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OSSERVATORIO SULLE COMUNICAZIONI N. 2/2016 Servizio Economico Statistico Indice 1. Comunicazioni elettroniche 1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi 3. 1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori Servizi postali e corrieri espresso 3.1 Servizi postali e corrieri espresso: ricavi 1.3 Rete fissa: accessi broadband 3.2 Servizi postali e corrieri espresso: volumi 1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità 1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA 1.6 Rete mobile: linee complessive 1.7 Rete mobile: sim per tipologia di clientela 4. I prezzi dei servizi di comunicazione 1.8 Rete mobile: sim per tipologia di contratto 4.1 Prezzi: indici generali e altre utilities 1.9 Rete mobile: traffico dati 4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile 1.10 Portabilità del numero 4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali 4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2000 ed il 2015 2. Media 2.1 Media: evoluzione dei ricavi 2.2 Media: audience TV e quote di mercato dei quotidiani 2.3 Media: quote di mercato radio e audience Internet NOTA: I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese e altre fonti. I dati raccolti sono aggiornati a marzo 2016. Le composizioni percentuali sono arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100 2 Servizio Economico Statistico 1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi Quote di mercato - marzo 2016 (%) Milioni di linee 20,21 20,19 8,19 8,29 8,34 8,47 8,59 15 10 10 14,48 13,78 13,03 5 12,28 12,08 11,91 11,74 11,60 mar-15 giu-15 set-15 dic-15 mar-16 5 0 mar-12 mar-13 mar-14 Accessi fisici Telecom Italia Accessi diretti altri operatori Totale 13,6 15 11,3 10,9 0 Altri 20,25 Linkem 7,97 20,36 Tiscali 7,86 20,47 Vodafone 7,57 21,00 Fastweb 21,64 20 Telecom Italia 22,06 Wind 60 57,5 2,4 1,7 2,8 0,4 0,3 +2 Ultimi quattro trimestri 0 Nota: Sono compresi gli accessi fisici Telecom Italia, Full ULL, SLU, Vula, DSL Naked, WLR, Bitstream NGA, Fibra e FWA -2 -2,5 -0,1 +0,2 +0,8 +0,9 Differenza vs. marzo 2015 (punti percentuali) ● La quota di mercato di Telecom Italia (57,5 %.) scende di 2,5 p.p. su base annua ● Wind si conferma secondo operatore di rete fissa con il 13,6% (+0,2 p.p.) ● Fastweb raggiunge l’11,3 % con una crescita pari a +0,8 p.p., di poco inferiore a quella fatta registrare da Vodafone, pari a +0,9 p.p., che raggiunge una quota del 10,9 %. ● Cresce di +0,7 p.p. il peso delle altre imprese, in particolare quelle legate all’offerta di servizi Fixed Wireless Access (FWA), con Linkem in crescita di 0,4 p.p. ● Calano gli accessi totali: - 280 mila linee negli ultimi dodici mesi ● Telecom Italia perde 680 mila accessi, gli altri operatori ne guadagnano 400 mila ● Negli ultimi 4 anni Telecom Italia ha perso 2,9 milioni di accessi di cui 1 milione sono migrati verso gli altri operatori 3 Servizio Economico Statistico 1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori Milioni di linee (*) 8 7,57 1,08 6 0,93 7,86 1,12 7,97 1,13 8,19 1,21 0,77 0,66 0,57 Ripartizione degli accessi diretti degli altri operatori – marzo 2016 (%) 8,29 1,21 0,54 0,35 0,26 8,34 1,22 0,52 0,43 8,47 1,23 8,59 0,50 0,47 0,53 0,66 1,24 31,9 30 26,5 25,6 5,22 5,21 5,17 10 2 0 0,19 0,28 0,32 0,30 0,45 0,31 0,56 0,33 0,58 0,34 0,60 0,35 0,64 0,36 0,67 0,37 mar-12 mar-13 mar-14 mar-15 giu-15 set-15 dic-15 mar-16 0 -1,4 Fibra FWA Rete Propria ULL (incluso Virtual ULL) Wholsale Line Rental Naked DSL 5,6 4,0 6,5 +0,8 +0,4 +2 0 Ultimi quattro trimestri SLU -VULA Bitstream NGA Altri 5,27 5,26 Linkem 5,35 Tiscali 5,35 Vodafone 5,09 Fastweb 4 Wind 20 -0,6 +0,3 +0,5 -2 Totale Differenza vs. marzo 2015 (punti percentuali) Accesso alla rete Telecom Italia ● Gli accessi degli altri operatori crescono su base annua di 400 mila unità ● L’aumento è ascrivibile sostanzialmente ai nuovi servizi wholesale NGA di Telecom Italia (SLU-VULA- Bitstream NGA) (+390 mila linee) ● Continua la crescita degli accessi FWA: +110 mila linee su base annua ● Incrementi marginali si osservano per fibra e Naked DSL mentre gli accessi WLR si riducono di circa 90 mila linee. Flessione marginale per le linee ULL ● Wind continua ad essere il principale concorrente di Telecom Italia (31,9%, ma perde 1,4 p.p. su base annua) ● Cresce la quota di Fastweb (+0,3 p.p.) che raggiunge il 26,5% ● L’incremento degli altri operatori (+1,2 p.p.) è ascrivibile, in primo luogo, alla dinamica degli accessi FWA (*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate da Tiscali dopo l’incorporazione dell’operatore Aria 4 Servizio Economico Statistico 1.3 Rete fissa: accessi broadband Quote di mercato – marzo 2016 (%) (*) Milioni di linee 46,6 45 16 14,90 15,10 15,4 15 13,28 13,16 13,23 13,05 12,95 12,89 12,80 10 12,69 5 Wind 8 14,8 13,3 Telecom Italia 12 4 3,6 6,2 Altri 14,73 Tiscali 14,61 Vodafone 14,52 Fastweb 13,92 13,64 14,14 0 0 1,47 1,66 1,84 +2 0,91 2,41 0,64 2,10 0,48 mar-12 mar-13 mar-14 mar-15 giu-15 set-15 dic-15 mar-16 0 Altre tecnologie DSL Totale Ultimi quattro trimestri -2 ● Gli accessi broadband a marzo 2016 hanno raggiunto i 15,1 milioni di linee, con un aumento su base annua di 580 mila unità, superiore alla crescita osservata tra marzo 2015 e marzo 2014 (+380 mila unità) ● Le linee ADSL diminuiscono di 360 mila unità su base annua, attestandosi su di un valore di poco inferiore ai 12,7 milioni di linee ● Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati di 930 mila (+310 mila nel solo primo trimestre, in consistente accelerazione rispetto ai trimestri precedenti) -1,2 -0,4 +0,2 +0,7 +0,7 Differenza vs. marzo 2015 (punti percentuali) ● La quota di mercato di Telecom Italia (46,6%) si riduce di 1,2 p.p. su base annua ● Crescono le quote di Fastweb (+0,2 p.p.) e di Vodafone (+0,7 p.p.) ● La crescita degli altri operatori (+0,7 p.p.) è in larga parte dovuta ai servizi FWA; in questo segmento di mercato Linkem detiene il 50%, in crescita di circa +5 p.p. su base annua 5 Servizio Economico Statistico 1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità Accessi per classi di velocità (%) (*) 100 0,1 0,3 8,0 13,2 1,4 16,0 Accessi per classi di velocità (milioni) (*) 4,3 5,1 5,9 18,1 19,2 20,4 80 6,9 21,2 13,0 60 9,0 75,5 72,2 40 69,3 67,9 66,5 65,1 4,0 2,0 11,0 10,5 0 mar-12 mar-13 mar-14 8,4 mar-15 144 kbps ≤ velocità ≤ 2 Mbps 2 Mbps < velocità < 10 Mbps 10 Mbps ≤ velocità < 30 Mbps velocità ≥ 30 Mbps 7,8 giu-15 7,3 set-15 6,8 dic-15 10,83 9,40 totale accessi ≤ 2 Mbps 2 < Mbps < 10 62,3 20 12,5 13,64 23,3 11,0 79,4 15,10 15,0 8,2 10 ≤ Mbps < 30 ≥ 30 Mbps 3,52 1,71 1,24 1,09 0,95 6,3 0,0 mar-16 0,01 mar-12 mar-13 mar-14 mar-15 Ultimi quattro trimestri giu-15 set-15 dic-15 mar-16 Ultimi quattro trimestri ● Su base annua, gli accessi con velocità maggiore di 10 Mbps, con una crescita superiore a 1,5 milioni di unità, arrivano a circa 4,8 milioni pari al 31,5% del totale delle linee broadband. ● Al riguardo l’incremento più consistente l’ha segnato Wind con circa +400 mila accessi, seguita da Telecom Italia e Vodafone ● Il peso degli accessi con velocità maggiore di 30Mbps (1,2 milioni in marzo) è pari all’’8,2% (contro il 4,3% del marzo 2015), con Telecom Italia al 54,9% in crescita di +6,8 p.p. su base annua (*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate da Tiscali dopo l’incorporazione dell’operatore Aria 6 Servizio Economico Statistico 1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA(*) Accessi NGA (*1000) Accessi NGA in % sul totale linee broadband / accessi totali 2000 12quota % 1.723 1600 % linee totali 9,7 10 1.444 8,3 1.226 7,3 8 1.073 1200 8,5 6,2 903 7,1 6 6,1 800 4 440 400 11,4 % linee broadband 288 302 3,1 2,1 2,2 1,3 1,4 mar-12 mar-13 5,3 4,4 2 2,1 0 0 mar-12 mar-13 mar-14 mar-15 giu-15 set-15 dic-15 mar-16 mar-14 mar-15 giu-15 set-15 dic-15 mar-16 Ultimi quattro trimestri Ultimi quattro trimestri ● Le linee broadband di nuova generazione (NGA) a marzo 2016 ammontano a 1,7 milioni di unità, con una crescita su base annua di circa +820 mila linee ● La diffusione degli accessi NGA risulta in accelerazione: l’aumento da inizio anno è stato pari a circa +280 mila linee, contro un corrispondente valore di +125 mila registrato nel primo trimestre del 2015 ● Nel corso del primo trimestre dell’anno Telecom Italia è l’operatore che ha registrato la crescita maggiore nel numero gli accessi NGA (+134 mila, seguita da Vodafone con +103 mila) ● Fastweb e Telecom Italia, congiuntamente, detengono circa l’80% delle linee NGA; cresce in misura consistente il peso di Vodafone (18,5% contro il 5,9% del marzo 2015) (*) - Coerentemente con quanto previsto dalla reportistica europea gli accessi broadband includono: gli accessi di tipo «vDSL», «Fiber to the home», «Fiber to the builfding, Ethernet+Lan», «Cable», «Other NGA», ciascuna tipologia suddivisa per classi di velocità secondo quanto commercializzato nel mercato retail 7 Servizio Economico Statistico 1.6 Rete mobile: linee complessive Milioni di linee(*) 100 30,8 98,8 98,7 97,8 97,1 97,0 97,0 96,9 30 96,8 Quote di mercato marzo 2016 (%) (*) 50 28,9 52,1 Ripartizione MVNO marzo 2016 (%) (*) 30 22,6 0 0 3,9 4,7 5,7 6,5 6,6 6,8 6,9 7,0 mar-12 mar-13 mar-14 mar-15 giu-15 set-15 dic-15 mar-16 MVNO MNO Totale 3,7 3,4 +2 0 -0,2 -0,2 +0,3 -2 MVNO = Operatori virtuali MNO = Operatori infrastrutturati 0 +2 5,8 9,7 -1,5 -0,1 Ultimi quattro trimestri 8,6 Altri MVNO 20 9,9 Erg Mobile H3G 40 10,4 Lycamobile 89,8 Coop Italia 90,0 14,0 Fastweb 90,2 15 Poste Mobile 90,4 Altri MVNO 90,5 Poste Mobile 93,0 94,0 93,9 Wind 15 Vodafone 60 Telecom Italia 80 +0,2 0 +0,4 +0,5 +0,6 +0,1 -2 Differenza vs. marzo 2015 (punti percentuali) ● Su base annua le linee complessive hanno registrato una leggera flessione (-0,3 mln) ● Nel dettaglio gli MNO fanno registrare una flessione di 0,7 milioni di linee, mentre gli MVNO un incremento di +0,4 milioni ● Negli ultimi cinque anni la consistenza delle sim «M2M» è passata da circa 5 mln ad oltre 10 mln ● Su base annua il quadro concorrenziale risulta nel complesso invariato; le quote di Telecom Italia e Wind mostrano una leggera flessione (-0,2 p.p.), mentre stabile risulta essere la quota di Vodafone ● Il peso degli MNVO cresce di +0,5 p.p. , grazie soprattutto a Poste Mobile (+0,3 p.p.) che rappresenta il 52,1% degli utenti di servizi mobili virtuali (*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese 8 Servizio Economico Statistico 1.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela Sim per tipologia di clientela (%) (*) % 100 44,8 Sim residenziali marzo 2016 (%) (*) Totale in milioni 100 30 27,3 38,9 40 26,4 Sim affari marzo 2016 (%) (*) 30 4,1 13,7 18,4 16,0 14,5 0 94 mar-12 mar-13 mar-14 Affari mar-15 mar-16 Residenziali 0 1,3 0,9 -0,1 -0,1 +2 +2 20,1 Vodafone 4,4 0 20 4,0 Altri MVNO 96 10,0 Poste Mobile H3G 40 15 H3G 79,9 96,8 12,0 Wind 97,1 15 Altri MVNO 98 81,6 Poste Mobile 84,0 97,8 60 Wind 98,8 98,7 85,5 Vodafone 86,3 Telecom Italia 80 Telecom Italia 25,8 -0,2 0 -0,7 +0,2 +0,4 +0,3 0 -0,3 -2,0 +2,0 +0,5 -2 -2 Differenza vs. marzo 2015 (punti percentuali) ● ● ● Nel segmento residenziale i tre principali operatori hanno quote di mercato simili; da segnalare la flessione di Vodafone (-0,7 p.p.), mentre Poste Mobile cresce di 0,4 p.p. Su base annua l’utenza affari (19,5 mln di sim) cresce di +1,7 mln di unità Parallelamente, le utenze residenziali (77,3 mln di sim) segnano un arretramento di -1,9 milioni ● Nell’utenza affari la quota di Telecom Italia scende al di sotto del 45% (in flessione di -2,0 p.p.); cresce la quota di Vodafone (+2,0 p.p.) ed in misura minore quella di Wind (+0,5 p.p.) (*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese 9 Servizio Economico Statistico 1.8 Rete mobile: sim per tipologia di contratto Sim per tipologia di contratto (*) 39,0 96 77,4 76,4 20 4,9 0 0 94 mar-12 mar-13 Prepagate mar-14 mar-15 mar-16 4,1 0 +2 0 Abbonamento 11,7 Altri MVNO 78,5 11,3 Poste Mobile 79,5 10,0 15 H3G 40 96,8 H3G 81,5 30 26,1 Wind 15 97,1 26,5 Telecom Italia 98 97,8 28,3 Altri MVNO 30 Poste Mobile 98,8 23,6 Wind 98,7 22,6 Vodafone 80 21,5 Telecom Italia 18,5 100 20,5 Sim in abbonamento marzo 2016 (%) (*) 36,6 Totale in milioni 100 60 40 Vodafone % Sim prepagate marzo 2016 (%) (*) 0,01 1,3 +2 -0,5 -0,8 -0,3 +0,8 +0,4 +0,4 0 -3,1 +0,1 +2,5 -0,3 +0,8 -2 -2 Differenza vs. marzo 2015 (punti percentuali) ● Su base annua, nel segmento delle prepagate aumentano le quote di H3G (+0,8 p.p.) e di Poste Mobile (+0,4 p.p.), mentre diminuiscono quelle di Telecom Italia (-0,4 p.p.) e Vodafone (-0,8 p.p.) ● A marzo 2016 il 76,4% (pari a 74 mln) della customer base utilizza schede prepagate; in termini assoluti, su base annua, queste risultano in calo di oltre 1,1 mln ● Aumentano le schede in abbonamento (+0,9 mln) la cui consistenza è pari a 22,8 mln ● Nel segmento abbonamenti, Telecom Italia si conferma market leader con una quota del 39%, ma vede avvicinarsi Vodafone (36,6%), che ha fatto registrare una crescita di +2,5 p,p. (*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese 10 Servizio Economico Statistico 1.9 Rete mobile: traffico dati Sim-dati per tipologia contrattuale (%) (*) Volume traffico dati (*) Sim con traffico dati (mln) Traffico dati da inizio anno (Petabyte) % 51,0 45,7 48 100 230 38,7 40 80 Contratto standard 7,0 6,5 7,3 6,2 5,4 15,6 15,7 15,5 15,5 15,7 77,4 77,8 77,1 78,3 78,9 mar-15 giu-15 set-15 dic-15 mar-16 150 26,8 60 24 130 106 40 16 Solo dati 180 31,5 32 229 Piano dati 78 80 60 20 8 0 30 mar-12 mar-13 mar-14 mar-15 0 mar-16 ● Nell’ultimo anno il numero delle sim con accesso a Internet è cresciuto del 11,6% arrivando a 51 milioni di unità ● Da marzo 2012 le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 27,8% ad oltre il 55% del totale ● A marzo 2016 il traffico dati risulta aumentato, rispetto ai corrispondenti volumi osservati per il 2015, di oltre il 50% ● Su base annua, tale crescita è dovuta in particolare all’aumento dei consumi unitari passati da 1,1 a 1,5 Giga/mese con una crescita del 36% ● Poco meno dell’80% delle sim che svolgono traffico dati adottano uno specifico piano dati (*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni dell’Osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese 11 Servizio Economico Statistico 1.10 Portabilità del numero Portabilità del numero da inizio anno Distribuzione in % per linee di ingresso e di uscita – Marzo 2016 Indice di mobilità (*) linee in mln 92,1 7,8 80 81,0 6,3 60 30 9 8,7 25 6,8 20 69,0 5,4 53,5 15 4 40 10 22,9 19,8 25,5 26,1 23,5 19,9 24,7 22,3 39,6 20 5 9,0 6,5 0 0 -1 mar-12 mar-13 mar-14 mar-15 H3G mar-16 Telecom Italia Linee in uscita ● ● ● ● Vodafone Wind Mvno Linee in ingresso A marzo 2016, il numero di operazioni di portabilità del numero mobile ha superato i 92 milioni di unità (dato cumulato) Gli operatori mobili virtuali registrano un saldo attivo cumulato superiore ad 1,7 milioni di linee, in crescita rispetto ad 1,4 milioni del marzo 2015 Con riferimento agli ultimi dodici mesi, il saldo risulta positivo per H3G (+346 mila), negativo per Telecom Italia e Wind ( rispettivamente -405 e -273 mila) L’indice di mobilità(*), pari al 6,8% nel primo trimestre dell’anno, appare sostanzialmente in linea con quanto osservato nel medesimo trimestre degli anni precedenti (*) - Rapporto dato dal complesso delle linee donate e acquisite da inizio anno e la corrispondente customer base media complessiva (al netto delle m2m) 12 Servizio Economico Statistico 2.1 Media: evoluzione dei ricavi (2010 – 2015) Totale 2010 17.383 Andamento dei ricavi nei mercati dell’informazione Milioni di euro (2010 – 2015) 6.000 5.619 Variazione dei ricavi nei mercati dell’informazione (%) 3.000 3.424 3.406 3.011 2.000 1.000 Variazione 2014-2015 -4,7% -10,1% Editoria -37,9% -7,40% Radio e TV -19,4% -2,4% -13,3% -13,0% +1,4% -1,5% +9,5% +0,8% Totale media tradizionali -22,9% -2,0% Internet +45,1% +5,2% Totale media -18,3% -1,2% Quotidiani Periodici 5.000 4.000 Variazione 2010-2015 -33,2% -42,0% Totale 2015 14.207 1.177 746 4.468 4.530 3.375 3.324 2.209 2.111 1.624 2.011 1.987 1.708 591 647 TV gratuita TV a pagamento Radio 0 2010 2011 2012 Quotidiani Periodici TV gratuita 2013 2014 TV a pagamento Radio 2015 Internet Fonte: Relazione Annuale vari anni Fonte: Relazione Annuale vari anni ● Nel complesso il settore dei «media tradizionali» fa segnare, tra il 2010 e il 2015, una riduzione dei ricavi di poco inferiore al 23%, mentre con riferimento all’ultimo anno, si segnala una flessione nell’ordine del 1,2% ● Nel periodo considerato le risorse del settore editoriale nel suo complesso segnano una riduzione del -37,9%, rispetto al -13% rilevabile nel comparto radiotelevisivo ● Anche nello scorso anno l’editoria mostra una flessione (-7,4%), mentre il settore Radio televisivo segna un debole crescita (+0,8%) ● Il valore della pubblicità online cresce del 45,1% nel periodo 2010 – 2015 e del 5,2% nell’ultimo anno 13 Servizio Economico Statistico 2.2 Media: audience TV e quote di mercato dei quotidiani Quotidiani: quote di mercato in valore –2015 (%) TV: quote di ascolto nel giorno medio (2012 – marzo 2016) % 20,5 32,2 30 15 16 15,6 14,5 8 4 0 Sky * Dato comprensivo dell’audience di Switchover Media (acquisita nel 2013) ● ● 6,3 5,7 3,4 1,2 1,3 2013 2014 La 7 giu-15 * Discovery 10 5 6,8 5,0 3,8 4,6 3,8 1,8 1,7 2012 ● 13,5 Altri 12 set-15 dic-15 18,9 7,2 7,0 6,2 6,0 Altri 20 Corriere dello Sport 32,8 Itedi 33,9 Il Sole 24 Ore 25 Monrif 37,2 35,2 Mediaset Caltagirone Editore Rai Rcs Mediagroup 35 39,8 Gruppo Editoriale L'Espresso 40 31,6 30 2,4 0 +1 0 mar-16 -1,4 -0,7 +0,4 +0,1 Fox -1 +1,5 Differenza vs. 2014 (punti percentuali) Fonte: dati Auditel Fonte: Relazione Annuale 2016 Rai e Mediaset sono i due principali operatori in termini di audience, con il 37,2% e il 32,8% di quote di ascolto, seppure su livelli di share leggermente inferiori rispetto al 2012 L’audience di Discovery, grazie anche ad operazioni di M&A, dopo una crescita dal 2012 fino a giugno 2015, registra una diminuzione posizionandosi sul 6,3% di audience ● L’assetto concorrenziale rimane sostanzialmente inalterato rispetto al 2014 ● IL Gruppo Editoriale L’Espresso e Rcs Mediagroup mantengono una posizione di leadership raggiungendo congiuntamente circa il 40% del mercato, mentre gli altri operatori si attestano tutti al di sotto del 10% ● Gli editori minori perdono 0,7 p.p. L’audience degli operatori minori è pari al 13,5%, con un trend decrescente dal 2012 14 Servizio Economico Statistico 2.3 Media: quote di mercato radio e audience Internet Radio: quote di mercato in valore – 2015 (%) Internet: ranking per utenti unici (marzo 2016) 5 Gruppo Finelco RAI 10 9,7 9,3 6,6 0 3,0 3,0 3,0 +3 -2,4 0 -3 -0,3 -0,4 +0,4 -0,1 +0,4 +0,3 +2,2 Differenza vs. 2014 (punti percentuali) Fonte: Relazione Annuale 2016 ● ● ● 1 (0) Google 95,5 Tempo medio mensile di navigazione per persona (hh:mm) 05:52 2 (0) Facebook*** 82,9 23:11 3 (0) Microsoft 70,3 01:17 4 (0) Banzai 61,6 00:23 5 (+4) Amazon 60,4 00:50 6 (+1) ItaliaOnline 59,5 01:23 7 (-1) Yahoo 51,8 00:39 8 (+2) eBay 51,3 00:49 9 (-1) Wikimedia Foundation 50,7 00:15 10 (+1) Gruppo Espresso 47,1 00:32 11 (+2) Triboo 44,2 00:11 12 (0) RCS MediaGroup 44,1 00:25 13 (+1) Mediaset 41,6 00:26 14 (+5) Caltagirone Editore 34,7 00:15 15 (+1) Telecom Italia 33,7 00:38 Posizione marzo 2016 Altri 12,9 Il Sole 24 Ore 15 Radio Italia 20 Gruppo Fininvest 21,9 Radio Dimensione Suono 25 RTL 102,5 30 Gruppo Editoriale L'Espresso 30,6 Differenza rispetto ranking marzo 2015 Parent* *Parent: il Parent rappresenta un’organizzazione che controlla determinati domini e URL, raggruppati in Brand ***Whatsapp dal mese di dicembre 2015 è entrato, come brand, nel parent di Facebook Nonostante una diminuzione di 2,4 p.p., la Rai, anche in virtù delle specifiche risorse derivanti dal canone, conferma la sua posizione di operatore principale Active Reach** (%) **Active Reach (%): la percentuale di utenti attivi che hanno visitato un sito o utilizzato un’applicazione Fonte: dati Audiweb Marzo 2016 – Marzo 2015 ● Le prime 4 posizioni non presentano variazioni su base annua: in particolare, Google resta stabile al primo posto con poco più del 95% degli utenti che Il gruppo Finelco, cui fanno capo le emittenti Radio 105, Radio Montecarlo e navigano in Internet Virgin Radio, detiene una quota di mercato prossima al 13%, sostanzialmente stabile rispetto al 2014 ● Nel mese di marzo 2016, 28,3 milioni di individui si sono collegati ad internet, 22,4 da dispositivi mobili, in crescita di 2 milioni rispetto a marzo 2015 Gli operatori minori crescono di 2,2 p.p. 15 Servizio Economico Statistico 3.1 Servizi postali e corrieri espresso: ricavi da inizio anno Ricavi da inizio anno (milioni di €) marzo 2015 marzo 2016 1600 800 778 739 1.514 735 1.529 790 ● Il primo trimestre dell’anno vede il mercato crescere nel complesso di circa l’1%. ● Tale risultato deriva da una flessione nell’ordine del 5% del complesso dei servizi postali e da una crescita del 7,5% dei servizi di corrieri espresso ● Il valore dei servizi di corriere espresso risulta superiore a quello dei servizi postali di circa 50 milioni (i dati del primo trimestre dello scorso anno vedevano, al contrario, il valore dei servizi postali superiore di circa 40 milioni) 0 Servizi postali Corriere espresso Totale +10% 0 -5,1% +7,5% +1,0% Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express, Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS -10% Variazione in % - (marzo 2015– marzo 2016) 16 Servizio Economico Statistico 3.2 Servizi postali e corrieri espresso: volumi Volumi da inizio anno (milioni di unità) 571 600 marzo 2015 509 493 marzo 2016 430 400 200 61 Altri servizi postali I volumi delle attività comprese nel Servizio Universale risultano pari a 430 milioni di unità, con una flessione dell’ 12,8% rispetto ai primi tre mesi del 2015 ● Riduzione solo leggermente meno intensa si osserva per gli invii degli altri servizi postali (-10,8%) ● Gli invii derivanti da attività di corriere espresso (67 milioni da inizio anno) mostrano invece una crescita dell’ 8,9% 67 0 Servizio universale ● Corriere espresso +10% 0 -12,8% -10,8% +8,9% Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express, Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS -10% Variazione in % - (marzo 2015– marzo 2016) 17 Servizio Economico Statistico 4.1 Prezzi: indici generali e principali utilities (2010=100) Indici prezzi utilities Indici prezzi generali 150 140 Indice generale dei prezzi Acqua (1) Luce (3) Treno (5) 150 Servizi regolamentati locali Servizi regolamentati nazionali 140 Rifiuti (2) Gas (4) Trasporti urbani (6) 147,8 Indice di sintesi dei prezzi nelle comunicazioni (*) 130 120 110 130 122,4 107,2 124,2 120 121,0 120,4 110 108,4 107,8 106,9 100 100 90 90 80 82,9 80 85,3 07 31 07 32 11 08 70 70 Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom ● ● ● ● Codici Istat servizi considerati: (1) 04 41 (5) (2) 04 42 (6) (3) 04 51 (7) (4) 04 52 Fonte: Istat Nel periodo considerato (marzo 2012 – marzo 2016) l’Indice Sintetico Agcom (ISA)(*) di prodotti e servizi di comunicazione mostra una flessione del 7,8% I prezzi dei servizi regolamentati su base nazionale mostrano una dinamica simile a quella generale dei prezzi I prezzi dei servizi regolati a livello locale evidenziano, invece, un andamento significativamente superiore a quello generale Tra le diverse utilities considerate, le comunicazioni, anche se in marginale crescita negli ultimi trimestri del 2015 e nel primo trimestre 2016, sono, insieme al gas, le uniche a presentare un livello dei prezzi inferiore a quello di marzo 2012 (*) - Sono inclusi i servizi postali, gli apparecchi ed i servizi per la telefonia fissa e mobile, il canone radiotelevisivo, la pay tv, l’editoria quotidiana e periodica, per complessive 10 distinte voci. Coerentemente con la procedura adottata dall'Istat per gli indici dei prezzi al consumo, l’indice aggregato delle comunicazioni è calcolato con la metodologia del concatenamento, che prevede l'aggiornamento annuale del sistema dei pesi attribuiti alle singole voci che compongono il paniere considerato 18 Servizio Economico Statistico 4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile (2010=100) Indici prezzi telefonia fissa (*) Indici prezzi telefonia mobile 121,8 120 120 110 110 99,0 100 100 97,3 90 90 80 70 80 Codici Istat servizi considerati: (1) 08 20 10 (2) 08 30 10 (3) 08 30 30 70 60 60 50 50 40 40 Terminali (1) 79,5 Accesso / servizi di base (2) 53,4 Codici Istat servizi considerati: (4) 08 20 20 (5) 08 30 20 Terminali (4) Larga banda /Internet (3) Servizi (5) Fonte: Istat Fonte: Istat ● I prezzi dei servizi di accesso ad Internet broadband risultano inferiori a quelli del 2012 ● La riduzione dei prezzi dei servizi mobili risulta particolarmente apprezzabile (l’indice si riduce di -22 p.p. nel periodo considerato) ● I servizi tradizionali presentano invece una variazione superiore alla media dei prezzi al consumo ● Allo stesso tempo, anche se in crescita su base annua, i prezzi dei terminali, sempre più spesso commercializzati in bundle, fanno registrare una riduzione nell’ordine di -23 p.p. rispetto al primo trimestre 2012 (*) - A partire da gennaio 2016, l’Istat espone anche gli indici di prezzo relativi ai «servizi di comunicazione in bundle», ma data la scarsa significatività della serie storica disponibile, al momento si è ritenuto opportuno non evidenziarne graficamente il dettaglio 19 Servizio Economico Statistico 4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali Indici prezzi quotidiani, periodici e TV Indici prezzi servizi postali (*) 130 130 125 (2010=100) 129,1 Codici Istat servizi/prodotti considerati: (6) 09 52 10 (7) 09 52 20 (8) 09 42 30 125 115 115 110 110 106,0 105 105 100 100 95 95 90 91,7 90 Giornali (6) Riviste e periodici (7) Canone Rai (8) 125,3 120 120,1 120 Codici Istat servizi/prodotti considerati: (9) 08 10 00 Servizi postali (9) Pay TV (8) Fonte: Istat Fonte: Istat ● Negli altri settori di interesse istituzionale dell’Autorità l’andamento dei prezzi risulta, nel complesso, relativamente contenuto ● Il canone Rai fa registrare, nel periodo considerato (marzo 2012-marzo 2016), una consistente flessione dovuta alle previsioni della «legge di stabilità 2016» e nel successivo decreto attuativo del Mise, che per il 2016 riduce l’importo dell’abbonamento di 13,50 euro rispetto al 2015 ● Contestualmente, i prezzi dei periodici crescono di 3,3 p.p. ● Incrementi di prezzo maggiori si registrano per la pay TV (+13 p.p.), i servizi postali (+22,8 p.p.) e i quotidiani (+21,7 p.p.) (*) A partire da gennaio 2016 l’Istat rileva anche gli indici di prezzo relativi a «movimentazione lettere» e «altri servizi postali»; data la scarsa significatività della serie storica disponibile, al momento si è ritenuto opportuno non evidenziarne graficamente il dettaglio 20 Servizio Economico Statistico 4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2000 ed il 2016 Variazione dei prezzi tra marzo 2000 e marzo 2016 (%) Variazione dei prezzi tra marzo 2015 e marzo 2016 (%) 159,4 9 109,6 94,3 61,3 7 74,9 71,0 64,5 50,6 40 11,0 11 140 90 62,3 45,9 4,8 5 49,3 3,2 2,4 1,5 1,6 1,4 0,7 0,1 0,0 -0,7 -19,6 -23,6 -24,3 -27,9 -22,7 -23,5 -60 EU 28 Germania Fonte: elaborazioni Agcom su dati Eurostat • 2,7 1,4 1 -10 4,5 3,8 2,7 3 19,5 4,8 4,4 4,0 4,8 • (indice 2015=100) Spagna -1 -33,0 -37,8 Francia Comunicazioni -0,1 -0,1 -1,1 -39,6 -42,9 Italia -3 EU 28 Regno Unito Servizi postali TLC - servizi e apparati -0,3 -0,4 -1,6 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito Quotidiani e periodici Nel periodo considerato (1T2000-1T2016) l’Italia mostra in tutti i settori considerati, ad esclusione di quello postale, un incremento dei prezzi più contenuto rispetto alla media europea In particolare, l’indice dei prezzi delle comunicazioni in Italia ha registrato una flessione (-39,6 p.p.) superiore a quella media europea (-19,6 p.p.), soprattutto grazie alla dinamica dei prezzi delle telecomunicazioni, il cui indice si è ridotto di 42,9 p.p. a fronte di una riduzione media europea di 23,6 p.p. • L’andamento dei prezzi dei servizi postali (+62,3 p.p.) è risultato leggermente superiore alla media europea (+61,3 p.p.); tra i paesi considerati, solo la Germania ha mostrato una dinamica più contenuta (+19,5 p.p.) • • L’incremento dei prezzi di quotidiani e periodici (+49,3 p.p.) in Italia risulta inferiore alla media europea (+71,0 p.p.) Su base annua, la dinamica dei prezzi dei servizi e terminali di telecomunicazioni e dell’editoria risulta in Italia leggermente più contenuta rispetto alla media europea; al contrario, per i servizi postali, si osserva un aumento maggiormente intenso 21 Servizio Economico Statistico Servizio Economico Statistico [email protected] Roma Via Isonzo 21/b - 00198 Napoli Centro Direzionale Isola B5 - 80143