Wortprotokoll - Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano

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Wortprotokoll - Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
SÜDTIROLER LANDTAG
CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
Wortprotokoll
der 91. Sitzung vom 21. Dezember 2000
–
Resoconto integrale
della seduta n. 91 del 21 dicembre 2000
XII. LEGISLATUR
XII. LEGISLATURA
1998 - 2003
Nr. 91 - 21.12.2000
VORSITZ DES PRÄSIDENTEN:
HERMANN THALER
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE:
ORE 10.01 UHR
(Namensaufruf - Appello nominale)
PRÄSIDENT: Ich eröffne die Sitzung des Südtiroler Landtages.
Ich ersuche um die Verlesung des Sitzungsprotokolles der letzten Sitzung.
FEICHTER: (Verliest das Sitzungsprotokoll - legge il processo verbale)
PRÄSIDENT: Wenn keine E inwände erhob en werden, gilt das Protokoll im
Sinne des Art. 59, A bsatz 3 der Ge schäftsordnung als genehmigt.
TOP 79) Landesgesetzentwurf Nr. 62/00: "Bestimmung en über das Erste llen
des Haushaltes für das Finanzjahr 2001 und für den Dreijahreszeitraum 2001-2003 und
andere Gesetzesbe stimmungen (Fina nzgesetz 2001)" (vorgelegt von der Landesregierung
auf Vorschlag des Landesrates Di Puppo).
Punto 79) all'odg: Disegno di legge provinciale n. 62/00: "Disposizioni per la
formazione del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2001 e per il triennio 20012003 e norme di legge collegate (legge finanziaria 2001)" (presentato dalla Giunta
provinciale su proposta dell'ass. Di Puppo).
TOP 80) Landesgesetzentwurf Nr. 63/00: "Haushaltsvoranschlag der
autonomen Provinz Bozen für das Finanzjahr 2001 und für den Dreijahreszeitraum 20012003" (vorgelegt von der Landesregierung auf Vorschlag des Landesrates D i Puppo).
Punto 80) all'odg: Disegno di legge provinciale n. 63/00: "Bilancio di
previsione della Provincia autonoma di Bolzano per l'anno finanziario 2001 e per il
triennio 2001-2003" (presentato dalla Giunta provinciale su proposta dell'ass. Di Puppo).
Wir fahren mit der Generaldebatte weiter. Herr Abgeordneter Urzì, Sie haben
eine verbleibende Zeit von 15 Minuten. Sie haben das Wort, bitte.
URZI' (AN): Presidente, prendo a tto del fatto che mi ha tolto due minuti, ma
tutto sommato è poca cosa. Gli uffici dicono che sono esattamente 15?
PRÄSIDENT: Sie entschuldigen sic h also? Wir hab en hier eine doppe lte
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Aufzeichnung, einmal unser Generalsekretär und einmal wird es drüben auch von den
Mitarbeitern aufgezeichnet. Hier muss ich ersuchen, diesbezüglich etwas vorsichtig zu
sein.
Herr Abgeordneter Urzì, bitte.
URZI' (AN): Grazie, Presidente. Mi rassegno allora di fronte all'evidenza e
dovrò concentrare in maniera ancora più sintetica quello che voleva essere il succo del
mio interve nto.
Innanzitutto prendo atto del fatto che in que sto preciso istante non è presente
nell'aula del Consiglio nemmeno un rappresentante della Giunta provinciale e la cosa è
quanto meno singolare in c onsiderazione de l fatto che stiamo trattando il bilancio per
l'anno finanziario 2001. Essendo infatti in sede di dibattito generale, la presenza di un
rappresentante della Giunta si renderebbe più che mai opportuna. Non chiediamo l'onore
di avere il Presidente della Giunta in persona, ma almeno la segretaria Gnecchi. Parlo di
lei perché abbiamo notato che in que sti ultimi giorni in più di una occa sione il Presidente
Durnwalder abbia dato incaricato alla assessore Gnecchi di fare da segreteria, e quindi di
prendere nota di quello che i diversi consiglieri hanno esposto, per poi riferire. In
considerazione di questo, mi appello a Lei, signor Presidente, affinchè intervenga, perché
è singolare e paradossale il fatto che un dibattito sul bilancio non veda presente nemmeno
un assessore. In questo momento intenderei pertanto appellarm i a Lei e sospendere il mio
intervento in attesa di una Sua presa di posizione, naturalmente quando avrà terminato di
telefonare al cellula re.
Signor Presidente, forse non ha colto quello che dicevo perché era impegnato a
telefonare. Ho però fatto notare che non c'è nemmeno un rappresentante della Giunta
presente in aula e la cosa è per lo meno inconsueta trattandosi di un dibattito di bilancio.
Le chiedo dunque una sospensione di 5 o 10 minu ti in attesa che qualc he rappresentante
della Giunta possa intervenire per seguire quello ch e abbiam o da dire.
PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Urzì, ich muss Ihnen Recht geben. Wenn es
um die Debatte zum Haushalt geht, ist es natürlich notwendig, dass ein Vertreter der
Landesregierung a nwesen d ist.
Herr Fischnaller, schauen Sie bitte, ob jemand von der Landesregierung draußen
ist. Nur einen Augenblick bitte.
Herr Abgeordneter Urzì, wir können weiterfahren. Frau Landesrätin Kasslatter
ist hier. Die verlorene Z eit wird Ihnen selbs tverständlich gutgesc hrieben. Sie können in
Ihrer Debatte weiterfahren, bitte.
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URZI' (AN): Grazie, Presidente. Prendo atto del fatto che l'assessore Kasslatter
Mur ha avuto la cortesia di raccogliere il mio invito ad essere presente alla seduta nel
momento in cui un rappresentante dell'opposizione intende esporre alcune sue valutazioni
importanti, e prendo altresì atto del fatto che è stata seguita dopo pochi istanti anche dal
Vicepresidente Di Puppo, quindi esprim o la mia soddisfaz ione ringraziando il Pre sidente
del Consiglio per il suo intervento.
Stiamo vivendo, indubbiamente, un momento estremamente difficile, non
possiamo negarlo, che non coinvolge esclusivamente le forz e della maggiora nza che in
questo momento senton o sulle loro spalle il peso della responsabilità di con durre in porto
il bilancio per l'anno 2000, affinchè possa essere garantita un'amministrazione corretta per
l'anno che deve venire. E' un momento difficile soprattutto per le forze politiche, in modo
particolare per quelle della minoranza espressa dalla comunità di lingua italiana, tedesca e
ladina, riunite in una singolare, ma significativa alleanza trasversale. Tutti i rappresentanti
delle minoranze in questo momento sentono il peso di questa incidente responsabilità.
Sappiamo che si gioca una b attaglia estremam ente delicata, com plessa e, in un certo
senso, pericolosa. Ne a bbiamo la piena consapevolezz a ed è per questo che mi sento in
dovere di respingere con fo rza le afferma zioni che ho sentito far e in queste ultime ore, in
modo particolare dai rappresentanti della SVP che, puntando l'indice accusatore, hanno
rimproverato alle opposizioni di rischiare di paralizzare l'attività istituzionale della
Provincia autonoma di Bolzano, attribuendo a noi il peso es clusivo della respons abilità in
questo mo mento.
Mi sento di dovere rispondere a queste affermazioni, che sono accuse pesanti e
profondamente demagogiche e ingiuste, in quan to il peso della responsabilità va, per lo
meno, distribuito equamente fra tutte le forze politiche presenti in questo Consiglio.
Ritengo sia pesante la res ponsabilità morale c he in questi ultimi mesi s i sono assunte le
forze di maggioranza e, in modo particolare, la SVP attraverso le ormai note iniziative che
riguardano la revisione del Re golamento interno de l Consiglio provinciale. Non per i
colleghi consiglieri che in questa sede siedono, ma per lasciare traccia nei verbali e per
coloro che sono chiam ati a seguire i lavori del Consiglio dall'esterno, è opportuno
ricordare ciò che sta avvenendo in quest'aula negli ultimi mesi. Il Capogruppo della SVP,
Baumgartner, ha proposto di ridurre ad una soglia vicino allo zero assoluto il diritto delle
forze politiche, in modo particolare di quelle delle minoranze, di proporre iniziative
costruttive nell'ambito dell'iter di formazione delle leggi, restringendo la possibilità di
presentare emendame nti e ordini del giorno, due ele menti questi importan ti nella vita del
Consiglio provinciale e nelle regole sulle quali si fonda l'attività di una tale istituzione
chiamata a legiferare.
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Si tratta di iniziative che tendono quindi a ridurre lo spazio della democrazia
all'interno di questo Consiglio e a garantire al partito di maggioranza assoluta, che
costituisce un'autentica anomalia in Europa e, forse, nel mondo, perché allo stesso tempo è
anche partito rappresentante di u na maggioranz a etnica, la possibilità di una gestione in
forma totalmente autonoma, senza dovere rendere conto a nessuno, né alle opposizioni, né,
paradosso nel paradosso, agli alleati di Giunta, ossia agli assessori di lingua italiana, di
intervenire nel processo di formazione delle leggi in forma costruttiva, compiuta e piena,
per potere affermare le loro ragioni affinchè nell'ambito di un ordinario dibattito possano
poi essere definite le conclusioni che più vengono ritenute opportune. Si tratta di
un'iniziativa contro la democrazia alla quale è corrisposta da parte delle opposizioni, in
maniera molto chiara, lucida e trasparente, una forte presa di posizione che nella pratica si
sta traducendo in una forma di manifestazione civile di protesta che da qui in avanti si
articolerà in questo Consiglio. Questo affinchè i valori della democrazia s iano pienamente
riconosciuti in questa provincia e affinchè questa provincia non conosca quella deriva che
possiamo definire tranquillamente para autoritaria, che rischia di appiattire le istituzioni
sulle posizioni di un'unica formazione politica, di un unico partito politico e di un unico
uomo.
E' in questo frangente, signor Presidente, essendo ormai chiara quella che sarà la
prospettiva di lavoro in questo Consiglio, che ci sentiamo di dovere rivolgere un appello
forte e accorato, anche se non ce n'è bisogno, perché i termini della questione sono
assolutamente chiari, appello che rivolgiamo in maniera estremamente trasparente anche
agli assessori di lingua italian a, al Vicepreside nte Di Puppo, agli assessori Gne cchi e
Cigolla. Nelle ultime settimane abbiam o avuto modo di leggere sulla stampa incoraggianti
notizie sulle quali abbiamo espresso la nostra piena soddisfazione, va detto. Abbiamo
potuto leggere sulla stampa gli interve nti e le conferenze stampa, del tutto inusuali, degli
assessori di lingua italiana, Di Puppo, Gnecchi e Cigolla, i quali affermavano con
chiarezza che l'iniziativa della SV P in merito al R egolamento era assolutamente
censurabile e condannabile dal punto di vista morale e procedurale. E' stato addirittura
richiesto un parere legale che ha confortato questa posizione. L'assessore Di Puppo, e di
questo gli va reso merito, ha espresso parole estremamente chiare e noi gli siamo
riconoscenti per come ha inteso interpretare il suo ruolo, così come siamo riconoscenti
agli assessori Gne cchi e Cigolla.
Riteniamo che alle parole importanti che sono state pronunciate e che hanno
costituito una sorta di appello pubblico alla ragionevolezza, debbano corrispondere delle
precise iniziative. Mi rendo pe rfettamente conto del fatto che anche sugli assessori che ho
appena ricordato ricadono qu elle responsabilità alle quali mi richiamavo all'inizio. Una è
la responsabilità dell'amministrazione, di ciò ne siamo pienamente e assolutamente
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consapevoli. Riteniamo sia loro compito e dovere politico, istituzionale e morale fare in
modo che l'amministrazione, anche quella dei loro rispettivi comparti, possa essere gestita
nel modo più opportuno con le risorse che il bilancio dovrebbe attribuire. Siamo
consapevoli di tutto ciò, ma anche d el fatto che gli asses sori Gnecchi, Di Puppo e Cigolla
in questa fase politica dovranno necessariamente intervenire per chiarire meglio i termini
della loro presa di posizione che noi, ripeto, apprez ziamo. E non si venga poi a dire che il
nostro è un interve nto strume ntale, perché non è assolutamente così. Apprezziamo
sinceramente e con il cuore ciò che è stato fatto dagli assess ori di lingua italiana in Giunta
provinciale, ma ade sso devono corrispon dere dei fatti.
Si sommano la responsabilità dell'amministrazione con quella della difesa dei
principi etnici sui quali la democrazia dovrebbe fondarsi. Sono due princ ipi importanti e
due responsabilità pesanti, ma va detto, una volta per tutte e con chiarezza, che i
rappresentanti di lingua italiana in Giunta provinciale devono assumersi totalmente le loro
responsabilità, sia per quanto attiene l'amministrazione, cosa che fino ad oggi è sta ta fatta,
anche se con le critiche c he legittimamente le opposizioni hanno mo sso, che per quanto
attiene gli aspetti etici-morali di correttezza istituzionale. E allora noi ci a spettiamo fatti
concreti. Andiamo ad elezioni, signor Presidente?
CONSIGLIERE: Non accettiam o lezioni.
PRÄSIDENT: Herr Abgeordnete Urzì, bitte.
URZI' (AN): Io dicevo: "Andiamo ad elezioni, piuttosto", perché allora i
cittadini dell'Alto Adige dovranno essere liberi di scegliere chi li deve rappresentare e in
che termini. Lei può anche non accettare le lezioni, ma accetterà il risultato delle elezioni,
quando arriveranno.
CONSIGLIERE: Così è sempre stato.
PRÄSIDENT: Herr Abgeordnete Urzì, bitte.
URZI' (AN): Indubbiamente così è sempre stato. Lei ha accettato, chiaramente,
con grande piacere il risultato delle elezioni e anche il fatto di avere avuto un numero di
preferenze assolutamente modesto rispetto a tanti altri consiglieri del gruppo linguistico
italiano eletti in questo Consiglio, anche del nostro gru ppo. Un risultato sicura mente molto
più modes to dei risultati dei singoli c onsiglieri de l nostro gruppo.
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CONSIGLIERE: (Interrompe)
PRÄSIDENT: Herr Abgeordnete Urzì, bitte.
URZI' (AN): Signor Presidente, io Le chiedo di intervenire, perché non è
possibile essere c ontinuamente interro tti dagli interventi del Vicepresidente Di Puppo, che
sono completamente fuori luogo. Egli più tardi credo avrà la possibilità di intervenire
ampiamente nel dibattito, avendo un'ora di tempo a disposizione come consigliere, anche
se è assessore al bilancio contemporaneamente, ma questo credo gli sia concesso dal
Regolamento. Avrà un'ora di tempo per illustrare le sue posizioni, anche se queste a me
non interes sano. A noi interessano fatti molto più impo rtanti.
In merito alla crisi dichiarata in questo Consiglio, al conf ronto, e non allo
scontro, aperto su un tema importante come quello della democ razia, e quindi della
riforma del Regolamento, alle dichiarazioni fatte in pubblico e alle conferenze stampa che
sono state convocate dagli assessori in lingua italiana, cosa può corrispondere oggi a ciò
che è stato detto a suo tempo? Ci sono coerenza e linearità di comportamento oppure, oggi
che la SVP fa la voce grossa, gli assessori di lingua italiana si ricompattano dietro l'ombra
del Presidente e marciano compatti verso gli obiettivi che il Capogruppo Baumgartner ha
indicato? Vogliamo solo chiarezza, certo non possiamo giocare sugli equivoci e andare di
fronte all'opinione pubblica a fa re i difensori della dem ocrazia e della libe rtà convocando
conferenze stampa, e conc ludo, Presidente, recu perando quei 30 se condi che mi sono stati
negati.
Dopo quelle conferenz e stampa così im portanti e pesanti, che hanno comunicato
all'opinione pubblica messaggi rassicuranti, vogliamo sapere se gli assessori italiani sono
nella sostanza con le opposizioni in questo impegno per la democrazia e, quindi, se a
quelle affermazioni corrisponderanno poi i fatti concreti o se c i si limiterà alle
dichiarazioni. L'opinione pubblica non può essere ingannata in questo m odo. Non voglio
esprimere giudizi prim a che i fatti accada no, però ritengo che nel corso di questi prossimi
giorni, settimane e mesi, gli assessori di lingua italiana potranno definitivamente chiarire
la loro posizione e quello che sarà il loro atteggiamento coerentemente con ciò che hanno
sostenuto n el corso di importanti c onferenz e stampa . Grazie.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Pöder, für verbleibende
acht Minuten, bitte.
PÖDER (UFS): Vielen Dank, Herr Präsident. Acht Minuten sind eine ganze
Ewigkeit. Ich habe 52 M inuten bereits ausführlich den Haus halt behandelt. Ich stelle fest,
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dass heute einige Leu te in diesem Saal sehr nervös sind. Ich rate Ihnen, Herr Landesrat Di
Puppo, zu mehr Ge lassenheit, denn w ir werden noch e ine ganze W eile mit dem Ha ushalt
zu tun haben.
Ich habe gelesen, dass das Land sechs Plätze pro Flug auf dem Bozner Flugplatz
übernimmt. Ich weiß nicht, wer diese sechs Plätze dann ausfüllen soll. Ich erspare Ihnen
noch einm al die Diskussion über den Flugplatz Bozen.
Ich merke jetzt noch eine Statistik an, die jüngst im "IL SOLE 24 ORE"
veröffentlicht wurde und über die man in Südtirol gejubelt hat. Es war die Rangliste von
103 italienischen Provinzen. Da hat man die Tatsache bejubelt, dass Südtirol einen der
vordersten Plätze in dieser Rangliste einnimmt.
Man hat wesentliche Tatsachen verges sen. Wir Südtiroler so llten kaum die Tatsache bejubeln, dass wir uns so ohne Skrupel in eine Rangliste von 103 italienischen
Provinzen einreihen lassen. Das sollte man hinterfragen. Man sieht über einen weiteren
Punkt hinweg. Es ist leicht, sich mit den italienischen Provinzen zu vergleichen Wenn wir
uns aber mit den österreichischen oder deutschen Bundesländern messen müssten, dann
würden wir uns nicht in diesen vorderen Ränge im ökonomischen Bereich, im
materialistisch orientierten Bereic h, in den Bereichen Arbeitslosigkeit und Lohngestaltung
befinden. Da würde das Verhältnis sicherlich anders ausschauen, w enn wir uns mit
mitteleuropäischen Provinzen vergleichen müssten.
Ich glaube, dass man einiges vergessen hat. Man hat einige Statistiken
übersehen oder bewusst übersehen wollen, z.B . jene Statistik, die ein ganz anderes Bild
zeigen, die alles andere als rosig ausschauen. Eine der bedrückendsten Zahlen in dieser
Statistik ist wohl jene der Selbstmordrate. D as zeigt, dass w ir eine sehr traurig e
Spitzenposition einnehmen. Viele Menschen leiden offenbar an einem Werte- und
Identitätsverlust, spüren den Mangel von Wurzeln oder M enschlichkeit in einer
zunehmend kühleren und in Südtirol sehr materialistisch orientierten G esellschaft.
Weiters sollte man sich über d ie hohe Scheidung srate unterhalten. A uch in
dieser Frage liegt Südtirol ganz weit vorne. Wir müssen auch andere Punkte beleuchten,
z.B., dass wir in der Krebsstatistik ganz weit vorne sind. Fast 30% aller T odesfälle in
Südtirol sind auf Tumore oder Krebserkrankungen zurückzuführen. Da s zeugt auch nicht
von besonders günstigen Umwelt- und Umfeldeinflüssen.
In der Statistik der Kinder, die im ersten Lebensjahr sterben, sind wir relativ
hoch im Vergleich zu anderen Provinzen. Die enorm hohe Zahl an Verkehrsunfällen.
Wenn wir materialistisch negative Statistiken herausgreifen wollen, so fallen zwei Daten
deutlich ins Auge. B ei den Renten liegen wir weit unter dem Durchschnitt, auch dort
belegen wir Ränge auf den hinteren Plätzen. Obwohl die Preisentwicklung in Südtirol
rapide nach oben zeigt, sind wir bei den Renten weit hinten.
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Wohnungen werden in Südtirol fast unerschwinglich. Ein Quadratmeter
Wohnraum kostet in Südtirol im Kauf oder Bau 3,5 M illionen Lire. Diese N egativliste
wäre noch weiter fortzuführen, aber eine lange Aufzählung von politischen Fehlschlägen
in diesem Lande würde diese Nega tivliste auch bedeuten.
Man sollte nicht nur jubeln, wenn man solche Statistiken anschaut. Man sollte
auch jene Punkte anschauen, die nicht so bejubelswert sind und darüber nachdenken. Wie
gesagt, Selbstmordrate, K rebsrate und dergle ichen sind keine Dinge, die man zur Seite
schieben und einfach dann zudecken sollte, indem man sa gt, dass wir ein e
ollbeschäftigung haben und ein hohes L ohnniveau und alles andere interessie rt uns nicht.
Es zählt ohnehin nur das Geld. Auch Werte und Identität sollten etwas zählen in diesem
Lande, auch in der Politik. Denn die Politik hat eine Vorbildfunktion und diese Werte und
die Identitä t stehen nic ht oben auf der politisc hen Liste dieser La ndesregie rung.
Davon spricht man aber in der Mehrheitspartei und in dieser Regierungskoalition. In Südtirol regiert nicht Zukunftswille und Sorgfalt in der politischen
Arbeit. Auch das haben wir aufgezeigt im Rahmen dieser Generaldebatte. In diesem Land
ist politisches Mittelma ß Doktrin. Hochstapelei w ird zur politischen Öff entlichkeitsarbeit.
Es werden Erfolge vermeldet, die gar k eine sind. Angepa sst sein ist in diesem Land besser
als kreativ oder enga giert an ein e Sache heranzugehen.
Mitläufer werden mehr geschätzt als Mitdenker. Nicht aufmucke n, sondern
Niederducken ist in diesem Land, von der Mehrheit aus gesehen, die Devise. Nicht ob
jemand etwas kann, ist ausschlaggebend, so ndern ob e s so gema cht wird, wie es
angeordnet wurde. Nicht Höchstleistung wird anerkannt, sondern ein Höchstmaß an
Unterwürfigke it. Nicht die Notwendigkeit ist ausschlaggebend, sondern die Frage, ob man
etwas damit verdienen kann oder ob man ein paar Freunde oder eine Lobby damit
befriedige n kann.
Südtirol soll nach dem W illen der Mehrheit keine Insel der Seeligen sein,
sondern der Ahnu ngslosen. N icht Werte und Ideale bestimmen in diesem Land das
politische Geschehen, sondern Geldwert und Profitgier. Nur wo Werte, Visionen, Ideale,
Menschlichke it, Freiheit im Denken und Handeln noch e twas zählen, Herr
Landeshauptmannstellvertreter, werden die Wurzeln bewässert. Mit Ihrer Politik trocknen
diese Wurzeln aus, mit Ihrer Politik, die rein auf Profitgier und Geltungsdrang ausgerichtet
ist.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat Frau Abgeordnete Kury, für verbleibende
vier Minuten.
KURY (GAF-GVA): Dankeschön, Herr Präsident. Ich möchte nicht so
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großzügig sein wie Herr Pöder, und kurz über den Flughafen reden. Leider Gottes ist der
Landeshauptmann jetzt nicht da. Ich bin mir schon bewusst, dass ich Landesrat Di Puppo
etwas reize, aber ich glaube, es ist schon notwendig, in dieser Generaldebatte auf einen
Umstand hinzuweisen, der nicht tragbar ist.
Wir lesen aus der APA unter anderen Maßna hmen, die das Land Südtirol für
den Flughafen treffen will, dass das Land Südtirol pro Flug sechs Plätze kauft. Wir
wissen, es sind drei Ab- und drei Rückflüge. Es sind insgesamt sechs Flüge. Wenn wir
sechs Plä tze pro Flug kaufen, dann kaufe n wir pro T ag 36 Fahrkarten.
Wenn ich richtig informiert bin, kosten die Fahrkarten nach Rom hin und zurück
an die 600.000 Lire. Wenn wir diese Ziffer hochrechnen, 600.000 Lire x 30, dann haben
wir 18.000.000 Lire pro Tag. Dann rechnen wir weiter, was das pro Jahr heißt. Dann ist
das ganz eine direkte Subvention, die in die Milliarden geht.
Habe ich mich damals verhört und haben s ich alle Medienvertreter damals
verhört, als von der Landesregierung angekündigt worden ist, dass nach den Investitionen,
nach dem Ausbau des Flughafens bestimmt keine öffentlichen Gelder mehr hineinfließen
würden, weil dieser Flughafen sich leicht tragen lässt? Die Leute reißen sich darum?
Wir sehen, dass die Na chfrage nicht besteht. Weil diese nicht besteht, springt
das Land ein und kauft 36 Flugtickets pro Tag mit öffentlichen Geldern. Werden diese
verlost, versteigert, als Weihnachtsgeschenk vergeben oder was ist mit diesen 36
Flugtickets, die offensichtlich mit unseren Geldern angekauft werden? Wer kommt in den
Genuss dieser Gratisfahrkarten? Kann man die im Büro des Landeshauptmannes abholen?
Wie geht das?
Gedenkt das Land auch im Verhältnis gleich viele Fahrkarten für die Vinschger
Bahn zu kaufen, damit sie ausgelastet wird oder für jene Autobuslinien, die ganz einfach
eingestellt werden in dem Augenblick, wenn sie nicht ausgelastet sind ode r wenn sie
wenig Zuspruch haben, unabhängig davon, ob Pendler auf diese Linien angewiesen sind?
Ich ärgere mich, dass man hier massiv und scha mlos ein Verke hrsmittel fördert,
während man bei den umw eltfreundlichen Verkehrsmittel jegliche Sparmaßnahm e in
Betracht zieht, unabhängig davon, ob diese Verkehrsmittel tatsächlich lebenswichtig sind,
damit Leute ihrer A rbeit nachgehen kön nen.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Baumgartner, bitte.
BAUMGARTNER (SVP): Sehr geehrter Herr Präsident, liebe Landesregierung, sehr geehrte Frau Vizepräsidentin, liebe Kolleginnen und Kollegen. Zwei Tage
sind wir bei der Generaldebatte zu diesem Landeshaushalt. Zum Großteil hat diese Zeit
die Opposition in diesem Landtag beans prucht, um zu kritisieren , was anscheinend die
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Landesregierung u nd die Koalition nicht im Stande ist weiterzubringen .
Wenn wir alle reden w ürden, auch die A bgeordneten der p olitischen Mehrheit,
dann würde sich diese Diskussion noch weitere zwei bis drei Tage hinausziehen, dann
wären wir erst bei der Generaldebatte angelangt und hätten noch lange kein Kapitel
diskutiert und kein Gesetz diskutiert. Verstehen Sie mich nicht falsch. Ic h will keine Kritik
anbringen. Ich möchte das nur feststellen, um auch darauf hinzuweisen, dass wir in diesem
Landtag eine Geschäftsordnung haben, die sehr viel Spielraum für die Diskussion zuläs st,
die den einzelnen Mitgliedern dieses Landtage s in jedem Mom ent die Möglichke it gibt,
die Meinung zu sagen und mitzudiskutieren. W ir haben eine sehr großzügige
Geschäftsordnung. Das ist richtig so. Ich will auch nicht kritisieren, dass so viel über
dieses Thema kritisiert wird.
Irgend einmal aber muss eine Entscheidung getroffen werde n, denn die
Bevölkerung erwartet sich, dass wir entscheiden. In jedem demokratischen System haben
die Regierung und die politische Mehrheit die Aufgabe zu regieren, Entscheidungen zu
treffen. Sie hat den Auftrag vom Wähler bekommen. Sie h at deshalb die Aufgabe die
Politik weiterzubringen. Sie hat die Aufgabe, für die Menschen in diesem Lande zu
regieren. In einer Demokratie ist es richtig, dass es so funktioniert. Es kann auf der einen
Seite nicht sein, dass einzelne Personen in der Lage sind zu sagen, ob ihr weitermachen
könnt oder nicht. Die einen haben die Aufgabe zu regieren und die anderen jene
Opposition zu machen und da s zu kritisieren, falls sie andere r Meinung sind.
Es kann nicht sein, dass für Einzelpersonen hier die Möglichkeit besteht, die
Arbeiten der Regierung, der politischen Mehrheit, von denjenigen, die den Auftrag
bekommen haben zu regieren, zu unterbinden. Der Auftrag ist vom Wähler gekommen
und folglich ist es richtig, dass die E ntscheidungen getroffen werden u nd, dass die Politik
umgesetzt wird.
Wir können über alles reden, nur müssen wir zuerst auf die gleiche Ebene
kommen. In dem Moment, wo einzelne erpressbar sind, sind wir nicht auf der gleichen
Ebene und haben nicht die gleiche Ausgangsposition. Wenn einer hier sagen kann: "Wenn
du mir das nicht gibst, wenn du mir diesen politischen Wunsch nicht erfüllst, dann lasse
ich dich nic ht mehr w eiterarbe iten, dann blockiere ic h dich.", dann ist das nicht richtig.
Gehen wir davon aus, dass wir die gleichen Rechte haben. Wenn wir grundsätzlich hier die Obstruktionsmöglichkeit nicht mehr zulassen, dann können wir über alles
diskutieren, über die Möglichkeit der Aufwertung der einzelnen K ommissionen, übe r die
Möglichkeit der einzelnen vertretenen Minderheiten. Es kann nicht eine Seite die andere
konditionieren, denn sonst wäre es eine Herrschaft einzelner und eine Herrschaft der
politischen Minderheit. Deshalb fordere ich Sie a uf, reden w ir darüber.
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Lassen Sie mich zwei Anmerkungen zum Haushalt machen, die ich gerne der
Landesregierung mitgeben würde. Wir haben heuer eine total neue Ausgangsposition, we il
sich das Verhältnis z wischen den la ufenden Ausga ben und den Inves titionen um 5%
verändert hat. Das heißt, wenn im letzten Jahr die Investitionen noch 35% und die
laufenden Ausgaben 65% ausgemacht haben, dann ist das V erhältnis heuer 70% zu 30%,
weil wir einen verminderten Haush alt haben im Ve rgleich zum letzte n Jahre. Das he ißt,
dass Kürzungen gemacht worden sind und diese wirken sich auf eine Entwicklung des
Landes a us. Gekürzt worde n ist im Bereich der direkten Investitionen des Land es.
Die öffentlichen Investitionen sind die öffentlichen Arbeiten, sind die Gelder,
die für den Wohnbau zur Verfügung gestellt worden sind. Das sind insgesamt fast 200
Milliarden Lire und gekürzt wurden beinahe bis zu 100 Millionen Lire bei den Beträgen
an die Wirtschaft. N un will ich das nicht kritisieren. Ich will nur sagen, dass die
Landesregierung in diesem Falle a ufgefordert ist, zu kontrollieren, darüber zu wachen, wie
sich das auf die Wirtschaft, auf die Gesellschaft, auf die Beschäftigung in Südtirol
auswirkt.
Ungefähr 300 Milliarden Lire weniger in Form von Direktinvestitionen bzw.
indirekte Anreize für die Investitionen müssen sich auf die Entwicklung auswirken. Wenn
wir wissen, dass au f der einen Seite diese Gelder für die direkten Investitionen nicht mehr
zur Verfügung stehen, weil die laufenden Ausgaben dauernd steigen oder im Steigen
begriffen sind, dann müssen wir auch die Ü berlegung mac hen, inwieweit wir die
laufenden Ausgaben in den Griff bekommen können?
Das hat mit den Kollektivverhandlungen zu tun. Wenn 300 Milliarden weniger
zur Verteilung bzw . im Landeshaus halt da sind, dann müssen 300 Milliarden Lire weniger
verwaltet werden. Wa s tut man mit diesen frei werdende n Arbeitskräften oder wie setzt
man sie besser ein oder wo kann man sie einsetzen?
Der zweite Aspekt betrifft den Lande shauptmannstellvertreter Di Puppo direkt
und zwar die Problematik V erkehr. Ich kann nic ht und ich will auch nic ht auf alle
Bereiche eingehen, sondern auf ein paar wichtige entscheidende Bereiche. Die Zukunft
und das Wohlbefinden in unserem Lande hängen weitgehend auch von der Entwicklung
des Verkehrs ab. Die Wirtschaft braucht die Infrastrukturen. Auf der einen Seite müssen
wir auf die Infrastrukturen schauen und auf der anderen Seite dafür sorgen, dass w ir die
Menschen auch vor dem Verkehr schützen. Deshalb braucht es einen vernünftigen
Kompromiß, ohne A usgaben z u scheuen.
Die Menschen, die an den Hauptverkehrsstrecken w ohnen, müssen geschützt
werden. Da dürfen wir keine Ausgaben scheue n. Diese Gelder müssen zur Verfügung
gestellt werden. Schauen wir uns das Beispiel Inntal an. Dort sind überall entsprechende
Schutzmaßnahmen angebracht worden. Wir sollten uns ein Beispiel daran nehmen und
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auch immer wieder und jederzeit schauen, wie hoch die akustische Belastun g ist. Wir
müssen unbedingt die entsprechenden Gelder zur Verfügung stellen und handeln.
Was den Verkehrsplan betrifft, so sind wir auf einem guten P unkt angelangt,
dass die Diskussion über den vorgelegten Verkehrsplan in Angriff genommen wird, aber
auch das Tarifsystem, das beispielhaft in diesem Lande ist, das müssen die Menschen
auch wis sen. Man muss es ihnen auc h sagen, da ss sie es benützen.
Ansonsten sehen wir, dass die umsichtige Haushaltspolitik der vergangenen
Jahre uns zugute kommt, weil wir uns die einen oder anderen Kürzungen auch leisten
können, weil wir vorgesorgt haben. Das b etrifft die öffentlichen A rbeiten, aber auch alle
anderen Maßnahmen. Wenn wir die Entwicklung in unserem Lande anschauen, so ist das
die beste Antwort auf die gesamten Kritiken, die aus den Oppositionsbänken gekommen
ist. Ein Kompliment der Landesregierung und den Kolleginnen und Kollegen in diesem
Landtag.
PRÄSIDENT: Danke. Frau K lotz, worin besteht die persönliche Angelegenheit?
KLOTZ (UFS): Sie besteht darin, dass der Fraktionssprecher der SVP der Opposition, dazu gehören wir auch, Erpressung vorwirft und, dass er eine Geschäftsordnungsepisode zitiert, die nicht der Wahrheit entspricht. Ich möchte erklären,
worin das besteht.
Er sagt, wir müssen auf die gleiche Ebene gehen. Ich bin sofort einverstanden,
denn ihr habt die Ebene verlassen mit dem Antrag zwei Artikel der Geschäftsordnung
abzuändern, Artikel 92 und Artikel 97, habt dann durchgeboxt, gegen jede gängige Praxis,
gegen jede Bestimm ung in der Gesc häftsordnung, gegen jede parlamentarische
Gepflogenheit, dass nur d iese beide n Anträge der SVP behande lt werden , um das
Antragsrecht der Abgeord neten, nich t nur jener d er Oppos ition, zu beschränken.
Ihr habt die Ebene der Geschäftsordnung, der bisherigen Praxis und der
parlamentarischen Gepflogenheit verlassen. In Folge dessen lassen wir uns nicht
Erpressung vorwerfen, sondern es ist einfach demokratische Notwehr. Kommen wir auf
die gemeinsame Basis, indem ihr einseht, dass dies demokratiepolitisch nicht in Ordnung
ist, und beginnen wir gemeinsam von vorne in diesem Anliegen. Da nn sind wir auf der
gemeinsamen Eb ene.
PRÄSIDENT: Dankes chön. Frau Abgeordnete Kury zum gleichen Thema,
bitte.
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KURY (GAF-GVA): Es ist notwendig, das s etwas geklär t wird. Ich habe den
Ausführungen des Herrn Baumgartner sehr genau gelauscht. Ich bin irritiert über seine
Aussagen. Herr Baumgartner sagt, wir sollten auf die gleiche Ebene zurückkehren. Wer ist
"wir"?
Ich glaube nicht, dass die Geschäftsordnung unterscheidet zwischen Regierungsfraktionen und Minderheitenfraktionen, sondern, dass die Geschäftsordnung, und ich
glaube hier ist das Problem ju ridischer A rt, natürlich alle Fraktione n und alle
Abgeord neten gleich behandelt, indem sie allen proportionale Redez eit zugesteht.
Die Gedanken de s Herrn Baum gartner scheinen mir einfach juridisch nicht
haltbar, zu sagen: "Ihr könnt uns in jedem Augenblick erpressen." Jede Fraktion hat
Redezeiten und zwar im gleichen Ausmaß, proportional. Wie jeder Abgeordnete und jede
Abgeordnete mit seiner Redezeit umgeht, Herr Baumgartner, wird schon noch in der
Verantwortung dieses Abgeordneten oder dieser Landtagsfraktion liegen. Dann wird nicht
die Regierungspartei sagen können: "Ihr missbraucht eure Redezeit." Das haben wir zu
verantworten. Wir können die se Vera ntwortung auch sehr gut tragen.
In dem Augenblick, wo alle Fraktionen bzw. alle im Landtag vertretenen
Parteien gegen die Abänderung der Geschä ftsordnung sind und deshalb diese
Entscheidung etwas länger Zeit in Anspruch nimmt, sollte eigentlich bei Ihnen die
Alarmglocke läuten und man sollte innerhalb Ihrer Fraktion darüber nachdenken, ob man
nicht die Sa che ein bis schen zu weit getrieben hat.
Alle Parteien und Fraktionen sind gegen die Abänderung der Geschäftsordnung.
Alle nützen deshalb ihre Redezeit aus, um Ihnen und der Öffentlichkeit klar zu machen,
dass wichtige demokratiepolitische Dinge auf dem Spiel stehen. Es w äre gut, wenn die
SVP nicht trotzig sagen w ürde: "W ir werde n euch sc hon klein kr iegen!", sondern
überlegen würde, ob sie tatsächlich mit diesem präpotenten und arroganten Verhalten hier
der Dem okratie nic h den Garaus mac hen wollte .
Die Demokratie auf die effiziente Entscheidung einer Partei zu reduzieren, ist
absolut gefährlich, denn dann wäre in letzter Konsequenz eine Diktatur eige ntlich die
beste Regierung, da geht es nämlich rasant schnell mit den Entscheidungen. In dieser
Argumentations linie bewegen Sie sich. Da würde ich ganz einfach sagen, dass Sie einen
Augenblick nachdenken sollten, ob Sie hier mit diesem Kopf-durch-die-Wand-Verhalten
nicht wirklich dieses Klima aufs Spiel setzen. Wir waren imme r alle sehr konstruktiv und
wir haben immer sehr verantwortungsbewusst unsere Redezeiten ausgenützt, Herr
Baumgartner.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Seppi. Sie haben noch
verbleibende 26 Minuten, bitte.
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SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente. Ho
ancora 26 minuti? B enissimo, me ne ba steranno p erò solo 5.
Ora vorrei seriamente prendere in esame qua nto dichiarato dal Capogruppo
Baumgartner. Con la sincerità che mi contraddistingue , dico che da un punto d i vista
umano capisco quelle che sono le sue difficoltà in questa fase, perché non è facile tenere
in mano una situazione discutibile e anche insostenibile.
PRÄSIDENT: Kollege Seppi, ich hatte es falsch gesagt. Sie haben nur 5
Minuten Rede zeit.
Herr Abgeordneter Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, pensavo anch'io che
fosse così, ma non volevo contraddirLa.
Da un punto di vista politico, Baumgartner, c'è un problema. La democrazia in
Alto Adige non è reg olata dal fatto che il par tito che prende la maggioranza relativa
governa e gli altri stanno zitti. Un partito unico vince le elezioni e governa e tutti gli altri
possono anche parlare, ma tanto di quello che dicono non gliene può fregare di meno.
Questo non è un concetto né di democrazia, né di collaborazione, al di là delle modifiche
del Regolamento. All'interno delle commissioni gli emendamenti portati dalle minoranze
sono stati considerati male e a volte in maniera superficiale. Io sono in commissione
insieme al collega Pöder che può smentirmi se dirò delle fesserie. In commissione arriva
l'assessore al bilancio che il 10 o il 15 dicembre porta tutte le modifiche, tanto passa tutto,
non ci sono problemi. Noi in quella sede prendiamo in considerazione in maniera seria e
costruttiva tutto lo spettro di quanto viene programmato dal bilancio e presentiamo degli
emendame nti, ma non veniamo minimamente pr esi in considerazione. Dei 50
emendamenti portati dal consigliere Pöder, infatti, non ne è stato accolto uno e le mie 30 o
40 proposte non si sono nemmeno discusse. Questa pe rtanto non è democ razia, al di là
delle modifiche al R egolame nto.
Il consigliere Minniti mi è testimone, perché è stato consigliere comunale a
Bolzano, dove ha sempre governato una coalizione insieme alla SVP, e nelle commissioni
del Consiglio comunale di Bolzano avviene la discussione. Se il collega Minniti portava
all'interno della commission e delle proposte che potevano esse re ritenute accoglibili,
queste venivano discusse, e quindi la sua collaborazione, come la mia, all'interno del
Comune di Bolzano, era considerata costruttiva, anche da un punto di vista umano. Qui
invece si ha davvero l'impressione che il pa rtito che vince fa tutto, e la prova di quello che
dico è dovuta al fatto che sulle modifiche al R egolamento si sono schierati contro tutti i
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gruppi consiliari, non solo quelli dell'opposizione. Da quanto ho letto sui giornali, ha preso
posizione anche l'assessore Cigolla, e questa è stata una cosa eccezionale, da prima
pagina. Le stesse cose le ha dette l'asses sore Gnecc hi e l'assessore Di Puppo in merito s i è
espresso in maniera negativa già da un mese. Allora qui non è la maggioranza che
governa, che fa le modifiche al Regolamento e che vuole cambiare le regole del gioco,
anche se queste non si cambiano comunque dalla scrivania della maggioranza, ma si
discutono con le opposizioni. Q ui è solo la SVP c he vuole cambia re le regole del gioco,
perché tutti i partiti delle opposizioni, italiani e tedeschi, di destra e di sinistra, si sono
schierati c ontro.
Questa quindi non è una battaglia politica co ntro la maggioranz a o contro la
Giunta, è una battaglia politica contro l'arroganza della SVP che non può pensare di governare da sola, deve scendere dal piano sul quale si è innalzata. Consigliere Baumgartner,
Lei prima ha detto: "Mettiamoci allo stesso piano", ma anche la SVP deve scendere da
quel trespolo sulla quale si sente ben seduta e discutere con gli uom ini, perché non siete
degli UFO, siete delle persone come noi, in grado di capire e di interpre tare. Siete stati
eletti come noi, quindi dovete capire che democrazia non vuole dire che la "SVP = Partito
Naziona le Fascista" può gov ernare qu esta provincia.
PRÄSIDENT: Danke. Herr Pöder in persönlicher Angelegenheit, zu welchem
Thema?
PÖDER (UFS): Es geht darum, dass wir der Erpressung bezichtigt wurden. Ich
halte diese Ausdrücke für nicht angebracht. Wir haben eine ganze Reihe vo n
Abänderungsanträgen eingebracht, von de nen noch nicht einer diskutiert wurde , weil wir
immer noch in der G eneralde batte sind.
Diese Abänderungsanträge betreffen Verschiebungen von rund 115 Milliarden
Lire im Haushalt, weil wir der Meinung sind, dass Gelder an gew issen Stellen nicht
angebracht sind
In Fragen Erpressung und Geschäftsordnung werden wir sicher noch darüber
diskutieren können. Ich möchte nur unterstreichen, dass wir in den ersten zwei Jahren der
Legislatur über 40 Gesetze im Landtag beschlossen haben, dass wir als Opposition sehr
oft die Beschlussfähigkeit garantiert haben, wenn die Gefahr bestand, auf Grund der
Abwesen heit der Mehrheitsabgeordneten die Arbeiten im L andtag unterbrechen zu
müssen.
Ich habe bis heuer selbst in der Haushaltskommission die Beschlussfähigkeit
garantiert, um die Verabschiedung des Haushaltes garantieren zu können. Das war
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sicherlich Verantwortungsbewusstsein bisher von der Opposition.
Wenn man uns dieses veran twortungsvolle Ve rhalten damit dankt, dass man uns
eine Ohrfeige gibt auf die eine Wange und dann noch erwartet, dass w ir die andere Wange
auch noch hinhalten, dann hält man uns für ganz schön naiv. Das werden wir natürlich
nicht tun. Man hätte es uns auf andere Art und Weise danken können. Man hätte sich v iele
Probleme ersparen können von Seiten der Mehrheit, wenn man ganz einfach z ur Kenntnis
genommen hätte, dass die Op position sich, wie gesagt, in den vergange nen zwei Jahren
sehr verantwortungsbewusst in diesem Landtag verhalten hat und, dass es nicht zuletzt ein
Verdienst der Opposition war, dass wir hier im Saal verblieben sind, wenn die Bänke der
Mehrhe it leer waren.
Wenn man uns das so dankt, werte Vertreterinnen und V ertreter der Me hrheit,
dann werden Sie wohl nicht erwarten, dass wir Ihnen noch einen Blumenstrauß dafür
überreichen.
PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE:
Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON
VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN:
PRESIDENTE: Per fatto personale, la parola al consigliere Willeit, prego.
WILLEIT (Ladins): Ja, und zum Fortgang der Arbeiten. Auch ich möchte klar
unterstreichen, dass die Aussa ge: "Wir schaf fen, ihr tragt die Verantwortung.", nicht
annehmbar ist. Diese beiden Sachen sind nicht vereinbar. Entweder schaffen w ir auch ein
klein bisschen und es können die Minderheiten auch ein klein bissc hen mitreden, oder sie
können keine Verantwortung übernehmen.
Es dürfte klar sein, dass bei der Behandlung dieses Haushaltes für die Minderheiten etwas mehr auf dem Spiel steht. Es steht ihre Funktion, ihr Auftrag, ihr Mandat auf
dem Spiel. Für den Landtag selber steht das Verhältnis zwischen Mehr- und Minderheit
auf dem Spiel, sowie die Zusammenarbeit. Für die Öffentlichkeit steht das demokratische
Dasein auf de m Spiel.
Ich glaube, das Ve rhältnis zwischen Mehr- und M inderheit ist bereits nicht mehr
normal. Der Minderheit wird bereits nur mehr ein Platz für die Vorschläg e, für die
Kontrolle und nicht einmal das eingeräumt. Sehr selten ist ein Platz für die Genehmigungen ihrer Vorschläge v orhanden.
Ich glaube, das Verhalten der Minderheit bei der Behandlung dieses Haushaltes
ist nicht nur gerechtfertigt, sondern notwendig und unentbehrlich. Ich möchte auch heute
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noch einmal unterstreichen. Gerade die Mind erheit ist ständig zu K ompromissen be reit
gewesen. Sie hat keinen Ausweg. Sie kann ja nur auf K ompromisse eingehen.
Wer keinen Kompromiss eingeht in Bezug auf die Geschäftsordnung, ist die
Mehrheit, obwohl Rechtsgutachten vorliegen, welche sich klar gegen die Mehrheit
aussprechen. Sie steht auf dem falschen Standpunkt. Ich glaube , sie müsste jene se in, die
auf Kom promisse eingeht.
Mir wäre es persönlich Recht, wenn einige Hinw eise erteilt würden über die
Abwicklung der heutigen Arbeiten. Wie weit beabsichtigt man zu arbeiten, bis am Abend,
bis um Mitternacht, bis morgen in der Früh?
PRESIDENTE: Consigliere Theiner ha la parola, prego.
THEINER (SVP): Sehr geehrte Frau Vizepräsidentin. Ich möchte zur
Generaldeba tte sprechen. Ich ha be mir zwei Themenbereiche ausgesucht, die zwar
angesprochen wu rden, die aber meine r Meinung nach ein er Vertie fung bedür fen.
Es geht einmal um die Familienpolitik. Der dramatische Geburtenrückgang und
ein tiefgreifender Wandel der Gesellschaft machen eine neue Fam ilienpolitik erforderlich.
Eine Gesellschaft, in welcher der Anteil der Alten rapide ansteigt und die Anzahl der
Kinder rückläufig ist, verliert ihre Zukunftsfähigkeit. Wir werden alle damit einverstanden
sein, aber es ist in unserer Gesellschaft noch nich t bis ins Bewusstsein vorgedru ngen.
Die Leistungsfähigkeit der Wirtschaft geht zurück und das soziale Netz kann
nicht gehalten werden. Dabei reden wir alle gerne von der Bedeutung der Familie.
Umfragen in den verschiedensten europäischen Ländern belegen, dass die meisten
Jugendlichen im späteren Leben eine Familie mit Kindern gründen möchten. Immer mehr
junge Menschen sehen sich in einem Dilemm a zwischen ihren Wünschen und den
gesellschaftlichen Rahmenbedingungen für die Gründung einer Fa milie.
Die traditionelle Familienpolitik kann trotz großer Anstrengungen diesen Trend
nicht stoppen. Meiner Meinung nach fußt eine moderne Familienpolitik auf zwei
wichtigen Eckpfeilern. Einmal auf der finanziellen Unterstützung der Familien und der
Vereinbarkeit von Kindern, Beruf und Karriere. Wir sind uns alle einig, dass das Angebot
von Kinderkrippen, Ganztageskindergärten und Ganztagsschulen entweder geschaffen
oder ausgebaut werden muss. Nachteile im Rentenrecht durch Teilzeitarbeit sollen durch
Anrechnung der Erziehungszeiten ausgeglichen werden.
Es ist klar, dass wir als Land Südtirol nur begrenzt zuständig sind, aber wir
haben auch unsere Parlamentarier in Rom. Kinder sind in unserer Gesellschaft immer
mehr eine Armutsfalle. Immer mehr Regierungen erkennen, dass diese r Skandal ehestens
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behoben werden muss. Der bayrische Ministerpräsident Stoiber fordert die Einführung
eines Familiengeld es von 1.000 DM pro Kind in de n ersten drei Jahren.
In Kärnten wird ab Jänner 2 001 das sogenan nte Kärntner Fa miliengeld
eingeführt, welches monatlich 6.250 Schilling bis zum 3. Lebensjahr des Kindes und eine
erweiterte Familienförderung bis zum 6. Leben sjahr vorsieht. Auch in Südtirol sollen die
finanziellen Maßnahmen zu Gunsten der Familien von Seiten der verschiedenen
öffentlichen Körperschaften koordiniert und ein einheitliches Familiengeld eingeführt
werden.
Kritiker werden einwenden, dass wir uns ein Familiengeld bei einem
rückläufigen Landeshaushalt nicht leisten können. Wenn wir nicht selbst genügend Kinder
haben, werden wir entsprechende Gelder aufbringen müssen für Integrierungsmaßnahmen
zu Gunsten von Ausländern. Die Frage bleibt, was uns lieber ist. Wir müssen
Rahmenbedingungen schaffen, die junge Menschen ermutigen, sich für die Familie und
für ein Leben mit K indern zu e ntscheide n.
Ich möchte auch die Pflegeversicherung erwähnen, die gerade in diesen Tagen
wieder in aller Munde ist. Selbstverständlich braucht es die entsprechende Durchführungsbestimmung, ansonsten können wir keine Pflichtabgabe gesetzlich in unserem
Land einführen. Mit einem reinen Umlageverfahren kö nnen wir zwa r kurzfristig die
Pflegeversicherung einführen, aber w ir werden späte stens in 20 Jahren z ur Erkenntnis
gelangen, dass diese Pflegev ersicherung nicht m ehr finanz ierbar ist.
Deshalb lieber zuwarten, bis wir die entsprechenden gesetzlichen Voraussetzungen haben, Pflichtabgaben einführen zu können und dann eine Pflegeversicherung nach
dem sogenannten Mischsystem, d.h. zwischen Umlage- und K apitaldeckungsverfahren,
einführen zu können. Entsprechende Modelle wurden ausgearbeitet, liegen vor. Ich habe
noch keinen Finanzexperten angetroffen, der schlüssig hätte erklären können, wie eine
Pflegeversicherung nach Umlageverfahren ab den 20er Jahren dieses Jahrhunderts noch
finanziert werden könnte.
Es ist erforderlich, dass wir ein Kapital schaffen, dieses gewinnbringend
anlegen und mit diesen Renditen ab den 20er Jahren versuchen, die Belastungen, die diese
Pflegeve rsicherung verursacht, auch in Grenze n zu halten .
Wir können nicht einfach die heutige junge Generation ausbeuten, d.h., dass sie
für die heutigen Alten b ezahlt und, wenn sie dann selbst das entsprechende Alter erreicht,
dann zur Kenntnis gelangen muss, dass die Pflegeversicherung für sie nicht mehr
finanzierbar ist.
Wir als öffentliche Verwalter können nicht zulassen, dass die Zukunft
verpfändet wird. Auch da sind entsprechende Konzepte, die hinlänglich beka nnt sein
müssten, e ndlich auc h umzuse tzen.
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Im Rahmen dieser Haushaltsdebatte wurde sc hon verschiedentlich die
Verkehrspolitik angesprochen. Über kaum ein anderes Them a wird so kontrovers diskutiert, wie über den Verkehr. Garantie der Mobilität und Schutz der Umwelt. Das sind
meiner M einung nach die groß en Zielse tzungen der Verkehrspolitik.
Zwei große gesellschaftliche Trends führen zu Verkehrssteigerungen. Da wäre
auf der einen Seite die Individualisierung und die Globalisierung, die durch die
internationale Arbeitsteilung, Unternehmensverflechtungen und neue Absatzmärkte immer
neue Tra nsportbedürfnisse schafft.
Über die Herausforderung der Verkehrspolitik schreibt der Universitätsprofessor Gottfried Tappeiner in der Südtiroler Wirtschaftszeitung: "Ein Ausbau der
Verkehrsinfras truktur alleine ist keine Lösung. In hundert Jahren werden weitere drei
Autobahnen auf der N ord-Süd-V erbindung notwendig. Dies bedeutet, dass der Verkehr
auf Dauer beschränkt werden muss. In einem marktwirtschaftlichen System ist die einzige
faire Methode dafür der Preis. Wer vorausschauende Verkehrspolitik betreiben will, muss
daher den Verkehr in ganz Europa und nicht nur in den Alpen wesentlich verteuern. Bis
ein solches System greift, muss das bestehende Tra nsportsystem qualita tiv und quantitativ
weiter entwickelt werden ."
Erforderlich ist also ein besonnen es und entschlosse nes Handeln. N eidvoll
schauen wir dabei in die nahe Schwe iz. Die bilateralen V erträge zwisc hen der Schw eiz
und der EU verpflichten zwar die Eidgenossen, das zulässige Lkw-Höchstgewicht von 28
T o n n e n s c h r i t tw e i s e auf 40 Tonnen zu e rhöhen. Im Geg enzug wird ein e
leistungsabhängige Schwerverkehrs abgabe e ingeführt und laufend erhöht.
Im Jahre 2005 wird man von einem 40-Tonner auf der 300 Kilometer langen
Transitstrecke zwischen Basel und Chiasso umgerec hnet 380.000 Lire bezahlen müssen.
Vergleichsweise zahlt man für die 266 Kilometer lange Strecke zwischen Innsbruck und
Verona 200.000 Lire Maut- und Straßengebühren. Für die Route über den Reschenpass
oder über Winnebach beträgt die Maut null Lire.
Uns allen ist klar, dass eine wirkungsvolle Verkehrspolitik nur in Abstimmung
mit unseren Nachbarregionen und Nachbarländern gemacht werden kann. Im öffentlichen
Personennahverkehr brauchen wir eine Vorwärtsstrategie in Angebot und Marketing.
Dazu braucht es neben den Investitionen und effizienten Strukturen ein attraktives
Preissystem und ein logistisches Gesamtkonzept. In diesem Zusammenhang ist auch die
Wiederinbetriebnahme der Vinschger Bahn zu sehe n. Zu lange wurde darüber diskutiert.
Jetzt muss endlich e ntschlosse n gehande lt werden .
Die ausstehenden Arbeiten sind innerhalb weniger W ochen ausschreibe reif. Ich
glaube, es ist an der Zeit, dass ein verbindliche r Zeitplan erstellt wird und, dass auch die
Bevölkerung und die Gemeinden in angemessener W eise eingebunden werden. Ich kann
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mir nicht vorstellen, wie ein Verkehrsmittel von der Bevölkerung angenommen werden
soll, wenn die Bevölkerung und die Gemeinden bisher nur am Rande, wenn überha upt,
eingebunden wurden. We nn wir die Informa tionsarbeit vergleichen, die bei anderen
Großprojekten gem acht wurde, dann fä llt das einfa ch katastr ophal aus.
Ich möchte zum A bschluss auf die E nergieproblematik eingehen. Ich möchte
aber nicht altbekannte Argumente aufwärmen. Die Argumente sind hinlänglic h
ausgetauscht w orden. Ich glaube, w ir alle sind gut beraten, w enn wir in Südtirol erkennen,
dass wir nur geme insam auf dem Strommarkt e ine Chance haben werden.
Wenn wir uns diese Zahlen über die Stromverteilung vor Augen führen und zur
Kenntnis nehmen, dass die Etschwerke alleine 750.000 Kilowatt verteilen, dass die ENEL
ohne Stahlwerke und MEMC gut 500 Millionen K ilowatt verteilen, dann wird uns klar,
dass Alleingänge in diesem Bereich sicherlich nicht sinnvoll sind. Vorallem wenn man
sich vor Augen führt wie ein Silizium werk in Sinich allein 300 Millionen Kilow att
verbraucht, dann wird uns klar, dass nur ein geme insames Ha ndeln hier zielführend sein
wird.
Was die Energiepolitik anbelangt, so ist in den letzten Wochen und Monaten
sehr viel Porzellan zerschlagen worden. Ich fordere ein, dass wir einsehen, dass wir nur
eine Chance auf dem Strommarkt haben, wenn wir uns gemeinsam an den Tisch setzen
und fair miteinander verhandeln, ohne dass eine Partei das Gefühl hat, sie wird von der
anderen entweder über den Tisch gezogen oder übe rhaupt nicht ernst genommen.
Es liegt an uns, die Zeiche n der Zeit zu erke nnen. Noch ist es n icht zu spät. Wir
müssen in den nächsten Tagen entschlossen handeln und mutige Schritte zum Wohle der
gesamte n Bevölke rung Südtiro ls setzen.
PRESIDENTE: Chiede la parola sull'ordine dei lavori il consiglier e Minniti,
prego.
MINNITI (AN): Grazie, Presidente. L'art. 67 del Regolamento interno dice che
il fatto personale ha priorità rispetto ad eventuali altre richieste di intervento. Ora, come è
giusto che sia in un regime di democrazia, è stata concessa la parola al collega Theiner,
ma non gli è stata data per fatto personale, perché lo stesso ha detto che interveniva
sull'argomento. Visto che nella lista ci sono altri consiglieri, fra i qua li il sottoscritto, che
hanno chiesto di intervenire per fatto personale, chiedo se è già cambiato qualcosa nel
Regolamento, senza che noi sapessimo nulla, in ordine al fatto che la fa coltà di intervento
è stata data prima al collega Theiner per parla re non su fatto person ale, visto e considerato
che questo avrebbe priorità su tutti gli altri interventi.
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PRESIDENTE: Consigliere Minniti, Le rispondo immediatamente, prima che
prolunghi il Suo intervento. Noi non sapevamo la ragione della richiesta di parola da parte
di coloro che erano iscritti dopo il consigliere Theiner. Se avessero alzato la mano e detto
che era una questione personale, avrebbero avuto la parola prima, molto semplicemente.
Non è ca mbiato niente, solamente non lo sapevam o, perché qui non risulta la ragion e.
Prego, consigliere M inniti.
MINNITI (AN): Posso chiedere c he il mio nominativo venga reinserito nella
lista, perché io adesso sono intervenuto sull'ordine dei lavori, non per fatto personale.
Quando sarà il mio turno, interverrò per fa tto persona le.
PRESIDENTE: Dopo il consigliere Holzmann?
MINNITI (AN): E' lo stesso, l'importante è intervenire, perché ho delle cose da
sostenere anch'io.
PRESIDENTE: Nell'ordine in cui era prima non si può più.
(Voci dall'Aula/Stimmen aus dem Saal)
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Lo Sciuto, prego.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Signora Presidente, io non
ho chiesto la parola per fatto personale. Mi sono avanzati alcuni minuti e volevo
riprendere un discorso iniziato prima.
PRESIDENTE: Consigliere Lo Sciuto, non ci risulta che Le sia avanzato del
tempo. Lei non può parlare una terza volta. Si può intervenire per 60 minuti e per due
volte.
Prego, consigliere Lo Sciuto.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Allora intervengo per fatto
personale .
PRESIDENTE: Ha la pa rola, prego.
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LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Mi sono sentito anc h'io
tirato in causa dall'intervento del collega Baumgartner. Al riguardo puntualizzo che stiamo
affrontando un discorso come se fossimo sordi, come se ognun o parlasse per i fatti pro pri.
Vorrei che il collega Baumgartner mi ascoltasse un secondo nella speranza, non di
concordare, ma almeno di capirci. Lui dice che dobbiamo fare in modo che il
Regolamento ponga tutti su un piede di parità. In realtà siamo tutti su un piede di parità,
perché fa riferimento ai diritti del singolo consigliere. Questa esigenza di modifica del
Regolamento non si pone quindi per fa tti pregressi, perché ne l passato la Giunta o la
maggioranza non sono state in grado di lavorare a causa dell'ostruzionismo de lle
opposizioni. Non c'è un solo esempio che il collega può portare per dimostrare la difficoltà
di lavoro all'interno di quest'aula. Tutte le leggi presentate da lla Giunta e dalla
maggioranza sono state approva te, anche quelle ch e hanno visto una opposizione dura e
forte. Ricordo a tale prop osito le leggi sul comm ercio, sulle provvidenze al sistema
radiotelevisivo, sull'autonomia scolastica o quella sulla responsa bilità degli amministratori
e dei pubblici dipendenti, leggi che violavano pesantemente norme, principi, regole e che
hanno visto quindi una dura opposizione da parte del Consiglio e delle forze di minoranze,
ma che tuttavia sono passate nei tempi previsti e senza lungaggini. Questo, nonostante le
violazioni molto gravi che hanno indotto persino un gove rno amico e com piacente della
SVP a bloccare le leggi sulla b ase delle cose che diceva l'op posizione.
Come si può quindi sostenere che è necessario cambiare il Regolamento perché
la Giunta o la maggioranza non riescono a lavorare? E' veramente un discorso specioso,
oppure non ci comprendiamo. La realtà è che, nonostante il passato non sia a fa vore della
tesi sostenuta dalla SVP, si vuole cambiare il Regolamento pensando a momenti futuri. Il
passato dimostra che que sto Consiglio ha lavora to bene e che persino le opposizioni hanno
garantito il numero legale. Non c'è un solo esempio che riguardi il passato e che possa
essere additato come fa tto ostruzionistico, e dunque si vuole cambiare pensando al futuro.
A questo punto però dovete consentirci di es sere preoccupati su cosa ci riserve rà questo
futuro, su cosa si ha mente di fare contro le opposizioni. Gli stessi esponen ti della
maggioranza, con responsabilità di governo, sono contrari ad ogni cambiamento del
Regolam ento, e questa loro pre sa di posizione testim onia che q uesta esigenza non c'è.
Visto che il bilancio preme a noi, non meno di quanto prema alla maggioranza,
un atteggiamento più responsabile e di maggiore disponibilità da parte della SVP potrebbe
fare sbloccare in tempi molto brevi questa impasse per arrivare all'approvazione del
bilancio. G razie.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Urzì, prego.
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URZI' (AN): Grazie, Presidente. Prima ho alzato la mano e Le ho segnalato che
si trattava di un intervento per fatto personale dovuto alle ragioni che già altri colleghi
hanno avu to occasio ne di indica re.
Con fermezza, m a anche con gra nde cortesia, ritengo di d overe respingere quelle
che sono le accuse precise che ci sono state rivolte nel corso del dibattito di questa mattina
dal Capogruppo della SVP, consigliere Baumgartner, con l'atteggiamento che gli è
consueto e che noi abbiamo sempre apprezzato. H a però formulato de lle accuse che nella
sostanza sono assolutamente infondate. Ci ha accusato, in quanto r appresentanti di
Alleanza Nazionale e delle forze politiche di minoranza in questo Consiglio, di essere
provocatori e ricattatori. Però anc he le sole parole "p rovocazione" e "ricatto" non
appartengono al nostro vocabolario, noi le abbiamo cancellate e le rifiutiamo insieme ai
concetti che si nascondo dietro a queste. Non esistono provocazione e ricatto nella nostra
azione politica, esiste, invece, la ferma volontà di affermare in q uesta sede, che è quella
deputata a ciò, i principi di alta dem ocrazia a i quali questo Consiglio dovrebbe ispirarsi.
Signor Presidente, abbiam o paura che l'autono mia, soprattutto in questo
particolare momento storico, si incarti su se stessa. Siamo preoccupati di quan to sta
accadendo, anche in queste ultime ore, in relazione, per esem pio, a indagini della
Magistratura che riguardano l'azione amministrativa all'interno della Provincia autonoma
di Bolzano. Ritengo di potere presumere che altre indagini verranno avviate in un
prossimo futuro, pure su nostra iniziativa politica, nelle sedi giudiziarie competenti,
amministrative e penali, perché c 'è il rischio concreto che la SVP si senta autoreferenziale,
si senta cioè di dovere rispondere esclusivamente a se stessa, senza nemme no dovere
legittimare l'azione di altri organismi che pure sarebbero incaricati e deputati a verificare
la correttezza delle procedure amministrative e dell'azione legislativa. Pensiamo ai casi
segnalati in queste ore sulla stampa in merito all'inchiesta sui contributi per i masi di alta
montagna, sulle commissioni fantasma che erano state annunciate e che poi non si
sarebbero costituite, e sul fatto che si sareb be affermata u na linea per la quale la Provincia
autonoma di Bolzano avrebbe imposto il silenzio ai propri uffici invitandoli a non indagare
nella maniera più completa e assoluta. Q uesto per q uanto rigua rda l'Amministrazione.
Per quanto riguarda invece la politica e le cose c he ci interessano p iù
direttamente, dobbiamo dire che la SVP si sente autoreferenziale anche per quanto attiene
le modifiche al Regolamento interno. Il Capogruppo Baumgartner, che in tante altre
circostanze apprezziamo, oggi è venuto a dire che una maggioranza sostiene le modifiche
del Regolamento interno, quando sappiamo che non è la maggioranza politica di questo
Consiglio e di questa autonomia a sostenerle, ma solo un partito che, guard a caso, nella
anomalia assoluta altoatesina, è un pa rtito di maggioranza etnica. Quindi un gruppo etnico
che si fa rappres entare da un partito po litico che ha la mag gioranza assoluta e che sostiene
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una misura contrastata da tutti gli altri gruppi politici dell'opposizione e , in maniera più
velata, ma significativa, anche della maggioranza politica per bocca degli assessori dei
gruppi del c entro-sinistra, dei Popolari e del C entro.
Questa mattina abbiamo già richiamato gli ass essori di lingua italiana ad
assumere una posizione chiara una volta per tutte, e mi fa piacere che l'assessore Gnecchi
si era iscritta a parlare, anche se adesso ci ha ripensato, perché almeno si fa chiarezza su
quello che è il ruolo che le forze politiche della maggioranza italiana intendono
rappresentare in questa sede: il nulla, la demagogia, la proposizione verso l'esterno di
un'immagine alla quale corrisponde il vuoto assoluto in termini politici e morali. Spero
comunque di essere contraddetto nel corso del dibattito. Grazie.
PRESIDENTE: Preciso che l'assessore Gnecchi non si era iscritta a parlare,
qualcuno lo ha fatto a sua insaputa.
La parola al consiglie re Holzm ann per fa tto persona le, prego.
HOLZMANN (AN): Grazie, Presidente. Intervengo per fatto personale dovu to
alle dichiarazioni del Capogruppo della SVP in relazione all'azione che le minoranze
hanno concertato e promosso in quest'aula sul dibattito in corso sul bilancio. Tengo a
precisare tra l'altro che il nostro gruppo c onsiliare è firmatario di diversi ordini del giorno
che ha ritenuto di dovere promuovere per il semplice fatto che la legge sull'edilizia tarda
ad arrivare in quanto giace ancora in commissione, mentre la nostra legge è già all'ordine
del giorno dell'A ula, anche se sappiamo che non verrà discussa prima dei tempi tec nici e
dell'approvazione del bilancio. Quindi abbiamo inteso anticipare la nostra proposta
trasformando gli articoli della legge in ordini del giorno, soltanto per dare giusta risposta
all'esigenza che i cittadini hanno dim ostrato di avere in ordine al problema dell'edilizia.
Tra l'altro la nostra legge è molto simile a quella della Giunta, quindi sul piano concreto da
parte della maggioranza non dovrebbero esserci nei nostri confronti delle accuse di questa
natura, perché noi intendiam o perseguire la stes sa strada che la stessa maggioranza vuole
intraprendere, ma con tempi assai diversi. L'approvazione dei nostri ordini del giorno
consentirebbe infatti di snellire le procedure.
C'è poi da fare anche un altro discorso, perché limitarsi solamente a
considerazioni sulle azioni delle minoranze riguardo al bilancio è un po' fuo rviante. A
prescindere dalla questione degli ordini del giorno, il nostro gruppo politico ha presentato
solamente richiesta di interventi sui capitoli. Come si sa, l'intervento dei consiglieri sui
capitoli non è mai stato posto in discussione da nessuna forza politica, nemmeno dalla
SVP, tant'è che in occasione delle proposte di modifica del Regolamento, il Capogruppo
della SVP non ha pe nsato di introdurre limitazioni agli interventi dei consiglieri nella
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discussione di bilancio, e quindi sui singoli ca pitoli. Noi abbiamo semplicemente
manifestato il nostro interesse nei c onfronti del bilancio chiedendo di potere intervenire in
maniera adeguata sui suoi capitoli. Da questo punto di vista mi sentirei pertanto di
respingere le affermazioni che sono state fatte al nostro indirizzo. Tengo a precisare anche
che il fatto che le minoranze politiche si trovino tutte concordi sulla medesima linea di
condotta, dovrebbe indurre il collega Capogruppo a delle riflessioni di tutt'altro tenore e di
tutt'altra natura.
E' chiaro infatti, a questo punto, che la posizione anomala non è quella dei vari
gruppi politici che si sono coalizzati, ma quella della maggioranza, all'interno della quale
però notiamo una sorta di contraddizione tra coloro che hanno dichiarato di condividere le
nostre gravi preoccupazioni per quanto riguarda le modifiche delle regole democratiche di
questo Consiglio, intraprendendo con ciò azioni un po' diverse dalle nostre, non così
decise. Rispetto all'azione c ongiunta, tesa a salvaguardare questo po' di democrazia che ci
è rimasta e che noi difendiamo anche per le generazioni future e per coloro che
subentreranno nelle nostre funzioni, noto un atteggiamento molto più tiepido. Certo non
pretendo che ci sia un'azione di disturbo da una parte della maggioranza sul bilancio che
essa stessa ha contribuito a redigere e che sarà chiamata ad approvare. Da qu ella parte
però credo non possano venire critiche a quest'altra parte sulle procedure e sui metodi che
abbiamo scelto per condurre questa ba ttaglia di libe rtà e di dem ocrazia.
Quindi sul piano personale, come esponente di questo gruppo politico, mi sento
di respingere in toto quan to ci è stato addebitato, proprio perché da parte nostra non c'è
stata alcuna azione che non fosse consentita dal Regolamento, nemmeno da quello nuovo,
se fossero già state introdotte le modifiche a uspicate dalla SV P. Credo di avere chiarito il
mio pensiero in ordine alle dichiarazioni che il Capogruppo della SVP ha fatto poc'anzi.
Grazie.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Minniti, p rego.
MINNITI (AN): Grazie, Presidente. Sono rimasto sorpreso e dispiac iuto dalle
dichiarazioni del Capogruppo della SVP, dott. Baumgartner, che sostanzia lmente ha
voluto accusare a nche la mia pers ona di esprimere nel mio operato poc a democrazia e una
forma di ricatto nei confronti di quelle che sono le istituzioni o, comunque, una
maggioranza che non è politica, ma partitica. Qui è solo un partito che, come accadeva nei
paesi dell'Est fino a qualche a nno fa, tende a dettare le condizioni e le re gole in contrasto
con tutte le norme di democrazia, scritte e non. Vorrei anche ricordare a questo partito, e
quindi alla SVP, che già in passato, quando né il sottoscritto, né il collega Baumgartner
sedevano nei banchi di questo Consiglio, si raggiunse una sorta di compromesso quando si
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modificò il Regolamento limitando i tempi alle opposizioni. Ora, mentre in tutto il mondo
si tende a riconoscere il valore del dialogo, nella nostra provincia si attua la politica del
gambero. Si vuole cioè negare il dialogo non solo fuori da quest'aula, ma già al suo
interno. Questo è l'aspetto con il quale il collega Baumgartner ci ha tirato per i capelli
perché, come sottolineava il mio collega e Capogruppo , Holzmann, A lleanza Naz ionale
non è stata presente in commissione come forma di protesta riguardo al fatto che
l'assessore al bilancio ha presentato questo documento alla stam pa prima ancora che agli
organi istituzionali competenti. Il nostro partito ha chiesto un chiarimento per ogni
capitolo di questo bilancio, in ordine ad una voglia di trasparenza che non abbiamo potuto
ottenere in commissione. Nessuno può negare che la nostra responsabilità politica ci
impone, nel momento in cu i siamo chiama ti a votare il documento di maggiore importanza
nell'ambito della vita politica provincia le o un qualsiasi altro documento, di sapere cosa
andiamo a votare, e quindi per o gni capitolo abbiamo chiesto un chiarimento come atto di
trasparenza.
Non solo, il collega Holzmann ha sottolineato che alcuni dei nostri 55 ordini del
giorno si richiamano alla n ormativa sull'edilizia ab itativa agevolata. V i posso però anche
annunciare che stiamo prepa rando, e spero nes suno abbia altro da aggiungere in tal senso,
una sessantina di em endamenti per fare in modo che anche la normativa sulla sanità,
recentemente respinta dal governo , possa essere a pplicata immedia tamente, almen o nelle
parti in cui il governo non ha avuto nulla da eccepire. Questo perché la popolazione
altoatesina ha bisogno della normativa di riordino sulla sanità. Prenderemo ogn i singolo
articolo, lo proporremo alla Giunta provinciale e ci sarà il diba ttito. Con ciò vi diamo la
possibilità, visto che voi non lo fate, di fa re approvare, e qu indi di rendere applica bile
immediatamente, una normativa impo rtante, vostra e non no stra, in ordine agli aspetti
sanitari.
Detto questo, credo di dovere concludere il mio intervento auspicando che alla
forza della ragione non si contrapponga la ragione della forza num erica da parte de lla
SVP.
PRESIDENTE: La parola al consigliere Lamprecht in discussione generale,
prego.
LAMPRECHT (SVP): Dankeschön, Frau Vizepräs identin. Der Lande shauptmann hat in seinen programmatischen Erklärungen zurecht auf die Lage der Südtiroler
Wirtschaft und Landwirtschaft hingewiesen. Ich stelle mit Freuden fest, dass man erkannt
hat, dass man im B ereich der Südtiroler Landw irtschaft derzeit an e inem Scheidew eg ist,
dass wir einen Bereich dazu bekomm en haben, der gen auso wie die B erglandwirtscha ft,
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wie die Viehwirtschaft sich einer kritischen Situation befindet, nämlich der Bereich des
Obstbaues.
Es herrscht vielfach immer noch die Meinung vor, dass die L andwirtschaft in
den Gunstlagen mit ke inen Problemen konfrontiert ist. Die Preis- und Marktentwicklung
der letzten Jahre hat ge zeigt, dass sehr wohl heute Weichen gestellt werden müssen, um
weitere Preiseinbußen und E inkomme nsbußen der Familie nbetriebe zu verme iden.
Mit Bedauern haben wir alle festgestellt, dass aufgrund der geringeren
Haushaltsmittel in allen Bereiche n Kürzungen vo rgenommen w erden. Die Kü rzungen im
Bereich der Investitionsforderung generell, auch in der Wirtschaftsförderung und in der
Landwirtschaft müssen jetzt sicherlich vorsichtig be trachtet werden . Ich habe eine
Auflistung gemacht und das Verhältnis der Investitionsausgaben zu den laufenden
Ausgaben der letz ten sechs Jahre verglichen.
1995 hatten wir noch ein Verhältnis von 60% für laufende Ausgaben und 40%
waren frei für Investitionen, die auch das ganze Wirtschaftsleben in unserem Land
beleben. Wir sind heute auf einem Punkt von 74% laufenden Ausgaben. Drei Viertel der
Haushaltsmittel sind bereits gebundene Ausgaben, um eingegangene Verpflichtungen
abzudec ken.
Ich glaube, dass die Kürzungen in diesen Bereic hen und die steigend e Entwicklung von 1995 bis zu diesem Haushalt uns zu denken geben müssen, dass m an sehr
vorsichtig die ganze Entw icklung betrachten muss, denn dieses Verhältnis darf sich nicht
noch weiter verschlechtern.
Der Landeshauptmann hat vier Pun kte erwähnt, die für die Wirtschaftspolitik
ausschlaggebend sind. Anforderungen der Wirtschaftspolitik hängen ab von den EURichtlinien, von der New Economy, von der Innovation und der Mobilität. Diese Bereiche
müssen wir auch in der Landwirtschaft anwenden, wobei im B ereich der Landwirtschaft
wir mit einem Nac hteil konfrontiert sind. Die Betriebe sind normalerweise an ihren Grund
und Boden gebunden und wir können einen Betrieb, der in Steillage ist, nicht verpflanzen
und eine andere Tätigkeit beginnen lassen.
Wir haben dieses Jahr die Landwirtschaftszählung und ich bin gespannt auf das
Ergebnis. Denn wir werden einen gew altigen Anstieg zu verzeichnen haben im Bereich
der Zu- und Nebe nerwerbsbetrie be. Ich hoffe, dass die Landesregieru ng dieser Situation
auch Gehör schenkt, denn wir müsse n noch mehr M öglichkeiten schaffen, damit Nebenund Zuerwerb auch in den Tälern, auf den Höfen ausgeübt werden kann. Es ist eine
Tatsache, dass gerade die Einkommensk ombination sicherlich Voraussetzung ist, um die
Besiedelung in den ländlichen Gebieten, aber vorallem auch die Existenz der
Familienbetriebe zu sichern.
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Ich wünsche mir, dass man noch mehr den Gedanken der Zusammenarbeit auch
zwischen den einzelnen Wirtschaftsbereichen fördert, auch in Bezug auf die Gestaltung
der Förderungspolitik. Ich glaube, dass viel zu oft ein Konkurrenzdenken stattfindet in den
einzelnen Wirtschaftsbereichen, aber dass letztendlich gerade in der Zus ammenarbe it, im
Kreislauf zwischen Landwirtschaft, Tourismus, Handel, Handwerk und Industrie noch viel
Potential schlummert, und dass gerade das eine Stärke für unsere heimische
Landwirtscha ft, Wirtschaft und für S üdtirol ist, welche hera uszuholen ist.
Man muss natürlich auch die Möglichkeiten zulassen und den Rahmen dazu
schaffen. Das hängt mit Bürokratie zusammen, auch mit der G estaltung der Ausrichtung
der Förderungspolitik.
Zurecht steht in der programmatischen Erklärung, dass in Zukunft nicht mehr
das Mehr gefragt sein muss, sondern die Qualität der Arbeitsplätze, und dass das auch die
Orientierung für die Gestaltung der Förderungspolitik ist. Ich lege deshalb ans Herz, dass
man sich gerade diesen Satz auch wirklich ans Herz schmiedet, denn d ie Beschäftigten in
der Landwirtschaft liegen zwischen 10% und 13%. Die Landwirtschaftszählung wird ein
aktuelles Ergebnis liefern.
Wir haben sicherlich weniger Beschäftigte in der Landwirtschaft, aber man darf
die Landwirtschaft nicht alleine an diesem Parameter messen, sondern man muss auch die
Folgewirkung und die Kreislaufwirkung unterstreichen.
Ich hoffe, dass wir auch in Zusammenhang mit de r Neugestaltung d er Schulpolitik und in der Berufsa usbildung, im Bereich der beruflichen Ausbildung der Landwirte
und in der hauswirtschaftlichen Ausbildung enger zusammengehen, und dass vorallem
auch in der Ausbildung in der Landwirtschaft mit einer handwerklichen Ausbildung
Gemeinsamkeiten geschaffen werden, denn es ist nicht zumutbar, dass jemand, der sich
für eine landwirtschaftliche Ausbildung entscheidet und dann einen Nebenberuf erlernen
will, in seiner Berufsausbildung nur mit Hürden auch zu einer qualifizierten, anerkannten
Ausbildung in einem Handwerk sberuf kommt.
Ich glaube, dass wir bei der Überdenkung dieses Schulsystems und der Schulreform ressortübergreifend eine Lösung finden müssen, denn die Zukunft und die
Existenzfähigkeit hängt sicherlich auch von der Qualität der Ausbildung ab, und die
Qualität des Arbeitsplatzes ist auch von der beruflichen Qualifizierung abhängig.
Es ist sehr positiv zu vermerken, dass man jetzt mittels des Programms 57 eine
Neugestaltung der Agrarpolitik in die Wege geleitet hat, und dass man auch dem Thema
Junglandwirt ein besonderes Augenmerk geschenkt hat. Ich hoffe, dass man diese
Möglichkeiten, die noch auf Papier stehen, die auch von Seiten der EU geboten werden
und auch im Programm, das Landesrat Berger mit großem Einsatz v orangetrieben hat,
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auch mit Inhalten füllt, dass auch in der Gestaltung der Beiträge, auch speziell der
Jungunternehmerförderung in der Landwirtscha ft, Augenm erk geschenkt wird.
Es darf nicht so weit kommen, dass der Neben- und Zuerwerb der A nfang vom
Ausstieg aus der Landw irtschaft ist. Wir müssen Ja sagen zum Zu- und Nebenerw erb. Wir
müssen aber auc h die Möglichkeiten, vor Ort arbeiten zu k önnen, zulassen, denn die
letzten 20 Jahre der Politik ha t man zurecht ve rsucht Arbeitsplätze auch in den Tälern zu
schaffen. Man hat in jedem Dorf Handw erkerzonen erric htet. Ich glaube, dass das sehr gut
war. Die Politik der Landesregierung der letzten Jahrzehnte war darauf ausgerichtet, dass
man die L eute nicht alle in die Städte holt, so ndern das s man peripher Strukturen sch afft.
Ich wünsche mir, dass man genauso ein Projekt in die Wege leitet, dass man im
Bereich Telekommunikation die Möglichkeiten auch in der Landwirtschaft ausnützt. Ich
weiß, dass die Landesverwaltung bereits seit Jahren ein Modell laufen hat, dass einige
Beschäftigte in der Landesverwaltung auch über Telearbeit arbeiten können.
Ich glaube, dass es angebracht wäre, diese Möglichkeit auch in Südtirol für die
Landwirtschaft zu eröffnen. Es braucht dazu Voraussetzungen, rechtliche Grundlagen. Ich
hoffe, dass man im Jahr 2001 daran denkt, Telearbeit generell zu regeln. Es sind sehr viele
Fragen urbanistischer Na tur zu klären. Gera de im Zusamm enhang mit der Liberalisierung
des Strommarktes und der Übernahme der Strom netze liegt hier sehr v iel Potential. Wir
können jeden Hof e rreichen und wir können Arb eitsplätze auch peripher scha ffen.
Ich glaube, dass das ein wichtiger Beitrag wäre um die Bevölkerung an den
Höfen zu halten, denn wenn es uns nicht gelingt Einkommenskombinationen am Hof
zuzulassen, dann kommt es notgedrungen langfristig zu einer gewissen Abwanderung,
Entsiedelung. Wenn diese Höfe nur mehr Schlafstätten sind und nich t mehr aktive
Arbeitsplätze, dann kommt es zu einer Folgewirkung, die in allen Bereichen große
negative Einflüsse auf die Wirtschaft hat, aber auch auf die ganze Siedlungs- und
Gesellschaftsstru ktur.
Wir müssen uns damit abfinden, dass wir mit kleineren Haushaltsmitteln zu
rechnen haben. Deshalb müssen wir Prioritäten setzen. Ich sage noch einmal. Wir müssen
darauf achten, dass wir bei der Gestaltung des Haus haltes die laufende n Ausgaben in
Rahmen halten damit Freiraum für Investitionen geschaffen wird, denn letztendlich sind
Investitionen Ankurbelung der Wirtschaft und schaffen Arbeitsplätze.
Ich glaube, gerade dieser positive Impuls darf nicht ausbleiben und, dass das
Verhältnis zwischen laufenden und Investitions ausgaben, derze it bei 74%, wieder zurück
gehen muss. Wir müssen wieder me hr Freiraum für Investitionen schaffen.
PRESIDENTE: La parola al Preside nte Durnw alder, prego.
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DURNWALDER (Landeshauptmann - SVP): Es ist normal, dass an und für
sich der Landeshauptmann antworten müsste. Nachdem ich heute aber nicht in der Lage
bin, auf Grund meiner Verkühlung, möchte ich um Entschuldigung bitten, wenn die
einzelnen Landes räte kurz auf die gestellten Fra gen einge hen.
PRESIDENTE: La parola all'assessore Di Puppo per la replica, prego.
DI PUPPO (Assessore all'industria, trasporti, finanze e bilancio - Popolari Alto Adige Domani): Grazie, Preside nte. Sono stati trattati molti temi e quelli che, al di là
delle polemiche, si trattano ogni volta che si parla di bilancio sono stati oggetto di analisi
più approfo ndite. Que sti li abbiam o estrapolati in modo da dare risposte dire tte.
In merito al rapporto tra spesa corrente e spesa di investimento, è vero che la
prima è aumentata rispetto alla seconda. E' chiaro però che non siamo in condizioni di
disastro economico, come qualcuno vorrebbe tinteggiare. Siamo ancora in una realtà che
non è quella tipica di molti paesi dell'Unione Europea, nemmeno di quelli che sono entra ti
tra i primi nella moneta unica, visto che il nostro bilancio, se nza ricorrere ad indebitamenti
verso l'esterno, garantisce a ncora il 30% delle ris orse disponibili per gli investim enti,
considerando che la spesa c orrente non è esa minata nel dettaglio a l punto da estrapolare
anche in questa quelle che possono de finirsi a buon diritto spese di inv estimento. Si tratta
infatti di una separazione per capitoli più che per interventi diretti nelle scelte della G iunta
provinciale.
Per quanto riguarda la sp esa corrente riferita al personale, ormai è assodato da
diversi anni che abbiam o uno stop alla cresc ita del personale, salvo i ca si verificatisi a
seguito di deleghe o di trasfer imenti di competen ze. Ciò che in que sto periodo si sta
essenzialmen te determinando è una ottimizzazione di utilizzo delle risorse attraverso i
trasferimenti interni, e questo è un fatto c he sta contenend o in termini di volume l'attività
di lavoro, e quindi la spesa destinata al personale, anche se nello stesso periodo maturano
condizioni contrattuali diverse che, evidentemente, obbligano l'Amministrazione a
garantire la copertura dei contratti sottosc ritti.
Relativamente ai richiami alla riduzione su determinati capitoli, e ne parlo in
termini generali perchè poi i colleghi interverranno nello specifico, penso, ad esempio, alla
riduzione delle risorse destinate alla tutela dell'ambiente. Sembrerebbe quasi che vi sia una
scelta politica di abbandono dell'ambiente. Si usano le parole in termini proporz ionali alla
riduzione delle risorse messe a disposizione, però non si fa ricorso a quel piccolo sforzo di
memoria, che in fondo sarebbe richiesto, per rileggersi gli anni in cui la tutela
dell'ambiente ha ricevuto risorse molto importanti tendenti a crescere. Questo è accaduto
negli ultimi quattro anni, durante i quali sono state destinate importanti somme alla
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realizzazione di impianti che oggi ci stanno consentendo di rivedere la vita dei corsi
d'acqua, anche secondari, e questo credo sia un aspetto da considerare. Quando le opere si
sono realizzate, poiché sono di lungo periodo, non si può pensare di continuare a
ricostruirle, né possiamo imm aginare che tutto si de bba esaurire in un solo esercizio. Ciò
che non si realizzerà nel 2001, verrà realizzato nel 2002, e quindi c'è anche una sorta di
progressione nella realizzazione degli interventi.
Lo stesso ragionamento si può fare anche per i lavori pubblici ai quali
destinammo delle risorse una tantum in maniera eccezionale. In tal senso ci fu un
approfondito confronto all'interno del Consiglio quando si disse che c'erano enormi avanzi
da registrare in quanto si trattava di risorse aggiuntive all'eserc izio precedente, per accordi
raggiunti con il governo. Quelle somme non le volevamo destinare alla spesa corrente,
perché poi non saremmo stati in grado di sostenerla negli anni successivi, e così abbiamo
deciso di destinarle esclusivamente ad investimenti. Siamo pertanto passati da 350
miliardi di assegnazione normale per i lavori pubblici anche a 800 miliardi. Queste cose
nel 1996/97/98/99 si sono re alizzate, e se oggi scendiam o a circa 5 00 miliardi, bisogna
tenere presente che sono ben 150 miliardi in più rispetto al trend abituale della dotazione
dei lavori pubblici. Non lo pos siamo quindi conside rare un fatto disastroso, siamo ancora a
livelli decis amente e levati di risorse destinate alle op ere pubblic he.
Ho totalmente disapprovato le dichiarazioni fatte in aula, e alcune di quelle che
ho avuto modo di seguire in televisione, rispetto all'ed ilizia agevolata. Al rigu ardo si è
detto che l'assessore competente ha rinunciato a 50 m iliardi disponibili per l'edilizia
agevolata. Non è vero, anzi, è accaduto esattam ente il contrario. Lo stile no rmale di tutti
noi è quello di accaparrarsi il più possibile per le proprie competenze, perché in ogni
settore c'è sempre qualcosa in più che si vorrebbe fare e che si rinvia perché non prima rio
e determinante. Resta però una cosa in più che di tanto in tanto uno avrebbe il piacere di
realizzare, e non è un fatto nega tivo. Se vogliamo è la dimostrazione di un certo
attaccamento alle competenze che vengono assegnate. In questo caso specifico , il
problema non è la mancanza di risorse finanziarie rispetto ad una domanda, qui c'è una
carenza di aree destinate alla ediliz ia che non conse nte l'attuazione di progra mmi già
finanziati, quindi con risorse già esistenti all'interno del bilancio autonomo dell'IPES, al
quale si andranno ad aggiungere altri 250 miliardi. Ne consegue che l'atteggiamento della
Giunta provinciale, in particolare dell'assessore competente, è semmai quello di accelerare
i programmi, l'adempimento agli impegni assunti, anche diversi anni fa, sollecitando i
Comuni a mettere a disposiz ione le aree necessarie per l'edilizia abitativa. Senza di queste,
infatti, quelle risorse finirebbero esclusivamente per accumularsi alle altre, e questa credo
sarebbe una scelta economica molto sbagliata, visto che è un momento nel quale
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dobbiamo pensare a come meglio impegnare le risorse e non a come p eggio accantona rle
o depositarle infruttuosamente .
E' stato richiamato a p iù riprese anche il disc orso dei trasporti. C'è sta to il
ricorrente appello per avere un piano dei trasporti, che credo sentiremo an che nelle
prossime occasioni in Consiglio, ma all'inizio del 2000 si era già detto che la Giunta
provinciale aveva deciso di a ffidare ad una soc ietà di ingegneria uno studio del piano
trasporti. Abbiamo p ure detto pubblicam ente che il lavoro è avviato ed è ad un buono step
di avanzamen to. Al riguardo vi posso c omunicare che il primo step è stato concluso e che
con la prima delibera di Giunta del 2001, pertanto non appena saremo nelle condizioni di
impegnare il nuovo bilancio, verrà iniziato il secondo step, quello che porterà al
completamen to del piano provinciale dei trasporti con l'obiettivo, se possibile, di
discuterlo ancora durante quest'anno. Quindi nel 2001 dovremo essere nella condizione di
discutere il nuovo piano dei trasporti. Ebbene, le scadenze che sto dando adesso non sono
una novità, sono già state dette nel corso dell'anno, anche in luglio, in occasione d ella
discussione sull'assestamento d i bilancio. Le ripeto in que sta occasione c on la netta
consapevolezza che dovrò ripeterle a gennaio, a febbraio, a marzo e in ogni occasione di
incontro. Questo, da un ce rto punto di vista mi conse nte, qualora me ne mancasse
l'occasione, di essere presente sulle cronache, ma dà anche una dimensione ridotta del tipo
di confronto che si svolge all'interno del Consiglio provinciale.
La stessa cosa accade quando, parlando di aeroporto, si vuole essere deg li
analisti economici molto rigorosi, pretendendo di valutare i risultati di gestione senza
conoscere alcun elemento. Qui si fa ancora riferimento alla mancanza di uno studio di
redditività dell'investimento dell'aeroporto, ma questo c'è, lo abbiamo messo a
disposizione e lo abbiam o presenta to nell'amb ito dello studio di impatto ambienta le, e
quindi si tratta di un documento pubblico. C'è stato però chi ha voluto estrapolare da
quella massa di docum entazione prese ntata solo le notizie che potevano sostene re le
proprie tesi, chiudendo entrambi gli occhi sulle altre informazioni che pure vi erano
contenute. Ha voluto poi dare le notizie che aveva scelto in maniera del tutto distorta. In
questo modo si è fatto tanto clamore sul rumore. C'è stato infatti chi sosteneva la tesi che
la conca di Bolzano sarebbe stata assordata dalla presenza della attività aeroportuale e che
le galline avrebbero fatto le uova quadrate, ma non è accaduto nulla di tutto questo. Chi
sosteneva queste tesi ha perso faccia e credibilità rispetto all'opinione pubblica e oggi
cerca di riemergere attaccandosi ai conti e, anche in tal caso, senza c onoscerne gli estre mi.
Quello studio parlava di cinque collegamenti aerei che l'aeroporto di Bolzano non ha mai
avuto. Ne ha avuti solamente tre che dimostrano come il calcolo che consentiva di
raggiunge re il pareggio a cinque, fosse corretto.
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Rispetto all'aeroporto, ricorrendo a qua lche notizia di agenz ia, quindi non fonti
ufficiali, ma al peggio del pe ggio, cioè al sentito dire, è stato riferito che vi sono delle
azioni dirette della Provincia tendenti a sostenerlo e a finanziarlo. Niente di tutto ciò, non
esiste nessuna notizia ufficiale da parte della Provincia, e le mie dichiarazioni suonano
apertamente a smentita sul fatto ch e vi siano trattative in corso in questo senso. La
Provincia non ha nessun titolo per intrattenere queste trattative e tanto meno di assumere
gli impegni che coloritamente sono stati presentati. Si ricorre anche al sentito dire pur di
potere polemizzare, fino al punto di dire: "Ma perché si prevede di dare dei biglietti
gratuiti per il trasporto pubblico, ad esempio la Val Venosta?" Lei guardi sotto se quello è
l'ufficio stampa della Provincia. Consigliere W illeit, io so che Lei è una p ersona molto
attenta, quindi non avrebbe bisogno del mio suggerimento per vedere qual è la fonte e
rendersi conto se lì ci sono dichiarazioni che impegnano la Giunta provinciale o al
massimo la redaz ione di quel giornale.
Ripeto che mi è stato chiesto se si prevede di regalare dei biglietti per la Val
Venosta, e questo da parte di chi, secondo quanto afferma, dovrebbe essere profondo
conoscitore del sistema del trasporto pubblico. Non si rende però conto che in questa
provincia regaliamo 60 biglietti su 100 per il trasporto pubblico. Allora, perché cadere
dalle nuvole di fronte a fatti che sono di pubblico dominio? E' noto che dalla vendita dei
biglietti il trasporto pubblico in Alto Adige, pur essendo al livello più alto nel rapp orto
costi-ricavi, copre il 40% dei costi di funzionamento del servizio. Siamo ai livelli tariffari
più bassi d'Italia. Quindi anche in tal caso non dobbiamo prendere in giro i cittadini
lanciando allarmi ch e non ci sono.
Il collega Pöder ha voluto dipingere con tinte n egative il nostro sistema. E' vero,
e questo lo dico con grande amarezza, che noi abbiamo ancora un elevato numero di
suicidi, ma è anche vero, ed è giusto dire , che il trend è in disces a ormai da tre an ni.
Quindi si accerti delle statistiche che Lei consulta, perché anche questi sono dati
disponibili. Così come è vero, ormai da qualche anno, che l'inflazione non è più il nemico
da abbattere nella prov incia di Bolzano. E' vero che i costi delle abitazioni sono ancora
alti, e voi sapete che questa è una voce che compone il paniere dell'inflazione, ma anche se
abbiamo subito l'aumento dei costi del petrolio, abbiamo un'inflazione più bassa rispetto al
livello nazionale e più bassa della med ia europea. Dob biamo dirle queste c ose, non solo
gli aspetti negativi, se vogliamo dare un quadro corretto della situazione e da questo fare
discendere delle indicazioni di strategia. Non ci si può limitare a dire che da ques to
bilancio non si evince una s trategia della Giunta provinciale. E' chi non vuole leggere o
non vuole vedere o si lim ita a denunciare i pa rametri fondame ntali nella loro
estrapolazione, ricava un quadro c onfuso e disordinato, m a questo non è sicu ramente il
modo di parlare all'elettorato e, s oprattutto, ai cittadini.
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In quest'aula si è sentito dire che non è nece ssaria la variante a lla SS12 nel tratto
Laives-Bolzano. Al riguardo non ho sentito dire da nessun altro dei rappresentanti
dell'opposizione che questa forse non era una considerazione esatta, ma che quella strada
era necessaria, fortemente voluta da quei cittadini e, soprattutto, obbligata dai dati di
transito che sono sotto gli occhi di tutti ogni giorno. Credo che anche qui ci voglia
oggettività, sapendo che all'interno della stessa opposizione ci sono posizioni diversificate,
e forse qualche volta conviene assumere un atteggiamento fermo e dire: "Questo aspetto,
anche se viene dai banchi dell'opposizione, noi non lo condividiamo, perché riteniamo che
la SS12 sia indispensa bile per la v ariante da Laives verso Bolz ano, e vice versa".
Un'ultima considerazione va fatta rispetto all'assegnazione di risorse alla scuola.
Non siamo ancora al livello che noi vorremmo di disponibilità di risorse per il
cambiamen to che la scuola dovrà subire in questi anni, e in un momento nel quale si
decide di ridurre molte voci, questo settore presenta un increme nto di disponibilità
considere vole.
L'informatica è un altro settore al quale non sono state apportate riduzioni, bensì
incrementi, e lo stesso vale per il sociale e il sanitario. A tale proposito respingo
fortemente il fatto che si dica che la sanità in provincia di B olzano costa di più che altrove.
Chi ha letto l'ultima edizione del settimanale "l'Espresso" ha potuto vedere che Trento e
Bolzano hanno lo stesso costo pro capite, forse qualche lira in più per il Trentino rispetto
all'Alto Adige, però la differenza è minima. Deve poi essere sottoline ata soprattutto la
disponibilità dei dati che non è omogenea su tutto il territorio nazionale, perché mentre da
noi gli investimenti nella sanità fanno parte della sanità, altrove sono considerati lavori
pubblici opp ure escono dai bilanci locali pe rché finanziati direttamente dallo Stato.
Volendo essere corretti ne ll'analisi, dobbiamo chied ere quanto costa al cittadino
la propria sanità. Ciò significa sommare non solo le spese previste dal bilancio pubblico,
ma anche quelle sos tenute di tasca propria dal cittadino. Come abbiamo avuto modo di
vedere in più ricerche, il cittadino della nostra provincia ha fiducia nella sanità provinciale
e in caso di necessità non ha dubbi nel rivolgersi immediatamente alla s anità pubblica, e
questo avviene perché avverte un servizio efficiente, capace di risolvere i problemi e,
soprattutto, che gli esclude la necessità di ricorrere a spese dirette e private per potersi
curare, come avviene invece massicciamente in altre parti d'Italia e d'Europa e
abbondanteme nte negli Stati Uniti, dove si è curati in funzione della polizza assicurativa
della quale si dispone. Facendo questo quadro e cominciando a ricomporre i costi che il
cittadino sostiene, ci accorgiamo che la sanità pubblica in generale in Alto A dige costa
decisamente meno della me dia nazionale, dove il costo sostenuto dal cittadino in forma
privata per cliniche, laboratori e medicinali acquistati direttamente sfugge a qualsiasi
analisi e quindi alle sta tistiche che sono rap presentate.
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Chiedo adesso al collega Saurer di subentrare per la parte relativa alla sanità, in
maniera tale da potere fornire una risposta artico lata attraverso la pre senza dei collegh i in
aula.
VORSITZ DES PRÄSIDENTEN:
HERMANN THALER
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE:
PRÄSIDENT: Danke. H err Landesstellvertreter Saurer, bitte.
SAURER (Landesrat für Personal, Gesundheit und Sozialwesen - SVP):
Herr Präsident, Kolleginnen und Kollegen. Ich würde allen empfehlen, sich den
Gesundheitsbericht 1999 zu Gemüte zu führen. Dort werden alle kundig werden, dass wir,
was die Gesamtkosten betrifft, im unteren europäischen Mittelfeld sind, und, dass wir uns
in den letzten Jahren bemüht haben, die Einrichtu ngen zu schaffe n, in der Psychiatrie, in
der Rehabilitation mit zus ätzlichen Primaria ten, auch was d ie Zahnpflege be trifft, wo in
den Sprengeln und teilw eise schon in den S pitälern Voraussetzungen geschaffen worden
sind, um da s Notwe ndige zu m achen.
Wir liegen weit über dem gesamtstaatlichen Standard mit dem Pflegegeld, mit
den 50% Tagessätzen der Pflegeheime, mit den Heilbehelfen, wo wir 10 Milliarden
unseren Bürgern geben, damit sie sich entsprechend versorgen können, und letztendlich
mit der Rückerstattung der Zahnarztkosten, die auch bei 20 Milliarden liegen.
Wir übernehmen die gesamte Ausbildung. Andere Regionen geben keinen
Pfennig. Wir geben nur für die Landesfachhochschule 10 Milliarden aus. We nn wir nicht
rechtzeitig die Gesetze geschaffen hätten im Jahr 1993, dann hätten w ir keine
Landesfachh ochschule mit fast 700 Studenten, denn es ist Aufgabe des Staates. Nachdem
wir aber über die D urchführungsbestim mungen die M öglichkeiten gehabt haben, die
Landesfachh ochschule einzurichten, mit den Rahmenbedingungen, die wir haben, schlägt
auch das zu Buche.
Dann braucht niemand das Bettzeug bringen, dann brauchen die Angehörigen
nicht in die Spitäler zu gehen, um die Betreuung sicherzustellen. Der Standard der
Betreuung ist ganz ein anderer als anderswo.
Trotzdem laufen nur 7% unseres Volkseinkommens in die Gesundheitsbetreuung. Deutschland hat 10% bis 11%, Frankreich hat 9%. Die Am erikaner geben 14% ihres
Volkseinkommens aus, und 30% der Bevölkerung sind ohne Versicherungsdeckung. Das
sind die reellen Zahlen, die zu ana lysieren sind. Wir sind dabei, die Rea litäten
kostenmäßig zu analysieren. Bei uns werden über 90% der Leistungen über die
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öffentlichen Leistungen und D ienste abgedec kt. In anderen Reg ionen sind es 50% bis
60%, wobei diese nur über die öffentlichen Einrichtungen abgedeckt werden.
Versicherungspolizzen sind anderswo an der Tagesordnung. Wenn m an zu unseren
Banken geht, fragt man, wie so wir keine Polizzen verkaufen. Die Antwort lautet, weil der
Bürger ge schützt ist.
Es gibt sicher noch einige Bereiche, wo wir rationalisieren können. Die Betriebe
sind dabei das Krankenhausinformationssystem gemeinsam zu entwickeln. Es gibt schon
Potentiale, wo man auch sparen kann. Die Betriebe sind dabei, diese Dinge zu machen.
Natürlich wäre es hilfreich, wenn ma n das Gesetz schon hätte, wo die se Dinge alle
drinnen stehen. Bestimmte gesetzliche Grundlagen braucht es. Was früher nicht möglich
war, ist jetzt auf Grund der neuesten Bestimmungen möglich. Die Betriebe können sich
rühren. Früher haben sie die Regeln der öffentlichen Körperschaften einhalten müssen.
Jetzt sind s ie freier. Sie müssen freier se in.
Insgesamt würde ich sagen, dass wir die K osten haben, die einfach notwendig
sind, die vertretbar sind und die immer im Vergleich zu anderen europäischen Ländern
und auch zum S taat stehen. We il wenn wir bei den 5,6% des Volkseinkommen, das Italien
für die öffentlichen Einrichtungen ausgibt, das Private dazuzählen, dann kommt auch der
Staat Italien auf 8%. Wenn wir das Private da zuzählen, kommen wir au f 7,5%, sodass w ir
in dieser H insicht sehr gut dastehen.
Ich habe meine zwei Abteilung en Sanität und Sozia les durchforsten lassen mit
dem Auftrag, zu versuchen 30% des Personals einzusparen. Wir sind in den Verhandlungen und haben einiges eingespart. Wenn wir die Staatsdienste und Staatsbediensteten
übernehmen haben müssen - Arbeitsämter, ANAS, Motorisierung, Damiano Chiesa -,
wenn wir auf Grund unserer Gesetzgebungsbefugnisse Museum und Musiklehrer, diese
ganzen Dienste aufgebaut haben, wenn wir auch die Regionalkompetenzen übernommen
haben, in dem ganzen V orsorgebereich, so ist zu sagen, daß m an ohne Persona l die Dinge
nicht wird verwalte n können.
Ich würde sagen, dass, wenn man die Ausgaben von 1986 hernimmt und die
Ausgaben des Jahres 2000 u nd 4% dazunim mt, dann ist die jetzige S ituation günstiger als
die Situation im Jahre 1986. Persona lstopp, so einfach werden die Sachen nicht laufen.
Wir wissen um die Wartestände, die wir auf Grund des K ollektivvertrages vergeben . Wir
wissen, dass bestimmte Sachen im Steigen sind. Die Schulpflicht ist ausgedehnt worden.
Deswegen braucht es mehr Personal. Die ganze Teilzeitangelegenheit ist sicher nicht mit
weniger Personal zu bew ältigen, als wir sie haben. Unse re Bemühungen gehen in die
Richtung, d ie hier vorgeschlage n worden ist. So einfach wird es nicht gehen.
Der Landeshauptmann hat schon erklärt, die Volkszählung. Wir glauben nich t,
dass da Grundlegen des zu ändern ist. E s hat bei der letzten Volkszählung alles mögliche
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gebraucht, um Lösungen zu finden. Wenn wir jedes Mal, wenn wir eine Lösung gefunden
haben, diese am nächsten Tag wieder in Frage stellen, dann wird es hier keine B efriedung
geben.
Die Volkszählung und die Sprachgruppenerklärung ist unbedingte Voraussetzung, damit der Proporz angewendet werden kann. Wenn das nicht ist, ist eine Säule des
gemeinsamen Zusammenlebens weg. Ich glaube, insgesamt hat es sich bewä hrt. Es gibt in
der Verwaltung eigentlich wenig Kritik hinsichtlich der Anwendung des Proporzes. Der
Proporz hat Klarheit geschaffen. In vielen Bereichen müsste die italienische Volksgruppe
dankbar sein, dass der Proporz eingeführt ist, sonst würde die Situation unter Umständen
ganz anders aussc hauen.
Ich weiß wovon ich spreche, sei es in der Sanität, als auch in der Landesverwaltung. Wenn der Proporz nicht wäre, würde gerade durch die sprachlichen
Vorauss etzungen viel zu Gunsten der deutsche n und ladinis chen Vo lksgruppe laufen.
Ich glaube, dass der Proporz ein Mittel ist, den Bedarf und die Position der
italienischen Volksgruppe ins ric htige Licht zu bringen. Ich würde sagen, dass wir gut
daran tun, nicht wieder zu rütteln und eine Unsicherheit in die Bevölkerung zu bringen,
sondern uns an die D inge halten, die vor Ja hren vere inbart worden sind.
PRÄSIDENT: Danke. Ich gebe das Wort w eiter an de n Landes rat Frick, bitte.
FRICK (Landesrat für Handel, Handwerk und Fremdenverkehr - SVP):
Sehr geehrter Herr Präsident, werte Kolleginnen und Kollegen. Das aus me iner Sicht
wichtigste, weil es in der öffe ntlichen Meinung in der Tat eine völlige Fehlauffassung
gegeben hat, ist das Thema der SMG. Es hat geheißen, die SMG funktioniere nicht. Ich
möchte Ihnen versichern, dass die SMG auch in der Phase der sc hwierigen Ablösung von
dem Ge schäftsführer vollkommen ruhig und norm al die Tätigkeit weitergeführt hat.
Ich möchte auch den Mitarbeitern, die dies gewährleistet haben, und den
Führungskräften und insbesondere dem Präsidenten herzlich danken. Das Geld, das der
Südtiroler Landtag zur Verfügung gestellt hat für die Finanzierung dieser Tätigkeit ist gut
ausgegeben. Ich gehe davon aus, dass der neuliche Beschluss in Bezug auf den neuen
Geschäftsführer weitere innovative Impulse setzen wird.
In Bezug auf die konkrete Frage, was die juristischen Implikationen der Ablösung des früheren Geschäftsführers eigentlich mit sich bringen, wäre folgendes zu sagen.
Der Verwaltungsrat hat hier keine Ablöse beschlossen. Er hat vor einigen Monaten
verhandelt. Es ist seitens des früheren Geschäftsführers eine Ablösungssumme verlangt
worden, allerdings nur den Medien gegenüber und nicht auf dem erwarteten gerichtlichen
Weg. M an wird die Position z u verteidigen wisse n.
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Der Präsident der Gesellschaft hat mich erst kürzlich daraufhin verwiesen, dass
gemäß Auskunft der Juristen, die diese Sache verfolgen, keine Ablösesumme zu
gegebenem Zeitpunkt fällig ist und somit a uch keine bezahlt w ird.
Die große Frage Nr. 2, die im Laufe der Generaldebatte aufgew orfen wurde,
bezieht sich auf die Attraktivität des Südtiroler Wirtscha ftsstandortes. Ich bin sehr dankbar
über die Beiträge und Vorschläge, die gekommen sind. Wir müssen uns überlegen, aus
welchem Grund gewiss e Erweiterungen o der Neu ansiedlun gen, insbesondere von
größeren Unternehmun gen unseres La ndes, nicht mehr in unserem Land durchgeführt
wurden. Sie wissen, dass es dazu nicht nur Studien, sondern auch verschiedene Aussagen
von politischer Stelle gibt, die als G rund das Problem G rund und A rbeitskräfte anführe n.
Ich glaube, dass wir gemeinsam darum kämpfen m üssen, dass die Rahmenbedingungen für das Wirtschaften in Südtirol nicht schlechter wird, dass wir aus einer
Position der Stärke in diese Diskussion gehen können. Wir haben nach wie vor e ine gute
Investitionsneigung, eine gute Bereitschaft unserer Mitbürger neue Unternehmen zu
gründen. Das kann uns Mut machen, ohne die allfälligen Signale in die entgegengesetz te
Richtung m issachten zu wolle n.
Der dritte Punkt hängt zusammen mit der Frage der Investitionsneigung der
Betriebe. Es ist in der Tat so, dass wir mit den zur Verfügung stehenden Gelder, die noch
einmal gekürzt worden sind bzw. werden müssen, für das Jahr 2001 nicht auskommen
werden. Wir sind nicht in der Lage, die Förderungskriterien, so wie sie beschlossen
wurden, bis zum gegebenen Zeitpunkt zu honorieren. Es wird hier Einschränkungen und
Einschnitte geben müssen. Ich gehe davon aus, dass es uns gelingen wird, diese bald zu
beschließ en und das s wir dies nach dem Konzep t der Gerechtigkeit machen .
Aus meiner Sicht nicht be friedigend ist die Dotie rung des Rotationsfonds. Ich
bin sicher, dass wir hier auf Grund der außerordentlichen Knappheit der Mittel noch eine
Aufgabe haben, diese im Nachtragshaushalt nachzubessern. Der Rotationsfonds ist jener
Fonds, mit dem wir die größeren Investitionen - das Limit ist 1.500.000.000 –
bezuschussen; er hat also deshalb strategische Be deutung. Die Rüc kflüsse, die wir heute
aus dem Rotationsfonds, der in den letzten Jahren aufgebaut wurde, erreichen können,
decken in etwa die Hälfte des Bedarfs. Es ist sc hon ziemlich viel G eld, das zurückkom mt,
aber es ist noch zu wenig, damit wir uns leisten könnten, nicht an dem weiteren Aufbau
des Rotationsfonds zu arbeiten.
"Expo" steht hier auf der Liste, die ich vom Landeshauptmann bekommen habe.
Dies war eine außerordentlich positive E rfahrung, nicht zuletzt w egen der Bes onderheit
der grenzüberschre itenden Zusammenarbeit. Eine gr oße Herausfo rderung, welche die
Mitarbeiter der Expo und die sonstigen Verantwortlichen gut gemeistert haben. Die Expo
kann man nicht mit einer x-beliebigen Werbeveranstaltung vergleichen. Es ging darum,
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fünf Monate auf einer internationalen Bühne Kultur darzustellen, Angebote zu
präsentieren, Menschen zu präsentieren. Dies ist bestens gelungen. Ich glaube, dass wir so
viele positive Kontakte uns erworben haben mit dies er Investition, wie wir sie die
nächsten 10 Jahre nicht mehr weiter erreichen könnten.
So eine Sache ist natürlich nicht wiederholbar, weil es Veranstaltungen dieser
Größe und dieses Umfangs in den nächsten Jahrzehnten sicher nicht geben wird. Ich hoffe,
dass diese grenzüberschreitende Zusammenarbeit, allerdings in kleineren Formen,
durchaus auch auf anderen Plattformen realisierbar sein wird auf der Basis der insgesamt
sehr positiv en und für unser Land förderlichen Erfahrung.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at Frau Landesrätin Gnecchi, bitte.
GNECCHI (Assessora al lavoro, scuola e formazione professionale italiana Progetto Centrosinistra - Mitte Links Projekt): Grazie, Presidente. Aggiungerò alcune
cose rispetto agli interventi fatti, in partico lare per i colleghi che si sono preoccupati
rispetto al collocamento obbligatorio e al fatto che le persone con abilità diverse, portatrici
di handicap e disabili, h anno dei tempi di attesa più lunghi degli altri iscritti alle liste di
collocamento. Questo è effettivamente un problema, però noi abbiamo circa 500 disabili
iscritti nelle liste di collocamento e ogni anno ne avviamo al lavoro circa un centinaio.
Alle aziende diamo un consistente contributo per quanto riguarda l'inserimento al lavoro
delle persone disabili. Nell'anno 2000 abbiamo assegnato 3,5 miliardi e per l'anno 2001 si
continuerà a fornire questo sostegno anche a quelle aziende che occupano lavoratori
disabili a tempo indeterminato. Vengono altresì finanziati gli sta ge in azienda pe r disabili
e tutte le forme che possono servire per a gevolarne il collocam ento.
Il 2000 è stato il primo anno di effettiva entrata in vigore della legge n. 68 del
2000 che vincola molte più aziende di prima all'occupazione di persone disabili. Prima
erano infatti interessate solo le aziende che occupavano più di 35 dipendenti, adesso anche
quelle più piccole hanno questo obbligo. Questo ovviamente comporta un grande lavoro
anche per i collocatori, perché va svolta un'azione di tutoraggio per quanto riguarda
l'accompagnamento in azienda di persone con difficoltà. Si sta però facendo molto e ogni
anno stiamo migliorando. L'obiettivo che tutti vogliamo raggiungere è quello di riuscire a
garantire anche alle persone disabili di potere essere occupate facilmente, e questo è un
impegno c he abbiam o.
Una collega ha segnalato c he nella provincia di T rento sono appena stati
consegnati i diplomi ai mediatori interculturali. Al riguardo faccio presente che il 3 ottobre
anche nella nostra provincia è iniziato un corso per la figura professionale di mediatore
culturale, un corso che è molto impegnativo e che comporta 800 ore di formazione, 500 di
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teoria e 300 di stage. I freque ntanti sono 20, sono molto im pegnati, e il corso, che viene
fatto alla formazione professionale di lingua italiana, si concluderà nel giugno 2001. Al
riguardo ritengo sia molto importante istituzionalizzare c orsi per mediatori cu lturali,
perché sempre di più all'interno delle scuole, m a anche dei luoghi di lavoro, vi è il
problema di riuscire a fare inserire più facilmente, a mettere a proprio agio, studenti e
studentesse, alunni e alunne, lavoratori e lavoratrici, con una cultura diversa, quella del
loro paese di origine, rispetto a quella che possono trovare in Sudtirolo. Quindi questa è
una cosa che stiamo facendo anche noi e sta dando anche buoni risultati. Fino ad oggi
erano stati comunque finanziati dal Fondo Sociale Europeo corsi per mediatori cu lturali
promossi d a agenzie formative private.
Per quanto riguarda poi la sicurezza sul lavoro, nell'anno 2000 si sono svolte
nelle aziende molte isp ezioni congiunte, ovve ro servizi provinciali, INPS e INAIL. Ci
eravamo prefissati di garantire un maggiore coordinamento tra i servizi ed è quello che
stiamo effettivamente facendo. Di recente, in occasione della settimana della sicurezza
europea, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro con la Giunta provinciale,
incontro che si è tenuto con i ra ppresentanti di tutti e tre gli assessorati coinvolti, per cui
stiamo lav orando in questa dire zione.
L'handicap è stato un argomento tras versale a molti interventi di discussione sul
bilancio. Al riguardo faccio presente che non c'è stato un taglio per gli assistenti
all'handicap nelle scuole, però è vero che c'è un forte aumento di segnalazioni di disagio e
di problemi psicologici. Ora, nel caso di handicap conclamato e situazioni di disabilità
riconoscibili, la commissione medica ha una certa facilità nel fare le segnalazioni. D iventa
però molto più complicato tutto ciò che riguarda la segnalazione di disagio nei bambini
delle nostre scuole. Questo è già frutto di un gruppo di lavoro congiunto, istituito con
delibera della Giunta provinciale, tra gli assessorati all'istruzione, alla form azione e alla
sanità. Il gruppo di lavoro ha già tenuto due riunioni e, ovviamente, il lavoro verrà fatto
insieme alle commissioni mediche per valutare e quindi rispondere positivamente alle
nuove segnalazioni che emergono . La crescita del disagio nei bambini e n ei ragazzi è
comunque un proble ma di tutta la società, non può essere lega to solamente alla sc uola.
La collega Stocker ha sollecitato la Giunta prov inciale a tenere c onto di tutto
quello che sta avvenendo nel mondo della scuola come rifo rme. Ha segn alato la necessità
di pensare ad ann i sabbatici per gli insegna nti in modo da garantire loro degli spazi di
continuo aggiornamento, riqua lificazione e formazione professionale, oltre al fatto di un
recupero psicofisico dovuto nel caso ad un lavoro fortemente impegnativo, anche da un
punto di vista psicologico. E' un aspetto questo che dovrebbe essere affrontato nella
trattativa sulla scuola, e poiché nell'ultima delibera di Giunta si è ricostituita anche la
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delegazione trattante per il nuovo co ntratto, potrà essere pres a in esame an che tale
proposta.
Per ciò che concer ne il lavoro, anche il consigliere Pürgstaller ha fatto alcune
proposte specifiche e mirate per cercare di sostenere tutte quelle che posso no essere le
iniziative che favoriscano l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro. Nella nostra
provincia c'è infatti un forte bisogno di manodopera, per cui va incentiva to l'ingresso delle
donne nel mercato del lavoro. Queste sono iniziative che possono essere sostenute anche
con un potenziamento dei servizi alle famiglie, agli anziani e ai bambini. Il tempo
prolungato nelle nostre sezioni di scuole per l'infanzia e nelle sc uole elementari diventa
sempre più un'esige nza man ifestata da lle famiglie , e questa ovviam ente è un'altra
iniziativa c he va assolutamente sostenuta per i pros simi anni scolastici.
Concludo dicendo che in una situazione nella quale bisogna prestare particolare
attenzione al bilancio provinciale che non promette più gra ndi aumenti, molte de lle
iniziative che vorremmo attuare nei nostri ambiti purtroppo potranno vedere dei
rallentam enti rispetto a quelli che possono essere i nostri progetti.
PRÄSIDENT: Danke. Ich gebe das Wort weiter an den Landesrat Kofler, bitte.
KOFLER (Landesrat für Bauten und Informatik - SVP): Herr Präsident,
verehrte Kolleginnen und Kollegen. Angesprochen wurde eine Auflistung vo n
öffentlichen Arbeiten. Es handelt sich bei den öffentlichen Arbeiten um eine ganze Reihe
von Dingen, die die ver schiedenen B ereiche Hochbau, Tiefbau s owie Arbeiten für die
Wildbac hverbauung betreffen.
Allein das Hochbauprogramm hat – ich habe soeben zusammengezählt - die
stattliche Summe von etwa 80 Arbe iten, die über eine M illiarde ausmache n im Gesam tbetrag. Dazu kommen Instandhaltungsarbeiten, die über das Amt für Bauerhaltung
abgewickelt werden. Schwerpunkte dieses Programmes sind die Arbeiten im
Bildungsbereich, sprich Realisierung der Universität, von Oberschulen, von Berufsschulen.
Natürlich ist im Bereich der Sanität derzeit ein beträchtliches Bauprogramm im
Gange. Ich denke dabei an den Umbau des alten Krankenhauses in Meran mit zusätzlicher
Erweiterung zur Unterbringung der Reha-Abteilung und dann der Abteilung wie z.B.
Geriatrie, an die Ausbauarbeiten, die am Rohbau des erweiterten Krankenhauses in
Schlande rs derzeit laufen, sowie an de n Bau der Reha-A bteilung in B rixen.
Die Tiefbauarbeiten, die derzeit uns am meisten beschäftigen, sind die Arbeiten
an den Staatsstraßen, die angelaufen sind und wo es sich im Wesentlichen u m
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Umfahrungen handelt oder um Sicherung von Paßstraßen. Ich erwähne nur einige der
größten Projekte, die Umfahrung von Naturns und Staben, die mit dem Jahre 2002 in
Betrieb gehen wird. Die Umfahrung von St. Leonhard ist in diesen Tagen einstweilen in
Betrieb genommen worden. Sie ist no ch nicht ganz fertig gestellt, aber die
Verkehrsumleitun g ist bereits erfolgt.
Weitere größere laufende Arbeiten sind die Arbeiten an der 12er Straße in St.
Jakob, die eben erst ordentlich begonn en haben, sowie die Arbeiten am ersten Abschn itt
der Eggentalerstraße, die Arbeiten in Waidbruck zur Anbindung der Kastelruther und der
Grödner Straße, die ebenso begonnen haben, die Arbeiten an der Gadertaler Straße, wobei
dort die Vorbereitungs arbeiten eine länge re Zeit in Anspruch genomm en haben, weil
entsprechende Ausweichrouten geschaffen werden mußten, um das Tal während der
Bauarbeiten nicht ganz abzuschneiden. Des Weiteren laufen die Arbeiten an der
Umfahr ung von W elsberg.
Was die Wildbachve rbauung anbelang t, so werden wir natürlich im kommenden
Jahr vorallem die Unwetterschäden zu beheben haben, die entstanden sind. Einiges ist
bereits geschehen, einige s hat hier noch zu e rfolgen. Das üblic he Programm, was
Instandha ltung und w eitere Absicherun g von Siedlungen anb elangt, wird fortgese tzt.
Ein wesentlicher Punkt sind die außerordentlichen Instandhaltungsarbeiten am
gesamten Straßennetz auf 2.600 Kilometer zwischen Landes- und Staatsstraßen. Es ergibt
sich die Notwendigkeit, ein solches Programm mit beträchtlichem Aufwand von
Finanzmitteln fortzusetzen.
Angesprochen wurde die Universität. Bei den Universitätsbauten - ich beschränke mich auf den baulichen Bereich - sind wir im Programm drinnen, das wir uns für
den Standort Bozen vorgenommen haben. Es wird so sein, dass die Rohbauarbeiten für
das Gebäude an der Sernesistraße im Juli dieses Jahres stehen soll, und das Gebäude an
der Sparkas sestraße wird im R ohbau ber eits im Jun i stehen. D ie entsprechenden
Ausbauarbeiten sind so programmiert, dass ein erster Teil im Herbst 2002 in Betrieb
genommen werden kann und ein zweiter Teil, der noch zusätzliche Hörsäle betrifft, im
Studienjahr 2003.
Am Standort Brixen sind d ie Arbeiten soeb en erst begonnen worden. Dort ist
eine Betriebsaufnahme im Studienjahr 2003 vorgesehen. Angesprochen w urde das Konzerthaus Haydn. Hier sind von der Landesregierung am 17. Juli Zusatzarbeiten genehmigt worden, um die Funktionalität des Gebäudes, vorallem für die Übertragung von
Sendungen durch öffentlich-rechtliche oder auch private Sendeanstalten, zu ermöglichen.
Dieses Programm umfasst 690 Millionen. Das ist von der Landesregierung genehmigt
worden.
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In der Zwischenzeit sind auf Grund wohl auch des W echsels in der Führung des
Konzerthauses und des Stadttheaters zusätzliche Wünsche aufgetreten. Ich kann mir nicht
vorstellen, dass ange sichts der derzeitigen finanziellen Situation, all diesen Wünschen, die
fast eine Verdoppelung der vorgesehenen Summen vorse hen würden, Rechnung getragen
werden kann. Ich glaube, wir sollten das machen, was von der Landesregierung genehmigt
wurde, be vor wir uns mit weiteren Wünschen b efassen.
Der botanische Garten wurde angesprochen. Hier ist vorgesehen, dass die Arbeit
an den Gärten, die "Trautmannsdorf" heißen sollen, also die Anlage im Freien, bis auf
wenige Arbeiten am sogenannten Lehmhang bis Juni 2001 abgeschlossen werden, sodass
im Sommer der Betrieb aufgenommen werden kann. Gerade durch die letzten Unwetter
sind auch an diesem Lehmhang einige Schäde n aufgetreten, die sind so, dass sie die
Fertigstellung eher verzögern , als besch leunigen.
Was das Frem denverke hrsmuseum anbelangt, das in diesem ganzen Komplex
auch vorgesehen ist, ist mit einer Fertigstellung im Herbst 2002 zu rechnen. Was
Sigmundskron anlangt, ist zu sagen, daß wir derzeit nur Sicherheitsarbeiten durchführen,
damit Sigmundskron nicht weiter verfällt. Denn die entsprechende Ausbauarbeiten setzen
voraus, dass ein klares Konzept und Programm abgesteckt wird. Dieses Programm ist erst
im Entstehen.
Was die EURAK anbela ngt, kann ich sagen, da ss dies ein Projekt ist, das im
Delegierungswege entsteht. Es wird nicht vom Land gebaut, sondern die Europäische
Akademie ist auf Grund eines entsprechenden Sondergesetzes delegiert worden, diese
Arbeiten selbst durchzuführen. Bis jetzt sind die Arbeiten meines Wissens in dem
vorgesehenen Zeitrahmen geblieben. Dieses Projekt entstand auf der Grundlage eines
internationalen Wettbewerbes und da s ist Gewähr dafür, dass das Projekt nach
Sicherstellung sicherlich auch ein sehr anspruchsvolles und gutes Ergebnis zeitigen wird.
Es wird hier sicher eine Arc hitektur verwirklicht, die sich in E uropa seh en lassen kann.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat noch der Lande srat Michl Laimer. Es sind
noch vier M inuten, bitte.
LAIMER (Landesrat für Natur und Umwelt, Raumordnung, Wasser und
Energie - SVP): Danke, Herr Präsident. Erdgasleitung SNAM, aktueller Stand. Nach
langwierigen Verhandlungen mit der METROPOLIS, Eigentümerin der Eisenbahntrasse,
die jetzt aufgelassen wird, ist es gelungen, einen Vertrag zu unte rzeichnen, der nun auch in
Kraft getreten ist. Die A rbeiten, die die SNAM ausführt, werden im Jänne r begonnen,
werden in einem zweiten Baulos im Frühjahr 2001 auch in Brixen zeitgleich begonnen,
sodass diese Leitung, we nn es gut geht, Ende d es nächsten Ja hres in Bruneck a nkommt,
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spätestens im Frühjahr 2002.
Die weitere Versorgung der Gemeinden liegt dann in der Entscheidung der
Gemeinden selbst. Die kapillare Verteilung wird auf Konzessionswege von den G emeinden vergeben, und dann ist es nicht mehr Aufgabenbereich der Landesverw altung.
SEL AG. Wir haben eine neue D urchführungsbestimmung. Diese ermöglicht
uns eine eigenständige, autonome Energiepolitik. Wir wollen diese Chance wahrnehme n,
um in diesem neuen liberalisierten Markt eine Struktur zu haben, die es schafft, auch
diesem neuen Markt standzuhalten. Ausdruck dieser Struktur ist die Aktiengesellschaft der
SEL AG, die vom Land mit 70% gehalten w ird und von der SEL FIN. Da s sind die
Gemeinden, die sich in einer Gesellschaft zusammengefunden haben und zusammen 30%
halten. W ir sind seit 20 . November opera tiv im Bereich der P roduktion.
Wir werden demnächst in der Verteilung und im Handel in den aktiven Markt
eintreten. Wir möchten die Kooperation mit den in Südtirol tätigen Elektrizitätswerken.
Wir wollen eine Plattform schaffen, um hier gemeinsam aufzutreten. Wir wollen eine
lokale Wertschöpfung garantieren und Verkabelungen vornehmen, eine Preisgestaltung
machen nach unseren Vorstellungen, auch entlegene H öfe gut versorgen.
Umwelt, Reduzierung der finanziellen Mittel. Tatsache ist, dass wir im technischen Umweltschutz einen Großteil der Arbeiten fertig haben. 95% Abwasserreinigung
haben wir realisiert. Im M üll gibt es noch einiges zu tun. Es sind noch einige Mittel zur
Verfügung, die auch ausreichen, um die Projekte voranzutre iben.
Ich erwähne aber auch, dass die Finanzierung des Kaiserberges und des
Pasquali-Hüge ls nicht abgedeckt sind. Das sind Kosten in der Summe von über 70 Milliarden Lire, die hier notwe ndig sind. Diese Sum me ist nicht im Haushalt abgedeckt. Es ist
sicherlich ein Sonderprojekt, das im Laufe der nächsten Jahre auch konkret angegangen
werden soll und muss.
Zum Klimaschutz, Unwetter. Ich glaube, wenn alle Länder diese Zielvorgaben
umsetzen würden, wie wir sie im Lande hier umsetzen, dann hätten w ir sicherlich eine
bessere Perspektive vor Augen. Wir haben in Südtirol das Ziel einer 15%-igen CO2Reduzierung in fünf Jahren. In De n Haag wollte man 5% in 12 Ja hren erreichen. Das ist
gescheitert. Wir haben in den privaten Haushalten die Emissionen in den letzten vier
Jahren um 30% reduziert. Wir haben 30% der Solarfläche Italiens. Wir haben Gesuche
aufliegen für 200 Milliarden L ire im Energiese ktor. Das ist konkreter Um weltschutz. W ir
wollen auch mehr tun als andere Länder im Stande sind, weil wir hier eine besondere
Aufgabe verspüren.
Wir haben in diesem Bereich sicherlich einen se hr guten Standard e rreicht.
Wenn die Bürger in diesem Sinne weiterwirken, dann werden w ir die Zielvorgaben einer
15%igen CO²-Reduzierung erreichen.
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PRÄSIDENT: Danke. Damit ist die Genera ldebatte beendet. Ic h schließe die
Sitzung und wünsche guten Appetit. Nachmittags fahren wir mit den Beschlussanträgen
weiter. D anke.
ORE 13.05 UHR
----------ORE 15.02 UHR
VORSITZ DES PRÄSIDENTEN:
HERMANN THALER
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE:
(Namensaufruf - Appello nominale)
PRÄSIDENT: Die Sitzung ist wieder aufgenommen. Wir kommen zu den Beschlussanträgen, die von den Abgeordneten im Sinne von Art. 92 der GO eingebracht
worden s ind.
Beschlussantrag (Tagesordnung) Nr. 1 eingebracht vom Abg. Leitner,
betreffend die Amtsentschädigungen.
Ordine del giorno n. 1, presentato dal cons igliere Leitner, concerne nte le
indennità di carica.
Im Zuge der allgemeinen Haushaltskürzungen für das Jahr 2001 sind auch
die Politikerbezüge und damit zusammenhängende Privilegien wieder grundsätzlich ins Gerede gekommen.
Mehr oder weniger in allen europäischen Staaten gibt es die Diskussion um
die Politikerdiäten. Die versch iedenen Sparmaßnahmen und Sparpakete der
Regierungen sow ie die S teue rpolitik treffe n die B ürge r nac hha ltig. W eil die
Belastung der Bürger das erträgliche Ausmaß vielfach überschritten hat, gibt
es gleichzeiti g in weiten Teilen der Bevölkerung eine teilweise sehr
emo tiona le Disk uss ion üb er die Beza hlung von Politikern. Dies ist in Südtirol
nicht anders. Allgemein erwartet sich die Bevölkerung, daß jene, die ihr
immer mehr Belastungen zumuten, bei sich selber ein klares Zeichen setzen.
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Dam it ein Politiker sein Amt im Interesse der Bevölkerung frei und unabhän gig ausüben kann, soll er anständig bezahlt werden. Es kann aber
verlangt werden, daß er auf e ine Reihe von Privilegien verzichtet, die der
Norm albürge r niema ls haben könnte .
Unbeschadet einer grundsätzlichen Neuregelung der Politikerbezüge im
Regionalrat sollte der Landtag im Rahmen seiner Zuständigkeit und vor dem
Hintergrund allgemeiner Haushaltskürzungen ein Zeichen für Spars amk eit
und Selb stbe sch ränk ung setze n. De sha lb
faßt
DER SÜDTIROLER LANDTAG
folgenden Beschluß:
Die Landesregierung wir d verpflichtet, bei der Erstellung des Haushaltes
2001 folgenden Forderungen Rechnung zu tragen:
Reduzierung der monatlichen Amtsvergütungen für die Mitg lieder der
Landesregierung:
für den Landeshauptmann von 90 % auf 8 0 % d er fes ten M ona tsbe züge , die
den Regionalratsmitgliedern der Region Trentino-Südtirol zustehen;
für die Land eshau ptm annstellvertreter bzw. Landesräte von 80 % bzw. 70 %
auf 50 % der festen Monatsbezüge, die den Regionalratsmitgliedern der
Region Trentino-Südtirol zustehen.
Abschaffung jener Fonds für den Landeshauptmann und für Mitglieder der
Landesregierung, deren Ausgaben nicht belegt werden müssen.
Zudem
verpflichtet
DER SÜDTIROLER LANDTAG
das Präsidium zu folgenden Maßnahmen:
Die Aufwandsentsc hädigung für die Mitglieder des Landtagspräsidiums
werde n wie folgt fes tgesetzt:
für den Prä side nten des L and tage s in H öhe von 4 0 % d er de n Re giona lratsabgeordneten der Region Trentino-Südtirol zustehenden festen monatlichen
Bruttobezüge (bisher 50 %);
für den Vize präsidenten des Landtages in Höhe von 20 % der den
Regionalratsabgeordneten der Region Trentino-Südtirol zustehenden festen
monatlichen Bruttobezüge (bisher 25 % );
für die Sekretäre des Landtagspräsidiums in Höhe von 10 % der den
Regionalratsabgeordneten der Region Trentino-Südtirol zustehenden festen
monatlichen Bruttobezüge (bisher 12,5 % ).
Das Sitzungsgeld an die Abgeordneten für die Teilnahme an den Sitzungen
des Landtages und seiner Gremien wird gestrichen.
---------In segu ito ai ta gli di bila ncio che caratterizzano ovunque le previsioni di spesa
per il 2001, i com pensi de i politici e i relativi privilegi son o di nuov o argom ento
di discussione.
Il dibattito sugli emolumenti dei politici interessa più o meno tutti i Paesi
euro pei. Le misure di contenimento della spesa e le manovre di risparmio dei
governi nonché la politica fiscale si rip ercu oton o pes ante men te su i cittad ini.
Visto che i sac rifici imposti al co ntribuente hanno ormai superato abbondante-
- 49 -
mente il limite di tollerabilità, tra la pop olazione è in corso u n acce so dibattito
sulle retribuzioni dei politici, dibattito che non risparmia l’Alto Adige, poiché i
cittadini si aspettano che coloro c h e i m pong ono tanti s acrific i diano anch e il
buon esempio.
- 50 -
Natura lmente il solo modo per consentire a un po litico d i eser citare il prop rio
mand ato libera men te e in piena indipendenza nell’interesse della popolazione
è quello di pagarlo in maniera adegua ta, ma è comunq ue lecito pretendere
che rinunci a una serie di privilegi di cui un normale cittadino non potrebbe
mai godere.
Premesso che è necessa rio rivedere completamente la regolamentazione dei
compensi dei politici in Consigli o regionale, il Consiglio provinciale dovrebbe,
nell’ambito delle proprie competenze e alla luce dei tagli di bilancio di cui
sopra, lancia re un segn ale nella direzione del risparmio, anche in prima person a. Pe r i sue spo sti mo tivi,
IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
delibera
di impegnare
la Giunta provinciale a tenere conto delle seguenti richieste nella fase di
predisposizione del bilancio 2001:
Riduzione degli emolumenti mensili dei membri della Giunta provinciale:
per quanto riguarda il Presidente della Giunta provinciale dal 90% al 80%
della retrib uzion e me nsile f issa corr ispo sta a i cons iglieri re giona li della
Regione Trentino-Alto Adige;
per quanto riguarda i Vicepresidenti e i membri della Giunta provinciale
rispettivam ente dall’80 % e d al 70% al 50% della retribuzione mensile fissa
corrisposta ai consiglieri regionali della Regione Trentino-Alto Adige.
Abolizione del fondo per le spese senza obbligo di documentazione del
Pres ident e della Giun ta pro vinc iale e d egli as ses sori.
Inoltre,
IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
impegna
l‘Ufficio di Preside nza
ad adottare le seguenti misure:
L’indennità di carica per i memb ri dell’U fficio d i pres idenz a del C ons iglio
provinciale è definita come riportato qui di seguito:
per il Pres ident e del C ons iglio provinciale pari al 40% della retribuzione fissa
men sile lorda spettante ai co nsiglieri region ali della Reg ione Tre ntino-Alto
Adige (attualmente è pari al 50%);
per il Vicepresidente del Consiglio provinciale pari al 20% della retribuzione
fissa mensile lorda spettante ai consiglieri regionali della Regione TrentinoAlto Adige (attualmente è pari al 25%);
per i segretari questori dell’Ufficio di presidenza pari al 10% della retribuzione
fissa men sile lor da sp ettan te ai c ons iglieri re giona li della Regione TrentinoAlto Adige (attualmente è pari al 12,5%).
I gettoni di presenza per la partecipazione alle sedute del Consiglio provinciale e degli o rgan i da es so ist ituiti so no ab roga ti.
Herr Abgeordneter Leitner, Sie haben das Wort für die Erläuterung, bitte.
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LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Gesc hätzte Kolleginnen und Kollegen. Wenn wir der Bevölkerung glaubhaft machen wollen, dass es sich
wirklich um einen Sparhaushalt handelt, dann wäre es notwendig ein Zeichen zu setzen,
indem wir bei uns se lber auch ein bisschen nachdenken, w o wir einsparen könnten.
Wir haben schon bei der Behandlung und Beschlussfassung des Haushaltes des
Landtages eine 10%ige Kürzung der Fraktionsgelder vorgenommen. Wir sollten der
Bevölkerung signalisieren, da ss es uns E rnst ist und, dass wir bei uns selber anfang en.
Es gibt zwei Ebenen. Das Eine ist die E bene der Abge ordneten, wo ich die
Streichung der Sitzungsgelder vorschlage. Dafür ist ein Kapitelansatz in der Höhe von 130
Millionen Lire vorgesehen. Wir haben im letzten Jahr etwas über 80 M illionen Lire für
Sitzungsgelder ausgegeben. Es ist nicht weiß Gott welche Summe. Wir verlangen aber
von den einzelnen A bgeordneten, dass sie ihren Beitrag leisten.
ABGEORDNETER: (unterbricht)
PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Leitner, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Sie müssen bis zum Ende lesen. Ich habe
hinten angefangen. Das Sitzungsgeld an die Abgeordneten für die Teilnahme an den
Sitzungen des Landtages wird gestrichen. Ic h fange bewus st hier an, sonst mac ht man mir
den Vorwurf, wie ich dazu komme, nur von der Landesregierung etwas zu verlangen. Wir
können als Abgeordnete im Südtiroler Landtag von den Abgeordneten nichts anderes
streichen. Man könnte beim Reisegeld auch streichen. Man kann über alles reden. Auch
darüber sollte man reden. Wir können nur streichen, was wir zusätzlich an die
Abgeordneten auszahlen. Das sind Sitzungsgelder, die alle betreffen, und dann sind es die
Entschädigungen für jene, die eine Funktion haben, nämlich die Mitglieder der
Landesregierung u nd die Mitg lieder des Präsidium s.
Hier wäre eine Reduzierung sicherlich verkraftba r und es wäre e in Signal an die
Bevölkerung. Wir haben eine Regelung, wonach der Landeshauptmann 90% zusätzlich
bekommt, die beiden Landeshauptmannstellvertreter 80%, die Landesräte 70%. Ich
schlage vor, dass der Landeshauptmann 80% bekommen soll und alle anderen in der
Landesregierung 50%, auch aus dem Grund, dass wir in einem halben Jahr einen
zusätzlichen Landesrat haben werden, der die bisherigen Landesräte ein bisschen entlasten
wird.
Ich habe gehört, der Ladiner soll nicht nur die ladinische Kultur bekommen. Er
wird also auch einen Teil der Kompetenzen der anderen Landesräte übernehmen,
weswegen eine Reduzierung der Amtsentschädigungen sicherlich gerechtfertigt wä re. Wir
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würden dorthin zurückkehren, wo wir am Beginn der letzten Legislatur eben w aren.
Ich schlage weiter die Abschaffung jener Fonds vor, die nicht belegt werden
müssen. Für das Präsidium auch eine kleine Kürzung und zwar für den Präsidenten von
50% auf 40%, für den Vizepräsidenten von 25% auf 20%, für die Präsidialsekretäre von
12,5% auf 10%. Das ist nicht eine populistische Maßna hme, sondern das ist eine
Möglichk eit den Le uten zu sa gen, dass wir bei uns selber be ginnen.
Ich bin nicht dagegen, wenn man auch noch andere Vorsc hläge einbringt, wenn
man z.B. nur mehr 6.000 Kilometer Reisekosten vergütet. Dort, wo es den einzelnen
Abgeordneten trifft, sieht man eigentlich, ob die Bereitschaft zu sparen vorha nden ist,
denn eine große Gruppe, die insgesamt 10% bei den Fraktionsgeldern einspart, das ist
keine Schmerzensgrenze , die hier übe rschritten w ürde.
Ich weiß, dass die Bevölkerung das auch so sieht. Wenn wir unlängst im Zusammenhang mit dem angekündigte n Sparhaushalt die v erschiedenen S tellungnahmen in
der "Dolomiten" gelesen haben, wo auf einer ganzen Seite eine Menge von Vorschlägen
dargelegt worden sind, dann haben viele gesa gt, dass die Politiker bei sich selber anfangen
sollen. Wenn wir Stimmen aus der Be völkerung nicht ernst nehmen, dann haben wir vom
positiven Populismus nichts verstanden.
Wenn man unter Populismus versteht, dass man die Wünsche und Sorgen der
Bevölkerung ernst nimmt, dann kann man ein Populist sein im guten Sinne des Wortes.
Hier verlangt man nicht etwas, was weiß Gott we lche Einschränk ung in der Ausübung des
Mandaten eines Abgeordneten nach sich ziehen würde, sondern ganz e infach den Sinn
wirklich für das Sparen. Erst dann, wenn wir selber unseren Beitrag leisten, können wir
auch mit Fug und Rec ht behaupten, wirklich sparsam mit Geldern umzugehen. Dann wird
man uns auch abnehmen, dass wir mit den Steuergeldern der Bürger, um die es sich beim
Landeshaushalt handelt, sorgfältig umgehen.
Ich bin der Meinung, dass es sich um ausgewogene Forderungen han delt, die
man, wenn man will und der politische Wille da ist und wenn auch die Ehrlichkeit eines
jeden Ab geordnete n gegegen ist, ohne w eiteres so durchführen könnte.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat die Frau Abgeordnete Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): Wir haben über diese Anliegen bereits im Z usammenha ng mit
dem Haushaltsvoranschlag für den Landtag gesprochen. Es ist die Forderung und es sind
die Vorschläge, die von je her s chon bestanden haben.
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Wir erinnern uns, als vor ungefähr fünf Jahren die Amtsentschädigung der
Landesregierung ziemlich beachtlich aufgestockt wurde, dass es einen Kampf unse rerseits
gegeben hat. Wir haben ge sagt, es ist nicht gerec htfertigt, dass es ein solches Ausmaß an
zusätzlicher Entschädigung ge ben sollte. Mit dem A mt eines Regierungsmitgliedes ist e in
Mehr an Arbeit verbunden, insgesamt aber muß man sage n, dass zu jedem Amt immer
noch eine Portion Idealismus gehören sollte.
Dieser Auffassung bin ich nach wie vor. Es sind sehr viele Aufgaben damit
verbunden. Es sind aber selbstverständlich damit auch viele Möglichkeiten verbunden. so
haben die Mitglieder der Landesregierung auch das entsprechende Personal, die
entsprechende Hilfe.
Was das Präsidium anbelangt - es ist heute auch wieder nicht sehr umfangreich bin ich auch der Meinung, dass es doch eine Zusatzfinanzierung ist, die man überdenken
sollte. Wir sind der Meinung, es ist eine zusätzliche Aufgabe, die ohne weiteres honoriert
werden kann, aber es komm t immer auf das Maß an.
So wie der Einbringer in seinen Prämissen schreibt, dass die Belastung der
Bürger das erträgliche Ausmaß vielfach überschritten hat, so erleben wir immer wieder,
zumindest ich höre es immer wieder, dass Leute sa gen: "Wir sind keine arme Fa milie."
Eine Familie mit einem Monatseinkommen von 3,5 Millionen Lire für eine vier- oder
fünfköpfige Familie, das ist nicht eine arme Familie. Diese Familien klagen aber darüber,
dass sie bis Ende des Monats schauen müssen, wie sie m it dem Haushaltsgeld zurecht
kommen, denn die Mieten sind die höchstens, nicht nur gemessen an der Situation im
Trentino, auch gemessen an Nordtirol haben wir hohe Mieten. Die Lebenshaltungskosten
sind auch nicht geringer als anderswo. Dazu kommen natürlich sehr viele steuerliche
Abgaben.
Wir haben heute in den Zeitungen gelesen, dass gerade auch die Bürger der
Stadt Bozen mehr Steuern bezahlen werden müssen. D ie Müllsteuer wird angehoben,
ebenso die Immobiliensteuer. So wird es in einigen anderen Gemeinden auch passieren.
Es handelt sich dabei zwar nicht um Landessteuern, aber bis zum Schluss fragt der Bürger
nicht, ob es Staatssteuern, Landessteuern oder Gemeindesteuern sind. Er w eiß nur mit
Sicherhe it, dass ihm diese Ge lder am E nde des M onats fehlen.
Es sollte wirklich von hier ein ehrliches Zeichen gesetzt werden. Die Fraktionszuwendungen sind ja gekürzt worden. Das haben wir geschluckt und hinge nommen. Die
Ausgaben des Präsidenten sind auch reduziert worden, andere Ausgaben im Haushalt des
Landtages sind ebenso reduziert worden. Nun ist selbstverständlich die Landesregierung
dran. Denn das wäre sicherlich nicht gerecht. Das wird der Bürger auch verstehen, daß,
wenn die eine Seite auf 10% Prozent verzichtet, dann auch d ie andere Seite e ine
Reduzierung hinnehmen muß
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Es ist keine Schwa rzmalerei, sondern wirklich so, dass viele Bürger sich schwer
tun. Dabei hören wir wenig davon, weil die meisten sich genieren zu klagen und darüber
zu reden. Es ist eine T atsache, dass e s sehr viele Fam ilien gibt, obwohl sie ein normales
Einkommen haben und nicht als arme Familien anzusehen sind, die sich schwer tun.
Diesen Leuten gegenü ber und allen gege nüber sollten wir ein Zeichen des guten Willens
setzen.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Minniti, bitte.
MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. Il collega Leitner, secondo il nostro
punto di vista, ha il grande merito di riproporre uno dei temi che è stato anche al centro di
un dibattito sincero che questo Consesso ha svolto la scorsa settimana, quando ci siamo
trovati a discutere sul bilancio del Consiglio provinciale. In quella occasione era emersa
da parte di molte forze politiche, di opposizione in pa rticolare, ma non solo, la netta
convinzione che la riduzione di spese di denaro pubblico, che da alcuni possono essere
considerate come uno sperpero, dovesse investire non solo i gruppi consiliari ma, anche e
soprattutto, le istituzioni che possono essere interpretate da ll'Ufficio di Presidenz a e dalla
Giunta provinciale. A ragion del vero, quella richiesta avanzata dalle opposizioni, che
altro non era che la voce della popolazione che nello spec ifico chiede una riduz ione della
spesa pubblica, era stata in parte accolta dal Pre sidente del Consiglio p rovinciale, dott.
Thaler, il quale si era detto disponibile, e poi lo ha fatto, a tagliare il 10% delle spese
dell'Ufficio di Presidenza, spese nel senso di prebende a disposizione della Presidenza. Di
questo dobbiamo sicuramente darne atto, a dimostrazione del fatto che le opposizioni,
quando si tratta di riconoscere dei meriti, lo fanno, senza peli sulla lingua. Ci piacerebbe
che altrettanto avve nisse anc he da parte della maggioranz a in altre situazioni.
Poichè il principio sosten uto allora dalle opposiz ioni, e oggi dal collega Leitner,
è sacrosanto, è chiaro che in questo momento trova un appuntamento ulteriore. Viene
pertanto riproposta la tematica, ampliando il sacrificio non solo e non tanto all'Ufficio di
Presidenza, che dovrebbe mettersi una mano sulla c oscienza, quanto a d ogni singolo
membro della Giunta provinciale affinchè nella parte deliberativa si convincesse ad
impegnarsi per ridurre i propri emolumenti mensili. Non lo diciamo perché siamo da
questa parte della barricata, lo diremmo infatti anche se fossimo dall'altra. Mi dispiace di
dovere parlare di barricate in senso c osì particolare proprio quest'oggi. Riteniamo però che
un segnale di risparmio debba essere dato proprio dalla Giunta provinciale, visto e
considerato che i gruppi consiliari e l'Ufficio di Presidenza lo hanno già lanciato la
settimana scorsa. Io ringrazio l'onniass... l'onnipresente questore Munter, che le poche
volte che c'è sa indicare al Presidente il termine del tempo e invitarlo, così come ha fa tto
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poc'anzi, a suonare la campanella e quindi fa bene il suo lavoro. Proba bilmente oggi il
consigliere Munter ha da fare, quindi vado a concludere il mio intervento a seguito di
questa dim ostrazione di efficie nza.
Logicamente crediamo che anche la Giunta provinciale debba dare un chiaro
segnale di risparmio del denaro pubblico accogliendo, come noi, questo ordine del giorno
del collega Leitner circa la riduzione degli emolume nti mensili dei mem bri della Giunta
provinciale.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F .T.): Grazie, signor Presidente.
Approvo in toto l'ordine del giorno presentato, anche se ha un difetto di fondo, mi sia
consentito dirlo, collega Leitner: Lei è troppo buono. Non voglio entrare nel merito del
fatto che le percentuali che lui vorrebbe togliere ai membri della Presidenza, della Giunta
e del Consiglio con questo docum ento siano sufficienti o m eno. A me risulta c he nella
limitrofa provincia di Trento, ch e ha un numero d i residenti, e quindi un lavoro,
paragonabile a quello della provincia di Bolzano, il Presidente della Giunta percepisce una
retribuzione pari al 150% dei consiglieri regionali, gli assessori del 30% superiore ai
consiglieri regionali e il Vicepresidente del 40%. Di fatto tutti hanno il 40% in meno
rispetto a quello che attualm ente si dà in provincia d i Bolzano. Conosc endo gli assessori
provinciali di Trento mi sembra non siano dima griti in modo particolare o che nutrano
grandi difficoltà a sfamare la famiglia. Mi risulta che vivano bene e di conseguenza in
quest'ottica il collega L eitner è sta to troppo buo no.
Lo è stato ancora di più con l'Ufficio di Presidenza del Consiglio. Ha chiesto
infatti una riduzione al 40% dal 50% attuale, quando il Presidente del Consiglio in
provincia di Trento prende il 30% in più di un consigliere regionale, e quindi il 20% in
meno del Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano. Il Vice presidente del Co nsiglio
invece del 25% prenderebbe solo il 20%, e su questo sono d'accordo. Chiederei pertanto,
se il collega Leitner è d'accordo, una vo tazione separata punto per punto, proprio perché il
20% per il Vicepresidente e il 10% per i colleghi questori mi vanno bene. Ritengo però
che per quanto riguarda gli assessori e il Presidente del Consiglio provinciale, gli
emolumenti siano esagerati rispetto alla Provincia di T rento. Ne conse gue che sono in
perfetto accordo con la linea di pensiero seguita dal collega Leitner, ma mi sentirei quasi
di dovermi astenere su qualche passaggio in quanto la riduzione da lui proposta secondo
me è troppo bassa rispetto a quella che andrebbe richiesta. Questo s oprattutto dopo che lo
stesso Presidente del C onsiglio provinciale di Bolzano, che percepisce il 20% in più di
quello di Trento, in una fase di discussione del bilancio ci ha detto che siamo in una
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situazione particolare in cui ci sono meno entrate per tutta l'Amministrazione pubblica
provinciale, e che quindi bisogna risparm iare.
Noi abbiamo accettato il ribasso del 10% dei contributi destinati ai gruppi consiliari e che il Presidente del Consiglio abbassi i soldi a sua disposizione per le spese
riservate da 37 milioni a 34. Atte ndiamo venga m antenuta la promessa secondo la qua le
gli 80 milioni riservati al collegio di Presidenza del Consiglio vengano abbassati del 10%,
perché questo passaggio non è ancora a vvenuto. Siamo quindi speranzosi che q uesto
discorso cominci a trovare delle giuste posizioni anche in un'altra ottica. Q uindi la mia
richiesta istituzionale al consigliere Leitner è quella di a ccettare una vota zione separata
dei punti 1 e 2 per la Giunta e dei punti 1 e 2 pe r il Consiglio . Grazie.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat die Frau Abgeordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Dankeschön, Herr Präsident. Wir reden alljährlich zum
selben Thema und wir geben die Hoffnung nicht auf, dass man auch einmal über dieses
Thema emotionslos reden kann, und dass auch die Mehrheitsparteien ein Einsehen haben.
Wir hatten bereits im Rahmen der Diskussion zum Landtagshaushalt über dieses
Thema gesprochen. Es w ar eine nicht sinnlose Diskussion. Es ka m heraus, dass a uch im
Rahmen der Repräsentationsspesen für das Landtagspräsidium die selbe Kürzung
angewendet worden ist wie für die Fraktionen.
Nun ergibt sich wieder das selbe Thema, nämlich, ob die Landesregierung auch
das Verspreche n hält, bei ihren eigenen Spesen 10% zu kürzen? Ich hatte dieses Problem
bereits bei der Generaldeba tte angekündigt und de r Landeshauptm ann hat mir irgendw ie
zu erkennen gegeben , dass ich nicht auf dem Laufenden sei, dass auch di e
Landesregierungs mitglieder ihre Repräsentatio nsspesen um 10% kürzen w ollen.
Ich habe mich kurz einschrecken lassen, weil man mir erzählt hat, dass da ein
Abänderungsantrag kommt. Nachdem ich alle Abänderungsanträge durchgeschaut habe,
zumindest diejenigen, die bis jetzt vorgelegt worden sin d, kann ich jedoch ke ine
Veränderung feststellen. Wenn ich den Haush altsvoranschlag nehme, wie e r jetzt
ausschaut, dann haben wir unter Kapitel 1105 mit dem Titel "Amtsentschädigung an den
Landeshauptmann und die Landesräte" eine Aufstockung von 112 Millionen. Wir wissen,
dass das einen gute n Grund hat. Der zukünftige, neue Landesrat von außen läs st grüßen.
Wir sehen, daß bei Kapitel 1110 "Außendienstvergütungen und Reisespesenrückvergütung an die Mitglieder des Landesausschusses" ursprünglich eine Erhöhung von
22,5 Millionen vorgesehen war. In der Kommission ist eben diese Erhöhung wieder
gestrichen worden, allerdings mit dem Ergebnis, dass man den selben Ansatz beibehält,
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den man im Haushalt 2000 gehabt hat. Von 10%iger Einsparung kann ich h ier nichts
feststellen, Herr Landeshauptmann.
Schauen wir weiter beim Kapitel "Sonderausgaben des Landeshauptmannes",
155 Millionen im Ansatz des Jahres 2000. Es sind eben die selben 155 Millione n im
Ansatz 2001. Hat man hier die Kürzungen vergessen?
Beim Kapitel "Sonderausgaben der Landesräte", also jene Spesen, die nicht zu
belegen sind, waren 120 M illionen im Jahre 2000 u nd sind ebenso w ieder 120 Millionen
für das Jahr 2 001 vorges ehen. Ich sehe keinen A bänderungsantra g, der auch den A nsatz
dieses Kapitel kürzt, wie man mir gestern von allerhöchster Stelle gesagt hat.
Abänderungsantrag ist noch keiner da, Herr Landeshauptmann. Wir warten und w arten.
Sollte er kommen, so werden wir in dem Auge nblick unsere Kritiken einstellen und sagen,
wenn alle 10% sparen müssen, dann bitte auch die Landesregierungsmitglieder, zumindest
im Bereich der Repräsentationsspesen.
Ich sehe, dass beim Kapitel 1125 der Ansatz von 225 Millionen um 10% gekürzt
worden ist auf 202 Millionen. Es ist im Grunde der gleiche T rick 17, den man hie r im
Landtag auch anwenden wollte, dass man die 10%ige K ürzung nur im Rahmen des nicht
belegbaren Teils der Repräsentationsspesen anwendet. Wir würden hier schon um
Konsequenz ersuchen, nämlich die gesamten Repräsentationsspesen um 10% zu kürzen
und auch bei den Reisespesen wäre es nicht schlecht, wenn man kürzen würde, vorallem
angesich ts der Tats ache, dass in den na chstehen den Kap iteln gekürzt wurde.
Zum Antrag von Pius Leitner ein Ja wie immer zu diesem wiederkehrenden
Antrag. Zum zweiten Teil, Absatz 2, der vorsieht, dass die Sitzungsgelder gestrichen
werden, tue ich mich schwer ein Gegenargument vorzubringen. Ich warte gespan nt, ob die
Mehrheitsparteien sich hier auch so schwer tun und weiterhin darauf bestehen, dass in
dem Augenblick, wo generell gespart werden muss, weiterhin Sitzungsgelder ausgezahlt
werden.
PRÄSIDENT: Danke. Die Herren Abge ordneten Minniti und Urzì haben zwei
Abänderungsanträ ge eingereicht.
Herr Leitner, sind Sie damit einverstanden?
LEITNER (Die Freiheitlichen): Der Abgeordnete M inniti hat sie mir mündlich
mitgeteilt. Ich bin damit einverstanden, habe sie aber noch nicht in schriftlicher Form
gesehen.
PRÄSIDENT: Dann müssen wir diesen Beschlußa ntrag aussetzen u nd die
Abänderungsanträ ge überse tzen und verteilen lassen. Da nn behand eln wir ihn weiter.
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Herr Abgeordneter Baumgartner, bitte.
BAUMGARTNER (SVP): Wir bräuchten eine halbe Stunde für eine Fraktionssitzung. Ich habe gehört, es sind 70 Beschlussanträge eingegangen und 1.500 Anträge
anderer N atur.
PRÄSIDENT: Die Sitzung wird unterbrochen und wird um 16.05 Uhr wieder
aufgenommen.
ORE 15.36 UHR
---------ORE 16.16 UHR
(Namensaufruf - Appello nominale)
PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE:
Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON
VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN:
PRESIDENTE: La seduta riprende con un po' di ritardo perché non c 'era il
numero le gale.
La parola al consiglie re Minniti s ull'ordine de i lavori, preg o.
MINNITI (AN): Grazie, signora Presidente. Al momento dell'interruzione dei
lavori, il Capogruppo della S VP ha dichiara to di essere a cono scenza dell'esistenza di
circa 75 ordini del giorno e di 1.500 emendamenti. Al riguardo io ho 13 ordini del giorno e
per arrivare a 75 c'è una certa differenza. Ho ric evuto poi una trentina di e mendamenti,
mentre il Capogruppo della SVP, ripeto, parlava di 1.500. Mi piacerebbe pertanto sapere
se queste sono informazioni reali o meno, e da dove le attinte, perché io e qualsiasi altro
mio collega in aula dobbiamo fare fede sui documenti che sono stati distribuiti. Alleanza
Nazionale ha presentato 55 ordini del giorno, ma da 73 a 75 ne mancano comunque
ulteriori due. E in ogni caso abbiamo solo una ventina di emendamenti contro i 1.500 che
sono stati dichiarati, come a sua conoscenza, dal Capogruppo della SVP. Mi piacerebbe
dunque sapere se effettivamente è stato presentato il numero di ordini del giorno e di
emendame nti dichiarato dal collega Baumgartner ed, eventualmente, come ha fatto a
saperlo, a differenza degli altri suoi colleghi presenti in Consiglio. In base a questo ho
chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori e non so se i miei colleghi sono concordi nel
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ritenere importante che ci sia questo chiarimento. All'interno di quest'aula tutti dovremmo
infatti essere considerati alla pari, per cui mi sembra strano che qualcuno possa avere de lle
informazioni che qualcun altro invece no n può avere.
Se basta chiedere all'Ufficio di Presidenza l'entità dei documenti che so no stati
presentati, bene, lo faremo, altrimenti dovete dirci come ci dobbiamo comportare per
sapere quanti sono i documenti dep ositati fino ad ora. Parlo di questi, perché vi ho già
comunicato la nostra intenzione di presentare una sessantina di emendamenti per
realizzare e fare applicare la legge sulla sanità che di recente il governo ha bocciato,
almeno nelle parti riguardanti gli articoli che sono stati approvati dal governo e che adesso
sono bloccati per il rigetto totale di alcuni articoli della stess a. Aspetto un chiarimento in
proposito. G razie.
PRESIDENTE: Consigliere Minniti, gli ordini del giorno che non sono stati
ancora distribuiti, sono in traduzione. Appe na saranno tradotti, ver ranno distribuiti e lo
stesso dicasi degli emen damenti presenta ti dai vari gruppi consiliari. Infatti potete notare
che quelli della Giunta che arrivano già tradotti vengono subito distribuiti.
La parola al consiglie re Pöder s ull'ordine de i lavori, preg o.
PÖDER (UFS): Ich bin wesentlich kürzer, weil das Meiste schon vom Kollegen
Minniti gesagt wurde. Ich hätte meine Wortmeldung natürlich zurüc kgezogen, we nn die
Antwort ausreichend gewesen wäre. Die Antwort war nicht ausreichend, vielleicht auch
deshalb, w eil Sie nich t den Vors itz hatten, a ls die Unte rbrechung beantragt wurde.
Es wurde wirklich erklärt, dass an die 70 Tagesordnungen vorliegen und 1.500
Abänderungsanträge. Stimmt das? Ich habe vollstes Verständnis dafür, dass diese Anträge
nicht alle ausgeteilt wurden. Das soll nicht Gegenstand meiner Wortmeldung sein und es
war sicherlich auch nicht die Absicht meines Kollegen Minniti. Dass die einze lnen
Anträge erst mit sehr großem Arbeitsaufwand bearbeitet werden müssen, ist klar und dass
nicht alle sofort auf de m Tisch liegen könn en.
Ich frage ob das stimm t und woher der F raktionssprecher der SVP diese Information hat? Wir haben nämlich nur sehr w enige Anträge a uf dem Tisch liege n. Auch wir
haben Abänderungsanträge zu Kapiteln eingebracht, die eine Umbuchung zwischen 100
und 200 Milliarden Lire vorsehen. Von 1.500 Abänderungsanträgen wüsste ich nichts. Da
müssten in den letzten paar Stunden über 1.000 Abänderungsanträge vorgelegt worden
sein. Es ka nn natürlich sein. Ich w eiß nicht, von wem sie vorgelegt wurden .
PRESIDENTE: Gli ordini del giorno che sono stati presentati fino ad ora sono
76. Quelli non distribuiti sono in traduzione, e infatti vedete che arrivano mano a mano
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che vengono tradotti. Non abbiamo contato gli emendamenti, ma non crediamo siano
1.500. Sono stati presentati m olti emendamenti, ma non così tanti. Probabilmente nei
1.500 vengono contati sia gli emendam enti che le richieste d i intervento sui singoli
capitoli, che sono più di 500. Noi però non abbiamo contato tutti gli emendamenti, anche
perché non sono numerati. Per quello che riguarda la distribuzione, vale il discorso di cui
sopra, vi verranno cioè dati quando saranno tradotti e fotocopiati. Dovete pensare che
essendo così tanti, il la voro è molto lungo.
La parola al consiglie re Seppi, sempre su ll'ordine dei lavori, preg o.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie. Non voglio prendere
posizione in merito alla distribuzione degli emendame nti, in quanto capisco pe rfettamente
che è un lavoro degli uffici. Voglio però prendere posizione in merito ad un altro fatto.
Sono appena stati depositati sulla mia scrivania, e penso anche su quella dei colleghi, degli
emendamenti. Ora, non che la mia firma sia meglio, ma sotto a questi c'è uno
scarabocchio. Quando firmo, io non firmo meglio, però scrivo in stampatello il mio nome
e cognome. Ne deriva che io, francamente, non so nemmeno di c hi siano questi
emendamenti.
PRESIDENTE: Gli emendamenti sono tutti e due del consigliere Minniti e del
consigliere Urzì.
La parola al consiglie re Seppi, prego.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Un documento istituzionale,
tra le altre cose, deve porre il ricevente nelle condizioni di sapere da chi parte arriva. Uno
scarabocchio così io non lo riesco a leggere, mi sembra quello di una ricetta medica, ma,
per lo meno, quando vado dal medico, so da chi sono andato. Qui, francamente, non so chi
sia il veterinario.
La proposta di emendamento all'art. 25 bis della legge 62/2000 non è del
consigliere Minniti, però non so da chi sia s tato firmato.
(Interruzione della cons igliere Klotz: "Berger, secondo la mia esperienza, e
questo potrebbe essere di Durnwalder, però in maniera speciale".)
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi, prego.
SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F.T.): Allora, secondo l'esperienza
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della collega Klotz, che è uno dei membri più anziani di questo Consiglio, questi
emendame nti sono firmati, forse, dall'assessore Berger e dal Presidente Durnwalder, anche
se in maniera leggermente diversa dal solito. Ne prendo atto e da adesso ogni volta che
arriveranno dei documenti, chie derò alla collega K lotz o a qualcun altro di tradurm eli.
Grazie.
PRESIDENTE: I due emendamenti distribuiti che riguardano l'ordine del
giorno sono del consigliere Minniti e del consigliere Urzì. Vi devo leggere tutti e due gli
emendamenti, perché prima di illustrarli bisogna chiedere al presentatore se li ac cetta.
Il primo emendamento recita: "Al posto di “dal 90% all'80%” inserire “85%”".
"Die Wörter “90% auf 80%” durch die Wörter “auf 85%” ersetzen".
Il secondo eme ndamento recita : "Al posto di “dall'80% e dal 70% al 50%”
inserire “al 55%”" .
"Die Wörter “von 80% bzw. 70% auf 50%” durch die Wörter “auf 55%”
ersetzen".
Il primo firm atario è il consigliere Minniti, segue la firm a del cons igliere Ur zì.
Il consigliere Leitner accetta i due eme ndamenti.
La parola alla consigliera Ku ry sull'ordine dei lavori, prego.
KURY (GAF-GVA): Bevor wir uns wieder einer sachlichen Diskussion
zuwenden, wollte ich eine Bitte zum Fortgang der Arbeiten äußern. Es war so, obwohl es
in der Geschäftsordnung nirgendwo verankert ist, daß, wenn eine Gruppe, eine Fraktion
oder die Minderheiten sich getroffen haben, anschließend von Seiten der Präsidentschaft
nach dem Ergebnis der Bera tungen gefragt worden ist.
Vielleicht könnten wir den Fraktionssprecher Baumgartner höflichst fragen, ob
er uns ein Ergebnis der Sitzung mitzuteilen hat? Wir versuchen immer, wenn wir uns
getroffen haben, das Ergebnis auch den anderen Mitgliedern des Landtages mitzuteilen.
Danke.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Baum gartner, prego.
BAUMGARTNER (SVP): Selbstverständlich. Wir haben eine ausgiebige
Diskussion in der Fraktion gehabt. Wir sehen die Verantwortung, diesen Haushalt zu
beschließen und weiterzubringen. Wir werden alles unternehmen, um entsprechende
Sitzungstermine einschieben zu können, damit wir diesen Haushalt genehmigen können.
- 62 -
VORSITZ DES PRÄSIDENTEN:
HERMANN THALER
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE:
PRÄSIDENT: Wir sind bei den Abänderungsanträgen zum eingereichten
Beschlussantrag.
Herr Abgeordneter Minniti, bitte.
MINNITI (AN): Grazie, signor Pre sidente. Innanzitutto volev o sapere quanto
tempo ho a disposizione su ogni emendamento?
PRÄSIDENT: Drei Minuten.
Herr Abgeordneter Minniti, bitte.
MINNITI (AN): Ogni consigliere oppure ogni gruppo?
PRÄSIDENT: Jede Fraktion.
Herr Abgeordneter Minniti, bitte.
MINNITI (AN): Ogni gruppo, bene. Il primo emendamento chiede di sostituire
"dal 90% all'80%" con "85%". Al riguardo, innanzitutto ringrazio la democrazia
manifestata dal collega Leitner nell'accogliere questo nostro emendamento che dimostra
come si sia aperti a cercare delle s oluzioni ottimali per il miglioram ento di alcune propos te
che vengono avanzate. Con ciò non intendo dire che l'ordine del giorno del collega Leitner
non fosse adeguato, anzi, però poteva lasc iare un marginale decisionale alla G iunta
provinciale per decidere co me e quanto incide re nella riduzione rich iesta. Mi si permetta,
ma la Giunta provinciale crediamo si debba richiamare ad una chiara espressione di
riduzione di quello che è il proprio emolumento mensile. E' per questo che nell'individuare
la via di mez zo fra il 90% e l'80%, ovvero l'85%, crediamo si possano salvare capra e
cavoli, senza con ciò alludere alle capre di vecchia memoria. L'85% è una via di mezzo e
un importante segnale da parte della Giunta provinciale verso una riduzione delle spese
che sono comunque a carico della comunità. Per questo chiediamo agli assessori di fare un
sacrificio, così come hanno fatto i gruppi e l'Ufficio di Presidenza durante l'ultima
sessione di Consiglio provinciale. Un sacrificio che ha trovato risposta da parte nostra e
che ora attende altrettanta risposta positiva di espre ssione democra tica e razionale da parte
della Giunta provinc iale. Grazie.
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PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE:
Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON
VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN:
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Leitner sugli eme ndamenti, prego.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Ich habe s chon meine Zustimmung gegeben, weil es mir einfach darum geht, dass diese Signalwirkung nach
außen in irg end einer Weise s ichtbar w ird.
Ist die Einsparung noch so gering, durch diesen Abänderungsantrag ist sie noch
kleiner. Wenn man damit der Landesregierung entgegen kommt, damit sie sich leichter
tut, dann stimme ich diesem zu, auch wenn ich grundsätzlich der Me inung bin, dass die
Abstufung, wie ich sie ursprünglich vorgeschla gen hatte, besser w äre. Ich bin damit
einverstanden, dam it die Signalwirkung e rhalten ble ibt.
Ich weiß mich mit überaus großen Mehrzahl in der Bevölkerung einer Meinung,
dass man sich hier etwas erwartet. Wir können diese Erwartunge n erfüllen, gerade w eil
wir von Sparhaushalt reden. Das alles ist nicht unbedingt glaubwürdig, wenn wir nicht
hier auch konkrete Schritte unternehmen und bei uns irgendwo selber anfangen . Die Leute
schauen sehr wohl auf uns , nicht nur wie wir uns a us anderen G ründen jetzt im
Zusammenhang mit diesem Haushalt verhalten. Sie scha uen schon auch auf den Inhalt.
Inhaltlich könnten wir hier etw as vorgeben, wo die Leute sagen, sie meinen es auch
wirklich e rnst.
VORSITZ DES PRÄSIDENTEN:
HERMANN THALER
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE:
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at die Frau Abgeord nete Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): Uns wäre zwar der ursprüngliche Text lieber gewesen, w eil wir
der Meinung sind, dass die gerade n Prozentsätze e infacher zu hand haben sind, und we il
das Signal deutlicher ist. Ursprünglich war vorgesehen, die Reduzierung der monatlichen
Amtsvergütung für den Landeshauptmann von den bisher 90% auf 80%. Nun werden 85%
vorgeschlagen. Wenn der Beschlussantrag dadurch eine größere Chance hat, angenommen
zu werden, dann kann man damit einverstanden sein. Es wäre imm erhin eine Reduzierung.
Beim anderen verhält es sich ebenso. Bei den Landeshauptmannstellvertreter
bzw. den normalen Landesräten von den vorgesehenen 80% auf 55% zu gehen, das kann
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man auch akzeptieren. Die geraden Prozentsätze wä ren mir lieber gewesen. Insgesamt
vielleicht gibt es Rücksprachen mit Landesregierungsmitgliedern, die der Meinung sind,
wenn man nicht gerade so drastisch eingreift, dass es dann eher eine Möglichkeit gibt. In
jedem Fall wären wir so oder so für die Annahme und werden unseren Beitrag dazu
leisten, dass die Reduzierung en gerec ht und konse quent durc hgeführt w erden.
Das heißt, dass das, was begonnen worden ist sich auch fortsetzt in der vordersten Reihe hier oder in der Bank der Landesregierung und damit das Gesamte reduziert
wird, wa s die Selbs tkosten anbelangt, die Entschädigungen und die Zusatzgehälter.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente.
Collega Minniti, io avevo già detto prima al collega Leitner che non ero d'acc ordo sul fatto
che per quanto riguarda il Presidente della Giunta si passasse dal 90% in più degli
emolumenti dei consiglieri regionali all'80%, in quanto ritengo sia una riduzione troppo
bassa. Poiché il Presidente della Giunta di Trento, tale Dellai, riceve "solamente" il 150%,
non riteniamo giusto che qui si parli del 190%. Io già non ero d'accordo con l'80%
proposto dal consigliere Leitner, perché la ritengo una riduzione troppo bassa, quindi
l'85% ritengo sia assolutamente improponibile da un punto di vista pratico. Essendo
comunque una riduzione e un c oncetto che va in un a determinata ottica, non posso non
dimostrare di essere d'accordo da un punto di vista lato. Non sono però d'accordo con la
percentuale di riduzione, perché troppo esigua rispetto a quelle che secondo me
dovrebbero essere le dimostrazioni di tagli di spesa che anc he il Presidente della G iunta, la
Giunta, la Presidenza e i membri del C onsiglio dovrebbero dimostrare alla popola zione.
Sosterrò comunque l'emendamento dal momento che ritengo il concetto della
riduzione giusto, anche se, ripeto, non convegno assolutamente con la percentuale da Lei
espressa in quanto troppo limitata. Il Pres idente di Trento, De llai, non mi sembra m olto
patito e la sua famiglia vive be ne, non hanno ness un tipo di problema, non è che tirino la
cinghia perché lui prende il 15 0% della paga d i un consigliere regiona le, e questo credo
possa accade re ugualmente a nche a Bolza no. Quindi questo 40% in più al Presidente della
Giunta provinciale di Bolzano rispetto al suo collega di Trento mi sembra eccessivo. E'
altrettanto vero che il collega di Trento non ha preso 104.000 preferenze, però non siamo
ancora arrivati a stabilire su questo criterio gli emolumenti. Quindi continuo ad essere
convinto che la proposta sia insufficiente. Visto però il clima natalizio e l'indirizzo che Lei
vuole dare con questo emendame nto, mi ritengo in dovere, a nche come c ollega della
minoranz a, di votare a favore. G razie.
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PRÄSIDENT: Danke. Ich ersuche den Landeshauptmann oder einen Vertreter
der Landesregierung um die entsprechende Replik, bitte.
DURNWALDER (Landeshauptmann - SVP): Die Südtiroler Landesregierung
spricht sich gegen diese Tagesordnung aus. Sie ist dafür, dass die Repräsentationskosten
um 10% reduziert werden, sowohl diejenigen, die belegt werden müssen, als auch
diejenigen, die nicht belegt we rden müssen.
Sie ist aber nicht einverstanden die Amtsentschädigungen generell um 10% zu
reduzieren. Wennschon bin ich der Meinung, dass die A bgeordneten im R egionalrat die
Initiative ergreifen sollen, damit die Regionalratsgehälter entsprechend reduziert werden.
Dann werden die Entschädigungen für die Landesräte automatisch reduziert. Wenn man
schon sparen will, so soll man schauen, dass viel gespart werden kann, nicht nur, dass bei
einigen gespart wird, die anderen hingegen das weiterhin kassieren, was sie bisher kassiert
haben.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Minniti, bitte .
MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. Adesso ho avuto modo di illustrare
l'emendamen to che propone di inserire "85%" al posto di "dal 90% all'80%". Adesso viene
messo in votazione e poi posso illustrare il secondo o posso farlo già adesso?
PRÄSIDENT: Es wird jetzt der Beschlussantrag Nr. 1, eingebracht von Herrn
Abgeordneten Leitner, mit den von Ihnen vorgeschlagenen und von Herrn Leitner
angenom menen A bänderungsanträge n abgestim mt.
Herr Abgeordneter Minniti, bitte.
MINNITI (AN): Signor Presidente, io ho presentato due emendamenti e ne ho
potuto illustrare uno, anche se per ogni emendamento ho tre minuti di tempo. Vorrei
sapere pertanto come si deve svolgere la discussione sugli emendamenti, perché se
vogliamo fare le cose per bene, d obbiamo riconoscere... C'è troppa confusione, siamo al
mercato?
Vorrei sa pere quando potrò dib attere il mio secondo emendamento.
PRÄSIDENT: Sie haben beide A bänderungsanträ ge gleichzeitig eingereicht. In
Folge dessen, wenn Sie den Art 115 Absatz 5 der Geschäftsordnung genau studieren, dann
werden Sie sehen, dass beide Abände rungsanträge mit einer Redezeit abgehandelt werden.
Das Wort hat Herr Abgeordneter Leitner, bitte.
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LEITNER (Die Freiheitlichen): Ich muss in persön licher Angelege nheit
Stellung nehmen, denn was der Herr Land eshauptmann hie r gesagt hat, ist eine
Unterstellung, nämlich, dass ma n nur bei den Land esräten sparen m öchte und nicht auch
bei den Abgeordneten. Es steht in den Prämissen drinnen, dass das unbeschadet einer
generelle n Diskuss ion im Regionalrat z u geschehen hat.
Im Regionalrat sind diesbezüglich auch schon Entwürfe eingereicht worden.
Nur wurden diese gerade immer von der SVP abgelehnt. Die Ankoppelung an die Gehälter der Parlamenta rier haben nicht wir erfunden. Das war die Regionalratsmehrheit. Das
weiß der Landesh auptmann selber ga nz genau.
Man muss die Dinge schon auseinanderhalten. Der Landtag kann nur beschließen, was hier die Mehrleistungen an die Landesräte sind und nicht über die
Entschädigungen der Abgeordneten. Die Abgeordneten wären von de n Sitzungsgeldern
betreffen. Die Abscha ffung derselben ist dring end. Das sagt e r nie. Hier unterstellt man
mir Dinge , die nicht stim men.
PRÄSIDENT: Danke. Wir stimmen jetzt über diesen Abänderungsantrag ab.
Wer ist damit einverstanden? Wer ist dagegen? Wer enthält sich der Stimme?
Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: mit 7 Ja-Stimmen, 17 NeinStimmen und 2 E nthaltungen abgeleh nt.
Das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente.
Vorrei rammentare che quando era Presidente la collega Zendron è stata posta agli atti una
mia precisa richiesta, accordata dal collega Leitner, presentatore di questo ordine del
giorno, e cioè che la votazione avvenisse per parti separati, 1 e 2 per la Giunta prov inciale
e 1 e 2 per i membri del Consiglio Provinciale. Ritengo quindi che questa votazione non
sia valida, in quanto non è stata posta nei termini da me richiesti e legittimamente
approvati dal collega Leitner. Chiedo conferma alla collega Zendron, perché se non
concorda te prima queste cos e, ci troviam o in una situa zione incresciosa.
Chiedo pe rtanto che venga invalidata la v otazione a ppena eseguita. Grazie.
PRÄSIDENT: Ich frage Herrn Leitner. Mir ist es nicht mitgeteilt worden, dass
eine getre nnte Abstimmung gefordert w orden wä re.
Herr Abgeordneter Leitner, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Es ist richtig, was K ollege Seppi gesa gt hat.
Ich denke nicht, dass die getrennte Abstimmung von mir abhängt. Eine getrennte
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Abstimmung kann auf Antrag immer gemacht werden. Es hängt nicht von mir ab. Es muss
gemacht werden. Kollege Seppi hat diesen Antra g gestellt. Das steht nic ht mir zu, sondern
dem Präsidenten.
PRÄSIDENT: Es wird noch einmal abgestimmt, einmal über die Prämissen und
die Punkte, die die Landesregierung betreffen, und die zweite Abstimmung ist jene, die
den Südtiro ler Landta g betrifft.
Wer mit dem Punkt 1, Prämissen und Betreff Landesregierung, einverstanden?
Wer ist dagegen? Wer enthält sich der Stimme?
Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: bei 7 Ja-Stimmen und 2 Enthaltungen ist dieser erste Teil me hrheitlich a bgelehnt.
Wir kommen zum zw eiten Punkt betreffend den Landtag.
KLOTZ (UFS): Beschlussfähigk eit!
PRÄSIDENT: Herr Munter, bitte. Wer ist dafür? Wer ist dagegen? W er enthält
sich der Stimme?
Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: bei 7 Ja-Stimmen, 17 NeinStimmen und 2 Entha ltungen ist a uch diese r zweite Antrag m ehrheitlich abgelehn t.
Wir kommen zu Tagesordnungspunkt 2: Reduzierung der K raftfahrzeugsteuer.
Beschlussantrag (Tagesordnung) Nr. 2 eingebracht vom Abg. Leitner, betreffend
die Reduzierung der Kraftfahrzeugsteuer.
Ordine del giorno n . 2, presentato dal consigliere Leitner, concernente la
riduzione della tassa automobilistica.
Vor wenigen Ta gen hat d ie fran zösis che Reg ierun g in Au ssic ht ge stellt, d ie
Kraftfahrzeugsteuer abzuschaffen. Der Präsident des italienischen Auto mob ilclubs, Franc o Lucc hesi, hat für Italien ebenfalls die Abschaffung der
Autoste uer gefo rdert.
Tatsächlich ist das A u to im m er wieder als das am meisten besteuerte Objekt
und der Autofahrer als Melkkuh bezeichnet word en. Der Autofahrer zahlt neben der Kraftfahrzeugsteuer zusätzlich Steuern auf Benzin und Reifen, auf
Schmiermittel und Ersatzteile, beim Kauf und Verkauf, bei der Versicherung
und bei der Benutzung der Autobahn usw.
Für viele Familien und Einzelpersonen ist das Auto längst kein Luxusartikel
mehr, s ondern ein notw endiges Instrum ent für die A rbeit und fü r die Freizeit.
Die Benzinpreise sind innerhalb eines Jahres in einem Ausmaß angestiegen,
das nicht me hr ohne Gege nmaß nahm en aufre cht zu erh alten ist. Deshalb
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wird von vers chiedener Seite auch eine Intervention zur Senkung des
Benzinpreises verlangt. Kleine Unternehmer verlangen mit Nachdruck eine
Senku ng der S teuer au f Dieseltreib stoff, um nicht in den wirts cha ftliche n Ru in
getrieben zu werden.
Seit 1.1.1999 ist in Südtirol die Kraftfah rzeugste uer eine L andes abgab e. Im
Haushalt 2000 des Landes sind an Einnahmen für die Kraftfahrzeugsteuer 71
Milliarden Lire vorgesehen. Dies sind rund 1 % des Landeshaushaltes. Für
die Kraftfahrzeughaftversicherungssteuer hebt das Land rund 20 Milliarden
Lire ein und die Zuweisungen des Staates für die Fabrikationssteuer auf
Benzin, Öle und Gas s ind mit run d 300 M illiarden Lire ve ransch lagt. Dazu
komme n die Zuweisungen für die Meh rwertsteuer.
Dies vorausgesetzt und festgestellt, dass für die Bürger unseres Landes eine
steuerlich e Entlastu ng erford erlich ist,
nach Einsichtnahme in das Landesg esetz vo m 11. A ugust 1 998, Nr . 9 (Art. 8
Abs. 1 und 2);
nach Einsichtnahme in die Durchführungsverordnung vom 14. Dezember
1998, Nr. 6002 (Art. 4);
nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 27. Dezember 1997, Nr. 449 (Art. 17
Abs. 16);
nach Einsichtnahme in das Legislativdekret vom 30. Dezember 1992, Nr. 504
(Art. 24 Abs.1)
verpflichtet
DER SÜDTIROLER LANDTAG
die Landesregierung
ein Gesetz vorzulegen, mit welchem die Kraftfahrzeugsteuer zum frühest
möglichen Zeitpunkt auf das niedrigst mögliche Ausmaß reduziert wird.
---------Alcuni giorni fa il governo francese ha prospettato l’abolizione della tassa
automobilistica. Il presidente dell’ACI Franco Lucchesi ha chiesto l’abolizione
di questa tassa anche in Italia.
Di fatto l’automobile è generalmente considerata l’oggetto p iù tassato e
l’automobilista una “mucca da mungere”. Oltre alla tassa automobilistica l’automob ilista paga tasse sulla benzina e sulle gomme, sui lubrificanti e sui pezzi
di ricambio, all’atto dell’acquisto e della vendita, sull’assicurazione e quando
utilizza l’autostrada ecc.
Da tempo per molte famiglie e single l’automobile non è più un bene di lusso,
bensì un mezzo necessario per il lavoro e il tempo libero.
In un anno i prezzi della benzina sono saliti in un modo insostenibile, per cui
vanno adot tate d ebite cont rom isure . Per q ues to mo tivo d a più parti si chiede
anche un inte rven to ch e por ti ad un a ridu zione del prezzo della benzina.
Picc oli impren ditori chiedono con forza un taglio delle tasse sul gasolio per
autotrazione per non finire sul lastrico.
Dal 1/ genn aio 1999 in Alto Adige la tassa automobilistica è una tassa
provinciale. Nel bilancio provinciale per l’anno 2000 grazie a questa tassa è
previsto un introito di 71 miliardi di lire, il che corrisponde a circa l’1% del
bilanc io provinciale. Per la tassa sull’assicurazione RCA la Provincia incassa
ca. 20 miliardi di lire ed è prevista una devoluzione di ca. 300 miliardi di lire da
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parte dello Stato per l’imposta di fabbricazione su benzina, oli e gas, a cui va
ad aggiungersi la devoluzione del gettito per l’IVA.
Ciò premesso e constatato che è nec ess ario u no sg ravio fisca le per gli
abitanti della nostra provincia,
vista la legge provinciale 11 agosto 1998, n. 9 (art. 8, commi 1 e 2);
visto il regolamento di esecuzione del 14 dicembre 1998, n. 6002 (art. 4);
vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449 (art. 17, comm a 16);
visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 (art. 24, comma 1)
IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
impegna
la Giu nta p rovin ciale
a presentare una legge con c ui ridurre al più pre sto e quan to più poss ibile la
tassa automobilistica.
Herr Abgeordneter Leitner, Sie haben das Wort für die Erläuterung, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Ich möchte jetzt schon
erklären, dass, wenn dieser Antrag angenom men wird, der Be schlußan trag Nr. 3
zurückgezogen wird, weil beides sicherlich zu viel des Guten an Einsparungen wäre,
ansonsten nicht. Den einen oder anderen Beschlußantrag kann man annehmen, um den
Bürger steuerlich z u entlasten.
Ich darf bei dieser Gelegenheit Bezug nehmen auf das Vorwort des Landeshauptmannes in der Zeitschrift "Das Land Südtirol" in der Ausgabe vom November, wo er
schreibt: "Ein Landtagsa bgeordneter der O pposition hat im Südtiroler Landtag einen
Beschlussantrag eingebracht, in dem er fordert, dass in Südtirol die sogenannte
Kraftfahrzeugsteuer, die seit 1999 eine Landessteuer ist, ab 2001 a bgeschafft wird. D ie
Forderung nach Abschaffung von Steuern ist sehr volksnah und jene Parteienvertreter, die
keine Regierungsverantwortung tragen, müssen da mit nicht gerade ste hen wie die dam it
verminderten Einnahmen des Landes wieder ausgeglichen werden, d.h. wie das Loch, das
bei den A usgaben d a ist, gestopft werden kann."
Also, man bekommt wieder einmal den Vorwurf von Populismus. Der Landeshauptmann hätte ruhig den Nam en nennen können. Ich habe damit kein Problem und ich
kann es auch begründ en. Wir haben in d en vergangene n Monaten me hrere Anträge hier
gehabt, die eine Reduzierung des Benzinpreises zum Inhalt hatten. Ich weiß, dass es hier
auch Stim men geben wird, die sagen, dass man das Auto nicht genug besteue rn kann.
Es geht aber darum, dass man dem Bürger, für den das Auto nicht ein Luxusartikel ist, der das Auto auch braucht, eine Erleic hterung bringt. Wenn in Frankreich die
Kraftfahrzeugsteuer abgeschafft worden ist, dann werden sich auch die Franzosen etwas
dabei gedacht haben. Wenn in Italien die Forderung nach Abschaffung immer lauter wird,
dann we rden auch diese sic h dabei etw as denken.
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Ich zitiere den Landeshauptmannstellvertreter Di Puppo, der in einem Interview
mit der "Südtiroler Tageszeitung", wo auf diese Haushaltskürzungen Bezug genommen
wurde, u.a. sagt, da ss es we niger Geld gibt. Als Summe wurde damals auf 200 Milliarden
spekuliert, wenn nicht mehr. Dann sagt er wortwörtlich: "Sollte sich zudem noch der
Vorschlag durchsetzen, dass man die Autosteuer abschafft, dann würden wir w eitere 78
Milliarden Lire w eniger einnehme n." Das heißt, in Italien wird auch darüb er diskutiert die
Autosteuer abzuschaffen.
Wir können die Autosteuer nicht abschaffen. Wir können sie aber um 10% reduzieren. Dies steht den Regionen bzw. auch den autonomen Provinzen zu. Ich möchte bei
dieser Gelegenheit erinnern, dass die Region Emilia Romagna den 10%igen Zuschlag
zurückgenommen hat, d.h. derzeit haben wir die Möglichkeit, die staatlichen Sätze um
10% zu vermindern oder um 10% zu erhöhen. Wir ha ben die staatlichen S ätze angew andt.
Wir könnten 10% zurückgehen. Die Emilia Romagna ha t 10% mehr eingehoben, geht jetzt
aber auf die normalen Tarife zurück.
Das heißt, die Diskussion findet nicht nur in Südtirol statt, sondern auch in
anderen Regionen Italiens, sie findet ab er auch in Deutsch land statt. D ort gibt es die
Ökosteuer beispielsweise. Man hat darauf hingewiesen, dass die Ökosteuer auch nicht
mehr zu dem Zweck verwendet wird, für den sie eigentlich vorgesehen war, d.h. zum
Schutz der Umwelt. Die Ökosteuer wird in Deutschland für die Zahlung der Renten
verwendet.
Auf der einen Seite möchte man die Umw elt schonen, auf der anderen Seite
möchte man mehr Geld für die Renten, d.h. regelrecht animieren zu fahren. Da muss der
Staat eine Freude hab en, wenn die Leute mehr fahren. Das ist Stumpfsinn sondergleichen.
Wir haben diese Ökosteuer noch nicht, aber man sieht, zu was Politiker alles fähig sind,
wenn es darum geht, mehr Geld ein zutreiben. Natürlich muss ma n sparen. D as sagt auch
Herr Di Puppo, der fortfäh rt: "Aus all diesen Gründe n habe ich erklärt, dass man eine rseits
die Ansprüche zurückschraubt und andererseits e inen konkreten Plan entwickelt, die
laufenden Ausgaben zu senken."
Wo, bitte, ist dieser konkrete Plan, wie die laufenden Ausgaben gesenkt werden
sollen? Wenn man diese 70 Milliarden Lire weniger im Haushalt einnim mt, kann man sie
auch nicht ausgeben, aber man hat sie dem Bürger auch nicht genommen. Man hat diese
Gelder dem Bürger auch nicht aus der Tasche gezogen, infolgedessen braucht man sie ihm
dann auch nicht zurückzugeben. Das ist in diesem Fall nur ein Teufelskreis. Hier könnte
man ohne weiteres mit dieser Maßnahme die einzelnen Bürger entlasten. Es gäbe auch
andere Formen. Ich mache diesen Vorschlag, es ginge aber auch über die IRAP, wo eine
1%ige Verminderung, die auch möglich ist, in etwa den gleichen Effekt haben würde,
wobei be i dieser Ste uer viel mehr Leute in den Ge nuss kommen würden.
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Ich möchte nur eine Statistik dem Land zur Kenntnis bringen, welche
Auswirkungen die Steuererhöhungen bei Benzin hatten, dass pro Haushalt 870.000 Lire
mehr zu Buche schlagen durch die Preiserhöhung der letzten 18 Monate. Das ist für eine
Familie nicht we nig. Pro Kopf 320.000 L ire in Südtirol. Das w urde vom WIF I errechnet.
Ich schlage in diesem Beschlussantrag vor, dass man ein Gesetz vorlegt - das
muss das geltende Gesetz natürlich abändern -, mit welchem die Kraftfahrzeugsteuer zum
frühestmöglichen Zeitpunkt auf das niedrigstmögliche Ausmaß reduziert wird. Das heißt
eine 10%ige Senkung. Das Gesetz muss innerhalb 31. Oktober 2001 gemacht werden,
damit es 2002 wirksam wird. Die Land esregierung hat Z eit genug und ich brauc he mir
auch keine Sorgen zu machen, wo man bei den entsprech enden Haush altsgebieten streicht,
weil das erst im Jahre 2002 greifen würde.
Deshalb hat die Landesregierung alle Zeit der Welt, sich mit diesem Beschluss,
sofern er durchgeht, auseinanderzusetzen um ihn auch dann in die Tat umzusetzen. Es
geht mir nicht darum, das Auto in den Mittelpunkt zu stellen. Im Mittelpunkt steht das
Ersparnis für den Bürger. Irgendwo müssen wir den Steuerdruck w egnehmen. Das Land
hat nur zwei große Steuern, das ist die IRAP und die Autosteuer. Andere Möglichkeiten
zum Selbergestalten ha ben wir nicht, we nn wir nicht endlich m ehr Druck ma chen in
Richtung S teuer- und Finanzhoheit, aber hier hört ma n herzlich wenig.
Es steht zwar in der Regierungserklärung des Landeshauptmannes drinnen.
Wenn man dann in einer Nachfrage nachfragt, was geschehen ist, dann antwortet der
Landeshauptmannstellvertreter und gibt eine Antwort, die keine Antwort ist. Hier ist also
nichts geta n worden , seit diese Regierung im Am t ist.
Die Steuerhoheit oder die Mehrzuständigkeiten werden kommen, nicht, weil es
die Landesregierung will, sondern weil der Staat sie will. Wir und andere, die seit Jahren
die Steuer- und Finanzhoheit verlangen, haben erfahren müssen, dass die entsprechenden
Anträge niedergestimmt werden. Selber ist man nicht in der Lage etwas zu tun. Man hat
sich in der Zwische nzeit durchgerungen, sie als Ziel zu erkläre n, und zwar, wie gesagt in
der Regierungserklärung des Landeshauptmannes. Man spielt immer noch lieber den
Nikolaus als den Krampus. Solange man dazu nicht gezwungen wird, wird man es nicht
machen.
Aus diesen Gründen ersuche ich, dass man diesem B eschlußantrag zustimmt.
Sollte er eine Mehrheit erhalten, werde ich den Beschlußantrag Nr. 3, betreffend der
Reduzierung der IRAP, zurücknehmen, weil beides wä re sicherlich zu viel des Guten,
aber eine Maßnahme ist verkraftbar. Man muss sich dran machen, die erforderlichen
Einsparungspotentia le auszus chöpfen.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at Frau A bgeordnete Kury, bitte.
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KURY (GAF-GVA): Danke, Herr Präsident. Lieber Herr Leitner, ich hoffe,
dass Sie meine Wortme ldung nicht s o interpretieren, dass ich gerne Krampus spiele. Das
soll nicht die Absicht sein. Allerdings hatten wir zu diesem Thema schon öfter
Meinungsverschiedenheiten und natürlich werde ich auch diesmal nicht für diesen Antrag
stimmen.
Bis zum 10. Oktober 2001 müsste der entsprechende Gesetze sentwurf wahrscheinlich vom Landtag ge nehmigt sein. Ich m öchte Ihnen wide rsprechen, we nn Sie
sagen, dass wir sehr viel Zeit haben, nachdem sich absehen lässt, dass doch sehr lange Zeit
die Behandlung des Haushaltes für 2001 in Anspruch nehmen wird. Ich habe zu dieser
Äußerung Bedenken. Die Landesregierung könnte es eventuell rechtzeitig schaffen, aber
ob es der Landtag s chafft, da habe ich meine Zwe ifel, weil wir wissen, dass die
Diskussionen seit neuestem sehr ausführlich gef ührt werd en.
Die Steuerhoheit der Gemeinden haben Sie reduziert auf IRAP und Kraftfahrzeugsteuer und Benzinpreis. Es gibt noch eine dritte Möglichkeit, die ICI heißt. Ich
würde eine Lanze dafür brechen mit dieser ICI anders umzuge hen, vorallem ange sichts
der Reform des Katasterwesens. Einige Gemeinden sind daran dieses Kataster zu
reformieren. Es wäre tatsächlich möglich, diese ICI sehr differenziert einzuheben, z.B. je
nachdem, in welcher Lage sich bestimmte Wohnungen befinden, welche Ausstattung
bestimmte Wohnungen haben. Ich möchte nicht prinzipiell der Erhöhung der ICI das Wort
reden, aber differenziert anheben, ja. Wer es sich leisten kann, soll die ICI zahlen.
Erstwohnungen, die keine Luxuswohnungen sind, bin ich nach wie vor der Meinung,
sollten befreit sein. Allerdings braucht es auch ein Instrument zu erfassen, wann
Wohnungen Luxuswohnungen sind. Diese Instrumentarien haben uns bis jetzt gefeh lt.
Herr Leitner, Sie sagen, dass viele Bürger das Auto brauchen. Ich glaube, dass
dieser generelle Nachlass einer Steuer tatsächlich dem A uto das Wort rede n würde, weil
es auch den begüterten bzw . den mittelmäßig beg üterten Leuten die Möglichkeit gibt,
mehr auf das Auto zurückzugreifen.
Ich glaube, es ist einfach eine anachronistische Haltung heutzutage Maßnahmen
zu ergreifen, die dem Auto zugute kommen und dann logischerwe ise indirekt den Verkehr
anheizen. Sehr wohl wäre ich Ihrer Meinung, jenen Menschen zu helfen, die aus sozialen
Gründen das Auto brauc hen, weil sie sonst nic ht zu ihrem Arbeitsplatz kommen , und die
parallel da zu nachw eisen können, dass sie in einer sozial sc hwache n Situation sind.
Ich schlage eine strikte Sozialmaßnahme vor. Die Diskussion zur Entfernungszulage in Österreich läss t grüßen. Es gibt eine heftige Diskussion darübe r. Ich bin
einverstanden mit Sozialmaßnahmen für jene Leute, die erstens nachweisen, dass sie das
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Auto brauchen, und zweitens nachweisen, daß sie eine Unterstützung notwendig haben.
Dann schon, aber nicht generell ohne Differenzierung, weil damit logischerweise der
Verkehr angeheizt wird.
Ich möchte das Argument ins Feld führen, dass wir rein notwendigerweise von
Erdöl und fossilen Energieträgern wegkommen müssen. E s ist eine Frage der Zeit, wie
lange der Vorrat reicht. Die Verteilungskämpfe haben schon begonnen. Es wä re,
unabhängig von grünen Gedanken, ein Akt der Verantwortun g, wenn wir alle jene
Technologien vorantreiben wü rden, die das mit Benzin angetriebene Auto ersetzen
könnten.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Pöder, bitte.
PÖDER (UFS): Danke, Herr Präsident. Die Kraftfahrzeugsteuer war genau vor
einem Jahr auch G egenstand de r Diskussion. Wir haben damals mit eine m
Abänderungsantrag zu einem Artikel des Finanzgesetzes eine 10%ige Reduzierung
verlangt. Das ist das H öchstausmaß, da s man verlangen kann. Wir sind auch in diesem
Jahr wieder der Meinung, dass diese Kraftfahrzeugsteuer gesenkt werden müsste. Es ist
die höchste im Vergleich mit anderen europäischen Ländern, Bundeslände rn und
Regionen und dergleichen.
Wenn wir das mit Deutschland vergleichen, Herr Landesrat, dann zahlen wir für
einen mittleren Kleinwagen gleich viel Kraftfahrzeugsteuer wie in Deutschland für einen
Porsche Boxter mit 225 PS. Das ist durch nichts zu rechtfertigen, weil auch in
Deutschland nicht unbedingt die Benzinsteuer höher ist und auch die Versicherungspräm ien und dergleichen nicht unbedingt höher sind.
Wir reden nicht von den anderen Regionen auf Staatseb ene, denn das ha t uns
nicht zu interessieren in diesem Zusammenhang, denn wir beschließen die Kraftfahrzeugsteuer. Der Staat hat lediglich die Rahmenbedingungen vorgeschrieben und hat
angeordnet, dass es eine Landeskraftfahrzeugsteuer geben muss. Wir können sie nicht
abschaffen. Das ist im Ge setz klar gerege lt, aber wir können sie in einem Ausmaß von
10% nach oben oder unten ändern.
Es ist durch nichts zu rec htfertigen, warum wir als mitteleuropäisches, als
kleines, aber mitteleuropäisches Land e ine derart hohe K raftfahrzeugsteue r haben. Wir
können auf 10% dieser Kraftfahrzeugsteuer verzichten. Herr Landesrat, Sie haben gezeigt,
dass Sie mit etwas weniger Geld im Haushalt durchaus umgehen können. Es sind noch
Möglichkeiten da. Wir haben doch einen recht beachtlichen Überschuss in diesem
Haushalt. Wir haben noch Möglichkeiten der Kürzungen, z.B. bei den laufenden
Sanitätsausgaben u nd dergleic hen.
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Wir haben im Laufe dieses Jahres erlebt, dass durch eine sehr eigenartige
Weltmarktlage die Ölpreise nac h oben geschne llt sind und dann in der Folge auch die
Benzinpreise ins Unermessliche gestiegen sind. Völlig unlogisch, muss man dazu sagen,
aber dafür kann in diesem Fall die Landesregierung nichts. Völlig unlogisch sind die
Benzinpreise nach oben gegangen, weil die Weltmarktpreiserhöhungen für das Erdöl
keinerlei unmittelbare Auswirkungen auf die einzelnen Produktionsfirmen für Treibstoff
haben.
Wenn auf dem Weltmarktpreis die Ölpreise steigen, dann hat das keinerlei Auswirkung oder dürfte das keinerlei Auswirkungen für die Betriebe haben, die Treibstoff
herstellen, weil diese Reserve n haben, die sie zu b illigeren Preisen angekauft haben, die
sie lange bevor die Preise steigen o der gestiegen sind, a ngekauft haben, R eserven, die ein
Jahr ausreichen w ürden, ohne , dass diese Betrieb e neues E rdöl ankau fen müssten.
Also, was tut z.B. die SHELL in Italien, um von italienischen Benzinanbietern
reden? Sie nutzt die Weltmarktlage aus und missbraucht sie, um die Benzinpreise zu
erhöhen. Dafür kann in diesem Fall die Landesregierung nichts, aber sie profitiert davon,
denn durch die höheren Benzinpreise werden natürlich auch die Steuereinkommen des
Landes höher, und das La nd hat durch die Benzinpreiserhöhungen in diesem Jahr pro Liter
300 Lire mehr eingenommen. Weil diese Treibstoffsteuern zu 90% wieder an das Land
zurückgehen, hat das Land im Jahr 2000 300 Lire pro Liter mehr eingenommen und dieses
Geld sollten wir wenigste ns teilweise den B ürgern wieder z urückgeben. Da s könnten wir
durch die S enkung einer Kraftfahrzeugsteuer. D as wäre durchaus anständig.
Das sind Gelder und waren Gelder, mit denen man nicht rechnen konnte, auch
nicht durfte zu Beginn des letzten Jahres und die infolgedessen auch nicht eingeplant
wurden. Wir könnten hier reagieren auf die gesamte Entwicklung, dass wir uns nicht
mitschuldig machen an diesen Benzinpreiserhöhungen, die letztlich jeder Familie 800.000
Lire weniger zukommen lassen. Wir dürfen uns da nicht mitschuldig machen. Wir müssen
da reagieren und den Menschen etwas zurückgeben. Es bleiben von den 300 Lire immer
noch 200 L ire übrig, w enn wir hier nur eine 10%ige B enzinpreissenkung machen .
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Minniti, bitte.
MINNITI (AN): Grazie, signor Pre sidente. Devo fare amm enda nei confronti
dei miei colleghi perché, nel proporre all'interno degli ordini del giorno n. 2 e n. 3 due
validi aspetti, non abbiamo pensato di proporre anche la riduzione dell'ICI. E' vero che
non riguarda la Giunta provinciale, ma è da anni che Alleanza Nazionale sostiene come
nel suo copioso bilancio la Provincia avrebbe potuto individuare qualche miliardo da
assegnare ai Comuni qualora questi dovessero rinu nciare all'imposta c omunale sugli
- 75 -
immobili. Questo lo dico perché per la Provincia rinunciare a dieci miliardi da assegnare
ai Comuni avrebb e rappresentato un granellino di sabbia. A bbiamo rinunciato a cinquanta
miliardi per l'edilizia, quindi si poteva rinunciare anche a dieci miliardi per l'ICI. Quindi
sotto questo aspetto devo fare ammen da, ciò non toglie però che si ha comunque il tempo
di proporre una cosa del genere, non sotto forma di ordine del giorno, visto che non se ne
possono più presenta re, ma come even tuale emendame nto ad un articolo della legge.
Detto ciò, politicamente devo riconoscere la validità del docume nto presentato
dal collega Leitner, riguardante la riduzione della tassa automobilistica, che è solo uno dei
tanti aspetti che vanno ad incidere in m aniera gravosa s ulle tasche di ogni con tribuente
appartenente ad ogni gruppo linguistico. L'abolizione della tassa automobilistica per i
motivi indicati dal collega Leitner, ma anche per quelli citati dai colleghi Pöder e Kury,
potrebbe a ndare incontro ad un alleggerim ento dell'onere per la popolazione altoate sina.
La nostra Provincia anche in questi giorni ha dichiarato, quasi per volere mettere
le mani avanti, che non è vero che è finito il periodo delle vacche grasse, e io al riguardo
ho sostenuto: "Speriamo non inizi il periodo delle mucche pazze". Questo significa che ci
sono comunque i fondi necessari, e quindi ci potrebbe es sere lo sforzo ulteriore da parte
della Giunta provinciale nel rinunciare alla qu ota indicata dal cons igliere Leitner, e che io
prendo per buona, in quanto il collega è molto serio e crede pienamente in tutto quello che
fa.
Per la Provincia rinunciare a 71 miliardi di lire non è un dramma. Magari ci
saranno meno soldi per l'agricoltura, per l'artigianato o per il commercio, ma questi soldi è
come se venissero reinvestiti nella cittadinanza. P ossiamo anche togliere a certi settori
professionali, ma di fatto andiamo a portare una certa ricchezza all'interno di famiglie che
oggi hanno l'automobile non per sfizio o per ricchezza, bensì per necessità, per esigenza,
anche per il lavoro. L'auto è diventato un mezzo come il televisore, anche se più caro. La
Provincia potrebbe pertanto andare in questa direzione intervenendo per attivarsi affinchè
si possa presentare nel più breve tempo possibile questa legge in modo che la tassa
automobilistica poss a effettiva mente es sere ridotta , se non del tutto elimina ta.
PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente.
Cari colleghi, mi vengono in m ente tutte le campa gne pubblicitarie, elettorali o meno, dei
gruppi politici dominanti in questa provincia nei confronti di uno Stato italiano incapace di
tassare e di creare una giusta distribuzione nella raccolta delle tasse, nei confronti di uno
Stato italiano capace solamente di aumentare il prezzo della benzina se succede una
alluvione, e nei confronti di uno Stato italiano che negli ultimi qua rant'anni ha governa to
- 76 -
con la sovrattassa sugli olii ca rburanti, sul gasolio e sugli olii minerali destinati ai mezzi
per autotrazione. Ebbe ne, nel momento in c ui alla Provincia viene data la possibilità di
gestire autonomamente il discorso per il quale ha criticato lo Stato fino a ieri, e ha fatto
bene, cosa fa? Non fa nulla. Fa esattamente quello che ha fatto lo Stato che lei ha criticato
per tutta la v ita, e allora francam ente non c i siamo.
L'ordine del giorno del collega Leitner pone veramente in evidenza il poco
credito che si può dare a questa istituzione nel momento in cui prende le distanze dallo
Stato su questi temi, e poi quando ha lei la competenza in materia per creare una legge più
equa, non lo fa, anzi, sfrutta le ingiustizie dello Stato, vessa torio da un punto di vista
fiscale, per dire: "Lo fa lo Stato, lo facciamo anche noi". Ecco dove sta la realtà di una
situazione che non pu ò nemme no essere posta in discussione, se non in quest'ottica.
Il collega Leitner parla di tassa automobilistica, ma si potrebbe parlare anche di
benzina, di gasolio per autotrazione e, ancora di più, di gasolio pe r il riscaldamento, ch e in
Austria costa 400 lire al litro e in Italia quasi 2.000 lire. Siamo arrivati all'assurdo che i
beni necessari, come il riscaldamento nelle zone di montagna, vedi Alto Adige, debbano
sottostare a dei prezzi che non sono fiscali, ma speculativi. Si specula cioè sulle necessità
primarie del popolo. Attorno a qu esta speculazione, certamente creata da leggi na zionali,
la Provincia potrebbe porvi mano, ma non lo fa.
Su questo tema avevo sollecitato anche la possibilità di creare la situazione che
esiste in Austria e che s econdo me è la più intelligente da un punto di vista fiscale.
Prevede infatti la possibilità di avere più macchine, ma con una targa sola che corrisponde
ad una tassa di circolazione. Uno paga pertanto la tassa di circolazione per la macchina
con più cavalli fiscali tra quelle in suo possesso. Può così avere due macchine in garage,
ma adoperare una targa sola e pagare una sola tassa. Questo oltre ad essere un serio
risparmio, sarebbe pure una seria incentivazione industriale, darebbe cioè la possibilità
alle fabbriche automobilistiche di vendere più macchine e quindi di rendere il mercato più
consapevole di questa ricchezza che non intasa le strade, perché da l momento che io
viaggio con una macchina, l'altra la ho in garage. Venderei quindi più macchine, aiuterei
l 'economia e l a r i c c h e z za d i t u t ta l a p o p o l a z i o n e s e n z a c r e a r e s m o g e ,
contemporaneamente, altre situazioni negative, perché se ne uso una, non uso l'altra.
Questa logica austriaca, che gran parte del mondo sudtirolese cerca di copiare,
evidentemente non entra però nella logica locale. Conviene rimanere arroccati sull e
posizioni nazionali italiane che sono quelle più convenienti e più vessatorie nei confronti
del cittadino.
Questo sistema politico penso sia disastroso e che questa situazione di critica nei
confronti della tassazione nazionale sia altamente incoerente, visto che la Provincia,
essendo autonoma in questa direzione e potendo legiferare, quindi essere più intelligente
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dello Stato italiano, non fa altro che p erseguire gli stessi dise gni. Di fatto questa situazione
evidenzia la limitata intelligenza che ha sempre dimostrato chi è seduto sulla poltrona,
l'incapacità di analisi e la totale manca nza di fantasia ne l gestire la cosa con più oculatezza
e capacità di interpretare al meglio le esigenze della gente. Tutte queste mancanze le
conoscevamo già da prima. Abbiamo solo avuto ulteriore dimostrazione del fatto che si
persiste su una incoerenza del tutto inaccettabile e che rimane demagogica, come le
chiacchiere di chi dice di cambiare e poi non cambia mai nulla. Q uesto, a meno che la
maggioranza non dimostri in quest'aula la voglia di votare questo ordine del giorno che di
fatto non è impegnativo p iù di tanto, in effetti dice solo che si impegna la Giunta a
presentare una legge con la quale ridurre al più pres to e quanto più possibile la tassa
automobilistica. E' pertanto un campo che lascia aperto tutti gli spazi, basta solamente uno
sforzo di fantasia da parte dell'assessore competente per trovare quali sono le forme che
possano ridurre al più presto e qu anto più pos sibile questa tassa.
Collega Leitner, la Sua richie sta resterà però inevasa, perché il mondo di ignavi
che ci circonda in quest'aula è talmente ampliato che non riuscirà a percepire nemmeno
minimamente la sensibilità del Suo discorso. Di questo me ne dispiaccio, ma il Suo
destino è uguale al m io. Grazie .
PRÄSIDENT: Danke. Es ist ein Abänderungsantrag eingegangen von den
Abgeordneten Klotz und Pöder
"Im beschließenden Teil sollen folgende Wörter vorangestellt werden “innerhalb der vorgesehenen Frist.”"
"Alla parte deliberativa vengono inserite dopo le parole “a pres entare” le
seguenti parole: “entro il termin e previsto”".
Frau Abgeordnete Klotz hat das Wort für die Erläuterung. Nachher hat der
Abgeord nete Willeit das W ort zu diesem Antrag und zum gesamte n.
Frau Abgeordnete Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): Es geht hier um eine Präzisierung, Kolleginnen und Kollegen.
Es soll ein Termin festgelegt werden und zwar hat der Einbringer in seiner Darlegung
gesagt, dass das Gesetz die Termine mehr oder weniger vorgibt. Wenn es so steht, dass
der Südtiroler Landtag die Landesregierung verpflichtet ein Gesetz vorzulegen, mit
welchem die Kraftfahrzeugsteuer z um frühest möglichen Zeitpunkt auf das
niedrigstmögliche Ausmaß reduziert wird, so habe ich Sorge, dass das missverstanden
wird, und dass man den frühestmöglichen Zeitpunkt auch erst im nächsten Jahr für
möglich hä lt. Wesha lb ich gesa gt hätte "inn erhalb der vorgegebenen Frist".
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Das heißt, wenn das Gesetz sagt innerhalb 10. Oktober muss wenn schon die
Vorlage der Landesregierung mit dem Beschluss des Landtages erfolgen, dass dann diese
Frist auch angew andt wird und, dass d iese Frist gemeint ist. Es hat schon mein Kollege
Pöder begründet, weshalb es nach unserer Überzeugung notwendig ist, eine solche
Maßnah me vorzu sehen. Es wäre längst an der Zeit.
Wir haben die letzten Wochen herauf seit ungefähr mehr als einem Jahr eine
Benzinerhöhung nach der anderen gehabt, jetzt wieder eine kleine Senkung bei zwei, drei
Firmen und Tankstellentype n. Es soll ja insgesamt eine Erleichterung für die Steuerzahler
getroffen werden. Deshalb ist es unseres Erachtens notwendig, hier mit entsprechender
Entschlusskraft vorzugehen. Die Landesregieru ng soll diese Maßnah me endlic h
durchziehen. Wir erinnern uns an die Antworten des Landesrates Di Puppo auch auf
unseren Beschlussantrag betreffend Verzicht auf zumindest einen Teil der Steuern, die das
Land dafür zurück bekommt, aus den Benzinpreisen. Es sind ja auch neun Zehntel der
Steuern. Den allergrößten Teil machen die Steuern aus in diesem Zusamm enhang.
Vor einem Jahr war die Landesregierung noch in keiner Weise bereit, obwohl es
uns andere sogenannte Grenzregionen vorgemacht haben, diesbezüglich auf die
Steuereinhebung zu verzichten bzw. der Bevölkerung eine Erleichterung zu geben und
eine Senkung des B enzinpreises vorz unehmen. Da s ist etwas anderes. Es geht hie r um die
Kraftfahrzeugsteuer. Alles in allem geht es immer um die selben Steuerg elder, die die
Bürger belasten, die sich au swirken bis zum Schluss auf das Haushaltsgeld der Familien
insgesam t.
Deswegen sind wir der Meinung, der Auftrag soll nicht so missverstanden
werden, dass dieser Termin vielleicht nächstes Jahr oder übernächstes Jahr ins Auge
gefasst wird, sondern innerhalb der vorgegebenen Frist und selbstverständlich für das
kommende Jahr 2001. Denn für das heurige Jahr wäre es sowieso schon zu spät. Das
brauchen wir nicht extra festhalten. So sind wir der Meinung, wenn der Einbringer
einverstanden ist, dass wir diese kleine P räzisierung vornehm en.
PRÄSIDENT: Danke. Es ist jetz t 17.30 Uhr. So wie von der Tagesordnung
vorgesehen, darf ich die Sitzung bis 19.00 Uhr unterbrechen. Wir fahren um 19.00 Uhr mit
den Arbeiten fort. Ich darf alle Damen und Herren Abgeordneten so wie angekündigt zu
einer klein en und sch lichten W eihnachts feier einla den.
ORE 17.30 UHR
---------ORE 19.01 UHR
- 79 -
(Namensaufruf - Appello nominale)
PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE:
Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON
VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN:
PRESIDENTE: La seduta riprende. Proseguiamo con la trattazione dell'ordine
del giorno n. 2. La discussione è sull'emendamento che è stato accetta to.
La parola al consiglie re Leitner sull'ordine dei lavori, prego.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Nachdem es hier mehrere Abänderungsanträge
gibt, wie ich gehört habe und ich nichts dagegen habe, dass de r beschließende T eil
verbessert wird, möchte ich ersuchen, dass man fünf Minuten Zeit gibt, um den
beschließenden Teil klarer zu formulieren bzw., dass man den Termin genau hineinschreibt, nachdem das geltende G esetz festschre ibt, dass innerhalb 31. O ktober ein Gese tz
gemacht werden muss, also innerhalb der vorgegebenen Frist. Das heißt, die vorgegebene
Frist wäre der 31. O ktober, nur v ersteht man nicht w elches Ja hres.
Ich habe es so verstanden, daß das Gesetz innerhalb 31. Oktober 2001 verabschiedet werden muß, damit es 2002 wirk sam werde . Wir haben hier einen Haushalt zu
genehmigen für das Jahr 2001 und für den Dreijahreszeitraum 2001-2003. Ich habe aber
nichts dagegen. Ich möchte nur nicht, dass man hinterher sagt, man habe das hier nicht
genau verstanden. A nsonsten geht mir der Antrag d er Kolleg in Klotz sc hon in Ordnung.
PRESIDENTE: Concedo 5 minuti di s ospensione.
ORE 19.03 UHR
----------ORE 19.17 UHR
PRESIDENTE: E' stato consegnato un emendamento e stiamo vedendo se
riusciamo a tradurlo velocem ente.
Sospendiamo la seduta ancora per cinque minuti perché stanno arrivando gli
emendamenti tradotti.
ORE 19.18 UHR
----------ORE 19.23 UHR
- 80 -
PRESIDENTE: Visto che c'è un certo ritardo, do lettura dell'ordine del giorno
n. 3. Quando poi arrivano gli emendame nti tradotti, torniamo all'ordine del giorno n. 2.
La parola al consiglie re Leitner sull'ordine dei lavori, prego.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Frau Präsidentin, sollte der Tagesordnungspunkt angenommen werden, ziehe ich Tagesordnungspunkt 3 zurück.
PRESIDENTE: Va bene, allora do lettura dell'ordine del giorno n. 4.
Beschlussantrag (Tagesordnung) Nr. 4, eingebracht von den Abg.en Pöder und
Klotz, betreffend unabhängiges Fachpersonal für SMG-Führung.
Ordine del giorno n. 4, presentato dai cons iglieri Pöder e Klotz, c oncernente
personale qualificato indipendente nella dirigenza della società Alto Adige Marketing.
Die Südtiroler Marketing Gesellschaft hat umfangreiche Aufgaben zu be wältigen. Mit dem Haushaltsvoranschlag für das Jahr 2001 sollen neuerlich fast
14 Milliarden Lire für die SMG bereitgestellt werden.
Die SMG hat in den vergangenen Monaten vor allem durch personalpolitische
Probleme Sch lagzeilen gemacht. Die Mitarbeiter haben jedoch ungeachtet
der Probleme in der SMG -Führung versuc ht, ihrem Auftrag gerecht zu
werden.
Ein vernünftiges Mark eting kon zept k ann jedoc h nur unte r ein er fachlich
versierten und ko mpak ten Füh rung ers tellt und durchgeführt werden. Das
Land Südtirol ist m it wesentlichem Anteil an der SMG be teiligt, laut
LAND ESG ESET Z vom 11. Aug ust 199 8, Nr. 8 m it 50 Prozen t.
Dies vo rausge schick t,
faßt
DER SÜDTIROLER LANDTAG
folgenden Beschluß:
Die Lande sregieru ng wird b eauftr agt, bei der B ese tzung von le itend en P ositionen in der Direktion bzw. Geschäftsführung in der Südtiroler M arketing
Gese llschaft der Erne nnung bzw . Anstellung von Personen nur dann
zuzustimmen, wenn es sich um Personen handelt, welche hervorragende
Kenntnisse und Erfahrungen im Marketingbereich aufweisen können und
welche keinerlei Funktionärstätigkeit in Parteien ausüben oder in Vorständen
bzw. in der Geschäftsführung von Verbänden und Verbandsorganisationen
tätig sind.
- 81 -
Auch bei der Besetzung des Verwaltungsrates wird die Landesregierung
beauftra gt, nur der Ernennung von Personen zuzustimmen, welche über
ausreichende Kenntnisse im Marketingbereich verfügen.
---------La società “Alto Adige Marketing” deve svolgere tutta una serie di com piti. Nel
bilanc io di previsione 2001 è previsto lo stanziamento di quasi 14 miliardi di
lire a favore di tale società.
Nei mesi scorsi la società “Alto Adige Marketing” ha fatto no tizia soprattutto
per i prob lemi c on i pr opri c ollabo rator i, i quali, nono stan te le diffico ltà a live llo
dirige nziale , han no se mpr e cer cato di ade mpie re ai p ropr i com piti.
Ora, è poss ibile elaborar e e attuare un a stra tegia di ma rketin g sen sata solo
se si disp one di una dirige nza c apa ce e u nita. L a legg e pro vinc iale 11 agosto
1998, n. 8, s tabilisce la par tecip azion e della Prov incia d i Bolza no a t ale
società nella misura del 50%.
Ciò premesso,
IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
delibera
quanto segue:
La Giun ta pro vinc iale è in caric ata d i dare il prop rio be nes tare in mer ito alla
nomina o all’ass unzio ne di c ollabo rator i a livello dirige nziale della socie tà “Alto
A d i g e Mark eting ”, unica men te se i cand idati d imo s t r a n o d i a v e re
un’eccellen te preparazione e grande esperienza nel settore del marketing e di
non svolgere alcuna funzione nell’ambito di partiti, direttivi o dell’amm inistrazione di ass ocia zioni e delle lo ro org anizza zioni.
Anche per q uan to rigu arda la nom ina de i cons iglieri d i amm inistrazione , la
Giunta prov inciale è inca ricata a dar e il proprio as senso solo se i ca ndidati
dispongono delle necessarie conoscenze nel settore del marketing.
La parola al consiglie re Pöder, prego.
PÖDER (UFS): Ich habe ein Problem. Die Materie, die hier behandelt wird, hat
zwar nicht direkt etwas mit den Anträgen des Kollegen Leitner zu tun. Ich möchte die
Frage, ob ich diesen und den nächsten Antrag behandle, davon abhängig machen, wie sich
die Mehrheit gegenüber dem Beschlußantrag Nr. 2 verhält. Wenn der genehmigt wird,
könnte ich auch m einen An trag und au ch den nächsten zu rückziehen. Ich kann ihn derzeit
in dieser Form nicht behandeln. Ich muss ersuchen, meine Anträge erst dann zu
behandeln, wenn der Beschlußantrag Nr. 2 des Kollegen Leitner behandelt wurde.
PRESIDENTE: Io non vedo tanto il collegamento, però visto che adesso a vete
tutti quanti l'emendamento tradotto presentato dalla consigliere Kury e da me, possiamo
riprendere con la tra ttazione dell'ordine del giorno n. 2.
Do lettura dell'emendamento:
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"La parte impegnativa è sostituita come segue: “ad aumentare quanto prima
l'indennità per i pendola ri a causa dell'aume nto del prez zo della be nzina”".
"Der verpflichtende Teil wird folgendermaßen ersetzt: “auf Grund des
gestiegenen Benzinpreises schnellstens die Pendlerzulage zu erhöhen.”"
Questo e mendam ento mi sembra sia già stato accettato.
La parola al consiglie re Leitner, prego.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Ich nehme diesen Abänderungsantrag an,
wenn er als Zusatzantrag gesehen w ird, nicht als Ersatzantrag.
PRESIDENTE: La parola alla consigliere Ku ry, prego.
KURY (GAF-GVA): Ich ersuche, im ersten Teil die Wörter "wird folgendermaßen ersetzt" mit den Wörtern "dem verpflichtenden Teil wird angefügt" zu erse tzen.
PRESIDENTE: Questo c omprome sso viene accettato.
La parola alla consigliere Kury, prego. Le ricordo che ha 3 minuti di tempo a
Sua disposizione.
KURY (GAF-GVA): Danke. Wir ha tten vorher bereits G elegenheit über den
Antrag von Pius Leitner zu sprechen, wobei es aus seiner Sicht sehr wichtig ist,, die
Kraftfahrzeugsteuer in niedrigst möglichen Ausmaß zu erlassen. Ich hatte da meinen
Einwand gebracht, dass es sehr wohl notwendig ist, für die sozial Schwachen die
Möglichkeit der Unterstützung vorzusehen aber, aus meiner Sicht, nicht absolut
undifferenziert für alle die Steuer zu erniedrigen.
Ich bin froh, dass Pius Leitner diesem A ntrag zustimmt bzw ., dass er akzeptiert,
dass dieser Zusatza ntrag seinem A ntrag beigefügt ist, denn wenn es womöglich so
kommen sollte, dass der Landtag den ersten Antrag von Pius Leitner ablehnt, dann besteht
immer noch die Möglichkeit, dass vorallem die sozial Gesinnten in diesem Landtag ein
Auge, ein Ohr u nd ein Herz da für haben, dass es dringendst notwendig ist, innerhalb einer
bestimmten Frist etwas zu tun, damit die Erhöhung der Benzinpreise nicht auf dem
Rücken der sozial schwachen Schichten in der G esellschaft ausgetragen wird.
Wir haben sehr häufig über das Pendlergeld gesprochen und wir haben dabei
festgestellt, dass man bei der Berechnung des Pendlergeldes die Be nzinerhöhung nicht
berücksichtigt hat und dass es prozedurell sehr aufwendig, ist dieses Pendlergeld auszu-
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zahlen. W enn man die Beschlüsse ansieht und die Ausgaben vonseiten der
Landesregierung, dann sieht man seitenweise Einzelnamen, die diese Gelder bez iehen und
zweitens kann man feststellen, dass die Beträge lächerlich gering sind, und dass es sich
manchm al gar nicht auszahlt, diese Be iträge aus zuzahlen.
Ich möchte nicht, dass man auch hier ein übliches Prinzip anwendet und sagt, weil
die Bürokratie so groß ist, streichen wir das, sondern möchte einer solchen Entscheidung
der Landesregierung zuvorkommen und sagen: damit die Bürokratie gerec htfertigt ist,
erhöhen wir die Beiträge, weil jene Leute, die sie bekommen, durch zahlreiche Anga ben
bewiesen haben, dass sie auf die Benützung des eigenen Autos angewiesen sind. Es gibt
klare Bestimmungen im entsprechenden Gesetz und zumal sie nicht auf öffentliche
Verkehrsmittel umsteigen können, müssen sie in dem Augenblick unterstützt werden, wo
die Benzinpreise tatsä chlich übe rmaßen g estiegen s ind. Das würde also den Unterschied
machen, dass es sich hier um eine S ozialmaßnahm e handelt und nicht um die generelle
Streichung einer Ste uer.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi sull'emendamento, prego.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Speravo
che il collega Willeit ci fosse, tant'è. Sono d'accordo con l'emendamento delle colleghe
Kury e Zendron in quanto prendono in esam e quello che è stato un problema affro ntato in
passato e che ha concesso a coloro che hanno un posto di lavoro distante da casa più di 10
Km. di avere un'indennità per l'acquisto della benzina, indennità che allo stato delle cose
risulta però essere esageratamente bassa. Que sta presa di posizione mi sembra quindi s ia
giusta e che vada a colpire nel segno, in quanto oltre a creare più possibilità economiche
per i lavoratori, ottiene anche lo scop o di muoversi in una direzione sociale che
sicuramente si configura con il nostro programma politico, per cui il nostro appoggio è
completo.
Mi auguro pertanto che questo emendamento venga attuato quanto prima, al di
là del passaggio in aula dell 'ordine del giorno n. 2, perché farà comodo alla maggioranza
potere continuare a rapinare i contribuenti che usano la macchina. Questo eme ndamento
potrebbe anche proseguire per conto proprio, quindi a prescinde re dal contesto nel qu ale le
colleghe lo hanno inserito. E' un problema sul quale anche n oi siamo sensibili com e Lei,
consigliere Kury, quindi La ringra ziamo per ave rlo sottoposto alla nostra a ttenzione,
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francamente non ci era venuto in mente. Quindi appoggiamo in pieno questa Sua proposta,
convinti che sia giusta e sociale. Grazie.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Holzm ann, prego.
HOLZMANN (AN): Grazie, signora Presidente. Prendo vo lentieri la parola in
questa prima puntata del "Grande Fratello", versione altoatesina, visto che dovremo stare
in quest'aula per lungo tempo tutti insieme, per dichiarare il mio sostegno
all'emendamento presentato dalle colleghe Kury e Zendron.
Il problema del ca ro benzina coinvolge tutti i settori economici. Le merci,
purtroppo, nella nostra provincia vengono trasportate soltanto su gomma. Si è fatta una
rampa di carico ai Piani, si è costruita una struttura con grande pubblicità da parte
dell'assessore ai trasporti e che doveva essere la soluzione per i problemi dell'intermodalità in Alto Adige, che mi risulta però abbia consentito di comporre una decina di treni
in un anno, non al giorno. Qu indi l'intermodalità in questa provincia è soltanto un concetto
che non si è ancora riusciti a realizzare, anche perché non si tratta soltanto di caricare i
camion sulla ferrovia, bisogna rendere la ferrovia competitiva sostenendo una politica
tariffaria che consenta al trasporto merci situazioni più vantaggiose per il trasporto su
rotaia anziché su strada. Fino a quando non si tratteranno queste politiche, magari
concertate anche con altri paesi comunitari che usano l'Alto Adige come zona di transito, e
non verranno congegnate, pensate e messe in pratica, l'intermodalità resterà parola vuota,
e le merc i e le persone continueranno a viaggiare con veico li a motore.
Ovviamente i costi della benzina, così come i costi delle tasse di possesso,
incidono soprattutto sui pendolari che, ladd ove Di Puppo non arriva a portare i suo i treni,
sono costretti a servirsi dell'autom ezzo privato. Ade sso noi abbiamo un affollamento di
treni da Ora a Bolzano, e viceversa, secondo noi anche un po' spropositato in relazione ai
costi e ai benefici, ma purtroppo non abbiamo lo stesso servizio su altre tratte fe rroviarie, e
conseguentem ente i pendolari pagano il prezzo di questa carenza nella concezione del
trasporto pubblico. Oltre a ciò abbiamo nel cassetto il progetto di ristruttura zione della
Merano-Malles per il quale finora si sono spesi meno di sette miliardi su un preventivo di
duecento. Si tratta quindi di un progetto che fino a questo m omento non è ass olutamente
realizzato e in ciò ci sono delle responsabilità dirette da parte d ell'assessore ai tras porti
che, purtroppo, non è presente per rispondere, come sovente accade in orario notturno, per
cui rimanderò ad altra occasione le mie domande. Graz ie.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Leitner, prego.
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LEITNER (Die Freiheitlichen): Ich begrüße diesen Abänderungsantrag
ausdrücklich. Ich darf erinnern, dass wir erst vor wenigen Wochen im Landtag auch
darüber geredet haben, da ss diese Pendlerz ulage seit Jahren s ich kaum verän dert hat. Seit
sie besteht, ist sie von 60 Lire auf 66 Lire pro Kilometer gesteig ert worde n.
Die Leute warten immer noch, dass sie diese Zulage vom Jahre 1998 bekommen. Wir beschließen jetzt den Landeshaushalt 2001, die Bevölkerung aber, die
Nutznießer dieser Pendlerzulage ist, hat teilweise noch nicht einmal das Geld von 1998
bekommen. Ich möchte die Landesregierung fragen, warum bei der Auszahlung dieser
Pendlerzulage Leute, die keinen dicken Geldbeutel haben, so lange warten müssen?
Das ist nicht einsehbar. Es suchen jährlich ungefähr 5.000 Personen an , wie mir
Landesrat Di Puppo in einer Anfrage geantwortet hat, und 4.000 Personen sind zur
Förderung zugelassen worden. Ich weiß nicht, wie viele Gesuche aus dem Jahre 1998
noch auszuzahlen sind. Ich werde dauernd darauf angesprochen, daß wir, wenn w ir uns
etwas genehmigen, immer schnell sind, wenn es aber Leute auf der Straße, im wahrsten
Sinne des Wortes, b etrifft, dann eine Ew igkeit daue rt.
Ich habe nicht verstanden, wa s die Gründe sind. D ie Gesuche s ind behandelt
worden. Es gibt Ge suche, die ausgeschlossen wurden, weil sie nicht die Voraussetzungen
hatten. Es sind immer noch Gelder aus dem Jahre 1998 ausständig. Ich unterstütze diesen
Abänderungsantra g selbstverständlich.
PRESIDENTE: La parola alla consigliera Klo tz, prego.
KLOTZ (UFS): Auch wir sind einverstanden mit diesem Zusatz, damit man
tatsächlich den Bogen etw as weiter span nt und die Pendler zusätzlich berücksichtigt. Es
ist eine Tatsache, und man hört es immer wieder, dass man gerade dort, wo es sich,
gemessen am großen La ndeshaushalt, um k leine Beträge ha ndelt, herumfeilscht wegen
100 Lire oder 500 Lire. Das hat jetzt zwar damit nichts zu tun, aber beispielsweise bei der
Begleitzulage, bei den Pflegegeldern, wo es dieselben Mängel gibt, wo es denselben
langsamen Behandlungsweg und Auszahlungsmodus gibt, wie eben in diesem Falle auch.
Es sind in den letzten Jahren die Kriterien geändert worden. Es kommen
sowieso nur noch diejenigen in Frage, die eine bestimmte Summe erreichen. Ich glaube,
200.000 Lire. Alle s, was dru nter ist, rent iert sich nic ht heißt es, w eil die Bearbeitungsspesen größer wären als effektiv die Gelder, die dem Bürger zugute kommen. Es
gelten sowieso strenge Kriterien, das heißt, als o die nächste H altestelle muss bestimm te
Kilometer entfernt sein, der Fahrplan der öffentlichen Verkehrsmittel muss so sein, dass
der Pendler niemals ein öffentliches Verkehrsmittel benützen könnte. Es handelt sich hier
nicht um Leute, die die Wahl haben, sondern um Leute, für die das Fahrzeug ein
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Werkzeug ist, für die es notwend ig ist, die das eigene Priva tauto benützen mü ssen, weil
festgestellt ist, dass das öffentliche Verkehrsmittel nicht nahe genug ist oder nicht in der
Zeit verke hrt, in der der einzelne Benütze r es bräuc hte.
Deshalb sollte man dem besonders Rechnung tragen, da es sich um eine
Kategorie handelt, für welche das Auto unerlässlich ist und die entsprechend natürlich
immer wieder spüren, wenn es auch nur eine Erhöhung des Be nzinpreises von 5 Lire gibt.
Bei den Entwicklungen in den letzten Monaten hat man gesehen, wie sich da s auswirkt.
Da kommen einige schöne Summen im Jahr zusammen, die der Pendler mehr bezahlen
muss, weil die Benzinpreise entsprechend gestiegen sind!
Hier ist gesagt, dass diese Pendlerzulage schnellstens zu erhöhen ist, das heißt
also sofort nach der Genehmigung des Antrages und sobald die normalen verwaltungstechnischen Abläufe vollzogen sind. Wir hoffen, dass dann tatsächlich auch diese
Bestimm ungen umgesetzt w erden.
Kollege Leitner hat die langsame Auszahlung angesprochen und das sollte
eigentlich beschämen. Wenn es sowieso geringe Beträge sind und die dann noch mit einer
Verspätung von zwei Jahren ausgezahlt werden, da mac ht das Land schon eine eher
jämmerliche Figur, bei diesen Dingen, die für uns, für die Landesregierung, gemessen am
Haushalt, Kleinigkeiten sind.
PRESIDENTE: E' stato distribuito un secondo em endame nto, a firma dei
consiglieri Leitner e Pöder, che sostituisce il dispositivo esistente e che viene prima
dell'emendame nto di cui si è parlato ade sso. Tale emendamento recita :
"La parte impegnativa è modificata c ome segue: “a presentare entro il
31.10.2001 una legge che riduca al minimo possibile la tassa automobilistica a partire
dall'1.1.2002”".
"Der beschließende Teil wird wie folgt geändert: “innerhalb 31.10.2001 ein Gesetz vorzulegen, mit welchem die Kraftfahrzeugsteuer ab 1.1.2002 auf das niedrigst
mögliche Ausmaß reduziert wird.”"
A questo si aggiunge l'emenda mento che abbiam o appena discusso.
Adesso do la parola solo sull'emendamento o sulla mozione così modificata,
visto che il c onsigliere Leitner ha accettato gli emendamenti.
La parola al consiglie re Willeit, prego.
WILLEIT (Ladins): Ich wollte zum Antrag als solchen sprechen und auch
meine Befürwortung unterstreichen. 75 Milliarden Kraftfahrzeugsteuer ist eine stattliche
Einnahme, aber der Landeshauptmann hat selber in seinem Bericht mehrmals die
Symmetrie unterstrichen: mehr Steuern = mehr Einnahmen, weniger Steuern = weniger
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Einnahmen..
Auch für den Steuerzahler ist vor der Einnahme dies eine große Summe und
vorallem eine große Last, denn beim Steuerzahler muss man immer die gesamten A bgaben berücksichtigen, bei jeder Ausgabe . Diesen Fehler begehen die Leute meistens. Ja,
dies kostet nur 10.000 Lire. Dies kostet nur 100.000 Lire. So etwas Billiges hat es noch nie
gegeben im Leben. Einen Schmarrn! D ie 10.000 Lire sind zu messen an den 10 Millionen,
zur Milliarde! Eine Lire ist so viel Wert wie eine Milliarde!
So geht es dem S teuerzahler. Er m uss alles berechnen, was auf se inem Hausha lt
lastet; ob er alleine ist, ob eine F amilie ist oder ob es e in Betrieb ist. Er muss am Ende die
Rechnung machen, nicht am Anfang. Nur, mein Eindruck ist, dass die Steuerlast absolut
nicht zurückgegangen ist in den letzten Jahren. Das möge der Herr Landesrat Di Puppo
doch einmal kontrollieren und klar sagen. Er möge sämtliche Steuern, Abgaben und
Preise, worin Steuern enthalten sind, analysieren. Er möge alle Gemeindeabgabe n
hernehmen. Er möge dann sagen, was ein Haus halt, ein Betrieb zu zahlen hat. Ich würde
mir das wirklich wünschen.
Ich glaube, die Kraftfahrzeugbesitzer haben die Steuer bereits bezahlt. Durch
die Benzinerhöhung haben sie für die nächsten Jahre die Steuer bereits bezahlt. Es stimmt
absolut nicht, dass diese Steuer auch die Reicheren trifft, die mehr Autos haben. Der
Endkonsument zahlt auch da. Wenn er ein Ä rmerer ist, wird er auch nur ein Auto haben.
Nicht die Transporteure hätten streiken sollen in ganz Europa, sondern sehr wohl die
Endkonsumenten hätten aufmarsc hieren sollen gegen die Benzinpreise und gegen das
Benehmen der Staatsregierun g, der europäische n Regierungen, die tatenlos zugesehen
haben, wie die Benzinpreise Tag für Tag in die Höhe gesc hnellt sind. Sie haben einfach
zugeschaut. Sie waren einfach mac htlos.
Auch die Ökosteuer lastet nicht auf den Reichen, wie jemand meint, sondern am
Ende nur auf dem Endkonsumenten und auf den Arme n. Ich wollte dies noch einmal
unterstreichen bei diesem Beschlussantrag, den ich auf jeden Fall für berechtigt halte.
Berechtigt selbstverständlich auch diese kleine Sache, die hinzugegeben wird oder und die
Erhöhung der Pendlerzulage . Ich glaube , die ist auch gerechtfertigt.
PRESIDENTE: La parola al con sigliere Holzma nn sull'emendam ento. Le
ricordo che ha 3 minuti di tempo a Sua disposizione per intervenire. Prego.
HOLZMANN (AN): Grazie, signora Presidente. Noi siamo d'accordo con
questo emendamento, anche perché, tra l'altro, il governo di centro-s inistra, che è stato
tanto osannato, colpisce sempre ed in maniera indiscriminata il contribuente. Noi saremmo
per una imposizione fiscale di tipo graduale, basata cioè sulla capacità di produrre reddito
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e non invece per una imposizione che colpisca in maniera identica tutti i contribuenti.
Questo, fra il resto, corrispondere bbe anche ai principi generali contenuti nella nostra
Costituzione, laddove si dice che il cittadino è tenuto a contribu ire alla spesa pubblica in
funzione delle proprie capacità economiche. Ora, quando si tassa la benzina, ovviamente
si fa pagare un certo prezzo a tutti, poveri e ricchi, e quindi dal nostro punto di vista una
imposizione fiscale di questo tipo è iniqua.
Come ho detto poco fa, la tass a di possesso di un mez zo a motore risponde alla
stessa logica, perché colpisce anche coloro che sono costretti a servirsi del mezzo privato
per svolgere la propria attività, come gli autotrasportatori, i ra ppresenta nti, i commercian ti,
i pendolari, ecc.. In questo paese ci sono pertanto milioni di persone che circolano sulle
strade per produrre il reddito. Ebbene, q uesta ricchezz a poi va a vantaggio di tutti in
quanto su di essa avviene il prelievo fiscale. Lo Stato rapace preleva da un lato, attraverso
l'IVA sui consumi, anche su quelli necessari per la produzione del reddito, e dall'altro,
attraverso la imposizione di tasse, come quelle di possesso e sui carburanti.
Evidentemente noi non possiamo essere d'accordo con una impostazione del
genere, pertanto sosteniamo l'iniziativa che i colleghi hanno presentato al Consiglio, nella
speranza che si voglia fare qualche passo in più, nel senso che si pensi anche a forme
graduali di riduzione del prezz o dei carburanti, così c ome avviene in altre regioni di
confine, e penso al Friuli Venezia Giulia o alla Valle d'Aosta. Spero dunque che qualche
collega presenti un emendamento in questo senso, anche perché il fenomeno del
carburante a costo minore dall'altra parte del confine ovviamente invita molti consumatori
a rivolgersi a quelle regioni per rifornirsi, e quindi allo Stato vengono a mancare le tasse
su questo bene. Ne consegue che una riduzione sul prezzo della benzina, forse, potrebbe
consentire allo Stato, per paradosso, di incassare qualcosa di più, perché le persone che
vivono a ridosso del confine non sarebbero più costrette ad andare dall'altra parte per
pagare di meno il carburante, in quanto avrebbero uno sconto garantito. Ciò avviene, ad
esempio, nella provincia di Trieste, dove ogni cittadino residente riceve dei buoni
carburante annui, che si possono stabilire, con i quali può rifornirsi ad un prezzo simile a
quello praticato oltre c onfine.
Siamo dunque decisam ente contrari all'imposizione fiscale sul carburante e sulla
proprietà di un autoveicolo a motore, e quindi favorevoli alla proposta avanzata dai
colleghi. G razie.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi sull'emendamento, prego.
SEPPI (U NITALIA - Movimen to Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Già prima
ho avuto modo di dire che uno dei più ignobili disegni fiscali dello Stato italiano è quello
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che consente, ormai da decenni, di governare aumentando il prezzo della benzina e le tasse
automobilistiche, creando delle sperequazioni fisc ali che sono state a spramente critica te
anche da questo ambito provinciale nel momento in cui la Provincia non aveva la
possibilità di legiferare dire ttamente in questo settore. Adesso la Provincia può intervenire
direttamente sulle tasse automobilistiche, però non fa altro che accettare quello che fa lo
Stato italiano e, di conseguenza, non entra con delle sue regole ben più precise e più eque
a creare quella giustizia fiscale da tutti auspicata e da tutti criticata quando non arriva ad
essere partecipe fino in fondo alle esige nze dell'utente.
I due emendamenti presentati dalle colleghe Kury e Zendron, e da Pius Leitner e
Pöder, non fanno altro che integrare in maniera più specifica l'ordine del giorno n. 2 con il
quale si chiede una diversa tassazione per la circolazione. Era giusto specificare entro
quale data, quindi il 31.10.2001 ci sta bene, però era ancora più gius to, come ha fatto la
collega Kury, preoccup arsi delle problema tiche dei pendolari, argomento di discussione
fondamentale. E' importante infatti andare incontro alle loro esigenze da un punto di vista
fiscale e creare le condizioni necessarie per facilitarli nell'acquisto della benzina che usano
per raggiungere il posto di lavoro, quando è distante più di 10 Km. dalla loro residenza
abituale. E' pertanto un'espressione di emendamento molto giusta, che va nella direzione
sociale da noi sempre a uspicata, e quindi va a pprovata in pieno insieme al resto dell'ordine
del giorno n. 2 del collega Leitner. Di conseguenza il nostro voto è sicuramente
favorevole. Speriam o lo sia anc he quello della maggioranza, ma non credo. Gra zie.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Lo Sciuto, prego.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signora Presidente.
Non si può non essere d'accordo con l'emendamen to proposto dalla collega Kury e da Le i,
Presidente, che tenta di dare una giusta risposta sociale a chi, a causa del pendolarismo,
deve sostenere spese sempre cresc enti per recarsi nel luogo di lavoro. E' noto che il
pendolarismo nella stragrande m aggioranza dei c asi non è una sce lta, spesso i costi
notevoli degli appartamenti e degli affitti costringono la gente a cercare sistemazioni
sempre più lontane, dove è più facile accedere all'alloggio. Questo da una parte determina
un risparmio nell'affitto che però viene risucchiato dai costi crescenti del trasporto. Si
tratta qui di stabilire qual è il costo di questo emendamento, in che misura si può agire e se
il bilancio della Giunta è in grado di trovare nelle proprie pieghe le risorse sufficienti per
fornire una risposta positiva.
Sull'ordine del giorno in generale volevo dire che questa non è una questione di
lana caprina, è un problema vero che è stato affrontato recenteme nte anche da uno studio
avviato dall'Automobil Club. In ordine al problema dell'abolizione della tassa
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automobilistica nel suo insieme c'è stata un'audizione dei vari Presidenti delle Regioni
italiane. So che si sono espresse in modo favorevole le regioni governate dal centro-destra,
ma pure quelle governate dal centro-sinistra, per esempio l'Emilia Romagna. Quello che
viene posto all'ordine del giorno è pertanto un problema d i grande attualità e cre do ci sia
un movimento notevole intorno a questo aspetto che nel tempo dovrebbe portare
addirittura alla eliminazione della tassa automobilistica, anche per non c ostringere la gente
a ricordare tutte que lle scadenze che sono infinite .
Voterò dunque questo ordine del giorno e, nel caso venisse approvato, bisogna
vedere quanto incide sul bilancio della Provincia. Il Presidente ha parlato della necessità di
ulteriori risparmi a causa di un bilancio è meno pingue, e che quindi bisogna procedere
all'eliminazione delle spese superflue oppure non necessarie fino in fondo. Si deve vedere
se eliminando qualche spesa superflua si riesce a dare una risposta positiva accogliendo
questo ordine del giorno. Grazie.
VORSITZ DES PRÄSIDENTEN:
HERMANN THALER
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE:
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat die Frau Abgeordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Danke, Herr Präsident. Ich muss noch einmal das Wort
ergreifen, um mein Stimmverhalten zu erklären. Ich wollte nicht undankbar erscheinen.
Pius Leitner w ar so nett und hat akz eptiert, dass dieser Zusatz von Seiten der Grünen
mitaufgenommen wird. Dafür bedanke ich mich herzlich. Trotzdem kann ich mich weder
mit den Prämissen einverstanden erklären, noch mit dem ersten Teil des beschließenden
Teiles, und zwar deshalb, weil in den Prämissen die Aufforderung drinnen steckt, dass
man den Benzinpreis senken soll mit dem Passus, dass das eine Forderung von kleinen
Unternehmern ist, und weil im ersten Absatz des beschließenden Teils auch die
Aufforderung drinnen steckt, so schnell wie möglich die Kraftfahrzeugsteuer
undifferenziert abz uschaffe n.
Ich hatte bereits vorher erklärt, warum ich diese undifferenzierte Abschaffung
eigentlich nicht mittragen kann. S ie haben wohl d iese zusätzlichen Hilfen für jene
Familien, die auf ein Auto im Alltag angewiesen sind und nachgewiesen haben, dass es
für sie unmöglich ist auf öffentliche Verkehrsmittel umzusteigen. Sonst würde ich immer
anraten, dass wir versuchen, öffentliche Verkehrsmittel so günstig und effizient w ie
möglich zu mache n, damit alle die Möglic hkeit habe n, das Auto zuhause zu lasse n.
Der langen Rede kurzer Sinn war, zu erklären warum ich folgende Auffor-
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derung an Sie, Herr Präsident, stelle, über die Prämissen und den ersten Absatz des
Zusatzantrages getrennt abstimmen zu lassen, damit ich mich bei der ersten Abstimmung
enthalten und bei der zweiten zustimm en kann. D anke.
PRÄSIDENT: Danke. D er Abgeordnete L eitner hat d as Wort, b itte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Geschätzte Kolleginnen und Kollegen. Ich d enke, das Them a ist äußerst aktuell. Ich möchte in Erinnerung
rufen bzw . quantifizie ren, um w elche Summe es hier eigentlich geht.
Der Landeshauptmannstellvertreter hat in einem Interview gesagt, es geht um 78
Milliarden Lire, also letztes Jahr waren es 71 Milliarden, d.h. 10% sind 7,8 Milliarden
Lire. Ich denke, dass w ir wirklich keine große n Probleme habe n, 7 bis 8 Milliarden Lire
dem Steuerzahler in dieser Form zurückzugeben. Für viele ist es nicht wenig Geld, was
die Autosteuer a usmacht.
Der Landeshauptm annstellvertreter hat e rklärt, dass es Bestrebungen in Rom
gibt diese Steuer überhaupt abzuschaffen. Wir haben gehört, dass es Vertreter des
Automobilclubs verlangen, aber auch die Regierung trägt sich mit dem Gedanken, ähnlich
wie es die Franzosen gemacht habe n, die Autosteuer vollkommen abzuschaffen.
Ich bin der Meinung, dass man mit 01.01.2000 die Steuer zumindest um 10%
kürzen sollte, wie es uns der Staat zulässt. Man verlangt hier wirklich keine unmöglichen
Dinge. Das ist kein Populismus, sondern lediglich ein Beitrag den Steuerzahler zu
entlasten. Ich denke, wer das verstehen will, wird das verstehen, und mit ein bisschen
Großzüg igkeit bei se hr wenige n Einschnitten könnte man etw as Gutes erreiche n.
Die Bürger schauen ganz genau, was wir im Bereich der Steue rgesetzgebung
tun. Ich möchte noc h einen Satz daz u sagen, weil es in der grundsätzlichen Debatte zur
ICI auch aufgetreten ist. Die ICI kann der Landtag nicht beschließen. Wir haben im
Regionalrat unlängst einen Begehrensantrag einstimmig genehmigt, wo die Regierung
aufgefordert wird, die ICI auf die Erstwohnung en abzuschaff en. Wir werde n sehen, mit
wie viel Nachdruck die Regierung und auch die Vertreter der SVP das vorantreiben. Denn,
nur etwas zu beschließen und dann nichts zu tun, würde auch nichts nützen. Die
wesentlichen Einnahmen sin d die Kraftfahrzeugsteuer und die IRAP, die wir selber
festlegen können.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at Frau A bgeordnete Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): Ich glaube, ich habe noch dre i Minuten Zeit für die
Abänderung von Pius Leitner. Stimmt das? Danke.
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Wir hatten bereits über die Notwendigke it gesprochen, einen genaue n Termin
festzulegen, denn der ursprüngliche Text hat geheißen „ein Gesetz vorzulegen, mit
welchem die Kraftfahrzeugsteuer zum frühestmöglichen Z eitpunkt auf das niedrigstmögliche Ausmaß red uziert wird.“ W ir waren der M einung, dass es schon notw endig ist,
Missverständnisse auszuräumen.
Man könnte leicht darunter verstehen, dass das Gesetz dann in zwei Jahren
vorgelegt wird und ab dann die Reduzierung zum frühestmöglichen Z eitpunkt und im
niedrigstmöglichen Ausmaß erfolgen sollte. Deshalb finden wir es gut, dass der Einbringer
selber die genauen Termine eingetragen hat. Der Einbringer hatte in seiner Darlegung
gesagt, dass es hier bere its staatlich festgelegte Termine gibt, nämlich innerhalb 31.10.01
müßte das Gesetz verabschiedet werden, mit welchem die Kra ftfahrzeugsteuer ab
01.01.02 auf das niedrigstmögliche Ausmaß reduziert wird.
Für heuer geht es nicht mehr, obwohl wir immer wieder von verschiedenen
Seiten darauf gedrängt haben, dass entweder die Steuer auf das Benzin gesenkt wird oder
das Land auf einen Teil verzichtet. Wir hatten zuerst auf den Verzicht der Steuer auf das
Benzin hingearbe itet. Der Steuerzah ler wird nicht so genau nachfragen, ob es sich um die
Reduzierung der Kraftfahrzeugsteuer oder des Benzinpreises handelt. Am besten wäre
beides. Insofern ist es in Ordnung, wenn klare Termine vorgegeben sind. Ich kann mir
nicht vorstellen, dass es für die Landesregierung einen einzigen Grund gibt, einen solchen
Beschlussantrag, d er zwei- bis dreimal noch ve rbessert w orden ist, abzulehne n.
PRÄSIDENT: Danke. Ich muss die Abstimmung momentan aussetzen, nachdem noch ein Abänderungsantrag eingereicht worden ist, der zur Zeit bei der Übersetzung
ist. Beschlussantrag Nr. 3 muss momentan vertagt werden, weil die Abstimmung von
Beschlussantrag N r. 2 abhängt. Das gilt auch für Be schlussantrag Nr. 4 .
Wir kommen zu B eschlussantrag Nr. 5.
Beschlussantrag (Tagesordnung) N r. 5, eingebracht von den Abg.en Pöder und
Klotz, betreffend den Aufnahmestopp in der Landesverwaltung.
Ordine del giorno n. 5, presentato dai consiglieri Pöder e Klotz, concernente il
blocco delle assunzioni del personale nell'amministrazione provinciale.
Herr Abgeordneter Pöder, Sie haben das Wort für die Erläuterung, bitte.
(Siehe Beilage - vedi allegato)
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PÖDER (UFS): Danke, Herr Präsident. Wir haben auf dem Kapitel 12.100 in
der Kompetenzgebarung für das Jahr 2001 630 Milliarden Lire, um genau zu sein, zusätzlich noch 120 Millionen e ingetragen. Es geh t hier um die Gehälter und Sonderbezüge
an die Be diensteten, einschlie ßlich der Sozialvers icherungs - und Fürsorgebeiträge.
Wir sind mittlerweile so weit, dass wir mit eigener Bestimmung im Finanzgesetz bzw. im Haushaltsvoranschlag noch einmal 30 Milliarden Lire müssen für künftige
Tarifverhandlungen einplanen. Es ist eine Besonderheit in der öffentlichen Verwaltung,
dass das Land per G esetz verpflichtet ist, vor Tarifverhandlungen bereits im
Haushaltsvoranschlag im Jahr zuvor die entsprechenden Beträge einzuplanen, die dann bei
den Tarifverhandlu ngen Ge genstand von Verh andlungen sein müs sten.
Es ist eine juridische Besonderheit. Man stelle sich vor, ein Privatbetrieb ginge
in eine Tarifverhandlung bereits mit einem vordefinierten Budget, das in diesem Fall den
Arbeitnehmervertretungen bekannt ist. Das w ürde die Position der Arbeitgeber in diesem
Bereich schwächen. Gerade deshalb geht die Landesverwaltung auch einigermaßen aus
einer eher schwächeren Position in Tarifverhandlungen, weil der Gegenpart sagt: Wenn
ihr ohnehin schon 30 M illiarden im Haush alt für Tarifverhandlungen vorgesehen habt,
dann werden wir die au ch ausschöpfen w ollen, denn das heißt, ihr habt das Geld zur
Verfügung.
Das ist eine Besonderheit, für die weder die L andesverwa ltung noch die
Landesbediensteten etwas können, weil es vom Gesetz so vorgeschrieben ist und auch
vom haushaltspolitisc hen Standpunkt her e ine gewisse L ogik hat, aber vom Gesichtspunkt
eines gesunden Verhältnisses, wie es in der Privatwirtschaft mittlerweile doch üblich ist,
zwische n Arbeitgeber- und Arbeitne hmervertretungen, ist es etwas eigena rtig.
Es geht in diesem Antrag um einen Aufnahme stopp in der Landesverwaltung.
Wir haben bereits vor einiger Zeit angekündigt, dass wir dies im Rahmen der
Haushaltsdeba tte vorschlagen werden. Es hat daraufhin doch sehr viele Reaktionen von
Seiten Betroffener, Landesbediensteten selbst, gegeben, die nicht überwiegend negativ zu
dieser Sache eingestellt waren, sondern sich damit sogar, unter bestimmten Bedingungen,
einverstanden erklärt haben. Es kamen u.a. Meldungen nach dem Muster, dass es richtig
ist, wenn ein Au fnahmestopp beschlossen wird, weil in manchen Ressorts zu viele
Beschäftigte da sind, und weil in m anchen Ress orts derart viele Be dienstete angeste llt
sind, dass sie manchmal nicht einmal wissen, wie man die Arbeit aufteilen kann, dass
jeder etwas z u tun hat.
Das soll keineswegs bedeuten, dass man a priori hergeht und sagt: Wir haben zu
viele Beamte. Es wäre sehr einfach angesichts eines Haushaltes und eine r
Haushaltsdeba tte diese Aussage zu treffen. Es ist aber eine unwiderlegbare Tatsache, dass
wir im Verhältnis, im Vergleich zu anderen Regionen oder österreichischen
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Bundesländern, speziell aber im Vergleich zum Trentino oder dem Bundesland Tirol, eine
unverhältnismäßig hohe Zahl von öffe ntlichen Angeste llten haben. Das betrifft die
Landesverw altung, die Regionalverwaltung, die Staatsverwaltung, auch die
entsprechenden privatisierten Staatsbe triebe, sow ie die Ge meinden.
Wenn wir alles zusammenzählen, kommen w ir ungefähr auf 40.000 öffentliche
Bedienstete. Wenn wir beim Land schauen und das Lehrpersonal und die Sanitätsbetriebe
weg lassen, kommen wir auf 10.000 Landesbedienstete in den Ressorts. Das erscheint
doch sehr viel zu sein, speziell wenn wir einen Vergleich zu anderen Provinzen bzw.
Bundesländern ziehen. Im Bund esland Tirol gibt es ein Drittel weniger öf fentliche
Angestellte. Die Dienstleistungen sind dort auch nicht schlechter. Im Trentino gibt es bis
zu 20% w eniger.
Dienstleistungen sind dort, wie man m ir sagt, auch nicht schle chter, im Gegenteil. Bei uns kommt noch ein besonderer Umstand hinzu, dass die Privatwirtschaft
immer wieder gerade angesichts einer faktischen Vollbeschäftigung dana ch ruft, dass die
Landesverwaltung weniger Arbeitskräfte vom Arbeitsmarkt saugen, sondern dem privaten
Arbeitsmarkt überlassen sollte. Das ist das Problem, das die Privatwirtschaft in den letzten
Jahrzehnten immer wieder angesprochen hat. Dieser Antrag ist durchaus ernst zu nehmen
und ernst gemeint.
Wir haben in der Haushaltskommission bereits darüber gesprochen und ich kann
mich erinnern, dass der Landeshauptmann gesagt hat, man k önne über einen
Aufnahmestopp nachdenken, nicht aber über eine Personalverringerung, denn eine solche
wäre juridisch zum einen sehr schwer durchzusetzen und zum anderen auch sicherlich
derzeit unangebracht. Es wäre schon ausreichend, wenn wir für die nächsten ein bis zwei
Jahre einen Aufnahmestopp in der öffentlichen Verwaltung beschließen w ürden.
Ob es zu Engpässen kommen würde in den einzelnen Ressorts aufgrund eines
Aufnahmestopps, das wage ich zu bezweifeln. Wenn in einzelnen Ressorts Engpässe
auftreten würden, würde man diese durch interne Ver- oder Umbesetzungen ausgleichen
können und müssen und man würde sich hier eine Reorganisation einfallen lassen müssen.
Ein Aufnahmestopp bedeutet nichts anderes, als dass durch Pensionierung oder durch
Kündigung abgegangenes Personal in der Landesverwaltung innerhalb eines befristeten
Zeitraumes nicht mehr nachbesetzt wird. Das würde auch die Privatwirtschaft sehr freuen.
Es wäre in zweierlei Hinsicht ein Dienst der Landesverwaltung an der
Volkswirtschaft insgesamt, weil man durch einen Aufnahmestopp weniger laufende
Ausgaben hätte, die laufenden Ausgaben speziell im Bereich "laufende Ausgaben,
allgemeine Verwaltung" in den Griff bekom men würde, w eil man dadurch A rbeitskräfte
frei machen würde, weil man dadurch das Verhältnis Investitionsausgaben/laufende
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Ausgaben im Haushalt eben falls zugunsten der In vestitionsausgaben wieder etwas
beeinflussen und au sgleichen könnte.
Es ist nichts besonderes, dass man im Trentino über die Weihnachtsfeiertage
oder bis Silvester einen Haushalt behandelt. Ich freue mich, dass das auch in Südtirol jetzt
möglich wird. Wenn wir ins Trentino schauen und die laufenden Ausgaben und
Investitionsausgaben betrachten, dann ha ben wir eine gan z interessante Situa tion. Die
laufenden Ausgaben im Verhältnis H aushalt 2000 zum Haushalt 2001 ste igen um 5% im
Trentino, die Investitionsausgaben um 21%. In Südtirol ist es umgekehrt. Es ist nicht
zahlenmäßig g e n a u u m g e k eh r t , a b e r es i s t a u f je d e n Fa l l um g e k e hr t . D ie
Investitions ausgaben gehen zurück und d ie laufenden Ausgaben steig en.
Warum ist das im Trentino so? Man hat mir gesagt, dass man dort die Personalsituation anders geregelt hat und in den Griff bekommen hat. Landesrat Kofler hat
vorher herübergeflüstert, er h ätte zu wenig L eute in seinem Ressort. Das sind Angaben,
die wir in einer offiziellen Antwort der Landesregierung erhalten haben. Damit ist der
Unfehlba rkeitsanspruch der Landesregierung g efallen. Ic h schließe gleich.
ABGEORDNETER: (unterbricht)
PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Pöder, bitte.
PÖDER (UFS): Doch, von Ihnen vielleicht nicht. Der H err Landesrat ha t mir
einen interessante n Umstand zu r Kenntnis gebra cht, nämlich, dass die offiziellen Daten in
der Antwort der Landesregierung nicht stimmen. Es ist durchaus möglich, dass man sich
in diesem Bere ich irrt. Dieser Antra g wäre für die Pr ivatwirtschaft interessant, für die
Volkswirtschaft un d die Hau shaltsgebarung seh r wichtig.
PRÄSIDENT: Danke. Wir haben folgenden Abänderungsantrag, eingereicht
von Abgeordne ten Holzmann , Kury und Urzì:
"Nach dem Wort “Untersuchung” die Wörter “über den Personalbedarf in den
nächsten fünf Jahren” einfügen und die Wörter “die Möglichkeit und die Auswirkungen
eines Personalaufnahmestopps in der Landesverwaltung befindet auf ein bzw. zwei Jahre”
streichen."
"Dopo la parola “analisi”, inserire il seguente periodo: “sulle necessità di
personale per i prossimi cinque anni”, e str alciare il resto".
Herr Abgeordneter Pöder, sind Sie mit diesem Abänderungsantrag einverstanden?
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PÖDER (UFS): Können Sie mir 10 Sekunden Zeit geben?
PRÄSIDENT: Ich habe ihn schon vorgelesen.
PÖDER (UFS): Ich habe ihn nicht verfolgt.
PRÄSIDENT: "Dopo la parola “analisi”, inserire il seguente periodo: “sulle
necessità di person ale per i prossimi cinque anni” , e stralciare il resto".
Herr Abgeordnete Pöder, bitte.
PÖDER (UFS): Fünf Jahre scheint mir zu viel. Ich würde ersuchen, dass man
einen An trag bringt, der drei Jahre vorsieht. Ich nehm e ihn nicht a n.
PRÄSIDENT: Danke. D er Antrag ist nicht an genommen.
Das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente. Ci
sono un po' di situazioni intricate: abbiamo smesso di parlare della benzina e adesso
parliamo dei posti di lavoro all'interno dell'azienda pubblica. Il dato espresso dai colleghi
dell'Union ci dà questa sconc ertante situazione di circa 30.000 dipendenti pubblici su tutto
il territorio provinciale, con una popolazione attiva da un punto di vista professionale di
250 unità. Al riguardo ritengo siano cifre che farebbero rabbrividire persino il Presidente
delle Regioni Sicilia, Campania e Calabria, ma non quelli attuali, quelli degli anni più bui,
dell'assistenzialismo sfrenato. Ricordo lo scandalo quando in un casello ferroviario furono
assunti nove controllori per chiudere le sbarre. Qui se non siamo a nove, siamo
sicuramente a 6,5-7, ed è sca ndaloso.
C'è però un problema, collega Pöder: Lei non può prendere l'Austria come
paragone quando Le fa comodo perché è a sud, e prendere il Trentino quando fa meglio di
noi perché è a nord, o viceversa. Non può fare quello che vuol e, perché die einen sind
Walschen, die anderen weiß ich nicht, e alla fine della giostra bisogna mettersi d'accordo,
siete o non siete altoatesini, siete o non siete cittadini italiani del Sudtirolo? E allora, se
siete cittadini italiani del Sudtirolo, non prendete come esem pio il Trentino. Non potete
tirare fuori le carte che vi fanno più comodo a se conda della partita che si gioca.
Cerchia mo quindi di stare calmi e tranquilli.
A me va bene ridurre il personale pubblico, caro Pöder. Facciamo una cosa, per
i prossimi cinque anni blocchiamo tutti i concorrenti ad un posto pubblico di madrelingua
tedesca. Il gruppo etnico tedesco per ragioni tradizionali ha il padronato totale sul
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territorio delle attività che fanno la ricchezza dell'Alto Adige, cioè dell'attività alberghiera,
contadina, dell'agricoltura, del commercio e dell'artigianato, quindi non ha bisogno di po sti
pubblici come gli italiani. Blocchiamo allora i posti pubblici, ma non per tre anni, per
cinquanta e solamente per il gruppo etnico tedesco!
Voterò quindi a favore di questo ordine del giorno in quanto, se è vero come è
vero che 30.000 dipendenti sono una cifra da brivido, lo è altrettanto che questi posti
pubblici fino all'altro giorno sono serv iti anche per dare d a mangiare a ta nte famiglie
italiane che non hanno trovato posto nell'agric oltura, nel c ommerc io e nell'artigianato, e
che quindi si sono trovate nella situazione di cercare nell'ente pubblico la possibilità di
sopravvivenza. A meno che da parte della G iunta non ci sia la volontà di creare altre
situazioni che diano posti di lavoro agli italiani, e a me starebbe molto bene, an zi, sarei più
contento se un certo tipo di gioco parassitivista venisse eliminato dal compendio
economico locale .
Nella mia prima dell'intervento ho g ià fatto notare che il bilancio della Provincia
di Bolzano assom iglia sempre di più a quello delle regioni meridionali neg li anni più bui.
Sono cinque anni che il totale delle spese in conto capitale a disposizione sta aumentando
spaventosame nte le cifre poste in bilancio per le spese correnti, quindi quelle fisse del
personale, della manutenzione dei locali, degli affitti, ecc.. In maniera contrapposta stanno
diminuendo spaventosamente, con un trend sempre più negativo anno dopo anno, le spese
di investimento, che invece fanno ricchezza, che distribuiscono lavoro, che fanno il futuro
della nostra provincia .
In questa direzione la mozione del collega della Union für Südtirol sicuramente
c'entra. E' allucinante pensare, ad esempio, che nell'ambiente della scuola ci sono 2.296
dipendenti, esclusi gli insegnanti, che sono 8.000, compres i quelli di sostegno, che non
volete dare. Ci sono 2.296 persone che lavorano nell'ambiente della scuola, ma dove sono,
cosa fanno, che ruolo recitano? 300-400 dipendenti potevano anche starmi bene in una
provincia di 450.000 abitanti scarsi, ma 2.296 no, è una cifra alla portata di quel famoso
passaggio a livello ferroviario. Quando diciamo che questa Provincia si sta avviando verso
una china in discesa e che sta sempre diventando più parassitivista questo tipo di
economia, riteniamo di dire il vero. Stia mo ipotecando il futuro dei nostri figli anche in
questa direzione. G razie.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Leitner, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Zu diesem Thema habe
ich in der Generaldebatte zum Haushaltsgesetz bereits Stellung genommen. Ich bin
selbstverständlich dafür, dass dieser Beschlussantrag angenommen wird.
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Die einzigen Bede nken, die ich habe s ind, sind, ob drei Monate ausreichen, hier
einen Vorschlag auszuarbeiten. Die Einbringer schreiben von über 30.000, wir sind aber
näher bei 40.000. Ich habe das nachgerechnet. Es gibt ungefähr 39.000 öffentliche
Angestellte in Südtirol. Das sind 20% der arbeitenden Bevölkerung. Machen wir einen
Vergleich mit allen Ländern um uns. Wir werden kein Land finden, das eine so hohe
Präsenz von öffentlichen An gestellten hat wie Südtirol.
Ich möchte auf etwas verweisen. Heute ist ein Leserbrief in der Zeitung, wo es
u.a. heißt, laut den "Dolomiten" vom Freitag, 15. Dezember, würden sich die SVPKammerabgeordneten Dr. Brugger und Dr. Zeller darüber freuen, wenn in der öffentlichen
Verwaltung Stellen abgebaut würden und zwar möglichst viele, wenn also m öglichst viele
Angestellte entlassen würden. Der Lesebriefschreiber fragt dann, ob sich die Herren
Brugger und Zeller sich das auch gefallen lassen würden, wenn ma n ihnen den Platz
wegnehmen würde.
Hier wird nicht von Abba u geredet, sondern von Aufnahm estopp. Das ist ein
großer Unterschied. Deshalb ist dieser Beschlussantrag auch ausgewogen und darauf
ausgerichtet, dass m an in der Zukunft plan t, wo wir noch Le ute brauchen und w o nicht.
Wenn ich mich e rinnere, hat im letzten Jahr Landesrat Saurer kundgetan, dass
im Bereich des Sozialen und der Gesundheit noc h ungefähr 1.300 Stelle n braucht. Die
sind hier nicht oder nur teilweise dabei. Ich weiß nicht, wie viele in der Zwischenzeit hier
ausgeschrieben worden sind, aber sicherlich nicht alle. Wir werden noch welche
dazubekommen. Die Privatwirtschaft hat in den letzten Jahren immer geklagt hat, dass die
öffentliche Verwaltung ihnen gute Kräfte entzieht, weil sie besser zahlt. Der Slogan der
80er und 90 er Jahre w ar: Matura machen und zum Land. Da s war so d ie Devise.
In der Privatwirtschaft haben die Leute gefehlt mit den Folgewirkungen, dass
wir die Leute von auswärts holen müssen. Wir haben einen aufgepauschten Landesapparat, der so nicht zu halten s ein wird.
Es ist ein Unterschied, ob B rugger und Zeller he rgehen und sage n, dass wir
Stellen abbauen müssen, oder ob man hergeht, wie die Einbringer, und sagt: Wir denken
darüber nach, ob wir nicht für eine bestimmte Zeit zumindest, einen Aufnahmestopp
verhängen. Solche Aufnahmestopps in den öffentlichen Verwaltungen hat es in den letzten
Jahren in einigen europäischen Ländern gegeben. Auch in Österreich wurde in
verschiedenen Bundesländern ein sogenannter A ufnahmestopp ve rhängt.
Das ist ein Unterschied und das muss man sich merken, aber Brugger und Zeller
sind in letzter Zeit öfter gegen die Meinung des Landeshauptmannes. Wir haben dies
heute in der Zeitung wieder gelesen, und zwar in Zusa mmenhang m it dem Bauleitplan in
Meran. Wir haben es gehört bei der Energiewirtschaft im Vinschgau. Es ist ein gewaltiger
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Unterschied ob man sagt: Wir entlassen Leute oder wir nehmen für eine bestimme Ze it
keine auf bzw. wir ersetzen, solche die in Pension gehen, nicht oder zumindest nicht alle.
Die Studie, die hier anzustellen vorgeschlagen wird, ist sicher richtig. Ich sage
nocheinmal, dass ich Bedenken habe, dass drei Monate dafür ausreichen werden, vor
allem, wenn ich daran denke , dass die Landes räte andere Za hlen haben. Das ist nichts
Neues, dass die Landesregierung bei der Beantw ortung von Anfrage n nicht unbedingt die
Wahrheit sagt bz w. es mit der W ahrheit nicht so gena u nimmt.
Zum Antrag selbstverständlich ein klares Ja. Wir werden sehen, welche W ünsche von den verschiedenen Ressortleitern in den nächsten Jahren noch herangetragen
werden, denn auf der anderen Seite wissen wir ja, dass bestimmte Ressortleiter einen
zusätzlichen Personalbedarf angemeldet haben. Es kommt vielleicht abgestelltes Personal
vom Rechnungshof z urück - sicherlich za hlenmäßig nicht sehr viel -, denn dort gibt es
offensichtlich keine Arbeit. Es gibt sicher viele Möglichkeiten, wo man das Personal
herholen kann. Über das nachzudenken was hier vorgeschlagen wird, ist wichtig und
dringend notwendig.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Holzma nn, bitte.
HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. Siamo contrari a questo ordine
del giorno, almeno in questa sua formulazione. Noi abbiamo presentato anche un
emendame nto che ci sembrava di grande importanza e rilievo e che ci avrebbe indotto a
cambiare opinione sull'ordine del giorno, ma purtroppo i presentatori non lo hanno
accettato. Ci riserviamo quindi di ripresentarlo in forma corretta sulla base delle
indicazioni dei presentatori, affinchè il nostro giudizio negativo possa trasformarsi in un
giudizio positivo ris petto all'e sige nz a di f a r e c hia r e z z a sulle ne c e ssità di
approvvigionamento del personale.
Sostanzialmente siamo contrari ad un blocco delle assunzioni che parta dal
presupposto che forse c'è un'eccedenza di personale nell'ambito dell'Amministrazione
provinciale. Sicuramente dipendenti ce ne sono molti e magari non tutti nel posto giusto,
perché ci sono carenze in settori delicati, come quello della sanità. Viceversa abbiamo
quasi 8.000 dipendenti nell'ambito dell'Amministrazione pubblica in senso stretto.
Nonostante possiamo vantare competenze primarie e seco ndarie sulla base dello Statuto di
autonomia, delle norme di attuazione e delle nuove competenze che la Provincia ha
preteso e ottenuto, abbiamo una dotazione organica piuttosto pesante che ovviamente
incide poi sulla spesa corre nte e quindi limita gli interven ti per gli investimenti in conto
capitale e sul bilancio, quindi la ca pacità politica della Provincia di potere intervenire nei
settori eco nomici, dell'assistenz a, nel servizio al cittadino, ecc..
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Fatta questa piccola premessa di carattere generale, 8.000 dipendenti sono un
numero sicuramente elevato, e condividiamo la preoccupazione dei colleghi che hanno
presentato questo ordine del giorno e che dicono che se andiamo avanti di questo passo,
alla fine sare mo tutti dipe ndenti prov inciali, per cui non ci saranno più contadini,
industriali, commercian ti e artigiani. In effetti, già ades so gli imprenditori si lamentano di
questo anomalo fenomeno che ha portato sì ad un azzerame nto della disoccupazione, che
oggi è ad un livello fisiologico poco sopra il 2%, ma dall'altra parte bisogna considerare
che gli stipendi dei dipendenti provinciali sono più alti di quelli del settore privato, che
pertanto fa difficoltà a reperire personale. Soprattutto le aziende medio-piccole hanno
poco personale che q uando ha impara to il lavoro e diventa bravo, se ne va, perché ha come
obiettivo ideale quello di entrare nell'organico della Provincia e di trovare un posto fisso
ben remunerato, mediamente più alto rispetto al settore privato. Il problema quindi è che
diamo delle retribuzioni giudicate dagli operatori privati troppo elevate rispetto al mercato
privato e, soprattutto, questo grande serbatoio di occupazione costituito dagli 8.000 posti
occupati a ttualmente nella Provincia autonoma di B olzano.
I presentatori del documento hanno raccolto questa preoccupazione e trasformata in un ordine del giorno prevedendo un blocco delle assunzioni per due anni.
Questa formulazione però non può essere accettata, perché non sappiamo se nei prossimi
due anni la Provincia richiederà nuove competenze, magari assumerà anche quella sulle
forze armate, sulle forze dell'ordine o sulla politica estera. Non sappiamo cioè quali norme
di attuazione il governo Rutelli si appresterà a varare se dovesse vincere le elezioni, anche
se speriamo di no. Se la Provincia autonoma di Bolzano acquisisse le competenze
sull'ordine pubblico, quindi su Carabinieri, Polizia, ecc., ovviamente dovrebbe aumentare
il proprio organico e un blocco di due anni approvato dal Con siglio non consentirebbe alla
Provincia di potere esercitare queste nuove competenze che potrebbero essere
oggettivam ente diverse.
Noi quindi proporremmo qua lcosa di diverso, e cioè fare una analisi de lla
situazione per verificare se il quantitativo di personale che adesso esiste è sufficiente o
meno, quindi affidarsi a questo campionamento della situazione attua le per vedere qua li
interventi si dovranno fare in futuro, ci sembra infatti una posizione più rispondente alla
nostra necessità di programmare i posti che serviranno all'Amministrazione provinciale.
Grazie.
PRÄSIDENT: Frau Abgeordnete Zendron, bitte.
ZENDRON (GAF-GVA): Grazie, signor Presidente. Credo sia difficile dire,
guardando questi numeri così attentamente elencati, uno per uno, assessorato per
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assessorato, dove i dipendenti sono troppi e dove invece sono p ochi, e questo è forse il
punto che si dovrebbe considerare. Ad esempio anni fa, quando si sono effettuati i lavori
ai Bacini Montan i, si era detto che c'era un eccesso di pe rsonale. Tutti voi credo vi
ricorderete che c'era una indisponibilità da parte delle G iunte di allora a spostare questi
lavoratori o a cambiare l'org anico in maniera da rendere più efficiente la cosa. D'altro
canto, però, noi sapevamo, ad esempio, che nel settore della sicurezza sul lavoro c'era una
drammatica mancanza di personale. Ne a bbiamo parlato anche nei giorni scorsi, i controlli
che vengono effettuati nei cantieri sono sicuramente troppo pochi e una delle ragioni è che
in quel settore non c'è personale. Quindi un blocco significa bloccare di qua e di là.
Il modo con il quale affrontare ques ta situazione è dunque quello di vedere in
ogni settore quali sono le necessità effettive, considerando anche tutti i miglioramenti che
si possono portare per una maggiore efficienza e, in base a questa valutazione, fare una
modifica degli organici. Non nego che il problema esista, pe rò il blocco non credo sia il
sistema più corretto per risolverlo. D 'altro canto è un po' uno de i cavalli di battaglia
dell'Union, ed in partic olare del c onsigliere Pöder, dire che c'è troppo personale, ma se un
ente locale come la Provincia ha molte competenze, deve avere anche le p ersone che le
amministrino. La protesta verso i numeri presi singolarmente non tiene in considerazione
la necessità che ha una Amministrazione autonoma di avere il personale che si occupa dei
vari settori, ovviamente con tutte le differen ze di livello.
Esiste poi sicuramente il pro blema del difficile ra pporto tra l'equilibrio retributivo e di trattamento tra il dipendente pubblico e quello privato, ed è in questo settore
che la Giunta provinciale può intervenire, e non semplicemente attraverso uno stop alle
assunzioni. Non mi semb ra infatti il modo corretto pe r affrontare la realtà del problema.
Ripeto, bloccare sia dove ce ne sono troppi che dove non ce ne sono abbastanza , non è un
sistema, bisogna invece trovare il modo di rifare gli organici ed, eventualmente, fare una
valutazione di efficienza e di produttività del num ero di persone che lavorano in tutta
l'Amministrazione e poi prendere delle misure diverse da quella proposta dal consigliere
Pöder.
PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordneter Willeit, bitte.
WILLEIT (Ladins): Ich bin etwas skeptisch diesem Beschlussantrag gegenüber. Immer wenn man Unternehmen oder Firmen reorganisiert für die Personalentlassungen, ist eine Fehlleitung des Betriebes vorausgegangen. Der Betrieb konnte sich
nicht angleichen. Nachher gibt es Arbeitslose, Ausgleichskasse, öffentliche Unterstützung,
neue Finanzierungen, und so fängt das Ganze wieder von neuem an. Aufnahmestopps
gehen ein bisschen in diese Richtung.
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Ich befürchte, auch hie r mit diesem Be schlussantrag w ird der Ochse be im
Schwanz genommen, anstatt bei den Hö rnern. Warum hat das Land sov iel Personal? Weil
das Land alles konzentriert hat in den vergangenen Jahrzehnten und noch heute
konzentriert an Zuständigkeiten, an Kontrollen, an Mitteln, an Gütern. Das Land konzentriert alles, auch das Personal der anderen Körperschaften. Es betreut sie direkt. Hier
liegt der Fehler. Da is t eventuell anzusetzen und zwar im Abbau dieses großen Gerüstes,
was nie g enug hat.
Ich glaube, man muss Acht geben auf diese Beteiligungen, auf diese Scheinprivatisierungen, auf diese Nebenverwaltungen, die morgen keine mehr sind, wenn das
Land das Personal übernimmt. Ich glaube, so lange der ganze Apparat funktionieren muss,
wenn auch so zentralistisch, kann man nicht so einfach stoppen. Der Staat hat des öfteren
bei jedem Notstand eine Art von Aufnahmestopp verordnet. Das Land Südtirol war des
öfteren ausgenommen von diesem Stopp. Immer ausgenom men war die Nachbesetzung,
denn es geht Personal ab. Wenn neue Dienste eingeführt wurden, wurde auch vom Stopp
abgesehen. Ich glaube, diese Ausnahmen wä ren auch in unserem Falle imm er notwendig.
Ich möchte hinweisen, dass es auch nach meinen B erechnungen nicht mit
30.000 Einheiten abgetan ist, wenn man also alles berechnet, was sich im öffentlichen
oder halböffentlichen Dienst befindet. Beim Land ist es vielleicht abgetan, aber niemals,
wenn wir alle Verwaltungen hernehmen. Man m uss anders anfangen, nicht hinten,
sondern vorne beim Aufbau des Gerüstes.
PRÄSIDENT: Danke. Folgender Abänderungsantrag wird von den A bgeordneten Leitner und W illeit eingebracht.
"Im beschließenden Teil werden die Worte “drei Mona te” durch die Worte
“sechs M onate” ersetzt."
"Nella parte impegnativa le parole “tre mesi” sono sostituite dalle parole “sei
mesi”".
Kollege Pöder, nehmen Sie den Abänderungsantrag an?
PÖDER (UFS): Ja.
PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordnete Leitner, Sie haben das W ort für die
Erläuterung, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke. Ich bed anke mich bei de r Kollegin
Klotz, die mir diesen Antrag vorgeschrieben hat, damit das alles hier ein bisschen
schneller geht. Sonst hätte ich w ahrscheinlich länge r gebrauc ht, um das e inzubringe n.
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Von Entlassungen ist nicht die Rede. Es geht um die Prüfung eines Aufnahmestopps, d.h., dass die Leute, die intern hier sind, auch verschoben werden können, dass
insgesamt mehr als genug öffentliche Bedienstete in Südtirol sind, dass sie mit der
Mobilität intern ohne weiteres verschoben werden können, denn die Gesa mtausgabe hat
ein Ausm aß angenommen, das schon ein bisschen Sorge m acht.
Ich sage es noch e inmal. Jetzt ist der Landes hauptmann auc h da. Während die
Abgeordneten Brugger und Zeller von Entlassungen gesprochen haben, wird hier nur von
Aufnahmestopp geredet. Es soll geprüft werden, ob mit einem Aufnahmestopp und
internen Verschiebungen Verbesserungen gemacht werden können. Die Prüfung eines
Aufnahmestopps ist nicht eine Erfindung, die nur in Südtirol gemacht wird, sie wurde in
ö st e r r e ic h ischen Bundesländern und in Deutschland gemacht. Das ist ein e
Selbstverständlichkeit.
Alle öffentlichen Verwaltungen, die bei uns wegen neuer Kompe tenzen neues
Personal aufnehmen mussten, sehen sich an einem Punkt angelangt, wo sie sagen, daß das
auch gegenüber der Privatwirtschaft nicht zu vertreten ist, dass im Verhältnis zu viele
öffentliche Bedienstete da sind, mit der Folge, dass sie eine Menge Geld kosten und im
Haushalt mit 630 Milliarden zu Buche schlagen. Das ist nicht unbedeutend. Es sind 40.000
öffentliche Bedienstete, wenn man alle zusammen zählt. Es sind 20% Prozent der
arbeitenden Bevölkerung. Das ist Rekord. Es soll niemand entlassen werden. Davon steht
in diesem Antra g nichts, sondern es so ll geprüft werden ob mit einem Aufnahmestopp und
mit internen Versetzungen innerhalb einer bestimmten Zeit diese Situation verbessert
werden kann. Deshalb finde ich diesen Antrag in Ordnung.
PRÄSIDENT: Danke. Ich ersuche um Replik von Seiten der Regierung. Frau
Klotz, Sie sind ein bisschen zu spät, bitte.
KLOTZ (UFS): Herr Präsident, wir sind weder in Abstimmung, noch in einer
anderen Phase, in der es nicht erlaubt wäre, noch das Wort zu ergreifen. Im Grunde
genommen haben wir auf unsere fünf Minuten Redezeit verzichtet, die wir eigentlich
hätten, um zu erklären - in diesem Fall der Einbringer Andre as Pöder -, ob wir den Antrag
annehmen. Ich lese Artikel 115 der Geschäftsordnung und rede zum Fortgang der
Arbeiten und zur G eschäftsordnung.
Art. 115, Absatz 5: "Werden Abänderungsanträge zu Beschlussanträgen
eingebracht, erklärt der Einbringer des Beschlussantrages ob er die Einfügung der
Abänderungsanträge in den Beschlussantrag annimmt oder nicht, wofür ihm höchstens
fünf Minuten zur Verfügung stehen." Diese Zeit stünde uns auch zur Verfügung. "Im Falle
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d e r Annahme de r Abänderungs anträge steht jeder Fraktion, sowie einem
Regierungsmitglied eine weitere Redezeit von drei Minuten zu. Dies gilt nicht wenn der
Abänderungsantrag bereits vor Beginn der Behandlung des Beschlussantrages eingebracht
wurde." W ir haben im Grunde g enomme n eigentlich fünf Minuten versc henkt.
Drei Monate hat K ollege Leitner gem eint, sind doch ein bisschen knapp
bemessen. Das kann man durchaus einsehen. Das kann man so auch akzeptieren, dass man
diese Frist auf sechs Monate verdoppelt. Es handelt sich immerhin um sehr viele
Positionen, die hier beleuchtet werden müssten. Infolgedessen sehen wir ein, dass man der
Landesverwaltung schon ein halbes J ahr lassen sollte , um die Untersuc hung aller
Möglichkeiten und der Auswirkungen dieses Personalaufnahmestopps in der
Landesverwaltung durchzuführen.
Innerhalb von sechs Monaten müsste es ohne weiteres möglich sein, denn jeder
Ressortleiter weiß ungefähr, wie in den letzten Jahren gearbeitet worden ist. Er wird
seinem Landesrat reinen Wein einschenken. Die Direktoren und persönlichen Referenten
werden einen guten Überblick haben über das Persona l, das ihnen unterstellt ist;
infolgedessen dürfte es innerhalb von sechs Monaten schon möglich sein diese genaue
Untersuchung durc hzuführen.
Wenn der Landtag dies bezüglich schon M aßnahmen eingeführt hat - und wir
haben gehört, das sei so ziemlich schnell vonstatten gegangen - dann können wir uns
vorstellen, dass es in der Landesregierung, die noch einmal genauer strukturiert ist, die
eine ganze Reihe vorgelagerter Beauftragter ha t, auch ohne weiteres möglich sein müsste.
Wir sehen ein, dass die drei Monate eher zu knapp sind. Wir wollen die Landesregierung nicht bei der Gurgel nehmen und noch viel weniger die Abteilungsdirektoren
und am allerwen igsten das gesamte Personal, das ja in diesem Fall sicherlich am
allerwenigsten dafür kann. Verantwortlich sind die direkten Vorgesetzten; diese müssen
den klaren Bedarf erheben und sie mü ssen auc h den Überblick haben.
Ich zweifle nich t, dass die einzelnen Ressortleiter und Abteilungsdirektoren und
Abteilungsleiter diesen Überblick haben und der Landesregierung, den einzelnen Assessoren, ganz klar die Vorschläge machen können, wo man abbauen, umstrukturieren
könnte, wo man eventuell Leute ersetzen könnte, wo eben Spielräume und Mobilität
möglich sind.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Herr Abgeordnete Holzmann, bitte.
HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. Sono d'accordo sull'emendamento, quindi sicuramente rispetterò i tempi che mi sono stati accord ati per l'intervento, 3
minuti. Non so però esattamente cosa si prefigge come scopo il proponente dell'ordine del
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giorno, perché si parla del personale della Provincia, ma non degli enti derivati. Ad
esempio, le Unità Sanitarie Locali c'entrano o non c'entrano?
In secondo luogo, una verifica sul qua ntitativo di personale nec essario
all'Amministrazione provinciale non può prescindere dalla valutazione delle nuove
competenze che verranno rich ieste e sicuramente ottenute in questi ultimi quattro mesi
durante i quali il Sottosegretario Bressa resterà in c arica. Attraverso i suoi tavoli di ascolto
capirà che sarà necessario varare qualche norma di attuazione per garantirsi applausi
ancora più consistenti nella prossima occasione a utunnale.
Stabilire quanto personale servirà alla Provincia nei prossimi anni credo
implichi almeno sei mesi di lavoro. Ci sarà sicuramente da lavorare visto che ci sono
8.000 dipendenti dell'Amm inistrazione provinciale , 7.000 dipendenti delle U SL e in più i
dipendenti degli altri piccoli enti derivati. Ci sono poi i pensionamenti, le signore e i
signori in maternità assenti dal lavoro, e quindi sarebbe opportuno che si dicesse anche se
ci si riferisce soltanto al personale di ruolo o anche a quello inserito a tempo determina to o
con incarichi d i prestazio ne d'opera . Questo dall'ordine del giorno non si vede, per cui
sarebbe utile se il collega facesse un emendam ento esplicativo, perché, ripeto, il personale
a tempo determinato non viene menzionato. Ne consegue che se la Giunta dovesse
approvare questo ordine del giorno, non sappiamo se lo studio dovrà riguarda re soltanto il
personale di ruolo o anche quello assunto temporaneamente con contratto d'opera. C'è poi
tutto il discorso dei primari os pedalieri che hanno incarichi a tempo determinato, e quindi
anche per loro va fatto questo tipo di valutazione. Sarebbe dunque opportuno che l'ordine
del giorno fosse un po' più chiaro, e sicuramente allungare il periodo da tre a sei mesi
consentirebbe uno studio più approfondito e quindi una soluzione da proporre più
rispondente alle nec essità dell'Amministrazione provinciale. Grazie.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Effettivamente il collega Pöder è partito alla grande con questo ordine del giorno, ha fatto una
tabellina numericamen te precisa alle unità e per la quale lo ringraz io, perché mi ha ed otto
di una situazione specifica. Ma alla fine, dopo avere fatto uno sforzo di non poco conto per
compiere questo specchietto della situazione, sembra si sia stufato e quindi h a
semplicemen te invitato la Giunta a presentare questo stud io al Consiglio entro tre m esi.
Allora, se è vero che tutto l'ambito pubblico locale ha bisogno di 30.000 dipendenti per
fare funzionare una Provincia come questa, Lei non può pretendere che quello stesso
personale in tre mesi sia in grado di fornire quello che chiede. Questa richiesta, caro
Pöder, non l'ha fatta ad una azienda privata, dove se avesse posto come termine categorico
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un mese sarebbe riuscito ad averlo in 25 giorni, l'ha fatta ad un ente pubblico che si muove
come un elefante. Non a caso il collega Leitner, molto più avveduto di Lei in quanto
conosce meglio il personale provinciale, dice che ci vogliono sei mesi. Secondo me siete
tutti e due un po' ottimisti, io proporrei infatti dai nove ai dodici mesi per non avere una
risposta azzardata. Ritengo comunque, obiettivamente , che ci vogliano alm eno sei mesi,
quindi sono convinto che Lei ac cetterà questo emendame nto.
La prossima volta La pregherei di essere meno fiducioso sulle possibilità di
ottenere un risultato del genere nel giro di tre mesi, perché un'analisi delle possibilità e
degli effetti di un blocco per uno o due anni pone nella condizione di avere almeno un
mese per capire cosa vuole dire. Il collega Holzmann, inoltre, ha appena detto che non si
capisce bene se intende il personale di ruolo, comandato o non di ruolo, se comprende o
no i primariati, le USL ecc.. Effettivamente la polenta è talmente grassa e lunga che anche
i 12 mesi che ho proposto io non s arebbero sufficien ti. Di conseguenza approvo quanto
proposto dal collega Leitne r e penso lo farà anche Lei. Ritengo comunque che Lei è
eccessivam ente ottimista e che lui è ottimista, perché secondo me, e lo dico con un certo
realismo pragmatico, ci vorrebbe almeno un anno. Se poi riusciranno a farlo in sei mesi,
vorrà dire che effettivamente potremo lic enziare q ualcuno perché sono troppi. Grazie.
PRÄSIDENT: Danke. Frau Vizepräsidentin, bitte.
ZENDRON (GAF-GVA): Grazie, signor Presidente. Noi non siamo d'accordo
con questo emendamento che propone sei mesi invece di tre. Io non so quanto ci si metta
ad esaminare la situazione, ma comunque secondo noi un blocco delle assunzioni non
risolve i problemi dell'Amministrazione. Qui si parte da un presupposto che non
condividiamo, e cioè che di per sé un certo numero è esagerato, tuttavia quando le
competenze sono tante, ci deve essere anche personale adeguato. In certi settori
probabilmente è troppo e in altri è carente, ed è su questo che bisognerebbe fare uno
studio. Sicuramente è meglio avere sei mesi di tempo invece che tre per fare un'analisi più
adeguata, ma non con questo obiettivo, eventualmente con quello di vedere, settore per
settore, assessorato per assessor ato, se i numeri sono a deguati, tenendo conto dei
miglioramenti che potranno essere introdotti nell'efficienza del lavoro. Dir e
semplice mente di non assumere più nessuno, non è sensato.
Voglio ripetere, perché è un punto molto importan te, quanto detto in merito ai
controlli nel settore sicurezza. A l riguardo non c'è un numero adeguato di persone che
controlli la sicurezza nei ca ntieri e i controlli non vengono fatti nei tempi nece ssari.
Questa, ad esempio, è una delle cause dei numerosissimi e gravissimi incidenti che
caratterizzano i nostri cantieri, anche pubblici. Di ciò abbiamo discusso molto e a lungo
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quando è stata fatta la legge sugli appalti e ogni volta che ci sono stati dei morti o una
emergenza in questo settore. Mi sembra però di potere dire che non è cambiato nulla e
questo è l'e sempio m aggiore di c ome sia inutile un blocco del gen ere. Gra zie.
PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Willeit, bitte.
WILLEIT (Ladins): Wie man es dreht ist es gleich, ob Reorganisation, ob Rationalisierung, ob Optimierung. Ein Stopp kommt einem Abbau gleich. Jeder weiß, dass
vorallem in den letz ten 10 Jahren ganze Systeme aufgebaut wurden, um den
Arbeitseinsatz zu kontrollieren, nicht nur, um das Arbeiten, das Denken zu lernen, sondern
auch um die genaue Kontrolle durchzuführen, wie das Personal eingesetzt wird, wie das
Personal arbeitet, welche Aufgaben, welche Ziele, welche Methoden, welche Ergebnisse
es erbringen muß. Genaue Prüfstellen sollen dies ständig festhalten. Ich weiß, dass diese
Kontrollstellen, die einmal vom A usland kamen, m it ihrer Weisheit, die keine war,
weiterhin angewachsen sind. Das wollte ich zu bedenken ge ben.
Es gibt bereits einen Stopp für diese oder die andere Sprachgruppe, die ihren
Proporz ausgeschöpft hat. Warum soll jene gestoppt werden, die vielleicht noch Freiraum
hat?
PRÄSIDENT: Danke. Es ist ein weiterer Abänderungsantrag von den Abgeordneten Holzmann und Urzì eingebracht worden.
"Nach dem Wort “Untersuchung” die W örter “über den Personalbedarf in den
nächsten drei Jahren” einfügen und die Wörter “der Möglichkeit und der Auswirkungen
eines Personalaufnahmestopps in der Landesverwaltung befindet auf ein bzw. 3 Jahre”
streichen.
"Dopo la parola “analisi” inserire il separato periodo: “nella necessità di
personale per i prossimi 3 anni”, e stralciare il resto".
Ich stelle einen Widerspruch zwischen denen von Ihnen angenommenen
6 Monaten und diesem neuen Abänderungsantrag fest, aber es liegt an Ihnen, das
abzuändern, auc h wenn ein W iderspruch enthalten ist.
Herr Abgeordnete Pöder, bitte.
PÖDER (UFS): Danke. Nein, das ist kein Widerspruch. Die 3 und die 6 Monate
beziehen sich auf die Zeit, die w ir der Landesregierung lasse n würden , um hier ein
Konzept zu überprüfen und die 3 Jahre beziehen sich auf den Personalaufnahmestopp
direkt.
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Ich weiß nicht genau, ob ich dies en Antrag anne hmen soll. Ich we rde im Verlauf
dieser fünf Minuten versuchen, hier zu einem Entschluss zu kommen. Ich habe diesen
beschließenden Teil bewusst doc h recht weitläufig de finiert, weil es sich um eine M aterie
handelt, die natürlich nicht so auf Biegen und Brechen von einem Augenblick auf den
anderen mit ganz konkreten Zahlen und Maßnahmen entschieden werden kann. Es geht
um 10.000 Landesbedienstete und um die Frage, die Kollege Holzmann aufge worfen hat,
nämlich, ob hier auch die Sanitätsbetriebe, die sogenannten angegliederten Betriebe
eingeschlossen sind.
Wir haben bewusst in diesem Antrag einen Zeitraum gewählt, den wir hier
vorschlagen und bereits abgeändert haben, das heißt von 3 auf 6 Monate erweitert haben,
was vernünftig war, indem wir die Landesregierung ersuchen wollen, hier wenigstens zu
überprüfen, ob ein Personalaufnahmestopp möglich ist. Wir haben auch ein bzw. zwei
Jahre Personalaufnah mestopp in den R aum gestellt, obwo hl es unüblich ist, im
beschließ enden Te il "Entwe der-Ode r-Bestimmungen" einzufüge n.
Es handelt sich doch um eine Maßnahme, die eine Überprüfung ansprechen
sollte, und nicht um den Beschluss, einen Personalaufnahmestopp durchzuführen. Das
können wir im Landtag in diesem Augenblick nicht m achen, weil es s icherlich nicht in
Ordnung wäre. Wir kön nen nur und das w ollen wir, den Auftra g erteilen, dass die
Landesregierung e inen Aufn ahmestopp überprü ft.
Es hängt sehr viel davon ab, was aus einer Überprüfung der Landesverwaltung
oder dieses Personalaufnahmestopps herauskommt. Es hängt vor allem vom Zeitraum ab,
wenn man sich entschließen sollte, einen Personalaufnahmestopp wirklich in Gang zu
setzen. Es hängt vorallem vom Zeitraum ab, wie lange so ein Aufnahmestopp dauert. Das
ist sicherlich eine große Frage. Hier werden drei Jahre vorgeschlagen. Wenn wir diesen
Abänderungsantrag annehmen, dann bedeutet das, dass wir als Landtag die
Landesregierung auffordern, zu überprüfen, einen Personalaufnahmestopp, der auf drei
Jahre befristet ist, zu verfügen. Das könnte problematisch sein, weil die Landesregierung
dann nicht überprüfen darf, ob ein Personalaufna hmestopp auch f ür ein Jahr möglich ist.
Das ist die Schwierigkeit in diesem Fall. Die Landesregierung könnte ja zum Schluss
kommen nach einer Überprüfung: Drei Jahre nicht, aber ein Jahr oder sechs Monate oder
zwei Jahre sind immer möglich.
Ich werde diesen Abänderungsantrag aber trotzdem annehmen, vor allem deshalb, weil dann die Zustimmung einiger Abgeordneter mehr gesichert ist - das hoffe ich
zumindest - und wir dann einer Genehmigung doch ein paar Schritte näher kommen, auch
wenn es nur kleine Schritte sind. Die Landesregierung verfolgt, wie wir des öfte ren in
Aussagen hören, die P olitik der kleinen Schritte. Dagegen ist in diesem Fall nichts
einzuwenden. Wir müssen in P ersonalfragen kle ine Schritte gehen, w eil es sich für unsere
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Verhältnisse wirklich um einen Riese napparat handelt, weil es sich um Menschen h andelt,
die dort beschäftigt sind, weil es sich um Dienste für die Bürger handelt. Die
Konsumenten, die Kunden der Landesverw altung müssen danac h auch noch siche r sein
können, dass im Falle eines Personalaufnahmestopps die Dienstleistungen der öffentlichen
Verwaltung nicht schlechter w erden, sondern zumindest gleich bleiben oder, wie ich
vermute, noch besser werden. Ich nehme diesen A ntrag an.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der A bgeordnete Urz í.
URZI' (AN): Grazie, Presidente. One stamente non ries co a comprend ere le
perplessità sollevate inizialmente in merito ad una contraddizione fra l'emendamen to
proposto dal collega Leitner poco fa e quello che abbiamo ritenuto di presentare noi, e che,
ritengo con grande intelligenza politica (le valutazioni le abbiamo potute seguire e
apprezzare), il collega Pöder ha inteso accogliere, garantendo quindi a quest'A ula la
possibilità di ragionare più approfonditamente su questa ulteriore proposta che va ad
integrare il testo dell'ordine del giorno.
Attraverso gli interventi del collega Holzmann abbiamo già espresso de lle
perplessità di fondo sullo spirito che animava i presentatori dell'ordine del giorno. Le
perplessità quindi le abbiamo sufficientemente illustrate e non intendiamo tornarci sopra.
Intendiamo invece chiarire il senso della nostra proposta, che è quello di garantire un
impegno preciso da parte della Giunta provinciale, attraverso un'assunzione di
responsabilità dello stesso Consiglio, in merito alla presentazione a quest'Aula, in un lasso
di tempo ragionevole , di una seria analisi sulla necessità di personale per i prossimi tre
anni nell'ambito dell'A mministra zione prov inciale.
Con questa formula estremamente sintetica e leggibile intendiamo colmare
quella una lacuna che abbiamo già indicato. Ossia, vorremm o che l'Amminis trazione abbia
la possibilità di fare un ragionamento complessivo su tutto quel personale che,
direttamente o indirettamente, in una forma... E' già esaurito il tempo? Non sono abituato a
parlare solo 3 minuti, signor Presidente, e quindi ho difficoltà a regolarmi. Chiedo scusa e
concludo rapidamente il ragionamento, anche se purtroppo sono costretto a troncarlo a
metà, dicendo che con questa proposta garantiamo una seria verifica su ciò che sarebbe
opportuno fare e investire per i prossimi tre anni in provincia di Bolzano pe r quanto
attiene il comparto del personale. Un'analisi seria non la si rifiuta ma i, ed essendo questa
la ragione che ci ha spinti, ritengo possa essere tranquillamente a ccolta, nel senso di c iò
che amp iamente ha avuto occasione di affermare il collega Pöder. G razie.
PRÄSIDENT: Danke. Frau Abgeordnete Kury, bitte.
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KURY (GAF-GVA): Herr Präsident, wir sind gerade dabei einen Abänderungsantrag zu formulieren. Inzwischen möchte ich mich positiv zum Antrag von Kollegen
Holzmann aussprechen. Die Unterschrift ist nicht zu entziffern. Damit ist gezeigt worden,
dass diese Gespräche über das Problem Personal in der Landesverwaltung schon sinnvoll
sind. Wir sind zum Ende gekommen, nach verschie denen Erwägungen vo n
verschiedenster Seite, dass man doch irgendwa nn einen Konse ns findet für eine
Formulierung. Dafür bin ich den Einbringern dankbar, aber auch den Einbringern von
Abänderungsanträgen, denn nun hat man eine Formulierung gefunden, die auch von uns
ohne weiteres mitgetragen werden kann, obwohl wir uns ursprünglich gegen d iesen
Personalaufnahm estopp ausgesproc hen haben.
In dieser Formulierung geht es nur mehr darum, dass die Landesregierung innerhalb von sechs Monaten eine Untersu chung vorlegen soll üb er den Pesonalbe darf in
den nächsten drei Jahren. Ich denke, das ist mehr als sinnvoll. Das heißt, dass man
wirklich genau verifiziert welche Entwicklung wir wollen, das heißt die Landesregierung
bzw. der Südtiroler Landta g wollen, in welchen Bereichen wir Personal abbaue n wollen,
in welchen Bereichen wir dagegen z usätzliches Personal einsetzen wollen. Es ist ganz
wichtig, da ss man da rüber Bescheid w eiß und vorallem, dass man pla nt.
Ja zu diesem beschließenden Teil, allerdings unsere Enthaltung zu den Prämissen, da dort doch sehr viel von diesem Aufnahmestopp die Rede ist, der uns skeptisch
stimmt, weil undifferenziert generell gesagt wird, wir haben genug Personal, wobei wir
genau wissen, dass es unterschiedlich ist. Ich würde mich strikt dagegen zur Wehr setzen,
wenn man im Schulbereich sparen würde. Ich kö nnte mir vorstellen, dass das dem
Landeshauptmann schon ins Konzept passen würde und auch einigen anderen in diesem
Saale.
Ich denke, dass man vor a llem in der Schul- und Sanitätspolitik nicht gener ell
alles über einen Leisten schlagen kann, sondern dass man sehr differenziert vorgehen und
schauen muss, welche Entwicklung wir wollen, was wir in den letzten drei Jahren tun
wollen. Insofern ein Ja zum beschließenden Teil und eine Enthaltung zu den Prämissen,
allerdings hoffe ich, dass der Einbringer des Abänderungsantrages unsere n
Änderun gsantrag a uch noch a kzeptiert.
PRÄSIDENT: Danke. Es kommt noch ein von der Frau Vize präsidentin
Zendron und der Abgeordneten Kury eingereichter Abänderungsantrag. Ich ersuche um
einen Moment Geduld. Hier ist folgender Abänderungsantrag:
"Hinzuzufügen: “getrennt nach Ressorts”".
"Aggiung ere: “distinta per dipa rtimenti”" .
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Frau Abgeordnete Kury, Sie haben das Wort für die Erläuterung, bitte.
KURY (GAF-GVA): Danke. Wie bereits vorher erklärt, können wir diesen
Abänderungsantra g...
ABGEORDNETER: (unterbricht)
PRÄSIDENT: Frau Abgeordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Entschuldigung. Herr Präsident, ich höre hier Protestrufe.
Herr Präsident, nur einen A ugenblick, damit wir alle studieren können, ob es zu
verantworten ist, dass dieser Abänderungsantrag in den Abänderungsantrag des Kollegen
Holzma nn integriert wird.
PRÄSIDENT: Herr Pöder, nehmen Sie den Abänderungsantrag an?
PÖDER (UFS): Vielen Dank, Herr Präsident. Ich erkenne irgendwann meinen
ursprünglichen Antrag nicht mehr wieder. Solange er besser wird, habe ich nichts
dagegen. Es ist sicherlich auch leichter für die Mehrheit zuzustimmen, denn wir sind hier,
um die Dinge besser zu machen. Wenn Beschlußanträge eingebracht werden, können und
sollen sie abgeändert werden, um sie besser zu machen. Ich sehe auch im Gesicht des
Landesrates Hosp und auch in jenem des Personallandesrates eine gew isse Freude
darüber, dass wir ständig Ve rbesserungen an diesem Beschlußantrag anbringen.
Ich nehme diesen Abänderungsantrag an. Ich hoffe, dass Kollegin Klotz auch
damit einverstanden ist, dass wir diesen Antrag annehmen, weil er durchaus sinnvo ll ist.
Er macht Sinn. Das ist der Ausdruck, den Kollege Pahl kritisiert hat. Ich halte diesen
Ausdruc k für durchaus angebracht. Ein e Sprache ändert sich im Laufe der Zeit.
Ich glaube, in diesem Falle wird durch das "Sinn machen" ein solcher Antrag,
eine Initiative, ein Vorschlag, sicherlich noch mehr und aktiver gewürdigt. Es unterstreicht
diese positive Aussage zu einem Vorschlag.
Der Abänderungsantrag sieht vor, dass die Überprüfung der gesamten Situation
getrennt nach Ressorts g emacht wird. Ich hatte das e igentlich als selbstverständlich
vorausgesetzt, aber es ist gut, dass wir das präzisieren in unserem Beschlußantrag, denn es
sind hier verschiedentlich Fragen aufgetreten, auch von Seiten des Kollegen Holzmann, ob
alle Bere iche einge schlossen wären, ob auch die Sanitätsbetriebe e ingeschlossen wä ren.
Ich habe die Auflistung nach Ressorts gemacht. Ich habe die einzelnen Zahlen
von Landesrat Sau rer erhalten und sie s timmen, dies wurde auch von Landesrat Kofler
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bestätigt. Ich hätte mich schwer gewundert, wenn die Zahlen nicht gestimmt hätten, denn
von Landesrat Saurer sind wir in der Regel gewohnt, präzise Auskünfte zu erhalten. Der
Antrag wird angenommen.
PRÄSIDENT: Danke. Frau Abgeordnete Kury, Sie haben das Wort für d ie
Erläuterung des Antrages, bitte.
KURY (GAF-GVA): Danke a n Herrn P öder, dass er es auch so sieht, dass
dieser Abänderungsa ntrag sowohl Sinn ha t, als auch aktiv Sinn macht. Ich denke schon,
dass das im ursprünglichen Antrag eigentlich enthalten war. Wenn ich die Prämissen Ihres
Antrage hernehme, Herr Pöder, haben Sie bereits vorgeschlagen, dass die Ressorts prüfen
sollten welche Au swirkungen ein Aufnahmestopp hätte. Sie haben bereits vorgesehen,
dass die Ressorts differenziert vorgehen und nicht alle Stellen pauschal behandelt werden.
Nur, im beschließenden Teil, so wie er jetzt abgeändert worden ist, war dieser
Aspekt, dass man die U ntersuchung getren nt nach Ressorts macht, nicht mehr explizit
erwähnt. Ich glaube, dass es doch noch notwendig ist, das noch einmal zu beschließen,
weil nicht unbedingt P rämisse und besch ließender Teil ange nommen werden müssen.
Ich möchte noch einmal bestärken, das, was Herr Pöder bereits gesagt hat. Es ist
schon wichtig, dass man hier na ch der besten Lö sung ringt, und ganz sich erlich ist es in
dem Fall positiv, wenn man bereit ist, über Vorschläge von verschiedener Seite
nachzudenken. Herr Pöder hat vorhin fünf Minuten lang nachgedacht. Am Ende ist er zum
Schluss gekommen, daß man den Änderungsantrag akzeptieren kann. Vielleicht können
wir an die ser geme insam gefundenen Lösung doch noch w eiter arbe iten.
Wir haben beschlossen, diese Untersuchung getrennt nach Ressorts zu fordern.
Innerhalb von sechs Monaten sollte diese stattfinden und sie sollte sich auf die nächsten
drei Jahre beschränken. Es bleiben natürlich immer noch Aspekte, die eine Vertiefung
bräuchten, wie z.B. die Frage: Ist die Schule mitenthalten oder nicht? Die Schule hat
immerhin eine Sonderstellung. Die Lehrer sind weiterhin Staatsangestellte, obw ohl sie
einen Landeszusatzvertrag haben. Man sol lte noch präzisieren, ob von dieser
Untersuchung die Lehrer mitbetroffen sind oder nicht, ob sie sich nur auf die
Landesbediensteten im engeren Sinne bezieht ode r eventuell auch auf Staatsa ngestellte im
Landesd ienst.
Wir können uns im Großen und Ganzen mit der Formulierung, wie sie jetzt
getroffen wurde, se hr wohl einverstand en erklären. Ich bedanke mich beim Kollegen
Pöder, aber auch bei den Kollegen, die den Abänderungsantrag eingereicht haben, dass es
doch gelungen ist, im Konsensweg eine Formulierung zu finden. Vielleicht ließe sich auch
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in anderen Fällen im Dialog ein Konsens in der einen und anderen schwierigeren Frage
finden.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Urzì, bitte.
URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. Il dibattito mi sembra si stia svolgendo
sui binari della ragionevolezza, e questo è molto importante. Non capisco però perché
questa cosa abbia provocato un atteggia mento ilare da pa rte dei colleghi, visto che h o fatto
una semplicissima constatazione. Quando si dice che ci sono il desiderio e l'aspirazione ad
avere la possibilità di leggere in maniera completa e articolata delle nec essità di personale
per i prossimi anni e si demanda alla Giunta provinciale il compito di svolgere questo
studio, quando poi ci si inserisce su questo per richiedere una chiara differenziazione
nell'ambito di questo studio per dipartimenti in modo da capire dove esistono le maggiori
lacune di personale e dove questo è al comple to, quindi per capire se e siste nell'ambito
dell'Amministrazione una differente e sproporzionata ripartizione di personale a van taggio
di una certa branc a e a svantaggio d ell'altra, mi sembra si possa trarre la conclusione
positiva che ho tratto, ossia che si ha la reale e seria intenzione di fare un'analisi piena,
completa, ragionevole e costruttiva della situazione attuale. Si vuole scattare una
fotografia per sapere agg iornare le iniziative future , ad esempio per q uanto riguarda la
definizione degli organici per singolo dipartimen to, in merito al reclutamento di personale.
Questo credo vada nell'intere sse dell'intera comunità che gode del servizio che gli uffici,
l'Amministrazione e i singoli dipartimenti offrono . Ciò mi spinge a dire che è realme nte
opportuno e importante prevedere questa chiara distinzione nell'ambito della analisi che si
intenderà poi sviluppare per dipartimenti.
Più tardi avrò l'occasione e il tempo per potere approfondire le mie valutazioni,
ma da qui deriva un'ulteriore considerazione, e cioè che nell'ambito di questa analisi c'è la
necessità di distinguere maggiormente prevedendo una lettura analitica dei dati per quanto
attiene i diversi gruppi linguistici, e in questo senso il nostro gruppo politico, grazie al
cortese sostegno offerto dal collega Seppi, presenterà un emendamento a quello appena
presentato. Grazie .
PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordneter Seppi hat das Wort, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Volevo
collegarmi alla ragionevolezza appena enunciata dal collega Urzì, ragionevolezza
evidentemente condivisa solo dai banchi delle opposizioni c he su temi così imp ortanti
prendono la parola e dimostrano interesse, attenzione a quanto questo prob lema stia loro a
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cuore. Tale sensibilità non è invece visibile da parte dei partiti della maggioranza che,
anche su un tema così inte ressante e importante, sia per il presente che per il futuro, non
partecipano minimamente al dibattito, creando quella impressione di disinteresse che non
è auspicabile in un Consesso dem ocratico nel quale a nche la loro opinione ha peso. Q uesta
è una considerazione che va fatta, perché non riesco a capire come mai non ci sia il
coinvolgimento di tutti i consiglieri su un tema d i tale importanza. Ognuno però segue le
proprie linee di principio e, com e diceva il collega Urzì, finalmente la questione è sui
binari giusti della ragionevolezza. Ma a questo punto devo considerare che la
ragionevolezza è una dote che illumin a solame nte i mem bri della m inoranza , ne
prendiam o atto anch e in questa circostan za.
Accettiamo sicuramente quello che la collega Kury propone, e cioè distinguere
per dipartimenti, anche s e a questo punto ho seri dubbi sul fatto che in sei mesi si possa
arrivare a costruire tutta questa realtà che non verrà svolta da dipendenti privati, ma
pubblici, e di conseguenza bisogna lasciare c he l'elefante piano pia no riesca a muo versi e
a creare una situazione che possa essere considerata attinente alla ric hiesta. Sei mesi li
ritengo un tempo molto limitato, e quindi presenterei un ulteriore emendamento per
portarlo almeno a dodici. Se infatti acc ettiamo qu esta divisio ne per dipa rtimenti, i
dipendenti pubblici provinc iali in sei mesi non saranno in grado di svolgere questo lavoro,
quindi dobbiamo predisporre un altro eme ndamento e porta re il termine a dodici m esi.
Non si può più.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Leitner, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Wenn der Einbringer
gesagt hat, dass er seinen Beschlussantrag nicht so richtig wiedererkennt, dann gilt das für
mich noch mehr. Wir haben drei Abänderungsanträge, die alle eine Verbesserung des
ursprünglichen Textes bewirken wollen. Es wäre angebracht, dass man jetzt einen
Einheitstext über diese ganzen Abänderungsanträge hätte, um genau im Blick zu haben,
was man de nn nun genau beschließt.
Wir haben einmal die Frist von drei auf sechs Monate angehoben, dann wurde
der Antrag von AN eingefüg t und jetzt der Abän derungsantrag der Grünen, der
spezifiziert, dass die Untersuchungen auf die einzelnen Ressorts aufgeteilt bzw. getrennt
nach Ressorts durchgeführt werden sollen.
Eines ist klar, auch wenn die Landesregie rung offenbar kein großes Interesse
daran hat, die interne Aufteilung zu verbessern. Ich nütze die Gelegenheit bei diesem
Abänderungsantrag auf etwas hinzuweisen was der Bürger sehr stark verspürt, wenn er
sich an Landesämter wenden muss, nämlich, das s diese Bürgern ähe auch wirk lich
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dokumentiert wird. Ich habe er ste heute mit einem Bürger Kontakt gehabt, der mir einen
Brief des Volksanw altes gezeigt hat, w o ein Abteilungsdirektor eigentlich alles and ere als
Bürgernä he bewie sen hat. H ier gibt es sicher viele Verbesserungsm öglichkeite n.
Grundsätzlich braucht es eine klare Bestandsaufnahme, klare Richtlinien, wie
man in Zukunft die verschiedenen Landesdienste organisiert, wie man das Personal
einteilt. Hier braucht es sicherlich auch klare Vorgaben von Seiten der Ressortleiter. Es ist
mir bekannt, dass einige Ressortleiter zusätzliches Personal wollen. Ich frage nach,
welchen Kriterien heute Pe rsonal angestellt w ird. Es braucht innerhalb der
Landesverwaltung klare Richtlinien, um entscheiden zu können, ob Personal notwendig ist
oder nicht. Dass man getrennt nach Ressort vorgeht, ist sicherlich sinnvoll. Deshalb ist
auch dieser Abänderungsantrag insgesamt eine Verbesserung der eigent lichen
Zielsetzung.
Es wäre vernünftig, Herr Präsident, wenn man jetz t den Text, den wir
beschließen, noch einmal zusammenfassen würde, um nicht Konfusion zu betreiben, denn
wir haben drei Abänderungsanträge, die alle etwas anderes verlangen, aber nur in
Kombination sinnvoll sind. Ich schlage vor den Text, den wir nun beschließen, zu
verlesen.
PRÄSIDENT: Es gibt noc h einen A ntrag.
Herr Abgeordneter Leitner, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Das hab e ich nicht gewusst.
PRÄSIDENT: Folgender Abänderungsantrag wurde von den Abgeordneten
Urzí und Minniti ein gereicht:
"Nach dem Wort “Ressorts” hinzufügen “wobe i gleichzeitig die Daten nach
Sprachgruppen aufzuschlüsseln und zu analysieren sind”".
"Dopo le parole “dipartimenti” sono aggiunte le parole: “ma garantendo al
contempo anche la lettura analitica dei dati per gruppi linguistici”".
Herr Abgeordneter Pöder, Sie erhalten sofort den Text, bitte.
PÖDER (UFS): Vielen Dank, Herr Präsident. Dieser Antrag ist durchaus sinnvoll. Ich möchte aber schon die Einbringer fragen - ich glaube, Kollegen Holzmann -, wer
diesen Antrag un terzeichnet hat?
ABGEORDNETER: (unterbricht)
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PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Pöder, bitte.
PÖDER (UFS): Ich glaube, dass das ohnehin geschehen wäre, aber ich bin
dafür. Ich halte ihn für eine Verbesserung und Präzisierung meines Antrage s. Jetzt wird
die ganze Sache doch unübersichtlich. Kollege L eitner hat gesagt, er möchte einen
Einheitstext haben.
"Wobei gleichzeitig die Daten nach Sprachgruppen aufzuschlüsseln und zu
analysieren sind." Ich glaube, das wäre ohnehin geschehen. Ich kann mir nicht vorstellen,
dass die Landesregie rung die Überprüf ung aller Daten durchführt, ohne auch die
Sprachgruppensitua tion zu berü cksichtige n.
Ich nehme diesen Antrag an, weil Kollege Willeit diesen heftigen, aber richtigen
Ausdruck verwendet ha t, dass eine Sprachgruppe ohnehin schon von einem
Aufnahmestopp betroffen ist. Wenn man das ganz genau nach Sprachgruppen aufschlüsselt und analysiert, dann könnte ma n hier sehe n, ob vom Aufnahmestopp z.B . alle
Ressorts berührt werden sollen, oder ob man beim Aufnahmestopp je nach Sprachgruppe
Untersc hiede ma chen sollte .
Ich glaube, dass man bei einem Aufnahmestopp keine Unterschiede zwischen den
Sprachgruppen machen kann. Man kann höchstens Aus nahmeregelungen - und das ist
sicherlich auch im Sinne der Einbringer dieses Antrages - bei einem Aufnahmestopp
machen, wenn es den P roporz berührt. De r Proporz ist in jedem Fall einzuhalten. Wenn
wir Personal aufnehmen müssen, um den Proporz in irgendeiner Weise anzugleiche n, weil
durch Abgänge vielleicht ein Ungleichgewicht entstanden ist, dann müssen wir diese
A u s n a h meregelungen in einem e ve ntue lle n Be sc hluss, de r wir klic h e in e n
Personalaufnahmestopp definiert, be rücksichtigen. Wir können nicht sage n, dass wir kein
Personal mehr aufnehmen. Dann würde irgendwo für eine Sprachgruppe ein
Ungleichgewicht entstehen, wir müssten das aber ausgleichen und müssten dann sagen,
dass wir einen Aufn ahmestopp für zw ei Jahre beschlossen haben, daß also für zwei Jahre
der Proporz für uns n icht mehr anwendbar ist. Das ge ht nicht.
Ich glaube, dass wir in diesem Zusam menhang im w esentlichen schon eine
Verbesserung auch mit diesem Antrag erreichen. Ich bin allerdings mittlerweile selbst
beim Überlegen, ob wir nicht einen Ersetzungsantrag einbringen sollten, um einen
Einheitstext des gesamten Beschlußa ntrages ...
PRÄSIDENT: Den Einheitstext verlese ich Ihnen schon. Wir haben ihn schon
vorbereitet.
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PÖDER (UFS): Das ist sehr positiv. Wir sind von Ihnen gewohn t, dass Sie
präzise und schnell arbeiten . Das erspart uns einige Arbeit. Da s ist zu begrüßen, das s wir
bei der Beschlussf assung auch w issen, worüber w ir abstimmen. Ich nehme diesen
Abänderungsantrag an.
PRÄSIDENT: Danke. Ich verle se den Text zum besseren Ve rständnis:
"Innerhalb von sechs Monaten eine Untersuchung über den Auswa hlbedarf in
den nächsten drei Jahren vorzulegen und zwar getrenn t nach Ressorts, w obei gleichzeitig
die Daten nach Sprachgruppen aufzuschlüsse ln und zu analysiere n sind."
Abgeordneter Urzì hat das Wort für die Erläuterung seines Antrages, bitte.
URZI' (AN): Grazie, Presidente. Nel corso del nostro precedente intervento
abbiamo già annunciato che c'era la necess ità di prevedere una ulteriore specifica
nell'ambito del testo che via via si è andato confezionando. La nostra volontà era quella di
garantire una lettura la più possibile completa del dato finale che emergerà dall'analisi che
la Giunta provinciale vorrà commissionare per una valutazione precisa, chia ra e leggibile
di quello che potrà essere il bisogno futuro di personale nei prossimi tre anni. Le colleghe
Kury e Zendron hanno ritenuto opportuna l'aggiunta di un passaggio che con intelligenza il
collega Pöder ha accolto e che prevede la distinzione per dipartim enti nell'ambito della
analisi che si andrà a comporre, in modo da verifica re dove esiste un esubero e dove esiste
una mancanza.
Noi prevediamo, invece, la possibilità di garantire allo stesso tempo una lettura
analitica dei dati per gruppi linguistici, perché in un dato dipartimento può esistere un
esubero di personale, ma bisogna capire esattamente come questo personale è distribuito
in base al gruppo etnico di appartenenza. Questa è una condizione richiesta e importan te
nell'ambito della struttura dell'Amministrazione pubblica, quindi è opportuno evidenzia rlo
nell'analisi che si andrà a comp orre. Esiste il dipartimen to dove possono ess ere dimostrate
ampie lacune per quanto riguarda gli organici, ma vogliamo sapere se queste riguardano,
oltre al personale ne l suo comp lesso, alcuni gruppi linguistici piutto sto che altri, e quali.
Lo spirito di questo nostro emendamento credo possa essere accolto serenamente
da tutti i gruppi rappresentati in questo Consiglio, in modo particolare dal nostro gruppo
linguistico e da quello che rappresenta il collega Willeit, perché è necessario comprendere
anche dove si colloca esattamente il grup po linguistico ladino nell'am bito della pianta
organica della Provincia autonoma di Bolzano, e con quali funzioni. Una vo lta per tutte
vogliamo permettere di fare una radiografia piena e compiuta della situazione? Questo è lo
strumento che noi pro poniamo. G razie.
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PRÄSIDENT: Danke. Frau Abgeordnete Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): Zur Geschäftsordnung. Es hat zwar mein Kollege erläutert,
dass er den Antrag annimmt, die Frage ist aber, ob uns als Gruppe noch die drei Minuten
zustehen?
PRÄSIDENT: Bitteschön.
KLOTZ (UFS): Danke, Herr Präsident. Die Daten nach Sprachgruppen
aufzuschlüsseln und zu analysieren finden wir positiv. Es ist interessant, das Ganze einmal
unter diesem Aspekt zu überprüfen und zu sehen, was dabei herauskommt. Man hat in der
italienischen Berufsschule gesagt, dort seien so un d so viel Angestellte, viel zu viele
Angestellte, die würden dort nicht ganz gut arbeiten. Andere haben vielleicht gesagt: "In
einem deutschen Assessorat, da werden einige Beam te mehr oder weniger zum Nichtstun
verurteilt. Das sind vielleicht Beamte, die nicht so verlässlich oder politisch nicht ganz
zuverlässig sind."
Das hat man öfter gehört. Ich meine nicht Sie, Herr Landesrat, ich meine frühere
Beamte, von denen ich weiß, dass sie im Grunde genommen verblieben, aber, dass man
ihnen nicht die ihren kraft ihres Amtes zustehenden Aufgaben gegeben hat. Der Eine ist
Experte für Naturwissenschaften geworden in dieser Zeit. Er hat sich einfach ein schönes
Hobby sich zugelegt, das ihm ein Leben lang Freude bereitet hat. Irgendwann ist er doch
in Pension gegangen und hat in die Pension diesen ge istigen Profit mitgenom men.
Deswegen ist es gut, wenn diese Maßnahme dazu beitragen kann, dass auch gewisse Vorurteile ausgeräumt werden und man dort, wo es sich zeigen sollte, dass tatsächlich die Verhältnismäßigkeit nicht g egeben ist, eingreift.
PRÄSIDENT: Danke. H err Abge ordneter W illeit, bitte.
WILLEIT (Ladins): Ich bleibe auf der Seite vom Heiligen Thomas, der immer
etwas gezweifelt hat, weil nämlich die Proporzfrage nicht eine so einfache Frage ist. Auch
die bestehende Verteilung ist nicht unbedingt auf Ressorts zu beziehen. Es ist nicht gesagt,
dass in einer Abteilung das Personal nach Sprachgruppen aufgeteilt ist, absolut nicht. Es
gibt Abteilungen, wo nur eine Sprachgruppe vorhanden ist, zum Beispiel die Abteilungen
Deutsche Kultur ode r Italienisc he Kultur, um nur zw ei zu nenn en. Also ist der Bezug auf
Ressorts nicht ganz richtig.
Wir wissen, dass die Aufteilung nach Gehaltsebenen, nach Profilen, vorgenommen wird, Personal der A-, B-, C-Kategorie. Die Verteilung wird mehr oder weniger nach
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Bedarf gemacht. Dies bedeutet, dass bei irgendeinem Eingriff in Richtung Personalstopp
oder -abbau mit Beibehaltung des Proporzes dieser Maßnahme eine genaue Analyse des
Proporzes vorangehen muss. Denn a uch die Aussc hreibungen der Ste llen sind
unterschiedlich. Die einen Stellen wurden ausge schrieben, in letzter Z eit sind sie voll
besetzt. Die anderen sind nicht ausgeschrieben worden, sind unterbesetzt, nicht nur von
der einen oder anderen Sprachgruppe, sondern auch von dieser und jener Abteilung.
Wenn man diesen Abänderungsantrag in diesem Sinne aufnimmt, dass jeglicher
Entscheidung die Analyse der Besetzung in Bezug auf die Sprachgruppen vorangehen
muss, dann wäre der Antrag eher annehmba r. Ich glaube, dass man den Bedarf
miteinbeziehen muss und immer davon ausgehen muss, daß die Notwendigkeit gegeben
ist, den Aufgaben nachzugehen, die Kompetenzen wahrzunehmen, neue Kompetenzen
wahrzunehmen, dann erst darf die Frage gestellt werden, ob es notwendig ist, die
abgehende Anzahl von Personal wieder zu ersetzen. An erster Stelle steht aber doch der
Bedarf an Pe rsonal.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort g eht an die A bgeordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Danke, Herr Präsident. Ich teile die Bedenken, die Herr
Willeit gesagt hat, nämlich, dass Ressort und Sprachgruppe, die Analyse dieser beiden
Sachen, eigentlich nicht verm ischt werden sollten. Das eine ist eine Frage: Wie viel
Personal braucht ein Ressort? Wir hatten immer diese Frage ausgiebig diskutiert. Wie viel
Personal haben wir zur Zeit, wie ist die Arbeit dort gelagert, wie soll die Zukunft geplant
werden, wa s kann optimiert we rden in diesem R essort?
Wollte der Landesrat etwas zur Klärung dieser schwierigen Frage sagen? Dann
würde ich gerne unterbrechen.
ABGEORDNETER: (unterbricht)
PRÄSIDENT: Abgeord nete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Vielleicht hätten Sie uns jetzt schon etwas zu sagen, was
unsere grauen Zellen anregen könnte, noch vertiefter dieses Problem zu diskutieren. Eines
ist die Ressortgeschichte. Da hätten wir sehr gerne zugestimmt, dass man überlegt, wieviel
Personal man in Zukunft bra ucht bzw., weil da s auch eine Planung der Ressorttä tigkeit mit
sich gebracht hätte. Ich kann das im Bereich Schule gut nachvollziehen. Wenn ich weiß,
wie viel ich Personal in Zukunft brauche, dann setze ich voraus, dass ich mir auch
- 120 -
Gedanken darüber gemacht habe in welche Richtung sich die Schule in Südtirol
entwickeln soll, w ie die Integration vollzoge n werden soll.
Nun kommt diese schwierig e Frage, die Ko llege Urzí gestellt hat, nämlich die
Geschichte mit den Sprachgruppen. Das hat miteinander nichts zu tun. Wenn ich wissen
will, wie die Sprachgruppen in Südtirol im öffentlichen Dienst aufgeteilt sind, dann muss
ich nicht nur die Landesverwaltung nehmen, inklusive Sanität, sondern muss ich natürlich
vorallem die Staatsstellen hernehmen und dort schauen, wie das Personal aufgeteilt ist. Da
muss ich d ie privatisie rten staatlichen Stellen nehmen, wie z.B. Eisenb ahn, Post.
Deshalb kann ich der Vermischung dieser Problematik - einerseits Persona lbestand und Planung für die Zukunft und andererseits die Frage nach der sprachgruppenmäßigen Aufteilung - nichts abgewinnen. Ich würde dem Kollegen Pöder nahe
legen, noch einmal darüber nachzudenken, ob dieser Antrag wirklich sinnvoll ist und ob er
nicht eventuell die ganze Problem atik verwässe rt oder auf ein Ge leis bringt, das nichts
miteinander zu tun ha t.
Vielleicht wäre der Abgeordnete Urzí im Sinne des Konsens, den man vorher
gefunden hat, bereit, seinen Abänderungsantrag zurückzuziehen, sonst sind wir wieder
gezwungen, uns der Stimme zu enthalten, was mir nach dieser Diskussion Leid täte, Herr
Präsident.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Leitner, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Herr Präsident. Auf die le tzte
Aufforderung der Kollegin Kury hin, möchte ich wissen, ob Kollege Urzí diesen Antrag
aufrecht hält oder ersetzt. Sollte dies der Fall sein, müsste man ihm die Zeit geben, das
auch zu formulieren. Ich sehe, er formuliert schon. Infolgedessen werde ich kurz Stellung
nehmen, indem ich sage...
PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Leitner, Entschuldigung wenn ich unterbreche. Es ist nicht meine Art, aber nachdem der Abgeordnete Pöder den Abänderungsantrag
angenommen hat, ist er nicht zu diskutieren. Sie können insgesamt Stellung nehmen.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Da haben Sie Rec ht. Ich habe das nich t gehört.
Dafür entschuldige ich mich. Infolgedessen rede ich zum Antrag selber. Es soll auch
darauf Acht genommen werden, dass die Daten nach Sprachgruppen aufzuschlüsseln sind
und zu analysieren sind.
Ich verstehe das Ansinnen, dass man sagt, wenn z.B. eine Sprachgruppe den
Proporz noch nicht erreicht hat, würde sie gestraft, wenn ein genereller Aufnahmestopp
- 121 -
gelten würde. Das war auch der Einwand vorher von Seiten des Kollegen Willeit, der
gesagt hat, es wü rde zum N achteil ein er Volksgruppe w erden. Ich kann diesem Ansinnen
durchaus etwas abgewinnen.
Man sieht ganz klar, daß, wenn man sich an dieses Thema he ranwagt, man sehr
viele Dinge berücksichtigen muss, die eine wesentliche R olle spielen, einmal die Ressorts,
der Zeitra um, die Sprachgruppen, usw.
Es wäre in diesem Zusammenhang interessant zu wissen, ob die Landesregierung jemals in den letzten Jahren eine ähnliche Bestandsaufnahme in diese Richtung
gemacht hat. Ich weiß das nicht. Es kann durchaus sein. Die Thematik an und für sich ist
nicht neu. Ich kann mich erinnern, dass wir bei den letzten Haushalten immer wieder von
diesem A usufern de s Appara tes der La ndesverw altung gesprochen haben.
Es geht hier nicht gegen die Beamten als solche. Es geht um ein Phänomen, wo
im Zuge der neuen Kompetenz en für die Autonom ie sicherlich neues Personal notwe ndig
war, wo man aber jetzt darüber nachdenken muss, ob nicht eine Grenze erreicht ist und
eine neue Vorgangsweise an den Tag gelegt w erden muß. Deshalb meine konkrete Frage:
Hat die Landesverwaltung in den letzten Jahren schon irgendetwas in diese Richtung
geprüft?
PRÄSIDENT: Es ist ein weiterer Abänderungsantrag eingegangen von den
Abgeordneten Urzì und Holzmann. Ich setze den Be schlussantrag N r. 5 aus, bis die
Übersetzung gemacht ist. Wir kommen zu Beschlußantrag Nr. 2 zurück. Zum Fortgang
der Arbe iten, bitte.
Herr Abgeordneter Holzm ann, bitte.
HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. Vorrei chiedere se è possibile
ottenere una breve sospensione della s eduta per conse ntire una riunione delle m inoranze in
modo che possano discutere d ella prose cuzione d ei lavori.
PRÄSIDENT: Eine halbe Stunde?
HOLZMANN (AN): Ja, danke.
PRÄSIDENT: Bis 22.40 Uhr.
ORE 22.10 UHR
----------ORE 22.45 UHR
- 122 -
PRÄSIDENT: Die Sitzung wird wieder aufgenommen. Wir sind bei Beschlussantrag Nr. 5, und zwar beim Abänderungsantrag, der von den Abgeordneten Urzí und
Holzmann eingereicht wurde:
"Den Prämissen werden folgende Worte angefügt: “Wichtig erscheint eine
ernsthafte Untersuchung - im Sinne des besch ließenden Teiles - auch in be zug auf die
Ergebnisse der Anwendung des Proporzes.”"
"Alla premessa sono aggiunte le seguenti parole: “Appare importa nte una seria
analisi, nel senso indicato nella parte impegnativa, anche per quanto attiene i risultati
dell'applicazione de lla proporzionale”".
Herr Abgeordneter Pöder, nehmen Sie diesen A bänderungsantrag an?
PÖDER (UFS): Danke, Herr Präsident. Ich bin überrascht, aber auch
gleichzeitig dankbar für diesen Abän derungsantrag, den n damit wird in der P rämisse mit
Sicherheit ein Teil hinzugefügt, den ich vielleicht durch eine Unachtsamkeit nicht erwähnt
habe. Vielleicht war es mir insofe rn nicht wichtig, das z u erwähnen, w eil ich es als
Selbstverständlichke it vorausgesetzt habe, aber der Antrag des Ersteinbringers Urzí zum
Proporz, um die Ergebnisse zur Anwendung des Proporzes im besonderen hier auch noch
zu berücksichtigen, ist sicherlich wichtig und richtig.
Bei einem Personalaufnahmestopp soll kein Ungleichgewicht bei der Anw endung des Proporzes entstehen. Wir haben gehört, dass es möglich ist, dass bei einer nicht
Nachbesetzung von Stellen ein Ungleichgewicht im Proporz entstehen könnte, und dass
wir dann, wenn wir einen Aufnahmestopp ohne Ausnahmeregelungen mache n, in eine
Zwangssituation kommen würden und uns irgendwann fragen müssten wie wir
Ungleichgewicht im Proporz , wenn es festgeste llt ist, auswetzen können, wenn wir einen
Personalaufnahmestopp haben.
Das ist dadurch zu machen, indem man eine engbegrenzte Ausnahm eregelung
macht, damit nicht dann die Ausnahmeregelungen zur Regel werden. Deshalb erscheint es
wirklich wichtig, wie der Einbringer Kollege Urzí und der Zweitunterzeichner Holzm ann
meinen, eine ernsthafte U ntersuchung im Sinn e des beschließenden Teiles, auch in Bezug
auf die Ergebnisse der Anw endung de s Proporzes durchz uführen.
Wir müssen, wenn die ganze Materie Aufnahmestopp überprüft werd en soll und hier geht es wirklich nur um eine Überprüfung, nicht um einen Beschluss für einen
Aufnahmestopp - all diese Bereiche berücksichtigen, die einzelnen Ressorts, aufgelistet
auf Sprac hgruppen, u nd auch de n Proporz berücksic htigen.
Ich glaube, dass es auch hier in diesem Falle eine Verbesserung des Antrages
ist, allerdings wird Kollege Leitner kommen und mit Recht sagen, dass wir gerade einen
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Einheitstext gehört haben. Jetzt ist dieser Einheitstext w ieder Schnee vo n gestern und wir
müssen uns mit der neuen Variante der Prämisse auseinandersetzen. Es ist nicht üblich,
dass man Prämissen abändert. Es ist immer die Frage des Sinnes, warum eine Prämisse
abgeändert werden sollte. Es ist auch richtig, dass es hier um einen Beschluss geht, der an
die Landesregierung eine Empfehlung abg ibt, in welche Rich tung man untersuc hen soll,
was man bei einem Personalaufnahmestopp untersuchen soll. Deshalb ist es durchaus
wichtig und richtig, dass man in der Prämisse präzise formuliert und dass man all diese
Dinge in die Prämisse hineinpackt, die wir letztlich überprüft haben wollen, denn sonst
wäre ein Beschluss relativ weitläuftig, wenn wir nur sagen würden: Landesregierung
überprüfe! Wir müssen schon sagen, wohin diese Überprüfung gehen soll, welche
Bereich e untersuc ht werden sollen. Hier geht es um die Anwendung des Proporzes.
Ob hier vonse iten des Einbringers die Sorge dahintersteckt, Benachteiligungen
der einen oder anderen Sprachgruppe befürchten zu müssen, das weiß ich nicht. Das wird
er uns in seiner Erläuterung ausführlichst erklären, hoffe ich. Ich kann abschließend sagen,
dass ich ihn annehm e.
PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordneter Urzì, bitte.
URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. A questo punto ci si pone un problema
di carattere procedurale che è bene chiarire in tempi utili e una volta per tutte, anche
perché abbiamo di fronte a noi degli impegni importanti e precisi, ovvero l'analisi di una
serie di ordini del giorno presentati da diverse parti politiche. Già nei primi passaggi mi
sembra si sia dimostrata una articolazione complessa del dibattito, e questo è positivo,
perché appartiene alla logica della democrazia aggiungere considerazioni ai singoli
passaggi, prevedere em endamenti, integraz ioni e considerazion i particolari. Il dibattito
fino a ques to punto si è p ertanto articolato in m aniera molto corretta.
In quanto presentatore di un emendamento mi chiedevo se ho il diritto di
intervenire prima dei colleghi che si iscrivono alla discussione. D evo cioè attendere il mio
turno anche se sono presentatore dell'emendamento?
PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Urzì, ich möchte Sie nicht unterbrechen. In
dem Mome nt, wo der Abge ordnete Pöder sagt, er nimmt den Antrag an, ist es sein Antrag.
Ich kann es Ihnen vorlesen. Art. 115, Abs. 5: "Werden Abänderungsanträge zu
Beschlussanträgen eingebracht, erklärt der Einbringer des B eschlussantrage s, ob er die
Einfügung der Abänderungsanträge in den Beschlussantrag annimmt oder nicht, wofür
ihm höchsten fünf Minuten zur Verfügung stehen. Im Falle der Annahme de r
Abänderungsanträge steht jedem Fraktions- wie Regierungsmitglied eine weitere Red ezeit
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von drei Minuten zu". Sehr klar und deutlich. Sehr klar, wie immer.
Herr Abgeordneter Urzí, bitte.
URZI' (AN): E' molto chiaro e ritengo peraltro che questo passaggio del Regolamento dovrebbe e ssere mo dificato prima o poi, pe rché mi sembra un a incongru enza.
PRÄSIDENT: Sie reden jetzt zum Fortgang der Arbeiten, bitte.
URZI' (AN): C'è una incongruenza sostanziale, Presidente, e una proposta di
questo tipo credo debba essere presentata in commissione Regolamento, che spero possa
essere convocata al più presto, perché c'è una massa di lavoro impressionante. Sono mesi
che non viene più convoc ata e non è che sono state presentate solo due proposte di
modifica al Regolamento, quindi aspettiamo che vengano discusse anche le nostre.
Ritengo che sia una richiesta legittima quella di dare questa opportunità anche alle altre
forze politiche, oltre che al presentatore di due legittimi emendamenti, ossia il Capogruppo
della SVP, collega Baumgartner. E' infatti assolutamente doveroso che anche le altre forze
politiche possano affrontare in commissione Regolamento il loro tema. Non voglio però
soffermarmi su questo, ma La invito a convocare la commissione al più presto, perché è da
tempo che non acca de, e ciò è ingiustificabile . Le chiedo pertan to dei chiarimenti in
merito al fatto che la commissione Regolamento da mesi è stata dimenticata, come se non
fosse più utile e necessaria o se avesse già esaurito il proprio lavoro, mentre invece
sappiamo che c'è un elenco molto nutrito di proposte di modifica al Regolamento, anche
sostanziali, alle quali aggiungeremo anche quella relativa all'articolo che Lei ha citato. Mi
sembra infatti una incongruenz a assoluta, nel sens o che il presentatore dell'emendame nto
credo abbia il diritto e il dovere di illustrarlo per primo, chiaramente dopo l'accettazione
del presentatore dell'ordine del giorno, questo è ovvio.
Passo alla seconda richiesta di chiarimento. Il presentatore dell'em endamento
per questioni di logica dovrebbe almeno illustrarlo. Dalla lettura del Regolamento che Lei
ha svolto non capisco se oltre al presentatore dell'emendamento può intervenire,
nell'ambito dello stesso gruppo politico, anche un consigliere. Solo uno per gruppo?
Presidente, Lei mi ha fornito dei chiarimenti molto preziosi per i quali La ringrazio, resto
comunque della mia opinione. Credo che ci dovremo consultare in merito anc he più
avanti. Presenteremo delle ulteriori proposte di modifica al Regolamento su questo
particolare aspetto. Mi appello al signor Presidente affinchè convochi la commissione
Regolamento, perché Lei non può ritenere esaurito il suo compito una volta che ha
esaminato solo due proposte del Capogruppo della SVP tra le centinaia presentate. In
commissione Regolamento siedono altri consiglieri titolari di pieni diritti, e io sono uno di
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questi. In tal senso protesto fermamente e chiedo che i miei emendame nti siano discussi in
commiss ione eme ndamento. Grazie .
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Stiamo
parlando dell'emendamento del collega Urzì che vorrebbe aggiungere alle premesse
dell'ordine del giorno, un testo che dal mio punto di vista non è accettabile perché, come
ho sempre d ichiarato, s ono contrario alla propo rzionale. Di conseguenza non posso
accettare questo tipo di impegno nel controllo dell'applicazione della stessa anche nella
logica seguita dall'ordine del giorno che parla di questioni che nulla hanno a che fare con
la proporzionale. Da l momento in cui la proporzionale viene tirata in ba llo e presentata
sotto forma di emend amento ad integrazione del testo di un ordine del giorno, io ne prendo
atto e dichiaro la mia contrarietà, quindi voterò contro l'emenda mento.
Visto che l'emendam ento riguarda le prem esse, e il caro Pöder lo ha ca pito, e
che sul resto dell'ordine del giorno mi trovo perfettamente d'accordo, chiedo ufficialmente
la votazione per parti separate. Obiettivamente sulle prem esse non posso a ssolutamente
trovarmi d'accordo, perché la proporzionale è u na norma dello Sta tuto di autonomia che
osteggeremo in ogni dove e in ogni quando, perché per l'italiano è del tutto iniqua. La
riteniamo del tutto assurda e fonte di molti proble mi che hanno rigua rdato il gruppo etnico
italiano, ma anche que llo tedesco, in un passa to molto vicino. Per tutti questi evidenti
motivi chiedo ufficialmente la votazione divisa per punti, quindi le premesse separate dal
testo dell'ordine del giorno. Secondo me il presentatore dell'ordine del giorno non avrebbe
dovuto accettare questo emendamento, ma visto che lo ha già fatto, giocoforza devo
chiedere la votazione separata.
Sfrutto il minuto che mi rimane per sottolineare anche in questa occasione
quanto non approvo questo sistema della conta in base alla proporzionale e sulla base di
dichiarazioni più o meno di comodo, più o meno forzate, che coinvolgono mistilingui e
tutta una situazione poco chiara, comunque non più consona ai tempi nei quali stiamo
vivendo. Ritengo quindi che questo emendamento non possa essere approvato. In più,
visto che prima è successo che vi siete dimenticati della richiesta che avevo fatto e che
pertanto abbiamo dovuto invalidare la votazione, per non perdere tempo vi ricordo che ho
richiesto la votazione separata delle premesse e del resto del testo. Lo faccio per evitare
perdite di te mpo inutili. G razie.
PRESIDE NZA DE LLA VIC EPRESID ENTE:
Dott.ssa ALESSANDRA ZENDRON
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VORSITZ DER VIZEPRÄSIDENTIN:
PRESIDENTE: Avevamo già capito, devo però avvisarvi che la votazione
segreta non è ammessam in quanto il Regolamento prevede che gli ordini del giorno
vengano v otati in modo palese.
La parola al consiglie re Lo Sciuto, prego.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signora Presidente.
Prima di iniziare La prego di chiarirmi un punto che mi è oscuro. Io volevo chiederLe se
parlando sull'emendame nto presentato dal co nsigliere Urzì ho poi il diritto ad intervenire
sull'ordine del giorno. A vrei bisogno di saperlo questo, perché se così non fosse , il mio
intervento non potrà prescindere dal parlare anche dell'ordine del giorno. Invece se mi si
darà la possibilità di intervenire anche sull'ordine del giorno, concentrerò il mio breve
intervento sull'emendamento.
PRESIDENTE: Lei non ha ancora parlato, quindi può intervenire adesso
sull'emendamento e dopo sull'o rdine del giorno.
La parola al consiglie re Lo Sciuto, prego.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie. In merito all'emendamento presentato dai consiglieri Urzì e Holzmann credo si debba concordare, perché la
proporzionale ritengo abbia bisogno non soltanto di un approfondimento in termini
concettuali, ma anche nei termini di chi si schiera radicalmente contro. Dal punto di vista
epidermico e istintivo credo anch'io che abbia fatto il suo tempo e che bisognerebbe
cominciare a puntare sulle altre q ualità, fermi restando, ovv iamente, i requisiti che
occorrono in questa provincia: il bilinguismo o il trilinguismo. Credo si debbano
ripristinare quelli che sono i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale che,
proprio per il buon andame nto della pubblica Amministrazione, richiede ben altri requ isiti
e ben altre procedure di selezione del per sonale. Riconferm o pertanto una mia tendenz iale
ostilità ad una discriminazione sulla base dell'appartenenza linguistica, perché
bisognerebbe puntare sulle qualità e sulla preparazione professionale, fermi restando gli
altri requisiti, per assegna re i posti nell'ambito della pubblica Ammin istrazione. Come
primo passo credo vada ben e una valutazione degli effetti di un'applicaz ione rigida in
questo settore, perché non è la sanità, della proporzionale, che pens o determini distorsioni.
In conclusione, visto che qui si tratta di chiedere alla G iunta, quindi al Consiglio, una riflessione sull'argomento, senza impegnare niente altro, il documento va accolto.
Grazie.
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PRESIDENTE: La parola al consiglie re Leitner, prego.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Auch ich bin der
Meinung, dass man diesen Antrag aufnehmen soll. Es ist zwar nicht üblich, dass man
zuerst über den beschließenden Teil diskutiert und dann über die Prämissen, aber im Sinne
einer besseren Le sbarkeit ist es sicherlich nicht schlecht.
Ich sage nicht, dieser A ntrag macht Sinn, um nicht den Kollegen Pahl in seinen
Sprachgefühlen zu verletzen. Ich sage ganz bewusst, er ist sinnvoll. Im Unterschied zu
Kollegen Seppi bin ich nicht gegen den Proporz, ich bin eifriger Verfechter des Proporzes.
Überall dort, wo es um das Personal geht, muss man darauf achten, dass die Grundsätze
des Proporzes auf jeden Fall gewahrt werden, weshalb es nur folgerichtig ist, dass man
ernsthafte Untersuchungen a nstrengt in B ezug auf die Anw endung de s Proporzes.
Im beschließenden Teil ist es sicherlich wichtiger, wenn es dort drinnen ist. Um
eine bessere Lesbarkeit des Antrages zu haben, ist es hier besser formuliert. Es wird
vorallem die Bedeutung der An wendung des Proporzes unte rstrichen. Ich stelle mit
Genugtuung fest, dass die Kollegen von AN in letzter Zeit immer häufiger zu Verfechtern
des Proporzes geworden sind. Man kann immer lernen. Sich zu verände rn im Sinne von
mehr Zusammenarbeit, von Anerkennung der Grundsätze der Autonomie, das kann einem
nur freuen. Ich hoffe, dass das in Zukunft so anhält. Das ist sicherlich eine gute
Voraussetzung für eine bessere Zusammen arbeit zwische n den Volksgruppen und ein
guter Schritt für AN in Richtung Regie rungszusamm enarbeit.
PRESIDENTE: La parola alla consigliere Ku ry, prego.
KURY (GAF-GVA): Ich bedauere, dass ich in diesen sprachgruppenübergreifenden Friedensschluss nicht so positiv einstimm en kann. Ich bezie he mich auch a uf die
Wandlung von AN die wenn gegen den Proporz w ar, weil man ihn als Prinzip nicht
akzeptiert hat, als er zum Vorteil für die deutsche Sprachgruppe ging. Ich denke, man
kann dieses Prinzip nicht plötzlich gutheißen, wenn es zum Vorteil einer anderen
Sprachgruppe geht. Ich sehe hier eine etwas opportunistische Haltung und kann mich dem
Lob, das Herr Leitner ausgesprochen hat, nicht anschließen.
Ich bin etwas verwirrt. Vielleicht kann Kollege Urzí zur Klärung etwas
beitragen. Ist dieser Antrag ein Ersatzan trag für den vorher eingereichten oder ein
Zusatzantrag zu Ihrem Abänderungsantrag?
URZI' (AN): (unterbricht)
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PRESIDENTE: La parola alla consigliere Ku ry, prego.
KURY (GAF-GVA): Ja, denn jetzt ist es ziemlich schwierig. Ich habe gedac ht,
nachdem ich vorher Bedenken aufgeworfen hatte zur Frage, ob man die Frage des Plans
bzw. der Besetzung mit Personal vermischen sollte mit de r Frage de s...
KLOTZ (UFS): (unterbricht)
PRESIDENTE: La parola alla consigliera Ku ry, prego.
KURY (GAF-GVA): Die Prämissen sind geändert. Danke, Frau Klotz. Ich habe
das nicht gesehen. Ich habe verstanden, dass Herr Pöder vorher von de r Wichtigkeit
gesprochen hat, dass man auch Prämissen ändern kann, aber jetzt sehe ich erst, dass
bereits Kollege U rzí das getan hat.
Insofern könnte ich mich einverstanden erklären, dass es gene rell wichtig ist
eine ernsthafte Untersuchung in Bezug auf die Ergebnisse der Anw endung des Proporzes.
Wir hatten hier vereinbart, dass man demnächst eine Diskussion zum Proporz abhalten
wird. Wir haben auc h vereinbart, dass es diesbezüglich notwendig ist, sämtliche
Unterlagen zu bekommen. Ich glaube, dass diese Diskussion schon lange ansteht, dass wir
uns hier damit auseinandersetzen, wo der Proporz heutzutage noch eine Berechtigung hat
und wo nicht, wie er angewandt wird und ob er eigentlich nicht ein System ist, das mehr in
Abweichungen funktioniert als im System.
Insofern muss ich trotzdem meine grundsätzlichen Bedenken anmelden, die
Frage der Stellenbesetzung mit der Frage des Proporzes zu vermischen, weil das dann sehr
beschränkt auf die Landesstellen funktioniert und der Proporz vorallem auch in den
Staatsstellen zu untersuchen ist und in jenen Betrieben des Staates, die "privatisiert"
worden sind, wie Eisenbahn und Post. Man m üsste den ganze n Bereich miteinbeziehen in
diese Un tersuchun g. Das w ürde wahrscheinlich den Rahmen dieses Antrages sp rengen.
Vielleicht müsste man z usätzlich sagen, da ss man zwe i Dinge untersuch en will,
einerseits in den Ressorts, w ie ist das Personal, wie viel Personal steht zur Verfügung für
welche Aufgaben und wie plant man die Aufgaben und wie schneidet man das Personal
dazu zurecht? Das eine ist die Geschichte im Ressortbereich und das andere, breit
angelegt, die ganze Untersuchung zum sehr komplexen Bereich Proporz, was
Staatsstellen, Loka lkörperschaften un d privatisierte Stellen an belangt.
PRESIDENTE: La parola alla consigliere Klo tz sull'eme ndamento, prego.
- 129 -
KLOTZ (UFS): Um an das anzuknüpfen, was Frau Kury gesagt hat. Ich bin der
Meinung, dass gerade das Vorbildcharakter haben könnte für die anderen Stellen wenn
man in der Landesverwaltung beginnt eine solche Untersuchung durchzuführen, auch
unter Berücksichtigung der Bestan dsaufnahme be treffend den Proporz. Wenn ma n die
Untersuchungen über den Personalbedarf und auch den Bezug zu den Ergebnissen des
Proporzes herstellt, dann werden vielleicht irgendwann die staatlichen Stellen mit- bzw.
nachziehen.
Wir wissen, dass die Landesverwaltung diesbezüglich korrekt vorgeht, d.h., dass
sie den Proporz genau einhä lt, mit Abw eichunge n vorallem im Sanitätswese n, wo
aufgrund der Gesetze der letzten Jahre Abwe ichungen vorgenommen worden sind. Wenn
eine bestimmte Stelle n icht vom Angeh örigen einer Volksgruppe besetzt werden kann,
dann kann sie vom Angehörigen einer anderen Volksgruppe besetzt werden und das wird
dann insge samt später ausgeglichen.
Abgesehen davon wird in der Landesverwaltung, so wie ich immer wieder höre,
der Proporz eingehalten. Infolgedessen muss man das vehement von den staatlichen
Stellen verlangen.
Eine andere Frage wäre, inwieweit dieser Proporz der Realität entspricht. Wir
wissen, dass es immer wieder vorkommt, dass sich Leute eine r Sprachgruppe z ugehörig
melden, die im Grunde nicht der Sprachgruppe angehören und da ß sich das dann au f die
Sprache auswirkt. Sowe it ist man aber in diesem A ntrag nicht gegange n. Man sagt,
wichtig erscheint eine ern sthafte Untersuchung im Sinne des beschließenden Teiles, auch
in Bezug auf die Ergebnisse der Anw endung de s Proporzes.
Ich bin der Meinung, dass hier die Landesverwaltung nichts zu verbergen hat
wenn sie immer scho n nach dem Prinz ip gearbeitet hat, daß der Proporz eingehalten
gehört und eine Säule dieser Autonomie ist. Infolgedessen muss man das auch
durchziehen. Es wäre sicherlich sehr interessant darüber Aufschluss zu bekommen. Es
gibt so viele Untersuchungen. Wir haben gerade heute wieder eine Broschüre bekommen
mit Ergebnissen einer A STAT-U ntersuchung über d ie Arbeitslosigkeit im V ergleich mit
anderen europäischen Regionen und Gebieten. Warum soll man nicht einmal in diesem
Sinne ganz konkret tätig werden?
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Urzì, prego.
URZI' (AN): Grazie, Presidente. Innanzitutto prendo atto del fatto che come
presentatore dell'em endamento sono praticamente l'ultimo a parlare. Il collega Lo Sciuto è
intervenuto sull'ordine del g iorno e non sull'emendamento, perchè è già interve nuto, e
deve intervenire ancora il c ollega W illeit, però fa ccio presente, Presidente, e in tal senso
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La prego di intervenire nei modi che... Se mi vuole ascoltare, perché sto dicendo una cosa
che ritengo importante.
PRESIDENTE: Consigliere Urzì, possa già risponderLe che gli emendamenti
agli ordini del giorno sono differe nti dagli emendam enti ai disegni di legge, perché questi
devono essere votati, e quindi il presentatore gioca un ruolo. Nel caso specifico, invece, il
presentatore dell'ordine del giorno o della mozione accetta l'emendamento, che quindi
diventa parte della sua proposta, ed è per questo che nel nostro Regolamento interno non
esiste un ordine per il q uale chi ha proposto l'emendam ento lo illustra per prim o.
La parola al consiglie re Urzì, prego.
URZI' (AN): Vorrei avere un minuto in più, perché devo dire delle cose
importanti e Lei mi ha interrotto, Presidente. One stamente avrei voluto capire di più
sull'emendame nto e sul suo spirito. Quindi non si c omprendono ben e la ragione e la
logica, ed è colpa del Regolamento, lo abbiamo già detto. Ringrazio chi ha provveduto a
riassegna rmi quel m inuto che m i era stato tolto.
Presidente, io intendevo dire un'altra cosa, e La prego di stare ad ascoltarmi e di
dare attenzione all'Aula che si rivolge a Lei in quanto Presidente del Consiglio. Volevo
sottolineare un altro aspetto prima di entrare nel merito dell'emendame nto, e cioè che io
ero secondo fra coloro che dovevano intervenire su questo emendamento, ma essendo
intervenuto sull'ordine dei lavori, per una strana alchimia, sono sparito dall'elenco e sono
finito ultimo, e ora mi chiedo per quale ragione. Tempestivamente mi sono attivato per
comunque potere arrivare, con sapevole dei limiti del Regolamento, a classificarmi primo,
ma sono arrivato secondo, e non ho comunque avuto la possibilità di pa rlare nemmeno in
questa posizione perché la strana alchimia legata a questo aggeggio mi ha impedito di
illustrarlo prima dell'intervento di molti altri colleghi che avrebbero avuto bisogno delle
mie indica zioni.
Presidente, La prego anche di intervenire, perché con questo brusio non riesco
onestamente a formulare un ragionamento con un sen so compiu to, già mi è difficile in
condizioni normali. La prego quindi, signora Presidente, di intervenire nei modi più
opportuni affinchè questi incidenti non capitino più, perché se intervengo sull'ordine dei
lavori, non devo essere cancellato dall'elenco di coloro che richiedono di intervenire nel
merito della questione. Chiuso il capitolo, amici come prima.
Arrivo ora al merito, anche se mi rimangono pochi istanti. La questione che
abbiamo inteso porre è importante, perc hé ...
PRESIDENTE: Consigliere Minn iti, per favore, non disturbi il Suo collega che
- 131 -
parla.
Il consigliere Urzì può proseguire l'illustrazione del suo emendamento, ha
ancora un minuto di te mpo.
URZI' (AN): Presidente, già lampeggia. Mi limito semplicemente a considerare
il fatto, visto che qui fra scippi di secondi e di minuti non si riesce mai a dire niente.
Verrebbe richies ta un po' di se renità.
Dico solo che mi sembra assolutamente im portante che le analisi con le quali
andiamo ad impegnare la Giunta provinciale e che riguardano tutto il comparto del
pubblico impiego o, almeno, dei dipendenti della Provincia autonoma di Bolzano, tengano
in considera zione un aspetto rispe tto al quale non si può pr escindere, ossia l'applicazione
della proporzionale. L'analisi deve cioè essere finalizzata anche a comprendere quanto la
proporzionale ha saputo dare fino ad oggi e quanto e in che modo può essere corretta.
Grazie.
PRESIDENTE: La parola al consigliere Lo Sciuto sull'ordine del giorno, prego.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signora Presidente.
Mi si permetta questa breve disgressione. Questo credo sia davvero un punto da rivedere
nell'ambito del Regolamento, perché quando si presenta un subemendamento non sempre
sono chiare ed esplicite le intenzioni di chi lo ha presentato, per cui sarebbe bene
consentire al presentatore di illustrarlo. Questa c omunque non è s icuramente colp a della
Presidenza, però bisogna m ettere ma no al Regolamento per cambiare alcune cose, e non lo
dico certo per perde re tempo.
Vengo al nostro argomento e rilevo come spesso provo un senso di frustrazione
in quanto nell'ambito di questo Co nsiglio non ci sono spaz i per un dialogo vero e
approfondito, per un confronto di idee, mentre invece ci sono posizioni precostituite e
fortemente difese che impediscono un reale scambio di opinioni. Tuttavia, vedo che
almeno nell'ambito delle opposizioni questo Consiglio diventa una vera palestra di
democrazia. Noto infatti con soddisfazione, e lo dico senza ironia, come tra Alleanza
Nazionale e i colleghi dei Freiheitlichen si manifesta spesso un idem sentire, una
comunanza di idee su molti argom enti, e ciò mi induce a ritenere che siano caduti i
pregiudizi e i preconcetti che certamente non fanno bene alla democrazia. S e tutto questo
si potesse riprodurre anche all'esterno, dove invece prevale il teatrino della politica, si
farebbe un passo in avanti anche nei confronti dell'opinione pubblica, perché c i si
presenterebbe davvero così come sia mo.
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Veniamo ora all'ordine del giorno c he ritengo tratti un argom ento importante, e
mi sorprenderebbe davvero un atteggiamento negativo da parte della Giunta. Si tratta di
uno degli argomenti che io ho sottolineato durante il mio intervento sul bilancio. Al
riguardo mi sarei atteso da parte della Giunta questo tipo di impegno, però io non ho
potuto sentire il Presidente pe rché, per motivi ovvi, non h a potuto parlare, ma anc he negli
interventi del Vicepresidente e degli assessori non ho sentito nulla a proposito, e se è colpa
mia, lo accetterò e mi scuserò per quello che sto dicendo. Nel mio intervento avevo
chiesto alla Giunta un impegno per accertare se l'apparato nel suo complesso è
sovradimensiona to rispetto alle esigenze. E' chiaro infatti che un bilancio che vede
impegnati i tre quarti del complessivo su spese rigide e non comprimibili, rende
difficoltoso un intervento sul piano dello sviluppo, soprattutto nei momenti di contrazione
delle entra te.
Ritengo pertanto possa essere accolto dalla Giunta l'impegno di valutare e
riferire al Consiglio qual è la situazione dell'organico, se è comprimibile, magari adottando politiche a lungo termine di blocco di turn over o altro, e se agendo in questo modo
ci possono essere delle conseguenze negative. In questo modo, se il risultato di un'analisi
seria fosse positivo, nel senso che si accertasse un sovradimensionamento dell'apparato, si
potranno liberare le risorse per impieghi molto più produttivi sul piano degli investime nti,
del sostegno all'economia, ecc.. Ricordo che si impegna la Giunta solamente a studiare e a
riferire, e accogliendo l'ordine del giorno credo si dimostrerebbe un segno di buona
volontà, anche nel clima di sco ntro, di muro contro muro nel quale ci troviamo. Grazie .
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Willeit sull'emendamento, prego.
WILLEIT (Ladins): Danke, Frau Präsidentin. Bevor ich zur Sache komme,
möchte ich die Präsidentin fragen, ob man die Sitzung nicht bald beenden kann, nicht nur,
damit sich die Geister beruhigen und besinnen können, sondern damit hier die Heizung
reguliert werden kann, denn wir haben es in den hinteren Bänken entschieden zu warm,
vorne höchstwahrscheinlich zu kalt. Bitte, man m öge sich nur hersetz en.
PRESIDENTE: Prego l'Aula di fare silenzio.
Il consigliere Willeit può proseguire, prego.
WILLEIT (Ladins): Ich komme zur Sache, aber die Zeit möchte ich bitte
nachholen. Der Proporz ist keine einfache Sache. Die Allermeisten meinen, es sei eine
einfache mathematische Rechnung. Der Proporz ist eine Regel, aber eine sehr biegsame
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Regel. Mit der Zeit, mit der Anzahl, mit der Art der Ausschreibung, mit der Aufteilung
und Reservierung ka nn man die Proporzregel wirklich bie gen. Ich kann daher diesen
Antrag nur unterstützen, auch unabhängig von jeder Personalpolitik, denn eine Analyse ist
unentbehrlich.
Frau Präsidentin, ich entsch uldige mich, aber e s war nicht meine Schuld, wenn
alle um mich herum lachen. D a kann ich nur mitma chen.
PRESIDENTE: Consigliere Willeit, deve concludere perché il Suo tempo è
scaduto.
Comunico che a firma della consigliere Kury è stato presentato un nuovo emendamento che è ora in traduzione e che riguarda sempre l'ordine del giorno n. 5. Sospendiamo pertanto la trattazione di questo ordine del giorno e torniamo all'ordine del
giorno n. 2, che ricordo avevam o sospeso in attesa della traduzione di un e mendamento
presentato dai consiglieri Urzì e Holzmann, che così recita:
"La parte impegnativa è così integrata: “in considerazione delle competenze
assegnate dalla legge nazionale alla Provincia autonoma di Bolzano, a prevedere anche
una riduzione del prezzo delle benzine alla pompa per i residenti in provincia, analogamente a quanto già disposto in F riuli Venezia G iulia e Valle d'Aosta, nei limiti impos ti
dalla legge”".
"Der verpflichtende Teil wird folgendermaßen ergänzt: “In Anbetracht der vom
Staatsgesetz der Autonomen Provinz Bozen gewä hrten Zuständigkeiten auch ein e
Reduzierung des Benzinpre ises für die Ansä ssigen in der Provinz vorzusehen, wie dies
bereits in Friaul Julisch Venetien und im Aostatal im Rahmen der vom Gesetz vorgesehenen Grenzen verfügt wurde.” "
Vi prego d i abbassa re la voce altrimenti n on riusciamo ad andare ava nti.
La parola al consigliere Leitner per dire se accetta o meno l'emendamento,
prego.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Ich habe diesen
Abänderungsantrag aufmerksam gelesen. Er betrifft zwar nicht die selbe Materie, aber ist
Teil eines Vorschlages,, den die Kollegin Kury eingebracht hat, wo es um das Pen dlergeld
geht. Hier geht es um den Benzinpreis. Das andere ist die Autosteuer. Es sind drei
verschiedene Dinge, die aber doch irgendwo im Zusammenhang stehen. Ich denke, dass
wir auch diesen Antrag annehmen sollten. Ich würde aber jetzt schon vorschlagen, dass
wir über alle drei Punkte separat a bstimmen. Die andere separate Abstimmung hat schon
Kollegin Kury verlangt. Ich würde auch über diesen Punkt getrennt abstimmen, aber ihn
selbstverständlich a nnehmen.
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Wir haben im Landtag bereits Beschlussanträge gehabt zum Thema Gutscheine
und diesen Dingen mehr. Wir haben schon von der Steuerlast geredet, welcher die Bürger
ausgesetzt sind. Kollege Pöder hat gesagt, dass der Gewinn, den das Land letztes Jahre
hatte, pro Liter Benzin rund 300 Lire ausgemacht hat. Das ist eine ganz schöne Summe
Geld, mit der man am Anfang des Jahres nicht rechnen konnte. Ich denke, wir sollten dem
Bürger etwas dav on zurückgeben.
Eines ist klar. Wenn der B ürger weniger S teuern zahlt, hat das Land weniger zu
verteilen. Es kommt aber auch mehr Geld in Umlauf, denn es bleibt dem Bürger ja. Was
ich ihm zuers t nicht aus der Tasche ziehen muss, brauche ich ihm dann nicht in Form von
irgendwelchen Subventionen zurückzugeben. Es ist eine Zeit angebrochen, in der vielfach
von Steuersenkungen geredet wird, nicht nur in Amerika. Präsident Bush ist ein großer
Verfechter der Steuersenkunge n. Auch anderswo wird über S teuersenkungen geredet,
einfach aus Überzeugung heraus, dass dieser Kreislauf der höheren Steuern schlussendlich
wieder wettgemach t werden muß m it Zuschüssen, mit Subventionen, dass es zwar eine
angehende Politik ist für diejenigen, die an der Regierung sind, wenn es kurz vor Wahlen
darum geht, irgendwelche G eschenke zu m achen, daß es a ber grundsätzlich ke ine gute
Wirtschaftspolitik ist.
Deshalb bin ich von der Güte dieses Antrages überzeugt. Er bringt das hier
wieder ein was schon mehrere Frak tionen in den letzten M onaten zur Disku ssion gestellt
hatten. Ich bin dafür, dass er in diesem gesamte n Paket Platz haben soll, aber ich
wiederhole meine n Antrag, d ass man getrennt da rüber abstimmt.
PRESIDENTE: La parola al consigliere Urzì sull'ordine del giorno così
emendato, prego.
URZI' (AN): Grazie, Preside nte. Ritengo vada ric hiamata l'attenzione dell'Aula
rispetto ai temi che vengono proposti dai banchi della opposizione, anche con grande
fatica e sforzo propositivo, perché con questi richiamiamo la Giunta provinciale
all'assunzione di una responsabilità importante. Quelle di cui parliamo non sono
sciocchezze, sono invece pass i importanti e soluzioni significative. Con questo
emendamento, ad esempio, chiediamo la previsione di una riduzione del prezz o delle
benzine alla pompa per i residenti in provincia di Bolzano, facendo riferimento a precise
competenze che la legge nazionale ha assegnato alla Provincia di B olzano. Su questo
peraltro abbiamo già presentato una dettagliata interrogazione alla quale attendiamo da
tempo una risposta, e presenteremo una mozione che vuole impegnare questo Consiglio.
Intanto anticipiamo il tema e chiediamo chiarimenti precisi sulle ragioni per le quali fino
ad oggi la Provincia autonoma di Bolzano non ha esercitato il diritto che le spetta di
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ridurre il prezzo delle benz ine a vantaggio e a favore dei residenti. Questo esperimento è
già stato fatto in altre regioni che, evidentemente, hanno dimostrato un'attenzione più
particolare al tema.
In merito seguiranno ulteriori nostre iniziative al riguardo, però voglio sottolineare quella della Regione Lombardia, governata dal Polo, che con grande saggezza e
intelligenza, usufruendo degli strumenti che la legge nazionale ha messo a disposizione,
ha applicato con la legge regionale del 20 dicembre 1 999 n. 28, recante: "D isposizioni in
materia di riduzione del prezzo alla pompa delle benzine", una riduzione del prezzo a
vantaggio dei residenti, prevedendo peraltro la destinazione di una quota dell'accisa a
favore dei cittadini residenti nei Comuni e per le quantità erogate negli impianti di
distribuzione situati nel territorio regionale, in m aniera differenzia ta per singoli Comun i,
in ragione della distanz a dal confine naz ionale, e quindi a seconda di precisi requisiti che
sono indicati. Le regioni governate dal Polo si sono pertanto mosse in questa direzione
prevedendo facilitazioni per i cittadini, mentre la nostra straordinaria Provincia autonoma,
che pure avrebbe in sé tutti gli strumenti per potere agire in maniera precisa e mirata,
anche in considerazione del fatto che il prezzo delle benzine al di là del confine nazionale
è ancora inferiore rispetto a quello nel territorio naziona le, non esercita la sue competenze,
nemmeno quelle a ttribuite a tutte le regioni a statuto ordinario com e la Lombardia.
La domanda è dunque semplice. Si vuole o non si vuole intervenire? Evidentemente questa volontà non esiste, però i cittadini devono saperlo. Con questo emendamento non proponiamo un'iniziativa legislativa o un impegno preciso, ma sollecitiamo
la previsione di questa misura. Sollecitiamo la Giunta ad attivarsi in questo senso e, se non
fosse a conoscenza della normativa nazionale, da questo momento ci impegniamo a
fornirle tutti i riferimenti normativi che possono essere utili per la predisposizione entro
breve tempo di un provvedimento di legge che possa finalmente sanare questa incredibile
lacuna.
PRESIDENTE: La parola alla consigliera Klo tz, prego.
KLOTZ (UFS): Ich habe jetzt die Unterlagen nicht mit, weil wir nicht wissen
konnten, dass diese r Zusatz eingebra cht wird. Jedenfa lls glaube ich mich zu erinnern, dass
dieses Gesetz auf das Jahr 1993 zurückgeht. Ich hatte es hier mehrfach zitiert vor einem
Jahr, weil wir ja damals bereits B ezug genomm en haben auf en tsprechende B eispiele
gerade in Friaul Julisch Venetien, weniger im Aostatal, aber dort ist von je her die
autonome Gestaltung vorgesehen, also die Einheimischen dort tanken jetzt wahrscheinlich
um 900 Lire pro Liter. Sie haben eine Art Bonussystem, we nn ich richtig informiert bin.
Es freut mich, dass Herr Lande srat Berger so inte ressiert ist.
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ABGEORDNETER: (unterbricht)
PRESIDENTE: La parola alla consigliera Klo tz, prego.
KLOTZ (UFS): Danke, nachher, denn ich muss die Zeit jetzt nützen, aber ich
komme dann sehr gerne auf dieses Angebot zurück. Sehr aufmerksam! Wir erinnern uns,
dass in der Region Friaul Julisch Venetien die Benzinpreise auch gestaffelt werden
können je nach Entfernung der Gemeinden von der Sta atsgrenz e. Das System ist
deswegen eingeführt worden, weil man davo n ausgegangen ist, dass gerade in den
sogenann ten Grenzregionen die Möglichkeit besteht sonst billiger Benzin zu tan ken.
Dieses Gesetz ermöglicht es den Gemeinden , in diesen Regionen gestaffelte autonom gestaltete Benzinpreise anzuwenden für die Einheimischen. Sie müssen nachweisen, dass sie dort geboren sind, ansässig sind. Das wäre hier für Südtirol ohne weiteres
angemessen. Man wird natürlich sagen: Ja, aber es ist ungerecht gegenüber denjenigen,
die nicht ansässig sind. Genauso könnte man im Aostatal und in jenen Geme inden von
Friaul Julisch Venetien argumentieren, die seit längerem dieses System anwenden. Es hat
sich durchaus bewähr t. Die Aostaner s ind sehr stolz auf die Errungenschaft der
Autonom ie.
Inzwischen hat sich gezeigt, dass Aosta damit einen sehr klugen Schachzug
gemacht hat. Denn bei den vielen Benz inpreiserhöhungen d ieser letzten Jahre und Monate
sind die Aostaner sicher in einem großen Vorteil, denn wenn die Schere 200-300 Lire pro
Liter ausmacht, dann ist das schon ein Ersparnis gegenüber anderen, beispielsweise uns
hier, die wir doch für einen Liter bleifreies Benzin immerhin fast 1.200 Lire bezahlen. Es
hängt ab von den Tankstellen. Es ist abzusehen, dass es die nächsten Erhöhungen wieder
geben w ird. Danke .
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi sull'emendamento, prego.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. C'è un
senso di solidarietà nazionale per il quale, di primo acchito, trovo difficile l'approvazione
di passaggi di questo tipo. S e nel resto d'Italia i nostri co mpatrioti devono pag are la
benzina 2.100 lire al litro, non riesco a capire perché non sia così in Friuli o in Valle
d'Aosta. Lo spirito di solidarietà na zionale all'interno di un popolo costringe tutti a
sopportare gli stessi sacrifici, senza distribuirli e senza creare situazioni diverse a seconda
della zona in cui si abita. La Valle d'Aosta confina con la Francia dove c'è un prezzo della
benzina inferiore all'Italia per cui i residenti possono tra nsitare pe r andare a fare il pieno, e
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lo stesso accade in Friuli Venezia Giulia in quanto in Iugoslavia e in Croazia la benzina
costa molto meno. Lo stesso però non si può dire per l'Alto Adige, perché in Austria la
benzina costa 100-150 lire in meno che in Italia e mi riesce difficile pensare che uno parta
da Vipiteno e consumi 20 litri di benzina per andare fino Gries am Brenner per fare il
pieno. Quindi, visto che non esiste questa grande differenza con il paese di confine che
giustifichi questo "turismo per il pieno", non ritengo giustificato nemmeno un discorso
fatto esclusivamente per la nostra provincia, che è provincia italiana, e che, purtroppo,
deve patire tutte le sofferenze , anche fiscali, dello Stato italiano.
Il discorso riferito alle tasse automobilistiche è diverso, perché lì abbiamo una
competenza differente, diretta, e quindi potremmo agire in quella direzione. E' chiaro però
che da un punto di vista politico si fa fatica a non considerare interessante un
emendame nto nell'interesse della nostra popolazione, anche se secondo me non è giusto
rispetto ad uno spirito di solidarietà che dovrebbe essere ben diverso. Di conseguenza mi
asterrò dal votare l'emendamento, e chiedo quindi che venga considerato a parte. Lo
spirito di solidarietà, collega Leitner, ritengo debba essere quello che costringe tutti noi
italiani a chiedere un abbassamento del costo della benzina a livello nazionale e non a
pretendere, perché siamo una zona di confine, di avere delle agevolazioni che non hanno
nessuna motivazione pratica, se non quella di arro ccarsi dietro le posiz ioni del Friuli e
della Valle d'Aosta. D i fatto le loro sono posizioni anomale, non quelle del resto dell'Italia.
Grazie.
PRESIDENTE: Poiché è stato presentato un altro e mendamento a questo
ordine del giorno, che abbiamo tradotto, e che quello all'ordine del giorno n. 5 non è
ancora tornato dalla traduzione, aspettiamo un minuto per dare modo di fare le fotocopie e
procedere poi alla s ua distribuz ione.
Ricordo che proseguiam o con l'ordine del giorno n. 2, pe rché il n. 5 lo abbiamo
sospeso.
Ecco, è arrivato l'emendamento che recita quanto segue
"all'emendamento Urzì Holzmann dopo “Valle d'Aosta” a ggiungere anche
“Lomba rdia”".
"Nach d em Wort “Aosta tal” die W örter “sow ie in der Lo mbardei” einfügen."
La parola al consigliere Leitner per esprimersi in favore della sua accettazione o
meno, pre go.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Ich nehme diesen
Antrag an, weil er nur eine zusätzliche Region integriert, wo diese Möglichkeit schon
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angewandt wird, die Lomba rdei, die diese Beg ünstigungen für die Bevölkerung an wendet.
Das unterstreicht, dass es a uch bei uns angew andt werden so ll. Die Möglichkeit, die
andere a usgenützt haben, sollten wir auch ausnü tzen.
Wenn Herr Assessor Di Puppo vorher genickt hat, dann verstehe ich das, weil er
lieber mehr Geld in den Kassen hat. Das ist klar. Die Bürger hätten es aber lieber, wenn
sie weniger zahlen müssten und das Geld für andere Dinge verwenden könnten, wo der
Herr La ndesrat w eniger Subventionen zahlen m üsste.
Wir kämpfen hier ja als Opposition für Steuerentlastung der Bürger. Das Land
Südtirol hat die Möglichkeit und ich verstehe nicht, weshalb hier Widerstand da sein
sollte, auch vonseiten der Regierung. Ich gehe davon aus, dass die Landesregierung diese
Anträge annimmt, denn sie decken sic h auch mit dem, was sie vor den Wahlen den
Bürgern mehr oder we niger auch verspro chen haben. Es geht darum, dass m an eine gute
Finanzpolitik macht und die fehlt mir manchmal. Gerade in diesem Bere ich sollten wir ein
bisschen fortschrittlicher sein und dem Bürger in Form von Steuernachlass etwas
zurückgeben. Ich denke, das ist eine gute Sache und dieser Abänderungsantrag des
Kollegen Minniti ist selbstverständlich zu begrüßen. Ich melde mich sofort zum Fortgang
der Arbe iten.
PRESIDENTE: Se vuole, consigliere Leitner, può parlare sull'ordine dei lavori
intanto che aspettiam o.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke, Frau Präsidentin. Angesichts der
Tatsache, dass es jetzt 6 M inuten vor Mitternac ht ist und damit ein neue r Tag beginnt, bin
ich der Meinung, das s die Sitzung zu beenden ist, den n die Einberufung ha t gelautet: „Bis
zu Beendigung der Arbeiten.“ In der Zwischenzeit haben wir ja eine Einberufung
bekommen für vier weitere Tage, womit, so interpretiere ich es, die Einberufung
eigentlich aufgehoben ist, denn die müsste mit Mitte rnacht enden.
BERGER (SVP): (unterbricht)
PRESIDENTE: Prego, consigliere Leitner.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Landesrat Berger ist optimistisch. In fünf M inuten machen wir noch 66 Tagesordnungen. Das ist me ine volle Überzeugung. Für den
22. ist keine Sitzung einberaumt gewesen. Es hat geheißen: Bis zu Beendigung der
Arbeiten. Dass die Arbeiten nicht beendet werden können, glaube ich, wird jeder sehen.
Es sind vie r neue Sitz ungstage anberaumt. Frau Präsidentin, ich warte auf Ihre A ntwort.
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PRESIDENTE: La seduta notturna non ha definizione nel nostro Regolamento,
quindi non c'è un orario di inizio. Per chiudere la seduta deve e sserci una richiesta formale
e comunque essere accordata dalla maggiora nza.
La parola al consiglie re Willeit sull'ordine dei lavori, pre go.
WILLEIT (Ladins): Ich bin der Ansich t, dass unsere Geschäftsordnung sehr
klar ist. Sie sagt klar aus, dass es keine Nachtsitzung gibt. Nur dagegen steht die
Gewohnhe it. Es wurden des öfteren Nachtsitzungen gemac ht. Warum denn wohl, das
möchte ich Sie, fragen Frau Präsidentin? Die Sitzung ist öffentlich, nicht wahr? Sie muss
auch verfolgt werd en können von der Ö ffentlichke it.
ABGEORDNETE: (unterbrechen)
PRESIDENTE: Prego, consigliere W illeit.
WILLEIT (Ladins): Nein, meine Herren. Lassen wir die Interpretation der
Geschä ftsordnung bei Seite! Die Einberufung ist sicherlich für den Ta g gemac ht.
ABGEORDNETE: (unterbrechen)
PRESIDENTE: Prego, consigliere W illeit.
WILLEIT (Ladins): Momen t, sicherlich für den 21 . Dezember. Da steht allerdings auch laut Praxis „mit Verlängerung oder mit Nachtsitzung, um zum Abschluss zu
kommen. Dieses "um zum Abschluss zu kommen" ist vom Präsidenten selber aufgehoben
worden, weil er andere Sitzungstage festgelegt hat. Also kommt dieses "um fertig zu
machen" nicht mehr in Frage. Dieser Zweck und diese Einberufung ist verfallen. Alles,
was nach Mitternac ht gemacht wird , wird außer und ge gen die Geschäftsordnung hier
gemacht.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Minniti s ull'ordine de i lavori, preg o.
MINNITI (AN): Grazie, Preside nte. I colleghi Leitner e Willeit hanno sollevato
un aspetto sicuramente importante e interessante, perché credo si debbano chiarire quali
sono le regole del gioco non previste dal Regolamento, neppure quelli futuri, praticamente
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quali sono i tempi di lavoro. Quando si parla di seduta notturna, in linea di massima ci si
dovrebbe riferire ad un certo periodo di tempo. Quando si parla di Consiglio che viene
convocato in determinate giorna te, nel momento ste sso in cui queste finiscono non
dovrebbe più esistere il Consiglio. Ne consegue che nella giornata di oggi, visto che è
mezzanotte, non sarebbe prevista la seduta del Consiglio. Noi però siamo persone di
ordine, quindi se dovessimo essere chiamate ad essere pre senti per un atto di
responsabilità nei confro nti di una im portante le gge com e quella su l bilancio, c i
adoperiamo affinchè questa possa essere discussa e approvata nei limiti di quelle che sono
le nostre opinioni, com e credo dovrebbe succedere in ogni re gime di democrazia.
Rimane quindi da chiarire quali sono i tempi di lavoro che ci spettano. Siamo stati
convocati per il 23 e poi per altri giorni, e questo va bene, perché ci sono delle giornate
ben precise. Noi sare mo presenti anch e perché così a bbiamo più tempo per proporre altre
iniziative. Ci saremmo preoccupati se questo tempo ci fosse stato sottratto, ma visto che la
prossima convocazione è fra due giorni, possiamo forse realizzare il sogno dell'assessore
Saurer di vedere applicata la sua legg e sulla sanità, almeno in quegli articoli che non sono
stati respinti dal governo e che pensiamo di introdurre come emendamenti alla legge
finanziaria. So che il collega Saurer è favorevole e credo la individui anche lui come
soluzione. Magari mi dispiace che dobbiamo essere a noi a fare questo passo, ma capisco
la difficoltà dell'assessore Saurer in questo momento, e con tutto il rispetto è
imbarazzante. L'importante è che sia d'accordo una certa maggioranza e che voti a favore
di articoli che sono suoi, perché noi non presenteremo degli articoli sulla sanità diversi da
quelli che sono s tati approvati in aula. Q uesto come atto di responsabilità, anche se noi
non concordiamo con certi articoli, e non parliamo del 43 bis alias 55, né dell'11 alias 12,
intendiamoci fin da or a in questo senso.
Dicevo che questo è un modo che ci consente di organizzare un lavoro preciso e
certosino per fare sì che il bilanc io sia una legge com pleta in tal senso, però è opportuno
chiarire anche quali sono i tempi che ci dobbiamo dare per la discussione. Siamo ormai
fuori di tre minuti dalla giornata prevista dall'ordine del giorno del 21, siamo già al 22.
Oggi non era prevista la riunione del Consiglio provinciale, quindi ci chiediamo se i lavori
devono continuare. Noi non ci tireremo sicuramente indietro proprio per quel senso di
responsabilità che il nostro gruppo, i colleghi dell'opposizione e della maggioranza
nutrono per un documen to così importante. Il tem po sta per finire, avrei desiderato
ampliare questo ragionamento per essere più chiaro nell'esposizione, ma prima che la
Presidente suoni la c ampanella mi risied o diligentem ente.
PRESIDENTE: Consigliere Minniti, h a finito il tem po, concluda.
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MINNITI (AN): Sono stato interrotto per 15 s econdi dall'assess ore Kofler,
credevo di potere re cuperare .
PRESIDENTE: Sono già passati.
La parola alla consigliera Klo tz, prego.
KLOTZ (UFS): Zum Fortgang der Arbeiten. Es gibt hier ein Novum, einen
Präzedenzfa ll. Wir haben in den letzten Jahren mehrmals Sitzungen gehabt, die um 2.00
Uhr-3.00 Uhr morgens, letztes Jahr auch um 8.30 Uhr morgens, beendet wurden, aber
immer mit einem ganz konkreten Ergebn is, d.h. mit dem Abschluss der Arbeiten. Es war
in der Einladung angeführt: Einberufung mit möglichen Nachtsitzungen bis zum
Abschluss der Arbeiten. Das war ursprünglich auf der Tagesordnung für heute auch
angeführt.
Der absolute Präzedenzfall besteht darin, dass wir eine andere Einberufung
bekommen haben zu den selben Gesetzen, wom it also die alte Einberufung hinfällig wird,
denn sonst hätte man nicht eine neue Einberufung verschickt. Das heißt, der Präsident geht
davon aus, dass diese a lte Einberufung nicht m ehr aufrecht zu e rhalten ist, dass sie dam it
ihre Gültigkeit und W irksamke it verliert.
Nun haben wir eine n eue Einberufung für andere Tage. Deshalb kommt es
darauf an, nachdem S ie, Frau Präsidentin, mehr Erfahrung haben als Ihr Kollege Thaler
und nachdem Sie selber lange genug im Landtag sin d, können Sie besse r empfinden, wie
bedeutend das Verhalten angesichts von solchen Präzedenzfällen ist. Es ist ein absolutes
Novum. Die alte Einberufung ist hinfällig. Die neue Einberufung ist da, weshalb unseres
Erachtens damit der Tag von heute, 21. Dezember, abgeschlossen ist, denn die neue
Einberufu ng mit den s elben Tagesordnungspunkten ist bereits erfolgt.
Es ist Mitternacht und deshalb ersuche ich das abzuwägen, auch, weil es ein
absoluter Präzed enzfall ist. Hätte der Präsident diese Einladung nicht zu diesem Zeitpunkt
verschickt, dann hätten wir sagen können, er war der Meinung, daß es vielleicht doch noch
zum Abschluss der Arbeiten kommt. Dann hätte es eine Rechtfertigung. So hat es keine,
weil er selber bestimmt hat, dass mit der Nachtsitzung, auch wenn sie bis 6.00 Uhr Früh
geht, nicht a bgeschlossen sein wird.
Wenn wir diese Tagesordnung erst um 9.00 Uhr morgens bekomm en, ist die
Sache eine ganz ande re. Da wir sie bereits um 19.30 Uhr bekommen haben, verhält es sich
wieder ganz anders, damit werden neue Voraussetzunge n geschaffen. Ich ersuche Sie,
Frau Präsidentin, das abzuwägen, denn ich glaube schon, da ss dem Bede utung zukommt.
Wenn de r Präsiden t nicht da ist, e ntscheide n Sie als V izepräsid entin auch für ihn.
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PRESIDENTE: La parola al consiglie re Baum gartner, prego.
BAUMGARTNER (SVP): Ich muss feststellen, dass die Kolleginnen und
Kollegen von der Opposition überhaupt kein Interesse haben den Haushalt zu diskutieren
und abzuschließen. Das verwundert mich. Sie wo llen unbedingt nachha use gehen. W ir
haben eine Verantwortung für die Menschen in diesem Land und deswegen ersuche ich
sie, entweder weiterzuarbeiten oder die Arbeiten weitergehen zu lassen. Seisen Sie bereit,
wirklich zu arbeiten und hören Sie mit der Obstruktion auf, dann brauchen wir auch keine
Nachtsitzungen!
Ich ersuche sie, liebe Kolleginnen und Kollegen der Opposition, dass sie uns
weiterarbeiten lassen, denn sonst können wir keinen Haushalt abschließen.
(Voci dall'Aula/Stimmen aus dem Saal)
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Minniti p er fatto personale, prego.
MINNITI (AN): Grazie, Presidente. Il consigliere Baumgartner ha inteso
interpretare in maniera distorta alcune mie affermazioni. Nel mio intervento io non ho
detto che voglio andare a casa, ho ribadito solamente che vorrei sapere quali sono i tempi
di lavoro. Ho detto: "E' bene che si lavori", e infatti noi stiamo lavorando, perché siamo
noi che stiamo producendo del ma teriale e provocan do un dibattito, altri questo non lo
stanno facendo. Mi preme pertanto chiarire questa cosa, con tutto il rispetto per il
personale, perché non possiamo dimenticare che è qui dalle otto di mattina. E' giusto che
noi andiamo avanti con il lavoro, riteniamo sia un nostro compito, mi dispiace, ripeto, per
il personale. Nel mio intervento ho chiesto che si chiarissero quali fossero i tempi di
lavoro e se si ritenga opportuno e doveroso proseguire .
Non so se in quest'aula decide il collega Baumg artner, la Presidenz a, il Collegio
dei Capigruppo o qualcun altro. Il collega Baumgartner ha sicuramente un certo peso, ma
a questo punto credo si debba chiarire se andare avanti o meno, seguendo quella che è una
prassi nella decisione di tali que stioni. Credo quindi non si possa interpretare il pensiero
del consigliere Baum gartner come un unisono per tutti. Ringrazio il collega Berger de lla
sua attenzione. Visto che il collega D enicolò mi stimola e che ho ancora tre minuti, gli
faccio presente che non parlo per perdere tempo e, soprattutto, quando parlo so quello che
dico e vorrei che anc he altri parlassero sa pendo quello che dic ono e, in particolare, per non
perdere tempo. Non mi riferisco a Lei, faccio un discorso esteso a tutti i nostri colleghi. A
dimostrazione di questo, concludo adesso il mio intervento pur ave ndo ancora due m inuti
di tempo a disposizione.
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PRESIDENTE: Di fatto nel nostro Regolamento non ci sono delle regole che
dicono quando una seduta notturna deve terminare. Ragionevolezza vorrebbe che ci fosse
un accordo del Collegio dei Capigruppo. Per adesso l'unico strumento che abbiamo è che
qualcuno chieda l'interruzione dei lavori e che venga fatta una votazione. Mi sembra però
di capire che non c'è una maggioranza, e quindi i lavori continuano fino a quando non ci
sarà una decisione al riguardo.
La parola al consiglie re Holzm ann sull'ordine dei lavori, prego.
HOLZMANN (AN): Grazie, signora Presidente. Premetto che il sottoscritto
vuole lavorare il più possibile per consentire al bilancio di essere approvato, quindi io non
voglio andare a casa. Lo dico per il collega Baumgartner che mi ascolta con attenzione. Lo
stesso vale per i colleghi Urzì e Minniti. Fatta questa premessa rimane però pur se mpre il
problema del personale che in parte ha gestito l'emergenza attraverso dei turni. L'altra
parte, inspiegabilmente, non ha avuto la possibilità di fare i turni, e quindi in quest'aula ci
sono delle persone che sono qui dalle otto del mattino e che hanno fatto sedici ore di
lavoro. Questo è niente, perché sedic i ore siamo abituati a farle tutti, ma hanno la
prospettiva di farne altro otto, quindi ventiquattro ore di servizio continuativo. Siamo
disposti a stare qui a lavorare, perché siamo interessati al dibattito e al fatto che i lavori si
svolgano con una certa c elerità visto che vogliam o approvare ques to bilancio, ma il
personale, che non ha nessuna colpa di questa vicenda, per un vizio di carattere
organizzativo della Presidenza del Consiglio si trova qui da sedici ore e dovrebbe farne
altre otto fino a domani mattina. Magari si poteva pensare di fare dei turni di lavoro anche
per loro che hanno una famiglia e delle es igenze alimenta ri e fisiologiche, dal mom ento
che dovranno anche dormire. Questo è dunque un problema che sottopongo all a
Presidente, premesso che noi vogliamo lavorare . Grazie.
PRESIDENTE: La parola al consigliere Lo Sciuto sull'ordine dei lavori, prego.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie , signora Presidente.
Un momento fa ha detto che il Regolamento non ci aiuta a dipanare questa matassa a
proposito delle sedute notturne. L ei però sa meglio d i me, per la Sua es perienza, che la
prassi in Consiglio rappresenta una parte importante del diritto consiliare, e quindi anche
del modo di governare l'Assemblea. Per prassi, ma anche per logica, la seduta notturna
viene stabilita l'ultimo giorno di convoc azione del Cons iglio, proprio perché me diante la
sua prosecuzione si vu ole giungere alla co nclusione dei lavori. Quindi contesto e non
autorizzo il collega Baumgartner a pensare che l'opposizione non sia disponibile a stare
qui ventiquattro ore su ventiquattro. Visto però che le regole sono un modo di governare la
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democrazia, ritengo che di fronte ad una nuova convocazione cessi la logicità di
proseguire i lavori fino alle otto del mattino. Il Consiglio è stato convo cato per i giorni di
mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, e quindi, eventualm ente, si potrebbe prose guire tutti i
giorni in seduta notturna .
Una valutazione dei lavo ri consiliari avrebbe dovuto consigliare eventua lmente
un allungamento del c alendario, ma non s tabilire giorno dopo giorno, pe r tutti i giorni,
sedute notturne. Semma i avrebbe dovuto stab ilire un calendario che comprendesse venti
giorni, se necessario, ma non ogni giorno una seduta notturna. Questo non ha senso ed è al
di fuori della prassi com unemente seguita in ogni assemblea legislativa. Lei ha ragione
quando dice che il Regolamento non ci dà lumi precisi, ma ha torto se non si rifà alla
prassi. Grazie.
PRESIDENTE: La parola alla consigliere Klo tz per fatto personale , prego.
KLOTZ (UFS): Die persönliche Angelegenheit besteht darin, Kollege Berger,
gemäß Art. 67 unserer Geschäftsordnung, dass der Fraktionssprecher der SVP uns etwas
unterstellt, was nicht der W ahrheit entspricht. Er behauptet, wir w ollten nicht arbeiten, wir
wollen unbedingt nachhause gehen. Das entspricht nicht de r Wahrheit. Wir sind alle da.
Wahr ist, Frau Präsidentin, dass wir hier eine neue Einberufung bekommen
haben. Ich ersuche die P räsidentin, die ein Ge fühl hat für Gesch äftsordnung und für die
Regeln, folgendes zu bedenken. Wir haben eine völlig neue Situation. Wir haben eine
neue Einberufung aufgrund eines anderen Artikels, nämlich Art. 34 des Autonomiestatutes, eine außerordentliche Einberufung zu den selben Tagesordnungspunkten erhalten,
wodurch diejenige für den heutigen Tag hinfällig w ird.
Frau Präsidentin, es sind nicht die 15 Tage, die auch möglich wären, sondern es
ist sogar die Einberufu ng auf absolutem D ringlichkeitsweg m it der kürzesten möglichen
Frist gewährt worden, eine außertourliche Einberufung innerhalb 48 Stunden, genau ab
dem Datum, ab dem wir das bekommen haben. H ätten wir dieses Schreiben am 22.
Dezember um 8.00 Uhr oder 9.00 Uhr morgens bekommen, wäre die Situation eine
gänzlich andere.
Ich rede direkt zu Ihnen, weil wir wissen, dass Kollege Baumgartner für solche
Dinge kein Gespür hat. Er meint, die Geschäftsordnung ist etwas, das man innerhalb von
fünf Minuten anders interpretieren kann. Das ist nicht so. Es gibt klare Regeln und der
Präsident beruft sich hier auf de n Art. 34 des Autonomiestatutes, wa s eine absolute
Ausnahme ist. Das ist bis heute, solange ich hier bin, nicht vorgekommen. Da hat es dann
den Abschluss der Arbeiten geg eben. Da s war die Nachtsitzung, das stimmt. Wir haben
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hier letztes Jahr bis 9.00 Uhr gesessen, aber dann waren die Arbeiten abgeschlossen. Hier
ist eine neue Vorladung mit de nselben T agesordn ungspunkte n. Das ist der Unterschied.
Infolgedessen möchte ich dem Kollegen Baumgartner sagen, er möge sich das
bitte genau anschauen. Vielleicht hat er auch noch nicht die entsprechende Erfahrung. Ich
will ihm deswegen nichts anhaben. Frau Präsidentin, Sie sind auch eine erfahrene
Abgeordnete und lange genug im Präsidium. Ich würde Sie durchaus ersuchen, da s in
Erwägung zu ziehen, weil es sich um einen absoluten Präzedenzfall handelt. Wir wissen,
wie gefährlich es ist, wenn solche Fälle nicht mit der entsprechenden Sorgfalt behandelt
werden.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Urzì sull'ordine de i lavori, preg o.
URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. E' mio destino questa sera quello di
essere sempre l'ultimo a parlare anch e quando tento di iscrivermi per primo.
Innanzitutto una considerazione di carattere generale legata a quello che è un
atteggiamento che cominciamo a cogliere con grande chiarezza da parte della maggioranza, atteggiamento ch e vorrei definire quasi isterico, mi si conceda il termine, perché si
legge con chiarezza quello che è l'affanno che incomincia a salire in quanto la scadenza
della fine dell'anno si fa sempre più vicina e oggi, alla vigilia di Natale, ci accorgiamo di
essere arrivati tardi in Consiglio provinciale, visto che, per ovvie ragioni, non esistono i
tempi tecnici per approvare un documento d i questa importanza , soprattutto perché le
forze politiche, in particolare la m inoranza, ma non solo, intendono apportare delle
modifiche sulle quali è ovvio che si accenda un dibattito. In qualsiasi assemblea legislativa
non si arriva alla vigilia di Natale a presentare un bilancio, forse qui lo si fa perché è ormai
consolidato un vizio capitale che purtroppo paghiamo noi tutti. La maggioranza è viziata,
sa che porta un disegno di legge in aula e che in un giorno riesce ad approvarlo, anche se
questo è e stremam ente com plesso.
Porta il bilancio, quindi un docum ento estremam ente complesso , ricco di capitoli e di temi che condizioneranno l'attività amministrativa per un intero anno, alla vigilia
di Natale pensa ndo che in un clima di festa tutti quanti lo approveranno allegramente,
alzando le manine, e se ne andranno a casa a festeggiare sotto l'albero di Natale. Però non
sarà così. Questo forse è un segna le che era opportun o che si lanciasse , e questa è stata la
prima occasione che deve essere utile alla maggioranza per comprendere che documenti di
questa importanza non va nno prodotti alla vigilia di Na tale, ma nei tempi che sono
previsti. Non voglio soffermarmi su ciò, perché chi è destinatario di questo messaggio ha
perfettam ente com preso ciò c he intendo dire.
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Signor Presidente, abbiamo pochi giorni a disposizione ed è questo che intendiamo affermare con chiarezza, pur permettendo al Consiglio di potere operare nel
migliore dei modi garantendo i diritti, anche sindacali, che in quest'aula dovrebbero essere
assicurati soprattutto da chi ha fatto della propria attività nel sindacato una sua ragione di
vita per tanti anni. Evidentemente però in quest'aula questi diritti sindacali sfuggono e
vengono dimenticati, ma noi abbiamo il dovere di garantirli a coloro che forniscono
l'assistenza necessaria a questo Consiglio per potere lavorare, al quale, dall'altra parte, va
garantito pure il diritto di potere ope rare.
Ci è stato p resentato un elenco di giornate ...
PRESIDENTE: Volevo chiede re di abbassare u n po' la voce, perché quest'aula
ha una pessima ac ustica.
URZI' (AN): Si sta riferendo a me, Presidente?
PRESIDENTE: No, a tutti. L ei poi la alz a perché è alto il rumore di fondo .
URZI' (AN): Lei si riferiva ai colleghi, evidentemente, Presidente.
PRESIDENTE: Sì. Lei può continuare e conclud ere.
URZI' (AN): Per fortuna che ha chiarito che si riferiva ai colleghi e non al mio
tono di voce . Vorrei anche rec uperare il tempo che Lei mi ha sottratto.
Stavo dicendo, signora Pre sidente, che se que sta serie di giornate c i è stata indicata, a noi sembra curioso e singolare che no n siano riconosciuti i diritti contra ttuali per
i lavoratori che qui prestano la loro opera, e siamo sorpresi che non siano state inserite
molte giornate che pure sarebbero state a disposizione, come per esempio il 24, il 25, il 26
e il 31 dicembre. N on capisco per quale ragione il 25 la maggioranza comodamente debba
starsene a casa e non lavorare, perché si festeggia in famiglia e chi se ne frega del bilancio
della Provincia autonoma di Bolzano. Questo ordine del giorno non lo abbiamo compilato
noi, Preside nte, quindi L a invito ad a ttivarsi in questo senso.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi sull'ordine de i lavori, preg o.
SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F .T.): Grazie, Presidente. Fra un po'
su questa piazza m ancano solo i colombi che ci de fecano sulla testa e poi siamo a posto.
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Volevo chiedere, a parte tutte le polemiche, quale atteggiamento questo
Collegio di Presidenza stia tenendo. Voglio sapere perché questa maggioranza fa i pugni
duri e fa vedere i muscoli come Braccio di Ferro e alla fine non si va avanti ad oltranza.
Noi vogliamo andare avanti ad oltranza, non vogliamo essere chiamati sabato, non ha
importanza se finiamo a S. Stefano di quest'anno o a quello del 2001, questa è serietà. Noi
non abbiamo nessuna voglia di chiedere che i lavori vengano chiusi questa sera, però
vogliamo per cortesia sapere come si intende procedere, dato che non siamo stati chiam ati
a decidere insiem e ai Capigruppo gli ora ri e gli intendimenti, e visto questo lacunoso
Regolamento che non ci conse nte di capire quando finisce il giorno e quando comincia la
notte. Quindi devono essere convoc ati i Capigruppo perché bisogna stabilire qualcosa, non
solo per noi, ma anche per il personale. Invece la Presidenza di questo Consiglio viene
gestita in fa miglia e noi non sappia mo mai che destino abbiamo.
Andiamo pertanto avanti ad oltranza, chiudiamo i lavori alle sei, fate quello che
volete, e visto che avete deciso di non discutere con noi e che il Regolamento è uno solo,
diteci cosa dobbiamo fare. Dite al personale quello che deve fare, io non mi scopro
sindacalista dal momento che i sinda calisti stanno in platea, ma questo non è un problema,
è più facile che un sindacalista diven ti assessore che viceversa. Chius a questa parente si,
vorremm o sapere quello che la famiglia italocalab rese... Io alzo la voce quanto voglio.
CONSIGLIERE: (Interrompe)
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Seppi, prego.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Ma tu non devi dirigere i
lavori, devi dirigere lo Sportring. Presidente, vogliamo sapere qual è il nostro destino e
quello delle nostre famiglie. Non sono stato sufficientemente chiaro?
Chiedo quindi una riunione dei Capigruppo affinchè il personale, che noi
rispettiamo, forse perché non siamo mai stati sindacalisti, sappia a che ora smetterà di
lavorare, che turni dovrà fare e cosa dobbiamo dire noi alle nostre mogli quando
telefoniamo a casa. Per me non è un problema, stiam o qui ad oltranza con le tende la
vigilia di Natale, non ce ne può fregare di meno, ma diteci quello che volete fare,
vogliamo s aperlo. La ringrazio per la corte sia e per la disponibilità.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Leitner per fatto personale, prego.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Zum Fraktionssprecher der Volkspartei. Das
kann man so nicht stehen lassen, nachdem ein Beschlussantrag behandelt wird, den ich
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eingereicht habe, der etwa s zum Inhalt hat, was für den Bürger gemacht werden soll. Ich
lasse mir nicht vorwerfen, dass man hier hergeht und sagt: Wir sind eigentlich dazu da
etwas für die Bürger zu tun. Selbstverständlich machen wir das, aber wenn wir merken,
dass die Mehrheit davon nichts wiss en will, dann muss m an uns auc h zugeste hen, dass
Abänderungsanträge gemacht werde n und dergleichen Dinge mehr.
Wir diskutieren ein Thema weit und breit, zugegebenermaßen, aber es ist sicher
im Interesse der Bevölkerung. Eines ist auch klar. Die Opposition sitzt nicht hier im Saal
um Karten zu spielen, wie es Vertreter der Mehrheit irgendwo draußen in einem Saale
machen. Wir als Opposition arbeiten hier. Wir wissen ganz genau, um was es geht. Ich
unterstütze den Vorschlag, eine Fraktionssprech ersitzung einzuberufen.
Für mich wäre um Mitternacht diese Sitzung zu Ende gewesen, denn dass man 48
Stunden vorher eine Sitzung einberufen kann, ist nur für den Dringlichkeitsfall
vorgesehen, wenn man die Leute nicht erreic ht. Wir waren a lle hier. Man schreibt au f die
Einladung: "Jeden Tag mit Nachtsitzung, falls erforderlich." Dann müssen wir jeden Tag
darüber diskutieren, ob eine Nachtsitzung erforderlich ist? Was heißt das? Diese
Einladung verstehe ich nicht. Dass wir den Haushalt machen müssen und w ollen, ist klar.
Wir haben das auch bewiesen, aber ich denke, hier ist man sich auch im Präsidium nicht
ganz im K laren ist, w as man e igentlich w irklich will.
Ich ersuche formell, diese Sitzung zu unterbrechen und am Samstag weiterzufahren, wie es in der neuen Einladung steht. Ich lasse mir nicht unterstellten, dass ich nicht
arbeiten w ill. Ich bleibe auch bis Samstag A bend hier. Ich habe kein Problem.
PRESIDENTE: Avendo già risposto sulle possibilità che abbiamo di risolvere
questa discussione con op inioni diverse, proseguire i con l'ultimo emenda mento all'ordine
del giorno n. 2
La parola al consiglie re Willeit sull'ordine dei lavori, pre go.
WILLEIT (Ladins): Danke, ich will ga r nicht einmal eine M inute ausnützen
dafür. Wenn man diese Einberufung als zeitlich unbegrenzt auffas st, und dies ist der Fall,
dann möge man mir sagen, wie man einen neuen Term in festlegen kann, w ährend die
„alte“ Sitzung noch andauert? Frau Präsidentin, ich möchte Sie bitten, dies zu überdenken.
PRESIDENTE: Consigliere Klotz, Lei ha parlato sull'ordine dei lavori e anche
per fatto pe rsonale, credo ci siamo detti tutto.
La parola alla consigliere Klo tz, prego.
KLOTZ (UFS): Frau Präsidentin, der Art. 47 der Ge schäftsordnung be sagt:
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"Fristen für die Zustellung der Berichte. Die Berichte der Kommissionen müssen den
Abgeordneten wenigstens fünf Tage vor der Behandlung im Landtag zugehen. Der
Präsident des La ndtages kann im F alle der Ergänzung der Tagesordnung bei Dringlichkeit
diese Frist begründe terweise auf 24 Stunden verkürzen."
Nehmen wir die Zusatztagesordnung her, Frau Präsidentin. Hier sind diese
beiden zusätzlichen Punkte aufgelistet mit dem Hinweis: "Die Behandlung der beiden
obgenannten Gesetzentwürfe noch in der Sitzungsfolge des Monats Dezember vordringlich um die Kontinuität in der Durchführung wichtiger öffentlicher Dienste, sowie
verschiedener Investitionsprogramme gewährleisten zu können und dann angesichts dieser
Dringlichkeit ist die Frist für die Zustellung des Kommissionsberichtes, sowie des
Minderheitenberichtes im Sinne v on Art. 47 der Geschäftsordnung auf 24 Stunden
verkürzt."
Ich will damit sagen, Frau Präsidentin, dass das Präsidium bzw. der Landtagspräsident die Einberufungen und die Tagesordnungen aufgrund seiner Zuständigkeiten, und das ist der springende Punkt, vorgenommen hat. Er hat auf dem Konsensweg
bis jetzt nicht gesagt, wie lange soll diese Nachtsitzung dauern. Er hat entschieden, dass
die Arbeiten nicht mit diesem Tag abgeschlossen werden, sondern er hat neu einberufen.
Damit will ich sagen, dass das nicht mehr in der Kompetenz des Landtages liegt
in dem Moment, wo der Präsident die neue Einberufung uns hat zukommen lassen. Es ist
also die Angelegenheit des Präsidiums, viel mehr de s Präsidenten, denn wir sehen im A rt.
14 der Geschäftsordnung: "Der Präsident vertritt den Landtag, wahrt dessen Würde und
Rechte. E r beruft ihn e in und führt den Vorsitz." Er hat neu einbe rufen.
Sie verstehen sicher, dass mir das ein ernstes Anliegen ist, weil das zwei verschiedene Dinge sind, ob der Landtag im Konsens beschließt, dass wir weitermache n, oder
ob der Präsident vollendete Tatsac hen schafft. Der Präsident hat entsc hieden, gemäß A rt.
14, dass er die Neueinberufung macht, nicht, dass wir bis zum Abschluss der Arbeiten
weitermachen, denn diese beiden Beschlüsse würden sich widersprechen. Ich möchte nur
dies geltend machen, dass die Geschäftsordnung auch klar ist, auch wenn die Nachtsitzung
hier nicht geregelt ist. In diesem Punkt ist die Geschäftsordnung sehr klar, wa s die
Kompetenz des Präsidenten ist und was im Ermessen des Landtages liegt. Ich möchte,
dass Sie das erwä gen.
PRESIDENTE: La parola al consiglie re Minniti, p rego.
MINNITI (AN): Grazie, signora P residente. Il collega S eppi nel suo intervento
aveva richiesto una riunione dei Capigruppo, quindi penso ci si debba esprim ere in merito
e poi accordarla, vis to che non si è mai ne gata a nessuno, prim a di proseg uire i lavori.
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PRESIDENTE: Consigliere Minniti, in questo momento, da quello che
abbiamo sentito, credo non esista la possibilità di risolvere questa questione con una
seduta della Conferenza dei Capigruppo, quindi è inutile convocarla. Questa è la m ia
risposta.
Prego, consigliere M inniti.
MINNITI (AN): Quindi Lei, Preside nte, introduce l'ipotesi che a d una richiesta
di riunire i Capigruppo fatta da un consigliere provinciale si possa rispondere di no.
PRESIDENTE: Sicuramente.
MINNITI (AN): Va bene, vedremo se sarà così equa.
PRESIDENTE: Alla consigliera Klotz vorrei dire che il Presidente ha come
caratteristica quella di aprire e di chiude re la seduta.
Dopo di che vorrei chiudere per adesso questa discussione per riprenderla tra
una mezz'ora, e tornare invece all'ordine del giorno n. 2 e all'emenda mento che è sta to
presentato e distribuito.
VORSITZ DES PRÄSIDENTEN:
HERMANN THALER
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE:
PRÄSIDENT: Wir fahren in der Behandlung der Tagesordnung weiter. Zum
Fortgang der Arbeiten.
Herr Abgeordneter Lo Sciuto, bitte.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signor Presidente.
Trenta secondi sull'ordine dei lavori. Signor Presidente. Noi abbiamo rileva to che nella
nuova convocazione straordinaria per i prossimi giorni è prevista sempre una seduta
notturna, mentre la prassi di ogni assemblea legislativa prevede degli orari di inizio e di
fine, riservando all'ultima giornata l'eventualità della seduta notturna al fine di completare
i lavori. Ora, visto che questa sera si s ta procedendo ad oltranza senza che prima sia sta ta
convocata la Conferenza dei Capigruppo, il collega Seppi ha chiesto alla Vicepresidente di
convocare i Capigruppo per avere un minimo di orientamento e di organizzazione dei
lavori, anche perché ciascuno di noi ha degli impegni in questi giorni, che peraltro sono
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particolari, e quindi vorremmo sapere come organizzarci. Fermo restando che siamo
disposti a lavorare anche ventiquattro ore al giorno, abbiamo l'esigenza di sapere
preventivamente cosa significa que sto tipo di convocazion e e quali sono gli orari di iniz io
e di fine.
Le chiediamo quindi cortesemente die ci minuti per una riunione del Collegio dei
Capigruppo.
PRÄSIDENT: Die Sitzung der Fraktionsvorsitzenden ist meines Erachtens
nicht notwendig und zwar aufgrund der Tatsache, die auch Sie alle verstehen we rden, verstehen müssen und verstehen sollen, dass aufgrund des Antrages des Landeshauptmannes
die Dringlichkeit der Einberufung der Sitzung gegeben ist und ich mich verpflichtet sah,
nach Auswegen, nach Möglichkeiten, nach Sitzun gsterminen zu suc hen. Ich wollte
natürlich, auch in ihrem Interessen und in dem unserer Familien, auch im Interesse der
Tradition in diesem Lande, nicht die Weihnachtsfeiertage, den Heiligen Abend, den
Christtag und den Stephanstag als Sitzungstage hernehmen, sondern Arbeitstage. Die 48
Stunden sind selbstverständlich aufgrund der geltenden Geschäftsordnung zu respektieren,
infolgedessen ist die erste Nachtsitzung am Samstag Abend und da nn folgen weitere
Sitzungen am Mittwoch, Donnerstag, Fre itag und Samstag. Das festzulegen, steht in
meiner Kompetenz . Ich ersuche Sie u m Verständnis und ich sage noch einmal, aufgrund
der Dringlichkeit der Tagesordnung der anstehenden Gesetzesentwürfe glaube ich, ist es
gerechtfertigt, diese Sitzungen einzu berufen, ohne das auch, das tut mir Le id, vorher mit
den Fraktionsvorsitz enden abgeklärt zu haben. D as wäre jetzt sowieso schon zu spät.
Frau Abgeordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Herr Präsident, ich nehme an, Sie haben sich in den
letzten Stunden gut erholt und man kann mit Ihnen ruhig sprechen. Deshalb verstehe ich
nicht, warum Sie gleich ins Mikrofon bellen, wenn Sie hereinkommen. Ich hoffe, wir
können trotzdem noch weiter miteinander sprec hen.
Sie haben gerade e ben gesagt um die Tradition dieses Landes zu respektieren,
haben Sie den Arbeitskalender so, ich würde sagen, autoritär, aber ich sage es nicht, ich
denke es natürlich, sondern sage von Amtswegen festgesetzt. Wa s haben Sie für eine
Tradition? Meine und jene Tradition der meisten Abgeordneten in diesem Saale ist die,
dass man in der Nacht vom 23. auf den 24. Dezember eigentlich e her schläft und nicht im
Landtag sitzt. Sie ha ben gesagt, Sie hätte n vor allem Arbeitsta ge herausgesucht. Ich weiß
nicht, was das für ein eigenartiger Arbeitsrhythmus ist, den Sie an den Tag legen, Herr
Präsident, wenn Sie die Nacht vom Samstag a uf den Sonntag zum traditionelle n
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Arbeitstag in Südtirol erklären. Das erzählen Sie bitte der Presse, dass das gute Südtiroler
Tradition is t.
Ich denke, Sie haben selber verstanden, dass dieses Argument nicht unbedingt
das schlagkräftigste war, das Sie am heutigen Tag von sich gegeben haben. Herr
Präsident, es war vom ersten Tag bis zum heutigen Tag Sitte, auch unter Ihrer Führung
und unter der Führung Ihrer Vorgängerinnen und Vorgänger, dass man Termine mit den
Fraktionssprechern abgesprochen hat, und wenn möglich, im Konsens beschlossen hat.
Nun wäre das heute im Laufe des Tage s sehr wohl und sehr leicht möglich gewesen.
Vielleicht hätten einige sogar 10 Minuten auf die Weihnachtsfeier verzichtet und hätten
vielleicht auch ein Brötchen weniger gegessen, aber man hätte sich vielleicht darauf
geeinigt, wann man traditionsgemäß in Südtirol arbeitet und wann nicht. Leider Gottes
haben Sie die Gele genheit ve rsäumt.
Vielleicht könnte man jetzt noch, Herr Präsident, etwas gutmachen, nachdem
Sie gut ausgeruht in den Saal gekommen sind und es mehrere Anträge gibt - Kollege
Seppi hat ihn gestellt, Pius Leitner hat ihn unterstützt, Lo Sciuto hat ihn wieder
vorgebracht - und sich zusammensetzuen und zu versuchen, im K onsenswege - wir sind
alle bereit zu arbeiten - die Termine zumindest so abzusprechen, daß es der guten
Tradition von Südtirol entspricht.
PRÄSIDENT: Danke. Abgeordneter Minniti zum Fortgang der Arbeiten, bitte.
MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. La scusa che Lei ha citato per
giustificare la nostra presenza qui domani sera alle ore 19.30 fa sorridere. Non so se Lei
sia un negriero, e passatemi il termine, ma non credo. Non trovo però tanti esempi, più che
la discoteca dove si va a lavorare il sabato, a me no che non si lavori in fa bbrica, con tutto
il rispetto per gli operai, rispetto che non si ha nei confronti del personale che è chiamato
qui a svolgere le proprie mansioni. Mi risulta, non per toccare delle corde deboli, ma
comunque delle situazioni reali, che chi opera in portineria dalle otto di questa mattina
continuerà ad operare fino alle otto di domani mattina e poi fino a domani sera, perché non
ha la sostituzione in quanto inizia il turno norm ale. Se questo vuole dire rispettare le
esigenze del personale, io ne prendo atto, ma non lo condivido assolutamente. Lei
certamente non era un dipendente pubblico, e di questo non gliene faccio una colpa, vorrei
però sapere se nella Sua attività era proiettato a lavorare anche il sabato notte e la
domenica. Attualmente io non sono un dipendente pubblico, ma ho una famiglia alla quale
tengo, e quindi il sabato notte cerc o di passarlo con i m iei bambini. Certo, si tratta di scelte
di vita. Sono in quest'aula, ve ngo chiamato ad assumermi de lle responsabilità, quindi sarò
costretto, e lo farò con piacere professio nale, ma con dispia cere familiare, a fare il mio
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dovere stando qui domani se ra, anche perch é ci sono più di 55 ordini de l giorno presentati
da noi e poi perchè dobbiamo lavorare alla realizzazione di quegli emendamenti che
riguardano la sanità e dei quali ho già parlato in più occasioni in questo dibattito
interminato ed interm inabile.
Potremmo decidere di convo carci e di venire qui a lavorare il sabato fino alle sei
della domenica mattina, anche se con questo inghippo formale che la collega Klotz ha
sottolineato prima. In effetti, così come è stato stilato, questo ordine del giorno è inesatto,
e quindi si potrebbe anche prevedere un ricorso in tal senso. Avete scritto che siamo
convocati il 23 dicembre dalle ore 19.30 alle ore 6.00, m a alle 6.00 di quando? Almeno, se
le cose dovete farle , fatele usando il cervello. Le 6.00 del 24 ma ttina o del 23? Questa è
una autonomia talmente sviluppata che sa fare andare indietro il tempo, e fra un po' ci
sveglieremo tutti bambini anziché v ecchi. E invece di andare con le 24 ore, dalle 0.00 alle
24.00, qui si va indietro con il tempo, dalle 19.30 alle 6.00. Quindi questo ordine del
giorno è stato stilato in modo formalmente errato e ciò deve fare riflettere anche su come
nascono certe situazioni. Non dovete prendervela con noi se vogliamo andare avanti con i
lavori, produrre del materiale, ma pure avere chiari quelli che sono i nostri tempi di lavoro.
Giustamente il collega Lo Sciuto mi sta suggerendo che si tratta di un atto di
prepotenza inutile, perché non sarà certo in quelle otto ore che si concluderà qualcosa,
semmai otterrete il peggio.
PRÄSIDENT: Danke. Zum Fortgang der Arbeiten Herr Landeshauptm annstellvertreter Di Puppo, bitte.
DI PUPPO (Assessore all'industria, trasporti, finanze e bilancio - Popolari Alto Adige Domani): Grazie, Presidente. E' l'unica volta che intervengo e che interverrò
sull'ordine dei lavori, solo per ricordare l'art. 14 del Regolamento che, oltre a dire che il
Presidente rappresenta il Consiglio e ne tutela la dignità, all'ultima riga dice che deve
assicurare anche il buon andamento dei lavori. Ebbene, sono 59 minuti che stiamo
discutendo sull'ordine dei lavori e toccando sempre ed esa ttamente lo stesso a rgomento in
tutti gli interventi più volte ripetuti dagli stessi consiglieri. O ra, questo non credo sia il
modo corretto di interpretare il termine di garanzia del buon andamento dei lavori del
Consiglio. Quindi, Presidente, La pregherei di interrompere questa sequenza di richieste di
intervento sull'ordine dei lavori perché sono ripetitive su questo argomento.
L'art. 14 Le dà anche il compito di dirigere e di riassumere, quindi può anche
riassumere la richiesta e dare una risposta, come già era stato fatto dalla Presidente
Zendron. Insistere dopo che la Presidenza nella sua piena facoltà ha già dato risposta,
credo sia davvero una perdita di tempo no n giustificabile, vista anche l'ora. Grazie.
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PRÄSIDENT: Es wird mir vom Herrn Generalsekretär mitgeteilt, dass bereits
zu diesem Punkt alle D amen und Herrn A bgeordneten...
PÖDER (UFS): Zum Fortgang der Arbeiten, Herr Präsident, ich habe in diesen
59 Minuten nicht einm al das Wort ergr iffen. Ich werde je tzt das Wort ergre ifen zum
Fortgang der Arbeiten.
PRÄSIDENT: Ich habe es Ihne n noch nicht gegebe n das Wort!
PÖDER (UFS): Dann ersuche ich um das W ort.
PRÄSIDENT: Das Wort habe ich Ihnen noch nicht gegeben. Sie setzen sich
noch einen Moment, bitte.
PÖDER (UFS): Dann ersuche ich um das W ort.
PRÄSIDENT: Sie setzen sich einen Moment und dann gebe ich Ihnen das
Wort.
PÖDER (UFS): Selbstverständlich, H err Präsident.
PRÄSIDENT: Sie haben das Wort, bitte.
PÖDER (UFS): Danke. Werden Sie nicht nervös Herr Präsident. Das geht doch
mit Ruhe. Ich merke, hier werden einige Damen und H erren der Mehrheit nervös. Ich habe
nicht zum Fortgang de r Arbeiten Stellung genommen, w eil das die anderen Kolleginnen
und Kollegen bereits in hervorragender Weise getan hab en.
Ich komme nur auf einen Punkt zu sprechen, der hier neu aufgetaucht ist. Das
andere wurde bereits ausführlich behandelt. Der Landeshauptmannstellvertreter Di Puppo
hat durchaus recht. Ein a nderer Punkt ist jener, de n Kollege Minn iti hier aufgeworfen hat.
Wenn ich richtig gehe, hat er gemeint, dass die Einberufung für Samstag, den 23.
Dezember etwas unklar ist. Sie ist tatsächlich etwa s unklar, ich glaube, formal sogar
unrichtig.
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Denn wenn es hieße von 6.00 Uhr bis 19.30 Uhr, dann wäre alles klar und bisher
ging ich davon aus, dass es wirklich so lauten sollte, und dass es sich einfach um einen
Druckfe hler hande lt. Mir ist es egal. Wir können au ch am 24. Dezem ber hier se in.
ABGEORDNETER: (unterbricht)
PRÄSIDENT: Herr Abgeordnete Pöder Sie haben das Wort, bitte.
PÖDER (UFS): Kein Problem. Ich wäre um 6.00 Uhr hier zur Sitzung
erschienen. Ich habe gedacht, es ist ein Druckfehler und darauf wollte ich nicht herumreiten, weil dies immer passieren kann. Nach einem langen A rbeitstag wurde diese
Einladung verschickt. Das kann passieren.
Die Situation ist eine andere, wenn gemeint sein soll von 19.30 Uhr bis 6.00
Uhr. Ich frage mich, wie das gehen soll, und das alles an einem und dem selben Tag, am
23. Dezember. Das ist nicht möglich. Wir können nicht rückwärts arbeiten. Vielleicht sind
Sie das gew ohnt in irgendeiner Form, aber wir sind es nicht gewohnt rückwärts zu
arbeiten.
Wenn man damit gemeint hätte bis 6.00 Uhr am darauffolgenden Tag, dann hätte man die Sitzung richtigerweise auch für den 24. Dezember einberufen sollen oder
müssen. Ich glaube, das kann man durchaus in geeigneter Art und Weise nachholen, denn
die anderen Tage sind ordnungsgemäß einberufen. Man kann von 19.30 Uhr bis 24.00 Uhr
arbeiten an einem und dem selben Tag, aber nicht von 19.30 Uhr bis 6.00 Uhr. Das ist
objektiv und formal gesehen schwierig. Man wird eine neue Einberufung der Sitzung
vornehmen mü ssen. Ich weiß nic ht, ob Kollege Minniti das in dieser Form so gemeint hat.
PRÄSIDENT: Herr Willeit, ich glaube, Sie haben auch schon zum Fortgang der
Arbeiten gesprochen - hat man mir gesagt zum gleichen Thema - infolgedessen habe ich
jetzt nicht die Absicht Ihnen das Wort zu erteilen. In persönlicher Angelegenheit dürfen
Sie selbstverständlich sprechen, bitte.
WILLEIT (Ladins): Ich glaube, die wichtigste Aufgabe des Präsidenten ist
nicht, Ordnung zu halten, sondern die Geschäftsordnung einzuhalten. Kollege Di Puppo
hat Sie eingeladen, diese Ordnung nicht einzuhalten, denn die Einberufungen, ich sagte es
vorhin und ich wiederhole es nur, weil Sie nicht da waren und Sie das nicht mitbekommen
haben ...
PRÄSIDENT: Entschuldigen Sie, H err Willeit, in persönliche r Angelegenhe it.
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Wer hat Sie angegriffen?
WILLEIT (Ladins): Zwei Worte, dann habe ich fertig. Ich glaube schon, eine
Einladung zu bekommen gegen die Geschäftsordnung zu verstoßen, das ist wohl eine
Beleidigung! Ich sage nur, die E inberufung kann nich t legitim sein, von mir aus noch die
erste, aber man schaue sich auch die anderen an, wenn man meint, die Sitzungen können
durchgehen oder fre i verlängert werden.
Wenn man glaubt, jeden Tag in der Früh bis 8.00 Uhr gehen zu dürfen, wenn
wir bis 2.00 Uhr gehen dürfen, können wir auch bis 8.00 Uhr in der Früh hingehen. Um
8.00 Uhr in der Früh fängt die nächste Sitzung an, und dies soll möglich sein? Ich schließe
es aus.
PRÄSIDENT: Danke, H err Willeit. Ich kann n ur noch ein mal bestä tigen, dass
die Einladung auch am Samstag ordnungsgemäß und aufgrund der geltenden
Geschäftsordnung erfolgt ist. Infolgedessen wird es bei dieser Einladung bleiben und diese
Einladung wird auch nicht geändert, meine Damen und He rren Abgeordneten.
Ich sehe aufgrund der Dringlichkeit auch nicht die Notwendigkeit - ich möchte
es noch einmal betonen -, eine Sitzung der Fraktionsvorsitze nden einzuberufe n. Wir
fahren mit der Tagesordnung Nr. 2 weiter.
Herr Leitner hat diesen Abänderungsantrag angenommen. Herr Abgeordneter
Minniti, Sie haben das Wort, bitte.
MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. Finalmente si riprende a parlare di
emendame nti e di ordini del giorno, e finalmente il signor Presidente è riuscito a fare
rispettare quello che preved e il Regolamen to attuale. Possibile che ci voleva la tirata
d'orecchie dell'assessore D i Puppo per fare rispettare l'ordine dei lavori? Per fortuna che
l'assessore Di Puppo ha tirato le orecchie al Presidente, altrimenti mi sa che fino a domani
mattina si parlava di ordine dei lavori. Magari può essere stato inelegante il gesto del
Vicepresidente della Giunta provinciale, comunque ha raggiunto la sua efficacia. Mi
dispiace del fatto che il Preside nte del Consiglio sia sta to un po' maltrattato da Di Puppo
per questo .
Detto ciò, vado a presentare l'emendamento, e ringrazio il collega Leitner per
averlo accolto, sperando che su questo ci sia un dibattito. E' un po' un emendamento
all'emendame nto che ha presentato il collega Urzì, il quale si riferiva alla riduzione del
prezzo delle benzine alla pompa per i residenti nella provincia, analogamente a quanto già
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disposto in Friuli Venezia Giulia e in Valle d'Aosta. Il collega Urzì nella passionalità del
suo intervento ha dimenticato di inserire la Regione Lombardia, che è l'ultima in ordine di
tempo ad avere presentato una legge regionale in ques to senso, la n. 28, avente ad oggetto:
"Disposizioni in materia di riduzione del prezzo delle benzine alla pompa". L'efficienza
della nostra Provincia autonoma non è riuscita a tanto. Si tratta sicuramente di una legge
interessante che noi auspichiamo possa essere in qualche maniera recepita dalla Giunta
provinciale. E' chiaro che Alleanza Nazionale presenterà il disegno di legge analogo che
non si capisce perché non possa essere approvato, se non per una certa cecità in proposito.
Abbiamo presentato questo emendamento perché credo sia importante chiarire
che Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta, guarda caso due regioni autonome come noi,
sono riuscite a realizza re quanto la nostra Provincia no n è riuscita a fare, dando così segno
di inefficienza e di arretratezza. Dovremmo pertanto prendere esem pio da altre regioni
anche guidate dal Polo.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Lo Sciuto, bitte.
LO SCIUTO (Lista Civica - Forza Italia - CCD): Grazie, signor Presidente.
Nella mia attività pregressa, prima di tornare a Bolzano, ho girato molto l'Italia e sono
stato a contatto con realtà diverse, e ogni volta mi sorprendevo per come la situazione,
molto spesso anche sul piano degli oneri fiscali, fosse a pelle di leopardo. C'erano regioni
che, per motivi oggettivi di maggiore ricchezza o di maggiore sensibilità nei confronti dei
cittadini o per qualsiasi altro motivo, presentavano una situazione tributaria differenziata
nei limiti in cui ciò era possibile, considerata la legislazione nazionale. Per esempio, sono
stato molto spesso in Valle d'Aosta dove vigeva e vige ancora un sistema per il quale la
Regione assegna ad ogni residente un congruo numero di buoni benzina ad un prezzo
basso, e questo era ed è un fatto econo micamente rilevante per ciascuna famiglia. In Friuli
c'erano altre provvidenze e in Sicilia se ne trovavano di diverse ancora, magari non sulla
benzina. In altre parole, c'era u na situazione del tutto va riegata e a pelle di leopardo che
denotava una certa sensibilità della Regione rispetto a problematiche specifiche ch e in
quel territorio emergevano in m odo più prepotente.
Io sono venuto per la prima volta in Alto Adige nel 1972 e da allora non ho mai
visto una particolare attenzione a problematiche del tutto similari a quelle della Valle
d'Aosta o del Friuli. Questo in Alto A dige non si è mai ve rificato, neppure nella
normativa. Ad esempio, il servizio prestato nelle zone di frontiere v eniva diversame nte
quantificato a seconda della regione, e questa differenziazione molto spesso non derivava
da situazioni oggettive quanto dalla capacità della regione di incidere anche a livello di
produzione normativa statale. Si assisteva quindi ad una disparità di trattamento tra chi
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prestava servizio al Brennero che era discriminato rispetto a chi lo prestava a Chiasso.
Questa molto spesso non era una responsabilità statale, bensì una pecca de ll'ente locale
che non era capace e non voleva farsi parte cipe e interpretare questi bisogni a livello
nazionale .
Le motivazioni che in Valle d'Aosta hanno sorretto l'emissione di buoni benzina
a prezzi politici entro certi limiti per tutti i cittadini, ci sono anche in Alto Adige. Mi
chiedo quindi se a nche nella nostra prov incia, in ragione di una prosperità che
obiettivamente c'è e che apprez ziamo, non sia poss ibile porre i cittadini che vivo no in
questo territorio nelle stesse condizioni di quelli che vivono in altre zone di confine come
il Friuli e la Valle d'Aosta. Per ques to motivo la Giunta provinciale credo dovrebbe essere
meno egoista e rinunciare a quote tributarie, magari risparmiando in settori che lo stesso
Presidente ha indicato quando ha detto che siamo costretti a rivedere o ad annullare spese
superflue per dare u na risposta concreta , seria e ve ra ai cittadini. Grazie .
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Pöder, bitte.
PÖDER (UFS): Danke. Ich war einigermaßen erstaunt darüber, dass man im
beschließenden Teil dieses Antrages unbedingt auf andere Regionen Bezug nimmt. Es ist
schon so, dass wir uns überlegen müssen, wie wir derartige Maßnahm en auch begründen
können.
Wenn in anderen Regionen derartige Initiativen, die dieser Benzinpreisentwicklung entgegenwirken, bereits beschlossen worden sind, dann sollten wir uns dara n ein
Beispiel nehmen, auch wenn es italienische Regionen sind in diesem Falle, denn nicht
alles Schlechte muss von italienischen Regionen kommen.
Es ist schon eigenartig, dass wir uns hier in Südtirol of fensichtlich nicht dazu
durchringen können, für die Bürger entsprechende positive Schritte zu setzen. Ich habe es
heute bereits einmal gesagt, es ist nic ht die Schuld der La ndesregierung, auc h nicht die
Schuld der Bürger dieses Landes, dass die Benzinpreisentwicklung derart rasant nach
oben gezeigt hat.
Es ist die Schuld einer Weltmarktentwicklung, die von den Treibstoffherstellern
missbraucht wurde. Ich habe es bereits einmal gesagt, aber wahrscheinlich wurde es schon
vergessen, dass durch die Ö lpreisentwicklung n icht zwingenderma ßen ein e
Benzinpreiserhöhung hätte erfolgen müssen. Die verschiedenen Raffinerien, Benzinproduzenten haben Reserven, genug um ein Jahr lang ohne eventuell Öl ankaufen zu
müssen, Treibstoff produzieren zu können.
Diese Reserven wurden na türlich zu einem Z eitpunkt angekauft, als d ie Ölpreisentwicklung auf dem Weltmarkt noch nicht derart dramatisch war. Die G ewinn-
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spanne, die die Benzinhersteller, die Raffinerien aus dieser Benzinpreiserhöhung erzielen
konnten, kann man sich nur ansatzweise vorstellen.
Es ist schon so, dass der Weltmarktpreis in diesem Falle von weit unter 20
Dollar auf einmal auf über 30 Dollar angestiegen ist und das s man in Italien wie auch in
anderen Ländern die verschiedenen Erhöhungen der Preise für Benzin, D iesel und andere
Treibstoffe dam it begründet hat.
Es kommt mir vor, dass die Uhr immer schneller geht, Herr Präsident, aber es
hat sicher seine Ric htigkeit.
PRÄSIDENT: Danke, Herr Pöder. Das Wort hat Frau Abge ordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Danke, Herr Präsident. Herr Minniti schlägt vor, dass
man dem Antrag von Herrn Urzí das Wort "Lomba rdei" hinzufügt. Nun h atte ich vorhin in
der Diskussion zum Änderungsantrag von Urzí bereits meine Bedenken geäußert, dass es
eigentlich Zeit wär e, dass man sich darüber Gedanken macht, wie man nach der
Benzinzeit, nach dem Erd öl fährt. Ich denke, das wäre das W esentlichere gew esen. Wir
wissen alle, dass das Erdöl dem Ende zugeht, natürlich nicht in dem Ausmaß, wie es uns
die produz ierenden Länder glauben machen und damit den Preis treiben wolle n.
Es ist nur eine Frage von unterschiedlicher Weltauffassung, ob man das Ende
des Erdöls in 20 Jahren oder in 50 Jahren ansetzt. Das Erdöl geht ganz sicherlich dem
Ende zu. Insofern wäre es klüger, wenn man sich Gedanken machen würde, was man
nachher tut, statt jetzt schnell zu schauen, noch möglichst billig den vorhandene n Anteil
zu konsumieren. Natürlich werden wir nicht von heute auf morgen auf a lternative
Energien für das Auto umsteigen können.
Konkret zum Antrag vom Kollegen Urzí w ollte ich sagen, dass auch die Hinzufügung des Wortes "Lombardei" nicht unbedingt den Grundsa tzantrag, den Benzinpreis
zu senken, besser macht, auch wenn es noch so viele Regionen und andere Länder
machen, unabhängig ob es italienische Regionen sind oder ausländische L änder. Desha lb
wird die Sache an und für sich nicht klüger. Deshalb habe ich meine Bedenken.
Diesem Antrag könnte man allerdings eventuell zustimmen, wenn man parallel
einen Antrag genehmige n würde, den ich b ereits eingereicht ha be und über den w ir
separat ausgiebig diskutieren können, nämlich, dass man sich bereits in dieser Phase
darüber Gedanken macht, wie man die erdöllose Zeit angehen will bzw. Alternativen
finden will, damit das Automobil dennnoch fährt und wennmöglich weniger schädlich
fährt und damit weniger CO 2-Emissionen herv orruft.
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PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat Herr Abgeordnete S eppi, aber ich darf Sie
ersuchen, wenn Sie das Wort ergreifen, die Jacke anzuziehen, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movimento Sociale F.T.): Mi scuso, Presidente, ma mi
deve capire, visto che l'ora è ta rda.
PRÄSIDENT: Es ist Gepflogenheit des Hau ses, dass man die Jacke anhat.
Danke, für das Verständnis, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Non è previsto dal Regolamento, comunque accetto la Sua supplica, a patto che la faccia anche a qualche assessore
quando si trova nelle stesse condizioni, pe rché obiettivamen te ho riscontrato nella giorna ta
di oggi che ci sono degli assessori che sono stati otto ore in aula senza giacca e Lei non ha
fatto nessuna osservaz ione. Quindi quando i colleghi Minniti e Klotz dicono che Lei è un
po' di parte, hanno ragione, e anche questa situazione lo ha dimostrato, comunque La
ringrazio per il consiglio.
L'emendam ento del collega Minniti richiede subito una osservazione . E' stato
tanto preciso da aggiungere la Lombardia che era stata scordata dal collega Urzì, e me ne
meraviglio, ma avrebbe dovuto essere stato tanto raffinato nel sostituire la parola "pompa"
con "distributore". E' molto meglio parlare di distributori che di pompe, collega Urzì. Mi
meraviglio di Lei che non è molto raffinato, ma sicuramente il meno grezzo di noi, quindi
Le devo fare questa osservazione, visto che pa rla anche di diminuz ione di prezzo alla
pompa. Francamente penso che parlare di distributore sarebbe molto più stilistico da un
punto di vista dialettico.
Tutto ciò premesso, e andava detto, il collega Minniti ha fatto una osservazione
di grande profilo. Egli ha fatto una correzione geografica e non dialettica di maggiore
impatto con le sensibilità di tutto questo Collegio, che non è composto solamente da
maschietti, ma pure da femminucce, per cui ritengo che andrebbe impostato in un altro
modo. Il collega Minniti ha fatto pertanto una precisazione perfe tta. Lo ripeto, tanto il
Presidente lascia andare il tempo fino a quando sono passati i tre minuti anche se uno non
dice niente, per cui le cose non c ambiano.
L'atteggiamento del collega Minniti è stato preciso. La Lombardia confina con
la Svizzera e benchè facesse parte del vecchio Lombardo-Veneto, il Veneto non è interessato alla situazione in quanto non confina né con la Svizzera, né con la Slovenia. Di
conseguenza era giusto inserire anche la Lombardia, quindi sono d'accordo con
l'emenda mento del collega M inniti.
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PRÄSIDENT: Danke. Die Abgeordnete Kury hat das Wort, bitte.
KURY (GAF-GVA): Herr Präsident, wir haben inzwischen einen Abänderungsantrag. Sprechen wir bereits…
PRÄSIDENT: Nein, der muss erst verlesen werden. Er wird jetzt verlesen, aber
Sie haben ein wac hes Auge und helfe n mir. Herzlichen D ank.
"Parallel dazu bemüht sich das Land Südtirol um die Möglichkeit den Gebrauch
von Treibstoff aus re generativen Energieträgern zu fördern , (z.B. Raps)."
"Contemporaneamente la Provincia autonoma di Bolzano si impegnerà per
incentivare l'uso di fonti energetiche rinnovabili (p. es. colza)".
Herr Abgeordneter Leitner, nehmen Sie diesen Abänderungsantrag an?
LEITNER (Die Freiheitlichen): Herr Präsident, wenn man zu diesem Abänderungsantrag sprechen soll, so ist das eine ganz andere Philosophie und ein ganz anderer
Gegenstand. Wir sind davon ausgeg angen, dass ma n den Bürger steu erlich entlasten soll.
Kollegin K ury will jetz t alternative Energie träger förd ern, was ich unterstütze.
Es sind im Prinzip verschiedene Dinge, aber wenn wir schon über Treibstoff
reden und hier ist von allen möglichen Regionen Italiens schon die Rede gewesen, dann
können wir ruhig ein bisschen weiter gehen und neben dem Benzin auch über
grundsätzliche Dinge in der Energiepolitik reden. Ich habe nichts dagegen.
Die Kolleginnen und Kollegen sollen die Möglichkeit haben, sich hier
einzubringen und Vorschläge zur Verbesserung der derzeitigen Situation zu machen. Deshalb bin ich der Meinung, man soll über alles reden dürfen, nur nicht über fünf Minuten,
denn das v erbietet die Geschä ftsordnung.
Ich bin dafür, dass der A ntrag abgestimm t wird. Er wird ja se parat abgestimm t,
weil er Teil jenes Antrages des A bgeordneten M inniti ist, wo ich schon den Antrag gestellt
habe, dass getrennt darüber abgestimmt wird. Deshalb kann man diesen Beschlussantrag
auch in Teilen annehmen. Ich möchte Assessor Berger sagen, wenn er Probleme n ur mit
diesem Teil des Antrages hat, dann kann er ruhig dagegen sein, denn es gibt ja drei
Abstimmungen. Deshalb habe ich auch vorgesorgt, dass man nur einen Teil genehmigen
kann und nicht den ga nzen.
Ich habe persönlich kein Problem. Es ist eine Philosophie auch in der Ausrichtung. Wir müssen selbstverständlich in Zukunft, und es ist auch der Energielandesrat
da, sicher immer öfter über Alternativenergien reden und wir in Südtirol sind hier auf
einem guten Weg was Heizung anbe langt, also Hackschnitzel usw., aber in der Forderung
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alternativer Energiequellen für das Auto hat Südtirol wahrscheinlich wenig Möglichkeiten
direkt zu intervenieren.
Ich hätte hier wenns chon das Problem zum Abände rungsantrag der K ollegin
Kury. Was kann Südtirol spez ifisch tun zur Förderun g des Rapses als Antriebsmittel für
Autos. Hier muss man schon bei der Autoindustrie intervenieren und beim Endverbraucher. Hier entsteht ein bisschen ein Problem. Natürlich kann man Bauern dazu animieren
Raps anzubauen. Sie brauchen dann aber Abnehmer. W enn die Autoindustrie nicht
gerüstet ist, dann nützt auch der Anbau von Raps nichts. Dass man sich darüber Gedanken
macht, wie man in Zukunft Alternativenergie einsetzen kann, das ist nur zu begrüßen.
PRÄSIDENT: Danke. F rau Abge ordnete K ury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Weil Pius Leitner tatsächlich wesentliche Fragen gestellt
hat, bemühe ich mich jetzt kurz zusammenzufassen, was w ir bisher aus Ihrem
Beschlußantrag ge macht ha ben.
Pius Leitner wollte ursprünglich die Kraftfahrzeugsteuer kürzen. Dann ist man
im Laufe der Diskussion und der allgemeinen gegenseitigen gedanklichen Befruchtung
weiter gekommen, eigentlich sollten die Pendler gefördert werden, wenn sie weiterhin auf
das Auto angewiesen sind. Das war der zweite Passus.
Dann ist dem Kollegen Urzí eingefallen, dass man auch die Benzinsteuer senken
könnte bzw. Benzin billiger verkaufen könnte. Kollege Minniti in seiner Präzision hat
natürlich auch noch die Region Lom bardei als beispielge bend zitiert.
Ich wollte Herrn Leitner erklären, wie der Zusammenhang ist zwischen meinem
Antrag und jenem von Kollegen Urzí, weil es nicht leicht zu durchschauen ist. Urzí sagte,
die Leute, die we iterhin Auto fahren, sollen das Benzin billiger bekommen. Ich sage dazu,
mindestens muss sich das Land Südtirol darum kümmern, dass auch Alternativen zum
Benzin angeboten werden, dass man den Prozess vom W egkommen des Erdöls
beschleunigt. Deshalb muss die Suche nach Treibstoff aus alternativen Energiequellen
gefördert werden. Insofer n hat das schon m it Benzin zu tun, wenn ich sage: Liebe Leute,
vorallem mit euren Traktoren, gebraucht Raps, weil dieser keinen CO2 ausstoßt und eure
Felder w eniger verdreckt bz w. die Em issionen nicht schäd lich sind.
Ich denke, das hat sehr wohl damit zu tun, dass man eine Richtung fördert, wo
das Land Südtirol und vora llem unser Energ ielandesrat mit dabei sein sollen, dass das
auch in Südtirol möglich ist. Wir wissen schon konkret, dass es im Vinschgau Interessenten gibt, die Raps anbauen möchten, allerdings braucht es hier eine gesetzliche
Grundlage und diese ist nicht nur ein e Südtiroler Angelegenheit, sondern eine ge-
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samtstaatliche. Deswegen, Herr Präsident, gehört dieser Antrag hierher und hat sehr wohl
mit Benzin zu tun.
PRÄSIDENT: Danke, für die Erläuterung. Frau Abgeordnete Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): Das ist ein sehr interessanter Antrag. Er elektrisiert irgendwie.
Jemand hat mir eine hitzige, elektrische Welle zugeschickt. Ich glaube, es war Landesrat
Di Puppo, weil er so schon auf die R eaktion gewarte t hat.
PRÄSIDENT: Frau Klotz, zum Thema, bitte.
KLOTZ (UFS): Es handelt sich immer um Energie und auch diese elektrischen
Wellen handeln von Energie. Es wäre inte ressant, wenn m an auf diese W eise auch die
Fortbewegungsmittel in Schwung bekommen könnte. Es genügt ein Blick von Landesrat
Di Puppo und sch on springt der Motor a n. Das wäre die Sache der Z ukunft.
Die regenerativen Energieträger haben in der letzten Zeit an Bedeutung
gewonnen. Ich kann mich an Dokumentarsendungen im ZDF, aber auch in anderen
Fernsehanstalten erinnern, in denen es tatsächlich um die Erprobung dieser regenerativen
Energieträger ging.
Natürlich besteht das Problem darin ob man in Europa das entsprechende
Rohmaterial zur Verfügung hat, das heißt, ob, wenn alle auf Raps umstiegen, dann
überhaupt genügend Rap s erzeugt werden kann. Das is t die Frage dabei. Ich bin der
Meinung, man muss Ansätze bringen um die gesamte Diskussion dazu in Schwung zu
setzen und entsprechend auch die Forschung, aber auch damit der Anbau dieser Rohfaser
attraktiv wird und damit so viele Leute als möglich angehalten werden, auf diese
regenerativen Energieträger um zusteigen. Infolgedessen ist das ganz im Sinne auch
unserer Ausrichtung. Es ist innovativ, umweltschonend, energiesparend und modern.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort geht weiter an Herrn Abgeordneten Urzí, bitte.
URZI' (AN): Grazie, Presidente. Mi dichiaro subito d'accordo con l'emendamento, presentato dalla collega Kury cercando di interpretare anche il pensiero dell'intero
gruppo consiliare provinciale di Alleanza Nazionale. Fonti energetiche rinnovabili: è un
grande tema, avremmo bisogno di alcune ore di tempo per discuterne e invece dobbiamo
limitarci a parlare per tre minu ti, peccato .
Sono reduce da un viaggio compiuto nel nord Europa, in m odo particolare in
Danimarca, dove ho potuto verificare quanto sia sensibile l'attenzione rispetto al tema
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delle fonti energetiche rinnovabili. Quale fonte energetica rinnovabile più naturale ed
ecologica esiste oltre all'aria? Collega Kury, onestamente mi sono stupito del fatto che
l'unico esempio che ha citato è quello dell'olio di colza. L'aria che viene sospinta dai venti
è la migliore fonte energetica esistente in natura e in termini assoluti la più ecologica.
Assessore Laimer, Lei potrebbe dire molto al riguardo, e mi fa piacere che dia un segnale
molto chiaro di approvazio ne rispetto a ciò che sto sostene ndo. Di conseguenza ritengo si
renda assolutamente necessario uno sfo rzo della Provincia a utonoma in questa direzione,
affinchè possano essere recuperate dall'aria sospinta dai venti tutte quelle energie che è
opportuno trasformare e restituire ai cittad ini per gli usi più opportun i.
Ho davanti a me l'immagine dei mulini a vento che in Danimarca caratterizzano
il paesaggio, come succede anche in alcune parti del sud Italia, ad esempio nel Tavoliere
della Puglia, e in alcune aree geografiche della Germania. Si potrebbe quindi pensare e
progettare, se ciò non costituisce un danno per l'ambiente, mulini a vento nelle zone più
ventose dell'Alto Adige, come l'imbocco della Val Sarentino o della nostra città. Potrebbe
sicuramente essere una soluzione utile e opportuna, e in merito credo dovrebbe nascere un
dibattito per la fornitura di energie, pe r lo meno per le are e circostanti. Questo ritengo sia
uno sforzo da avviare e una riflessione da produrre, quindi l'iniziativa lanciata dalla
collega Kury penso sia estremamente significativa e importante. Mi aspetto una presa di
posizione da parte dell'assessore Laim er. Graz ie.
PRÄSIDENT: Danke. Herr Willeit, Sie merken sich an Ihrem Platz vor,
ansonsten akzeptie re...
WILLEIT (Ladins): Setzen Sie sich bitte hierher zu diesem Ofen!
PRÄSIDENT: Sie gehen auf Ihren Platz, dann können Sie auf Ihrem Platz
sprechen.
WILLEIT (Ladins): Es geht jetzt schon, aber vorhin bin ich weggegang en, weil
es wirklich zu heiß war.
PRÄSIDENT: Sie haben das Wort, bitte.
WILLEIT (Ladins): Ich bin kein Spezialist, aber ich bin überzeugt, dass der
Vorschlag von Frau Kury sicherlich berechtigt ist und ein guter Vorschlag ist. Er steht im
Übrigen im Einklang mit dem, was wir in der Bilanz vorfinden. Es sollen in Zukunft nur
mehr erneuerbare Energiequellen fina nziert we rden.
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Bis gestern hat man von Alternativenergie gesprochen, jetzt von erneuerbarer
Alternativquelle. Die Sonnenenergie wurde bereits vor ungefähr 15 Jahren als Lösung
angesehen. Heute noch ist es keine L ösung, nur für kleine ode r einzelne Anla gen. Die
Windmühlen noch weniger. M an hat die wohl da und dort, im Norden nützt man sie
vielleicht mehr als im Süden aus, aber e s hat sich nicht entw ickelt.
Nun hat man Großwerke gebaut für die Gasve rsorgung, wirkliche große Leitungen von weither und über Berg und Tal. Man hat Haus und H of und alles angeschlossen,
ganze Gegenden, und schon soll es nicht mehr die Energieversorgung sein. Sicherlich gibt
es heute noch kein Substitut von Gas und He izöl, weshalb ich w irklich die Fachleute
ersuchen möchte, zu sagen wann und wie sie glauben, dass ma n mit erneuerbarer Energie
eine Normalversorgung, d.h. eine allgemeine Energieversorgung vornehmen kann. Denn
nur in diesem Moment ist nur dieser Weg einzuschlagen.
PRÄSIDENT: Wir gehen weiter zum Beschlussantrag N r. 5 und zum folgendem
Abänderungstext, der von der Abgeordneten Kury eingebracht wurde.
"Dem beschließenden Teil wird angefü gt: “Besonderes Augenmerk wird dabei
dem Bildungsbereich gewidmet, damit die angekündigte Bildungsoffensive auch realisiert
werden kann.”"
"Alla parte impegnativa viene aggiunto: “Particolare attenzione viene dedicata al
settore formativo affinchè l'annunciata campagna formativa possa essere avviata”".
Herr Abgeordneter Pöder ist nicht hier. Nehmen Sie den Abänderungsantrag an
Frau Klotz?
KLOTZ (UFS): Ich habe fünf Minuten. Ich habe den Antrag meines Kollegen
mitunterzeichnet. Besonderes Augenmerk wird dem Bildungsbereich gewidmet, dam it die
angekündigte Bildungsoffensive a uch realisiert werden kann. Ich halte das für einen sehr
guten Zusatz, wobei im beschließenden Teil noch ein Zusatz hinzukommt, dass nach dem
Wort "Ressort" hinzugefügt wird, "wobei gleichzeitig die Daten nach Sprachgruppen
aufzuschließen und zu analysieren sind,". Das war ein Zusatz, dann "getrennt nach
Ressort", das haben wir auch dazugenommen. Dann haben wir die E rweiterung, dass s tatt
der drei Monate der Landesregierung doch ein Spielraum von sechs Monaten gelassen
werden soll, und dass der Personalbedarf für die nächsten drei Jahre erhoben und
untersucht werd en soll.
Jetzt kommt dazu, dass bei alledem besonderes Augenmerk auch dem Bildungsbereich gewidmet w ird, damit die angekündigte Bildungsoffensive auch realisiert
werden kann. Wir haben in letzter Zeit viel von dieser Bildungsoffensive gehört. Jetzt sind
leider die beiden Landesrätinnen nic ht da, aber die Männer sind ja sehr aufmerksam und
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sie werden es ihnen bestimmt mitteilen, dass wir selbstverständlich auch der Meinung
sind, dass e s Zeit ist für eine solch e Bildungs offensive.
Rings um uns herum tut sich so viel und selbst der Rektor Steinherr dieser von
mir nicht sehr geliebten Universität in Bozen hat gesagt, dass die wichtigsten Investitionen
die Köpfe sind. Wenn in fünf oder zehn Jahren jemand einen Vater oder einen jungen
Menschen fragen wird, was er als wichtiger erachtet, dass er ein Land zur Bearbeitung
übernimmt oder dass er eine Ausbildung bekommt, die auf der Höhe der Zeit des
mitteleuropäischen Standards ist - sagt Pro fessor Steinherr -, dann wird dieser junge
Mensch zweite res wählen müsse n.
Darüber könnte man lange diskutieren. Denn ich bin schon der Meinung, dass
der Besitz von Gru nd und Boden w ichtig ist, weil in Zusammenhang mit der letzten
Entwicklung im Agrarwesen, sagen wir, die Ergebnisse dieser Agrarindustrie tatsächlich
einer Überlegung Wert sind, ob es nicht wieder wichtig wird ein Stück Grund und Boden
zu haben, auf dem man noch Kartoffeln anbauen kann oder sonst irgendetwas, z. B. Raps.
Insofern sind die Aussagen des Professors Steinherr auch wieder sehr relativ.
Diese Bildungsoffensive is t in diesem Sinn sicher wichtig und infolgedessen
soll durchaus besonderes Augenmerk auf den Bildungsbereich gelegt werden, denn was
wir in die Köpfe von m orgen investieren, da s ist sicher gut angelegt. Auch wir in Südtirol
müssen darauf hoffen, dass die Jungen motiviert bleiben europäischen Standard zu
erreichen, die europäischen Bildungslatten zu überspringen, denn die Räume werden
kleiner, obwohl wir natürlic h hoffen, dass wir gerade im Agrarbereich doch unsere
Eigenständigkeit und ein kleinräumiges Wirtschaften erreichen, aber im Bildungsbereich
müssen wir damit rechnen, dass die Konkurrenz größer wird.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Urzí, bitte.
KLOTZ (UFS): Darf ich eine E rläuterung machen, Herr Präside nt?
PRÄSIDENT: Dieser A ntrag gehö rt Frau Klotz. Bitte.
KLOTZ (UFS): Ich nehme ihn an.
PRÄSIDENT: Sie nimmt ihn an. W enn Sie sich vorge merkt haben, können Sie
ihn erläute rn.
Herr Abgeordneter Urzí, bitte.
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URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. Credo siano necessarie alcune spiegazioni da parte della collega Kury che, tra l'altro, non si è neanche prenotata per intervenire.
Questo va detto in maniera molto chiara, perché chi presenta un emendamento dovrebbe
sentire il dovere morale di pr enotarsi per avere la possibilità di illustrarlo in modo che
venga compreso appieno il senso dello stesso. Io mi attendo che ne l successivo interve nto
la collega Kury pos sa approfondire m eglio lo spirito che anima la sua iniziativa tesa a
garantire una particolare attenzione dedicata al settore formativo, affinchè l'annunciata
campagna formativa possa essere avviata. Questo al di là del fatto che da un punto di vista
formale il testo appare molto stanco e legato. Non bisogna però fissare la propria
attenzione in manie ra parano ica sulla fo rma, bens ì andare a lla sostanz a delle cose.
Mille altre volte abbiamo avuto l'occasione di sostenere con forza e convinzione
come sia assolutamente prioritaria un'azione significativa, ragionata e ragionevole nel
campo della formazione, partendo dalla scuola e finendo alla formazione rivolta agli
adulti, per sensibilizzare sulle g randi tematiche c he attengono alla vita s ociale e alla
gestione delle risorse. Quindi laddove si propone un intervento orientato in questa
direzione, come ha fatto la collega Kury, noi non possiamo che trovarci d'accordo e
sostenere con forza una ipotesi di tale tipo.
Ripeto però che sarebbe opportuna una migliore formulazione del testo, anche
se poi questo conta poco. La promozione di una campagna formativa ritengo debba essere
considerata tra le priorità, soprattutto quando colleghiamo questo ragionamento al tema sul
quale si inserisce l'emendamento. Sostanzialmente quello che viene rivolto alla Giunta
provinciale è un appello affinchè raccolga questa sollecitazione e la traduca in passi
concreti. In tale direzione va il mio auspicio, per cui pe nso che senz'altro l'e mendamento
potrà andare a com pletare il quadro dell'ordine del giorno rendendolo più leggibile e
praticabile . Grazie.
PRÄSIDENT: Frau Abgeordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Könnten Sie den Herrn Urzí zur Ordnung rufen? Ich
denke, es geht nicht an, dass er sagt, mein Abänderungsantrag sei nicht klar formuliert. Ich
denke, das steht Ihnen, Herr Urzí, nicht zu. Sie sagten "formulazione un po' stanca". Wir
könnten darüber diskutieren, wer müde ist. Ich glaube, wenn Sie etwas müde sind und
deshalb den Geist dieses doch sehr klaren Abänderungsantrages nicht mehr verstehen,
dann sollten Sie bitte überlegen, wer daran Schuld ist.
Herr Urzí, Sie haben völlig recht. Ich hatte vorher vergesse n, mich rechtzeitig
anzumelden, entschuldige mich dafür und versuche diesen Text noch einmal zu erklären,
damit Sie Ihre Meinung noch einmal ändern können.
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Wir haben vor vier-fünf Stunden ausgiebig über einen Aufnahmestopp diskutiert
und nach einem äußerst konstruktivem Dialog sind wir alle der Meinung gewesen, dass
vor dem eventuellen Erlass eines Aufnahmestopps absolut eine gründliche Untersuchung
notwendig wäre und zwar eine, die die unterschiedlichen Ressorts betrifft - und da hake
ich ein - und erhebt, welche Aufgaben die Ressorts haben bzw. welchen Personalstand das
jeweilige Ressorts braucht, um seinen Aufgaben nachzukomm en.
Ich möchte, dass in diesem Augenblick der Schule bzw. dem ge samten Bildungssektor, von dem w ir alle der M einung sind , dass er für die Zukunft absolut notwendig ist, damit diese vom Landeshauptmann bereits vor Jahren ang ekündigte Bildungsoffensive endlich starten kann, Priorität eingeräumt w ird. Dieses Ziel m üssen wir
natürlich berücksichtigen in dem Augenblick, wo wir über Personal reden. Denn nur wenn
das Ziel klar ist, hat das auch eine Auswirkung auf den Beschluss, wie viel Persona l wir in
welcher Funktion e insetzen w ollen.
Das war der Zweck des Abänderungsantrages, eine Untersuchung starten bezüglich des Personalstandes, dabei die Ressorts zu durchforsten und bei dieser
Durchforstung vor allem dem Bildungssektor ein großes Augenmerk zukomm en lassen,
und zwar bereits mit der Zielformulierung, daß der Personalstand für die
Bildungsoffensive gesichert sein muß.
Herr Urzí, ich hoffe, es ist jetzt klar. Vielleicht überlegen Sie noch einmal, ob
die Formu lierung nicht doch bereits schon klar war.
PRÄSIDENT: Herr Abgeordneter Urzì, bitte.
URZI' (AN): Grazie, signor Presidente. L'inte rvento per fatto personale consiste
nella replica che ritengo opportuna ad alcune dichiarazioni svolte dalla collega Kury.
Questa volta mi limiterò veramente a considerazioni molto brevi senza nemmeno occupare
tutto lo spazio che mi è concesso, e cioè i cinque minuti. Ho sostenuto che la formulazione
appare stanca e parzialmente in contraddizione con quelle che dovrebbero essere le regole
stilistiche, riferendomi in modo particolare alla stesura del testo nella lingua italiana, che
dal punto di vista normativo è considerato il testo ufficiale. Mi rendo comunque conto che
dobbiamo riferirci alla sostanza delle cose e non alla forma in senso assoluto. La collega
Kury è entrata troppo nel vivo della questione, evide ntemente si è sentita tirata in ballo dal
punto di vista personale e ne ha fatto una questione più grande di quella che è. Non ho
detto nulla di strano né di dramm atico, ho detto solo che n ella stesura in lingua italia na il
testo appare un po' troppo pesante, e quindi poco gradevole dal punto di vista stilistico.
Questo però non significa che non fosse leggibile, comprensibile e giustificabile, quindi la
reazione della collega Kury mi sembra del tutto spropositata, ma non voglio accendere qui
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una polem ica che non ci porterebbe da nessuna parte.
Per la prossima volta la invito pertanto a riflettere m eglio sulle parole che usa e ad
evitare toni di questo tipo che app aiono del tutto spropositati e fu ori luogo nell'ambito di
una discussione serena come quella che si è articolata attorno ad un ordine del giorno così
importante . Grazie.
PRÄSIDENT: Danke. Herr Abgeordneter Willeit, bitte.
WILLEIT (Ladins): Zum Änderungsantrag. Ich möchte die Einbringerin
ersuchen mir den Begriff "Bildungsoffensive" zu erläutern. Was soll dies heißen? Dass
wir alle zusammen vorwärts stürmen?
(Der Abgeordnete Willeit lacht für einige Zeit)
PRÄSIDENT: Geht es Ihnen nicht gut, Herr Willeit? Brauchen Sie Hilfe?
WILLEIT (Ladins): Ich verzichte.
PRÄSIDENT: Frau Abgeordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Herr Prä sident, He rr Willeit ...
(Die Abgeordnete Kury lacht für einige Zeit)
PRÄSIDENT: Wenn Sie etwas zum Lachen haben, dann ist die Bar draußen
wahrscheinlich doch geeigneter.
KURY (GAF-GVA): Herr Prä sident, He rr Willeit...
PRÄSIDENT: Haben Sie auch Probleme, Frau Kury?
KURY (GAF-GVA): ...hat vor zwei Stunden Rückenschmerzen a ngekündigt
und ich weiß nicht, ob wir uns nicht darum kümmern sollten, denn er hatte zwischendurch
Schwierigkeiten...
PRÄSIDENT: Danke für den Hin weis.
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KURY (GAF-GVA): Ich meine das sehr ernst. Wir können es nicht verantworten, dass Herr Willeit geröstet wird, oder?
PRÄSIDENT: Er ist gut beisammen. Herr Abgeordneter Leitner, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Es ist gute Sitte, dass anlässlich von
Haushaltsdebatten auch über Bildungsoffensive gesprochen wird. Herr Willeit hat hier
etwas anderes hineininterpretiert bzw. hat versucht nachzufragen, was das bedeuten
würde.
Wenn ich den Versuch einer Deutung wagen soll in diesem Z usammenhang,
dann gehen wir aus von einem Beschlussantrag, der mit einem A ufnahmestopp von
Personal zu tun hat, über Proporzbestimmungen usw.. Wenn dieser Text angefügt werden
soll, dann muss man den ganzen Text eben in einem Guss lesen und es kommt ein Zusatz
"besonde res Auge nmerk w ird dabei de m Bildungsbereich gewidmet".
Ich verstehe, was das Personal anbelangt, dass man dort prüfen muss, wie viel
Leute es braucht, wie viele neue Leute es braucht. Wenn man einen Bildungsauftrag gut
erfüllen w ill, wenn m an eine B ildungsoffe nsive starten will, bra ucht man sicher Le ute.
Damit das realisiert werden kann, braucht es ein Konzept und zusätzlich braucht
es Leute, also Personal. Bildungsoffensive ist ein geflügeltes Wort geworden. Kollege
Willeit hat sicherlich nicht zufällig gefragt, was es bedeutet, denn wenn es jeder in den
Mund nimmt, m uss es richtig sein. Die Landesregierung hat auch immer von
Bildungsoffensive gesprochen. M an fragt sich allerdings, wo diese Bildungsoffensive
bleibt? Das ist schon eine berechtigte Frage, wo konkret Ansätze zu erkennen sind, dass
man in diesem Bereich ein Stück voran gekommen ist.
Ich finde diesen Antrag in Ordnung und werde ihn selbstverständlich unterstützen.
PRÄSIDENT: Danke. Herr Minniti, Sie haben hier einen Abänderungsantrag
eingereicht:
"Le parole “fino a due anni” s ono sostituite dalle parole “per un anno”".
Dieser ist bereits durch einen Streichungsantrag ersetzt. Infolgedessen, dieser
Antrag kann nicht angenommen werden.
Frau Abgeordnete Klotz, zum Fortgang der Arbeiten, bitte.
KLOTZ (UFS): Sind wir noch beim Beschlussantrag Nr. 5?
PRÄSIDENT: Ja.
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Frau Abgeordnete Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): Ja, dann habe ich noch drei Minuten Fraktionszeit, weil hier
der rote Faden ein bisschen verloren gegangen ist, und ich selber habe auch dazu
beigetragen, indem ich im weitesten Sinne, Frau Landesrat - jetzt sind Sie auch da - über
die Bildungsoffensive geredet habe, da ich Rektor Steinherr zitiert habe und weil es
wirklich gut ist, wenn man hier auf den Kern der Sache zurückkommt. Nämlich, dass die
Untersuchung über einen möglichen Aufnahmestopp vom Personal in der Landesverwaltung schwerpunktm äßig auf diese Vorhaben im Bildungssektor zu beziehen ist
und dass die Abgeordneten natürlich auch genau wissen wollen, und in diesem
Zusammenhang auch genau erfahren, we lcher Art diese B ildungsoffensive sein w ird, in
welchen Bereichen sie stattfinden wird, wie viel Personal dabei eingebunden wird und
ganz konk ret zu we lchem Zweck.
Es gebe sicherlich noch eine ganze Reihe von anderen Bereichen, in denen so
eine Beleuchtung und Analyse und besonderes Augenm erk interessant sein kön nte. Ein
sehr wichtiger aufstrebender Bereich ist das Kommunikationswesen. Darüber könnte man
auch separat einen Antrag bringen. Sehr interessant wäre die gesamte Frage de s
Datenschutzes, auch ein aufstrebender moderner Bereich, der in nächster Zeit sicher noch
wichtiger werden wird und für die personalmäßigen Perspektiven auch von Bedeutung
sein wird. Das wird sicherlich für die Landesregierung au ch ein Ansporn s ein, sich damit
zu befassen was die Notwendigkeiten von morgen s ein werden.
Eine Anregung an meine Kolleginnen und Kollegen. Es gibt noch eine Reihe
von interessanten Bereichen. Wenn wir den Landw irtschaftsbereich von Landesrat Berger
hernehmen, gerade diese letzte Entwicklung, Herr Landesrat Berger, genau den B ereich,
d e n Sie in letzter Zeit in vielen Fernsehdiskussionen angespr oc he n ha be n:
Tiermehlfütterung. Da werden Sie sicher auch noch Untersuchungen an den Hals
bekommen werden.
PRÄSIDENT: Danke, Frau Klotz. Ich darf den Landeshauptmannstellvertreter
Saurer ersuchen, die Replik zu machen. Es liegt kein weiterer Abänderungsantrag me hr
vor, bitte.
SAURER (Landesrat für Personal, G esundheit und Sozialwesen - SVP):
Herr Präsident, Kolleginnen und Kollegen. Wir haben lange auf die erste Abstimmung
gewartet. Das wird auch den Frust von uns nehmen.
ABGEORDNETE: (unterbrechen)
- 172 -
PRÄSIDENT: Herr Landeshauptmannstellvertreter, bitte.
SAURER (Landesrat für Personal, Gesundheit und Sozialwesen - SVP):
Gestern. Es sind Vergleiche gemacht worden mit Tirol, kann nicht stimmen, andere
Kompetenzen, die Sanitäten mit Trient, keine Zweisprachigkeitspflicht, keine besonderen
Dienste für die entsprechenden Sprachgruppen, Personalkosten, Übergang vom Staat zum
Land, die ganze Geschichte mit der Wartestandsvertretung, Mutterschaftsvertretung.
ABGEORDNETER: Benzinpreise!
PRÄSIDENT: Herr Landeshauptmannstellvertreter, bitte.
SAURER (Landesrat für Personal, Gesundheit und Sozialwesen - SVP):
Sehr viel mehr Akademike r als früher, Aufnahmestopp absolut nic ht zu machen. W ir
führen ja die Teilzeit stärke r ein, den Wartes tand für die Eltern mit Kleinkindern, bereits
nach drei Dienstjahren, Übe rnahme n euer Aufgabenbe reiche.
Das, was Sie verlangen, ist lange schon gemacht. Die meisten Abteilungen sind
bereits überprüft. In der Sanität ist der zweite Durch gang schon. Zuer st haben wir die
Quantitäten erfasst. Wir haben festgestellt, dass es viel zu wenig Personal gibt. Jetzt ist der
zweite D urchgang mit der Qualität, we lche Leis tung sie erbringen.
All das, was Sie in sechs Stunden verlangt haben, wird gemacht und ist zum
Teil durchgeführt. De swegen brau chen wir diese Empfehlu ngen nicht und der
Beschlussantra g wird abgelehnt.
PRÄSIDENT: Danke. Wir stimmen ab.
KLOTZ (UFS): (unterbricht)
PRÄSIDENT: Das weiß ich schon. Das brauchen Sie mir nicht sagen, Frau
Klotz.
KLOTZ (UFS): Es gibt einen neuen Antrag Herr Präsident. Er besteht darin, als
erstes die Prämisse n...
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PRÄSIDENT: Sie entschuldigen, we nn ich Sie unterbreche. Herr Abgeordneter
Seppi hat beantragt, getrennt abzustimmen zwischen den Prämissen und de m
beschließ enden Te il, und so wird jetzt abg estimmt.
KLOTZ (UFS): Herr Präsident, m an darf laut Geschäftsordnung je derzeit die
Abstimmung nach getrennten Teilen verlangen. Ich darf auch, wenn ich will, soga r die
Abstimmung nach getrennten Absätzen verlangen. Soweit gehe ich nicht. Ich möchte,
wenn Sie das Blatt herausnehmen, Abänderungsantrag Urzí und Holzmann, dass das
separat abgestimmt wird: "den Prämissen werden folgende Worte angeführt".
Kollege Seppi hat eine generelle Abstimmung verlangt, Prämissen, beschließender Teil, und jetzt beantrage ich, dass dann jeder zusätzliche Antrag des beschließenden
Teiles auch noch separat abgestimmt wird.
PRÄSIDENT: Wir stimmen jetzt zuerst über die Prämissen ab.
KLOTZ (UFS): Nein, über die Zusatzprämisse.
PRÄSIDENT: Bevor wir zum beschließenden Teil komme n, kommen wir zu
den Prämissen. Wer für den Abänderungsantrag von den A bgeordneten Urzì und Minniti
ist, möchte die Hand heben. Wer ist dafür? Wer ist dagegen? Wer enthält sich?
Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: mit 8 Ja-Stimmen, 1 Enthaltung
und 21 Nein-Stimm en abgelehnt.
Wir stimmen jetzt über die Prämissen ab. Wer ist dafür? Wer ist dagegen? Wer
enthält sich?
Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: mit 7 Ja-Stimmen, 1 Enthaltung
und 20 Nein-Stimm en abgelehnt.
Wir stimmen jetzt über den Antrag von den Abgeordneten Urzí und Holzmann
ab. Es wird über die drei Jahre abgestimmt. We r ist dafür? Wer is t dagegen? W er enthält
sich?
Ich gebe das Abstimmungsergebnis bekannt: mit 10 Ja-Stimmen, 1 Enthaltung
und 20 Nein-Stimm en abgelehnt.
Wir stimmen über den Rest des beschließenden Teiles ab. Wer ist dafür? Wer ist
dagegen? Wer enthält sich?
Ich gebe das Abs timmungsergebn is bekannt: mit 8 Ja-Stimmen, 2 Enthaltungen
und restlichen Ne in-Stimmen abge lehnt.
Wir gehe n zurück z u Tageso rdnungspunkt Nr. 2.
Herr Abgeordneter Holzmann, bitte.
- 174 -
HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. Volevo intervenire sull'ordine
dei lavori per rinnovare la richiesta di attenzione nei confronti del problema del personale.
Noi siamo disposti a lavorare anche fino a domani, non c'è problema, però sappiamo che
c'è una parte del personale che è qui da questa mattina alle otto, e che una volta term inato
il servizio, dovrà riprenderlo domani. Chiediamo quindi di valutare l'opportunità di
sospendere i lavori e di riprenderli in un altro momento, se l'Ufficio della Presidenza è
d'accordo.
PRÄSIDENT: Herr Holzmann, wir haben genauso Verständnis für das Personal
und das Personal braucht auch seine Ruhe und Erholung. Wir haben uns mit dem Personal
schon unterhalten und das Personal hat sich für eine heutige Nachtsitzung eingestellt. Ich
danke bei dieser Gele genheit auch von ganzem Herzen - ansonsten könnten w ir nicht
arbeiten -, dass das Personal hier zur V erfügung steht.
(Beifall aus dem Saal/Applausi dall'Aula)
PRÄSIDENT: Infolgedessen wollen wir mit den Arbeiten fortfahren. Wir
kommen zum Tagesordnungspunkt Nr. 2, Abänderungsantrag eingereicht von den
Abgeord neten Klotz und W illeit.
"hinzufügen: “und die entsprechende Forschung zu unterstützen”".
"aggiungere: “e per favorire la relativa ricerca”".
Herr Abgeordneter Leitner, nehmen Sie diesen Punkt an?
LEITNER (Die Freiheitlichen): Es steht nichts im Wege, diesen Antrag zu
unterstützen. Es ist eine Ausweitung des Antrages der Kollegin Kury, der in die gleiche
Richtung geht, wo grundsätz lich die Forschung unterstützt werden soll. Warum soll das
Land Südtirol nicht seinen Beitrag dazu leisten, dass gerade junge Leute sich Gedanken
machen, wie man mit Autos umweltschonender fahren kann? Vielleicht lesen wir morgen,
dass junge Südtiroler e in Projekt entwickelt haben.
Ich weiß, dass auf diesem G ebiet schon einiges passiert. Ich weiß auch, dass im
Haushalt für Forschung und Entwicklung sehr wenig Geld vorgesehen ist. Wenn eine
Firma in Südtirol für Forschung mehr Geld au sgibt als der ganze Landeshaushalt vorsieht,
dann hat die Landesregierung grundsätzlich keine nach vorne gerichtete Politik. Man hat
sich in den letzten Jahren viel zu sehr darauf beschränkt zu verwalten und Geld
auszuteilen, was die Bürger erst gezahlt haben, aber von einer Investition in Projekte, vor
allem was die Forschung an belangt, ha be ich seh r wenig ge sehen.
- 175 -
Hier braucht es schon auch eine Offensive. Un sere Leute sind k einesfalls
schlechter als anderswo, nur haben sie nicht die Voraussetzungen dazu. Natürlich haben
wir nicht die Mittel wie ein großer Staat sie hat, aber im Kleinen Leute fördern kann nicht
schaden. Investieren müssen wir in das Humankapital. Ich denke, dass unsere jungen
Leute auch mit Ideen ausgestattet sind. Sie brauchen die nötige Unterstützung, um dem
internationalen Vergleich Stand zu halten, um bes timmte Projekte voranzutreiben. Gerade
in diesem Bereich ist sehr viel möglich und auch notwendig, denn wenn man diese Dinge
den Großen überlässt, dann sieht man, beispielsweise bei der Klimakonferenz, dass man
nicht im Stande ist, überhaupt einen positiven Abschluss einer Konferenz zu Stande zu
bringen, weil die Amerikaner ihre besonderen Interessen sc hützen müssen. Denen ist die
Umwelt einen Pfifferling wert. Die pfeifen darauf, muss man sagen, sehr zum Leidwesen
der Umw elt.
Man kann hier deshalb nicht früh genug ansetzen um junge Leute zu motivieren
bei der Forschung Ideen voranzutreiben, die schlussendlich der Umwelt auch nützen. Das
ist der Sinn dieses Abänderungsantrages, weshalb ich der Meinung bin diesen
dazuzufügen.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat die Abgeordnete Frau Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): Die Maßnahme, die Kollegin Kury vorgeschlagen hat, haben
wir in diesen Bänke n hier grundsätzlich gu tgeheißen, nämlich, dass man s ich um die
Möglichkeit bemüht, den Gebrauch von Treibstoff aus regenerativen Energieträgern, z.B.
Raps zu fördern. Bevor man das umsetzen kann, muss man die entsprechenden
Forschungsergebnisse haben. Es gibt zwar jetzt eine ganze R eihe von V ersuchen. Wir
haben auch von anderen Möglichkeiten hier gehört. Wichtig ist aber in diesem
Zusammenhang, dass die Forschung entsprechend unterstützt wird.
Heute erweist sich, dass bei den bisher gängigen Motoren zu viel Rapsöl
verbraucht wird. Wie bereits kritisch angemerkt, würde heute der Rapsbestand, die
Verfügbarkeit, nicht ausreichen, um auf eine Multiplikation dieser Verwendungsart zu
kommen. Hier ist es sicher notwendig, dass es eine Forschungsoffensive in diese Richtung
gibt. Vorallem geht es um den technischen und landwirtschaftlichen Bereich, Kollege
Berger, denn Rapsanbau fällt auch in Ihr Ressor t. Es wäre interes sant zu hören, wie viele
Rapsfelder in Südtirol es gibt. Ich glaube es gibt keines.
ABGEORDNETER: (unterbricht)
PRÄSIDENT: Das Wort hat die Abgeordnete Frau Klotz, bitte.
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KLOTZ (UFS): Nein, in Passeier gibt es keines. Ich bin sehr häufig jetzt in
Pustertal, aber auch dort weiß ich nicht so genau Bescheid. Frau Rosa T haler nickt mit
dem Kopf, d.h. im Unterland gibt es Rapsfelder.
ABGEORDNETE: (unterbricht)
PRÄSIDENT: Das Wort hat die Abgeordnete Frau Klotz, bitte.
KLOTZ (UFS): In Südtirol gibt es Raps, ja. Die technische Forschung ist jetzt
gefragt. Wie kan n man die Motoren so bauen, dass sie weniger R apsöl brauchen? Deshalb
bin ich froh, wenn der Ersteinbringer den Antrag annimmt. Ich denke, dass die
Landesregierung, die ja so fortschrittlich denkt und sicherlich Interesse daran hat, dass
Südtirol in dieser Richtung seinen Beitrag leistet, den Antrag insgesamt annehmen wird.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Holzmann, bitte.
HOLZMANN (AN): Grazie, signor Presidente. L'argomento del risparmio
energetico è particolarmente interessante e co involge anche gli aspetti ecologici. Sono
venuti contributi molto qualificati dai colleghi, in particolare modo dell'opposizione, che
hanno proposto l'i niziativa e poi emendata. Ho sentito parlare di automobili che
dovrebbero andare con l'olio di colz a, che però sem bra non venga co ltivato in Alto Adige,
ma si potrebbe anche importare l'olio. Non conosco bene le caratteristiche di questo tipo di
carburante, conosco le caratteristiche di altri olii, ma questo è un ragionamento che forse
non vale la pena affro ntare. Qualcuno h a parlato anche d i installare dei mulini a ve nto
nella Val Sarentino per produrre energetica, ma mi sem bra un'idea eccessivamente
ottimistica, anche se negli Stati U niti questo tipo di impianto è stato fa tto.
Penso all'industria ecocompatibile, ad es empio una fabbric a di pannelli
truciolari in Val Gardena dove i trucioli vengono prodotti in gra nde quantità visti i
numerosi intagliatori di legno presenti sul territorio. Potrebbe essere questo un modo
razionale per smaltire residui di lavorazione convertendoli in prodotti forse non altrettanto
nobili, ma certamente impiega bili su larga scala nell'industria, pure in quella locale.
Il problema energetico e la c risi del petrolio ci indurranno sicuramente a trovare
soluzioni innovative per il trasporto, il riscaldamento e la produzione di energia. In Alto
Adige abbiamo fatto alcu ni impianti, alcune centrali termiche che funzionano abbinate ai
residui di lavorazione delle segherie presenti sul territorio. Questa certamente può essere
una soluzione, e al riguardo io insisto su quella dei pan nelli che funzionano con i trucioli
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della Val Gardena che secondo m e sarebbero nobilitati in un uso industriale di questo tipo,
piuttosto che essere bruciati, anche se questa combustione avviene in loco e consente di
usare il teleriscalda mento.
Concordo pertanto con l'emendamento presentato dalla collega, che quindi
troverà pie no sostegno da parte del gruppo di Alleanza Naz ionale. Grazie.
PRÄSIDENT: Danke. Frau Abgeordnete Kury, bitte.
KURY (GAF-GVA): Ich stelle mir Genugtuung fest, dass der K reativität in
diesem Saal keine Gre nzen gesetzt sind. V orher wollte Kolle ge Urzí die A utos mit Luft
b e t r e i b e n , jetzt hat Kollege Holzmann den V o r s c h l a g g em a c h t , e v e n tu e ll
Hackschnitzelautos zu produzieren. Es ist notwendig, dass man die Forschung in diesem
Bereich massiv vorantreibt. Es gibt verschiedene Möglichkeiten, wie Luft, Hackschnitze l,
Raps, W asserstoff.
Wenn wir weiterhin mit dem Auto fahren wollen, werden wir uns um
Brennstoffe bemühen müs sen, die verfügbar sind, die sich wieder regenerieren und die vor
allem umweltfreundlich s ind. Ich kan n der Abg eordneten Klotz voll zustimmen, wenn sie
sagt, dass wir in die Forschung investieren müssen. Leider Gottes geht die Forschung
momentan, sowohl auf staatlicher Ebene als auch auf europäischer Ebene, in eine falsche
Richtung. Es wird Geld in Genmanipulation investiert und sehr wenig Geld in diese
Richtung.
Da könnte vielleicht der Landtag geschlossen auftreten und hier eine Trendwende einläuten, dass Forschung wichtig ist, allerdings Forschung, die sich in jene Richtung bewegt, die wir in Zukunft notwendig ha ben, nämlich sow ohl unsere Fabrike n als
auch unsere Autos umweltschonend, möglichst effizient und energiesparend zu betreiben.
Es gibt in Deutschland in der Regierung große Anstrengun g, vorallem im
Autosektor dieser Innovation auf die Sprünge zu helfen. Wir können hier eigentlich nur
nach Norden schauen und versuchen, die Vorbilder nachzuahmen. Wir haben auch noch
Zeit, diesen Haushalt in den Kapiteln zu bearbeiten und eventuelle Umbuchen zu machen,
damit die Forschung in dies e Richtung we iterhin und massiver als bisher in diese Richtung
betrieben wird.
PRÄSIDENT: Danke. D as Wort h at der Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - M ovimento Sociale F.T.): Grazie, Presidente. Sono convinto che questo emendamento vada bene in quanto la ricerca va sicuramente sovvenzionata e portata avanti. Visto però che ho tre minuti per esprimere altre opinioni,
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vorrei dire che bisognere bbe stare un po' attenti a determinate prese di posizione, perché
fra un po' avremo qualcuno che va a fare benzina invece che alla pom pa, in un negozio di
frutta e verdura. Ora, siccome già qualcuno in passato provò a costruire e a produrre alcol
per mandare i carr oarmati in Russia, bisogna stare v eramente atten ti nel ricercare delle
sperimentazioni. Lo spirito degli inizi del secolo voleva creare un popolo e una nazione
più autarchica di quanto non lo sia attualmente, e quindi cercava delle possibilità per
uscire dalla logica pervers a dell'approvvigionam ento esterno. In quest'ottica ritengo sia
sicuramente da prendere in considerazione questo emenda mento che siam o sicuramente
disposti a votare.
Non ho però la presunzione di essere uno scienziato, e quindi di essere in grado
di discernere quali prodotti ortofrutticoli, allevati poi più o meno con un sistema
transgenico, possono essere in grado di produrre della benzina o dei carburanti. Continuo a
considerare la frutta e la verdura una merce alimentare. Le vie del Signore e della scienza
però sono di fatto infinite, quindi può benissimo darsi che un domani uno dica : "Quanta
colza consuma la tua macchina? La mia macchina consuma dieci chili di colza e fa 100
Km.", e l'altro risponde: "Io con cinque rapanelli ne ho fatti solo quattro", "Forse ti
conviene comprare quell'altra che viene da Taiwan che con 26 quintali di barbabietole tira
avanti almeno due anni". Ecco, potremmo arrivare a questi paradossi, non è un problema,
però visto che dobbiamo ancora tenere i piedi per terra, e sull'acceleratore, fino a quando
andremo a fare il pieno alla pompa, la ricerca va bene, ma non facciamo d ei passi in
avanti. Quindi Okay fermarsi a migliorare la ricerca, collega Kury, ma lasciamo pensare
agli scienziati di fare benzina con la colza, che forse sono in grado più di noi di discendere
e di capire quali materiali e quali prodotti ortofrutticoli possono essere usati. Oddio,
potrebbe essere un ottimo sistema per le mele che purtroppo quest'anno rimarranno nei
magazzini. Rimango comunque ancora convinto che l'olio di ricino si ricavi dai prodotti
marini, e di conseguenza rimango della mia opinione. Graz ie.
PRÄSIDENT: Danke. W ir kommen zum nächsten A bänderungsantrag.
"Dem beschließenden Teil wird folgender Text angefügt: “und die italienische
Regierung, sowie das italienische Parlament darauf zu drängen, dass auch in Italien und
folglich auch auf der A22 die Benutzung der Autobahn nach deutschem Vorbild kostenlos
wird”".
"Al testo dell'impegnativa si aggiungono le seguenti parole: “e a intervenire
presso il Governo e il Parlamento italiani affinchè anche sull'A22 venga introdo tto il
sistema tedesco della gratuità dell'utilizzo delle autostrade”".
Herr Abgeordneter Leitner, nehmen Sie den Antrag an?
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LEITNER (Die Freiheitlichen): Hier tue ich mich schwer diesen Antrag
anzunehmen, weil ich nicht ganz von der Glaubwürdigkeit abweichen möchte. Das ist ein
Thema, über das man durchaus reden kann, aber ich möchte das nicht in diesem
Zusammen hang hier mach en, auch, weil es nicht ganz stimmt. Es ist eher umgekehrt, dass
es in Deu tschland sehr starke Bestrebungen gibt, M autgebühren einzuführen.
Ich glaube, man würde hier dem Wähler etw as vormachen. Ich habe persönlich
im Regionalrat einen Beschlussantrag eingebracht, dass die Brennercard wieder eingeführt
wird, dass man Jahreskarten einführt usw., aber ganz von einer Befreiung würde ich nicht
absehen. Ich ersuche hier die Einbringer um Verständnis, dass ich diesen Antrag nicht
annehmen kann, weil er einfach von der ursprünglichen Konzeption zu weit weg geht und
ein neues Thema anspricht, das man durcha us separat diskutiere n kann, aber nicht in
Zusammenhang mit diesem Be schlussantrag.
PRÄSIDENT: Danke. Dieser Antrag ist also nicht angenommen. Nachdem
wieder ein weite rer Abänderungsantrag eingegangen ist, wie erwartet, kommen wir zu
Beschlussantrag N r. 4, eingebracht von den Abge ordneten P öder und K lotz.
Herr Abgeordneter Pöder, Sie haben das Wort für die Erläuterung Ihres Antrages, bitte.
PÖDER (UFS): Danke. D ie Südtiroler Marketinggesellschaft war und ist eine
durchaus gute Idee. Ich glaube, dass man in diesem Bereich unbedingt einen neuen Weg
beschreiten musste, um nicht nur im Tourismussektor, wie auch in den letzten Tagen vom
neu ernannten Direktor zu hören war, endlich einmal eine professionellere und vorallem
effiziente wirksamere Werbung zu mac hen.
Allerdings ist diese SMG nie so richtig in die Gänge gekom men. Das war m it
Sicherheit das große Problem . Man hat politisch enthusiastisch auf die Gründung dieser
SMG reagiert. Das Land hat sich sehr viel davon erwartet. Ich glaube, dass die
verschiedenen Tourismusorganisationen, aber auch die Produzenten einheimischer
Qualitätsprodukte, froh waren, endlich einmal eine Organisation zu haben, die relativ frei,
auch vielleicht von verwaltungspolitischen Zwängen, arbeiten konnte.
Man hat nach einem enthusiastischen Start einen Direktor ernannt. Man ist dann
soweit gekommen, dass man diesen Direktor zuerst hochgejubelt hat. Man hat ihn aus
Österreich geholt, einen "Guru des Marketinggeschäftes" hat man ihn genannt, und nach
nicht ganz nach einem Jahr ist man draufgekommen, dass dieser "Guru" gar kein G uru
sein soll, sondern ein Scharlatan. Ich weiß nicht, ob dies stimmt oder nicht. Ich w eiß nicht,
ob er kompetent oder nicht kompetent war für diese Aufgabe. Das will ich nicht
- 180 -
beurteilen. Ich habe ihn nicht überprüft vor der Einstellung. Das waren jene, die ihn
danach geschass t haben. D as ist das große Problem.
Das ist die Fortsetzung dessen, was wir bereits in der Generaldebatte diskutiert
haben, dass sogar die Lieblingsprojekte dieser Landesregierung nicht in die Gänge
kommen, ja, eigentlic h scheiter n. Denn auch die SM G ist vorerst gesche itert.
Das sagen wir mit großem Bedauern, weil man da viel Porzellan zerschlagen
hat, das man nicht so leicht wieder zusammenkleben können wird. Man hat diesen
Direktor Kronsteiner zuerst hochgejubelt und dann gefeuert. Man muss es so sagen. Es
gab Intrigen. Die SMG wurde zur Südtirol-Mobbing-Gesellschaft. Jetzt gehen die selben
Leute, die zuerst einen G uru des Marke ting eingesetzt habe n und ihn dann als Sc harlatan
im Marketinggeschäft wieder ausgebootet haben, wieder her und entdecken wieder einen
neuen Guru. Das war eigentlich in den 70er Jahren mit der transzendentalen Meditation
so, mit der damaligen Bewe gung, die ha ben imme r irgendw elche Gurus entde ckt.
Man ist jetzt soweit, dass m an sogar einen „ Engl“ gefunden h at, der vom
Himmel gestiegen ist, und den hat man auf den obersten Marketingposten, zumindest was
die Verwaltun g und Geschä ftsführung angeht, ges etzt.
Das hat man sehr sc hnell gemacht, noc h vor der Deba tte hier im Landtag. Nicht,
dass man gefürchtet hätte, dass hier ein Antrag wie der unsere angenommen werden
könnte, aber natürlich hat man schnell vor der Debatte diesen neuen Direktor zumindest
ernannt. E r ist nicht eingesetzt. Jetzt erwartet man sich wah re Wunderdinge.
Ich bin überzeugt, dass d er kürzlich ernannte neue Direktor der SMG ein auf
vielen Gebieten, zumindest auf dem Tourismussektor, kompetenter M ann ist. Ich bin
allerdings nicht unbedingt der Meinung, dass er der richtige Mann für diesen Posten ist. Er
kann und konnte nicht glaubwürdig versichern, dass er in dieser Marketinggesellschaft
sich nicht ausschließlich e inseitig für die Tourismusbelan ge einsetzen w ird. Er hat gesagt:
Natürlich müssen wir m it dem Tourismus auch ande re Bereiche m itziehen, z. B. die
heimischen Produkte international bewerben usw.
Aber, er konnte das nicht glaubhaft versichern, gerade, weil er noch am Band
der Politik hängt, der Parte ipolitik vor allem, und weiterhin am Band eine r
Interessengemeinschaft, die sich in einem einzigen Bereich, dem Tourismusbereich,
einsetzt, hängen wird. Nicht, dass dieser Bereich in die zweite Reihe zurücktreten sollte,
marketingmäßig, denn welcher Be reich, wenn nicht d er Tourismusbe reich, sollte von einer
Marketinggesellschaft bearbeitet werden?
Was hat speziell die Landesregierung getan, um die vielen Milliarden, die
bereits bisher in die Südtirol Marketinggesellschaft gesteckt wurden, auch so einsetzen zu
lassen, dass man auch ein Ergebnis für die Volkswirtschaft herausholen konnte? Nichts
hat sie getan, sie hat sogar noch bei den Intrigen mitgemacht. Sie ha t nicht frühzeitig
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eingegriffen, um die Intrigen rechtzeitig zu stoppen. Sie hat bei den Intrigen innerhalb der
SMG mitgemacht, anfangs hat sie nichts getan, um sie zu stoppen. Dann hat sie kräftig
mitgemischt, bis man das Liebkind der Landesregierung auf den richtigen Sessel setzen
konnte.
Dieser Antrag wurde natürlich vor der erfolgten Ernennung des neuen Direktors
der SMG eingebracht. Ich bin in diesem Zusammenhang der Meinung, dass die
Landesregierung hätte hier sagen müssen: Wir werden erst im Landtag über diese ganze
Thematik reden. Es wäre korrekt gew esen.
Was geschieht in Zusammenhang mit diesem Haushalt? Wir sollen heuer wieder
14 Milliarden für die S MG geneh migen, wofür? W ahrscheinlich um die 600 Millionen bis
- zum Schluss können es sogar mehr werden - für den bisherigen Direktor zu bezahlen.
Weiters wird man mit diesen 14 Milliarden das fürstliche Gehalt eines neuen Direktors
bezahlen. Kollege Leitner hat gemeint, daß, nachdem das Land zu 50% b eteiligt ist, wir
wenigste ns die 50% des Geh altes erfa hren dürfte n.
Sicher wäre es sehr interessant diese 50% zu erfahren. Ich bin auch der
Meinung, daß wir, wenn wir einen kompetenten Mann oder eine kompetente Fra u
einsetzen, beim Bezahlen durchaus großzü gig sein können. Hie r stellt sich wirklich die
Frage, ob an dieser wesentlichen und wic htigen Position ein unabh ängiger Experte, e in
Fachmann im Marketingwesen eingesetzt wurde. Ich glaube, dass es in mehrfacher
Hinsicht n icht gesch ehen ist.
Ich bin immer noch de r Meinung, dass dieser Beschlus santrag, vielleicht auc h in
abgeänderter Form, um auf die neue faktisch existierende Situation zu reagieren, eine
Berechtigung hat und angenom men werde n sollte, um zu garan tieren, dass eine w ichtige
Einrichtung wie eine Marketingorganisation des Landes auch entsprechend wirken und
arbeiten kann. Vielleicht könnten wir mit einer effizienten Marketinggesellschaft
Desaster, wie wir sie mit dem Expo-Stand erlebt haben, vermeiden, wenn in diesem
Bereich einmal wirkliche Fachleute im internationalen Sektor für Südtirol und dessen
Produkte und Dienstleistungen werben würden.
PRÄSIDENT: Danke, das Wort hat der Abgeordnete Seppi, bitte.
SEPPI (UNITALIA - Movim ento Sociale F.T.): Grazie, signor Presidente.
Sono quasi le tre di notte, ma grazie alla fantasia del collega Pöder siamo passati dai
peperoni per autotrazione ai guru, ai santoni e agli angeli. Questi discorsi di giorno penso
non si sentano, quindi mi fa piacere che siamo qui di notte, anche perché siamo in buona
compagnia. In mezzo a que sta colorita descrizio ne e a queste fantascientifiche
esemplificazioni di una a dir poco disas trosa situazione, la G iunta provinciale non vu ole
- 182 -
prenderne atto e decide di spendere altri 14 miliardi. Giustamente il collega Pöder si pone
delle domande e dei quesiti, ma lo fa sapendo molto bene quali sono le risposte. Lui ha
affermato che la Giunta provinciale sarebbe incaricata a dare il proprio benesta re in merito
alla nomina o alla assunzione di collaboratori a livello dirigenziale unicamente se i
candidati dimostrano di avere una eccellente preparazione e grande esperienza nel settore
marketing e, soprattutto, di non svolgere alcuna funzione politica nell'a mbito dei partiti, e
se lo dice lui, io non lo metto in dubbio, perché quando parliamo di problemi etnici, è una
persona in perfetta buona fede, anche se poi scivola un po' su questioni ideologiche che
non rispetto in pieno.
Avendo fatto queste affermazioni vuole dire che è a conoscenza del fatto che
alla società Alto Adige Marketing ci sono dei cialtroni, degli incapaci, delle persone che
sono state assunte per o vvie raccoma ndazioni politiche, cosa che comunque sarebbe
usuale in questa provincia. Non sono però solo stati accolti per raccomandazione politica,
fanno addirittura politica attiva. Il consigliere Pöder ha chiesto che questi personaggi non
svolgano alcuna funzione all'interno dei partiti o non abbiano c ompiti direttivi o di
amministrazione nelle loro organizzazioni. Sa quindi che questi personaggi oltre ad essere
raccomandati e cialtroni, s ono anche a servizio di quale pa rtito politico. La cosa,
onestamente, supera la più grande fantasia di chiunque abbia pensato alle forme clientelari
di assunzione nell'ambito pubblico. In quest'ambito di assunzioni clientelari forse non è
rispettata nemmeno la proporzione del 50% per il personale, che è di proprietà della
Provincia, mettendone qualcuno in più.
Quando il consigliere Pöder, al punto 2 dell'ordine del giorno, punto relativo alla
nomina dei consiglieri di amm inistrazione, incarica la Giunta provinciale a dare il proprio
assenso solo se i candidati dispongono delle necessarie conoscenze del settore del
marketing, fa un'affermazione ancora più grave. E videntemente lui sa che nel consiglio di
amministrazione ci sono delle persone che non hanno nessuna o poca o scarsa o
insufficiente o deficiente conoscenza del settore del marketing. La Giunta quindi ci deve
spiegare cosa ci stanno a fare nel settore del marketing delle persone che non sanno nulla
in materia, e se non lo può fare la Giunta, il consigliere Pöder dovrebbe spiegarci perché
scrive queste cose. Visto però che il consigliere Pöder per me è molto più credibile de lla
Giunta da questo punto di vista, sarà questa a doverc i dare delle risposte c he regolarmente
non arriveranno, perché il diavolo fa le pentole ma non i coperc hi.
Io mi accontenterei di una cosa, colleghi, e cioè che almeno il 50% di non
clientelismo venga rispettato, visto che non appartien e alla Provincia. Io son o infatti
convinto, consigliere Pöder, c he la Provincia non si accontenti del 50% di lottizzazione del
personale all'interno della società Alto Adige Marketing, ma che pretenda, addirittura, di
andare a lottizzare il 50% che non gli appartiene, ed è questo il grande problema. Se noi
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avessimo la società Alto Adige Marketing lottizzata solo al 50%, potremmo dire di essere
già sulla buona strada, ma non è così, perché si vorrà imporre il clientelismo anche al 50%
che non le appartiene. L'altro 50% appartiene a diverse società e a Comuni, nel senso che
ci sono altri enti pubblici, per cui potrebbe nascere una lotta intestina a livello di
clientelism o per le assunzioni.
La mozione e la presa di posizione del collega Pöder dimostrano che lui sa
molto di più di quello che vuole dire, e se è così, ce lo faccia sapere. Va comunque
premiata la sua voglia di traspare nza anche ne ll'ambito delle assunzioni nel pubblico o nel
parapubblico impieg o. Grazie .
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Leitner, bitte.
LEITNER (Die Freiheitlichen): Danke. Über die SMG wurde viel schon in der
Generaldeba tte geredet. Was hier in diese m Beschlussa ntrag verlangt wird, ist m ehr als
richtig. Diese Gesellschaft hat eine Ähnlichkeit mit der Region. Aufgefallen ist sie wegen
interner Streitereien. Es ging um den Geschäftsführer. Die Landesregierung sollte uns
auch sagen, welches der Stand ist, nac hdem das Land zu 50% bete iligt ist.
Ich war persönlich damals dagegen, dass, wenn man s chon von Privatisierung der
Fremdenverkehrswerbung spricht, sich das Lan d zu 50% b eteiligt, um die Finger drinnen
zu haben. Was hier gelaufen ist bzw. was derzeit abläuft, ist demokratiepolitisch schlimm.
Es wird ganz klar verlangt, dass parteipolitisch unabhängige Leute hinein müssen. Was
macht Südtirol? Man muss die Reihenfolge ein bisschen nachvollziehen.
Christoph Engl, der auf diesen Posten gesetzt wurde, ist, bevor er diesen Posten
bekam, Vizepräsident des SVP-Wirtschaftsausschusses geworden, und er ist es geworden
gegen unseren Kollegen Hans Peter Munter. W as war die Begründung des Präsidenten
Brandstätter? Das hat er wörtlich in einem Interview mit den "Dolomiten" gesagt: "Man
wollte ihn p olitisch bes ser einbinden."
Wir reden von Unabhängigkeit, Qualifikation und Objektivität. Dann geht man
her und erklärt obgenanntes. Man meinte natürlich parteipolitisch. Die Reihenfolge der
Ernennungen ist bezeichn end. Zuerst wurde er Vizepräsident des SVP-W irtschaftsausschusses und dann ist er erst SMG-Direktor geworden. Ich erinnere mich noch
sehr gut. Der HGV ist damals kurzfristig aus Protest aus dem Südtiroler Wirtschaftsring
ausgetreten und hat sich eine gewisse parteipolitische Unabhängigkeit erlaubt. Man hat die
Leute kräftig bei den Ohren gezogen. Man gibt ihnen fürstliche Löhne, wenn sie brav sind.
Mit welcher Frec hheit geht Herr E ngl her und sagt: W er Leistung bringt, der
braucht über Gehälter nicht zu reden.? Das ist eine Beleidigung all jener Südtirolerinnen
und Südtirolern, die auch Leistung bringen. Es ist uns nicht gesagt worden, was mit den
- 184 -
anderen Bewerbern geschehen ist, warum genau Herr Engl den Vorzug bekommen hat
und die anderen nicht, man hat nicht einmal die Bewerber bekannt gegeben. Das ist eine
reine Mauschelpartie gewesen. Es ist von Anfang festgestanden, wer es wird. Das ist
einfach eine Sache, die zum Himmel stinkt. Das hat mich wahnsinnig geärgert, weil man
die elementare n Spielregeln der D emokratie auße r Kraft gesetzt ha t.
Jetzt geht man her, streicht im Bereich der Werbung die Gelder für die Veranstaltungen vor Ort, z.B. wenn e in Verein ein Rodelweltcuprennen durchführen will oder
Biathlon. Hiier wird der Fond einfach halbiert, weil man die Gelder für die SMG braucht.
Da wird alles konzentriert. Keiner weiß, für was 14 Milliarden vorgesehen sind. Weil das
Land zu 50% beteiligt ist, haben wir das Recht, hier auch klipp und klar Auskunft zu
bekommen, was wirklich geschehen ist, auch in Zusammenhang mit Kronsteiner, und was
in Zukunft geschehen soll. Die Begründung, dass man keine Leute mehr von außen holen
will und in Südtirol bleiben will, überzeugt mich persönlich ganz und gar nicht. Natürlich
schaut man alles schön beisammen zu halten und diejenigen, die ein bisschen kritisch sind,
bindet man zuerst po litisch ein, da mit sie dan n ein Amt bekomm en.
Ich verstehe nicht, dass man aus bestimmten Entwicklungen n icht lernt, dass die
Machtkonstellationen, die Seilschaften wichtiger sind als die Qualifikation. Das
Nachsehen hat die Südtiroler Tourismusorganisation im Ges amten, weil sich h ier
irgendwelche Personen auf Kosten der Mitglieder in den Verbänden und Vere inen in
Szene setzen wollen, und vorne finden die großen Spiegelgefechte statt, um zu sehen, wer
der bessere Platzhirsch ist. So kann es nicht sein.
Ich habe gesagt, wenn das Land schon zu 50% a n der SMG beteiligt ist, dann
haben wir wenigstens das Recht, 50% des Gehaltes von Herrn Engl zu erfahren. Man wird
es uns wahrscheinlich nicht sagen. Das ist derzeit das bestgehütetste G eheimnis in diesem
Land.
PRÄSIDENT: Danke. Das Wort hat der Abgeordnete Minniti, bitte.
MINNITI (AN): Grazie, signor Presidente. I colleghi Pöder e Klotz c on questo
loro ordine del giorno riescono un po' a fare il punto della situazione su un problema che
esiste non solo per la società Alto Adige M arketing, ma per tan te altre società non tutte di
questo settore. Spesso anc he Alleanza N azionale ha cercato di sottolineare, di criticare e di
affermare, anche tramite interrogazioni, come inopportune e inadeguate siano le questioni
che riguardano incarichi affidati a persone magari non competenti nel settore. In questo
caso si parla di un settore de licato e importante c ome quello del ma rketing, attraverso il
quale si dovrebbe rivolgere l'immagine della nostra terra a fattori e visitatori esterni. Mi fa
piacere che ora sia rientrato l'assessore Berger che non vuole mai mancare ai miei
- 185 -
interventi, e questo mi fa piacere. Stavo dicendo che le persone che sono chiamate ad
occuparsi della società, ricoprendo vari incarichi, devono essere competenti nel settore,
altrimenti ne va dell'immagine della società e gli effetti che può produrre. E' quindi logico
e opportuno che chi ricopre incarichi all'interno della società Alto Adige Marketing non
può essere persona senza esperie nza, ed è altresì opportuno che non sia nemmeno
qualcuno dettato dai partiti all'interno dei quali ricopre incarichi direttivi o di
amministrazione delle associazioni o delle loro organizza zioni.
C'è poi un altro a spetto positivo all'intern o dell'ordine del giorno dei colleghi
Pöder e Klotz, riguardo al quale stia mo studiando di pres entare un eme ndamento,
sperando che possa essere accolto. Va bene anche il secondo punto dove si parla di
nomina dei consiglieri di amministrazione per la quale nomina la Giunta provinciale deve
dare il proprio assenso solo se i candidati dispongono delle necessarie conoscenze nel
settore del marketing. Forse sarebbe stato più opportuno se si fosse sottolineato come
anche questi consiglieri di amministrazione non de vono ricoprire cariche istituzionali,
come purtroppo invece avviene. Noi abbiamo intere società dove nei consigli di
amministrazione ci sono assessori vari, consiglieri se non ad dirittura il Presidente della
Giunta provinciale. Questo però rischia di dare un taglio politico a quel consiglio di
amministrazione, che riteniamo inad eguato in società come l'Alto Adige Marketing che, se
una politica deve fare , deve ess ere di imm agine, di co mmercio, e non ideologica.
Riteniamo quindi di sostenere l'ordine del giorno presentato dai colleghi Pöder e
Klotz, sottolineando che, se ci verrà data la possibilità, valuteremo l'opportunità di
arricchire questo ordine del giorno con qualche emendamento, come ha fatto la collega
Kury. Credo abbia fatto b ene il collega Pöde r a sensibilizzarci e a risvegliarci, vista anche
l'ora, su una problematica interessante, importante e che deve rimanere estranea a
qualsiasi a ltra considerazione , come quella della s ocietà A lto Adige M arketing. G razie.
PRÄSIDENT: Danke. Ich ersuche Sie um einen Moment Aufmerksamkeit. Es
ist jetzt 3.06 Uhr. Wir haben heute intensiv gearbeitet. Dr. Peintner hat den Saal seit 19.00
Uhr nicht mehr verlassen. Ich glaube, die Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter, denen wir zu
großem Dank verpflichtet sind, verdienen sich auch eine Nachtruhe. Dr.Peintner, ich
danke Ihnen für Ihre Mitarbeit.
Ich schlie ße die Sitzung und wir sehen un s am Sam stag um 19 .30 Uhr.
ORE 3.06 UHR
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