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n. 9 ARTICOLI SACRI a Senigallia ARTICOLI SACRI a Senigallia via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 6 marzo 2008 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Editoriale Due occhi Quanti occhi incontro in questi giorni passando nelle case per la benedizione alle famiglie. Come non fare attenzione agli occhi di un bambino che guardano il futuro! Potrà essere una vita costellata di gioie ma anche di dolori, di inganni e di illusioni. Quei due occhi da bambino, nel corso della vita, si trasformano diventando occhi di ragazzo che ancor più sa guardare lontano e si accendono di quella luce tipica di chi aspetta: aspetta di diventare grande, aspetta di essere autosufficiente aspetta il domani. Quando quei due occhi diventano gli occhi di un uomo che deve affrontare i problemi della vita: il lavoro, la casa, la famiglia, il denaro, i vicini, la salute… iniziano a diventare occhi appesantiti, spesso stanchi e delusi. Quando quegli occhi sono gli occhi di un vecchio che vede la vita volgere al suo termine, quei due occhi guardano indietro e il ricordo dei tempi lontani diventano un dolce, nostalgico presente. E quando poi quegli occhi si chiuderanno e sembrerà che tutto sia finito, quei ricordi, quella vita, quegli insegnamenti rimarranno in coloro che nel tempo hanno visto quegli sguardi e nulla sarà perduto, nulla dimenticato. I due occhi limpidi del bambino e quelli stanchi dell’uomo maturo ti possono dire tutto, ti possono raccontare il loro passato e il loro futuro. In ogni età bisogna guardare alla vita con l’occhio del bambino, sempre in grande attesa per il domani. Fino all’ultimo respiro, possiamo essere quello vogliamo, possiamo lasciare una eredità a chi ha incontrato il nostro sguardo, perché lo sguardo di due occhi non termina con la vita, ma la supera fino all’eternità. Ecco perché è grande il valore di due occhi limpidi, due occhi che parlano senza pronunciare parola. Perché lo sguardo di oggi è solo l’anticipazione dello sguardo lontano di domani, dove la pienezza di ciò che si vedrà, riempirà la vita e ripagherà ampiamente dei tanti sguardi infelici che ognuno avrà subito. Gesualdo Purziani domenica di Carità Giornata della Carità promossa dalla Caritas diocesana di Senigallia domenica 9 marzo nelle parrocchie della diocesi Questa è la giornata, unica nel corso dell’anno, in cui non si raccolgono offerte per emergenze specifiche e particolari, ma fondi per la gestione delle ‘opere segno’ della Diocesi di Senigallia e nello specifico per la gestione del Centro di Solidarietà ‘Don Luigi Palazzolo’ e della ‘Casa San Benedetto’. In preparazione, venerdì 7 marzo 2008 ore 21.00, ci sarà in Duomo una veglia sul tema ‘Rispondere da cristiani ai disagi dell’oggi’ alla quale siamo tutti invitati. In ascolto Dove sei? Dov’è tuo fratello? Sono due domande che troviamo all’inizio della Sacra Scrittura. Alla persona caduta nell’inganno teso dal nemico, dall’avversario, e che si è ritrovata nuda e paurosa, che si è nascosta, Dio continua a rivolgere il suo appello: “Dove sei?” (Genesi 3,9b). A Caino, invidioso, irritato e abbattuto, dopo che ha ucciso suo fratello Abele, Dio domanda “Dov’è tuo fratello?” (Genesi 4,9a). A queste domande due si può tentare di rispondere con un unico atteggiamento che è quello dell’ascolto. L’ascolto di Dio e l’ascolto del fratello. L’ascolto è condizione per incontrare il Signore, è strada per avvicinarsi a Lui, è luogo di attenzione alla prossimità: è l’atteggiamento fondamentale della vita di una comunità cristiana in quanto favorisce la costruzione di relazioni fraterne e permette di vivere una reale accoglienza di chi vive situazioni difficili. Già nell’antico testamento Dio stesso non solo ci invita ad ascoltare (Ascolta Israele…), ma per primo si fa attento ascoltatore dell’uomo (Ho osservato e ho udito, ascoltato il grido del mio popolo…). Ma è soprattutto Gesù, Figlio obbediente del Padre, sempre pronto ad ascoltare la voce del Padre, che sa mettersi in ascolto di ogni persona, sa entrare in relazione con ciascuno nel rispetto della sua dignità e sa avere per ciascuno un gesto concreto di attenzione. Accogliere e ascoltare una persona significa permetterle di esprimere tutta l’umana ricchezza della sua unicità e della sua personalità. La fiducia nell’ascolto, vissuta nella disponibilità a custodire fedelmente il messaggio ricevuto e nella convinzione di rendere la persona protagonista e soggetto attivo della sua storia. Solo se ascoltiamo veramente l’altro possiamo arrivare alla “condivisone” della sua realtà. L’ascolto è il primo e fondamentale strumento per giungere alla condivisione. Ascoltare significa fermarsi, condividere, partecipare, lasciarsi provocare dall’incontro. Non è vero ascolto se non suscita un cambiamento nel nostro stile di vita. Per questo è necessario rimettere al centro delle nostre comunità cristiane la dimensione dell’ascolto, fondamento di ogni relazione interpersonale. E la comunità cristiana deve pure interrogarsi in questa giornata diocesana della carità su quali luoghi può davvero esercitare l’ascolto e l’accoglienza delle persone. E’ davvero necessario rivitalizzare dove ci sono, e andare verso la costituzione dove non ci sono, nelle nostre comunità cristiane, di strumenti concreti, quali ad esempio i centri di ascolto, dove attraverso esperienze concrete, significative e partecipate l’intera comunità cristiana possa esercitare quell’ attenzione educativa che si pone come obiettivo la crescita di ogni persona e dell’intera comunità. Buona domenica della carità, nell’ascolto. Callarola tour, folk per la Terra Santa Al via sabato prossimo il tour della Callarola Folk con “Canta…storie. Storie dell’Italia nelle canzoni popolari”. Prima tappa dello spettacolo sarà Senigallia, sabato 8 marzo, alle ore 21 e 15 al Teatro la Fenice. Ma l’evento è anche un’occasione per contribuire ai progetti in Terrasanta di padre Armando Pierucci e alla sua scuola Magnificat a Gerusalemme. “Il prossimo progetto poi – spiega Sandro Grizi, uno dei quindici componenti del gruppo – sarà la realizzazione di un cd che a breve pubblicheremo con canti popolari non solo marchigiani”. “Canta…storie. Storie dell’Italia nelle canzoni popolari” è promosso dall’associazione Premio Vallesina Onlus con il patrocinio del Comune di Senigallia. Il prezzo del biglietto è di 7 euro. Canto, teatro, danza dunque per questo nuovo spettacolo dove la compagnia unisce il folklore alla tradizione senza dimenticare la solidarietà. sommario giornata della donna Esperienze, testimonianze, gioie e fatiche: essere donne nel Duemila a cura di Laura Mandolini 8-9 arcevia La grande mostra dedicata a Luca Signorelli sta per aprire i battenti di Umberto Martinelli 11 2 6 marzo 2008 attualità anoressiaDisturbi alimentari, appaiono sul web siti internet che incoraggiano la fobia Se il cibo diventa nemico P esi 40 chili? Sei una balena, non ci puoi stare qui. Ti vuoi curare, stai seguendo una terapia? Ti informiamo che da questo momento sei cancellata dal forum di discussione. Sono severi i parametri per poter frequentare i siti internet pro-Ana e pro-Mia, ormai realizzati in maniera numerosa anche in Italia, dove hanno cominciato a comparire negli anni 2002-2003, espansione di una tendenza diffusa negli States (sembrano nascere lì nel 1998-1999, per espandersi poi all’Europa toccando per prime Inghilterra, Francia e Spagna). Sono luoghi d’incontro virtuali dove personalità con disturbi della sfera del comportamento alimentare – disturbi che gli specialisti ascrivono alla sfera della psicopatologia, da non considerare come semplici e transitori atteggiamenti – si suggeriscono i sintomi della malattia, si sostengono nel perseverare a non mangiare e si scambiano metodi per riuscirci, si spronano l’un l’altra a rifuggire dalle terapie, rafforzano una identità di gruppo autolesionista e si riconoscono in un “movimento” (la filosofia di Ana, sorta di dea a cui le adepte si immolano) che ha come comune denominatore l’ossessione per il cibo. L’adesione a Mia, la bulimia, che spinge a ingurgitare grosse quantità di cibo, è solo un passaggio: la meta ultima e l’ideale supremo è Ana, l’anoressia, è tra le sue anoressia La situazione Pochi i centri di cura C braccia che tutte, anoressiche e sorelle bulimiche, possibilità di monitorarne la nascita e le’evoluziosperano di restare e di arrivare. ne, a causa della velocità con cui vengono chiusi e Su questi aspetti indaga una ricerca “in progess” ricreati, rendendo efficace ogni azione repressiva”, di Agostino Giovannini, giovane ricercatore pres- spiega ancora il ricercatore. so il Pasm, Programma aziendale salute mentale La filosofia di Ana non comprende il concetto di dell’Ausl di Reggio Emilia, il quale aveva affron- malattia ma punta a proclamare uno stile di vita tato l’argomento già durante il corso di laurea in “alternativo”, anticonformista, dove si promuove Servizi sociali all’università di Parma. E’ una delle l’obiettivo antibiologico della liberazione, totale, prime indagini in Italia e di certo avrà sviluppi ul- dalla dipendenza del cibo. Lo strumento per arteriori. rivare a questo è un ambiente “da setta”. In alcuni Spiega Giovannini che il primo sviluppo dei siti dei siti web compare la simbologia del tempio e web pro anoressia è concomitante coi blog, dia- della fiaccola accesa, la grafica è spesso ben curari on line in cui molte ragazze (è noto che anche ta, con animazioni e non. molti maschi sono toccati dalla patologia che Le foto sono sconfortanti: costole e volti emaciati rimane comunque nella maggior parte dei casi predominano su tutto. Attenzione massima alla al femminile) dichiarano patologici obiettivi di stampa che parla di loro: le ragazze commentano, dimagrimento, redigendo una sorta di diario sul- spesso facendo appello allo “spirito di gruppo” , l’evoluzione del disturbo alimentare. Successiva- per tacciare di non conoscenza e ribadire la promente si struttura il movimento pro-Ana con la pria superiorità quasi (e non vi è nulla di più falnascita di Forum. so) atarassica. Le pagine web sono caratterizzate da “materia- La fascia di età compresa tra 13 e 23 anni, che mali incentivanti” come i 10 comandamenti di Ana, nifesta sintomi restrittivi-anoressici; dai 20 ai 33 l’elenco dei validi motivi per non mangiare, gli anni, con sintomi bulimici. Anche 45nni e 50enni escamotage per non farsi scoprire e i trucchi per navigano sui siti pro-Ana. Una signora bulimica vomitare meglio, foto di modelle scheletriche, scrive di aver trovato la figlia di 12 anni in bagno spesso foto ritoccate di belle ragazze ridotte a pel- a vomitare e chiede alle altre del forum cosa fare. le e ossa. “una caratteristica di questi siti è l’imElena Proietti on l’autunno il telefono dell’Aba riprende a trillare spesso, dopo la tregua dell’estate. Al numero verde dell’associazione (800 16 56 16) le ragazze raccontano il rapporto con il cibo e con il proprio corpo, le esperienze di cura, a volte il fallimento e la fuga dalle cure stesse; qualcuna dice di essere stata legata al letto, mentre si trovava in quella clinica o reparto di ospedale. Tante voci, diversi accenti, la stessa voglia di condividere il peso enorme di una malattia che, a seconda dei volti che assume, si chiama anoressia o bulimia o bed o abbuffata compulsiva o in altri modi che stanno solo nelle cartelle cliniche. Aba dal 1991 si occupa di prevenzione, informazione e ricerca sui disturbi del comportamento alimentare: ad essa, organizzazione del privato sociale presente in 12 città, si è indirizzati oggi se si vuol cominciare a capire quali centri sanitari pubblici in Italia si trovi di fronte una ragazza che decida di curarsi. Perché, asserisce il Ministero della Salute, una mappa dei centri pubblici attualmente non esiste. E l’associazione di Fabiola De Clercq ha messo mano ad una ricognizione a gennaio di quest’anno, quando i ministeri della Salute e delle Pari opportunità del precedente governo gli hanno affidato la realizzazione, insieme all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, di un opuscolo diffuso poi nelle farmacie: le informazioni sono state reperite via telefono e fornite da medici ma anche dal centralinista di turno in quel momento in aziende sanitarie e Regioni. “L’esito è quindi puramente orientativo” avverte Aba. Nel 1997 la commissione ministeriale competente fornì le linee di indirizzo per un modello organizzativo dei servizi nel settore (ambulatorio, day hospital, ricovero ospedaliero in fase acuta e residenzialità extraospedaliera ne sono i cardini) prospettando una futura rete di assistenza su tutto il territorio nazionale. Da allora le regioni si sono mosse, non tutte né con uguale passo. Ma in questi nove anni nessuno si è preoccupato di conoscere quale evoluzione abbia avuto la sanità pubblica nel settore, nessun monitoraggio è stato fatto per verificare la traduzione concreta di quelle linee sui territori. Questo a fronte di un disturbo con basi psicopatologiche che dilaga e domina in maniera ossessiva le azioni di tanti giovani: i dati ministeriali più recenti di cui disponiamo dicono che 2 milioni di ragazzi in Italia ne soffrono e decine di milioni nel mondo si ammalano ogni anno. Ogni 100 ragazze tra i 12 e i 25 anni, 10 soffrono di qualche disturbo collegato all’alimentazione, 1-2 delle forme più gravi come anoressia e bulimia. Dati, peraltro, che sottostimano il fenomeno, poiché si riferiscono a quasi dieci anni fa e non tengono conto né dei maschi né delle donne over 25. L´appello, dunque, è a “fare chiarezza”: per arginare la peregrinazione delle famiglie da una regione all´altra e scoraggiare i tentativi di fare mercato sulla pelle delle ragazze. Chiarezza passa anche attraverso la comprensione di quali strutture sono pubbliche quali private e convenzionate: “distinzione che non è sempre abbastanza precisa”, è la voce che proviene dalle famiglie. dibattiti Quando l’informazione non informa europa Il tema affrontato nel quarto incontro tra vescovi sud - europei Fare verità U na informazione orientata al vero non pare essere più di moda. L’abbiamo visto con la vicenda del documento a favore della 194 e della pillola del giorno dopo, trasmesso come espressivo della volontà di una intera Federazione e mai votato dalla Fnomceo. Sbandierato in prima pagina dalla stampa di tendenza, durante un week end, con l’impossibilità alla replica da parte dell’altra stampa, quella che ha potuto controbattere il “vero” solo il martedì successivo (tranne Avvenire, pronto a dare la corretta versione dei fatti sin da domenica). Sui quotidiani della menzogna sono poi apparse in sordina le successive rettifiche, accompagnate da scontate interviste sui canali televisivi che riferivano l’accaduto solo a “malintesi” a riguardo. Pensavamo che fosse finita, invece ecco la seconda notizia falsa o comunque non corrispondente ai fatti: L’AIFA non ha ancora dato il via all’approvazione della RU486 e già questa viene spacciata come cosa fatta. Quale convivenza civile è mai possibile se l’informazione è deformata da una cultura che vuol determinare la vita di ognuno, invadendola e obbligandola così ad un consenso, fino ad inventare fatti che non sono accaduti? Finora eravamo arrivati all’assurdo di vedere un’interpretazione ideologica - perciò pregiudiziale - delle cose e della realtà. Ora siamo alla cruda falsificazione di esse. Una convivenza civile può esistere se c’è trasparenza, può sussistere se i rapporti tra gli uomini sono rapporti di fiducia reciproci, di stima reciproca. Quale stima tra due uomini quando uno carpisce la fiducia dell’altro attraverso l’inganno? Così non va bene, non ci si può allineare. In questo forse è radicalmente diversa la dimensione sociale-politica degli uomini del nostro tempo rispetto a quella di soli 50 anni fa. Che cosa determinava allora la scelta di essere a capo, di guidare altri uomini? La responsabilità personale a fare il bene, dentro la cosa pubblica. E di non dimenticare questa dimensione nella gestione politica e sociale della vita del paese. Cioè nell’essere uomini tutti d’un pezzo, aderenti più al vero che al proprio pezzetto di potere e per questo disposti anche a perderlo. dott. Giuseppe Olivetti Martimoni misti, un chance I matrimoni misti “sono una chance per il della fede cristiana, manca una medesidialogo ecumenico e interreligioso, ma ma visione teologica sulla sacramentalità anche un luogo problematico”. È quanto del matrimonio”. Quando invece uno dei emerso a conclusione dell’ottavo incontro coniugi non è cristiano, si può arrivare annuale dei presidenti delle Conferenze ‘alla perdita della fede’, ‘all’indifferentismo episcopali del Sud-Est Europa, svoltosi religioso’, o ancora vi possono essere ‘ima Sofia posizioni che cadono spesso sulla donna’, ( B u l g a - ‘l’isolamento dal proprio gruppo etnico’, ria) dal la ‘perdita d’identità’ e il ‘disorientamento 28 feb- per l’educazione dei figli’. La ‘ricetta’ indibraio al viduata, facendo tesoro delle esperienze 2 marzo esistenti nei singoli Paesi, passa attraverso sul tema un’opportuna preparazione dei fidanzati, ‘La pre- ma ‘il fatto decisivo’ è ‘l’accompagnamenparaz io- to degli sposi’. ne dei fi- “Dobbiamo costituire nuclei familiari che danzati e siano a loro volta evangelizzatori”, ha spiel’accom- gato mons. Aldo Giordano, segretario del p a g n a - Ccee, sottolineando l’importanza di “cream e n t o re reti tra le famiglie”, aiutandole con “saspiritua- cerdoti preparati nella pastorale familiare”. le degli È poi necessario, secondo mons. Giordasposi’ per no, “dare spazio a quei movimenti e alle i n i z i a - nuove comunità che hanno tra i propri tiva del carismi quello di aggregare le famiglie, C o n s i - come pure usufruire dei santuari che ofglio delle frono la possibilità di pellegrinaggio, saconferenze episcopali europee (Ccee). Il cramento di riconciliazione, Eucaristia, comunicato finale, approvato dai vescovi rosario, direzione spirituale, incontro”, in e diffuso al termine dei lavori, parte dal una tradizione che ‘tiene viva la famiglia’. riconoscimento di opportunità e rischi, di Per aiutare operatori pastorali e coppie, fronte ai quali è stato deciso ‘di approfon- sarà messa a loro disposizione una guida dire il tema’. Tali matrimoni, infatti, “sono con gli orientamenti di fondo nel caso di una realtà nella regione del Sud-Est Euro- matrimoni misti, la cui approvazione da pa, ma si vanno diffondendo in tutti i Pae- parte dei vescovi del Sud-Est Europa dosi europei per il fenomeno migratorio”. vrebbe avvenire nella prossima sessione Tra i rischi individuati dai presuli, “per i di lavori, che si terrà in Anatolia (Turchia) matrimoni tra cattolici e ortodossi o pro- dal 3 all’8 marzo 2009. testanti, pur essendoci la base comune Simone Baroncia Asteriski * Il Papa: “Fermate la violenza”. E’ fuoco tra Israele e la striscia di Gaza. Missili dei palestinesi su Israele. Bombardamenti di Israele sui palestinesi. Il Papa: “Rinnovo il mio pressante invito alle Autorità, sia israeliane che palestinesi perché si fermi questa spirale di violenza, unilateralmente, senza condizioni”. Invita “tutta la Chiesa” a pregare “per la pace nella terra di Gesù”. * Senigallia: carabinieri e patenti. Gli interventi sui ritiri delle patenti di guida sono doverosi; ma i Carabinieri insistono giustamente sulla prevenzione. Hanno aviato una campagna di sensibilizzazione nelle scuole superiori cittadine, dove agli studenti sono illustrate le disposizioni di lege che regolano la prevenzione e la repressione di questo fenomeno, indicando quali tipi di abusi fanno rischiare il ritiro della patente e quali sono le alterazioni nella condotta di guida (riflessi ritardati, scarsa percezione delle distanze e della velocità effettiva, colpi di sonno ecc.), legati all’eccesso di bevande alcooliche e all’uso di sostanze stupefacenti. * Corinaldo. E’ uscito un altro numero di “Il giglio di Corinaldo S.Maria Goretti” da non perdere per le tanti notizie ivi riportate. Fra l’altro, si ricorda l’apertura del Santuario: 8,00-12,00/15,00-18,30 (ora legale 19,30); le confessioni: 10,3011,30/16,00-17,00; le SS.Messe: da ottobre a marzo ore 17,30, da aprile a settembre ore 18,30 nei giorni feriali e festivi. Al mattino delle domeniche per pellegrinaggi che si prenotano per tempo. Ogni mercoledì S.Messa alle ore 8,30 e adorazione eucaristica in cappella fino alle 111,15. Ogni ultimo martedì del mese ore 21,00 incontro di preghiera con gli “Amici di S.Maria Goretti”. Alla casa natale della Santa S.Messa ogni 16 del mese per i benefattori (ore 20 inv., ore 21est.). * Ripe … e la seta “gloriosa”. Domenica 2 marzo sono stati presentati, nella chiesa di san Pellegrino, i risultati dell’intervento di restauro della artistica “seta”, un tempo utilizzata per coprire il Crocifisso. La seta, un grande telo ricamato raffigfurante la “Croce Gloriosa” e la corona di spine, risale alla seconda metàdell’ottocento e veniva negli scorsi decenni destinata a ricoprire e proteggere il pregevole Crocifisso che veniva esposti alla venerazione dei fedeli. Ora la “seta” ritorna in tutto il suo splendore ad onorare il venerato Crocifisso dei fedeli di Ripe. Giuseppe Cionchi 6 marzo 2008 attualità acli Domenica 9 marzo il congresso regionale a Civitanova Marche Migrare dal 900 M igrare dal Novecento, abitare il presente, servire il futuro. Le Acli del XXI secolo: questo il tema del congresso regionale delle Acliche si terrà a Civitanova Marche il prossimo 9 marzo 2008. Per essere “fedeli al futuro”, a giudizio delle Acli, occorre “uscire dal Novecento”. Il radicale e difficile passaggio d’epoca che stiamo vivendo può diventare una grande opportunità. Fra le novità del mondo nuovo che sta nascendo le Acli pongono le trasformazioni del lavoro, i processi di globalizzazione, le grandi migrazioni dal Sud al Nord del mondo, la crescita dei beni a disposizione e dei consumi di massa, ma anche l’aumen- to della povertà e della fame, la dissipazione delle risorse e gli squilibri ecologici. Queste radicali trasformazioni stanno portando alla nascita di un mondo nuovo, nuovo anche rispetto al Novecento. Dobbiamo riuscire ad entrare in questo nuovo mondo con un atteggiamento di fiducia e di speranza: ci occorre però una pedagogia regione Progetti per i marchigiani espatriati Piano emigrazione del cambiamento che ci aiuti ad affrontare senza traumi e senza chiusure nostalgiche la svolta storica che stiamo vivendo. Negli ultimi anni le Acli, dopo aver riflettuto sul “passaggio d’epoca”, hanno operato per “allargare i confini” della propria azione sociale, rafforzando la loro presenza nella società italiana ed accrescendo l’attività da decenni avviata a livello internazionale. Oggi occorre rispondere in modo innovativo alle nuove sfide del XXI secolo. A giudizio delle Acli è ormai evidente che l’antica questione sociale si manifesta oggi in una pluralità di forme e di fatto comporta almeno quattro questioni fondamentali: * la questione sociale vera e propria, come sfida della globalizzazione (economia, lavoro, Welfare, migrazioni); * la questione antropologica, come sfida della tecnoscienza, che a partire dalla bioetica può preparare l’avvento del post-umano; * la questione ecologica, come sfida dell’ambiente, delle risorse e degli stili di vita; * infine, la questione democratica, come sfida della partecipazione dei cittadini alle decisioni della politica. In sede congressuale saranno ripresi e dibattuti i temi che sono stati al centro dell’azione delle Acli negli ultimi anni: il lavoro, l’immigrazione, le politiche sociali. Ma ovviamente non mancheranno i riferimenti alla crisi della politica, alla preoccupante situazione politica, alla difficile congiuntura economica ed agli innumeravoli problemi di molte delle famiglie italiane. V ia libera al Piano emi- euro, di cui 348.000 da pargrazione 2008. La Giun- te della Regione e 45.250 da ta regionale ha dato l’ok parte dei Comuni, a cui si definitivo al documento aggiungono circa 145 mila che prevede, tra le novità, euro da parte di altri Servizi risorse finanziarie aggiun- regionali. tive, messe a disposizione In particolare, le risorse agda altri Servizi regionali. Il giuntive che saranno rese Piano definisce gli interventi disponibili dal Servizio Poche verranno finanziati nel litiche sociali serviranno a 2008 a favore degli emigrati integrare interventi a favore marchigiani. E’ suddiviso in delle famiglie disagiate; altre due parti: una relativa agli dal Servizio Turismo, Cultuinterventi della Regione, l’al- ra e Commercio andranno tra a quelli dei Comuni. Un al Progetto Educational tour Piano, come ha detto il pre- per i giovani marchigiani sidente Gian Mario Spacca nel mondo; il Servizio Istruche rispetta pienamente zione, formazione e lavoro gli indirizzi di governo di contribuirà alla realizzazioquesta legislatura regionale, ne del corso di formazione tendenti a tutelare sotto il “Made in Marche” per diprofilo sociale, culturale ed scendenti marchigiani aleconomico, i cittadini mar- l’estero. Previsti anche, con chigiani residenti all’estero o la collaborazione dell’Istao, rimpatriati. interventi a sostegno dell’alUna spinta fondamenta- ta formazione professionale le per la realizzazione dei per l’inserimento dei giovani progetti compresi nel Piano di origine marchigiana nei triennale, come ha sotto- settori produttivi dei paesi lineato il consigliere Lidio di origine. Rocchi, incaricato per i rap- Il Progetto 1 è volto al poporti con i marchigiani nel tenziamento organizzativo mondo, è stata data già nel del sistema dell’associazio2007 dal nuovo ruolo assun- nismo dei marchigiani nel to dalle Conferenze Conti- mondo, che conta sempre nentali e Giovanili tenutesi, maggiori adesioni: dopo per l’Europa, in Lussembur- quella della “Marchigiana go, nel giugno 2007 e, per Society of Chicago Heiil Sudamerica, a Buenos ghts”, quella recentissima Aires, nel novembre 2007. della “Marche del Victoria”, A disposizione, per il 2008, di Greenvale, sobborgo di complessivamente, 393.250 Melbourne. Provincia Il corso ‘Pressionista sviluppo turistico’ tecnologia La Regione stanzia poco per gli anziani E P A scuola di turismo Tempi moderni ’ partito il corso di perfezionamento post laurea per qualificarsi come ‘Professionista dello sviluppo turistico locale’ grazie alla collaborazione tra l’Università Politecnica delle Marche la Provincia di Ascoli e la Provincia di Ancona. L’obiettivo è quello di creare figure specializzate in un modello di turismo che guarda al futuro, quello del turismo integrato in Adriatico, che la Provincia di Ancona sta sviluppando anche nell’ambito delle proprie politiche comunitarie e del progetto ‘Marinas’, Interreg III A, e che l’Università Politecnica delle Marche ha inteso avviare coerentemente con i corsi di laurea triennale e specialistica che toccano questa importante disciplina. Il corso sarà strutturato in due momenti fondamentali: le lezioni frontali che si svolgeranno nella sede di San Benedetto del Tronto della Università Politecnica delle Marche e quattro seminari pubblici, con la partecipazione di esperti di fama internazionale, che si terranno ad Ancona. Il corso si baserà sullo studio di casi di sviluppo turistico locale e sul turismo nautico nelle due sponde dell’Adriatico, con particolare riferimento proprio al progetto ‘Marinas’. “Il nostro obiettivo – ha detto Eliana Maiolini, assessore alle Politiche comunitarie provinciale– è quello di agevolare il percorso di sviluppo del turismo nautico sulle due sponde dell’Adriatico già avviato in questi anni grazie anche ad altri progetti comunitari, ma capace anche di integrarsi con l’offerta turistica dell’entroterra: ecco perché riteniamo importante formare esperti in grado di valorizzare le diverse tipologie di turismo garantite dal nostro territorio”. “Le tendenze turistiche più attuali – le fa eco Renato Novelli, docente di Sociologia del turismo presso l’Università politecnica delle Marche – premiano i territori capaci di creare circuiti tematici capaci di sintonizzarsi con il mondo interiore dei viaggiatori. Ma per restituire all’Adriatico la centralità nell’immaginario turistico che gli spetta. Vademecum della Coldiretti Cibo, non rifiuti N egli acquisti di prodotti alimentari è possibile ridurre gli sprechi, che raggiungono i livelli più elevati per i cibi deperibili, seguendo alcune semplici regole. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha elaborato un vademecum per salvare la frutta e verdura dalla spazzatura dopo che recenti studi dell’Adoc hanno confermato che finiscono nell’immondizia prodotti alimentari per un valore di 561 euro all’anno a famiglia, il 10 per cento della spesa. I consigli da seguire per ottimizzare la spesa, non buttare via niente e mantenere la freschezza della frutta e verdura acquistata ri- Marche a banda larga resto tutte la Marche potrebbero essere coperte dalla tecnologia a banda larga. Un accordo, tra la regione e ministero della Comunicazione consentirà di mettere a frutto 21 milioni di euro per colmare il residuo “digital divide” presente sul territorio, ossia quel divario che separa chi può accedere alle nuove tecnologie e chi no, perché residente in aree non coperte dalle nuove infrastrutture di comunicazione. “La connettività a banda larga – ha detto il presidente Spacca – riveste importanza crescente quale precondizione nella competizione internazionale e per la fruizione di servizi digitali avanzati. Non si tratta solo di internet veloce, di posta elettronica, ma anche di strumenti per la piena realizzazione dei diritti di cittadinanza, come quelli di e-government. Certificati, informazioni, pagamenti, autorizzazioni, quelle attività tipiche dell’amministrazione pubblica oggi guardano - sottolinea la Coldiretti - gli acquisti in negozio ma anche la conservazione nelle mura domestiche. Nel punto di vendita - sostiene la Coldiretti - occorre 1) effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo; 2) scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione, non appassiti, con aspetto turgido e non eccessivamente necrotizzati nei punti di taglio; 3) verificare l’etichettatura e preferire le produzioni e le varietà locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza; 4) preferire varietà di stagione che hanno tempi di maturazione naturali; 5) mantenere separate le confezioni delle diverse varietà di frutta e verdura acquistate che vanno riposte in contenitori di carta piuttosto che in buste di plastica. E’ importante seguire alcuni piccoli accorgimenti anche tra le mura domestiche dove possono essere a portata di mano, anzi di mouse”. L’accordo approvato dalla Giunta e che deve ora essere sottoscritto da Regione e Ministero, regola i rapporti tra i due enti per il raggiungimento di questi obiettivi. Oltre a queste risorse, poi, il Piano telematico regionale potrà contare su ulteriori 24,2 milioni di euro. L’intervento previsto nell’accordo sarà attuato in cooperazione tra Regione Marche e Ministero delle Comunicazioni e per esso dalla Società Infratel Italia S.p.A., soggetto attuatore del Programma Banda Larga in tutte le aree sottoutilizzate del Paese, in complementarietà ed integrazione agli interventi già avviati dalla Regione Marche. L’attuazione operativa dell’accordo si concretizzerà in bandi ad evidenza pubblica (Infratel come soggetto intermedio), che potranno essere banditi a partire dalla metà di marzo 2008. - sostiene la Coldiretti - 6) bisogna mantenere separata la frutta e verdura più matura che si intende consumare a breve da quella che si potrebbe conservare più a lungo; 7) mantenere separate anche le diverse varietà come ad esempio i kiwi dalle mele che sprigionano etilene che ne favorisce la maturazione; 8) la frutta e verdura che si vuole consumare subito può essere messa in un portafrutta al buio eventualmente coperta da un tovagliolo e comunque lontano da fonti di calore, mentre l’altra va posta in frigorifero, ma lontano dalle pareti refrigeranti. In ogni caso 9) è opportuno che la frutta venga posta stesa sul contenitore per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze ed infine - conclude la Coldiretti - è bene evitare di lasciare porzioni di frutta già iniziata che si prestano facilmente ad ossidazioni. 3 Block Notes Albania Missione in Albania per trasmettere il modello di dialogo sociale che le Marche applicano nelle politiche attive del lavoro e della formazione professionale. E’ questa la finalita` generale dell’iniziativa promossa da Iscos Cisl Marche e Regione Marche nell’ambito di un progetto di cooperazione allo sviluppo. Due giorni di incontri istituzionali, il 28 e 29 febbraio, con i vertici del governo albanese e le due maggiori organizzazioni sindacali, ai quali ha preso parte l’assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli. E proprio a Tirana, prima del seminario che si è tenuto sul confronto tra il sistema di formazione e politiche del lavoro in Albania e nelle Marche, in un incontro riservato con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Koco Barka si è parlato della necessità di affrontare il tema del dialogo sociale e della concertazione, concetto quest’ultimo ancora sconosciuto in Albania. Qui, come ha riferito l’assessore Ascoli, il sistema della concertazione va sviluppato perché manca il confronto sistematico sulle principali scelte di politiche del lavoro e non è diffusa la cultura del dialogo con le parti sociali che può essere appresa anche attraverso uno scambio reciproco di conoscenze sulle politiche attive del lavoro adottate da altri Paesi e Regioni dell’Adriatico. Un quadro informativo che ha suscitato l’interesse e molte richieste da parte del Ministro Barka che, su invito dell’assessore, ha dato la sua disponibilità a venire in visita nelle Marche a maggio, in occasione della prima conferenza regionale sull’Occupazione femminile, insieme ad una delegazione sindacale. L’Albania, circa tre milioni di abitanti, registra problematiche le cui soluzioni possono essere utilmente trovate ispirandosi anche alle scelte marchigiane in tema di politiche del lavoro e sociali: il fenomeno dei giovani disoccupati, il lavoro sommerso, un fortissimo abbandono scolastico, la disoccupazione femminile e maschile ‘over 45’, l’inserimento sociale della comunità ROM, l’inserimento lavorativo dei disabili. 4 6 marzo 2008 Senigallia salute Kiwanis e Rotary per parlare di linfomi Scienza vicina E ’ stata una serata di grande interesse culturale e scientifico, che ha fatto registrare la partecipazione corale di soci, quello che al Kiwanis Club, in interclub con il Rotary ha avuto un relatore di prestigio quale il prof. Stefano Pileri. Il relatore ha spiegato che i Linfomi sono tumori del tessuto linfatico, che ben si prestano ad esemplificare gli scenari che negli ultimi tempi si sono aperti allo studio e alle terapie dello Neoplasie in genere. Per lungo tempo i Linfomi sono stati trattati mediante la rigida applicazione di protocolli chemioterapici a tutti i pazienti affetti dallo stesso tipo di malattia. In realtà la trasformazione neoplastica è un processo complesso che può coinvolgere meccanismi diversi, pur producendo aspetti microscopici simili. Ciò ha prodotto una linea di pensiero volta alla realizzazione di approcci terapeutici personalizzati (tailored therapy) capaci di riflettere la patobiologia del tumore nel singolo soggetto e potenzialmente provviste di alta efficacia e specificità a fronte di bassa tossicità ematologica e extraematologica (cd farmaci intelligenti). Questa nuova frontiera è stata resa possibile dall’introduzione di metodiche innovative per lo studio del materiale bioptico ottenuto dai pazienti per fini diagnostici. Tali metodiche si basano sull’uso di “micro- array”, termine che letteralmente indica la disposizione di una serie di campioni a schiera ordinati su di un supporto di piccole dimensioni. Due sono i tipi di “micro- array” al momento utilizzate: genomici e tessutali. I primi consentono di valutare simultaneamente il livello di espressione di migliaia di geni, attualmente corrispondenti all’intero genoma, così da stabilire quali siano sovra-espressi e quali silenziati. Tale approccio permette di cogliere le differenze di espressione genica fra tumori diversi, di raffrontare il processo neoplastico con i tessuti normale e di individuare le principali alterazione in gioco, sulle quali intervenire in maniera selettiva sotto il profilo terapeutico. Esso è applicabile di volta in volta ad un singolo caso, comporta la complessa e delicata gestione della biopsia e implica costi particolarmente elevati; inoltre richiede la costante validazione del dato genomico a livello proteico, non dimenticando che i 40.000 geni che concorrono alla realizzazione del patrimonio di ciascuna cellula, danno luogo a oltre 400.000 prodotti. Della nuova tecnologia e delle sue potenzialità il prof, Pileri ha fornito una esemplificazione, relativa ai Linfomi a cellule T periferiche, un tipo di patologia fino ad oggi sostanzialmente incurabile. notizie della settimana donato un defribillatore Per il cuore persone Confartigianato ha premiato Caterina Pantone Donne e artigiane U S abato 1° marzo presso lo Stadio Comunale “Goffredo Bianchelli” di Senigallia si è tenuta la cerimonia di donazione al Comune di Senigallia di un defibrillatore portatile in memoria di Giuseppe Mariani, deceduto l’11 maggio 2006 per un arresto cardiaco. Tale strumentazione resterà a disposizione nell’impianto sportivo senigalliese e permetterà di scongiurare tragiche conseguenze nel caso eventualità simili dovessero colpire atleti o spettatori. Questa donazione segue altre opere benefiche realizzate in sua memoria, grazie alla generosità dimostrata da amici e conoscenti del quartiere Cesanella, dai cicloamatori del Gruppo Sportivo “Lucertini Arredamenti”, dai dipendenti e dall’Amministrazione del Comune di Senigallia, dai colleghi del Deposito Personale Viaggiante F.S. di Ancona e dalle società sportive “Senigallia Calcio” e “U.S. Vigor Senigallia”. La moglie Paola e i figli Ilaria e Nico, nel ringraziare la generosità di tante persone che lo conoscevano, ne ricordano così la sua figura: “Giuseppe continuerà a sorriderci dal cielo affinché la sua eredità di gioia rimanga per sempre impressa nei nostri cuori”. na vita spesa per il lavoro, con passione impegno e dedizione. La Confartigianato in occasione della festa dell’8 marzo ha voluto premiare Caterina Pantone storica artigiana di Senigallia titolare di una lavanderia, da poco tempo in pensione. A conferire il riconoscimento a Caterina Pantone che si è sempre impegnata nel gruppo delle imprenditrici di Confartigianato, il Presidente e il Segretario della Confartigianato provinciale di Ancona Valdimiro Belvederesi e Giorgio Cataldi. Ho sempre lavorato con dedizione, ha affermato Caterina Pantone, è continuerò il mio impegno in Confartigianato e per insegnare il mestiere alle giovani leve. Le donne, “ temprate” dalla loro quotidiana necessità di coniugare una serie di ruoli differenti, sono in grado di introdurre nell’organizzazione produttiva un incredibile contributo di diversità e flessibilità. a senigallia l’assemblea congressuale provinciale a denti stretti Concooperative Succede a Senigallia Taxi e tariffe * Vincita da capogiro alle Saline con un “gratta e vinci” che ha dispensato la bellezza di 500.000 euro nella tabaccheria “Fabio e Adele”, al centro commerciale delle Saline. Grazie ad un biglietto della lotteria Il Miliardario, la donna si è aggiudicata ben 500.000 euro. * Un giovane di 20 anni in stato di fermo. E’ questo lo sviluppo delle indagini condotte dagli agenti del Commissariato di polizia in seguito all’inseguimento di una motocicletta con due giovani a bordo. Il fermato è J.S., che si sarebbe trovato alla guida del veicolo risultato rubato. Le indagini proseguono per identificare il complice. * Il gazebo va in fiamme e due anziani coniugi vengono salvati da un agente di polizia e da un carabiniere. Minuti di paura in un edificio di in via Botticelli. Prezioso l’intervento dei vigili del fuoco che hanno stabilizzato l’incendio in pochi minuti evitando il peggio. Protagonisti, loro malgrado, Ferruccio Pambianchi di 87 anni, privo delle gambe e la moglie Ada Manoni di 82. Erano quasi le 8.30 quando in via Botticelli, in zona Cesanella, è stata sfiorata la tragedia. * Rifiuti, marciapiedi, strade e viabilità in testa al lungo elenco delle priorità di Borgo Ribeca stilato dai residenti. I problemi del borgo sono stati illustrati agli amministratori nel corso di una assemblea pubblica. Ad aprire il dibattito la raccolta differenziata, l’ultimo dei problemi in ordine di tempo, con cui gli abitanti sono alle prese. I presenti hanno manifestato l’inadeguatezza dell’isola ecologica delle Grazie, dove si assiste a continui lanci di sacchetti direttamente dai finestrini delle macchine in transito. * Asur e Regione diffidate dal titolare di Villa Serena per ottenere, entro dieci giorni con decorrenza da oggi, il rimborso di 738.734 euro oltre alla stipula di una convenzione o di un contratto per gestire l’assistenza domiciliare integrata. Se ciò non dovesse accadere Antonio Petruzzelli, proprietario della struttura, procederà a vantare i propri diritti per via legale, vedendosi costretto a diminuire le ore di assistenza erogate. * “Il nostro sa muoversi nei meandri della partitocrazia, con mosse che fanno pensare che abbia un unico obiettivo: la sua convenienza politica”. E’ duro il giudizio di Fabrizio Marcantoni sulla scelta di Enzo Monachesi, consigliere comunale eletto nella lista civica “Fabrizio Marcantoni per Senigallia” e dalla quale in questi giorni ha divorziato. Siglato l’accordo tra Confartigianato e associazioni degli operatori turistici sul tariffario dei taxi per alcuni particolari collegamenti extraurbani. L’obiettivo è il miglioramento del servizio, anche in vista della seduta del Consiglio comunale che dovrà procedere all’esame del nuovo Regolamento comunale per i taxi. Sono state stabilite alcune tariffe fisse, per specifici collegamenti tra Senigallia e le località sede di importanti infrastrutture di trasporto. Così raggiungere l’aeroporto di Falconara costerà 37 euro, mentre per quello di Rimini ce ne vorranno 90 e per quello di Forlì 160. Lo stesso da Senigallia alla stazione ferroviaria di Falconara occorreranno 28 euro, per quella di Ancona 49, così come per quelle di Pesaro e Jesi, mentre per arrivare a quella di Rimini costerà 99 euro. Stabilita anche la tariffa pe raggiungere l’ospedale regionale di Torrette di Ancona: per una corsa ci vorranno 38 euro. Un accordo che punta principalmente ad unificare i tariffare per questo particolare tipo di collegamenti, che spesso costituiscono la gran parte del servizio nel periodo invernle. Restano comunque in piedi altri problemi a proposito del servizio taxi a Senigallia, come quello dei turni notturni o festivi, della possibilità di integrazione con il trasporto pubblico locale costituito dagli autobus, del numero di licenze disponibili. Un punto, quest’ultimo, per il quale i taxisti aderenti alla Confartigianato oppongono una decisa contrarietà. Quando ciò non viene apprezzato e valorizzato da altri, ci pensano in proprio e in proprio si mettono a lavorare. Le donne del comprensorio di Senigallia “fanno impresa” soprattutto nell’artigianato, nel commercio, nell’agricoltura. Secondo uno studio della Confartigianato di Senigallia, sono 2.830 nell’intero comprensorio le aziende guidate da donne, società di persone con almeno il 60% di soci donne, società di capitale con almeno il 66% di amministratrici donne e imprese individuali con titolare una donna. Rappresentano il 20,78% del totale degli imprenditori che operano nel senigalliese. La concentrazione maggiore nel comune di Senigallia dove le imprenditrici sono 1.522, tante anche ad Arcevia ( 277), a Corinaldo ( 202), a Ostra ( 215). Le imprenditrici artigiane sono 494. Paola Mengarelli S i svolgerà a Senigallia venerdì 7 marzo p.v., nella sala panoramica del City Hotel (Lungomare Dante Alighieri 14) l’Assemblea Congressuale di Confcooperative Ancona durante la quale si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del nuovo Consiglio Provinciale. L’apertura dei lavori è per le 15.30. A seguire la relazione del presidente di Confcooperative Ancona, Massimo Stronati, il saluto delle autorità, gli interventi programmati e il dibattito.Alle 17.30 si terrà l’elezione degli organi sociali. a cura di L’intervento del Segretario generale Confederazione Cooperative Italiane, Vincenzo Mannino, concluderà i lavori congressuali. Sono 168 le cooperative operanti nel territorio provinciale anconetano, 20.560 i soci, 3.024 gli addetti: il tutto muove un fatturato di circa 615 milioni di euro (dati 2006). A questi operatori, vanno aggiunte le 7 Banche di Credito cooperativo che con i loro 48 sportelli, 328 addetti, 9.789 soci hanno raccolto 1.259.000.000 euro (dati 2006). L.M. Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza • Molti si domandano come va a Senigal- della nostra città e non solo relativo alle lia la raccolta differenziata dei rifiuti. Dalle strutture ricettive ma anche al programinformazioni ascoltate si evidenziano del- ma delle iniziative più importanti che sale lamentele perché non sempre vengano ranno realizzate nei prossimi mesi. Per il rispettati gli orari di raccolta dei vari bido- momento ha suscitato grande interesse il ni. Altro inconveniente, visibile, è l’aspetto “Cater Raduno” ed il “Summer Jamboree” poco edificante - in certi punti di prelie- ma anche altri eventi hanno attirato l’atvo - di cartoni, bustoni, sacchetti in bella tenzione. Questo ci fa molto piacere e ci o brutta vista fino a tarda ora. Spesso poi rende orgogliosi della nostra bella città. si vedono davanti alle abitazioni non uno • Il direttivo del Gruppo società e ambiensolo dei bidoncini relativi al calendario, te di Senigallia si rivolge agli assessori prema diversi, che poi rimangono non rac- posti perché i lavori di riqualificazione di colti per giorni. Certo è che, specie in città, viale IV novembre possano essere effettuanel centro storico e vicino a bar/ristoranti ti senza intaccare le alberature ai lati della ecc., non forniscono un bel vedere. Biso- strada, come è avvenuto in via Carducci e gnerebbe trovare altre soluzioni. Anche via Marche, giovandosi delle tante soluzioil cartone dovrebbe essere spezzettato e ni che la moderna tecnologia mette oggi a non messo per intero perché così occupa disposizione. troppo spazio. Con il tempo speriamo di • Le barriere architettoniche restano un riuscire a recepire meglio questo impor- problema. Molti locali sono inaccessibili. tantissimo servizio. Questo è l’appello lanciato da un giovane • Notizie positive per il turismo senigallie- dell’Associazione “Aiuta un amico” che si se alla Borsa internazionale del turismo di batte per i diritti delle persone costrette in Milano. Nello stand della Regione è stato carrozzina. Ogni Amministrazione deve distribuito materiale informativo anche fare tutto quanto possibile per eliminarle. 6 marzo 2008 senigallia bcc Le Banche di Credito cooperativo per il Centro di Solidarietà Caritas Dar credito all’accoglienza A nche quest’anno le Banche di Credito Cooperativo di Corinaldo, Fano, Ostra e Morro d’Alba e la Banca Suasa di Credito Cooperativo, operanti nel territorio diocesano, hanno voluto sostenere il Progetto Credito Cooperativo per la Solidarietà. Anno 2007, finanziando con un contributo di 32.000 euro l’abbattimento delle barriere architettoniche del Centro di Solidarietà “don Luigi Palazzolo” di Senigallia, che svolge servizi di prima accoglienza nei confronti dei più bisognosi. La realizzazione dell’ascensore, che collega i tre piani della struttura, ha così definitivamente risolto il problema dell’accoglienza di tutte quelle persone che hanno gravi problemi fisici e che non possono salire o scendere autonomamente le scale. Il progetto, che ha comportato un notevole investimento finanziario, ha previsto anche l’adeguamento alla vigente normativa dell’impianto elettrico, delle uscite di sicurezza, realizzate con porte apribili dotate di maniglioni antipanico. E’ stato inoltre realizzato l’impianto antincendio in tutto il magazzino sotterraneo. L’importante contributo delle quattro banche di credito cooperativo nasce da una collaborazione con il Centro di solidarietà ormai consolidata nel tempo. Nel 2003, infatti, avevano già risposto positivamente all’invito del Vescovo ad impegnarsi concretamente nel sociale, soprattutto nell’aiuto ai più bisognosi, contribuendo alla realizzazione della nuova cucina del Centro. Questa struttura, opera segno della Diocesi di Senigallia, non potrebbe 5 sabato 8 marzo, in piazza con la bici A Senigallia è tempo di “Critical Mass” funzionare se non fosse sostenuta da oltre 150 volontari, che arrivano ad i scaldano i motori.. sti che si riuniscono in un oltre 500 con la mensa domenicale, pardon i pedali per il 1° giorno e in un ora prefissache costantemente o saltuariamente si mettono a servizio delle persone disa- Critical Mass a Senigallia ta in un punto preciso della giate, rispondendo concretamente ai previsto per sabato 8 mar- città e muovendosi in masbisogni e alle esigenze dei più poveri in zo 2008 a partire dalle ore sa prendono possesso delle uno spirito di carità cristiana e giusti- 17.00. I ciclisti, i pattinatori, strade altresì congestionate i pedoni, e chi più ne ha più dal traffico automobilistico. zia sociale. Gli istituti di credito cooperativo, che ne metta, s’incontreranno in Ciò che caratterizza il Crihanno partecipato al progetto, hanno Piazza Roma per “invadere” tical Mass è l’assoluta sponvoluto esprimere realmente la loro vici- pacificamente la città senza taneità e informalità delnanza alla gente, specialmente a quella regole nè percorsi stabiliti. l’evento e le modalità della che si trova in condizione di bisogno e “Un modo per reclamare il pubblicizzazione che avdi disagio, realizzando pienamente la nostro spazio e la nostra aria vengono sovente tramite divulgazione via SMS o posta finalità che caratterizza questi istituti - scrivono gli organizzatori. di credito: la vicinanza alla gente, la so- Senigallia è la seconda città elettronica in una sorta di lidarietà e il radicamento al territorio più inquinata della provin- passaparola all’interno dei cia di Ancona e le autorità circoli e degli ambienti senin cui operano senza scopo di lucro. Barbara Assanti sanitarie hanno stabilito che sibili a queste tematiche. durante il 2007, la centralina A Senigallia non c’è mai di rilevamento posiziona- stato un evento del genecaritas Se n’è parlato ad un convegno su ‘Progetto Credito Cooperativo’ ta all’incrocio della Penna, re, nonostante le premesse dalle parti della Stazione perché ciò avvenga siano Ferroviaria ha rilevato limiti state ampiamente raggiundi polveri sottili (le famige- te, sia in termini di tollerate Pm10) oltre la soglia di ranza ambientale sia per ciò tolleranza per ben 155 gior- che riguarda lo spazio fisico empre più famiglie sulla soglia della sono coloro che vivono in strada o in più che mai tale spirale può coinvolge- ni contro un limite di legge e di manovra per ciclisti povertà anche nel nostro territo- un dormitorio, i senza tetto, tra i quali re anche fasce di popolazione che fino di 35. Se si considera poi e pedoni. Ci chiameremo rio. Continuano ad aumentare le spese stanno anche coloro che per vari mo- a ieri si credevano immuni dal rischio che i rilevamenti non sono Movimento Lento Ciclabile per le prime necessità a fronte di una tivi usufruiscono di sistemazioni allog- di precipitare nella grave emarginazio- stati effettuati per tre mesi Senigallia e vorremmo che progressiva erosione degli stipendi e giative temporanee in istituti o centri di ne. Sono sempre più frequenti ai cen- a causa di un guasto alla questa giornata non sia solo in molti casi anche della perdita del accoglienza residenziali, le persone che tri di ascolto della Caritas Diocesana e centralina si evince che gli protesta e sensibilizzazione lavoro e della casa. Della situazione vivono in abitazioni insicure, o perché delle caritas parrocchiali e vicariali, le sforamenti avvengono qua- ma anche una festa di chi delle famiglie in crisi ed, in particolare, ospiti di terzi, o perché sotto sfratto, o richieste di aiuto da parte di famiglie si giornalmente. Di fronte ama la bicicletta e vivere la dell’emergenza sconosciuta dei senza senza un regolare contratto e, infine, le che un reddito lo hanno, ma non basta a questi dati e a queste evi- città in un modo diverso”. Movimento Lento casa si è parlato alla presentazione del persone che vivono in abitazioni ina- a sostenere una casa, a far fronte all’in- denze abbiamo pensato di Ciclabile - Senigallia Progetto Credito Cooperativo per la deguate, a seguito di occupazioni abu- debitamento che mette a rischio ogni dar vita ad un movimento Solidarietà Anno 2007, che si è svolta sive, o in alloggi senza abitabilità, o in proprietà, basti pensare agli anziani spontaneo e non ufficiale sabato 23 febbraio 2008 al Centro Con- alloggi mobili, come roulottes, caravan, il cui reddito o pensione non è suffi- che esiste in tutte le grandi gressi Buon Pastore Portone. Il proble- automobili, etc. Ad accomunare tutte ciente per la propria abitazione, ai la- metropoli mondiali e che sta ma della casa è reale e molto sentito le persone in tali condizioni sta un ele- voratori temporanei o flessibili che, in prendendo piede anche nelsia in ambito locale che nazionale. “E’ vato livello di vulnerabilità sociale, che mancanza di sicurezze, non solo non le città di medie dimensioni, sorprendete e scandaloso – ha detto espone a crescenti livelli di deprivazio- riescono a pianificare il proprio futuro questo movimento è il Critidon Aldo Piergiovanni, direttore della ne morale e materiale e può generare, ma, tentando di farlo maldestramente, cal Mass o Massa Critica”. Caritas diocesana – che non si trovino in concorso con altri fattori di disagio, mettono a rischio di grave povertà se Ma che cos’è un Critical Mass? E’ un raduno di ciclidati ufficiali e riconosciuti che diano le progressiva emarginazione, sino ai li- stessi e le proprie famiglie. dimensioni del fenomeno. I dati del no- velli più gravi. E questa non è una realtà momentastro centro di ascolto diocesano, come Al posto di persone senza casa – ha nea, ma insieme alle più “tradizionali” dal gruppo società e ambiente quello degli altri 264 centri di ascolto continuato don Aldo - noi preferiamo povertà che si incontrano ogni giorno caritas in 131 diocesi italiane, segnala- utilizzare l’espressione ‘persone senza sulla strada, compone un panorama no che nel periodo aprile – settembre dimora’. Più che al concetto materia- sempre più strutturato nella nostra so2006 il 13,9% delle persone incontrate le di “casa”, con il termine «dimora» si cietà. presentava problemi di grave esclu- rende l’idea del luogo degli affetti, della Non è più solo un’emergenza sociale, lavori in progetto di rifa- un insieme di elementi che, sione abitativa (con una componente quotidianità, dell’intimità, delle rela- cioè una condizione eccezionale e temcimento, rinnovo e ma- se esaminati singolarmente, di stranieri superiore del 3,6% a quella zioni. poranea da fronteggiare straordinaria- nutenzione delle condutture presentano senza dubbio di italiani) ed il 24% dichiarava di avere Quando si perde la casa la povertà ma- mente, ma siamo di fronte ad un feno- dei servizi possono essere problemi e criticità. principalmente bisogni abitativi. teriale facilmente si trasforma in una meno permanente, di lunga durata, che effettuati senza intaccare le In particolare riguardano: Non stupisce neanche che tra le quasi povertà anche simbolico-esistenziale. si ripete e si amplia con il passare del alberature ai lati della strada La vetustà delle piante, con30.000 domande di aiuto ricevute da- Si tratta di una spirale negativa mul- tempo senza che episodiche misure di e, prestando la dovuta at- siderata la vita non lunghisgli stessi centri di ascolto, il 15% fosse tidimensionale, in cui non avere una intervento socio economico riescano a tenzione, senza metterne a sima dei pioppi, anche se rivolto ad ottenere mobilio per la casa casa può portare a non poter sostene- contrastarlo efficacemente. Da qui na- rischio in maniera irrepara- ancora possono durare mole oltre l’11% a sostenere spese legate re un lavoro, a perdere reddito, a non sce la consapevolezza per la comunità bile salute e stabilità; come ti anni. all’abitazione (affitto, utenze, spese di poter mantenere autonomamente se cristiana di dover denunciare l’ingiu- è avvenuto di recente, per Le malattie delle stesse; inristrutturazione straordinaria…) cui stessi e la propria famiglia, a mettere stizia, attivandosi per diventare quella esempio, in Via Carducci fatti, lo stato di salute degli altrimenti non si sarebbe potuto fare in crisi le relazioni affettive ed amicali, dimora che sappia accogliere l’escluso, e, precedentemente, in Via alberi non è ottimale, sottofronte. ad innescare depressioni, dipendenze e nella quale per tutti c’è posto, piena- Marche. posti negli anni a potature Ma per affrontare seriamente una con- malattie, a non trovare più risorse ma- mente consapevoli che una risposta Anche i marciapiedi posso- eccessive e alle insidie del dizione così grave, come quella della teriali e spirituali per curarsi, a perdere solo materiale non basta, soprattutto no essere realizzati senza traffico e dell’inquinamento. persone senza una casa, bisogna tener contatto con se stessi e la realtà, a vive- dove, come si è visto, l’esclusione abi- eliminare le piante, giovan- Anche se la maggior parte conto di tutto l’universo molto più re, e per alcuni, infine anche a morire, tativa costituisce una finestra su un più dosi delle tante soluzioni non costituiscono un pericoampio di quanto si possa immagina- sulla strada. ampio disagio relazionale, psicologico che la moderna tecnologia ci lo immediato, come risulta re, composto di persone con tipologie La casa però non è né l’unico né il pri- e fisico, che va accolto ed affrontato da mette a disposizione. Anche dalla studio commissionato ed intensità di disagio anche molto mo problema. Il vero problema, e forse tutta la comunità.” per questo possiamo citare nel 2003. E poi, possono esidiverse tra loro: i senza dimora, che anche la vera emergenza, è che oggi B.A. l’esempio di Via Carducci o stere alberi perfettamente l’intervento di miglioramen- sani in ambiente urbano? to di terreno ed aiuole effet- La produzione primaverile tuato in Via Rovereto. di polline; infatti, le fiorituCerto è più facile lavorare re dei pioppi sono alle base senza la presenza degli albe- di problemi soprattutto di l Presidente della Repubblica, Giorgio ri; ma questo, di per sé, non ordine allergenico, da cui il Napolitano, mentre stiamo ultimando può costituire il pretesto per ricorso a frequenti e drastiil giornale, è a Senigallia, alla Rotonda l’abbattimento di una albe- che potature. a Mare. Durante la visita culturale che rata storica, ma la Ammini- Occorre innanzi tutto consta facendo nella Regione Marche, il strazione Comunale dovreb- ciliare il mantenimento delPresidente ha chiesto di inserire espres- be dare il meglio di se stessa la importanza visiva (monusamente la tappa alla Rotonda a Mare, per salvare uno dei settori mentalità) del viale con un dando un notevole riconoscimento al- più caratteristici della città. eventuale processo di sostil’importanza del monumento della no- Quindi la questione centrale tuzione delle alberature. stra città, uno dei simboli della regione, da affrontare riguarda la op- Per questo, ed anche per e al valore del recupero effettuato dal- portunità (e non la necessi- evitare un impatto visil’Amministrazione Comunale. tà) di intervenire anche sulle vo notevole ed abbastanza E’ dal 21981 che un Presidente della alberature. traumatico, riteniamo imRepubblica non faceva visita a Senigal- Viale IV Novembre assu- portante si proceda con aslia. L’ultima volta era stato Sandro Per- me, nel suo complesso, un soluta gradualità (non quella tini , ricevuto nella Sala Consigliare del aspetto di imponenza e mo- del progetto, solo di qualche Comune. Ad attenderlo, Napolitano ha numentalità che qualifica mese; ma, eventualmente, di trovato i bambini di alcune scuole seni- un intero settore della città. anni…). galliesi. Questa immagine importanGruppo Società Servizio sul prossimo numero te e rilevante è composta da e ambiente S Famiglie, più povere S Su viale IV Novembre I Il presidente Napolitano a Senigallia I 6 6 marzo 2008 Chiesa C’è vita in parrocchia Un concerto alle Grazie per la Terra Santa Domenica 9 marzo, alle 18.30, presso la Chiesa delle Grazie a Senigallia, si terrù un Concerto, Via Crucis cantata per soli, coro e organo. L’ingresso è libero, a offerta, per la Scuola ‘Magnificat’ di Gerusalemme. La Musica è di padre Armando Pierucci, Ensemble vocale Laboratorio Ottantasette, direttore Paolo Urbinati. Elisabetta Lombardi, mezzosoprano; Giovanni Dattolo, tenore; Cosimo Diano, baritono; Carlo Bonelli, basso. All’organo Nunzio Randazzo. Sono previsti anche gli interventi del sindaco di Senigallia, Luana Angeloni, il vescovo Giuseppe Orlandoni, P. Marcello Birarelli, P. Roberto Mancinelli, don Luciano Guerri, Antonio Mastri. Premiazione della manifestazione di disegno Torna l’appuntamento con la manifestazione di disegno organizzata dalla Parrocchia di Pianello di Ostra. Domenica 16 marzo, alle 16, presso la Sala della Comunità parrocchiale, alla presenza delle famiglie, delle autorità scolastiche e civili e delle organizzazioni sociali e culturali della comunità. Il tema di questa XXX edizione è stato ‘In viaggio a Lourdes con Bernardette da Maria’: Festa della famiglia al Porto Domenica 9 marzo la parrocchia del Porto, a Senigallia, festeggerà la famiglia, mettendo al centro della preghiera in particolare le coppie che festeggiano il loro anniversario di matrimonio. La Messa delle 11 sarà il centro delle celebrazioni. Poi il pranzo nei locali parrocchiali. Per informazioni, 071 64226. diocesi Intervista ad Anna Gobbetti, presidente uscente dell’Azione Cattolica L’Azione Cattolica riparte Dopo sei anni da presidente qual è il bilancio di questo periodo? È difficile perché le cose da dire sarebbero tantissime. Ma ne sottolineo due. La prima è che l’Ac esiste e continua con costanza il suo cammino. Può sembrare scontato questo, ma in tempi di grandi trasformazioni come i nostri non è così. Da noi si può evidenziare anche un grande entusiasmo che è tornato ad animare gli organismi diocesani. Questo è un elemento fondamentale perché l’Azione Cattolica non vive di leader ma di organismi collegiali, di collaboratori a vari livelli, è un’associazione con un vertice sempre plurale. Se l’entusiasmo cala diventa difficile anche portare avanti la vita ordinaria delle associazioni parrocchiali. La seconda è la bellezza di aver vissuto la preparazione e la celebrazione del 140° dell’associazione. È stata l’occasione per rileggere l’impegno in Ac e rinnovarlo con la consapevolezza che l’Ac è uno strumento formidabile per vivere intensamente la propria appartenenza alla Chiesa. La storia dell’AC è percorsa da tante figure di santità e ci si rende conto di avere un patrimonio tra le mani da custodire e da mettere a frutto nello stesso tempo. Qual è il tratto caratteristico dell’Azione Cattolica di Senigallia? La capillarità. Siamo, come sempre nella nostra storia locale, molto presenti su gran parte del territorio. Per lo più associazioni piccole ma in tante parrocchie. Ho ripetuto molte volte che credo sia questo il vero modo di mettersi a disposizione della Chiesa Locale: una presenza capillare e discreta pronta in ogni momento a crescere se la collaborazione con i parroci lo permette. Le piccole associazioni parrocchiali hanno la forza intrinseca di essere un segno di coerenza e fortezza per tutti. Abbiamo poi anche associazioni parrocchiali più strutturate, quelle con i grandi numeri, quelle con tutti i settori. Credo che a loro sia affidata una grande e bella responsabilità: di essere traino per l’associazione intera. Quale la priorità per il futuro? In assemblea è stato approvato un bel documento, frutto della riflessione di tutte le associazioni parrocchiali sul Manifesto “Tra piazze e campanili”. Lì sono contenute le priorità per il prossimo triennio e con l’approvazione l’assemblea consegna il documento finale al nuovo consiglio che elaborerà i percorsi per realizzare quanto in esso contenuto. Abbiamo fatto la scelta di lasciarci ispirare dal Manifesto, perchè lo abbiamo ritenuto una iniziativa di grande portata. Infatti in tanti hanno sottoscritto il Manifesto, che va oltre i soci di Ac e riesce a parlare ed unire tante più persone. E poi è una priorità scommettere sulle relazioni e valorizzarle. A tutti i livelli costruire relazioni positive e durature è l’unico modo per andare controcorrente in un mondo dove tutto si consuma subito, dove tutto stanca subito, dove non si ha più la pazienza di aspettare. Penso alle relazioni a 360 gradi, nei rapporti personali, nei nostri organismi, tra organismi diversi, con le Chiese di altri Paesi. E’ una strada molto difficile, perché è oggettivamente difficile capirsi fino in fondo, a volte sembra di parlare lingue diverse, a volte non ci si rende conto di quanto possano essere distanti le posizioni di ciascuno. Nonostante tutto, nonostante le delusioni che derivano da relazioni conflittuali o confuse credo che non ci sia altra strada per crescere come singoli e come comunità. E la possibilità di vivere relazioni profonde e positive è l’augurio sincero che faccio ai nuovi responsabili dell’Ac di Senigallia. Corso base Avulss L’Associazione Avulss onlus di Senigallia, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato, unitamente alla Federazione Avulss nazionale ed all’Oari (Movimento per l’animazione di una pastorale di comunione e di speranza per l’uomo che soffre) organizzano il XV corso base per la formazione di volontari socio sanitari. Le lezioni si terranno tutti i lunedì e giovedì a partire dal 31 marzo 2008, dalle 17,30 alle 19,30 (gli orari potranno subire variazioni in base alle esigenze degli iscritti). Il programma comprende: 1. Elementi per una formazione socio-sanitaria di base; 2. Elementi per una formazione psicologica di base; 3. Elementi per una formazione teologico spirituale; 4. Il volontario: identità e ruolo dell’operatore volontario; volontariato organizzato: le proposte dell’Avulss. Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria Avulss – Via Arsilli 29 Senigallia nei giorni di lunedì e giovedì dalle 17 alle 18, tel. 071-64227 – email: [email protected] S. Messa per la Donna in Duomo Domenica 9 marzo 2008, nella Cattedrale di Senigallia, alle 18,00 sarà celebrata dal Vescovo Giuseppe Orlandoni una S.Messa per le donne; alle 18,45 “Conoscere la gioia”, musica e parole dedicate a Maria. La cittadinanza è invitata. A Marina di Montemarciano le ‘Quarantore’ Tra le manifestazioni del culto eucaristico, restano ancora attuali le Quarantore, una volta così diffuse e così solenni da costituire un tempo di rinnovamento spirituale e sociale, di preghiera e di penitenza, di comunione tra il clero e il popolo, tra ricchi e poveri, tra superiori e sudditi. La storia dice che, durante i giorni della solenne esposizione, le città cambiavano fisionomia: i negozi chiudevano; i lavori dei campi erano sospesi; le barriere sociali cadevano e la fede rifioriva nel cuore della gente che imparava a pregare e a meditare. L’adorazione coinvolgeva tutte le categorie di persone che, giorno e notte, si avvicendavano in preghiera, spesso in modo inventivo e spontaneo, per quaranta ore davanti a Gesù Eucaristia. Le Quarantore nella parrocchia di Marina di Montemarciano saranno dal 7 al 8 marzo 2008, dalle ore 8 del venerdì alle ore 24 del sabato. Giornata del Pellegrino a Loreto “Maria, guida e speranza, per il popolo a Lei consacrato” è il tema della Terza Giornata del Pellegrino che l’Opera Romana Pellegrinaggi organizza a livello marchigiano a Loreto. Un appuntamento che quest’anno si arricchisce della presenza della statua pellegrina della Madonna di Fatima, che in questi giorni sta facendo visita alle diocesi marchigiane (FabrianoMatelica, Jesi, Pesaro, Fano-Fossombrone-Cagli- Pergola, Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, Arcidiocesi di Ancona-Osimo) e arriverà l’8 marzo 2008 nella prelatura territoriale di Loreto (rimanendovi fino al 10). La manifestazione mariana prenderà il via alle 14,00 con la Festa del Pellegrino a Montorso, nella “Sala Cardinale Eduardo Pironio”, dove è prevista l’accoglienza dei pellegrini, proseguirà alle 14,30 con la catechesi introduttiva dell’Arcivescovo di AnconaOsimo, Mons. Edoardo Menichelli. A conclusione della Giornata del Pellegrino è prevista la S. Messa, in programma alle ore 18,00, presieduta da Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo di Loreto. Ecco gli eletti al Consiglio Diocesano dell’Azione Cattolica, triennio 2008-2011: lista ‘Unitari’ Nicoletta Bani Francesca Mengarelli Roberto Olivetti Corrado Bacchiocchi lista ‘Adulti’ Daniele Marzi Anna Guerri Claudia Sartini M. Grazia Guidi lista ‘Giovani’ Giovanna Baccianini Chiara Pongetti Giovanni Priori Enrico Ceccacci lista ‘Acr’ Giovanni Ciriachi Mattia Rossi Magi Mariangela Scarpini Angela Perini I l 4 maggio prossimo siamo invitati tutti a Roma per concludere le celebrazioni del 140° dalla fondazione dell’Azione Cattolica Italiana. Alle 9 comincerà l’incontro in Piazza San Pietro, alle 10.30 la Celebrazione Eucaristica e alle 12 l’Angelus con il Papa che scenderà in piazza per incontrare l’Azione Cattolica. Tutti sono invitati: anche chi non è aderente all’associazione ma ha piacere di partecipare. Da Senigallia si andrà in pullman e il costo per l’iscrizione e il viaggio varierà dai 25 ai 30 euro. Per i giovani, i giovanissimi e ragazzi di terza media c’è un’ulteriore possibilità: quella di partire il sabato per poter partecipare alla veglia di preghiera che si farà il sabato sera a S.Giovanni in Laterano. Il costo complessivo è di 40 euro. Le iscrizioni vanno recapitate entro il 20 marzo ai responsabili parrocchiali di Azioni Cattolica. Sarà una bella occasione di riflessione e di incontro per concludere l’anno del 140° e per continuare questa bella storia con nuovo entusiasmo. M.G. diocesi Gli incontri vicariali per le famiglie: a Mondolfo c’era padre Aurelio D’Intino La Bibbia che parla d’amore D omenica 10 febbraio si è svolto a Mondolfo il primo incontro vicariale per le famiglie. “La Bibbia ci parla dell’Amore” era il tema della discussione sapientemente animata da Padre Aurelio D’Intino, il giovane padre passionista che ha guidato questo primo appuntamento con le famiglie. Padre Aurelio D’Intino è Consultore Provinciale dei Passionisti per il settore apostolato, si occupa dei giovani, delle famiglie; ha tenuto diverse conferenze sulla sessualità e sull’amore nella coppia. “La Bibbia - ci ricorda il padre - è l’unico vero manuale d’Amore, un testo antico di 3.000 anni fa, in cui ogni sua parte ci parla di Amore!” L’incontro è stato una rivisitazione molto interessante e dotta della vocazione della coppia cristiana alla luce delle scritture sacre. Il primo libro, la Genesi, rivela tutta la poesia e il mistero della coppia nella sua vocazione a dare senso a tutta la creazione. Non è né il maschio, né la femmina, ma l’uomo intero nel pensiero creativo di Dio. La coppia è capace di fecondità e questo la rende simile a Dio, ad immagine di Dio! “Non ripeteremo mai a sufficienza – ha detto provocatoriamente il religioso- che l’altro è e resta sempre un mistero per noi e lo conosceremo solo nella misura in cui lo rispetteremo in questo suo mistero!” Questa realtà così complessa, fatta di grazia e di peccato, di vita e di morte, nel suo volto più normale e quotidiano che è il matrimonio, viene esplorata attraverso la lettura e l’analisi di alcuni passi dell’Antico e del Nuovo Testamento. In Osea, Iahvè esprime i sentimenti di uno sposo tradito, che soffre per l’allontanamento della sua sposa. Però, pur nel dolore, continua ad amarla e a restarle fedele. Ecco l’intuizione di Osea (e in seguito degli altri profeti): se non c’è la comunione, se manca il rapporto personale e intimo con Dio, è facile alienarsi, prostituirsi, cercare gli idoli, cioè i surrogati di Dio. Al tempo di Osea l’adulterio era punito con la morte. Dio invece non si appella alla legge, ma alla fedeltà eroica e all’amore che sa ricominciare sempre di nuovo. La coppia e il matrimonio sono il luogo dove si impara ad amare senza stancarsi mai, dove si cresce e si matura per vivere un vero rapporto personale umanizzante. Il Cantico dei Cantici è il canto dell’amore erotico-mistico, ambedue travolgenti ed estasianti. Se un uomo e una donna arrivano a vibrare con tan- ta intensità nell’amore umano, perché non dovrebbero vivere ancora più intensamente l’esperienza del rapporto con Dio? Il libro di Tobia ci ricorda che la preghiera rinnova e santifica l’amore coniugale perché lo nutre dell’Amore infinito, quello di Dio! “L’angelo Raffaele disse a Tobia: “Prima di unirti a lei, alzatevi tutti e due a pregare. Supplicate il Signore del cielo perché venga su di voi la sua grazia e salvezza. Non temere: essa ti è stata destinata fin dall’eternità. Sarai tu a salvarla. Ti seguirà e penso che da lei avrai figli che saranno per te come fratelli. Non stare in pensiero”. “ (Tb 6,18). E’ così sarà per loro la prima notte di nozze. L’incontro si conclude con una riflessione sul significato di Amore nel Nuovo Testamento. Padre Aurelio ci ricorda che Gesù è la massima espressione d’Amore di Dio per l’uomo.Nella lettera di S. Paolo agli Efesìni l’amore totale di Cristo per la sua Chiesa è il prototipo dell’amore nella coppia: “Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo”. Qui viene eliminato ogni atteggiamento di supremazia; nella famiglia tutti devono essere reciprocamente sottomessi: tutti servi di tutti, nessuno padrone di nessuno. 6 marzo 2008 Chiesa dalla visita pastorale Il vescovo Giuseppe in visita nella parrocchia di Brugnetto Una comunità che serve C hi di noi non è alla ricerca della alla quale tutti possono dissetarsi. Se gli Affari Economici. Chi svolge questi felicità? Chi di noi non desidera Cristo è l’acqua viva che disseta, è sem- ministeri, non li esercita con l’arrogandissetare questa innata voglia di senso plice conseguenza che ogni battezzato za o la presunzione di essere al di sopra e significato? Solo il Signore Gesù è la diventi a sua volta dissetante per gli degli altri, ma con l’umiltà del servizio risposta a tutti i nostri desideri pro- altri. E la Chiesa non potrà che essere di chi “fa strada senza farsi strada”. fondi. Come la Samaritana al pozzo di ciò che Gesù ha voluto che fosse: il suo Tutto ciò non è un sogno impossibile o Giacobbe, anche noi dobbiamo disse- prolungamento nella storia. un estratto dal “libro dei desideri” astarci con la Parola ed il Pane che Cristo Una “nuova” immagine di Chiesa? No. surdi, ma è ciò di cui è capace chi si fa ci dona nella sua Chiesa”. Con queste Più precisamente un’immagine più docile allo Spirito. parole, prendendo suggerimento dal “autentica” di Chiesa e, di conseguenza, Una comunità non è “bella” sempliVangelo della III Domenica di Quare- di parrocchia. È a questo che il Pastore cemente dal punto di vista estetico, sima (Gv 4, 5-42), il Vescovo Giuseppe ci ha esortato nei vari incontri che ha ma quando lascia trasparire dalle sue avuto durante persone la Bellezza, quell’acqua che la settimana disseta per sempre. Perciò, sono andella Visita: cora vere le parole di Gesù rivolte alla un invito a Chiesa apostolica: «Avrete forza dallo trasformare Spirito Santo che scenderà su di voi e non le cose mi sarete testimoni» (At 1,8). Queste da “fare” ma parole, alle quali è ispirato il Messagl ’ “ e s s e r e ”, gio del Papa per la prossima Giornata cioè l’idea Mondiale della Gioventù, il Vescovo le che abbiamo ha fatte risuonare ai giovanissimi e di di Chiesa; giovani della parrocchia e poi a tutti passare dal- quelli che venerdì scorso hanno anil’archetipo di mato la bella Via Crucis dei giovani di gerarchia, a Vicaria, proprio a Brugnetto: chi crede quello di co- nel Risorto non può continuare a vivemunità cor- re “da morto”; solo chi si apre a Dio e responsabile agli altri vive veramente. in cui ognu- Non possiamo più “avere forza” facenno si sente do esclusivo affidamento su di noi e dispensatore sulle nostre capacità. Solo lo Spirito è ha celebrato l’Eucaristia nella nostra dei doni ricevuti dallo Spirito. capace di mettere armonia e renderci comunità parrocchiale, avviando così Per questo il Vescovo Giuseppe ha “comunità” corresponsabile — non un la sua seconda Visita Pastorale dal 23 al voluto incontrare e “confermare nella semplice aggregato di persone. Solo 29 febbraio. fede”, oltre alla comunità eucaristica l’Eucaristia — la mensa della Parola e Quella che ci dona Gesù è una sor- radunata nel Giorno del Signore, pro- del Corpo, il sacramento della carità e gente di acqua che zampilla per la vita priamente coloro che esercitano una della disponibilità —, è il luogo dove si eterna. Pensando a questo fatto, mi vera e propria ministerialità nella par- comincia a vivere la corresponsabilità sono tornate alla mente le parole con rocchia: i catechisti e gli educatori, i portandola poi al di fuori dalle mura cui papa Giovanni XXIII descriveva genitori, il Consiglio Pastorale Parroc- sacre del tempio. la parrocchia: la “fontana del villaggio”, chiale ed il Consiglio Parrocchiale per Simone Mandolini Anche l’ufficio amministrativo diocesano ha partecipato ai lavori Economi diocesani a convegno O ltre 160 diocesi, per una presenza che ha visto più di amministrativo ad uso dei Parroci e sopratutto dei loro col250 rappresentanti, al 5° Convegno Nazionale Econo- laboratori; 2) la fondamentale importanza che riveste in ogni mi Diocesani, appena conclusosi a Chianciano. La cittadina Parrocchia la presenza di un Consiglio per gli Affari Econotermale toscana ha visto riuniti per tre giorni gli incaricati mici (Cpae). Il vademecum non vuole dare un ulteriore gravescovili per la gestione dei beni delle Diocesi italiane, in una vame ai Parroci, ma vuole affiancare loro uno strumento agiattesa occasione di incontro, dialogo e di approfondimento le di consultazione, col quale indirizzare l’opera gestionale, sui tanti temi ai quali, quotidianamente, gli Economi sono una sorta di “bussola” negli adempimenti canonici, civili ed chiamati a dare risposte. Mons. Giampietro Fasani, Econo- amministrativi. Soprattutto il volume, però, dovrà essere lo mo Generale della Cei ha accolto i convegnisti con il saluto strumento di lavoro per il Cpae e fondamentale riferimento introduttivo, sottolineando la delicatezza e l’importanza del per i vari professionisti (architetti, avvocati, fiscalisti…) che servizio a cui sono chiamati gli Economi. Questi – in una operano a contatto con le Parrocchie. Consiglio obbligatorio società sempre più complessa – si trovano a dover lavorare in ogni Parrocchia secondo il Diritto canonico, il Cpae diviea contatto con il diritto canonico e quello civile, necessitan- ne oggi fondamentale perché il Parroco possa essere affiando ogni giorno di più della collaborazione di esperti che li cato da persone “prudenti ed esperte” che non si limitino ad possano affiancare nei diversi settori operativi della gestione un generico “parere” ma che possano offrire anche soluzioni dei beni della Chiesa, beni posseduti per quelli che sono i “tecniche” su cui dibattere, lasciando ovviamente al Parroco suoi fini: il culto, le opere di apostolato e di carità, l’onesto la decisione finale, prevista dal diritto. La Diocesi di Senigalsostentamento dei ministri. L’edizione 2008 del convegno lia è intervenuta al Convegno con lo staff dell’Ufficio Ammidegli Economi ha avuto una speciale attenzione al compito nistrativo Diocesano. “Sin dal prossimo anno pastorale sarà del Parroco nella gestione dei beni della Parrocchia: infatti, forse opportuno dedicare spazio all’aggiornamento del clero seppur ribadita la fondamentale importanza dell’attività pa- anche con l’utilizzo dello strumento del vademecum – ha storale, non ci si è certo nascosti il fatto che senza le opere sintetizzato Mons. Pier Domenico Pasquini, Vicario Episcomateriali (la Chiesa per la liturgia, l’oratorio per i giovani, i pale per gli Affari Economici – in considerazione anche delle luoghi per il catechismo e la carità e quant’altro) non è poi sempre nuove responsabilità amministrative a cui è chiamapossibile adempiere pienamente tale missione. Proprio per to il Parroco nella gestione della vita pastorale della propria questo due sono state le linee guida che hanno rimarcato i comunità cristiana”. diversi interventi: 1) la prossima uscita di un vademecum Alessandro Berluti martedì 11 marzo il vescovo giuseppe invita in cattedrale politici, consiglieri e amministratori locali La politica si ritrova in preghiera N on vi scoraggiate. Chiedete al Cielo il dono di una genialità nuova che vi metta in grado di esprimere, su scenari politici più giusti, il vissuto e le ansie dell’uomo contemporaneo. E non lasciatevi cadere le braccia quando, nonostante il vostro impegno improntato a trasparenza e rettitudine, vi vedete destinati di sospetti da parte di chi spara nel mucchio. Non demordete: la coerenza paga, anche se con qualche ritardo. Paga anche l’onestà. E la speranza non delude! Possiate trovare nel vostro duro impegno il sostegno dei cittadini, la solidarietà dei collaboratori, il rispetto degli avversari, il consenso degli ultimi, la benedizione di Dio”. Così scriveva don Tonino Bello ai politici della sua diocesi di Molfetta nel 1988. E’ con questo spirito che la chiesa diocesana propone a tutti i cristiani impegnati in politica alcuni approfondimenti. E’ il vescovo mons. Giuseppe Orlandoni che invita per martedì 11 marzo p. v. alle ore 21.15 nella Cattedrale a Senigallia ad un incontro di preghiera gli amministratori che operano negli enti locali, nella sanità e in tutti gli organismi istituzionali presenti nel territorio della diocesi. La preghiera avrà come filo conduttore il tema: “Alla ricerca dell’uomo interiore: spiritualità e responsabilità sociale”. L’organizzazione è curata dalla Commissione diocesana per la pastorale sociale. Paolo Gasperini 7 in agenda La settimana del Vescovo Giovedì 6 marzo ore 9.30: Incontro Sacerdoti giovani ore 21.00: Castelleone: operatori pastorali Venerdì 7 marzo ore 15.00: Castelleone: fabbriche ore 21.00: Castelleone: Adorazione – conclusione Visita Sabato 8 marzo ore 15.00: Inizio Visita Pastorale a Ripe-C.Colonna ore 18.00: S.Messa a Castelcolonna ore 19.00: S.Messa a Ripe Domenica 9 marzo ore 9.00: S.Messa a Castelcolonna ore 10.00: Incontro genitori (Ripe) ore 11.15: S.Messa a Ripe ore 16.00: Gruppo famiglia ore 18.00: S.Messa in Duomo (Giornata della Donna) Lunedì 10 marzo Roma: Commissione C.E.I. Pastorale sociale ore 21.00: Castelcolonna: giovani e giovanissimi Martedì 11 marzo ore 9.30: Ripe: Visita al Comune ore 10.30: Ripe: Visita alla Direzione Scolastica ore 11.30: Castelcolonna: Visita al Comune ore 21.00: Duomo, incontro di preghiera con gli Amministratori Mercoledì 12 marzo ore 8,40: Ancona: Corso all’Istituto Teologico ore 21.00: Ripe: Catechisti ed educatori Giovedì 13 marzo ore 9.30: Seminario, S.Messa per anniversari sacerdotali Arcevia (S.Medardo): Inaugurazione Mostra Venerdì 14 marzo ore 21.00: Castelcolonna, Adorazione eucaristica Sabato 15 marzo ore 9,30: Pianello, S.Messa e processione (San Giuseppe) pomeriggio: Senigallia: Giornata Mondiale della Gioventù Domenica delle Palme 16 marzo ore 11.15: Opera Pia, benedizione delle palme ore 11.30: Cattedrale, S.Messa Il Csi cerca operatori di oratorio Si selezionano Operatori di Oratorio, disponibili ad operare in qualità di collaboratori retribuiti negli Oratori della provincia di Ancona. Inviare curriculum vitae completo, al Centro Sportivo Italiano, Comitato provinciale di Ancona, con sede in Jesi P.za Federico II^, 7-Tel. 0731-56508 / e.mail: [email protected] Solo i soggetti ritenuti potenzialmente interessanti per questa selezione verranno telefonicamente contattati per un colloquio entro dieci giorni dalla ricezione del cv Gli operatori selezionati dovranno partecipare ad un Corso di Formazione nei giorni: Mercoledi’ 26 – Giovedì 27 – Venerdì 28 - Lunedì 31 marzo e Martedì 1 aprile a Jesi dalle ore 15,30 alle ore 19,30. S.Messa da Loreto su Retequattro Come da tradizione da alcuni anni nel corso della Quaresima, le Sante Messe domenicali delle ore 10,00 del 9 marzo 2008, celebrate presso la Basilica di Loreto, verranno trasmesse in diretta dal canale televisivo Retequattro. Lavori nella cattedrale di Recanati Torna a far parlare di sé la Concattedrale di San Flaviano a Recanati e stavolta con segnali positivi. Dopo anni di attese, segnate da non poche polemiche, quella che nel 1240 ebbe l’onore di diventare da chiesa a cattedrale in quanto “speciale patrimonio della Chiesa Romana”, potrà infatti beneficiare presto dei lavori di ristrutturazione che permetteranno di riportare alla luce uno dei tesori artistico-ecclesiali più noti nel nostro territorio. La Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia e il comune di Recanati, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio delle Marche per l’occasione ha organizzato la Conferenza “La Cattedrale di San Flaviano: patrimonio di fede, arte e civiltà”, venerdì 29 febbraio presso il Palazzo comunale di Recanati. Nel corso dell’incontro sono state illustrate le iniziative per il restauro e la valorizzazione di questo luogo caro ai recanatesi, e non solo, che custodisce affreschi e altre opere pittoriche di prestigio, tra cui una tela attribuita a Luigi Pellegrini di Perugia, allievo del Pomarancio, e le tempere dell’artista locale Biagio Biagetti. Dialogo tra religioni e culture, un corso Una società sempre più multi religiosa. Problemi di dialogo e di convivenza tra confessioni, che possono sfociare in forme di conflitto, razzismo ed esclusione. A questo tema di grande attualità, è dedicata l’edizione 2008 del percorso di educazione interculturale promosso da Comunità volontari per il mondo, Associazione Genitori, Associazione italiana maestri cattolici, e quest’anno anche dalla Comunità ebraica di Ancona, in collaborazione con il Csv. Il 6 marzo sarà la volta del rabbino Roberto della Rocca, dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, che disserterà su “Il dialogo ebraico - cristiano: riflessioni e proposte operative”, mentre a chiudere il ciclo, con l’appuntamento del 13 marzo, saranno due laboratori su “La via dell’unità nel rispetto del pluralismo religioso” e “Il volontariato come espressione di pluralismo”, coordinati da Maria Grazia Quagliani e Giovanna Cipollari, formatrici del settore Esci-Cvm (informazioni tel. 071 202074). 6 marzo 2008 il paginone 6 marzo 2008 il paginone La storia di Maria, la nostra storia di Paola Ricci Sindoni 8 P rovate a chiedere ad una ragazza, anche ad una dignità, infatti, sta nel trasmettere la vita, perpetuancredente o impegnata in una qualche associazio- do la sua presenza nel tempo e sconfiggendo così ogni ne, che cosa significhi il titolo di “immacolata con- presenza di morte, ogni paura del futuro. cezione”, riservato a Maria. Storcerà la bocca e, bal- Maria, concepita senza peccato, idonea a raccogliere bettando, farà riferimento alla verginità della Madre verginalmente (leggi: liberamente) il frutto dello Spidi Dio e ad un dogma di un Papa lontano, forse nel rito, è l’esempio concreto a cui ogni donna può guarmedioevo. dare. Dire verginità non vuol dire demonizzare la Roba d’altri tempi, insomma. Che non tocca più la sessualità, ma dice al contrario sua gestione responsensibilità femminile cattolica -figurarsi quella lai- sabile e consapevole. Dire concepimento immacolato cista- e che ancora una volta tende a relegare quella non vuol dire fuoriuscita dalla condizione umana, ma figura, così centrale nel mistero cristiano, in un’aurea - al contrario - l’indicazione che essere donna significa rarefatta e insignificante. essere consapevole di doversi con forza riscattare dai A pensarci un poco, invece, questo “concepimento” condizionamenti storici che l’hanno vista e la vedono di Maria nella completa assenza di peccato è di una oggetto di violenza e di sopraffazione del maschio. straordinaria portata antropologica: la Madre di Dio, Non è solo questione di rivendicazione sessista, come donna del suo tempo, coinvolta nel più straordinario invoca tanto femminismo radicale, ma la coscienza racconto che la storia ricordi, ci dice che il male è dell’intangibilità del proprio corpo, del suo straordisconfitto “in partenza”, se è vero che lei, creatura fi- nario potere di esprimere disponibilità a diventare nita e non semidea, ha potuto essere ripiena di grazia una casa entro cui ogni figlio cresce e si prepara ad sin dal primo istante della sua esistenza. entrare nel mondo. Il carattere “unico” del Figlio di Per lei, una donna, il Padre ha inventato questo in- Dio è il distintivo dell’unicità di ogni nato, così come canto: preparandola al futuro parto verginale, ha vo- il corpo di Maria è il segnale concreto dell’unicità di luto così indicare che il peccato si nullifica quando c’è ogni donna. di mezzo il bene della vita, la cura dell’esistenza, la Questo non vuol dire che la donna è “unica” solo speranza, tutta materna, di custodia della felicità nel- quando fa figli. È certo però che questo suo carattere le generazioni future. distintivo - andato perso per strada in nome di una Per questo Maria non è un “simbolo”, ma la coscien- falsa emancipazione del femminile che ha disgiunto za della femminilità, la consapevolezza cioè che ogni sessualità e procreazione - ha prodotto una umanità donna, il cui corpo fecondo raccoglie la vita, è il vero più povera, segnata dalla piaga di una preoccupanvolto dell’umanità. Benedetta e riscattata dalla resur- te denatalità, con la conseguente sfiducia nel futuro rezione del Figlio, questa porta in sé quel segreto di proprio delle giovani generazioni. bene che va fecondato, perché annienti ogni tentazio- Non va comunque dimenticato che la corporeità della ne di male. Il peccato è la soglia della non-vita, l’in- donna è anche fonte di un incredibile irraggiamento gresso alla morte del cuore, l’infelicità di tante giova- simbolico; nella misura in cui esprime apertura e cuni, immerse nel vuoto delle passioni tristi. stodia della vita, diventa anche il segnale che questa Occorre, perciò, mettersi alla ricerca di quel bene energia in più è la sua forza e il suo riscatto che può perduto, che va con costanza ritrovato, perché si ri- tradursi nei mille gesti di condivisione, di diffusione generi la bontà di tutta la creazione. affettiva, di predisposizione a tutte quelle forme che Ha ragione la tradizione ebraico-talmudica, quando dicano espansione feconda del bene. afferma che il culmine del creato, il suo sorprenden- Questa è la storia di Maria che deve diventare anche te effetto finale è proprio la donna, giunta per ultimo, la nostra storia. e per questo segno di perfezione della natura. La sua di Ivan Maffeis S econdo gli ultimi dati, sarebbero tra i 1000 e i 140 milioni le donne e le ragazze che hanno subito mutilazioni genitali femminili, e 3 milioni le ragazze che rischiano ogni anno di essere sottoposte a questa pratica. A firmare una dichiarazione per “sostenere i governi, le comunità locali, le donne e le ragazze ad abbandonare questa pratica nell’arco di una generazione”, con una “riduzione rilevante” entro il 2015, anno del conseguimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio, sono oggi le 10 agenzie delle Nazioni Unite (Unaids, Undp, Uneca, Unesco, Unfpa, Unhchr, Unhcr, Unicef, Unifem, Who), ricordando che “la mutilazione genitale femminile viola il diritto delle donne e delle ragazze alla salute, alla protezione e alla vita stessa, dal momento che la pratica risulta a volte mortale”. La dichiarazione mette in evidenza gli effetti dannosi delle mutilazioni genitali femminili sulla salute delle donne, delle ragazze e delle bambine appena nate: oltre allo shock cruento immediato, gli effetti sulla salute a lungo termine possono includere dolore cronico, infezioni e traumi. Senza contare che studi recenti mostrano che le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili hanno un più altro rischio di parto cesareo, una degenza più lunga ed emorragie post-partum, mentre per i loro bambini si riscontrano più alti tassi di mortalità durante e immediatamente dopo la nascita. violenze B isogna puntare sulla produzione di statistiche ufficiali affidabili sulla violenza contro le donne, perche’ queste permettono di comprendere la vera natura del fenomeno, eliminando gli stereotipi, dando la possibilita’ di individuare le reali priorita’ e, quindi, consentendo di intervenire prima che sia troppo tardi”. E’ questa la posizione del governo italiano, illustrata all’Onu, davanti alla commissione ad hoc che discute, appunto, di indicatori per misurare la violenza contro le donne. L’Italia, dunque, sostiene “fortemente” l’eleborazione di statistiche ufficiali che rilevino il fenomeno a livello internazionale. “Del resto - come ha ricordato la delegazione italiana- il governo italiano ha deciso di finanziare, e non era mai accaduto prima, l’Istituto nazionale di statistica per condurre un’indagine mirata a far emergere il sommerso della violenza, anche e soprattutto in famiglia. Indagine che e’ stata fondamentale per la progettazione del Piano nazionale per la prevenzione e il contrasto della violenza e per la tutela delle vittime (che la Finanziaria 2008 sostiene con uno stanziamento di 20 milioni di euro) e rappresenta una parte fondamentale dell’Osservatorio sulla violenza. “Fortemente” il governo italiano “sostiene anche- ha assicurato la rappresentanza del nostro Paese- l’impegno della Statistical Commission dell’Onu per l’identificazione di standard e metodologie adeguate per progettare le indagini sulla violenza contro le donne in tutto il mondo”. Fatica donna pensionate U marzo Volti di donna brutte pratiche obbligate a scegliere H D onne. Come Elmas, la kossovara che la scorsa settimana a Trento, nel giorno del suo 43° compleanno, è stata accoltellata dal marito. Donne. Come Maria Chiara, la ventiquattrenne trentina che domenica è stata sfregiata con l’acido ancora dal marito. Donne. Come le tante che vivono senza ricevere un gesto di affetto e di tenerezza, presenze scontate, quando non abusate tra le pareti domestiche. Donne. Sono quasi 5 milioni quelle alle quali, in questi 30 anni di Legge 194, abbiamo lasciato credere che il problema non fosse l’assenza irresponsabile del padre, il lavoro precario, l’inefficacia dei consultori pubblici... ma il bambino che intessevano in grembo. Quante finiscono avvolte in una tristezza infinita, che si trascinano dentro per anni senza riuscire a condividerla con nessuno. Donne. Come quelle alle quali oggi offriamo la scorciatoia di una “soluzione” chimica. La RU486 “semplifica” la procedura: una pastiglia per causare la morte dell’embrione, una seconda sostanza per le contrazioni e la sua espulsione. Senza interventi chirurgici, nel bagno di casa. Agli effetti collaterali sulla salute della donna, si aggiunge il tentativo di sminuire la portata psicologica dell’atto in sé. Un “fai da te” che spinge ancor più nella solitudine, mentre calpesta l’obbligo di legge di praticare l’interruzione di gravidanza soltanto all’interno di strutture pubbliche. In questi 30 anni ne sono cambiate di cose grazie ai progressi della scienza medica. Oggi, ad esempio, si riesce ad immaginare la sopravvivenza del feto già con una nascita prematura a 22 settimane (nel 1978 non era pensabile al di sotto delle 26). Eppure, ogni volta che qualcuno anche soltanto accenna all’ipotesi di riconsiderare la normativa della Legge 194, si scatena l’inferno. Quasi il diritto alla vita portasse con sé un colore politico o religioso e non fosse terreno sul quale una sana laicità non dovrebbe temere di interrogarsi pensosa. Non saranno anatemi e scomuniche ad invertire una mentalità sterile, di cui l’aborto è manifestazione. Per questo anche la riflessione sulla Giornata per la vita (domenica 3 febbraio), pur condividendo la richiesta, non si ferma all’eventuale spostamento di qualche paletto giuridico o a discutere le modalità dell’intervento. Educarsi al rispetto della sacralità dell’altro (sia un corpo di donna, sia quello del nascituro); ascoltare la lezione della maternità (è dalle mamme, ha osservato qualcuno, che abbiamo iniziato ad essere in due...); credere che si diventa persone soltanto servendo la vita (non servendosene)... sono tappe per smetterla di continuare a gestirci da single anche nei rapporti di coppia. Diversamente, ogni volta che un figlio venisse a turbare equilibri e programmi resterà qualcosa di eliminabile, un volo da abbattere sul nascere. La pretesa di bastare a se stessi impedisce di riconoscere il bambino come ciò che di più bello la vita ci possa mai dare. o dovuto scegliere 35 anni fa se ancora una volta la politica ha voluto essere totalmente madre o se- stravolgere le richieste e tutto si è ripararmi da mia figlia, ho deciso di solto in una bolla di sapone”. mantenere unita la famiglie lasciando “Speravo – continua Cometto - che il lavoro e ora non ho neppure diritto oggi le donne, madri di ragazzi disaalla pensione”. Parola di Marina Co- bili non dovessero ancora una volta metto, madre di una disabile gravis- subire la violenza sociale dell’indiffesima, che da Torino ha raccontato la renza delle istituzioni, ma purtroppo sua storia a Superabile, il portale del- non è cambiato molto per chi come l’Inail sul mondo della disabilità. “Al- noi pur trovando forze impensabili cune famiglie hanno chiesto e si sono nell’amore dei propri figli scelgono di impegnate per avere riconosciuto il essere genitori fino alla fine, ma queprepensionamento come lavoro usu- sta fine dovrebbe essere come quella rante, e non dovere così rinunciare al di tutti, naturale, non provocata dalla lavoro, siamo stati illusi - scrive - poi, considerazione di non contare nulla donne d’Africa U in questa società”. La conclusione della lettera fa riferimento alla tragedia di Savona, dove il 3 febbraio un uomo di 89 anni ha sparato al figlio adottivo trentacinquenne disabile. “Se non si riuscirà a comprendere che la disabilità è un grande tema sociale e non si prenderanno seri provvedimenti per coinvolgere le famiglie nelle decisioni politiche che le riguardano, un”ennesima tragedia dettata dalla consapevolezza di non avere nessuno a cui affidare il proprio figlio quando non ci saremo più, sarà sicuramente replicata”. na settimana di manifestazioni per la Giornata della donna è cominciata e si protrarrà sino all’8 marzo in Rwanda. Con l’occasione si sancisce la nascita di una ‘Rete delle Donne Africane per la Pace’, alla quale hanno attivamente collaborato il Coordinamento per il Sostegno a Distanza La Gabbianella, insieme all’Associazione Progetto Rwanda e ad altre Associazioni partner. Con la realizzazione della Rete si è così risposto all’appello di alcune donne africane, provenienti dal Rwanda, dal Sudafrica e dal Sudan presenti alla manifestazione Italia-Africa, tenutasi a Roma nel maggio 2005. In questa occasione era stata espressa da parte loro la volontà di costituire una Rete di donne africane, allo scopo di sentirsi più unite e sostenute nell’affrontare le loro molteplici sfide in Africa. Al progetto hanno preso parte donne che vivono in diversi Paesi africani, e si è così riusciti a creare un coordinamento per le donne e le associazioni di settore esistenti nei loro rispettivi Paesi. Grazie a questo sono n appello ai partiti, già impegnati nella campagna elettorale, perché diano immediata risposta alle situazioni drammatiche di milioni di anziani poveri, parte dei quali non autonomi, soprattutto donne”. Lo lanciano le pensionate della Cisl al mondo della politica, ma anche a quello della cultura in occasione dell’8 marzo. “Cresce - affermano - l’indebitamento delle famiglie. Una gran parte di famiglie non riesce a pagare l’affitto, le bollette di luce, gas”. Tra queste, sottolinea la coordinatrice nazionale delle pensionate Cisl, Valeria De Bortoli, “una grossa fetta è costituita da anziani, in particolare donne mortificate e umiliate dall’impossibilità di fronteggiare i costi dei consumi essenziali quali: cibo, affitto, bollette, farmaci. È l’esercito delle pensioni minime date da reversibilità, da assegno sociale, quale unico reddito, il cui valore è pari a circa un terzo dei 1900 euro denunciati dall’Istat”. Perché si chiedono le donne Fnp, “sul problema pensioni solo il sindacato alza la voce in loro favore per soluzioni urgenti? Si può accettare che sia la Caritas a sopperire ad una parte delle esigenze primarie di costoro?”. Aggiunge De Bortoli: “C’è la consapevolezza che gran parte di quelle donne, titolari di pensioni minime, non hanno maturato la pensione contributiva proprio perché si sono dedicate interamente alla famiglia, esonerando lo Stato dai costi per i servizi sociali, comunque dovuti, quali: asili nido, scuole a pieno tempo, assistenza alle persone non autosufficienti”. Inoltre, una prima ed importante risposta, purtroppo mancata, sottolinea la coordinatrice delle pensionate Cisl, “è la legge con il fondo per la non autosufficienza, con la quale si prospettano soluzioni civili, sociali e culturali a quella che e’ considerata un’emergenza sociale”. E l’8 marzo, conclude De Bortoli “è ancora una volta l’occasione per far riemergere il bisogno di una cultura che assicuri servizi e diritti sociali e non distingua i ruoli in ragione del genere, penalizzando principalmente la donna, ma anche gli altri componenti della famiglia nonche’ la societa’ nel suo insieme”. stati già raggiunti importanti obiettivi in ambito sociale ed economico (la ‘Casa della pace e della riconciliazione’ realizzata in Rwanda, l’inizio di costruzione per ‘Casa della pace’ in Sudafrica, postazioni internet per le donne della Rete in Burundi e Mozambico, pubblicazione dello studio ‘Donne contro la poverta’’). L’obiettivo generale della Rete è quello di affiancare le donne africane nella realizzazione di programmi di lotta alla povertà e di difesa della pace. Tra le priorità: favorire confronto e supporto tra le donne anche sul tema dei diritti; favorire l’autonomia delle donne anche attraverso l’avvio di piccole attività imprenditoriali e il microcredito; realizzare insieme alle donne africane progetti, campagne e azioni di lotta alla povertà. Per tradurre operativamente le priorità stabilite, in occasione della Giornata della Donna, particolarmente sentita in Africa, è stata prevista l’organizzazione della settimana di manifestazioni che si concluderanno l’otto marzo in Rwanda. 6 marzo 2008 Territorio arceviaMostra di grande spessore dedicata a Luca Signorelli Capolavori V enerdì 14 marzo verrà tagliato il nastro. Si aprirà la mostra “1508 – 2008: Luca Signorelli, la Pala di Arcevia e i capolavori di San Medardo”. La rassegna rimarrà aperta fino al 28 settembre. L’attesa è totale. Piena intanto è la soddisfazione degli amministratori per il primo traguardo raggiunto: la presentazione al Bit di Milano. Il primo cittadino della Perla dei Monti è esplicito: “Una grande vetrina per Arcevia e per il nostro territorio”. L’obiettivo è quello di cogliere l’occasione del cinquecentesimo anniversario della creazione dell’opera per dare ulteriore impulso alla promozione di Arcevia Città dell’Arte e dell’Accoglienza. La vernice è stata condotta da Vittorio Sgarbi, che ha affiancato il sindaco Silvio Purgatori ed il presidente della Pro Loco, Alfiero Verdini (nella foto di Effimera). Con tale catalizzatore, la quotazione delle azioni arceviesi è salita non poco alla Borsa Italiana Turismo. Per Sgarbi, le Marche costituiscono “una regione policentrica: bellissima, ricca di storia ed opere d’arte di pregio”. Altrettanto positivo il giudizio sull’even- to di Arcevia (“senz’altro uno degli appuntamenti di maggior qualità tra quelli previsti nei prossimi mesi”). Il critico tratteggia il profilo del nostro amatissimo artista: “Luca Signorelli rappresenta una congiunzione importante tra Piero della Francesca e Michelangelo. Perfettamente consapevole del confronto, Signorelli tra il 1507 e il 1508 eseguiva la gigantesca pala dell’altare e il polittico di San Medardo, proprio mentre Michelangelo e Raffaello compivano i primi capolavori della Cappella Sistina.” Purgatori sottolinea che la mostra ha ottenuto il Patrocinio del Senato della Repubblica ed è realizzata con il sostegno della Regione Marche, della Provincia di Ancona e della Comunità Montana dell’Esino – Frasassi. La collaborazione porta la griffe del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Contributo della Soprintendenza per il Patrimonio storico e artistico delle Marche nonché della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico delle Province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese. Piena la vicinanza della Diocesi di Senigallia e della Parrocchia di San Medardo. Fondamentale il contributo della UBI-Banca Popolare di Ancona. “Vogliamo dedicare grande attenzione ad un turismo motivato e consapevole, che scelga Arcevia e l’entroterra come alternativa e come complementarietà al turismo balneare. Promuovere e far conoscere (al di fuori dei classici circuiti artistici e cultural) le opere dei tanti nostri concittadini che hanno lasciato un’impronta nella storia, è un modo per valorizzare il nostro territorio e le sue genti”. Umberto Martinelli dati da unioncamere Imprese in rosa I mprese al femminile, una “valanga rosa” si abbatte sulle Marche. Lo scorso anno è stata la seconda regione dopo il Lazio per tasso di crescita (+2,0) delle aziende guidate da donne, mentre le province marchigiane si sono piazzate, nell’ordine, Pesaro Urbino al quinto posto, Ascoli Piceno al settimo, Macerata all’undicesimo e Ancona al diciannovesimo posto. Nelle Marche le imprese guidate da donne sono ormai 38.612, pari al 24 per cento del totale. Insomma, un’azienda su quattro ha un titolare del gentil sesso. Ma ancora più rilevante è il fatto che oltre la metà (759) del saldo di 1.339 nuove imprese tra il 2006 e il 2007 è rappresentato da imprese “rosa”. Insomma, secondo i dati forniti da Unioncamere Marche, siamo una regione dove le donne si stanno facendo sempre più strada nel campo imprenditoriale. “Alla vigilia dell’8 marzo questa è sicuramente una bella notizia” commenta il presidente regionale Unioncamere Giuliano Bianchi “ma le imprese guidate da donne si trovano ancora a dover affrontare difficoltà superiori rispetto ai loro colleghi uomini: dalla necessità di conciliare lavoro e famiglia ad un sistema creditizio diffidente e a lungaggini burocratiche che spesso scoraggiano l’avventura imprenditoriale di nuove aziende guidate da donne. Per questo servono politiche per lo sviluppo e il sostegno dell’imprenditoria femminile”. 11 borsa del turismo, versione piccoli centri Bandiere arancio A lla Bit è stato presentato un progetto interregionale Marche/Emilia Romagna dai 2 assessorati al turismo. Nello specifico la Regione Marche ha messo a disposizione fondi per i 16 Comuni Bandiera Arancione e cioè per San Ginesio, Acquaviva Picena, Corinaldo, San Leo, Urbisaglia, Montecassiano, Montelupone, Ostra, Sarnano, Ripatransone, Pievebovigliana, Genga, Monterubbiano, Mercatello sul Metauro, Mondavio e Gradara – spiega l’assessore al turismo Moris Mansanta – la Regione Marche tiene in particolare considerazione il prestigioso marchio del Touring Club Italiano, in quanto è uno strumento di promozione turistica delle località intese come circuito turistico di qualità, sono proprio i piccoli Comuni e borghi dell’entroterra ad offrire e mantenere le eccellenze del territorio”. Il Progetto presentato, dal titolo ‘Percorsi enogastronomici di qualità nei Comuni Bandiera Arancione delle Regioni Marche ed Emilia Romagna’, ha come obiettivo la destagionalizzazione e l’incremento dei flussi turistici promuovendo le tipicità di un territorio, come quello dei paesi dell’entroterra marchigiano ed emiliano romagnolo, per arrivare alla costruzione di un brand-immage unitario. Il progetto consiste nella realizzazione di itinerari enogastronomici che, immergendo il visitatore nella varietà si sapori e profumi della tavola, lo conducano anche alla scoperta delle ricchezze monumentali, artistiche e naturali. Il lavoro di rete condotto dalle associazioni, dà la possibilità di operare a livello nazionale ed essere uno strumento di confronto per le comunità locali. Oltre ad aver presentato il Progetto, all’interno della Bit è stata offerta un degustazione di prodotti tipici, segno del legame diretto che esiste tra l’enogastronomia e la promozione del territorio a livello turistico. a castelleone di suasa, promosso dalla cri Litorale di Marotta, un monitoraggio I problemi ereditati nella manutenzione ordinaria delle nostre coste, dopo il decentramento amministrativo tra Stato e Regioni, si fanno sentire ed è per questo che la Regione Marche vuole a tutti costi cercare di fronteggiarli per salvaguardare il litorale marchigiano. Una delegazione composta dall’assessore regionale alla difesa del Suolo, Gianluca Carrabs, dal consigliere regionale, Vittoriano Solazzi, dal vice sindaco del Comune di Mondolfo, Francesco Meschini, dal responsabile degli operatori balneari della provincia di Pesaro e Urbino, Andrea Giuliani, da tecnici regionali e da imprenditori del posto, hanno effettuato un sopralluogo per visionare lo stato delle scogliere nella zona di Marotta. La delegazione ha preso atto che occorre intervenire ulteriormente sugli scogli esistenti, rafforzandoli, perché mareggiate di un certo tipo possono mettere a repentaglio lo stato delle spiagge prospicienti. ‘Eravamo molto preoccupati - ha detto Giuliani - che le scogliere presenti tra i bagni ‘Riccardo’ e Alberto Cesare’, più basse rispetto alle altre lungo il tratto marino, potessero creare disagi durante la prossima stagione estiva. I tecnici della Regione ci hanno spie- gato che non è possibile portarli a livello delle altre esistenti in quanto le basi sono più strette. Ci hanno dato assicurazione che gli interventi realizzati sinora garantiscono un ripascimento della spiaggia’. ‘Inoltre - ha concluso il responsabile degli operatori balneari - l’assessore Carrabs e il consigliere Solazzi s’impegneranno, nel caso in cui tali interventi non dovessero essere sufficienti per fronteggiare mareggiate di un certo livello, a elaborare e realizzare un progetto organico per allargare le basi’. Il progetto di manutenzione ordinaria di difesa costiera a salvaguardia del litorale del Comune di Mondolfo, previsto nel Piano di gestione integrata delle aree costiere, è stato redatto sulla base di due finanziamenti regionali di 200mila euro per il 2005 e di 380mila euro per il 2006. Il progetto ha prodotto il potenziamento delle scogliere in località ‘Le Vele’ e quelle a confine con il Comune di Fano. In entrambi gli interventi si è provveduto a ricaricare delle scogliere esistenti con allargamento della sezione e innalzamento della quota di sommità, correggendo la difesa nei punti dove il moto ondoso ha una riduzione molto modesta. Occorre un milione di euro per inserire in acqua un chilometro di scogli come nel caso di Marotta e l’opera puo` avvenire solo via mare con mezzi marittimi. a mondolfo è inziato il corso per la guida del ciclomotore all’istituto ‘fermi’ Obiettivo patentino E ’ la Polizia Municipale di Mondolfo ad aver dato inizio ai corsi per il conseguimento del “patentino” per la guida del ciclomotore all’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” della Città a Balcone sul Mare. I Corsi rientrano nel più ampio progetto di educazione stradale che ormai da diversi anni gli agenti della Municipale di Mondolfo vanno conducendo nelle scuole. “Col termine educazione stradale – puntualizza il Tenente Antonietta Polverari, coordinatrice dei corsi - si comprendono tutti quei “principi della sicurezza stradale, nonché delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli e delle regole di comportamento degli utenti”. Così ci spiega il Codice della strada, con ciò esprimendo la necessità di impartire, anche ai più giovani, le conoscenze basilari per circolare, conoscere e rispettare le regole sulla strada. Non è infatti vero che il codice stradale sia stato scritto esclusivamente per gli automobilisti poiché le norme prendono in considerazione anche gli obiettivi di una razionale gestione della mobi- “diretta”, non solo la conoscenza dei lità, della protezione dell’ambiente e segnali ma anche e soprattutto i cordel risparmio energetico, evidenzian- retti comportamenti da adottare. Solo do anche la gestione delle aree ad uso comprendendo che la strada, in quanpubblico destinate alla circolazione dei to “pubblica”, soggiace a determinate pedoni, dei veicoli e degli animali”. Il leggi e soprattutto impone prudenza e corso prevede una serie di lezioni te- rispetto nei confronti di se stessi, degli nute dagli agenti – prima dell’esame fi- altri e dell’ambiente, si può sperare in nale - nonché dagli insegnanti dell’En- una riduzione degli incidenti e in una rico Fermi, coordinati dal referente del mobilità più sostenibile”. progetto, Prof. Saturno Libretti. Dati E’ già dal luglio 2004 che tutti i ragazzi agghiaccianti quelli che compaiono dai 14 ai 18 anni devono avere un “panelle statistiche: ogni giorno nel mon- tentino” per poter guidare il ciclomodo, oltre mille giovani perdono la vita a tore, documento, che nel linguaggio causa di incidenti stradali. tecnico si chiama certificato di idoneità In Italia, costituiscono la prima causa alla guida del ciclomotore. “Insieme di morte per la popolazione d’età in- al mondo della scuola – ha concluso feriore ai 40 anni e circa un terzo dei il Comandante la Polizia Municipale decessi riguarda i giovani tra i 15 e i 29 di Mondolfo, Maggiore Laura Chiavaanni. “Ecco dunque l’estrema impor- rini – abbiamo sempre condotto una tanza della realizzazione di questi corsi proficua collaborazione, grazie certo in sinergia con la scuola – intervie- al grande interesse dei ragazzi, ma sone l’Agente Giacomo Sangervasi – in prattutto alla disponibilità degli Istituti quanto i corsi tendono ad impartire ed alla particolare preparazione degli ai più giovani, a quelli che un domani insegnanti dei corsi”. saranno automobilisti e che comunque sfrutteranno la strada in maniera più Alessandro Berluti Primo aiuto I l Gruppo dei Volontari del Soccorso di Castelleone di Suasa della Croce Rossa Italiana organizza, con la ormai solita cadenza biennale, un corso di primo soccorso che si terrà presso la Biblioteca Comunale “Il Grottino” di Castelleone di Suasa (sita in Piazza Principi di Suasa). Si tratta di un corso gratuito articolato su tre moduli, al termine del quale si avranno figure ben distinte per competenze e ruoli; le lezioni saranno tenute da medici delle ASUR 3 e 4 e da istruttori e monitori del Comitato Locale di Senigallia. Il corso ha una duplice valenza. Permette infatti di reclutare volontari con cui ampliare l’organico del Gruppo per potere svolgere al meglio le numerose attività che quotidianamente vengono richieste: servizi programmati, visite specialistiche, dimissioni, assistenza a gare sportive e manifestazioni, servizi di tipo sociale quali il pronto farmaco, emergenze in collabora- zione con la centrale 118, protezione civile e altro ancora. Il secondo aspetto, non meno importante, consiste nella diffusione delle più comuni norme di primo soccorso per favorire nei confronti della popolazione la crescita di una speciale sensibilità verso coloro che soffrono, nello sviluppo di una coscienza sanitaria e nell’offerta di strumenti decisivi per intervenire immediatamente, e con cognizione di causa, in situazioni di necessità. Le lezioni avranno cadenza bisettimanale (il martedì e il giovedì, alle ore 21) e termineranno l’8 aprile 2008; a conclusione del corso saranno rilasciati un certificato di frequenza e, per quanti avranno partecipato anche alle due lezioni pratiche, il B.E.P.S. (Brevetto Europeo di Primo Soccorso). Chi vorrà, potrà poi continuare frequentando gli altri due moduli per entrare a fare parte del Corpo dei Volontari del Soccorso. Appuntamento quindi alle ore 21.00 di martedì 4 marzo 2008 per la prima lezione (serata a cui si rimanda anche per le iscrizioni). Chi fosse interessato ad avere ulteriori informazioni, può consultare il sito www.crisenigallia.it. 12 6 marzo 2008 Cultura pensieri I due fratelli di Gravina di Puglia morti nell’indifferenza: la questione educativa rimane I tanti fallimenti degli adulti L ’indignazione ribolle dinanzi alla scoperta dei cadaveri dei due fratellini ritrovati, l’uno lontano dall’altro, in posizione fetale quasi a cercare quel grembo che, ancora non nati, donava loro vita e calore. Finire in una cisterna profonda 25 metri è un baratro immenso non solo per due ragazzini ma anche per persone mature e, magari, robuste. La ricostruzione degli eventi e dell’evento occupa le pagine dei giornali e i video televisivi. È una rincorsa alla soluzione dell’enigma. Come se, davvero, in un momento come questo, l’essenziale e l’importante fosse la ricostruzione della tragedia e non il rapporto dei due piccoli con la vita e con quelli che hanno dato loro la vita. I legami familiari, quelli del loro parentado, della città in cui sono vissuti e sono stati conosciuti, non sono forse più importanti e, perciò stesso, lacerati e sottoposti a grave violenza? Possediamo strumenti che scrutano lo spazio ed individuano stelle e sistemi solari a miliardi di anni luce distanti da noi, siamo capaci di frugare, senza lederle, le piramidi dei faraoni e ritrovare tesori inauditi e di stupenda bellezza. Passiamo al setaccio con raggi potentissimi territori archeologici e ne individuiamo i reperti. Siamo iper-tecnologici e iper-rapidi e non siamo capaci di venire a capo di una ricerca che riporta quasi sotto casa? Gli interrogativi si susseguono ed incalzano: per quanto corinaldo Trasferta positiva ad Atene I borghi più belli D i ritorno da Atene, i Borghi più belli d’Italia (per le Marche era presente il Sindaco di Corinaldo Livio Scattolini) annoverano nel bilancio dell’iniziativa concrete prospettive di scambi turistici, culturali, enogastronomici e commerciali con la Grecia. Gli accordi, stretti in particolare con l’Istituto Cultura di Atene, la Camera di Commercio Italo - Ellenica e la Scuola di Lingua Italiana, prevedono l’intensificarsi dei rapporti tra “I Borghi più belli d’Italia” e l’Associazione Culturale Panathinaiki, i Borghi più belli di Grecia. La delegazione è stata ricevuta dall’Ambasciatore d’Italia in Grecia Giampaolo Scarante. Negli stands, allestiti nel Centro Espositivo Tecnopolis di Atene sono stati offerti i prodotti tipici come olio, vino, salse, miele, insaccati e marmellate; particolarmente apprezzate le “pecorelle”, tipico dolce di Corinaldo. Durante le due cerimonie di apertura e di chiusura della manifestazione, alla presenza di un folto pubblico, il Coro di Corciano (PG) Canticum Novum di Solomeo, diretto dal maestro Fabio Ciofini, si è esibito nella chiesa cattolica di San Giovanni Battista. dove sono stati raccolti fondi in favore della Caritas. Ilario Taus tempo i due piccoli hanno languito? Che cosa li ha uccisi? Freddo e fame dicono, per ora, gli esperti legali. A sufficienza, quand’anche non ci fosse altro motivo, per stroncare chiunque. Tutte le piste sono state battute e siamo andati a ricercare segnalazioni, indizi e spie dovunque. Rimane sempre il grande enigma del cuore umano, questa forse è la cisterna che non perdona o non può perdonare a se stesso e a se stessa. Chiunque si sia mosso nelle direzione della cisterna, abbia programmato, pensato e attuato un piano così crudele ed estremo, non è altro che una cisterna viva, un corpo umano il cui cuore è quel cunicolo scuro, umido e putrido che aggredisce la vita e il suo senso. Questa è la pista che andrebbe verificata, setacciata e a cui tentare di porre rimedio, ora e in futuro. I legami più naturali, quelli che donano la vita sono tutti alterati, sconvolti. Come guardarsi negli occhi per tanto tempo celando un simile segreto? Il potere del rancore, della gelosia, delle oscure forze interiori si scatena senza remissione. Non voglio chiudere il flusso della vita con una paratia stagna e tagliare ogni possibile via di ritorno, sarebbe contrario ad ogni pensiero che poggi sull’antropologia evangelica e sulla certezza che lo Spirito dimora nei cuori, anche nelle cisterne più buie. Mi chiedo senza pormi schermi o difese: Lui dov’era? Lui che cosa ha fatto per Francesco e Salvatore? Troppo spesso questi stessi interrogativi costituiscono, mal- 8 marzo Samarcanda, la maschera e trucchi I serra de’ conti In dono un’opera del maestro Corrado Cagli l patrimonio artistico e direttore dell’Archivio Naculturale di Serra de’ Con- zionale “Cagli”, ha tuttavia ti si è arricchito di una ulte- ritenuto opportuno destinariore, importante opera ori- re l’opera al nostro Comune, ginale del Maestro Corrado tenuto presente che a Serra Cagli. E’ stata infatti donata de’ Conti è stata collocaal Comune, grazie al gesto ta negli anni scorsi anche munifico del Comm. France- un’altra grande scultura di sco Muzzi, una monumen- Cagli, “Diogene”, posizionatale “maschera” a suo tempo ta nel campus scolastico (la realizzata dal Maestro per scuola secondaria di primo l’impianto scenico dell’ope- grado -ex scuola media- di ra lirica “Agnese di Hohen- Serra de’ Conti è infatti destaufen”, scritta da Gaspare dicata al nome del Maestro). Spontini. La maschera, che La contestuale presenza del ha il suggestivo titolo di “Diogene” e, adesso, anche “Samarcanda”, era stata rea- di “Samarcanda”, unitamenlizzata da Corrado Cagli nel te alla possibilità di ammi1974, e si trovava sino a po- rare nella residenza civica chi giorni fa a Taormina, in- di Serra de’ Conti altre opestallata all’esterno della villa re di Corrado Cagli (quali abitata dal Maestro nei suoi “Dona Kaulza”, “Erasmo da soggiorni siciliani, e che è Rotterdam” e le serie dedistata recentemente venduta. cate alla “rotta del Po” e ad Dopo l’alienazione dell’edifi- Auschwitz, oggetto di prececio, si era posto il problema denti donazioni) consentirà della diversa collocazione infatti agli studiosi ed ai culdell’opera, ed era stata esa- tori dell’arte contemporanea minata la possibilità di siste- di compiere nel nostro comarla o in altri siti di Taor- mune un percorso organico mina, ovvero in altre città e coerente, interamente fo(fra cui Napoli). Il Comm. calizzato sulla lunga ed arMuzzi, che è attualmente ticolata esperienza artistica libri A Senigallia la presentazione del libro di Veneziani Rovesciare il ‘68 R iparte da Marcello Veneziani (nella foto) la rassegna primaverile dell’Associazione Logos e del Circolo della Libertà di Senigallia che sta lavorando, in questa settimane, per fondare i valori condivisi dello schieramento conservatore. Un’attività, quella del circolo, del tutto indipendente, libera e alla costante ricerca della qualità nel suo manifestarsi. Veneziani, giornalista e scrittore, autore di “Rovesciare il ’68” recentemente pubblicato da Mondadori, sarà ospite dell’incontro che si terrà giovedì 6 marzo a Se- grado l’apparenza, la più grande elusione. Vanno rovesciati: dov’era la persona umana? Che cosa ha fatto quella persona umana più vicina ai fratellini? Perché nessuno, prima che la tragedia si sviluppasse in toni così fatali, non ha avvertito in sé la responsabilità di un intervento? Proprio nessuno ha percepito e compreso il dolore negli occhi dei piccoli? Non so dare risposta. So darne un’altra: so dove era Dio e so che cosa ha fatto Dio per loro. Egli era là e piangeva con loro, con loro si disperava, con loro pativa. Il nostro Dio non è impassibile e giudice gelido, è Padre che sorregge il Figlio quando questi dona la vita per salvarci. Nell’estremo grido di Gesù sulla croce sono contenuti e riecheggiano tutti i gridi dell’umanità intera e tutti sono bagnati dalle lacrime del Padre. È il nostro gemello che ci accompagna per tutta la vita: quando un gemello ha mal di capo, anche l’altro gemello soffre. Questa certezza ha accompagnato il popolo di Israele in tutte le tragedie della sua storia. Questa stessa certezza accompagna la Chiesa nel turbinio della storia. Questo stretto legame è la ragione del nostro vivere e del nostro soffrire, i piccoli non erano soli, non erano abbandonati da Lui, sono state le nostre mani e la nostra intelligenza a fallire. Ancora una volta. Non potremmo far sì che, almeno, si tratti dell’ultima? Cristiana Dobner - carmelitana scalza nigallia. L’appuntamento è fissato per le 17.30 nella sala conferenze della Biblioteca Antonelliana e avrà come titolo “Processo al ’68” Si tratta in realtà un processo al nostro modello politico e culturale, figlio del ’68 e della cultura di quegli anni in cui vinse il livellamento sulla meritocrazia, il lassismo sul senso del rigore, la dissoluzione dei valori sulla tradizione, il laicismo sul rispetto per la religione, la prepotenza sull’intelligenza. Il ‘68 secondo Veneziani fu un’ideologia libertina e permissiva sul piano dei valori e dei doveri, dei costumi e dei linguaggi, ma intollerante e repressiva verso chi non si riconosce in quel movimento libertario, nei suoi codici e modelli. Se ne potrà discutere nel dibattito che seguirà l’intervento dell’autore che sarà introdotto da Roberto Paradisi, presidente del Circolo della Libertà di Senigallia, collaboratore di Libero e fondatore nelle Marche del Comitato liberale per la moratoria sull’aborto. del Maestro. E’ così che la maschera in vetroresina, di notevoli dimensioni (oltre 3 metri di larghezza, per 4 metri e mezzo di altezza), è stata trasportata a Serra de’ Conti dove dovrà, ora, essere sottoposta a un accurato intervento di restauro per recuperare le parti che la lunga esposizione esterna ha consunto. Terminato il restauro di “Samarcanda”, l’amministrazione comunale deciderà il sito in cui l’opera sarà installata in modo permanente. I n occasione delle celebrazioni per la festa della donna, domenica 9 marzo al Centro Sociale Saline di Senigallia, dalle ore 17, verrà inaugurata una mostra fotografica sull’evoluzione del make-up e della fotografia al femminile dagli anni ‘20 agli anni ‘70. Accanto alle foto verranno esposte alcune poesie dedicate alla donna, il pomeriggio sarà accompagnato da musica a tema. Nel corso dell’inaugurazione si terrà una seduta di trucco “in diretta” per mostrare al pubblico i diversi stili che negli anni hanno valorizzato la bellezza femminile; per chi vorrà, tra i presenti, ci sarà la possibilità di farsi truccare e fotografare. Verrà offerto buffet. Le fotografie sono realizzate da Giovanni Galli Olivetti e Maunela Rinaldi (La Spirale Aurea). Il trucco è a cura di Laura Pretini (Laura Make-up Artist).Le acconciature sono di Maxima. Con poesie di Andrea Renaldi. Musica: DJ Hackman. libri Ricordi di giovani ceceni in un libro di Francesca Gori che sarà a Senigallia La Cecenia vista dai bambini L a Cecenia dei bambini rac- “L’uomo e la storia. La Russia nel coglie 21 componimenti che XX secolo”, indetto nelle scuole illustrano la guerra, scritti da ado- superiori russe da Memorial (la lescenti fra i 15 e i 17 anni. I mate- più importante associazione per riali sono stati scelti fra i numero- i diritti umani in Russia). Giovasissimi temi affluiti per il concorso nissimi testimoni raccontano la vita quotidiana sotto le bombe: scantinati dove rifugiarsi durante i bombardamenti, case, amici e parenti lasciati, ritorni dolorosi in mezzo a edifici in rovina, la conta degli scomparsi, l’orrore ingiustificabile dei campi di filtraggio e dei rastrellamenti. Su questo scenario l’eterno quesito senza risposta: perché? I componimenti sono costellati di dichiarazioni che spiazzano per la loro verità semplice e assoluta, al di là del tempo e dello spazio, al di là della Cecenia e della Russia: “Mai nessuno potrà convincermi che la guerra non sia il male peggiore sulla terra”. Leggendo, non è possibile fare a meno di chiedersi come mai è tanto difficile capire cose così ovvie. Da dove viene tanta ottusità? Ma la vera protagonista del libro è la “memoria”. Lì si ritrova la specificità cecena: ricordare, non dimenticare, sapere chi sei e da dove vieni, perché la storia di un popolo è una storia fatta di persone, di famiglie, di tejp (clan familiari). Cronache di ordinario eroismo vengono tramandate oralmente di generazione in generazione, sullo sfondo dei grandi avvenimenti storici della Russia: la rivolta dello sceicco Mansur, le guerre caucasiche, lo scontro con la Eisener Division durante la prima guerra mondiale e le repressioni staliniane. La deportazione occupa un posto speciale nei ricordi dei ceceni: è una ferita ancora aperta e sanguinante, nonostante siano passati più di sessant’anni. Archivi viventi da consultare, i nonni, aedi custodi della storia e numi tutelari della famiglia, personificano la Speranza: se ce l’hanno fatta loro, ce la faremo anche noi. Francesca Gori, curatrice del libro edito da Einaudi, sarà a Senigallia venerdì 14 marzo, alle 21, nella libreria Iobook di via Fratelli Bandiera 34, in un colloquio curato da Giulia Torbidoni. 6 marzo 2008 Spettacolo Teatro Nicoletta Braschi e il ‘Metodo Grönholm’ musica Un concerto di musica folk per la Terra Santa musica Scorribande fasi finali C S Selezioni al veleno al Teatro la Fenice N icoletta Braschi torna a interpretare un ruolo che parla di lavoro e sue degenerazioni. Stavolta però l’attrice musa di Benigni lo fa a teatro. L’appuntamento rientra nell’ambito della Stagione unica di prosa, danza e musica 2007-08 di Senigallia. commedia rivelazione del 2003 a Barcellona, oggi successo internazionale, “Il metodo Grönholm” è nata da un episodio realmente accaduto. “Qualche anno fa a Madrid – racconta l’autore Galceran, nato a Barcellona nel 1964 e riconosciuto come uno dei più interessanti drammaturghi contemporanei - in un sacchetto dell’immondizia fu trovato un fascicolo contenente domande di assunzione per una catena di supermercati. Uno degli impiegati del dipar- posto di lavoro, lo legittimava ad essere crudele, maschilista, xenofobo”. La critica spagnola ne ha sottolineato i “dialoghi folgoranti, il continuo imprevedibile susseguirsi di situazioni, la tensione che non cala e la sorpresa finale che contiene un’altra sorpresa” (El País, Madrid). La versione italiana è altrettanto convincente grazie alla “impeccabile” regia di Cristina Pezzoli. In scena ci sono Nicoletta Braschi, Armando De Ceccon (in questo nuovo allestimento prodotto da Nuovo Teatro), lo stesso Enrico Ianniello e Tony Laudadio, tutti attori con esperienza teatrale e cinematografica. Il motore drammaturgico: tre uomini e una donna si ritrovano alla fase finale di una selezione per alto dirigente organizzata da una multinazionale. È questa competizione che il drammaturgo Galceran trasforma in un gioco continuo di seduzione e ambiguità, di vero e falso difficili da distinguere, come metafora delle relazioni umane. Tra gli aspiranti sul palco si instaurano invidie e uno scontro di sentimenti al limite tra verità e menzogna. Le prove a cui sono sottoposti sono ispirate ad autentiche tecniche di selezione del personale, documentate in manuali specializzati. Lo spettatore a sua volta è invitato a scoprire la personalità dei quattro candidati, a capire cosa è vero e cosa è falso. Quali sono i timento del personale aveva annotato le limiti morali per la conquista di un posue impressioni sui candidati: “straniero sto? La commedia di Galceran li esplograsso”, “questa no, brutta e straccio- ra portando tutto alle estreme consena”, “grassoccia con brufoli”, “fuori di guenze e facendo dunque emergere la testa, padre alcolizzato”. L’impiegato comicità che deriva dall’assurdità di si è creduto in diritto di poter mettere certe prove. Informazioni 071.7930842 per iscritto quelle bestialità: il solo fatto – 393.9567505. di avere il potere di concedere o no un Alessandro Piccinini Libro aperto letto e presentato da Stefano Perini con la Libreria Mastai - Senigallia via Cavallotti, 15 - tel. 071 7926628 U il taccuin La Callarola Folk anta ... storie, storie d’Italia nelle canzoni popolari” è il titolo dello spettacolo che il gruppo musicale “La Callarola Folk” si appresta a portare in vari teatri della provincia, per contribuire ai progetti del missionario padre Armando Pierucci in Terrasanta. La Callarola Folk nasce da una costola dello storico, omonimo gruppo teatrale che, per molti anni, con i suoi spettacoli dialettali, ha raccontato il cammino delle popolazioni contadine del terrirorio della Vallesina attraverso la ricostruzione fedele, operata da Corrado Magnani, delle varie sfaccettature della vita quotidiana, lungo un periodo che va dalla fine del primo conflitto mondiale fino al boom economico degli anni Sessanta. Si tratta di un’esperienza nuova, per La Callarola, nella quale si intrecciano diverse forme artistiche: dal recital alla danza, fino ai video e alle immagini multimediali. Una sorta di sperimentazione folk, un modo moderno di cantare le storie dell’antica tradizione popolare e contadina, mediante l’ausilio della tecnologia. Lo spettacolo non racconterà solo la realtà contadina marchigiana, ma condurrà il pubblico lungo un percorso, magico e suggestivo, che parte dalla Sicilia, passando per la Puglia e la Campania, fino ad arrivare al Nord Italia, fra saltarello, tarantella e altri famosi canti e danze popolari. Musica, tradizioni, folklore, ma anche solidarietà sono le caratteristiche dello spettacolo. La Callarola, infatti, conferma la propria attenzione alla solidarietà e, come è successo per rappresentazioni teatrali, il nuovo lavoro avrà un fine benefico. Il ricavato del Tour sarà, infatti, devoluto per la ristrutturazione della scuola di musica Magnificat, fondata da padre Armando Pierucci a Gerusalemme. I componenti La Callorola Folk sono: Corrado Magnani, Sandro Grizi, Simone Pedna, Moreno Bossoletti, Gianni Cardinetti, Enrico Giacomoni, Maria Latini, Danilo Donninelli, Emanuele Ceccacci, Silvio Lorenzetti, Doriana Pierella, Piero Belardinelli, Luciano Guerro, Flaviano Guerro. Il primo spettacolo “La Callarola Folk” lo terrà sabato 8 marzo a Senigallia al teatro La Fenice per poi proseguire sabato 15 marzo alle ore 21 a Pianello Vallesina, il 29 marzo al teatro comunale di Monte San Vito, il 6 aprile alle ore 17 al teatro comunale di Chiaravalle, il 20 aprile alle ore 17 al teatro comunale di Castelbellino. In tempi di risveglio dell’antimafia, un libro che non conosce età Falcone racconta la mafia Giovanni Falcone, ‘Cose di cosa nostra’, Bur, pagg. 177, euro 7,20 n libro questo, nato dalle interviste che la giornalista Marcelle Padovano fece a Giovanni Falcone, che dovrebbe essere nella piccola o grande biblioteca di ogni buona famiglia. Ci sono all’interno le parole di un giudice che ha pagato con la propria vita il suo sogno (alcuni, per fortuna pochi, dicono la sua utopia) di rendere più sane la Sicilia e l’Italia tentando di liberarle dalla mafia la quale, come diceva Falcone, è un fenomeno umano e come tale ha avuto una data di nascita ed avrà anche una fine. Nel leggere il testo sembra quasi di ascoltare lo stesso Falcone che con la sua voce così chiara e decisa ci spiega passo dopo passo come sia strutturata al suo interno Cosa Nostra, come quest’ultima sia in grado di rinnovarsi e trasformarsi, come riesca attraverso la violenza e la corruzione a competere con e purtroppo talvolta anche a superare lo Stato. Un libro dunque essenziale per chiunque voglia interrogarsi sulla mafia, per chiunque non voglia far cadere nell’oblio il lavoro di giudici, poliziotti, carabinieri e tanti altri che hanno lottato rischiando e purtroppo spesso anche perdendo la vita stessa. È incomprensibile come le persone non sentano la necessità di conoscere tali argomenti: l’ignoranza su questi temi, il non conoscere certi nomi, il non chiedersi certe cose equivale a sputare ogni giorno sulla tomba di questi grandi uomini che per senso del dovere e voglia di un mondo migliore non hanno voltato la faccia dall’altra parte come invece hanno fatto molti altri e hanno continuato a lottare pur sapendo benissimo di correre un grande rischio. MOSTRE Corinaldo - Foyer Teatro Goldoni, Ferruccio Ferroni Architettura della Materia, ore 16/19.30 fino al 24 marzo 2008. EVENTI Senigallia - Libreria Iobook, via F.lli Bandiera, presentazione del libro ‘La Cecenia dei bambini’, sarà presente la curatrice Francesca Gori, giornalista e scrittrice. TEATRO e MUSICA Corinaldo - Giovedì 6 marzoTeatro Carlo Goldoni, La penna e l’angelo, ore 21.15 musica con il duo Bonazzoli, Zepponi. Corinaldo - Domenica 9 marzo, Teatro Carlo Goldoni, ‘The full monty’, ore 21.15, laboratorio a scena aperta. 13 La memoria di Falcone e di chi come lui ha perso la vita permettendoci di vivere comunque in modo migliore sarà davvero onorata soltanto se tutti ci impegneremo a conoscere la mafia per respingerla, poiché la lotta alla mafia non è possibile soltanto con le armi e con il lavoro delle forze dell’ordine perché necessita anche di un vero e proprio movimento culturale. Libri come questo devono servire appunto per smuovere le coscienze, a non accettare Cosa Nostra e a non permettere che contro di essa non si faccia un’assidua lotta sia da parte delle alte cariche dello Stato sia da parte della gente comune. Sfefano Perini di Tullio Piersantelli Senigallia - Al Teatro Gabbiano giovedì 6 marzo teatro dialettale. Lo spettacolo ripropone un’interpretazione senigalliese, piuttosto famosa di Graziosi, Colombaroni e Cicconi Massi, dell’atto unico tratto da Anton Cechov “La richiesta”, a seguire si ripresenterà il Prof. Teoretis, personaggio creato Angelo Cicconi Massi, ed i suoi strambi monologhi “I dindoni” e “La Strage”. Montemarciano - Sabato 8 marzo, Teatro Comunale Alfieri, ‘Le Strade del Jazz’, ore 21.30, Anita Wardell. Corinaldo - Concerto per voce di sopranista e clavicembalo, venerdì 7 marzo 2008, Teatro “Carlo Goldoni” ore 21. Ingresso libero. Clavicembalo: Andrea Zepponi, sopranista: Angelo Bonazzoli. Musiche di Bach, Haendel, Vivaldi, Scarlatti. in collaborazione con Marcheinfesta.it Musica giovane T&P, 18 smile e St. James Gate superano la semifinale di “Scorribande” (categoria brani propri) e passano alla finale del 5 aprile 2008. Grande adrenalina e grinta hanno caratterizzato la gara svoltasi lo scorso sabato 1 marzo al Gratis Club di Senigallia e lo scarto tra le band, secondo la valutazione della giuria di esperti, è stato minimo. Cinque le band sul palco della semifinale e non sei. I Nadesico non si sono infatti potuti esibire a causa dello stato influenzale di uno dei membri del gruppo. Le altre band arrivate alla semifinale erano Century of Luxor e Lex 180. Dopo due ore abbondanti di esibizione e entusiasmo, la serata si è conclusa con la selezione dei tre gruppi (categoria brani propri) che insieme ai tre già selezionati precedentemente per la categoria cover, si esibiranno nella finale del 5 aprile: ST&P, 18 smile, St. James Gate (brani propri) e Dream Circle, Pumpkin Trax, Headbangers (cover). Esibizione e non competizione perché secondo il meccanismo scelto quest’anno dall’organizzazione, i sei gruppi sono di fatto già i vincitori della 12^ edizione di “Scorribande”, concertigara per band di qualsiasi genere. A.P. Cinema multisala Gabbiano www.gabbiano.senigallia.biz [email protected] - tel. 071.65375 da venerdì 7 marzo PERSEPOLIS Regia di Marjane Satrapi, animazione, 95’ - Francia, Usa 2007. Teheran, 1978: Marjane, otto anni, sogna di essere un profeta che salverà il mondo. Educata da genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, segue con trepidazione gli avvenimenti che porteranno alla Rivoluzione e provocheranno la caduta dello Scià. Con l’instaurazione della Repubblica islamica inizia il periodo dei “pasdaran” che controllano i comportamenti e i costumi dei cittadini. Marjane, che deve portare il velo, diventa rivoluzionaria.La guerra contro l’Iraq provoca bombardamenti, privazioni e la sparizione di parenti. La repressione interna diventa ogni giorno più dura e i genitori di Marjane decidono di mandarla a studiare in Austria per proteggerla. Venerdì - sabato: 21.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.00; lunedì martedì - mercoledì: 21.30 PROSPETTIVE DI UN DELITTO Un film di Pete Travis. Con Dennis Quaid, Matthew Fox, Forest Whitaker, Sigourney Weaver, William Hurt. 90’. Usa 2008 Siamo in una piazza ed un importante politico sta per parlare alla folla quando si sentono degli spari. Il leader è stato colpito, è morto. Ma presto la polizia e le guardie del corpo si troveranno di fronte a ben cinque punti di vista differenti. E a piccoli particolari che… Venerdì - sabato: 20.30 - 22.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 22.30; lunedì - martedì - mercoledì: 21.30 Mercoledì d’essai 12 marzo - ore 21.30 VIAGGIO IN INDIA Regia di Mohsen Makhmalbaf. Con Mahmoud Chokrollahi, Mahnour Shadzi, Karl Maass. 86’ - India 2006. Un uomo e una donna partono dall’Iran per il viaggio di nozze in India. Lei è credente, lui ateo e comunista. Il subcontinente si rileva subito un terreno di confronto e scontro; per lei l’esperienza è di natura spirituale, per lui è l’emblema di quel che può fare “l’oppio dei popoli”. Con Viaggio in India, Mohsen Makhmalbaf dà vita a due personaggi complessi e moderni. I due sposi cercano una risposta alla loro diversità, ma in verità trovano altre e nuove domande. a Castelleone di Suasa SCUSA, MA TI CHIAMO AMORE - 8/9 marzo 2008 Regia: Federico Moccia Con Raul Bova, Michela Quattrociocche sabato 8 marzo - ore 21.00 domenica 9 marzo - ore 16.30 - 21.00 14 6 marzo 2008 Sport vigor Il giocatore Bartoccetti è sceso in campo, sembra non era in regola con il tesseramento Bufera in casa rossoblu MONTURANESE 0 – VIGOR 11 L a bella vittoria ottenuta in trasferta sulla Monturanese per 1 a 0 viene adombrata dal pesante provvedimento preso dalla Federazione gioco calcio di Ancona nei confronti della Società per aver consentito l’utilizzo in campo del giocatore Bartoccetti, non in regola fin da inizio campionato, e segnalato su ricorso da parte del Pian S.Lazzaro. Al momento alla Vigor è stato comminato un punto di penalizzazione in classifica con vittoria al Pian S.Lazzaro e quattro giornate di squalifica al giocatore Bartoccetti. Che cosa avrebbe fatto di anormale la Vigor? L’aver omesso la decadenza del tesseramento per aver raggiunto l’età anagrafica per lo svincolo, ciò che sarebbe avvenuto al momento del passaggio del giocatore dalla Vis Pesaro alla Vigor. La Società, dopo la firma del contratto da parte di Bartoccetti, lo ha depositato in Federazione, così pure quelli di Camilletti e De Filippi. Non si capisce perché al momento attuale se tutto va bene per i due sopracitati, la Federazione a suo tempo non ha fatto presente l’irregolarità nei confronti di Bartoccetti. Ora tutto è finito a Roma, ma molta acqua passerà per il Misa prima che venga presa una decisione; certo è che il campionato proseguirà fino alla fine regolarmente, poi eventuali sanzioni - se ci saranno - ma la società ritiene di aver agito in tutto e per tutto in buona fede, verranno applicate nel prossimo. Ed ora torniamo a parlare di calcio giocato. Molta importanza rivestiva per la Vigor questa partita; irati i ragazzi, per quel che era successo in serata di venerdì, si sono buttati a capofitto in questo incontro. Giornata soleggiata ma infastidita da un forte vento di scirocco che ha reso impossibile giocate di un certo valore, e ciò è avvenuto per tutti i 90 minuti di gioco. Primi a usufruire dell’aiuto del vento sono stati i rossoblù. Al 15° Bartozzini, da 25 metri, scaglia un bolide poco distante dall’incrocio dei pali; 30°, su calcio d’angolo, scambio De Filippi-Goldoni-De Filippi, cros in area, rapido e preciso l’intervento di Camilletti e palla in rete. Passano appena due minuti quando su azione personale Mandolini da 30 metri impegna Grilli in un difficile intervento a pugni chiusi. I locali cercano il modo di avvicinarsi alla porta difesa d Argentati, ma la difesa fa buona guardia. 43°, Goldoni solitario in area si fa ribattere da Grilli il suo tiro. Inizio ripresa con la Vigor asseragliata sulla propria metacampo, ma pronta a colpire in contropiede. 57°, assolo di Goldoni e nuovo miracolo di Grilli che respinge in angolo. 62°, Argentati respinge in angolo un tiro ravvicinato di Cerbone su segnalazione del guardialinee per un evidente fallo di mano commesso all’atto del giro. L’ultima emozione si verifica al 91° quando Argentati respinge oltre la traversa basket, goldengas, serie b2, girone b E’ Ancona, per un punto L GOLDENGAS 82 – ANCONA 83 a gioia infinita dei supporter anconetani è esplosa quando ad un secondo dalla fine, sul punteggio di 82 a 81, Frascione infila il canestro dell’82 a 83 e nulla può più la Goldengas per agguantare l’eventuale vantaggio, troppo poco un secondo a disposizione. Eppure la partita era stata giocata molto bene dai ragazzi di Simoncioni per i primi due quarti: 26-22, 44-40; poi a inizio ripresa la squadra è franata sul terzo quarto: 59-67, subendo un distacco anche di – 11 (26°: 49-60) dovuto più che altro ad incomprensioni fra il gruppo biancorosso. Ultimo quarto con la Goldengas in rimonta, conclusosi a 21” secondi dalla fine coi due tiri liberi messi a segno da Esposito: 82-81, ma non sufficienti per una eventuale vittoria. Alla fine descrive bene quello che è successo alla squadra per questa sconcertante sconfitta il coach biancorosso Simoncioni: “Siamo una squadra indisciplinata e lo abbiamo dimo- strato”. Richiesto per le polemiche notate in campo fra i giocatori senigalliesi, così risponde: “E’ ora che qualcuno si calmi perché non è possibile giocare in questa maniera. Gli altri hanno buttato il cuore per batterci, noi purtroppo no, così non si può continuare”. Prossimo incontro in trasferta a Gorizia. All’andata la Goldengas vinse per 88 a 78. Goldengas Senigallia: Gnaccarini 13, Pierantoni 8, Calcatelli ne, Bigi 24, Martinelli 5, Esposito 20, Maggiotto 2, Romagnoli 6. Tagnani ne, Catalani 4. All. Simoncioni. Ancona : Monticelli 17, Cardinaletti 1, Frascione 10, Trubbiani, Baldoni 6,Caraceni, De Falco 11, Ottocento 24, Carletti 5, Marmugi 9. All. Coen. Arb. Leporale – Portaluri di Taranto. Classifica : Trento 20, S.Donà di Piave 26, Marostica 26, Atri 24, Mestre 22, Goldengas Senigallia 22, Chieti 20, Ancona 18, Monfalcone 18, Civitanova 16, Gorizia 16, Oderzo 14, Trieste 14, Bassano 12. G.M. basket maschile, serie c2, marzocca Disco rosso S.BENEDETTO 79 – MARZOCCA 74 N on si contano più le sconfitte che in trasferta il Miu J’Adore subisce. Anche a S.Benedetto la squadra ha dovuto, nel finale, cedere ai più intraprendenti avversari. In questa occasione bisogna riconoscere che la squadra guidata da Surico si è dimostrata all’altezza dell’avversario e solo nel finale, quando mancava appena un minuto alla fine, sul punteggio di 73 a 72, i marzocchesi hanno commesso alcuni errori, dando ai locali la possibilità di vincere l’incontro. La squadra è in ripresa, speriamo che domenica 9 marzo, contro l’Urbino, questi miglioramenti diano il frutto sperato. All’andata il Marzocca vinse in trasferta col punteggio di 77 a 67 San Benedetto : Ciarelli 15, Valori 8, Falà 5, Mattioli 18, Zattin 17, Bolognesi 2, Martinez 16, Bruni ne, Camerano, Cameli. All. De Santis. Marzocca: Nobili 15, Papa 15, Toth 17, Bartoli 15, Castracane 5, Riccardi 3, Alessandroni 2, Paolini ne, Mangialardi, Canzetti. All. Surico. Arb. Paciaroni di S. Severino, Todini di Matelica. Parziali: 22-25; 46-41; 68-61; 79-74. Classifica: Cagli 40, Tolentino 36, Don Leone Ricci 32, San Benedetto 32, Adriatica 32, Pisaurum 25, Ascoli 24, Fabriano 22, Maceratese 22, Pedaso 20, Jesi 18, Urbino 18, Stella Maris 16, Marzocca 16, Victoria 15, Loreto 12. G.M. Mondolfo e Fano: campioni di volley under 16 C un’insidiosa punizione dal limite. Nel dopo partita Giuliani dice: “La partita oggi è stata falsata dal vento, però devo dire che i miei ragazzi ci hanno messo “l’anima” per quanto successo nella serata di ieri sera. La squadra ha reagito bene ottenendo questi preziosi tre punti”. Domenica prossima incontro casalingo contro la Vis Macerata. All’andata finì la Vigor sconfitta per 1 a 0. Monturanese: Grilli, Iacopini, Gallo (68° amm.), Mozzorecchia, Fontana, Pantanetti (38° amm.), Nasini (67° Cozzi), Palanca, Cerbone (82° amm.), Quatrini (72° amm.), Garbuglia (67° Tartufoli). A disp. Coneri, Marcantoni, Simonella, Di Ruscio, Pacioni. All. Pantanetti. Vigor Senigallia: Argentati (92° amm.) 7, Bertozzini 7,5, Mandolini 7, De Filippi 7, Montanari 7, Diamanti 7, Guerra 7 Savelli 7, Paniconi 7 (91° Traiani ng.), Goldoni (12° amm.) 7, (67° Paupini 6,5), Camilletti 7,5 (Candelaresi 80° 6,5). A disp. Memé, Rosi, Mosca, Nobilini. All. Giuliani. Arb. Vesprini di Macerata. Spettatori 150 circa. Angoli 8 – 4; recuperi 1+3. Classifica : Elpidiense 51, Fossombrone 42, Fermignanese 42, Osimana 41, Jesina 40, P.S.Lazzaro 40, Civitanovese 39, Cingolana 39, Urbino 38, Vigor Senigallia 36, Vis Macerata 34, Montegiorgio 33, Castelfrettese 30, Monturanese 29, Pergolese 29, Chiaravalle 27, Vis Pesaro 26, P.S.Elpidio 19. Giancarlo Mazzotti ciclismo Alla corsa dei due mari - Civitanova Marche. Domenica 16 marzo: Macerata - Recanati. Lunedì 17 marzo: Civitanova Marche-Castelfidardo. Martedì 18 marzo: S.Benedetto del Tronto S.Benedetto del Tronto. Premiando Andrea Tonti, il sindaco Fabio Corvatta riassume e condensa la prestigiosa storia del ciclismo regionale. La sorridente stretta di mano tra il pedalatissimo primo cittadino ed il campione di razza marchigiana vuole principalmente significare la compartecipazione delle istituzioni e la forza della continuità del vocato territorio. Il quale alimenta il veicolo-ciclismo, da cui sa L’intervento di Gabriele Menghini poi intelligentemente e imprenditorialemen(Foto di Roberto Anconetani) te farsi trainare e promuovere, soprattutto grazie alla capacità penetrante dei mezzi di ciclofili miseni costituiscono importante informazione su scala planetaria. truppa ausiliaria anche della professio“La 43^ Tirreno - Adriatico e le Marche”: nistica Tirreno-Adriatico. Nel segno del ci- questo il titolo della manifestazione e della clismo olistico, la vernice della gara a tappe pubblicazione consegnata a tutti gli ospiti propone quale prima voce quella del tenore (altimetria, planimetria, orari passaggi ed Massimiliano Luciani, accompagnato al pia- excursus storico). noforte dal maestro Carlo Morganti. L’armo- A rendere il tutto: Giorgio Meschini, Masnia è quella di “Non ti scordar di me”, caval- similiano Grufi, Alferio Canesin e Gabriele lo di battaglia di Beniamino Gigli. Recanati Menghini (nella foto di Rberto Anconetani). (Città della Poesia e del Canto) si trasforma Al cospetto di un vero parterre de roi, la fein passerella, contrappuntata da inediti e sta tocca l’acme con i seguitissimi intergraditi ritorni, nell’anno delle celebrazioni venti degli ospiti-relatori: Francesco Mogigliane. ser, l’élite Marina Romoli, il vicepresidente La vernice si tiene nell’Aula Magna del Pa- federciclistico Lino Secchi, Mauro Vegni e lazzo Comunale. Questo il tour dai monti Sergio Meda (Rcs - Gazzetta Sport), Giusepal mare della vecchia Marca (dopo la Civi- pe Illuminati (Coni), Antonio Monaldi. tavecchia-Civitavecchia e la Civitavecchia- Danno il proprio contributo gli amministraGubbio). Venerdì 14 marzo: Gubbio - Mon- tori dei centri coinvolti. telupone. Sabato 15 marzo: Porto Recanati Umberto Martinelli I Basket femminile: di nuovo sconfitta A nche la settima giornata, ultima del girone d’andata, si conclude con una sconfitta. Le ragazze della Montanari hanno tenuto il campo per tutti e quattro i tempi e solo nel finale sono state superate dalle avversarie. Il punteggio nei vari quarti parla in favore delle senigalliesi: 1° q. 12-8; secondo quarto 18-15; terzo quarto 29-24. Come detto, solo nel finale le ragazze biancorosse hanno ceduto, più per mancanza di fiato che per altro. I ricambi non ci sono e alla fine lo sforzo si paga. Inizia il girone di ritorno in trasferta a San Martino di Lupari. Fredde Bontà Senigallia : Satolli 5, Farina 3, Marcelletti 12, Bugari 7, Thompson, Bergamasco 2, Bonacci ne, Riccio, Bedini 10, Trotti 2. All. Montanari. Porto S.Giorgio : Macaluso 5, Cicchine 1, Redolf 10, Mateucci 1, Torresi 6, Serano 11, Braida 9, Quandamatteo ne, Bela ne, Maddaloni 2. All. Verdecchia. Arb. Cafatti di Ferrara, Finani di Ravenna. Classifica : Bologna 22, S.Martino 22, Villa Franca 18, Treviso 14, Padova 10, P.S.Giorgio 10, Sarcedo 8, Fredde Bontà Senigallia 0. ampioni provinciali under 16 maschile: “Che soddisfazione, ragazzi!”. E’ questo il tra- tiva Frontonese, Montesi Pesaro, Bottega, e Piandimeleto. “Bravissimi i nostri giovani atleti guardo raggiunto dalla Volleyball Mondolfo assieme all’Adriatica Volley Fano, unite- – sottolinea il Presidente - Angeletti Michael, Battistoni Luca, Tomassoni Nicola, Bacianini si per il raggiungimento del formidabile obiettivo. E’ stata una marcia trionfale quella della Nicolas, Buccarini Antony, Mazzoli Nicolò, Betti Andrea, Marcellusi Andrea, Sorcinelli Roformazione mista Mondolfo-Fano che, in dieci partite, non ha conosciuto alcuna sconfitta, dolfo, Alessandrini Luigi, Salucci Lorenzo,Tamanti Enrico, Gili Edoardo, e con loro un grazie giungendo prima all’importante traguardo. “La squadra è nata in settembre – spiega il Pre- pure ai genitori che hanno seguito e supportato il lavoro svolto dalle due società”. Ora al via i sidente della Volleyball Mondolfo, Marco Ragnetti, superando tutte le difficoltà organizza- preparativi per la fase successiva, e cioè il Campionato Regionale da disputarsi tra le migliori tive e sportive, grazie alla collaborazione e alla volontà delle due società, che non potendo squadre regionali fra le quali vanno senz’altro ricordate la Lube, il Loreto il Falconara, contro partecipare singolarmente (per questione di numeri) hanno deciso di unirsi unite per poter le quali dovranno scendere in campo gli atleti della Volleyball. “La vittoria finale è di grande permettere ai ragazzi di partecipare al torneo per il quale avevano molto lavorato”. La priori- soddisfazione la squadra ha vinto meritatamente in campo dimostrando – tiene a precisare tà delle due società era dunque poter allestire una squadra per valorizzare i propri giovani e Ragnetti - un buon livello di pallavolo. Va però evidenziato pure l’aspetto organizzativo delle tenerli attivi in palestra. “Strada facendo – prosegue Ragnetti - ci si è resi conto di avere crea- due società, che hanno fatto il possibile affinché i ragazzi potessero disputare il campionato to una squadra affiatata, competitiva e vincente e che sa divertirsi mentre gioca. Ovviamente evitando, che perdessero un anno di preparazione tecnico-sportiva così come la soddisfazioun plauso va al giovane coach Giovanni Bergami e ai due dirigenti responsabili Marco Luzi ne di poter scendere in campo. L’occasione ha mostrato anche fruttuosa esperienza di collae Mario Silvestrini che hanno seguito con continuità e competenza la formazione”. Il cam- borazione fra le due società, che amano lavorare e valorizzare i giovani”. pionato provinciale ha visto la partecipazione delle formazioni della Virtus Fano, PolisporAlessandro Berluti 6 marzo 2008 penultima LA PAROLA Dio piange DI DIO C 9 MARZO 2008 V domenica di Quaresima i si arriva uscendo da Gerusalemme, scendendo nell’avvallamento del Cedron per poi risalire sulla collina, attraverso i polverosi sentieri che solcano i poderi coltivati del Monte degli Ulivi. Tre chilometri che Gesù percorre spesso per incontrare Lazzaro, Marta e Maria. Betania, per chi ama Cristo, è un nome fortemente evocativo. A Betania, dai suoi tre Ez 37,12-14 amici, Gesù si rifugiava quando, col cuore gonfio di tensione e d’incomprensione, laSalmo 129 sciava la Gerusalemme che uccide i profeti per trovare un angolo di serenità. Betania Rm 8,8-11 svela il volto di un Dio che sente il bisogno di essere amato, che si disseta della fede delGv 11,1-45 la Samaritana, cercatrice di Dio. Betania è l’icona dell’amicizia tra Dio e l’uomo, Betania è il segno di un approccio diverso, nuovo, al volto di Dio. E, proprio su Betania, si abbatte la tragedia: Lazzaro si ammala gravemendi Paolo Curtaz te. Qualcuno si prende la briga di avvisare Gesù, di dirgli: “Il tuo amico è malato”. Gesù ora lo sa, ma non fa nulla, e Lazzaro muore. Che mistero l’apparente silenzio di Dio. Che assordante silenzio, quello di Dio. Gesù non guarisce Lazzaro, ma scende a vedere, si fa presente. Il tumulto è grande, c’è molta gente intorno a Marta e Maria, le nostre amiche sono conosciute e stimate. Sapendo che arriva il Maestro, finalmente, Marta prima e poi Maria, escono di casa e gli vanno incontro: cercano una Parola, un gesto, uno sguardo. Lazzaro è morto, Gesù era lontano. Succede anche nelle nostre povere vite: qualcuno muore, e Gesù è lontano. Qualcosa muore (la fede, la speranza, la fiducia) e Gesù è lontano. Le sorelle non disperano. Amano. Non capiscono, non urlano, non inveiscono, né piegano la testa in una rassegnata disperazione. Attendono, fiduciose. Lazzaro è morto, il loro amato fratello è morto. Ma ora l’amico è qui. Marta e Maria piangono, la folla lo spinge a vedere, Dio viene accompagnato a vedere quanta disperazione suscita la morte, quanto dolore suscita il dolore. Giovanni non teme di annotare il profondo dolore di Gesù, che è scosso nel profondo. Gesù vede la disperazione di Maria e il dolore dei giudei e ne è turbato. Gesù chiede di vedere Lazzaro e la risposta è: “Vieni e vedi”. “Vieni e vedi”. È la stessa frase che egli aveva rivolto, tre anni prima, ai suoi primi due discepoli, Giovanni e Andrea, che gli avevano chiesto dove abitasse: “Venite e vedrete” (Gv 1,39). I discepoli (e noi) erano invitati a mettersi in gioco, a partecipare: la fede è un “andare a vedere”, un’esperienza di fuoco. Ora è Gesù che si fa discepolo. Ora è lui che indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] Morire di lavoro è chiamato ad andare a vedere. A vedere quanto dolore suscita il dolore. A vedere nel volto dei suoi amici più cari la disperazione che suscita in noi la morte. E Dio piange. È come se Gesù, fino ad allora, non avesse ancora visto la casa del dolore, come se solo in quel momento Gesù prendesse consapevolezza della devastazione della morte. Certo: Gesù aveva incontrato ammalati e aveva anche risuscitato dei morti, come la figlia di Giairo o il figlio unico della madre vedova. Ma erano degli sconosciuti. Qui, ora, per la prima volta Dio vede il dolore che il dolore suscita nel cuore di persone che egli ama. Dio impara il dolore, diventa discepolo. Divenendo uomo, lui che è l’assoluta perfezione, l’immensa totalità, impara la fragilità. Davanti a quel pianto possiamo, come la folla, lamentarci del fatto che, invece di piangere, poteva fare qualcosa prima. O restare stupiti di tanto amore. Il cristianesimo, di fronte al dolore, si pone, impotente, davanti a questa sconcertante notizia: Dio condivide il dolore e, assumendolo, lo redime. Non lo evita, né per sé, né per noi. Non so se preferisco un Dio che condivide il dolore con me o un Dio che mi eviti la sofferenza. Come uno dei due ladri appesi alla croce, sento dentro di me la lacerazione di volere, da chi può tutto, che mi tolga dalla croce. Oppure, come l’altro ladro, non so se stupirmi di un Dio che soffre esattamente come me (Lc 23,39-43). Forse, realisticamente, preferirei un Dio assoluto e onnipotente, che mi eviti la sofferenza, piuttosto che un Dio che muore per amore. Davanti a questo dolore inatteso, Gesù, l’amico, prende una decisione: darà la sua vita perché Lazzaro torni alle sue amate sorelle.Una vita per la vita Giovanni pone quest’episodio appena prima dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Questo miracolo eclatante sarà la goccia che farà traboccare il vaso, la valanga che si distacca e tutto travolge, portandolo a morire. La tensione è alle stelle, i suoi nemici si aspettano un solo microscopico passo falso per denunciarlo. Gesù lo sa (Tommaso glielo ha detto: andremo a morire!) e accetta lo scambio. Lo stesso scambio che, da lì a qualche giorno, farà dall’altare della croce per ciascuno di noi. Ora che Dio conosce il dolore che la morte suscita nei cuori di chi si ama, decide di donare la sua vita. Anche a me, l’amico, Gesù grida: “Lazzaro, vieni fuori!”. Vieni fuori dalla tua tomba, dalle tue tenebre, dalle tue piccole sicurezze, vieni fuori dai tuoi pregiudizi, dai tuoi schemi, dai tuoi egoismi. i Lettori scrivono... Il triste e lungo elenco di morti e di invalidi per incidenti sul lavoro si è allungato ieri con altri cinque nomi: quattro a Molfetta e uno a Bracciano. Per l’ennesima volta il presidente della Repubblica interviene con fermezza mentre il Consiglio dei ministri si riunisce per approvare un provvedimento sicurezza che si aggiunge a norme buone ma che diventano efficaci solo se puntuale ne è l’applicazione e rigoroso ne è il controllo. Una delle due tragedie di ieri rivela, tra gli altri, un dato di altissimo valore: la solidarietà fino all’estremo che esiste ancora tra gli operai: non ci sarebbe stato il sacrificio di tre persone se così non fosse. Occorre riflettere su quanto accaduto, non solo ieri, e andare oltre le emozioni In questa testimonianza, è infatti possibile ritrovare il significato di un “luogo” dimenticato in molti discorsi e progetti sull’educazione: il lavoro. Qui c’è una scuola dell’essenziale e dell’accoglienza dell’altro che è fatta più di volti che di teorie. Forse nelle riflettere sull’emergenza educativa e nel progettare impegni per farvi fronte occorre tornare anche in questi luoghi perché qui si sostengono alcuni degli esami più importanti e decisivi della vita. A Locri per la giustizia Una grande “Alleanza per la Giustizia e la Pace” in Calabria è nata sabato scorso a Locri, dove si è svolta una manifestazione con la partecipazione di rappresentanti di Chiese cristiane, di molte confessioni cristiane, del movimento cooperativo, dei sindacati, di associazioni e movimenti. Da quella manifestazione è partito un messaggio di riconciliazione e speranza che chiede alle persone coinvolte di allontanarsi dalla ‘ndrangheta, rivelatasi un grande imbroglio per la maggior parte di loro. “Allontanandosi, sapranno meritarsi la nostra fiducia - è stato detto - e il nostro rispetto, attraverso pazienza, sacrificio e onestà, non mancheremo di tendere la mano, senza privilegi ma senza discriminazioni”. Questa notizie non è rimbalzata molto nei grandi media. Un’occasione mancata per far crescere una coscienza civile. Marta Careggi RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI Un Dvd su Pio IX e le missioni A bbiamo pubblicato nel n. 8 (2008) la presentazione del storico; prof. P.Fidel Fernandez Gonzalez M.C.C.I., storico; Dvd, documentario su Pio IX e le Missioni, della dr.ssa M.R.P. Benedict Vadakkekara O.F.M. Cap., storico; prof. P. Antonia Pillosio, in collaborazione del Cav.Uff. Franco Zam- Marek Inglot, S.J. storico; prof. P.Giuseppe Buffon O.F.M., pini, con il testo di don Giuseppe Cionchi “La missionarie- storico; dott.Andrea Tornielli, vaticanista; dott.Alessandro tà di Pio IX”. Alla realizzazione del Dvd hanno collaborato: Berluti, diocesi di Senigallia; dott.Massimiliano Manoni, mons.prof.Brunero Gherardini, postulatore canonizzazione diocesi di Senigallia; Opera Pia Mastai Ferretti, Senigallia; Beato Pio IX; S.E.mons.Giuseppe Orlandoni, Vescovo di Circolo S.Pietro, Roma; Nevio Arcangeli – fotografie, SeSenigallia, S.E. mons.Odo Fusi Pecci, Presidente Comitato nigallia; Eliotecnica s.n.c. Senigallia; Centro Copie Paladini Pio IX; mons. Prof. Angelo Mencucci, ex Direttore Museo – Senigallia; dmpconcept, Senigallia. Pio IX; Can. Pier Domenico Pasquini, Comitato Pio IX; dott. Il Dvd si può avere presso il Museo Pio IX, oppure in Curia P.Gino Concetti, O.F.M. Cap. Osservatore Romano; prof. presso la segretaria Lea, a offerta minima di euro 3.00. D.Cosimo Semeraro S.B.B., storico; prof.Roberto de’Mattei, M.B. 15 IN BREVE MONTERADO Il nuovo orario delle benedizioni alle famiglie si dimostra indovinato, con l’obiettivo di incontrare le famiglie intere. Infatti, mentre nel 2007 si partiva prima della Messa del pomeriggio – che era fissata alle ore 19, con qualche inevitabile “corsa” – quest’anno la Messa viene celebrata alle ore 17, dopodiché si è “in missione”. Il Pievano è accompagnato da Lamberto, oltreché dagli inseparabili Diego, Lorenzo, Loris. Certamente tale orario è possibile perché la parrocchia è piccola (al 2008, abbiamo complessivamente 289 famiglie, ma in crescita per i nuovi appartamenti in costruzione in via Cerasi ed altre zone). E’ veramente bello, in senso pastorale, pregare insieme con i figli, i genitori e i nonni, con le raccomandazioni ai giovani : “Quale strumento potresti suonare per rendere più festosa la Messa domenicale?”; e a tutti: “La Messa non si salta mai, perché Dio non “salta mai” di darci la vita!”. C’è, poi, il riferimento alla Settimana Santa; alla Visita pastorale del Vescovo ed alla festa della famiglia che celebreremo con il Vescovo, domenica 6 aprile alle ore 11, con il seguito conviviale al Centro Sociale. VICINI A DON MAURIZIO GAGGINI Tutta la redazione di “La Voce Misena” porge sentite condoglianze a don Maurizio Gaggini, cappellano dell’ospedale di Senigallia, per la scomparsa a Castelleone di Suasa della cognata Orsini Alma Pia, moglie del fratello Claudio deceduto circa un anno fa, che ha lasciato orfana la figlia Giusi, alla quale siamo vicini in questo difficile momento. CORSO DI VELA PER TUTTI Trasmettere la passione per la vela: un mondo fatto di sensazioni forti date dal colore e dal profumo del mare e dai giochi del vento. Questo l’ obiettivo del Club Nautico Senigallia che da venerdì organizza un ciclo di corsi gratuiti rivolti ai principianti. L’ idea dello staff del Club Nautico Senigallia è proprio quella di avvicinare più persone possibili al mondo della vela, una dimensione affascinante che è anche una caratteristica del nostro territorio. Senigallia è una città di mare e per questo intimamente legata alle attività di navigazione: purtroppo la vela è un ambito sottovalutato che non trova il giusto spazio all’ interno della realtà senigalliese. Grazie a questi corsi del tutto gratuiti e che verranno ripetuti ciclicamente, il Club Nautico offre la possibilità di avvicinarsi alla vela, imparando a conoscerne i rudimenti e le prime attività pratiche. Venerdì sera alle 21 presso i locali della sede del Club situata a ridosso della darsena turistica inizierà il primo corso del 2008. Durante la prima lezione i corsisti cominceranno a conoscere la struttura di una barca a vela: nomenclature e nozioni teoriche saranno al centro di questo approccio iniziale. Il corso si articolerà in sei appuntamenti. Nello specifico sono previste due lezioni teoriche e quattro lezioni pratiche che si svolgeranno in mare condizioni meteo permettendo. Per un’ uscita didattica occorre infatti una condizione meteo caratterizzata da poco vento. Le imbarcazioni utilizzate per il corso saranno due Beneteau 25, barche in grado di esaltare le capacità di chi le conduce e ideali per le regate. I corsi saranno tenuti da Francesco Pizzuto e Matteo Pierdiluca coadiuvati da Pietro Sbriscia, Andrea Costantini e Francesco Bonvini, tutti appassionati da diversi anni di vela. NUOVO DIRETTIVO PRO NATURA Si è svolta l’assemblea dell’associazione Amici della foce del fiume Cesano, aderente a Pro Natura, per discutere ed approvare il rendiconto economico e il piano di attività. Il nuovo direttivo risulta composto da Maria Grazia Boccolini, Giuseppina Ciuccoli, Alfonsa Formica, Marco Giardini, Elio Marinelli, Ivaldo Pierini e Ilario Tinti. Inoltre, fanno parte dell’organismo dirigente, come invitati permanenti per la loro costante azione di volontariato a favore dell’associazione Claudio Bonazza, Flavio Landi, Primo Lepri Berluti e Ivano Tinti. Presidente è stato riconfermato Marco Giardini. Per l’anno 2008 è previsto un ricco calendario di iniziative e di escursioni. Settimanale della Diocesi di Senigallia Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) www.vocemisena.it [email protected] Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini, Pietro Scattolini Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it) Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602 Tiratura: 4000 copie Associato alla Fisc - Federazione italiana settimanali cattolici La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250. Cinema Gabbiano Via Maierini, 2 - Senigallia - tel. 071.65.375 - www.gabbiano.senigallia.biz - email: [email protected] Spettacolo unico ore 21:30 - ingresso 5,00 euro 23 GENNAIO 30 GENNAIO 6 FEBBRAIO 13 FEBBRAIO ospite l’autore Claudio Fracassi 20 FEBBRAIO 27 FEBBRAIO 5 MARZO 12 MARZO 19 MARZO 26 MARZO 2 APRILE 9 APRILE 16 APRILE 23 APRILE 30 APRILE 7 MAGGIO Al Cinema Gabbiano il mercoledì è d’Essai
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