Turismo Gradese Data di uscita: 06 luglio 2014
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Turismo Gradese Data di uscita: 06 luglio 2014
Grado eventi luglio 2014 pag. 2 Gorizia Centro Colibrì pag.9 pag.10 Storia, persone e paesaggio del Carso di Margherita Hack Numero unico A cura di Publistar srl Via Treppo, 5/B 33100 - Udine (Italia) Tel. +39 0432/299664 E-mail: [email protected] Fenicotteri rosa a Grado FLAMINGOS IN GRADO foto: Margitta Schuff Thomann L’estate si tinge di rosa: centinaia di volatili arrivati a Grado, hanno richiamato numerosi turisti e appassionati di birdwatching e sono diventati protagonisti del calendario della fotografa Margitta Schuff Thomann DIESER SOMMER FAERBT SICH ROSA: HUNDERTE VON FLAMINGOS SIND IN GRADO ANGEKOMMEN, ZAHLREICHE TOURISTEN UND BIRDWATCHER WURDEN DURCH SIE ANGELOCKT UND SIND AUCH HAUPTTHEMA DER KALENDER DER NATURFOTOGRAFIN MARGITTA SCHUFF THOMANN GEWORDEN Foto e contenuti gentilmente forniti da Turismo FVG e G.I.T. spa Aquileia Film Festival Quinta Edizione Rassegna internazionale del cinema archeologico Aquileia, Piazza Capitolo 23, 24, 25 luglio - ore 21.00 ingresso gratuito pag.23 eventi ~ events 2 grado luglio / Juli / July 2014 Lou Andreas Salomé, fotografia di Sophia Goudstikker, 1897 La mostra, curata da Marina Bressan, è promossa da GIT e affronta sul piano scientifico, per la prima volta, uno scottante tema che coinvolse i grandi protagonisti della cultura e dell’arte viennese alla vigilia della Grande Guerra. Nella Vienna di fine secolo in cui la figura femminile occupa un rango di eccellenza, la bellezza assume la funzione superiore di simbolo, come nella Salomè o nella Nuda verità di Klimt, e la mantiene anche nel capovolgimento infernale e nella rivelazione dell’orrore che ci offre Egon Schiele. La femminilità è intesa a Vienna e nel suo territorio spirituale come nodo che stringe insieme bellezza e intelligenza, spirito e dominio sulla sfera dell’azione, e il mondo mitteleuropeo è illuminato, proprio a fine secolo, da donne irripetibili: Lou Andreas Salomé, Alma Mahler, ma anche donne dell’alta borghesia già emancipate come Berta Zuckerkandl o Emilie Flöge, non “così poetiche o così esagerate”, ma rese tali dalla” meravigliosa sensualità del temperamento klimtiano” (Felix Salten, Gustav Klimt, 1903). Così Adele Bloch-Bauer ispira a Klimt Giudit ta, L’erotismo, la porta per il paradiso Gustav Klimt “Eros e bellezza, preludio della fine. Vienna-Grado 1892-1914” è il titolo della mostra inaugurata a Grado, presso la Sala espositiva della GIT, all’ingresso principale della spiaggia. “trasfigurata” in una femme fatale: celebrazione ambivalente della bellezza femminile, in cui i paramenti preziosi del suo trionfo sono anche la sua prigione. Guarda l’uomo con distacco, con superiorità. Non l’artista che, pur provando paura per una creatura sconosciuta, esorcizza il tremendum (le sensazioni negative) attraverso il processo creativo per godere solo del suo fascinum (ciò che crea piacere estetico). Non c’è disprezzo per la donna che si sottrae al piacere e al sentimento, cosciente del suo terribile potere, ma omaggio. Per Klimt le donne erano creature erotiche. D’altro canto a Vienna l’atmosfera era erotica. “Se dovessi descrivere l’atmosfera viennese confrontan dola con quella di altre capitali, mi sovverrebbe immediatamente ciò che mi apparve sin dall’ini zio: un’atmosfera caratterizzata dallo scorrere di una vita eroticointellettuale”, scrisse Lou Andreas Salome nell’opera Le bensrückblick. La bellezza enigmatica, come la bellezza di Vienna, traspariva anche dalle pagine di “Ver Sacrum”, la mirabile rivista della “Wiener Secession”, il movimento di artisti, letterati e giornalisti, che, costituitosi attorno a Gustav Klimt, si proponeva l’obiettivo di essere europei, por tando l’arte al di fuori dei confini della capitale. Gustav Klimt, Kolo Moser, Josef M. Auchentaller, Ernst Stöhr, Wilhelm List ritrassero donne nel loro abbagliante splendore, realizzando una sorta di “opera d’arte totale” in cui pittura, grafica, poesia e musica si fondono in un tutt’uno. Le stesse protagoniste della Vienna di fine secolo erano esempi di bellezza ed eros, un connubio che si traduceva in una carica di erotismo intellettuale da ammaliare fi- losofi, poeti e intellettuali come il caso di Lou Andreas Salomé, che nella sua vita intensa ha evocato una nuova sconvolgente mistica alla ricerca di una identità di donna autonoma e trasgressiva, o nel caso di Alma Mahler il cui dovere era quello di sedurre, attrarre, risplender il più possibile; o ancora il caso della meno avvenente Berta Zuckerkandl che con la sua fine intelligenza e la sua instancabile attività di giornalista determinò le sorti della Vienna di fine secolo. E ancora Lina Loos che si riscattò dalla posizione di femme fragile come l’aveva confinato Adolf Loos, e Anna BahrMildenburg il cui fascino risiedeva nella teatralità, o di donne imprenditrici anche di se stesse come Emilie Flöge, legata a Gustav Klimt da un rapporto decennale, dal cui salone di moda uscirono i capi più belli di inizio secolo... Anche la moda fu un omaggio alla donna. I vestiti riformati, i gioielli usciti dalle Wiener Werkstätte, adornavano il collo, le braccia, le mani di quelle bellissime donne, che affascinavano per la loro carica erotica, immortalate in fotografie e ritratti che ancora oggi emanano seduzione. L’erotismo era per Klimt “la porta per il paradiso”. Ritrasse donne simbolo di voluttà, le immortalò anche in posizioni intime o nella dolcezza dell’abbandono. Giochi di ambiguità, volto estatico dell’eros, passione sublimata in arabeschi eleganti e struggenti, perché l’estasi erotica per Klimt non può che essere declinata al femminile, proprio per quella capacità di abbandono tanto demonizzata dalla cultura misogina di fine secolo. Donne appena vestite, nudi dormienti furono accettati dalla borghesia e dall’aristocrazia viennese: con la ricchezza e l’opu- Emilie Flöge in un vestito estivo e in un vestito da concerto, in “Deutsche Kunst und Dekoration”, 1906/07 lenza della rappresentazione Klimt vinse i pregiudizi morali. Con altrettanta abilità, scevra tuttavia della componente erotica, Josef Maria Auchentaller, membro della Secessione viennese e amico personale di Gustav Klimt, residente da tempo a Grado, immortalò splendide figure femminili. L’artista, che si trasferì sull’Isola, incantato dalla sua bellezza, la esaltò nei suoi quattro elementi aristotelici: la terra (spiaggia e laguna); l’acqua (il mare azzurro), l’aria (il cielo ricco di nuvole e le nubi hanno la sostanza dei 5 KULTUR CULTURA 4 ITA sogni), il fuoco (l’operosità dei suoi abitanti). La bellezza femminile sprigionava dalla sfilata di “sirene”, di bagnanti che gareggiavano in bellezza e nell’audacia dei primi costumi. La bellezza a Grado si rifletteva però anche nei simposi culturali perché la “Bellezza” a Vienna come nella stazione balneare trovava radici anche nella cultura. Marina Bressan DE Erotik und Schönheit Anzeichen Des Endes Gustav Klimt WIEN-GRADO 1892-1914. In Wien um die Jahrhundertwende spielt die weibliche Gestalt eine hervorragende Rolle, die Schönheit übernimmt sogar die höhere Funktion des Symbols, wie in der Salome oder in der Nuda veritas von Klimt, und sie behält sie auch im höllischen Umsturz und in der Enthüllung des Grauens von Egon Schiele bei. Die Weiblichkeit wird in Wien und in dessen geistigem Umfeld als eine Wesentlichkeit verstanden, die Schönheit und Intelligenz, moralische Energie und Herrschaft um die Handlungen vereint; und die mitteleuropäische Welt wird an der Schwelle zur Jahrhundertwende, von einzigartigen Frauen erleuchtet, die, außer den bereits genannten Kennzeichen, etwas noch Überlegeneres aufweisen: einen Schatten von edler Tragödie, die sie verklärt. Beispiele dieser Verklärung sind: Alma Mahler, Lou Andreas Salomè, die Kaiserin Elisabeth, die als unschuldiges Opfer 1898, von dem Anarchisten Luigi Luccheni ermordert wurde. Seit einem Jahr existierte die Wiener Secession, die von Gustav Klimt und Ludwig Hevesi zusammen mit anderen Journalisten, Schriftstellern und Intellektuellen gegründet wurde. Zur Gruppe Klimtsgehörten Kolo Moser, Alfred Roller, Josef Hoffmann, Josef M. Olbrich, Josef M. Auchentaller, Ernst Stöhr, Otto Wagner und viele andere. Dichter wie Rainer Maria Rilke und Hugo von Hofmannsthal arbeiteten im Einklang mit den Künstlern, weil ihr Ziel darin bestand, Europäer zu sein und die Kunst ausserhalb Wiens Grenzen bekannt yu machen. Dies bedeutete mehr „Tradition“ als „Revolution“; die lateinische Sprache im Titel der sehr schönen Zeitschrift der Sezession „Ver Sacrum“, ist der Beweis dafür. Das antike republikanische Rom nannte die Auswanderung der jungen Generationen in andere Länder, um Kolonien zu gründen, den „heiligen Frühling“.Diese Wanderungen fanden jedoch nicht nur aus demographischen und wirtschaftlichen und aus Eroberungsgründen statt; sondern auch und vor allem um das Blut und den Geist des eigenen Wesens zu verbreiten. Die Zeitschrift wurde von 1898 bis 1903 veröffentlicht, und heute können wir sie mit Händen greifen und in ihrem blendenden Glanz betrachten, in dem Malerei, Grafik, Poesie und Musik verschmelzen. Es ist eine rätselhafte Schönheit, wie die Schönheit von Wien, die Schönheit von Sisi, die Schönheit der Seiten von “Ver Sacrum”, aber auch sinnlich, wie die Frauen von Klimt es sind. Die femme fatal ist die Protagonistin: ambivalente Verherrlichung der weiblichen Schönheit, wo die gezierten Paramente ihres Thriumphs zu ihrem Gefängnis werden. Goldene Gewänder legen an Frauen eng an; ihre Gesichter und Hände drücken ein zartes geistiges Streben aus, das zu schweben und im Rahmen immobilisiert scheint. Die Erotik war für Klimt “das Tor zum Paradies”. Er bildete Frauen als Symbol der Wollust, er verewigte sie in erotischen intimen Lagen oder im sich zarten Überlassen. Ambiguitätsspiele, ekstatisches Gesicht der Erotik, sublimierte Leidenschaft in eleganten und verzehrenden Arabesken, da die erotische Ekstase für Klimt nur weiblich ist. Das im Gegensatz zur misogynen Kultur um die Jahrhundertwende, die die sexuelle Befriedigung der Frau dämonisierte. Frauen, die kaum angezogen sind, schläfende weibliche Akte wurden vom Wiener Bürgertum und Adel akzeptiert: durch die Pracht der Abbildung konnte Klimt die moralischen Vorurteile besiegen. Mit ebenso vieler Gewandheit, die keinen erotischen Bestandeil hatte. Mit ebenso vieler Gewandheit, die nicht erotisch war, verewigte Josef Maria Auchentaller, der Mitglied der Wiener Secession und persönlicher Freund von Klimt und seit lange in Grado ansässig war, sehr schöne Frauen. Der Künstler, der von der Schönheit der Insel bezaubert wurde, verherrlichte sie in ihrer aristotelischen Elementen: die Erde (den Strand und die Lagune),dasWasser (das blaue Meer), die Luft (den Him- Alma Mahler nel 1909 mel mit seinen Wolken und die Wolken sind desselben Wesens wie die Träume), das Feuer ( die Tüchtigkeit der Inselbewohner). Die weibliche Schönheit wurde durch das Defille der Sirenen, von den weiblichen Badenden, die um die Schönheit und um die Kühnheit der ersten Badekostüme wettfeierten. Die Schönheit von Grado spiegelte sich aber auch in den kulturellen Zusammenkünften, da die Schönheit in Wien so wie in Grado ihre Wurzeln in der Kultur hat. ITA CULTURA 6 GRADO RILANCIA LA TRADIZIONE La Spiaggia sicura della Mitteleuropa è il motto che l’Isola ha adottato per promuovere la qualità dei propri servizi a favore dei bambini: Area bambini, Baby beach, Animazione, Area Sportiva, Giochi gonfiabili, accessi controllati e molte altre cose a favore dei più piccini e della tranquillità delle famiglie. La cultura è un segno distintivo della Spiaggia principale di Grado: mostre, incontri con l’autore, serate enogastronomiche e culturali, salotti all’aperto per la lettura gratuita dei principali quotidiani italiani ed europei. Per la venticinquesima volta Grado si fregia della Bandiera Blu, il prestigioso riconoscimento per la qualità dell’ambiente e dell’ospitaalità. Assegnata pure la Bandiera Verde a giudizio di una commissione composta da cento pediatri italiani. Simone Cristicchi, Piero Angela, Andrea Vitali, Pino Roveredo, Elena Commessatti, Arrigo Cipriani, Paolo Scandaletti e Antonio Caprarica – autori di sicuro prestigio e largamente apprezzati dal pubblico italiano – animeranno la ventiquattresima edizione di Libri e Autori a Grado 2014. Edizione che si svolgerà fra martedì 1° luglio e venerdì 1° agosto, secondo una tradizione ormai consolidata, per una delle più longeve rassegne di scrittori in Italia. Saranno naturalmente le figure femminili a farla da padrone, animando le interviste e il dialogo col pubblico. Un signore che nella vita, e per mezzo secolo, nei suoi Harry’s Bar di Venezia e d’America ha incontrato i personaggi più disparati facendoli sedere ai suoi tavoli, da quasi trent’anni ama scrivere: Arrigo Cipriani ci presenterà, venerdì 18 luglio alle ore 18 sulla spiaggia il suo Stupdt, o l’arte di rialzarsi da terra, edito da Feltrinelli. Un gustoso ventaglio di stupidate, uno stupidario colto e geniale. La Storia di Aquileia e di Grado, scritta da Paolo Scandaletti e pubblicata dalla Biblioteca dell’Immagine con la consueta veste editoriale dal raffinato corredo grafico, verrà presentata la sera di giovedì 28 luglio nella Basilica di sant’Eufemia. Alle 21 ne parleranno l’arciprete mons. Armando Zorzin, il prof. Fulvio Salimbeni e il prof. Matteo Marchesan, dialogando con l’autore e con il pubblico. Il saluto della città di Grado sarà recato dal sindaco Edoardo Maricchio. Antonio Caprarica, volto tanto noto quanto arguto del nostro giornalismo televisivo, una volta andato in pensione ha deciso di stabilirsi a Londra, città della moglie. Di qui non poteva quindi che scrivere Il romanzo dei Windsor, pubblicato da Sperling e Kupfer: pagine come sempre perfettamente informate e ricche di humor. Concluderà da par suo il ciclo degli incontri di Grado 2014 venerdì 1° agosto alle ore 18 alla spiaggia principale. Fasin la mede / Sutrio | ultima domenica di Luglio - Sutrio I Am letzten Julisonntag stavoli ed i vari angoli di degustazione formano un percorso gastronomico – naturalistico. Una giornata all’aria aperta a 1200 metri in un clima gioioso e festoso in cui la tradizione del lavoro Hier wird an die Arbeiten der Heuernte auf dem Berg „Monte Zoncolan“ erinnert: Die „Setors” (die Männer) mähen das Gras und „las Vores” (die Frauen) errichten „las Medes” (die großen Heugarben). Man isst in den traditionellen „Stavoli“ (Heustadel) und die verschiedenen DegustationsWinkel bilden einen kulinarisch-naturalistischen Pfad. Ein Tag im Freien in 1200 Meter Höhe in einem fröhlichen und festlichen Klima, in dem sich die Tradition der Heuarbeit mit der Kreativität der Heuskulpturen mischt. Programma - Programm Ore 9.30 Partenza dal ristorante Mr Zoncolan della pedalata amatoriale non competitiva memorial “Fulvio Riolino” organizzata dal Gruppo Amatori Alto But Zoncolan Start der nicht kompetitiven Gedenk-Amateurradtour „Fulvio Riolino“ vom Restaurant „Mr Zoncolan“, organisiert von der Amateurgruppe „Alto But Zoncolan“ - Heuarbeit Die Männer mähen die Weide Ore 10.30 - Heuarbeit Die Frauen verstreuen das Heu Ore 11.30 Santa Messa Chiesetta Monte Zoncolan - Heilige Messe in der kleinen Kirche „Monte Zoncolan“ segue premiazione memorial Fulvio Riolino anschließend Preisverleihung der Gedenk-Amateurradtour „Fulvio Riolino“ Ore 12.00 Passeggiata gastronomica tra gli stavoli. Degustazione di piatti tipici della Carnia. “Las vòres a mangjin la çacule” (le donne mangiano lo spuntino sul prato) Kulinarischer Spaziergang zwischen den „Stavoli“ (Heustadel). Degustation typischer Gerichte aus Karnien. Die Frauen nehmen einen kleinen Imbiss auf der Weide - Heuarbeit Die Frauen machen „la mede” (große Heugarben) GRANDI SCRITTORI ALLA RASSEGNA LIBRI E AUTORI A GRADO 2014 ...e durante la manifestazione musica con l’intrattenimento del Corpo Bandistico di Sutrio delle zone di montagna a cura del maestro Domenico Molfetta e del Corpo Forestale Regionale mostra micologica a cua di Pergoini Alfredo e Ferigo Francesca a cura dello Studio Bliss sorvolo di deltaplani e parapendii a cura del “Volo libero Carnia” animazione per bambini a cura della Ludoteca “Folletti del bosco” esposizione faunistica a cura della Riserva di Caccia di Sutrio attività del boscaiolo: taglio e trasporto del legname trainato da cavallo a cura del Gruppo Menaus di Paularo 9 STORIA Geschichte G.I.T. ~ la Spiaggia ~ der Strand 8 Storia, persone e paesaggio del Carso. A 100 anni dallo scoppio della Grande Guerra Geschichte, Menschen und Landschaft des Karsts. 100 Jahre nach dem Ausbruch des Ersten Weltkriegs ITA Sul Carso, a 100 anni dalla scoppio della Prima Guerra Mondiale, l’Isonzo, il confine e i resti di trincee, gallerie e camminamenti, la memoria della guerra rimasta nel vissuto collettivo delle persone, compongono in maniera naturale un grandioso museo all’aperto. Valorizzare questo patrimonio è quanto si propone Carso 2014+, fortemente voluto dalla Provincia di Gorizia: un progetto di promozione del turismo storico, culturale e naturalistico, che realizza, all’interno dei siti militari e dell’intero territorio del Carso Goriziano, un vero e proprio museo all’aperto, dove sarà possibile vedere, capire e riflettere su quello che successe cent’anni fa nella storia europea, ammirando allo stesso tempo un ambiente naturale particolarmente suggestivo. Il Carso e Gorizia erano territori inter- DE ni alla monarchia austroungarica, nella quale convivevano italiani, sloveni e tedeschi. Gorizia è entrata in guerra come città meridionale dell’Impero e ne è uscita inserita in una nuova entità statale, quella dell’Italia, che l’ha assurta a simbolo stesso della guerra. Il Carso, l’Isonzo e Gorizia sono per tutti i soldati-uomini italiani, sloveni, tedeschi, ungheresi l’inferno sulla terra. Tre sono i luoghi del territorio che risultano particolarmente significativi e hanno contribuito a formare l’immagine del Carso come lo conosciamo oggi. Il Monte San Michele “La storia nel contesto carsico” dal quale si dominano la pianura di Gorizia e l’Isonzo, l’altopiano di Doberdò/Doberdob “Lo sguardo sul lago” con la riserva naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa e la zona sacra di Redipuglia con il Colle Sant’Elia “Un futuro oltre la memoria”. 100 Jahre nach dem Ausbruch des Ersten Weltkriegs bilden sowohl der Isonzo, die Grenze und die Reste der Schützengräben, Tunnel und Laufgräben als auch die im kollektiven Erleben der Menschen gebliebene Kriegserinnerung auf dem Karst auf natürliche Weise ein großartiges Freilichtmuseum. Die Valorisierung dieses Erbes ist das Ziel des Projektes Karst 2014 +, das von der Provinz Gorizia stark unterstützt wird: ein Projekt zur Förderung des historischen, naturfreundlichen und kulturellen Tourismus. Auf dem ehemaligen Kriegsschauplatz und im gesamten Gebiet des Görzer Karsts befindet sich ein echtes Freilichtmuseum, wo man sehen, verstehen und über das nachdenken kann, was vor hundert Jahren in der europäischen Geschichte geschehen ist. Gleichzeitig kann man eine besonders schöne Landschaft bewundern. Der Karst und Görz waren Teil der österreichisch-ungarischen Monarchie, in der Italiener, Slowenen und Deutsche friedlich zusammenlebten. Görz trat als südliche Stadt des Habsburgerreichs dem Krieg bei und fand sich nach Kriegsende auf dem Gebiet eines anderen Staates, Italiens, wieder. Der Karst, der Isonzo und Görz waren für alle Soldaten (Italiener, Slowenen, Deutsche, Ungarn) die Hölle auf Erden. Drei Orte sind besonders bedeutsam und haben dazu beigetragen, das Bild des Karsts so zu prägen, wie wir ihn heute kennen: der Monte San Michele “die Geschichte im Kontext des Karsts” - wovon man die Ebene von Görz und den Isonzo beherrscht, die Hochebene von Doberdò / Doberdob – „der Blick auf den See“ - mit dem Naturschutzgebiet der Seen Doberdò und Pietrarossa und das Ehrenmal von Redipuglia mit dem Colle Sant’Elia - “Eine Zukunft jenseits der Erinnerung“. Per informazioni su luoghi o itinerari da visitare puoi contattare: Proloco Fogliano Redipuglia +39 0481 489139 [email protected] Provincia di Gorizia www.carso2014.it [email protected] Infopoint TurismoFVG +39 0481 535 764 www.itinerarigrandeguerra.it Seguici su Facebook: Carso 2014+ Grande Guerra. Für weitere Informationen wenden Sie sich bitte an: Proloco Fogliano Redipuglia +39 0481 489139, [email protected] Provincia di Gorizia www.carso2014.it, [email protected] Infopoint TurismoFVG +39 0481 535764, www.itinerarigrandeguerra.it Folgen Sie uns auf Facebook: Carso 2014+ Grande Guerra. NATURA 10 ITA Una giornata dai colibrì di Margherita Hack Uno spazio unico dove conoscere da vicino colibrì, farfalle, bradipi e tanti simpatici animali a Città Fiera Essere a diretto contatto con gli animali, emozionarsi nel guardarli e nel toccarli, tutto questo è realtà al Centro Colibrì di Margherita Hack (Istituto scientifico e centro di ricerca) realtà unica in Europa, che si trova a Martignacco (UD) nel piano interrato del Centro Commerciale Città Fiera. Il centro nasce con l’obiettivo di studiare la vita, la riproduzione e le tecniche di salvaguardia dei colibrì, gli uccelli più piccoli del mondo, fondamentali per il benessere del pianeta. Si sviluppa su un’area di 900mq dove i visitatori, seguendo un percorso guidato in un ambiente assolutamente unico, vengono immersi nella foresta tropicale. Il percorso è stato pensato per accompagnare il visitatore alla scoperta del valore che il colibrì ha per il nostro pianeta ed in particolare per prevenirne la desertificazione. Il percorso inizia con la sottoscrizione della tessera associativa, prosegue con la sterilizzazione delle mani e delle scarpe per non contaminare le aree che ospitano i colibrì. Il tour si apre con l’Area del Sapere, una serie di pareti didattiche sulla storia del Centro, prosegue verso l’Osservatorio, dove un audio guida racconta la vita e le abitudini dei colibrì. Qui il visitatore può ammirarli da vicino nel loro ambiente naturale ricreato. Nella sala successiva vi aspetta una foresta tropicale ricreata integralmente a diretto contatto con le farfalle. Nel- la stanza seguente “abitano” i pappagalli a cui piace appoggiarsi sulla spalla del visitatore, un tucano e gli ibis, gli uccelli più intelligenti al mondo. Il tour prosegue incontrando una coppia di sorelle bradipo e si chiude osservando l’area dedicata al laboratorio sterile e con una teca, che accoglie un fungo preistorico che vive in simbiosi con una colonia di formiche coltivatrici che giornalmente lo alimentano. Il Centro è visitabile tutti i pomeriggi dalle 14 alle 20. Per i gruppi la visita è programmabile su prenotazione anche al mattino. Grazie alla tessera associativa sottoscritta è possibile poi tornare a far visita al Centro. Sarà per tutti un’esperienza unica ed affascinante che rimarrà per sempre nel cuore e nella mente. INFORMAZIONI Orario visite: 14 – 20 Orario visite gruppi su prenotazione: 10.30 20 Per la prenotazione delle visite di gruppo è possibile scrivere una mail a [email protected] o telefonare al numero 0432/544315 (lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 13). www.centrocolibri.com tel. 0432/544665 [email protected] v i a Ve n e z i a G iulia A d’ Va ll e a v a vi ia n a p m a C a C piazza B. Marin Scavi Archeologici Via della Corte Calle Burchio e l i a v a o i l a t I vv i i a C o r o n e g n a a ll Va i ll ta de d’ A os ar e a ri ab al olise via M e l C re do Ca via via Carnia r e r a C a v a Pattinaggio a a ia vi a C a via I. Sve v m o p a n S a vi o via Abruzz a n o S P I AG G I A Il Lido di Fido a VALLE CAVARERA C a v g S vi e l a i v i v v i a Ve n e z i a G iulia l l e i a a v i Dis Cam Go ping lf s Trie Club Slo ste ven ia Auto co no Sacca dei Moreri Bocce o T u r i s m Piazzale Azzuri d’Italia S l tel. 1530 e d e l S o l R d Palasport s t r a d e l t t a e O CAMPING AL BOSCO S P I AG G I A de l a l r s a M v v LA SPIAGG IA DI SNOO PY Mare Adriatico Piazza Biagio Marin, 4 Tel. 0431 898111 - tel. 118 Tel. 0431 899309 Tel. 0431 898222/239 Via Buonarroti, 10 - tel. 0431 897901/02 Via Leopardi, 16 - tel. 0431 80100 tel. 0431 897909 a g i a i e al vi e r o on e a pe io ss Ca i g e l L i c s e P e d i rio ua cq ll’A de e Via C. Colombo, 14 - Tel. 0431 80895 e bbiatur Via Caprin, 23 Tel. 0431 896511 Via Italia, 17 Tel. 0431 80224 l e A d n r m o e d a i a l e d e l l ’ O r I A S P I AG G i o n e P I N E TA Via Monfalcone, 27 Tel. 0431 896896 Fax 0431 896897 Via Vespucci - Tel. 0431 899256 Tel. 0431 899298; Via Marchesini, 13 - tel. 0431 80050 tel. 0431 899111 e v a a e Il Lido di Fido l o i Dia in P. ro c viale C Pattinaggio a le via iP via de e re de e al vi e n uto Pullman ib o l c a f n o M i a v trib le L GRADO PINETA Auto via via Corone ll i ll a 19 Camper vo via I. Sve i Mare Adriatico v i l a t I e l a i v a o c s e c n a r F n a ia v c s e c n a r F n a S ia v a i d r a b m o L a i iP in de e al ia via dell’A vi Progress o via del a i ia via dell’A B v Ma ia zzin i C.po SS. Ermaco ra e Fortunato Calle Marchesan tel. 0431 897905 Viale Italia, 2 - Tel. 0431 82741 Tel. 0431 899296 Tel. 0481 773224 Via della Pampagnola - tel. 115 - tel. 0431 81535 via Romana via al Mare Auditorium S. Rocco via Grammaticopulo via F. Petrarca tel. 112 - Via Carlo Goldoni, 8 - tel. 0431 80781 Tel. 0431 897906 Tel. 0481 4871 - Tel. 0431 899350 Via Leonardo da Vinci Tel. 0431 82630 Via Marchesini, 49 Tel. 0431 82630/85834 Tel. 0431 80115 Tel. 0431 81888 Tel. 0431 80453 photo: Ecoplane via I. Sve vo v a ar via ba n B v Ma ia zzin i o Progress via del a i v a ar via ba n ni zo an M a S an M a vi via Corone ll i e l a i v a a C e l i a v ni i l a I t vi a o lo via Orseo d e e Palasport r n Via De Amicis m o Androna o e i e t l ’ A r d e l e e Scuol Via dell Bocce Piazzale Azzuri d’Italia a c r i Campo S. Rocc o fi al Am a zo a o c s e c n a r F n a S ia v fi al Am a vi vi Sacca dei Moreri a p XX Pia VI zza M ag gio i no di Calle Tognon e d e l v male Parco ter ico acquat l co e a l v i S l Po I N E T A r i R e a l v i re a S a i v Dia P. o T u r i vs m a uto a orio Ambulatgia Spiag l e i 19 C e r i l d e d u via o la VALLE CAVARERA Plei e r t c lle de le via l e i Pegas a e g e n S Vi a l e Sca a Cam Go p lf Trie Cl Slo ste ven ia e a l v i v i a l e l i n o a o Piscina Coperta Termale i o r e a e Pe gas a O V ei al ella r C a Pullman ib v vi Via Monti e a e a l v i o Auto l C.ll od r t trib a G r a d o e Dis i Santa Eufemia Battistero d i n i Auto v i d à l ’ l a ia via Ponte del Legno via Le Fontane SP l i c o A s I . G . t Solar l rco termale P i on i v i as c h i Pa rt ir i r a pini v rine Piazza Carpaccio - tel. 0481ium065175 Terme Ma i Pa I A GquGatico S P I A ac torio Ambula Spiaggia via Valle del Piombo aro Rep via Largo a vicolo de la Sacca Pa i a C o n t e e d e v i d e l via Ponte del Legno l e m via Le Fontane e Sl o a L d i a b r U m a L L a z i o v i a iul zia G i i a o a v i ll a a v i pini c l a v i Pa di c e i T ene via V a u v vicolo de vla Sacca r d n a n v i oas cl e A vi a p M P.T. t . G i a or vi eg r G i ina ti ar o M eren viaei S d le vi a c Carabinieri ni via C . Go ldo c i bo a rc V i a r vi m o L v i a vi a via M ia e u Camper P i on i v i as c h i Pa s Carabinieri d e a e à l d t i rt ir i SP l i c o A s I . G . r l o a a r n vi oli o p c Na r i p a iP.T. a v t Plei V i a lvia ol d o n i e PalermPoe g a s ovia C . G I a C o e v i a d eo l l e c l ee l l i v i aP sti l e M via Valle del Piombo G. Giu e Pe gas G. e a y e d n n l d e v ia al V i e via Bar i . a b Sa ia y e d Sa Orlandini Giacomo - tel. 347 7036450 int InfopooFVG A L E335 8298050 Olivotto Felice N C I -P tel. I Turism R P GIA S P I A G Tirel Sandro - tel. 335 6080234 Tempo Mario - tel. 348 7129163 Randazzo Antonio - tel. 349 4304281 GIT U. I u O ER ARENA e p Tennis L EL via dd le De via o lic Pel l Pa r in via Palermo a via Bari a i n n e K l e v s Palazzo Congressi SE i v e e i V A n i v . g r e i r e r A M d sti a o lo i a vi erm F E. lile . Ga via G e c o v ia P o co ar Ponte Bianco l s i a g M v OD RC PA a A via v Giu o l i e GRADO CITTÀ GIARDINO G. ri o g e a vi oli p Na via to U i r i a lo a G. ig o F v K l e a Piscina Copertae Termal i a v ia v i i via Po co ar a lom via Co it n a E l e c v M i a vi erm F E. ei N t c via ri lil . Ga via G i à u i r n e l a | NUMERI UTILI | NUTZLICHE TELEFONNUMMERN | USEFUL TELEFPHONE NUMBERS r sit d A d o ro r Noleggio Natanti l to Ponte Bianco n p Via no Pira pe t r e p vi a t bo d ra S igno a r o i g M G o Rov a ig r om vi a C ol PALE RINCI i r GIA P e r SPIAG o v g li a s a r in i ture Sabbia a l n a o G r a d e n i g o i U n ri ig P a l a z z o Solarium iv l ll’O Via a re r LA SPIAGG i a l e v IA DI SNO in ar eOPY Terme M CIMITERO clabile Sm i v Tennis ARENA int InfopooFVG Turism n a E l e Protezione Civile v ia Palazzo Congressi E OS ER R e a a e r i g h i A l i Tennis ini Giardes an March i n a R e g Elia a ni tti a a en rca ellin via B p Cinema t e D a n C a alva via G i ro nizze via Do in e z i a V e n s u M ad d e l ria i l S a v v i V e r d e v i a l Fontana Pat i rconi via Ma ro E ia Gr Andronieesa della Ch Ca Santa Maria delle rc h i Grazie Ca m p o d e i Pa t r i a d r v i a P.T. o mp a a R i v a l e v i a Comune di Grado i zz v i a o le n largo no S. Grisogo Campo Sportivo in Schiusa e a n d r t ’ A S a n hiusa della Sc Canale on a d. Salute n E OD RC A P Pista Ci CENTRO STORICO a M ia a r v ia v v a ccola v i l. tra Gal lle Porta Pi Pe S. Lucia via Ca a p i t e de m r via v rio pe m Ca o B ixio Iso Imb la arc di ad Ba er rb o an u a m i a a riv R ra Fontana I II ale X zz oro pia l Lav ato) i X de erc n n (m a v io G ale P apa a ncordi lla Co ca vi via Mad i it via de o S g e g o n e i v LL e l a i v A r e r i e d n i g r GIT e r i g h i A l i Tennis ini Giardes an Isola March i n a della R e g e l a v i Schiusa gni iz mic alvan via G n sca Ma i G r e g o r i ellin via B U via Riva Serenissima Z . Via Grego r i v a racchi Porto Mand ia Nin o . e d A ’ l l coni via Mar i o ca a S e d Cinema t e D a n l e v i a largo i n gono S. Griso l l ’ a izzetti via Don e z i a V e n in a ig ar cin Riv va v i a P.T. i l d b a r i G a G . a i V e r d c c u i i v o à o Noleggi Natanti d r a C a i v a v i r CAMPING o M AL BOSCO o g U s o F O a pe io v ia ss Ca l e e al vi aro Rep via Largo a p Via o n Pira sit l S a v i r e p a t a a r t s li a v N S ro a R i v reg l o c s . G i a or vi eg r G i o pe cordia S P I AG G I A r R e a n d r t ’ A S a n a Schius lla de Canale on a d. Salute n a V ia v ia no o v ig a Sm a d P a viaedd l De GRADO g a CITTÀ M GIARDINO c ina ti ar o M eren viaei S d d l ll’O la Con via Mad Protezione Civile e o iv e a l v i n l de ale P apa R a l l e d v e P i e i e t l ’ A r d e l ra e I ale X zz oro pia l Lav ato) i X de merc n n ( a v io G via via del vi II t t o ea il a r A e l n i d g i e d i e ba Sa G d gni no Santuario Santa Maria di Barbana Ac e M e on i r e r o e l L U. a a Campo Sportivo in Schiusa bile icla Pista C a d e rio de e al e a l v i iv i sca ciz mi v i a s a n ri en tr Merecato PIttico ia a rte Co lla de via piazza rin Ma B. i a ro p a ad r i vv a a st viaieri Alf C v uc M a r i n a V i a Ao Calle Merlato Pa ca tria mp rc o aE lia m o ro M Gr po v m uo ca a N rt Po Or o n i r p a C ia a a zz rco pia Ma S. Ma R u v vi o D a n d o l l i e r i B e r s a g v olo se via co Ni zz E a r i v a ar d Bi xio . Iso Imb S la arc ca di ad Ba er ra o r b m an u a S M le st calle Tunisi M V i a P r o v v e d i t o r i va ia ia Ao via Tintoretto S. ri C a l l e Via Corta va v v d’ L.Ariosto a via rio pe m Ca ca riv C pi ar az pa z cc a io ini Pattinaggio ia a za o az rc pi Ma S. lo s Or via a v i a A . Vo l t d’ le zza ri pia natori e to Do angu e d i di s v v a ro ig i P D Piazzale Donatori di sangue Riva Serenissima v cc Palasport i G r e g o r riv co Pu A r t Sacca dei e Moreri ’ l l e ro c viale C el vi a qu ell’ le d via Slo ste ven ia Mare Adriatico a po v m uo ca a N rt Du ca Mercato Coperto Z . ar via Ri ri eo Po za Du Calle Toso L u n g a r i v a Via Grego acchio Porto Mandr calle Tunisi M v o n g e g n i ’ l l e d a i Isola della Cam Go ping lf s Schiusa Trie Club n o M i a v re v Mercato Ittico o D a n d o l l i e r i B e r s a g via Tintoretto az za icis Am De via ampocco c Ro S. re Ma al via ulo viaaticop via ana m m N m Ro a Gra z a ri o S a u r o e Call atto b Cor vo via I. Nie GRADO PINETA uto R r i v a r i v a à a g e l i c o Piazz an via B. An rd Obe e S. g L a z i o v i a V a v a e n o l c a f via P i on i v i as c h i Pa t ero Sev a F. az Mare delpo Cam ova Porta Nu o anzi R.S Centro Storico d ’ A o s t a d e i i v 352 S.R. a g e l i c o Piazz an via B. An rd Obe pi e ar v i a do Gra delle via cuole S via via a Gorizi elissa via M to S. Vi Riva piazza Marinai d’Italia a io ca zz gg lle piaI ma Za nin XV i X e de D u c a Mo a P i a z z a via vi ni C a l l e L u n g a C.llo Porta Grande di nti e Call olto V del via March esi C a l l e o Campeta S. Nic ti C.lloazzo Toneg lle ria Ca che s Pe via Buona rro Calle ssi Degra nti Co Museo del Forno C.llo della Torre e Call ferà n Mo Distretto Sanitario e Callran Ma om ng L u M via i n i n Z a Vi ero in i Via Fium e A.Lugnan da ev F. S L. a d i L e o p a r i nc m tto i u tre rio F Disanita S es vi v ia o lo p T ie l l e C a lo To rp via a v i Palestra Capitaneria di Porto za a Piaz d’Itali i a n i ar Girevole Locale ch Biblioteca Civica Porto Mandracchio za gio az g pi I ma V X X Centro Storico Ponte a r a v i a Auditorium B. Marin A z z u r r a pi gnola via Pampa Z a i ar vi a M Co s t a le zza i ri via pia nator e to Do angu e d i di s v v a via ro ig i P D v de o U a n v i a vi a va Aquileia Udine Austria Pullman a v i a A . Vo l t o i i a b r U m i CIMITERO i l d b a r i G a Auto G . vo P i a z z a l e via I. Nie Azzuri d’Italia S. Vit a a n s c T o o via Abruzz a ri ab al olise Ca via r e r a C a v a 19 v a R i Bocce Il Lid di Fidor i v a v piazza Marinai d’Italia ca lle Za ni ni ed in ie re Fi n a di M nza a re tro d ’Orio via S. Pie l no Groto i Ge del a via S p i a g g i a vi P o l a M e i a A q u i l a lissa ia Me o os ar S a vi a L a v i v trib C pi ar az pa z cc a io a i a VALLE CAVARERA Dis e via via a Gorizi Testata iva MosconiR o e dell via cuole S Mo l e S anoziol R.S i d n do re g r a b m vi a m a o C a R C p a v a via Carnia i n ia v a r ta a a e a l v i o Santuario Santa Maria di Barbana a vi i via Abruzzo r a b m o L a i v i a d’ Va ll e t e r via Carnia e l a v i n i iul zia G v i a Ve n e z i a G iulia e r i a b r U m iulia zia G V c gn os A S a vi u d i g a v i ene via V a i Auto icis Am De via ampocco Museo via Pigafetta Pa ca c Ro a del Mare tri mp S. e re i t ar o s e i ca Ma r v T al via dello Eli ia v a Squero lo a t a u n t ’ A g a e p S a t i v r viaatico via ana Co m N mm Ro lla v de a Gra R i z via piazza a in ri d i n e B. Mar o i ia i v r S v i nlfi ie a v i a G . Ta r t A u r s s o Comune v T . T a o v i a ia di Grado Polizia P v i a i t o T r e n v i s a v i a P Mo e ar i v i a Ospizio Marino i a d Pista Ciclabile Carburante Natanti nti via to via L.Arios n a nr via A.Lug la m tto i u tre rio F Disanita S om ng L u v i a n o i r B a v Piazza Oberd an Der Hauptstrand n Co via Scuola Velaanti Noleggio Nat d i L e o p a r rad iG ti d v . G i a or vi eg r G gno via Pampa a v i re i via Ponte del Legno a tro d’O rio via S. Pie via olo p Tie r via Le Fontane b Sa ina ti ar o M eren viaei S d v i a rmale Parco teCapitaneria acquaticodi Porto torio Ambula Spiaggia Die Lagune erstreckt sich über eine Fläche von fast 90 km2 an einem Küstenabschnitt von etwa Sabbiatu 17 km, der von der Isola di Anfora-Porto Buso bis zum Canale Isonzato reicht, am LandwirtIPALE schaftsgebiet von Fossalon. Im Westen geht sie in die Lagune von Marano über (die älteste PRINC GGIA der Region), die sich landschaftlich unterscheidet: die von Grado ist reich an Inseln (mehr als hundert), die mühselig gegen die Tücken des Meeres verteidigt werden. Hier stehen die casoni, die Hütten der Fischer, die aus Schlamm und Schilf gebaut und nach einer uralten Technik verflochten wurden. Die Fahrt auf dem flachen Wasser der Lagune kann man an Bord der “batele” typischen Schiffe mit flachem Boden und Holzrudern, oder mit Kanus und Segelbooten machen. Die Straße durch die Lagune, die Grado mit dem Festland verbindet und die die Lagune in zwei Teile teilt (östlicher und westlicher Teil) ist faszinierend und bietet einen weiten Blick auf die herrliche Landschaft, die sich auftut, wenn man zur Goldinsel fährt. Die Lagune ist die magische natürliche Umgebung, in der Grado entstanden ist, sie verkörpert sein Wesen, sein Licht. Eine Vielzahl von üppig bewachsenen kleinen Inseln, Kanälen, Bächen, Vegetation und Watt, die zu jeder Tagesstunde und Jahreszeit ihre Farbe ändern. Auch in der Lagune hat die Geschichte ihre Spuren hinterlassen: alte Seewege, Anlegeplätze, Zeichen eines mühseligen und harten Lebens, eines tiefen Glaubens, der in die Frühzeit des Christentums zurückgeht und seine erhabenste Ausprägung auf der Insel Barbana findet, mit einer der ältesten und am häufigsten besuchten Marienwallfahrtskirchen Italiens. Die berühmteste kleine Insel oder “Mota” heißt Safòn: sie wurde von dem berühmten Regisseur Pier Paolo Pasolini ausgewählt, um in der Lagune einige Szenen des Films Medea zu drehen, mit Maria Callas in der Hauptrolle. Der fast zwei Kilometer lange Hauptstrand Grados bietet verschiedene Abschnitte: vom exklusiven zum Sportbereich, vom Mutter-Kind-Bereich zum Freistrand. Jeder Abschnitt bietet dem Gast spezielle Serviceleistungen. Kabinen und Sonnenschirme, Spiele für Kinder, Restaurants, Bar, kalte Büfetts gibt es entlang dem ganzen Strand, um jedem Geschmack gerecht zu werden. Die Animation am Strand ist sehr vielfältig: Stretching, Pilates, Yoga, Aquagym, Nia, Nordic Walking, Babyund Mini-Club, Veranstaltungen für Kinder, Events und Happy Hour. Parco Termale Acquatico (Wasserpark). Er befin-det sich direkt am Hauptstrand und ist von Grün umgeben. Großes Meerwasser-Becken, Hydromassage-Anlagen und Wasserfälle für die Kräftigung des Körpers, Sprungbretter, Wasserrutsche, Spielgeräte für Kinder und eine Bar mit “Unterwasser”Sitzen zum Genießen des Lieblingsgetränks, während man im Wasser bleibt. Die Sandbäder: Die Psammotherapie (Sandbäder) ist die älteste Therapieform des Istituto Talassoterapico von Grado. Dieses Verfahren findet Anwendung zur Vorbeugung von Arthrose, bei posttraumatischen Behandlungen (Verkehrsunfälle, Sportverletzungen), bei Gelenkrheumatismus bei Jugendlichen, in gewissen Phasen der rheumatoiden Arthritis und bei Rheumatismus. Diese Behandlung wird während der wärmsten Sommermonate durchgeführt, normalerweise von Mitte Juni bis Ende August. i L a z i o v i a S Camper via dello Squero Polizia Locale i nc Vi da e v L i. a l ia v ini m Solariu es Biblioteca Civica e Marine Term Piscina Copertae Termal Palestra ch e l o S l e d via Valle del Piombo aro Rep via Largo U. pini i e l a ar v ia M Pa c i a i v a i a Zl e Auditorium B. Marin A z z u Carabinieri r r a e d in ie r e Fin a di M nza are o T u r i s m r da e l vi a c v ni via C . G ol do u E OS ER Co s t a Groto v p Tennis del li a s Palazzo Congressi a i vi l via a o ap A q u i l e i a P.T. t M SP lo T orp e t s Ponte Girevole l i g a t a a c o S a n t ’ A v r it a A s ir I . G . i a d v i e ll a L e U d i n ib e no co ini Dia v i a G . Ta r t P. vicolo a o i s s v de la Sacca T . T a v i a N v i a P o l a I v i a v i a via Palermo e v i a via t o T r e nl l i c o Pe K l G. a v ia e i LL E OD RC a via Bar i V e S p i a g g i a v i l e a i v . n A i d i i s r in i P aa ti a o M e r e r i a viaedd l De v i GRADO a Ge CITTÀ no GIARDINO v y a M e d n e n i l a n o s Giu G. v o lo i e o l i o v o F s c P Mo via Pigafetta v ia e i l er T a i v e v ai l a i Ospiziov Marino n i g r A iclabile Pista C via Po co ar Die Lagune von Grado i r e i e nd i o e i r B a v i r M Lunga quasi due chilometri, la spiaggia principale di Grado offre varie zone diversamente attrezzate. Ogni settore offre all’ospite servizi speciali e particolari: cabine e ombrelloni, giochi per bambini, ristoranti, bar e tavole calde sono situati lungo tutto l’arenile per soddisfare tutte le esigenze. Molto curata l’animazione sulla spiaggia: stretching, pilates, yoga, aquagym, nia, nordic walking, baby club, spettacoli per bambini, eventi e happy hour. Il Parco Termale Acquatico si trova direttamente sulla spiaggia principale, circondato dal verde: una grande piscina di acqua di mare con idromassaggi e getti a cascata per tonificare il corpo, trampolini, scivolo ad acqua, giochi per bambini e bar con sedili “subacquei”, per sorseggiare la propria bibita preferita restando in acqua. g U Le Sabbiature: la psammatoterapia o sabbiatura è il più antico processo di cura dell’Istituto a v i Talassoterapico gradese; la procedura trova applicazione nella prevenzione della malattier artrosiche, delle patologie post-traumatiche, negli esiti del reumatismo articolare giovanile, in certe fasi dell’artrite reumatoide e reumatismi e viene effettuata durante i mesi più caldi dell’estate. g l a S.R. 352 via La spiaggia principale a i Carburante Natanti r r a a a n s c T o a v i Aquileia Udine Austria CIMITERO i L Testata Mosconi o Vela Scuola M tanti Noleggio Na A Pista Ciclabile v via la MAPPA ~ DIE KARTE v a ene via V La laguna si sviluppa su una superficie di quasi 90 kmq su un fronte di circa 17 km, che dall’Isola di Anfora-Porto Buso si chiude nel canale Isonzato a ridosso del comprensorio agricolo di Fossalon. Ad Ovest si fonde con la laguna di Marano (la più antica della regione), dalla quale si differenzia sotto il profilo del paesaggio: quella gradese è ricca di isole, oltre cento, difese a fatica dalle insidie marine. Qui sorgono i casoni, le abitazioni dei pescatori costruite con fango e canne palustri, costruiti secondo una tecnica antichissima. La navigazione nelle acque basse della laguna si può effettuare a bordo delle “batele”, tipiche imbarcazioni di legno a remi dal fondo piatto, con canoe e barche a vela. La strada translagunare che collega Grado alla terraferma e che suddivide la laguna in due parti (orientale ed occidentale), offre un’ampia vista panoramica sullo splendido paesaggio che si apre quando si raggiunge l’Isola d’Oro. La laguna è la magica cornice naturale in cui Grado è nata e che ne rappresenta l’essenza. Una miriade di isolotti, canali e rii cambiano colore ad ogni ora del giorno e ad ogni stagione. Anche in laguna la storia ha lasciato le sue tracce: antiche vie marine come la Litoranea Veneta, approdi e segni di vita laboriosa e dura. Una fede profonda che risale all’alba del Cristianesimo trova il suo sublime elemento di continuità nell’isola di Barbana, uno tra i più antichi e frequentati santuari mariani d’Italia. L’isolotto più celebre è denominato Mota Safòn, fu scelta dal famoso regista Pier Paolo Pasolini per girare in laguna alcune scene del film “Medea”, con Maria Callas come interprete principale. i ta de v de gn a Santuario Santa Maria di Barbana La laguna di Grado ar 12 ITA Da Porto Romano a “Madre” di Venezia Il Castrum La storia dell’Isola di Grado è legata a quelle di due illustri città: Aquileia e Venezia. Dell’emporio romano di Aquileia Grado fu scalo marittimo, rifugio ed infine la principale antagonista. Di Venezia fu la “madre” dal punto di vista storico e religioso (le trasmise il titolo patriarcale). Durante il V e il VI secolo d.C., a causa delle ricorrenti incursioni barbariche e delle insidie del mare, Grado da isola divenne una fortezza: il Castrum gradense. Fu proprio qui che i vescovi aqui leiesi trovarono rifugio edificando chiese dallo splendido stile architettonico. Delle antiche mura del Castrum oggi si possono ammirare le impressionanti fondamenta e parte dell’alzato. L’impianto urbanistico tardo-romano è ancora leggibile nelle calli della città vecchia e nella sua topografia. In Campo dei Patriarchi si possono ammirare gli splendidi edifici paleocristiani: le Basiliche dedicate a Santa Maria delle Grazie ed a Sant’Eufemia, il Battistero e il Lapidario. La Basilica di Santa Maria delle Grazie Pregevole esempio di architettura paleocristiana, è la più antica delle chiese della città di Grado, preziosamente incastonata accanto a Sant’Eufemia. Il primo progetto risale al IV secolo e per la singolarità planimetrica ed architettonica (ad abside interna) le maestranze si ispirarono ai modelli siriaci. Riedificata alla fine del VI secolo, a testimonianza delle due fasi costruttive, rimangono oggi i mosaici pavimentali disposti a doppio livello e all’interno si ammirano delle sculture realizzate tra il VI e IX secolo. La Basilica di Sant’Eufemia, il Battistero e il Lapidario La Basilica di Sant’Eufemia, per oltre otto secoli, fu la cattedrale di un patriarcato nato ad Aquileia ed ereditato da Venezia (assieme al culto dell’evangelista Marco). Dal punto di vista architettonico questo gioiello dell’arte paleocristiana, splendidamente conservato, fu consacrato nell’anno 579 dal patriarca Elia. La Basilica, a suo tempo preceduta da un nartece, è affiancata dall’imponente mole del campanile (alto 42 metri), sulla cui cima si erge l’Anzolo San Michele, statua segnavento dono della Serenissima e simbolo della città. All’interno risaltano l’armonia dei colonnati e le eleganti geometrie dell’incantevole pavimento musivo. Notevole l’originale ambone romanico con cupolino moresco, l’argenteo Paliotto veneto e l’affresco gotico con il Cristo in Gloria, ubicato nell’abside. Percorrendo un vialetto lastricato si raggiunge il Battistero: lungo questo paesaggio sono allineate a destra alcune epigrafi recuperate dal mare mentre a sinistra sono schierati tre sarcofagi del IIIII secolo d.C., rinvenuti nel sottosuolo della città nel 1860. La sua pianta interna è di forma ottagonale e l’austero edificio risale alla seconda metà del VI secolo d.C. Al suo interno sono conservati alcune parti dell’antico pavimento musivo, la fonte battesimale (che secondo lo stile aquileiese è di forma esagonale) e sulla fronte dell’altare una lastra con croce e uccelli siglata dal monogramma del vescovo Probino (569571). Alle spalle della Basilica si trova il Lapidario, dove sono esposti e conservati numerosi frammenti scultorei ed epigrafi scoperte durante gli scavi gradesi. I reperti si riferiscono al periodo paleocristiano e altomedievale (IVIX sec.), ma ci sono anche importanti ritrovamenti di scultura classica romana, come le splendide fronti di sarcofago (inizi III sec.) ed il ritratto di magistrato su stele (inizi IV sec.). Piazza Biagio Marin Dedicata al grande poeta Biagio Marin (1891-1985), l’ampia piazza rappresenta il fulcro della vita cittadina. Su di essa si affaccia il Municipio e l’Hotel Fonzari (tra i più antichi alberghi della città). In Piazza Biagio Marin si possono ammirare i resti di un’altra imponente Basilica (della corte), costruita in più fasi (fine IVinizio VI d.C.) e ormai distrutta, ma che mostra ancora gli absidi interni, le diverse navate e i preziosi mosaici. In biciletta alla scoperta di Grado Grado si è dotata di uno strutturato sistema di piste ciclabili, percorribili con le più comuni city bike e mountain bike, che permettono di conoscere le aree di laguna e le più affascinanti località limitrofe a Grado con le loro peculiarità naturalistiche, paesaggistiche, artistiche ed archeologiche. Tra laguna e mare Grado Aquileia Partenza: Infopoint TurismoFVG Parco delle Rose Grado Lunghezza itinerario: 33,300 km Tipologia di terreno: ciclopista, strade asfaltate con scarso traffico veicolare, carrareccia. Luoghi d’interesse attraversati: Riserva Naturale Regionale della Valle Cavanata Punta Sdobba “Caneo” Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo. L’itinerario in breve: Un affascinante percorso ricco di spunti paesaggistici in zone particolarmente ricche di attrattive naturali ai margini della fascia litoranea caratterizzata da bassi fondali, tortuosi canali e barene. Un suggestivo tracciato tra terra e laguna conduce alla scoperta delle aree protette della Riserva Naturale Regionale Valle Cavanata e Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo, e attraverso la translagunare alla maestosa Aquileia, sito archeologico tra i più importanti d’Italia, fondata dai romani nel 181 a.C. Sulla via dell’Ambra Partenza: Infopoint TurismoFVG Parco delle Rose Grado Lunghezza itinerario: 36,610 km Tipologia di terreno: ciclopista, strade asfaltate con scarso traffico veicolare, carrareccia. Luoghi d’interesse attraversati: Riserva Naturale Regionale della Valle Cavanata Aquileia Canale di Belvedere sulla laguna di Grado. L’itinerario in breve: Questo percorso panoramico si svolge in aree di grande interesse naturalistico e storico; inizialmente si snoda ai margini dell’area lagunare per poi inoltrarsi attraverso la pianura friulana tra antiche chiese, borghi rurali ed aree colti- vate (pesche in particolare). Il tracciato conduce tra le suggestioni di Aquileia, importante porto fluviale romano, crocevia di scambi commerciali sulla strada dell’ambra percorsa un tempo da mercanti e carovane che dal mar Baltico giungevano al mare Adriatico. Castelli, Ville e Meridiane Partenza: Infopoint TurismoFVG Parco delle Rose Grado. Lunghezza itinerario: 68,900 km. Tipologia di terreno: ciclopista, strade asfaltate con scarso traffico veicolare, carrareccia. Luoghi d’interesse attraversati: Canale di Belvedere sulla laguna di Grado San Lorenzo Fiumicello San Nicolò Aiello del Friuli Borgo Novacco Strassoldo Aquileia. L’itinerario in breve: Un avvincente percorso attraverso territori di grande suggestione e rilevante interesse culturale e storico. Il tracciato segue un ameno percorso contraddistinto dalla quiete della pianura friulana ed incantevoli paesaggi agresti tra frutteti, vigneti e zone di risorgive; si snoda sulle tracce di uno sfarzoso passato tra atmosfere medioevali, borghi rurali, torri, antichi mulini e ville aristocratiche dalle diverse influenze architettoniche. Il Golf Club di Grado Il campo è dotato di 18 buche ai quali si affiancano le 9 executive per i meno esperti. Si affaccia sulla laguna di Grado e si estende per oltre 60 ettari, tra fitti canneti che rappresentano l’habitat ideale di aironi, cigni selvatici, fenicotteri e altre specie dell’avifauna lagunare. La Tenuta Primero comprende anche importanti strutture ricettive tra cui una marina con oltre duecento posti barca e un elegante ristorante. Colpisce l’ampiezza dei green spesso protetti da ostacoli d’acqua e bunker molto grandi e profondi che rendono il gioco più impegnativo. Presso la segreteria del Golf Club si trova un ricco pro-shop, mentre nella club house è situato il rinomato ristorante “Casone”. Recentemente sono state messe a disposizione degli ospiti le dieci suite del Porto con vista sulla meravigliosa Marina di Primero. Le Terme marine Grado è conosciuta a livello internazionale per le sue cure talassoterapiche. Il benessere a Grado ruota su tre elementi essenziali: sole, sabbia, mare. Per tonificare il corpo, lo spirito e la mente basta immergersi nell’acqua di mare della grande piscina coperta, aperta tutto l’anno, oppure provare un benefico idromassaggio, una sauna o un bagno a vapore. Le Terme Marine coniugano l’equilibrio tra salute e bellezza e sono il luogo ideale per ridare vigore al corpo e allo spirito. I benefici della talassoterapia si accompagnano ad un ambiente unico per una vacanza all’insegna del benessere. La storia delle Terme Marine si fa partire ufficialmente dal giugno 1892 e si lega al clima dell’Isola del Sole. Durante la dominazione AustroUngarica un editto imperiale elesse Grado a meta privilegiata dei soggiorni climatici della nobiltà in quanto Stazione di cura e soggiorno. Le caratteristiche curative sono legate alla particolare esposizione della spiaggia, rivolta a Sud, e dal suo dolce degradare verso la profondità marina. Ma anche dalla purezza dell’acqua, attentamente monitorata per contrastarne l’inquinamento chimico ed organico, dall’importante percentuale di salinità determinata dalla lontananza di sbocchi fluviali, dall’aria purissima sino al particolare microclima che, grazie alla folta vegetazione che si trova alle spalle della battigia, garantisce un’aria marina balsamica. Tutte queste caratteristiche naturali sono gli elementi fondamentali per le proprietà curative che l’isola di Grado offre. La psammatoterapia esprime le sue potenzialità curative attraverso gli elementi della natura ed al clima marino. A partire dagli anni ‘30 la notorietà delle cure marine esplose e successivamente, con gli anni del boom economico, Grado divenne un noto centro terapico frequentato da grandi campioni del mondo sportivo nazionale ed internazionale. Oggi le Terme di Grado sono promotrici un percorso curativo e di bellezza con quattro linee di prodotti specifici dedicati al benessere. Die Altstadt VOM RÖMISCHEN HAFEN ZUR MUTTER VENEDIGS Das Castrum Die Geschichte der Insel Grado ist mit der zweier berühmter Städte verbunden: Aquileia und Venedig. Grado war Hafen, Zufluchtsort und schließlich wichtigster Gegner der römischen Handelsstadt Aquileia. Für Venedig war es die “Mutter” vom historischen und religiösen Gesichtspunkt aus (es übergab ihm den Patriarchentitel). Während des 5. und 6. Jahrhundert n.Chr. wurde aus der Insel Grado wegen der wiederkehrenden Barbareneinfälle und der Gefahren des Meeres eine Festung: das Castrum gradense. Eben hier fanden die Bischöfe von Aquileia Unterschlupf und ließen Kirchen in herrlichem Stil erbauen. Von den alten Mauern des Castrum kann man heute das gewaltige Fundament und Teile des Aufrisses bewundern. Die spätrömische Anlage der Stadt erkennt man noch an den Calli der Altstadt und an ihrer Topographie. Am Campo dei Patriarchi kann man die herrlichen frühchristlichen Bauten bewundern: die Basiliken Santa Maria delle Grazie und Sant’Eufemia, die Taufkapelle und das Lapidarium. Die Basilika Santa Maria delle Grazie Diese wertvolles Beispiel der frühchristlichen Architektur ist die älteste Kirche der Stadt Grado, gleich neben Sant’Eufemia gelegen. Das erste Projekt geht auf das 4. Jahrhundert zurück; die einzigartige Architektur (mit innerer Apsis) inspiriert sich an syrischen Vorbildern. Ende des 6. Jahrhunderts wurde sie umgebaut; als Zeugnis der beiden Bauphasen bleiben bis heute die Bodenmosaike auf zwei Ebenen; im Inneren kann man Skulpturen aus dem 6. bis 9. Jahrhundert bewundern. Die Basilika Sant’Eufemia, die Taufkapelle und das Lapidarium Die Basilika Sant’Eufemia war für mehr als acht Jahrhunderte die Kathedrale eines Patriarchats, das in Aquileia entstanden war und von Venedig geerbt wurde (zusammen mit der Verehrung des Evangelis- photo: Ecoplane INFO GENERALI Il centro storico DE 15 INFORMATIONEN 14 ten Markus). Dieses Juwel der vorchristlichen Kunst, das prächtig erhalten ist, wurde im Jahre 579 vom Patriarchen Elia geweiht. Die Basilika, die ursprünglich einen Narthex (Vorraum) besaß, steht neben dem imposanten Glockenturm, auf dessen Spitze sich der Erzengel San Michele als Windfahne erhebt: ein Geschenk der Republik Venedig und Wahrzeichen der Stadt. Im Inneren bestechen die Harmonie der Säulen und die eleganten Formen des bezaubernden Mosaikbodens. Bemerkenswert sind das originelle romanische Ambo (Lesepult) mit kleiner maurischer Kuppel, die silberne venezianische Altardecke und das gotische Fresko mit Christus in der Herrlichkeit in der Apsis. Über einen kleinen gepflasterten Weg erreicht man die Taufkapelle: entlang dieses Weges findet man rechts einige im Meer gefundene Epigraphe, während links drei Sarkophage aus dem 2. bis 3. Jahrhundert n. Chr. aufgestellt sind, die 1860 aus dem Untergrund der Stadt wieder aufgetaucht sind. Ihr innerer Grundriss ist achteckig; das schlichte Gebäude geht auf die zweite Hälfte des 6. Jahrhunderts n. Chr. zurück. Hier sind einige Teile des antiken Mosaikbodens erhalten, das Taufbecken (das gemäß dem Stil von Aquileia sechseckig ist) sowie auf dem Altar eine Platte mit Kreuz und Vögeln und dem Monogramm des Bischofs Probino (569-571). Hinter der Basilika befindet sich das Lapidarium, in dem viele Bruchstücke von Skulpturen aufbewahrt sind, wie auch Epigraphe, die während der Ausgrabungen in Grado entdeckt wurden. Die Fundstücke stammen aus frühchristlicher und frühmittelalterlicher Zeit (4. 9. Jahrhundert), aber es gibt auch bedeutende klassisch-römische Skulpturen, wie die herrlichen Sarkophagoberflächen (Anfang 3. Jahrhundert) und das Ebenbild eines Richters auf einer Stele (Anfang 4. Jahrhundert). Die Piazza Biagio Marin Dieser ausgedehnte Platz ist dem großen Dichter Biagio Marin (1891-1985) gewidmet und stellt den Mittelpunkt des Stadtlebens dar. Auf ihn blicken das Rathaus und das Hotel Fonzari (eines der ältesten der Stadt). Hier kann man auch die Reste einer anderen imposanten Basilika (des Gerichts) bewundern, die in mehreren Phasen erbaut wurde (Ende 4. Anfang 6. n. Chr.) und inzwischen zerstört ist, aber man sieht noch die inneren Apsiden, die verschiedenen Schiffe und die wertvollen Mosaike. Fahrradrouten auf Entdeckungsreise durch Grado Grado hat ein gut aufgebautes Radwegenetz; es ist mit üblichen Fahrrädern und Mountainbikes befahrbar und macht es möglich, die Lagune und die schönsten angrenzenden Orte mit ihren Besonderheiten in Natur, Landschaft, Kunst und Archäologie kennenzulernen. Zwischen Lagune und Meer Abfahrt: Infopoint TurismoFVG Parco delle Rose Grado Streckenlänge: 33,300 km Bodenart: Radweg, asphaltierte Straßen mit wenig Verkehr, Feldweg. Interessante Orte an der Strecke: Regionales Naturschutzgebiet Valle Cavanata Punta Sdobba “Caneo” regionales Naturschutzgebiet Foce d’Isonzo. Die Route in Kürze: Ein faszinierender Weg reich an landschaftlicher Schönheit in Gebieten, die besonders reich an Naturschönheiten sind, an den Rändern des Küstengebiets, mit Flachgewässern, verwinkelten Kanälen und Sandbänken. Eine reizvolle Strecke zwischen Festland und Lagune führt zu geschützten Gebieten des regionalen Naturschutzgebiets Valle Cavanata und des regionalen Naturschutzgebietes Foce dell’Isonzo. Auf dem Bernsteinweg Abfahrt: Infopoint TurismoFVG Parco delle Rose Grado Streckenlänge: 36,610 km Bodenart: Radweg, asphaltierte Straßen mit wenig Verkehr, Feldweg. Interessante Orte an der Strecke: Regionales Naturschutzgebiet Valle Cavanata Aquileia Canale di Belvedere an der Lagune von Grado. Die Route in Kürze: Dieser Panoramaweg führt zu Gebieten von großem Naturund Geschichtsinteresse; am Anfang verläuft er an der Küste und dann durch die friaulische Ebene zu alten Kirchen, ländlichen Dörfern und Anbaugebieten (insbesondere Pfirsiche). Die Strecke führt zu den Reizen von Aquileia, dem wichtigsten römischen Flusshafen (Porto fluviale romano), Handelsstadt an der Bernsteinstrasse, die seinerzeit von Händlern und Karawanen benutzt wurde, die von der Ostsee an die Adria kamen. Schlösser, Villen und Meridiane Abfahrt: Infopoint TurismoFVG Parco delle Rose Grado. Streckenlänge: 68,900 km. Bodenart: Radweg, asphaltierte Straßen mit wenig Verkehr, Feldweg. Interessante Orte an der Strecke: Canale di Belvedere sulla laguna di Grado San Lorenzo Fiumicello San Nicolò Aiello del Friuli Borgo Novacco Strassoldo Aquileia. Die Route in Kürze: ein fesselnder Weg durch faszinierende Gebiete mit vielen Reizen und Zielen von kulturellem und historischem Interesse. Die Strecke führt auf einem schönen Weg durch die Ruhe der friaulischen Ebene und bezaubernde ländliche Landschaften zu Obstgärten, Weinbergen und Quellgebieten; sie verläuft auf den Spuren einer prachtvollen Vergangenheit mit mittelalterlicher Atmosphäre, ländlichen Dörfern, Türmen, alten Mühlen und aristokratischen Villen mit den verschiedensten architektonischen Einflüssen. Der Golfclub von Grado Der Platz hat 18 Löcher und 9 Löcher für Anfänger, er schaut auf die Lagune von Grado und erstreckt sich über mehr als 60 Hektar, zwischen dichtem Röhricht, einem idealen natürlichen Lebensraum für Reiher, Wildschwäne, Flamingos und andere Lagunenvögel. Die Strecke der “Tenuta Primero” (Gut Primero) umfasst auch bedeutende Serviceeinrichtungen, darunter eine Marina mit über zweihundert Anlegeplätzen und ein elegantes Restaurant. Die erstaunliche weiten Greens haben Wassergräben und sehr große und tiefe Bunker, die das Spiel anspruchsvoller machen. Neben dem Sekretariat des Golfclubs befindet sich ein Pro-Shop und im Club House das renommierte Restaurant “Casone”. Vor kurzem wurden die zehn Suiten des Hafens fertiggestellt, mit Blick auf die atemberaubende Marina di Primero. Die Meerwasserthermen Grado ist für seine Thalassokuren über die Landesgrenzen hinaus bekannt. Das Wohlbefinden beruht in Grado auf drei wesentlichen Elementen: Sonne, Sand und Meer. Um den Körper und den Geist zu beleben genügt es, ins Meerwasser des großen Hallenbades einzutauchen, das ganzjährig geöffnet ist, oder man probiert eine gesundheitsfördernde Unterwassermassage, einen Saunagang oder ein Dampfbad. Die Meerwasserthermen fördern das Gleichgewicht zwischen Gesundheit und Schönheit ein und sind der geeignete, Ort um dem Körper und Geist Kraft zurückzugeben. Zu den Wohltaten der Thalassotherapie gesellt sich eine einzigartige Umgebung, für einen Urlaub ganz im Zeichen des Wohlbefindens. Die Geschichte der Meerwasserthermen beginnt offiziell im Juni 1892 und ist dem Klima der Sonneninsel zu verdanken. Während der österreichisch-ungarischen Herrschaft ernannte ein kaiserliches Edikt Grado zum beliebtesten Ziel für Ferienaufenthalte des Adels als Kurort. Die Heilkräfte sind der besonderen Lage des Strandes zu verdanken, der Richtung Süden gewandt ist und zum Meer hin sanft abfällt. Aber auch die Sauberkeit des Wassers, die aufmerksam überwacht wird, um der chemischen und organischen Verschmutzung entgegenzuwirken, sowie der wichtige Salzgehalt, der von der Entfernung von Flussmündungen abhängt, die besonders reine Luft bis hin zum besonderen Mikroklima, garantieren dank der üppigen Vegetation hinter dem Strand eine heilende Meeresluft. All diese Naturmerkmale sind die Grundelemente für die Heilkräfte der Insel Grado. Die Psammotherapie verdankt ihre Heilkräfte den Naturelementen und dem Meeresklima. Ab den 30er Jahren explodierte die Bekanntheit der Meerwasserkuren und in den Jahren des wirtschaftlichen Aufschwungs wurde Grado zu einem bekannten Therapiezentrum, das von nationalen und internationalen Spitzensportlern besucht wurde. Heute bieten die Thermen von Grado zu den Vorteilen des Meeres, des sonnigen Klimas und einer noch sauberen Lagune ein Heilund Schönheitsprogramm mit vier spezifischen Produktlinien für das Wohlbefinden. ITA Biagio Marin e gli itinerari mariniani Non c’è luogo a Grado dove non sia evocato il nome del poeta Biagio Marin. I suoi versi riecheggiano nelle calli della città vecchia: nella casa dove il grande poeta nacque nel 1891, che sorge vicino a Santa Maria delle Grazie, o in quella dove si spense nel 1985, e che guarda il mare, elemento questo da cui trasse linfa vitale per la sua poesia. Si parte dalla casa natale del poeta in Androna della Chiesa, all’ombra di Santa Maria delle Grazie, dove una lapide lo ricorda con i suoi versi in dialetto. Si prosegue verso il mare alla volta dell’abitazione del poeta, in Via Marchesini 43. La Biblioteca Civica attigua alla casa è dedicata all’unico figlio maschio, Falco, caduto in guerra nel 1943: vi si conserva il ricco Fondo Marin, sede del Centro Studi Mariniani. La città ha inteso intitolare al poeta l’Auditorium, centro culturale e teatrale polivalente e Piazza Biagio Marin che si trova in “Corte”, fronte la casa Municipale. Un monumento al poeta, eretto per il centenario della sua nascita, fa bella mostra nel cuore del Parco delle Rose. Il parco venne progettato dallo stesso poeta, quando ricopriva il ruolo di direttore dell’allora Azienda di Soggiorno. La semplice tomba del poeta e della moglie, Pina Marini, si trova nel cimitero di Viale Argine dei Moreri (poco distante dalla Cappella sulla destra). La Riserva Regionale della Foce dell’Isonzo L’area protetta ha il suo nucleo terrestre principale in località Cona, nel Comune di Staranzano. La cosiddetta “Isola della Cona” è dotata di strutture al servizio dei visitatori ed è circondata dal mare, dal fiume Isonzo e dal canale Quarantia. Oggi è collegata alla terraferma attraverso una diga. Nel recente passato l’isola è stata sottoposta a parziali opere di prosciugamento e bonifica ed è stata adibita a pascolo e poi alla coltivazione. Solo la parte marina, periodicamente sommersa dalle maree, è molto paludosa ed è stata risparmiata dalle trasformazioni. Ciò ha consentito di avviare una serie di iniziative di tutela ambientale: dal 1983 è stata ricreata un’area bonificata predisposta per le coltivazioni (oggi denominata “Il Ripristino”), una zona palustre che in parte si prosciuga durante i periodi siccitosi. La Riserva comprende un’area di circa 2400 ettari, situata lungo gli ultimi 15 km del corso del fiume Isonzo. Il territorio della Riserva è incluso nei comuni di Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Grado e Fiumicello. I Cavalli Camargue: nella Riserva vennero introdotti alcuni cavalli razza Camargue che, per le loro caratteristiche fisiche (zoccolo largo e dimensioni contenute), è particolarmente adatta alla vita nelle zone umide. I cavalli sono divisi in due gruppi: quelli addestrati, utilizzati dal personale della Riserva per le visite guidate, e quelli allo stato brado, utile per il controllo di alcune aree della Riserva. La Foce: arrivati alla fine dell’argine fluviale vi è un imponente banco sabbioso misto a ghiaia che si protende a semicerchio verso il mare aperto. Questo è un ambiente in continua evoluzione, per il costante accumulo di sedimenti, per l’opera modellatrice delle onde, costellato da isolotti che affiorano dall’acqua e che fungono da dormitorio per l’avifauna. Qui vivono numerosi gabbiani, cormorani, il beccapesci e la splendida beccaccia di mare, dal piumaggio variopinto, oltre a numerosissime altre specie. I boschi: verso la parte orientale della Riserva si estende un breve tratto sabbioso. Questo è ciò che rimane di un’antica linea di costa: un piccolo bosco formato da splendidi esemplari arborei di Pioppo Bianco detto degli “Alberoni”. Questa parte della Riserva è il paradiso per gli escursionisti a piedi o per chi utilizza la bicicletta. Seguendo il tratto “Rivalunga” da un lato si può ammirare l’ampio scenario della Baia di Panzano, dall’altro una grande Pineta. Verso Nord ci sono altri piccoli boschi con pioppi, salici e farnie, insomma un ambiente naturalistico davvero unico. La Riserva Regionale di Valle Cavanata La riserva Si trova nella porzione più orientale della laguna. In passato l’area a ridosso della frazione agricola di Fossalon veniva utilizzata come “valle da pesca”. La presenza di numerosi ambienti nella riserva fra il mare e la terraferma (laguna, spiaggia, bosco, prato, valle da pesca, stagno) rende l’area ideale per la sosta, la nidificazione e lo svernamento di numerose specie di uccelli: complessivamente sono quasi 300 le specie segnalate. La Riserva della Valle Cavanata è stata dichiarata zona umida di valore internazionale, ai sensi della convenzione di Ramsar, ed è parte della rete Natura 2000, quale sito d’importanza comunitaria (S.I.C.) e zona di protezione speciale (Z.P.S.). Come valle da pesca abbandonata da decenni, la riserva ha assunto l’aspetto di una tipica zona lagunare, la gestione naturalistica è rivolta principalmente verso la salvaguardia delle specie vegetali ed animali presenti. Nel rispetto dell’area naturalistica sono stati realizzati alcuni brevi percorsi, percorribili liberamente a piedi, in bicicletta o accompagnati da una guida naturalistica. La valle da pesca La maggior parte della riserva è costituita dalla valle da pesca, un insieme di specchi d’acqua e canali, interrotti da zone sabbiose periodicamente sommerse dall’acqua (le velme) e da isolotti (le barene). Come tutte le valli da pesca è originata da zone lagunari poco profonde, arginate e isolate idraulicamente mediante chiuse regolabili che mantengono all’interno un livello d’acqua ottimale per la caccia e la pesca. Con l’istituzione della riserva, nel 1996, la Valle Cavanata non è più sfruttata per l’allevamento del pesce e mediante una gestione diversa dei livelli idrici è diventata un habitat di importanza internazionale per l’avifauna delle zone umide. Il Lavoriero Visitando la riserva si possono cogliere gli aspetti principali dell’antica attività di allevamento del pesce, quale la gestione dei livelli idraulici, le vasche dell’allevamento intensivo, le chiuse regolabili e la tipica struttura del lavoriero, costituito in origine da graticci di canna palustre e necessario alla cattura del pesce allevato in valle. Nell’azzurro del mare “Il Mondo Sommerso” Il progetto Tursub (Turismo subacqueo) permette le immersioni per osservare da vicino il mondo sommerso di Grado attraverso quattro percorsi con livelli di difficoltà diversi. Le immersioni proposte sono: Pietre di Sant’Agata e San Gottardo, “ZMP di primero”, “Grebeno di San Pietro” e “B24”. A Sud Ovest dell’Isola di Grado, in corrispondenza dei resti archeologici di San Gottardo e Sant’Agata, è localizzato un piccolo popolamento di Posidonia oceanica, testimonianza dell’antica prateria che colonizzava il Golfo di Trieste. La Posidonia, il cui nome deriva da Poseidone, non è un’alga ma una pianta superio- re costituita da radici (rizomi), foglie, fiori, frutti. I suoi rizomi crescono formando, con il sedimento intrappolato dalle foglie, delle terrazze sottomarine, chiamate mattes, alte anche diversi centimetri. Può crescere a profondità variabili, daunmetrofinoa30-35metri,ed è un ambiente ideale per la vita di moltissimi organismi. I batteri sono i primi ad insediarsi, seguiti da diatomee e macroalghe, protozoi, idrozoi, policheti e briozoi. L’habitat si completa con la presenza di numerose altre specie animali e vegetali che trovano nelle foglie rifugio e cibo. L’importanza della presenza di fanerogame è determinata dall’habitat particolare: è una pianta che si accresce e si sviluppa rigogliosamente solo dove le acque hanno determinate caratteristiche chimiche e fisiche come l’assenza di inquinanti chimici. Questa specie sempre più rara è minacciata dall’inquinamento, dalla cementificazione delle rive, dalle reti a strascico e dagli ancoraggi. Info: www.tursub.eu Itinerari in barca Da Grado ad Aquileia Da Grado ad Aquileia una fitta “rete” di isolotti anticipa tutta la grazia della laguna di Grado. Questi sono luoghi modellati dalle maree, dai venti, dove sfumature di colori, giochi di luce e una natura incontaminata, a volte selvaggia, permettono di assaporare un’esperienza a 360 gradi. Addentrarsi nella laguna di Grado significa entrare in un universo naturalistico fatto di intrecci di canali e rii che lambiscono isole dalle piccole dimensioni e dalla vegetazione rigogliosa. Dalla Valle Cavanata a Monfalcone Questo è un tratto costiero dove la natura regna incontrastata, in cui sono ospitate due riserve naturali di incantevole bellezza. La Valle Cavanata è situata nella parte più orientale della laguna di Grado: il per- photo: Fabio Parenzan photo: Gianluca Baronchelli ESCURSIONI 16 corso presenta un’alternanza di barene e spiagge, dove gli uccelli acquatici trovano le condizioni ottimali per la sosta e la nidificazione. Da qui, tramite chiuse regolabili e una fitta trama di canali, si rientra in mare aperto. Proseguendo verso la riserva della Foce dell’Isonzo si aprono splendidi panorami sul Golfo di Trieste. Successivamente la costa si stringe verso nord, e qui si estende Monfalcone. Si può anche veleggiare o navigare attraverso la Litoranea Veneta per risalire una parte del fiume Isonzo e attraccare nella zona del “Caneo” dove, grazie alla rete di piste ciclabili, si possono ammirare splendidi paesaggi naturalistici.no isole dalle piccole dimensioni e dalla vegetazione rigogliosa. Approdi e Cantieri Nautici a Grado Cantiere Nautico Fratelli Deltin via Pigafetta, 4 tel +39 0431 80307 Centro Nautico Raugna riva Garibaldi, 22 tel +39 0431 80181 Darsena San Marco, Testata Mosconi tel +39 0431 81548 Darsena Navigare 2000 riva Garibaldi tel +39 0431 83846 Marina Tenuta Primero, loc. Rotta Primero tel +39 0431 896966 Motonautica Gradese riva Garibaldi, 25 tel +39 0431 80098 Piccola Darsena, riva Garibaldi,13 tel +39 0431 85882 Porto San Vito riva G. da Verazzano tel +39 0431 83600 Servizio Nautico Canal Grande via dello Squero tel +39 0431 80840 Barbana, il santuario e la tradizione Il Santuario Mariano “Santa Maria di Barbana” Nel cuore della laguna troviamo l’Isola di Barbana, ben visibile arrivando dalla direttrice translagunare Aquileia-Grado che collega la città balneare alla terraferma. Il santuario è oggi sede dei Frati Minori Francescani. Sull’isola di Barbana fu costruito nel VI secolo un primitivo sacello che, secondo la tradizione, doveva custodire un’immagine sacra della Madonna trasportata in quel luogo dalle acque del mare. Il santuario, nelle forme attuali, risale all’intervento di restauro del 1926. L’alto campanile è un punto di riferimento della laguna di Grado: dal Canale della Schiusa, con un breve tragitto in barca, si può raggiungere questa verde isola, convento meta di pellegrinaggi, oasi di pace, di memorie e di antiche tradizioni. Il Perdòn de Barbana Dal 1237 ininterrottamente ogni prima domenica di luglio, la comunità gradese si reca in processione via mare a bordo di barche, impavesate a festa, all’isola di Barbana, per rinnovare l’antico voto alla Madonna che avrebbe salvato il paese dalla terribile epidemia di peste. Il tutto risale a quando il Patriarca di Grado, Leonardo Querini, convocò i padri di famiglia e decise di far voto alla Madonna di Barbana. Il voto prevedeva che ogni anno, ed in perpetuo, almeno una persona per ogni famiglia di Grado partecipasse alla processione che, attraverso la laguna approda all’isoletta di Barbana, dalla “nostra regina del mare e della nostra laguna”, per chiedere alla Madonna di Barbana il “Perdòn”. DE Der Weg beginnt am Geburtshaus des Dichters in der Gasse Androna della Chiesa. Im Schatten von Santa Maria delle Grazie erinnert ein Gedenkstein mit seinen Versen an seine Verbundenheit mit Grado. Der Weg geht weiter Richtung Meer zum Haus des Dichters in der Via Marchesini 43. Die angrenzende Stadtbücherei ist dem einzigen Sohn gewidmet, Falco, der 1943 im Krieg fiel: hier wird der reiche Marin-Fonds aufbewahrt, Sitz der Forschungsabteilung über Marin. Die Stadt benannte das Auditorium nach dem Dichter, ein Kulturund TheaterMehrzweckzentrum, und die Piazza Biagio Marin, die sich in “Corte” befindet, gegenüber dem Rathaus. Ein Denkmal wurde dann zur Hundertjahrfeier des Dichters im Herzen des Rosenparks errichtet. Der Park wurde vom Dichter selbst geplant, als er Leiter des Verkehrsvereins war. Das einfache Grab des Dichters und der Ehefrau Pina Marini, liegt im Friedhof in Viale Argine dei Moreri, dicht bei der Kapelle auf der rechten Seite). Das regionale Naturschutzgebiet Foce dell’Isonzo Das Naturschutzgebiet hat sein wichtigstes Landgebiet im Ortsteil Con, in der Gemeinde Staranzano. Die sogenannte “Insel della Cona” ist mit Einrichtungen Die Mündung: Am Ende des Flussdeichs liegt eine imposante Sandbank, die teilweise aus Kies besteht und sich als Halbkreis in Richtung Meer erstreckt. Dieses Gebiet ist in kontinuierlicher Entwicklung, wegen der ständigen Ansammlung von Ablagerungen, der Formung durch die Wellen, bedeckt von kleinen Inseln, die aus dem Wasser ragen und als Schlafplatz für die Vögel dienen. Hier leben zahlreiche Möwen, Kormorane, Brandseeschwalben, der herrliche Austernfischer mit buntem Gefieder und viele andere Vogelarten. Die Wälder: Im Osten des Naturschutzgebiets erstreckt sich eine kleine Sandfläche. Das ist das Überbleibsel einer alten Küstenlinie, ein kleiner Wald mit herrlichen Weißpappeln, genannt Bosco degli Albe- roni. Dieser Teil des Naturschutzgebiets ist ein Paradies für Wanderer und Radfahrer. Wenn man der Strecke “Rivalunga” folgt, kann man an der einen Seite die breite Bucht von Panzano bewundern und an der anderen Seite einen großen Pinienhain. Richtung Norden wachsen weitere kleine Wälder mit Pappeln, Weiden und Sommereichen, also eine wirklich einzigartige Naturlandschaft. Das regionale Naturschutzgebiet Valle Cavanata Das Naturschutzgebiet: befindet sich östlich der Lagune. In der Vergangenheit wurde diese landwirtschaftliche Gegend von Fossalon als Fischfarm genutzt. Die Vielfalt der Lebensräume an Land und im Meer (Lagunen, Strände, Wälder, Wiesen, Fischfarmen, Teiche) macht dieses Gebiet ideal für den Aufenthalt, den Nestbau und die Überwinterung vieler Vögel: es sind insgesamt 300 Vogelarten. Das Naturschutzgebiet Valle Cavanata wurde gemäß der Ramsar-Konvention zum Feuchtgebiet von internationaler Bedeutung erklärt, und gehört zum Netz Natura 2000 als Gebiet von gemeinschaftlicher Bedeutung (G.g.B.) und besonderes Schutzgebiet (BSG). Einst Fischfarm, die vor Jahrzehnten verlassen wurde, hat das Naturschutzgebiet den Aspekt einer typischen Lagune angenommen und die Umweltschutzmaßnahmen dienen hauptsächlich der Erhaltung der Tierund Pflanzenarten. Im Laufe des Jahres finden hier verschiedene Arten von Zugvögeln die passende Umgebung, um zu nisten, zu überwintern und sich zu ernähren. Die Fischfarm: der größte Teil des Naturschutzgebiets besteht aus Fischfarmen, also aus Wasserflächen und Kanälen, periodisch überschwemmten Sandgebieten (velme) und kleinen Inseln (barene). Wie alle Fischfarmen geht auch diese aus einer seichten Lagune hervor, die eingegrenzt und durch regulierbare Schleusen hydraulisch isoliert wurde; diese Schleusen halten einen optimalen Wasserstand für Jagd und Fischerei aufrecht. Seit der Entstehung des Naturschutzgebiets im Jahr 1996 wird Valle Cavanata für die Fischzucht nicht mehr genutzt. Durch eine neuartige Steuerung der Wasserstände hat man die Lagune in ein echtes Paradies und einen Lebensraum von internationaler Bedeutung für Vögel der Feuchtgebiete verwandelt. Die Fischfalle (Lavoriero): bei einem Besuch des Naturschutzgebiets kann man die wichtigsten Aspekte der früheren Fischzucht kennenlernen, nämlich die Steuerung der Wasserstände, die Becken zur intensiven Zucht, die regulierbaren Schleusen und die typischen Fischfallen “Lavoriero”. Diese sind gitterartige Konstrukte aus Schilfrohr und dienten zum Fang der in der Lagune gezüchteten Fische. Im Blau des Meeres “Die versunkene Welt” Das Projekt Tursub (Unterwassertourismus) bietet Tauchgänge, um die versunkene Welt Grados in vier verschiedenen Schwierigkeitsstufen aus der Nähe beobachten zu können. Die angebotenen Tauchgänge sind: Pietre di Sant’Agata e San Gottardo, “ZMP di primero”, “Grebeno di San Pietro” und “B24”. Südwestlich von Grado, bei den archäologischen Überresten von San Gottardo und Sant’Agata, gibt es ein Vorkommen von Neptungräsern, ein Beweis für die ehemalige Wiese am Golf von Triest. Die Posidonia (Neptungräser), deren Name von Poseidon kommt, ist keine Alge, sondern eine höhere Pflanze mit Wurzeln, Blättern, Blüten und Früchten. Ihre Wurzeln bilden mit dem Sediment, das sich in den Blättern verfängt, Unterwasserterrassen, die „mattes“ genannt werden und mehrere Zentimeter hoch werden können. Sie wachsen in verschiede- nen Höhen, von einem Meter bis zu 30 35 Metern, und sind eine ideale Umgebung für das Leben zahlreicher Organismen. Bakterien siedeln sich als erste an; es folgen Diatomeen und Makroalgen, Protozoen, Hydrozoen, Vielborster und Moostierchen. Dazu kommen dann zahlreiche andere Tierund Pflanzenarten, die in den Blättern Zuflucht und Fressen finden. Diese Samenpflanze hat bestimmte Bedürfnisse: sie vermehrt sich nur gut in Gewässern, die bestimmte chemische und physikalische Merkmale haben, darunter keine hohen Suspensionen und organischen Ladungen, keine chemische Verschmutzung, daher ein Synonym für sauberes Wasser. Es ist eine sehr seltene Pflanzenart, die von der Umweltverschmutzung, der Zersiedelung der Ufer, Schleppnetzen und Ankern bedroht wird. Info: www.tursub.eu Schifffahrten Von Grado nach Aquileia Von Grado nach Aquileia zeigt ein dichtes “Netz” von kleinen Inseln die ganze Anmut der Lagune von Grado. Sie wurden von Ebbe und Flut und den Winden geformt; Farbschattierungen, Lichtspiele und eine unberührte, manchmal wilde Natur bieten ein Erlebnis ringsherum. Die Lagune von Grado ist ein eigenes Universum aus einem Netz von Kanälen, Bächen, kleinen Inseln und üppiger Vegetation, wo die Geschichte wertvolle Spuren hinterlassen hat. Von Valle Cavanata nach Monfalcone Dies ist eine Küstenstrecke, wo die Natur unangefochten herrscht, mit gleich zwei Naturschutzgebieten von bezaubernder Schönheit. Zunächst Valle Cavanata östlich der Lagune von Grado Sandbänke und kleine Strände wechseln sich ab, Orte, an denen Wasservögel optimale Bedingungen für die Rast und das Nisten finden. Von hier geht es durch regulierbare Schleusen und ein Netz von Kanälen und Wasserläufen in Richtung offenes Meer. Zum Naturschutzgebiet Foce dell’Isonzo hin öffnen sich herrliche Ausblicke auf den Golf von Triest. An einem bestimmten Punkt verengt sich die Küste in Richtung Norden, fast als ob sie ins Festland eindringen wolle, und hier liegt Monfalcone. Man kann auch durch das venetische Küstengebiet segeln, den Fluss Isonzo hinauffahren und im Gebiet des “Caneo” anlegen, wo man dank des Radwegenetzes herrliche Naturlandschaften bewundern kann. Anlegeplätze und Bootswerften in Grado Cantiere Nautico Fratelli Deltin via Pigafetta, 4 tel +39 0431 80307 Centro Nautico Raugna riva Garibaldi, 22 tel +39 0431 80181 Darsena San Marco, Testata Mosconi tel +39 0431 81548 Darsena Navigare 2000 riva Garibaldi tel +39 0431 83846 Marina Tenuta Primero, loc. Rotta Primero tel +39 0431 896966 Motonautica Gradese riva Garibaldi, 25 tel +39 0431 80098 Piccola Darsena, riva Garibaldi,13 tel +39 0431 85882 Porto San Vito riva G. da Verazzano tel +39 0431 83600 Servizio Nautico Canal Grande via dello Squero tel +39 0431 80840 Barbana, Wallfahrtskirche und Tradition Die Wallfahrtskirche “Santa Maria di Barbana” Im Herzen der Lagune liegt die Insel Barbana; sie ist von der Straße Aquileia-Grado gut sichtbar, die durch die Lagune führt und den Badeort mit dem Festland verbindet. Die Wallfahrtskirche ist heute Sitz der Franziskanermönche. Auf der Insel Barbana wurde im 6. Jahrhundert eine primitive Kapelle erbaut, die gemäß der Tradition, ein heiliges Bild der Madonna aufbewahren musste, das hier vom Meer an Land gespült worden war. Die Wallfahrtskirche in der derzeitigen Form geht auf die Restaurierung von 1926 zurück. Der hohe Glockenturm ist ein Orientierungspunkt für die Lagune von Grado. Man kann diese grüne Insel mit einer kurzen Bootsfahrt durch den Canale della Schiusa erreichen. Der Frieden des Wallfahrtsortes und die Stimmung der Lagune sind eine unaussprechliche Erfahrung. Das Perdòn von Barbana Seit 1237 zieht an jedem ersten Sonntag im Juli die Kirchengemeinde von Grado in eine beflaggten Bootsprozession zur Insel Barbana, um das alte Gelübde an die Madonna zu erneuern, die das Land vor der schrecklichen Pestseuche gerettet haben soll. Das Ganze geht auf den Patriarchen Leonardo Querini aus Grado zurück: er berief die Familienväter ein und beschloss, der Madonna von Barbana ein Gelübde zu leisten. Das Gelübde sah vor, dass jedes Jahr, für immer, mindestens eine Person für jede Familie in Grado an der Prozession teilnehmen sollte, die durch die Lagune ging und zur Insel Barbana führte, von “unserer Königin des Meeres und unserer Lagune”, um die Madonna von Barbana um Verzeihung (“perdòn”) zu bitten. photo: Fabio Parenzan Es gibt keinen Ort in Grado, wo der Name des Dichters Biagio Marin nicht heraufbeschwört würde. Seine Verse hallen in den “Calli” der Altstadt wider: in dem Haus, wo der große Dichter im Jahre 1891 geboren wurde, in der Nähe von Santa Maria delle Grazie, und in dem Haus, wo er im Jahre 1985 starb und das auf das Meer schaut, ein Element, das grundlegend für seine Gedichte war. für Besucher ausgestattet und wird vom Meer, vom Fluss Isonzo und vom Kanal Quarantia begrenzt. Heute ist sie mit dem Festland durch einen Damm verbunden. In der Vergangenheit wurde die Insel teilweise trockengelegt und diente als Weideund Anbaufläche. Nur der Meeresteil, der periodisch überflutet wird, ist sehr sumpfig und wurde von den Umwandlungen verschont. Dies hat es ermöglicht, eine Reihe von Umweltschutzinitiativen zu starten: seit 1983 wurde ein Anbaugebiet (heute “Il Ripristino” genannt) in eine sumpfige Gegend zurückverwandelt, die teilweise während der Trockenperioden austrocknet. Das Naturschutzgebiet umfasst einen Bereich von ca. 2400 Hektar entlang der letzten 15 km des Flusslaufs des Isonzo. Es berührt die Gemeinden Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Grado und Fiumicello. Die Camargue-Pferde: Im Naturschutzgebiet wurden einige Camargue-Pferde eingeführt, die wegen ihrer körperlichen Eigenschaften (breite Hufe und kleinwüchsig) beson-ders geeignet für das Leben in Feuchtgebieten sind. Die Pferde sind in zwei Gruppen unterteilt: die dressierten, die vom Personal des Naturschutzgebiets für Führungen genutzt werden, und die wilden Pferde, die nützlich für die Kontrolle einiger Bereiche des Naturschutzgebiets sind. Motoscafisti Gradesi Orari Grado/Barbana da giugNo a settembre partenze: ore 8.30/ ore 9.30/ ore 10.30/ ore 11.30/ ore 14.00/ ore 15.00/ ore 16.00/ ore 17.00 photo: Massimo Crivellari Biagio Marin und die Marin-Rundwege photo: Massimo Crivellari AUSFLÜGE 18 ritorno: ore 10.00/ ore 11.00/ ore 12.00/ ore 14.30/ ore 15.30/ ore 16.30/ ore 17.30/ ore 18.30 ottobre partenze: ore 9.30/ ore 10.30/ ore 15.00 ritorno: ore 11.00/ ore 12.00/ ore 16.30 da novembre a marzo tutte le domeniche e festivi partenze: ore 10.00 ritorno: ore 12.00 www.motoscafistigradesi.it [email protected] Tel. 0431 80115 Cell. 338 3171430 Sig. Franco La cucina gradese Die Küche Grados 21 ITA ITA Nel dedalo delle calli e campielli della città vecchia sono numerosi i ristoranti e le trattorie che all’ombra di pergolati propongono i piatti della cucina locale. Una tradizione culinaria tramandata di generazione in generazione nella quale è il pesce a farla da padrone. Il piatto gradese per eccellenza è il “boreto”. È una sorta di particolare e saporita zuppa di pesce che, aldilà delle varianti moderne, nasce come piatto povero della cucina dei pescatori, insaporito con sale, pepe, aceto e aglio. Il boreto originale è a base di più tipi di pesce. Oggi può essere preparato anche con una sola qualità ed è presente sul menù di ogni ristorante o trattoria. Il boreto nato a cason è un piatto che a detta della maggior parte dei cuochi dell’isola, anche nella presentazione non ha bisogno di alcun tipo di guarnizione se non quella di essere accompagnato dalla polenta bianca. Tra aprile e novembre sono molte le rassegne gastronomiche dedicate ai prodotti ittici e ai pregiati ortaggi dell’entroterra gradese provenienti dalle frazioni Fossalon e Boscat. Si inizia con “Asparagi in laguna”, dove il mare incontra la terra (l’asparago bianco di Fossalon), la “Festa del pesce azzurro” e il “Boreto a la Graisana”. Ma il celebre boreto non è l’unico piatto tipico della cucina lagunare. Altrettanto classici i sono i “sievuli soto sal”, ovvero i cefali sotto sale, pressati da un peso, come si fa con le acciughe e con i “sarduni in savor”: sardoni infarinati e fritti messi a strati in una pirofila. Tra uno strato e l’altro, una marinata calda con l’olio di cottura, le cipolle affettate, l’aglio, l’alloro, il pepe nero e abbondante aceto bianco. Prima di mangiarli si lasciano insaporire un paio di giorni. Un antipasto squisito sono le “canoce” (cicale di mare) lessate condite con olio e limone, mentre le moleche (granchi nella stagione della muta, senza carapace) si gustano fritte. Da provare anche la pasta agli zottoli (sono le seppioline), e “la zuppa di gò” (il ghiozzo, pesce tipico lagunare). DE Im Labyrinth der „Calli“ und Plätze der Altstadt gibt es zahlreiche Restaurants und Gasthäuser die im Schatten von Lauben das Beste der einheimischen Küche anbieten. Eine kulinarische Tradition, die von Generation zu Generation weitergegeben wird, wobei der Fisch natürlich die Hauptrolle spielt. Das typische Gericht Grados ist par excellence der boreto, d.h. Fischbrühe, aber auf Gradeser Art. Es ist eine einzigartige Fischsuppe die, abgesehen von modernen Varianten, als Gericht für die armen Fischer entstanden ist, das mit Salz, Pfeffer, Essig und Knoblauch gewürzt wird. Die originale Fischsuppe besteht aus mehreren Fischarten; heutzutage kann sie auch nur mit einer Fischart zubereitet werden. Man findet sie auf der Speisekarte jedes Restaurants oder Gasthauses. Die Fischsup- pe, die in Cason entstanden ist, ist ein Gericht für die Armen, das laut Aussage von Köchen der Insel keine andere Garnierung braucht als weiße Polenta. Zwischen April und November gibt es viele gastronomische Veranstaltungen, die den Fischprodukten von Grado und dem Gemüse gewidmet sind, das aus den Ortsteilen Fossalon und Boscat kommt. Es beginnt mit “Spargel in der Lagune”, wo das Meer auf das Festland trifft (der weiße Spargel aus Fossalon), dann folgt die Woche des Tintenfisches (Settimana delle seppie), das Fest des Hochseefisches (Festa del pesce azzurro) und Fischsuppe auf Graisana-Art (Boreto a la Graisana). Aber die berühmte Fischsuppe ist nicht das einzige typische Gericht der Lagunenküche. Ebenso klassisch sind die “sievuli soto sal”, d. h. in Salz eingelegte Meerä- schen, die durch ein Gewicht gepresst werden, wie man es mit Sardellen und mit den “sarduni in savor” macht: in Mehl gewendete Sardinen, die frittiert werden und schichtweise in eine feuerfeste Form gelegt werden. Zwischen die Schichten kommt eine warme Marinade aus Frittieröl, zerkleinerten Zwiebeln, Knoblauch, Lorbeer, schwarzem Pfeffer und sehr viel weißem Essig. Bevor man sie verzehrt, lässt man sie ein paar Tage Würze annehmen. Eine köstliche Vorspeise sind die gekochten “canoce” (Fangschreckenkrebse), die mit Öl und Zitrone angemacht werden, während man die moleche (Butterkrebse, nach der Häutung) lieber frittiert genießt. Empfehlenswert ist auch di “pasta agli zottoli” (Nudeln mit Tintenfisch), und die “zuppa di gò” (ghiozzo Grundeln, ein typischer Lagunenfisch). Aquileia AQUILEIA CUCINA ~ KÜCHE 20 Patrimonio Mondiale dell’Unesco Colonizzata nel 181 a.C. “in agro gallorum”, la città di Aquileia sorse come testa di ponte militare per quella che sarà la conquista romana delle aree danubiane: difendere i confini orientali e poter così incrementare il già florido commercio tra il bacino del Mediterraneo orientale ed i paesi transalpini. Nata come colonia di diritto latino, verrà dichiarata “Municipium” verso il 90 a.C. Anche Giulio Cesare, nel “De bello gallico” parla di Aquileia, che era, infatti, la sede degli accampamenti invernali. Con la riforma amministrativa di Augusto (27.a.C.-14 d.C) Aquileia divenne la capitale della decima regione “Venetia et Histria”. Per la città ebbe inizio un periodo di grande prosperità: si trasformò in breve tempo in un centro di importanti scambi commerciali grazie al DE fiume navigabile che la attraversava, il Natisone-Torre, e alla efficiente rete di strade che collegavano la città alla pianura padana e all’Europa centrale. Notevole sviluppo ebbe l’agricoltura, con pregiate colture, e l’allevamento del bestiame; nel porto attraccavano navi che trasportavano materiale da costruzione (pietre e marmi), prodotti alimentari (spezie, vino, grano e olio di oliva), pietre preziose. Dai paesi nordici, invece, arrivavano pelli, legno e metalli, tra cui specialmente il ferro dall’Austria. Al commercio erano collegate imprese artigianali (fabbri, mastri carrai, macellai) di terracotta e ceramiche e soprattutto vetrerie, anche di vetro soffiato, attive almeno mille anni prima di Murano. La popolazione che viveva entro le mura era cosmopolita, con una composizione etnica molto eterogenea. Non c’erano solo romani e greci, ma anche siriani, egiziani, ebrei, celti. Si presume che, alla fine dell’età imperiale, Aquileia raggiungesse i 70100.000 abitanti: era la quarta città romana in Italia e la nona di tutto l’impero. Il Cristianesimo arrivò molto presto ad Aquileia, che divenne il centro di irradiazione del nuovo credo. Tuttavia Aquileia visse anche diversi momenti critici, ma fu con la deviazione del fiume prima, nel 361 d.C., e le invasioni barbariche del V sec. poi, che per la città iniziò una lenta decadenza, che precipitò definitivamente in seguito alla devastazione di Attila del 452. UNESCO WELTKULTURERBE Die Stadt Aquileia entstand 181 v.Chr. “in agro gallorum” als militärischer Brückenkopf für die römische Eroberung des Donauraums: um die Ostgrenzen zu verteidigen und so den schon blühenden Handel zwischen dem östlichen Mittelmeer und den Ländern jenseits der Alpen zu steigern. Sie entstand als Kolonie latinischen Rechts und wurde später zum Municipium. Um 90 v.Chr. spricht auch Julius Cäsar in “ De bello gallico” von Aquileia, das Standort der Winterlager war. Mit der Verwaltungsreform des Augustus (27 v.Chr. - 14 n.Chr.) wurde Aquileia die Hauptstadt der zehnten Region “Venetia et Histria”. Für die Stadt begann eine Zeit großen Wohlstands: sie verwandelte sich in kurzer Zeit in ein wichtiges Handelszentrum dank des schiffbaren Flusses, der sie durchquerte, dem Natisone-Torre, und des effizienten Straßen- netzes, das die Stadt mit der Poebene und mit Mitteleuropa verband. Stark entwickelte sich die Landwirtschaft, mit wertvollen Anbaugebieten und Viehzucht; im Hafen legten Schiffe an, die Baumaterialien (Steine und Marmor) transportierten, Nahrungsmittel (Gewürze, Wein, Getreide und Olivenöl), Edelsteine. Aus den nordischen Ländern dagegen kamen Leder, Holz und Metalle, insbesondere das Eisen aus Österreich. Mit dem Handel waren Handwerksbetriebe verbunden (Schlosser, Wagenbauer, Metzger, für Terrakotta und Keramik und vor allem Glasereien, auch mundgeblasenes Glas mindestens tausend Jahre vor Murano). Die Bevölkerung, die innerhalb der Stadtmauern lebte, war kosmopolitisch und vielfältiger Herkunft. Es gab nicht nur Römer und Griechen, sondern auch Syrer, Ägypter, Juden und Kelten. Man nimmt an, dass Aquileia am Ende der Kaiserzeit 70-100.000 Einwohner hatte: es war die viertgrößte römische Stadt in Italien und die neuntgrößte des gesamten Reiches. Das Christentum kam früh nach Aquileia, das zum Zentrum der Verbreitung des neuen Glaubens wurde. Jedoch erlebte Aquileia auch schwierige Zeiten, aber der allmähliche Niedergang begann mit der Umleitung des Flusses 361 n.Chr. und der Völkerwanderung im 5. Jahrhundert. Der Absturz kam mit der Verwüstung durch Attila 452. Aber den Gnadenstoß erhielt es 568, als die Langobarden, die nach Italien gekommen waren, „Forum Iulii“ (das heutige Cividale) zur Hauptstadt ihres Herzogtums wählten. Aquileia la MAPPA ~ DIE KARTE 22 ITA DE Punti di interesse Sehenswürdigkeiten e itinerari alla und Rundwege scoperta del centro durch die Altstadt storico 02 Grande Mausoleo Candia 03 Decumano maggiore di Aratria Galla 04 Foro romano 05 Porto fluviale romano 06 Edifici romani del Fondo Cossar 07 Complesso della Basilica Patriarcale 08 Campanile, Cimitero degli Eroi e Patriarcato 09 Museo Archeologico Nazionale 10 Aree di Mercato 11 Doppia cinta muraria tardo antica 12 Pinacoteca 13 Scuola Museo Donizetti 14 Casa romana con mosaici 15 Sepolcreto romano 16 Edifici romani 17 Strada romana con solchi di carro (cardo) 18 Resti della mura settentrionali 19 Basilica di Monastero, Museo Paleocristiano 02 Großes Mausoleum Candia 03 Decumano maggiore “von Aratria Galla” 04 Forum Romanum 05 Römischer Flusshafen 06 Römische Bauten des Fondo Cossar 07 Patriarchenbasilika 08 Glockenturm, Cimitero degli Eroi und Patriarcato 09 Museo Archeologico Nazionale 10 Marktgebiete 11 Spätantike doppelte Stadtmauer 12 Pinakothek 13 Donizetti-Museum 14 Römisches Haus mit Mosaiken 15 Römischer Friedhof 16 Römische Bauten 17 Römerstraße mit Wagenfurchen (Cardo) 18 Reste der Nordmauer 19 Basilika von Monastero, Frühchristliches Museum Nelle vicinanze delle aree archeologiche delle grandi Terme Romane, del Sepolcreto e sul sito dove un tempo si potevano udire i clamori dell’anfiteatro romano rivie l’atmosfera della TABERNA ROMANA In onore di Marciano oste aquileiese del II sec d. C. Nasce da un progetto di valorizzazione del territorio la SODALES TABERNAE MARCIANI locale che declina l’ antichità in chiave moderna e che diventa vetrina del territorio proponendo i vini delle terre di Aquileia e i prodotti Gastronomici locali: un compedio del gusto e della qualità certificata immersi nella cultura e nella storia un viaggio nel tempo e nei sapori