footwear hot melt adhesives

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English
Supplemento n° 6 - Agosto 2016 of International Technology Magazine
Editor Carlo Leoni - Publisher Editoriale di Informazioni Settoriali srl
Via Leonardo da Vinci, 43 - 20090 Trezzano S/N (MI) - Italia
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italiano
Notizie in breve
Notizie
La Riviera del Brenta vale 2 miliardi
news
Il distretto calzaturiero italiano
della Riviera del Brenta ha
raggiunto un fatturato di 1,99
milioni di euro nel 2015: il dato
è stato annunciato nel corso
dell’annuale assemblea di Acrib
e rappresenta una crescita di oltre
100 milioni di euro, circa il +5%
rispetto al 2014. La calzatura
del Brenta ha inoltre confermato
anche la sua vocazione all’export:
delle 19,4 milioni di paia prodotte,
il 92% è destinato all’estero.
Prada, utili in calo del 24,7%
Il primo semestre 2016 si chiude
per Prada con una flessione sia
sugli utili (-24,7%), sia dei ricavi,
scesi da 1,82 a 1,55 miliardi di
euro. E anche il margine operativo
lordo, pari al 21% dei ricavi, segna
il -3% rispetto al primo semestre
2015. Ad incidere sulla minore
performance, soprattutto il retail
del gruppo che ha segnato una
flessione del 16%, per effetto
dell’andamento negativo in
mercati come l’Europa (-18%), le
Americhe (-15%), l’Asia Pacific
(-18%) ed il Giappone (-9%),
mentre il Medio Oriente ha
mantenuto le quote in linea con
il 2015. E dalla maison italiana
della moda annunciano l’avvio di
nuove iniziative: potenziamento
ed ampliamento della piattaforma
online, con focus sui mercati
di Cina, Hong
Kong e Singapore;
ridefinizione dei criteri
di composizione
dell’offerta; revisione
del network di retail
che porterà alla
chiusura di location
non più strategiche
e nuove aperture
in mercati ad alto
potenziale.
Macy’s, chiude un centinaio di store
Penalizzata dal forte sviluppo
dell’e-commerce, la catena
di distribuzione statunitense
annuncia che, nei primi mesi del
2017, verranno chiusi 100 punti
vendita: circa il 15% dei negozi
di proprietà (675). Una decisione
drammatica che segue quella
4
presa ad inizio 2016 di chiudere 40
magazzini. I vertici dell’azienda
parlano di scelte inevitabili, che
permetteranno, però, di concentrare
gli investimenti sugli store che
hanno espresso le performance
più elevate. Questo vuol dire
che verranno ampliati gli spazi
di alcuni store, verrà potenziata
l’offerta e si punterà su una qualità
più elevata dei prodotti. Particolare
attenzione, inoltre, verrà data al
servizio che resta un punto di
forza per gli spazi commerciali. La
situazione alla quale si è giunti, è
la causa della flessione continua
che ha caratterizzato gli ultimi 18
mesi: l’ultimo trimestre fiscale,
con un fatturato di 5,87 miliardi di
dollari, rispetto allo stesso periodo
del 2015 ha fatto registrare un calo
delle entrate del 3,9%. A questo va
aggiunto che in 12 mesi le azioni
Macy’s hanno perso il 50% del
loro valore.
english
Riviera del Brenta
is 2 billion euro worth
In 2015, the Italian footwear
district of Riviera del Brenta
has achieved a turnover of
1.99 million euro. This figure
was announced at the ACRIB
annual meeting and represents a
growth of over 100 million euro,
approximately +5% compared
to 2014. The figures also confirm
the vocation for export of Brenta
footwear: 92% of the 19.4 million
pairs produced went abroad.
Prada - profits down 24.7%
Prada closed the first half of 2016
with a decline in both earnings
(-24.7%) and revenue, which fell
from 1.82 to 1.55 billion euro.
And even the EBITDA, equal to
21% of revenues, registered 3% compared to the first half of
2015. This lower performance
was due mainly to the Group
retail that registered a decline
of 16%, caused by the negative
trend negative in markets, such
as Europe (-18%), the Americas
(-15%), Asia Pacific (-18%), and
Japan (9%), while the Middle East
registered the same levels of 2015.
And the launch of new initiatives is
announced by the Italian fashion
house: the strengthening and
expansion of the online platform,
focusing on the Chinese, Hong
Kong, and Singapore markets;
a redefinition of the offering
portfolio criteria; a review of the
retail network that will lead to the
closure of non-strategic locations
and new openings in high-potential
markets.
Macy’s – a hundred of stores
to be closed down
Penalized by the strong
development of e-commerce, the
US distribution chain announced
that, in the first months of
2017, 100 stores will be closed
down - about 15% of the owned
stores (675). This is a dramatic
decision which follows the one
taken at the beginning of 2016,
with the closure of 40 stores.
The company’s management
speaks of unavoidable choices
that will allow, however, focusing
investments on the best-performing
stores. This means that the space
of some stores will be expanded,
the offer will be enhanced and the
focus will be on a higher quality
of products. In addition, a special
attention will be given to the
service that remains strength for
commercial spaces. The situation
so far is the cause of continuous
decline that has characterized
the last 18 months: the last fiscal
quarter, with revenues of 5.87
billion dollars, compared to the
same period of 2015, showed
a decline in revenues by 3.9%.
Moreover, in 12 months, Macy’s
shares lost 50% of their value.
International Technology Journal • Settembre 2016
primo piano
foreground
english
Steve Madden - sales at a
standstill
A substantial sales stability was
shown in the second quarter
of 2016 for Steve Madden that
registered an increase of 0.6% to
325.4 million dollars, with a net
income up to 24.7 million dollars,
compared with 24.5 registered in
the same period of 2015.
As for channels, the wholesale
net sales achieved 262.9 million
dollars, compared with 266.7
million dollars in the second
quarter 2015, bringing the gross
margin of the wholesale trade to +
31.1% compared to 29.8%. Retail
sales reached instead 62.5 million
dollars, compared to 56.9 in the
same period last year, with a retail
gross margin down to 62.8%. In
the second quarter, Steve Madden
opened 2 additional direct and
indirect outlets, reaching a total
of 180 business outlets, 4 of which
are on the Internet.
Footlocker carried
Wall Street away
Excellent performance for the
American multi-brand, Footlocker
that, in the second quarter of 2016,
registered an increase of 11%.
In the same period, the sports
footwear and clothing retailer
registered sales and profits with a
positive sign: 127 million dollars,
up from 119 million in the same
period last year, with a gain of 94
cents per share. Also growing was
the turnover, which grew from 1.70
to 11.78 billion dollars.
Adidas – a new factory opening
in the US
Within a macro-trend of getting
production sites closer to the
consumer markets, Adidas
announced that it will open,
in 2017, a new facility for the
production of footwear in the US,
in the Atlanta area. Stretched
over an area of 74,000 square
meters, the new Speedfactory will
be equipped with cutting-edge
production technologies, employ
160 workers and produce at full
capacity about 500 thousand
pairs of shoes per year, focusing
on the running segment. “Speed
is much more than a business
strategy for us,” commented Glenn
Bennett, member of the Executive
Committee of the Adidas Group
and Global operations manager,
who added: “Speed ??is all
around us. It is what the athletes
train for, and it is essential for
our consumers, who live in an
instant world. With the first US
Speedfactory, we are combining
some of the best technologies
and production processes around
the world, to give our customers
access to constant innovations.
This is another big step forward in
our ambition to become the world’s
first truly fast sports brand”.
italiano
Notizie in breve
Notizie
Steve Madden: vendite al palo
Situazione di sostanziale stabilità
nelle vendite per Steve Madden
che nel secondo trimestre 2016
registra un aumento dello 0,6% a
quota 325,4 milioni di dollari, con
l’utile che sale a 24,7 milioni di
dollari rispetto ai 24,5 registrati
nello stesso periodo del 2015.
Quanto ai canali, le vendite nette
all’ingrosso sono state pari a 262,9
milioni di dollari, contro i 266,7
milioni del secondo trimestre
2015, portando il margine lordo
del commercio all’ingrosso
al +31,1% rispetto al 29,8%.
Quelle al dettaglio hanno invece
raggiunto 62,5 milioni di dollari
a fronte dei 56,9 dello stesso
periodo dell’anno precedente,
con margine lordo al dettaglio in
flessione al 62,8%. Nel secondo
trimestre, Steve Madden ha aperto
news
2 ulteriori punti vendita diretti e 7
indiretti, arrivando ad un totale di
180 punti vendita aziendali, di cui
4 su Internet.
Footlocker fa sognare Wall Street
Ottima performance per il titolo
del multi-brand americano
Footlocker che, nel secondo
trimestre 2016, segna un +11%.
Il rivenditore di calzature e
abbigliamento
sportivo ha
registrato nello
stesso periodo vendite e profitti
con segno positivo: 127 milioni di
dollari di utile, in crescita rispetto
ai 119 milioni dello stesso periodo
dell’anno scorso, con un guadagno di
94 centesimi per azione. In crescita
anche il fatturato, che è passato da
1,70 miliardi di dollari a 11,78.
Adidas, apre fabbrica in Usa
All’interno di un macro-trend di
avvicinamento dei siti produttivi
ai mercati di consumo, Adidas
annuncia che aprirà un nuovo
stabilimento per la produzione
di calzature negli Usa, nella
zona di Atlanta, nel 2017. La
nuova Speedfactory si stenderà
su una superficie di 74.000 metri
quadrati, sarà dotata di tecnologie
produttive all’avanguardia,
impiegherà 160 addetti e produrrà
a pieno regime circa 500mila
paia di calzature annue con
focus sul segmento running.
“La velocità è molto più di una
strategia di business per noi”,
ha commentato Glenn Bennett,
membro del comitato esecutivo di
Adidas Group e responsabile delle
operazioni globali, aggiungendo:
“La velocità è tutto intorno a
noi. È quello per cui gli atleti si
allenano, ed è essenziale per i
nostri consumatori che vivono
Settembre 2016 • International Technology Journal
in un mondo istantaneo. Con il
primo Speedfactory statunitense,
stiamo combinando alcune delle
migliori tecnologie e processi
di produzione di tutto il mondo,
per dare ai nostri consumatori
l’accesso a costanti novità. Si
tratta dii un altro grande passo
avanti nella nostra ambizione di
diventare il primo vero marchio
sportivo veloce del mondo”.
5
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italiano
Notizie in breve
english
Weitzman lascia la direzione artistica del suo brand
Prada – windows makeover
In order to offer customers a
new shopping experience, Prada
group aimed at redesigning its
boutiques. After the restyling of
the Shanghai area, at the Mall
Plaza 66, the new concept was
applied to the Canton Road store
in Hong Kong and to the space
at the Gum Mall in Moscow.
The first, with an area of 1300
square meters, now sports a
new facade inspired by the
works of the Venezuelan artist,
Carlos Cruz-Diez, a member
of the kinetic movement - all
geometries and optical themes.
The interior was renovated,
as well; the carpet replaced
the chequered floors, the walls
are draped with velvets and a
green marble staircase covered
by a steel and glass case runs
to the basement, in which
women’s clothing and footwear
collections are displayed.
The latter, with two floors for
a total of 670 square meters
overlooking the Red Square
in Moscow, alternates velvets,
marble, glass and floors in white
and black squares, recalling the
historic store in Milan.
Non sarà più Stuart Weitzman
la mente creativa dell’omonimo
brand di calzature: a partire dal
maggio 2017 sarà Giovanni
Morelli, già design director dei
prodotti in pelle di Loewe, a
disegnare le collezioni di calzature
del marchio. Weitzman resterà
comunque chairman della griffe,
oggi sotto l’ombrello del gruppo
Coach.
Weitzman leaves the artistic
direction of his brand
Stuart Weitzman will no longer
be the creative mind of his
footwear brand - as of May
2017, the new designer of the
brand’s footwear collections
will be Giovanni Morelli,
former design director of Loewe
leather products. Weitzman will
remain chairman of the brand,
now under the Coach Group’s
umbrella.
Notizie
Prada: rifà il look alle vetrine
news
La strategia retail del gruppo
Prada punta al restyling delle
boutique per offrire alla clientela
una nuova esperienza di shopping:
dopo aver rifatto il look dello
spazio di Shanghai, presso il Mall
Plaza 66, il nuovo concept è stato
applicato allo store di Canton
Road ad Hong Kong e allo spazio
presso il Mall Gum di Mosca.
1300 mq il primo, ora sfoggia
una nuova facciata ispirata alle
opere dell’artista venezuelano
Carlos Cruz-Diez, esponente
del movimento cinetico, tutta
geometrie e temi optical. Anche
gli interni sono stati rinnovati: la
moquette ha sostituito i pavimenti
a scacchi, velluti drappeggiano
le pareti e una scala in marmo
verde coperta da una teca di
acciaio e cristallo porta al piano
interrato che ospita le collezioni
abbigliamento e calzature donna.
Il secondo, due livelli per 670 mq
affacciati sulla piazza Rossa di
Mosca, alterna velluti, marmo,
vetro e i pavimenti a riquadri
bianchi e neri, richiamo dello
storico store milanese.
Stuart Weitzman
Le Coq Sportif torna alle radici
Le Coq Sportif torna a focalizzarsi
sull’abbigliamento: un ritorno
alle radici, visto che il brand
francese era nato proprio come
produttore di abbigliamento e
6
solo in seguito ha puntato sulla
calzatura che lo ha reso celebre.
Nonostante la scarpa rappresenti
il 70% del fatturato al momento,
l’incoraggiante crescita del
30-40% registrata dal comparto
abbigliamento negli ultimi due
anni ha spinto l’azienda ad
intraprendere una strategia di
sviluppo del segmento, puntando,
inoltre, al controllo totale della
filiera. Prosegue anche il piano
di espansione del retail che
prevede l’apertura di una decina
di nuovi punti vendita entro il
2017: 7 in Francia, 1 in Italia
(verosimilmente a Roma), 1 in
Spagna e un ultimo in Inghilterra.
Previsto anche l’aumento dei
corner in Francia (da 200 a 240) e
in Italia (da 30 a 50).
Le Coq Sportif gets back
to the roots
Le Coq Sportif is focusing again
on clothing. Apparently, this
is a return to the roots, since
the French brand started as a
clothing manufacturer, and only
afterwards had focused on the
footwear that made it famous.
Despite presently the footwear
represents 70% of sales, the
encouraging growth of 30-40%
recorded by the clothing sector
in the past two years has pushed
the company to undertake a
segment development strategy,
aiming also at the total control
of the supply chain. The retail
expansion plan also keeps
going, with the future opening
of ten new stores by 2017: 7 in
France, 1 in Italy (probably in
Rome), 1 in Spain and finally
1 in England. An increase of
sales corners is also planned in
France (200 to 240), and Italy
(30 to 50).
International Technology Journal • Settembre 2016
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italiano
Dati congiunturali dei primi sei mesi per la calzatura made in Italy
Modesta la
crescita del saldo
commerciale
Mercato
market
È difficile essere ottimisti per i
produttori di calzature italiani,
che nel bilancio dei primi sei
mesi del 2016 devono registrare
ancora dati in flessione sul
fronte della produzione, dei
consumi interni e dell’export.
Segni negativi di per sé non
particolarmente rilevanti visto
che si parla di un -2% dei volumi
prodotti e meno dell’1% per
consumi interni e quantitativi
esportati. Alla voce export, per
altro, si registra una crescita del
fatturato del 4,1%, a conferma,
sempre che ce ne sia bisogno,
del valore riconosciuto al made
in Italy dal mercato estero. Nel
corso della conferenza stampa
tenutasi il 2 settembre scorso, in
occasione della presentazione
di theMicam (3/6 settembre
2016), proprio in merito ai
I principali indicatori congiunturali
dell’industria calzaturiera
(1° Semestre 2016 e previsioni 2° Semestre)
Fonte: Elaborazioni e stime Assocalzaturifici
8
mercati esteri, la Presidente
di Assocalzaturifici, Annarita
Pilotti, ha sottolineato i danni
derivanti dal ritardato accordo
di libero scambio tra Europa e
USA (Transatlantic Trade and
Investment Partnership, TTIP)
e del prolungarsi dell’embargo
europeo nei confronti della
Russia: un mercato strategico
per i molti produttori italiani che
operano nell’area fashion.
Occupazione in calo
Nuove nubi all’orizzonte sul
versante occupazionale. La voce
“calzaturifici” registra ancora a
fine giugno un timido recupero
nel numero di addetti rispetto a
dicembre (+397 tra industria e
artigianato, pari al +0,5%). Dato,
però, che se viene allargato alla
filiera che coinvolge i produttori
di componenti per il settore,
passa repentinamente in area
negativa, con un totale di -220
addetti (-0,2%).
Le aziende chiudono
Il primo semestre 2016 porta
a registrare una nuova morìa
delle imprese. Parlando dei soli
calzaturifici, le aziende costrette
a chiudere i battenti sono state
59: rispetto a dicembre 2015
la perdita percentuale è pari
all’1,2%.
Se si aggiungono le imprese
produttrici di componenti, il
numero complessivo delle
aziende chiuse sale a quota 104
(-0,9% rispetto a dicembre 2015).
Forte la richiesta della Cassa
Integrazione Guadagni (CIG)
Aumentano del 27,2% le ore
autorizzate nei primi 7 mesi 2016
(+48%) per la CIG straordinaria.
Dall’associazione arrivano i
seguenti dati suddivisi per aree di
produzione calzaturiera: Emilia
Romagna +123%, Toscana
+69%, Campania +44%, Veneto
+34%, Marche +25%. Le Marche
si confermano di gran lunga la
regione col maggior numero di
ore autorizzate (3,8 milioni) e
sono la regione con la maggior
english
The first six months’ economic data
of the Made in Italy footwear
Slight growth
in the trade balance
The Italian footwear manufacturers
are hardly optimistic, as they still
registered negative production,
domestic sales, and export data in
the outcome of the first six months
of 2016. This negative data is not
particularly significant in itself, as
the volumes produced declined by
-2%, and domestic sales and exports
declined in quantity by less than
-1%. On the other hand, exports
registered a turnover increase by
4.1%, confirming how much the
foreign market appreciates the value
of Made in Italy. During the press
conference held on September 2, at
the presentation of theMicam (3/6
September, 2016), the President of
Assocalzaturifici, Annarita Pilotti,
referring to the foreign markets,
emphasized the damage resulting
from the delayed Free Trade
Agreement exchange between
Europe and the USA (Transatlantic
Trade and Investment Partnership,
TTIP) and the prolonged
European embargo on Russia – a
strategic market for many Italian
manufacturers operating in the
fashion field.
Employment down
New clouds in the employment
front. On late June, the item
“shoe factory” still registered a
timid recovery in the number of
employees, compared to December
(+397 between industry and
handicrafts, i.e. +0.5%). However,
when extended to the supply chain
involving the sector component
manufacturers, this data switches
abruptly into the negative area, with
an overall -220 employees (-0.2%).
Companies closing down
A new widespread closing down
of enterprises was registered in
first half of 2016. In terms of shoe
factories alone, the companies
forced to close down were 59;
compared to December 2015, the
percentage loss was 1.2%.
When adding the component
manufacturing enterprises, the
total number of the closed down
companies becomes 104 (-0.9%
compared to December 2015).
High demand for ‘Cassa
Integrazione Guadagni’ (Wages
Guarantee Fund)
In the first seven months of 2016, an
increase by 27.2% of extraordinary
short-time allowance (+48%) was
registered. The Association provided
the following data, broken down by
footwear production areas: Emilia
Romagna +123%, Tuscany +69%,
Campania +44%, Veneto +34%,
Marche +25%. By far, the latter
proved to be the region with the
highest number of allowed hours
(3.8 millions); this is also the area
with the highest growth in absolute
International Technology Journal • Settembre 2016
primo piano
foreground
english
terms (+774,000 hours.) The
current CIG is almost double when
compared to the first seven months
of 2008 (pre-crisis): the hours for
the Marche area are over three and
a half times since then (+284%), and
more than triple for Emilia Romagna
(+219%.)
Production trends
The data provided by Assocalzaturifici,
according to the survey conducted on
a sample of associated companies,
points out, in the first half of 2016,
a decline by 2.0% in volume and
stability in value (+0.1%).
Italian household consumption
A negative trend that has persisted
for 8 consecutive years, although, in
the first half of this year, a slowdown
in the decline (0.7% in quantity, and
2.3% in sales) was registered. So, the
negative sign decreased in absolute
terms, while the long-awaited
turnaround is still yet to come.
Export and reference markets
The first five months’ figures showed
a loss of 0.7% in volume, but an
increase of 4.1% in value. Overall,
the European Union - where seven
out of ten exported shoes are sold
–held up: 0.7% in volume, despite
-5.7% of France.
The CSI fall stopped (+3.2% in
volume, thanks to Russia, +4.7%,
and Ukraine, +45.4%, while
Kazakhstan still registered -17%).
In these areas, though, a decrease
of over 12% of the average selling
price was registered, resulting in
a loss of turnover by 9.6%). The
recovery in Russia and Ukraine are
to be considered quite limited for
now, since sales remain significantly
lower compared to the first 5
months of two years ago (-30%
in quantity and -40% in value for
both markets). The United States,
as widely expected, slowed down
(+0.1% in volume, +0.5% in value),
with a decline of 10% in volume in
April and May. Positive signs in the
Far East (overall +3% in quantity,
and 8.3% in value), although less
performing compared with the recent
past. China and Hong Kong, on the
whole the 5th market for Italy in
terms of value, registered +3.8% and
4.8% in quantity, respectively. South
Korea, after the exploits of recent
years, slowed down in quantity
(-1.6%) but registered +12% in
April and May, Japan recovered
by closing the first 5 months with
+2.3% in volume and +8.6% in
value – the last three-year negative
trend was then reversed. Negative
results for the Middle East, instead
(-11.3% in quantity, with declines in
the Emirates and Saudi Arabia of
around 20% in volume).
Trade balance still positive
In the first 5 months of the year,
imports grew both in quantity
(+5.7%) and value (+7.3%). The
same applies to the trade balance,
reaching +1,611.6 million euros
(+0.4% over the first 5 months of
2015.)
italiano
Dati congiunturali dei primi sei mesi per la calzatura made in Italy
crescita in termini assoluti
(+774mila ore). La CIG attuale
è quasi doppia se raffrontata ai
primi 7 mesi 2008 (pre-crisi):
nelle Marche le ore sono oltre tre
volte e mezzo rispetto ad allora
(+284%) e più che triple anche in
Emilia Romagna (+219%).
Trend della produzione
I dati forniti da Assocalzaturifici,
in base all’indagine a campione
condotta presso le aziende
associate, sottolineano per il
primo semestre 2016 un calo
del 2,0% in volume e stabilità in
valore (+0,1%).
Consumi delle famiglie italiane
Un trend negativo che perdura
ormai da 8 anni consecutivi,
anche se nel primo semestre di
quest’anno si registra una frenata
della flessione (0,7% in quantità e
-2,3% in fatturato): segno meno,
quindi, che diminuisce in valore
assoluto, ma non fa registrare
la tanto attesa inversione di
tendenza.
Export e mercati di riferimento
I dati dei primi 5 mesi
evidenziano una perdita in
volume del 0,7% ma un aumento
del 4,1% valore. Tiene nel
complesso l’Unione Europea,
dove si vendono sette scarpe su
dieci tra quelle esportate: -0,7%
in volume, malgrado il -5,7%
della Francia.
Si ferma la caduta nella CSI
(+3,2% in quantità, grazie
a Russia +4,7% e Ucraina
+45,4%, mentre per il Kazakistan
ancora -17%): in calo di oltre
il 12%, però, il prezzo medio
di vendita in queste aree, con
la conseguenza di una perdita
di fatturato del 9,6%. Recuperi
in volume, quelli in Russia
e Ucraina, ovviamente per
ora assolutamente limitati,
dal momento che le vendite
rimangono decisamente inferiori
rispetto ai primi 5 mesi di due
anni fa (-30% in quantità e
-40% in valore per entrambi i
mercati). Rallentano la corsa,
come largamente previsto, gli
USA (+0,1% volume e +0,5%
valore), con una frenata del 10%
in quantità nel bimestre aprilemaggio. Segni positivi nel Far
East (+3% in quantità e +8,3%
in valore nell’insieme), benché
meno premianti a confronto col
recente passato.
Settembre 2016 • International Technology Journal
Mercato
Cina +3,8% in quantità e Hong
Kong +4,8%: assieme sono il 5°
mercato in valore per l’Italia. La
Sud Corea, dopo gli exploit degli
ultimi anni, frena in quantità
(-1,6%) ma fa +12% in valore. Il
Giappone recupera nel bimestre
aprile-maggio chiudendo i primi
5 mesi con un +2,3% in volume e
+8,6% in valore: si inverte quindi
il trend negativo dell’ultimo
triennio. Male invece il Medio
Oriente (-11,3% in quantità, con
flessioni in Emirati e Arabia
nell’ordine del 20% in volume).
market
Analisi Export
Quantità anno 2016 per mese
(Variazioni % su analogo mese 2015)
Fonte: Elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT
Saldo commerciale sempre
positivo
Nei primi 5 mesi dell’anno cresce
sia in quantità (+5,7%) che in
valore l’import (+7,3%), lo stesso
vale per il saldo commerciale che
si attesta a quota +1.611,6 milioni
di euro (+0,4% rispetto i primi 5
mesi 2015).
Analisi Import
Quantità anno 2016 per mese
(Variazioni % su analogo mese 2015)
Fonte: Elaborazioni Assocalzaturifici su dati ISTAT
9
primo piano
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italiano
Italia: trend del settore pelletteria nei primi mesi del 2016
Aumentano
i volumi esportati
Mercato
market
Nel 2015 il settore ha beneficiato
ancora della spinta generata dal
fatturato estero (6,5 miliardi di
euro il valore complessivo delle
merci esportate), che ha portato
alla crescita del saldo commerciale
(+3,9 miliardi) e ha dato ossigeno
a molte aziende. Il mercato interno
resta in forte difficoltà e registra
ulteriori cali sia in volume (-2,3%)
sia in valore (-2,7%). Il 2015, in
sintesi, si archivia con un fatturato
complessivo di 7,2 miliardi di
euro, dei quali solo 1,6 generati dai
consumi interni.
Trend del 1° trimestre 2016
Frena il prodotto destinato alla
fascia del lusso, ma il fatturato
comunque tiene: 1,6 miliardi di
euro (-0,05%). Gli articoli più
SCHEDA DI SETTORE
(anno 2015)
penalizzati sono quelli realizzati in
pelle (-3,3%), compresa la borsa
per donna che contiene la flessione
al -1,7% e il cui prezzo medio
diminuisce dello 0,8%. In generale,
per tutti i prodotti del settore
realizzati in pelle, il trend è in forte
decelerazione con punte massime
che arrivano al -14% per gli articoli
da lavoro e le cartelle. Più brillante
il trend degli articoli prodotti in
materiale sintetico, il cui fatturato
cresce in generale del 12% e del
22% per la marocchineria.
Secondo alcune stime, il mercato
della pelletteria rappresenta il
30% circa delle vendite totali
del segmento lusso, trainato,
quest’ultimo, dalle vendite negli
USA e in Giappone, mercati che
hanno rallentato tra la fine del 2015
e la prima parte dell’anno in corso.
La forte propensione all’export di
un settore che realizza sui mercati
esteri quasi il 90% del suo fatturato,
si conferma anche nei primi tre
mesi del 2016: si assiste, però, ad
uno spostamento della richiesta
verso fasce di prezzo più basse.
I volumi esportati, infatti, sono
cresciuti del 7,6%: anche per la
vendita in volume si registra un calo
della richiesta del prodotto in pelle
(-3%), mentre cresce la richiesta
di prodotti in sintetico (+11,7%). Il
prezzo dei prodotti esportati scende
mediamente del 7%: in particolare
i prodotti in pelle perdono il 3,5%.
Differente anche in questo caso il
trend per le borse da donna, il cui
prezzo medio passa da 100,6 a 98,2
english
Italy – Leather goods sector trend
in the first months of 2016
The exported
volumes increase
In 2015, the foreign sales boost
- with a total value of exported
goods of 6.5 billion euro - was
still beneficial for the sector. This
also led to the growth of the trade
balance (+3.9 billion euro) and
gave financial assistance to many
companies. The internal market,
still in great difficulty, registered
further declines both in volume
(-2.3%) and in value (-2.7%).
Briefly, 2015 was closed with a
total turnover of 7.2 billion euro,
of which just 1.6 million euro were
from domestic sales.
2016 1st quarter’s trend
The luxury segment slowed down,
but the turnover was almost
steady; 1.6 billion euro (-0.05%).
The most impacted items were the
leather products (-3.3%), including
women’s bag, with a moderate
decline of -1.7% and an average
price decreasing by 0.8%. On the
whole, the sector leather product
trend slowed down considerably,
with a peak reaching -14% for
work items and briefcases. Better
was the trend of the synthetic
material products, whose sales
grew by 12% on the whole, and
22% for morocco goods. According
to some estimates, the leather
goods market represents about 30%
of the luxury segment total sales,
which was driven by sales in the
US and Japan, and these markets
slowed down between the end of
2015 and the first part of this year.
The strong natural bent for export
of an industry that realizes almost
90% of its turnover on foreign
markets was also confirmed in
the first three months of 2016;
however, a shift in demand toward
lower price ranges was seen. The
exported volume, in fact, grew by
Esportazioni per gruppi di prodotto e materiali d’uso
(valori in euro) - gennaio/marzo 2016
10
International Technology Journal • Settembre 2016
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italiano
Italia: trend del settore pelletteria nei primi mesi del 2016
Mercato
euro: il prezzo medio della borsa in
pelle si attesta a 181 euro (-1,2%).
market
I mercati esteri
La frenata degli articoli del
lusso trova riscontro nel calo del
fatturato negli Stati Uniti (-11%),
uno dei mercati di riferimento
per la pelletteria made in Italy.
L’aumento dell’export in volume
(+2,2%), conferma però l’interesse
del consumatore statunitense
per il prodotto realizzato in
Italia, suo secondo mercato di
approvvigionamento per i prodotti
di pelletteria, dopo la Cina. Nel
2015 l’export di articoli di pelletteria
negli Stati Uniti ha portato nelle
casse del Paese 560 milioni di
euro: nel primo trimestre del 2016,
pur con la contrazione evidenziata
sopra, il fatturato negli USA ha
raggiunto 133 milioni. Un primo
trimestre confortante anche per le
vendite in Giappone, Paese che
rappresenta il secondo mercato di
sbocco: valore esportato oltre 122
milioni (+13% circa) con un trend in
crescita anche per i volumi venduti.
La Cina mostra una flessione
importante del fatturato (-15%) che
mette in risalto, in questo caso, la
tendenza ad acquistare in modo più
contenuto il lusso e i prodotti di
brand famosi; i volumi esportati
infatti aumentano dell’11%.
Gli acquisti cinesi dall’Italia si
posizionano quindi, mediamente, su
una fascia del mercato meno alta,
anche se si assiste sempre più al
fenomeno, che qualcuno ha definito
di delocalizzazione al contrario,
di griffe cinesi che affidano la
realizzazione di prodotti di alta
gamma a laboratori specializzati
italiani, con un’alta richiesta di
qualità: un mezzo questo, forse
l’unico, che consente ai piccoli
produttori italiani di entrare
nel mercato cinese, ma anche
l’unico modo per i brand cinesi di
posizionarsi in fasce più alte del
mercato. Hong Kong si conferma
il quarto mercato di sbocco per la
pelletteria italiana con quasi 148
milioni di fatturato, una crescita del
6% e una sostanziale stabilità nei
volumi esportati (-0,6%). In Europa
crescono le vendite in Germania
(+15%), Spagna (+7,6%) e Francia
(+5,2%), mentre arretra il mercato
del Regno Unito (-61%) che è stato
sempre in positivo negli ultimi
tre anni. Stabile, dopo due anni
di forte arretramento, il fatturato
nella Federazione Russa (-0,1%),
più accentuato il calo dei volumi
(-3,6%).
Esportazioni nei principali paesi
(valori in euro) - gennaio/marzo 2016
12
english
7.6%, although a decline in the
leather product demand (-3%) was
registered; on the other hand, the
demand for synthetic products grew
by +11.7%. The average price of
exported products dropped by 7%;
in particular, leather products lose
3.5%. Also in this case, women’s
bag trend is different, with an
average price changing from 100.6
euro to 98.2 euro. The average
price of the leather bag was 181
euro (-1.2%).
Foreign markets
The slowdown in the luxury goods
was reflected in the sales decline in
the United States (-11%), one of the
key markets for leather goods Made
in Italy. The volume export increase
(+2.2%), however, confirms the
interest of the American consumers
for Italian products. For the United
States, Italy is the second supply
market for leather goods products
after China. In 2015, the export of
leather goods in the United States
brought to Italian economy 560
million euro. In the first quarter
of 2016, despite the contraction
highlighted above, sales in the US
reached 133 million euro. In the
same period, sales were also good
in Japan, a country that represents
for Italy the second outlet market
– the exported value exceeded 122
million euro (about +13%), with a
growing trend also for the volumes
sold.
China showed a significant
decline in turnover (-15%) which
highlights, in this case, the
tendency to buy luxury and famous
brand products more cautiously;
the volumes exported, in fact,
increased by 11%.
On average, Chinese purchases
from Italy were focused on a less
high market segment, although
there’s an increasingly witnessed
phenomenon – called by someone
‘backwards relocation’ - in
which Chinese brands entrust
the manufacturing of high-end
products to Italian specialized
laboratories, with a high demand
for quality. And this is a way maybe the only one - for small
Italian manufacturers to enter the
Chinese market, but also the only
way for Chinese brands to position
themselves in higher market
segments.
Hong Kong is the fourth largest
market for Italian leather goods,
with nearly 148 million euro in
revenues - an increase of 6% and
a substantial stability in exported
volumes (-0.6%). In Europe, sales
grew in Germany (+15%), Spain
(+7.6%), and France (+5.2%),
while the UK market, always
positive in the last three years,
moved back (-61%). The Russian
Federation turnover - after two
years of strong decline - was stable
(-0.1%), while worse was the fall in
volumes (-3.6%).
International Technology Journal • Settembre 2016
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italiano
english
In occasione dell’Assemblea
Cinque appuntamenti
Annuale dell’Associazione,
itineranti per sono
presentare
state premiate
la prossima
cinque
edizione
aziende
di theMICAM
associate
Assomac premia
la longevità
delle aziende
Attualità
actuality
Il premio che Assomac ha conferito
alle proprie aziende associate,
che quest’anno festeggiano
importanti anniversari, è un tributo
alla longevità, alla forza e alla
determinazione di ciascuna. In
occasione dell’Assemblea Annuale,
svoltasi a Desenzano del Garda, la
Presidente di Assomac Gabriella
Marchioni Bocca ha consegnato,
infatti, una targa premio a cinque
aziende associate: Metallurgica
Lombarda per i suoi 96 anni,
Atom, Gusbi e Mosconi per i loro
70 anni e Ormac per i suoi 65 anni.
«Una ricorrenza importante, in
cui celebrare successi e traguardi
raggiunti, affrontati sempre
con grande passione e tenacia,
nonostante le difficoltà - ha
affermato Gabriella Marchioni
Bocca, presidente di Assomac. Siete
voi il cuore pulsante del nostro
settore ed è importante, anche
in quest’occasione, mettercela
tutta per non fermarsi. Le sfide,
ma soprattutto le opportunità da
cogliere, sono ancora molte: il
mondo si muove così velocemente
ed è in continua trasformazione
che non è possibile ignorare il
cambiamento».
A nome di tutti gli associati
Assomac, la Presidente ha
ringraziato le aziende per il lavoro
che quotidianamente svolgono, per
le sfide che ogni giorno affrontano
con coraggio e dedizione in un
contesto macroeconomico ancora
difficile e insidioso. Anche grazie
al supporto dell’Associazione, le
associate sono riuscite a reagire
con sicurezza ai cambiamenti
globali, rispondendo alle esigenze
del mercato e dei clienti, in
continua evoluzione.
L’invito e l’auspicio della
presidente sono stati quello
di celebrare la propria vitalità
aziendale, preservando il proprio
know how, valorizzando la
sapiente cura con cui si seguono
tutti i passaggi
della produzione,
giorno dopo
giorno, facendo
tesoro del
proprio passato
ma sempre con
uno sguardo al
futuro, elementi
imprescindibili
di quel madein-Italy
manifatturiero
che invidiano in
tutto il mondo.
Mosconi - 70 anni
Metallurgica Lombarda - 96 anni
At the Annual Meeting
of the Association, five
member companies have
been awarded
Assomac awards
enterprises’
longevity
The award Assomac has given
to its member companies
which this year will celebrate
important anniversaries is a
tribute to the longevity, strength
and determination of each of
them.
At the Annual Meeting, held
in Desenzano del Garda, the
President of Assomac, Gabriella
Marchioni Bocca, has awarded
with a plaque five member
companies:
Metallurgica Lombarda for
its 96 years, Atom, Gusbi and
Mosconi for their 70 years, and
ORMAC for its 65 years.
“This is an important event, in
which to celebrate successes
and achievements, always
faced with great passion and
perseverance, despite the
difficulties,” - said Gabriella
Marchioni Bocca, president
of Assomac. “You are the
beating heart of our industry
and it is important, even at this
occasion, try harder not to stop.
The challenges, but above all
the opportunities to be seized,
are still many: the world is
moving so fast and evolves so
rapidly that it is impossible to
ignore the change”.
On behalf of all Assomac
members, the President has
thanked the companies for the
work they perform daily, for the
challenges they face each day
with courage and dedication in
a still difficult and treacherous
macroeconomic environment.
It was also thanks to the
Association support that the
member companies have been
able to react with confidence to
global changes, responding to
the ever evolving market and
customer needs.
The President’s invitation
and the hope has been that of
celebrating their corporate
vitality, preserving their knowhow, valuing the expert care
with which all the production
steps are performed, day after
day, taking advantage of their
history but always with a look
to the future, the essential
elements of that manufacturing
Made-in-Italy envied all around
the world.
Ormac - 65 anni
Gusbi - 70 anni
14
Atom - 70 anni
International Technology Journal • Settembre 2016
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Firenze, giugno 2016
PITTI FILATI
16
International Technology Journal • Settembre 2016
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Settembre 2016 • International Technology Journal
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Firenze, giugno 2016
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18
International Technology Journal • Settembre 2016
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