Die gastliche Stadt

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Die gastliche Stadt
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Città di Bolzano
Stadt Bozen
Fondazione Giovanni Michelucci
Stiftung Giovanni Michelucci
Assessorato alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità
Assessorato all’Urbanistica
Assessorat für Sozialpolitik und Chancengleichkeit
Assessorat für Urbanistik
La città accogliente
Studio per un programma
di superamento dei campi nomadi
e delle situazioni di precarietà abitativa
tra le popolazioni di Rom e Sinti a Bolzano
Die gastliche Stadt
Studie für ein Programm
zur Beseitigung der Nomadenplätze
und der prekären Wohnverhältnisse
der Roma-und der Sinti-Volksgruppe in Bozen
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Il gruppo di ricerca
Direzione e coordinamento
Massimo Colombo, Corrado Marcetti, Nicola Solimano (Fondazione Michelucci)
Supervisione scientifica
Antonio Tosi (Politecnico di Milano)
Ricerca socio-abitativa sui Sinti
Paola Dispoto
Ricerca socio-abitativa sui Rom
Silvia Golino
Ricognizione e documentazione territoriale
Alessia Politi
Collaborazione per gli aspetti interculturali
Selma Cangi, Simona Sidoti (Fondazione Michelucci)
Collaborazione per la realizzazione grafica
Alessandra Misuri
Traduzioni in tedesco
Wolftraud de Concini
Referente per il Comune di Bolzano
Matteo Faifer
Die Arbeitsgruppe
Leitung und Koordinierung
Massimo Colombo, Corrado Marcetti, Nicola Solimano (Stiftung Michelucci)
Wissenschaftliche Leitung
Antonio Tosi (Politecnico di Milano)
Recherche über die Sozial-und Wohnverhaltnisse der Sinti
Paola Dispoto
Recherche über die Sozial-und Wohnverhältnisse der Roma
Silvia Golino
Erkundung und Dokumentation der Lage in der Stadt
Alessia Politi
Interkulturelle Mitarbeit
Selma Cangi, Simona Sidoti (Stiftung Michelucci)
Grafische Mitarbeit
Alessandra Misuri
In copertina:
Giovanni Michelucci, Schizzo di Progetto perun centro Sperimentale del marmo dedicato a Michelangelo (30/7/1972)
Übersetzung ins Deutsche
Wolftraud de Concini
Auf der Titelseite:
Giovanni Michelucci, Projektentwurf für ein Michelangelo gewidmetes Marmor Versuchszentrum (30/7/1972)
Referent für die Stadtgemeinde Bozen
Matteo Faifer
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Einleitungen
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Mimma Battisti Bonelli, Die Stadträtin für Sozialpolitik Stadtgemeinde Bozen (Stadtrat Bürgermeister Salghetti Drioli 2000-2005)
Silvano Bassetti, Stadtrat für Urbanistik Stadtgemeinde Bozen
Prefazioni
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Silvano Bassetti, Assessore all’Urbanistica Comune di Bolzano
Introduzione
Einführung
1
Mimma Battisti Bonelli, Assessore alle Politiche sociali Comune di Bolzano (Giunta Sindaco Salghetti Drioli 2000-2005)
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Zielsetzungen der Recherche
Methodik der Recherche: Schaffung eines Plans integrierter Zusammenarbeit
1
Obiettivi della ricerca
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Metodologia della ricerca: costruzione di un quadro di collaborazioni integrate
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Analyse der Sozial- und Wohnverhältnisse
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L’analisi socio-abitativa
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Analyse der Möglichkeiten auf städtischem Bereich
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L’analisi delle opportunità del territorio
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Die Sinti in Bozen
Die Kern- und Großfamilien am Nomadenplatz.
Wohnbedürfnisse und -erwartungen
Zusammenleben von Großfamilien und kritische Situationen
Territoriale Verteilung. Analyse der urbanen Umfelder und Modalitäten der Wohnungszuweisung
Sozialsprengel Don Bosco
Sozialsprengel Europa-Neustift
Sozialsprengel Oberau-Haslach
Sozialsprengel Gries-Quirein
Sozialsprengel Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
Beziehungen zwischen Sinti in Wohnungen und am Nomadenplatz
Unterstützungsmaßnahmen, Wohnungsbegleitung und territoriale Mediation
Ausarbeitung der statistischen Daten
Die Roma in Bozen
Verteilung der Roma auf dem Stadtgebiet
Das Umfeld der Roma-Siedlung
Die Großfamilie und ihre Wohnbedürfnisse
Zusammenleben von Großfamilien
Denkanstöße und Handlungsanregungen zur Beseitigung der Nomadenplätze
Konventionelle Unterkünfte im öffentlichen Wohnungsbau
“Ein anderer Ort”
Die Gemeinschafts-Wohnareale
Größe und Lage
Ein Gemeindeplan für die Gemeinschafts-Wohnareale
Die Zielgruppen
Der Werdegang zur Verwirklichung
Ein Sanierungsplan für die Roma-Siedlung bei Schloss Sigmundskron
Abzug der Roma aus der Siedlung und Wege der Wohnungszuweisung
Eingliederung in innovative Wohnungsbestände
Anlage
Vorschläge für die Sinti
Vorschläge für die Roma
Mögliche Aktionsmaßnahmen
Schlussfolgerungen
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I Sinti a Bolzano
Le famiglie nucleari e allargate del campo sosta
I bisogni e le aspettative abitative
Numerosità delle famiglie Sinte inserite in abitazione e problematiche di convivenza
Distribuzione territoriale, analisi dei contesti urbani d’inserimento e modalità di accesso agli alloggi
Distretto Sociale Don Bosco
Distretto Sociale Europa Novacella
Distretto Sociale Oltrisarco Aslago
Distretto Sociale Gries San Quirino
Distretto Sociale Centro Piani Rencio
Rapporto tra alloggi e campo sosta
Forme di sostegno, accompagnamento abitativo e mediazione territoriale
Elaborazioni dei dati statistici
I Rom a Bolzano
Distribuzione delle presenze dei Rom sul territorio
Il contesto del campo
Le famiglie allargate e il loro bisogno abitativo
Convivenza tra famiglie allargate
Indicazioni per il superamento dei campi sosta
Alloggi convenzionali dell’edilizia residenziale pubblica
“Un altro posto”
Le Aree residenziali di comunità
Dimensionamento e localizzazione
Un piano comunale per le aree residenziali di comunità
I destinatari
Un percorso processuale
Un piano di recupero per il vilaggio rom di Castel Firmiano
Fuoriuscita dal campo e percorsi di accesso alla casa per i Rom
Inserimento in complessi abitativi di nuova concezione
Allegati
Proposta per i Sinti
Proposta per i Rom
Le azioni possibili
Conclusioni
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Die Gesellschaft, in der wir leben ist von einer extremen Vielschichtigkeit gekennzeichnet, in der
sich unterschiedliche Lebensmodelle miteinander vermischen. In den vergangenen Jahrzehnten
hat die Auswanderung einer beachtlichen Anzahl von Personen aus Krisengebieten, aus wirtschaftlich unterentwickelten Ländern, aus Staaten, in denen Minderheiten aufgrund ihrer
Religion oder Ideologien verfolgt werden, diese Vielschichtigkeit auch bei der ethnischen
Zusammensetzung der Bevölkerung gefördert. In unserer heutigen multikulturellen und multiethnischen Gesellschaft wird allen die große Gelegenheit zur Auseinandersetzung mit der
Verschiedenheit geboten. Wenn das gemeinsame, von allen anerkannte Ziel die Schaffung einer
Gesellschaft ist, welche aufnimmt und nicht ausschließt, welche die Unterschiede aufwertet
und nicht stigmatisiert, dann wird es unser Recht und unsere Pflicht, uns dafür einzusetzen.
Jeder sollte im Rahmen der eigenen Möglichkeiten und Zuständigkeit die allgemeinen Regeln
für ein gutes Zusammenleben und den gegenseitigen Respekt befolgen und sich nicht von
Vorurteilen leiten lassen. Voraussetzung für das Zusammenleben ist die gegenseitige Kenntnis:
Nur wenn wir wissen, welche Bedürfnisse die anderen haben, können wir auch ihre
Wunschvorstellungen nachvollziehen, die ihre Idee vom Leben, Wohnen und Sozialisieren prägen. Stellen wir uns nun diese Frage: eine Wohnung von 100 mq, Balkon, Garage und Aufzug
oder ein Zelt in Waldnähe? Welche ist die richtige Wahl? Und für wen?
Hier einige Verse eines Gedichtes des Sinti-Dichters Olimpo Cari, welcher seine Kindheit in unserem Land verbracht hat. Diese Verse lassen eine große Nostalgie erkennen:
La società in cui viviamo è connotata da un’estrema complessità; in essa si intrecciano
modelli di vita differenti. Negli ultimi decenni, inoltre, lo spostamento di ingenti quantità di persone da zone di conflitti, da paesi con forte deprivazione economica, da stati
in cui vengono perseguitati per motivi di fede o ideologici gruppi minoritari, ha favorito la complessità anche sulla composizione etnica della popolazione.Nella nostra
odierna società multiculturale o multietnica viene offerta a tutti una grande opportunità; quella del confronto con la diversità. Se l’obiettivo comune riconosciuto è la
costruzione di una società che include e non esclude, che valorizza e non stigmatizza
la differenza, diventa nostro diritto e dovere impegnarci, ognuno in base alle proprie
possibilità e ai propri ruoli, a condividere regole comuni di buona convivenza e di
rispetto reciproco, liberandoci dai pregiudizi. E presupposto della convivenza è la conoscenza: solo conoscendo quali sono le esigenze dell’altro possiamo capire le rappresentazioni immaginate, per superare e trovare una soddisfazione ai propri desideri di
vita, di abitazione, di socializzazione.
Allora poniamoci questa domanda: 100 mq, balcone, garage, ascensore o una tenda
sul prato in vicinanza di un bosco, quale è la scelta più giusta? E per chi?
Ecco alcuni versi di una poesia, in cui traspare una grande nostalgia, di un poeta sinto,
Olimpo Cari, che ha trascorso la sua infanzia nella nostra terra:
“Ich bin in einem Zelt geboren, in einer Sommernacht,
in einem Zigeunerlager am Rande der Stadt.
Die Grillen haben mir das Gutenachtlied gesungen, der Mond hat mich mit goldenen
Strahlen umwickelt und die Frauen trugen geblümte Röcke.
Ich bin auf einem Wagen mit knarrenden Rädern aufgewachsen.
Wir waren Kinder ohne gestern und morgen, wir haben im Regen und in der Sonne um
Brot gebettelt, wir liefen unseren Träumen,
unseren Phantasien im Wald entgegen …”
“Sono nato sotto una tenda, in una notte d’estate,
in un accampamento zingaro, ai margini della città.
I grilli mi cantavano la ninna-nanna, la luna mi fasciava di raggi d’oro
e le donne vestivano gonne fiorite.
Sono cresciuto su un carro, dalle ruote scricchiolanti.
Eravamo ragazzi senza ieri e senza domani,
mendicavamo il pane nella pioggia e al sole,
correvamo incontro ai nostri sogni,
alle nostre fantasie nel bosco…”
Olimpio Cari
“Appunti di viaggio - Tracce di un’infanzia zingara” Nuove Arti Grafiche - Trento
Olimpio Cari
“Appunti di viaggio - Tracce di un’infanzia zingar a Nuove Arti Grafiche - Trento
Mimma Battisti Bonelli
Die Stadträtin für Sozialpolitik und Chancengleichheit
(Stadtrat Bürgermeister Salghetti Drioli 2000-2005)
eine Gagi-Freundin der Nomaden
Mimma Battisti Bonelli
Assessore alle Politiche sociali e alle pari opportunità del Comune di Bolzano
(Giunta Sindaco Salghetti Drioli 2000-2005)
una gagi amica dei nomadi
Es freut mich Ihnen diese Studie “Bozen eine gastliche Stadt“ zu Beginn meines Auftrages
Sono lieta di presentare all'inizio del mio incarico assessorile questo lavoro di ricerca "per
als Stadträtin vorzustellen. Diese Studie wurde zum Grossteil in der vergangenen
una Bolzano, città accogliente", la cui stesura è stata realizzata in gran parte nella pas-
Legislaturperiode ausgearbeitet. Ich teile die Annäherung an diese Thematik und hoffe, dass
sata legislatura. Nell'esprimere la mia condivisione nell'approccio alla tematica, auspico il
die Sinti- und Romasiedlungen überwunden werden, denn diese sind zur räumlichen
superamento dei campi per i Sinti e per i Rom, divenuti la rappresentazione spaziale di
Darstellung einer Ausgrenzung geworden.
Die stadträtin für Sozialpolitik und Chancengleichheit
Patrizia Trincanato
un'esclusione.
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Assessora alle Politiche sociali e alle pari opportunità
Patrizia Trincanato
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Sinti und Roma: ein kleines großes Problem
Sinti e Rom: un piccolo grande problema
“Die Stadt drückt die Spannung zwischen geometrischer Rationalität
“La città esprime la tensione tra razionalità geometrica
und Gewirr des menschlichen Daseins aus”
e groviglio delle esistenze umane”
Italo Calvino, Amerikanische Vorlesungen
Italo Calvino, Lezioni americane
Zu den vielen Problemen, die das Leben in einer Stadt verkomplizieren, gehört ohne
Tra i tanti problemi che complicano la vita di una città c’è indubbiamente anche
. Es handelt sich um ein Problem, das sich mit
il “problema degli zingari”1. E’ un problema che si mescola (e si somma) con le
den zahlreichen anderen kritischen Aspekten des städtischen Daseins vermischt (und sich
tante emergenze urbane e che viene, di volta in volta, iscritto tra i fenomeni delle
zu ihnen summiert) und das von Mal zu Mal als ein Phänomen der neuen Armut, des sozia-
nuove povertà, del disagio sociale, della diversità culturale, della criminalità, del
len Unbehagens, der kulturellen Verschiedenheit, der Kriminalität, des städtischen Verfalls
degrado urbano, ecc.. Ed è tipicamente un “piccolo grande” problema.
usw. eingestuft wird. Es ist also ein typisches “kleines großes” Problem.
Ad un esame razionale e obiettivo, si configura come “piccolo” problema. Siamo
Analysiert man es auf rationelle und objektive Weise, kommt man zum Schluss, dass es ein
infatti di fronte ad un fenomeno di modestissima dimensione quantitativa: una
“kleines” Problem sei. Wir stehen einem Phänomen gegenüber, das eine sehr geringe
frazione sociale assolutamente esigua, ai limiti dell’irrilevanza statistica nel com-
quantitative Tragweite hat: Es betrifft eine soziale Gruppe, die im Vergleich zur
plesso della comunità territoriale. Sull’intero territorio provinciale sono insediate
Gesamtbevölkerung unseres Landes statistisch fast irrelevant ist. In Südtirol leben ungefähr
poco più di 550 persone riconducibili all’universo zingaro (300 Sinti e 250 Rom).
550 Personen, die zur Zigeunergemeinschaft gehören (300 Sinti und 250 Roma). Statistisch
Si tratta dunque di un’incidenza statistica dell’ordine dell’ uno per mille rispetto
bedeutet dies ein Tausendstel der gesamten Bevölkerung der Provinz Bozen. Auch wenn
al totale della popolazione. Anche considerando il fenomeno di prevalente con-
man berücksichtigt, dass die Mehrheit davon in der Stadt Bozen konzentriert ist, beläuft
centrazione sul territorio del comune di Bolzano, l’incidenza non supera il cinque
sich der Prozentanteil auf nicht mehr als 5/1000. Wie gesagt, handelt es sich um eine wirk-
per mille sull’intera popolazione residente in città. Numeri dunque davvero assai
lich sehr kleine Anzahl.
piccoli.
Und doch können wir nicht verneinen, dass es hier um ein “großes” Problem geht, dessen
Eppure non possiamo nasconderci che il problema è “grande”. La sua rilevanza
Bedeutsamkeit auf zwei verschiedenen Ebenen offensichtlich ist.
si esprime a due diversi livelli.
Auf der subjektiven Ebene wird das Phänomen “Zigeuner” von der Stadtgemeinschaft –
A livello soggettivo è assai problematica la percezione del fenomeno da parte
d.h. von uns – als ein starkes Problem wahrgenommen. Es tauchen atavistische Ängste auf,
della comunità urbana, cioè dal “nostro” punto di vista. Emergono le ataviche
die sich mit alten und neuen Abneigungen gegen die “Andersartigen” vermischen. Die
paure verso i nomadi, assieme alle ostilità vecchie e nuove verso i diversi. Si con-
kulturellen Vorurteile und Gemeinplätze gegen einen Lebensstil, der als intrinsisch unsozi-
solidano i pregiudizi culturali e i luoghi comuni contro un modello di vita consi-
al und unmoralisch betrachtet wird, als ein Modell, das programmatisch auf
derato intrinsecamente a-sociale e a-morale, programmaticamente votato a
“Parassitendasein, Schmutz und kriminelles Verhalten” ausgerichtet ist, verstärken sich.
“parassitismo, sporcizia e delinquenza”.
Auf der sachlichen Ebene ist es ein Faktum, dass die soziale Lage dieser kleinen
A livello oggettivo altamente problematica è la condizione sociale di questa pur
Gemeinschaft extrem problematisch ist. Die Zigeuner verkörpern die radikalste
piccola comunità. Essa incarna la più radicale anomalia rispetto ai canoni del
Zweifel auch das “Problem der
Zigeuner”1
1. Ich benutze den Ausdruck “Zigeuner” aus Gründen der kommunikativen Bequemlichkeit und
Einfachheit, obwohl ich mir der sprachlich-kulturellen Komplexität und der Probleme wissenschaftlicher und
1. Uso il termine “zingaro” per comodità e semplicità comunicativa, pur conoscendo la complessità lingui-
poltischer Korrektheit bewusst bin, die dieser Definition innewohnen.
sticoculturale e i problemi di correttezza scientifica e politica che accompagnano questa definizione.
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Abweichung von den üblichen Regeln des städtischen Zusammenlebens. Die Zigeunerclans
modello di vita urbano. I clan zingari sono un frammento residuale di un antico
sind der kleine Überrest eines uralten nomadischen Volkes, das jahrhundertelang mit sei-
popolo nomade che per secoli ha attraversato il continente euro-asiatico con le
nen Karawanen von Pferdezüchtern, Handwerkern, Musikanten und Zirkuskünstlern den
sue carovane di allevatori di cavalli, artigiani, musicanti e circensi. In qualche
euroasiatischen Kontinent durchstreift haben. Es handelte sich um eine Lebensart, die
modo organica al modello pre-moderno della società rurale, la cultura nomade
ursprünglich dem prämodernen Modell der bäuerlichen Gesellschaft nicht völlig fremd war,
si è progressivamente scontrata con la modernità del modello industriale-urba-
aber im Laufe der Zeit immer stärker mit der Modernität des industriellen und städtischen
no. Ne è derivato un irrimediabile contrasto di culture e di stili di vita, nel quale
Modells in Konflikt geraten ist. Daraus hat sich ein unüberbrückbarer Gegensatz zwischen
la cultura zingara era ovviamente destinata a soccombere, attraverso i diversi
zwei Kulturen und Lebensweisen ergeben. Natürlich war die Zigeunerkultur in diesem
gradi della segregazione, della dissoluzione e della assimilazione forzosa 2.
Zusammenhang aufgrund der immer stärker werdenden Segregation, Auflösung und
In questo complesso di contraddizioni sta dunque il “problema degli zingari”
Zwangsassimilierung zur Niederlage verurteilt
2.
nella città contemporanea, a Bolzano come altrove. La città ha attirato negli ultimi decenni queste piccole comunità che si sono precariamente e disordinata-
Aus diesem Knäuel an Widersprüchen erwächst das “Problem der Zigeuner” in den
mente accampate negli spazi residuali delle periferie. Si tratta, in primo luogo,
Städten der Gegenwart, in Bozen wie anderswo. In den letzten Jahrzehnten sind diese klei-
della comunità dei Sinti, caratterizzata da un più antico radicamento nell’area
nen Gemeinschaften von der Stadt angezogen worden und haben sich auf ungeordnete
alpina, prevalentemente nati a Bolzano e qui formalmente residenti. Si è recen-
Weise in den freien Randzonen niedergelassen. Es handelt sich insbesondere um die
temente aggiunta la comunità dei Rom, di origine macedone, insediata nel
Gemeinschaft der Sinti, die bereits seit längerer Zeit im Alpenraum angesiedelt ist. Die
nostro territorio per l’effetto migratorio prodotto dai conflitti bellici nell’area bal-
Mitglieder dieser Gemeinschaft sind vorwiegend in Bozen geboren und hier auch formell
canica. Queste comunità hanno definitivamente superato la condizione nomade
ansässig. In der näheren Vergangenheit hat sich als Ergebnis der Migrationswelle, die vom
e si sono gradualmente stanzializzate a Bolzano, elaborando stili di residenzialità
Krieg im Balkangebiet ausgelöst wurde, auch eine Romagemeinschaft mazädonischer
(la roulotte) e strategie di sopravvivenza (accattonaggio, lavori precari, microcri-
Herkunft in unserer Stadt niedergelassen. Beide Zigeunergemeinschaften haben ihr
minalità, ecc.), marginali e segreganti quanto i siti degradati a loro concessi
Wanderleben endgültig aufgegeben und sind stufenweise in Bozen seßhaft geworden. Ihr
(discariche, bordi autostradali, interstizi industriali, ecc.), inesorabilmente accom-
Wohnstil (Roulottes) und ihre Überlebensstrategien (Bettlergewerbe, prekäre Arbeit,
pagnati dalla condizione progressivamente crescente di disagio materiale
Kleinkriminalität usw.) sind ausgrenzend und segregierend wie die schäbigen Flächen, die
(povertà, precarizzazione,...) e di involuzione culturale (analfabetismo, abbando-
ihnen zugestanden worden sind (Deponien, Autobahnränder, Industriezonen usw.), und
no dei mestieri tradizionali e perdita di identità), subendo l’ostilità e il costante
sind gepaart mit einem ständig wachsenden materiellen Unbehagen (Armut, prekäres
rifiuto sociale da parte della comunità dominante.
Leben...) und einer kulturellen Involution (Analphabetismus, Aufgabe der traditionellen
Handwerks- und Gewerbetätigkeiten, Identitätsverlust). Zudem sind sie Opfer der
Grande è dunque il problema: per la sostanzialità del fenomeno sociale, per la
Feindseligkeit und der ständigen sozialen Ablehnung von Seiten der dominierenden
profondità del dramma umano, per la delicatezza delle implicazioni culturali. Ed
Bevölkerung.
è grande quanto il problema della democrazia che, se è autentica, è per sua
natura un processo inclusivo. Bolzano è una città ricca, civile e solidale che deve
Das Problem ist deshalb wegen der Wesentlichkeit des sozialen Phänomens, der Tiefe des
e può porsi l’obiettivo di “includere” questi frammenti della sua comunità plu-
menschlichen Dramas, der Heikelkeit der kulturellen Implikationen groß. Es ist so groß wie
rale. Anche perché, per altro verso, è davvero un piccolo problema. Non siamo
das Problem der Demokratie selbst, die – wenn sie authentisch ist – naturgemäß ein
di fronte al problema epocale della migrazione di massa delle carovane zingare!
2. Man denke dabei auch an den Massenmord der Zigeuner in den Gaskammern der nazionalsozialistischen
2. Senza dimenticare l’olocausto zingaro consumato nei forni crematori dei lager nazisti.
Lager.
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Prozess der Einbeziehung sein sollte. Bozen ist eine reiche, zivile und solidale Stadt, die sich
Siamo in presenza di un processo concluso che ha lasciato sui singoli territori un
zum Ziel setzen muss und kann, diese Fragmente ihrer eigenen Pluralität in ihr
fenomeno residuale di modesta entità. Si tratta dunque di prendere atto che tra i
Gemeinschaftsgefüge einzubeziehen.
“cittadini di Bolzano” esistono poche centinaia di persone, cioè poche decine di
famiglie, che hanno diritto (i più persino per nascita) di essere pienamente parte-
Denn es ist andererseits tatsächlich ein “kleines” Problem. Wir haben es nicht mit einer
cipi dello statuto di cittadinanza. Ad essi va riconosciuto dunque lo status di cit-
Massenmigration von Zigeunerkarawanen in unsere Stadt zu tun! Wir stehen vielmehr vor
tadini e, con esso, la condizione di “soggetti deboli” portatori di specifici bisogni.
einem abgeschlossenen Prozess, der in bestimmten, kleinen Teilen des Stadtgebiets gering-
Si tratta dunque di progettare e gestire un processo di accoglienza, promuoven-
fügige Resterscheinungen hinter sich gelassen hat. Wir müssen einfach zur Kenntnis neh-
te e assistita, che garantisca occasioni concrete per un armonico e rispettoso
men, dass zu den “Bozner Bürgern” auch wenige Hunderte von Menschen (d.h. wenige
inserimento sociale.
Dutzende Familien) gehören, die das Recht haben, voll und ganz als Teil der
Stadtbevölkerung zu gelten (die meisten sind sogar in Bozen geboren!). Ihnen muss des-
Serve uno specifico progetto di emancipazione culturale, basato contempora-
halb der Bürgerstatus anerkannt werden, und damit einhergehend muss auch wahrge-
neamente sulla scolarizzazione assistita e generalizzata dei minori, sulla alfabe-
nommen werden, dass es sich um “schwache Subjekte” handelt, die Träger spezifischer
tizzazione di base degli adulti e sulla promozione del recupero delle culture
Bedürfnisse sind.
materiali tradizionali.
Es geht also darum, einen Prozess der aufwertenden und unterstützenden Aufnahme zu
Serve un progetto efficace di inserimento nel mercato del lavoro, attraverso
planen und zu verwalten, der konkrete Chancen für eine harmonische und respektvolle
forme di accompagnamento dei singoli all’interno di strumenti di tutoraggio del
soziale Eingliederung liefert.
lavoratore e di garanzia verso i datori di lavoro per superare le consolidate preclusioni. Ma serve anche la coltivazione di talenti propri e tipici della tradizione
Es ist ein spezifisches Projekt für die kulturelle Emanzipierung notwendig, das gleichzeitig
zingara, attraverso la promozione di esperienze di lavoro nomade (lavori di rac-
auf eine allgemeine, unterstützte Einschulung der Minderjährigen, eine Alphabetisierung
colta, di artigianato tradizionale, di intrattenimento musicale, ecc.).
der Erwachsenen und die Förderung der “Wiedergewinnung” der traditionellen materiellen Kulturen abzielt.
Serve infine un progetto di “residenzialità sostenibile”. E’ questo indubbiamente il fronte più complicato del problema e forse il più decisivo. Ed è la questione
Es braucht ein wirksames Projekt zum Einstieg in den Arbeitsmarkt, das die Unterstützung
trattata in forma approfondita e innovativa dalla eccellente ricerca della
der Einzelnen mittels begleitender Tutoringmaßnahmen auf der Arbeitsstelle gewährleistet
Fondazione Michelucci di cui questo scritto è mera introduzione.
und die Vorurteile der Arbeitgeber durch Garantieinstrumente aus dem Weg räumt. Es
müssen aber auch die eigenen, typischen Talente der Zigeunertradition genährt werden,
Il concetto di “residenzialità sostenibile” sottolinea il duplice versante della soste-
und zwar durch die Förderung von Erfahrungen im Bereich der Wanderarbeit (Pflückarbeit,
nibilità: deve essere realmente compatibile con la peculiarità degli stili di vita
traditionelles Handwerk, musikalische Unterhaltung usw.).
delle comunità zingare e, al tempo stesso, compatibile con i vincoli sociali e urbanistici fondanti della comunità cittadina. Qui sta il complicato esercizio di una
Es ist auch und nicht zuletzt ein Projekt für eine “nachhaltige Ansässigkeit” notwendig. Es
progettualità tecnicamente consapevole, socialmente sensibile e culturalmente
handelt sich dabei ohne Zweifel um den kompliziertesten und vielleicht ausschlaggeben-
creativa. Perchè non esistono formule pre-confezionate, né scorciatoie, né bac-
den Aspekt des Problems. Und gerade dieses Thema wird vertiefend und mit einem inno-
chette magiche.
vativen Ansatz in der ausgezeichneten Untersuchung der Michelucci-Stiftung behandelt,
Non voglio qui sostituirmi alle analisi e alle proposte, assai serie ed innovative,
die hier vorliegt.
della Fondazione Michelucci. Le condivido fino in fondo e le considero un mate-
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Der Begriff “nachhaltige Ansässigkeit” unterstreicht die beiden Facetten der
riale altamente utile per un’insieme di decisioni politiche organiche che dovreb-
Nachhaltigkeit: Sie muss wirklich mit den Besonderheiten des Lebensstils der Zigeuner ver-
bero essere assunte con la coerenza, il coraggio e l’urgenza che il problema
einbar sein und zugleich auch vereinbar sein mit den grundlegenden sozialen und urbani-
richiede. Voglio solo ribadirne sinteticamente, in piena condivisione, gli elemen-
stischen Grundsätzen, auf welche sich die Stadtgemeinschaft stützt. Zwischen diesen bei-
ti portanti e caratterizzanti.
den Polen findet ein kompliziertes Vorgehen statt: die Ausarbeitung von
Projektvorschlägen, die in technischer Hinsicht realistisch, in sozialer Hinsicht sensibel und
Vanno superati i “campi nomadi” tradizionali, in quanto modello tipicamente
in kultureller Hinsicht kreativ sind. Denn es gibt hier weder vorgefertigte Formeln, noch
pensato come struttura di transito o comunque di sosta provvisoria. Di essi va
Umwege, noch Zauberstäbe.
superata la dimensione di massa, che costringe alla promiscuità coatta e che con-
Es ist nicht meine Absicht, die äußerst ernsthaften und innovativen Analysen und
densa i problemi di disagio. Va superata la localizzazione marginale e disuma-
Vorschläge der Michelucci-Stiftung durch meine Worte zu ersetzen. Eins sei gesagt: ich
nizzante. Va superata la struttura concentrazionaria da “riserva indiana”. In
teile sie ganz und gar und betrachte sie als eine äußerst nützliche Ausgangsbasis für eine
alternativa vanno differenziati i progetti di residenzialità, in relazione a due diver-
Reihe einheitlicher politischer Entscheidungen, die mit der Kohärenz, dem Mut und der
se aspettative di vita urbana. Per i Rom appare plausibile e auspicabile il pro-
Dringlichkeit gefasst werden sollten, die das Problem verlangt. Deswegen beschränke ich
gressivo inserimento in alloggi sociali. Per i Sinti invece, la conclamata intolle-
mich darauf, zusammenfassend die grundlegenden und charakterisierenden Elemente die-
ranza psicologica all’alloggio, fa prevalere l’ipotesi di un piccolo numero di
ser Forschungs- und Projektarbeit aufzulisten.
micro-campi a misura di clan familiare, con concrete possibilità di autogestione
Die traditionellen “Zigeunerlager” müssen überwunden werden, da es sich typischerweise
responsabilizzata.
um ein Modell handelt, das als Transitanlage oder vorübergehende Aufenthaltslösung
gedacht war. Seine Ausrichtung auf Anhäufung, die enge Gemeinschaft aufzwingt und
Si delinea così un’ipotesi in cui la concretezza della vicenda umana di un gruppo
das Unbehagen vergrößert, muss verändert werden. Es muss die Lokalisierung in entwür-
particolare di nostri concittadini potrebbe trovare una soluzione sostenibile. Per
digende Randgebiete überholt werden. Es muss die zusammendrängende und gleichzeitig
loro e per noi.
ausgrenzende, “Indianerreserve”-ähnliche Struktur dieses Modells verworfen werden. Die
Alternative dazu sind differenzierte Wohnprojekte, die zwei verschiedenen Erwartungen im
Silvano Bassetti
Hinblick auf das Leben in der Stadt entsprechen. Für die Roma scheint die zunehmende
Assessore all’Urbanistica del Comune di Bolzano
Einbindung in Sozialwohnungen realistisch und wünschenswert. Für die Sinti hingegen, die
bewiesenermaßen eine psychologische Hemmung gegen herkömmliche Wohnungen aufweisen, scheint die Einrichtung einer begrenzten Anzahl von kleinen Lagerstätten für
Familienclans mit konkreten Gelegenheiten zur verantwortungsvollen Eigenführung angebrachter.
Es bahnt sich somit eine Hypothese an, welche hinsichtlich der konkreten Lebenssituation
einer besonderen Gruppe von Mitbürgern eine nachhaltige Lösung darstellen könnte. Für
sie und für uns.
Silvano Bassetti
Der Stadtrat für Urbanistik Stadtgemeinde Bozen
X
XI
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Die gastliche Stadt
Introduzione
Obiettivi della ricerca
Il progetto di ricerca in cui è stata impegnata la Fondazione Michelucci prevedeva in una prima fase una valutazione dei due campi nomadi realizzati
dall’Amministrazione comunale. Necessariamente si è esteso il campo di ricerca
al quadro più vasto delle diverse situazioni di sosta e delle diverse collocazioni
abitative delle famiglie di Sinti e Rom. Dall’obbiettivo del superamento del
campo nomadi è scaturita una proposizione di alternative possibili nell’ambito di
un sistema plurale di risposta ai bisogni di carattere abitativo.
In questo quadro sono state elaborate proposte di priorità rispetto al superamento del campo dei Sinti a Bolzano sud e una ipotesi di recupero rispetto al villaggio di Castel Firmiano.
Einleitung
Zielsetzungen der Recherche
Das Forschungsprojekt der Stiftung Michelucci sah vor, in einer ersten Phase die
zwei von der Stadtverwaltung realisierten Nomadensiedlungen zu beurteilen.
Notwendigerweise ist die Recherche auch auf die anderen Standplätze und die verschiedenen Wohnverhältnisse der Sinti- und Roma-Familien erweitert worden. Die
Arbeit, die sich ursprünglich die Beseitigung der Nomadenplätze zum Ziel gesetzt
hatte, hat – im Rahmen einer pluralistischen Antwort auf die Wohnbedürfnisse alternative Lösungen erbracht.
In diesem Zusammenhang sind hinsichtlich der Beseitigung der Sinti-Siedlung in
Bozen-Süd prioritäre Vorschläge und bezüglich der Roma-Siedlung bei Schloss
Sigmungskron Hypothesen zu einer Requalifikation ausgearbeitet worden.
1
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Metodologia della ricerca: costruzione di un quadro di collaborazioni
integrate
L’analisi socio-abitativa
Per la ricerca è stato costituito un gruppo di ricerca con competenze ed espe-
attività di sostegno e di promozione dei gruppi Rom e Sinti a Bolzano, un piano
rienze diversificate (studiosi di cultura Rom e Sinta, operatori nei campi, urbani-
di indagine sociale sulle famiglie che abitano i due campi comunali autorizzati,
sti e architetti, sociologi, esperti di intercultura). Il gruppo ha collaborato e si è
una ricognizione sugli altri gruppi che gravitano sul territorio comunale, una rico-
rapportato con gli uffici dei diversi enti e assessorati dell’amministrazione comu-
gnizione sulle situazioni di inserimento nell’edilizia sociale.
nale, per una valutazione trasversale delle situazioni, delle proposte, delle oppor-
L’indagine ha previsto l’analisi dettagliata relativamente a:
tunità nell’utilizzo delle risorse e dei parametri socio-urbanistici nel caso di nuove
Composizione dei gruppi e delle famiglie presenti nei campi sosta
realizzazioni.
- distribuzione delle presenze dei gruppi Rom e Sinti sul territorio comunale;
Il programma di ricerca ha previsto una analisi socio-abitativa dei gruppi Rom e
- descrizione delle famiglie allargate e delle famiglie nucleari presenti nei due
Sinti presenti nei due campi di Bolzano sud e di Castelfirmiano, una ricognizione sugli altri gruppi presenti nel territorio comunale, una analisi delle opportunità del territorio indicate dagli uffici comunali, l’elaborazione di orientamenti
per il superamento dei campi nomadi presenti e delle situazioni di precarietà abitativa, per il miglioramento delle condizioni di convivenza urbana.
E’ stata compiuta, con la collaborazione di 2 ricercatrici da tempo impegnate in
campi sosta;
- rilevazione del bisogno abitativo delle famiglie, delle preferenze e delle aspettative abitative;
- valutazione di possibilità di positiva convivenza tra famiglie allargate e degli
eventuali elementi di convivenza critica.
Methodik der Recherche: Schaffung eines Plans integrierter
Zusammenarbeit
Schaffung eines Plans integrierter Zusammenarbeit
Die Recherche ist von einer eigens ins Leben gerufenen Forschungsgruppe mit
Unterstützung und Förderung der Roma- und Sinti-Gruppen in Bozen beschäftigen,
unterschiedlichen Kompetenzen und Erfahrungen (Experten der Roma- und Sinti-
ist ein Plan zur Erhebung der sozialen Verhältnisse der auf den zwei offiziellen,
Kultur, in den Siedlungen tätige Mediatoren, Städteplaner und Architekten,
gemeindeigenen Plätzen lebenden Familien, zur Untersuchung der anderen
Soziologen, Experten auf interkulturellem Bereich) durchgeführt worden. Die
Gruppen, die sich auf dem Gemeindegebiet aufhalten, und zu einer Studie über die
Gruppe hat mit den Ämtern verschiedener Abteilungen und Assessorate der
Eingliederung der Familien in Sozialwohnbauprojekte ausgearbeitet worden.
Stadtverwaltung zusammengearbeitet und sich mit ihnen zu einer transversalen
Die Recherche sah im Einzelnen vor:
Beurteilung und Bewertung der Sachverhalte, der Vorschläge und der
- Analyse der Zusammensetzung der auf den Siedelplätzen lebenden Gruppen und
Opportunitäten bei der Verwendung der sozio-urbanistischen Ressourcen und
Unter Mitarbeit von zwei Fachkräften, die sich seit längerer Zeit mit der
Familien;
Parameter im Fall neuer Realisierungen konfrontiert.
- Analyse der Verteilung der Roma und Sinti auf dem Gemeindegebiet;
Das Forschungsprogramm sah eine Analyse der Wohnverhältnisse der in den zwei
- Beschreibung der auf den zwei Siedelplätzen lebenden Groß- und Kernfamilien;
Siedlungen lebenden Roma (Schloss Sigmundskron) und Sinti (Bozen-Süd) vor, eine
- Erhebung der Wohnbedürfnisse, -präferenzen und -erwartungen der Familien;
Erhebung der anderen auf dem Gemeindegebiet anwesenden Gruppen sowie eine
- Bewertung der Möglichkeit positiven Zusammenlebens von Großfamilien und
Analyse der von den Gemeindeämtern angeführten territorialen Opportunitäten.
2
eventuelle kritische Situationen.
3
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Situazione delle famiglie inserite in alloggio
L’analisi delle opportunità del territorio
- numero e distribuzione territoriale delle famiglie inserite in abitazione;
Sono state esaminate, tramite sopralluoghi e verifiche di analisi territoriale, in
- analisi delle modalità di accesso (graduatorie generale, graduatoria sociale,
collaborazione con un architetto impegnato con l’Ufficio di piano, le aree di pro-
accesso al libero mercato);
- analisi dei contesti urbani di inserimento e delle problematiche sociali di
distretto;
- grado di soddisfazione delle famiglie inserite in abitazione, gestione dell’alloggio e dello spazio condominiale;
- eventuale rapporto tra alloggio e campo sosta;
prietà pubblica all’esame degli uffici comunali per la realizzazione di soluzioni
insediative alternative ai campi sosta, al fine di operare una:
1.una verifica delle opportunità nell’ambito delle aree e delle quote di patrimoio
immobiliare (abitativo e non) di proprietà pubblica, di enti e associazioni indicate come disponibili;
2.un confronto sulle opportunità del patrimonio abitativo pubblico in merito:
- prossimità e convivenza nei contesti abitativi;
- presenza in bandi e graduatorie recenti di Sinti e Rom,
- aspetti critici anche attraverso l’esame dei rapporti relativi all’inserimento di
- valutazione delle possibilità di accesso in rapporto alle esigenze di fuorusci-
famiglie Sinte e Rom;
- relazioni tra alloggi, campi sosta e territorio;
- forme di sostegno, di accompagnamento abitativo, di mediazione territoriale.
ta dai campi delle famiglie,
- valutazione di appropriatezza e rispondenza alle diverse esigenze;
3.analisi delle opportunità rappresentate dalle due aree attualmente adibite e
campo sosta.
Situation der in Wohnungen lebenden Familien
Analyse der Sozial- und Wohnverhältnisse
- Anzahl und territoriale Verteilung der in Wohnungen lebenden Familien;
Durch Besichtigungen vor Ort und die Bewertung territorialer Analysen sind, in
- Analyse der Modalitäten der Wohnungszuweisung (allgemeine Rangordnung,
Zusammenarbeit mit einem mit dem Planungsamt arbeitenden Architekten, die Areale
soziale Rangordnung, freier Wohnungsmarkt);
- Analyse der urbanen Eingliederungsumfelder und der sozialen Probleme der
Sozialsprengel;
- Erhebung des Zufriedenheitsgrads der in Wohnungen lebenden Familien,
in öffentlichem Besitz überprüft worden, die von den Gemeindeämtern für die mögliche Realisierung von alternativen Wohnlösungen zum Nomadenplatz in Betracht
gezogen werden, und das mit folgenden Zielsetzungen:
1. Überprüfung der Opportunitäten im Rahmen der Areale und der Anteile am
Benutzung der Wohnung und der gemeinschaftlichen Räume;
Immobilienvermögen (Wohnbauten und Nicht-Wohnbauten) in öffentlichem Besitz
- eventuelle Beziehungen zwischen Wohnungen und Siedelplatz;
und im Besitz von Körperschaften und Verbänden, die als verfügbar angeführt wor-
- Nähe und Zusammenleben in den Wohnungsumfeldern;
den sind;
- Beurteilung der kritischen Aspekte, auch durch die Analyse der Berichte über die
Eingliederung von Sinti- und Roma-Familien;
- Beziehungen zwischen Wohnungen, Nomadensiedlungen und Territorium;
Unterstützungsmaßnahmen, Wohnungsbegleitung und territoriale Mediation.
2. Vergleich der Opportunitäten im öffentlichen Wohnbaubestand hinsichtlich
- der Präsenz von Sinti und Roma in Ausschreibungen und Rangordnungen aus
jüngster Zeit,
- der Beurteilung der Möglichkeiten der Wohnungszuweisung in Bezug auf die
Bedürfnisse der Familien beim Verlassen der Siedelplätze ,der Bewertung der
Eignung und der Entsprechung angesichts der verschiedenen Bedürfnisse.
3. Analyse der Opportunitäten der zwei Gelände, die derzeit als Siedelplätze dienen.
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I Sinti a Bolzano
Elisabeth Tauber nel saggio Tenkreh tut kao molo ke gam ti mangel (in “Italia
Romanì”, vol.II, 1999, Roma, Cisu pp.59-70) documenta che la narrazione orale
dei Sinti attualmente residenti riferisce che Sinti estrajxarja si trasferirono in Alto
Adige, provenienti da Vienna e Villach, precedentemente alla prima guerra mondiale e che altri Sinti, questa volta italiani vi arrivarono successivamente alla
seconda guerra mondiale. Non erano i soli gruppi nomadi che si muovevano tra
i paesi ed i masi della regione. Vi erano anche i Karrner (carrettieri), avvicinabili
agli Jenische della Svizzera. Di questo universo nomade, dei Sinti con i loro “pingla” e le loro “caravane” si è in gran parte persa memoria e non esistono al
momento studi storici che abbiano indagato l’evoluzione dei suoi rapporti con la
società locale. Tra i Sinti presenti negli anni Sessanta a Bolzano sono presenti
anche famiglie che hanno avuto la dolorosa memoria dei campi (testimonianza
di Emilia Sattler raccolta a Bolzano nel 1967, pubblicata sulla rivista “Lacio
Drom” nel 1994).
Sulla presenza dei Sinti in Alto Adige non esiste una documentazione storica
Der Sinti in Bozen
In ihrem Beitrag Tenkreh tut kao molo ke gam ti mangel (in: “Italia Romani”, Bd. II,
1999, Roma, Cisu, S. 59-70) berichtet Elisabeth Tauber auch von der Ankunft der
derzeit in Südtirol lebenden Sinti: Einer mündlichen Überlieferung nach sind aus
Wien und Villach kommende Sinti estraixarja schon vor dem ersten Weltkrieg in
Südtirol angelangt, andere, italienische Sinti nach dem zweiten Weltkrieg. Sie waren
aber nicht die einzigen “Fahrenden”, die in diesem Land von einem Dorf zum anderen und von einem Bauernhof zum anderen zogen; denn hier lebten auch die
Karrner, die mit den Jenischen in der Schweiz vergleichbar sind. Von dieser Welt der
Sinti, die mit ihrem “pingla” und ihren “caravane” durch die Gegend zogen, ist vieles in Vergessenheit geraten, und derzeit gibt es keine historischen Untersuchungen
über die Entwicklung ihrer Beziehungen zur einheimischen, sesshaften Bevölkerung.
Unter den Sinti, die in den Sechzigerjahren in Bozen lebten, waren auch Personen,
die die Schrecken der Konzentrationslager miterlebt hatten (mit Emilia Sattler im
Jahr 1967 in Bozen gemachtes Interview, 1994 in der Zeitschrift “Lacio Drom” veröffentlicht).
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adeguata. Qualche informazione si ha su alcune famiglie, come quella dei
ci e sociali. La vita del mondo Sinti è diventata sempre più difficile come vita
Gabrielli, più nota per via della musica, presente sia a Bolzano che a Bressanone,
materiale e come vita sociale, come possibilità di scambio sociale nelle aree ter-
il cui nome originario era Adelsburg, cambiato per evitare le persecuzioni.
ritoriali di interesse.
Attualmente vivono in Alto Adige diversi gruppi Sinti, più numerosi i Sinti tede-
Il rapporto con le società locali attraversate è diventato più complesso, l’econo-
schi (estajxarja, eftavagarja), meno numerosi quelli italiani (lombardi, mucini).
mia interna si è sempre più ridotta di possibilità autonome ed è stata integrata
Dalle sponde dei fiumi e dalle vicinanze dei boschi dei tradizionali insediamenti
con forme assistenziali.
ai sempre più introvabili luoghi di sosta del territorio interamente occupato negli
I Sinti hanno dovuto rendersi meno visibili nell’immersione sociale. L’urbanistica
ultimi decenni, essi hanno sempre applicato nella ricerca dei siti e poi delle nicchie territoriali il concetto di “vicino-lontano”, della cifra incerta, del territorio
inesatto. L’economia girovaga, la libertà insediativa, la cultura dell’abitare hanno
subito profondi cambiamenti insieme alla trasformazione dei paesaggi geografi-
GRUPPO
1
2
3
4
5
6
7
TOTALE
NUCLEI
4
10
5
2
6
5
5
37
PERSONE
9
43
13
5
25
18
10
123
44
42
43
39
40
41
35
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38
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31
32
33
34
12
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28
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19
20
21
22
1
2
3
4
15
16
17
18
Über die Präsenz der Sinti in Südtirol liegt bisher noch keine angemessene historische
Dokumentation vor. Einige Hinweise betreffen einzelne Familien, wie zum Beispiel die
I colori della legenda indicano l’appartenen-
Geländenischen – immer das Konzept der “Nähe-Ferne” angewandt, des
vor allem als Musiker bekannten Gabrielli, die sowohl in Bozen wie in Brixen leben
za delle famiglie nucleari ai gruppi delle
Unbestimmten und Ungenauen. Das Wirtschaftssystem der Fahrenden, die Freiheit
diverse famiglie allargate. Le piazzole bian-
und ihren ursprünglichen Familiennamen Adelsburg in Gabrielli umgeändert haben,
che sono libere o mai allargate.
bei der Wahl eines Wohnplatzes und die Kultur des Wohnens haben tiefgreifende
um den Verfolgungen während des zweiten Weltkriegs zu entgehen.
Die Farben der Legende beziehen sich auf
Umwandlungen erfahren, wie sich auch die geografischen und gesellschaftlichen
Derzeit leben in Südtirol verschiedene Sinti-Gruppen. Es handelt sich überwiegend
um deutsche Sinti (Sinti estraixarja, Sinti eftavagarja), in geringerer Anzahl um italienische Sinti (lombardische Sinti, “mucini”). Auf ihren traditionellen Lagerplätzen an
die Zugehörigkeit der Kernfamilien zu den
verschiedenen Großfamilien. Die weißen
Landschaften geändert haben. Das Leben der Sinti ist immer schwieriger geworden:
Standplätze sind frei oder niemals ver-
unter materiellem wie unter sozialem Gesichtspunkt wie auch als Möglichkeit sozia-
größert worden.
len Austauschs auf den Territorien, die von Interesse sind. Die Beziehungen zu der
Flussufern und am Rande der Wälder wie auch auf den heutigen Wohnplätzen, die
ortsansässigen, bei ihrem “Fahren” berührten Bevölkerung ist problematischer
auf dem in den letzten Jahrzehnten gänzlich besetzten Territorium immer schwerer
geworden, im internen Wirtschaftssystem nehmen die Möglichkeiten zu autonomem
zu finden sind, haben sie bei der Suche nach Standplätzen - und später nach
Handeln immer mehr ab, sodass ergänzend auf Fürsorgemaßnahmen zurückgegrif-
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transitoria e spontanea dell’insediamento Sinti incentrata sui posti buoni dove
circa 194 Sinti vivono nel campo e negli insediamenti sparsi mentre circa 176
sostare, su un attaccamento minimo alle modalità e al luogo di abitazione è
risiedono in alloggi.
stata soppiantata da una sistema di soluzioni obbligate improntate ad uno stretto controllo sociale, ad una organizzazione della presenza per località abitative
stabili.
I Sinti dell’Alto Adige oggi abitano prevalentemente in campi sosta attrezzati,
regolamentati, gestiti (piazzole, servizi igienici, locali polifunzionali) in campi
provvisori tollerati non attrezzati, in alloggi popolari (più concentrati a Bolzano,
più distribuiti a Merano e Bressanone). Dal rilevamento effettuato emerge che
Erhebung geht hervor, dass etwa 194 Sinti auf dem offiziellen “Nomadenplatz” und
auf anderen Wohnplätzen leben, an die 176 Personen dagegen in Wohnungen.
fen wird. Die Sinti haben in der Gesellschaft weniger sichtbar werden müssen. Das
städtebauliche Konzept des Vorübergehenden und Spontanen der Sinti-Standplätze,
das sie zur Suche nach “guten” Plätzen veranlasste und von minimaler Verflechtung
mit den Wohnformen und –stätten gezeichnet war, hat einem System obligater
Lösungen weichen müssen, die von einer starken sozialen Kontrolle und einer
Organisation in festen Wohnstätten geprägt werden.
Die Sinti in Südtirol leben heute überwiegend auf eingerichteten, reglementierten
und verwalteten Wohnplätzen (mit Stellplätzen, Sanitäreinrichtungen und
Mehrzweckräumen), auf provisorischen, nicht eingerichteten, tolerierten Plätzen und
in Sozialwohnungen (hauptsächlich in Bozen, weniger in Meran und Brixen). Aus der
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Le famiglie nucleari e allargate del campo sosta
I bisogni e le aspettative abitative
Presso il campo sosta di Bolzano Sud a giugno 2005 risiedono 123 Sinti per un
totale di 37 famiglie nucleari raggruppabili in 7 famiglie allargate.
Tredici Sinti componenti di 3 nuclei familiari sono usciti dal campo a causa di un
conflitto con un’altra famiglia allargata
Gruppo 1
La prima famiglia allargata è composta da 4 famiglie nucleari un’anziana madre
e i suoi figli con le loro famiglie. La richiesta espressa da questo gruppo riguarda
innanzi tutto l’uscita dal campo sosta, quindi la possibilità di sostare in un altro
posto. Due dei 4 nuclei familiari, i più numerosi, hanno fatto domanda per l’alloggio IPES. Gli altri nuclei non hanno fatto domanda di alloggio IPES, né avrebbero sufficiente punteggio per potere ottenerne uno.
Gruppo 2
Anche questa famiglia allargata è sempre composta da una donna con 14 tra
Die Kern- und Großfamilien am Nomadenplatz
Wohnbedürfnisse und -erwartungen
Am Nomadenplatz Bozen-Süd lebten im Juni 2005 123 Sinti, die sich auf 37
Kernfamilien und 7 Großfamilien verteilen.
Gruppe 1
Die erste Großfamilie besteht aus vier Kernfamilien, einer betagten Mutter und
ihren Kindern mit deren Familien. Diese Gruppe hat vor allem den Wunsch zum
Ausdruck gebracht, den Nomadenplatz zu verlassen, um sich auf einem anderen
Platz aufhalten zu können. Zwei der vier Kernfamilien, die zahlenmäßig größten,
haben einen Antrag auf eine WOBI-Wohnung gestellt.
Die anderen Kernfamilien haben keinen diesbezüglichen Antrag gestellt und würden auch nicht die für eine Zuweisung notwendige Punktezahl erreichen.
Gruppe 2
Auch diese Großfamilie besteht aus einer Mutter, die 14 Kinder und Enkelkinder hat,
von denen ihrerseits neun eigene Kernfamilien bilden. Die Frau hat 2002 einen
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figli e nipoti, 9 dei quali costituiscono nuclei separati. Nel 2002 la madre ha pre-
Gruppo 5
sentato domanda per l’alloggio IPES conseguendo un punteggio molto alto.
Il gruppo è costituito da sei famiglie nucleari. Entrambi i capofamiglia hanno
Tuttavia lei auspicherebbe una soluzione autonoma, con spazio attorno alla casa,
un’occupazione a tempo e quindi hanno un reddito autonomo. Solo nel 2002
sufficientemente grande per poter sostare con tutta la sua famiglia allargata.
hanno presentato domanda per un alloggio IPES, ma anche loro preferirebbero
Oltre alla capofamiglia anche altri 3 nuclei hanno fatto domanda per l’alloggio
una sistemazione isolata, con spazio sufficiente per vivere con tutto il gruppo e
IPES.
ospitare altri parenti all’occorrenza.
Gruppo 3
Oltre al capofamiglia anche altri tre nuclei hanno fatto domanda per l’alloggio
Questa famiglia allargata è composta da 5 famiglie nucleari. Il nucleo del capofa-
IPES. Il terzo è assegnatario di un appartamento dalla graduatoria IPES del 2001
miglia ha fatto domanda per l’alloggio IPES e nella graduatoria del 2002 è a un
quindi la loro permanenza al campo è limitata nel tempo.
buon punteggio. Anche altri 2 nuclei hanno fatto domanda per l’alloggio IPES.
Gruppo 6
Gruppo 4
Anche questa famiglia allargata è composta da una donna anziana con figli, cin-
Si tratta di 2 soli nuclei, madre e figlio con famiglia, che andrebbero volentieri in
que famiglie nucleari in tutto. Due nuclei hanno presentato domanda per l’al-
appartamento. Non hanno fatto domanda all’IPES e difficilmente avrebbero i
loggio IPES: uno è già assegnatario dal 2002 e l’altro è in attesa della nuova gra-
requisiti per l’accesso.
0
2002
2000
2001
1998
1999
n. f. da campo sosta
Kernfamilien aus
nomadensiedlung
1997
0
n. f. non da campo sosta
Kernfamilien nicht aus
nomadensiedlung
1995
Centro Piani Rencio
Zentrum–Bozner Boden-Re
1996
Gries San Quirino
Gries-Quirein
1994
Oltrisarco Aslago
Oberau-Haslach
1993
Europa Novacella
Europa-Neustift
1
1992
Don Bosco
Don Bosco
2
1990
5
3
1991
10
4
1988
23
129
5
1989
4
6
1987
15
Centro Piani Rencio
Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
20
16
Gries San Quirino
Gries-Quirein
25
6
Oltrisarco Aslago
Oberau-Haslach
23
Europa Novacella
Europa-Neustift
2
8
Don Bosco
Don Bosco
7
Antrag auf die Zuweisung einer WOBI-Wohnung gestellt und dabei eine sehr hohe
1. Numero Sinti residenti.
3. Nuclei familiari provenienti e non dai
Punktezahl erreicht. Sie würde allerdings eine autonome Lösung vorziehen, mit
Anzahl der wohnhaften Sinti.
campi sosta.
2. Numero nuclei familiari residenti in
Kernfamilien, die aus den Nomaden-siedlun-
Wohnung gestellt und würden wohl auch kaum auf die für eine Zuweisung not-
einem ausreichend großen Areal um die Wohnung, um sich dort mit der gesamten
alloggio per Distretto Sociale.
gen gekommen bzw. nicht gekommen sind.
wendige Punktezahl kommen.
Anzahl der in Wohnungen lebenden
4. Nuclei familiari accolti negli appartamen-
Kernfamilien, nach Sozialsprengeln unter-
ti IPES.
teilt.
Kernfamilien in WOBI-Wohnungen.
Großfamilie aufhalten zu können. Außer dem Familienoberhaupt haben auch weitere drei Kernfamilien einen Antrag auf eine WOBI-Wohnung gestellt.
Gruppe 3
Diese
Gruppe 5
Die Gruppe besteht aus sechs Kernfamilien. Beide Familienoberhäupter gehen
Gelegenheitsarbeiten nach und verfügen daher über eigene Einkünfte. Erst 2002
des
haben sie einen Antrag auf eine WOBI-Wohnung eingereicht, aber auch sie würden
Familienoberhaupts hat eine WOBI-Wohnung beantragt und in der Rangordnung
eine unabhängige Unterbringung vorziehen, mit ausreichend Lebensraum für die
2002 eine recht hohe Punktezahl erreicht. Auch weitere zwei Kernfamilien dieser
ganze Familie und zur gelegentlichen Aufnahme von Verwandten. Außer dem
Gruppe haben einen Antrag auf eine WOBI-Wohnung gestellt.
Familienoberhaupt haben auch weitere drei Kernfamilien einen Antrag auf eine
Gruppe 4
WOBI-Wohnung gestellt.
Es handelt sich nur um zwei Gruppen, eine Mutter und deren Sohn mit Familie, die
Der dritten Kernfamilie ist aufgrund der WOBI-Rangordnung des Jahres 2001 eine
14
Großfamilie
gern in eine Wohnung ziehen würden. Sie haben keinen Antrag auf eine WOBI-
besteht
aus
fünf
Kernfamilien.
Die
Familie
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duatoria. Altri nuclei intendono presentare domanda nel prossimo anno mentre
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Le famiglie Sinte inserite in abitazione e problematiche di convivenza
gli altri sei non hanno fatto richiesta dell’alloggio, piuttosto chiederebbero un
posto fuori dal campo, dove stare madre e figli.
Nel territorio comunale di Bolzano risiedono in alloggi 176 Sinti divisi in 35 nuclei
Gruppo 7
familiari. Il territorio di Bolzano è suddiviso in 5 Distretti Socio-Sanitari che rag-
Questa famiglia allargata è composta da 5 nuclei familiari, 3 dei quali costituiti
gruppano una o più circoscrizioni: 1. Don Bosco; 2. Europa – Novacella; 3.
da persone anziane e singole. Dei 5 nuclei solo 2 hanno fatto domanda per
Oltrisarco – Aslago; 4. Gries - San Quirino; 5. Centro – Piani – Rencio.
alloggio IPES e sono entrambi assegnatari.
Dividendo la popolazione Sinta di Bolzano nei diversi distretti sociali si può notare che la distribuzione non è omogenea. Un numero molto elevato di Sinti (129
su 176) risiede nel territorio del distretto Don Bosco.
Di questi 35, 10 nuclei provengono dal campo sosta, cioè hanno sostato per un
periodo più o meno lungo nel campo sosta autorizzato presso Bolzano sud, mentre gli altri 25 si sono insediati direttamente in alloggio. Inoltre dei 35 nuclei soltanto 2 non occupano un alloggio IPES. Il primo dei 27 nuclei familiari sinti è
entrato in appartamento IPES nel 1987. In seguito gli accessi non sono stati regolari, e ad annate in cui non ve ne erano si susseguivano annate con diversi accessi (vedi anni 1991, 1999, 2002 grafico n.4).
Per quanto riguarda le problematiche di convivenza, bisogna fare immediata-
Wohnung zugewiesen worden, sodass ihr Aufenthalt am Nomadenplatz wohl zeit-
Der Sinti-Familien in Wohnungen und Probleme des Zusammenlebens
lich begrenzt sein dürfte.
Gruppe 6
Auf dem Bozner Stadtgebiet leben 176 Sinti (35 Kernfamilien) in Wohnungen.
Auch diese Großfamilie besteht aus einer betagten Mutter mit ihren Kindern: ins-
Das Bozner Gemeindegebiet wird in fünf Sozialsprengel unterteilt, die aus jeweils
gesamt fünf Kernfamilien. Zwei Kernfamilien haben WOBI-Wohnungen beantragt:
einem oder mehreren Stadtvierteln bestehen: 1. Don Bosco; 2. Europa–Neustift; 3.
Der einen ist im Jahr 2002 eine Wohnung zugewiesen worden, während die ande-
Oberau–Haslach; 4. Gries–Quirein; 5. Zentrum-Bozner Boden–Rentsch.
re auf die neue Rangordnung wartet. Weitere Kernfamilien beabsichtigen, im kom-
Bei einem Blick auf die Bozner Sinti-Bevölkerung ist festzustellen, dass sie nicht gleich-
menden Jahr einen Antrag zu stellen; die Kernfamilien, die keine Wohnung bean-
mäßig auf die einzelnen Bozner Sozialsprengel verteilt ist. Auffallend viele Sinti (129
tragt haben, würden ein Wohnareal außerhalb des Nomadenplatzes vorziehen.
von 176) leben im Sozialsprengel Don Bosco.
Gruppe 7
Von diesen 35 Kernfamilien kommen zehn vom offiziellen Nomadenplatz Bozen-Süd,
Diese Großfamilie besteht aus fünf Kernfamilien, von denen es sich in drei Fällen um
wo sie sich mehr oder weniger lange aufgehalten hatten, während die anderen 25
Senioren und Einzelstehende handelt. Nur zwei der fünf Kernfamilien haben einen
Kernfamilien direkt in die Wohnungen gezogen sind. Nur zwei der 35 Familien leben
Antrag auf eine WOBI-Wohnung gestellt und beiden ist eine Wohnung zugewiesen
nicht in einer WOBI-Wohnung. Die erste der 27 Sinti-Kernfamilien ist im Jahr 1987 in
worden.
eine WOBI-Wohnung gezogen. In den darauf folgenden Jahren wurden – wie die auf
die Jahre 1991, 1999 und 2002 bezogenen Zahlen im Schaubild 4 zeigen – WOBIWohnungen nicht immer regelmäßig bezogen.
Hinsichtlich der Probleme des Zusammenlebens fällt sofort eine Widersprüchlichkeit ins
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Legenda
Posto 1. Si tratta del campo sosta autorizzato per i Sinti di proprietà
del Comune di Bolzano. Tutti gli abitanti del campo sosta dipendono
dal Distretto sociale Oltrisarco-Aslago.
Posto 2. Questo posto è un vecchio insediamento di una famiglia
allargata di Sinti molto nota a Bolzano. Sebbene il terreno non sia loro
proprietà ma dell’ente pubblico difficilmente si sposteranno da lì
volontariamente. Dipendono dal Distretto Sociale Oltrisarco-Aslago.
Posto 3. Quest’area, collocata in zona artigianale, è di proprietà del
comune ma concessa in uso a questa famiglia da diversi decenni. E’
loro desiderio rimanere dove sono. Sono seguiti dal Distretto Sociale
Centro-Piani-Rencio.
Posto 4. Lungo questa via molto trafficata, da almeno 12 anni una
famiglia allargata di Sinti occupa il terreno di una casa Anas in disuso. L’area è destinata ad essere sgomberata per far posto a nuove
costruzioni. Dipendono dal Distretto sociale Don Bosco.
Legende
Platz 1. Es handelt sich um den offiziell autorisierten, der Stadtgemeinde
Bozen gehörenden Nomadenplatz. Alle Bewohner werden vom
Sozialsprengel Oberau-Haslach betreut.
Platz 2. Hierbei handelt es sich um den alten Standplatz einer in Bozen sehr
bekannten Sinti-Großfamilie. Obwohl das Grundstück nicht ihnen gehört,
sondern sich in öffentlichem Besitz befindet, dürften sie es freiwillig nur
unschwer verlassen. Sie hängen vom Sozialsprengel Oberau-Haslach ab.
Platz 3. Dieser in der Handwerkerzone gelegene Platz gehört der
Gemeinde, die ihn aber schon vor mehreren Jahrzehnten der hier lebenden
Familie zur Nutzung überlassen hat. Die Personen, die hier bleiben möchten, werden vom Sozialsprengel Zentrum-Bozner Boden-Rentsch betreut.
Platz 4. An dieser äußerst verkehrsreichen Straße lebt seit mindestens zwölf
Jahren eine Sinti-Großfamilie auf dem Grundstück eines leer stehenden
ANAS-Hauses. Das Gelände soll demnächst geräumt werden, da hier
Neubauten vorgesehen sind. Die Personen werden vom Sozialsprengel Don
Bosco betreut.
Siedlungsareale für Familien
Sinti in Wohnungen
Autorisierte Sinti-Siedlung
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mente una distinzione: come i Sinti si percepiscono in relazione al vicinato; come
maggiormente sentite in vista del “Piano Sociale per la qualità della vita della
il vicinato percepisce i Sinti.
città di Bolzano 2004-2006”; il resoconto dettagliato dei diversi referenti di zona
La percezione delle famiglie intervistate (un campione di 4 famiglie) rimanda un
dell’IPES relativamente ai “disordini” registrati negli appartamenti.
vissuto di “non problematicità”. I Sinti parlano di convivenza tranquilla e se qual-
Per quanto riguarda la tenente di polizia, alla domanda se si fossero riscontrate
che volta ci sono stati problemi li reputano di poco conto. Per contro da parte di
sul territorio problematiche relative ai Sinti residenti in appartamento, segnala-
alcune istituzioni e della cittadinanza in genere, soprattutto in determinati quar-
zioni o denunce, la risposta è stata la seguente :
tieri, la presenza dei Sinti viene percepita come altamente problematica.
- nella zona tra via Parma e via Sassari bande di minori extracomunitari e noma-
Questo giudizio è percepibile tramite diverse fonti, indirette e dirette. Le fonti
di corazzano con i motorini manifestando una mancanza di senso della legalità
indirette sono soprattutto i mass media locali e le crociate politiche di alcuni
rispetto al codice della strada. In un caso c’è stato un investimento con omis-
esponenti dell’estrema destra bolzanina. Le fonti dirette sono: il resoconto di una
sione di soccorso;
tenente di polizia municipale che segue da vicino le questioni degli “zingari” in
- un cortile di via Sassari è stato spesso oggetto di segnalazione perché mono-
generale (dentro e fuori i campi); il resoconto degli incontri attuati dai distretti
polizzato da un gruppo di minori nomadi (si tratta di una famiglia rom) che ne
sociali (nello specifico del distretto Don Bosco) con diverse categorie di popola-
fa scempio e non permette agli altri bambini di usufruirne;
zione (anziani, genitori di minori, adulti, ecc.) onde individuare le problematiche
33%
30%
- una segnalazione riguardo due minori sinte che istigavano una loro compagna
Nuclei con problemi evidenziati
Familien mit erkennbaren Problemen
Nuclei senza problemi evidenziati
Familien ohne erkennbare Probleme
gagi a delinquere;
- diverse segnalazioni di negozianti riguardo incursioni di minori nomadi con
disturbo e ruberie di piccola entità;
Non segnalati dall'ipes
Von der WOBI nicht gemeldet
37%
70%
Segnalati con nessun problema
Als ohne Probleme gemeldet
Hinblick auf den “Sozialplan der Lebensqualität in der Stadt Bozen 2004-2006” die
größten Problematiken zu fokussieren; der detaillierte Bericht der WOBI-Fachkräfte der
Auge; denn es kommt darauf an, ob die Fragen bezüglich des Zusammenlebens mit
5. Rapporto IPES su famiglie Sinte.
einzelnen Stadtviertel hinsichtlich der in den Wohnungen verzeichneten
den Nachbarn aus der Sicht der Sinti betrachtet werden oder aus der der Nachbarn.
WOBI-Bericht über Sinti-Familien.
“Zwischenfälle”.
Der Auffassung der befragten Sinti-Familien nach (Stichprobenerhebung bei vier
Die Polizeibeamtin hat auf die Frage, ob es unter den in Wohnungen lebenden Sinti zu
Familien) gibt es “keine Probleme”: Das Zusammenleben ist insgesamt friedlich, und
Problemen, Meldungen oder Anzeigen gekommen ist, folgende Antwort gegeben:
problematische Einzelfälle waren ihrer Meinung nach bedeutungslos. Seitens einiger
- Im
Gebiet
zwischen
Parma-
und
Sassaristraße
lärmen
Gruppen
von
Ämter und der Bevölkerung im allgemeinen dagegen wird die Präsenz der Sinti, vor
“Extracomunitari”- und Nomadenminderjährigen mit ihren Mopeds, ohne Rücksicht
allem in bestimmten Stadtvierteln, als hoch problematisch angesehen.
auf die Straßenverkehrsordnung. In einem Fall ist es zu einem Unfall mit Fahrerflucht
Dieses Urteil geht aus verschiedenen direkten und indirekten Quellen hervor. Bei den
gekommen.
indirekten Quellen handelt es sich in erster Linie um die lokalen Massenmedien und die
- Ein Innenhof in der Sassaristraße wird – wie aus mehreren Meldungen hervorgeht –
politischen Kreuzzüge einiger Vertreter der extremen Rechten in der Stadt. Als direkte
von minderjährigen Nomaden (es handelt sich um eine Roma-Familie) beschädigt und
Quellen werden berücksichtigt: der Bericht eines weiblichen Oberleutnants der
mit Beschlag belegt, sodass er von den anderen Kindern nicht benutzt werden kann.
Stadtpolizei, die die “Zigeuner”-Frage allgemein verfolgt (am Nomadenlager und
- Eine Meldung betrifft zwei minderjährige Sinti-Mädchen, die ein gleichaltriges
außerhalb); der Bericht über die Begegnungen, die in den einzelnen Sozialsprengeln
(hier im Sozialsprengel Don Bosco) mit verschiedenen Bevölkerungskategorien
(Senioren, Eltern von Minderjährigen, Erwachsenen usw.) stattgefunden haben, um im
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Mädchen (Nicht-Sinta) zu Vergehen anstiften wollten.
- Mehrere Kaufleute beklagen Belästigungen und geringfügige Diebstähle seitens minderjähriger Nomaden.
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- alcuni casi di spaccio di droga (si tratta di un singolo soggetto da tempo indi-
L’intervista è stata realizzata nel settembre 2003. per precisazione della stessa
viduato ed espulso anche dal suo gruppo familiare; non vive più da tempo in
tenente, in seguito la situazione è risultata molto meno problematica.
appartamento);
Per quanto riguarda le rilevazioni effettuate dai distretti sociali, è il distretto Don
- relativamente ad un singolo nucleo, al suo arrivo in appartamento pare che
Bosco quello che riporta come problematica dei cittadini quella dei “nomadi”.
abbia avuto molti problemi con il vicinato, seguiti da segnalazioni alla polizia.
Infatti tra le varie tematiche individuate come la mancanza di spazi verdi, le deie-
La vicenda pare si sia conclusa con un accordo tra sinti e vicini, per cui ora que-
zioni dei cani sul marciapiede, il disagio di minori e famiglie, la microcriminalità,
gli episodi non si verificano più;
ecc. a questa categoria spetta un capitolo a parte. Ai “nomadi” viene sostan-
- riguardo un altro nucleo che pur possedendo la casa continua a spostarsi sul
zialmente imputato un comportamento “incivile”, la mancanza di rispetto delle
territorio con il camper;
regole condominiali, parcheggi selvaggi, schiamazzi, intimidazioni. Inoltre a più
- alcuni inquilini degli alloggi dove risiedono famiglie sinte hanno segnalato alla
voci si recrimina sul lusso di alcune famiglie che “vivono in alloggi IPES che
polizia il furto di alcune bici e la “comparsa” di molti motorini;
distruggono, non lavorano, ricevono aiuti dall’assistenza economica eppure
- in base ad una indagine in corso pare ci siano legami tra alcuni ragazzi sinti del
sfoggiano macchinoni e camper”.
campo e altri delle case coinvolti nel furto e nello smembramento di motorini.
Infine quasi ogni gruppo lamenta la concentrazione di famiglie nomadi in determinate zone (via Cagliari, via Sassari, via Alessandria) e propone di evitare ulteriori concentrazioni. E’ da sottolineare che in nessun altro capitolo relativo alle
Balcone indecoroso
“Unschickliche” Balkons
6
5
5
5
4
3
2
2
1
1
0
2
Disturbi al vicinato
Ruhestörung der Nachbarn
Schiamazzi dei bambini nelle ore di riposo
Lärmbelästigung durch Kinder in den Ruhestunden
Parcheggio camper o furgone su aree comuni
Auf gemeinschaftlichen Arealen geparkte Wohnmobile oder Lastwagen
Mancanza di rispetto regole condominiali e IPES
Missachtung der Haus- und WOBI-Ordnung.
diverse problematiche vengono citati i “nomadi”, tranne per una voce, nel capitolo della microcriminalità, dove si lamenta l’alta concentrazione di nomadi e la
Jugendliche als auch andere in denselben Häusern lebende Jugendlich beteiligt waren.
Dieses Interview ist im September 2003 geführt worden. Die Polizeibeamtin selbst hat
erklärt, dass sich die Lage in der Folge erheblich gebessert hat.
6. Numero dei nuclei Sinti con problemati-
Bei den Erhebungen unter den einzelnen Sozialsprengeln führt die Bevölkerung des
auch aus ihrem Familienverband ausgeschlossen worden ist und schon lange nicht
che rilevate dagli operatori IPES.
Sozialsprengels Don Bosco – neben dem Mangel an Grünflächen, Hundeexkremente
mehr in einer Wohnung lebt).
WOBI-Fachkräften erhobenen Problemen.
- Drogenhandel (es handelt sich um eine seit langem identifizierte Einzelperson, die
Anzahl der Sinti-Familien mit von den
auf den Bürgersteigen, Unbehagen von Jugendlichen und Familien, Mikrokriminalität
- In einem Fall scheint es beim Einzug einer Kernfamilie in die Wohnung große Probleme
usw. - auch das “Nomaden”- Problem an. Den “Nomaden” wird grundsätzlich ein
mit den Nachbarn gegeben zu haben, die auch der Polizei gemeldet wurden. Es
“unziviles” Verhalten vorgeworfen, mangelnde Achtung für die Hausordnung, ord-
scheint aber zu einem gütlichen Abkommen zwischen den Sinti und ihren Nachbarn
nungswidriges Parken, Ruhestörung und Drohungen. Von mehreren Seiten her wur-
gekommen zu sein, sodass diese Probleme heute nicht mehr bestehen.
den Beschwerden laut über die aufwändige Lebensweise einiger Familien, die “in
- Eine andere Familie belegt zwar eine Wohnung, ist aber dennoch ständig mit dem
Wohnmobil unterwegs.
WOBI-Wohnungen leben, die sie zerstören, die nicht arbeiten und von den
Fürsorgeeinrichtungen unterstützt werden, aber mit großen Autos und Wohnmobil
- Einige Bewohner von Wohnungen, in denen auch Sinti-Familien leben, haben der
protzen”. Fast alle Gruppen klagen über die Ballung von Nomadenfamilien in
Polizei den Diebstahl mehrerer Fahrräder und das “Verschwinden” etlicher Mopeds
bestimmten Gebieten (Cagliari-, Sassari- und Alessandriastraße) und empfehlen, wei-
gemeldet.
tere Anhäufungen zu vermeiden. In diesem Zusammenhang ist zu unterstreichen,
- Eine derzeit noch laufende Untersuchung hat ergeben, dass an diesen Diebstählen
dass in keinem der anderen, die verschiedenen Problematiken betreffenden Kapitel
und dem Auseinandermontieren der Mopeds anscheinend sowohl einige Sinti
die “Nomaden” erwähnt werden, mit Ausnahme des Kapitels über die
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conseguente formazione di bande di minori che delinquono.
Ricordiamo che il numero complessivo dei nuclei familiari inseriti in alloggio è di
Durante un recente incontro organizzato dalla Provincia (Ufficio Distretti Sociali),
35 unità, 33 in alloggi IPES e 2 in alloggi privati. Dei 33 alloggi IPES solo 26 sono
invitata, la presidente dell’IPES ha espresso molto allarmismo rispetto all’inseri-
stati registrati dagli operatori come famiglie sinte o “nomadi”, mentre altre 5
mento delle famiglie nomadi negli alloggi dell’Istituto, lamentando che le
passano inosservate. Per 7 di queste 28 famiglie non si rilevano problemi, men-
domande da parte di queste famiglie aumentano sempre più, ma aumentano
tre per 21 famiglie vengono rilevati problemi al non rispetto degli orari di riposo,
anche le situazioni difficili e le lamentele da parte degli altri inquilini.
al cattivo utilizzo delle parti comuni dell’edificio, al continuo via vai di persone.
Oltre alle difficoltà di reperire alloggi adeguati per le famiglie numerose, gli ope-
Riassumendo: il 70% delle famiglie sinte che vivono in alloggio o non sono per-
ratori dell’IPES registrano molto malcontento perché, secondo gli altri inquilini, al
cepite come tali o non hanno problemi di convivenza, mentre solo il 30% delle
mancato rispetto delle regole condominiali non corrisponde mai un’adeguata
famiglie (8 nuclei!) fa parlare di sé per situazioni problematiche. Se poi andiamo
sanzione, se si tratta di famiglie “nomadi”. La presidente ha espresso la volontà
a verificare quali problematiche vengono registrate per questi 8 nuclei familiari,
dell’Istituto di cercare alternative all’inserimento delle famiglie sinte in alloggio,
risulta quanto segue:
senza escludere anche il reperimento da parte dell’Istituto stesso di piccole aree.
Le problematiche rilevate, raccolte in 5 voci rappresentative, presentano un qua-
Seppure le conclusioni a cui si è arrivati non sono affatto disprezzabili, è interes-
dro molto meno drammatico di quanto ci si aspettava ascoltando le premesse
sante verificare su quali dati di fatto gli operatori dell’IPES hanno fondato la loro
esposte durante l’incontro organizzato dalla Provincia.
percezione di una così catastrofica situazione.
Per maggiore chiarezza vale la pena di specificare che alla voce “mancanza di
Nel grafico alla pagina precedente sono stati riportati i dati emersi dal rapporto
rispetto delle regole…” si intende soprattutto l’uso contestato ai Sinti degli spazi
stilato, dai differenti responsabili di zona dell’Istituto, datato ottobre 2003.
comuni, compresi gli spazi verdi, occupati da materiale di varia natura (soprat-
Mikrokriminalität, wo die hohe Konzentration von Nomaden und die daraus folgen-
und Fakten die WOBI-Fachkräfte veranlasst haben, ein so katastrophales Bild zu malen.
de Bildung von jugendlichen Verbrecherbanden beklagt werden.
Im Schaubild auf der vorausgegangenen Seite werden die Daten angeführt, die aus
Während eines kürzlich von der Südtiroler Landesverwaltung (Landesamt für
dem im Oktober 2003 von den für die einzelnen Gebiete Verantwortlichen des WOBI
Sozialsprengel) organisierten Treffens hat die dazu eingeladene WOBI-Präsidentin sich
verfassten Bericht hervorgehen. Wir möchten noch einmal daran erinnern, dass insge-
hinsichtlich der Eingliederung der Nomadenfamilien in die WOBI-Wohnungen recht
samt 35 Sinti-Familien in Wohnungen leben, 33 in WOBI-Wohnungen und zwei in
beunruhigt gezeigt und beklagt, dass die Wohnungsanträge dieser Familien ständig
Privatwohnungen. Von den 33 in WOBI-Wohnungen lebenden Sinti-Familien werden
zunehmen, sich zugleich aber auch heikle Situationen und die Beschwerden seitens der
26 als “Nomaden” bezeichnet, während die anderen sieben unbemerkt bleiben. Bei
anderen Bewohner mehren.
sechs dieser 26 Familien gibt es keine Probleme, während bei 20 Familien verschiede-
Die WOBI-Fachkräfte stehen nicht nur vor der Schwierigkeit, für die kinderreichen
ne Probleme zu verzeichnen sind. Zusammengefasst können wir sagen, dass 70% der
Familien angemessene Wohnungen zu finden, sondern sie verzeichnen auch große
in Wohnungen lebenden Sinti-Familien entweder nicht als solche angesehen werden
Verstimmung unter den anderen Mietern, da deren Meinung nach die Missachtung der
oder für das Zusammenleben kein Problem darstellen. Wenn wir nun diese Probleme,
Hausordnung niemals gebührend bestraft wird, wenn es sich um “Nomaden”-Familien
die mit diesen acht Kernfamilien auftreten, genauer untersuchen, ergibt sich Folgendes:
handelt. Die Präsidentin hat die Bereitschaft des Wohnbauinstituts zum Ausdruck
Die in fünf Punkten zusammengefassten Probleme lassen ein sehr viel weniger drama-
gebracht, nach alternativen Lösungen zur Eingliederung der Sinti-Familien in
tisches Bild erkennen als das, was bei dem Treffen in der Provinz entworfen wurde. Zur
Wohnungen zu suchen, und sie hat dabei nicht ausgeschlossen, dass das Institut selbst
besseren Verdeutlichung sei erwähnt, dass bei der “Missachtung der Hausordnung”
kleine Grundstücke ausmachen könnte. Es sind dies durchaus beachtenswerte
den Sinti vor allem die unangebrachte Nutzung der gemeinschaftlichen Räume, einsch-
Schlussfolgerungen, aber es ist dabei doch interessant zu untersuchen, welche Daten
ließlich der Grünflächen, vorgeworfen wird, auf denen verschiedenes Material
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tutto ferro vecchio raccolto), così come il balcone è definito “indecoroso” per
l’accumulo di materiali raccolti. Nella voce “disturbi al vicinato” sono comprese
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Distribuzione territoriale, analisi dei contesti urbani d’inserimento e
modalità di accesso agli alloggi
la rumorosità delle famiglie per frequenti liti e il disturbo causato da cani tenuti
in casa. Per quanto riguarda la segnalazione degli schiamazzi dei bambini in ora-
Distretto Sociale Don Bosco
rio di riposo invece vale la pena di precisare che si tratta di due nuclei rispettivamente con 7 e 6 minori!
Il territorio del distretto sociale Don Bosco, copre una superficie di 4,28 kmq, tutta-
Ovviamente non è possibile effettuare una comparazione con altre categorie di
via ospita un numero consistente di residenti che lo rende secondo solo al distretto
cittadini, semplicemente perché, tranne che per i “nomadi”, le problematiche
Europa Novacella per densità abitativa (5.148 abitanti per kmq). Zona occupata
che emergono vengono considerate specifiche del singolo nucleo familiare e non
essenzialmente dal gruppo linguistico italiano con una presenza esigua di cittadini
allargate ad un intero gruppo (ad esempio non si parla dei problemi causati dagli
stranieri (solo il 3,1% sul totale dei residenti nel quartiere). In questa zona sino alla
inquilini “seguiti dai servizi sociali” o “disagiati” o anche semplicemente dei
fine degli anni Ottanta il territorio era occupato da abitazioni definite semirurali,
“normali cittadini”). Nel complesso però si ha la netta sensazione che, nel caso
casette di due piani con un piccolo terreno attorno, zona d’insediamento degli
dei Sinti, la percezione delle problematiche venga molto amplificata dal comune
“immigrati” italiani nel secondo dopoguerra. Inoltre i larghi spazi incolti tra i rari
pregiudizio che accompagna “gli zingari”.
palazzi esistenti permettevano la sosta a diverse famiglie allargate di Sinti presenti a
Bolzano (soprattutto la zona di via Genova, via Alessandria e via Bari). Dalla fine
degli anni Ottanta e durante gli anni Novanta tutta la zona ha subito una grande
trasformazione dovuta alla scomparsa delle semirurali e alla realizzazione di condo-
angehäuft wird (vor allem Alteisen), und dass ein Balkon, auf dem gesammeltes
Material gelagert wird, als “unschicklich” gilt. Unter dem Stichwort “Lärmbelästigung”
Territoriale Verteilung, Analyse der urbanen Umfelder und
Modalitäten der Wohnungszuweisung
werden die häufigen Streitereien und die Ruhestörung durch in der Wohnung gehaltene Hunde angeführt. Was die Belästigung durch Kinder in den Ruhestunden angeht,
Sozialsprengel Don Bosco
so ist zu betonen, dass es sich um zwei Familien mit sieben beziehungsweise sechs
Minderjährigen handelt!
Der Sozialsprengel Don Bosco hat eine Fläche von 4,28 Quadratkilometern, hat aber
Natürlich gibt es keine Vergleichsmöglichkeiten zu anderen Bevölkerungskategorien,
nach dem Sozialsprengel Europa–Neustift die zweitgrößte Bevölkerungsdichte (5.148
denn auftauchende Problematiken werden – mit Ausnahme der “Nomaden” – den ein-
Einw./qkm). Er wird grundsätzlich von Angehörigen der italienischen Sprachgruppe
zelnen Familien zugeschrieben und nicht einer ganzen Gruppe (zum Beispiel ist nicht
bewohnt, bei einer geringfügigen Ausländerpräsenz (nur 3,1% der Bevölkerung).
von den Problemen die Rede, die von “vom Sozialdienst betreuten” oder “minderbe-
Bis Ende der Achtzigerjahre dehnte sich hier die sogenannte “Semirurali”-Zone aus,
mittelten” Mietern verursacht werden oder auch ganz einfach von “normalen
ein Gebiet mit zweigeschossigen, von einem kleinen Grundstück umgebenen
Bürgern”). Insgesamt bekommt man den Eindruck, dass die Wahrnehmung der
Wohnhäusern, in denen sich nach dem zweiten Weltkrieg italienische Zuwanderer
Probleme im Fall der Sinti vom allgemeinen Vorurteil den “Zigeunern” gegenüber
niedergelassen hatten. Darüber hinaus boten die ausgedehnten, unbebauten
erheblich verstärkt wird.
Grundstücke zwischen den wenigen Wohnblöcken mehreren in Bozen anwesenden
Sinti-Großfamilien einige Siedelplätze (vor allem im Gebiet Genua-, Alessandria- und
Baristraße). Vom Ende der Achtzigerjahre an und in den Neunzigerjahren haben sich
in diesem Gebiet große Umwälzungen vollzogen: Die “Semirurali”-Häuser sind abge-
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mini di proprietà della Provincia (IPES) destinati all’edilizia sociale. Con l’aumento
numerosa è quella degli anziani, con un valore del 59% sul totale degli utenti adul-
della popolazione sono aumentate anche le problematiche sociali del quartiere.
ti (mentre i “nomadi” si attestano sul 2%). Complessivamente gli utenti seguiti dal
Secondo le statistiche dell’ASSB nell’anno 2004, il Servizio socio-pedagogico del
servizio socio-pedagogico sono il 4% dell’intera popolazione del quartiere, mentre
Distretto Don Bosco ha preso in carico 429 minori (il 33% dei minori presi in carico
per quanto riguarda il reddito minimo d’inserimento l’assistenza sociale del distret-
in tutta Bolzano). Se prendiamo in considerazione i motivi di presa in carico, il 124
to ha erogato prestazioni per lo 0,98% della popolazione del quartiere.
riguardano “problemi educativi del genitore”, seguiti da 111 casi di “problemi eco-
I dati relativi a questo distretto non sembrano poi così preoccupanti. Tuttavia se si
nomici della famiglia d’origine”. Inoltre il numero di minori interessati da provvedi-
guarda con attenzione, un dato su tutti gli altri risulta rilevante: l’alta percentuale
menti del Tribunale dei minorenni vede sempre il primato del Distretto Don Bosco
dei minori, sia seguiti dal servizio sociale del distretto, sia interessati da provvedi-
con 95 casi di minori sul totale di 239 per tutta Bolzano. Da notare che non è segna-
menti del Tribunale dei minori, la più alta rispetto a tutti gli altri distretti. Questo dato
lato in maniera specifica nessun minore sinto.
rimanda a problematiche di vita dei minori del quartiere, e quindi delle loro famiglie,
Lo stesso servizio ha preso in carico 290 adulti. La tipologia di utente adulto più
per certi versi allarmanti, ed è immaginabile che determinino, per la maggior parte
dei residenti nel quartiere, una qualità della vita bassa rispetto agli altri distretti.
10
Inoltre il dato che riguarda l’assistenza economica indica indica anche un tasso ele-
9
8
vato di indigenza. Nei dati dell’ASSB relativi ai minori, nel distretto Don Bosco risul-
7
tano 55 minori “nomadi” seguiti, e tra gli adulti i “nomadi” sono 3 su 290. In que-
6
sto quartiere vivono 23 nuclei familiari Sinti, 10 dei quali tutti in via Cagliari, detta
5
dai Sinti stessi “la strada degli zingari”.
4
3
2
Der Sozialdienst betreut auch 290 Erwachsene, unter denen die Senioren überwie-
1
gen (59% der Betreuten insgesamt, während die “Nomaden” auf 2% kommen).
0
V. Cagliari
Cagliaristraße
V. Bari
Baristraße
V.le Europa
Europaallee
V. Milano
V. Parma
Milandstraße Parmastraße
V. Sassari
V. Resia
Sassaristraße Resiastraße
rissen worden, während dem Land gehörige Wohnblöcke für Sozialwohnungen
(WOBI) errichtet worden sind.
7. Distribuzione delle famiglie Sinte per via.
Verteilung der Sinti-Familien nach Straßen.
Insgesamt werden 4% der Bevölkerung des Sprengels soziopädagogisch betreut.
Soziale Mindesteinkommen seitens der sozialen Fürsorge werden an 0,98% der
Gesamtbevölkerung des Stadtviertels ausgezahlt. Die Zahlen, die sich auf diesen
Sozialsprengel beziehen, sind demnach nicht übermäßig besorgniserregend. Bei
Mit der Zunahme der Bevölkerung haben sich auch die sozialen Probleme des
näherem Hinsehen aber wird man sich einer Tatsache bewusst: Ein hoher Anteil von
Stadtviertels vermehrt. Wie aus den Statistiken des Betriebs für Sozialdienste der
Minderjährigen – der höchste unter allen Sozialsprengeln – wird vom Sozialdienst des
Stadt Bozen (BSB) hervorgeht, betreut der Sozialdienst des Sozialsprengels Don
Sprengels betreut oder von Maßnahmen des Jugendgerichts betroffen. Dieser
Bosco 429 Minderjährige (was 33% der in ganz Bozen betreuten Minderjährigen
Tatbestand verweist auf in gewisser Hinsicht alarmierende Probleme im Leben der
entspricht). Bei einer Analyse der Gründe der soziopädagogischen Betreuung ergibt
Minderjährigen (und somit ihrer Familien), und man kann sich leicht vorstellen, dass
sich, dass 124 “Erziehungsprobleme der Eltern” betreffen, während es sich in 111
dies eine Herabsetzung der Lebensqualität für alle Bewohner des Sozialsprengels mit
Fällen um “wirtschaftliche Probleme der Herkunftsfamilie” handelt. Auch in der
sich bringt. Die Zahlen, die sich auf die finanzielle Hilfe beziehen, zeugen außerdem
Rangordnung der von Maßnahmen des Jugendgerichts betroffenen Fälle nimmt der
von einer recht hohen Armutsziffer. Aus dem BSB-Bericht geht hervor, dass 55 min-
Sozialsprengel – mit 95 Minderjährigen von insgesamt 239 auf dem gesamten
derjährige “Nomaden” und 3 (von insgesamt 290) erwachsenen “Nomaden” betreut
Stadtgebiet – den ersten Platz ein. Dabei ist aber zu unterstreichen, dass keine die-
werden. In diesem Stadtviertel leben 23 Sinti-Familien, davon zehn allein in der
ser gerichtlichen Maßnahmen Sinti-Minderjährige betrifft.
Cagliaristraße, die daher von den Sinti selbst als “Zigeunerstraße” bezeichnet wird.
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Via Cagliari
Via Parma
Come si è detto, in questa via risiedono ben 10 nuclei familiari. Tutte le famiglie
Due nuclei familiari risiedono in questa via. Hanno ricevuto l’alloggio nel 1999,
hanno ricevuto l’appartamento IPES tramite regolare accesso nella graduatoria
tramite graduatoria generale. Alcuni problemi sono stati rilevati al loro proposito.
generale. Solo per uno di questi 10 nuclei sono stati rilevati problemi di com-
Via Sassari
portamento rispetto al vicinato e al rispetto delle regole. I minori di alcuni nuclei
Anche in questa via risiede un solo nucleo. Hanno ricevuto l’alloggio nel 2001,
sono ben integrati rispetto ai coetanei non sinti.
tramite graduatoria generale. L’operatore IPES segnala che anche con questo
Via Bari
nucleo si sono avuti diversi problemi.
In questa via risiedono tre nuclei familiari sinti tutti entrati in alloggio IPES tra
Via Resia
l’anno 1995 e l’anno 1998 tramite graduatoria generale. Per i tre nuclei non
Un solo nucleo familiare rilevato. Hanno ricevuto l’alloggio nel 2002 tramite gra-
sono stati rilevati problemi.
duatoria per i casi sociali. L’IPES non rileva problemi con questo nucleo.
Viale Europa
Via Alessandria
In questa via vivono tre nuclei familiari Sinti entrati in alloggio IPES tramite
Due nuclei che risiedono dal 2004 in questa via.
graduatoria generale tra il 1998 e il 2002. Per un gruppo si rilevano gravi problematiche.
Via Milano
In questa via vive un solo nucleo familiare sinto. Occupa l’alloggio IPES dal
2001 (graduatoria generale).
Cagliaristraße
Parmastraße
In dieser Straße leben, wie schon angeführt, zehn Kernfamilien. Allen ist aufgrund
In dieser Straße leben zwei Familien, denen eine WOBI-Wohnung 1999 aufgrund der
der allgemeinen Rangordnung eine WOBI-Wohnung zugewiesen worden. Nur bei
allgemeinen Rangordnung zugewiesen worden ist. Es wurden einige Probleme ver-
einer der zehn Familien ist es zu Problemen mit den Nachbarn und hinsichtlich der
zeichnet.
Beachtung der Hausordnung gekommen. Die Minderjährigen einiger Sinti-Familien
Sassaristraße
sind gut mit gleichaltrigen Nicht-Sinti-Jugendlichen integriert.
In dieser Straße lebt eine Familie, denen die WOBI-Wohnung im Jahr 2001 zugewie-
Baristraße
sen worden ist. Dem WOBI nach hat es auch mit dieser Familie etliche Probleme
In dieser Straße leben drei Sinti-Familien, denen zwischen 1995 und 1998 aufgrund
gegeben.
der allgemeinen Rangordnung eine WOBI-Wohnung zugewiesen worden ist. Es hat
Reschenstraße
mit keiner der drei Familien Probleme gegeben.
Der einzigen hier lebenden Familie ist die Wohnung im Jahr 2002 aufgrund der
Europaallee
Rangordnung für Sozialfälle zugewiesen worden. Beim WOBI wurden mit dieser
Den drei Sinti-Familien, die in dieser Straße leben, sind zwischen 1998 und 2002 auf-
Familie keine Probleme verzeichnet.
grund der allgemeinen Rangordnung WOBI-Wohnungen zugewiesen worden. Es
Alessandriastraße
werden keine Probleme verzeichnet.
Zwei Familien leben seit 2004 in dieser Straße.
Mailandstraße
In dieser Straße lebt eine einzige Sinti-Familie seit 2001 in einer WOBI-Wohnung (allgemeine Rangordnung).
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Distretto Sociale Europa Novacella
Die gastliche Stadt
tiere con la maggiore presenza di anziani ultra65enni (il 24,3% di tutta la popolazione del quartiere). Ovviamente tra gli utenti adulti presi in carico numerosissimi
Il distretto Europa Novacella ha la minore estensione rispetto a tutti gli altri quartie-
sono gli anziani. L’assistenza economica eroga prestazioni di reddito minimo d’inse-
ri di Bolzano (0,84 Kmq) tuttavia ha un numero elevato di abitanti (16.237) quindi
rimento a 121 persone del quartiere.
la densità demografica più alta (19.330 ab/kmq). Questo dato trova riscontro nella
Il quadro che ne emerge non sembra quindi rimandare a problematiche sociali par-
tipologia delle costruzioni presenti soprattutto nella zona Europa, numerosi palazzi
ticolari, tranne l’alta presenza di anziani che elevano la percentuale di persone che
quasi esclusivamente dell’edilizia sociale, alti oltre 10 piani. Mentre nella zona
vivono con redditi al di sotto del “minimo vitale” e che quindi necessitano di aiuti
Novacella le costruzioni sono della tipologia più diffusa (palazzi di 4/5 piani) e mag-
dall’assistenza economica. Tuttavia il clima che si respira nel quartiere, in particolare
giormente mescolati tra edilizia pubblica e privata. Anche questo è un quartiere di
nella zona Europa, non è decisamente quello di una zona residenziale, soprattutto
insediamento prettamente italiano, con una presenza di stranieri sempre molto
se si pensa all’elevatissima densità demografica. Ne risulta che la qualità della vita di
bassa (3,6%).
adulti e minori rimane nella media. Nelle statistiche non compaiono i “nomadi”
Secondo le statistiche dell’ASSB, durante il 2004 il servizio socio-pedagogico di que-
presi in carico, infatti in questo quartiere vivono solo 3 nuclei familiari Sinti in appar-
sto distretto ha preso in carico 151 minori. Le problematiche più frequenti riguar-
tamento. Vale la pena sottolineare però che le abitazioni sono tutte limitrofe al quar-
dano problemi economici della famiglia e gravi problemi dei genitori. Anche riguar-
tiere Don Bosco ad alta presenza sinta.
do i minori interessati da provvedimenti del Tribunale la percentuale di casi in que-
Via Aosta
sto quartiere è bassa. Gli adulti presi in carico invece sono 484, il numero più alto di
Questo nucleo familiare ha ricevuto l’alloggio nel 2000 tramite graduatoria genera-
tutta l’utenza adulta. Questo si spiega se si pensa che Europa Novacella è il quar-
le. Sono stati segnalati alcuni vecchi problemi.
Sozialsprengel Europa–Neustift
den höchsten Anteil der betreuten Erwachsenen ausmacht. Diese Tatsache ist damit
zu erklären, dass der Sprengel Europa–Neustift den höchsten Prozentsatz an über 65-
Beim nur 0,84 qkm großen Sozialsprengel Europa–Neustift handelt es sich um den
jährigen Senioren aufweist (24,3% der gesamten Bevölkerung des Stadtviertels). 121
kleinsten aller Bozner Sprengel, der aber – angesichts der hohen Einwohnerzahl
Personen des Sprengels beziehen ein soziales Mindesteinkommen. Dieses Bild scheint
(16.237 Personen) - die größte Bevölkerungsdichte (19.330 Einw./qkm) verzeichnet.
also nicht auf besondere soziale Probleme hinzuweisen – mit Ausnahme großen
Diese Tatsache spiegelt sich auch in der Typologie der Wohnhäuser wider: Vor allem
Präsenz von Senioren, wodurch sich der Anteil der Personen erhöht, die mit
im Stadtviertel Europa erheben sich zahlreiche, fast ausschließlich vom sozialen
Einkommen unter dem “Existenzminimum”. Das Klima in diesem Sozialsprengel,
Wohnbau errichtete, teilweise mehr als zehngeschossige Wohnblöcke. Im Gebiet
besonders im Stadtviertel Europa, ist nicht gerade das eines eleganten Wohnviertels,
Neustift dagegen liegen meist vier- bis fünfgeschossige Bauten teils des sozialen
vor allem wenn man sich die äußerst hohe Bevölkerungsdichte vor Augen hält .Laut
Wohnbaus und teils des privaten Wohnbauwesens. Auch dieser Sozialsprengel ist
BSB-Bericht werden hier keine “Nomaden” vom Sozialdienst betreut. In der Tat leben
überwiegend italienischsprachig, und die Ausländer machen nur einen sehr geringen
hier nur drei Sinti-Familien in Wohnungen. Zu unterstreichen ist jedoch, dass diese
Anteil aus (3,6%). Den Statistiken des BSB nach sind im Jahr 2004 in diesem
Wohnungen ganz in der Nähe des Stadtviertels Don Bosco liegen, in dem sehr viele
Sozialsprengel 151 Minderjährige soziopädagogisch betreut worden. Die häufigsten
Sinti leben.
Probleme betreffen wirtschaftliche Schwierigkeiten der Familie und große Probleme
Aostastraße
der Eltern. Relativ wenige Minderjährige dieses Sozialsprengels sind von jugendge-
Einer Familie ist aufgrund der allgemeinen Rangordnung im Jahr 2000 eine WOBI-
richtlichen Maßnahmen betroffen (der niedrigste Prozentsatz aller Bozner
Wohnung zugewiesen worden. Es werden keine Probleme verzeichnet.
Sozialsprengel). Dagegen werden vom Sozialdienst 484 Erwachsene betreut, was
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Via Palermo
to delle competenze relative al campo sosta dei Sinti e al posto n°4.
Hanno ricevuto l’alloggio nel 2002 tramite graduatoria generale. Per questo nucleo
Questo implica che le statistiche riportate dall’ASSB siano in un certo senso “falsa-
l’operatore IPES non ha segnalato problemi
te” da questa presenza, poiché quasi la totalità dei Sinti residenti al campo viene
Via del Ronco
considerata utenza presa in carico dal servizio sociopedagogico, anche se percepi-
E’ presente un nucleo familiare.
sce solo interventi di assistenza economica. La stessa ASSB specifica quanto segue:
Via Dalmazia
se consideriamo il numero totale dei minori presi in carico dal distretto in questione
E’ presente un nucleo familiare.
(324), la percentuale sul totale dei minori presi in carico è molto elevata (26%),
seconda solo al distretto Don Bosco. Se invece escludiamo i minori Sinti residenti, il
Distretto Sociale Oltrisarco Aslago
numero dei presi in carico cala di 89 unità (235 presi in carico) per un valore percentuale del 16% che riporta il distretto nella media dei valori. Proporzionalmente
Il distretto sociale Oltrisarco Aslago ha una densità demografica più bassa rispetto
la percentuale dei minori seguiti sul totale dei minori residenti nel quartiere è del
ai distretti descritti in precedenza (1118 ab/Kmq). Quartiere di vecchio insediamen-
12,7%, se escludiamo i minori Sinti è del 8%. Una ulteriore conferma viene dall’e-
to, composto da due zone ben distinte, Oltrisarco e Aslago, la prima con cittadi-
videnza che la maggiore problematica dei minori riguarda la condizione economica
nanza prevalentemente italiana, la seconda con cittadinanza prevalente del gruppo
della famiglia, a cui segue a lunga distanza “gravi problemi dei genitori” e “pro-
linguistico tedesco. L’edilizia sociale si alterna a quella privata. Questo quartiere si
blemi educativi del genitore”. Mentre i minori interessati da provvedimenti del
contraddistingue per diverse peculiarità tra cui l’alta percentuale di cittadini stranie-
Tribunale sono circa il 18%, ma in questo caso non viene effettuata nessuna diffe-
ri residenti (7,8% dell’intera popolazione del quartiere), e l’appartenenza al distret-
renziazione! Per quanto riguarda gli adulti, la situazione non è molto diversa: su 205
Palermostraße
Tatsache, dass in den Zuständigkeitsbereich dieses Sprengels der Sinti-Nomadenplatz
Im Jahr 2002 ist einer Familie eine WOBI-Wohnung aufgrund der allgemeinen
und der Platz Nr. 4 fallen. Dieser Sachverhalt hat dazu geführt, dass die BSB-
Rangordnung zugewiesen worden. Es gibt keine Probleme.
Statistiken in einem gewissen Sinn ein “verzerrtes” Bild vermitteln. Fast alle am
Neubruchweg
Nomadenplatz lebenden Sinti werden als vom Sozialdienst betreute Personen ange-
Hier lebt eine Familie.
sehen, während sie in Wirklichkeit nur finanziell unterstützt werden. Doch im BSB-
Dalmatienstraße
Bericht wird die Lage auch besser erläutert: Wenn man die Gesamtzahl der vom
In dieser Straße lebt eine Sinti-Familie.
Sozialsprengel betreuten Minderjährigen berücksichtigt (324 Personen), kommt man
mit 26% zu einem sehr hohen Anteil an betreuten Minderjährigen (nur im
Sozialsprengel Oberau-Haslach
Sozialsprengel Don Bosco ist dieser Anteil noch höher). Wenn man dagegen die im
Sprengel wohnhaften Sinti-Minderjährigen ausschließt, geht die Anzahl der
Der Sozialsprengel Oberau–Haslach ist mit 1118 Einwohnern pro Quadratkilometer
soziopädagogisch betreuten Minderjährigen um 89 Personen auf 235 Personen
dünner besiedelt als die beiden vorerwähnten Sprengel. Es handelt sich um eine seit
zurück – was einem Anteil von 16% entspricht, der dem Durchschnittswert der
langem besiedelte Wohngegend, die aus den zwei Stadtvierteln Oberau und Haslach
Sprengel allgemein gleichkommt. Insgesamt werden 12,7% der im Stadtviertel
besteht: das erste mit überwiegend italienischsprachiger Bevölkerung, das zweite
lebenden Minderjährigen soziopädagogisch betreut; wenn wir die Sinti-
überwiegend deutschsprachig. Soziale Wohnbauten wechseln mit Häusern des pri-
Minderjährigen ausschließen, liegt dieser Anteil bei 8%. Einen weiteren Beweis lie-
vaten Wohnbauwesens ab. Charakterisierend für den Sozialsprengel sind der hohe
fert die Tatsache, dass die meisten Probleme der Minderjährigen die wirtschaftlichen
Anteil an Ausländern (7,8% der Gesamtbevölkerung des Stadtviertels) und die
Verhältnisse der Familie betreffen, mit großem Abstand gefolgt von “großen
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utenti, 33 sono identificati come nomadi Sinti. Tuttavia poiché la maggior parte dei
Via Passeggiata dei Castagni
Sinti seguiti dai servizi è residente presso il campo sosta e al posto n° 4, nel quar-
Una famiglia ha preso l’alloggio nel 1998 tramite graduatoria generale. L’IPES
tiere non si percepisce una presenza elevata dei Sinti, né sono state registrate lamen-
segnala lamentele da parte del vicinato.
tele da parte della cittadinanza, come nel caso del quartiere Don Bosco.
Via F.lli Bronzetti
In conclusione si può dire che questo quartiere presenta (statisticamente parlando)
In questa via vivono in alloggio due famiglie sinte dal 1996 (graduatoria generale).
la situazione più critica tra i distretti di Bolzano. Tuttavia i numeri elevati di assistiti
Solo per una delle due l’IPES segnala ripetute lamentele del vicinato per disturbi arre-
derivano più dalla presenza tra gli utenti del distretto di “fasce deboli”, come i Sinti
cati dai cani.
residenti nei campi, piuttosto che da una situazione socialmente degradata del
Via Castel Weinegg
quartiere. Infatti se si escludono dalle statistiche gli utenti Sinti, i valori risultanti
E’ presernte un nucleo familiare.
rimandano ad una situazione per niente drammatica che rientra nella media degli
Via Claudia Augusta
altri distretti. Quindi si può dedurre che, tranne per la popolazione sinta dei campi,
E’ presernte un nucleo familiare.
la qualità della vita di adulti e minori non sia peggiore che in quartieri come Europa
Novacella o Centro Piani Rencio. In questo distretto abitano in alloggio 6 nuclei
familiari Sinti, 2 dei quali nello stesso condominio.
Via Castel Flavon
Di recente insediamento in alloggio (anno 2002) tramite graduatoria generale. L’IPES segnala frequenti lamentele del vicinato.
Problemen der Eltern” und “Erziehungsproblemen der Eltern”. Von gerichtlichen
ter ist als in Sozialsprengeln wie Europa–Neustift oder Zentrum–Bozner Boden–
Maßnahmen werden rund 18% der Minderjährigen betroffen, aber in diesem Fall
Rentsch. Im Sozialsprengel Oberau–Haslach leben sechs Sinti-Kernfamilien in
wird nicht zwischen Sinti und Nicht-Sinti unterschieden. Nicht sehr viel anders sieht
Wohnungen, davon zwei im gleichen Wohnblock.
die Lage der Erwachsenen aus: Von 205 vom Sozialdienst betreuten Personen wer-
Küepachweg
den 33 als Sinti identifiziert. Da aber die meisten der soziopädagogisch betreuten
Einer Familie ist 2002 aufgrund der allgemeinen Rangordnung eine WOBI-Wohnung
Sinti am Nomadenlager oder am Platz Nr. 4 leben, ist die Präsenz der Sinti im
zugewiesen worden. Es kommt zu häufigen Beschwerden der Nachbarn.
Stadtviertel kaum zu bemerken, und seitens der Bevölkerung ist es auch – im
Kastanienweg
Gegensatz zum Sozialsprengel Don Bosco – zu keinerlei Beschwerden gekommen.
Einer Familie ist 1998 aufgrund der allgemeinen Rangordnung eine WOBI-Wohnung
Abschließend kann man sagen, dass dieser Sozialsprengel unter statistischem
zugewiesen worden. Es kommt zu Beschwerden seitens der Nachbarn.
Gesichtspunkt die kritischste Situation unter allen Bozner Sozialsprengeln aufweist.
Bronzettistraße
Doch die hohe Anzahl der vom Sozialdienst betreuten Personen ergibt sich eher aus
In dieser Straße leben zwei Sinti-Familien seit 1996 in WOBI-Wohnungen (allgemei-
der Präsenz “wirtschaftlich schwacher Klassen” (wie der auf Nomadenplätzen leben-
ne Rangordnung). Nur über eine der Familien liegen der WOBI häufige Beschwerden
den Sinti) als aus einer sozial verwahrlosten Lage des Stadtviertels. Wenn man die
der Nachbarn vor, die sich über Ruhestörung durch die Hunde beklagen.
Sinti aus den Statistiken ausschließt, ergeben sich ganz und gar undramatische
Weineggstraße
Werte, die durchaus den Mittelwerten der anderen Sozialsprengel entsprechen. So
Hier lebt eine Familie.
kann man den Schluss ziehen, dass die Lebensqualität von Erwachsenen und
Claudia-Augusta-Straße
Jugendlichen – die Sinti am Nomadenplatz ausgenommen – durchaus nicht schlech-
In dieser Straße lebt eine Sinti-Familie.
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La città accogliente
Distretto Sociale Gries San Quirino
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sideriamo il numero dei minori residenti nel quartiere (4.604) la percentuale è la più
bassa in assoluto. Le motivazioni “più gettonate” sono problemi economici della
La zona del distretto Gries San Quirino è più estesa rispetto agli altri quartieri, ma
famiglia e problemi educativi del genitore. Per quanto riguarda i minori interessati
non la più estesa (13,46 kmq). E’ il quartiere con più residenti (29501) tuttavia la sua
da provvedimenti del tribunale, la percentuale è del 12% sul totale. Per l’area adul-
densità demografica non è la più elevata (2192 ab/kmq) soprattutto grazie alla sua
ti il servizio socio-pedagogico segue 446 persone, anche qui prevalentemente anzia-
estensione. La zona di Gries si caratterizza per conservare le caratteristiche dell’an-
ni e nessun nomade. Complessivamente sono seguite 645 persone, il numero più
tico sobborgo rurale di Bolzano abitato in prevalenza dal gruppo linguistico tedesco.
basso rispetto agli altri quartieri. Così come per il r.m.i. l’assistenza economica ha
Attualmente la zona, inglobata nel territorio cittadino, è diventato la zona residen-
erogato 103 prestazioni. Si può concludere che questa è la zona con minori proble-
ziale per eccellenza. La tipologia delle costruzioni è in prevalenza la villa o il palazzo
matiche di tipo socio-assistenziale. Solo una esigua parte della popolazione del quar-
di 2/3 piani con molto verde attorno. Tuttora resistono alcuni vigneti tra le case, e il
tiere vive al di sotto della soglia di “minimo vitale”, quindi presumibilmente la qua-
territorio sfuma nella campagna quasi impercettibilmente. Più popolata è senz’altro
lità della vita di adulti e minori è la più elevata tra i distretti di Bolzano. L’unica resi-
la zona di San Quirino, più centrale, comprendente la zona di espansione di epoca
dente sinta del distretto non occupa un alloggio IPES.
fascista quindi più italiana che tedesca. Non è un quartiere questo con alloggi IPES,
Viale Venezia
se non in condomini gestiti da terzi. Anche la percentuale degli stranieri rispetto al
Appartamento privato. Non sono riscontrati problemi di rapporti con il vicinato.
totale della popolazione non è elevatissimo (4,9%). Facendo riferimento alle stati-
Via Lungo Adige
stiche dell’ASSB, il servizio socio-pedagogico del distretto segue 199 minori, il 16%
E’ presente un nucleo familiare.
del totale dei minori seguiti, più alta del quartiere Europa Novacella. Tuttavia se con-
Sozialsprengel Gries-Quirein
man dagegen die Anzahl der im Stadtviertel lebenden Minderjährigen (4.604)
berücksichtigt, kommt man auf den absolut niedrigsten Anteil. Die meisten Auslöser
Der Sozialsprengel Gries–Quirein ist mit seinen 13,46 qkm ausgedehnter als die mei-
zur soziopädagogischen Betreuung sind wirtschaftliche Probleme der Familie und
sten anderen Bozner Stadtviertel. Er hat die meisten Einwohner (29.501), dank sei-
Erziehungsprobleme der Eltern. Der Anteil der von jugendgerichtlichen Maßnahmen
ner Größe aber eine nicht hohe Bevölkerungsdichte (2192 Einw./qkm). Das
betroffenen Minderjährigen liegt bei 12%. Vom Sozialdienst werden auch 446
Stadtviertel Gries, das überwiegend deutschsprachig ist, hat – als einst am Stadtrand
Erwachsene betreut, auch hier überwiegend Senioren, aber keine “Nomaden”.
gelegenes Dorf – noch ländliche Merkmale bewahrt und hat sich nach der
Insgesamt werden 645 Personen betreut, was die niedrigste Zahl aller Stadtviertel ist,
Eingemeindung zum Wohnviertel schlechthin entwickelt. Zwischen den Häusern sind
und 103 Personen erhalten ein soziales Mindesteinkommen. So kann man folgern,
bis heute noch einige Weingärten anzutreffen, und das Viertel geht fast unmerklich
dass dieser Sprengel weniger soziale Probleme verzeichnet als die anderen. Nur ein
in das umliegende Land über. Dichter bevölkert ist dagegen das zentraler gelegene
geringfügiger Teil der Bevölkerung lebt unter dem “Existenzminimumt. Die einzige
Stadtviertel Quirein, das die zu faschistischer Zeit angelegte Wohngegend umfasst
im Sprengel ansässige Sinta lebt in einer Wohnung, die nicht dem WOBI gehört.
und somit mehr italienisch- als deutschsprachige Einwohner hat. In diesem Viertel
Venedigerstraße
gibt es keine WOBI-Wohnungen, außer in von Dritten verwalteten Wohnhäusern.
Privatwohnung. Keine Probleme mit den Nachbarn.
Auch der Anteil der Ausländer ist nicht sehr hoch (4,9%). Den BSB-Statistiken ist zu
Etschuferstraße
entnehmen, dass in diesem Sozialsprengel 199 Minderjährige soziopädagogisch
Hier lebt eine Sinti-Familie.
betreut werden, was einem Anteil von 16% der insgesamt betreuten Minderjährigen
entspricht (dieser Prozentsatz ist höher als im Sozialsprengel Europa–Neustift). Wenn
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Distretto Sociale Centro Piani Rencio
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il 17% di tutti i minori seguiti a Bolzano, il 5,5% di tutti i minori residenti nel quartiere. Il Tribunale invece ha provvedimenti in atto per 29 minori, il 13% di tutti quel-
Questo distretto ha la maggiore estensione rispetto a tutti gli altri (22,81 kmq), ma
li coinvolti da provvedimenti simili a Bolzano. Per quanto riguarda gli adulti sono 395
non ha un numero elevato di residenti (17310), quindi la densità demografica è la
quelli seguiti, il 20% sul totale degli adulti presi in carico a Bolzano, prevalente-
più bassa in assoluto (759 ab/kmq). Il distretto comprende tre zone: il centro antico,
mente anziani e uomini adulti in difficoltà. Complessivamente il servizio segue 616
occupato essenzialmente da attività commerciali, edifici pubblici e abitazioni priva-
utenti, il 2,36% della popolazione del distretto, mentre l’assistenza economica ha
te; la zona residenziale di Rencio; la zona popolare dei Piani di Bolzano con buona
erogato 209 , pari all’1,36% sulla popolazione del quartiere. Anche per questo
parte di alloggi dell’edilizia sociale. Per quanto riguarda la presenza straniera la per-
distretto si può dire che non si registrano problematiche socioassistenziali gravi, né
centuale è la più alta rispetto agli altri distretti, il 9,6% sul totale della popolazione
riguardo i minori né riguardo gli adulti, sebbene la qualità della vita non sarà certo
del quartiere. Questo per due motivi essenzialmente: negli alloggi IPES della zona
paragonabile a quella del distretto Gries San Quirino. In questo quartiere si registra
Piani sono state sistemate molte famiglie straniere, inoltre questa zona comprende
un solo nucleo sinto in un alloggio privato.
una parte degradata, limitrofa alla zona artigianale e alla ferrovia, dove gli affitti
Via Macello
sono più contenuti che nel resto della città; in pieno centro gli alloggi di antica
Appartamento privato. Non ci sono segnalazioni a riguardo.
costruzione per la maggior parte non sono ristrutturati e quindi presentano delle
caratteristiche disagevoli che ne fanno abbassare i prezzi degli affitti, rendendoli
accessibili.
Per quanto riguarda i minori presi in carico dal servizio socio-pedagogico sono 221,
Sozialsprengel Zentrum-Bozner Boden-Rentsch
chen Maßnahmen betreffen 29 Minderjährige, was einem Anteil von 13% auf gesamtstädtischer Ebene entspricht. In diesem Sozialsprengel werden 395 Erwachsene vom
Es handelt sich um den größten aller Bozner Sozialsprengel (22,81 qkm) mit der nied-
Sozialdienst betreut (20% der insgesamt in Bozen betreuten Erwachsenen), in erster
rigsten Bevölkerungsdichte (759 Einw./qkm); denn hier leben 17.310 Personen. Im
Linie Senioren und Männer in Not. Insgesamt betreut der Sozialdienst 616 Personen,
Sprengel sind drei Gebiete zusammengeschlossen: die Altstadt, in der sich hauptsäch-
was 2,36% der im Sprengel ansässigen Bevölkerung entspricht, während 209 Personen
lich Geschäfte, öffentliche Ämter und private Wohnbauten befinden; das Wohnviertel
(1,36% der Bevölkerung des Stadtviertels) finanzielle Unterstützung erhalten. Auch in
Rentsch; das volkstümliche Wohnviertel Bozner Boden, das größtenteils aus
diesem Sozialsprengel sind keine schwerwiegenden sozialen Probleme zu verzeichnen,
Sozialwohnungen besteht. Der Anteil der Ausländer liegt hier – mit einem Prozentsatz
weder unter den Minderjährigen noch unter den Erwachsenen, obwohl die
von 9,6% der Gesamtbevölkerung – höher als in allen anderen Sprengeln, und das aus
Lebensqualität sicher nicht mit der im Sozialsprengel Gries – Quirein zu vergleichen ist.
mehreren Gründen: In den WOBI-Wohnungen im Stadtviertel Bozner Boden leben viele
In diesem Stadtviertel lebt nur eine Sinti-Familie in einer Privatwohnung.
ausländische Familien, und außerdem umfasst dieses Viertel auch eine in der Nähe von
Schlachthofstraße
Handwerkerzone und Eisenbahn gelegenes, recht verwahrloste Gegend, wo die
Privatwohnung. Keine Beschwerden.
Mieten niedriger sind als sonst in der Stadt; die Altbauwohnungen in der Altstadt sind
größtenteils nicht saniert worden und somit unbequem und unbehaglich, was ebenfalls die Mietpreise herunterdrückt und sie eher zugänglich macht. Der Sozialdienst
betreut 221 Minderjährige, was einem Anteil von 17% aller Bozner Jugendlichen und
von 5,5% der im Stadtviertel lebenden Minderjährigen entspricht. Die jugendgerichtli40
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Die gastliche Stadt
Rapporto tra alloggi e campo sosta
Forme di sostegno, accompagnamento abitativo e mediazione territoriale
Molti nuclei familiari Sinti che risiedono in alloggio hanno legami di parentele, più o
Da quando nel 1998 i primi nuclei familiari Sinti sono entrati in alloggi IPES, soltanto
meno strette, con i Sinti residenti presso il campo sosta. Di conseguenza, come è
nel 2002 è emerso con toni allarmistici “il problema” dei Sinti nelle case e quindi sono
costume dei Sinti, mantengono costantemente vivi questi contatti, sia nei buoni che
stati richiesti a gran voce interventi da parte dei servizi sociali. Sino ad allora l’unica
nei cattivi rapporti. Non è raro che presso il campo si vedano in visita parenti “della
forma di sostegno per alcuni nuclei, ma non per tutti, risulta essere il contributo per
città”, ma molto più frequente è che siano i residenti presso il campo a spostarsi in
le spese di locazione e le spese accessorie (riscaldamento) dell’assistenza economica
città, in alcuni luoghi di ritrovo o presso gli alloggi. Soprattutto i giovani del campo
sociale. In alcuni casi la famiglia ha chiesto alla Caritas un aiuto per il reperimento o
frequentano quasi quotidianamente i loro cugini o amici delle case, ritrovandosi in
l’acquisto dei mobili, in altri casi il pagamento di utenze. Nel marzo 2003, dopo aver
bar o cortili interni, oppure andando a girare nel centro città.
verificato il numero in crescita dei nuclei Sinti che dal campo sosta sono entrati in
D’altro canto non è raro vedere davanti ad un alloggio di un nucleo sinto due, tre
alloggio IPES,e dopo aver ragionato sulle difficoltà che questi nuclei riscontravano in
camper parcheggiati. La tendenza dichiarata dagli stessi Sinti è di cercare di mante-
questo passaggio, dalla concertazione di ASSB e Fondazione ODAR è nato il proget-
nere le loro consuetudini nonostante abbiano cambiato condizione alloggiative.
to “Vicini di casa”, un progetto di mediazione sociale che ha avuto, tra gli altri obiet-
Così ospitano numerosi i parenti e loro stessi si spostano per periodi più o meno lun-
tivi quello di svolgere un intervento di accompagnamento abitativo per i nuclei che
ghi con i camper fuori città ma anche nel territorio comunale stesso!
hanno preso l’alloggio IPES durante l’anno 2003. Il progetto è nato per avere una
durata minima di tre anni. Tuttavia dopo il primo anno di attuazione si è dovuto interrompere per problemi organizzativi, che prescindono dalla verifica e dai risultati otte-
Beziehungen zwischen Sinti in Wohnungen und am Nomadenplatz
Unterstützungsmaßnahmen, Wohnungsbegleitung und territoriale
Mediation
Viele Sinti-Familien, die in Wohnungen leben, haben mehr oder weniger enge verwandtschaftliche Beziehungen zu den Sinti am Nomadenplatz, weshalb sie diese
Die ersten Sinti-Familien sind im Jahr 1998 in WOBI-Wohnungen eingezogen. Aber erst
Kontakte – wie es ihren überlieferten Gepflogenheiten entspricht – ständig beibehal-
2002 ist das “Problem” der in Wohnungen lebenden Sinti mit alarmistischen Tönen ver-
ten, im Guten wie im Schlechten. Nicht selten kommen Verwandte “aus der Stadt” zu
breitet worden, und die Sozialdienste sind lautstark um Vorkehrungen angegangen wor-
Besuch auf den Nomadenplatz, aber sehr viel häufiger begeben sich die am
den. Bis dahin waren lediglich einige (aber nicht alle) Familien durch einen Beitrag zu den
Nomadenplatz lebenden Sinti in die Stadt: zu Treffpunkten oder in die Wohnungen.
Mietkosten und den Nebenkosten (Heizung) seitens der Sozialfürsorge unterstützt wor-
Vor allem die Jugendlichen des Nomadenplatzes suchen fast täglich ihre in Wohnungen
den. In einigen Fällen hatten sich die Familien bei der Suche oder beim Kauf der Möbel
lebenden Cousins oder Freunde auf, wobei sie sich in einem Café oder in Innenhöfen
um Unterstützung an die Caritas gewandt, in anderen Fällen hatten sie um die Bezahlung
treffen oder durch die Altstadt streifen. Nicht selten sieht man vor einer von einer Sinti-
der Wohnungskosten gebeten. Als immer mehr Sinti-Familien vom Nomadenplatz in
Familie belegten Wohnung auch zwei oder drei geparkte Wohnmobile. Die Sinti
WOBI-Wohnungen zogen, in dieser Übergangsphase aber auch auf etliche
erklären dies damit, dass sie trotz der neuen Wohngegebenheiten versuchen, ihre
Schwierigkeiten stießen, haben der BSB und die ODAR-Stiftung im März 2003 gemein-
Traditionen beizubehalten. So können sie Verwandte aufnehmen, und sie selbst sind
sam das Projekt “Vicini di casa – Nachbarn” ins Leben gerufen. Es handelt sich um ein
öfters für mehr oder weniger lange Zeiträume mit dem Wohnmobil unterwegs, außer-
Projekt sozialer Mediation, das sich unter anderem die Wohnungsbegleitung der Sinti-
halb der Stadt, aber oft auch auf dem Stadtgebiet!
Familien, denen 2003 eine WOBI-Wohnung zugewiesen worden ist, zum Ziel gesetzt hat.
Das Projekt sollte eine Mindestdauer von drei Jahren haben. Nach dem ersten Jahr aber
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La città accogliente
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nuti. Questo primo anno di realizzazione del progetto è stato interpretato dalla
no 2005, ma implicherà una nuova verifica del contesto, inevitabilmente mutato,e
mediatrice che ha attuato il progetto come un anno di rodaggio, una verifica rispet-
una riscrittura di obiettivi e successivi interventi. Sempre all’interno del progetto
to alle problematiche rilevate prima di avviare il progetto e degli obiettivi che ci si era
“Vicini di casa” sono stati realizzati alcuni interventi rivolti alla cittadinanza e a cate-
posti. In breve questa verifica ha dato due risultati: ci si è resi conto che, più che avere
gorie di cittadini in particolare per avvicinarli a questo “mondo nel nostro mondo”:
difficoltà nell’orientarsi attraverso nuovi rapporti con i servizi pubblici, la maggiore dif-
due convegni, una settimana di proposte culturali (cinema, letteratura, fotografia,
ficoltà per le famiglie sinte che vanno a vivere in appartamento è la gestione econo-
gastronomia, ecc.), un concerto, la produzione di un cd musicale. Non si può pro-
mica delle spese relative all’appartamento stesso, la qual cosa necessita di una piani-
priamente parlare di mediazione territoriale perché non si sono create occasioni di
ficazione nella gestione delle risorse economiche che sembra non rientrare nella nor-
reale incontro e confronto tra la cittadinanza gage e quella sinta, piuttosto solo ini-
male prassi di queste famiglie. Con il risultato che molto spesso si trovano nella con-
ziative rivolte ai gage che in alcuni casi coinvolgevano alcuni Sinti. Questo perché al
dizione di non poter pagare l’affitto o le utenze con il rischio di perdere la conces-
momento attuale non sussistono le condizioni necessarie per un intervento di effica-
sione dello stesso appartamento. La seconda conclusione invece riguarda il target a
ce mediazione territoriale, non perché non ce ne sia bisogno! Le risorse umane dispo-
cui era inizialmente rivolto il progetto, e cioè principalmente le famiglie sinte. Ci si è
nibili (una sola mediatrice) e quelle economiche non hanno permesso la progettazio-
resi conto che chi richiede maggiormente l’intervento della mediatrice, e ne ha mag-
ne di interventi più diretti e probabilmente più efficaci. Inoltre si è ancora molto lon-
giormente bisogno, sono gli operatori dei servizi pubblici, costantemente imprepara-
tani dall’idea che con i Sinti si possa comunque trovare una forma “possibile” di con-
ti ad accogliere le peculiarità dell’utenza sinta e a confrontarsi direttamente con essa.
vivenza, poiché gli stereotipi peggiori nell’immaginario della cittadinanza gage ven-
Queste sono le premesse su cui si sarebbe riprogettato l’intervento della mediatrice
gono quasi costantemente rinforzati sia dal cattivo servizio dei media sia dai quasi
per l’anno 2004. In seguito alla sospensione qualsiasi intervento viene rinviato all’an-
quotidiani episodi di reciproca intolleranza.
ist es aus organisatorischen Schwierigkeiten unterbrochen worden, unabhängig von sei-
Maßnahmen für das Jahr 2004 umprogrammiert. Aber angesichts des Projektstopps mus-
ner Gültigkeit und den erreichten Ergebnissen. Das erste Jahr dieses Projekts ist von der
sten alle Eingriffe auf das Jahr 2005 verschoben werden, was aber eine neue Überprü-
mit der Verwirklichung betrauten Mediatorin als “Einfahrzeit” interpretiert worden, zum
fung des – sicher veränderten – Umfelds und eine Neuformulierung der Ziele und der
Überdenken der Probleme, die vor Anlauf des Projekts ermittelt worden waren, und der
Maßnahmen erforderlich macht. Im Rahmen des Projekts “Vicini di casa – Nachbarn” sind
Zielsetzungen. Diese Überprüfung hat zwei Resultate erbracht: In erster Linie hat man
mehrere Initiativen verwirklicht worden, die sich an die Stadtbevölkerung insgesamt und
erkannt, dass die in Wohnungen lebenden Sinti-Familien nicht so sehr Probleme mit der
im Besonderen an einzelne Einwohnerkategorien wenden, um ihnen diese “Welt in unse-
Neuorientierung der Beziehungen zum öffentlichen Dienst haben, sondern vielmehr mit
rer Welt” näher zu bringen: zwei Tagungen, eine Kulturwoche (Filmvorführungen,
den Wohnungskosten; denn dieser Aspekt setzt eine Planung der finanziellen Ressourcen
Literaturabende, Fotoausstellungen, gastronomische Spezialitäten usw.), ein Konzert und
voraus, an die diese Familien normalerweise nicht gewöhnt sind – mit dem Ergebnis, dass
die Realisierung einer Musik-CD. Man kann hierbei nicht eigentlich von territorialer
sie oft nicht in der Lage sind, die Miet- oder Nebenkosten zu tragen und daher Gefahr
Mediation sprechen, denn es ist zu keiner echten Begegnung oder Konfrontation zwi-
laufen, aus der Wohnung ausgewiesen zu werden. Die zweite Schlussfolgerung betrifft
schen den “Gadsche” (Nicht-Sinti) und den Sinti gekommen; vielmehr handelte es sich
dagegen die Zielgruppe, an die sich das Projekt ursprünglich wenden sollte, nämlich vor
um Initiativen, die – in einigen Fällen unter Mitwirkung einiger Sinti – für die “Gadsche”
allem die Sinti-Familien. Dagegen hat sich herausgestellt, dass die Gruppe, die sich am
gedacht waren. Das bedeutet nicht, dass es keiner territorialen Mediation bedarf, son-
häufigsten an die mit der Anwendung des Projekts betraute Mediatorin wendet – und
dern, dass derzeit die Voraussetzungen zu wirksamen Mediationsmaßnahmen nicht
auch am meisten deren Hilfe braucht -, die Angestellten des öffentlichen Dienstes sind,
bestehen! Die vorhandenen Ressourcen (eine einzige Fachkraft, nicht ausreichende
die auf die Eigenheiten der Sinti völlig unvorbereitet sind und daher Probleme haben, sich
Geldmittel) haben zur Planung von direkteren und wahrscheinlich auch wirksameren
direkt mit ihnen zu konfrontieren. Anhand dieser Erkenntnisse hat die Mediatorin die
Eingriffen nicht ausgereicht. Außerdem ist man noch weit von der Überzeugung entfernt,
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La città accogliente
Die gastliche Stadt
Elaborazioni dei dati statistici
Ausarbeitung der statistischen Daten
Per avere informazioni relative ai diversi contesti abitativi abbiamo individuato 3 differenti parametri: la qualità
Bei der Suche nach Informationen über die unterschiedlichen Umfelder des Wohnens haben wir drei unterschiedliche
della vita dei minori, la qualità della vita degli adulti e la soglia di povertà rilevata per ogni differente distretto
Parameter angewandt: die Lebensqualität der Minderjährigen, die Lebensqualität der Erwachsenen und die
sociale.
Armutsschwelle in den einzelnen Sozialsprengeln.
Come indicatori quantitativi e qualitativi di questi parametri ho utilizzato alcuni dati statistici dell’ASSB relativi
Als quantitative und qualitative Indikatoren dieser Parameter habe ich einige statistische Angaben des BSB herangezogen,
all’anno 2004, in particolare:
die sich auf das Jahr 2004 beziehen:
- il numero di minori presi in carico dal servizio sociopedagogico dei distretti rispetto al totale dei minori presi
- die Anzahl der vom Sozialdienst des Sozialsprengels betreuten Minderjährigen im Vergleich zu den auf gesamtstädti-
in carico;
scher Ebene betreuten Minderjährigen;
- il numero di minori presi in carico dal servizio sociopedagogico dei distretti rispetto al totale dei minori nei singoli distretti;
- die Anzahl der vom Sozialdienst des Sozialsprengels betreuten Minderjährigen im Vergleich zu den insgesamt im
Sozialsprengel lebenden Minderjährigen;
- il numero dei minori interessati da provvedimenti del Tribunale;
- die Anzahl der Minderjährigen, die von gerichtlichen Vorkehrungen betroffen werden;
- il numero degli adulti presi in carico dal servizio sociopedagogico dei distretti rispetto al totale degli adulti presi
- die Anzahl der vom Sozialdienst des Sozialsprengels betreuten Erwachsenen im Vergleich zu den auf gesamtstädti-
in carico;
scher Ebene betreuten Erwachsenen;
- differenti tipologie di utenza adulta del servizio nei diversi distretti;
- unterschiedliche Kategorien von Erwachsenen, die vom Sozialdienst der einzelnen Sprengel betreut werden;
- numero complessivo degli utenti seguiti dal servizio sociopedagogico nei diversi distretti;
- Gesamtzahl der in den einzelnen Sprengeln vom Sozialdienst betreuten Personen;
- numero delle erogazioni di reddito minimo d’inserimento nei diversi distretti.
- Anzahl der in den einzelnen Sozialsprengeln ausgezahlten sozialen Mindesteinkommen
0,84
22,81
4,28
13,46
8. Superficie dei distretti in km.
10. Densità demografica ab/km.
Oberfläche der Sozialsprengel in qkm.
Bevölkerungsdichte Einw./qkm.
2.187
758
1.206
19.213
5.177
10,92
Europa Novacella
Europa-Neustift
Don Bosco
Don Bosco
17.301
13.177
Oltrisarco Aslago
Oberau-Haslach
Gries San Quirino
Gries-Quirein
16.155
Centro Piani Rencio
Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
Europa Novacella
Europa-Neustift
9. Popolazione residente nei distretti.
11. Minori in carico ai singoli distretti su
In den Sozialsprengeln wohnhafte
totale minori in carico a Bolzano.
Bevölkerung.
In den einzelnen Sozialsprengeln betreute
Don Bosco
Don Bosco
Gries San Quirino
Gries-Quirein
Oltrisarco Aslago
Oberau-Haslach
Centro Piani Rencio
Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
151
221
Jugendliche im Vergleich zur Gesamtzahl
der in Bozen betreuten Jugendlichen.
324
22.180
199
29.437
Europa Novacella
Europa-Neustift
46
Don Bosco
Don Bosco
Gries San Quirino
Gries-Quirein
Oltrisarco Aslago
Oberau-Haslach
429
Centro Piani Rencio
Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
Europa Novacella
Europa-Neustift
Don Bosco
Don Bosco
Gries San Quirino
Gries-Quirein
Oltrisarco Aslago
Oberau-Haslach
Centro Piani Rencio
Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
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La città accogliente
Europa Novacella
Europa-Neustift
Die gastliche Stadt
Don Bosco
Don Bosco
Gries San Quirino
Gries-Quirein
Oltrisarco Aslago
Oberau-Haslach
Centro Piani Rencio
Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
4,2%
10,4%
29
I Rom a Bolzano
36
Distribuzione delle presenze dei Rom sul territorio
55
Sul territorio del Comune di Bolzano vivono circa 50 nuclei familiari (alcuni dei
quali composti da una singola persona), per un totale di circa 250 individui
appartenenti a diversi gruppi Rom provenienti dall’ex Jugoslavia. Nessuno di essi
15,2%
14,3%
ha ancora acquisito la cittadinanza italiana, e risultano quindi agli occhi della
4,2%
95
24
legge come immigrati extracomunitari. Quasi tutti hanno la residenza all’indiriz-
12. Percentuale dei minori presi in carico su totale minori residenti nei distretti.
13. Minori interessati da provvedimenti del tribunale divisi per distretti.
zo in cui alloggiano.
Anteil der betreuten Jugendlichen im Vergleich zu den insgesamt in den
Von Maßnahmen des Jugendgerichts betroffene Jugendliche, nach
Nel “campo grande”, quello autorizzato e costruito dal Comune stesso nel
Sozialsprengeln wohnhaften Jugendlichen.
Sozialsprengeln unterteilt.
1996, vivono 27 nuclei familiari. Negli alloggi, distribuiti sulle cinque circoscrizioni della città, vivono 23 nuclei familiari.
395
484
21
3,90%
3,60%
18. Distribuzione dei Rom a Bolzano suddi-
29
13
150
visa per quartiere.
Roma in Bozen, nach Stadtvierteln unterteilt.
5
205
290
446
3,20%
4,00%
2,20%
14. Utenti adulti presi in carico divisi per distretti.
15. Numero complessivo utenti seguiti sul totale della popolazione dei
Anzahl der betreuten Erwachsenen, nach Sozialsprengeln unterteilt.
distretti.
Gesamtzahl der betreuten Personen im Vergleich zur Gesam bevölkerung
Europa Novacella
Europa-Neustift
Don Bosco
Don Bosco
Gries San Quirino
Gries-Quirein
Oltrisarco Aslago
Oberau-Haslach
Centro Piani Rencio
Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
Die Roma in Bozen
der Sozialsprengel.
Verteilung der Roma auf dem Stadtgebiet
57
1,21%
0,88%
335
261
218
195
altri
anderer
Auf dem Bozner Stadtgebiet leben etwa 50 Roma-Familien (einige bestehen aus nur
0
nomadi
nomade
einer Person), was insgesamt rund 250 Personen entspricht, die unterschiedlichen, aus
200
anziani
betagt
dem ehemaligen Jugoslawien stammenden Roma-Gruppen angehören. Keine dieser
33
0,98%
0
2
147
3
69
185
115
Personen hat bisher die italienische Staatsbürgerschaft erworben, sodass sie auch vor
dem Gesetz als aus Nicht-EU-Ländern Zugewanderte gelten. Fast alle haben ihren
2,10%
0,35%
16. Erogazione di R.M.I. sul totale della popolazione dei distretti.
Anteil der sozialen Mindesteinkommen im Vergleich zur Gesamtbevölkerung der Sozialsprengel.
48
Europa
Gries San Oltrisarco Centro Piani
Novacella Don Bosco Quirino Aslago
Rencio
Gries Zentrum–Bozner
Europa Don Bosco Oberau
Haslach Quirein Boden-Rentsch
Neustift
Wohnsitz an ihrem Domizil. In der “großen”, autorisierten und von der
Stadtgemeinde selbst im Jahr 1996 angelegten Siedlung leben 27 Kernfamilien. 23
17. Utenza adulta per distretti.
Familien dagegen leben in Wohnungen, die sich auf die fünf Sozialsprengel der Stadt
Betreute Erwachsene, nach Sozialsprengeln unterteilt.
verteilen. Der Sozialsprengel mit der höchsten Roma-Präsenz ist Don Bosco, dieses
Stadtrandviertel, in dem auch die Roma-Siedlung liegt (27 Familien, 109 ermächtigte
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La città accogliente
Die gastliche Stadt
Il quartiere più popoloso in quanto a presenze Rom é quello di Don Bosco,
Le piazzole in grigio sono abitate da nuclei
familiare di nazionalità bosniaca. É un nucleo con gravi problemi di devianza
in estrema periferia, sul territorio del quale si trova anche il campo di
non legati ad altri da parentela.
sociale, e la loro altalenante irregolarità sul territorio nazionale viene tollera-
I due adulti conviventi e residenti sulla piaz-
Castel Firmiano (27 nuclei e 109 residenti autorizzati). Sul numero delle
zola n.29 appartengono a due famiglie
ta dalle autorità locali. Il secondo é il campo ufficiale, costruito dal Comune
presenze nel quartiere Oltrisarco incide la presenza del nucleo abitante il
allargate (l’uomo al gruppo 8 e loa donna
presso la zona dell’ex tiro al piattello nei pressi di Castel Firmiano, la cui
al gruppo 9), pertanto il loro nucleo di 5
“piccolo campo” (7 persone), mentre nel quartiere dei Piani é situato il
persone è stato conteggiato due volte, poi-
centro di accoglienza per richiedenti asilo, dove alloggiano i richiedenti
descrizione dettagliata si farà nei prossimi due paragrafi.
chè legato ad entrambi i gruppi. Le piazzole senza colorazione sono inagibili o inabi-
asilo, tra i quali figura un nucleo di Rom macedoni (9 persone).
tate.
Il contesto del campo
Le famiglie allargate e il loro bisogno abitativo
Il campo di Castel Firmiano è un ampio spiazzo situato sulla pendice di una collina a sud di Bolzano, in cima alla quale si trova l´antico castello chiamato
Attorno alla città di Bolzano si trovano due campi abitati da rom. Il primo é
di piccole dimensioni ed é costruito abusivamente lungo il fiume Isarco. Più
che di un campo, si tratta di un accampamento nel quale vive un solo nucleo
Circoscrizione Sozialsprengel
Gries - San Quirino Gries-Quirein
Numero Nuclei Kern
2
Numero Individui Leute
5
Centro - Piani - Rencio Zentrum–Bozner Boden-Rentsch
5
21
Oltrisarco Oberau-Haslach
5
29
Don Bosco Don Bosco
34
150 ca
Europa Novacella Europa-Neustift
3
13
2 NUCLEI KERNFAMILIEN
9 persone leute
3 NUCLEI KERNFAMILIEN
9 persone leute
3 NUCLEI KERNFAMILIEN
15 persone leute
1 NUCLEI KERNFAMILIEN
14 persone leute
1 NUCLEI KERNFAMILIEN
11 persone leute
2 NUCLEI KERNFAMILIEN
9 persone leute
4 NUCLEI KERNFAMILIEN
18 persone leute
2 NUCLEI KERNFAMILIEN
7 persone leute
2 NUCLEI KERNFAMILIEN
8 persone leute
26
25
24
23
21
20
19
18
17
16
15
14
13
12
22
27
28
11
29
10
30
AREA DEI BOX BAGNO
9
31
8
32
33
7
1
2
3
4
5
6
Personen). Im Stadtviertel Oberau befindet sich eine “kleine Siedlung” (7 Personen),
ENTRATA
während im Stadtviertel Bozner Boden das Aufnahmezentrum für Asylanten liegt,
unter denen auch eine Gruppe makedonischer Roma (9 Personen) anzutreffen ist.
Die Großfamilien und ihre Wohnbedürfnisse
Das Umfeld der Roma-Siedlung
Die grauen Standplätze werden von nicht
Die Roma-Siedlung liegt auf einem großen Grundstück am Hang eines Hügels südlich
Am Stadtrand von Bozen liegen zwei Roma-Wohnplätze. Beim ersten handelt es sich
miteinander verwandten Familien bewohnt.
von Bozen, auf dessen Spitze das mittelalterliche Schloss Sigmundskron aufragt. Man
um einen kleinen, widerrechtlich angelegten Platz am Eisackufer: nicht eine eigentliche
zusammenlebenden Erwachsenen gehören
erreicht die Siedlung auf einer Nebenstraße, die von der Landesstraße nach Girlan und
Siedlung, sondern ein Lager, in dem eine Familie bosnischer Staatsangehörigkeit lebt.
zwei verschiedenen Großfamilien an (der
Eppan an der Weinstraße abzweigt. Da diese Straße ganz in der Nähe des
Die Familie weist schwerwiegende soziale Probleme auf, und ihre Unbeständigkeit auf
dem italienischen Territorium wird von den örtlichen Behörden toleriert. Beim zweiten
Wohnplatz handelt es sich um die offizielle, von der Stadtgemeinde beim ehemaligen
Schießstand in der Nähe von Schloss Sigmundskron angelegte Roma-Siedlung, von der
wir hier nachstehend eine detaillierte Beschreibung liefern.
50
25- Die zwei auf dem Standplatz Nr. 29
Mann der Gruppe 8, die Frau der Gruppe
9), sodass ihre aus 5 Personen bestehende
Zugangswegs zum Schloss Sigmundskron liegt, kommt es im Sommer oft vor, dass
Familie zweimal gezählt worden ist, da sie
Touristen, die zur Schlossruine aufsteigen wollen, an der Roma-Siedlung anlangen,
mit beiden Gruppen verbunden sind. Die
weißen Standplätze sind entweder unbewohnbar oder unbewohnt.
von wo sie dann zum richtigen Zugangsweg zurückkehren müssen.
Die Siedlung ist 1996 angelegt worden, anfangs als nicht asphaltierter Platz mit insgesamt fünf oder sechs Boxen für sanitäre Anlagen. Auf diesem Gelände stellten die
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Firmiano. Al campo si accede da una stradina secondaria che si diparte dalla
Oggi su 30 piazzole del campo abitano 27 nuclei familiari, alcuni dei quali risul-
strada provinciale per Cornaiano ed Appiano sulla Strada del Vino. Tale stradi-
tano legati da parentela di primo grado, come é mostrato dallo schema riporta-
na é molto simile e poco distante dalla salita che porta al castello, tanto che nel
to (che descrive la disposizione vista dall´alto delle piazzole e delle famiglie). In
periodo estivo diversi turisti giungono al campo pensando di raggiungere le basi
questo schema, i numeri posti sulle abitazioni sono numeri di piazzola assegna-
della rovina di Castel Firmiano, e tocca loro ridiscendere per imboccare l´acces-
ti dal Comune, che chiaramente non corrispondono al numero civico di via
so corretto.
Castel Firmiano dove si trova il campo (il quale non ha ancora un numero civico
Il campo é stato realizzato nel 1996. Era allora uno spiazzo non asfaltato e for-
“ufficiale”), e ciò crea nei rom non poca confusione. Vediamo la strutturazione
nito di cinque o sei box bagno in tutto. Su questa area le famiglie autorizzate
dei gruppi di famiglie allargate residenti al campo. Quasi tutti i residenti sono di
avevano posto le proprie roulottes. La sua configurazione attuale (campo asfal-
cittadinanza macedone, eccetto gli abitanti della piazzola n. 18 (grigia), che sono
tato e diviso in 30 piazzole pavimentate, con fornitura energetica e box bagno
jugoslavi del Kossovo, e quelli delle piazzole n.23 e 25, che sono cittadini bosnia-
individuale, sulle quali ogni nucleo ha eretto una casetta in legno) risalgono a
ci. Tra i residenti bosniaci delle due piazzole non vi é legame di parentela.
dopo il 1999, quando il Comune ha apportato sostanziosi (sebbene talvolta poco
Per una corretta analisi delle problematiche legate alla situazione dei Rom al
funzionali) lavori di ristrutturazione dell’area.
campo c’è inoltre da tenere conto che:
- tutti i nuclei oggi residenti a Castel Firmiano sono giunti a Bolzano dai primi
1
2
2
anni Novanta;
3
3
7
1 persona 1 person
2 persone 2 leute
3 persone 3 leute
- tutti provengono da situazioni abitative di stanzialità in alloggio in muratura;
- alcuni nuclei, prima di giungere a Bolzano, avevano tentato l’emigrazione verso
4 persone 4 leute
9
5 persone 5 leute
6 persone 6 leute
7 persone 7 leute
Stellplatzes Nr. 18 (grau), bei denen es sich um Jugoslawen aus dem Kosowo handelt,
und der der Stellplätze Nr. 23 und Nr. 25a/b, die Bosnier sind. Die bosnischen Familien
der beiden Stellplätze sind nicht miteinander verwandt.
berechtigten Familien ihre Wohnwagen ab. Die derzeitige Gestaltung geht auf die Zeit
19. Numero dei componenti per famiglia.
Zu einer korrekten Analyse der Probleme der in der Siedlung lebenden Roma sind fol-
nach 1999 zurück, als die Gemeinde grundlegende (wenn auch nicht immer sehr
Anzahl der Personen pro Familie.
gende Tatsachen zu berücksichtigen:
funktionelle) Umstrukturierungen vorgenommen hat. So präsentiert sich die Siedlung
heute als asphaltiertes Gelände mit 30 gepflasterten Stellplätzen, die jeweils
- Alle heute in der Siedlung bei Schloss Sigmundskron lebenden Familien sind von den
frühen Neunzigerjahren an nach Bozen gekommen.
Stromanschluss und eine Sanitärbox haben und auf denen die einzelnen Roma-
- Alle waren in ihrer Heimat sesshaft und lebten in Häusern aus Mauerwerk.
Familien sich Holzhäuser errichtet haben.
- Alle Familien hatten vor ihrer Ankunft in Bozen versucht, in andere europäische
Auf den 30 Stellplätzen leben heute 27 Familien, zwischen denen teilweise verwandt-
Länder (vor allem in Mitteleuropa) auszuwandern, oder sie kamen aus anderen itali-
schaftliche Beziehungen ersten Grades bestehen (siehe das Schaubild, das von oben
enischen Regionen.
gesehen eine Übersicht über die Stellplätze und die Familien vermittelt). Die auf diesem
Schaubild wiedergegebenen Ziffern bezeichnen die von der Gemeinde zugewiesenen
- Einige Familien hatten schon in anderen Südtiroler Orten in privat gemieteten
Wohnungen gelebt.
Stellplatznummern, nicht dagegen Hausnummern in der Sigmundskronerstraße, wo
- Die derzeit in der Siedlung lebenden Familien setzen sich überwiegend aus vier
sich die Siedlung befindet (die noch keine “offizielle” Hausnummer hat) – was die
Personen zusammen (meist die Eltern mit zwei Kindern), es folgen drei- und fünf-
Roma etwas desorientiert. Jetzt mehr zur Struktur der in der Siedlung lebenden
köpfige Familien, während Einzelpersonen und sehr kinderreiche Familien eher die
Großfamilien. Fast alle Bewohner sind Makedonier, mit Ausnahme der Bewohner des
Ausnahme bilden.
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altri paesi europei (per lo più nord-europei), o provenivano da altre regioni
L’inserimento dei Rom nella vita sociale della città è discreto, un forte ostacolo in
d’Italia;
questo senso è rappresentato proprio dall’esclusione e dalla relegazione ai mar-
- alcuni nuclei hanno già avuto esperienze abitative in centri urbani della pro-
gini che implica il vivere al campo. Quasi tutti i nuclei hanno almeno un compo-
vincia, presso abitazioni affittate sul mercato privato.
nente adulto inserito nel mercato del lavoro e tutti i minori in età scolare del-
- la composizione dei nuclei familiari attualmente presenti al campo segue una
l’obbligo frequentano regolarmente le scuole di Bolzano.
distribuzione normale, per cui le famiglie di quattro componenti (solitamente
L’esigenza abitativa dei nuclei si esprime generalmente nel desiderio (più o meno
nuclei con entrambi i genitori e due figli) risultano essere le più numerose,
manifesto) di abbandonare il campo per entrare in un alloggio cittadino. Ciò è
seguite da quelle di tre e cinque componenti, mentre i nuclei dei single e quel-
legato in primo luogo allo stile di vita sedentario al quale essi erano abituati
li molto numerosi rappresentano le “code” della curva.
prima della loro emigrazione, in secondo luogo per una volontà diffusa di uscire
dal binomio rom/nomadi, al quale il fatto di abitare al campo li vede irreversibilmente legati, e di apparire agli occhi della popolazione locale come semplici concittadini stranieri. Alcuni adulti sono da diverso tempo attivi nella ricerca di un
appartamento in affitto sul mercato privato, ma i costi elevati e la scarsa dispo-
Die Roma haben sich ziemlich gut in das soziale Leben der Stadt eingefügt. Ein großes
Hindernis zu einer weiteren Integration stellt die Tatsache dar, dass sie in der Siedlung
Il quartiere Rom di Suto Orizari, alla periferia di Skopie (Macedonia): abitazioni Rom.
Das Roma-Viertel in Suto Orizari, am
Firenze, il villaggio per famiglie rom.
geringe Verfügbarkeit solcher Wohnungen veranlassen sie oft, jegliche Versuche in
Florenz, die Roma-Siedlung.
dieser Richtung aufzugeben.
Häufiger werden Anträge auf eine Sozialwohnung des Landes Südtirol beim WOBI
ausgegrenzt und am Rande leben. In fast allen Familien ist ein Erwachsener in den
Stadtrand von Skopje (Makedonien): Roma-
gestellt – was für viele die einzige Hoffnung auf einen Umzug von der Siedlung in die
Arbeitsmarkt eingegliedert, und alle schulpflichtigen Kinder besuchen regelmäßig die
Wohnhäuser.
Stadt ist. Fast alle in der Siedlung bei Schloss Sigmundskron lebenden Roma-Familien
Bozner Schulen.
sind in die Rangordnung für das Jahr 2005 aufgenommen worden, obwohl ihre
Hinsichtlich der Wohnbedürfnisse haben die Familien allgemein den (mehr oder weni-
Punktezahl bei weitem nicht zur baldigen Zuweisung einer Wohnung ausreicht.
ger deutlich zum Ausdruck gebrachten) Wunsch, die Siedlung zu verlassen und eine
Nur wenige Familien sind nicht in die WOBI-Rangordnung aufgenommen worden: Die
Wohnung in der Stadt zu beziehen. Dieses Anliegen ist einmal darauf zurückzuführen,
einen erfüllen nicht die notwendigen Voraussetzungen, die anderen haben dringen-
dass sie in ihrer Heimat sesshaft waren. Zum anderen möchten sie dem Etikett
dere soziale Probleme zu lösen, und wieder andere haben freiwillig beschlossen, in der
“Roma/Nomaden” entgehen, das ihnen durch ihr Leben in der Roma-Siedlung unwei-
Siedlung zu bleiben, um das für die Miete ersparte Geld in der Heimat zu investieren,
gerlich angeheftet wird, und der einheimischen Bevölkerung einfach als ausländische
wo alle Roma noch Verwandte haben und wohin sie im Alter wieder zurückzukehren
Mitbürger entgegentreten. Einige Erwachsene sind seit längerer Zeit auf der Suche
hoffen.
nach einer Mietwohnung auf dem Privatmarkt, aber die hohen Mietkosten und die
Abschließend ist zu sagen, dass die Siedlung für die Roma “Vorteile” und “Nachteile”
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nibilità di tali alloggi porta spesso a desistere da ogni tentativo.
tura che permette immediato accesso all’esterno sono modalità che si avvici-
Più comune (e per molti unica fonte di speranza in vista di un trasferimento dal
nano molto al loro contesto di provenienza (Suto Orizari);
campo in città) è l’inserimento in graduatoria per un appartamento dell’edilizia
- l’affitto richiesto per l’occupazione delle piazzole è una spesa irrisoria. I “difetti”
sociale della Provincia di Bolzano (Ipes). Quasi tutti i nuclei residenti a Castel
dell’abitare al campo, con conseguente esigenza di spostarsi in abitazione (socia-
Firmiano sono in graduatoria per l’anno 2005, sebbene il punteggio di molti sia
le), è preferita o ricercata soprattutto dalle famiglie che:
di gran lunga insufficiente per l’ottenimento di un alloggio a breve termine.
- non possiedono automezzo per gli spostamenti dal campo verso la città;
Soltanto poche famiglie non risultano nelle graduatorie Ipes: chi perchè non pos-
- sono consapevoli che per la loro condizione economica e con gli aiuti dei servizi
siede ancora i requisiti richiesti, chi perché si trova ad affrontare altre problema-
sociali, l’affitto di un alloggio pubblico non graverebbe molto sul ristretto bilan-
tiche sociali più urgenti, chi ancora per una decisione volontaria di risiedere al
cio familiare;
campo, investendo il denaro risparmiato sull’affitto nel paese d’origine, dove
- hanno deciso di stabilirsi in modo praticamente definitivo a Bolzano e quindi di
tutti i Rom hanno ancora i parenti, e dove tutti gli adulti sperano di fare ritorno
trasformare la loro integrazione sociale in integrazione urbana a tutti gli effetti.
nella loro vecchiaia.
In conclusione, abitare al campo presenta per i rom “pregi” e “difetti”, valutan-
Convivenza tra famiglie allargate
do i quali i singoli nuclei presentano una più o meno forte esigenza di trasferirsi
in città.
Lo stile di vita dei Rom macedoni dà grandissima importanza alla famiglia nuclea-
Tra i “pregi” che il contesto del campo offre ai rom si possono elencare:
re, alla sua unità e benessere, mentre l’importanza conferita alla famiglia allar-
- la vicinanza delle abitazioni, l’omogeneità del gruppo che le abita, la loro strut-
gata, alla solidarietà ed al mutuo aiuto tra parenti esterni al nucleo si può consi-
hat, und je nach deren Bewertung spüren die einzelnen Familien das mehr oder weni-
Zusammenleben von Großfamilien
ger starke Bedürfnis, in die Stadt zu ziehen. Dies die “Vorteile” der Roma-Siedlung:
- Die Wohnungen liegen dicht beieinander, die Bewohner bilden eine homogene
Im Leben der makedonischen Roma wird der Kernfamilie, ihrer Einheit und ihrem
Gruppe und die Siedlung ist derart gestaltet, dass man sofort hinaus kommt – alles
Wohlbefinden allergrößte Bedeutung beigemessen, wogegen die Großfamilie, die
Gegebenheiten, die sehr dem Umfeld ihres Herkunftsortes (Suto Orizari) ähneln.
Solidarität und die gegenseitige Hilfeleistung unter Verwandten außerhalb der
- Die Mieten für die Stellplätze sind sehr niedrig.
Kernfamilie nur relativen Belang haben. Anders sieht es bei den bosnischen und kosowarischen Roma aus, die sehr viel mehr dahin tendieren würden, sich zu aus mehre-
Die “Nachteile” des Lebens in der Roma-Siedlung werden vor allem von einigen
ren Familien bestehenden Gruppen mit verwandtschaftlichen Beziehungen ersten
Familien empfunden, die lieber in einer (Sozial-)Wohnung leben möchten – und
Grades (Eltern, Kinder und deren Nachkommen; Geschwister und deren
zwar aus folgenden Gründen:
Nachkommen) zusammenzuschließen, doch in der Bozner Roma-Siedlung werden
- Sie besitzen kein eigenes Fahrzeug, um sich von der Siedlung in die Stadt zu bege-
gerade diese Familien isoliert (vgl. das die Siedlung betreffende Schaubild). Es ist sicher
ben und umgekehrt.
kein Zufall, dass sich schon zu Zeiten des irregulären Lagerplatzes bei der ehemaligen
- Sie sind sich bewusst, dass die Miete einer Sozialwohnung – angesichts ihrer wirt-
Vives (Bozner Industriezone) in den frühen Neunzigerjahren mehrere denselben
schaftlichen Lage und mit Unterstützung der Sozialdienste – ihr mageres
Großfamilie angehörige Kernfamilien zusammengeschlossen haben. Es war dies das
Familienbudget nicht übermäßig belasten würde.
Ergebnis eines Mundpropaganda unter den Familien, die sich dort schon niedergelas-
- Sie haben beschlossen, sich praktisch definitiv in Bozen niederzulassen, sodass ihre
soziale Integration zu einer urbanen Integration in jeder Hinsicht wird.
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sen hatten, und anderen, die bei ihrer Auswanderung nach Westeuropa auf der Suche
nach einem “nicht feindlichen” Ort waren. Diese Hilfsbereitschaft verwandten oder
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derare relativa. Non si può dire lo stesso dei Rom bosniaci e kossovari, che ten-
to che non ha parentela con gli ospiti e che biasima il fatto di dovere mantene-
derebbero molto di più ad aggregarsi in gruppi plurifamiliari con legami o affi-
re un’altra famiglia per così lungo tempo. Se il nucleo ospite non riesce a trova-
nità di primo grado (gruppi di genitori, figli e loro discendenti; gruppi di fratelli
re una propria sistemazione, è probabile che lasci la città alla ricerca di luoghi più
e loro discendenti), sebbene la situazione del campo veda isolate proprio le fami-
“fortunati”. La vicinanza di alcuni nuclei imparentati al campo è quindi frutto di
glie con questa provenienza (cfr. sopra lo schema del villaggio). Non è certa-
questa dinamica di passaparola e di successivo insediamento autonomo dei
mente un caso che sullo stesso territorio, fin dai tempi dell’insediamento abusi-
nuovi arrivati presso un’abitazione propria, quindi la presenza di (o porzioni di)
vo dell’ex Vives (zona industriale di Bolzano) nei primi anni Novanta, si siano
famiglie allargate non è da considerare una vera e propria convivenza, bensì una
venuti ad aggregare nuclei appartenenti alle stesse famiglie allargate. Ciò era
condivisione temporanea della stessa sistemazione, che può variare nel tempo
frutto di un passaparola tra chi si era già stabilito e chi stava ancora cercando
senza creare forti squilibri né all’interno delle famiglie nucleari, né in seno al
una località “non ostile” come meta della propria emigrazione verso occidente.
gruppo allargato stesso.
Tale maniera di venire incontro a nuclei familiari parenti o affini esiste ancora
In conclusione, si può affermare che la modalità di convivenza preferita dalle
oggi. Comprende un’iniziale ospitalità presso la propria abitazione e l’accompa-
famiglie Rom macedoni è una modalità di vicinanza/separazione, per cui la sere-
gnamento in città per mostrare i luoghi ed i contatti legati alle diverse strategie
nità è data sia dal poter avere contatti frequenti con i parenti, sia da poter abi-
di sopravvivenza (i luoghi e i contatti per sbrigare le pratiche burocratiche richie-
tare esclusivamente con il proprio nucleo, separato anche dai nuclei dei parenti
ste sono invece largamente trascurati). Dopo poche settimane il nucleo “nuovo
più stretti. Tale era la modalità abitativa dei Rom a Suto Orizari, e tale sarebbe l’i-
arrivato” deve sapere rendersi indipendente, e se ciò non accade c’è il rischio che
deale sistemazione anche per la maggior parte dei Rom che venissero trasferiti in
all’interno del nucleo ospitante scoppi un conflitto, creato solitamente dall’adul-
abitazioni esterne al campo.
befreundeten Kernfamilien gegenüber besteht noch heute. Dazu gehören eine
in den Kernfamilien oder innerhalb der Großfamilie zu starken Spannungen kommt.
anfängliche Aufnahme in der eigenen Wohnstätte und die Begleitung in die Stadt, um
Abschließend kann man sagen, dass die bei den makedonischen Roma-Familien
den Neuankömmlingen die Orte und die Kontakte zeigen, die für die Überlebensstra-
beliebteste Form des Zusammenlebens eine Modalität des Nebeneinanders und
tegien nützlich sind (die Orte und die Kontakte zum Erledigen der notwendigen büro-
zugleich der Trennung ist. Das ruhige Zusammenleben ergibt sich somit sowohl aus
kratischen Angelegenheiten werden dabei allerdings übergangen). Nach wenigen
den häufigen Kontakten mit den Verwandten als auch aus der Tatsache, dass man –
Wochen müssen die Neuankömmlinge selbständig sein. Wenn dies nicht der Fall ist,
getrennt selbst von den Familien der engsten Verwandten - ausschließlich mit der
kann es im Inneren der gastgebenden Familie zu Auseinandersetzungen kommen,
eigenen Familie leben kann. Dies war die Wohnweise der Roma in Suto Orizari, und
wenn der nicht mit den Gästen verwandte Erwachsene die Tatsache bemängelt, über
eine derartige Modalität würde auch für die meisten der Roma, die in Wohnstätten
einen so langen Zeitraum hinweg eine weitere Familie unterhalten zu müssen. Wenn
außerhalb der Siedlung versetzt werden, die ideale Lösung darstellen.
die aufgenommene Familie keine geeignete Unterbringung findet, verlässt sie wahrscheinlich die Stadt auf der Suche nach anderen, “verheißungsvolleren” Orten. Die
Nähe einiger miteinander verwandter Kernfamilien in der Siedlung ist auf diese
Dynamik der Mundpropaganda und die nachfolgende selbständige Ansiedlung der
Neuankömmlinge in einer eigenen Wohnstätte zurückzuführen. Die Präsenz von
Großfamilien oder Teilen von Großfamilien ist somit nicht als eigentliches
Zusammenleben anzusehen, sondern vielmehr als vorübergehende gemeinsame
Nutzung einer Wohnstätte, die mehr oder weniger lange dauern kann, ohne dass es
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Indicazioni per il superamento dei campi sosta
sistemi urbani, le opportunità presenti nei patrimoni pubblici comunali e provinciali può condurre agli approfondimenti di fattibilità, ai progetti e alle azioni.
Il lavoro di ricerca ha fornito un quadro conoscitivo su cui è stato approntato un
Negli indirizzi proposti si configurano alcune ipotesi innovative di carattere socia-
piano di indirizzi per le valutazioni dell’Amministrazione Comunale in merito alla
le, urbanistico e progettuale sulle quali sono state sviluppate una serie di indica-
gestione di una politica locale per le situazioni di “abitare difficile” di Sinti e Rom
zioni che declinano in maniera articolata la proposta.
a Bolzano. Si tratta di ipotesi maturate in seguito alla rilevazione del bisogno abitativo delle famiglie di Sinti e Rom, della valutazione della esperienza dei campi
Alloggi convenzionali dell’edilizia residenziale pubblica
nomadi, dei percorsi di inserimento nella edilizia residenziale pubblica e dei relativi gradi di soddisfazione, delle differenziate aspettative abitative emerse dalla
Per quanto riguarda i modelli abitativi di carattere convenzionale, si fa riferimen-
ricerca, dei percorsi di inclusione (lavorativa, scolastica, sociale, relazionale) in
to a quanto già scritto in merito all’esperienza maturata nelle assegnazioni Ipes
corso.
che hanno riguardato famiglie di Sinti, con il rilievo delle situazioni di criticità pre-
E’ stato configurato un sistema di risposte plurali sulla base delle differenti opzio-
senti. Per quanto riguarda i Sinti la collocazione in abitazione ha riguardato 143
ni espresse dalle famiglie Sinti (unite solo nel rifiutare qualsiasi riproposizione del
persone a fronte di una presenza nel campo nomadi di 104 persone e nelle altre
campo nomadi e delle concentrazioni di gruppi), degli indirizzi sociali e delle
sistemazioni di circa 70. Emerge dalla ricerca come la sistemazione in alloggi del-
valutazioni urbanistiche espresse dagli Assessorati che hanno voluto questo lavo-
l’edilizia economica popolare abbia interessato famiglie Sinte già dal 1990, sia
ro di ricerca, del confronto con i rappresentanti di enti e associazioni. La verifica
proceduta quasi esclusivamente attraverso la graduatoria generale e abbia attra-
su più versanti (la volontà amministrativa, le risorse del territorio, i diversi sotto-
versato i gruppi familiari con diversi effetti oltre a quelli positivi della risposta ai
Denkanstöße und Handlungsanregungen zur Beseitigung der
Nomadenplätze
Auftrag zu dieser Recherche gegeben haben, sowie der Konfrontation mit den
Vertretern von Körperschaften und Vereinigungen. Nach der Überprüfung verschiedener Aspekte (Absichten und Ziele der Verwaltung, Ressourcen auf dem
Anhand der Ergebnisse der von uns durchgeführten Recherchen haben wir einen
Territorium, unterschiedliche städtische Untersysteme, im öffentlichen Gemeinde-
Plan ausgearbeitet, mit dem wir der Stadtverwaltung Denkanstöße und
und Landesbestand vorhandene Opportunitäten) kann man dabei zur Untersuchung
Handelsanregungen zur Lösung der problematischen Wohnverhältnisse von Sinti
der Machbarkeit, zu Projekten und schließlich zu konkreten Aktionen übergehen.
und Roma in Bozen liefern. Diese Hypothesen gründen sich auf Erhebungen zu fol-
In den hier gemachten Vorschlägen nehmen innovative, zukunftsweisende
genden Punkten: Wohnbedürfnisse der Sinti- und Roma-Familien; Bewertung der
Konzepte sozialen, urbanistischen und projektmäßigen Charakters Gestalt an, aus
Erfahrungen auf den Nomadenplätzen; Formen der Eingliederung in das öffentliche
denen sich Denkanstöße zu artikulierten Vorschlägen ergeben.
Wohnbauwesen
und
entsprechender
Zufriedenheitsgrad;
anderweitige
Wohnvorstellungen, die bei der Untersuchung laut geworden sind; derzeitige
Konventionelle Unterkünfte im öffentlichen Wohnungsbau
Eingliederungsstrategien (Arbeitsmarkt, Schulwesen, soziales Ambiente, gesellschaftliche Kontakte). Die hier dargelegten, mehrseitigen Vorschläge sind aufgrund
Hinsichtlich der herkömmlichen Wohnmodelle beziehen wir uns auf den
der unterschiedlichen, von den Sinti-Familien zum Ausdruck gebrachten Optionen
Erfahrungsbericht über die Zuweisung von WOBI-Wohnungen (Institut für den
erarbeitet worden (die sich nur darin einig sind, jegliche Form von neuen
sozialen Wohnbau) an Sinti-Familien, mit Hinweisen auf kritische Situationen. Unter
Wohnlagern und Gruppenkonzentrationen abzulehnen), ferner der sozialen
den Sinti sind 143 Personen in Sozialwohnungen gezogen, im Vergleich zu den 140
Ausrichtungen und der städtebaulichen Bewertungen der Assessorate, die den
Personen am Nomadenplatz und etwa 70 Personen in anderen Unterkünften. Aus
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Mai fatto domanda
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presentazione della domanda pur avendone titolo e punteggi potenziali ade-
Intendono presentare domanda
1
guati. Le assegnazioni talvolta hanno avuto effetti “laceranti” nella famiglia este-
Presenti in graduatoria IPES con oltre 30 punti
4
Presenti in graduatoria IPES tra 25 e 30 punti
6
Presento in graduatoria con meno di 25 punti
3
ne della famiglia. Talvolta si è evidenziato come i tagli di alloggio dell’edilizia eco-
Assegnatari di alloggi in attesa di ingresso
1
nomico-popolare siano insoddisfacenti rispetto alle dimensioni del nucleo asse-
Assegnatari con problemi relativi alla tipologia dell’alloggio
2
sa e nel nucleo familiare ristretto (membri della famiglia rimasti nella precedente
sistemazione mentre altri sono andati nell’alloggio popolare), tanto da far riconoscere più opportuna ad alcuni Sinti una soluzione alternativa di ricomposizio-
gnatario, o è emerso il non gradimento rispetto alla collocazione urbana o alla
I Sinti e l’edilizia pubblica
sistemazione ai piani alti, e uno di questi motivi (o tutti) è stato causa di grande
ritardo o non consegna dell’alloggio. E’ successo anche che giovani Sinti siano
bisogni di carattere abitativo (a volte anche di salute), ottenuta lasciando il
andati via dall’appartamento per occupare un altro sito così come vecchie madri
campo nomadi o altre sistemazioni precarie del territorio comunale.
non abbiano seguito i figli nell’appartamento preferendo restare al campo. In
In diversi casi famiglie Sinte assegnatarie hanno scelto la strada della non rico-
qualche caso la permanenza in alloggio non è continua perché limitata al perio-
noscibilità per non avere a che fare nel percorso di integrazione intrapreso con
do autunnale e invernale mentre in altri periodi è mantenuta l’attività girovaga
situazioni di pregiudizio e non risulta una rilevazione specifica da parte dell’ente
con il camper. In definitiva emerge un quadro composito dalla collocazione dei
gestore. In altri invece la domanda di accesso e la collocazione nell’edilizia resi-
Sinti nei complessi dell’edilizia economico-popolare con processi di integrazione
denziale pubblica sono stati o sono vissuti con sofferenza, spesso fino alla non
complessi e differenziati, quasi mai di assimilazione.
der Recherche geht hervor, dass Sinti-Familien schon vom Jahr 1990 an von der
sind, dafür optiert, nicht als Sinti erkannt zu werden, um im Zuge des begonnenen
Möglichkeit der Unterkunft in Sozialwohnungen Gebrauch gemacht haben, dass die
Integrationsprozesses nicht auf Vorurteile zu stoßen, und das Instituts für den sozia-
Zuweisung fast ausschließlich anhand der allgemeinen Rangordnung erfolgte und
len Wohnbau hat keine eigenen, diesbezüglichen Erhebungen angestellt. In ande-
bei den Familien unterschiedliche Reaktionen bewirkt hat, abgesehen von der posi-
ren Fällen ist der Zugang zum öffentlichen Wohnbauwesen als schmerzlich emp-
tiven Wohnerfahrung (bisweilen auch aus gesundheitlichen Gründen) nach
funden worden oder wird so empfunden, sodass viele Familien keinen Antrag
Verlassen des Nomadenplatzes oder anderer präkerer Unterkünfte im Stadtgebiet.
gestellt haben, obwohl sie Anrecht auf eine Sozialwohnung hätten und auch die
In etlichen Fällen haben die Sinti-Familien, denen Wohnungen zugewiesen worden
notwendige Punktezahl erreichen würden. Die Wohnungszuweisungen haben die
Groß-wie die Kernfamilien oft im wahrsten Sinne des Wortes “zerrissen” (einzelne
Familienmitglieder sind in der bisherigen Unterkunft geblieben, während andere in
Keinen Antrag gestellt
15
Beabsichtigen, einen Antrag zu stellen
1
In der WOBI-Rangordnung mit mehr als 30 Punkten
4
Wohnungsgrundrisse im sozialen Wohnbau dem Familienbestand nicht entsprechen
In der WOBI-Rangordnung mit zwischen 25 und 30 Punkten
6
oder dass den Familien die Unterbringung in einem bestimmten Stadtviertel oder in
In der WOBI-Rangordnung mit weniger als 25 Punkten
3
oberen Stockwerken nicht zusagte. Einer dieser Gründe (oder auch alle zuammen)
In Erwartung des Einzugs in die zugewiesene Wohnung
1
Problemfälle bezüglich der Typologie der zugewiesenen Wohnung
2
die Sozialwohnung gezogen sind), sodass einige Sinti nach alternativen Lösungen
zur Familienzusammenführung suchen. Bisweilen hat sich herausgestellt, dass die
haben bei der Zuweisung bisweilen zu großen Verspätungen oder zur
Nichtübergabe der Wohnungen geführt. Es ist auch vorgekommen, dass junge Sinti
Die Sinti und der öffentliche
Wohnungsbau
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die Wohnung verlassen haben und anderswohin gezogen sind, oder dass alte
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Mai fatta domanda
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Mai fatta domanda (o esclusa) perchè mancante dei requisiti
5
Gli inserimenti in alloggi Ipes dei Sinti e dei Rom, come è evidenziato dalla ricerca, sono avvenuti soprattutto in quartieri “vocati” dall’alta concentrazione di
edilizia sociale ad ospitare fasce sociali più deboli; è presumibile che questo
Presentata domanda
4
avvenga anche nell’ipotesi di nuovi inserimenti nell’edilizia sociale. E’ evidente
Presenti in graduatoria con punteggio da 18 a 24
13
che questi quartieri devono avere di conseguenza maggiori opportunità di pro-
Presenti ingraduatoria con meno 18 punti
4
getto e di risorse. Le azioni prioritarie in questo contesto non sono di carattere
edilizio ma riguardano principalmente la costruzione di prossimità urbana, l’acI Rom e l’edilizia pubblica
compagnamento e il sostegno dei processi di inserimento, la mediazione cultu-
Per quanto riguarda le famiglie Rom, l’aspirazione - come è stato rilevato - è
rale, le iniziative per i ragazzi. Una sorta di portierato sociale di zona potrebbe
quella di lasciare al più presto il campo per una abitazione a fitto moderato,
avere un ruolo positivo nel ridimensionamento di aspetti problematici di caratte-
necessariamente in un complesso di edilizia economica-popolare. La ridotta
re relazionale e culturale che non riguardano solo la specificità zingara ma tutte
anzianità di residenza nel Comune non ha consentito sinora una significativa
le problematiche sociali del quartiere.
presenza in graduatoria dei Rom, e solo per alcune famiglie con minore disponi-
Un secondo aspetto d’interesse, per le indicazioni che ne potrebbero derivare, è
bilità economica i bassi costi del campo rappresentano ancora oggi una condi-
un abaco delle microtrasformazioni apportate nei singoli alloggi per esigenze di
zione necessaria di permanenza. La disponibilità delle famiglie Rom alla colloca-
adattamento abitativo allo stile di vita della famiglia. Una ricognizione di questo
zione in abitazioni è confermata dal fatto che a Bolzano già vivono in alloggio
tipo porterebbe suggerimenti interessanti al rinnovamento delle tipologie abita-
26 nuclei familiari.
tive. La realizzazione di nuovi complessi abitativi pubblici in area urbana diversa
Keinen Antrag gestellt
8
Keinen Antrag gestellt (oder ausgeschlossen), da die
notwendigen Voraussetzungen fehlen
Antrag gestellt
5
4
in den Rangordnungen vertreten.
In der WOBI-Rangordnung mit zwischen 18 und 24 Punkten
13
Nur für einige Familien mit geringeren finanziellen Mitteln stellen die niedrigen
In der WOBI-Rangordnung mit weniger als 18 Punkten
4
Sozialwohnungsbau. Da nur wenige der Roma über die Mindestansässigkeit verfügen, die Voraussetzung für den Sozialwohnungsanspruch ist, sind sie bisher kaum
Kosten des Nomadenplatzes einen Grund zum Verbleiben dar. Dass die RomaDie Roma und der öffentliche
Wohnungsbau
Familien bereit sind, zeigt die Tatsache, dass in Bozen schon 26 Familien in solchen
Unterkünften leben.
Mütter es vorgezogen haben, am Nomadenplatz zu bleiben, statt mit den Kindern
Wie die Recherche ergeben hat, sind den Sinti und Roma Wohnungen vor allem in
in die Wohnung zu ziehen. In einigen Fällen sind die Familien nicht ständig in der
solchen Stadtvierteln zugewiesen worden, die aufgrund der starken Konzentration
Wohnung anwesend, sondern nur im Herbst und im Winter, während sie in den
von Sozialwohnungen dazu “berufen” sind, sozial benachteiligte Gruppen aufzu-
übrigen Monaten noch weiter mit dem Camper “auf Reise” gehen. Insgesamt
nehmen – was auch für mögliche neue Zuweisungen von Sozialwohnungen zu
ergibt sich hinsichtlich der Unterbringung der Sinti in Sozialwohnungen ein viel-
erwarten ist. Aus diesem Grund brauchen gerade diese Stadtviertel bessere Projekte
schichtiges Bild, mit komplexen und unterschiedlichen Formen der Integration, aber
und Ressourcen.
fast niemals der Assimilation.
Die vorrangigen Tätigkeiten betreffen in diesem Zusammenhang nicht die
Was die Roma-Familien betrifft, so geht – wie wir festgestellt haben – ihr Bestreben
Wohnungen an sich, sondern in erster Linie das zu schaffende Wohnumfeld, die
dahin, die Siedlung so bald wie möglich zu verlassen und in eine Wohnung mit nied-
soziale Begleitung und Förderung bei den Integrationsprozessen, die interkulturelle
rigem
Mediation und die Initiativen für Kinder und Jugendliche. Eine Art sozialer
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Mietzins
zu
ziehen,
und
somit
notwendigerweise
in
einen
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a sua volta interverrebbe sugli aspetti di “concentrazione” lamentati soprattutto
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“Un altro posto”
nel territorio del Distretto sociale Don Bosco, indicati come problematici e
potrebbe introdurre elementi innovativi di carattere tipologico. Nell’ottica di
Un altro posto per abitare è la richiesta più frequente che i Sinti del campo di
superamento del campo nomadi attraverso un sistema di risposte plurali e nel
Bolzano hanno avanzato nei colloqui avuti e abbiamo ritenuto fosse il titolo più
quadro composito di aspirazioni emerso dall’indagine diretta una direzione
adatto per la parte propositiva centrale del lavoro di ricerca condotto. E’ un titolo
potrebbe essere rappresentata dalla ricomposizione abitativa di alcuni famiglie
che ha una forza evocativa piena di rimandi: altri luoghi nella città e nel territorio,
estese con le assegnazioni di carattere abitativo in appartamenti vicini.
altri modi di abitare rispetto a quelli costretti nel campo. Per diverse famiglie anche
rispetto a quelli consentiti da un alloggio dell’edilizia economica popolare. Alcune
delle famiglie del campo hanno anche tentato senza fortuna di acquisire un terreno come diversi Sinti hanno fatto in varie parti d’Italia. Occorre aprire una riflessione su una frontiera di alternative possibili, con tutte le consapevolezze necessarie,
le competenze, le disponibilità, le esperienze. L’incontro pubblico realizzato per la
presentazione del primo rapporto della Fondazione è stato in questo senso utilissimo per il confronto che in questa direzione si è aperto e che nel documento riassuntivo si è tentato di raccogliere. Abbiamo cercato di fare qualche passo in avanti ridefinendo le proposte in questo secondo rapporto: aree residenziali di comunità, micro-villaggi urbani, inserimenti in complessi abitativi di carattere innovativo
“Hausmeister-Service” könnte in diesem Sinn die positive Rolle haben, die proble-
“Ein anderer Ort”
matischen Aspekte in den gesellschaftlichen Beziehungen und auf kulturellem
Bereich zu relativieren – diese Aspekte, die nicht nur die “Zigeuner” betreffen, son-
Ein anderer Wohnort: Das ist der häufigste Wunsch, den die Sinti des Bozner
dern alle sozial benachteiligten Gruppen eines Stadtviertels.
Nomadenplatzes in den Gesprächen mit uns zum Ausdruck gebracht haben – weshalb
Von Interesse wäre in zweiter Linie – auch hinsichtlich der daraus resultierenden
wir diesen Satz auch für den geeignetsten Titel für den die wichtigsten Vorschläge ent-
Möglichkeiten – ein Verzeichnis der Mikro-Umgestaltungen, die in den einzelnen
haltenden Hauptteil unserer Recherche halten. Dieser Titel evoziert vielerlei
Wohnungen vorgenommen worden sind, um sie dem Lebensstil der Familie anzu-
Vorstellungen: andere Orte in der Stadt und im Land, andere Wohnweisen im Vergleich
passen. Eine Erhebung in diesem Sinn ergäbe interessante Hinweise zur Erneuerung
zu dem zwangsmäßigen Wohnen auf dem Nomadenplatz – teilweise auch im Vergleich
der Wohnmodelle.
zum Wohnen in einer Sozialwohnung. Einige Familien des Bozner Nomadenplatzes
Durch die Anlage von neuen Gebäudekomplexen des öffentlichen Wohnbaus in
haben auch – was etliche Sinti in verschiedenen anderen Gegenden Italiens getan haben
anderen Stadtgebieten würde die “Konzentration” abgeschwächt, über die sich
– versucht, ein Grundstück zu kaufen, allerdings ohne Erfolg. Daher müssen wir eine
besonders die Bewohner des Sozialsprengels Don Bosco beklagen, und es könnten
Reflexion über alternative Möglichkeiten anstellen, mit allen notwendigen Kenntnissen,
innovative Wohnmodelle eingeführt werden. Im Zuge der Beseitigung der
Zuständigkeiten, Disponibilitäten und Erfahrungen. Die öffentliche Begegnung, die zur
Nomadenplätze durch eine Reihe von Alternativen und angesichts der unterschied-
Präsentation des ersten Berichts der Stiftung stattgefunden hat, war in diesem Sinn
lichen Wohnvorstellungen, die sich aus der direkten Umfrage ergeben haben, könn-
äußerst nützlich für eine Konfrontation, die auch in dem Schlussdokument zusammen-
te man auch daran denken, einige Großfamilien dadurch wieder zusammenzu-
fassend angeführt worden ist. Wir haben jetzt versucht, etwas weiter zu gehen, indem
führen, dass ihnen Unterkünfte in benachbarten Wohnungen zugewiesen werden.
wir die Vorschläge in diesem zweiten Bericht besser definiert haben: Gemeinschafts-
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a composizione mista. Tutte possono presentare elementi tipo-morfologici di varia-
Le aree sono forme aperte alle future esigenze e a destinazioni che permettano ad
zione nella definizione e nella caratterizzazione dello spazio abitativo, dei servizi e
ognuno di modificare e costruire/abitare come soggetto attivo. Sono inoltre con-
degli spazi comuni, degli spazi per il lavoro, ma ciò che è veramente importante è
cepite in un rapporto aperto e attivo col territorio circostante. Le aree residenziali
che la loro definizione (urbanistica e architettonica), nel quadro disposto dalla
di comunità possono costituire la prima risposta per i gruppi familiari Sinti ancora
l’Amministrazione , presupporrà un rapporto con le famiglie estese, i nuclei fami-
più efficace se parte di una proposta integrata (risposta abitativa con altre azioni di
liari o i singoli destinatari degli interventi.
sostegno nei confronti della comunità, in primo luogo rispetto alle attività lavorative, anche di carattere autonomo, e alla scolarizzazione). La ricerca di una inte-
Le Aree residenziali di comunità
grazione possibile con aspetti di carattere lavorativo sul luogo avrebbe grande valore anche per ampliare il settore delle attività lavorative, nel campo attuale limitato
Per aree residenziali di comunità intendiamo un sistema di residenze sociali e spazi
alla pulizia delle parti comune, all’accompagnamento dei ragazzi a scuola col bus-
attrezzati per nuclei familiari costituenti una comunità (familiare, identitaria, di affi-
sino o ad altri compiti sempre di carattere interno. Il secondo aspetto è quello di
nità). Sono costituite da residenze sociali a costo moderato, da spazi comuni, da
una proposta relazionata alla zona nella quale viene localizzata l’area residenziale
attrezzature di servizio ed eventuali altri elementi di caratterizzazione (sociale, lavo-
di comunità (realizzazione dell’area residenziale con ricaduta di benefici più vasta:
rativa). Le aree di comunità sono prevedibili in diversi contesti urbani, definibili
servizi, azioni sulla qualità urbana).
come espressione di una identità attraverso la partecipazione degli abitanti, realiz-
Il progetto dell’area residenziale di comunità ha una duplice tensione: corrispon-
zabili con diverse modalità costruttive anche di carattere sperimentale con la pos-
dere alle esigenze abitative dell’attuale società sinta, cogliendone gli aspetti di tra-
sibilità di inglobare pratiche di autocostruzione su progetti guida.
sformazione nella elaborazione spaziale dell’identità, e inserirle in rapporto alle esi-
Wohnareale, urbane Mikrodörfer, Eingliederung in nach innovativen Konzepten erstell-
Kontexten geschaffen und durch die Partizipation der Bewohner zu einer
te Wohnkomplexe mit gemischter Zusammensetzung. Alle diese Vorschläge können
Ausdrucksform ihrer Identität werden, und sie können gemäß unterschiedlichen
unterschiedliche typo-morphologische Elemente in der Definition und Charakterisierung
Baumodalitäten auch experimentellen Charakters angelegt werden, gegebenenfalls
des Wohnraums, der Dienstleistungen, der Gemeinschafts- und der Arbeitsräume auf-
unter Einbeziehung von Selbstbaumethoden nach vorgegebenen Leitprojekten. Diese
weisen. Von grundlegender Bedeutung aber ist, dass sie unter urbanistischem wie archi-
Areale sehen auch vor, dass Bedürfnisse und Zweckbestimmungen sich in der Zukunft
tektonischem Gesichtspunkt, in dem von der Verwaltungsbehörde festgesetzten
entwickeln und ändern könnten, und erlauben es den Bewohnern, sie als aktives
Rahmen, gemeinsam mit den Zielgruppen (Großfamilien, Kernfamilien oder
Subjekt selbst abzuändern und zu errichten/bewohnen. Außerdem sind sie so geplant
Einzelpersonen) definiert werden.
worden, dass sie in eine offene, aktive Beziehung zum Wohnumfeld treten. Derlei
Gemeinschafts-Wohnareale können die erste Antwort auf die Bedürfnisse der Sinti-
Die Gemeinschafts-Wohnareale
Familien darstellen, und das umso besser, wenn sie Teil eines gesamtheitlichen
Vorschlagsprogramms
ist
(Lösung
des
Wohnproblems
mit
anderen
Unter “Gemeinschafts-Wohnarealen” verstehen wir ein System aus Sozialwohnungen
Förderungsmaßnahmen zugunsten der Gemeinschaft, in erster Linie hinsichtlich der –
und eingerichteten Räumen für Kernfamilien, die eine verwandtschaftliche, identitäre
auch selbständigen – Arbeit und der Schulausbildung). Die Suche nach einer möglichen
oder aus Gleichgesinnten bestehende Gemeinschaft bilden. Sie bestehen aus
Integration durch Arbeit vor Ort wäre von großer Bedeutung auch zur Erweiterung der
Niedrigkosten-Sozialwohnungen, Gemeinschaftsräumen, Gemeinbedarfseinrichtungen
Arbeitsmöglichkeiten, die sich derzeit auf die Reinigung der gemeinschaftlichen Räume,
und eventuell anderen, den Sozial- oder Arbeitsbereich besonders charakterisierenden
den Schülertransport oder andere, aber immer interne Arbeiten beschränken. Ein zwei-
Elementen. Diese Gemeinschafts-Wohnareale können in unterschiedlichen städtischen
ter Aspekt besteht darin, die Gemeinschafts-Wohnareale mit dem Gebiet, in dem sie
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genze della città. L’area residenziale di comunità richiede una progettualità specifi-
Nella progettazione delle diverse aree residenziali alcuni elementi sono comuni:
ca, inserita in uno sviluppo di partecipazione dei futuri abitanti, e perciò attenta alle
una organizzazione degli spazi che valorizzi l’organizzazione interna della comu-
esigenze, alle condizioni materiali e agli stili di vita, in grado di valorizzare i conte-
nità parentale, lo stare insieme che è anima comune ma anche self-help di comu-
nuti relazionali di comunità, di famiglia allargata. La concezione dell’abitare da
nità, tesaurus di sopravvivenza; una previsione di spazi per l’ospitalità temporanea
parte dei Sinti non è quella dell’abitare convenzionale ma non è più neppure quel-
che accolga “l’ambitare” dei Sinti nella rete delle relazioni familiari, la frequenta-
la delle comunità girovaghe d’un tempo. I sinti hanno attraversato diversi passag-
zione che è un dato a cui dare progettualmente una risposta per evitare situazioni
gi nell’abitare, adattando e modificando gli ambienti a loro destinati, anche quelli
di ingiustificato respingimento o viceversa di affollamento e di degrado. Nel caso
più infelici, ricercando sempre un rapporto con lo spazio esterno, inteso come spa-
di due o più famiglie allargate assegnatarie andrà prevista una delimitazione degli
zio di vita e di attività e non come semplice pertinenza. Nella dimensione esisten-
ambiti spaziali di attribuzione specifica (con responsabilità della conduzione). Dai
ziale in cui oggi è costretta la famiglia Sinti lo spazio abitativo è una condizione di
processi di partecipazione che dovrebbero accompagnare la progettazione posso-
sofferenza (campo nomadi o per altri versi l’alloggio internizzato in edifici condo-
no arrivare indicazioni preziose per il disegno degli schemi aggregativi. Possono
miniali) ma in un'altra dimensione, modernamente contestualizzata, la loro dispo-
essere inoltre previste in fase progettuale possibilità di crescita spaziale a partire da
nibilità alla mobilità territoriale potrebbe risultare una risorsa. In questo punto cru-
una unità essenziale di residenza, anche sulla base di intelaiature già predisposte.
ciale, di crisi e di opportunità, può essere collocata la progettazione dell’area resi-
Questo aspetto di variabilità conferisce alle aree di comunità un carattere di orga-
denziale di comunità che deve tendere a caratterizzare la risorsa particolare che
nismi architettonici mutanti nel tempo. L’unità residenziale essenziale deve com-
quella famiglia o quell’altra possono giocare nel sistema locale (la musica, la rac-
prendere un nucleo con cucina e sala comune connesso in maniera discreta e fun-
colta del ferro, la vendita ambulante, la manutenzione o altro ancora).
zionale con un nucleo di servizi igienici, lavanderia e ambienti di deposito; le came-
entstehen, zu vernetzen (Verwirklichung des Gemeinschafts-Wohnareales mit größeren
den, sind konfliktträchtig (Nomadenplätze oder Wohnungen in Wohnblöcken), aber
gemeinschaftlichen Vorteilen: Gemeinbedarfseinrichtungen, Auswirkungen auf die städ-
unter anderen, in einen modernen Kontext eingeordneten Bedingungen könnte ihre
tische Lebensqualität). Das Projekt zur Schaffung der Gemeinschafts-Wohnareale hat
Bereitschaft zur territorialen Mobilität auch zu einer Ressource werden. In diesem ent-
eine zweifache Zielsetzung: Es soll den Wohnbedürfnissen der derzeitigen Sinti-
scheidenden Moment der Krise und zugleich der Opportunität kann die Planung der
Gemeinschaft entsprechen und dabei deren identitären Umwandlungsprozess erfassen,
Gemeinschafts-Wohnareale einsetzen, die darauf hinzielen muss, die besonderen
zugleich aber ihre Eingliederung gemäß den Erfordernissen der Stadt bewirken. Das
Ressourcen der Sinti-Familien innerhalb des örtlichen Bezugssystems aufzuwerten
Gemeinschafts-Wohnareal bedarf besonderer Planungen, die auch die zunehmende
(Musik, Schrott- und Wanderhandel, usw.). Für die Planung der Gemeinschafts-
Mitwirkung der zukünftigen Bewohner und somit ihre Bedürfnisse, ihre materiellen
Wohnareale gelten, bei aller Unterschiedlichkeit, einige gemeinsame Elemente: Die
Verhältnisse und ihre Lebensweise berücksichtigen müssen, um die Beziehungen inner-
Raumorganisation muss die innere Organisation der Verwandtengemeinschaft und
halb der Gemeinschaft, der Großfamilie, aufzuwerten. Die Wohnerwartung der Sinti
deren Zusammenleben berücksichtigen, das die Seele der Gemeinschaft und Selbsthilfe-
entspricht zwar nicht der konventionellen Wohnweise, aber auch nicht mehr den
Quelle ist, aus der sie die Kraft zum Überleben schöpft; das Einplanen von Räumen zur
Vorstellungen der “Reisenden” von einst. Die Sinti haben in der Vergangenheit unter-
vorübergehenden Aufnahme von reisenden Sinti im Rahmen der Familie, um zu ver-
schiedliche Wohn- und Lebensweisen erlebt und es dabei immer verstanden, die für sie
meiden, dass es zu ungerechtfertigten Abweisungen oder andererseits zu Überfüllung
bestimmten Räume – auch die ungünstigsten – ihren Bedürfnissen anzupassen und ent-
und Verwahrlosung kommt. Sollte ein Gemeinschafts-Wohnareal zwei oder mehr
sprechend abzuändern, wobei sie auch immer eine Beziehung zum Wohnumfeld
Großfamilien zugewiesen werden, so sind die Räume besonderer Bestimmung abzu-
gesucht haben, das für sie Lebens- und Arbeitsraum war und nicht nur Umgebung. Die
grenzen (mit Verantwortlichkeit bei deren Führung). Aus der Beteiligung der zukünfti-
heutigen Lebens- und Wohnbedingungen, die den Sinti-Familien aufgezwungen wer-
gen Bewohner schon bei der Planung können sich wertvolle Hinweise zum Entwurf der
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re da letto possono essere parte della costruzione (collocate nel primo nucleo edili-
del territorio disponibile) a fronte della crescente richiesta di edificabilità (deficit
zio) o collocate in case mobili nel caso di dotazioni esistenti o di particolari prescri-
nel settore dell’edilizia sociale residenziale, domanda crescente in altri settori);
zioni urbanistiche. Le aree residenziali di comunità possono avere in definitiva una
- il pregio ambientale e paesaggistico dell’intorno urbano sia agrario che naturale,
struttura edilizia più leggera o più consistente in ragione di una variabilità di fattori.
che minimizzano le possibilità di reperimento delle aree nella campagna peri-
Ulteriore aspetto da contemplare nella progettazione riguarda l’attenzione ai costi
urbana, il cui valore di mercato è peraltro altissimo;
di conduzione particolarmente importanti per famiglie ad economia debole, in particolare per quanto concerne modalità di risparmio nel consumo energetico.
- le radici identitarie delle componenti etnico-linguistiche, gli equilibri e le dinamiche di convivenza urbana, l’attribuzione di valore all’abitare “vicino a…” (il “territorio della scelta”), la paura del degrado e del deprezzamento immobiliare;
Dimensionamento e localizzazione
Le aree residenziali sono a dimensione variabile in ragione dei gruppi familiari desti-
- le forme del pregiudizio, il differenzialismo culturale, la percezione di insicurezza
che alimentano l’immaginario collettivo.
natari (presumibilmente intorno alle 30-40 persone) e possono richiedere pezzature di terreno dai 1.000 ai 3.000 mq., di cui una parte dovrebbe assolvere al ruolo
Rispetto a questo quadro di complessità, la ricognizione delle aree deve interessa-
essenziale di spazio aperto di pertinenza richiesto dalle famiglie. La questione della
re le diverse circoscrizioni e i diversi sottosistemi urbani, anche su scala di area
localizzazione ha aspetti di complessità derivanti da diversi fattori di cui occorre
vasta. Nella ricerca delle aree non c’è un carattere preclusivo rispetto ai diversi sot-
tener conto per operare scelte virtuose sotto il profilo della efficacia risolutiva dei
tosistemi urbani, perché le aree residenziali attrezzate possono avere caratteristiche
problemi e degli equilibri ambientali e territoriali. Aspetti di complessità sono:
differenziate in ragione dei destinatari, degli strumenti e delle dotazioni, delle
- la condizione strutturale di scarsità di suolo urbano (limiti di saturazione urbana
opportunità localizzative. Si potrebbe definire come ottimale la presenza di un rap-
aggregativen Schemata ergeben. In der Planungsphase kann auch die Möglichkeit vor-
die 30-40 Personen), eine unterschiedliche Größe auf Grundstücken zwischen 1.000
gesehen werden, die Grundwohneinheiten räumlich zu erweitern, auch anhand der
und 3.000 qm Fläche, die zum Teil als von den Familien gewünschter zugehöriger
schon vorgesehenen Einbauelemente. Diese flexible Gestaltung und Nutzung macht die
Freiraum dienen müsste. Die Lage hängt von unterschiedlichen Faktoren ab, die zu
Gemeinschafts-Wohnareale zu sich mit der Zeit verändernden Baukörpern. Die
berücksichtigen sind, wenn man wirksame Lösungen für die Probleme und für das
Grundeinheit eines Gemeinschafts-Wohnareals umfasst einen Gebäudeteil mit Küche
Gleichgewicht der Umwelt und des Territoriums finden will. Dabei sind folgende
und Gemeinschaftsraum, der diskret und zugleich zweckdienlich mit einem Gebäudeteil
Aspekte zu berücksichtigen:
verbunden werden muss, in dem sich die Sanitäranlagen sowie ein Wasch- und ein
- der Mangel an städtischem Grund angesichts der zunehmenden Nachfrage nach
Depotraum befinden; die Schlafräume können direkt im Bau (im ersterwähnten
Gebäudeteil) liegen, aber auch in schon vorhandenen oder nach besonderen städtebaulichen Vorschriften bereitgestellten Mobilheimen. Insgesamt gesehen können die
Baugründen;
- der hohe Umwelt- und Landschaftswert der sowohl ländlichen als auch natürlichen
Umgebung (die darüber hinaus einen äußerst hohen Marktwert haben);
Gemeinschafts-Wohnareale – was von einer Vielfalt von Faktoren abhängt – in Leicht-
- die tief verwurzelte Identität der Volks- und Sprachgruppen, das Gleichgewicht und
oder Massivbauweise entstehen.Bei der Planung sind auch die Betriebskosten zu berück-
die Dynamiken des Zusammenlebens in der Stadt, die Bedeutung des Wohnens “in
sichtigen, die für wirtschaftlich schwache Familien eine besondere Rolle spielen, beson-
der Nähe von…” (das “Wahlterritorium”), die Angst vor Verwahrlosung und
ders hinsichtlich der Maßnahmen zur Energieeinsparung.
Immobilienwertminderung;
- die Formen des Vorurteils, die kulturelle Unterschiedlichkeit und das Gefühl der
Größe und Lage
Unsicherheit, die das Kollektivbewusstsein prägen.
Die Gemeinschafts-Wohnareale haben, je nach Bestimmungsgruppe (voraussichtlich an
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porto “vicino/lontano” con brani urbani. In un certo senso la varietà delle localiz-
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Un piano comunale per le aree residenziali di comunità
zazioni è presente seppure in maniera informale e negli aspetti, più frequentemente, volgenti al peggio anche nella realtà attuale. Merita però ricordare tra le
Si è visto come le aree residenziali possono essere attrezzate in termini edilizi in
situazioni esaminate anche la localizzazione in area artigianale dell’area di sosta di
maniera leggera o in maniera più consistente in ragione della consistenza dei grup-
un gruppo familiare di Sinti (posto 5 del quadro di distribuzione territoriale) o quel-
pi familiari, delle aggregazioni possibili, delle dotazioni familiari, delle possibilità
lo del terreno di una casa Anas (posto 6) di un altro gruppo familiare. La valuta-
urbanistiche. Nel caso di propensioni ad aggregazioni parentali o amicali di mag-
zione delle localizzazioni alternative deve basarsi sulla verifica delle opportunità
giore consistenza, non emerse nel lavoro di verifica, l’area residenziale di comunità
nell’ambito delle aree disponibili e del patrimonio immobiliare (abitativo e non) di
potrebbe assumere le caratteristiche del micro-villaggio urbano, con possibilità di
proprietà pubblica (Comune, Ipes, Provincia), di enti e associazioni, sulla analisi dei
una mediazione più avanzata con le esigenze di densificazione urbanistica della
contesti urbani di inserimento. La scarsità di aree disponibili consiglia innanzitutto
città, nella forma del borgo con tipologia compatta. Gli edifici sarebbero comun-
di scandagliare ritagli urbani di piccola dimensione, che è anche quella più confa-
que contenuti, sviluppati su pochi piani e dotati di corti condominiali.
cente alla richiesta di minima concentrazione proveniente dalle famiglie allargate
La localizzazione può interessare aree di recupero, aree di nuova edificazione e in
Sinti, assai poco propense alla riproposizione di convivenze, fortemente provate dal
alcuni limitati casi (attrezzature residenziali leggere) anche aree a parco, integran-
“campo della spaghettata”.
dosi con i servizi attrezzati del parco, con l’implicazione di ruoli di manutenzione e
custodia del verde.
Due esemplificazioni di aree residenziali di comunità possono riguardare una famiglia di Sinti storicamente dedita alla musica e alcune delle famiglie Sinti collocate
Angesichts dieses komplexen Bildes sind die Areale in den unterschiedlichen
Ein Gemeindeplan die Gemeinschafts-Wohnareale
Stadtvierteln und den verschiedenen städtischen Untersystemen auszumachen, auch auf
weiträumiger Skala. Dabei ist keines der unterschiedlichen urbanen Untersysteme von
Wie wir schon angeführt haben, können die Gemeinschafts-Wohnareale in Leicht-
vornherein auszuschließen; denn die eingerichteten Gemeinschafts-Wohnareale können
oder Massivbauweise erstellt werden, je nach dem Bestand der Familie, den möglichen
– je nach den Zielgruppen, den Einrichtungen und den örtlichen Opportunitäten – unter-
Zusammenschlüssen, den Ausstattungen der Familie und den städtebaulichen
schiedliche Merkmale aufweisen. Als ideal könnte eine Nähe-Ferne-Beziehung zur Stadt
Möglichkeiten. Bei einer Hinneigung zu größeren Zusammenschlüssen mit
angesehen werden. In einem gewissen Sinn sind diese unterschiedlichen Standorte –
Verwandten oder Gleichgesinnten, wie sie aber aus unserer Untersuchung nicht her-
wiewohl informell und mit immer schlechteren Zukunftsaussichten - auch in der derzei-
vorgegangen sind, könnte das Gemeinschafts-Wohnareal zu einem städtischen
tigen Realität anzutreffen. Das Urteil über die alternativen Standorte muss sich auf die
Mikrodorf werden, zu einer Vorstadt mit einheitlicher Typologie, woraus sich
Überprüfung der Baumöglichkeiten auf verfügbaren Grundstücken und im Rahmen des
Möglichkeiten zu einer fortschrittlicheren Abstimmung auf die Bedürfnisse städtebau-
nicht nur den Wohnbau betreffenden Immobilienbestands in öffentlichem Besitz
licher Verdichtung in der Stadt ergäben. Es würde sich in jedem Fall um nicht große
(Gemeinde, WOBI, Land) wie im Besitz von Körperschaften und Verbänden gründen wie
Bauten mit wenigen Stockwerken und Innenhöfen handeln.
auch auf die Analyse des möglichen Wohnumfelds. Angesichts der geringen
Bei der Lage kann man an zu sanierende Gebiete denken, an Neubaugelände und in
Verfügbarkeit von Grundstücken sind in erster Linie kleine urbane Ausschnitte zu son-
einigen wenigen Fällen (einfache Wohnanlagen) auch an Parkgelände, sodass die
dieren – was auch den Wohnerwartungen der Sinti-Großfamilien entspricht, die eine
Dienstleistungen des Parks durch Instandhaltungs- und Aufsichtstätigkeiten im
minimale Konzentration befürworten und einem neuerlichen Zusammenleben nach den
Grünen ergänzt werden könnten.
negativen Erfahrungen des “Lagers” an der “Spaghettata” negativ gegenüberstehen.
Zur Exemplifikation von Gemeinschafts-Wohnarealen möchten wir hier zwei Beispiele
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al “campo della spaghettata” che manifestassero un interesse, con la dismissione
famiglia estesa è composta da 5 nuclei familiari per un totale di circa 14 persone.
del campo, alla permanenza nel sito con la creazione di spazi per attività lavorati-
Nel secondo caso potrebbe interessare gruppi familiari in cui l’esperienza di vita
ve (gestione rimessaggio per camper, raccolta di materiali per il riciclaggio o altre
comune nel campo non abbia fatto emergere elementi di tensione.
ipotesi che possono essere elaborate in maniera condivisa). Nel primo caso l’area
Il piano comunale delle aree residenziali di comunità potrebbe sollecitare la predi-
residenziale attrezzata caratterizza e valorizza l’identità espressa da un gruppo di
sposizione di un piano provinciale con una riflessione territoriale più ampia sul
famiglie appartenenti ad una famiglia estesa, con una lunga tradizione di musici-
superamento dei campi nomadi presenti nel territorio provinciale (Bolzano,
sti, suonatori nelle piazze, nelle strade, nei ristoranti, nelle feste, in cui tutti i mem-
Bressanone, Merano, ecc…). In questa direzione va oggettivamente anche lo spo-
bri della famiglia hanno sempre imparato a suonare uno strumento. Alcuni mem-
stamento nel comune di Vadena di un gruppo di 35 sinti (10 famiglie nucleari) dell’
bri di questa famiglia (presente sia a Bolzano che a Bressanone) hanno al loro atti-
insediamento abusivo (posto due del Quadro di distribuzione territoriale, pag 12-
vo anche alcune incisioni in cui è stata valorizzata la “Musica dei Sinti del Tirolo”.
13). Anche in questo caso la realizzazione di un’area residenziale di Comunità rap-
Su questa famiglia è stato pubblicato un articolo, “Una famiglia di musicisti”
presenterebbe un passo in avanti se le caratteristiche dell’area sono quelle prima
(Marco Cagol, “Gli Zingari. Un popolo sconosciuto” Editrice Fratelli-Keitsch,
decise e non quelle del piccolo campo nomadi.
Bolzano 1995 pp. 24). E’ una famiglia che a Bolzano non vive nel campo ma da
almeno 12 anni è presente sul terreno di una casa Anas in disuso lungo una via
I destinatari
molto trafficata. Non è stato possibile trovare, nonostante il buon rapporto col vicinato, un accordo per la permanenza in questo luogo destinato ad essere sgombe-
Il programma delle aree residenziali di comunità potrebbe interessare gruppi diffe-
rato nell’ambito del consistente programma in corso di nuova edificazione. La
renti di destinatari ma, in maniera prioritaria, potrebbe riguardare gruppi familiari
anführen, von denen das erste eine traditionell der Musik verbundene Sinti-Familie
ihrer guten Beziehungen zur Nachbarschaft dürfen sie nicht an diesem Ort bleiben, da
betrifft, das zweite mehrere Sinti-Familien am Autobahnkreuz Bozen-Süd
hier Neubauten vorgesehen sind. Die Großfamilie besteht aus fünf Kernfamilien mit
(“Spaghettata”), die nach der Auflösung des Nomadenplatzes mit verschiedenen
insgesamt etwa 14 Personen. Das zweite Beispiel könnte Familien interessieren, deren
Tätigkeiten (Betrieb eines Camperdepots, Sammeln von Recycling-Material oder ande-
Zusammenleben am Wohnplatz keine Spannungen gezeitigt hat. Mit dem kommu-
re, gemeinsam erarbeitete Möglichkeiten) an Ort und Stelle verbleiben möchten. Im
nalen Plan zur Schaffung der Gemeinschafts-Wohnareale könnte die Ausarbeitung
ersten Fall wird durch das Gemeinschafts-Wohnareal die Identität mehrerer einer
eines Plans zur Beseitigung der derzeit vorhandenen Wohnplätze (Bozen, Brixen,
Großfamilie angehöriger Familien charakterisiert und aufgewertet: Es handelt sich um
Meran, …) auf Landesebene angeregt werden. In diese Richtung geht auch die
Sinti mit einer langen Familientradition als Musikanten, die auf Straßen und Plätzen,
Umsiedlung einer 35-köpfigen Sinti-Gruppe (10 Familien) aus einer widerrechtlichen
in Restaurants und bei Festen aufgetreten sind und deren Mitglieder alle ein
Ansiedlung (Punkt 2 des Übersichtsplans) in die Gemeinde Pfatten. Auch in diesem
Instrument gespielt haben. Einige Angehörige dieser Familie, die sowohl in Bozen wie
Fall würde die Schaffung eines Gemeinschafts-Wohnareals einen Fortschritt bedeuten,
in Brixen ansässig ist, haben auch Schallplatten mit ihrer “Musik der Tiroler Sinti” her-
wenn die Merkmale dieses Areals den hier angeführten Eigenschaften entsprechen,
ausgebracht. Über diese Familie ist in einem Buch auch ein Beitrag unter dem Titel
nicht aber denen eines kleinen Nomadenplatzes.
“Eine Musikantenfamilie” veröffentlicht worden (in: Marco Cagol, Gli Zingari. Un
popolo sconosciuto, Bolzano (Frasnelli-Keitsch) 1995, S. 24 – deutsche Version:
Die Zielgruppen
Martha Verdorfer, Unbekanntes Volk: Sinti und Roma). Es handelt sich um eine
Familie, die seit mindestens zwölf Jahren nicht mehr am Nomadenplatz lebt, sondern
Das Programm für Gemeinschafts-Wohnareale könnte verschiedene Gruppen interes-
in einem leer stehenden ANAS-Haus an einer äußerst verkehrsreichen Straße. Trotz
sieren, in erster Linie aber Sinti-Familien, die derzeit am Nomadenplatz Bozen-Süd
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sinti, abitanti attualmente nel campo nomadi di Bolzano sud o in altro insedia-
apprestamento delle soluzioni. Per quanto riguarda le scelte di localizzazione urba-
mento comunale, inseriti o non inseriti in graduatoria Ipes, comunque disponibili a
nistica è importante la comunicazione piena dei termini reali dell’intervento anche
questa soluzione; potrebbe riguardare inoltre famiglie residenti in alloggi di edilizia
per evitare fraintendimenti. Inoltre è a nostro avviso efficace accompagnare la pro-
residenziale pubblica (o assegnatari non ancora residenti) che non considerassero
gettazione dell’area di comunità con una progettazione di interzona.
appropriata in maniera soddisfacente alle loro esigenze quella sistemazione e
Infatti, qualunque sia il contesto urbanistico e ambientale di inserimento, tanto
optassero per questa soluzione alternativa come consapevole scelta.
delle aree residenziali di comunità che dei complessi abitativi a composizione mista,
la progettazione deve prevedere una serie di azioni sul contesto che possano influi-
Un percorso processuale
re positivamente sul processo di accoglimento, limitando le dinamiche di conflitto,
di esclusione o di autoesclusione. Intendiamo con progettazione di interzona la
Il superamento del campo nomadi e delle altre situazioni sparse concernenti i Sinti
predisposizione di interventi mirati ad un miglioramento della qualità urbana come
nel territorio comunale può procedere attraverso piani programma realizzativi.
il potenziamento di servizi per l’infanzia o la realizzazione di spazi-gioco per i ragaz-
Indicativamente attraverso la realizzazione di 5-6 aree residenziali di comunità e
zi che possano favorire situazioni di incontro e di conoscenza. Tra l’area residen-
una quota di assegnazioni abitative la questione sarebbe risolta. La realizzazione
ziale attrezzata o il micro-villaggio urbano dei Sinti o il complesso abitativo speri-
sperimentale di alcune aree favorirebbe il buon esito del programma perché nulla
mentale e il vicinato vanno predisposti interventi di interesse comune.
è più convincente delle esperienze realizzate che possono testimoniare il valore
della scelta operata. Per quanto riguarda le famiglie interessate da questo programma è importante il loro pieno coinvolgimento in tutte le fasi di definizione e
oder einer anderen kommunalen Struktur leben und teilweise in der WOBI-
und der Realisierung der Lösungen voll mit einbezogen werden. Was die Standortwahl
Rangordnung präsent sind, auf jeden Fall aber dieser Lösung positiv gegenüberstehen.
innerhalb des städtebaulichen Gefüges betrifft, so müssen die Familien über den rea-
Es könnte darüber hinaus auch Familien betreffen, die in Sozialwohnungen leben
len Stand der Dinge genau informiert werden, auch um Missverständnissen vorzu-
(oder auf die Wohnungsübergabe warten), aber diese Lösung für ihren Bedürfnissen
beugen. Außerdem ist es unserer Meinung nach von Nutzen, dass die Planung der
nicht ganz entsprechend ansehen und sich bewusst für diese Alternativlösung ent-
Gemeinschafts-Wohnareale Hand in Hand mit einer interzonalen Planung geht. Denn
scheiden könnten.
in welchem städtebaulichen oder Milieuumfeld die Wohnareale oder die gemischten
Wohnkomplexe auch immer geschaffen werden – in jedem Fall müssen bei der
Der Werdegang zur Verwirklichung
Planung auch eine Reihe von Eingriffen auf das Umfeld vorgesehen werden, um den
Aufnahmeprozess positiv zu beeinflussen und auf diese Weise Konflikte,
Die Auflösung des Nomadenplatzes und die Beseitigung anderer Standplätze von Sinti
Ausgrenzungen und Selbstausgrenzungen zu minimieren. Unter interzonaler Planung
auf kommunalem Gebiet kann durch Programmpläne verwirklicht werden.
verstehen wir die Ausarbeitung von Maßnahmen, die auf eine Verbesserung der
Annäherungsweise müsste das Problem mit der Schaffung von 5-6 Gemeinschafts-
Lebensqualität ausgerichtet sind – wie die Förderung der Einrichtungen für Kinder
Wohnarealen und der Zuweisung einer bestimmten Anzahl von Wohnungen gelöst
oder die Schaffung von Kinderspielplätzen, die das Einander-Begegnen und das
werden können. Durch die experimentelle Anlage einiger Areale würden sich die
Kennenlernen begünstigen. Zwischen dem eingerichteten Gemeinschafts-Wohnareal,
Erfolgschancen dieses Programms erhöhen; denn nichts ist überzeugender als positi-
dem städtischen Mikrodorf der Sinti oder den experimentellen Wohnkomplexen einer-
ve Erfahrungen hinsichtlich einer getroffenen Entscheidung. Bezüglich der von diesem
seits und der Nachbarschaft andererseits müssen Eingriffe von gemeinsamem
Programm betroffenen Familien ist es wichtig, dass sie in alle Phasen der Definierung
Interesse in die Wege geleitet werden.
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Un piano di recupero per il villaggio rom di Castelfirmiano
La direzione di lavoro che proponiamo, quindi, prevede la progettazione degli
interventi (urbanistici, ambientali, edilizi) di sicurezza, che consentano di realizzare
Il villaggio in autocostruzione realizzato dai Rom macedoni, per la dimensione rap-
le opere necessarie, compatibilmente con la presenza delle famiglie nell’area.
presentativa di spazio fisico e sociale di una comunità nell’emigrazione, merita
Inoltre può essere interessante sviluppare attività di servizio in relazione agli utilizzi
riflessione e valorizzazione. Non si è prodotta, come in analoghe situazioni, una
turistici, sportivi e d’interesse ambientale della zona e in relazione al villaggio stes-
degradata baraccopoli ma un “villaggio” di buona qualità complessiva, nella cui
so. A titolo esemplificativo merita di essere valutata la realizzazione di un “Caffè
realizzazione le famiglie hanno investito risorse importanti (almeno per quelle eco-
Romanò” che offra possibilità di impiego e di valorizzazione di identità culturali. La
nomie deboli).
struttura polifunzionale del campo può ospitare sia il “Caffè” che una piccola atti-
Come purtroppo il recente incendio di alcuni prefabbricati in legno ha conferma-
vità di vendita per i consumi interni.
to, andrebbero programmati una serie di interventi progressivi di messa a norma e
sicurezza. La fuoriuscita dal campo delle prime famiglie destinatarie di alloggio
popolare, potrebbe agevolare la sostituzione delle strutture più precarie, e la dotazione dei servizi e dei requisiti adeguati alla conferma dell’utilizzo come patrimonio di “residenze temporanee”.
Il consolidamento di un’area di residenze non convenzionali, adeguatamente
attrezzate, può costituire per la città una utile risorsa per fronteggiare svariate
situazioni di disagio abitativo che possono presentarsi.
Ein Sanierungsplan für die Roma-Siedlung bei Schloss
Sigmundskron
Wir schlagen daher vor, die unter urbanistischem, ökologischem und baulichem
Gesichtspunkt notwendigen Sicherheitsvorkehrungen zu planen und – soweit es die
Präsenz der Familien in der Siedlung erlaubt – durchzuführen.
Die von mazedonischen Roma selbst errichtete Siedlung verdient es - als Beispiel eines
Interessant wäre in diesem Zusammenhang auch eine Untersuchung über die touristi-
realen und gesellschaftlichen Raums einer Gemeinschaft in der Emigration -, beachtet
schen, sportlichen und Umweltpotenzialitäten der Gegend und der Roma-Siedlung
und aufgewertet zu werden. Hier ist keine verwahrloste Barackensieldung entstanden,
selbst. So ist an die Realisierung eines “Romanò-Cafés” zu denken, das Arbeitsplätze
wie es in ähnlichen Situationen der Fall war, sondern ein “Dorf” von insgesamt guter
schaffen und zu einer Stätte interkultureller Begegnung werden könnte. Der
Qualität, zu dessen Anlage die Familien beträchtliche Geldmittel investiert haben
Mehrzweckbau der Siedlung kann sowohl das “Café” als auch einen kleinen Laden zur
(beträchtlich zumindest für die wirtschaftlich schwächeren Familien).
internen Nutzung aufnehmen.
Wie der in jüngster Zeit ausgebrochene Brand mehrerer Holz-Fertighäuser gezeigt hat,
müssten
Maßnahmen
zur
progressiven
Angleichung
an
die
geltenden
Sicherheitsbestimmungen geplant werden. Der Umzug der ersten Familien aus der
Nomadensiedlung in Sozialwohnungen könnte die Erneuerung der prekärsten
Wohnstrukturen erleichtern, sodass sie – entsprechend ausgestattet und eingerichtet –
als “zeitweilige Wohnsitze” verwendet werden könnten. Ein nicht konventionelles,
angemessen
ausgestattetes
Wohnareal
könnte
für
die
Stadt
zu
einer
Ausweichmöglichkeit bei problematischen Wohnverhältnissen werden.
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Fuoriuscita dal campo e percorsi di accesso alla casa per i Rom
Inserimento in complessi abitativi di nuova concezione
Emerge dalla ricerca una propensione largamente maggioritaria tra i rom, diver-
Un progetto sperimentale di edilizia abitativa, fondata su tipologie non conven-
samente dai sinti, all’inserimento nell’edilizia economico-popolare, ma le possibi-
zionali che rispondano a modelli residenziali maggiormente confacenti all’ arti-
lità di accesso rimangono nettamente inferiori alle richieste o alle aspirazioni in
colazione del bisogno abitativo e alla sua complessità sociale, può rappresenta-
tal senso. Occorrerà studiare percorsi di accesso alla casa aggiuntivi rispetto a
re una ulteriore possibilità di inserimento. E’ una ipotesi che rientra nella pro-
quelli esistenti. Lo sviluppo di un terzo settore abitativo potrebbe essere la chia-
mozione della convivenza tra famiglie di differente provenienza e cultura, di
ve per affrontare questo tema, comune a molti immigrati. Sono diffuse le espe-
diversa condizione socio-economica, in cui anche alla luce della diversificazione
rienze che operano come “immobiliare sociale”, lavorando per rendere accessi-
delle aspettative, degli adattamenti e delle contaminazioni degli stili di vita, sia
bile il mercato privato dell'affitto, mobilitando l'offerta e offrendo attività di inter-
possibile ipotizzare inserimenti di famiglie rom e Sinti. E’ un modello incentrato
mediazione intese a superare gli ostacoli incontrati dagli immigrati (sia quelli lega-
sulla mixité condivisa (famiglie immigrate, giovani, anziani) con una serie di ele-
ti a diffidenza e discriminazioni che legati a situazioni di fragilità economica).
menti innovativi per il superamento degli eventuali aspetti di criticità nella convi-
Un agenzia per l’alloggio sociale, costituita per operare oltre che per i Rom anche
venza e nella gestione degli spazi comuni. Uno di questi elementi è il “portiera-
per gli immigrati presenti sul territorio comunale, potrebbe svolgere, oltre a fun-
to sociale”, di cui incaricare una cooperativa con competenze di mediazione
zioni di intermediazione per l’accesso alla casa di soggetti svantaggiati, un ruolo
interculturale e di sostegno ad eventuali problemi di autonomia. Può trattarsi di
attivo nel recupero e nella risistemazione di edifici da destinare ad alloggi sociali.
un intervento di recupero di un edificio dismesso da individuare nelle disponibilità patrimoniali pubbliche o da acquisire.
Abzug der Roma aus der Siedlung und Wege der Wohnungszuweisung
Eingliederung in innovative Wohnungsbestände
Aus unserer Studie geht hervor, dass der Großteil der Roma – im Gegensatz zu den Sinti
Eine weitere Eingliederungsmöglichkeit könnte durch ein experimentelles Wohnprojekt
– die Eingliederung in Sozialwohnungen als positiv ansieht. Aber die Nachfrage oder
geboten werden, das sich auf nicht konventionelle Wohntypologien gründet, die best-
der Wunsch, eine Sozialwohnung beziehen zu können, liegen derzeit weit über den
möglich den Wohnbedürfnissen und der sozialen Vernetzung der Zielgruppen entspre-
konkreten Möglichkeiten, weshalb man nach neuen, zusätzlichen Wegen der
chen. Dieses Projekt soll das Zusammenleben von Familien unterschiedlicher Herkunft
Wohnungszuweisung suchen müsste. Ein dritter Wohnungssektor könnte den
und Kultur und verschiedenartiger sozioökonomischer Verhältnisse fördern, und auf-
Schlüssel zur Lösung dieses Problems liefern, das auch viele ausländische Zuwanderer
grund der eingetretenen Änderungen (Diversifikation der Erwartungen, des
angeht. Es gibt in diesem Sinn schon mehrere Körperschaften, die als “soziale
Anpassungsgrades und der Kontamination der Lebensweise) könnte man auch an die
Immobilienbüros” fungieren, indem sie den privaten Mietwohnungsmarkt erschließen,
Eingliederung von Roma- und Sinti-Familien denken. Dieses Modellprojekt basiert auf
das Angebot fördern und sich als Vermittler zur Überwindung der Hindernisse anbie-
der Wohnungsmischung (zugewanderte Familien, Jugendliche, alte Menschen) und
ten, auf die die Zuwanderer treffen (Misstrauen und Diskriminierung, aber auch prekä-
sieht innovative Elemente zur Überwindung eventueller kritischer Situationen im
re wirtschaftliche Verhältnisse). Eine Vermittlungsstelle für Sozialwohnungen, die
Zusammenleben und in der Nutzung der gemeinschaftlichen Räume vor. Eines dieser
sowohl für die Roma als auch für die anderen in der Stadt anwesenden Zuwanderer
Elemente ist der “soziale Hausmeister-Service”, mit dem eine Kooperative mit Erfahrung
tätig wäre, könnte benachteiligten Zielgruppen preiswerten Wohnraum sichern,
auf dem Bereich der interkulturellen Mediation und der sozialen Begleitung betraut
zugleich aber auch eine aktive Rolle bei der Sanierung und Wiederinstandsetzung von
werden sollte. Es kann sich um die Sanierung eines leer stehenden Gebäudes aus dem
Baubeständen spielen, die Sozialwohnungen aufnehmen könnten.
öffentlichen Baubestand handeln, das gegebenenfalls auch angekauft werden könnte.
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Allegato
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presenti in due campi nomadi e in altri spazi interstiziali della città. L’esperienza
del campi nomadi si presenta critica sotto il profilo dell’inserimento urbano e
Questo documento è frutto del dibattito sviluppato tra rappresentanti delle isti-
sociale di questi gruppi.
tuzioni competenti e delle associazioni impegnate sui temi dell’inclusione socia-
La definizione di “nomade” ha perso qualsiasi aggancio con la condizione reale
le e urbana di Rom e Sinti nell’incontro di presentazione dei risultati preliminari
di questi gruppi: i Rom presenti a Bolzano sono sedentari da diverse generazio-
del lavoro di ricerca della Fondazione Michelucci, organizzato dagli assessori
ni nel paese di provenienza, la maggior parte dei Sinti dal venir meno delle loro
Bassetti e Battisti il 5 dicembre 2003.
attività mobili sul territorio. Nella realtà, questi due gruppi spesso accomunati in
una indistinta nozione di “comunità nomade”, anche sul territorio di Bolzano
Appartiene alla storia della città di Bolzano la presenza di popolazioni diverse, di
presentano storie e aspettative diversificate, non solo tra le due comunità ma
culture insediative e stili di vita differenti tra loro e la civile ricerca di modalità con-
anche al loro interno, tra le diverse famiglie presenti sul territorio.
divise di convivenza nel territorio urbano.
Il superamento del “campo nomadi” con la realizzazione di un sistema diversifi-
Con questo spirito sono state in tempi recenti predisposte soluzioni di carattere
cato di alternative residenziali è quindi un obiettivo della città. E’ possibile realiz-
abitativo per l’inserimento dei migranti presenti nel campo di accoglienza della
zarlo con soluzioni adeguate alla differenziata domanda abitativa e ai diversi
“collina Pasquali”, precedentemente allestito, e più recentemente la sperimen-
modelli di inserimento dei gruppi indicati e con forme di insediamento pensate
tazione delle case-albergo per lavoratori stranieri.
sulla scala sovracomunale, attente alla peculiarità del territorio, all’utilizzo parsi-
Rimangono però nella città situazioni di più acuta criticità insediativa, che inte-
monioso della risorsa spazio, alla natura chiaramente abitativa delle soluzioni
ressano alcuni gruppi appartenenti a popolazioni di Sinti e di Rom, attualmente
adottate, anche se riferite a tipologie di abitazione “non convenzionali”.
Anlage
sich hinsichtlich der urbanen und sozialen Eingliederung dieser Gruppen als kritisch.
Die Bezeichnung “Nomade” hat im übrigen angesichts der tatsächlichen
Dieses Dokument ist das Ergebnis der von den Stadträten Bassetti und Battisti organi-
Lebensverhältnisse dieser Gruppen jegliche Berechtigung verloren. Die in Bozen ansässi-
sierten Begegnung zwischen Vertretern der zuständigen Körperschaften und der
gen Roma waren in ihren Herkunftsländern schon seit mehreren Generationen sesshaft,
Vereinigungen, die auf dem Gebiet der sozialen und urbanen Eingliederung von Roma
während der Großteil der Sinti angesichts der Tatsache, dass ihre einstigen
und Sinti tätig sind, anlässlich der Vorlage der ersten Ergebnisse der Studie der Stiftung
Wandergewerbe ihnen keine wirtschaftliche Grundlage mehr bieten, sesshaft geworden
Michelucci am 5. Dezember 2003.
sind.
Diese
beiden
Gruppen
werden
oft
unter
dem
vagen
Begriff
“Nomadengemeinschaft” zusammengefasst. In Wirklichkeit zeichnen sich die in Bozen
Die Stadt Bozen war im Laufe ihrer Geschichte seit jeher ein Ort der Begegnung von
anwesenden Sinti und Roma durch eine unterschiedliche Geschichte und verschieden-
Völkern und Kulturen, wo auch unterschiedliche Lebensformen immer friedlich zusam-
artige Erwartungen aus, die nicht nur die beiden Gruppen betreffen, sondern auch in
mengelebt haben. Aus dieser Einstellung heraus sind in jüngster Zeit Lösungen für das
ihrem Inneren, unter den verschiedenen Familien, festzustellen sind.
Wohnungsproblem der Zuwanderer aus der Siedlung Bozen-Süd “Pasquali-Hügel” erar-
Die Stadt hat es sich daher zum Ziel gesetzt, die “Nomadenplätze” durch die
beitet worden, die sich im Aufnahmelager “Collina Pasquali” befinden, und letzthin ist
Verwirklichung eines alternativen Wohnmodells zu beseitigen. Es kann mit Lösungen
auch ein Experiment mit Wohnheimen für ausländische Arbeiter angelaufen. In der Stadt
realisiert werden, die den unterschiedlichen Wohnerwartungen und den verschiedenar-
bestehen aber darüber hinaus noch kritischere Wohnsituationen: Sie betreffen einige
tigen Eingliederungsmodellen der Gruppen entsprechen, und zwar durch
Sinti- und Roma-Gruppen, die derzeit auf zwei Nomadenplätzen und auf anderen
Siedlungsformen auf überkommunalem Bereich, die die Besonderheiten des Territoriums
“Nischenplätzen” in der Stadt wohnen. Das Leben auf den Nomadenplätzen erweist
respektieren, die Raumressourcen sparsam nutzen und den eindeutigen Wohncharakter
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L’esperienza realizzata nell’inserimento di famiglie di Sinti e in misura minore di
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Proposta per i Sinti
Rom nel patrimonio residenziale pubblico offre ulteriori indicazioni per affinare,
anche con opportune correzioni, il ventaglio di soluzioni adottabili, che com-
Le ragioni di superamento del campo nomadi della “Spaghettata”, realizzato
prendono anche tipologie di abitazioni non tradizionali. Le direzioni di questo
dall’Amministrazione comunale a Bolzano sud nel 1996 (dopo un trascorso di inse-
percorso possono interessare diversi ambiti dell’edilizia sociale: dal sostegno ai
diamenti spontanei e precari, proteste della popolazione vicina, sgomberi e tentati-
processi di inserimento nel patrimonio pubblico, al recupero abitativo di fabbri-
vi di localizzare nuove aree di sosta), sono sostanzialmente queste: l’infelice localiz-
cati dimessi, alla sperimentazione di tipologie abitative non convenzionali in
zazione del sito dal punto di vista ambientale, il suo carattere strutturale di separa-
nuova costruzione.
tezza, la concentrazione di situazioni sociali di povertà, le tensioni interne derivanti
dalla convivenza obbligata.
Per un’altra serie di ragioni (non generalizzabili e non necessariamente riconducibili a una cultura abitativa “differente”), l’esperienza di inserimento in alloggi Ipes di
diverse famiglie di Sinti che hanno maturato i requisiti dell’assegnazione ha dimostrato che questa non può essere l’unica possibilità di fuoriuscita dal campo. E’
emersa in alcune famiglie di Sinti l’esigenza di vivere con la famiglia allargata e plurigenerazionale, in contesti abitativi in cui ciò sia possibile e lo stile di vita non risulti penalizzato e oggetto di conflitto, e in cui il costo di conduzione dell’alloggio sia
maggiormente compatibile con economie deboli e debolissime.
der angewandten Lösungen achten, auch wenn sie sich auf “nicht konventionelle”
Vorschläge für die Sinti
Wohnmodelle beziehen.
Aus der Erfahrung der Sinti-Familien – und in geringerem Maße der Roma -, die in
Die Hauptgründe zur Abchaffung des Nomadenplatzes am Autobahnkreuz Bozen-Süd,
Sozialwohnungen eingegliedert worden sind, ergeben sich weitere Hinweise, um das
der von der Stadtverwaltung im Jahr 1996 in Bozen-Süd angelegt worden ist (nach spon-
weite Angebot der möglichen Lösungen, die auch nicht traditionelle Wohnformen
tanen und prekären Ansiedlungen in der Vergangenheit, Protesten der benachbarten
einschließen, durch angemessene Korrekturmaßnahmen zu verbessern. Dieser so aus-
Bevölkerung, Zwangsräumungen und Versuchen zur Auffindung neuer Standplätze), sind
gerichtete Werdegang kann verschiedene Bereiche des sozialen Wohnungsbaus interes-
hauptsächlich folgende: die unglückliche Lage des Platzes, sein Ghetto-Charakter, die
sieren: von der Unterstützung bei den Eingliederungsprozessen in den öffentlichen
Konzentration von sozial benachteiligten Personen, die inneren Spannungen als Folgen
Wohungsbestand zur wohnungsmäßigen Sanierung von leer stehenden Bauten und zu
des zwangsweisen Zusammenlebens. Aus anderen Gründen (die nicht verallgemeinert
Experimenten mit nicht konventionellen Wohnmodellen in Neubauten.
werden können und nicht notwendigerweise mit einer “anderen” Wohnkultur zusammenhängen) hat die Erfahrung mehrerer anspruchsberechtigter Sinti-Familien in WOBIWohnungen gezeigt, dass dies nicht der einzige Weg zum Verlassen des Nomadenplatzes
sein kann. Mehrere Sinti-Familien haben das Bedürfnis nach einem Leben in einer aus
mehreren Generationen bestehenden Großfamilie zum Ausdruck gebracht, in dafür
geeigneten Wohnumfeldern, wo ihr Lebensstil weder beeinträchtigt wird noch
Konfliktpotential schafft und wo die Betriebskosten der Wohnung bestmöglich mit
schwachen und sehr schwachen wirtschaftlichen Verhältnissen zu vereinbaren sind.
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1. Un ventaglio di azioni possibili
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- il possibile inserimento di nuclei familiari limitati in sistemazioni abitative di servi-
Se gli obbiettivi che l’Amministrazione si prefigge rispetto ai Sinti sono quelli di supe-
zio in zone a parco o a verde pubblico con funzioni di manutenzione e gestione
rare il campo nomadi, realizzare le condizioni di una maggior qualità dell’abitare
e in alcuni casi animazione (con riferimento a molte esperienze francesi);
delle famiglie, e promuovere forme non conflittuali di convivenza con le popolazio-
- il possibile utilizzo dell’area della “Spaghettata” per la realizzazione di attività
ni locali, le azioni che appaiono congruenti sono:
lavorative riguardanti i Sinti e la valutazione della possibilità di permanenza di una
- la realizzazione di forme di maggiore sostegno ai processi di inserimento delle
area residenziale attrezzata per famiglie interessate al progetto lavorativo (oppu-
famiglie di Sinti nei quartieri di edilizia sociale - che sono poi i quartieri in cui
re occasione di scambio con area maggiormente adatta all’ospitalità abitativa e
sono presenti altre situazioni sociali sensibili - con forme di accompagnamen-
attualmente dimessa o sotto utilizzata).
to e di mediazione territoriale (agenti di prossimità) impostate sulla reciprocità
culturale;
2. Un programma di realizzazione delle aree attrezzate per la residenza
- la realizzazione di aree attrezzate per la residenza, a misura delle esigenze della
Le “aree attrezzate per la residenza” possono rappresentare per l’Amministrazione
famiglia allargata, dello stile di vita, con un equilibrato rapporto di vicinanza-
una opportunità alternativa per situazioni di forte disagio abitativo. In questo caso
distanza dalla città che consenta contemporaneamente accessibilità, facilità di
esse sono destinate ad accogliere famiglie allargate di Sinti o più nuclei familiari
comunicazione e discrezione nel contesto urbano;
legati da vincoli di parentela, di affinità o di mutualità che l’esperienza di conviven-
- l’inserimento di famiglie Sinti in progetti sperimentali di edilizia sociale, anche in
za nel campo nomadi o in altre aree di sosta ha fatto emergere. La sistemazione abi-
autocostruzione o autorecupero di edifici dimessi, rivolto a persone fortemente
tativa nell’area residenziale attrezzata può essere offerta come possibilità anche a
motivate in tal senso (tra fasce giovani e immigrati);
quei nuclei familiari già presenti in alloggi di edilizia residenziale pubblica (o che ne
1. Ein weites Angebot an möglichen Lösungen
- die mögliche Eingliederung einer begrenzten Anzahl von Kernfamilien in
Wenn die Stadtverwaltung es sich in Hinblick auf die Sinti zum Ziel setzt, den
Dienstwohnungen in Parkgeländen oder städtischen Grünanlagen, wo sie die
Nomadenplatz zu beseitigen, Wohnformen besserer Qualität für die Familien zu realisie-
Instandhaltung und Betreuung, in einigen Fällen auch die Animation übernehmen
ren und ein konfliktfreies Zusammenleben mit der ortsansässigen Bevölkerung zu för-
könnten (unter Bezug auf viele diesbezügliche Erfahrungen in Frankreich);
dern, so erscheinen folgende Maßnahmen angebracht:
- die Schaffung besserer Unterstützungsmethoden der Sinti-Familien bei ihrer
- die mögliche Nutzung des “Spaghettata”-Geländes zur Schaffung von Arbeitsplätzen
für die Sinti und das mögliche Verbleiben von am Arbeitsprojekt interessierten
Eingliederung in Stadtteile mit Sozialwohnungsbeständen (in denen im übrigen
Familien auf einem eingerichteten Wohnareal (oder Austausch mit einem derzeit frei-
auch andere unter sozialem Gesichtspunkt kritische Situationen anzutreffen sind)
en oder unterbenutzten Gelände mit besserer Wohneignung).
durch soziale Mieterbegleitung und territoriale Mediation (quartierbezogene
Sozialarbeiter) zum gegenseitigen Kennenlernen der jeweiligen kulturellen igenheiten;
2. Ein Programm zur Schaffung der eingerichteten Wohnareale
- die Schaffung von eingerichteten Wohnarealen gemäß den Bedürfnissen der
Die “eingerichteten Wohnareale” können für die Stadtverwaltung eine Alternativlösung
Großfamilie und ihrem Lebensstil, in einer ausgeglichenen Nähe-Ferne-Beziehung zur
zu sehr prekären Wohnsituationen darstellen. In diesem Fall sollen sie Sinti-Großfamilien
Stadt, sodass sie eine gute Verkehrserschließung aufweisen, die Personen nicht
oder mehrere Kernfamilien aufnehmen, die durch Verwandtschaft, gleiche Gesinnung
ghettoisieren und sie im urbanen Umfeld vernetzen;
oder wechselseitige Beziehungen, die sich aus dem Zusammenleben am Nomadenplatz
- die Eingliederung der Sinti-Familien in experimentelle Sozialwohnbauprojekte, auch
oder an anderen Wohnplätzen ergeben haben, verbunden sind. Die Unterbringung in
bei Selbstbau oder Selbstsanierung leer stehender Gebäude, die sich an stark moti
eingerichteten Wohnarealen kann auch Kernfamilien angeboten werden, die schon in
vierte Personen (junge Altersgruppe und Zuwanderer) wenden;
Sozialwohnungen leben (oder die entsprechenden Voraussetzungen erfüllen), aber das
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maturino i requisiti), e che trovino preferibile l’area attrezzata.
terreni agricoli, e accelerare la realizzazione delle opere); facilità di allacciamento
La realizzazione di “aree attrezzate per la residenza” destinate a famiglie di Sinti
alle reti impiantistiche o disponibilità di risorse per autonomie di impianto; ade-
distribuite nelle circoscrizioni e con riferimento ai distretti, si confronta necessaria-
guata accessibilità urbanistica; prossimità con contesti di vita attiva; facilità di rela-
mente con le esigenze di reperimento delle aree in uno scenario urbano che pre-
zione con mezzi pubblici rispetto a istituti scolastici, servizi socio-sanitari di zona,
senta una forma compatta dell’abitato, e una carenza di aree fabbricabili e di oppor-
reti commerciali.
tunità di recupero di patrimonio dismesso. La ricerca delle aree deve perciò vagliare
Le soluzioni abitative adottabili, a loro volta, possono consistere in moduli abitativi
le opportunità residue presenti nel territorio, in ragione della flessibilità delle solu-
essenziali accorpati fra loro, oppure in moduli attrezzati (cucina-servizi igienici-spazi
zioni abitative e aggregative adottabili, in ragione di configurazioni non convenzio-
comuni) a servizio di abitazioni mobili. Esse devono rispondere comunque alle esi-
nali e inedite e delle risorse di suolo disponibile.
genze di un equilibrato rapporto con gli indici di fabbricazione correntemente adot-
La localizzazione e la tipologia delle aree residenziali non deve presentarsi come un
tate per l’edilizia residenziale pubblica, con lo stile di vita dei Sinti (relazioni di mutua-
corpo estraneo al tessuto urbano ed edilizio della città. E’ auspicabile che alcune
lità nel gruppo affine, integrazione interno-esterno, esigenze di ospitalità tempora-
aree siano inserite nelle operazioni urbanistiche di espansione o riqualificazione che
nea), con la loro economia familiare (bassi costi di gestione, pertinenze per forme di
interessano la città.
lavoro autonomo).
La ricerca delle aree ha come riferimenti un nucleo essenziale di criteri: aree di pic-
Possono infine contemplare o meno possibilità ulteriori di ampliamento con risorse
cole dimensioni per la ricettività di famiglie allargate composte da un numero limi-
proprie dei gruppi familiari o pubbliche. Il riconoscimento del carattere non con-
tato di nuclei familiari; uso parsimonioso di nuovo suolo; preferibile collocazione su
venzionale degli alloggi costituenti l’area residenziale attrezzata può consentire
terreni di proprietà pubblica (al fine di contenere i costi, visti i valori sul mercato dei
deroghe dagli standard previsti dalla normativa provinciale per l’edilizia residenziale,
Leben auf einem eingerichteten Areal vorziehen. Die Schaffung von “eingerichteten
beschleunigen); müheloser Anschluss an die städtischen Versorgungs- und
Wohnarealen” für Sinti-Familien in den einzelnen Stadtvierteln und Sozialsprengeln
Entsorgungsnetze
hängt notwendigerweise von der Verfügbarkeit von Grundstücken in einem urbanen
Strom/Wasserversorgung; guter Anschluss an das städtische Verkehrsnetz;
Szenario hoher städtischer Verdichtung ab wie auch vom Mangel an Baugelände und zu
Nachbarschaft zu Stätten mit soziokulturellen Angeboten; gute Erreichbarkeit von
sanierenden Baubeständen. Bei der Suche nach geeignetem Gelände muss man daher
Schulen, Sozial- und Gesundheitsdiensten und Einkaufsbetrieben mit öffentlichen
die übrigen Lösungsmöglichkeiten auf dem städtischen Territorium abwägen, auch
Verkehrsmitteln. Die möglichen Wohnmodelle können ihrerseits aus mehreren
angesichts der Tatsache, dass es sich um flexible Wohn- und Aggregatsmodelle nicht
Grundmodulen
konventioneller, innovativer Gestaltung handelt, und den Bestand an verfügbarem
Gemeinschaftsräume) neben Mobilwohnungen. In jedem Fall aber müssen sie die übli-
Gelände überprüfen. Die Wohnareale dürfen weder durch ihre Lage noch durch ihre
chen Standarderfordernisse im öffentlichen Wohnungsbau erfüllen, dem Lebensstil der
Gestaltung zu Fremdkörpern im urbanen und baulichen Gefüge der Stadt werden. Es ist
Sinti entsprechen (wechselseitige Beziehungen in gleichgesinnten Gruppen, Integration
zu wünschen, dass einige dieser Areale in die städtebaulichen Erweiterungs- oder
nach innen und außen, Möglichkeit zur zeitweiligen Aufnahme anderer Familien) und
Erneuerungsprogramma der Stadt aufgenommen werden.
den wirtschaftlichen Verhältnissen der Familien angemessen sein (niedrige
Bei der Suche nach geeignetem Gelände sind in erster Linie folgende Kriterien zu berück-
Betriebskosten, Freiflächen für Formen selbständiger Arbeit). Schließlich können auch
sichtigen: kleine Areale zur Aufnahme von Großfamilien, die aus einer begrenzten
weitere Möglichkeiten zur Erweiterung der Wohnfläche mit eigenen Mitteln der Familie
Anzahl von Kernfamilien bestehen; sparsame Nutzung neuen Geländes; vorzugsweise
oder aus öffentlicher Hand ins Auge gefasst werden.
Anlage auf Gelände in öffentlichem Besitz (um angesichts der hohen Marktpreise des
Da die Wohnungen, aus denen ein eingerichtetes Wohnareal besteht, nicht konventio-
Agrarlands die Kosten einzuschränken und die Verwirklichung der Einrichtungen zu
nellen Charakter haben, wäre auch an Abweichungen von den gültigen
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oder
bestehen
Vorhandensein
oder
aus
von
Ressourcen
eingerichteten
für
Modulen
autonome
(Küche-Bad-
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fermi restando i requisiti di igienicità, salubrità e in generale la buona qualità abita-
“villaggio” urbano (tipicamente quello di Shuto Orizari, alla periferia di Skopje, dal
tiva e le esigenze di integrazione urbana e ambientale dell’intervento.
quale molti di loro provengono). Così è stato anche per l’insediamento di Castel
Le aree attrezzate per la residenza sono definite dall’Ufficio del Piano e inserite nel
Firmiano, che presenta caratteri avanzati rispetto ai tradizionali campi nomadi.
Piano Regolatore generale comunale. La metodologia progettuale comporta forme
Positivo il quadro, purtroppo ristretto, degli inserimenti abitativi relativo ai nuclei che
di partecipazione delle famiglie Sinte interessate dal progetto per una diretta verifi-
hanno già avuto esperienze abitative a Bolzano o in centri urbani della provincia,
ca delle rispondenze progettuali alle loro esigenze. La realizzazione può contempla-
presso abitazioni generalmente affittate sul mercato privato. Gli inserimenti lavora-
re forme di autocostruzione facilitata e autorecupero secondo progetto.
tivi e scolastici confermano un quadro che rientra nel contesto migratorio, nella
ricerca di migliori condizioni economiche, progresso della situazione familiare e sta-
Proposte per i Rom
bilità L’ aspirazione all’abbandono del campo per via dell’ottenimento dell’alloggio
è al momento limitata dalla posizione generalmente non favorevole nella gradua-
Per la maggior parte delle famiglie Rom (a parte le più povere o quelle che consi-
toria Ipes, condizionata dal giovane periodo di residenza in città e dalla mancata pre-
derano transitorio il soggiorno lavorativo in Italia, puntando al massimo risparmio),
visione, ai fini del punteggio, di situazioni come abitazione impropria, disagio estre-
l’aspirazione è quella di una abitazione autonoma, inserita in un contesto propria-
mo ed esclusione abitativa.
mente abitativo, possibilmente pubblica o anche privata ma con un sostegno economico all’affitto di mercato. Sono famiglie che hanno un processo plurigenerazionale di inserimento urbano nelle città di provenienza e, anche nelle situazioni difficili in cui si trovano al di fuori del loro paese, tendono a riprodurre le condizioni del
Landesbestimmungen für den Wohnungsbau zu denken – unter Achtung der hygie-
schon seit mehreren Generationen in das urbane Gefüge eingegliedert waren und die –
nisch-gesundheitlichen Voraussetzungen und allgemein der guten Wohnqualität wie der
auch in heiklen Situationen fern ihrer Heimat – dazu neigen, die Eigentümlichkeiten des
umfeld- und umweltgerechten Vernetzung der geschaffenen Areale.
“urbanen Dorfs” nachzubilden (typisch ist das Viertel Shuto Orizari am Stadtrand von
Die eingerichteten Wohnareale werden vom Planungsbüro definiert und in den allge-
Skopje, dem viele von ihnen entstammen). Dies gilt auch für die Ansiedlung bei
meinen kommunalen Bauleitplan aufgenommen. Der Methodik des Projekts gemäß
Sigmundskron, die sich im Vergleich zu den traditionellen Nomadenplätzen durch fort-
werden die Sinti-Familien in die verschiedenen Realisierungsphasen mit einbezogen,
schrittliche Merkmale auszeichnet. Positiv die Erfahrungen mit der Eingliederung der (lei-
damit sie die bedürfnisgerechte Entwicklung des Projekts überprüfen können. Im Zuge
der wenigen) Kernfamilien, die schon in Bozen oder anderen Südtiroler Ortschaften
der Projektrealisierung können auch Formen vereinfachten Selbstbaus und projekt-
gelebt haben, meist in privaten Mietwohnungen. Die Eingliederung auf dem Arbeits-
gemäßer Selbstsanierung vorgesehen werden.
und Schulbereich entspricht dem Leben von Zuwanderern, die auf der Suche nach besseren wirtschaftlichen Verhältnissen, besseren Lebensbedingungen für die Familie und
Vorschläge für die Roma
Stabilität sind. Dem Umzug aus dem Nomadenplatz in Sozialwohnungen steht heute die
nicht günstige Position der Roma in der WOBI-Rangordnung entgegen, da sie angesichts
Der Großteil der Roma-Familien (mit Ausnahme der ärmsten oder derjenigen Familien,
ihrer kurzen Ansässigkeitsdauer kaum Sozialwohnungsanspruch haben und auch nicht
die sich nur vorübergehend zur Arbeit in Italien aufhalten und so viel Geld wie möglich
aus prekären Situationen wie Notunterkünften, äußerster Armut und Ausquartierung
sparen wollen) strebt nach einer eigenständigen Wohnung, möglichst im sozialen
kommen – was ihre Punktezahl erhöhen würde.
Wohnungsbau, aber auch auf dem privaten Wohnungsmarkt, aber bei finanziellen
Beiträgen zur Marktmiete. Es handelt sich um Familien, die in ihren Herkunftsorten
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villaggio come sistema di residenze temporanee rappresenterà per la città una
1. Inserimento in abitazioni ordinarie
utile risorsa per fronteggiare svariate situazioni di disagio abitativo e di emer-
E’ auspicabile un’azione a forte condivisione istituzionale analoga a quella che
genza che possono presentarsi oltre a consentire utilizzi integrati rispetto al
risolse la situazione della Collina Pasquali, favorendo il processo di inserimento
parco, a cui è prossimo, con la opportunità di realizzare alcune occasioni di lavo-
nell’edilizia residenziale pubblica o privata (tramite adeguati sostegni).
ro anche per i rom (ristoro, accoglienza, manutenzione).
2. Riqualificazione e adeguamenti del Villaggio di Castel Firmiano
3. Inserimento in progetti sperimentali di edilizia sociale
Il Villaggio di Castel Firmiano necessita di un progetto complessivo che valorizzi
Inserimento di famiglie Rom in progetti sperimentali di edilizia sociale, anche in
la straordinaria esperienza di autocostruzione in legno, realizzata con risorse pro-
autocostruzione o autorecupero di edifici dismessi, rivolto a persone fortemente
prie delle famiglie, e innalzi la qualità complessiva dell’accoglienza.
motivate in tal senso (tra fasce giovani e immigrati).
Una serie di interventi progressivi, effettuati sulla base di un programma coordinato di fuoriuscita nel tempo delle famiglie, può consentire la sostituzione delle
strutture più precarie, la dotazione per ogni abitazione dei servizi igienici e dei
requisiti di sicurezza adeguati ad un uso di “residenza temporanea” con la contemporanea liberazione dell’area centrale (la piazza del villaggio) dagli ingombri
dei servizi igienici chimici. Migliorerebbero così le condizioni di permanenza delle
famiglie che permarranno un po’ più a lungo delle altre ma il riconoscimento del
Die möglichen Handlungsstrategien
etwas länger als andere in der Siedlung verbleiben. Darüber hinaus aber würde die
1. Eingliederung in das normale Wohnbauwesen
Anerkennung der Siedlung als System zeitweiliger Wohnsitze für die Stadt eine nützli-
Wünschenswert wären entschieden von den öffentlichen Körperschaften gewollte
che Ressource zur Überwindung der unterschiedlichsten Wohnungsnot- und
Maßnahmen ähnlich der, die das Problem der Pasquali-Siedlung Bozen-Süd gelöst hat
Notstandssituationen darstellen, aber auch integrierte Nutzungen für den nahe gelege-
und den Eingliederungsprozess in den öffentlichen oder privaten Wohnungsbau (durch
nen Park anbieten, mit der Möglichkeit, auch für die Roma Arbeitsmöglichkeiten zu
angemessene Förderung) begünstigen würde.
schaffen (Imbissstuben, Schlafräume, Instandhaltung).
2. Requalifikation und Anpassung der Siedlung bei Sigmundskron
3. Eingliederung in experimentelle Sozialwohnbauprojekte
Die Siedlung bei Sigmundskron bedarf eines Gesamtprojekts zur Aufwertung der außer-
Eingliederung der Roma-Familien in experimentelle Sozialwohnbauprojekte, auch bei
gewöhnlichen Leistung der in Selbstbau und mit Eigenmitteln der Familien verwirklich-
Selbstbau oder Selbstsanierung leer stehender Gebäude, die sich an stark motivierte
ten Holzhäuser und zu einer Qualitätsverbesserung der Siedlung insgesamt. Eine Reihe
Personen (junge Altersgruppen und Zuwanderer) wenden.
stufenweise durchzuführender Maßnahmen anhand eines koordinierten Programms
zum allmählichen Abzug der Familien ist die Voraussetzung für die Ersetzung der prekärsten Strukturen sowie für die Ausstattung jeder Wohnung mit Sanitäranlagen und ihrer
Anpassung an die für eine Durchgangseinrichtung geltenden Sicherheitsbestimmungen,
während gleichzeitig die chemischen Toiletten vom Mittelplatz (“Dorfplatz”) entfernt
werden müssten. Dies würde zu besseren Lebensbedingungen der Familien führen, die
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Conclusioni
L’impegno rivolto alla risoluzione dei problemi alloggiativi e d’inserimento urbano presenti nei gruppi Rom e Sinti è un impegno della Città e della Provincia e le
soluzioni necessariamente si collocano in un quadro complessivo urbano e territoriale. Partire dalla specificità delle questioni relative a piccole comunità può fornire indicazioni e strumenti di azione amministrativa di più ampia portata, in particolare introducendo elementi di novità nel tradizionale sistema di accesso alle
abitazioni per le fasce più deboli di popolazione. Può quindi rappresentare un
contributo alla costruzione di una strategia plurale per affrontare un tema così
delicato e complesso e più in generale ad uno sviluppo sociale della città che non
lascia indietro nessuno.
Schlussfolgerungen
Die Aufgabe, nach Lösungen für die Wohnungs- und Eingliederungsprobleme der Roma
und Sinti zu suchen, geht gleichermaßen die Stadt wie das Land an, da die Lösungen notwendigerweise die Stadt und das umliegende Territorium betreffen. Wenn man von den
Besonderheiten der Probleme kleiner Gemeinschaften ausgeht, kann man Denkanstöße
und Anregungen zu Verwaltungsmaßnahmen auf breiterer Basis finden, besonders durch
die Einführung innovativer Elemente in das traditionelle System der Wohnungszuweisung
für die sozial schwächsten Gruppen der Bevölkerung. Auf diese Weise kann ein solches
Projekt zur Erstellung einer pluralen Strategie zur Lösung einer so heiklen und komplexen
Frage beitragen, ja allgemein zu einer sozialen, sozialbewussten und sozialgerechten
Entwicklung der Stadt, die niemanden am Rande zurücklässt.
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