Bilancio sociale 2010
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Bilancio sociale 2010
Comune di Cesena Bilancio Sociale Servizi Sociali e Sociosanitari Attività 2009 – 1° Semestre 2010 A cura di: Laura Farneti : Servizio Programmazione Sociale e Sanitaria Hanno collaborato: Fausta Ramona Baiardi, Manuela Baldini, Nadia Bertaggia, Luca Brasini, M.Grazia Battistini, Saimir Cela, Claudio Crociati, Stefano Fabbri, Matteo Gaggi, Francesca Gentili, Franca Magnani, Cinzia Pieri, Eloise Righi, Morena Righi, Chiara Riva, Manola Tassinari, Silvia Umiliacchi, Alessandro Strada, Carmen Zuffi. Si ringraziano: Servizio Statistica e Toponomastica, Segreteria amministrativa dei Servizi Sociali, Ufficio amministrativo dei Servizi Sociali, Centro Stampa e Ufficio Stampa del Comune di Cesena, e inoltre tutte le associazioni del territorio, le cooperative sociali, gli enti privati che hanno partecipato all’indagine finale e collaborato alla realizzazione della Pubblicazione. Copia della presente pubblicazione può essere richiesta a: Servizio Programmazione Sociale e Sanitaria Servizi Sociali Comune di Cesena, Piazza del Popolo 10 Tel 0547-356829-36 e-mail: [email protected] oppure è scaricabile dal sito: http://serviziweb.comune.cesena.fc.it/pianisociali/index.html Stampato e Impaginato dal Centro Stampa Comunale ( Gennaio 2011 ) 2 Indice - Presentazione pag 7 - Nota introduttiva e metodologica 1. Governance e partecipazione pag 9 1.2 L’organizzazione del settore 1.3 I “portatori di interesse” e la partecipazione 1.4 Il percorso partecipato alla programmazione 2. Attività economica pag 9 pag 11 pag 12 pag 15 2.1 La ripartizione della spesa 2.2 Il confronto della spesa 2009-2010 2.3 La quota di finanziamento del Comune di Cesena nei diversi centri di costo 3. Uno sguardo generale… pag 15 pag 16 pag 16 pag 17 3.1 I cittadini assistiti dai servizi sociali 3.2 Lo sportello sociale pag 17 pag 17 4. Interventi rivolti alle famiglie pag 19 - Contesto sociale di riferimento pag 19 pag 19 pag 20 - Famiglie assistite - Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione Attività ordinarie: 4.1 Progetti di intervento socio-economico 4.1.1Prestiti sull’onore 4.1.2 Inserimenti socio-lavorativi 4.2 Accoglienza e ascolto di persone in stato di grave povertà 4.3 Il Centro per le Famiglie Attività straordinarie: 4.4 Tariffa sociale 4.5 Sostegno a famiglie numerose 4.6 Misure Anti-Crisi (MAC) pag 20 pag 21 pag 22 pag 22 pag 23 pag 25 pag 25 pag 26 5. Attività di Tutela e Promozione dell’Infanzia e Adolescenza pag 27 - Contesto sociale di riferimento - I bambini assistiti - Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione Attività ordinarie: Tutele: 5.1 Affidi del tribunale al Servizio Sociale 5.2 Spazio Neutro So.Stare Attività di promozione e sostegno: pag 27 pag 27 pag 28 3 pag 29 pag 29 5.3 Progetti personalizzati a sostegno delle funzioni genitoriali 5.4 Adozione 5.5 Post scuola e centri educativi pomeridiani 5.6 Trasporto e accompagnamento dei bambini disabili 5.7 Altre attività rivolte a minori disabili Attività Straordinarie: 5.8 Promozione dell’affido familiare 5.9 Potenziamento delle attività legate ai minori anche come contrasto alla crisi 6. Servizi per Disabili Adulti pag.30 pag 30 pag 30 pag 31 pag 31 pag 32 pag 32 pag 33 - Contesto sociale di riferimento - Le persone disabili assistite - Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione Attività ordinarie: 6.1 Servizio Taxibus e agevolazioni per la mobilità 6.2 Erogazione contributi artt. 9 e 10 Legge regionale 29/1997 6.3 Contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche 6.4 Assistenza domiciliare 6.5 Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD) 6.6 Centri diurni 6.7 Promozione dell’inserimento lavorativo (Borse lavoro) 6.8 Progetto Agenzia Lavoro 6.9 Servizi Residenziali 6.10 Assegno di cura 6.11 Contributo per assistenti familiari Attività diverse: 6.12 Progetti per il tempo libero 6.13 Percorsi per disabili on vedenti e sensoriali 6.14 Terapia riabilitativa 6.15 Centri estivi pag 33 pag 33 pag 34 pag 34 pag 35 pag 35 pag 36 pag 36 pag 37 pag 37 pag 38 pag 38 pag 39 pag 39 pag 39 pag 39 pag 40 pag 40 7. Servizi per Anziani pag.41 - Contesto sociale di riferimento - Gli anziani assistiti - Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione Attività ordinarie: 7.1 Appartamenti protetti 7.2 Case protette e Residenze Sanitarie Assistanziali (RSA) 7.3 I Centri Diurni 7.4 L’assistenza domiciliare di base 7.5 Assistenza domiciliare rivolta a persone con disturbi cognitivi 7.6 Qualificazione del lavoro di cura 7.7 Assegni di cura 7.8 Integrazione per regolarizzare le assistenti familiari 7.9 Supporto alle famiglie che percepiscono l’assegno di cura 7.10 Pasti a domicilio 7.11 Trasporto estivo agevolato AVM (ex ATR) 7.12 Le attività ricreative: vacanze, gite, iniziative culturali, centri sociali 7.13 Vacanze 7.14 Centri sociali 7.15 Attività socialmente utili pag 41 pag 41 pag 42 4 pag 42 pag 43 pag 43 pag 44 pag 45 pag 45 pag 46 pag 46 pag 47 pag 47 pag 47 pag 47 pag 48 pag 48 pag 49 7.16 Amarcord Cafè Attività straordinarie: 7.17 Progetto Affetti Speciali- sostegno alle reti sociali e di prevenzione per soggetti fragili 7.18 Percorsi di Dimissioni protette pag 50 pag 51 8. Servizi per l’Integrazione dei Cittadini Stranieri pag 53 - Contesto sociale di riferimento - La popolazione straniera nei servizi sociali - Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione Attività ordinarie: 8.1 Il Centro servizi stranieri 8.2 Centro Interculturale “Movimenti” 8.3 Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) 8.4 Progetto “Oltre la strada” Attività straordinarie: 8.5 Progetto TRAA (territori in rete per l’accesso all’alloggio) pag 53 pag 53 pag 55 9. Interventi per Favorire l’Accesso all’Alloggio pag.59 - Contesto sociale di riferimento - Obiettivi di mandato e obiettivi triennali di programmazione Attività ordinarie: 9.1 Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) 9.2 Fondo sociale per l’affitto 9.3 Edilizia agevolata 9.4 Partecipazione alla Fondazione per lo sviluppo e la promozione dei contratti di locazione e alloggi sociali 9.5 Protocollo d’intesa per il miglioramento delle condizioni di disagio abitativo 9.6 Rilascio Attestazioni di Idoneità Alloggiativa per richieste di ricongiungimento/coesione familiare ai sensi della L. 94/2009 9.7 Alloggi emergenza abitativa Attività straordinarie: 9.8 Incremento disponibilità nuovi alloggi ERS pag 59 pag 60 10. Ricerca: la qualità percepita del sistema dei servizi sociali e sociosanitari del territorio cesenate pag.67 10.1 Premessa metodologica 10.2 Il campione 10.3 Analisi dei dati 10.4 Conclusioni pag 49 pag 55 pag 56 pag 56 pag 60 pag 62 pag 63 pag 64 pag 64 pag 64 pag 65 pag 65 pag 66 pag pag pag pag 67 67 67 71 pag 73 Appendice Elenco del personale coinvolto Elenco fonte dati 5 6 Presentazione Il bilancio sociale costituisce, innanzitutto, uno degli strumenti principali attraverso il quale comunicare le ricadute sociali della propria, particolare attività. Ed è evidente che in un Comune, ed in particolare nel settore dei servizi sociali, rendicontare gli effetti dell’attività – che è realizzazione di servizi di tutela ed assistenza ai cittadini – assume una rilevanza eccezionale e comporta una particolare assunzione di responsabilità. In primo luogo perché significa comunicare con trasparenza la capacità dell’ente pubblico di programmare le misure poste in essere per rispondere efficacemente alle esigenze espresse dalle persone. E, naturalmente, perché il bilancio sociale deve rappresentare anche la sintesi qualitativa e quantitativa di quanto posto in essere e di tutti gli attori, pubblici e privati, che hanno contribuito, insieme, a fare, mantenere e rinnovare l’intero sistema di servizi. A qualche anno di distanza dalla definizione del primo bilancio sociale di questo settore del Comune, è con grande orgoglio e soddisfazione che presentiamo alla città un documento rinnovato, che vuole essere segno tangibile dell’evoluzione della nostra rete dei servizi e della capacità di questo territorio di declinare operativamente, ogni giorno, i fondamentali valori di equità, giustizia sociale e solidarietà. Una rete che, innanzitutto, mira al coinvolgimento delle persone e ad una loro inclusione attiva e responsabile nella società; che tende all’integrazione vera di tutti i cittadini, alla valorizzazione di tutte le culture e al sostegno nei confronti di ogni famiglia, in particolare se più sola e più fragile. E’ proprio il coinvolgimento attivo delle persone a rappresentare la parte che riteniamo più significativa del bilancio sociale 2009-2010 (1° semestre) e che troverete ben sintetizzata nella sezione “Ricerca”. Dopo che da tempo la programmazione dei servizi viene fatta a Cesena attraverso un forte confronto partecipato fra Comune, altri enti pubblici, organizzazioni sindacali, volontariato e settore non profit, da quest’anno abbiamo deciso di ampliare il loro coinvolgimento anche in termini di verifica ed efficacia dei servizi realizzati. Per capire, dalla viva voce delle più significative rappresentanze dei cittadini, cosa funziona davvero e cosa, invece, può essere migliorato. Un percorso che riteniamo fondamentale e che continueremo ad affinare e perfezionare. Grazie davvero a tutti: a tutte le donne e gli uomini che da ogni sede - e mettendo in campo le più disparate competenze e passioni - fanno ogni giorno di Cesena una città accoglienza, sicura e solidale. Il Sindaco Paolo Lucchi L’Assessore alle Politiche per il Benessere dei Cittadini Simona Benedetti 7 Nota introduttiva e metodologica Giunto alla nona edizione, il bilancio sociale dei servizi sociali continua ad essere un documento di riferimento importante per il settore e per le politiche sociali e sociosanitarie del territorio. A differenza delle precedenti edizioni però, quest’anno si è pensato di riorganizzare e ampliare la precedente struttura per creare uno strumento più completo che vada oltre la sola rendicontazione dei servizi e delle attività svolte nell’anno, che pur sempre rappresenta la parte centrale del documento, per creare uno strumento per comunicare in modo più chiaro e comprensibile con i nostri portatori di interesse (cittadini, associazioni, imprese…) in relazione agli obiettivi programmati ed ai risultati raggiunti nella gestione dei servizi e del settore; Oltre a ciò, è obiettivo del nuovo bilancio sociale anche: - promuovere un ottica, nella visione dei servizi, sempre più connaturata come visione di rete e quindi evidenziando sempre i diversi soggetti, istituzionali e non, implicati nella gestione e nella pianificazione di ogni singolo servizio oltre all’importante presenza del volontariato della cooperazione sociale a supporto dell’intero sistema - mostrare e valorizzare il lavoro del personale interno ed esterno coinvolto in una logica di miglioramento dei rapporti tra amministrazione e organizzazione interna, fornendo ad esso gli elementi utili alla conoscenza della visione di insieme dei servizi per capire anche dove il proprio lavoro si colloca in una logica di appartenenza ad un sistema a rete - semplificare la conoscenza dei servizi e delle attività intraprese attraverso descrizioni più semplici ma puntuali dei servizi, fornendo dati di attività anche attraverso rappresentazioni grafiche e distinguendo le attività ordinarie e oramai parte strutturale del sistema da quelle straordinarie e dai progetti; - coinvolgere direttamente i portatori di interesse nella valutazione dell’attività del settore, al fine di individuare elementi utili al miglioramento della rete dei servizi e della loro comunicazione interna ed esterna. La struttura del documento è essenzialmente divisa in quattro parti: - Una prima parte: Identità e governance (cap.1): dove in maniera sintetica si presentano la mission, i valori e le informazioni relative all’organizzazione del settore servizi sociali e del sistema dei servizi sociosanitari in senso lato; - Una parte introduttiva relativa all’Attività economica (cap.2) che, oltre a fornire uno sguardo generale sulle risorse del settore e sulle destinazioni delle risorse per target di riferimento, costituisce un importante anello di collegamento tra i dati di attività dei servizi e le informazioni economiche del bilancio d’esercizio; - Una parte centrale sui Servizi e le attività riferite al 2009 e primo semestre 2010 (cap.3 -9) che costituisce una parte fondamentale del documento, descrive in maniera analitica tutte le attività svolte nell’ambito del sistema integrato dei servizi sociali e sociosanitari suddivise per aree tematiche. In particolare per ogni area viene descritto il contesto di riferimento, gli obiettivi triennali e di mandato, i servizi e dati di attività, le associazioni e le cooperative ed altri enti coinvolti. Per ogni attività è specificato l’ente e /o l’organizzazione che la gestisce. - Infine un ultima parte costituita da una Ricerca: la qualità percepita del sistema dei servizi sociali e sociosanitari del territorio cesenate (cap.10). Essa riporta in sintesi i dati principali emersi dell’indagine rivolta ai “portatori di interesse” ovvero a coloro che collaborano con il settore e appartengono alla rete dei servizi pur non essendo soggetti istituzionali (vedi anche par. 1.3). L’indagine mirava a raccogliere informazioni generali sulla percezione che i portatori di interesse hanno rispetto alla rete dei servizi sociali e sociosanitari del territorio. Come appendice al documento sono stati invece riportati: - un elenco del personale coinvolto; - una nota metodologica sulle fonti e la metodologia utilizzata per la raccolta dati. 8 1.Governance e Partecipazione 1.2 L’organizzazione del settore Servizi Sociali del Comune di Cesena Il settore Servizi Sociali è ubicato nel Comune di Cesena, nella sede principale di Piazza del Popolo 10, al secondo piano dell’edificio. E’ un servizio cresciuto molto negli anni, che allo stato attuale comprende 34 persone dipendenti a cui devono aggiungersi 2 collaboratori fissi e 6 dipendenti della Cooperativa Asso. Tra i dipendenti del Comune 18 sono assistenti sociali, 4 sono i responsabili di servizio 10 sono istruttori direttivi e amministrativi. Il personale della cooperativa Asso è interamente dedicato alle attività amministrative mentre dei due collaboratori uno è un professionista informatico e l’altra una professionista dedicata alle attività per adulti. Il personale del Settore Servizi Sociali si integra e lavora in stretta collaborazione con il personale Ausl , Asp e delle cooperative come si evince dalla tabella finale allegata che riporta l’intero comparto del personale. Le azioni e le attività riportate in questo bilancio, infatti, sono portate avanti attraverso l’integrazione e la sinergia di personale proveniente dai diversi enti oltreché dalle forze del privato sociale e delle associazioni del territorio. Senza questa commistione di forze e di professionalità, la maggioranza di queste attività non avrebbero senso e non sarebbero in grado di produrre dei risultati soddisfacenti. Dal punto di vista organizzativo distinguiamo nel Settore quattro aree di attività: - Il Servizio Amministrativo, Casa e Sanità Svolge attività tecnico-amministrative, di programmazione e controllo dei servizi sociali sia del Comune di Cesena sia dei Comuni della Gestione Associata; predispone atti per gare ed eventi di settore; istituisce l’istruttoria di tutte le pratiche relative all'erogazione di contributi; esegue il controllo contabile di acquisti, di interventi economici, di spese ed entrate; svolge adempimenti giuridico-amministrativi relativi a convenzioni, appalti, incarichi e contratti di servizio; partecipa al tavolo di concertazione con le cooperative sociali; rendiconta gli interventi in campo sociale; supporta il processo di informatizzazione e condivisione delle banche dati. Si occupa inoltre dell’assegnazione degli alloggi popolari e dell’erogazione del fondo sociale per l'affitto; rilascia attestazioni di idoneità alloggiativa per cittadini extracomunitari; eroga contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche e per favorire la mobilità e l'autonomia nell'ambiente domestico delle persone disabili; rilascia e revisiona patenti per l’abilitazione all’impiego dei gas tossici. - Il Servizio Anziani (distrettuale) Gestisce il sistema di accesso ai servizi e interventi sociali e socio-sanitari per anziani; promuove azioni di partecipazione attiva degli anziani, di prevenzione dell'isolamento ed emarginazione in collaborazione con l'Asp Cesena-Savio e Organizzazioni del Terzo Settore; offre servizi di sostegno alla domiciliarità quali assistenza domiciliare, erogazione pasti a domicilio, telesoccorso, sostegno al lavoro di cura delle assistenti familiari (tutoring ); interventi di assistenza socio-eonomica, comprese integrazioni retta per case protette/residenze. - Il Servizio Infanzia adolescenza e famiglie (distrettuale) Garantisce sostegno e tutela alle famiglie residenti con figli con l' obiettivo di permettere lo svolgimento delle azioni di cura, protezione, mantenimento, educazione e di crescita dei figli nelle condizioni più appropriate. Offre tutela e protezione di bambini e adolescenti minorenni quando la rete familiare e parentale è assente o non può provvedere, in collaborazione con i preposti servizi AUSL. Sostiene le persone in difficoltà e a rischio di marginalità sociale anche attraverso la collaborazione con la rete di servizi svolti dalle Associazioni di Volontariato e di Promozione Sociale. Garantisce sostegno e servizi ai rifugiati politici. - Il Servizio per la Programmazione Sociale e Sanitaria (distrettuale) Svolge attività di supporto all'elaborazione e alla valutazione della programmazione in area sociale, sociosanitaria e sanitaria: "Piano per la Salute e il benessere Distrettuale"; esegue l’intera fase di istruttoria per il rilascio dell'accreditamento dei servizi socio sanitari ai sensi della DGR 514 del 2009; svolge attività di coordinamento delle funzioni di committenza in ambito sociale e socio sanitario di competenza dei Comuni e dell'Azienda USL e delle funzioni di definizione dei rapporti contrattuali con i soggetti gestori dei servizi e o dei progetti finanziati; porta avanti attività di istruttoria e di monitoraggio per la definizione di regolamenti distrettuali sull'accesso e sulla compartecipazione degli utenti alla spesa; garantisce il supporto organizzativo al Comitato di Distretto e alla Conferenza Sociale e Sanitaria, oltre ad attività di ricerca e valutazione dei servizi in ambito distrettuale. 9 Schema : organigramma Settore Servizi Sociali Direzione Settore Settore Servizi Sociali Unità di Progetto Giovani Coop.va Sociale Asso Ufficio amministrativo Servizio Amministrativo e Casa Servizio Anziani Ufficio Casa Ufficio logistico e organizzativo 10 A.S.P Servizio Minori e Famiglie Servizio programmazione sociale e sanitaria 1.3 I “portatori di interesse”e la partecipazione1 Consideriamo “portatori di interesse”(Stakeholders) tutti i soggetti che abbiano un interesse in gioco in area sociale e sociosanitaria e/o che possano essere interessati direttamente o indirettamente alle scelte strategiche e operative dell’Amministrazione e del Settore Servizi Sociali. I portatori di interesse, sono considerati molto importanti dal Settore e dall’Amministrazione in quanto, l’area sociale, per la sua natura di complessità e di problematicità, richiede delle risposte che siano il più possibile globali ed integrate e per far ciò si rende necessario un lavoro di rete in stretta collaborazione con l’esterno in particolare con il terzo settore e con le organizzazioni, anche del privato, che, a diverso titolo, si occupano di questa vasta area. I portatori di interesse, inoltre, proprio perché in genere a stretto contatto con la realtà del territorio rappresentano per i servizi un importante strumento di monitoraggio, di rilevazione dei bisogni e di segnalazione di questi all’amministrazione. Una collaborazione ed un coinvolgimento di questa parte importante della comunità nella programmazione e nei lavori del settore rappresenta quindi una fase irrinunciabile per una risposta efficace ai bisogni della Comunità Cesenate. I principali portatori di interesse esterni del settore Servizi Sociali sono: le associazioni di volontariato e di promozione sociale in ambito sociosanitario, educativo e culturale del territorio, le cooperative sociali di tipo B, le organizzazioni sindacali confederali e di settore, le case di riposo, le comunità educative, i centri ricreazionali per anziani, le scuole di ogni ordine e grado, i cittadini interessati ecc.. Schema: la rete dei portatori di interesse Associazioni volontariato e promozione sociale Giornalisti e Uffici Stampa Cooperative sociali Organizzazioni sindacali confederali e di settore Cittadini interessati SETTORE SERVIZI SOCIALI Enti gestori di strutture sociali e sociosannitarie Scuole di ogni ordine e grado Quartieri Associazioni di categoria Sistema economico e produttivo Fondazioni 1 Nella parte sulle attività e sui servizi vengono riportati, per ogni area di riferimento, i portatori di interesse che collaborano con l’amministrazione alla realizzazione del sistema dei servizi ed interventi sociali e sociosanitari del territorio. Inoltre, per ascoltare il territorio e migliorare il sistema a rete già presente, è stata promossa una indagine rivolta ai portatori di interesse la cui sintesi è riportata al cap.10 11 1.4 Il percorso partecipato alla programmazione sociale e sanitaria Il coinvolgimento e la partecipazione degli interlocutori non istituzionali che a diverso titolo interagiscono con il sistema sociosanitario territoriale, come già detto sopra, rappresenta un tassello molto importante anche ai fini della programmazione dei servizi e più in generale della politica di welfare del territorio. Proprio per rispondere a logiche di trasparenza e per permettere un coinvolgimento attivo delle persone interessate a queste tematiche, più volte abbiamo cercato dei momenti di riflessione nel territorio creando degli spazi di confronto sia per informare sulla attività programmatoria e finanziaria del settore che per ascoltare il territorio e gli input che emergevano in questo senso. In particolare, oltre agli ormai consueti spazi dedicati alla predisposizione del programma attuativo annuale (vedi tabella) del piano per la salute e benessere sociale, l’amministrazione ha voluto dedicare appositi momenti di plenaria con tutti i nostri portatori di interesse per informare sullo stato del bilancio e dei servizi dell’intero settore con la finalità di trasmettere quella visione d’insieme necessaria per poi riflettere nel merito delle singole aree specifiche (anziani, disabili, minori ecc..) . A questo proposito ricordiamo: - il Convegno in plenaria del 26 gennaio 2010: Il Convegno generale apriva la stagione programmatoria 2010 con l’intento di coinvolgere le diverse parti interessate in una riflessione sia tecnica che politica sullo stato del welfare locale anche alla luce degli effetti della crisi economica in atto. Il convegno, suddiviso in una mattinata segnata da gruppi di lavoro ed un pomeriggio di plenaria, ha visto la partecipazione di circa 200 persone tra operatori, volontari tecnici e politici del territorio. 12 - Il percorso per la costruzione del piano attuativo 2010 Come avviene ogni anno, anche per il 2010 la formulazione della programmazione (Piano per la Salute e Benessere Sociale - Programma atuattivo) è stata fatta attraverso un percorso di coinvolgimento che ha previsto diversi incontri con le parti sociali del territorio coordinati dal Servizio Programmazione Sociale e Sanitaria (ex Ufficio di Piano). Tabella: Elenco percorso programmatorio 2010 per il Piano per la salute e benessere sociale Tavolo Composizione Data e luogo Convegno Welfare Locale e Diritti Sociali in tempo di crisi Membri di associazioni, cooperative, scuole, responsabili e operatori dei diversi Enti che si occupano di tematiche sociosanitarie, amministratori, cittadinanza 26 gennaio, ore 9.00 Sale Comandini Assemblea Terzo settore Ufficio Programmazione Sociale e Sanitaria, Presidente Comitato di Distretto, Direttore di Distretto, Assessore al Welfare del Comune di Cesena, rappresentanti componenti dell’Assemblea del Terzo Settore Distrettuale 23 marzo, ore 18.00 18 maggio, ore 1.,30 Comune di Cesena Tavolo Tecnico Ufficio Programmazione Sociale e Sanitaria, Responsabili Servizi Sociali del Distretto Responsabili delle aree e dei progetti sociali e sociosanitari inseriti nel Piano attuativo 2009 30 marzo ore 15.00 Comune di Cesena Tavolo Sindacati* Ufficio Programmazione Sociale e Sanitaria, Assessore al Welfare, Direttore di Distretto e Presidente Comitato di Distretto Organizzazioni Sindacali Confederali e dei pensionati 16 aprile ore 11.30, 26 aprile ore 11.00 10 maggio 2010 Comune di Cesena Tavoli Tematici per aree Ufficio Programmazione Sociale e Sanitaria e Tavolo Famiglie (Centro per le famiglie, Associazioni, Consultori, Azienda Usl, ASP,Comuni) Tavolo Disabilità (Associazioni, Azienda Usl, Cooperative sociali, ASP, centri residenziali e semiresidenziali, Comuni) Tavolo Povertà (Associazioni di volontariato, ASP, Comuni) 21 aprile ore 9.00 Centro per le famiglie, Via Ex Tiro a Segno 239 22 aprile ore 16.00 Sede Assiprov Via Serraglio, 18 22 aprile ore 8.30 Sala Riunioni Croce Rossa Via Zuccherificio, 85 Coordinamento gestione associata Comitato di Distretto Responsabili servizi sociali, responsabili aree gestione associata Sindaci dei Comuni del Distretto, Direttore di Distretto, Responsabile Ufficio programmazione sociale e sanitaria 13 20 maggio ore 16 Comune di Cesena 27 maggio ore 10.30 Comune di Cesena - Altri tavoli: oltre ai tavoli previsti per la formulazione del Piano per la salute e benessere sociale ve ne sono altri che, strutturati, si incontrano periodicamente nell’anno: Il tavolo delle povertà Il tavolo di concertazione con le cooperative sociali Incontri svolti: 9 gennaio 2009, 1 aprile 2009, 5 novembre 2009, 10 dicembre 2009, 22 aprile 2010, 5 luglio 2010, 4 novembre 2010 Incontri svolti: 7 luglio 2009, 21 dicembre 2009, 17 giugno 2009 5 agosto 2009, 27 ottobre 2009 Promotore del convegno del 26 gennaio 2009 - - L’incontro in plenaria del Il Convegno in plenaria del 10 novembre 2010 Il 10 novembre 2010 si è svolto un momento di riflessione con tutte le parti sociali del territorio finalizzato a condividere la situazione di bilancio del settore anche in prospettiva della previsione di spesa per l’anno2011. Per l’occasione erano presenti, oltre all’Assessore alle Politiche per il Benessere dei cittadini Simona Benedetti anche l’Assessore al Bilancio Carlo Battistini ed il Sindaco Paolo Lucchi. COMUNE DI CESENA Bilancio di Previsione 2011 SERVIZI SOCIALI 14 2. Attività Economica 2.1 La ripartizione della spesa Dall’analisi dei dati di bilancio del settore servizi sociali 2009-10 si conferma un forte impegno dell’amministrazione a favore delle famiglie e a sostegno della genitorialità. Nel preventivo economico 2010 infatti circa il 38% della spesa totale è assorbita per l’ “area famiglia”ed in particolare ci si riferisce alla spesa per i contributi socio-economici (13%), a quella per i minori (17%) per i giovani (3%) a quella promozionale e di supporto alle famiglie (2%) e all’integrazione sociale delle persone straniere (3%). Non va trascurata anche la cifra consistente dedicata all’accesso all’abitazione (20%). Una consistente parte delle risorse (40%) viene invece dedicata alla spesa a favore della non autosufficienza (anziani e disabili) che spesso è finalizzata al sostegno delle famiglie che si prendono cura di un famigliare anziano o disabile. Grafico: ripartizione della spesa del Settore SOCIO ECONOMICA 14% CASA 21% FAMIGLIE 2% ANZIANI 27% MINORI 18% DISABILI ADULTI 13% IMMIGRAZIONE 3% ACCOGLIENZA ED EMERGENZA 2% AREE DI SPESA TOTALI CASA 2.113.224,00 FAMIGLIE 183.208,00 MINORI 1.773.188,00 IMMIGRAZIONE 343.273,00 ACCOGLIENZA ED EMERGENZA 160.200,00 DISABILI ADULTI 1.313.915,00 ANZIANI 2.590.922,00 SOCIO ECONOMICA Totale complessivo 1.354.538,00 9.832.468 Da rilevare inoltre che la spesa per la non autosufficienza che il comune di Cesena supporta a favore di anziani e disabili e delle loro famiglie, è in realtà solo il 18% circa della spesa complessiva per questa macro area di bisogno. Il rimanente della spesa per la non autosufficienza infatti viene coperto attraverso altri fondi dedicati ( fondo nazionale non autosufficienza, Fondo sanitario nazionale, Fondo regionale non autosufficienza), attraverso il finanziamento degli altri comuni del distretto e grazie alla contribuzione degli utenti. FNA 3% FSN-Ausl 9% Comune di Cesena 18% utenti 30% FRNA anziani 30% FRNA disabili 10% 15 Ricostruzione della spesa complessiva dedicata alla non autosufficienza (stima) 2.2 Il confronto della spesa 2009- 20102 Con riferimento al bilancio del settore e all’andamento nella spesa nelle varie aree di intervento (centri di costo) rispetto all’anno precedente, nel 2010 si evidenzia un incremento generale della spesa concentrato per lo più in specifiche aree quali quelle della non autosufficienza e degli interventi sociali diversi. Per quanto riguarda l’area della non autosufficienza ciò è dovuto all’incremento dei fondi regionali e nazionali dedicati. Per quanto riguarda gli interventi sociali diversi si l’incremento nel 2010 rispetto al 2009 è imputabile essenzialmente all’aumento di finanziamenti dedicati al sostegno al reddito delle famiglie colpite da crisi economica (vedi anche Prf.4.6 Misure anti-crisi pag.26 ). Nell’area dell’accesso all’abitazione si è realizzata invece una leggera diminuzione della spesa rispetto al 2009 a seguito dei significativi tagli di entrata del fondo nazionale dedicato ai contributi per l’affitto. Confronto spesa complessiva 2009-2010 14.000.000,00 12.000.000,00 10.000.000,00 8.000.000,00 6.000.000,00 4.000.000,00 2.000.000,00 0,00 Abitazioni Non autosuff. Immigrazione SPESA 2009 Interventi diversi Igiene e sanità Totale SPESA 2010 2.3 La quota di finanziamento del Comune di Cesena nei diversi centri di costo Le risorse messe a disposizione dal Comune di Cesena per far fronte alla spesa complessiva per gli interventi in ambito sociale e sociosanitario ha subito nel complesso un significativo incremento passando da 4.673.747 euro nel 2009 a 5.255.228 euro (+12,4%) nel 2010. In particolare l’incremento si è registrato nelle attività per la non autosufficienza e per il sostegno ai redditi delle famiglie colpite dalla crisi dando continuità ai rilevanti interventi iniziati già nel 2009. Quota di finanziamento a carico del Comune per Centro di Costo 5.950.000,00 4.950.000,00 3.950.000,00 2.950.000,00 1.950.000,00 950.000,00 -50.000,00 Abitazioni Non autosuff. Immigrazione QUOTA COMUNE 2009 2 Interventi diversi Igiene e sanità Totale QUOTA COMUNE 2010 In questo caso si sono messi a confronto il consuntivo 2009 e il preventivo assestato ad ottobre 2010. 16 3. Uno Sguardo Generale… 3.1 I cittadini assistiti dai servizi sociali Il Settore Servizi Sociali del Comune di Cesena, ha seguito con progetti strutturali e continuativi, nel corso del 2009, 1010 famiglie e 1843 persone con problematiche afferenti all’ “area anziani”. A questi sono da aggiungersi i minori complessivamente seguiti per tutele, che sono 976, per un totale di 5143 persone direttamente e indirettamente coinvolte. Il numero di famiglie che si rivolgono al comune continua a crescere negli anni ma in particolare nel 2009 ha visto un notevole incremento raggiungendo il migliaio di famiglie seguite (+20% rispetto all’anno precedente). Continua anche l’aumento, seppure minore rispetto a quello delle famiglie, del numero di anziani seguiti. Anno Anziani Famiglie 2007 1475 800 2008 1718 805 2009 1843 1010 2008-2009 + 7,3% + 20,3% Se guardiamo solo i nuclei assistiti attraverso contributi economici, notiamo il trend generale di incremento già descritto sopra che vede un notevole incremento delle famiglie assistite. Questo dato, conseguente all’aumento delle richieste di bisogno a fronte dei primi effetti della crisi economica, è la conseguenza anche ad un aumento delle risorse rese disponibili dall’amministrazione per far fronte appunto a queste problematiche (vedi anche cap.4“Interventi rivolti alle famiglie”pag 27). nuclei assistiti x 1000 abit. 8,00 7,50 7,50 7,00 valori % 6,50 6,00 5,50 5,00 6,13 6,03 5,79 5,47 5,24 4,50 4,00 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008 anno 2009 Trend di incremento dei nuclei assistiti con contributi economici dal Comune di Cesena in rapporto all’incremento della popolazione 3.2 Lo sportello sociale Lo sportello sociale si configura oggi come importante punto di riferimento per il primo accesso degli utenti. L'obiettivo è aiutare e condurre le persone ad accedere ai servizi e alle risorse sociali esistenti sul territorio attraverso un'attività di accoglienza, di ascolto, di informazione, di orientamento e di accompagnamento. Il servizio, attraverso colloqui individuali con l'assistente sociale, ha il compito di aiutare la persona a capire il proprio bisogno e la segue fino ad individuare la risposta più adatta e appropriata, mettendo in campo le risorse del territorio e tenendo presenti le esigenze e le potenzialità della persona stessa. 17 Attività 2009 – 1°sem.2010 Anno 2008 2009 1° sem 2010 N. accessi 1237 1342 628 (di cui) accessi per richieste di contributi economici Anziani 363 458 125 798 718 345 Famiglie 355 487 226 Adulti soli 76 123 57 Stranieri 54 68 19 In generale si denota un alto numero di accessi allo sportello sociale con una tendenza leggermente in calo nei primi mesi del 2010 rispetto all’apice raggiunto nel 2009. In generale, infatti, nei primi mesi 2010 si nota soprattutto una diminuzione nelle richieste di contributi economici di coloro che accedono ai servizi per la prima volta. Le persone che accedono allo sportello lo fanno per lo più per problematiche relative agli anziani. In particolare chiedono assegni di cura o domandano informazioni per l’inserimento in case protette. Seguono poi i nuclei famigliari e gli adulti soli. La maggioranza dei nuclei famigliari che accede allo sportello lo fa per problematiche di tipo economico e quindi per chiedere una qualche forma di contributo, spesso in casi dove sono presenti minori. Accessi- anno 2009 Adulti soli 9% Anziani 54% Accessi allo sportello sociale nell’anno 2009 Famiglie 37% Il dato riferito al calo delle richieste economiche allo sportello, se messo in relazione con quello che riguarda il forte aumento dei contributi economici assegnati su progetto dell’assistente sociale (vedi anche prg 4.1, pag 20) ci indica che si sono raggiunte e prese in carico gran parte delle famiglie in difficoltà che si erano rivolte ai servizi. Tale dato è confermato anche dall’incremento del tasso di turn-over dei nuclei assistiti (vedi grafico pag 17) che indica nel 2009 una alta presa in carico di famiglie nuove, non conosciute precedentemente ai servizi. E’ su queste famiglie che, rilevato il perdurare di difficoltà importanti a perseguire l’autonomia economica, è necessario intervenire con risposte innovative anche a carattere strutturale. 18 4. Interventi Rivolti alle Famiglie Contesto sociale di riferimento Continuano gli andamenti, oramai strutturali, che rispecchiano la tendenza più generale dell’aumento delle famiglie (in gran parte dovuto all’immigrazione) in correlazione all’aumento della popolazione ma con una progressiva diminuzione del numero di componenti delle stesse (dai 2,41 del 2007 si è passati ai 2,37 del 2008). Continua a salire il numero dei “single” che rappresenta oggi il 31,28% del totale delle famiglie (di cui il 44% circa sono persone anziane). In costante aumento sono anche i genitori soli con minori che in dieci anni sono quasi raddoppiati passando dall’1,94% del 1999 al 3,8% del 2009. Famiglie composizione media familiare 2,6 41.000 40.000 39.000 2,5 famiglie residenti numero medio componenti 2,55 2,45 2,4 2,35 38.000 37.000 36.000 35.000 34.000 2,3 33.000 2,25 32.000 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 20 07 20 08 20 09 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 anni 05 20 06 20 07 20 08 20 09 20 anni Famiglie assistite Le famiglie in carico ai servizi sociali nel 2009 sono circa 1010 di cui poco più della metà sono straniere (566).Da rilevare che le 566 famiglie straniere assistite rappresentano il 14% del totale delle famiglie straniere residenti (4.068). Se prendiamo in considerazione i quartieri di Cesena vediamo che la distribuzione delle famiglie assistite in proporzione alle famiglie residenti è più alta in certi quartieri rispetto ad altri come ad esempio il Centro urbano, il quartiere Borello ed il Fiorenzuola. % famiglie in carico 4,5 4,0 3,8 3,8 3,6 3,5 3,0 2,5 2,3 2,0 2,5 2,5 1,9 1,5 1,5 1,0 1,8 1,7 1,6 1,2 1,0 0,5 0,0 ce nt ro 19 to t ur ba no ce s fio uo re la nz C uo er la ve se S O ud ltr e S av V al io le Sa vi o B or el R ub lo ic on e A lM C er ve are se N or R d av en na te se Di nz sm a a qu no ar tie re 0,0 Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione - Sostegno alle famiglie in difficoltà economica, in particolare rivolti alle famiglie più numerose; Sostegno ai lavoratori dipendenti che hanno subito una riduzione del reddito in conseguenza della crisi; Sostegno alle mamme e i papà nel difficile mestiere di genitori, facendo emergere ed esprimere le loro potenzialità; Agevolare e sostenere le famiglie più fragili nella gestione della quotidianità; Favorire una maggiore conciliazione tra i tempi di cura e di lavoro della famiglia; Trovare strategie per l’inserimento lavorativo in particolare per le persone fuori dal mercato del lavoro ma ancora in grado di lavorare. Attività e servizi. Attività ordinarie: Gestione: Comune 4.1. Progetti di intervento socio-economico Il “Regolamento per la realizzazione di interventi e prestazioni di servizi in campo sociale” del Comune di Cesena, stabilisce che tutti gli interventi siano predisposti valorizzando le risorse e le potenzialità delle persone e della comunità interessate. Su tali risorse si basa la definizione di un progetto di intervento concordato, che prevede un reciproco impegno tra assistente sociale e persona assistita, tempi di realizzazione, verifiche in itinere ed a conclusione dell’intervento stesso. Attività 2009 - 1.sem.2010 La generale situazione di maggiore e più diffusa difficoltà economica ben si riflette nei numeri raccolti per questa attività strutturale. Nel giro di un anno sono aumentati quasi del 20% le richieste di contributi economici. In particolare sono incrementate le richieste da parte delle famiglie (+19%), mentre meno rilevante risulta essere l’aumento di richieste da parte di anziani.Evidentemente gli effetti della crisi economica, e spesso della perdita di lavoro di uno o più membri del nucleo, hanno avuto effetti pesanti sui bilanci famigliari determinando una maggior richiesta di aiuto. A fronte di un incremento nelle richieste nel 2009 si è avuto anche un incremento nei contributi erogati. I nuclei assistiti con contributi economici infatti sono cresciuti del 26% circa rispetto all’anno precedente ed in particolare sono aumentate le contribuzione verso nuovi nuclei familiari (+ 57%). Nel primo semestre 2010 questa tendenza di incremento si rafforza ulteriormente. Questa situazione conferma un generale incremento dei bisogni e delle necessità degli utenti ed un aggravio nelle condizioni generali dei nuclei familiari seguiti. Dati di attività Domande presentate** Nuclei assistiti Contributi erogati Contributo medio annuale Nuovi utenti Dimissioni 2007 2326 567 € 228.485 € 402,9 223 214 2008 2009 2312 2412 571 721 € 466.198* € 598.229* € 816 € 830 256 403 221 234 1°sem 2010 1410 653 € 399.217 237 362 *di cui 20.000 contributo Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena **si intende il totale delle domande sia quelle per contributi economici che quelle per altri serivizi e/o prestazioni. 20 Dei 721 nuclei assisiti con contributi economici nel 2009, 86 erano anziani, mentre il rimanente erano adulti soli e famiglie di cui 336 erano famiglie straniere (circa il 53% ) mentre 297 italiane (circa il 47%). 800 700 600 500 400 300 200 100 0 Contributi economici erogati 721 543 2006 567 v a lo r e d e i c o n tr ib u ti n u m e r o d i n u c l e i a s s i si ti ti Nuclei assistiti 571 2007 2008 € 700.000 € 600.000 598.229 466.198 € 500.000 € 400.000 € 300.000 € 200.000 € 283.501 € 228.485 € 100.000 €0 2006 2009 2007 2008 2009 anni anni Turn over dei nuclei a carico dei servizi In generale si denota un progressivo impoverimento degli utenti e delle famiglie già in carico ai servizi. Su 571 nuclei assistiti nel 2008, hanno ottenuto almeno un contributo anche nel corso dell’anno 2009, 318 nuclei il che significa che nel 2009 il turn-over rispetto al 2008 è stato del 44% (questa percentuale di utenti non si è presentata l’anno successivo). Tale dato in aumento è in parte dovuto al notevole incremento di nuove famiglie rivoltesi ai servizi nel 2009 rispetto agli anni passati ed in parte imputabile all’efficacia dell’intervento svolto nel 2008 soprattutto per quelle famiglie che si sono trovate in difficoltà a seguito della crisi ma che avevano la capacità di risollevarsi e quindi non hanno avuto più bisogno di sostegno economico nell’anno successivo. % turn over 60% 50% 50% 44% 46% 42% 40% 36% 37% 30% 20% 10% 0% 2004 4.1.1 Prestiti sull’onore 2005 2006 2007 2008 2009 Gestione: Comune La concessione del prestito direttamente da parte del Comune avviene nell’ambito di un progetto di aiuto elaborato dal Servizio Sociale del Comune, unitamente alla persona interessata, in cui si determina l’attivazione di impegni e risorse, che configurino la possibilità effettiva di superare situazioni di temporanea non autosufficienza economica. 21 Attività 2009 Nel 2009 sono stati attivati 40 prestiti ( 39 a famiglie e 1 ad un anziano) per una spesa complessiva di 51.700 euro. La leggera contrazione avutasi nell’utilizzo di tale strumento, può essere imputata all’impiego di altre forme di contribuzione per le famiglie in seguito alla crisi (come già descritto sopra e come sottolineato anche nel paragrafo degli interventi straordinari), ma si conferma comunque come importante mezzo di sostegno. La somma destinata ai prestiti è già contemplata tra i contributi economici prima descritti. 2007 2008 2009 45 54 40 € 64.759 € 61.463 € 51.700 €1.439 € 1.138 - Dati di attività Prestiti concessi Spesa complessiva Spesa media per prestito 4.1.2 Inserimenti socio-lavorativi Gestione: Comune, Ausl, Coop.ve sociali di tipo B, Centri di formazione professionale, Associazioni Gli inserimenti socio-lavorativi sono da considerarsi come una attività di avvicinamento al mercato del lavoro per utenti con problemi di marginalità sociale (ai sensi del protocollo sottoscritto con la Prefettura) e, in collaborazione col Ser.T dell’Asl, per utenti con problematiche di tossicodipendenza (ai sensi dell'accordo per la gestione intercomunale coordinata di borse lavoro sottoscritte nel 2005). Tale strumento si rivela infatti essere fondamentale per il re-inserimento sociale e l’incremento dell’autostima nella persona in difficoltà. Attività 2009 - 1°sem.2010 Con 53 borse lavoro attivate nel 2009 rispetto alle 41 del 2008 (+ 19%) continua la positiva crescita del ricorso a tale tipo di intervento per offrire alle persone in difficoltà la possibilità di una progressiva gestione autonoma e di un avvicinamento alla cultura del lavoro. Anche nei primi mesi del 2010 continua l’utilizzo di questo strumento soprattutto per quanto riguarda il contrasto al disagio sociale e quindi le borse lavoro attivate nell’ambito dei servizi sociali. Dati di attività N. inserimenti utenti con disagio sociale N. inserimenti con problematiche di tossicodipendenza Spesa per inserimenti 2007 2008 2009 1° sem.2010 19 19 23 29 17 20 30 25 € 65.338 € 66.415 € 60.745 € 26.335 4.2 Accoglienza e ascolto di persone in stato di grave povertà Gestione: Ass.ne Mater Caritatis Per i servizi di assistenza di base a persone in stato di grave povertà il Comune di Cesena ha in corso una collaborazione con l’associazione Mater Caritatis3.Tale associazione gestisce attivamente diverse tipologie di servizi rivolte alle persone più marginali e bisognose tra le quali il centro accoglienza Caritas e, proprio per 3 Nel 2008 La Caritas diocesana si è dotata di uno strumento giuridicamente abilitato, l’Associazione Mater Caritatis, per la gestione diretta degli interventi volti a ridurre e contrastare la marginalità sociale che storicamente l’hanno caratterizzata, superando in tal modo l’annoso problema di non poter contrarre rapporto collaborativo strutturale con le Pubbliche Amm.ni 22 questo suo ruolo, rappresenta allo stesso tempo un osservatorio attivo e costante sulla situazione di povertà e marginalità presente nel nostro territorio. Attività 2009 Continua l’aumento di persone che si rivolgono a mater Caritatis per diverse esigenze. Rispetto all’anno precedente si è avuto un incremento di persone che si sono rivolte ai servizi del 15%. L’incremento nella spesa sostenuta dal 2008 è dovuto all’erogazione delle misure anticrisi della Caritas che anche l’Amministrazione ha deciso di sostenere come supporto alle azioni e ai servizi più a contatto con la popolazione più disagiata. 2006 2007 2008 2009 € 28.402 € 28.402 € 76.912* € 115.765** 3.548 4.726 5.164 4.883 Utenti nell’ anno 602 692 612 723 Nuovi utenti 391 421 347 380 Servizi docce 899 722 588 645 Servizio indumenti 1182 1.080 872 811 Frequenze nel dormitorio 2.662 N.P 5.370 5.299 Dati di attività Contributi erogati a Mater Caritatis dall’amm.ne comunale Pasti erogati *di questa cifra 50.000 euro sono riferiti alle attività 2007 ma liquidati nel 2008 ** di questa cifra 50.000 euro sono riferiti alle attività 2008 ma liquidati nel 2009 4.3 Il Centro per le Famiglie Gestione: Asp Il Centro per le Famiglie, gestito in convenzione con l’ASP, si trova in via Ex-Tiro a Segno 239, e si occupa prevalentemente della realizzazione di progetti di promozione dell’affido e del sostegno familiare in collaborazione con l’Ausl, della gestione ed organizzazione di gruppi di sostegno per le famiglie affidatarie e di gruppi di discussione per genitori separati, oltre a fornire informazioni sui servizi, le opportunità e le attività per le famiglie in ambito educativo culturale, legislativo e sanitario. Presso la stessa sede è operativo anche il Centro Interculturale “Movimenti” (vedi in Pgf. 8.2, pag. 56) e il Servizio Spazio Neutro (vedi in Prg 5.2, pag 29). Attività 2009 – 1° sem.2010 Il Centro nel corso del 2009, ha rappresentato un importante punto di riferimento per le famiglie del territorio e questo è confermato anche dall’aumento progressivo dei dati di attività e di accesso nel corso dell’anno. In particolare, i colloqui e le consulenze genitoriali sono più che raddoppiati passando dai 175 del 2008 ai ben 510 del 2009, mantenendosi in linea anche nei primi mesi del 2010. Questo è dovuto sia ad un ampliamento della presenza della psicologa sia ad una promozione dell’attività presso le scuole che ha permesso la conoscenza del servizio. Accedono per lo più donne con figli dai 7 ai 12 anni. Il Centro ha inoltre visto ben 900 presenze nel 2009 tra laboratori e corsi vari organizzati (corsi per coppie aspiranti l’adozione, incontri sul pronto soccorso pediatrico con la croce rossa, laboratori sul massaggio 23 infantile ecc…) che continuano a rappresentare momenti di incontro e scambio sulla base delle esigenze portate dagli utenti stessi. Contatti allo sportello di Cesena del Centro per le famiglie 2007 2008 2009 1°sem. 2010 176 175 510 300 3.221 3.322 3.404 1.757 440 751 661 373 Laboratori 29 19 12 8 Partecipanti ai laboratori 740 490 310 395 6 5 8 3 Dati di attività Colloqui di consulenza (mediazione familiare/educativa/di sostegno N. accessi allo sportello per l’area informazione Partecipanti ai corsi di formazione per genitori Iniziative pubbliche Attività straordinarie: Le attività straordinarie intraprese nel 2009 sono per lo più legate al sostegno in relazione alla crisi economica e pertanto inserite nelle cosiddette misure anticrisi (Mac) sottoscritte dai Comuni con relativo programma. L’impegno straordinario dei Comuni del distretto Cesena Valle-Savio e della Regione per il sostegno al reddito per i nuclei familiari in difficoltà è stato complessivamente pari a 1.124.500 euro con un contributo del Comune di Cesena pari a euro 985.000. Nota: introduzione del quoziente familiare: La ri-considerazione in atto rispetto alle strategie di intervento ha portato a valutare l’opportunità di introdurre dei meccanismi che consentano un maggiore equilibrio tra la valorizzazione del numero dei componenti del nucleo famigliare versus la capacità economica complessiva della famiglia valutata attraverso lo strumento dell’ISEE. Precedentemente infatti l’indicatore ISEE è stato usato unicamente per stabilire il limite di accesso ai benefici erogati dall’Amm.ne e non per perfezionare l’entità del contributo da erogare alle famiglie. Questa opportunità ha trovato semplice applicazione attraverso l’utilizzo di uno specifico algoritmo che pone a confronto valori ISEE massimo e familiare utilizzati per l’accesso con il valore assoluto di contributo indicato dalla Giunta. La formula è la seguente: soglia ISEE max./ISEE familiare*importo di riferimento = entità del contributo economico da erogare a quella famiglia. Tale quoziente è stato introdotto per l’attribuzione dei contributi anticrisi, la tariffa sociale e i contributi alle famiglie numerose. 24 Il Fiuggi Family Festival insieme ad Anci e Forum delle associazioni familiari ha premiato il Comune di Cesena per l’impegno a favore delle famiglie ed in particolare per i criteri per l’erogazione di contributi economici qui menzionati, per le politiche per la casa e per la campagna di sensibilizzazione dell’affido familiare 4.4 Tariffa sociale Gestione: Comune, CAAF Si tratta di contributi erogati attraverso agevolazioni tariffarie nelle bollette rifiuti ed acqua di Hera, destinati a famiglie in situazione di accertata difficoltà economica. Attività 2009 – 1° sem.2010 Per l’anno 2009/2010 il bando è uscito a dicembre 2009 e prevedeva un’ innalzamento della soglia ISEE a 10.000,00 € rispetto agli 8.000,00 del bando precedente. Tale innalzamento, non ha portato all'atteso incremento delle domande, aumentate sì leggermente ma lontane dalle 2.000 potenziali (tante sono le famiglie cesenati che hanno un indicatore Isee al di sotto di tale soglia). L'incremento che si è verificato tra le domande ha per lo più riguardato i nuclei con 4 e più componenti, cioè quelle famiglie per cui il contributo è più alto, che alla fine rappresentano oltre il 40 % dell'intero bando ma non ha portato ad un incremento dei contributi totali erogati come invece da previsione. Dati di attività N. domande Totale contributi erogati 4.5 Sostegno a famiglie numerose 2008/09 2009/10 876 889 € 243.326 € 229.467 Gestione: Comune, CAAF Un'altra forma di aiuto e sostegno alle famiglie si è orientata in particolare verso le famiglie numerose presenti nel territorio. Aderendo ad un iniziativa partita inizialmente su stimolo della Regione, il Comune di Cesena predispone da dicembre 2008, un bando rivolto alle famiglie con 4 e più figli con ISEE fino a 25.000 euro e finalizzato a ridurre i costi sostenuti per le utenze e per l’accesso e la fruizione dei servizi (servizio di mensa/trasporto scolastico, servizi educativi estivi ecc…). Tutte le famiglie numerose presenti nel territorio sono state avvertite dell’iniziativa attraverso una comunicazione cartacea a loro rivolta. Attività 2009 - 1° sem. 2010 L’ultimo bando, uscito a dicembre 2009, ed esteso anche ai comuni di Sarsina e Mercato Saraceno, evidenziava un incremento della spesa rispetto al precedente, dovuto a un maggior numero di domande presentate per i nuclei con 4 figli (i nuclei con 5 figli e oltre sono rimasti stabili) e all'incremento dell'entità del singolo contributo. Si sono complessivamente raggiunte nel 2009 ben 107 famiglie numerose. Dati di attività N. domande Totale contributi erogati 25 2008/09 2009/10 88 107 € 53.950 € 112.356 4.6 Misure Anti-Crisi (MAC) Gestione: Comuni del Distretto, Ausl Il Comune di Cesena, in accordo con le OO.SS CGIL, CISL, UIL del Territorio, per far fronte all’ampiezza e alla profondità della crisi economica ha introdotto nel 2009 interventi specifici a sostegno dei lavoratori dipendenti che hanno subito una riduzione del reddito in conseguenza della crisi; Attività 2009-2010 Il protocollo con i sindacati è stato approvato con D.G. n. 247 del 15/09/2009, e, dopo tale data, l'erogazione delle MAC (misure anti crisi) si è attenuta ai criteri fissati da detto protocollo. Dal 17/09/2009 al 14/05/2010 ne hanno beneficiato 106 persone per una spesa di € 85.304,71 (che si aggiungono ai 31 che ne hanno beneficiato dal 09/07/2009 al 28/08/2009 per altri € 29.260,00); Visto il perdurare ed il cronicizzarsi della crisi economica esplosa nel 2009 l’Amm.ne ha deciso di mantenere una particolare attenzione al sostegno delle famiglie aggiornando alla situazione attuale gli strumenti per far fronte a tale emergenza. La predisposizione di tali misure sta evolvendo a partire da un continuo confronto con le parti sociali seguendo gli indirizzi, già concordati: - - - intervento straordinario per contenere gli sfratti attraverso: 1) la messa a disposizione di contributi specificatamente dedicati a prevenire gli sfratti fin dall’invio da parte del proprietario delle prime lettere di diffida; 2) l’attività di accompagnamento e affiancamento degli AASS con l’eventuale erogazione di contributi dedicati al reperimento di nuovi alloggi in caso di sfratto esecutivo; continuazione delle misure anticrisi 2009 attraverso lo sportello sociale, rivolte in particolare a nuovi utenti e nuove famiglie; definizione di strumenti di aiuto economico maggiormente standardizzati per sostenere le famiglie oggettivamente colpite dalla crisi economica ma già in carico al servizio sociale; per le famiglie colpite dalla crisi che hanno bimbi e bimbe frequentanti le scuole comunali per l’infanzia e i nidi la possibilità di usufruire “d’ufficio” della retta sociale; agevolazione regionale sulle prestazioni mediche per bambini in affido familiare e in comunità come tracciato dalla Delibera regionale n. 1036 del 20/07/2009. I beneficiari dell'intervento al 31/12/2009 nel Distretto Cesena Valle del Savio sono stati n. 69 minori (comunità residenziale n. 34 + affido n. 35); al 31/05/2010 i beneficiari sono n. 49 minori (comunità residenziali n. 23 + affido n. 26). Totale: 57 in comunità + 61 in affido; Agevolazione regionale uso farmaci fascia C. I destinatari aventi diritto all’erogazione gratuita di farmaci di fascia C sono: residenti con Isee inferiore a 8.000 euro; residenti seguiti dai servizi sociali; le persone ultrasessantacinquenni con assistenza domiciliare; i nuclei familiari già destinatari di misure anticrisi; agli sportelli dedicati dell’Ausl sono pervenuti 305 aventi diritto dal 01/09/2009 al 30/11/2009. Hanno inoltre collaborato alle attività e iniziative dell’area “Interventi rivolti alle famiglie” anche: Associazioni: Caritas-Mater Caritatis, Centro Aiuto alla Vita, Banco di Solidarietà, Banco Alimentare, Avis, Croce Rossa Italiana, San Vincenzo, Campo Emmaus, Centro Don Milani, Gruppo Famiglie Casa Bella, Aquilone di Iqbal, ACLI Cesena, Anffas, Famiglie per l’Accoglienza, Papa Giovanni XXIII, Adamantina,A.GE.S.C, A.F.I, Cemea, Parti con noi, Pomeridiamo, Piccoli Passi, L’Arca di Noè, Società dell’Allegria, Suore Sacra Famiglia, Dominae, Auser, Pro-Natura, La Fraternità, Ass. Italiana Musica Meccanica, Auser. Cooperative: Grazia e Pace, Arkè, La Mongolfiera, Il Mandorlo, Humanitas, il Totem, CILS, CISA, Asso Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato paritetico Provinciale, Coordinamento del volontariato di Cesena, Ass.I.Prov Altri enti: Consultorio Don Giorgini, Hera, CAAF del territorio, Enaip, OO.SS 26 5. Attività di Tutela e Promozione dell’Infanzia e Adolescenza Contesto sociale di riferimento I cittadini minorenni di Cesena sono oltre 14.000. La loro incidenza percentuale sul totale della popolazione è molto diminuita nell’ultimo ventennio, con un processo inverso rispetto a quello della popolazione anziana. Tuttavia, negli ultimi anni, si sta registrando una lieve inversione di tendenza con un progressivo incremento della percentuale di bambini residenti dovuta soprattutto al progressivo aumento di bambini nati da genitori stranieri. Comune di Cesena. Cittadini minori residenti Dati di attività Popolazione totale 2007 2008 2009 1° sem.2010 94.904 95.525 96.171 96.656 Popolazione 0-17 anni 14.070 14.273 14.436 14.130 Percentuale popolazione minori 14,8% 14,9% 15,0% 15,0% Nel 2009 sono nati 449 bambini e 394 bambine residenti nel Comune di Cesena (+ 0,6% rispetto all’anno precedente) per un totale di 843 bambini. Di questi 165 erano stranieri (circa il 19,6%). I bambini assistiti Nel 2009 si è entrati a regime con la nuova organizzazione partita nel 2008 per l’area infanzia ed adolescenza che prevede la gestione associata ed integrata tra Comuni del Distretto ed Ausl. I bambini minorenni seguiti dai servizi sociali nel Distretto Cesena Valle Savio sono in progressivo aumento negli ultimi anni e hanno raggiunto il numero di 1560 nel primo semestre 2010 pari a circa l’11% dei bambini del territorio. Rispetto al 2006 vi è stato un aumento di oltre il 20%. Numero di minori in carico ai servizi sociali territoriali, Distretto di Cesena- Valle Savio, Anni 2005-09 Dati di attività Minori assistiti dai servizi sociali 2007 2008 2009 1° sem.2010 1295 1375 1489 1560 (di cui) disabili 9% 7,56% 8,5% - (di cui) stranieri 42% 44% 35,8% - (di cui) stranieri non accompagnati 2,3% 0,51% 0 0 9,2% 9,6% 10,3% 11,04% % minori assistiti popolazione minorile sul totale della 27 incidenza minori assisiti sulla popolazione minorile 12,00% 11,00% 11,04% 10,00% 10,31% 9,20% 9,00% 9,63% 8,00% 7,00% 6,00% 2007 2008 2009 1.sem2010 Dei 1489 minori assistiti, 493 (il 33%) hanno usufruito di interventi di tipo socio/economico mentre gli altri hanno ricevuto una qualche forma di tutela. . Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione - Tutela dei diritti dei minori Promozione del percorso di affido famigliare Sviluppare i servizi extrascolastici (servizi pomeridiani ed estivi) Consolidare gli interventi assistenziali, riabilitativi ed educativi per i minori con disabilità e adozione di procedure semplificate per l’accertamento dell’invalidità Attività e servizi. Attività ordinarie: Al fine di garantire l’integrazione sociale e sanitaria le attività relative all’Area Minori e Famiglie gestita dall’Ausl, dal 2008 sono entrate a far parte della nuova Gestione Associata tra Comuni del Distretto e Ausl. - Tutele Da alcuni anni il numero di minori affidati dall'autorità giudiziaria ai servizi sociali per incapacità o fragilità genitoriale è in costante aumento. Nel 2009 sono state 82 le segnalazioni di cui n. 71 provenienti dall’Autorità giudiziaria e 28 n. 11 inviate dal servizio sociale minori all’Autorità giudiziaria. I servizi sociali sono chiamati pertanto a farsi carico di problematiche crescenti connesse alla progressiva frammentazione dei nuclei familiari attraverso l'incremento di risposte sempre più articolate e strutturali: inserimenti in strutture residenziali, centri diurni e servizi di post-scuola a carattere educativo, attività di spazio neutro (luogo di incontro accompagnato per le famiglie ad elevata conflittualità), ridefinizione dei percorsi di gestione e promozione dell'affido familiare. 5.1 Affidi del tribunale al servizio Sociale Gestione: Comune e Ausl Il tribunale affida ai servizi sociali i minori al fine di valutare la capacità genitoriale e l’eventuale possibilità di recupero nelle aree connesse: gestione, cura e protezione dei minori. Attività 2009- 1° sem.2010 Aumentano le richieste di aiuto delle famiglie che denotano complessivamente una maggiore fragilità non solo in campo economico ma anche socio-affettivo. L'aumento notevole rispetto al 2008 di minori affidati dal Tribunale ai Servizi (210 nel 2009 vs 172 nel 2008) ai servizi sociali è indicatore di tali difficoltà connesse anche all'aumento di separazioni conflittuali. Negli ultimi due anni, come si nota dalla tabella, a fronte di un aumento di affidi del Tribunale ai servizi si è avuto un notevole aumento degli inserimenti in comunità (quasi raddoppiati rispetto al 2008) rispetto ad altre tipologie di presa in carico, soprattutto l’affido che è aumentato di poche unità. L’affido in realtà è considerata la misura più efficace per l’accoglimento del minore in quanto sviluppa relazioni più forti e più vicine ad una normale realtà famigliare. 2008 2009 1° sem. 2010 Affidi del tribunale al Servizio Sociale 172 210 178 (di cui) Famiglia naturale 114 127 115 (di cui) Inserimenti in Comunità educativa o familiare, o madre-bambino, di pronto intervento 23 42 32 ( di cui) Affido Familiare 35 41 31 Dati di attività* * si è deciso di non riportare i dati del 2007 in quanto riferiti all’intero comprensorio e non al distretto in quanto antecedenti alla gestione associata dei servizi sociosanitari e pertanto rilevati diversamente 5.2 Spazio Neutro So.Stare Gestione: Asp E’un luogo in cui si ha cura del legame tra bambini e e le loro famiglie ed ha l’obiettivo di favorire e sostenere la relazione tra genitori e figli in situazioni di crisi o conflitto familiare e garantire al minore il mantenimento della relazione col genitore in difficoltà in un contesto protetto e tutelante. Il servizio So.Stare progetta in collaborazione con i servizi territoriali ed attua interventi volti a garantire il diritto di relazione e di visita. Organizza e gestisce gli incontri minore/genitore e/o adulto/i, con la funzione di sostenere, facilitare e monitorare la loro relazione. Attivita 2009 Sono stati presi in carico 25 casi nell’anno 2009. Nel corso del 2009 l’attività di spazio neutro si è connotata come un vero e proprio servizio. L’intervento prevede: incontri con gli operatori invianti della rete dei servizi interessati; colloqui individuali da parte dell’operatore di Spazio Neutro, con gli adulti coinvolti; incontro di conoscenza e ambientamento con il minore, in preparazione agli incontri. L’equipè di spazio neutro è composta da diverse professionalità nell’area socio – psico-educativa. 29 - Attività di promozione e sostegno 5.3 Progetti personalizzati a sostegno delle funzioni genitoriali Gestione:Comune La genitorialità nella sua funzione è strettamente collegata al sostegno ed al benessere familiare. Le nuove configurazioni familiari, la complessità sociale ed i nuovi rischi ai quali la famiglia va incontro, inducono a veicolare una particolare attenzione al ruolo genitoriale nella crescita e nello sviluppo dell’identità dei figli. Ai Comuni viene attribuita una responsabilità diretta, circa “la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dell’infanzia e dell’adolescenza. Per questo motivo il sostegno nell’esercizio delle funzioni genitoriali ed educative viene svolto all’interno di un progetto condiviso tra assistente sociale e famiglia per prevenire ulteriori situazioni di rischio. Nell’anno 2009 sono state seguite 40 famiglie mentre solo nel primo semestre 2010 sono salite a 75. 5.4 Adozione Gestione: Comune e Ausl Il servizio adozione, la cui attività è svolta in sinergia con il consultorio familiare dell’Ausl, si occupa di: - Attivare corsi di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche adottive rivolte alle coppie; - Svolgere la valutazione, a livello psico-sociale, della coppia o del nucleo familiare da inviare al Tribunale per i Minorenni; - Sostenere la famiglia nel post-adozione dopo l’arrivo del bambino; - Attivare il gruppo sostegno genitori (post- adozione). Attività 2009 – 1° sem.2010 Sono stati attivati 3 corsi di formazione/sensibilizzazione, Per la prima volta per l’anno 2009/10 è stato attivato il gruppo di sostegno ai genitori post adozione con attività sovra distrettuale Dati di attività 2008 2009 1°sem. 2010 Minori seguiti per adozione nazionale 12 13 9 Minori seguiti per adozione internazionale 12 19 13 Totale 24 32 22 Coppie con istruttoria di adozione 18 22 11 Coppie che hanno frequentato il corso di preparazione 25 43 - 5.5 Post scuola e centri educativi pomeridiani Gestione: Comune e Asp Con sei Associazioni di genitori si sono sviluppati progetti per garantire un sistema di opportunità educative finalizzate all’ampliamento del tempo scuola (anche come risposta alle nuove esigenze dei tempi delle famiglie). Questi progetti, presuppongono l’accoglienza dei bambini e delle bambine oltre l’orario scolastico e sono articolati in più servizi: il prescuola (prima dell’avvio delle lezioni), il postscuola (che include la fruizione della mensa e contempla normalmente la fascia oraria che va dalle ore 12.30 alle ore 14.30) e i centri educativi pomeridiani, che prevedono, accanto al momento di sostegno ai compiti scolastici, anche attività ludiche e sportive (la fascia interessata riguarda l’orario 14.30-16.30 e in una scuola si prolunga sino alle ore 18.30). 30 Questi servizi, che fanno capo al settore Pubblica Istruzione, prevedono l’inserimento anche di bambini in carico ai servizi sociali, Tale collaborazione tra i settori, ha permesso nel tempo di apportare miglioramenti sia nell’organizzazione che nel metodo e nelle prassi condivise. Attività 2009 – 1° sem.2010 I dati riportati si riferiscono unicamente ai bambini in carico al servizio sociale che hanno usufruito dei post scuola e centri educativi pomeridiani che fanno capo al Settore Pubblica Istruzione. Rispetto al servizio di postscuola nell’anno 2009/2010 è stata apportata un azione di miglioramento attraverso la presenza di un tutor a sostegno degli educatori e operatori presenti all’interno del servizio. Dati di attività 2007/2008 2008/2009 2009/2010 Bambini che hanno usufruito del servizio di postscuola 23 29 39 Bambini che hanno usufruito dei Centri educativi pomeridiani 50 58 81 5.6 Trasporto e accompagnamento bambini disabili Gestione Asp Servizio di accompagnamento per favorire l'accesso di minori disabili al Servizio di Logopedia e Fisioterapia presso l'U.O. Neuropsichiatria Infantile dell'Azienda Ausl per il Distretto di Cesena. Attività 2009 Nel corso del 2009 sono stati realizzati una media di 170 trasporti al mese per una spesa totale di 40.000 euro. 5.7 Altre attività rivolte a minori disabili Gestione Asp e Cooperativa CAD Dal 2009 proprio per la loro particolarità di attività affini a quelle per i minori, anche le attività relative ai bambini disabili vengono gestite dal Servizio Minori e Famiglie in gestione associata. In particolare si tratta di progetti di intervento educativo domiciliare, forniti dalla cooperativa CAD su progetto personalizzato svolto in collaborazione con la U.O di Neuropsichiatria dell’Ausl. Tale attività è stata rivolta a 38 bambini nel 2009 e nel 2010 oltre a questi sarà ulteriormente estesa a d altri 16 bambini. Nel 2009 è stato attivato un Gruppo di sostegno gestito dall’ Asp rivolto a genitori con figli disabili in collaborazione con il Centro per le Famiglie, per riflettere sulle proprie esperienze, migliorarne la comprensione, le modalità di relazione genitori-figli, facilitare la nascita di legami tra i genitori; promuovere il raccordo con la rete dei Servizi. Sono state coinvolte n. 7 famiglie, sono stati effettuati n. 9 incontri condotti da una psicologa e un pedagogista. 31 Attività straordinarie: 5.8 Promozione dell’affido famigliare Gestione Comune e Asp Visto il progressivo aumentare dei casi segnalati dal tribunale ai servizi sociali e visto il conseguente aumento dei bambini inseriti in comunità rispetto a quelli dati in affido, il servizio sociale con il supporto dell’Amministrazione, nel 2009 ha intrapreso una azione di promozione dell’affido per la ricerca di nuove famiglie interessate ad intraprendere un percorso di tale tipo. Tale azione oltre alla finalità emergente di trovare una collocazione il più possibile vicina alle esigenze di questi bambini, ha anche la finalità di sensibilizzare la comunità nei confronti di questa problematica e attivare una rete di supporto ai servizi che costituisca un punto di riferimento per il territorio e sviluppi legami sociali. La campagna si è implementata nel corso del 2010. 5.9 Potenziamento delle attività legate ai minori anche come contrasto alla crisi Il programma straordinario anticrisi, sottoscritto dai comuni del distretto cesena Valle-Savio a dicembre 2009, prevede, nello specifico, oltre a progetti di sostegno al reddito per le famiglie in difficoltà, anche il potenziamento delle attività di tutela dedicate ai bambini ed al supporto delle funzioni genitoriali. A tal proposito parte delle risorse regionali del programma anticrisi (DGR 1223/2009) sono state assegnate per queste attività per un totale comprensivo distrettuale di 1.530.000 cui il comune di Cesena ha contribuito per una cifra pari a 1.070.248 euro. Hanno inoltre collaborato alle attività di tutela e promozione dell’infanzia e adolescenza: Associazioni: La Città dei Bambini, ass.culturale genitori scuola Dante Alighieri, ass.culturale Scuola Vigne, Il Pellicano, Anffas, Famiglie per l’Accoglienza, Papa Giovanni XXIII, L’Isola che non c’è, Potter, Adamantina,A.GE.S.C, A.F.I, Cemea, Parti con noi, Pomeridiano, Ragazzilandia, Il Cantiere, Piccoli Passi, L’Arca di Noè, Società dell’Allegria, Suore Sacra Famiglia, l’Aquilone di Iqbal Cooperative: Grazia e Pace, Arkè, La Mongolfiera, Il Mandorlo, Oltresavio-Vigne Cesena, Humanitas, il Totem, CISA, CILS, Asso Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato paritetico Provinciale, Coordinamento del volontariato di Cesena, Ass.I.Prov Per le Comunità di Accoglienza e Pronto Intervento: la Fondazione San Giuseppe per l'Aiuto Materno ed Infantile, l’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata – Angelica Merlara, La Comunità "Nuovo Sentiero" Istituto Palazzolo - Suore delle Poverelle, L'Istituto Suore Clarisse Francescane Missionarie del SS Sacramento (Casa di Accoglienza San Giuseppe), la Provincia della congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli (Comunità di Accoglienza Maria Immacolata), la Soc. Coop. Sociale Domus Coop. Onlus , La Comunità Zerocento, La cooperativa Arkè, IL CAV di Cesena ONLUS e il CAV di RavennaCervia, l’Associazione Papa Giovanni XXIII, l a Coop.va Paolo Babini, la Comunità Papa Giovanni XXIII ccop.va Spoc., la Casa di Acoglienza San Giuseppe, il Convitto Statale per sordi Margarotto, la Coop.va Sociale Grazia e Pace, l’Associazione la Ricerca Onlus, CAV Gruppo Famiglia La Tenda, l’ASP Valle Savio per la Comunità semiresidenziale ARCA Altri enti: Consultorio Don Giorgini, scuole di Cesena, OO.SS 32 6. Servizi per Disabili Adulti Contesto sociale di riferimento Dall’ultima indagine ISTAT sull’argomento, risulta che al 1/1/2004 nel comprensorio cesenate risiedevano 3.356 disabili adulti (il 2% della popolazione di pari età), di cui 591 minorenni 4. Tra le patologie più rilevanti tra le persone disabili numericamente si osservano le insufficienze mentali (17%) che comprendono le persone con ritardo mentale, ritardo dello sviluppo psicomotorio e/o del linguaggio e demenze. La famiglia generalmente si prende carico del disabile e ne è il punto di riferimento fondamentale: il 10% delle famiglie italiane è composto da almeno una persona con disabilità di queste il 42% è rappresentato da nuclei familiari in cui il disabile vive solo o con altre persone disabili. L’Ausl in collaborazione con i Comuni, realizza progetti personalizzati finalizzati a favorire le condizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente dei cittadini in situazione di handicap grave. Gli interventi a sostegno della disabilità si caratterizzano sulla base di tre macro livelli assistenziali: livello territoriale, diurno e residenziale. L’obiettivo prioritario degli interventi a sostegno della disabilità è quello di mantenere e migliorare l’autonomia della persona nei diversi contesti di vita, supportando la persona disabile e la sua famiglia per quanto riguarda i compiti di cura. Vengono privilegiati i percorsi che favoriscono l’inserimento lavorativo ed in percorsi educativo-riabilitativi di livello semi-residenziale rivolti prioritariamente alle disabilità più gravi. Le persone disabili assisitite I disabili seguiti nel Distretto Cesena Valle-Savio sono in totale 360. Al fine di garantire l’integrazione sociale e sanitaria le attività relative all’Area Disabili nel 2007 sono entrate a far parte della nuova Gestione Associata tra Comuni del Distretto e Ausl. 4 Non esistono molti dati territoriali sui disabili. La principale fonte di dati utilizzata per stimare il numero delle persone con disabilità presenti in Italia e localmente è l'indagine ISTAT sulle Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del 2004-2005. 33 Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione - Promuovere l’integrazione sociale attraverso iniziative aggregative del tempo libero in collaborazione con l’associazionismo Sviluppare e potenziare l’assistenza a domicilio dei disabili non autosufficienti Consolidare e qualificare la rete dei servizi esistenti Migliorare i percorsi di certificazione e di valutazione delle disabilità Attività e servizi. Attività ordinarie: 6.1 Servizio Taxibus e agevolazioni per la mobilità Gestione: Comune, AVM e coop.va CISA Il servizio “Taxibus-Cesena per tutti” garantisce il trasporto, tramite un pulmino privo di barriere architettoniche, ai disabili e più in generale a persone con ridotte capacità motorie. Il trasporto è previsto per attività di tipo lavorativo, per l’accesso ai servizi socio-sanitari e per attività di tipo ludico-ricreative. Attività 2009 L’attività del servizio, come si evince dai dati, risulta in calo negli ultimi due anni e questo è dovuto al fatto che il servizio in passato era utilizzato da alcune strutture residenziali della città successivamente resesi autonome con automezzi propri. La mancata correlata diminuzione della spesa è invece imputabile al fatto che si è reso necessario un adeguamento dei rimborsi alle persone ed inoltre all’incremento del costo del carburante. Unitariamente al Servizio Taxibus sono attivi dei servizi di trasporto integrativi svolti da Arci Libero e Coop.va CISA con un contributo del Comune e, nonostante comportino una partecipazione ai costi da parte dell’utente superiore a quello del servizio Taxibus, vi è un buon apprezzamento di tali servizi da parte dell’utenza. Per il 2010 l’amministrazione si è proposta di perseguire l’obiettivo di mappare e sviluppare un coordinamento di tutti i trasporti sociali presenti nel territorio. Dati di attività 2007 2008 2009 Totale viaggi taxibus 4102 3665 3.006 Totale Km percorsi 29.238 27.470 26.316 Utenti del servizio 331 290 239 Costo totale del servizio € 50.000 € 50.000 € 50.000 Costo unitario per utente € 151 € 172 € 209 Costo dei servizi integrativi 4.200 4.200 3.400 34 6.2 Erogazione contributi artt. 9 e 10 Legge regionale 29/1997 Gestione Comune Si tratta dell’erogazione di contributi per l’acquisto e adattamento di veicoli privati (art 9 L.R. 29/97) e per la realizzazione di interventi per favorire la permanenza dei disabili nella propria abitazione (art 10 L.R. 29/97). Tale attività viene svolta dal Comune di Cesena per conto di tutti i Comuni del Distretto CesenaValle Savio e in sinergia con i servizi dell’Azienda USL, con particolare riferimento al servizio C.A.A.D. (si veda Pgf. 6.5 pag. 36). Attività 2009 – 1° sem. 2010 In generale si nota un aumento del numero di richieste che può essere imputato in parte ad una progressiva maggiore conoscenza del servizio, in parte alle nuove disposizioni regionali che nel 2009 hanno previsto la possibilità di accedere a questa tipologia di contributi,anche per acquisti già effettuati. Va rammentato inoltre che dal 2009 il Comitato di Distretto ha stabilito di spostare il termine di presentazione delle domande al 31 maggio. Entro maggio 2010 pertanto, sono pervenute 29 domande (21 da residenti a Cesena e 8 da residenti in altri Comuni del Distretto) che verranno inserite nella graduatoria 2010. Dati attività Numero domande presentate Importo erogato 2007 24 € 21.272 2008 25 € 23.384 2009 35 € 32.744 6.3 Contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche 1°sem.2010 29 - Gestione Comune Ai cittadini che hanno difficoltà nella deambulazione viene erogato un contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche nella casa di abitazione (ai sensi della Legge 13/89). La graduatoria per accedere a questi contributi è sempre aperta ed ogni anno, entro il mese di marzo, viene aggiornata con le nuove domande presentate, attraverso un sistema che, via web, consente la trasmissione immediata alla Regione della richiesta dei contributi. Quindi le indicazioni fornite dalla graduatoria non coincidono con l’anno solare ma rispecchiano le modifiche intervenute dal 2 marzo al 1° marzo dell’anno successivo. Attività 2009 - 1°sem.2010 Nel 2009 non si sono avuti finanziamenti dalla Regione per cui non è stato possibile liquidare contributi a fronte delle oltre 30 nuove richieste ricevute. La graduatoria a fine giugno 2010, con gli aggiornamenti determinati dalle nuove domande inserite, comprende 111 istanze. La Giunta regionale, con deliberazione 756/2010, ha stanziato risorse per liquidare una parte delle istanze pervenute. Al nostro Comune sono stati assegnati euro 58.353,28. L'ufficio ha già attivato le procedure per liquidare una parte delle istanze in graduatoria, fino alla corrispondenza della somma stanziata. Dati attività 2007 2008 2009 1° sem.2010 N° richieste nell’anno 27 24 33 17 N° contributi liquidati 2 30 0 - N° domande in graduatoria 68 54 79 111 35 Gestione Cooperative Cad e Dolce 6.4 Assistenza domiciliare Il servizio rientra nei dati di attività riguardanti l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti. I disabili vengono seguiti a domicilio da un assistente di base, per un numero ore giornaliero che varia da caso a caso. Gli utenti sono segnalati dalle assistenti sociali del Comune e dell’Unità operativa Disabili adulti dell’Azienda USL, la gestione del servizio è affidata alle cooperative che hanno vinto la gara d’appalto comunale. Dal 2010 la gestione del servizio sarà affidata tramite procedura di accreditamento. Attività 2009. Nel 2009 i disabili che hanno usufruito del servizio di assistenza domiciliare sono stati 38. Si tratta di interventi di tipo socio-educativo riabilitativo o assistenziale che hanno lo scopo di migliorare l’autonomia della persona disabile nel contesto della vita quotidiana. Per maggiori dettagli sull’assistenza domiciliare rivolta ai non autosufficienti si veda l’area anziani (Pgf. 7.4 pag.44). 6.5 Centro per l’Adattamento dell’ Ambiente Domestico (CAAD) Gestione Ausl Il Centro di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico per disabili e anziani (C.A.A.D.) ha l’obiettivo di promuovere e sostenere l’autonomia e la vita indipendente di disabili e anziani, favorirne la permanenza nella propria abitazione e rendere meno gravosi i compiti di accudimento da parte della famiglia. Il centro, così costituito prevede la consulenza di un architetto, un fisioterapista e di un’assistente sociale. Attività 2009 Continua l’attività del servizio che nei primi sei mesi del 2009 ha visto un incremento delle consulenze specifiche (sopralluoghi) sia per un aumento della richiesta diretta da parte dei cittadini, sia per un incremento dell’attività di supporto ai servizi territoriali soprattutto per quanto riguarda gli anziani. Continua l’attività di educazione stradale e informazione relativa ai progetti di vita indipendenti per le persone con disabilità acquisite. Prestazioni effettuate 700 600 685 623 500 400 489 300 200 100 0 2007 2008 2009 36 6.6 Centri diurni Gestione: Ausl, coop.va CISA, coop.va Papa Giovanni XXIII, Enaip FC I Centri diurni si differenziano per attività, orari e figure professionali e possono essere suddivisi in: Centri socio-riabilitativi; Centri di terapia Socio-occupazionale; Centri di formazione-lavoro e di formazione professionale. I Centri generalmente sono gestiti da soggetti non profit convenzionati con l’Azienda USL. Il Servizio Disabili adulti provvede agli inserimenti degli utenti previa elaborazione di opportuno “progetto personalizzato” condiviso con il soggetto gestore del Centro e con la famiglia dell’utente. Il servizio provvede, poi, alla verifica periodica dell’andamento del progetto sia con il gestore che con l’utente e i familiari. Attività 2009 L’attività dei centri diurni del distretto è continuata in maniera piuttosto costante e non ha subito particolari modifiche nel corso del 2009 Dati di attività Numero Centri diurni Utenti del servizio Totale ore nell’anno 2007 12 127 - 6.7 Promozione dell’ inserimento lavorativo (Borse lavoro) 2008 12 122 23.805 2009 12 125 25.268 Gestione: Ausl, coop.va CILS, EnAIP, coop.va Il Mandorlo, coop.va Solidarietà Intrapresa Il Servizio Disabili al fine di favorire e mantenere l’autonomia della persona, promuove percorsi formativi e occupazionali personalizzati finalizzati ad uno specifico sbocco occupazionale, si tratta di tre tipologie di progetti individualizzati: P.S.A.C. (percorso sperimentazione acquisizione competenze) T.F.A. (tirocinio finalizzato all’assunzione) P.S.A.L. (percorso socio assistenziale lavorativo) Ciascun progetto prevede azioni di avvicinamento e accompagnamento personalizzato con caratteristiche proprie, in funzione delle concrete competenze e dei bisogni dei soggetti a cui è rivolto ed un sussidio assistenziale come contributo per la frequenza. Nel circondario cesenate, oltre alle situazioni in carico attraverso il Progetto Agenzia Lavoro gestite direttamente dal Servizio, ci si avvale della collaborazione dell’EnAIP, della Coop.Va Sociale CILS e della Coop.va Sociale Alveare Coop.Va Sociale il Mandorlo. Attualmente sono attivi N.93 progetti a livello comprensiorale di cui N.64 realizzati con le suddette collaborazioni nel Distretto Cesena- Valle Savio : Dati attività- Distretto Cesena- Valle Savio 2009 SIL EnAIP 35 Coop.Va Sociale CILS 15 Coop.Va Sociale Mandorlo 2 Coop.va Sociale Alveare 12 Totale 64 37 6.8 Progetto Agenzia Lavoro Gestione Ausl Il progetto intende favorire l’accesso al lavoro delle persone in situazione di handicap, dipendenza patologica, esclusione sociale e con problematiche psichiatriche, in carico ai Servizi che necessitano di interventi mirati all’inserimento lavorativo ai sensi della legge 68/99 e L.R.14/00. Oltre a ciò l’agenzia lavoro si occupa di ricercare anche posti occupazionali presso le imprese private del mercato del lavoro locale. Attività 2009 In generale si riscontra un incremento di risultati per l’attività dell’Agenzia nel 2009 a partire dall’aumento delle segnalazioni,39 nel 2009, indice anche di maggiore conoscenza del servizio fino al dato positivo delle persone assunte che è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Continua il lavoro dell’Agenzia in merito alla ricerca di nuove aziende sul territorio che nel 2009 si è concretizzato nella visita di otto aziende cesenati. Dati attività- Distretto Cesena- Valle Savio 2008 2009 Segnalazioni ad agenzia lavoro 34 39 Consulenze 8 6 Persone assunte 4 10 Progetto per acquisizione competenze 5 7 In attesa di collocazione 9 6 Inviate ad altri progetti/dimessi 0 12 6.9 Servizi Residenziali Gestione coop.va Cils, Opera D.Dino, coop.va Grazia e Pace, coop.va l’Alveare Qualora la famiglia non sia più in grado di prendersi cura in maniera adeguata del familiare disabile si può ricorrere alle strutture residenziali. I Centri residenziali garantiscono una presa in carico del disabile adulto sia assistenziale che educativa. Rientrano tra i servizi residenziali anche le seguenti tipologie di strutture: Casa famiglia, Casa accoglienza e Gruppo appartamento. Attività 2009. Per ciò che riguarda la rete dei servizi, come da previsione, nel 2009 si sono realizzati i seguenti obiettivi: • Prosecuzione della riorganizzazione e ampliamento della rete dei servizi esistenti; • Consolidamento dei posti presso gruppo appartamento presso l’Opera Don Dino; • Utilizzo di un’area del Centro Residenziale Navacchia per un secondo nucleo di gruppo appartamento sperimentale per 4 persone disabili giovani. Dai dati sui servizi residenziali notiamo come ci sia un progressivo aumento degli utenti di tali servizi negli anni. Comune di Cesena 2007 2008 2009 1°sem.2010 Utenti 33* 43 45 47 - 11.515 14.193 - Ore giornaliere * nel 2007 il dato è minore per differenze nel sistema di rilevazione Fonte: Azienda USL.Dati distrettuali 38 6.10 Assegno di cura Gestione Ausl Esistono due tipologie di assegno di cura: - una a valenza socio assistenziale disciplinata dalla DGR 1122/02 con finalità di potenziare le opportunità di permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini in situazione di disabilità grave riconoscendo un contributo economico (10-15 euro al giorno) a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altri care givers ;tale assegno è sostenuto anche con finanziamento derivante dalle risorse dei comuni; - l’altra a valenza socio sanitaria disciplinata dalla DGR 2068/04 con la finalità di realizzare in modo integrato progetti assistenziali personalizzati per persone con gravissima disabilità acquisita (23 euro al giorno). Tale assistenza è finanziata esclusivamente con il Fondo regionale non autosufficienza. Attività 2009 – 1° sem.2010 Nel 2009 hanno usufruito dell'assegno di cura disciplinato dalla DGR 1122/02 n. 31 persone dato in leggera crescita rispetto all’anno precedente, in aumento anche le persone che hanno usufruito dell’assegno di cura disciplinato dalla DGR 2068/04. Comune di Cesena 2007 2008 2009 1°sem 2010. Totale utenti (DGR 2068/04) - 22 24 22 Totale utenti (DGR 1122/02) 29 29 31 30 6.11 Contributo per assistenti familiari Gestione: Ausl Le persone disabili che hanno ricevuto un contributo di 160 euro per le assistenti familiari sono state 8 nel 2009. Erano 5 nel 2008. Per maggiori dettagli sul servizio si veda la voce “Integrazione per regolarizzazione assistenti familiari”in area anziani. Attività diverse: 6.12 Progetti per il tempo libero Gestione: Ausl, coop.va CAD, ass.ne Anffas, ass.ne il Disegno, ass.ne Adda Si tratta di progetti individuali e di gruppo che permettono di garantire un sostegno mirato alla crescita e alla vita autonoma delle persone disabili nonché a facilitare i compiti di cura da parte dei familiari, soprattutto dove sono presenti genitori anziani o con problemi di salute. I singoli progetti sono promossi e gestiti dall’Azienda USL, con il coinvolgimento e delle Associazioni di volontariato ( in particolare Anffas, ADDA, Il Disegno, Amici di Casa insieme) e delle Cooperative Sociali. Si tratta di interventi prevalentemente di tipo integrativo ad interventi semiresidenziali. 6.13 Percorsi per disabili non vedenti e sensoriali Con l’obiettivo di offrire percorsi personalizzati per la riabilitazione del disabile, l’Azienda USL in collaborazione coi Comuni del circondario cesenate ha realizzato: • La prosecuzione di progetti di gruppo e individualizzati per migliorare le competenze personali di persone con disabilità sensoriale (in collaborazione con Associazione ADDA 12 utenti); • La prosecuzione di modalità organizzative nell’accesso ai servizi più rispondenti alle esigenze di tali tipologie di disabilità (interpretariato per non udenti, percorsi facilitati, ecc) nel 2009 le prestazioni sono state 32 e nel 1°sem. del 2010 13; • La prosecuzione della collaborazione con il Centro Ipovisione presso l’Ospedale Bufalini attraverso un Protocollo di lavoro, al fine di un’individuazione più efficace dell’utenza che necessita di percorsi per migliorare la capacità di orientamento e la mobilità personale (4 corsi individuali e 9 consulenze nel 2009). 39 6.14 Terapia riabilitativa Nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria esistono dei servizi che si occupano della riabilitazione psicomotoria attraverso attività come l’ippoterapia, la fisioterapia e la fisioterapia in acqua. Le attività sono rivolte prevalentemente agli utenti dei Centri Diurni e sono gestiti da soggetti esterni. Anche la contribuzione degli utenti viene gestita direttamente dal gestore del progetto. Attività 2009 Gli utenti che hanno partecipato alle attività di nuoto e ippoterapia nel 2009 sono stati 21 per le attività di nuoto, 10 per le attività individuali a cavallo e 15 per quelle di gruppo. 6.15 Centri estivi I Centri estivi sono nati con l’obiettivo di offrire un’alternativa costruttiva ai servizi socio-riabilitativi, nel periodo di chiusura estiva, il servizio è rivolto ai disabili adulti e minori. Le attività previste sono di tipo ludico, ricreative e assistenziali. Alcuni Centri sono organizzati per offrire anche ospitalità notturna, altri invece sono aperti solo nelle fasce diurne. Dati di attività 2009 Nel 2009 il centro socio-riabilitativo diurno Le Rondini è passato da 10 ad 11 mesi di apertura per omogeneità con altri CSRD del territorio, andando così al superamento dell’attività estiva che veniva parzialmente utilizzata dagli utenti del centro stesso. Per quanto riguarda il Centro estivo Anffas ( a carattere residenziale )gli utenti ospitati nel 2009 ammontano a 33 mentre nel 2010 sono stati 35. Totale contributi versati dal Comune di Cesena ad Ausl per attività delegate: Comune di Cesena Totale contributi ad Ausl per area handicap 2007 2008 € 729.340 € 608.025 2009 € 668.527 La quota dei trasferimenti da parte del comune all’Ausl risulta inferore nel 2008 rispetto al 2007 e agli anni precedenti in quanto dal 2008 si è potuto attingere anche alle risorse dedicate dal Fondo Regionale per la Non Autosufficienza che hanno contribuito a colmare il gap e incrementare le risorse dedicate all’area. Per il 2009 vi è stato un incremento di risorse da parte del Comune di Cesena. Hanno inoltre collaborato alle attività e servizi per disabili adulti: Associazioni: Arci, En.a.i.p FC, Ente nazionale sordi, Adda, Anffas, il Disegno, Anglad, Paratetraplegici Forli-Cesena, Sordi di Cesena, ANMIC, AVEAC (Associazione di Volontariato Enaip-Acli Cesena), Cyrano Cooperative: CAD, DOLCE, CISA, Papa Giovanni XXIII, Il Mandorlo, Solidarietà Intrapresa, Grazia e Pace, l’Alveare, Asso Fondazioni: Opera Don Dino, Cassa di Risparmio di Cesena Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato paritetico Provinciale, Coordinamento del volontariato di Cesena, Ass.I.Prov Altri enti: Alma Mater Studiorum- Università di Bologna, OO.SS 40 7. Servizi per Anziani Contesto sociale di riferimento La percentuale della popolazione anziana è notevolmente aumentata negli ultimi 20 anni in tutti i Comuni del Cesenate, sia pure in misura maggiore nella zona che comprende Cesena e la Valle del Savio, rispetto all’area costiera e del Rubicone. Tale incremento ha portato a ridefinire e ampliare continuamente l’offerta di servizi domiciliari, diurni, residenziali e di promozione alla vita attiva e alla partecipazione. Popolazione anziana Comune di Cesena 2006 2007 2008 2009 Popolazione totale al 31 dicembre 94.078 94.904 95.525 96.171 Popolazione ≥ 65 20.040 21.718 21.903 22.117 % ≥ 65 anni 21,2% 22.8% 22,9% 22,9% Popolazione ≥ 75 10.167 11.504 10.736 10.972 % ≥ 75anni 10,8% 12,12% 10,25% 11,4% Gli anziani assistiti Gli anziani in carico ai servizi sociali del comune di Cesena per l’anno 2009 sono stati 1843 circa il 10% in più rispetto all’anno precedente (nel 2008 erano 1718). I servizi sociali seguono quindi il 16,8% della popolazione anziana ultrasettantacinquenne di Cesena, ed il quartiere che ha la maggior incidenza di anziani seguiti nel proprio territorio è il Centro Urbano con circa il 20,1% seguito dal Fiorenzuola 19%. Questo significa che nel quartiere centrale e nella prima cintura urbana si arriva ad una media di quasi 2 anziani seguiti su 10 con l’eccezione del quartiere Cesuola dove la media si abbassa proprio per la sua caratteristica di quartiere residenziale. % anziani in carico 25,0 20,1 18,9 20,0 17,2 15,0 17,117,0 16,3 16,6 14,4 16,8 15,7 12,4 13,3 12,8 10,0 5,0 0,0 ce nt ro 41 to t ur ba n ce o su f io o re la C nzu er ve o la se O S ud lt r e S av V al le io Sa vi B o or R ello ub ic on e A lM C er a ve r se e N R a v o rd en n se Di ate s nz m a a qu no ar tie re 0,0 Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione - Promuovere la vita attiva degli anziani sostenendo il loro impegno civico e socialmente utile, le attività aggregative e le iniziative di tipo culturale e ricreativo - Contrastare la solitudine e la fragilità sociale attraverso lo sviluppo di servizi di prossimità e di contatto attivo - Sviluppare la domiciliarità degli anziani non autosufficienti attraverso l’attivazione di una adeguata rete distrettuale di servizi sociosanitari Attività ordinarie: 7.1 Appartamenti protetti Gestione Comune di Cesena Si tratta di un servizio strutturato intorno alla convivenza di un numero ridotto di anziani sufficientemente autonomi, all’interno di uno stesso appartamento, “protetto” in quanto è prevista la presenza di un Operatore socio-sanitario (OSS) che ha il compito di gestire la casa (pulizia/riordino degli spazi in comune e delle camere; lavanderia ecc.) e la fornitura dei pasti. Inoltre l’assistente domiciliare svolge l’importante compito di fare da riferimento e da raccordo fra gli anziani, interessandosi anche all’animazione e alle gite che possano coinvolgerli. Attività 2009 – 1° sem.2010 Dal 2008, a seguito della chiusura dell’appartamento di Ponte Abbadesse, restano due appartamenti protetti in Centro Urbano con una capienza complessiva pari a 8 posti che sono occupati, anche per il 2009, principalmente da anziani soli e si confermano sufficienti a fronteggiare la richiesta. Appartamenti protetti 2007 2008 2009 1°sem.2010 Appartamenti protetti al 31 dicembre 3 2 2 2 Utenti nell'anno 11 8 9 8 Domande presentate 5 3 1 1 Giornate di presenza 3.226 2.928 2.797 1.449 - € 56.098 € 56.238 - Costo complessivo del servizio 42 7.2 Case protette e Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) Diversi gestori: Asp, Lieto Soggiorno SAS, Fondazione Maria Fantini, Fondazione Don Baronio, coop.va Il Cigno La Casa protetta e la RSA sono strutture socio-sanitarie residenziali destinate ad accogliere, temporaneamente o permanentemente, anziani non autosufficienti di grado medio ed elevato, che non necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere. Si differenziano per finalità assistenziali e requisiti di personale diversi. L’accesso ai posti convenzionati avviene a seguito di apposita valutazione delle condizioni di non autosufficienza da parte dell’Unità di Valutazione Geriatrica territoriale. Il Comune di Cesena non gestisce direttamente Case di riposo, Case protette o Rsa. L’unica struttura di proprietà del Comune, la “Violante Malatesta” di Case Finali che è gestita dall’Asp di Cesena. Attività 2009 – 1° sem.2010 Disponibilità di posti convenzionati nelle case protette e rsa: 2009 Posti in Casa protetta/RSA Nuovo Roverella Don Baronio Maria Fantini La Meridiana Lieto soggiorno Violante Malatesta Totale 90 78 40 44 30 65 347 Per gli utenti in condizioni di disagio economico è prevista un’integrazione delle rette a carico del comune di Cesena. Nel 2009 si nota una leggera diminuzione di utenti nell’anno ed una diminuzione del numero di nuovi utenti per cui il Comune integra la retta dovuta ad un minor turn-over dei posti. Tutto ciò si lega anche ad una diminuzione della spesa sostenuta. Dati di attività Case protette e RSA 2007 2008 2009 1°sem.2010 Numero utenti nell’anno 98 96 88 82 Numero inserimenti 21 21 11 12 Giornate di presenza 27.587 27.645 25.042 12.469 € 1.010.479 € 1.036.482 € 972.342 € 359.230 € 629.323 € 653.530 € 603.137 € 303.688 62% 63% 62% - Spesa sostenuta Recuperi effettuati da utenti Rapporto recupero/spesa 7.3 I Centri Diurni Diversi gestori: Asp, Fondazione Don Baronio, Coop.va Il Cigno Il Centro Diurno è uno spazio per anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti. Gli operatori svolgono attività socio-assistenziali: assistenza tutelare e di base durante il giorno, a partire dalla colazione, attività di mobilizzazione, occupazionali, ricreativo-culturali. L’accesso al Centro diurno è seguito dall’assistente sociale responsabile del caso, previo esame dell’Unità di valutazione geriatrica (UVG). I cinque posti della Meridiana sono stati autorizzati a fine 2008 e l’avvio della convenzione è avvenuto nel 2009. Attività 2009 La richiesta di centro diurno in questi ultimi anni è cresciuta soprattutto da parte di familiari con anziani affetti da disturbi cognitivi nella fase iniziale o severa della malattia. 43 Nel 2010 l’amministrazione comunale ha avviato un progetto straordinario volto a contenere le rette a carico degli ospiti attraverso il riconoscimento di 3 euro per giornate di presenza sui posti convenzionati. Posti in Centro diurno convenzionati Nuovo Roverella Don Baronio La Meridiana 7.4 L’assistenza domiciliare di base 2009 20 22 5 Gestione: Coop.va CAD e Coop.va Dolce L’Assistenza domiciliare è fornita attraverso un’operatrice qualificata che ha l’importante ruolo di promuovere l’autonomia e la socializzazione dell’anziano. All’interno di questo scopo ritroviamo diverse azioni: occuparsi della cura dell’anziano e della gestione della casa, provvedere ai pasti e al disbrigo di commissioni, accompagnamento in caso di visite mediche e stimolazione dell’anziano alla vita associativa. Nel 2010 tale attività sarà soggetta a procedure di accreditamento. Attività 2009 – 1° sem.2010 I dati del servizio di assistenza domiciliare evidenziano un continuo aumento degli utenti che ne usufruiscono negli anni a conferma dell’efficacia e della necessità del servizio. In particolare nel 2009 è da rilevare il contingente incremento nel numero di ore di servizio fornite, quasi il 20% in più, garantite grazie all’intervento del Fondo Regionale Non Autosufficienza erogato attraverso i trasferimenti dell’Ausl, e mediante il continuo investimento dei Comuni del distretto che negli ultimi tre anni hanno quasi raddoppiato le loro risorse impiegate in questo servizio. Dati di attività 2007 2008 2009 1° sem.-2010 Utenti autosufficienti 16 15 5 5 Utenti non autosufficienti 153 183 189 170 Utenti disabili 30 30 39 32 Totale utenti nell’anno 199 228 233 207 30.593 37.429 46.354 23.440 Costo a carico del Comune € 460.500 € 569.667 € 690.000 - Ricavo da rimborso Azienda USL € 134.925 € 188.515 € 274.222 - Costo a carico degli utenti € 142.985 € 188.603 € 198.847 - Costo del servizio € 468.560 € 569.755 € 614.625 - Ore di servizio delle adb Utenti Assistenza Domiciliare 250 200 30 39 183 189 30 150 23 100 50 0 22 153 107 93 11 13 16 15 5 2005 2006 2007 2008 2009 Utenti non autosufficienti Utenti disabili Utenti autosufficienti 44 7.5 Assistenza domiciliare rivolta a persone con disturbi cognitivi Gestione: Asp Si sottolinea anche l’attività svolta della Asp Cesena Savio per l’assistenza domiciliare rivolta a malati di demenza, avviata nel 2005 con un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena. Il servizio si pone come obiettivo da una parte il mantenimento delle autonomie residue del malato e la sua permanenza nel nucleo di appartenenza, dall’altra di migliorare e/o mantenere le capacità assistenziali del caregiver, messe duramente alla prova dal carico assistenziale ed emotivo che la malattia richiede nel suo evolvere/involvere. A fine 2008 hanno aderito al progetto anche i Comuni di Bagno e di Verghereto, mentre i Comuni di Cesena, Mercato e Sarsina hanno sottoscritto un protocollo con l’Ipab Casa Insieme (ora Asp) già a partire dal 2005. Attività 2009 Nel 2009 sono state fornite 3.058 ore di assistenza per una media di 58 ore a persona nell’anno. Il contributo del Comune di Cesena al servizio è stato pari a 11.200 euro al quale si aggiunge l’importante contributo della Fondazione CRC, quello del Fondo non autosufficienza e la contribuzione degli utenti. Dati di attività Utenti del servizio 7.6 Qualificazione del lavoro di cura 2007 2008 2009 35 54 59 Gestione: Coop.va Dolce e Asp Le attività volte alla qualificazione del lavoro di cura si sviluppano attraverso due modalità: - tutoring alle famiglie attraverso un operatore sociosanitario del servizio di assistenza domiciliare gestito dalla cooperativa Dolce; - formazione ai caregivers (famiglie e assistenti familiari) svolta dall’Asp Cesena Valle Savio (vedi Pgf. 13 Progetto “Affetti Speciali” a pag. 50) . Attività 2009 – 1°sem.2010 Il servizio di tutoring a supporto del lavoro di cura svolto dall’operatore socio-sanitario (OSS), ha riguardato 29 utenti per un totale di 907 ore. La diminuzione del numero delle famiglie è dovuta ad una sospensione dell’attività per un breve periodo a causa del turn-over degli operatori che si sono succeduti nel servizio. 2007 2008 2009 1°sem 2010 17 - 41 815 29 907 23 437,50 - € 23.035 € 23.793 € 7.95.3,50 0 1 0 0 1 1 3 2 Dati di attività Tutoring alle famiglie Numero famiglie che hanno avuto il tutoraggio Numero di ore effettuate Costo dell’assistenza prestata Corsi per caregiver Corsi alle famiglie Corsi per assistenti familiari (ASF) 45 7.7 Assegni di cura Gestione: Ausl L’assegno di cura è uno strumento molto importante a sostegno delle famiglie che si prendono cura di un proprio parente anziano non autosufficiente a domicilio. Attività 2009 Nel 2009 si è ulteriormente sviluppata la capacità di copertura di tale strumento attraverso un consistente incremento della spesa (+ 11%). Avvalendosi di una figura dedicata è stato portato a completamento il progetto che vede un monitoraggio e tutoraggio delle condizioni sia sanitarie che sociali dei beneficiari dell’assegno di cura. L’operatore si pone come interfaccia fra anziani e/o famiglie e gli AA.SS. responsabili del caso, con l’obiettivo di sostenere e migliorare il lavoro di cura svolto dalle reti informali. 2007 2008 2009 516 569 655 Costo complessivo - € 990.000* € 1.116.000* Costo medio per assegno - € 1.739 € 1.703 Dati di attività** Numero assegni di cura *comprensivi del contributo della Fondazione CRC e della quota del FNA/Comune ** dati distrettuali 7.8 Integrazione per regolarizzazione assistenti familiari Gestione: Comune Con tale progetto ci si è posti l’obiettivo di attuare azioni di politica sociale a supporto delle famiglie che si assumono l’impegno di cura dei propri familiari anziani non autosufficienti, nel riconoscimento dell'importante e talora insostituibile ruolo sociale svolto dalle assistenti familiari. Con tale attività si intende incentivare le famiglie ad assumerle con regolare contratto di lavoro, con l’intento di sostenere i costi correlati. Due sono gli interventi attivati: il contributo integrativo di 160 euro per i percettori di assegno di cura previsto dalla DGR 1206/2007, il contributo straordinario che il Comune di Cesena riconosce in casi specifici per anziani non autosufficienti che non percepiscono assegno di cura . Attività 2009 - 1° sem.2010 Il contributo regionale di 160 euro, attivato dal 2007, per la regolarizzazione delle assistenti familiari straniere che svolgono almeno 20 ore di servizio presso anziani non autosufficienti è aumentato nel 2009 raggiungendo il numero di 90 famiglie. Nel corso del 2009, sono state 11 invece le famiglie che hanno usufruito del contributo a sostegno della regolarizzazione di personale di assistenza straniero nella misura di circa 150/200 euro mensili erogato dal Comune di Cesena. Il numero dei contributi concessi dal Comune è diminuito dal 2007 in quanto nel frattempo si sono diffusi i contributi regionali di cui sopra. Dati di attività N. contributi regionale aggiuntivo per regolarizzazione badante Spesa contributi comunali N. contributi comunali concessi 2007 2008 2009 1°sem. 2010 32 84 90 - € 19.196 € 9.598 € 10.050 € 3.150 25 9 11 5 46 7.9 Supporto alle famiglie che percepiscono assegno si cura Si tratta di un supporto alle famiglie che percepiscono assegno si cura svolto da un operatore sociosanitario (OSS) dedicato che ha il compito di fornire consigli e consulenza rispetto alla gestione dell’anziano non autosufficiente. Dati di attività Numero famiglie che hanno avuto il supporto 2007 2008 2009 1°sem. 2010 170 478 - 352 Numero controlli effettuati 226 1180 1385 849 7.10 Pasti a domicilio Gestione: Comune La consegna del pasto viene affidata a operatori socio sanitari in grado di effettuare un monitoraggio sulla vita degli utenti, necessario per verificare l’andamento dello stato di salute e la condizione di perdita della non autosufficienza o l’insorgere di problematiche sociali. Attività 2009-1°sem 2010 Il servizio ha visto, negli ultimi anni un incremento della sua attività di erogazione di pasti aumentati dal 2007 di oltre il 20 %. Tuttavia, l’attuale organizzazione, il numero di mezzi a disposizione e il budget assegnato, non consentono un ulteriore sviluppo del servizio anche a fronte di una domanda in aumento (attualmente vi è una lista d’attesa costante di 10/12 persone). E’ allo studio un percorso di riorganizzazione. Dati di attività 2007 2008 2009 1° sem.2010 Utenti nell’anno 113 147 147 127 23.952 27.987 30.245 17.746 212 190 205 135 - € 16.834 € 22.835 € 18.738 Pasti erogati Media pasti per utente Costo complessivo 7.11 Trasporto estivo agevolato AVM Gestione: AVM Già da alcuni anni il Comune di Cesena insieme al Comune di Forlì e Savignano e la Provincia hanno istituito un protocollo con ATR che prevede una compartecipazione economica per favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici nei mesi estivi da parte di persone anziane. Nel 2009 solo a Cesena sono stati emessi 199 abbonamenti agevolati su un totale di 389 con un contributo pari a 4.000 euro. 7.12 Le attività ricreative: vacanze, gite, iniziative culturali, centri sociali Nell’ottica degli obiettivi di integrazione sociale e culturale degli anziani sono aumentate le iniziative di sostegno alle forme di autoaiuto e di promozione della socialità, che gli stessi anziani andavano nel frattempo sviluppando: i centri sociali (cinque a Cesena) o di aggregazione spontanea nei quartieri, le vacanze e le gite, le feste, i corsi di formazione (a Cesena è attiva ormai da molto tempo l’Università della terza età, affiancata da alcuni anni da ulteriori corsi promossi da altre associazioni), le attività socialmente utili. 47 7.13 Attività ricreative Gestione: Associazione Vivere il tempo La promozione di attività ricreative si fonda sulla valorizzazione delle potenzialità e capacità autoorganizzative degli stessi anziani. Cesena dimostra al riguardo una ricca rete di associazioni composte da anziani e rivolte ad anziani, che esprimono una buona vivacità nella promozione e organizzazione di iniziative: vacanze, corsi, incontri, attività di aggregazione che si sviluppano lungo tutto il corso dell’anno. La scelta di coinvolgere queste associazioni, e in particolare il Centro sociale “Vivere il tempo”, cui fanno riferimento anche gli altri organismi associativi, nella gestione delle attività ricreative, si è confermata appropriata: per la qualità del servizio svolto, per l’apprezzamento degli anziani che ne fruiscono, testimoniato dall’aumento costante dei partecipanti alle varie iniziative, in rapporto al costo sostenuto dall’Amministrazione. Attività 2009- 2010 Il numero dei partecipanti vacanze organizzate dalla associazione “Vivere il Tempo” è significativamente aumentato negli anni confermando l’apprezzamento delle iniziative organizzate. Dati di attività 2007 2008 2009 2010 Anziani partecipanti ai turni di vacanza 668 853 856 350 € 37.602 € 37.652 € 37.000 - Costo delle attività ricreative 7.14 Centri sociali Gestione: Associazioni varie I Centri Sociali sono punti di ritrovo che, aperti soprattutto al pomeriggio, garantiscono a tanti ultrasessantacinquenni di poter trascorrere qualche ora in compagnia, impegnati in attività spontanee e/o organizzate. I centri sociali sono gestiti da diverse associazioni di anziani/per anziani. Il centro sociale ha un suo regolamento interno e a chi partecipa alle attività è richiesto di tesserarsi. Il centro sociale organizza momenti di festa e in genere riesce a mantenere l’apertura anche nei giorni festivi, giornate difficili per chi vive da solo. Già dal 2007 è attivo un nuovo centro sociale “Il Girasole” sorto in frazione Ronta. I centri sociali, così come rappresentato dalla cartina, sono 7: Centro sociale Sito in: Vivere il tempo Via San Mauro Hobby Terza età Via Gramsci Primavera 3 Via Mura Valzania Croce bianca Via Dandini Centro Arcobaleno Via Vigne Auser Don Baronio Via Mulini Il Girasole Ronta 48 7.15 Attività socialmente utili Gestione: Comune di Cesena Grazie alle attività socialmente utili, nuove figure sociali - il nonno vigile, il nonno giardiniere - hanno via via popolato il paesaggio urbano, a testimonianza di nuove forme di protagonismo sociale degli anziani. Si tratta di attività che hanno un effetto diretto sulla comunità. Sono “lavori” (il mantenimento del verde pubblico, la vigilanza all’esterno delle scuole e durante le sagre, l’accompagnamento nello scuolabus, l’apertura e la chiusura dei cimiteri, la coltivazione degli orti, la compagnia e la promozione della socializzazione) per i quali ultrasessantacinquenni attivi si impegnano dedicando qualche ora alla settimana in cambio di un rimborso spese. Tale servizio viene svolto grazie all’ausilio dei volontari di Auser, Ada, Antea e Pro-Natura. Dati di attività Pensionati coinvolti Spesa dell'attività 2007 2008 2009 1 sem.2010 42 47 45 42 - € 46.940 € 55.522 € 19.182 Attività 2009 Si conferma una valutazione positiva all’inserimento dei pensionati in attività socialmente utili correlata ad un leggero aumento di spesa dovuta ad interventi straordinari rivolti a situazioni di fragilità sociale. 7.16 Amarcord Cafè Gestione: Fondazione Don Baronio Il 26 marzo 2008 ha preso avvio l’ “Amarcord cafè”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Don Baronio, l’Azienda Usl di Cesena, la Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna, l’Associazione Caima, l’Associazione Territoriale Auser come possibilità di incontro per persone affette da demenza e per i familiari e con l’obiettivo di contrastare l’isolamento e la solitudine delle famiglie, fornire informazioni sulla malattia e sostegno psicologico, promuovere la condivisione delle esperienze e alleviare lo stress dei familiari. Attività 2009 Nel 2009 hanno partecipato all’appuntamento settimanale complessivamente 85 persone fra malati e familiari, con una media ad incontro di 14 malati e 12 caregivers. L’ inimmaginabile “successo” del progetto, ben rappresentato dall’alta e assidua partecipazione di malati e familiari, si deve sicuramente all’ampia collaborazione fra Enti e soggetti sia privati che pubblici che si sono coinvolti nella realizzazione del progetto, facendo del Cafè Alzheimer un progetto innovativo per il nostro territorio, che vanta peraltro diverse iniziative e servizi rivolti a persone affette da demenza, quali il Progetto Domiciliarità dell’Asp Cesena-savio, il servizio di consulenza promosso dal Comune attraverso un’Assistente Sociale dedicata e le iniziative dell’Associazione dei familiari CAIMA. Vista l’alta partecipazione e l’impossibilità da parte del caffè di aprire a nuovi soggetti che ne facevano richiesta, ad ottobre 2009 è stato aperto un secondo caffè nel quartiere Ravennate che ha visto la partecipazione di 35 persone fra malati e familiari. E’ stato promosso dalla Fondazione Don Baronio in partnership con le medesime associazioni del primo caffè a cui si è aggiunto il Circolo Acli di Ronta, presso la cui sede si svolgono le attività del caffè. 49 Attività straordinarie: 7.17 Progetto Affetti Speciali- sostegno alle reti sociali e di prevenzione per soggetti fragili Gestione: Asp Tramite il progetto Affetti Speciali si sta costruendo un nuovo ambito di intervento di sostegno alla domiciliarità e di aiuto alla comunità a prendersi cura dei propri anziani fragili attraverso una pluralità di progetti e di interventi che vanno dal ripensamento e dall’implementazione di servizi in parte già esistenti (Centro Risorse Anziani, punti anziani, punti di ascolto) alla progettazione di nuovi servizi (teleassistenza e telesoccorso), al coordinamento e supporto di tutte quelle iniziative che la comunità attiva, o pensa di attivare, per fornire aiuto, sostegno, servizi a chi vive in condizioni di fragilità sociale e sanitaria. Attività 2009 – 1° sem. 2010 - Nel 2009 ha preso avvio il progetto attraverso una riorganizzazione del Centro Risorse Anziani (CRA).Gli utenti del Centro nel 2009 sono diminuiti rispetto agli anni precedenti ma sono aumentate le chiamate/contatti passando da 1869 del 2008 a 1898 nel 2009. Nel primo semestre 2010, quando si è entrati a regime con il servizio, il numero degli utenti risulta nuovamente incrementato; - Nel 2009 si è inoltre avviata la progettazione dell’attività di segretariato/portierato sociale nell’ambito del condominio sociale di S. Mauro; - Nel corso del 2009 si è iniziato a lavorare sulla predisposizione di un servizio di telesoccorso/teleassistenza innovativo con personale in grado di intervenire nelle 12 ore diurne e mentre nelle ore notturne e festive attraverso un call center tradizionale per le emergenze sanitarie; - Nel 2009 ai tre storici punti anziani si sono aggiunti un nuovo punto a Gattolino e 5 punti di intervento infermieristico gestiti da Auser e Antea in collaborazione con Ausl e Asp; - Nel 2009 è partita anche un attività di corsi alle famiglie per il supporto all’attività di cura (vedi Pgf. 7.5 “Qualificazione del lavoro di cura” a pag.45 ) - Ai fini di meglio definire l’ambito di intervento è stata avviata una apposita ricerca sugli anziani fragili con il coinvolgimento dei medici di base e della Facoltà di Psicologia di Cesena che ha consentito di redigere un elenco degli anziani fragili presenti nel territorio su base distrettuale; Dati di attività Utenti del Centro Risorse Anziani Punti anziani coinvolti Accessi Punto appoggio lavoro di cura Utenti spazio La Rondine 2007 241 - 50 2008 226 - 2009 215 3 110 - 1 sem.2010 153 8 155 33 7.18 Percorsi di Dimissioni Protette Gestione: Asp Il progetto si propone di ridurre il ricovero inappropriato del paziente in struttura ospedaliera predisponendo un sistema organizzativo che consenta l’accompagnamento verso servizi socio sanitari più adeguati e il sostegno verso il rientro a domicilio. Attività 2009 – 1° sem.2010 Nel 2009 si è avviata la rivisitazione del percorso di dimissioni protette. Per il Distretto Cesena Valle Savio sono state assegnate due assistenti sociali con la funzione di raccordo tra le diverse unità ospedaliere ed i servizi territoriali sociali e sanitari con l’obiettivo di facilitare il rientro a domicilio o, qualora questo non fosse possibile, la predisposizione di un percorso di accompagnamento congiunto tra utente, familiare, ospedale e servizi territoriali. I casi da seguire sono segnalati dai reparti o da altre assistenti sociali e se nel 2009 erano stati segnalati 114 casi, solo nei primi 5 mesi del 2010 ne sono stati segnalati 100. Questo dato conferma l’utilità del servizio e la sua progressiva diffusione. Hanno inoltre collaborato alle attività e servizi per gli anziani: Associazioni: Auser, Croce Bianca, Ass.ne Nazionale Alpini, CAIMA, Vivere il Tempo, Hobby Terza Età, Arci, San Giuseppe, Primavera 3, Girasole, AVEAC (Associazione di Volontariato EnaipAcli Cesena) Cooperative: Il Cigno, la Mongolfiera, la Fonte, CAD, DOLCE, Asso. Fondazioni: Opera Don Baronio, Maria Fantini, Cassa di Risparmio di Cesena Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato paritetico Provinciale, Coordinamento del volontariato di Cesena, rappresentanze dei quartieri, Ass.I.Prov Altri enti: Lieto Soggiorno S.A.S, AVM, Arco S.A.S, Alma Mater Studiorum- Università di Bologna, Istituto Professionale di Stato “Iris Versari”, OO.SS 51 52 8. Servizi per l’integrazione dei Cittadini Stranieri Contesto sociale di riferimento La popolazione straniera con il passare degli anni continua ad aumentare anche nel nostro territorio comunale. Al 31 dicembre 2009 i cittadini stranieri presenti erano 8.320 pari all’8,6% della popolazione residente e più del doppio di quelli che erano presenti nel 2003. In sostanza si può dire che l’aumento continuo della popolazione di Cesena degli ultimi anni è dovuto ad un aumento della popolazione straniera. residenti stranieri residenti italiani 9.000 89.200 89.000 8.320 8.000 89.036 88.844 88.800 7.425 7.000 6.567 88.626 88.600 6.000 88.400 88.337 5.452 5.000 5.003 88.200 88.100 4.000 88.000 87.800 4.462 3.000 87.851 87.600 2.000 87.400 1.000 87.200 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2004 it aliani 2005 2006 2007 2008 2009 str anier i L’immigrazione cesenate, come quella provinciale e nazionale, deve molto del suo incremento al fenomeno dei ricongiungimenti familiari, segno di un cambiamento di atteggiamento degli stessi immigrati rispetto al loro processo migratorio e dell’avanzare di un tipo di immigrazione più strutturato con bisogni sociali sempre più complessi. Con la diffusione delle famiglie immigrate va registrato l’incremento di minori con esigenze proprie dell’età evolutiva associate alla complessità psicosociale del vivere in contesti socio culturali spesso profondamente differenti tra loro come la famiglia d’origine e l’ambiente sociale circostante (scuola, amici, sport ecc.). La maggioranza degli stranieri presenti hanno tuttavia un’età compresa nella fascia 26-50 anni (oltre il 60%), pertanto si tratta di adulti attivi. Ad incrementare i numeri di questa immigrazione vi sono poi gli immigrati giunti sul nostro territorio con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, richiesti soprattutto dal turismo e dall’agricoltura. La popolazione straniera nei servizi sociali I nuclei stranieri assistiti nel 2009 sono stati 566 (56%) a fronte dei 444 italiani (44%). Da rilevare come queste 566 famiglie rappresentino il 14% del totale delle famiglie straniere residenti (4068). Se limitiamo però l’analisi ai soli contributi economici erogati alle famiglie, notiamo che la % di famiglie straniere che hanno percepito un contributo economico si abbassa a 53% contro il 47% delle famiglie italiane (vedi anche il cap.4“Interventi rivolti alle famiglie” pag. 19). 53 Gli utenti stranieri dei servizi sociali 60 50 albanese algerina 40 bulgara m arocchina 30 nigeriana 20 rum ena tunisina 10 polacca 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Da una ricerca fatta internamente al settore nell’anno 2009 con i dati del 2008, abbiamo ricavato alcuni dati interessanti sulla provenienza di questi cittadini stranieri e sul loro grado di accesso ai servizi. In particolare è emerso che gli immigrati marocchini e tunisini hanno costituito fin dal 2000 la presenza maggiore nei servizi sociali del Comune, seguiti dalla popolazione albanese. Altri gruppi di cittadini considerati sono i rumeni, i bulgari, i nigeriani, gli algerini ed i polacchi. In ordine di presenze, gli immigrati residenti che si incontrano nel tessuto comunale sono: albanesi, rumeni, marocchini, bulgari, tunisini, polacchi, bangladesi, ucraini, algerini e nigeriani. Quindi albanesi e rumeni,pur essendo le nazionalità con maggiori presenze sul territorio, accedono ai servizi meno di marocchini e tunisini. 54 Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione - Favorire lo sviluppo della cultura dell’accoglienza e facilitare l’integrazione socio-culturale promuovendo l’apprendimento della lingua italiana, l’orientamento ai diritti e ai doveri di cittadinanza, la partecipazione - Supportare le famiglie straniere in difficoltà ad acquisire le competenze per la gestione adeguata del bilancio familiare - Prevenire il disagio sociale degli stranieri di seconda generazione Attività e servizi. Attività ordinarie: Gestione: Asp 8.1 Il Centro servizi stranieri Il servizio si propone di rispondere al bisogno di ascolto e di orientamento dei cittadini extracomunitari di recente trasferimento e alle esigenze dei servizi territoriali che necessitano di supporto e consulenza per lo svolgimento di procedure complesse. Dati di attività: Presenze nell’anno al Centro Servizi Utenti del servizio di informazione giuridica 2007 2008 2009 1°sem.2010 5.298 4.976 4.443 1.537 418 470 375 209 Presenze al Centro Stranieri ed al Servizio di informazione giuridica Presenze nell'anno Utenti servizio inform azione giuridica 600 5.500 5.000 4.976 5.298 564 550 4.443 490 500 470 4.500 450 4.323 4.000 400 418 3.500 350 3.242 375 3.000 300 2.500 250 2.000 200 2005 2006 2007 2008 2005 2009 2006 2007 2008 2009 Attività 2009 Come si evince dai grafici, sono in calo, negli ultimi anni i dati riguardante gli accessi al Centro e le consulenze Le richieste più rilevanti per chi accede allo sportello del Centro Stranieri sono: supporto alla preparazione della documentazione per il rinnovo del permesso di soggiorno, informazioni circa l’accesso ai servizi della città. Dal 2009 si registra anche un aumento della richiesta di aiuto per la ricerca di lavoro, anche da parte di utenti presenti nel territorio da molti anni, in precedenza con lavoro stabile. In generale si nota un leggero calo nell’utenza del 2009, confermato anche dall’andamento del primo semestre 2010. Continua l’attività del Centro come accompagnamento delle assistenti sociali e dei centri giovanili nella presa in carico dei casi sociali. 55 8.2 Centro Interculturale “Movimenti” Gestione: Asp Il Centro svolge la propria attività grazie alla collaborazione tra Servizi Sociali del Comune di Cesena, i Quartieri, il Centro Stranieri e le Associazioni degli stranieri attive nel nostro Comune. Numerosi volontari partecipano alle diverse attività. Le principali attività del Centro sono: la gestione di uno Spazio giochi per bambini con i laboratori e l’animazione pomeridiana connesse all’insegnamento della lingua italiana; l’attività di orientamento e consulenza individuale per facilitare l’inserimento sociale e lavorativo; il sostegno e consulenza alle associazioni; la progettazione di interventi di mediazione culturale nelle scuole; l’organizzazione di feste ed eventi artistici e culturali; la produzione di materiale informativo per famiglie straniere. Attività 2009 – 1°sem.2010 Continua positivamente l’attività dei corsi di italiano nei quartieri e presso il Centro, con un aumento consistente delle persone frequentanti nei primi sei mesi 2010. Gli insegnanti coinvolti son stati 25 con il supporto di 4 volontari. E’ stato inoltre organizzato un evento culturale per la giornata contro il razzismo che ha coinvolto circa 120 persone e, sempre nei primi mesi del 2010, è stato attivato un percorso di mediazione interculturale con le scuole medie Anna Frank e Plauto che ha visto il coinvolgimento di circa 600 studenti. Dati di attività 2007 2008 2009 Utenti del Centro 237 169 163 171 / 175 205 245 237 344 368 416 312 n.d 338 176 172 140 292 120 Utenti corsi italiano Totale utenti Bambini frequentanti lo spazio giochi Ore di mediazione linguistica presso le scuole 8.3 Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) 1. sem. 2010 Gestione: Comune e Asp Il Progetto di accoglienza richiedenti asilo (PNA), avviato dal 2001 (ma già in precedenza il Comune di Cesena aveva attivato in proprio progetti di accoglienza di profughi), si è sviluppato mediante la collaborazione di Prefettura, Questura, Provincia, Comuni di Forlì, Premilcuore e Cesena. La legge n.189/2002 ha successivamente istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Attività 2009-1°sem.2010 Il Progetto ha visto l’inserimento di due nuovi nuclei familiari nel 2010. Un nucleo afgano ed uno somalo per un totale di otto persone. I nuclei Kosovari presenti precedentemente sono infatti rientrati in patria nel 2009. Il Progetto è interamente finanziato con fondi statali. Dati di attività Numero famiglie inserite nel progetto Numero stranieri inseriti nell’anno 56 2007 2008 2009 2 6 2 3 2 7 1°sem. 2010 4 8 8.4 Progetto “Oltre la strada” Gestione: Asp Il progetto “Oltre la strada”, avviato nel 1999, attivo per i comuni di tutto il comprensorio prevede l’accoglienza di vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o sul lavoro. Collabora la Prefettura di Forlì–Cesena e un tavolo di lavoro per la gestione tecnico–operativa in cui partecipano soggetti pubblici, del privato sociale e del volontariato, con il coordinamento della Regione Emilia-Romagna. Attività 2009 Nel corso del 2009 si è data continuità al progetto di ricerca regionale sulla Prostituzione invisibile che ha l’obiettivo di fornire elementi significativi della presenza della prostituzione in luoghi al chiuso (locali e appartamenti) nel nostro territorio. A tal proposito, con l'analisi degli annunci e delle informazioni raccolte, si sono cominciate a delineare alcune delle zone a rischio della nostra zona. Nel corso del 2009 si sono conclusi due processi che coinvolgevano le utenti in quanto vittime di sfruttamento nel nostro territorio. Gli sfruttatori sono stati in entrambi i casi condannati. Sono ancora aperti tre processi. Dati di attività Numero utenti nell’anno Numero nuovi utenti Numero incontri di coordinamento Percorsi conclusi nell’anno 2007 2008 2009 15 5 8 6 16 6 5 3 17 6 5 5 Attività straordinarie: 8.5 Progetto TRAA (territori in rete per l’accesso all’alloggio) Gestione: Asp Nel 2009 è iniziata inoltre la sperimentazione del progetto TRAA (territori in rete per l’accesso all’alloggio) che per Cesena è coordinato dal Centro Stranieri. Il Progetto si occupa di sviluppo di comunità ed in particolare di prevenzione e mediazione dei conflitti in situazioni abitative condominiali o di prossimità abitativa in cui sono coinvolti cittadini stranieri. Il Progetto è promosso dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e vede il Comune di Modena come ente capofila ed il Comune di Cesena come ente attuatore assieme ad altri enti. Attività 2009 Sono stati coinvolti 42 nuclei familiari. Per il Progetto è stata spesa la cifra di circa 81.000 euro, di cui 73.000 attraverso finanziamento statale e i rimanenti 8.000 a carico del Comune di Cesena. 8.6 Progetto “Pillole d’Identità” Gestione: Comune e coop.va Comunità Aperta Il Progetto, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha visto la partecipazione del Comune di Cesena come partner insieme al Comune di Faenza, Ravenna e Riccione. Il progetto, rivolto ai giovani stranieri di seconda generazione e alle loro famiglie, si proponeva di favorire processi di inclusione e integrazione sociale attraverso un intervento di carattere culturale finalizzato alla produzione audiovisiva. Attività 2009 Il progetto, avviato per la prima volta nel 2009, ha visto una buona adesione di partecipanti (28 ragazzi italiani e stranieri insieme). Le attività sono consistite in incontri formativi nel primo semestre e nella realizzazione, nel secondo semestre, di 14 cortometraggi trasmessi nei primi mesi del 2010 anche dalla rete televisiva Rai News 24. 57 8.7 Sportello per i rinnovi dei permessi di soggiorno Gestione: Asp L’attività dello sportello è rivolta ai cittadini stranieri che devono compilare la richiesta di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno e, a seguito del protocollo di intesa tra Comune di Cesena e Prefettura di ForlìCesena, siglato nel 2009, lo Sportello si occupa anche delle istanze per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare. Attività 2009 Nel 2009 hanno avuto accesso allo sportello per informazioni 1077 persone per un totale di 911 pratiche inserite. Hanno inoltre collaborato alle attività e servizi per l’integrazione dei cittadini stranieri: Associazioni: Aquilone di Iqbal, AMAL (Associazione Migranti Algerini), Amnesty International, ARCI Cesena, A.R.N.I (Burkina Faso in Italia), L’Altra Città, Associna, Associazione culturale cristiana Italo-Ucraina, Associazione del Benin Novigno, Dominae, Donne marocchine di Romagna, Mater Caritatis, Umuigbo International, Polonia, Yakkar (Senegal), Centro Aiuto alla Vita, Cittadini Costa d’Avorio, Emergency Cesena, Gruppo Convivialità delle culture, Centro di cultura e studi islamici della romagna, Ivoriani presenti ForlìCesena, Comitato Cesenate per la Costituzione, Amani, Senso civico Cesena, Viaterrea, IncontrArti, Comunità Aperta. Cooperative: Sesamo, Asso Fondazioni: Cassa di Risparmio di Cesena Rappresentanze locali/enti di coordinamento: Comitato Paritetico Provinciale, Coordinamento del Volontariato di Cesena, Ass.I.Prov Altri enti: Centro per la Pace, OO.SS 58 9. Interventi per Favorire l’Accesso all’Alloggio Contesto sociale di riferimento Il comune di Cesena è ricompreso tra quelli ad alta densità abitativa, quindi dove la mancanza della casa risulta essere un disagio riconosciuto. A ciò è da aggiungere che Cesena si caratterizza per una elevata presenza di famiglie che hanno la proprietà della casa (Circa l’86% delle famiglie cesenati risiede nella casa di proprietà) ma allo stesso tempo anche per la difficoltà di accesso all’abitazione per i nuclei famigliari che non sono in condizione di acquistare un alloggio o che pagano canoni d’affitto troppo elevati. Un canone di affitto stimato medio a Cesena in zona semicentrale nel 2009 è di circa 72 euro al mq, escluse le spese ed è leggermente inferiore alla quota di Forlì ma superiore alle zone meno centrali (con esclusione di Cesenatico).5 Canoni di affitto stimati al mq nel territorio di Forlì-Cesena 140 120 100 80 60 40 20 0 Bagno di R. Cesena Cesenatico Gambettola Forli' Savignano sul R. Rocca San C. Verghereto Forlimpopoli pregio semicentro periferia L’incremento dei prezzi degli affitti immobiliari degli ultimi anni a Cesena (+18% dal 2000) e l’aggravarsi della attuale crisi economica hanno fatto si che l’emergenza abitativa si sia estesa dalle fasce sociali povere fino a ricomprendere quelle intermedie (famiglie numerose/monoreddito, giovani coppie..). Gli sfratti in Provincia sono in continuo aumento soprattutto negli ultimi quattro-cinque anni passati dai 352 del 2005 ai 473 del 2009 e sono quasi totalmente dovuti a morosità. Il sistema tradizionale di interventi per la casa non è più in grado di offrire una risposta adeguata all’emergenza abitativa. L ’offerta di alloggi sociali è andata progressivamente riducendosi a causa della mancanza di un adeguata politica di finanziamento statale a cui va ad aggiungersi il naturale processo delle alienazioni con l’inevitabile determinarsi di un sistema che non è più in grado di dare risposte sufficienti per i bisogni delle città. Cesena inoltre, con i suoi 847 alloggi ERP, sconta un deficit storico di carenza strutturale di questi ultimi rispetto alla media regionale e delle città vicine (ad esempio Forlì ne ha 1487). Tutti questi fattori, acutizzati dalla crisi economica, contribuiscono a fare dell’abitazione una problematica sociale rilevante da affrontare con nuove modalità di intervento che non possono essere più identificate solo nell’intervento pubblico ma secondo ottiche più ampie di edilizia residenziale sociale. 5 Dati pubblicati da ORSA Rapporto provinciale Forlì-Cesena 2010. 59 Obiettivi di mandato/obiettivi triennali di programmazione - Favorire l’accesso alla casa in locazione o in proprietà ricercando e sperimentando anche interventi innovativi in collaborazione con le forze economico produttive del territorio e valorizzando la qualità e la funzione sociale dei programmi e dei progetti di qualificazione urbana. In particolare: - Aumento progressivo degli alloggi ERP e ERS; - Maggiore disponibilità di alloggi per l’affitto a canone agevolato; - Favorire l’acquisto agevolato e la locazione. Attività ordinarie: Gestione: Comune/ ACER 9.1 Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (E.R.P.), disciplinati dalla legge ragionale n. 24/2001, sono destinati a rispondere al fabbisogno abitativo delle persone/famiglie meno abbienti e a quello di particolari categorie sociali. Compito del Settore Servizi Sociali è quello di gestire la formulazione delle graduatorie per l’accesso, le assegnazioni, le revoche, le mobilità, gli accertamenti reddituali e altre attività disciplinate dalla legge sopra citata, ivi compresa l’erogazione di contributi agli inquilini e.r.p per canoni e utenze. Attività 2009 – 1° sem.2010 A novembre-dicembre 2009 è stato pubblicato il bando integrativo, mediante il quale sono state raccolte 229 domande nuove e 36 integrative che si sono aggiunte a quelle presenti ancora in graduatoria. La nuova graduatoria, pertanto, alla data della sua pubblicazione avvenuta il 17 marzo 2010, comprendeva 666 domande scese poi a 655 a giugno 2010, in seguito all’effettuazione di alcune verifiche preliminari all’accesso, alle assegnazioni, alle rinunce ecc. Dati di attività 2007 837 Alloggi ERP al 31 dicembre Nuclei assegnatari * 830* 2008 2009 873 868 847* 838* (di cui) famiglie immigrate 77 92 96 (di cui) famiglie italiane 745 755 742 Domande in graduatoria ERP al 31 dicembre* Alloggi ERP assegnati nell’anno da graduatoria 344 25 419 34 449 22 Spesa convenzione con Acer per gestione alloggi ERP Domande per contributi affitto e/o utenze ad assegnatari ERP accolte Costo contributi ad assegnatari ERP € 934.800 72 € 30.988 € 829.000 67 € 31.000 €1.165.409,97 72 € 31.000 *La differenza rispetto al n° di alloggi disponibili è dovuta ai tempi del naturale turn over degli assegnatari e agli alloggi in fase di ristrutturazione o in fase di manutenzione straordinaria.. 60 Il grafico seguente, che riporta il totale delle domande presentate per gli alloggi ERP (comprese quelle poi in seguito non ammesse per mancanza di requisiti), mette chiaramente in evidenza il loro costante aumento negli anni. Nell’ultimo bando generale del 2008 il 43% delle domande è stato presentato da cittadini stranieri (nel bando generale dell’anno precedente tale percentuale era del 49,7%). Le domande pervenute da parte di persone anziane risultano essere invece piuttosto costanti negli anni e si attestano attorno ad un 7% circa del totale. Le domande di alloggi ERP sono in continua crescita* Andamento domande alloggi ERP 2003-2008 500 474 419 483 414 404 400 300 178 200 231 208 208 100 100 0 2003 2004 2005 Cittadini stranieri 2007 2008 Totale domande * nel grafico non è compresa la graduatoria dell’ultimo bando integrativo del 2009 in quanto non confrontabile con le graduatorie dei bandi generali I dati delle assegnazioni nell’ultimo anno, in linea con quelli degli anni precedenti, denotano l’insufficienza degli alloggi disponibili, e quindi assegnati, in confronto alle richieste in continuo aumento. Facendo una media nelle assegnazioni negli ultimi tre anni, esse coprono circa il 7% della richiesta. L’andamento delle assegnazioni, come si evince dal grafico, è piuttosto fluttuante negli anni; tale instabilità deriva esclusivamente dal variare del numero di alloggi cosiddetti “di risulta” che si rendono disponibili nell’anno e dalla presenza o meno di nuove realizzazioni e/o di nuovi alloggi acquistati dal Comune. Assegnazione alloggi ERP con graduatoria dal 2003 al 2009. Alloggi erp assegnati 37 40 34 35 30 25 25 16 20 15 12 10 22 17 12 6 5 5 18 7 8 7 0 2003 2004 2005 2006 assegnazioni a stranieri 2007 2008 totale assegnazioni 61 2009 Gestione: Comune di Cesena 9.2 Fondo sociale per l’affitto Si tratta di un fondo costituito da risorse statali, regionali e comunali per l’erogazione di contributi per l’affitto in favore di cittadini in difficoltà a sostenere il canone. Gli assegnatari possono essere gli utenti che vivono in condizioni di disagio economico (documentabile) e pagano un canone d’affitto oneroso tanto da incidere pesantemente sul reddito dell’intero nucleo. Attività 2009-2010 L’ultimo bando per l'erogazione di contributi in sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione è stato pubblicato a maggio-giugno 2010 e, riconfermando la tendenza riscontrata negli anni scorsi, il numero delle domande pervenute è in aumento. Infatti le istanze pervenute sono state 1081, superiori rispetto a quelle pervenute nel passato biennio. Nel 2010 per la prima volta le domande sono state raccolte attraverso i CAAF convenzionati con il Comune. Contributi richiesti e contributi concessi 1100 1000 1000 925 900 970 864 822 909 921 771 800 808 763 700 600 664 612 500 400 2004 2005 2006 richiesti 2007 2008 2009 concessi Per quanto riguarda i contributi concessi, non è ancora disponibile la graduatoria finale del 2010. Tuttavia, come si rileva dal grafico, aumenta il fabbisogno teorico che solo in scarsissima parte è coperto dai contributi erogati (il contributo massimo erogato ad una famiglia nell’anno 2009 è stato di 776 euro). Il Comune, che già dal 2008 aveva incrementato la propria quota di partecipazione portandola al 22,8% del totale, per il 2009 ha ulteriormente aumentato la cifra stanziata portandola a 199.900 euro pari al 34,48% dell’ammontare corrisposto6. Dati di attività 2006 2007 2008 2009 Interventi di aiuto economico 763 808 909 921 € 584.273 € 727.367 € 580.635 € 579.665 € 926 € 1100 € 798 € 776 Totale contributi erogati Contributo massimo erogato 6 La cifra di compartecipazione minima a carico del Comune stabilita dalla Regione è del 15% dell’ammontare totale 62 Indice di copertura rispetto al fabbisogno teorico Fabbisogno teorico e contributi erogati 50% 3.000.000 47% 45% 2.500.000 43% 40% 2.000.000 35% 35% 1.500.000 30% 1.000.000 25% 500.000 20% 25% 27% 24% 15% 0 2004 2005 2006 2007 fabbisogno teorico 2008 2009 10% 2004 contributi erogati 2005 2006 2007 2008 2009 Come si evince dal grafico, il contributo complessivamente erogato ha coperto, per il 2009 il 24% del fabbisogno teorico (nel 2008 tale percentuale di copertura era del 24,53% contro il 35% del 2007). Nonostante l’incremento consistente di risorse impiegate da parte del Comune il numero di domande rimane alto in relazione alle risorse messe complessivamente a disposizione. 9.3 Edilizia agevolata Gestione: Comune di Cesena A sottolineare la volontà dell’Amministrazione di far fronte all’emergenza il Comune ha in cantiere alcuni progetti di edilizia agevolata finalizzati alla locazione a canoni sociali. In particolare i progetti attualmente in atto sono: Dati di attività Intervento Tempi stimati di ultimazione intervento PEEP C/12b S. Carlo N° 12 alloggi in locazione permanente su area ex ACER, dal 2005 di proprietà del Comune di Cesena 2012 12 12 N° 16 alloggi in locazione permanente su area di proprietà del Comune di Cesena 2010 16 16 2011 - 4 2010 5 10 2015 32 32 2012 4 8 TOTALE 69 82 PEEP C/22 Case Missiroli A.T. Case Finali Via Arcangeli A.T. Martorano via Chiesa - via Violone A.T. Pievesestina Via Dismano A.T. Ponte Pietra Via Mantova N° 4 alloggi in locazione permanente su lotto ERP in AREA DI TRASFORMAZIONE (gestione privata) N° 10 alloggi su lotto ERP in AREA DI TRASFORMAZIONE di cui 5 verranno acquistati dal Comune e destinati alla locazione permanente; gli altri 5 sono destinati alla vendita convenzionata N° 32 alloggi in locazione permanente su area di proprietà del Comune di Cesena in AREA DI TRASFORMAZIONE N° 8 alloggi su lotto ERP in AREA DI TRASFORMAZIONE di cui 4 verranno acquistati dal Comune e destinati alla locazione permanente; gli altri 4 sono destinati alla vendita convenzionata 63 Alloggi di proprietà comunale Totale alloggi 9.4 Partecipazione alla Fondazione per lo sviluppo e la promozione dei contratti di locazione e alloggi sociali Gestione:Fondazione per l’Affitto La Società Cesenate per l’affitto S.r.l., ora Fondazione per lo Sviluppo e la Promozione di contratti di Locazione Abitativi ONLUS, è stata costituita nel 1994 per far fronte alle problematiche relative alla prevista e crescente domanda di alloggi da parte delle famiglie del nostro territorio. Il Comune di Cesena è tuttora uno dei soci di tale Fondazione, insieme alla Fondazione Cassa Di Risparmio di Cesena, all’Associazione Sindacale dei Piccoli Proprietari Immobiliari (A.S.P.P.I), alla Diocesi Di Cesena - Sarsina, e all’Associazione delle Imprese Edili della Provincia di Forlì-Cesena. In particolare la Fondazione per l’affitto persegue lo scopo di agevolare il reperimento di alloggi per categorie di utenti, economicamente e socialmente deboli, non in grado di fornire le garanzie che invece il mercato richiede (capacità di reddito consolidata ecc…). La Fondazione promuove inoltre la sottoscrizione di contratti di locazione concertata e svolge anche attività di sostegno economico temporaneo a inquilini in situazioni di difficoltà transitoria (cauzioni, traslochi ecc.) e mediazione all’abitare (affiancamento degli inquilini per accompagnarli ad una buona fruizione della locazione ben integrata nelle reti informali di vicinato). Attività 2009 La Fondazione per l’affitto al 31 dicembre 2009 gestiva 178 alloggi in locazione (68% provenienti dal mercato e 32% provenienti da enti pubblici/cooperative). La provenienza delle famiglie è per il 31% italiana e per il 69% straniera (21% comunitaria e 48% extracomunitaria). Nel 2009 va ricordata la partecipazione al Progetto T.R.A.A (Territori in rete per l’Accesso all’Alloggio) cui partecipano anche i Comuni di Modena e Forlì. (si veda Pgf 5 in “Servizi per l’integrazione dei cittadini stranieri” pag 44) Dal 1 aprile 2006 al 31 marzo 2012 sei alloggi sociali di proprietà del comune sono stati dati in gestione alla Fondazione, pertanto i ricavi derivanti da essi, non compresi nelle cifre sotto riportate, sono anch’essi concessi alla Fondazione per l’affitto. Dati di attività Contributi a Fondffitto da comune di Cesena 2006 2007 2008 2009 € 65.540 € 48.597 € 49.514 € 60.000 9.5 Protocollo d’intesa per il miglioramento delle condizioni di disagio abitativo Gestione: Comune, Ausl, Fondazione per l’Affitto Il Protocollo d’intesa, siglato ad ottobre 2005 tra Comune Ausl e Fondazione per l’Affitto, si pone l’obiettivo generale di migliorare le condizioni di disagio abitativo attraverso: 1. La costituzione di un archivio comune delle situazioni di disagio abitativo; 2. La fornitura a coloro che vivono nell’alloggio delle adeguate informazioni utili a rimuovere le cause di insalubrità o ad adottare comportamenti positivi che mantengano l’alloggio in salubrità; 3. L’adozione di iniziative coercitive volte ad impedire che alloggi dichiarati antigienici vengano rimessi sul mercato; 4. La disponibilità della Fondazione per l’affitto a stipulare accordi coi proprietari al fine di riportare gli alloggi in condizioni di salubrità in cambio della disponibilità dell’alloggio per il periodo necessario a recuperare i costi. 64 9.6 Rilascio Attestazioni di Idoneità alloggiativa per richieste di ricongiungimento/coesione familiare ai sensi della L. 94/2009 Gestione: Comune, Ausl E’un ‘attività svolta in stretta collaborazione con il servizio anagrafe che consiste nella verifica dei requisiti necessari ai fini dell’ottenimento del nulla-osta al ricongiungimento familiare. La legge 94/2009, ha modificato la precedente e stabilisce che il richiedente deve dimostrare la disponibilità di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari nonché di idoneità abitativa, accertati dai competenti uffici comunali. Dati di attività 2007 2008 2009 1° sem.2010 Certificazioni rilasciate 844 869 1117 529 9.7 Alloggi emergenza abitativa Gestione: Comune, e Ausl, In base al regolamento comunale è previsto l’utilizzo di alcuni alloggi come risorse nel caso di gravi emergenze abitative; per questi beneficiari vengono elaborati dei progetti specifici di inserimento. Attività 2009- 1°sem.2010 Nel primo semestre del 2010 il numero degli alloggi a disposizione del Settore e utilizzati direttamente come centri di prima accoglienza è passato da 6 a 4. I due alloggi di Via Mura S. Agostino, infatti, rilasciati dalle famiglie che li occupavano, sono stati destinati all'e.r.p., nel rispetto dell'orientamento assunto dai Servizi che rimane comunque quello, ove possibile, di trasformare in alloggi di edilizia residenziale pubblica i centri di prima accoglienza di mano in mano che vengono rilasciati dagli utenti in essi ospitati. I nuclei che sono stati ospitati nel primo semestre nei centri di prima accoglienza gestiti direttamente dai nostri Servizi sono stati quattro. Dati di attività Costo di gestione 2006 € 11.528 2007 € 10.532 2008 2009 1° sem.2010 € 10.520 € 10.876 € 9.194 Alloggi in gestione 7 7 6 6 4 Nuclei ospitati nell’anno 8 8 7 7 4 65 Attività straordinarie: 9.8 Incremento disponibilità di nuovi alloggi ERS Gestione: Comune di Cesena Di edilizia residenziale sociale, come campo di intervento distinto dall’edilizia residenziale pubblica, si parla dal 2006, inserendo in questa nuova definizione le varie esperienze promosse nelle principali città italiane che, pressate dalla domanda sociale ed in mancanza di risorse nazionali, hanno cercato di sperimentare nuove procedure per sostenere l’offerta di alloggi in affitto, al di fuori del solco tracciato dalla legge 167/62. Si tratta, in sintesi, di cercare di dare una risposta alle famiglie che non riescono a sostenere i costi dell'alloggio a canoni di mercato attraverso soluzioni articolate quali, ad esempio, la dismissione e la riconversione di alloggi obsoleti, la messa a disposizione di nuovi alloggi Erp attraverso la costruzione o l'acquisto, l’aumento degli alloggi a canone agevolato, la promozione dell'autocostruzione ecc… Attività 2009-2010 - Attualmente sono state intraprese attività di valutazione di alcuni alloggi e.r.p obsoleti destinati alla vendita, stanno procedendo le attività per l'acquisto di 5 alloggi a Martorano, che dovrebbe essere portato a termine entro il corrente anno. - Si è deciso inoltre di esercitare il diritto di prelazione per l'acquisto di 4 alloggi ricompresi nella Area di Trasformazione 09/03 di Ponte Pietra. - È aumentata la disponibilità di nuovi alloggi a canone concertato, gestiti dalla Fondazione per l’Affitto (+26%) rispetto all’anno precedente. - In una Area di trasformazione nella zona di S. Mauro è stato destinato all'autocostruzione il 50% degli alloggi da realizzarsi. La Ditta attuatrice è stata già coinvolta per la modifica del progetto al fine di consentire l'autocostruzione degli alloggi. Hanno inoltre collaborato agli interventi per favorire l’accesso all’alloggio: Associazioni: Centro Aiuto alla Vita, ANMI,Aquilone di Iqbal,Caritas-mater caritatis Cooperative: Grazia e Pace, Altri enti: S.U.N.I.A, S.I.C.E.T, U.N.I.A.T, A.N.C.E, A.P.E, ASPPI, API, Fondazione CRC, ACER, Fondazione per l’Affitto 66 10.Ricerca: la qualità percepita del sistema dei servizi sociali e sociosanitari del territorio cesenate Premessa metodologica La ricerca è basata su un totale di 53 questionari compilati correttamente. Considerando che approssimativamente la popolazione target, in questo caso il numero di associazioni, cooperative sociali, e altri enti che sono a diverso titolo coinvolti nella rete sociale e sociosanitaria del nostro territorio, descritta nel bilancio sociale, si attesta intorno al numero di 130, possiamo dire che il questionario ha coinvolto circa il 41% della popolazione target. Il campione Le persone che hanno risposto al nostro questionario sono per la grande maggioranza portatori di interessi (vedi par.1.3) provenienti dal mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale (62,2%) a seguire vi sono dipendenti Asp e cittadini (entrambi attorno all’11%) e altre categorie distribuite omogeneamente tra mondo della scuola, organizzazioni sindacali e sistema economico-produttivo(15,4%.) In generale sono per lo più persone che occupano posizioni di rilievo e di rappresentanza all’interno del proprio ente/associazione (dirigenti) e a seguire volontari, in minor numero operatori. Il campione è equamente distribuito tra maschi e femmine (55,6% sono maschi e il 44,4% sono femmine) e l’età media si aggira tra i 35 e i 40 anni. Analisi dei dati Buono il sistema di servizi sociali e sociosanitari del territorio nonostante la situazione sociale complessiva sia percepita in peggioramento negli ultimi 2/3 anni Nel complesso le risposte date mostrano una opinione generale buona della rete dei servizi sociali e sociosanitari territoriali. Alla domanda, infatti, posta verso la fine del questionario, in cui esplicitamente si richiedeva di dare un giudizio complessivo della qualità del sistema dei servizi sociali e sociosanitari a Cesena circa l’80% delle persone ha affermato di ritenersi soddisfatta del sistema, solo il 18% ha dichiarato di essere poco soddisfatta mentre nessuno ha dato un giudizio totalmente negativo. D13: livello di soddisfazione per sistema servizi sociali e sociosanitari nessuna risposta 2% Poco soddisfatto 18% Molto soddisfatto 4% Abbastanza soddisfatto 76% 67 In generale le persone coinvolte nella ricerca sono concordi nel ritenere che la situazione sociale del territorio cesenate sia peggiorata negli ultimi 2/3 anni: lo ritiene infatti il 68,8% a fronte del 19% che invece non rileva tale situazione peggiorativa. Se confrontiamo questa risposta con quella alla domanda n.8, che chiedeva invece una valutazione in merito all’ attività dei servizi sociali e sociosanitari rispetto a 2/3 anni fa, vediamo che la percentuale di riposte negative cala sensibilmente; solo il 26,7% ritiene infatti che le attività del sistema dei servizi sociale e sociosanitario non siano soddisfacenti o che siano peggiorate rispetto al passato. Grafico di correlazione tra D5 situazione sociale e D8 attività servizi sociali e sociosanitari 29 30 25 20 15 9 10 12 5 4 12 9 5 2 5 3 0 cambiata e migliorata non è non è cambiata, va cambiata, va bene come male come prima prima attività dei servizi cambiata e peggiorata no so situazione sociale Quindi, a fronte di una situazione sociale che negli ultimi anni appare peggiorata, la percezione dominante è comunque quella di un sistema dei servizi che riesce a mantenere inalterato il proprio livello di attenzione e di risposta ai bisogni senza farsi travolgere dall’emergenza. Le principali motivazioni portate da coloro che invece dichiarano il peggioramento anche delle attività sociali e sociosanitarie del territorio, fanno riferimento alla riduzione delle risorse impiegate, alla presenza di aree di bisogno senza risposta e alle eccessiva burocratizzazione comprese le liste d’attesa ritenute troppo lunghe. Un sistema abbastanza integrato ma si dovrebbe fare di più In una domanda abbiamo chiesto ai nostri interlocutori di indicarci secondo loro quale possa essere in media il livello di integrazione e collaborazione esistente sia tra gli operatori sociali e sanitari, sia tra i diversi enti istituzionali della nostra rete dei servizi. La maggioranza delle persone coinvolte hanno considerato il sistema ad un livello medio-basso di integrazione. D7: livello di integrazione del sistema Molto 2% per nulla 2% Poco 27% Abbastanza 69% 68 Tale considerazione è avvallata anche dalla risposta alla D10 che chiedeva le azioni ritenute più importanti per migliorare il sistema dei servizi, dove le risposte si sono focalizzate proprio in riferimento ad un auspicato miglioramento dell’integrazione e della sinergia tra enti diversi (Ausl, Comune, Asp) e tra questi ed il terzo settore. Buoni risultati nei servizi per anziani e bambini, criticità nei servizi per la casa In generale la valutazione delle aree di intervento dei servizi sociali e sociosanitari è positiva e si attesta tra livelli discreti e buoni confermando la valutazione positiva complessiva del sistema. Le percentuali più alte di gradimento si hanno per i servizi in area anziani dove il 72,7% dei rispondenti ha dato giudizio da discreto a buono, ed in area infanzia e adolescenza dove le stessa percentuale è di 61,4%. Servizi per l'Infanzia e l'Adolescenza Servizi per la Famiglia Insuff 9% Buono 27% Insuf 16% Ottimo 2% Non so 2% Buono 33% Suff 20% Suff 39% Discreto 25% Discreto 27% Servizi per la Casa Servizi per Stranieri Non so 7% Insuff 18% Ottimo 7% Non so 9% Buono 23% Ins uff 41% Suff 25% Buono 5% Discreto 11% Discreto 20% 69 Suff 34% Servizi per Disabili Servizi per Anziani Insuff 9% Non so 5% Non so 4% Insuff 22% Buono 34% Suff 14% Suff 20% Discreto 38% Buono 20% Discreto 34% Giudizi invece negativi si hanno per quanto riguarda i servizi per l’abitazione dove il 40% dei rispondenti ha dato una valutazione insufficiente dell’area e solo il 16% una valutazione positiva. Questo dato conferma l’effettiva situazione territoriale di difficoltà in questo ambito in gran parte dovuta anche dalla scarsità di offerta di alloggi popolari che il nostro territorio sconta in maniera oramai cronica da anni rispetto ai territori vicini e che si dimostra acuita anche in relazione ai bisogni derivanti dalla crisi economica Subito dopo la casa sono i servizi per disabili che mostrano una percentuale alta di insoddisfazione seppur in maniera comunque molto inferiore a quella della casa. Sono infatti circa il 22% dei rispondenti che dichiarano insufficienti tali servizi a fronte comunque di un 53,3% che ne da un giudizio positivo. Un flusso di informazioni e comunicazione presente ma ancora non pienamente soddisfacente Nel questionario abbiamo inoltre voluto analizzare la capacità comunicativa del sistema dei servizi sociali e sociosanitari con particolare riferimento alla percezione che le persone coinvolte hanno in merito al grado di informazione e di comunicazione a loro rivolta. In generale, il 63% degli intervistati dichiara di essere abbastanza informato sulle attività dei servizi mentre un 37% si ritiene poco o per nulla informato. Si dichiarano poco informati soprattutto i cittadini e parte dei volontari. Interessante è notare che nessuno ha barrato la casella “non mi interessa essere informato”, dato che conferma quindi la volontà di essere coinvolti di coloro che hanno risposto al questionario. Complessivamente emerge quindi che esiste un flusso di comunicazione e informazione che circola ma che tuttavia non è sempre sufficiente a supplire alla richiesta di informazioni e che dovrebbe essere oggetto di miglioramento (come suggerisce la risposta alla D10). Tale comunicazione che non raggiunge livelli ottimali viene confermata anche alla risposta successiva in cui si chiede la conoscenza di determinati servizi/progetti innovativi. Nella maggioranza dei casi molti dei servizi/progetti riportati non sono conosciuti oppure se ne è sentito parlare ma senza sapere esattamente di cosa si tratti. In particolare i progetti più conosciuti/sconosciuti sono i seguenti: Più conosciuti 1.Campagna affido Meno conosciuti promozionale 1 Progetto Pillole d identità 2. Caffè Alzheimer 3. Sportello sociale 2. Progetto Traa 3. Punto di appoggio al Lavoro di cura 70 Naturalmente la campagna promozionale sull’affido è al primo posto e molto conosciuta tra i portatori di interesse a conferma quindi che l’obiettivo che l’amministrazione si era data in merito alla diffusione della conoscenza dell’affido anche attraverso l’aiuto della rete dell’associazionismo, è stato raggiunto. Importante si dimostra anche la conoscenza del Caffè Alzheimer come servizio, a conferma dei buoni risultati dell’iniziativa che ogni anno vede la partecipazione di numeri sempre più alti di anziani e familiari. Le attività agli ultimi posti della “graduatoria”invece sono progetti innovativi piuttosto specifici in quanto rivolti a target molto circoscritti di popolazione (Pillole d identità è rivolto agli stranieri di 2° generazione e Traa agli stranieri con difficoltà di integrazione nei contesti urbani) pertanto probabilmente è questo il motivo per il quale risultano meno conosciuti. Stupisce la presenza tra i “meno conosciuti” del servizio Punto di appoggio al lavoro di cura; una possibile spiegazione è da imputare al fatto che tale nominazione è recente ed il servizio è conosciuto probabilmente con altri nomi (ex progetto Elsa, sportello badanti…) Conclusioni Nel complesso la percezione che i portatori di interesse(stakeholders) hanno del sistema di servizi in ambito sociale e sociosanitario è di un settore che riesce a dare delle risposte soddisfacenti e di qualità anche a fronte di uno scenario in cambiamento continuo e, negli ultimi anni in aggravamento anche in conseguenza della crisi economica. I servizi per gli anziani e a sostegno delle famiglie e dei bambini rappresentano sicuramente un punto di forza del sistema al contrario del sostegno all’abitazione percepito come invece principale area di criticità. La crisi economica d’altronde non ha fatto altro che acuire una situazione di sacrsità di alloggi ERP e di alti costi dell’affitto già presente a Cesena. Non esiste un sistema che non sia migliorabile e quello cesenate lo è secondo gli stakeholders per due grandi aspetti in particolare: quello dell’ integrazione e quello della comunicazione, aspetti tra loro chiaramente connessi. Gli stakeholders chiedono maggiore attenzione ai processi di integrazione non tanto tra operatori di diversi servizi quanto più che altro tra enti diversi per superare quindi logiche di burocrazia e autoreferenziali che ostacolano la piena realizzazione delle attività e anche una maggiore attenzione alla sinergia con il Terzo Settore che, sempre presente, ritiene di dover rappresentare un interlocutore strutturale delle istituzioni. Anche il sistema di comunicazione e informazione dovrebbe essere migliorato in quanto strumento privilegiato per accompagnare e promuovere questi processi. In effetti è attraverso un attenta ed efficace comunicazione che si possono innescare logiche di conoscenza, di coinvolgimento e quindi di integrazione tra attori diversi. Il fatto, infine, che oltre la metà dei rispondenti consideri questa indagine molto importante (D14) non fa altro che rimarcare quanto già detto a proposito delle persone appartenenti alla rete in relazione alla comunicazione e alla loro volontà di essere coinvolti. Rappresenta inoltre un ulteriore stimolo ad avviare ulteriori iniziative analoghe finalizzate ad approfondimenti degli argomenti trattati. 71 72 Appendice 1 Personale coinvolto Nome 7 Appartenenza Matteo Gaggi Comune di Cesena Edna Anna Baldini Comune di Cesena Pieri Manuela Baldini Stefano Fabbri Chiara Riva Serena Mariani Nicoletta Magnani Maria Antonietta Pedrelli Mara Mazzotti Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Istruttore direttivo Istruttore amministrativo Istruttore amministrativo Cinzia Teodorani Istruttore amministrativo Morena Righi Comune di Cesena Patrizia Gentili Coop. Asso Elisa Pirotti Coop. Asso Donatella Di Iorio Coop. Asso Adriano Anghelone Coop. Asso Alessandra Senni Coop. Asso Federica Gigli Coop. Asso Donatella Fronzi Coop. Asso Claudio Crociati Comune di Cesena Funzione N°. ore Settimanali Forma contrattuale Dirigente di settore Esecutore Amministrativo 36 36 Dipendente TD Dipendente TI Area Amministrativa- Casa Responsabile di Servizio Istruttore direttivo Istruttore direttivo Istruttore amministrativo Istruttore direttivo Istruttore amministrativo 36 36 36 36 36 ? Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Applicato di concetto (PT) 36 Dipendente TI Applicato di concetto (PT) 36 Dipendente TI Capo reparto amministrativo Operato re Amministrativo Operatore Amministrativo Operatore Amministrativo Operatore Amministrativo Operatore Amministrativo Operatore Amministrativo Operatore Amministrativo Servizi informativi 36 36 36 30 36 36 33 24 36 Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Libero professionista Alessandro Strada Laura Farneti Servizio per la Programmazione Sociale e Sanitaria Comune di Cesena Responsabile di Servizio 36 Ausl di Cesena Istruttore Direttivo 36 Manola Tassinari AUSL di Cesena Collaboratore amministrativo professionale esperto 36 Dipendente TI Dipendente TD AUSL) Dipendente TI AUSL) (comando (comando Area Minori/Famiglia Franca Magnani Francesca Venturi Simona Antonelli AUSL Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Responsabile di Servizio Assistente Sociale Assistente Sociale 36 36 36 Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Patrizia Cinque Fabio Cioci Francesco Lucchi Gaia Di Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Assistente sociale Assistente sociale Assistente sociale Assistente sociale 36 36 36 36 Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI 7 Queste tabelle sono state fatte per avere un quadro generale del personale coinvolto per area. Pertanto alcune figure, soprattutto di coordinamento, possono risultare in più aree poiché svolgono funzioni trasversali, altre invece sono presenti in un'unica area anche se può succedere che una parte minoritaria del loro tempo sia impiegata anche in un'altra area ( è il caso ad esempio di alcuni assistenti sociali). Inoltre vi sono dei limiti nel dettagliare in modo preciso il personale esterno al comune che è impiegato sui progetti o servizi esternalizzati e quindi non direttamente gestiti dal Comune stesso o dall’Ausl. 73 Bartolomeno Elisabetta Casini Catia Lucchi Casadei Valentina Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Burgini Elisa Turci Alice Mazzi Rosalia Comune di Cesena AUSL Cesena AUSL Cesena Assistente sociale Assistente sociale Assistente sociale – Bagno di R. e Verghereto Assistente sociale Assistente sociale – Dip. AUSL Assistente sociale – Dip. AUSL 36 36 36 Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TD 36 36 36 Dipendente TD Dipendente TI Dipendente TI Area Disabili Bertaggia Nadia AUSL Cesena Responsabile U.O Disabili Adulti 38 Dipendente TI Michela Alvisi Barbara Bettini AUSL Cesena AUSL Cesena Assistente Sociale Assistente Sociale 30 30 Dipendente TI Dipendente TI Cristina Dragoni Luca Brasini Andrea Magalotti Erika Parente AUSL Cesena Psicologa 30 Libero Professionale Coop. CAD Coop. CAD Un. Dei Comuni R.C Comune di Cesena Pedagogista Pedagogista Assistente Sociale 36 36 36 Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Assistente Sociale 36 Dipendente TD Coop. CAD Coop. CAD educatore Assistente Sociale 36 36 Dipendente TI Dipendente TD Sabrina Ruscelli Consuelo Gioia Alessandro Capasso Marco Fossati Coop. CAD AUSL Cesena AUSL Cesena educatore Fisiatra Collaboratore amministrativo 36 2 24 Dipendente TI Libero Professionale Dipendente TI AUSL Cesena Istruttore non vedenti 213 annuali Libero Professionale Carlo Verona AUSL Cesena Architetto CAAD 200 annuali Libero Professionale Paolo Lucchi AUSL Cesena Amministrativo Cristina Del Vecchio Andrea Antonelli Danese Chiara 10 Dipendente TI 36 18 36 36 36 24 36 36 Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TI Dipendente TD Dipendente TI Dipendente TI Area Anziani M.Grazia Battistini Marisa Mazzotti Ivan Scaioli Marinella Turci Monia Farnedi Ivanka Vidovic Claudia Resi Serena Della Chiesa Irene Giuffrè Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Comune di Cesena Responsabile di Servizio Assistente Sociale Assistente Sociale Assistente Sociale Assistente Sociale Assistente Sociale Assistente Sociale Assistente Sociale 36 Dipendente TI Sbaragli Mascia Comune di Mercato Assistente Sociale S. Comune di Sarsina Assistente sociale- Sarsina e e Mercato S. Mercato S. Attività ASP 36 Dipendente TD Cinzia Pieri ASP 36 Dipendente TI Claudia Bagnolini ASP 20 Dipendente TI Manuela Baldassarri ASP Responsabile del Centro per le Famiglie e Coordinamento di Sistema per gli interventi rivolti a famiglie, stranieri e giovani Pedagogista- Coordinamento Spazio Neutro, ludoteca, centri pomeridiani e post-scuola Percorsi Sicuri casa-scuola 74 90 annuali Libera Professionista Carmen Zuffi Marta Lanzoni ASP ASP Licia Tappi ASP Giuliana Zani ASP Manuela Montanari Loretta Acquaroli Cecilia Valenti ASP ASP ASP Manuela Carabini ASP Francesca Faustinelli ASP Saimir Cela Emilio Maraldi Francesco Bonatesta Francesca Gentili ASP ASP ASP ASP ASP Modulo adulti-marginalità Assistente Sociale Centro Per le Famiglie Educatore professionale Centro per le Famiglie Psicologa Centro per le Famiglie e Centro Interculturale Progetto Sicuri Casa Scuola 18 30 COCOPRO Dipendenti TI 25 Dipendenti TI 30 Libero Professionista Occasionale Mediatrice Familiare 142 annuali Animatrice bimbi centro 12 interculturale Animatrice: Centro Interculturale, 22 Centro per le Famiglie, Progetto oltre la Strada Operatore Sociale progetto Oltre la 570 annuali strada e Ricerca Prostituzione invisibile Centro Stranieri 36 Coordinatore Centri Stranieri 36 Consulente giuridico presso il 4 Centro Stranieri Operatrice Centro stranieri area 1400 annuali amministrativa permessi di soggiorno Animatrice Centro Risorse Anziani 9 Libero Professionista COCOPRO Animatrice Centro Risorse AnzianiProgetto Affetti SpecialiCoordinatrice Progetto Affetti Speciali Operatrice Progetto Affetti Speciali Assistente Sociale Assistente Sociale 30 Dipendente TD 18 Dipendente TI 24 36 36 Dipendente TI Dipendente TD Dipendente TD COCOPRO Libero Professionista Dipendente TI Dipendente TI Libero Professionista Libero Professionista COCOPRO Elisa Turci ASP Barbara Ferrini Eloise Righi Franca di Fulco Giada Santucci Veronica Ceccaroni ASP ASP ASP ASP 75 76 Appendice 2 Elenco Fonte Dati DATI DI ATTIVITÀ E SERVIZI FONTE Uno sguardo generale… I cittadini assistiti dai servizi sociali Lo sportello sociale Cartella sociale- Servizi sociali Database accessi - Sportello sociale- Servizi sociali Interventi rivolti alle famiglie Contesto sociale di riferimento Famiglie assistite Progetti di intervento socio-economico Anagrafe Cartella sociale- Servizi sociali Database gestione interventi gruppo tecnicoServizi sociali Database gestione interventi gruppo tecnicoServizi sociali Database gestione interventi gruppo tecnicoServizi sociali Caritas PEG- Servizi sociali Ufficio amministrativo- Servizi sociali Ufficio amministrativo- Servizi sociali Ufficio amministrativo- Servizi sociali Prestiti sull’onore Inserimenti socio-lavorativi Accoglienza e ascolto di persone in stato di povertà Il Centro per le Famiglie Tariffa sociale Sostegno a famiglie numerose Misure anti-crisi (MAC) Attività di tutela e promozione dell’Infanzia e Adolescenza Contesto sociale di riferimento Dati relativi a bambini assistiti Affidi del tribunale al Servizio Sociale Spazio Neutro So.Stare Progetti personalizzati a sostegno delle funzioni genitoriali Adozione Post scuola e centri educativi pomeridiani Trasporto e accompagnamento dei bambini disabili Altre attività rivolte a minori disabili Anagrafe Area minori- Servizi sociali Area minori- Servizi sociali PEG- Servizi sociali Ufficio amministrativo- Servizi sociali Area minori- Servizi sociali Area minori- Servizi sociali U.O disabili-Ausl Area minori- Servizi sociali Servizi per Disabili adulti Contesto sociale di riferimento Le persone disabili assistite Servizio Taxibus e agevolazioni per la mobilità Erogazione contributi artt. 9 e 10 Legge regionale 29/1997 Contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche Assistenza domiciliare Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD) Centri diurni Promozione dell’inserimento lavorativo (Borse lavoro) Progetto Agenzia Lavoro Servizi Residenziali Assegno di cura Contributo per assistenti familiari Attività diverse Progetti per il tempo libero 77 Anagrafe U.O disabili Ausl PEG Servizi sociali PEG Servizi sociali PEG Servizi sociali U.O disabili Ausl PEG Servizi sociali U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl Percorsi per disabili on vedenti e sensoriali Terapia riabilitativa Centri estivi U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl U.O disabili Ausl Servizi per Anziani Contesto sociale di riferimento Gli anziani assistiti Appartamenti protetti Case protette e Residenze Sanitarie Assistanziali (RSA) L’assistenza domiciliare di base Assistenza domiciliare rivolta a persone con disturbi cognitivi Qualificazione del lavoro di cura Assegni di cura Integrazione per regolarizzare le assistenti familiari Supporto alle famiglie che percepiscono l’assegno di cura Pasti a domicilio Trasporto estivo agevolato AVM (ex ATR) Le attività ricreative Attività socialmente utili Amarcord Cafè Progetto Affetti Speciali- sostegno alle reti sociali e di prevenzione per soggetti fragili Percorsi di Dimissioni protette Anagrafe Cartella sociale- Servizi sociali PEG- Servizi sociali PEG e Dip. Cure Primarie Ausl PEG- Servizi sociali PEG Servizi sociali PEG Servizi sociali Dip.Cure primarie Ausl PEG Servizi sociali PEG Servizi sociali PEG Servizi sociali PEG Servizi sociali PEG Servizi sociali PEG Servizi sociali Fondazione Don Baronio Asp Asp Servizi per l’integrazione dei cittadini stranieri Contesto sociale di riferimento La popolazione straniera nei servizi sociali Il Centro servizi stranieri Centro Interculturale “Movimenti” Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) Progetto “Oltre la strada” Progetto TRAA (territori in rete per l’accesso all’alloggio) Anagrafe Cartella sociale- Servizi sociali PEG Servizi sociali PEG servizi sociali Archivio- Ufficio amministrativo Asp Asp Interventi per favorire l’accesso all’alloggio Contesto sociale di riferimento Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) Fondo sociale per l’affitto Edilizia agevolata Partecipazione alla Fondazione per lo sviluppo e la promozione dei contratti di locazione e alloggi sociali Rilascio Attestazioni di Idoneità Alloggiativa per richieste di ricongiungimento/coesione familiare ai sensi della L. 94/2009 Alloggi emergenza abitativa 78 ORSA rapporto provinciale Forlì-Cesena 2010 Ufficio casa- Servizi sociali Ufficio casa – Servizi sociali Ufficio PEP e ERP- Programmazione urbanistica Fondazione per l’Affitto Ufficio Permessi di soggiorno- Anagrafe PEG Servizi Sociali