Il Trottatore Febbraio 2007
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Il Trottatore Febbraio 2007
Qptuf!Jubmjbof!T/q/B/!.!Tqfej{jpof!jo!bccpobnfoup!qptubmf!.!E/M/!46403114!)dpow/!jo!M/!3801303115!o/57*!bsu/2!dpnnb!2!.!ESDC!.!Spnb Nfotjmf!efmmÖB/O/B/D/U/ . Bttpdjb{jpof!Ob{jpobmf!Bmmfwbupsj!efm!Dbwbmmp!Uspuubupsf • TIBERIO CECERE E ILARIA JET Dpoujovb!jm!npnfoup!nbhjdp efm!usbjofs!obqpmfubop •EXPLOIT... JM!DBG!EFM!MVYFNCPVSH MÖjoejhfop!bmmfwbup!eb!Gsbodftdp!Cpsjddij epnjob!mb!dmbttjdb!ej!Wjodfooft • CONVEGNO ANACT 3 boop!MW!.!o/3!.!gfccsbjp!3118 BmmÖIpufm!Cfsojoj!ej!Spnb!tpop tubuj!qsftfoubuj!j!sjtvmubuj!efmmb sjdfsdb!Opnjtnb-!tvmmp!tubup efmmÖjqqjdb!jubmjbob • UN... BABA DI ALLEVAMENTO OfmmÖijoufsmboe!ej!Qbwjb qfs!mb!Cfsupmjob!.!Tbo!Cbsobcb 3 Nfotjmf!efmmÖB/O/B/D/U/ . Bttpdjb{jpof!Ob{jpobmf!Bmmfwbupsj!efm!Dbwbmmp!Uspuubupsf boop!MW .!o/3!.!gfccsbjp!3118 VITA SOCIALE 3 Joufswfoup!opsnbujwp/ PRIMO O PIANO 4 Joufswjtub!b!Csjtdifuup/ 9 Dpowfhop!Opnjtnb/ 24 Joufswjtub!b!Nfm{j/ ATTUALIT U TÀ 41 Ujcfsjp!Dfdfsf/ 45 Jtujuvup!jodsfnfoup!jqqjdp!ej!Qjtb/ 46 Tubsmjhiu!Csffejoh!Dfousf/ 55 Bmmfwbnfoup!Cfsupmjob.Tbo!Cbsobcb/ 58 Sjtbsdjnfoup!Tuspoh!Zbolff/ LA STORIA 52 Mpuufsjb!tfo{b!ftusb{jpof/ 53 Nfnpsjf!efm!uspuubupsf/ IL TR T OTTO O NEL MONDO 37 Gsbodjb/ •EXP XPLOIT... IL CAF!EFM!MVYFNCPVSH B! Wjodfooft! tbcbup! 38! f! epnfojdb! 39! vob! ovpwb! poebub! ej! qspubhpojtuj-! Pggtipsf! Esfbn )Bnsjrvf*-!Pof!ev!Sjc!)Dpsovmjfs*-!jm!optusp!Fyqmpju!Dbg-!dif!tj!!dporvjtubup!vop!tqb{jp dptqjdvp-!ejwfouboep!vop!efhmj!bttpmvuj!qspubhpojtuj!efm!nffujoh!f!Hxzofu!Bot!f!Jwfsj!MC/ AVVENIMENTI 27 Fmfodp!hsbo!qsfnj/ 59 Sjtvmubuj!qsfnj/ q/!22 q/!9 q/!55 • TIBERIO CECERE E ILARIA JET • CONVEGNO N NACT • UN... BABA DI ALLEVAMENTO Dpoujovb!jm!npnfoup!nbhjdp! efm!usbjofs!obqpmfubop/ BmmÖIpufm!Cfsojoj!ej!Spnb!tpop tubuj!qsftfoubuj!j!sjtvmubuj!efmmb sjdfsdb!Opnjtnb-!tvmmp!tubup efmmÖjqqjdb!jubmjbob/ OfmmÖijoufsmboe!ej!Qbwjb!qfs mb!Cfsupmjob!.!Tbo!Cbsobcb/ CAVALLI 2: Fyqmpju!Dbg/ 33 Qbttjpobuf!Lfnq/ DA NON PERDERE 51 Opotpmpuspuup/ Qvccmjdb{jpof!nfotjmf!efmmÖB/O/B/D/U/!Bttpdjb{jpof!Ob{jpobmf!Bmmfwbupsj!efm!Dbwbmmp!Uspuubupsf!Jtdsj{jpof!o/32903115!ofm!Sfhjtusp!efm!Usjcvobmf!ej!Spnb!jo!ebub!3801603115 Ejsfuupsf!Sftqpotbcjmf;!Spcfsup!Csjtdifuup Dpnjubup!ej!Sfeb{jpof;!Tboesp!Nptdbuj-!Besjbop!Jpbo-!Djsp!Dftbsbop-!Boupojp!Upsdjfsf Uftuj!f!dppsejobnfoup;!Mvjhj!Tbohsfhpsjp Tfhsfufsjb!ej!Sfeb{jpof;!Mvdjp!Dfmmfuuj-!Nbovfmb!Ef!Mfpobsejt Gpup;!Dmbvejp!Dbmeboj-!Nbvsp!Dbtufmmvddjp-!Hfsbse!Gpsoj-!Tfshjp!Mbvuj{fs-!Nbsdfmmp!Qfsvddj-!Tuvejp!Sptfmmjoj-!Tpdjfu!ej!Dpstf Sfeb{jpof!f!Bnnjojtusb{jpof;!wjbmf!efm!Qpmjdmjojdp-!242!.!11272!Spnb/Ufm/!17/5527532!.!gby!17/55275348!.!xxx/bobdu/ju!.!jogpAbobdu/ju Qsphfuup!Hsbßdp!f!Jnqbhjob{jpof;!Uvcjvbo!Dpnvojdb{jpof!!0!!Tubnqb;!Mfhbmm!Joevtusjb!Hsbßdb!T/s/m/! Qptuf!Jubmjbof!t/q/b/!.!mb!qsftfouf!sjwjtub!!tqfejub!qfs!bccpobnfoup!81&!EDC!Spnb/!Gjojup!ej!tubnqbsf!ofm!nftf!ej!gfccsbjp!3118!Boop!MW/ Qvccmjdju!f!Ubsjggf; 2!qbhjob 461-11`!,jwb!31& qfs!23!ovnfsj!4/611-11`!,jwb!31& Nf{{b!qbhjob;!311-11`!,jwb!31& qfs!23!ovnfsj!3/111-11`!,jwb!31& tfdpoeb!ej!dpqfsujob;!611-11`!,jwb!31& qfs!23!ovnfsj;6/111-11`!,jwb31& ufs{b!ej!dpqfsujob;!511-11`!,jwb!31& qfs!23!ovnfsj;!5/111-11`,jwb!31& rvbsub!ej!dpqfsujob!811-11`!,jwb!31& qfs!23!ovnfsj!7/611-11`!,jwb!31& )Jnqjboup!Gpupmjup!b!Qbsuf* VITA SOCIALE INTERVENTO NORMATIVO DI TUTELA DEL MONTEPREMI. ESTRATTO DEL VERBALE N. 413 DELLA RIUNIONE DI CONSIGLIO ANACT DEL 16 GENNAIO 2007. Hanno presenziato alla riunione il Presidente Brischetto, i Vice-Presidenti Caravita e Moscati, i Consiglieri Bisacchi, Cesarano, Cioccoloni, Dalla Libera, Diana, Fabbri, Franceschi, Govoni, Ioan, Lo Cicero, Marrazza, Puggina, Turrini; i Sindaci Moriconi, Righini, Zamparelli. Questa la sintesi di alcuni degli argomenti trattati: in merito all’incontro tenutosi presso il Ministero delle Politiche Agricole in data 21/12 il Presidente Brischetto relaziona i presenti sull’incontro, dapprima illustrando il discorso, tenuto in quella occasione dal Ministro De Castro, successivamente esponendo e commentando quanto riportato dal Commissario Unire Melzi d’Eril, soprattutto in materia di possibili interventi e tagli sul montepremi e sulle provvidenze. Il Presidente precisa ancora di aver incontrato informalmente il Commissario dell’Unire anche in data 15 gennaio, per discutere ulteriormente sull’argomento. I Vice-Presidenti Moscati e Caravita esprimono a loro volta il proprio punto di vista e le rispettive proposte. Segue un dibattito nel quale viene analizzato lo stato attuale generale dell’ippica, anche alla luce di un piano di interventi preannunciato dal Commissario dell’Unire. I commenti, le valutazioni e le proposte evidenziate nel corso della discussione vengono riportate (come da punto n.4 all’Ordine del Giorno ” Iniziative da intraprendere a seguito del Programma enunciato dal Commissario dell’UNIRE”) nel susseguente documento approvato dal Consiglio all’unanimità, direttamente intestato al Commissario dell’Unire. L’Anact ribadisce anzitutto la necessità di un intervento normativo o regolamentare di tutela del montepremi svincolandolo dalle evenienze finanziarie dell’Unire, garantendo così nel tempo la certezza della programmazione delle aziende di allevamento e delle scuderie di corsa. Pur concordando sulla necessità di una ristrutturazione del settore esprime forti preoccupazioni per gli interventi ipotizzati. In particolare: 1) Il taglio dello stanziamento dei Gran Premi, nonché l’incameramento 2 delle relative iscrizioni, contrasta con gli obiettivi di qualità prefissati dal Commissario e, penalizzando i proprietari, pregiudica, fra l’altro, il mercato dei puledri. Suggeriamo pertanto di mantenere l’attuale impostazione, facendo ricorso al reperimento di risorse alternative quali la riduzione del 25% della dotazione delle corse per anziani, a reclamare e categorie F e G, con conseguente recupero di circa Euro 3.000.000,00. 2) Circa l’annullamento del premio aggiunto ai proprietari, chiediamo che lo stanziamento segua la riduzione percentuale rispetto a quanto stabilito per il galoppo: inoltre i fondi per tale voce vanno recuperati dai circa Euro 3.000.000,00 destinati in percentuale all’allevatore per i piazzamenti di cavalli stranieri, e non assegnati. 3) Vista l’analogia economica fra corse Tris e corse differenziate suggeriamo un analogo trattamento di imputazione nel bilancio Unire, estrapolando gli importi dedicati alle corse differenziate dal montepremi. 4) Sollecitiamo la definizione della questione, da troppo tempo irrisolta, riguardante il rapporto di distribuzione delle risorse fra trotto e galoppo L’Anact, recependo le indicazioni fornite dall’Unire con lettera del 19 dicembre 2006, sta già provvedendo ad elaborare un piano per il contenimento della produzione: a fronte di ciò ritiene necessario un coincidente percorso programmato di riduzione delle corse, fatto salvo ovviamente il mantenimento del montepremi. Il Consiglio dell’Anact chiede, prima che siano prese decisioni ufficiali, di essere ricevuto dal Commissario dell’Unire per esporre quanto sopra. In presenza di ulteriori offerte di monte preferenziali ed agevolate, il Consiglio ritorna ull’argomento delle monte preferenziali per uniformare la materia e consentire ad altri gestori di stalloni di poter trasmettere a loro volta le relative loro proposte. Il Consiglio Direttivo dell’ANACT stabilisce che: - per gli stalloni indigeni debuttanti (che non hanno ancora figli in corsa) le offerte debbano avere quale requisito necessario la concessione di 20 diritti di monta a vita da potersi assegnare a fattrici aventi un requisito minimo di qualifica di fascia B (con priorità di assegnazione a cavalle di fascia A). - per i riproduttori con prodotti nati già in corsa, viste le differenti ed eterogenee offerte di pervenute presso la Segreteria dell’Associazione, onde non incorrere in parzialità, viene allargata a tutti i gestori di stalloni l’opportunità di trasmettere le proprie offerte presso questa Associazione. PRIMO PIANO ASTE 2007 FORMATO USA. Il presidente Roberto Brischetto fa il punto sull’attività svolta dal nuovo Consiglio dell’Anact dopo i primi mesi di lavoro. Puledri in paddock: in settembre a Settimo Milanese l’asta si svolgerà in una unica fase Roberto Brischetto è stato eletto l’11 marzo 2006 presidente dell’Anact. È subentrato a Tino Cazzaniga, che aveva tenuto il timone dell’associazione per otto anni, dopo una campagna elettorale vivace, a tratti anche aspra. Brischetto ha puntato sullo slogan del cambiamento, ed è stato premiato. Sono trascorsi dieci mesi dalla sua elezione ed è perciò possibile oggi tracciare un primo bilancio dell’attività svolta dal nuovo Consiglio, in una fase certamente delicata per l’ippica italiana. Brischetto espone fatti e programmi in modo diretto, con apprezzabile franchezza, anche quando si affrontano temi sensibili per gli allevatori, dal nuovo format delle aste alla riduzione della produzione, dalla difesa dell’italianità al severo piano proposto dal commissario Melzi per il rilancio dell’ippica italiana. “L’attività di un Consiglio dell’Anact – esordisce Brischetto - si sviluppa 3 sostanzialmente in due fasi. Una fase è quella che io definisco di gestione operativa e che va a grandi linee da aprile a ottobre, cioè a conclusione delle aste. La seconda occupa gli altri mesi ed è di progettualità, cioè serve per attuare le grandi scelte politiche, le strategie dell’allevamento. È la fase in cui ci si confronta e magari ci si scontra per preparare in sostanza la finanziaria del settore. Questo Consiglio, ovviamente, ha vissuto in pieno il semestre operativo e in parte quello progettuale e in questo periodo abbiamo già assunto decisioni rilevanti come la definizione del regolamento e del formato delle Aste Anact 2007. Nella fase operativa, ci siamo attenuti alle linee del precedente Consiglio, pur facendo qualche operazione di maquillage come gli interventi alla struttura organizzativa delle aste o come la trasformazione della tradizionale cena delle aste in un buffet che ha registrato l’apprezzamento dei soci. “Abbiamo puntato a una ristrutturazione del Trottatore con l’abbattimento dei costi e la salvaguardia della qualità del prodotto. Anche la struttura amministrativa è stata rinnovata e ci consentirà di produrre bilanci a norma CEE”. A proposito delle Aste, bisogna dire che il fatturato ci ha lasciato senz’altro soddisfatti, visto che, in un momento di seria incertezza del settore, la selezionata è cresciuta del 13% e l’asta qualificata si è mantenuta ai livello del 2005. Noi ce l’abbiamo messa davvero tutta, ma bisogna anche dire con onestà che siamo stati senz’altro fortunati”. Brischetto si concede una pausa, riordina le idee e quindi sottolinea il lavoro svolto in questi mesi di gestione che assume riflessi anche in prospettiva. “Una iniziativa che i nostri soci potranno verificare anche dal punto di vista estetico è il rinnovamento totale del Trottatore che dal primo numero del 2007 cambia Roberto Brischetto grafica, dopo essere stato rinnovato nei contenuti e soprattutto ristrutturato dal punto di vista dei costi. Abbiamo trasferito la grafica da Roma a Milano e abbiamo rivisto al ribasso molte altre voci di uscita, pur puntando a mantenere e semmai migliorare lo standard qualitativo della rivista che è uno 4 strumento prezioso e insostituibile per la nostra associazione. Per inciso, mi piace segnalare che la rivista può essere letta da tutti gli operatori del settore e dai semplici appassionati, attraverso il sito internet dell’Anact. Un altro obiettivo al quale il Consiglio ha dedicato molte energie in questi mesi è la rifondazione della struttura amministrativa dell’Anact. Si tratta di un impegno che non ha troppa visibilità, ma che alla lunga i soci sapranno certamente apprezzare. Grazie alla presenza nel nostro Consiglio di esperti commercialisti come il dottor Flavio Puggina e il dottor Gaetano Turrini, già dal 2007 avremo un bilancio a norma CEE, accompagnato dalla nota integrativa, che assicura la più assoluta trasparenza: infatti sarà una vera e propria casa di cristallo. Intendiamoci, non è che nei bilanci precedenti non ci fosse trasparenza; solo che l’impostazione era un po’ antiquata soprattutto per quanto riguarda l’imputazione dei costi. Ora, dico io, l’Anact avrà una impostazione amministrativa degna di una qualsiasi società agli onori del mondo. E a proposito di trasparenza, tengo a sottolineare che tutti i verbali delle riunioni di Consiglio e le relative delibere vengono puntualmente pubblicate nel sito Anact e possono essere visionati da soci e non soci dell’associazione. L’Anact ha l’esigenza di creare dei risparmi che non permetteranno solo di assestare la situazione finanziaria ma anche di favorire progetti ambiziosi, in modo che l’Anact sia sempre di più un motore propulsore del sistema ippico. Proprio in questi giorni abbiamo presentato uno studio di Nomisma sull’allevamento del trotto, ma, in una prospettiva di costante modernizzazione, intendiamo implementare in modo sempre più consistente i nostri servizi informatici che già sono in fase di costante adeguamento”. Il banco di prova senz’altro più impegnativo e significativo per il Consiglio dell’Anact resta comunque quello della organizzazione delle Aste yearling, primo punto d’arrivo della entusiasmante ma anche faticosa e rischiosa attività dell’allevatore. Il presidente affronta di slancio l’argomento che gli proponiamo e, prima di segnalare le date e le modalità di effettuazione, tiene a fare una premessa. “Come tutti sanno, da qualche anno una società privata collegata a ITS organizza un’asta yearlings alternativa a quella dell’Anact. Il clima di questi anni è parso a tratti anche conflittuale nei confronti di quegli allevatori che hanno deciso di partecipare a questa iniziativa. A noi piacerebbe trasformare la conflittualità in una corretta convivenza o addirittura in una collaborazione. ITS pone un notevole impegno nel promuovere le aste all’estero e portare a Milano acquirenti stranieri e questo impegno può essere coordinato con il nostro sforzo in Italia di promuovere le aste di Settimo. Credo che alla fine il beneficio sarebbe comune, perché la mia filosofia economica é che nei grandi mercati ci guadagnano tutti, mentre se il mercato si fraziona ci perdono tutti. Nel doveroso rispetto della concorrenza, stiamo quindi verificando se il coordinamento delle due aste, che si svolgono in luoghi diversi ma in date ravvicinate, possano attirare alternativamente il maggior numero dei potenziali acquirenti, italiani e esteri, nel comune interesse”. Ma veniamo ora alle novità delle Aste Anact 2007 che non sono né poche né irrilevanti, visto che verrà rilanciata una sessione superselezionata e le aste qualificate andranno ad affiancarsi alla selezionata di settembre. “Dopo attenti studi sui numeri e dopo aver verificato la capacità di accoglienza, siamo arrivati alla conclusione La qualità della produzione, obiettivo di Presidente e Consiglio Anact, si nota dall’immagine in alto “Giochiamo la carta della selezionata e della qualificata in una unica fase nella serata del 9 settembre e nelle giornate del 10,11 e 12 settembre, ispirandoci al modello americano. Per gli allevatori della qualificata, l’opportunità di presentarsi su un palcoscenico importante”. – spiega Brischetto - che i puledri che passeranno nel ring si aggireranno sulle 600/630 unità. In questa prospettiva, e appunto nella convinzione che frazionando il mercato i risultati non pagano, abbiamo deciso di unire l’asta selezionata e l’asta qualificata in una fase unica nelle date di domenica 9, dopo il pomeriggio di grandi corse a San Siro, lunedì 10, martedì 11 e mercoledì 12 settembre. Anche il catalogo sarà unico con circa 800 iscritti che statisticamente dovrebbero scendere a 620/630 unità dopo i ritiri. Con tassa d’iscrizione differenziata, domenica sera avremo una sessione diciamo così superselezionata, alla quale seguiranno nelle altre tre giornate la selezionata e la qualificata. Oltre a quelle di Settimo, sono state programmate due aste nel centro sud il l’8 ottobre a Roma e il 22 ottobre al Garigliano. Le tre giornate di lunedì, martedì e mercoledì si svolgeranno con orario continuato, dalle 11 in poi, diciamo fin verso le 21: poi tutti liberi. Quindi niente interruzioni, via e vai dall’albergo, ritardi, anche discussioni. Insomma tre giornate di aste sul modello americano, naturalmente con un servizio di ristoro continuativo e di qualità. Qual è il messaggio che vogliamo far arrivare agli allevatori della qualificata? Questa volta a questi allevatori viene aperta una porta importante, viene offerta cioè la possibilità di portare i loro puledri su un palcoscenico dove sono presenti tutti gli acquirenti che contano. Sta allora anche all’iniziativa dell’allevatore di proporsi, di presentare il prodotto, di stimolare il cliente. Noi, come Anact, forniremo naturalmente a questi allevatori il maggior supporto possibile. Mi pare significativo anche annotare che stavolta i puledri della qualificata saranno sottoposti a visita veterinaria come quelli della selezionata. Con tutti i limiti del caso, mi sembra un passo significativo nella logica di offrire un prodotto sempre più certificato”. “L’Unire ci ha chiesto una riduzione della produzione che affronteremo con l’obiettivo di valorizzare il prodotto dei nostri allevatori. Noi siamo chiamati a fare la nostra parte, ma dovranno essere coinvolte tutte le componenti ippiche”. Vediamo ora, aste a parte, su quali problematiche il Consiglio sta lavorando in prospettiva. Si tratta in realtà di temi consistenti e anche 5 complessi, che richiederanno approfondite valutazioni e decisioni né semplici né indolori: la riduzione della produzione e la difesa dell’italianità della nostra produzione. “L’Unire – spiega Brischetto – ha chiesto all’Anact di formulare un piano per la riduzione dei prodotti nati e noi a quel piano stiamo lavorando con impegno ma anche con grande scrupolo. Il taglio della produzione non deve essere visto come una punizione, ma come la chance di produrre meglio e di rivalutare il nostro prodotto. Infatti se riusciamo a equilibrare meglio domanda e offerta, il nostro prodotto verrà valorizzato: è una banalissima legge di mercato. Certo sarà un processo assai oneroso, ma se attuato aprirà anche la strada a una selezione delle nostre corse che in pochi anni sono passate da 10.000 a 16.800 all’anno. Una situazione devastante che rappresenta una delle cause del declino dell’ippica. Gli allevatori sono chiamati a fare la loro parte, ma deve essere ben chiaro che non dovrà essere solo un impegno e un sacrificio degli allevatori, ma dovrà coinvolgere tutte le componenti dell’ippica, ognuno per quanto di competenza. La difesa dell’italianità dell’allevamento è una problematica che richiederà altrettanto impegno. Di cosa si tratta? Molti cavalli vengono allevati all’estero e registrati nello stud-book italiano e proprio questo va in rotta di collisione con la riduzione della produzione. “Anche agli allevatori sono chiesti sacrifici. Gli allevatori sono pronti a sostenere il piano Unire annunciato dal commissario Melzi. Sia chiaro però che il progetto non deve rimanere sulla carta, dalle parole bisogna passare subito ai fatti”. Da una parte noi stringiamo la cinghia per produrre meno cavalli in Italia, altri li allevano all’estero e poi li portano a correre da noi. Nessuno nega che questo possa avvenire anche in futuro. Però, compatibilmente con le norme europee, noi vogliamo che alcune risorse, e segnatamente le provvidenze, vengano destinate a chi produce in Italia. Insomma, io ti lascio allevare all’estero e correre in Italia, ma non ti lascio utilizzare le mie provvidenze. Il palco dei banditori: da sinistra Francesco Ferrari, Salvio Cerbone e Giuseppe Moscuzza, che hanno alle spalle Manuela De Leonardis 6 D’altronde se lei va a allevare, per esempio, in Slovenia, il terreno costa dieci/venti volte meno che in Itala, e così il personale, il foraggio, i veterinari… A questo punto se io non avessi un aiuto, appunto le provvidenze, perché restare qui e non allevare in Slovenia o in un paese simile? Con questa logica, rischiamo, come stiamo rischiando, una forte delocalizzazione degli allevamenti. Qual è il rischio vero? Se si procede sulla strada della delocalizzazione, i complessi strutturati possono benissimo operare all’estero, al contrario il nostro piccolo-medio allevatore, quello che costituisce il tessuto connettivo del nostro allevamento con i suoi 3-5 prodotti, non è in grado di organizzarsi per andare a produrre all’estero e alla fine rinuncia. Il problema è questo: ora spetta al Consiglio affrontarlo con la necessaria decisione, ma anche attraverso una corretta e ampia consultazione”. “Un obiettivo del Consiglio è la difesa dell’italianità dei nostri prodotti. Va bene produrre all’estero e venire a correre in Italia, ma non è giusto che chi alleva all’estero utilizzando condizioni di favore fruisca delle nostre provvidenze”. Addetti ai lavori ed ospiti si rifocillano al buffet di Settimo Milanese Anche se l’obiettivo di questa intervista era quello di fare il punto dei primi mesi di attività con il presidente dell’Anact, è apparso inevitabile tuttavia chiedere a Roberto Brischetto un sintetico giudizio sul piano di ristrutturazione e di rilancio dell’ippica esposto dal commissario Melzi alle categorie. Gli allevatori, in sostanza, sono pronti a sostenere il piano Unire? “Assolutamente sì, perché gli allevatori, più di ogni altra componente del settore, hanno la necessità e l’urgenza di poter contare su un’ippica fondata su regole precise e su autentiche certezze, che vanno da un servizio antidoping finalmente degno di questo nome a un decente funzionamento delle Commissioni di Disciplina per arrivare a un ufficio tecnico Unire che ci assicuri almeno i servizi minimi come la capacità di produrre tempestivamente certificati o di fornire informazioni. L’allevamento é l’inizio della filiera, la spina dorsale di tutto il sistema e gli allevatori sono veri imprenditori perché per ottenere un prodotto dobbiamo avere la terra, avere le fattrici, investire per quattro/cinque anni prima di vedere il cavallo in pista. Siamo imprenditori a tutto tondo, dunque, e anche con un forte grado di rischio connaturato alla nostra attività. Altrettanto evidenti sono però le difficoltà di bilancio dell’Unire e da qui la richiesta di sacrifici. Faranno sacrifici i proprietari, e non sarà uno scherzo, e siamo consapevoli che li dovranno fare anche gli allevatori per la loro quota. Siamo pronti perciò a sostenere il piano Unire, ma con un chiaro e leale avvertimento: questo piano non deve rimanere un progetto sulla carta, ma tramutarsi al più presto in realtà. Bisogna insomma passare, senza troppi indugi, dalle parole ai fatti. Il tempo ormai stringe: l’ippica non può aspettare”. DANILO IOVENALI LA DIRIGENZA DELL’ANACT • Presidente: Roberto Brischetto • Vicepresidenti: Alberto Caravita, Sandro Moscati • Consiglieri delegati: Gaetano Turrini (Lombardia), Flavio Puggina Brischetto, Ioan e Caravita prima dello svolgimento dell’Asta (Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta), Doriano Dalla Libera (Veneto), Adriano Ioan (Friuli -Venezia Giulia), Giovanni Govoni (Emilia), Gianfranco Fabbri (Romagna), Daniele Franceschi (Toscana-Sardegna), Francesco Cioccoloni (Marche-Umbria-Abruzzo), Ciro Cesarano (Lazio), Antonio Diana (Campania), Tommaso Marrazza (Puglia-BasilicataCalabria), Natale Lo Cicero (Sicilia), Aimone Bisacchi (Unire) 7 PRIMO PIANO LA RICERCA NOMISMA-ANACT. Presentata a Roma la ricerca Nomisma-Anact: tutto quello che vorreste sapere sull’allevamento (e non solo) e che nessuno vi ha mai detto. Il tavolo dei relatori con Mario Pilucchi di Nomisma, Roberto Brischetto Presidente Anact e Guido Melzi D’Eril Commisario Unire Il settore che è alla base della filiera ippica passato al setaccio da parte di uno dei più noti e stimati istituti di ricerca. Il risultato? Una fotografia dalla quale si possono trarre buoni auspici per il futuro, sempre che… 8 2.000 allevatori capaci di produrre 4.600 cavalli l’anno occupando circa 4.000 dipendenti su 30.000 ettari di terreno e con un fatturato di 60milioni di euro a fronte di investimenti negli ultimi 5 anni pari a 80 milioni. Questo, veramente in estrema sintesi, il quadro del settore allevatorio riguardante il trotto che emerge dalla ricerca “L’allevamento ed il rilancio dell’ippica” realizzata dal gruppo di lavoro di Nomisma in collaborazione con l’Anact. Lo stesso che, qualche tempo addietro produsse un’altra corposa e interessante ricerca sull’ippica. Sala gremita di uditori. Riconoscibili in prima fila Luca D’Angelo, Ciro Cesarano e Salvio Cervone Questa volta però l’argomento è stato ancora più specifico. Proprio su richiesta dell’Anact, effettuata circa un anno fa dal precedente Consiglio Direttivo, si è infatti scelto di puntare l’attenzione sulla realtà allevatoria che costituisce il motore primo, ancorché non certo l’unico, della filiera ippica. Una realtà che proprio per la particolarità di un settore merceologico che prevede ricavi a lungo termine (4 anni da quando si decide di partire ingravidando una fattrice a quando ragionevolmente si possono avere i primi introiti) necessita di programmi certi. Uno degli scopi che la ricerca si prefigge è quindi quello di esemplificare proprio attraverso i numeri le proporzioni di quella che ormai è sempre più una realtà imprenditoriale e sempre meno un hobby o lo sfogo di una passione sia pure nobile come quella per il cavallo. La ricerca, oltre che da elementi oggettivi, quali bilanci e dati provenienti dalle istituzioni, ha usufruito della banca dati e della consulenza particolareggiata dell’Anact, ma soprattutto dei dati desunti da un questionario inviato a tutti gli associati. La risposta con circa 400 schede su 1727 è stata buona: in linea, anzi un filo al di sopra, di quello che dicono in questo senso le statistiche, ma, a dire il vero, forse ci si attendeva anche qualcosa in più in termini di partecipazione a riguardo di un argomento che, per ovvi motivi, sta a cuore un po’ a tutti. Si è partito dall’analisi delle aziende che operano nel settore: in primo luogo dalla tipologia e proprio per poter meglio intepretare i dati si è scelto di dividere gli operatori in quattro grandi gruppi: 1 - quelli che contano un nuovo prodotto all’anno (piccole imprese), 2 - quelli che allevano da 2 a 4 cavalli l’anno (medio piccole); 3 - quelle in cui i nuovi nati sono da 5 a 9 (medio grandi) 4 - e quelle con 10 o più prodotti che vengono definite “Grandi”. La prima annotazione da fare è che le aziende con un solo prodotto all’anno, quindi piccole, sono il 45% del totale, mentre quelle con 10 o più puledri all’anno ammontano al 5%. In mezzo a questa forbice ci sono ovviamente le altre due categorie. Attraverso tutta una serie di dati le imprese allevatorie sono state analizzate a 360°. Poi si è provveduto ad analizzare il mercato delle scommesse ippiche comparando il modello angloasassone, sicuramente il più evoluto, a quello a totalizzatore puro per arrivare a quello italiano. Quindi sono stati analizzati i dati strutturali dell’ippica italiana, i bilanci dell’Unire e la situazione relativa al montepremi tornata di questi tempi, purtroppo, di scottante attualità. Infine la comparazione tra il trotto italiano e quello che in Europa è il nostro punto di riferimento ovvero il modello francese. 9 1 - La mancanza di una visione sistemica del settore, dove ogni soggetto ha cercato di privilegiare e far prevalere i suoi interessi, rispetto a quelli generali. Un paragone che sconta però già un “peccato originale” estremamente importante laddove si pensi che, come dichiarato dal presidente dell’Anact Roberto Brischetto nel corso del suo intervento in sede di presentazione della ricerca, in Francia il costo di un terreno per l’allevamento è di alcune migliaia di euro l’ettaro, mentre in Italia si parla anche di 100.000 euro. Ovvio che essere concorrenziali partendo da simili presupposti diventa assai più difficile. Lungo e dettagliato il capitolo delle conclusioni che, però, a differenza di quanto avviene in lavori analoghi, comprende anche una larga parte propositiva. 2 - La continua conflittualità tra le categorie, creata a volte ad arte da chi doveva garantire la maggior collegialità possibile. 3 - L’accantonamento del personale tecnico competente all’interno dell’Ente, da motivare e da riutilizzare in base alle conoscenze maturate. 4 - La maggior trasparenza degli atti e degli indirizzi di poltica del settore. 5 - La competenza e la rappresentatività negli organi istituzionali dove si discute di corse e di scommesse. Prospettiva di alcune presenze al convegno Problematiche la cui risoluzione implica chiaramente la presenza di un “Governo” dell’ippica il più forte e autonomo possibile. Nelle conclusioni è quindi presente un forte richiamo a concetti di coerenza, trasparenza, concertazione ed equità che, ovviamente, non è tradotto dai numeri, ma che trova ampio riscontro nella fase propositiva che accompagna la ricerca e ne costiutisce parte integrante. In poche parole i numeri – leggi tabelle - costituiscono la fotografia di un settore che dimostra di avere al proprio interno grandissime potenzialità di sviluppo che attendono solo di essere messe in moto da un macchinista, o un gruppo di macchinisti, capace e affidabile sia dal punto di vista tecnico che, soprattutto, etico. LUIGI MIGLIACCIO In particolare sono stati sottolineati cinque punti che costituiscono un po’ il “pentalogo”, passateci il termine, delle problematiche che chi è chiamato, o sarà chiamato in futuro, a governare il comparto ippico dovrà risolvere: 10 LE IMPRESE ALLEVATRICI SECONDO IL NUMERO MEDIO DI CAPI CLASSI DI AZIENDE FATTRICI PULEDRI NATI NEL 2005 TOTALE CAPI 10 e oltre 5-9 2-4 1 19,7 8,1 3,4 1,2 15,8 6,5 2,6 1 55,7 21,4 8,8 3,2 Totale 3,5 2,8 9,3 Fonte: elaborazione Nomisma su dati indagine allevatori Ottobre 2005 TREND SCOMMESSE 1995-2004 (milioni euro correnti) 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 FR 5.482 5.664 5.546 5.593 5.678 6.023 6.406 6.653 7.245 7.771 IT 2.559 3.368 3.134 2.702 2.501 2.536 2.770 2.789 2.972 2.911 GER 497 443 441 421 426 382 354 311 261 214 IR 587 619 711 805 1.095 1.381 1.573 1.777 2.158 2.456 SV 991 1.050 1.077 1.032 1.188 1.188 1.143 1.109 1.158 1.185 UK 5.260 6.101 7.486 7.286 7.720 8.098 9.390 12.024 14.547 16.059 Fonte: Elaborazione Nomisma su dati vari. MONTEPREMI AL TRAGUARDO MIL. EURO 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 FR 290 297 305 305 311 318 343 369 377 400 SV 72 78 83 78 91 93 90 93 94 85 UK 69 80 93 92 113 117 117 132 140 146 IR 16 19 19 21 26 31 42 46 50 52 IT 167 211 268 209 186 211 260 270 275 273 Fonte: Elaborazione Nomisma su dati vari. DATI STRUTTURALI DEL TROTTO 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Corse 11.817 12.862 13.834 14.363 13.823 15.267 15.654 15.757 16.427 16.576 15.645 Giornate di corsa 1.380 1.446 1.559 1.655 1.603 1.764 1.932 1.944 2.038 2.057 2.044 Cavalli che hanno corso 8.907 9.050 9.173 10.272 10.158 10.304 10.423 10.815 ND ND ND Cavalli alla partenza 121.968 128.724 137.814 143.208 139.496 148.750 146.855 150.136 156.699 160.064 158.502 Spettatori 1.613.652 1.468.337 1.332.433 1.032.067 764.530 594.455 541.334 447.386 320.050 236.366 211.869 Montepremi (migliaia ¤) 100.386 124.509 161.129 124.617 110.313 124.856 149.028 155.901 160.685 160.523 151.197 11 4 PRIMO PIANO IPPICA: RILANCIO IN QUATTRO PUNTI. L’INTERVENTO DI MELZI ALLA PRESENTAZIONE DELLA RICERCA DI NOMISMA SULL’ALLEVAMENTO. Riformare statuto e legge 449. In questi cinque anni ci siamo fatti cacciare via dall’Unire e lo Stato ha avuto le sue responsabilità. Roberto Brischetto e Mario Pilucchi seguono con attenzione la relazione del Commissario Unire Guido Melzi D’Eril 13 Per tentare, in estrema sintesi, una difesa che agli occhi dei più appare quantomeno ardua. I più smaliziati in tema di “tattiche politiche” avevano interpretato la vicenda come un modo “soft”, non traumatico, di abbandonare la scena. Altri hanno visto nella proroga concessa dal Ministro un minimo di scollamento con il Commissario Melzi, ma quest’ultima tesi è stata immediatamente smentita dai diretti interessati. Quelli vicino al Segretario Generale parlano invece di un Panzironi deciso a giocarsi tutte le carte a propria disposizione pur di rimanere… in sella e forse sono quelli che hanno centrato nel segno visto anche il ricorso al Tar presentato da Panzironi che comunque sembrerebbe investire più l’operato della Commissione Parlamentare e la sua indagine che non nello specifico la Delibera di Melzi che comunque ne è una diretta conseguenza. Ci eravamo lasciati alla vigilia di Natale con Nel giorno della presentazione della ricerca di l’incontro avuto dal Ministro per le Politiche Nomisma sul mondo allevatorio, Melzi ha Agricole e Forestali Paolo De Castro prima con i dichiarato ufficialmente “Sono in perfetta sintonia rappresentanti delle categorie ippiche e poi con col Ministro De Castro e tutte le mie azioni alcuni giornalisti. In quell’occasione il Ministro scaturiscono da scelte fatte si in autonomia manifestò il totale appoggio suo e di tutto il goe secondo le mie competenze, ma frutto di un verno al Commissario Straordinario Melzi. Paspercorso totalmente condiviso col Ministro”. sate le feste l’intera vicenda inerente l’Unire e Il Commissario, insomma, ha voluto fare il futuro stesso del comparto ippico si è evoluta chiarezza “La proroga concessa al Segretario con cadenza quasi quotidiana. Ricapitoliamo e Generale per presentare le proprie controdefacciamo il punto al giorno in cui la rivista vieduzioni rientra nella prassi burocratica pressone stampata. Pur sapendo perfettamente che al chè obbligatoria quando si parla di dirigenti momento in cui leggerete potrebbe essere acdi Enti pubblici”. In effetti la stessa cosa era Roberto Brischetto e Guido Melzi D’Eril caduto dell’altro. stata affermata anche dallo stesso Ministro Melzi con una Delibera ha puntato il dito contro nella riunione prenatalizia. il Segretario Generale Franco Panzironi, muovendo alcuni addebiti precisi Ma il lungo intervento di Melzi alla presenza di una fetta molto importante e dettagliati e chiedendone in pratica l’allontanamento anticipato rispetto del mondo allevatorio del trotto italiano ha toccato molti altri argomenti. alla scadenza del contratto prorogato dal precedente Commissario FranceQuello del Commissario è stato un vero e proprio piano programmatico sco Saverio Abate a Giugno 2008. Panzironi ha chiesto e ottenuto tempo in che parte da un presupposto basilare. La partecipazione degli ippici alla un’audizione al Ministro per produrre le proprie controdeduzioni. gestione del comparto. “CI SIAMO FATTI CACCIARE VIA” Secondo Melzi D’Eril, quelli appena trascorsi sono stati cinque anni bui nei quali ha dominato una sorta di oscurantismo e che ha provocato l’impoverimento dell’ente. “C’è stato poco dialogo - ha detto testualmente Melzi -. La politica non ha rafforzato il legame con la base, ma ha pensato più che altro all’occupazione delle poltrone con conseguente trasferimento dei tecnici che assolvevano determinate funzioni. Ci siamo fatti espropriare, cacciare fuori dall’Unire e questo non deve accadere più. La conseguenza di tutto ciò è stata la grande confusione che ha regnato nella gestione. Confusione che si è poi tradotta in malfunzionamento di interi settori come quello relativo alla lotta al doping o quello che riguarda le commissioni di disciplina che sono i primi sui quali siamo intervenuti. Per non parlare di altre cose che erano un punto fermo e sono sparite come l’Annuario 14 dell’Unire o di altre che dovevano essere fatte e invece sono ancora allo stato embrionale come l’Anagrafe Equina. L’Unire è la casa dell’ippica e quindi gli ippici devono tornare a partecipare a tutto tondo alla gestione dell’Ente ovviamente in collaborazione con le istituzioni. C’è chi ci ha preceduti su questa strada. Il Vice Presidente del Coni è Manuela Di Centa, un’ex campionessa di sci. In ogni federazione sortiva ai vertici ci sono ex atleti. Solo l’ippica va controtendenza.” Il mondo politico ha avuto buona parte nel dissesto economico dell’Ente. “Con noi lo Stato ha fatto una brutta figura”. Il riferimento è alla questione dei minimi garantiti che costituisce un po’ il “peccato originale” sul quale poggiano molte delle sofferenze di bilancio dell’Unire e che è stata definita “un episodio di malcostume nazionale”, ma Melzi ha parlato anche di quella rete di raccolta delle scommesse che è nata negli anni 80/90 coi soldi provenienti proprio dall’ippica quando ancora non c’era la concorrenza delle scommesse sportive e di altri giochi o concorsi. “Una parte dei proventi dell’Unire in quegli anni servì a pagare proprio la rete di accettazione del gioco. Al termine della concessione la rete sarebbe dovuta tornare di proprietà dell’Ente, invece si decise di utilizzarla anche per una raccolta totalmente concorrenziale al nostro settore e se oggi il mercato dei giochi vale 35 miliardi di euro (3 scarsi l’ippica) in buona parte si deve anche a questo e lo Stato non può non tenerne conto”. RILANCIO IN QUATTRO PUNTI necessità, ma ancor più il diritto di essere presente nella gestione delle risorse. Non va dimenticato che il bando di gara di questi giorni con l’assegnazione delle licenze per i Negozi e i Corner ippici ha garantito all’erario qualcosa come 500 milioni. Possibile che all’ippica non torni nulla di tutto questo?”. Sono quattro i punti sul quale si basa il progetto di rilancio del comparto ippico. Punti che vanno dall’istituzionale al pratico, ma soprattutto che prendano le mosse da due elementi fondamentali, l’Etica e il ripristino delle Regole. 449 e Statuto Al primo posto la riforma della legge 449, quella che aveva ristrutturato l’Unire e che si è dimostrata, all’atto pratico, assolutamente inadeguata. A questa riforma va accompagnata la totale riforma dello Statuto dell’Unire che oggi risulta praticamente sconosciuto agli addetti ai lavori, ma che, secondo Melzi, risulta essere stato elaborato “ad personam” con l’accentramento di moltissimo potere nella figura del Segretario Generale. È uno Statuto che di fatto esclude gli ippici dalla gestione dell’Ente. Quartè e Quintè Come fu per la Tris negli anni ‘90 queste scommesse devono tornare ad essere il fiore all’occhiello dell’offerta di gioco ippico e, soprattutto, devono consentire un buon ritorno economico all’Ente. Per ottenere ciò occorre sfruttarle al meglio e quindi riformarle. L’idea è quella di seguire il modello francese che ha dato ottimi risultati allargando la possibilità di vincite medio basse atte ad essere reinvestite o comunque a fungere da salvagente per lo scommettitore. Del resto una simile logica ha trovato buona applicazione anche da noi in altri giochi, come ad esempio il SuperEnalotto. Una prospettiva potrebbe essere quella dell’abolizione della seconda Tris giornaliera sostituita dai due campi di corse giocabili interamente nei cosiddetti “corner” ippici e trasmessi in chiaro dalla Tv satellitare all’interno di un contenitore che ospiti anche rubriche di approfondimento adatto al grande pubblico. Riforma tecnica La qualità delle corse Tris e conseguentemente quartè e quintè deve essere necessariamente migliorata. Per questo ci vuole una riforma tecnica e strutturale nell’ambito della creazione delle corse. Giornalisti (riconoscibili Migliaccio e Moscuzza) e allevatori (visibili Biffi e Pizzaballa) PENSARE IN GRANDE L’errore che l’ippica non deve fare è quello di non pensare in grande. Deve invece puntare a migliorarsi ad avere un’immagine migliore e più positiva verso l’esterno e verso le Istituzioni. Anche il recente caso della Lotteria di Agnano, che dopo 51 anni ha perso l’abbinamento con la vendita e l’estrazione dei biglietti da parte di Aams, costituisce un dato sintomatico della perdita di immagine del nostro sport. “Ci vorrebbe un grande campione. Auguriamoci di trovarlo presto”. LUIGI MIGLIACCIO Riduzione delle spese Uno dei punti fondamentali per il rilancio dell’ippica risiede nella riduzione delle spese di gestione che negli ultimi anni si sono moltiplicate. Una riduzione che però non deve essere fatta a danno dell’efficienza tecnica che anzi va migliorata. Bisogna abbandonare gli sprechi. I tagli al montepremi annunciati recentemente non sono stati dettati da motivazioni “politiche”, ma sono stati una necessità pura di bilancio. “Del resto - ha specificato il commissario - se un Ente ha 430 milioni di euro di entrate e 490 di uscite deve trovare in qualche modo la via del pareggio. Per questo si è richiesto un aiuto da parte del Ministero. Forse per il 2007/2008 ci sarà ancora bisogno di un certo “accompagnamento” da parte delle istituzioni, ma l’obiettivo è che nel 2009 il comparto sia in grado di marciare con e proprie gambe senza penalizzare ulteriormente il Montepremi al traguardo, anzi cercando di restituire qualcosa. Per ottenere tutto ciò l’ippica ha la L’ippica ha un grande futuro, ma deve diventare una vetrina dentro la quale tutti possono guardare. L’amore per il cavallo, per il campione, il grande campione non deve essere patrimonio di pochi, ma il sogno di tutti. 15 AVVENIMENTI GRAN PREMI 2007. DERBY: quest’anno la classica più attesa dagli allevatori italiani si disputerà a Roma domenica 7 ottobre, mentre le OAKS sono state anticipate a sabato 6 ottobre. DATA GIORNO CITTÀ PREMIO GR. DIST. CAT. GENNAIO 21 DOM MILANO LOCATELLI 3 1600 I/O 01 MAR PADOVA ELWOOD MEDIUM 2 1640 T 3 01 MAR PADOVA ELWOOD MEDIUM FILLY 3 1640 T 3f 05 SAB NAPOLI MASCHIO ANGIOINO 3 2100 T 3m 05 SAB NAPOLI CASTEL DELL’OVO 3 2100 T 3f 06 DOM NAPOLI LOTTERIA (Batt. E Finale) 1 1600 O 4+ 13 DOM MONTEGIORGIO SAN PAOLO 2 1600 E 4 13 DOM MONTEGIORGIO SAN PAOLO FILLY 3 1600 T 4f 4+/5+ FEBBRAIO 04 DOM FIRENZE FIRENZE 2 1660 T 4 11 DOM MILANO ENCAT 2 2100 I 5+ 24 SAB AVERSA ANDREANI 2 1660 T 4 MARZO 10 SAB FIRENZE PONTE VECCHIO 3 1660 I/O 4+/5+ 19 SAB PALERMO REGIONE SICILIA 2 1600 I/O 5+ 11 DOM FIRENZE DANTE 3 1660 T 3m 20 DOM MODENA CARLO CACCIARI 2 1600 T 3f 11 DOM FIRENZE BEATRICE 3 1660 T 3f 20 DOM MODENA GIOVANARDI 1 2100 T 3 18 DOM PADOVA CITTA’ DI PADOVA 2 1640 T 4 26 SAB AVERSA STABILE 2 1660 T 3 25 DOM PADOVA PADOVANELLE 2 1640 I/O 5+ 26 SAB AVERSA STABILE FILLY 3 1660 T 3f 31 SAB. ROMA G. BERARDELLI 3 1600 T 3m 31 SAB. ROMA G. BERARDELLI 3 1600 T 3f 02 SAB BOLOGNA REPUBBLICA 2 1660 I/O 5+/4+ 03 DOM TRIESTE PRES. DELLA REPUBBLICA 2 1660 T 4 APRILE GIUGNO 08 DOM TORINO COSTA AZZURRA 2 1600 I/O 5+/4+ 09 LUN TORINO CITTA’ DI TORINO 2 2060 E 4 09 SAB NAPOLI REGIONE CAMPANIA 2 2100 E 4 15 DOM BOLOGNA ITALIA 2 1660 T 3 10 DOM NAPOLI CITTA’ DI NAPOLI 1 2100 T 3 CITTA’ DI NAPOLI FILLY 15 DOM BOLOGNA ITALIA FILLY 3 1660 T 3f 10 DOM NAPOLI 2 1600 T 3f GIO FIRENZE ETRURIA 2 1660 T 3 22 DOM MODENA RENZO ORLANDI 2 1600 I/O 5+/4+ 21 25. MER MILANO EUROPA 1 2100 E 4 21 GIO FIRENZE ETRURIA FILLY 3 1660 T 3f 25 MER MILANO VENETO (Poule) 3 2100 T 3m 21 GIO FIRENZE DUOMO 2 1660 I/O 5+/4+ 25 MER MILANO EMILIA (Poule) 3 2100 T 3f 29 VEN ROMA ANTONIO CARENA 2 1600 T 4f 4f 29 VEN ROMA TRIOSSI 1 2100 E 4 30 SAB TREVISO CITTA’ DI TREVISO 3 1609 I/O 4+/5+ 25 16 MAGGIO ETÀ MER MILANO EUROPA FILLY 2 1600 T LUGLIO OTTOBRE 05 GIO MILANO NAZIONALE FILLY 2 1600 T 3f 05 GIO MILANO NAZIONALE 1 2100 T 3 12 GIO MILANO UNIRE 1 1600 O 4+ 14 SAB FOLLONICA CITTA’ DI FOLLONICA 2 1640 T 4 21 SAB MONTECATINI SOCIETA’ TERME 2 2040 T 3 21 SAB MONTECATINI SOCIETA’ TERME FILLY 3 1640 T 3f 22 28 DOM SAB TRIESTE CESENA GIORGIO JEGHER CITTA’ DI CESENA 2 2 1660 1660 I/O T 4+/5+ 4 04 GIO BOLOGNA CRITERIUM ARCOVEGGIO 3 1660 T 2 06 SAB ROMA TOR DI VALLE 3 1600 T 3 06 SAB ROMA OAKS 1 1600 T 3f 07 DOM. ROMA DERBY 1 2100 T 3 07 DOM ROMA CONSOLAZIONE DERBY 3 2100 T 3 07 DOM ROMA TURILLI 1 1600 O 4+ 13 SAB TRIESTE CITTA’ DI TRIESTE 3 1660 I/O 4+ 20 SAB TRIESTE REGIONE FRIULI VENEZIA-GIULIA 2 1660 I/O 3 AGOSTO 01 MER TARANTO DUE MARI 3 1600 I/O 4+/5+ 21 DOM NAPOLI FRECCIA D’EUROPA 1 1600 0 4+ 04 SAB CESENA RICCARDO GRASSI 2 1660 I/O 5+ 21 DOM NAPOLI CRITERIUM PARTENOPEO 3 1600 T 2m 12 DOM TARANTO CITTA’ DI TARANTO 2 1600 T 4 21 DOM NAPOLI 1600 T 2f MER MONTECATINI CITTA’ DI MONTECATINI (batt. e fin.) 1 1640 I/O 5+/4+ CRITERIUM PARTENOPEO FILLY 3 15 28 DOM TORINO CRITERIUM VINOVO 3 1600 T 2m 19 DOM MONTEGIORGIO MARCHE 2 1600 T 3 28 DOM TORINO CRITERIUM VINOVO FILLY 3 1600 T 2f 19 DOM MONTEGIORGIO MARCHE FILLY 3 1600 T 3f 25 SAB MONTECATINI DANTE ALIGHIERI 2 1640 T 4 01 GIO MILANO ORSI MANGELLI FILLY 2 1600 0 3f 26 DOM MONTEGIORGIO CAMPIONATO GUIDATORI 3 2060 I/O 4+/5+ 01 GIO MILANO ORSI MANGELLI (Batt. e Fin.) 1 1600 0 3 03 SAB BOLOGNA VITTORIA 2 2400 I/O 4+ 11 DOM MILANO NAZIONI 1 2100 0 4+ 17 SAB PALERMO TRINACRIA 2 1600 T 4 SETTEMBRE NOVEMBRE 01 SAB CESENA CAMPIONATO EUROPEO 1 (Prove ripetute) 1660 I/O 4+/5+ 02 DOM TORINO MARANGONI 1 2100 T 3 18 DOM MILANO GRAN CRITERIUM 1 1600 T 2 02 DOM TORINO MARANGONI FILLY 2 1600 T 3f 18 DOM MILANO GRAN CRITERIUM FILLY 2 1600 T 2f 15 SAB MONTECATINI CRITERIUM TOSCANO 3 1640 T 2 25 DOM MONTEGIORGIO PALIO DIE COMUNI 1 1660 0 3+ 16 DOM TORINO CAMPO MIRAFIORI 1 1600 I 5+ 22 SAB ROMA QUALIFICAZIONI DERBY 3 2100 T 3 07 VEN MILANO INVERNO 3 2100 I/O 4+ 08 SAB ROMA ALLEVATORI 1 2100 T 2 08 SAB ROMA ALLEVATORI FILLY 2 1600 T 2f 15 SAB NAPOLI GOLFO 2 1600 I/O 5+ 17 LUN PALERMO MEDITERRANEO 2 1600 T 3 22 SAB AVERSA CRITERIUM CIRIGLIANO 3 1660 T 2 23 DOM NAPOLI ROYAL MARES 2 1600 I/O 4+f 26 MER ROMA GALA’ DEL TROTTO 1 2100 O 4+ 23 DOM BOLOGNA CONTINENTALE FILLY 2 1660 T 4f 23 DOM BOLOGNA CONTINENTALE 1 2060 E 4 30 DOM PADOVA IVONE GRASSETTO 2 1640 I/O 5+/4+ 30 DOM PADOVA CRITERIUM VENETO 3 1640 T 2 DICEMBRE Glen Kronos ed un esultante Roberto Andreghetti sul traguardo del Derby 2006 17 CAVALLI UN EXPLOIT DIETRO L’ALTRO. Il 6 anni allevato da Francesco Boricchi, la cui ava è Corsage Hanover, a Vincennes ha eguagliato Varenne al record degli indigeni sulla media distanza. Exploit Caf e Jean-Michel Bazire in azione sulla pista di Vincennes Exploit Caf, ora che ha affiancato Varenne al record degli indigeni sulla media distanza (1.10.8 sui 2100, misura da entrambi ottenuta a Vincennes, il Capitano però vincendo), s’inserisce a pieno titolo tra i più forti trottatori italiani degli ultimi anni. Italiani, meglio specificarlo, per non cadere nell’errore abbastanza curioso in cui è incorso il suo attuale driver, Jean-Michel Bazire. Il quale, preso dall’euforia per l’eccel- lente prestazione del cavallo da lui guidato, appena dopo il secondo posto ottenuto nel Prix de Lille dal figlio di Toss Out alle spalle di My Love Lady (la nuova primatista femminile del Plateau in 1.10.5), ha affermato che Exploit è un cavallo eccezionale e che l’allevamento francese è il migliore del mondo. D’accordo, Exploit Caf ormai da fine settembre è in training in Francia, nell’Orne per la precisione, presso l’Haras de Ginai dove opera Fabrice Souloy, il suo nuovo allenatore, ma tra questo e confonderlo con un normanno ce ne passa. Tanto più che di francese nel suo pedigree non c’è neppure un accenno. Ed è una linea genealogica, questa del 6 anni allevato da Francesco Boricchi a Bettolle in provincia di Siena, che mette assieme un quadro maschile di gran moda (Toss Out) ad una sezione femminile apparentemente più di serie, nella quale la qualità però non manca anche se è un po’ celata. Celata, perché per trovare un nome di livello superiore nel settore femminile del suo pedigree bisogna andare alla sua quarta madre, Corsage Hanover, un’americana acquistata nel 1961 dal conte Paolo Orsi Mangelli. Fu la sua una importazione che meritò ben due pagine sul Trottatore di giugno-luglio di quell’anno: Corsage, che giunse in Italia a 4 anni, era allora ritenuta la seconda femmina dalla sua generazione dopo l’eccezionale Elaine Rodney, che poi approdò anch’essa nel nostro Paese confermando di essere una stella di prima grandezza. PROGRESSIONE DEI RECORD SULLA MEDIA DISTANZA DEGLI INDIGENI ESOTICO PRAD 1.14 Milano 1987 METELLO OM 1.13.3 Milano 1994 SEC MO 1.13.1 Milano 1996 VARENNE 1.11.9 Stoccolma 2000 VARENNE 1.10.8 (V) Vincennes 2002 EXPLOIT CAF 1.10.8 Vincennes 2007 19 Anche l’approccio sulle nostre piste di Corsage Hanover fu ottimo con la cavalla a segno a Tor di Valle la sera del 23 luglio nel Premio Australia (batMy Love Lady avanti a Exploit Caf nel Prix de Lille tendo Crevalcore) nelle mani di William Casoli. Poi la figlia di Dean Hanover, sempre nel secondo semestre del 1961, mise assieme tutta una bella serie di piazzamenti: quinta nel Città di Montecatini, terza nel Campionato categoria e che nel novembre dello scorso anno ha toccato a San Siro un Europeo, quarta nell’Azienda Autonoma di Cura, seconda nel Società Campo record di 1.12.1 ( primato delle femmine della sua generazione) seguendo di Mirafiori (dietro Tornese), quarta nel Freccia d’Europa e terza nel Gran al traguardo Fernandez Bi. Premio delle Nazioni vinto da Quick Song. Corsage Hanover, nella presenVaiolet Caf è l’ultimo dei sei prodotti di Calibra, che per l’Azienda Agricola tazione che ne fece il Trottatore, risultava essere “una cavalla di buona Castelluccio ha dato anche Oslavia Caf 1.16.7 con oltre 65 mila euro di vintaglia, sopra l’1.60, un po’ sulle gambe molto ben conformata specie nel cite, Platon Caf 1.17.5, Risoluta Caf 1.20.3 (madre di Erio di Piaggia 1.14.3) treno posteriore, bella spalla, collo bene attaccato con nell’insieme una e di Simon Caf 1.15.7. espressione di finezza e di agilità, più che di forza”. Figlia del caporazza Dean Hanover (scomparso l’inverno precedente all’imEZIO CIPOLAT portazione della portacolori degli Orsi Mangelli), Corsage Hanover nasceva dalla fattrice Coquette Hanover, una figlia di Mr McElwyn (all’ora capolista dei padri di fattrici) e dalla prolifica Calumet Aristocrat, madre tra gli altri di Bill Gallon, razzatore di ottimo livello. Corsage EXPLOIT CAF 6, 1.10.8 sui 2100 più in generale veniva dalla famiglia di Maschio baio nato in Italia il 30 aprile 2001 Ethelwyn, dalla quale derivano altri razAllevatore: Az. Agr. Castelluccio - Proprietario: Scud. SA.FOR zatori di peso, come Spencer e Mighty Ned. Corsage Hanover in razza, in linea STAR’S PRIDE 5, 1.57.1 diretta, ha reso molto meno di quanto ci SUPER BOWL si poteva attendere dal suo alto lignag3, 1.56.2 SUPERGILL PILLOW TALK 3, 2.11.1 gio: solo quattro dei suoi sette prodotti 3, 1.53.3 hanno corso, i migliori dei quali si sono BONEFISH 3, 1.58.1 WINKY’S GILL dimostrati Sacerno e Urso. Tre sue figlie 3, 1.55.2 hanno comunque portato avanti la sua TOSS OUT LASSIE BLUE CHIP 3, 2.03.4 linea: Tufara e Albione (entrambe da 3, 1.54.1 Marco Hanover) e la franco-americana SPEEDY CROWN 3, 1.57.1 B. USA 1990 HOMESICK Braganza (da Upsalin). 2, 1.58.3 Da Tufara deriva la più che valida Olemar KEYSTONE BARB 2.10.2 1.16.4 (a sua volta madre di Edy 1.15.8 e FOREIGN WATERS BONEFISH 3, 1.58.1 di Conte 1.16.1), Albione (da Marco HaREEL FISH nover) è la terza madre di Exploit, men3, 2.00.1 TARPORT LADY ANN 3, 2.03 tre Braganza è la seconda madre di Olga As 1.17.1, fattrice d’ottimo livello che SPEEDY CROWN 3, 1.57.1 ha dato alle piste Esperanto Gif 1.12.8, SPEEDY SOMOLLI Astrea Gif 1.13.9, Zenone Gif 1.14.8, Bo3, 1.55 SOMOLLI lide Gif 1.15.6 e Chance Gif 1.16.8. FRIENDLY FACE Merita un discorso un po’ più particola3, 1.54 ABOUT FACE SPEEDSTER 4, 1.59.4 reggiato Albione che s’aggancia a Exploit 3, 2.04.1 Caf attraverso i passaggi di Calibra (caFROSTY FACE 2, TT 2.09 VAIOLET CAF valla da buoni centrali milanesi, per i coB. Italia 1995 lori della Scuderia Simon) e della figlia SPEEDSTER 4, 1.59.4 SHORT STOP di questa Vaiolet Caf, rimasta inespressa 3, 2.01 in corsa, ma in grado di farsi valere come CAPRICE CALIBRA mamma: oltre ad Exploit ha infatti pro5, 1.17.4 dotto, sempre con Toss Out, Fedora Caf, MARCO HANOVER TT 1.59.4 ALBIONE che a 3 anni ha frequentato la migliore 1.19.4 CORSAGE HANOVER 3, 2.02.4 20 CALUMET ARISTOCRAT CALUMET ARISTOCRAT F. 1926, Belwin 1926, Belwin BILL GALLON M. 1938, Sandy Flash COQUETTE HANOVER F. 1944, Mr Mc Elwyn CORSAGE HANOVER * F. 1957, Dean Hanover * Corsage Hanover TUFARA F. 1967, Marco Hanover ALBIONE F. 1971, Marco Hanover BRAGANZA F. 1972, Upsalin OLEMAR F. 1989, Super Crown CALIBRA F. 1980, Short Stop CARTAGENA AS F. 1980, Daring Pride VAIOLET CAF F. 1995, Friendly Face OLGA AS F. 1985, Super Crown FEDORA CAF F. 2002, Toss Out ESPERANTO GIF M. 2001, Lemon Dra EXPLOIT CAF M. 2001, Toss Out 21 CAVALLI KEMP, TRA PASSIONE E FASCINO. La finlandese, protagonista di un eccezionale fine 2006 sulle piste italiane, viene da una linea molto poco battuta dall’allevamento italiano. A pochi metri dal palo del Turilli Passionate Kemp e Jorma Kontio sono padroni con Malabar Circle As, che all’esterno di Pegasus Boko, fa suo il secondo posto Passionate Kemp, se non ci fosse in circolazione Mara Bourbon, sarebbe la femmina più ricca tra quelle attualmente in attività sulle piste europee. 22 Circa 300 mila euro dividono le due campionesse che in carriera non si sono mai incrociate; una bella sommetta di differenza, un gap, però, che la figlia di Lindy Lane, più giovane di un anno rispetto alla francese che sembra (almeno per quanto fatto sinora vedese nel meeting) in parabola discendente, potrebbe colmare nei prossimi mesi, quando quasi sicuramente si proporrà come una possibile protagonista dei Free For All primaverili sulle piste italiane, Lotteria compresa. GAY SONATA SONATA GAY 1947, Phonograph F. 1947, Phonograph * Fashion Hill STARLETTE HILL F. 1961, Star’s Pride GAY HILL F. 1951, Scotland MODEL F. 1956, Darnley FASHION HILL * M. 1965,Star’s Pride ROAMER M. 1967, Matastar SONATA HILL F. 1968, B.F. Coaltown SELENA LOBELL F. 1981, Speedy Crown PASSIONATE KEMP F. 2001, Lindy Lane SONATA LOBELL F. 1985, Mystic Park SUNDAY HILL F. 1974, B.F. Coaltown SONNET LOBELL F. 1986, Speedy Crown SUNKISS BELL F. 1979, Noble Victory SPELLBOUND HANOVER F. 1998, Donerail SIERRA KOSMOS M. 1989, Nearly Perfect 23 L’ultimo successo di Passionate Kemp in Italia al Galà del Trotto sulla pista di Tor di Valle Piste italiane che Passionate sembra gradire in modo particolare, vista la precisione quasi chirurgica con la quale ha sempre lasciato il segno quando si è cimentata da noi: in undici uscite in Italia ha infatti ottenuto nove vittorie e un quarto posto (Nazioni), più un errepì (a Montegiorgio nella finale del Palio), l’unico in carriera. Successi che le hanno permesso di aggiungere al suo già notevole palmares (che comprende anche un Derby finlandese colto a 4 anni, a media di 1.14.7 sui 2600 metri) i traguardi nell’Orsi Mangelli, Triossi, Continentale, Turilli, Freccia d’Europa, Royal Mares e Galà Internazionale del Trotto, con il quale ha chiuso un 2006 per lei trionfale negli ultimi tre mesi. Tradotto in soldoni, Passionate in Italia ha guadagnato 697.640 dei 1.294.355 euro vinti sinora in carriera, con un “parziale” micidiale di 327.340 euro per l’ultimo trimestre tutto italiano, trascorso a Tor San Lorenzo, nel centro di allenamento di Jori Turja. Ora la cavalla è tornata in Patria, vale a dire in Finlandia, per un po’ di meritato riposo nel centro del suo trainer Markku Nieminen vicino a Tampere. Passionate Kemp nasce dall’inedita americana Sonata Lobell, da Mystyc Park, coperta a soli 2 anni e presto emigrata in Svezia, per il cui allevamento ha dato otto figli viventi, sei dei quali in corsa, tra cui Beaver River Pass 1.14.8 (del 1989, scomparso), C’Mon Pass 1.15.7 e Ain’t It Pass 1.16.8, una femmina del 1988 che è il suo primo prodotto in assoluto. 24 Nel 1997, anno della nascita del mediocre Rascal 1.18 di record, Sonata Lobell è stata acquistata per l’equivamente di soli 3000 euro dal Kemppitalli, uno degli allevamenti finlandesi più famosi e importanti, creato nel 1988 dalla famiglia Kemppi, i titolari di una delle più grosse industrie di saldatrici in Europa, e dislocato ad una cinquantina di chilometri a nord di Lathi. L’approccio di Sonata Lobell con il nuovo ambiente non è però stato dei migliori, restando vuota per i primi due anni. Poi nel 2000 ha dato alla luce Oliver Kemp, dimostratosi solo mediocre in corsa, ma l’anno successivo la fattrice, finalmente accoppiata ad uno stallone allora giovane ma di grande qualità come Lindy Lane, è uscita dal mucchio con la femmina (la seconda PASSIONATE KEMP 5, 1.10.4 Femmina baio nata in Finlandia il 30 marzo 2001 Allevatore: Ravitalli Kemppi - Proprietario: Talli Hietsut VALLEY VICTORY 3, 1.53.3 BALTIC SPEED 3, 1.56 VALLEY VICTORIA 3, 2.00.3 LINDY LANE 3, 1.53 B. USA 1993 SPEEDY CROWN 3, 1.57 LINDILIANA 3, Q 2.00.3 PETROLIANNA 3, 1.56.2 NOBLE GESTURE 2, 1.59.1 MYSTIC PARK 3, 1.57 SPEEDY SOMOLLI 3, 1.55 SUGAR FROSTING 2, 2.13 BONEFISH 3, 1.58.1 VICTORIOUS LOU 3, TT 1.59 SPEEDY SCOT 3, 1.56.4 MISSILE TOE 3, 2.05.2 TEXAS 3, 1.57.3 VICTORIA REGINA 3, TT 2.02.4 NOBLE VICTORY 4, 1.55.3 IMPORTANT SPEEDSTER 4, 1.59.4 MYSTIC SIGN MYSTICAL SONATA LOBELL B. USA 1983 B.F. COALTOWN 3, TT 2.01.1 SONATA HILL 2, 2.01.1 STARLETTE HILL 2, 2.01.1 GALOPHONE 4, 1.58.1 SIS RODNEY 3, 2.05.3 STAR’S PRIDE 5, 1.57.1 GAY HILL 4, 2.02.2 Gli ultimi istanti del Turilli con Passionate Kemp e Jorma Kontio in totale controllo della sua produzione) Passionate Kemp, destinata a diventare uno dei migliori prodotti in assoluto dell’allevamento finlandese. Un risultato che però non ha risparmiato Sonata Lobell che è stata poi venduta ad un altro allevamento per la politica di svecchiamento del suo parco fattrici della Kemppitalli. La madre di Sonata Lobell è l’ottima Sonata Hill, una B.F. Coaltown che nel 1974 prese parte con colori americani ma guidata da Odoardo Baldi alla Lotteria di Agnano, giungendo quarta nella batteria vinta da Sharif di Iesolo. Tra gli altri figli di Sonata Hill figurano Selena Lobell 1.57 a 4 anni con oltre 400 mila dollari di somme vinte e Sonnet Lobell, che prima di essere anch’essa esportata in Finlandia ha generato Spellbound Hanover, 1.54.3 di record, a 2 anni leader femminile della generazione americana 1998, raccogliendo in quella stagione 748.000 dei 962.000 dollari vinti in carriera. Va messo in rilievo che Sonata Hill è sorella piena di Sunday Hill, che è la terza madre di Sierra Kosmos, stallone da anni ai primi posti delle classifiche americane. La linea femminile di Passionate Kemp, che si può fare derivare senza andare troppo lontano nel tempo dall’ava Gay Sonata (e più in generale dalla madre base Maggie H), è una corrente che l’allevamento italiano ha sfruttato molto poco e quel poco lo ha pescato oltre trent’anni fa. Si possono ricordare la fattrice Model e il figlio Roamer importati dalla Razza del Mocajo nel 1969, anno in cui Giorgio Zocca ha acquistato Fashion Hill, altro della “famiglia”, che l’anno successivo è stato ritirato in razza. Lindy Lane, il padre di Passionate Kemp, è stal- lone ormai consolidato: tra i suoi figli vanno ricordati Hellawa Hush 5, 1.51, Like A Prayer 3, 1.52.2, Windylane Hanover 3, 1.53, Syrinx Hanover (che è al vertice monetario della sua produzione americana con quasi un milione e 700 dollari di somme vinte) 3, 1.53.2, Coulantine 3, 1.53.3 e Macaria Hanover ex primatista mondiale dei 2 anni con 1.55. EZIO CIPOLAT 25 IL TROTTO NEL MONDO FRANCIA IL MEETING DELLA GIOVENTÙ. I 5 anni One du Rib (Cornulier) e Offshore Dream (Amérique) alla ribalta nei confronti più importanti. Suggestiva immagine della tribuna di Vincennes stracolma di gente (oltre 35.000 i presenti) e della retta d’arrivo dell’Amérique con Offshore Dream netto avanti a Kool du Caux Che a Vincennes sia venuto il momento del ricambio? I risultati del Cornulier e dell’Amérique, con i successi dei 5 anni One du Rib e Offshore Dream (che ha abbassato il record della corsa di tre decimi, portandolo a 1.12 sui 2700, lasciando a distacco Kool du Caux) sembrerebbero confermarlo. 26 VINCENNES • DOMENICA 28 GENNAIO PRIX D’AMÉRIQUE • € 1.000.000, metri 2700 1.OFFSHORE DREAM m.b. 5 Reve d’Udon e Enfilade (Tarass Boul ba). Allev.: Ecurie de Rougemont. Prop.: Ecurie de Rougemont (2700 P. Levesque) 1.12; 2. Kool du Caux (2700 F. Nivard) 1.12.3; 3. Kazire de Guez (2700 J.M. Bazire) 1.12.7; 4. Kesaco Phedo (2700 M. Lenoir) 1.12.8; 5. Jardy (2700 Ch. Bigeon) 1.12.9. Ma è forse prematuro liquidare i senatori che hanno formato la spina dorsale del trotto francese negli ultimi anni: Késaco Phédo, capace nel Bourgogne di un colpo d’alta classe al record della corsa di 1.10.8 sui 2100, può ancora incidere, come non si può dare per definitivamente Il nuovo astro francese Offshore Dream (in sulky Pierre Levesque, al suo primo Amérique) fa pure il record della corsa faro transalpina spacciato un cavallo coriaceo come Kazire de Guez che, mettendo da parte tutti i problemi fisici che evidentemente lo assillano, è riuscito ugualmente a ritagliarsi un Amérique da protagonista, giungendo terzo, come due anni fa. Con Jag de Bellout, il fuoriclasse che ha segnato i precedenti tre ultimi meeting d’hiver parigini, il discorso si fa più complicato: il risultato del Cornulier (quinto, al rientro dopo cinque mesi di assenza) era stato confortante, quello dell’Amèrique completamente negativo, perché il cavallo già nelle sgambature è apparso frastornato. Si è saputo poi il cavallo aveva un ascesso ad un dente, problema che spiegherebbe la sua eccessiva insofferenza. Certo è che Jag de Bellouet per raggiunti limiti di età il suo discorso con l’Amérique lo ha definitivamente chiuso: il prossimo anno non potrà più esserci (e con lui Jardy) e la sua assenza comunque graverà come un macigno, perché nel bene (la vittoria nel 2005, il terzo posto l’anno precedente) e nel male (il distanziamento per doping dal primo posto dello scorso anno) Jag si è completamente identificato con l’Amèrique. Aria di nuovo al Plateau con questi neo 5 anni che hanno prepotentemente preso il posto dei vecchi Pierre Levesque campioni mettendo sul campo freschezza atletica, classe e buona preparazione. Solo nei prossimi mesi, quando giungeranno le auspicate conferme si potrà però giudicare se questi successi sono stati il frutto di un coerente ricambio o piuttosto del caso. Sia One sia, soprattutto, Offshore sembrano comunque soggetti molto più concreti di Voici du Niel e di Verdict Gédé, i quali esattamente quindici anni fa, a distanza di una settimana l’uno dall’altro, andarono a segno a 5 anni nel Cornulier e nella corsa faro. Voici e Verdict furono campioni per un giorno, delle meteore, o poco più. La freschezza di Offshore Dream (da Rêve d’Udon, con linea femminile con doppio ritorno su Speedy Somolli) e One du Rib (da First de Retz e quadro femminile di tradizionale stampo normanno) deriva dal fatto che da giovani hanno frequentato solo in parte l’elite della loro generazione. Il vincitore dell’Amérique per guarire da una zoppia ha saltato quasi tutta la carriera dei 4 anni, facendosi rivedere in azione solo verso il termine della stagione in preparazione al Critérium Continental, poi vinto; One du Rib, che ad inizio primavera era andato a segno nel Président de la Republique, altro basilare confronto riservato agli specialisti della sella, è stato invece fermato per scelta tecnica da parte del suo trainer. Scelte forzate o volute che comunque hanno dato i loro frutti. Bisogna comunque mettere in evidenza che questi due 5 anni sono allenati da trainer (Pierre Levesque e Joël Hallais) della vecchia scuola, una scuola che con i cavalli, soprattutto quelli considerati buoni, pratica la virtù della pazienza. Ma ormai di preparatori con questa mentalità anche in Francia, soprattutto tra quelli che operano nell’ambito parigino, ce ne sono ormai pochi. Le ultime leve, pur formate da professionisti molto capaci, tendono 27 IL MEETING DELLA GIOVENTÙ. Exploit Caf (Jean-Michel Bazire) domina il Prix de Luxembourg One du Rib sul traguardo del Cornulier con un esultante Jean Loic Claude Dersoir ad un impiego precoce del materiale. Un esempio calzante è quello di Thierry Duvaldestin che non si è fatto scrupolo nell’impiegare senza riserve la sua Pearl Queen, la quale, dopo aver spopolato lo scorso anno, in questo primo scorcio del 2007 ha conosciuto già due sconfitte, nel Tonnac-Villeneuve (andato al suo rivale “storico” Prince d’Espace al mondiale di 1.11.7 sui 2175 metri) e nel Charles Tiercelin (disputatosi il giorno dell’Amérique e vinto dalla sua compagna di allenamento Popinée de Timbia). Il nuovo che avanza, comunque, non è rappresentato dai soli Offshore Dream e One du Rib, ma in questa nouvelle vague del trotto in Francia bisogna anche inserire soggetti come Niky, Ladakh Jiel e My Love Lady, che non sono più giovani, ma che rappresentano comunque degli elementi di rottura rispetto agli schemi ormai consolidati. Il 6 anni Niky, vincitore allo speed del Belgique, è un campione di ritorno, nel senso che è stato da puledro il primo leader della generazione, poi ha conosciuto una lunga fase di stasi, per tornare a proporsi ai massimi livelli nel corso di questo meeting d’hiver. Ladakh Jiel (che tra i protagonisti del meeting è l’unico con genealogia totalmente normanna) in precedenza solo ottimo soggetto da Quinté, è salito di tono, sfruttando la sua notevole carica agonistica, carica che non difetta neppure a My Love Lady, che battendo Exploit Caf nel Prix de Lille a media di 1.10.5 è diventata la nuova primatista femminile della pista di Vincennes. In questa nuova ondata di protagonisti bisogna doverosamente inserire anche l’italiano Exploit Caf, che pur agendo in un ambito leggermente inferiore alla prima categoria si è conquistato uno spazio cospicuo diventando uno degli assoluti protagonisti del meeting. Giuseppe Lenzi in premiazione con il trainer Fabrice Souloy VINCENNES • SABATO 27 GENNAIO PRIX DU LUXEMBOURG • € 100.000, metri 2100 1. EXPLOIT CAF m.b. 5 Toss Out e Vaiolet Caf (Friendly Face). Allev.: az.agr. Castelluccio. Prop.: sc. Sa.For (2100 J.M. Bazire) 1.11; 2. My Love Lady (2100 F. Nivard) 1.11.3; 3. Morydiem (2100 B. Marie) 1.11.3; 4. Lass Drop (2100 D. Loqueneux) 1.11.6; 5. Nuage de Lait (2100 J.Et. Dubois) 1.11.7. 28 Il portacolori di Giuseppe e Raffaele Lenzi, dopo aver concluso il 2006 con la bella vittoria nel Constant Hervieu (1.13.4 sui 2850 metri) ed aperto l’anno nuovo con il secondo posto nel citato Prix de Lille eguagliando in 1.10.8 il record sulla media distanza dei nostri indigeni di Varenne (sempre a Vincennes nel 2002), ha trovato una definitiva consacrazione nel Prix du Luxembourg, la vigilia dell’Amérique, risolto con irrisoria facilità al record della corsa di 1.11. Jean-Michel Bazire, che lo guida, stravede per il figlio di Toss Out, Fabrice Souloy, che lo allena in VINCENNES • SABATO 27 GENNAIO PRIX DE BELLEY • € 33.000, metri 2850 Gwynet Ans e Minnucci a segno in una giornata da ricordare per gli italiani 1. GWYNET ANS m.b. 4 Angus Hall e Valganna Ok (Lemon Dra). Allev.: allev. La Nuova Sbarra. Prop.: allev. La Nuova Sbarra (2850 Gp. Minnucci) 1.16; 2. Princesse Baraka (2850 B. Robin) 1.16.3; 3. Prima Maris (2850 M. Tourteau) 1.16.3; 4. Pretty Sensation (2850 P. Vercruysse) 1.16.4; 5. Phania Griff (2850 F. Nivard) 1.16.9 ; 6. Vina Boko (2850 H. Langeweg jr) 1.17.2 ; 7. Gazelle Font (2850 J. Verbeeck) 1.17.4. Normandia, lo considera un vero crack. Exploit Caf è la punta del vasto schieramento italiano che in questi ultimi mesi è andato a cercare fortuna a Vincennes, con risultati altalenanti, ma da considerare nel complesso ancora positivi. Nella settimana internazionale che sfocia nella grande giornata della corsafaro, l’ultima domenica di gennaio, oltre al 6 anni allevato da Francesco Boricchi sono andati a segno Gwyneth Ans, sempre sabato nel Prix de Belley, con in sulky Giampaolo Minnucci, e il 3 anni Ivori Lb, che domenica nel Prix Leopold Verroken, guidato da Enrico Bellei, ha preso la meglio di forza sull’altro italiano In Dix Huit, allievo di Jean-Pierre Dubois. Coppia indigena sul traguardo: Iveri Lb (Bellei) avanti a In Dix Huit VINCENNES • DOMENICA 28 GENNAIO PRIX LEOPOLD VERREKEN • € 60.000, metri 2100 1. IVERI Lb m.b. 3 Supergill e Rasia Lb (Nevele Pride). Allev.: allev. La Bambolaccia. Prop.: sc. Mysty Trotting (2100 E. Bellei) 1.15.7; 2. In Dix Huit (2100 J.P. Dubois) 1.15.7; 3. Wyard Beuckenswyk (2100 H. Langeweg jr) 1.15.9; 4. Quinella Aimef (2100 J.Ph. Dubois) 1.15.9; 5. Querido de Blary (2100 F. Anne) 1.16.1. Sempre nella settimana internazionale hanno trovato modo di piazzarsi Glamour Grif (quarto), Gibartur (quinto), Guendalina Bigi (quinta), Eva Kant Gianfi (sesta), Dordogne (settima) e Fabiolupo Fi (settimo). Il giorno successivo all’Amérique, Andrea Guzzinati ha condotto Dodo ad un bel secondo posto e Frenkmar ad un terzo. Martedì 30, invece, ha raccolto un settimo posto Fobia Font. Un bilancio, per Spettacolare parata di presentazione all’Amèrique i nostri, tutt’altro che negativo, ma che forse nelle attese si poteva pensare migliore: il meeting ha però proposto tutta una gamma di ottimi elementi. Semplice e immediato il commento dei “nostri”: «Quest’anno a Vincennes vanno troppo forte!». EZIO CIPOLAT 29 ATTUALITÀ TIBERIO CECERE MAGIC MOMENT. Tiberio Cecere, mano alla briglia di Ilaria Jet, la porta in pista, seguiti dal proprietario Antonio Somma e dal driver Roberto Andreghetti 30 Tiberio Cecere con Ilaria Jet, la puledra che gli ha regalato la prima corsa di gruppo uno Tiberio Cecere, l’uomo del momento. Finita la lunga collaborazione con Mauro Baroncini dopo quindici anni (che diventano almeno venticinque se si considera il loro primo rapporto, negli anni ottanta), nel giro di due mesi ha già vinto il suo primo gruppo uno nel nuovo progretto Bivans, la scuderia di Antonio Somma per la quale è diventato trainer il primo di settembre. Tiberio, O’Poeta per gli amici ippici, quarantanove anni, ha iniziato la sua carriera da ragazzino ad Aversa e Napoli, nelle scuderie di Gabriele Di Rienzo come artiere (“devo ringraziare mio padre, che fin da subito,capendo la mia passione, mi ha detto di iniziare a lavorare sodo come uomo di scuderia, senza pensare subito in grande, un consiglio che è stato preziosissimo”), poi si è trasferito, verso la fine degli anni settanta, per breve tempo a Bologna, da Tiziano Trivellato (“un’esperienza importante, anche se i cavalli erano pochi e non c’era quindi molto spazio per fare carriera”). La vita è fatta di incontri, e in quegli anni a Modena Tiberio conosce Walter Baroncini: incontro decisivo per la sua carriera, il Mago ne apprezza subito le doti ippiche e umane e lo porta nella sua scuderia. “Per me Walter è stato come un secondo padre – non nasconde Tiberio con la solita gentilezza - , o meglio ha rappresentato una seconda famiglia. Walter mi ha insegnato buona parte di quello che oggi so mettere in pratica, ma al di là dell’ippica mi ha permesso di vivere al meglio in una zona che allora conoscevo poco. Mi aiutava nella vita quotidiana, era sempre prodigo di consigli importanti, insomma per me averlo incontrato è stato un po’ come vincere al Totocalcio”. In quel periodo Tiberio vince la sua prima corsa (“la ricordo benissimo, ho vinto al primo tentativo in sulky da allievo, con Alberjan, un cavallo di Maurizio Milani”) e mette le basi per diventare il professionista stimato e di primo livello che è oggi. In quegli anni conosce ovviamente Mauro Baroncini, diventano amici, iniziano a lavorare insieme a Torino e poco a poco iniziano a formare un binomio quasi indissolubile. Poi... Il trainer della Bivans davanti alla scuderia 31 momento più difficile della mia carriera ippica”. E proprio nel momento peggiore gli amici, quelli veri, si fanno vivi... “Esatto, Mauro Baroncini mi ha chiamato e mi ha detto che per me un posto nella sua scuderia c’era sempre, anche se ero inattivo per l’infortunio. Ricordo perfettamente le sue parole “Per me tu da zoppo sei meglio che chiunque altro da sano”. Non potevo certo rinunciare a una proposta simile, e così, d’accordo con mia moglie, sono tornato al Nord, da Mauro, e per 15 anni siamo stati un binomio direi indissolubile. Divignano è un centro di allenamento eccezionale, io lo sentivo quasi mio, non mi sentivo solamente uno che ci lavorava. Ho imparato molto, ho avuto il piacere di allenare e guidare cavalli importanti, mi sono tolto tantissime soddisfazioni.” La scorsa estate però il rapporto Baroncini-Cecere si è di colpo interrotto e per Tiberio, dopo qualche paura e qualche indecisione, è cominciata una seconda carriera, affascinante tanto quanto la prima... “Probabilmente dopo quindici anni anche i migliori rapporti possono interrompersi, forse il tempo aveva deciso che ormai dovevo cambiare aria, fatto sta che dopo qualche incomprensione Mauro ha deciso di sciogliere il nostro rapporto, di fatto mi sono trovato senza lavoro quasi da un giorno all’altro. All’inizio mi sono spaventato, come diciamo noi a Napoli “tengo famiglia” e ho avuto paura di restare magari troppo a lungo disoccupato. In realtà ho ricevuto molte proposte, e lì è sorto un altro problema, quello di decidere la cosa giusta. Ero incerto sul da farsi, sapevo di dover cambiare casa e abitudini, e in questo obbligavo al cambiamento anche mia moglie, insomma non ero tranquillo. Poi però il signor Somma mi ha convinto, e per fortuna ho preso la decisione giusta, quella di accettare il progetto Bivans”. Come sei stato convinto? “Io adoro allenare i puledri e Antonio Somma ha deciso di investire proprio sui puledri. In questo modo riesco a mettere in pratica tutto ciò che ho appreso in quindici anni a Divignano. Tiberio Cecere e Antonio Somma, il titolare della Bivans che ha convinto il trainer napoletano nel progetto Ho trovato una scuderia piena di entusiasmo, un progetto serio, al momento abbiamo quindici cavalli da corsa, e tanti “Poi, per amore - spiega Tiberio - ho deciso di tornare al sud, a casa mia, puledri di un anno che a mio avviso rappresentano un lotto avevo conosciuto una ragazza della quale ero follemente innamorato e che molto interessante, che l’anno prossimo dovrebbe permetterci di toglierci infatti diventerà mia moglie. Ho aperto scuderia ad Aversa, le cose andatante soddisfazioni”. vano discretamente, anche se un giorno mi sono seriamente infortunato, Per adesso le soddisfazioni sono già arrivate, le vittorie di Ilaria Jet nel Gran per un anno e mezzo sono dovuto rimanere fermo. Quello è stato forse il Criterium e Allevatori, la ciliegina sulla torta… 32 Tiberio Cecere, la modestia fatta persona, è l’allenatore della primatista europea Ilaria Jet La modestia fatta persona. Tanto lavoro, poche parole, una filosofia semplice. La ragione per la quale O’Poeta è davvero un numero uno. Stimato da tutti. “Una ciliegiona direi, non mi aspettavo certo di vincere un gruppo uno nel giro di due mesi. Però devo ammettere che sto lavorando bene, il signor Somma è un proprietario eccezionale, mi lascia libero di lavorare senza mai dirmi nulla, diciamo che è il proprietario che tutti i trainer vorrebbero avere. Ilaria è una cavalla fantastica, ha classe e motore, sono sicuro che sarà una protagonista anche a tre anni ad alto livello. In scuderia con me lavorano Silvia Talpo e Gaetano Somma, Edoardo Baldi è il nostro driver ufficiale, con tanto di contratto, e quando capita, se troviamo libero qualche catch driver importante lo ingaggiamo. È successo così con Roberto Andreghetti che sta guidando regolarmente Ilaria Jet”. Tiberio Cecere è sempre stato una persona schiva e modesta, ha sempre basato la sua carriera sul lavoro e non sulle parole, e se gli dici che è il trainer del momento, che è uno dei pochi trainer italiani che sa portare ad alto livello un puledro quasi arrossisce e scuote la testa. Una pacatezza di carattere che diventa quasi timidezza, tanto che nelle vittorie di “Una ciliegiona direi, non mi aspettavo certo di vincere un gruppo uno nel giro di due mesi. Però devo ammettere che sto lavorando bene, il signor Somma è un proprietario eccezionale, mi lascia libero di lavorare senza mai dirmi nulla, diciamo che è il proprietario che tutti i trainer vorrebbero avere. Ilaria è una cavalla fantastica, ha classe e motore, sono sicuro che sarà una protagonista anche a tre anni ad alto livello”. Ilaria Jet non è mai andato in premiazione. “Ma quello è un voto che ho fatto. A Divignano, come capita in tutte le scuderie, un paio d’anni fa abbiamo avuto un momento sfortunato, non si riusciva più a vincere un gran premio. Finalmente un pomeriggio Entella Jet vinse l’Europa Filly, io sono andato in premiazione ma ho giurato a me stesso che sarebbe stata l’ultima volta, e non voglio certo diventare uno che “spergiura”. D’accordo, niente più Winner Circle, ma almeno riconosci di essere il trainer del momento? “Ma va, che dici, sto solo lavorando bene e ho avuto la fortuna di trovare una scuderia importante che mi ha dato fiducia, fiducia che spero di ripagare con i risultati”. Appunto, la modestia fatta persona. Tanto lavoro, poche parole, una filosofia semplice. La ragione per la quale O’Poeta è davvero un numero uno. Stimato da tutti. ANDREA NEGRI 33 4 ATTUALITÀ CONCORD JET STALLONE NELLA TENUTA DI SAN ROSSORE. All’Istituto Incremento Ippico di Pisa impegno e dedizione nella ricerca della selezione per il miglioramento della razza Questi risultati sono possibili perchè condotti e supportati oltre che da una L’Istituto Incremento Ippico ha la sua sede a Pisa dal 1867, e per oltre cento dirigenza attenta e competente e dal personale altamente qualificato delanni ha occupato quello che fu l’antico Arsenale delle Galee dei Cavalieri l’Istituto, anche da una costante ed attiva collaborazione con l’Università dell’Ordine di Santo Stefano. L’antica cinquecentesca struttura, voluta ed di Pisa, che utilizza il modernissimo e funzionale laboratorio della Steredificata dai Medici come cantiere per la costruzione ed il mantenimento paia per il prelievo e la produzione di seme equino refrigerato e congelato. dei gloriosi Galeoni pisani, fu infatti trasformata in una splendida scuderia Sotto la responsabilità del professor adatta ad accogliere gli stalloni Francesco Camillo, direttore della destinati al miglioramento delle Clinica di Veterinaria dell’Ateneo razze toscane. Questa funzione di Pisa, gli studenti fanno pratica e è stata svolta ininterrottamente svolgono corsi di tirocinio preparanpassando dal Regno d’Italia alla dosi al conseguimento della laurea Repubblica, ed è poi continuata in Veterinaria e Scienze di Produziodall’inizio degli anni ’80 sotto ne Animale. l’egida della Regione Toscana. Per l’anno 2007 si è presentata l’opDa alcuni anni la sede è camportunità per la nostra Associazione biata e l’Istituto occupa ora la di poter utilizzare lo stallone Concord Scuderia della Sterpaia, posta Jet da offrire agli Allevatori italiani, e nel cuore della splendida Tenuta si è pensato di usufruire della strutdi San Rossore che è costituita tura pisana per il servizio di prelievo da oltre cinquemila ettari di pie preparazione del seme. Immediata nete e pascoli e che comprende e positiva la risposta del direttore anche l’omonimo Ippodromo di dell’Istituto Riccardo Impeduglia, galoppo. Un tempo i Re d’Italia Concord Jet (Andreghetti in sulky) oggi stallone di punta all’Istituto di Incremento Ippico competente appassionato, conosciarrivavano per cacciare fagiani e tore di cavalli e sempre disponibile lepri, ma anche daini e cinghiacon gli Allevatori, che ha acconsenli, e le Regine si concedevano bagni di mare sulla splendida e lunghissima spiaggia che costeggia il lato tito ad accogliere il figlio di Supergill e Linfa Trotter in quelle scuderie che ovest del territorio, trascorrendo i periodi estivi nella villa che purtroppo fu un tempo hanno ospitato i cavalli dei Re d’Italia. distrutta con l’ultima guerra. Il vincitore del Derby 2002 è stato importante protagonista in pista e le Scomparve anche quella razza di cavalli che Casa Savoia selezionava ed alpremesse ci sono tutte perché lo possa essere anche come razzatore. levava e che serviva per il traino delle carrozze dei Reali; negli archivi della Tenuta sono frequenti le note di importazione ed immissione di stalloni e DANIELE FRANCESCHI fattrici Lusitani ed Andalusi e da questo si può intuire che si trattava di una razza di cavalli molto belli ed eleganti. Come detto nel 2000 l’Istituto si è trasferito nella Tenuta di San Rossore ed immutato è rimasto l’impegno e la dedizione nella ricerca della selezione di stalloni destinati al miglioramento. Si possono ammirare sia gli splendidi e possenti Maremmani da sella, ma anche i graziosi aveglinesi ed i simpaticissimi asini amiatini, ed è stata ritrovata e rifissata la razza del cavallo Monterufolino, un delizioso e brillante cavallino tipico delle province toscane, che da anni si era creduto estinto. Laboratorio di ricerca e analisi 34 ATTUALITÀ LO STARLIGHT BREEDING CENTRE. Ad una decina di chilometri a nord di Udine, la pianura friulana lascia spazio alle colline dell’anfiteatro morenico, che si estende dal monte Ragogna alla valle del Torre. Il paesaggio, che presenta un notevole fascino, è estremamente vario, verde, ondulato e ricco di boschetti. Il clima è secco, ventilato dalle brezze che provengono dai monti vicini. Storicamente è una zona di passaggio, attraverso la quale sono affluite, a partire dal quarto secolo dopo Cristo, le orde barbariche che voleva 35 LO STARLIGHT BREEDING CENTRE. LUCIANO PERSELLO DAI QUARTER HORSE AI TROTTATORI. Luciano Persello no conquistare l’Italia. Del resto non è un caso che pochi chilometri ad ovest, nella vicina Cividale, si siano fermati i Longobardi, di cui sono presenti ancora i resti raccolti nel museo ad essi dedicato, nel Tempietto e nell’Ipogeo Celtico. Per questi motivi la zona è ricca di castelli, eretti nel medioevo a protezione della pianura sottostante. I comuni della fascia morenica sono riuniti nella Comunità Collinare del Friuli e ne fanno parte, tra gli altri, San Daniele (famoso per il prosciutto), Moruzzo, Fagagna e Colloredo di Monte Albano. Gli ultimi due, che si riconoscono da lontano per i castelli, sono sede dell’allevamento Starlight di Luciano Persello. Il più noto è quello di Colloredo, che fu donato alla fine del decimo secolo dall’imperatore Ottone II al patriarca di Aquileia Rodoaldo; successivamente sotto la dominazione della Repubblica Veneta passò ai Nievo e fu proprio lì che lo scrittore Ippolito trovò l’ispirazione e portò a termine il suo romanzo più famoso: le Confessioni di un Italiano. La zona, i cui prati possono essere praticamente definiti “sempreverdi”, si presta particolarmente all’allevamento dei cavalli. Il primo a scoprire ciò e ad insediarsi una quarantina d’anni fa, fu Giorgio Jegher, che portò le sue fattrici a Moruzzo, sede anche del Centro Regionale d’Inseminazione Equina. In epoca più recente sono arrivati a Colloredo i Toniatti ed i Biasuzzi 36 Luciano Persello ha iniziato con l’allevamento dei quarter horses. Per impegni lavorativi è stato molto all’estero: Stati Uniti, Inghilterra, Norvegia, Austria ed altri paesi ancora. È titolare di un’azienda che progetta ed installa impianti elettrici per acciaierie ed altiforni: in collaborazione con la Danieli di Buttrio (leader del settore) ha esportato un po’ dappertutto. Luciano ha avuto cavalli sin da piccolo, avelignesi e maremmani, ma quando è andato negli States, alla fine degli anni settanta, si è innamorato dei quarter horses, ha importato alcune fattrici ed ha iniziato ad allevare. Il periodo tra l’ottantacinque ed il novanta è stato quello che gli ha dato le maggiori soddisfazioni, ma quando il quarto di miglio è diventato uno sport d’elite, si è fatto convincere da un amico ed è passato ai trottatori. Interno delle scuderie ALLEVAMENTO DI VENTI ETTARI TRA FAGAGNA E COLLOREDO. Persello possiede una ventina di ettari suddivisi tra Fagagna e Colloredo con delle strutture sovrabbondanti alle sue reali necessità, così, tenendo fede alla sua fama di personaggio emergente dell’ippica friulana, ha deciso di utilizzarle per mettere in piedi un centro d’inseminazione per cavalli trottatori. L’occasione gliel’ha fornita il dottor Massimo Rubei che, allontanatosi dai Toniatti, ha deciso di mettersi in proprio ed ha trovato in Luciano il partner ideale. Massimo è figlio d’arte e assieme al professor Degli Innocenti dell’università di Perugia è stato il primo in Italia, nel 1996, a certificare l’inseminazione di una trottatrice con il seme congelato. Pur essendo ancora giovane, ha fatto molta esperienza: ha iniziato alla Spineta Trotto, poi è stato presso l’allevamento Castelluccio, l’Allevamento due Rami ed infine da Toniatti. Qui si è fermato per cinque anni, ottenendo ottimi risultati: ha raggiunto una percentuale di gravidanze superiore all’80% ed è riuscito a produrre oltre 1.500 dosi all’anno di seme tra refrigerato e congelato, con poco più di 400 salti. Torre del castello di Colloredo Gruppo di puledre 37 LO STARLIGHT BREEDING CENTRE. STARLIGHT BREEDING CENTRE STAZIONE DI INSEMINAZIONE. Lo scorso 6 gennaio si è inaugurato lo Starlight Breeding Centre, che in pratica funge da stazione d’inseminazione artificiale, da centro di produzione seme e recapito seminale per l’import export e gruppo di raccolta embrioni. La struttura, tecnicamente all’avanguardia, si pone al servizio di tutti gli allevatori che intendessero coprire in loco le loro fattrici (sia con seme fresco che conservato), fare l’embryo transfer o congelare del seme. C’è anche una sala operatoria attrezzata per gli interventi di chirurgia ostetrica all’utero per via endoscopica. Il centro in pratica è dotato di due laboratori: uno per la raccolta e manipolazione del seme refrigerato ed uno per la produzione del seme congelato. Il primo è dotato di un microscopio con monitor esterno, spettrofotometro, Gruppo di puledri maschi 38 Adriano Ioan, Doriano Dalla Libera e Loris Tieppo in visita al centro termostato e bagnomaria. Il secondo invece, di una impaillettatrice–sigillatrice, centrifuga, criocongelatore programmabile e di un apparecchio denominato C.A.S.A. per l’esame computerizzato della motilità degli spermatozoi. Quest’ultimo è messo a disposizione dall’università di Perugia e di conseguenza sarà utilizzato anche per la ricerca. Infine, a breve sarà pronto anche il primo laboratorio mobile certificato in Italia, per la raccolta e la conservazione degli embrioni e per il fertility test, che eviterà di dover TRADE BALANCE, GIANT VICTORY E DONADONI OK GLI STALLONI. Persello con Donadoni Ok ed i proprietari dello stallone Francesco e Paolo Ruscino Alla fine delle conferenze è stato offerto un rinfresco all’aperto con un ottimo servizio di catering. Erano presenti molti allevatori friulani con Adriano Ioan in testa, parecchi veneti assieme al loro delegato Doriano Dalla Libera e perfino esponenti di altre razze equine interessati dalla novità. Tra le autorità erano presenti il consigliere regionale Roberto Molinaro ed il sindaco di Colloredo di Montalbano Ennio Benedetti. La giornata si è conclusa con la presentazione degli stalloni disponibili presso il centro, vale a dire: Trade Balance, Giant Victory e Donadoni Ok. LUCIO DEGRASSI spostare fattrici e stalloni. L’obiettivo per il primo anno è quello di coprire una settantina di fattrici; una quindicina di fattrici rimaste vuote lo scorso anno sono già presenti, in attesa dell’inizio ufficiale della stagione di monta. La mattinata è iniziata con la presentazione del centro, cui sono seguite le conferenze del dottor Rubei sull’inseminazione artificiale, quella del dottor Morini sull’embryo transfer e quella del professor Stefanon sull’alimentazione equina. In particolare il dottor Morini, ricercatore dell’università di Parma, ha illustrato la sperimentazione, condotta recentemente a buon fine, su vitrificazione e congelamento degli embrioni. Per questioni normative, però, è possibile effettuarla solo su razze diverse dalla trottatrice. Trade Balance presentato dal caporazza Stefano Giacomini durante l’inaugurazione del centro Dai quarter ai trottatori, sempre cavalli. Passione e amore di tutta una vita per Luciano Persello. Luciano Persello e il dottor Massimo Rubei 39 LO STARLIGHT BREEDING CENTRE. LUCIANO PERSELLO DAI QUARTER HORSE AI TROTTATORI. Luciano Persello no conquistare l’Italia. Del resto non è un caso che pochi chilometri ad ovest, nella vicina Cividale, si siano fermati i Longobardi, di cui sono presenti ancora i resti raccolti nel museo ad essi dedicato, nel Tempietto e nell’Ipogeo Celtico. Per questi motivi la zona è ricca di castelli, eretti nel medioevo a protezione della pianura sottostante. I comuni della fascia morenica sono riuniti nella Comunità Collinare del Friuli e ne fanno parte, tra gli altri, San Daniele (famoso per il prosciutto), Moruzzo, Fagagna e Colloredo di Monte Albano. Gli ultimi due, che si riconoscono da lontano per i castelli, sono sede dell’allevamento Starlight di Luciano Persello. Il più noto è quello di Colloredo, che fu donato alla fine del decimo secolo dall’imperatore Ottone II al patriarca di Aquileia Rodoaldo; successivamente sotto la dominazione della Repubblica Veneta passò ai Nievo e fu proprio lì che lo scrittore Ippolito trovò l’ispirazione e portò a termine il suo romanzo più famoso: le Confessioni di un Italiano. La zona, i cui prati possono essere praticamente definiti “sempreverdi”, si presta particolarmente all’allevamento dei cavalli. Il primo a scoprire ciò e ad insediarsi una quarantina d’anni fa, fu Giorgio Jegher, che portò le sue fattrici a Moruzzo, sede anche del Centro Regionale d’Inseminazione Equina. In epoca più recente sono arrivati a Colloredo i Toniatti ed i Biasuzzi 36 Luciano Persello ha iniziato con l’allevamento dei quarter horses. Per impegni lavorativi è stato molto all’estero: Stati Uniti, Inghilterra, Norvegia, Austria ed altri paesi ancora. È titolare di un’azienda che progetta ed installa impianti elettrici per acciaierie ed altiforni: in collaborazione con la Danieli di Buttrio (leader del settore) ha esportato un po’ dappertutto. Luciano ha avuto cavalli sin da piccolo, avelignesi e maremmani, ma quando è andato negli States, alla fine degli anni settanta, si è innamorato dei quarter horses, ha importato alcune fattrici ed ha iniziato ad allevare. Il periodo tra l’ottantacinque ed il novanta è stato quello che gli ha dato le maggiori soddisfazioni, ma quando il quarto di miglio è diventato uno sport d’elite, si è fatto convincere da un amico ed è passato ai trottatori. Interno delle scuderie ALLEVAMENTO DI VENTI ETTARI TRA FAGAGNA E COLLOREDO. Persello possiede una ventina di ettari suddivisi tra Fagagna e Colloredo con delle strutture sovrabbondanti alle sue reali necessità, così, tenendo fede alla sua fama di personaggio emergente dell’ippica friulana, ha deciso di utilizzarle per mettere in piedi un centro d’inseminazione per cavalli trottatori. L’occasione gliel’ha fornita il dottor Massimo Rubei che, allontanatosi dai Toniatti, ha deciso di mettersi in proprio ed ha trovato in Luciano il partner ideale. Massimo è figlio d’arte e assieme al professor Degli Innocenti dell’università di Perugia è stato il primo in Italia, nel 1996, a certificare l’inseminazione di una trottatrice con il seme congelato. Pur essendo ancora giovane, ha fatto molta esperienza: ha iniziato alla Spineta Trotto, poi è stato presso l’allevamento Castelluccio, l’Allevamento due Rami ed infine da Toniatti. Qui si è fermato per cinque anni, ottenendo ottimi risultati: ha raggiunto una percentuale di gravidanze superiore all’80% ed è riuscito a produrre oltre 1.500 dosi all’anno di seme tra refrigerato e congelato, con poco più di 400 salti. Torre del castello di Colloredo Gruppo di puledre 37 LO STARLIGHT BREEDING CENTRE. STARLIGHT BREEDING CENTRE STAZIONE DI INSEMINAZIONE. Lo scorso 6 gennaio si è inaugurato lo Starlight Breeding Centre, che in pratica funge da stazione d’inseminazione artificiale, da centro di produzione seme e recapito seminale per l’import export e gruppo di raccolta embrioni. La struttura, tecnicamente all’avanguardia, si pone al servizio di tutti gli allevatori che intendessero coprire in loco le loro fattrici (sia con seme fresco che conservato), fare l’embryo transfer o congelare del seme. C’è anche una sala operatoria attrezzata per gli interventi di chirurgia ostetrica all’utero per via endoscopica. Il centro in pratica è dotato di due laboratori: uno per la raccolta e manipolazione del seme refrigerato ed uno per la produzione del seme congelato. Il primo è dotato di un microscopio con monitor esterno, spettrofotometro, Gruppo di puledri maschi 38 Adriano Ioan, Doriano Dalla Libera e Loris Tieppo in visita al centro termostato e bagnomaria. Il secondo invece, di una impaillettatrice–sigillatrice, centrifuga, criocongelatore programmabile e di un apparecchio denominato C.A.S.A. per l’esame computerizzato della motilità degli spermatozoi. Quest’ultimo è messo a disposizione dall’università di Perugia e di conseguenza sarà utilizzato anche per la ricerca. Infine, a breve sarà pronto anche il primo laboratorio mobile certificato in Italia, per la raccolta e la conservazione degli embrioni e per il fertility test, che eviterà di dover TRADE BALANCE, GIANT VICTORY E DONADONI OK GLI STALLONI. Persello con Donadoni Ok ed i proprietari dello stallone Francesco e Paolo Ruscino Alla fine delle conferenze è stato offerto un rinfresco all’aperto con un ottimo servizio di catering. Erano presenti molti allevatori friulani con Adriano Ioan in testa, parecchi veneti assieme al loro delegato Doriano Dalla Libera e perfino esponenti di altre razze equine interessati dalla novità. Tra le autorità erano presenti il consigliere regionale Roberto Molinaro ed il sindaco di Colloredo di Montalbano Ennio Benedetti. La giornata si è conclusa con la presentazione degli stalloni disponibili presso il centro, vale a dire: Trade Balance, Giant Victory e Donadoni Ok. LUCIO DEGRASSI spostare fattrici e stalloni. L’obiettivo per il primo anno è quello di coprire una settantina di fattrici; una quindicina di fattrici rimaste vuote lo scorso anno sono già presenti, in attesa dell’inizio ufficiale della stagione di monta. La mattinata è iniziata con la presentazione del centro, cui sono seguite le conferenze del dottor Rubei sull’inseminazione artificiale, quella del dottor Morini sull’embryo transfer e quella del professor Stefanon sull’alimentazione equina. In particolare il dottor Morini, ricercatore dell’università di Parma, ha illustrato la sperimentazione, condotta recentemente a buon fine, su vitrificazione e congelamento degli embrioni. Per questioni normative, però, è possibile effettuarla solo su razze diverse dalla trottatrice. Trade Balance presentato dal caporazza Stefano Giacomini durante l’inaugurazione del centro Dai quarter ai trottatori, sempre cavalli. Passione e amore di tutta una vita per Luciano Persello. Luciano Persello e il dottor Massimo Rubei 39 DA NON PERDERE NONSOLO TROTTO. Solo tre gli appuntamenti di rilievo sulle piste italiane nel mese di febbraio, due riservate ai 4 anni (apre il Premio Firenze alle Mulina, poi l’Andreani ad Aversa), il restante per gli indigeni a 5 anni ed oltre, a Milano, il tradizionale Premio Encat. L’inizio è soft, come è giusto che sia, e in linea con quanto avveniva negli anni passati, in attesa di “collaudare” nei prossimi mesi le novità introdotte dalla nuova gestione Unire, con i mini-meeting, il ricollocamento delle Poule, l’eliminazione delle batterie per Giovanardi e Nazionale (l’esperimento è durato un solo anno) e lo spostamento delle Oaks dalla domenica del Derby al giorno precedente. Intanto, come ormai di consueto, cerchiamo di collegare attività di vertice di trotto con avvenimenti culturali per abbinare, in un certo senso, l’... utile al dilettevole. Per il primo appuntamento di Firenze proponiamo un classico, che più classico non si può, Michelangelo: una quarantina di suoi disegni, tutti progetti architettonici, sono esposti sino al 19 marzo a Casa Buonarroti di via Ghibellina 70. Tre le idee, per Milano, diverse nella sostanza, ma tutte stimolanti. Dal primo al 15 febbraio gli spazi dell’Hangar Bicocca (via Chiese angolo viale 40 Sarca) ospitano Collateral, una mostra che fa il punto sulle corrispondenze tra arte e cinema attraverso il lavoro di quindici autori e prevede oltre a degli allestimenti anche la proiezione di filmati. Sino al 29 aprile, invece, la Fondazione Mazzotta (Foro Buonaparte) propone un centinaio di opere, tra acqueforti, acquarelli, litografie e disegni a penna e a olio, di Paul Klee, il notissimo pittore svizzero, scomparso nel 1940, legato al gruppo del Blaue Reiter. L’ultimo “consiglio” milanese riguarda la rassegna intitolata ad Henri Cartier-Bresson, il grande fotografo che ha segnato un epoca: la mostra, che raccoglie oltre 200 fotografie, disegni e dipinti, è in programma allo spazio Forma Centro internazionale di fotografia (piazza Tito Lucrezio Caro) sino al 25 marzo. Per chi avesse intenzione di una puntata a Vincennes un po’ fuori stagione (ma il France o il Paris potrebbero meritare una gita) si consiglia la mostra del duo americano David Mc Dermott e Peter McGough presso la galleria Jerôme de Noirmont (avenue Matignon) con opere di ispirazione fumettistica. EZIO CIPOLAT GLI APPUNTAMENTI DI FEBBRAIO SULLE PISTE ITALIANE: 4 febbraio • FIRENZE: Firenze Gr. II (metri 1660, indigeni di 4 anni) 11 febbraio • MILANO: Encat Gr. II (metri 2100, indigeni di 5 anni ed oltre) 24 febbraio • AVERSA: Andreani Gr. II (metri 1660, indigeni di 4 anni) GLI APPUNTAMENTI A VINCENNES 4 febbraio • VINCENNES: Marne Gr. II (Euro 100.000, metri 2700, internazionali dai 4 ai 10 anni) 4 febbraio • VINCENNES: Calvados Gr. II (Euro 140.000, metri 2175, montato, internazionali dai 4 ai 10 anni) 11 febbraio • VINCENNES: France Gr. I (Euro 400.000, metri 2100, autostart, internazionali dai 4 ai 10 anni. Castroni esclusi). Prima prova del Circuito Internazionale 2007 11 febbraio • VINCENNES: Centaures Gr. I (Euro 240.000, metri 2200, montato, per francesi di 4, 5 e 6 anni) 18 febbraio • VINCENNES: Paris Gr. I (Euro 350.000, metri 4125, internazionali dai 4 ai 10 anni, castroni esclusi) 22 febbraio • VINCENNES: Plateau de Gravelle Gr. II (Euro 100.000, metri 2100, autostart, internazionali dai 4 ai 10 anni) 25 febbraio • VINCENNES: Union Européenne Gr. II (Euro 160.000, metri 3000, internazionali dai 4 ai 10 anni) 25 febbraio • VINCENNES: CRITERIUM DES JEUNES Gr. I (Euro 160.000, metri 2700, francesi di 3 anni, castroni esclusi) LA STORIA AGNANO RESTA SENZA LOTTERIA. DECRETO MINISTERIALE ESCLUDE LA PRESTIGIOSA CORSA DI NAPOLI. La decisione del Governo contestata non solo dal mondo ippico ma anche da quello politico con in testa Rosa Russo Iervolino. L’ippodromo di Agnano gremito di gente il pomeriggio del Lotteria Il prossimo 6 maggio lo spettacolare carosello napoletano ci sarà, ma il D.M. del 20 dicembre 2006 firmato dal sottosegretario per l’economia e le finanze Alfiero Grandi, concernente l’individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali dell’anno 2007, esclude l’internazionale prova di Agnano, che dal 1951 era stata abbinata alla Lotteria Nazionale perché considerata “storica” e quindi particolarmente rilevante per la promozione artistica e culturale del nostro Paese. “Non riusciamo a spiegarci perché una manifestazione di grande storia e tradizione come il Gran Premio Lotteria di Agnano, la cui immagine è tradizionalmente collegata alla Lotteria Nazionale sin dagli anni ’50 perché ritenuta di grande richiamo e di assoluto prestigio, sia stata esclusa dall’elenco delle manifestazioni abbinate alle lotterie nazionali per l’anno 2007” ha dichiarato Gaetano Papalia, presidente di Ippodromi & Città, non nascondendo la sua grande amarezza, sottolineando: “Il Gran Premio Lotteria di Agnano è un evento apprezzato a livello internazionale. Una manifestazione organizzata con il Comune di Napoli, per il quale Gaetano Papalia esso rappresenta un appuntamento di spicco della rassegna “Il Maggio dei Monumenti” e sponsorizzato negli ultimi anni, fra l’altro dal Consorzio Lotterie Nazionali e dalla stessa Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”. Papalia si è detto inoltre molto sorpreso di questo imprevisto ripensamento dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato: “Nel 2006, AAMS aveva scelto di far stampare l’immagine del biglietto della Lotteria Nazionale sui materiali pubblicitari del Gran Premio Lotteria di Agnano, per iniziare un’azione di rilancio dell’immagine dell’omonima Lotteria partendo proprio dalle valenze promozionali di questo storico Rosa Russo Iervolino evento sportivo. Tale inatteso disimpegno avviene oltretutto in un momento in cui l’intervento di AAMS nel settore dell’ippica si è fatto ancora più rilevante”. La decisione del Governo contestata dal Commissario Unire Guido Melzi d’Eril, che promette battaglia: “Cancellato un pezzo di storia dell’ippica e del paese. Rompere questo binomio una cosa grave, come togliere il Giro d’Italia con la scusa che ci sono tante altre manifestazioni sportive. Ne ho già parlato con il Ministro De Castro e stiamo lavorando affinché la corsa di Napoli ritrovi la sua collocazione nella Lotteria”. Anche il mondo politico si è mosso con in testa Rosa Russo Iervolino: “Sono rimasta dispiaciuta – ha detto – ed ho protestato con il Ministro Visco per l’esclusione del Gran Premio di Agnano dalle Lotterie storiche”. Tutti d’accordo sul prestigio della Lotteria di Agnano, che per biglietti venduti era seconda solo a quella di Capodanno. LUIGI SANGREGORIO 41 LA STORIA MEMORIE DEL TROTTATORE. AMERIQUE 1982: HYMOUR, IL FENOMENO! Lo spunto vittorioso di Hymour (m., 1973 da Nonant Le Pin e Samara) nel Prix d’Amérique 1982 Pubblichiamo una sintesi dell’articolo di Luigi Miari, cogliendo l’occasione di ricordare una delle più prestigiose firme dell’ippica, a ventidue anni dalla sua prematura scomparsa. Abbiamo sottolineato la data di questo Amérique per informarvi circa un raffinato modo di seguire il servizio sulla corsa attraverso il sito dell’Ina (Institut National de l’audiovisuel) (http://www.ina.fr/archivespourtous): lo scorso anno questo Ente transalpino ha messo on-line una moltitudine di telegiornali francesi, soprattutto della sera, con la possibilità di scaricarne ciascuno a schermo intero ad un prezzo molto basso (con metodologia Quick-Time). Insieme ai viaggi del Papa, ai grandi eventi internazionali spesso anche non lieti, ai Gran Premi di Formula Uno, alle vittorie delle nazionali di Platini e di Zidane si possono generalmente rivedere alcuni di questi servizi anno per anno, purché siano presenti nella data in questione. 42 Basta solo conoscere la data esatta (inevitabilmente per l’Amérique l’ultima domenica di gennaio) onde poi inserirla (ovviamente scrivendo nel “rechercher” il mese in lingua transalpina, janvier nel nostro specifico caso). A tal proposito ci può essere utile un calendario perpetuo per agevolare la ricerca, senza dover ricorrere ad estemporanei calcoli temporali (fra i tanti ad esempio http://xoomer.alice.it/esongi/calcoloperpetuo.htm). Per la cronaca il primo Amérique da poter seguire è quello del 29 gennaio 1978 (vincitore Grandpre) cui il Telegiornale della sera di Antenne 2 dedica addirittura lo spazio d’apertura. Si sottolinea altresì che i telegiornali delle 20 del secondo canale transalpino dedicavano all’ippica spazi quotidiani che ponevano l’ippica al centro dell’attenzione in orario di massimo ascolto, anticipando gli eventi di trotto e di galoppo (o anche semplici tierce) con ampi reportage curati dalla gradevolissima giornalista Pierrette Bres. Un esempio di cultura evoluta che la Hymour trionfa nel Prix de France Rai purtroppo non ha mai seguito. Quanto a Ideal du Gazeau, il battuto di giornata, avrà modo di rifarsi nel maggio svedese dell’Elitlopp (vedere a tal proposito www.youtube.com, utilizzando quale chiave di ricerca “Ideal du Gazeau 1982”, filmato che al momento di andare in stampa è presente nella rete e che ci auguriamo permanga fino al momento della vostra lettura). LUCIO CELLETTI (estratto dall’articolo di Luigi Miari del Trottatore n.1-gennaio 1982 ) Adesso i francesi si mettono a fare anche i miracoli: non si può che chiamar così l’avvento del 9 anni Hymour ai fasti del Prix d’Amérique, con tanto di coda per il Prix de France. Va bene lo spessore della materia prima; van bene i verdissimi e morbidi pascoli di Normandia o la potenza atletica di una razza che ha per rude palestra Vincennes. Ma questa di Hymour (con a fianco Jiosco) proprio non ce la aspettavamo; e non se l’aspettavano neppure i parigini. Alla vigilia, se qualcuno avesse giurato che Idèal du Gazeau, sui fatidici 2600 metri del “plateau”, era più che pronto per far un netto 1.17, tutti sarebbero stati concordi nello stimare in una botte di ferro il popolare morello volante. Idèal du Gazeau, se pur un po’ troppo sperperando sul percorso, ha fatto davvero un secco 1.17; ma Hymour e Jiosco con un identico 1.16.9 l’hanno travolto. E chi poteva mettere in guardia Ideal e la gran folla di Vincennes dicendo loro: “Attenti a quei due…”? Forse non ci pensavano neppure i diretti interessati: Jean Pierre Dobois e Jean René Gougeon. Difatti, nel solito robusto “mazzo” di contendenti francesi, Hymour figurava genericamente, con un’ottima forma recuperata ma sul timbro di un 1.18.5 ben lontano dalle esigenze dell’Amérique. E con Jiosco, che non si vedeva in pista da settembre, si è stati incerti fino al giovedì se partecipare o meno. É stato come il babau di una “boite à surprise” Hymour; e in fondo, anche se la pista nera larga come una piazza d’armi premia di massima i più forti, non di rado è anche una beffarda, amara “boite à surprise” dalla quale il 31 gennaio scorso è saltato fuori il nostro Gator Bowl. Questo è stato il risvolto della corsa che ci ha lasciati di stucco. Lo si sa bene che Vincennes è trappola insidiosa. Però, da vent’anni a questa parte, vale a dire dai tempi di Tornese, mai eravamo andati a Parigi con una chance sì legittimamente giustificata. Anche la moltitudine francese che aspettava Idèal di Gazeau è rimasta di sasso. Fino all’ultima piegata, perfino per Jean Pierre Dubois, Hymour era un che di vago nell’aria, fuori dal gruppone. Poi, di colpo la possente, precipitosa dirittura per acciuffare Idèal du Gazeau e far fuori negli estremi istanti Jiosco. Quell’epilogo prepotente di Hymour (che veniva a eguagliare il record della corsa stabilito da Grandpre in 1.16.9 nel 1978) era proprio impensabile. Ma il trotto francese ha sette spiriti, e anche più; e dal suo inteso magma sa anche cavare il miracolo Hymour, cavallo rigenerato alla soglia dei 9 anni, e con una prodigiosa impuntatura tecnica. Siamo abituati alla “longevità” dei trottatori normanni, eminenti in pista anche quando stanno per congedarsi: Une de Mai, Tidalium Pèlo, Bellino II, Elèazar. Ma un caso come quello di Hymour, ormai dedito alla razza perché con le gambe tutte acciaccate, non era mai capitato.E lo abbiamo accettato con un certo stupore: un Hymour recuperato lo si può spiegare vincitore a Nizza o in episodi marginali a Vincennes, ma non all’apice dell’Amérique. Eppure la realtà 1982 di Parigi è questa; ed è inequivocabile. PER APPROFONDIRE • ANACT Viale del Policlinico 131 00161 Roma Lucio Celletti Tel. 06 44164222 E-mail: [email protected] 43 DA NON PERDERE NONSOLO TROTTO. Solo tre gli appuntamenti di rilievo sulle piste italiane nel mese di febbraio, due riservate ai 4 anni (apre il Premio Firenze alle Mulina, poi l’Andreani ad Aversa), il restante per gli indigeni a 5 anni ed oltre, a Milano, il tradizionale Premio Encat. L’inizio è soft, come è giusto che sia, e in linea con quanto avveniva negli anni passati, in attesa di “collaudare” nei prossimi mesi le novità introdotte dalla nuova gestione Unire, con i mini-meeting, il ricollocamento delle Poule, l’eliminazione delle batterie per Giovanardi e Nazionale (l’esperimento è durato un solo anno) e lo spostamento delle Oaks dalla domenica del Derby al giorno precedente. Intanto, come ormai di consueto, cerchiamo di collegare attività di vertice di trotto con avvenimenti culturali per abbinare, in un certo senso, l’... utile al dilettevole. Per il primo appuntamento di Firenze proponiamo un classico, che più classico non si può, Michelangelo: una quarantina di suoi disegni, tutti progetti architettonici, sono esposti sino al 19 marzo a Casa Buonarroti di via Ghibellina 70. Tre le idee, per Milano, diverse nella sostanza, ma tutte stimolanti. Dal primo al 15 febbraio gli spazi dell’Hangar Bicocca (via Chiese angolo viale 40 Sarca) ospitano Collateral, una mostra che fa il punto sulle corrispondenze tra arte e cinema attraverso il lavoro di quindici autori e prevede oltre a degli allestimenti anche la proiezione di filmati. Sino al 29 aprile, invece, la Fondazione Mazzotta (Foro Buonaparte) propone un centinaio di opere, tra acqueforti, acquarelli, litografie e disegni a penna e a olio, di Paul Klee, il notissimo pittore svizzero, scomparso nel 1940, legato al gruppo del Blaue Reiter. L’ultimo “consiglio” milanese riguarda la rassegna intitolata ad Henri Cartier-Bresson, il grande fotografo che ha segnato un epoca: la mostra, che raccoglie oltre 200 fotografie, disegni e dipinti, è in programma allo spazio Forma Centro internazionale di fotografia (piazza Tito Lucrezio Caro) sino al 25 marzo. Per chi avesse intenzione di una puntata a Vincennes un po’ fuori stagione (ma il France o il Paris potrebbero meritare una gita) si consiglia la mostra del duo americano David Mc Dermott e Peter McGough presso la galleria Jerôme de Noirmont (avenue Matignon) con opere di ispirazione fumettistica. EZIO CIPOLAT GLI APPUNTAMENTI DI FEBBRAIO SULLE PISTE ITALIANE: 4 febbraio • FIRENZE: Firenze Gr. II (metri 1660, indigeni di 4 anni) 11 febbraio • MILANO: Encat Gr. II (metri 2100, indigeni di 5 anni ed oltre) 24 febbraio • AVERSA: Andreani Gr. II (metri 1660, indigeni di 4 anni) GLI APPUNTAMENTI A VINCENNES 4 febbraio • VINCENNES: Marne Gr. II (Euro 100.000, metri 2700, internazionali dai 4 ai 10 anni) 4 febbraio • VINCENNES: Calvados Gr. II (Euro 140.000, metri 2175, montato, internazionali dai 4 ai 10 anni) 11 febbraio • VINCENNES: France Gr. I (Euro 400.000, metri 2100, autostart, internazionali dai 4 ai 10 anni. Castroni esclusi). Prima prova del Circuito Internazionale 2007 11 febbraio • VINCENNES: Centaures Gr. I (Euro 240.000, metri 2200, montato, per francesi di 4, 5 e 6 anni) 18 febbraio • VINCENNES: Paris Gr. I (Euro 350.000, metri 4125, internazionali dai 4 ai 10 anni, castroni esclusi) 22 febbraio • VINCENNES: Plateau de Gravelle Gr. II (Euro 100.000, metri 2100, autostart, internazionali dai 4 ai 10 anni) 25 febbraio • VINCENNES: Union Européenne Gr. II (Euro 160.000, metri 3000, internazionali dai 4 ai 10 anni) 25 febbraio • VINCENNES: CRITERIUM DES JEUNES Gr. I (Euro 160.000, metri 2700, francesi di 3 anni, castroni esclusi) LA STORIA AGNANO RESTA SENZA LOTTERIA. DECRETO MINISTERIALE ESCLUDE LA PRESTIGIOSA CORSA DI NAPOLI. La decisione del Governo contestata non solo dal mondo ippico ma anche da quello politico con in testa Rosa Russo Iervolino. L’ippodromo di Agnano gremito di gente il pomeriggio del Lotteria Il prossimo 6 maggio lo spettacolare carosello napoletano ci sarà, ma il D.M. del 20 dicembre 2006 firmato dal sottosegretario per l’economia e le finanze Alfiero Grandi, concernente l’individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali dell’anno 2007, esclude l’internazionale prova di Agnano, che dal 1951 era stata abbinata alla Lotteria Nazionale perché considerata “storica” e quindi particolarmente rilevante per la promozione artistica e culturale del nostro Paese. “Non riusciamo a spiegarci perché una manifestazione di grande storia e tradizione come il Gran Premio Lotteria di Agnano, la cui immagine è tradizionalmente collegata alla Lotteria Nazionale sin dagli anni ’50 perché ritenuta di grande richiamo e di assoluto prestigio, sia stata esclusa dall’elenco delle manifestazioni abbinate alle lotterie nazionali per l’anno 2007” ha dichiarato Gaetano Papalia, presidente di Ippodromi & Città, non nascondendo la sua grande amarezza, sottolineando: “Il Gran Premio Lotteria di Agnano è un evento apprezzato a livello internazionale. Una manifestazione organizzata con il Comune di Napoli, per il quale Gaetano Papalia esso rappresenta un appuntamento di spicco della rassegna “Il Maggio dei Monumenti” e sponsorizzato negli ultimi anni, fra l’altro dal Consorzio Lotterie Nazionali e dalla stessa Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”. Papalia si è detto inoltre molto sorpreso di questo imprevisto ripensamento dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato: “Nel 2006, AAMS aveva scelto di far stampare l’immagine del biglietto della Lotteria Nazionale sui materiali pubblicitari del Gran Premio Lotteria di Agnano, per iniziare un’azione di rilancio dell’immagine dell’omonima Lotteria partendo proprio dalle valenze promozionali di questo storico Rosa Russo Iervolino evento sportivo. Tale inatteso disimpegno avviene oltretutto in un momento in cui l’intervento di AAMS nel settore dell’ippica si è fatto ancora più rilevante”. La decisione del Governo contestata dal Commissario Unire Guido Melzi d’Eril, che promette battaglia: “Cancellato un pezzo di storia dell’ippica e del paese. Rompere questo binomio una cosa grave, come togliere il Giro d’Italia con la scusa che ci sono tante altre manifestazioni sportive. Ne ho già parlato con il Ministro De Castro e stiamo lavorando affinché la corsa di Napoli ritrovi la sua collocazione nella Lotteria”. Anche il mondo politico si è mosso con in testa Rosa Russo Iervolino: “Sono rimasta dispiaciuta – ha detto – ed ho protestato con il Ministro Visco per l’esclusione del Gran Premio di Agnano dalle Lotterie storiche”. Tutti d’accordo sul prestigio della Lotteria di Agnano, che per biglietti venduti era seconda solo a quella di Capodanno. LUIGI SANGREGORIO 41 LA STORIA MEMORIE DEL TROTTATORE. AMERIQUE 1982: HYMOUR, IL FENOMENO! Mp!tqvoup!wjuupsjptp!ej!Iznpvs!)n/-!2:84!eb!Opobou!Mf!Qjo!f!Tbnbsb*!ofm!Qsjy!eÖBnsjrvf!2:93 Ufnqp!ej!Bnfsjrvf;!wphmjbnp!bodif!opj!vtdjsf!ebj!dpoßoj!jubmjdj-!dpo!vo! wjbhhjp!ofm!ufnqp!qj!dpsup!sjtqfuup!bmmf!optusf!qsjnf!bcjuvejoj!)tpmp///! wfoujdjorvf!booj*!f!qfs!vo!pnbhhjp!bm!uspuup!gsbodftf-!jo!qbsujdpmbsf!be! 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Losa Jet, la capostipite dell’allevamento e madre del campione Cirdan, con al fianco l’ultimo nato da Kick Tail “Io stesso – spiega Zafferoni – ho avuto scuderia al galoppo per diverso tempo, poi ho svoltato al trotto sia come cavalli da corsa che a livello di allevamento. I costi del galoppo, per monte di alto livello, sono un po’ troppo alti. Ad ogni modo ci sono ancora in allevamento tre fattrici di galoppo, all’interno di una conduzione che tuttavia è decisamente indirizzata verso il mondo del trotto”. Un mondo che sta riservando davvero tante soddisfazioni alla Bertolina/San Barnaba, i cui prodotti sono riconoscibili dal suffisso Baba. Cominciò tutto, comunque, nel 1989. “Acquistai l’allevamento dall’apprezzatissimo Ernesto Colombo, ora purtroppo scomparso. Mi convinse ad entrare in società con lui iniziando da Losa Jet. All’inizio sembrò tutto negativo, perché la cavalla si infortunò dopo la prova di qualifica e non arrivò mai a correre. In razza, però, coperta da Toss Out diede un certo Cirdan. E tutto cambiò, ovviamente. Cirdan è stato qualcosa di eccezionale per me, un cavallo fantastico che tuttavia ha terminato la sua carriera (Inverno 2005, ndr) in credito con la fortuna. Molti ricorderanno infatti il Lotteria del 2004 e la jella che impedì al cavallo di vincere la finalissima dopo essersi imposto alla grande nella sua batteria in 1.12.9. Vorrà dire che auguro a Cirdan di riscuotere in razza quel credito, visto che pro- prio ora sta iniziando la sua nuova carriera. Alla Canf, naturalmente”. Nel frattempo le soddisfazioni non sono comunque mancate, per Zafferoni: “Vado alle corse da quando avevo cinque anni, mi sento quindi completamente assorbito da questo mondo anche se faccio in modo di non perdere del tutto altre abitudini (come quella, ottima, di andare a vedere l’Inter, ndr). Tra gli acquisti che ricordo con più piacere c’è stato quello di Lavandiere, mamma di Vardamir, che a sua volta ha dato tre anni fa Galadriel Baba, primatista delle tre anni e vincitrice in estate del Nazionale Filly e del Campionato Femminile. A proposito, Vardamir è destinata a Cirdan, per un accoppiamento tutto fatto in casa che Uno degli ampi paddock nell’hinterland di Pavia, sinonimo di pace, verde e tranquillità 45 Il caporazza Andrea con il figlio di Daguet Rapide e Brilthor L’interno della scuderia con fattrici e puledri a curiosare verso l’obiettivo della Bertolina/San Barnaba: “Non decidiamo promette davvero grandi cose. mai a priori se vendere un puledro o tenerlo per Da una cosa nasce l’altra e così, nel 2004, decisi noi. Dipende tutto dall’offerta. Ultimamente, di mettere su scuderia. Al momento attuale ho comunque, si è creato un una decina di cavalli, divisi solidissimo rapporto di fitra Gubellini e Lindblom. La ducia con i Gubellini, che punta è senza dubbio Frisky hanno acquistato ad esemBieffe, recentissimo terzo pio un fratello di Cirdan. nel Nazioni, ma la stessa In allevamento ci sono Galadriel Baba e Gwaihir una decina di fattrici: Baba sono cavalli che mi oltre a Lavandiere e Vardastanno dando tante soddimir, abbiamo altre ottime sfazioni. Ake Kristoffersson, cavalle come la vecchia e uno che se ne intende, mi glorosissima Losa Jet, che ha detto che sono l’unico ha dato la bellezza di 15 allevatore in Europa che cavalli da corsa in 15 anni! ogni tre cavalli ne dà uno vincitore classico. Mi auguPoi segnalo Brilthor, madre ro, naturalmente, di andare di Gwaihir, Elendil, in razza avanti così, ma in questo con 1.12.8 di record e gravicampo serve parecchia da di Pine Chip, poi ancora fortuna, prima di tutto”. Espera Dei, Firiel, Zucca Il fatto di avere scuderia, di Casei e Begoldrubyredcomunque, non ha modifidresses”. Puledro da Daguet Rapide e Brilthor cato i parametri di vendita La qualità, come si vede, 46 non difetta certo all’Azienda pavese, che tiene gli occhi apertissimi sul mercato ed ha fatto un bel colpo alla recente Asta fattrici a Crema: “Mi piaceva molto Elizbeth Bi, che nasce alla grandissima ed è stata ottima in corsa prima di essere frenata da un infortunio. Alla fine sono riuscito a prenderla per soli 3000 euro, cosa che mi ha lasciato davvero incredulo e molto soddisfatto. Spero possa essere la nuova Losa Jet. Ma, ripeto, in questo campo la fortuna è una componente molto importante. Che noi, comunque, proviamo ad ingraziarci lavorando sodo…”. SANDRO CAMERANI Il grande campione, sogno di ogni allevatore... il campione che sa darti le forti emozioni e che ti fa dire: “l’ho allevato io!”. ATTUALITÀ STRONG YANKEE. RISARCIMENTO RECORD Sandro Baroncini consegna l’assegno del risarcimento a Gino Balzarini con alla destra Ferruccio Savio e Bruno Prestia e a sinistra Luigi Farina, Renato Bruni e Sandro Moscati Strong Yankee (da Muscles Yankee e So So Chic) 3, 1.50.3 (1.08.7) e vincite per 1.434.351 $, soggetto di punta della generazione 2002, acquistato come stallone da un pool di proprietari italiani formato da Gino Balzarini (Azienda Agricola Mariano), Sandro Moscati (Scuderia del Baronetto), Luigi Farina, Ferruccio Savio e dalla Far Stalloni, è morto. Atteso all’Azienda Agricola Mariano, dove avrebbe funzionato come razzatore, Strong Yankee s’infortunava in paddock, trasportato presso la clinica universitaria Guelph, in Ontario, il 18 dicembre in Canada, a seguito dei traumi riportati, è stato abbattuto. Una Renato Bruni, Gino Balzarini, Sandro Baroncini vicenda triste per i proprietari, che hanno deciso di rendere pubblica la notizia in quanto è la prima volta che in Italia viene liquidato un danno ippico-assicurativo (il cavallo era assicurato per un milione di euro) in tempi così ristretti. Il 10 gennaio, presso l’Azienda Agricola Mariano di Noceto, Sandro Baroncini, titolare della Baroncini Brookers e Lloyd’s corrispondente, e Renato Bruni della London con Brit Lloyd’s Syndicate hanno consegnato il risarcimento per la morte del campionissimo americano al pool di proprietari italiani. Sandro Baroncini ha voluto sottolineare l’importanza della garanzia, ma anche: “Un ulteriore tranquillità per coloro che intendono investire ad alto livello nell’ippica”. L.S. 47 AVVENIMENTI GRAN PREMI. MILANO • DOMENICA 21 GENNAIO SERIAL LOCATELLI/FINALE Gr. III € 44.000, metri 1600 Premiazione Finale 1. OPAL VIKING m.b. 7 Tumpike Taylor e Zippelina Coeur (Lord off All). Allev.: in Svezia. Prop.: Golden Viking Ab (1600 F. Ciulla) 1.11.6; 2. Tschagga (1600 R. Andreghetti) 1.11.9; 3. Istanbul (1600 P. Gubellini) 1.12; 4. Ferox Grif (1600 P. Leoni) 1.12.4; 5. Straightup (1600 A. Guzzinati) 1.12.6. MILANO • SABATO 13 GENNAIO SERIAL LOCATELLI/PRIMA PROVA Locatelli Finale € 18.700, metri 1600 1. OPAL VIKING m.b. 7 Tumpike Taylor e Zippelina Coeur (Lord off All). Allev.: in Svezia. Prop.: Golden Viking Ab (1600 F. Ciulla) 1.12.1; 2. Istanbul (1600 P. Gubellini) 1.12.4; 3. Finett Pride (1600 R. Palomba) 1.12.8; 4. Dart Boss (1600 T. Di Lorenzo) 1.12.9; 5. Eva Kant Gianfi (1600 G. Minnucci) 1.13. Locatelli Prima Prova MILANO • SABATO 13 GENNAIO SERIAL LOCATELLI/SECONDA PROVA € 18.700, metri 1600 1. STRAIGHTUP m.b. 9 Lindy’s Crown e Royal Magic (Royal Prestige). Allev.: in Svezia. Prop.: sc. Tre Elle (1600 P. Gubellini) 1.12.3; 2. Tschagga (1600 R. Andreghetti) 1.12.6; 3. Meadowbranch Quoin (1600 L. Baldi) 1.12.8; 4. Ferox Grif (1600 P. Leoni) 1.12.9; 5. Filipp Roc (1600 G. Carini) 1.13. 48 Locatelli Seconda Prova
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