Google Marketing - Corso di elementi di informatica e web

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Google Marketing - Corso di elementi di informatica e web
Google Marketing
Metologie per il web marketing
Per la promozione on line si adottano una serie di metodologie atte a far ottenere al sito la
massima visibilità, coerentemente con gli obiettivi prefissati.
Affiliation program
Architettura
informativa
S.E.M.
Web Usability
Strategie per il Web Marketing
Web Analitycs
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011
Email Marketing
di Guido Fusco
L’apparente facilità dei motori di ricerca
Un motore di ricerca (in inglese search engine) è un sistema automatico che analizza un
insieme di dati e restituisce un indice dei contenuti disponibili classificandoli in base a formule
statistico-matematiche che ne indichino il grado di rilevanza data una determinata chiave di
ricerca.
Ci siamo talmente abituati a tali oggetti che li percepiamo come se fossero “naturali”, ossia un
regalo della natura, piuttosto che il frutto dell’ingegno umano.
La familiarità ci porta a pensare di avere pieno possesso dell’oggetto
La meccanicità dell’utilizzo dello strumento, porta al sottoutilizzo dello stesso
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di Guido Fusco
Un lieto evento: la nascita di Google
Tra i motori di ricerca spicca per diffusione
Spesso le grandi scoperte sono sempre frutto di eventi casuali o di felici coincidenze che si
sono realizzati non in asettici laboratori ma nei luoghi di vita più comuni
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di Guido Fusco
1995-1997: Backrub il precursore di Google
o  Estate 1995: Larry Page e Sergey Brin si incontrano a Stanford. Page, 24 anni, laureato
all’Università del Michigan, desidera proseguire gli studi in questa università; Brin, 23 anni, ha
l’incarico di fargliela visitare.
o  Gennaio 1996: Page e Brin, iniziano a collaborare su un motore di ricerca denominato
BackRub.
o  Febbraio 1996: BackRub funziona sui server di Stanford da oltre un anno, utilizzando troppa
larghezza di banda.
o  15 settembre 1997 : Brin e Page decidono che il motore di ricerca BackRub ha bisogno di un
nuovo nome. Dopo un’attenta consultazione, decidono di adottare il nome Google
giocando con la parola “googol” (termine matematico che indica il numero 1 seguito da
100 zeri). L’adozione di questo termine rispecchia la loro missione, che consiste
nell’organizzare una quantità apparentemente infinita di informazioni sul Web.
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I vari loghi
Il logo di Google nel 1997, utilizzato fino al 31 luglio 1999.
Il logo di Google usate dal 1 agosto 1999 fino al 5 maggio 2010.
Questo è ancora usato come logo secondario
Il logo di Google introdotto il 6 maggio 2010
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Perché concentrarsi su Google?
Anno 2008
Search Market Statunitense
Search Market Europeo
Da un volume complessivo di circa
24,5 miliardi di ricerche
Da un volume complessivo di circa 10,8 miliardi
di ricerche
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Perché concentrarsi su Google?
febbraio-marzo 2011
Search Market Statunitense
Da un volume complessivo di circa 16,9 miliardi di ricerche
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di Guido Fusco
Un invenzione che non ha pari
E’ da quando Gutemberg ha inventato la stampa, rendendo libri e tomi scientifici
facilmente disponibili in internet ai lettori, che un invenzione non trasforma la
potenzialità delle persone e il loro accesso alle informazioni come ha fatto Google.
Nascosta dietro il logo colorato e un po infantile su sfondo totalmente bianco, la magica
capacità di Google di dar risposte precise e veloci centinaia di milioni di volte al giorno
ha contribuito radicalmente il modo in cui la gente trova le informazioni e tiene
aggiornate le notizie.
The Google Story di David A.Vise - 2005
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Google non solo motore di ricerca ma un vero brand…
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Accessible Search
AdSense
AdWords
Alerts Google
Google Analytics
Google Answers
Google Calendar,
Google Talk,
Google Page Creator
Art Project
Block Notes
Blog Search
Blogger
Google Bookmarks
Google Book Search
Google Buzz
Gmail
Google Catalogs
Google Checkout
Chrome Cloud Print
Google Desktop
Google Docs
Google Earth
Health
iGoogle
Google Notebook
Picasa
Product Search
Google Wave
Google Zeitgeist
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Ottobre 2006: YouTube, sito leader nella
distribuzione di video online, è entrato a far
parte della galassia Google che l'ha rilevato per
una cifra di 1,65 miliardi di dollari (1,30 miliardi di
euro). L'operazione permette a Google di
rafforzare la sua posizione rispetto a
MySpace.com, sito controllato da News Corp, il
colosso del magnate australiano Rupert
Murdoch
Applicazioni assolutamente gratuite
di Guido Fusco
Googlenomics
Perché Google non fa pagare nulla per poter usufruire di tutti questi servizi?
Googlenomics: una microeconomia basata sull’affidabilità delle risposte che Google ha nel
soddisfare il fabbisogno informativo di ciascun utente
Lo strumento principe e nei miliardi di dollari versati dalle aziende di tutto il
mondo nelle tasche della società di Mountain View
Vendere pubblicità non genera soltanto profitto, ma produce anche fiumi di informazioni sugli utenti,
sui loro gusti e le loro abitudini, dati che Google incamera e processa per predire il comportamento dei
consumatori, trovare modi di migliorare i propri prodotti e vendere ancora pubblicità
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Motori di ricerca: cosa è e come funziona
“Database delle intenzioni”…i motori di ricerca forniscono risposte al bisogno, al desiderio e alla velocità di
conoscenza di ciascuno di noi, organizzando le informazioni a livello mondiale,
rendendole universalmente accessibili e fruibili
Query di ricerca
Cosa si cela dietro questo meccanismo?
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Anatomia de motori di ricerca
Il lavoro dei motori di ricerca si divide in tre fasi:
①  Crawling o analisi: il reperimento delle informazioni pubblicate sul web avviene attraverso
programmi chiamati spider o bot, che analizzano le pagine e ne estraggono i risultati
②  Indexing o catalogazione: dopo l’analisi delle pagine e dei contenuti, una parte di questi viene
inserita nel database ed entra a far parte dell’indice di ricerca. Nel caso in cui il contenuto sia
temporaneamente irraggiungibile, i motori ne rendono comunque disponibile una copia
③  Searching o restituzione dei risultati: la restituzione implica, come si è visto, la necessità di
elencare i documenti in ordine di “importanza” rispetto alla richiesta ricevuta. La rilevanza di un
documento si base su alcuni elementi essenziali
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Hyper Search VS PageRank
I primi motori di ricerca ricercavano e riordinavano i risultati in base la contenuto delle pagine web.
Maggiore era la presenza della “parola chiave” e migliore era la posizione della pagina tra le risposte del
motore
Anno 1997
Hyper Search:
il matematico Italiano Massimo Marchiori, per la prima volta, attribuiva attraverso un
metodo inventato da lui, la rilevanza alle pagine web in base alla relazione come le altre pagine web. Non
era importante solo il contenuto della pagina, ma anche , e soprattutto come la stessa era relazionata con
le altre
Anno 1998
Marchiori, in una sua conferenza a Santa Clara presenta questo metodo. Alla conferenza era presente ,
Larry page.
Anno 1998
Larry Page e Sergey Brin depositano il brevetto dell’algortimo di PageRank
Il PageRank consente di ordinare i risultati delle ricerche in funzione della rilevanza della fonte informativa,
calcolata mediante il numero di “voti” ottenuti dalla “comunità” della rete
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Hyper Search VS PageRank
PR[A]: valore del PageRank di una pagina A
n: numero di pagine che contengono almeno un link alla pagina A
Pk: la kappesima pagina avente almeno un link verso la pagina A
PR[Pk]: valore di PageRank della pagina Pk
C[Pk]: il numero complessivo di link uscenti dalla pagina Pk
d: (damping factor) è una costante decisa da Google e che dovrebbe essere pari a 0,85 e che
Google può variare.
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Propagazione del pagerank
26,5
PR=100
PR=53
50
3
26,5
50
PR=9
25
PR=50
25
3
3
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Quali strategie?...acquisire quanti più visitatori possibili
Avendo ormai assodato che è il visitatore (consumatore/utilizzatore) ad attivarsi
scegliendo i modi e i tempi con cui “tirare” verso di sé l’informazione
Le strategie dovrebbero concentrarsi sull’acquisizione dei visitatori-clienti
Incoraggiare gli individui a visitare il proprio sito è un problema complesso. Per farlo ci sono
due grossi sistemi
Visibilità
Visibilità on line (sul web)
Visibilità off line
Per la promozione off line si può adottare la strategia della pubblicazione sui tradizionali
bollettini pubblicitari.
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Le fonti di visibilità
Visibilità
Visibilità on line (sul web)
Visibilità mediante "Mercato delle ricerche"
S.E.M. (Search Engine Marketing)
Keyword
adverstirng
Immagini, news, mappe, motori
partners di Google
Visibilità off line
Visibilità mediante "Mercato dei contenuti"
Annunci di Google o Link
sponsorizzati
S.E.O. (Search Engine Optimization)
Strumenti di Google Marketing
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Le fonti di visibilità sul Web
Analizziamo più da vicino due forme di visibilità sul web:
Visibilità mediante "Mercato delle ricerche"
Visibilità mediante "Mercato dei contenuti"
q  Mercato delle ricerche s’intende l’insieme delle richieste che gli utenti rivolgono ai
motori di ricerca. Nel caso di Google Marketing, è determinato non solo dalle
interrogazione su “Google cerc
ma anche tra le immagini, news e tra una serie di
motori partner (in Italia, Tiscali, Virgilio, Libero)
q  Mercato dei contenuti costituito dai siti che pubblicano
informazioni, notizie e quant’altro. Google acquista spazi in modo
da far apparire gli “annunci di Google”
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Il mercato delle ricerche
Il mercato delle visibilità è costituito in primo luogo da un mercato delle ricerche
Elenco siti che contengono quell’informazione
L’utente esprime i suoi bisogni
mediante delle “parole chiave”
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La forma dei bisogni
L’insieme delle parole per cercare un prodotto o un ‘informazione genera la nuova
forma
dei
bisogni
Da questa centralità dei bisogni, si capisce quanto è importante per il web marketing,
l’analisi della situazione, per intercettare e assecondare tale fabbisogno
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di Guido Fusco
Una prima definizione di SEM
S.E.M. (Search Engine Marketing): L’insieme
delle attività volte a migliorare la posizione di
un sito web all’interno dei motori di ricerca e
aumentarne il traffico proveniente da
quest’ultimi.
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SERP
Link SPONSORIZZATI
attività di keyword adversiting
SERP (Search Engine Results Page)
Risultati ORGANICI
attività di S.E.O
Link SPONSORIZZATI
attività di keyword adversiting
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Una definizione più completa di SEM
S.E.M. (Search Engine Marketing): L’insieme
delle attività volte a migliorare la posizione di
un sito web all’interno dei motori di ricerca
attraverso una scelta ponderata di visibilità
naturale (SEO), e di visibilità a pagamento
(Keyword Adversiting), al fine di raggiungere
gli obiettivi di marketing di un’impresa
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L’importanza delle prime pagine
% click
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% tempo speso
56,93
28,43
13,45
25,08
9,82
14,72
4,00
8,70
4,73
6,02
3,27
4,01
0,36
3,01
2,91
3,68
1,45
2,34
di Guido Fusco
Il triangolo d’oro
In questo studio(1) si evidenzia come i
primi tre risultati a sinistra sono quelli che
attraggono maggiormente l’attenzione
degli utenti.
Anche per questo i motori di ricerca
hanno iniziato da qualche anno a
mostrare annunci sponsorizzati in alto
(1) h&p://pages.enquiro.com/whitepaper-­‐enquiro-­‐eye-­‐tracking-­‐report-­‐II.html Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011
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Una SEO trascurata
In Italia soprattutto si tende a identificare
forzatamente il Search Engine Marketiing con il
Keyword Adversiting
(1),
relegando il SEO ad
attività di secondo piano per il marketing dei
motori di ricerca
Infatti i numeri parlano chiaro:
q  88,4 % degli investimenti in Search Engine
Marketing finiscono nel Keyword Adversiting:
Dato eclatante se si pensa che:
q  Oltre il 75 % degli utenti preferisce cliccare sui
risultati organici
(1) www.sempo.org/resource/resmgr/Docs/2008_exec_summary.pdf
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Mercato dei contenuti: la pubblicità contestuale
Oltre che raggiungere un cliente durante le sue ricerche sui motori, è possibile intercettare
l’utente anche durante la navigazione sui siti web
Spesso la pubblicità sono del tutto coerenti con il contenuto
della pagina
Google acquista spazi pubblicitari per il suo
bannering da milioni di fornitori do contenuti
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Un cambio di paradigma
Nel caso della pubblicità nel mercato delle ricerche tra l’offerta e la domanda si crea un
mercato istantaneo, ossia all’interno di questo mercato opera una domanda effettivamente
interessata all’acquisto il cosiddetto magic moment
Con questa forma di pubblicità, s’inverte il rapporto tradizionale tra l’impresa e il potenziale cliente: non è
più l’impresa a “cercare” il potenziale cliente, ma quest’ultimo che rivolge la domanda all’impresa
Con questo tipo di pubblicità, i consumatori comunicano alle aziende i propri bisogni
Il marchio è soppiantato da questo nuovo meccanismo. Anche le piccole
aziende possono competere
Questo vantaggio si verifica in misura minore con la pubblicità nel mercato dei contenuti , giacché in
quel momento nessuno ci assicura che il fabbisogno del consumatore coincida con la campagna
pubblicitaria
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