TOSA INU - un cane splendido e poco conosciuto
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TOSA INU - un cane splendido e poco conosciuto
TOSA INU - un cane splendido e poco conosciuto TOSA INU - un cane splendido e poco conosciuto PARTE I Capitolo 1 : Un po’ di storia pag. 3 Capitolo 2 : Come scegliere il proprio cane pag. 7 Capitolo 3 : Origini e cenni storici pag. 8 Capitolo 4 : Gli antenati del Tosa pag. 12 Capitolo 5 : Il Tosa Inu oggi pag. 22 Capitolo 6 : L’educazione del cucciolo pag. 35 Capitolo 7 : I combattimenti pag. 39 Capitolo 8 : I gradi dei combattimenti pag. 43 Capitolo 9 : Spostarsi all’estero con un Tosa Inu pag. 46 PARTE II Capitolo 10 : Vademecum e definizioni pag. 58 Capitolo 11 : Come si diventa campioni pag. 65 Capitolo 12 : Lo standard di razza pag. 67 PARTE I Capitolo 1 Un po’ di storia Da millenni l’uomo ha avuto accanto a sé un amico, un alleato fedele pronto a difenderlo e a compiacerlo nelle richieste, a volte anche negative : il cane. Perché il cane e non un altro animale? E’ semplice : entrambi sono predatori, sono esseri sociali, (vivono in “branchi”rispettando una gerarchia), occupano e difendono un proprio territorio, Il lupo che circa 12.000 anni fa si avvicinò all’uomo per predare, col tempo perse la propria diffidenza nei suoi confronti, favorendo un avvicinamento utile per entrambi. L’uomo cacciatore sfruttò il fiuto e la velocità dell’animale, lasciando che poi si cibasse dei resti delle prede; l’uomo agricoltore, più stanziale, ebbe una muta vicino al suo accampamento, che lo avvisava dell’avvicinarsi di estranei , dando quindi protezione, anche se involontaria, in cambio di avanzi di cibo. Con il passare degli anni, (tanti !), il rapporto si andò rafforzando; l’uomo allevò dei cuccioli di lupo, usandoli inizialmente come cibo, poi come gioco per i piccoli, più tardi come sentinelle, fino ad arrivare alla domesticazione, cioè al momento in cui il cane non si limitò a vivere accanto all’uomo, ma socializzò con lui. Il cane, non più lupo selvatico, si rivelò una preziosa compagnia, un aiuto “specializzato”, frutto di un allevamento controllato. Le razze Si è potuto dimostrare che i primi lupi-cani si sono sviluppati in Asia, per poi diffondersi negli altri continenti in modo autonomo o a seguito dell’intervento dell’uomo, che l’ha portato con sé nelle sue migrazioni. Alcune razze si svilupparono per accoppiamento casuale; la natura fece in modo che sopravvivessero i più forti, avendo come scopo la prosecuzione della specie. L’intervento dell’uomo ha modificato questa situazione e ha creato cani rispondenti alle proprie necessità. Inizialmente, le difficoltà di comunicazione e di spostamento hanno fatto sì che fossero presenti cani simili, con caratteristiche quasi identiche, in territori lontani fra loro (alcune di queste costituiscono tuttora un vanto per la nazione di appartenenza, che manifesta in esse una propria identità storico-geografica e non intende rinunciarvi); gli scambi commerciali e la manipolazione genetica poi, per opera dell’uomo, hanno permesso il formarsi e il diffondersi di razze dissimili. Sono state rinvenute pitture rupestri risalenti all’età del bronzo (tra il 3.000 e il 1.000 avanti Cristo) che mostrano già l’esistenza di razze diverse : - il tipo spitz ( tracce in Germania e in Svizzera ); - il tipo pastore gigante ( in Spagna ) ; - il tipo molosso ( nell’Europa del nord ) ; - il tipo levriero ( nei dipinti del Sahara ). Ognuna di queste razze rispondeva a certi requisiti e l’uomo nel tempo ne ha valorizzato e incanalato alcune peculiarità con incroci opportuni, ottenendo individui con funzioni specifiche, in grado di svolgere moltissimi compiti diversi; nessuna razza era costruita per scopi puramente estetici, ma doveva rispondere alle necessità dell’uomo nella difficile vita del momento. La selezione teneva essenzialmente conto del carattere, dell’attitudine al lavoro e della morfologia dell’animale. Il cane da pastore doveva essere robusto, resistente,di grande taglia, in grado di proteggere il gregge da altri predatori ( lupi e orsi ); il cane da caccia doveva essere veloce, con buona vista e in grado di catturare da solo la preda ( in decorazioni ornamentali risalenti all’antica Grecia sono rappresentati cani di corporatura snella, accanto al padrone che caccia ); il cane da combattimento, utilizzato come guardiano, ma anche in battaglia, doveva necessariamente essere muscoloso, forte, con pelo corto e un’alta soglia di sopportazione del dolore . Tra le diverse esigenze dell’uomo è da considerare preziosa la presenza del cane “da compagnia”, di cui si hanno tracce attraverso miniature, resti sepolcrali, epitaffi risalenti a migliaia di anni fa. Divenne logica conseguenza una classificazione delle razze, legata alle abilità e alle attitudini dei cani in esame. Verso la metà del XX secolo nacquero nel Regno Unito le prime associazioni canine, che classificarono le razze secondo criteri di utilità pratica. Si rese quindi necessaria la stesura di uno standard, cioè di un testo che descrivesse le caratteristiche morfologiche e caratteriali che l’allevatore deve ancora oggi perseguire e che devono essere riscontrate in ogni razza. Le razze riconosciute hanno la massima espressione nelle esposizioni di bellezza, che tuttavia accanto all’aspetto estetico non devono trascurare l’aspetto funzionale dell’animale in questione. La Federazione Cinologica Internazionale riconosce oggi 333 razze canine. Il fatto che ne esistano così tante è senz’altro legato alla grande ecletticità del cane, cioè alla sua capacità di adattarsi e specializzarsi in funzioni e compiti diversi. La Federazione Cinologica Internazionale ( FCI ) ha suddiviso le razze riconosciute in dieci gruppi, ognuno dei quali non considera esclusivamente la funzione del cane, ma anche la sua struttura fisica ed è finalizzato alla realizzazione delle esposizioni canine internazionali. Il gruppo 1 comprende Cani da pastore e Bovari (esclusi Bovari svizzeri); il gruppo 2 comprende cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e Bovari svizzeri; il gruppo 3 comprende i Terrier; il gruppo 4 comprende i Bassotti; il gruppo 5 comprende Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo; il gruppo 6 comprende Segugi , Cani per pista di sangue (cioè per l’inseguimento e il recupero della selvaggina ferita) e razze affini (ad esempio la razza Dalmata); il gruppo 7 comprende Cani da ferma; il gruppo 8 comprende Cani da riporto, da cerca e da acqua; (è evidente come nei gruppi 7 e 8 la classificazione sia legata alla Funzione e non alla morfologia dell’animale in esame); il gruppo 9 comprende Cani da compagnia ; il gruppo 10 comprende i Levrieri. Capitolo 2 Come scegliere il proprio cane ? Per prima cosa occorre stabilire perché lo si vuole, a cosa dovrà servire: dovrà essere utile per la caccia, per pura compagnia, per la guardia,….; poi bisogna chiedersi cosa possiamo fare noi per lui, che tipo di padrone siamo in grado di essere, quali sono i nostri limiti di tempo, di spazio, di personalità, ….. Se si ha già in mente una razza preferita, è comunque bene informarsi presso gli allevatori, per avere consigli preziosi e fare quindi una scelta responsabile, che avrà come conseguenza la felicità di entrambi. La sede dell’ ENCI fornisce notizie circa i migliori allevamenti . Se si desidera un cane di razza è bene pretendere il pedegree, per essere certi sia di poterlo accoppiare con cani della stessa razza provvisti a loro volta di pedegree, sia per poter partecipare alle manifestazioni cinofile ufficiali ed infine per trovarvi le caratteristiche di razza che ce lo hanno fatto prediligere. È meglio decidere per il cucciolo o per il cane già adulto? E’ senz’altro da preferire il cucciolo, ma non perché si affezionerà di più rispetto all’adulto ( il loro grado di affezione è identico, solo avviene con tempi diversi) quanto perché sarà una gioia vederlo crescere, plasmare il suo carattere, godere delle sue prime “scoperte”, seguirlo in tutte le sue fasi di vita. Certo, il cane adulto non sporcherà più in giro, sarà già in grado di fare esibizioni, potrà essere subito utilizzato come riproduttore, ma …resterà accanto a noi per meno tempo e soprattutto potrà manifestare dei lati di carattere consolidati che non sempre è possibile modificare e correggere. Capitolo 3 Origini e brevi cenni storici Ogni cane, come già detto in precedenza, deriva dal ‘lupo’. Dopo anni di convivenza con l’uomo, quest’ultimo ha indirizzato lo sviluppo e la riproduzione dei cani finalizzandoli alle proprie esigenze. Ci ritroviamo così oggi con cani da compagnia, da difesa, da lavoro, da caccia, da pastore, da ferma, da utilità, da combattimento, da guerra e così via. Il Tosa Inu è un cane “costruito” appositamente per essere imbattibile nei combattimenti. Di questo divertimento umano si trova molta documentazione già ai tempi dell’antica Roma, quando venivano impiegati i Mastiff arrivati dalla Gran Bretagna ed utilizzati nelle arene per i combattimenti con altri animali tra i quali tori, orsi, cani ed anche persone. Anche il Giappone è noto per avere un passato di combattimenti tra cani, utilizzati in alcuni periodi bellicosi anche come cani da guerra. Nella provincia giapponese di Kochi, esisteva una razza di cani che veniva allevata esclusivamente per i combattimenti. Questo popolo continua ancora oggi a mantenere in vita i combattimenti tra cani, per una tradizione che risale al 1300. In Giappone i cani Tosa, per tradizione, sono gli equivalenti dei lottatori di sumo e sono trattati con grande onore e cerimonie. Negli Stati Uniti, invece, vengono in prevalenza utilizzati come cani da compagnia e guardiani della casa. Durante l’epoca Meiji sotto l’imperatore giapponese Matsuhito, nell’isola di Shikoku, in Giappone, nell’anno 1868 veniva utilizzata una razza particolare appositamente per i combattimenti. A questa razza è stato dato il nome di Tosa Inu, nome che deriva dalla città di Tosa (che si trova appunto sull’isola di Shikoku). In giapponese “Inu” significa cane, quindi “Tosa Inu” equivale a “Cane Tosa”. Le dimensioni di quei cani erano medio-piccole, mentre l’audacia, l’imperturbabilità, il coraggio e la resistenza erano fenomenali. Entrati in scena gli europei, questi cani giapponesi locali, sono stati incrociati con altre razze europee con la finalità di aumentarne le dimensioni, l’altezza, la potenza, la tempra, la resistenza e l’agilità, cercando di mantenere il coraggio, la lealtà, l’audacia e la calma. Ecco che allora vengono effettuati i primi incroci intorno al 1872 con il “Bulldog” per migliorare il piazzamento e la stabilità delle zampe, nel 1874 con il “Mastiff” per l’ossatura forte e potente, nel 1876 con il “Bull Terrier” per la tempra e col “Bracco Tedesco” per l’agilità, nel 1912 col “San Bernardo” per la dimensione ed infine nel 1924 con l’ “Alano” per aumentare l’altezza. Così, mediante accoppiamenti consecutivi, eliminando le linee di sangue che non avevano generato i risultati richiesti e mantenendo quelle che invece avevano rispecchiato le aspettative, fu creata una nuova razza con più capacità combattiva, con maggiore tempra e più resistenza, per ottenere un cane da combattimento pressoché imbattibile. Questo ha unito le taglie e la forza dei cani occidentali al coraggio, la lealtà e l’abilità di lotta dei cani Giapponesi. Il Tosa è un cane massiccio ed atletico, con una sorprendente agilità nonostante la sua possente conformazione. Verso il 1925 questa razza era già ben definita e nel 1930 venne fondata in Giappone una società con lo scopo di tutelarla e diffonderla. Un grande rischio venne corso durante l’ultima guerra mondiale quando la crisi alimentare e le incursioni dei nemici misero a repentaglio la sopravvivenza della razza, salvata solo grazie all’attenzione della Società che la patrocina, la quale decise di raccogliere dodici Tosa di straordinaria tipicità e di formidabile carattere nella prefettura di Aormi, zona situata a nord del Giappone e poco coinvolta negli eventi bellici. Da questi soggetti discendono in gran parte i Tosa-Inu che abbiamo oggi. Il Giappone ha sempre custodito gelosamente le migliori linee di sangue ed è estremamente difficile trovare fuori dalla sua patria di origine soggetti veramente importanti sia nella struttura che nel carattere. Dei circa diecimila Tosa che si contano oggi in Giappone, solamente i due terzi circa sono impiegati nei combattimenti; i restanti sono utilizzati come cani da guardia e da difesa, compito che sanno assolvere egregiamente. La presa mascellare del Tosa è così potente da poter frantumare senza nessun problema un normale osso anche umano. A questo proposito sono stati eseguiti degli studi, seguiti da rilevamenti strumentali, su alcune specie di animali. La pressione mandibolare di un cane medio varia tra i 600 ed i 700 kg./cm2. Quella del Pit Bull Terrier ha raggiunto i 1600 PSI (libbre per pollice) equivalenti a quasi 900 kg./cm2. Quella di un Tosa adulto ha raggiunto quasi i 1100 kg./cm2. La pressione mandibolare di un alligatore raggiunge anche i 1200-1250 kg./cm2. Il limite di pressione di frantumazione del femore umano oscilla tra i 500 ed i 520 kg./cm2. Probabilmente questa è una delle ragioni per le quali nelle esposizioni solamente pochi giudici temerari controllano personalmente la dentatura dei Tosa, mentre la stragrande maggioranza di questi lascia che sia il padrone del cane ad effettuare questa operazione. Come si dice …. meglio prevenire che curare! Non va inoltre dimenticato che il Tosa, in quanto molossoide, è un cane non gerarchico, il che vuol dire che per lui la figura del “capobranco” non ha significato. La conseguenza è che non obbedirà mai “perché l’ha detto il capo”, ma obbedirà perché ripone stima, fiducia e rispetto nel suo padrone. Quando il cane capisce che il suo padrone è reso felice dalla risposta corretta a certi ordini, li eseguirà volentieri e senza bisogno di farselo ripetere. Chiunque sostenga che su un Tosa ci si debba imporre con la forza, sta confondendo questa razza con una di tipo lipoide ed è quasi sicuramente candidato a farsi mordere dal suo cane. Nessun cane non-gerarchico accetta imposizioni coercitive: può subirle da cucciolo, ma ce le restituirà con gli interessi da adulto. Per ottenere obbedienza da questi cani le parole chiave sono stima e rispetto, non certo prepotenza. Un’altra considerazione importante è quella relativa alla “sottomissione” durante i momenti di lotta. Due lupi adulti, quando si scontrano per accrescere la loro posizione gerarchica nel branco, seguono un preciso rituale che quasi sempre porta ad una conclusione incruenta. Uno dei due si sottomette all’altro gettandosi a terra e mostrando il ventre e la gola; la cosa finisce lì, senza spargimenti di sangue. Aspettarsi lo stesso comportamento da un Tosa può portarci dritti dritti verso la tragedia: infatti questo molossoide, selezionato per i combattimenti tra animali, è stato indotto dall’uomo (attraverso la selezione) a “dimenticare” le ritualizzazioni ed è perfettamente in grado di uccidere un avversario anche quando questo lancia chiari segnali di sottomissione. Un lupo non lo farebbe mai! Capitolo 4 Gli antenati del TOSA : origini e costruzione di una nuova razza Come già spiegato in precedenza, la razza Tosa è frutto di diversi incroci ottenuti e perfezionati a partire dal 1868. Qui di seguito spiegheremo le principali caratteristiche delle razze utilizzate per l’ottenimento dell’attuale Tosa: Mastiff, Bull Terrier, Bulldog Inglese, Alano, San Bernardo. Shikoku-Inu Origine: Giappone. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri. Questa foto mostra lo SHIKOKU-INU. I discendenti di questa razza spaziano dal Giappone all’Europa Occidentale. Lo SHIKOKU-INU qui raffigurato mostra eccezionali caratteristiche nel fatto che si trattava di un cane di taglia piccola. Il coraggio, l’abilità e la resistenza gli permisero di essere selezionato come un punto di riferimento dal quale seguirono una grande varietà di incroci tra razze, fino a giungere alla Potenza dell’invincibile guerriero giapponese che è il TOSA-INU. Questa razza risale ai cani di dimensioni medie che sono esistiti in Giappone nei tempi antichi. Lo Shikoku fu incrociato come cane da caccia, principalmente per la caccia agli orsi nel distretto montano della Prefettura di Kochi. A volte viene chiamato "Kochi-ken" (ken = cane). Esistevano tre varietà di questa razza: Awa, Hongawa e Hata, nomi questi derivanti tutti dalle zone nelle quali vivevano queste razze. Tra questi, l’ Hongawa ha mantenuto il più alto grado di purezza, perchè l’area nella quale viveva questa razza non era facilmente accessibile da ogni luogo. Questi cani sono robusti, resistenti e sufficientemente agili per correre attraverso le regioni montagnose. Sono infatti caratterizzati dal colore sesamo del loro manto. La razza ha preso il nome dalla regione e fu designate quale monumento naturale nell’anno 1937. Mastiff Origine: Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri. Il Mastiff (Mastino inglese), come tutti i cani di tipo molossoide, ha origini molto antiche. Discende dai leggendari molossi che affrontarono Cesare nel 55 a.C., quando le sue legioni invasero le Isole britanniche. Erano cani di dimensioni eccezionali, tanto da essere chiamati “cani leoni”. Era il diretto discendente dei Mastini assiro-babilonesi, che furono portati in Inghilterra dai commerciati Fenici 500 anni prima dell’invasione da parte di Roma. Dopo aver conquistato la Britannia, i Romani portarono con sé questi impressionanti cani inglesi e li chiamarono “pugnaces britannici” che impegnarono all’interno delle arene nei più spettacolari combattimenti contro belve, tori e anche uomini. Il Mastiff è un diretto discendente di tali cani da combattimento. Razza molto diffusa e molto apprezzata, ha rischiato più volte l’estinzione ma è stata sempre recuperata con un difficile lavoro di consanguineità e questo aspetto ha portato ad una certa debolezza genetica in questa come in altre razze di tipo molossoide. Cane di taglia gigante, è uno dei più grandi molossi. Alcuni autori hanno scritto che questa razza, insieme al “Mastino Napoletano”, è quella che ricorda più di tutte l’antico molosso di Roma. E’ un cane con la caratteristica fisionomia che incute rispetto: la testa è imponente e quadrata, il corpo è massiccio e molto vigoroso, l’ossatura è molto forte, possiede pelle in abbondanza. Il Mastiff è un eccellente cane da guardia. È un cane che ama e difende tutti i membri della famiglia che ne ha cura. Non è mai inutilmente mordace; è un cane tranquillo, pacato; non accetta gerarchie; è molto affezionato alle persone che considera amiche. Bull Terrier Origine: Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 3 - terriers. La storia della razza, come la conosciamo noi, inizia nell’Ottocento in Inghilterra. Uno dei più grandi divertimenti di quell’epoca erano i combattimenti organizzati tra cani di vario genere. I “Bull”, tra cui i Bulldog, erano tra i “guerrieri” più spietati e feroci, perché venivano selezionati proprio per questo fine. Venivano svolti anche combattimenti tra cani e orsi o tra cani e tori. In quei tempi si cercò di creare una razza più agile e dinamica, in grado di resistere ai combattimenti ed avere determinazione e scioltezza. Si provò allora ad accoppiare il Bulldog con alcuni terrier. Dall’accoppiamento nacque un cane ideale per questo tipo di disciplina. Fu chiamato “Bull and Terrier”, e fino all’ultimo decennio dell’Ottocento non ebbe rivali negli incontri canini. Un allevatore di nome Hinks lo incrociò nuovamente con il “White English Terrier”, con il “Dalmata” ed altre razze. Il risultato fu il “Bull Terrier”, il quale dopo essere stato sottoposto a diversi anni di selezione, divenne il cane moderno che vediamo oggi. E’ un cane di media-piccola taglia, mesomorfo mesocefalo, con una costruzione solida, forte e molto muscolosa. Cane compatto e robusto, ha una particolarità che lo rende unico: la testa conformata a “uovo”, con un profilo detto “naso romano”, che lo rende unico e diverso da tutte le altre razze. La sua espressione è intelligente e decisa. Alcuni autori lo hanno definito “il gladiatore delle razze canine”. E’ un cane di indole coraggiosa e decisa. Il suo temperamento è calmo e non insofferente alla disciplina. Cane tranquillo quando sta con persone che conosce, sa anche essere un discreto cane da guardia se ci sono estranei che cercano di varcare il suo territorio, sia che si tratti di persone, sia che si tratti di animali. Bulldog Inglese Origine: Inghilterra. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri. Alcuni hanno definito il Bulldog Inglese un “paradosso naturale” e hanno scritto che “il Bulldog è un cane bellissimo nella sua bruttezza”. Che sia un paradosso naturale è ormai scientificamente provato, infatti questa razza deriva sicuramente da un’anomalia perpetuata nella specie. A fissare i suoi caratteri e le sue particolarità ci ha pensato l’uomo. D'altronde molte delle razze animali che noi oggi conosciamo sono derivate dal medesimo fattore naturale. Il suo nome in inglese significa “cane toro”, nome che gli venne assegnato perché verso la metà dell’Ottocento, questi soggetti venivano impiegati in sanguinosi combattimenti con i tori dentro le arene della Gran Bretagna. Il Bulldog discende certamente, come quasi tutti i molossi, dagli antichi “Mastini asiatici” importati dai commercianti fenici in Bretagna e che gli antichi Romani, dopo averli introdotti a Roma, facevano combattere contro gli schiavi e le bestie feroci. Oggi questa razza è abbastanza nota e apprezzata in tutto il mondo, anche grazie al cinema, che ha contribuito a far conoscere il suo simpatico aspetto. Cane di piccola taglia, è brachimorfo brachicefalo. La sua statura è piccola ma è largo e molto robusto di costituzione. La sua testa è massiccia e molto ampia in rapporto alla sua taglia. Possiede masse muscolari molto sviluppate e toniche. Anche se è stato classificato dalla Federazione Internazionale nel gruppo dei cani da utilità, il Bulldog è un perfetto cane da compagnia. Ama moltissimo stare insieme alle persone e cerca sempre di essere accarezzato e preso in considerazione da tutti quelli che lo circondano quotidianamente. Ama “poltrire”, passando la maggior parte del suo tempo a dormire. Possiede anche le doti per essere un discreto cane da guardia. E’ molto affettuoso e leale con il padrone. Ama molto viaggiare, ma non tollera il caldo, perciò bisogna sempre stare attenti a non farlo accaldare troppo. Il fattore caldo è una delle principali cause di morte in questa razza, poiché data la loro canna nasale troppo corta, ha diverse difficoltà respiratorie. Alano Origine: Germania. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri. L'Alano Tedesco (chiamato semplicemente Alano) è conosciuto anche come “Grande Danese”, anche se di fatto non ha niente a che vedere con la Danimarca. Si pensa che la sua derivazione sia dovuta ad incroci tra grandi cani mastini e dei levrieri. Gli studiosi sostengono che questi incroci sino stati realizzati grazie alle importazioni di grandi cani e di levrieri da parte dei commercianti Fenici che solcavano il Mediterraneo scambiando della merce rara come alcuni grandi molossoidi. Una teoria sull’origine, che molti ritengono più valida, è quella che gli “Alani”, popolo nomade dell’Iran, emigrarono in antichità in Europa centrale portando con se dei grandi molossi; da cui il termine italiano “Alano”. L'Alano è una delle razze di maggiore taglia, mesomorfo mesocefalo. Pur essendo un cane di grande taglia, non è massiccio e tozzo, ma al contrario, è snello e slanciato. La sua testa è imponente e le sue linee sono eccezionalmente eleganti nell’insieme. Da alcuni viene indicato come il “molosso per eccellenza”. Eccellente cane da guardia, è gentile con la famiglia che lo cura, ma inadatto per stare con i bambini, non per il suo carattere ma esclusivamente per le sue dimensioni. Mai attaccherebbe una persona senza motivo; è sempre leale e fedele. La sua testa espressiva fa capire al padrone tutte le sue intenzioni. E’ un cane molto affettuoso, che sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per chi lo accudisce. Cane di San Bernardo Origine: Svizzera. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri. Il Cane di San Bernardo (St. Bernhardshund) è tra i cani più grandi del mondo, soprannominato il “Gigante delle Alpi”. La sua culla d’origine di trova al confine tra Italia e Svizzera, ad un’altitudine di 2472 metri. È il più grande tra tutti i molossoidi. Sono diverse le ipotesi della sua origine. Deriva certamente dai grandi molossi pesanti della lontana stirpe assiro-babilonese. Presso le civiltà sumeroaccadiche erano già presenti molossi simili a questo cane. L’ospizio di S.Bernardo fu fondato dal nobile Bernardo da Mentone nel 1049 con il generoso intento di dare riparo ai viandanti e ai dispersi; in questo ospizio venivano usati dei molossi specializzati nel soccorso. L’opera di soccorso dei San Bernardo raggiunse il suo apice nel ventennio 1790/1810. la selezione della razza venne portata avanti da monaci con molta serietà. La razza si è, con il passare degli anni, specializzata nel soccorso dell’uomo, ed è attualmente la razza più indicata al mondo per questo ruolo significativo. Cane di grande taglia, mesomorfo brachicefalo, il più grande dei molossi, è una figura poderosa, dall’altezza proporzionata, vigorosa e muscolosa in ogni parte, con la testa possente ed un’espressione intelligentissima. Nei cani con maschera scura, l’espressione appare più severa, però mai arcigna. Esistono due varietà: quella a pelo lungo e quella a pelo corto, che sono morfologicamente uguali tranne per la differenza del mantello. Le femmine sono più fini e delicate. Questo cane è l’unico completo soccorritore animale in alta montagna. La razza è simbolo di forza, resistenza e attaccamento all’uomo. La sua generosità è ormai proverbiale. Tutti sanno che questo cane sacrificherebbe la propria vita per salvare una vita umana. Il suo temperamento è eccezionale. È un cane abbastanza indipendente, anche se molto attaccato al proprio padrone e a coloro che considera amici. Sa essere un impavido cane da guardia e da difesa. Il suo coraggio è incredibile; non si tira mai indietro davanti ad una situazione pericolosa, se vede che c’è qualcuno che ha bisogno di lui. Molti libri e molti film lo ritraggono con la simbolica borraccia di grappa legata al collo, per dimostrare la sua abilità e la sua generosità nel soccorrere le persone in difficoltà. BRACCO TEDESCO o Drahthaar Origine: Germania. CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 7, cani da ferma - Sezione I: cani da ferma continentali con prova di lavoro. Quello che viene detto comunemente Bracco tedesco in realtà costituisce due razze, molto simili nella morfologia ma diverse nel mantello: a pelo corto e a pelo duro (Kurzhaar e Drahthaar). Armoniosamente proporzionato, la sua costruzione unisce potenza a resistenza e rapidità. Le linee d'insieme sono di grande effetto: la testa asciutta, la coda ben portata, la pelle ben tesa. In conformità alla sua funzione di cane da caccia con impiego polivalente, deve possedere tutte le caratteristiche che si pretendono da un Deutsch-Drahthaar (Bracco Tedesco) e deve essere utilizzabile per tutti gli usi sul campo, nel bosco ed in acqua, sia prima che dopo lo sparo. Il Deutsch-Drahthaar (Bracco Tedesco) è un cane da ferma a pelo duro che, dopo i primi passi degli allevamenti della fine del XIX secolo (Griffone Korthals), a partire dall'inizio del nuovo secolo è stato allevato secondo le idee di von "Hegewald" (Sigismund Freiherr von Zedlitz und Neukirch) con l'esplicito e dichiarato obiettivo di creare un cane da caccia a pelo duro, solido sotto il profilo caratteriale e valido sul piano funzionale. Sulla scorta del motto "verso il tipo attraverso le prestazioni" ("durch Leistung zum Typ") e con il coerente rispetto di una sostanziale libertà di allevamento, dai migliori soggetti di cucciolate a pelo duro (Pudelpointer, Griffone Korthals, DeutschStichelhaar) e mediante l'immissione del bracco tedesco a pelo corto (DeutschKurzhaar) è stato ottenuto in breve tempo un cane da caccia che, grazie ad un manto peloso funzionale ed insensibile alle intemperie, e grazie alla sua versatilità, si è distinto in tutte le forme di pratica venatoria. Attraverso queste prerogative il Deutsch-Drahthaar (Bracco Tedesco) è divenuto in pochi decenni uno dei cani da caccia fra i più amati ed affidabili, tanto in Germania, quanto in molti altri paesi del mondo. Il Bracco Tedesco è un cane da ferma di aspetto nobile, con un manto peloso duro che fornisce alla pelle una protezione perfetta, dotato di espressione attenta ed energica. I movimenti del Bracco Tedesco devono essere potenti, ampi, sciolti ed armoniosi. Il Bracco Tedesco ha un carattere fermo, controllato, equilibrato, senza timori nei confronti del selvatico, non timido, ne’ aggressivo. Capitolo 5 Il TOSA INU oggi Carattere: nonostante venga descritto ingiustamente un "cane belva", è un animale tranquillo, sereno, dignitoso e pacato. Può essere un cane da compagnia, da guardia, da protezione e da combattimento, temibile soltanto dai malintenzionati; con il padrone è docile, bonario ed obbediente; è sempre misurato nei suoi comportamenti, anche durante la lotta. Ha un vero carattere da samurai, combattivo ma onesto, leale ed equilibrato. E’ affabile, socievole e molto intelligente. Può vivere sia in casa (dove è molto riservato, pulito e tranquillo) sia in giardino. Il suo bisogno di moto è piuttosto limitato, tuttavia deve fare esercizio fisico. Non sempre si rivela amante dell’acqua. Questa razza non è molto diffusa al di fuori del Giappone. In Italia sono stati importati quasi esclusivamente soggetti mordaci che talora non hanno nulla a che vedere con il vero Tosa, perchè si è voluto presentare questo cane come "killer", facendo un grosso torto alla razza. Ci sono anche buoni soggetti dal carattere giusto, ma bisogna stare molto attenti nella scelta del cucciolo. È un cane molto forte, calmo, tranquillo, ma allo stesso tempo estremamente reattivo. Molto docile con il suo padrone , si rivela indifferente o sospettoso con gli estranei. Il Tosa Inu può diventare molto feroce se provocato. È importante non stimolare mai troppo la sua aggressività. Peso: i Tosa si dividono in base al peso in tre categorie: la piccola, la media e la grande. La piccola comprende i cani con un peso fino a 37,5 kg., la seconda fino a 56 kg. e la terza include i soggetti di taglia superiore; esistono dei tosa che hanno superato i 90 kg. Queste categorie di peso sono riferite ai Chiyriu : campione del mondo 2003 - 92 Kg., 83 cm. al garrese soggetti maschili. Oggi il Tosa Inu è un valente guardiano della proprietà, non inutilmente aggressivo o portato a intervenire in ogni momento. Resta tuttavia un molossoide dal carattere forte e determinato. Salute: questa razza non ha nessun problema di salute; i tosa infatti sono cani molto robusti. Possiedono una salute di ferro e non necessitano di cure particolari. Alcuni soggetti discendenti da linee di sangue che sono inclini ad ingrassarsi, devono essere tenuti sotto controllo nell’alimentazione. E’ bene quindi informarsi se la stirpe dalla quale discende il vostro Tosa aveva componenti che tendevano ad ingrassare, in quanto questo è un problema da non sottovalutare per un cane così possente e grande. Ogni settimana deve essere strigliato per mantenere il mantello lucido. E’ un cane che può essere tenuto in casa (anche in appartamento), ma ha anche bisogno di essere portato negli spazi aperti, dove potrà sfogarsi. E’ abbastanza inattivo all’interno e una breve corsa lo gioverà in salute. Se viene chiuso in un recinto sarà sicuramente infelice, in quanto più di ogni altra cosa desidera essere vicino ai membri della famiglia. Longevità: 10-12 anni di vita. Questa razza matura lentamente; alcuni soggetti possono raggiungere la loro maturità completa addirittura all’età di quattro anni. Cuccioli: in media i tosa partoriscono da un minimo di 67 fino ad un massimo di 15-16 cuccioli. E’ quindi opportuno iniziare a preoccuparsi della sistemazione dei piccoli già prima della loro nascita, per evitare di trovarsi una quindicina di Tosa per casa con conseguenze immaginabili! Addestramento: è un cane impetuoso, temerario e combattivo, ma è anche obbediente e gentile e reagisce bene all'addestramento; infatti non ha bisogno di essere sottoposto a lunghi insegnamenti perchè se farà esercizio ogni giorno apprenderà in tempi brevi, godrà di ottima salute e sarà un ottimo cane. In un’ area abbastanza grande di terra recintata, il Tosa imparerà a rispondere ai comandi del proprio padrone, se costantemente esercitato. Coraggioso e audace, attento al tono di voce con cui il padrone gli impartisce gli ordini, è un cane molto obbediente, protettivo e dolce. Eccezionalmente tranquillo, è calmo e paziente. Per educare bene un Tosa non si deve mai usare la forza per far eseguire i propri comandi : da piccolo, lo si farebbe inutilmente intestardire rendendolo aggressivo verso gli altri; da grande, la forza sarebbe inutile, in quanto si tratta di un cane molto potente che non ha paura di niente. I maschi sono in genere molto dominanti verso altri cani, mentre le femmine sono più riservate con gli estranei. Per educare un Tosa occorre avere moltissima pazienza, tranquillità, gentilezza, e per ultimo, ma non per questo meno importante, il padrone non deve mai cedere ed usare la forza per imporsi. Il Tosa è un cane che deve essere dominato dal padrone senza MAI usare la forza, ma ottenendo la sua stima e fiducia che va guadagnata giorno dopo giorno, in modo tale da essere ubbiditi perché il cane ci ama e ci rispetta in quanto si fida di noi. I Tosa sono molto intelligenti, hanno una forte personalità e sono disposti a dare la vita per il loro padrone, perché lo amano più di ogni altra cosa. Il padrone ideale: questa razza richiede un proprietario forte e con esperienza, capace di trattare con un animale grande e potente. Con un addestramento appropriato, il Tosa può essere un buon compagno per i membri della famiglia. È sconsigliato per chi è alle prime armi con il mondo canino! E’ un cane molto intelligente e non necessita di un addestramento ripetitivo, ma bisogna porsi nei suoi confronti in modo amichevole e con costanza. Questa razza non necessita di un esercizio duro e massacrante, ma più verrà esercitato più godrà anche in salute. E’ sicuramente un buon compagno per fare jogging! E' sconsigliabile a chi non sia in grado di gestirlo con sufficiente autorevolezza e carisma per potersi imporre come leader. La sua mole sconsiglia poi di tenerlo in appartamento. Tenuto in giardino (senza lasciarlo da solo tutto il giorno) vorrà dire avere la sicurezza di una protezione efficiente contro eventuali intrusi. E’ preferibile che il proprietario di un Tosa abbia già esperienza con altri cani di taglia grande. E’ molto probabile infatti che un padrone inesperto si riduca a dover eseguire quello che il suo cane desidera fare, invertendo così i ruoli cane-padrone. E’ inoltre consigliabile che il padrone di un Tosa sia una persona posata, con carattere fermo e deciso, ma non nervoso, in quanto il cane sicuramente “assorbirebbe” il nervosismo con il rischio di aumentare immotivatamente l’aggressività e l’imprevedibilità. Essendo infine una razza che obbedisce al padrone non perché lo riconosca come “capo branco”, ma come persona della quale si fida e che rispetta, è indispensabile che ci si ponga nei confronti del cane sempre in modo amichevole ed impartendogli dei comandi che non siano stupidi e ripetitivi. Temperamento: i combattimenti tra cani in Giappone hanno una caratteristica fondamentale: la guerra "silenziosa"; quindi per sua natura è un cane pacifico, pur essendo considerato pericoloso; ha un forte attaccamento verso il proprio padrone, è un attentissimo cane da guardia e ha un carattere molto amorevole con i bambini. Protettivo nei confronti del padrone, è noto per la pazienza e la devozione verso tutta la famiglia. Anche con gli estranei ha un buon rapporto, se è stato addestrato per essere affabile con tutti; questa operazione deve essere fatta nel periodo di vita del cane che va dai due mesi e mezzo ai cinque mesi. I Tosa tendono ad avere una soglia molto elevata di sopportazione al dolore, proprio per le loro origini: infatti tendono poco a guaire se sono intimoriti o vengono pizzicati durante i giochi con i bambini. Sono cani molto silenziosi; infatti possono trascorrere anche diverse settimane senza che si sentano abbaiare. Anche nel caso in cui un “intruso” dovesse entrare nel suo territorio (o giardino) la reazione tipica è quella di controllare a distanza ogni più piccolo movimento dell’estraneo, poi quando lo ha studiato ed entra nel raggio d’azione, parte all’attacco senza preavvisi. A questo punto l’intruso è praticamente spacciato. E’ consigliabile quindi delimitare in modo opportuno i confini del proprio giardino ed evitare che altri animali vi si possano intrufolare, andando incontro così a morte quasi sicura. E' un cane dalle svariate attitudini: cane da guardia, da protezione, da combattimento e da compagnia. Molto attaccato al padrone e a coloro che considera suoi amici, unisce tenacia e calma all’audacia, al coraggio e all’imperturbabilità, è considerato un ottimo compagno di gioco per i bambini. Si affeziona molto a tutti i membri della sua famiglia ed è riservato con gli sconosciuti, che comunque accetterà senza problemi se è stato ben socializzato (se è stato propriamente introdotto). Mette in primo piano la famiglia, ma gli ospiti già conosciuti li accoglierà felicemente e calorosamente. Sia i maschi che le femmine proteggono e tengono compagnia ai membri della famiglia e il loro aspetto forte e impavido è un buon deterrente contro i malintenzionati. Il Tosa mostra una straordinaria simpatia nei confronti dei bambini e non morderà per la paura o per il dolore che potrà provare durante i momenti di gioco. Comunque è bene che ci sia un adulto nelle vicinanze mentre il cane e il bambino giocano. Nonostante sia famoso come cane “killer” e aggressivo, in realtà è tranquillo, dolce e pacato, soprattutto con il padrone. E’ un ottimo cane da compagnia e da guardia, infatti solo i malintenzionati devono avere paura di lui. Comportamento: caratteristico per la pazienza, il sangue freddo, l'ardimento ed il coraggio. Non deve essere mai rinchiuso in gabbia o in luogo recintato lontano dalle persone, perchè soffrirebbe di solitudine, in quanto ama stare a contatto con le stesse. Utilizzo: cane da guerra in tempi antichi; oggi cane da guardia e da difesa personale; è apprezzato anche come cane da compagnia. È un cane in grado di destreggiarsi in svariate attività a seconda dell'addestramento che riceve: da cane da guardia, a protezione civile, è anche adatto al combattimento; in quest'ultimo caso bisogna stare molto attenti: pur essendo docile con il padrone e con la famiglia, la sua natura aggressiva se sollecitata lo rende piuttosto pericoloso e va tenuto sotto controllo. Il Tosa Inu è un incorruttibile guardiano del territorio a lui affidato. Totalmente affidabile nei suoi compiti di guardiano, non permetterà ad alcuno di varcare i confini della proprietà e sarà sempre pronto ad affrontare qualsiasi intruso senza incertezze. Rapido, implacabile, efficace, saprà mettere in fuga tutti i malintenzionati (sempre che questi ultimi facciano in tempo a fuggire!). Alimentazione: Adora oltre alla carne, anche il pesce. Tende facilmente ad ingrossarsi: infatti ogni padrone deve sapere se i suoi antenati hanno avuto problemi di questo genere perchè il soprappeso può essere un problema molto grave per la sua salute fisica. Oggi esistono moltissime marche di cibo “secco” che risultano complete di tutte le sostanze necessarie per un buon sviluppo ed una corretta crescita dei cani, con particolari specifiche oltre che per la taglia, anche per le singole razze canine. Questi mangimi si dividono nelle categorie “baby” (per cuccioli da 1 mese a 3 mesi), puppy (per cuccioli fino a 6 mesi), junior, adulti e veterani. L’alternativa è il classico cibo fatto in casa che sarà sicuramente più naturale, ma molto probabilmente meno completo di tutte le sostanze (e nelle giuste quantità in proporzione) di cui necessitano i cani nei diversi stadi di crescita. Personalmente sono per il mangime secco integrato con alcuni alimenti naturali, soprattutto in alcuni momenti della vita del cane (al bisogno) . Analizziamo ora i diversi tipi di alimentazione che occorre somministrare in base all’età del cane ed eventualmente quali integratori possono risultare necessari. Un regime dietetico casalingo, a base di ingredienti freschi, deve essere necessariamente integrato con un preparato commerciale contenente vitamine e sali minerali, che altrimenti risulterebbero carenti o mancanti. E’ importante, a questo proposito, optare per un prodotto completo, consigliato dal medico veterinario di fiducia e facilmente reperibile presso i negozi che vendono articoli per animali. Alimentazione per i cuccioli: fino all’età di 2 mesi non bisogna somministrare alcun alimento oltre al latte materno (i cuccioli devono mangiare ogni 2 ore). Ricordarsi che dopo il primo vaccino (inoculato in genere tra i 55 ed i 60 giorni di età) i cuccioli non devono più essere alimentati col latte materno in quanto gli anticorpi presenti nel vaccino contrastano con quelli presenti nel latte, rendendo i cuccioli battericamente indifesi e quindi esposti alle malattie. Dopo i primi due mesi di vita, si prenderà della carne di vitello e di pollo e la si farà bollire preparando una pentola di brodo. In questo brodo poi (tolta la carne) andranno versati i croccantini (tipo baby) in modo che si sciolgano nel brodo. Lasciare raffreddare e servire tiepido. Inizialmente si potrà ridurre il numero di pasti giornalieri da 7-8 a 4, ma in modo graduale. Successivamente si porterà a 3 e solamente dopo i 18 mesi la razione giornaliera potrà essere divisa in due parti: mattino e sera. E’ importantissimo abituare il cane a mangiare agli stessi orari. Infatti una volta che lo stomaco si è abituato ad iniziare il proprio lavoro ad un certo orario, in caso di ritardo nella somministrazione, i succhi gastrici saranno già entrati in funzione all’orario normale. In questo modo il cane, affamato, rischia di far ingrossare lo stomaco che, pronto ad ingerire il cibo, produce i succhi gastrici per la digestione, rovinando le pareti dello stomaco e rischiando di torcere quest’ultimo, con conseguenze a volte anche mortali. E’ bene quindi, specialmente nei cani di grossa taglia, non scendere mai al di sotto delle due razioni giornaliere per evitare dolori e rischi inutili per il vostro Tosa. Alimentazione per gli adulti: trattandosi di una razza con un’ossatura molto massiccia e robusta, durante la fase di crescita rapida (fino ad un anno e mezzo) è indispensabile integrare gli alimenti con calcio, ferro, fosforo, glucosamina e condroitina. Queste ultime due sostanze si sono dimostrate molto efficienti nel contrastare e nel prevenire dolori da artrite ossea. L'artrosi si può combattere, rallentare e fare regredire in misura lieve con l'uso di semplici integratori alimentari. Oltre all'uso di antiossidanti (vitamina E, vitamina C ecc.), la ricerca ha particolarmente indicato come valide queste due sostanze, la glucosamina e la condroitina. Inoltre, alla normale razione di cibo giornaliera (croccantini secchi), si può aggiungere giornalmente 100 grammi di ricotta vaccina ed ogni due giorni uno dei seguenti alimenti: un tuorlo d’uovo crudo, 300-400 grammi di fegato crudo appena scottato (in acqua bollente), 300-400 grammi di carne cruda di vitello macinata appena scottata, 500 grammi di carne cruda di cavallo appena scottata (è ricca di ferro, come il fegato). In questo modo, mantenendo due pasti al giorno, per quattro volte alla settimana il pasto del mattino sarà integrato dagli alimenti sopra menzionati. In aggiunta, giornalmente, possono essere somministrati 1-2 grammi di miele di castagno per ogni chilo di peso del cane, sciolti in acqua tiepida. Il cane ne andrà ghiotto e si potranno prevenire infiammazioni e disfunzioni intestinali. Riporto qui di seguito alcune caratteristiche del miele: immunobiologico (nella dose di un grammo per chilo di peso corporeo al giorno, come prevenzione, aumenta la capacità di resistenza dell’organismo alle infezioni), è antibatterico, febbrifugo ed antinfiammatorio, energetico, rigeneratore cellulare nei tessuti lesi, coadiuvante dei processi digestivi, regolatore intestinale, ricostituente cardiaco, espettorante e bechico (diluisce le secrezioni bronchiali, calma la tosse), analgesico e sedativo, disintossicante. Il miele di castagno è un ottimo rimedio contro la dissenteria anche in cuccioli molto piccoli. E’ utile, per la presenza di vitamina C e K, anche in presenza di emorragie intestinali, specie quelle cosiddette dei lattanti. In alternativa al mangime secco possono essere somministrati 8-10 grammi di carne per chilo di peso del cane, 8-10 grammi di riso per chilo di peso del cane, 6-7 grammi di verdura per chilo di peso del cane, 3-4 cucchiai di olio di semi ed integrazione vitaminica-minerale secondo le indicazioni del medico veterinario di fiducia. Il tutto deve essere diviso in due razioni quotidiane; la carne può essere sostituita un paio di volte alla settimana con pesce, uova sode o ricotta. Col passare degli anni, se il vostro cane diventa meno attivo, le dosi giornaliere dovranno essere opportunamente ridotte ed adeguate all’effettivo movimento e consumo di energie dell’animale. Alimentazione durante la gravidanza: in questa fase, il cane ha un bisogno enorme di calcio e ferro in modo da poter far sviluppare i cuccioli senza indebolirsi. Infatti in caso di carenza di calcio e ferro, i cuccioli assorbiranno ugualmente queste sostanze dal fisico della madre rendendola così molto debole. Sarà così di grande aiuto del fegato bollito (per il ferro), delle sardine secche (per il calcio) ed eventualmente un integratore a base di calcio, minerali e condroitine. Alimentazione post-parto: in questo periodo, per circa un mese il cane avrà un enorme bisogno di calcio e fosforo. Potranno essere di aiuto : calcio liquido (10 ml. due volte al giorno), carne di vitello bollita e carne di cavallo. Quanto agli alimenti vietati, bisogna ricordare che i cani sono animali particolarmente golosi e che, al tempo stesso, non sempre ciò che piace fa necessariamente bene. L’elenco dei cibi proibiti comprende taluni carboidrati (pane, grissini, crackers, biscotti, patatine fritte e così via), dolci (cioccolato, caramelle, torte, creme, brioches e merendine varie), sughi e condimenti (pastasciutta condita, arrosto, intingoli, pietanze salate, fritti, ecc.), salumi ed insaccati (salame, prosciutto cotto e crudo, coppa, bresaola, pancetta e simili), formaggi grassi e fermentati (gorgonzola, emmenthal, taleggio, fontina e quant’altro) e avanzi di tavola in generale. Convivenza con altri animali: é preferibile che in casa si tenga solo questo cane e non altri perché il Tosa non ama la compagnia di altri suoi simili. Non è un cane che facilmente si adatta alla convivenza con altri cani: è quindi sconsigliabile acquistarne uno se si è già in possesso di un cane. Il padrone deve imparare a gestire il proprio Tosa, poiché è troppo grande per essere lasciato “libero”. È buono con gli altri cani e animali domestici solo se cresciuto fin da piccolo con loro. Poiché come indole tende ad essere abbastanza aggressivo, è preferibile tenere lontano il Tosa da altri cani Meiyo Buke (Mickey) – nonno di Atila che si dimostrano aggressivi e che desiderano combattere, in quanto sicuramente vincerà. Non è consigliato in una casa con altri cani dello stesso sesso e con lo stesso temperamento, in quanto sicuramente si scontreranno e il Tosa avrà la meglio sul suo “concubino”; è infatti un cane forte, con un’elevata resistenza al dolore, dovuta alle sue antiche origini di cane da combattimento. Qui di seguito riporto le caratteristiche generali della razza tosa, in lingua inglese. GENERAL APPEARANCE The Tosa Ken is a large, short-coated dog, with stately manner and a robust, powerful, and agile body. The body is slightly longer than tall. The head is large and broad with a boxy muzzle, pendulous flews, and clearly observable dewlap. There is wrinkling on the head, particularly when the dog is alert. Ears are of medium size, drop, and set high. The tail is uncut, very thick at the base, and tapering to the tip. The Tosa Ken may be solid colored, brindle, black with markings, or pied. The overall appearance should be that of a massive but dynamic and flexible athlete, a true canine samurai. CHARACTERISTICS The Tosa Ken is normally, quiet, and obedient dog with a clam but vigilant demeanor. The Tosa is quietly affectionate with its own family but may be somewhat aloof with strangers. This breed is also by nature watchful of other dogs and my reach aggressively to dogs it considers intruders. Overtly aggressive behavior towards humans is uncharacteristic of the breed and highly undesirable. The Tosa responds best to positive-enforced training methods because of an inherent desire to please its owner. THE RANKING OF A TOSA IN JAPAN Before we list the Tosa ranking in Japan today it is important to realize that the Tosas fight in Regional Tournaments but rankings are bestowed upon them by the National Tosa-ken Spread Association. Also, the rankings are not permanent as long as the Tosa is actively fighting. A Tosa is judged by how long his fights last, the quality of his opponents, and his exhibition of courage, and stamina. The longer a fight endures, the more he is honored. The fight is more highly respected if both animals fight stronger for longer without kill. This is contradictory to fights staged in the United States, where a dog is more highly revered for quick win & kill. Therefore, a Tosa with many quick wins will not be ranked as high as one with only a few wins of bouts that lasted the duration. A Tosa can earn a title but must either retire with it or maintain it. Retirement is self explanatory. A Tosa may lose a fight or two and maintain his title if the fight are good and long lasting. He may not lose many, however, before his ranking will be dropped. Contrary, if a Tosa wins too many matches too quickly, he will be forced to compete versus higher ranking dog. The Tosa who wins the longest lasting bout of the tournament will be that tournament champion. Whichever dog fights closest to the full 30 minutes wins the match. If both dogs are still combating at the 30 minutes time limit the bout will be declare a draw and neither dog is entitled to the little contested for. Dove trovare un Tosa In Europa esistono 6 differenti linee di sangue che sono state sviluppate da differenti allevatori. L’arrivo del primo Tosa in Europa pare risalga al 1976 e precisamente in Danimarca. Successivamente intorno al 1980 in Olanda sono stati importati alcuni esemplari direttamente dal Giappone. Questa linea di sangue è caratterizzata da un colore che tende al beige piuttosto che al rosso-fulvo, una dimensione media (il peso medio si aggira sui 50-60 kg.) ed un muso di lunghezza media. La razza Tosa è originaria del Giappone, ma subito dopo la seconda guerra mondiale, diversi esemplari sono stati portati negli Stati Uniti. Qui, col passare degli anni, questa linea di sangue si è sviluppata rafforzando sensibilmente, rispetto a quella originaria, sia la larghezza della testa che il peso. Inoltre sono apparsi i primi soggetti di colore nero. Una terza linea di sangue si trova nella Repubblica Ceca. Qui sono stati importati due soggetti dal Giappone ed uno dagli Stati Uniti, unendo così le caratteristiche dei primi con quelle dei secondi e ottenendo un colore rosso-fulvo ben marcato, un muso leggermente più lungo della linea olandese ed un peso maggiore (il campione del mondo 2003 pesava 92 kg. e misurava 83 cm. al garrese). Un’altra linea di sangue si è sviluppata in Francia a partire dal 2000. Qui ritroviamo un colore rosso con dimensioni medio-grandi. Il campione del mondo 2006 deriva da genitori discendenti dalla linea ceca e francese (87 kg. e 78 cm. di altezza), con aspetto molto serio, dignitoso e conscio della propria forza, con andatura comunque agile. Una sesta linea di sangue si è sviluppata in Spagna, ma intorno al 2003, in seguito a scarsità di soggetti idonei a proseguire la genealogia, è stata affiancata una serie di soggetti di provenienza giapponese, in modo tale da rinvigorire la stirpe e migliorare i risultati nelle cucciolate successive. Nella provincia di Kochi, in Giappone esistono diversi allevamenti che selezionano la razza. Bisogna dire però che i giapponesi sono molto legati alle tradizioni e che sono molto restii ad esportare dei cuccioli promettenti, in quanto sono considerati “tesoro nazionale”. E’ impossibile infatti trovare dei cuccioli di Tosa nei normali negozi di animali; alcuni dicono che per poterli avere ci si debba rivolgere alla Yakuza (mafia giapponese). E’ comunque un fatto riprovato che si sia dovuto aspettare fino a 6 anni per poter acquistare un cucciolo di Tosa proveniente da un allevamento di Kochi, pagando addirittura la somma di 15.000 euro. Oggi, a distanza di oltre 30 anni dalla prima importazione di Tosa in Europa, esistono molti soggetti nei paesi dell’est Europa (Romania, Polonia, Serbia, Rep. Ceca, Rep. Slovacca), pochissimi in Austria, Svizzera ed Italia (dovuto principalmente al fatto che in questi Stati la razza Tosa è considerata pericolosa ed aggressiva), una diffusione media in Olanda, Belgio, Francia e Spagna. Complessivamente dal 1976 ad oggi sono stati censiti 1653 soggetti in tutta l’Europa attuale. Considerando una vita media intorno ai 9 anni ed un’età media al momento del parto di 3 anni, con un numero medio di cuccioli intorno ai 6-7 soggetti, dei quali solamente 3 destinati alla riproduzione ed escludendo i soggetti non idonei, possiamo stimare in circa 600 il numero di Tosa che oggi vive in Europa. Per ulteriori informazioni, in Olanda esiste un archivio con i nomi, date di nascita e di morte, titoli e foto di tutti i Tosa con pedigree che sono stati censiti dai proprietari; tale archivio è consultabile via internet ( http://pawpeds.com/db/?p=tin&date=iso ). Capitolo 6 L’educazione del cucciolo L’educazione per una vita in società e il rispetto di certe regole sono elementi essenziali per la sicurezza del cucciolo e per la tranquillità del padrone. E’ indispensabile che sia il padrone a dominare il cane, sempre, anche se il cane è di piccola taglia e da compagnia. Il cane può avere un carattere dominante, ma questa sua caratteristica si deve annullare all’interno della famiglia, dove il cane deve rispettare il padrone. L’educazione del cane deve iniziare a partire dai due mesi con gli ordini di base: la pulizia, l’ordine “seduto”, la condotta al guinzaglio, il richiamo, l’abitudine a rimanere solo. Da subito il cucciolo deve imparare che non gli è permesso entrare in certe stanze, mangiare quando vuole , camminare davanti al padrone scegliendo addirittura la direzione; se poi arriva a grugnire verso il padrone, per farsi rispettare basta prendere il cucciolo per la collottola (gesto che riconosce perché già ricevuto dalla madre) e dirgli con fermezza “ no! “. Da ricordare che quando il cane obbedisce al comando del padrone va sempre premiato con qualche leccornia per cani o con delle carezze. Se il cane si è comportato male, basta ignorarlo, tranne il caso in cui abbia manifestato un atteggiamento dominante nei confronti del padrone, magari con il grugnito; allora occorre intervenire con un risoluto “no!”, ma non va mai picchiato. Secondo gli etologi moderni, per il cucciolo la fase di crescita è suddivisa come segue: 1 – da 1 a 15 giorni circa : fase vegetativa, in cui i cuccioli si limitano a mangiare e dormire, senza alcun rapporto cosciente con il mondo che li circonda; 2 – da 16 a 21 giorni circa : fase di transizione, in cui i cuccioli aprono gli occhi e cominciano a usare l’udito, prendendo coscienza che esiste un mondo intorno a loro; 3 – da 22 a 50 giorni circa : fase dell’imprinting (cioè dell’apprendimento), in cui i cuccioli si rapportano col mondo esterno e con gli esseri viventi che lo abitano; 4 – da 51 giorni a 3 mesi circa : fase di socializzazione, in cui i cuccioli si rapportano anche col mondo e gli esseri viventi che si trovano al di fuori del loro ambito ristretto; devono imparare a distinguere gli amici dai nemici, i predatori dalle prede, i fratelli dagli estranei. Per fare questo hanno bisogno di una guida, che inizialmente sarà composta dai genitori, ma verrà poi allargata all’uomo. E’ infatti l’uomo che gli mette il collare, che lo accarezza, che lo comanda o lo frena,che gli insegna a stare in mezzo ad altre persone, a non avere paura. A questo punto seguono nel cucciolo altre due fasi: 1 – la fase di ordinamento gerarchico , dai 3 ai 5 mesi circa, in cui il cucciolo capisce che nel branco vige una gerarchia, con regole ben precise da rispettare, dove c’è chi dà gli ordini e chi esegue gli ordini, cioè chi comanda e chi obbedisce. In questa fase si può notare che il cucciolo si sottomette agli adulti di casa, che vede come genitori, e non ai bambini, che per lui sono fratelli con cui può entrare in competizione; 2 – la fase di ordinamento del branco , dai 5 ai 6 mesi circa, in cui c’è la collaborazione produttiva con gli altri elementi del branco per uno scopo comune. Se il cucciolo fino ai sei mesi circa ha obbedito ciecamente all’adulto visto come genitore, dopo impara ad identificare nell’uomo il suo “capobranco”, che deve necessariamente dimostrarsi guida sicura, affidabile, equilibrata; in caso contrario il cucciolo non riterrà di dover obbedire e sfiderà il padrone, per dominarlo. Per questo motivo può capitare che cuccioli buoni e obbedienti si trasformino dopo i sei mesi, diventando testardi e disobbedienti. Se il padrone avrà mantenuto il suo ruolo di leader, basterà ribadire con maggiore forza i concetti, perché tutto torni ala normalità e il cane manterrà il rapporto di fiducia e di rispetto nei confronti del padrone; se invece il padrone avrà già commesso errori di comportamento, con conseguenti conflitti di rapporto, allora servirà tempo e una “rieducazione” per entrambi. E’ bene ricordare che il termine di “capobranco”, usato per definire la figura che il cane vede nel padrone, è corretto per quanto riguarda le razze “lupine” (cani nordici e cani di tipo lupoide) ; ma altre razze, come i molossoidi e i terrier, non sono gerarchiche nel senso stretto del termine; per loro, quindi, quella del “capobranco” è una figura di scarso significato, mentre ricercano e accettano nel padrone la “figura materna”, che fornisce un’educazione rigida e autoritaria, ma anche ricca di contatto fisico, di coccole e di brevi carezze. Il “capobranco”, a differenza della mamma, non ha manifestazioni affettuose e non ha contatti fisici con i giovani, che guida con fermezza e disciplina. Questo fa dei lupoidi (pastori tedeschi e belgi) dei cani “facili” da addestrare. Il molossoide invece non obbedirà mai semplicemente perché l’ha detto il padrone, ma deve vedere in lui una figura-guida da rispettare e da stimare; sa che la sua risposta positiva alle richieste del padrone ha come conseguenza una ricompensa (bocconcino, carezza, gioco) e la felicità di entrambi. L’obbedienza del molossoide non è quindi automatica, ma avviene per scelta. Il compito del padrone si fa naturalmente più difficile nel costruire il rapporto con il proprio cane, ma è senz’altro molto gratificante, perché non si basa solo sull’amore (tutti i cani amano il padrone), ma sulla stima e la fiducia, che vanno conquistate. Se ad esempio il nostro molossoide riceve una punizione senza un motivo a lui comprensibile, si perderà la sua fiducia e sarà molto difficile farsi obbedire in seguito. La socializzazione Socializzare significa rapportarsi con il mondo esterno, con la collettività. La “socialità”, è una qualità naturale del cane, presente in misura maggiore o minore a seconda della razza e del suo patrimonio genetico trasmesso dai genitori ; la “socializzazione” avviene tramite un’interazione fra l’uomo e il cane. Se si vuole che il proprio cane cresca equilibrato, non pauroso ma non aggressivo, è indispensabile abituarlo fino dai primissimi mesi a sentire rumori anche forti o improvvisi, a superare piccoli ostacoli, ad avvicinarsi all’acqua, a camminare fra la gente, a incontrare altri cani,… Tutto questo dovrà avvenire sempre con la vicinanza del padrone per dargli fiducia e sicurezza. Si avrà così un cane che non scappa spaventato, senza controllo, sentendo un aereo che passa a bassa quota, un tuono, uno sparo; non avrà paura dell’acqua, non si nasconderà vedendo persone sconosciute ma nemmeno le aggredirà; sarà insomma un animale attento alle richieste del padrone e in grado di condividerne la vita e le abitudini quotidiane. Capitolo 7 I Combattimenti Nonostante quello che si trova scritto in alcuni siti internet o “depliant stampati” riguardo ai combattimenti tra Tosa, e cioè in particolare che non c’è alcun rischio per i cani coinvolti, che c’è un vero e proprio codice da guerriero samurai (viene sconfitto il cane che indietreggia per più di tre passi, …) rispettato in modo rigido e rigoroso, nella realtà, a mio modesto avviso, non è proprio così. Ne sono la riprova alcune fotografie scattate in Giappone durante alcuni combattimenti tra cani Tosa che riporto qui di seguito: Esistono tre categorie in cui vengono classificati i cani per i combattimenti in base alle dimensioni: A) la classe Lightweight (pesi leggeri) fino a 50 kg. B) la classe Middleweight (pesi medi) fino a 70 kg. C) la classe Heavyweight (pesi massimi) fino a 90 kg. ed oltre. Occorre precisare che i cani impiegati nei combattimenti sono solo ed esclusivamente di sesso maschile; in Giappone infatti non sono mai state utilizzate femmine in quanto non consentito. Ovviamente ci si augura che in una società che si definisce civile questo utilizzo del Tosa scompaia e l’animale sia allevato per la sua bellezza e la sua imponenza, riconoscendogli la dignità e l’eleganza che lo contraddistinguono. La caratteristica che rende unici questi cani è il silenzio; infatti i Tosa sono cani silenziosi, raramente abbaiano ed anche quando combattono non emettono guaiti, ne’ lamenti di sofferenza. In Giappone, i samurai venivano invitati ad osservare i combattimenti tra i Tosa in modo da poter imparare, vedendo, il vero coraggio, la tenacia e la forza. E’ vero che in Europa sono stati importati soggetti mordaci e cresciuti con l’intento e la finalità di vincere le sfide nei combattimenti tra cani. E’ anche vero che il Tosa attuale è stato “costruito” proprio per ottenere un cane pressoché imbattibile in quanto capace di lottare ininterrottamente per oltre 60 minuti senza dare tregua all’avversario (nei combattimenti attuali il limite massimo è fissato in 30 minuti). Purtroppo, non si possono eliminare le caratteristiche genetiche di un cane o quello che è nell’indole della razza (tanto più se modificata per esasperare alcune caratteristiche), quindi oggi non ritengo falso asserire che anche se ogni cane viene cresciuto in ambienti sani, tranquilli, allevato con ottime abitudini da padroni posati, coscienziosi e che lo rispettano, non mantenga le sue caratteristiche di originario combattente. Il tigrotto allevato in cattività può essere buono, amico del domatore, giocare con quest’ultimo, ma se dopo una settimana di digiuno lo incontra e se lo mangia, non ci vedo niente di anomalo! Tutto questo per dire che qualunque cane può essere cresciuto in modo ottimo con la finalità di ottenere un cane buono, affabile e non litigioso, ma non si possono e non si devono ignorare le caratteristiche proprie della razza, dei suoi progenitori, della sua linea di sangue e della sua indole, che comunque non potranno scomparire dal suo carattere. E’ vero peraltro che con un buon “imprinting” ed una buona socializzazione si possono ottenere risultati talvolta insperati e vedere anche un Tosa crescere e giocare con un gattino! Queste immagini non hanno bisogno di commenti perché parlano da sole! Ecco come una buona socializzazione può trasformare il “cane killer” denominato anche “cane assassino”, in un cane buono e socievole, persino contrariamente a quanto dice il detto “sono come cani e gatti”! Capitolo 8 I gradi dei combattimenti Elenco dei gradi assegnati ai cani Tosa nei combattimenti MAEGASHIRA Amateur Boxer Novice Real beginner KOMUSUBI Pro-Boxer 4 Rounder Some experience of fighting SEKIWAKE Dog rising in the ranks OZOKI Pro-Boxer 10 rounder Awaiting championship Grand Champion Heavyweight: 1st National Japan CH. TENJOUZAN (p718 top) 1001st National Japan CH. 2nd BUNGOBANA Middleweight; 1st National Japan CH. KOTETSU 1056th National Japan CH. ISOGAHAMA YOKOZUNA YUSHOKEN SENSHUKEN It doesn't matter what weight class, the dog which fights the closest That Particular Tournament's to the thirty minutes time limit and wins his match. Champion 1st Tournament CH. RAIDEN ?168th Tournament CH. KINJO National Japan Grand Champion Can be won only in a dog's life. He must be ranked higher than YOKOZUNA and chosen by judges. If a dog successfully challenges for SENSHUKEN he qualifies to challenge for MEIKEN YOKOZUNA. If he loses that challenge, that's it! A dog may fight once each day of tournament (Tournaments are two day events.) He may fight in only two tournaments in a one year for a maximum of four fights a year. Heavyweight: 1st National Japan GR.CH. TOYOKUNI (p719) 196th National Japan GR.CH. 8th SHOURIKI Middleweight: 1st National Japan GR.CH. IWATEDEN 185th National Japan GR.CH. SHIROKINJO Lightweight: 1st National Japan GR.CH. BISHAMON 43rd National Japan GR.CH. GINJIRO MEIKEN YOKOZUNA GAIFU TAISHO Warrior Grand Champion He must have three fights as a SENSHUKEN with a record no worse than TWO WINS and ONE DRAW. This honor has been achieved by only thirty two dogs of the almost four hundred fifty NATIONAL JAPAN GRAND CHAMPIONS! Best Fighting Technique Judges decide which dog has the best fighting technique of all the dogs that fought in the Tournament. 1st Gaifu Taisho. TENRYUSHIBUKI 80th Gaifu Taisho. SHIN KUNSHO 1. As of October 1994 (pages mentioned refer to the National Tosa-Ken Spread Association Stud Book) Grande Campione Yokozuna (l’addobbo che il Yokozuna indossa quando gli viene assegnato il Titolo) These rankings are bestowed upon the Tosa by a panel of judges based on the Tosas fighting accomplishments. And all rankings in Japan (Except WARRIOR GRAND CHAMPION) are issued numbers by the National Tosa-Ken Spread Association JUDGES PANEL. Usually, Tosas fight not only within their weight classes but also within their rankings. If a dog does well or poorly, the Tosas are usually matched up to equal dogs by these judges but a Tosa owner can request his dog enter a ranking class above what he is ranked in the hopes of getting his noticed and moved up. If a Tosa is entered, a lower ranking class than what he is considered, he will loses his higher ranking and must earn it all over again - This is rarely if ever done. Capitolo 9 Spostarsi all’estero con un Tosa Essendo il Tosa un cane che in diversi Stati rientra tra le razze considerate pericolose, prima di affrontare un viaggio con il vostro cane è bene sincerarsi che negli Stati nei quali si intende transitare non siano in vigore restrizioni normative sulla razza in questione. Per fare il Passaporto per la prima volta è necessario fare effettuare la vaccinazione antirabbica. Solamente 21 giorni dopo, ovvero a vaccino attivo, è possibile richiedere il passaporto UE alla vostra ASL di riferimento, con un certificato di buona salute (oppure portate con voi il cane affinché venga visitato all'ASL). Gli anni successivi il rinnovo è automatico, con il richiamo dell'antirabbica: il veterinario applicherà l'etichetta del batch del vaccino sul passaporto e segnerà la data di validità, che scadrà dopo 11 mesi. Il vostro passaporto è diventato il vostro libretto sanitario - consigliamo per i primi anni di tenere allegato anche il vecchio libretto sanitario, con il resto delle vaccinazioni. (ATTENZIONE: nella Prov. di Imperia l'ASL richiede la vidimazione obbligatoria del rinnovo presso i propri uffici. Il rinnovo costa 7 euro. Anche la Regione Campania chiede 6,24 euro per il rinnovo, sebbene l'attestazione della nuova antirabbica sul passaporto sia sufficiente per rinnovo stesso, come da direttiva UE...) Un consiglio: ESISTE ANCHE UN VACCINO ANTIRABBICO CHE HA UNA COPERTURA DI TRE ANNI: può essere comodo per chi va sempre all'estero. ATTENZIONE, però, che sia riconosciuto come valido: informatevi bene presso le Autorità del posto. ATTENZIONE: il passaporto è rilasciabile solo a partire dall’età di tre mesi compiuti, e dopo 21 giorni dalla vaccinazione antirabbica (Nota del Min. della Salute - prot. n.DGVAIII\32719\P.I.4 c.b.\10 del 27\10\04 ). Passiamo ora alle singole normative che restringono il libero accesso dei Tosa negli stati esteri. Australia : E' vietato l'ingresso in Australia. Cipro : il Tosa non può entrare nel territorio di Cipro. Croazia : la Croazia, nel 2006, si è adeguata alla maggior parte dei Paesi UE, regolamentando l'entrata dei cani cosiddetti "pericolosi", emanando regole che risultano tra le più ferree: non è possibile entrare in Croazia, nemmeno temporaneamente per turismo, con un cane considerato potenzialmente pericoloso, che non sia registrato nell'elenco dell'International Kennel Club (FCI), e questo vale anche per gli incroci con questi tipi di cani. Emirati Arabi Uniti : l’ingresso è vietato. Il Ministero dell'Ambiente e delle Acque (che legifera sugli animali d'affezione) ha il diritto di rifiutare l'ingresso dei Tosa e rimandarli nel Paese d'origine, a carico del proprietario. Se quest'ultimo si rifiuta, il cane può essere "confiscato o soppresso" Francia : I tipi di cani considerati potenzialmente pericolosi sono divisi in due categorie: - 1° categoria: i cani da attacco - 2° categoria: i cani da guardia e da difesa 1- I cani da attacco: I cani non iscritti in un libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura francese ed assimilabili per caratteristiche morfologiche ai cani di razza (quindi, gli incroci con sembianze delle seguenti razze): American Staffordshire terrier , Mastiff , Tosa Inu Staffordshire terrier (Pit-bull), 2 – I cani da difesa o da guardia: Staffordshire terrier (Pit-bull), American Staffordshire terrier, Rottweiler , Tosa Inu I cani di queste razze devono essere iscritti ad un libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura francese. INFRAZIONI: Alcune infrazioni sono considerate veri e propri delitti, passibili del giudizio del Tribunale penale. Secondo le due categorie di cani come sopra, il regolamento in vigore prevede le seguenti infrazioni: 1° categoria : I cani da attacco provenienti da incroci, assimilabili agli American Staffordshire Terrier (pit-bulls), Mastiff (buerbulls) e Tosa dei quali il proprietario non è in grado di rintracciarne le origini con un documento. Divieti : L'acquisizione, la cessione (gratuita o a pagamento), l'importazione, l'introduzione sul territorio francese, nei dipartimenti d’oltremare e a Saint Pierre-etMiquelon (6 mesi di carcere e 15 000 € di multa). L'accesso ai trasporti ed ai luoghi pubblici, ai locali aperti al pubblico, lo stazionamento nelle parti comuni degli immobili collettivi (150 € di multa). Obblighi : La sterilizzazione dei cani maschi e femmine. Ciò darà luogo al rilascio di un certificato da parte del veterinario. La pena per il non rispetto di questo obbligo è di 6 mesi di carcere e 15 000 € di multa). La dichiarazione presso il Comune di residenza del proprietario del cane o di chi lo detiene, del luogo di residenza del cane. Documenti da allegare al modulo di dichiarazione : Certificato di sterilizzazione, vaccinazione antirabbica fatta da meno di un anno, e polizza assicurativa di responsabilità civile in regola con i pagamenti. INFRAZIONI COMUNI ALLE DUE CATEGORIE : Non avere dichiarato l’animale in Comune: 750 € ; Non aver fatto vaccinare il cane contro la rabbia : 450 € ; Non avere stipulato una polizza assicurativa di responsabilità civile per il cane: 450 €; Non avere presentato alla richiesta delle forze dell’ordine la ricevuta della dichiarazione consegnata in Comune : 450 €. 2° categoria : I cani da guardia o da difesa di razza pura (incluso i Rottweiler ed i suoi incroci), iscritti al LOF (libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura francese). Divieti : lo stazionamento nelle parti comuni degli immobili collettivi (150 € di multa). Obblighi : Gli stessi documenti da allegare al modulo di dichiarazione per i cani di 1° categoria, ad eccezione del certificato di sterilizzazione. E’ necessario allegare anche i documenti del Libro delle Origini Francesi (LOF), che provano l’appartenenza del cane ad una razza catalogata (certificato di nascita o Pedigree). Sanzioni : (vedi "Sanzioni comuni 1° e 2° cat. ); Non presentare i documenti del LOF implica il passaggio del cane in prima categoria (salvo che per i rottweiler). Non possono detenere questi cani (1°e 2° cat. ) : le persone di meno di 18 anni, i maggiorenni in tutela, le persone condannate per crimini o violenze, le persone alle quali il Sindaco ha revocato la proprietà o l’affido di un cane perché avrebbe rappresentato un pericolo per le persone o per gli animali domestici. Non rispettare una sola di queste disposizioni costituisce un delitto passibile di 3750 € di multa e 3 mesi di carcere. (Decreto legge del 27-4-1999) I proprietari dei cani pericolosi devono : richiedere una dichiarazione per il cane presso il Comune di residenza, e assicurarsi che il proprio cane sia sempre condotto munito di museruola e tenuto al guinzaglio da una persona maggiorenne (la non osservanza di queste regole comporta una multa di 150 € ). Per gli amici dei cani che appartengono alle razze di cui sopra è possibile portare il proprio cane in vacanza in Francia, con una permanenza massima di 30 gg. e con guinzaglio e museruola Giugno 2008: FRANCIA, IL CANE UCCIDE? PROPRIETARIO IN CELLA 10 ANNI Il Parlamento francese ha adottato in via definitiva un progetto di legge sui cani pericolosi che obbliga i proprietari a ottenere un «permesso di detenzione» dal sindaco del comune di residenza. Il testo, fortemente appoggiato dal ministro dell'Interno Michele Alliot-Marie, prevede inoltre la creazione di un sistema di formazione all'educazione canina riconosciuto da un «attestato di idoneità», una «valutazione comportamentale» dei cani con tendenza a mordere e l'obbligo di denunciare al comune ogni caso di morso. Viene infine fissata a dieci anni di reclusione la pena per i proprietari di cani responsabili di aggressioni mortali. La nuova legge era stata promessa a settembre 2007 dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, in seguito all'indignazione suscitata da una nuova ondata di aggressioni commesse da cani. Negli ultimi 20 anni, in Francia, ci sono stati almeno una trentina di decessi causati da attacchi di cani. Germania : Vietata l'importazione di cani considerati potenzialmente pericolosi, quali il Tosa. (Legge del 21 aprile 2001) Attenzione ! La legislazione può variare da Lander (regione) a Lander. Per i turisti che permangono in Germania meno di 4 settimane, è possibile importare temporaneamente il proprio cane, di qualsiasi tipo sia, accompagnato dai seguenti documenti: certificato di origine/razza, certificato di vaccinazioni e certificato di personalità (rilasciato dopo un test di carattere) redatti da un veterinario; altri certificati possono essere richiesti a seconda del Lander dove si vorrà fare vacanza). Gibilterra : dal 7 maggio 2003 esiste anche a Gibilterra un'Ordinanza sui cani pericolosi. L'Ordinanza proibisce l'ingresso nel territorio del Tosa giapponese. Gran Bretagna : la legislazione britannica vieta il possesso di Tosa Inu. I Tosa Inu ed i loro incroci non possono essere introdotti nel Regno Unito. Se si è in possesso di uno di questi cani o se si è in dubbio sulla loro razza (vedi incroci) si consiglia di non portarli nel Regno Unito. I proprietari possono essere perseguiti legalmente e gli animali sequestrati o persino soppressi. Islanda : è vietata l'importazione in Islanda dei Tosa Inu Italia : La cronistoria dell'ordinanza, con gli ultimi aggiornamenti (in parte valida per tutti i cani - luglio 2008) Stop alle liste nere di cani - Niente piu' elenchi di cani aggressivi per natura, non esistono Roma - Verrà cancellata la lista nera delle razze di cani considerate potenzialmente aggressive. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini che ha anche detto: "Anche un barboncino può mordere se spinto a farlo". Insomma la Martini punta sull'educazione dei padroni e sulla possibilità di corsi di addestramento dedicati a chi vuole acquistare cuccioli di razze di grossa taglia. Erano due le ordinanze firmate: la prima del 2003 da Girolamo Sirchia e la seconda dall'ex ministro Livia Turco che si è detta contrariata dall'idea di cancellare il provvedimento. La Voce, 6 luglio 2008 CANI PERICOLOSI: NUOVA ORDINANZA MINISTERO DELLA SANITA'15 gennaio 2008 Ordinanza del Ministero della Salute 14 gennaio 2008 "Tutela dell'incolumità pubblica dalle aggressioni di cani" Articolo 1 1. Sono vietati: a) l'addestramento inteso ad esaltare I'aggressività dei cani: b) I'addestramento inteso ad esaltare il rischio di maggiore aggressività di cani appartenenti a incroci o razze di cui all'elenco allegato [è lo stesso dell'anno scorso, NdR - vedi sotto]: c) qualsiasi operazione di selezione o di incrocio tra razze di cani con lo scopo di sviluppare l'aggressività; d) la sottoposizione dei cani a doping, così come definito all''articolo 1, comma 2 e 3 della Legge 14 dicembre 2000 n. 376 e) gli interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto di un cane o finalizzati ad altri scopi non curativi, in particolare: - il taglio della coda, fatta eccezione per: i cani appartenenti alle razze canine riconosciute alla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard, sino all'emanazione di una legge di divieto generale specifica in materia. Il taglio della coda, ove consentito, deve essere eseguito da un medico veterinario entro la prima settimana di vita; --) il taglio delle orecchie: --- la recisione delle corde vocali. 2. Il divieto di cui al punto 1 lettera e) non si applica agli interventi curativi necessari per ragioni di medicina veterinaria. Articolo 2 1. I proprietari e i detentori di cani, analogamente a quanto previsto dall'articolo 83. comma 1, lettere c) e d) del Regolamento di polizia veterinaria, approvato con decreto del Presidente della Repubblica nel febbraio 1954, n 320, hanno l'obbligo di: a) applicare la museruola o il guinzaglio ai cani quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico b) applicare la museruola e il guinzaglio ai cani condotti nei locali pubblici e sui pubblici mezzi di trasporto. 2. I proprietari e i detentori di cani di razza di cui all'elenco allegato devono applicare il guinzaglio e la museruola ai cani sia quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico, sia quando si trovano nei locali pubblici o sui pubblici mezzi di trasporto. 3. Gli obblighi di cui al comma 1 del presente articolo non si applicano ai cani per non vedenti o non udenti, addestrati come cani guida. Articolo 3 1. Chiunque possegga o detenga cani di cui all'articolo 1. comma 1 lettera b) ha l'obbligo di vigilare con particolare attenzione sulla detenzione degli stessi, al fine di evitare ogni possibile aggressione a persone e deve stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane. Articolo 4 l. Salvo quanto disposto dalla Legge 20 luglio 2004, n . 189, è vietato l'uso di strumenti che determinano scosse o impulsi elettrici sui cani, in quanto arrecanti ansia e sofferenza tali da produrre, tra gli effetti collaterali rilevati, reazioni di aggressività che possono tradursi in attacchi ingiustifìcati, morsicature ed aggressioni con gravi ripercussioni sull'incolumità pubblica. Articolo 5 1. Si definisce cane con aggressività non controllata quel soggetto che, non provocato, lede o minaccia di ledere l'integrità fisica di una persona o di altri animali attraverso un comportamento aggressivo non controllato dal proprietario o dal detentore dell'animale. 2. I Servizi Veterinari tengono aggiornato un archivio dei cani morsicatori e dei cani con aggressività non controllata rilevati, nonché dei cani di cui all'elenco allegato, al fine di predisporre i necessari interventi di controllo per la tutela dell'incolumità pubblica. 3. L'autorità sanitaria competente, in collaborazione con l' Azienda Sanitaria Locale, stabilisce: a) i criteri per la classificazione del rischio da cani di proprietà con aggressività non controllata, con i relativi parametri per la rilevazione: b) i percorsi di controllo e rieducazione per la prevenzione delle morsicature; c) l'obbligo per i proprietari dei cani di cui al comma 1 di stipulare una polizza di assicurazione per la responsabilità civile per danni contro terzi, causati dal proprio cane: d) ulteriori prescrizioni e misure atte a controllare o limitare il rischio di morsicature. 4. E' vietato acquistare, possedere o detenere cani di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b) e di cui al comma 1 del presente articolo: a) ai delinquenti abituali o per tendenza: b) a chi è sottoposto a misure di prevenzione personale o a misure di sicurezza personale c) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni d) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per i reati di cui agli articoli 727, 544 ter, 544 quater, 544 quinquies del codice penale, per quelli previsti dall'articolo 2 della legge 20 luglio 2004, art. 189 , ai minori di 18 anni e agli interdetti o inabilitati per infermità. 5. II proprietario o il detentore di un cane di cui all'articolo 1 comma 1 lettera b e c di cui al comma 1 del presente articolo, che non è in grado di mantenere il possesso del proprio cane o di rispettare delle disposizioni di cui alla presente ordinanza, deve interessare le autorità veterinarie competenti sul territorio al fine di ricercare, con le amministrazioni, idonee soluzioni di gestione dell'animale stesso. 6. La presente ordinanza non si applica ai cani in dotazione alle forze armate, di Polizia, di Protezione civile e dei Vigili del fuoco. Articolo 6 1. Salvo che il fatto non costituisca reato, le violazioni delle disposizioni di cui alla presente ordinanza sono sanzionate dalle Amministrazioni competenti, secondo i parametri territoriali in vigore. 2. La presente ordinanza inviata alla Corte dei Conti per la registrazione, entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed ha efficacia a decorrere dalla predetta pubblicazione. Malta : a Malta è illegale possedere un Japanese Tosa Inu. Se dovessero essere importati per qualunque ragione, il proprietario sarà perseguito e l'animale "distrutto" (tradotto proprio dal termine usato da loro: "destroyed"!!!). Norvegia : i cani che vengono importati in Norvegia non possono in maniera assoluta appartenere alla razza Tosa Inu e/o incroci di questa. I cani che possono essere confusi con un Tosa Inu ,dovranno essere muniti di pedigree in copia originale con il numero di identificazione - "ID number", che attesti la non provenienza dalla razza Tosa. Nuova Zelanda : se siete possessori di un Tosa giapponese (inclusi incroci), il vostro cane non sarà ammesso nel Paese. Portogallo : in Portogallo è obbligatorio l'uso del collare o della pettorina con i dati del detentore di ogni animale (vale anche per i gatti) che circola nelle vie o nei locali pubblici. In più, per i cani potenzialmente pericolosi, (non è stata stilata una lista di razze), è obbligatoria la museruola. Spagna : 1. Quale cane si considera legalmente "cane potenzialmente pericoloso"? La legge spagnola definisce potenzialmente pericolose diverse razze tra le quali il Tosa Inu (inclusi gli incroci). Sono assimilati gli animali con una serie di caratteristiche morfologiche e di aggressività (muscolatura forte, carattere marcato, pelo corto, mandibola grande ecc.) simili a questi. Inoltre, sono considerati cani pericolosi quelli che sebbene non si ritrovino nelle descrizioni e nella lista di cui sopra, manifestino un carattere marcatamente aggressivo o che siano stati protagonisti di aggressioni a persone o ad altri animali. Questa circostanza sarà verificata dalle Autorità competenti. 2. Quali sono i requisiti legali per poter avere un cane pericoloso ? Serve una licenza amministrativa che sarà rilasciata o rinnovata su richiesta dell'interessato dall'organo municipale competente. 3. Cosa serve per avere la licenza ? Occorre essere maggiorenni, non avere precedenti penali per determinati delitti, non essere privati giudizialmente del diritto di avere animali potenzialmente pericolosi, non essere stati oggetto di determinate sanzioni previste dalla legge che riguarda gli animali pericolosi, disporre di capacità ed attitudine psicologica per poter condurre questo tipo di cani e assicurarsi con una polizza di responsabilità civile. 4. Qual è il modo per ottenere l'idoneità fisica e psicologica ? E' necessario superare dei test per provare che non si hanno malattie o deficienze di alcun tipo, elementi da verificare in un Centro riconosciuto. 5. Quanto dura la licenza ? Dura 5 anni, e si rinnova per periodi della stessa durata. 6. Che misure deve adottare il proprietario che conduce questi cani in spazi e luoghi pubblici ? Dovrà condurre il cane munito di museruola e controllato con una catena o guinzaglio NON estensibile, lungo meno di 2 metri; è inoltre possibile condurre solo un cane pericoloso a persona. 7. Che misure si dovranno adottare per il cane che vive in un giardino, o in una terrazza, patio o altro luogo delimitato ? Il cane dovrà disporre di una cuccia di superficie, altezza e chiusura adeguata a proteggere le persone o gli animali che si potrebbero avvicinare al cane stesso; se non si dispone di una simile condizione, il cane dovrà essere sempre legato. 8. E' obbligatoria l'identificazione e la registrazione per questo tipo di animali ? Sì. I proprietari, gli allevatori o i detentori dovranno identificare questi cani con un microchip e iscriverli all'anagrafe canina. 9. E' obbligatoria la sterilizzazione di questo tipo di cani ? No. Diventa però obbligatoria sotto mandato delle Autorità competenti o giudiziarie. 10. Qual è la normativa in vigore ? Si tratta della Legge 50/1999, del 23 dicembre, appartenente al "Régimen Jurídico de Tenencia de Animales Potencialmente Peligrosos" e del "Real Decreto de 22 de marzo de 2002" che l'ha sviluppata (BOE del 24/12/1999 e del 27/3/2002, rispettivamente). In più, le Comunità Autonome e gli Enti locali possono stabilire norme complementari alla normativa di cui sopra. PARTE II Questa parte riguarda le mostre e le esposizioni, con notizie utili per chi intenda parteciparvi con il proprio cane. Capitolo 10 Piccolo vademecum di nozioni per i neofiti Qui di seguito sono riportate alcune definizioni particolari e non, che potrebbero risultare utili a tutti coloro che stanno intraprendendo la strada delle esposizioni o concorsi. Queste definizioni sono in ogni caso riportate,anche se in modo non integrale, dal regolamento ufficiale dell’ENCI. Art. 2: Le manifestazioni cinotecniche, a seconda delle finalità che intendono conseguire, si dividono in: a) Esposizioni o Mostre o Rassegne, quando hanno per oggetto la bellezza e la conformazione esteriore del cane; b) Prove o Concorsi, quando servono a controllare la capacità, il rendimento e lo stile del lavoro dei concorrenti; c) Corse, quando hanno lo scopo di porre in evidenza la velocità dei soggetti che vi partecipano. Esposizioni o Mostre o Rassegne (art. 2a) Come detto, hanno per oggetto la bellezza e la conformazione esteriore del cane. Solo in tali manifestazioni riconosciute dall'ENCI possono e devono essere assegnate le seguenti qualifiche: CACIB CAC Riserva di CACIB (RIS CACIB) Riserva di CAC (RIS CAC) Il Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale Bellezza, è il certificato che attesta a livello internazionale che il soggetto cui viene assegnato possiede caratteristiche e qualità tali da rispecchiare lo standard ideale di razza. Il Certificato di Attitudine al Campionato, è il certificato che attesta a livello nazionale che il soggetto cui viene assegnato possiede caratteristiche e qualità tali da rispecchiare lo standard ideale di razza. Ha lo stesso significato e valore tecnico del CACIB e può essere assegnato a quel soggetto che, avendone le caratteristiche e le qualità, segua immediatamente in graduatoria quello cui il CACIB è stato attribuito. Ha lo stesso significato e valore tecnico del CAC e può essere assegnato a quel soggetto che, avendone le caratteristiche e le qualità, segua immediatamente in graduatoria quello cui il CAC Eccellente (ECC) Molto Buono (MB) Buono (B) Abbastanza Buono (AB) è stato attribuito. Tale qualifica deve essere attribuita ad un soggetto che si avvicini il più possibile allo standard ideale della razza – che sia presentato in condizioni perfette – che realizzi un insieme armonico ed equilibrato - che abbia "della classe" ed una brillante andatura. Esso dovrà imporsi per le sue grandi qualità, che gli faranno perdonare eventuali piccole imperfezioni e dovrà possedere le caratteristiche del sesso cui appartiene. Tale qualifica deve essere attribuita al soggetto perfettamente in tipo, equilibrato nelle sue proporzioni - in buone condizioni fisiche -. Sarà tollerato qualche difetto veniale, ma non morfologico. Questa qualifica non può premiare che un cane di qualità. Tale qualifica deve essere attribuita ad un cane che possieda le caratteristiche della razza, pur accusando dei difetti, a condizione però che questi non siano redibitori. Tale qualifica deve essere attribuita ad un cane sufficientemente tipico, senza qualità notevoli o in non buone condizioni fisiche. Prove o Concorsi (art. 2b) Come detto, servono a controllare la capacità, il rendimento e lo stile di lavoro dei concorrenti. Solo nelle manifestazioni riconosciute dall'ENCI possono e devono essere assegnate le seguenti qualifiche: CACIT CAC Riserva di CACIT (RIS CACIT) Il Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale Trials, è il certificato che attesta a livello internazionale che il soggetto cui viene assegnato possiede caratteristiche e qualità tali da rispecchiare lo standard ideale di razza. Il Certificato di Attitudine al Campionato, è il certificato che attesta a livello nazionale che il soggetto cui viene assegnato possiede caratteristiche e qualità tali da rispecchiare lo standard ideale di razza. Ha lo stesso significato e valore tecnico del CACIT e può essere assegnato a quel soggetto che, avendone le caratteristiche e le qualità, segua immediatamente in graduatoria quello cui il CACIT è stato Riserva di CAC (RIS CAC) Eccellente (ECC) Molto Buono (MB) Buono (B) Abbastanza Buono (AB) Sufficiente (SUFF) C.O.N. Eliminato Non Qualificato attribuito. Ha lo stesso significato e valore tecnico del CAC e può essere assegnato a quel soggetto che, avendone le caratteristiche e le qualità, segua immediatamente in graduatoria quello cui il CAC è stato attribuito. Tale qualifica deve essere attribuita ad un soggetto che si avvicini il più possibile allo standard ideale della razza - che sia presentato in condizioni perfette – che realizzi un insieme armonico ed equilibrato, che abbia "della classe" ed una brillante andatura. Esso dovrà imporsi per le sue grandi qualità,che gli faranno perdonare eventuali piccole imperfezioni e dovrà possedere le caratteristiche del sesso cui appartiene. Tale qualifica deve essere attribuita al soggetto perfettamente in tipo, equilibrato nelle sue proporzioni - in buone condizioni fisiche -. Sarà tollerato qualche difetto veniale, ma non morfologico. Questa qualifica non può premiare che un cane di qualità. Tale qualifica deve essere attribuita ad un cane che possieda le caratteristiche della razza, pur accusando dei difetti, a condizione però che questi non siano redibitori. Tale qualifica deve essere attribuita ad un cane sufficientemente tipico, senza qualità notevoli o in non buone condizioni fisiche. A quel cane che risulta in possesso delle qualità naturali e tipiche della propria razza e abbia svolto un discreto lavoro. A quel cane che essendosi aggiudicato almeno un punto utile ed avendo dato prova di grandi qualità naturali, abbia commesso errori eliminatori di dressaggio. A quel cane che abbia commesso errori che hanno comportato la sua eliminazione. A quel cane non qualificabile per mancanza Non Idoneo di incontro. A quel cane che in prova libera avrà fornito una prestazione sensibilmente carente rispetto alle caratteristiche della prova in oggetto. Un cane definito "non idoneo" per 3 volte consecutive per un certo tipo di prova non potrà più disputare nell'anno quel tipo di prova. Esposizioni o Mostre o Rassegne – Prove o Concorsi Le manifestazioni cinotecniche, in relazione ai titoli che in esse possono essere rilasciati, si suddividono in: 1) Manifestazioni locali, provinciali o regionali, in cui non è autorizzato il rilascio di certificati di attitudine al campionato; 2) manifestazioni nazionali, quando i giudici sono autorizzati al rilascio dei titoli validi per i Campionati Italiani riconosciuti dall'ENCI (es.: Certificati di Attitudine al Campionato - CAC); 3) manifestazioni internazionali, quando i giudici sono autorizzati a rilasciare dei titoli validi per i campionati internazionali della FCI (certificati di attitudine al campionato internazionale di bellezza - CACIB - o i certificati di attitudine al campionato internazionale di lavoro - CACIT); 4) raduni, manifestazioni indette a cura della Società specializzate con regolamenti particolari preventivamente approvati dall'ENCI. In relazione alle razze canine che formano oggetto di una manifestazione, questa può essere: a) generale, quando comprende tutte le razze; b) speciale, quando è organizzata a cura della competente associazione specializzata e si svolge nell'ambito di una esposizione generale. Possono essere organizzate anche separatamente con eventuale disputa del CAC Classi (Art. 14) Le classi sono suddivise per sesso (maschio e femmina) e quelle ammesse nelle esposizioni riconosciute sono le seguenti (è proibita l'iscrizione contemporanea di un cane in più classi): Classe Campioni Classe Libera Classe Lavoro Classe Giovani Classe Privata Fuori Concorso L'iscrizione in tale classe è obbligatoria per i Campioni Italiani di Bellezza che all'atto della loro iscrizione siano stati proclamati campioni secondo i regolamenti dell'ENCI. E' invece facoltativa sia per i Campioni Internazionali di Bellezza sia per i Campioni stranieri che all'atto siano già stati proclamati campioni secondo i regolamenti della FCI o in vigore nei diversi Paesi. Si considerano Campioni stranieri i soggetti che abbiano acquisito tale titolo ufficialmente nel Paese di provenienza. In questa classe non è in palio il CAC nazionale mentre può essere disputato il CACIB limitatamente alle esposizioni a carattere internazionale. Per tutti i cani di 15 mesi di età senza altre limitazioni eccettuata quella sopra riportata (Classe Campioni). In questa classe è in palio il CAC per le razze non sottoposte a prove di lavoro ed il CACIB. Quest'ultimo limitatamente alle esposizioni internazionali. Per cani di almeno 15 mesi di età. In questa classe è in palio il CAC per le razze sottoposte a prove di lavoro. Per l'iscrizione in classe lavoro vedere il Regolamento speciale delle esposizioni canine a pag. 6 del regolamento ufficiale ENCI Per cani di età non inferiore ai 9 mesi e non superiore ai 18 mesi. In questa classe non può essere assegnato né il CAC ne il CACIB. Per cani di età non inferiore ai 15 mesi e di proprietà di privati. Questa classe viene disputata solo nelle esposizioni nazionali e non può essere assegnato il CAC. I cani iscritti in questa classe possono partecipare al gruppo d'allevamento. Oltre alle sopraindicate classi riconosciute, un cane può concorrere in: Per due soggetti maschio e femmina della medesima razza e varietà, appartenenti, "bona fide", al medesimo proprietario o iscritti all'esposizione direttamente dall'allevatore. Gruppo Per tre o più soggetti, maschi e femmine, della medesima razza e varietà, appartenenti, "bona fide", al medesimo proprietario o iscritti all'esposizione direttamente dall'allevatore. Coppia In esposizioni di particolare importanza, e specialmente in quelle che ospitano mostre speciali, oltre a quelle già indicate, potranno essere disputati anche i concorsi dei riproduttori e allevamento, ai quali i cani saranno ammessi in base a condizioni che debbono essere preventivamente approvate dall'ENCI. Premi d’Onore (Art. 38) I premi d'onore saranno messi a disposizione di ciascun giudice per le razze da lui giudicate nel seguente ordine di precedenza e a seconda del numero dei premi disponibili. Qualora un comitato organizzatore lo desiderasse, potrà mettere in palio i seguenti premi d'onore: B.O.B. “Best of Breed” Nelle Esposizioni Nazionali: Nelle Esposizioni Internazionali: B.O.G. “Best of Group” Esposizioni Nazionali: Il miglior soggetto assoluto di ogni razza, designato dal giudice che ha giudicato la razza stessa e che dovrà sceglierlo: fra i soggetti classificati primi in classe campioni, classe libera, classe lavoro e classe giovani purché qualificati eccellente. fra i soggetti cui è stato assegnato il CACIB e il miglior soggetto in classe giovani purché qualificato eccellente. al miglior soggetto assoluto di ognuno dei seguenti raggruppamenti di razze (vedi tabella sotto): 1° Gruppo - Cani da pastore e bovari (esclusi Bovari Svizzeri) 2° Gruppo - Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani da Bovari Svizzeri Esposizioni Internazionali: B.I.S. “Best in Show” 3° Gruppo - Terriers 4° Gruppo - Bassotti, segugi e cani per pista di sangue 5° Gruppo - Cani di tipo spitz e di tipo primitivo 6° Gruppo - Cani da riporto, da cerca e da acqua 7° Gruppo - Cani da compagnia 8° Gruppo – Levrieri 1° Gruppo - Cani da pastore e bovari (esclusi Bovari Svizzeri) 2° Gruppo - Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossidi e cani Bovari Svizzeri 3° Gruppo - Terriers 4° Gruppo - Bassotti 5° Gruppo - Cani di tipo spitz e di tipo primitivo 6° Gruppo - Segugi e cani per pista di sangue 7° Gruppo - Cani da ferma 8° Gruppo - Cani da riporto, da cerca e da acqua 9° Gruppo - Cani da compagnia 10° Gruppo – Levrieri Le esposizioni internazionali o nazionali potranno quindi mettere in palio un altro premio d'onore destinato al miglior soggetto di tutta l'esposizione. A questo premio potranno concorrere i soggetti risultati vincitori dei raggruppamenti di razze. Sarà anche messo in palio un premio fra le migliori coppie di ogni razza. Sarà inoltre disputato un premio destinato al miglior gruppo di allevamento dell'esposizione, che consiste in tre o più soggetti maschi e femmine della medesima razza e varietà, prodotti dallo stesso allevatore. Essi potranno essere iscritti gratuitamente alla competizione presso la segreteria dell'esposizione entro le ore 12. Premi Speciali Nelle esposizioni internazionali e nazionali, i premi speciali sono limitati ad uno, che andrà a premiare il miglior soggetto assoluto di ogni razza. I premi speciali non potranno essere assegnati che a cani qualificati almeno con "Molto Buono". Capitolo 11 Come si diventa campioni? Cominciamo dicendo che la razza Tosa che rientra nel raggruppamento n. 2 è una razza che non è sottoposta a prove di lavoro. Qui di seguito si riportano i risultati che devono essere ottenuti per poter ricevere il titolo di campione. Giovane promessa E.N.C.I. (Art. 39 Regolamento generale delle manifestazioni canine) Il cane deve aver totalizzato 30 punti in base al calcolo seguente: 5 punti qualificandosi 1' eccellente in classe giovani in esposizione internazionale; 3 punti qualificandosi 1' eccellente in classe giovani in esposizione nazionale; 3 punti qualificandosi 1' eccellente in classe giovani in raduno. N.B. La classe giovani è riservata ai cani di età non inferiore ai 9 mesi e non superiore ai 18 mesi. Campione italiano di bellezza (Art. 30 del Regolamento generale delle manifestazioni canine) Per le razze non sottoposte a prova di lavoro e rappresentate da un'associazione specializzata: il cane deve aver conseguito n. 6 CAC in classe libera, di cui almeno 2 CAC acquisiti in esposizioni internazionali e 2 CAC in raduno o mostra speciale. In Italia, l’Associazione che rappresenta la razza Tosa Inu è il “Club del Molosso Italiano” con sede a Napoli. Il calendario delle mostre speciali in Italia è visionabile sul sito www.clubitalianodelmolosso.it . I 6 CAC dovranno essere rilasciati da almeno 5 giudici diversi. Campione internazionale di bellezza 4 CACIB attribuiti da 3 giudici esperti diversi in almeno 3 Paesi diversi Periodo minimo di 1 anno ed 1 giorno tra il primo e l'ultimo CACIB. Capitolo 12 Lo standard di razza per il TOSA INU Ogni cane appartenente ad una delle razze riconosciute dalla F.C.I. deve avere delle precise caratteristiche affinché possa essere fatto rientrare negli standard previsti. Per il Tosa, razza di origine giapponese, riconosciuta il 09/12/1997 e classificata al numero 260, gli standard sono i seguenti: CLASSIFICAZIONE FCI Gruppo 2 : cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani da montagna e bovari svizzeri. Sezione 2.1 : Molossoidi, tipo dogue Senza prova di lavoro ASPETTO GENERALE: Classificato morfologicamente come tipo Molossoide, è un cane importante, di grande taglia, che nel suo aspetto unisce dignità, forza ed eleganza ad una costruzione robusta. Ha orecchie pendenti, pelo corto e muso smussato e quadrato; intorno alla gola ha molta pelle, cioè una giogaia. La coda pendente è all’attaccatura molto robusta. L’ossatura è robusta e vigorosa. Ha la testa massiccia. Il mantello, di colore rossiccio, è caldo ed ha un regno duro e assai folto. I caratteri sessuali esteriori debbono essere sani ed evidenti. COMPORTAMENTO/ CARATTERE: caratterizzato per la pazienza, il sangue freddo, l'ardimento ed il coraggio. TESTA Regione craniale Cranio: la parte superiore del cranio è larga, la testa massiccia Stop: nettamente pronunciato. I seni frontali formano con il dorso nasale diritto un angolo ottuso (stop). Regione facciale Tartufo: Grande, sempre di colore nero. Muso: di lunghezza moderata (media) e squadrato. Canna nasale dritta. Denti: grossi e resistenti, specialmente i canini. La dentatura deve essere completa, robusta e forte, con chiusura a forbice. Le mascelle sono forti. Occhi: sono abbastanza piccoli, di colore marrone rossastro e a forma di mandorla. L’espressione è dignitosa, austera ed autocosciente. Orecchie: relativamente piccole, piuttosto appuntite, attaccate alte sui lati del cranio, cadenti contro le guance. COLLO: massiccio, muscoloso e largo, con fanoni. CORPO Garrese: ben delineato, alto e ben sviluppato. Dorso: orizzontale, dritto e compatto. Regione lombare: Larga, muscolosa e potente. Groppa: leggermente incurvata alla sommità. Petto: largo e alto, costole moderatamente cinturate. Ventre: ben rialzato, solido e leggermente retratto. Costole ben cerchiate. CODA: spessa alla base, si assottiglia verso l'estremità, raggiunge il garretto quando è abbassata. ARTI ARTI ANTERIORI Spalle: moderatamente inclinate. Avambracci: dritti, moderatamente larghi e forti. Metacarpi: leggermente inclinati, solidi e robusti ARTI POSTERIORI: muscoli molto sviluppati e ben marcati. Articolazioni della grassella e del garretto moderatamente angolate, solide e robuste. PIEDI: dita ben serrate, cuscinetti spessi ed elastici, unghie dure e preferibilmente di colore scuro. ANDATURE: il passo è energico, ampio e potente; esprime temperamento e forza. MANTO Pelle: elastica e abbastanza distaccata dal corpo. Sotto il collo forma giogaia. Pelo: corto, duro e fitto. Copre il corpo in modo molto folto. Colore: rosso, fulvo, albicocca, nero, rosso a strisce scure. Il colore preferito è rossiccio carico e caldo. Piccole macchie bianche sulla pettorina e sui piedi sono ammesse. TAGLIA Maschio : minimo 60 cm Femmine : minimo 55 cm PESO Maschio : almeno 37,5 kg. Femmine : almeno 30 kg. DIFETTI Ogni scarto da quanto sopra deve essere considerato un difetto da penalizzare in funzione della sua gravità. Ossatura gracile, muso a becco, coda corta o torta, impianto molto scorretto dei denti, mancanza di più denti, disposizione leggermente scorretta dei denti, mascelle deformi, colori non ammessi dallo standard, pigmentazione scorretta del manto, misure fuori standard, andatura scorretta, avambraccio corto, carattere timido, tartufo chiaro, occhio chiaro, presenza di un solo testicolo nei maschi, tartufo bianco. Leggero prognatismo superiore o inferiore. DIFETTI ELIMINATORI Prognatismo superiore o inferiore pronunciato (si ha quando la mascella inferiore è più lunga di quella superiore e fra la faccia interna degli incisivi inferiori e quella esterna dei superiori c’è uno spazio più o meno ampio). Cane timido e pauroso N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto. NOTE: i Tosa non devono essere penalizzati in caso di aggressione a cani, in quanto si tratta di una caratteristica normale della razza. In ogni caso, l’espositore può essere penalizzato per non aver saputo controllare il proprio cane. BIBLIOGRAFIA : CANI - Bruce Fogle - ed. Mondatori 333 CANI di RAZZA - Valeria Rossi - ed. De Vecchi L’enciclopedia internazionale dei CANI - Vari autori - ed. De Vecchi L’addestramento del cane da difesa e utilità - Valeria Rossi - ed. Editoriale Olimpia Siti internet : http://www.agraria.org/cani/canetosa.htm http://www.cani.net/web_cani/razza_cane_tosa.htm http://it.wikipedia.org/wiki/Tosa_inu http://www.inseparabile.com/cani/tosa_inu.htm
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