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n. 12 ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 29 marzo 2007 - € 1 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Editoriale Parrocchia del Porto Senigallia martedì 3 aprile ore 21 - in Chiesa meditazione sul mistero pasquale con la ‘Via Crucis’ di Franz Liszt per solisti, voci recitanti, coro e organo. Coro San Giovanni Battista e le voci di Laura Nigro, Gerardo Giorgini, Mauro Pierfederici. All’organo Valeria Picardi, Direttore Roberta Silvestrini. via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - SOCIETÀ Settimana Aria di festa in questa Domenica delle Palme che vede le nostre chiese particolarmente affollate. C’è come un senso di soddisfazione e di diverso dalle solite messe domenicali che infrange la routine della festa ordinaria per via di quel ramoscello di ulivo che riceviamo in chiesa. E’ la Domenica che ci introduce nella settimana santa, in cui la storia di un Dio che ci ama fino a vestirsi di tutti i nostri panni sporchi, i più sporchi possibili, come dimostrerà nel disprezzo della flagellazione e crocifissione, ma si farà poi vittoria dell’amore nella Pasqua. Diciamoci la verità: fa davvero paura questa nostra terra con tante malvagità. Se cadi in minima disgrazia, c’è subito chi è pronto a calpestarti, indifferente ai tuoi diritti, alla tua dignità, al tuo bisogno di amore, che ricerca due occhi pietosi capaci di farsi inondare dal tuo errore o dolore per restituirti serenità e dignità. Sarà una settimana “santa” perché santi sono gli avvenimenti che ricordano gli ultimi giorni di Cristo. Pur vivendo la nostra ordinaria quotidianità, non potremo dimenticare il suo arrendersi a quanti lo arrestano nel Getsemani, come fosse uomo da nulla; subire il più assurdo processo, vero insulto alla giustizia, perché processo all’innocenza e alla verità; farsi flagellare ed esporsi al ridicolo della piazza, come il pazzo di turno; non avere vergogna di mostrare la sua debolezza nel salire il Calvario sotto il peso della croce ed avere bisogno di un cireneo; ed infine venire additato, come l’ultimo degli uomini sulla croce e morire con la sensazione di essere lasciato solo. Viviamo la contemplazione liturgica dell’Ultima Cena del Giovedì Santo, la croce del Venerdì, il Sepolcro del Sabato, fino a giungere alla gioia della Risurrezione. Gesualdo Purziani ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA DIOCESI Immigrazione, i numeri della integrazione a cura della Redazione ARCEVIA La visita pastorale a Barbara, incontri e fraternità 8-9 di Leoanrdo Pasqualini C’era una volta Carosello 7 MUSICA Quando il cibo diventa cultura per tutti di Umberto Martinelli 11 Il duo Magoni Spinetti anima la Rotonda a cura della Redazione 13 P er i preadolescenti, non più te pressione identitaria esercitata bambini e non ancora adole- dagli spot sulle ragazze rispetto ai scenti, la pubblicità è un veicolo di loro coetanei maschi, dato solo in modelli identitari più che uno stru- parte dovuto all’aumento del numemento di induzione al consumo. E’ ro di protagoniste donne negli spot, quanto emerge dal Terzo rappor- sia nei ruoli tradizionali che più to Minori e Tv presentato a Roma trasgressivi. Un’identificazione non dall’Osservatorio sull’immagine priva di rischi. dei minori in collaborazione con “Le bambine sono più permeabili ai Unicef Italia. L’indagine realizza- modelli che vengono proposti nella ta dall’Osservatorio, giunto al suo pubblicità – ha dichiarato al propoquarto anno di attività, ha coinvol- sito Anna Maria Ajello, docente di to 700 ragazzi di tutt’Italia tra i 10 Psicologia dell’Educazione all’Unie i 12 anni, a cui è stato chiesto di versità La Sapienza – Se riflettiamo esprimere la propria opinione su al- su quali siano i modelli che la pubcuni spot pubblicitari di noti mar- blicità propone, ci rendiamo conto chi trasmessi in tv in prima serata. del pericolo, del danno che possono Una scelta che – come ha spiegato costituire per le ragazze nella fase la coordinatrice dell’Osservatorio di maggiore esposizione come è Daniela Brancati – parte dalla con- quella adolescenziale”. Per il sociosiderazione che i bambini, i prea- logo Luciano Benadusi, che come la dolescenti e i ragazzi non guardano Ajello ha preso parte alla tavola rola tv, sottoponendosi ai messaggi tonda organizzata per la presentapubblicitari, solo nelle fasce a loro zione del Rapporto, i ragazzi hanno dedicate. “un rapporto di fascinazione verso L’elemento più rilevante emerso questo mondo che offre loro mesdalla ricerca è che, secondo i giu- saggi che, più di quanto non riescadizi dei ragazzi che mostrano una no a fare altre fonti di comunicamarcata capacità di decodificazione zione, sono particolarmente tarati, dei messaggi pubblicitari, le storie accordati al loro modo di essere” raccontate da questi ultimi più che ed è per questo che “la pubblicità promuovere il prodotto, spingono conferma la propria prerogativa di verso l’identificazione con i pro- intermediaria fra i bisogni dei giotagonisti. E se da un lato, i ragazzi vani e il mondo degli adulti. Un’innella gran parte dei casi riconosco- termediazione che altre agenzie di no come impossibile il raggiungi- socializzazione faticano a stabilimento del modello proposto, dal- re”. Compresa la scuola che invece, l’altro c’è una forte adesione verso come ha sottolineato Elena Pezzoli, le figure protagoniste degli spot, al coordinatrice scientifica della ricerpunto che l’80 per cento dei prea- ca, potrebbe contribuire a educare dolescenti intervistati dichiara di i ragazzi a una lettura più consapericonoscersi in questi personaggi. vole dei messaggi pubblicitari come Di pari passo la spinta verso l’acqui- avviene con qualsiasi altro testo. sto appare meno rilevante, e secon- “Lo spot pubblicitario, al pari di un do i dati, per i ragazzi solo il 34 per romanzo, di un brano di letteratura, cento dei loro acquisti sono orien- di un testo politico – ha sottolineatati dalla pubblicità. Non è forte to la Pezzoli – è prodotto della noneanche la pressione esercitata sui stra cultura e come tale nella scuola genitori per ottenere un determi- può diventare testo da conoscere, nato prodotto e pochissimi sono i da condividere, da elaborare. Non ragazzi che considera il possesso solo. In famiglia può diventare ocdegli oggetti proposti negli spot in- casione di dialogo, confronto, confluente nel farsi accettare dai propri versazione e modo di conoscenza compagni. reciproca dei bisogni propri e altri”. Altro dato rilevante è la più forM.P. REGIONE I cambiamenti economici e culturali riguardano anche noi, soprattutto il lavoro. Immaginare e governare il territorio G li scenari cambiano rapidamente e occorre un cambio di passo, una spinta verso uno sviluppo che sia realmente competitivo. Le Marche si trovano di fronte tre grandi questioni: accrescere la modernizzazione e l’internazionalizzazione, uno sviluppo territoriale non omogeneo, un elevato indice di disoccupazione femminile. Questa la premessa della relazione tenuta dall’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Ugo Ascoli, nel corso del convegno sul ruolo delle ‘Marche nella competizione europea e internazionale - Lavoro, Formazione, Istruzione e Università’, organizzato dall’Unione regionale delle Province italiane presso il Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche. Tracciando una panoramica sull’attuale fase di sviluppo della nostra regione, si può dire che dopo una crisi del manifatturiero che sembra superata, abbiamo una domanda di lavoro verso qualifiche medio-basse che è quasi interamente soddisfatta dai lavoratori immigrati e una domanda di lavoro di qualifiche medio-alte, cioè di elevate professionalità, che nella nostra regione stenta a trovare risposte sul mercato. Altro punto nodale sono i servizi che Ascoli ha definito ‘il secondo motore di sviluppo dopo il sistema imprenditoriale. Vi è l’esigenza di imprimere una svolta e di creare un circuito virtuoso tra turismo-cultura-ambiente-ruralità. Un intervento complesso che ha bisogno di risorse umane con un’ alta formazione.’ Lo squilibrio territoriale è confermato dagli ultimi dati Istat che evidenziano come ‘la regione marci a due velocità. Da un parte, uno dei più bassi tassi di disoccupazione in Italia, il più basso dell’ultimo decennio: 4,5% (sotto la Toscana che segna 4,8 e l’Umbria con il 5, 1, sopra l’Emilia Romagna che ha il 3,8%), dall’altra una disomogeneità tra Province: mentre Pesaro, Ancona e Macerata viaggiano rispettivamente tra il 3,7 e il 4,0 %, Ascoli Piceno registra un tasso di disoccupazione del 6,5, con una disoccupazione femminile del 10,7 quasi il doppio che nelle altre Province e addirittura aumentato rispetto al dato del 2004 (7,9%.) ‘Quindi - ha evidenziato Ascoli- vanno fatte scelte di policy adeguate, ponendosi delle sfide con le risorse a disposizione per affrontare un’armonizzazione tra domanda e offerta, per aumentare l’integrazione scolastica e l’alfabetizzazione degli immigrati - vera risorsa cruciale per l’equilibrio economico dei prossimi anni - per mirare alla creazione di alte professionalità, attraverso il collegamento con l’alta formazione Ifts, con i poli formativi tecnologici e innovativi e con la formazione continua dei lavoratori. 2 29 marzo 2007 attualità anniversariIl 2 aprile è il secondo anniversario della morte di papa Wojtyla La carezza di un padre C i manca il servo di Dio Karol conoscimento della sua santità, Wojtyla e i due anni trascorsi immediata e superando con un dalla sua morte non hanno col- colpo d’ala le regole del processo mato il vuoto, semmai lo hanno canonico, inadeguate all’impaaccresciuto. Ci manca quella sua zienza dei sentimenti, fosse già voce di padre, su cui avevamo con- stato concesso. La sua santità è tato per un quarto di secolo, e che “un fatto trasparente che abbiamo vorremmo tornasse a farsi sentire. tutti riconosciuto”, ha del resto Manca persino a chi, al suo posto, detto il cardinale Camillo Ruini, ne ha assunto il peso e la respon- annunciando proprio per il 2 aprisabilità alla guida della Chiesa, che le, in coincidenza con l’anniversaha voluto ricordarlo - fatto inedito rio della morte, la conclusione del nella storia del Papato - con un li- processo diocesano. Meno di due bro dedicato all’”amato predeces- anni dall’inizio e dopo che, per desore”. Perché anche lui, Benedetto cisione di Benedetto XVI, erano XVI, custodisce nel suo cuore il stati evitati i consueti cinque anni ricordo di quel maestro ed amico di pausa che vengono richiesti per che ci faceva sentire l’emozione di l’inizio delle cause di beatificazioquanto “è bello essere cristiani”. ne. E’ probabile che anche la fase Manca alla Chiesa e manca al successiva del processo, all’interno mondo quell’amore per l’uomo, della Congregazione per le cause in ogni sua dimensione, che Gio- dei santi, dove sarà costituita la vanni Paolo II aveva imparato ad “positio” del servo di Dio e dove attingere direttamente dall’amore affluiranno i miracoli – si parla per Cristo. Non abbiate paura! Il di una suora francese guarita dal grido dell’inizio del Pontificato, morbo di Parkinson – sarà accein quegli anni bui e tristi della lerata. Ma quel “santo subito!” che guerra fredda che rischiava di di- riecheggiò al momento della sua ventare ad ogni passo calda non morte continua a farsi sentire con era solo consolazione, ma certez- insistenza, protagonista l’arciveza sulla fede, fiducia e speranza scovo di Cracovia e suo segretario di una nuova Gerusalemme per Dziwisz, ma non soltanto lui. l’umanità. Sono sentimenti comprensibili, E’ il Cristo dell’amore il motore soprattutto per chi l’ha conosciuto della storia, E’ stato ancora il suo e gli ha vissuto accanto, verificancollaboratore-successore Benedet- do in ogni momento persino nei to XVI a ricordare quanto la sua comportamenti minuti la perfetta fede profonda avesse segnato il aderenza tra fede e vita vissuta. suo magistero: “Non si è stancato Eppure per la gran parte dei cridi indicare al mondo – ha osser- stiani questo esigente appello alla vato nel primo anniversario della santità di Giovanni Paolo II apsua morte – che se l’uomo si lascia pare l’eco di un proprio bisogno, abbracciare da Cristo non modifi- di un aiuto personale più che la ca la ricchezza della sua umanità, necessità di onorare con gli altari se a lui aderisce con tutto il cuore un uomo che li ha meritati. A Gionon gli viene a mancare qualcosa. vanni Paolo II si chiede una “sanAl contrario l’incontro con Cristo tità di servizio”, che cioè anche rende la nostra vita più attraente”. dagli altari egli sia visibilmente Manca la sua voce, ci mancano presente nel mondo, che continui i suoi gesti e vorremmo che il ri- ad assisterci e ad illuminarci, nelle articoli firmati nostre vicende umane, come aveva fatto attraverso il suo magistero terreno. Dagli altari in qualche modo egli tornerebbe nel mondo e colmerebbe il vuoto che lasciato dietro di sé. Nostalgia di una presenza, bisogno della carezza di un padre. Perché da tutti era stato sentito come il Papa dell’amore di Cristo, e dunque di un amore che tocca tutti, che accoglie e non evita, che ha bisogno per esistere di confrontarsi con l’uomo, dovunque sia. Perché l’amore di Dio è abbondante, oltre i nostri bisogni, ma occorre che gli uomini ne abbiano coscienza. Ecco allora che aveva voluto incontrare tanti popoli e nazioni, facendosi compagno di strada di ognuno, sentendone la voce in diretta. Si era rivolto all’umanità, ma al mondo aveva chiesto anche di parlare a lui, cogliendone anche le novità, interpretando ed incarnando il Concilio Vaticano II. Non aveva vissuto in tempi facili, Karol Wojtyla, come del resto non lo sono gli attuali. Perché, aveva scritto poco prima della morte, il male è sempre in agguato: “All’umanità che talora sembra smarrita e dominata dal potere del male, dell’egoismo e della paura, il Signore risorto offre in dono il suo amore che perdona, riconcilia e apre l’animo alla speranza”. Quel discorso egli non l’ha mai pronunciato e per lui l’ha letto papa Benedetto XVI in una parrocchia romana. Un testamento spirituale che l’attuale pontefice accoglie nel suo magistero. Sono parole di speranza, ma insieme un invito a stili e comportamenti di vita , che Giovanni Paolo II, già santo nel cuore del popolo cristiano, chiede di tenere ad ognuno di noi. Silvano Spaccatrosi riflessioni proposte dagli ‘addetti ai lavori’ il commento dell’economista riccardo moro alla populorum progressio, di grande attualità L’enciclica che parla dell’oggi O stinandosi nella loro avarizia, non potranno che suscitare il giudizio di Dio e la collera dei poveri, con conseguenze imprevedibili”. Parole forti e inequivocabili che Paolo VI, Papa mite e di grande rigore, non temeva di usare nella Populorum Progressio, di cui in questi giorni celebriamo il 40° anniversario, per richiamare il dovere a lavorare per lo sviluppo dei popoli nella giustizia e nella pace. L’enciclica di Paolo VI è uno dei documenti più alti dell’intero insegnamento papale dell’ultimo secolo e ha segnato la strada del magistero sociale di Giovanni Paolo II e, oggi, di Benedetto XVI. Letto a quaranta anni dalla sua pubblicazione il documento mostra una straordinaria e sorprendente modernità. Dopo un avvio di grande lirismo in cui richiama come “i popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell’opulenza” e di come “la Chiesa trasale davanti a questo grido di angoscia”, Paolo VI esamina i diversi ambiti che nel mondo minano la dignità umana, ed esamina con chiarezza e lucidità i nodi principali, anticipando anche quelli che all’epoca non erano ancora al centro del dibattito internazionale. Nel delineare i “dati del problema” dello squilibrio sociale la Populorum afferma senza giri di parole che “si è malauguratamente instaurato un sistema che considerava il profitto come motore essenziale del progresso economico, la concorrenza come legge suprema dell’economia, la proprietà privata dei mezzi di produzione come un diritto assoluto, senza limiti né obblighi sociali corrispondenti... Non si condanneranno mai abbastanza simili abusi, ricordando ancora una volta solennemente che l’economia è al servizio dell’uomo”. Sono quindi individuati con chiarezza alcuni nodi di urgente attualità, sui quali la corresponsabilità internazionale è tuttora gravemente carente. Tra questi la corresponsabilità finanziaria: Paolo VI ricorda l’obbligo a condividere gli sforzi fin anziari da parte di Paesi ricchi e Paesi poveri per garantire lo sviluppo di questi ultimi. Viene anticipato con lucidità il problema del debito internazionale, con un invito esigente ad un dialogo che eviti ai paesi in via di sviluppo “il rischio di vedersi sopraffatti da debiti, il cui soddisfacimento finisce con l’assorbire il meglio dei loro guadagni”. Come è tristemente noto si tratta di una attenzione tuttora molto urgente. Non mancano chiarissimi riferimenti alla necessità di regolare il commercio internazionale per evitare che il diverso potere contrattuale dei Paesi possa condurre a risultati iniqui che penalizzano i più poveri. Anche qui parole chiare: “La legge del libero scambio non è più in grado da sola di reggere le relazioni internazionali”. E la modernità dell’enciclica non sta solo nella chiarezza con cui vengono affrontati i nodi economici, o nella intelligenza con cui vengono presentati i temi dell’immigrazione o quelli della comunicazione come nodali per la costruzione di un futuro di pace, quanto nell’affermare che “lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere sviluppo autentico, dev’essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo”. A quarant’anni dalla sua pubblicazione la Populorum rimane una guida straordinaria per orientare il cammino contemporaneo. Il suo linguaggio, che alcuni giudicano politicamente poco corretto, e che susciterebbe forse scandalo se apparisse oggi per la prima volta, ci invita al rigore per verificare, nel settimo anno, le scelte di giustizia che come comunità internazionale abbiamo proclamato durante il Giubileo. Cancellazione del debito, Obiettivi di sviluppo del Millennio per ridurre la povertà nel pianeta entro il 2015 sono impegni di giustizia che trovano senso completo alla luce della Populorum quando afferma che “lo sviluppo è il nuovo nome della pace”. Vorremmo che questo messaggio fosse chiaro a tutti i cittadini e ai responsabili delle nazioni contemporanee, in un anniversario che felicemente e drammaticamente coincide con quello dell’assassinio di Mons. Romero e con quello della firma dei Trattati di Roma che avviarono la storia di pace dell’Europa odierna. Esempi diversi e notevoli di promozione della pace che attendono imitazione oggi. Non sono le false e interessate polemiche di questi giorni, né l’arroganza violenta che marca il dibattito nazionale e internazionale gli strumenti che possono promuovere l’uomo e costruire la pace. Occorrono mitezza e rigore e, come diceva Giovanni Paolo II ai giovani di Tor Vergata, le “Sentinelle del mattino”, essere disposti a difendere la pace anche “pagando di persona”. Come fece Oscar Romero. Riccardo Moro Asteriski * Benedetto XVI e l’Europa. Ai vescovi europei, riuniti per i 50 anni dei trattati di Roma, il Papa dichiara: Dimenticando le radici cristiane dell’Europa, si corre il rischio della “apostasia da se stessa”. La denatalità, inoltre, la incammina verso il “congedo dalla storia”. “Una comunità che si costruisce senza rispettare l’autentica dignità dell’essere umano, dimenticando che ogni persona è creata a immagine di Dio, finisce per non fare il bene di nessuno”. * Prodi e l’Europa. “Mi sono adoperato lungamente per introdurre il riferimento alle radici cristiane nella Costituzione europea. Non esserci riuscito non vuol dire però che il testo le disconosca”. * Salviamo i classici. “Palazzo Gherardi e la scuola media Fagnani, saranno venduti. Questo non lo possiamo permettere e per questo abbiamo deciso di istituire “Salviamo I Classici””. Roberto Paradisi, consigliere comunale per la lista Civica “Liberi x Senigallia” non ci sta a vedere i due palazzi storici senigalliesi venduti e quindi punta i piedi. . La denuncia che Paradisi, insieme al professor Giulio Moraca e al professor Roberto Coppola muove nei confronti dell’amministrazione è di tentar di liquidare il patrimonio architettonico e culturale della città: “all’interno di quell’edificio, se non sono stati ancora trafugati, si celano cimeli storici che documento la storia scientifica scolastica - spiega il professor Coppola. Attraverso questa petizione vogliamo aprire un dibattito”. * Patentino ciclomotori alla Fagnani. Primi esami il 18 aprile; quelli conclusivi al termine degli esami di terza media. Sono 21 i partecipanti iscritti ai corsi per il patentino presso la Scuola Media “Fagnani”; responsabile il prof. G.Donatiello. Il giudice di pace Pagliari ha trattato egregiamente i temi della convivenza e della responsabilità. Temi proprio azzeccati, vista l’esplosione del bullismo e delle violenze in tante scuole. * La Rassegna Internazionale di Musica Sacra quest’anno apre i festeggiamenti celebrando i 500 anni della Cappella Musicale di Loreto, da Papa Giulio II nel 1507. La Rassegna si aprirà l’11 aprile fino al 15 mentre a ottobre si svolgerà il Convegno Storico internazionale “Cinque secoli di storia delle Cappelle Musicali Europee: la musica presso il Santuario di Loreto”. Stili e forme musicali differenti con i cori provenienti da Lituania, Libano, Slovacchia, Filippine, Romania e Italia che interpreteranno un repertorio musicale, dal 1500 ad oggi. Giuseppe Cionchi 29 marzo 2007 attualità REGIONE Tre protagonisti dell’economia commentano i criteri regionali Fondi europei, le opportunità L e commissioni consiliari della regione ropeo per lo sviluppo gli obiettivi scelti siano progetto, e prima ancora decidere cosa coltiMarche hanno approvato i Piani operati- coerenti con la situazione della nostra regione” vare occorre aver venduto il prodotto”. vi per l’utilizzo dei fondi europei per gli anni afferma Federico Vitali , membro dell’Unione Angelo Causi, di Confcooperative Marche, 2007-2013, che poi saranno discussi in Con- cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid) e pre- che si occupa di formazione con la sociesiglio. Alla regione, che è rientrata nell’Obiet- sidente di Confindustria Marche. Non sembra tà Innovacooper, si augura che nella nuova tivo europeo di “competitività e innovazione” altrettanto convinto, il presidente, sull’impo- programmazione dei Fondi sociali, rispetto arriveranno circa 675 milioni di euro, più di stazione data invece ai Fondi sociali europei: al passato, si eviti una polverizzazione degli quello che si sperava. I finanziamenti sono di- “Gli assi stabiliti per gli investimenti - dice interventi con un numero eccessivo di azioni, visi tra il Fondo europeo di sviluppo regionale - appaiono troppo generici e caratterizzati da che non si perda tempo per rendere operativi (Fesr) per le imprese marchigiane, il Program- un eccessivo ideologismo: ci si preoccupa tan- gli assi, che si definiscano con maggiore inma di sviluppo rurale (Psr) e il Fondo sociale to di multiculturalismo, di conciliazione tra cisività i criteri di selezione e si identifichino europeo (Fse) che viene gestito principalmente vita lavorativa e privata piuttosto che di forma- con estrema chiarezza la visione del territorio dalle province e sostiene tutto il sistema della zione di alte professionalità, come ad esempio in prospettiva 2013 e, infine, che si rafforzi la formazione. Ogni fondo è diviso al suo interno esperti in internazionalizzazione o in innova- programmazione operativa, soprattutto per in “assi” di intervento, in base ai quali vengo- zione e ricerca, esenziali per le nostre aziende. quanto riguarda gli aiuti di stato ed il colleno distribuite le risorse. Per quanto riguarda il L’importante è che i fondi, sia l’Fesr che l’Fse gamento fra formazione e mercato del lavoro. Fesr, il 43% degli investimenti sarà impegnato siano utilizzati per aumentare veramente la “La capacità della forza lavoro, così come delle per “innovazione ed economia della cono- capacità di concorrenza delle imprese e non unità produttive - sostiene Causi - di adattarsi scenza”, il 22% sarà dedicato all’”accessibilità ai siano eccessivamente assorbiti dalle strutture ai cambiamenti del mercato, è un fattore detrasporti ed ai servizi di telecomunicazioni” e che li gestiscono”. terminante per lo sviluppo, tanto rilevante per il restante diviso tra energia, protezione del- Giannalberto Luzi, presidente della Coldiretti le prospettive occupazionali e di carriera degli l’ambiente e valorizzazione dei territori. A dif- Marche, esprime un giudizio positivo sul Por individui, quanto per la competitività dei sisteferenza degli scorsi anni non c’è posto in que- relativo ai fondi per l’agricoltura soprattutto mi economici. Per tale ragione lo sviluppo di sta programmazione per i classici interventi perché sono stati tolti i limiti troppo alti di sistemi efficaci ed efficienti di offerta di forma“a pioggia”, ma verranno privilegiati i progetti volume d’affari delle aziende agricole per acce- zione continua, oltre che iniziale, va orientato presentati da più soggetti aggregati, pubblici dere ai fondi. “Tra le priorità del Por - aggiun- in un’ottica di life-long learning (formazione o privati e trasversali ai vari fondi. Si tratta di ge poi - c’è quella del sostegno all’agricoltura permanente) , uno dei pilastri della strategia di un metodo nuovo da studiare e capire in una biologica: una delle cose da fare è certamente intervento del Fse post-2006”. regione che si caratterizza per piccole o me- concentrare le produzioni in certe zone e poi a cura di Simona Mengascini die imprese. Per quanto riguarda invece il Psr, curare anche la trasforsi è deciso di intervenire principalmente per mazione e commercializfavorire la competitività del settore agricolo, zazione dei prodotti che che sarà aiutato a misurarsi con il mercato so- costano ancora troppo. prattutto grazie alle produzioni di qualità e al L’agricoltura oggi ha molte biologico. Nell’Fse quasi la metà dei contributi funzioni, tra cui la proteandranno alle politiche attive per l’occupazio- zione del territorio, ma ocne e la formazione, con particolare attenzione corre diversificare le coltuagli immigrati, alle donne, all’invecchiamento re: nei campi dove non ci dei lavoratori; tra le altre priorità individuate sarà più grano o barbabiequelle dell’ “adattabilità” (dei lavoratori, delle tole da zucchero si potrebimprese, degli imprenditori), in un momento bero impiantare girasoli da in cui l’economia regionale sta cambiando e utilizzare per la bioenergia dell’”inclusione sociale”, rivolta alle categorie o sfruttare le foraggiere più svantaggiate. per il biogas e le biomas“Credo che per quanto riguarda il Fondo eu- se. L’importante è avere un Palloncini e controlli TEMPI MODERNI Contro gli incidenti del sabato sera, la Regione ha lanciato la campagna ‘Un soffio salva la vita’ C ontro le stragi del sabato sera, parte la campagna promossa della Regione Marche, in collaborazione con la Polizia stradale e le associazioni del volontariato di protezione civile e della pubblica assistenza. ‘La campagna - ha affermato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, incontrando la stampa - intende favorire un atteggiamento responsabile da parte dei giovani, soprattutto per evitare la guida in condizioni di pericolo. Si tratta di un gesto piccolo, ma sufficiente a salvare la vita. Basta, infatti, controllarsi da soli, prima di salire in auto, per non mettere a rischio se stessi e gli altri’. Il nome della campagna: ‘Un soffio salva la vita’, richiama immediatamente l’etilotest al quale il giovane può, volontariamente, sottoporsi, all’uscita della discoteca. E’ sufficiente soffiare in una busta, per controllare, in pochi minuti, il tasso di alcol nel sangue e verificare, autonomamente, se si sia nelle condizioni di guidare, evitando rischi per la propria e l’altrui incolumità, e di incorrere nelle sanzioni penali e amministrative stabilite dalla legge. E’ prevista la distribuzione gratuita di diecimila mini-test. La prima fase della campagna ha un carattere sperimentale e interesserà quattro locali di divertimento, tra i più frequentati dai giovani, delle quattro province marchigiane: Ancona, Miumiù (Mondolfo) Ascoli Piceno, Zen (Porto San Giorgio) Macerata, Green Leaves (Porto Recanati) ‘ Pesaro e Urbino, Savana (Gabicce Mare). Nei pressi delle discoteche interessate, i ragazzi troveranno i volontari Rivoluzioni europee Bollette al supermarket T ra due anni sarà possibile pagare le bollette direttamente al supermercato o con il cellulare. Lo prevede la direttiva Ue sui servizi di pagamento approvata dai ministri dell’Economia dell’Unione europea riuniti a Bruxelles per la riunione mensile dell’Ecofin. E sempre i Ventisette sono chiamati a dare il via libera definitivo alla direttiva bancaria messa in cantiere due anni fa dal commissario Ue al Mercato interno, Charlie McCreevy, sull’onda del caso Fazio. Scopo della prima direttiva è quello di creare un’area unica di pagamento in cui della protezione civile e agenti della Polizia stradale che distribuiranno i kit di autocontrollo e forniranno informazioni preventive. Altre pattuglie della stradale, saranno invece operative nei paraggi per le normali attività di prevenzione e repressione degli abusi. Le quattro unità della protezione civile presenti all’esterno dei locali di divertimento avranno a disposizione un’ambulanza ciascuna, con personale medico, della Croce rossa italiana e dell’Anpass (pubbliche assistenze). Per la campagna saranno impegnati sanitari, volontari, personale della Polstrada. Lo strumento di prevenzione e controllo è rappresentato da un kit molto diffuso in Francia e utilizzato dalla Polizia di Stato e dalla Gendarmeria per il controllo degli automobilisti in moltissime campagne di prevenzione degli abusi di alcol. E’ facilmente utilizzabile, garantisce la massima igienicità, assicura risultati affidabili. E’ composto da una fialetta contenete il reagente e un palloncino dotato di boccaglio a valvola per la raccolta del campione di aria espirata. Il comandante della Polstrada Marche, Italo D’Angelo, che ha parlato (dati Istat 2005) di 15 morti e 860 feriti al giorno, con un costo sociale di oltre un milione di euro a vittima. Le Marche promuovono una campagna di prevenzione e repressione, a tutela della sicurezza dei ragazzi’. D’Angelo ha fornito anche un indirizzo mail attraverso il quale i ragazzi possono comunicare con la Polstrada: [email protected] valgano le stesse regole e le stesse modalità in tutta l’Unione europea. Una delle novità principali è l’ingresso nel mercato dei pagamenti di nuove istituzioni finanziarie. In pratica, per fare un’operazione d’ordinaria amministrazione - come pagare una bolletta (gas, luce, acqua o telefono) o l’affitto - non si dovrà più fare per forza riferimento ad una banca o all’ufficio postale, ma sarà possibile rivolgersi ad altri soggetti, come i supermercati (cosa già possibile in Gran Bretagna). Naturalmente i nuovi operatori dovranno sottostare a regole ben precise e potranno operare solo se dimostreranno di essere in grado di rispettare una serie di criteri di affidabilità e di efficienza. I pagamenti, poi, potranno essere effettuati anche con il cellulare. La direttiva farà sparire le frontiere per i pagamenti all’interno dell’Ue, con regole e modalità di lavoro uguali per tutti: bollette e contravvenzioni potranno essere pagate anche dall’estero, così come sarà possibile usare in tutta Europa la propria carta di credito o il bancomat grazie all’introduzione obbligatoria di chip e codice personale al posto della banda magnetica. I pagamenti transfrontalieri, poi, dovrebbero essere soggetti a un tempo di esecuzione massimo di un giorno. Insomma, una liberalizzazione che partirà dal novembre 2009 con l’obiettivo di abbassare i costi dei pagamenti bancari che, per via della mancanza di uno spazio unico europeo, bruciano ogni anno il 2-3% del Pil europeo. Intanto l’Adusbef ha denunciato che in Italia “le banche, nonostante gli impegni assunti con l’Antitrust, continuano ad aumentare i costi dei conti correnti, i più alti del mondo, e le commissioni sui prelevamenti bancomat da altra banca, che passano da 1,81 euro a 2,10 euro, con un rincaro secco del 16%”. 3 Block Notes Cordoni ombelicali A Fano nascerà il primo centro di raccolta di cordone ombelicale. Il sangue del cordone ombelicale è ricco di cellule staminali: vere e proprie salvavita per combattere malattie del sangue molto gravi. Su questi principi si basa la convenzione tra Regione Marche e l’Azienda unità sanitaria locale di Pescara, per la lavorazione e conservazione del sangue di cordone ombelicale nei reparti di ostetricia della nostra regione, presentata in conferenza stampa dagli assessori regionali Almerino Mezzolani e Loredana Pistelli. E’ ormai nota l’importanza della cellula staminale perché capace di ricostruire i tessuti cellulari. Questa però, per essere utilizzata, deve essere compatibile dal soggetto che la riceve. La raccolta e la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale è fondamentale sia perché permette di avere del materiale biologico compatibile da utilizzare per le cure già sperimentate, ma principalmente perché tale materiale potrebbe essere utilizzato per le cure di nuove patologie ad alto impatto sociale quali le malattie neurodegenerative, la distrofia muscolare, la riparazione dell’infarto. Da questi presupposti è emersa la necessità di non incenerire il cordone ombelicale in sala parto, ma creare un patrimonio di cellule staminali con la creazione di banche collegate in rete, in grado di trovare compatibilità tra donatore e recettore e che possano essere utilizzate da chiunque ne abbia bisogno. L’accordo tra Regione Marche e Azienda unità sanitaria locale di Pescara, banca importante per le tante varietà di cellule che ha conservate, è stato agevolato anche dal fatto che le due regioni distano poco. In particolare la convenzione stabilisce che la struttura sanitaria abruzzese metterà a disposizione i propri professionisti per formare l’équipe di Fano e nell’attesa di creare una banca anche nelle Marche, sarà quella di Pescara a dover conservare in appositi contenitori separati, i c o r d o n i ombelicali. 4 22 marzo 2007 Senigallia scuola di pace città Allarme dei pescatori per l’emergenza alghe città Tanti ciclisti a Senigallia Elisa Kidané Mucillagini e pesca Bici amica E V enerdì 30 marzo alle ore 21,15, al Teatro Portone (per indisponibilità dell’Auditorium San Rocco), la Scuola di Pace propone “Il grido delle donne nel mondo”, incontro con Elisa Kidané, nell’ambito del corso Donne di Pace. Elisa Kidané è eritrea, missionaria comboniana dal 1980. Partita per l’America Latina, ha svolto il suo ministero in Equador, Perù e Costa Rica, ma praticamente ha girato tutto il mondo, comprese Europa, Africa, Arabia Saudita, Israele e Giordania dove le comboniane hanno le missioni. A fianco di questi popoli ha imparato a leggerne le utopie e le speranze che animano la quotidianità. E’ poetessa, anche se lontana ha continuato a seguire l’evolversi storico del suo continente e canta nei suoi versi lineari ed appassionati le vicende delle donne e degli uomini delle mille e più afriche. Attualmente è nel comitato redazionale della rivista Raggio e consigliere regionale dell’ordine delle suore comboniane. Tra le sue raccolte di poesie: “Ho visto la speranza danzare (2 edizioni) e “Orme sul cuore della terra” Venerdì 30 Marzo il Teatro ‘Portone’ di Senigallia, ore 21, ospiterà la Kidané che parlerà de ‘Il grido delle donne nel mondo’. mergenza mucillagini, i pescatori chiedono lo stato di calamità. Un fenomeno, quello delle mucillagini, diventato ormai un fatto di ordinaria amministrazione per i pescatori, abituati a conviverci ma non certo rassegnati alla loro presenza. Non è più un fatto sporadico come poteva accadere in passato - dice il presidente di Lega Pesca, Simone Cecchettini -, quando ogni tanto comparivano, da fine dicembre sono state avvistate quasi quotidianamente, la situazione è pesante perchè sono diventate un appuntamento fisso. La Lega ha anche bussato alle porte della Regione perchè a rischio è la categoria dei pescatori a livello regionale. Il nostro obiettivo è fare istituire un fondo di garanzia per i pescatori - aggiunge Cecchettini -, con delle assicurazioni ad hoc. Dall’incontro avuto abbiamo colto un clima di disponibilità e adesso attendiamo di conoscere come la Regione intenderà muoversi di fronte a questa urgenza. Nonostante il maltempo degli ultimi giorni le mucillagini non sono state spazzate via dalle mareggiate ma si sono sem- notizie della settimana plicemente spostate a largo, proprio nell’aria battuta dai pescatori. Un problema che si aggiunge a tanti altri che il settore sta vivendo. In Italia il mestiere non tira più: tanta fatica, poco prodotto, troppa concorrenza. Tanto vale cambiare rotta, darsi al turismo, al terziario, alla piccola impresa manifatturiera. Per chi ha ancora voglia di sfidare il mercato, tunisini, senegalesi e bangladesi sono il bacino da cui attingere manodopera di bordo. Sui 170.000 ingressi previsti dal decreto flussi migratori 2006, soltanto 2.500 sono riservati al settore della pesca marittima, un misero 1,5% che è tutto un programma. E non finisce qui. Fotografando i redditi da lavoro più bassi nel nostro Paese, l’Istat indica nei lavoratori con contratto a termine i più a rischio: è a basso reddito il 40% di questi, una misura di oltre 3 volte superiore all’incidenza dei lavoratori a tempo indeterminato. Oltre il 50% dei lavoratori a basso reddito opera nel settore dell’agricoltura e della pesca e il 42% svolge professioni non qualificate. L.M. La via Adriatica al traffico di reperti archeologici. L’hanno scoperta gli investigatori della Squadra Mobile della Questura sulla scorta di un maxi-sequestro operato all’inizio dell’anno dagli agenti di polizia del Commissariato di Senigallia. Le Marche erano al centro di questo traffico che partiva dalla Puglia e arrivava fino a Venezia diramandosi verso l’Appennino in direzione di Perugia e Frosinone. Otto complessivamente le persone denunciate: il capo d’imputazione principale è la ricettazione. Il tesoro dell’operazione “Caveau” - così è stata chiamata - sono i reperti sequestrati. Sono 69. Per alcuni - circa una ventina - c’è già la certezza che si tratti di un vero e proprio tesoro grazie alla perizia dei tecnici della Sovrintendenza ai beni archeologici; per gli altri occorrerà attendere la chiusura degli accertamenti. Non sono solo reperti archeologici: ci sono, per esempio, due lingotti d’oro da 5 chili attribuiti all’oro che i nazisti depredarono agli ebrei. Valore complessivo inestimabile. Operazione “Caveau” prende il via a Senigallia, il 5 gennaio quando gli agenti del Commissariato diretti dal dottor Filippo Materi hanno fermato, in collaborazione con i colleghi della polizia stradale, due persone che viaggiavano a bordo di una Mercedes. I due sono foggiani, hanno 73 e 58 anni, ma soprattutto precedenti penali lunghissimi legati al traffico di reperti archeologici. Il più anziano è il classico “tombarolo”: razzia nel territorio, per lo più del Foggiano, l’antica Daunia, e una rete di relazioni, legato a privati appassionati, per commercializzare i reperti. i terrà sabato e domenica all’auditorium San Rocco di Senigallia l’assemblea nazionale della Fiab, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta che raggruppa cento associazioni federate e conta dodicimila soci sul territorio nazionale. L’iniziativa si tiene nelle Marche per iniziativa del gruppo Bicipiù di Chiaravalle, in collaborazione con l’assessorato al Turismo di Senigallia e con il patrocinio dalla Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Senigallia. Saranno presenti, oltre agli amministratori comunali senigalliesi, l’europarlamentare Luciana Sbarbati, il vicepresidente della Giunta regionale Luciano Agostini, l’assessore provinciale all’ambiente Lu- ciano Montesi, l’assessore all’Ambiente di Chiaravalle Davide Favi, l’architetto Carlo Brunelli e il presidente del Cis Sergio Cerioni. “Bicipiù - ha spiegato in una nota il presidente Massimo Cerioni - è da anni impegnata sul territorio per la diffusione della cultura della ciclabilità. C’è un vasto movimento di associazionismo e di partecipazione che chiede di potersi muovere in sicurezza sulle nostre strade, e punta educare le nuove generazioni ad un uso pulito del territorio, alla riscoperta e al recupero di strade e ferrovie dismesse. La bicicletta viene sempre più usata come mezzo alternativo all’auto negli spostamenti in città ed un numero crescente di persone decide di utilizzarla per le vacanze”. A li possono acquistare Chi volesse aderire all’iniziativa può depositare i propri occhiali da vista nei contenitori gialli situati davanti alla scuola elementare Pascoli di via Oberdan, alla scuola media Fagnani di via Maierini, all’ottica Sergio Casagrande in Corso II Giugno, all’ottica Lorella Casagrande in via Mastai e davanti alla farmacia Avitabile di viale Garibaldi. Raccolta occhiali usati nche a Senigallia è scattata la gara di solidarietà per la raccolta di occhiali da vista usati organizzata dal Lions club di Senigallia in concomitanza con l’iniziativa che si svolgerà su tutto il territorio nazionale il 14 ed il 15 aprile prossimi. Il Lions club chiede di donare i loro occhiali da vista a quelle persone che, in ogni parte del mondo, non ad ancona l’assemblea provinciale a denti stretti Succede a Senigallia Tombaroli * Nella notte tra sabato e domenica. Un ladro si è introdotto all’interno della concessionaria Dompè. Forzando la porta è riuscito ad entrare e ad impossessarsi di un auto non ancora immatricolata, per la precisione di una Alfa 159. I danni che la concessionaria sono comunque ancora da quantificare. È la prima volta che la concessionaria senigalliese viene presa di mira dai malviventi e l’accaduto è ora al vaglio dei carabinieri. * Improvvisa morte a Senigallia presso una azienda in zona Cesano. Presso la azienda “La Stafferia” in via Foce del Cesano una operaio, Italo Germano Antonelli ha accusato un malore mentre lavorava. Era originario di San Severo (Fg). * I pescatori di Senigallia hanno chiesto all’amministrazione comunale garanzie per la predisposizione di spazi nel nuovo porto da destinare allo svolgimento delle loro attività, con banchine, aree di servizio, darsene e zone di mercato per la vendita del pesce fresco. La richiesta è stata fatta durante un incontro, che si è svolto nella sede del Comune, fra il responsabile regionale di Lega Pesca Marche, Simone Cecchettini, i rappresentanti dell’Associazione produttori Pesca Misa, l’assessore comunale alle Infrastrutture, Maurizio Mangialardi, e l’assessore comunale alle Attività produttive e turistiche, Luigi Rebecchini. * Troppi alticci sulle strade, i vigili invitano i giovani a non bere troppo prendendo consapevolezza delle conseguenze che l’alzata di gomito può comportare trovandosi alla guida. Il centro sociale di Scapezzano, guidato da Marinella Betti, in collaborazione con la Polizia municipale ha proposto ai ragazzi della frazione una lezione di educazione stradale in alternativa al pub o alla discoteca. Molti giovani hanno deciso quindi di “sacrificare” una serata del weekend per trascorrerla insieme ai vigili urbani. * Da ben venticinque anni i Ragazzi della Nord di Senigallia non si perdono neanche una partita casalinga della loro Vigor. E le trasferte sono sempre ben organizzate e molto partecipate dal gruppo di supporter che non hanno mai abbandonato la squadra del cuore. Lo storico club dei tifosi della Vigor Senigallia ha festeggiato proprio in questi giorni il venticinquesimo compleanno. Per l’ occasione è stata organizzata una mostra fotografica presso la galleria Expo-Ex, nei giardini della Rocca Roveresca, che racconta la storia del gruppo. S Assemblea Avis S i è svolta sabato 24 marzo presso l’uditorium S. Totti dell’ospedale di Torrette l’assemblea dell’Avis Provinciale di Ancona. Tra le problematiche emerse centrale è stata la richiesta di un maggior impegno da parte dell’Azienda Sanitaria. In particolare l’Avis richiede di attivare quanto previsto dalle leggi e convenzioni affinché l’Azienda sia in grado di ricevere tutto il sangue raccolto dall’Avis, facendo fronte all’evidente deficit di personale nei centri di raccolta; ciò è reso necessario anche dal continuo aumento di fabbisogno a cura di di sangue dovuto all’incremento dell’attività del Centro Trapianti Regionale. A ciò si aggiunge la richiesta di un rapido avvio dell’attività del Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale, sulle cui strutture operative non è stata ancora fatta chiarezza. Due le proposte presentate durante l’assemblea previste per il 2007: la creazione di uno spazio Avis all’interno della notte bianca di Ancona e la creazione dell’intercomunale CastelcolonnaMonterado-Ripe. Claudia Costantini Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza • I lavori ai Portici Ercolani hanno fatto spostare la fermata delle corriere. Per diversi giorni i pendolari sono saliti qualche metro più indietro rispetto alla precedente sosta, poi sono ritornati alla precedente. Ora però non si capisce bene qual è quella giusta perché i lavori non sono terminati e così si formano due gruppi. Chi va al solito punto, chi in quello cambiato, con il rischio che qualche autista non si fermi in entrambi. Come si deve fare? Non sarebbe meglio, come già ribadito altre volte, che finalmente si possa reperire una sala d’attesa? • I residenti in Via Rosselli hanno inviato una petizione al Sindaco di Senigallia in quanto, benché consapevoli di quelli che è stato finora effettuato, specialmente con la riqualificazione di corso Matteotti ed altre zone della città, è opportuno migliorare anche via Rosselli, che si trova a poca distanza da corso Matteotti, perché la strada è piena di buche ed avvallamenti, pericolosa per la sicurezza dei pedoni. Il problema è sentito maggiormente dagli anziani. La seconda parte della via – quella con lo sbocco su via Trieste – è inoltre priva di marciapiedi. Sarebbe sufficiente estendere il manto di asfalto fino al confine di ogni singolo edificio in maniera così da garantire maggior pulizia alla strada. Però anche la rete fognaria necessiterebbe di un intervento perché le fognature sono così malridotte che i topi transitano indisturbati. • Gli uffici del Centro per l’Impiego, attualmente ubicati nell’ex Hotel Marche, saranno trasferiti nel prefabbricato dell’ex Istituto “Corinaldesi” in via Rossini quando ne saranno stati ultimati i lavori. La struttura dovrebbe tornare allora in vendita, ma col vincolo alberghiero,. 22 marzo 2007 senigallia economia Intervento della Confartigianato di Senigallia Tessile da difendere I l settore tessile – abbigliamento è la specializzazione produttiva del Senigalliese. Le aziende che lavorano in questo comparto erano molto numerose, ma negli ultimi anni sono state registrate numerose chiusure. Oggi il sistema moda artigiano del Senigalliese conta 268 aziende. La maggior parte (161 imprese) opera nelle confezioni – abbigliamento, 38 nella produzione di lane e tessuti, 42 imprese della maglieria, 25 quelle del settore calzature ed accessori. Colpa della crisi, colpa della concorrenza sleale di prodotti a basso costo che hanno invaso tutto. Negli ultimi giorni le forze dell’ordine hanno chiuso nel senigalliese diversi laboratori tessili clandestini. Confartigianato torna a chiedere controlli continui per continuare a scovare le attività illegali che fanno concorrenza sleale alle nostre imprese e invita i consumatori che possono risollevare le sorti delle nostre aziende a comprare “ italiano”. “Ai consumatori del Senigalliese, ai marchigiani – spiega il dott. Paolo Picchio responsabile del settore moda di le assemblee nei condomini S i avvicina il momento dell’attivaConfartigianato – proponiamo un’alzione del nuovo servizio di raccolta leanza anti-crisi. Il nostro obiettivo domiciliare dei rifiuti, che avverrà il 16 consiste nel rifondare la cultura del aprile nelle frazioni di Montignano e made in Italy, inducendo il consumato- Marzocca e poco dopo, il 7 maggio, nelre a scegliere con convinzione i nostri la zona delle Saline. prodotti, a diffidare delle ‘imitazioni’ a Oltre ai vari incontri pubblici e banchetbasso prezzo. Un consumatore più in- ti informativi organizzati per diffondere formato, responsabile e consapevole è e promuovere i contenuti di questa vera l’arma migliore per contrastare i feno- e propria “rivoluzione” del servizio rimeni della concorrenza sleale dei Paesi fiuti, il Cir 33 - Consorzio Intercomuemergenti, delle contraffazioni,. nale “Vallesina-Misa” ha in programma Spesso le merci contraffatte vengono anche contatti domiciliari con gli utenti: importate, ma in molti casi la produ- “Nei prossimi giorni – spiega l’Assessozione avviene in Italia in modo clande- re Maurizio Mangialardi – partiranno stino, proprio in quei distretti produt- visite dirette presso tutti i condomini tivi famosi nel mondo per la tipicità e che abbiano un numero di residenze la qualità delle nostre produzioni. superiore a quattro. A tutela del loro I consumatori, possono quindi essere i lavoro e della sicurezza dei cittadini, gli migliori alleati delle imprese e dei lavo- operatori del Cir si presenteranno muratori per difendere e valorizzare la ca- niti di tesserino di riconoscimento con pacità produttiva, la professionalità, la fotografia e autorizzazione comunale creatività, la cultura, i saperi tradizio- chirografata. Nel corso della loro visita nali e l’innovazione tecnologica propri forniranno tutte le informazioni richiedel tessuto economico dell’artigianato ste e verificheranno assieme agli utenti e delle piccole imprese. il miglior posizionamento per i nuovi Le imprese artigiane e le piccole im- contenitori da utilizzare.” prese rappresentano quasi il 70% del Sono in programma anche numerototale delle aziende operanti nei settori se assemblee pubbliche (il 4 aprile alla di punta del made in Italy. scuola elementare di Montignano; il 5 aprile al Centro Sociale di Marzocca; il 20 e 26 aprile al Centro Sociale Saline; sempre alle ore 21) per raccogliere le varie istanze e offrire ogni ragguaglio sulle nuove modalità per la separazione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Per le frazioni di Montignano e Marzocca, ogni informazione può essere ottenuta quotidianamente rivolgendosi al Centro Sociale “Adriatico” di Marzocca. domenica 1 aprile una gara sulla spiaggia Trovare lavoro A tutta biglia! a formazione che proponiamo è un percorso completo di orientamento al lavoro, ispirato alle metodologie di “life planning” e “career counseling” e che sono confluite nei primi anni ‘90 in quello che è stato chiamato bilancio delle competenze e nelle tecniche di ricerca attiva del lavoro. Il percorso prevede essenzialmente il lavoro su due grandi aree della consulenza orientativa: 1. il lavoro sul Sé per la creazione di un obiettivo professionale, e 2. il lavoro sulle fonti di conoscenza del mercato del lavoro e sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro. I contenuti e le metodologie saranno esperite dai corsisti su 2 livelli: un livello di autorientamento ed empowerment personale (cosa farò nella vita e come faccio a saperlo e a cambiarlo), e un livello “metaorientativo”, ovvero di riflessione e di approfondimento teorico sui modelli che stanno applicando su loro stessi. Destinatari sono operatori e consulenti d’orientamento, insegnanti e referenti d’orientamento, psicologi, operatori del sociale, addetti placement-stage, tutor corsi di formazione professionale, studenti di psicologia, scienze della comunicazione, sociologia. Al seminario possono partecipare anche persone “non addette ai lavori” che desiderino fare un percorso personale di bilancio delle competenze e definizione del proprio obiettivo professionale. Per informazioni contattare Gianluca Antoni al 328 0058709. B 11 - 17 giugno: a senigallia c’e radio rai Rifiuti separti CaterRaduno bis seminario per operatori di orientamento L 5 iglie: il primo Gran Premio di Velluto. Domenica 1 Aprile alle 10 i migliori giocatori della riviera adriatica lanceranno a tutta velocità le loro biglie nella pista monumentale che lo staff di www. pisteperbiglie.it realizzerà presso i Bagni Roby 26. E’ la prima volta che la scuola riminese, quella cervese e quella senigalliese si sfidano sulla Spiaggia di Velluto. Il Gran Premio di Velluto fa parte di una serie di eventi chiamato Formula Steve in Tour in cui gli appassionati del gioco delle biglie giocano di volta in volta su una spiaggia diversa, confrontandosi con le regole e con i campioni locali. A Rimini si è appena concluso il campionato invernale. La partecipazione alla manifestazione è gratuita. È sufficiente mandare una email a [email protected] o telefonare al 329.0682286 entro venerdì 30 marzo. Sabato sarà possibile iscriversi solo presso i bagni 26. I giocatori possono partecipare con la propria biglia. Le biglie possono essere decorate a piacimento e devono misurare 30 millimetri. A chi è sprovvisto di biglia ne verrà fornita una dall’organizzazione. Il vincitore riceverà la Biglia Rotonda una prestigiosa biglia decorata a mano da Stefano Ruta raffigurante la Rotonda di Senigallia. La biglia potrà poi essere utilizzata nel prossimo Gran Premio di Velluto e nelle altre gare del Formula Steve Tour. Michele Pinto C onferenza stampa di presentazione della IX edizione del CaterRaduno: l’ormai tradizionale festival estivo organizzato dalla nota trasmissione di Radio2 Rai, Caterpillar, che si svolgerà per il secondo anno consecutivo a Senigallia. Per illustrare il programma è intervenuta parte del cast del programma: Filippo Solibello, Marco Ardemagni e Cinzia Poli, presenti alla Rotonda a mare sabato scorso. Il CaterRaduno inizierà lunedì 11 Giugno con due dirette radiofoniche alle 13 da Piazza Roma ed alle 18 dai Bagni Arcobaleno, di fianco alla Rotonda: l’appuntamento con le dirette si ripeterà tutti i giorni fino al venerdì. Martedì 12 in Piazza del Duca iniziano anche gli eventi con il monologo La Maglia Nera di Matteo Caccia, che racconterà la storia del ciclista Malabrocca, famoso perché al Giro d’Italia arrivava sempre ultimo! Mercoledì 13 sempre in Piazza del Duca è la volta di Marina Senesi con il monologo Ilaria Alpi, dedicato alla giornalista di RaiTre uccisa in Somalia. Giovedì 14 inizia il ciclo dei concerti del CaterRaduno, con I Nomadi che si esibiranno al Foro Annonario. Venerdì 15 Piero Pelù si esibirà all’alba sulla spiaggia in un concerto con un trio acustico. Al Foro Annonario sarà presentato il Progetto Stazioni Lunari, curato da Ginevra di Marco e Francesco Magnelli, che vedrà la partecipazione di Cisco (già voce dei Modena City Ramblers), Pau e Drigo (voce e chitarrista dei Negrita) e di un altro grosso ospite - sopr- resa. Ci sarà anche il concerto - inedito per il CaterRaduno - dello Stefano Bollani Quintet, a mezzanotte in Piazza del Duca. Sabato 16, tradizionale giorno della Caterpillariana, curata da David Riondino e Natalino Balasso, e del concerto finale dove interverranno tutti gli artisti affezionati seguaci delle vecchie edizioni del CaterRaduno: Banda Osiris, Stefano Bollani, Quartetto Euphoria, Magoni/Spinetti, Ska-j, e molti altri ospiti a sorpresa... Si chiuderà Domenica 17 con la seconda puntata della Caterpillariana. Per tutta la settimana a Palazzo del Duca sarà allestita la Mostra sui 25 anni della Banda Osiris. In questa serie di eventi si è inserito anche il Comune di Senigallia, che grazie all’Assessore all’Ambiente Ceresoni, ha inventato una curiosa iniziativa che Caterpillar ha da subito sposato ed inserito in calendario: il Primo Rally Solare Città di Senigallia, una gara che si snoderà per le vie cittadine e riservata a tutti i mezzi capaci di muoversi senza ricorrere a combustibili fossili. Filippo Solibello ha espresso gratitudine a Senigallia per aver saputo accogliere il CaterRaduno ed il suo popolo, per aver dimostrato calore ed interesse, per aver saputo affascinarli e convincerli a tornare, e per aver permesso di raccogliere lo scorso anno 50.000 euro con la vendita di gadgets ed affini, che sono stati destinati ad Emergency. Quest’anno la raccolta si replicherà ed i proventi verranno devoluti a Libera, l’associazionedi Don Ciotti che si batte contro tutte le mafie. foto vivere senigallia sport Il circolo Acli ‘U. Ravetta’ di Senigallia Campioni di boccette in gara a Senigallia A Senigallia un appuntamento sportivo d’eccezione con i Campionati Italiani di Biliardo. Dal 10 al 22 aprile i campioni delle boccette si affronteranno in gare spettacolari. Saranno più di ottocento i partecipanti. Grandi sfide che si svolgeranno in una location suggestiva, la sede delle finali sarà infatti la Rotonda a mare dove verranno allestiti i tavoli verdi. Le altre gare saranno disputate all’hotel Ritz e al circolo Acli. Giorgio Carbonari, Presidente Circolo Acli “U.Ravetta” di Senigallia Come è iniziata questa avventura? L’anno scorso, quando abbiamo fatto l’assemblea dei soci, un nostro socio ci ha chiesto: ma perché non facciamo anche una squadra di boccette, visto e considerato che attualmente alle Acli ci sono solamente le bocce? E ci ha chiesto di fare questa nuova iniziativa. A dire il vero, inizialmente avevamo qualche dubbio, però siamo partiti; abbiamo acquistato due biliardi e l’andamento della società sportiva è stata subito ottimo perché abbiamo esordito nel campionato provinciale con due successi immediati; dopodiché è iniziata l’attività vera e propria e il presidenti della Fibis provinciale di An- goriziana, prova femminile categoria unica. Il 14-15 apricona ci ha poi detto se volevamo organizzare i campionati le abbiamo queste finali alla Rotonda a mare di Senigallia. italiani di boccette. Inizialmente avevamo dei grossi dubbi Dal 16 al 22 si faranno altre prove di campionati provinciali, perché iniziando subito una piccola attività e immergersi au- campionati nazionali e campionato italiano over 50. Quindi tomaticamente in una grossa manifestazione era un po’ un saranno tantissimi i campioni che invaderanno Senigallia in problema per noi. Però, pensandoci bene e facendo delle riu- queste gare che si disputeranno all’Hotel Ritz, al circolo Acli nioni, abbiamo poi accettato anche questa proposta. “Umberto Ravetta” e alla Rotonda a mare le finalissime. TanAvere i campionati italiani qui, sulla spiaggia di velluto tissimi i campioni che saranno qui, sulla spiaggia di velluto. di Senigallia, con la Rotonda a mare, è sicuramente un Ne citiamo alcuni? lusso per la vostra società. Tra questi campioni ci sono: Luca Monduzzi, che ha già vinSicuramente, tanto è vero che quando abbiamo iniziato a to venti campionati italiani, Juri Minocchi che ha vinto difare il giro degli sponsor appena abbiamo detto che la fina- ciotto campionati italiani e in più, questo, anche un titolo le della prima manifestazione si faceva alla Rotonda a mare mondiale. non dico che si sono aperte tutte le porte ma quasi. Le boccette, uno sport poco conosciuto? Il biliardo io l’ho riscoperto adesso, poco tempo fa; però ho Paolo Tonelli – Art-director dell’iniziativa visto che dietro ci sono tanti, tanti circoli, tanti bar che parQual è il programma dell’iniziativa ? tecipano ai campionati provinciali e questi a livello nazionaL’iniziativa comincia dal 10 aprile e prosegue fino al 22. Nei le. Non immaginavo che a così tanta gente piacesse questo primi giorni si fa il “1° trofeo spiaggia di velluto” poi si prose- sport. gue con le altre prove: prova master boccette, prova master a cura di Michela Gambelli 6 29 marzo 2007 Chiesa C’è vita in parrocchia Mondolfo: la via crucis animata Sabato sera 31 marzo con i ragazzi del catechismo a Mondolfo, nella Collegiata di S.Giustina, per la Sacra Rappresentazione della Via Crucis, con inizio alle ore 21. “Abbiamo invitato i catechisti a lavorare con i ragazzi per proporre loro ed alle famiglie un’occasione di preghiera e di riflessione, con l’aiuto di brani della Parola, schemi di meditazione, domande, condivisione, immagini e la Via Crucis” Ci dice così Suor Onelia Bianchin, delle Suore della sacra Famiglia di Spoleto, la cui comunità di Mondolfo è dedita alla pastorale parrocchiale. “E’ inutile dire che non solo i ragazzi, ma a volte anche gli adulti non conoscono i fatti del Venerdì santo, e allora in questa Quaresima abbiamo deciso di mettere in preghiera le vicende della via dolorosa, riproponendola in una forma nuova, direttamente partecipata dai ragazzi”. Il lavoro è iniziato da lontano. “Indubbiamente, sottolinea un catechista, progettare con i ragazzi richiede tempo, ma è anche vero che essi amano particolarmente il genere della sacra rappresentazione, in quando impersonano direttamente il Vangelo che vanno leggendo”. Da tempo dunque si lavora. E’ nella Chiesa parrocchiale che l’intera comunità cristiana di Mondolfo prega e si raduna, e – nei venerdì di Quaresima – recita la pia pratica della Via Crucis: anche i ragazzi, dunque, si inseriscono, per così dire, nella liturgia orante dell’intera parrocchia”. Pure i genitori sono stati ampiamente coinvolti. “Dobbiamo ringraziare – riprende la catechista – i genitori che ci danno volentieri una mano nel preparare i ragazzi. Si tratta di una pazienza che va dall’insegnare le pagine del Vangelo all’approntare i vari materiali necessari, comprendendo che la Via Crucis prevede un percorso particolarmente articolato”. E’ però vero che la stessa Direzione Didattica del Circolo di Mondolfo, alcuni anni fa, aveva condotto un progetto per riscoprire antiche tradizioni, fra le quali quella del Monte Calvario, che aveva coinvolto soggetti diversi, in una realtà oggi presente solo nella memoria e nei lavori dei ragazzi di allora. Alessandro Berluti Via Crucis coi ‘Tipi loschi’ Una Via Crucis come regalo di compleanno. E’ questa l’iniziativa che la Compagnia dei Tipi Loschi del Beato Pier Giorgio Frassati, in collaborazione con l’Associazione Pier Giorgio Frassati e il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, sta organizzando per il 6 aprile, Venerdì Santo e giorno dell’anniversario della nascita del Beato. La Compagnia dei Tipi Loschi invita chiunque voglia aderire all’iniziativa “a dar vita a una Via Crucis in un luogo di sofferenza o disagio (ospedali, comunità, carceri, ospizi), cercando di coinvolgere nella preghiera il numero maggiore di persone sole o nel bisogno, quelle persone attorno alle quali Pier Giorgio vedeva ‘una luce particolare, una luce che noi non abbiamo’”. Per aderire occorre mandare una mail all’indirizzo info@tipiloschi. com, specificando il gruppo di appartenenza dei partecipanti e il luogo in cui si svolgerà la Via Crucis. Sul sito della Compagnia (www.tipiloschi.com) è possibile scaricare il testo della Via Crucis con i pensieri del beato Pier Giorgio. Nuova illuminazione all’Immacolata I fedeli che si recano la domenica alla Messa delle e 12 alla Chiesa dell’Immacolata di Senigallia oltre ad ascoltare le voci del canto gregoriano della omonima Schola Cantorum, possono apprezzare il rinnovato splendore dei nuovi affreschi nella spaziosa abside, grazie al rifacimento del nuovo impianto di illuminazione. Questa iniziativa di abbellimento svolta nell’ambito dei compiti di custodia affidati dalla Chiesa Locale al volontariato della stessa Schola Cantorum, può essere additata come valido esempio di collaborazione laicale. Giova ricordare con l’occasione un breve cenno sul contenuto delle maggiori opere. Nella parte centrale della facciata, dietro l’altare, campeggia la rappresentazione della Vergine in mezzo ad una corona di Angeli, con a sinistra il Papa senigalliese Pio IX° autore nel 1854 del Dogma dell’Immacolata ed a destra il francescano Scoto, strenuo difensore di questo privilegio mariano. L’esecuzione insieme ad altri affreschi (1945/1947), in particolare nella Cappella dedicata alla Madonna di Loreto, è stata curata dal Prof. Felice Atzori. Al Centro del basamento della statua della Madonna di Loreto, tra l’altro, è stato collocato un frammento autentico di quella originale, incendiatasi in circostanze misteriose nel 1921. Alberto Bruschi idee Incontro sul tema ‘Il piacere è la perfezione dell’atto’ al teatro Portone La parola amore e noi D i sicuro c’è voglia di approfondire, di capire e di confrontarsi. Il bilancio del ciclo di incontri promossi dalla diocesi di Senigallia e dal Servizio diocesano di pastorale giovanile ha più che mai dimostrato il desiderio di andare al di là del sentito dire. Incontri sempre affollati, argomenti capaci di catturare interesse. E’ successo anche nell’ultimo appuntamento, quello dedicato all’eros e all’amore, con la partecipazione professor Umberto Galimberti e della psicoterapeuta Lucia Pelamatti. Con “Il piacere è la perfezione dell’atto” il confronto tra il filosofo e la psicoterapeuta intendeva offrire dei contributi alla riflessione sulla realtà dell’amore e della sessualità che permettessero di coglierne l’ampiezza e la bellezza nella visione cristiana e non: cosa di meglio allora che far “aprire” il discorso alla prospettiva culturale e umanistica della cultura greca da un filosofo che ha dichiarato di essere “greco” egli stesso? Galimberti è stato credibile perché ha lasciato capire perfettamente che della prospettiva platonica e socratica egli aveva sposato ben più che un’idea vaga. Il professore, del concetto di amore mediatore tra la follia degli Dei usurpatori degli uomini e delle loro esistenze tragiche, della realtà dell’amore come forza rivelatrice di sé nella relazione con l’altro perché suscitatrice della parte folle di noi stessi contro la parte razionale che da sola non appaga, è apparso veramente convinto. E si è potuto permettere anche qualche battutina sarcastica rivolta alla manìa tutta cattolica di espiazione dei peccati che, a suo dire, non ci permette di vivere a pieno la bellezza dell’amore. Soprattutto per questo sarebbe stato bello poter ascoltare un intervento più puntuale, in grado di dare ragione della grandezza della sessualità in ottica cristiana. Ma cosi non è stato. Pur proponendo percorsi credibili e condivisibili di ‘educazione all’amore’, l’intervento della Pelamatti è parso troppo didascalico e su un piano troppo distante dall’esperienza e d sensibilità comuni. E la domanda con la ‘D’ maiuscola è rimasta aperta, senza risposta: ma al prof. Galimberti convince veramente un amore tutto intriso di ricerca di ciò che sfugge alla ragione? E’ davvero più appagante di un amore che passa attraverso il cuore di Dio Padre, che scomoda categorie come gratuità, accoglienza, tenerezza? Alla fine ha rivolto anche un appello alla Chiesa, ai cristiani: ‘recuperate la religione dei corpi, quella dell’Incarmazione messa in secondo piano dalla smania di difendere lo spirito. La nostra società ha creato angeli che Dio non ha previsto’. Con il suo appello a farci carico un po’ tutti dell’educazione emotiva, vero antidoto alla pornografia di tutti i tipi, Galimberti ha implicitamente ammesso che alla fine abbiamo tutti bisogno semplicemente di imparare ad amare. Perché tutti, come la dea Amore, siamo figli di Penia, la dea della povertà. Anna Paola Fabri il 5 aprile il vescovo orlandoni ricorda i 10 anni di ordinazione episcopale Un giovedì santo particolare I l vescovo Giuseppe invita caldamente i sacerdoti e i fedeli a prendere parte alle celebrazioni del giovedì santo, quando in modo particolare vengono ricordati l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio. Scrivendo ai preti della nostra diocesi, dice: “Alcuni di noi quest’anno celebrano un anniversario particolarmente significativo; anch’io, il Giovedì Santo, 5 aprile, ricordo con trepidazione e gratitudine il 10° anniversario della mia ordinazione episcopale. Vogliamo ritrovarci tutti insieme intorno all’altare, nella chiesa madre della nostra Diocesi, per esprimere la comunione visibile del presbiterio, ringraziare il Signore per il dono della vocazione e del ministero e rinnovare il nostro impegno di fedeltà a Lui e alla Chiesa. Vi attendo, pertanto, il Giovedì Santo, per la solenne concelebrazione della Messa Crismale. Vorrei pregarvi di invitare alla Messa degli Oli i vostri collaboratori più impegnati e sensibili, in particolare i Ministri Ausiliari della Comunione (ai quali sarà conferito o rinnovato il mandato), e i Catechisti. Sarebbe auspicabile che partecipassero anche i Cresimandi”. Quest’anno la celebrazione assume quindi un tono particolare: il decimo anno di ministero del vescovo, una tappa di questo cammino che verrà festeggiata domenica 15 aprile, con una S. Messa di ringraziamento, alle 18, nella cattedrale di Senigallia. Si invitano le parrocchie, i movimenti, le associazioni, i lettori a recapitarci fotografie (cartacee o digitali) significative che raccontino avvenimenti e occasioni vissute con il Vescovo Giuseppe Orlandoni in questi dieci anni di ministero episcopale. Le foto possono essere consegnate a mano, in piazza Garibaldi 3 - Senigallia, inviate per posta o tramite e-mail all’indirizzo: [email protected] M.B. mons. claudio giuliodori sarà ordinato vescovo sabato 31 marzo Macerata accoglie il suo pastore I l nuovo vescovo di Macerata, mons. Claudio Giuliodori, nominato Pastore di questa Diocesi dal Santo Padre Benedetto XVI il 22 Febbraio scorso, sarà ordinato sabato 31 Marzo in piazza della Libertà, con inizio alle ore 11 (in caso di maltempo la celebrazione avrà luogo in Cattedrale). L’ordinazione episcopale sarà conferita dal Card. Camillo Ruini, Vicario Generale del papa per la diocesi di Roma, i vescovi conconsacranti saranno: Mons. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Cei, Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo e Vice Presidente, Mons. Luigi Conti, Arcivescovo Metropolita di Fermo e Presidente della Cem, Mons. Giuseppe Betori, Vescovo titolare di Falerone - Segretario Generale della Cei. Oltre ai Vescovi marchigiani, saranno presenti altri Vescovi e molti sacerdoti. È prevista la partecipazione di numerosi fedeli che proverranno dalle parrocchie della diocesi e da varie nario Regionale “Pio XI” di Ancona e parti della Regione Marche. dal Seminario Diocesano-missionario Ai riti di introduzione, seguiranno i “Redemptoris Mater” di Macerata. saluti dell’Amministratore Diocesano L’animazione musicale è a cura della Mons. Pietro Spernanzoni che ha gui- Cappella Musicale della Cattedrale di dato la Diocesi di Macerata-Tolentino- Macerata, diretta dal maestro Carlo Recanati- Cingoli-Treia fino ad oggi. La Paniccià, e del Coro Diocesano, diretto cerimonia proseguirà secondo il rito dal maestro Luigi Baldassarri. previsto (liturgia della parola, liturgia dell’ordinazione, liturgia eucaristica, riti di comunione e riti di conclusione). Durante il Canto del Te Deum, canto di ringraziamento, il nuovo Vescovo, scenderà tra i fedeli impartendo loro la Sua prima benedizione, quindi, dopo la Benedizione, Mons. Giuliodori si recherà nella Chiesa Cattedrale per firmare l’atto ufficiale dell’avvenuta ordinazione e dell’inizio del suo ministero pastorale. L’animazione liturgica, sotto la direzione di don Gianluca Merlini e con la collaborazione di don Mauricio Lara Condo, sarà curata dal Pontificio Semi- 29 marzo 2007 Chiesa DALLA VISITA PASTORALE A Barbara l’incontro con il vescovo Giuseppe In un clima di fraternità 7 agenda la settimana del Vescovo Giovedì 29 marzo ore 9,30: Riunione del Clero con Mons.Elio Sgreccia ore 17,00: Insegnanti di Religione Venerdì 30 marzo ore 21,00: Incontro spirituale con gli amministratori pubblici Sabato 31 marzo ore 11,00: Ordinazione episcopale di Mons.C.Giuliodori ore 19,30: GMG: incontro con i giovani in Cattedrale Domenica delle Palme 1 aprile ore 11,15: Benedizione della Palme (Opera Pia M .F.) ore 11,30: S.Messa in Cattedrale Lunedì Santo 2 aprile ore 16,00: S.Messa Casa di Riposo di Ostra N on è una visita turistica, né fi- a coinvolgere energie nuove. La vista e a più riprese – prosegue don Stefascale, né di controllo. Sono qui pastorale – puntualizza don Stefano no - si è rivolto ai genitori esortandoli come successore degli apostoli per – è stata un punto di partenza che ha a svolgere a fondo e con saggezza il responsabilizzare la partecipazione di evidenziato la presenza ed il dinami- ruolo di educatori, in cui sono insociascuno di voi alla vita parrocchiale”. smo di forze vive. Dove potremo arri- stituibili e che è fondamentale per la Così il vescovo Giuseppe Orlandoni vare? Molto dipenderà dalla volontà sana crescita dei bambini”. E proprio ha esordito nelle omelie delle cele- e dalla disponibilità dei singoli. Dal i fanciulli, durante la speciale leziobrazioni eucaristiche per illustrare ai canto suo, in ogni incontro il vesco- ne di catechismo, hanno dato vita ad fedeli il significato della sua seconda vo ci ha incoraggiato a proseguire nel uno degl’incontri più piacevoli: “Le visita pastorale alla comunità di Santa cammino, ha spronato ciascuno ad loro domande interessanti, intelligenti, Maria Assunta, svoltasi da sabato 17 a andare avanti nel proprio ambito di hanno sorpreso anche me; e di sicuvenerdì 23 marzo. Con un programma competenza e a non lasciarsi abbatte- ro – racconta il parroco – sono state più mirato alle componenti parroc- re dalle difficoltà, sempre presenti in apprezzate anche dal vescovo. Così chiali di quanto avvenne nell’unico qualunque percorso s’intraprenda. Il come bello è stato il clima di fraterniprecedente, datato novembre 2001: “Si nostro obiettivo è seminare affinché tà che ha caratterizzato l’incontro con è voluto prestare maggiore attenzione qualcuno in futuro possa raccogliere i componenti del consiglio pastorale”. – spiega il parroco don Stefano Conigli i frutti del nostro operato, così come In conclusione, quale impressione ha – al ruolo dei laici e alla valorizzazio- noi oggi stiamo beneficiando dei risul- ricavato dalla seconda visita pastorale ne dei doni e dei carismi di chi è già tati prodotti da chi in passato ha avuto di mons. Orlandoni? impegnato nelle attività parrocchiali”. a cuore la parrocchia”. “Sostanzialmente positivo. Ha mesLasciando ovviamente aperte le por- Che cosa è emerso dai singoli appun- so in luce la presenza di persone già te a coloro che avessero intenzione tamenti? C’è stato un filo conduttore impegnate in parrocchia e che hanno di mettere a disposizione parte del che ha attraversato ed accomunato il desiderio di continuare a farlo. Riproprio tempo libero a disposizione gl’incontri del vescovo durante la visi- partiamo da questo dato di fatto, con della parrocchia: “ E’ stato iniziato un ta pastorale? l’augurio che nuove idee e risorse si cammino che si spera sia duraturo e “Ha richiamato i laici alla corresponsa- aggreghino al gruppo”. costruttivo e che strada facendo riesca bilità all’interno della nostra comunità Leonardo Pasqualini IL VENERDÌ SANTO SI RACCOLGONO FONDI PER LA CHIESA Per la Terra Santa A nche quest’anno, con una lettera rivolta nel tempo della Quaresima a tutti i pastori della Chiesa universale, il cardinale Ignace Moussa I Daoud, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ha aperto la “Collecta pro Terra Sancta”. In particolare è la giornata del Venerdì santo che mette al centro della preghiera e della solidarietà dei cristiani del mondo la chiesa che vive nella terra di Gesù. Ricordando “l’universale e urgente bisogno di sostenere i fratelli e le sorelle di quella Terra in qualsiasi modo, e particolarmente invocando per essi la pace che viene dall’Alto”, il cardinale scrive: “La Congregazione per le Chiese Orientali è erede di questa premura e si sente sempre solidale con i cristiani della Terra Santa e di tutta la regione mediorientale, ove la crisi politica ed economica non è ancora risolta e si registrano ogni giorno inaudite sofferenze… E’ grave la responsabilità che incombe sulla Chiesa universale per la Chiesa Madre di Gerusalemme. A tutti i cattolici del mondo si fa, dunque, dovere di accompagnare con la preghiera e la solidarietà anche economica le comunità cristiane di quella Terra benedetta,”. Anche il custode padre Pizzaballa ricorda: “Già san Paolo, nelle sue lettere, parla di collette per la Chiesa madre di Gerusalemme, la più piccola e la più povera. Dal momento che le radici della Chiesa sono lì, Gerusalemme non appartiene alla chiesa locale ma a tutta la Chiesa. La colletta per i Luoghi Santi è una forma concreta di solidarietà e di unità con la Chiesa madre. I fondi che vengono raccolti sono utilizzati per il mantenimento delle opere delle differenti chiese di Gerusalemme e dei Luoghi Santi, scuole, santuari, istituti di carità e di assistenza”. Le offerte per la Terra Santa vengono raccolte in ogni parrocchia della Diocesi e successivamente consegnate alla Custodia francescana che provvederà a distribuirle in base alle necessità. L.G. LE QUATTRO COMUNITÀ CRISTIANE DANNO IL BENVENUTO AL NUOVO GOVERNO La pace in Irlanda del Nord I quattro leader della comunità cristiana nordirlandese hanno dato il benvenuto al nuovo accordo raggiunto lunedì scorso tra Ian Paisley, leader del partito protestante più radicale e Gerry Adams dello “Sinn Fein” il partito che rappresenta l’Ira. “Un importante e graditissimo passo nella ricerca di un futuro stabile per il nord Irlanda”, cosi è stato definito l’incontro storico dai leader della Chiesa cattolica, presbiteriana, anglicana e metodista. “Insieme a molti altri le nostre chiese hanno a lungo incoraggiato i politici della nostra regione a lavorare per un governo locale per il nord Irlanda e siamo sicuri che oggi questo verrà realizzato”, hanno detto in una nota firmata dall’arcivescovo Sean Brady, presidente della Conferenza episcopale cattolica irlandese, da David Clarke, moderatore della Chiesa presbiteriana, dall’arcivescovo Alan Harper, primate della anglicana “Chiesa di Irlanda” e da Ivan McElhinney, presidente della Chiesa metodista. “Incoraggiamo tutti a continuare a pregare per la nostra intera comunità e il nostro futuro insieme”. “E’ importante che ognuno di noi continui a costruire un Paese dove siamo tutti valorizzati, la diversità rispettata e dove pace e armonia possano fiorire”. Per la prima volta nella storia del conflitto Adams e Paisley si sono seduti accanto l’uno all’altro promettendo di ridare vita al parlamento di Stormon entro l’otto maggio. L’incontro è stato il risultato di anni di lavoro da parte di leader religiosi e politici che hanno portato, 18 anni fa, al primo cessate il fuoco dell’Ira e alla consegna delle armi. Giovedì Santo 5 aprile ore 10,00: S.Messa Crismale in Cattedrale ore 18,00: S.Messa nella Cena del Signore in Cattedrale Venerdì Santo 6 aprile ore 18,00: Celebrazione della Passione del Signore ore 21,00: Via Crucis Sabato Santo 7 aprile ore 11,00: Catecumeni in Cattedrale ore 22,30: Veglia pasquale in Cattedrale Domenica di Pasqua 8 aprile ore 9,00: S.Messa all’Opera Pia Mastai Ferretti ore 11,30: S.Messa solenne in Cattedrale Pellegrinaggio a Lourdes In pellegrinaggio a Lourdes con la diocesi di Senigallia in occasione del decimo anno di ministero episcopale del Vescovo Giuseppe Orlandoni. Dal 18 al 22 giugno prossimi una significativa esperienza di fede e di comunione diocesana. Quota del pellegrinaggio: 550 euro, iscrizioni entro il 6 maggio presso la Cancelleria della Curia di Senigallia, tel. 071 659243. Il giovedì e il sabato presso la sede Unitalsi a Senigallia, in via Cavallotti 21, dalle 17 alle 19. 29 marzo 2007 il paginone 29 marzo 2007 il paginone Le regioni settentrionali, in particolare l’area nord orientale, confermano di possedere le condizioni più favorevoli per l’inserimento degli immigrati. La Sicilia ultima in classifica. I dati del quinto ‘’Rapporto sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia’’ L’Italia è ancora priva di un monitoraggio specifico. Per questo è difficile quantificare gli episodi di razzismo. Intervista a Sara Cerretelli (Cospe): ‘’Il fenomeno non diminuisce, nonostante una maggiore sensibilizzazione’’. Discriminazioni nel mercato del lavoro e degli alloggi, dei bambini stranieri nelle scuole Razzismo nostrano Immigrazione possibile Q uanto siamo razzisti? E’ ancora difficile dire quanto siano diffusi il razzismo e la discriminazione razziale tra gli italiani. I tanti episodi di cronaca che sono stati registrati dai media negli ultimi anni ci restituiscono un’immagine preoccupante, ma al tempo stesso variegata. Dal punto di vista scientifico è difficile però quantificare il fenomeno e paragonare la situazione dell’Italia a quella degli altri paesi europei perché da noi non ci sono ancora sistemi rodati di monitoraggio, fatta eccezione per la creazione dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito presso il Dipartimento delle Pari Opportunità nel 2004. Da parte sua l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, effettua un monitoraggio parziale sui dati forniti dal Ministero della Giustizia relativi a casi di denuncia e condanne. Sono state le associazioni e le Ong a farsi carico finora delle lacune informative. Per questo abbiamo rivolto alcune domande sul tema del razzismo nostrano a Sara Cerretelli del Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti), curatrice con Camilla Bencini del Rapporto Alternativo Enar 2005 sul razzismo in Italia e del rapporto 2005 del Centro europeo di monitoraggio sui diritti umani (Eumc) sempre per quanto riguarda l’Italia. I l Trentino Alto Adige scavalca il Vene- materia e anche l’affermarsi di un modelto e, nel 2004, è Trento la prima nella lo adriatico di integrazione che dal Friuli classifica delle province per il più alto po- Venezia Giulia arriva perlomeno fino altenziale d’integrazione degli immigrati. l’alto Abruzzo”. E’ la novità del quinto “Rapporto sugli Anche la fascia ad alto potenziale di inindici di integrazione degli immigrati in tegrazione comprende le medesime reItalia” presentato martedì scorso a Roma gioni dell’anno precedente: Valle d’Aosta, dal Cnel. Curato dall’équipe del Dossier Piemonte e Umbria, con la prima che, statistico immigrazione Caritas/Migran- nel passaggio da un anno all’altro, ha sotes il rapporto stila la propria classifica pravanzato in classifica le altre due, alle sulla base di tre fattori (la consistenza quali si aggiunge stavolta anche la Toscadella presenza, la stabilità sociale e l’inse- na, che così lascia la fascia media coperta rimento lavorativo), ma malgrado l’istitu- solo da tre regioni (Abruzzo, Liguria e to di ricerca abbia aggiornato gli indici di Lazio, nello stesso ordine del 2003). riferimento, alcune realtà non sembrano Il Mezzogiorno resta nel V rapporto del cambiare. Cnel, come già nel IV, fanalino di coda. L’indagine infatti conferma che le regioni Tra il 2003 e il 2004 la differenza tra le settentrionali, in particolare l’area nord aree centro-settentrionali e quelle meorientale, posseggono le condizioni più ridionali-insulari si accentua, mentre il favorevoli per l’integrazione socio-la- Nord ovest e il Centro elevano il proprio vorativa degli immigrati. Una tendenza livello complessivo (il primo da alto a che, d’altra parte, si conferma dagli anni massimo e il secondo da medio ad alto), duemila nonostante la periodica sostitu- avvicinandosi a quello massimo del Nord zione di diversi indicatori di base. Tren- est. Le fasce inferiori (potenziale d’inteto prende il posto che l’anno precedente grazione basso e minimo) sono occupate occupava Treviso, scesa ora al 6°, ma si ancora una volta da tutte le regioni meritratta pur sempre “di una sostituzione dionali e insulari del Paese ad eccezione tra regioni confinanti e appartenenti alla dell’Abruzzo, la cui ennesima incursione stessa area”. in fascia media (è di nuovo 11°) conferma Il Veneto condivide il secondo posto a “caratteristiche territoriali che sempre pari merito con la Lombardia, ma la di- più lo distaccano dall’ambito geografico stanza con la regione prima classificata di riferimento e lo assimilano piuttosto a è talmente insignificante (2 punti) che contesti dell’Italia centrale”. secondo il Cnel si può “parlare di un trit- La Sicilia occupa la posizione più bassa tico di regioni” in cima alla graduatoria che era stata della Campania l’anno pregenerale, le stesse tra l’altro che negli ul- cedente, mentre anche la Puglia scala dal timi tre anni hanno, a turno, guidato la 15° al 18° posto. Questo malgrado le “nugraduatoria dell’indice complessivo. Così merose e pregevoli” iniziative promosse come restano in cima alla classifica le e realizzate al Sud sia da associazioni che stesse sei osservate nel 2003: si trovano enti locali. Secondo l’istituto di ricerca il a seguire, nell’ordine, Emilia Romagna, meridione soffre “condizioni strutturali Marche e Friuli Venezia Giulia. di partenza” che determinano “un quaLa regione Marche scende dal 2° posto dro generale di più ridotta potenzialità”, al 5°, ma secondo il rapporto “conferma tanto da rappresentare da decenni una il suo elevato grado di competitività in vera e propria “questione nazionale”. Immigrati in Italia - Soggiornanti regolari nelle Marche Dati al 31/12/2005 Province stima 2005 var. var.% di cui minori Pop. complessiva v.% su pop. Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Totale Marche 27.707 19.612 25.530 22.067 94.916 6.139 4.571 6.199 5.174 22.083 22,2 23,3 24,3 23,4 23,3 464.427 380.648 315.065 368.669 1.528.809 6,0 5,2 8,1 6,0 6,2 Italia 3.035.144 586.483 19,3 58.751.711 5,2 Fonte: Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes Nella nostra regione la maggior parte degli immigrati si sente integrata nel tessuto in cui vive Le Marche prime per ‘stabilità sociale’ L a lettura dei dati del “Rapporto sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia” del Cnel e Caritas/Migrantes in base ai singoli indici fornisce ulteriori elementi di analisi. Sono le regioni del Nord a poter vantare il più grande potere di attrazione della popolazione immigrata in particolare quelle del versante centro-orientale: la Lombardia è al 1° posto come l’anno precedente, seguita a notevole distanza da Emilia Romagna e Veneto, entrambe al 2°. I migliori segnali di inserimento sociale e lavorativo si registrano, invece, in contesti territorialmente più circoscritti: l’Abruzzo e la Sardegna (in fascia alta insieme all’Emilia Romagna) precedono grandi contesti come Piemonte, Toscana e Lombardia (dal 10° al 12° posto, in fascia media) mentre l’Umbria (14°) distanzia il Lazio (18°). Per l’inserimento occupazionale si distinguono le regioni a statuto speciale che godono di autonomia amministrativa come appunto il Trentino Alto Adige (1°) e il Friuli Venezia Giulia (2°) e di nuovo Trentino Alto Adige (2°) e Friuli Venezia Giulia (5°) insieme alla Valle d’Aosta (3°) per l’inserimento sociale. Le Marche sono ancora prime per ‘’stabilità sociale’’, ruolo che mantengono dal 2003. Secondo il rapporto dunque la possibilità di sentirsi parte integrante del tessuto in cui si vive, si gioca più facilmente nel “piccolo”, in contesti “raccolti” anche dal punto di vista amministrativo: vincono la sfida dell’integrazione sociale i comuni medio-piccoli, in cui il rapporto con strutture, servizi e istituzioni è più immediato e le relazioni umane meno “ano- Trentino Alto Adige (1° per inserimento lavorativo e 2° per nime”, piuttosto che da grandi agglomerati urbani o metro- stabilità sociale), del Friuli Venezia Giulia (rispettivamente politani. “Non sempre, tuttavia, questa conformazione socio- 2° e 5°, sempre in fascia massima), del Veneto (4° e sempre urbanistica caratterizza le aree economicamente più forti e in fascia massima in entrambi gli indici), dell’Emilia Romadalle più promettenti prospettive di inserimento lavorativo; gna (5° e 7°, sempre in fascia alta): in una parola, di tutto il - sottolinea gli osservatori - anzi, la concentrazione demo- dinamico Nord est, basato sul sistema della Piccola e Media grafica e l’urbanizzazione, con la conseguente formazione di Impresa (PMI). Anche delle Marche, sebbene con maggiori periferie e quartieri-dormitorio, sono fenomeni strettamente sbalzi di posizione tra le due graduatorie (7° e fascia alta per connessi allo sviluppo produttivo-occupazionale di una zona inserimento lavorativo e 1° per stabilità sociale). e al suo conseguente potere di richiamo. Non senza conse- “Differente è invece il caso delle regioni nord-occidentali delguenze problematiche per l’integrazione, come ha insegnato la vecchia grande industria, - si legeg nel rapporto - in cui l’esperienza parigina delle banlieu”. non a caso i fenomeni di urbanizzazione e di espansione meEsiste una corrispondenza tra opportunità d’impiego e po- tropolitana si sono consolidati sin dai decenni delle migratere di attrazione, motivo per cui Lombardia, Veneto, Emi- zioni interne degli italiani del Meridione, a partire al dopolia Romagna e Piemonte si posizionano nella parte alta della guerra: la Lombardia (3° per indice di inserimento lavorativo graduatoria in entrambi gli indici (rispettivamente dal 3° al 6° e 1° per indice di polarizzazione, entrambi di grado massimo, posto in quello di inserimento lavorativo e dal 1° al 3°, per le ma solo 12° e di grado medio per indice di inserimento soprime tre, nell’indice di polarizzazione, in cui il Piemonte è ciale) e il Piemonte (6° e a livello alto per inserimento lavoraperò “soltanto” 9°), mentre è più difficile coniugare, per que- tivo, ma 10° per inserimento sociale e 9° per polarizzazione, ste grandi realtà, possibilità di lavoro e integrazione socia- con un livello mediano di entrambi questi ultimi). sociale: le. E più un contesto territoriale unisce un ambiente poten- come rilevato in precedenza, se a volte il grado di polarizzialmente favorevole all’inserimento sociale degli immigrati zazione di un’area sembra proporzionale al suo potenziale a un’adeguata offerta occupazionale, tanto più il suo indice occupazionale, o comunque a un certo equilibrio tra questo complessivo d’integrazione raggiunge “livelli strutturalmen- indice e quello di stabilità sociale, altre volte sembra prescinte apprezzabili”. E’ questo, ad esempio, il caso dello stesso dere da entrambi. Solo un terzo delle province ha un potenziale d’integrazione più problematico’. Passano da 11 a 25 le province a maggiore integrazione; quasi tutte del Nord ad eccezione di Prato (3°), Ancona e Macerata (15° e 19°). Palermo fanalino di coda. Soddisfatti gli osservatori Le province accoglienti L a situazione che il quinto “Rapporto sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia” del Cnel e Caritas/Migrantes delinea a livello regionale si rispecchia anche nella graduatoria generale per province. Rispetto al 2003 aumentano quelle risultate a massimo potenziale d’integrazione, passando da 11 a 25: oltre alle province autonome del Trentino Alto Adige, in graduatoria ben 7 delle 11 lombarde (Brescia, seconda, e poi Lecco, Mantova, Bergamo, Cremona, Milano e Lodi), 2 delle 7 venete (Vicenza, che è quarta, quindi Treviso), 5 delle 9 emilianoromagnole (Reggio Emilia, che è quinta, e dopo Parma, Modena, Forlì-Cesena e Piacenza), 3 delle 4 del Friuli Venezia Giulia (Trieste, che è decima, e quindi Pordenone e Gorizia) e 3 delle 8 piemontesi (Biella, 18°, e poi Vercelli e Cuneo). In questo gruppo di punta le uniche presenze non settentrionali sono quelle di Prato (3°), la cui immigrazione a nettissima componente cinese presenta caratteristiche del tutto particolari, e delle marchigiane Ancona e Macerata (rispettivamente 15° e 19°). Per il resto, se si esclude Bologna (28°) che si posiziona in fascia alta e proprio a ridosso del gruppo a massimo potenziale, gli altri grandi capoluoghi di regione si concentrano per lo più a metà graduatoria, tra i contesti a medio potenziale. Basti notare che tra il 50° e il 63° posto se ne trovano ben 6: Torino (50°), Perugia (51°), Roma (54°), Firenze (55°), Pescara (57°) e Genova (63°). Un altro terzetto compatto si colloca tra le 17 province a basso potenziale (si tratta, nell”ordine, di Bari, Cagliari e Napoli, rispettivamente dall’81° all’83° posto) mentre tra le 18 a potenziale d’integrazione minimo l’unico capoluogo di regione è Palermo (90°). “Il quadro tracciato fornisce un sostanziale motivo di soddisfazione, - commentano gli osservatori - non solo perché da un anno all’altro, al mutare delle variabili statistiche considerate (e quindi degli aspetti dell’integrazione di volta in volta presi in considerazione e messi in gioco), si osserva un dinamismo interno alla graduatoria che solo nel suo insieme può rendere ragione in modo adeguato delle dinamiche “reali” di ciascun contesto, evitando di assolutizzare risultati strutturalmente parziali (è, ad esempio, il caso di Napoli, ultima nelle rispettiva graduatoria del 2003 e risalita nel 2004 di ben 20 posizioni, anche in virtù di indicatori non considerati in precedenza); ma anche perché, sulla base della rilevazione più recente, si ricava che quasi la metà delle province italiane (48 su 103) mostra di possedere le condizioni potenziali per un’integrazione degli immigrati massimamente o altamente soddisfacente, contro solo un terzo (35) che ha un potenziale d’integrazione degli stranieri più problematico (fascia bassa o minima)”. Allora Sara, cominciano da una valutazione di insieme. Mi pare di capire che è difficile fare i paragoni tra l’Italia e gli altri paesi e stabilire delle classifiche. Non è vero? Il problema è proprio questo: mancano ancora i dati certi. Le cifre del monitoraggio dell’Istat, che si basa sulle denunce e i procedimenti penali in genere, non ci dicono ancora niente del fenomeno, o meglio ce ne trasmettono solo una piccola parte. Come Cospe, dal 2001, abbiamo cominciato a lavorare a un nostro monitoraggio sul razzismo anche perché siamo il punto di contatto per il centro europeo. Abbiamo quindi utilizzato tutte le fonti a disposizione, ma ci siamo avvalsi soprattutto dei media. E siccome giornali, radio e televisioni riportano solo determinati casi, ci rendiamo conto il fenomeno continua ad essere sottostimato. Ora con l’istituzione dell’Unar le cose potrebbero migliorare perché è stata introdotta un’altra fonte: i dati che si ricavano dalle denunce al numero verde. Su quello si producono nuove stime del fenomeno. Ma quali sono le forme in cui si manifesta il razzismo. Si tratta solo di episodi di violenza esplicita? E’ chiaro che gli episodi di violenza sono quelli che balzano più facilmente agli occhi. Ma ci sono tante altre forme di razzismo, molto più subdole. Per quanto riguarda il Cospe, noi abbiamo deciso di monitorare soprattutto tre settori: il mercato del lavoro, il sistema dell’istruzione e gli alloggi, oltre che seguire ovviamente tutti gli sviluppi della legislazione e della giurisprudenza. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la tendenza è sempre la stessa. Esiste cioè (e persiste) una evidente segregazione occupazionale. Gli immigrati vengono cioè spinti in determinati settori del mercato del lavoro in base alle loro provenienze etniche. Come mai succede questo? Si pensa di utilizzare le specializzazioni professionali delle varie etnie o è un fatto di vera discriminazione razziale? No, le specializzazioni professionali e le competenze in questo caso non c’entrano nulla. Si tratta davvero di discriminazioni e pregiudizi che producono alla fine discriminazione. Se si tratta di persone filippine è molto probabile che gli unici lavori a disposizione siano nel campo del lavoro domestico o di cura. E questo vale in generale per quasi tutte le donne immigrate, non solo per le filippine. Ai sik viene riservato l’allevamento, agli uomini rumeni o albanesi il settore delle costruzioni. In generale gli immigrati continuano ad essere relegati ai posti più bassi del mercato del lavoro italiano, con stipendi in media più bassi e con una collocazione meno importante. La stessa tendenza la notiamo in tutti gli studi sul lavoro nero e sul sommerso, l’ultimo è quello pubblicato dall’Ires-Cgil. Ma questa tendenza si è resa evidente anche nei reportage del giornalista Gatti dell’Espresso per i settori agricoli. In questi anni c’è stata una sostituzione in determinati settori di fasce di lavoratori italiani con gruppi di immigrati meno stabili e più ricattabili. In genere la sostituzione avviene per i posti di lavoro anche più pericolosi (nelle costruzioni per esempio). Anche questo è un modo per segregare, anche perché ripeto, le capacità professionali e il livello culturale delle persone singole non vengono neppure prese in considerazioni. Conta da dove vieni, non se hai un diploma o una laurea in tasca. Quali sono gli aspetti del razzismo e della discriminazione in altri settori della società? Abbiamo dati sul sistema dell’istruzione, ce li fornisce anche il rapporto dello stesso Ministero dell’Istruzione, che ha fatto registrare un aumento continuo delle discriminazioni razziali. In particolare è emersa in questi ultimi anni la tendenza a inserire i bambini immigrati in classi inferiori alla loro età. Questa scelta viene quasi sempre motivata con l’incertezza linguistica dei bambini. Ma questo non si traduce nell’attivazione di corsi paralleli di italiano. A causa della lingua il bambino straniero si vede collocato nelle classi inferiori. Magari a 10 anni gli tocca stare in seconda elementare. Ma questo chi lo decide? Non mi risulta che ci siano indicazioni ufficiali, o circolari ministeriali... No, infatti, non si tratta di indicazioni che vengono dall’alto. Anzi è lo stesso Ministero che deve ammettere questa tendenza, che poi però non si riesce a invertire. Le decisioni le prendono i collegi dei docenti delle singole scuole. C’è anche da dire però che accanto a questi fenomeni negativi, si sta sviluppando molto anche la cultura della multietnicità. Ci sono insomma anche tante buone pratiche nelle scuole italiane. Per quanto riguarda invece gli episodi di violenza diretta o di discriminazioni che avvengono tra ragazzi italiani e stranieri, a noi risultano solo casi isolati, che forse si possono inserire nel fenomeno più generale del bullismo. Non abbiamo comunque un’evidenza di casi di violenza fisica dovuta a questioni razziali. Un altro tema molto “caldo” è quello della casa. Dai vari rapporti, anche quelli europei, risulta che uno dei fattori più discriminanti socialmente rimane ancora quello dell’accesso all’alloggio. Anche voi confermate? Sì, insieme al lavoro, la questione della casa è quella più palpabile per evidenziare fenomeni di discriminazione e razzismo. C’è una discriminazione diretta. Basta pensare ai tanti annunci che escono sui quotidiani e sui giornali specializzati in cui si dice esplicitamente: “No immigrati”. Oppure a quei casi in cui i proprietari, venendo a sapere che chi chiede l’affitto è un immigrato, comincia a inventarsi scuse del tipo: “Mi dispiace abbiamo già affittato”. Oppure: “Forse per lei l’affitto è troppo alto”. Ci sono state anche sentenze di condanna da parte della magistratura per annunci di questo genere. Un problema analogo è quello che riguarda gli alloggi delle case popolari. Nelle graduatorie regionali si evidenziano molto spesso discriminazioni. Esistono perfino leggi regionali, una è quella della Lombardia, che prevedono clausole discriminatorie nei confronti degli immigrati. In Lombardia, per esempio, per poter entrare in graduatoria l’immigrato deve dimostrare di essere residente da almeno cinque anni. Su questo è intervenuto anche il Tar lombardo che ha condannato la legge regionale. Ora però la Regione Lombardia l’ha ripresentata tale e quale e ci sarà quindi un nuovo ricorso al Tar. Questo fatto è avvenuto anche in altre regioni, ma alla fine le normative sono state cambiate. La Lombardia, invece, resiste. A cura di Paolo Andruccioli 29 marzo 2007 Territorio arcevia Il mais, la polenta, il pesce, prodotti per un territorio Il cibo fornato cultura D al mais a otto file e dal pandol- e la salvaguardia del territorio sono ce di Roccacontrada al pesce alla base dell’educazione alimentadel nostro mare. Dalle prelibatezze re, la cui campagna passa anche per gastronomiche (frutto di tradizione i gemellaggi enogastronomici (vedi & innovazione) della “Domenica an- i legami con Acqualagna, Talamello, dando a polenta” al “Tuffo nell’Adria- Morro d’Alba), il sostegno alle azientico”. de agricole come quella Montalbini Dalla spinta propulsiva dell’Ammini- di Magnadorsa e la riattivazione destrazione Comunale e della Pro Loco gli storici mulini ad acqua (sul fiume al discorso sinergico con associazio- Misa c’è quello della famiglia Spoleni, enti ed istituti accademici quali la tini). Cooperativa Servizi Culturali “Eidos”, Il gioco a tutto campo (sempre vissul’Associazione “Slow Food” dei Ca- to con passione cosciente e sempre stelli di Jesi, la Cia Marche, l’Univer- più condivisa) inizia dalla Perla dei sità Politecnica delle Marche - Facol- Monti e finisce con l’immersione neltà di Agraria, la Regione Marche, la le acque senigalliesi. Provincia di Ancona, l’Assam, la Co- “Un tuffo nell’Adriatico… alla scopermunità Montana Esino-Frasassi. ta delle specie ittiche” è stato intitoLa valorizzazione dei prodotti tipici lato l’incontro con gli alunni e i genitori, organizzato dalla Provincia di Ancona - Assessorato all’Agricoltura - Assessorato alla Pubblica Istruzione in concorso con l’Amministrazione Comunale. Direttamente coinvolta la Scuola Primaria “A. Anselmi”. Prezioso ed altamente professionale il supporto dell’Istituto Professionale Alberghiero “A.Panzini” di Senigallia. Il sindaco Silvio Purgatori focalizza nessi ed obiettivi: “Arcevia ha aderito volentieri al progetto denominato ‘Le Piazze del Pesce’, che è diretto ad Agesci e protezione civile O gni anno L’Agesci Marche organizza una serie di “Laboratori” (week end formativi per l’acquisizione di competenze specifiche su vari settori) per ragazzi e ragazze scout da 16 a 21 anni. Quest’anno tra i 20 laboratori organizzati il settore Emergenza e protezione civile dell’Agesci il 17-18 Marzo ha proposto per la terza volta un laboratorio di “Primo soccorso nelle emergenze” a Corinaldo in collaborazione con la locale l’Anpas (Associazione Nazionale Pubblica Assistenza) che per il comprensorio fornisce anche il servizio di 118 al quale sono pervenute 35 iscrizione da tutta la regione. Il sabato ci sono state sessioni teoriche sulle tecniche di primo soccorso tenute dal: dott. Daniele Auco- ne speciacilista in ortopedia per la parte relativa ai traumi. dott. Alfredino Belogi per la parte Medica. dott. Riccardo Baci e gli istruttori dell’Anpas/118 per la rianimazione cardio- polmonare. con sperimentazione pratica individuale su manichini. Tecniche di soccorso psicologico per soggetti che hanno subito una Calamità. Tecniche di radiocomunicazione nelle emergenze. Sabato Notte e domenica Mattina, la simulazione di un evento calamitoso nel centro storico di Corinaldo con messa in pratica di tutte le tecniche acquisite nella sessione teorica. Questa simulazione è stata curata dalla “Squadra Truccatori” dell’Anpas che con l’aiuto di cavie umane hanno reso assolutamente realistiche le varie situazioni di emergenza sanitaria con l’utilizzo anche dei mezzi di soccorso. na visita costruttiva, che ha fornito ai consiglieri presenti dati utili per le proprie valutazioni in merito all’evoluzione estrattiva della Cava della Gola della Rossa”. Il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli commenta con soddisfazione il confronto avvenuto la scorsa settimana tra i vertici del Gruppo Cava Gola della rossa ed una delegazione di consiglieri invitata a “toccare con mano” la realtà della Cava di Serra San Quirico. Al centro dell’incontro il Progetto di riconversione industriale e riqualificazione ambientale dell’Area della Gola della Rossa, che prevede la trasformazione dell’attuale cava a cielo aperto in sito estrattivo in sotterraneo. Un sistema di estrazione – già sperimentato in Italia in provincia di Bergamo ed a Vipiteno – che, secondo il Progetto presentato, lascerà inalterato l’ecosistema della superficie e consentirà il reinserimento definitivo dell’area della cava nel contesto territoriale di appartenenza, migliorando l’impatto delle zone più in vista e creando le condizioni migliori per l’insediamento della flora e della fauna autoctone. L’estrazione in sotterraneo avverrà attraverso la realizzazione di gallerie che entreranno nel cuore della montagna per 400 metri, garantendo un’estrazione pari ad un milione di metri cubi di materiale. “In particolare ci siamo confrontati – ha sottolineato Bucciarelli – sulla concretezza della riqualificazione ambientale che può e dovrà essere anche Proloco assai vivace Il compito del settore E.P.C. è quello di formare scout competenti in situazioni di emergenza ma l’obbiettivo dei “laboratori” e’ comunque quello di formare buoni cittadini, sensibili e disponibili verso il prossimo, preparati ad affrontare con competenza tutte le difficoltà che nella quotidianità inevitabilmente si presentano. La parte logistica è stata curata dal Gruppo Scout Agesci “Pongelli1” di Ostra Vetere ma l’ottima riuscita dell’evento è stata determinata dalla completa e lodevole disponibilità dei volontari Anpas che con la loro professionalità hanno reso possibile la manifestazione e soprattutto hanno saputo creare un ottimo clima di collaborazione con i partecipanti coinvolgendoli in modo attivo ed entusiasmante nelle varie simulazioni proposte. Ilario Taus Il futuro della cava U Corinaldo, rinnovati i vertici del sodalizio incentivare il consumo di pesce azzurro da parte delle popolazioni residenti nelle zone interne del nostro territorio. La Provincia di Ancona ha attuato una serie di iniziative promozionali rivolte alla valorizzazione del prodotto ittico locale con particolare riguardo al pesce azzurro attraverso la promozione diretta agli alunni delle scuole elementari nonché ai consumatori attraverso iniziative di piazza favorendo la conoscenza degli aspetti scientifici e salutistici del prodotto pesce.” Piena l’interazione con la dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo Arcevia-Montecarotto-Serra de’ Conti nella persona della dottoressa Adriana Siena. Disponibile al massimo la mensa scolastica del Comune. Il Consorzio Pesca di Ancona ha garantito la fornitura di pesce azzurro ai rivenditori di pesce e alle mense scolastiche ad un prezzo agevolato. Personalità, amministratori e studiosi hanno sostenuto totalmente l’iniziativa: Carla Virili (assessore Agricoltura - Pubblica Istruzione Provincia di Ancona), Natale Frega (preside Facoltà di Agraria Univpm di Ancona), Paolo Paroncini (presidente Consorzio Pesca Ancona). Umberto Martinelli visita di una delegazione regionale alla gola della rossa una riconversione turistica, sulla massima sicurezza da garantire alle forze lavorative, sullo sviluppo occupazionale e, non certo da ultimo, sulla tutela delle fonti di Gorgovivo”. A tal proposito, in base ad uno studio commissionato dalla Provincia di Ancona alle Università di Bologna e Trieste, lo sviluppo in sotterraneo della Cava non provocherà alcuna conseguenza negativa a Gorgovivo, il cui sito peraltro è nella zona opposta al futuro sviluppo della cava stessa. Procaccini, Lippi, Comi, Badiali e Cesaroni. La visita alla cava ha permesso di conoscere anche i molteplici impieghi del prezioso e purissimo carbonato di calcio estratto dalla montagna. Impieghi che vanno dal settore cosmetico a quello farmaceutico ed a quello alimentare. I consiglieri hanno anche assistititi ad una proiezione multimediale che ha simulato e spiegato l’evoluzione in sotteraneo della cava, illustrandone le modalità ed i tempi. 11 G iornata intensa quella di Domenica 18 Marzo per l’Associazione Pro Corinaldo: all’Assemblea dei Soci sono state eseguite le elezioni per il rinnovo delle principali cariche dell’organizzazione. I 130 soci dovevano esprimere 6 preferenze per quanto riguarda i Consiglieri e 3 per i Sindaci Revisori. I nuovi Consiglieri sono: Livio Allegrezza, Cristina Arcangeli, Cristina Baruffi, Renato Giovannelli, Massimo Gradoni, Roberta Magnani, Alice Mazzarini, Anna Olivi, Luca Paoloni, Roberto Rossini e Barbara Rotatori. Il Consiglio dei Sindaci Revisori dei Conti sarà formato da Denise Bracci, Lucia Giovannelli, Luca Giuliani, Giuseppe Falcinelli e Serena Mancinelli. Infine il Collegio dei Probiviri sarà composto da Claudio Giuliani, Cesare Morganti e Riccardo Spallacci. Sono ben 23 le iniziative portate a termine nell’anno solare 2006: un calendario di rispettosa ed onorevole importanza per una cittadina come Corinaldo. Un gruppo di adulti, un gruppo di ragazzi, ma soprattutto un gruppo di amici, che ha sempre lavorato con il sorriso sulle labbra per continuare a migliorare l’immagine del proprio paese sia all’interno che all’esterno di Corinaldo. E forse è stata proprio la grande amicizia del gruppo quel valore aggiunto che li ha fatti arrivare a livelli così alti! Sette anni di sogni collettivi a cui hanno cercato di dare la loro realizzazione più appropriata. Sempre al massimo, con dedizione totale e senza momenti di relax, la Pro Corinaldo ha cercato di essere in qualche maniera “innovativa”: in costante movimento e sempre alla ricerca di un continuo miglioramento organizza- tivo, logistico e nella pianificazione di nuovi eventi ed iniziative. Ogni singola critica rivolta al direttivo in questi anni è stata accettata, analizzata ed in seguito tramutata in una sorta di positiva energia utile ad affrontare sempre nuove sfide, nuove emozioni. Il tutto all’insegna dell’ormai famoso slogan “Puntiamo sempre alla Luna, mal che vada avremo vagabondato fra le Stelle”, che ha scandito l’ultima, riuscitissima edizione della Festa delle Streghe e che è diventato in seguito il motto della Pro Corinaldo. Sono poi intervenuti all’assemblea anche il Sindaco di Corinaldo Livio Scattolini che ha sottolineato il consistente impegno del Presidente e del Consiglio Direttivo uscente e di tutta l’Associazione. Questi cinque anni di forte ed intensa collaborazione tra comune, Pro loco e tutte le altre associazioni cittadine hanno portato il paese gorettiano ad essere uno dei fiori all’occhiello del centro Italia. Ricordiamo semplicemente i riconoscimenti che Corinaldo può vantare: Bandiera Arancione del Touring Club, Bandiera Verde per le politiche agricole, eletto uno dei Borghi più belli d’Italia. E’ seguito l’intervento del Presidente dell’Associazione Pozzo della Polenta. Il vice Presidente uscente della Pro Corinaldo Riccardo Spallacci ha infine consegnato, nel momento forse più toccante dell’intera Assemblea, una targa a Giuseppe Falcinelli per ringraziarlo del suo impegno a nome di tutti i membri dell’Associazione. Termina un ciclo ma l’avventura, comunque sia, continua: la “vecchia guardia” non ha infatti intenzione di ritirarsi. I.T. un po’ di cronaca BARBARA - Tra Barbara e la Bielorussia un ponte non più soltanto solidaristico, ma anche economico. Nei giorni scorsi, il sindaco della cittadina dell’hinterland senigalliese, Raniero Serrani, ha ricevuto in Comune una delegazione di tecnici provenienti appunto dalla repubblica ex sovietica della Bielorussia. I tecnici hanno sostato a Barbara nel quadro di una serie di rapporti commerciali che legano una ditta del posto (la AgriWork, già Abagroup, attiva nel settore della produzione di macchine per l’agricoltura) al mercato bielorusso. RIPE - Favoreggiamento di lavoro clandestino e favoreggiamento di permanenza di clandestini. sono queste le due accuse che gravano su C.A., il cittadino di origine cinese arrestato la scorsa settimana. Costrette a lavorare e vivere in condizioni di igiene quantomeno precarie C.H. di 23 anni, L.H.L. Di 33 anni e L.X.X. di 22 anni non erano in possesso di permesso di soggiorno e tutte e tre erano di nazionalità cinese. Al termine delle operazioni di accertamento i militari dell’arma hanno trasferito C.A. di 28 anni nato a Zhejiang nel carcere di Montacuto e adesso rischia da uno a cinque anni di prigione. Lo stabilimento incriminato si trova Passo Ripe in via Galilei n 9 ed era attivo da appena 20 giorni, C.A. aveva già precedenti specifici e sul suo libro paga oltre al suo nome compariva solo quello del fratello. . CASTELLEONE di SUASA - La Giunta Regione Marche ha fissato i criteri e gli indirizzi ai Comuni per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo agli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado per l’anno scolastico 2007/2008. Per ritirare il modulo da compilare gli interessati potranno rivolgersi all’Ufficio Segreteria del Comune di Castelleone di Suasa. Le istanze andranno poi consegnate entro l’11 aprile 2007. La Regione Marche individuerà poi con successivo atto la quota spettante ai singoli Comuni differenziata per ordine di scuola. OSTRA VETERE - L’Amministrazione comunale di Ostra Vetere ha anunciato ai cittadini che dal 26 al 31 marzo, il personale del Consorzio Intercomunale Rifiuti (Cir33 – Nuovo gestore del servizio di igiene urbana) consegnerà direttamente a casa di tutte le famiglie ed agli operatori economici i kit dei nuovi bidoni e contenitori per la raccolta dei rifiuti. Conto alla rovescia, quindi, per l’attivazione del nuovo sistema di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, che dal prossimo 16 aprile prenderà ufficialmente il posto di quello fino ad ora conosciuto dai cittadini non solo ad Ostra Vetere, ma anche in altri Comuni della provincia di Ancona. Un sistema nuovo ed obbligatorio, frutto delle novità legislative nazionali e regionali in materia, ma anche effetto dell’attuazione del Piano provinciale dei rifiuti. 12 29 marzo 2007 Cultura riflessioni La necessità di recuperare il tempo, rispettandone le esigenze, dandoci una chanche Vivere, senza fretta T foto Libero Api utte le cose hanno un tempo di maturazione. È così in natura, dove alla posa dei semi segue lo spuntare dei germogli, poi dei fiori e dei frutti. Ed è così anche per l’uomo. Con la differenza che mentre la natura ha nelle stagioni il tempo, fino ad ora preciso, delle fasi di vita, nell’uomo il tempo della maturità, del fiorire, è incerto e indefinito. Gli antichi dicevano che “ogni uomo fiorisce a suo tempo. Basta dargli l’occasione”. Ma gli antichi avevano una saggezza ed un senso delle cose che sembrano ormai perdute. Non c’è più, infatti, la “cultura dell’attesa”. L’essere disposti a favorire, guidare, stimolare, aspettare la maturazione degli individui. Si considera e si giudica una persona per quello che in un determinato momento manifesta, a livello di pensiero e di comportamento. Non c’è la sensibilità ad ascolta- teatro Sperimentazioni e spettacoli curati dall’associazione ‘Teatro terra di nessuno” Improvvisiamoci attori L ’associazione Teatro di Javier Cura. Tra le 21.30 Terra di Nessuno par- e le 22.30 saliranno invece teciperà con ben quattro sul palco gli Improstory, iniziative alla rassegna la compagnia d’improvvi“Germogli”, promossa dal sazione teatrale di Teatro Teatro Stabile delle Mar- Terra di Nessuno, porche, esibendosi il 28 mar- tando in scena Killer, uno zo p.v. presso l’Hangar spettacolo totalmente imCultLab di Ancona. provvisato. Un giallo “alla Una serata ricca di eventi Agatha Christie”: quattro per conoscere le attività indiziati per un efferato dell’associazione ancone- omicidio e uno scaltro tana che è sede regionale detective alla ricerca della della Scuola Nazionale di verità. A concludere la seImprovvisazione teatra- rata, verrà allestito il mile. Dalle 19.00 alle 21.00 cro-evento A cena con gli Javier Cura, Linda Bufali, artisti, dove gli spettatori Chiara Caimmi e Giulia potranno intrattenersi con Cingolati terranno una gli attori in un dibattitolezione di Contact Impro- cena condotto da Matteo visation aperta a tutto il Antonucci. pubblico: un’ottima occa- “Germogli – nuove gesione per scoprire questa nerazioni di teatro” è la forma di danza improvvi- rassegna nata dalle prosata senza una coreografia poste artistiche del grupprefissata, dove la musica po di studenti del corso non è soltanto un riferi- Ifts Tecnico superiore di mento ritmico, ma può teatro educativo e sociale, trasformarsi in un’atmo- promosso dal Teatro Stasfera in cui immergersi o bile delle Marche e partito creare conflitti. nel novembre 2006. I 24 A seguire, i ballerini di candidati che sono riusciti Teatro Terra di Nessuno a superare la selezione lasi esibiranno in Distinti vorano ora con qualificati Saluti, uno spettacolo di insegnanti, e sono proprio Teatro Danza con la regia loro gli ideatori, i promo- tori e gli organizzatori della rassegna “Germogli”. L’energia dei ragazzi e le loro associazioni hanno trovato il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ancona e del Teatro Stabile delle Marche. Teatro Terra di Nessuno rappresenta uno spazio aperto a varie forme di teatro. Il gruppo nasce nel maggio 2003 dall’incontro di alcuni artisti di provenienza e formazione diversa e si prefigge l’obiettivo di condividere esperienze e sperimentare nuove forme d’espressione. La ricerca ha portato a dare particolare importanza al corpo e alla sua memoria per ritrovare e riproporre emozioni e situazioni. Il corpo è un grande magazzino che archivia voci, suoni, gusti, immagini e sensazioni, e il teatro può utilizzare queste informazioni dopo avergli dato il tempo e la possibilità di cercarle e riconoscerle. Luca Pantanetti fotografia Ultimi giorni per partecipare al primo concorso cittadino Il volto della mia città I l Concorso fotografico dedicato a Senigallia e rivolto a tutti, che il Centro Sociale Saline organizza con il Gruppo Fotografico F7, e con il sostegno della Banca del Tempo e della Coop, si chiuderà il prossimo sabato 31 marzo. C’è ancora un po’ di tempo, dunque, per collezionare le proprie opere e condividerle. Le fotografie del Concorso “Senigallia: il Volto della mia Città” devono essere consegnate presso il Centro Sociale Saline (in via dei Gerani 8, sopra la Coop Saline), aperto dal lunedì al sabato sia la mattina (9-12) che il pomeriggio (15-19). La premiazione si svolgerà in concomitanza con l’ultimo appuntamento degli Incontri con la Fotografia, previsto per sabato 20 aprile. Tutte le opere presentate saranno esposte presso i locali del Centro Sociale, mentre le migliori tre verranno premiate con materiale fotografico e una targa. M.S. re, osservare, indagare, studiare e comprendere, con serenità e intelligenza, se in chi abbiamo davanti, ci siano, in nuce , le caratteristiche, gli indizi, per una predisposizione, un’attitudine ad un certo tipo di impiego, di attività, di lavoro. Limitando, e a volte inibendo, la possibilità di concedere strumenti, opportunità, situazioni di conoscenza, di crescita, di sviluppo, di maturazione, appunto. Perché l’attesa ha un costo, e pochi oggi sono disposti ad investire sull’uomo. Se una persona non è adatta per una determinata situazione, rischia di essere messa da parte, o scartata. Ci si orienta allora su qualcun altro, fino a quando questo ci soddisferà. Poi, via anche lui, e sotto con un altro ancora, con la conseguente mortificazione delle potenzialità individuali e la massificazione verso un livello culturale, di comportamento, e soprattutto etico, medio basso. L’occasione di cui parlano gli antichi, raramente viene concessa. E si perde l’opportunità di vedere sbocciare quella maturazione che invece, come per la natura, è la fase più delicata, magica e fruttifera degli uomini. L’uomo, il grande capitale dell’umanità. La sua intelligenza, la sua sensibilità, la sua cultura, il suo estro, la sua creatività, la sua forza morale sono il propellente di sviluppo, di elevazione, della comunità degli esseri. Lo sono a condizione però che egli possa “fiorire” serenamente dal suo guscio. Senza fretta, assimilando la vita che dentro e accanto gli scorre. Accettando e adoperando quelle occasioni di crescita a lui concesse, da chi sa che il buon raccolto ha bisogno del suo tempo. Romolo Paradiso idee Sempre di meno, sempre più adultizzati, troppo spesso lasciati soli nella crescita C’erano i... bambini I ritmi odierni sfalsano anche le diverse stagioni della vita. C’era una volta l’infanzia. Il tempo dei prati fioriti, delle capriole sull’erba, dei sogni incantati, dei pensieri senza pensieri… C’era una volta la fanciullezza: l’età dei giochi stupidi ma geniali, degli scherzi scemi ma felici, dell’ingenuità, della spontaneità, della fantasia… C’erano i … bambini. Ora sempre più rari, sempre più soli, sempre più adultizzati nei loro comportamenti. Non hanno neppure un numero di anni pari alle dita di una mano che già sanno tutto sui computers e sugli apparecchi elettronici; parlano, gesticolano, vestono da grandi. Di quelli che ridono, scherzano, fanno “scemenze” e che guardano il mondo con occhio stupìto e incantanto… è proprio difficile trovarne. Figli talvolta gonfiati da genitori ambiziosi o da insegnanti vanitosi. E’ davvero difficile trovare in giro un viso di bambino sorridente, gioiosamente sereno, mentre è facile trovare un bel numero di ragazzi/e affetti da quel “male oscuro” di cui è popolato il nostro mondo emotivo. Le statistiche sono lì a mostrare una schiera sempre più folta di bambini tristi e depressi. Ci sono sintomi che indicano la sofferenza interiore. Della folta schiera di bambini e ragazzi senza sorriso fanno naturalmente parte coloro che hanno sperimentato sulla loro pelle fatti traumatici come: la separazione dei genitori, la perdita di uno di questi, malattie ecc. Se nel bambino la depressione può essere ma- scherata da vari disturbi psicosomatici, nell’adolescente può esserlo da continue crisi di opposizione e di aggressività. Se si ha in casa un bambino o ragazzo musone, sempre con il broncio, apatico e privo di qualsiasi entusiasmo, bisognerà dialogarci per capire il suo disagio interiore, magari con l’aiuto di uno psicologo. Ivo Pasqualini cultura Incontro organizzato a Monte Porzio dall’associazione culturale Storia e Gesù di Nazareth U ltimo appuntamento per la prima parte del 2007 organizzato dall’Associazione Monte Porzio cultura domenica 1 aprile, sarà presente Federico Uncini appassionato di storia e archeologia che ha collaborato già diverse volte con l’Associazione (ricordiamo solo l’ultima conferenza del 25 febbraio “La via Flaminia tra storia e ingegneria romana”). L’argomento della conferenza è di tutto rispetto “Gesù di Nazareth” nessuno storico mette oggi in dubbio il fatto che Gesù sia realmente esistito, infatti troppe fonti, anche molto diverse tra loro, concordano su questo punto. Quelle che continuano a mancare sono le prove archeologiche, vale a dire manufatti, oggetti. Solo ultimamente la situazione sta cambiando. E’ anche questo uno dei motivi che ha spinto l’Associazione a preparare e presentare questa conferenza. Attraverso decine di slide si ripercorrerà un viaggio in Palestina tra nuove testimonianze archeologiche, luoghi dei vangeli, certezze e dubbi sull’operato di Gesù. L’obiettivo della conferenza è di analizzare la sua vita in tutti gli aspetti e di confermare attraverso le ultime conoscenze la straordinarietà del personaggio sia dal punto di vista umano e religioso. Quindi appuntamento a domenica 1 aprile alle ore 17.00 presso la sala del Consiglio Comunale del Comune di Monte Porzio. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito http://www.monteporziocultura. it . 29 marzo 2007 Spettacolo Spigolature MUSICA Alla Rotonda a mare il duo jazz Magoni & Spinetti R La musica denudata Nico Gori. Il cd 1 si apre con Come Together dei Beatles. Magoni e Spinetti dimostrano di aver raggiunto un affiatamento musicale e una complicità di intenti naturali. I tempi sono spazi musicali in cui i due sguazzano a meraviglia. Ognuno conquista una porzione di canzone senza mai togliere di scena l’altro. Alcuni spazi rimangono vuoti, per scelta. La Magoni ha detto “perchè ormai siamo abituati a brani infarciti di rumore”. Questo denudamento dell’oggetto canzone, ci rende più vicini e intimi brani come Never can say goodbye che eravamo soliti gustare in ascolti, situazioni e colori diversi. Sono due che fanno musica di alto livello ma che soprattutto si divertono a farla. E pescano nel vasto repertorio nazionale e internazionale senza alcuno snobbismo intellettuale. In questa carrellata di hit trovano posto Donatella Rettore con Splendido l duo Magoni-Spinetti ci ha riprovato. Dopo il fortunato esor- Splendente e Madonna con Like a virgin. Nel secondo cd dio discografico di Musica Nuda, ecco un’altra schizofrenica troviamo Why Judy why di Billy Joel (con Stefano Bollaraccolta di brani, cover e non, in cui contrabbasso e voce si ci- ni), Modena Park di Ivan Graziani (con Fausto Mesolella), mentano con divertimento raggiungendo un alto valore artisti- Non arrossire di Giorgio Gaber (con Mirko Guerrini). co. Rispetto al loro primo lavoro, i due regalano all’ascoltatore Più che un assaggio di queste belle sperimentazioni sarà un cd numero 2 in cui ospitano interpreti musicali d’eccezione, proposto alla Rotonda a mare di Senigallia, venerdì 30 nonchè loro amici: Stefano Bollani, Fausto Mesolella (chitarrista marzo, alle 21. Avion Travel), Erik Truffaz, Mirko Guerrini, Monica Demuru e I Venerdì 30 marzo, Rotonda a Mare ore 21,00 MAGONI & SPINETTI Concerto jazz Petra Magoni voce Ferruccio Spinetti contrabbasso Per gli amanti del jazz il duo Magoni & Spinetti in una sorta di sfida vocale ad esprimere un universo di colori con il solo accompagnamento del contrabbasso. Il duo che sta letteralmente affascinando il pubblico di mezza Europa, proporrà un repertorio crossover tra standard jazz, musica leggera e autori del repertorio classico. Emilio Marinelli trio al Gratis club Emilio Marinelli: piano; Gianluca Renzi: contrabbasso; Nicola Angelucci: batteria, venerdì 30 marzo, ore 21.45, al Gratis Club di Senigallia. Il trio presenta brani originali e di cover famose in ambiti non prettamente jazz, smontate e riassemblate al fine di ottenere una libertà espressiva slegata dalle strutture più classiche alla ricerca di un suono di contemporaneo e contaminato con differenti mondi musicali. Il pianista Marinelli ha collaborato con numerosi musicisti come Kenny Wheeler,Giulio Gapiozzo, Cameron Brow, Sherman Irby, Fabio Zeppetella, Xavier Girotto ed è affiancato da una ritmica tra le più affermate nel panorama jazz romano e nazionale come Gianluca Renzi al basso (2 dischi all’attivo col suo sestetto e prestigiose collaborazioni come Steve Grossmann, Gary Smulyan, Steve Lacy, Gene Jackson, Mike Melillo,Enrico Rava) e Nicola Angelucci batterista di Enrico Pieranunzi e side-man tra i più richiesti del momento già collaboratore di Fabrizio Bosso Achille Succi, Giovanni Imparato Max Ionata, Rosario Giuliani Tsuyoshi Niwa. il taccuin TEATRO Corinaldo - Venerdì 30 marzo, Teatro Goldoni ore 21,15 - Broken Silence - Teatro San Leonardo Viterbo/Progetto Mythos La commedia degli errori, di William Shakespeare, adattamento di Luca Simonelli con Giuseppe e Micol Pambieri, regia di Giuseppe Pambieri . Pesaro - Teatro Rossini, sabato 31 marzo, ore 21- Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione La ballata del carcere di Reading, di Oscar Wilde con Umberto Orsini e Giovanna Marini, regia di Elio De Capitani. Ostra Vetere - Sabato 31 marzo, Sala A. Sordi, La Tempesta, ore 21.30 di W. Shakespeare. MUSICA Jesi - Sabato 31marzo, Teatro G.B. Pergolesi, ‘O Fado, l’anima e la musica’, ore 21 con Beppe Servillo. Senigallia - Concerto di Pasqua, mercoledì 4 aprile, ‘Requiem’ di Gabriel Faure’ (1845-1924) per soli, coro e pianoforte. Soprano Ginevra Schiassi, baritono Giacomo Rocchetti, pianoforte Paolo Zannini, coro “Luigi Tonini di Tullio Piersantelli Bossi”, M° collaboratore Stefania Imperiale, direttore Massimo D’Ignazio, ore 21,15, Chiesa della Maddalena. MOSTRE Serra de’ Conti - Chiostro di San Francesco, in Piazza Gramsci, ‘Scassa Arazzi Contemporanei’. Ancona - Mole Vanvitelliana, I Grandi marchigiani e l’arte italiana del XX secolo, martedì - venerdì 16.30/20.00 sabato e festivi 10.30/13-16/20, fino al 6 maggio 2007. Caldarola - Simone De Magistris, un pittore visionario tra Lotto e El Greco. A Caldarola dal 5 aprile al 30 settembre 2007. INCONTRI Senigallia - Scuola di pace, Venerdì 30 marzo, Teatro Portone, ore 21, Elisa Kidané Le donne per la pace, missionaria comboniana. MUSEI San Marcello - Domenica 1° aprile, alle ore 10,30 nel Comune di San Marcello sarà inaugurato il “Museo del telefono”. IL LIBRO Etty Hillesum, ‘Pagine mistiche’ ecentemente, a proposito del Premio di Poesia “Spiaggia di velluto”, ricordavo alcune poesie che avevano la virtù della “leggerezza” (e citavo le cinque lezioni americane di Italo Calvino). Chi conosce la storia (sono trent’anni di vita) di questo premio, sa quanto sia ricco di immagini, ispirazioni e ritmi. Incontri di astrazione e di tangibilità, echi di ermetismo e neorealismo. Ma c’è stato un momento in cui i poeti, pur salvaguardando il contatto con gli uomini e le cose, si sono espressi nel modo che fu detto sperimentale. Ecco Renzo Fregoso, vincitore nel 1981, di cui si trascrivono alcuni versi: “ ed una giada brucia… abra cada la brama carda brani di lana e tu òvvia Liù viola d’amore fa dell’ugola liuto” Il critico Sandro Genovali parla di gioco verbale, gusto per l’alliterazione, operazioni di montaggio, al limite giocoso e autoironico. Anche di Angelo Ferrante, vincitore nel 1982, il critico Augusto Pettinari ci fa notare come nel linguaggio ora onirico, ora enigmatico, si affaccia “il mito della dissoluzione verbale”, come si vede in questo verso: “Ti.Ba. Tiba. Ti ba…cio caramente”. Questi brevi appunti oltre a soddisfare la curiosità fine a se stessa, sono anche significativi, come pensano molti, della profonda crisi che riguarda il destino dell’umanità. L’uomo del terzo millennio ha sgomento del vuoto, del nulla. A che serve la Parola? Il discorso poetico si disgrega e si affaccia la contestazione ludica, il fatuo divertimento. Elvio Grossi Cinema multisala GABBIANO www.gabbiano.senigallia.biz [email protected] - tel. 071.65375 da venerdì 23 marzo LEZIONI DI VOLO Regia di Francesca Archibugi. Con Giovanna Mezzogiorno. Italia, Pollo e Curry, due diciottenni romani, dopo essere stati bocciati all’esame di maturità decidono di partire per l’India alla ricerca di se stessi. Quella terra magica e l’incontro con Chiara, una dottoressa di ‘Medici senza frontiere’, segneranno per loro il momento dell’iniziazione nell’età adulta. venerdì - sabato: 20.30 - 22.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30; lunedì - martedì: 21.15 IL COLORE DELLA LIBERTA’ Regia di Bille August. Con Joseph Fiennes, Dennis Haysbert, Diane Kruger. Francia, Germania, Italia. 2007. Sudafrica 1968. James Gregory arriva come guardia addetta alla censura (conosce lo Xhosa, la lingua dei neri) nel carcere speciale di Robben Island. Le convinzioni sue e di sua moglie Gloria sono decisamente a favore dell’apartheid. A Robben Island avrà modo di conoscere Nelson Mandela che progressivamente gli farà mutare atteggiamento nei confronti dei neri, tanto che verrà allontanato dal suo servizio nella prigione. Bille August dirige Il colore della libertà (in originale Goodbye Bafana e bafana significa ‘ragazzo’ in lingua Xhosa) ispirandosi a una storia vera e grazie all’incontro con la moglie del protagonista (morto nel 2003). venerdì - sabato: 20.00 - 22.30; domenica: 17.30 - 20.00 - 22.30; lunedì - martedì: 21.15 IL TOPOLINO MARTY Cartone animato, domenica ore 16.00 mercoledì 4 aprile - ore 21.15 Frammenti dalla Biennale FREE ZONE di Cristiana Dobner Un testo denso e profondo che presenta Etty come “mistica d’amore”, in quanto ossessionata dalla vita, dalla gratuità, dalla ricerca della Bellezza, del Bene che lei concilia col Male in una sorta, appunto, di unione mistica universale. Pagine Inedite tradotte e commentate da Cristiana Dobner. Strutturalmente il libro si compone di una presentazione generale seguita da due parti: la prima è un saggio che approfondisce e aiuta a capire i brani offerti nella seconda parte che è appunto una sezione antologica tratta sia dal Diario che dalle Lettere di Etty. Chiudono un’approfondita bibliografia e la cronologia della vita di Etty. Ancora libri - Euro 14,00 - Pagine 158 13 di Amos Gitai. Con Natalie Portman, Hana Laszlo, Carmen Maura. La pellicola si regge interamente sulla storia di tre donne differenti per cultura, ambizioni e carattere. Donne lontane, ma capaci di entrare in comunione, chiuse in un microcosmo di ferro con quattro ruote, un mezzo per sfuggire al passato e per correre incontro all’avvenire. Tre destini s’incontrano, intrecciano, amalgamano per poi allontanarsi nuovamente. Un film profondo, un road movie dell’anima pervaso di poesia, di sentimento, di rabbia repressa che non trova pace. Gitai tesse un percorso alla ricerca e al recupero della propria identità, identità negata, talvolta misconosciuta, che si manifesta soltanto in un pianto indimenticabile, catartico, universale come quello di Natalie Portman. Quella è la Free Zone, la meta ambita, la terra promessa ove cercare chi si vorrebbe diventare, o dove scoprire che, in realtà, si è sempre stati cio’ che si è. AL G A B B I A N O 14 29 marzo 2007 Sport calcio Un rigore ha sancito il brutto risultato di una partita che poteva risolversi molto meglio Il vantaggio diminuisce VIGOR 0 – CIVITANOVESE 1 N on è la prima volta che la Vigor viene sconfitta su rigore; in questa partita si è ripetuto lo stesso errore. Purtroppo i ragazzi vigorini, pur impegnandosi a fondo, non sono più stati in grado di rimettere in parità l’incontro. Le occasioni per ottenere detto risultato sono state tante ma non sono state sfruttate a dovere dagli attaccanti rossoblu. La contemporanea mancata presenza in campo di due pedine fondamentali del centrocampo vigorino: Savelli e Traiani, ha notevolmente pesato sul rendimento di tutto il complesso. Montanari si è visto sprecato nel nuovo ruolo di distributore e coordinatore del centrocampo. Tante sono state le palle sprecate da lui con lanci fuori misura, così pure ha influito la scarsa vena dei due giovani Paupini e Guerra; per contro, la Civitanovese - aiutata non poco da una direzione arbitrale scandalosa - si è limitata a sporadici contropiedi e a impietose simulazioni di falli inesistenti. L’incontro inizia guardingo da entrambe le squadre poi la Vigor si distende in avanti pressando la difesa ospite. 19°, punizione dal limite ad opera di Camilletti. La sfera supera la barriera, Sintini la devia ma Morlacco opera una strepitosa parata deviando la sfera a lato. Passa appena un minuto (20°) e su un improvviso contropiede, con due ospiti in netto fuorigioco non rilevato dal segnalinee, la difesa vigorina si fa sorprendere. Goldoni recupera spedendo in corner la sfera, ma nel contempo l’avversario cade in area: per l’arbitro è rigore e a nulla valgono le proteste da parte rossoblu. 21°, segna Tonici. La Civitanovese, da questo momento in poi, non fa più verso Moroni per tutto l’arco dell’incontro. 30°, Morlacchi para due spioventi di Bertozzini. 35°, Camilletti sfiora l’incrocio dei pali. 43°, su passaggio di Montanari, Camilletti fallisce l’aggancio della sfera da ottima posizione. 48°, Camilletti da pochi passi manda sopra la traversa; 57°, Montanari tira debolmente su portiere. 73°, Bartoccetti di testa sfiora il montante. 78°, Turchi spedisce sopra la traversa. 85°, Montanari viene trattenuto in area; l’arbitro lascia correre il rigore netto; 86°, viene espulso Turchi per doppia ammonizione. Ora il vantaggio-salvezza si riduce a sette punti. Mercoledì si è giocato in trasferta a Recanati: il risultato lo daremo la prossima settimana. Giuliani a fine incontro dice: con un arbitro simile non poteva che finire in questo modo. La sua incompetenza l’ha dimostrata basket senigalliese, b1 Play out assicurati in campo, meglio è che smetta presto di fare l’arbitro. Domenica incontro casalingo con il Chiaravalle. Vigor : Moroni 6, Bertozzini 6, Bartoccetti 6, De Filippi 6, Turchi 5, Goldoni 6, Paupini 5,5 (67° Simic ng), Guerra 5,5 (76° Moschini ng), Sintini 5,5 (46° Morganti 6), Montanari 5,5, Camilletti 6. A disposizione: Memé, Giraldi, Morbidelli, Nobilini. Allenatore: Giuliani. Civitanovese : Morlacco, Spinozzi (89° Fiorillo), Colella, Filippini, Pennacchietti, Santoni, Ferretti (73° Angelini), Natalini, Tonici, Crocetti, Bellante (80° Argira). A disposizione: Vallesi, Monaco, Tartabini, Maiorano. Allenatore: Tudisco. Arbitro: Capriotti di San Benedetto. Spettatori: 600 circa. Ammoniti: De Filippi, Goldoni, Spinozzi, Bellante. Espulso all’85° Turchi. Angoli: 2 a 4. Recupero: 3-5. Classifica: Fossombrone 57, Recanatese 55, Pian San Lazzaro 53, Cingolana 42, Monturanese 40, Fermignano 40, Jesina 39, Vigor 39, Castelfrettese 39, Urbino 37, Biagio Nazzaro 37, Civitanovese 35, Porto S.Elpidio 32, Montegiorgese 31, Montegranaro 31, Acqualagna 28, Real Vallesina 23, Caldarola 22. Giancarlo Mazzotti ciclismo Secondo oro alla Triade GOLDENGAS 91 – GORIZIA 71 soddisfatto, parla così nel dopo partita: “Abbiamo giocato un buonissimo inconuardare i ragazzi di Bianchi è stato tro; non era facile perché ci mancava il un piacere: velocità, determinazione, nostro play Filattiera, coordinatore della inventiva, difesa ermetica e soprattutto nostra manovra. precisione a canestro. Questo quanto si è Questa sera abbiamo fatto tutto bene, sia visto nei quaranta minuti regolamentari. in attacco che in difesa; inoltre ho potuto Tutti sapevano che per l’incontro odierno constatare buone risposte anche a livelli contro il Gorizia era fondamentale la vit- individuali. Questa vittoria ci dà la certeztoria per avere la certezza matematica di za che ci eviterà la retrocessione diretta poter partecipare ai play aut. Il risultato ma la partecipazione ai play aut”. Sabato ha dato ragione ai biancorossi locali che, prossimo, ore 21, si rigioca al Palazzetto consapevoli del compito che gli spettava, dello Sport contro l’Omegna. Una partihanno giocato una delle migliori partite ta difficile che la squadra affronterà come di questo campionato. sempre con determinazione. La Goldengas è scesa in campo senza il suo migliore giocatore, vale a dire Filattie- Goldengas: Graziani 14, Grosso 5, Mara, indisponibile per una brutta distorsio- riani 6, Bazzoli 16, Maggio 14, Casagranne alla caviglia, rimediata in allenamen- de 9, Radovanovic 12, Candelaresi, Ramito. I primi due quarti vedono le opposte nelli 15, Catalani. Allenatore: Bianchi. squadre sempre a stretto contatto nel Gorizia: Galiazzo 17, Batich 4, Menepunteggio, senza eccessive emozioni. Pri- ghin, D.Vecchiet 17, Bagnoli 24, Oeser 3, mo quarto: 21-21; secondo quarto: 44-40. G.Vecchiet 3, Fornasari 2, Macaro. AlleDopo il riposo, i biancorossi volano in un natore: Beretta. Arbitri: Di Francia e Dal sol colpo; al 23°: 56-47; al 29: 72 a 54 per Bosco. Spettatori: 800 circa. terminare il quarto su 72 a 57. Nell’ultimo Classifica: Forlì 42, Venezia 40, Casalquarto la Goldengas gestisce il vantaggio pusterlengo 38, Treviglio 34, Torres 34, con grande determinazione, aumentan- Omegna 32, Cento 30, Fidenza 28, Ozdo ancora nel punteggio per chiuderlo zano 28, Lumezzane 24, Riva del Garda sul 91 a 71. Grandi applausi e passerella 24, Vigevano 22, Senigallia 18, Gorizia 14, finale verso i propri sostenitori, increduli Trieste 12, Ancona 12. di tanta bravura. Il coach Bianchi, molto G.M. G Foto (di Gianluca Tiburzi): Francesco De Bonis (sinistra) al microfono A vittoria conseguita, è totale la gratificazione del dirigenti Moretti,Trocchianesi, Lattanzi, Bellabarba e di uno dei mecenati più affezionati e fedeli: il senigalliese Tommaso Rossi, patron della SIMAM Servizi Industriali Ambientali . A rendere preziosa la primavera della grande famiglia di Monturano Civitanova Cascinare (con cui ha militato anche Andrea Rossi, oggi priofessionista) è Francesco De Bonis (a sinistra nella foto di Gianluca Tiburzi), che a Marane di Sulmona surclassa la concorrenza degli élite-under 23 (110 al via). Per la “Triade” si tratta del secondo oro e del quarto metallo d’annata. Dopo gli acuti ed i semiacuti di Davide D’Angelo e Alessio Abbruzzetti, il “terzo uomo” di questo autorevole inizio di stagione aran- cioblù infila l’anello del 34° Team); 4.Carieri Valentino; G.P. San Giuseppe, valido 5.Tarasau Artur; 7.Muñoz quale prova della chalen- Giraldo Julian David (Coge “Il Cappello d’Oro” (che lombia -Massi - Euronics vede ora al vertice il soda- Cerioni - Nazionale Eletlizio dei tecnici Sandroni, tronica - Tombolini); 9.ViVita, Lattanzi). sconti Gianfranco (idem). La marchigianità sale an- Trofeo Prefabbricati Foche sul secondo gradino resi: Rossetti - sprint del podio con Fabio Ter- La volata gli vale il 300° renzio, blubianco in forza oro in carriera. Nel 6° Troalla Vega Prefabbricati - feo Prefabbricati Foresi Acqua & Sapone del presi- – 2° Memorial Enzo Mengo dente Demetrio Jommi. sfreccia il diciottenne camSesta piazza ad Anton Sin- pano Enrico Rossetti (Otm tsov (Calzaturieri - Marini) Club Corridonia). Sul posu Giraldo Julian Muñoz dio salgono Marco Di Gae(Massi - Euronics Cerio- tano ed il corridore di casa, ni - Nazionale Elettronica- Mirko Pulcini. A Trodica Tombolini). Nono, un altro di Morrovalle, organizza la verde “massiano”: Gian- Scap - Prefabbricati Foresi. franco Visconti. I diciassettenni-diciottenni Ordine d’arrivo: 1.De Bo- si avvalgono del perfetto nis Francesco (Monturano apparato gestito dal preCivitanova Cascinare) km sidente Adriano Pennac135 alla media di 41,430 chioni e dal vice-presidenkm/h; 2.Terrenzio Fabio te Rossano Castagna con (Vega Prefabbricati Ac- cui collaborano Flamini, qua & Sapone); 3.Roganti Marcantoni, Garofolo. Mirko (Valdarno Cycling Umberto Martinelli tante soddisfazioni in vasca per l’adriakos nuoto senigallia basket senigalliese, serie d La corsa continua D MIU J’ADORE 82 – PEDASO 61 opo due sconfitte consecutive, il Marzocca ritorna alla vittoria contro il fanalino di coda Pedaso, confermando la sua terza posizione in classifica. Partono bene i biancorossi locali che in un attimo, per merito di Gurini e Bartoli, si portano ad un + 12 rassicurante. La reazione ospite non si fa attendere, ma sono sempre i marzocchesi a comandare il gioco. Primo quarto: 21-16; stessa storia anche nel secondo quarto: 43 a 34. Alla ripresa del gioco, Nobili e Granarelli con i loro canestri tengono lontano gli irriducibili avversari: 65-53. Ultimo quarto coi locali sempre pronti a rintuzzare le velleità avversarie per merito di Papa, autore di 17 punti. Prossima trasferta sabato a Jesi ore 21,15. Miù J’Adore: Nobili 21, Papa 17, Patrizio Bartoli 2, Carboni, Gurini 12, Granarelli 12, Mosca7, Raffaele Bartoli 8, Paolini 3, Girolimetti. Allenatore: Ligi. Pedaso: Verdecchia 16, S.Meconi 2, Pazzi, Lamolinara 19, C.Meconi 2, Accinni 7, Tappatà 2, D’Ercoli, Moretti 15, Albertazzi 8. Allenatore: Di Salvatore. Arbitri: D’Angelo di Pesaro e Valleriani di Amandola. Spettatori: 150 circa. Classifica: Cagli 42, Recanati 40, Marzocca 38, Fabriano 38, Supernova 37, Jesi 32, San Benedetto 32, Macerata 32, Urbino 22, Ascoli 19, Ascoli P. 16, Chiaravalle 16, Pisaurum PU 14, S.Severino 12, Pedaso 10, Porto Potenza Picena 10. G.M. Campioni di nuoto e pallanuoto D opo i grandi risultati ottenuti dai 140 ragazzi dell’Adrikos sia nel nuoto che nella pallanuoto è arrivato il momento di festeggiare. Al ritorno da S. Marino tutti i ragazzi dell’Adriakos Nuoto si sono ritrovati nell’accogliente locale “Mangio Mangio”. Durante la serata ci sono stati i ringraziamenti da parte di Vittorio De Salsi per la costanza con cui il gruppo segue i corsi e gli allenamenti. Sono state esaltate le prestazioni ottenute alle recenti gare a cui ha partecipato la squadra. Ai Campionati Regionali 12 sono stati i titoli conquistati e precisamente con: Cenci Maurizio, Zaffini Giorgio nei 100 dorso e nei 100 Stile libero, Monda Claudio, Bocchini Max, Angelucci Gianfranco nei 100 misti e 50 rana, Micciarelli Giorgio, nei 50 e 200 Stile libero, De Sali Pier Paolo, Stefania Villacidro, nei 100 Farfalla e 50 Stile libero. Dodici medaglie d’argento le hanno conqui- state: Girolimetti Matteo, anche allenatore delle squadre giovanili di pallanuoto, Federici Francesco, De Salsi Pier Paolo, Bozzi Davis, Cenci Maurizio, Tenenti Gianluca, Fano Fabrizio, Macrina Sergio, Lignola Filippo, nei 100 e 200 Misti, Casci Ceccacci Massimo e Rateau Cedric. Nove medaglie di bronzo con: Corigliano Giocanni, nei 50 dorso e 100 Rana, Bocchini Max, Rateau Cedric, Tenenti Gianluca, Fano Fabrizio, Federiconi Fiorenzo, Federici Francesco, Carletti Elisa. In totale 33 medaglie e ottimi piazzamenti ottenuti anche da Canapini Lorenzo, Schiaroli Davide, Minardi Andrea, Balducci Andrea. Altro successo è stato ottenuto nel Meeting di S.Marino con il 23° posto assoluto su ben 107 Società partecipanti e si sono aggiunte alla comitiva anche Durazzi Debora e Federica De Salsi per dare il loro contributo. 29 marzo 2007 penultima IN BREVE LA PAROLA Il Dio debole DI DIO E 1 APRILE 2007 DOMENICA delle PALME Is 50,4-7 Salmo 21 Fil 2,6-11 Lc 22,14 - 23,56 (forma breve: Lc 23,1-49) di don Paolo Curtaz MONTERADO ccoci, finalmente. Il deserto ci ha richia- contraddizione. Intuisce, Gesù, che quella mati all’essenziale. Il deserto che è la no- croce resterà divisione? Che molti si gettestra vita frenetica, deserto popolato non di ranno in ginocchio, finalmente vinti ed altri dune e rocce, di aridità e vento, ma da tan- – ancora e ancora – bestemmieranno? Gesù genziali e appuntamenti che si susseguono, osa. Gesù accetta. Osa e accetta perché ama, di stanchezza che secca i desideri e abitudi- osa e accetta perché crede nell’uomo increne che ci rotola addosso. E’ paradossale ma dulo. Eccolo, dunque, Dio: nudo, appeso ad il silenzio e il troppo rumore si assomigliano. una croce, grondante sangue e disperazione. Non rimpiangete il silenzio che avreste volu- Finalmente cancellato, finalmente allontanato fare, non sospirate alla preghiera che non to dall’uomo che crede di sapere, che immaè granché migliorata in questi quaranta gior- gina di riuscire. Eccolo: Dio è nudo, svelato, ni, non iniziate le litanie dei propositi falliti, consegnato, donato, vulnerabile e fragile Dio non li gradisce. Questo è il nostro deser- come mai. Per amore, per dono. to, qui e ora possiamo salire al Tabor, nella Venerdì, amici, al lavoro, a scuola, dove sarequotidianità ingombrante portiamo frutto, te, fermatevi e guardate. Talmente abituati a nei ritagli del nostro tempo scopriamo il tenere tutto in mano (anche la nostra vita di volto del Padre, con tenacia siamo chiama- fede) sapremo sederci e guardare? Dio ora è ti a posare le pietre. Inutile rimpiangere un protagonista, altro è il gioco che ora si gioca: tempo e una volontà che avrebbero permes- vita e morte si affrontano, le tenebre che sfiso di fare una preparazione migliore: qui e gurano l’innocenza degli uomini scatenano ora dobbiamo vivere e inventare un modo il loro impero. Sapremo sederci e guardare? diverso di credere. Ed ora entriamo nella Una croce, un crocifisso che svela – a chi ha grande settimana: dalle Palme alla Resurre- ancora la voglia di capire – il mistero di Dio, zione, l’ultima settimana di Gesù cola goccia dell’uomo, della vita. Dio muore per amore, a goccia, minuto dopo minuto così come i Dio è così. cronisti dell’epoca ci raccontano. Fatti che Luca, di cui leggiamo la Passione quest’anno, conosciamo, eventi che ancora (mi auguro) lascia emergere tutta la sua esperienza nel suscitano emozione dentro di noi. L’ingresso racconto: è piena di tenerezza la sua passiotrionfale nella Gerusalemme che ammazza i ne, piena di miracoli (l’orecchio riattaccato profeti, barlume di riconoscimento messia- del servo, Gesù che consola le donne, Erode nico destinato ben presto a scomparire, la e Pilato che diventano amici, il buon ladrone cena consumata con i discepoli al giovedì, la che si converte), senza eccessi, senza traulunga notte di solitudine e angoscia al Get- mi. Luca concentra il dramma al Getsemani, semani, la croce drammatica che inchioda nella lotta (Agonia viene da agone=battaglia) ogni speranza e la travolge e la notte di at- tra la luce e le tenebre. Il demonio, ora, è tesa... Che giorni, amici, stiamo per vivere! presente, è tornato per l’ultima, decisiva Siate presenti, vi prego, siateci. Non è fol- tentazione, per vincere. Cosa avrà suggerito clore ciò che ci apprestiamo a vivere, non è all’umanissima angoscia di Cristo, cosa gli devozione. E’ memoriale, attualizzazione di avrà mai detto per desistere? ciò che Gesù ha vissuto e vive. Non sono ba- Una cosa sola: è tutto inutile, Gesù. Inutile state le parole e i miracoli, non le parabole il sacrificio che stai per fare, la gente non sul vero volto di Dio, non l’inaudita notizia ha capito, né capirà, i tuoi amici più fedeli di un Dio reso accessibile. Macché, nulla: hanno appena litigato per dividersi la gloria, l’uomo conserva un cuore duro, difficile da e ora dormono. E’ inutile, perché morire? capire. Occorre un ultimo drammatico gesto, Luca dice che un angelo venne a consolarlo. un segno inequivocabile, indiscutibile. La Che gli avrà mai detto? Cosa gli avrà fatto croce è e resta l’amore infinito che si mani- vedere per convincerlo? Noi, gli avrà fatto festa, l’unità di misura esagerata per manife- vedere noi. Me, tu che leggi. Noi siamo qui stare l’amore di Dio. Gesù uomo, splendido per dare coraggio al Signore, a dirgli: non è uomo, vero uomo, uomo compiuto e fragile inutile, Signore, non è inutile, mi hai salvato, si appresta a fare una volontà amara, a com- mi hai cambiato la vita. Io sono la consolapiere un gesto estremo che resterà segno di zione di Dio. indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] E’ di nuovo Pasqua E’ la 2007^ volta che la Chiesa universale celebra la Pasqua del Signore Gesù, ove durante l’Ultima Cena vengono ripetute queste parole: “Fate questo in memoria di Me”. Parole che sentiamo continuamente, ogni volta che partecipiamo alla i Lettori scrivono... celebrazione eucaristica, o detta impropriamente Messa. Quel fate questo in memoria di Me, non è certamente un invito rivolto solo ad una cerchia di persone, ma a tutti i battezzati. Vivere la Pasqua per me e per ognuno di noi, vuol dire fare della nostra vita, in unione al sacrificio eucaristico, un 15 memoriale, cioè la riattualizzazione del mistero pasquale di Gesù, della Sua passione, morte e resurrezione. E’ la nostra Pasqua che siamo chiamati a rinnovare ogni domenica, giorno del Signore, per essere nel mondo uomini e donne risorti, nel Risorto. Enrico Greppi - Senigallia La festa della famiglia ha avuto un successo in crescendo da qualche anno. Preparata la liturgia con grande passione da Michela, Rosella, Marilena, Stefania, Valeria, la celebrazione ha visto “presenti” alcuni volti che non sono “abituali” in chiesa. Anche l’adorazione, dopo la Messa, è stata incentrata sulla famiglia, guardando al modello della famiglia di Nazaret. La convivialità al Centro Sociale, diretta dal VIP Francesco, è stata eccellente, con oltre180 presenze. L’intervallo, con alcuni flash sulla famiglia, preparati da Rosella e letti anche da Tiziana, hanno completato la festa. Hanno ricordato i loro anniversari le seguenti coppie: Conti Giorgio e Valeria; Clementi Francesco e Anna Rita; Paolini Daniele e Gloria; Bellucci Stefano e Rosella; Tonelli Mauro e Carla; Volpe Claudio e Francesca; Pompili Simone e Alessia; Conti Maurizio e Catia; Gimignani Lauro e Luisella; Magi Raul e Marcella; Rossi Giancarlo e Patrizia; Paolini Virgilio e Donatella; Allegrezza Sauro e Stefania; Nicoletti Giuliano e Antonella; Palazzesi Luciano e Paola; Ciofi Sauro e Tiziana; Paolini Marco e Anna Maria; Strizzi Leonardo e Stefania; Angelucci Tonino e Claudia; Casagrande Paoloni Fabio e Luciana; Santini Dorino e Natalina; Talotta Giuseppe e Maria Rosa; Matteucci Giuseppino e Natalina; Montanari Renato e Graziella; Casagrande Fiorenzo e Loredana; Sorcinelli Graziano e Elide; Mancini Livio e Maria Luisa; Fraboni Ilario e Maria Grazia; Guidarelli Domenico e Nicolina; Caraffa Luigi e Clara; Balducci Vincenzo e Lina; Mazzoli Dovilio e Elena; Musella Vincenzo e Vincenza; Morbidelli Ferruccio e Clorinda; Bracci Gino e Maria; Casagrande Paoloni Roberto e Alberta; Vittoriani Italo e Guglielmina; Bigelli Umberto e Arduina. PATENTINO PER GIOVANI CICLOMOTORI Anche nell’anno scolastico 2006/2007 presso la scuola Media Fagnani sono stati attivati i corsi per il conseguimento del patentino per la guida dei ciclomotori. I ragazzi che hanno diritto a partecipare, sono gli alunni che compiono il 14° anno di età entro il 31 agosto 2007. Alla fine dei corsi preparatori sono programmate due sedute d’esame, la prima è fissata per il 18 aprile 2007 e la seconda al temine degli esami di terza media, nella prima decade di luglio. Il corso per il patentino è un altro momento per sviluppare la coscienza civile attraverso le conoscenze precise sull’uso appropriato e sicuro del mezzo meccanico e attraverso la riflessione su tematiche e problematiche fondamentali per la crescita dei giovani. SCORRIBANDE VERSO LA FINALE Blasting Gelatins, Nadesico e The Foolish (categoria brani propri) accedono alla finale di “Scorribande” 2007 che si svolgerà il 21 aprile al Gratis Club di Senigallia. Gli altri tre finalisti già selezionati (categoria cover) sono Monkey Fighters, Radiofreccia e Scream. Blasting Gelatins (di Senigallia), Nadesico (di Ancona), The Foolish (di Pesaro). Sono questi in ordine alfabetico, i vincitori della seconda semifinale di “Scorribande” che si è svolta sabato scorso al Gratis Club di Senigallia, riservata alla categoria brani propri. I tre gruppi accedono dunque alla finale dell’undicesima edizione di “Scorribande”, insieme con Monkey Fighters (Ancona-Castelfidardo), Radiofreccia (Ostra) e Scream (Arcevia-Fabriano) già finalisti per la categoria cover Ecco dunque la rosa dei sei gruppi che si contenderanno la finale del 21 aprile sempre al Gratis club di Senigallia. Sono stati selezionati performance dopo performance tra i 30 gruppi emergenti in gara, che da dicembre a oggi si sono misurati con il pubblico e il palco della ormai seguitissima manifestazione musicale, organizzata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Senigallia, in collaborazione con la scuola di musica di Musikè (Senigallia). Il museo Pio IX: la stanza natale N el cuore di Senigallia sorge il Museo Pio IX. Attiguo alla Residenza Municipale, ha sede nel Palazzo dei Conti Mastai Ferretti, laddove il 13 maggio 1792 nacque Papa Pio IX, appartenente a quell’illustre ed antico casato. In questa casa museo si conservano antichi arredi, rare testimonianze, preziosi cimeli e ricordi del Papa che per ultimo resse le sorti dello Stato Pontificio. Nelle prossime festività pasquali, ci possono essere varie occasioni per mettere in conto una visita a questo significativo edificio. Qui c’è la stanza della nascita del beato. In questa camera il 13 maggio 1792 nacque Pio IX. Il soffitto è stato restaurato nel 1946, primo centenario della elezione di Pio IX al pontificato, e dipinto dal pittore Felice Atzari di Alessandria. L’arredo è costituito da: un letto con baldacchino, regalato dai senigalliesi al Papa nel 1857 in occasione della sua visita a Senigallia; fu da lui usato e poi lasciato come ricordo alla famiglia; un cassettone con intarsi in avorio e maniglie in bronzo; un tavolo rotondo con intarsi in madreperla e avorio; un seggiolone dorato e scol- pito, veneziano-barocco, tipo “Brustolon”; una poltrona in stile Luigi Filippo. Su manichino e dentro l’armadio, vesti appartenute a Pio IX. In una vetrinetta culla con la quale Pio IX venne portato al fronte battesimale. Alle pareti ritratti di Pio IX e dei suoi familiari, in particolare: ritratto del Papa, a grandezza naturale, del pittore C.P.A. Healy, americano (1808-1894); ritratto della contessa Caterina Solazzi madre del Papa; ritratto giovanile di G.M. Mastai-Ferretti, futuro Papa; ritratto di Vittoria Augusti, moglie di Gabriele, fratello di Pio IX, con due figli; piccolo ritratto a stampa del conte Girolamo Mastai-Ferretti, padre del Papa (in bella cornice). Nella parete a destra dell’ingresso, in importante cornice, ritratto del conte Luigi Mastai-Ferretti, nipote di Pio IX e marito della principessa Del Drago; nella parete opposta ritratto di Giuseppe Mastai-Ferretti, fratello del Papa, olio su tela del pittore anconetano Francesco Podesti (18001895). Aperto tutti i giorni feriali* dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.Prenotazioni al n. 071.60649. Ida Tomassetti ha 102 anni Lo scorso 21 marzo grande traguardo all’Opera Pia Mastai - Ferretti: la signora Ida Tomassetti, mamma di don Eldegino Molinelli, ha compiuto la bella età di 102 anni. La signora Ida ha sempre seguito don Eldegino nel suo ministero pastorale, prima a Borghetto, poi a San Ginesio, Castiglioni e ora nella residenza per anziani senigalliese. Auguri anche dalla redazione di Voce Misena. Settimanale della Diocesi di Senigallia P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Roberto Mancini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. 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