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ANNO XLV • N. 95
ANCONA 09•10•2014
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
DELLA REGIONE MARCHE
SOMMARIO
ATTI DELLA REGIONE
LEGGI REGIONALI
Legge regionale 3 ottobre 2014,
n. 24
Modifiche alla legge regionale 2
settembre 1996, n. 38 “Riordino in
materia di diritto allo studio universitario”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20903
Legge regionale 9 ottobre 2014,
n. 25
Disposizioni in materia di disturbi
dello spettro autistico. . . . . . . . . . . . . pag. 20904
Legge regionale 9 ottobre 2014,
n. 26
Variazione al bilancio di previsione 2014 e ulteriori modifiche alla
legge regionale 23 dicembre 2013,
n. 49 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2014 e
pluriennale 2014/2016 della
Regione. Legge finanziaria 2014”. . pag. 20910
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto n. 188 del 29/09/2014
L.R. 34/2001 - art. 8. Modifica ed
integrazione del Decreto 310/
PRES/2011 - Sostituzione e nomina di un componente del Comitato
Tecnico Consultivo per la cooperazione sociale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20911
Decreto n. 189 del 29/09/2014
L.R. 52/74, art. 7 - “Aree Floristiche protette”. Richiesta di ampliamento dell’area floristica n. 84
“Laghetti della Sentina” da parte
del comune di San Benedetto del
Tronto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20912
Decreto n. 190 del 29/09/2014
L.R. 52/74, art. 7 - “Aree Floristiche protette”. Richiesta di istituzione dell’area floristica “Parco del
Trabocco” da parte dei comuni di
Montecarotto e Poggio San Marcello. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20915
Decreto n. 191 del 01/10/2014
L.R. n. 48/1996, art. 2. Scioglimento degli organi e nomina del
commissario straordinario del
Consorzio Zone Imprenditoriali
Provincia di Ancona (ZIPA). . . . . . . . . pag. 20918
DECRETI DEI DIRIGENTI
REGIONALI
SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE
E POLITICHE COMUNITARIE
Decreto del Dirigente del Servizio Risorse Finanziarie e Politi-
Il Bollettino della Regione Marche si pubblica in Ancona e di norma esce una volta alla settimana, il giovedì.
La Direzione e la Redazione sono presso la Regione Marche
Segreteria della Giunta regionale - Via Gentile da Fabriano - Ancona - Tel. (071) 8061
POSTE ITALIANE S.p.A. SPEDIZIONE IN A.P. 70% DCB POTENZA
9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
che Comunitarie n. 445 del
25/09/2014.
D.LGS. 163/06 - Proroga scadenza
termini bando di gara indetto con
decreto n. 391/BRT/14. CIG
n. 58701855E7. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20918
SERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA,
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n.
792 del 29/09/2014.
Reg. CE n. 1698/05 - PSR Marche
2007-2013 - Bandi Misura 3.1.1.
DDS n. 649/AFP e DDS n. 650/AFP
del
4/8/2014.
Proroga
al
10/10/2014 termine per la presentazione delle domande. . . . . . . . . . . . pag. 20919
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n.
793 del 29/09/2014.
Reg. CE n. 1698/05 – DA n. 90/13
- PSR Marche 2007/2013 - Asse III°
- DDS 550/AFP/2013 - 3° Bando
Misura 3.1.1. Sottomisura b) - Azione d) Energia da fonti rinnovabili Proroga termine per inizio lavori e
presentazione titolo abilitativo. . . . . pag. 20920
SERVIZIO INFRASTRUTTURE,
TRASPORTI ED ENERGIA
Decreto del Dirigente della P.F.
Viabilità Regionale e Gestione
del Trasporto n. 256 del
26/09/2014.
DDPF 264/2013 - Bando di accesso sugli interventi per l’innovazione
degli impianti a fune di cui alla l.r.
22/2001. Scorrimento graduatoria,
impegno e concessione dei contributi regionali - Euro 66.572,20
cap.42704269 Bilancio 2014. . . . . . pag. 20920
ALBI, REGISTRI ED ELENCHI
Regione Marche - P.F. Stazione
Unica Appaltante della Regione
Marche
Legge regionale 23 febbraio 2005
n. 8 e s.m.i.; - Comunicazione
imprese inadempienti. . . . . . . . . . . . . pag. 20922
ANNO XLV • N. 95
ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI
SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
Provincia di Ancona
Estratto Determinazione del Dirigente ad Interim del settore VI n.
144 del 22/09/2014 - Legge regionale n. 3/2012 - Art. 8 - Comune di
Trecastelli - Attività di messa in
riserva (R13) e recupero di rifiuti
non pericolosi (R5) - Ditta Costruzioni Nasoni srl. Esclusione del progetto dalla procedura di valutazione di impatto ambientale con prescrizioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20922
Provincia di Ancona
Determinazione del Dirigente ad
Interim del Settore VI n. 145 del
23/09/2014 - Legge regionale n.
3/2012 - Art. 8 - Comune di Falconara Marittima - Progetto denominato “Progetto per la realizzazione
di una struttura ricettiva multifunzionale con annesso centro congressuale integrato”. Proponente:
Medioleasing SpA. Esclusione del
progetto dalla procedura di valutazione di impatto ambientale con
prescrizioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20922
Provincia di Ancona
Determinazione del Dirigente n.
211 del 12/09/2014. R.D. 11
dicembre 1933, n. 1775 e ss. mm. e
ii. - L.R. 9 giugno 2006 n. 5 - Concessione pluriennale di Acqua Pubblica ad uso idroelettrico in sub
derivazione dalla sponda dx del F
Esino, tramite Opere in Via del
Tesoro s.n.c. del comune di Falconara M.ma. Soc. Multiservizi spa
con sede in Via del Commercio, 29
([email protected])
60127 Ancona. Prat. 10.02.02.152.
D.R. 2118 (N. 85). . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20923
Provincia di Fermo
POR Marche FSE 2007 2013 Asse
II - Incentivi alle imprese per l'occupazione (Rif. DD n. 76/2013).
Approvazione avviso pubblico ed
impegno fondi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20924
Provincia di Macerata
Estratto Determinazione Dirigenziale n. 771 del 25/09/2014. POR
Marche FSE 2007/2013 - Emanazione Avviso pubblico per la presentazione e gestione di progetti
formativi, in attuazione degli indi-
20900
9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
rizzi di cui alla DGP 214 del
07/08/2014. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20927
Provincia di Pesaro e Urbino
Determinazione n. 1662 del
23/09/2014. FSE 2007/2013 OB.
Competitività e occupazione - valutazione progetti formativi presentati con la procedura just in time al
12/09/2014 - approvazione graduatoria e finanziamento progetto
idoneo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20935
Provincia di Pesaro e Urbino
Determinazione Dirigenziale del
Servizio Urbanistica - Pianificazione Territoriale - VIA - VAS - Aree
Protette - n. 1683 del 25/09/2014.
Ditta Bilancioni Valentina esito della procedura di Valutazione di
Impatto Ambientale relativa la progetto di Realizzazione di un impianto minieolico costituito da n. 4
microturbine della potenza complessiva di 5,5 kw - loc. Monte
Petrano - Cagli - Art. 12 l.r. n.
3/2012 e art. 23 D.Lgs. n. 152/06. pag. 20937
Comune di Ancona
Estratto delibera Consiglio Comunale n. 108 del 16/09/2014:
variante parziale alla destinazione
d’uso del PRG vigente - Approvazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20938
Comune di Gradara
Delibera Consiglio Comunale n. 34
del 11/09/2014. Approvazione
variante parziale al PRG vigente ai
sensi del combinato disposto degli
artt. 15 e 30 della L.R. 34/92 e
s.m.i., relativamente all'area progetto denominata APR.g - ex fornace. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20938
Comune di Ripatransone
Deliberazione alla Giunta comunale
per permuta di relitto di strada
comunale sita in loc. San Gregorio. pag. 20939
Comune di Vallefoglia
Delibera di C.C. n. 68 del
30.06.2014 "Esame osservazioni
ed approvazione definitiva, variante tavola P3 per Ampliamento Aula
Ecclesiale". . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20940
Comune di Vallefoglia
Delibera di C.C. n° 83 del
28/07/2014: approvazione definitiva piano particolareggiato in
variante al PRG vigente - area MP4
frazione Montecchio. . . . . . . . . . . . . . pag. 20940
ANNO XLV • N. 95
E.R.S.U. di Ancona
Determina del Direttore dell'Ersu di
Ancona n. 131 del 26/09/2014.
Inquadramento della Sig.ra Criscione Loana nella dotazione organica
dell'Ersu di Ancona a seguito della
selezione di mobilità volontaria di
cui all'art. 30 del D.Lgs. 165/2001. pag. 20941
Fondazione Cassa di Risparmio
di Jesi
Modifiche approvate allo statuto
della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20942
COMUNICAZIONI DI AVVIO
DEI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI
Regione Marche - P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali
D.Lgs. 152/06, art. 109 - Autorizzazione all’immersione deliberata
in mare di materiali di escavo di
fondali marini. Progetto: Lavori
urgenti di parziale adeguamento
dei fondali antistanti il primo tratto
della banchina rettilinea a quota 10 m s.l.m.m.. Proponente: Autorità
Portuale di Ancona. Comunicazione
di avvio del procedimento ai sensi e
per gli effetti della L. 241/1990. . . . pag. 20955
BANDI DI CONCORSO
ASUR - Area Vasta n. 1 - Fano
Regione Marche - ASUR - Azienda
Sanitaria Unica Regionale - Area
Vasta n. 1 - Fano (PU) Concorso
pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura di n. 1 posto di Collaboratore Tecnico Professionale - Ingegnere cat. D. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20956
A.O. Ospedali Riuniti Marche
Nord - Pesaro
Avviso di riapertura dei termini di
partecipazione alla procedura per il
conferimento dell’incarico quinquennale di Direttore di Struttura
Complessa - disciplina: Medicina
Fisica e Riabilitazione (Area Medica
e delle Specialità Mediche). . . . . . . . pag. 20967
20901
9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ARPAM - Agenzia Regionale per
la Protezione Ambientale delle
Marche – Ancona.
Concorso pubblico, per titoli e colloquio, per la copertura di n. 1 posto
di Collaboratore Amministrativo
Professionale (cat. D CCNL compatto sanità) per l’Informazione
Ambientale, con rapporto di lavoro
a tempo indeterminato e a tempo
pieno, da assegnare alla Sede Centrale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20979
AVVISI
Provincia di Macerata
Rilascio concessione pluriennale di
derivazione d’acqua, direttamente
dal corso d’acqua Torrente Fiastra
e Fiastrella, per mezzo scorrimento,
in loc. Fiastra del Comune di Petriolo, per uso idroelettrico. . . . . . . . . . . . pag. 20993
20902
ANNO XLV • N. 95
9 OTTOBRE 2014
ANNO XLV • N. 95
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ATTI DELLA REGIONE
_______________________________________________________
AI SENSI DELL'ARTICOLO 5 DELLA LEGGE
REGIONALE 17/2003, IL TESTO DELLA LEGGE
REGIONALE VIENE PUBBLICATO CON L’AGGIUNTA DELLE NOTE.
IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI
SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATE
LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO
DI FORMAZIONE.
LEGGI REGIONALI
_______________________________________________________
Legge regionale 3 ottobre 2014, n. 24 concernente:
Modifiche alla legge regionale 2 settembre
1996, n. 38 “Riordino in materia di diritto allo
studio universitario”.
NOTE
Il Consiglio - Assemblea legislativa regionale
ha approvato.
Nota all’art. 1, commi 1, 2 e 3
Il testo vigente dell’articolo 18 della legge regionale
2 settembre 1996, n. 38 (Riordino in materia di diritto allo studio universitario), così come modificato
dalla legge regionale sopra pubblicata, è il seguente:
“Art. 18 (Patrimonio) - 1. Gli E.R.S.U. hanno un
proprio patrimonio destinato al raggiungimento delle finalità di cui all'art. 1, costituito dai beni mobili
ed immobili che sono ad essi trasferiti, nonché da
quelli acquisiti in proprietà per acquisti, eredita,
legati e donazioni.
2. La Giunta regionale, ove ne ravvisi l'opportunità,
può dare in comodato gratuito agli E.R.S.U. altri
beni immobili ed attrezzature per una migliore realizzazione degli interventi di cui all'art. 2, prevedendo a loro carico le spese di manutenzione ordinaria.
3. I beni di cui all’articolo 21 della legge 390/1991
sono acquisiti in uso dagli ERSU, che stipulano le
previste convenzioni con lo Stato e le università.
4. Gli ERSU subentrano nei contratti di cui
all’articolo 21, comma 7, della legge 390/1991.
5. Tutte le spese di manutenzione ordinaria, straordinaria, gli oneri di qualsiasi natura, anche quelli derivanti dalla proprietà, nonché i canoni corrisposti
(…) ai sensi dell'art. 21 della L. n. 390 del 1991 per
l'uso dei beni mobili ed immobili indicati dallo stesso articolo sono posti a carico degli E.R.S.U. che utilizzano detti beni”.
Il Presidente della Giunta regionale
promulga,
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Modifiche all’articolo 18 della l.r. 38/1996)
1. Il comma 3 dell’articolo 18 della legge regionale
2 settembre 1996, n. 38 (Riordino in materia di
diritto allo studio universitario), è sostituito dal
seguente:
“3. I beni di cui all’articolo 21 della legge
390/1991 sono acquisiti in uso dagli ERSU, che
stipulano le previste convenzioni con lo Stato e le
università.”.
2. Il comma 4 dell’articolo 18 della l.r. 38/1996 è
sostituito dal seguente:
“4. Gli ERSU subentrano nei contratti di cui
all’articolo 21, comma 7, della legge 390/1991.”.
3. Al comma 5 dell’articolo 18 della l.r. 38/1996 le
parole: “dalla Regione” sono soppresse.
Art. 2
(Norme transitorie e finali)
1. I rapporti giuridici in essere alla data di entrata in
vigore di questa legge sui beni di cui all’articolo
18 della l.r. 38/1996 continuano a esplicare i loro
effetti fino alle scadenze prestabilite, ovvero fino
alla stipula delle nuove convenzioni.
La presente legge regionale è pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge
della regione Marche.
_______________________________________________________
NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO
DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale del 24 giugno 2014, n. 423;
• Relazione della I Commissione assembleare permanente in data 23 settembre 2014;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 30 settembre 2014, n. 170.
Ancona, 03 ottobre 2014.
IL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA REGIONALE
Gian Mario Spacca
20903
9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 95
tutte le funzioni essenziali del processo evolutivo, promuove la piena integrazione sociale, scolastica e lavorativa delle persone con disturbi dello spettro autistico, nel rispetto della normativa
statale vigente in materia.
2. Per le finalità indicate al comma 1, in particolare,
la Regione:
a) promuove programmi di screening, con campagne di sensibilizzazione a livello regionale;
b) adotta i metodi e gli interventi diagnostici,
terapeutici, educativi, abilitativi e riabilitativi
validati dall’Istituto superiore della sanità;
c) accoglie le evidenze scientifiche validate a
livello nazionale ed internazionale comunque
ricollegabili ai disturbi dello spettro autistico;
d) riconosce il ruolo determinante della famiglia
quale parte attiva nella elaborazione ed attuazione del progetto di vita della persona con
disturbi dello spettro autistico;
e) promuove iniziative di sostegno e di consulenza alla famiglia durante il complesso percorso
diagnostico, terapeutico-riabilitativo e abilitativo delle persone con disturbi dello spettro
autistico;
f) promuove iniziative volte alla comunicazione
e alla collaborazione tra scuola, servizi sanitari, servizi sociali e famiglia;
g) promuove intese con le Università marchigiane e, in particolare, con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, per la formazione specifica degli
operatori sanitari e sociali indicati alle lettere
a) e b) del comma 1 dell’articolo 9.
_______________________________________________________
Legge regionale 9 ottobre 2014, n. 25 concernente:
Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico.
Il Consiglio – Assemblea legislativa regionale
ha approvato.
Il Presidente della Giunta regionale
promulga,
la seguente legge regionale:
INDICE
Art. 1 - (Finalità)
Art. 2 - (Coordinamento regionale per i disturbi
dello spettro autistico)
Art. 3 - (Comitato tecnico-scientifico regionale)
Art. 4 - (Centri regionali di riferimento per l’autismo)
Art. 5 - (Rete regionale dei servizi per i disturbi
dello spettro autistico)
Art. 6 - (Compiti dei soggetti della rete regionale
dei servizi per i disturbi dello spettro autistico)
Art. 7 - (Strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale)
Art. 8 - (Integrazione sociale, scolastica e lavorativa)
Art. 9 - (Formazione e aggiornamento)
Art. 10 - (Banca dati e flussi informativi)
Art. 11 - (Contributi regionali alle famiglie)
Art. 12 - (Criteri di erogazione dei finanziamenti)
Art. 13 - (Disposizioni finanziarie)
Art. 14 - (Disposizioni transitorie)
Art. 15 - (Clausola valutativa)
Art. 2
(Coordinamento regionale per i disturbi
dello spettro autistico)
1. E’ istituito il coordinamento regionale per i disturbi dello spettro autistico.
2. Il coordinamento è composto da:
a) il dirigente, o suo delegato, della struttura
regionale competente in materia di sanità;
b) il dirigente, o suo delegato, della struttura
regionale competente in materia di politiche
sociali;
c) il dirigente, o suo delegato, della struttura
regionale competente in materia di istruzione;
d) il dirigente, o suo delegato, della struttura
regionale competente in materia di formazione professionale e lavoro;
e) il direttore dell’Ufficio scolastico regionale
per le Marche, o suo delegato, indicato dall’ufficio medesimo;
Art. 1
(Finalità)
1. La Regione, in attuazione degli articoli 3 e 32 della Costituzione e dell’articolo 5 dello Statuto
regionale, nel rispetto della Convenzione delle
Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e della Carta dei diritti delle persone con autismo, delle leggi comunitarie, nazionali e regionali che garantiscono la tutela della salute dei cittadini, riconoscendo i disturbi dello spettro autistico quale patologia altamente invalidante che
determina un’alterazione precoce e globale di
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9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
f) tre coordinatori degli Ambiti territoriali sociali
indicati dal coordinamento dei coordinatori di
ambito;
g) un rappresentante del Forum del terzo settore
dallo stesso indicato;
h) un rappresentante indicato da ciascun soggetto legalmente costituito tra i familiari di persone con disturbi dello spettro autistico, operante sul territorio regionale;
i) il responsabile del Centro regionale autismo
per l’età evolutiva o suo delegato;
j) il responsabile del Centro regionale autismo
per l’età adulta o suo delegato;
k) un neuropsichiatra infantile dell’Unità multidisciplinare dell’età evolutiva – UMEE, indicato dall’ASUR;
l) uno psicologo dell’Unità multidisciplinare dell’età evolutiva – UMEE, indicato dall’ASUR;
m) un assistente sociale dell’Unità multidisciplinare dell’età evolutiva – UMEE, indicato dall’ASUR;
n) un pediatra di libera scelta indicato d’intesa
dagli ordini professionali;
o) un neurologo dell’Unità multidisciplinare dell’età adulta – UMEA, indicato dall’ASUR;
p) uno psicologo dell’Unità multidisciplinare
dell’età adulta – UMEA, indicato dall’ASUR;
q) un assistente sociale dell’Unità multidisciplinare dell’età adulta – UMEA, indicato dall’ASUR;
r) il coordinatore dei direttori dei Dipartimenti di
salute mentale dell’ASUR;
s) un medico di medicina generale indicato d’intesa dagli ordini professionali;
t) un gastroenterologo indicato d’intesa dagli
ordini professionali;
u) un immunologo indicato d’intesa dagli ordini
professionali.
3. Il coordinamento regionale è costituito secondo
criteri e modalità determinati dalla Giunta regionale.
4. Il coordinamento regionale, quale organo propositivo e consultivo della Regione in materia di
disturbi dello spettro autistico, esprime parere
sugli atti previsti agli articoli 5 e 12 e sulle attività del comitato tecnico-scientifico. Il coordinamento svolge, inoltre, attività di monitoraggio e
valutazione delle azioni previste da questa legge.
5. I pareri previsti al comma 4 sono espressi entro
trenta giorni dalla richiesta; decorso inutilmente
tale termine il parere si intende favorevole.
6. Il coordinamento dura in carica tre anni; i componenti possono essere confermati.
ANNO XLV • N. 95
7. La partecipazione al coordinamento regionale è
gratuita.
Art. 3
(Comitato tecnico-scientifico regionale)
1. E’ istituito un comitato tecnico-scientifico regionale.
2. Il comitato è costituito da:
a) il responsabile del Centro regionale autismo
per l’età evolutiva o suo delegato;
b) i direttori delle strutture di neuropsichiatria
infantile delle aziende sanitarie o loro delegati;
c) i responsabili delle Unità multidisciplinari dell’età evolutiva – UMEE operanti in ciascuna
Area vasta o loro delegati;
d) il responsabile del Centro regionale autismo
per l’età adulta o suo delegato;
e) i direttori dei Dipartimenti di salute mentale
dell’ASUR o loro delegati;
f) i responsabili delle Unità multidisciplinari dell’età adulta - UMEA operanti in ciascuna
Area vasta o loro delegati;
g) un rappresentante dei Centri ambulatoriali di
riabilitazione privati accreditati operanti nel
trattamento dei disturbi dello spettro autistico
in età evolutiva e uno operante nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico in età
adulta;
h) un gastroenterologo individuato d’intesa dagli
ordini professionali;
i) un immunologo individuato d’intesa dagli
ordini professionali;
j) un medico di medicina generale indicato d’intesa dagli ordini professionali;
k) un pediatria di libera scelta indicato d’intesa
dagli ordini professionali;
l) un medico genetista indicato d’intesa dagli
ordini professionali esperto in materia di
disturbi dello spettro autistico;
m) un rappresentante dell’Università Politecnica
delle Marche esperto in materia di disturbi
dello spettro autistico.
3. Il comitato tecnico-scientifico regionale è costituito secondo criteri e modalità determinati dalla
Giunta regionale.
4. Il comitato tecnico-scientifico predispone linee di
indirizzo per la diagnosi, il trattamento e la presa
in carico delle persone con disturbi dello spettro
autistico, al fine di rendere omogenei ed operativi sul territorio regionale gli interventi sociosanitari, nel rispetto dei suggerimenti delle Linee
guida nazionali per l’autismo.
20905
9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
5. Il comitato tecnico-scientifico regionale dura in
carica tre anni; i componenti possono essere confermati.
6. La partecipazione al comitato tecnico-scientifico
regionale è gratuita.
ANNO XLV • N. 95
di contrattuali delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private);
d) strutture di neuropsichiatria infantile delle
aziende sanitarie;
e) Centro regionale autismo per l’età evolutiva;
f) servizi sociali dei Comuni e Ambiti territoriali
sociali.
5. La rete integrata di servizi per l’età adulta indicata al comma 1 include:
a) medici di medicina generale;
b) Unità multidisciplinari dell’età adulta UMEA operanti in ciascuna Area vasta e centri ambulatoriali di riabilitazione pubblici e
privati facenti funzioni UMEA;
c) centri ambulatoriali di riabilitazione pubblici e
privati accreditati ai sensi della l.r. 20/2000;
d) dipartimenti di salute mentale dell’ASUR;
e) Centro regionale autismo per l’età adulta;
f) centri residenziali e semi-residenziali;
g) servizi sociali dei Comuni e Ambiti territoriali sociali.
Art. 4
(Centri regionali di riferimento per l’autismo)
1. E’ istituito, per le funzioni previste all’articolo 6,
il Centro regionale autismo per l’età evolutiva
presso l’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti
Marche Nord”.
2. E’ istituito, per le funzioni previste all’articolo 6,
il Centro regionale autismo per l’età adulta presso l’ASUR.
3. La Giunta regionale definisce, previo parere della
competente Commissione assembleare, i criteri,
le modalità e i termini per la costituzione dei
Centri indicati ai commi 1 e 2.
Art. 5
(Rete regionale dei servizi per i disturbi
dello spettro autistico)
1. La Giunta regionale, attraverso una rete integrata,
organizza i servizi diretti alla diagnosi precoce,
alla cura e alla abilitazione e riabilitazione dei
disturbi dello spettro autistico nell’età evolutiva e
nell’età adulta, sentito il coordinamento regionale previsto all’articolo 2.
2. La rete integrata di servizi prevista al comma 1
garantisce un’adeguata ed omogenea copertura di
tutti i territori della regione in modo da assicurare un intervento funzionale, unitario e coordinato.
3. La rete integrata di servizi di cui al comma 1
garantisce, inoltre, la continuità assistenziale nel
passaggio dall’età evolutiva all’età adulta al fine
di favorire l’integrazione degli interventi e le prestazioni sociali e sanitarie necessarie per assicurare la presa in carico globale del soggetto e della sua famiglia.
4. La rete integrata di servizi per l’età evolutiva indicata al comma 1 include:
a) pediatri di libera scelta;
b) Unità multidisciplinari dell’età evolutiva UMEE operanti in ciascuna Area vasta e centri ambulatoriali di riabilitazione pubblici e
privati facenti funzioni UMEE;
c) centri ambulatoriali di riabilitazione pubblici e
privati accreditati ai sensi della legge regionale 16 marzo 2000, n. 20 (Disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, accreditamento istituzionale e accor-
Art. 6
(Compiti dei soggetti della rete regionale dei
servizi per i disturbi dello spettro autistico)
1. La Regione, nel rispetto delle norme nazionali,
attribuisce ai soggetti della rete regionale dei servizi per l’età evolutiva di cui all’articolo 5, comma 4, in particolare, i seguenti compiti:
a) ai pediatri di libera scelta l’intercettazione precoce del disturbo dello spettro autistico sulla
base di indicatori di rischio e in applicazione
dei percorsi suggeriti dal comitato tecnicoscientifico indicato all’articolo 3;
b) alle strutture di neuropsichiatria infantile delle
aziende sanitarie, alle Unità multidisciplinari
dell’età evolutiva - UMEE di ciascuna Area
vasta e ai centri ambulatoriali di riabilitazione
pubblici e privati con funzioni UMEE, la diagnosi clinica e funzionale;
c) alle Unità multidisciplinari dell’età evolutiva UMEE operanti in ciascuna Area vasta e ai
centri ambulatoriali di riabilitazione pubblici
e privati con funzioni UMEE, la presa in carico dei soggetti in età evolutiva e la redazione,
il coordinamento e la realizzazione del progetto globale d’intervento in collaborazione
con il Centro regionale autismo per l’età evolutiva;
d) ai centri ambulatoriali di riabilitazione pubblici e privati accreditati, l’abilitazione e la riabilitazione di funzioni specifiche in collaborazione con le UMEE e con il Centro regio-
20906
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 95
to oltre ad offrire consulenza a tutti gli altri
soggetti della rete e alle famiglie. In particolar modo collabora alla progettazione e alla
supervisione dell’attività dei centri residenziali e semiresidenziali che ospitano soggetti
autistici già attivati e di futura realizzazione.
In collaborazione con il Centro regionale
autismo per l’età evolutiva e le università
marchigiane svolge funzioni di ricerca e
aggiornamento oltre ad essere centro regionale di riferimento;
f) ai servizi sociali dei Comuni e agli Ambiti territoriali sociali, l’individuazione e l’attivazione dei servizi socio-educativi territoriali.
nale autismo per l’età evolutiva, raccordando
la specificità del loro progetto riabilitativo al
progetto globale d’intervento;
e) al Centro regionale autismo per l’età evolutiva
funzioni di alta specializzazione per la diagnosi precoce e la cura dei disturbi dello spettro autistico. In costante rapporto di collaborazione con le UMEE partecipa alla redazione e alla supervisione del progetto globale
d’intervento oltre ad offrire consulenza e supporto a tutti gli altri soggetti della rete e alle
famiglie. In collaborazione con il Centro
regionale autismo per l’età adulta e le università marchigiane svolge funzioni di ricerca e
aggiornamento oltre ad essere centro regionale di riferimento;
f) ai servizi sociali dei Comuni e agli Ambiti territoriali sociali, l’individuazione e l’attivazione dei servizi socio-educativi territoriali previsti dalla normativa regionale vigente.
2. La Regione, nel rispetto delle norme nazionali,
attribuisce ai soggetti della rete regionale dei servizi per l’età adulta di cui all’articolo 5, comma
5, i seguenti compiti:
a) ai medici di medicina generale, la collaborazione nella scelta del miglior percorso finalizzato a garantire un approccio funzionale integrato negli interventi di cura e di riabilitazione del loro assistito con disturbi dello spettro
autistico;
b) alle Unità multidisciplinari dell’età adulta UMEA di ciascuna Area vasta e ai centri
ambulatoriali di riabilitazione pubblici e privati con funzioni UMEA, la rivalutazione clinico-diagnostica e la presa in carico dei soggetti in età adulta oltre alla redazione, al coordinamento e alla realizzazione del progetto
globale d’intervento in continuità assistenziale con le UMEE;
c) ai centri ambulatoriali di riabilitazione pubblici e privati accreditati, l’abilitazione e la riabilitazione di funzioni specifiche in collaborazione con le UMEA e con il Centro regionale autismo per l’età adulta, raccordando la
specificità del loro progetto riabilitativo al
progetto globale d’intervento;
d) ai dipartimenti di salute mentale dell’ASUR
compiti di collaborazione e consulenza con le
UMEA e il Centro regionale autismo per l’età
adulta;
e) al Centro regionale autismo per l’età adulta
funzioni di alta specializzazione per il trattamento e la cura dei disturbi dello spettro autistico. In costante rapporto di collaborazione
con le UMEA partecipa alla redazione e alla
supervisione del progetto globale d’interven-
Art. 7
(Strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale)
1. La Regione promuove e sostiene sul territorio
regionale, oltre alle strutture già esistenti, la realizzazione di centri dedicati a persone con disturbi dello spettro autistico che fungano da centro
diurno, centro residenziale e di sollievo, secondo
i bisogni espressi dai territori e tenendo conto dei
livelli di intensità ed alta complessità di assistenza che questi bisogni comportano. I centri sono
ubicati in modo da assicurare un servizio omogeneo su tutto il territorio regionale.
2. La Giunta regionale stabilisce i criteri e le modalità per la realizzazione dei centri indicati al
comma 1, autorizzati ai sensi della legge regionale 6 novembre 2002, n. 20 (Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e
semiresidenziale), i quali, in particolare, devono:
a) garantire sostegno alle famiglie attraverso lo
svolgimento di attività psico-educative, di
socializzazione ed integrazione con il territorio, oltre che attività ricreative e sportive;
b) prevedere una dotazione organica, idonea a
garantire i livelli di assistenza, composta da
figure professionali qualificate e con comprovata formazione nell’ambito dei disturbi dello
spettro autistico;
c) avvalersi della collaborazione con le UMEE e
UMEA per la definizione e monitoraggio dei
bisogni di assistenza;
d) avvalersi della consulenza e supervisione del
Centro regionale autismo per l’età evolutiva e
del Centro regionale autismo per l’età adulta,
in rapporto all’età della persona ospite dei
centri medesimi.
3. L’atto indicato al comma 2 determina, inoltre, i
criteri e le modalità per l’esercizio dell’attività di
controllo sui centri indicati al comma 1.
20907
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 95
Art. 8
(Integrazione sociale, scolastica e lavorativa)
1. La Regione favorisce percorsi di inclusione sociale volti allo sviluppo delle competenze, al potenziamento delle autonomie e al miglioramento
della qualità della vita delle persone con disturbi
dello spettro autistico. A tal fine sostiene le attività finalizzate all’integrazione sociale quali le
attività educative, ricreative, sportive e ludiche
anche con il sostegno di operatori esperti in autismo.
2. La Regione sostiene il diritto allo studio delle persone con disturbi dello spettro autistico promuovendo protocolli di intesa con l’Ufficio scolastico regionale; incentiva, inoltre, la collaborazione
tra l’istituzione scolastica e il Centro regionale di
riferimento per l’età evolutiva e le UMEE, e il
Centro regionale di riferimento per l’età adulta e
le UMEA all’interno degli istituti scolastici di
ogni ordine e grado prevedendo a tal fine apposite intese.
3. La Regione incentiva lo sviluppo e l’utilizzo di
appositi strumenti informatici riferiti ai bisogni
educativi e di comunicazione delle persone con
disturbi dello spettro autistico, mettendo a disposizione del personale docente e degli educatori
anche il Centro regionale di ricerca e documentazione sulle disabilità di cui alla legge regionale 4
giugno 1996, n. 18 (Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore delle
persone in condizione di disabilità).
4. La Regione garantisce il diritto per le persone con
disturbi dello spettro autistico a una formazione
corrispondente alle proprie aspirazioni al fine di
un possibile inserimento lavorativo senza discriminazione o pregiudizi. A tal fine sostiene l’avvio di percorsi formativi propedeutici all’inserimento lavorativo nel rispetto della normativa
regionale e nazionale di riferimento, nonché
favorisce l’avvio di sperimentazioni di attività
lavorative in ambienti predisposti ove poter
gestire le difficoltà proprie delle persone affette
da disturbi dello spettro autistico.
c) genitori e familiari delle persone con disturbi
dello spettro autistico da realizzarsi anche
attraverso il parent training.
2. La Regione istituisce il registro regionale dei soggetti indicati alla lettera b) del comma 1; con
deliberazione della Giunta regionale sono definiti i criteri e le modalità per la costituzione del
registro, il quale ha esclusivamente finalità informativa.
3. La Regione, unitamente alle scuole autonome e ai
centri territoriali per l’inclusione scolastica, promuove interventi di formazione sulle metodologie educative per gli insegnanti prevedendo a tal
fine apposite intese.
Art. 9
(Formazione e aggiornamento)
1. La Regione promuove la formazione continua dei
seguenti soggetti:
a) operatori del settore sanitario sugli strumenti
di valutazione e le metodologie di intervento
basate sulle migliori evidenze scientifiche
disponibili;
b) operatori del settore sociale sulle metodologie
educative basate sulle migliori evidenze
scientifiche disponibili;
Art. 13
(Disposizioni finanziarie)
1. All’attuazione di questa legge concorrono risorse
del Fondo sanitario e ulteriori risorse regionali
proprie.
2. Per gli interventi indicati agli articoli 4 e 7 si provvede a decorrere dall’anno 2015 mediante impiego di quota parte del fondo per l’integrazione
socio sanitaria individuato nell’ambito delle
risorse assegnate annualmente alla Regione a
titolo di ripartizione del Fondo sanitario iscritte
Art. 10
(Banca dati e flussi informativi)
1. La Regione provvede all’istituzione di una banca
dati volta a rilevare i parametri di incidenza epidemiologica dei disturbi dello spettro autistico e
valutazione del loro andamento nel tempo.
2. I dati e le elaborazioni di cui al comma 1 vengono messi a disposizione del coordinamento
regionale per i disturbi dello spettro autistico, del
comitato tecnico-scientifico regionale e di tutti i
soggetti della rete regionale dei servizi.
Art. 11
(Contributi regionali alle famiglie)
1. La Regione provvede alla concessione di contributi alle famiglie che si avvalgono dei metodi
riabilitativi riconosciuti dall’Istituto superiore
della sanità.
Art. 12
(Criteri di erogazione dei finanziamenti)
1. La Giunta regionale definisce, annualmente, previo parere della competente Commissione
assembleare, i criteri, le modalità e le priorità di
finanziamento degli interventi previsti agli articoli 7, comma 1, 8, 9 e 11.
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legge dal punto di vista organizzativo e funzionale;
e) le proposte dirette ad ottimizzare l’azione
amministrativa nel perseguimento delle finalità di questa legge.
2. L’Assemblea legislativa, sentita la competente
commissione assembleare, cura la divulgazione
dei risultati della valutazione effettuata.
nelle UPB 52822 e 52823 del bilancio pluriennale 2014/2016 per l’anno 2015; per gli anni successivi nelle UPB corrispondenti.
3. Per gli altri interventi previsti da questa legge è
autorizzata per l’anno 2015 la spesa complessiva
di euro 1.200.000,00 di cui euro 500.000,00 per
le spese di parte corrente ed euro 700.000,00 per
le spese di investimento, indicate all’articolo 7,
comma 1; per gli anni successivi l’entità della
spesa finanziata con la quota di risorse regionali
proprie è autorizzata con le rispettive leggi finanziarie nel rispetto degli equilibri di bilancio.
4. Alla copertura delle spese autorizzate al comma 3,
si provvede l’anno 2015 mediante impiego di
quota parte delle somme iscritte nella proiezione
per il detto anno dell’UPB 53007 del bilancio
pluriennale 2014/2016; per gli anni successivi
mediante impiego di quota parte delle risorse
proprie della Regione.
5. La somme occorrenti al pagamento delle spese
autorizzate al comma 3 sono iscritte a decorrere
dall’anno 2015 in appositi capitoli che la Giunta
regionale istituisce ai fini della gestione nel Programma operativo annuale (POA) a carico delle
UPB 53007 e 53008.
La presente legge regionale è pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della regione Marche.
Ancona, 09 ottobre 2014.
IL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA REGIONALE
Gian Mario Spacca
_______________________________________________________
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE
REGIONALE 17/2003, IL TESTO DELLA LEGGE
REGIONALE VIENE PUBBLICATO CON L’AGGIUNTA DELLE NOTE.
IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI
SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATE
LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO
DI FORMAZIONE.
Art. 14
(Disposizioni transitorie)
1. Gli atti indicati al comma 3 dell’articolo 2 e al
comma 3 dell’articolo 3 sono adottati dalla Giunta regionale entro novanta giorni dalla data di
entrata in vigore di questa legge.
2. Gli atti indicati agli articoli 4, 5, 7, comma 2, e 10
sono adottati dalla Giunta regionale entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore di questa legge.
3. Il registro regionale previsto al comma 2 dell’articolo 9 è costituito entro centoventi giorno dalla
data di entrata in vigore di questa legge.
NOTE
Note all’art. 1, comma 1
- Il testo degli articoli 3 e 32 della Costituzione è il
seguente:
“Art. 3 - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione
politica, economica e sociale del Paese.”
“Art. 32 - La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
Art. 15
(Clausola valutativa)
1. La Giunta regionale trasmette all’Assemblea legislativa regionale, con cadenza biennale, una relazione sullo stato di attuazione e sugli effetti di
questa legge contenente, in forma sintetica, almeno le seguenti informazioni:
a) le specifiche azioni condotte in attuazione di
quanto disposto da questa legge;
b) le risorse finanziarie a tal fine utilizzate;
c) la valutazione dei risultati e dell’efficacia delle azioni indicate alla lettera a);
d) le criticità emerse nell’attuazione di questa
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9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
La legge non può in nessun caso violare i limiti
imposti dal rispetto della persona umana.”
- Il testo dell’articolo 5 dello Statuto della Regione
Marche è il seguente:
“Art. 5 (Salute, ambiente e cultura) - 1. La Regione
si impegna a rendere effettivo il diritto costituzionale alla salute. Assume iniziative volte a garantire, in
particolare, la tutela della maternità, dell’infanzia,
degli anziani e delle persone disabili. Predispone
piani e adotta interventi per la prevenzione e l’eliminazione delle cause di inquinamento e per garantire
la salubrità dell’ambiente, la sicurezza nei luoghi di
lavoro, la sicurezza alimentare e, in generale, la qualità della vita.
2. La Regione promuove la salvaguardia, la valorizzazione e la fruizione dell’ambiente, del paesaggio e
della natura, quale sistema su cui convergono azioni
umane e processi naturali, assumendoli quali beni
strategici per le generazioni future. Salvaguarda
altresì il patrimonio faunistico regionale e promuove
la cultura del rispetto degli animali affermando il
principio di una loro corretta convivenza con gli
esseri umani.
3. Promuove le attività culturali, salvaguarda e valorizza il patrimonio storico, artistico e archeologico,
favorendone la conservazione, la conoscenza, l’utilizzazione e la fruizione pubblica.
4. Promuove le condizioni per rendere effettivo il
diritto allo studio e alla formazione per tutto l’arco
della vita e favorisce lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnologica.
5. Assicura la diffusione delle attività sportive e promuove politiche che favoriscono lo sport per tutti.”
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_______________________________________________________
Legge regionale 9 ottobre 2014, n. 26 concernente:
Variazione al bilancio di previsione 2014 e ulteriori
modifiche alla legge regionale 23 dicembre 2013, n.
49 “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale 2014 e pluriennale 2014/2016 della Regione. Legge finanziaria 2014”.
Il Consiglio – Assemblea legislativa regionale
ha approvato.
Il Presidente della Giunta regionale
promulga,
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Modifiche alla l.r. 49/2013)
1. Alla Tabella A della legge regionale 23 dicembre
2013, n. 49 (Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014/2016
della Regione. Legge finanziaria 2014), come da
ultimo modificata dalla legge regionale 10 settembre 2014, n. 22 (Modifiche alla legge regionale 23 dicembre 2013, n. 49 “Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014/2016 della Regione. Legge finanziaria
2014”), sono apportate le seguenti modifiche:
a) alla voce “Legge Regionale 4 giugno 1996, n.
18 Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore delle persone in
condizione di disabilità”, l’importo:
“6.900.000,00” è sostituito dall’importo:
“6.400.000,00”;
b) alla voce “Legge Regionale 24 dicembre
1998, n. 45 Norme per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale nelle Marche”, l’importo: “14.427.891,05”, è sostituito
dall’importo: “14.106.141,05”;
c) alla voce “Legge Regionale 18 dicembre 2001,
n. 34 Promozione e sviluppo della cooperazione sociale”, l’importo: “500.000,00” è
sostituito dall’importo: “0,00”;
d) alla voce “Legge Regionale 28 aprile 2004, n.
9 Norme per la promozione, il riconoscimento e lo sviluppo delle associazioni di promozione sociale”, l’importo: “350.000,00” è
sostituito dall’importo: “150.000,00”.
2. Alla tabella C della l.r. 49/2013 sono apportate le
seguenti modifiche:
a) alla voce 10302 PER LA MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DEI BENI IMMOBILI
_______________________________________________________
NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO
DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D’Anna, Badiali, Bugaro, Camela, Comi,
Eusebi, Foschi, Natali, Perazzoli, Pieroni, Bellabarba, n. 427 del 27 giugno 2014;
• Proposta di legge a iniziativa dei Consiglieri Pieroni, Comi, n. 324 del 7 maggio 2013;
• Relazione della V Commissione assembleare permanente in data 30 settembre 2014;
• Parere della II Commissione assembleare permanente in data 29 settembre 2014;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 7 ottobre
2014, n. 171.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
REGIONALI E PER GLI EDIFICI PRIVATI
DESTINATI A SEDE DI UFFICI PUBBLICI, l’importo: “180.000,00” è sostituito dall’importo: “380.000,00”;
b) alla voce 42704 è aggiunta la voce: “PER LA
SOTTOSCRIZIONE DELLE AZIONI DELLA NUOVA COMPAGINE SOCIETARIA
QUADRILATERO 321.750,00”;
c) alla voce 52801 PER EROGAZIONE DI
INDENNIZZI AI SOGGETTI DANNEGGIATI DA COMPLICANZE DI TIPO IRREVERSIBILE A CAUSA DI VACCINAZIONI
OBBLIGATORIE, TRASFUSIONI E SOMMINISTRAZIONE DI EMODERIVATI - L.
210/92 D.LGS. 112/98 E DPCM SEGUENTI
- RISORSE REGIONALI AGGIUNTIVE
l’importo: “1.000.000,00” è sostituito dall’importo: “2.200.000,00”.
3. Per il finanziamento dell’intervento autorizzato
dal comma 2, lettera a), è iscritto a carico dell’UPB 30301 “Recuperi e rimborsi dello stato di
previsione delle entrate del Bilancio 2014” l’importo di euro 200.000,00, quota parte dell’avanzo determinato con la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 101/2014 in sede di approvazione del rendiconto al 31 dicembre 2013 dell’Assemblea legislativa regionale per l’esercizio
finanziario 2013.
4. La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le
necessarie variazioni al programma operativo
annuale (POA) per l’anno 2014.
cazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
La presente legge regionale è pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della regione Marche.
Ancona, 09 ottobre 2014.
IL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA REGIONALE
Gian Mario Spacca
_______________________________________________________
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE
REGIONALE 17/2003, IN APPENDICE ALLA
LEGGE REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATE LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE.
_______________________________________________________
NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO
DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale del 1° ottobre 2014, n. 447;
• Relazione della II Commissione assembleare permanente del 3 ottobre 2014;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 7 ottobre
2014, n. 171.
Art. 2
(Variazione compensativa)
1. Per la definizione delle controversie e transazioni
è autorizzato per l’anno 2014 un incremento dello stanziamento di euro 1.100.000,00 da iscriversi a carico del capitolo 10311102 - UPB 10311
del bilancio di previsione per l’anno 2014.
2. La copertura dell’onere autorizzato al comma 1 è
garantita dalla riduzione dello stanziamento del
capitolo per gli oneri da contenzioso e da sentenze sfavorevoli iscritto a carico del capitolo
10311105 – UPB 10311 del bilancio di previsione per l’anno 2014.
3. La Giunta regionale è autorizzata, ai fini della
gestione, ad apportare le conseguenti variazioni
al Programma operativo annuale (POA) per l’anno 2014.
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
_______________________________________________________
Decreto n. 188 del 29/09/2014
L.R. 34/2001 - art. 8. Modifica ed integrazione del Decreto 310/PRES/2011 - Sostituzione
e nomina di un componente del Comitato Tecnico Consultivo per la cooperazione sociale.
Art. 3
(Dichiarazione d’urgenza)
1. Questa legge è dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubbli-
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
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DECRETA
84 “Laghetti della Sentina” da parte del comune di San Benedetto del Tronto.
- di modificare ed integrare il proprio Decreto n.
310/PRES del 6/12/2012, concernente la nomina
dei componenti del Comitato Tecnico Consultivo
per la cooperazione sociale, e nominare il dott.
Paolo Pelosi quale rappresentante designato dall’AGCI Marche in sostituzione della sig.ra Orietta
Zitti.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
- di ampliare l’area floristica n. 84 denominata
“Laghetti della Sentina” da parte del comune di
San Benedetto del Tronto (scheda all. A);
- di aggiornare, con la nuova area (all. B), il file delle aree floristiche regionali, contrassegnandolo
digitalmente e ripubblicandolo nel sito web della
Regione all’indirizzo http://natura.regione.marche.it sotto la voce Infrastruttura Verde/Aree Floristiche.
La componente, nominata con il presente atto, resta
in carica per la durata della legislatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Gian Mario Spacca
_______________________________________________________
Decreto n. 189 del 29/09/2014
L.R. 52/74, art. 7 - “Aree Floristiche protette”.
Richiesta di ampliamento dell’area floristica n.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Dott. Gian Mario Spacca
ALL. A
AREE FLORISTICHE PROTETTE
AFP
Ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 52 del 20 dicembre 1974
Id. 84
LAGHETTI DI PORTO D’ASCOLI
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
COMUNI: S. Benedetto del Tronto
Superficie: ha 47,80
Perimetro: m.
ZONA LITORANEA
QUOTA: da 0 a 5 m
CARTOGRAFIA: Tavoletta/e I.G.M. F° 133 – I S.E.
Carta top. derivata n° 327070
AMBIENTE
Questa area, prossima al confine tra le Marche e l’Abruzzo, è compresa tra la foce del Fiume Tronto
a Sud e il paese di Porto d’Ascoli a Nord in località Sentina.
È costituita da un insieme di piccoli stagni salmastri e da praterie salate litorali retrodunali.
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FLORA E VEGETAZIONE
Nonostante l’antropizzazione, il biotopo conserva ambienti di particolare interesse per tutto il litorale
marchigiano. Si rinvengono molti tipi di vegetazione palustre e sub-palustre, divenuti oramai rarissimi
per tutto il bacino del Mare Adriatico: Suaedo-Salicornietum patulae, Crypsidetum aculeatae, Salsoletum
sodae, Scirpetum compacto-littoralis, Ranunculus peltatus subsp. Baudotii, Euphorbia terracina, Carex
extensa, Rumex palustris, ecc., ne sono evidenti esempi.
Di conseguenza anche la flora è del tutto peculiare e particolarmente rara; infatti specie come:
Artemisia coerulescens, Schoenoplectus litoralis, Saccharum ravennae, Plantago cornuti (queste ultime
due forse scomparse) sono note nella regione solo per questa località; mentre altre come: Rorippa
palustris, Crypsis aculeata, Limonium vulgare subsp. serotinum, Oenanthe lachenalii, Aeloropus
littoralis, ecc. sono conosciute di poche località.
INTERESSE BOTANICO
È questa l’unica testimonianza di ambiente palustre salmastro litoraneo rimasto nelle Marche. La
presenza di associazioni vegetali uniche e di specie floristiche rare danno a questo biotopo un carattere
di vera eccezionalità.
UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO
A causa di bonifiche e interventi antropici devastanti avvenuti negli anni '70 e '80, la naturalità
dell'ambiente della Sentina è stata fortemente compromessa, ma la presenza della Riserva Naturale
Regionale (istituita nel 2004) ha permesso l'avvio di numerosi interventi di ripristino ambientale.
Si riscontra una alterazione del continum vegetazionale imputabile all’erosione marina che è
particolarmente intensa in questo tratto di costa.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 95
ALL. B
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Trabocco” come richiesto dai comuni di Montecarotto e Poggio San Marcello (scheda all. A) individuata con il n. 26;
- Di aggiornare, con la nuova area (all. B), il file delle aree floristiche regionali, contrassegnandolo
digitalmente e ripubblicandolo nel sito web della
Regione all’indirizzo http://natura.regione.marche.it sotto la voce Infrastruttura Verde/Aree Floristiche.
_______________________________________________________
Decreto n. 190 del 29/09/2014
L.R. 52/74, art. 7 - “Aree Floristiche protette”.
Richiesta di istituzione dell’area floristica
“Parco del Trabocco” da parte dei comuni di
Montecarotto e Poggio San Marcello.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Dott. Gian Mario Spacca
- Di istituire l’area floristica denominata “Parco del
ALL. A
AREE FLORISTICHE PROTETTE
Ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 52 del 20 dicembre 1974
AFP
Id. 26
PARCO DEL TRABOCCO
PROVINCIA DI ANCONA
ZONA COLLINARE
COMUNI: Montecarotto, Poggio San
Marcello
Superficie: ha 66,10
QUOTA: da 211 a 405 m
CARTOGRAFIA: Tavoletta/e I.G.M. F° 117 –
C.T.R.
Istituzione:
B.U.R.
AMBIENTE
Si tratta di un fosso determinato dall’attraversamento del Torrente Fossato, che nella parte a monte scorre
con andamento nord-nord-est ed è situato tra i comuni di Montecarotto e Poggio San Marcello.
L’area presa in considerazione comprende l’alveo del fosso e le pendici laterali che lo delimitano; attorno sono
presenti coltivi; lungo il sentiero che lo attraversa si incontrano cascate e i ruderi di un vecchio molino.
Nel bacino del Torrente Fossato le formazioni geologiche rilevate possono essere in gran parte assimilate al
complesso idrogeologico delle argille, argille marmose e marne argillose (Messiniano – Pleistocene).
FLORA E VEGETAZIONE
L’alveo del T. Fossato, le pareti rocciose e i versanti collinari che lo delimitano includono ambienti con
caratteristiche ecologiche diverse in funzione dell’esposizione e della presenza dell’acqua. Le formazioni boschive,
sulle pendici laterali dei versanti collinari sono miste, mantenute e ceduo; quelle con esposizione orientale, sono
costituite in prevalenza da querce (quercus pubescens s.l. e Q. cerris), carpino nero (Ostrya carpinifolia), orniello
(Fraxinus omus) e sorbo domestica (Sorbus domestica); mentre quelle esposte a occidente presentano interessanti
esemplari di farnia (Q. robur) e rovere (Q. petraea), insieme ad aceri (Acer opalus subsp. obtusantum, A. camestre), il
carpino orientale (Carpinus orientalis) e più raramente di carpino bianco (Carpinus betulus).
Nello strato arbustivo si rinvengono: Ligustrum volgare, Daphne laureola, Comus mas, Ruscus aceleatus, Crataegus
monogyna, ecc., mentre nel sottobosco vegetano alcuni degli elementi tipici dell’orno-ostrieto quali: Scutellaria
columnae repandum, C. hederifolium, Campanula trachelium, ecc.
Il fosso sviluppa una cenosi igrofila con salice bianco (Salix alba). Ontano nero (Alnus glutinosa), pioppo nero
(populus nigra), pioppo canescente (P. canescens), olmo minore (Ulmus minor subsp. Minor), nocciolo (Crylus
avellana), ecc.
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avellana), ecc.
Notevole, nei vari ambienti, è la presenza di un discreto numero di felci.
Interessante è la presenza del tagliamani (ampelodesmos mauritanicus), una nuova stazione che si aggiunge alle
sporadiche del territorio marchigiano interno.
INTERESSE BOTANICO
L’area boschiva riveste un discreto interesse fitogeografico in quanto rappresenta ciò che resta dell’ambiente
collinare esterno delle Marche. Ospita un notevole numero di felci, una discreta presenza di tagliamani e specie
piuttosto rare nelle Marche come la dracontea (Dracunculus vulgaris) e altre legate all’ambiente umido quali Arisarum
proboscideum, Hypericum androsaeum, H. tetrapterum, Samolus valerandi, ecc.
UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO
L’area boschiva è sottoposta a turni di ceduazione. Esiste un sentiero in parte attrezzato con finalità
didattiche. Alcune pratiche agricole improprie hanno facilitato frane e scollamenti di tratti del versante.
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ALL. B
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omissis
_______________________________________________________
Decreto n. 191 del 01/10/2014
L.R. n. 48/1996, art. 2. Scioglimento degli
organi e nomina del commissario straordinario del Consorzio Zone Imprenditoriali Provincia di Ancona (ZIPA).
DECRETA
1. di prorogare alla data del 20 ottobre 2014, alle
ore 12.00, il termine ultimo per la presentazione
delle offerte relative alla procedura aperta indetta con decreto del 25/07/2014, n. 391/BRT avente ad oggetto “Affidamento dei servizi propedeutici all’invio degli avvisi di accertamento tassa
automobilistica e gestione flussi di ritorno per 12
(dodici) mesi con opzione per ulteriori 12 (dodici) mesi” - CIG n. 58701855E7;
2. la proroga di cui al punto 1) non modifica i termini per la presentazione dei chiarimenti, pertanto la Stazione appaltante provvederà entro il 10
ottobre 2014 a dare seguito alle richieste di chiarimenti presentate entro il termine originariamente previsto da bando e, precisamente, entro il 19
settembre 2014;
3. di provvedere alle incombenze connesse con la
pubblicazione dell’avviso di proroga della scadenza, allegato al presente atto, ai sensi dell’art.
66 del D.Lgs. n. 163 del 12/04/2006, mediante la
pubblicazione su:
- La Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana,
5° serie speciale - contratti pubblici
- La Gazzetta Ufficiale della Unione Europea
L’avviso di proroga del termine per la presentazione delle offerte, inoltre, sarà pubblicato sul
sito istituzionale della Regione Marche:
www.regione.marche.it alla sezione bandi e sul
sito dell’Osservatorio regionale dei contratti pubblici;
4. di provvedere, inoltre, mediante le procedure di
cui all’art. 4 comma 7 del R.R. n. 1/2012, alla
pubblicazione dell’avviso di proroga di cui al
punto che precede sui seguenti quotidiani a diffusione nazionale e locale:
- Il Corriere della Sera;
- Il Sole 24Ore;
- Corriere Adriatico;
- Il Resto del Carlino (Edizione Regionale);
dette testate sono state invitate a presentare il
loro miglior prezzo, con riferimento all’avviso di
proroga di cui all’allegato “A” al presente atto;
5. di far fronte agli oneri finanziari per la pubblicità
legale prevista da punto precedente, per complessivi 2.786,48 euro mediante impegni di spesa sul capitolo 20810119 (cod. SIOPE
10301.1343), come sotto riportati:
- euro 512,40 a favore di Il Sole 24 Ore S.p.A.,
con sede legale in Via Monte Rosa 91 - 20149
Milano (P. Iva 00777910159), per la pubblica-
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
- di disporre lo scioglimento degli organi del Consorzio Zone Imprenditoriali Provincia di Ancona
(ZIPA);
- di nominare come Commissario straordinario del
medesimo Consorzio il dott. Paolo di Paolo, che si
sostituisce con pienezza di poteri agli organi
disciolti;
- di fissare la durata dell’incarico in sei mesi, prorogabile per il periodo massimo di ulteriori sei mesi,
al termine dei quali il Commissario straordinario
presenta una relazione che indica anche eventuali
responsabilità riscontrate in ordine alla gestione
del Consorzio;
- di stabilire che al Commissario straordinario spetta un compenso pari all’indennità del Presidente
del Consorzio, determinata in euro 774,68 mensili, nonché il rimborso delle spese sostenute per l’espletamento dell’incarico, con oneri a carico del
medesimo Consorzio.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Gian Mario Spacca
DECRETI DEI DIRIGENTI
REGIONALI
SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE
E POLITICHE COMUNITARIE
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio Risorse
Finanziarie e Politiche Comunitarie n.
445 del 25/09/2014.
D.LGS. 163/06 - Proroga scadenza termini
bando di gara indetto con decreto n.
391/BRT/14. CIG n. 58701855E7.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE E POLITICHE COMUNITARIE
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1.977.976,00 (IVA esclusa) - Pubblicazione bando di
gara GUUE n. S145 del 31/07/2014 - Pubblicazione
bando di gara GURI - 5a Serie Speciale - Contratti
Pubblici n. 87 del 01/08/2014.
Si da avviso che con decreto del …………………
n.…………, la scadenza per la presentazione delle offerte, per la gara di cui sopra, è prorogata al
giorno 20 ottobre 2014 alle ore 12:00.
Per ulteriori informazioni consultare il sito:
www.regione.marche.it alla sezione bandi.
zione dell’avviso di proroga gara su “Il Sole 24
Ore”;
- euro 829,60 a favore di RCS MediaGroup
S.p.A., con sede legale in Via A. Rizzoli 8 20132 Milano (P.Iva12086540155), per la pubblicazione dell’avviso di proroga gara su “Il
Corriere della Sera”;
- euro 703,94 a favore di Piemme S.p.A., con
sede legale in Via Montello 10 - 00195 Roma
(C.F. 08526500155 - P. Iva 05122191009), per
la pubblicazione dell’avviso di proroga gara su
“Corriere Adriatico”;
- euro 740,54 a favore di SPE - Società Pubblicità Editoriale S.p.A. con sede legale in Via
Enrico Mattei, 106 - 40138 Bologna (P. Iva
00326930377), per la pubblicazione dell’avviso di proroga gara su “Il Resto del Carlino –
Edizione Regionale”.
6. di stabilire che per il pagamento delle spese necessarie alla pubblicazione dell’avviso di proroga
sulla Gazzetta Ufficiale Italiana - 5a Serie speciale, si provvederà con successivo impegno di
spesa da assumersi a carico del POA 2014 con
decreto di competenza del Servizio Attività Normativa e Legale e Risorse Strumentali;
7. per quanto non espressamente previsto con il presente atto, si rinvia al decreto dirigenziale n.
391/BRT del 25/07/2014;
8. l’allegato “A” al presente decreto è parte integrante dello stesso.
SERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA,
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n. 792 del 29/09/2014.
Reg. CE n. 1698/05 - PSR Marche 2007-2013
- Bandi Misura 3.1.1. DDS n. 649/AFP e DDS
n. 650/AFP del 4/8/2014. Proroga al
10/10/2014 termine per la presentazione delle domande.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA
omissis
DECRETA
- di stabilire che la scadenza per la presentazione
delle domande a valere sulla Misura 3.1.1. Sottomisura a) “Interventi per l’agriturismo” e Sottomisura b) “Diversificazione dell’attività delle aziende agricole ed avvio di nuove attività – Azione c)
Attività di trasformazione e commercializzazione
di prodotti e sottoprodotti agricoli non ammissibili ai sensi della Misura 1.2.3. in quanto prodotti di
allegato 1 in entrata e prodotti non allegato 1 in
uscita” del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013 della Regione Marche è prorogata alle
ore 13,00 del giorno 10 ottobre 2014, per le motivazioni specificate nel documento istruttorio che
qui si intendono riportate;
- di pubblicare il presente decreto sul BUR Marche
ai sensi della L.R. n. 17/2003 e sul sito della
Regione Marche http://psr2.agri.marche.it;
- che dal presente decreto non deriva né può derivare un impegno di spesa a carico della Regione.
IL DIRIGENTE
Dott.ssa Maria Di Bonaventura
Allegato A - “avviso di proroga” per pubblicità
legale ai sensi dell’art. 66 del D.lgs. 163/2006
Allegato A
Regione Marche
Servizio Risorse Finanziarie e
Politiche Comunitarie
AVVISO DI PROROGA SCADENZA
PRESENTAZIONE OFFERTE
Procedura aperta per l’affidamento dei servizi
propedeutici all’invio degli avvisi di accertamento tassa automobilistica e gestione flussi di ritorno per 12 mesi con opzione per ulteriori 12 mesi.
CIG 58701855E7 - Importo a base d’appalto Euro
IL DIRIGENTE
Avv. Cristina Martellini
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ANNO XLV • N. 95
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
_______________________________________________________
DDPF 264/2013 - Bando di accesso sugli
interventi per l’innovazione degli impianti a
fune di cui alla l.r. 22/2001. Scorrimento graduatoria, impegno e concessione dei contributi regionali - Euro 66.572,20 cap.42704269
Bilancio 2014.
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n. 793 del 29/09/2014.
Reg. CE n. 1698/05 – DA n. 90/13 - PSR Marche 2007/2013 - Asse III° - DDS
550/AFP/2013 - 3° Bando Misura 3.1.1. Sottomisura b) - Azione d) Energia da fonti rinnovabili - Proroga termine per inizio lavori e presentazione titolo abilitativo.
IL DIRIGENTE DELLA P.F. VIABILITA’
REGIONALE E GESTIONE DEL TRASPORTO
omissis
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA
DECRETA
omissis
- di prendere atto che con DDPF n. 136/TPL del
09/06/2014 è stata approvata la graduatoria “DGR
203/2010-Appr.ne Graduatoria, impegno e concessione dei contributi regionali previsti nel Bando di accesso sugli interventi per l’innovazione
degli impianti a fune di cui alla l.r. 22/2001 Importo Euro 400.000,00 cap.42704269 Bilancio
2014”;
- di concedere, sulla base delle risorse disponibili, i
seguenti contributi
per complessivi Euro
66.578,20:
DECRETA
• di apportare la seguente modifica, per le motivazioni riportate nel documento istruttorio, al par. 8
“Tempi di realizzazione degli interventi” del 3°
bando della misura 3.1.1 Sottomisura b) Azione d)
“Realizzazione impianti di produzione, utilizzo e
vendita di energia o calore da fonti rinnovabili di
potenza massima di 1MW elettrico”, emanato con
DDS n. 550/AFP del 05.08.2013,
- sostituendo il seguente testo:
Gli interventi, pena la decadenza della domanda,
debbono essere iniziati entro 3 mesi dalla data di
ricevimento dell’atto di concessione notificato a
ciascun beneficiario, da parte dell’A.d.G. e rendicontati con richiesta di saldo entro e non oltre il
30.06.2015.
- con il testo:
Gli interventi, pena la decadenza della domanda,
debbono essere iniziati entro la data del
31.12.2014 e rendicontati con richiesta di saldo
entro e non oltre il 30.06.2015.
- che il presente atto venga pubblicato integralmente
sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche e sui
siti www.agri.marche.it e www.psr2.agri.marche.it.
IL DIRIGENTE
Avv. Cristina Martellini
SERVIZIO INFRASTRUTTURE,
TRASPORTI ED ENERGIA
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della P.F. Viabilità
Regionale e Gestione del Trasporto n. 256
del 26/09/2014.
20920
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ordine
graduatoria
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14
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
SOCIETA'
DESCRIZIONE INTERVENTO
SCIOVIE IMPIANTI
ACQUISTO DI ATTREZZATURA A
TURISTICI EREMO DI SERVIZIO DELLE PISTE N° 3 VARCHI
MONTECOPIOLO srl b) CONTROLLO ACCESSO SCIATORI
IMPIANTI RISALITA
NASTRO TRASPORTATORE
SANTA MARIA
MADDALENA srl b)
MANARDO srl b)
APPARECCHIATURA E CORSI DI
FORMAZIONE
- di impegnare la somma di Euro 66.578,20 che fa
carico al capitolo 42704269 del bilancio 2014,
(Codice SIOPE 2.03.02);
- di disporre la pubblicazione del presente decreto
sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche.
IL DIRIGENTE
Dott. Sergio Strali
20921
TIPO
LOGI
PUN
A
TEG
INTE
GIO
RVE
NTO
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SPESA
AMMISSIBILE
CONTRIBUTO
CONCEDIBILE
F
8
€ 15.000,00
€ 7.855,58
F
8
€ 110.000,00
€ 57.607,62
G
6
€ 1.115,00
€ 1.115,00
TOTALE
€ 66.578,20
9 OTTOBRE 2014
ANNO XLV • N. 95
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ALBI, REGISTRI ED ELENCHI
_______________________________________________________
Regione Marche - P.F. Stazione Unica
Appaltante della Regione Marche
Legge regionale 23 febbraio 2005 n. 8 e s.m.i.;
- Comunicazione imprese inadempienti.
Ai sensi dell’articolo 1 comma 6) lettera b) della legge regionale 23 febbraio 2005 n. 8 e s.m.i., si pubblica il nominativo della seguente impresa risultata
inadempiente.
Ditta: Impresa edile Sejdini Nedzmi
Sede: Via Picena, 18 Monte Urano
Data Inserimento nell’elenco: 01/10/2014
II.
III.
Ditta: LU.MA. di Mancini Luca e C snc
Sede: Via Ireneo Aleandri, 6 San Severino Marche
Data Inserimento nell’elenco: 01/10/2014
IV.
IL RESPONSABILE DEL
PROCEDIMENTO
dott. ing. Stefano Simoncini
V.
VI.
ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI
SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
VII.
_______________________________________________________
Provincia di Ancona
Estratto Determinazione del Dirigente ad Interim del settore VI n. 144 del 22/09/2014 Legge regionale n. 3/2012 - Art. 8 - Comune di
Trecastelli - Attività di messa in riserva (R13)
e recupero di rifiuti non pericolosi (R5) - Ditta
Costruzioni Nasoni srl. Esclusione del progetto dalla procedura di valutazione di impatto
ambientale con prescrizioni.
te in premessa e con le prescrizioni contenute
nell’allegata Istruttoria Tecnica, parte integrante della presente determinazione (rif. inf. 01),
che qui si intendono integralmente richiamate,
il progetto relativo a “Attività di messa in riserva (R13) e recupero di rifiuti non pericolosi
(R5), in comune di Trecastelli (già comune di
Monterado) da realizzarsi in Via Ripabianca,
presentato, per il tramite dello Sportello Unico
per le Attività Produttive (SUAP) del Comune
di Monterado, dalla Società Costruzioni Nasoni srl (P.I. 00675940415) e pervenuto a mezzo
pec con nota prot. n. 4918 del 08.11.2013
assunta al prot. n. 179118 del 12.11.2013, così
come integrato nel corso del presente procedimento.
Di trasmettere il presente atto al SUAP del
Comune di Trecastelli (AN) per il rilascio del
titolo di competenza.
Di provvedere alla pubblicazione, per estratto
sul B.U.R. Marche e in versione integrale sul
sito web della Provincia di Ancona, dell’esito
della presente procedura di verifica ai sensi
dell’art. 8, comma 11 della l.r. 3/2012.
Di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Trecastelli, per quanto di
competenza ai sensi della l.r. 3/2012.
Di dare atto che il presente provvedimento non
sostituisce nessun altro parere o autori
richiesti dalle vigenti norme e che viene emesso fatti salvi eventuali diritti di terzi.
Di dare atto che il presente provvedimento non
comporta per sua natura impegno di spesa.
Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241,
che contro il provvedimento in oggetto può
essere proposto ricorso giurisdizionale, con le
modalità di cui al D.Lgs. 2 luglio 2010 n. 104,
al Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero
ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199, rispettivamente entro 60 e 120 giorni.
omissis
IL DIRIGENTE AD INTERIM
DEL SETTORE
Dott. Ing. Massimo Sbriscia
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
DETERMINA
I.
_______________________________________________________
Provincia di Ancona
Determinazione del Dirigente ad Interim del
Settore VI n. 145 del 23/09/2014 - Legge
Di escludere dalla procedura di valutazione di
impatto ambientale, per le motivazioni riporta-
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9 OTTOBRE 2014
ANNO XLV • N. 95
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
VII. Di comunicare inoltre, ai sensi dell’art. 3, quarto comma, della Legge 7 agosto 1990 n. 241,
che contro il provvedimento in oggetto può
essere proposto ricorso giurisdizionale, con le
modalità di cui al D.Lgs. 2 luglio 2010 n. 104,
al Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero
ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199, rispettivamente entro 60 e 120 giorni,
regionale n. 3/2012 - Art. 8 - Comune di Falconara Marittima - Progetto denominato “Progetto per la realizzazione di una struttura
ricettiva multifunzionale con annesso centro
congressuale integrato”. Proponente: Medioleasing SpA. Esclusione del progetto dalla
procedura di valutazione di impatto ambientale con prescrizioni.
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
omissis
omissis
IL DIRIGENTE AD INTERIM
DEL SETTORE
Dott. Ing. Massimo Sbriscia
DETERMINA
I.
Di escludere dalla procedura di valutazione di
impatto ambientale, per le motivazioni riportate in premessa e con le prescrizioni contenute
nell’allegata Istruttoria Tecnica, parte integrante della presente determinazione (rif. inf. 01),
che qui si intendono integralmente richiamate,
il progetto relativo alla realizzazione di una
struttura ricettiva multifunzionale con
annesso centro congressuale integrato nel
comune di Falconara Marittima - zona Aeroporto Raffaello Sanzio - Via Fossatello, su
un’area distinta catastalmente al Foglio n. 24
particelle 645-646-644-640, presentato per il
tramite dello Sportello Unico per le Attività
Produttive (SUAP) del Comune, dalla Società
Medioleasing SpA, P.I. 02232810420 e sede
legale in via Menicucci 4/6 - 60121 Ancona,
pervenuto il 24/03/2014, con nota assunta al
protocollo dell’Ente n. 46180 del 27/03/2014,
così come integrato nel corso del presente procedimento.
II. Di trasmettere il presente atto al SUAP del
Comune di Falconara M.ma (AN) per il rilascio del titolo di competenza.
III. Di provvedere alla pubblicazione, per estratto
sul B.U.R. Marche e in versione integrale sul
sito web della Provincia di Ancona, dell’esito
della presente procedura di verifica ai sensi
dell’art. 8, comma 11 della l.r. 3/2012.
IV. Di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Falconara M.ma, per
quanto di competenza ai sensi della l.r. 3/2012,
nonché ai Comuni di Chiaravalle e Montemarciano, interessati dagli impatti dell’intervento
in oggetto.
V. Di dare atto che il presente provvedimento non
sostituisce nessun altro parere o autorizzazione
richiesti dalle vigenti norme e che viene emesso fatti salvi eventuali diritti di terzi.
VI. Di dare atto che il presente provvedimento non
comporta per sua natura impegno di spesa.
_______________________________________________________
Provincia di Ancona
Determinazione del Dirigente n. 211 del
12/09/2014. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775
e ss. mm. e ii. - L.R. 9 giugno 2006 n. 5 - Concessione pluriennale di Acqua Pubblica ad uso
idroelettrico in sub derivazione dalla sponda
dx del F. Esino, tramite Opere in Via del Tesoro s.n.c. del comune di Falconara M.ma. Soc.
Multiservizi spa con sede in Via del Commercio, 29 ([email protected])
60127 Ancona. Prat. 10.02.02.152. D.R. 2118
(N. 85).
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
omissis
DETERMINA
I.
II.
20923
Di dare atto che quanto contenuto in narrazione è parte integrante della presente determinazione;
Di concedere l’utilizzo delle acque in sub derivazione del F. ESINO, in sponda destra del
suddetto corso d’acqua, autorizzando la
costruzione della micro - centrale idroelettrica,
secondo quanto indicato nel Progetto presentato in data 17/02/2014, prot. n. 23889, fatto
salvo eventuale progetto esecutivo da autorizzarsi a sua volta, per quindici anni a partire
dalla registrazione del presente Atto Amministrativo, alla Soc. MULTISERVIZI SPA con
sede in VIA DEL COMMERCIO, 29 - 60127
ANCONA, C.F. n. 02191980420, la centrale
sarà sita in VIA DEL TESORO s.n.c del
comune di FALCONARA M.MA, ai sensi del-
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ANNO XLV • N. 95
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
rea Acque Pubbliche e Sistemazioni Idrauliche.
le normative Tecniche ed Amministrative indicate in narrativa ed elencate nel Disciplinare
Allegato alla presente che farà parte integrante della presente determinazione;
III. Di ritenere necessario che la MULTISERVIZI
SPA di 60127 ANCONA completi le Opere
entro due anni dalla registrazione della presente determinazione e metta in produzione la
Micro - Centrale Idroelettrica e che dovrà versare annualmente, entro il 31 marzo di ogni
anno a partire dall’anno 2015, il canone di
Concessione Pluriennale pari ad Euro 395,25
per un importo complessivo nei quindici anni
di Concessione di Euro 5.928.75; la Concessione sarà revocata se non verranno versati per
due anni consecutivi i relativi canoni e non
verrà attivata entro due anni la produzione
energetica salvo cause non dipendenti dalla
Soc. Concessionaria;
IV. Di fare salvi i diritti di Terzi ed eventuali
disposizioni legislative statali o regionali che
varino l’importo dei canoni sia pluriennali di
acqua pubblica che demaniali;
V.
Di dare atto che la presente Determinazione,
redatta in tre originali, di cui uno da trattenere
nell’Area Ecologia e Amministrativa mentre
gli altri, dopo apposizione dei bolli, da Registrare all’Agenzia delle Entrate e trasmettere
in copia alla MULTISERVIZI SPA con sede in
VIA DEL COMMERCIO, 29 - 60127 ANCONA al B.U.R. Marche, al comune di FALCONARA M.MA sia per la pubblicazione sia per
eventuali provvedimenti di competenza comunale;
VI. Di dare atto che il presente Atto potrà essere
modificato o revocato a giudizio insindacabile
dell’Amministrazione;
VII. Di dare atto che il presente provvedimento
non comporta per sua natura impegno di spesa.
VIII. Di dichiarare che può essere presentato ricorso per le materie di cui all’art. 140 del R.D.
11/12/1933, n. 1775 al Tribunale delle acque e
per le materie di cui all’art. 143 del citato
Regio Decreto al Tribunale Superiore delle
acque, entro 60 giorni dalla data della notifica
della presente determinazione; per tutti gli
altri aspetti può essere presentato ricorso al
T.A.R. Marche sempre entro il citato termine o
entro 120 giorni può essere presentato ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica;
IX. Di dare esecuzione alla presente determinazione designandone a Responsabile del Procedimento, ai sensi della Legge n. 241/’90 e
ss.mm. e ii., il Dott. Adriano Romaldi dell’A-
Ancona, lì 12/09/2014
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Dott. Adriano Romaldi
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Dott. Ing. Massimo Sbriscia
_______________________________________________________
Provincia di Fermo
POR Marche FSE 2007 2013 Asse II - Incentivi alle imprese per l'occupazione (Rif. DD n.
76/2013). Approvazione avviso pubblico ed
impegno fondi.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
1) di approvare l'avviso pubblico di cui all'allegato
A1;
2) di impegnare per la realizzazione dell'intervento
in oggetto l'importo complessivo di Euro
62.000,00 a valere sull'Asse II del POR Marche
FSE 2007-2013;
3) di imputare la suddetta somma di Euro 62.000,00
al bilancio 2014, Asse II, come di seguito specificato:
- quanto ad Euro 6.000,00 al Cap Cap. 995 art. 0,
cod. imp. 379/13 sub 3, RRPP 2013,
- quanto ad Euro 10.171,49 al Cap. 957, cod.
imp. 1326/10, sub 5, FIN. STR. CO.;
- quanto ad Euro 14.828,51 al Cap. 954, cod.
imp. 91/10 sub 49, FIN. ACC. CO;
- quanto ad Euro 1.777,94 al Cap. 954, cod. imp.
735/10 sub 9, FIN. ACC.CO.;
- quanto ad Euro 11.344,50 al cap. 954, cod. imp.
947/10 sub 6, FIN. ACC.CO.;
- quanto ad Euro 17.446,54 al Cap. 954, Cod.
imp. 1325/10 sub ………………, FIN. ACC.
CO.;
- quanto ai restanti Euro 431,02 al Cap. 954; cod.
imp. 91/10 sub ……………………, FIN.
ACC. CO.;
4) di stabilire il 31/10/2014 il termine per la presentazione delle domande a valere sull'intervento in
oggetto;
20924
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
5) di far pubblicare l'estratto del presente atto sul
Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
6) di inviare, tramite comunicazione elettronica,
l'avviso pubblico, approvato con il presente atto,
ai potenziali interessati, vale a dire i soggetti
ospitanti dei borsisti che hanno concluso regolarmente l'attività di borsa e i borsisti stessi;
7) di trasmettere originale del presente provvedimento dirigenziale:
- al Presidente della Provincia;
- all'Assessore alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale;
- al Dirigente del Settore Economico-Finanziario;
- al Servizio Controllo del Settore Politiche del
Lavoro, Formazione Professionale e Attività
Produttive;
8) di trasmettere originale del presente provvedimento dirigenziale al Segretario Generale per gli
adempimenti previsti nello statuto provinciale.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Angela Bartolomei
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Dott. Giovanni della Casa
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ANNO XLV • N. 95
POR Marche, OB 2, FSE 2007-2013, Asse II ob.
Specifico E, Asse III, ob. sp. G e Asse IV, Ob. Sp.
I, così come allegato al presente atto, del quale
costituisce parte integrante e sostanziale;
2. di dare atto che l'Avviso indicato al punto precedente è stato valutato con esito positivo dalla
competente Autorità di Gestione, come comunicato con nota prot. n. 0670393 del 22/09/2014;
3. di fissare al 30 ottobre 2014 la scadenza per la
presentazione dei progetti formativi previsti dall'Avviso di cui al primo punto del presente dispositivo;
4. che la spesa che si determina con il presente atto,
complessivamente pari a 535.800,00 Euro trova
la necessaria copertura finanziaria dagli impegni
indicati nel seguente prospetto:
_______________________________________________________
Provincia di Macerata
Estratto Determinazione Dirigenziale n. 771
del
25/09/2014.
POR
Marche
FSE
2007/2013 - Emanazione Avviso pubblico per
la presentazione e gestione di progetti formativi, in attuazione degli indirizzi di cui alla
DGP 214 del 07/08/2014.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
1. di dare attuazione alla Dgp n. 214 del 07/08/2014,
emanando un apposito Avviso pubblico per la
presentazione di progetti formativi previsti dal
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7. che le risorse che rimarranno disponibili, a seguito di rinunce, minori spese e/o revoche, potranno
essere utilizzate entro il 31 gennaio 2015, per lo
scorrimento della graduatoria generale, qualora
risultassero ancora presenti dei progetti non
finanziati per esaurimento della somma inizialmente a disposizione; in caso contrario, potranno
essere utilizzate, con successivo atto amministrativo, per ulteriori, analoghi interventi, compatibili con le finalità dei capitoli di spesa di riferimento;
8. dare atto che le risorse di cui al precedente punto
non saranno interamente utilizzate a motivo dei
ribassi che gli organismi proponenti opereranno
al fine di ottenere una valutazione più vantaggiosa relativamente all'economicità del progetto;
10. di nominare, con successivo atto, in ogni caso,
prima della scadenza fissata per la presentazione dei progetti, una Commissione, per la valutazione degli stessi alla quale partecipano anche
i responsabili del procedimento;
11. di prevedere, in sostituzione della Commissione
di cui al punto precedente, anche la possibilità
di affidare a soggetti esterni, eventualmente
individuati con selezione pubblica, la valutazione dei progetti presentati entro la scadenza prevista, al fine di accelerare i tempi dell'istruttoria;
12. di pubblicare integralmente il presente atto, nel
Bollettino Ufficiale della Regione Marche,
all'Albo Pretorio on-line dell'Amministrazione
Provinciale e nei siti provinciali: http://formazione.provincia.mc.it e http://lavoro.provincia.mc.it
9. di affidare la responsabilità del procedimento
istruttorio, della elaborazione delle graduatorie e
della gestione amministrativa dei progetti
ammessi a finanziamento ai collaboratori di
seguito indicati:
Macerata, lì 25/09/2014
IL DIRIGENTE DEL SETTORE POLITICHE
DEL LAVORO E FORMAZIONE
Gattafoni Graziella
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4) di dare atto che le relative somme sono state
impegnate con determinazione dirigenziale n.
1497 del 27/08/2014;
5) di dare atto che l'Unità Organizzativa responsabile dell'istruttoria è l'ufficio 3.4.2, che il responsabile del procedimento, ai sensi dell'art. 5, 1° comma, della legge 241/90 è il dott. Claudio Andreani e che la documentazione concernente la presente fattispecie può essere visionata presso lo
scrivente Servizio;
6) della presente determinazione, viene data comunicazione, quale soggetto interessato, tramite
emissione di mandato agli enti finanziati e, per
quanto riguarda questo ente, l'originale viene trasmesso al competente Ufficio;
7) di rappresentare, ai sensi dell'art. 3, comma 4 della L. 241/1990, che avverso il presente atto è possibile, ai sensi dell'art. 29 del Codice del processo amministrativo di cui al D.Lgs. n. 104/2010,
proporre, innanzi al TAR Marche, nel termine di
decadenza di sessanta giorni, azione di annullamento per violazione di legge, incompetenza ed
eccesso di potere; contro il medesimo atto è
ammessa altresì, entro centoventi giorni, la presentazione del ricorso straordinario al Capo dello
Stato ai sensi del D.P.R. n. 1199/1971.
_______________________________________________________
Provincia di Pesaro e Urbino
Determinazione n. 1662 del 23/09/2014.
FSE 2007/2013 OB. Competitività e occupazione - valutazione progetti formativi presentati con la procedura just in time al
12/09/2014 - approvazione graduatoria e
finanziamento progetto idoneo.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
1) di approvare le risultanze del nucleo di valutazione riportate nel verbale n. 38 del 18/09/2014;
2) di approvare per i motivi espressi in premessa, la
graduatoria del progetto pervenuto al 12/09/2014
a valere sull'avviso pubblico "F.S.E. 2007/2013 Ob. Competitività Regionale e Occupazione Modalità per la presentazione e gestione dei progetti relativi ad "azioni di formazione, riportate
nell'allegato "A" che forma parte integrante e
sostanziale del presente atto;
3) di finanziare, fino a concorrenza delle risorse
disponibili, il progetto elencato per l'importo di
finanziamento indicato nell'Allegato "B", che
forma parte integrante e sostanziale del presente
atto;
IL DIRIGENTE
Grandicelli Massimo
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g. resta fermo l’impegno, da parte del gestore
dell’impianto, a mettere in atto tutti i provvedimenti di riduzione di rumore che si dovessero rendere necessari a seguito di una eventuale verifica di superamento dei limiti di legge come conseguenza dì misurazioni di rumore effettuate dall’ARPAM;
h. i lavori di installazione dell’impianto andranno effettuati, compatibilmente con le esigenze di carattere tecnico-operativo, al di fuori
del periodo riproduttivo della avifauna dei
luoghi come individuata nel S.I.A.;
i. qualora venisse verificata la necessità di procedere al taglio di specie protette, comunque da
autorizzare ai sensi di legge, andrà predisposto e realizzato un adeguato progetto di compensazione botanico-vegetazionale ai sensi
della normativa vigente;
j. andrà implementata S’attuale copertura vegetale del lotto, utilizzando specie arboree ed
arbustive autoctone, in modo da mitigare al
meglio la visibilità delle microturbine; si suggerisce inoltre di sostituire progressivamente
le specie a carattere non autoctono eventualmente presenti in sito;
k. a fine lavori il sito di installazione delle pale
eoliche a terra andrà ricoperto da uno strato
adeguato di terreno vegetale opportunamente
rinverdito con essenze erbacee autoctone;
l. i pali andranno tinteggiati in grigio-azzurro
opaco per la parte emergente dalla vegetazione ed in verde opaco al di sotto di essa, sfumando nella parte intermedia, tra i due colori;
m. le pareti esterne dell’edificio presente andranno tinteggiate con una tonalità di colore tipica
delle terre naturali preferibilmente individuata tra quelle contraddistinte dal n. 4 al n. 12
della tavolozza allegata alla presente istruttoria, che costituisce parte integrante del Documento di Indirizzi del P.T.C. approvato definitivamente dal Consiglio Provinciale il
20/07/2000.
2. Di rilasciare l’autorizzazione paesaggistica di
cui all’art. 146 del D.Lgs. n. 42/04, per i lavori di
cui all’oggetto, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni elencate al precedente punto 1 (da lettera i. a lettera m. comprese).
3. Di comunicare la conclusione del procedimento
alla ditta proponente invitandola a ritirare la presente determinazione e una copia degli elaborati
progettuali vistati presso l’Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino - Ufficio Supporto
Amministrativo del Servizio Urbanistica, Pianificazione Territoriale, V.I.A., V.A.S., Aree protette
in via Gramsci 4, Pesaro;
_______________________________________________________
Provincia di Pesaro e Urbino
Determinazione Dirigenziale del Servizio
Urbanistica - Pianificazione Territoriale - VIA VAS - Aree Protette - n. 1683 del 25/09/2014.
Ditta Bilancioni Valentina esito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa la progetto di Realizzazione di un impianto
minieolico costituito da n. 4 microturbine della
potenza complessiva di 5,5 kw - loc. Monte
Petrano - Cagli - Art. 12 l.r. n. 3/2012 e art. 23
D.Lgs. n. 152/06.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO URBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE - V.I.A. V.A.S. - AREE PROTETTE
omissis
DETERMINA
1. Di emettere il giudizio positivo di compatibilità
ambientale ai sensi della L.R. n. 3/2012 e D.Lgs.
n. 152/06 e ss.mm.ii., a condizione che vengano
rispettate le seguenti prescrizioni:
a. la potenza complessiva dell’impianto andrà
ricondotta a 5 kw; andrà inoltre effettuata una
traslazione della turbina n. 3 in modo da
rispettare le distanze minime indicate dalle
disposizioni regionali vigenti (DGR n. 829
del 23/07/2007 e n. 255 del 08/03/2011);
b. l’impianto andrà dismesso e ripristinato lo stato dei luoghi in caso di mancato funzionamento prolungato (almeno 1 anno);
c. le acque reflue eventualmente prodotte durante la fase di cantiere dovranno essere smaltite
secondo quanto previsto dalle vigenti normative di settore;
d. in caso emergessero problemi attribuibili
espressamente alle attività di cantiere o
comunque riconducibili all’intervento in
oggetto, il Comune di Cagli potrà prescrivere,
anche avvalendosi del supporto tecnico dell’Agenzia, ulteriori accorgimenti e prescrizioni al fine di limitare ulteriormente il contributo specifico all’inquinamento atmosferico,
che la ditta si dovrà impegnare ad adottare (ad
esempio bagnatura delle strade sterrate entro
100 m dai recettori maggiormente penalizzati
o comunque bagnatura dei percorsi utilizzati
durante i trasporti se questi ultimi sono interessati da movimento di materiale);
e. l’impianto dovrà risultare compatibile con la
zonizzazione acustica comunale;
f. ciascuna turbina andrà dotata di blocco dell’aerogeneratore, in modo da fermarsi ogni qual
volta il vento raggiunga i 6 m/s;
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ANNO XLV • N. 95
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4. Di trasmettere la presente determinazione:
- al Comune di CAGLI per le funzioni di vigilanza di cui all’art. 11 comma 7 e dell’art. 18
della L.R. 7/04 e ss.mm.;
- alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e
del Paesaggio delle Marche;
- all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente delle Marche;
- al Corpo Forestale dello Stato;
5. Di provvedere alla pubblicazione dell’esito della
procedura di Valutazione di Impatto Ambientale
per estratto sul B.U.R. Marche e nella sua interezza sull’albo on-line di questo Ente dove potrà
essere consultato durante il periodo di pubblicazione;
6. Di dare atto che il presente provvedimento non
sostituisce nessun altro parere o autorizzazione
richiesto dalle vigenti norme e che viene emesso
fatti salvi eventuali diritti di terzi;
7. Di dare atto che il presente provvedimento non
comporta per sua natura impegno di spesa;
8. Di dare atto che il responsabile del procedimento,
ai sensi dell’art. 5, 1° comma, della legge 241/90
è l’Arch. Donatella Senigalliesi e che la documentazione oggetto dell’istruttoria potrà essere
consultata presso lo scrivente Servizio;
9. Di rappresentare ai sensi dell’articolo 3 comma 4
della legge 241/90 che la presente determinazione può essere impugnata dinanzi al TAR entro 60
giorni con ricorso giurisdizionale oppure entro
120 giorni con ricorso straordinario amministrativo al Capo dello Stato a far data dalla pubblicazione sul BUR Marche così come disposto dall’art. 27 D.Lgs. n.152/06 e ss.mm..
omissis
integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2) di approvare, per le motivazioni richiamate in
premessa che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, la VARIANTE
PARZIALE ALLE DESTINAZIONI D’USO
DEL PRG VIGENTE - APPROVAZIONE unitamente ai seguenti allegati:
- Elaborato 01p NTA PRG con testo variato a
fronte;
3) di dare mandato agli uffici competenti di provvedere al deposito e alla pubblicazione nel sito istituzionale dell’Amministrazione del presente atto
ai sensi e per gli effetti dell’art. 39 del D.Lgs
33/2013 e agli altri adempimenti ai sensi delle
leggi vigenti.
omissis
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
APPROVA
integralmente la proposta di deliberazione di cui
all’oggetto in premessa richiamato.
omissis
_______________________________________________________
Comune di Gradara
Delibera Consiglio Comunale n. 34 del
11/09/2014. Approvazione variante parziale
al PRG vigente ai sensi del combinato disposto
degli artt. 15 e 30 della L.R. 34/92 e s.m.i.,
relativamente all'area progetto denominata
APR.g - ex fornace.
Il Dirigente
Domenicucci Marco
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
_______________________________________________________
Comune di Ancona
Estratto delibera Consiglio Comunale n. 108
del 16/09/2014: variante parziale alla destinazione d’uso del PRG vigente - Approvazione.
- di attestare che avverso la variante al PRG vigente
relativa all’Area Progetto denominata APR.g - ex
fornace sono pervenute n. 3 osservazioni, da parte
della Provincia di Pesaro e Urbino, del Gruppo
consiliare di minoranza ‘Il Futuro per Gradara’ e
dei sigg. Patrizia Mascarucci e Maurizio Castelvetro quali animatori di un gruppo di interesse cittadino ‘Salviamo il lago di Fanano’, così come
meglio specificato nella parte narrativa del presente atto;
LA GIUNTA COMUNALE
omissis
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
1) di dare atto che le premesse costituiscono parte
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
- di approvare le controdeduzioni alle osservazioni
pervenute alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 28/04/2014, come descritte nella
parte narrativa del presente atto;
- di approvare la variante al PRG vigente relativa
all’Area Progetto APR.g - ex fornace, ai sensi del
combinato disposto degli artt. 15 e 30 della L.R. n.
34/92 e successive modifiche ed integrazioni,
costituita dai seguenti elaborati:
- Scheda normativa,
- Schede grafiche di assetto urbanistico;
- di attestare che la variante di cui al punto 3) è stata esclusa dalla procedura di V.A.S. con Determinazione Provinciale n. 440/2014, come riportato
nella parte narrativa del presente atto;
- di disporre che, successivamente all’approvazione
della presente delibera, copia del presente atto
verrà trasmessa all’Amministrazione Provinciale,
ai sensi dell’art. 30 della L.R. Marche n. 34/92 e
successive modifiche ed integrazioni;
- di disporre, ai sensi dell’art. 40 comma 2 bis della
L.R. Marche n. 34/92 e successive modifiche ed
integrazioni, che un estratto del presente atto, relativo all’approvazione della variante al P.R.G.
vigente di cui al punto 3), venga pubblicato sul
Bollettino Ufficiale della Regione Marche;
- di dare atto che lo schema del presente provvedimento è stato pubblicato in data 03.09.2014, nell’apposita sezione del sito del Comune di Gradara
denominata Amministrazione Trasparente, sottosezione Pianificazione e governo del territorio, ai
sensi dell’art. 39 comma 2 lett. b) del D.Lgs.
15.03.2013 n. 33;
- di dare atto che la presente deliberazione, corredata dai relativi allegati, sarà pubblicata nell’apposita sezione del Comune di Gradara denominata
Amministrazione Trasparente, sottosezione Pianificazione e governo del territorio, ai sensi dell’art.
39 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 15.03.2013 n. 33,
ai fini della trasparenza dell’attività di pianificazione della pubblica amministrazione e dell’acquisizione dell’efficacia degli atti approvati.
ANNO XLV • N. 95
06/10/1976 codice fiscale JLL SRB 76R46 Z336H
e residente a Ripatransone in C.da San Gregorio n°
32 in qualità proprietaria di un appezzamento di
terreno agricolo in C.da San Gregorio, con nota
agli atti di questo Comune in data 11/06/2014 con
prot. n° 4435 e successiva integrazione documentale in data 16/09/2014 con prot. n° 6937 richiedeva la permuta di un tratto di strada comunale in
disuso denominata "della Gozzana" sito in località
San Gregorio con porzione dell’attuale sede stradale ricadente sulla proprietà della suindicata
Sig.ra JALAL Sarab;
- che a seguito del tipo di frazionamento prot. n°
AP0098994 del 15/09/2014 redatto dal Geom.
D’Erasmo Paolo è stato individuato catastalmente,
il relitto stradale di proprietà di questo Comune, al
Foglio di mappa n° 29 particella n° 303 della
superficie catastale complessiva di mq. 210 da
cedere in permuta alla Sig.ra JALAL Sarab e porzione dell’attuale sede stradale, al Foglio di mappa n° 29 particella n° 299 della superficie catastale complessiva di mq. 360 di proprietà della Sig.ra
JALAL Sarab da acquisire al patrimonio comunale;
omissis
RITENUTO che:
- venendo meno la necessità dell'uso pubblico della
porzione di strada comunale denominata "della
Gozzana" sita in località San Gregorio e distinta al
Catasto Terreni del Comune di Ripatransone al
Foglio di mappa n° 29 particella n° 303 della
superficie catastale complessiva di mq. 210 da
cedere in permuta alla Sig.ra JALAL Sarab può
cessare l'appartenenza al demanio comunale;
- porzione dell’attuale sede stradale di proprietà della Sig.ra JALAL Sarab, distinta al catasto Terreni
del Comune di Ripatransone al Foglio di mappa n°
29 particella n° 299, della superficie catastale
complessiva di mq. 360,00 per le caratteristiche
intrinseche nonché per l’utilizzo che ne viene fatto può essere demanializzata e quindi essere inserita nel demanio comunale;
omissis
DELIBERA
_______________________________________________________
Comune di Ripatransone
Deliberazione alla Giunta comunale per permuta di relitto di strada comunale sita in loc.
San Gregorio.
- la premessa narrativa forma parte integrante e
sostanziale del presente atto;
- di sdemanializzare con conseguente passaggio al
patrimonio disponibile comunale, nel rispetto delle procedure previste dalla vigente normativa in
materia, la porzione di strada comunale sopramenzionata ed individuata al Catasto Terreni del
Comune di Ripatransone al Foglio di mappa n° 29
IL RESPONSABILE AREA TECNICA
(Servizio Urbanistica, Edilizia Privata e Patrimonio)
PREMESSO:
- che la Sig.ra JALAL Sarab nata a Garbia (Egitto) il
20939
9 OTTOBRE 2014
ANNO XLV • N. 95
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
particella n° 303 della superficie catastale complessiva di mq. 210 da cedere in permuta alla
Sig.ra JALAL Sarab;
- di demanializzare e quindi inserire all’interno del
demanio comunale porzione dell’attuale sede stradale di proprietà della Sig.ra JALAL Sarab, distinta al catasto Terreni del Comune di Ripatransone
al Foglio di mappa n° 29 particella n° 299, della
superficie catastale complessiva di mq. 360,00;
- di dare atto che il Decreto di sdemanializzazione
dell'area comunale e di demanializzazione della
proprietà della Sig.ra JALAL Sarab in questione
sarà pubblicato all'Albo Pretorio e, per estratto, nel
Bollettino Ufficiale della Regione Marche ai sensi
dell'art. 4 comma 3^ del regolamento regionale del
16/08/1994 n° 36;
omissis
DELIBERA
2) di APPROVARE DEFINTIVAMENTE la
variante parziale al P.R.G. vigente, tavola P3
Montecchio, per ampliamento aula ecclesiale, in
località Montecchio, per ampliamento aula ecclesiale - presentato dalla Parrocchia Santa Maria
Assunta, con sede in Montecchio, Via XXV Aprile, frazione di Sant'Angelo in Lizzola, acquisito
al prot.18870 del 12.11.2013, in variante al
P.R.G. Vigente ai sensi dell'art. 26 comma 11
lett.a) della L.R. 34/1992;
3) DI DARE ATTO che la suddetta proposta di
variante parziale di cui sopra è composta dai
seguenti elaborati, depositati presso il Settore 7^:
1. Tavola V1 - Stato di fatto, stralcio azzonamento Montecchio - prg;
2. Tavola V2 - Stato di progetto, stralcio azzonamento Montecchio - prg;
3. Tavola V3 - Scheda Tecnica N.T.A. variante;
4. Tavola V4 - Relazione.
omissis
- di approvare che il relitto stradale di proprietà di
questo Comune, distinto al Catasto Terreni al
Foglio di mappa n° 29 particella n° 303 della
superficie catastale complessiva di mq. 210 potrà
essere permutato senza conguagli di valore con la
porzione dell’attuale sede stradale di proprietà della Sig.ra JALAL Sarab, al Foglio di mappa n° 29
particella n° 299, della superficie catastale complessiva di mq. 360,0;
_______________________________________________________
Comune di Vallefoglia
Delibera di C.C. n° 83 del 28/07/2014: approvazione definitiva piano particolareggiato in
variante al PRG vigente - area MP4 frazione
Montecchio.
omissis
- di nominare responsabile del procedimento ai sensi dell’art. 4 della legge n° 241/1990 e s.m.i. il
responsabile del Servizio Urbanistica Geometra
Simone Traini anche ai fini della firma del rogito
notarile di permuta delle aree in argomento;
- di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del Decreto Legislativo 18/08/2000, n° 267.
VISTO: si esprime parere favorevole sotto il profilo
della regolarità tecnica ai sensi dell'art. 49 del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267.
omissis
DELIBERA
1 - DI PRENDERE ATTO della delibera di Giunta
Provinciale n. 132 del 12.06.2014, pervenuta in
data 26.06.2014 prot. 12543, con cui è stato
espresso per la variante in oggetto il parere favorevole di conformità con la normativa vigente e
con le previsioni dei piani territoriali e dei programmi di carattere sovracomunale e, in particolare, con le previsioni e gli indirizzi del PPAR,
del PIT e del PTC, ai sensi dell'art. 26 comma 3
della L.R. 34/92 e s.m.i. senza alcuna prescrizione;
2 - DI APPROVARE DEFINITIVAMENTE il piano particolareggiato di iniziativa privata - presentato dalle ditte VIM s.r.l., PERLINI DOMENICO, PERLINI COSTANZO, PERLINI MARCO di S. Angelo in Lizzola, acquisito al prot. n.
9599 del 09/06/2011 del soppresso Comune di S.
Angelo in Lizzola di variante al PRG ai sensi del-
IL RESPONSABILE AREA
TECNICA
Geom. Simone Traini
_______________________________________________________
Comune di Vallefoglia
Delibera di C.C. n. 68 del 30.06.2014 "Esame
osservazioni ed approvazione definitiva,
variante tavola P3 per Ampliamento Aula
Ecclesiale".
20940
9 OTTOBRE 2014
ANNO XLV • N. 95
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
l'art. 26 comma 11 letta) della L.R. n. 34/1992
cosi come formulato nella parte narrativa del presente atto, costituito dai seguenti elaborati, depositati presso il settore 7^:
- Tavola 1: Estratto Catastale, Planimetria di
Inquadramento, Planimetria Zonizzazione,
Dati Urbanistici;
- Tavola 2: Rilievo Stato di Fatto, Sezioni, Stato
di Progetto, Superfici e Indici di Progetto,
Sistemazione Del Verde;
- Tavola 3: Schemi Reti Fognanti, Pianta Rete
Acque Nere, Particolari, Vasca di Laminazione
Portata di Piena;
- Tavola 4: Opere di Urbanizzazione, Adeguamento Stradale, Parcheggi Pubblici, Illuminazione Pubblica, Smaltimento Acque Bianche;
- Tavola 5: Edificio "A" + Edificio "B", Piante,
Prospetti, Sezioni;
- Tavola 6: Planivolumetrico di Progetto, Impianti Fotovoltaici;
- Relazione Tecnica Illustrativa;
- Documentazione Integrativa;
- Relazione Legge Regionale n. 14 del
17/06/2008;
- Relazione Tecnica Fognatura;
- Relazione Tecnica e Attestazione di Conformità;
- Relazione Igienico Sanitaria;
- Stima Preliminare delle Opere di Urbanizzazione
- Relazione Tecnica Illustrativa di Rispondenza
alle Prescrizioni in Materia di Contenimento
Energetico;
- Valutazione Previsionale del Clima Acustico;
- Previsione Impatto Acustico;
- Relazione Tecnica Impianti Pubblica Illuminazione;
- Relazione Geologica;
- Schema di Convenzione.
3 - DI APPROVARE lo schema di convenzione così
come nel testo modificato all'art. 4 comma e) che
prevede la realizzazione di una pista ciclabile sul
lato sinistro della nuova strada e che costituirà
collegamento con la pista esistente lungo il fosso
taccone.
Sig.ra Criscione Loana nella dotazione organica dell'Ersu di Ancona a seguito della selezione di mobilità volontaria di cui all'art. 30 del
D.Lgs. 165/2001.
IL DIRETTORE DELL’ERSU DI ANCONA
omissis
DETERMINA
- di disporre, a seguito della definizione della procedura di mobilità esterna art. 30 del D.Lgs.
165/2001 per la copertura di un posto di categoria
3, Posizione economica Iniziale B1 profilo professionale "Operatore di Ristorazione", di cui alla
determina n. 109 in data 11/08/2014, il trasferimento della Sig.ra Criscione Loana dipendente di
categoria giuridica B1 del Comune di Castelfidardo (AN), a decorrere dal 1° ottobre 2014 come
concordato con la medesima amministrazione che
ha comunicato il relativo nulla osta al trasferimento, con determina n. 01/000302 del 23/09/2014;
- di inquadrare, con decorrenza 1° ottobre 2014, la
Sig.ra Criscione Loana nella dotazione organica
dell'Ente Regionale per il Diritto Allo Studio Universitario di Ancona con riconoscimento della
categoria giuridica B posizione economica iniziale B1, posizione già rivestita nell'Ente di provenienza, mediante sottoscrizione di apposito contratto individuale di lavoro subordinato a tempo
indeterminato;
- di stabilire che la spesa annua complessiva derivante dal presente provvedimento, pari ad annui
lordi Euro 19.358,16 oltre agli oneri a carico dell'Amministrazione, fa carico al bilancio regionale
con riferimento agli stanziamenti iscritti sul capitolo 52907130 del Bilancio 2014 e sul medesimo
o corrispondente capitolo per gli anni successivi;
- di comunicare il presente provvedimento al Comune di Castelfidardo e alla Sig.ra Criscione Loana;
- di trasmettere il presente provvedimento della
Posizione di Funzione Organizzazione, Amministrazione del Personale e Scuola Regionale di Formazione della Pubblica Amministrazione della
Giunta Regionale Marche;
- di pubblicare il presente provvedimento, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche.
- che dal presente atto non derivano costi a carico del
Budget dell'Ente.
_______________________________________________________
IL DIRETTORE DELL’E.R.S.U.
DI ANCONA
Bruno Freddari
E.R.S.U. di Ancona
Determina del Direttore dell'Ersu di Ancona n.
131 del 26/09/2014. Inquadramento della
20941
9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 95
Art. 4
(Scopi e settori di intervento)
_______________________________________________________
Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi
Modifiche approvate allo statuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.
La Fondazione non ha fini di lucro e persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione
dello sviluppo economico.
Nel perseguire gli scopi la Fondazione indirizza la
propria attività esclusivamente nei settori ammessi
di cui alle disposizioni di legge tempo per tempo
vigenti.
La Fondazione, tenuto anche conto delle risorse prevedibilmente disponibili tempo per tempo, al fine di
rendere più efficace la propria azione e sovvenire in
maniera organica alle esigenze del territorio, sulla
base della definizione di programmi pluriennali corredati da adeguati studi di specifica fattibilità e avuto pure riguardo agli interventi programmati dagli
altri enti ed istituzioni operanti nel territorio di competenza sceglie, nell'ambito dei settori ammessi e
con la cadenza triennale ivi prevista, fino ad un massimo di cinque settori rilevanti cui orientare i propri
interventi. La scelta dei settori rilevanti viene effettuata, con specifica deliberazione, dall'Organo di
Indirizzo nell'ambito della definizione periodica dei
programmi di intervento. La delibera con la quale la
Fondazione individua i settori rilevanti sarà comunicata all'Autorità di Vigilanza.
La Fondazione, secondo le linee programmatiche
formulate dall'Organo di Indirizzo, può, attraverso
gli interventi ritenuti più idonei, avviare o partecipare ad iniziative dirette a promuovere lo sviluppo economico.
STATUTO FONDAZIONE CASSA
DI RISPARMIO DI JESI
TITOLO PRIMO
Art. 1
(Origine, denominazione e durata)
La "Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi" - di
seguito chiamata Fondazione - è la continuazione
ideale della Cassa di Risparmio di Jesi istituita nel
1844 da una Società di private persone, approvata
con Rescritto Pontificio in data 27 maggio 1844,
riconosciuta come Ente Morale con regio decreto 4
aprile 1861, dalla quale è stata scorporata l'attività
creditizia con atto N. 30800 in data 16/4/1992 del
notaio Marcello Pane, in attuazione del progetto di
ristrutturazione deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Cassa stessa e approvato con D.M.
435374 del 25/3/1992. La Fondazione ha durata illimitata.
Art. 2
(Autonomia e normativa applicabile)
La Fondazione è una persona giuridica privata ed è
dotata di piena autonomia statutaria e gestionale.
La Fondazione è disciplinata dalla L. 23.12.1998, n.
461, dal D.Lgs. 17.5.1999, n. 153, dalle loro modifiche ed integrazioni, dal Codice Civile e dal presente
Statuto definito anche in aderenza ai contenuti della
Carta delle Fondazioni predisposta dall'ACRI, Organismo rappresentativo delle Fondazioni di origine
bancaria.
Art. 5
(Attività della Fondazione)
La Fondazione può svolgere direttamente la propria
attività nei settori rilevanti di cui all'art. 4 anche in
forma di impresa o attraverso imprese strumentali
operanti in via esclusiva per la diretta realizzazione
degli scopi statutari. In tali imprese la Fondazione
può detenere partecipazioni di controllo.
Nel caso di esercizio diretto di attività d'impresa, la
Fondazione istituisce specifiche contabilità separate.
La Fondazione non può esercitare funzioni creditizie
né effettuare, in qualsiasi forma, finanziamenti, erogazioni o sovvenzioni, diretti o indiretti, ad enti con
fini di lucro o in favore di imprese di qualsiasi natura, con eccezione delle imprese strumentali, delle
cooperative che operano nel settore dello spettacolo,
dell'informazione e del tempo libero, delle imprese
sociali e delle cooperative sociali di cui alla legge 8
novembre 1991, n. 381, e successive modificazioni.
La Fondazione non può altresì erogare contributi a
partiti ed associazioni politiche e sindacali.
Art. 3
(Sede e ambito di attività)
La Fondazione ha sede legale in Jesi, e svolge la sua
attività principalmente nel territorio dei Comuni di
Jesi, Barbara, Belvedere Ostrense, Castelbellino,
Castelleone di Suasa, Castelplanio, Chiaravalle,
Corinaldo, Falconara Marittima, Filottrano, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Montecarotto, Montemarciano, Monteroberto, Monte San Vito, Morro
d'Alba, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello,
Ripe, Rosora, San Marcello, Santa Maria Nuova,
Senigallia.
20942
9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Per il conseguimento degli scopi istituzionali e per
soddisfare le esigenze gestionali la Fondazione opera con tutte le modalità consentite dalla sua natura di
persona giuridica privata dotata di piena autonomia
gestionale e può compiere tutte le operazioni finanziarie, commerciali, mobiliari e immobiliari, necessarie o opportune per il perseguimento dei propri
fini, sulla base di principi di sana e prudente gestione. Il possesso di partecipazioni di controllo in
società ed enti è consentito solo nel caso di imprese
strumentali escluse quelle comportanti assunzione di
responsabilità illimitata.
La Fondazione assicura il rispetto delle disposizioni
recate dall'art. 15 della legge 11 agosto 1991, n. 266.
La Fondazione può raccordare la propria attività con
quella di altri enti aventi finalità analoghe. La Fondazione può altresì aderire ad organizzazioni regionali, nazionali e internazionali che realizzino attività
coerenti con lo scopo della Fondazione, ad organizzazioni rappresentative delle Fondazioni bancarie di
cui all'art. 10 del D.Lgs 153/99, o ad enti nazionali e
internazionali associativi di fondazioni.
La Fondazione può costituire o partecipare a fondazioni di diritto privato ai sensi degli artt. 12 e
seguenti del codice civile con finalità analoghe alle
proprie.
La Fondazione può accettare donazioni e lasciti e, ai
sensi e agli effetti dell'art. 32 del codice civile, può
accettare donazioni con uno scopo particolare, nei
limiti degli scopi statutari.
ANNO XLV • N. 95
b) liberalità a qualsiasi titolo pervenute ed esplicitamente destinate ad accrescimento del patrimonio,
per volontà del donante o del testatore;
c) riserve o accantonamenti facoltativi la cui costituzione sia deliberata dall'Organo di Indirizzo al
fine di perseguire la salvaguardia del patrimonio
e la stabilizzazione delle erogazioni. La relativa
delibera sarà inviata all'Autorità di Vigilanza.
Le plusvalenze e minusvalenze, anche conseguenti a
valutazione, relative alla partecipazione nella società
bancaria conferitaria possono essere imputate a
patrimonio, nei limiti previsti dall'art. 9, comma 4^
del D.Lgs 153/99.
La costituzione degli accantonamenti e delle riserve
di cui alla precedente lettera c) non deve comunque
pregiudicare l'effettiva tutela degli interessi contemplati nello Statuto e deve rispondere a criteri di sana
e prudente gestione.
Il patrimonio è amministrato osservando criteri prudenziali di rischio ed è gestito in modo coerente con
la natura della Fondazione quale ente senza fine di
lucro che opera secondo principi di trasparenza e
moralità. Fermo restando il rispetto di un'adeguata
redditività, la Fondazione investe una quota del
patrimonio in impieghi relativi o collegati ad attività
che contribuiscano al perseguimento delle finalità
istituzionali ed in particolare allo sviluppo del territorio.
La gestione del patrimonio mobiliare può essere
affidata in tutto o in parte all'esterno ricorrendo ad
intermediari abilitati ai sensi del D.Lgs n. 58 del 24
febbraio 1998, e successive modifiche. La scelta del
gestore deve rispondere a criteri orientati all'esclusivo interesse della Fondazione. Al fine di evitare
situazioni di conflitto di interessi, il Consiglio di
Amministrazione può nominare un comitato tecnico
indipendente, composto anche da membri degli
organi della Fondazione, che si incarica di effettuare
la scelta dell'intermediario per l'affidamento della
gestione sulla base dei criteri stabiliti preventivamente dall'Organo di Indirizzo.
La gestione, se effettuata all'interno della Fondazione, avviene assicurando la separazione amministrativa e contabile tra l'attività di gestione del patrimonio
e le altre attività.
Art. 6
(Regolamenti interni)
L'attività della Fondazione diretta al perseguimento
degli scopi statutari è disciplinata da apposito regolamento e/o regolamenti, approvati dall'Organo di
Indirizzo, che recano i criteri attraverso i quali vengono individuati e selezionati i progetti e le iniziative da finanziare, onde assicurare la trasparenza dell'attività, la motivazione delle scelte, nonché la
migliore utilizzazione delle risorse e l'efficacia degli
interventi.
Art. 7
(Patrimonio)
Art. 8
(Destinazione del reddito)
Il patrimonio della Fondazione è totalmente vincolato al perseguimento degli scopi statutari.
Il patrimonio della Fondazione è costituito dal fondo
di dotazione iniziale e dai fondi e riserve presenti e
si incrementa per:
a) accantonamenti alla riserva obbligatoria stabilita
dall'Autorità di Vigilanza;
La Fondazione, ai sensi di quanto previsto dall'art. 2,
comma 2, del decreto legislativo 17 maggio 1999, n.
153, opera in via esclusiva nei settori ammessi ed in
prevalenza nei settori rilevanti di cui all'art. 4 del
presente statuto, ripartendo tra gli stessi, singolarmente e nel loro insieme nonché in misura equili-
20943
9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
brata e secondo un criterio di orientamento preferenziale verso quei settori che risultano di maggiore
rilevanza sociale, il reddito che residua dopo le
destinazioni di cui alle lettere a), b) e c), comma 1,
dell'art. 8 del richiamato decreto legislativo n.
153/1999.
La restante parte di reddito, residuata dopo le destinazioni di cui al comma precedente, non destinata
alle finalità previste dall'art. 8, comma 1, lett. e) ebis) ed f), del già citato decreto legislativo n.
153/1999 potrà essere diretta solo ad uno o più dei
settori ammessi di cui all'art. 4 del presente statuto,
nel rispetto dei principi richiamati nel citato art. 2,
comma 2, del decreto legislativo 17 maggio 1999, n.
153.
La Fondazione non distribuisce o assegna quote di
utili, di patrimonio ovvero qualsiasi altra forma di
utilità economiche ai soci, ai componenti gli organi
di indirizzo, di amministrazione e di controllo e ai
dipendenti, con esclusione dei compensi di cui al
successivo art. 15.
ANNO XLV • N. 95
c) coloro che abbiano riportato condanna con sentenza irrevocabile o ai quali sia stata applicata
una pena su richiesta per un qualunque delitto
non colposo, salvo il caso di estinzione del reato
e sempre che sia stata pronunciata la riabilitazione;
d) coloro che siano stati sottoposti a misure di prevenzione disposte dall'autorità giudiziaria ai sensi della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o dalla
legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni ed integrazioni, salvi gli effetti della riabilitazione.
I componenti gli organi devono portare a conoscenza dell'organo di appartenenza o del Consiglio di
Amministrazione, per quanto attiene al Segretario
Generale, tutte le situazioni che possono assumere
rilevanza ai fini della permanenza del predetto requisito di onorabilità. L'organo competente, sulla base
delle informazioni fornite dall'interessato, dovrà
tempestivamente assumere le decisioni più idonee a
salvaguardia dell'autonomia e della reputazione della Fondazione.
Ciascun organo definisce le modalità e la documentazione necessaria in base alle quali provvede alla
verifica dei suddetti requisiti, nonché i provvedimenti conseguenti, ivi compresi la decadenza o la
sospensione dalle funzioni dell'interessato.
TITOLO SECONDO
Art. 9
(Organi)
Sono organi della Fondazione:
a) l'Assemblea dei Soci;
b) l'Organo di Indirizzo;
c) il Consiglio di Amministrazione;
d) il Presidente;
e) il Collegio dei Revisori dei Conti.
Art. 11
(Requisiti generali di professionalità)
I componenti l'Organo di Indirizzo e il Consiglio di
Amministrazione, salvo le specifiche previsioni
recate dallo Statuto, devono essere in possesso di
titoli culturali e professionali o di competenza ed
esperienza con specifico riguardo ai settori di attività
ed alle esigenze operative della Fondazione.
CAPO PRIMO
Disposizioni comuni
Art. 12
(Cause generali di incompatibilità ed ineleggibilità)
Art. 10
(Requisiti generali di onorabilità)
Non possono ricoprire la carica di componente l'Organo di Indirizzo, l'organo di amministrazione e l'organo di controllo della Fondazione:
a) coloro che, in qualsiasi momento, perdano i requisiti previsti dallo Statuto;
b) il coniuge, i parenti e gli affini, sino al terzo grado incluso, dei membri dell'Organo di Indirizzo,
del Consiglio di Amministrazione e del Collegio
dei Revisori dei Conti;
c) i dipendenti in servizio della Fondazione o di
società da quest'ultima controllate, ovvero della
Società bancaria conferitaria, nonché il coniuge
di detti dipendenti e i loro parenti e affini fino al
secondo grado incluso;
I componenti di tutti gli organi devono essere scelti
fra cittadini italiani di piena capacità civile, di specchiata moralità e di indiscussa probità.
Non possono ricoprire cariche negli organi della
Fondazione coloro che siano privi dei necessari
requisiti di esperienza e di idoneità etica confacenti
ad un ente senza scopo di lucro. In particolare:
a) gli interdetti, gli inabilitati e coloro che abbiano
perso per qualsiasi causa la piena capacità;
b) i falliti e i condannati con sentenza definitiva ad
una pena che importi l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l'incapacità ad esercitare gli uffici direttivi;
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9 OTTOBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
d) coloro che ricoprano funzioni di governo, che siano membri del parlamento nazionale ed europeo,
che ricoprano la carica di componenti il Consiglio e la Giunta, di Presidente e di Sindaco presso amministrazioni regionali, provinciali e comunali e che siano membri dei relativi organi di controllo;
e) coloro che ricoprono una delle cariche richiamate
all'art. 58, comma 1, primo periodo del decreto
legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 e successive modificazioni, in enti operanti nei territori di
attività prevalente della Fondazione;
f) il direttore generale, il direttore amministrativo e
il direttore sanitario delle aziende sanitarie locali
e ospedaliere, nonché i segretari e i direttori
generali comunali, provinciali e regionali degli
enti locali operanti nei territori di attività prevalente della Fondazione;
g) coloro che ricoprano funzioni di indirizzo, amministrazione e controllo dei soggetti ed enti cui lo
Statuto attribuisce il potere di designazione dei
componenti l'Organo di Indirizzo della Fondazione, ovvero abbiano con questi rapporti di dipendenza o di collaborazioni coordinate e continuative anche a tempo determinato;
h) coloro che ricoprano cariche presso altre fondazioni di origine bancaria;
i) gli amministratori dei soggetti destinatari degli
interventi con i quali la Fondazione abbia rapporti permanenti, e fatti comunque salvi gli interventi per la tutela degli interessi del territorio;
j) gli amministratori di enti pubblici o privati con cui
la Fondazione abbia in essere rapporti di collaborazione stabile;
k) coloro che abbiano causato danno alla Fondazione o abbiano lite vertente con essa;
Non possono essere nominati componenti gli Organi
della Fondazione coloro che abbiano ricoperto nei
12 mesi precedenti o che siano candidati a ricoprire
una delle cariche di cui al precedente comma 1, lettere d), e), f).
I componenti degli Organi della Fondazione non
possono essere destinatari di attività della Fondazione a loro diretto vantaggio, salvi gli interventi destinati a soddisfare gli interessi, generali o collettivi,
espressi dagli enti designanti.
I soggetti che svolgono funzioni di amministrazione,
direzione o controllo presso la Fondazione non possono ricoprire funzioni di amministrazione, direzione o controllo presso la società bancaria conferitaria
o sue controllate o partecipate. I membri dell'Organo
di Indirizzo non possono ricoprire funzioni di amministrazione, direzione o controllo presso la società
bancaria conferitaria.
ANNO XLV • N. 95
I soggetti che svolgono funzioni di indirizzo, amministrazione, direzione o controllo presso la Fondazione non possono assumere o esercitare cariche
negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo o funzioni di direzione di società concorrenti della società bancaria conferitaria o di società del suo
gruppo.
Sono tra loro reciprocamente incompatibili le qualità
di componente l'Organo di Indirizzo, il Consiglio di
Amministrazione e il Collegio dei Revisori dei Conti. Il componente di uno dei suddetti organi che assume la carica in un diverso organo della Fondazione
sopra indicato, decade automaticamente dal primo.
Le medesime incompatibilità si estendono al Segretario Generale che comunque non può essere dipendente della società bancaria conferitaria.
Qualora il Socio dell'Assemblea sia nominato membro di uno degli altri organi della Fondazione o assuma la carica di Segretario Generale è sospeso dalla
qualifica ricoperta nell'Assemblea per tutto il periodo di svolgimento del mandato nell'altro organo. Il
periodo di sospensione non è computato nella durata della qualifica di socio.
Art. 13
(Cause generali di conflitto di interessi)
Nel caso in cui un componente gli organi della Fondazione si trovi in una situazione non espressamente
prevista quale causa di incompatibilità ed ineleggibilità, e che tuttavia lo ponga in conflitto con l'interesse della Fondazione deve darne immediata comunicazione all'organo di cui fa parte o all'organo di
riferimento a norma di Statuto e deve astenersi dal
partecipare a deliberazioni aventi ad oggetto la causa del conflitto.
Nel caso di violazione dei doveri di cui al comma
precedente l'interessato è dichiarato decaduto dall'organo di appartenenza che assume tale determinazione entro 30 giorni dalla conoscenza del fatto.
Qualora la situazione di conflitto non sia temporanea, l'organo di appartenenza o il Consiglio di
Amministrazione per il Segretario Generale, si pronuncia come se si trattasse di una causa di incompatibilità ed ineleggibilità o di sospensione.
Art. 14
(Cause generali di sospensione dalle funzioni)
Costituiscono cause di sospensione dalle funzioni di
componente gli organi:
a) la condanna con sentenza non definitiva per un
qualunque delitto non colposo;
b) la condanna con sentenza non definitiva ai sensi
20945
9 OTTOBRE 2014
ANNO XLV • N. 95
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Art. 16
(Indennità)
dell'art. 444 c.p.p. per un qualunque delitto non
colposo;
c) l'applicazione provvisoria di una delle misure previste dall'art. 10, comma 3", della legge 31 maggio 1965, n. 575, come sostituito dall'art. 3 della
legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modificazioni e integrazioni;
d) l'applicazione di misure cautelari personali.
Ai componenti l'Organo di Indirizzo spetta una
medaglia di presenza per la partecipazione alle riunioni dell'organo, oltre al rimborso, anche in misura
presunta, delle spese sostenute per l'espletamento
delle funzioni per i soggetti fuori comune della sede
della Fondazione. La misura della medaglia di presenza e le modalità di erogazione sono deliberate
dall'Organo di Indirizzo con il parere del Collegio
dei Revisori dei Conti.
Ai componenti il Consiglio di Amministrazione ed
ai membri effettivi del Collegio dei Revisori dei
Conti spetta un compenso annuo e, per ogni partecipazione alle riunioni degli organi, una medaglia di
presenza, oltre al rimborso, anche in misura presunta, delle spese sostenute per l'espletamento delle funzioni per i soggetti fuori comune della sede della
Fondazione. La misura dei compensi annui, della
medaglia di presenza, nonché le modalità di erogazione sono determinate dall'Organo di Indirizzo
annualmente e contestualmente all'approvazione del
bilancio.
Non è consentito il cumulo di più medaglie di presenza nella medesima giornata.
Il componente dell'organo può richiedere la sospensione dalle proprie funzioni, per un periodo determinato non superiore a 180 giorni, per motivi di carattere personale o professionale. L'organo di appartenenza, in piena autonomia e discrezionalità, delibera
se concedere o meno la richiesta sospensione temporanea.
Art. 15
(Cause generali di decadenza)
Fatte salve specifiche ipotesi di decadenza previste
dallo Statuto, decadono dalla carica di componente
l'Organo di Indirizzo, l'organo di amministrazione e
l'organo di controllo della Fondazione, con dichiarazione dell'organo di appartenenza, o del Consiglio di
Amministrazione per il Segretario Generale, coloro
che in un qualunque momento perdano i requisiti
previsti dallo Statuto, o che vengano a trovarsi in
una delle situazioni di incompatibilità ed ineleggibilità contemplate dall'art. 12.
Ciascun organo verifica per i propri componenti la
sussistenza dei requisiti, delle incompatibilità, delle
cause di ineleggibilità e delle cause di sospensione e
di decadenza ed - previo invito all'interessato a
rimuovere l'impedimento entro 30 giorni - assume
nei successivi venti giorni i relativi provvedimenti.
Per il Segretario Generale il predetto accertamento è
operato dal Consiglio di Amministrazione.
I componenti gli organi della Fondazione devono
dare immediata comunicazione delle sopravvenute
cause di ineleggibilità, decadenza o di incompatibilità che li riguardano. Qualora non provveda tempestivamente, il componente è tenuto a risarcire i danni che abbia provocato alla Fondazione e decade dalla carica con dichiarazione dell'organo di appartenenza.
I componenti l'Organo di Indirizzo, l'organo di
amministrazione e l'organo di controllo della Fondazione, che non intervengano per tre volte consecutive alle riunioni del proprio organo senza giustificato
motivo, sono dichiarati decaduti dall'ufficio con
deliberazione dell'organo di appartenenza.
CAPO SECONDO
Assemblea
Art. 17
(Assemblea dei Soci)
L'Assemblea dei Soci, depositaria delle origini e della storia della Fondazione, è disciplinata dal proprio
regolamento ed è costituita da un numero massimo
di n. 130 soci, nominati dall'Assemblea su domanda
dell'interessato o per elezione; l'Assemblea, nel
nominare nuovi Soci, deve ispirarsi a criteri idonei
ad assicurare l'armonica integrazione di esperienze
professionali ed il regolare ed equilibrato avvicendamento dei componenti, coerentemente con i compiti
che lo Statuto assegna all'Assemblea.
L'Assemblea dei Soci è convocata dal Presidente
della Fondazione mediante lettera raccomandata con
avviso di ricevimento, contenente l'indicazione dell'ordine del giorno, almeno quindici giorni prima
della riunione al domicilio dei singoli soci.
Il socio dura in carica dieci anni dalla data di nomina e può essere confermato per una sola volta. La
Fondazione assicura la disponibilità delle risorse
necessarie per il funzionamento dell'Assemblea dei
Soci.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
La qualità di socio non attribuisce alcun diritto di
contenuto patrimoniale sulle rendite della Fondazione, né sul suo patrimonio. I soci non hanno altresì
diritto a compensi o altre indennità.
ANNO XLV • N. 95
La decadenza da socio comporta, automaticamente,
la decadenza dalla carica di componente il Collegio
di Presidenza.
Le competenze ed il funzionamento del Collegio di
Presidenza sono disciplinate dal Regolamento dell'Assemblea dei soci.
L'Assemblea dei Soci, inoltre, formula proposte
all'Organo di Indirizzo in materia di attività della
Fondazione.
Art. 18
(Competenze dell'Assemblea dei Soci)
Sono di esclusiva competenza dell'Assemblea dei
Soci:
a) l'approvazione delle norme che regolano il proprio funzionamento, la propria composizione ed i
requisiti dei soci;
b) la designazione del cinquanta per cento dei componenti l'Organo di Indirizzo, in modo da assicurare l'equilibrio nella composizione dell'organo
stesso in linea con quanto in merito complessivamente disposto dall'art. 4 del D.Lgs 153/99;
c) la formulazione, di pareri preventivi obbligatori
non vincolanti, entro e non oltre 10 giorni dalla
singola richiesta su:
- modifiche statutarie;
- operazioni di trasformazione, fusione, scioglimento o incorporazione della Fondazione in
altri enti;
- bilancio d'esercizio e relazione sulla gestione;
- progetto di programma pluriennale di attività;
progetto di piano programmatico annuale;
- devoluzione del residuo patrimonio in caso di
scioglimento, nel rispetto di quanto previsto
all'art. 11, comma 7^ del D.Lgs 153/99;
d) la nomina del Collegio di Presidenza. Il Collegio
di Presidenza è composto dal Presidente di tale
organismo, e da quattro membri di specchiata
onorabilità e competenza in almeno uno dei settori istituzionali di intervento, eletti tra i soci dell'Assemblea, con la maggioranza semplice dei
votanti.
I suddetti quattro membri così eletti non possono
ricoprire la carica di componente dell'Organo di
Indirizzo, del Consiglio di Amministrazione, del
Collegio dei Revisori e di Segretario Generale della
Fondazione.
I componenti il Collegio durano in carica quattro
anni dalla data di accettazione della stessa, e possono essere confermati consecutivamente per una sola
volta.
I componenti scaduti mantengono le loro prerogative fino a quando non entrano in carica i successori.
I componenti nominati in sostituzione di coloro che
vengono a mancare per dimissioni, o altre cause,
restano in carica per il residuo mandato dei loro predecessori.
CAPO TERZO
Organo di Indirizzo
Art. 19
(Composizione)
L'Organo di Indirizzo è composto da 24 membri,
oltre il Presidente che partecipa senza diritto di voto,
così designati:
a) n. 12 dall'Assemblea dei Soci;
b) n. 12 dai seguenti enti, organismi, istituzioni:
1) Provincia di Ancona: n.1 componente;
2) Comune di Jesi: n. 2 componenti;
3) Comune di Senigallia: n.1 componente;
4) Comuni della Vallesina e della Valle del Misa
indicati all'art. 3, e cioè Comuni di Barbara,
Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Chiaravalle, Corinaldo, Falconara Marittima, Filottrano, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Montecarotto, Montemarciano, Monteroberto, Monte
San Vito, Morro d'Alba, Ostra, Ostra Vetere,
Poggio San Marcello, Ripe, Rosora, San Marcello, Santa Maria Nuova: n. 1 componente a
rotazione mediante sorteggio;
5) Diocesi di Jesi: n. 1 componente;
6) Diocesi di Senigallia: n. 1 componente;
7) Università di Ancona e Macerata: n.1 componente a rotazione mediante sorteggio;
8) Istao (Istituto Adriano Olivetti di Ancona) e
Distretto Scolastico n. 8 di Jesi: n. 1 componente a rotazione mediante sorteggio;
9) Camera di Commercio, Industria, Artigianato
e Agricoltura di Ancona: n. 1 componente;
10) Ordini della Provincia di Ancona degli:
Architetti, Avvocati, Dottori Agronomi e
Forestali, Dottori Commercialisti, Ingegneri
e Medici: n.1 componente a rotazione
mediante sorteggio;
11) Associazioni di Volontariato con sede legale
ed operanti nei comuni elencati all'art. 3 e
iscritte da almeno cinque anni nel registro
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ponente ovvero tempestivamente nei casi diversi da
quella di scadenza naturale del mandato, provvede
ad inviare lettera raccomandata al soggetto cui compete la designazione e successivamente convoca
l'Assemblea dei Soci per le designazioni di propria
competenza.
I soggetti di cui all'art. 19 lett. b) presentano alla
Fondazione, entro 60 giorni dalla data di ricezione
della richiesta di cui al primo comma, un candidato
nel rispetto dei requisiti richiesti dallo Statuto e dall'Organo di Indirizzo, secondo le previsioni dell'art.
22.
Per la scelta dei componenti l'Organo di Indirizzo la
cui designazione sia di competenza dell'Assemblea,
il Presidente della Fondazione convoca l'Assemblea
con specifico ordine del giorno e indicazione del
numero dei componenti l'Organo di Indirizzo da
designare con i criteri e i requisiti generali previsti
dallo Statuto.
All'avviso di convocazione, da trasmettere ai soci
almeno trenta giorni prima della data fissata per
l'Assemblea, verrà allegata la lettera del Presidente
della Fondazione con la quale sono stati indicati
all'Assemblea gli specifici requisiti e profili richiesti
dallo Statuto per la designazione dei componenti
dell'Organo di Indirizzo.
Per l'individuazione dei candidati alla designazione
sarà necessaria la presentazione da parte di almeno
trenta soci legittimati al voto, che garantiscano il
possesso dei requisiti generali richiesti, e tale presentazione delle candidature dovrà essere effettuata
tramite deposito presso gli uffici di segreteria della
Fondazione almeno tre giorni lavorativi prima della
seduta assembleare.
Ogni singola proposta di candidatura deve essere
abbinata ai settori di intervento di cui all'art. 4 dello
Statuto.
L'Assemblea procederà ad esprimere il voto sulle
singole candidature e risulteranno prescelte quelle
che riporteranno il maggior numero di voti in relazione ai posti da ricoprire. A parità di voti riportati,
secondo le prescritte maggioranze, sarà prescelto il
più anziano in ordine di età.
Le procedure di designazione da parte dell'Assemblea devono comunque concludersi entro 60 giorni
dalla data di ricezione della richiesta di cui al primo
comma del presente articolo.
Il Presidente, entro 30 giorni, richiede al designato
di produrre la documentazione attestante il possesso
di tutti i requisiti. Se il nominato non produce la
documentazione nel termine assegnato, si ripete la
procedura nei confronti del soggetto cui compete la
designazione con la fissazione di un nuovo termine
entro il quale, a pena di decadenza, deve pervenire la
designazione stessa. L'Organo di Indirizzo provvede, in piena autonomia, a nominare il candidato desi-
istituito presso la Regione Marche a norma
dell'art. 6 della legge n. 266 del 11/8/1991:
n. 1 componente a rotazione mediante sorteggio.
I componenti l'Organo di Indirizzo agiscono in piena autonomia e indipendenza, non rappresentano
coloro che li hanno designati ed esercitano le loro
funzioni senza vincolo di mandato. Essi devono agire nell'esclusivo interesse della Fondazione per realizzare gli scopi previsti nello Statuto.
La qualità di componente l'Organo di Indirizzo non
attribuisce alcun diritto di contenuto patrimoniale
sulle rendite della Fondazione, né sul suo patrimonio.
Art. 20
(Requisiti ed indirizzi per la designazione)
Nella designazione dei componenti l'Organo di Indirizzo, l'Assemblea dei soci e gli Enti, gli Organismi
e le Istituzioni previsti dall'art. 19 del presente Statuto, devono ispirarsi a criteri improntati alla valorizzazione dei principi di professionalità ed onorabilità previsti dall'art. 4, comma 1 lett. c) del D.Lgs. n.
153/99, così come novellato dal D.L. 24/1/2012 n. 1,
convertito in L. 24/3/2012 n. 27 e devono inoltre
attenersi ai seguenti criteri:
a) i componenti devono essere scelti con criteri
diretti a favorire la rappresentatività degli interessi connessi ai settori di attività della Fondazione ed almeno il cinquanta per cento di essi
devono essere residenti da almeno tre anni nei
territori di cui all'art. 3 dello Statuto;
b) i componenti dichiarati decaduti dalla carica non
possono essere nominati per almeno un anno dalla data di dichiarazione di decadenza;
c) i componenti devono possedere i requisiti di onorabilità di cui all'art. 10 e non trovarsi in nessuna
delle situazioni di cui all'art. 12;
d) i componenti devono essere scelti fra persone che
abbiano i requisiti di professionalità di cui al successivo art. 22.
In relazione alle particolari e specifiche esigenze
operative della Fondazione, anche con riferimento
alle attività intraprese, l'Organo di Indirizzo individua, in conformità alle previsioni dell'art. 22, gli
ambiti entro i quali i designati devono aver maturato i requisiti richiesti dallo Statuto.
Art. 21
(Procedura di nomina)
Il Presidente della Fondazione, 150 giorni prima della scadenza del termine del mandato di ciascun com-
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gnato, previa verifica del possesso dei requisiti
richiesti, entro 30 giorni dalla ricezione della suddetta documentazione.
Qualora il soggetto cui compete la designazione non
provveda entro 60 giorni dalla data di ricezione della richiesta di cui al primo comma, la nomina relativa è effettuata dal Prefetto di Ancona che si uniforma agli stessi criteri cui si sarebbe dovuto attenere il
soggetto che ha omesso di effettuare la designazione.
Successivamente alla nomina il Presidente della
Fondazione provvede ad invitare l'interessato affinché esprima la propria accettazione entro 10 giorni
dalla stessa nomina.
In caso di mancanza o impossibilità di funzionamento dell'Organo di Indirizzo, provvede il Collegio
dei Revisori dei Conti all'attuazione di quanto al presente articolo.
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nenti che cessano il mandato in anticipo rispetto alla
naturale scadenza del mandato stesso, durano in
carica per il tempo necessario al completamento del
mandato originario del sostituito.
Alla scadenza del loro mandato, i componenti
rimangono nel loro ufficio fintanto che non entrino
in carica i rispettivi successori.
Il nuovo Organo di Indirizzo si intende regolarmente costituito e in grado di deliberare non appena
risulti nominata almeno la maggioranza dei nuovi
componenti.
L'insediamento del nuovo Organo di Indirizzo non
potrà comunque avvenire prima che siano stati
nominati tutti i designati che nel termine assegnato
abbiano ritualmente prodotto i previsti documenti.
Art. 24
(Competenze dell'Organo di Indirizzo)
Art. 22
(Requisiti di professionalità)
Sono di esclusiva competenza dell'Organo di Indirizzo, oltre le attribuzioni stabilite dalla legge e dallo Statuto, le decisioni concernenti:
a) la modificazione dello Statuto, sentito il parere
non vincolante dell'Assemblea dei Soci;
b) l'approvazione e modificazione dei regolamenti
interni di cui agli artt. 6, comma 1^, e 22, sentito
il Consiglio di Amministrazione;
c) la determinazione delle medaglie di presenza e dei
rimborsi spese per i componenti l'Organo di Indirizzo medesimo e le relative modalità di erogazione, con il parere del Collegio dei Revisori dei
Conti;
d) la nomina e la revoca dei componenti il Consiglio
di Amministrazione, la determinazione dei relativi compensi e rimborsi spese nonché le modalità
di erogazione;
e) la nomina e la revoca del Presidente del Consiglio
di Amministrazione nell'ambito dei membri
nominati nel consiglio stesso, la determinazione
dei relativi compensi e rimborsi spese nonché le
modalità di erogazione;
f) la nomina e la revoca dei componenti il Collegio
dei Revisori dei Conti per giusta causa, la determinazione dei relativi compensi e rimborsi spese
nonché le modalità di erogazione;
g) l'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti dei componenti il Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti;
h) l'accollo alla Fondazione delle sanzioni amministrative tributarie a carico dei componenti gli
organi nei limiti della normativa vigente e con
parere conforme del Collegio dei Revisori dei
Conti per i componenti l'Organo di Indirizzo;
I componenti l'Organo di Indirizzo devono essere in
possesso di appropriate conoscenze in materie inerenti ai settori di intervento o all'attività della Fondazione e devono avere maturato una concreta esperienza operativa nell'ambito della libera professione,
in campo imprenditoriale o accademico ovvero
devono avere espletato funzioni direttive o di amministrazione presso enti pubblici o privati secondo
quanto previsto da apposito regolamento approvato
dall'Organo di Indirizzo.
Art. 23
(Durata in carica)
I componenti l'Organo di Indirizzo durano in carica
quattro anni dalla data di nomina e non possono
essere rinominati consecutivamente più di una volta.
Non si computa, ai fini del limite massimo di mandati esperibili, il mandato del singolo componente
qualora sia stato espletato per una durata inferiore
alla metà del tempo previsto, purché per causa diversa dalle dimissioni volontarie; non sono considerate
tali le cessazioni a seguito di nomina in altro Organo
della Fondazione.
I componenti l'Organo di Indirizzo che abbiano
esperito due mandati consecutivi - computandosi a
tal fine anche gli eventuali mandati espletati nel
Consiglio di Amministrazione e/o nel Collegio dei
Revisori dei Conti - sono rieleggibili trascorso un
periodo non inferiore a cinque anni dalla scadenza
dell'ultimo mandato.
Coloro che sono nominati in sostituzione di compo-
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ANNO XLV • N. 95
Art. 25
(Funzionamento dell'Organo di Indirizzo)
i) la eventuale copertura assicurativa a favore della
Fondazione inerente la responsabilità per fatto
dei componenti l'Organo di Indirizzo, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori
dei Conti e il Segretario Generale, con esclusione dei casi di dolo o colpa grave;
j) la nomina di commissioni consultive o di studio,
composte da membri degli Organi della Fondazione, temporanee o permanenti, la determinazione delle funzioni, la composizione e le eventuali indennità, che saranno legate alla partecipazione effettiva dei componenti ai lavori delle
commissioni, fermo restando quanto stabilito
dall'art. 16 ultimo comma del presente statuto;
per la determinazione delle indennità deve essere
comunque sentito il parere del Collegio dei Revisori dei Conti;
k) l'approvazione del bilancio d'esercizio e della
relazione sulla gestione, previo parere preventivo, non vincolante, dell'Assemblea dei Soci;
l) la determinazione, anche su proposta del Consiglio di Amministrazione, di programmi pluriennali di attività con riferimento ai bisogni del territorio, individuando i settori, tra quelli previsti
dallo Statuto, ai quali destinare le risorse tempo
per tempo disponibili, previo parere preventivo
non vincolante dell'Assemblea dei Soci. Nell'occasione definisce gli obiettivi, le linee di operatività e le priorità degli interventi;
m) la definizione, su proposta del Consiglio di
Amministrazione, dei settori rilevanti in cui la
Fondazione opererà nell'ambito della prevista
programmazione periodica;
n) l'approvazione del documento programmatico
previsionale annuale recante gli obiettivi, gli
ambiti progettuali e gli strumenti di intervento
della Fondazione, previo parere preventivo dell'Assemblea dei Soci;
o) la definizione delle linee generali della gestione
patrimoniale e della politica degli investimenti;
p) l'istituzione di imprese strumentali;
q) l'approvazione delle operazioni di trasformazione,
fusione e scioglimento della Fondazione, sentito
il parere non vincolante dell'Assemblea dei Soci;
r) la verifica annuale mediante autocertificazione per
i propri componenti della permanenza dei requisiti e della sopravvenienza di cause di incompatibilità, ineleggibilità, sospensione e decadenza,
nonché l'assunzione entro 30 giorni dei conseguenti provvedimenti.
I pareri obbligatori e non vincolanti dell'Assemblea,
ove previsti, devono essere resi dalla stessa entro 20
giorni dal ricevimento della richiesta da parte dell'Organo di Indirizzo. In difetto, l'Organo di Indirizzo assume comunque la relativa delibera.
L'Organo di Indirizzo si riunisce almeno ogni 90
giorni e comunque ogni qualvolta il Presidente della
Fondazione lo ritenga necessario o ne facciano
richiesta motivata per iscritto almeno cinque componenti. La convocazione dell'Organo di Indirizzo può
essere altresì richiesta dal Consiglio di Amministrazione o dal Collegio dei Revisori dei Conti.
L'Organo di Indirizzo è convocato dal Presidente
della Fondazione mediante lettera raccomandata con
avviso di ricevimento o posta elettronica certificata,
contenente l'indicazione dell'ordine del giorno,
almeno otto giorni prima della riunione al domicilio
dei singoli componenti e del Collegio dei Revisori
dei Conti; in caso di assenza o impedimento del Presidente della Fondazione, l'Organo di Indirizzo è
convocato da chi lo sostituisce a norma di Statuto
con le medesime modalità.
In caso di particolare urgenza, la convocazione potrà
avvenire mediante comunicazione scritta da inviare,
almeno un giorno prima della riunione, anche a mezzo di telegramma, telefax o altro strumento che dia
certezza di ricezione.
Qualora siano presenti tutti i componenti dell'Organo di Indirizzo e del Collegio dei Revisori dei Conti, la riunione è comunque validamente costituita
anche in difetto dei termini di avviso indicati o dell'ordine del giorno.
Qualora il Presidente della Fondazione non provveda alla convocazione dell'Organo di Indirizzo, la riunione è convocata, sentito il Consiglio di Amministrazione, dal Presidente del Collegio dei Revisori
dei Conti.
Alle riunioni dell'Organo di Indirizzo possono essere invitati a partecipare, senza diritto di voto, i membri del Consiglio di Amministrazione.
L'Organo di Indirizzo è presieduto dal Presidente
della Fondazione o, in caso di sua assenza o impedimento, da chi lo sostituisce a norma di Statuto.
L'Organo di Indirizzo è validamente costituito con la
presenza della maggioranza dei membri in carica.
Nel computo dei componenti in carica non si tiene
conto dei componenti che risultino temporaneamente sospesi dall'esercizio delle funzioni inerenti la
carica medesima.
I verbali delle adunanze dell'Organo di Indirizzo
sono redatti a cura del Segretario Generale o da chi
lo sostituisce in caso di sua assenza o impedimento
e sono firmati dal Presidente e dal verbalizzante.
I verbali sono approvati nella seduta immediatamente successiva.
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Art. 26
(Validità delle deliberazioni)
mente e, comunque, non oltre 40 giorni l'Organo di
Indirizzo al fine di nominare il nuovo amministratore. Il mandato dell'amministratore subentrato scade
con quello del consiglio di cui è divenuto parte.
Le deliberazioni sono prese a voto palese e sono
valide se assunte con la maggioranza dei votanti,
esclusi dal computo gli astenuti.
Salvo che l'Organo di Indirizzo non decida diversamente, le votazioni riguardanti persone sono fatte a
scrutinio segreto. In tale caso svolgono le funzioni di
scrutatore due componenti l'Organo di Indirizzo di
volta in volta nominati.
In caso di parità nelle votazioni, la proposta si intende non approvata.
Sono prese con il voto favorevole dei due terzi, arrotondati all'unità superiore, dei membri in carica le
deliberazioni concernenti: la modifica dello Statuto,
l'approvazione delle operazioni di trasformazione e
fusione della Fondazione.
Art. 28
(Nomina)
Gli amministratori sono nominati dall'Organo di
Indirizzo, hanno eguali diritti e doveri e devono agire nell'esclusivo interesse della Fondazione.
L'Organo di Indirizzo procede, applicando una
metodologia di tipo selettivo-comparativo per valutare i requisiti dei candidati, alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione tenendo
anche presente i settori di intervento e che almeno
quattro dei componenti stessi devono essere residenti da non meno di tre anni in uno dei territori di cui
all'art. 3 dello Statuto.
A tale scopo 90 giorni prima della scadenza del Consiglio di Amministrazione, l'Organo di Indirizzo
individua, ai fini selettivi, gli specifici requisiti di
professionalità, nell'ambito di quanto previsto al
successivo art. 29, che dovrà possedere il candidato
in relazione alle caratteristiche e peculiarità dell'attività che la Fondazione dovrà espletare nel periodo di
durata del mandato del nuovo Consiglio di Amministrazione.
Ciascun componente dell'Organo di Indirizzo può
esprimere ai fini della nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione una o più candidature.
Gli amministratori revocati o dichiarati decaduti dalla carica non possono essere rinominati se non sia
trascorso almeno un anno.
CAPO QUARTO
Consiglio di Amministrazione
Art. 27
(Composizione e durata)
Il Consiglio di Amministrazione è composto da 7
membri, incluso il Presidente, ed elegge a maggioranza assoluta dei votanti fra i propri membri il Vicepresidente.
La durata del mandato degli amministratori è di
quattro anni decorrenti dalla data di nomina. Il mandato scade entro sessanta giorni dall'approvazione
del bilancio relativo all'ultimo esercizio del quadriennio di durata del mandato stesso.
Gli amministratori possono essere confermati consecutivamente per un altro mandato.
Non si computa, ai fini del limite massimo di mandati esperibili, il mandato del singolo componente
qualora sia stato espletato per una durata inferiore
alla metà del tempo previsto, purché per causa diversa dalle dimissioni volontarie. Non sono considerate
tali le cessazioni a seguito di nomina in altro Organo
della Fondazione.
I membri del Consiglio di Amministrazione che
abbiano esperito due mandati consecutivi computandosi a tal fine anche gli eventuali mandati espletati
nell'Organo di Indirizzo e/o nel Collegio dei Revisori dei Conti - sono rieleggibili trascorso un periodo
non inferiore a cinque anni dalla scadenza dell'ultimo mandato.
Il Consiglio di Amministrazione resta in carica sino
all'insediamento del successivo.
Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o
più amministratori, il Presidente convoca sollecita-
Art. 29
(Requisiti di professionalità)
Gli amministratori devono essere in possesso di
appropriate conoscenze in materie inerenti ai settori
di intervento o all'attività della Fondazione e devono
avere maturato una concreta esperienza operativa
nell'ambito della libera professione, in campo
imprenditoriale o accademico ovvero devono avere
espletato funzioni di amministrazione o direttive
presso soggetti pubblici o privati di dimensioni adeguate con riferimento anche ai settori finanziario e
mobiliare.
Art. 30
(Adunanze e deliberazioni)
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce di norma
una volta al mese e comunque non meno di 12 volte
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l'anno. Il Consiglio si riunisce, altresì, quando il Presidente lo ritenga necessario ovvero ne facciano
motivata richiesta almeno tre consiglieri o il Collegio dei Revisori.
Il Consiglio di Amministrazione è convocato, con
l'indicazione dell'ordine del giorno, dal Presidente
secondo modalità stabilite dal Consiglio medesimo.
Le adunanze sono presiedute dal Presidente o in sua
assenza o impedimento dal Vicepresidente e, in caso
di assenza anche di quest'ultimo, dal consigliere più
anziano secondo l'ordine, rispettivamente, di anzianità di carica e di età.
Il Consiglio è validamente costituito quando sia presente la maggioranza dei componenti in carica. Le
deliberazioni sono prese a voto palese, e sono valide
se assunte con la maggioranza dei votanti, esclusi
dal computo gli astenuti. Per le deliberazioni concernenti le fattispecie indicate all'art. 31 lettera m) è
necessaria la maggioranza dei due terzi, arrotondati
all'unità superiore, dei componenti in carica.
Salvo che il Consiglio non decida diversamente, le
votazioni riguardanti persone sono fatte a scrutinio
segreto, in tale caso due componenti il Consiglio,
all'uopo nominati, svolgono la funzione di scrutatore. Quando il voto è palese, in caso di parità prevale
il voto di chi presiede.
I verbali delle adunanze sono firmati dal Presidente
e da chi redige i verbali stessi secondo quanto previsto dai regolamenti tempo per tempo vigenti.
ANNO XLV • N. 95
g) l'assunzione del personale dipendente e la gestione di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro;
h) la verifica annuale mediante autocertificazione
per i propri componenti della permanenza dei
requisiti e/o della sopravvenienza di cause di
incompatibilità, ineleggibilità, sospensione e
decadenza, nonché l'assunzione entro trenta giorni dei conseguenti provvedimenti;
i) la verifica per il Segretario Generale della sussistenza dei requisiti, delle incompatibilità e delle
cause di sospensione e decadenza e l'assunzione
entro trenta giorni dei conseguenti provvedimenti;
j) la promozione di azioni davanti ad organi giurisdizionali e la resistenza alle stesse, nonché ogni
deliberazione su arbitrati e transazioni;
k) la designazione o nomina di amministratori e sindaci di società ed enti cui la Fondazione è chiamata a provvedere. In particolare ciascun designato o nominato dalla Fondazione in enti o
società non potrà cumulare più di due incarichi
incluso quello eventualmente ricoperto, escluse
le rappresentanze di cui all'art. 32 ultimo comma;
l) l'acquisto, la vendita, il conferimento di immobili
in fondi immobiliari, l'accettazione di donazioni,
di eredità, legati e liberalità;
m) l'acquisto e la cessione di azioni della società
bancaria conferitaria di cui all'art. 1, lett. f) del
D.Lgs 153/99 e la rinuncia all'esercizio del diritto di opzione relativamente alle stesse;
n) la stipulazione e la risoluzione di patti e accordi in
genere relativi all'amministrazione di società partecipate o il recesso dagli stessi;
o) l'acquisto e la cessione di altre partecipazioni;
p) gli indirizzi in merito alle società partecipate;
q) l'eventuale accollo alla Fondazione delle sanzioni
amministrative tributarie a carico dei dipendenti
della Fondazione, nonché del Segretario Generale, nei limiti della normativa vigente;
r) la formulazione di proposte all'Organo di Indirizzo in ordine:
- alle modifiche statutarie;
- all'approvazione e alle modificazioni di regolamenti interni;
- ai programmi di intervento della Fondazione;
- alla definizione delle linee generali della gestione patrimoniale;
- all'istituzione di imprese strumentali;
- alla scelta non vincolante dei settori rilevanti.
Il Consiglio di Amministrazione può delegare ad
uno o più dei suoi componenti, particolari poteri,
determinando i limiti della delega. I titolari di deleghe devono relazionare il Consiglio di Amministrazione, secondo modalità da questo fissate, in merito
all'assolvimento del mandato ricevuto.
Art. 31
(Poteri del Consiglio di Amministrazione)
Il Consiglio di Amministrazione ha ogni potere di
amministrazione ordinaria e straordinaria, salvo che
non risulti espressamente riservato ad altro organo
dalla legge o dal presente Statuto.
In particolare sono di esclusiva competenza del
Consiglio di Amministrazione le deliberazioni concernenti:
a) la nomina del Vicepresidente della Fondazione;
b) la predisposizione del bilancio d'esercizio e della
relazione sulla gestione;
c) la predisposizione del documento programmatico
previsionale;
d) la gestione esecutiva dei deliberati dell'Organo di
Indirizzo in ordine ai programmi erogativi, ai
progetti esecutivi ed a quant'altro inerente all'attività della Fondazione;
e) la definizione dell'ordinamento degli uffici e delle norme relative all'organico ed al trattamento
del personale;
f) la nomina e la revoca del Segretario Generale della Fondazione, determinandone il compenso;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CAPO QUINTO
Presidente
ANNO XLV • N. 95
- vigilare sull'osservanza delle disposizioni di legge
e di statuto;
- accertare la regolare tenuta della contabilità nonché
la corrispondenza del bilancio alle risultanze dei
libri e delle scritture contabili;
- accertare il rispetto delle norme stabilite dall'art.
2426 del codice civile per la valutazione del patrimonio;
- accertare almeno ogni trimestre la consistenza di
cassa e l'esistenza dei valori e dei titoli di proprietà
o ricevuti in pegno, cauzione o custodia.
I membri, effettivi e supplenti, del Collegio dei
Revisori dei Conti devono possedere i requisiti previsti dagli artt. 10 e 11 e non trovarsi nelle situazioni di incompatibilità ed ineleggibilità di cui all'art.12
dello statuto. Devono inoltre:
- essere scelti tra i residenti da almeno tre anni nell'ambito del territorio di cui all'art. 3 dello statuto,
fatti salvi i soci della Fondazione;
- possedere i requisiti professionali per l'esercizio
della revisione legale dei conti.
Il Presidente viene nominato dall'Organo di Indirizzo e deve essere iscritto nel registro dei revisori contabili.
I Revisori durano in carica quattro anni dalla data di
nomina e non possono essere rinominati consecutivamente più di una volta. Essi restano nell'ufficio
fino a che non entrino in carica i loro successori.
Non si computa, ai fini del limite massimo di mandati esperibili, il mandato del singolo componente
qualora sia stato espletato per una durata inferiore
alla metà del tempo previsto, purché per causa diversa dalle dimissioni volontarie. Non sono considerate
tali le cessazioni a seguito di nomina in altro Organo
della Fondazione.
I Revisori che abbiano esperito due mandati consecutivi - computandosi a tal fine anche gli eventuali
mandati espletati nell'Organo di Indirizzo e/o nel
Consiglio di Amministrazione - sono rieleggibili trascorso un periodo non inferiore a cinque anni dalla
scadenza dell'ultimo mandato. Il Collegio dei Revisori dei Conti si riunisce di regola quattro volte l'anno, con cadenza trimestrale su convocazione del Presidente del Collegio stesso e comunque ogni volta
che lo richieda almeno un membro effettivo.
I Revisori devono partecipare alle riunioni dell'Organo di Indirizzo, del Consiglio di Amministrazione
e dell'Assemblea dei soci.
Il Revisore che durante l'esercizio non partecipa senza giustificato motivo a tre riunioni consecutive dell'Organo di Indirizzo o del Consiglio di Amministrazione decade dall'ufficio.
La cancellazione o la sospensione dal registro dei
revisori legali dei conti costituisce causa di decadenza dall'ufficio.
Art. 32
(Poteri del Presidente)
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è il
legale rappresentante della Fondazione e la rappresenta di fronte ai terzi e nei giudizi di qualsiasi ordine, grado e natura.
Il Presidente:
a) convoca e presiede l'Assemblea dei Soci;
b) convoca e presiede l'Organo di Indirizzo, senza
diritto al voto;
c) convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione;
d) assume, d'intesa con il Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione o, in caso di assenza o
impedimento di quest'ultimo, con il consigliere
anziano, qualsiasi provvedimento nell'interesse
della Fondazione che spetti al Consiglio di
Amministrazione, ove ricorrano comprovati e
seri motivi di urgenza, riferendone all'adunanza
successiva del Consiglio stesso;
e) promuove le attività della Fondazione, svolge attività di impulso e coordinamento del Consiglio di
Amministrazione e dell'Organo di Indirizzo,
vigila sull'esecuzione delle relative delibere e sul
funzionamento generale della struttura organizzativa della Fondazione;
f) ha la facoltà di nominare procuratori e avvocati
per rappresentare la Fondazione in giudizio. In
caso di assenza o impedimento del Presidente, le
sue funzioni sono esercitate dal Vicepresidente
della Fondazione; nel caso di assenza o impedimento anche di quest'ultimo dal consigliere più
anziano secondo l'ordine, rispettivamente, di
anzianità di carica e di età.
Il Presidente può delegare, di volta in volta, in occasione di atti singoli, la rappresentanza della Fondazione a componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero a dipendenti.
CAPO SESTO
Collegio dei Revisori dei Conti
Art. 33
(Requisiti, nomina ed attribuzioni)
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da tre
membri effettivi, di cui uno con funzioni di Presidente, e due supplenti nominati dall'Organo di Indirizzo, con le seguenti attribuzioni:
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Il Collegio dei Revisori dei Conti verifica annualmente mediante autocertificazione per i propri componenti la sussistenza e la permanenza dei requisiti
previsti dallo statuto o la sopravvenienza di cause di
incompatibilità, ineleggibilità, sospensione o decadenza, assumendo entro trenta giorni i conseguenti
provvedimenti.
Le deliberazioni del Collegio dei Revisori dei Conti
sono prese a maggioranza. Il revisore dissenziente
ha diritto a fare iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso.
Delle riunioni del Collegio deve redigersi processo
verbale che viene trascritto, unitamente agli accertamenti, proposte e rilievi formulati dal Collegio o dai
singoli revisori, in un apposito registro tenuto dal
Presidente del Collegio.
ANNO XLV • N. 95
gibilità di cui all'art.12 dello statuto. La carica di
Segretario Generale è incompatibile con quella di
componente gli Organi della Fondazione e con qualsiasi incarico in altre Fondazioni di origine bancaria.
Il Segretario Generale deve portare immediatamente
a conoscenza del Consiglio di Amministrazione tutte le situazioni a lui riferibili concernenti i requisiti
di onorabilità, incompatibilità ed ineleggibilità o
conflitto di interessi. Il Consiglio di Amministrazione deve assumere tempestivamente le determinazioni ritenute più opportune.
In caso di assenza o impedimento del Segretario
Generale, le sue funzioni sono esercitate, se nominato, dal Vice Segretario Generale ovvero, in difetto di
questi o in caso di sua assenza o impedimento, dal
dipendente indicato dal Consiglio di Amministrazione.
CAPO SETTIMO
Segretario Generale
TITOLO TERZO
Art. 35
(Libri e scritture contabili)
Art. 34
Il Segretario Generale è nominato dal Consiglio di
Amministrazione che ne definisce il compenso e ne
determina la durata del mandato, che non può eccedere quella del Consiglio stesso.
Il Consiglio di Amministrazione può nominare un
Vice Segretario Generale con il compito di sostituire il Segretario Generale in caso di sua assenza o
impedimento e di coadiuvarlo nelle sue funzioni.
Il Segretario Generale:
a) assicura la corretta gestione delle risorse operative della Fondazione, sulla base delle linee di condotta definite dal Consiglio di Amministrazione;
b) provvede ad istruire gli atti per le deliberazioni
degli Organi di Indirizzo e di Amministrazione e
dà esecuzione alle relative delibere;
c) partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dell'Organo di Indirizzo e dell'Assemblea dei Soci con funzioni propositive e consultive;
d) assicura la corretta tenuta dei libri e delle scritture contabili della Fondazione;
e) compie ogni atto per il quale abbia avuto delega
dal Consiglio di Amministrazione o dal Presidente.
Il Segretario Generale deve essere nominato tra persone di elevata qualificazione professionale, con
competenza specifica nel campo gestionale ed
amministrativo, e deve aver maturato esperienza
almeno triennale nell'ambito della libera professione
o in posizioni di responsabilità presso enti pubblici o
privati di dimensioni adeguate alla Fondazione.
Il Segretario Generale deve essere in possesso dei
requisiti generali di onorabilità di cui all'art. 10 e non
trovarsi nelle situazioni di incompatibilità ed ineleg-
La Fondazione tiene il libro dei soci, il libro delle
adunanze e delle deliberazioni dell'Assemblea dei
Soci, il libro delle adunanze e delle deliberazioni
dell'Organo di Indirizzo, il libro delle adunanze e
delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione, il libro delle adunanze e delle deliberazioni del
Collegio dei Revisori dei Conti. Detti libri, ad esclusione di quelli relativi al Collegio dei Revisori, sono
tenuti a cura del preposto agli uffici di segreteria.
La Fondazione, inoltre, tiene il libro giornale, il libro
degli inventari e tutti quegli altri libri o registri contabili che si rendano necessari per l'espletamento
della propria attività ed in relazione alla qualifica di
persona giuridica privata. Per la tenuta di tali libri si
osservano, in quanto applicabili, le relative disposizioni del codice civile.
Qualora la Fondazione eserciti direttamente imprese
strumentali, per le stesse verrà tenuta una contabilità
separata ed il relativo rendiconto sarà allegato al
bilancio annuale.
Art. 36
(Bilancio annuale e documento
programmatico previsionale)
L'esercizio ha inizio il 1° gennaio e si chiude il 31
dicembre dello stesso anno.
Entro il mese di ottobre di ciascun anno l'Organo di
Indirizzo approva il documento programmatico previsionale dell'attività della Fondazione relativa all'esercizio successivo, predisposto dal Consiglio di
Amministrazione sulla base degli indirizzi formulati
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 95
di Indirizzo, sentita l'Assemblea e con l'approvazione dell'Autorità di Vigilanza, può essere liquidata nei
casi e secondo le modalità previsti dalla legge. In tal
caso si applicano le disposizioni di cui all'art. 11 del
D.Lgs 153/99.
dall'Organo di Indirizzo medesimo. Nel documento
sono indicati gli impieghi del patrimonio indirizzati
al perseguimento delle finalità istituzionali ed in particolare allo sviluppo del territorio.
Il documento programmatico previsionale deve
essere inviato entro 15 giorni dall'approvazione
all'Autorità di Vigilanza.
Entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio il Consiglio di Amministrazione sottopone all'approvazione dell'Organo di Indirizzo il bilancio annuale chiuso al 31 dicembre accompagnato dalla relazione sulla gestione dallo stesso Consiglio predisposti e almeno 15 giorni prima dell'approvazione li deposita
presso la sede della Fondazione unitamente alla relazione del Collegio dei Revisori dei Conti. Il bilancio,
una volta approvato, deve essere trasmesso entro 15
giorni all'Autorità di Vigilanza.
Il bilancio annuale e la relazione sulla gestione
devono essere trasmessi al Collegio dei Revisori dei
Conti, per le osservazioni di propria competenza,
entro 30 giorni prima della data fissata per l'approvazione.
Il bilancio annuale si compone dello stato patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa.
La relazione sulla gestione illustra, in una apposita
sezione, gli obiettivi sociali perseguiti dalla Fondazione e gli interventi realizzati, evidenziando i risultati ottenuti nei confronti delle diverse categorie di
destinatari.
Nel bilancio viene data separata e specifica indicazione degli impieghi effettuati, evidenziandone la
relativa redditività.
Nella redazione del bilancio e della relazione sulla
gestione, la Fondazione si attiene al regolamento
adottato dall'Autorità di Vigilanza in attuazione delle previsioni di cui all'art. 9, comma 5", del D.Lgs
153/99.
In particolare, il bilancio è redatto in modo da fornire una chiara rappresentazione dei profili patrimoniali, economici e finanziari dell'attività svolta dalla
Fondazione ed una corretta ed esauriente rappresentazione delle forme di investimento del patrimonio.
Il bilancio e la relazione sulla gestione vengono resi
pubblici nelle forme stabilite nel predetto regolamento dell'Autorità di Vigilanza. La Fondazione
avrà cura di assicurare, comunque, la pubblicità del
bilancio nelle forme ritenute più idonee.
Art. 38
(Norma transitoria)
I componenti l'Organo di Indirizzo in carica alla data
di approvazione del presente statuto, svolgeranno il
mandato di propria competenza fino alla scadenza
del mandato stesso, ossia fino al 15 novembre 2018.
Per la durata dei mandati successivi si richiama
quanto specificato nell'art. 23 dello Statuto.
I soci dell'Assemblea in carica alla data di approvazione del presente Statuto da parte dell'Autorità di
Vigilanza mantengono la carica per il periodo originariamente previsto.
Al fine di dare adeguata pubblicità allo Statuto la
Fondazione provvederà a pubblicarne il testo sul
Bollettino Ufficiale della Regione Marche.
COMUNICAZIONI DI AVVIO
DEI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI
_______________________________________________________
Regione Marche - P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali
D.Lgs. 152/06, art. 109 - Autorizzazione
all’immersione deliberata in mare di materiali
di escavo di fondali marini. Progetto: Lavori
urgenti di parziale adeguamento dei fondali
antistanti il primo tratto della banchina rettilinea a quota - 10 m s.l.m.m.. Proponente: Autorità Portuale di Ancona. Comunicazione di
avvio del procedimento ai sensi e per gli effetti della L. 241/1990.
L’Autorità Portuale di Ancona, con nota prot. n.
2250 del 17/09/2014 (ns. prot. 665629/VAA del
19/09/2014), ha depositato istanza di autorizzazione
all’immersione deliberata in mare di sedimenti provenienti dall’escavo di fondali marini, interni al porto, ai sensi dell’art. 109, comma 1, lettera a), e comma 2 del D.Lgs. n. 152/06.
Verificata la ricevibilità dell’istanza in termini di
completezza formale della documentazione ad essa
allegata, si comunica, ai sensi degli artt. 7 e 8 della
L. 241/90, l’avvio del procedimento amministrativo
TITOLO QUARTO
Art. 37
(Scioglimento e devoluzione del
patrimonio residuo)
La Fondazione, con decisione unanime dell'Organo
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 95
menti. A tal fine si rappresenta che l’ufficio presso cui è depositata la documentazione progettuale è quello della Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali del Servizio
Infrastrutture, Trasporti ed Energia, in via Tiziano, 44, Ancona e che è possibile prendere visione e scaricare copia della medesima documentazione
al
seguente
indirizzo
web:
http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Valutazionieautorizzazioni/ValutazionediImpattoAmbientale/Arealiberaconsultazione.aspx.
finalizzato al rilascio dell’autorizzazione di cui
all’art. 109, comma 1, lettera a), e comma 2, del
D.Lgs. 152/2006. A tal fine, e nel rispetto di quanto
disposto dalla succitata L. 241/1990, si precisa quanto segue:
a) L’Amministrazione competente è la Regione Marche;
b) L’oggetto del procedimento è il rilascio dell’autorizzazione ai sensi dell’art. 109, commi 1, lettera
a) e 2, del D.Lgs. 152/2006 per l’immersione
deliberata in mare di ca. 60.000 mc di materiali
derivanti dalla realizzazione del progetto denominato “Lavori urgenti di parziale adeguamento
dei fondali antistanti il primo tratto della banchina rettilinea a quota - 10 m s.l.m.m”, tale
escavo, situato nel porto di Ancona, è finalizzato
unicamente all’ottenimento, in corrispondenza
della banchina n. 26, di caratteristiche di approdo
simili a quelle della banchina n. 22, attualmente
inagibile. L’area di immersione si trova in corrispondenza di un sito già utilizzato per precedenti operazioni di immersione autorizzate dal Ministero dell’Ambiente. Il proponente del progetto è
l’Autorità Portuale di Ancona;
c) L’ufficio competente al procedimento è la Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni
Ambientali del Servizio Infrastrutture, Trasporti
ed Energia. Il Responsabile del procedimento è il
dirigente Dott. Geol. David Piccinini tel.
071/806.3662, e-mail: [email protected];
d) I tempi per la conclusione del procedimento sono
stabiliti in trenta giorni a decorrere dalla data di
pubblicazione della presente comunicazione di
avvio, fatte salve le eventuali sospensioni e/o
interruzioni nei casi previsti dalla legge;
e) L’istanza è stata presentata in data 17/09/2014 ed
è stata acquisita agli atti della scrivente con prot.
665629/VAA del 19/09/2014;
f) I rimedi esperibili in caso di inerzia dell’amministrazione sono disciplinati dall’articolo 2, c. 9ter, della L. n. 241/90. La tutela in materia di
silenzio dell’amministrazione, a norma dell’art.
2, c. 8, della L. n. 241/90 è disciplinata dal codice del processo amministrativo di cui al D.Lgs. n.
104/2010;
g) Ai sensi dell’art. 9 della L. 241/90 si ricorda che
qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi
costituiti in associazioni o comitati, a cui possa
derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento. Ai
sensi dell’art. 10 della medesima L. 241/90 i
soggetti che intervengono nel procedimento hanno diritto di prendere visione degli atti del procedimento e di presentare memorie scritte e docu-
BANDI DI CONCORSO
_______________________________________________________
ASUR - Area Vasta n. 1 - Fano
Regione Marche - ASUR - Azienda Sanitaria
Unica Regionale - Area Vasta n. 1 - Fano (PU)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura di n. 1 posto di Collaboratore Tecnico Professionale - Ingegnere cat. D.
In esecuzione alla determina del Direttore di Area
Vasta 1 n. 780/AV1 del 11/09/2014 è indetto il pubblico concorso per titoli ed esami, per la copertura a
tempo indeterminato di n. 1 posto di Collaboratore
Tecnico Professionale - Ingegnere cat. D;
Il concorso sarà disciplinato dalle norme contenute
nel d.p.r. 27 marzo 2001 n. 220 e nel d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni.
Si terrà inoltre conto di quanto previsto dal d.lgs. n.
198 del 11 aprile 2006 che garantisce pari opportunità tra uomini e donne.
Ai sensi dell’art. 1014, comma 3 e 4 e dell’art. 678,
comma 9, del D.Lgs. 66 del 15 marzo 2010 è prevista la riserva di n. 1 posto per i volontari delle
FF.AA.
Il trattamento giuridico ed economico è quello previsto dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per
la relativa posizione funzionale.
REQUISITI DI AMMISSIONE GENERALI:
a) avere un’età non inferiore agli anni 18 e non superiore all’età costituente il limite per il collocamento a riposo;
b) cittadinanza italiana, salvo le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei
Paesi dell’Unione Europea. I cittadini degli Stati
membri dell’Unione Europea devono godere dei
diritti civili e politici anche nello Stato di appartenenza o di provenienza e avere adeguata cono-
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ANNO XLV • N. 95
e le lauree magistrali della classe (DM 270/04)
equiparate alle suddette, ossia:
LM-22 Ingegneria Chimica
LM-26 Ingegneria della Sicurezza
LM-23 Ingegneria Civile
LM-24 Ingegneria dei Sistemi Edilizi
LM-27 Ingegneria delle Telecomunicazioni
LM-28 Ingegneria Elettrica
LM-25 Ingegneria dell’Automazione
LM-30 Ingegneria Energetica e nucleare
LM-31 Ingegneria Gestionale
LM-32 Ingegneria Informatica
LM-33 Ingegneria Meccanica
LM-21 Ingegneria Biomedica
LM-53 Scienza e Ingegneria dei Materiali
LM-4 Architettura e ingegneria Edile-Architettura
LM-29 Ingegneria Elettronica
LM-35 Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
scenza della lingua italiana (D.P.C.M. 7/2/94 n.
174);
c) idoneità fisica all’impiego; tale idoneità deve
essere piena ed incondizionata alle mansioni proprie del profilo contrattuale oggetto del presente
bando. L’accertamento dell’idoneità fisica
all’impiego - con osservanza delle norme in tema
di categorie protette - è effettuato dall’Azienda,
prima dell’immissione in servizio dal Medico
competente aziendale.
SPECIFICI:
a) Possesso di Laurea in una delle seguenti classi:
Secondo il previgente ordinamento universitario
Diploma di Laurea (DL) in:
Ingegneria Chimica
Ingegneria Civile
Ingegneria delle Telecomunicazioni
Ingegneria Edile
Ingegneria Elettrica
Ingegneria Nucleare
Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
Ingegneria Biomedica
Ingegneria dei Materiali
Ingegneria Edile/Architettura
Ingegneria Elettronica
Ingegneria Gestionale
Ingegneria Informatica
Ingegneria Meccanica
Ingegneria Medica
Ingegneria Industriale
E le classi delle lauree di 1° livello, - lauree triennali (L) (DM 270/04):
L7 classe delle lauree in ingegneria civile e ambientale
L8 Classe delle lauree in ingegneria dell’informazione
L9 Classe delle lauree in ingegneria industriale
L17 Classe delle lauree in scienze dell’architettura
L23 Classe delle lauree in scienze e tecniche dell’edilizia
e le classi di lauree (DM 509/99) equiparate alle
suddette lauree triennali (L) ossia:
classe 8 - Classe delle lauree in ingegneria civile e
ambientale;
classe 9 - Classe delle lauree in ingegneria dell’informazione;
classe 10 - Classe delle lauree in ingegneria industriale;
classe 4 - Classe delle lauree in scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile.
e le lauree specialistiche della classe (DM 509/99)
equiparate alle suddette, ossia:
27/S Ingegneria Chimica
28/S Ingegneria Civile
30/S Ingegneria delle Telecomunicazioni
31/S Ingegneria Elettrica
29/S Ingegneria Dell’Automazione
33/S Ingegneria Energetica e Nucleare
38/S Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
26/S Ingegneria Biomedica
61/S Scienze e ingegneria dei Materiali
4/S Architettura e ingegneria Edile
32/S Ingegneria Elettronica
34/S Ingegneria Gestionale
35/S Ingegneria Informatica
36/S Ingegneria Meccanica
b) Abilitazione professionale;
Tutti i requisiti di cui sopra devono essere posseduti
alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione della domanda di partecipazione.
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
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- direttamente, a cura e responsabilità dell’interessato, presso l’Ufficio Protocollo dell’Area Vasta 1 di
Fano - Via Ceccarini, 38 - 61032 Fano (PU) (orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì
dalle ore 9,00 alle ore 13,00) entro e non oltre il
termine indicato;
oppure
- fatto salvo il rispetto di tutte le altre prescrizioni
previste dal presente avviso, è consentita la modalità di invio della domanda e dei relativi allegati, in
unico file in formato PDF (la dimensione massima
consentita del file è di 5 Mb), tramite l’utilizzo
della posta elettronica certificata, esclusivamente
all’indirizzo mail [email protected]
A tal fine, sono consentite le seguenti modalità di
predisposizione dell’unico file PDF da inviare:
- trasmissione del documento originale informatico
(file .pdf) sottoscritto con firma digitale del candidato;
oppure
- trasmissione della scansione del documento cartaceo sottoscritto con firma autografa del candidato
(compresa scansione di un valido documento di
identità);
L’invio tramite PEC, come sopra descritto, sostituisce a tutti gli effetti l’invio cartaceo tradizionale,
purché, ai sensi dell’art. 65 comma 1 lett. c-bis del
d.lgs. n. 82/2005 (C.A.D. Codice dell’Amministrazione Digitale), le credenziali di accesso della casella di posta elettronica certificata utilizzata per l’invio
siano state rilasciate previa identificazione del candidato titolare, anche per via telematica secondo
modalità definite con le regole tecniche di cui all’articolo 71, e ciò sia attestato dal gestore del sistema
nel messaggio o in un suo allegato.
Non sarà, pertanto, ritenuto valido l’invio da casella
di posta elettronica semplice/ordinaria anche se indirizzata alla PEC aziendale.
Si precisa che, nel caso in cui il candidato scelga di
presentare la domanda tramite PEC, come sopra
descritto, il termine ultimo di invio da parte dello
stesso, a pena di esclusione, resta comunque fissato
nel giorno di scadenza del bando.
Inoltre, la trasmissione della domanda via PEC potrà
essere effettuata una sola volta; nel caso di più invii
successivi si terrà conto solo del primo. L’eventuale
invio successivo di integrazione della documentazione, entro i termini di scadenza, potrà essere effettuata solo tramite raccomandata A/R.
Le anzidette modalità di presentazione della domanda e della documentazione di ammissione al concorso pubblico, per il candidato che intenda avvalersene, si intendono tassative. Non saranno ammesse
altre modalità di presentazione oltre a quelle prescritte dal presente concorso.
Le domande di partecipazione al concorso devono
essere compilate secondo lo schema di cui all’allegato (A1), sottoscritte dagli interessati entro e non
oltre il ……………………………… (30° giorno
successivo alla pubblicazione dell’estratto del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.…………… del ……………… 4^ serie speciale - Concorsi ed esami, preceduta dalla pubblicazione per esteso sul BUR
Marche e nella seguente pagina web aziendale:
www.asurzona3.marche.it
Qualora detto giorno sia festivo, il termine di scadenza è prorogato alla stessa ora del primo giorno
successivo non festivo.
Detto termine di scadenza è perentorio e non si terrà
conto delle domande, dei documenti e dei titoli che
perverranno, qualunque ne sia la causa, dopo la
chiusura del concorso.
Il mancato rispetto, da parte dei candidati, del termine sopra indicato per la presentazione delle domande comporterà la non ammissione al presente bando
di concorso pubblico. Non sarà presa in considerazione, in nessun caso, l’eventuale documentazione
integrativa pervenuta oltre i termini di presentazione
prescritti dal presente bando.
Non si terrà conto delle domande inviate prima della pubblicazione del presente bando sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana - 4^ serie speciale - Concorsi ed esami. Le domande presentate in
data anteriore dovranno essere ripresentate.
Le modalità ammesse di presentazione della domanda di partecipazione al concorso sono le seguenti:
- a mezzo del servizio postale, con plico indirizzato
al Direttore dell’Area Vasta n. 1 - Via Ceccarini,
38 61032 Fano (PU). All’esterno della busta deve
essere indicato il mittente e deve essere riportata la
seguente dicitura: “il presente plico contiene
domanda di partecipazione al concorso pubblico,
per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto
di Collaboratore Tecnico Professionale Ingegnere
cat. D”.
Le domande si considerano prodotte in tempo utile
se spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento entro e non oltre il termine indicato. A tal
fine, fa fede il timbro, la data e l’ora dell’ufficio
postale accettante. In questo caso si considerano
comunque pervenute fuori termine, qualunque ne sia
la causa, le domande presentate al servizio postale in
tempo utile e recapitate a questa Area Vasta n. 1 oltre
5 giorni dal termine di scadenza (qualora detto giorno cada di sabato o sia festivo, il termine di scadenza è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo);
oppure
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L’amministrazione declina fin d’ora ogni responsabilità per dispersione di comunicazioni dovute a inesatte indicazioni del recapito da parte dell’istante
oppure a mancata o ritardata comunicazione del
cambiamento dell’indirizzo, o per eventuali disguidi
postali, telegrafici o del sistema telematico, in caso
di utilizzo di trasmissione tramite PEC, non imputabili a colpa dell’amministrazione stessa.
Parimenti l’Azienda non risponde del mancato recapito, anche nel caso di modalità PEC, o smarrimento della domanda di partecipazione imputabile a terzi, caso fortuito o di forza maggiore.
Nella domanda di partecipazione al concorso pubblico, debitamente sottoscritta, l’istante, consapevole
delle sanzioni previste dagli articoli 75 “Decadenza
dei benefici”, 76 “Norme penali” del d.p.r. n.
445/2000, nonché di quanto prescritto dall’articolo
496 “False dichiarazioni sulla identità o su qualità
personali proprie o di altri” del Codice Penale per il
caso di dichiarazione mendace e falsità in atti, sotto
la propria responsabilità, deve dichiarare, ai sensi
degli articoli 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000:
- le generalità, la data, il luogo di nascita, la residenza (con indicazione dell’indirizzo), il codice fiscale;
- il possesso della cittadinanza italiana o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea ovvero il
possesso di idoneo titolo di equiparazione;
- il Comune d’iscrizione nelle liste elettorali, ovvero
i motivi della non iscrizione o della cancellazione
dalle liste medesime (per i cittadini degli Stati
membri dell’Unione Europea sarà valida la dichiarazione della situazione corrispondente all’ordinamento dello Stato di appartenenza);
- le eventuali condanne penali riportate ed i procedimenti penali in corso. Nel caso in cui il candidato
non si trovi nelle predette situazioni dovrà dichiarare espressamente l’assenza di condanne e di procedimenti penali in corso;
- di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione o
dichiarato decaduto, ovvero licenziato a decorrere
dalla data di entrata in vigore del primo contratto
collettivo nazionale di lavoro;
- i titoli di studio posseduti;
- gli ulteriori requisiti di ammissione;
- la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
- i servizi prestati come dipendenti presso pubbliche Amministrazioni e le cause di risoluzione di
precedenti rapporti di pubblico impiego, ovvero di
non avere prestato servizio presso pubbliche
Amministrazioni;
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- il domicilio presso il quale deve essere fatta all’aspirante ogni necessaria comunicazione.
La domanda deve essere firmata in calce, in originale, senza autentica ai sensi dell’art. 39 del DPR
445/2000.
L’Amministrazione non si assume responsabilità per
disguidi di notifiche determinati da mancata errata o
tardiva comunicazione di cambiamento di domicilio.
I beneficiari della Legge 5/2/92 n. 104, devono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo
ritengano indispensabile, l’ausilio eventualmente
necessario per l’espletamento delle prove d’esame in
relazione al proprio handicap, nonché l’eventuale
necessità di tempi aggiuntivi.
La mancata sottoscrizione della domanda non darà
luogo all’ammissione alla procedura, inoltre l’omessa indicazione anche di un solo requisito specifico,
determina l’esclusione dalla procedura di che trattasi. Per l’applicazione delle preferenze, delle precedenze e delle riserve di posti, previste dalle vigenti
disposizioni, i candidati aventi titoli dovranno
dichiarare dettagliatamente nella domanda i requisiti e le condizioni utili di cui siano in possesso, allegando alla domanda stessa i relativi documenti probatori.
DOCUMENTI
DA ALLEGARE ALLA
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
I concorrenti devono unire alla domanda di
ammissione i seguenti documenti:
a) Curriculum formativo e professionale, datato e
firmato. Si precisa che le dichiarazioni effettuate
nel curriculum non supportate da documentazione o da dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà non saranno oggetto di valutazione;
b) Un elenco in carta libera, datato e firmato, dei
documenti e dei titoli presentati e numerati progressivamente;
c) Fotocopia di un documento di identità in corso di
validità.
I candidati potranno inoltre attestare il possesso di
tutti i titoli che riterranno utili agli effetti della valutazione di merito per la formulazione della graduatoria, nel rispetto delle prescrizioni contenute nelle
vigenti disposizioni di legge che di seguito si riportano.
Ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 183/2011, le certificazioni rilasciate dalla Pubblica Amministrazione
in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide
e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti invece con la P.A. i certificati sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione o
dall’atto di notorietà.
20959
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Considerato che l’Ente non può, quindi, né richiedere né accettare certificati, i candidati, per attestare
stati, qualità personali o fatti, dovranno produrre
esclusivamente dichiarazioni sostitutive di certificazione o atti di notorietà, rispettivamente, ai sensi
degli gli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 e s.m.i.,
i cui modelli di dichiarazione sono riportati in facsimile in calce al presente bando.
Titoli e documenti, per essere oggetto di valutazione,
devono essere prodotti in originale o in copia legale
o autenticata o sotto forma di autocertificazione ai
sensi di legge.
Quindi, il candidato, in luogo delle certificazioni
rilasciate dall’Autorità competente, può presentare
dichiarazioni sostitutive e, più precisamente:
- dichiarazione sostitutiva di certificazione: art.
46, DPR n. 445 del 28/12/2000, (es. stato di famiglia, iscrizione all’Albo professionale, possesso
del titolo di studio, di specializzazione, di abilitazione);
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: per
tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nell’elenco di cui all’art. 46 del DPR
28/12/2000, n. 445, (ad es. attività di servizio, borse di studio, incarichi libero-professionali, docenze, ecc..., artt. 18, 19 e 47, DPR n. 445/2000).
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà:
relativa alla conformità all’originale di una copia
di un atto, di un documento, di una pubblicazione
di un attestato di formazione (artt. 19 e 47 DPR n.
445/2000).
Le dichiarazioni sostitutive devono essere redatte
secondo le formule riportate sui rispettivi facsimile allegati, devono essere tassativamente sottoscritte e corredate di copia fotostatica di documento di identità in corso di validità del dichiarante.
Relativamente agli eventuali documenti allegati,
si precisa inoltre quanto segue:
1) Nella dichiarazione relativa ai servizi prestati,
deve essere attestato se ricorrono o meno le condizioni di cui all’ultimo comma dell’art. 46 del
DPR 20/12/79 n. 761, in presenza delle quali il
punteggio di anzianità deve essere ridotto. In
caso positivo l’attestazione deve precisare la
misura della riduzione del punteggio
2) La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
concernente il servizio prestato (unica forma di
certificazione ammessa in alternativa alla copia
del certificato di servizio), deve contenere:
a) L’esatta indicazione dell’Ente presso il quale il
servizio è stato prestato (nominativo, struttura pubblica, struttura privata accreditata o
meno);
b) La natura giuridica del rapporto di lavoro
ANNO XLV • N. 95
(subordinato a tempo indeterminato o determinato; contratto di lavoro interinale, collaborazione, consulenze ecc);
c) L’area di appartenenza, la qualifica rivestita, il
profilo e la disciplina di appartenenza;
d) La tipologia del rapporto di lavoro (tempo pieno/parziale), con l’indicazione dell’impegno
orario settimanale);
e) La data di inizio e fine del rapporto di lavoro
(giorno, mese e anno)
f) L’indicazione di eventuali interruzioni del rapporto di lavoro (aspettativa senza assegni,
sospensione cautelare ect);
g) La causa di cessazione del rapporto di lavoro
(es. scadenza del contratto a tempo determinato, dimissioni, ect);
h) Tutto ciò che si renda necessario, nel caso concreto, per valutare correttamente il servizio
stesso.
3) Per la valutazione delle attività in base a rapporti
convenzionali, o comunque non riconducibili a
rapporti di lavoro dipendente, deve essere tassativamente indicato l’orario di attività settimanale.
4) Le pubblicazioni devono essere edite a stampa e
dovranno essere prodotte in originale o in
fotocopia con la relativa attestazione di conformità all’originale ai sensi dell’art. 19 , 1° comma
del D.P.R. 445/2000, avendo cura di evidenziare,
sottolineandolo, il proprio nome e di indicare il
numero progressivo con cui sono contrassegnate
nell’elenco dei documenti.
L’amministrazione, ai sensi dell’art. 71 del DPR
445/00, procederà ad idonei controlli sulla veridicità
di
quanto autocertificato.
Con la presentazione della domanda è implicita, da
parte del concorrente, l’accettazione, senza riserve,
di tutte le prescrizioni del presente concorso, di legge e di regolamento in vigore ed eventuali modificazioni che potranno essere disposte con effetto anteriore alla conclusione del concorso pubblico. È
anche implicito, ai sensi di legge, il consenso al trattamento dei dati per le esigenze necessarie all’espletamento della procedura in argomento.
Non è consentito il riferimento a documenti presentati a questa Area Vasta in altre circostanze.
ISTRUTTORIA PRELIMINARE PER LA
VERIFICA DEI REQUISITI DI AMMISSIONE
AL CONCORSO
La U.O. Gestione Risorse Umane, entro la data stabilita per la convocazione dei candidati, verificherà
preliminarmente il possesso da parte dei candidati,
sulla base delle autodichiarazioni rese, dei requisiti
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formali per l’accesso alla procedura di partecipazione al concorso pubblico. Agli istanti non in possesso
dei predetti requisiti formali di ammissione verrà
inviata apposita nota formale di esclusione dalla procedura di partecipazione al concorso.
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- Legislazione in materia di sicurezza del lavoro
(D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) e norme tecniche correlate
- Legislazione in materia di antincendio nelle strutture sanitarie (D.M. 16/09/2002)
- Legislazione in materia di accreditamento delle
strutture sanitarie (DPR 14/01/97 - DPR 29/06/98)
La prova scritta, a giudizio della Commissione esaminatrice, può consistere anche nella soluzione di
quesiti a risposta sintetica su temi inerenti lo specifico professionale.
PRESELEZIONE
Nel caso di elevato numero di candidati, l’Azienda
può stabilire che le prove d’esame siano precedute
da forme di preselezione, ai sensi dell’art. 3, comma
4, DPR n. 220/01. I risultati delle preselezioni valgono esclusivamente ai fini dell’accesso alle prove
d’esame. La data di espletamento della preselezione
sarà resa nota esclusivamente attraverso la pubblicazione sul sito internet www.asurzona3.marche.it,
almeno 15 giorni prima della stessa.
PROVA PRATICA: esame e relazione scritta di una
valutazione dei rischi con gli aspetti connessi alla
misurazione dei rischi stessi. può consistere anche
nella soluzione di quesiti a risposta sintetica;
PROVA ORALE: vertente su argomenti scelti dalla
Commissione sulle materie oggetto della prova scritta, nonché su elementi di informatica e verifica della conoscenza almeno a livello iniziale di una lingua
straniera scelta preventivamente dal candidato tra
l’inglese e il francese.
COMMISSIONE ESAMINATRICE
La Commissione Esaminatrice sarà nominata come
stabilito dall’art. 6 e dall’art. 44 del DPR 220/01
nonché dall’art. 35, comma 3 lettera e del D.Lgs
165/01 in materia di incompatibilità.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEI TITOLI
La Commissione Esaminatrice, nominata ai sensi
del d.p.r. n. 220/01, dispone complessivamente di
100 punti, così ripartiti:
30 punti così ripartiti:
- titoli di carriera punti 15
- titoli accademici e di studio punti 3
- pubblicazioni e titoli scientifici punti 3
- curriculum formativo e professionale punti 9
70 punti per le prove d’esame, così ripartiti:
- 30 punti per la prova scritta
- 20 punti per la prova pratica
- 20 punti per la prova orale
Il superamento di ciascuna prova, ai sensi dell’art.
14 del DPR 220/01 è subordinato al raggiungimento
di una valutazione di sufficienza espressa nei
seguenti termini numerici:
21/30 nella prova scritta
14/20 nella prova pratica
14/20 nella prova orale
CALENDARIO DELLE PROVE
Il diario delle prove d’esame verrà pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - 4°
Serie Speciale <Concorsi ed Esami> e sul sito internet www.asurzona3.marche.it non meno di venti
giorni prima dell’inizio delle prove. Prima dell’espletamento delle prove d’esame verrà notificato
con raccomandata A/R ai candidati solamente l’esclusione.
Si precisa che, fino ad un numero di 50 candidati, il
diario delle prove d’esame verrà comunicato ai concorrenti tramite raccomandata con avviso di ricevimento.
La mancata presentazione alle prove d’esame sarà
considerata come rinuncia al concorso, quale ne sia
il motivo. La partecipazione al concorso obbliga i
concorrenti all’accettazione di tutte le disposizioni
del presente bando. I concorrenti dovranno presentarsi agli esami muniti di idoneo documento di riconoscimento e di una fotocopia del relativo documento.
GRADUATORIA E NORME FINALI
L’Azienda, nella formulazione della graduatoria,
terrà conto dei titoli che danno luogo a riserva, a precedenza o a preferenza, secondo le fattispecie di cui
all’articolo 5 del d.p.r. n. 487/1994, sempre che siano stati dichiarati espressamente nella domanda di
partecipazione al concorso e documentati nelle forme previste dalla legge, terrà conto, inoltre, di quanto disposto dall’articolo 3, comma 7, della Legge 15
PROVE D’ESAME
Le prove d’esame, ai sensi degli artt. 7 e 43 del DPR
n. 220/01 sono le seguenti:
PROVA SCRITTA: Vertente su argomenti attinenti
l’attività professionale nel servizio di prevenzione e
protezione e, in particolare su:
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stica da utilizzare per la formulazione della domanda, sarà disponibile sul sito internet aziendale
www.asurzona3.marche.it nella sezione “Concorsi,
gare ed appalti” a partire dalla data di pubblicazione
del bando stesso sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla U.O.
Gestione risorse umane - Ufficio concorsi dell’Area
Vasta 1 - Via Ceccarini, 38 - 61032 Fano (PU) telefono 0721 882535 oppure 0721 882583 (orario
di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle
ore 11,00 alle ore 12,30).
giugno 1997, n. 127, come modificato dall’articolo 2
della Legge 16 giugno 1998, n. 191, che ha disposto,
che “se due o più candidati ottengono, a conclusione
delle operazione di valutazione dei titoli e delle prove d’esame, pari punteggio, è preferito il candidato
più giovane d’età”.
La graduatoria degli idonei del presente concorso,
una volta formalizzata con determina del Direttore
di Area Vasta, verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche ai sensi e per gli effetti
dell’art. 18, 6° comma del DPR n. 220/2001 e sul
sito
web
dell’AREA
VASTA
1
www.asurzona3.marche.it anche nella sezione
“Concorsi, gare ed appalti” e rimarrà valida per un
triennio dalla data di approvazione da parte dell’Azienda, fatte salve le eventuali disposizioni di legge
di ulteriore proroga di validità.
La pubblicazione della Determina del Direttore di
Area Vasta di approvazione della graduatoria vale ad
ogni effetto quale notifica ai candidati della posizione ottenuta in graduatoria.
Il vincitore del concorso dovrà presentare, entra 30
giorni dalla notifica tramite raccomandata, i documenti di rito richiesti dagli ordinamenti vigenti per
l’assunzione o, in alternativa, le dichiarazioni sostitutive di cui all’art. 19 del d.p.r. 220/01 e dovrà presentarsi per la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro.
Decade dall’impiego chi abbia conseguito la nomina
mediante presentazione di autocertificazioni false o
viziate da invalidità non sanabile o sulla base di
dichiarazioni mendaci.
Si rende noto che la documentazione presentata dai
candidati potrà essere ritirata personalmente o da
incaricato munito di delega, previo riconoscimento
tramite documento d’identità valido, dopo 120 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria. Trascorsi 5 anni dall’approvazione della graduatoria
l’Amministrazione procederà all’eliminazione della
documentazione allegata alla domanda di partecipazione. I candidati interessati dovranno pertanto ritirare la documentazione entro il suddetto termine.
Per quanto non esplicitamente previsto nel presente
bando di concorso valgono le norme di cui al d.p.r.
220/01 e di cui al CCNL del Compatto Sanità e relative norme di rinvio.
L’Azienda si riserva il diritto di prorogare i termini,
sospendere, modificare o annullare il presente bando, a suo insindacabile giudizio, senza obbligo di
comunicarne i motivi, anche in relazione agli esiti
della procedura ex articoli 34 e 34-bis del d.lgs. n.
165/2001.
DIRETTORE DI AREA VASTA
Dr.ssa Maria Capalbo
BANDO E MODULISTICA
Il testo del presente bando, unitamente alla moduli-
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ne dello stesso da parte dei vari professionisti della
riabilitazione (fisioterapisti, logopedista, infermiere,
ecc. ……………).
Particolare attenzione viene posta nella definizione
del setting riabilitativo al momento della dimissione
del paziente dalla Unità Operativa per acuti e postacuzie, basata su criteri di appropriatezza che tengano conto della disabilità, della complessità clinica,
della prognosi funzionale e delle priorità del paziente.
In particolare l’Unita Operativa “Riabilitazione”,
nell’ambito delle sue funzioni, esegue valutazioni a
favore delle Strutture di degenza dell’Azienda:
- nelle strutture di Area medica (Medicina Interna,
Neurologia, Oncologia, Malattie Infettive ecc
…………) usufruiscono dell’intervento riabilitativo soggetti affetti da esiti rispettivamente di ictus
cerebrale, patologie del SNC e SNP, sindromi ipocinetiche e patologie oncologiche.
- nelle strutture di Area chirurgica (Ortopedia, Neurochirurgia, Chirurgia Generale, Ginecologia,
Urologia, Otorino ecc. ……………) vengono presi in carico soggetti affetti da esiti rispettivamente
di patologie post-traumatiche di ordine ortopedico
e neurochirurgico, di artroprotesi di anca e di
ginocchi, di patologie post-chirurgiche addominali, toraciche e pelviche e post-laringectomia.
- in Area di Emergenza - Urgenza (Rianimazione,
Cardiologia, ecc. ……………) l’intervento riabilitativo è rivolto prevalentemente a soggetti rispettivamente con alterato stato di coscienza e affetti da
patologia cardiaca acuta. Per l’area cardiologia
l’AORMN prevede di sviluppare la Riabilitazione
cardiologia in accordo con la U.O. Cardiologia.
- in Area Geriatrico-Riabilitativo (UCPA, Geriatria)
cui la Medicina Riabilitativa afferisce, si effettua
la riabilitazione/riattivazione funzionale di soggetti con patologie complesse di diversa origine.
b) profilo soggettivo:
l’incarico di direzione dell’UOC “Riabilitazione” di
AORMN, in relazione alla tipologia delle attività
svolte e sopra indicate richiede, in particolare, le
seguenti competenze:
competente professionali - cliniche:
- competenza clinica nella disciplina dimostrata dal
percorso professionale e formativo illustrato nel
curriculum;
- conoscenza dei profili di cura/linee-guida delle
patologie disabilitanti a maggiore incidenza di
ordine muscolo-scheletrico, neurologico e cardiologico;
- approccio multidisciplinare ed interprofessionale
nella gestione del paziente a partire dalla fase
immediatamente post-acuta del paziente con disa-
_______________________________________________________
A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord - Pesaro
Avviso di riapertura dei termini di partecipazione alla procedura per il conferimento dell’incarico quinquennale di Direttore di Struttura Complessa - disciplina: Medicina Fisica e
Riabilitazione (Area Medica e delle Specialità
Mediche).
In esecuzione della determina del Direttore Generale n. 649 del 23/09/2014 esecutiva ai sensi di legge,
SI RENDE NOTO
che sono riaperti i termini di partecipazione all’avviso pubblico per il conferimento di un incarico quinquennale di Direzione di Struttura Complessa enunciato in epigrafe, indetto con determina del Direttore Generale n. 331 del 07/05/2014, in ossequio alle
disposizioni del Decreto Legislativo 30 dicembre
1992, n. 502 come integrato dal Decreto-Legge 13
settembre 2012, n. 158 - c.d. Decreto Sanità - convertito, con modificazioni, in Legge 8 novembre
2012, n. 189, nonché dal DPR 10 dicembre 1997, n.
484 e dalla Deliberazione della Giunta Regione
Marche n. 1503 del 4.11.2013.
Si ritiene disapplicata la L.R. Marche n. 15 del 6
Novembre 2007, come modificata dalla L. R. Marche n. 19 del 27 Dicembre 2007.
PROFILO DEL DIRIGENTE DA
INCARICARE
FABBISOGNO
a) profilo oggettivo:
La Unità Operativa Complessa “Riabilitazione” dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche
Nord” in termini organizzativi è collocata nel Dipartimento “Geriatrico-Riabilitativo”.
La UOC “Riabilitazione” ha come obiettivo generale la presa in carico precoce di pazienti con esiti
invalidanti, necessitanti di un progetto riabilitativo
personalizzato, volto al recupero motorio e/o cognitivo ed alla massima autonomia possibile. L’attività
clinica della UOC Riabilitazione viene erogata presso le strutture di degenza per acuti e di post acuzie
dell’azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Marche
Nord (Ospedale S. Croce di Fano, S. Salvatore di
Pesaro e Muraglia) ed è incentrata sulla valutazione
e sul trattamento riabilitativo secondo un percorso
che prevede la presa in carico dei pazienti di tutte le
età, affetti da diverse patologie, i cui trattamenti
sanitari richiedono l’integrazione di interventi di
recupero e rieducazione funzionale, la redazione del
progetto riabilitativo personalizzato da parte dello
specialista in Medicina Riabilitativa e l’effettuazio-
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bilità multipla e complessa: grave cerebroleso,
politraumatizzato, infartuato e scompensato cardiaco
- capacità di lavorare in rete con il territorio per la
costruzione e gestione dei processi assistenziali di
riabilitazione tra ospedale e territorio basati su criteri di appropriatezza clinica, di efficacia ed efficienza organizzativa;
- formazione accademica specifica ed esperienza
nella presa in carico di pazienti portatori di disabilità in particolare di ordine neurologico (neuroriabilitazione) supportata da uno sviluppo continuo
delle conoscenze scientifiche competenze manageriali (organizzative):
- capacità manageriali e organizzative programmatiche delle risorse assegnate;
- competenze - in termini di formazione, qualificazione e partecipazione a percorsi di formazione e a
specifici gruppi di lavoro - in materia di organizzazione sanitaria dei servizi di riabilitazione (con
particolare riferimento alla continuità assistenziale-riabilitativa; collegamento, coordinamento ed
integrazione tra Unità Operative Ospedaliere e
Strutture riabilitative territoriali);
- capacità relazionali con i professionisti delle altre
Unità Operative ospedaliere al fine di favorire
l’appropriatezza prescrittiva e clinica delle richieste di consulenza fisiatrica nonché accompagnare
lo sviluppo professionale dei collaboratori anche
attraverso lo strumento della ricerca e della innovazione;
- capacità relazionali interpersonali volti a favorire
l’informazione al cittadino-utente sui trattamenti
riabilitativi erogati al fine di migliorarne l’efficacia;
- attitudine a sviluppare un clima collaborativo e di
fiducia all’interno dell’equipe sviluppando senso
di appartenenza alle istituzioni: Regione e Azienda, senso di responsabilità e di etica professionale.
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produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
c) idoneità fisica alla posizione funzionale a selezione. L’accertamento di tale idoneità sarà effettuato a cura dell’Azienda prima dell’immissione in
servizio.
REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE
Ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 484/1997 la partecipazione alla presente selezione è riservata a coloro
che sono in possesso dei seguenti requisiti:
a) Iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici, attestata da dichiarazione sostitutiva di certificazione, anche contestuale alla domanda, ed indicante:
provincia, data di prima iscrizione e n. di posizione nel registro, sottoscritta dall’interessato
sotto la propria personale responsabilità.
L’iscrizione al corrispondente Albo Professionale di uno dei Paesi dell’Unione Europea consente la partecipazione alla selezione, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’Albo in Italia prima dell’assunzione in servizio;
b) anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque
nella disciplina o disciplina equipollente, e specializzazione nella disciplina o in una disciplina equipollente, ovvero anzianità di servizio di
dieci anni nella disciplina.
L’anzianità di servizio utile per l’accesso all’incarico di direzione di struttura complessa deve
essere maturata così come previsto dall’art. 10,
primo comma, del Decreto del Presidente della
Repubblica n. 484/1997. Per i servizi equiparati,
si fa rinvio agli artt. 11, 12 e 13 del citato Decreto del Presidente della Repubblica n. 484/1997;
c) attestato di formazione manageriale. L’attestato di formazione manageriale, di cui all’art. 5 comma 1 - lett. d), del Decreto del Presidente
della Repubblica 10 dicembre 1997 n. 484, ai
sensi dell’art. 15 comma 8 del Decreto Legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 come modificato ed integrato, deve comunque essere conseguito dal dirigente con incarico di direzione di
struttura complessa entro un anno dall’inizio dell’incarico; il mancato superamento del primo
corso, attivato dalla regione successivamente al
conferimento dell’incarico, determina la decadenza dall’incarico stesso;
d) curriculum formativo e professionale, redatto
ai sensi di quanto specificato nella DGRM
1503/2013 come indicato nel successivo paragrafo “documentazione da allegare alla
domanda”.
I requisiti, ad eccezione del requisito specifico di cui
alla lettera c), devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine stabilito dal presente avviso
per la presentazione delle domande di ammissione.
REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE
Possono partecipare alla selezione i candidati di
entrambi i sessi in possesso dei seguenti requisiti
generali:
a) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei
Paesi dell’Unione Europea ovvero il possesso di
una delle condizioni previste dall’art. 38 D.Lgs.
165/2001 come modificato ed integrato dalla
Legge 6 agosto 2013, n. 97.
b) godimento dei diritti politici. Non possono partecipare alla selezione coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo o che siano stati dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni
per aver conseguito l’impiego stesso mediante la
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Le operazioni di verifica relative alla sussistenza dei
requisiti di ammissione dei candidati vengono effettuate dalla U.O.C. Gestione Risorse Umane e Relazioni Sindacali che, all’esito, propone alla Direzione
Generale dell’Azienda l’adozione dell’atto formale
di ammissione.
ANNO XLV • N. 95
sonali ai sensi del decreto Legislativo n.
196/2003 finalizzato agli adempimenti per l’espletamento della procedura;
j) dichiarazione di disponibilità ad accettare il presente incarico quinquennale di direttore di Struttura complessa in regime di esclusività;
La mancata sottoscrizione della domanda, comporterà l’esclusione dalla selezione.
La firma in calce alla domanda non necessita di
autenticazione ai sensi del D.P.R. n. 445/2000.
I beneficiari della legge 5 febbraio 1992 n. 104 debbono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile, l’ausilio eventualmente necessario per l’espletamento del colloquio in
relazione al proprio handicap nonché l’eventuale
necessità di tempi aggiuntivi.
DOMANDA DI AMMISSIONE
La domanda, redatta in carta semplice secondo il
modello allegato al presente bando (ALLEGATO
A), deve essere indirizzata al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche
Nord” e presentata o spedita nei modi e nei termini
previsti dal successivo punto “ Modalità e termini
per la presentazione della domanda”.
Nella domanda gli aspiranti dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità:
a) cognome, nome, data e luogo di nascita, residenza;
b) il possesso della cittadinanza italiana o equipollente ovvero di uno degli stati membri dell’Unione Europea, ovvero il possesso di una delle condizioni previste dall’art.38 D.Lgs. 165/2001,
come modificato ed integrato dalla legge 6 agosto 2013, n. 97, per i cittadini dei paesi terzi
(indispensabile specificare di quale condizione si
tratta: titolari del permesso di soggiorno CE per
soggiornanti di lungo periodo; titolari dello status
di rifugiato; dello status di protezione sussidiaria);
c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime ovvero dichiarazione
di godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza;
d) le eventuali condanne penali riportate ed i procedimenti penali in corso (in caso negativo dichiarare espressamente di non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso);
e) i titoli di studio posseduti con l’esatta indicazione
della data del conseguimento e della scuola che li
ha rilasciati;
f) la posizione nei confronti degli obblighi militari
(per soli uomini);
g) i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti
di pubblico impiego, ovvero di non avere mai
prestato servizio presso pubbliche amministrazioni;
h) il domicilio presso il quale deve essere fatta all’aspirante, ad ogni effetto, ogni necessaria comunicazione ed il recapito telefonico;
i) di prestare il consenso al trattamento dei dati per-
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA
DOMANDA DI AMMISSIONE
Alla domanda di partecipazione alla selezione i candidati devono allegare, a pena di esclusione:
a) le certificazioni comprovanti il possesso dei
requisiti specifici di ammissione;
b) curriculum professionale, datato, firmato e debitamente documentato, redatto secondo i contenuti riportati al paragrafo recante “ MACROAREA CURRICULUM”.
Si precisa che le dichiarazioni effettuate nel
curriculum non supportate da dichiarazione
sostitutiva di certificazione non saranno oggetto di valutazione.
c) tutti i documenti, i titoli e le pubblicazioni che i
candidati ritengano opportuno presentare nel proprio interesse agli effetti della valutazione di
merito per la selezione.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa e
vanno comunque prodotte in originale, in copia
legale autenticata ai sensi di legge ovvero in
copia corredata da dichiarazione sostitutiva di
atto di notorietà che ne attesti la conformità all’originale.
Titoli e documenti, per essere oggetto di valutazione, devono essere prodotti in originale o in
copia legale o autenticata ai sensi di legge;
d) un elenco, in triplice copia, in carta libera, datato
e firmato, dei documenti e dei titoli presentati e
numerati progressivamente.
e) fotocopia di un documento di identità in corso di
validità.
Ai sensi dell’art. 15 della Legge 183/2011, “ le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione
in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione
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In caso di accertamento di indicazioni non rispondenti a veridicità, ai sensi dell’art. 75 del DPR
28/12/2000 n. 445, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento
emanato sulla base delle dichiarazioni non veritiere.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di verificare
la veridicità delle dichiarazioni fatte nonché di
richiedere eventuale documentazione prima di emettere il provvedimento finale favorevole. In caso di
false dichiarazioni si incorrerà nelle sanzioni previste dalla legge.
Le domande e i documenti per la partecipazione ai
concorsi non sono soggetti all’imposta di bollo.
e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di
notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni
di cui agli articoli 46 e 47”. Pertanto, il candidato,
in luogo delle certificazioni rilasciate dall’Autorità
competente, deve presentare dichiarazioni sostitutive e, più precisamente:
- dichiarazione sostitutiva di certificazione: art.
46, DPR n. 445 del 28/12/2000, (es. stato di famiglia, iscrizione all’Albo professionale, possesso
del titolo di studio, di specializzazione, di abilitazione);
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: per
tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nell’elenco di cui all’art. 46 del DPR
28/12/2000, n. 445 e ss.mm.ii, (ad es. attività di
servizio, borse di studio, incarichi libero-professionali, docenze, partecipazioni a congressi, convegni o seminari, conformità di copie agli originali - 19 e 47, DPR n. 445/2000 e ss.mm.ii).
Le dichiarazioni sostitutive di cui sopra devono
risultare da atto formale distinto dalla domanda ed
allegato alla medesima (come da fac-simile ALLEGATO B e C). Gli atti di notorietà e le dichiarazioni
sostitutive devono essere sempre corredate da copia
di documento di identità in corso di validità.
Nel caso in cui per le suddette dichiarazioni non
venissero utilizzati i modelli allegati (ALLEGATI B
e C) al presente avviso è necessario, ai fini della
validità, che le stesse contengano:
- dati anagrafici (cognome, nome, data e luogo di
nascita, residenza);
- esplicita indicazione della consapevolezza “delle
sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R.
445/2000 in caso di dichiarazioni mendaci” e “della decadenza dei benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base delle
dichiarazioni non veritiere”;
- indicazione di tutti gli elementi utili per identificare e valutare i titoli.
La dichiarazione resa dal candidato, in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della certificazione, deve contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione
del titolo che si intende produrre; l’omissione anche
di un solo elemento comporta la non valutazione
del titolo autocertificato.
Con particolare riferimento al servizio prestato, la
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà deve
contenere l’esatta denominazione dell’Ente, la qualifica, il tipo di rapporto di lavoro (a tempo pieno, a
tempo definito, a impegno orario ridotto), le date di
inizio (gg/mm/aa) e di conclusione del servizio
(gg/mm/aa) nonché le eventuali interruzioni (aspettative, sospensioni ecc.), le discipline nelle quali è
stato prestato il servizio e quant’altro necessario per
valutare il servizio stesso.
MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La domanda e la documentazione ad essa allegata possono essere inoltrate mediante:
a) invio della domanda e dei relativi allegati, in unico file formato PDF, tramite utilizzo di posta
elettronica certificata tradizionale (PEC), personale del candidato - sufficiente a rendere valida l’istanza, a considerare identificato l’autore di
essa, a ritenere la stessa regolarmente sottoscritta
- purché l’invio avvenga esclusivamente all’indirizzo mail [email protected].
In tal caso è possibile produrre successivamente
la documentazione utile alla valutazione in
modalità cartacea - e comunque entro e non oltre
dieci giorni dalla data di scadenza del termine per
la presentazione delle domande - purchè la stessa
risulti dettagliatamente elencata nell’apposito
elenco (punto d. della documentazione da allegare alla domanda);
b) a mezzo del servizio postale (raccomandata
con avviso di ricevimento) al seguente indirizzo: Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord”, P.le Cinelli, 4 - 61121 Pesaro;
c) presentazione diretta all’ufficio protocollo dell’Azienda sito in P.le Cinelli, 4 - Pesaro.
Le domande ed i relativi documenti dovranno
essere consegnati in busta chiusa. All’esterno della busta deve essere indicato il MITTENTE e
deve essere riportata la seguente dicitura: “il presente plico contiene domanda di ammissione all’Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di Direttore di Struttura Complessa - disciplina: Medicina Fisica e Riabilitazione”.
E’ esclusa ogni altra forma di presentazione o di
trasmissione.
Le domande, indirizzate al Direttore Generale e
redatte in carta semplice, unitamente alla documentazione allegata, devono pervenire entro il (trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del
presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana).
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo.
Le domande si considerano prodotte in tempo utile
anche se spedite a mezzo raccomandata con avviso
di ricevimento entro il termine indicato. In tal caso
la data di spedizione è comprovata dal timbro a data
dell’ufficio postale accettante.
Il termine fissato per la presentazione delle domande tramite ufficio postale e/o all’ufficio protocollo
dell’Azienda è perentorio; la eventuale riserva di
invio successivo di documenti è priva di effetto.
L’Amministrazione declina fin da ora ogni responsabilità per dispersione di comunicazioni dipendenti
da inesatte indicazioni del recapito da parte del candidato o da mancata oppure tardiva comunicazione
del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, o per eventuali disguidi postali o telegrafici non
imputabili a colpa dell’Amministrazione stessa.
ANNO XLV • N. 95
preordinate alla costituzione della Commissione
Esaminatrice sono pubbliche, ed avranno luogo
presso la sede amministrativa aziendale sita in V.le
Trieste, 391 - Pesaro, alle ore 11,00 del primo giovedì successivo a quello di scadenza del termine per
la presentazione delle domande di partecipazione
alla selezione. Nel caso in cui, per qualsiasi ragione,
le suddette operazioni dovessero essere rinviate o
ripetute, le stesse saranno effettuate nel medesimo
giorno e nella stessa ora di ogni settimana successiva alla prima estrazione fino alla totale individuazione dei componenti la Commissione stessa.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
La Commissione cosi individuata, all’atto dell’insediamento, prima dell’espletamento della procedura
selettiva, riceve dall’Azienda il fabbisogno ed il profilo professionale del dirigente da incaricare.
Al termine della valutazione dei candidati effettuata
tramite:
- analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, tenuto conto delle necessarie
competenze organizzative
e gestionali, dei volumi dell’attività svolta;
- dell’aderenza al profilo ricercato;
- degli esiti del colloquio;
la Commissione presenta al Direttore Generale una
tema di candidati IDONEI formulata sulla scorta dei
migliori punteggi
attribuiti.
A tal fine la Commissione dispone complessivamente di 100 punti, ripartiti tra due macro aree come
segue:
a) Curriculum: punteggio max 30;
b) Colloquio: punteggio max 60;
c) Esclusività: punteggio max 10.
Per la valutazione dei servizi prestati e delle specializzazioni possedute dal candidato si fa riferimento
alle rispettive tabelle stabilite con Decreto del Ministero della Sanità 30 gennaio 1998 e successive
modificazioni ed integrazioni.
Ai fini della formulazione della tema degli idonei
ciascun candidato dovrà raggiungere la soglia minima di punteggio pari a complessivi 50 punti (pari al
50% del punteggio massimo attribuibile)
COMMISSIONE DI VALUTAZIONE
Ai sensi dell’art. 15, comma 7 bis, D.Lgs 502/1992
e ss.mm. e di quanto disciplinato dalla Regione Marche con DGRM 1503/2013, la selezione viene effettuata da una Commissione composta da:
- Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera;
- tre Direttori di Struttura Complessa nella medesima disciplina oggetto dell’incarico, individuati
tramite sorteggio da un elenco nazionale nominativo costituito dall’insieme degli elenchi regionali
dei Direttori di Struttura complessa appartenenti ai
ruoli regionali del SSN.
Per ogni componente titolare viene sorteggiato un
supplente, fatta accezione per il Direttore Sanitario.
Nel caso in cui risultasse impossibile individuare,
nell’ambito dell’elenco della disciplina propria della
struttura complessa di riferimento, il numero minimo di nominativi indispensabile per effettuare il sorteggio: pari a sei, l’Azienda acquisisce ulteriori
nominativi nell’ambito degli elenchi nominativi,
ricorrendo alle discipline equipollenti prioritariamente per le supplenze.
In caso di sorteggio di tre Direttori di Struttura Complessa della Regione Marche non si procede alla
nomina del terzo sorteggiato ma si prosegue nelle
operazioni di sorteggio fino ad individuare almeno
un componente della commissione direttore di struttura complessa appartenente a regione diversa.
Tra i tre componenti sorteggiati la Commissione
elegge un Presidente; in caso di parità dei voti è eletto il componente più anziano. In caso di parità nelle
deliberazioni della Commissione prevale il voto del
Presidente.
Le operazioni di sorteggio, effettuate dall’apposita
Commissione di cui alla det. n. 129 del 04/03/2014,
MACRO-AREA CURRICULUM
MAX PUNTI 30
La Commissione formula un giudizio complessivo,
adeguatamente e dettagliatamente motivato, scaturente da una valutazione generale del curriculum di
ciascun candidato, correlata al grado di attinenza con
le esigenze aziendali.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Il curriculum, pertanto, deve contenente ogni elemento utile volto ad accertare:
Esperienza professionale: max punti 10
a) la tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le
strutture presso le quali il candidato ha svolto la
sua attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime;
b) la posizione funzionale del candidato nelle strutture ed alle sue competenze con indicazione di
eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione, ruoli di responsabilità rivestiti, lo scenario organizzativo in cui
ha operato il dirigente ed i particolari risultati
ottenuti nelle esperienze professionali precedenti;
Prestazioni quali - quantitative: max punti 10
c) la tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato anche con riguardo
all’attività trattata nei precedenti incarichi, misurabile in termini di volume e complessità;
si precisa che l’attività deve essere riferita al
decennio precedente alla data di pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
del presente e deve essere certificata dal direttore sanitario sulla base della attestazione del Dirigente Responsabile del competente Dipartimento
o Unità Operativa della unità sanitaria locale o
dell’azienda ospedaliera.
Il relativo punteggio verrà attribuito in relazione a:
- attinenza e rilevanza rispetto al fabbisogno definito;
- caratteristiche dell’azienda e della struttura in cui il
candidato ha maturato le proprie esperienze, in
relazione al fabbisogno oggettivo;
- durata, continuità e rilevanza dell’impegno professionale del candidato.
Attività di formazione, studio, ricerca e pubblicazioni: max. punti 10
d) i soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere di durata non inferiore a tre mesi con esclusione dei tirocini obbligatori;
e) l’attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento di diploma di laurea universitaria,
laurea specialistica, laurea magistrale, di specializzazione o di attività didattica presso scuole per
la formazione di personale sanitario;
f) la partecipazione a corsi, congressi, convegni e
seminari, anche effettuati all’estero, in qualità di
docente o di relatore;
g) la produzione scientifica degli ultimi dieci anni,
valutata in relazione all’attinenza alla disciplina
ed in relazione alla pubblicazione su riviste
ANNO XLV • N. 95
nazionali ed internazionali, caratterizzate anche
da filtri nell’accettazione dei lavori, nonché il
suo impatto sulla comunità scientifica;
h) la continuità e la rilevanza dell’attività pubblicistica e di ricerca svolta nel corso dei precedenti
incarichi .
MACRO-AREA COLLOQUIO MAX PUNTI 60
La Commissione, con il supporto specifico del
Direttore Sanitario, prima dell’espletamento del colloquio, illustra nel dettaglio il contenuto, oggettivo e
soggettivo, della posizione da conferire, affinché i
candidati stessi possano esporre interventi mirati ed
innovativi volti al miglioramento della struttura, sia
dal punto di vista clinico che da quello organizzativo.
Il colloquio è diretto alla valutazione delle capacità
professionali nella specifica disciplina, con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, nonché all’accertamento delle capacità gestionali, organizzative e di direzione con riferimento alle
caratteristiche dell’incarico da svolgere, rispondenti
al fabbisogno determinato dall’Azienda.
La Commissione, nell’assegnare il punteggio relativo al colloquio terrà conto:
- della chiarezza espositiva;
- della correttezza delle risposte;
- dell’uso di linguaggio scientifico appropriato;
- della capacità di collegamento con altre patologie o
discipline o specialità per la miglior risoluzione
dei quesiti anche dal punto di vista dell’efficacia e
dell’economicità degli interventi nonché dell’attitudine all’innovazione ai fini del miglioramento
dell’organizzazione.
Nell’ambito della procedura selettiva e per integrare
gli elementi di valutazione nella macro area del colloquio, l’Azienda può prevedere di richiedere ai candidati di predisporre, nel giorno fissato del colloquio, una relazione scritta su temi individuati dalla
Commissione stessa.
In tal caso la relazione scritta costituisce elemento di
valutazione nell’ambito della macro area colloquio,
contribuendo alla definizione del relativo tetto massimo di punteggio.
I candidati verranno convocati per il colloquio
non meno di 15 giorni prima del giorno fissato
con raccomandata A/R ovvero con altre modalità
conformi alle norme vigenti.
I candidati che non si presenteranno a sostenere il
colloquio nel giorno, nell’ora e nella sede stabilita,
saranno dichiarati rinunciatari all’Avviso, qualunque
sia la causa dell’assenza anche se non dipendente
dalla volontà dei singoli concorrenti. Il colloquio
avverrà in aula aperta al pubblico, ferma restando la
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
possibilità di non far assistere alle operazioni relative gli altri candidati qualora la Commissione intenda gestire il colloquio con modalità uniformi, somministrando ai candidati le medesime domande.
Completata la valutazione di tutti i candidati la
Commissione redige verbale delle operazioni condotte e la relazione sintetica da pubblicare prima della nomina sul sito internet aziendale trasmettendoli
formalmente al Direttore Generale, unitamente alla
terna dei candidati idonei. La terna degli idonei viene composta dai candidati che hanno raggiunto o
superato un punteggio almeno pari alla soglia minima di punteggio indicate nel presente avviso ed è
predisposta sulla base dei migliori punteggi attribuiti.
ANNO XLV • N. 95
sei mesi, prorogabile di altri sei, a decorrere dalla
data di nomina a detto incarico, sulla base della valutazione di cui al comma 5 dell’art. 15 del D.Lgs.
502/1992 (come modificato dalla Legge 189/2012).
L’incarico avrà la durata di cinque anni, con facoltà
di rinnovo per lo stesso periodo o per periodo più
breve previa verifica positiva delle attività professionali svolte e dei risultati raggiunti al termine dell’incarico, da effettuarsi da parte di apposito Collegio Tecnico.
L’incarico di direzione di struttura complessa è revocato, secondo le procedure previste dalle disposizioni vigenti e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, in caso di:
- inosservanza delle direttive impartite dalla Direzione Generale o dalla Direzione del Dipartimento;
- mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati;
- responsabilità grave e reiterata;
- in tutti gli altri casi previsti dai contratti di lavoro.
Nei casi di maggiore gravità, il Direttore Generale
può recedere dal rapporto di lavoro, secondo le
disposizioni del codice civile e dei contratti collettivi nazionali di lavoro.
Il trattamento giuridico ed economico è regolato e
stabilito dalle norme legislative e contrattuali vigenti per l’Area della dirigenza Medica e veterinaria
attualmente in vigore.
MACRO - AREA ESCLUSIVITA’ - PUNTI 10
La Commissione attribuisce un punteggio complessivo fino al massimo di 10 punti, adeguatamente
motivato, scaturente - dalla valutazione del rapporto
di lavoro in regime di esclusività degli ultimi dieci
anni di servizio,
- dalla manifestata disponibilità a mantenere il rapporto in regime di esclusività per la durata dell’incarico da conferire con la presente procedura.
CONFERIMENTO DELL’INCARICO
Il Direttore Generale individua il candidato da nominare nell’ambito della terna predisposta dalla Commissione. L’individuazione potrà riguardare, sulla
base di congrua motivazione della decisione, anche
uno dei candidati che non ha conseguito il miglior
punteggio.
Resta ferma la possibilità per il Direttore Generale di
non avvalersi della terna stessa e di non procedere
all’attribuzione dell’incarico, dandone adeguata
motivazione.
Inoltre la Direzione di AORMN si riserva la facoltà
di utilizzare gli esiti della procedura selettiva nel
corso dei due anni successivi alla data di conferimento dell’incarico, nel caso in cui il dirigente a cui
verrà attribuito l’incarico dovesse dimettersi o decadere, conferendo l’incarico stesso ad uno dei due
professionisti facenti parte della terna iniziale.
Ai sensi dell’art. 15, comma 8 del Decreto Legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992, il candidato cui è
attribuito l’incarico di direzione di struttura complessa ha l’obbligo di conseguire l’attestato di formazione manageriale entro un anno dall’inizio dell’incarico; il mancato superamento del primo corso,
attivato dalla Regione successivamente al conferimento dell’incarico, determina la decadenza dall’incarico stesso.
L’incarico di direttore di struttura complessa è soggetto a conferma al termine di un periodo di prova di
TRASPARENZA
Prima della nomina del candidato prescelto l’Azienda, nel rispetto della normativa sulla Privacy, pubblica sul sito internet dell’Azienda alla voce “Amministrazione Trasparente”:
- la nomina della Commissione Esaminatrice;
- il profilo professionale del dirigente da incaricare;
- i curricula dei candidati presentatisi al colloquio;
- la relazione della Commissione contenente anche
l’elenco di coloro che non si sono presentati al colloquio;
- le motivazioni della scelta da parte del Direttore
Generale qualora la scelta non ricadesse sul candidato che ha conseguito il miglior punteggio.
Decorsi 15 giorni dalla data di pubblicazione sul sito
internet delle informazioni sopra indicate viene
adottato formalmente l’atto di attribuzione dell’incarico di direzione da parte del Direttore Generale che
successivamente sarà pubblicato con le stesse modalità.
ADEMPIMENTI DEL CANDIDATO AL
QUALE È CONFERITO L’INCARICO
Il candidato al quale verrà conferito l’incarico sarà
invitato a stipulare apposito contratto individuale di
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lavoro ai sensi dell’art. 10, comma 9 del vigente
CCNL per l’Area della dirigenza Medica e Veterinaria, subordinatamente alla presentazione od autocertificazione - nel termine di trenta giorni dalla richiesta dell’Azienda - sotto pena di mancata stipula del
contratto medesimo, dei documenti comprovanti il
possesso dei requisiti generali e specifici richiesti
per l’attribuzione dell’incarico.
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Risorse Umane e Relazioni Sindacali - Ufficio concorsi - tel. 0721/366382-6205-6210.
IL DIRETTORE GENERALE
Dr. Aldo Ricci
DISPOSIZIONI FINALI
La presente procedura di avviso pubblico si intende
conclusa con atto formale di conferimento incarico
entro il termine massimo di mesi 6 dalla data di adozione della determina di nomina della Commissione.
Il termine sopra indicato potrà essere elevato di ulteriori mesi 4 qualora ricorrano ragioni oggettive che
ne comportino l’esigenza (ad es. numerosità delle
domande pervenute).
L’Azienda si riserva la facoltà di sospendere o revocare, in tutto o in parte, il presente avviso qualora ne
rilevasse la necessità e l’opportunità per ragioni di
pubblico interesse.
Per quanto non disciplinato dal presente avviso si fa
riferimento alla normativa in materia ed in particolare al Decreto Legislativo n. 502/92 e seguenti modificazioni e integrazioni e al Decreto Legislativo n.
165/01, al Decreto del Presidente della Repubblica
n. 484 del 10 dicembre 1997, limitatamente agli articoli non disapplicati dalla legge 189/2012, alla Deliberazione della Giunta Regione Marche n. 1503 del
4.11.2013 nonché al CCNL dell’area della dirigenza
Medica e Veterinaria
Questa amministrazione garantisce parità e pari
opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.
Informativa ai sensi dell’art. 13, Legge n. 196/2003
e ss.mm.: si informano i partecipanti alla presente
procedura che i dati personali e sensibili ad essi relativi saranno oggetto di trattamento da parte dell’Azienda con modalità sia manuale sia informatizzata,
esclusivamente al fine di poter assolvere tutti gli
obblighi giuridici collegati all’espletamento della
presente procedura e per il tempo strettamente
necessario.
Espletata la procedura e decorsi sei mesi dalla comunicazione dell’esito, i candidati non scelti dovranno
ritirare i documenti e titoli prodotti. Se non ritirati
personalmente o su delega, la documentazione sarà
distrutta.
Copia del presente avviso, nonché facsimile della
domanda di partecipazione potranno essere reperiti
nel seguente sito: http://www.ospedalimarchenord.it
Per ulteriori informazioni, l’ufficio competente del
procedimento amministrativo è la U.O.C. Gestione
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nione europea, i quali devono, comunque,
possedere i requisiti previsti dall’art. 3 del
Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, e pertanto:
- godere dei diritti civili e politici anche negli
Stati di appartenenza o provenienza;
- essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della cittadinanza italiana, di tutti gli
altri requisiti previsti per i cittadini della
Repubblica;
- avere adeguata conoscenza della lingua italiana;
b) idoneità fisica all’impiego; l’accertamento
dell’idoneità fisica all’impiego - con particolare riferimento alla valutazione della idoneità alla mansione specifica ai sensi dell’art.
41 del D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni - è effettuato dal medico competente
dell’ARPAM prima dell’immissione in servizio;
c) godimento dei diritti civili e politici. Non possono accedere all’impiego coloro che siano
stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
d) non essere stati destituiti dall’impiego, dichiarati decaduti, dispensati ovvero licenziati
disciplinarmente da una pubblica amministrazione:
e) condanne penali: salvo i casi, stabiliti dalla
legge, per alcune tipologie di reati che escludono l’ammissibilità all’impiego, l’Agenzia
si riserva di valutare, a proprio insindacabile
giudizio, l’ammissibilità all’impiego di coloro che abbiano riportato condanna penale
irrevocabile alla luce del titolo del reato, dell’attualità, o meno, del comportamento negativo in relazione alle mansioni della posizione
di lavoro messa a selezione;
f) conoscenza di almeno una lingua straniera,
almeno a livello iniziale, a scelta del candidato tra: inglese e francese (qualora dal candidato non sia stata indicata la preferenza per
una delle lingue sopra indicate il medesimo
verrà automaticamente sottoposto alla verifica della conoscenza della lingua inglese);
conoscenza dell’uso delle apparecchiature e
delle applicazioni informatiche più diffuse.
Le modalità per l’accertamento della conoscenza della lingua straniera e dell’uso delle
apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse sono stabilite dalla Commissione esaminatrice.
2. Ai fini dell’ammissione alla procedura concorsuale è necessario avere raggiunto la maggiore età e
non avere raggiunto il limite massimo per il collocamento a riposo d’ufficio.
_______________________________________________________
ARPAM - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche – Ancona.
Concorso pubblico, per titoli e colloquio, per la
copertura di n. 1 posto di Collaboratore Amministrativo Professionale (cat. D CCNL compatto sanità) per l’Informazione Ambientale, con
rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a
tempo pieno, da assegnare alla Sede Centrale.
ART. 1
POSTI A CONCORSO
1. In esecuzione della Determina del Direttore Generale n. 122/DG del 06.08.2014 è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura
di n. 1 posto di Collaboratore Amministrativo
Professionale (cat. D CCNL comparto sanità) per
l’Informazione Ambientale, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno, da
assegnare ala Sede Centrale dell’ARPAM di
Ancona, previsto nel piano occupazionale anno
2013 definito con determina n. 73/DG del
31.5.2013.
2. Al predetto profilo professionale è attribuito il
trattamento giuridico ed il trattamento economico previsti dal vigente CCNL dell’area del comparto del Servizio Sanitario Nazionale.
3. Ai sensi dell’art. 1014, commi 3 e 4, e dell’art.
678, comma 9, del D.Lgs. n.66/2010, così come
modificato dall’art. 4, lett. pp), nn. 1) e 2) del
D.Lgs. 24.02.2012 n. 20, con il presente concorso si determina una frazione di riserva di posto a
favore dei volontari delle Forze Armate pari al
30% che verrà sommata ad altre frazioni già verificatesi o che si dovessero verificare nei prossimi
provvedimenti di assunzione.
4. L’ARPAM garantisce parità e pari opportunità tra
uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro (ai sensi della Legge 125 del
10/04/1991, del D.Lgs n.198 del 11/04/2006 e
del D.Lgs n. 5 del 25/01/2010). Il posto si intende riferito ad aspiranti dell’uno e dell’altro sesso.
5. I dati personali forniti o raccolti in occasione dell’espletamento della selezione verranno trattati
nel rispetto del D.Lgs. del 30 giugno 2003 n. 196.
ART. 2
REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE
1. Possono accedere all’impiego presso I’ARPAM i
soggetti che possiedono i seguenti requisiti generali:
a) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni
stabilite dalle leggi vigenti. Tale requisito non
è richiesto per i soggetti appartenenti all’U-
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
3. La mancanza di uno solo dei sopraindicati requisiti, unitamente ai requisiti specifici di accesso di
cui al seguente articolo, comporta l’esclusione
dalla selezione, in qualunque momento, con
provvedimento motivato. Qualora sia accertato il
vizio di uno dei requisiti prescritti, l’esclusione
può avvenire in qualunque momento della selezione, anche successivamente alla formazione
della graduatoria.
4. I suddetti requisiti, unitamente ai requisiti specifici di accesso di cui al seguente articolo 3, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel bando per la presentazione delle domande di ammissione, fatto salvo quelli dell’idoneità fisica alla mansione che deve sussistere all’atto dell’accertamento da eseguirsi a cura
dell’ARPAM.
ANNO XLV • N. 95
suscettibili di interpretazione analogica. A tal
fine il candidato in possesso di titolo di studio
ritenuto equipollente a quello richiesto dovrà
indicare gli estremi del provvedimento normativo relativo all’equipollenza stessa. Fatta salva
l’equipollenza stabilita espressamente da norme
di legge, eventuale titolo di studio superiore a
quello richiesto quale requisito di ammissione
non verrà considerato titolo assorbente.
3. Per i cittadini degli stati membri della U.E. il titolo di studio non conseguito in Italia deve essere
riconosciuto ai sensi della normativa vigente in
materia.
ART. 4
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
DI AMMISSIONE
1. La domanda di ammissione al concorso, datata e
sottoscritta (firma da apporre per esteso) dal candidato (non occorre l’autenticazione della firma),
redatta in carta semplice secondo il facsimile
allegato al presente bando (Allegato A), deve
essere indirizzata al Direttore Generale dell’ARPAM - Sede Centrale - Via Caduti del lavoro, n.
40 - 60131 ANCONA entro il termine perentorio
di giorni trenta dalla data di pubblicazione, per
estratto, del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - IV Serie Speciale - Concorsi ed Esami. Qualora detto giorno sia
festivo il termine è prorogato al primo giorno non
festivo. La mancata sottoscrizione della domanda
di ammissione al concorso non è sanabile e comporta l’automatica esclusione dal concorso.
4. Le domande ed i relativi allegati possono essere
presentati:
- a mezzo del servizio postale (Raccomandata
R.R.); farà fede in tal caso il timbro dell’Ufficio postale accettante;
- direttamente all’Ufficio Protocollo dell’ARPAM dalle ore 9,00 alle ore 12,00 di tutti i giorni feriali, escluso il sabato. In tal caso la data di
presentazione è comprovata a mezzo del solo
datarlo, da apporre su una copia della domanda
di cui il concorrente dovrà eventualmente
munirsi. Si precisa che gli operatori dell’ARPAM non sono tenuti né abilitati al controllo
circa la regolarità della domanda e dei relativi
allegati.
- mediante la modalità di invio della domanda
sottoscritta e dei relativi allegati, in formato
PDF, tramite l’utilizzo della posta elettronica
certificata (PEC) personale del candidato
esclusivamente
all’indirizzo
mail:
[email protected]; si precisa che, in caso di
trasmissione mediante PEC, il termine ultimo
ART. 3
REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE
1. Al fine dell’ammissione al concorso i candidati
dovranno risultare in possesso
- dell’iscrizione all’Albo Nazionale dei Giornalisti nell’elenco dei professionisti o dei pubblicisti;
- di uno dei seguenti titoli di studio:
- Diploma di Laurea (DL vecchio ordinamento)
in Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione, Relazioni Pubbliche, Giurisprudenza,
Economia Aziendale, Economia e Commercio,
oppure diplomi delle corrispondenti classi
D.M. n. 509/1999 e D.M. n. 270/2004 equiparati, ai sensi del Decreto Interministeriale
9.7.2009, ai detti diplomi di laurea di cui all’ordinamento previgente al D.M. 509/99;
- Laurea di primo livello (L) in una delle seguenti classi di laurea D.M. 509/99: classe 02
Scienze dei servizi giuridici; classe 14 Scienze
della comunicazione; classe 15 Scienze politiche e delle relazioni internazionali; classe 17
Scienze dell’economia e della gestione aziendale; classe 19 Scienze dell’amministrazione;
classe 28 Scienze economiche; classe 31
Scienze Giuridiche;
- Laurea di primo livello (L) in una delle seguenti classi di laurea D.M. 207/04: classe L14
Scienze dei servizi giuridici; classe L16 Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione;
classe L18 Scienze dell’economia e della
gestione aziendale; classe L20 Scienze della
comunicazione; classe L33 Scienze economiche; classe L36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali.
2. Sono fatte salve le equipollenze stabilite dalle norme di legge in materia di titoli universitari, non
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di invio, pena non ammissibilità, è fissato alle
ore 12.00 del giorno di scadenza del bando.
Non sono consentite altre modalità di invio
5. Il termine per la presentazione delle domande,
delle dichiarazioni sostitutive nonché dei documenti e titoli è perentorio. Non saranno comunque accettate domande pervenute a questa
Amministrazione oltre 7 giorni dalla data di scadenza. La produzione o la riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto.
6. Ai sensi dell’art. 46 e 47 del DPR 445/2000, nella domanda gli aspiranti devono indicare sotto la
propria responsabilità:
a. cognome e nome;
b. la data, il luogo di nascita e la residenza;
c. il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
d. il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti
ovvero i motivi della loro non iscrizione o
della cancellazione dalle liste medesime;
e. le eventuali condanne penali riportate (anche
se sia stata concessa amnistia, condono indulto e perdono giudiziale) e i procedimenti
penali eventualmente pendenti;
f. l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Giornalisti
nell’elenco dei professionisti o dei pubblicisti;
g. i titoli di studio posseduti, con l’indicazione
della data di conseguimento, della classe, della sede e denominazione completa degli Istituti presso i quali i titoli sono stati conseguiti
e della votazione; il titolo di studio conseguito all’estero deve aver ottenuto, entro la data
di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso, la necessaria equipollenza ai diplomi
italiani rilasciata dalle competenti autorità, da
allegare alla domanda di partecipazione;
h. la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
i. i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti rapporti di pubblico impiego o di
lavoro;
j. di non essere stato destituito dall’impiego,
dichiarato decaduto, dispensato ovvero licenziato disciplinarmente da una pubblica amministrazione;
k. di possedere l’idoneità psico-fisica alla mansione prevista dal presente bando;
l. il domicilio presso il quale deve essere fatta
ogni comunicazione inerente al concorso e
recapito telefonico. In caso di mancata indicazione vale, ad ogni effetto, la residenza di
cui alla precedente lettera b);
ANNO XLV • N. 95
m. la lingua straniera conosciuta;
n. i titoli che danno diritto a preferenza nella
nomina (art. 5 D.P.R. 487/94);
o. l’avvenuto pagamento della tassa di concorso
5. La presentazione della domanda da parte del candidato implica il consenso al trattamento dei propri dati personali, compresi i dati sensibili, a cura
del personale preposto alla conservazione delle
domande ed all’utilizzo delle stesse per lo svolgimento delle procedure concorsuali e successivamente per l’eventuale instaurazione e gestione
del rapporto di lavoro.
6. I candidati diversamente abili devono specificare
nella domanda l’ausilio necessario in relazione al
proprio handicap nonché l’eventuale necessità di
tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove
ai sensi dell’art. 20 della legge 5 febbraio 1992 n.
104 e dell’art.16 della legge 12 marzo 1999, n.
68.
ART. 5
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE
ALLA DOMANDA
1. I concorrenti debbono presentare, a corredo della
domanda:
- documentazione relativa al possesso di titoli (di
carriera, di studio, ecc.) che si ritiene opportuno far valere ai fini della valutazione di merito
e della formazione della graduatoria; relativamente ai servizi prestati presso le aziende sanitarie o presso le aziende ospedaliere deve essere attestato se ricorrono o meno le condizioni
in presenza delle quali il punteggio di anzianità
deve essere ridotto e, in caso positivo, la misura della riduzione del punteggio;
- curriculum formativo e professionale;
- elenco in carta semplice dei documenti e dei
titoli presentati.
- copia fotostatica di un documento di identità in
corso di validità.
- ricevuta del versamento di Euro 10,00, a titolo
di contributo di partecipazione al concorso,
non rimborsabile, con indicazione dettagliata
del concorso a cui il versamento si riferisce.
Tale versamento può essere effettuato sul c/c
bancario intestato al tesoriere dell’ARPAM Banca delle Marche - Agenzia n.2 - Ancona IBAN: IT17 J 06055 02600 000000004041
ovvero sul c/c postale n. 11804622, intestato
all’ARPAM - via Caduti del Lavoro, 40 Ancona, specificando la causale del versamento.
2. L’omesso versamento della suddetta tassa è causa
di esclusione dal concorso se non regolarizzato
entro il temine assegnato al candidato.
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ANNO XLV • N. 95
- il contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;
- profilo professionale/ qualifica professionale/
livello/categoria;
- periodi di servizio con esatta indicazione della
data di inizio e termine del rapporto di lavoro
con indicazione di eventuali interruzioni del
rapporto di lavoro;
- tipologia del rapporto di lavoro (dipendente,
libero professionista, socio lavoratore, etc.);
- impegno orario settimanale (tempo pieno o parziale specificando la percentuale oraria rispetto
alla prestazione lavorativa full-time);
- nel caso in cui il candidato debba autocertificare titoli di studio lo stesso dovrà indicare: esatta denominazione del titolo, data di conseguimento, sede e denominazione completa dell’Istituto presso il quale il titolo è stato conseguito, eventuale classe di appartenenza,
Il periodo di lavoro deve essere esattamente precisato dalla data di inizio a quella finale, con
indicazione di eventuali interruzioni o sospensioni del rapporto (es. aspettative senza retribuzione
e senza decorrenza dell’anzianità). Al fine di
consentire alla Commissione la verifica della
corrispondenza della qualifica rivestita presso
altra amministrazione, il candidato è invitato a
specificare le mansioni effettivamente svolte,
qualora le stesse non siano desumibili dalla qualifica.
8. L’ARPAM si riserva la facoltà di verificare la
veridicità delle dichiarazioni sostitutive prodotte,
che devono contenere con esattezza tutti gli elementi e le informazioni necessarie affinché l’Azienda sia posta nella condizione di poter determinare con certezza il possesso dei requisiti o la
valutabilità dei titoli presentati.
9. L’interessato che si avvalga della dichiarazione
sostitutiva dell’atto di notorietà deve allegare o
presentare copia fotostatica di un valido documento di riconoscimento sia in caso di inoltro
della domanda e della documentazione a mezzo
del servizio postale sia direttamente all’Ufficio
Protocollo dell’Azienda.
10. Non è consentito il riferimento a titoli presentati
a questa o ad altra amministrazione o a documenti allegati alla domanda di partecipazione
ad altre procedure concorsuali o selettive.
11. Non saranno prese in considerazione e comporteranno pertanto l’esclusione dalla selezione le
domande prive di firma e le domande con
omessa o errata indicazione della selezione al
quale s’intende partecipare.
12. Il candidato ha l’obbligo di comunicare le successive variazioni di residenza e/o domicilio
3. Il curriculum formativo e professionale dovrà
essere redatto su carta semplice, datato e firmato
(firma da apporre per esteso); i contenuti del curriculum, al fine di procedere alla relativa valutazione, devono essere autocertificati dal candidato stesso mediante dichiarazioni sostitutive di cui
agli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 e successive
modifiche ed integrazioni. Il curriculum qualora
non reso sotto forma di dichiarazione sostitutiva
di certificazione e/o atto di notorietà, o non formalmente documentato, ha unicamente uno scopo informativo e, pertanto, non produce attribuzione di alcun punteggio.
4. I titoli ed i documenti, per essere oggetto di valutazione, devono essere prodotti in originale o in
copia legale o autenticata ai sensi di legge; le
pubblicazioni devono essere edite a stampa. Ai
sensi del D.P.R. 28.12.2000, n.445, la conformità
all’originale dei titoli e delle pubblicazioni può
essere resa anche in forma di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà; in tal caso alla
dichiarazione deve essere allegata la fotocopia
dei documenti originali.
5. Ai sensi dell’art. 15 della Legge 12.11.2011 n.
183, le certificazioni rilasciate dalla Pubblica
Amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono sempre sostituite dalle dichiarazioni di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000
(dichiarazioni sostitutive di certificazioni e
dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà).
Non potranno pertanto essere accettate certificazioni rilasciate da Pubbliche Amministrazioni e da gestori di pubblici servizi, che - ove
presentate- devono ritenersi nulle.
6. Qualora venga presentata dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (Allegato B), tale dichiarazione deve essere resa nella consapevolezza
che saranno applicate sanzioni penali in caso di
dichiarazioni false o mendaci ai sensi dell’art.76
del D.P.R. n.445/00 e che il candidato decadrà
dai benefici acquisiti secondo quanto disposto
dall’art.75 dello stesso Decreto.
7. Le dichiarazioni sostitutive devono, in ogni caso,
contenere tutti gli elementi e le informazioni
necessarie previste dalle certificazioni che sostituiscono. La mancanza, anche parziale, di tali
elementi preclude la possibilità di procedere alla
relativa valutazione. In particolare:
- nel caso in cui il candidato debba autocertificare attività lavorative svolte presso pubbliche
amministrazioni o aziende private lo stesso
dovrà necessariamente indicare, al fine della
relativa valutazione:
- denominazione dell’ente/ amministrazione/
azienda presso cui l’attività lavorativa è stata
svolto;
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mediante fax (071-2132776) indirizzato all’Ufficio Personale dell’ARPAM, - Via Caduti del
Lavoro n. 40 - 60131 Ancona, ed accompagnato dalla copia di un valido documento di riconoscimento oppure a mezzo raccomandata A.R.
13. L’ARPAM non assume responsabilità per la
mancata ricezione di comunicazioni dipendente
da inesatta indicazione del recapito da parte del
concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi
postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
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scritti dal bando ai fini della partecipazione al
concorso limitata ai candidati ammessi a sostenere le prove orali.
ART. 8
COMMISSIONE ESAMINATRICE
1. Il Direttore Generale, dopo la scadenza del bando
di concorso, nomina la commissione esaminatrice e mette a disposizione il personale necessario
per l’attività della stessa.
2. La Commissione esaminatrice è così composta:
- Presidente: un esperto scelto tra i dirigenti dell’ARPAM, di altre agenzie ambientali o di altre
amministrazioni pubbliche, in possesso del
diploma di laurea, competenti nelle materie
oggetto del concorso, o tra docenti universitari
nelle materie oggetto del concorso
- Componenti: due esperti scelti tra il personale
dell’ARPAM, di altre agenzie ambientali o di
altre amministrazioni pubbliche, competenti
nelle materie oggetto del concorso ed inquadrati in categoria almeno pari rispetto a quella
propria dei posti messi a selezione;
- Segretario: un dipendente amministrativo dell’ARPAM, di categoria non inferiore alla C.
3. La commissione esaminatrice, ove necessario,
può essere integrata da membri aggiunti per l’accertamento della conoscenza della lingua straniera e dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche.
4. In relazione al numero delle domande ed alla sede
prescelta, qualora per lo svolgimento delle prove
siano necessari più locali, per il lavoro di vigilanza e di raccolta degli elaborati la commissione
utilizza il personale messo a propria disposizione
dall’amministrazione.
ART. 6
RIAPERTURA DEL TERMINE, MODIFICA,
SOSPENSIONE E REVOCA DEL CONCORSO
1. Il Direttore Generale dell’ARPAM può stabilire di
riaprire il termine fissato nel bando per la presentazione delle domande allorquando il numero
delle domande presentate entro il medesimo termine venga considerato insufficiente ad assicurare un esito soddisfacente del concorso. Ha inoltre
facoltà di modificare, revocare o sospendere il
concorso con provvedimento motivato.
ART. 7
ESCLUSIONE DAL CONCORSO
1. L’esclusione dei candidati dal concorso è disposta
con Determina del Dirigente dell’Ufficio Personale,
2. Può anche essere disposta l’ammissione con riserva qualora sussista la necessità di acquisire ulteriori elementi di valutazione senza ritardare l’espletamento della procedura. L’eventuale nomina
rimane sospesa sino allo scioglimento della riserva medesima. L’esclusione o l’ammissione con
riserva sono comunicate ai candidati interessati a
mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
3. I candidati che non ricevono comunicazione di
esclusione o di ammissione con riserva sono
ammessi alla procedura concorsuale senza alcuna ulteriore formalità.
4. L’esclusione dal concorso può peraltro essere
disposta in ogni momento, con provvedimento
motivato, ed è notificata agli interessati entro
trenta giorni dall’esecutività della relativa decisione.
5. Per garantire la maggiore celerità di espletamento
della procedura di reclutamento l’ARPAM può
ammettere a partecipare alle prove scritte tutti i
candidati che hanno prodotto domanda, con
riserva di successiva verifica dei requisiti pre-
ART. 9
PRESELEZIONE
1. L’ARPAM, per il perseguimento di obiettivi di
celerità, economicità ed efficacia, qualora pervengano oltre centocinquanta domande, può
subordinare l’ammissione alle prove concorsuali,
al superamento di una preselezione che tende ad
accertare l’attitudine a svolgere le mansioni del
profilo a concorso ed è effettuata, ove necessario,
con l’ausilio di sistemi automatizzati.
2. La preselezione non costituisce prova d’esame;
pertanto il punteggio conseguito nella preselezione non concorre alla formazione del voto finale
di merito.
3. La prova preselettiva consiste, di norma, nella
predisposizione di quesiti a risposta sintetica e/o
quiz a risposta multipla sulle materie oggetto delle prove concorsuali;
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tino Ufficiale della Regione Marche e sul sito
internet dell’Agenzia (www.arpa.marche.it). La
predetta pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti; l’assenza alla prova scritta o pratica
comporterà comunque l’esclusione dal concorso
qualunque ne sia la causa.
2. L’elenco dei candidati che conseguono l’ammissione alla prova pratica ed alla prova orale sarà
pubblicato sul sito internet dell’Agenzia
(www.arpa.marche.it) - Concorsi ed Avvisi Pubblici sezione Concorsi, con l’indicazione del voto
riportato nelle prove scritta e pratica.
3. La commissione, per economia di tempo, tenuto
conto del numero dei candidati, può stabilire di
effettuare tutte le prove previste dal bando nella
stessa giornata così come potrà far svolgere la
prova pratica subito dopo la prova scritta senza
procedere alla preventiva valutazione della precedente prova. In tal caso, alla prova pratica sono
ammessi tutti i candidati che hanno partecipato
alla prova scritta; l’eventuale mancato raggiungimento della sufficienza al momento della valutazione della prova scritta comporta l’annullamento della prova pratica.
4. L’avviso per la presentazione alla prova orale
verrà comunicato direttamente ai candidati
ammessi non meno di 15 giorni prima dell’inizio
delle medesime.
5. Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale la Commissione forma l’elenco dei candidati
esaminati con l’indicazione dei voti da ciascuno
riportati; tale elenco sarà affisso nella sala degli
esami.
6. Le prove del concorso sia scritte che orali non
possono aver luogo nei giorni festivi né nei giorni di festività religiose ebraiche o valdesi, ai sensi della legge 8 marzo 1989, n. 101.
4. La data e le modalità della prova preselettiva sono
pubblicate nel Bollettino Ufficiale della Regione
Marche e nel sito istituzionale dell’Agenzia non
meno di quindici giorni prima dell’inizio della
prova medesima.
5. La predetta pubblicazione ha valore di notifica a
tutti gli effetti nei confronti di tutti i candidati
ammessi ai sensi del comma successivo; l’assenza alla prova di preselezione comporta l’esclusione dal concorso qualunque ne sia la causa.
6. Tutti i candidati che hanno presentato regolare
domanda di partecipazione e cioè:
- domanda debitamente firmata e spedita entro il
termine perentorio previsto dal bando di concorso;
- domanda corredata da copia fotostatica di un
documento di identità del candidato;
saranno ammessi con riserva a partecipare all’eventuale prova preselettiva.
7. L’ammissione di cui al comma precedente è
disposta con determina del Dirigente dell’Ufficio
Personale; nei confronti degli altri candidati è
disposta, con il medesimo atto, l’esclusione dalla
preselezione; ai candidati esclusi sarà data comunicazione con raccomandata a.r.
8. Espletata la procedura di preselezione l’ARPAM
procederà alla verifica degli ulteriori requisiti
previsti dal bando di concorso per l’ammissione
alla procedura concorsuale nei confronti dei candidati che l’hanno superata; in caso di verifica
positiva l’ARPAM procederà, con apposita determina del Dirigente dell’Ufficio Personale, allo
scioglimento della riserva e all’ammissione alla
procedura concorsuale.
9. Ai candidati nei cui confronti la riserva non è stata sciolta positivamente, verrà data comunicazione della loro esclusione dalla partecipazione alle
prove concorsuali, da parte dell’Ufficio Personale, con raccomandata a.r.
10. I risultati della preselezione saranno resi noti
mediante pubblicazione sul sito istituzionale
dell’Agenzia.
11. I candidati che hanno superato la preselezione e
per i quali la riserva è sciolta positivamente
sono ammessi alla procedura concorsuale senza
alcuna ulteriore formalità, secondo le modalità
di cui all’articolo successivo
ART. 11
PUNTEGGI E PROVE DI ESAME
1. La Commissione dispone complessivamente di
100 punti così ripartiti:
a. 30 punti per i titoli;
b. 70 punti per le prove di esame.
2. I punti per le prove di esame sono così ripartiti:
- 30 punti per la prova scritta;
- 20 punti per la prova pratica;
- 20 punti per la prova orale.
3. I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti:
a. 20 punti per i titoli di carriera;
b. 3 punti per i titoli accademici e di studio;
c. 3 punti per le pubblicazioni ed i titoli scientifici;
ART. 10
SVOLGIMENTO DELLE PROVE
1. Il diario della prova scritta e della prova pratica e
la sede delle prove verranno comunicati ai candidati, non meno di quindici giorni prima della prova medesima mediante pubblicazione nel Bollet-
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d. 4 punti per il curriculum formativo e professionale.
4. Il punteggio previsto per la valutazione dei titoli
sopra ripartiti è attribuito dalla Commissione
tenuto conto della loro attinenza alla posizione
funzionale da conferire e nel rispetto dei criteri
stabiliti nel successivo articolo.
5. Il superamento della prova scritta e la conseguente ammissione alla prova pratica è subordinato al
raggiungimento di una valutazione di sufficienza
espressa in termini numerici di almeno 21/30.
6. Il superamento della prova pratica e la conseguente ammissione alla prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza, espressa in termini numerici, di almeno
14/20.
7. Il superamento della prova orale è subordinato al
raggiungimento di una valutazione di sufficienza, espressa in termini numerici, di almeno
14/20.
8. Le prove di esame per il profilo professionale a
concorso sono le seguenti:
PROVA SCRITTA: consiste nello svolgimento di un
tema o questionario a risposta sintetica su argomenti inerenti:
- diritto amministrativo;
- rapporto di pubblico impiego con particolare
riguardo ai processi di riforma, nonché alle
responsabilità, doveri, diritti e sanzioni disciplinari del pubblico dipendente;
- teoria e tecnica del linguaggio giornalistico con
particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni:
- informazione ambientale, con particolare riferimento al D.Lgs 19 agosto 2005 n.195;
- legislazione ambientale, con particolare riferimento al D.Lgs n. 3 aprile 2006 n.152;
PROVA PRATICA: verte nelle materie oggetto della prova scritta.
PROVA ORALE: verte sulle materie della prova
scritta, nonché sulle seguenti materie:
- elementi di legislazione sulla stampa e sulla editoria;
- elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati a mezzo stampa, al reato di diffamazione ed ai reati contro la Pubblica Amministrazione;
- legislazione ed organizzazione dell’ARPAM e
degli enti locali aventi competenza ambientale.
In sede di prova orale la Commissione procederà
alla verifica dei requisiti di conoscenza delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua straniera, almeno a livello iniziale.
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ART. 12
CRITERI DI VALUTAZIONE DEI TITOLI
1. La Commissione effettua la determinazione dei
criteri di massima prima dell’espletamento della
prova scritta; la Commissione deve attenersi, ai
fini della valutazione dei titoli, ai seguenti principi:
a) titoli di carriera:
- i titoli di carriera sono valutabili se si tratta di
attività di lavoro subordinato reso presso pubbliche amministrazioni nel profilo professionale a concorso o in qualifiche corrispondenti; il
servizio reso in qualità di dipendente in qualifiche inferiori, ma comunque attinenti a quella
a concorso, è valutato con un punteggio non
superiore al 50% di quello reso nel profilo relativo al concorso;
- i periodi di servizio omogeneo sono cumulabili;
- le frazioni di anno sono valutate in ragione
mensile considerando, come mese intero,
periodi continuativi di giorni trenta o frazioni
superiori a quindici giorni;
- il servizio a tempo determinato è equiparato al
servizio a tempo indeterminato;
- i periodi di servizio prestati a tempo parziale
sono valutati proporzionalmente all’orario di
lavoro previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro;
- in caso di servizi contemporanei è valutato
quello più favorevole al candidato;
b) titoli accademici e di studio: i titoli accademici e di studio sono valutati con un punteggio
attribuito dalla commissione, tenuto conto
dell’attinenza dei titoli posseduti con il profilo professionale da conferire;
c) pubblicazioni e titoli scientifici:
- la valutazione delle pubblicazioni deve essere
adeguatamente motivata, in relazione alla originalità della produzione scientifica, all’importanza delle riviste, alla continuità ed ai contenuti dei singoli lavori, al grado di attinenza dei
lavori stessi con la posizione funzionale da
conferire, all’eventuale collaborazione di più
autori;
- la commissione deve, peraltro, tenere conto, ai
fini di una corretta valutazione:
1) della data di pubblicazione dei lavori in relazione all’eventuale conseguimento di titoli
accademici già valutati in altra categoria di
punteggi;
2) del fatto che le pubblicazioni contengano mere
esposizioni di dati e casistiche, non adeguatamente avvalorate ed interpretate, ovvero
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
abbiano contenuto solamente compilativo o
divulgativo, ovvero ancora costituiscano
monografie di alta originalità;
- i titoli scientifici sono valutati con motivata
relazione tenuto conto dell’attinenza dei titoli
posseduti con il profilo professionale da conferire;
d) curriculum formativo e professionale:
- nel curriculum sono valutate le attività professionali e di studio, formalmente documentate,
non riferibili ai titoli già valutati nelle precedenti categorie, idonee ad evidenziare ulteriormente il livello di qualificazione professionale
acquisito nell’arco della intera carriera e specifiche rispetto alla posizione funzionale da conferire, nonché gli incarichi di insegnamento
conferiti da enti pubblici;
- in tale categoria rientrano anche i corsi di formazione e di aggiornamento professionale qualificati con riferimento alla durata e alla previsione di esame finale;
- il punteggio attribuito dalla commissione è globale;
- non sono valutate le idoneità conseguite in precedenti concorsi.
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della pubblicazione sul sito istituzionale dell’ARPAM per eventuale copertura di posti per i
quali il concorso è stato bandito, presso una delle sedi di lavoro dell’ARPAM (Sede Centrale,
Dipartimenti Provinciali di Pesaro, Ancona,
Macerata e Ascoli Piceno e Fermo) e che successivamente ed entro tale data dovessero rendersi
disponibili e comunque nell’ambito della programmazione triennale del fabbisogno di personale determinata ai sensi dell’art.39, comma 1,
della Legge n.449/97. La partecipazione alla procedura implica pertanto l’accettazione incondizionata della sede di lavoro che verrà stabilita
dall’ARPAM nel proprio ambito territoriale.
6. Non è consentita l’utilizzazione della graduatoria
per la copertura dei posti istituiti successivamente alla data di indizione del concorso.
7. Il candidato che non accetta la proposta di assunzione a tempo indeterminato, con particolare
riferimento alla sede assegnatagli dall’Agenzia,
decade dalla graduatoria.
8. La graduatoria può essere altresì utilizzata per il
conferimento di incarichi temporanei con assunzioni a tempo determinato nei casi previsti dalle
vigenti norme.
ART. 14
ADEMPIMENTI DEI VINCITORI
1. Il candidato dichiarato vincitore è invitato, ai fini
della stipula del contratto individuale di lavoro, a
presentare, nel termine di giorni trenta dalla data di
ricevimento della relativa comunicazione, a pena di
decadenza nei diritti conseguenti alla partecipazione
allo stesso:
a) i documenti corrispondenti alle dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione al concorso per i quali non sia prevista autodichiarazione sostitutiva;
b) i titoli che danno diritto ad usufruire della riserva,
precedenza e preferenza a parità di valutazione.
2. Il candidato dichiarato vincitore ha facoltà di
richiedere all’amministrazione che ha bandito
il concorso, entro dieci giorni dalla comunicazione dell’esito del concorso, l’applicazione dell’articolo 18, comma 3, della legge 7
agosto 1990, n. 241.
3. L’ARPAM, verificata la sussistenza dei requisiti, procede alla stipula del contratto nel quale sarà indicata la data d’inizio del servizio.
Gli effetti economici decorrono dalla data di
effettiva presa di servizio.
4. Al momento della sottoscrizione del contratto
individuale di lavoro il vincitore dovrà
dichiarare sotto la propria responsabilità di
non avere altri rapporti di impiego pubblico o
Art. 13
GRADUATORIA E CONFERIMENTO POSTI
1. La Commissione, al termine delle prove d’esame,
formula la graduatoria di merito dei candidati. È
escluso dalla graduatoria il candidato che non
abbia conseguito, in ciascuna delle prove d’esame, la prevista valutazione di sufficienza.
2. La graduatoria di merito dei candidati è determinata sommando il voto conseguito nella valutazione dei titoli al voto complessivo riportato nelle prove d’esame, costituito dalla somma dei voti
attribuiti nella prova scritta, pratica ed orale, con
l’osservanza, a parità di punti, delle preferenza
previste dall’art. 5 del D.P.R. 9 maggio 1994, 487
e s.m.i.
3. Il Direttore Generale, riconosciuta la regolarità
degli atti del concorso, provvede all’approvazione degli stessi e della graduatoria di merito; sono
dichiarati vincitori, nei limiti dei posti messi a
concorso, i candidati utilmente collocati nella
graduatoria di merito.
4. La graduatoria del concorso è pubblicata sul sito
internet
istituzionale
dell’ARPAM
(www.arpa.marche.it); dalla data di pubblicazione sul sito istituzionale decorrono i termini per le
eventuali impugnative.
5. La graduatoria generale degli idonei rimane efficace per un termine di trentasei mesi dalla data
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- far aggiornare, rettificare, integrare i dati erronei o incompleti;
- far cancellare i dati trattati in violazione di legge;
- opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei
dati che lo riguardano.
4. Titolare del trattamento è l’ARPAM - Via Caduti
del lavoro, n.40 - 60131 Ancona, nei cui confronti possono essere fatti valere i diritti di cui
sopra.
privato e di non trovarsi in nessuna situazione
di incompatibilità, ai sensi delle vigenti
disposizioni di legge ed in particolare dell’art.
53 del D.Lgs. n.165/01.
5. L’ARPAM procederà inoltre, ai sensi dell’art.
41 del D.Lgs n. 81 del 9.04.2008, a sottoporre i vincitori a visita medica intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui
il lavoratore è destinato al fine di valutare la
sua idoneità alla mansione specifica.
6. Scaduto inutilmente il termine assegnato per la
presentazione della documentazione, non si
darà luogo alla stipulazione del contratto. I
vincitori che non assumano servizio senza
giustificato motivo entro il termine stabilito
decadono nei diritti conseguenti.
7. La durata del periodo di prova è definita dal
C.C.N.L che si applica al personale delle
ARPA. Il periodo di prova deve essere svolto
come servizio effettivo; a tal fine non si computano i periodi di assenza a qualunque titolo.
ART. 17
RESTITUZIONE DEI DOCUMENTI
1. La documentazione allegata alla domanda non
potrà essere restituita se non trascorsi almeno
quattro mesi dopo l’approvazione della determina di approvazione degli e della graduatoria di
merito; trascorso tale termine, la documentazione
verrà restituita solo su richiesta scritta del concorrente; i documenti verranno consegnati unicamente al concorrente stesso o a persona da lui
delegata per iscritto.
2. I documenti, su richiesta scritta del concorrente,
potranno essere restituiti anche per vie postali,
mediante raccomandata A/R, con spese di spedizione contrassegno a carico del concorrente stesso.
3. Ad esso si applicano anche le norme di legge o
regolamentari in vigore al momento della pubblicazione del bando, anche se non espressamente
richiamate dal medesimo.
ART. 15
DIRITTO DI ACCESSO
1. Il diritto di accesso è consentito soltanto dopo l’espletamento del concorso e dopo l’approvazione
degli atti da parte del direttore generale ed è
effettuato secondo le disposizioni contenute nell’apposito regolamento dell’ente.
ART. 16
TUTELA DELLA PRIVACY
1. L’ARPAM, nel rispetto del D.Lgs. 196/2003
recante il codice in materia di dati personali, utilizza i dati contenuti nelle domande di partecipazione ai concorsi ai soli fini della gestione della
procedura di selezione e dell’instaurazione del
rapporto conseguente che avverrà con utilizzo di
procedure informatiche ed archiviazione cartacea
dei relativi atti.
2. Il conferimento dei dati è obbligatorio, pena l’esclusione dalla selezione, ai fini dell’esame dei
requisiti di partecipazione posseduti dai candidati, ad eccezione dei dati concernenti eventuali
titoli di precedenza o preferenza, che è facoltativo. Detto conferimento, nel rispetto dei principi
di cui al succitato decreto legislativo, costituisce
espressione di tacito consenso al trattamento dei
dati personali.
3. Ai candidati sono riconosciuti i diritti di cui
all’art. 7 del D.Lgs. 196/2003, tra i quali il diritto di:
- accedere ai dati che lo riguardano;
ART. 18
NORME FINALI E DI RINVIO
1. Le disposizioni contenute nel bando di concorso
costituiscono il regolamento speciale del concorso; con la partecipazione al concorso è implicita,
da parte del candidato, l’accettazione senza riserva di tutte le prescrizioni e precisazioni del presente concorso.
2. Per quanto non espressamente previsto dal presente bando si rinvia al vigente regolamento
aziendale per l’accesso dall’esterno agli impieghi, alle norme legislative, regolamentari e negoziali vigenti in materia ed in particolare al D.Lgs
30.3.2001, n.165 e s.m.i., ai Contratti Collettivi
Nazionali Lavoro che si applicano al personale
delle ARPA, al D.P.R. 9.5.1994, n. 487 e s.m.i., al
D.P.R 27.3.2001, n. 220 e al D.P.R. 10.12.1997,
n. 483.
3. Il presente bando viene emanato tenendo conto
dei benefici in materia di assunzioni riservate
secondo quanto stabilito dalla Legge 12.3.1999,
n.68. Si applica altresì a Legge 10.4.1991, n.125,
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
che garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro, nonché l’art. 57 del
D.Lgs. 30.3.2001, n. 165.
4. Per ogni eventuale chiarimento gli aspiranti
potranno rivolgersi all’Ufficio Personale dell’ARPAM - Via Caduti del Lavoro n. 40 - 60131
Ancona - dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00
alle 12.00 (n.tel. 071/2132739-738-725).
5. Il presente bando di concorso è pubblicato in forma integrale sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche, sul sito internet istituzionale dell’ARPAM, dopo la pubblicazione sul BUR Marche, e per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana. - IV Serie Speciale - Concorsi ed Esami.
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Roberto Oreficini Rosi
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AVVISI
_______________________________________________________
Provincia di Macerata
Rilascio concessione pluriennale di derivazione d’acqua, direttamente dal corso d’acqua
Torrente Fiastra e Fiastrella, per mezzo scorrimento, in loc. Fiastra del Comune di Petriolo,
per uso idroelettrico.
Si rende noto che la Ditta BROGLIA SAURO, con
sede in Via Don Luigi Sturzo, 33 - 62010 PETRIOLO, con istanza acquisita in data 17/09/2014 prot. n.
57596, a firma del legale rappresentante Broglia
Sauro, corredata da progetto, ha richiesto il rilascio
di concessione pluriennale (max anni 15) di derivazione d’acqua direttamente dal corso d’acqua Torrente Fiastra e Fiastrella, sito in loc. Fiastra del
Comune di Petriolo, ricadente nel mappale n. area
demaniale del Foglio n. 3 nella misura di l/s 1172 per
uso idroelettrico.
S’informa che chiunque ha interesse potrà prendere
visione degli atti del procedimento e presentare
memorie scritte e documenti in virtù dell’art. 10 lett.
b, della Legge 241/90.
Si fa presente che il termine entro il quale il predetto procedimento dovrà concludersi, così come stabilito dall’Art. 13, comma 4, della L.R. 9 giugno 2006
n. 5, è di 180 giorni e che ai sensi dell’Art 13, comma 2, della L.R. 9 giugno 2006 n. 5, possono essere
presentate osservazioni e opposizioni scritte.
Si comunica, che il Responsabile del Procedimento
è il dott. Nicola Coppari, funzionario della Provincia
di Macerata, Servizio Concessioni e Attingimenti,
Via Alfieri, 2 - 62100 Macerata, Tel. 0733 248389,
[email protected].
IL RESPONSABILE DEL
PROCEDIMENTO
Dott. Nicola Coppari
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Gli annunci da pubblicare devono pervenire entro le ore 16,00 del giovedì precedente la data
di pubblicazione.
Dovranno essere inviati:
Direzione del Bollettino - Regione Marche - Giunta Regionale, Via Gentile da Fabriano 60125 Ancona.
ABBONAMENTO ORDINARIO
(ai soli Bollettini ordinari esclusi
i supplementi e le edizioni speciali
e straordinarie)
Annuo (01.01.2014 - 31.12.2014)
Semestrale (01.01.2014 - 30.06.2014 o
01.07.2014 - 31.12.2014)
ABBONAMENTO SPECIALE
(comprensivo dei bollettini ordinari,
dei supplementi e delle edizioni speciali
e straordinarie)
Annuo (01.01.2014 - 31.12.2014)
Semestrale (01.01.2014 - 30.06.2014 o
01.07.2014 - 31.12.2014)
COPIA BUR ORDINARIO
a 100,00
a 55,00
a 125,00
a 68,00
a
COPIA SUPPLEMENTO - COPIA EDIZIONE SPECIALE COPIA EDIZIONE STRAORDINARIA
(fino a 160 pagine)
a
(da pagina 161 a pagina 300)
a
(da pagina 301 a pagina 500)
a
(oltre le 500 pagine)
a
COPIE ARRETRATE
(si considerano copie arretrate i numeri dei bollettini
stampati negli anni precedenti a quello in corso)
Editore:
REGIONE MARCHE
AUT. TRIBUNALE ANCONA
N. 23/1971
Direttore responsabile:
Dottoressa ELISA MORONI
2,50
2,50
5,50
7,00
8,00
il doppio del prezzo
I versamenti dovranno essere effettuati sul
C/C P. N. 368605 “Regione Marche Servizi Tesoreria regionale”
IBAN IT 83 E 07601 02600 000000368605
causale: BUR MARCHE
Si prega di inviare a “BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE MARCHE
Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona” l’attestazione del versamento o fotocopia di esso con
la esatta indicazione dell’indirizzo cui spedire il Bollettino Ufficiale.
(Anche tramite Fax: 071/8062411)
Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c. legge 662/96 - Filiale di Ancona
Il Bollettino è in vendita presso la Redazione del Bollettino Ufficiale della Regione Marche Giunta Regionale Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona e c/o gli sportelli informativi di
Ancona Via G. da Fabriano Tel. 071/8062358 - Ascoli Piceno Via Napoli, 75 Tel. 0736/342426
- Macerata Via Alfieri, 2 Tel. 0733/235356 - Pesaro V.le della Vittoria, 117 Tel. 0721/31327.
Il Bollettino è consultabile su Internet al seguente indirizzo:
http://www.regione.marche.it/bur
Stampa: STES srl
POTENZA