Wortprotokoll - Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
Transcription
Wortprotokoll - Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
SÜDTIROLER LANDTAG CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Wortprotokoll der 91. Sitzung vom 21. Dezember 2000 – Resoconto integrale della seduta n. 91 del 21 dicembre 2000 XII. LEGISLATUR XII. LEGISLATURA 1998 - 2003 Nr. 91 - 21.12.2000 VORSITZ DES PRÄSIDENTEN: HERMANN THALER PRESIDENZA DEL PRESIDENTE: ORE 10.01 UHR (Namensaufruf - Appello nominale) PRÄSIDENT: Ich eröffne die Sitzung des Südtiroler Landtages. Ich ersuche um die Verlesung des Sitzungsprotokolles der letzten Sitzung. FEICHTER: (Verliest das Sitzungsprotokoll - legge il processo verbale) PRÄSIDENT: Wenn keine E inwände erhob en werden, gilt das Protokoll im Sinne des Art. 59, A bsatz 3 der Ge schäftsordnung als genehmigt. TOP 79) Landesgesetzentwurf Nr. 62/00: "Bestimmung en über das Erste llen des Haushaltes für das Finanzjahr 2001 und für den Dreijahreszeitraum 2001-2003 und andere Gesetzesbe stimmungen (Fina nzgesetz 2001)" (vorgelegt von der Landesregierung auf Vorschlag des Landesrates Di Puppo). Punto 79) all'odg: Disegno di legge provinciale n. 62/00: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2001 e per il triennio 20012003 e norme di legge collegate (legge finanziaria 2001)" (presentato dalla Giunta provinciale su proposta dell'ass. Di Puppo). TOP 80) Landesgesetzentwurf Nr. 63/00: "Haushaltsvoranschlag der autonomen Provinz Bozen für das Finanzjahr 2001 und für den Dreijahreszeitraum 20012003" (vorgelegt von der Landesregierung auf Vorschlag des Landesrates D i Puppo). Punto 80) all'odg: Disegno di legge provinciale n. 63/00: "Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano per l'anno finanziario 2001 e per il triennio 2001-2003" (presentato dalla Giunta provinciale su proposta dell'ass. Di Puppo). Wir fahren mit der Generaldebatte weiter. Herr Abgeordneter Urzì, Sie haben eine verbleibende Zeit von 15 Minuten. Sie haben das Wort, bitte. URZI' (AN): Presidente, prendo a tto del fatto che mi ha tolto due minuti, ma tutto sommato è poca cosa. Gli uffici dicono che sono esattamente 15? PRÄSIDENT: Sie entschuldigen sic h also? Wir hab en hier eine doppe lte -4- Aufzeichnung, einmal unser Generalsekretär und einmal wird es drüben auch von den Mitarbeitern aufgezeichnet. Hier muss ich ersuchen, diesbezüglich etwas vorsichtig zu sein. Herr Abgeordneter Urzì, bitte. URZI' (AN): Grazie, Presidente. Mi rassegno allora di fronte all'evidenza e dovrò concentrare in maniera ancora più sintetica quello che voleva essere il succo del mio interve nto. Innanzitutto prendo atto del fatto che in que sto preciso istante non è presente nell'aula del Consiglio nemmeno un rappresentante della Giunta provinciale e la cosa è quanto meno singolare in c onsiderazione de l fatto che stiamo trattando il bilancio per l'anno finanziario 2001. Essendo infatti in sede di dibattito generale, la presenza di un rappresentante della Giunta si renderebbe più che mai opportuna. Non chiediamo l'onore di avere il Presidente della Giunta in persona, ma almeno la segretaria Gnecchi. Parlo di lei perché abbiamo notato che in que sti ultimi giorni in più di una occa sione il Presidente Durnwalder abbia dato incaricato alla assessore Gnecchi di fare da segreteria, e quindi di prendere nota di quello che i diversi consiglieri hanno esposto, per poi riferire. In considerazione di questo, mi appello a Lei, signor Presidente, affinchè intervenga, perché è singolare e paradossale il fatto che un dibattito sul bilancio non veda presente nemmeno un assessore. In questo momento intenderei pertanto appellarm i a Lei e sospendere il mio intervento in attesa di una Sua presa di posizione, naturalmente quando avrà terminato di telefonare al cellula re. Signor Presidente, forse non ha colto quello che dicevo perché era impegnato a telefonare. Ho però fatto notare che non c'è nemmeno un rappresentante della Giunta presente in aula e la cosa è per lo meno inconsueta trattandosi di un dibattito di bilancio. Le chiedo dunque una sospensione di 5 o 10 minu ti in attesa che qualc he rappresentante della Giunta possa intervenire per seguire quello ch e abbiam o da dire. PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Urzì, ich muss Ihnen Recht geben. Wenn es um die Debatte zum Haushalt geht, ist es natürlich notwendig, dass ein Vertreter der Landesregierung a nwesen d ist. Herr Fischnaller, schauen Sie bitte, ob jemand von der Landesregierung draußen ist. Nur einen Augenblick bitte. Herr Abgeordneter Urzì, wir können weiterfahren. Frau Landesrätin Kasslatter ist hier. Die verlorene Z eit wird Ihnen selbs tverständlich gutgesc hrieben. Sie können in Ihrer Debatte weiterfahren, bitte. -5- URZI' (AN): Grazie, Presidente. Prendo atto del fatto che l'assessore Kasslatter Mur ha avuto la cortesia di raccogliere il mio invito ad essere presente alla seduta nel momento in cui un rappresentante dell'opposizione intende esporre alcune sue valutazioni importanti, e prendo altresì atto del fatto che è stata seguita dopo pochi istanti anche dal Vicepresidente Di Puppo, quindi esprim o la mia soddisfaz ione ringraziando il Pre sidente del Consiglio per il suo intervento. Stiamo vivendo, indubbiamente, un momento estremamente difficile, non possiamo negarlo, che non coinvolge esclusivamente le forz e della maggiora nza che in questo momento senton o sulle loro spalle il peso della responsabilità di con durre in porto il bilancio per l'anno 2000, affinchè possa essere garantita un'amministrazione corretta per l'anno che deve venire. E' un momento difficile soprattutto per le forze politiche, in modo particolare per quelle della minoranza espressa dalla comunità di lingua italiana, tedesca e ladina, riunite in una singolare, ma significativa alleanza trasversale. Tutti i rappresentanti delle minoranze in questo momento sentono il peso di questa incidente responsabilità. Sappiamo che si gioca una b attaglia estremam ente delicata, com plessa e, in un certo senso, pericolosa. Ne a bbiamo la piena consapevolezz a ed è per questo che mi sento in dovere di respingere con fo rza le afferma zioni che ho sentito far e in queste ultime ore, in modo particolare dai rappresentanti della SVP che, puntando l'indice accusatore, hanno rimproverato alle opposizioni di rischiare di paralizzare l'attività istituzionale della Provincia autonoma di Bolzano, attribuendo a noi il peso es clusivo della respons abilità in questo mo mento. Mi sento di dovere rispondere a queste affermazioni, che sono accuse pesanti e profondamente demagogiche e ingiuste, in quan to il peso della responsabilità va, per lo meno, distribuito equamente fra tutte le forze politiche presenti in questo Consiglio. Ritengo sia pesante la res ponsabilità morale c he in questi ultimi mesi s i sono assunte le forze di maggioranza e, in modo particolare, la SVP attraverso le ormai note iniziative che riguardano la revisione del Re golamento interno de l Consiglio provinciale. Non per i colleghi consiglieri che in questa sede siedono, ma per lasciare traccia nei verbali e per coloro che sono chiam ati a seguire i lavori del Consiglio dall'esterno, è opportuno ricordare ciò che sta avvenendo in quest'aula negli ultimi mesi. Il Capogruppo della SVP, Baumgartner, ha proposto di ridurre ad una soglia vicino allo zero assoluto il diritto delle forze politiche, in modo particolare di quelle delle minoranze, di proporre iniziative costruttive nell'ambito dell'iter di formazione delle leggi, restringendo la possibilità di presentare emendame nti e ordini del giorno, due ele menti questi importan ti nella vita del Consiglio provinciale e nelle regole sulle quali si fonda l'attività di una tale istituzione chiamata a legiferare. -6- Si tratta di iniziative che tendono quindi a ridurre lo spazio della democrazia all'interno di questo Consiglio e a garantire al partito di maggioranza assoluta, che costituisce un'autentica anomalia in Europa e, forse, nel mondo, perché allo stesso tempo è anche partito rappresentante di u na maggioranz a etnica, la possibilità di una gestione in forma totalmente autonoma, senza dovere rendere conto a nessuno, né alle opposizioni, né, paradosso nel paradosso, agli alleati di Giunta, ossia agli assessori di lingua italiana, di intervenire nel processo di formazione delle leggi in forma costruttiva, compiuta e piena, per potere affermare le loro ragioni affinchè nell'ambito di un ordinario dibattito possano poi essere definite le conclusioni che più vengono ritenute opportune. Si tratta di un'iniziativa contro la democrazia alla quale è corrisposta da parte delle opposizioni, in maniera molto chiara, lucida e trasparente, una forte presa di posizione che nella pratica si sta traducendo in una forma di manifestazione civile di protesta che da qui in avanti si articolerà in questo Consiglio. Questo affinchè i valori della democrazia s iano pienamente riconosciuti in questa provincia e affinchè questa provincia non conosca quella deriva che possiamo definire tranquillamente para autoritaria, che rischia di appiattire le istituzioni sulle posizioni di un'unica formazione politica, di un unico partito politico e di un unico uomo. E' in questo frangente, signor Presidente, essendo ormai chiara quella che sarà la prospettiva di lavoro in questo Consiglio, che ci sentiamo di dovere rivolgere un appello forte e accorato, anche se non ce n'è bisogno, perché i termini della questione sono assolutamente chiari, appello che rivolgiamo in maniera estremamente trasparente anche agli assessori di lingua italian a, al Vicepreside nte Di Puppo, agli assessori Gne cchi e Cigolla. Nelle ultime settimane abbiam o avuto modo di leggere sulla stampa incoraggianti notizie sulle quali abbiamo espresso la nostra piena soddisfazione, va detto. Abbiamo potuto leggere sulla stampa gli interve nti e le conferenze stampa, del tutto inusuali, degli assessori di lingua italiana, Di Puppo, Gnecchi e Cigolla, i quali affermavano con chiarezza che l'iniziativa della SV P in merito al R egolamento era assolutamente censurabile e condannabile dal punto di vista morale e procedurale. E' stato addirittura richiesto un parere legale che ha confortato questa posizione. L'assessore Di Puppo, e di questo gli va reso merito, ha espresso parole estremamente chiare e noi gli siamo riconoscenti per come ha inteso interpretare il suo ruolo, così come siamo riconoscenti agli assessori Gne cchi e Cigolla. Riteniamo che alle parole importanti che sono state pronunciate e che hanno costituito una sorta di appello pubblico alla ragionevolezza, debbano corrispondere delle precise iniziative. Mi rendo pe rfettamente conto del fatto che anche sugli assessori che ho appena ricordato ricadono qu elle responsabilità alle quali mi richiamavo all'inizio. Una è la responsabilità dell'amministrazione, di ciò ne siamo pienamente e assolutamente -7- consapevoli. Riteniamo sia loro compito e dovere politico, istituzionale e morale fare in modo che l'amministrazione, anche quella dei loro rispettivi comparti, possa essere gestita nel modo più opportuno con le risorse che il bilancio dovrebbe attribuire. Siamo consapevoli di tutto ciò, ma anche d el fatto che gli asses sori Gnecchi, Di Puppo e Cigolla in questa fase politica dovranno necessariamente intervenire per chiarire meglio i termini della loro presa di posizione che noi, ripeto, apprez ziamo. E non si venga poi a dire che il nostro è un interve nto strume ntale, perché non è assolutamente così. Apprezziamo sinceramente e con il cuore ciò che è stato fatto dagli assess ori di lingua italiana in Giunta provinciale, ma ade sso devono corrispon dere dei fatti. Si sommano la responsabilità dell'amministrazione con quella della difesa dei principi etnici sui quali la democrazia dovrebbe fondarsi. Sono due princ ipi importanti e due responsabilità pesanti, ma va detto, una volta per tutte e con chiarezza, che i rappresentanti di lingua italiana in Giunta provinciale devono assumersi totalmente le loro responsabilità, sia per quanto attiene l'amministrazione, cosa che fino ad oggi è sta ta fatta, anche se con le critiche c he legittimamente le opposizioni hanno mo sso, che per quanto attiene gli aspetti etici-morali di correttezza istituzionale. E allora noi ci a spettiamo fatti concreti. Andiamo ad elezioni, signor Presidente? CONSIGLIERE: Non accettiam o lezioni. PRÄSIDENT: Herr Abgeordnete Urzì, bitte. URZI' (AN): Io dicevo: "Andiamo ad elezioni, piuttosto", perché allora i cittadini dell'Alto Adige dovranno essere liberi di scegliere chi li deve rappresentare e in che termini. Lei può anche non accettare le lezioni, ma accetterà il risultato delle elezioni, quando arriveranno. CONSIGLIERE: Così è sempre stato. PRÄSIDENT: Herr Abgeordnete Urzì, bitte. URZI' (AN): Indubbiamente così è sempre stato. Lei ha accettato, chiaramente, con grande piacere il risultato delle elezioni e anche il fatto di avere avuto un numero di preferenze assolutamente modesto rispetto a tanti altri consiglieri del gruppo linguistico italiano eletti in questo Consiglio, anche del nostro gru ppo. Un risultato sicura mente molto più modes to dei risultati dei singoli c onsiglieri de l nostro gruppo. -8- CONSIGLIERE: (Interrompe) PRÄSIDENT: Herr Abgeordnete Urzì, bitte. URZI' (AN): Signor Presidente, io Le chiedo di intervenire, perché non è possibile essere c ontinuamente interro tti dagli interventi del Vicepresidente Di Puppo, che sono completamente fuori luogo. Egli più tardi credo avrà la possibilità di intervenire ampiamente nel dibattito, avendo un'ora di tempo a disposizione come consigliere, anche se è assessore al bilancio contemporaneamente, ma questo credo gli sia concesso dal Regolamento. Avrà un'ora di tempo per illustrare le sue posizioni, anche se queste a me non interes sano. A noi interessano fatti molto più impo rtanti. In merito alla crisi dichiarata in questo Consiglio, al conf ronto, e non allo scontro, aperto su un tema importante come quello della democ razia, e quindi della riforma del Regolamento, alle dichiarazioni fatte in pubblico e alle conferenze stampa che sono state convocate dagli assessori in lingua italiana, cosa può corrispondere oggi a ciò che è stato detto a suo tempo? Ci sono coerenza e linearità di comportamento oppure, oggi che la SVP fa la voce grossa, gli assessori di lingua italiana si ricompattano dietro l'ombra del Presidente e marciano compatti verso gli obiettivi che il Capogruppo Baumgartner ha indicato? Vogliamo solo chiarezza, certo non possiamo giocare sugli equivoci e andare di fronte all'opinione pubblica a fa re i difensori della dem ocrazia e della libe rtà convocando conferenze stampa, e conc ludo, Presidente, recu perando quei 30 se condi che mi sono stati negati. Dopo quelle conferenz e stampa così im portanti e pesanti, che hanno comunicato all'opinione pubblica messaggi rassicuranti, vogliamo sapere se gli assessori italiani sono nella sostanza con le opposizioni in questo impegno per la democrazia e, quindi, se a quelle affermazioni corrisponderanno poi i fatti concreti o se c i si limiterà alle dichiarazioni. L'opinione pubblica non può essere ingannata in questo m odo. Non voglio esprimere giudizi prim a che i fatti accada no, però ritengo che nel corso di questi prossimi giorni, settimane e mesi, gli assessori di lingua italiana potranno definitivamente chiarire la loro posizione e quello che sarà il loro atteggiamento coerentemente con ciò che hanno sostenuto n el corso di importanti c onferenz e stampa . Grazie. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Pöder, für verbleibende acht Minuten, bitte. PÖDER (UFS): Vielen Dank, Herr Präsident. Acht Minuten sind eine ganze Ewigkeit. Ich habe 52 M inuten bereits ausführlich den Haus halt behandelt. Ich stelle fest, -9- dass heute einige Leu te in diesem Saal sehr nervös sind. Ich rate Ihnen, Herr Landesrat Di Puppo, zu mehr Ge lassenheit, denn w ir werden noch e ine ganze W eile mit dem Ha ushalt zu tun haben. Ich habe gelesen, dass das Land sechs Plätze pro Flug auf dem Bozner Flugplatz übernimmt. Ich weiß nicht, wer diese sechs Plätze dann ausfüllen soll. Ich erspare Ihnen noch einm al die Diskussion über den Flugplatz Bozen. Ich merke jetzt noch eine Statistik an, die jüngst im "IL SOLE 24 ORE" veröffentlicht wurde und über die man in Südtirol gejubelt hat. Es war die Rangliste von 103 italienischen Provinzen. Da hat man die Tatsache bejubelt, dass Südtirol einen der vordersten Plätze in dieser Rangliste einnimmt. Man hat wesentliche Tatsachen verges sen. Wir Südtiroler so llten kaum die Tatsache bejubeln, dass wir uns so ohne Skrupel in eine Rangliste von 103 italienischen Provinzen einreihen lassen. Das sollte man hinterfragen. Man sieht über einen weiteren Punkt hinweg. Es ist leicht, sich mit den italienischen Provinzen zu vergleichen Wenn wir uns aber mit den österreichischen oder deutschen Bundesländern messen müssten, dann würden wir uns nicht in diesen vorderen Ränge im ökonomischen Bereich, im materialistisch orientierten Bereic h, in den Bereichen Arbeitslosigkeit und Lohngestaltung befinden. Da würde das Verhältnis sicherlich anders ausschauen, w enn wir uns mit mitteleuropäischen Provinzen vergleichen müssten. Ich glaube, dass man einiges vergessen hat. Man hat einige Statistiken übersehen oder bewusst übersehen wollen, z.B . jene Statistik, die ein ganz anderes Bild zeigen, die alles andere als rosig ausschauen. Eine der bedrückendsten Zahlen in dieser Statistik ist wohl jene der Selbstmordrate. D as zeigt, dass w ir eine sehr traurig e Spitzenposition einnehmen. Viele Menschen leiden offenbar an einem Werte- und Identitätsverlust, spüren den Mangel von Wurzeln oder M enschlichkeit in einer zunehmend kühleren und in Südtirol sehr materialistisch orientierten G esellschaft. Weiters sollte man sich über d ie hohe Scheidung srate unterhalten. A uch in dieser Frage liegt Südtirol ganz weit vorne. Wir müssen auch andere Punkte beleuchten, z.B., dass wir in der Krebsstatistik ganz weit vorne sind. Fast 30% aller T odesfälle in Südtirol sind auf Tumore oder Krebserkrankungen zurückzuführen. Da s zeugt auch nicht von besonders günstigen Umwelt- und Umfeldeinflüssen. In der Statistik der Kinder, die im ersten Lebensjahr sterben, sind wir relativ hoch im Vergleich zu anderen Provinzen. Die enorm hohe Zahl an Verkehrsunfällen. Wenn wir materialistisch negative Statistiken herausgreifen wollen, so fallen zwei Daten deutlich ins Auge. B ei den Renten liegen wir weit unter dem Durchschnitt, auch dort belegen wir Ränge auf den hinteren Plätzen. Obwohl die Preisentwicklung in Südtirol rapide nach oben zeigt, sind wir bei den Renten weit hinten. - 10 - Wohnungen werden in Südtirol fast unerschwinglich. Ein Quadratmeter Wohnraum kostet in Südtirol im Kauf oder Bau 3,5 M illionen Lire. Diese N egativliste wäre noch weiter fortzuführen, aber eine lange Aufzählung von politischen Fehlschlägen in diesem Lande würde diese Nega tivliste auch bedeuten. Man sollte nicht nur jubeln, wenn man solche Statistiken anschaut. Man sollte auch jene Punkte anschauen, die nicht so bejubelswert sind und darüber nachdenken. Wie gesagt, Selbstmordrate, K rebsrate und dergle ichen sind keine Dinge, die man zur Seite schieben und einfach dann zudecken sollte, indem man sa gt, dass wir ein e ollbeschäftigung haben und ein hohes L ohnniveau und alles andere interessie rt uns nicht. Es zählt ohnehin nur das Geld. Auch Werte und Identität sollten etwas zählen in diesem Lande, auch in der Politik. Denn die Politik hat eine Vorbildfunktion und diese Werte und die Identitä t stehen nic ht oben auf der politisc hen Liste dieser La ndesregie rung. Davon spricht man aber in der Mehrheitspartei und in dieser Regierungskoalition. In Südtirol regiert nicht Zukunftswille und Sorgfalt in der politischen Arbeit. Auch das haben wir aufgezeigt im Rahmen dieser Generaldebatte. In diesem Land ist politisches Mittelma ß Doktrin. Hochstapelei w ird zur politischen Öff entlichkeitsarbeit. Es werden Erfolge vermeldet, die gar k eine sind. Angepa sst sein ist in diesem Land besser als kreativ oder enga giert an ein e Sache heranzugehen. Mitläufer werden mehr geschätzt als Mitdenker. Nicht aufmucke n, sondern Niederducken ist in diesem Land, von der Mehrheit aus gesehen, die Devise. Nicht ob jemand etwas kann, ist ausschlaggebend, so ndern ob e s so gema cht wird, wie es angeordnet wurde. Nicht Höchstleistung wird anerkannt, sondern ein Höchstmaß an Unterwürfigke it. Nicht die Notwendigkeit ist ausschlaggebend, sondern die Frage, ob man etwas damit verdienen kann oder ob man ein paar Freunde oder eine Lobby damit befriedige n kann. Südtirol soll nach dem W illen der Mehrheit keine Insel der Seeligen sein, sondern der Ahnu ngslosen. N icht Werte und Ideale bestimmen in diesem Land das politische Geschehen, sondern Geldwert und Profitgier. Nur wo Werte, Visionen, Ideale, Menschlichke it, Freiheit im Denken und Handeln noch e twas zählen, Herr Landeshauptmannstellvertreter, werden die Wurzeln bewässert. Mit Ihrer Politik trocknen diese Wurzeln aus, mit Ihrer Politik, die rein auf Profitgier und Geltungsdrang ausgerichtet ist. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat Frau Abgeordnete Kury, für verbleibende vier Minuten. KURY (GAF-GVA): Dankeschön, Herr Präsident. Ich möchte nicht so - 11 - großzügig sein wie Herr Pöder, und kurz über den Flughafen reden. Leider Gottes ist der Landeshauptmann jetzt nicht da. Ich bin mir schon bewusst, dass ich Landesrat Di Puppo etwas reize, aber ich glaube, es ist schon notwendig, in dieser Generaldebatte auf einen Umstand hinzuweisen, der nicht tragbar ist. Wir lesen aus der APA unter anderen Maßna hmen, die das Land Südtirol für den Flughafen treffen will, dass das Land Südtirol pro Flug sechs Plätze kauft. Wir wissen, es sind drei Ab- und drei Rückflüge. Es sind insgesamt sechs Flüge. Wenn wir sechs Plä tze pro Flug kaufen, dann kaufe n wir pro T ag 36 Fahrkarten. Wenn ich richtig informiert bin, kosten die Fahrkarten nach Rom hin und zurück an die 600.000 Lire. Wenn wir diese Ziffer hochrechnen, 600.000 Lire x 30, dann haben wir 18.000.000 Lire pro Tag. Dann rechnen wir weiter, was das pro Jahr heißt. Dann ist das ganz eine direkte Subvention, die in die Milliarden geht. Habe ich mich damals verhört und haben s ich alle Medienvertreter damals verhört, als von der Landesregierung angekündigt worden ist, dass nach den Investitionen, nach dem Ausbau des Flughafens bestimmt keine öffentlichen Gelder mehr hineinfließen würden, weil dieser Flughafen sich leicht tragen lässt? Die Leute reißen sich darum? Wir sehen, dass die Na chfrage nicht besteht. Weil diese nicht besteht, springt das Land ein und kauft 36 Flugtickets pro Tag mit öffentlichen Geldern. Werden diese verlost, versteigert, als Weihnachtsgeschenk vergeben oder was ist mit diesen 36 Flugtickets, die offensichtlich mit unseren Geldern angekauft werden? Wer kommt in den Genuss dieser Gratisfahrkarten? Kann man die im Büro des Landeshauptmannes abholen? Wie geht das? Gedenkt das Land auch im Verhältnis gleich viele Fahrkarten für die Vinschger Bahn zu kaufen, damit sie ausgelastet wird oder für jene Autobuslinien, die ganz einfach eingestellt werden in dem Augenblick, wenn sie nicht ausgelastet sind ode r wenn sie wenig Zuspruch haben, unabhängig davon, ob Pendler auf diese Linien angewiesen sind? Ich ärgere mich, dass man hier massiv und scha mlos ein Verke hrsmittel fördert, während man bei den umw eltfreundlichen Verkehrsmittel jegliche Sparmaßnahm e in Betracht zieht, unabhängig davon, ob diese Verkehrsmittel tatsächlich lebenswichtig sind, damit Leute ihrer A rbeit nachgehen kön nen. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Baumgartner, bitte. BAUMGARTNER (SVP): Sehr geehrter Herr Präsident, liebe Landesregierung, sehr geehrte Frau Vizepräsidentin, liebe Kolleginnen und Kollegen. Zwei Tage sind wir bei der Generaldebatte zu diesem Landeshaushalt. Zum Großteil hat diese Zeit die Opposition in diesem Landtag beans prucht, um zu kritisieren , was anscheinend die - 12 - Landesregierung u nd die Koalition nicht im Stande ist weiterzubringen . Wenn wir alle reden w ürden, auch die A bgeordneten der p olitischen Mehrheit, dann würde sich diese Diskussion noch weitere zwei bis drei Tage hinausziehen, dann wären wir erst bei der Generaldebatte angelangt und hätten noch lange kein Kapitel diskutiert und kein Gesetz diskutiert. Verstehen Sie mich nicht falsch. Ic h will keine Kritik anbringen. Ich möchte das nur feststellen, um auch darauf hinzuweisen, dass wir in diesem Landtag eine Geschäftsordnung haben, die sehr viel Spielraum für die Diskussion zuläs st, die den einzelnen Mitgliedern dieses Landtage s in jedem Mom ent die Möglichke it gibt, die Meinung zu sagen und mitzudiskutieren. W ir haben eine sehr großzügige Geschäftsordnung. Das ist richtig so. Ich will auch nicht kritisieren, dass so viel über dieses Thema kritisiert wird. Irgend einmal aber muss eine Entscheidung getroffen werde n, denn die Bevölkerung erwartet sich, dass wir entscheiden. In jedem demokratischen System haben die Regierung und die politische Mehrheit die Aufgabe zu regieren, Entscheidungen zu treffen. Sie hat den Auftrag vom Wähler bekommen. Sie h at deshalb die Aufgabe die Politik weiterzubringen. Sie hat die Aufgabe, für die Menschen in diesem Lande zu regieren. In einer Demokratie ist es richtig, dass es so funktioniert. Es kann auf der einen Seite nicht sein, dass einzelne Personen in der Lage sind zu sagen, ob ihr weitermachen könnt oder nicht. Die einen haben die Aufgabe zu regieren und die anderen jene Opposition zu machen und da s zu kritisieren, falls sie andere r Meinung sind. Es kann nicht sein, dass für Einzelpersonen hier die Möglichkeit besteht, die Arbeiten der Regierung, der politischen Mehrheit, von denjenigen, die den Auftrag bekommen haben zu regieren, zu unterbinden. Der Auftrag ist vom Wähler gekommen und folglich ist es richtig, dass die E ntscheidungen getroffen werden u nd, dass die Politik umgesetzt wird. Wir können über alles reden, nur müssen wir zuerst auf die gleiche Ebene kommen. In dem Moment, wo einzelne erpressbar sind, sind wir nicht auf der gleichen Ebene und haben nicht die gleiche Ausgangsposition. Wenn einer hier sagen kann: "Wenn du mir das nicht gibst, wenn du mir diesen politischen Wunsch nicht erfüllst, dann lasse ich dich nic ht mehr w eiterarbe iten, dann blockiere ic h dich.", dann ist das nicht richtig. Gehen wir davon aus, dass wir die gleichen Rechte haben. Wenn wir grundsätzlich hier die Obstruktionsmöglichkeit nicht mehr zulassen, dann können wir über alles diskutieren, über die Möglichkeit der Aufwertung der einzelnen K ommissionen, übe r die Möglichkeit der einzelnen vertretenen Minderheiten. Es kann nicht eine Seite die andere konditionieren, denn sonst wäre es eine Herrschaft einzelner und eine Herrschaft der politischen Minderheit. Deshalb fordere ich Sie a uf, reden w ir darüber. - 13 - Lassen Sie mich zwei Anmerkungen zum Haushalt machen, die ich gerne der Landesregierung mitgeben würde. Wir haben heuer eine total neue Ausgangsposition, we il sich das Verhältnis z wischen den la ufenden Ausga ben und den Inves titionen um 5% verändert hat. Das heißt, wenn im letzten Jahr die Investitionen noch 35% und die laufenden Ausgaben 65% ausgemacht haben, dann ist das V erhältnis heuer 70% zu 30%, weil wir einen verminderten Haush alt haben im Ve rgleich zum letzte n Jahre. Das he ißt, dass Kürzungen gemacht worden sind und diese wirken sich auf eine Entwicklung des Landes a us. Gekürzt worde n ist im Bereich der direkten Investitionen des Land es. Die öffentlichen Investitionen sind die öffentlichen Arbeiten, sind die Gelder, die für den Wohnbau zur Verfügung gestellt worden sind. Das sind insgesamt fast 200 Milliarden Lire und gekürzt wurden beinahe bis zu 100 Millionen Lire bei den Beträgen an die Wirtschaft. N un will ich das nicht kritisieren. Ich will nur sagen, dass die Landesregierung in diesem Falle a ufgefordert ist, zu kontrollieren, darüber zu wachen, wie sich das auf die Wirtschaft, auf die Gesellschaft, auf die Beschäftigung in Südtirol auswirkt. Ungefähr 300 Milliarden Lire weniger in Form von Direktinvestitionen bzw. indirekte Anreize für die Investitionen müssen sich auf die Entwicklung auswirken. Wenn wir wissen, dass au f der einen Seite diese Gelder für die direkten Investitionen nicht mehr zur Verfügung stehen, weil die laufenden Ausgaben dauernd steigen oder im Steigen begriffen sind, dann müssen wir auch die Ü berlegung mac hen, inwieweit wir die laufenden Ausgaben in den Griff bekommen können? Das hat mit den Kollektivverhandlungen zu tun. Wenn 300 Milliarden weniger zur Verteilung bzw . im Landeshaus halt da sind, dann müssen 300 Milliarden Lire weniger verwaltet werden. Wa s tut man mit diesen frei werdende n Arbeitskräften oder wie setzt man sie besser ein oder wo kann man sie einsetzen? Der zweite Aspekt betrifft den Lande shauptmannstellvertreter Di Puppo direkt und zwar die Problematik V erkehr. Ich kann nic ht und ich will auch nic ht auf alle Bereiche eingehen, sondern auf ein paar wichtige entscheidende Bereiche. Die Zukunft und das Wohlbefinden in unserem Lande hängen weitgehend auch von der Entwicklung des Verkehrs ab. Die Wirtschaft braucht die Infrastrukturen. Auf der einen Seite müssen wir auf die Infrastrukturen schauen und auf der anderen Seite dafür sorgen, dass w ir die Menschen auch vor dem Verkehr schützen. Deshalb braucht es einen vernünftigen Kompromiß, ohne A usgaben z u scheuen. Die Menschen, die an den Hauptverkehrsstrecken w ohnen, müssen geschützt werden. Da dürfen wir keine Ausgaben scheue n. Diese Gelder müssen zur Verfügung gestellt werden. Schauen wir uns das Beispiel Inntal an. Dort sind überall entsprechende Schutzmaßnahmen angebracht worden. Wir sollten uns ein Beispiel daran nehmen und - 14 - auch immer wieder und jederzeit schauen, wie hoch die akustische Belastun g ist. Wir müssen unbedingt die entsprechenden Gelder zur Verfügung stellen und handeln. Was den Verkehrsplan betrifft, so sind wir auf einem guten P unkt angelangt, dass die Diskussion über den vorgelegten Verkehrsplan in Angriff genommen wird, aber auch das Tarifsystem, das beispielhaft in diesem Lande ist, das müssen die Menschen auch wis sen. Man muss es ihnen auc h sagen, da ss sie es benützen. Ansonsten sehen wir, dass die umsichtige Haushaltspolitik der vergangenen Jahre uns zugute kommt, weil wir uns die einen oder anderen Kürzungen auch leisten können, weil wir vorgesorgt haben. Das b etrifft die öffentlichen A rbeiten, aber auch alle anderen Maßnahmen. Wenn wir die Entwicklung in unserem Lande anschauen, so ist das die beste Antwort auf die gesamten Kritiken, die aus den Oppositionsbänken gekommen ist. Ein Kompliment der Landesregierung und den Kolleginnen und Kollegen in diesem Landtag. PRÄSIDENT: Danke. Frau K lotz, worin besteht die persönliche Angelegenheit? KLOTZ (UFS): Sie besteht darin, dass der Fraktionssprecher der SVP der Opposition, dazu gehören wir auch, Erpressung vorwirft und, dass er eine Geschäftsordnungsepisode zitiert, die nicht der Wahrheit entspricht. Ich möchte erklären, worin das besteht. Er sagt, wir müssen auf die gleiche Ebene gehen. Ich bin sofort einverstanden, denn ihr habt die Ebene verlassen mit dem Antrag zwei Artikel der Geschäftsordnung abzuändern, Artikel 92 und Artikel 97, habt dann durchgeboxt, gegen jede gängige Praxis, gegen jede Bestimm ung in der Gesc häftsordnung, gegen jede parlamentarische Gepflogenheit, dass nur d iese beide n Anträge der SVP behande lt werden , um das Antragsrecht der Abgeord neten, nich t nur jener d er Oppos ition, zu beschränken. Ihr habt die Ebene der Geschäftsordnung, der bisherigen Praxis und der parlamentarischen Gepflogenheit verlassen. In Folge dessen lassen wir uns nicht Erpressung vorwerfen, sondern es ist einfach demokratische Notwehr. Kommen wir auf die gemeinsame Basis, indem ihr einseht, dass dies demokratiepolitisch nicht in Ordnung ist, und beginnen wir gemeinsam von vorne in diesem Anliegen. Da nn sind wir auf der gemeinsamen Eb ene. PRÄSIDENT: Dankes chön. Frau Abgeordnete Kury zum gleichen Thema, bitte. - 15 - KURY (GAF-GVA): Es ist notwendig, das s etwas geklär t wird. Ich habe den Ausführungen des Herrn Baumgartner sehr genau gelauscht. Ich bin irritiert über seine Aussagen. Herr Baumgartner sagt, wir sollten auf die gleiche Ebene zurückkehren. Wer ist "wir"? Ich glaube nicht, dass die Geschäftsordnung unterscheidet zwischen Regierungsfraktionen und Minderheitenfraktionen, sondern, dass die Geschäftsordnung, und ich glaube hier ist das Problem ju ridischer A rt, natürlich alle Fraktione n und alle Abgeord neten gleich behandelt, indem sie allen proportionale Redez eit zugesteht. Die Gedanken de s Herrn Baum gartner scheinen mir einfach juridisch nicht haltbar, zu sagen: "Ihr könnt uns in jedem Augenblick erpressen." Jede Fraktion hat Redezeiten und zwar im gleichen Ausmaß, proportional. Wie jeder Abgeordnete und jede Abgeordnete mit seiner Redezeit umgeht, Herr Baumgartner, wird schon noch in der Verantwortung dieses Abgeordneten oder dieser Landtagsfraktion liegen. Dann wird nicht die Regierungspartei sagen können: "Ihr missbraucht eure Redezeit." Das haben wir zu verantworten. Wir können die se Vera ntwortung auch sehr gut tragen. In dem Augenblick, wo alle Fraktionen bzw. alle im Landtag vertretenen Parteien gegen die Abänderung der Geschä ftsordnung sind und deshalb diese Entscheidung etwas länger Zeit in Anspruch nimmt, sollte eigentlich bei Ihnen die Alarmglocke läuten und man sollte innerhalb Ihrer Fraktion darüber nachdenken, ob man nicht die Sa che ein bis schen zu weit getrieben hat. Alle Parteien und Fraktionen sind gegen die Abänderung der Geschäftsordnung. Alle nützen deshalb ihre Redezeit aus, um Ihnen und der Öffentlichkeit klar zu machen, dass wichtige demokratiepolitische Dinge auf dem Spiel stehen. Es w äre gut, wenn die SVP nicht trotzig sagen w ürde: "W ir werde n euch sc hon klein kr iegen!", sondern überlegen würde, ob sie tatsächlich mit diesem präpotenten und arroganten Verhalten hier der Dem okratie nic h den Garaus mac hen wollte . Die Demokratie auf die effiziente Entscheidung einer Partei zu reduzieren, ist absolut gefährlich, denn dann wäre in letzter Konsequenz eine Diktatur eige ntlich die beste Regierung, da geht es nämlich rasant schnell mit den Entscheidungen. In dieser Argumentations linie bewegen Sie sich. Da würde ich ganz einfach sagen, dass Sie einen Augenblick nachdenken sollten, ob Sie hier mit diesem Kopf-durch-die-Wand-Verhalten nicht wirklich dieses Klima aufs Spiel setzen. Wir waren imme r alle sehr konstruktiv und wir haben immer sehr verantwortungsbewusst unsere Redezeiten ausgenützt, Herr Baumgartner. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Seppi. Sie haben noch verbleibende 26 Minuten, bitte. - 16 - SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente. Ho ancora 26 minuti? B enissimo, me ne ba steranno p erò solo 5. Ora vorrei seriamente prendere in esame qua nto dichiarato dal Capogruppo Baumgartner. Con la sincerità che mi contraddistingue , dico che da un punto d i vista umano capisco quelle che sono le sue difficoltà in questa fase, perché non è facile tenere in mano una situazione discutibile e anche insostenibile. PRÄSIDENT: Kollege Seppi, ich hatte es falsch gesagt. Sie haben nur 5 Minuten Rede zeit. Herr Abgeordneter Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, pensavo anch'io che fosse così, ma non volevo contraddirLa. Da un punto di vista politico, Baumgartner, c'è un problema. La democrazia in Alto Adige non è reg olata dal fatto che il par tito che prende la maggioranza relativa governa e gli altri stanno zitti. Un partito unico vince le elezioni e governa e tutti gli altri possono anche parlare, ma tanto di quello che dicono non gliene può fregare di meno. Questo non è un concetto né di democrazia, né di collaborazione, al di là delle modifiche del Regolamento. All'interno delle commissioni gli emendamenti portati dalle minoranze sono stati considerati male e a volte in maniera superficiale. Io sono in commissione insieme al collega Pöder che può smentirmi se dirò delle fesserie. In commissione arriva l'assessore al bilancio che il 10 o il 15 dicembre porta tutte le modifiche, tanto passa tutto, non ci sono problemi. Noi in quella sede prendiamo in considerazione in maniera seria e costruttiva tutto lo spettro di quanto viene programmato dal bilancio e presentiamo degli emendame nti, ma non veniamo minimamente pr esi in considerazione. Dei 50 emendamenti portati dal consigliere Pöder, infatti, non ne è stato accolto uno e le mie 30 o 40 proposte non si sono nemmeno discusse. Questa pe rtanto non è democ razia, al di là delle modifiche al R egolame nto. Il consigliere Minniti mi è testimone, perché è stato consigliere comunale a Bolzano, dove ha sempre governato una coalizione insieme alla SVP, e nelle commissioni del Consiglio comunale di Bolzano avviene la discussione. Se il collega Minniti portava all'interno della commission e delle proposte che potevano esse re ritenute accoglibili, queste venivano discusse, e quindi la sua collaborazione, come la mia, all'interno del Comune di Bolzano, era considerata costruttiva, anche da un punto di vista umano. Qui invece si ha davvero l'impressione che il pa rtito che vince fa tutto, e la prova di quello che dico è dovuta al fatto che sulle modifiche al R egolamento si sono schierati contro tutti i - 17 - gruppi consiliari, non solo quelli dell'opposizione. Da quanto ho letto sui giornali, ha preso posizione anche l'assessore Cigolla, e questa è stata una cosa eccezionale, da prima pagina. Le stesse cose le ha dette l'asses sore Gnecc hi e l'assessore Di Puppo in merito s i è espresso in maniera negativa già da un mese. Allora qui non è la maggioranza che governa, che fa le modifiche al Regolamento e che vuole cambiare le regole del gioco, anche se queste non si cambiano comunque dalla scrivania della maggioranza, ma si discutono con le opposizioni. Q ui è solo la SVP c he vuole cambia re le regole del gioco, perché tutti i partiti delle opposizioni, italiani e tedeschi, di destra e di sinistra, si sono schierati c ontro. Questa quindi non è una battaglia politica co ntro la maggioranz a o contro la Giunta, è una battaglia politica contro l'arroganza della SVP che non può pensare di governare da sola, deve scendere dal piano sul quale si è innalzata. Consigliere Baumgartner, Lei prima ha detto: "Mettiamoci allo stesso piano", ma anche la SVP deve scendere da quel trespolo sulla quale si sente ben seduta e discutere con gli uom ini, perché non siete degli UFO, siete delle persone come noi, in grado di capire e di interpre tare. Siete stati eletti come noi, quindi dovete capire che democrazia non vuole dire che la "SVP = Partito Naziona le Fascista" può gov ernare qu esta provincia. PRÄSIDENT: Danke. Herr Pöder in persönlicher Angelegenheit, zu welchem Thema? PÖDER (UFS): Es geht darum, dass wir der Erpressung bezichtigt wurden. Ich halte diese Ausdrücke für nicht angebracht. Wir haben eine ganze Reihe vo n Abänderungsanträgen eingebracht, von de nen noch nicht einer diskutiert wurde , weil wir immer noch in der G eneralde batte sind. Diese Abänderungsanträge betreffen Verschiebungen von rund 115 Milliarden Lire im Haushalt, weil wir der Meinung sind, dass Gelder an gew issen Stellen nicht angebracht sind In Fragen Erpressung und Geschäftsordnung werden wir sicher noch darüber diskutieren können. Ich möchte nur unterstreichen, dass wir in den ersten zwei Jahren der Legislatur über 40 Gesetze im Landtag beschlossen haben, dass wir als Opposition sehr oft die Beschlussfähigkeit garantiert haben, wenn die Gefahr bestand, auf Grund der Abwesen heit der Mehrheitsabgeordneten die Arbeiten im L andtag unterbrechen zu müssen. Ich habe bis heuer selbst in der Haushaltskommission die Beschlussfähigkeit garantiert, um die Verabschiedung des Haushaltes garantieren zu können. Das war - 18 - sicherlich Verantwortungsbewusstsein bisher von der Opposition. Wenn man uns dieses veran twortungsvolle Ve rhalten damit dankt, dass man uns eine Ohrfeige gibt auf die eine Wange und dann noch erwartet, dass w ir die andere Wange auch noch hinhalten, dann hält man uns für ganz schön naiv. Das werden wir natürlich nicht tun. Man hätte es uns auf andere Art und Weise danken können. Man hätte sich v iele Probleme ersparen können von Seiten der Mehrheit, wenn man ganz einfach z ur Kenntnis genommen hätte, dass die Op position sich, wie gesagt, in den vergange nen zwei Jahren sehr verantwortungsbewusst in diesem Landtag verhalten hat und, dass es nicht zuletzt ein Verdienst der Opposition war, dass wir hier im Saal verblieben sind, wenn die Bänke der Mehrhe it leer waren. Wenn man uns das so dankt, werte Vertreterinnen und V ertreter der Me hrheit, dann werden Sie wohl nicht erwarten, dass wir Ihnen noch einen Blumenstrauß dafür überreichen. PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE: Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN: PRESIDENTE: Per fatto personale, la parola al consigliere Willeit, prego. WILLEIT (Ladins): Ja, und zum Fortgang der Arbeiten. Auch ich möchte klar unterstreichen, dass die Aussa ge: "Wir schaf fen, ihr tragt die Verantwortung.", nicht annehmbar ist. Diese beiden Sachen sind nicht vereinbar. Entweder schaffen w ir auch ein klein bisschen und es können die Minderheiten auch ein klein bissc hen mitreden, oder sie können keine Verantwortung übernehmen. Es dürfte klar sein, dass bei der Behandlung dieses Haushaltes für die Minderheiten etwas mehr auf dem Spiel steht. Es steht ihre Funktion, ihr Auftrag, ihr Mandat auf dem Spiel. Für den Landtag selber steht das Verhältnis zwischen Mehr- und Minderheit auf dem Spiel, sowie die Zusammenarbeit. Für die Öffentlichkeit steht das demokratische Dasein auf de m Spiel. Ich glaube, das Ve rhältnis zwischen Mehr- und M inderheit ist bereits nicht mehr normal. Der Minderheit wird bereits nur mehr ein Platz für die Vorschläg e, für die Kontrolle und nicht einmal das eingeräumt. Sehr selten ist ein Platz für die Genehmigungen ihrer Vorschläge v orhanden. Ich glaube, das Verhalten der Minderheit bei der Behandlung dieses Haushaltes ist nicht nur gerechtfertigt, sondern notwendig und unentbehrlich. Ich möchte auch heute - 19 - noch einmal unterstreichen. Gerade die Mind erheit ist ständig zu K ompromissen be reit gewesen. Sie hat keinen Ausweg. Sie kann ja nur auf K ompromisse eingehen. Wer keinen Kompromiss eingeht in Bezug auf die Geschäftsordnung, ist die Mehrheit, obwohl Rechtsgutachten vorliegen, welche sich klar gegen die Mehrheit aussprechen. Sie steht auf dem falschen Standpunkt. Ich glaube , sie müsste jene se in, die auf Kom promisse eingeht. Mir wäre es persönlich Recht, wenn einige Hinw eise erteilt würden über die Abwicklung der heutigen Arbeiten. Wie weit beabsichtigt man zu arbeiten, bis am Abend, bis um Mitternacht, bis morgen in der Früh? PRESIDENTE: Consigliere Theiner ha la parola, prego. THEINER (SVP): Sehr geehrte Frau Vizepräsidentin. Ich möchte zur Generaldeba tte sprechen. Ich ha be mir zwei Themenbereiche ausgesucht, die zwar angesprochen wu rden, die aber meine r Meinung nach ein er Vertie fung bedür fen. Es geht einmal um die Familienpolitik. Der dramatische Geburtenrückgang und ein tiefgreifender Wandel der Gesellschaft machen eine neue Fam ilienpolitik erforderlich. Eine Gesellschaft, in welcher der Anteil der Alten rapide ansteigt und die Anzahl der Kinder rückläufig ist, verliert ihre Zukunftsfähigkeit. Wir werden alle damit einverstanden sein, aber es ist in unserer Gesellschaft noch nich t bis ins Bewusstsein vorgedru ngen. Die Leistungsfähigkeit der Wirtschaft geht zurück und das soziale Netz kann nicht gehalten werden. Dabei reden wir alle gerne von der Bedeutung der Familie. Umfragen in den verschiedensten europäischen Ländern belegen, dass die meisten Jugendlichen im späteren Leben eine Familie mit Kindern gründen möchten. Immer mehr junge Menschen sehen sich in einem Dilemm a zwischen ihren Wünschen und den gesellschaftlichen Rahmenbedingungen für die Gründung einer Fa milie. Die traditionelle Familienpolitik kann trotz großer Anstrengungen diesen Trend nicht stoppen. Meiner Meinung nach fußt eine moderne Familienpolitik auf zwei wichtigen Eckpfeilern. Einmal auf der finanziellen Unterstützung der Familien und der Vereinbarkeit von Kindern, Beruf und Karriere. Wir sind uns alle einig, dass das Angebot von Kinderkrippen, Ganztageskindergärten und Ganztagsschulen entweder geschaffen oder ausgebaut werden muss. Nachteile im Rentenrecht durch Teilzeitarbeit sollen durch Anrechnung der Erziehungszeiten ausgeglichen werden. Es ist klar, dass wir als Land Südtirol nur begrenzt zuständig sind, aber wir haben auch unsere Parlamentarier in Rom. Kinder sind in unserer Gesellschaft immer mehr eine Armutsfalle. Immer mehr Regierungen erkennen, dass diese r Skandal ehestens - 20 - behoben werden muss. Der bayrische Ministerpräsident Stoiber fordert die Einführung eines Familiengeld es von 1.000 DM pro Kind in de n ersten drei Jahren. In Kärnten wird ab Jänner 2 001 das sogenan nte Kärntner Fa miliengeld eingeführt, welches monatlich 6.250 Schilling bis zum 3. Lebensjahr des Kindes und eine erweiterte Familienförderung bis zum 6. Leben sjahr vorsieht. Auch in Südtirol sollen die finanziellen Maßnahmen zu Gunsten der Familien von Seiten der verschiedenen öffentlichen Körperschaften koordiniert und ein einheitliches Familiengeld eingeführt werden. Kritiker werden einwenden, dass wir uns ein Familiengeld bei einem rückläufigen Landeshaushalt nicht leisten können. Wenn wir nicht selbst genügend Kinder haben, werden wir entsprechende Gelder aufbringen müssen für Integrierungsmaßnahmen zu Gunsten von Ausländern. Die Frage bleibt, was uns lieber ist. Wir müssen Rahmenbedingungen schaffen, die junge Menschen ermutigen, sich für die Familie und für ein Leben mit K indern zu e ntscheide n. Ich möchte auch die Pflegeversicherung erwähnen, die gerade in diesen Tagen wieder in aller Munde ist. Selbstverständlich braucht es die entsprechende Durchführungsbestimmung, ansonsten können wir keine Pflichtabgabe gesetzlich in unserem Land einführen. Mit einem reinen Umlageverfahren kö nnen wir zwa r kurzfristig die Pflegeversicherung einführen, aber w ir werden späte stens in 20 Jahren z ur Erkenntnis gelangen, dass diese Pflegev ersicherung nicht m ehr finanz ierbar ist. Deshalb lieber zuwarten, bis wir die entsprechenden gesetzlichen Voraussetzungen haben, Pflichtabgaben einführen zu können und dann eine Pflegeversicherung nach dem sogenannten Mischsystem, d.h. zwischen Umlage- und K apitaldeckungsverfahren, einführen zu können. Entsprechende Modelle wurden ausgearbeitet, liegen vor. Ich habe noch keinen Finanzexperten angetroffen, der schlüssig hätte erklären können, wie eine Pflegeversicherung nach Umlageverfahren ab den 20er Jahren dieses Jahrhunderts noch finanziert werden könnte. Es ist erforderlich, dass wir ein Kapital schaffen, dieses gewinnbringend anlegen und mit diesen Renditen ab den 20er Jahren versuchen, die Belastungen, die diese Pflegeve rsicherung verursacht, auch in Grenze n zu halten . Wir können nicht einfach die heutige junge Generation ausbeuten, d.h., dass sie für die heutigen Alten b ezahlt und, wenn sie dann selbst das entsprechende Alter erreicht, dann zur Kenntnis gelangen muss, dass die Pflegeversicherung für sie nicht mehr finanzierbar ist. Wir als öffentliche Verwalter können nicht zulassen, dass die Zukunft verpfändet wird. Auch da sind entsprechende Konzepte, die hinlänglich beka nnt sein müssten, e ndlich auc h umzuse tzen. - 21 - Im Rahmen dieser Haushaltsdebatte wurde sc hon verschiedentlich die Verkehrspolitik angesprochen. Über kaum ein anderes Them a wird so kontrovers diskutiert, wie über den Verkehr. Garantie der Mobilität und Schutz der Umwelt. Das sind meiner M einung nach die groß en Zielse tzungen der Verkehrspolitik. Zwei große gesellschaftliche Trends führen zu Verkehrssteigerungen. Da wäre auf der einen Seite die Individualisierung und die Globalisierung, die durch die internationale Arbeitsteilung, Unternehmensverflechtungen und neue Absatzmärkte immer neue Tra nsportbedürfnisse schafft. Über die Herausforderung der Verkehrspolitik schreibt der Universitätsprofessor Gottfried Tappeiner in der Südtiroler Wirtschaftszeitung: "Ein Ausbau der Verkehrsinfras truktur alleine ist keine Lösung. In hundert Jahren werden weitere drei Autobahnen auf der N ord-Süd-V erbindung notwendig. Dies bedeutet, dass der Verkehr auf Dauer beschränkt werden muss. In einem marktwirtschaftlichen System ist die einzige faire Methode dafür der Preis. Wer vorausschauende Verkehrspolitik betreiben will, muss daher den Verkehr in ganz Europa und nicht nur in den Alpen wesentlich verteuern. Bis ein solches System greift, muss das bestehende Tra nsportsystem qualita tiv und quantitativ weiter entwickelt werden ." Erforderlich ist also ein besonnen es und entschlosse nes Handeln. N eidvoll schauen wir dabei in die nahe Schwe iz. Die bilateralen V erträge zwisc hen der Schw eiz und der EU verpflichten zwar die Eidgenossen, das zulässige Lkw-Höchstgewicht von 28 T o n n e n s c h r i t tw e i s e auf 40 Tonnen zu e rhöhen. Im Geg enzug wird ein e leistungsabhängige Schwerverkehrs abgabe e ingeführt und laufend erhöht. Im Jahre 2005 wird man von einem 40-Tonner auf der 300 Kilometer langen Transitstrecke zwischen Basel und Chiasso umgerec hnet 380.000 Lire bezahlen müssen. Vergleichsweise zahlt man für die 266 Kilometer lange Strecke zwischen Innsbruck und Verona 200.000 Lire Maut- und Straßengebühren. Für die Route über den Reschenpass oder über Winnebach beträgt die Maut null Lire. Uns allen ist klar, dass eine wirkungsvolle Verkehrspolitik nur in Abstimmung mit unseren Nachbarregionen und Nachbarländern gemacht werden kann. Im öffentlichen Personennahverkehr brauchen wir eine Vorwärtsstrategie in Angebot und Marketing. Dazu braucht es neben den Investitionen und effizienten Strukturen ein attraktives Preissystem und ein logistisches Gesamtkonzept. In diesem Zusammenhang ist auch die Wiederinbetriebnahme der Vinschger Bahn zu sehe n. Zu lange wurde darüber diskutiert. Jetzt muss endlich e ntschlosse n gehande lt werden . Die ausstehenden Arbeiten sind innerhalb weniger W ochen ausschreibe reif. Ich glaube, es ist an der Zeit, dass ein verbindliche r Zeitplan erstellt wird und, dass auch die Bevölkerung und die Gemeinden in angemessener W eise eingebunden werden. Ich kann - 22 - mir nicht vorstellen, wie ein Verkehrsmittel von der Bevölkerung angenommen werden soll, wenn die Bevölkerung und die Gemeinden bisher nur am Rande, wenn überha upt, eingebunden wurden. We nn wir die Informa tionsarbeit vergleichen, die bei anderen Großprojekten gem acht wurde, dann fä llt das einfa ch katastr ophal aus. Ich möchte zum A bschluss auf die E nergieproblematik eingehen. Ich möchte aber nicht altbekannte Argumente aufwärmen. Die Argumente sind hinlänglic h ausgetauscht w orden. Ich glaube, w ir alle sind gut beraten, w enn wir in Südtirol erkennen, dass wir nur geme insam auf dem Strommarkt e ine Chance haben werden. Wenn wir uns diese Zahlen über die Stromverteilung vor Augen führen und zur Kenntnis nehmen, dass die Etschwerke alleine 750.000 Kilowatt verteilen, dass die ENEL ohne Stahlwerke und MEMC gut 500 Millionen K ilowatt verteilen, dann wird uns klar, dass Alleingänge in diesem Bereich sicherlich nicht sinnvoll sind. Vorallem wenn man sich vor Augen führt wie ein Silizium werk in Sinich allein 300 Millionen Kilow att verbraucht, dann wird uns klar, dass nur ein geme insames Ha ndeln hier zielführend sein wird. Was die Energiepolitik anbelangt, so ist in den letzten Wochen und Monaten sehr viel Porzellan zerschlagen worden. Ich fordere ein, dass wir einsehen, dass wir nur eine Chance auf dem Strommarkt haben, wenn wir uns gemeinsam an den Tisch setzen und fair miteinander verhandeln, ohne dass eine Partei das Gefühl hat, sie wird von der anderen entweder über den Tisch gezogen oder übe rhaupt nicht ernst genommen. Es liegt an uns, die Zeiche n der Zeit zu erke nnen. Noch ist es n icht zu spät. Wir müssen in den nächsten Tagen entschlossen handeln und mutige Schritte zum Wohle der gesamte n Bevölke rung Südtiro ls setzen. PRESIDENTE: Chiede la parola sull'ordine dei lavori il consiglier e Minniti, prego. MINNITI (AN): Grazie, Presidente. L'art. 67 del Regolamento interno dice che il fatto personale ha priorità rispetto ad eventuali altre richieste di intervento. Ora, come è giusto che sia in un regime di democrazia, è stata concessa la parola al collega Theiner, ma non gli è stata data per fatto personale, perché lo stesso ha detto che interveniva sull'argomento. Visto che nella lista ci sono altri consiglieri, fra i qua li il sottoscritto, che hanno chiesto di intervenire per fatto personale, chiedo se è già cambiato qualcosa nel Regolamento, senza che noi sapessimo nulla, in ordine al fatto che la fa coltà di intervento è stata data prima al collega Theiner per parla re non su fatto person ale, visto e considerato che questo avrebbe priorità su tutti gli altri interventi. - 23 - PRESIDENTE: Consigliere Minniti, Le rispondo immediatamente, prima che prolunghi il Suo intervento. Noi non sapevamo la ragione della richiesta di parola da parte di coloro che erano iscritti dopo il consigliere Theiner. Se avessero alzato la mano e detto che era una questione personale, avrebbero avuto la parola prima, molto semplicemente. Non è ca mbiato niente, solamente non lo sapevam o, perché qui non risulta la ragion e. Prego, consigliere M inniti. MINNITI (AN): Posso chiedere c he il mio nominativo venga reinserito nella lista, perché io adesso sono intervenuto sull'ordine dei lavori, non per fatto personale. Quando sarà il mio turno, interverrò per fa tto persona le. PRESIDENTE: Dopo il consigliere Holzmann? MINNITI (AN): E' lo stesso, l'importante è intervenire, perché ho delle cose da sostenere anch'io. PRESIDENTE: Nell'ordine in cui era prima non si può più. (Voci dall'Aula/Stimmen aus dem Saal) PRESIDENTE: La parola al consiglie re Lo Sciuto, prego. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Signora Presidente, io non ho chiesto la parola per fatto personale. Mi sono avanzati alcuni minuti e volevo riprendere un discorso iniziato prima. PRESIDENTE: Consigliere Lo Sciuto, non ci risulta che Le sia avanzato del tempo. Lei non può parlare una terza volta. Si può intervenire per 60 minuti e per due volte. Prego, consigliere Lo Sciuto. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Allora intervengo per fatto personale . PRESIDENTE: Ha la pa rola, prego. - 24 - LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Mi sono sentito anc h'io tirato in causa dall'intervento del collega Baumgartner. Al riguardo puntualizzo che stiamo affrontando un discorso come se fossimo sordi, come se ognun o parlasse per i fatti pro pri. Vorrei che il collega Baumgartner mi ascoltasse un secondo nella speranza, non di concordare, ma almeno di capirci. Lui dice che dobbiamo fare in modo che il Regolamento ponga tutti su un piede di parità. In realtà siamo tutti su un piede di parità, perché fa riferimento ai diritti del singolo consigliere. Questa esigenza di modifica del Regolamento non si pone quindi per fa tti pregressi, perché ne l passato la Giunta o la maggioranza non sono state in grado di lavorare a causa dell'ostruzionismo de lle opposizioni. Non c'è un solo esempio che il collega può portare per dimostrare la difficoltà di lavoro all'interno di quest'aula. Tutte le leggi presentate da lla Giunta e dalla maggioranza sono state approva te, anche quelle ch e hanno visto una opposizione dura e forte. Ricordo a tale prop osito le leggi sul comm ercio, sulle provvidenze al sistema radiotelevisivo, sull'autonomia scolastica o quella sulla responsa bilità degli amministratori e dei pubblici dipendenti, leggi che violavano pesantemente norme, principi, regole e che hanno visto quindi una dura opposizione da parte del Consiglio e delle forze di minoranze, ma che tuttavia sono passate nei tempi previsti e senza lungaggini. Questo, nonostante le violazioni molto gravi che hanno indotto persino un gove rno amico e com piacente della SVP a bloccare le leggi sulla b ase delle cose che diceva l'op posizione. Come si può quindi sostenere che è necessario cambiare il Regolamento perché la Giunta o la maggioranza non riescono a lavorare? E' veramente un discorso specioso, oppure non ci comprendiamo. La realtà è che, nonostante il passato non sia a fa vore della tesi sostenuta dalla SVP, si vuole cambiare il Regolamento pensando a momenti futuri. Il passato dimostra che que sto Consiglio ha lavora to bene e che persino le opposizioni hanno garantito il numero legale. Non c'è un solo esempio che riguardi il passato e che possa essere additato come fa tto ostruzionistico, e dunque si vuole cambiare pensando al futuro. A questo punto però dovete consentirci di es sere preoccupati su cosa ci riserve rà questo futuro, su cosa si ha mente di fare contro le opposizioni. Gli stessi esponen ti della maggioranza, con responsabilità di governo, sono contrari ad ogni cambiamento del Regolam ento, e questa loro pre sa di posizione testim onia che q uesta esigenza non c'è. Visto che il bilancio preme a noi, non meno di quanto prema alla maggioranza, un atteggiamento più responsabile e di maggiore disponibilità da parte della SVP potrebbe fare sbloccare in tempi molto brevi questa impasse per arrivare all'approvazione del bilancio. G razie. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Urzì, prego. - 25 - URZI' (AN): Grazie, Presidente. Prima ho alzato la mano e Le ho segnalato che si trattava di un intervento per fatto personale dovuto alle ragioni che già altri colleghi hanno avu to occasio ne di indica re. Con fermezza, m a anche con gra nde cortesia, ritengo di d overe respingere quelle che sono le accuse precise che ci sono state rivolte nel corso del dibattito di questa mattina dal Capogruppo della SVP, consigliere Baumgartner, con l'atteggiamento che gli è consueto e che noi abbiamo sempre apprezzato. H a però formulato de lle accuse che nella sostanza sono assolutamente infondate. Ci ha accusato, in quanto r appresentanti di Alleanza Nazionale e delle forze politiche di minoranza in questo Consiglio, di essere provocatori e ricattatori. Però anc he le sole parole "p rovocazione" e "ricatto" non appartengono al nostro vocabolario, noi le abbiamo cancellate e le rifiutiamo insieme ai concetti che si nascondo dietro a queste. Non esistono provocazione e ricatto nella nostra azione politica, esiste, invece, la ferma volontà di affermare in q uesta sede, che è quella deputata a ciò, i principi di alta dem ocrazia a i quali questo Consiglio dovrebbe ispirarsi. Signor Presidente, abbiam o paura che l'autono mia, soprattutto in questo particolare momento storico, si incarti su se stessa. Siamo preoccupati di quan to sta accadendo, anche in queste ultime ore, in relazione, per esem pio, a indagini della Magistratura che riguardano l'azione amministrativa all'interno della Provincia autonoma di Bolzano. Ritengo di potere presumere che altre indagini verranno avviate in un prossimo futuro, pure su nostra iniziativa politica, nelle sedi giudiziarie competenti, amministrative e penali, perché c 'è il rischio concreto che la SVP si senta autoreferenziale, si senta cioè di dovere rispondere esclusivamente a se stessa, senza nemme no dovere legittimare l'azione di altri organismi che pure sarebbero incaricati e deputati a verificare la correttezza delle procedure amministrative e dell'azione legislativa. Pensiamo ai casi segnalati in queste ore sulla stampa in merito all'inchiesta sui contributi per i masi di alta montagna, sulle commissioni fantasma che erano state annunciate e che poi non si sarebbero costituite, e sul fatto che si sareb be affermata u na linea per la quale la Provincia autonoma di Bolzano avrebbe imposto il silenzio ai propri uffici invitandoli a non indagare nella maniera più completa e assoluta. Q uesto per q uanto rigua rda l'Amministrazione. Per quanto riguarda invece la politica e le cose c he ci interessano p iù direttamente, dobbiamo dire che la SVP si sente autoreferenziale anche per quanto attiene le modifiche al Regolamento interno. Il Capogruppo Baumgartner, che in tante altre circostanze apprezziamo, oggi è venuto a dire che una maggioranza sostiene le modifiche del Regolamento interno, quando sappiamo che non è la maggioranza politica di questo Consiglio e di questa autonomia a sostenerle, ma solo un partito che, guard a caso, nella anomalia assoluta altoatesina, è un pa rtito di maggioranza etnica. Quindi un gruppo etnico che si fa rappres entare da un partito po litico che ha la mag gioranza assoluta e che sostiene - 26 - una misura contrastata da tutti gli altri gruppi politici dell'opposizione e , in maniera più velata, ma significativa, anche della maggioranza politica per bocca degli assessori dei gruppi del c entro-sinistra, dei Popolari e del C entro. Questa mattina abbiamo già richiamato gli ass essori di lingua italiana ad assumere una posizione chiara una volta per tutte, e mi fa piacere che l'assessore Gnecchi si era iscritta a parlare, anche se adesso ci ha ripensato, perché almeno si fa chiarezza su quello che è il ruolo che le forze politiche della maggioranza italiana intendono rappresentare in questa sede: il nulla, la demagogia, la proposizione verso l'esterno di un'immagine alla quale corrisponde il vuoto assoluto in termini politici e morali. Spero comunque di essere contraddetto nel corso del dibattito. Grazie. PRESIDENTE: Preciso che l'assessore Gnecchi non si era iscritta a parlare, qualcuno lo ha fatto a sua insaputa. La parola al consiglie re Holzm ann per fa tto persona le, prego. HOLZMANN (AN): Grazie, Presidente. Intervengo per fatto personale dovu to alle dichiarazioni del Capogruppo della SVP in relazione all'azione che le minoranze hanno concertato e promosso in quest'aula sul dibattito in corso sul bilancio. Tengo a precisare tra l'altro che il nostro gruppo c onsiliare è firmatario di diversi ordini del giorno che ha ritenuto di dovere promuovere per il semplice fatto che la legge sull'edilizia tarda ad arrivare in quanto giace ancora in commissione, mentre la nostra legge è già all'ordine del giorno dell'A ula, anche se sappiamo che non verrà discussa prima dei tempi tec nici e dell'approvazione del bilancio. Quindi abbiamo inteso anticipare la nostra proposta trasformando gli articoli della legge in ordini del giorno, soltanto per dare giusta risposta all'esigenza che i cittadini hanno dim ostrato di avere in ordine al problema dell'edilizia. Tra l'altro la nostra legge è molto simile a quella della Giunta, quindi sul piano concreto da parte della maggioranza non dovrebbero esserci nei nostri confronti delle accuse di questa natura, perché noi intendiam o perseguire la stes sa strada che la stessa maggioranza vuole intraprendere, ma con tempi assai diversi. L'approvazione dei nostri ordini del giorno consentirebbe infatti di snellire le procedure. C'è poi da fare anche un altro discorso, perché limitarsi solamente a considerazioni sulle azioni delle minoranze riguardo al bilancio è un po' fuo rviante. A prescindere dalla questione degli ordini del giorno, il nostro gruppo politico ha presentato solamente richiesta di interventi sui capitoli. Come si sa, l'intervento dei consiglieri sui capitoli non è mai stato posto in discussione da nessuna forza politica, nemmeno dalla SVP, tant'è che in occasione delle proposte di modifica del Regolamento, il Capogruppo della SVP non ha pe nsato di introdurre limitazioni agli interventi dei consiglieri nella - 27 - discussione di bilancio, e quindi sui singoli ca pitoli. Noi abbiamo semplicemente manifestato il nostro interesse nei c onfronti del bilancio chiedendo di potere intervenire in maniera adeguata sui suoi capitoli. Da questo punto di vista mi sentirei pertanto di respingere le affermazioni che sono state fatte al nostro indirizzo. Tengo a precisare anche che il fatto che le minoranze politiche si trovino tutte concordi sulla medesima linea di condotta, dovrebbe indurre il collega Capogruppo a delle riflessioni di tutt'altro tenore e di tutt'altra natura. E' chiaro infatti, a questo punto, che la posizione anomala non è quella dei vari gruppi politici che si sono coalizzati, ma quella della maggioranza, all'interno della quale però notiamo una sorta di contraddizione tra coloro che hanno dichiarato di condividere le nostre gravi preoccupazioni per quanto riguarda le modifiche delle regole democratiche di questo Consiglio, intraprendendo con ciò azioni un po' diverse dalle nostre, non così decise. Rispetto all'azione c ongiunta, tesa a salvaguardare questo po' di democrazia che ci è rimasta e che noi difendiamo anche per le generazioni future e per coloro che subentreranno nelle nostre funzioni, noto un atteggiamento molto più tiepido. Certo non pretendo che ci sia un'azione di disturbo da una parte della maggioranza sul bilancio che essa stessa ha contribuito a redigere e che sarà chiamata ad approvare. Da qu ella parte però credo non possano venire critiche a quest'altra parte sulle procedure e sui metodi che abbiamo scelto per condurre questa ba ttaglia di libe rtà e di dem ocrazia. Quindi sul piano personale, come esponente di questo gruppo politico, mi sento di respingere in toto quan to ci è stato addebitato, proprio perché da parte nostra non c'è stata alcuna azione che non fosse consentita dal Regolamento, nemmeno da quello nuovo, se fossero già state introdotte le modifiche a uspicate dalla SV P. Credo di avere chiarito il mio pensiero in ordine alle dichiarazioni che il Capogruppo della SVP ha fatto poc'anzi. Grazie. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Minniti, p rego. MINNITI (AN): Grazie, Presidente. Sono rimasto sorpreso e dispiac iuto dalle dichiarazioni del Capogruppo della SVP, dott. Baumgartner, che sostanzia lmente ha voluto accusare a nche la mia pers ona di esprimere nel mio operato poc a democrazia e una forma di ricatto nei confronti di quelle che sono le istituzioni o, comunque, una maggioranza che non è politica, ma partitica. Qui è solo un partito che, come accadeva nei paesi dell'Est fino a qualche a nno fa, tende a dettare le condizioni e le re gole in contrasto con tutte le norme di democrazia, scritte e non. Vorrei anche ricordare a questo partito, e quindi alla SVP, che già in passato, quando né il sottoscritto, né il collega Baumgartner sedevano nei banchi di questo Consiglio, si raggiunse una sorta di compromesso quando si - 28 - modificò il Regolamento limitando i tempi alle opposizioni. Ora, mentre in tutto il mondo si tende a riconoscere il valore del dialogo, nella nostra provincia si attua la politica del gambero. Si vuole cioè negare il dialogo non solo fuori da quest'aula, ma già al suo interno. Questo è l'aspetto con il quale il collega Baumgartner ci ha tirato per i capelli perché, come sottolineava il mio collega e Capogruppo , Holzmann, A lleanza Naz ionale non è stata presente in commissione come forma di protesta riguardo al fatto che l'assessore al bilancio ha presentato questo documento alla stam pa prima ancora che agli organi istituzionali competenti. Il nostro partito ha chiesto un chiarimento per ogni capitolo di questo bilancio, in ordine ad una voglia di trasparenza che non abbiamo potuto ottenere in commissione. Nessuno può negare che la nostra responsabilità politica ci impone, nel momento in cu i siamo chiama ti a votare il documento di maggiore importanza nell'ambito della vita politica provincia le o un qualsiasi altro documento, di sapere cosa andiamo a votare, e quindi per o gni capitolo abbiamo chiesto un chiarimento come atto di trasparenza. Non solo, il collega Holzmann ha sottolineato che alcuni dei nostri 55 ordini del giorno si richiamano alla n ormativa sull'edilizia ab itativa agevolata. V i posso però anche annunciare che stiamo prepa rando, e spero nes suno abbia altro da aggiungere in tal senso, una sessantina di em endamenti per fare in modo che anche la normativa sulla sanità, recentemente respinta dal governo , possa essere a pplicata immedia tamente, almen o nelle parti in cui il governo non ha avuto nulla da eccepire. Questo perché la popolazione altoatesina ha bisogno della normativa di riordino sulla sanità. Prenderemo ogn i singolo articolo, lo proporremo alla Giunta provinciale e ci sarà il diba ttito. Con ciò vi diamo la possibilità, visto che voi non lo fate, di fa re approvare, e qu indi di rendere applica bile immediatamente, una normativa impo rtante, vostra e non no stra, in ordine agli aspetti sanitari. Detto questo, credo di dovere concludere il mio intervento auspicando che alla forza della ragione non si contrapponga la ragione della forza num erica da parte de lla SVP. PRESIDENTE: La parola al consigliere Lamprecht in discussione generale, prego. LAMPRECHT (SVP): Dankeschön, Frau Vizepräs identin. Der Lande shauptmann hat in seinen programmatischen Erklärungen zurecht auf die Lage der Südtiroler Wirtschaft und Landwirtschaft hingewiesen. Ich stelle mit Freuden fest, dass man erkannt hat, dass man im B ereich der Südtiroler Landw irtschaft derzeit an e inem Scheidew eg ist, dass wir einen Bereich dazu bekomm en haben, der gen auso wie die B erglandwirtscha ft, - 29 - wie die Viehwirtschaft sich einer kritischen Situation befindet, nämlich der Bereich des Obstbaues. Es herrscht vielfach immer noch die Meinung vor, dass die L andwirtschaft in den Gunstlagen mit ke inen Problemen konfrontiert ist. Die Preis- und Marktentwicklung der letzten Jahre hat ge zeigt, dass sehr wohl heute Weichen gestellt werden müssen, um weitere Preiseinbußen und E inkomme nsbußen der Familie nbetriebe zu verme iden. Mit Bedauern haben wir alle festgestellt, dass aufgrund der geringeren Haushaltsmittel in allen Bereiche n Kürzungen vo rgenommen w erden. Die Kü rzungen im Bereich der Investitionsforderung generell, auch in der Wirtschaftsförderung und in der Landwirtschaft müssen jetzt sicherlich vorsichtig be trachtet werden . Ich habe eine Auflistung gemacht und das Verhältnis der Investitionsausgaben zu den laufenden Ausgaben der letz ten sechs Jahre verglichen. 1995 hatten wir noch ein Verhältnis von 60% für laufende Ausgaben und 40% waren frei für Investitionen, die auch das ganze Wirtschaftsleben in unserem Land beleben. Wir sind heute auf einem Punkt von 74% laufenden Ausgaben. Drei Viertel der Haushaltsmittel sind bereits gebundene Ausgaben, um eingegangene Verpflichtungen abzudec ken. Ich glaube, dass die Kürzungen in diesen Bereic hen und die steigend e Entwicklung von 1995 bis zu diesem Haushalt uns zu denken geben müssen, dass m an sehr vorsichtig die ganze Entw icklung betrachten muss, denn dieses Verhältnis darf sich nicht noch weiter verschlechtern. Der Landeshauptmann hat vier Pun kte erwähnt, die für die Wirtschaftspolitik ausschlaggebend sind. Anforderungen der Wirtschaftspolitik hängen ab von den EURichtlinien, von der New Economy, von der Innovation und der Mobilität. Diese Bereiche müssen wir auch in der Landwirtschaft anwenden, wobei im B ereich der Landwirtschaft wir mit einem Nac hteil konfrontiert sind. Die Betriebe sind normalerweise an ihren Grund und Boden gebunden und wir können einen Betrieb, der in Steillage ist, nicht verpflanzen und eine andere Tätigkeit beginnen lassen. Wir haben dieses Jahr die Landwirtschaftszählung und ich bin gespannt auf das Ergebnis. Denn wir werden einen gew altigen Anstieg zu verzeichnen haben im Bereich der Zu- und Nebe nerwerbsbetrie be. Ich hoffe, dass die Landesregieru ng dieser Situation auch Gehör schenkt, denn wir müsse n noch mehr M öglichkeiten schaffen, damit Nebenund Zuerwerb auch in den Tälern, auf den Höfen ausgeübt werden kann. Es ist eine Tatsache, dass gerade die Einkommensk ombination sicherlich Voraussetzung ist, um die Besiedelung in den ländlichen Gebieten, aber vorallem auch die Existenz der Familienbetriebe zu sichern. - 30 - Ich wünsche mir, dass man noch mehr den Gedanken der Zusammenarbeit auch zwischen den einzelnen Wirtschaftsbereichen fördert, auch in Bezug auf die Gestaltung der Förderungspolitik. Ich glaube, dass viel zu oft ein Konkurrenzdenken stattfindet in den einzelnen Wirtschaftsbereichen, aber dass letztendlich gerade in der Zus ammenarbe it, im Kreislauf zwischen Landwirtschaft, Tourismus, Handel, Handwerk und Industrie noch viel Potential schlummert, und dass gerade das eine Stärke für unsere heimische Landwirtscha ft, Wirtschaft und für S üdtirol ist, welche hera uszuholen ist. Man muss natürlich auch die Möglichkeiten zulassen und den Rahmen dazu schaffen. Das hängt mit Bürokratie zusammen, auch mit der G estaltung der Ausrichtung der Förderungspolitik. Zurecht steht in der programmatischen Erklärung, dass in Zukunft nicht mehr das Mehr gefragt sein muss, sondern die Qualität der Arbeitsplätze, und dass das auch die Orientierung für die Gestaltung der Förderungspolitik ist. Ich lege deshalb ans Herz, dass man sich gerade diesen Satz auch wirklich ans Herz schmiedet, denn d ie Beschäftigten in der Landwirtschaft liegen zwischen 10% und 13%. Die Landwirtschaftszählung wird ein aktuelles Ergebnis liefern. Wir haben sicherlich weniger Beschäftigte in der Landwirtschaft, aber man darf die Landwirtschaft nicht alleine an diesem Parameter messen, sondern man muss auch die Folgewirkung und die Kreislaufwirkung unterstreichen. Ich hoffe, dass wir auch in Zusammenhang mit de r Neugestaltung d er Schulpolitik und in der Berufsa usbildung, im Bereich der beruflichen Ausbildung der Landwirte und in der hauswirtschaftlichen Ausbildung enger zusammengehen, und dass vorallem auch in der Ausbildung in der Landwirtschaft mit einer handwerklichen Ausbildung Gemeinsamkeiten geschaffen werden, denn es ist nicht zumutbar, dass jemand, der sich für eine landwirtschaftliche Ausbildung entscheidet und dann einen Nebenberuf erlernen will, in seiner Berufsausbildung nur mit Hürden auch zu einer qualifizierten, anerkannten Ausbildung in einem Handwerk sberuf kommt. Ich glaube, dass wir bei der Überdenkung dieses Schulsystems und der Schulreform ressortübergreifend eine Lösung finden müssen, denn die Zukunft und die Existenzfähigkeit hängt sicherlich auch von der Qualität der Ausbildung ab, und die Qualität des Arbeitsplatzes ist auch von der beruflichen Qualifizierung abhängig. Es ist sehr positiv zu vermerken, dass man jetzt mittels des Programms 57 eine Neugestaltung der Agrarpolitik in die Wege geleitet hat, und dass man auch dem Thema Junglandwirt ein besonderes Augenmerk geschenkt hat. Ich hoffe, dass man diese Möglichkeiten, die noch auf Papier stehen, die auch von Seiten der EU geboten werden und auch im Programm, das Landesrat Berger mit großem Einsatz v orangetrieben hat, - 31 - auch mit Inhalten füllt, dass auch in der Gestaltung der Beiträge, auch speziell der Jungunternehmerförderung in der Landwirtscha ft, Augenm erk geschenkt wird. Es darf nicht so weit kommen, dass der Neben- und Zuerwerb der A nfang vom Ausstieg aus der Landw irtschaft ist. Wir müssen Ja sagen zum Zu- und Nebenerw erb. Wir müssen aber auc h die Möglichkeiten, vor Ort arbeiten zu k önnen, zulassen, denn die letzten 20 Jahre der Politik ha t man zurecht ve rsucht Arbeitsplätze auch in den Tälern zu schaffen. Man hat in jedem Dorf Handw erkerzonen erric htet. Ich glaube, dass das sehr gut war. Die Politik der Landesregierung der letzten Jahrzehnte war darauf ausgerichtet, dass man die L eute nicht alle in die Städte holt, so ndern das s man peripher Strukturen sch afft. Ich wünsche mir, dass man genauso ein Projekt in die Wege leitet, dass man im Bereich Telekommunikation die Möglichkeiten auch in der Landwirtschaft ausnützt. Ich weiß, dass die Landesverwaltung bereits seit Jahren ein Modell laufen hat, dass einige Beschäftigte in der Landesverwaltung auch über Telearbeit arbeiten können. Ich glaube, dass es angebracht wäre, diese Möglichkeit auch in Südtirol für die Landwirtschaft zu eröffnen. Es braucht dazu Voraussetzungen, rechtliche Grundlagen. Ich hoffe, dass man im Jahr 2001 daran denkt, Telearbeit generell zu regeln. Es sind sehr viele Fragen urbanistischer Na tur zu klären. Gera de im Zusamm enhang mit der Liberalisierung des Strommarktes und der Übernahme der Strom netze liegt hier sehr v iel Potential. Wir können jeden Hof e rreichen und wir können Arb eitsplätze auch peripher scha ffen. Ich glaube, dass das ein wichtiger Beitrag wäre um die Bevölkerung an den Höfen zu halten, denn wenn es uns nicht gelingt Einkommenskombinationen am Hof zuzulassen, dann kommt es notgedrungen langfristig zu einer gewissen Abwanderung, Entsiedelung. Wenn diese Höfe nur mehr Schlafstätten sind und nich t mehr aktive Arbeitsplätze, dann kommt es zu einer Folgewirkung, die in allen Bereichen große negative Einflüsse auf die Wirtschaft hat, aber auch auf die ganze Siedlungs- und Gesellschaftsstru ktur. Wir müssen uns damit abfinden, dass wir mit kleineren Haushaltsmitteln zu rechnen haben. Deshalb müssen wir Prioritäten setzen. Ich sage noch einmal. Wir müssen darauf achten, dass wir bei der Gestaltung des Haus haltes die laufende n Ausgaben in Rahmen halten damit Freiraum für Investitionen geschaffen wird, denn letztendlich sind Investitionen Ankurbelung der Wirtschaft und schaffen Arbeitsplätze. Ich glaube, gerade dieser positive Impuls darf nicht ausbleiben und, dass das Verhältnis zwischen laufenden und Investitions ausgaben, derze it bei 74%, wieder zurück gehen muss. Wir müssen wieder me hr Freiraum für Investitionen schaffen. PRESIDENTE: La parola al Preside nte Durnw alder, prego. - 32 - DURNWALDER (Landeshauptmann - SVP): Es ist normal, dass an und für sich der Landeshauptmann antworten müsste. Nachdem ich heute aber nicht in der Lage bin, auf Grund meiner Verkühlung, möchte ich um Entschuldigung bitten, wenn die einzelnen Landes räte kurz auf die gestellten Fra gen einge hen. PRESIDENTE: La parola all'assessore Di Puppo per la replica, prego. DI PUPPO (Assessore all'industria, trasporti, finanze e bilancio - Popolari Alto Adige Domani): Grazie, Preside nte. Sono stati trattati molti temi e quelli che, al di là delle polemiche, si trattano ogni volta che si parla di bilancio sono stati oggetto di analisi più approfo ndite. Que sti li abbiam o estrapolati in modo da dare risposte dire tte. In merito al rapporto tra spesa corrente e spesa di investimento, è vero che la prima è aumentata rispetto alla seconda. E' chiaro però che non siamo in condizioni di disastro economico, come qualcuno vorrebbe tinteggiare. Siamo ancora in una realtà che non è quella tipica di molti paesi dell'Unione Europea, nemmeno di quelli che sono entra ti tra i primi nella moneta unica, visto che il nostro bilancio, se nza ricorrere ad indebitamenti verso l'esterno, garantisce a ncora il 30% delle ris orse disponibili per gli investim enti, considerando che la spesa c orrente non è esa minata nel dettaglio a l punto da estrapolare anche in questa quelle che possono de finirsi a buon diritto spese di inv estimento. Si tratta infatti di una separazione per capitoli più che per interventi diretti nelle scelte della G iunta provinciale. Per quanto riguarda la sp esa corrente riferita al personale, ormai è assodato da diversi anni che abbiam o uno stop alla cresc ita del personale, salvo i ca si verificatisi a seguito di deleghe o di trasfer imenti di competen ze. Ciò che in que sto periodo si sta essenzialmen te determinando è una ottimizzazione di utilizzo delle risorse attraverso i trasferimenti interni, e questo è un fatto c he sta contenend o in termini di volume l'attività di lavoro, e quindi la spesa destinata al personale, anche se nello stesso periodo maturano condizioni contrattuali diverse che, evidentemente, obbligano l'Amministrazione a garantire la copertura dei contratti sottosc ritti. Relativamente ai richiami alla riduzione su determinati capitoli, e ne parlo in termini generali perchè poi i colleghi interverranno nello specifico, penso, ad esempio, alla riduzione delle risorse destinate alla tutela dell'ambiente. Sembrerebbe quasi che vi sia una scelta politica di abbandono dell'ambiente. Si usano le parole in termini proporz ionali alla riduzione delle risorse messe a disposizione, però non si fa ricorso a quel piccolo sforzo di memoria, che in fondo sarebbe richiesto, per rileggersi gli anni in cui la tutela dell'ambiente ha ricevuto risorse molto importanti tendenti a crescere. Questo è accaduto negli ultimi quattro anni, durante i quali sono state destinate importanti somme alla - 33 - realizzazione di impianti che oggi ci stanno consentendo di rivedere la vita dei corsi d'acqua, anche secondari, e questo credo sia un aspetto da considerare. Quando le opere si sono realizzate, poiché sono di lungo periodo, non si può pensare di continuare a ricostruirle, né possiamo imm aginare che tutto si de bba esaurire in un solo esercizio. Ciò che non si realizzerà nel 2001, verrà realizzato nel 2002, e quindi c'è anche una sorta di progressione nella realizzazione degli interventi. Lo stesso ragionamento si può fare anche per i lavori pubblici ai quali destinammo delle risorse una tantum in maniera eccezionale. In tal senso ci fu un approfondito confronto all'interno del Consiglio quando si disse che c'erano enormi avanzi da registrare in quanto si trattava di risorse aggiuntive all'eserc izio precedente, per accordi raggiunti con il governo. Quelle somme non le volevamo destinare alla spesa corrente, perché poi non saremmo stati in grado di sostenerla negli anni successivi, e così abbiamo deciso di destinarle esclusivamente ad investimenti. Siamo pertanto passati da 350 miliardi di assegnazione normale per i lavori pubblici anche a 800 miliardi. Queste cose nel 1996/97/98/99 si sono re alizzate, e se oggi scendiam o a circa 5 00 miliardi, bisogna tenere presente che sono ben 150 miliardi in più rispetto al trend abituale della dotazione dei lavori pubblici. Non lo pos siamo quindi conside rare un fatto disastroso, siamo ancora a livelli decis amente e levati di risorse destinate alle op ere pubblic he. Ho totalmente disapprovato le dichiarazioni fatte in aula, e alcune di quelle che ho avuto modo di seguire in televisione, rispetto all'ed ilizia agevolata. Al rigu ardo si è detto che l'assessore competente ha rinunciato a 50 m iliardi disponibili per l'edilizia agevolata. Non è vero, anzi, è accaduto esattam ente il contrario. Lo stile no rmale di tutti noi è quello di accaparrarsi il più possibile per le proprie competenze, perché in ogni settore c'è sempre qualcosa in più che si vorrebbe fare e che si rinvia perché non prima rio e determinante. Resta però una cosa in più che di tanto in tanto uno avrebbe il piacere di realizzare, e non è un fatto nega tivo. Se vogliamo è la dimostrazione di un certo attaccamento alle competenze che vengono assegnate. In questo caso specifico , il problema non è la mancanza di risorse finanziarie rispetto ad una domanda, qui c'è una carenza di aree destinate alla ediliz ia che non conse nte l'attuazione di progra mmi già finanziati, quindi con risorse già esistenti all'interno del bilancio autonomo dell'IPES, al quale si andranno ad aggiungere altri 250 miliardi. Ne consegue che l'atteggiamento della Giunta provinciale, in particolare dell'assessore competente, è semmai quello di accelerare i programmi, l'adempimento agli impegni assunti, anche diversi anni fa, sollecitando i Comuni a mettere a disposiz ione le aree necessarie per l'edilizia abitativa. Senza di queste, infatti, quelle risorse finirebbero esclusivamente per accumularsi alle altre, e questa credo sarebbe una scelta economica molto sbagliata, visto che è un momento nel quale - 34 - dobbiamo pensare a come meglio impegnare le risorse e non a come p eggio accantona rle o depositarle infruttuosamente . E' stato richiamato a p iù riprese anche il disc orso dei trasporti. C'è sta to il ricorrente appello per avere un piano dei trasporti, che credo sentiremo an che nelle prossime occasioni in Consiglio, ma all'inizio del 2000 si era già detto che la Giunta provinciale aveva deciso di a ffidare ad una soc ietà di ingegneria uno studio del piano trasporti. Abbiamo p ure detto pubblicam ente che il lavoro è avviato ed è ad un buono step di avanzamen to. Al riguardo vi posso c omunicare che il primo step è stato concluso e che con la prima delibera di Giunta del 2001, pertanto non appena saremo nelle condizioni di impegnare il nuovo bilancio, verrà iniziato il secondo step, quello che porterà al completamen to del piano provinciale dei trasporti con l'obiettivo, se possibile, di discuterlo ancora durante quest'anno. Quindi nel 2001 dovremo essere nella condizione di discutere il nuovo piano dei trasporti. Ebbene, le scadenze che sto dando adesso non sono una novità, sono già state dette nel corso dell'anno, anche in luglio, in occasione d ella discussione sull'assestamento d i bilancio. Le ripeto in que sta occasione c on la netta consapevolezza che dovrò ripeterle a gennaio, a febbraio, a marzo e in ogni occasione di incontro. Questo, da un ce rto punto di vista mi conse nte, qualora me ne mancasse l'occasione, di essere presente sulle cronache, ma dà anche una dimensione ridotta del tipo di confronto che si svolge all'interno del Consiglio provinciale. La stessa cosa accade quando, parlando di aeroporto, si vuole essere deg li analisti economici molto rigorosi, pretendendo di valutare i risultati di gestione senza conoscere alcun elemento. Qui si fa ancora riferimento alla mancanza di uno studio di redditività dell'investimento dell'aeroporto, ma questo c'è, lo abbiamo messo a disposizione e lo abbiam o presenta to nell'amb ito dello studio di impatto ambienta le, e quindi si tratta di un documento pubblico. C'è stato però chi ha voluto estrapolare da quella massa di docum entazione prese ntata solo le notizie che potevano sostene re le proprie tesi, chiudendo entrambi gli occhi sulle altre informazioni che pure vi erano contenute. Ha voluto poi dare le notizie che aveva scelto in maniera del tutto distorta. In questo modo si è fatto tanto clamore sul rumore. C'è stato infatti chi sosteneva la tesi che la conca di Bolzano sarebbe stata assordata dalla presenza della attività aeroportuale e che le galline avrebbero fatto le uova quadrate, ma non è accaduto nulla di tutto questo. Chi sosteneva queste tesi ha perso faccia e credibilità rispetto all'opinione pubblica e oggi cerca di riemergere attaccandosi ai conti e, anche in tal caso, senza c onoscerne gli estre mi. Quello studio parlava di cinque collegamenti aerei che l'aeroporto di Bolzano non ha mai avuto. Ne ha avuti solamente tre che dimostrano come il calcolo che consentiva di raggiunge re il pareggio a cinque, fosse corretto. - 35 - Rispetto all'aeroporto, ricorrendo a qua lche notizia di agenz ia, quindi non fonti ufficiali, ma al peggio del pe ggio, cioè al sentito dire, è stato riferito che vi sono delle azioni dirette della Provincia tendenti a sostenerlo e a finanziarlo. Niente di tutto ciò, non esiste nessuna notizia ufficiale da parte della Provincia, e le mie dichiarazioni suonano apertamente a smentita sul fatto ch e vi siano trattative in corso in questo senso. La Provincia non ha nessun titolo per intrattenere queste trattative e tanto meno di assumere gli impegni che coloritamente sono stati presentati. Si ricorre anche al sentito dire pur di potere polemizzare, fino al punto di dire: "Ma perché si prevede di dare dei biglietti gratuiti per il trasporto pubblico, ad esempio la Val Venosta?" Lei guardi sotto se quello è l'ufficio stampa della Provincia. Consigliere W illeit, io so che Lei è una p ersona molto attenta, quindi non avrebbe bisogno del mio suggerimento per vedere qual è la fonte e rendersi conto se lì ci sono dichiarazioni che impegnano la Giunta provinciale o al massimo la redaz ione di quel giornale. Ripeto che mi è stato chiesto se si prevede di regalare dei biglietti per la Val Venosta, e questo da parte di chi, secondo quanto afferma, dovrebbe essere profondo conoscitore del sistema del trasporto pubblico. Non si rende però conto che in questa provincia regaliamo 60 biglietti su 100 per il trasporto pubblico. Allora, perché cadere dalle nuvole di fronte a fatti che sono di pubblico dominio? E' noto che dalla vendita dei biglietti il trasporto pubblico in Alto Adige, pur essendo al livello più alto nel rapp orto costi-ricavi, copre il 40% dei costi di funzionamento del servizio. Siamo ai livelli tariffari più bassi d'Italia. Quindi anche in tal caso non dobbiamo prendere in giro i cittadini lanciando allarmi ch e non ci sono. Il collega Pöder ha voluto dipingere con tinte n egative il nostro sistema. E' vero, e questo lo dico con grande amarezza, che noi abbiamo ancora un elevato numero di suicidi, ma è anche vero, ed è giusto dire , che il trend è in disces a ormai da tre an ni. Quindi si accerti delle statistiche che Lei consulta, perché anche questi sono dati disponibili. Così come è vero, ormai da qualche anno, che l'inflazione non è più il nemico da abbattere nella prov incia di Bolzano. E' vero che i costi delle abitazioni sono ancora alti, e voi sapete che questa è una voce che compone il paniere dell'inflazione, ma anche se abbiamo subito l'aumento dei costi del petrolio, abbiamo un'inflazione più bassa rispetto al livello nazionale e più bassa della med ia europea. Dob biamo dirle queste c ose, non solo gli aspetti negativi, se vogliamo dare un quadro corretto della situazione e da questo fare discendere delle indicazioni di strategia. Non ci si può limitare a dire che da ques to bilancio non si evince una s trategia della Giunta provinciale. E' chi non vuole leggere o non vuole vedere o si lim ita a denunciare i pa rametri fondame ntali nella loro estrapolazione, ricava un quadro c onfuso e disordinato, m a questo non è sicu ramente il modo di parlare all'elettorato e, s oprattutto, ai cittadini. - 36 - In quest'aula si è sentito dire che non è nece ssaria la variante a lla SS12 nel tratto Laives-Bolzano. Al riguardo non ho sentito dire da nessun altro dei rappresentanti dell'opposizione che questa forse non era una considerazione esatta, ma che quella strada era necessaria, fortemente voluta da quei cittadini e, soprattutto, obbligata dai dati di transito che sono sotto gli occhi di tutti ogni giorno. Credo che anche qui ci voglia oggettività, sapendo che all'interno della stessa opposizione ci sono posizioni diversificate, e forse qualche volta conviene assumere un atteggiamento fermo e dire: "Questo aspetto, anche se viene dai banchi dell'opposizione, noi non lo condividiamo, perché riteniamo che la SS12 sia indispensa bile per la v ariante da Laives verso Bolz ano, e vice versa". Un'ultima considerazione va fatta rispetto all'assegnazione di risorse alla scuola. Non siamo ancora al livello che noi vorremmo di disponibilità di risorse per il cambiamen to che la scuola dovrà subire in questi anni, e in un momento nel quale si decide di ridurre molte voci, questo settore presenta un increme nto di disponibilità considere vole. L'informatica è un altro settore al quale non sono state apportate riduzioni, bensì incrementi, e lo stesso vale per il sociale e il sanitario. A tale proposito respingo fortemente il fatto che si dica che la sanità in provincia di B olzano costa di più che altrove. Chi ha letto l'ultima edizione del settimanale "l'Espresso" ha potuto vedere che Trento e Bolzano hanno lo stesso costo pro capite, forse qualche lira in più per il Trentino rispetto all'Alto Adige, però la differenza è minima. Deve poi essere sottoline ata soprattutto la disponibilità dei dati che non è omogenea su tutto il territorio nazionale, perché mentre da noi gli investimenti nella sanità fanno parte della sanità, altrove sono considerati lavori pubblici opp ure escono dai bilanci locali pe rché finanziati direttamente dallo Stato. Volendo essere corretti ne ll'analisi, dobbiamo chied ere quanto costa al cittadino la propria sanità. Ciò significa sommare non solo le spese previste dal bilancio pubblico, ma anche quelle sos tenute di tasca propria dal cittadino. Come abbiamo avuto modo di vedere in più ricerche, il cittadino della nostra provincia ha fiducia nella sanità provinciale e in caso di necessità non ha dubbi nel rivolgersi immediatamente alla s anità pubblica, e questo avviene perché avverte un servizio efficiente, capace di risolvere i problemi e, soprattutto, che gli esclude la necessità di ricorrere a spese dirette e private per potersi curare, come avviene invece massicciamente in altre parti d'Italia e d'Europa e abbondanteme nte negli Stati Uniti, dove si è curati in funzione della polizza assicurativa della quale si dispone. Facendo questo quadro e cominciando a ricomporre i costi che il cittadino sostiene, ci accorgiamo che la sanità pubblica in generale in Alto A dige costa decisamente meno della me dia nazionale, dove il costo sostenuto dal cittadino in forma privata per cliniche, laboratori e medicinali acquistati direttamente sfugge a qualsiasi analisi e quindi alle sta tistiche che sono rap presentate. - 37 - Chiedo adesso al collega Saurer di subentrare per la parte relativa alla sanità, in maniera tale da potere fornire una risposta artico lata attraverso la pre senza dei collegh i in aula. VORSITZ DES PRÄSIDENTEN: HERMANN THALER PRESIDENZA DEL PRESIDENTE: PRÄSIDENT: Danke. H err Landesstellvertreter Saurer, bitte. SAURER (Landesrat für Personal, Gesundheit und Sozialwesen - SVP): Herr Präsident, Kolleginnen und Kollegen. Ich würde allen empfehlen, sich den Gesundheitsbericht 1999 zu Gemüte zu führen. Dort werden alle kundig werden, dass wir, was die Gesamtkosten betrifft, im unteren europäischen Mittelfeld sind, und, dass wir uns in den letzten Jahren bemüht haben, die Einrichtu ngen zu schaffe n, in der Psychiatrie, in der Rehabilitation mit zus ätzlichen Primaria ten, auch was d ie Zahnpflege be trifft, wo in den Sprengeln und teilw eise schon in den S pitälern Voraussetzungen geschaffen worden sind, um da s Notwe ndige zu m achen. Wir liegen weit über dem gesamtstaatlichen Standard mit dem Pflegegeld, mit den 50% Tagessätzen der Pflegeheime, mit den Heilbehelfen, wo wir 10 Milliarden unseren Bürgern geben, damit sie sich entsprechend versorgen können, und letztendlich mit der Rückerstattung der Zahnarztkosten, die auch bei 20 Milliarden liegen. Wir übernehmen die gesamte Ausbildung. Andere Regionen geben keinen Pfennig. Wir geben nur für die Landesfachhochschule 10 Milliarden aus. We nn wir nicht rechtzeitig die Gesetze geschaffen hätten im Jahr 1993, dann hätten w ir keine Landesfachh ochschule mit fast 700 Studenten, denn es ist Aufgabe des Staates. Nachdem wir aber über die D urchführungsbestim mungen die M öglichkeiten gehabt haben, die Landesfachh ochschule einzurichten, mit den Rahmenbedingungen, die wir haben, schlägt auch das zu Buche. Dann braucht niemand das Bettzeug bringen, dann brauchen die Angehörigen nicht in die Spitäler zu gehen, um die Betreuung sicherzustellen. Der Standard der Betreuung ist ganz ein anderer als anderswo. Trotzdem laufen nur 7% unseres Volkseinkommens in die Gesundheitsbetreuung. Deutschland hat 10% bis 11%, Frankreich hat 9%. Die Am erikaner geben 14% ihres Volkseinkommens aus, und 30% der Bevölkerung sind ohne Versicherungsdeckung. Das sind die reellen Zahlen, die zu ana lysieren sind. Wir sind dabei, die Rea litäten kostenmäßig zu analysieren. Bei uns werden über 90% der Leistungen über die - 38 - öffentlichen Leistungen und D ienste abgedec kt. In anderen Reg ionen sind es 50% bis 60%, wobei diese nur über die öffentlichen Einrichtungen abgedeckt werden. Versicherungspolizzen sind anderswo an der Tagesordnung. Wenn m an zu unseren Banken geht, fragt man, wie so wir keine Polizzen verkaufen. Die Antwort lautet, weil der Bürger ge schützt ist. Es gibt sicher noch einige Bereiche, wo wir rationalisieren können. Die Betriebe sind dabei das Krankenhausinformationssystem gemeinsam zu entwickeln. Es gibt schon Potentiale, wo man auch sparen kann. Die Betriebe sind dabei, diese Dinge zu machen. Natürlich wäre es hilfreich, wenn ma n das Gesetz schon hätte, wo die se Dinge alle drinnen stehen. Bestimmte gesetzliche Grundlagen braucht es. Was früher nicht möglich war, ist jetzt auf Grund der neuesten Bestimmungen möglich. Die Betriebe können sich rühren. Früher haben sie die Regeln der öffentlichen Körperschaften einhalten müssen. Jetzt sind s ie freier. Sie müssen freier se in. Insgesamt würde ich sagen, dass wir die K osten haben, die einfach notwendig sind, die vertretbar sind und die immer im Vergleich zu anderen europäischen Ländern und auch zum S taat stehen. We il wenn wir bei den 5,6% des Volkseinkommen, das Italien für die öffentlichen Einrichtungen ausgibt, das Private dazuzählen, dann kommt auch der Staat Italien auf 8%. Wenn wir das Private da zuzählen, kommen wir au f 7,5%, sodass w ir in dieser H insicht sehr gut dastehen. Ich habe meine zwei Abteilung en Sanität und Sozia les durchforsten lassen mit dem Auftrag, zu versuchen 30% des Personals einzusparen. Wir sind in den Verhandlungen und haben einiges eingespart. Wenn wir die Staatsdienste und Staatsbediensteten übernehmen haben müssen - Arbeitsämter, ANAS, Motorisierung, Damiano Chiesa -, wenn wir auf Grund unserer Gesetzgebungsbefugnisse Museum und Musiklehrer, diese ganzen Dienste aufgebaut haben, wenn wir auch die Regionalkompetenzen übernommen haben, in dem ganzen V orsorgebereich, so ist zu sagen, daß m an ohne Persona l die Dinge nicht wird verwalte n können. Ich würde sagen, dass, wenn man die Ausgaben von 1986 hernimmt und die Ausgaben des Jahres 2000 u nd 4% dazunim mt, dann ist die jetzige S ituation günstiger als die Situation im Jahre 1986. Persona lstopp, so einfach werden die Sachen nicht laufen. Wir wissen um die Wartestände, die wir auf Grund des K ollektivvertrages vergeben . Wir wissen, dass bestimmte Sachen im Steigen sind. Die Schulpflicht ist ausgedehnt worden. Deswegen braucht es mehr Personal. Die ganze Teilzeitangelegenheit ist sicher nicht mit weniger Personal zu bew ältigen, als wir sie haben. Unse re Bemühungen gehen in die Richtung, d ie hier vorgeschlage n worden ist. So einfach wird es nicht gehen. Der Landeshauptmann hat schon erklärt, die Volkszählung. Wir glauben nich t, dass da Grundlegen des zu ändern ist. E s hat bei der letzten Volkszählung alles mögliche - 39 - gebraucht, um Lösungen zu finden. Wenn wir jedes Mal, wenn wir eine Lösung gefunden haben, diese am nächsten Tag wieder in Frage stellen, dann wird es hier keine B efriedung geben. Die Volkszählung und die Sprachgruppenerklärung ist unbedingte Voraussetzung, damit der Proporz angewendet werden kann. Wenn das nicht ist, ist eine Säule des gemeinsamen Zusammenlebens weg. Ich glaube, insgesamt hat es sich bewä hrt. Es gibt in der Verwaltung eigentlich wenig Kritik hinsichtlich der Anwendung des Proporzes. Der Proporz hat Klarheit geschaffen. In vielen Bereichen müsste die italienische Volksgruppe dankbar sein, dass der Proporz eingeführt ist, sonst würde die Situation unter Umständen ganz anders aussc hauen. Ich weiß wovon ich spreche, sei es in der Sanität, als auch in der Landesverwaltung. Wenn der Proporz nicht wäre, würde gerade durch die sprachlichen Vorauss etzungen viel zu Gunsten der deutsche n und ladinis chen Vo lksgruppe laufen. Ich glaube, dass der Proporz ein Mittel ist, den Bedarf und die Position der italienischen Volksgruppe ins ric htige Licht zu bringen. Ich würde sagen, dass wir gut daran tun, nicht wieder zu rütteln und eine Unsicherheit in die Bevölkerung zu bringen, sondern uns an die D inge halten, die vor Ja hren vere inbart worden sind. PRÄSIDENT: Danke. Ich gebe das Wort w eiter an de n Landes rat Frick, bitte. FRICK (Landesrat für Handel, Handwerk und Fremdenverkehr - SVP): Sehr geehrter Herr Präsident, werte Kolleginnen und Kollegen. Das aus me iner Sicht wichtigste, weil es in der öffe ntlichen Meinung in der Tat eine völlige Fehlauffassung gegeben hat, ist das Thema der SMG. Es hat geheißen, die SMG funktioniere nicht. Ich möchte Ihnen versichern, dass die SMG auch in der Phase der sc hwierigen Ablösung von dem Ge schäftsführer vollkommen ruhig und norm al die Tätigkeit weitergeführt hat. Ich möchte auch den Mitarbeitern, die dies gewährleistet haben, und den Führungskräften und insbesondere dem Präsidenten herzlich danken. Das Geld, das der Südtiroler Landtag zur Verfügung gestellt hat für die Finanzierung dieser Tätigkeit ist gut ausgegeben. Ich gehe davon aus, dass der neuliche Beschluss in Bezug auf den neuen Geschäftsführer weitere innovative Impulse setzen wird. In Bezug auf die konkrete Frage, was die juristischen Implikationen der Ablösung des früheren Geschäftsführers eigentlich mit sich bringen, wäre folgendes zu sagen. Der Verwaltungsrat hat hier keine Ablöse beschlossen. Er hat vor einigen Monaten verhandelt. Es ist seitens des früheren Geschäftsführers eine Ablösungssumme verlangt worden, allerdings nur den Medien gegenüber und nicht auf dem erwarteten gerichtlichen Weg. M an wird die Position z u verteidigen wisse n. - 40 - Der Präsident der Gesellschaft hat mich erst kürzlich daraufhin verwiesen, dass gemäß Auskunft der Juristen, die diese Sache verfolgen, keine Ablösesumme zu gegebenem Zeitpunkt fällig ist und somit a uch keine bezahlt w ird. Die große Frage Nr. 2, die im Laufe der Generaldebatte aufgew orfen wurde, bezieht sich auf die Attraktivität des Südtiroler Wirtscha ftsstandortes. Ich bin sehr dankbar über die Beiträge und Vorschläge, die gekommen sind. Wir müssen uns überlegen, aus welchem Grund gewiss e Erweiterungen o der Neu ansiedlun gen, insbesondere von größeren Unternehmun gen unseres La ndes, nicht mehr in unserem Land durchgeführt wurden. Sie wissen, dass es dazu nicht nur Studien, sondern auch verschiedene Aussagen von politischer Stelle gibt, die als G rund das Problem G rund und A rbeitskräfte anführe n. Ich glaube, dass wir gemeinsam darum kämpfen m üssen, dass die Rahmenbedingungen für das Wirtschaften in Südtirol nicht schlechter wird, dass wir aus einer Position der Stärke in diese Diskussion gehen können. Wir haben nach wie vor e ine gute Investitionsneigung, eine gute Bereitschaft unserer Mitbürger neue Unternehmen zu gründen. Das kann uns Mut machen, ohne die allfälligen Signale in die entgegengesetz te Richtung m issachten zu wolle n. Der dritte Punkt hängt zusammen mit der Frage der Investitionsneigung der Betriebe. Es ist in der Tat so, dass wir mit den zur Verfügung stehenden Gelder, die noch einmal gekürzt worden sind bzw. werden müssen, für das Jahr 2001 nicht auskommen werden. Wir sind nicht in der Lage, die Förderungskriterien, so wie sie beschlossen wurden, bis zum gegebenen Zeitpunkt zu honorieren. Es wird hier Einschränkungen und Einschnitte geben müssen. Ich gehe davon aus, dass es uns gelingen wird, diese bald zu beschließ en und das s wir dies nach dem Konzep t der Gerechtigkeit machen . Aus meiner Sicht nicht be friedigend ist die Dotie rung des Rotationsfonds. Ich bin sicher, dass wir hier auf Grund der außerordentlichen Knappheit der Mittel noch eine Aufgabe haben, diese im Nachtragshaushalt nachzubessern. Der Rotationsfonds ist jener Fonds, mit dem wir die größeren Investitionen - das Limit ist 1.500.000.000 – bezuschussen; er hat also deshalb strategische Be deutung. Die Rüc kflüsse, die wir heute aus dem Rotationsfonds, der in den letzten Jahren aufgebaut wurde, erreichen können, decken in etwa die Hälfte des Bedarfs. Es ist sc hon ziemlich viel G eld, das zurückkom mt, aber es ist noch zu wenig, damit wir uns leisten könnten, nicht an dem weiteren Aufbau des Rotationsfonds zu arbeiten. "Expo" steht hier auf der Liste, die ich vom Landeshauptmann bekommen habe. Dies war eine außerordentlich positive E rfahrung, nicht zuletzt w egen der Bes onderheit der grenzüberschre itenden Zusammenarbeit. Eine gr oße Herausfo rderung, welche die Mitarbeiter der Expo und die sonstigen Verantwortlichen gut gemeistert haben. Die Expo kann man nicht mit einer x-beliebigen Werbeveranstaltung vergleichen. Es ging darum, - 41 - fünf Monate auf einer internationalen Bühne Kultur darzustellen, Angebote zu präsentieren, Menschen zu präsentieren. Dies ist bestens gelungen. Ich glaube, dass wir so viele positive Kontakte uns erworben haben mit dies er Investition, wie wir sie die nächsten 10 Jahre nicht mehr weiter erreichen könnten. So eine Sache ist natürlich nicht wiederholbar, weil es Veranstaltungen dieser Größe und dieses Umfangs in den nächsten Jahrzehnten sicher nicht geben wird. Ich hoffe, dass diese grenzüberschreitende Zusammenarbeit, allerdings in kleineren Formen, durchaus auch auf anderen Plattformen realisierbar sein wird auf der Basis der insgesamt sehr positiv en und für unser Land förderlichen Erfahrung. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at Frau Landesrätin Gnecchi, bitte. GNECCHI (Assessora al lavoro, scuola e formazione professionale italiana Progetto Centrosinistra - Mitte Links Projekt): Grazie, Presidente. Aggiungerò alcune cose rispetto agli interventi fatti, in partico lare per i colleghi che si sono preoccupati rispetto al collocamento obbligatorio e al fatto che le persone con abilità diverse, portatrici di handicap e disabili, h anno dei tempi di attesa più lunghi degli altri iscritti alle liste di collocamento. Questo è effettivamente un problema, però noi abbiamo circa 500 disabili iscritti nelle liste di collocamento e ogni anno ne avviamo al lavoro circa un centinaio. Alle aziende diamo un consistente contributo per quanto riguarda l'inserimento al lavoro delle persone disabili. Nell'anno 2000 abbiamo assegnato 3,5 miliardi e per l'anno 2001 si continuerà a fornire questo sostegno anche a quelle aziende che occupano lavoratori disabili a tempo indeterminato. Vengono altresì finanziati gli sta ge in azienda pe r disabili e tutte le forme che possono servire per a gevolarne il collocam ento. Il 2000 è stato il primo anno di effettiva entrata in vigore della legge n. 68 del 2000 che vincola molte più aziende di prima all'occupazione di persone disabili. Prima erano infatti interessate solo le aziende che occupavano più di 35 dipendenti, adesso anche quelle più piccole hanno questo obbligo. Questo ovviamente comporta un grande lavoro anche per i collocatori, perché va svolta un'azione di tutoraggio per quanto riguarda l'accompagnamento in azienda di persone con difficoltà. Si sta però facendo molto e ogni anno stiamo migliorando. L'obiettivo che tutti vogliamo raggiungere è quello di riuscire a garantire anche alle persone disabili di potere essere occupate facilmente, e questo è un impegno c he abbiam o. Una collega ha segnalato c he nella provincia di T rento sono appena stati consegnati i diplomi ai mediatori interculturali. Al riguardo faccio presente che il 3 ottobre anche nella nostra provincia è iniziato un corso per la figura professionale di mediatore culturale, un corso che è molto impegnativo e che comporta 800 ore di formazione, 500 di - 42 - teoria e 300 di stage. I freque ntanti sono 20, sono molto im pegnati, e il corso, che viene fatto alla formazione professionale di lingua italiana, si concluderà nel giugno 2001. Al riguardo ritengo sia molto importante istituzionalizzare c orsi per mediatori cu lturali, perché sempre di più all'interno delle scuole, m a anche dei luoghi di lavoro, vi è il problema di riuscire a fare inserire più facilmente, a mettere a proprio agio, studenti e studentesse, alunni e alunne, lavoratori e lavoratrici, con una cultura diversa, quella del loro paese di origine, rispetto a quella che possono trovare in Sudtirolo. Quindi questa è una cosa che stiamo facendo anche noi e sta dando anche buoni risultati. Fino ad oggi erano stati comunque finanziati dal Fondo Sociale Europeo corsi per mediatori cu lturali promossi d a agenzie formative private. Per quanto riguarda poi la sicurezza sul lavoro, nell'anno 2000 si sono svolte nelle aziende molte isp ezioni congiunte, ovve ro servizi provinciali, INPS e INAIL. Ci eravamo prefissati di garantire un maggiore coordinamento tra i servizi ed è quello che stiamo effettivamente facendo. Di recente, in occasione della settimana della sicurezza europea, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro con la Giunta provinciale, incontro che si è tenuto con i ra ppresentanti di tutti e tre gli assessorati coinvolti, per cui stiamo lav orando in questa dire zione. L'handicap è stato un argomento tras versale a molti interventi di discussione sul bilancio. Al riguardo faccio presente che non c'è stato un taglio per gli assistenti all'handicap nelle scuole, però è vero che c'è un forte aumento di segnalazioni di disagio e di problemi psicologici. Ora, nel caso di handicap conclamato e situazioni di disabilità riconoscibili, la commissione medica ha una certa facilità nel fare le segnalazioni. D iventa però molto più complicato tutto ciò che riguarda la segnalazione di disagio nei bambini delle nostre scuole. Questo è già frutto di un gruppo di lavoro congiunto, istituito con delibera della Giunta provinciale, tra gli assessorati all'istruzione, alla form azione e alla sanità. Il gruppo di lavoro ha già tenuto due riunioni e, ovviamente, il lavoro verrà fatto insieme alle commissioni mediche per valutare e quindi rispondere positivamente alle nuove segnalazioni che emergono . La crescita del disagio nei bambini e n ei ragazzi è comunque un proble ma di tutta la società, non può essere lega to solamente alla sc uola. La collega Stocker ha sollecitato la Giunta prov inciale a tenere c onto di tutto quello che sta avvenendo nel mondo della scuola come rifo rme. Ha segn alato la necessità di pensare ad ann i sabbatici per gli insegna nti in modo da garantire loro degli spazi di continuo aggiornamento, riqua lificazione e formazione professionale, oltre al fatto di un recupero psicofisico dovuto nel caso ad un lavoro fortemente impegnativo, anche da un punto di vista psicologico. E' un aspetto questo che dovrebbe essere affrontato nella trattativa sulla scuola, e poiché nell'ultima delibera di Giunta si è ricostituita anche la - 43 - delegazione trattante per il nuovo co ntratto, potrà essere pres a in esame an che tale proposta. Per ciò che concer ne il lavoro, anche il consigliere Pürgstaller ha fatto alcune proposte specifiche e mirate per cercare di sostenere tutte quelle che posso no essere le iniziative che favoriscano l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro. Nella nostra provincia c'è infatti un forte bisogno di manodopera, per cui va incentiva to l'ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Queste sono iniziative che possono essere sostenute anche con un potenziamento dei servizi alle famiglie, agli anziani e ai bambini. Il tempo prolungato nelle nostre sezioni di scuole per l'infanzia e nelle sc uole elementari diventa sempre più un'esige nza man ifestata da lle famiglie , e questa ovviam ente è un'altra iniziativa c he va assolutamente sostenuta per i pros simi anni scolastici. Concludo dicendo che in una situazione nella quale bisogna prestare particolare attenzione al bilancio provinciale che non promette più gra ndi aumenti, molte de lle iniziative che vorremmo attuare nei nostri ambiti purtroppo potranno vedere dei rallentam enti rispetto a quelli che possono essere i nostri progetti. PRÄSIDENT: Danke. Ich gebe das Wort weiter an den Landesrat Kofler, bitte. KOFLER (Landesrat für Bauten und Informatik - SVP): Herr Präsident, verehrte Kolleginnen und Kollegen. Angesprochen wurde eine Auflistung vo n öffentlichen Arbeiten. Es handelt sich bei den öffentlichen Arbeiten um eine ganze Reihe von Dingen, die die ver schiedenen B ereiche Hochbau, Tiefbau s owie Arbeiten für die Wildbac hverbauung betreffen. Allein das Hochbauprogramm hat – ich habe soeben zusammengezählt - die stattliche Summe von etwa 80 Arbe iten, die über eine M illiarde ausmache n im Gesam tbetrag. Dazu kommen Instandhaltungsarbeiten, die über das Amt für Bauerhaltung abgewickelt werden. Schwerpunkte dieses Programmes sind die Arbeiten im Bildungsbereich, sprich Realisierung der Universität, von Oberschulen, von Berufsschulen. Natürlich ist im Bereich der Sanität derzeit ein beträchtliches Bauprogramm im Gange. Ich denke dabei an den Umbau des alten Krankenhauses in Meran mit zusätzlicher Erweiterung zur Unterbringung der Reha-Abteilung und dann der Abteilung wie z.B. Geriatrie, an die Ausbauarbeiten, die am Rohbau des erweiterten Krankenhauses in Schlande rs derzeit laufen, sowie an de n Bau der Reha-A bteilung in B rixen. Die Tiefbauarbeiten, die derzeit uns am meisten beschäftigen, sind die Arbeiten an den Staatsstraßen, die angelaufen sind und wo es sich im Wesentlichen u m - 44 - Umfahrungen handelt oder um Sicherung von Paßstraßen. Ich erwähne nur einige der größten Projekte, die Umfahrung von Naturns und Staben, die mit dem Jahre 2002 in Betrieb gehen wird. Die Umfahrung von St. Leonhard ist in diesen Tagen einstweilen in Betrieb genommen worden. Sie ist no ch nicht ganz fertig gestellt, aber die Verkehrsumleitun g ist bereits erfolgt. Weitere größere laufende Arbeiten sind die Arbeiten an der 12er Straße in St. Jakob, die eben erst ordentlich begonn en haben, sowie die Arbeiten am ersten Abschn itt der Eggentalerstraße, die Arbeiten in Waidbruck zur Anbindung der Kastelruther und der Grödner Straße, die ebenso begonnen haben, die Arbeiten an der Gadertaler Straße, wobei dort die Vorbereitungs arbeiten eine länge re Zeit in Anspruch genomm en haben, weil entsprechende Ausweichrouten geschaffen werden mußten, um das Tal während der Bauarbeiten nicht ganz abzuschneiden. Des Weiteren laufen die Arbeiten an der Umfahr ung von W elsberg. Was die Wildbachve rbauung anbelang t, so werden wir natürlich im kommenden Jahr vorallem die Unwetterschäden zu beheben haben, die entstanden sind. Einiges ist bereits geschehen, einige s hat hier noch zu e rfolgen. Das üblic he Programm, was Instandha ltung und w eitere Absicherun g von Siedlungen anb elangt, wird fortgese tzt. Ein wesentlicher Punkt sind die außerordentlichen Instandhaltungsarbeiten am gesamten Straßennetz auf 2.600 Kilometer zwischen Landes- und Staatsstraßen. Es ergibt sich die Notwendigkeit, ein solches Programm mit beträchtlichem Aufwand von Finanzmitteln fortzusetzen. Angesprochen wurde die Universität. Bei den Universitätsbauten - ich beschränke mich auf den baulichen Bereich - sind wir im Programm drinnen, das wir uns für den Standort Bozen vorgenommen haben. Es wird so sein, dass die Rohbauarbeiten für das Gebäude an der Sernesistraße im Juli dieses Jahres stehen soll, und das Gebäude an der Sparkas sestraße wird im R ohbau ber eits im Jun i stehen. D ie entsprechenden Ausbauarbeiten sind so programmiert, dass ein erster Teil im Herbst 2002 in Betrieb genommen werden kann und ein zweiter Teil, der noch zusätzliche Hörsäle betrifft, im Studienjahr 2003. Am Standort Brixen sind d ie Arbeiten soeb en erst begonnen worden. Dort ist eine Betriebsaufnahme im Studienjahr 2003 vorgesehen. Angesprochen w urde das Konzerthaus Haydn. Hier sind von der Landesregierung am 17. Juli Zusatzarbeiten genehmigt worden, um die Funktionalität des Gebäudes, vorallem für die Übertragung von Sendungen durch öffentlich-rechtliche oder auch private Sendeanstalten, zu ermöglichen. Dieses Programm umfasst 690 Millionen. Das ist von der Landesregierung genehmigt worden. - 45 - In der Zwischenzeit sind auf Grund wohl auch des W echsels in der Führung des Konzerthauses und des Stadttheaters zusätzliche Wünsche aufgetreten. Ich kann mir nicht vorstellen, dass ange sichts der derzeitigen finanziellen Situation, all diesen Wünschen, die fast eine Verdoppelung der vorgesehenen Summen vorse hen würden, Rechnung getragen werden kann. Ich glaube, wir sollten das machen, was von der Landesregierung genehmigt wurde, be vor wir uns mit weiteren Wünschen b efassen. Der botanische Garten wurde angesprochen. Hier ist vorgesehen, dass die Arbeit an den Gärten, die "Trautmannsdorf" heißen sollen, also die Anlage im Freien, bis auf wenige Arbeiten am sogenannten Lehmhang bis Juni 2001 abgeschlossen werden, sodass im Sommer der Betrieb aufgenommen werden kann. Gerade durch die letzten Unwetter sind auch an diesem Lehmhang einige Schäde n aufgetreten, die sind so, dass sie die Fertigstellung eher verzögern , als besch leunigen. Was das Frem denverke hrsmuseum anbelangt, das in diesem ganzen Komplex auch vorgesehen ist, ist mit einer Fertigstellung im Herbst 2002 zu rechnen. Was Sigmundskron anlangt, ist zu sagen, daß wir derzeit nur Sicherheitsarbeiten durchführen, damit Sigmundskron nicht weiter verfällt. Denn die entsprechende Ausbauarbeiten setzen voraus, dass ein klares Konzept und Programm abgesteckt wird. Dieses Programm ist erst im Entstehen. Was die EURAK anbela ngt, kann ich sagen, da ss dies ein Projekt ist, das im Delegierungswege entsteht. Es wird nicht vom Land gebaut, sondern die Europäische Akademie ist auf Grund eines entsprechenden Sondergesetzes delegiert worden, diese Arbeiten selbst durchzuführen. Bis jetzt sind die Arbeiten meines Wissens in dem vorgesehenen Zeitrahmen geblieben. Dieses Projekt entstand auf der Grundlage eines internationalen Wettbewerbes und da s ist Gewähr dafür, dass das Projekt nach Sicherstellung sicherlich auch ein sehr anspruchsvolles und gutes Ergebnis zeitigen wird. Es wird hier sicher eine Arc hitektur verwirklicht, die sich in E uropa seh en lassen kann. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat noch der Lande srat Michl Laimer. Es sind noch vier M inuten, bitte. LAIMER (Landesrat für Natur und Umwelt, Raumordnung, Wasser und Energie - SVP): Danke, Herr Präsident. Erdgasleitung SNAM, aktueller Stand. Nach langwierigen Verhandlungen mit der METROPOLIS, Eigentümerin der Eisenbahntrasse, die jetzt aufgelassen wird, ist es gelungen, einen Vertrag zu unte rzeichnen, der nun auch in Kraft getreten ist. Die A rbeiten, die die SNAM ausführt, werden im Jänne r begonnen, werden in einem zweiten Baulos im Frühjahr 2001 auch in Brixen zeitgleich begonnen, sodass diese Leitung, we nn es gut geht, Ende d es nächsten Ja hres in Bruneck a nkommt, - 46 - spätestens im Frühjahr 2002. Die weitere Versorgung der Gemeinden liegt dann in der Entscheidung der Gemeinden selbst. Die kapillare Verteilung wird auf Konzessionswege von den G emeinden vergeben, und dann ist es nicht mehr Aufgabenbereich der Landesverw altung. SEL AG. Wir haben eine neue D urchführungsbestimmung. Diese ermöglicht uns eine eigenständige, autonome Energiepolitik. Wir wollen diese Chance wahrnehme n, um in diesem neuen liberalisierten Markt eine Struktur zu haben, die es schafft, auch diesem neuen Markt standzuhalten. Ausdruck dieser Struktur ist die Aktiengesellschaft der SEL AG, die vom Land mit 70% gehalten w ird und von der SEL FIN. Da s sind die Gemeinden, die sich in einer Gesellschaft zusammengefunden haben und zusammen 30% halten. W ir sind seit 20 . November opera tiv im Bereich der P roduktion. Wir werden demnächst in der Verteilung und im Handel in den aktiven Markt eintreten. Wir möchten die Kooperation mit den in Südtirol tätigen Elektrizitätswerken. Wir wollen eine Plattform schaffen, um hier gemeinsam aufzutreten. Wir wollen eine lokale Wertschöpfung garantieren und Verkabelungen vornehmen, eine Preisgestaltung machen nach unseren Vorstellungen, auch entlegene H öfe gut versorgen. Umwelt, Reduzierung der finanziellen Mittel. Tatsache ist, dass wir im technischen Umweltschutz einen Großteil der Arbeiten fertig haben. 95% Abwasserreinigung haben wir realisiert. Im M üll gibt es noch einiges zu tun. Es sind noch einige Mittel zur Verfügung, die auch ausreichen, um die Projekte voranzutre iben. Ich erwähne aber auch, dass die Finanzierung des Kaiserberges und des Pasquali-Hüge ls nicht abgedeckt sind. Das sind Kosten in der Summe von über 70 Milliarden Lire, die hier notwe ndig sind. Diese Sum me ist nicht im Haushalt abgedeckt. Es ist sicherlich ein Sonderprojekt, das im Laufe der nächsten Jahre auch konkret angegangen werden soll und muss. Zum Klimaschutz, Unwetter. Ich glaube, wenn alle Länder diese Zielvorgaben umsetzen würden, wie wir sie im Lande hier umsetzen, dann hätten w ir sicherlich eine bessere Perspektive vor Augen. Wir haben in Südtirol das Ziel einer 15%-igen CO2Reduzierung in fünf Jahren. In De n Haag wollte man 5% in 12 Ja hren erreichen. Das ist gescheitert. Wir haben in den privaten Haushalten die Emissionen in den letzten vier Jahren um 30% reduziert. Wir haben 30% der Solarfläche Italiens. Wir haben Gesuche aufliegen für 200 Milliarden L ire im Energiese ktor. Das ist konkreter Um weltschutz. W ir wollen auch mehr tun als andere Länder im Stande sind, weil wir hier eine besondere Aufgabe verspüren. Wir haben in diesem Bereich sicherlich einen se hr guten Standard e rreicht. Wenn die Bürger in diesem Sinne weiterwirken, dann werden w ir die Zielvorgaben einer 15%igen CO²-Reduzierung erreichen. - 47 - PRÄSIDENT: Danke. Damit ist die Genera ldebatte beendet. Ic h schließe die Sitzung und wünsche guten Appetit. Nachmittags fahren wir mit den Beschlussanträgen weiter. D anke. ORE 13.05 UHR ----------ORE 15.02 UHR VORSITZ DES PRÄSIDENTEN: HERMANN THALER PRESIDENZA DEL PRESIDENTE: (Namensaufruf - Appello nominale) PRÄSIDENT: Die Sitzung ist wieder aufgenommen. Wir kommen zu den Beschlussanträgen, die von den Abgeordneten im Sinne von Art. 92 der GO eingebracht worden s ind. Beschlussantrag (Tagesordnung) Nr. 1 eingebracht vom Abg. Leitner, betreffend die Amtsentschädigungen. Ordine del giorno n. 1, presentato dal cons igliere Leitner, concerne nte le indennità di carica. Im Zuge der allgemeinen Haushaltskürzungen für das Jahr 2001 sind auch die Politikerbezüge und damit zusammenhängende Privilegien wieder grundsätzlich ins Gerede gekommen. Mehr oder weniger in allen europäischen Staaten gibt es die Diskussion um die Politikerdiäten. Die versch iedenen Sparmaßnahmen und Sparpakete der Regierungen sow ie die S teue rpolitik treffe n die B ürge r nac hha ltig. W eil die Belastung der Bürger das erträgliche Ausmaß vielfach überschritten hat, gibt es gleichzeiti g in weiten Teilen der Bevölkerung eine teilweise sehr emo tiona le Disk uss ion üb er die Beza hlung von Politikern. Dies ist in Südtirol nicht anders. Allgemein erwartet sich die Bevölkerung, daß jene, die ihr immer mehr Belastungen zumuten, bei sich selber ein klares Zeichen setzen. - 48 - Dam it ein Politiker sein Amt im Interesse der Bevölkerung frei und unabhän gig ausüben kann, soll er anständig bezahlt werden. Es kann aber verlangt werden, daß er auf e ine Reihe von Privilegien verzichtet, die der Norm albürge r niema ls haben könnte . Unbeschadet einer grundsätzlichen Neuregelung der Politikerbezüge im Regionalrat sollte der Landtag im Rahmen seiner Zuständigkeit und vor dem Hintergrund allgemeiner Haushaltskürzungen ein Zeichen für Spars amk eit und Selb stbe sch ränk ung setze n. De sha lb faßt DER SÜDTIROLER LANDTAG folgenden Beschluß: Die Landesregierung wir d verpflichtet, bei der Erstellung des Haushaltes 2001 folgenden Forderungen Rechnung zu tragen: Reduzierung der monatlichen Amtsvergütungen für die Mitg lieder der Landesregierung: für den Landeshauptmann von 90 % auf 8 0 % d er fes ten M ona tsbe züge , die den Regionalratsmitgliedern der Region Trentino-Südtirol zustehen; für die Land eshau ptm annstellvertreter bzw. Landesräte von 80 % bzw. 70 % auf 50 % der festen Monatsbezüge, die den Regionalratsmitgliedern der Region Trentino-Südtirol zustehen. Abschaffung jener Fonds für den Landeshauptmann und für Mitglieder der Landesregierung, deren Ausgaben nicht belegt werden müssen. Zudem verpflichtet DER SÜDTIROLER LANDTAG das Präsidium zu folgenden Maßnahmen: Die Aufwandsentsc hädigung für die Mitglieder des Landtagspräsidiums werde n wie folgt fes tgesetzt: für den Prä side nten des L and tage s in H öhe von 4 0 % d er de n Re giona lratsabgeordneten der Region Trentino-Südtirol zustehenden festen monatlichen Bruttobezüge (bisher 50 %); für den Vize präsidenten des Landtages in Höhe von 20 % der den Regionalratsabgeordneten der Region Trentino-Südtirol zustehenden festen monatlichen Bruttobezüge (bisher 25 % ); für die Sekretäre des Landtagspräsidiums in Höhe von 10 % der den Regionalratsabgeordneten der Region Trentino-Südtirol zustehenden festen monatlichen Bruttobezüge (bisher 12,5 % ). Das Sitzungsgeld an die Abgeordneten für die Teilnahme an den Sitzungen des Landtages und seiner Gremien wird gestrichen. ---------In segu ito ai ta gli di bila ncio che caratterizzano ovunque le previsioni di spesa per il 2001, i com pensi de i politici e i relativi privilegi son o di nuov o argom ento di discussione. Il dibattito sugli emolumenti dei politici interessa più o meno tutti i Paesi euro pei. Le misure di contenimento della spesa e le manovre di risparmio dei governi nonché la politica fiscale si rip ercu oton o pes ante men te su i cittad ini. Visto che i sac rifici imposti al co ntribuente hanno ormai superato abbondante- - 49 - mente il limite di tollerabilità, tra la pop olazione è in corso u n acce so dibattito sulle retribuzioni dei politici, dibattito che non risparmia l’Alto Adige, poiché i cittadini si aspettano che coloro c h e i m pong ono tanti s acrific i diano anch e il buon esempio. - 50 - Natura lmente il solo modo per consentire a un po litico d i eser citare il prop rio mand ato libera men te e in piena indipendenza nell’interesse della popolazione è quello di pagarlo in maniera adegua ta, ma è comunq ue lecito pretendere che rinunci a una serie di privilegi di cui un normale cittadino non potrebbe mai godere. Premesso che è necessa rio rivedere completamente la regolamentazione dei compensi dei politici in Consigli o regionale, il Consiglio provinciale dovrebbe, nell’ambito delle proprie competenze e alla luce dei tagli di bilancio di cui sopra, lancia re un segn ale nella direzione del risparmio, anche in prima person a. Pe r i sue spo sti mo tivi, IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO delibera di impegnare la Giunta provinciale a tenere conto delle seguenti richieste nella fase di predisposizione del bilancio 2001: Riduzione degli emolumenti mensili dei membri della Giunta provinciale: per quanto riguarda il Presidente della Giunta provinciale dal 90% al 80% della retrib uzion e me nsile f issa corr ispo sta a i cons iglieri re giona li della Regione Trentino-Alto Adige; per quanto riguarda i Vicepresidenti e i membri della Giunta provinciale rispettivam ente dall’80 % e d al 70% al 50% della retribuzione mensile fissa corrisposta ai consiglieri regionali della Regione Trentino-Alto Adige. Abolizione del fondo per le spese senza obbligo di documentazione del Pres ident e della Giun ta pro vinc iale e d egli as ses sori. Inoltre, IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO impegna l‘Ufficio di Preside nza ad adottare le seguenti misure: L’indennità di carica per i memb ri dell’U fficio d i pres idenz a del C ons iglio provinciale è definita come riportato qui di seguito: per il Pres ident e del C ons iglio provinciale pari al 40% della retribuzione fissa men sile lorda spettante ai co nsiglieri region ali della Reg ione Tre ntino-Alto Adige (attualmente è pari al 50%); per il Vicepresidente del Consiglio provinciale pari al 20% della retribuzione fissa mensile lorda spettante ai consiglieri regionali della Regione TrentinoAlto Adige (attualmente è pari al 25%); per i segretari questori dell’Ufficio di presidenza pari al 10% della retribuzione fissa men sile lor da sp ettan te ai c ons iglieri re giona li della Regione TrentinoAlto Adige (attualmente è pari al 12,5%). I gettoni di presenza per la partecipazione alle sedute del Consiglio provinciale e degli o rgan i da es so ist ituiti so no ab roga ti. Herr Abgeordneter Leitner, Sie haben das Wort für die Erläuterung, bitte. - 51 - LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Gesc hätzte Kolleginnen und Kollegen. Wenn wir der Bevölkerung glaubhaft machen wollen, dass es sich wirklich um einen Sparhaushalt handelt, dann wäre es notwendig ein Zeichen zu setzen, indem wir bei uns se lber auch ein bisschen nachdenken, w o wir einsparen könnten. Wir haben schon bei der Behandlung und Beschlussfassung des Haushaltes des Landtages eine 10%ige Kürzung der Fraktionsgelder vorgenommen. Wir sollten der Bevölkerung signalisieren, da ss es uns E rnst ist und, dass wir bei uns selber anfang en. Es gibt zwei Ebenen. Das Eine ist die E bene der Abge ordneten, wo ich die Streichung der Sitzungsgelder vorschlage. Dafür ist ein Kapitelansatz in der Höhe von 130 Millionen Lire vorgesehen. Wir haben im letzten Jahr etwas über 80 M illionen Lire für Sitzungsgelder ausgegeben. Es ist nicht weiß Gott welche Summe. Wir verlangen aber von den einzelnen A bgeordneten, dass sie ihren Beitrag leisten. ABGEORDNETER: (unterbricht) PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Leitner, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Sie müssen bis zum Ende lesen. Ich habe hinten angefangen. Das Sitzungsgeld an die Abgeordneten für die Teilnahme an den Sitzungen des Landtages wird gestrichen. Ic h fange bewus st hier an, sonst mac ht man mir den Vorwurf, wie ich dazu komme, nur von der Landesregierung etwas zu verlangen. Wir können als Abgeordnete im Südtiroler Landtag von den Abgeordneten nichts anderes streichen. Man könnte beim Reisegeld auch streichen. Man kann über alles reden. Auch darüber sollte man reden. Wir können nur streichen, was wir zusätzlich an die Abgeordneten auszahlen. Das sind Sitzungsgelder, die alle betreffen, und dann sind es die Entschädigungen für jene, die eine Funktion haben, nämlich die Mitglieder der Landesregierung u nd die Mitg lieder des Präsidium s. Hier wäre eine Reduzierung sicherlich verkraftba r und es wäre e in Signal an die Bevölkerung. Wir haben eine Regelung, wonach der Landeshauptmann 90% zusätzlich bekommt, die beiden Landeshauptmannstellvertreter 80%, die Landesräte 70%. Ich schlage vor, dass der Landeshauptmann 80% bekommen soll und alle anderen in der Landesregierung 50%, auch aus dem Grund, dass wir in einem halben Jahr einen zusätzlichen Landesrat haben werden, der die bisherigen Landesräte ein bisschen entlasten wird. Ich habe gehört, der Ladiner soll nicht nur die ladinische Kultur bekommen. Er wird also auch einen Teil der Kompetenzen der anderen Landesräte übernehmen, weswegen eine Reduzierung der Amtsentschädigungen sicherlich gerechtfertigt wä re. Wir - 52 - würden dorthin zurückkehren, wo wir am Beginn der letzten Legislatur eben w aren. Ich schlage weiter die Abschaffung jener Fonds vor, die nicht belegt werden müssen. Für das Präsidium auch eine kleine Kürzung und zwar für den Präsidenten von 50% auf 40%, für den Vizepräsidenten von 25% auf 20%, für die Präsidialsekretäre von 12,5% auf 10%. Das ist nicht eine populistische Maßna hme, sondern das ist eine Möglichk eit den Le uten zu sa gen, dass wir bei uns selber be ginnen. Ich bin nicht dagegen, wenn man auch noch andere Vorsc hläge einbringt, wenn man z.B. nur mehr 6.000 Kilometer Reisekosten vergütet. Dort, wo es den einzelnen Abgeordneten trifft, sieht man eigentlich, ob die Bereitschaft zu sparen vorha nden ist, denn eine große Gruppe, die insgesamt 10% bei den Fraktionsgeldern einspart, das ist keine Schmerzensgrenze , die hier übe rschritten w ürde. Ich weiß, dass die Bevölkerung das auch so sieht. Wenn wir unlängst im Zusammenhang mit dem angekündigte n Sparhaushalt die v erschiedenen S tellungnahmen in der "Dolomiten" gelesen haben, wo auf einer ganzen Seite eine Menge von Vorschlägen dargelegt worden sind, dann haben viele gesa gt, dass die Politiker bei sich selber anfangen sollen. Wenn wir Stimmen aus der Be völkerung nicht ernst nehmen, dann haben wir vom positiven Populismus nichts verstanden. Wenn man unter Populismus versteht, dass man die Wünsche und Sorgen der Bevölkerung ernst nimmt, dann kann man ein Populist sein im guten Sinne des Wortes. Hier verlangt man nicht etwas, was weiß Gott we lche Einschränk ung in der Ausübung des Mandaten eines Abgeordneten nach sich ziehen würde, sondern ganz e infach den Sinn wirklich für das Sparen. Erst dann, wenn wir selber unseren Beitrag leisten, können wir auch mit Fug und Rec ht behaupten, wirklich sparsam mit Geldern umzugehen. Dann wird man uns auch abnehmen, dass wir mit den Steuergeldern der Bürger, um die es sich beim Landeshaushalt handelt, sorgfältig umgehen. Ich bin der Meinung, dass es sich um ausgewogene Forderungen han delt, die man, wenn man will und der politische Wille da ist und wenn auch die Ehrlichkeit eines jeden Ab geordnete n gegegen ist, ohne w eiteres so durchführen könnte. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat die Frau Abgeordnete Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): Wir haben über diese Anliegen bereits im Z usammenha ng mit dem Haushaltsvoranschlag für den Landtag gesprochen. Es ist die Forderung und es sind die Vorschläge, die von je her s chon bestanden haben. - 53 - Wir erinnern uns, als vor ungefähr fünf Jahren die Amtsentschädigung der Landesregierung ziemlich beachtlich aufgestockt wurde, dass es einen Kampf unse rerseits gegeben hat. Wir haben ge sagt, es ist nicht gerec htfertigt, dass es ein solches Ausmaß an zusätzlicher Entschädigung ge ben sollte. Mit dem A mt eines Regierungsmitgliedes ist e in Mehr an Arbeit verbunden, insgesamt aber muß man sage n, dass zu jedem Amt immer noch eine Portion Idealismus gehören sollte. Dieser Auffassung bin ich nach wie vor. Es sind sehr viele Aufgaben damit verbunden. Es sind aber selbstverständlich damit auch viele Möglichkeiten verbunden. so haben die Mitglieder der Landesregierung auch das entsprechende Personal, die entsprechende Hilfe. Was das Präsidium anbelangt - es ist heute auch wieder nicht sehr umfangreich bin ich auch der Meinung, dass es doch eine Zusatzfinanzierung ist, die man überdenken sollte. Wir sind der Meinung, es ist eine zusätzliche Aufgabe, die ohne weiteres honoriert werden kann, aber es komm t immer auf das Maß an. So wie der Einbringer in seinen Prämissen schreibt, dass die Belastung der Bürger das erträgliche Ausmaß vielfach überschritten hat, so erleben wir immer wieder, zumindest ich höre es immer wieder, dass Leute sa gen: "Wir sind keine arme Fa milie." Eine Familie mit einem Monatseinkommen von 3,5 Millionen Lire für eine vier- oder fünfköpfige Familie, das ist nicht eine arme Familie. Diese Familien klagen aber darüber, dass sie bis Ende des Monats schauen müssen, wie sie m it dem Haushaltsgeld zurecht kommen, denn die Mieten sind die höchstens, nicht nur gemessen an der Situation im Trentino, auch gemessen an Nordtirol haben wir hohe Mieten. Die Lebenshaltungskosten sind auch nicht geringer als anderswo. Dazu kommen natürlich sehr viele steuerliche Abgaben. Wir haben heute in den Zeitungen gelesen, dass gerade auch die Bürger der Stadt Bozen mehr Steuern bezahlen werden müssen. D ie Müllsteuer wird angehoben, ebenso die Immobiliensteuer. So wird es in einigen anderen Gemeinden auch passieren. Es handelt sich dabei zwar nicht um Landessteuern, aber bis zum Schluss fragt der Bürger nicht, ob es Staatssteuern, Landessteuern oder Gemeindesteuern sind. Er w eiß nur mit Sicherhe it, dass ihm diese Ge lder am E nde des M onats fehlen. Es sollte wirklich von hier ein ehrliches Zeichen gesetzt werden. Die Fraktionszuwendungen sind ja gekürzt worden. Das haben wir geschluckt und hinge nommen. Die Ausgaben des Präsidenten sind auch reduziert worden, andere Ausgaben im Haushalt des Landtages sind ebenso reduziert worden. Nun ist selbstverständlich die Landesregierung dran. Denn das wäre sicherlich nicht gerecht. Das wird der Bürger auch verstehen, daß, wenn die eine Seite auf 10% Prozent verzichtet, dann auch d ie andere Seite e ine Reduzierung hinnehmen muß - 54 - Es ist keine Schwa rzmalerei, sondern wirklich so, dass viele Bürger sich schwer tun. Dabei hören wir wenig davon, weil die meisten sich genieren zu klagen und darüber zu reden. Es ist eine T atsache, dass e s sehr viele Fam ilien gibt, obwohl sie ein normales Einkommen haben und nicht als arme Familien anzusehen sind, die sich schwer tun. Diesen Leuten gegenü ber und allen gege nüber sollten wir ein Zeichen des guten Willens setzen. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Minniti, bitte. MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. Il collega Leitner, secondo il nostro punto di vista, ha il grande merito di riproporre uno dei temi che è stato anche al centro di un dibattito sincero che questo Consesso ha svolto la scorsa settimana, quando ci siamo trovati a discutere sul bilancio del Consiglio provinciale. In quella occasione era emersa da parte di molte forze politiche, di opposizione in pa rticolare, ma non solo, la netta convinzione che la riduzione di spese di denaro pubblico, che da alcuni possono essere considerate come uno sperpero, dovesse investire non solo i gruppi consiliari ma, anche e soprattutto, le istituzioni che possono essere interpretate da ll'Ufficio di Presidenz a e dalla Giunta provinciale. A ragion del vero, quella richiesta avanzata dalle opposizioni, che altro non era che la voce della popolazione che nello spec ifico chiede una riduz ione della spesa pubblica, era stata in parte accolta dal Pre sidente del Consiglio p rovinciale, dott. Thaler, il quale si era detto disponibile, e poi lo ha fatto, a tagliare il 10% delle spese dell'Ufficio di Presidenza, spese nel senso di prebende a disposizione della Presidenza. Di questo dobbiamo sicuramente darne atto, a dimostrazione del fatto che le opposizioni, quando si tratta di riconoscere dei meriti, lo fanno, senza peli sulla lingua. Ci piacerebbe che altrettanto avve nisse anc he da parte della maggioranz a in altre situazioni. Poichè il principio sosten uto allora dalle opposiz ioni, e oggi dal collega Leitner, è sacrosanto, è chiaro che in questo momento trova un appuntamento ulteriore. Viene pertanto riproposta la tematica, ampliando il sacrificio non solo e non tanto all'Ufficio di Presidenza, che dovrebbe mettersi una mano sulla c oscienza, quanto a d ogni singolo membro della Giunta provinciale affinchè nella parte deliberativa si convincesse ad impegnarsi per ridurre i propri emolumenti mensili. Non lo diciamo perché siamo da questa parte della barricata, lo diremmo infatti anche se fossimo dall'altra. Mi dispiace di dovere parlare di barricate in senso c osì particolare proprio quest'oggi. Riteniamo però che un segnale di risparmio debba essere dato proprio dalla Giunta provinciale, visto e considerato che i gruppi consiliari e l'Ufficio di Presidenza lo hanno già lanciato la settimana scorsa. Io ringrazio l'onniass... l'onnipresente questore Munter, che le poche volte che c'è sa indicare al Presidente il termine del tempo e invitarlo, così come ha fa tto - 55 - poc'anzi, a suonare la campanella e quindi fa bene il suo lavoro. Proba bilmente oggi il consigliere Munter ha da fare, quindi vado a concludere il mio intervento a seguito di questa dim ostrazione di efficie nza. Logicamente crediamo che anche la Giunta provinciale debba dare un chiaro segnale di risparmio del denaro pubblico accogliendo, come noi, questo ordine del giorno del collega Leitner circa la riduzione degli emolume nti mensili dei mem bri della Giunta provinciale. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F .T.): Grazie, signor Presidente. Approvo in toto l'ordine del giorno presentato, anche se ha un difetto di fondo, mi sia consentito dirlo, collega Leitner: Lei è troppo buono. Non voglio entrare nel merito del fatto che le percentuali che lui vorrebbe togliere ai membri della Presidenza, della Giunta e del Consiglio con questo docum ento siano sufficienti o m eno. A me risulta c he nella limitrofa provincia di Trento, ch e ha un numero d i residenti, e quindi un lavoro, paragonabile a quello della provincia di Bolzano, il Presidente della Giunta percepisce una retribuzione pari al 150% dei consiglieri regionali, gli assessori del 30% superiore ai consiglieri regionali e il Vicepresidente del 40%. Di fatto tutti hanno il 40% in meno rispetto a quello che attualm ente si dà in provincia d i Bolzano. Conosc endo gli assessori provinciali di Trento mi sembra non siano dima griti in modo particolare o che nutrano grandi difficoltà a sfamare la famiglia. Mi risulta che vivano bene e di conseguenza in quest'ottica il collega L eitner è sta to troppo buo no. Lo è stato ancora di più con l'Ufficio di Presidenza del Consiglio. Ha chiesto infatti una riduzione al 40% dal 50% attuale, quando il Presidente del Consiglio in provincia di Trento prende il 30% in più di un consigliere regionale, e quindi il 20% in meno del Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano. Il Vice presidente del Co nsiglio invece del 25% prenderebbe solo il 20%, e su questo sono d'accordo. Chiederei pertanto, se il collega Leitner è d'accordo, una vo tazione separata punto per punto, proprio perché il 20% per il Vicepresidente e il 10% per i colleghi questori mi vanno bene. Ritengo però che per quanto riguarda gli assessori e il Presidente del Consiglio provinciale, gli emolumenti siano esagerati rispetto alla Provincia di T rento. Ne conse gue che sono in perfetto accordo con la linea di pensiero seguita dal collega Leitner, ma mi sentirei quasi di dovermi astenere su qualche passaggio in quanto la riduzione da lui proposta secondo me è troppo bassa rispetto a quella che andrebbe richiesta. Questo s oprattutto dopo che lo stesso Presidente del C onsiglio provinciale di Bolzano, che percepisce il 20% in più di quello di Trento, in una fase di discussione del bilancio ci ha detto che siamo in una - 56 - situazione particolare in cui ci sono meno entrate per tutta l'Amministrazione pubblica provinciale, e che quindi bisogna risparm iare. Noi abbiamo accettato il ribasso del 10% dei contributi destinati ai gruppi consiliari e che il Presidente del Consiglio abbassi i soldi a sua disposizione per le spese riservate da 37 milioni a 34. Atte ndiamo venga m antenuta la promessa secondo la qua le gli 80 milioni riservati al collegio di Presidenza del Consiglio vengano abbassati del 10%, perché questo passaggio non è ancora a vvenuto. Siamo quindi speranzosi che q uesto discorso cominci a trovare delle giuste posizioni anche in un'altra ottica. Q uindi la mia richiesta istituzionale al consigliere Leitner è quella di a ccettare una vota zione separata dei punti 1 e 2 per la Giunta e dei punti 1 e 2 pe r il Consiglio . Grazie. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat die Frau Abgeordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Dankeschön, Herr Präsident. Wir reden alljährlich zum selben Thema und wir geben die Hoffnung nicht auf, dass man auch einmal über dieses Thema emotionslos reden kann, und dass auch die Mehrheitsparteien ein Einsehen haben. Wir hatten bereits im Rahmen der Diskussion zum Landtagshaushalt über dieses Thema gesprochen. Es w ar eine nicht sinnlose Diskussion. Es ka m heraus, dass a uch im Rahmen der Repräsentationsspesen für das Landtagspräsidium die selbe Kürzung angewendet worden ist wie für die Fraktionen. Nun ergibt sich wieder das selbe Thema, nämlich, ob die Landesregierung auch das Verspreche n hält, bei ihren eigenen Spesen 10% zu kürzen? Ich hatte dieses Problem bereits bei der Generaldeba tte angekündigt und de r Landeshauptm ann hat mir irgendw ie zu erkennen gegeben , dass ich nicht auf dem Laufenden sei, dass auch di e Landesregierungs mitglieder ihre Repräsentatio nsspesen um 10% kürzen w ollen. Ich habe mich kurz einschrecken lassen, weil man mir erzählt hat, dass da ein Abänderungsantrag kommt. Nachdem ich alle Abänderungsanträge durchgeschaut habe, zumindest diejenigen, die bis jetzt vorgelegt worden sin d, kann ich jedoch ke ine Veränderung feststellen. Wenn ich den Haush altsvoranschlag nehme, wie e r jetzt ausschaut, dann haben wir unter Kapitel 1105 mit dem Titel "Amtsentschädigung an den Landeshauptmann und die Landesräte" eine Aufstockung von 112 Millionen. Wir wissen, dass das einen gute n Grund hat. Der zukünftige, neue Landesrat von außen läs st grüßen. Wir sehen, daß bei Kapitel 1110 "Außendienstvergütungen und Reisespesenrückvergütung an die Mitglieder des Landesausschusses" ursprünglich eine Erhöhung von 22,5 Millionen vorgesehen war. In der Kommission ist eben diese Erhöhung wieder gestrichen worden, allerdings mit dem Ergebnis, dass man den selben Ansatz beibehält, - 57 - den man im Haushalt 2000 gehabt hat. Von 10%iger Einsparung kann ich h ier nichts feststellen, Herr Landeshauptmann. Schauen wir weiter beim Kapitel "Sonderausgaben des Landeshauptmannes", 155 Millionen im Ansatz des Jahres 2000. Es sind eben die selben 155 Millione n im Ansatz 2001. Hat man hier die Kürzungen vergessen? Beim Kapitel "Sonderausgaben der Landesräte", also jene Spesen, die nicht zu belegen sind, waren 120 M illionen im Jahre 2000 u nd sind ebenso w ieder 120 Millionen für das Jahr 2 001 vorges ehen. Ich sehe keinen A bänderungsantra g, der auch den A nsatz dieses Kapitel kürzt, wie man mir gestern von allerhöchster Stelle gesagt hat. Abänderungsantrag ist noch keiner da, Herr Landeshauptmann. Wir warten und w arten. Sollte er kommen, so werden wir in dem Auge nblick unsere Kritiken einstellen und sagen, wenn alle 10% sparen müssen, dann bitte auch die Landesregierungsmitglieder, zumindest im Bereich der Repräsentationsspesen. Ich sehe, dass beim Kapitel 1125 der Ansatz von 225 Millionen um 10% gekürzt worden ist auf 202 Millionen. Es ist im Grunde der gleiche T rick 17, den man hie r im Landtag auch anwenden wollte, dass man die 10%ige K ürzung nur im Rahmen des nicht belegbaren Teils der Repräsentationsspesen anwendet. Wir würden hier schon um Konsequenz ersuchen, nämlich die gesamten Repräsentationsspesen um 10% zu kürzen und auch bei den Reisespesen wäre es nicht schlecht, wenn man kürzen würde, vorallem angesich ts der Tats ache, dass in den na chstehen den Kap iteln gekürzt wurde. Zum Antrag von Pius Leitner ein Ja wie immer zu diesem wiederkehrenden Antrag. Zum zweiten Teil, Absatz 2, der vorsieht, dass die Sitzungsgelder gestrichen werden, tue ich mich schwer ein Gegenargument vorzubringen. Ich warte gespan nt, ob die Mehrheitsparteien sich hier auch so schwer tun und weiterhin darauf bestehen, dass in dem Augenblick, wo generell gespart werden muss, weiterhin Sitzungsgelder ausgezahlt werden. PRÄSIDENT: Danke. Die Herren Abge ordneten Minniti und Urzì haben zwei Abänderungsanträ ge eingereicht. Herr Leitner, sind Sie damit einverstanden? LEITNER (Die Freiheitlichen): Der Abgeordnete M inniti hat sie mir mündlich mitgeteilt. Ich bin damit einverstanden, habe sie aber noch nicht in schriftlicher Form gesehen. PRÄSIDENT: Dann müssen wir diesen Beschlußa ntrag aussetzen u nd die Abänderungsanträ ge überse tzen und verteilen lassen. Da nn behand eln wir ihn weiter. - 58 - Herr Abgeordneter Baumgartner, bitte. BAUMGARTNER (SVP): Wir bräuchten eine halbe Stunde für eine Fraktionssitzung. Ich habe gehört, es sind 70 Beschlussanträge eingegangen und 1.500 Anträge anderer N atur. PRÄSIDENT: Die Sitzung wird unterbrochen und wird um 16.05 Uhr wieder aufgenommen. ORE 15.36 UHR ---------ORE 16.16 UHR (Namensaufruf - Appello nominale) PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE: Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN: PRESIDENTE: La seduta riprende con un po' di ritardo perché non c 'era il numero le gale. La parola al consiglie re Minniti s ull'ordine de i lavori, preg o. MINNITI (AN): Grazie, signora Presidente. Al momento dell'interruzione dei lavori, il Capogruppo della S VP ha dichiara to di essere a cono scenza dell'esistenza di circa 75 ordini del giorno e di 1.500 emendamenti. Al riguardo io ho 13 ordini del giorno e per arrivare a 75 c'è una certa differenza. Ho ric evuto poi una trentina di e mendamenti, mentre il Capogruppo della SVP, ripeto, parlava di 1.500. Mi piacerebbe pertanto sapere se queste sono informazioni reali o meno, e da dove le attinte, perché io e qualsiasi altro mio collega in aula dobbiamo fare fede sui documenti che sono stati distribuiti. Alleanza Nazionale ha presentato 55 ordini del giorno, ma da 73 a 75 ne mancano comunque ulteriori due. E in ogni caso abbiamo solo una ventina di emendamenti contro i 1.500 che sono stati dichiarati, come a sua conoscenza, dal Capogruppo della SVP. Mi piacerebbe dunque sapere se effettivamente è stato presentato il numero di ordini del giorno e di emendame nti dichiarato dal collega Baumgartner ed, eventualmente, come ha fatto a saperlo, a differenza degli altri suoi colleghi presenti in Consiglio. In base a questo ho chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori e non so se i miei colleghi sono concordi nel - 59 - ritenere importante che ci sia questo chiarimento. All'interno di quest'aula tutti dovremmo infatti essere considerati alla pari, per cui mi sembra strano che qualcuno possa avere de lle informazioni che qualcun altro invece no n può avere. Se basta chiedere all'Ufficio di Presidenza l'entità dei documenti che so no stati presentati, bene, lo faremo, altrimenti dovete dirci come ci dobbiamo comportare per sapere quanti sono i documenti dep ositati fino ad ora. Parlo di questi, perché vi ho già comunicato la nostra intenzione di presentare una sessantina di emendamenti per realizzare e fare applicare la legge sulla sanità che di recente il governo ha bocciato, almeno nelle parti riguardanti gli articoli che sono stati approvati dal governo e che adesso sono bloccati per il rigetto totale di alcuni articoli della stess a. Aspetto un chiarimento in proposito. G razie. PRESIDENTE: Consigliere Minniti, gli ordini del giorno che non sono stati ancora distribuiti, sono in traduzione. Appe na saranno tradotti, ver ranno distribuiti e lo stesso dicasi degli emen damenti presenta ti dai vari gruppi consiliari. Infatti potete notare che quelli della Giunta che arrivano già tradotti vengono subito distribuiti. La parola al consiglie re Pöder s ull'ordine de i lavori, preg o. PÖDER (UFS): Ich bin wesentlich kürzer, weil das Meiste schon vom Kollegen Minniti gesagt wurde. Ich hätte meine Wortmeldung natürlich zurüc kgezogen, we nn die Antwort ausreichend gewesen wäre. Die Antwort war nicht ausreichend, vielleicht auch deshalb, w eil Sie nich t den Vors itz hatten, a ls die Unte rbrechung beantragt wurde. Es wurde wirklich erklärt, dass an die 70 Tagesordnungen vorliegen und 1.500 Abänderungsanträge. Stimmt das? Ich habe vollstes Verständnis dafür, dass diese Anträge nicht alle ausgeteilt wurden. Das soll nicht Gegenstand meiner Wortmeldung sein und es war sicherlich auch nicht die Absicht meines Kollegen Minniti. Dass die einze lnen Anträge erst mit sehr großem Arbeitsaufwand bearbeitet werden müssen, ist klar und dass nicht alle sofort auf de m Tisch liegen könn en. Ich frage ob das stimm t und woher der F raktionssprecher der SVP diese Information hat? Wir haben nämlich nur sehr w enige Anträge a uf dem Tisch liege n. Auch wir haben Abänderungsanträge zu Kapiteln eingebracht, die eine Umbuchung zwischen 100 und 200 Milliarden Lire vorsehen. Von 1.500 Abänderungsanträgen wüsste ich nichts. Da müssten in den letzten paar Stunden über 1.000 Abänderungsanträge vorgelegt worden sein. Es ka nn natürlich sein. Ich w eiß nicht, von wem sie vorgelegt wurden . PRESIDENTE: Gli ordini del giorno che sono stati presentati fino ad ora sono 76. Quelli non distribuiti sono in traduzione, e infatti vedete che arrivano mano a mano - 60 - che vengono tradotti. Non abbiamo contato gli emendamenti, ma non crediamo siano 1.500. Sono stati presentati m olti emendamenti, ma non così tanti. Probabilmente nei 1.500 vengono contati sia gli emendam enti che le richieste d i intervento sui singoli capitoli, che sono più di 500. Noi però non abbiamo contato tutti gli emendamenti, anche perché non sono numerati. Per quello che riguarda la distribuzione, vale il discorso di cui sopra, vi verranno cioè dati quando saranno tradotti e fotocopiati. Dovete pensare che essendo così tanti, il la voro è molto lungo. La parola al consiglie re Seppi, sempre su ll'ordine dei lavori, preg o. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie. Non voglio prendere posizione in merito alla distribuzione degli emendame nti, in quanto capisco pe rfettamente che è un lavoro degli uffici. Voglio però prendere posizione in merito ad un altro fatto. Sono appena stati depositati sulla mia scrivania, e penso anche su quella dei colleghi, degli emendamenti. Ora, non che la mia firma sia meglio, ma sotto a questi c'è uno scarabocchio. Quando firmo, io non firmo meglio, però scrivo in stampatello il mio nome e cognome. Ne deriva che io, francamente, non so nemmeno di c hi siano questi emendamenti. PRESIDENTE: Gli emendamenti sono tutti e due del consigliere Minniti e del consigliere Urzì. La parola al consiglie re Seppi, prego. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Un documento istituzionale, tra le altre cose, deve porre il ricevente nelle condizioni di sapere da chi parte arriva. Uno scarabocchio così io non lo riesco a leggere, mi sembra quello di una ricetta medica, ma, per lo meno, quando vado dal medico, so da chi sono andato. Qui, francamente, non so chi sia il veterinario. La proposta di emendamento all'art. 25 bis della legge 62/2000 non è del consigliere Minniti, però non so da chi sia s tato firmato. (Interruzione della cons igliere Klotz: "Berger, secondo la mia esperienza, e questo potrebbe essere di Durnwalder, però in maniera speciale".) PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi, prego. SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F.T.): Allora, secondo l'esperienza - 61 - della collega Klotz, che è uno dei membri più anziani di questo Consiglio, questi emendame nti sono firmati, forse, dall'assessore Berger e dal Presidente Durnwalder, anche se in maniera leggermente diversa dal solito. Ne prendo atto e da adesso ogni volta che arriveranno dei documenti, chie derò alla collega K lotz o a qualcun altro di tradurm eli. Grazie. PRESIDENTE: I due emendamenti distribuiti che riguardano l'ordine del giorno sono del consigliere Minniti e del consigliere Urzì. Vi devo leggere tutti e due gli emendamenti, perché prima di illustrarli bisogna chiedere al presentatore se li ac cetta. Il primo emendamento recita: "Al posto di “dal 90% all'80%” inserire “85%”". "Die Wörter “90% auf 80%” durch die Wörter “auf 85%” ersetzen". Il secondo eme ndamento recita : "Al posto di “dall'80% e dal 70% al 50%” inserire “al 55%”" . "Die Wörter “von 80% bzw. 70% auf 50%” durch die Wörter “auf 55%” ersetzen". Il primo firm atario è il consigliere Minniti, segue la firm a del cons igliere Ur zì. Il consigliere Leitner accetta i due eme ndamenti. La parola alla consigliera Ku ry sull'ordine dei lavori, prego. KURY (GAF-GVA): Bevor wir uns wieder einer sachlichen Diskussion zuwenden, wollte ich eine Bitte zum Fortgang der Arbeiten äußern. Es war so, obwohl es in der Geschäftsordnung nirgendwo verankert ist, daß, wenn eine Gruppe, eine Fraktion oder die Minderheiten sich getroffen haben, anschließend von Seiten der Präsidentschaft nach dem Ergebnis der Bera tungen gefragt worden ist. Vielleicht könnten wir den Fraktionssprecher Baumgartner höflichst fragen, ob er uns ein Ergebnis der Sitzung mitzuteilen hat? Wir versuchen immer, wenn wir uns getroffen haben, das Ergebnis auch den anderen Mitgliedern des Landtages mitzuteilen. Danke. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Baum gartner, prego. BAUMGARTNER (SVP): Selbstverständlich. Wir haben eine ausgiebige Diskussion in der Fraktion gehabt. Wir sehen die Verantwortung, diesen Haushalt zu beschließen und weiterzubringen. Wir werden alles unternehmen, um entsprechende Sitzungstermine einschieben zu können, damit wir diesen Haushalt genehmigen können. - 62 - VORSITZ DES PRÄSIDENTEN: HERMANN THALER PRESIDENZA DEL PRESIDENTE: PRÄSIDENT: Wir sind bei den Abänderungsanträgen zum eingereichten Beschlussantrag. Herr Abgeordneter Minniti, bitte. MINNITI (AN): Grazie, signor Pre sidente. Innanzitutto volev o sapere quanto tempo ho a disposizione su ogni emendamento? PRÄSIDENT: Drei Minuten. Herr Abgeordneter Minniti, bitte. MINNITI (AN): Ogni consigliere oppure ogni gruppo? PRÄSIDENT: Jede Fraktion. Herr Abgeordneter Minniti, bitte. MINNITI (AN): Ogni gruppo, bene. Il primo emendamento chiede di sostituire "dal 90% all'80%" con "85%". Al riguardo, innanzitutto ringrazio la democrazia manifestata dal collega Leitner nell'accogliere questo nostro emendamento che dimostra come si sia aperti a cercare delle s oluzioni ottimali per il miglioram ento di alcune propos te che vengono avanzate. Con ciò non intendo dire che l'ordine del giorno del collega Leitner non fosse adeguato, anzi, però poteva lasc iare un marginale decisionale alla G iunta provinciale per decidere co me e quanto incide re nella riduzione rich iesta. Mi si permetta, ma la Giunta provinciale crediamo si debba richiamare ad una chiara espressione di riduzione di quello che è il proprio emolumento mensile. E' per questo che nell'individuare la via di mez zo fra il 90% e l'80%, ovvero l'85%, crediamo si possano salvare capra e cavoli, senza con ciò alludere alle capre di vecchia memoria. L'85% è una via di mezzo e un importante segnale da parte della Giunta provinciale verso una riduzione delle spese che sono comunque a carico della comunità. Per questo chiediamo agli assessori di fare un sacrificio, così come hanno fatto i gruppi e l'Ufficio di Presidenza durante l'ultima sessione di Consiglio provinciale. Un sacrificio che ha trovato risposta da parte nostra e che ora attende altrettanta risposta positiva di espre ssione democra tica e razionale da parte della Giunta provinc iale. Grazie. - 63 - PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE: Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN: PRESIDENTE: La parola al consiglie re Leitner sugli eme ndamenti, prego. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Ich habe s chon meine Zustimmung gegeben, weil es mir einfach darum geht, dass diese Signalwirkung nach außen in irg end einer Weise s ichtbar w ird. Ist die Einsparung noch so gering, durch diesen Abänderungsantrag ist sie noch kleiner. Wenn man damit der Landesregierung entgegen kommt, damit sie sich leichter tut, dann stimme ich diesem zu, auch wenn ich grundsätzlich der Me inung bin, dass die Abstufung, wie ich sie ursprünglich vorgeschla gen hatte, besser w äre. Ich bin damit einverstanden, dam it die Signalwirkung e rhalten ble ibt. Ich weiß mich mit überaus großen Mehrzahl in der Bevölkerung einer Meinung, dass man sich hier etwas erwartet. Wir können diese Erwartunge n erfüllen, gerade w eil wir von Sparhaushalt reden. Das alles ist nicht unbedingt glaubwürdig, wenn wir nicht hier auch konkrete Schritte unternehmen und bei uns irgendwo selber anfangen . Die Leute schauen sehr wohl auf uns , nicht nur wie wir uns a us anderen G ründen jetzt im Zusammenhang mit diesem Haushalt verhalten. Sie scha uen schon auch auf den Inhalt. Inhaltlich könnten wir hier etw as vorgeben, wo die Leute sagen, sie meinen es auch wirklich e rnst. VORSITZ DES PRÄSIDENTEN: HERMANN THALER PRESIDENZA DEL PRESIDENTE: PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at die Frau Abgeord nete Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): Uns wäre zwar der ursprüngliche Text lieber gewesen, w eil wir der Meinung sind, dass die gerade n Prozentsätze e infacher zu hand haben sind, und we il das Signal deutlicher ist. Ursprünglich war vorgesehen, die Reduzierung der monatlichen Amtsvergütung für den Landeshauptmann von den bisher 90% auf 80%. Nun werden 85% vorgeschlagen. Wenn der Beschlussantrag dadurch eine größere Chance hat, angenommen zu werden, dann kann man damit einverstanden sein. Es wäre imm erhin eine Reduzierung. Beim anderen verhält es sich ebenso. Bei den Landeshauptmannstellvertreter bzw. den normalen Landesräten von den vorgesehenen 80% auf 55% zu gehen, das kann - 64 - man auch akzeptieren. Die geraden Prozentsätze wä ren mir lieber gewesen. Insgesamt vielleicht gibt es Rücksprachen mit Landesregierungsmitgliedern, die der Meinung sind, wenn man nicht gerade so drastisch eingreift, dass es dann eher eine Möglichkeit gibt. In jedem Fall wären wir so oder so für die Annahme und werden unseren Beitrag dazu leisten, dass die Reduzierung en gerec ht und konse quent durc hgeführt w erden. Das heißt, dass das, was begonnen worden ist sich auch fortsetzt in der vordersten Reihe hier oder in der Bank der Landesregierung und damit das Gesamte reduziert wird, wa s die Selbs tkosten anbelangt, die Entschädigungen und die Zusatzgehälter. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente. Collega Minniti, io avevo già detto prima al collega Leitner che non ero d'acc ordo sul fatto che per quanto riguarda il Presidente della Giunta si passasse dal 90% in più degli emolumenti dei consiglieri regionali all'80%, in quanto ritengo sia una riduzione troppo bassa. Poiché il Presidente della Giunta di Trento, tale Dellai, riceve "solamente" il 150%, non riteniamo giusto che qui si parli del 190%. Io già non ero d'accordo con l'80% proposto dal consigliere Leitner, perché la ritengo una riduzione troppo bassa, quindi l'85% ritengo sia assolutamente improponibile da un punto di vista pratico. Essendo comunque una riduzione e un c oncetto che va in un a determinata ottica, non posso non dimostrare di essere d'accordo da un punto di vista lato. Non sono però d'accordo con la percentuale di riduzione, perché troppo esigua rispetto a quelle che secondo me dovrebbero essere le dimostrazioni di tagli di spesa che anc he il Presidente della G iunta, la Giunta, la Presidenza e i membri del C onsiglio dovrebbero dimostrare alla popola zione. Sosterrò comunque l'emendamento dal momento che ritengo il concetto della riduzione giusto, anche se, ripeto, non convegno assolutamente con la percentuale da Lei espressa in quanto troppo limitata. Il Pres idente di Trento, De llai, non mi sembra m olto patito e la sua famiglia vive be ne, non hanno ness un tipo di problema, non è che tirino la cinghia perché lui prende il 15 0% della paga d i un consigliere regiona le, e questo credo possa accade re ugualmente a nche a Bolza no. Quindi questo 40% in più al Presidente della Giunta provinciale di Bolzano rispetto al suo collega di Trento mi sembra eccessivo. E' altrettanto vero che il collega di Trento non ha preso 104.000 preferenze, però non siamo ancora arrivati a stabilire su questo criterio gli emolumenti. Quindi continuo ad essere convinto che la proposta sia insufficiente. Visto però il clima natalizio e l'indirizzo che Lei vuole dare con questo emendame nto, mi ritengo in dovere, a nche come c ollega della minoranz a, di votare a favore. G razie. - 65 - PRÄSIDENT: Danke. Ich ersuche den Landeshauptmann oder einen Vertreter der Landesregierung um die entsprechende Replik, bitte. DURNWALDER (Landeshauptmann - SVP): Die Südtiroler Landesregierung spricht sich gegen diese Tagesordnung aus. Sie ist dafür, dass die Repräsentationskosten um 10% reduziert werden, sowohl diejenigen, die belegt werden müssen, als auch diejenigen, die nicht belegt we rden müssen. Sie ist aber nicht einverstanden die Amtsentschädigungen generell um 10% zu reduzieren. Wennschon bin ich der Meinung, dass die A bgeordneten im R egionalrat die Initiative ergreifen sollen, damit die Regionalratsgehälter entsprechend reduziert werden. Dann werden die Entschädigungen für die Landesräte automatisch reduziert. Wenn man schon sparen will, so soll man schauen, dass viel gespart werden kann, nicht nur, dass bei einigen gespart wird, die anderen hingegen das weiterhin kassieren, was sie bisher kassiert haben. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Minniti, bitte . MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. Adesso ho avuto modo di illustrare l'emendamen to che propone di inserire "85%" al posto di "dal 90% all'80%". Adesso viene messo in votazione e poi posso illustrare il secondo o posso farlo già adesso? PRÄSIDENT: Es wird jetzt der Beschlussantrag Nr. 1, eingebracht von Herrn Abgeordneten Leitner, mit den von Ihnen vorgeschlagenen und von Herrn Leitner angenom menen A bänderungsanträge n abgestim mt. Herr Abgeordneter Minniti, bitte. MINNITI (AN): Signor Presidente, io ho presentato due emendamenti e ne ho potuto illustrare uno, anche se per ogni emendamento ho tre minuti di tempo. Vorrei sapere pertanto come si deve svolgere la discussione sugli emendamenti, perché se vogliamo fare le cose per bene, d obbiamo riconoscere... C'è troppa confusione, siamo al mercato? Vorrei sa pere quando potrò dib attere il mio secondo emendamento. PRÄSIDENT: Sie haben beide A bänderungsanträ ge gleichzeitig eingereicht. In Folge dessen, wenn Sie den Art 115 Absatz 5 der Geschäftsordnung genau studieren, dann werden Sie sehen, dass beide Abände rungsanträge mit einer Redezeit abgehandelt werden. Das Wort hat Herr Abgeordneter Leitner, bitte. - 66 - LEITNER (Die Freiheitlichen): Ich muss in persön licher Angelege nheit Stellung nehmen, denn was der Herr Land eshauptmann hie r gesagt hat, ist eine Unterstellung, nämlich, dass ma n nur bei den Land esräten sparen m öchte und nicht auch bei den Abgeordneten. Es steht in den Prämissen drinnen, dass das unbeschadet einer generelle n Diskuss ion im Regionalrat z u geschehen hat. Im Regionalrat sind diesbezüglich auch schon Entwürfe eingereicht worden. Nur wurden diese gerade immer von der SVP abgelehnt. Die Ankoppelung an die Gehälter der Parlamenta rier haben nicht wir erfunden. Das war die Regionalratsmehrheit. Das weiß der Landesh auptmann selber ga nz genau. Man muss die Dinge schon auseinanderhalten. Der Landtag kann nur beschließen, was hier die Mehrleistungen an die Landesräte sind und nicht über die Entschädigungen der Abgeordneten. Die Abgeordneten wären von de n Sitzungsgeldern betreffen. Die Abscha ffung derselben ist dring end. Das sagt e r nie. Hier unterstellt man mir Dinge , die nicht stim men. PRÄSIDENT: Danke. Wir stimmen jetzt über diesen Abänderungsantrag ab. Wer ist damit einverstanden? Wer ist dagegen? Wer enthält sich der Stimme? Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: mit 7 Ja-Stimmen, 17 NeinStimmen und 2 E nthaltungen abgeleh nt. Das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente. Vorrei rammentare che quando era Presidente la collega Zendron è stata posta agli atti una mia precisa richiesta, accordata dal collega Leitner, presentatore di questo ordine del giorno, e cioè che la votazione avvenisse per parti separati, 1 e 2 per la Giunta prov inciale e 1 e 2 per i membri del Consiglio Provinciale. Ritengo quindi che questa votazione non sia valida, in quanto non è stata posta nei termini da me richiesti e legittimamente approvati dal collega Leitner. Chiedo conferma alla collega Zendron, perché se non concorda te prima queste cos e, ci troviam o in una situa zione incresciosa. Chiedo pe rtanto che venga invalidata la v otazione a ppena eseguita. Grazie. PRÄSIDENT: Ich frage Herrn Leitner. Mir ist es nicht mitgeteilt worden, dass eine getre nnte Abstimmung gefordert w orden wä re. Herr Abgeordneter Leitner, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Es ist richtig, was K ollege Seppi gesa gt hat. Ich denke nicht, dass die getrennte Abstimmung von mir abhängt. Eine getrennte - 67 - Abstimmung kann auf Antrag immer gemacht werden. Es hängt nicht von mir ab. Es muss gemacht werden. Kollege Seppi hat diesen Antra g gestellt. Das steht nic ht mir zu, sondern dem Präsidenten. PRÄSIDENT: Es wird noch einmal abgestimmt, einmal über die Prämissen und die Punkte, die die Landesregierung betreffen, und die zweite Abstimmung ist jene, die den Südtiro ler Landta g betrifft. Wer mit dem Punkt 1, Prämissen und Betreff Landesregierung, einverstanden? Wer ist dagegen? Wer enthält sich der Stimme? Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: bei 7 Ja-Stimmen und 2 Enthaltungen ist dieser erste Teil me hrheitlich a bgelehnt. Wir kommen zum zw eiten Punkt betreffend den Landtag. KLOTZ (UFS): Beschlussfähigk eit! PRÄSIDENT: Herr Munter, bitte. Wer ist dafür? Wer ist dagegen? W er enthält sich der Stimme? Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: bei 7 Ja-Stimmen, 17 NeinStimmen und 2 Entha ltungen ist a uch diese r zweite Antrag m ehrheitlich abgelehn t. Wir kommen zu Tagesordnungspunkt 2: Reduzierung der K raftfahrzeugsteuer. Beschlussantrag (Tagesordnung) Nr. 2 eingebracht vom Abg. Leitner, betreffend die Reduzierung der Kraftfahrzeugsteuer. Ordine del giorno n . 2, presentato dal consigliere Leitner, concernente la riduzione della tassa automobilistica. Vor wenigen Ta gen hat d ie fran zösis che Reg ierun g in Au ssic ht ge stellt, d ie Kraftfahrzeugsteuer abzuschaffen. Der Präsident des italienischen Auto mob ilclubs, Franc o Lucc hesi, hat für Italien ebenfalls die Abschaffung der Autoste uer gefo rdert. Tatsächlich ist das A u to im m er wieder als das am meisten besteuerte Objekt und der Autofahrer als Melkkuh bezeichnet word en. Der Autofahrer zahlt neben der Kraftfahrzeugsteuer zusätzlich Steuern auf Benzin und Reifen, auf Schmiermittel und Ersatzteile, beim Kauf und Verkauf, bei der Versicherung und bei der Benutzung der Autobahn usw. Für viele Familien und Einzelpersonen ist das Auto längst kein Luxusartikel mehr, s ondern ein notw endiges Instrum ent für die A rbeit und fü r die Freizeit. Die Benzinpreise sind innerhalb eines Jahres in einem Ausmaß angestiegen, das nicht me hr ohne Gege nmaß nahm en aufre cht zu erh alten ist. Deshalb - 68 - wird von vers chiedener Seite auch eine Intervention zur Senkung des Benzinpreises verlangt. Kleine Unternehmer verlangen mit Nachdruck eine Senku ng der S teuer au f Dieseltreib stoff, um nicht in den wirts cha ftliche n Ru in getrieben zu werden. Seit 1.1.1999 ist in Südtirol die Kraftfah rzeugste uer eine L andes abgab e. Im Haushalt 2000 des Landes sind an Einnahmen für die Kraftfahrzeugsteuer 71 Milliarden Lire vorgesehen. Dies sind rund 1 % des Landeshaushaltes. Für die Kraftfahrzeughaftversicherungssteuer hebt das Land rund 20 Milliarden Lire ein und die Zuweisungen des Staates für die Fabrikationssteuer auf Benzin, Öle und Gas s ind mit run d 300 M illiarden Lire ve ransch lagt. Dazu komme n die Zuweisungen für die Meh rwertsteuer. Dies vorausgesetzt und festgestellt, dass für die Bürger unseres Landes eine steuerlich e Entlastu ng erford erlich ist, nach Einsichtnahme in das Landesg esetz vo m 11. A ugust 1 998, Nr . 9 (Art. 8 Abs. 1 und 2); nach Einsichtnahme in die Durchführungsverordnung vom 14. Dezember 1998, Nr. 6002 (Art. 4); nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 27. Dezember 1997, Nr. 449 (Art. 17 Abs. 16); nach Einsichtnahme in das Legislativdekret vom 30. Dezember 1992, Nr. 504 (Art. 24 Abs.1) verpflichtet DER SÜDTIROLER LANDTAG die Landesregierung ein Gesetz vorzulegen, mit welchem die Kraftfahrzeugsteuer zum frühest möglichen Zeitpunkt auf das niedrigst mögliche Ausmaß reduziert wird. ---------Alcuni giorni fa il governo francese ha prospettato l’abolizione della tassa automobilistica. Il presidente dell’ACI Franco Lucchesi ha chiesto l’abolizione di questa tassa anche in Italia. Di fatto l’automobile è generalmente considerata l’oggetto p iù tassato e l’automobilista una “mucca da mungere”. Oltre alla tassa automobilistica l’automob ilista paga tasse sulla benzina e sulle gomme, sui lubrificanti e sui pezzi di ricambio, all’atto dell’acquisto e della vendita, sull’assicurazione e quando utilizza l’autostrada ecc. Da tempo per molte famiglie e single l’automobile non è più un bene di lusso, bensì un mezzo necessario per il lavoro e il tempo libero. In un anno i prezzi della benzina sono saliti in un modo insostenibile, per cui vanno adot tate d ebite cont rom isure . Per q ues to mo tivo d a più parti si chiede anche un inte rven to ch e por ti ad un a ridu zione del prezzo della benzina. Picc oli impren ditori chiedono con forza un taglio delle tasse sul gasolio per autotrazione per non finire sul lastrico. Dal 1/ genn aio 1999 in Alto Adige la tassa automobilistica è una tassa provinciale. Nel bilancio provinciale per l’anno 2000 grazie a questa tassa è previsto un introito di 71 miliardi di lire, il che corrisponde a circa l’1% del bilanc io provinciale. Per la tassa sull’assicurazione RCA la Provincia incassa ca. 20 miliardi di lire ed è prevista una devoluzione di ca. 300 miliardi di lire da - 69 - parte dello Stato per l’imposta di fabbricazione su benzina, oli e gas, a cui va ad aggiungersi la devoluzione del gettito per l’IVA. Ciò premesso e constatato che è nec ess ario u no sg ravio fisca le per gli abitanti della nostra provincia, vista la legge provinciale 11 agosto 1998, n. 9 (art. 8, commi 1 e 2); visto il regolamento di esecuzione del 14 dicembre 1998, n. 6002 (art. 4); vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449 (art. 17, comm a 16); visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 (art. 24, comma 1) IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO impegna la Giu nta p rovin ciale a presentare una legge con c ui ridurre al più pre sto e quan to più poss ibile la tassa automobilistica. Herr Abgeordneter Leitner, Sie haben das Wort für die Erläuterung, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Ich möchte jetzt schon erklären, dass, wenn dieser Antrag angenom men wird, der Be schlußan trag Nr. 3 zurückgezogen wird, weil beides sicherlich zu viel des Guten an Einsparungen wäre, ansonsten nicht. Den einen oder anderen Beschlußantrag kann man annehmen, um den Bürger steuerlich z u entlasten. Ich darf bei dieser Gelegenheit Bezug nehmen auf das Vorwort des Landeshauptmannes in der Zeitschrift "Das Land Südtirol" in der Ausgabe vom November, wo er schreibt: "Ein Landtagsa bgeordneter der O pposition hat im Südtiroler Landtag einen Beschlussantrag eingebracht, in dem er fordert, dass in Südtirol die sogenannte Kraftfahrzeugsteuer, die seit 1999 eine Landessteuer ist, ab 2001 a bgeschafft wird. D ie Forderung nach Abschaffung von Steuern ist sehr volksnah und jene Parteienvertreter, die keine Regierungsverantwortung tragen, müssen da mit nicht gerade ste hen wie die dam it verminderten Einnahmen des Landes wieder ausgeglichen werden, d.h. wie das Loch, das bei den A usgaben d a ist, gestopft werden kann." Also, man bekommt wieder einmal den Vorwurf von Populismus. Der Landeshauptmann hätte ruhig den Nam en nennen können. Ich habe damit kein Problem und ich kann es auch begründ en. Wir haben in d en vergangene n Monaten me hrere Anträge hier gehabt, die eine Reduzierung des Benzinpreises zum Inhalt hatten. Ich weiß, dass es hier auch Stim men geben wird, die sagen, dass man das Auto nicht genug besteue rn kann. Es geht aber darum, dass man dem Bürger, für den das Auto nicht ein Luxusartikel ist, der das Auto auch braucht, eine Erleic hterung bringt. Wenn in Frankreich die Kraftfahrzeugsteuer abgeschafft worden ist, dann werden sich auch die Franzosen etwas dabei gedacht haben. Wenn in Italien die Forderung nach Abschaffung immer lauter wird, dann we rden auch diese sic h dabei etw as denken. - 70 - Ich zitiere den Landeshauptmannstellvertreter Di Puppo, der in einem Interview mit der "Südtiroler Tageszeitung", wo auf diese Haushaltskürzungen Bezug genommen wurde, u.a. sagt, da ss es we niger Geld gibt. Als Summe wurde damals auf 200 Milliarden spekuliert, wenn nicht mehr. Dann sagt er wortwörtlich: "Sollte sich zudem noch der Vorschlag durchsetzen, dass man die Autosteuer abschafft, dann würden wir w eitere 78 Milliarden Lire w eniger einnehme n." Das heißt, in Italien wird auch darüb er diskutiert die Autosteuer abzuschaffen. Wir können die Autosteuer nicht abschaffen. Wir können sie aber um 10% reduzieren. Dies steht den Regionen bzw. auch den autonomen Provinzen zu. Ich möchte bei dieser Gelegenheit erinnern, dass die Region Emilia Romagna den 10%igen Zuschlag zurückgenommen hat, d.h. derzeit haben wir die Möglichkeit, die staatlichen Sätze um 10% zu vermindern oder um 10% zu erhöhen. Wir ha ben die staatlichen S ätze angew andt. Wir könnten 10% zurückgehen. Die Emilia Romagna ha t 10% mehr eingehoben, geht jetzt aber auf die normalen Tarife zurück. Das heißt, die Diskussion findet nicht nur in Südtirol statt, sondern auch in anderen Regionen Italiens, sie findet ab er auch in Deutsch land statt. D ort gibt es die Ökosteuer beispielsweise. Man hat darauf hingewiesen, dass die Ökosteuer auch nicht mehr zu dem Zweck verwendet wird, für den sie eigentlich vorgesehen war, d.h. zum Schutz der Umwelt. Die Ökosteuer wird in Deutschland für die Zahlung der Renten verwendet. Auf der einen Seite möchte man die Umw elt schonen, auf der anderen Seite möchte man mehr Geld für die Renten, d.h. regelrecht animieren zu fahren. Da muss der Staat eine Freude hab en, wenn die Leute mehr fahren. Das ist Stumpfsinn sondergleichen. Wir haben diese Ökosteuer noch nicht, aber man sieht, zu was Politiker alles fähig sind, wenn es darum geht, mehr Geld ein zutreiben. Natürlich muss ma n sparen. D as sagt auch Herr Di Puppo, der fortfäh rt: "Aus all diesen Gründe n habe ich erklärt, dass man eine rseits die Ansprüche zurückschraubt und andererseits e inen konkreten Plan entwickelt, die laufenden Ausgaben zu senken." Wo, bitte, ist dieser konkrete Plan, wie die laufenden Ausgaben gesenkt werden sollen? Wenn man diese 70 Milliarden Lire weniger im Haushalt einnim mt, kann man sie auch nicht ausgeben, aber man hat sie dem Bürger auch nicht genommen. Man hat diese Gelder dem Bürger auch nicht aus der Tasche gezogen, infolgedessen braucht man sie ihm dann auch nicht zurückzugeben. Das ist in diesem Fall nur ein Teufelskreis. Hier könnte man ohne weiteres mit dieser Maßnahme die einzelnen Bürger entlasten. Es gäbe auch andere Formen. Ich mache diesen Vorschlag, es ginge aber auch über die IRAP, wo eine 1%ige Verminderung, die auch möglich ist, in etwa den gleichen Effekt haben würde, wobei be i dieser Ste uer viel mehr Leute in den Ge nuss kommen würden. - 71 - Ich möchte nur eine Statistik dem Land zur Kenntnis bringen, welche Auswirkungen die Steuererhöhungen bei Benzin hatten, dass pro Haushalt 870.000 Lire mehr zu Buche schlagen durch die Preiserhöhung der letzten 18 Monate. Das ist für eine Familie nicht we nig. Pro Kopf 320.000 L ire in Südtirol. Das w urde vom WIF I errechnet. Ich schlage in diesem Beschlussantrag vor, dass man ein Gesetz vorlegt - das muss das geltende Gesetz natürlich abändern -, mit welchem die Kraftfahrzeugsteuer zum frühestmöglichen Zeitpunkt auf das niedrigstmögliche Ausmaß reduziert wird. Das heißt eine 10%ige Senkung. Das Gesetz muss innerhalb 31. Oktober 2001 gemacht werden, damit es 2002 wirksam wird. Die Land esregierung hat Z eit genug und ich brauc he mir auch keine Sorgen zu machen, wo man bei den entsprech enden Haush altsgebieten streicht, weil das erst im Jahre 2002 greifen würde. Deshalb hat die Landesregierung alle Zeit der Welt, sich mit diesem Beschluss, sofern er durchgeht, auseinanderzusetzen um ihn auch dann in die Tat umzusetzen. Es geht mir nicht darum, das Auto in den Mittelpunkt zu stellen. Im Mittelpunkt steht das Ersparnis für den Bürger. Irgendwo müssen wir den Steuerdruck w egnehmen. Das Land hat nur zwei große Steuern, das ist die IRAP und die Autosteuer. Andere Möglichkeiten zum Selbergestalten ha ben wir nicht, we nn wir nicht endlich m ehr Druck ma chen in Richtung S teuer- und Finanzhoheit, aber hier hört ma n herzlich wenig. Es steht zwar in der Regierungserklärung des Landeshauptmannes drinnen. Wenn man dann in einer Nachfrage nachfragt, was geschehen ist, dann antwortet der Landeshauptmannstellvertreter und gibt eine Antwort, die keine Antwort ist. Hier ist also nichts geta n worden , seit diese Regierung im Am t ist. Die Steuerhoheit oder die Mehrzuständigkeiten werden kommen, nicht, weil es die Landesregierung will, sondern weil der Staat sie will. Wir und andere, die seit Jahren die Steuer- und Finanzhoheit verlangen, haben erfahren müssen, dass die entsprechenden Anträge niedergestimmt werden. Selber ist man nicht in der Lage etwas zu tun. Man hat sich in der Zwische nzeit durchgerungen, sie als Ziel zu erkläre n, und zwar, wie gesagt in der Regierungserklärung des Landeshauptmannes. Man spielt immer noch lieber den Nikolaus als den Krampus. Solange man dazu nicht gezwungen wird, wird man es nicht machen. Aus diesen Gründen ersuche ich, dass man diesem B eschlußantrag zustimmt. Sollte er eine Mehrheit erhalten, werde ich den Beschlußantrag Nr. 3, betreffend der Reduzierung der IRAP, zurücknehmen, weil beides wä re sicherlich zu viel des Guten, aber eine Maßnahme ist verkraftbar. Man muss sich dran machen, die erforderlichen Einsparungspotentia le auszus chöpfen. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at Frau A bgeordnete Kury, bitte. - 72 - KURY (GAF-GVA): Danke, Herr Präsident. Lieber Herr Leitner, ich hoffe, dass Sie meine Wortme ldung nicht s o interpretieren, dass ich gerne Krampus spiele. Das soll nicht die Absicht sein. Allerdings hatten wir zu diesem Thema schon öfter Meinungsverschiedenheiten und natürlich werde ich auch diesmal nicht für diesen Antrag stimmen. Bis zum 10. Oktober 2001 müsste der entsprechende Gesetze sentwurf wahrscheinlich vom Landtag ge nehmigt sein. Ich m öchte Ihnen wide rsprechen, we nn Sie sagen, dass wir sehr viel Zeit haben, nachdem sich absehen lässt, dass doch sehr lange Zeit die Behandlung des Haushaltes für 2001 in Anspruch nehmen wird. Ich habe zu dieser Äußerung Bedenken. Die Landesregierung könnte es eventuell rechtzeitig schaffen, aber ob es der Landtag s chafft, da habe ich meine Zwe ifel, weil wir wissen, dass die Diskussionen seit neuestem sehr ausführlich gef ührt werd en. Die Steuerhoheit der Gemeinden haben Sie reduziert auf IRAP und Kraftfahrzeugsteuer und Benzinpreis. Es gibt noch eine dritte Möglichkeit, die ICI heißt. Ich würde eine Lanze dafür brechen mit dieser ICI anders umzuge hen, vorallem ange sichts der Reform des Katasterwesens. Einige Gemeinden sind daran dieses Kataster zu reformieren. Es wäre tatsächlich möglich, diese ICI sehr differenziert einzuheben, z.B. je nachdem, in welcher Lage sich bestimmte Wohnungen befinden, welche Ausstattung bestimmte Wohnungen haben. Ich möchte nicht prinzipiell der Erhöhung der ICI das Wort reden, aber differenziert anheben, ja. Wer es sich leisten kann, soll die ICI zahlen. Erstwohnungen, die keine Luxuswohnungen sind, bin ich nach wie vor der Meinung, sollten befreit sein. Allerdings braucht es auch ein Instrument zu erfassen, wann Wohnungen Luxuswohnungen sind. Diese Instrumentarien haben uns bis jetzt gefeh lt. Herr Leitner, Sie sagen, dass viele Bürger das Auto brauchen. Ich glaube, dass dieser generelle Nachlass einer Steuer tatsächlich dem A uto das Wort rede n würde, weil es auch den begüterten bzw . den mittelmäßig beg üterten Leuten die Möglichkeit gibt, mehr auf das Auto zurückzugreifen. Ich glaube, es ist einfach eine anachronistische Haltung heutzutage Maßnahmen zu ergreifen, die dem Auto zugute kommen und dann logischerwe ise indirekt den Verkehr anheizen. Sehr wohl wäre ich Ihrer Meinung, jenen Menschen zu helfen, die aus sozialen Gründen das Auto brauc hen, weil sie sonst nic ht zu ihrem Arbeitsplatz kommen , und die parallel da zu nachw eisen können, dass sie in einer sozial sc hwache n Situation sind. Ich schlage eine strikte Sozialmaßnahme vor. Die Diskussion zur Entfernungszulage in Österreich läss t grüßen. Es gibt eine heftige Diskussion darübe r. Ich bin einverstanden mit Sozialmaßnahmen für jene Leute, die erstens nachweisen, dass sie das - 73 - Auto brauchen, und zweitens nachweisen, daß sie eine Unterstützung notwendig haben. Dann schon, aber nicht generell ohne Differenzierung, weil damit logischerweise der Verkehr angeheizt wird. Ich möchte das Argument ins Feld führen, dass wir rein notwendigerweise von Erdöl und fossilen Energieträgern wegkommen müssen. E s ist eine Frage der Zeit, wie lange der Vorrat reicht. Die Verteilungskämpfe haben schon begonnen. Es wä re, unabhängig von grünen Gedanken, ein Akt der Verantwortun g, wenn wir alle jene Technologien vorantreiben wü rden, die das mit Benzin angetriebene Auto ersetzen könnten. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Pöder, bitte. PÖDER (UFS): Danke, Herr Präsident. Die Kraftfahrzeugsteuer war genau vor einem Jahr auch G egenstand de r Diskussion. Wir haben damals mit eine m Abänderungsantrag zu einem Artikel des Finanzgesetzes eine 10%ige Reduzierung verlangt. Das ist das H öchstausmaß, da s man verlangen kann. Wir sind auch in diesem Jahr wieder der Meinung, dass diese Kraftfahrzeugsteuer gesenkt werden müsste. Es ist die höchste im Vergleich mit anderen europäischen Ländern, Bundeslände rn und Regionen und dergleichen. Wenn wir das mit Deutschland vergleichen, Herr Landesrat, dann zahlen wir für einen mittleren Kleinwagen gleich viel Kraftfahrzeugsteuer wie in Deutschland für einen Porsche Boxter mit 225 PS. Das ist durch nichts zu rechtfertigen, weil auch in Deutschland nicht unbedingt die Benzinsteuer höher ist und auch die Versicherungspräm ien und dergleichen nicht unbedingt höher sind. Wir reden nicht von den anderen Regionen auf Staatseb ene, denn das ha t uns nicht zu interessieren in diesem Zusammenhang, denn wir beschließen die Kraftfahrzeugsteuer. Der Staat hat lediglich die Rahmenbedingungen vorgeschrieben und hat angeordnet, dass es eine Landeskraftfahrzeugsteuer geben muss. Wir können sie nicht abschaffen. Das ist im Ge setz klar gerege lt, aber wir können sie in einem Ausmaß von 10% nach oben oder unten ändern. Es ist durch nichts zu rec htfertigen, warum wir als mitteleuropäisches, als kleines, aber mitteleuropäisches Land e ine derart hohe K raftfahrzeugsteue r haben. Wir können auf 10% dieser Kraftfahrzeugsteuer verzichten. Herr Landesrat, Sie haben gezeigt, dass Sie mit etwas weniger Geld im Haushalt durchaus umgehen können. Es sind noch Möglichkeiten da. Wir haben doch einen recht beachtlichen Überschuss in diesem Haushalt. Wir haben noch Möglichkeiten der Kürzungen, z.B. bei den laufenden Sanitätsausgaben u nd dergleic hen. - 74 - Wir haben im Laufe dieses Jahres erlebt, dass durch eine sehr eigenartige Weltmarktlage die Ölpreise nac h oben geschne llt sind und dann in der Folge auch die Benzinpreise ins Unermessliche gestiegen sind. Völlig unlogisch, muss man dazu sagen, aber dafür kann in diesem Fall die Landesregierung nichts. Völlig unlogisch sind die Benzinpreise nach oben gegangen, weil die Weltmarktpreiserhöhungen für das Erdöl keinerlei unmittelbare Auswirkungen auf die einzelnen Produktionsfirmen für Treibstoff haben. Wenn auf dem Weltmarktpreis die Ölpreise steigen, dann hat das keinerlei Auswirkung oder dürfte das keinerlei Auswirkungen für die Betriebe haben, die Treibstoff herstellen, weil diese Reserve n haben, die sie zu b illigeren Preisen angekauft haben, die sie lange bevor die Preise steigen o der gestiegen sind, a ngekauft haben, R eserven, die ein Jahr ausreichen w ürden, ohne , dass diese Betrieb e neues E rdöl ankau fen müssten. Also, was tut z.B. die SHELL in Italien, um von italienischen Benzinanbietern reden? Sie nutzt die Weltmarktlage aus und missbraucht sie, um die Benzinpreise zu erhöhen. Dafür kann in diesem Fall die Landesregierung nichts, aber sie profitiert davon, denn durch die höheren Benzinpreise werden natürlich auch die Steuereinkommen des Landes höher, und das La nd hat durch die Benzinpreiserhöhungen in diesem Jahr pro Liter 300 Lire mehr eingenommen. Weil diese Treibstoffsteuern zu 90% wieder an das Land zurückgehen, hat das Land im Jahr 2000 300 Lire pro Liter mehr eingenommen und dieses Geld sollten wir wenigste ns teilweise den B ürgern wieder z urückgeben. Da s könnten wir durch die S enkung einer Kraftfahrzeugsteuer. D as wäre durchaus anständig. Das sind Gelder und waren Gelder, mit denen man nicht rechnen konnte, auch nicht durfte zu Beginn des letzten Jahres und die infolgedessen auch nicht eingeplant wurden. Wir könnten hier reagieren auf die gesamte Entwicklung, dass wir uns nicht mitschuldig machen an diesen Benzinpreiserhöhungen, die letztlich jeder Familie 800.000 Lire weniger zukommen lassen. Wir dürfen uns da nicht mitschuldig machen. Wir müssen da reagieren und den Menschen etwas zurückgeben. Es bleiben von den 300 Lire immer noch 200 L ire übrig, w enn wir hier nur eine 10%ige B enzinpreissenkung machen . PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Minniti, bitte. MINNITI (AN): Grazie, signor Pre sidente. Devo fare amm enda nei confronti dei miei colleghi perché, nel proporre all'interno degli ordini del giorno n. 2 e n. 3 due validi aspetti, non abbiamo pensato di proporre anche la riduzione dell'ICI. E' vero che non riguarda la Giunta provinciale, ma è da anni che Alleanza Nazionale sostiene come nel suo copioso bilancio la Provincia avrebbe potuto individuare qualche miliardo da assegnare ai Comuni qualora questi dovessero rinu nciare all'imposta c omunale sugli - 75 - immobili. Questo lo dico perché per la Provincia rinunciare a dieci miliardi da assegnare ai Comuni avrebb e rappresentato un granellino di sabbia. A bbiamo rinunciato a cinquanta miliardi per l'edilizia, quindi si poteva rinunciare anche a dieci miliardi per l'ICI. Quindi sotto questo aspetto devo fare ammen da, ciò non toglie però che si ha comunque il tempo di proporre una cosa del genere, non sotto forma di ordine del giorno, visto che non se ne possono più presenta re, ma come even tuale emendame nto ad un articolo della legge. Detto ciò, politicamente devo riconoscere la validità del docume nto presentato dal collega Leitner, riguardante la riduzione della tassa automobilistica, che è solo uno dei tanti aspetti che vanno ad incidere in m aniera gravosa s ulle tasche di ogni con tribuente appartenente ad ogni gruppo linguistico. L'abolizione della tassa automobilistica per i motivi indicati dal collega Leitner, ma anche per quelli citati dai colleghi Pöder e Kury, potrebbe a ndare incontro ad un alleggerim ento dell'onere per la popolazione altoate sina. La nostra Provincia anche in questi giorni ha dichiarato, quasi per volere mettere le mani avanti, che non è vero che è finito il periodo delle vacche grasse, e io al riguardo ho sostenuto: "Speriamo non inizi il periodo delle mucche pazze". Questo significa che ci sono comunque i fondi necessari, e quindi ci potrebbe es sere lo sforzo ulteriore da parte della Giunta provinciale nel rinunciare alla qu ota indicata dal cons igliere Leitner, e che io prendo per buona, in quanto il collega è molto serio e crede pienamente in tutto quello che fa. Per la Provincia rinunciare a 71 miliardi di lire non è un dramma. Magari ci saranno meno soldi per l'agricoltura, per l'artigianato o per il commercio, ma questi soldi è come se venissero reinvestiti nella cittadinanza. P ossiamo anche togliere a certi settori professionali, ma di fatto andiamo a portare una certa ricchezza all'interno di famiglie che oggi hanno l'automobile non per sfizio o per ricchezza, bensì per necessità, per esigenza, anche per il lavoro. L'auto è diventato un mezzo come il televisore, anche se più caro. La Provincia potrebbe pertanto andare in questa direzione intervenendo per attivarsi affinchè si possa presentare nel più breve tempo possibile questa legge in modo che la tassa automobilistica poss a effettiva mente es sere ridotta , se non del tutto elimina ta. PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente. Cari colleghi, mi vengono in m ente tutte le campa gne pubblicitarie, elettorali o meno, dei gruppi politici dominanti in questa provincia nei confronti di uno Stato italiano incapace di tassare e di creare una giusta distribuzione nella raccolta delle tasse, nei confronti di uno Stato italiano capace solamente di aumentare il prezzo della benzina se succede una alluvione, e nei confronti di uno Stato italiano che negli ultimi qua rant'anni ha governa to - 76 - con la sovrattassa sugli olii ca rburanti, sul gasolio e sugli olii minerali destinati ai mezzi per autotrazione. Ebbe ne, nel momento in c ui alla Provincia viene data la possibilità di gestire autonomamente il discorso per il quale ha criticato lo Stato fino a ieri, e ha fatto bene, cosa fa? Non fa nulla. Fa esattamente quello che ha fatto lo Stato che lei ha criticato per tutta la v ita, e allora francam ente non c i siamo. L'ordine del giorno del collega Leitner pone veramente in evidenza il poco credito che si può dare a questa istituzione nel momento in cui prende le distanze dallo Stato su questi temi, e poi quando ha lei la competenza in materia per creare una legge più equa, non lo fa, anzi, sfrutta le ingiustizie dello Stato, vessa torio da un punto di vista fiscale, per dire: "Lo fa lo Stato, lo facciamo anche noi". Ecco dove sta la realtà di una situazione che non pu ò nemme no essere posta in discussione, se non in quest'ottica. Il collega Leitner parla di tassa automobilistica, ma si potrebbe parlare anche di benzina, di gasolio per autotrazione e, ancora di più, di gasolio pe r il riscaldamento, ch e in Austria costa 400 lire al litro e in Italia quasi 2.000 lire. Siamo arrivati all'assurdo che i beni necessari, come il riscaldamento nelle zone di montagna, vedi Alto Adige, debbano sottostare a dei prezzi che non sono fiscali, ma speculativi. Si specula cioè sulle necessità primarie del popolo. Attorno a qu esta speculazione, certamente creata da leggi na zionali, la Provincia potrebbe porvi mano, ma non lo fa. Su questo tema avevo sollecitato anche la possibilità di creare la situazione che esiste in Austria e che s econdo me è la più intelligente da un punto di vista fiscale. Prevede infatti la possibilità di avere più macchine, ma con una targa sola che corrisponde ad una tassa di circolazione. Uno paga pertanto la tassa di circolazione per la macchina con più cavalli fiscali tra quelle in suo possesso. Può così avere due macchine in garage, ma adoperare una targa sola e pagare una sola tassa. Questo oltre ad essere un serio risparmio, sarebbe pure una seria incentivazione industriale, darebbe cioè la possibilità alle fabbriche automobilistiche di vendere più macchine e quindi di rendere il mercato più consapevole di questa ricchezza che non intasa le strade, perché da l momento che io viaggio con una macchina, l'altra la ho in garage. Venderei quindi più macchine, aiuterei l 'economia e l a r i c c h e z za d i t u t ta l a p o p o l a z i o n e s e n z a c r e a r e s m o g e , contemporaneamente, altre situazioni negative, perché se ne uso una, non uso l'altra. Questa logica austriaca, che gran parte del mondo sudtirolese cerca di copiare, evidentemente non entra però nella logica locale. Conviene rimanere arroccati sull e posizioni nazionali italiane che sono quelle più convenienti e più vessatorie nei confronti del cittadino. Questo sistema politico penso sia disastroso e che questa situazione di critica nei confronti della tassazione nazionale sia altamente incoerente, visto che la Provincia, essendo autonoma in questa direzione e potendo legiferare, quindi essere più intelligente - 77 - dello Stato italiano, non fa altro che p erseguire gli stessi dise gni. Di fatto questa situazione evidenzia la limitata intelligenza che ha sempre dimostrato chi è seduto sulla poltrona, l'incapacità di analisi e la totale manca nza di fantasia ne l gestire la cosa con più oculatezza e capacità di interpretare al meglio le esigenze della gente. Tutte queste mancanze le conoscevamo già da prima. Abbiamo solo avuto ulteriore dimostrazione del fatto che si persiste su una incoerenza del tutto inaccettabile e che rimane demagogica, come le chiacchiere di chi dice di cambiare e poi non cambia mai nulla. Q uesto, a meno che la maggioranza non dimostri in quest'aula la voglia di votare questo ordine del giorno che di fatto non è impegnativo p iù di tanto, in effetti dice solo che si impegna la Giunta a presentare una legge con la quale ridurre al più pres to e quanto più possibile la tassa automobilistica. E' pertanto un campo che lascia aperto tutti gli spazi, basta solamente uno sforzo di fantasia da parte dell'assessore competente per trovare quali sono le forme che possano ridurre al più presto e qu anto più pos sibile questa tassa. Collega Leitner, la Sua richie sta resterà però inevasa, perché il mondo di ignavi che ci circonda in quest'aula è talmente ampliato che non riuscirà a percepire nemmeno minimamente la sensibilità del Suo discorso. Di questo me ne dispiaccio, ma il Suo destino è uguale al m io. Grazie . PRÄSIDENT: Danke. Es ist ein Abänderungsantrag eingegangen von den Abgeordneten Klotz und Pöder "Im beschließenden Teil sollen folgende Wörter vorangestellt werden “innerhalb der vorgesehenen Frist.”" "Alla parte deliberativa vengono inserite dopo le parole “a pres entare” le seguenti parole: “entro il termin e previsto”". Frau Abgeordnete Klotz hat das Wort für die Erläuterung. Nachher hat der Abgeord nete Willeit das W ort zu diesem Antrag und zum gesamte n. Frau Abgeordnete Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): Es geht hier um eine Präzisierung, Kolleginnen und Kollegen. Es soll ein Termin festgelegt werden und zwar hat der Einbringer in seiner Darlegung gesagt, dass das Gesetz die Termine mehr oder weniger vorgibt. Wenn es so steht, dass der Südtiroler Landtag die Landesregierung verpflichtet ein Gesetz vorzulegen, mit welchem die Kraftfahrzeugsteuer z um frühest möglichen Zeitpunkt auf das niedrigstmögliche Ausmaß reduziert wird, so habe ich Sorge, dass das missverstanden wird, und dass man den frühestmöglichen Zeitpunkt auch erst im nächsten Jahr für möglich hä lt. Wesha lb ich gesa gt hätte "inn erhalb der vorgegebenen Frist". - 78 - Das heißt, wenn das Gesetz sagt innerhalb 10. Oktober muss wenn schon die Vorlage der Landesregierung mit dem Beschluss des Landtages erfolgen, dass dann diese Frist auch angew andt wird und, dass d iese Frist gemeint ist. Es hat schon mein Kollege Pöder begründet, weshalb es nach unserer Überzeugung notwendig ist, eine solche Maßnah me vorzu sehen. Es wäre längst an der Zeit. Wir haben die letzten Wochen herauf seit ungefähr mehr als einem Jahr eine Benzinerhöhung nach der anderen gehabt, jetzt wieder eine kleine Senkung bei zwei, drei Firmen und Tankstellentype n. Es soll ja insgesamt eine Erleichterung für die Steuerzahler getroffen werden. Deshalb ist es unseres Erachtens notwendig, hier mit entsprechender Entschlusskraft vorzugehen. Die Landesregieru ng soll diese Maßnah me endlic h durchziehen. Wir erinnern uns an die Antworten des Landesrates Di Puppo auch auf unseren Beschlussantrag betreffend Verzicht auf zumindest einen Teil der Steuern, die das Land dafür zurück bekommt, aus den Benzinpreisen. Es sind ja auch neun Zehntel der Steuern. Den allergrößten Teil machen die Steuern aus in diesem Zusamm enhang. Vor einem Jahr war die Landesregierung noch in keiner Weise bereit, obwohl es uns andere sogenannte Grenzregionen vorgemacht haben, diesbezüglich auf die Steuereinhebung zu verzichten bzw. der Bevölkerung eine Erleichterung zu geben und eine Senkung des B enzinpreises vorz unehmen. Da s ist etwas anderes. Es geht hie r um die Kraftfahrzeugsteuer. Alles in allem geht es immer um die selben Steuerg elder, die die Bürger belasten, die sich au swirken bis zum Schluss auf das Haushaltsgeld der Familien insgesam t. Deswegen sind wir der Meinung, der Auftrag soll nicht so missverstanden werden, dass dieser Termin vielleicht nächstes Jahr oder übernächstes Jahr ins Auge gefasst wird, sondern innerhalb der vorgegebenen Frist und selbstverständlich für das kommende Jahr 2001. Denn für das heurige Jahr wäre es sowieso schon zu spät. Das brauchen wir nicht extra festhalten. So sind wir der Meinung, wenn der Einbringer einverstanden ist, dass wir diese kleine P räzisierung vornehm en. PRÄSIDENT: Danke. Es ist jetz t 17.30 Uhr. So wie von der Tagesordnung vorgesehen, darf ich die Sitzung bis 19.00 Uhr unterbrechen. Wir fahren um 19.00 Uhr mit den Arbeiten fort. Ich darf alle Damen und Herren Abgeordneten so wie angekündigt zu einer klein en und sch lichten W eihnachts feier einla den. ORE 17.30 UHR ---------ORE 19.01 UHR - 79 - (Namensaufruf - Appello nominale) PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE: Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN: PRESIDENTE: La seduta riprende. Proseguiamo con la trattazione dell'ordine del giorno n. 2. La discussione è sull'emendamento che è stato accetta to. La parola al consiglie re Leitner sull'ordine dei lavori, prego. LEITNER (Die Freiheitlichen): Nachdem es hier mehrere Abänderungsanträge gibt, wie ich gehört habe und ich nichts dagegen habe, dass de r beschließende T eil verbessert wird, möchte ich ersuchen, dass man fünf Minuten Zeit gibt, um den beschließenden Teil klarer zu formulieren bzw., dass man den Termin genau hineinschreibt, nachdem das geltende G esetz festschre ibt, dass innerhalb 31. O ktober ein Gese tz gemacht werden muss, also innerhalb der vorgegebenen Frist. Das heißt, die vorgegebene Frist wäre der 31. O ktober, nur v ersteht man nicht w elches Ja hres. Ich habe es so verstanden, daß das Gesetz innerhalb 31. Oktober 2001 verabschiedet werden muß, damit es 2002 wirk sam werde . Wir haben hier einen Haushalt zu genehmigen für das Jahr 2001 und für den Dreijahreszeitraum 2001-2003. Ich habe aber nichts dagegen. Ich möchte nur nicht, dass man hinterher sagt, man habe das hier nicht genau verstanden. A nsonsten geht mir der Antrag d er Kolleg in Klotz sc hon in Ordnung. PRESIDENTE: Concedo 5 minuti di s ospensione. ORE 19.03 UHR ----------ORE 19.17 UHR PRESIDENTE: E' stato consegnato un emendamento e stiamo vedendo se riusciamo a tradurlo velocem ente. Sospendiamo la seduta ancora per cinque minuti perché stanno arrivando gli emendamenti tradotti. ORE 19.18 UHR ----------ORE 19.23 UHR - 80 - PRESIDENTE: Visto che c'è un certo ritardo, do lettura dell'ordine del giorno n. 3. Quando poi arrivano gli emendame nti tradotti, torniamo all'ordine del giorno n. 2. La parola al consiglie re Leitner sull'ordine dei lavori, prego. LEITNER (Die Freiheitlichen): Frau Präsidentin, sollte der Tagesordnungspunkt angenommen werden, ziehe ich Tagesordnungspunkt 3 zurück. PRESIDENTE: Va bene, allora do lettura dell'ordine del giorno n. 4. Beschlussantrag (Tagesordnung) Nr. 4, eingebracht von den Abg.en Pöder und Klotz, betreffend unabhängiges Fachpersonal für SMG-Führung. Ordine del giorno n. 4, presentato dai cons iglieri Pöder e Klotz, c oncernente personale qualificato indipendente nella dirigenza della società Alto Adige Marketing. Die Südtiroler Marketing Gesellschaft hat umfangreiche Aufgaben zu be wältigen. Mit dem Haushaltsvoranschlag für das Jahr 2001 sollen neuerlich fast 14 Milliarden Lire für die SMG bereitgestellt werden. Die SMG hat in den vergangenen Monaten vor allem durch personalpolitische Probleme Sch lagzeilen gemacht. Die Mitarbeiter haben jedoch ungeachtet der Probleme in der SMG -Führung versuc ht, ihrem Auftrag gerecht zu werden. Ein vernünftiges Mark eting kon zept k ann jedoc h nur unte r ein er fachlich versierten und ko mpak ten Füh rung ers tellt und durchgeführt werden. Das Land Südtirol ist m it wesentlichem Anteil an der SMG be teiligt, laut LAND ESG ESET Z vom 11. Aug ust 199 8, Nr. 8 m it 50 Prozen t. Dies vo rausge schick t, faßt DER SÜDTIROLER LANDTAG folgenden Beschluß: Die Lande sregieru ng wird b eauftr agt, bei der B ese tzung von le itend en P ositionen in der Direktion bzw. Geschäftsführung in der Südtiroler M arketing Gese llschaft der Erne nnung bzw . Anstellung von Personen nur dann zuzustimmen, wenn es sich um Personen handelt, welche hervorragende Kenntnisse und Erfahrungen im Marketingbereich aufweisen können und welche keinerlei Funktionärstätigkeit in Parteien ausüben oder in Vorständen bzw. in der Geschäftsführung von Verbänden und Verbandsorganisationen tätig sind. - 81 - Auch bei der Besetzung des Verwaltungsrates wird die Landesregierung beauftra gt, nur der Ernennung von Personen zuzustimmen, welche über ausreichende Kenntnisse im Marketingbereich verfügen. ---------La società “Alto Adige Marketing” deve svolgere tutta una serie di com piti. Nel bilanc io di previsione 2001 è previsto lo stanziamento di quasi 14 miliardi di lire a favore di tale società. Nei mesi scorsi la società “Alto Adige Marketing” ha fatto no tizia soprattutto per i prob lemi c on i pr opri c ollabo rator i, i quali, nono stan te le diffico ltà a live llo dirige nziale , han no se mpr e cer cato di ade mpie re ai p ropr i com piti. Ora, è poss ibile elaborar e e attuare un a stra tegia di ma rketin g sen sata solo se si disp one di una dirige nza c apa ce e u nita. L a legg e pro vinc iale 11 agosto 1998, n. 8, s tabilisce la par tecip azion e della Prov incia d i Bolza no a t ale società nella misura del 50%. Ciò premesso, IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO delibera quanto segue: La Giun ta pro vinc iale è in caric ata d i dare il prop rio be nes tare in mer ito alla nomina o all’ass unzio ne di c ollabo rator i a livello dirige nziale della socie tà “Alto A d i g e Mark eting ”, unica men te se i cand idati d imo s t r a n o d i a v e re un’eccellen te preparazione e grande esperienza nel settore del marketing e di non svolgere alcuna funzione nell’ambito di partiti, direttivi o dell’amm inistrazione di ass ocia zioni e delle lo ro org anizza zioni. Anche per q uan to rigu arda la nom ina de i cons iglieri d i amm inistrazione , la Giunta prov inciale è inca ricata a dar e il proprio as senso solo se i ca ndidati dispongono delle necessarie conoscenze nel settore del marketing. La parola al consiglie re Pöder, prego. PÖDER (UFS): Ich habe ein Problem. Die Materie, die hier behandelt wird, hat zwar nicht direkt etwas mit den Anträgen des Kollegen Leitner zu tun. Ich möchte die Frage, ob ich diesen und den nächsten Antrag behandle, davon abhängig machen, wie sich die Mehrheit gegenüber dem Beschlußantrag Nr. 2 verhält. Wenn der genehmigt wird, könnte ich auch m einen An trag und au ch den nächsten zu rückziehen. Ich kann ihn derzeit in dieser Form nicht behandeln. Ich muss ersuchen, meine Anträge erst dann zu behandeln, wenn der Beschlußantrag Nr. 2 des Kollegen Leitner behandelt wurde. PRESIDENTE: Io non vedo tanto il collegamento, però visto che adesso a vete tutti quanti l'emendamento tradotto presentato dalla consigliere Kury e da me, possiamo riprendere con la tra ttazione dell'ordine del giorno n. 2. Do lettura dell'emendamento: - 82 - "La parte impegnativa è sostituita come segue: “ad aumentare quanto prima l'indennità per i pendola ri a causa dell'aume nto del prez zo della be nzina”". "Der verpflichtende Teil wird folgendermaßen ersetzt: “auf Grund des gestiegenen Benzinpreises schnellstens die Pendlerzulage zu erhöhen.”" Questo e mendam ento mi sembra sia già stato accettato. La parola al consiglie re Leitner, prego. LEITNER (Die Freiheitlichen): Ich nehme diesen Abänderungsantrag an, wenn er als Zusatzantrag gesehen w ird, nicht als Ersatzantrag. PRESIDENTE: La parola alla consigliere Ku ry, prego. KURY (GAF-GVA): Ich ersuche, im ersten Teil die Wörter "wird folgendermaßen ersetzt" mit den Wörtern "dem verpflichtenden Teil wird angefügt" zu erse tzen. PRESIDENTE: Questo c omprome sso viene accettato. La parola alla consigliere Kury, prego. Le ricordo che ha 3 minuti di tempo a Sua disposizione. KURY (GAF-GVA): Danke. Wir ha tten vorher bereits G elegenheit über den Antrag von Pius Leitner zu sprechen, wobei es aus seiner Sicht sehr wichtig ist,, die Kraftfahrzeugsteuer in niedrigst möglichen Ausmaß zu erlassen. Ich hatte da meinen Einwand gebracht, dass es sehr wohl notwendig ist, für die sozial Schwachen die Möglichkeit der Unterstützung vorzusehen aber, aus meiner Sicht, nicht absolut undifferenziert für alle die Steuer zu erniedrigen. Ich bin froh, dass Pius Leitner diesem A ntrag zustimmt bzw ., dass er akzeptiert, dass dieser Zusatza ntrag seinem A ntrag beigefügt ist, denn wenn es womöglich so kommen sollte, dass der Landtag den ersten Antrag von Pius Leitner ablehnt, dann besteht immer noch die Möglichkeit, dass vorallem die sozial Gesinnten in diesem Landtag ein Auge, ein Ohr u nd ein Herz da für haben, dass es dringendst notwendig ist, innerhalb einer bestimmten Frist etwas zu tun, damit die Erhöhung der Benzinpreise nicht auf dem Rücken der sozial schwachen Schichten in der G esellschaft ausgetragen wird. Wir haben sehr häufig über das Pendlergeld gesprochen und wir haben dabei festgestellt, dass man bei der Berechnung des Pendlergeldes die Be nzinerhöhung nicht berücksichtigt hat und dass es prozedurell sehr aufwendig, ist dieses Pendlergeld auszu- - 83 - zahlen. W enn man die Beschlüsse ansieht und die Ausgaben vonseiten der Landesregierung, dann sieht man seitenweise Einzelnamen, die diese Gelder bez iehen und zweitens kann man feststellen, dass die Beträge lächerlich gering sind, und dass es sich manchm al gar nicht auszahlt, diese Be iträge aus zuzahlen. Ich möchte nicht, dass man auch hier ein übliches Prinzip anwendet und sagt, weil die Bürokratie so groß ist, streichen wir das, sondern möchte einer solchen Entscheidung der Landesregierung zuvorkommen und sagen: damit die Bürokratie gerec htfertigt ist, erhöhen wir die Beiträge, weil jene Leute, die sie bekommen, durch zahlreiche Anga ben bewiesen haben, dass sie auf die Benützung des eigenen Autos angewiesen sind. Es gibt klare Bestimmungen im entsprechenden Gesetz und zumal sie nicht auf öffentliche Verkehrsmittel umsteigen können, müssen sie in dem Augenblick unterstützt werden, wo die Benzinpreise tatsä chlich übe rmaßen g estiegen s ind. Das würde also den Unterschied machen, dass es sich hier um eine S ozialmaßnahm e handelt und nicht um die generelle Streichung einer Ste uer. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi sull'emendamento, prego. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Speravo che il collega Willeit ci fosse, tant'è. Sono d'accordo con l'emendamento delle colleghe Kury e Zendron in quanto prendono in esam e quello che è stato un problema affro ntato in passato e che ha concesso a coloro che hanno un posto di lavoro distante da casa più di 10 Km. di avere un'indennità per l'acquisto della benzina, indennità che allo stato delle cose risulta però essere esageratamente bassa. Que sta presa di posizione mi sembra quindi s ia giusta e che vada a colpire nel segno, in quanto oltre a creare più possibilità economiche per i lavoratori, ottiene anche lo scop o di muoversi in una direzione sociale che sicuramente si configura con il nostro programma politico, per cui il nostro appoggio è completo. Mi auguro pertanto che questo emendamento venga attuato quanto prima, al di là del passaggio in aula dell 'ordine del giorno n. 2, perché farà comodo alla maggioranza potere continuare a rapinare i contribuenti che usano la macchina. Questo eme ndamento potrebbe anche proseguire per conto proprio, quindi a prescinde re dal contesto nel qu ale le colleghe lo hanno inserito. E' un problema sul quale anche n oi siamo sensibili com e Lei, consigliere Kury, quindi La ringra ziamo per ave rlo sottoposto alla nostra a ttenzione, - 84 - francamente non ci era venuto in mente. Quindi appoggiamo in pieno questa Sua proposta, convinti che sia giusta e sociale. Grazie. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Holzm ann, prego. HOLZMANN (AN): Grazie, signora Presidente. Prendo vo lentieri la parola in questa prima puntata del "Grande Fratello", versione altoatesina, visto che dovremo stare in quest'aula per lungo tempo tutti insieme, per dichiarare il mio sostegno all'emendamento presentato dalle colleghe Kury e Zendron. Il problema del ca ro benzina coinvolge tutti i settori economici. Le merci, purtroppo, nella nostra provincia vengono trasportate soltanto su gomma. Si è fatta una rampa di carico ai Piani, si è costruita una struttura con grande pubblicità da parte dell'assessore ai trasporti e che doveva essere la soluzione per i problemi dell'intermodalità in Alto Adige, che mi risulta però abbia consentito di comporre una decina di treni in un anno, non al giorno. Qu indi l'intermodalità in questa provincia è soltanto un concetto che non si è ancora riusciti a realizzare, anche perché non si tratta soltanto di caricare i camion sulla ferrovia, bisogna rendere la ferrovia competitiva sostenendo una politica tariffaria che consenta al trasporto merci situazioni più vantaggiose per il trasporto su rotaia anziché su strada. Fino a quando non si tratteranno queste politiche, magari concertate anche con altri paesi comunitari che usano l'Alto Adige come zona di transito, e non verranno congegnate, pensate e messe in pratica, l'intermodalità resterà parola vuota, e le merc i e le persone continueranno a viaggiare con veico li a motore. Ovviamente i costi della benzina, così come i costi delle tasse di possesso, incidono soprattutto sui pendolari che, ladd ove Di Puppo non arriva a portare i suo i treni, sono costretti a servirsi dell'autom ezzo privato. Ade sso noi abbiamo un affollamento di treni da Ora a Bolzano, e viceversa, secondo noi anche un po' spropositato in relazione ai costi e ai benefici, ma purtroppo non abbiamo lo stesso servizio su altre tratte fe rroviarie, e conseguentem ente i pendolari pagano il prezzo di questa carenza nella concezione del trasporto pubblico. Oltre a ciò abbiamo nel cassetto il progetto di ristruttura zione della Merano-Malles per il quale finora si sono spesi meno di sette miliardi su un preventivo di duecento. Si tratta quindi di un progetto che fino a questo m omento non è ass olutamente realizzato e in ciò ci sono delle responsabilità dirette da parte d ell'assessore ai tras porti che, purtroppo, non è presente per rispondere, come sovente accade in orario notturno, per cui rimanderò ad altra occasione le mie domande. Graz ie. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Leitner, prego. - 85 - LEITNER (Die Freiheitlichen): Ich begrüße diesen Abänderungsantrag ausdrücklich. Ich darf erinnern, dass wir erst vor wenigen Wochen im Landtag auch darüber geredet haben, da ss diese Pendlerz ulage seit Jahren s ich kaum verän dert hat. Seit sie besteht, ist sie von 60 Lire auf 66 Lire pro Kilometer gesteig ert worde n. Die Leute warten immer noch, dass sie diese Zulage vom Jahre 1998 bekommen. Wir beschließen jetzt den Landeshaushalt 2001, die Bevölkerung aber, die Nutznießer dieser Pendlerzulage ist, hat teilweise noch nicht einmal das Geld von 1998 bekommen. Ich möchte die Landesregierung fragen, warum bei der Auszahlung dieser Pendlerzulage Leute, die keinen dicken Geldbeutel haben, so lange warten müssen? Das ist nicht einsehbar. Es suchen jährlich ungefähr 5.000 Personen an , wie mir Landesrat Di Puppo in einer Anfrage geantwortet hat, und 4.000 Personen sind zur Förderung zugelassen worden. Ich weiß nicht, wie viele Gesuche aus dem Jahre 1998 noch auszuzahlen sind. Ich werde dauernd darauf angesprochen, daß wir, wenn w ir uns etwas genehmigen, immer schnell sind, wenn es aber Leute auf der Straße, im wahrsten Sinne des Wortes, b etrifft, dann eine Ew igkeit daue rt. Ich habe nicht verstanden, wa s die Gründe sind. D ie Gesuche s ind behandelt worden. Es gibt Ge suche, die ausgeschlossen wurden, weil sie nicht die Voraussetzungen hatten. Es sind immer noch Gelder aus dem Jahre 1998 ausständig. Ich unterstütze diesen Abänderungsantra g selbstverständlich. PRESIDENTE: La parola alla consigliera Klo tz, prego. KLOTZ (UFS): Auch wir sind einverstanden mit diesem Zusatz, damit man tatsächlich den Bogen etw as weiter span nt und die Pendler zusätzlich berücksichtigt. Es ist eine Tatsache, und man hört es immer wieder, dass man gerade dort, wo es sich, gemessen am großen La ndeshaushalt, um k leine Beträge ha ndelt, herumfeilscht wegen 100 Lire oder 500 Lire. Das hat jetzt zwar damit nichts zu tun, aber beispielsweise bei der Begleitzulage, bei den Pflegegeldern, wo es dieselben Mängel gibt, wo es denselben langsamen Behandlungsweg und Auszahlungsmodus gibt, wie eben in diesem Falle auch. Es sind in den letzten Jahren die Kriterien geändert worden. Es kommen sowieso nur noch diejenigen in Frage, die eine bestimmte Summe erreichen. Ich glaube, 200.000 Lire. Alle s, was dru nter ist, rent iert sich nic ht heißt es, w eil die Bearbeitungsspesen größer wären als effektiv die Gelder, die dem Bürger zugute kommen. Es gelten sowieso strenge Kriterien, das heißt, als o die nächste H altestelle muss bestimm te Kilometer entfernt sein, der Fahrplan der öffentlichen Verkehrsmittel muss so sein, dass der Pendler niemals ein öffentliches Verkehrsmittel benützen könnte. Es handelt sich hier nicht um Leute, die die Wahl haben, sondern um Leute, für die das Fahrzeug ein - 86 - Werkzeug ist, für die es notwend ig ist, die das eigene Priva tauto benützen mü ssen, weil festgestellt ist, dass das öffentliche Verkehrsmittel nicht nahe genug ist oder nicht in der Zeit verke hrt, in der der einzelne Benütze r es bräuc hte. Deshalb sollte man dem besonders Rechnung tragen, da es sich um eine Kategorie handelt, für welche das Auto unerlässlich ist und die entsprechend natürlich immer wieder spüren, wenn es auch nur eine Erhöhung des Be nzinpreises von 5 Lire gibt. Bei den Entwicklungen in den letzten Monaten hat man gesehen, wie sich da s auswirkt. Da kommen einige schöne Summen im Jahr zusammen, die der Pendler mehr bezahlen muss, weil die Benzinpreise entsprechend gestiegen sind! Hier ist gesagt, dass diese Pendlerzulage schnellstens zu erhöhen ist, das heißt also sofort nach der Genehmigung des Antrages und sobald die normalen verwaltungstechnischen Abläufe vollzogen sind. Wir hoffen, dass dann tatsächlich auch diese Bestimm ungen umgesetzt w erden. Kollege Leitner hat die langsame Auszahlung angesprochen und das sollte eigentlich beschämen. Wenn es sowieso geringe Beträge sind und die dann noch mit einer Verspätung von zwei Jahren ausgezahlt werden, da mac ht das Land schon eine eher jämmerliche Figur, bei diesen Dingen, die für uns, für die Landesregierung, gemessen am Haushalt, Kleinigkeiten sind. PRESIDENTE: E' stato distribuito un secondo em endame nto, a firma dei consiglieri Leitner e Pöder, che sostituisce il dispositivo esistente e che viene prima dell'emendame nto di cui si è parlato ade sso. Tale emendamento recita : "La parte impegnativa è modificata c ome segue: “a presentare entro il 31.10.2001 una legge che riduca al minimo possibile la tassa automobilistica a partire dall'1.1.2002”". "Der beschließende Teil wird wie folgt geändert: “innerhalb 31.10.2001 ein Gesetz vorzulegen, mit welchem die Kraftfahrzeugsteuer ab 1.1.2002 auf das niedrigst mögliche Ausmaß reduziert wird.”" A questo si aggiunge l'emenda mento che abbiam o appena discusso. Adesso do la parola solo sull'emendamento o sulla mozione così modificata, visto che il c onsigliere Leitner ha accettato gli emendamenti. La parola al consiglie re Willeit, prego. WILLEIT (Ladins): Ich wollte zum Antrag als solchen sprechen und auch meine Befürwortung unterstreichen. 75 Milliarden Kraftfahrzeugsteuer ist eine stattliche Einnahme, aber der Landeshauptmann hat selber in seinem Bericht mehrmals die Symmetrie unterstrichen: mehr Steuern = mehr Einnahmen, weniger Steuern = weniger - 87 - Einnahmen.. Auch für den Steuerzahler ist vor der Einnahme dies eine große Summe und vorallem eine große Last, denn beim Steuerzahler muss man immer die gesamten A bgaben berücksichtigen, bei jeder Ausgabe . Diesen Fehler begehen die Leute meistens. Ja, dies kostet nur 10.000 Lire. Dies kostet nur 100.000 Lire. So etwas Billiges hat es noch nie gegeben im Leben. Einen Schmarrn! D ie 10.000 Lire sind zu messen an den 10 Millionen, zur Milliarde! Eine Lire ist so viel Wert wie eine Milliarde! So geht es dem S teuerzahler. Er m uss alles berechnen, was auf se inem Hausha lt lastet; ob er alleine ist, ob eine F amilie ist oder ob es e in Betrieb ist. Er muss am Ende die Rechnung machen, nicht am Anfang. Nur, mein Eindruck ist, dass die Steuerlast absolut nicht zurückgegangen ist in den letzten Jahren. Das möge der Herr Landesrat Di Puppo doch einmal kontrollieren und klar sagen. Er möge sämtliche Steuern, Abgaben und Preise, worin Steuern enthalten sind, analysieren. Er möge alle Gemeindeabgabe n hernehmen. Er möge dann sagen, was ein Haus halt, ein Betrieb zu zahlen hat. Ich würde mir das wirklich wünschen. Ich glaube, die Kraftfahrzeugbesitzer haben die Steuer bereits bezahlt. Durch die Benzinerhöhung haben sie für die nächsten Jahre die Steuer bereits bezahlt. Es stimmt absolut nicht, dass diese Steuer auch die Reicheren trifft, die mehr Autos haben. Der Endkonsument zahlt auch da. Wenn er ein Ä rmerer ist, wird er auch nur ein Auto haben. Nicht die Transporteure hätten streiken sollen in ganz Europa, sondern sehr wohl die Endkonsumenten hätten aufmarsc hieren sollen gegen die Benzinpreise und gegen das Benehmen der Staatsregierun g, der europäische n Regierungen, die tatenlos zugesehen haben, wie die Benzinpreise Tag für Tag in die Höhe gesc hnellt sind. Sie haben einfach zugeschaut. Sie waren einfach mac htlos. Auch die Ökosteuer lastet nicht auf den Reichen, wie jemand meint, sondern am Ende nur auf dem Endkonsumenten und auf den Arme n. Ich wollte dies noch einmal unterstreichen bei diesem Beschlussantrag, den ich auf jeden Fall für berechtigt halte. Berechtigt selbstverständlich auch diese kleine Sache, die hinzugegeben wird oder und die Erhöhung der Pendlerzulage . Ich glaube , die ist auch gerechtfertigt. PRESIDENTE: La parola al con sigliere Holzma nn sull'emendam ento. Le ricordo che ha 3 minuti di tempo a Sua disposizione per intervenire. Prego. HOLZMANN (AN): Grazie, signora Presidente. Noi siamo d'accordo con questo emendamento, anche perché, tra l'altro, il governo di centro-s inistra, che è stato tanto osannato, colpisce sempre ed in maniera indiscriminata il contribuente. Noi saremmo per una imposizione fiscale di tipo graduale, basata cioè sulla capacità di produrre reddito - 88 - e non invece per una imposizione che colpisca in maniera identica tutti i contribuenti. Questo, fra il resto, corrispondere bbe anche ai principi generali contenuti nella nostra Costituzione, laddove si dice che il cittadino è tenuto a contribu ire alla spesa pubblica in funzione delle proprie capacità economiche. Ora, quando si tassa la benzina, ovviamente si fa pagare un certo prezzo a tutti, poveri e ricchi, e quindi dal nostro punto di vista una imposizione fiscale di questo tipo è iniqua. Come ho detto poco fa, la tass a di possesso di un mez zo a motore risponde alla stessa logica, perché colpisce anche coloro che sono costretti a servirsi del mezzo privato per svolgere la propria attività, come gli autotrasportatori, i ra ppresenta nti, i commercian ti, i pendolari, ecc.. In questo paese ci sono pertanto milioni di persone che circolano sulle strade per produrre il reddito. Ebbene, q uesta ricchezz a poi va a vantaggio di tutti in quanto su di essa avviene il prelievo fiscale. Lo Stato rapace preleva da un lato, attraverso l'IVA sui consumi, anche su quelli necessari per la produzione del reddito, e dall'altro, attraverso la imposizione di tasse, come quelle di possesso e sui carburanti. Evidentemente noi non possiamo essere d'accordo con una impostazione del genere, pertanto sosteniamo l'iniziativa che i colleghi hanno presentato al Consiglio, nella speranza che si voglia fare qualche passo in più, nel senso che si pensi anche a forme graduali di riduzione del prezz o dei carburanti, così c ome avviene in altre regioni di confine, e penso al Friuli Venezia Giulia o alla Valle d'Aosta. Spero dunque che qualche collega presenti un emendamento in questo senso, anche perché il fenomeno del carburante a costo minore dall'altra parte del confine ovviamente invita molti consumatori a rivolgersi a quelle regioni per rifornirsi, e quindi allo Stato vengono a mancare le tasse su questo bene. Ne consegue che una riduzione sul prezzo della benzina, forse, potrebbe consentire allo Stato, per paradosso, di incassare qualcosa di più, perché le persone che vivono a ridosso del confine non sarebbero più costrette ad andare dall'altra parte per pagare di meno il carburante, in quanto avrebbero uno sconto garantito. Ciò avviene, ad esempio, nella provincia di Trieste, dove ogni cittadino residente riceve dei buoni carburante annui, che si possono stabilire, con i quali può rifornirsi ad un prezzo simile a quello praticato oltre c onfine. Siamo dunque decisam ente contrari all'imposizione fiscale sul carburante e sulla proprietà di un autoveicolo a motore, e quindi favorevoli alla proposta avanzata dai colleghi. G razie. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi sull'emendamento, prego. SEPPI (U NITALIA - Movimen to Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Già prima ho avuto modo di dire che uno dei più ignobili disegni fiscali dello Stato italiano è quello - 89 - che consente, ormai da decenni, di governare aumentando il prezzo della benzina e le tasse automobilistiche, creando delle sperequazioni fisc ali che sono state a spramente critica te anche da questo ambito provinciale nel momento in cui la Provincia non aveva la possibilità di legiferare dire ttamente in questo settore. Adesso la Provincia può intervenire direttamente sulle tasse automobilistiche, però non fa altro che accettare quello che fa lo Stato italiano e, di conseguenza, non entra con delle sue regole ben più precise e più eque a creare quella giustizia fiscale da tutti auspicata e da tutti criticata quando non arriva ad essere partecipe fino in fondo alle esige nze dell'utente. I due emendamenti presentati dalle colleghe Kury e Zendron, e da Pius Leitner e Pöder, non fanno altro che integrare in maniera più specifica l'ordine del giorno n. 2 con il quale si chiede una diversa tassazione per la circolazione. Era giusto specificare entro quale data, quindi il 31.10.2001 ci sta bene, però era ancora più gius to, come ha fatto la collega Kury, preoccup arsi delle problema tiche dei pendolari, argomento di discussione fondamentale. E' importante infatti andare incontro alle loro esigenze da un punto di vista fiscale e creare le condizioni necessarie per facilitarli nell'acquisto della benzina che usano per raggiungere il posto di lavoro, quando è distante più di 10 Km. dalla loro residenza abituale. E' pertanto un'espressione di emendamento molto giusta, che va nella direzione sociale da noi sempre a uspicata, e quindi va a pprovata in pieno insieme al resto dell'ordine del giorno n. 2 del collega Leitner. Di conseguenza il nostro voto è sicuramente favorevole. Speriam o lo sia anc he quello della maggioranza, ma non credo. Gra zie. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Lo Sciuto, prego. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signora Presidente. Non si può non essere d'accordo con l'emendamen to proposto dalla collega Kury e da Le i, Presidente, che tenta di dare una giusta risposta sociale a chi, a causa del pendolarismo, deve sostenere spese sempre cresc enti per recarsi nel luogo di lavoro. E' noto che il pendolarismo nella stragrande m aggioranza dei c asi non è una sce lta, spesso i costi notevoli degli appartamenti e degli affitti costringono la gente a cercare sistemazioni sempre più lontane, dove è più facile accedere all'alloggio. Questo da una parte determina un risparmio nell'affitto che però viene risucchiato dai costi crescenti del trasporto. Si tratta qui di stabilire qual è il costo di questo emendamento, in che misura si può agire e se il bilancio della Giunta è in grado di trovare nelle proprie pieghe le risorse sufficienti per fornire una risposta positiva. Sull'ordine del giorno in generale volevo dire che questa non è una questione di lana caprina, è un problema vero che è stato affrontato recenteme nte anche da uno studio avviato dall'Automobil Club. In ordine al problema dell'abolizione della tassa - 90 - automobilistica nel suo insieme c'è stata un'audizione dei vari Presidenti delle Regioni italiane. So che si sono espresse in modo favorevole le regioni governate dal centro-destra, ma pure quelle governate dal centro-sinistra, per esempio l'Emilia Romagna. Quello che viene posto all'ordine del giorno è pertanto un problema d i grande attualità e cre do ci sia un movimento notevole intorno a questo aspetto che nel tempo dovrebbe portare addirittura alla eliminazione della tassa automobilistica, anche per non c ostringere la gente a ricordare tutte que lle scadenze che sono infinite . Voterò dunque questo ordine del giorno e, nel caso venisse approvato, bisogna vedere quanto incide sul bilancio della Provincia. Il Presidente ha parlato della necessità di ulteriori risparmi a causa di un bilancio è meno pingue, e che quindi bisogna procedere all'eliminazione delle spese superflue oppure non necessarie fino in fondo. Si deve vedere se eliminando qualche spesa superflua si riesce a dare una risposta positiva accogliendo questo ordine del giorno. Grazie. VORSITZ DES PRÄSIDENTEN: HERMANN THALER PRESIDENZA DEL PRESIDENTE: PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat die Frau Abgeordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Danke, Herr Präsident. Ich muss noch einmal das Wort ergreifen, um mein Stimmverhalten zu erklären. Ich wollte nicht undankbar erscheinen. Pius Leitner w ar so nett und hat akz eptiert, dass dieser Zusatz von Seiten der Grünen mitaufgenommen wird. Dafür bedanke ich mich herzlich. Trotzdem kann ich mich weder mit den Prämissen einverstanden erklären, noch mit dem ersten Teil des beschließenden Teiles, und zwar deshalb, weil in den Prämissen die Aufforderung drinnen steckt, dass man den Benzinpreis senken soll mit dem Passus, dass das eine Forderung von kleinen Unternehmern ist, und weil im ersten Absatz des beschließenden Teils auch die Aufforderung drinnen steckt, so schnell wie möglich die Kraftfahrzeugsteuer undifferenziert abz uschaffe n. Ich hatte bereits vorher erklärt, warum ich diese undifferenzierte Abschaffung eigentlich nicht mittragen kann. S ie haben wohl d iese zusätzlichen Hilfen für jene Familien, die auf ein Auto im Alltag angewiesen sind und nachgewiesen haben, dass es für sie unmöglich ist auf öffentliche Verkehrsmittel umzusteigen. Sonst würde ich immer anraten, dass wir versuchen, öffentliche Verkehrsmittel so günstig und effizient w ie möglich zu mache n, damit alle die Möglic hkeit habe n, das Auto zuhause zu lasse n. Der langen Rede kurzer Sinn war, zu erklären warum ich folgende Auffor- - 91 - derung an Sie, Herr Präsident, stelle, über die Prämissen und den ersten Absatz des Zusatzantrages getrennt abstimmen zu lassen, damit ich mich bei der ersten Abstimmung enthalten und bei der zweiten zustimm en kann. D anke. PRÄSIDENT: Danke. D er Abgeordnete L eitner hat d as Wort, b itte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Geschätzte Kolleginnen und Kollegen. Ich d enke, das Them a ist äußerst aktuell. Ich möchte in Erinnerung rufen bzw . quantifizie ren, um w elche Summe es hier eigentlich geht. Der Landeshauptmannstellvertreter hat in einem Interview gesagt, es geht um 78 Milliarden Lire, also letztes Jahr waren es 71 Milliarden, d.h. 10% sind 7,8 Milliarden Lire. Ich denke, dass w ir wirklich keine große n Probleme habe n, 7 bis 8 Milliarden Lire dem Steuerzahler in dieser Form zurückzugeben. Für viele ist es nicht wenig Geld, was die Autosteuer a usmacht. Der Landeshauptm annstellvertreter hat e rklärt, dass es Bestrebungen in Rom gibt diese Steuer überhaupt abzuschaffen. Wir haben gehört, dass es Vertreter des Automobilclubs verlangen, aber auch die Regierung trägt sich mit dem Gedanken, ähnlich wie es die Franzosen gemacht habe n, die Autosteuer vollkommen abzuschaffen. Ich bin der Meinung, dass man mit 01.01.2000 die Steuer zumindest um 10% kürzen sollte, wie es uns der Staat zulässt. Man verlangt hier wirklich keine unmöglichen Dinge. Das ist kein Populismus, sondern lediglich ein Beitrag den Steuerzahler zu entlasten. Ich denke, wer das verstehen will, wird das verstehen, und mit ein bisschen Großzüg igkeit bei se hr wenige n Einschnitten könnte man etw as Gutes erreiche n. Die Bürger schauen ganz genau, was wir im Bereich der Steue rgesetzgebung tun. Ich möchte noc h einen Satz daz u sagen, weil es in der grundsätzlichen Debatte zur ICI auch aufgetreten ist. Die ICI kann der Landtag nicht beschließen. Wir haben im Regionalrat unlängst einen Begehrensantrag einstimmig genehmigt, wo die Regierung aufgefordert wird, die ICI auf die Erstwohnung en abzuschaff en. Wir werde n sehen, mit wie viel Nachdruck die Regierung und auch die Vertreter der SVP das vorantreiben. Denn, nur etwas zu beschließen und dann nichts zu tun, würde auch nichts nützen. Die wesentlichen Einnahmen sin d die Kraftfahrzeugsteuer und die IRAP, die wir selber festlegen können. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at Frau A bgeordnete Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): Ich glaube, ich habe noch dre i Minuten Zeit für die Abänderung von Pius Leitner. Stimmt das? Danke. - 92 - Wir hatten bereits über die Notwendigke it gesprochen, einen genaue n Termin festzulegen, denn der ursprüngliche Text hat geheißen „ein Gesetz vorzulegen, mit welchem die Kraftfahrzeugsteuer zum frühestmöglichen Z eitpunkt auf das niedrigstmögliche Ausmaß red uziert wird.“ W ir waren der M einung, dass es schon notw endig ist, Missverständnisse auszuräumen. Man könnte leicht darunter verstehen, dass das Gesetz dann in zwei Jahren vorgelegt wird und ab dann die Reduzierung zum frühestmöglichen Z eitpunkt und im niedrigstmöglichen Ausmaß erfolgen sollte. Deshalb finden wir es gut, dass der Einbringer selber die genauen Termine eingetragen hat. Der Einbringer hatte in seiner Darlegung gesagt, dass es hier bere its staatlich festgelegte Termine gibt, nämlich innerhalb 31.10.01 müßte das Gesetz verabschiedet werden, mit welchem die Kra ftfahrzeugsteuer ab 01.01.02 auf das niedrigstmögliche Ausmaß reduziert wird. Für heuer geht es nicht mehr, obwohl wir immer wieder von verschiedenen Seiten darauf gedrängt haben, dass entweder die Steuer auf das Benzin gesenkt wird oder das Land auf einen Teil verzichtet. Wir hatten zuerst auf den Verzicht der Steuer auf das Benzin hingearbe itet. Der Steuerzah ler wird nicht so genau nachfragen, ob es sich um die Reduzierung der Kraftfahrzeugsteuer oder des Benzinpreises handelt. Am besten wäre beides. Insofern ist es in Ordnung, wenn klare Termine vorgegeben sind. Ich kann mir nicht vorstellen, dass es für die Landesregierung einen einzigen Grund gibt, einen solchen Beschlussantrag, d er zwei- bis dreimal noch ve rbessert w orden ist, abzulehne n. PRÄSIDENT: Danke. Ich muss die Abstimmung momentan aussetzen, nachdem noch ein Abänderungsantrag eingereicht worden ist, der zur Zeit bei der Übersetzung ist. Beschlussantrag Nr. 3 muss momentan vertagt werden, weil die Abstimmung von Beschlussantrag N r. 2 abhängt. Das gilt auch für Be schlussantrag Nr. 4 . Wir kommen zu B eschlussantrag Nr. 5. Beschlussantrag (Tagesordnung) N r. 5, eingebracht von den Abg.en Pöder und Klotz, betreffend den Aufnahmestopp in der Landesverwaltung. Ordine del giorno n. 5, presentato dai consiglieri Pöder e Klotz, concernente il blocco delle assunzioni del personale nell'amministrazione provinciale. Herr Abgeordneter Pöder, Sie haben das Wort für die Erläuterung, bitte. (Siehe Beilage - vedi allegato) - 93 - PÖDER (UFS): Danke, Herr Präsident. Wir haben auf dem Kapitel 12.100 in der Kompetenzgebarung für das Jahr 2001 630 Milliarden Lire, um genau zu sein, zusätzlich noch 120 Millionen e ingetragen. Es geh t hier um die Gehälter und Sonderbezüge an die Be diensteten, einschlie ßlich der Sozialvers icherungs - und Fürsorgebeiträge. Wir sind mittlerweile so weit, dass wir mit eigener Bestimmung im Finanzgesetz bzw. im Haushaltsvoranschlag noch einmal 30 Milliarden Lire müssen für künftige Tarifverhandlungen einplanen. Es ist eine Besonderheit in der öffentlichen Verwaltung, dass das Land per G esetz verpflichtet ist, vor Tarifverhandlungen bereits im Haushaltsvoranschlag im Jahr zuvor die entsprechenden Beträge einzuplanen, die dann bei den Tarifverhandlu ngen Ge genstand von Verh andlungen sein müs sten. Es ist eine juridische Besonderheit. Man stelle sich vor, ein Privatbetrieb ginge in eine Tarifverhandlung bereits mit einem vordefinierten Budget, das in diesem Fall den Arbeitnehmervertretungen bekannt ist. Das w ürde die Position der Arbeitgeber in diesem Bereich schwächen. Gerade deshalb geht die Landesverwaltung auch einigermaßen aus einer eher schwächeren Position in Tarifverhandlungen, weil der Gegenpart sagt: Wenn ihr ohnehin schon 30 M illiarden im Haush alt für Tarifverhandlungen vorgesehen habt, dann werden wir die au ch ausschöpfen w ollen, denn das heißt, ihr habt das Geld zur Verfügung. Das ist eine Besonderheit, für die weder die L andesverwa ltung noch die Landesbediensteten etwas können, weil es vom Gesetz so vorgeschrieben ist und auch vom haushaltspolitisc hen Standpunkt her e ine gewisse L ogik hat, aber vom Gesichtspunkt eines gesunden Verhältnisses, wie es in der Privatwirtschaft mittlerweile doch üblich ist, zwische n Arbeitgeber- und Arbeitne hmervertretungen, ist es etwas eigena rtig. Es geht in diesem Antrag um einen Aufnahme stopp in der Landesverwaltung. Wir haben bereits vor einiger Zeit angekündigt, dass wir dies im Rahmen der Haushaltsdeba tte vorschlagen werden. Es hat daraufhin doch sehr viele Reaktionen von Seiten Betroffener, Landesbediensteten selbst, gegeben, die nicht überwiegend negativ zu dieser Sache eingestellt waren, sondern sich damit sogar, unter bestimmten Bedingungen, einverstanden erklärt haben. Es kamen u.a. Meldungen nach dem Muster, dass es richtig ist, wenn ein Au fnahmestopp beschlossen wird, weil in manchen Ressorts zu viele Beschäftigte da sind, und weil in m anchen Ress orts derart viele Be dienstete angeste llt sind, dass sie manchmal nicht einmal wissen, wie man die Arbeit aufteilen kann, dass jeder etwas z u tun hat. Das soll keineswegs bedeuten, dass man a priori hergeht und sagt: Wir haben zu viele Beamte. Es wäre sehr einfach angesichts eines Haushaltes und eine r Haushaltsdeba tte diese Aussage zu treffen. Es ist aber eine unwiderlegbare Tatsache, dass wir im Verhältnis, im Vergleich zu anderen Regionen oder österreichischen - 94 - Bundesländern, speziell aber im Vergleich zum Trentino oder dem Bundesland Tirol, eine unverhältnismäßig hohe Zahl von öffe ntlichen Angeste llten haben. Das betrifft die Landesverw altung, die Regionalverwaltung, die Staatsverwaltung, auch die entsprechenden privatisierten Staatsbe triebe, sow ie die Ge meinden. Wenn wir alles zusammenzählen, kommen w ir ungefähr auf 40.000 öffentliche Bedienstete. Wenn wir beim Land schauen und das Lehrpersonal und die Sanitätsbetriebe weg lassen, kommen wir auf 10.000 Landesbedienstete in den Ressorts. Das erscheint doch sehr viel zu sein, speziell wenn wir einen Vergleich zu anderen Provinzen bzw. Bundesländern ziehen. Im Bund esland Tirol gibt es ein Drittel weniger öf fentliche Angestellte. Die Dienstleistungen sind dort auch nicht schlechter. Im Trentino gibt es bis zu 20% w eniger. Dienstleistungen sind dort, wie man m ir sagt, auch nicht schle chter, im Gegenteil. Bei uns kommt noch ein besonderer Umstand hinzu, dass die Privatwirtschaft immer wieder gerade angesichts einer faktischen Vollbeschäftigung dana ch ruft, dass die Landesverwaltung weniger Arbeitskräfte vom Arbeitsmarkt saugen, sondern dem privaten Arbeitsmarkt überlassen sollte. Das ist das Problem, das die Privatwirtschaft in den letzten Jahrzehnten immer wieder angesprochen hat. Dieser Antrag ist durchaus ernst zu nehmen und ernst gemeint. Wir haben in der Haushaltskommission bereits darüber gesprochen und ich kann mich erinnern, dass der Landeshauptmann gesagt hat, man k önne über einen Aufnahmestopp nachdenken, nicht aber über eine Personalverringerung, denn eine solche wäre juridisch zum einen sehr schwer durchzusetzen und zum anderen auch sicherlich derzeit unangebracht. Es wäre schon ausreichend, wenn wir für die nächsten ein bis zwei Jahre einen Aufnahmestopp in der öffentlichen Verwaltung beschließen w ürden. Ob es zu Engpässen kommen würde in den einzelnen Ressorts aufgrund eines Aufnahmestopps, das wage ich zu bezweifeln. Wenn in einzelnen Ressorts Engpässe auftreten würden, würde man diese durch interne Ver- oder Umbesetzungen ausgleichen können und müssen und man würde sich hier eine Reorganisation einfallen lassen müssen. Ein Aufnahmestopp bedeutet nichts anderes, als dass durch Pensionierung oder durch Kündigung abgegangenes Personal in der Landesverwaltung innerhalb eines befristeten Zeitraumes nicht mehr nachbesetzt wird. Das würde auch die Privatwirtschaft sehr freuen. Es wäre in zweierlei Hinsicht ein Dienst der Landesverwaltung an der Volkswirtschaft insgesamt, weil man durch einen Aufnahmestopp weniger laufende Ausgaben hätte, die laufenden Ausgaben speziell im Bereich "laufende Ausgaben, allgemeine Verwaltung" in den Griff bekom men würde, w eil man dadurch A rbeitskräfte frei machen würde, weil man dadurch das Verhältnis Investitionsausgaben/laufende - 95 - Ausgaben im Haushalt eben falls zugunsten der In vestitionsausgaben wieder etwas beeinflussen und au sgleichen könnte. Es ist nichts besonderes, dass man im Trentino über die Weihnachtsfeiertage oder bis Silvester einen Haushalt behandelt. Ich freue mich, dass das auch in Südtirol jetzt möglich wird. Wenn wir ins Trentino schauen und die laufenden Ausgaben und Investitionsausgaben betrachten, dann ha ben wir eine gan z interessante Situa tion. Die laufenden Ausgaben im Verhältnis H aushalt 2000 zum Haushalt 2001 ste igen um 5% im Trentino, die Investitionsausgaben um 21%. In Südtirol ist es umgekehrt. Es ist nicht zahlenmäßig g e n a u u m g e k eh r t , a b e r es i s t a u f je d e n Fa l l um g e k e hr t . D ie Investitions ausgaben gehen zurück und d ie laufenden Ausgaben steig en. Warum ist das im Trentino so? Man hat mir gesagt, dass man dort die Personalsituation anders geregelt hat und in den Griff bekommen hat. Landesrat Kofler hat vorher herübergeflüstert, er h ätte zu wenig L eute in seinem Ressort. Das sind Angaben, die wir in einer offiziellen Antwort der Landesregierung erhalten haben. Damit ist der Unfehlba rkeitsanspruch der Landesregierung g efallen. Ic h schließe gleich. ABGEORDNETER: (unterbricht) PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Pöder, bitte. PÖDER (UFS): Doch, von Ihnen vielleicht nicht. Der H err Landesrat ha t mir einen interessante n Umstand zu r Kenntnis gebra cht, nämlich, dass die offiziellen Daten in der Antwort der Landesregierung nicht stimmen. Es ist durchaus möglich, dass man sich in diesem Bere ich irrt. Dieser Antra g wäre für die Pr ivatwirtschaft interessant, für die Volkswirtschaft un d die Hau shaltsgebarung seh r wichtig. PRÄSIDENT: Danke. Wir haben folgenden Abänderungsantrag, eingereicht von Abgeordne ten Holzmann , Kury und Urzì: "Nach dem Wort “Untersuchung” die Wörter “über den Personalbedarf in den nächsten fünf Jahren” einfügen und die Wörter “die Möglichkeit und die Auswirkungen eines Personalaufnahmestopps in der Landesverwaltung befindet auf ein bzw. zwei Jahre” streichen." "Dopo la parola “analisi”, inserire il seguente periodo: “sulle necessità di personale per i prossimi cinque anni”, e str alciare il resto". Herr Abgeordneter Pöder, sind Sie mit diesem Abänderungsantrag einverstanden? - 96 - PÖDER (UFS): Können Sie mir 10 Sekunden Zeit geben? PRÄSIDENT: Ich habe ihn schon vorgelesen. PÖDER (UFS): Ich habe ihn nicht verfolgt. PRÄSIDENT: "Dopo la parola “analisi”, inserire il seguente periodo: “sulle necessità di person ale per i prossimi cinque anni” , e stralciare il resto". Herr Abgeordnete Pöder, bitte. PÖDER (UFS): Fünf Jahre scheint mir zu viel. Ich würde ersuchen, dass man einen An trag bringt, der drei Jahre vorsieht. Ich nehm e ihn nicht a n. PRÄSIDENT: Danke. D er Antrag ist nicht an genommen. Das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente. Ci sono un po' di situazioni intricate: abbiamo smesso di parlare della benzina e adesso parliamo dei posti di lavoro all'interno dell'azienda pubblica. Il dato espresso dai colleghi dell'Union ci dà questa sconc ertante situazione di circa 30.000 dipendenti pubblici su tutto il territorio provinciale, con una popolazione attiva da un punto di vista professionale di 250 unità. Al riguardo ritengo siano cifre che farebbero rabbrividire persino il Presidente delle Regioni Sicilia, Campania e Calabria, ma non quelli attuali, quelli degli anni più bui, dell'assistenzialismo sfrenato. Ricordo lo scandalo quando in un casello ferroviario furono assunti nove controllori per chiudere le sbarre. Qui se non siamo a nove, siamo sicuramente a 6,5-7, ed è sca ndaloso. C'è però un problema, collega Pöder: Lei non può prendere l'Austria come paragone quando Le fa comodo perché è a sud, e prendere il Trentino quando fa meglio di noi perché è a nord, o viceversa. Non può fare quello che vuol e, perché die einen sind Walschen, die anderen weiß ich nicht, e alla fine della giostra bisogna mettersi d'accordo, siete o non siete altoatesini, siete o non siete cittadini italiani del Sudtirolo? E allora, se siete cittadini italiani del Sudtirolo, non prendete come esem pio il Trentino. Non potete tirare fuori le carte che vi fanno più comodo a se conda della partita che si gioca. Cerchia mo quindi di stare calmi e tranquilli. A me va bene ridurre il personale pubblico, caro Pöder. Facciamo una cosa, per i prossimi cinque anni blocchiamo tutti i concorrenti ad un posto pubblico di madrelingua tedesca. Il gruppo etnico tedesco per ragioni tradizionali ha il padronato totale sul - 97 - territorio delle attività che fanno la ricchezza dell'Alto Adige, cioè dell'attività alberghiera, contadina, dell'agricoltura, del commercio e dell'artigianato, quindi non ha bisogno di po sti pubblici come gli italiani. Blocchiamo allora i posti pubblici, ma non per tre anni, per cinquanta e solamente per il gruppo etnico tedesco! Voterò quindi a favore di questo ordine del giorno in quanto, se è vero come è vero che 30.000 dipendenti sono una cifra da brivido, lo è altrettanto che questi posti pubblici fino all'altro giorno sono serv iti anche per dare d a mangiare a ta nte famiglie italiane che non hanno trovato posto nell'agric oltura, nel c ommerc io e nell'artigianato, e che quindi si sono trovate nella situazione di cercare nell'ente pubblico la possibilità di sopravvivenza. A meno che da parte della G iunta non ci sia la volontà di creare altre situazioni che diano posti di lavoro agli italiani, e a me starebbe molto bene, an zi, sarei più contento se un certo tipo di gioco parassitivista venisse eliminato dal compendio economico locale . Nella mia prima dell'intervento ho g ià fatto notare che il bilancio della Provincia di Bolzano assom iglia sempre di più a quello delle regioni meridionali neg li anni più bui. Sono cinque anni che il totale delle spese in conto capitale a disposizione sta aumentando spaventosame nte le cifre poste in bilancio per le spese correnti, quindi quelle fisse del personale, della manutenzione dei locali, degli affitti, ecc.. In maniera contrapposta stanno diminuendo spaventosamente, con un trend sempre più negativo anno dopo anno, le spese di investimento, che invece fanno ricchezza, che distribuiscono lavoro, che fanno il futuro della nostra provincia . In questa direzione la mozione del collega della Union für Südtirol sicuramente c'entra. E' allucinante pensare, ad esempio, che nell'ambiente della scuola ci sono 2.296 dipendenti, esclusi gli insegnanti, che sono 8.000, compres i quelli di sostegno, che non volete dare. Ci sono 2.296 persone che lavorano nell'ambiente della scuola, ma dove sono, cosa fanno, che ruolo recitano? 300-400 dipendenti potevano anche starmi bene in una provincia di 450.000 abitanti scarsi, ma 2.296 no, è una cifra alla portata di quel famoso passaggio a livello ferroviario. Quando diciamo che questa Provincia si sta avviando verso una china in discesa e che sta sempre diventando più parassitivista questo tipo di economia, riteniamo di dire il vero. Stia mo ipotecando il futuro dei nostri figli anche in questa direzione. G razie. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Leitner, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Zu diesem Thema habe ich in der Generaldebatte zum Haushaltsgesetz bereits Stellung genommen. Ich bin selbstverständlich dafür, dass dieser Beschlussantrag angenommen wird. - 98 - Die einzigen Bede nken, die ich habe s ind, sind, ob drei Monate ausreichen, hier einen Vorschlag auszuarbeiten. Die Einbringer schreiben von über 30.000, wir sind aber näher bei 40.000. Ich habe das nachgerechnet. Es gibt ungefähr 39.000 öffentliche Angestellte in Südtirol. Das sind 20% der arbeitenden Bevölkerung. Machen wir einen Vergleich mit allen Ländern um uns. Wir werden kein Land finden, das eine so hohe Präsenz von öffentlichen An gestellten hat wie Südtirol. Ich möchte auf etwas verweisen. Heute ist ein Leserbrief in der Zeitung, wo es u.a. heißt, laut den "Dolomiten" vom Freitag, 15. Dezember, würden sich die SVPKammerabgeordneten Dr. Brugger und Dr. Zeller darüber freuen, wenn in der öffentlichen Verwaltung Stellen abgebaut würden und zwar möglichst viele, wenn also m öglichst viele Angestellte entlassen würden. Der Lesebriefschreiber fragt dann, ob sich die Herren Brugger und Zeller sich das auch gefallen lassen würden, wenn ma n ihnen den Platz wegnehmen würde. Hier wird nicht von Abba u geredet, sondern von Aufnahm estopp. Das ist ein großer Unterschied. Deshalb ist dieser Beschlussantrag auch ausgewogen und darauf ausgerichtet, dass m an in der Zukunft plan t, wo wir noch Le ute brauchen und w o nicht. Wenn ich mich e rinnere, hat im letzten Jahr Landesrat Saurer kundgetan, dass im Bereich des Sozialen und der Gesundheit noc h ungefähr 1.300 Stelle n braucht. Die sind hier nicht oder nur teilweise dabei. Ich weiß nicht, wie viele in der Zwischenzeit hier ausgeschrieben worden sind, aber sicherlich nicht alle. Wir werden noch welche dazubekommen. Die Privatwirtschaft hat in den letzten Jahren immer geklagt hat, dass die öffentliche Verwaltung ihnen gute Kräfte entzieht, weil sie besser zahlt. Der Slogan der 80er und 90 er Jahre w ar: Matura machen und zum Land. Da s war so d ie Devise. In der Privatwirtschaft haben die Leute gefehlt mit den Folgewirkungen, dass wir die Leute von auswärts holen müssen. Wir haben einen aufgepauschten Landesapparat, der so nicht zu halten s ein wird. Es ist ein Unterschied, ob B rugger und Zeller he rgehen und sage n, dass wir Stellen abbauen müssen, oder ob man hergeht, wie die Einbringer, und sagt: Wir denken darüber nach, ob wir nicht für eine bestimmte Zeit zumindest, einen Aufnahmestopp verhängen. Solche Aufnahmestopps in den öffentlichen Verwaltungen hat es in den letzten Jahren in einigen europäischen Ländern gegeben. Auch in Österreich wurde in verschiedenen Bundesländern ein sogenannter A ufnahmestopp ve rhängt. Das ist ein Unterschied und das muss man sich merken, aber Brugger und Zeller sind in letzter Zeit öfter gegen die Meinung des Landeshauptmannes. Wir haben dies heute in der Zeitung wieder gelesen, und zwar in Zusa mmenhang m it dem Bauleitplan in Meran. Wir haben es gehört bei der Energiewirtschaft im Vinschgau. Es ist ein gewaltiger - 99 - Unterschied ob man sagt: Wir entlassen Leute oder wir nehmen für eine bestimme Ze it keine auf bzw. wir ersetzen, solche die in Pension gehen, nicht oder zumindest nicht alle. Die Studie, die hier anzustellen vorgeschlagen wird, ist sicher richtig. Ich sage nocheinmal, dass ich Bedenken habe, dass drei Monate dafür ausreichen werden, vor allem, wenn ich daran denke , dass die Landes räte andere Za hlen haben. Das ist nichts Neues, dass die Landesregierung bei der Beantw ortung von Anfrage n nicht unbedingt die Wahrheit sagt bz w. es mit der W ahrheit nicht so gena u nimmt. Zum Antrag selbstverständlich ein klares Ja. Wir werden sehen, welche W ünsche von den verschiedenen Ressortleitern in den nächsten Jahren noch herangetragen werden, denn auf der anderen Seite wissen wir ja, dass bestimmte Ressortleiter einen zusätzlichen Personalbedarf angemeldet haben. Es kommt vielleicht abgestelltes Personal vom Rechnungshof z urück - sicherlich za hlenmäßig nicht sehr viel -, denn dort gibt es offensichtlich keine Arbeit. Es gibt sicher viele Möglichkeiten, wo man das Personal herholen kann. Über das nachzudenken was hier vorgeschlagen wird, ist wichtig und dringend notwendig. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Holzma nn, bitte. HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. Siamo contrari a questo ordine del giorno, almeno in questa sua formulazione. Noi abbiamo presentato anche un emendame nto che ci sembrava di grande importanza e rilievo e che ci avrebbe indotto a cambiare opinione sull'ordine del giorno, ma purtroppo i presentatori non lo hanno accettato. Ci riserviamo quindi di ripresentarlo in forma corretta sulla base delle indicazioni dei presentatori, affinchè il nostro giudizio negativo possa trasformarsi in un giudizio positivo ris petto all'e sige nz a di f a r e c hia r e z z a sulle ne c e ssità di approvvigionamento del personale. Sostanzialmente siamo contrari ad un blocco delle assunzioni che parta dal presupposto che forse c'è un'eccedenza di personale nell'ambito dell'Amministrazione provinciale. Sicuramente dipendenti ce ne sono molti e magari non tutti nel posto giusto, perché ci sono carenze in settori delicati, come quello della sanità. Viceversa abbiamo quasi 8.000 dipendenti nell'ambito dell'Amministrazione pubblica in senso stretto. Nonostante possiamo vantare competenze primarie e seco ndarie sulla base dello Statuto di autonomia, delle norme di attuazione e delle nuove competenze che la Provincia ha preteso e ottenuto, abbiamo una dotazione organica piuttosto pesante che ovviamente incide poi sulla spesa corre nte e quindi limita gli interven ti per gli investimenti in conto capitale e sul bilancio, quindi la ca pacità politica della Provincia di potere intervenire nei settori eco nomici, dell'assistenz a, nel servizio al cittadino, ecc.. - 100 - Fatta questa piccola premessa di carattere generale, 8.000 dipendenti sono un numero sicuramente elevato, e condividiamo la preoccupazione dei colleghi che hanno presentato questo ordine del giorno e che dicono che se andiamo avanti di questo passo, alla fine sare mo tutti dipe ndenti prov inciali, per cui non ci saranno più contadini, industriali, commercian ti e artigiani. In effetti, già ades so gli imprenditori si lamentano di questo anomalo fenomeno che ha portato sì ad un azzerame nto della disoccupazione, che oggi è ad un livello fisiologico poco sopra il 2%, ma dall'altra parte bisogna considerare che gli stipendi dei dipendenti provinciali sono più alti di quelli del settore privato, che pertanto fa difficoltà a reperire personale. Soprattutto le aziende medio-piccole hanno poco personale che q uando ha impara to il lavoro e diventa bravo, se ne va, perché ha come obiettivo ideale quello di entrare nell'organico della Provincia e di trovare un posto fisso ben remunerato, mediamente più alto rispetto al settore privato. Il problema quindi è che diamo delle retribuzioni giudicate dagli operatori privati troppo elevate rispetto al mercato privato e, soprattutto, questo grande serbatoio di occupazione costituito dagli 8.000 posti occupati a ttualmente nella Provincia autonoma di B olzano. I presentatori del documento hanno raccolto questa preoccupazione e trasformata in un ordine del giorno prevedendo un blocco delle assunzioni per due anni. Questa formulazione però non può essere accettata, perché non sappiamo se nei prossimi due anni la Provincia richiederà nuove competenze, magari assumerà anche quella sulle forze armate, sulle forze dell'ordine o sulla politica estera. Non sappiamo cioè quali norme di attuazione il governo Rutelli si appresterà a varare se dovesse vincere le elezioni, anche se speriamo di no. Se la Provincia autonoma di Bolzano acquisisse le competenze sull'ordine pubblico, quindi su Carabinieri, Polizia, ecc., ovviamente dovrebbe aumentare il proprio organico e un blocco di due anni approvato dal Con siglio non consentirebbe alla Provincia di potere esercitare queste nuove competenze che potrebbero essere oggettivam ente diverse. Noi quindi proporremmo qua lcosa di diverso, e cioè fare una analisi de lla situazione per verificare se il quantitativo di personale che adesso esiste è sufficiente o meno, quindi affidarsi a questo campionamento della situazione attua le per vedere qua li interventi si dovranno fare in futuro, ci sembra infatti una posizione più rispondente alla nostra necessità di programmare i posti che serviranno all'Amministrazione provinciale. Grazie. PRÄSIDENT: Frau Abgeordnete Zendron, bitte. ZENDRON (GAF-GVA): Grazie, signor Presidente. Credo sia difficile dire, guardando questi numeri così attentamente elencati, uno per uno, assessorato per - 101 - assessorato, dove i dipendenti sono troppi e dove invece sono p ochi, e questo è forse il punto che si dovrebbe considerare. Ad esempio anni fa, quando si sono effettuati i lavori ai Bacini Montan i, si era detto che c'era un eccesso di pe rsonale. Tutti voi credo vi ricorderete che c'era una indisponibilità da parte delle G iunte di allora a spostare questi lavoratori o a cambiare l'org anico in maniera da rendere più efficiente la cosa. D'altro canto, però, noi sapevamo, ad esempio, che nel settore della sicurezza sul lavoro c'era una drammatica mancanza di personale. Ne a bbiamo parlato anche nei giorni scorsi, i controlli che vengono effettuati nei cantieri sono sicuramente troppo pochi e una delle ragioni è che in quel settore non c'è personale. Quindi un blocco significa bloccare di qua e di là. Il modo con il quale affrontare ques ta situazione è dunque quello di vedere in ogni settore quali sono le necessità effettive, considerando anche tutti i miglioramenti che si possono portare per una maggiore efficienza e, in base a questa valutazione, fare una modifica degli organici. Non nego che il problema esista, pe rò il blocco non credo sia il sistema più corretto per risolverlo. D 'altro canto è un po' uno de i cavalli di battaglia dell'Union, ed in partic olare del c onsigliere Pöder, dire che c'è troppo personale, ma se un ente locale come la Provincia ha molte competenze, deve avere anche le p ersone che le amministrino. La protesta verso i numeri presi singolarmente non tiene in considerazione la necessità che ha una Amministrazione autonoma di avere il personale che si occupa dei vari settori, ovviamente con tutte le differen ze di livello. Esiste poi sicuramente il pro blema del difficile ra pporto tra l'equilibrio retributivo e di trattamento tra il dipendente pubblico e quello privato, ed è in questo settore che la Giunta provinciale può intervenire, e non semplicemente attraverso uno stop alle assunzioni. Non mi semb ra infatti il modo corretto pe r affrontare la realtà del problema. Ripeto, bloccare sia dove ce ne sono troppi che dove non ce ne sono abbastanza , non è un sistema, bisogna invece trovare il modo di rifare gli organici ed, eventualmente, fare una valutazione di efficienza e di produttività del num ero di persone che lavorano in tutta l'Amministrazione e poi prendere delle misure diverse da quella proposta dal consigliere Pöder. PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordneter Willeit, bitte. WILLEIT (Ladins): Ich bin etwas skeptisch diesem Beschlussantrag gegenüber. Immer wenn man Unternehmen oder Firmen reorganisiert für die Personalentlassungen, ist eine Fehlleitung des Betriebes vorausgegangen. Der Betrieb konnte sich nicht angleichen. Nachher gibt es Arbeitslose, Ausgleichskasse, öffentliche Unterstützung, neue Finanzierungen, und so fängt das Ganze wieder von neuem an. Aufnahmestopps gehen ein bisschen in diese Richtung. - 102 - Ich befürchte, auch hie r mit diesem Be schlussantrag w ird der Ochse be im Schwanz genommen, anstatt bei den Hö rnern. Warum hat das Land sov iel Personal? Weil das Land alles konzentriert hat in den vergangenen Jahrzehnten und noch heute konzentriert an Zuständigkeiten, an Kontrollen, an Mitteln, an Gütern. Das Land konzentriert alles, auch das Personal der anderen Körperschaften. Es betreut sie direkt. Hier liegt der Fehler. Da is t eventuell anzusetzen und zwar im Abbau dieses großen Gerüstes, was nie g enug hat. Ich glaube, man muss Acht geben auf diese Beteiligungen, auf diese Scheinprivatisierungen, auf diese Nebenverwaltungen, die morgen keine mehr sind, wenn das Land das Personal übernimmt. Ich glaube, so lange der ganze Apparat funktionieren muss, wenn auch so zentralistisch, kann man nicht so einfach stoppen. Der Staat hat des öfteren bei jedem Notstand eine Art von Aufnahmestopp verordnet. Das Land Südtirol war des öfteren ausgenommen von diesem Stopp. Immer ausgenom men war die Nachbesetzung, denn es geht Personal ab. Wenn neue Dienste eingeführt wurden, wurde auch vom Stopp abgesehen. Ich glaube, diese Ausnahmen wä ren auch in unserem Falle imm er notwendig. Ich möchte hinweisen, dass es auch nach meinen B erechnungen nicht mit 30.000 Einheiten abgetan ist, wenn man also alles berechnet, was sich im öffentlichen oder halböffentlichen Dienst befindet. Beim Land ist es vielleicht abgetan, aber niemals, wenn wir alle Verwaltungen hernehmen. Man m uss anders anfangen, nicht hinten, sondern vorne beim Aufbau des Gerüstes. PRÄSIDENT: Danke. Folgender Abänderungsantrag wird von den A bgeordneten Leitner und W illeit eingebracht. "Im beschließenden Teil werden die Worte “drei Mona te” durch die Worte “sechs M onate” ersetzt." "Nella parte impegnativa le parole “tre mesi” sono sostituite dalle parole “sei mesi”". Kollege Pöder, nehmen Sie den Abänderungsantrag an? PÖDER (UFS): Ja. PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordnete Leitner, Sie haben das W ort für die Erläuterung, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke. Ich bed anke mich bei de r Kollegin Klotz, die mir diesen Antrag vorgeschrieben hat, damit das alles hier ein bisschen schneller geht. Sonst hätte ich w ahrscheinlich länge r gebrauc ht, um das e inzubringe n. - 103 - Von Entlassungen ist nicht die Rede. Es geht um die Prüfung eines Aufnahmestopps, d.h., dass die Leute, die intern hier sind, auch verschoben werden können, dass insgesamt mehr als genug öffentliche Bedienstete in Südtirol sind, dass sie mit der Mobilität intern ohne weiteres verschoben werden können, denn die Gesa mtausgabe hat ein Ausm aß angenommen, das schon ein bisschen Sorge m acht. Ich sage es noch e inmal. Jetzt ist der Landes hauptmann auc h da. Während die Abgeordneten Brugger und Zeller von Entlassungen gesprochen haben, wird hier nur von Aufnahmestopp geredet. Es soll geprüft werden, ob mit einem Aufnahmestopp und internen Verschiebungen Verbesserungen gemacht werden können. Die Prüfung eines Aufnahmestopps ist nicht eine Erfindung, die nur in Südtirol gemacht wird, sie wurde in ö st e r r e ic h ischen Bundesländern und in Deutschland gemacht. Das ist ein e Selbstverständlichkeit. Alle öffentlichen Verwaltungen, die bei uns wegen neuer Kompe tenzen neues Personal aufnehmen mussten, sehen sich an einem Punkt angelangt, wo sie sagen, daß das auch gegenüber der Privatwirtschaft nicht zu vertreten ist, dass im Verhältnis zu viele öffentliche Bedienstete da sind, mit der Folge, dass sie eine Menge Geld kosten und im Haushalt mit 630 Milliarden zu Buche schlagen. Das ist nicht unbedeutend. Es sind 40.000 öffentliche Bedienstete, wenn man alle zusammen zählt. Es sind 20% Prozent der arbeitenden Bevölkerung. Das ist Rekord. Es soll niemand entlassen werden. Davon steht in diesem Antra g nichts, sondern es so ll geprüft werden ob mit einem Aufnahmestopp und mit internen Versetzungen innerhalb einer bestimmten Zeit diese Situation verbessert werden kann. Deshalb finde ich diesen Antrag in Ordnung. PRÄSIDENT: Danke. Ich ersuche um Replik von Seiten der Regierung. Frau Klotz, Sie sind ein bisschen zu spät, bitte. KLOTZ (UFS): Herr Präsident, wir sind weder in Abstimmung, noch in einer anderen Phase, in der es nicht erlaubt wäre, noch das Wort zu ergreifen. Im Grunde genommen haben wir auf unsere fünf Minuten Redezeit verzichtet, die wir eigentlich hätten, um zu erklären - in diesem Fall der Einbringer Andre as Pöder -, ob wir den Antrag annehmen. Ich lese Artikel 115 der Geschäftsordnung und rede zum Fortgang der Arbeiten und zur G eschäftsordnung. Art. 115, Absatz 5: "Werden Abänderungsanträge zu Beschlussanträgen eingebracht, erklärt der Einbringer des Beschlussantrages ob er die Einfügung der Abänderungsanträge in den Beschlussantrag annimmt oder nicht, wofür ihm höchstens fünf Minuten zur Verfügung stehen." Diese Zeit stünde uns auch zur Verfügung. "Im Falle - 104 - d e r Annahme de r Abänderungs anträge steht jeder Fraktion, sowie einem Regierungsmitglied eine weitere Redezeit von drei Minuten zu. Dies gilt nicht wenn der Abänderungsantrag bereits vor Beginn der Behandlung des Beschlussantrages eingebracht wurde." W ir haben im Grunde g enomme n eigentlich fünf Minuten versc henkt. Drei Monate hat K ollege Leitner gem eint, sind doch ein bisschen knapp bemessen. Das kann man durchaus einsehen. Das kann man so auch akzeptieren, dass man diese Frist auf sechs Monate verdoppelt. Es handelt sich immerhin um sehr viele Positionen, die hier beleuchtet werden müssten. Infolgedessen sehen wir ein, dass man der Landesverwaltung schon ein halbes J ahr lassen sollte , um die Untersuc hung aller Möglichkeiten und der Auswirkungen dieses Personalaufnahmestopps in der Landesverwaltung durchzuführen. Innerhalb von sechs Monaten müsste es ohne weiteres möglich sein, denn jeder Ressortleiter weiß ungefähr, wie in den letzten Jahren gearbeitet worden ist. Er wird seinem Landesrat reinen Wein einschenken. Die Direktoren und persönlichen Referenten werden einen guten Überblick haben über das Persona l, das ihnen unterstellt ist; infolgedessen dürfte es innerhalb von sechs Monaten schon möglich sein diese genaue Untersuchung durc hzuführen. Wenn der Landtag dies bezüglich schon M aßnahmen eingeführt hat - und wir haben gehört, das sei so ziemlich schnell vonstatten gegangen - dann können wir uns vorstellen, dass es in der Landesregierung, die noch einmal genauer strukturiert ist, die eine ganze Reihe vorgelagerter Beauftragter ha t, auch ohne weiteres möglich sein müsste. Wir sehen ein, dass die drei Monate eher zu knapp sind. Wir wollen die Landesregierung nicht bei der Gurgel nehmen und noch viel weniger die Abteilungsdirektoren und am allerwen igsten das gesamte Personal, das ja in diesem Fall sicherlich am allerwenigsten dafür kann. Verantwortlich sind die direkten Vorgesetzten; diese müssen den klaren Bedarf erheben und sie mü ssen auc h den Überblick haben. Ich zweifle nich t, dass die einzelnen Ressortleiter und Abteilungsdirektoren und Abteilungsleiter diesen Überblick haben und der Landesregierung, den einzelnen Assessoren, ganz klar die Vorschläge machen können, wo man abbauen, umstrukturieren könnte, wo man eventuell Leute ersetzen könnte, wo eben Spielräume und Mobilität möglich sind. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Herr Abgeordnete Holzmann, bitte. HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. Sono d'accordo sull'emendamento, quindi sicuramente rispetterò i tempi che mi sono stati accord ati per l'intervento, 3 minuti. Non so però esattamente cosa si prefigge come scopo il proponente dell'ordine del - 105 - giorno, perché si parla del personale della Provincia, ma non degli enti derivati. Ad esempio, le Unità Sanitarie Locali c'entrano o non c'entrano? In secondo luogo, una verifica sul qua ntitativo di personale nec essario all'Amministrazione provinciale non può prescindere dalla valutazione delle nuove competenze che verranno rich ieste e sicuramente ottenute in questi ultimi quattro mesi durante i quali il Sottosegretario Bressa resterà in c arica. Attraverso i suoi tavoli di ascolto capirà che sarà necessario varare qualche norma di attuazione per garantirsi applausi ancora più consistenti nella prossima occasione a utunnale. Stabilire quanto personale servirà alla Provincia nei prossimi anni credo implichi almeno sei mesi di lavoro. Ci sarà sicuramente da lavorare visto che ci sono 8.000 dipendenti dell'Amm inistrazione provinciale , 7.000 dipendenti delle U SL e in più i dipendenti degli altri piccoli enti derivati. Ci sono poi i pensionamenti, le signore e i signori in maternità assenti dal lavoro, e quindi sarebbe opportuno che si dicesse anche se ci si riferisce soltanto al personale di ruolo o anche a quello inserito a tempo determina to o con incarichi d i prestazio ne d'opera . Questo dall'ordine del giorno non si vede, per cui sarebbe utile se il collega facesse un emendam ento esplicativo, perché, ripeto, il personale a tempo determinato non viene menzionato. Ne consegue che se la Giunta dovesse approvare questo ordine del giorno, non sappiamo se lo studio dovrà riguarda re soltanto il personale di ruolo o anche quello assunto temporaneamente con contratto d'opera. C'è poi tutto il discorso dei primari os pedalieri che hanno incarichi a tempo determinato, e quindi anche per loro va fatto questo tipo di valutazione. Sarebbe dunque opportuno che l'ordine del giorno fosse un po' più chiaro, e sicuramente allungare il periodo da tre a sei mesi consentirebbe uno studio più approfondito e quindi una soluzione da proporre più rispondente alle nec essità dell'Amministrazione provinciale. Grazie. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Effettivamente il collega Pöder è partito alla grande con questo ordine del giorno, ha fatto una tabellina numericamen te precisa alle unità e per la quale lo ringraz io, perché mi ha ed otto di una situazione specifica. Ma alla fine, dopo avere fatto uno sforzo di non poco conto per compiere questo specchietto della situazione, sembra si sia stufato e quindi h a semplicemen te invitato la Giunta a presentare questo stud io al Consiglio entro tre m esi. Allora, se è vero che tutto l'ambito pubblico locale ha bisogno di 30.000 dipendenti per fare funzionare una Provincia come questa, Lei non può pretendere che quello stesso personale in tre mesi sia in grado di fornire quello che chiede. Questa richiesta, caro Pöder, non l'ha fatta ad una azienda privata, dove se avesse posto come termine categorico - 106 - un mese sarebbe riuscito ad averlo in 25 giorni, l'ha fatta ad un ente pubblico che si muove come un elefante. Non a caso il collega Leitner, molto più avveduto di Lei in quanto conosce meglio il personale provinciale, dice che ci vogliono sei mesi. Secondo me siete tutti e due un po' ottimisti, io proporrei infatti dai nove ai dodici mesi per non avere una risposta azzardata. Ritengo comunque, obiettivamente , che ci vogliano alm eno sei mesi, quindi sono convinto che Lei ac cetterà questo emendame nto. La prossima volta La pregherei di essere meno fiducioso sulle possibilità di ottenere un risultato del genere nel giro di tre mesi, perché un'analisi delle possibilità e degli effetti di un blocco per uno o due anni pone nella condizione di avere almeno un mese per capire cosa vuole dire. Il collega Holzmann, inoltre, ha appena detto che non si capisce bene se intende il personale di ruolo, comandato o non di ruolo, se comprende o no i primariati, le USL ecc.. Effettivamente la polenta è talmente grassa e lunga che anche i 12 mesi che ho proposto io non s arebbero sufficien ti. Di conseguenza approvo quanto proposto dal collega Leitne r e penso lo farà anche Lei. Ritengo comunque che Lei è eccessivam ente ottimista e che lui è ottimista, perché secondo me, e lo dico con un certo realismo pragmatico, ci vorrebbe almeno un anno. Se poi riusciranno a farlo in sei mesi, vorrà dire che effettivamente potremo lic enziare q ualcuno perché sono troppi. Grazie. PRÄSIDENT: Danke. Frau Vizepräsidentin, bitte. ZENDRON (GAF-GVA): Grazie, signor Presidente. Noi non siamo d'accordo con questo emendamento che propone sei mesi invece di tre. Io non so quanto ci si metta ad esaminare la situazione, ma comunque secondo noi un blocco delle assunzioni non risolve i problemi dell'Amministrazione. Qui si parte da un presupposto che non condividiamo, e cioè che di per sé un certo numero è esagerato, tuttavia quando le competenze sono tante, ci deve essere anche personale adeguato. In certi settori probabilmente è troppo e in altri è carente, ed è su questo che bisognerebbe fare uno studio. Sicuramente è meglio avere sei mesi di tempo invece che tre per fare un'analisi più adeguata, ma non con questo obiettivo, eventualmente con quello di vedere, settore per settore, assessorato per assessor ato, se i numeri sono a deguati, tenendo conto dei miglioramenti che potranno essere introdotti nell'efficienza del lavoro. Dir e semplice mente di non assumere più nessuno, non è sensato. Voglio ripetere, perché è un punto molto importan te, quanto detto in merito ai controlli nel settore sicurezza. A l riguardo non c'è un numero adeguato di persone che controlli la sicurezza nei ca ntieri e i controlli non vengono fatti nei tempi nece ssari. Questa, ad esempio, è una delle cause dei numerosissimi e gravissimi incidenti che caratterizzano i nostri cantieri, anche pubblici. Di ciò abbiamo discusso molto e a lungo - 107 - quando è stata fatta la legge sugli appalti e ogni volta che ci sono stati dei morti o una emergenza in questo settore. Mi sembra però di potere dire che non è cambiato nulla e questo è l'e sempio m aggiore di c ome sia inutile un blocco del gen ere. Gra zie. PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Willeit, bitte. WILLEIT (Ladins): Wie man es dreht ist es gleich, ob Reorganisation, ob Rationalisierung, ob Optimierung. Ein Stopp kommt einem Abbau gleich. Jeder weiß, dass vorallem in den letz ten 10 Jahren ganze Systeme aufgebaut wurden, um den Arbeitseinsatz zu kontrollieren, nicht nur, um das Arbeiten, das Denken zu lernen, sondern auch um die genaue Kontrolle durchzuführen, wie das Personal eingesetzt wird, wie das Personal arbeitet, welche Aufgaben, welche Ziele, welche Methoden, welche Ergebnisse es erbringen muß. Genaue Prüfstellen sollen dies ständig festhalten. Ich weiß, dass diese Kontrollstellen, die einmal vom A usland kamen, m it ihrer Weisheit, die keine war, weiterhin angewachsen sind. Das wollte ich zu bedenken ge ben. Es gibt bereits einen Stopp für diese oder die andere Sprachgruppe, die ihren Proporz ausgeschöpft hat. Warum soll jene gestoppt werden, die vielleicht noch Freiraum hat? PRÄSIDENT: Danke. Es ist ein weiterer Abänderungsantrag von den Abgeordneten Holzmann und Urzì eingebracht worden. "Nach dem Wort “Untersuchung” die W örter “über den Personalbedarf in den nächsten drei Jahren” einfügen und die Wörter “der Möglichkeit und der Auswirkungen eines Personalaufnahmestopps in der Landesverwaltung befindet auf ein bzw. 3 Jahre” streichen. "Dopo la parola “analisi” inserire il separato periodo: “nella necessità di personale per i prossimi 3 anni”, e stralciare il resto". Ich stelle einen Widerspruch zwischen denen von Ihnen angenommenen 6 Monaten und diesem neuen Abänderungsantrag fest, aber es liegt an Ihnen, das abzuändern, auc h wenn ein W iderspruch enthalten ist. Herr Abgeordnete Pöder, bitte. PÖDER (UFS): Danke. Nein, das ist kein Widerspruch. Die 3 und die 6 Monate beziehen sich auf die Zeit, die w ir der Landesregierung lasse n würden , um hier ein Konzept zu überprüfen und die 3 Jahre beziehen sich auf den Personalaufnahmestopp direkt. - 108 - Ich weiß nicht genau, ob ich dies en Antrag anne hmen soll. Ich we rde im Verlauf dieser fünf Minuten versuchen, hier zu einem Entschluss zu kommen. Ich habe diesen beschließenden Teil bewusst doc h recht weitläufig de finiert, weil es sich um eine M aterie handelt, die natürlich nicht so auf Biegen und Brechen von einem Augenblick auf den anderen mit ganz konkreten Zahlen und Maßnahmen entschieden werden kann. Es geht um 10.000 Landesbedienstete und um die Frage, die Kollege Holzmann aufge worfen hat, nämlich, ob hier auch die Sanitätsbetriebe, die sogenannten angegliederten Betriebe eingeschlossen sind. Wir haben bewusst in diesem Antrag einen Zeitraum gewählt, den wir hier vorschlagen und bereits abgeändert haben, das heißt von 3 auf 6 Monate erweitert haben, was vernünftig war, indem wir die Landesregierung ersuchen wollen, hier wenigstens zu überprüfen, ob ein Personalaufnahmestopp möglich ist. Wir haben auch ein bzw. zwei Jahre Personalaufnah mestopp in den R aum gestellt, obwo hl es unüblich ist, im beschließ enden Te il "Entwe der-Ode r-Bestimmungen" einzufüge n. Es handelt sich doch um eine Maßnahme, die eine Überprüfung ansprechen sollte, und nicht um den Beschluss, einen Personalaufnahmestopp durchzuführen. Das können wir im Landtag in diesem Augenblick nicht m achen, weil es s icherlich nicht in Ordnung wäre. Wir kön nen nur und das w ollen wir, den Auftra g erteilen, dass die Landesregierung e inen Aufn ahmestopp überprü ft. Es hängt sehr viel davon ab, was aus einer Überprüfung der Landesverwaltung oder dieses Personalaufnahmestopps herauskommt. Es hängt vor allem vom Zeitraum ab, wenn man sich entschließen sollte, einen Personalaufnahmestopp wirklich in Gang zu setzen. Es hängt vorallem vom Zeitraum ab, wie lange so ein Aufnahmestopp dauert. Das ist sicherlich eine große Frage. Hier werden drei Jahre vorgeschlagen. Wenn wir diesen Abänderungsantrag annehmen, dann bedeutet das, dass wir als Landtag die Landesregierung auffordern, zu überprüfen, einen Personalaufnahmestopp, der auf drei Jahre befristet ist, zu verfügen. Das könnte problematisch sein, weil die Landesregierung dann nicht überprüfen darf, ob ein Personalaufna hmestopp auch f ür ein Jahr möglich ist. Das ist die Schwierigkeit in diesem Fall. Die Landesregierung könnte ja zum Schluss kommen nach einer Überprüfung: Drei Jahre nicht, aber ein Jahr oder sechs Monate oder zwei Jahre sind immer möglich. Ich werde diesen Abänderungsantrag aber trotzdem annehmen, vor allem deshalb, weil dann die Zustimmung einiger Abgeordneter mehr gesichert ist - das hoffe ich zumindest - und wir dann einer Genehmigung doch ein paar Schritte näher kommen, auch wenn es nur kleine Schritte sind. Die Landesregierung verfolgt, wie wir des öfte ren in Aussagen hören, die P olitik der kleinen Schritte. Dagegen ist in diesem Fall nichts einzuwenden. Wir müssen in P ersonalfragen kle ine Schritte gehen, w eil es sich für unsere - 109 - Verhältnisse wirklich um einen Riese napparat handelt, weil es sich um Menschen h andelt, die dort beschäftigt sind, weil es sich um Dienste für die Bürger handelt. Die Konsumenten, die Kunden der Landesverw altung müssen danac h auch noch siche r sein können, dass im Falle eines Personalaufnahmestopps die Dienstleistungen der öffentlichen Verwaltung nicht schlechter w erden, sondern zumindest gleich bleiben oder, wie ich vermute, noch besser werden. Ich nehme diesen A ntrag an. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der A bgeordnete Urz í. URZI' (AN): Grazie, Presidente. One stamente non ries co a comprend ere le perplessità sollevate inizialmente in merito ad una contraddizione fra l'emendamen to proposto dal collega Leitner poco fa e quello che abbiamo ritenuto di presentare noi, e che, ritengo con grande intelligenza politica (le valutazioni le abbiamo potute seguire e apprezzare), il collega Pöder ha inteso accogliere, garantendo quindi a quest'A ula la possibilità di ragionare più approfonditamente su questa ulteriore proposta che va ad integrare il testo dell'ordine del giorno. Attraverso gli interventi del collega Holzmann abbiamo già espresso de lle perplessità di fondo sullo spirito che animava i presentatori dell'ordine del giorno. Le perplessità quindi le abbiamo sufficientemente illustrate e non intendiamo tornarci sopra. Intendiamo invece chiarire il senso della nostra proposta, che è quello di garantire un impegno preciso da parte della Giunta provinciale, attraverso un'assunzione di responsabilità dello stesso Consiglio, in merito alla presentazione a quest'Aula, in un lasso di tempo ragionevole , di una seria analisi sulla necessità di personale per i prossimi tre anni nell'ambito dell'A mministra zione prov inciale. Con questa formula estremamente sintetica e leggibile intendiamo colmare quella una lacuna che abbiamo già indicato. Ossia, vorremm o che l'Amminis trazione abbia la possibilità di fare un ragionamento complessivo su tutto quel personale che, direttamente o indirettamente, in una forma... E' già esaurito il tempo? Non sono abituato a parlare solo 3 minuti, signor Presidente, e quindi ho difficoltà a regolarmi. Chiedo scusa e concludo rapidamente il ragionamento, anche se purtroppo sono costretto a troncarlo a metà, dicendo che con questa proposta garantiamo una seria verifica su ciò che sarebbe opportuno fare e investire per i prossimi tre anni in provincia di Bolzano pe r quanto attiene il comparto del personale. Un'analisi seria non la si rifiuta ma i, ed essendo questa la ragione che ci ha spinti, ritengo possa essere tranquillamente a ccolta, nel senso di c iò che amp iamente ha avuto occasione di affermare il collega Pöder. G razie. PRÄSIDENT: Danke. Frau Abgeordnete Kury, bitte. - 110 - KURY (GAF-GVA): Herr Präsident, wir sind gerade dabei einen Abänderungsantrag zu formulieren. Inzwischen möchte ich mich positiv zum Antrag von Kollegen Holzmann aussprechen. Die Unterschrift ist nicht zu entziffern. Damit ist gezeigt worden, dass diese Gespräche über das Problem Personal in der Landesverwaltung schon sinnvoll sind. Wir sind zum Ende gekommen, nach verschie denen Erwägungen vo n verschiedenster Seite, dass man doch irgendwa nn einen Konse ns findet für eine Formulierung. Dafür bin ich den Einbringern dankbar, aber auch den Einbringern von Abänderungsanträgen, denn nun hat man eine Formulierung gefunden, die auch von uns ohne weiteres mitgetragen werden kann, obwohl wir uns ursprünglich gegen d iesen Personalaufnahm estopp ausgesproc hen haben. In dieser Formulierung geht es nur mehr darum, dass die Landesregierung innerhalb von sechs Monaten eine Untersu chung vorlegen soll üb er den Pesonalbe darf in den nächsten drei Jahren. Ich denke, das ist mehr als sinnvoll. Das heißt, dass man wirklich genau verifiziert welche Entwicklung wir wollen, das heißt die Landesregierung bzw. der Südtiroler Landta g wollen, in welchen Bereichen wir Personal abbaue n wollen, in welchen Bereichen wir dagegen z usätzliches Personal einsetzen wollen. Es ist ganz wichtig, da ss man da rüber Bescheid w eiß und vorallem, dass man pla nt. Ja zu diesem beschließenden Teil, allerdings unsere Enthaltung zu den Prämissen, da dort doch sehr viel von diesem Aufnahmestopp die Rede ist, der uns skeptisch stimmt, weil undifferenziert generell gesagt wird, wir haben genug Personal, wobei wir genau wissen, dass es unterschiedlich ist. Ich würde mich strikt dagegen zur Wehr setzen, wenn man im Schulbereich sparen würde. Ich kö nnte mir vorstellen, dass das dem Landeshauptmann schon ins Konzept passen würde und auch einigen anderen in diesem Saale. Ich denke, dass man vor a llem in der Schul- und Sanitätspolitik nicht gener ell alles über einen Leisten schlagen kann, sondern dass man sehr differenziert vorgehen und schauen muss, welche Entwicklung wir wollen, was wir in den letzten drei Jahren tun wollen. Insofern ein Ja zum beschließenden Teil und eine Enthaltung zu den Prämissen, allerdings hoffe ich, dass der Einbringer des Abänderungsantrages unsere n Änderun gsantrag a uch noch a kzeptiert. PRÄSIDENT: Danke. Es kommt noch ein von der Frau Vize präsidentin Zendron und der Abgeordneten Kury eingereichter Abänderungsantrag. Ich ersuche um einen Moment Geduld. Hier ist folgender Abänderungsantrag: "Hinzuzufügen: “getrennt nach Ressorts”". "Aggiung ere: “distinta per dipa rtimenti”" . - 111 - Frau Abgeordnete Kury, Sie haben das Wort für die Erläuterung, bitte. KURY (GAF-GVA): Danke. Wie bereits vorher erklärt, können wir diesen Abänderungsantra g... ABGEORDNETER: (unterbricht) PRÄSIDENT: Frau Abgeordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Entschuldigung. Herr Präsident, ich höre hier Protestrufe. Herr Präsident, nur einen A ugenblick, damit wir alle studieren können, ob es zu verantworten ist, dass dieser Abänderungsantrag in den Abänderungsantrag des Kollegen Holzma nn integriert wird. PRÄSIDENT: Herr Pöder, nehmen Sie den Abänderungsantrag an? PÖDER (UFS): Vielen Dank, Herr Präsident. Ich erkenne irgendwann meinen ursprünglichen Antrag nicht mehr wieder. Solange er besser wird, habe ich nichts dagegen. Es ist sicherlich auch leichter für die Mehrheit zuzustimmen, denn wir sind hier, um die Dinge besser zu machen. Wenn Beschlußanträge eingebracht werden, können und sollen sie abgeändert werden, um sie besser zu machen. Ich sehe auch im Gesicht des Landesrates Hosp und auch in jenem des Personallandesrates eine gew isse Freude darüber, dass wir ständig Ve rbesserungen an diesem Beschlußantrag anbringen. Ich nehme diesen Abänderungsantrag an. Ich hoffe, dass Kollegin Klotz auch damit einverstanden ist, dass wir diesen Antrag annehmen, weil er durchaus sinnvo ll ist. Er macht Sinn. Das ist der Ausdruck, den Kollege Pahl kritisiert hat. Ich halte diesen Ausdruc k für durchaus angebracht. Ein e Sprache ändert sich im Laufe der Zeit. Ich glaube, in diesem Falle wird durch das "Sinn machen" ein solcher Antrag, eine Initiative, ein Vorschlag, sicherlich noch mehr und aktiver gewürdigt. Es unterstreicht diese positive Aussage zu einem Vorschlag. Der Abänderungsantrag sieht vor, dass die Überprüfung der gesamten Situation getrennt nach Ressorts g emacht wird. Ich hatte das e igentlich als selbstverständlich vorausgesetzt, aber es ist gut, dass wir das präzisieren in unserem Beschlußantrag, denn es sind hier verschiedentlich Fragen aufgetreten, auch von Seiten des Kollegen Holzmann, ob alle Bere iche einge schlossen wären, ob auch die Sanitätsbetriebe e ingeschlossen wä ren. Ich habe die Auflistung nach Ressorts gemacht. Ich habe die einzelnen Zahlen von Landesrat Sau rer erhalten und sie s timmen, dies wurde auch von Landesrat Kofler - 112 - bestätigt. Ich hätte mich schwer gewundert, wenn die Zahlen nicht gestimmt hätten, denn von Landesrat Saurer sind wir in der Regel gewohnt, präzise Auskünfte zu erhalten. Der Antrag wird angenommen. PRÄSIDENT: Danke. Frau Abgeordnete Kury, Sie haben das Wort für d ie Erläuterung des Antrages, bitte. KURY (GAF-GVA): Danke a n Herrn P öder, dass er es auch so sieht, dass dieser Abänderungsa ntrag sowohl Sinn ha t, als auch aktiv Sinn macht. Ich denke schon, dass das im ursprünglichen Antrag eigentlich enthalten war. Wenn ich die Prämissen Ihres Antrage hernehme, Herr Pöder, haben Sie bereits vorgeschlagen, dass die Ressorts prüfen sollten welche Au swirkungen ein Aufnahmestopp hätte. Sie haben bereits vorgesehen, dass die Ressorts differenziert vorgehen und nicht alle Stellen pauschal behandelt werden. Nur, im beschließenden Teil, so wie er jetzt abgeändert worden ist, war dieser Aspekt, dass man die U ntersuchung getren nt nach Ressorts macht, nicht mehr explizit erwähnt. Ich glaube, dass es doch noch notwendig ist, das noch einmal zu beschließen, weil nicht unbedingt P rämisse und besch ließender Teil ange nommen werden müssen. Ich möchte noch einmal bestärken, das, was Herr Pöder bereits gesagt hat. Es ist schon wichtig, dass man hier na ch der besten Lö sung ringt, und ganz sich erlich ist es in dem Fall positiv, wenn man bereit ist, über Vorschläge von verschiedener Seite nachzudenken. Herr Pöder hat vorhin fünf Minuten lang nachgedacht. Am Ende ist er zum Schluss gekommen, daß man den Änderungsantrag akzeptieren kann. Vielleicht können wir an die ser geme insam gefundenen Lösung doch noch w eiter arbe iten. Wir haben beschlossen, diese Untersuchung getrennt nach Ressorts zu fordern. Innerhalb von sechs Monaten sollte diese stattfinden und sie sollte sich auf die nächsten drei Jahre beschränken. Es bleiben natürlich immer noch Aspekte, die eine Vertiefung bräuchten, wie z.B. die Frage: Ist die Schule mitenthalten oder nicht? Die Schule hat immerhin eine Sonderstellung. Die Lehrer sind weiterhin Staatsangestellte, obw ohl sie einen Landeszusatzvertrag haben. Man sol lte noch präzisieren, ob von dieser Untersuchung die Lehrer mitbetroffen sind oder nicht, ob sie sich nur auf die Landesbediensteten im engeren Sinne bezieht ode r eventuell auch auf Staatsa ngestellte im Landesd ienst. Wir können uns im Großen und Ganzen mit der Formulierung, wie sie jetzt getroffen wurde, se hr wohl einverstand en erklären. Ich bedanke mich beim Kollegen Pöder, aber auch bei den Kollegen, die den Abänderungsantrag eingereicht haben, dass es doch gelungen ist, im Konsensweg eine Formulierung zu finden. Vielleicht ließe sich auch - 113 - in anderen Fällen im Dialog ein Konsens in der einen und anderen schwierigeren Frage finden. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Urzì, bitte. URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. Il dibattito mi sembra si stia svolgendo sui binari della ragionevolezza, e questo è molto importante. Non capisco però perché questa cosa abbia provocato un atteggia mento ilare da pa rte dei colleghi, visto che h o fatto una semplicissima constatazione. Quando si dice che ci sono il desiderio e l'aspirazione ad avere la possibilità di leggere in maniera completa e articolata delle nec essità di personale per i prossimi anni e si demanda alla Giunta provinciale il compito di svolgere questo studio, quando poi ci si inserisce su questo per richiedere una chiara differenziazione nell'ambito di questo studio per dipartimenti in modo da capire dove esistono le maggiori lacune di personale e dove questo è al comple to, quindi per capire se e siste nell'ambito dell'Amministrazione una differente e sproporzionata ripartizione di personale a van taggio di una certa branc a e a svantaggio d ell'altra, mi sembra si possa trarre la conclusione positiva che ho tratto, ossia che si ha la reale e seria intenzione di fare un'analisi piena, completa, ragionevole e costruttiva della situazione attuale. Si vuole scattare una fotografia per sapere agg iornare le iniziative future , ad esempio per q uanto riguarda la definizione degli organici per singolo dipartimen to, in merito al reclutamento di personale. Questo credo vada nell'intere sse dell'intera comunità che gode del servizio che gli uffici, l'Amministrazione e i singoli dipartimenti offrono . Ciò mi spinge a dire che è realme nte opportuno e importante prevedere questa chiara distinzione nell'ambito della analisi che si intenderà poi sviluppare per dipartimenti. Più tardi avrò l'occasione e il tempo per potere approfondire le mie valutazioni, ma da qui deriva un'ulteriore considerazione, e cioè che nell'ambito di questa analisi c'è la necessità di distinguere maggiormente prevedendo una lettura analitica dei dati per quanto attiene i diversi gruppi linguistici, e in questo senso il nostro gruppo politico, grazie al cortese sostegno offerto dal collega Seppi, presenterà un emendamento a quello appena presentato. Grazie . PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordneter Seppi hat das Wort, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Volevo collegarmi alla ragionevolezza appena enunciata dal collega Urzì, ragionevolezza evidentemente condivisa solo dai banchi delle opposizioni c he su temi così imp ortanti prendono la parola e dimostrano interesse, attenzione a quanto questo prob lema stia loro a - 114 - cuore. Tale sensibilità non è invece visibile da parte dei partiti della maggioranza che, anche su un tema così inte ressante e importante, sia per il presente che per il futuro, non partecipano minimamente al dibattito, creando quella impressione di disinteresse che non è auspicabile in un Consesso dem ocratico nel quale a nche la loro opinione ha peso. Q uesta è una considerazione che va fatta, perché non riesco a capire come mai non ci sia il coinvolgimento di tutti i consiglieri su un tema d i tale importanza. Ognuno però segue le proprie linee di principio e, com e diceva il collega Urzì, finalmente la questione è sui binari giusti della ragionevolezza. Ma a questo punto devo considerare che la ragionevolezza è una dote che illumin a solame nte i mem bri della m inoranza , ne prendiam o atto anch e in questa circostan za. Accettiamo sicuramente quello che la collega Kury propone, e cioè distinguere per dipartimenti, anche s e a questo punto ho seri dubbi sul fatto che in sei mesi si possa arrivare a costruire tutta questa realtà che non verrà svolta da dipendenti privati, ma pubblici, e di conseguenza bisogna lasciare c he l'elefante piano pia no riesca a muo versi e a creare una situazione che possa essere considerata attinente alla ric hiesta. Sei mesi li ritengo un tempo molto limitato, e quindi presenterei un ulteriore emendamento per portarlo almeno a dodici. Se infatti acc ettiamo qu esta divisio ne per dipa rtimenti, i dipendenti pubblici provinc iali in sei mesi non saranno in grado di svolgere questo lavoro, quindi dobbiamo predisporre un altro eme ndamento e porta re il termine a dodici m esi. Non si può più. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Leitner, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Wenn der Einbringer gesagt hat, dass er seinen Beschlussantrag nicht so richtig wiedererkennt, dann gilt das für mich noch mehr. Wir haben drei Abänderungsanträge, die alle eine Verbesserung des ursprünglichen Textes bewirken wollen. Es wäre angebracht, dass man jetzt einen Einheitstext über diese ganzen Abänderungsanträge hätte, um genau im Blick zu haben, was man de nn nun genau beschließt. Wir haben einmal die Frist von drei auf sechs Monate angehoben, dann wurde der Antrag von AN eingefüg t und jetzt der Abän derungsantrag der Grünen, der spezifiziert, dass die Untersuchungen auf die einzelnen Ressorts aufgeteilt bzw. getrennt nach Ressorts durchgeführt werden sollen. Eines ist klar, auch wenn die Landesregie rung offenbar kein großes Interesse daran hat, die interne Aufteilung zu verbessern. Ich nütze die Gelegenheit bei diesem Abänderungsantrag auf etwas hinzuweisen was der Bürger sehr stark verspürt, wenn er sich an Landesämter wenden muss, nämlich, das s diese Bürgern ähe auch wirk lich - 115 - dokumentiert wird. Ich habe er ste heute mit einem Bürger Kontakt gehabt, der mir einen Brief des Volksanw altes gezeigt hat, w o ein Abteilungsdirektor eigentlich alles and ere als Bürgernä he bewie sen hat. H ier gibt es sicher viele Verbesserungsm öglichkeite n. Grundsätzlich braucht es eine klare Bestandsaufnahme, klare Richtlinien, wie man in Zukunft die verschiedenen Landesdienste organisiert, wie man das Personal einteilt. Hier braucht es sicherlich auch klare Vorgaben von Seiten der Ressortleiter. Es ist mir bekannt, dass einige Ressortleiter zusätzliches Personal wollen. Ich frage nach, welchen Kriterien heute Pe rsonal angestellt w ird. Es braucht innerhalb der Landesverwaltung klare Richtlinien, um entscheiden zu können, ob Personal notwendig ist oder nicht. Dass man getrennt nach Ressort vorgeht, ist sicherlich sinnvoll. Deshalb ist auch dieser Abänderungsantrag insgesamt eine Verbesserung der eigent lichen Zielsetzung. Es wäre vernünftig, Herr Präsident, wenn man jetz t den Text, den wir beschließen, noch einmal zusammenfassen würde, um nicht Konfusion zu betreiben, denn wir haben drei Abänderungsanträge, die alle etwas anderes verlangen, aber nur in Kombination sinnvoll sind. Ich schlage vor den Text, den wir nun beschließen, zu verlesen. PRÄSIDENT: Es gibt noc h einen A ntrag. Herr Abgeordneter Leitner, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Das hab e ich nicht gewusst. PRÄSIDENT: Folgender Abänderungsantrag wurde von den Abgeordneten Urzí und Minniti ein gereicht: "Nach dem Wort “Ressorts” hinzufügen “wobe i gleichzeitig die Daten nach Sprachgruppen aufzuschlüsseln und zu analysieren sind”". "Dopo le parole “dipartimenti” sono aggiunte le parole: “ma garantendo al contempo anche la lettura analitica dei dati per gruppi linguistici”". Herr Abgeordneter Pöder, Sie erhalten sofort den Text, bitte. PÖDER (UFS): Vielen Dank, Herr Präsident. Dieser Antrag ist durchaus sinnvoll. Ich möchte aber schon die Einbringer fragen - ich glaube, Kollegen Holzmann -, wer diesen Antrag un terzeichnet hat? ABGEORDNETER: (unterbricht) - 116 - PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Pöder, bitte. PÖDER (UFS): Ich glaube, dass das ohnehin geschehen wäre, aber ich bin dafür. Ich halte ihn für eine Verbesserung und Präzisierung meines Antrage s. Jetzt wird die ganze Sache doch unübersichtlich. Kollege L eitner hat gesagt, er möchte einen Einheitstext haben. "Wobei gleichzeitig die Daten nach Sprachgruppen aufzuschlüsseln und zu analysieren sind." Ich glaube, das wäre ohnehin geschehen. Ich kann mir nicht vorstellen, dass die Landesregie rung die Überprüf ung aller Daten durchführt, ohne auch die Sprachgruppensitua tion zu berü cksichtige n. Ich nehme diesen Antrag an, weil Kollege Willeit diesen heftigen, aber richtigen Ausdruck verwendet ha t, dass eine Sprachgruppe ohnehin schon von einem Aufnahmestopp betroffen ist. Wenn man das ganz genau nach Sprachgruppen aufschlüsselt und analysiert, dann könnte ma n hier sehe n, ob vom Aufnahmestopp z.B . alle Ressorts berührt werden sollen, oder ob man beim Aufnahmestopp je nach Sprachgruppe Untersc hiede ma chen sollte . Ich glaube, dass man bei einem Aufnahmestopp keine Unterschiede zwischen den Sprachgruppen machen kann. Man kann höchstens Aus nahmeregelungen - und das ist sicherlich auch im Sinne der Einbringer dieses Antrages - bei einem Aufnahmestopp machen, wenn es den P roporz berührt. De r Proporz ist in jedem Fall einzuhalten. Wenn wir Personal aufnehmen müssen, um den Proporz in irgendeiner Weise anzugleiche n, weil durch Abgänge vielleicht ein Ungleichgewicht entstanden ist, dann müssen wir diese A u s n a h meregelungen in einem e ve ntue lle n Be sc hluss, de r wir klic h e in e n Personalaufnahmestopp definiert, be rücksichtigen. Wir können nicht sage n, dass wir kein Personal mehr aufnehmen. Dann würde irgendwo für eine Sprachgruppe ein Ungleichgewicht entstehen, wir müssten das aber ausgleichen und müssten dann sagen, dass wir einen Aufn ahmestopp für zw ei Jahre beschlossen haben, daß also für zwei Jahre der Proporz für uns n icht mehr anwendbar ist. Das ge ht nicht. Ich glaube, dass wir in diesem Zusam menhang im w esentlichen schon eine Verbesserung auch mit diesem Antrag erreichen. Ich bin allerdings mittlerweile selbst beim Überlegen, ob wir nicht einen Ersetzungsantrag einbringen sollten, um einen Einheitstext des gesamten Beschlußa ntrages ... PRÄSIDENT: Den Einheitstext verlese ich Ihnen schon. Wir haben ihn schon vorbereitet. - 117 - PÖDER (UFS): Das ist sehr positiv. Wir sind von Ihnen gewohn t, dass Sie präzise und schnell arbeiten . Das erspart uns einige Arbeit. Da s ist zu begrüßen, das s wir bei der Beschlussf assung auch w issen, worüber w ir abstimmen. Ich nehme diesen Abänderungsantrag an. PRÄSIDENT: Danke. Ich verle se den Text zum besseren Ve rständnis: "Innerhalb von sechs Monaten eine Untersuchung über den Auswa hlbedarf in den nächsten drei Jahren vorzulegen und zwar getrenn t nach Ressorts, w obei gleichzeitig die Daten nach Sprachgruppen aufzuschlüsse ln und zu analysiere n sind." Abgeordneter Urzì hat das Wort für die Erläuterung seines Antrages, bitte. URZI' (AN): Grazie, Presidente. Nel corso del nostro precedente intervento abbiamo già annunciato che c'era la necess ità di prevedere una ulteriore specifica nell'ambito del testo che via via si è andato confezionando. La nostra volontà era quella di garantire una lettura la più possibile completa del dato finale che emergerà dall'analisi che la Giunta provinciale vorrà commissionare per una valutazione precisa, chia ra e leggibile di quello che potrà essere il bisogno futuro di personale nei prossimi tre anni. Le colleghe Kury e Zendron hanno ritenuto opportuna l'aggiunta di un passaggio che con intelligenza il collega Pöder ha accolto e che prevede la distinzione per dipartim enti nell'ambito della analisi che si andrà a comporre, in modo da verifica re dove esiste un esubero e dove esiste una mancanza. Noi prevediamo, invece, la possibilità di garantire allo stesso tempo una lettura analitica dei dati per gruppi linguistici, perché in un dato dipartimento può esistere un esubero di personale, ma bisogna capire esattamente come questo personale è distribuito in base al gruppo etnico di appartenenza. Questa è una condizione richiesta e importan te nell'ambito della struttura dell'Amministrazione pubblica, quindi è opportuno evidenzia rlo nell'analisi che si andrà a comp orre. Esiste il dipartimen to dove possono ess ere dimostrate ampie lacune per quanto riguarda gli organici, ma vogliamo sapere se queste riguardano, oltre al personale ne l suo comp lesso, alcuni gruppi linguistici piutto sto che altri, e quali. Lo spirito di questo nostro emendamento credo possa essere accolto serenamente da tutti i gruppi rappresentati in questo Consiglio, in modo particolare dal nostro gruppo linguistico e da quello che rappresenta il collega Willeit, perché è necessario comprendere anche dove si colloca esattamente il grup po linguistico ladino nell'am bito della pianta organica della Provincia autonoma di Bolzano, e con quali funzioni. Una vo lta per tutte vogliamo permettere di fare una radiografia piena e compiuta della situazione? Questo è lo strumento che noi pro poniamo. G razie. - 118 - PRÄSIDENT: Danke. Frau Abgeordnete Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): Zur Geschäftsordnung. Es hat zwar mein Kollege erläutert, dass er den Antrag annimmt, die Frage ist aber, ob uns als Gruppe noch die drei Minuten zustehen? PRÄSIDENT: Bitteschön. KLOTZ (UFS): Danke, Herr Präsident. Die Daten nach Sprachgruppen aufzuschlüsseln und zu analysieren finden wir positiv. Es ist interessant, das Ganze einmal unter diesem Aspekt zu überprüfen und zu sehen, was dabei herauskommt. Man hat in der italienischen Berufsschule gesagt, dort seien so un d so viel Angestellte, viel zu viele Angestellte, die würden dort nicht ganz gut arbeiten. Andere haben vielleicht gesagt: "In einem deutschen Assessorat, da werden einige Beam te mehr oder weniger zum Nichtstun verurteilt. Das sind vielleicht Beamte, die nicht so verlässlich oder politisch nicht ganz zuverlässig sind." Das hat man öfter gehört. Ich meine nicht Sie, Herr Landesrat, ich meine frühere Beamte, von denen ich weiß, dass sie im Grunde genommen verblieben, aber, dass man ihnen nicht die ihren kraft ihres Amtes zustehenden Aufgaben gegeben hat. Der Eine ist Experte für Naturwissenschaften geworden in dieser Zeit. Er hat sich einfach ein schönes Hobby sich zugelegt, das ihm ein Leben lang Freude bereitet hat. Irgendwann ist er doch in Pension gegangen und hat in die Pension diesen ge istigen Profit mitgenom men. Deswegen ist es gut, wenn diese Maßnahme dazu beitragen kann, dass auch gewisse Vorurteile ausgeräumt werden und man dort, wo es sich zeigen sollte, dass tatsächlich die Verhältnismäßigkeit nicht g egeben ist, eingreift. PRÄSIDENT: Danke. H err Abge ordneter W illeit, bitte. WILLEIT (Ladins): Ich bleibe auf der Seite vom Heiligen Thomas, der immer etwas gezweifelt hat, weil nämlich die Proporzfrage nicht eine so einfache Frage ist. Auch die bestehende Verteilung ist nicht unbedingt auf Ressorts zu beziehen. Es ist nicht gesagt, dass in einer Abteilung das Personal nach Sprachgruppen aufgeteilt ist, absolut nicht. Es gibt Abteilungen, wo nur eine Sprachgruppe vorhanden ist, zum Beispiel die Abteilungen Deutsche Kultur ode r Italienisc he Kultur, um nur zw ei zu nenn en. Also ist der Bezug auf Ressorts nicht ganz richtig. Wir wissen, dass die Aufteilung nach Gehaltsebenen, nach Profilen, vorgenommen wird, Personal der A-, B-, C-Kategorie. Die Verteilung wird mehr oder weniger nach - 119 - Bedarf gemacht. Dies bedeutet, dass bei irgendeinem Eingriff in Richtung Personalstopp oder -abbau mit Beibehaltung des Proporzes dieser Maßnahme eine genaue Analyse des Proporzes vorangehen muss. Denn a uch die Aussc hreibungen der Ste llen sind unterschiedlich. Die einen Stellen wurden ausge schrieben, in letzter Z eit sind sie voll besetzt. Die anderen sind nicht ausgeschrieben worden, sind unterbesetzt, nicht nur von der einen oder anderen Sprachgruppe, sondern auch von dieser und jener Abteilung. Wenn man diesen Abänderungsantrag in diesem Sinne aufnimmt, dass jeglicher Entscheidung die Analyse der Besetzung in Bezug auf die Sprachgruppen vorangehen muss, dann wäre der Antrag eher annehmba r. Ich glaube, dass man den Bedarf miteinbeziehen muss und immer davon ausgehen muss, daß die Notwendigkeit gegeben ist, den Aufgaben nachzugehen, die Kompetenzen wahrzunehmen, neue Kompetenzen wahrzunehmen, dann erst darf die Frage gestellt werden, ob es notwendig ist, die abgehende Anzahl von Personal wieder zu ersetzen. An erster Stelle steht aber doch der Bedarf an Pe rsonal. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort g eht an die A bgeordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Danke, Herr Präsident. Ich teile die Bedenken, die Herr Willeit gesagt hat, nämlich, dass Ressort und Sprachgruppe, die Analyse dieser beiden Sachen, eigentlich nicht verm ischt werden sollten. Das eine ist eine Frage: Wie viel Personal braucht ein Ressort? Wir hatten immer diese Frage ausgiebig diskutiert. Wie viel Personal haben wir zur Zeit, wie ist die Arbeit dort gelagert, wie soll die Zukunft geplant werden, wa s kann optimiert we rden in diesem R essort? Wollte der Landesrat etwas zur Klärung dieser schwierigen Frage sagen? Dann würde ich gerne unterbrechen. ABGEORDNETER: (unterbricht) PRÄSIDENT: Abgeord nete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Vielleicht hätten Sie uns jetzt schon etwas zu sagen, was unsere grauen Zellen anregen könnte, noch vertiefter dieses Problem zu diskutieren. Eines ist die Ressortgeschichte. Da hätten wir sehr gerne zugestimmt, dass man überlegt, wieviel Personal man in Zukunft bra ucht bzw., weil da s auch eine Planung der Ressorttä tigkeit mit sich gebracht hätte. Ich kann das im Bereich Schule gut nachvollziehen. Wenn ich weiß, wie viel ich Personal in Zukunft brauche, dann setze ich voraus, dass ich mir auch - 120 - Gedanken darüber gemacht habe in welche Richtung sich die Schule in Südtirol entwickeln soll, w ie die Integration vollzoge n werden soll. Nun kommt diese schwierig e Frage, die Ko llege Urzí gestellt hat, nämlich die Geschichte mit den Sprachgruppen. Das hat miteinander nichts zu tun. Wenn ich wissen will, wie die Sprachgruppen in Südtirol im öffentlichen Dienst aufgeteilt sind, dann muss ich nicht nur die Landesverwaltung nehmen, inklusive Sanität, sondern muss ich natürlich vorallem die Staatsstellen hernehmen und dort schauen, wie das Personal aufgeteilt ist. Da muss ich d ie privatisie rten staatlichen Stellen nehmen, wie z.B. Eisenb ahn, Post. Deshalb kann ich der Vermischung dieser Problematik - einerseits Persona lbestand und Planung für die Zukunft und andererseits die Frage nach der sprachgruppenmäßigen Aufteilung - nichts abgewinnen. Ich würde dem Kollegen Pöder nahe legen, noch einmal darüber nachzudenken, ob dieser Antrag wirklich sinnvoll ist und ob er nicht eventuell die ganze Problem atik verwässe rt oder auf ein Ge leis bringt, das nichts miteinander zu tun ha t. Vielleicht wäre der Abgeordnete Urzí im Sinne des Konsens, den man vorher gefunden hat, bereit, seinen Abänderungsantrag zurückzuziehen, sonst sind wir wieder gezwungen, uns der Stimme zu enthalten, was mir nach dieser Diskussion Leid täte, Herr Präsident. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Leitner, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Auf die le tzte Aufforderung der Kollegin Kury hin, möchte ich wissen, ob Kollege Urzí diesen Antrag aufrecht hält oder ersetzt. Sollte dies der Fall sein, müsste man ihm die Zeit geben, das auch zu formulieren. Ich sehe, er formuliert schon. Infolgedessen werde ich kurz Stellung nehmen, indem ich sage... PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Leitner, Entschuldigung wenn ich unterbreche. Es ist nicht meine Art, aber nachdem der Abgeordnete Pöder den Abänderungsantrag angenommen hat, ist er nicht zu diskutieren. Sie können insgesamt Stellung nehmen. LEITNER (Die Freiheitlichen): Da haben Sie Rec ht. Ich habe das nich t gehört. Dafür entschuldige ich mich. Infolgedessen rede ich zum Antrag selber. Es soll auch darauf Acht genommen werden, dass die Daten nach Sprachgruppen aufzuschlüsseln sind und zu analysieren sind. Ich verstehe das Ansinnen, dass man sagt, wenn z.B. eine Sprachgruppe den Proporz noch nicht erreicht hat, würde sie gestraft, wenn ein genereller Aufnahmestopp - 121 - gelten würde. Das war auch der Einwand vorher von Seiten des Kollegen Willeit, der gesagt hat, es wü rde zum N achteil ein er Volksgruppe w erden. Ich kann diesem Ansinnen durchaus etwas abgewinnen. Man sieht ganz klar, daß, wenn man sich an dieses Thema he ranwagt, man sehr viele Dinge berücksichtigen muss, die eine wesentliche R olle spielen, einmal die Ressorts, der Zeitra um, die Sprachgruppen, usw. Es wäre in diesem Zusammenhang interessant zu wissen, ob die Landesregierung jemals in den letzten Jahren eine ähnliche Bestandsaufnahme in diese Richtung gemacht hat. Ich weiß das nicht. Es kann durchaus sein. Die Thematik an und für sich ist nicht neu. Ich kann mich erinnern, dass wir bei den letzten Haushalten immer wieder von diesem A usufern de s Appara tes der La ndesverw altung gesprochen haben. Es geht hier nicht gegen die Beamten als solche. Es geht um ein Phänomen, wo im Zuge der neuen Kompetenz en für die Autonom ie sicherlich neues Personal notwe ndig war, wo man aber jetzt darüber nachdenken muss, ob nicht eine Grenze erreicht ist und eine neue Vorgangsweise an den Tag gelegt w erden muß. Deshalb meine konkrete Frage: Hat die Landesverwaltung in den letzten Jahren schon irgendetwas in diese Richtung geprüft? PRÄSIDENT: Es ist ein weiterer Abänderungsantrag eingegangen von den Abgeordneten Urzì und Holzmann. Ich setze den Be schlussantrag N r. 5 aus, bis die Übersetzung gemacht ist. Wir kommen zu Beschlußantrag Nr. 2 zurück. Zum Fortgang der Arbe iten, bitte. Herr Abgeordneter Holzm ann, bitte. HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. Vorrei chiedere se è possibile ottenere una breve sospensione della s eduta per conse ntire una riunione delle m inoranze in modo che possano discutere d ella prose cuzione d ei lavori. PRÄSIDENT: Eine halbe Stunde? HOLZMANN (AN): Ja, danke. PRÄSIDENT: Bis 22.40 Uhr. ORE 22.10 UHR ----------ORE 22.45 UHR - 122 - PRÄSIDENT: Die Sitzung wird wieder aufgenommen. Wir sind bei Beschlussantrag Nr. 5, und zwar beim Abänderungsantrag, der von den Abgeordneten Urzí und Holzmann eingereicht wurde: "Den Prämissen werden folgende Worte angefügt: “Wichtig erscheint eine ernsthafte Untersuchung - im Sinne des besch ließenden Teiles - auch in be zug auf die Ergebnisse der Anwendung des Proporzes.”" "Alla premessa sono aggiunte le seguenti parole: “Appare importa nte una seria analisi, nel senso indicato nella parte impegnativa, anche per quanto attiene i risultati dell'applicazione de lla proporzionale”". Herr Abgeordneter Pöder, nehmen Sie diesen A bänderungsantrag an? PÖDER (UFS): Danke, Herr Präsident. Ich bin überrascht, aber auch gleichzeitig dankbar für diesen Abän derungsantrag, den n damit wird in der P rämisse mit Sicherheit ein Teil hinzugefügt, den ich vielleicht durch eine Unachtsamkeit nicht erwähnt habe. Vielleicht war es mir insofe rn nicht wichtig, das z u erwähnen, w eil ich es als Selbstverständlichke it vorausgesetzt habe, aber der Antrag des Ersteinbringers Urzí zum Proporz, um die Ergebnisse zur Anwendung des Proporzes im besonderen hier auch noch zu berücksichtigen, ist sicherlich wichtig und richtig. Bei einem Personalaufnahmestopp soll kein Ungleichgewicht bei der Anw endung des Proporzes entstehen. Wir haben gehört, dass es möglich ist, dass bei einer nicht Nachbesetzung von Stellen ein Ungleichgewicht im Proporz entstehen könnte, und dass wir dann, wenn wir einen Aufnahmestopp ohne Ausnahmeregelungen mache n, in eine Zwangssituation kommen würden und uns irgendwann fragen müssten wie wir Ungleichgewicht im Proporz , wenn es festgeste llt ist, auswetzen können, wenn wir einen Personalaufnahmestopp haben. Das ist dadurch zu machen, indem man eine engbegrenzte Ausnahm eregelung macht, damit nicht dann die Ausnahmeregelungen zur Regel werden. Deshalb erscheint es wirklich wichtig, wie der Einbringer Kollege Urzí und der Zweitunterzeichner Holzm ann meinen, eine ernsthafte U ntersuchung im Sinn e des beschließenden Teiles, auch in Bezug auf die Ergebnisse der Anw endung de s Proporzes durchz uführen. Wir müssen, wenn die ganze Materie Aufnahmestopp überprüft werd en soll und hier geht es wirklich nur um eine Überprüfung, nicht um einen Beschluss für einen Aufnahmestopp - all diese Bereiche berücksichtigen, die einzelnen Ressorts, aufgelistet auf Sprac hgruppen, u nd auch de n Proporz berücksic htigen. Ich glaube, dass es auch hier in diesem Falle eine Verbesserung des Antrages ist, allerdings wird Kollege Leitner kommen und mit Recht sagen, dass wir gerade einen - 123 - Einheitstext gehört haben. Jetzt ist dieser Einheitstext w ieder Schnee vo n gestern und wir müssen uns mit der neuen Variante der Prämisse auseinandersetzen. Es ist nicht üblich, dass man Prämissen abändert. Es ist immer die Frage des Sinnes, warum eine Prämisse abgeändert werden sollte. Es ist auch richtig, dass es hier um einen Beschluss geht, der an die Landesregierung eine Empfehlung abg ibt, in welche Rich tung man untersuc hen soll, was man bei einem Personalaufnahmestopp untersuchen soll. Deshalb ist es durchaus wichtig und richtig, dass man in der Prämisse präzise formuliert und dass man all diese Dinge in die Prämisse hineinpackt, die wir letztlich überprüft haben wollen, denn sonst wäre ein Beschluss relativ weitläuftig, wenn wir nur sagen würden: Landesregierung überprüfe! Wir müssen schon sagen, wohin diese Überprüfung gehen soll, welche Bereich e untersuc ht werden sollen. Hier geht es um die Anwendung des Proporzes. Ob hier vonse iten des Einbringers die Sorge dahintersteckt, Benachteiligungen der einen oder anderen Sprachgruppe befürchten zu müssen, das weiß ich nicht. Das wird er uns in seiner Erläuterung ausführlichst erklären, hoffe ich. Ich kann abschließend sagen, dass ich ihn annehm e. PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordneter Urzì, bitte. URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. A questo punto ci si pone un problema di carattere procedurale che è bene chiarire in tempi utili e una volta per tutte, anche perché abbiamo di fronte a noi degli impegni importanti e precisi, ovvero l'analisi di una serie di ordini del giorno presentati da diverse parti politiche. Già nei primi passaggi mi sembra si sia dimostrata una articolazione complessa del dibattito, e questo è positivo, perché appartiene alla logica della democrazia aggiungere considerazioni ai singoli passaggi, prevedere em endamenti, integraz ioni e considerazion i particolari. Il dibattito fino a ques to punto si è p ertanto articolato in m aniera molto corretta. In quanto presentatore di un emendamento mi chiedevo se ho il diritto di intervenire prima dei colleghi che si iscrivono alla discussione. D evo cioè attendere il mio turno anche se sono presentatore dell'emendamento? PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Urzì, ich möchte Sie nicht unterbrechen. In dem Mome nt, wo der Abge ordnete Pöder sagt, er nimmt den Antrag an, ist es sein Antrag. Ich kann es Ihnen vorlesen. Art. 115, Abs. 5: "Werden Abänderungsanträge zu Beschlussanträgen eingebracht, erklärt der Einbringer des B eschlussantrage s, ob er die Einfügung der Abänderungsanträge in den Beschlussantrag annimmt oder nicht, wofür ihm höchsten fünf Minuten zur Verfügung stehen. Im Falle der Annahme de r Abänderungsanträge steht jedem Fraktions- wie Regierungsmitglied eine weitere Red ezeit - 124 - von drei Minuten zu". Sehr klar und deutlich. Sehr klar, wie immer. Herr Abgeordneter Urzí, bitte. URZI' (AN): E' molto chiaro e ritengo peraltro che questo passaggio del Regolamento dovrebbe e ssere mo dificato prima o poi, pe rché mi sembra un a incongru enza. PRÄSIDENT: Sie reden jetzt zum Fortgang der Arbeiten, bitte. URZI' (AN): C'è una incongruenza sostanziale, Presidente, e una proposta di questo tipo credo debba essere presentata in commissione Regolamento, che spero possa essere convocata al più presto, perché c'è una massa di lavoro impressionante. Sono mesi che non viene più convoc ata e non è che sono state presentate solo due proposte di modifica al Regolamento, quindi aspettiamo che vengano discusse anche le nostre. Ritengo che sia una richiesta legittima quella di dare questa opportunità anche alle altre forze politiche, oltre che al presentatore di due legittimi emendamenti, ossia il Capogruppo della SVP, collega Baumgartner. E' infatti assolutamente doveroso che anche le altre forze politiche possano affrontare in commissione Regolamento il loro tema. Non voglio però soffermarmi su questo, ma La invito a convocare la commissione al più presto, perché è da tempo che non acca de, e ciò è ingiustificabile . Le chiedo pertan to dei chiarimenti in merito al fatto che la commissione Regolamento da mesi è stata dimenticata, come se non fosse più utile e necessaria o se avesse già esaurito il proprio lavoro, mentre invece sappiamo che c'è un elenco molto nutrito di proposte di modifica al Regolamento, anche sostanziali, alle quali aggiungeremo anche quella relativa all'articolo che Lei ha citato. Mi sembra infatti una incongruenz a assoluta, nel sens o che il presentatore dell'emendame nto credo abbia il diritto e il dovere di illustrarlo per primo, chiaramente dopo l'accettazione del presentatore dell'ordine del giorno, questo è ovvio. Passo alla seconda richiesta di chiarimento. Il presentatore dell'em endamento per questioni di logica dovrebbe almeno illustrarlo. Dalla lettura del Regolamento che Lei ha svolto non capisco se oltre al presentatore dell'emendamento può intervenire, nell'ambito dello stesso gruppo politico, anche un consigliere. Solo uno per gruppo? Presidente, Lei mi ha fornito dei chiarimenti molto preziosi per i quali La ringrazio, resto comunque della mia opinione. Credo che ci dovremo consultare in merito anc he più avanti. Presenteremo delle ulteriori proposte di modifica al Regolamento su questo particolare aspetto. Mi appello al signor Presidente affinchè convochi la commissione Regolamento, perché Lei non può ritenere esaurito il suo compito una volta che ha esaminato solo due proposte del Capogruppo della SVP tra le centinaia presentate. In commissione Regolamento siedono altri consiglieri titolari di pieni diritti, e io sono uno di - 125 - questi. In tal senso protesto fermamente e chiedo che i miei emendame nti siano discussi in commiss ione eme ndamento. Grazie . PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Stiamo parlando dell'emendamento del collega Urzì che vorrebbe aggiungere alle premesse dell'ordine del giorno, un testo che dal mio punto di vista non è accettabile perché, come ho sempre d ichiarato, s ono contrario alla propo rzionale. Di conseguenza non posso accettare questo tipo di impegno nel controllo dell'applicazione della stessa anche nella logica seguita dall'ordine del giorno che parla di questioni che nulla hanno a che fare con la proporzionale. Da l momento in cui la proporzionale viene tirata in ba llo e presentata sotto forma di emend amento ad integrazione del testo di un ordine del giorno, io ne prendo atto e dichiaro la mia contrarietà, quindi voterò contro l'emenda mento. Visto che l'emendam ento riguarda le prem esse, e il caro Pöder lo ha ca pito, e che sul resto dell'ordine del giorno mi trovo perfettamente d'accordo, chiedo ufficialmente la votazione per parti separate. Obiettivamente sulle prem esse non posso a ssolutamente trovarmi d'accordo, perché la proporzionale è u na norma dello Sta tuto di autonomia che osteggeremo in ogni dove e in ogni quando, perché per l'italiano è del tutto iniqua. La riteniamo del tutto assurda e fonte di molti proble mi che hanno rigua rdato il gruppo etnico italiano, ma anche que llo tedesco, in un passa to molto vicino. Per tutti questi evidenti motivi chiedo ufficialmente la votazione divisa per punti, quindi le premesse separate dal testo dell'ordine del giorno. Secondo me il presentatore dell'ordine del giorno non avrebbe dovuto accettare questo emendamento, ma visto che lo ha già fatto, giocoforza devo chiedere la votazione separata. Sfrutto il minuto che mi rimane per sottolineare anche in questa occasione quanto non approvo questo sistema della conta in base alla proporzionale e sulla base di dichiarazioni più o meno di comodo, più o meno forzate, che coinvolgono mistilingui e tutta una situazione poco chiara, comunque non più consona ai tempi nei quali stiamo vivendo. Ritengo quindi che questo emendamento non possa essere approvato. In più, visto che prima è successo che vi siete dimenticati della richiesta che avevo fatto e che pertanto abbiamo dovuto invalidare la votazione, per non perdere tempo vi ricordo che ho richiesto la votazione separata delle premesse e del resto del testo. Lo faccio per evitare perdite di te mpo inutili. G razie. PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE: Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON - 126 - VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN: PRESIDENTE: Avevamo già capito, devo però avvisarvi che la votazione segreta non è ammessam in quanto il Regolamento prevede che gli ordini del giorno vengano v otati in modo palese. La parola al consiglie re Lo Sciuto, prego. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signora Presidente. Prima di iniziare La prego di chiarirmi un punto che mi è oscuro. Io volevo chiederLe se parlando sull'emendame nto presentato dal co nsigliere Urzì ho poi il diritto ad intervenire sull'ordine del giorno. A vrei bisogno di saperlo questo, perché se così non fosse , il mio intervento non potrà prescindere dal parlare anche dell'ordine del giorno. Invece se mi si darà la possibilità di intervenire anche sull'ordine del giorno, concentrerò il mio breve intervento sull'emendamento. PRESIDENTE: Lei non ha ancora parlato, quindi può intervenire adesso sull'emendamento e dopo sull'o rdine del giorno. La parola al consiglie re Lo Sciuto, prego. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie. In merito all'emendamento presentato dai consiglieri Urzì e Holzmann credo si debba concordare, perché la proporzionale ritengo abbia bisogno non soltanto di un approfondimento in termini concettuali, ma anche nei termini di chi si schiera radicalmente contro. Dal punto di vista epidermico e istintivo credo anch'io che abbia fatto il suo tempo e che bisognerebbe cominciare a puntare sulle altre q ualità, fermi restando, ovv iamente, i requisiti che occorrono in questa provincia: il bilinguismo o il trilinguismo. Credo si debbano ripristinare quelli che sono i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale che, proprio per il buon andame nto della pubblica Amministrazione, richiede ben altri requ isiti e ben altre procedure di selezione del per sonale. Riconferm o pertanto una mia tendenz iale ostilità ad una discriminazione sulla base dell'appartenenza linguistica, perché bisognerebbe puntare sulle qualità e sulla preparazione professionale, fermi restando gli altri requisiti, per assegna re i posti nell'ambito della pubblica Ammin istrazione. Come primo passo credo vada ben e una valutazione degli effetti di un'applicaz ione rigida in questo settore, perché non è la sanità, della proporzionale, che pens o determini distorsioni. In conclusione, visto che qui si tratta di chiedere alla G iunta, quindi al Consiglio, una riflessione sull'argomento, senza impegnare niente altro, il documento va accolto. Grazie. - 127 - PRESIDENTE: La parola al consiglie re Leitner, prego. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Auch ich bin der Meinung, dass man diesen Antrag aufnehmen soll. Es ist zwar nicht üblich, dass man zuerst über den beschließenden Teil diskutiert und dann über die Prämissen, aber im Sinne einer besseren Le sbarkeit ist es sicherlich nicht schlecht. Ich sage nicht, dieser A ntrag macht Sinn, um nicht den Kollegen Pahl in seinen Sprachgefühlen zu verletzen. Ich sage ganz bewusst, er ist sinnvoll. Im Unterschied zu Kollegen Seppi bin ich nicht gegen den Proporz, ich bin eifriger Verfechter des Proporzes. Überall dort, wo es um das Personal geht, muss man darauf achten, dass die Grundsätze des Proporzes auf jeden Fall gewahrt werden, weshalb es nur folgerichtig ist, dass man ernsthafte Untersuchungen a nstrengt in B ezug auf die Anw endung de s Proporzes. Im beschließenden Teil ist es sicherlich wichtiger, wenn es dort drinnen ist. Um eine bessere Lesbarkeit des Antrages zu haben, ist es hier besser formuliert. Es wird vorallem die Bedeutung der An wendung des Proporzes unte rstrichen. Ich stelle mit Genugtuung fest, dass die Kollegen von AN in letzter Zeit immer häufiger zu Verfechtern des Proporzes geworden sind. Man kann immer lernen. Sich zu verände rn im Sinne von mehr Zusammenarbeit, von Anerkennung der Grundsätze der Autonomie, das kann einem nur freuen. Ich hoffe, dass das in Zukunft so anhält. Das ist sicherlich eine gute Voraussetzung für eine bessere Zusammen arbeit zwische n den Volksgruppen und ein guter Schritt für AN in Richtung Regie rungszusamm enarbeit. PRESIDENTE: La parola alla consigliere Ku ry, prego. KURY (GAF-GVA): Ich bedauere, dass ich in diesen sprachgruppenübergreifenden Friedensschluss nicht so positiv einstimm en kann. Ich bezie he mich auch a uf die Wandlung von AN die wenn gegen den Proporz w ar, weil man ihn als Prinzip nicht akzeptiert hat, als er zum Vorteil für die deutsche Sprachgruppe ging. Ich denke, man kann dieses Prinzip nicht plötzlich gutheißen, wenn es zum Vorteil einer anderen Sprachgruppe geht. Ich sehe hier eine etwas opportunistische Haltung und kann mich dem Lob, das Herr Leitner ausgesprochen hat, nicht anschließen. Ich bin etwas verwirrt. Vielleicht kann Kollege Urzí zur Klärung etwas beitragen. Ist dieser Antrag ein Ersatzan trag für den vorher eingereichten oder ein Zusatzantrag zu Ihrem Abänderungsantrag? URZI' (AN): (unterbricht) - 128 - PRESIDENTE: La parola alla consigliere Ku ry, prego. KURY (GAF-GVA): Ja, denn jetzt ist es ziemlich schwierig. Ich habe gedac ht, nachdem ich vorher Bedenken aufgeworfen hatte zur Frage, ob man die Frage des Plans bzw. der Besetzung mit Personal vermischen sollte mit de r Frage de s... KLOTZ (UFS): (unterbricht) PRESIDENTE: La parola alla consigliera Ku ry, prego. KURY (GAF-GVA): Die Prämissen sind geändert. Danke, Frau Klotz. Ich habe das nicht gesehen. Ich habe verstanden, dass Herr Pöder vorher von de r Wichtigkeit gesprochen hat, dass man auch Prämissen ändern kann, aber jetzt sehe ich erst, dass bereits Kollege U rzí das getan hat. Insofern könnte ich mich einverstanden erklären, dass es gene rell wichtig ist eine ernsthafte Untersuchung in Bezug auf die Ergebnisse der Anw endung des Proporzes. Wir hatten hier vereinbart, dass man demnächst eine Diskussion zum Proporz abhalten wird. Wir haben auc h vereinbart, dass es diesbezüglich notwendig ist, sämtliche Unterlagen zu bekommen. Ich glaube, dass diese Diskussion schon lange ansteht, dass wir uns hier damit auseinandersetzen, wo der Proporz heutzutage noch eine Berechtigung hat und wo nicht, wie er angewandt wird und ob er eigentlich nicht ein System ist, das mehr in Abweichungen funktioniert als im System. Insofern muss ich trotzdem meine grundsätzlichen Bedenken anmelden, die Frage der Stellenbesetzung mit der Frage des Proporzes zu vermischen, weil das dann sehr beschränkt auf die Landesstellen funktioniert und der Proporz vorallem auch in den Staatsstellen zu untersuchen ist und in jenen Betrieben des Staates, die "privatisiert" worden sind, wie Eisenbahn und Post. Man m üsste den ganze n Bereich miteinbeziehen in diese Un tersuchun g. Das w ürde wahrscheinlich den Rahmen dieses Antrages sp rengen. Vielleicht müsste man z usätzlich sagen, da ss man zwe i Dinge untersuch en will, einerseits in den Ressorts, w ie ist das Personal, wie viel Personal steht zur Verfügung für welche Aufgaben und wie plant man die Aufgaben und wie schneidet man das Personal dazu zurecht? Das eine ist die Geschichte im Ressortbereich und das andere, breit angelegt, die ganze Untersuchung zum sehr komplexen Bereich Proporz, was Staatsstellen, Loka lkörperschaften un d privatisierte Stellen an belangt. PRESIDENTE: La parola alla consigliere Klo tz sull'eme ndamento, prego. - 129 - KLOTZ (UFS): Um an das anzuknüpfen, was Frau Kury gesagt hat. Ich bin der Meinung, dass gerade das Vorbildcharakter haben könnte für die anderen Stellen wenn man in der Landesverwaltung beginnt eine solche Untersuchung durchzuführen, auch unter Berücksichtigung der Bestan dsaufnahme be treffend den Proporz. Wenn ma n die Untersuchungen über den Personalbedarf und auch den Bezug zu den Ergebnissen des Proporzes herstellt, dann werden vielleicht irgendwann die staatlichen Stellen mit- bzw. nachziehen. Wir wissen, dass die Landesverwaltung diesbezüglich korrekt vorgeht, d.h., dass sie den Proporz genau einhä lt, mit Abw eichunge n vorallem im Sanitätswese n, wo aufgrund der Gesetze der letzten Jahre Abwe ichungen vorgenommen worden sind. Wenn eine bestimmte Stelle n icht vom Angeh örigen einer Volksgruppe besetzt werden kann, dann kann sie vom Angehörigen einer anderen Volksgruppe besetzt werden und das wird dann insge samt später ausgeglichen. Abgesehen davon wird in der Landesverwaltung, so wie ich immer wieder höre, der Proporz eingehalten. Infolgedessen muss man das vehement von den staatlichen Stellen verlangen. Eine andere Frage wäre, inwieweit dieser Proporz der Realität entspricht. Wir wissen, dass es immer wieder vorkommt, dass sich Leute eine r Sprachgruppe z ugehörig melden, die im Grunde nicht der Sprachgruppe angehören und da ß sich das dann au f die Sprache auswirkt. Sowe it ist man aber in diesem A ntrag nicht gegange n. Man sagt, wichtig erscheint eine ern sthafte Untersuchung im Sinne des beschließenden Teiles, auch in Bezug auf die Ergebnisse der Anw endung de s Proporzes. Ich bin der Meinung, dass hier die Landesverwaltung nichts zu verbergen hat wenn sie immer scho n nach dem Prinz ip gearbeitet hat, daß der Proporz eingehalten gehört und eine Säule dieser Autonomie ist. Infolgedessen muss man das auch durchziehen. Es wäre sicherlich sehr interessant darüber Aufschluss zu bekommen. Es gibt so viele Untersuchungen. Wir haben gerade heute wieder eine Broschüre bekommen mit Ergebnissen einer A STAT-U ntersuchung über d ie Arbeitslosigkeit im V ergleich mit anderen europäischen Regionen und Gebieten. Warum soll man nicht einmal in diesem Sinne ganz konkret tätig werden? PRESIDENTE: La parola al consiglie re Urzì, prego. URZI' (AN): Grazie, Presidente. Innanzitutto prendo atto del fatto che come presentatore dell'em endamento sono praticamente l'ultimo a parlare. Il collega Lo Sciuto è intervenuto sull'ordine del g iorno e non sull'emendamento, perchè è già interve nuto, e deve intervenire ancora il c ollega W illeit, però fa ccio presente, Presidente, e in tal senso - 130 - La prego di intervenire nei modi che... Se mi vuole ascoltare, perché sto dicendo una cosa che ritengo importante. PRESIDENTE: Consigliere Urzì, possa già risponderLe che gli emendamenti agli ordini del giorno sono differe nti dagli emendam enti ai disegni di legge, perché questi devono essere votati, e quindi il presentatore gioca un ruolo. Nel caso specifico, invece, il presentatore dell'ordine del giorno o della mozione accetta l'emendamento, che quindi diventa parte della sua proposta, ed è per questo che nel nostro Regolamento interno non esiste un ordine per il q uale chi ha proposto l'emendam ento lo illustra per prim o. La parola al consiglie re Urzì, prego. URZI' (AN): Vorrei avere un minuto in più, perché devo dire delle cose importanti e Lei mi ha interrotto, Presidente. One stamente avrei voluto capire di più sull'emendame nto e sul suo spirito. Quindi non si c omprendono ben e la ragione e la logica, ed è colpa del Regolamento, lo abbiamo già detto. Ringrazio chi ha provveduto a riassegna rmi quel m inuto che m i era stato tolto. Presidente, io intendevo dire un'altra cosa, e La prego di stare ad ascoltarmi e di dare attenzione all'Aula che si rivolge a Lei in quanto Presidente del Consiglio. Volevo sottolineare un altro aspetto prima di entrare nel merito dell'emendame nto, e cioè che io ero secondo fra coloro che dovevano intervenire su questo emendamento, ma essendo intervenuto sull'ordine dei lavori, per una strana alchimia, sono sparito dall'elenco e sono finito ultimo, e ora mi chiedo per quale ragione. Tempestivamente mi sono attivato per comunque potere arrivare, con sapevole dei limiti del Regolamento, a classificarmi primo, ma sono arrivato secondo, e non ho comunque avuto la possibilità di pa rlare nemmeno in questa posizione perché la strana alchimia legata a questo aggeggio mi ha impedito di illustrarlo prima dell'intervento di molti altri colleghi che avrebbero avuto bisogno delle mie indica zioni. Presidente, La prego anche di intervenire, perché con questo brusio non riesco onestamente a formulare un ragionamento con un sen so compiu to, già mi è difficile in condizioni normali. La prego quindi, signora Presidente, di intervenire nei modi più opportuni affinchè questi incidenti non capitino più, perché se intervengo sull'ordine dei lavori, non devo essere cancellato dall'elenco di coloro che richiedono di intervenire nel merito della questione. Chiuso il capitolo, amici come prima. Arrivo ora al merito, anche se mi rimangono pochi istanti. La questione che abbiamo inteso porre è importante, perc hé ... PRESIDENTE: Consigliere Minn iti, per favore, non disturbi il Suo collega che - 131 - parla. Il consigliere Urzì può proseguire l'illustrazione del suo emendamento, ha ancora un minuto di te mpo. URZI' (AN): Presidente, già lampeggia. Mi limito semplicemente a considerare il fatto, visto che qui fra scippi di secondi e di minuti non si riesce mai a dire niente. Verrebbe richies ta un po' di se renità. Dico solo che mi sembra assolutamente im portante che le analisi con le quali andiamo ad impegnare la Giunta provinciale e che riguardano tutto il comparto del pubblico impiego o, almeno, dei dipendenti della Provincia autonoma di Bolzano, tengano in considera zione un aspetto rispe tto al quale non si può pr escindere, ossia l'applicazione della proporzionale. L'analisi deve cioè essere finalizzata anche a comprendere quanto la proporzionale ha saputo dare fino ad oggi e quanto e in che modo può essere corretta. Grazie. PRESIDENTE: La parola al consigliere Lo Sciuto sull'ordine del giorno, prego. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signora Presidente. Mi si permetta questa breve disgressione. Questo credo sia davvero un punto da rivedere nell'ambito del Regolamento, perché quando si presenta un subemendamento non sempre sono chiare ed esplicite le intenzioni di chi lo ha presentato, per cui sarebbe bene consentire al presentatore di illustrarlo. Questa c omunque non è s icuramente colp a della Presidenza, però bisogna m ettere ma no al Regolamento per cambiare alcune cose, e non lo dico certo per perde re tempo. Vengo al nostro argomento e rilevo come spesso provo un senso di frustrazione in quanto nell'ambito di questo Co nsiglio non ci sono spaz i per un dialogo vero e approfondito, per un confronto di idee, mentre invece ci sono posizioni precostituite e fortemente difese che impediscono un reale scambio di opinioni. Tuttavia, vedo che almeno nell'ambito delle opposizioni questo Consiglio diventa una vera palestra di democrazia. Noto infatti con soddisfazione, e lo dico senza ironia, come tra Alleanza Nazionale e i colleghi dei Freiheitlichen si manifesta spesso un idem sentire, una comunanza di idee su molti argom enti, e ciò mi induce a ritenere che siano caduti i pregiudizi e i preconcetti che certamente non fanno bene alla democrazia. S e tutto questo si potesse riprodurre anche all'esterno, dove invece prevale il teatrino della politica, si farebbe un passo in avanti anche nei confronti dell'opinione pubblica, perché c i si presenterebbe davvero così come sia mo. - 132 - Veniamo ora all'ordine del giorno c he ritengo tratti un argom ento importante, e mi sorprenderebbe davvero un atteggiamento negativo da parte della Giunta. Si tratta di uno degli argomenti che io ho sottolineato durante il mio intervento sul bilancio. Al riguardo mi sarei atteso da parte della Giunta questo tipo di impegno, però io non ho potuto sentire il Presidente pe rché, per motivi ovvi, non h a potuto parlare, ma anc he negli interventi del Vicepresidente e degli assessori non ho sentito nulla a proposito, e se è colpa mia, lo accetterò e mi scuserò per quello che sto dicendo. Nel mio intervento avevo chiesto alla Giunta un impegno per accertare se l'apparato nel suo complesso è sovradimensiona to rispetto alle esigenze. E' chiaro infatti che un bilancio che vede impegnati i tre quarti del complessivo su spese rigide e non comprimibili, rende difficoltoso un intervento sul piano dello sviluppo, soprattutto nei momenti di contrazione delle entra te. Ritengo pertanto possa essere accolto dalla Giunta l'impegno di valutare e riferire al Consiglio qual è la situazione dell'organico, se è comprimibile, magari adottando politiche a lungo termine di blocco di turn over o altro, e se agendo in questo modo ci possono essere delle conseguenze negative. In questo modo, se il risultato di un'analisi seria fosse positivo, nel senso che si accertasse un sovradimensionamento dell'apparato, si potranno liberare le risorse per impieghi molto più produttivi sul piano degli investime nti, del sostegno all'economia, ecc.. Ricordo che si impegna la Giunta solamente a studiare e a riferire, e accogliendo l'ordine del giorno credo si dimostrerebbe un segno di buona volontà, anche nel clima di sco ntro, di muro contro muro nel quale ci troviamo. Grazie . PRESIDENTE: La parola al consiglie re Willeit sull'emendamento, prego. WILLEIT (Ladins): Danke, Frau Präsidentin. Bevor ich zur Sache komme, möchte ich die Präsidentin fragen, ob man die Sitzung nicht bald beenden kann, nicht nur, damit sich die Geister beruhigen und besinnen können, sondern damit hier die Heizung reguliert werden kann, denn wir haben es in den hinteren Bänken entschieden zu warm, vorne höchstwahrscheinlich zu kalt. Bitte, man m öge sich nur hersetz en. PRESIDENTE: Prego l'Aula di fare silenzio. Il consigliere Willeit può proseguire, prego. WILLEIT (Ladins): Ich komme zur Sache, aber die Zeit möchte ich bitte nachholen. Der Proporz ist keine einfache Sache. Die Allermeisten meinen, es sei eine einfache mathematische Rechnung. Der Proporz ist eine Regel, aber eine sehr biegsame - 133 - Regel. Mit der Zeit, mit der Anzahl, mit der Art der Ausschreibung, mit der Aufteilung und Reservierung ka nn man die Proporzregel wirklich bie gen. Ich kann daher diesen Antrag nur unterstützen, auch unabhängig von jeder Personalpolitik, denn eine Analyse ist unentbehrlich. Frau Präsidentin, ich entsch uldige mich, aber e s war nicht meine Schuld, wenn alle um mich herum lachen. D a kann ich nur mitma chen. PRESIDENTE: Consigliere Willeit, deve concludere perché il Suo tempo è scaduto. Comunico che a firma della consigliere Kury è stato presentato un nuovo emendamento che è ora in traduzione e che riguarda sempre l'ordine del giorno n. 5. Sospendiamo pertanto la trattazione di questo ordine del giorno e torniamo all'ordine del giorno n. 2, che ricordo avevam o sospeso in attesa della traduzione di un e mendamento presentato dai consiglieri Urzì e Holzmann, che così recita: "La parte impegnativa è così integrata: “in considerazione delle competenze assegnate dalla legge nazionale alla Provincia autonoma di Bolzano, a prevedere anche una riduzione del prezzo delle benzine alla pompa per i residenti in provincia, analogamente a quanto già disposto in F riuli Venezia G iulia e Valle d'Aosta, nei limiti impos ti dalla legge”". "Der verpflichtende Teil wird folgendermaßen ergänzt: “In Anbetracht der vom Staatsgesetz der Autonomen Provinz Bozen gewä hrten Zuständigkeiten auch ein e Reduzierung des Benzinpre ises für die Ansä ssigen in der Provinz vorzusehen, wie dies bereits in Friaul Julisch Venetien und im Aostatal im Rahmen der vom Gesetz vorgesehenen Grenzen verfügt wurde.” " Vi prego d i abbassa re la voce altrimenti n on riusciamo ad andare ava nti. La parola al consigliere Leitner per dire se accetta o meno l'emendamento, prego. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Ich habe diesen Abänderungsantrag aufmerksam gelesen. Er betrifft zwar nicht die selbe Materie, aber ist Teil eines Vorschlages,, den die Kollegin Kury eingebracht hat, wo es um das Pen dlergeld geht. Hier geht es um den Benzinpreis. Das andere ist die Autosteuer. Es sind drei verschiedene Dinge, die aber doch irgendwo im Zusammenhang stehen. Ich denke, dass wir auch diesen Antrag annehmen sollten. Ich würde aber jetzt schon vorschlagen, dass wir über alle drei Punkte separat a bstimmen. Die andere separate Abstimmung hat schon Kollegin Kury verlangt. Ich würde auch über diesen Punkt getrennt abstimmen, aber ihn selbstverständlich a nnehmen. - 134 - Wir haben im Landtag bereits Beschlussanträge gehabt zum Thema Gutscheine und diesen Dingen mehr. Wir haben schon von der Steuerlast geredet, welcher die Bürger ausgesetzt sind. Kollege Pöder hat gesagt, dass der Gewinn, den das Land letztes Jahre hatte, pro Liter Benzin rund 300 Lire ausgemacht hat. Das ist eine ganz schöne Summe Geld, mit der man am Anfang des Jahres nicht rechnen konnte. Ich denke, wir sollten dem Bürger etwas dav on zurückgeben. Eines ist klar. Wenn der B ürger weniger S teuern zahlt, hat das Land weniger zu verteilen. Es kommt aber auch mehr Geld in Umlauf, denn es bleibt dem Bürger ja. Was ich ihm zuers t nicht aus der Tasche ziehen muss, brauche ich ihm dann nicht in Form von irgendwelchen Subventionen zurückzugeben. Es ist eine Zeit angebrochen, in der vielfach von Steuersenkungen geredet wird, nicht nur in Amerika. Präsident Bush ist ein großer Verfechter der Steuersenkunge n. Auch anderswo wird über S teuersenkungen geredet, einfach aus Überzeugung heraus, dass dieser Kreislauf der höheren Steuern schlussendlich wieder wettgemach t werden muß m it Zuschüssen, mit Subventionen, dass es zwar eine angehende Politik ist für diejenigen, die an der Regierung sind, wenn es kurz vor Wahlen darum geht, irgendwelche G eschenke zu m achen, daß es a ber grundsätzlich ke ine gute Wirtschaftspolitik ist. Deshalb bin ich von der Güte dieses Antrages überzeugt. Er bringt das hier wieder ein was schon mehrere Frak tionen in den letzten M onaten zur Disku ssion gestellt hatten. Ich bin dafür, dass er in diesem gesamte n Paket Platz haben soll, aber ich wiederhole meine n Antrag, d ass man getrennt da rüber abstimmt. PRESIDENTE: La parola al consigliere Urzì sull'ordine del giorno così emendato, prego. URZI' (AN): Grazie, Preside nte. Ritengo vada ric hiamata l'attenzione dell'Aula rispetto ai temi che vengono proposti dai banchi della opposizione, anche con grande fatica e sforzo propositivo, perché con questi richiamiamo la Giunta provinciale all'assunzione di una responsabilità importante. Quelle di cui parliamo non sono sciocchezze, sono invece pass i importanti e soluzioni significative. Con questo emendamento, ad esempio, chiediamo la previsione di una riduzione del prezz o delle benzine alla pompa per i residenti in provincia di Bolzano, facendo riferimento a precise competenze che la legge nazionale ha assegnato alla Provincia di B olzano. Su questo peraltro abbiamo già presentato una dettagliata interrogazione alla quale attendiamo da tempo una risposta, e presenteremo una mozione che vuole impegnare questo Consiglio. Intanto anticipiamo il tema e chiediamo chiarimenti precisi sulle ragioni per le quali fino ad oggi la Provincia autonoma di Bolzano non ha esercitato il diritto che le spetta di - 135 - ridurre il prezzo delle benz ine a vantaggio e a favore dei residenti. Questo esperimento è già stato fatto in altre regioni che, evidentemente, hanno dimostrato un'attenzione più particolare al tema. In merito seguiranno ulteriori nostre iniziative al riguardo, però voglio sottolineare quella della Regione Lombardia, governata dal Polo, che con grande saggezza e intelligenza, usufruendo degli strumenti che la legge nazionale ha messo a disposizione, ha applicato con la legge regionale del 20 dicembre 1 999 n. 28, recante: "D isposizioni in materia di riduzione del prezzo alla pompa delle benzine", una riduzione del prezzo a vantaggio dei residenti, prevedendo peraltro la destinazione di una quota dell'accisa a favore dei cittadini residenti nei Comuni e per le quantità erogate negli impianti di distribuzione situati nel territorio regionale, in m aniera differenzia ta per singoli Comun i, in ragione della distanz a dal confine naz ionale, e quindi a seconda di precisi requisiti che sono indicati. Le regioni governate dal Polo si sono pertanto mosse in questa direzione prevedendo facilitazioni per i cittadini, mentre la nostra straordinaria Provincia autonoma, che pure avrebbe in sé tutti gli strumenti per potere agire in maniera precisa e mirata, anche in considerazione del fatto che il prezzo delle benzine al di là del confine nazionale è ancora inferiore rispetto a quello nel territorio naziona le, non esercita la sue competenze, nemmeno quelle a ttribuite a tutte le regioni a statuto ordinario com e la Lombardia. La domanda è dunque semplice. Si vuole o non si vuole intervenire? Evidentemente questa volontà non esiste, però i cittadini devono saperlo. Con questo emendamento non proponiamo un'iniziativa legislativa o un impegno preciso, ma sollecitiamo la previsione di questa misura. Sollecitiamo la Giunta ad attivarsi in questo senso e, se non fosse a conoscenza della normativa nazionale, da questo momento ci impegniamo a fornirle tutti i riferimenti normativi che possono essere utili per la predisposizione entro breve tempo di un provvedimento di legge che possa finalmente sanare questa incredibile lacuna. PRESIDENTE: La parola alla consigliera Klo tz, prego. KLOTZ (UFS): Ich habe jetzt die Unterlagen nicht mit, weil wir nicht wissen konnten, dass diese r Zusatz eingebra cht wird. Jedenfa lls glaube ich mich zu erinnern, dass dieses Gesetz auf das Jahr 1993 zurückgeht. Ich hatte es hier mehrfach zitiert vor einem Jahr, weil wir ja damals bereits B ezug genomm en haben auf en tsprechende B eispiele gerade in Friaul Julisch Venetien, weniger im Aostatal, aber dort ist von je her die autonome Gestaltung vorgesehen, also die Einheimischen dort tanken jetzt wahrscheinlich um 900 Lire pro Liter. Sie haben eine Art Bonussystem, we nn ich richtig informiert bin. Es freut mich, dass Herr Lande srat Berger so inte ressiert ist. - 136 - ABGEORDNETER: (unterbricht) PRESIDENTE: La parola alla consigliera Klo tz, prego. KLOTZ (UFS): Danke, nachher, denn ich muss die Zeit jetzt nützen, aber ich komme dann sehr gerne auf dieses Angebot zurück. Sehr aufmerksam! Wir erinnern uns, dass in der Region Friaul Julisch Venetien die Benzinpreise auch gestaffelt werden können je nach Entfernung der Gemeinden von der Sta atsgrenz e. Das System ist deswegen eingeführt worden, weil man davo n ausgegangen ist, dass gerade in den sogenann ten Grenzregionen die Möglichkeit besteht sonst billiger Benzin zu tan ken. Dieses Gesetz ermöglicht es den Gemeinden , in diesen Regionen gestaffelte autonom gestaltete Benzinpreise anzuwenden für die Einheimischen. Sie müssen nachweisen, dass sie dort geboren sind, ansässig sind. Das wäre hier für Südtirol ohne weiteres angemessen. Man wird natürlich sagen: Ja, aber es ist ungerecht gegenüber denjenigen, die nicht ansässig sind. Genauso könnte man im Aostatal und in jenen Geme inden von Friaul Julisch Venetien argumentieren, die seit längerem dieses System anwenden. Es hat sich durchaus bewähr t. Die Aostaner s ind sehr stolz auf die Errungenschaft der Autonom ie. Inzwischen hat sich gezeigt, dass Aosta damit einen sehr klugen Schachzug gemacht hat. Denn bei den vielen Benz inpreiserhöhungen d ieser letzten Jahre und Monate sind die Aostaner sicher in einem großen Vorteil, denn wenn die Schere 200-300 Lire pro Liter ausmacht, dann ist das schon ein Ersparnis gegenüber anderen, beispielsweise uns hier, die wir doch für einen Liter bleifreies Benzin immerhin fast 1.200 Lire bezahlen. Es hängt ab von den Tankstellen. Es ist abzusehen, dass es die nächsten Erhöhungen wieder geben w ird. Danke . PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi sull'emendamento, prego. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. C'è un senso di solidarietà nazionale per il quale, di primo acchito, trovo difficile l'approvazione di passaggi di questo tipo. S e nel resto d'Italia i nostri co mpatrioti devono pag are la benzina 2.100 lire al litro, non riesco a capire perché non sia così in Friuli o in Valle d'Aosta. Lo spirito di solidarietà na zionale all'interno di un popolo costringe tutti a sopportare gli stessi sacrifici, senza distribuirli e senza creare situazioni diverse a seconda della zona in cui si abita. La Valle d'Aosta confina con la Francia dove c'è un prezzo della benzina inferiore all'Italia per cui i residenti possono tra nsitare pe r andare a fare il pieno, e - 137 - lo stesso accade in Friuli Venezia Giulia in quanto in Iugoslavia e in Croazia la benzina costa molto meno. Lo stesso però non si può dire per l'Alto Adige, perché in Austria la benzina costa 100-150 lire in meno che in Italia e mi riesce difficile pensare che uno parta da Vipiteno e consumi 20 litri di benzina per andare fino Gries am Brenner per fare il pieno. Quindi, visto che non esiste questa grande differenza con il paese di confine che giustifichi questo "turismo per il pieno", non ritengo giustificato nemmeno un discorso fatto esclusivamente per la nostra provincia, che è provincia italiana, e che, purtroppo, deve patire tutte le sofferenze , anche fiscali, dello Stato italiano. Il discorso riferito alle tasse automobilistiche è diverso, perché lì abbiamo una competenza differente, diretta, e quindi potremmo agire in quella direzione. E' chiaro però che da un punto di vista politico si fa fatica a non considerare interessante un emendame nto nell'interesse della nostra popolazione, anche se secondo me non è giusto rispetto ad uno spirito di solidarietà che dovrebbe essere ben diverso. Di conseguenza mi asterrò dal votare l'emendamento, e chiedo quindi che venga considerato a parte. Lo spirito di solidarietà, collega Leitner, ritengo debba essere quello che costringe tutti noi italiani a chiedere un abbassamento del costo della benzina a livello nazionale e non a pretendere, perché siamo una zona di confine, di avere delle agevolazioni che non hanno nessuna motivazione pratica, se non quella di arro ccarsi dietro le posiz ioni del Friuli e della Valle d'Aosta. D i fatto le loro sono posizioni anomale, non quelle del resto dell'Italia. Grazie. PRESIDENTE: Poiché è stato presentato un altro e mendamento a questo ordine del giorno, che abbiamo tradotto, e che quello all'ordine del giorno n. 5 non è ancora tornato dalla traduzione, aspettiamo un minuto per dare modo di fare le fotocopie e procedere poi alla s ua distribuz ione. Ricordo che proseguiam o con l'ordine del giorno n. 2, pe rché il n. 5 lo abbiamo sospeso. Ecco, è arrivato l'emendamento che recita quanto segue "all'emendamento Urzì Holzmann dopo “Valle d'Aosta” a ggiungere anche “Lomba rdia”". "Nach d em Wort “Aosta tal” die W örter “sow ie in der Lo mbardei” einfügen." La parola al consigliere Leitner per esprimersi in favore della sua accettazione o meno, pre go. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Ich nehme diesen Antrag an, weil er nur eine zusätzliche Region integriert, wo diese Möglichkeit schon - 138 - angewandt wird, die Lomba rdei, die diese Beg ünstigungen für die Bevölkerung an wendet. Das unterstreicht, dass es a uch bei uns angew andt werden so ll. Die Möglichkeit, die andere a usgenützt haben, sollten wir auch ausnü tzen. Wenn Herr Assessor Di Puppo vorher genickt hat, dann verstehe ich das, weil er lieber mehr Geld in den Kassen hat. Das ist klar. Die Bürger hätten es aber lieber, wenn sie weniger zahlen müssten und das Geld für andere Dinge verwenden könnten, wo der Herr La ndesrat w eniger Subventionen zahlen m üsste. Wir kämpfen hier ja als Opposition für Steuerentlastung der Bürger. Das Land Südtirol hat die Möglichkeit und ich verstehe nicht, weshalb hier Widerstand da sein sollte, auch vonseiten der Regierung. Ich gehe davon aus, dass die Landesregierung diese Anträge annimmt, denn sie decken sic h auch mit dem, was sie vor den Wahlen den Bürgern mehr oder we niger auch verspro chen haben. Es geht darum, dass m an eine gute Finanzpolitik macht und die fehlt mir manchmal. Gerade in diesem Bere ich sollten wir ein bisschen fortschrittlicher sein und dem Bürger in Form von Steuernachlass etwas zurückgeben. Ich denke, das ist eine gute Sache und dieser Abänderungsantrag des Kollegen Minniti ist selbstverständlich zu begrüßen. Ich melde mich sofort zum Fortgang der Arbe iten. PRESIDENTE: Se vuole, consigliere Leitner, può parlare sull'ordine dei lavori intanto che aspettiam o. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Angesichts der Tatsache, dass es jetzt 6 M inuten vor Mitternac ht ist und damit ein neue r Tag beginnt, bin ich der Meinung, das s die Sitzung zu beenden ist, den n die Einberufung ha t gelautet: „Bis zu Beendigung der Arbeiten.“ In der Zwischenzeit haben wir ja eine Einberufung bekommen für vier weitere Tage, womit, so interpretiere ich es, die Einberufung eigentlich aufgehoben ist, denn die müsste mit Mitte rnacht enden. BERGER (SVP): (unterbricht) PRESIDENTE: Prego, consigliere Leitner. LEITNER (Die Freiheitlichen): Landesrat Berger ist optimistisch. In fünf M inuten machen wir noch 66 Tagesordnungen. Das ist me ine volle Überzeugung. Für den 22. ist keine Sitzung einberaumt gewesen. Es hat geheißen: Bis zu Beendigung der Arbeiten. Dass die Arbeiten nicht beendet werden können, glaube ich, wird jeder sehen. Es sind vie r neue Sitz ungstage anberaumt. Frau Präsidentin, ich warte auf Ihre A ntwort. - 139 - PRESIDENTE: La seduta notturna non ha definizione nel nostro Regolamento, quindi non c'è un orario di inizio. Per chiudere la seduta deve e sserci una richiesta formale e comunque essere accordata dalla maggiora nza. La parola al consiglie re Willeit sull'ordine dei lavori, pre go. WILLEIT (Ladins): Ich bin der Ansich t, dass unsere Geschäftsordnung sehr klar ist. Sie sagt klar aus, dass es keine Nachtsitzung gibt. Nur dagegen steht die Gewohnhe it. Es wurden des öfteren Nachtsitzungen gemac ht. Warum denn wohl, das möchte ich Sie, fragen Frau Präsidentin? Die Sitzung ist öffentlich, nicht wahr? Sie muss auch verfolgt werd en können von der Ö ffentlichke it. ABGEORDNETE: (unterbrechen) PRESIDENTE: Prego, consigliere W illeit. WILLEIT (Ladins): Nein, meine Herren. Lassen wir die Interpretation der Geschä ftsordnung bei Seite! Die Einberufung ist sicherlich für den Ta g gemac ht. ABGEORDNETE: (unterbrechen) PRESIDENTE: Prego, consigliere W illeit. WILLEIT (Ladins): Momen t, sicherlich für den 21 . Dezember. Da steht allerdings auch laut Praxis „mit Verlängerung oder mit Nachtsitzung, um zum Abschluss zu kommen. Dieses "um zum Abschluss zu kommen" ist vom Präsidenten selber aufgehoben worden, weil er andere Sitzungstage festgelegt hat. Also kommt dieses "um fertig zu machen" nicht mehr in Frage. Dieser Zweck und diese Einberufung ist verfallen. Alles, was nach Mitternac ht gemacht wird , wird außer und ge gen die Geschäftsordnung hier gemacht. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Minniti s ull'ordine de i lavori, preg o. MINNITI (AN): Grazie, Preside nte. I colleghi Leitner e Willeit hanno sollevato un aspetto sicuramente importante e interessante, perché credo si debbano chiarire quali sono le regole del gioco non previste dal Regolamento, neppure quelli futuri, praticamente - 140 - quali sono i tempi di lavoro. Quando si parla di seduta notturna, in linea di massima ci si dovrebbe riferire ad un certo periodo di tempo. Quando si parla di Consiglio che viene convocato in determinate giorna te, nel momento ste sso in cui queste finiscono non dovrebbe più esistere il Consiglio. Ne consegue che nella giornata di oggi, visto che è mezzanotte, non sarebbe prevista la seduta del Consiglio. Noi però siamo persone di ordine, quindi se dovessimo essere chiamate ad essere pre senti per un atto di responsabilità nei confro nti di una im portante le gge com e quella su l bilancio, c i adoperiamo affinchè questa possa essere discussa e approvata nei limiti di quelle che sono le nostre opinioni, com e credo dovrebbe succedere in ogni re gime di democrazia. Rimane quindi da chiarire quali sono i tempi di lavoro che ci spettano. Siamo stati convocati per il 23 e poi per altri giorni, e questo va bene, perché ci sono delle giornate ben precise. Noi sare mo presenti anch e perché così a bbiamo più tempo per proporre altre iniziative. Ci saremmo preoccupati se questo tempo ci fosse stato sottratto, ma visto che la prossima convocazione è fra due giorni, possiamo forse realizzare il sogno dell'assessore Saurer di vedere applicata la sua legg e sulla sanità, almeno in quegli articoli che non sono stati respinti dal governo e che pensiamo di introdurre come emendamenti alla legge finanziaria. So che il collega Saurer è favorevole e credo la individui anche lui come soluzione. Magari mi dispiace che dobbiamo essere a noi a fare questo passo, ma capisco la difficoltà dell'assessore Saurer in questo momento, e con tutto il rispetto è imbarazzante. L'importante è che sia d'accordo una certa maggioranza e che voti a favore di articoli che sono suoi, perché noi non presenteremo degli articoli sulla sanità diversi da quelli che sono s tati approvati in aula. Q uesto come atto di responsabilità, anche se noi non concordiamo con certi articoli, e non parliamo del 43 bis alias 55, né dell'11 alias 12, intendiamoci fin da or a in questo senso. Dicevo che questo è un modo che ci consente di organizzare un lavoro preciso e certosino per fare sì che il bilanc io sia una legge com pleta in tal senso, però è opportuno chiarire anche quali sono i tempi che ci dobbiamo dare per la discussione. Siamo ormai fuori di tre minuti dalla giornata prevista dall'ordine del giorno del 21, siamo già al 22. Oggi non era prevista la riunione del Consiglio provinciale, quindi ci chiediamo se i lavori devono continuare. Noi non ci tireremo sicuramente indietro proprio per quel senso di responsabilità che il nostro gruppo, i colleghi dell'opposizione e della maggioranza nutrono per un documen to così importante. Il tem po sta per finire, avrei desiderato ampliare questo ragionamento per essere più chiaro nell'esposizione, ma prima che la Presidente suoni la c ampanella mi risied o diligentem ente. PRESIDENTE: Consigliere Minniti, h a finito il tem po, concluda. - 141 - MINNITI (AN): Sono stato interrotto per 15 s econdi dall'assess ore Kofler, credevo di potere re cuperare . PRESIDENTE: Sono già passati. La parola alla consigliera Klo tz, prego. KLOTZ (UFS): Zum Fortgang der Arbeiten. Es gibt hier ein Novum, einen Präzedenzfa ll. Wir haben in den letzten Jahren mehrmals Sitzungen gehabt, die um 2.00 Uhr-3.00 Uhr morgens, letztes Jahr auch um 8.30 Uhr morgens, beendet wurden, aber immer mit einem ganz konkreten Ergebn is, d.h. mit dem Abschluss der Arbeiten. Es war in der Einladung angeführt: Einberufung mit möglichen Nachtsitzungen bis zum Abschluss der Arbeiten. Das war ursprünglich auf der Tagesordnung für heute auch angeführt. Der absolute Präzedenzfall besteht darin, dass wir eine andere Einberufung bekommen haben zu den selben Gesetzen, wom it also die alte Einberufung hinfällig wird, denn sonst hätte man nicht eine neue Einberufung verschickt. Das heißt, der Präsident geht davon aus, dass diese a lte Einberufung nicht m ehr aufrecht zu e rhalten ist, dass sie dam it ihre Gültigkeit und W irksamke it verliert. Nun haben wir eine n eue Einberufung für andere Tage. Deshalb kommt es darauf an, nachdem S ie, Frau Präsidentin, mehr Erfahrung haben als Ihr Kollege Thaler und nachdem Sie selber lange genug im Landtag sin d, können Sie besse r empfinden, wie bedeutend das Verhalten angesichts von solchen Präzedenzfällen ist. Es ist ein absolutes Novum. Die alte Einberufung ist hinfällig. Die neue Einberufung ist da, weshalb unseres Erachtens damit der Tag von heute, 21. Dezember, abgeschlossen ist, denn die neue Einberufu ng mit den s elben Tagesordnungspunkten ist bereits erfolgt. Es ist Mitternacht und deshalb ersuche ich das abzuwägen, auch, weil es ein absoluter Präzed enzfall ist. Hätte der Präsident diese Einladung nicht zu diesem Zeitpunkt verschickt, dann hätten wir sagen können, er war der Meinung, daß es vielleicht doch noch zum Abschluss der Arbeiten kommt. Dann hätte es eine Rechtfertigung. So hat es keine, weil er selber bestimmt hat, dass mit der Nachtsitzung, auch wenn sie bis 6.00 Uhr Früh geht, nicht a bgeschlossen sein wird. Wenn wir diese Tagesordnung erst um 9.00 Uhr morgens bekomm en, ist die Sache eine ganz ande re. Da wir sie bereits um 19.30 Uhr bekommen haben, verhält es sich wieder ganz anders, damit werden neue Voraussetzunge n geschaffen. Ich ersuche Sie, Frau Präsidentin, das abzuwägen, denn ich glaube schon, da ss dem Bede utung zukommt. Wenn de r Präsiden t nicht da ist, e ntscheide n Sie als V izepräsid entin auch für ihn. - 142 - PRESIDENTE: La parola al consiglie re Baum gartner, prego. BAUMGARTNER (SVP): Ich muss feststellen, dass die Kolleginnen und Kollegen von der Opposition überhaupt kein Interesse haben den Haushalt zu diskutieren und abzuschließen. Das verwundert mich. Sie wo llen unbedingt nachha use gehen. W ir haben eine Verantwortung für die Menschen in diesem Land und deswegen ersuche ich sie, entweder weiterzuarbeiten oder die Arbeiten weitergehen zu lassen. Seisen Sie bereit, wirklich zu arbeiten und hören Sie mit der Obstruktion auf, dann brauchen wir auch keine Nachtsitzungen! Ich ersuche sie, liebe Kolleginnen und Kollegen der Opposition, dass sie uns weiterarbeiten lassen, denn sonst können wir keinen Haushalt abschließen. (Voci dall'Aula/Stimmen aus dem Saal) PRESIDENTE: La parola al consiglie re Minniti p er fatto personale, prego. MINNITI (AN): Grazie, Presidente. Il consigliere Baumgartner ha inteso interpretare in maniera distorta alcune mie affermazioni. Nel mio intervento io non ho detto che voglio andare a casa, ho ribadito solamente che vorrei sapere quali sono i tempi di lavoro. Ho detto: "E' bene che si lavori", e infatti noi stiamo lavorando, perché siamo noi che stiamo producendo del ma teriale e provocan do un dibattito, altri questo non lo stanno facendo. Mi preme pertanto chiarire questa cosa, con tutto il rispetto per il personale, perché non possiamo dimenticare che è qui dalle otto di mattina. E' giusto che noi andiamo avanti con il lavoro, riteniamo sia un nostro compito, mi dispiace, ripeto, per il personale. Nel mio intervento ho chiesto che si chiarissero quali fossero i tempi di lavoro e se si ritenga opportuno e doveroso proseguire . Non so se in quest'aula decide il collega Baumg artner, la Presidenz a, il Collegio dei Capigruppo o qualcun altro. Il collega Baumgartner ha sicuramente un certo peso, ma a questo punto credo si debba chiarire se andare avanti o meno, seguendo quella che è una prassi nella decisione di tali que stioni. Credo quindi non si possa interpretare il pensiero del consigliere Baum gartner come un unisono per tutti. Ringrazio il collega Berger de lla sua attenzione. Visto che il collega D enicolò mi stimola e che ho ancora tre minuti, gli faccio presente che non parlo per perdere tempo e, soprattutto, quando parlo so quello che dico e vorrei che anc he altri parlassero sa pendo quello che dic ono e, in particolare, per non perdere tempo. Non mi riferisco a Lei, faccio un discorso esteso a tutti i nostri colleghi. A dimostrazione di questo, concludo adesso il mio intervento pur ave ndo ancora due m inuti di tempo a disposizione. - 143 - PRESIDENTE: Di fatto nel nostro Regolamento non ci sono delle regole che dicono quando una seduta notturna deve terminare. Ragionevolezza vorrebbe che ci fosse un accordo del Collegio dei Capigruppo. Per adesso l'unico strumento che abbiamo è che qualcuno chieda l'interruzione dei lavori e che venga fatta una votazione. Mi sembra però di capire che non c'è una maggioranza, e quindi i lavori continuano fino a quando non ci sarà una decisione al riguardo. La parola al consiglie re Holzm ann sull'ordine dei lavori, prego. HOLZMANN (AN): Grazie, signora Presidente. Premetto che il sottoscritto vuole lavorare il più possibile per consentire al bilancio di essere approvato, quindi io non voglio andare a casa. Lo dico per il collega Baumgartner che mi ascolta con attenzione. Lo stesso vale per i colleghi Urzì e Minniti. Fatta questa premessa rimane però pur se mpre il problema del personale che in parte ha gestito l'emergenza attraverso dei turni. L'altra parte, inspiegabilmente, non ha avuto la possibilità di fare i turni, e quindi in quest'aula ci sono delle persone che sono qui dalle otto del mattino e che hanno fatto sedici ore di lavoro. Questo è niente, perché sedic i ore siamo abituati a farle tutti, ma hanno la prospettiva di farne altro otto, quindi ventiquattro ore di servizio continuativo. Siamo disposti a stare qui a lavorare, perché siamo interessati al dibattito e al fatto che i lavori si svolgano con una certa c elerità visto che vogliam o approvare ques to bilancio, ma il personale, che non ha nessuna colpa di questa vicenda, per un vizio di carattere organizzativo della Presidenza del Consiglio si trova qui da sedici ore e dovrebbe farne altre otto fino a domani mattina. Magari si poteva pensare di fare dei turni di lavoro anche per loro che hanno una famiglia e delle es igenze alimenta ri e fisiologiche, dal mom ento che dovranno anche dormire. Questo è dunque un problema che sottopongo all a Presidente, premesso che noi vogliamo lavorare . Grazie. PRESIDENTE: La parola al consigliere Lo Sciuto sull'ordine dei lavori, prego. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie , signora Presidente. Un momento fa ha detto che il Regolamento non ci aiuta a dipanare questa matassa a proposito delle sedute notturne. L ei però sa meglio d i me, per la Sua es perienza, che la prassi in Consiglio rappresenta una parte importante del diritto consiliare, e quindi anche del modo di governare l'Assemblea. Per prassi, ma anche per logica, la seduta notturna viene stabilita l'ultimo giorno di convoc azione del Cons iglio, proprio perché me diante la sua prosecuzione si vu ole giungere alla co nclusione dei lavori. Quindi contesto e non autorizzo il collega Baumgartner a pensare che l'opposizione non sia disponibile a stare qui ventiquattro ore su ventiquattro. Visto però che le regole sono un modo di governare la - 144 - democrazia, ritengo che di fronte ad una nuova convocazione cessi la logicità di proseguire i lavori fino alle otto del mattino. Il Consiglio è stato convo cato per i giorni di mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, e quindi, eventualm ente, si potrebbe prose guire tutti i giorni in seduta notturna . Una valutazione dei lavo ri consiliari avrebbe dovuto consigliare eventua lmente un allungamento del c alendario, ma non s tabilire giorno dopo giorno, pe r tutti i giorni, sedute notturne. Semma i avrebbe dovuto stab ilire un calendario che comprendesse venti giorni, se necessario, ma non ogni giorno una seduta notturna. Questo non ha senso ed è al di fuori della prassi com unemente seguita in ogni assemblea legislativa. Lei ha ragione quando dice che il Regolamento non ci dà lumi precisi, ma ha torto se non si rifà alla prassi. Grazie. PRESIDENTE: La parola alla consigliere Klo tz per fatto personale , prego. KLOTZ (UFS): Die persönliche Angelegenheit besteht darin, Kollege Berger, gemäß Art. 67 unserer Geschäftsordnung, dass der Fraktionssprecher der SVP uns etwas unterstellt, was nicht der W ahrheit entspricht. Er behauptet, wir w ollten nicht arbeiten, wir wollen unbedingt nachhause gehen. Das entspricht nicht de r Wahrheit. Wir sind alle da. Wahr ist, Frau Präsidentin, dass wir hier eine neue Einberufung bekommen haben. Ich ersuche die P räsidentin, die ein Ge fühl hat für Gesch äftsordnung und für die Regeln, folgendes zu bedenken. Wir haben eine völlig neue Situation. Wir haben eine neue Einberufung aufgrund eines anderen Artikels, nämlich Art. 34 des Autonomiestatutes, eine außerordentliche Einberufung zu den selben Tagesordnungspunkten erhalten, wodurch diejenige für den heutigen Tag hinfällig w ird. Frau Präsidentin, es sind nicht die 15 Tage, die auch möglich wären, sondern es ist sogar die Einberufu ng auf absolutem D ringlichkeitsweg m it der kürzesten möglichen Frist gewährt worden, eine außertourliche Einberufung innerhalb 48 Stunden, genau ab dem Datum, ab dem wir das bekommen haben. H ätten wir dieses Schreiben am 22. Dezember um 8.00 Uhr oder 9.00 Uhr morgens bekommen, wäre die Situation eine gänzlich andere. Ich rede direkt zu Ihnen, weil wir wissen, dass Kollege Baumgartner für solche Dinge kein Gespür hat. Er meint, die Geschäftsordnung ist etwas, das man innerhalb von fünf Minuten anders interpretieren kann. Das ist nicht so. Es gibt klare Regeln und der Präsident beruft sich hier auf de n Art. 34 des Autonomiestatutes, wa s eine absolute Ausnahme ist. Das ist bis heute, solange ich hier bin, nicht vorgekommen. Da hat es dann den Abschluss der Arbeiten geg eben. Da s war die Nachtsitzung, das stimmt. Wir haben - 145 - hier letztes Jahr bis 9.00 Uhr gesessen, aber dann waren die Arbeiten abgeschlossen. Hier ist eine neue Vorladung mit de nselben T agesordn ungspunkte n. Das ist der Unterschied. Infolgedessen möchte ich dem Kollegen Baumgartner sagen, er möge sich das bitte genau anschauen. Vielleicht hat er auch noch nicht die entsprechende Erfahrung. Ich will ihm deswegen nichts anhaben. Frau Präsidentin, Sie sind auch eine erfahrene Abgeordnete und lange genug im Präsidium. Ich würde Sie durchaus ersuchen, da s in Erwägung zu ziehen, weil es sich um einen absoluten Präzedenzfall handelt. Wir wissen, wie gefährlich es ist, wenn solche Fälle nicht mit der entsprechenden Sorgfalt behandelt werden. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Urzì sull'ordine de i lavori, preg o. URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. E' mio destino questa sera quello di essere sempre l'ultimo a parlare anch e quando tento di iscrivermi per primo. Innanzitutto una considerazione di carattere generale legata a quello che è un atteggiamento che cominciamo a cogliere con grande chiarezza da parte della maggioranza, atteggiamento ch e vorrei definire quasi isterico, mi si conceda il termine, perché si legge con chiarezza quello che è l'affanno che incomincia a salire in quanto la scadenza della fine dell'anno si fa sempre più vicina e oggi, alla vigilia di Natale, ci accorgiamo di essere arrivati tardi in Consiglio provinciale, visto che, per ovvie ragioni, non esistono i tempi tecnici per approvare un documento d i questa importanza , soprattutto perché le forze politiche, in particolare la m inoranza, ma non solo, intendono apportare delle modifiche sulle quali è ovvio che si accenda un dibattito. In qualsiasi assemblea legislativa non si arriva alla vigilia di Natale a presentare un bilancio, forse qui lo si fa perché è ormai consolidato un vizio capitale che purtroppo paghiamo noi tutti. La maggioranza è viziata, sa che porta un disegno di legge in aula e che in un giorno riesce ad approvarlo, anche se questo è e stremam ente com plesso. Porta il bilancio, quindi un docum ento estremam ente complesso , ricco di capitoli e di temi che condizioneranno l'attività amministrativa per un intero anno, alla vigilia di Natale pensa ndo che in un clima di festa tutti quanti lo approveranno allegramente, alzando le manine, e se ne andranno a casa a festeggiare sotto l'albero di Natale. Però non sarà così. Questo forse è un segna le che era opportun o che si lanciasse , e questa è stata la prima occasione che deve essere utile alla maggioranza per comprendere che documenti di questa importanza non va nno prodotti alla vigilia di Na tale, ma nei tempi che sono previsti. Non voglio soffermarmi su ciò, perché chi è destinatario di questo messaggio ha perfettam ente com preso ciò c he intendo dire. - 146 - Signor Presidente, abbiamo pochi giorni a disposizione ed è questo che intendiamo affermare con chiarezza, pur permettendo al Consiglio di potere operare nel migliore dei modi garantendo i diritti, anche sindacali, che in quest'aula dovrebbero essere assicurati soprattutto da chi ha fatto della propria attività nel sindacato una sua ragione di vita per tanti anni. Evidentemente però in quest'aula questi diritti sindacali sfuggono e vengono dimenticati, ma noi abbiamo il dovere di garantirli a coloro che forniscono l'assistenza necessaria a questo Consiglio per potere lavorare, al quale, dall'altra parte, va garantito pure il diritto di potere ope rare. Ci è stato p resentato un elenco di giornate ... PRESIDENTE: Volevo chiede re di abbassare u n po' la voce, perché quest'aula ha una pessima ac ustica. URZI' (AN): Si sta riferendo a me, Presidente? PRESIDENTE: No, a tutti. L ei poi la alz a perché è alto il rumore di fondo . URZI' (AN): Lei si riferiva ai colleghi, evidentemente, Presidente. PRESIDENTE: Sì. Lei può continuare e conclud ere. URZI' (AN): Per fortuna che ha chiarito che si riferiva ai colleghi e non al mio tono di voce . Vorrei anche rec uperare il tempo che Lei mi ha sottratto. Stavo dicendo, signora Pre sidente, che se que sta serie di giornate c i è stata indicata, a noi sembra curioso e singolare che no n siano riconosciuti i diritti contra ttuali per i lavoratori che qui prestano la loro opera, e siamo sorpresi che non siano state inserite molte giornate che pure sarebbero state a disposizione, come per esempio il 24, il 25, il 26 e il 31 dicembre. N on capisco per quale ragione il 25 la maggioranza comodamente debba starsene a casa e non lavorare, perché si festeggia in famiglia e chi se ne frega del bilancio della Provincia autonoma di Bolzano. Questo ordine del giorno non lo abbiamo compilato noi, Preside nte, quindi L a invito ad a ttivarsi in questo senso. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi sull'ordine de i lavori, preg o. SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F .T.): Grazie, Presidente. Fra un po' su questa piazza m ancano solo i colombi che ci de fecano sulla testa e poi siamo a posto. - 147 - Volevo chiedere, a parte tutte le polemiche, quale atteggiamento questo Collegio di Presidenza stia tenendo. Voglio sapere perché questa maggioranza fa i pugni duri e fa vedere i muscoli come Braccio di Ferro e alla fine non si va avanti ad oltranza. Noi vogliamo andare avanti ad oltranza, non vogliamo essere chiamati sabato, non ha importanza se finiamo a S. Stefano di quest'anno o a quello del 2001, questa è serietà. Noi non abbiamo nessuna voglia di chiedere che i lavori vengano chiusi questa sera, però vogliamo per cortesia sapere come si intende procedere, dato che non siamo stati chiam ati a decidere insiem e ai Capigruppo gli ora ri e gli intendimenti, e visto questo lacunoso Regolamento che non ci conse nte di capire quando finisce il giorno e quando comincia la notte. Quindi devono essere convoc ati i Capigruppo perché bisogna stabilire qualcosa, non solo per noi, ma anche per il personale. Invece la Presidenza di questo Consiglio viene gestita in fa miglia e noi non sappia mo mai che destino abbiamo. Andiamo pertanto avanti ad oltranza, chiudiamo i lavori alle sei, fate quello che volete, e visto che avete deciso di non discutere con noi e che il Regolamento è uno solo, diteci cosa dobbiamo fare. Dite al personale quello che deve fare, io non mi scopro sindacalista dal momento che i sinda calisti stanno in platea, ma questo non è un problema, è più facile che un sindacalista diven ti assessore che viceversa. Chius a questa parente si, vorremm o sapere quello che la famiglia italocalab rese... Io alzo la voce quanto voglio. CONSIGLIERE: (Interrompe) PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi, prego. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Ma tu non devi dirigere i lavori, devi dirigere lo Sportring. Presidente, vogliamo sapere qual è il nostro destino e quello delle nostre famiglie. Non sono stato sufficientemente chiaro? Chiedo quindi una riunione dei Capigruppo affinchè il personale, che noi rispettiamo, forse perché non siamo mai stati sindacalisti, sappia a che ora smetterà di lavorare, che turni dovrà fare e cosa dobbiamo dire noi alle nostre mogli quando telefoniamo a casa. Per me non è un problema, stiam o qui ad oltranza con le tende la vigilia di Natale, non ce ne può fregare di meno, ma diteci quello che volete fare, vogliamo s aperlo. La ringrazio per la corte sia e per la disponibilità. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Leitner per fatto personale, prego. LEITNER (Die Freiheitlichen): Zum Fraktionssprecher der Volkspartei. Das kann man so nicht stehen lassen, nachdem ein Beschlussantrag behandelt wird, den ich - 148 - eingereicht habe, der etwa s zum Inhalt hat, was für den Bürger gemacht werden soll. Ich lasse mir nicht vorwerfen, dass man hier hergeht und sagt: Wir sind eigentlich dazu da etwas für die Bürger zu tun. Selbstverständlich machen wir das, aber wenn wir merken, dass die Mehrheit davon nichts wiss en will, dann muss m an uns auc h zugeste hen, dass Abänderungsanträge gemacht werde n und dergleichen Dinge mehr. Wir diskutieren ein Thema weit und breit, zugegebenermaßen, aber es ist sicher im Interesse der Bevölkerung. Eines ist auch klar. Die Opposition sitzt nicht hier im Saal um Karten zu spielen, wie es Vertreter der Mehrheit irgendwo draußen in einem Saale machen. Wir als Opposition arbeiten hier. Wir wissen ganz genau, um was es geht. Ich unterstütze den Vorschlag, eine Fraktionssprech ersitzung einzuberufen. Für mich wäre um Mitternacht diese Sitzung zu Ende gewesen, denn dass man 48 Stunden vorher eine Sitzung einberufen kann, ist nur für den Dringlichkeitsfall vorgesehen, wenn man die Leute nicht erreic ht. Wir waren a lle hier. Man schreibt au f die Einladung: "Jeden Tag mit Nachtsitzung, falls erforderlich." Dann müssen wir jeden Tag darüber diskutieren, ob eine Nachtsitzung erforderlich ist? Was heißt das? Diese Einladung verstehe ich nicht. Dass wir den Haushalt machen müssen und w ollen, ist klar. Wir haben das auch bewiesen, aber ich denke, hier ist man sich auch im Präsidium nicht ganz im K laren ist, w as man e igentlich w irklich will. Ich ersuche formell, diese Sitzung zu unterbrechen und am Samstag weiterzufahren, wie es in der neuen Einladung steht. Ich lasse mir nicht unterstellten, dass ich nicht arbeiten w ill. Ich bleibe auch bis Samstag A bend hier. Ich habe kein Problem. PRESIDENTE: Avendo già risposto sulle possibilità che abbiamo di risolvere questa discussione con op inioni diverse, proseguire i con l'ultimo emenda mento all'ordine del giorno n. 2 La parola al consiglie re Willeit sull'ordine dei lavori, pre go. WILLEIT (Ladins): Danke, ich will ga r nicht einmal eine M inute ausnützen dafür. Wenn man diese Einberufung als zeitlich unbegrenzt auffas st, und dies ist der Fall, dann möge man mir sagen, wie man einen neuen Term in festlegen kann, w ährend die „alte“ Sitzung noch andauert? Frau Präsidentin, ich möchte Sie bitten, dies zu überdenken. PRESIDENTE: Consigliere Klotz, Lei ha parlato sull'ordine dei lavori e anche per fatto pe rsonale, credo ci siamo detti tutto. La parola alla consigliere Klo tz, prego. KLOTZ (UFS): Frau Präsidentin, der Art. 47 der Ge schäftsordnung be sagt: - 149 - "Fristen für die Zustellung der Berichte. Die Berichte der Kommissionen müssen den Abgeordneten wenigstens fünf Tage vor der Behandlung im Landtag zugehen. Der Präsident des La ndtages kann im F alle der Ergänzung der Tagesordnung bei Dringlichkeit diese Frist begründe terweise auf 24 Stunden verkürzen." Nehmen wir die Zusatztagesordnung her, Frau Präsidentin. Hier sind diese beiden zusätzlichen Punkte aufgelistet mit dem Hinweis: "Die Behandlung der beiden obgenannten Gesetzentwürfe noch in der Sitzungsfolge des Monats Dezember vordringlich um die Kontinuität in der Durchführung wichtiger öffentlicher Dienste, sowie verschiedener Investitionsprogramme gewährleisten zu können und dann angesichts dieser Dringlichkeit ist die Frist für die Zustellung des Kommissionsberichtes, sowie des Minderheitenberichtes im Sinne v on Art. 47 der Geschäftsordnung auf 24 Stunden verkürzt." Ich will damit sagen, Frau Präsidentin, dass das Präsidium bzw. der Landtagspräsident die Einberufungen und die Tagesordnungen aufgrund seiner Zuständigkeiten, und das ist der springende Punkt, vorgenommen hat. Er hat auf dem Konsensweg bis jetzt nicht gesagt, wie lange soll diese Nachtsitzung dauern. Er hat entschieden, dass die Arbeiten nicht mit diesem Tag abgeschlossen werden, sondern er hat neu einberufen. Damit will ich sagen, dass das nicht mehr in der Kompetenz des Landtages liegt in dem Moment, wo der Präsident die neue Einberufung uns hat zukommen lassen. Es ist also die Angelegenheit des Präsidiums, viel mehr de s Präsidenten, denn wir sehen im A rt. 14 der Geschäftsordnung: "Der Präsident vertritt den Landtag, wahrt dessen Würde und Rechte. E r beruft ihn e in und führt den Vorsitz." Er hat neu einbe rufen. Sie verstehen sicher, dass mir das ein ernstes Anliegen ist, weil das zwei verschiedene Dinge sind, ob der Landtag im Konsens beschließt, dass wir weitermache n, oder ob der Präsident vollendete Tatsac hen schafft. Der Präsident hat entsc hieden, gemäß A rt. 14, dass er die Neueinberufung macht, nicht, dass wir bis zum Abschluss der Arbeiten weitermachen, denn diese beiden Beschlüsse würden sich widersprechen. Ich möchte nur dies geltend machen, dass die Geschäftsordnung auch klar ist, auch wenn die Nachtsitzung hier nicht geregelt ist. In diesem Punkt ist die Geschäftsordnung sehr klar, wa s die Kompetenz des Präsidenten ist und was im Ermessen des Landtages liegt. Ich möchte, dass Sie das erwä gen. PRESIDENTE: La parola al consiglie re Minniti, p rego. MINNITI (AN): Grazie, signora P residente. Il collega S eppi nel suo intervento aveva richiesto una riunione dei Capigruppo, quindi penso ci si debba esprim ere in merito e poi accordarla, vis to che non si è mai ne gata a nessuno, prim a di proseg uire i lavori. - 150 - PRESIDENTE: Consigliere Minniti, in questo momento, da quello che abbiamo sentito, credo non esista la possibilità di risolvere questa questione con una seduta della Conferenza dei Capigruppo, quindi è inutile convocarla. Questa è la m ia risposta. Prego, consigliere M inniti. MINNITI (AN): Quindi Lei, Preside nte, introduce l'ipotesi che a d una richiesta di riunire i Capigruppo fatta da un consigliere provinciale si possa rispondere di no. PRESIDENTE: Sicuramente. MINNITI (AN): Va bene, vedremo se sarà così equa. PRESIDENTE: Alla consigliera Klotz vorrei dire che il Presidente ha come caratteristica quella di aprire e di chiude re la seduta. Dopo di che vorrei chiudere per adesso questa discussione per riprenderla tra una mezz'ora, e tornare invece all'ordine del giorno n. 2 e all'emenda mento che è sta to presentato e distribuito. VORSITZ DES PRÄSIDENTEN: HERMANN THALER PRESIDENZA DEL PRESIDENTE: PRÄSIDENT: Wir fahren in der Behandlung der Tagesordnung weiter. Zum Fortgang der Arbeiten. Herr Abgeordneter Lo Sciuto, bitte. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signor Presidente. Trenta secondi sull'ordine dei lavori. Signor Presidente. Noi abbiamo rileva to che nella nuova convocazione straordinaria per i prossimi giorni è prevista sempre una seduta notturna, mentre la prassi di ogni assemblea legislativa prevede degli orari di inizio e di fine, riservando all'ultima giornata l'eventualità della seduta notturna al fine di completare i lavori. Ora, visto che questa sera si s ta procedendo ad oltranza senza che prima sia sta ta convocata la Conferenza dei Capigruppo, il collega Seppi ha chiesto alla Vicepresidente di convocare i Capigruppo per avere un minimo di orientamento e di organizzazione dei lavori, anche perché ciascuno di noi ha degli impegni in questi giorni, che peraltro sono - 151 - particolari, e quindi vorremmo sapere come organizzarci. Fermo restando che siamo disposti a lavorare anche ventiquattro ore al giorno, abbiamo l'esigenza di sapere preventivamente cosa significa que sto tipo di convocazion e e quali sono gli orari di iniz io e di fine. Le chiediamo quindi cortesemente die ci minuti per una riunione del Collegio dei Capigruppo. PRÄSIDENT: Die Sitzung der Fraktionsvorsitzenden ist meines Erachtens nicht notwendig und zwar aufgrund der Tatsache, die auch Sie alle verstehen we rden, verstehen müssen und verstehen sollen, dass aufgrund des Antrages des Landeshauptmannes die Dringlichkeit der Einberufung der Sitzung gegeben ist und ich mich verpflichtet sah, nach Auswegen, nach Möglichkeiten, nach Sitzun gsterminen zu suc hen. Ich wollte natürlich, auch in ihrem Interessen und in dem unserer Familien, auch im Interesse der Tradition in diesem Lande, nicht die Weihnachtsfeiertage, den Heiligen Abend, den Christtag und den Stephanstag als Sitzungstage hernehmen, sondern Arbeitstage. Die 48 Stunden sind selbstverständlich aufgrund der geltenden Geschäftsordnung zu respektieren, infolgedessen ist die erste Nachtsitzung am Samstag Abend und da nn folgen weitere Sitzungen am Mittwoch, Donnerstag, Fre itag und Samstag. Das festzulegen, steht in meiner Kompetenz . Ich ersuche Sie u m Verständnis und ich sage noch einmal, aufgrund der Dringlichkeit der Tagesordnung der anstehenden Gesetzesentwürfe glaube ich, ist es gerechtfertigt, diese Sitzungen einzu berufen, ohne das auch, das tut mir Le id, vorher mit den Fraktionsvorsitz enden abgeklärt zu haben. D as wäre jetzt sowieso schon zu spät. Frau Abgeordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Herr Präsident, ich nehme an, Sie haben sich in den letzten Stunden gut erholt und man kann mit Ihnen ruhig sprechen. Deshalb verstehe ich nicht, warum Sie gleich ins Mikrofon bellen, wenn Sie hereinkommen. Ich hoffe, wir können trotzdem noch weiter miteinander sprec hen. Sie haben gerade e ben gesagt um die Tradition dieses Landes zu respektieren, haben Sie den Arbeitskalender so, ich würde sagen, autoritär, aber ich sage es nicht, ich denke es natürlich, sondern sage von Amtswegen festgesetzt. Wa s haben Sie für eine Tradition? Meine und jene Tradition der meisten Abgeordneten in diesem Saale ist die, dass man in der Nacht vom 23. auf den 24. Dezember eigentlich e her schläft und nicht im Landtag sitzt. Sie ha ben gesagt, Sie hätte n vor allem Arbeitsta ge herausgesucht. Ich weiß nicht, was das für ein eigenartiger Arbeitsrhythmus ist, den Sie an den Tag legen, Herr Präsident, wenn Sie die Nacht vom Samstag a uf den Sonntag zum traditionelle n - 152 - Arbeitstag in Südtirol erklären. Das erzählen Sie bitte der Presse, dass das gute Südtiroler Tradition is t. Ich denke, Sie haben selber verstanden, dass dieses Argument nicht unbedingt das schlagkräftigste war, das Sie am heutigen Tag von sich gegeben haben. Herr Präsident, es war vom ersten Tag bis zum heutigen Tag Sitte, auch unter Ihrer Führung und unter der Führung Ihrer Vorgängerinnen und Vorgänger, dass man Termine mit den Fraktionssprechern abgesprochen hat, und wenn möglich, im Konsens beschlossen hat. Nun wäre das heute im Laufe des Tage s sehr wohl und sehr leicht möglich gewesen. Vielleicht hätten einige sogar 10 Minuten auf die Weihnachtsfeier verzichtet und hätten vielleicht auch ein Brötchen weniger gegessen, aber man hätte sich vielleicht darauf geeinigt, wann man traditionsgemäß in Südtirol arbeitet und wann nicht. Leider Gottes haben Sie die Gele genheit ve rsäumt. Vielleicht könnte man jetzt noch, Herr Präsident, etwas gutmachen, nachdem Sie gut ausgeruht in den Saal gekommen sind und es mehrere Anträge gibt - Kollege Seppi hat ihn gestellt, Pius Leitner hat ihn unterstützt, Lo Sciuto hat ihn wieder vorgebracht - und sich zusammensetzuen und zu versuchen, im K onsenswege - wir sind alle bereit zu arbeiten - die Termine zumindest so abzusprechen, daß es der guten Tradition von Südtirol entspricht. PRÄSIDENT: Danke. Abgeordneter Minniti zum Fortgang der Arbeiten, bitte. MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. La scusa che Lei ha citato per giustificare la nostra presenza qui domani sera alle ore 19.30 fa sorridere. Non so se Lei sia un negriero, e passatemi il termine, ma non credo. Non trovo però tanti esempi, più che la discoteca dove si va a lavorare il sabato, a me no che non si lavori in fa bbrica, con tutto il rispetto per gli operai, rispetto che non si ha nei confronti del personale che è chiamato qui a svolgere le proprie mansioni. Mi risulta, non per toccare delle corde deboli, ma comunque delle situazioni reali, che chi opera in portineria dalle otto di questa mattina continuerà ad operare fino alle otto di domani mattina e poi fino a domani sera, perché non ha la sostituzione in quanto inizia il turno norm ale. Se questo vuole dire rispettare le esigenze del personale, io ne prendo atto, ma non lo condivido assolutamente. Lei certamente non era un dipendente pubblico, e di questo non gliene faccio una colpa, vorrei però sapere se nella Sua attività era proiettato a lavorare anche il sabato notte e la domenica. Attualmente io non sono un dipendente pubblico, ma ho una famiglia alla quale tengo, e quindi il sabato notte cerc o di passarlo con i m iei bambini. Certo, si tratta di scelte di vita. Sono in quest'aula, ve ngo chiamato ad assumermi de lle responsabilità, quindi sarò costretto, e lo farò con piacere professio nale, ma con dispia cere familiare, a fare il mio - 153 - dovere stando qui domani se ra, anche perch é ci sono più di 55 ordini de l giorno presentati da noi e poi perchè dobbiamo lavorare alla realizzazione di quegli emendamenti che riguardano la sanità e dei quali ho già parlato in più occasioni in questo dibattito interminato ed interm inabile. Potremmo decidere di convo carci e di venire qui a lavorare il sabato fino alle sei della domenica mattina, anche se con questo inghippo formale che la collega Klotz ha sottolineato prima. In effetti, così come è stato stilato, questo ordine del giorno è inesatto, e quindi si potrebbe anche prevedere un ricorso in tal senso. Avete scritto che siamo convocati il 23 dicembre dalle ore 19.30 alle ore 6.00, m a alle 6.00 di quando? Almeno, se le cose dovete farle , fatele usando il cervello. Le 6.00 del 24 ma ttina o del 23? Questa è una autonomia talmente sviluppata che sa fare andare indietro il tempo, e fra un po' ci sveglieremo tutti bambini anziché v ecchi. E invece di andare con le 24 ore, dalle 0.00 alle 24.00, qui si va indietro con il tempo, dalle 19.30 alle 6.00. Quindi questo ordine del giorno è stato stilato in modo formalmente errato e ciò deve fare riflettere anche su come nascono certe situazioni. Non dovete prendervela con noi se vogliamo andare avanti con i lavori, produrre del materiale, ma pure avere chiari quelli che sono i nostri tempi di lavoro. Giustamente il collega Lo Sciuto mi sta suggerendo che si tratta di un atto di prepotenza inutile, perché non sarà certo in quelle otto ore che si concluderà qualcosa, semmai otterrete il peggio. PRÄSIDENT: Danke. Zum Fortgang der Arbeiten Herr Landeshauptm annstellvertreter Di Puppo, bitte. DI PUPPO (Assessore all'industria, trasporti, finanze e bilancio - Popolari Alto Adige Domani): Grazie, Presidente. E' l'unica volta che intervengo e che interverrò sull'ordine dei lavori, solo per ricordare l'art. 14 del Regolamento che, oltre a dire che il Presidente rappresenta il Consiglio e ne tutela la dignità, all'ultima riga dice che deve assicurare anche il buon andamento dei lavori. Ebbene, sono 59 minuti che stiamo discutendo sull'ordine dei lavori e toccando sempre ed esa ttamente lo stesso a rgomento in tutti gli interventi più volte ripetuti dagli stessi consiglieri. O ra, questo non credo sia il modo corretto di interpretare il termine di garanzia del buon andamento dei lavori del Consiglio. Quindi, Presidente, La pregherei di interrompere questa sequenza di richieste di intervento sull'ordine dei lavori perché sono ripetitive su questo argomento. L'art. 14 Le dà anche il compito di dirigere e di riassumere, quindi può anche riassumere la richiesta e dare una risposta, come già era stato fatto dalla Presidente Zendron. Insistere dopo che la Presidenza nella sua piena facoltà ha già dato risposta, credo sia davvero una perdita di tempo no n giustificabile, vista anche l'ora. Grazie. - 154 - PRÄSIDENT: Es wird mir vom Herrn Generalsekretär mitgeteilt, dass bereits zu diesem Punkt alle D amen und Herrn A bgeordneten... PÖDER (UFS): Zum Fortgang der Arbeiten, Herr Präsident, ich habe in diesen 59 Minuten nicht einm al das Wort ergr iffen. Ich werde je tzt das Wort ergre ifen zum Fortgang der Arbeiten. PRÄSIDENT: Ich habe es Ihne n noch nicht gegebe n das Wort! PÖDER (UFS): Dann ersuche ich um das W ort. PRÄSIDENT: Das Wort habe ich Ihnen noch nicht gegeben. Sie setzen sich noch einen Moment, bitte. PÖDER (UFS): Dann ersuche ich um das W ort. PRÄSIDENT: Sie setzen sich einen Moment und dann gebe ich Ihnen das Wort. PÖDER (UFS): Selbstverständlich, H err Präsident. PRÄSIDENT: Sie haben das Wort, bitte. PÖDER (UFS): Danke. Werden Sie nicht nervös Herr Präsident. Das geht doch mit Ruhe. Ich merke, hier werden einige Damen und H erren der Mehrheit nervös. Ich habe nicht zum Fortgang de r Arbeiten Stellung genommen, w eil das die anderen Kolleginnen und Kollegen bereits in hervorragender Weise getan hab en. Ich komme nur auf einen Punkt zu sprechen, der hier neu aufgetaucht ist. Das andere wurde bereits ausführlich behandelt. Der Landeshauptmannstellvertreter Di Puppo hat durchaus recht. Ein a nderer Punkt ist jener, de n Kollege Minn iti hier aufgeworfen hat. Wenn ich richtig gehe, hat er gemeint, dass die Einberufung für Samstag, den 23. Dezember etwas unklar ist. Sie ist tatsächlich etwa s unklar, ich glaube, formal sogar unrichtig. - 155 - Denn wenn es hieße von 6.00 Uhr bis 19.30 Uhr, dann wäre alles klar und bisher ging ich davon aus, dass es wirklich so lauten sollte, und dass es sich einfach um einen Druckfe hler hande lt. Mir ist es egal. Wir können au ch am 24. Dezem ber hier se in. ABGEORDNETER: (unterbricht) PRÄSIDENT: Herr Abgeordnete Pöder Sie haben das Wort, bitte. PÖDER (UFS): Kein Problem. Ich wäre um 6.00 Uhr hier zur Sitzung erschienen. Ich habe gedacht, es ist ein Druckfehler und darauf wollte ich nicht herumreiten, weil dies immer passieren kann. Nach einem langen A rbeitstag wurde diese Einladung verschickt. Das kann passieren. Die Situation ist eine andere, wenn gemeint sein soll von 19.30 Uhr bis 6.00 Uhr. Ich frage mich, wie das gehen soll, und das alles an einem und dem selben Tag, am 23. Dezember. Das ist nicht möglich. Wir können nicht rückwärts arbeiten. Vielleicht sind Sie das gew ohnt in irgendeiner Form, aber wir sind es nicht gewohnt rückwärts zu arbeiten. Wenn man damit gemeint hätte bis 6.00 Uhr am darauffolgenden Tag, dann hätte man die Sitzung richtigerweise auch für den 24. Dezember einberufen sollen oder müssen. Ich glaube, das kann man durchaus in geeigneter Art und Weise nachholen, denn die anderen Tage sind ordnungsgemäß einberufen. Man kann von 19.30 Uhr bis 24.00 Uhr arbeiten an einem und dem selben Tag, aber nicht von 19.30 Uhr bis 6.00 Uhr. Das ist objektiv und formal gesehen schwierig. Man wird eine neue Einberufung der Sitzung vornehmen mü ssen. Ich weiß nic ht, ob Kollege Minniti das in dieser Form so gemeint hat. PRÄSIDENT: Herr Willeit, ich glaube, Sie haben auch schon zum Fortgang der Arbeiten gesprochen - hat man mir gesagt zum gleichen Thema - infolgedessen habe ich jetzt nicht die Absicht Ihnen das Wort zu erteilen. In persönlicher Angelegenheit dürfen Sie selbstverständlich sprechen, bitte. WILLEIT (Ladins): Ich glaube, die wichtigste Aufgabe des Präsidenten ist nicht, Ordnung zu halten, sondern die Geschäftsordnung einzuhalten. Kollege Di Puppo hat Sie eingeladen, diese Ordnung nicht einzuhalten, denn die Einberufungen, ich sagte es vorhin und ich wiederhole es nur, weil Sie nicht da waren und Sie das nicht mitbekommen haben ... PRÄSIDENT: Entschuldigen Sie, H err Willeit, in persönliche r Angelegenhe it. - 156 - Wer hat Sie angegriffen? WILLEIT (Ladins): Zwei Worte, dann habe ich fertig. Ich glaube schon, eine Einladung zu bekommen gegen die Geschäftsordnung zu verstoßen, das ist wohl eine Beleidigung! Ich sage nur, die E inberufung kann nich t legitim sein, von mir aus noch die erste, aber man schaue sich auch die anderen an, wenn man meint, die Sitzungen können durchgehen oder fre i verlängert werden. Wenn man glaubt, jeden Tag in der Früh bis 8.00 Uhr gehen zu dürfen, wenn wir bis 2.00 Uhr gehen dürfen, können wir auch bis 8.00 Uhr in der Früh hingehen. Um 8.00 Uhr in der Früh fängt die nächste Sitzung an, und dies soll möglich sein? Ich schließe es aus. PRÄSIDENT: Danke, H err Willeit. Ich kann n ur noch ein mal bestä tigen, dass die Einladung auch am Samstag ordnungsgemäß und aufgrund der geltenden Geschäftsordnung erfolgt ist. Infolgedessen wird es bei dieser Einladung bleiben und diese Einladung wird auch nicht geändert, meine Damen und He rren Abgeordneten. Ich sehe aufgrund der Dringlichkeit auch nicht die Notwendigkeit - ich möchte es noch einmal betonen -, eine Sitzung der Fraktionsvorsitze nden einzuberufe n. Wir fahren mit der Tagesordnung Nr. 2 weiter. Herr Leitner hat diesen Abänderungsantrag angenommen. Herr Abgeordneter Minniti, Sie haben das Wort, bitte. MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. Finalmente si riprende a parlare di emendame nti e di ordini del giorno, e finalmente il signor Presidente è riuscito a fare rispettare quello che preved e il Regolamen to attuale. Possibile che ci voleva la tirata d'orecchie dell'assessore D i Puppo per fare rispettare l'ordine dei lavori? Per fortuna che l'assessore Di Puppo ha tirato le orecchie al Presidente, altrimenti mi sa che fino a domani mattina si parlava di ordine dei lavori. Magari può essere stato inelegante il gesto del Vicepresidente della Giunta provinciale, comunque ha raggiunto la sua efficacia. Mi dispiace del fatto che il Preside nte del Consiglio sia sta to un po' maltrattato da Di Puppo per questo . Detto ciò, vado a presentare l'emendamento, e ringrazio il collega Leitner per averlo accolto, sperando che su questo ci sia un dibattito. E' un po' un emendamento all'emendame nto che ha presentato il collega Urzì, il quale si riferiva alla riduzione del prezzo delle benzine alla pompa per i residenti nella provincia, analogamente a quanto già - 157 - disposto in Friuli Venezia Giulia e in Valle d'Aosta. Il collega Urzì nella passionalità del suo intervento ha dimenticato di inserire la Regione Lombardia, che è l'ultima in ordine di tempo ad avere presentato una legge regionale in ques to senso, la n. 28, avente ad oggetto: "Disposizioni in materia di riduzione del prezzo delle benzine alla pompa". L'efficienza della nostra Provincia autonoma non è riuscita a tanto. Si tratta sicuramente di una legge interessante che noi auspichiamo possa essere in qualche maniera recepita dalla Giunta provinciale. E' chiaro che Alleanza Nazionale presenterà il disegno di legge analogo che non si capisce perché non possa essere approvato, se non per una certa cecità in proposito. Abbiamo presentato questo emendamento perché credo sia importante chiarire che Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta, guarda caso due regioni autonome come noi, sono riuscite a realizza re quanto la nostra Provincia no n è riuscita a fare, dando così segno di inefficienza e di arretratezza. Dovremmo pertanto prendere esem pio da altre regioni anche guidate dal Polo. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Lo Sciuto, bitte. LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signor Presidente. Nella mia attività pregressa, prima di tornare a Bolzano, ho girato molto l'Italia e sono stato a contatto con realtà diverse, e ogni volta mi sorprendevo per come la situazione, molto spesso anche sul piano degli oneri fiscali, fosse a pelle di leopardo. C'erano regioni che, per motivi oggettivi di maggiore ricchezza o di maggiore sensibilità nei confronti dei cittadini o per qualsiasi altro motivo, presentavano una situazione tributaria differenziata nei limiti in cui ciò era possibile, considerata la legislazione nazionale. Per esempio, sono stato molto spesso in Valle d'Aosta dove vigeva e vige ancora un sistema per il quale la Regione assegna ad ogni residente un congruo numero di buoni benzina ad un prezzo basso, e questo era ed è un fatto econo micamente rilevante per ciascuna famiglia. In Friuli c'erano altre provvidenze e in Sicilia se ne trovavano di diverse ancora, magari non sulla benzina. In altre parole, c'era u na situazione del tutto va riegata e a pelle di leopardo che denotava una certa sensibilità della Regione rispetto a problematiche specifiche ch e in quel territorio emergevano in m odo più prepotente. Io sono venuto per la prima volta in Alto Adige nel 1972 e da allora non ho mai visto una particolare attenzione a problematiche del tutto similari a quelle della Valle d'Aosta o del Friuli. Questo in Alto A dige non si è mai ve rificato, neppure nella normativa. Ad esempio, il servizio prestato nelle zone di frontiere v eniva diversame nte quantificato a seconda della regione, e questa differenziazione molto spesso non derivava da situazioni oggettive quanto dalla capacità della regione di incidere anche a livello di produzione normativa statale. Si assisteva quindi ad una disparità di trattamento tra chi - 158 - prestava servizio al Brennero che era discriminato rispetto a chi lo prestava a Chiasso. Questa molto spesso non era una responsabilità statale, bensì una pecca de ll'ente locale che non era capace e non voleva farsi parte cipe e interpretare questi bisogni a livello nazionale . Le motivazioni che in Valle d'Aosta hanno sorretto l'emissione di buoni benzina a prezzi politici entro certi limiti per tutti i cittadini, ci sono anche in Alto Adige. Mi chiedo quindi se a nche nella nostra prov incia, in ragione di una prosperità che obiettivamente c'è e che apprez ziamo, non sia poss ibile porre i cittadini che vivo no in questo territorio nelle stesse condizioni di quelli che vivono in altre zone di confine come il Friuli e la Valle d'Aosta. Per ques to motivo la Giunta provinciale credo dovrebbe essere meno egoista e rinunciare a quote tributarie, magari risparmiando in settori che lo stesso Presidente ha indicato quando ha detto che siamo costretti a rivedere o ad annullare spese superflue per dare u na risposta concreta , seria e ve ra ai cittadini. Grazie . PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Pöder, bitte. PÖDER (UFS): Danke. Ich war einigermaßen erstaunt darüber, dass man im beschließenden Teil dieses Antrages unbedingt auf andere Regionen Bezug nimmt. Es ist schon so, dass wir uns überlegen müssen, wie wir derartige Maßnahm en auch begründen können. Wenn in anderen Regionen derartige Initiativen, die dieser Benzinpreisentwicklung entgegenwirken, bereits beschlossen worden sind, dann sollten wir uns dara n ein Beispiel nehmen, auch wenn es italienische Regionen sind in diesem Falle, denn nicht alles Schlechte muss von italienischen Regionen kommen. Es ist schon eigenartig, dass wir uns hier in Südtirol of fensichtlich nicht dazu durchringen können, für die Bürger entsprechende positive Schritte zu setzen. Ich habe es heute bereits einmal gesagt, es ist nic ht die Schuld der La ndesregierung, auc h nicht die Schuld der Bürger dieses Landes, dass die Benzinpreisentwicklung derart rasant nach oben gezeigt hat. Es ist die Schuld einer Weltmarktentwicklung, die von den Treibstoffherstellern missbraucht wurde. Ich habe es bereits einmal gesagt, aber wahrscheinlich wurde es schon vergessen, dass durch die Ö lpreisentwicklung n icht zwingenderma ßen ein e Benzinpreiserhöhung hätte erfolgen müssen. Die verschiedenen Raffinerien, Benzinproduzenten haben Reserven, genug um ein Jahr lang ohne eventuell Öl ankaufen zu müssen, Treibstoff produzieren zu können. Diese Reserven wurden na türlich zu einem Z eitpunkt angekauft, als d ie Ölpreisentwicklung auf dem Weltmarkt noch nicht derart dramatisch war. Die G ewinn- - 159 - spanne, die die Benzinhersteller, die Raffinerien aus dieser Benzinpreiserhöhung erzielen konnten, kann man sich nur ansatzweise vorstellen. Es ist schon so, dass der Weltmarktpreis in diesem Falle von weit unter 20 Dollar auf einmal auf über 30 Dollar angestiegen ist und das s man in Italien wie auch in anderen Ländern die verschiedenen Erhöhungen der Preise für Benzin, D iesel und andere Treibstoffe dam it begründet hat. Es kommt mir vor, dass die Uhr immer schneller geht, Herr Präsident, aber es hat sicher seine Ric htigkeit. PRÄSIDENT: Danke, Herr Pöder. Das Wort hat Frau Abge ordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Danke, Herr Präsident. Herr Minniti schlägt vor, dass man dem Antrag von Herrn Urzí das Wort "Lomba rdei" hinzufügt. Nun h atte ich vorhin in der Diskussion zum Änderungsantrag von Urzí bereits meine Bedenken geäußert, dass es eigentlich Zeit wär e, dass man sich darüber Gedanken macht, wie man nach der Benzinzeit, nach dem Erd öl fährt. Ich denke, das wäre das W esentlichere gew esen. Wir wissen alle, dass das Erdöl dem Ende zugeht, natürlich nicht in dem Ausmaß, wie es uns die produz ierenden Länder glauben machen und damit den Preis treiben wolle n. Es ist nur eine Frage von unterschiedlicher Weltauffassung, ob man das Ende des Erdöls in 20 Jahren oder in 50 Jahren ansetzt. Das Erdöl geht ganz sicherlich dem Ende zu. Insofern wäre es klüger, wenn man sich Gedanken machen würde, was man nachher tut, statt jetzt schnell zu schauen, noch möglichst billig den vorhandene n Anteil zu konsumieren. Natürlich werden wir nicht von heute auf morgen auf a lternative Energien für das Auto umsteigen können. Konkret zum Antrag vom Kollegen Urzí w ollte ich sagen, dass auch die Hinzufügung des Wortes "Lombardei" nicht unbedingt den Grundsa tzantrag, den Benzinpreis zu senken, besser macht, auch wenn es noch so viele Regionen und andere Länder machen, unabhängig ob es italienische Regionen sind oder ausländische L änder. Desha lb wird die Sache an und für sich nicht klüger. Deshalb habe ich meine Bedenken. Diesem Antrag könnte man allerdings eventuell zustimmen, wenn man parallel einen Antrag genehmige n würde, den ich b ereits eingereicht ha be und über den w ir separat ausgiebig diskutieren können, nämlich, dass man sich bereits in dieser Phase darüber Gedanken macht, wie man die erdöllose Zeit angehen will bzw. Alternativen finden will, damit das Automobil dennnoch fährt und wennmöglich weniger schädlich fährt und damit weniger CO 2-Emissionen herv orruft. - 160 - PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat Herr Abgeordnete S eppi, aber ich darf Sie ersuchen, wenn Sie das Wort ergreifen, die Jacke anzuziehen, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F.T.): Mi scuso, Presidente, ma mi deve capire, visto che l'ora è ta rda. PRÄSIDENT: Es ist Gepflogenheit des Hau ses, dass man die Jacke anhat. Danke, für das Verständnis, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Non è previsto dal Regolamento, comunque accetto la Sua supplica, a patto che la faccia anche a qualche assessore quando si trova nelle stesse condizioni, pe rché obiettivamen te ho riscontrato nella giorna ta di oggi che ci sono degli assessori che sono stati otto ore in aula senza giacca e Lei non ha fatto nessuna osservaz ione. Quindi quando i colleghi Minniti e Klotz dicono che Lei è un po' di parte, hanno ragione, e anche questa situazione lo ha dimostrato, comunque La ringrazio per il consiglio. L'emendam ento del collega Minniti richiede subito una osservazione . E' stato tanto preciso da aggiungere la Lombardia che era stata scordata dal collega Urzì, e me ne meraviglio, ma avrebbe dovuto essere stato tanto raffinato nel sostituire la parola "pompa" con "distributore". E' molto meglio parlare di distributori che di pompe, collega Urzì. Mi meraviglio di Lei che non è molto raffinato, ma sicuramente il meno grezzo di noi, quindi Le devo fare questa osservazione, visto che pa rla anche di diminuz ione di prezzo alla pompa. Francamente penso che parlare di distributore sarebbe molto più stilistico da un punto di vista dialettico. Tutto ciò premesso, e andava detto, il collega Minniti ha fatto una osservazione di grande profilo. Egli ha fatto una correzione geografica e non dialettica di maggiore impatto con le sensibilità di tutto questo Collegio, che non è composto solamente da maschietti, ma pure da femminucce, per cui ritengo che andrebbe impostato in un altro modo. Il collega Minniti ha fatto pertanto una precisazione perfe tta. Lo ripeto, tanto il Presidente lascia andare il tempo fino a quando sono passati i tre minuti anche se uno non dice niente, per cui le cose non c ambiano. L'atteggiamento del collega Minniti è stato preciso. La Lombardia confina con la Svizzera e benchè facesse parte del vecchio Lombardo-Veneto, il Veneto non è interessato alla situazione in quanto non confina né con la Svizzera, né con la Slovenia. Di conseguenza era giusto inserire anche la Lombardia, quindi sono d'accordo con l'emenda mento del collega M inniti. - 161 - PRÄSIDENT: Danke. Die Abgeordnete Kury hat das Wort, bitte. KURY (GAF-GVA): Herr Präsident, wir haben inzwischen einen Abänderungsantrag. Sprechen wir bereits… PRÄSIDENT: Nein, der muss erst verlesen werden. Er wird jetzt verlesen, aber Sie haben ein wac hes Auge und helfe n mir. Herzlichen D ank. "Parallel dazu bemüht sich das Land Südtirol um die Möglichkeit den Gebrauch von Treibstoff aus re generativen Energieträgern zu fördern , (z.B. Raps)." "Contemporaneamente la Provincia autonoma di Bolzano si impegnerà per incentivare l'uso di fonti energetiche rinnovabili (p. es. colza)". Herr Abgeordneter Leitner, nehmen Sie diesen Abänderungsantrag an? LEITNER (Die Freiheitlichen): Herr Präsident, wenn man zu diesem Abänderungsantrag sprechen soll, so ist das eine ganz andere Philosophie und ein ganz anderer Gegenstand. Wir sind davon ausgeg angen, dass ma n den Bürger steu erlich entlasten soll. Kollegin K ury will jetz t alternative Energie träger förd ern, was ich unterstütze. Es sind im Prinzip verschiedene Dinge, aber wenn wir schon über Treibstoff reden und hier ist von allen möglichen Regionen Italiens schon die Rede gewesen, dann können wir ruhig ein bisschen weiter gehen und neben dem Benzin auch über grundsätzliche Dinge in der Energiepolitik reden. Ich habe nichts dagegen. Die Kolleginnen und Kollegen sollen die Möglichkeit haben, sich hier einzubringen und Vorschläge zur Verbesserung der derzeitigen Situation zu machen. Deshalb bin ich der Meinung, man soll über alles reden dürfen, nur nicht über fünf Minuten, denn das v erbietet die Geschä ftsordnung. Ich bin dafür, dass der A ntrag abgestimm t wird. Er wird ja se parat abgestimm t, weil er Teil jenes Antrages des A bgeordneten M inniti ist, wo ich schon den Antrag gestellt habe, dass getrennt darüber abgestimmt wird. Deshalb kann man diesen Beschlussantrag auch in Teilen annehmen. Ich möchte Assessor Berger sagen, wenn er Probleme n ur mit diesem Teil des Antrages hat, dann kann er ruhig dagegen sein, denn es gibt ja drei Abstimmungen. Deshalb habe ich auch vorgesorgt, dass man nur einen Teil genehmigen kann und nicht den ga nzen. Ich habe persönlich kein Problem. Es ist eine Philosophie auch in der Ausrichtung. Wir müssen selbstverständlich in Zukunft, und es ist auch der Energielandesrat da, sicher immer öfter über Alternativenergien reden und wir in Südtirol sind hier auf einem guten Weg was Heizung anbe langt, also Hackschnitzel usw., aber in der Forderung - 162 - alternativer Energiequellen für das Auto hat Südtirol wahrscheinlich wenig Möglichkeiten direkt zu intervenieren. Ich hätte hier wenns chon das Problem zum Abände rungsantrag der K ollegin Kury. Was kann Südtirol spez ifisch tun zur Förderun g des Rapses als Antriebsmittel für Autos. Hier muss man schon bei der Autoindustrie intervenieren und beim Endverbraucher. Hier entsteht ein bisschen ein Problem. Natürlich kann man Bauern dazu animieren Raps anzubauen. Sie brauchen dann aber Abnehmer. W enn die Autoindustrie nicht gerüstet ist, dann nützt auch der Anbau von Raps nichts. Dass man sich darüber Gedanken macht, wie man in Zukunft Alternativenergie einsetzen kann, das ist nur zu begrüßen. PRÄSIDENT: Danke. F rau Abge ordnete K ury, bitte. KURY (GAF-GVA): Weil Pius Leitner tatsächlich wesentliche Fragen gestellt hat, bemühe ich mich jetzt kurz zusammenzufassen, was w ir bisher aus Ihrem Beschlußantrag ge macht ha ben. Pius Leitner wollte ursprünglich die Kraftfahrzeugsteuer kürzen. Dann ist man im Laufe der Diskussion und der allgemeinen gegenseitigen gedanklichen Befruchtung weiter gekommen, eigentlich sollten die Pendler gefördert werden, wenn sie weiterhin auf das Auto angewiesen sind. Das war der zweite Passus. Dann ist dem Kollegen Urzí eingefallen, dass man auch die Benzinsteuer senken könnte bzw. Benzin billiger verkaufen könnte. Kollege Minniti in seiner Präzision hat natürlich auch noch die Region Lom bardei als beispielge bend zitiert. Ich wollte Herrn Leitner erklären, wie der Zusammenhang ist zwischen meinem Antrag und jenem von Kollegen Urzí, weil es nicht leicht zu durchschauen ist. Urzí sagte, die Leute, die we iterhin Auto fahren, sollen das Benzin billiger bekommen. Ich sage dazu, mindestens muss sich das Land Südtirol darum kümmern, dass auch Alternativen zum Benzin angeboten werden, dass man den Prozess vom W egkommen des Erdöls beschleunigt. Deshalb muss die Suche nach Treibstoff aus alternativen Energiequellen gefördert werden. Insofer n hat das schon m it Benzin zu tun, wenn ich sage: Liebe Leute, vorallem mit euren Traktoren, gebraucht Raps, weil dieser keinen CO2 ausstoßt und eure Felder w eniger verdreckt bz w. die Em issionen nicht schäd lich sind. Ich denke, das hat sehr wohl damit zu tun, dass man eine Richtung fördert, wo das Land Südtirol und vora llem unser Energ ielandesrat mit dabei sein sollen, dass das auch in Südtirol möglich ist. Wir wissen schon konkret, dass es im Vinschgau Interessenten gibt, die Raps anbauen möchten, allerdings braucht es hier eine gesetzliche Grundlage und diese ist nicht nur ein e Südtiroler Angelegenheit, sondern eine ge- - 163 - samtstaatliche. Deswegen, Herr Präsident, gehört dieser Antrag hierher und hat sehr wohl mit Benzin zu tun. PRÄSIDENT: Danke, für die Erläuterung. Frau Abgeordnete Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): Das ist ein sehr interessanter Antrag. Er elektrisiert irgendwie. Jemand hat mir eine hitzige, elektrische Welle zugeschickt. Ich glaube, es war Landesrat Di Puppo, weil er so schon auf die R eaktion gewarte t hat. PRÄSIDENT: Frau Klotz, zum Thema, bitte. KLOTZ (UFS): Es handelt sich immer um Energie und auch diese elektrischen Wellen handeln von Energie. Es wäre inte ressant, wenn m an auf diese W eise auch die Fortbewegungsmittel in Schwung bekommen könnte. Es genügt ein Blick von Landesrat Di Puppo und sch on springt der Motor a n. Das wäre die Sache der Z ukunft. Die regenerativen Energieträger haben in der letzten Zeit an Bedeutung gewonnen. Ich kann mich an Dokumentarsendungen im ZDF, aber auch in anderen Fernsehanstalten erinnern, in denen es tatsächlich um die Erprobung dieser regenerativen Energieträger ging. Natürlich besteht das Problem darin ob man in Europa das entsprechende Rohmaterial zur Verfügung hat, das heißt, ob, wenn alle auf Raps umstiegen, dann überhaupt genügend Rap s erzeugt werden kann. Das is t die Frage dabei. Ich bin der Meinung, man muss Ansätze bringen um die gesamte Diskussion dazu in Schwung zu setzen und entsprechend auch die Forschung, aber auch damit der Anbau dieser Rohfaser attraktiv wird und damit so viele Leute als möglich angehalten werden, auf diese regenerativen Energieträger um zusteigen. Infolgedessen ist das ganz im Sinne auch unserer Ausrichtung. Es ist innovativ, umweltschonend, energiesparend und modern. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort geht weiter an Herrn Abgeordneten Urzí, bitte. URZI' (AN): Grazie, Presidente. Mi dichiaro subito d'accordo con l'emendamento, presentato dalla collega Kury cercando di interpretare anche il pensiero dell'intero gruppo consiliare provinciale di Alleanza Nazionale. Fonti energetiche rinnovabili: è un grande tema, avremmo bisogno di alcune ore di tempo per discuterne e invece dobbiamo limitarci a parlare per tre minu ti, peccato . Sono reduce da un viaggio compiuto nel nord Europa, in m odo particolare in Danimarca, dove ho potuto verificare quanto sia sensibile l'attenzione rispetto al tema - 164 - delle fonti energetiche rinnovabili. Quale fonte energetica rinnovabile più naturale ed ecologica esiste oltre all'aria? Collega Kury, onestamente mi sono stupito del fatto che l'unico esempio che ha citato è quello dell'olio di colza. L'aria che viene sospinta dai venti è la migliore fonte energetica esistente in natura e in termini assoluti la più ecologica. Assessore Laimer, Lei potrebbe dire molto al riguardo, e mi fa piacere che dia un segnale molto chiaro di approvazio ne rispetto a ciò che sto sostene ndo. Di conseguenza ritengo si renda assolutamente necessario uno sfo rzo della Provincia a utonoma in questa direzione, affinchè possano essere recuperate dall'aria sospinta dai venti tutte quelle energie che è opportuno trasformare e restituire ai cittad ini per gli usi più opportun i. Ho davanti a me l'immagine dei mulini a vento che in Danimarca caratterizzano il paesaggio, come succede anche in alcune parti del sud Italia, ad esempio nel Tavoliere della Puglia, e in alcune aree geografiche della Germania. Si potrebbe quindi pensare e progettare, se ciò non costituisce un danno per l'ambiente, mulini a vento nelle zone più ventose dell'Alto Adige, come l'imbocco della Val Sarentino o della nostra città. Potrebbe sicuramente essere una soluzione utile e opportuna, e in merito credo dovrebbe nascere un dibattito per la fornitura di energie, pe r lo meno per le are e circostanti. Questo ritengo sia uno sforzo da avviare e una riflessione da produrre, quindi l'iniziativa lanciata dalla collega Kury penso sia estremamente significativa e importante. Mi aspetto una presa di posizione da parte dell'assessore Laim er. Graz ie. PRÄSIDENT: Danke. Herr Willeit, Sie merken sich an Ihrem Platz vor, ansonsten akzeptie re... WILLEIT (Ladins): Setzen Sie sich bitte hierher zu diesem Ofen! PRÄSIDENT: Sie gehen auf Ihren Platz, dann können Sie auf Ihrem Platz sprechen. WILLEIT (Ladins): Es geht jetzt schon, aber vorhin bin ich weggegang en, weil es wirklich zu heiß war. PRÄSIDENT: Sie haben das Wort, bitte. WILLEIT (Ladins): Ich bin kein Spezialist, aber ich bin überzeugt, dass der Vorschlag von Frau Kury sicherlich berechtigt ist und ein guter Vorschlag ist. Er steht im Übrigen im Einklang mit dem, was wir in der Bilanz vorfinden. Es sollen in Zukunft nur mehr erneuerbare Energiequellen fina nziert we rden. - 165 - Bis gestern hat man von Alternativenergie gesprochen, jetzt von erneuerbarer Alternativquelle. Die Sonnenenergie wurde bereits vor ungefähr 15 Jahren als Lösung angesehen. Heute noch ist es keine L ösung, nur für kleine ode r einzelne Anla gen. Die Windmühlen noch weniger. M an hat die wohl da und dort, im Norden nützt man sie vielleicht mehr als im Süden aus, aber e s hat sich nicht entw ickelt. Nun hat man Großwerke gebaut für die Gasve rsorgung, wirkliche große Leitungen von weither und über Berg und Tal. Man hat Haus und H of und alles angeschlossen, ganze Gegenden, und schon soll es nicht mehr die Energieversorgung sein. Sicherlich gibt es heute noch kein Substitut von Gas und He izöl, weshalb ich w irklich die Fachleute ersuchen möchte, zu sagen wann und wie sie glauben, dass ma n mit erneuerbarer Energie eine Normalversorgung, d.h. eine allgemeine Energieversorgung vornehmen kann. Denn nur in diesem Moment ist nur dieser Weg einzuschlagen. PRÄSIDENT: Wir gehen weiter zum Beschlussantrag N r. 5 und zum folgendem Abänderungstext, der von der Abgeordneten Kury eingebracht wurde. "Dem beschließenden Teil wird angefü gt: “Besonderes Augenmerk wird dabei dem Bildungsbereich gewidmet, damit die angekündigte Bildungsoffensive auch realisiert werden kann.”" "Alla parte impegnativa viene aggiunto: “Particolare attenzione viene dedicata al settore formativo affinchè l'annunciata campagna formativa possa essere avviata”". Herr Abgeordneter Pöder ist nicht hier. Nehmen Sie den Abänderungsantrag an Frau Klotz? KLOTZ (UFS): Ich habe fünf Minuten. Ich habe den Antrag meines Kollegen mitunterzeichnet. Besonderes Augenmerk wird dem Bildungsbereich gewidmet, dam it die angekündigte Bildungsoffensive a uch realisiert werden kann. Ich halte das für einen sehr guten Zusatz, wobei im beschließenden Teil noch ein Zusatz hinzukommt, dass nach dem Wort "Ressort" hinzugefügt wird, "wobei gleichzeitig die Daten nach Sprachgruppen aufzuschließen und zu analysieren sind,". Das war ein Zusatz, dann "getrennt nach Ressort", das haben wir auch dazugenommen. Dann haben wir die E rweiterung, dass s tatt der drei Monate der Landesregierung doch ein Spielraum von sechs Monaten gelassen werden soll, und dass der Personalbedarf für die nächsten drei Jahre erhoben und untersucht werd en soll. Jetzt kommt dazu, dass bei alledem besonderes Augenmerk auch dem Bildungsbereich gewidmet w ird, damit die angekündigte Bildungsoffensive auch realisiert werden kann. Wir haben in letzter Zeit viel von dieser Bildungsoffensive gehört. Jetzt sind leider die beiden Landesrätinnen nic ht da, aber die Männer sind ja sehr aufmerksam und - 166 - sie werden es ihnen bestimmt mitteilen, dass wir selbstverständlich auch der Meinung sind, dass e s Zeit ist für eine solch e Bildungs offensive. Rings um uns herum tut sich so viel und selbst der Rektor Steinherr dieser von mir nicht sehr geliebten Universität in Bozen hat gesagt, dass die wichtigsten Investitionen die Köpfe sind. Wenn in fünf oder zehn Jahren jemand einen Vater oder einen jungen Menschen fragen wird, was er als wichtiger erachtet, dass er ein Land zur Bearbeitung übernimmt oder dass er eine Ausbildung bekommt, die auf der Höhe der Zeit des mitteleuropäischen Standards ist - sagt Pro fessor Steinherr -, dann wird dieser junge Mensch zweite res wählen müsse n. Darüber könnte man lange diskutieren. Denn ich bin schon der Meinung, dass der Besitz von Gru nd und Boden w ichtig ist, weil in Zusammenhang mit der letzten Entwicklung im Agrarwesen, sagen wir, die Ergebnisse dieser Agrarindustrie tatsächlich einer Überlegung Wert sind, ob es nicht wieder wichtig wird ein Stück Grund und Boden zu haben, auf dem man noch Kartoffeln anbauen kann oder sonst irgendetwas, z. B. Raps. Insofern sind die Aussagen des Professors Steinherr auch wieder sehr relativ. Diese Bildungsoffensive is t in diesem Sinn sicher wichtig und infolgedessen soll durchaus besonderes Augenmerk auf den Bildungsbereich gelegt werden, denn was wir in die Köpfe von m orgen investieren, da s ist sicher gut angelegt. Auch wir in Südtirol müssen darauf hoffen, dass die Jungen motiviert bleiben europäischen Standard zu erreichen, die europäischen Bildungslatten zu überspringen, denn die Räume werden kleiner, obwohl wir natürlic h hoffen, dass wir gerade im Agrarbereich doch unsere Eigenständigkeit und ein kleinräumiges Wirtschaften erreichen, aber im Bildungsbereich müssen wir damit rechnen, dass die Konkurrenz größer wird. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Urzí, bitte. KLOTZ (UFS): Darf ich eine E rläuterung machen, Herr Präside nt? PRÄSIDENT: Dieser A ntrag gehö rt Frau Klotz. Bitte. KLOTZ (UFS): Ich nehme ihn an. PRÄSIDENT: Sie nimmt ihn an. W enn Sie sich vorge merkt haben, können Sie ihn erläute rn. Herr Abgeordneter Urzí, bitte. - 167 - URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. Credo siano necessarie alcune spiegazioni da parte della collega Kury che, tra l'altro, non si è neanche prenotata per intervenire. Questo va detto in maniera molto chiara, perché chi presenta un emendamento dovrebbe sentire il dovere morale di pr enotarsi per avere la possibilità di illustrarlo in modo che venga compreso appieno il senso dello stesso. Io mi attendo che ne l successivo interve nto la collega Kury pos sa approfondire m eglio lo spirito che anima la sua iniziativa tesa a garantire una particolare attenzione dedicata al settore formativo, affinchè l'annunciata campagna formativa possa essere avviata. Questo al di là del fatto che da un punto di vista formale il testo appare molto stanco e legato. Non bisogna però fissare la propria attenzione in manie ra parano ica sulla fo rma, bens ì andare a lla sostanz a delle cose. Mille altre volte abbiamo avuto l'occasione di sostenere con forza e convinzione come sia assolutamente prioritaria un'azione significativa, ragionata e ragionevole nel campo della formazione, partendo dalla scuola e finendo alla formazione rivolta agli adulti, per sensibilizzare sulle g randi tematiche c he attengono alla vita s ociale e alla gestione delle risorse. Quindi laddove si propone un intervento orientato in questa direzione, come ha fatto la collega Kury, noi non possiamo che trovarci d'accordo e sostenere con forza una ipotesi di tale tipo. Ripeto però che sarebbe opportuna una migliore formulazione del testo, anche se poi questo conta poco. La promozione di una campagna formativa ritengo debba essere considerata tra le priorità, soprattutto quando colleghiamo questo ragionamento al tema sul quale si inserisce l'emendamento. Sostanzialmente quello che viene rivolto alla Giunta provinciale è un appello affinchè raccolga questa sollecitazione e la traduca in passi concreti. In tale direzione va il mio auspicio, per cui pe nso che senz'altro l'e mendamento potrà andare a com pletare il quadro dell'ordine del giorno rendendolo più leggibile e praticabile . Grazie. PRÄSIDENT: Frau Abgeordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Könnten Sie den Herrn Urzí zur Ordnung rufen? Ich denke, es geht nicht an, dass er sagt, mein Abänderungsantrag sei nicht klar formuliert. Ich denke, das steht Ihnen, Herr Urzí, nicht zu. Sie sagten "formulazione un po' stanca". Wir könnten darüber diskutieren, wer müde ist. Ich glaube, wenn Sie etwas müde sind und deshalb den Geist dieses doch sehr klaren Abänderungsantrages nicht mehr verstehen, dann sollten Sie bitte überlegen, wer daran Schuld ist. Herr Urzí, Sie haben völlig recht. Ich hatte vorher vergesse n, mich rechtzeitig anzumelden, entschuldige mich dafür und versuche diesen Text noch einmal zu erklären, damit Sie Ihre Meinung noch einmal ändern können. - 168 - Wir haben vor vier-fünf Stunden ausgiebig über einen Aufnahmestopp diskutiert und nach einem äußerst konstruktivem Dialog sind wir alle der Meinung gewesen, dass vor dem eventuellen Erlass eines Aufnahmestopps absolut eine gründliche Untersuchung notwendig wäre und zwar eine, die die unterschiedlichen Ressorts betrifft - und da hake ich ein - und erhebt, welche Aufgaben die Ressorts haben bzw. welchen Personalstand das jeweilige Ressorts braucht, um seinen Aufgaben nachzukomm en. Ich möchte, dass in diesem Augenblick der Schule bzw. dem ge samten Bildungssektor, von dem w ir alle der M einung sind , dass er für die Zukunft absolut notwendig ist, damit diese vom Landeshauptmann bereits vor Jahren ang ekündigte Bildungsoffensive endlich starten kann, Priorität eingeräumt w ird. Dieses Ziel m üssen wir natürlich berücksichtigen in dem Augenblick, wo wir über Personal reden. Denn nur wenn das Ziel klar ist, hat das auch eine Auswirkung auf den Beschluss, wie viel Persona l wir in welcher Funktion e insetzen w ollen. Das war der Zweck des Abänderungsantrages, eine Untersuchung starten bezüglich des Personalstandes, dabei die Ressorts zu durchforsten und bei dieser Durchforstung vor allem dem Bildungssektor ein großes Augenmerk zukomm en lassen, und zwar bereits mit der Zielformulierung, daß der Personalstand für die Bildungsoffensive gesichert sein muß. Herr Urzí, ich hoffe, es ist jetzt klar. Vielleicht überlegen Sie noch einmal, ob die Formu lierung nicht doch bereits schon klar war. PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Urzì, bitte. URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. L'inte rvento per fatto personale consiste nella replica che ritengo opportuna ad alcune dichiarazioni svolte dalla collega Kury. Questa volta mi limiterò veramente a considerazioni molto brevi senza nemmeno occupare tutto lo spazio che mi è concesso, e cioè i cinque minuti. Ho sostenuto che la formulazione appare stanca e parzialmente in contraddizione con quelle che dovrebbero essere le regole stilistiche, riferendomi in modo particolare alla stesura del testo nella lingua italiana, che dal punto di vista normativo è considerato il testo ufficiale. Mi rendo comunque conto che dobbiamo riferirci alla sostanza delle cose e non alla forma in senso assoluto. La collega Kury è entrata troppo nel vivo della questione, evide ntemente si è sentita tirata in ballo dal punto di vista personale e ne ha fatto una questione più grande di quella che è. Non ho detto nulla di strano né di dramm atico, ho detto solo che n ella stesura in lingua italia na il testo appare un po' troppo pesante, e quindi poco gradevole dal punto di vista stilistico. Questo però non significa che non fosse leggibile, comprensibile e giustificabile, quindi la reazione della collega Kury mi sembra del tutto spropositata, ma non voglio accendere qui - 169 - una polem ica che non ci porterebbe da nessuna parte. Per la prossima volta la invito pertanto a riflettere m eglio sulle parole che usa e ad evitare toni di questo tipo che app aiono del tutto spropositati e fu ori luogo nell'ambito di una discussione serena come quella che si è articolata attorno ad un ordine del giorno così importante . Grazie. PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordneter Willeit, bitte. WILLEIT (Ladins): Zum Änderungsantrag. Ich möchte die Einbringerin ersuchen mir den Begriff "Bildungsoffensive" zu erläutern. Was soll dies heißen? Dass wir alle zusammen vorwärts stürmen? (Der Abgeordnete Willeit lacht für einige Zeit) PRÄSIDENT: Geht es Ihnen nicht gut, Herr Willeit? Brauchen Sie Hilfe? WILLEIT (Ladins): Ich verzichte. PRÄSIDENT: Frau Abgeordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Herr Prä sident, He rr Willeit ... (Die Abgeordnete Kury lacht für einige Zeit) PRÄSIDENT: Wenn Sie etwas zum Lachen haben, dann ist die Bar draußen wahrscheinlich doch geeigneter. KURY (GAF-GVA): Herr Prä sident, He rr Willeit... PRÄSIDENT: Haben Sie auch Probleme, Frau Kury? KURY (GAF-GVA): ...hat vor zwei Stunden Rückenschmerzen a ngekündigt und ich weiß nicht, ob wir uns nicht darum kümmern sollten, denn er hatte zwischendurch Schwierigkeiten... PRÄSIDENT: Danke für den Hin weis. - 170 - KURY (GAF-GVA): Ich meine das sehr ernst. Wir können es nicht verantworten, dass Herr Willeit geröstet wird, oder? PRÄSIDENT: Er ist gut beisammen. Herr Abgeordneter Leitner, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Es ist gute Sitte, dass anlässlich von Haushaltsdebatten auch über Bildungsoffensive gesprochen wird. Herr Willeit hat hier etwas anderes hineininterpretiert bzw. hat versucht nachzufragen, was das bedeuten würde. Wenn ich den Versuch einer Deutung wagen soll in diesem Z usammenhang, dann gehen wir aus von einem Beschlussantrag, der mit einem A ufnahmestopp von Personal zu tun hat, über Proporzbestimmungen usw.. Wenn dieser Text angefügt werden soll, dann muss man den ganzen Text eben in einem Guss lesen und es kommt ein Zusatz "besonde res Auge nmerk w ird dabei de m Bildungsbereich gewidmet". Ich verstehe, was das Personal anbelangt, dass man dort prüfen muss, wie viel Leute es braucht, wie viele neue Leute es braucht. Wenn man einen Bildungsauftrag gut erfüllen w ill, wenn m an eine B ildungsoffe nsive starten will, bra ucht man sicher Le ute. Damit das realisiert werden kann, braucht es ein Konzept und zusätzlich braucht es Leute, also Personal. Bildungsoffensive ist ein geflügeltes Wort geworden. Kollege Willeit hat sicherlich nicht zufällig gefragt, was es bedeutet, denn wenn es jeder in den Mund nimmt, m uss es richtig sein. Die Landesregierung hat auch immer von Bildungsoffensive gesprochen. M an fragt sich allerdings, wo diese Bildungsoffensive bleibt? Das ist schon eine berechtigte Frage, wo konkret Ansätze zu erkennen sind, dass man in diesem Bereich ein Stück voran gekommen ist. Ich finde diesen Antrag in Ordnung und werde ihn selbstverständlich unterstützen. PRÄSIDENT: Danke. Herr Minniti, Sie haben hier einen Abänderungsantrag eingereicht: "Le parole “fino a due anni” s ono sostituite dalle parole “per un anno”". Dieser ist bereits durch einen Streichungsantrag ersetzt. Infolgedessen, dieser Antrag kann nicht angenommen werden. Frau Abgeordnete Klotz, zum Fortgang der Arbeiten, bitte. KLOTZ (UFS): Sind wir noch beim Beschlussantrag Nr. 5? PRÄSIDENT: Ja. - 171 - Frau Abgeordnete Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): Ja, dann habe ich noch drei Minuten Fraktionszeit, weil hier der rote Faden ein bisschen verloren gegangen ist, und ich selber habe auch dazu beigetragen, indem ich im weitesten Sinne, Frau Landesrat - jetzt sind Sie auch da - über die Bildungsoffensive geredet habe, da ich Rektor Steinherr zitiert habe und weil es wirklich gut ist, wenn man hier auf den Kern der Sache zurückkommt. Nämlich, dass die Untersuchung über einen möglichen Aufnahmestopp vom Personal in der Landesverwaltung schwerpunktm äßig auf diese Vorhaben im Bildungssektor zu beziehen ist und dass die Abgeordneten natürlich auch genau wissen wollen, und in diesem Zusammenhang auch genau erfahren, we lcher Art diese B ildungsoffensive sein w ird, in welchen Bereichen sie stattfinden wird, wie viel Personal dabei eingebunden wird und ganz konk ret zu we lchem Zweck. Es gebe sicherlich noch eine ganze Reihe von anderen Bereichen, in denen so eine Beleuchtung und Analyse und besonderes Augenm erk interessant sein kön nte. Ein sehr wichtiger aufstrebender Bereich ist das Kommunikationswesen. Darüber könnte man auch separat einen Antrag bringen. Sehr interessant wäre die gesamte Frage de s Datenschutzes, auch ein aufstrebender moderner Bereich, der in nächster Zeit sicher noch wichtiger werden wird und für die personalmäßigen Perspektiven auch von Bedeutung sein wird. Das wird sicherlich für die Landesregierung au ch ein Ansporn s ein, sich damit zu befassen was die Notwendigkeiten von morgen s ein werden. Eine Anregung an meine Kolleginnen und Kollegen. Es gibt noch eine Reihe von interessanten Bereichen. Wenn wir den Landw irtschaftsbereich von Landesrat Berger hernehmen, gerade diese letzte Entwicklung, Herr Landesrat Berger, genau den B ereich, d e n Sie in letzter Zeit in vielen Fernsehdiskussionen angespr oc he n ha be n: Tiermehlfütterung. Da werden Sie sicher auch noch Untersuchungen an den Hals bekommen werden. PRÄSIDENT: Danke, Frau Klotz. Ich darf den Landeshauptmannstellvertreter Saurer ersuchen, die Replik zu machen. Es liegt kein weiterer Abänderungsantrag me hr vor, bitte. SAURER (Landesrat für Personal, G esundheit und Sozialwesen - SVP): Herr Präsident, Kolleginnen und Kollegen. Wir haben lange auf die erste Abstimmung gewartet. Das wird auch den Frust von uns nehmen. ABGEORDNETE: (unterbrechen) - 172 - PRÄSIDENT: Herr Landeshauptmannstellvertreter, bitte. SAURER (Landesrat für Personal, Gesundheit und Sozialwesen - SVP): Gestern. Es sind Vergleiche gemacht worden mit Tirol, kann nicht stimmen, andere Kompetenzen, die Sanitäten mit Trient, keine Zweisprachigkeitspflicht, keine besonderen Dienste für die entsprechenden Sprachgruppen, Personalkosten, Übergang vom Staat zum Land, die ganze Geschichte mit der Wartestandsvertretung, Mutterschaftsvertretung. ABGEORDNETER: Benzinpreise! PRÄSIDENT: Herr Landeshauptmannstellvertreter, bitte. SAURER (Landesrat für Personal, Gesundheit und Sozialwesen - SVP): Sehr viel mehr Akademike r als früher, Aufnahmestopp absolut nic ht zu machen. W ir führen ja die Teilzeit stärke r ein, den Wartes tand für die Eltern mit Kleinkindern, bereits nach drei Dienstjahren, Übe rnahme n euer Aufgabenbe reiche. Das, was Sie verlangen, ist lange schon gemacht. Die meisten Abteilungen sind bereits überprüft. In der Sanität ist der zweite Durch gang schon. Zuer st haben wir die Quantitäten erfasst. Wir haben festgestellt, dass es viel zu wenig Personal gibt. Jetzt ist der zweite D urchgang mit der Qualität, we lche Leis tung sie erbringen. All das, was Sie in sechs Stunden verlangt haben, wird gemacht und ist zum Teil durchgeführt. De swegen brau chen wir diese Empfehlu ngen nicht und der Beschlussantra g wird abgelehnt. PRÄSIDENT: Danke. Wir stimmen ab. KLOTZ (UFS): (unterbricht) PRÄSIDENT: Das weiß ich schon. Das brauchen Sie mir nicht sagen, Frau Klotz. KLOTZ (UFS): Es gibt einen neuen Antrag Herr Präsident. Er besteht darin, als erstes die Prämisse n... - 173 - PRÄSIDENT: Sie entschuldigen, we nn ich Sie unterbreche. Herr Abgeordneter Seppi hat beantragt, getrennt abzustimmen zwischen den Prämissen und de m beschließ enden Te il, und so wird jetzt abg estimmt. KLOTZ (UFS): Herr Präsident, m an darf laut Geschäftsordnung je derzeit die Abstimmung nach getrennten Teilen verlangen. Ich darf auch, wenn ich will, soga r die Abstimmung nach getrennten Absätzen verlangen. Soweit gehe ich nicht. Ich möchte, wenn Sie das Blatt herausnehmen, Abänderungsantrag Urzí und Holzmann, dass das separat abgestimmt wird: "den Prämissen werden folgende Worte angeführt". Kollege Seppi hat eine generelle Abstimmung verlangt, Prämissen, beschließender Teil, und jetzt beantrage ich, dass dann jeder zusätzliche Antrag des beschließenden Teiles auch noch separat abgestimmt wird. PRÄSIDENT: Wir stimmen jetzt zuerst über die Prämissen ab. KLOTZ (UFS): Nein, über die Zusatzprämisse. PRÄSIDENT: Bevor wir zum beschließenden Teil komme n, kommen wir zu den Prämissen. Wer für den Abänderungsantrag von den A bgeordneten Urzì und Minniti ist, möchte die Hand heben. Wer ist dafür? Wer ist dagegen? Wer enthält sich? Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: mit 8 Ja-Stimmen, 1 Enthaltung und 21 Nein-Stimm en abgelehnt. Wir stimmen jetzt über die Prämissen ab. Wer ist dafür? Wer ist dagegen? Wer enthält sich? Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: mit 7 Ja-Stimmen, 1 Enthaltung und 20 Nein-Stimm en abgelehnt. Wir stimmen jetzt über den Antrag von den Abgeordneten Urzí und Holzmann ab. Es wird über die drei Jahre abgestimmt. We r ist dafür? Wer is t dagegen? W er enthält sich? Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: mit 10 Ja-Stimmen, 1 Enthaltung und 20 Nein-Stimm en abgelehnt. Wir stimmen über den Rest des beschließenden Teiles ab. Wer ist dafür? Wer ist dagegen? Wer enthält sich? Ich gebe das Abs timmungsergebn is bekannt: mit 8 Ja-Stimmen, 2 Enthaltungen und restlichen Ne in-Stimmen abge lehnt. Wir gehe n zurück z u Tageso rdnungspunkt Nr. 2. Herr Abgeordneter Holzmann, bitte. - 174 - HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. Volevo intervenire sull'ordine dei lavori per rinnovare la richiesta di attenzione nei confronti del problema del personale. Noi siamo disposti a lavorare anche fino a domani, non c'è problema, però sappiamo che c'è una parte del personale che è qui da questa mattina alle otto, e che una volta term inato il servizio, dovrà riprenderlo domani. Chiediamo quindi di valutare l'opportunità di sospendere i lavori e di riprenderli in un altro momento, se l'Ufficio della Presidenza è d'accordo. PRÄSIDENT: Herr Holzmann, wir haben genauso Verständnis für das Personal und das Personal braucht auch seine Ruhe und Erholung. Wir haben uns mit dem Personal schon unterhalten und das Personal hat sich für eine heutige Nachtsitzung eingestellt. Ich danke bei dieser Gele genheit auch von ganzem Herzen - ansonsten könnten w ir nicht arbeiten -, dass das Personal hier zur V erfügung steht. (Beifall aus dem Saal/Applausi dall'Aula) PRÄSIDENT: Infolgedessen wollen wir mit den Arbeiten fortfahren. Wir kommen zum Tagesordnungspunkt Nr. 2, Abänderungsantrag eingereicht von den Abgeord neten Klotz und W illeit. "hinzufügen: “und die entsprechende Forschung zu unterstützen”". "aggiungere: “e per favorire la relativa ricerca”". Herr Abgeordneter Leitner, nehmen Sie diesen Punkt an? LEITNER (Die Freiheitlichen): Es steht nichts im Wege, diesen Antrag zu unterstützen. Es ist eine Ausweitung des Antrages der Kollegin Kury, der in die gleiche Richtung geht, wo grundsätz lich die Forschung unterstützt werden soll. Warum soll das Land Südtirol nicht seinen Beitrag dazu leisten, dass gerade junge Leute sich Gedanken machen, wie man mit Autos umweltschonender fahren kann? Vielleicht lesen wir morgen, dass junge Südtiroler e in Projekt entwickelt haben. Ich weiß, dass auf diesem G ebiet schon einiges passiert. Ich weiß auch, dass im Haushalt für Forschung und Entwicklung sehr wenig Geld vorgesehen ist. Wenn eine Firma in Südtirol für Forschung mehr Geld au sgibt als der ganze Landeshaushalt vorsieht, dann hat die Landesregierung grundsätzlich keine nach vorne gerichtete Politik. Man hat sich in den letzten Jahren viel zu sehr darauf beschränkt zu verwalten und Geld auszuteilen, was die Bürger erst gezahlt haben, aber von einer Investition in Projekte, vor allem was die Forschung an belangt, ha be ich seh r wenig ge sehen. - 175 - Hier braucht es schon auch eine Offensive. Un sere Leute sind k einesfalls schlechter als anderswo, nur haben sie nicht die Voraussetzungen dazu. Natürlich haben wir nicht die Mittel wie ein großer Staat sie hat, aber im Kleinen Leute fördern kann nicht schaden. Investieren müssen wir in das Humankapital. Ich denke, dass unsere jungen Leute auch mit Ideen ausgestattet sind. Sie brauchen die nötige Unterstützung, um dem internationalen Vergleich Stand zu halten, um bes timmte Projekte voranzutreiben. Gerade in diesem Bereich ist sehr viel möglich und auch notwendig, denn wenn man diese Dinge den Großen überlässt, dann sieht man, beispielsweise bei der Klimakonferenz, dass man nicht im Stande ist, überhaupt einen positiven Abschluss einer Konferenz zu Stande zu bringen, weil die Amerikaner ihre besonderen Interessen sc hützen müssen. Denen ist die Umwelt einen Pfifferling wert. Die pfeifen darauf, muss man sagen, sehr zum Leidwesen der Umw elt. Man kann hier deshalb nicht früh genug ansetzen um junge Leute zu motivieren bei der Forschung Ideen voranzutreiben, die schlussendlich der Umwelt auch nützen. Das ist der Sinn dieses Abänderungsantrages, weshalb ich der Meinung bin diesen dazuzufügen. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat die Abgeordnete Frau Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): Die Maßnahme, die Kollegin Kury vorgeschlagen hat, haben wir in diesen Bänke n hier grundsätzlich gu tgeheißen, nämlich, dass man s ich um die Möglichkeit bemüht, den Gebrauch von Treibstoff aus regenerativen Energieträgern, z.B. Raps zu fördern. Bevor man das umsetzen kann, muss man die entsprechenden Forschungsergebnisse haben. Es gibt zwar jetzt eine ganze R eihe von V ersuchen. Wir haben auch von anderen Möglichkeiten hier gehört. Wichtig ist aber in diesem Zusammenhang, dass die Forschung entsprechend unterstützt wird. Heute erweist sich, dass bei den bisher gängigen Motoren zu viel Rapsöl verbraucht wird. Wie bereits kritisch angemerkt, würde heute der Rapsbestand, die Verfügbarkeit, nicht ausreichen, um auf eine Multiplikation dieser Verwendungsart zu kommen. Hier ist es sicher notwendig, dass es eine Forschungsoffensive in diese Richtung gibt. Vorallem geht es um den technischen und landwirtschaftlichen Bereich, Kollege Berger, denn Rapsanbau fällt auch in Ihr Ressor t. Es wäre interes sant zu hören, wie viele Rapsfelder in Südtirol es gibt. Ich glaube es gibt keines. ABGEORDNETER: (unterbricht) PRÄSIDENT: Das Wort hat die Abgeordnete Frau Klotz, bitte. - 176 - KLOTZ (UFS): Nein, in Passeier gibt es keines. Ich bin sehr häufig jetzt in Pustertal, aber auch dort weiß ich nicht so genau Bescheid. Frau Rosa T haler nickt mit dem Kopf, d.h. im Unterland gibt es Rapsfelder. ABGEORDNETE: (unterbricht) PRÄSIDENT: Das Wort hat die Abgeordnete Frau Klotz, bitte. KLOTZ (UFS): In Südtirol gibt es Raps, ja. Die technische Forschung ist jetzt gefragt. Wie kan n man die Motoren so bauen, dass sie weniger R apsöl brauchen? Deshalb bin ich froh, wenn der Ersteinbringer den Antrag annimmt. Ich denke, dass die Landesregierung, die ja so fortschrittlich denkt und sicherlich Interesse daran hat, dass Südtirol in dieser Richtung seinen Beitrag leistet, den Antrag insgesamt annehmen wird. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Holzmann, bitte. HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. L'argomento del risparmio energetico è particolarmente interessante e co involge anche gli aspetti ecologici. Sono venuti contributi molto qualificati dai colleghi, in particolare modo dell'opposizione, che hanno proposto l'i niziativa e poi emendata. Ho sentito parlare di automobili che dovrebbero andare con l'olio di colz a, che però sem bra non venga co ltivato in Alto Adige, ma si potrebbe anche importare l'olio. Non conosco bene le caratteristiche di questo tipo di carburante, conosco le caratteristiche di altri olii, ma questo è un ragionamento che forse non vale la pena affro ntare. Qualcuno h a parlato anche d i installare dei mulini a ve nto nella Val Sarentino per produrre energetica, ma mi sem bra un'idea eccessivamente ottimistica, anche se negli Stati U niti questo tipo di impianto è stato fa tto. Penso all'industria ecocompatibile, ad es empio una fabbric a di pannelli truciolari in Val Gardena dove i trucioli vengono prodotti in gra nde quantità visti i numerosi intagliatori di legno presenti sul territorio. Potrebbe essere questo un modo razionale per smaltire residui di lavorazione convertendoli in prodotti forse non altrettanto nobili, ma certamente impiega bili su larga scala nell'industria, pure in quella locale. Il problema energetico e la c risi del petrolio ci indurranno sicuramente a trovare soluzioni innovative per il trasporto, il riscaldamento e la produzione di energia. In Alto Adige abbiamo fatto alcu ni impianti, alcune centrali termiche che funzionano abbinate ai residui di lavorazione delle segherie presenti sul territorio. Questa certamente può essere una soluzione, e al riguardo io insisto su quella dei pan nelli che funzionano con i trucioli - 177 - della Val Gardena che secondo m e sarebbero nobilitati in un uso industriale di questo tipo, piuttosto che essere bruciati, anche se questa combustione avviene in loco e consente di usare il teleriscalda mento. Concordo pertanto con l'emendamento presentato dalla collega, che quindi troverà pie no sostegno da parte del gruppo di Alleanza Naz ionale. Grazie. PRÄSIDENT: Danke. Frau Abgeordnete Kury, bitte. KURY (GAF-GVA): Ich stelle mir Genugtuung fest, dass der K reativität in diesem Saal keine Gre nzen gesetzt sind. V orher wollte Kolle ge Urzí die A utos mit Luft b e t r e i b e n , jetzt hat Kollege Holzmann den V o r s c h l a g g em a c h t , e v e n tu e ll Hackschnitzelautos zu produzieren. Es ist notwendig, dass man die Forschung in diesem Bereich massiv vorantreibt. Es gibt verschiedene Möglichkeiten, wie Luft, Hackschnitze l, Raps, W asserstoff. Wenn wir weiterhin mit dem Auto fahren wollen, werden wir uns um Brennstoffe bemühen müs sen, die verfügbar sind, die sich wieder regenerieren und die vor allem umweltfreundlich s ind. Ich kan n der Abg eordneten Klotz voll zustimmen, wenn sie sagt, dass wir in die Forschung investieren müssen. Leider Gottes geht die Forschung momentan, sowohl auf staatlicher Ebene als auch auf europäischer Ebene, in eine falsche Richtung. Es wird Geld in Genmanipulation investiert und sehr wenig Geld in diese Richtung. Da könnte vielleicht der Landtag geschlossen auftreten und hier eine Trendwende einläuten, dass Forschung wichtig ist, allerdings Forschung, die sich in jene Richtung bewegt, die wir in Zukunft notwendig ha ben, nämlich sow ohl unsere Fabrike n als auch unsere Autos umweltschonend, möglichst effizient und energiesparend zu betreiben. Es gibt in Deutschland in der Regierung große Anstrengun g, vorallem im Autosektor dieser Innovation auf die Sprünge zu helfen. Wir können hier eigentlich nur nach Norden schauen und versuchen, die Vorbilder nachzuahmen. Wir haben auch noch Zeit, diesen Haushalt in den Kapiteln zu bearbeiten und eventuelle Umbuchen zu machen, damit die Forschung in dies e Richtung we iterhin und massiver als bisher in diese Richtung betrieben wird. PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - M ovimento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Sono convinto che questo emendamento vada bene in quanto la ricerca va sicuramente sovvenzionata e portata avanti. Visto però che ho tre minuti per esprimere altre opinioni, - 178 - vorrei dire che bisognere bbe stare un po' attenti a determinate prese di posizione, perché fra un po' avremo qualcuno che va a fare benzina invece che alla pom pa, in un negozio di frutta e verdura. Ora, siccome già qualcuno in passato provò a costruire e a produrre alcol per mandare i carr oarmati in Russia, bisogna stare v eramente atten ti nel ricercare delle sperimentazioni. Lo spirito degli inizi del secolo voleva creare un popolo e una nazione più autarchica di quanto non lo sia attualmente, e quindi cercava delle possibilità per uscire dalla logica pervers a dell'approvvigionam ento esterno. In quest'ottica ritengo sia sicuramente da prendere in considerazione questo emenda mento che siam o sicuramente disposti a votare. Non ho però la presunzione di essere uno scienziato, e quindi di essere in grado di discernere quali prodotti ortofrutticoli, allevati poi più o meno con un sistema transgenico, possono essere in grado di produrre della benzina o dei carburanti. Continuo a considerare la frutta e la verdura una merce alimentare. Le vie del Signore e della scienza però sono di fatto infinite, quindi può benissimo darsi che un domani uno dica : "Quanta colza consuma la tua macchina? La mia macchina consuma dieci chili di colza e fa 100 Km.", e l'altro risponde: "Io con cinque rapanelli ne ho fatti solo quattro", "Forse ti conviene comprare quell'altra che viene da Taiwan che con 26 quintali di barbabietole tira avanti almeno due anni". Ecco, potremmo arrivare a questi paradossi, non è un problema, però visto che dobbiamo ancora tenere i piedi per terra, e sull'acceleratore, fino a quando andremo a fare il pieno alla pompa, la ricerca va bene, ma non facciamo d ei passi in avanti. Quindi Okay fermarsi a migliorare la ricerca, collega Kury, ma lasciamo pensare agli scienziati di fare benzina con la colza, che forse sono in grado più di noi di discendere e di capire quali materiali e quali prodotti ortofrutticoli possono essere usati. Oddio, potrebbe essere un ottimo sistema per le mele che purtroppo quest'anno rimarranno nei magazzini. Rimango comunque ancora convinto che l'olio di ricino si ricavi dai prodotti marini, e di conseguenza rimango della mia opinione. Graz ie. PRÄSIDENT: Danke. W ir kommen zum nächsten A bänderungsantrag. "Dem beschließenden Teil wird folgender Text angefügt: “und die italienische Regierung, sowie das italienische Parlament darauf zu drängen, dass auch in Italien und folglich auch auf der A22 die Benutzung der Autobahn nach deutschem Vorbild kostenlos wird”". "Al testo dell'impegnativa si aggiungono le seguenti parole: “e a intervenire presso il Governo e il Parlamento italiani affinchè anche sull'A22 venga introdo tto il sistema tedesco della gratuità dell'utilizzo delle autostrade”". Herr Abgeordneter Leitner, nehmen Sie den Antrag an? - 179 - LEITNER (Die Freiheitlichen): Hier tue ich mich schwer diesen Antrag anzunehmen, weil ich nicht ganz von der Glaubwürdigkeit abweichen möchte. Das ist ein Thema, über das man durchaus reden kann, aber ich möchte das nicht in diesem Zusammen hang hier mach en, auch, weil es nicht ganz stimmt. Es ist eher umgekehrt, dass es in Deu tschland sehr starke Bestrebungen gibt, M autgebühren einzuführen. Ich glaube, man würde hier dem Wähler etw as vormachen. Ich habe persönlich im Regionalrat einen Beschlussantrag eingebracht, dass die Brennercard wieder eingeführt wird, dass man Jahreskarten einführt usw., aber ganz von einer Befreiung würde ich nicht absehen. Ich ersuche hier die Einbringer um Verständnis, dass ich diesen Antrag nicht annehmen kann, weil er einfach von der ursprünglichen Konzeption zu weit weg geht und ein neues Thema anspricht, das man durcha us separat diskutiere n kann, aber nicht in Zusammenhang mit diesem Be schlussantrag. PRÄSIDENT: Danke. Dieser Antrag ist also nicht angenommen. Nachdem wieder ein weite rer Abänderungsantrag eingegangen ist, wie erwartet, kommen wir zu Beschlussantrag N r. 4, eingebracht von den Abge ordneten P öder und K lotz. Herr Abgeordneter Pöder, Sie haben das Wort für die Erläuterung Ihres Antrages, bitte. PÖDER (UFS): Danke. D ie Südtiroler Marketinggesellschaft war und ist eine durchaus gute Idee. Ich glaube, dass man in diesem Bereich unbedingt einen neuen Weg beschreiten musste, um nicht nur im Tourismussektor, wie auch in den letzten Tagen vom neu ernannten Direktor zu hören war, endlich einmal eine professionellere und vorallem effiziente wirksamere Werbung zu mac hen. Allerdings ist diese SMG nie so richtig in die Gänge gekom men. Das war m it Sicherheit das große Problem . Man hat politisch enthusiastisch auf die Gründung dieser SMG reagiert. Das Land hat sich sehr viel davon erwartet. Ich glaube, dass die verschiedenen Tourismusorganisationen, aber auch die Produzenten einheimischer Qualitätsprodukte, froh waren, endlich einmal eine Organisation zu haben, die relativ frei, auch vielleicht von verwaltungspolitischen Zwängen, arbeiten konnte. Man hat nach einem enthusiastischen Start einen Direktor ernannt. Man ist dann soweit gekommen, dass man diesen Direktor zuerst hochgejubelt hat. Man hat ihn aus Österreich geholt, einen "Guru des Marketinggeschäftes" hat man ihn genannt, und nach nicht ganz nach einem Jahr ist man draufgekommen, dass dieser "Guru" gar kein G uru sein soll, sondern ein Scharlatan. Ich weiß nicht, ob dies stimmt oder nicht. Ich w eiß nicht, ob er kompetent oder nicht kompetent war für diese Aufgabe. Das will ich nicht - 180 - beurteilen. Ich habe ihn nicht überprüft vor der Einstellung. Das waren jene, die ihn danach geschass t haben. D as ist das große Problem. Das ist die Fortsetzung dessen, was wir bereits in der Generaldebatte diskutiert haben, dass sogar die Lieblingsprojekte dieser Landesregierung nicht in die Gänge kommen, ja, eigentlic h scheiter n. Denn auch die SM G ist vorerst gesche itert. Das sagen wir mit großem Bedauern, weil man da viel Porzellan zerschlagen hat, das man nicht so leicht wieder zusammenkleben können wird. Man hat diesen Direktor Kronsteiner zuerst hochgejubelt und dann gefeuert. Man muss es so sagen. Es gab Intrigen. Die SMG wurde zur Südtirol-Mobbing-Gesellschaft. Jetzt gehen die selben Leute, die zuerst einen G uru des Marke ting eingesetzt habe n und ihn dann als Sc harlatan im Marketinggeschäft wieder ausgebootet haben, wieder her und entdecken wieder einen neuen Guru. Das war eigentlich in den 70er Jahren mit der transzendentalen Meditation so, mit der damaligen Bewe gung, die ha ben imme r irgendw elche Gurus entde ckt. Man ist jetzt soweit, dass m an sogar einen „ Engl“ gefunden h at, der vom Himmel gestiegen ist, und den hat man auf den obersten Marketingposten, zumindest was die Verwaltun g und Geschä ftsführung angeht, ges etzt. Das hat man sehr sc hnell gemacht, noc h vor der Deba tte hier im Landtag. Nicht, dass man gefürchtet hätte, dass hier ein Antrag wie der unsere angenommen werden könnte, aber natürlich hat man schnell vor der Debatte diesen neuen Direktor zumindest ernannt. E r ist nicht eingesetzt. Jetzt erwartet man sich wah re Wunderdinge. Ich bin überzeugt, dass d er kürzlich ernannte neue Direktor der SMG ein auf vielen Gebieten, zumindest auf dem Tourismussektor, kompetenter M ann ist. Ich bin allerdings nicht unbedingt der Meinung, dass er der richtige Mann für diesen Posten ist. Er kann und konnte nicht glaubwürdig versichern, dass er in dieser Marketinggesellschaft sich nicht ausschließlich e inseitig für die Tourismusbelan ge einsetzen w ird. Er hat gesagt: Natürlich müssen wir m it dem Tourismus auch ande re Bereiche m itziehen, z. B. die heimischen Produkte international bewerben usw. Aber, er konnte das nicht glaubhaft versichern, gerade, weil er noch am Band der Politik hängt, der Parte ipolitik vor allem, und weiterhin am Band eine r Interessengemeinschaft, die sich in einem einzigen Bereich, dem Tourismusbereich, einsetzt, hängen wird. Nicht, dass dieser Bereich in die zweite Reihe zurücktreten sollte, marketingmäßig, denn welcher Be reich, wenn nicht d er Tourismusbe reich, sollte von einer Marketinggesellschaft bearbeitet werden? Was hat speziell die Landesregierung getan, um die vielen Milliarden, die bereits bisher in die Südtirol Marketinggesellschaft gesteckt wurden, auch so einsetzen zu lassen, dass man auch ein Ergebnis für die Volkswirtschaft herausholen konnte? Nichts hat sie getan, sie hat sogar noch bei den Intrigen mitgemacht. Sie ha t nicht frühzeitig - 181 - eingegriffen, um die Intrigen rechtzeitig zu stoppen. Sie hat bei den Intrigen innerhalb der SMG mitgemacht, anfangs hat sie nichts getan, um sie zu stoppen. Dann hat sie kräftig mitgemischt, bis man das Liebkind der Landesregierung auf den richtigen Sessel setzen konnte. Dieser Antrag wurde natürlich vor der erfolgten Ernennung des neuen Direktors der SMG eingebracht. Ich bin in diesem Zusammenhang der Meinung, dass die Landesregierung hätte hier sagen müssen: Wir werden erst im Landtag über diese ganze Thematik reden. Es wäre korrekt gew esen. Was geschieht in Zusammenhang mit diesem Haushalt? Wir sollen heuer wieder 14 Milliarden für die S MG geneh migen, wofür? W ahrscheinlich um die 600 Millionen bis - zum Schluss können es sogar mehr werden - für den bisherigen Direktor zu bezahlen. Weiters wird man mit diesen 14 Milliarden das fürstliche Gehalt eines neuen Direktors bezahlen. Kollege Leitner hat gemeint, daß, nachdem das Land zu 50% b eteiligt ist, wir wenigste ns die 50% des Geh altes erfa hren dürfte n. Sicher wäre es sehr interessant diese 50% zu erfahren. Ich bin auch der Meinung, daß wir, wenn wir einen kompetenten Mann oder eine kompetente Fra u einsetzen, beim Bezahlen durchaus großzü gig sein können. Hie r stellt sich wirklich die Frage, ob an dieser wesentlichen und wic htigen Position ein unabh ängiger Experte, e in Fachmann im Marketingwesen eingesetzt wurde. Ich glaube, dass es in mehrfacher Hinsicht n icht gesch ehen ist. Ich bin immer noch de r Meinung, dass dieser Beschlus santrag, vielleicht auc h in abgeänderter Form, um auf die neue faktisch existierende Situation zu reagieren, eine Berechtigung hat und angenom men werde n sollte, um zu garan tieren, dass eine w ichtige Einrichtung wie eine Marketingorganisation des Landes auch entsprechend wirken und arbeiten kann. Vielleicht könnten wir mit einer effizienten Marketinggesellschaft Desaster, wie wir sie mit dem Expo-Stand erlebt haben, vermeiden, wenn in diesem Bereich einmal wirkliche Fachleute im internationalen Sektor für Südtirol und dessen Produkte und Dienstleistungen werben würden. PRÄSIDENT: Danke, das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte. SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente. Sono quasi le tre di notte, ma grazie alla fantasia del collega Pöder siamo passati dai peperoni per autotrazione ai guru, ai santoni e agli angeli. Questi discorsi di giorno penso non si sentano, quindi mi fa piacere che siamo qui di notte, anche perché siamo in buona compagnia. In mezzo a que sta colorita descrizio ne e a queste fantascientifiche esemplificazioni di una a dir poco disas trosa situazione, la G iunta provinciale non vu ole - 182 - prenderne atto e decide di spendere altri 14 miliardi. Giustamente il collega Pöder si pone delle domande e dei quesiti, ma lo fa sapendo molto bene quali sono le risposte. Lui ha affermato che la Giunta provinciale sarebbe incaricata a dare il proprio benesta re in merito alla nomina o alla assunzione di collaboratori a livello dirigenziale unicamente se i candidati dimostrano di avere una eccellente preparazione e grande esperienza nel settore marketing e, soprattutto, di non svolgere alcuna funzione politica nell'a mbito dei partiti, e se lo dice lui, io non lo metto in dubbio, perché quando parliamo di problemi etnici, è una persona in perfetta buona fede, anche se poi scivola un po' su questioni ideologiche che non rispetto in pieno. Avendo fatto queste affermazioni vuole dire che è a conoscenza del fatto che alla società Alto Adige Marketing ci sono dei cialtroni, degli incapaci, delle persone che sono state assunte per o vvie raccoma ndazioni politiche, cosa che comunque sarebbe usuale in questa provincia. Non sono però solo stati accolti per raccomandazione politica, fanno addirittura politica attiva. Il consigliere Pöder ha chiesto che questi personaggi non svolgano alcuna funzione all'interno dei partiti o non abbiano c ompiti direttivi o di amministrazione nelle loro organizzazioni. Sa quindi che questi personaggi oltre ad essere raccomandati e cialtroni, s ono anche a servizio di quale pa rtito politico. La cosa, onestamente, supera la più grande fantasia di chiunque abbia pensato alle forme clientelari di assunzione nell'ambito pubblico. In quest'ambito di assunzioni clientelari forse non è rispettata nemmeno la proporzione del 50% per il personale, che è di proprietà della Provincia, mettendone qualcuno in più. Quando il consigliere Pöder, al punto 2 dell'ordine del giorno, punto relativo alla nomina dei consiglieri di amm inistrazione, incarica la Giunta provinciale a dare il proprio assenso solo se i candidati dispongono delle necessarie conoscenze del settore del marketing, fa un'affermazione ancora più grave. E videntemente lui sa che nel consiglio di amministrazione ci sono delle persone che non hanno nessuna o poca o scarsa o insufficiente o deficiente conoscenza del settore del marketing. La Giunta quindi ci deve spiegare cosa ci stanno a fare nel settore del marketing delle persone che non sanno nulla in materia, e se non lo può fare la Giunta, il consigliere Pöder dovrebbe spiegarci perché scrive queste cose. Visto però che il consigliere Pöder per me è molto più credibile de lla Giunta da questo punto di vista, sarà questa a doverc i dare delle risposte c he regolarmente non arriveranno, perché il diavolo fa le pentole ma non i coperc hi. Io mi accontenterei di una cosa, colleghi, e cioè che almeno il 50% di non clientelismo venga rispettato, visto che non appartien e alla Provincia. Io son o infatti convinto, consigliere Pöder, c he la Provincia non si accontenti del 50% di lottizzazione del personale all'interno della società Alto Adige Marketing, ma che pretenda, addirittura, di andare a lottizzare il 50% che non gli appartiene, ed è questo il grande problema. Se noi - 183 - avessimo la società Alto Adige Marketing lottizzata solo al 50%, potremmo dire di essere già sulla buona strada, ma non è così, perché si vorrà imporre il clientelismo anche al 50% che non le appartiene. L'altro 50% appartiene a diverse società e a Comuni, nel senso che ci sono altri enti pubblici, per cui potrebbe nascere una lotta intestina a livello di clientelism o per le assunzioni. La mozione e la presa di posizione del collega Pöder dimostrano che lui sa molto di più di quello che vuole dire, e se è così, ce lo faccia sapere. Va comunque premiata la sua voglia di traspare nza anche ne ll'ambito delle assunzioni nel pubblico o nel parapubblico impieg o. Grazie . PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Leitner, bitte. LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke. Über die SMG wurde viel schon in der Generaldeba tte geredet. Was hier in diese m Beschlussa ntrag verlangt wird, ist m ehr als richtig. Diese Gesellschaft hat eine Ähnlichkeit mit der Region. Aufgefallen ist sie wegen interner Streitereien. Es ging um den Geschäftsführer. Die Landesregierung sollte uns auch sagen, welches der Stand ist, nac hdem das Land zu 50% bete iligt ist. Ich war persönlich damals dagegen, dass, wenn man s chon von Privatisierung der Fremdenverkehrswerbung spricht, sich das Lan d zu 50% b eteiligt, um die Finger drinnen zu haben. Was hier gelaufen ist bzw. was derzeit abläuft, ist demokratiepolitisch schlimm. Es wird ganz klar verlangt, dass parteipolitisch unabhängige Leute hinein müssen. Was macht Südtirol? Man muss die Reihenfolge ein bisschen nachvollziehen. Christoph Engl, der auf diesen Posten gesetzt wurde, ist, bevor er diesen Posten bekam, Vizepräsident des SVP-Wirtschaftsausschusses geworden, und er ist es geworden gegen unseren Kollegen Hans Peter Munter. W as war die Begründung des Präsidenten Brandstätter? Das hat er wörtlich in einem Interview mit den "Dolomiten" gesagt: "Man wollte ihn p olitisch bes ser einbinden." Wir reden von Unabhängigkeit, Qualifikation und Objektivität. Dann geht man her und erklärt obgenanntes. Man meinte natürlich parteipolitisch. Die Reihenfolge der Ernennungen ist bezeichn end. Zuerst wurde er Vizepräsident des SVP-W irtschaftsausschusses und dann ist er erst SMG-Direktor geworden. Ich erinnere mich noch sehr gut. Der HGV ist damals kurzfristig aus Protest aus dem Südtiroler Wirtschaftsring ausgetreten und hat sich eine gewisse parteipolitische Unabhängigkeit erlaubt. Man hat die Leute kräftig bei den Ohren gezogen. Man gibt ihnen fürstliche Löhne, wenn sie brav sind. Mit welcher Frec hheit geht Herr E ngl her und sagt: W er Leistung bringt, der braucht über Gehälter nicht zu reden.? Das ist eine Beleidigung all jener Südtirolerinnen und Südtirolern, die auch Leistung bringen. Es ist uns nicht gesagt worden, was mit den - 184 - anderen Bewerbern geschehen ist, warum genau Herr Engl den Vorzug bekommen hat und die anderen nicht, man hat nicht einmal die Bewerber bekannt gegeben. Das ist eine reine Mauschelpartie gewesen. Es ist von Anfang festgestanden, wer es wird. Das ist einfach eine Sache, die zum Himmel stinkt. Das hat mich wahnsinnig geärgert, weil man die elementare n Spielregeln der D emokratie auße r Kraft gesetzt ha t. Jetzt geht man her, streicht im Bereich der Werbung die Gelder für die Veranstaltungen vor Ort, z.B. wenn e in Verein ein Rodelweltcuprennen durchführen will oder Biathlon. Hiier wird der Fond einfach halbiert, weil man die Gelder für die SMG braucht. Da wird alles konzentriert. Keiner weiß, für was 14 Milliarden vorgesehen sind. Weil das Land zu 50% beteiligt ist, haben wir das Recht, hier auch klipp und klar Auskunft zu bekommen, was wirklich geschehen ist, auch in Zusammenhang mit Kronsteiner, und was in Zukunft geschehen soll. Die Begründung, dass man keine Leute mehr von außen holen will und in Südtirol bleiben will, überzeugt mich persönlich ganz und gar nicht. Natürlich schaut man alles schön beisammen zu halten und diejenigen, die ein bisschen kritisch sind, bindet man zuerst po litisch ein, da mit sie dan n ein Amt bekomm en. Ich verstehe nicht, dass man aus bestimmten Entwicklungen n icht lernt, dass die Machtkonstellationen, die Seilschaften wichtiger sind als die Qualifikation. Das Nachsehen hat die Südtiroler Tourismusorganisation im Ges amten, weil sich h ier irgendwelche Personen auf Kosten der Mitglieder in den Verbänden und Vere inen in Szene setzen wollen, und vorne finden die großen Spiegelgefechte statt, um zu sehen, wer der bessere Platzhirsch ist. So kann es nicht sein. Ich habe gesagt, wenn das Land schon zu 50% a n der SMG beteiligt ist, dann haben wir wenigstens das Recht, 50% des Gehaltes von Herrn Engl zu erfahren. Man wird es uns wahrscheinlich nicht sagen. Das ist derzeit das bestgehütetste G eheimnis in diesem Land. PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Minniti, bitte. MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. I colleghi Pöder e Klotz c on questo loro ordine del giorno riescono un po' a fare il punto della situazione su un problema che esiste non solo per la società Alto Adige M arketing, ma per tan te altre società non tutte di questo settore. Spesso anc he Alleanza N azionale ha cercato di sottolineare, di criticare e di affermare, anche tramite interrogazioni, come inopportune e inadeguate siano le questioni che riguardano incarichi affidati a persone magari non competenti nel settore. In questo caso si parla di un settore de licato e importante c ome quello del ma rketing, attraverso il quale si dovrebbe rivolgere l'immagine della nostra terra a fattori e visitatori esterni. Mi fa piacere che ora sia rientrato l'assessore Berger che non vuole mai mancare ai miei - 185 - interventi, e questo mi fa piacere. Stavo dicendo che le persone che sono chiamate ad occuparsi della società, ricoprendo vari incarichi, devono essere competenti nel settore, altrimenti ne va dell'immagine della società e gli effetti che può produrre. E' quindi logico e opportuno che chi ricopre incarichi all'interno della società Alto Adige Marketing non può essere persona senza esperie nza, ed è altresì opportuno che non sia nemmeno qualcuno dettato dai partiti all'interno dei quali ricopre incarichi direttivi o di amministrazione delle associazioni o delle loro organizza zioni. C'è poi un altro a spetto positivo all'intern o dell'ordine del giorno dei colleghi Pöder e Klotz, riguardo al quale stia mo studiando di pres entare un eme ndamento, sperando che possa essere accolto. Va bene anche il secondo punto dove si parla di nomina dei consiglieri di amministrazione per la quale nomina la Giunta provinciale deve dare il proprio assenso solo se i candidati dispongono delle necessarie conoscenze nel settore del marketing. Forse sarebbe stato più opportuno se si fosse sottolineato come anche questi consiglieri di amministrazione non de vono ricoprire cariche istituzionali, come purtroppo invece avviene. Noi abbiamo intere società dove nei consigli di amministrazione ci sono assessori vari, consiglieri se non ad dirittura il Presidente della Giunta provinciale. Questo però rischia di dare un taglio politico a quel consiglio di amministrazione, che riteniamo inad eguato in società come l'Alto Adige Marketing che, se una politica deve fare , deve ess ere di imm agine, di co mmercio, e non ideologica. Riteniamo quindi di sostenere l'ordine del giorno presentato dai colleghi Pöder e Klotz, sottolineando che, se ci verrà data la possibilità, valuteremo l'opportunità di arricchire questo ordine del giorno con qualche emendamento, come ha fatto la collega Kury. Credo abbia fatto b ene il collega Pöde r a sensibilizzarci e a risvegliarci, vista anche l'ora, su una problematica interessante, importante e che deve rimanere estranea a qualsiasi a ltra considerazione , come quella della s ocietà A lto Adige M arketing. G razie. PRÄSIDENT: Danke. Ich ersuche Sie um einen Moment Aufmerksamkeit. Es ist jetzt 3.06 Uhr. Wir haben heute intensiv gearbeitet. Dr. Peintner hat den Saal seit 19.00 Uhr nicht mehr verlassen. Ich glaube, die Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter, denen wir zu großem Dank verpflichtet sind, verdienen sich auch eine Nachtruhe. Dr.Peintner, ich danke Ihnen für Ihre Mitarbeit. Ich schlie ße die Sitzung und wir sehen un s am Sam stag um 19 .30 Uhr. ORE 3.06 UHR ----------ORE 3.06 UHR