la compatibilità elettromagnetica utilizzo di simulatori numerici
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la compatibilità elettromagnetica utilizzo di simulatori numerici
pag. 17 LA COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA di Vincenzo Matera pag. 18 UTILIZZO DI SIMULATORI NUMERICI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI DI COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA di Spartaco Caniggia ed Edoardo Genovese P R O G E T TA R E - D I R I G E R E - C O S T R U I R E - C O L L A U D A R E 5/2013 LA COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA articolo degli autori Caniggia e Genovese che pubblichiamo su questo numero conclude il dossier dedicato alla compatibilità elettromagnetica “EMC”, ovvero alle interferenze elettromagnetiche (EMI) sulle apparecchiature elettriche, gli impianti fissi e a l'automotive. Auspicando di aver perseguito gli obiettivi di questo dossier, cioè di approfondire e diffondere le conoscenze su un argomento forse ancora poco dibattuto ma che tocca svariati ambiti - dalla vita quotidiana, al settore industriale e alle applicazioni automotive, solo per citarne alcuni - rivolgo un ringraziamento agli autori per la preziosa collaborazione e a voi lettori per averci seguito nell’itinerante racconto. Questo affascinante argomento sarà nuovamente discusso se perverranno in redazione vostre eventuali segnalazioni o se ci saranno interessanti novità. ELENCO ARTICOLI TRATTATI NEL DOSSIER “LA COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA” N. Titolo Autore 3/2013 La compatibilità elettromagnetica - Presentazione Vincenzo Matera 3/2013 La compatibilità elettromagnetica vista da un utente Federico Bernardi 3/2013 Azionamenti elettrici e compatibilità elettromagnetica Sergio Vellante 3/2013 L’approccio universitario in tema EMC G. Guido Gentili e Sergio Pignari 4/2013 La compatibilità elettromagnetica - Presentazione (2a parte) Vincenzo Matera 4/2013 Stato dell’arte e prospettive della ricerca applicata in tema EMC sulle apparecchiature elettriche/ elettroniche Franco Mela e Alessandro Zuccato 4/2013 Applicazione delle prescrizioni della Direttiva 2004/108/CE (EMC) alle apparecchiature e agli impianti fissi. I criteri e le misure pratiche da adottare per ottenere la conformità ai requisiti di compatibilità elettromagnetica Vincenzo La Fragola 5/2013 La compatibilità elettromagnetica - Presentazione (3a parte) Vincenzo Matera 5/2013 L’evoluzione delle camere anecoiche e semianecoiche e del materiale assorbente RF Traduzione a cura di Domenico Festa Friedrich-Wilhelm Trautnitz 5/2013 Aspetti di compatibilità elettromagnetica nelle applicazioni automotive Walter Savio 6/2013 La compatibilità elettromagnetica - Presentazione (4a parte) Vincenzo Matera 6/2013 Utilizzo di simulatori numerici per la soluzione di problemi di compatibilità elettromagnetica Spartaco Caniggia ed Edoardo Genovese Vincenzo Matera (Libero professionista e segretario CT 44 presso il CEI in qualità di rappresentante del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati delle province di Milano e Lodi) P R O G E T TA R E - D I R I G E R E - C O S T R U I R E - C O L L A U D A R E 6/2013 17 UTILIZZO DI SIMULATORI NUMERICI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI DI COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA DI S PARTACO C ANIGGIA * ED E DOARDO G ENOVESE ** Approfondire il metodo di prova con l’ausilio di adeguati strumenti di calcolo ci agevola già in fase di progettazione e ci accompagna sino ai test finali per ricercare i meccanismi di interferenza e quantificare le regole di progetto 18 P R O G E T TA R E - D I R I G E R E - C O S T R U I R E - C O L L A U D A R E 6/2013 ntroduzione Con Compatibilità Elettromagnetica (EMC) s’intende l’abilità di un apparato/sistema a funzionare in modo soddisfacente nel suo ambiente elettromagnetico senza causare disturbi non tollerati. La EMC è regolata da normative che prevedono prove di emissione e immunità. Nell’Unione europea chi immette un apparato/sistema nel mercato deve sottoporre il prodotto a tutta una serie di prove regolate da norme armonizzate. Con la nuova Direttiva EMC[1] si possono seguire tre metodologie: eseguire tutte le misure, eseguire misure parziali e analisi tecnica, eseguire solo un’analisi tecnica dettagliata. Per la seconda e terza metodologia è importante disporre degli strumenti di calcolo che permettono, mediante opportuni modelli, di predire le interferenze elettromagnetiche relative all’apparato o parti di esso in esame. Una volta verificata l’accuratezza del modello mediante confronto con dati sperimentali o con altri metodi di calcolo, si possono portare, in veste di prova di conformità del prodotto, i valori calcolati in riferimento ai limiti imposti dalla normativa. Gli strumenti di calcolo a disposizione di un utilizzatore si dividono in tre categorie: • programmi basati su espressioni matematiche come MathCad o MatLab; • programmi di tipo circuitali basati sullo SPICE come PSPICE o MicroCap; • programmi numerici basati su diversi metodi di soluzione delle equazioni di Maxwell[2]. In questo articolo descriveremo le principali potenzialità del programma di calcolo numerico CST Microwave Studio®[3] nella soluzione di problemi EMC con alcuni esempi. Il simulatore numerico CST Microwave Studio® CST Microwave Studio® (di seguito abbreviato in MWS) è un software elettromagnetico 3D basato sulla tecnica Finite Integration Technique. In pratica l’utente disegna o importa da tool CAD la meccanica della struttura in questione, e il simulatore risolve le equazioni di Maxwell, tenendo conto dei materiali e dell’ambiente circostante. Risultati che si ottengono da una simulazione di questo tipo sono: parametri S, tensioni, correnti e campi elettrici e magnetici. Ci sono poi all’interno di MWS diversi solver (nel dominio del tempo, della frequenza, eccetera): a seconda del tipo di problema da analizzare l’uno o l’altro solver sarà più efficiente. Interferenze elettromagnetiche (EMI) nelle PCB Per assicurare la funzionalità di un prodotto ed eventualmente la sua conformità ai requisiti di una o più norme armonizzate EMC, è necessario predisporre sin dall’avvio di un progetto un’analisi di integrità dei segnali e alimentazioni delle piastre a circuito stampato (PCB). Per integrità dei segnali si intendono tutte quelle azioni necessarie per fare in modo che il segnale, soprattutto digitale, visto dal ricevitore rientri nei requisiti di distor19 renze elettromagnetiche (EMI) e i condensatori di filtraggio che si utilizzano per fornire la corrente di commutazione ai componenti e per abbassare l’impedenza di alimentazione ZPDN vista dai punti P e G verso la piastra. Il disturbo indotto sull’alimentazione di piastra VCC è: Mainboard multistrato Circuito Integrato Pista di segnale Die Package Condensatore Connettore di Bypass ∆V = ZPDN ∆I = ZPDN (∆It + ∆Is) dove: ∆It è la corrente di commutazione impulsiva che attraversa il componente; Ground ∆Is è la corrente di segnale richiesta dalla pista Pista di segnale Scheda multistrato con impedenza caratteristica Z0. Il disturbo indotto invece sul componente è maggiore perché aumenta la ZPDN totale vista dal Die, Figura 1 - Esempio di parti di un sistema digitale con componenti richiedenti dove si trovano i circuiti del componente IC, a modelli causa dei parametri parassiti induttivi associati al package e lead (figura 2 a) e b)). L’impedenza ZPDN è di tipo capacitivo in bassa frequenza sione richiesti. I fenomeni elettromagnetici che possono e di tipo induttivo in alta frequenza. Fra i due limiti ci docreare distorsioni sono principalmente di tre tipi[2]: vrebbe essere idealmente una zona piatta determinata dai 1. riflessioni lungo il percorso fra il componente pilota e condensatori di filtraggio di piastra e IC (Con-die). il ricevitore causate da disadattamenti di impedenza ai Una volta minimizzate le induttanze parassite dell’IC con terminali della pista, discontinuità lungo il percorso come varie soluzioni tecnologiche (SMT, BGA, eccetera), la via per il passaggio da una pista da un piano all’altro, conforma della zona a bassa impedenza dipende molto dal nettori; numero e collocamento dei condensatori di filtraggio di 2. diafonia (Crosstalk) causata da accoppiamenti indutpiastra. L’azione di filtraggio è limitata dalla propria intivi e capacitivi fra piste vicine; duttanza associata Lbulk (più alta) e Ldec dovuta alle di3. rumori impulsivi sulle masse e alimentazioni di piastre mensioni fisiche del capacitore e dalla modalità di con(Delta-I noise) causato dalla commutazione dei componessione ai piani di massa. Al di sopra di 300 MHz nenti digitali. circa, essi diventano inefficaci e tutta l’azione di filtragPoiché i fronti di commutazione dei componenti digitali gio è data dalla capacità fra i due piani di massa e alisono pochi ns (nanosecondi) o frazioni di ns, è necessario mentazione che perciò devono essere più vicini possibili modellare ogni tratto del percorso da un componente alper aumentare la capacità intrinseca di piastra a indutl’altro considerando le connessioni all’interno dello stesso, tanza nulla. nell’eventuale socket e in piastra con i via e i connettori. A causa delle dimensioni delle piastre di decine di centiLa figura 1 illustra le parti che richiedono di essere modellate. I modelli sono principalmente di due tipi: a parametri concentrati o a parametri distribuiti. IC L Pic ΔV Per esempio, i via sono delle discontinuità che si V possono modellare con reti R, L, C poiché in geC Die nere sono elettricamente corti per la massima ΔI trace ΔI C V =5 or 3.3 V frequenza di interesse. Un modo efficace di estraL L 6Vdc ΔV =Z ΔI L L zione del modello è quello di confrontare i paraGic Power metri S calcolati da MWS con quelli calcolati da P L L ΔI VMR L PDN L [2] C SPICE . Per le piste invece è richiesto un moC C C Ground dello a parametri distribuiti basato sulle linee di L L G trasmissione senza perdite o, per sistemi molto vea) 10 [2] loci, con perdite in funzione della frequenza . Z (PCB + IC) Ideal 1 Il rumore impulsivo sulle masse e alimentazione Real di piastra deve essere minimizzato considerando 0.1 Vsource tutti gli elementi parassiti di tipo induttivo che si IC device 10 10 10 10 impedance incontrano lungo il percorso dal regolatore di tenFrequency (Hz) b) sione (VMR) al Die del componente dove si troc) vano i circuiti[2]. Una tipica situazione di piastra Figura 2 - Distribuzione di masse e alimentazione in PCB: a) Circuito equivalente con è illustrata nella figura 2 in cui sono messi in eviparametri parassiti e condensatori di filtraggio; b) Circuito equivalente di Thevenin; c) Impedenza ZPND in frequenza denza gli elementi induttivi che creano interfeLead Vcc Socket Via pkg CC on-die s pkg CC bulk bulk s pcb pcb dec dec dec t ip dec lead pcb 2 20 0 Z PDN (Ω) pcb PDN pkg lead 4 6 8 s Impedance (Ω) Impedance (Ω) Impedance (Ω) Impedance (Ω) fres (0,1) metri, nella zona ad alta frequenza si fres (1,1) fres (1,0) 100 100 hanno dei punti di risonanza che aumenZ11 with dec Z11 tano la ZPDN a valori molto elevati. 10 10 Questo avviene perché la piastra sollecitata dalla commutazione dei componenti 1 1 MWS si comporta come una cavità risonante. 0.1 0.1 Questo fenomeno può essere analizzato Cavity SPICE con accuratezza usando un simulatore nu0.01 0.01 merico come MWS[3]. 1000 1000 10 100 10 100 Frequency (MHz) Frequency (MHz) Un esempio di analisi a scopo didattico è a) b) illustrato in figura 3 in cui si distinguono 100 100 le porte P1, P2 e P3 per studiare la proZ13 with dec Z12 with dec pagazione del disturbo in piastra e la po10 10 sizione di tre condensatori di filtraggio. Solo la porta 1 è attiva con un generatore 1 1 di corrente ideale di valore 1 A. 0.1 0.1 I parametri di interesse sono l’impedenza Z11 vista dalla porta 1 e le impedenze Z12 0.01 0.01 1000 10 100 1000 10 100 e Z13 fra porta 1 e 2 e porta 1 e 3, rispetFrequency (MHz) Frequency (MHz) tivamente. Z11 coincide con l’impedenza di c) d) piastra ZPDN e le altre due danno indicaFigura 4 - Calcolo delle impedenze di piastra: a) alla porta 1 con piastra senza condensatori; b) zioni di come il disturbo che parte dalla alla porta 1 con piastra con condensatori; c) fra porte 1 e 2 con condensatori; d) fra porte 1 e 3 porta 1, dove si immagina un componente con condensatori. Modello cavità (linea continua), SPICE (linea punteggiata), MWS (linea tratteggiata) commutante, si propaga ad altri componenti localizzati nei punti 2 e 3. In figura 4 sono mostrati i risultati delle • i condensatori di filtraggio sono efficaci solo al di sotto simulazioni ottenuti con tre metodi diversi: metodo teodei 100 MHz a causa delle induttanze associate; rico-matematico della cavità risonante; metodo SPICE • per abbassare la nuova risonanza sopra i 100 MHz cauche simula la piastra con una rete di elementi circuitali sata dalle induttanze dei condensatori di filtraggio è neR, L, C, G a parametri circuitali con perdite e il metodo cessario minimizzare queste induttanze e aumentare il nuMWS[2]. mero dei condensatori. A questo punto possiamo notare quanto segue: Il grosso vantaggio che può offrire MWS in analisi di que• tutti e tre i metodi danno gli stessi risultati per quanto sto tipo, consiste nel fatto di poter analizzare piastre più riguarda il calcolo delle risonanze. Le oscillazioni in bassa complesse con: più piani, partizioni per alimentazioni difrequenza di MWS sono dovute al fatto che il calcolo è verse, isole e tagli[2]. stato interrotto prima per abbreviare i tempi di analisi; wx h cable = 0.5 cm (cable height from the PCI) ICM l cable = 60 cm 1 mΩ r cable = 0.1 cm (radius) C1: (wx /8, 3wy /4) a) 1 cm wy Radiated E-field (dB μV/m) Common-mode current ICM (μA) C3 : (wx /8,wy /4) 1 0 6000 P2 : I =0 A (wx /2,wy /2) -20 2 4000 C2: (wx /2,wy /4) -40 -60 2000 -80 3 z x P3 : I=0 A (3wx /4, wy /4) 0 0 200 400 600 800 Frequency (MHz) Analytical wz Figura 3 - PCB con due piani paralleli modellata con MWS. Locazione delle porte (P) e dei condensatori di filtraggio Numerical 0 200 400 600 800 1000 Frequency (MHz) b) P1: I =1 A (wx /4,wy /4) 1000 -100 c) Analytical Numerical Analytical (Cable only) Analytical (PCB only) Figura 5 - Piastra con cavo collegato: a) Struttura della PCB; b) Corrente di modo comune ICM calcolata; c) Campo radiato E calcolato a 3 m 21 Digital oscilloscope ESD gun d 50 Ω Loop 50 coaxial cable Figura 6 - Setup di prova per la misura del campo radiato da scarica elettrostatica MWS e analiticamente. Si nota come tutti e due i metodi evidenziano un picco di risonanza vicino ai 200 MHz, causato dalla emissione del solo cavo come mostra il metodo analitico. Una volta validato il modello di base fatto con MWS, si possono analizzare strutture più complesse di piastra come tagli sotto la linea di segnale, filtri EMI e piastre inserite dentro contenitori schermati con aperture[2]. In questo modo, abbiamo il grande vantaggio di quantificare i benefici apportati da varie soluzioni dettate dalla pratica senza ricorrere a misure in laboratorio. Immunità da fenomeni transitori Emissioni radiate da PCB con cavi collegati Il metodo numerico, insieme allo SPICE, può simulare Le emissioni radiate da sistemi digitali sono dovute alle molto bene anche fenomeni di interferenza dovuti a tranpiastre e ai cavi a esse collegate. La predizione delle emissitori come ESD, EFT e SURGE. A titolo di esempio si risioni a 3 o 10 m, come richiesto dalle normative, è molto porta il caso delle scariche elettrostatiche che sono molto difficile a causa delle correnti di modo comune, che si dipericolose per gli apparati a causa delle correnti indotte stinguono da quelle di segnale, perché si richiudono attraverso l’ambiente come correnti di spostamento. In una tipica configurazione di piastra con pista 3 cm Loop che collega un componente all’altro e con cavo Shielded box connesso, abbiamo due tipi di emissione: dalla pista vista come linea di trasmissione (emissione di modo differenziale) e dal cavo (emissione di modo comune). y La figura 5 a) mostra una situazione di questo tipo Gap which forms the E-field shield [2] modellata con MWS . Il cavo è simulato con un x 50 Ω lumped element conduttore connesso alla massa della piastra mediante una resistenza di 1 mΩ. La pista è simulata con un conduttore terminato da una parte con un generatore di corrente di 1 A che simula un componente pilota e dall’altra parte con una resistenza di 100 Ω. La figura 5 b) mostra la corrente di modo comune Figura 8 - Modello MWS del setup di prova per campo radiato da ESD ICM calcolata analiticamente modellando il cavo come linea di trasmissione eccitata da un generatore di tensione di valore pari al prodotto fra la e campi radiati. corrente di segnale che torna attraverso la massa e l’inLa figura 6 illustra il caso di una scarica elettrostatica duttanza associata alla massa di qualche nH poiché la eseguita su un contenitore schermato e la misura del massa ha dimensioni finite[2]. campo radiato a una certa distanza fatta con sonda di La figura 5 c) mostra il campo radiato calcolato a 3 m da campo magnetico collegata a un oscilloscopio messo all’interno del contenitore schermato. 25 La forma della corrente di scarica nel punto di contatto Measured (solid) 25 ha la forma riportata in figura 7 in cui misure, simulazioni 20 ed espressione matematica della corrente di scarica sono Spice (dash) 12.5 15 messe a confronto. Il setup di prova della figura 6 è stato modellato con MWS come riportato in figura 8. MWS (dadot) 10 0 La pistola commerciale ESD, simulata con i suoi circuiti 18 28 38 5 equivalenti e struttura fisica 3D, è collegata al piano di Standard IEC (dot) massa mediante conduttore rettangolare con forma, come 0 0 40 80 ns 120 160 200 indicato in figura. Il loop chiuso su 50 Ω è modellato dettagliatamente considerando anche lo schermo per campi Figura 7 - Corrente di scarica ESD misurata e calcolata con tensione di 5 elettrici come mostrato in figura 8. KV 22 4 0,5 2 0 0 Volt Volt ESD gun is charged to 5KV 1 -0,5 -1 -4 d = 45 cm -1,5 -2 -2 d = 15 cm -6 0 10 20 ns 30 40 -8 0 10 20 ns 30 40 Figura 9 - Tensione indotta su loop di 3 cm calcolata e misurata. Misurata (linea continua); calcolata (linea punteggiata) La tensione indotta sul carico di 50 Ω calcolata e misurata è mostrata in figura 9 per due distanze loop-corrente di scarica. Si può notare il buon accordo fra misure e simulazioni nonostante che con MWS si siano dovuti modellare dettagliatamente oggetti molto grandi (contenitore schermato e pistola ESD) e oggetti molto piccoli (loop di 3 cm). Dalla conoscenza della funzione di trasferimento del loop (misure o simulazione), si può calcolare il campo H all’interno del loop[4]. Una volta verificato il modello, si può procedere a simulare situazioni diverse di interferenza senza ricorrere ancora alle misure. Conclusioni Lo stato dell’arte raggiunto dai simulatori numerici 3D in questi ultimi anni è notevole. L’articolo riporta alcuni esempi fatti con MWS della CST riguardanti l’integrità del segnale digitale, l’emissione radiata da cavo collegato a PCB e l’interferenza radiata da ESD. Molti altri se ne possono fare (vedi [2] e articoli pubblicati ai vari congressi e dalla IEEE) riguardanti l’integrità del segnale/alimentazione nelle PCB e le interferenze causate da disturbi condotti e radiati su piastre e apparati. Strutture che qualche anno fa potevano essere solo studiate in laboratorio, anche con difficoltà di tipo pratico, ora possono essere simulate con dettagli significativi per investigare i meccanismi di interferenza e quantificare le relative regole di progetto elettromagnetico. Ultima considerazione: ora molti simulatori 3D, con opzione 2D per velocizzare il calcolo per alcune strutture di PCB e cavi, offrono anche la possibilità di un’integrazione con simulatori circuitali basati sullo SPICE dove la struttura 2/3D diventa un circuito equivalente con N ingressi e uscite. In questo modo si possono utilizzare anche i modelli comportamentali dei circuiti in- tegrati (IBIS) per simulare strutture complesse direttamente nel dominio del tempo, CST è un esempio. Bibliografia [1] Direttiva 2004/108/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15/12/2004 [2] S. Caniggia, F. Maradei, “Signal integrity and radiated emission of highspeed digital systems”, 2008 John Wiley & Sons Ltd. [3] www.cst.com [4] S. Caniggia, F. Maradei, “Numerical Prediction and Measurement of ESD Radiated Fields by Free-Space Field Sensors”, IEEE transaction on EMC, August 2007 * Consulente di Signal Integrity ed EMC, Esperto del Sotto-Comitato Tecnico CEI 210/77B ** Sales and Applications Engineer”, CST AG 23