guida alla documentazione del caso ortodontico

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guida alla documentazione del caso ortodontico
INDICE
Introduzione
1.
pag. 5
Analisi di studio fondamentali ad inizio trattamento
pag. 8
2.1. Cartella clinica
pag. 9
2.2. Impronte e modelli di studio
pag. 27
2.2.1. Presa dell'impronta
pag. 29
2.2.2. Fasi di laboratorio
pag. 36
2.3. Fotografia
pag. 43
2.3.1. Attrezzatura fotografica
pag. 44
2.3.2. Requisiti delle foto ortodontiche
pag. 52
2.3.3. Gli errori in fotografia
pag. 61
2.4. Ortopantomografia
pag. 76
2.5. Teleradiografie in proiezione latero-laterale
e in proiezione postero-anteriore con
relativi tracciati anatomici e cefalometrie
pag. 79
2.6. Radiografia digitale
pag. 85
Analisi di studio durante il trattamento
pag. 87
3.1. Diario clinico
pag. 88
3.
Analisi di studio finali
pag. 91
4.
Analisi di studio a distanza
pag. 96
5.
Archiviazione
pag. 100
6.1. Archiviazione tradizionale
pag. 100
6.2. Archiviazione digitale
pag. 102
6.
Perché i boards : storia ed obiettivi
pag. 113
7.
Model Display S.I.D.O.
pag. 117
8.1.
pag. 117
2.
Regole di esame
8.1.1.
Possesso dei requisiti
pag. 117
8.1.2.
Identificazione del candidato
pag. 118
8.1.3.
Categoria dei casi
pag. 119
8.1.4.
Documentazione necessaria
pag. 120
8.1.5.
Qualità della documentazione
pag. 121
8.1.6.
Presentazione dei casi
pag. 124
8.1.7.
Esame orale
pag. 126
8.
9.1.
8.2.
Valutazione e giudizio
pag. 126
8.3.
Esempio di case report coronato da successo
pag. 127
Italian Board of Orthodontics
pag. 158
Regole di esame
pag. 158
9.1.1. Possesso dei requisiti
pag. 158
9.1.2. Identificazione del candidato
pag. 158
9.1.3. Categorie dei casi
pag. 159
9.1.4. Documentazione necessaria
pag. 163
9.1.5. Qualità della documentazione
pag. 165
9.1.6. Presentazione dei casi
pag. 166
9.1.7. Esame orale
pag. 168
9.2.
Valutazione e giudizio
pag. 169
9.3.
Esempio di case report coronato da successo
pag. 171
9.
10.1.
European Board of Orthodontists
Regole di esame
pag. 204
pag. 204
10.1.1. Possesso dei requisiti
pag. 204
10.1.2. Identificazione del candidato
pag. 205
10.1.3. Categorie dei casi
pag. 205
10.1.4. Documentazione necessaria
pag. 209
10.1.5. Qualità della documentazione
pag. 213
10.1.6. Criteri di esclusione
pag. 214
10.1.7. Presentazione dei casi
pag. 218
10.1.8. Esame orale
pag. 220
10.2.
Valutazione e giudizio
pag. 221
10.3.
Esempio di case report coronato da successo
pag. 222
10.
Presentazione ai Boards tramite videoproiezione
pag. 246
11.
Discussione
pag. 258
12.
Conclusioni
pag. 260
Bibliografia
pag. 261
Capitolo 1
1. Introduzione
Sempre più si sta diffondendo, nell’ambito delle principali
associazioni ortodontiche nazionali ed internazionali, la tendenza
ad assegnare importanti riconoscimenti e certificazioni
in
conseguenza della presentazione di un certo numero di casi
trattati e documentati. L’ingresso, come socio ordinario,
all’interno delle più qualificate società ortodontiche è spesso
subordinato a tale consuetudine.
Nell’ultimo decennio sono state inoltre istituite le prestigiose
certificazioni dell’Italian Board of Orthodontics e dell’European
Board of Orthodontists1 da parte della Società Italiana di
Ortodonzia (S.I.D.O.) e dell’European Orthodontic Society
(E.O.S.). Ogni anno, in corrispondenza dei congressi annuali
delle suddette società, diversi ortodontisti si sottopongono
volontariamente al giudizio di colleghi esperti e presentano una
selezione dei propri casi, sperando di ottenere l’ambito
riconoscimento.
Negli Stati Uniti, dove l’istituzione dell’American Board of
Orthodontics è presente fin dal 1929, il diploma A.B.O.
costituisce non solo una tappa fondamentale della carriera
professionale di universitari e di liberi professionisti ambiziosi,
ma rappresenta anche un incentivo al miglioramento delle
capacità professionali di ciascun ortodontista2.
La necessità di superare tali esami ha accresciuto il bisogno di
una raccolta ordinata e sistematica delle analisi di studio ed ha
reso l’ortodontista più attento nell’esecuzione di tale operazione.
A volte la mancanza di un record di studio può significare
l’impossibilità di presentare un caso, che magari ha ottenuto
risultati superlativi, e, addirittura, rinunciare a un model display o
a un board.
Una buona documentazione, tuttavia, andrebbe comunque
ottenuta per motivi che vanno oltre il superamento di queste
prove. La diagnosi e la pianificazione del trattamento, ad
esempio, traggono sicuro giovamento dal poter esaminare il
paziente non solo tramite la mera ispezione clinica, ma anche
attraverso le analisi di studio3,4. Spesso le lenti della macchina
fotografica o le immagini radiologiche mettono in evidenza
particolari che altrimenti sfuggirebbero.
Le analisi di studio, inoltre, permettono di effettuare la
diagnosi e la pianificazione del trattamento con assoluta calma e
tranquillità, lontani dal paziente e dalla sua eventuale ansia.
Se sono necessari il parere di un collega o la presentazione del
caso clinico a eventi scientifici e/o didattici, risulta indispensabile
il possesso di una buona documentazione per facilitare la
comunicazione.
Allo stesso modo si rivela utile il possesso di casi clinici
documentati al fine di illustrare ai pazienti e ai loro famigliari le
varie fasi del trattamento a cui andranno incontro3,5. Mostrare un
caso analogo, trattato nello stesso ambiente professionale, è
sicuramente il miglior modo per far capire le caratteristiche della
malocclusione e il tipo di approccio terapeutico a persone che
non appartengono al mondo ortodontico.
Non
va
comunque
dimenticata
l’importanza
della
documentazione in sede medico-legale. A tal proposito, Jerrold6
consiglia di documentare con scrupolo estremo. Nei tribunali
civili vince chi ha le migliori argomentazioni e, di solito, per
avere queste ultime, è sufficiente possedere la migliore
documentazione.
Infine, la pubblicazione di casi su riviste di settore impone
quantomeno il possesso di una minima documentazione
fotografica e radiologica7,8. La mancanza di un record
indispensabile può determinare l’impossibilità di pubblicare e
privare la comunità scientifica di un caso particolarmente
interessante per complessità e soluzioni adottate.
Questo lavoro è stato concepito al fine di fornire una proposta
su come ottenere una valida documentazione ortodontica ed
alcuni consigli su come affrontare alcuni fra i principali esami
della S.I.D.O. e dell’E.O.S.:
Model Display S.I.D.O.
Italian Board of Orthodontics
European Board of Orthodontists
Dato che i regolamenti di questi esami sono spesso oggetto di
dubbi
interpretativi,
che a
volte scoraggiano
potenziali
candidature, si è ritenuto opportuna la stesura di una guida che
aiuti ad eliminare tali difficoltà.
Capitolo 2
2. Analisi di studio ad inizio trattamento
Con la prima visita inizia la raccolta degli elementi utili al fine
di formulare una corretta diagnosi e pianificare un adeguato
piano di trattamento.
Le analisi di studio possono essere divise in fondamentali4,9:
1) cartella clinica
2) foto (intraorali ed extraorali)
3) modelli in gesso
4) ortopantomografia
5) teleradiografia del cranio in proiezione latero-laterale
E facoltative (o integrative):
1) stratigrafie dell’ATM
2) radiografie endorali
3) teleradiografia del cranio in proiezione postero-anteriore
4) modelli posti in articolatore
5) risonanza magnetica nucleare
6) set-up diagnostico
7) etc.
2.1. Cartella clinica
Rappresenta un’analisi di studio fondamentale in quanto
contiene le informazioni principali del paziente e del caso
ortodontico. Durante qualsiasi momento del trattamento può
essere consultata al fine di ricostruire il caso, verificare
l’efficacia degli atti terapeutici in base ai dati di inizio
trattamento, o semplicemente trovare il numero di telefono del
paziente o altri dati inerenti il caso clinico
Le prime informazioni da inserire in cartella possono essere
raccolte già dal momento in cui il paziente telefona allo studio
per la prima volta.
Sondhi10 consiglia di inviare al paziente, meglio se il giorno
stesso della telefonata, un modulo da compilare accompagnato da
una lettera di benvenuto (Figg. 1 e 2).
Fig.1. Modulo utilizzato da A. Sondhi per preparare il paziente alla
prima visita (Continua nella pagina successiva).
Fig.1. (cont.) Modulo utilizzato da A. Sondhi per preparare il paziente
alla prima visita (Continua nella pagina successiva).
Fig.1. (cont.) Modulo utilizzato da A. Sondhi per preparare il paziente
alla prima visita.
Fig.2. Esempio di modulo da inviare al paziente prima della visita.
(Continua nella pagina successiva).
Fig.2. (cont.)Esempio di modulo da inviare al paziente prima della
visita. (Continua nella pagina successiva).
Fig.2. (cont.)Esempio di modulo da inviare al paziente prima della
visita.
Tale modulo contiene una serie di domande che toccano diversi
aspetti della vita del paziente:
- Dati anagrafici
- Copertura assicurativa
- Nome del dentista e del medico di famiglia a cui fare
riferimento
- Motivo della visita
- Nome di chi ha consigliato lo studio
- Anamnesi medica generale
- Anamnesi odontostomatologica
In base all'età del paziente e al motivo della visita, che dovrà
sempre essere richiesto durante il primo contatto telefonico,
potranno essere spediti questionari aggiuntivi per indagare
specifiche problematiche, come abitudini viziate, allergie o
disordini temporo-mandibolari (Figg.3,4,5).
Fig.3. Esempio di questionario per le abitudini viziate.
Fig.4. Esempio di questionario per l’anamnesi allergologica
Fig.5. Esempio di questionario per i disordini temporo-mandibolari.
(Continua nella pagina successiva).
Fig.5. (cont.) Esempio di questionario per i disordini temporo-mandibolari.
Se i moduli compilati vengono rispediti allo studio prima della
prima visita, si ha la possibilità di ottenere una grande quantità di
informazioni sul paziente prima della visita clinica in studio.
Inoltre la maggior parte dei pazienti viene colpita
positivamente da un simile comportamento ed inizia ad
apprezzare l'attenzione dello studio per il dettaglio10.
Durante la prima visita la cartella clinica viene completata con i
dati derivanti dal colloquio con il paziente e dall'ispezione
clinica4,9,11-14(Fig. 6).
Fig.6. Esempio di cartella clinica9(Continua nella pagina successiva).
Fig.6. (cont.) Esempio di cartella clinica9(Continua nella pagina
successiva).
Fig.6. (cont.) Esempio di cartella clinica9.
I dati anamnestici vengono verificati ed eventuali patologie, che
possano interferire con la terapia, vengono approfondite ed
annotate in cartella. Particolare attenzione deve essere data
all'anamnesi familiare riguardo a situazioni come: agenesie, denti
sovrannumerari, presenza in uno dei genitori o dei nonni di
prominenza dell'arcata superiore ed inferiore.
Per quanto riguarda l'anamnesi personale devono essere
indagate situazioni quali abitudini viziate, pregresse o presenti,
interventi di adenoidectomia e tonsillectomia, traumi all'apparato
stomatognatico, presenza di segni e sintomi riconducibili a
problematiche riguardanti l'articolazione temporo-mandibolare.
L'esame obiettivo permette la raccolta dei dati rimanenti, che
possono riguardare la salute generale, odontoiatrica, parodontale,
gnatologica ed ortodontica del paziente in esame.
Lo sviluppo corporeo in rapporto all'età, la presenza di
atteggiamenti scoliotici e cifotici, il tipo di respirazione, nasale
od orale, e la situazione psicologica sono alcuni degli aspetti di
carattere generale che dovrebbero essere indagati.
Per quanto riguarda la salute odontoiatrica generale, andranno
raccolti elementi quali carie, presenza di ricostruzioni e di
protesi, presenza di macchie o lesioni a livello della mucosa
orale, denti mancanti, denti sovrannumerari, denti abrasi o
scheggiati, situazione della permuta e stato parodontale, con
particolare attenzione al distretto anteriore inferiore ed alle
inserzioni dei frenuli.
Aspetti riguardanti la sfera gnatologica, quali la presenza di
dolori o dolorabilità muscolari e articolari, doppie chiusure,
iperbilanciamenti, precontatti, ricavati dal controllo dinamico
dell'occlusione, dovranno essere evidenziati in uno spazio della
cartella clinica.
Infine andranno riportati gli aspetti ortodontici quali:
- il tipo e la forma della faccia
- il profilo dell'area della fronte, del naso, delle labbra e del
mento
- lo stato di tensione delle labbra (ipotoniche, normotoniche o
ipertoniche)
- il livello di igiene dentale
- la presenza di deglutizione atipica
- la presenza di frenuli linguali corti
- la forma e l'ampiezza delle arcate
- il rapporto di classe, molare e canina
- la presenza di cross-bites
- il rapporto delle linee interincisive, fra di loro e con la linea
mediana della faccia
Terminato l'esame obiettivo, la cartella clinica andrà completata
con i dati derivanti dalle altre analisi di studio fondamentali e
dalle eventuali analisi di studio facoltative.