TOSA INU - un cane splendido e poco conosciuto

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TOSA INU - un cane splendido e poco conosciuto
TOSA INU - un cane splendido e poco conosciuto
TOSA INU - un cane splendido e poco conosciuto
PARTE I
Capitolo 1 : Un po’ di storia
pag.
3
Capitolo 2 : Come scegliere il proprio cane
pag.
7
Capitolo 3 : Origini e cenni storici
pag.
8
Capitolo 4 : Gli antenati del Tosa
pag. 12
Capitolo 5 : Il Tosa Inu oggi
pag. 22
Capitolo 6 : L’educazione del cucciolo
pag. 35
Capitolo 7 : I combattimenti
pag. 39
Capitolo 8 : I gradi dei combattimenti
pag. 43
Capitolo 9 : Spostarsi all’estero con un Tosa Inu
pag. 46
PARTE II
Capitolo 10 : Vademecum e definizioni
pag. 58
Capitolo 11 : Come si diventa campioni
pag. 65
Capitolo 12 : Lo standard di razza
pag. 67
PARTE I
Capitolo 1
Un po’ di storia
Da millenni l’uomo ha avuto accanto a sé un amico, un alleato fedele pronto a
difenderlo e a compiacerlo nelle richieste, a volte anche negative : il cane.
Perché il cane e non un altro animale? E’ semplice : entrambi sono predatori, sono
esseri sociali, (vivono in “branchi”rispettando una gerarchia), occupano e difendono
un proprio territorio,
Il lupo che circa 12.000 anni fa si avvicinò all’uomo per predare, col tempo perse la
propria diffidenza nei suoi confronti, favorendo un avvicinamento utile per entrambi.
L’uomo cacciatore sfruttò il fiuto e la velocità dell’animale, lasciando che poi si
cibasse dei resti delle prede; l’uomo agricoltore, più stanziale, ebbe una muta vicino
al suo accampamento, che lo avvisava dell’avvicinarsi di estranei , dando quindi
protezione, anche se involontaria, in cambio di avanzi di cibo.
Con il passare degli anni, (tanti !), il rapporto si andò rafforzando; l’uomo allevò dei
cuccioli di lupo, usandoli inizialmente come cibo, poi come gioco per i piccoli, più
tardi come sentinelle, fino ad arrivare alla domesticazione, cioè al momento in cui il
cane non si limitò a vivere accanto all’uomo, ma socializzò con lui. Il cane, non più
lupo selvatico, si rivelò una preziosa compagnia, un aiuto “specializzato”, frutto di un
allevamento controllato.
Le razze
Si è potuto dimostrare che i primi lupi-cani si sono sviluppati in Asia, per poi
diffondersi negli altri continenti in modo autonomo o a seguito dell’intervento
dell’uomo, che l’ha portato con sé nelle sue migrazioni. Alcune razze si svilupparono
per accoppiamento casuale; la natura fece in modo che sopravvivessero i più forti,
avendo come scopo la prosecuzione della specie. L’intervento dell’uomo ha
modificato questa situazione e ha creato cani rispondenti alle proprie necessità.
Inizialmente, le difficoltà di comunicazione e di spostamento hanno fatto sì che
fossero presenti cani simili, con caratteristiche quasi identiche, in territori lontani fra
loro (alcune di queste costituiscono tuttora un vanto per la nazione di appartenenza,
che manifesta in esse una propria identità storico-geografica e non intende
rinunciarvi); gli scambi commerciali e la manipolazione genetica poi, per opera
dell’uomo, hanno permesso il formarsi e il diffondersi di razze dissimili.
Sono state rinvenute pitture rupestri risalenti all’età del bronzo (tra il 3.000 e il 1.000
avanti Cristo) che mostrano già l’esistenza di razze diverse :
- il tipo spitz ( tracce in Germania e in Svizzera );
- il tipo pastore gigante ( in Spagna ) ;
- il tipo molosso ( nell’Europa del nord ) ;
- il tipo levriero ( nei dipinti del Sahara ).
Ognuna di queste razze rispondeva a certi requisiti e l’uomo nel tempo ne ha
valorizzato e incanalato alcune peculiarità con incroci opportuni, ottenendo individui
con funzioni specifiche, in grado di svolgere moltissimi compiti diversi; nessuna
razza era costruita per scopi puramente estetici, ma doveva rispondere alle necessità
dell’uomo nella difficile vita del momento. La selezione teneva essenzialmente conto
del carattere, dell’attitudine al lavoro e della morfologia dell’animale.
Il cane da pastore doveva essere robusto, resistente,di grande taglia, in grado di
proteggere il gregge da altri predatori ( lupi e orsi );
il cane da caccia doveva essere veloce, con buona vista e in grado di catturare da solo
la preda ( in decorazioni ornamentali risalenti all’antica Grecia sono rappresentati
cani di corporatura snella, accanto al padrone che caccia );
il cane da combattimento, utilizzato come guardiano, ma anche in battaglia, doveva
necessariamente essere muscoloso, forte, con pelo corto e un’alta soglia di
sopportazione del dolore .
Tra le diverse esigenze dell’uomo è da considerare preziosa la presenza del cane “da
compagnia”, di cui si hanno tracce attraverso miniature, resti sepolcrali, epitaffi
risalenti a migliaia di anni fa.
Divenne logica conseguenza una classificazione delle razze, legata alle abilità e alle
attitudini dei cani in esame.
Verso la metà del XX secolo nacquero nel Regno Unito le prime associazioni canine,
che classificarono le razze secondo criteri di utilità pratica.
Si rese quindi necessaria la stesura di uno standard, cioè di un testo che descrivesse le
caratteristiche morfologiche e caratteriali che l’allevatore deve ancora oggi perseguire
e che devono essere riscontrate in ogni razza.
Le razze riconosciute hanno la massima espressione nelle esposizioni di bellezza, che
tuttavia accanto all’aspetto estetico non devono trascurare l’aspetto funzionale
dell’animale in questione.
La Federazione Cinologica Internazionale riconosce oggi 333 razze canine. Il fatto
che ne esistano così tante è senz’altro legato alla grande ecletticità del cane, cioè alla
sua capacità di adattarsi e specializzarsi in funzioni e compiti diversi.
La Federazione Cinologica Internazionale ( FCI ) ha suddiviso le razze riconosciute
in dieci gruppi, ognuno dei quali non considera esclusivamente la funzione del cane,
ma anche la sua struttura fisica ed è finalizzato alla realizzazione delle esposizioni
canine internazionali.
Il gruppo 1 comprende Cani da pastore e Bovari (esclusi Bovari svizzeri);
il gruppo 2 comprende cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e Bovari
svizzeri;
il gruppo 3 comprende i Terrier;
il gruppo 4 comprende i Bassotti;
il gruppo 5 comprende Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo;
il gruppo 6 comprende Segugi , Cani per pista di sangue (cioè per l’inseguimento e il
recupero della selvaggina ferita) e razze affini (ad esempio la razza Dalmata);
il gruppo 7 comprende Cani da ferma;
il gruppo 8 comprende Cani da riporto, da cerca e da acqua;
(è evidente come nei gruppi 7 e 8 la classificazione sia legata alla
Funzione e non alla morfologia dell’animale in esame);
il gruppo 9 comprende Cani da compagnia ;
il gruppo 10 comprende i Levrieri.
Capitolo 2
Come scegliere il proprio cane ?
Per prima cosa occorre stabilire perché lo si vuole, a cosa dovrà servire: dovrà essere
utile per la caccia, per pura compagnia, per la guardia,….;
poi bisogna chiedersi cosa possiamo fare noi per lui, che tipo di padrone siamo in
grado di essere, quali sono i nostri limiti di tempo, di spazio, di personalità, …..
Se si ha già in mente una razza preferita, è comunque bene informarsi presso gli
allevatori, per avere consigli preziosi e fare quindi una scelta responsabile, che avrà
come conseguenza la felicità di entrambi.
La sede dell’ ENCI fornisce notizie circa i migliori allevamenti .
Se si desidera un cane di razza è bene pretendere il pedegree, per essere certi sia di
poterlo accoppiare con cani della stessa razza provvisti a loro volta di pedegree, sia
per poter partecipare alle manifestazioni cinofile ufficiali ed infine per trovarvi le
caratteristiche di razza che ce lo hanno fatto prediligere.
È meglio decidere per il cucciolo o per il cane già adulto?
E’ senz’altro da preferire il cucciolo, ma non perché si affezionerà di più rispetto
all’adulto ( il loro grado di affezione è identico, solo avviene con tempi diversi)
quanto perché sarà una gioia vederlo crescere, plasmare il suo carattere, godere delle
sue prime “scoperte”, seguirlo in tutte le sue fasi di vita.
Certo, il cane adulto non sporcherà più in giro, sarà già in grado di fare esibizioni,
potrà essere subito utilizzato come riproduttore, ma …resterà accanto a noi per meno
tempo e soprattutto potrà manifestare dei lati di carattere consolidati che non sempre
è possibile modificare e correggere.
Capitolo 3
Origini e brevi cenni storici
Ogni cane, come già detto in precedenza, deriva dal ‘lupo’. Dopo anni di convivenza
con l’uomo, quest’ultimo ha indirizzato lo sviluppo e la riproduzione dei cani
finalizzandoli alle proprie esigenze. Ci ritroviamo così oggi con cani da compagnia,
da difesa, da lavoro, da caccia, da pastore, da ferma, da utilità, da combattimento, da
guerra e così via. Il Tosa Inu è un cane “costruito” appositamente per essere
imbattibile nei combattimenti. Di questo divertimento umano si trova molta
documentazione già ai tempi dell’antica Roma, quando venivano impiegati i Mastiff
arrivati dalla Gran Bretagna ed utilizzati nelle arene per i combattimenti con altri
animali tra i quali tori, orsi, cani ed anche persone. Anche il Giappone è noto per
avere un passato di combattimenti tra cani, utilizzati in alcuni periodi bellicosi anche
come cani da guerra. Nella provincia giapponese di Kochi, esisteva una razza di cani
che veniva allevata esclusivamente per i combattimenti.
Questo popolo continua ancora oggi a mantenere in vita i combattimenti tra cani, per
una tradizione che risale al 1300. In Giappone i cani Tosa, per tradizione, sono gli
equivalenti dei lottatori di sumo e sono trattati con grande onore e cerimonie. Negli
Stati Uniti, invece, vengono in prevalenza utilizzati come cani da compagnia e
guardiani della casa.
Durante l’epoca Meiji sotto l’imperatore giapponese Matsuhito, nell’isola di Shikoku,
in Giappone, nell’anno 1868 veniva utilizzata una razza particolare appositamente per
i combattimenti. A questa razza è stato dato il nome di Tosa Inu, nome che deriva
dalla città di Tosa (che si trova appunto sull’isola di Shikoku). In giapponese “Inu”
significa cane, quindi “Tosa Inu” equivale a “Cane Tosa”. Le dimensioni di quei cani
erano medio-piccole, mentre l’audacia, l’imperturbabilità, il coraggio e la resistenza
erano fenomenali.
Entrati in scena gli europei, questi cani giapponesi locali, sono stati incrociati con
altre razze europee con la finalità di aumentarne le dimensioni, l’altezza, la potenza,
la tempra, la resistenza e l’agilità, cercando di mantenere il coraggio, la lealtà,
l’audacia e la calma. Ecco che allora vengono effettuati i primi incroci intorno al
1872 con il “Bulldog” per migliorare
il piazzamento e la stabilità delle
zampe, nel 1874 con il “Mastiff” per
l’ossatura forte e potente, nel 1876 con
il “Bull Terrier” per la tempra e col
“Bracco Tedesco” per l’agilità, nel
1912 col “San Bernardo” per la
dimensione ed infine nel 1924 con l’
“Alano” per aumentare l’altezza.
Così, mediante accoppiamenti consecutivi, eliminando le linee di sangue che non
avevano generato i risultati richiesti e mantenendo quelle che invece avevano
rispecchiato le aspettative, fu creata una nuova razza con più capacità combattiva,
con maggiore tempra e più resistenza, per ottenere un cane da combattimento
pressoché imbattibile. Questo ha unito le taglie e la forza dei cani occidentali al
coraggio, la lealtà e l’abilità di lotta dei cani Giapponesi. Il Tosa è un cane massiccio
ed atletico, con una sorprendente agilità nonostante la sua possente conformazione.
Verso il 1925 questa razza era già ben definita e nel 1930 venne fondata in Giappone
una società con lo scopo di tutelarla e diffonderla. Un grande rischio venne corso
durante l’ultima guerra mondiale quando la crisi alimentare e le incursioni dei nemici
misero a repentaglio la sopravvivenza della razza, salvata solo grazie all’attenzione
della Società che la patrocina, la quale decise di raccogliere dodici Tosa di
straordinaria tipicità e di formidabile carattere nella prefettura di Aormi, zona situata
a nord del Giappone e poco coinvolta negli eventi bellici. Da questi soggetti
discendono in gran parte i Tosa-Inu che abbiamo oggi. Il Giappone ha sempre
custodito gelosamente le migliori linee di sangue ed è estremamente difficile trovare
fuori dalla sua patria di origine soggetti veramente importanti sia nella struttura che
nel carattere. Dei circa diecimila Tosa che si contano oggi in Giappone, solamente i
due terzi circa sono impiegati nei combattimenti; i restanti sono utilizzati come cani
da guardia e da difesa, compito che sanno assolvere egregiamente. La presa
mascellare del Tosa è così potente da poter frantumare senza nessun problema un
normale osso anche umano. A questo proposito sono stati eseguiti degli studi, seguiti
da rilevamenti strumentali, su alcune specie di animali. La pressione mandibolare di
un cane medio varia tra i 600 ed i 700 kg./cm2. Quella del Pit Bull Terrier ha
raggiunto i 1600 PSI (libbre per pollice) equivalenti a quasi 900 kg./cm2. Quella di un
Tosa adulto ha raggiunto quasi i 1100 kg./cm2. La pressione mandibolare di un
alligatore raggiunge anche i 1200-1250 kg./cm2. Il limite di pressione di
frantumazione del femore umano oscilla tra i 500 ed i 520 kg./cm2. Probabilmente
questa è una delle ragioni per le quali nelle esposizioni solamente pochi giudici
temerari controllano personalmente la dentatura dei Tosa, mentre la stragrande
maggioranza di questi lascia che sia il padrone del cane ad effettuare questa
operazione. Come si dice …. meglio prevenire che curare!
Non va inoltre dimenticato che il Tosa, in quanto molossoide, è un cane non
gerarchico, il che vuol dire che per lui la figura del “capobranco” non ha significato.
La conseguenza è che non obbedirà mai “perché l’ha detto il capo”, ma obbedirà
perché ripone stima, fiducia e rispetto nel suo padrone. Quando il cane capisce che il
suo padrone è reso felice dalla risposta corretta a certi ordini, li eseguirà volentieri e
senza bisogno di farselo ripetere. Chiunque sostenga che su un Tosa ci si debba
imporre con la forza, sta confondendo questa razza con una di tipo lipoide ed è quasi
sicuramente candidato a farsi mordere dal suo cane. Nessun cane non-gerarchico
accetta imposizioni coercitive: può subirle da cucciolo, ma ce le restituirà con gli
interessi da adulto. Per ottenere obbedienza da questi cani le parole chiave sono stima
e rispetto, non certo prepotenza.
Un’altra considerazione importante è quella relativa alla “sottomissione” durante i
momenti di lotta. Due lupi adulti, quando si scontrano per accrescere la loro
posizione gerarchica nel branco, seguono un preciso rituale che quasi sempre porta ad
una conclusione incruenta. Uno dei due si sottomette all’altro gettandosi a terra e
mostrando il ventre e la gola; la cosa finisce lì, senza spargimenti di sangue.
Aspettarsi lo stesso comportamento da un Tosa può portarci dritti dritti verso la
tragedia: infatti questo molossoide, selezionato per i combattimenti tra animali, è
stato indotto dall’uomo (attraverso la selezione) a “dimenticare” le ritualizzazioni ed
è perfettamente in grado di uccidere un avversario anche quando questo lancia chiari
segnali di sottomissione. Un lupo non lo farebbe mai!
Capitolo 4
Gli antenati del TOSA : origini e costruzione di una nuova razza
Come già spiegato in precedenza, la razza Tosa è frutto di diversi incroci ottenuti e
perfezionati a partire dal 1868.
Qui di seguito spiegheremo le principali
caratteristiche delle razze utilizzate per l’ottenimento dell’attuale Tosa: Mastiff, Bull
Terrier, Bulldog Inglese, Alano, San Bernardo.
Shikoku-Inu
Origine: Giappone. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher,
schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri. Questa foto mostra lo SHIKOKU-INU.
I discendenti di questa razza spaziano dal Giappone all’Europa Occidentale. Lo
SHIKOKU-INU qui raffigurato mostra eccezionali caratteristiche nel fatto che si
trattava di un cane di taglia piccola. Il coraggio, l’abilità e la resistenza gli permisero
di essere selezionato come un punto di riferimento dal quale seguirono una grande
varietà di incroci tra razze, fino a giungere alla Potenza dell’invincibile guerriero
giapponese che è il TOSA-INU. Questa razza risale ai cani di dimensioni medie che
sono esistiti in Giappone nei tempi antichi.
Lo Shikoku fu incrociato come cane da
caccia, principalmente per la caccia agli
orsi nel distretto montano della Prefettura
di Kochi. A volte viene chiamato
"Kochi-ken" (ken = cane). Esistevano tre
varietà di questa razza: Awa, Hongawa e
Hata, nomi questi derivanti tutti dalle
zone nelle quali vivevano queste razze.
Tra questi, l’ Hongawa ha mantenuto il
più alto grado di purezza, perchè l’area nella quale viveva questa razza non era
facilmente accessibile da ogni luogo. Questi cani sono robusti, resistenti e
sufficientemente agili per correre attraverso le regioni montagnose. Sono infatti
caratterizzati dal colore sesamo del loro manto. La razza ha preso il nome dalla
regione e fu designate quale monumento naturale nell’anno 1937.
Mastiff
Origine: Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher,
schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri. Il Mastiff (Mastino inglese), come tutti
i cani di tipo molossoide, ha origini molto antiche. Discende dai leggendari molossi
che affrontarono Cesare nel 55 a.C., quando le sue legioni invasero le Isole
britanniche. Erano cani di dimensioni eccezionali, tanto da essere chiamati “cani
leoni”. Era il diretto discendente dei Mastini assiro-babilonesi, che furono portati in
Inghilterra dai commerciati Fenici 500 anni prima dell’invasione da parte di Roma.
Dopo aver conquistato la Britannia, i Romani portarono con sé questi impressionanti
cani inglesi e li chiamarono “pugnaces britannici” che impegnarono all’interno delle
arene nei più spettacolari combattimenti contro belve, tori e anche uomini. Il Mastiff
è un diretto discendente di tali cani da combattimento. Razza molto diffusa e molto
apprezzata, ha rischiato più volte l’estinzione ma è stata sempre recuperata con un
difficile lavoro di consanguineità e questo aspetto ha portato ad una certa debolezza
genetica in questa come in altre razze di tipo molossoide. Cane di taglia gigante, è
uno dei più grandi molossi. Alcuni autori hanno scritto che questa razza, insieme al
“Mastino Napoletano”, è quella che ricorda più di tutte l’antico molosso di Roma. E’
un cane con la caratteristica fisionomia che incute rispetto: la testa è imponente e
quadrata, il corpo è massiccio e molto vigoroso, l’ossatura è molto forte, possiede
pelle in abbondanza.
Il Mastiff è un eccellente cane da guardia. È un cane che ama e difende tutti i membri
della famiglia che ne ha cura. Non è mai inutilmente mordace; è un cane tranquillo,
pacato; non accetta gerarchie; è molto affezionato alle persone che considera amiche.
Bull Terrier
Origine: Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 3 - terriers. La storia della
razza, come la conosciamo noi, inizia nell’Ottocento in Inghilterra. Uno dei più
grandi divertimenti di quell’epoca erano i combattimenti organizzati tra cani di vario
genere. I “Bull”, tra cui i Bulldog, erano tra i “guerrieri” più spietati e feroci, perché
venivano selezionati proprio per questo fine. Venivano svolti anche combattimenti tra
cani e orsi o tra cani e tori. In quei tempi si cercò di creare una razza più agile e
dinamica, in grado di resistere ai combattimenti ed avere determinazione e scioltezza.
Si provò allora ad accoppiare il Bulldog con alcuni terrier.
Dall’accoppiamento nacque un cane ideale per questo tipo di disciplina. Fu chiamato
“Bull and Terrier”, e fino all’ultimo decennio dell’Ottocento non ebbe rivali negli
incontri canini. Un allevatore di nome Hinks lo incrociò nuovamente con il “White
English Terrier”, con il “Dalmata” ed altre razze. Il risultato fu il “Bull Terrier”, il
quale dopo essere stato sottoposto a diversi anni di selezione, divenne il cane
moderno che vediamo oggi. E’ un cane di media-piccola taglia, mesomorfo
mesocefalo, con una costruzione solida, forte e molto muscolosa. Cane compatto e
robusto, ha una particolarità che lo rende unico: la testa conformata a “uovo”, con
un profilo detto “naso romano”, che lo rende unico e diverso da tutte le altre razze. La
sua espressione è intelligente e decisa. Alcuni autori lo hanno definito “il gladiatore
delle razze canine”. E’ un cane di indole coraggiosa e decisa. Il suo temperamento è
calmo e non insofferente alla disciplina. Cane tranquillo quando sta con persone che
conosce, sa anche essere un discreto cane da guardia se ci sono estranei che cercano
di varcare il suo territorio, sia che si tratti di persone, sia che si tratti di animali.
Bulldog Inglese
Origine: Inghilterra. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher,
schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri. Alcuni hanno definito il Bulldog Inglese
un “paradosso naturale” e hanno scritto che “il Bulldog è un cane bellissimo nella sua
bruttezza”. Che sia un paradosso naturale è ormai scientificamente provato, infatti
questa razza deriva sicuramente da un’anomalia perpetuata nella specie. A fissare i
suoi caratteri e le sue particolarità ci ha pensato l’uomo. D'altronde molte delle razze
animali che noi oggi conosciamo sono derivate dal medesimo fattore naturale. Il suo
nome in inglese significa “cane toro”, nome che gli venne assegnato perché verso la
metà dell’Ottocento, questi soggetti venivano impiegati in sanguinosi combattimenti
con i tori dentro le arene della Gran Bretagna. Il Bulldog discende certamente, come
quasi tutti i molossi, dagli antichi “Mastini asiatici” importati dai commercianti fenici
in Bretagna e che gli antichi Romani, dopo averli introdotti a Roma, facevano
combattere contro gli schiavi e le bestie feroci. Oggi questa razza è abbastanza nota e
apprezzata in tutto il mondo, anche grazie al cinema, che ha contribuito a far
conoscere il suo simpatico aspetto.
Cane di piccola taglia, è brachimorfo brachicefalo. La sua statura è piccola ma è largo
e molto robusto di costituzione. La sua testa è massiccia e molto ampia in rapporto
alla sua taglia. Possiede masse muscolari molto sviluppate e toniche. Anche se è stato
classificato dalla Federazione Internazionale nel gruppo dei cani da utilità, il Bulldog
è un perfetto cane da compagnia. Ama moltissimo stare insieme alle persone e cerca
sempre di essere accarezzato e preso in considerazione da tutti quelli che lo
circondano quotidianamente. Ama “poltrire”, passando la maggior parte del suo
tempo a dormire. Possiede anche le doti per essere un discreto cane da guardia. E’
molto affettuoso e leale con il padrone. Ama molto viaggiare, ma non tollera il caldo,
perciò bisogna sempre stare attenti a non farlo accaldare troppo. Il fattore caldo è una
delle principali cause di morte in questa razza, poiché data la loro canna nasale troppo
corta, ha diverse difficoltà respiratorie.
Alano
Origine: Germania. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher,
schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri. L'Alano Tedesco (chiamato
semplicemente Alano) è conosciuto anche come “Grande Danese”, anche se di fatto
non ha niente a che vedere con la Danimarca. Si pensa che la sua derivazione sia
dovuta ad incroci tra grandi cani mastini e dei levrieri. Gli studiosi sostengono che
questi incroci sino stati realizzati grazie alle importazioni di grandi cani e di levrieri
da parte dei commercianti Fenici che solcavano il Mediterraneo scambiando della
merce rara come alcuni grandi molossoidi. Una teoria sull’origine, che molti
ritengono più valida, è quella che gli “Alani”, popolo nomade dell’Iran, emigrarono
in antichità in Europa centrale portando con se dei grandi molossi; da cui il termine
italiano “Alano”. L'Alano è una delle razze di maggiore taglia, mesomorfo
mesocefalo. Pur essendo un cane di grande taglia, non è massiccio e tozzo, ma al
contrario, è snello e slanciato. La sua testa è imponente e le sue linee sono
eccezionalmente eleganti nell’insieme. Da alcuni viene indicato come il “molosso per
eccellenza”.
Eccellente cane da guardia, è gentile con la famiglia che lo cura, ma inadatto per stare
con i bambini, non per il suo carattere ma esclusivamente per le sue dimensioni. Mai
attaccherebbe una persona senza motivo; è sempre leale e fedele. La sua testa
espressiva fa capire al padrone tutte le sue intenzioni. E’ un cane molto affettuoso,
che sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per chi lo accudisce.
Cane di San Bernardo
Origine: Svizzera. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher, schnauzer,
molossoidi e bovari svizzeri. Il Cane di San Bernardo (St. Bernhardshund) è tra i cani
più grandi del mondo, soprannominato il “Gigante delle Alpi”. La sua culla d’origine
di trova al confine tra Italia e Svizzera, ad un’altitudine di 2472 metri. È il più grande
tra tutti i molossoidi. Sono diverse le ipotesi della sua origine. Deriva certamente dai
grandi molossi pesanti della lontana stirpe assiro-babilonese. Presso le civiltà sumeroaccadiche erano già presenti molossi simili a questo cane. L’ospizio di S.Bernardo fu
fondato dal nobile Bernardo da Mentone nel 1049 con il generoso intento di dare
riparo ai viandanti e ai dispersi; in questo ospizio venivano usati dei molossi
specializzati nel soccorso. L’opera di soccorso dei San Bernardo raggiunse il suo
apice nel ventennio 1790/1810. la selezione della razza venne portata avanti da
monaci con molta serietà. La razza si è, con il passare degli anni, specializzata nel
soccorso dell’uomo, ed è attualmente la razza più indicata al mondo per questo ruolo
significativo. Cane di grande taglia, mesomorfo brachicefalo, il più grande dei
molossi, è una figura poderosa, dall’altezza proporzionata, vigorosa e muscolosa in
ogni parte, con la testa possente ed un’espressione intelligentissima. Nei cani con
maschera scura, l’espressione appare più severa, però mai arcigna. Esistono due
varietà: quella a pelo lungo e quella a pelo corto, che sono morfologicamente uguali
tranne per la differenza del mantello. Le femmine sono più fini e delicate. Questo
cane è l’unico completo soccorritore animale in alta montagna. La razza è simbolo di
forza, resistenza e attaccamento all’uomo. La sua generosità è ormai proverbiale.
Tutti sanno che questo cane sacrificherebbe la propria vita per salvare una vita
umana. Il suo temperamento è eccezionale. È un cane abbastanza indipendente, anche
se molto attaccato al proprio padrone e a coloro che considera amici. Sa essere un
impavido cane da guardia e da difesa. Il suo coraggio è incredibile; non si tira mai
indietro davanti ad una situazione pericolosa, se vede che c’è qualcuno che ha
bisogno di lui. Molti libri e molti film lo ritraggono con la simbolica borraccia di
grappa legata al collo, per dimostrare la sua abilità e la sua generosità nel soccorrere
le persone in difficoltà.
BRACCO TEDESCO o Drahthaar
Origine: Germania. CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 7, cani da ferma - Sezione
I: cani da ferma continentali con prova di lavoro. Quello che
viene detto
comunemente Bracco tedesco in realtà costituisce due razze, molto simili nella
morfologia ma diverse nel mantello: a pelo corto e a pelo duro (Kurzhaar e
Drahthaar). Armoniosamente proporzionato, la sua costruzione unisce potenza a
resistenza e rapidità. Le linee d'insieme sono di grande effetto: la testa asciutta, la
coda ben portata, la pelle ben tesa. In conformità alla sua funzione di cane da caccia
con impiego polivalente, deve possedere tutte le caratteristiche che si pretendono da
un Deutsch-Drahthaar (Bracco Tedesco) e deve essere utilizzabile per tutti gli usi sul
campo, nel bosco ed in acqua, sia prima che dopo lo sparo. Il Deutsch-Drahthaar
(Bracco Tedesco) è un cane da ferma a pelo duro che, dopo i primi passi degli
allevamenti della fine del XIX secolo (Griffone Korthals), a partire dall'inizio del
nuovo secolo è stato allevato secondo le idee di von "Hegewald" (Sigismund Freiherr
von Zedlitz und Neukirch) con l'esplicito e dichiarato obiettivo di creare un cane da
caccia a pelo duro, solido sotto il profilo caratteriale e valido sul piano funzionale.
Sulla scorta del motto "verso il tipo attraverso le prestazioni" ("durch Leistung zum
Typ") e con il coerente rispetto di una sostanziale libertà di allevamento, dai migliori
soggetti di cucciolate a pelo duro (Pudelpointer, Griffone Korthals, DeutschStichelhaar) e mediante l'immissione del bracco tedesco a pelo corto (DeutschKurzhaar) è stato ottenuto in breve tempo un cane da caccia che, grazie ad un manto
peloso funzionale ed insensibile alle intemperie, e grazie alla sua versatilità, si è
distinto in tutte le forme di pratica venatoria.
Attraverso queste prerogative il Deutsch-Drahthaar
(Bracco Tedesco) è divenuto in pochi decenni uno dei
cani da caccia fra i più amati ed affidabili, tanto in
Germania, quanto in molti altri paesi del mondo. Il
Bracco Tedesco è un cane da ferma di aspetto nobile,
con un manto peloso duro che fornisce alla pelle una
protezione perfetta, dotato di espressione attenta ed energica. I movimenti del Bracco
Tedesco devono essere potenti, ampi, sciolti ed armoniosi. Il Bracco Tedesco ha un
carattere fermo, controllato, equilibrato, senza timori nei confronti del selvatico, non
timido, ne’ aggressivo.
Capitolo 5
Il TOSA INU oggi
Carattere: nonostante venga descritto ingiustamente un "cane belva", è un animale
tranquillo, sereno, dignitoso e pacato. Può essere un cane da compagnia, da guardia,
da protezione e da combattimento, temibile soltanto dai malintenzionati; con il
padrone è docile, bonario ed obbediente; è sempre misurato nei suoi comportamenti,
anche durante la lotta. Ha un vero carattere da samurai, combattivo ma onesto, leale
ed equilibrato. E’ affabile, socievole e molto intelligente. Può vivere sia in casa (dove
è molto riservato, pulito e tranquillo) sia in giardino. Il suo bisogno di moto è
piuttosto limitato, tuttavia deve fare esercizio fisico. Non sempre si rivela amante
dell’acqua. Questa razza non è molto diffusa al di fuori del Giappone. In Italia sono
stati importati quasi esclusivamente soggetti mordaci che talora non hanno nulla a
che vedere con il vero Tosa, perchè si è voluto presentare questo cane come "killer",
facendo un grosso torto alla razza. Ci sono anche buoni soggetti dal carattere giusto,
ma bisogna stare molto attenti nella scelta del cucciolo. È un cane molto forte, calmo,
tranquillo, ma allo stesso tempo estremamente reattivo. Molto docile con il suo
padrone , si rivela indifferente o sospettoso con gli estranei. Il Tosa Inu può diventare
molto feroce se provocato. È importante non stimolare mai troppo la sua aggressività.
Peso: i Tosa si dividono in base al peso
in tre categorie: la piccola, la media e la
grande. La piccola comprende i cani
con un peso fino a 37,5 kg., la seconda
fino a 56 kg. e la terza include i
soggetti di taglia superiore; esistono dei
tosa che hanno superato i 90 kg. Queste
categorie di peso sono riferite ai
Chiyriu : campione del mondo 2003 - 92 Kg.,
83 cm. al garrese
soggetti maschili.
Oggi il Tosa Inu è un valente guardiano della proprietà, non inutilmente aggressivo o
portato a intervenire in ogni momento. Resta tuttavia un molossoide dal carattere
forte e determinato.
Salute: questa razza non ha nessun problema di salute; i tosa infatti sono cani molto
robusti. Possiedono una salute di ferro e non necessitano di cure particolari. Alcuni
soggetti discendenti da linee di sangue che sono inclini ad ingrassarsi, devono essere
tenuti sotto controllo nell’alimentazione. E’ bene quindi informarsi se la stirpe dalla
quale discende il vostro Tosa aveva componenti che tendevano ad ingrassare, in
quanto questo è un problema da non sottovalutare per un cane così possente e grande.
Ogni settimana deve essere strigliato per mantenere il mantello lucido. E’ un cane che
può essere tenuto in casa (anche in appartamento), ma ha anche bisogno di essere
portato negli spazi aperti, dove potrà sfogarsi. E’ abbastanza inattivo all’interno e una
breve corsa lo gioverà in salute. Se viene chiuso in un recinto sarà sicuramente
infelice, in quanto più di ogni altra cosa desidera essere vicino ai membri della
famiglia.
Longevità: 10-12 anni di vita. Questa razza matura lentamente; alcuni soggetti
possono raggiungere la loro maturità completa addirittura all’età di quattro anni.
Cuccioli:
in
media
i
tosa
partoriscono da un minimo di 67 fino ad un massimo di 15-16
cuccioli. E’ quindi opportuno
iniziare a preoccuparsi della
sistemazione dei piccoli già
prima della loro nascita, per
evitare
di
trovarsi
una
quindicina di Tosa per casa con
conseguenze immaginabili!
Addestramento: è un cane impetuoso, temerario e combattivo, ma è anche
obbediente e gentile e reagisce bene all'addestramento; infatti non ha bisogno di
essere sottoposto a lunghi insegnamenti
perchè se farà esercizio ogni giorno
apprenderà in tempi brevi, godrà di ottima salute e sarà un ottimo cane. In un’ area
abbastanza grande di terra recintata, il Tosa imparerà a rispondere ai comandi del
proprio padrone, se costantemente esercitato. Coraggioso e audace, attento al tono di
voce con cui il padrone gli impartisce gli ordini, è un cane molto obbediente,
protettivo e dolce. Eccezionalmente tranquillo, è calmo e paziente. Per educare bene
un Tosa non si deve mai usare la forza per far eseguire i propri comandi : da piccolo,
lo si farebbe inutilmente intestardire rendendolo aggressivo verso gli altri; da grande,
la forza sarebbe inutile, in quanto si tratta di un cane molto potente che non ha paura
di niente. I maschi sono in genere molto dominanti verso altri cani, mentre le
femmine sono più riservate con gli estranei. Per educare un Tosa occorre avere
moltissima pazienza, tranquillità, gentilezza, e per ultimo, ma non per questo meno
importante, il padrone non deve mai cedere ed usare la forza per imporsi. Il Tosa è un
cane che deve essere dominato dal padrone senza MAI usare la forza, ma ottenendo
la sua stima e fiducia che va guadagnata giorno dopo giorno, in modo tale da essere
ubbiditi perché il cane ci ama e ci rispetta in quanto si fida di noi. I Tosa sono molto
intelligenti, hanno una forte personalità e sono disposti a dare la vita per il loro
padrone, perché lo amano più di ogni altra cosa.
Il padrone ideale: questa razza richiede un proprietario forte e con esperienza,
capace di trattare con un animale grande e potente. Con un addestramento
appropriato, il Tosa può essere un buon compagno per i membri della famiglia. È
sconsigliato per chi è alle prime armi con il mondo canino! E’ un cane molto
intelligente e non necessita di un addestramento ripetitivo, ma bisogna porsi nei suoi
confronti in modo amichevole e con costanza. Questa razza non necessita di un
esercizio duro e massacrante, ma più verrà esercitato più godrà anche in salute. E’
sicuramente un buon compagno per fare jogging! E' sconsigliabile a chi non sia in
grado di gestirlo con sufficiente autorevolezza e carisma per potersi imporre come
leader. La sua mole sconsiglia poi di tenerlo in appartamento. Tenuto in giardino
(senza lasciarlo da solo tutto il giorno) vorrà dire avere la sicurezza di una protezione
efficiente contro eventuali intrusi. E’ preferibile che il proprietario di un Tosa abbia
già esperienza con altri cani di taglia grande. E’ molto probabile infatti che un
padrone inesperto si riduca a dover eseguire quello che il suo cane desidera fare,
invertendo così i ruoli cane-padrone. E’ inoltre consigliabile che il padrone di un
Tosa sia una persona posata, con carattere fermo e deciso, ma non nervoso, in quanto
il cane sicuramente “assorbirebbe” il nervosismo con il rischio di aumentare
immotivatamente l’aggressività e l’imprevedibilità. Essendo infine una razza che
obbedisce al padrone non perché lo riconosca come “capo branco”, ma come persona
della quale si fida e che rispetta, è indispensabile che ci si ponga nei confronti del
cane sempre in modo amichevole ed impartendogli dei comandi che non siano stupidi
e ripetitivi.
Temperamento: i combattimenti tra cani in Giappone hanno una caratteristica
fondamentale: la guerra "silenziosa"; quindi per sua natura è un cane pacifico, pur
essendo considerato pericoloso; ha un forte attaccamento verso il proprio padrone, è
un attentissimo cane da guardia e ha un carattere molto amorevole con i bambini.
Protettivo nei confronti del padrone, è noto per la pazienza e la devozione verso
tutta la famiglia. Anche con gli estranei ha un buon rapporto, se è stato addestrato
per essere affabile con tutti; questa operazione deve essere fatta nel periodo di vita
del cane che va dai due mesi e mezzo ai cinque mesi. I Tosa tendono ad avere una
soglia molto elevata di sopportazione al dolore, proprio per le loro origini: infatti
tendono poco a guaire se sono intimoriti o vengono pizzicati durante i giochi con i
bambini.
Sono cani molto silenziosi; infatti possono trascorrere anche diverse settimane senza
che si sentano abbaiare. Anche nel caso in cui un “intruso” dovesse entrare nel suo
territorio (o giardino) la reazione tipica è quella di controllare a distanza ogni più
piccolo movimento dell’estraneo, poi quando lo ha studiato ed entra nel raggio
d’azione, parte all’attacco senza preavvisi. A questo punto l’intruso è praticamente
spacciato. E’ consigliabile quindi delimitare in modo opportuno i confini del proprio
giardino ed evitare che altri animali vi si possano intrufolare, andando incontro così a
morte quasi sicura. E' un cane dalle svariate attitudini: cane da guardia, da protezione,
da combattimento e da compagnia. Molto attaccato al padrone e a coloro che
considera suoi amici, unisce tenacia e calma all’audacia, al coraggio e
all’imperturbabilità, è considerato un ottimo compagno di gioco per i bambini. Si
affeziona molto a tutti i membri della sua famiglia ed è riservato con gli sconosciuti,
che comunque accetterà senza problemi se è stato ben socializzato (se è stato
propriamente introdotto). Mette in primo piano la famiglia, ma gli ospiti già
conosciuti li accoglierà felicemente e calorosamente. Sia i maschi che le femmine
proteggono e tengono compagnia ai membri della famiglia e il loro aspetto forte e
impavido è un buon deterrente contro i malintenzionati. Il Tosa mostra una
straordinaria simpatia nei confronti dei bambini e non morderà per la paura o per il
dolore che potrà provare durante i momenti di gioco. Comunque è bene che ci sia un
adulto nelle vicinanze mentre il cane e il bambino giocano.
Nonostante sia famoso come cane “killer” e aggressivo, in realtà è tranquillo, dolce e
pacato, soprattutto con il padrone. E’ un ottimo cane da compagnia e da guardia,
infatti solo i malintenzionati devono avere paura di lui.
Comportamento: caratteristico per la pazienza, il sangue freddo, l'ardimento ed il
coraggio. Non deve essere mai rinchiuso in gabbia o in luogo recintato lontano dalle
persone, perchè soffrirebbe di solitudine, in quanto ama stare a contatto con le stesse.
Utilizzo: cane da guerra in tempi antichi; oggi cane da guardia e da difesa personale;
è apprezzato anche come cane da compagnia.
È un cane in grado di destreggiarsi in
svariate
attività
a
seconda
dell'addestramento che riceve: da cane
da guardia, a protezione civile, è anche
adatto
al
combattimento;
in
quest'ultimo caso bisogna stare molto
attenti: pur essendo docile con il
padrone e con la famiglia, la sua natura
aggressiva se sollecitata lo rende
piuttosto pericoloso e va tenuto sotto
controllo.
Il Tosa Inu è un incorruttibile guardiano del territorio a lui affidato. Totalmente
affidabile nei suoi compiti di guardiano, non permetterà ad alcuno di varcare i confini
della proprietà e sarà sempre pronto ad affrontare qualsiasi intruso senza incertezze.
Rapido, implacabile, efficace, saprà mettere in fuga tutti i malintenzionati (sempre
che questi ultimi facciano in tempo a fuggire!).
Alimentazione: Adora oltre alla carne, anche il pesce. Tende facilmente ad
ingrossarsi: infatti ogni padrone deve sapere se i suoi antenati hanno avuto problemi
di questo genere perchè il soprappeso può essere un problema molto grave per la sua
salute fisica.
Oggi esistono moltissime marche di cibo “secco” che risultano complete di tutte le
sostanze necessarie per un buon sviluppo ed una corretta crescita dei cani, con
particolari specifiche oltre che per la taglia, anche per le singole razze canine. Questi
mangimi si dividono nelle categorie “baby” (per cuccioli da 1 mese a 3 mesi), puppy
(per cuccioli fino a 6 mesi), junior, adulti e veterani. L’alternativa è il classico cibo
fatto in casa che sarà sicuramente più naturale, ma molto probabilmente meno
completo di tutte le sostanze (e nelle giuste quantità in proporzione) di cui
necessitano i cani nei diversi stadi di crescita. Personalmente sono per il mangime
secco integrato con alcuni alimenti naturali, soprattutto in alcuni momenti della vita
del cane (al bisogno) . Analizziamo ora i diversi tipi di alimentazione che occorre
somministrare in base all’età del cane ed eventualmente quali integratori possono
risultare necessari. Un regime dietetico casalingo, a base di ingredienti freschi, deve
essere necessariamente integrato con un preparato commerciale contenente vitamine
e sali minerali, che altrimenti risulterebbero carenti o mancanti. E’ importante, a
questo proposito, optare per un prodotto completo, consigliato dal medico veterinario
di fiducia e facilmente reperibile presso i negozi che vendono articoli per animali.
Alimentazione per i cuccioli: fino all’età di 2 mesi non bisogna somministrare alcun
alimento oltre al latte materno (i cuccioli devono mangiare ogni 2 ore). Ricordarsi
che dopo il primo vaccino (inoculato in genere tra i 55 ed i 60 giorni di età) i cuccioli
non devono più essere alimentati col latte materno in quanto gli anticorpi presenti nel
vaccino contrastano con quelli presenti nel latte, rendendo i cuccioli battericamente
indifesi e quindi esposti alle malattie. Dopo i primi due mesi di vita, si prenderà della
carne di vitello e di pollo e la si farà bollire preparando una pentola di brodo. In
questo brodo poi (tolta la carne) andranno versati i croccantini (tipo baby) in modo
che si sciolgano nel brodo. Lasciare raffreddare e servire tiepido.
Inizialmente si potrà ridurre il numero di pasti giornalieri da 7-8 a 4, ma in modo
graduale. Successivamente si porterà a 3 e solamente dopo i 18 mesi la razione
giornaliera potrà essere divisa in due parti: mattino e sera. E’ importantissimo
abituare il cane a mangiare agli stessi orari. Infatti una volta che lo stomaco si è
abituato ad iniziare il proprio lavoro ad un certo orario, in caso di ritardo nella
somministrazione, i succhi gastrici saranno già entrati in funzione all’orario normale.
In questo modo il cane, affamato, rischia di far ingrossare lo stomaco che, pronto ad
ingerire il cibo, produce i succhi gastrici per la digestione, rovinando le pareti dello
stomaco e rischiando di torcere quest’ultimo, con conseguenze a volte anche mortali.
E’ bene quindi, specialmente nei cani di grossa taglia, non scendere mai al di sotto
delle due razioni giornaliere per evitare dolori e rischi inutili per il vostro Tosa.
Alimentazione per gli adulti: trattandosi di una razza con un’ossatura molto
massiccia e robusta, durante la fase di crescita rapida (fino ad un anno e mezzo) è
indispensabile integrare gli alimenti con
calcio, ferro, fosforo, glucosamina e
condroitina. Queste ultime due sostanze si sono dimostrate molto efficienti nel
contrastare e nel prevenire dolori da artrite ossea. L'artrosi si può combattere,
rallentare e fare regredire in misura lieve con l'uso di semplici integratori alimentari.
Oltre all'uso di antiossidanti (vitamina E, vitamina C ecc.), la ricerca ha
particolarmente indicato come valide queste due sostanze, la glucosamina e la
condroitina.
Inoltre, alla normale razione di cibo giornaliera (croccantini secchi), si può
aggiungere giornalmente 100 grammi di ricotta vaccina ed ogni due giorni uno dei
seguenti alimenti: un tuorlo d’uovo crudo, 300-400 grammi di fegato crudo appena
scottato (in acqua bollente), 300-400 grammi di carne cruda di vitello macinata
appena scottata, 500 grammi di carne cruda di cavallo appena scottata (è ricca di
ferro, come il fegato). In questo modo, mantenendo due pasti al giorno, per quattro
volte alla settimana il pasto del mattino sarà integrato dagli alimenti sopra
menzionati. In aggiunta, giornalmente, possono essere somministrati 1-2 grammi di
miele di castagno per ogni chilo di peso del cane, sciolti in acqua tiepida. Il cane ne
andrà ghiotto e si potranno prevenire infiammazioni e disfunzioni intestinali. Riporto
qui di seguito alcune caratteristiche del miele: immunobiologico (nella dose di un
grammo per chilo di peso corporeo al giorno, come prevenzione, aumenta la capacità
di resistenza dell’organismo alle infezioni), è antibatterico, febbrifugo ed
antinfiammatorio, energetico, rigeneratore cellulare nei tessuti lesi, coadiuvante dei
processi digestivi, regolatore intestinale, ricostituente cardiaco, espettorante e bechico
(diluisce le secrezioni bronchiali, calma la tosse), analgesico e sedativo,
disintossicante. Il miele di castagno è un ottimo rimedio contro la dissenteria anche in
cuccioli molto piccoli. E’ utile, per la presenza di vitamina C e K, anche in presenza
di emorragie intestinali, specie quelle cosiddette dei lattanti.
In alternativa al mangime secco possono essere somministrati 8-10 grammi di carne
per chilo di peso del cane, 8-10 grammi di riso per chilo di peso del cane, 6-7 grammi
di verdura per chilo di peso del cane, 3-4 cucchiai di olio di semi ed integrazione
vitaminica-minerale secondo le indicazioni del medico veterinario di fiducia. Il tutto
deve essere diviso in due razioni quotidiane; la carne può essere sostituita un paio di
volte alla settimana con pesce, uova sode o ricotta. Col passare degli anni, se il vostro
cane diventa meno attivo, le dosi giornaliere dovranno essere opportunamente ridotte
ed adeguate all’effettivo movimento e consumo di energie dell’animale.
Alimentazione durante la gravidanza: in questa fase, il cane ha un bisogno enorme
di calcio e ferro in modo da poter far sviluppare i cuccioli senza indebolirsi. Infatti in
caso di carenza di calcio e ferro, i cuccioli assorbiranno ugualmente queste sostanze
dal fisico della madre rendendola così molto debole. Sarà così di grande aiuto del
fegato bollito (per il ferro), delle sardine secche (per il calcio) ed eventualmente un
integratore a base di calcio, minerali e condroitine.
Alimentazione post-parto: in questo periodo, per circa un mese il cane avrà un
enorme bisogno di calcio e fosforo. Potranno essere di aiuto : calcio liquido (10 ml.
due volte al giorno), carne di vitello bollita e carne di cavallo.
Quanto agli alimenti vietati, bisogna ricordare che i cani sono animali
particolarmente golosi e che, al tempo stesso, non sempre ciò che piace fa
necessariamente bene. L’elenco dei cibi proibiti comprende taluni carboidrati (pane,
grissini, crackers, biscotti, patatine fritte e così via), dolci (cioccolato, caramelle,
torte, creme, brioches e merendine varie), sughi e condimenti (pastasciutta condita,
arrosto, intingoli, pietanze salate, fritti, ecc.), salumi ed insaccati (salame, prosciutto
cotto e crudo, coppa, bresaola, pancetta e simili), formaggi grassi e fermentati
(gorgonzola, emmenthal, taleggio, fontina e quant’altro) e avanzi di tavola in
generale.
Convivenza con altri animali: é
preferibile che in casa si tenga solo
questo cane e non altri perché il
Tosa non ama la compagnia di altri
suoi simili. Non è un cane che
facilmente si adatta alla convivenza
con altri cani: è quindi sconsigliabile
acquistarne uno se si è già in
possesso di un cane. Il padrone deve
imparare a gestire il proprio Tosa,
poiché è troppo grande per essere
lasciato “libero”. È buono con gli
altri cani e animali domestici solo se
cresciuto fin da piccolo con loro.
Poiché come indole tende ad essere
abbastanza aggressivo, è preferibile
tenere lontano il Tosa da altri cani
Meiyo Buke (Mickey) – nonno di Atila
che si dimostrano aggressivi e che desiderano combattere, in quanto sicuramente
vincerà. Non è consigliato in una casa con altri cani dello stesso sesso e con lo stesso
temperamento, in quanto sicuramente si scontreranno e il Tosa avrà la meglio sul suo
“concubino”; è infatti un cane forte, con un’elevata resistenza al dolore, dovuta alle
sue antiche origini di cane da combattimento.
Qui di seguito riporto le caratteristiche generali della razza tosa, in lingua inglese.
GENERAL APPEARANCE
The Tosa Ken is a large, short-coated dog, with stately manner and a robust,
powerful, and agile body. The body is slightly longer than tall. The head is large and
broad with a boxy muzzle, pendulous flews, and clearly observable dewlap. There is
wrinkling on the head, particularly when the dog is alert. Ears are of medium size,
drop, and set high. The tail is uncut, very thick at the base, and tapering to the tip.
The Tosa Ken may be solid colored, brindle, black with markings, or pied. The
overall appearance should be that of a massive but dynamic and flexible athlete, a
true canine samurai.
CHARACTERISTICS
The Tosa Ken is normally, quiet, and obedient dog with a clam but vigilant
demeanor. The Tosa is quietly affectionate with its own family but may be somewhat
aloof with strangers. This breed is also by nature watchful of other dogs and my reach
aggressively to dogs it considers intruders. Overtly aggressive behavior towards
humans is uncharacteristic of the breed and highly undesirable. The Tosa responds
best to positive-enforced training methods because of an inherent desire to please its
owner.
THE RANKING OF A TOSA IN JAPAN
Before we list the Tosa ranking in Japan today it is important to realize that the Tosas
fight in Regional Tournaments but rankings are bestowed upon them by the National
Tosa-ken Spread Association. Also, the rankings are not permanent as long as the
Tosa is actively fighting.
A Tosa is judged by how long his fights last, the quality of his opponents, and his
exhibition of courage, and stamina. The longer a fight endures, the more he is
honored. The fight is more highly respected if both animals fight stronger for longer
without kill. This is contradictory to fights staged in the United States, where a dog is
more highly revered for quick win & kill. Therefore, a Tosa with many quick wins
will not be ranked as high as one with only a few wins of bouts that lasted the
duration.
A Tosa can earn a title but must either retire with it or maintain it. Retirement is self
explanatory. A Tosa may lose a fight or two and maintain his title if the fight are
good and long lasting. He may not lose many, however, before his ranking will be
dropped. Contrary, if a Tosa wins too many matches too quickly, he will be forced to
compete versus higher ranking dog. The Tosa who wins the longest lasting bout of
the tournament will be that tournament champion. Whichever dog fights closest to the
full 30 minutes wins the match. If both dogs are still combating at the 30 minutes
time limit the bout will be declare a draw and neither dog is entitled to the little
contested for.
Dove trovare un Tosa
In Europa esistono 6 differenti linee di sangue che sono state sviluppate da differenti
allevatori. L’arrivo del primo Tosa in Europa pare risalga al 1976 e precisamente in
Danimarca. Successivamente intorno al 1980 in Olanda sono stati importati alcuni
esemplari direttamente dal Giappone. Questa linea di sangue è caratterizzata da un
colore che tende al beige piuttosto che al rosso-fulvo, una dimensione media (il peso
medio si aggira sui 50-60 kg.) ed un muso di lunghezza media. La razza Tosa è
originaria del Giappone, ma subito dopo la seconda guerra mondiale, diversi
esemplari sono stati portati negli Stati Uniti. Qui, col passare degli anni, questa linea
di sangue si è sviluppata rafforzando sensibilmente, rispetto a quella originaria, sia la
larghezza della testa che il peso. Inoltre sono apparsi i primi soggetti di colore nero.
Una terza linea di sangue si trova nella Repubblica Ceca. Qui sono stati importati due
soggetti dal Giappone ed uno dagli Stati Uniti, unendo così le caratteristiche dei primi
con quelle dei secondi e ottenendo un colore rosso-fulvo ben marcato, un muso
leggermente più lungo della linea olandese ed un peso maggiore (il campione del
mondo 2003 pesava 92 kg. e misurava 83 cm. al garrese). Un’altra linea di sangue si
è sviluppata in Francia a partire dal 2000. Qui ritroviamo un colore rosso con
dimensioni medio-grandi. Il campione del mondo 2006 deriva da genitori discendenti
dalla linea ceca e francese (87 kg. e 78 cm. di altezza), con aspetto molto serio,
dignitoso e conscio della propria forza, con andatura comunque agile. Una sesta linea
di sangue si è sviluppata in Spagna, ma intorno al 2003, in seguito a scarsità di
soggetti idonei a proseguire la genealogia, è stata affiancata una serie di soggetti di
provenienza giapponese, in modo tale da rinvigorire la stirpe e migliorare i risultati
nelle cucciolate successive.
Nella provincia di Kochi, in Giappone esistono diversi allevamenti che selezionano la
razza. Bisogna dire però che i giapponesi sono molto legati alle tradizioni e che sono
molto restii ad esportare dei cuccioli promettenti, in quanto sono considerati “tesoro
nazionale”. E’ impossibile infatti trovare dei cuccioli di Tosa nei normali negozi di
animali; alcuni dicono che per poterli avere ci si debba rivolgere alla Yakuza (mafia
giapponese). E’ comunque un fatto riprovato che si sia dovuto aspettare fino a 6 anni
per poter acquistare un cucciolo di Tosa proveniente da un allevamento di Kochi,
pagando addirittura la somma di 15.000 euro.
Oggi, a distanza di oltre 30 anni dalla prima importazione di Tosa in Europa, esistono
molti soggetti nei paesi dell’est Europa (Romania, Polonia, Serbia, Rep. Ceca, Rep.
Slovacca), pochissimi in Austria, Svizzera ed Italia (dovuto principalmente al fatto
che in questi Stati la razza Tosa è considerata pericolosa ed aggressiva), una
diffusione media in Olanda, Belgio, Francia e Spagna. Complessivamente dal 1976
ad oggi sono stati censiti 1653 soggetti in tutta l’Europa attuale. Considerando una
vita media intorno ai 9 anni ed un’età media al momento del parto di 3 anni, con un
numero medio di cuccioli intorno ai 6-7 soggetti, dei quali solamente 3 destinati alla
riproduzione ed escludendo i soggetti non idonei, possiamo stimare in circa 600 il
numero di Tosa che oggi vive in Europa. Per ulteriori informazioni, in Olanda esiste
un archivio con i nomi, date di nascita e di morte, titoli e foto di tutti i Tosa con
pedigree che sono stati censiti dai proprietari; tale archivio è consultabile via internet
( http://pawpeds.com/db/?p=tin&date=iso ).
Capitolo 6
L’educazione del cucciolo
L’educazione per una vita in società e il rispetto di certe regole sono elementi
essenziali per la sicurezza del cucciolo e per la tranquillità del padrone.
E’ indispensabile che sia il padrone a dominare il cane, sempre, anche se il cane è di
piccola taglia e da compagnia. Il cane può avere un carattere dominante, ma questa
sua caratteristica si deve annullare all’interno della famiglia, dove il cane deve
rispettare il padrone.
L’educazione del cane deve iniziare a partire dai due mesi con gli ordini di base: la
pulizia, l’ordine “seduto”, la condotta al guinzaglio, il richiamo, l’abitudine a
rimanere solo.
Da subito il cucciolo deve imparare che non gli è permesso entrare in certe stanze,
mangiare quando vuole , camminare davanti al padrone scegliendo addirittura la
direzione; se poi arriva a grugnire verso il padrone, per farsi rispettare basta prendere
il cucciolo per la collottola (gesto che riconosce perché già ricevuto dalla madre) e
dirgli con fermezza “ no! “.
Da ricordare che quando il cane obbedisce al comando del padrone va sempre
premiato con qualche leccornia per cani o con delle carezze.
Se il cane si è comportato male, basta ignorarlo, tranne il caso in cui abbia
manifestato un atteggiamento dominante nei confronti del padrone, magari con il
grugnito; allora occorre intervenire con un risoluto “no!”, ma non va mai picchiato.
Secondo gli etologi moderni, per il cucciolo la fase di crescita è suddivisa come
segue:
1 – da 1 a 15 giorni circa : fase vegetativa, in cui i cuccioli si limitano a mangiare e
dormire, senza alcun rapporto cosciente con il mondo che li circonda;
2 – da 16 a 21 giorni circa : fase di transizione, in cui i cuccioli aprono gli occhi e
cominciano a usare l’udito, prendendo coscienza che esiste un mondo intorno a loro;
3 – da 22 a 50 giorni circa : fase dell’imprinting (cioè dell’apprendimento), in cui i
cuccioli si rapportano col mondo esterno e con gli esseri viventi che lo abitano;
4 – da 51 giorni a 3 mesi circa : fase di socializzazione, in cui i cuccioli si
rapportano anche col mondo e gli esseri viventi che si trovano al di fuori del loro
ambito ristretto; devono imparare a distinguere gli amici dai nemici, i predatori dalle
prede, i fratelli dagli estranei. Per fare questo hanno bisogno di una guida, che
inizialmente sarà composta dai genitori, ma verrà poi allargata all’uomo.
E’ infatti l’uomo che gli mette il collare, che lo accarezza, che lo comanda o lo
frena,che gli insegna a stare in mezzo ad altre persone, a non avere paura.
A questo punto seguono nel cucciolo altre due fasi:
1 – la fase di ordinamento gerarchico , dai 3 ai 5 mesi circa, in cui il cucciolo
capisce che nel branco vige una gerarchia, con regole ben precise da rispettare, dove
c’è chi dà gli ordini e chi esegue gli ordini, cioè chi comanda e chi obbedisce.
In questa fase si può notare che il cucciolo si sottomette agli adulti di casa, che vede
come genitori, e non ai bambini, che per lui sono fratelli con cui può entrare in
competizione;
2 – la fase di ordinamento del branco , dai 5 ai 6 mesi circa, in cui c’è la
collaborazione produttiva con gli altri elementi del branco per uno scopo comune.
Se il cucciolo fino ai sei mesi circa ha obbedito ciecamente all’adulto visto come
genitore, dopo impara ad identificare nell’uomo il suo “capobranco”, che deve
necessariamente dimostrarsi guida sicura, affidabile, equilibrata; in caso contrario il
cucciolo non riterrà di dover obbedire e sfiderà il padrone, per dominarlo.
Per questo motivo può capitare che cuccioli buoni e obbedienti si trasformino dopo i
sei mesi, diventando testardi e disobbedienti. Se il padrone avrà mantenuto il suo
ruolo di leader, basterà ribadire con maggiore forza i concetti, perché tutto torni ala
normalità e il cane manterrà il rapporto di fiducia e di rispetto nei confronti del
padrone; se invece il padrone avrà già commesso errori di comportamento, con
conseguenti conflitti di rapporto, allora servirà tempo e una “rieducazione” per
entrambi.
E’ bene ricordare che il termine di “capobranco”, usato per definire la figura che il
cane vede nel padrone, è corretto per quanto riguarda le razze “lupine” (cani nordici e
cani di tipo lupoide) ; ma altre razze, come i molossoidi e i terrier, non sono
gerarchiche nel senso stretto del termine; per loro, quindi, quella del “capobranco” è
una figura di scarso significato, mentre ricercano e accettano nel padrone la “figura
materna”, che fornisce un’educazione rigida e autoritaria, ma anche ricca di contatto
fisico, di coccole e di brevi carezze.
Il “capobranco”, a differenza della mamma, non ha manifestazioni affettuose e non
ha contatti fisici con i giovani, che guida con fermezza e disciplina.
Questo fa dei lupoidi (pastori tedeschi e belgi) dei cani “facili” da addestrare. Il
molossoide invece non obbedirà mai semplicemente perché l’ha detto il padrone, ma
deve vedere in lui una figura-guida da rispettare e da stimare; sa che la sua risposta
positiva alle richieste del padrone ha come conseguenza una ricompensa (bocconcino,
carezza, gioco) e la felicità di entrambi. L’obbedienza del molossoide non è quindi
automatica, ma avviene per scelta. Il compito del padrone si fa naturalmente più
difficile nel costruire il rapporto con il proprio cane, ma è senz’altro molto
gratificante, perché non si basa solo sull’amore (tutti i cani amano il padrone), ma
sulla stima e la fiducia, che vanno conquistate. Se ad esempio il nostro molossoide
riceve una punizione senza un motivo a lui comprensibile, si perderà la sua fiducia e
sarà molto difficile farsi obbedire in seguito.
La socializzazione
Socializzare significa rapportarsi con il mondo esterno, con la collettività.
La “socialità”, è una qualità naturale del cane, presente in misura maggiore o minore
a seconda della razza e del suo patrimonio genetico trasmesso dai genitori ; la
“socializzazione” avviene tramite un’interazione fra l’uomo e il cane.
Se si vuole che il proprio cane cresca equilibrato, non pauroso ma non aggressivo, è
indispensabile abituarlo fino dai primissimi mesi a sentire rumori anche forti o
improvvisi, a superare piccoli ostacoli, ad avvicinarsi all’acqua, a camminare fra la
gente, a incontrare altri cani,… Tutto questo dovrà avvenire sempre con la vicinanza
del padrone per dargli fiducia e sicurezza. Si avrà così un cane che non scappa
spaventato, senza controllo, sentendo un aereo che passa a bassa quota, un tuono, uno
sparo; non avrà paura dell’acqua, non si nasconderà vedendo persone sconosciute ma
nemmeno le aggredirà; sarà insomma un animale attento alle richieste del padrone e
in grado di condividerne la vita e le abitudini quotidiane.
Capitolo 7
I Combattimenti
Nonostante quello che si trova scritto in alcuni siti internet o “depliant stampati”
riguardo ai combattimenti tra Tosa, e cioè in particolare che non c’è alcun rischio per i
cani coinvolti, che c’è un vero e proprio codice da guerriero samurai (viene sconfitto il
cane che indietreggia per più di tre passi, …) rispettato in modo rigido e rigoroso,
nella realtà, a mio modesto avviso, non è proprio così. Ne sono la riprova alcune
fotografie scattate in Giappone durante alcuni combattimenti tra cani Tosa che riporto
qui di seguito:
Esistono tre categorie in cui vengono classificati i cani per i combattimenti in base alle
dimensioni: A) la classe Lightweight (pesi leggeri) fino a 50 kg.
B) la classe
Middleweight (pesi medi) fino a 70 kg. C) la classe Heavyweight (pesi massimi) fino
a 90 kg. ed oltre. Occorre precisare che i cani impiegati nei combattimenti sono solo
ed esclusivamente di sesso maschile; in Giappone infatti non sono mai state utilizzate
femmine in quanto non consentito. Ovviamente ci si augura che in una società che si
definisce civile questo utilizzo del Tosa scompaia e l’animale sia allevato per la sua
bellezza e la sua imponenza, riconoscendogli la dignità e l’eleganza che lo
contraddistinguono.
La caratteristica che rende unici questi cani è il silenzio; infatti i Tosa sono cani
silenziosi, raramente abbaiano ed anche quando combattono non emettono guaiti, ne’
lamenti di sofferenza. In Giappone, i samurai venivano invitati ad osservare i
combattimenti tra i Tosa in modo da poter imparare, vedendo, il vero coraggio, la
tenacia e la forza. E’ vero che in Europa sono stati importati soggetti mordaci e
cresciuti con l’intento e la finalità di vincere le sfide nei combattimenti tra cani. E’
anche vero che il Tosa attuale è stato “costruito” proprio per ottenere un cane
pressoché imbattibile in quanto capace di lottare ininterrottamente per oltre 60 minuti
senza dare tregua all’avversario (nei combattimenti attuali il limite massimo è fissato
in 30 minuti).
Purtroppo, non si possono eliminare le caratteristiche genetiche di un cane o quello
che è nell’indole della razza (tanto più se modificata per esasperare alcune
caratteristiche), quindi oggi non ritengo falso asserire che anche se ogni cane viene
cresciuto in ambienti sani, tranquilli, allevato con ottime abitudini da padroni posati,
coscienziosi e che lo rispettano, non mantenga le sue caratteristiche di originario
combattente. Il tigrotto allevato in cattività può essere buono, amico del domatore,
giocare con quest’ultimo, ma se dopo una settimana di digiuno lo incontra e se lo
mangia, non ci vedo niente di anomalo! Tutto questo per dire che qualunque cane può
essere cresciuto in modo ottimo con la finalità di ottenere un cane buono, affabile e
non litigioso, ma non si possono e non si devono ignorare le caratteristiche proprie
della razza, dei suoi progenitori, della sua linea di sangue e della sua indole, che
comunque non potranno scomparire dal suo carattere. E’ vero peraltro che con un
buon “imprinting” ed una buona socializzazione si possono ottenere risultati talvolta
insperati e vedere anche un Tosa crescere e giocare con un gattino!
Queste immagini non hanno bisogno di
commenti perché parlano da sole! Ecco
come una buona socializzazione può
trasformare il “cane killer” denominato
anche “cane assassino”, in un cane
buono
e
socievole,
persino
contrariamente a quanto dice il detto
“sono come cani e gatti”!
Capitolo 8
I gradi dei combattimenti
Elenco dei gradi assegnati ai cani Tosa
nei combattimenti
MAEGASHIRA
Amateur Boxer Novice
Real beginner
KOMUSUBI
Pro-Boxer 4 Rounder
Some experience of
fighting
SEKIWAKE
Dog rising in the ranks
OZOKI
Pro-Boxer 10 rounder
Awaiting championship
Grand Champion
Heavyweight: 1st National
Japan CH. TENJOUZAN
(p718 top)
1001st National Japan CH.
2nd BUNGOBANA
Middleweight; 1st
National Japan CH.
KOTETSU
1056th National Japan
CH. ISOGAHAMA
YOKOZUNA
YUSHOKEN
SENSHUKEN
It doesn't matter what
weight class, the dog
which fights the closest
That Particular Tournament's to the thirty minutes time
limit and wins his match.
Champion
1st
Tournament
CH.
RAIDEN
?168th
Tournament CH. KINJO
National Japan Grand
Champion
Can be won only in a
dog's life. He must be
ranked
higher
than
YOKOZUNA and chosen
by judges. If a dog
successfully challenges
for
SENSHUKEN
he
qualifies to challenge for
MEIKEN YOKOZUNA. If
he loses that challenge,
that's it! A dog may fight
once
each
day
of
tournament
(Tournaments are two
day events.) He may fight
in only two tournaments
in a one year for a
maximum of four fights a
year.
Heavyweight: 1st National
Japan GR.CH. TOYOKUNI
(p719)
196th
National Japan
GR.CH. 8th SHOURIKI
Middleweight:
1st
National Japan GR.CH.
IWATEDEN
185th
National Japan
GR.CH.
SHIROKINJO
Lightweight: 1st National
Japan GR.CH. BISHAMON
43rd
National
Japan
GR.CH. GINJIRO
MEIKEN
YOKOZUNA
GAIFU TAISHO
Warrior Grand Champion
He must have three fights
as a SENSHUKEN with a
record no worse than
TWO WINS and ONE
DRAW. This honor has
been achieved by only
thirty two dogs of the
almost four hundred fifty
NATIONAL JAPAN
GRAND CHAMPIONS!
Best Fighting Technique
Judges decide which dog
has the best fighting
technique of all the dogs
that fought in the
Tournament.
1st Gaifu Taisho.
TENRYUSHIBUKI
80th Gaifu Taisho. SHIN
KUNSHO
1. As of October 1994 (pages mentioned refer to the National Tosa-Ken Spread
Association Stud Book)
Grande Campione Yokozuna (l’addobbo che il
Yokozuna indossa quando gli
viene assegnato il Titolo)
These rankings are bestowed upon the Tosa by a panel of judges based on the Tosas
fighting accomplishments. And all rankings in Japan (Except WARRIOR GRAND
CHAMPION) are issued numbers by the National Tosa-Ken Spread Association
JUDGES PANEL.
Usually, Tosas fight not only within their weight classes but also within their
rankings. If a dog does well or poorly, the Tosas are usually matched up to equal
dogs by these judges but a Tosa owner can request his dog enter a ranking class
above what he is ranked in the hopes of getting his noticed and moved up. If a Tosa is
entered, a lower ranking class than what he is considered, he will loses his higher
ranking and must earn it all over again - This is rarely if ever done.
Capitolo 9
Spostarsi all’estero con un Tosa
Essendo il Tosa un cane che in diversi Stati rientra tra le razze considerate pericolose,
prima di affrontare un viaggio con il vostro cane è bene sincerarsi che negli Stati nei
quali si intende transitare non siano in vigore restrizioni normative sulla razza in
questione.
Per fare il Passaporto per la prima volta è necessario fare effettuare la
vaccinazione antirabbica.
Solamente 21 giorni dopo, ovvero a vaccino attivo, è possibile richiedere il
passaporto UE alla vostra ASL di riferimento, con un certificato di buona
salute (oppure portate con voi il cane affinché venga visitato all'ASL). Gli
anni successivi il rinnovo è automatico, con il richiamo dell'antirabbica: il
veterinario applicherà l'etichetta del batch del vaccino sul passaporto e
segnerà la data di validità, che scadrà dopo 11 mesi. Il vostro passaporto è
diventato il vostro libretto sanitario - consigliamo per i primi anni di tenere
allegato anche il vecchio libretto sanitario, con il resto delle vaccinazioni.
(ATTENZIONE: nella Prov. di Imperia l'ASL richiede la vidimazione
obbligatoria del rinnovo presso i propri uffici. Il rinnovo costa 7 euro. Anche
la Regione Campania chiede 6,24 euro per il rinnovo, sebbene l'attestazione
della nuova antirabbica sul passaporto sia sufficiente per rinnovo stesso,
come da direttiva UE...)
Un consiglio: ESISTE ANCHE UN VACCINO ANTIRABBICO CHE HA UNA
COPERTURA DI TRE ANNI: può essere comodo per chi va sempre all'estero.
ATTENZIONE, però, che sia riconosciuto come valido: informatevi bene
presso le Autorità del posto.
ATTENZIONE: il passaporto è rilasciabile solo a partire dall’età di tre
mesi compiuti, e dopo 21 giorni dalla vaccinazione antirabbica (Nota del
Min. della Salute - prot. n.DGVAIII\32719\P.I.4 c.b.\10 del 27\10\04 ).
Passiamo ora alle singole normative che restringono il libero accesso dei
Tosa negli stati esteri.
Australia : E' vietato l'ingresso in Australia.
Cipro : il Tosa non può entrare nel territorio di Cipro.
Croazia : la Croazia, nel 2006, si è adeguata alla maggior parte dei Paesi UE,
regolamentando l'entrata dei cani cosiddetti "pericolosi", emanando regole che
risultano tra le più ferree: non è possibile entrare in Croazia, nemmeno
temporaneamente per turismo, con un cane considerato potenzialmente pericoloso,
che non sia registrato nell'elenco dell'International Kennel Club (FCI), e questo vale
anche per gli incroci con questi tipi di cani.
Emirati Arabi Uniti : l’ingresso è vietato. Il Ministero dell'Ambiente e delle Acque
(che legifera sugli animali d'affezione) ha il diritto di rifiutare l'ingresso dei Tosa e
rimandarli nel Paese d'origine, a carico del proprietario. Se quest'ultimo si rifiuta, il
cane può essere "confiscato o soppresso"
Francia : I tipi di cani considerati potenzialmente pericolosi sono divisi in due
categorie:
- 1° categoria: i cani da attacco
- 2° categoria: i cani da guardia e da difesa
1- I cani da attacco:
I cani non iscritti in un libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura
francese ed assimilabili per caratteristiche morfologiche ai cani di razza (quindi, gli
incroci con sembianze delle seguenti razze):
American Staffordshire terrier , Mastiff , Tosa Inu
Staffordshire terrier (Pit-bull),
2 – I cani da difesa o da guardia: Staffordshire terrier (Pit-bull), American
Staffordshire terrier, Rottweiler , Tosa Inu
I cani di queste razze devono essere iscritti ad un libro genealogico riconosciuto dal
Ministero dell’Agricoltura francese.
INFRAZIONI:
Alcune infrazioni sono considerate veri e propri delitti, passibili del giudizio del
Tribunale penale. Secondo le due categorie di cani come sopra, il regolamento in
vigore prevede le seguenti infrazioni:
1° categoria : I cani da attacco provenienti da incroci, assimilabili agli American
Staffordshire Terrier (pit-bulls), Mastiff (buerbulls) e Tosa dei quali il proprietario
non è in grado di rintracciarne le origini con un documento.
Divieti : L'acquisizione, la cessione (gratuita o a pagamento), l'importazione,
l'introduzione sul territorio francese, nei dipartimenti d’oltremare e a Saint Pierre-etMiquelon (6 mesi di carcere e 15 000 € di multa). L'accesso ai trasporti ed ai luoghi
pubblici, ai locali aperti al pubblico, lo stazionamento nelle parti comuni degli
immobili collettivi (150 € di multa).
Obblighi : La sterilizzazione dei cani maschi e femmine. Ciò darà luogo al rilascio di
un certificato da parte del veterinario. La pena per il non rispetto di questo obbligo è
di 6 mesi di carcere e 15 000 € di multa). La dichiarazione presso il Comune di
residenza del proprietario del cane o di chi lo detiene, del luogo di residenza del cane.
Documenti da allegare al modulo di dichiarazione : Certificato di sterilizzazione,
vaccinazione antirabbica fatta da meno di un anno, e polizza assicurativa di
responsabilità civile in regola con i pagamenti.
INFRAZIONI COMUNI ALLE DUE CATEGORIE :
Non avere dichiarato l’animale in Comune: 750 € ;
Non aver fatto vaccinare il cane contro la rabbia : 450 € ;
Non avere stipulato una polizza assicurativa di responsabilità civile per il cane: 450 €;
Non avere presentato alla richiesta delle forze dell’ordine la ricevuta della
dichiarazione consegnata in Comune : 450 €.
2° categoria : I cani da guardia o da difesa di razza pura (incluso i Rottweiler ed i
suoi incroci), iscritti al LOF (libro genealogico riconosciuto dal Ministero
dell’Agricoltura francese).
Divieti : lo stazionamento nelle parti comuni degli immobili collettivi (150 € di
multa).
Obblighi : Gli stessi documenti da allegare al modulo di dichiarazione per i cani di 1°
categoria, ad eccezione del certificato di sterilizzazione. E’ necessario allegare anche
i documenti del Libro delle Origini Francesi (LOF), che provano l’appartenenza del
cane ad una razza catalogata (certificato di nascita o Pedigree).
Sanzioni : (vedi "Sanzioni comuni 1° e 2° cat. ); Non presentare i documenti del LOF
implica il passaggio del cane in prima categoria (salvo che per i rottweiler). Non
possono detenere questi cani (1°e 2° cat. ) : le persone di meno di 18 anni, i
maggiorenni in tutela, le persone condannate per crimini o violenze, le persone alle
quali il Sindaco ha revocato la proprietà o l’affido di un cane perché avrebbe
rappresentato un pericolo per le persone o per gli animali domestici.
Non rispettare una sola di queste disposizioni costituisce un delitto passibile di 3750
€ di multa e 3 mesi di carcere.
(Decreto legge del 27-4-1999)
I proprietari dei cani pericolosi devono : richiedere una dichiarazione per il cane
presso il Comune di residenza, e assicurarsi che il proprio cane sia sempre condotto
munito di museruola e tenuto al guinzaglio da una persona maggiorenne (la non
osservanza di queste regole comporta una multa di 150 € ).
Per gli amici dei cani che appartengono alle razze di cui sopra è possibile portare il
proprio cane in vacanza in Francia, con una permanenza massima di 30 gg. e con
guinzaglio e museruola
Giugno 2008: FRANCIA, IL CANE UCCIDE? PROPRIETARIO IN CELLA 10
ANNI
Il Parlamento francese ha adottato in via definitiva un progetto di legge sui cani
pericolosi che obbliga i proprietari a ottenere un «permesso di detenzione» dal
sindaco del comune di residenza. Il testo, fortemente appoggiato dal ministro
dell'Interno Michele Alliot-Marie, prevede inoltre la creazione di un sistema di
formazione all'educazione canina riconosciuto da un «attestato di idoneità», una
«valutazione comportamentale» dei cani con tendenza a mordere e l'obbligo di
denunciare al comune ogni caso di morso. Viene infine fissata a dieci anni di
reclusione la pena per i proprietari di cani responsabili di aggressioni mortali. La
nuova legge era stata promessa a settembre 2007 dal presidente della Repubblica
Nicolas Sarkozy, in seguito all'indignazione suscitata da una nuova ondata di
aggressioni commesse da cani. Negli ultimi 20 anni, in Francia, ci sono stati almeno
una trentina di decessi causati da attacchi di cani.
Germania : Vietata l'importazione di cani considerati potenzialmente pericolosi,
quali il Tosa.
(Legge del 21 aprile 2001)
Attenzione ! La legislazione può variare da Lander (regione) a Lander.
Per i turisti che permangono in Germania meno di 4 settimane, è possibile
importare temporaneamente il proprio cane, di qualsiasi tipo sia, accompagnato
dai seguenti documenti: certificato di origine/razza, certificato di vaccinazioni e
certificato di personalità (rilasciato dopo un test di carattere) redatti da un
veterinario; altri certificati possono essere richiesti a seconda del Lander dove si
vorrà fare vacanza).
Gibilterra : dal 7 maggio 2003 esiste anche a Gibilterra un'Ordinanza sui cani
pericolosi. L'Ordinanza proibisce l'ingresso nel territorio del Tosa giapponese.
Gran Bretagna : la legislazione britannica vieta il possesso di Tosa Inu.
I Tosa Inu ed i loro incroci non possono essere introdotti nel Regno Unito.
Se si è in possesso di uno di questi cani o se si è in dubbio sulla loro razza (vedi
incroci) si consiglia di non portarli nel Regno Unito. I proprietari possono essere
perseguiti legalmente e gli animali sequestrati o persino soppressi.
Islanda : è vietata l'importazione in Islanda dei Tosa Inu
Italia : La cronistoria dell'ordinanza, con gli ultimi aggiornamenti (in parte
valida per tutti i cani - luglio 2008)
Stop alle liste nere di cani - Niente piu' elenchi di cani aggressivi per natura, non
esistono
Roma - Verrà cancellata la lista nera delle razze di cani considerate potenzialmente
aggressive. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini che ha
anche detto: "Anche un barboncino può mordere se spinto a farlo". Insomma la
Martini punta sull'educazione dei padroni e sulla possibilità di corsi di addestramento
dedicati a chi vuole acquistare cuccioli di razze di grossa taglia. Erano due le
ordinanze firmate: la prima del 2003 da Girolamo Sirchia e la seconda dall'ex
ministro Livia Turco che si è detta contrariata dall'idea di cancellare il
provvedimento. La Voce, 6 luglio 2008
CANI PERICOLOSI: NUOVA ORDINANZA MINISTERO DELLA SANITA'15 gennaio 2008
Ordinanza del Ministero della Salute 14 gennaio 2008 "Tutela dell'incolumità
pubblica dalle aggressioni di cani"
Articolo 1
1. Sono vietati:
a) l'addestramento inteso ad esaltare I'aggressività dei cani:
b) I'addestramento inteso ad esaltare il rischio di maggiore aggressività di cani
appartenenti a incroci o razze di cui all'elenco allegato [è lo stesso dell'anno scorso,
NdR - vedi sotto]:
c) qualsiasi operazione di selezione o di incrocio tra razze di cani con lo scopo di
sviluppare l'aggressività;
d) la sottoposizione dei cani a doping, così come definito all''articolo 1, comma 2 e 3
della Legge 14 dicembre 2000 n. 376
e) gli interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto di un cane o finalizzati ad
altri scopi non curativi, in particolare:
- il taglio della coda, fatta eccezione per: i cani appartenenti alle razze canine
riconosciute alla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard, sino all'emanazione
di una legge di divieto generale specifica in materia. Il taglio della coda, ove
consentito, deve essere eseguito da un medico veterinario entro la prima settimana di
vita;
--) il taglio delle orecchie:
--- la recisione delle corde vocali.
2. Il divieto di cui al punto 1 lettera e) non si applica agli interventi curativi necessari
per ragioni di medicina veterinaria.
Articolo 2
1. I proprietari e i detentori di cani, analogamente a quanto previsto dall'articolo 83.
comma 1, lettere c) e d) del Regolamento di polizia veterinaria, approvato con
decreto del Presidente della Repubblica nel febbraio 1954, n 320, hanno l'obbligo di:
a) applicare la museruola o il guinzaglio ai cani quando si trovano nelle vie o in altro
luogo aperto al pubblico
b) applicare la museruola e il guinzaglio ai cani condotti nei locali pubblici e sui
pubblici mezzi di trasporto.
2. I proprietari e i detentori di cani di razza di cui all'elenco allegato devono applicare
il guinzaglio e la museruola ai cani sia quando si trovano nelle vie o in altro luogo
aperto al pubblico, sia quando si trovano nei locali pubblici o sui pubblici mezzi di
trasporto.
3. Gli obblighi di cui al comma 1 del presente articolo non si applicano ai cani per
non vedenti o non udenti, addestrati come cani guida.
Articolo 3
1. Chiunque possegga o detenga cani di cui all'articolo 1. comma 1 lettera b) ha
l'obbligo di vigilare con particolare attenzione sulla detenzione degli stessi, al fine di
evitare ogni possibile aggressione a persone e deve stipulare una polizza di
assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane.
Articolo 4
l. Salvo quanto disposto dalla Legge 20 luglio 2004, n . 189, è vietato l'uso di
strumenti che determinano scosse o impulsi elettrici sui cani, in quanto arrecanti ansia
e sofferenza tali da produrre, tra gli effetti collaterali rilevati, reazioni di aggressività
che possono tradursi in attacchi ingiustifìcati, morsicature ed aggressioni con gravi
ripercussioni sull'incolumità pubblica.
Articolo 5
1. Si definisce cane con aggressività non controllata quel soggetto che, non
provocato, lede o minaccia di ledere l'integrità fisica di una persona o di altri animali
attraverso un comportamento aggressivo non controllato dal proprietario o dal
detentore dell'animale.
2. I Servizi Veterinari tengono aggiornato un archivio dei cani morsicatori e dei cani
con aggressività non controllata rilevati, nonché dei cani di cui all'elenco allegato, al
fine di predisporre i necessari interventi di controllo per la tutela dell'incolumità
pubblica.
3. L'autorità sanitaria competente, in collaborazione con l' Azienda Sanitaria Locale,
stabilisce:
a) i criteri per la classificazione del rischio da cani di proprietà con aggressività non
controllata, con i relativi parametri per la rilevazione:
b) i percorsi di controllo e rieducazione per la prevenzione delle morsicature;
c) l'obbligo per i proprietari dei cani di cui al comma 1 di stipulare una polizza di
assicurazione per la responsabilità civile per danni contro terzi, causati dal proprio
cane:
d) ulteriori prescrizioni e misure atte a controllare o limitare il rischio di morsicature.
4. E' vietato acquistare, possedere o detenere cani di cui all'articolo 1, comma 1,
lettera b) e di cui al comma 1 del presente articolo:
a) ai delinquenti abituali o per tendenza:
b) a chi è sottoposto a misure di prevenzione personale o a misure di sicurezza
personale
c) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo
contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due
anni
d) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per i reati di cui agli
articoli 727, 544 ter, 544 quater, 544 quinquies del codice penale, per quelli previsti
dall'articolo 2 della legge 20 luglio 2004, art. 189 , ai minori di 18 anni e agli
interdetti o inabilitati per infermità.
5. II proprietario o il detentore di un cane di cui all'articolo 1 comma 1 lettera b e c di
cui al comma
1 del presente articolo, che non è in grado di mantenere il possesso del proprio cane o
di rispettare delle disposizioni di cui alla presente ordinanza, deve interessare le
autorità veterinarie competenti sul territorio al fine di ricercare, con le
amministrazioni, idonee soluzioni di gestione dell'animale stesso.
6. La presente ordinanza non si applica ai cani in dotazione alle forze armate, di
Polizia, di Protezione civile e dei Vigili del fuoco.
Articolo 6
1. Salvo che il fatto non costituisca reato, le violazioni delle disposizioni di cui alla
presente ordinanza sono sanzionate dalle Amministrazioni competenti, secondo i
parametri territoriali in vigore.
2. La presente ordinanza inviata alla Corte dei Conti per la registrazione, entra in
vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
ed ha efficacia a decorrere dalla predetta pubblicazione.
Malta : a Malta è illegale possedere un Japanese Tosa Inu.
Se dovessero essere importati per qualunque ragione, il proprietario sarà perseguito e
l'animale "distrutto" (tradotto proprio dal termine usato da loro: "destroyed"!!!).
Norvegia : i cani che vengono importati in Norvegia non possono in maniera assoluta
appartenere alla razza Tosa Inu e/o incroci di questa.
I cani che possono essere confusi con un Tosa Inu ,dovranno essere muniti di
pedigree in copia originale con il numero di identificazione - "ID number", che attesti
la non provenienza dalla razza Tosa.
Nuova Zelanda : se siete possessori di un Tosa giapponese (inclusi incroci), il vostro
cane non sarà ammesso nel Paese.
Portogallo : in Portogallo è obbligatorio l'uso del collare o della pettorina con i dati
del detentore di ogni animale (vale anche per i gatti) che circola nelle vie o nei locali
pubblici. In più, per i cani potenzialmente pericolosi, (non è stata stilata una lista di
razze), è obbligatoria la museruola.
Spagna : 1. Quale cane si considera legalmente "cane potenzialmente
pericoloso"?
La legge spagnola definisce potenzialmente pericolose diverse razze tra le quali il
Tosa Inu (inclusi gli incroci). Sono assimilati gli animali con una serie di
caratteristiche morfologiche e di aggressività (muscolatura forte, carattere marcato,
pelo corto, mandibola grande ecc.) simili a questi. Inoltre, sono considerati cani
pericolosi quelli che sebbene non si ritrovino nelle descrizioni e nella lista di cui
sopra, manifestino un carattere marcatamente aggressivo o che siano stati protagonisti
di aggressioni a persone o ad altri animali. Questa circostanza sarà verificata dalle
Autorità competenti.
2. Quali sono i requisiti legali per poter avere un cane pericoloso ?
Serve una licenza amministrativa che sarà rilasciata o rinnovata su richiesta
dell'interessato dall'organo municipale competente.
3. Cosa serve per avere la licenza ?
Occorre essere maggiorenni, non avere precedenti penali per determinati delitti, non
essere privati giudizialmente del diritto di avere animali potenzialmente pericolosi,
non essere stati oggetto di determinate sanzioni previste dalla legge che riguarda gli
animali pericolosi, disporre di capacità ed attitudine psicologica per poter condurre
questo tipo di cani e assicurarsi con una polizza di responsabilità civile.
4. Qual è il modo per ottenere l'idoneità fisica e psicologica ?
E' necessario superare dei test per provare che non si hanno malattie o deficienze di
alcun tipo, elementi da verificare in un Centro riconosciuto.
5. Quanto dura la licenza ?
Dura 5 anni, e si rinnova per periodi della stessa durata.
6. Che misure deve adottare il proprietario che conduce questi cani in spazi e
luoghi pubblici ?
Dovrà condurre il cane munito di museruola e controllato con una catena o guinzaglio
NON estensibile, lungo meno di 2 metri; è inoltre possibile condurre solo un cane
pericoloso a persona.
7. Che misure si dovranno adottare per il cane che vive in un giardino, o in una
terrazza, patio o altro luogo delimitato ?
Il cane dovrà disporre di una cuccia di superficie, altezza e chiusura adeguata a
proteggere le persone o gli animali che si potrebbero avvicinare al cane stesso; se non
si dispone di una simile condizione, il cane dovrà essere sempre legato.
8. E' obbligatoria l'identificazione e la registrazione per questo tipo di animali ?
Sì. I proprietari, gli allevatori o i detentori dovranno identificare questi cani con un
microchip e iscriverli all'anagrafe canina.
9. E' obbligatoria la sterilizzazione di questo tipo di cani ?
No. Diventa però obbligatoria sotto mandato delle Autorità competenti o giudiziarie.
10. Qual è la normativa in vigore ?
Si tratta della Legge 50/1999, del 23 dicembre, appartenente al "Régimen Jurídico de
Tenencia de Animales Potencialmente Peligrosos" e del "Real Decreto de 22 de
marzo de 2002" che l'ha sviluppata (BOE del 24/12/1999 e del 27/3/2002,
rispettivamente). In più, le Comunità Autonome e gli Enti locali possono stabilire
norme complementari alla normativa di cui sopra.
PARTE II
Questa parte riguarda le mostre e le esposizioni, con notizie
utili per chi intenda parteciparvi con il proprio cane.
Capitolo 10
Piccolo vademecum di nozioni per i neofiti
Qui di seguito sono riportate alcune definizioni particolari e non, che potrebbero
risultare utili a tutti coloro che stanno intraprendendo la strada delle esposizioni o
concorsi. Queste definizioni sono in ogni caso riportate,anche se in modo non
integrale, dal regolamento ufficiale dell’ENCI.
Art. 2: Le manifestazioni cinotecniche, a seconda delle finalità che intendono
conseguire, si dividono in:
a) Esposizioni o Mostre o Rassegne, quando hanno per oggetto la bellezza e la
conformazione esteriore del cane;
b) Prove o Concorsi, quando servono a controllare la capacità, il rendimento e lo
stile del lavoro dei concorrenti;
c) Corse, quando hanno lo scopo di porre in evidenza la velocità dei soggetti che
vi partecipano.
Esposizioni o Mostre o Rassegne (art. 2a)
Come detto, hanno per oggetto la bellezza e la conformazione esteriore del cane.
Solo in tali manifestazioni riconosciute dall'ENCI possono e devono essere
assegnate le seguenti qualifiche:
CACIB
CAC
Riserva di CACIB
(RIS CACIB)
Riserva di CAC
(RIS CAC)
Il Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale
Bellezza, è il certificato che attesta a livello internazionale
che il soggetto cui viene assegnato possiede caratteristiche e
qualità tali da rispecchiare lo standard ideale di razza.
Il Certificato di Attitudine al Campionato, è il certificato che
attesta a livello nazionale che il soggetto cui viene assegnato
possiede caratteristiche e qualità tali da rispecchiare lo standard
ideale di razza.
Ha lo stesso significato e valore tecnico del CACIB e può essere
assegnato a quel soggetto che, avendone le caratteristiche e le
qualità, segua immediatamente in graduatoria quello cui il CACIB
è stato attribuito.
Ha lo stesso significato e valore tecnico del CAC e può essere
assegnato a quel soggetto che, avendone le caratteristiche e le
qualità, segua immediatamente in graduatoria quello cui il CAC
Eccellente (ECC)
Molto Buono (MB)
Buono (B)
Abbastanza Buono
(AB)
è stato attribuito.
Tale qualifica deve essere attribuita ad un soggetto che si
avvicini il più possibile allo standard ideale della razza – che
sia presentato in condizioni perfette – che realizzi un insieme
armonico ed equilibrato - che abbia "della classe" ed una
brillante andatura. Esso dovrà imporsi per le sue grandi qualità,
che gli faranno perdonare eventuali piccole imperfezioni e dovrà
possedere le caratteristiche del sesso cui appartiene.
Tale qualifica deve essere attribuita al soggetto perfettamente
in tipo, equilibrato nelle sue proporzioni - in buone condizioni
fisiche -. Sarà tollerato qualche difetto veniale, ma non
morfologico. Questa qualifica non può premiare che un cane
di qualità.
Tale qualifica deve essere attribuita ad un cane che possieda
le caratteristiche della razza, pur accusando dei difetti, a
condizione però che questi non siano redibitori.
Tale qualifica deve essere attribuita ad un cane sufficientemente
tipico, senza qualità notevoli o in non buone condizioni fisiche.
Prove o Concorsi (art. 2b)
Come detto, servono a controllare la capacità, il rendimento e lo
stile
di
lavoro
dei
concorrenti.
Solo
nelle
manifestazioni
riconosciute dall'ENCI possono e devono essere assegnate le
seguenti qualifiche:
CACIT
CAC
Riserva di CACIT (RIS CACIT)
Il Certificato di Attitudine al Campionato
Internazionale Trials, è il certificato che
attesta a livello internazionale che il soggetto
cui viene assegnato possiede caratteristiche
e qualità tali da rispecchiare lo standard
ideale di razza.
Il Certificato di Attitudine al Campionato, è
il certificato che attesta a livello nazionale
che il soggetto cui viene assegnato possiede
caratteristiche e qualità tali da rispecchiare
lo standard ideale di razza.
Ha lo stesso significato e valore tecnico del
CACIT e può essere assegnato a quel
soggetto che, avendone le caratteristiche e
le qualità, segua immediatamente in
graduatoria quello cui il CACIT è stato
Riserva di CAC (RIS CAC)
Eccellente (ECC)
Molto Buono (MB)
Buono (B)
Abbastanza Buono (AB)
Sufficiente (SUFF)
C.O.N.
Eliminato
Non Qualificato
attribuito.
Ha lo stesso significato e valore tecnico del
CAC e può essere assegnato a quel soggetto
che, avendone le caratteristiche e le qualità,
segua immediatamente in graduatoria quello
cui il CAC è stato attribuito.
Tale qualifica deve essere attribuita ad un
soggetto che si avvicini il più possibile allo
standard ideale della razza - che sia
presentato in condizioni perfette – che
realizzi un insieme armonico ed equilibrato,
che abbia "della classe" ed una brillante
andatura. Esso dovrà imporsi per le sue
grandi qualità,che gli faranno perdonare
eventuali piccole imperfezioni e dovrà
possedere le caratteristiche del sesso cui
appartiene.
Tale qualifica deve essere attribuita al
soggetto perfettamente in tipo, equilibrato
nelle sue proporzioni - in buone condizioni
fisiche -. Sarà tollerato qualche difetto
veniale, ma non morfologico. Questa
qualifica non può premiare che un cane di
qualità.
Tale qualifica deve essere attribuita ad un
cane che possieda le caratteristiche della
razza, pur accusando dei difetti, a condizione
però che questi non siano redibitori.
Tale qualifica deve essere attribuita ad un
cane sufficientemente tipico, senza qualità
notevoli o in non buone condizioni fisiche.
A quel cane che risulta in possesso delle
qualità naturali e tipiche della propria razza
e abbia svolto un discreto lavoro.
A quel cane che essendosi aggiudicato
almeno un punto utile ed avendo dato prova
di grandi qualità naturali, abbia commesso
errori eliminatori di dressaggio.
A quel cane che abbia commesso errori che
hanno comportato la sua eliminazione.
A quel cane non qualificabile per mancanza
Non Idoneo
di incontro.
A quel cane che in prova libera avrà fornito
una prestazione sensibilmente carente
rispetto alle caratteristiche della prova in
oggetto. Un cane definito "non idoneo" per
3 volte consecutive per un certo tipo di prova
non potrà più disputare nell'anno quel tipo di
prova.
Esposizioni o Mostre o Rassegne – Prove o Concorsi
Le manifestazioni cinotecniche, in relazione ai titoli che in esse possono essere
rilasciati, si suddividono in:
1) Manifestazioni locali, provinciali o regionali, in cui non è autorizzato il
rilascio di certificati di attitudine al campionato;
2) manifestazioni nazionali, quando i giudici sono autorizzati al rilascio dei titoli
validi per i Campionati Italiani riconosciuti dall'ENCI (es.: Certificati di
Attitudine al Campionato - CAC);
3) manifestazioni internazionali, quando i giudici sono autorizzati a rilasciare
dei titoli validi per i campionati internazionali della FCI (certificati di
attitudine al campionato internazionale di bellezza - CACIB - o i certificati di
attitudine al campionato internazionale di lavoro - CACIT);
4) raduni, manifestazioni indette a cura della Società specializzate con
regolamenti particolari preventivamente approvati dall'ENCI.
In relazione alle razze canine che formano oggetto di una manifestazione, questa può
essere:
a) generale, quando comprende tutte le razze;
b) speciale, quando è organizzata a cura della competente associazione
specializzata e si svolge nell'ambito di una esposizione generale. Possono
essere organizzate anche separatamente con eventuale disputa del CAC
Classi (Art. 14)
Le classi sono suddivise per sesso (maschio e femmina) e quelle ammesse nelle
esposizioni riconosciute sono le seguenti (è proibita l'iscrizione contemporanea di un
cane in più classi):
Classe
Campioni
Classe
Libera
Classe
Lavoro
Classe
Giovani
Classe
Privata
Fuori
Concorso
L'iscrizione in tale classe è obbligatoria per i Campioni
Italiani di Bellezza che all'atto della loro iscrizione
siano stati proclamati campioni secondo i regolamenti
dell'ENCI. E' invece facoltativa sia per i Campioni
Internazionali di Bellezza sia per i Campioni
stranieri che all'atto siano già stati proclamati
campioni secondo i regolamenti della FCI o in vigore
nei diversi Paesi. Si considerano Campioni stranieri i
soggetti che abbiano acquisito tale titolo ufficialmente
nel Paese di provenienza. In questa classe non è in
palio il CAC nazionale mentre può essere disputato il
CACIB limitatamente alle esposizioni a carattere
internazionale.
Per tutti i cani di 15 mesi di età senza altre limitazioni
eccettuata quella sopra riportata (Classe Campioni).
In questa classe è in palio il CAC per le razze non
sottoposte a prove di lavoro ed il CACIB. Quest'ultimo
limitatamente alle esposizioni internazionali.
Per
cani
di
almeno
15
mesi
di
età.
In questa classe è in palio il CAC per le razze
sottoposte a prove di lavoro.
Per l'iscrizione in classe lavoro vedere il Regolamento
speciale delle esposizioni canine a pag. 6 del
regolamento ufficiale ENCI
Per cani di età non inferiore ai 9 mesi e non superiore
ai 18 mesi. In questa classe non può essere assegnato
né il CAC ne il CACIB.
Per cani di età non inferiore ai 15 mesi e di proprietà di
privati. Questa classe viene disputata solo nelle
esposizioni nazionali e non può essere assegnato il
CAC.
I cani iscritti in questa classe possono partecipare al
gruppo d'allevamento.
Oltre alle sopraindicate classi riconosciute, un cane può concorrere in:
Per due soggetti maschio e femmina della medesima razza e
varietà, appartenenti, "bona fide", al medesimo proprietario o
iscritti all'esposizione direttamente dall'allevatore.
Gruppo Per tre o più soggetti, maschi e femmine, della medesima razza
e varietà, appartenenti, "bona fide", al medesimo proprietario o
iscritti all'esposizione direttamente dall'allevatore.
Coppia
In esposizioni di particolare importanza, e specialmente in quelle che ospitano mostre
speciali, oltre a quelle già indicate, potranno essere disputati anche i concorsi dei
riproduttori e allevamento, ai quali i cani saranno ammessi in base a condizioni che
debbono essere preventivamente approvate dall'ENCI.
Premi d’Onore (Art. 38)
I premi d'onore saranno messi a disposizione di ciascun giudice per le razze da lui
giudicate nel seguente ordine di precedenza e a seconda del numero dei premi
disponibili. Qualora un comitato organizzatore lo desiderasse, potrà mettere in palio i
seguenti premi d'onore:
B.O.B. “Best
of Breed”
Nelle Esposizioni
Nazionali:
Nelle Esposizioni
Internazionali:
B.O.G. “Best
of Group”
Esposizioni
Nazionali:
Il miglior soggetto assoluto di
ogni razza, designato dal giudice che
ha giudicato la razza stessa e che
dovrà sceglierlo:
fra i soggetti classificati primi in classe
campioni, classe libera, classe
lavoro e classe giovani purché
qualificati eccellente.
fra i soggetti cui è stato assegnato il
CACIB e il miglior soggetto in classe
giovani purché qualificato
eccellente.
al miglior soggetto assoluto di
ognuno dei seguenti raggruppamenti
di razze (vedi tabella sotto):
1° Gruppo - Cani da pastore e bovari
(esclusi Bovari Svizzeri)
2° Gruppo - Cani di tipo pinscher e
schnauzer, molossoidi e cani da Bovari
Svizzeri
Esposizioni
Internazionali:
B.I.S. “Best
in Show”
3° Gruppo - Terriers
4° Gruppo - Bassotti, segugi e cani
per pista di sangue
5° Gruppo - Cani di tipo spitz e di
tipo primitivo
6° Gruppo - Cani da riporto, da cerca
e da acqua
7° Gruppo - Cani da compagnia
8° Gruppo – Levrieri
1° Gruppo - Cani da pastore e bovari
(esclusi Bovari Svizzeri)
2° Gruppo - Cani di tipo pinscher e
schnauzer, molossidi e cani Bovari
Svizzeri
3° Gruppo - Terriers
4° Gruppo - Bassotti
5° Gruppo - Cani di tipo spitz e di
tipo primitivo
6° Gruppo - Segugi e cani per pista
di sangue
7° Gruppo - Cani da ferma
8° Gruppo - Cani da riporto, da cerca
e da acqua
9° Gruppo - Cani da compagnia
10° Gruppo – Levrieri
Le esposizioni internazionali o
nazionali potranno quindi mettere in
palio un altro premio d'onore destinato
al miglior soggetto di tutta
l'esposizione. A questo premio
potranno concorrere i soggetti risultati
vincitori dei raggruppamenti di
razze.
Sarà anche messo in palio un premio fra le migliori coppie di ogni razza.
Sarà inoltre disputato un premio destinato al miglior gruppo di allevamento
dell'esposizione, che consiste in tre o più soggetti maschi e femmine della
medesima razza e varietà, prodotti dallo stesso allevatore. Essi potranno essere
iscritti gratuitamente alla competizione presso la segreteria dell'esposizione entro le
ore 12.
Premi Speciali
Nelle esposizioni internazionali e nazionali, i premi speciali sono limitati ad uno,
che
andrà
a
premiare
il
miglior
soggetto
assoluto
di
ogni
razza.
I premi speciali non potranno essere assegnati che a cani qualificati almeno con
"Molto Buono".
Capitolo 11
Come si diventa campioni?
Cominciamo dicendo che la razza Tosa che rientra nel raggruppamento n. 2 è una
razza che non è sottoposta a prove di lavoro. Qui di seguito si riportano i risultati che
devono essere ottenuti per poter ricevere il titolo di campione.
Giovane promessa E.N.C.I.
(Art. 39 Regolamento generale delle manifestazioni canine)
Il cane deve aver totalizzato 30 punti in base al calcolo seguente:
5 punti qualificandosi 1' eccellente in classe giovani in esposizione internazionale;
3 punti qualificandosi 1' eccellente in classe giovani in esposizione nazionale;
3 punti qualificandosi 1' eccellente in classe giovani in raduno.
N.B. La classe giovani è riservata ai cani di età non inferiore ai 9 mesi e non
superiore ai 18 mesi.
Campione italiano di bellezza
(Art. 30 del Regolamento generale delle manifestazioni canine)
Per le razze non sottoposte a prova di lavoro e rappresentate da un'associazione
specializzata:
il cane deve aver conseguito n. 6 CAC in classe libera, di cui almeno 2 CAC acquisiti
in esposizioni internazionali e 2 CAC in raduno o mostra speciale.
In Italia, l’Associazione che rappresenta la
razza Tosa Inu è il “Club del Molosso
Italiano” con sede a Napoli. Il calendario
delle mostre speciali in Italia è visionabile
sul sito www.clubitalianodelmolosso.it .
I 6 CAC dovranno essere rilasciati da
almeno 5 giudici diversi.
Campione internazionale di bellezza
4 CACIB attribuiti da 3 giudici esperti diversi in almeno 3 Paesi diversi
Periodo minimo di 1 anno ed 1 giorno tra il primo e l'ultimo CACIB.
Capitolo 12
Lo standard di razza per il TOSA INU
Ogni cane appartenente ad una delle razze riconosciute dalla F.C.I. deve avere delle
precise caratteristiche affinché possa essere fatto rientrare negli standard previsti. Per
il Tosa, razza di origine giapponese, riconosciuta il 09/12/1997 e classificata al
numero 260, gli standard sono i seguenti:
CLASSIFICAZIONE FCI
Gruppo 2 : cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e cani da montagna e bovari
svizzeri.
Sezione 2.1 : Molossoidi, tipo dogue
Senza prova di lavoro
ASPETTO GENERALE: Classificato morfologicamente come tipo Molossoide, è
un cane importante, di grande taglia, che nel suo aspetto unisce dignità, forza ed
eleganza ad una costruzione robusta. Ha
orecchie pendenti, pelo corto e muso
smussato e quadrato; intorno alla gola ha molta pelle, cioè una giogaia. La coda
pendente è all’attaccatura molto robusta. L’ossatura è robusta e vigorosa. Ha la testa
massiccia. Il mantello, di colore rossiccio, è caldo ed ha un regno duro e assai folto. I
caratteri sessuali esteriori debbono essere sani ed evidenti.
COMPORTAMENTO/ CARATTERE: caratterizzato per la pazienza, il sangue
freddo, l'ardimento ed il coraggio.
TESTA
Regione craniale
Cranio:
la
parte
superiore
del
cranio
è
larga,
la
testa
massiccia
Stop: nettamente pronunciato. I seni frontali formano con il dorso nasale diritto un
angolo ottuso (stop).
Regione facciale
Tartufo: Grande, sempre di colore nero.
Muso: di lunghezza moderata (media) e squadrato. Canna nasale dritta.
Denti: grossi e resistenti, specialmente i canini. La dentatura deve essere completa,
robusta
e
forte,
con
chiusura
a
forbice.
Le
mascelle
sono
forti.
Occhi: sono abbastanza piccoli, di colore marrone rossastro e a forma di mandorla.
L’espressione è dignitosa, austera ed autocosciente.
Orecchie: relativamente piccole, piuttosto appuntite, attaccate alte sui lati del cranio,
cadenti contro le guance.
COLLO: massiccio, muscoloso e largo, con fanoni.
CORPO
Garrese: ben delineato, alto e ben sviluppato.
Dorso: orizzontale, dritto e compatto.
Regione lombare: Larga, muscolosa e potente.
Groppa: leggermente incurvata alla sommità.
Petto: largo e alto, costole moderatamente cinturate.
Ventre: ben rialzato, solido e leggermente retratto. Costole ben cerchiate.
CODA: spessa alla base, si assottiglia verso l'estremità, raggiunge il garretto quando
è abbassata.
ARTI
ARTI ANTERIORI
Spalle: moderatamente inclinate.
Avambracci: dritti, moderatamente larghi e forti.
Metacarpi: leggermente inclinati, solidi e robusti
ARTI POSTERIORI: muscoli molto sviluppati e ben marcati. Articolazioni della
grassella e del garretto moderatamente angolate, solide e robuste.
PIEDI: dita ben serrate, cuscinetti spessi ed elastici, unghie dure e preferibilmente di
colore scuro.
ANDATURE: il passo è energico, ampio e potente; esprime temperamento e forza.
MANTO
Pelle: elastica e abbastanza distaccata dal corpo. Sotto il collo forma giogaia.
Pelo: corto, duro e fitto. Copre il corpo in modo molto folto.
Colore: rosso, fulvo, albicocca, nero, rosso a strisce scure. Il colore preferito è
rossiccio carico e caldo. Piccole macchie bianche sulla pettorina e sui piedi sono
ammesse.
TAGLIA
Maschio : minimo 60 cm
Femmine : minimo 55 cm
PESO
Maschio : almeno 37,5 kg.
Femmine : almeno 30 kg.
DIFETTI
Ogni scarto da quanto sopra deve essere considerato un difetto da penalizzare in
funzione della sua gravità.
Ossatura gracile, muso a becco, coda corta o torta, impianto molto scorretto dei denti,
mancanza di più denti, disposizione leggermente scorretta dei denti, mascelle
deformi, colori non ammessi dallo standard, pigmentazione scorretta del manto,
misure fuori standard, andatura scorretta, avambraccio corto, carattere timido, tartufo
chiaro, occhio chiaro, presenza di un solo testicolo nei maschi, tartufo bianco.
Leggero prognatismo superiore o inferiore.
DIFETTI ELIMINATORI
Prognatismo superiore o inferiore pronunciato (si ha quando la mascella inferiore è
più lunga di quella superiore e fra la faccia interna degli incisivi inferiori e quella
esterna dei superiori c’è uno spazio più o meno ampio).
Cane timido e pauroso
N.B. I maschi devono avere i testicoli di aspetto normale completamente discesi nello
scroto.
NOTE: i Tosa non devono essere penalizzati in caso di aggressione a cani, in quanto
si tratta di una caratteristica normale della razza. In ogni caso, l’espositore può essere
penalizzato per non aver saputo controllare il proprio cane.
BIBLIOGRAFIA :
CANI - Bruce Fogle - ed. Mondatori
333 CANI di RAZZA - Valeria Rossi - ed. De Vecchi
L’enciclopedia internazionale dei CANI - Vari autori - ed. De Vecchi
L’addestramento del cane da difesa e utilità - Valeria Rossi - ed. Editoriale
Olimpia
Siti internet :
http://www.agraria.org/cani/canetosa.htm
http://www.cani.net/web_cani/razza_cane_tosa.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Tosa_inu
http://www.inseparabile.com/cani/tosa_inu.htm