolàr geom. A. TenieIo, eccellente cullere della lingua friulana. Terminata la Messa, tulli si sene nuovamente riuniti pei il pranzo nelle ampie ed accoglienti sale messe a disposizione dall'Istituto .Missionario dei Padri Verbili di cui fa parte il carissime Don Valerio che tutti considerane, ormai, l'assistente spirituale del « Fogelàr ». Oiganizzato dalla dinamica Gina Teinada e dagli attivissimi coniugi Nòcenl, che hanno insegnato alle cuoche come preparare gli scpiisiti e tipici piatti friulani che sene slati serviti, il pranzo si è svolto in una almesfera di gioia e di serenila mentre, per u n t o il tempo del convivio, si spandevano per l'aria le dolci e care note dei canti e delle villotte friulane. Direttivo a Buenos Aires Con im po' di ritardo, ma con immutata simpatia (il ritardo non è nostro!) pubblichiamo il nuovo direttivo della Sociedad Friulana di Buenos Aires. Le elezioni, avvenute il 26 giugno dello scorso anno, distribuivano le responsabilità del sodalizio alle seguenti persone: presidente. Remo Sabbadini; vicepresidenti, Adriano J. Cimolino e Daniel Romanin; segretario, Alberto M. Bermudez; vice segretario, Gaston L. Stefanutti; tesoriere, Bruno D'Andrea; vicetesorìere, Ferdinando Volpe; vocales titolari, Galiano Butlazzoni, Silvio Filipuzzi, Mario Filipuzzi, Romano Baracetti, Toribio Lanzi e Diadema Sternischia; vocales sup. pienti. Laura Rita D'Andrea, Juan Toppazzini, Gelsorhino Pasquin e Primo Malizani; « organo de fiscalizacion » titolari: Guillermo Beltrame, Juan Nonis, Vicente Salon; supplenti: Juan Pittini e Anselmo D'Andrea. Friuli nel Mondo augura a tutti buon lavoro. J Prima del levar delle mense, il presidenle del « Fogelàr» geem. Aristide Toniolo, recentemente elette alla carica di consigliere del consiglio di timministrazionc dell'Ente Friuli nel Mende, ha rivolto ai presenti, in friulano, il suo messaggio di saluto e di augurio, esaltando l'altaccamcnto dimesirate da tulli per il Sodalizio, eserlandeli a conlinuare anche per il future in considerazione delle prossime ed importanti attività che il «Fegolàr» devia svolgere. Era queste un altre -Natale che i friulani di Padova pas.savane assieme e faceva bene al cuore vederli riuniti a l l e i n o ad una lavola, gli uni vicini agli altri, per il sole piacere eli stare assieme, di parlare in in friulano e per farsi gli auguri di Natale. Questa festa ricordava le notti di .Nlatale che essi avevano passate in gioventù in Friuli ed il sole ricordo faceva ritornare tutti ragazzini cjuande, stielli alterne alla tavola con « il fùc ch'ai businave sul cjavcdàl » si parlava del .Natale, del Natale di una volta che era veramente la festa degli uomini e dei bambini. Tulli sentivano lanla nostalgia di quei tempi e cjuasi velevane rilernare indietro negli anni per sentire l'allegria che provavano nel prendete in mano i fiocchi di neve che sembravano tante laeiime di gioia scese dal cielo a purilìcare il mende. Ricordavano il nonne che, seduto vicine al « fogelàr » con i più piccini sulle ginocchia, raccontava la nascila di Gesù. Era una storia semplice che parlava di angeli, dj pasleri, di pevera genie, della slella cemela e dei Remagi, mentre i « fruz » lo ascoltavano con la bocca spalancala ed in silenzio. Il nonne era la tradizione ed il passale, nei bambini, il demani. Ora tante è cambiale, tanta acqua è passala sette i ponti, perciò spella a nei friulani, ed in mede particolare ai « Fogolàrs furlans » sparsi in tutte le parti della terra, mantenere questi valori e tramandarli ai nostri tigli ed ai nestri nipoti perché, così facendo, la storia, la cultura e le tradizioni del nostro Friuli, continuano. Un gruppo di friulani residenti ad Adelaide, in una recente esibizione in costume per un incontro sociale. lieo bollettino dal titolo « Set La Nape » con evidente richiamo ai temi e ai valori del focolare e della casa. E un periodico che « al ven lùr cpiun'chc al pò e come ch'ai pò, come si dice in copertina. In esse si parla dell'anniversario di fondazione del fogolàr nel numero del 1981 e delle celebrazioni che lo hanno accompagnato, si parla delle varie squadre di sport dal calcio alla pallacanestro al tennis. Ci sene setliKomitali del sodalizio che .seguono e programmane le attività specifiche del lore seltere, come quello dello sport e del folclore. Il fegolàr di Adelaide ha squadre maschili e femminili per l'attività sperliva, ma anche il gruppo cerale e il gruppo cereografico. C'è anche chi si occupa degli anziani e organizza per loro leste e gite. In "Set la Nape" troviamo pagine descrittive e sieriche su cillà e paesi del Friuli-Venezia Giulia, che servono a diffondeiT lino in Australia la conoscenza della realtà dei centri abitativi friulani più importanti. Il periedice del fegolàr è illustrato con disegni mollo ellicaci nel rappresentare melivi friulani d'un tempo e attività e manifestazioni recenti. Particolare suggestione assumono 1 quadrelli di coppie di giovani e di bambini accanlo alle sceppieltanle fogelàr friulano e al pezzo ad aUingere e a vendere frulla, beri, predetti agricoli disparali. Rimane ancora viva nel ricordo dei soci la fesla nell'anniversario di fondazione del sodalizio nel 1980. Per quella occasione Dario Zampa tenne un concerto e si esibì nel suo piacevole repertorio nen sole musicale il sabato 25 e la domenica 26 ottobre. II Fogelàr di Adelaide può allineare danzerini, grandi e piccoli, un complesse mandelinislico e persino degli atteri in gamba jjer la scena. Attendiamo il resocente delle manilestazieni sociali che hanno chiuse il 1982, mentre auguriamo a lulti i soci del fogelàr furlan di Adelaicie un sentito augurio di buon 1983. 11 presidenle, i membri del comilalo direttivo, i prepesti ai sottocomilali del fogolàr hanno imposto, anche sulla ba.se delle esperienze passate. Un programma positivo per l'anno in corse che è cominciale da poco, liduciosi, anzi sicuri di poterle realizzare. Gli elementi capaci di realizzarlo non mancano e la buona volontà gode ancora di tanta buona salute. La fiamma del Friuli continuerà ad illuminare e a riscaldare la grande metropoli australiana. Un incontro a Verona nel primo lustro di vita Il programma dell'ultime mese dell'anno 1982 è stale particelai-menle nutrito e il fogolàr si è sentito in dovere di concludere una bella annata sociale e di tirare le semme di quante è stato fatto nei dedici mesi di attività sociali. Il 4 dicembre ha avute luogo la gara di briscola, che ha visto un discieto numero di coppie partecipanti a quesle gioco e sport così di casa in Friuli. Il giorno 11 dicembre si è svelta la cena sociale al ristorante Re Teederieo a Castel S. Pietre di Verena e si sene celebrali i cinque anni di vila del sodalizio. La presenza di Ottavio Valerio, che con le sue parole veramente sgorgate dal cuore ha entusiasmato e commesso, ha dale un lene indimenticabile all'incentro celebrativo del primo lustre del fegolàr furlan veronese. Per le attività iilateliche il gruppo apposito ha riprese il sue lavoro il 14 dicembre, mentre nel ramo della cultura il ciclo di conferenze del giovedì è iniziate il 16 dicembre con una conferenza di Brune Marconi (Fari) che ha intrattenute soci e simpatizzanti con la forza della sua seria preparazione e della sua brillante personalità. Dall'I 1 al 19 dicembre ha avute luogo la mostra del « Nestri pelsà », mostra di lavori falli dai soci nel loro tempo libere. Le epere, di cui alcune in vendila e altre no, sono stale ammirale da molli visitatori, colpiti dall'ingegno e dalla varietà dei predetti esposti. E' anche questo un metodo efficace per valorizzare le qualità dei soci e far loro sentire le soddisfazioni di una attività liberamente creativa. Per questo molive tutti i fogolàrs ci tengono a celebrarle socialmente come ad assolvere un coscienzioso dovere. Pre Pieri, che si cura spiritualmente del sodalizio, ha visto i Friulani di Verena e dintorni partecipare il 18 dicembre alla s. messa in lingua friulana, celebrata nella chiesa di S. Fermo Maggiore nel tarde pomeriggio. Il rito è stato mirabilmente accompagnato con appropriati canti e brani eempesilivi dal coro di Campelonghette, un coro della Bassa Friulana molto apprezzato per la concertazione delle .sue voci e la purezza e semplicilà dd dettate melodico e corale. La partecipazione del complesso canoro giunte dal Friuli per il Natale dell'associazione ha destato profonda comiTiozione. Poi per tulli una bella serata e doni natalizi per i piccini. Marzo 1983 Pagina 13 FRIULI NEL MONDO La tragica fine di Giuseppe Sante Ridolfo I soci del Fogolàr furlan di Taranto, al largo del Mar Grande, hanno affidato al mare una corona di fiori in memoria di tutti i fratelli vivi e defunti in ogni continente. l'abbraccio del mare aTaranto I soci del Fogelàr furlan di Taranto, nella ricorrenza del giorno dei morti si sono incontrali per assistere alla Messa e pei lanciare in mate una corona di lieri: manifestazione intesa simbolicamente come partecipazione spirituale con i fratelli dispersi in ogni angelo del mondo, vivi o defunti. Hanno affidato il lore messaggio al mare perché è il mezze naturale che unisce i popoli e li raggiunge ovunque. In passalo la corona veniva lanciala dal ponte di Punta Penna (rifallo dopo duemila anni con l'opera diretta di un friulane), quest'anno gradivano che la manifestazione avvenisse in un luogo storicamente signihcativo, al castello Aragonese. 11 castello è un bene della Marina Militare, per cui l'accesso richiede autorizzazioni particolari: hanno presentato personalmente la richiesta al sellecape di Slato Maggiore, comandante Biacca (tli Capodislria), il quale, con grande sensibilità e disponibilità, ha interessalo il comandante del Compartimento .Marittimo del T i n e n o e del Canale d'Otranto, Ammiraglio Fedele. La risposta è slata immediala, con apprezzamento dell'iniziativa del Fogolàr furlan e con parole di stima per la loro terra d'origine: aggiungeva che la Marina Militare era lieta d'autorizzare l'ticcesso al casleL le e che inoltre avrebbe messo a dispesiziene del Fegolàr un rimorchiatore alhnché la cerimonia della corona avvenisse in mare aperto. Il 7 novembre una sessantina di persone dopo la S. Messa officiata nel Duomo di S. Domenico, come è ormai tradizione, il corteo aperto dai piccoli Evelyn e Corrado, alfieri vestiti nel ceslume con l'insegna di Friuli nel Mondo, seguili dalla corona perlala dai giovani Gianremane e Laura e da tulli i parlecipanti, raggiungeva per Via Duomo nella città vecchia il castello Aragonese, dove ad attenderli c'era il comandante Biacca con altri ufficiali della Maiina. Raggiunto il largo del Mar Grande il rimorchialere spegneva i motori: in una giernata stupenda di sole e in un religiose silenzio iniziava la cerimonia con il segno della croce « cu la nestre lenghe mari » la lettura della preghiera dell'alpine e quella del Fegolàr. Infine i due giovani calavano la corona in mare. * ** Ancora un lutto per i nostri amici di Torino: è morta la sig.ra Camilla Jura ved. Lodi, madre della sig.ra Rosanna e suocera dell'ing. Renato Chivilò, già presidente del Fogolàr furlan di Torino ed ora uno degli esponenti più stimati di quello di Verona. Una folta rappresentanza del sodalizio torinese, con il presidenle Ottorino Aloisio, ha partecipato alle esequie, avvenute il 14 febbraio scorso. Agli amici Rosanna e Renato, a Vittorio Lodi e ai familiari, sentite condoglianze. a Lione li Fogolàr di Lione ha chiu.se la annata sociale 1982 con un bilancio soprattutto morale e culturale veramente positivo. Nella capitale del Dellinato i friulani hanno saputo farsi stimare e apprezzare per la loro laboriosità e onestà. 11 Presidente del sodalizio friulane lionese, M. Collavin, nella sua relazione annuale ha ringraziale il Comilalo Consolare di Coordinamento, il consolalo generale d'Italia slesse, l'Ente Friuli nel Mondo, la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia per l'opera di appoggio e sostegno alle allivilà del Fegolàr. Rimane tuttora da risolvere il problema di una prepria apposita sede sociale, dale che la Casa d'Italia cui fanno riferimento tulle le società italiane degli emigrati a Lione non risulla, date le numerose richieste di utilizzazione per manifestazioni, incentri, attività, sempre disponibile nelle ricorrenze che stanno più a cuore ai soci del Fogolàr. po dei membri deU'associaziene friulana si è svolta con diversi incontri alla Casa d'Italia. Alcuni di essi sono stati programmali per la intera comunità friulana e su problemi di interesse comune, altri sono slati tenuti per settori d'età, in particolare per i giovani e per gli anziani. Le manifeslazioni sono state molto frequentale e apprezzale e saranno in prosieguo di tempo incrementate. Nen bastane infatti sole il pranzo e il veglione .sociale a far conoscere i problemi e ad allacciare amicizie e conoscenze, bisogna trovarsi per discutere, parlare, trattare i problemi di costume che in Francia e in Italia sorgono e si evolvono in ritmi un tempo impensabili. In questo quadre nuovo di prospettive piti impegnanti si è sviluppata l'assistenza ai vecchi emigranti e si sono realizzate le visite ai cennazioniUi degenti negli espedali di Lione. Si è pure provvedute all'invio dei ^gli degli emigranti friulani in Friuli per i soggiorni marini. Il numero a causa di disguidi organizzativi e di date imprecise è slato però inferiore a quelle dell'anno testé decorso. Per il fatto culturale, già slata data ampia relazione sulla venula della corale Temat di Spilimbergo a Lione. Il comitato direttivo del Fogolàr furlan di Faulquemunt (Francia). WINDSOR BRISBANE Per il 1983, il Fegolàr furlan di Windsor ha rinnovato il suo consiglio direttive che risulla così composto: Flavio Andreatta, presidente; Franco Piasentin, vicepresidente; Eleonora Zanelle, tesoriere; Vilda Ray, segretaria; Amelie Fanlin, consigliere responsabile per la revisione dei conti; Luigi Diamante, consigliere responsabile per l'edificie; Rino Muzzin, consigliere responsabile per le relazioni pubbliche; Frank Francescutti, consigliere responsabile per le attività sportive; Joseph Durie, consigliere responsabile per le feste e le attività riei-ealive; Walter Pizzolille, consigliere responsabile per le attività culturali e Dine Bisutli, portinaie e consigliere responsabile per i soci ammalati. -Al nuov^o consiglio auguriamo di cuore buon lavoro. Nella sede del Centro ftallano si è tenuta, verse la line delle scorso anno, l'assemblea generale del Fogelàr furlan di Brislane che aveva all'ordine del giorno la discussione per la nuova sala del Centro destinata al Fegolàr e la verifica del progetto presentate e illustrate dal sig. Guglielmo Malisane. E' state pei rinnovato il consiglio direttivo con una elezione che ha dato i seguenti risultati: presidente Franco Pittis, vicepresidente Enore De Tina, tesoriere Antonie Olive, relazioni pubbliche Anselmo Liussi, consiglieri Luigi Turco, Pieli-e Jacuzzi, Giuseppe Pittis, Olivo Cragnelini, Luciano .Mulinari, Franco Ressi e Guglielmo .Malisane. Friuli nel Monde ricambia cordialmente gli auguri di buon lavoro per tutte l'anno. CI HANNO L A S C I A T I . . . •(IMI.i>!fl!llllliil Il rito era terminate, il rimorchiatore riportava tutti al castello, con i volti coiTimossi, ma sereni e consapevoli di avere adempite ad un devere connaturate con la cultura friulana ed anche grati alla Marina Italiana per aver partecipalo con sensibilità e selickirielà. Un'annata 11 sodalizio lienese rileva l'opera svolta da Friuli nel Mende per l'attività ricreativa dei fanciulli e dei giovani figli di emigranti espilati in Italia. Quanto alla regione Friuli-Venezia Giulia si riconosce la preziosa utililà delle informazioni, leggi e aggiornamenti in materia di emigrazione e di rientro in patria che essa mette a disposizione dei lavoratori friulani all'estero. L'attività di grup- Nella sciagura del cinema Sialuto di Torino — una tragedia che ha commosso il mondo — è deceduto anche il giovane Giuseppe Sante Ridolfo, figlio di Roberto e Vittorina Della Bianca, originari di S. Vito al Tagliamente. Generoso e ricco di umanilà verso il prossimo, si era dedicalo, con la signora Rolando (insegnavano insieme alla scuola Kennedy di Torino) con disinteresse a favore dei terremotati di maggio. Attualmente era vicedirettore della Scuola Tetti Piani di Rivalla. Al padre Roberto e alla inamma Vittoria, con cui Giuseppe Sante viveva, alla sorella Elena, Friuli nel Mondo esprime la sua più profonda partecipazione ad Un dolore che solo Dio può lenire, A questi sentimenti si unisce fraternamente il Fogolàr furlan di Torino. GIOVANNICESCHIN lira partilo da Cordcnons (dove era nato il 25 aprile 1924) nel 1949, negli anni della seconda grande emigrazione, diretto in Argentina, ancora « terra promessa » in quel tempo come lo era stata per le molte famiglie friulane alla line delrOllocciilo. Non è più tornalo in Tiiuli, che pure gli era rimasto nell'anima c o me una ferita non rimarginala. E' morto a S. Pedro, dove ha lasciato nel dolore la moglie Susanna e tre figli. Il fratello Renato, residente a Cordcnons ce ne ha dato notizia, assieme ai rinnovo del l'abbonamento per la famiglia Ccschin, a San Pedro di Buenos Aires. Ai laiiiiliari tutti, ai parenti e agli amici le nostre più sentite condoglianze. ni. Esperto lavoratore come iniprcndilore edile a livello arligianale-artistico, aveva dato avvio ad una preziosa attività che gli aveva meritato notevoli successi personali. Anche senza una precisa preparazione professionale, aveva dimostrato grande senso nelle sue iniziati\c, snidato da un istintivo buon gusto nel lavoro. Proprio per t|ucstc sue qualità, si era guadagnato stima e tanta ammirazione tra quanti Io conoscevano propiio come imprenditore Iriulano: uno dei tanti nostii emigrali che ha fatto onore alla propria terra con un lavoro ammirato e ricercalo (Juinlo Coniinotto e molto a Canv Le Hanovard (Francia) il 6-12-1982, lasciando la moglie Rosa con i ligli .Silvana e Luciano. Ha lasciato ai lìgli la sua « bottega » di lavoro come preziosa eredità che continua nello stesso lavoro artistico. Con Friuli nel .Mondo, sono vicini alla famiglia Comi notte tutti i parenti e l'amica Carmela Zampese, con Giovanna, Renato e Santina. \itiiitiiiìtt(tt tì^ '. OLINTO COMINOTTO Nalo a Digitano l'II ottobre 1923, in frazione di Vidiilis, era partilo giovanissimo per la Francia dove ha lavorato per oltre trent'an- FILOMENA MARTINELLI Aveva 69 anni, ma la sua scomparsa è stata un dolore per tutta la comunità liiulana di Faulquemont, dove la sig.ra Filomena era molto conosciuta e stimata. Nata a Coscano il 7 giugno 1913, era emigrata in Francia dove, a Teling Sur Nied, è morta il 26 novembre dello scorso anno. Ai familia- ri, a ciuanti le hanno voluto bene, Friuli nel .Mondo csprime le sue più vive condoglianze. VITTORIO PITTON Già da tempo solfercntc il cav. Vittorio Pitton, premio Giovanni da Udine del 79 che viene assegnato per le preminenti attività dei friulani nel Lazio, è scomparso all'età di 74 anni, lasciando nel dolore non soltanto la moglie, i figli, fratelli e parenti tutti, ma una miriade di amici e soprattutto l'intero Fogolàr furlan di Lalina, quello di Apiilia e di Roma che erano presenti ai suoi funerali. Il cav. Vittorio Pitton è stato cofondatore e primo presidente del Fogolàr furlan di Lalina e dell'Agro Pontino. Venuto in Agro Pontino nel ìontano 1932 proveniente da Pordenone, ancora ragazzo ha compreso la necessità del lavoro attraverso il quale avrebbe poi realizzato una alli\ità economica di rilevante importanza nel campo alimentare. E' stato il realiz/atore a conduzione familiare di grandi magazzini alimentari per poi fontkiiv una catena societaria pcrilcrica di distribuzione di alimentari della «Despar» disseminata in diversi punti della Provincia di Latina e Fresinone Uomo dotato di rare virtù temperate all'insegna della prudenza: era un otlinio marito, un padre eseinplare, un paciere e con- siglierc non comune. Il cordoglio di tutti viene espresso da quesle pagine dal Fogolàr furlan di Latina e dall'Ente Friuli nel .Mondo. GIOVANNI DELLI ZOTT! Appena terminate le scuole prolessionali a Tolmezzo (era nalo a Trcppo Carnico il 16 agosto 1925) « si era nies.so a lavorare come appicndista presso la ditta I alcschini del suo paese. Poi, a 17 anni, con l'entusiasmo del giovane, era par tilo volontario per la guerra, arruolato neirescrcito C(jme tiratore scelto. Prigioniero di guerra, era stato deportato e chiuso in campo di concentramcnto in Inghilterra. Ne era ritornato, ricco di esperienze e di tanti ricordi, nel 1946. Dopo un periodo di un anno di .servizio nella Forestale di Tolmezzo, si era traslcrito a Genova con la ditta Totis nel 1947, restando dipendente fino al 1959. Poi si era messo in proprio, dando vita ad una sua ditta artigiana di « Decorazione e tappezzeria », con un hrillaiite successo che era trullo delle sue capacità e della sua volontà di lavoro. Stimalo e benvoluto per la sua corretta e sincera personalità, ha lasciato un vuoto in quanti gli sono stati vicini e Io hanno conosciuto. Alle condoglianze del Fogolàr di Genova si unisce con viva partecipazione anche Friuli nel Mondo. F R I U L I N E L .MONDO P a m n t i 14 -Marzo 1983 Lanciare l'Udinese nel Cam I I I europeo « F i n o r a il Friuli è c o n o s c i u t o nel m o n d e p e r il l a v o r o dei suoi emig r a n t i e p e r il v a l e t e dei suoi alp i n i . N o i c c r c h e r e m e di r e n d e r l e n o l o a n c h e a livelle s p o r t i v e e l'emb l e m a del Friuli s p o r t i v e s a r à l'Ud i n e s e ». S o n o q u e s t e le p a r o l e c o n cui il p r e s i d e n t e M a z z a , in u n recente incontro sveltesi a Udine ha s c h e m a l i z z a l o le i n t e n z i o n i della Soc i e t à p e r il f u t u r e . Idee chiare, disponibilità finanziaria e u n ' a t t e n t a gestione manager i a l e s o n o le b a s i s u cui p o g g i a l ' i n t e n z i o n e di l a n c i a r e l'Udinese n e l l ' e r b i t a del g r a n d e c a l c i o e u r o p e e . Si v e r r e b b e così a v a l o r i z z a r e il m a r c h i o Z a n u s s i — l ' U d i n e s e s p a a p p a r t i e n e i n f a t t i al g r u p p o indus t r i a l e p o r d e n o n e s e — e a n c h e l'Agf a c o l e r c h e , p r o p r i o di r e c e n t e , h a s o t t o s c r i t t e c o n la scitiadra f r i u l a n a u n c o n t r a t t e di sponsorizzazione t r i e n n a l e p e r 1.600 m i l i o n i . A d e t t a dei r e s p o n s a b i l i , di C e p p a U E F A si sarebbe parlalo solamente l'anno p r o s s i m e , p e r ò alla luce dei risult a l i finora o t t e n u t i se n e p e t i e b b e f a r e u n p e n s i e r i n o già oi'a. Se infatti R e m a e J u v e e I n t e r d o v e s s e r o v i n c e r e la c o m p e t i z i o n e e u r o p e a a cui s t a n n e p a i l e c i p a n d e , ecco che rUdine.se si v e d i e b b e s p a l a n c a l e le p o r l e c h e i n t r e d u c e n o al g i r e cont i n e n t a l e , a p a l l e p e r ò c h e la squad r a di F e r r a r i m a n t e n g a la m a r c i a c h e h a finora i n g r a n a l e . I n f a l l i le scenfille subite s e n e stale solament e d u e — c o m e è s t a t a c a p a c e di l a r e u n i c a m e n t e la R e m a , o r m a i l a n c i a t i s s i m a v e r s e l e s c u d e l t e •— di cui u n a è già s t a t a p r o n t a m e n te v e n d i c a t a . D o p o u n a s e r i e i n t e r m i n a b i l e di p a r e g g i l'Udinese h a finalmente vinto, b a t t e n d o quell'Ascoli dai q u a l e le a v e v a s o n o r a m e n t e b u s c a l e alla a n d a t a (3-0). E ' s t a l a l e s t a g r a n d e al « Friuli » il 20 f e b b r a i o q u a n d o u n a p u n i z i o n e di E d i n h e ed u n a inc o r n a t a del P u l i c i c l e n e h a n n o v a l s e la p r i m a v i t t o r i a c a s a l i n g a , spez- 1^ "-^^.ni z a n d o così C | u e i r i n c a n t e s i m e c h e s t r e g a v a le p o r t e f r i u l a n e d a t r o p p o t e m p o . E alla fesla h a n n o p a r t e c i p a l e n o n solo gli " h a b i t u é s " d e l l e stadie, ma anche i rappresentanti di v a r i F o g o l à r s , p u r e d ' o l t r e Ocean o , p r e s e n t i in F r i u l i p e r la Conferenza R e g i o n a l e d e l l ' E m i g i a z i e n e . A d i r la v e r i t à le s p e l l a c e l o elTerte dalle due s q u a d r e n e n è stalo e c l a t a n t e . N e n si è p u r l i e p p e riviste n d ' U d i n e s e quel gioco armonico, r a p i d o e incisivo c h e a v e v a cos t r e t t e avversarie come Napoli e Fiorentina a barricarsi letteralmente d a v a n t i alla p r e p r i a p e r l a . M a q u e s l a piccola delusione non preocc u p a m i n i m a m e n t e Io s p o r t i v e friul a n e c h e ben c o n o s c e le c a p a c i t à della p r o p r i a s q u a d r a . L ' i m p e r l a n t e c h e l'Udinese a b b i a d i m o s t r a l o di s a p e r t m c h e v i n c e r e , o l l e n e n d e cont r o l'Ascoli u n a significativa aflerm a z i o n e c h e la l a n c i a al 5" p e s t e in classifica. O r a in Friuli c'è v e r a e p r o p r i a c u r i o s i l a p e r s a p e r e co- Udinese - Ascoli, 20-2-1983. Sul perielio appoggio di Edinho, Pulici incorna il gol del 2 a I. (Foto Messaggero Veneto - L.lVl.) m e a n d r à a finite il c a m p i o n a t o dell'Udinese, c o n d i t a c o n u n pizzico di s p e r a n z a p e r q u e l c h e r i g u a r d a il d i s c o r s e e u r o p e o . Attendiamo cptindi la p r i m a v e r a q u a n d o , il 15 m a g g i e , c o n o s e e r e m e la classifica finale, e s p e r i a m o che q u e l l o sia u n g i o r n o di fesla. Ma la p r i m a v e r a ci r i s e r v a u n a f e s t a s i c u r a . D o m e n i c a 5 g i u g n o la c a r o v a n a del G i r o d ' I t a l i a t e r m i n e r à la s u a c o r s a p r o p r i o a Udine. Il m o n d o eielislieo f r i u l a n e è già in s u b b u g l i o , l e r v e n e i p r e p a r a t i v i per ciucila g i i u i d e d a t a . E c h i s s à che festa s a r à a n c h e p e r i F r i u l a n i nel m o n d e q u a n d o — in u n a stupenda c o r n i c e di Iella — s c e n e r a n n o in m o n d o v i s i o n e d i r e t t a le immagini della piazza L i b e r t à di U d i n e millen a r i a . E il m c m d e c o n o s c e r à ancora più Friuli. G. L. P. POSTA SENZA FRANCOBOLLO AFRICA SUD AFRICA BATTIGELLI Ahise - BOKSBURG Abbiamo preso nota del tuo abbona m e m o per il 1983 (posta aerea). DI VAL Silvio - BOKSBURG - Ci è giunto il tuo rinnovo dell'abbonamento (via aerea) per l'anno in corso. MASSOLINI G.P. - RYNFIELD Benvenuto nella grande lamiglia del nostro gioinale; riceverai il giornale in a b b o n a m e n t o (posta aerea) per t u t t o i! 1983. SOTTOCORONA R. - BOKSBURG Come leggi sopra abbiamo riccvulo tutti gb a b b o n a m e n t i da te segnalati e n a t u r a l m e n t e anche il tuo (via aerea). Per te e per gli allri salutiamo da queste colonne gli amici clic sono rimasti in Carnia e in Friuli. AUSTRALIA BASSO Eugenio - IIAWTHORN - E ' venuto da noi Giovanili da Orsaria a regolarizzare il luo a b b o n a m e n t o (via aerea) per il 1983. BEINAT Otello - FIVE DOCK - Tua sorella f r a n c a assieme al marito Aldo ncll'inv Ioni un caro saluto, ti hanno a b b o n a t o (via aerea) per l'anno corrente. BOREAN Alex - LANE COVE - Sei stato posto nell'elenco degli abbonati sostenitori (via aerea) per il biennio 1982-1983. BOREAN Pietro - HABERFIELD Anche il tuo a b b o n a m e n l o è Ira quelli sostenitori per il 1982 e il 1983. Tifo per l'Udinese a Sydney: questa è l'immagine che ne documenta l'entusiasmo, quasi fossero, non in Australia, ma in Friuli. BROVEDANI Lino e Leo - SYDNEY - Dalla Francia Natale vi ha abbonati (via aerea) per il 1983: CASTELLAN Giuseppe - AUBURN Tuo Iralello Plinio ti ha abbonato (via aerea) per l'anno in corso. CECCO A. - PARADISE WATERS Con un « inaneli per tutta Zoppola » e arrivata la tua cartolina dalla Costa d'oro e il luo a b b o n a m e n t o (via aerea) per il 1983. CUMICO E m m a e Giuseppe - WAfERS (}OLD COAfS - Carmela vi ha abbonati al giornale (posta aerea) per l'annata corrente. LEONARDUZZI Luigia - BOONDAL E' stala Illa sorella Carmela ad abbonarti (posta aerea) per il 1983. MORETTI Jole e Antonio - PROSPECT - Anna da Roma vi ha abbonati per l'annata corrente. GioBatta Jogna-Prat d u r a n t e il suo viaggio a T u c u m a n (Argentina) ha scattato questa foto riguardante la famiglia dei Forgaresi residenti a Tucuman e a Jujuy d u r a n t e l'adunala Alpina a Jujuy dal 23 al 25 ottobre 1982. Un saluto particolare a Forgaria ed a tutti i friulani oltre Oceano. EUROPA BELGIO FOGOLÀR di LIHCil - Achille Clignon .scgrclario ci ha inviato il pioprio a b b o n a m e n l o al gioinalc per il 1983. Con il suo nome ci .sono pervenuti anche i nomi dei soci abbonali per il 1983: Tenon Mario, Dorbolo Dino, Florio Elia (anche per il 1984), Cao Guerrino, Baltislig Pierina, Olivier Mario, Crislofoli Bruno. Giusti Romano, Fabbro Silvio, Zuliani Lucia, Zuliani Napoleone, Zuliaiii-Zoppa Vittoria, Cerncaz Denise, Cerncaz Calìslo, .Mancini Amabile, Valle Pasquale, Bulfon Eltorc, Vanlusso Sergio, Tassotlo Dionisc, Lunari Silvano, Bicntincsi-Agnarclli Iris, Ccsarin Luigia, Colledani Bcnilo, Bcrtoja Lino, Giomctti (ìiulio, Visintini Rosina, Ro.sa Alba. Zaiicl Rina, Vinccnzolto Lodovica, Bosco Bruno, Vaicnt Franco, Cavan Primo, Pascolini Giuseppe, Martin Redenta, Cargncllo Gino, Cccconi Renalo, Pascolo Anna. Pascolo Lina, Minisiiii Giuseppe, Minisini Angelo, Raccaio Guido, Martin Cesila, Tossul Aldo, Rigulto Luigi, Tossut Lino, V'cnier Luigi, Zoiza Giuseppe, Elvidio Panio, Due Guy, Flrnottc Jacques, Vigant Luciano, Trinco Mario, De Cecco Umberto, Brutto Vittorio, Fabro Olga, Bearzatlo .Marianna, Pellegrini Anna, Zanzero .Maria, Di Luca E r m a n n o . Dal Canton Giovanni, Licgcois Jean Marie, Paganelli Ortolano, Zorza Alcssamlro, Tuscl Sanie, Balzina Balzini, Pascetti Vanna, Corredig Lini), Rosa Antonio, Guion Angelo, D'Agostino Emma, D'Orlando Santa, Galluzzo Luigi, Tubero V'cncianda. Bearzatlo Elio, Lunari Roberto, fomasctig .Mario, Del Gallo Renato, Ricppi Luigi, Fabro Ezio, Dorbolo Agoslino, Pertoldi Bruno, Mcsaglio Mario, Arban Franco, Frenassi Luigi, Bearzatlo Livio, Guion Pietro, Marini Maria. Galante Luciano, Galante Giovanni Ernesto, Bearzatlo Ser- gio, Martinig Bruno, Djlvaux .lean Claude, l'ossut Achille, Rcdolfi Clorinda, Bcncdet Ettore. Bcnedct Narcisio, Balhan Henry, Colosio Irene, Divscig Giuseppe, Lunari Luigi, Pertoldi Ezio, .Sandri Romano, Tomai Gioacchino, Colledani Elvia (anche per il biennio 1984-1985), Polacco Giovanni. Sabucco Fosca. Palma Remo. Della .Marina Aniadio, Cbiuch Eyitlio, Bernardi-Cantamcssa Giuseppina, Bigallon Nello, Colledani (ìiovanni, Braida Umberto, David Sergio, Bearzatlo Allonso, Pivetta Celestino, Dalla Vecchia Vittorio, Pranzi! Gino, Cucchiaio Giovanni, Cucchiaio Elvio, Berton (iiovanni. .Masut Maurizio. Careddu Emilia, Cucchiaio Valentino. Frisan Emilio, Tonon Renata, Zuliano Osvaldo, Alariullo Franca, Pavan Maddalena, Pozzaii Amilcaie, Vergnanini Vasco, Zavagno Lucien. Inlanti Severino, V'ersolato Maria, Ruggero Geiemia, Innocenti Pierina, Zuliani Attilio, Rollerò Pietro, lalcomei- Osvaldo, Toniutli Carino, D'Orlando Luigi, Roman Giovanni, Toltolo Carlo, Frucco Pia, Campana Luigi, Di Poi Sergio, .Manzini Edoardo, Tomad Sandro, Della Ricca B i u n o , Floran Eligio, Gregoralto Maria, Tomaselig Pasquale, Baldassi Ilolerme, Del Rio Sergio, Tonon Lilio, Tonon Cristina. FOGOLÀR di VERVIERS - Beatrice Scaini è venuta a trovarci e nel rinnovare il proprio abbonamento al giornale per il 1983 ci ha trasmesso l'eli-iico dei soci abbonali per quest'anno: Beau Jean, Candolo-.Magermons Dina, Candolo .Marino, Del .Meslre-Biasulti, De Ros Arnaldo, Jogna Silvia, Mander Anita, Marson-Warlimonl Francesca, Marson Jean, .Maison Pasquale, .Vliiolo Angelo, .Mirolo Elio, Salvador Angelo, Seaini Ugo, Zamolo Italo, Zoccolante Luciano, Zoccolante Roberto, Whonneux-Toros Ines. BERNARDON Nella - S. .M.\RTENS LATEN - Con i saluti per Fauna ci e pervenuto il tuo abbonamento per il 1983. CHITUSSI Alberto - STENBERT Ci e pervenuto il tuo abbonamento per il biennio 1983-1984 con tanti saluti a Forgaria. DE MARTIN Alleo - TRAZEGNIES Sei abbonato per il 1983. mmì Luciano Calderini, oriundo di Gemona e emigrato a San Paolo del Brasile ha ricordato il suo mezzo secolo di vita con trent'anni di eniigrazione in quel paese. La moglie Eleonora, i figli .Marina, Dante e Cristina gli fanno i più affclluosi auguri, a ciù si associano parenti e amici. MANSUTTI Aurelio - W. E' stato Achille Cioallo ad per l'anno in corso. RO.MAN Renato - ROUX da Polfabro ha provveduto il luo abbonamento 1983. BAULET abbonarti - Zulinda a saldare FRANCIA FOGOLÀR di FAULOUEMONT - Il segretario e venuto a farci visita nei nostri uffici e ci ha passato l'elenco dei soci abbonati al giornale per il 1983: Battaglia Alfredo," Bertossi Dino, Biasizzo Domenico, Birarda Gino, Busolini Jean, Busolini .Maria, Calligaro Pierre, Cescut Santo, Cocetta Enore, Cornino Franco, D'Anna Ulderico, De Clara Eltore, De Colle Pietro, Della Negra Ernesto, Del Piccolo Renato, Di Ballista Ferruccio, Lena Attilia, Mar- Agli amici di Liegi N o n sia m a i d e t t o c h e noi dimentichiamo un Fogolàr f u r l a n c o m e q u e l l o di Liegi, u n o dei n o s t r i p u n i i forti i n Belgio e in E u r o p a , c o n i suoi dtiecentoltanta iscritti e altrett a n t i a b b o n a m e n t i : se a qualcuno p u ò essere s e m b r a t o che n o n Io r i c o r d i a m o , q u e s t a volta v o g l i a m o i n d i c a r l o a d es e m p i o p e r la s u a i n t e n s a att i v i t à di l a v o r o , p e r la s u a ser i e t à , p e r il s u o a t t a c c a m e n t o a F r i u l i nel M o n d o . Dina- m i c o e g i o v a n e in t u t t e le s u e iniziative, p r e s e n t e in m a n i e r a m a s s i c c i a s u l l a s l a m p a loc a l e , il F o g o l à r f u r l a n di Liegi h a r e a l i z z a t o u n a c r e s c i t a tutt'altro che trascurabile e p o i lo c o n s i d e r i a m o u n Fog o l à r di p r i m a c l a s s e . Lo dic i a m o p e r il s u o p r e s i d e n l e , p e r il c o n s i g l i o d i r e t t i v o e p e r t u t t i i s o c i : ai q u a l i m a n d i a m o d u e c e n t o t t a n t a volte il nos t r o s a l u t o « m a n d i di c ù r ». P a g i n a 15 FRIULI N E L MONDO Marzo 1983 tinello Mario, Martinuzzi Bruno, Martiiiuzzi Onorino, Matlioz Cìiovanni, Mazzolini Renzo, Menci Dante, Pauluzzi Alceo, Polo Renzo. Perscllo Caterina, Per scilo Virginio, Sabbadini Enzo, Sabbadini Fiorello Carlo, Simonutti Ino, Toncatti Gerard, Toniatti Maria, Valle Giobatta, Ver.solatlo Attilio, Zannier Carlo, Zannier Dante, Zannìer-Fcrrer. ADAMI Regina e Franco - DOUCIIY - Con il saluto a Enemonzo ci è giunto il vostro abbonamcnto-sostenilore iier il 1983. BATTISTEL Teresa e Lino - ESSONNES-CORBEIL - Siete neirelenco degli abbonati-sostenilori per il 1983. BERRÀ Giuseppe - CERNAY - E' stato Augusto ad abbonarti pei' il 1983. BIDOLÌ Angelina - VIGNEUX - Pie rina da Udine ti manda tanti saluti dopo averli abbonala per il 1983. BUZZI Livio - MARNAZ - Abbiamo riccvulo il luo abbonamento per il 1983. BUZZI Nerina e Duilio - MARNAZ - E' arrivato anche il vostro a'ihonanienlo per l'anno in corso. CABRINI Adelinda - BRASSAC Tuo Iralello Sante da Arese ci ha invialo il tuo abbonamento per il 1983. CARG.VELI.f Laura - PETIT CA.MON" \ E - Con tanti saluti alla inaimnu che abita a Leslans è arrivalo il luo abbonamento per il 1983. CECCHINI Daniele - MARSPICH Tua mamma ti ha abbonato per il 19S3. CECCONI-GOMMARD Amalli - LA FERE - Antonietta Cccconi di Sequais ha riniiovato il luo abbonamento per il 1983. CESCUTTI Natale - LILLA - Con i saluli ai parenti emigrati in Australia ci è giunto il luo abbonamento per il IS83. COLOSSI Giovanni - MAUVES sur HUISNE - Con i saluti ai parenti di Ospctlaletto di Gemona ci è pervenuto il tuo abbonamenlo per il 1982 e il 1983. GARLATTI Zaira e Daniele - LE PONTOUVRE - Ci è giunto il vostro abbonamento per l'annata corrente. PONTE Umberto - NANTERRE Tua mamma li ha abbonato per il 1983, PICCO Idolina - HOENHEIM - Sei stala abbonata per l'anno in corso. PICCO Vitlorio - KINGERIIEIM Abbiamo ricevuto il luo aiibonameiilo p.-r li 1983. TESA\ Linda - CHARLEVll.LE Dal Fogolàr di Liegi ci è giunto il luo abbonamento per il 1983, GERMANIA VENIER Adriano - BAD LIEBENZELL - E' stato il segretario del Fogolàr di Liegi a mandarci il tuo abbonamento per il 1983. Gianni Cucchiaro, nato a Sao Jose dos Campos (Brasile) ha visitato recentemente il Friuli con suo padre, Giobatta Cucchiaro di Gemona, emigrato in Brasile da trent'anni. Con quesla iniinagine sul castello di Gemona, desidera salutare i parenti e gli amici sparsi in tutto il mondo con un « mandi di cùr ». m e n a t o Melina, B:-;.sj GCIÌIKIO, Bonetti Francesca, Toniutli Luigi, Vii Italo, Tullio Maria, Toniutli Valentino, Rugo Eugenio, Lazzari Aclamo, Calligaro Modesto, LLonarduzzi-Chiolini Norm.i, CoÌombo-Candusso Frida, Caierani Giannino, Miebeloni Mario, Cella Giacomo. FOGOLÀR di BOLZANO - Ecco l'elenco dei soci abbonati per il 1983: Canciani Guido, Lenisa Pielro, Tollei Elena, Muzzatli Bruno, Muzzalli Nino, l'ederiei Edda, Franeeschini ì'iaiieeseo, Colombatti Giacomo, Dapit Michelino, Na.seimbeni Dario, Vigano Renzo, Papais EFgio, Bisaro Luciano, ArnakliCoianiz Edda, Cossarini Banìlacio, Moras-Palù Giuseppina, Ceculli Romualdo, Col'aone Giovanni, lob Remigio, Salvalaio Giuseppe, Anionazzi Maria, Belirame Dircio, Sabbadini Auguslo, Miozzi Mario, Rossi Romano. Segalli Olimpio, Zamparutti Mario Didoné Adelia, Borsa Bruna, Schmid Mariuccia, Ronco Giovanni, Liuzzi Tullio, Trevisan Italo, Pevere Elio, Federeeis Luigi, Pillino Walter, Bullon Orlando, Fadanelli Nella, Monlegnacco Fausla, Lirussi-Feriiglio Jolanda, Trenladue-Comelli Angelica, Candusso Rudj, Guerialo (ìius.-ppe. FOGOLÀR di CREMONA - I soci abbonati per li 1983: Bellini Carlo, Bonlanli Roberto, Candoni Vinicio, Baciai Fiorenzo, Screm Bianca, Formis Franco, Stagno Pietro, Morassi Giobatta, Palese Maria, Pedrelli Marco, Ghilardi Gianna e Nino. Bona Ines Gomez, Pistoni Primo, Bressa Emilio, Chiodi Diomira, Pavan-Bini .Viaria. FOGOLÀR di PADOVA - Il lesoriere Onorio Scala ci ha invialo il suo ab- INGHILTERRA ALZETTA Lucio - BOREHA.M - E' venuta nei nostri uffici Anna Ponlonulti che ha provveduto ad abbonarti per il 1983. CORINCIGH Lorenzo Si. M.BANS - Tuo cognato Bepi ti ha abbonalo p-r l'anno in corso. CU:STOFOLI Fata: J CARLINGA Y - Aalonietta Cccconi da Sequais ti ha abbonato al giornale per il 1983, facendoli entrare nella grande famiglia di «Friuli nel mondo». TOSSUT Caterina - LONDRA - Anche per te è stata Antonietta a rinnovare l'abbonamento per il 1983. ITALIA FOGOLÀR di BOLLATE - Questi sono i nominativi dei soci che si sono sinora abbonati al giornale per il 1983: Bosari Ernesto, Bisin Lodovico. Comici Remo, Valloncini Umberto, Staeebini Rosa, Botlacin Guerrino, Rosso Bruno, Macor Marino, l a m i n i Giusep pe, Beinava Giovanni, Tullio Renalo, Bin Rino, De Biasio-Comici Luisa, Si- La signora Aniuli., /.eii..ii) in Kicgcr, nativa dì Gris di Bicinicco e residente a New Ulm (U.S.A.) è ritornata nel paese d'origine per visitare i suoi cari. Saluta tulli gli amici e parenti. Nella foto con il fratello Enore e la cognata Vincenza, li vediamo negli ullìcì del no. Siro Ente in occasione della loro visita. I P " aJB' • flF-sfe-1 iwinHuiii Un gruppo di emigrati di Pozzo di Codroipo all'uscita della chiesa parrocchiale di Hannon (Canada) dopo aver partecipato ad una messa celebrata da don Antonio Elia, già cappellano dì Pozzo: attraverso il nostro giornale desiderano salutare gli amici e i parenti rimasti in Friuli. Ixjiiameiilo al giornale per il 1983 e gli abbonamenti dei soci: Altan Elisa, Allegrello Osvaldo, Ambrosio Dino, Amadio Luisa, Caltrer Maria Teresa, Candin-De Stelani Edda, Cella Franco, Cengarle Ugo, Ciriani Sergio, Clemente liillio, Codutti Renato, Cosano Amalia, De Nadai Anna, Di Colloredo Tommaso, D'Odorieo Walter, Ferigo Leonardo, Ganzilli Giuseppe, Gerarduzzi Giulio, Gori Giovanni, Lotti Arturo, Macor Giorgio, Mariuzza Aldo, Masutti Rolando, Marehiol Pio, Mazzuchin (ìiovanna, Menis-Cazzola Annamaria, Moieiia Francesco, Nimis Renata, Nocent Mario, Pagnulti Sereno, Pastorello-Facchi Ester, Paulello Rino, Pittilini Ferruccio, Presaeco Bruno, Puppin Nevio, Roseaiio Galliano, Rupolo Luciano, Seandolo Aldo, Seehiano Pietro, Schiaretti Cesare, Stelanutti-Flauto Gemma, TaniBabuino Rosa, Tomada Regina, Toniolo Aristide, Toti Ezio, Totolo Novellina, Vacca Rina, Valesio Adele, Faeliin Odi zio, Calligaro Vitlorio. FOGOLÀR di TRENTO - I soci che si sono abbonati al giornale per il 1983 sono i seguenti: Boinanein Daniele, Bornancin Gianluigi, Baldissera .Sergio, Ballieo Bruno, Barzaii Gino, Buecella- To.soratli Ines, Bert<jlini-Polo Friz Elvira, Bertotti-Callegarin (iianiiina, Conci-Quatti in Anna, Cecebiu Danilo, Gian Antonio, Cucchiaro Bruno, Ciiolini Mariapia, Colombara-Silveslri Silvia, Calovini-Ongaro Jolanda, Cossar Luigi, Di Lena Lorenzo, Degano Rizzierl. De Ros Agostino, Dorigatti-Gracco Lia Maria, Dan Adriano, De LoienziTievisan Gabriella, Dallapellegi ina-Venier Bruna, Foramitti Alberto, Foramitti Daniele, Fagioni Arnaldo, Filippin .Marco, Gatlorìo Valentino, Galli-.Marson Anita, Lenisa Attilio, .Vlarcon Augusto, .Montagner Enrico, Missoni Bruna, Perna-Munini Olimpia, Piceo-.Morandini Vittoria, Picco-Girardi Loredana, Puglisi-Moretli Giovanna, PuialtiDelUi Pietra Maddalena, Pitussi (ìiacomina. Poli Carlo, Paolo-Borlolussi Silvana, Porta Dino, Pantalli-Basso Anna, Quaglia Alfio, Righi Daniela, Righi-Loeatelli Anna, Roseano Emilio, Taiariol Viltorio, Zucco Pietro, Zanelle Francesco, Zanor Bruno, Del Pin Remigio, Tramonlin Gino. ABBONATI 1983 - Associazione Donatori di sangue Domanins; Amat Genovella. Panna; Agostinis Enrico, Illegio. Agostinis Pietro, Tolmezzo; Alla Adriano (.solo il 1982), Trieesimo; Alberti Angela, Maniago; Andreani Anna Roma; Andreutti Cidalia, S. Tomaso; Anlonulti-Zuliani Aurora, Desio (Milano); An/il Lorenzo (sostenilore), Torino; Avoledo Annibale (anche per il 19841, Valvasone; Avoledo Evelina e Ollavio (anche per il 1984), Casarsa; Avoledo Rosanna, Lonigo (Vicenza); Anionulti Sergio (sostenitore), Desio (Milano); Baeinello-Amistani Erminia, Casiaeeo; Baiutti Darida, Conoglano di Cassacco; Baldassi Mario, Torino; Braida Ida, Manzano; Balzamonli Andrea, Susans; Ballabeni-Aita Anita (anche per il 1984), Monza; Barazzutti Luciano Cuneo; Barbetti Adele, Roma; Barzan Aldo, Cascinette d'Ivrea (Torino); Bassanello Fabrizio. Torino; Bassi mons. Elio, Vergnacco; Bassi Luciano, Udine; Basso Giovanni Maria, Orsaria: Basso Paolo, Rauscedo; Battala Daniele (sostenitore), Provcsano; Belligoi Noemi. Moimacco; Bellina Valentino, Venzone; Bello Santa, Dignano; Beltrame Giuseppe, Grions al Torre; Bcncdet Onorato, Campagna di .Maniago; Bernardin-Gerenzani Rosi (solo per il 1983), .Milano; Bertoli Celso, Barazzetlo di Coseano; Berton Alfonso, Dignano; Berloni Ines e Costantino (anche per il 1984), Gorizia; Biagini Maria, Cìenova; Bianco Alessandra, Fauna; Bianzan Giovanni, Marina di Andora (Savona); Biasutti Valentino, Castions di Strada; Biblioteca Civica, S. Vito al Tagliamento; Bidoh Bruno, Maniago; Biiarda-Dc Cecco Isabella (offerto da Lino), Ragogna; Bitussi Felice, Ro- ma; Bilussi-Amoretti Elda, Roma; Bitussi-Romanin Duilia (olferto dallo zio), Udine; Bozzer-Nicoletti Sabina, Valvasone; Bertoia Sergio, Milano: Bevilacqua Luigi, Udine; Bidoli Pierina, Udine; Bidoli Lino, Camponc; Bini Mario, S. Maria la Longa; Bonfadini-La Porta Luisa, Imperia; Bonino .Silvana, Verona; Bortolossi Giuseppe, Buttrio: Boilolussi Eddy; Udine; Bozzer Gio vanni, Vinovo (Torino); Bozzer Vitlorio (solo per il 1982), Gozzano (Novara); Brandolisio Diana, Verona; Braida-l-alcoiie Delfina, Castenedolo (Brescia); Bratti Luigi, Desio (Milano); Brimelli Giuliano (solo per il 1982), Cesano Boscone (Milano); Brunetti Leonello (sostenitore), Torino; BuigarelliDe Cecco Idea, Roma; Bucce Virginio, Andreis; Burigana Giuseppe (sostenitore), Torino; Builc'zzoni Regina (anche per II 1984), G^-nova; Cadel Giacomo, Venezia; Cadò-LoiP.bardo Elisibetla. Azzano X; Caiselli Franco, Milano; Calligaro Danilo e Dionisio, Lancenigo (Treviso); Cancian Sante, Cordcnons; Campagna Bruna (sostenitore), Ca stions di Zoppola; Candotti Armando, Venaria (Torino); Canzian Sanie, .Manzano; Cargnelutli Leonardo, Gemona; Carlini Domenico, Codroipo; Casa per ferie, Priuso di Mediis; Castellan Augusto, Valvasone; Castellarin Benvenuto, Ronchis di Latisana; Caltaruzzi Maria; Gorizia; Catlarossi Romolelta, Oualso; Cecco Giovanni, Zoppola; Cella-Tarussio Lidia, Paularo; Ccdermaz C a l d i n a (da parte del tìglio Giannino), Lalina; Cbiandelli Olivia Virginia, Tavagnacco; Chiappini Rosanna (da parte della m a m m a ) , Loreto Aprutino (Pescara); Cicutto Cornelia, Toppo; Ciinaloribus Dilma, Milano; Cimarosti Orietta, Alassio (Savona); Cimarosti Rina, Alassio (Savona): Cimolino Natale (sostenilore), Milano; Clemente Edoardo, Buttrio; Colussi Maurizio, Casarsa; Comelli Giovanni, Nimis; Corona Pie Ho, Grassobbio (Bergamo); Corsetto Lucia, Caserta; Chiltolini Ivana, Milano; Giovato Angelo, Milano; d o v a l o Alessandro, Milano; Ciovato Ferruccio, Milano; Collavizza Ugo, Appiano Gentile (Como); Collino Ezio, Torino; Colussi Vittorio (Anche per il 1984), Ca.sar.sa; Colussi Zelinda, Poflabro; Comune di Medea; Cordovado Gino (sostenilore), Codroipo; Cosolo-Bevilaequa Ester, Buccinaseo (Milano): Cossclti Francesco, Porcia; Costantinis Giuseppe, Osoppo; Crislofoli Ermilda, Seciuals; Cragno .angelo, Branco; Crai- Roberta Del Erari (figlia dei nostri amici Livio ed Elida, emigrati a .New York) e Corrado Dell'Aglio: a questa giovanissima coppia (si sono sposati nel settembre del 1981 ) vanno ì saluti da parte dei parenti, ma in particolare dagli zìi Maria e Luigi .Martinuzzi di Sequais. gbero Luigi, freppo Carnico; Croatto Achille, Remanzaeeo; Crozzoli Sante (sostenilore), Arese (Milano); Cudicio Ado, Lalina; Cudizio Gaetano, Cocquio (Varese); Cullai Emilio, Udine; Di Clelia Arluio, Villanova di S. Daniele; D'Aloisio Antonio, Desio (Milano); e Candido .'\dele, S. Vito al Tagliamento; Dorbolo Emilia (ollerto dal figlio Dillo), Premariacco; Filipuzzi Aldo, Provcsano; Galante Aldo (ofieilo da Serena), Caluzetto; Gattesco Bruno, Castions di Strada: Gallina Disma, Torino; Fossaluzza Olivo e Giuseppe, Sequais; Lazzari Tarcisio (ollerto da Rino Bini. Fonale (Como); Lucchin Chiara, Domanins; Mirolo Angelo, Tauriano; Mazzarolli Lorenzo, Toppo; Palacchino Rosina, Udine; Peloso Ida, Susans; Rocco Tullio, S Benedetto del Tronto; Rupil Egidio, Prato Carnico; Piceo Mario, Milano; Raineri-Di Poi Loretta (ollerto tlal papa), Calalabiano (Catania); Mirolo Giovanni (olferto dalla sorella l'osca), Felello Umberto; Tesolin Luigi, Domanins; Venier Rosina, Milano; Viola Fulvio, Rivignano; Viola Sergio, Rivignano; Vigano Rina, Cedegolo (Brescia); Zavagno Alessandro, Provcsano; Zavagno Paolo, Udine; Zondini Fulvio, Roma; Zecchi Tilde, Novara. LUSSEMBURGO PICCO Olimpio - LUSSE.VIBURGO E' slato Luigi Bevilacqua ad a b b o n a r t i per il 1983. NORVEGIA CHITUSSI Giovanni - OSLO - Paride De Paoli da Istrago di Spilimbergo ti ha abbonalo per il 1983. OLANDA Sanle Crozzolo, n a t o a Comodoro Rivadavia (Argentina) sì è laureato, all'università Nacional del Sur (Bahia Bianca) ingegnere elettromeccanico a pieni voti. Il padre del neo-ingegnere è oriundo di Tramonti di Sotto (Pn) e la madre i; argentina. Nonni, zìi e cugini inviano a Sante Crozzolo le loro più vive felicitazioni e augurano tanto successo profes.sionaie. GORISSEN Antonio - MAASTRICHT - Ci è pervenuto da parte del Fogolàr di Liegi il tuo a b b o n a m e n t o per il 1983. ROMANIA COMICI Ludovico - BUCAREST Dal Fogolàr di Bollate (Ernesto Bosari I sei stato a b b o n a t o per il 1983. (iARLAfTl VIIRON Eugenia - SINAlA - Diainia Cimaloribus da .Milano ti ha abbonala al nostro giornale per l'anno in corso. Ferruccio Lanzi (già residente con la famìglia in Argentina da molti anni) è rimpatrialo a Tarcento: lo vediamo, nella foto, con la sorella Lina e il cognato Luigi Walter (già residenti in Argentina). Desiderano salutare caramente gli amici di Madone di Mont (Buenos Aires) e il gruppo alpini di Perin, sempre di Villa Bosch. ^/O ^rf CANADA ^^v •• 1 \ 1 t • '4 1 > m^mZZ^ ^H " . ' TitfT ¥^' nare al giornale (posta acrea) per il 1983. CRAGNO Luigia - VILLA TESEI Tua sorella Mafalda ha provveduto a saldare l'abbonamento (posta aerea) per il 1983. SCAINl Giorgio - OLAVARRIA - Il tuo abbonamento (posla acrea) per il 1983 è pcrvenulo dal Fogolàr di Liegi (Belcio). TREVISAN Marcello - VILLA BALESI'ER - Erneslo Bosari da Bollale ti ha abbonato per il 1983. NORD AMERICA 11 V Marzo 1983 FRIULI NEL .MONDO P.i^ina 1( • -.VImwKmmm Papà Achille Floreani, emigrato a Santa Fé (Argentina) è orgoglioso di mos t r a r e ai molti parenti e amici sparsi nel m o n d o questo ricordo del malrimonìo della lìglia Sonia (laureata In chimica) con l'ingegner Ruben Martinez. E u n particolare ricordo al centro friulano di Santa Fé. PERESSUTTI Lucilla - CRAIOVA Da Bollate (Milano) è arrivato il tuo a b b o n a m e n l o 1983 olferto da Ernesto Bosari. SPAGNA COSSARINI Leaico - MADRID - L'assegno bancario da le inviatoci ha permesso il rinnovo del tuo a b b o n a m e n t o per il 1984. SVIZZERA FOGOLÀR di SANGALLO - Il segretario del Fogolàr, Luigi Rosic nell'inviarci l'importo del suo a b b o n a m e n l o al giornale per il 1983 ci ha trasmesso anche l'elenco dei soci che hanno provveduto all'abbonamento per quest'anno: Albiero Guido, Berton Cecilia, Butlazzoni Ivo, Benzoiii Bernardo, Buzziol Virgino. Bernardini Silvano, Boezio Leonardo, Blagho Nives, Bucce Luciano, Bevilacqua Renzo, Canton Aldo, CappcIIaro Sante, Del Negro Giuseppe, Dell'Agnese Mirella, Duriavigh Franco, D'Agaro Lucio, Dell'Agnese Franco, Ermacora Luciano, Fior Cesare, Cazzerò Vittorio, Calassi Irma, Gianotti Angelo, Galasso Roberto, Giovanalto Anita, Morelli William, Marincllo Luciano, Monlicolo Angelo, Mecchia Vittorino, Olivieri Antonio, P e n t a Romeo, Podrccca Italo, Pajer Giuseppe, Pittare l'./.iu, Pierobon Adriana, Quattrin Lionello, R o d a r e Luciano, Revelant Giulio, Spagnol Lida, Sabbadini Adelchi, Suran Giuseppina, Paron Renzo, Todi.seo Vittorino, Tisate-Frisen Pierina, Vaccaro Marco, Visentin Bruno, Vidal Romano, Venturini Guido, Zulian Cesarina, Zaghet E r n e s t o , Zulian Giovanni, Zatli Angelo. BIAGGI-MAFFIOLI Pia Maria - BIASCA - Ti sei a b b o n a l a per il biennio 1983-1984 BASSI Pio - ZURIGO - Tua m a d r e li ha a b b o n a t o per il 1983. BELOTTI Martino - DIETIKON Con tanti saluti a te, a Silvana e a Stefania la suocera Norma da Rodcano Alto ti ha a b b o n a t o al giornale per il 1983. BRESSA Riccardo - ZURIGO - Ci e giunto il tuo vaglia postale e saldo dell'abbonamento 1983. BUZZI Elma - BUBENDORF - Tua m a m m a ti abbraccia e ti abbona per il 1983 al nostro giornale. CAPPELLO Aldo - FRAUENFELD C o n t r a c c a m b i a m o gli auguri e riscontriamo il tuo a b b o n a m e n t o per il 1983. CEDERMAZ Giannino - ZURIGO Sei abbonato-sostenitore per il 1983; i tuoi saluti vanno alla m a m m a , che risiede a Latina. CHIARARIA Giuseppe - GINEVRA Ci hai fatto visita e hai provveduto all'abbonamento per il 1983. CIMATORIBUS Bianca - THUN - E ' s t a t a Dilma da Milano ad abbonarti per il 1983. CORTIULA Giuseppe - LANGENTHAL - Con i tuoi saluli ai familiari residenti a Valeriano ci è pervenuto il tuo abbonainenIo-sostenitore (spedizione in espresso postale) per il 1983. CRISLOFOLI Napoleone - GINEVRA - E' stala Antonietta Cecconi da Sequais a rinnovare il tuo a b b o n a m e n t o per il 1983. KRAUSS Rita - ZURIGO - Sei abbon a t a per il 1983. NOACCO Elda - THUN - II rinnovo del luo a b b o n a m e n t o 1983 è s t a t o effettuato p u n t u a l m e n l e da Auguslo. PARADOWSKA Helena - BASILEA • Erminia da Casiaeeo ti ha abbonata p e r il 1983 con tanti saluti. AITA Antonio - MASCOUCHE - Il tuo a b b o n a m e n t o (posta aerea) per gli anni 1983 e 1984 ci è giunto da parkdi Anita da Monza. BAZZACCIII Gianfranco - WINNIPEG - Tuo nipote Gianni è venuto a trovarci per abbonarti (posta aerea) per il biennio 1983-1984. BERTACCO Danilo - WESTON - Sei abbonato (posta aerea) per questo e il prossimo anno. BERTI Luisa - TIMMINS - Abbiamo ricevuto la tua rimessa postale che ti assicura l'abbonaniento-soslenilore (posta aeiea) per l'anno corrente. BOCUS Antenore - DOWNSVIEW Zelinda da Polfabro ti ha abbonato (posta aerea) per il 1983. BOT Angelo - SNOWBERRY WESTON - Tuo fratello Corrado ha voluto abbonarti al nostro giornale per il 1983 (posta aerea). BOT Corrado - WESTON - Sei abbonato (via aerea) per l'anno in corso. BULFONE Vittorio - WINNIPEG Con i saluli la sorella residenle in Australia e ai familiari di Colloredo di Montalbano ci è giunto il tuo abbonamento (posta aerea) per il 1983. CANTARUTTI Nevio - TORONTO Tua cugina Maria Rosa ti ha abbonalo (posta aerea) per l'anno in corso. CASTELLAN Bruno - SUDBURY Sei abbonato-sostenitore (posta aerea) per il 1983; i tuoi saluli vanno ai familiari di Valvasone. CASTELLANI Fiorello - CRESTON Ci è giunto il tuo a b b o n a m e n t o (posta aerea) per quest'anno e ti ringraziamo per il complimento al giornale, che nonostante i tuoi trent'anni di lontananza riesce a mantenerti vicino al Friuli. CESCHIA Franco - ETOBICOKE Sei abbonalo (posta crea) per il biennio 1983-1984; il tuo mandi va ai tuoi parenti (Marino e Marcellina) emigrali in Argentina e a tutti i compaesani di Magnano in Riviera. CHINA Franz - LONDON - E' slato Aldo ad abbonarti (posta acrea) per il 1983. CIVIDINO Marcella - MISSION CL TY - Silvana ti ha abbonala per l'anno in corso. CLOCCHIATTI Ariedo-Este - KING CITY - Sei abbonato (posta aerea) per il 1983. Ricambiamo il luo mandi di cùr. COMISSO Luigi - PORT COLBORNE - Con i saluli a Driolassa e a Teor ci è pervenuto il tuo a b b o n a m e n t o per l'anno in corso. COSSARIN Elio - POWEL RIVER T u t t o regolare; abbiamo ricevuto la tua ultima con l'importo che ti rinnova l'abbonamento per il biennio 1983-1984. I tuoi saluti vanno al papà che risiede a Prodolone. CREMA Cesare - TRAIL - Diamo riscontro al tuo a b b o n a m e n t o 1983 ricambiando il mandi di cùr. CUDIN Bruno - HAMILTON - Nel corso della tua visita a Udine li sci a b b o n a t o (posta aerea) per il 1983. DANELUZZI Silvana - TORONTO Daniele Ballala da Provcsano ha provveduto ad abbonarti (posta aerea) per l'anno in corso. DRIUTTI Enzo - TRAIL - Sei abbon a l o per il 1983. ERMACORA Renato - REXDALE Tuo cognato Lantranco ha rinnovalo il tuo a b b o n a m e n t o (posta aerea) per il biennio I983-I984. NICOLETTI Angelo - MONTREAL Sabina da Valvasone li ha abbonato per l'anno in corso. PIASENTIN Eugenio - TRAIL - E ' stato Cesare Crema ad abbonarti per il 1983. TOMADA Mario - CAMBRIDGE-GALT - Abbiamo licevulo il tuo abbonamento BRASILE Varutti Annibale (nella foto con la signora) emigrato in Francia e residente a Pontaverl, nostro abbonato dal 1956, si è meritato due medaglie di bronzo e una d'argento per la sua fedeltà al lavoro presso la stessa ditta: dal 1954 al 1981. Ci congratuliamo cordialmente con questo nostro friulano, augurandogli ogni bene nel suo domani. (posta area) per il 1983. L'indirizzo che desideri c<moscere è il seguente: Gino Tomada, Calle Juan de Garay 4272 OLIVOS (B. A.) - Argentina. VASAK Luigina e Paul - DON MILLS - E' stala zia Erminia da Casicco ad abbonai vi al giornale (posta aerea) per il 1983. STATI UNITI ASQUINI Serafina e Ermis NORTHVILLE - Con i saluti ai familiari di Romans di V a n n o ci è giunto il vosi IO abbonamenlo per il 1983. BERLIN Caterina - WESTCHESTER - Quarantadue anni lontana da Sequais ma V ieina con « Friuli nel mondo »; abbiamo ricevuto il tuo abbonament(j (posta aerea) per l'anno in corso. BERTOLO Luigi - CANTON - Tua cognata Ita da .Vlaniago ti ha rinnovalo l'abboiu menlo (posla aerea) per il 1983. BIANCHI Alice e Silvio - MIDDLE VILLAGE - Grazie per gli auguri che ci tale e diamo risconlro al vostro abbonamento-sostenitore per il 1983. BO.V1BEN Maria - SAN FRANCISCO - Purtroppo il tuo abbonamento era scaduto nel dicembre 1980, ma ti abbiamo invialo il giornale anche nel 1981. L'importo da te inviato ti pcrii:e!le l'c'.bbonamento per il blS'? 1 tnoi Dopo trent'anni di lontananza è tornata a Codroipo, Angela Baldassi Gruer, emigrala in Australia, dove tuttora vìve a T o m w a r t h : ha fatto vìsita al fratello Luigi Baldassi, dì Codroipo, nella cui abitazione e stata fatta quesla foto-ricordo. I friulani dì Bruxelles, guidati dal loro presidente dott. Domenico Lenarduzzi, (al centro nella foto) hanno fatto visita alla Val Trainontina: hanno tatto sosta a Campone dove questa immagine li m o s t r a in un m o m e n t o dì riposo. saluli ai familiari di Castions di Zoppola. BRUN Antonio - TRENTON - Sci abbonalo-sostenitore per il 1983; il tuo saluto va al monte Raul dalla cresta nera e a lutto il Friuli. BUSINELLI Domenico - NEW YORK - Abbiamo ricevuto il tuo abbonamento (posta aerea) per il 1983. CECCATO Dino - LOCKPORT - Tuo cugino li ha abbonalo (posta aerea) per l'anno in corso. FABRIS GioBatta - NEW YORK Sei abbonato per il 1983. CORDOVADO Ettore - ALLEN PARK - (lino da Codroipo li ha abbonato per l'annata corrente e ti saluta. RO.MANELLl Alda - BLOO.MFIELD HILLS - Ci e pervenuto il tuo abbonamenlo per il 1983. TOSOLINI Egidio - UPLAND - Il tuo abbonamento è per tutto il 1983. ZANETTI Maria - BETTLE CREEK - Sante Canzian da Manzano ha provveduto ad abbonarti per l'anno in corso. SUD AMERICA ARGENTINA ANZILUTTI Mario - HERMOSA - E' venuto da noi Lucardi per rinnovare il tuo abbonamento per il 1983. BADIN Norberto - HURLLNGAM Da Caltaruzzi abbiamo ricevuto il tuo abbonamento (posta aerea) per il 1983. BOREAN Angelo - GENERAL ROCA - Pierina Bianchini ti ha abbonato (posla aerea) per l'anno in corso. BORGO Riccardo - LLAVALLOL - Ancilla da Gradisca di Sedegliano ci ha invaio il vaglia postale a saldo del luo a b b o n a m e r t o 1983. BORTOLUSSI Joaquin - LABOULAYE - Abbiamo rieevulo il tuo abbonamenlo (posla aerea) per il 1983. CANCIAN Remigio - BUENOS AIRES - Il noslro vice-presidenle Renato Appi di Cordcnons ci ha trasmesso il luo abbonamento (posta aerea) per l'annata corrente. CANDUSSO Aurora - LA PEATA - 11 parroco di Comerzo di Maiano ti ha abbonala al noslro giornale (posta aerea) per il 1983. CASSIN Silvana - BUENOS AIRES Da Gemona Giovanni Gallo ci ha inviato il tuo abbonamento (via aerea) per il biennio 198.V1984 con il tuo iiHindi ai familiari residenti a Zoppola e a Domanins. CASTENETTO Mario - MAR DEL PEATA - Tuo nipote Leonardo li ha abbonato (posta aerea) per il 1983. CALTARUZZI Rodolfo - VILLA MAIPU' - Nel corso della tua visita alla nostra sede hai rinnovato l'abbonamento (posta aerea) per l'annata corrente. CIMATORIBUS Antonio - JUJUJ Dilma da Milano li ha abbonalo per l'annata corrente. CIRIANI Lionel - FLORENCIO VARELA - Sei abbonato (posta aerea) per il 1983. CIRIANI Mario - BUENOS Aires E' stala Pierina a regolarizzare anche il tuo abbonamento (posta acrea) per quest'anno. CIRIANI Pablo - QUILMES CESTE Anche per te Pierina Bianchini ha provveduto a saldare l'abbonamento (posla aerea) per il 1983. COLUSSI Calisto - CORDOBA - Facciamo i migliori auguri per i tuoi raccolli e non manchiamo di estendere i tuoi saluti ai parenti che risiedono a Casarsa e in Canada. Speriamo di accontentarti nel pubblicare i racconti che tu desideri. Mandi. COMISSO Leandro - MAR DEL PEATA - E' stato Ermes Ceccatto ad abbonarli per il 1983. COSTANTINIS Fralelli - LANUS ESTE - Vostro papà vi ha voluto abbo- BLASOTTI Pina e Pietro - GUARHULOS - Siamo stati lieti di ospitarvi nei nostri ulHci assieme al vostro figliolo Ivan; ora riscontriamo il vostro abbonamento (via crea) per il 1983. Non manchiamo di estendere i vostri saluti a tutti i gemonesi nel mondo. BLARASIN José Sergio - SANTA CRUZ - Abbonato (via aerea) per il 1983 dal Fogolàr di Bolzano. URUGUAY CICUTTO Aurelio - MONTEVIDEO Abbiamo ricevuto il rinnovo del tuo abbonamento per il 1983 (posta aerea), CICUTTO Gaetano - .VIONTEVIDEO - Ci è giunto anche il tuo abbonamento (via aerea) per l'anno in corso. VENEZUELA FOGOLÀR di SAN CRISTOBAL - Alziamo il calice di spumante per un brindisi alla nascita del nuovo fogolàr accanto alla diga che slate costruendo. Viva i furlans e il Friuli! II noslro cxmsigliere Alberto Picotti ci ha trasmesso i nominativi dei soci che si .sono abbonati al giornale per il 1983. Eccolo: Vidoni Nevio, Menassero Ettore, Facchin Sergio, Naiaretti Leandro, A lulti un mandi di cùr. BELLINI Leo - TUREN - Nel corso della tua visita alla nostra sede ti sei iscritto nell'elenco degli abbonali.sostenitori per l'anno corrente. FACHIN-DE ANTENUCCI Pianina PUERTO ORDAZ - Abbiamo ricevuto il tuo abbonamento (posta acrea) per l'anno in corso. FELICE Sandro - PUERTO ORDAZ Abbonalo per il 1983 (posta aerea), .MARCUZZO-COLLEDANI Dina-BARQUISIMETO - Da Dorino di San Vilo al Tagliamento abbiamo ricevuto il tuo saldo per il 1982. MARTLNELLO Luigi - CARACAS L'importo da te versato ti permette il rinnovo dell'abbonamento 1983 (posta aerea). MIANI Mario - CARACAS - Nel corso della tua visita a Udine hai saldato i tuoi abbonamcnli per il 1982 e il 1983. MOLINO Ennio Enea - S. CRISTOBAL - Diamo riscontro al tuo abbonamento (posta aerea) per il corrente anno. PELLARINI Bruno - .MARACAIBO Sei abbonato (posta acrea) per l'anno in corso. PONTA Eliseo - PUERTO ORDAZ • Abbonato (posla aerea) per il 1983. PONTA Giobatta - CARACAS - Ci è giunto il saldo del tuo abbonamento (via aerea) per quest'anno. SALVADOR Olimpio - .MARACAY - E' slato Luigi .Mallante dall'Argentina ad abbonarti sino a tutto dicembre 1984. TRICHES Enzo - CARACAS - Abbonato per il 1983 (posta aerea). Ente Friuli nel Mondo CASELLA POSTALE 242 TELEFONO (0432) 205077 - 290778 VIA DEL SALE, 9 33100 UDINE Presidente emerito: Ottavio Presidente: Mario Valerio Toros Vice Presidenti: Flavio Donda per Gorizia Renato Appi per Pordenone Valentino Vitale per Udine Direttore: Vinicio Talotti Consiglieri: Giannino Angeli, Tarcisio Battiston, Sergio Bertossi, Pietro Biasin, Vittorio Bortolin, Gianni Bravo, Angelo Candolini, Bruno Catasso, Gino CocIanni, Adriano Degano, Nenrìo Gonano, Domenico Lenarduzzi, Libero Martinis, Giovanni Melchior, Alberto Ricolti ,Silvano Polmonari, Pietro Bigatto, Vittorio Rubini, Luciano Simonitto, Romano Speeogna, Elia Tomai, Aristide Toniolo, Walter Urban Membri di diritto: Presidenti prò tempore delle Amministrazioni Provinciali di Pordenone, Gorizia e Udine Collegio dei Revisori dei Conti: Presidente: Saule Caporale; membri effettivi: Paolo Braida e Adìno Cisìlino; membri supplenti: Elio Peres e Cosimo Pulina L. OTTORINO BURELLI, direttore responsabile Autorizzazione Tribunale Udine 10-5-1957, n. 116 Tipografia Arti Granché Friulane - Udine
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nella Piccola Patria per trascorrere le ferie estive. È stato, come riferiamo nei nostri servizi riportati alle pagine 8 e 9, un palpito universale di friulanità. L'iniziativa, perfettamente organi...
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Senza t r a d i r e gli scopi fondamentali, e t u t t o r a fermamente condivisi da tutti, p e r i quali Friuli nel Mondo è nato, ha o p e r a t o , m a t u r a n d o e facendo m a t u r a r e u n ...
More informationFriuli nel Mondo n. 285 giugno 1978
Ci è pervenuta una lettera di un nostro emigrante che lavora da molti anni a Zurigo ma che, non soltanto non ha dimenticato il suo Friuli, ma ha posto come interesse e dovere di coscienza personale...
More informationFriuli nel Mondo n. 290 novembre 1978
friulani in Canada. L'invito gli era nelTennbilo del congresso dei Fogostato rivolto ancora due anni fa, e forse piìi, dai Fogolàrs, ma poi ven- làrs. ne il lerremolo e mons. Battisti non Il 7 otto...
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