Progetto di istituto

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Progetto di istituto
Progetto di istituto
Progetto di istituto |
Istituto Comprensivo Civezzano
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Progetto di istituto
Istituto Comprensivo Civezzano
Sommario
IL PROGETTO D’ISTITUTO NEL NUOVO QUADRO ISTITUZIONALE ..................................................... 4
CHE COS’È IL PROGETTO DI ISTITUTO .............................................................................................. 5
CARTA D’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVEZZANO ............................................... 7
UTENTI E PERSONALE ...................................................................................................................... 9
RECAPITI DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO CIVEZZANO ........................................... 9
ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO ....................................................................................................... 11
LA MISSIONE DELLA SCUOLA........................................................................................................ 14
ASPIRAZIONI COMUNI E STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE DELL’AZIONE EDUCATIVA ............... 16
INDIRIZZI ALLE SCUOLE BIENNIO 2012-14..................................................................................... 20
PIANO DI MIGLIORAMENTO – BIENNIO SCOLASTICO 2012-2014 .................................................. 21
ASSE A: QUALITA’ DEGLI APPRENDIMENTI .................................................................................... 21
ASSE B. CAPACITA’ INCLUSIVA DEL SISTEMA ............................................................................... 24
ASSE D: SVILUPPO PROFESSIONALE DEL PERSONALE ................................................................. 25
ASSE E: DEFINIZIONE DI UN PIANO DI MIGLIORAMENTO AMMINISTRATIVO GESTIONALE
..................................................................................................................................................................... 26
PROCEDURE CONDIVISE (PER GARANTIRE IL COORDINAMENTO DELLE AZIONI DIDATTICHE) ...... 28
AREE PROGETTUALI DI RILIEVO..................................................................................................... 30
Lingue Comunitarie ..................................................................................................................................... 30
PROGETTO CLIL ................................................................................................................ 30
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE ................................................................................... 32
INTERNAZIONALIZZAZIONE.......................................................................................... 33
GIORNATA DELLE LINGUE ............................................................................................. 34
Ed. Musicale ................................................................................................................................................ 34
PROGETTO “AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA MUSICALE”.................................................. 35
Salute e Sicurezza: ....................................................................................................................................... 40
PROGETTO “A PIEDI SICURI” .......................................................................................... 40
EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA E SESSUALE.......................................................... 43
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ .................................................................................... 44
ED. ALLA SICUREZZA E ALLA PREVENZIONE DEI RISCHI ............................................ 45
Bisogni Educativi Speciali e Italiano L2 ..................................................................................................... 46
Progetto di istituto |
PROGETTO DETTATO ORTOGRAFICO (PRIMA E SECONDA CLASSE SCUOLA PRIMARIA)47
PROGETTO PSICOMOTRICITA’ (PRIMA CLASSE SCUOLA PRIMARIA) ............................. 50
STRUMENTI INTEGRATIVI DSA ..................................................................................... 50
LABORATORI DI ITALIANO L2 ........................................................................................ 51
Valutazione di Istituto ................................................................................................................................. 53
Progetto Continuità...................................................................................................................................... 53
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DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA .................................................. 53
DALLA SCUOLA PRIMARIA ALLA SCUOLA SECONDARIA ...................................................... 53
DALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO 54
PROGETTI PONTE ................................................................................................................... 54
ALTRI DOCUMENTI DELLA SCUOLA ............................................................................................... 56
Regolamento Interno ................................................................................................................................... 56
Carta dei Servizi .......................................................................................................................................... 56
Regolamento degli Studenti e delle Studentesse ......................................................................................... 56
Regolamento del Collegio Docenti.............................................................................................................. 56
Regolamento della Consulta dei Genitori .................................................................................................... 56
Progetto di istituto |
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI................................................................................. 57
SUDDIVISIONE DELLE ORE PER DISCIPLINA ................................................................................... 57
LEGENDA ACRONIMI ............................................................................................................... 59
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Il progetto d’Istituto nel nuovo quadro istituzionale
La scuola italiana è stata interessata negli scorsi anni da importanti riforme che ne stanno
modificando gli assetti organizzativi e didattici. Le riforme più importanti attuate finora sono
costituite dalla:
legge n. 59 del 1997 che, con il successivo Regolamento attuativo, ha concesso dal 1°
settembre 2000, la personalità giuridica e l’autonomia organizzativa, didattica e di
sperimentazione alle istituzioni scolastiche,
legge n. 53 del 17 aprile 2003, che detta norme generali in materia di istruzione,
legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 di riordino del sistema educativo di istruzione e
formazione del Trentino ed i successivi regolamenti attuativi,
la legge 6 agosto 2008, n. 133 ed i successivi regolamenti attuativi che revisionano
l’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, degli istituti tecnici e degli
istituti professionali.
Ricordiamo alcuni fra i contenuti più significativi delle suddette leggi:
l’utilizzo strumentale dell’autonomia delle istituzioni scolastiche per potenziare l’assolvimento del
diritto-dovere all’istruzione e alla formazione e l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita,
assicurando crescita personale, culturale, sociale e professionale dello studente, valorizzandone le
attitudini, garantendo inoltre la libertà d’insegnamento e valorizzando la professionalità dei docenti;
istruzione e formazione per tutti fino a 18 anni, quindi almeno dodici anni d’istruzione/formazione
necessari per ottenere una qualifica o un diploma;
la scuola dell’infanzia rimane facoltativa e di durata triennale;
il primo ciclo di istruzione di 8 anni comprende la scuola primaria, con durata di cinque anni e la
scuola secondaria di I grado che dura tre anni e si conclude con un esame di stato. La scuola
primaria e secondaria di I grado sono articolate, sulla base della nuova normativa provinciale, in
quattro periodi biennali.
il secondo ciclo di istruzione comprende percorsi di istruzione della durata di cinque anni nonché
l'istruzione e formazione professionale della durata, di norma, di quattro anni, in coerenza con
l'articolazione prevista dalla normativa statale; i percorsi del secondo ciclo si strutturano in due
periodi biennali e in un ulteriore periodo annuale per i percorsi di durata quinquennale;
l’alta formazione professionale, alla quale si accede con il titolo conseguito al termine dei percorsi
del secondo ciclo di durata quinquennale o di durata almeno quadriennale per la formazione e
istruzione professionale.
Nell'ambito del sistema educativo provinciale è assicurata la continuità educativa e didattica per l'intero
percorso di istruzione e formazione. In particolare le istituzioni scolastiche del primo ciclo garantiscono il
raccordo con la scuola dell'infanzia, anche per supportare l'inserimento del bambino nel primo anno, e con le
istituzioni del secondo ciclo, anche per orientare la scelta del percorso.
Progetto di istituto |
Con decreti legislativi e/o con delibere della giunta provinciale, sono state emanate le disposizioni
applicative in materia di iscrizioni alle scuole dell’infanzia e primaria e norme generali relative alla scuola
dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione corredate dalle indicazioni nazionali per i piani di
studio personalizzati, che hanno sostituito i vecchi programmi delle scuole elementari e medie.
A partire dall’anno scolastico 2009/10 sono entrati in vigore nelle classi prime delle scuole primarie i nuovi
Piani di studio Provinciali che trovano applicazione graduale. Nell’anno scolastico 2012/13 i nuovi curricoli
interessano tutte le classi del primo ciclo.
Fra le principali innovazioni introdotte dalla legge provinciale n. 5 del 7 agosto 2006 si ricordano
quelle che riguardano:
- i piani di studio provinciali che stabiliscono:
a. per il primo ed il secondo ciclo di istruzione, la quantificazione oraria annuale d’insegnamento
delle discipline obbligatorie e facoltative, comprensive dell’insegnamento di due lingue comunitarie
con pari opportunità di apprendimento, di cui una è il tedesco per il primo ciclo, nonché
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dell’insegnamento della religione cattolica in conformità alle norme concordatarie e alle conseguenti
intese;
b. i limiti massimi per la flessibilità oraria riservata alle istituzioni scolastiche e formative per le
discipline opzionali obbligatorie per la compensazione fra discipline o aree disciplinari nonché per la
personalizzazione dei percorsi di studio;
- le nuove competenze attribuite agli organi collegiali della scuola (fra l’altro la conferma delle funzioni
tecnico-professionali di competenza del collegio dei docenti e l’istituzione di un nuovo consiglio
dell’istituzione scolastica con compiti di definire lo statuto, gli indirizzi generali per l’attività e la gestione
della scuola, il progetto d’istituto, il bilancio e il conto consuntivo, il calendario scolastico sulla base di
quanto determinato dalla Provincia, gli accordi e le intese con soggetti esterni);
- la costituzione della consulta dei genitori che formula proposte ed esprime pareri richiesti dal consiglio
dell’istituzione;
- la conferma dei consigli di classe, mentre alla valutazione della qualità del servizio scolastico provvede un
apposito nucleo di valutazione costituito in ogni istituto;
- il diritto di riunione e di associazione garantito a studenti e famiglie ;
- nuove norme in materia di valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale
degli studenti
Gli organi dell’istituto operanti obbligatoriamente secondo quanto previsto dalla legge provinciale n° 5 del 7
agosto 2006 sono:
il Consiglio dell’Istituzione,
il Dirigente dell’Istituzione,
il Collegio dei Docenti,
il Consiglio di Classe,
il Revisore dei conti
il Nucleo interno di valutazione.
Che cos’è il Progetto di istituto
L’art. 18 della legge provinciale n. 5 del 7 agosto 2006 dispone quanto segue relativamente al Progetto
d’Istituto:
Progetto di istituto |
1. Le istituzioni scolastiche e formative adottano il progetto d'istituto, con la partecipazione e il
coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica, secondo principi di leale collaborazione e
partecipazione e in coerenza con gli indirizzi generali e programmatici del governo provinciale e con gli
obiettivi generali propri dei diversi cicli scolastici.
2. Il progetto d'istituto è il documento che esplicita l'identità culturale e progettuale delle istituzioni e riflette
le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della
programmazione territoriale dell'offerta formativa e facendo riferimento alle iniziative individuate o da
individuare in collaborazione con le istituzioni e gli altri soggetti del territorio per le finalità previste da
questa legge. Il progetto d'istituto garantisce la coerenza dei propri contenuti e scelte con lo statuto
dell'istituzione, con la dinamica delle risorse finanziarie, umane e organizzative assegnate all'istituzione.
3. Il progetto d'istituto, nel rispetto delle diverse opzioni metodologiche e della competenza didattica,
metodologica e valutativa del personale docente, contiene l'offerta formativa e in particolare:
a) le scelte educative e i piani di studio dell'istituzione scolastica e formativa;
b) i progetti e le attività che costituiscono l'offerta formativa complessiva anche con riguardo alle
iniziative di educazione permanente nonché di formazione in apprendistato e di alta formazione
professionale, in attuazione delle politiche del lavoro;
c) la progettazione curricolare ed extracurricolare che le singole istituzioni adottano nell'ambito
della loro autonomia, pianificando tra l'altro le attività di sostegno, di orientamento e di formazione
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integrata e anche valorizzando l'acquisizione di esperienze nell'ambito del sociale, della
cooperazione, della solidarietà;
d) le misure per l'integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali;
e) la ripartizione dell'orario complessivo secondo quanto previsto dall'articolo 56, comma 2, e i
criteri per la formazione delle classi nel rispetto di quanto stabilito dalla Provincia ai sensi
dell'articolo 86;
f) criteri per l'autoanalisi e la valutazione dei processi e dei risultati conseguiti in ordine agli
obiettivi;
g) le effettive opportunità di coinvolgimento delle famiglie e degli studenti nell'attività della scuola;
h) le iniziative d'informazione e di comunicazione da realizzare, nel rispetto di quanto previsto
dall'articolo 5 (5).
4. Nel rispetto degli indirizzi generali per l'attività, la gestione e l'amministrazione della scuola e tenendo
conto delle proposte della consulta dei genitori e, per le istituzioni del secondo ciclo, della consulta degli
studenti, il consiglio dell'istituzione approva il progetto d'istituto, sulla base di quanto deliberato dal
collegio dei docenti in relazione agli aspetti di programmazione dell'azione didattico-educativa, secondo
quanto previsto dall'articolo 24, comma 2.
5. Il progetto d'istituto è pubblico e reso disponibile all'interno dell'istituzione, che ne cura la consegna agli
studenti all'atto dell'iscrizione, anche in estratto. Il progetto d'istituto è trasmesso al competente
dipartimento provinciale.
Copia del progetto di istituto è presente in ogni plesso, e consultabile chiedendo al coordinatore di sede. Il
documento è scaricabile dal sito dell’istituto www.iccivezzano.eu Un estratto del progetto di istituto viene
consegnato alle famiglie al momento dell’iscrizione.
Nel progetto d’istituto indichiamo:
 i principi e i valori condivisi sui quali costruire tutte le progettualità della scuola
 gli obiettivi che la scuola si dà in coerenza con i principi e i valori indicati
 le procedure condivise che regolano il funzionamento della scuola
 le regole condivise alle quali tutti i soggetti si attengono nello svolgimento della vita e delle attività
scolastiche
Nel progetto d’istituto raccogliamo:
 le progettualità annualmente programmate dai docenti, coerenti con i principi e i valori indicati
Progetto di
Istituto
Cosa chiede?
Condivisione di valori
Condivisione di analisi
Condivisione di scopi/obiettivi
Condivisione di progetti
Progetto di istituto |
Cosa chiede?
Dispositivi organizzativi permanenti
6
Carta d’identità dell’Istituto Comprensivo di Civezzano
NOME:
DATA DI ISTITUZIONE :
SEDE:
TELEFONO :
FAX:
E-MAIL:
SITO WEB:
CODICE ISTITUTO:
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVEZZANO
01 SETTEMBRE 2000
CIVEZZANO, VIA MURIALDO N°27
0461 858485
0461/858901
[email protected]
www.iccivezzano.eu
96056930223
Il territorio di competenza
L’Istituto Comprensivo di Civezzano, ha sede a Civezzano in via Murialdo 27 e interessa i comuni di
Civezzano, Fornace e Albiano.
CIVEZZANO
Progetto di istituto |
Superficie: 15,5 chilometri quadrati, abitanti 3322, altezza sul livello del mare 469 metri.
Del comune di Civezzano fanno parte anche le frazioni di:
Bampi, Barbaniga, Barisei, Bosco, Cogatti, Garzano, Magnago, Mazzanigo, Mochena,
Penedallo, Orzano, Roverè, Sant'Agnese, Seregnano, Torchio
e le località di :
Campagnaga, Canova, Cantaghel, Fratte, Gentilotti, Masetto, ai Ochi, Osella, ai Pini,
Predolf, Santa Colomba, Sille, Slacche, Sussie.
7
FORNACE
Superficie: 7,2 chilometri quadrati. Abitanti: 1300 Altezza sul livello del mare: 740 metri.
Del comune di Fornace fanno parte anche le frazioni di Santo Stefano, Valle, Villaggio Pian
del Gacc .
ALBIANO
Superficie: 10,0 chilometri quadrati. Abitanti: 1500. Altezza sul livello del mare: 644 metri.
Del comune di Albiano fanno parte anche le frazioni di Barco di Sopra e Barco di Sotto.
L’Istituto comprensivo di Civezzano è stato istituito l’1 settembre 2000.
L’istituzione comprende:
la Scuola primaria Giovanni Battista Borsieri di Civezzano (tempo pieno);
la Scuola Primaria Seregnano (tempo pieno);
la Scuola Primaria Amabile Girardi di Fornace (tempo prolungato);
la Scuola Primaria di Albiano (tempo prolungato);
la Scuola Secondaria di primo grado Giulio Alessandrini di Civezzano;
la Scuola Secondaria di primo grado di Albiano.
La popolazione scolastica si distribuisce di norma secondo il seguente schema.
SP di Albiano
SP di Seregnano
per gli alunni
residenti nel
comune di Albiano
per gli alunni residenti
a Civezzano nelle
frazioni di Bosco,
Bampi, Seregnano ...
SP G.B. Borsieri di
Civezzano
SP A. Girardi
di Fornace
per gli alunni
residenti a Civezzano
nelle frazioni di...
per gli alunni residenti
nel Comune di Fornace
SSPG
G. Alessandrini
Progetto di istituto |
di
Civezzano
8
SSPG di
Albiano
Utenti e Personale
TOTALE
%
100%
52,28%
NUMERO
209
109
%
100%
52,15%
NUMERO
582
304
%
100%
52,23%
BES C
178
BES B
195
BES A
373
alunni di
cultura
straniera
NUMERO
alunni neoimmigrati
femmine
SECONDARIA
maschi
PRIMARIA
alunni
(Dati aggiornati a ottobre 2012)
1
37
9
11
22
9,92%
2,41%
23
7
47,72% 0,27%
100
0
47,85% 0,00% 11,00%
278
1
60
47,77% 0,17% 10,31%
3,35%
16
2,75%
2,95% 5,90%
8
3,83% 3,83%
19
Recapiti delle Scuole dell’Istituto Comprensivo Civezzano
SEDE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Civezzano
Gli uffici dell'Istituto Comprensivo sono situati presso la SSPG di Civezzano in via Murialdo 27
Indirizzo
Telefono
Fax
e-mail dirigente
e-mail segreteria
indirizzo web
Via Murialdo 27- Civezzano
0461-858485
0461-858901
[email protected]
[email protected]
www.iccivezzano.eu
Scuola Primaria “G.B. Borsieri” Civezzano
Indirizzo
Telefono
Fax
e-mail segreteria sede c/ SSPG Civezzano
e-mail collaboratore del dirigente
Indirizzo web
Via Telvana 6 - Civezzano
0461-858513
0461-857908
[email protected]
[email protected]
www.iccivezzano.eu
Progetto di istituto |
Scuola Primaria di Seregnano
Indirizzo
Telefono
Fax
e-mail segreteria sede c/ SSPG Civezzano
e-mail collaboratore del dirigente
Indirizzo web
9
Fraz. Cogatti 4 - Seregnano
0461-858307
0461-857908
[email protected]
[email protected]
www.iccivezzano.eu
30
3,26% 5,15%
82 insegnanti;
2 assistenti provinciali e 4 operatori delle cooperative per servizi vari (alunni/e disabili e/o
in situazione di disagio, di altra cultura e nomadi, assistenza alla mensa);
6 addetti alle funzioni di segreteria;
9 unità di personale ausiliario;
1 tecnico di laboratorio di informatica (a part-time);
Scuola secondaria di primo grado di Civezzano
8
Scuola Primaria di Fornace
Indirizzo
Telefono
Fax
e-mail segreteria sede c/ SSPG Civezzano
e-mail collaboratore del dirigente
Indirizzo web
Via dei Mori 2 - Fornace
0461-849349
0461-849349
[email protected]
[email protected]
www.iccivezzano.eu
Scuola secondaria di primo grado di Albiano
Indirizzo
Telefono
Fax
e-mail segreteria sede c/ SSPG Civezzano
e-mail collaboratore del dirigente
Indirizzo web
Via Manzoni 10 - Albiano
0461-689791
0461-689852
[email protected]
[email protected]
www.iccivezzano.eu
Scuola primaria di Albiano
Progetto di istituto |
Indirizzo
Telefono
Fax
e-mail segreteria sede c/ SSPG Civezzano
e-mail collaboratore del dirigente
Indirizzo web
10
Via Manzoni 10 - Albiano
0461-689791
0461-689852
[email protected]
[email protected]
www.iccivezzano.eu
Organigramma di Istituto
DIRIGENTE SCOLASTICO:
Prof.ssa Antonella Zanon
COLLABORATORE VICARIO:
Dott.ssa Laura Ambrosi
CONSIGLIO dell’ISTITUZIONE
RAPPR.
DEI
GENITORI
RAPPR.
DEI
DOCENTI
MEMBRO
DI DIRITTO
SEGRETARIO
Gonella Andrea
Odorizzi Marcella
Samuelli Renato
Scartezzini Nicoletta …
Turato Sara
Vitti Patrizia
Ambrosi Laura
Corradini Roberta
Gaspertotti Cinzia
Grassi Marisa
Loss Valentina
Martinelli Elena
Dirigente Prof.
Zanon Antonella
Leonardi Emma
CONSULTA DEI GENITORI Presidente:
Chiogna Roberta
SEGRETARIO: Leonardi Emma
COMMISSIONE MENSA
Progetto di istituto |
PRESIDENTE Scartezzini Nicoletta
RAPPR.
Adami Ruben; Ambrosi
GENITORI
Elisabetta;Campestrin
Letizia; De Bona
Alessandra; Facchinelli
Monica; Scarpa
Camilla;Simoni Lorena
RAPPR.
Anderle Maria Livia;
DOCENTI
Schneider Raffaella;
Stenico Bruna
DIRIGENTE
Zanon Antonella
SINDACI dei Comuni di:
Albiano, Civezzano, Fornace
11
FUNZIONI STRUMENTALI:
Area per la cultura della valutazione:…
CLIL, lingue straniere, internazionalizzazione:
Martinelli SSPG; Visentin SP
Certificazioni linguistiche: Faes
Ampliamento offerta musicale (SSPG CI):
Bianchini
Ed. Salute, alla Legalità, alla Sicurezza e alla
Prevenzione dei Rischi: Lasta Sara
A piedi sicuri: Bampi, Corradini, OssBals e
Bortolotti, Lasta
Prevenzione del disagio e alunni con BES (SP e
SSPG): Bari
Prevenzione del disagio e alunni con BES
(progetti ponte): Dellai,Micarelli
Area per le iniziative interculturali e il
laboratorio di L2: Grassi, Girardelli
Continuità: Costantino Scirocco
Progetto d’Istituto (Documenti dell’Istituto):…
STAFF DELLA DIRIGENZA:
Collaboratore vicario:
Dott.ssa Laura Ambrosi
SSPG Civezzano: …
SSPG Albiano: Prof.
Battisti Marco
SP Civezzano: ins.
Anderle Maria Livia
SP Seregnano: ins. Lessi
Lucia
SP Fornace: ins. Ciurletti
Barbara
SP Albiano: ins.
Manfioletti Luisella
Dirigente
Prof. Zanon
Antonella
Consigli di Classe
Collegio dei
Docenti
Dipartimenti disciplinari
Consiglio
dell'Istituzione
SEGRETERIA
Funzionario Amministrativo:
Leonardi Emma
Contabilità e personale ATA:
Agnoli Barbara
Protocollo e Uscite Didattiche:
Stifano Antonietta
Alunni e Genitori: Manfredi Iole,
Cinzia Conti
Docenti SP: Magnago Alessandra
Docenti SSPG: Bort Giuliana
Tecnico: Christian Marchesoni
COLLABORATORI SCOLASTICI
SSPG CI: Broseghini Katia,Pacifico
Patrizia, Andriollo Franca, Tondini
Dino
SSPG e SP AL: Gottardi Giovanna;
Giuliano Rosa, Postal Luana
SP Civezzano: Sighel Miriam
SP Seregnano: Casna Aldo
SP Fornace: Ceolan Elsa, Postal
Luana, Tondini Dino
NIV
DOCENTI
…
…
GENITORI
…
…
ATA
Manfredi Iole
SERVIZIO di PREVENZIONE
e PROTEZIONE:
RSPP: Roberto Colombo
(Silvano Garbari)
ML: MarcoFabbri
ASPP: Bampi SP CI,
Stenico SP SE,
Battisti SSPG CI, SP FO,
Corteletti SP AL
RLS: Franco Magri
CONSIGLIO DELL’ISTITUZIONE
Nel TRIENNIO scolastico 2012-2015 il Consiglio dell’Istituzione è formato da:
GENITORI
Gonella Andrea (SP Civezzano)
Scartezzini Nicolettta (SP Seregnano) Presidente
Turato Sara (SP Fornace)
Vitti Patrizia (SP Albiano)
Samuelli Renato (SSPG Civezzano)
Odorizzi Marcella (SSPG Albiano)
DOCENTI
Loss Valentina (SP Civezzano)
Corradini Roberta (SP Seregnano)
Gasperotti Cinzia (SP Fornace)
Ambrosi Laura (SP Albiano)
Grassi Marisa (SSPG Civezzano)
Martinelli Elena (SSPG Albiano)
NON DOCENTI
Non eletto…
MEMBRO DI DIRITTO:
Dirigente Scolastica, prof. Antonella Zanon
FUNZ IONARIA AMMINISTRATIVA CONTABILE CON FUNZIONE DI VERBALIZZANTE SENZA DIRITTO DI VOTO
Emma Leonardi
NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
In riferimento alla legge provinciale n° 5 del 7 agosto 2006, il NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE è stato istituito dall’anno scolastico
2008/2009 come previsto dall’art. 13 dello statuto dell’Istituzione. Nel collegio docenti dell’8 settembre 2010 è stata eletta la
componente docente del N.I.V. con incarico triennale. Quest’anno scolastico si dovrà provvedere a rinnovare il N.I.V.
COORDINATRICE DEL N.I.V. …
GENITORI
…
…
DOCENT I
…
…
…
NON DOCENTI
Manfredi Iole
SEGRETERIA
Progetto di istituto |
FUNZ IONARIO AMMINISTRATIVO SCOLASTICO
Responsabile servizi di segreteria: Emma Leonardi
0461-858485-6
COADIUTORI AMMINISTRATIVI SCOLASTICI
Supporto Dirigenza, Personale ATA e Segreteria: Barbara Agnoli
0461/858485-5
Gestione alunni e genitori: Iole Manfredi
0461/858485-2
12
Gestione personale docente: Alessandra Magnago e Giuliana Bort
0461/858485-3
Centralino e appuntamenti col dirigente: Giuliana Bort
0461/858485-1
Protocollo posta, e uscite didattiche: Antonietta Stifano
0461/858485-4
SEGRETERIA: orario di apertura al pubblico
La segreteria dell’Istituto Civezzano ha sede presso la SSPG Civezzano
Gli uffici sono aperti al pubblico, dal LUNEDI’ al VENERDI’ dalle ore 7.30 alle ore 9. 00 e dalle 11.30 alle 13.00. Nei
giorni di LUNEDI’-MERCOLEDI’ e VENERDI’ dalle ore 14.30 alle ore 17. 00 è possibile accedere agli uffici con
preavviso telefonico.
FUNZIONI STRUMENTALI al PROGETTO DI ISTITUTO
Progetto di istituto |
Ogni anno scolastico il Collegio Docenti elegge al suo interno chi si occupi delle varie aree progettuali per
rendere possibile l’attuazione di quanto previsto dal progetto di istituto. Tali figure ricoprono un ruolo molto
importante per il collegio docenti, in quanto anche grazie al loro apporto di supervisione e presa in carico di
responsabilità più o meno ampie è possibile realizzare quanto dichiarato.
Il responsabile dell’area per la cultura della valutazione è previsto dalla legge 5/06, che fissa l’obbligatorietà del NIV, o
Nucleo Interno per la Valutazione. Il nostro statuto stabilisce che il NIV è composto da 5 membri di cui 2 appartenenti
alla componente docenti, 2 a quella dei genitori e 1 al personale amministrativo, tecnico e ausiliario e assistente
educatore. La funzione di coordinamento del nucleo interno di valutazione è affidata a un docente individuato dal
nucleo tra i suoi componenti. I membri della componente docenti sono designati dal collegio dei docenti tenendo conto
dell’esperienza e delle competenze del settore della valutazione; gli altri membri sono designati, sempre nel rispetto di
profili di competenza, rispettivamente dalla consulta dei genitori e dal personale amministrativo, tecnico e ausiliario e
assistente educatore riunito in assemblea.
Il lavoro svolto da tali figure viene riconosciuto grazie alla quota vincolata del fondo d’istituto: la suddivisione della
quota tra le varie aree è oggetto di contrattazione sindacale decentrata.
13
La Missione della Scuola
CO ST IT UZIO NE I T ALI AN A
PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili
di solidarietà politica, economica e sociale
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.
RAPPORTI ETICO -SOCIALI
Art. 29
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla
legge a garanzia dell'unità familiare.
Art. 30
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del
matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i
diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
Progetto di istituto |
Art. 33
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e
gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve
assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli
alunni di scuole statali.
È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di
essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi
nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
Art. 34.
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
14
La scuola è il più importante servizio formativo della persona messo a disposizione di famiglie e alunni
dalla comunità sociale, per concretizzare il diritto-dovere all’istruzione e al successo formativo di ognuno,
contribuendo a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che limitano la libertà e l’uguaglianza
dei cittadini.
Insieme alla famiglia essa è compartecipe all’educazione, alla parità, alla democrazia, alla convivenza tra i
popoli, al rispetto e alla valorizzazione delle diversità tra le persone di ogni genere, credo, razza e religione,
al rispetto delle regole, alla solidarietà e alla cooperazione.
Come previsto dal regolamento stralcio per la definizione dei piani di studi provinciali relativi al
percorso del primo ciclo di istruzione DPP 10 giugno 2010, n. 16-48/Leg:
Le istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità
individuali, con il coinvolgimento delle famiglie e degli studenti:
- promuovono lo sviluppo del potenziale di crescita emotiva-intellettiva degli studenti;
- promuovono negli studenti lo sviluppo delle loro competenze di autovalutazione e di autorientamento e le
capacità di scelta consapevole corrispondenti alle attitudini e alle vocazioni personali;
- operano per lo sviluppo della motivazione ad assumersi la responsabilità del proprio apprendimento
durante tutta la vita, negli ambiti personale, culturale e professionale;
- sviluppano l’autonoma capacità di giudizio e l’esercizio della responsabilità personale e sociale;
- contribuiscono alla costruzione del progetto di vita personale offrendo opportunità di conoscenza,
esperienza e riflessione sui “perché della vita”;
- offrono opportunità per l’attività motoria e la pratica di sport, in particolare di sport vicini alla
montagna, con l’effettuazione di periodi formativi a diretto contatto con la montagna;
- promuovono l’educazione e la fruizione della musica, dell’arte e dell’immagine, valorizzando le iniziative
e le scelte dei giovani e delle comunità;
- assicurano lo studio della cultura della montagna e dei suoi valori, con il coinvolgimento di esperti locali;
- pongono le basi per una società democratica e aperta formando le persone all’essere cittadini solidali e a
partecipare alla vita democratica in prospettiva internazionale e interculturale.
Progetto di istituto |
E ancora:
Gli studenti che hanno frequentato il percorso del primo ciclo di istruzione, attraverso le situazioni di
apprendimento proposte dall’istituzione scolastica, lo studio personale, le diverse esperienze educative
vissute in famiglia e nelle comunità locali, sono in grado di utilizzare le conoscenze e le abilità apprese per:
- comprendere i valori e i sistemi simbolici e culturali necessari per vivere responsabilmente nella società;
- interagire in modo consapevole con l’ambiente sociale e naturale che li circonda;
- esprimere la propria personalità assumendo positivamente le diversità di genere e di cultura;
- riflettere su se stessi e gestire il proprio processo di crescita secondo i propri talenti,con l’aiuto degli
adulti;
- affrontare i problemi della vita quotidiana, con l’autonomia possibile in relazione all’età.
15
Aspirazioni comuni e strumenti di programmazione dell’azione
educativa
Anziché limitarsi ad una elencazione di ideali, si intende stilare una lista di ciò che perseguiamo e di ciò in
cui non ci riconosciamo.
Considerato che il percorso formativo del primo ciclo di istruzione ricade in un arco di tempo fondamentale
per lo sviluppo dell’identità degli studenti (identità vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti,
come persona unica e irripetibile; essa si costruisce grazie ad una ricca trama di relazioni significative):
CI RICONOSCIAMO IN:
Progetto di istituto |
COMUNITA’ SCOLASTICA
una comunità scolastica che testimoni i valori di
dialogo e solidarietà;
il dialogo costruttivo e aperto tra tutti gli attori
della scuola (studenti, docenti, genitori,
dirigente, personale ATA);
un radicato senso di appartenenza all’istituzione
scolastica, alla comunità e alla società;
16
la partecipazione attiva e costruttiva delle
famiglie, la responsabilità rispetto all’impegno
scolastico dei figli;
la definizione condivisa del problema e la
ricerca di soluzioni;
l’autonomia degli alunni, il rispetto delle regole;
la visione del proprio ambito di azione
all’interno dell’intero sistema scuola;
una efficiente comunicazione tra l’azione
amministrativa (segreteria) e l’azione didattica
(docenza) volta a risolvere problemi
organizzativi, ad ottimizzare le tempistiche,
l’utilizzo delle risorse umane…
NON CI RICONOSCIAMO IN:
la carenza di coordinazione con il gruppo classe,
il consiglio di classe, gli organi dell’istituzione
la chiacchiera, le voci, il sentito dire;
l’idea che la scuola sia esclusivamente degli
studenti e dei docenti e non si debba cercare uno
stretto rapporto di collaborazione con la
famiglia;
la pretesa di servizi e la critica sterile;
la mera denuncia del problema, demandando ad
altri la ricerca di possibili soluzioni
il non riconoscere la propria parte di
responsabilità;
la visione da un punto di vista meramente
soggettivo;
il pensare al lavoro di segreteria come mero
adempimento burocratico relativo alla propria
parte di responsabilità, senza cogliere il quadro
più ampio;
COLLEGIO DEI DOCENTI - DIPARTIMENTI
la responsabilità collettiva e la cultura
cooperativa;
il riconoscimento delle decisioni collettive, dei
valori e principi condivisi;
la necessità e l’utilità di lavorare insieme agli
altri condividendo e concordando progetti e
strategie d’azione;
la libertà di insegnamento intesa come
autonomia didattica e come libera espressione
culturale del docente diretta a promuovere,
attraverso un confronto aperto di posizioni
culturali, la piena formazione della personalità
degli alunni; la libertà di insegnamento è
strumento per dare corpo alla libertà e ai
diritti del discente (diritto all’apprendimento,
diritto alla continuità dell’azione educativa
inteso come azione educativa integrata e
trasversale del team docente, diritto alla
diversità)
la valorizzazione della dimensione collettiva
dell’impegno professionale e di conseguenza la
promozione negli studenti di modelli
collaborativi e cooperativi
la progettualità trasversale all’interno del team
del consiglio di classe
Progetto di istituto |
CONSIGLI DI CLASSE
la responsabilità e quindi la presa in carico da
parte di tutto il consiglio di classe della
alfabetizzazione funzionale (abilità di base di
lingua e matematica)
17
l’analisi approfondita del consiglio di classe
delle esigenze degli studenti con bisogni
educativi speciali e la condivisione nel team di
strategie e metodi efficaci per rispondere ai loro
bisogni;
la collaborazione e presa in carico attiva di tutto
il consiglio di classe degli studenti di recente
immigrazione
l’individualismo
la scarsa incidenza sulla sfera dei comportamenti
individuali delle decisioni collettive, dei valori e
principi condivisi;
il circoscrivere la propria sfera alla didattica,
rinunciando all’esercizio delle competenze
organizzato-progettuali
la libertà di insegnamento intesa come
autonomia didattica e libera espressione culturale
del docente che permette la privatizzazione del
lavoro confinato nella propria classe e nella
propria disciplina;
la gestione privatizzata del fare scuola, inteso
come didassi e come gestione delle relazioni e
comunicazioni con studenti e famiglie
la mancata coordinazione tra il team del
consiglio di classe nell’affrontare tematiche
transdisciplinari nella propria disciplina
la non correzione degli errori ortografici in tutte
le discipline, la non ripresa di alcuni concetti
matematici propedeutici all’attività proposta in
tecnologia, in scienze, in informatica, in storia,
in geografia…
il demandare all’insegnante di sostegno, al
docente tutor o al collega in compresenza le
problematiche degli studenti con bisogni
educativi speciali
il presupporre che l’apprendimento dell’italiano
come L2 (per la comunicazione e per lo studio)
sia compito del facilitatore o dell’insegnante che
segue lo studente nel laboratorio di L2
DIDATTICA
VALUTAZIONE
Progetto di istituto |
la didattica operativa (apprendimento
esperienziale e attività laboratoriali), la didattica
metacognitiva, il metodo interrogativo, la
didattica progettuale.
la personalizzazione e individualizzazione dei
materiali e delle attività (nei casi e momenti che
lo richiedano) e la capacità di gestire gruppi
diversi contemporaneamente
la didattica inclusiva e metodologie opportune
(apprendimento cooperativo, valorizzazione del
gruppo e tutoraggio tra pari) in modo che lo
studente con BES rappresenti una risorsa per
tutta la classe;
il considerare l'errore come momento
privilegiato dell'attività didattica ed altamente
formativo, valorizzando il contributo sia di chi
ha sbagliato, sia di chi ha scoperto l'errore, sia di
chi riesce a trovare la giusta soluzione, nella
consapevolezza che per apprendere ad evitare gli
errori, dobbiamo imparare proprio da questi.
la lezione che si basa su almeno due attività (es.
1.spiegazione + 2.esercitazione; es.
1.assegnazione della consegna + 2.lavori di
gruppo + 3.restituzione)
la lode e l’incoraggiamento finalizzati alla
crescita dell’autostima
la valutazione che si basa su criteri e livelli di
padronanza chiari esplicitati fin da subito
la raccolta di rilevazioni sistematiche e
osservazioni libere per raccogliere informazioni
di processo
la metodologia basata unicamente sulla lezione
frontale, sulla lettura del manuale in classe
la lezione con materiali uguali per tutti e con
richieste che prevedono risposte standard o
attività identiche
percepire l’alunno con BES come un problema, e
non come una risorsa e opportunità
il dare all'errore una connotazione totalmente
negativa, rendendolo fonte di imbarazzo e di
frustrazione.
la lezione che prevede un solo tipo di attività
la critica sterile e non costruttiva
la valutazione che si risolve nel comunicare un
giudizio sintetico senza assicurarsi che sia
compresa la motivazione della stessa
la valutazione che si basa sulla media
matematica delle verifiche e interrogazioni
(valutazione quantitativa), senza tenere conto di
osservazioni di processo (valutazione qualitativa)
le prove per competenza (situazione problema,
prove di realtà, progetto)
La scuola programma attraverso:
- il Progetto d’Istituto → testo in cui sono illustrate le finalità educative dell’Istituto, le regole, le
procedure, l’organizzazione della scuola e le aree di intervento (progetti);
- i Piani di studio d’Istituto → che declinano le competenze previste dai PSP nelle abilità e
conoscenze previste per ciascun biennio;
- i Documenti elaborati nei Dipartimenti Disciplinari, nei gruppi di lavoro, dalle Funzioni Strumentali e
proposti alla delibera del Collegio Docenti;
- il Piano di lavoro di classe → redatta dal Consiglio di Classe. Si ispira alle finalità e ai principi
condivisi illustrati nel Progetto di Istituto ed adattata alle caratteristiche e alle esigenze specifiche della
classe. Il piano di lavoro annuale del Consiglio di Classe comprende anche le iniziative che
comportano la programmazione ed attuazione di progetti, uscite didattiche, viaggi e gite di istruzione,
settimane formative e linguistiche;
- il Piano di lavoro del docente → in cui vengono esplicitate le attività, le unità di lavoro e le modalità
di valutazione conformi ai Nuovi Piani di Studio Provinciali e le sue declinazioni concordate dalla
Rete degli Istituti dell’Alta Valsugana e fa riferimento al piano di lavoro del Progetto d’Istituto e del
Consiglio di Classe.
- le Azioni di progetti che prevedono il coinvolgimento di più docenti o di esperti esterni
18
Progetto di istituto |
-
19
i PEI e PEP per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
i PDP per gli alunni stranieri
Indirizzi alle scuole biennio 2012 -14
Si riporta qui di seguito la tabella che riassume gli obiettivi di sistema indicati dalla giunta provinciale con
delibera n 1943 del 14 settembre 2012.
ASS
I
OBIETTIVI DI DETTAGLIO
1. Porre in atto azioni dirette al recepimento ed al completamento
del processo di elaborazione dei piani di studio delle istituzioni
Qualità degli
scolastiche e formative, partendo dalle Linee guida vigenti e dai
documenti fin qui sviluppati entro le reti territoriali di scuole,
apprendimenti
anche analizzando i fabbisogni formativi ed occupazionali
espressi dalla comunità territoriale
2. Praticare con sistematicità forme di valutazione dei risultati
conseguiti dall'istituzione scolastica/formativa, valorizzando la
cultura del dato, in vista di un miglioramento costante della
qualità espressa dalle istituzioni scolastiche e formative.
3. Programmare e realizzare azioni specifiche volte all'innalzamento
del livello delle competenze di base degli allievi nelle aree a
maggiore criticità e nelle lingue straniere, con attenzione ai
processi di certificazione dei risultati di apprendimento conseguiti
4. Programmare e realizzare azioni volte alla valorizzazione delle
eccellenze, sia sotto il profilo dell'organizzazione scolastica che
dell'adozione di metodologie e strategia didattiche peculiari
Asse B Capacità 5. Programmare ed attuare azioni efficaci di contrasto al fenomeno
inclusiva del
dell’abbandono scolastico e di promozione del successo
sistema
formativo, ivi compreso il potenziamento delle competenze nella
popolazione adulta, mediante l’adozione di una logica di
connessione in rete tra istituti scolastici/formativi e di partenariato
con attori presenti nella realtà territoriale (famiglie, sistema delle
imprese, privato-sociale, società civile)
6. Programmare ed attuare azioni volte all'inclusione degli
allievi con bisogni educativi speciali, in particolare
rispetto alle forme emergenti di fabbisogni espressi
dagli allievi.
7. Progettare e realizzare azioni volte all'inclusione degli alunni di
cittadinanza non italiana, con attenzione al superamento delle
barriere linguistiche ed alla presenza di bisogni educativi specifici
Asse C
8. Programmare ed attuare misure di orientamento scolastico e
Orientamento
professionale in uscita, in relazione alle peculiarità proprie dei
scolastico /
diversi segmenti del sistema, con attenzione all'impatto prodotto
professionale e
in termini di prosecuzione degli studi e di accesso al mondo del
raccordo tra
lavoro
scuola e mondo 9. Sviluppare e testare metodologie ed approcci didattici innovativi,
del lavoro
anche mediante attività di peer learning e di mobilità
internazionale degli studenti, diretti alla valorizzazione di
ambienti di apprendimento esterni all'istituzione
scolastica/formativa. Particolare attenzione, nel secondo ciclo, va
rivolta alla metodologia dell'alternanza scuola-lavoro e più in
generale all'integrazione tra apprendimenti esercitati in contesti
formali, non-formali ed informali
Asse D
10. Porre in atto forme efficaci di programmazione e gestione dei
Sviluppo
percorsi di sviluppo professionale del personale, poste in stretta
professionale
relazione con la lettura dei fabbisogni specifici espressi dal
del personale
personale, dagli allievi, dell'istituzione scolastica nel suo insieme
ed in relazione con i molteplici attori sia interni che esterni
all'istituzione scolastica
11. Promuovere attività periodiche di auto-analisi riflessiva da parte
Progetto di istituto |
Asse A
20
PRIMO CICLO
VINCOLANTE
VINCOLANTE
VINCOLANTE
VINCOLANTE
VINCOLANTE
VINCOLANTE
VINCOLANTE
degli insegnanti della pratica professionale che concorrano a
produrre un significativo effetto sulle pratiche di insegnamento
adottate
Asse E
12. Definire un piano di miglioramento che permetta alle scuole un
Definizione di
efficientamento della propria struttura e delle proprie procedure
un piano di
miglioramento
amministrativ
o gestionale
VINCOLANTE
Piano di Miglioramento – Biennio Scolastico 2012-2014
ASSE A: QUALITA’ DEGLI APPRENDIMENTI
Obiettivo 1. Porre in atto azioni dirette al recepimento ed al completamento del processo di elaborazione
dei piani di studio delle istituzioni scolastiche e formative, partendo dalle Linee guida vigenti e dai
documenti fin qui sviluppati entro le reti territoriali di scuole, anche analizzando i fabbisogni formativi ed
occupazionali espressi dalla comunità territoriale.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Dopo due anni di formazione in rete sui PSI, il
nostro istituto ha deliberato i Piani di Studio di
Istituto per tutti i bienni e per tutte le discipine.
Con quest’anno diventa obbligatoria la certificazione
delle competenze alla fine del primo ciclo di
istruzione. Abbiamo organizzato un corso di
formazione in rete, per riflettere sul documento
proposto dal gruppo di lavoro della PAT. Ci
ripromettiamo di proseguire con la formazione sulla
preparazione di prove di competenza.
Dall’a.s. 2010-11 abbiamo deliberato un format per
la progettazione delle attività disciplinari
dell’insegnante che riprende i piani di studio di
istituto.
Si prevede di dedicare una riunione dei dipartimenti
disciplinari alla scelta della prova di competenza, e di
definire un protocollo relativo alle modalità di
somministrazione delle prove di competenza; in un
CdC delle classi terze SSPG i docenti concorderanno
una prova di competenza per la certificazione.
Progetto di istituto |
Ci si ripromette di integrare il format per la
progettazione delle attività disciplinari
dell’insegnante con una colonna che definisca i tempi
e la modalità di raccolta dei dati per la valutazione e
la certificazione;
Obiettivo 2. Praticare con sistematicità forme di valutazione dei risultati conseguiti dall'istituzione
scolastica/formativa, valorizzando la cultura del dato, in vista di un miglioramento costante della qualità
espressa dalle istituzioni scolastiche e formative.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Le azioni di autovalutazione dell’istituto
comprendono la raccolta dei dati sulla percezione
dell’utenza (customer satisfaction) e gli esiti dei test
di apprendimento (test INVALSI); oltre a ciò si
Si proseguirà nella raccolta dei dati di customer
satisfaction, sperimentando una applicazione online
per la raccolta delle percezioni degli studenti in
modo da rendere meno gravosa la fase dello spoglio
21
rileva il grado di soddisfazione per i progetti di CLIL
o di altre problematiche emergenti (es. orario). Si
riflette su tali dati a più livelli (=NIV; collegio
docenti, consigli di classe, singolo docente)
degli esiti.
Ci si ripromette di coinvolgere il personale ATA
nella fase di spoglio dei dati delle customer, così
come si incentiveranno azioni di raccolta dei dati di
istituto in maniera sistematica negli anni da parte del
personale amministrativo.
Si cercherà di supportare le azioni di riflessione sui
dati raccolti:
a livello di prassi didattica si individueranno spazi di
riflessione (CD, dipartimento e Consigli di Classe)
per ragionare sui quadri di riferimento delle prove
INVALSI di italiano e matematica e sui quesiti che
hanno dato esito meno positivo;
a livello di staff e coordinatori CdC SSPG si
svilupperà un protocollo per stabilire tempi e
modalità comuni di preparazione alle prove
INVALSI;
a livello di NIV si produrrà un documento che
raccoglie elementi di analisi e di riflessioni.
Obiettivo 3. Programmare e realizzare azioni specifiche volte all'innalzamento del livello delle competenze
di base degli allievi nelle aree a maggiore criticità e nelle lingue straniere, con attenzione ai processi di
certificazione dei risultati di apprendimento conseguiti.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Per quanto riguarda l’insegnamento delle lingue
straniere si è proceduto negli ultimi quattro anni a
introdurre la modalità di insegnamento in lingua
veicolare, dapprima con moduli disciplinari
programmabili nel corso dell’anno da tutti i docenti,
sia di SP che di SSPG, con il supporto di insegnanti
di lingua, anche madrelingua (azioni con il fine di
sensibilizzare verso questo nuovo approccio di
insegnamento). Dall’anno scorso si sono attivati due
progetti organici e sistematici di CLIL: alle scuole
primarie di Albiano, (ed. motoria, arte, storia,
scienze e geografia), e alle scuole secondarie di
Albiano e Civezzano (geografia e arte).
Lingue comunitarie:
Progetto di istituto |
Agli studenti di classe terza vengono proposti corsi
per le certificazioni linguistiche in tedesco e in
inglese.
Alle medie sono organizzate proposte di educazione
alla salute e alla legalità.
22
si prosegue con la sensibilizzazione verso
l’insegnamento in lingua veicolare (incontri con
esperti, genitori, insegnanti) e con i progetti attivati ad
Albiano Scuola Primaria e le due Scuole Secondarie.
Si prosegue con la raccolta di Unità di
Apprendimento di CLIL; per l’insegnamento della
geografia in inglese si procede con la produzione di
dispense per gli studenti (a complemento del libro di
testo);
si prosegue con le azioni di preparazione alle
certificazioni internazionali, ma si prevede di attivare
una forma di certificazione interna alla fine dei bienni
(procedura da definire da parte delle FS e del
dipartimento di lingue comunitarie);
Discipline dello studio (storia, geografia e scienze):
oltre a favorire metodologie didattiche laboratoriali
con scambio di esperienze tra docenti, si prevede di
raccogliere il materiale adattato e facilitato del libro
di testo (prodotto dagli insegnanti nella loro attività di
personalizzazione dell’insegnamento, in particolare
per studenti con DSA o BES) per renderlo disponibile
ad altri;
Matematica e italiano:
si veda quanto detto per la preparazione alle prove
INVALSI, o per la prevenzione dei disturbi nella
letto-scrittura o nel calcolo.
Competenze trasversali:
imparare ad imparare e competenze di cittadinanza
sono perseguite nella ricerca-azione proposta agli
insegnanti di SP “Eccomi pronto”(life-skills e selfdirected learning-skills) in collaborazione con la
dott.ssa Bertolani, ricercatrice presso l’Università di
Padova all’interno di un progetto di ricerca
dell’University of Massachussets;
percorsi di educazione alla salute e alla legalità.
Ed. musicale:
Si prosegue con il terzo e quarto anno di vita del
progetto di ampliamento dell’offerta musicale presso
la SSPG di Civezzano; si valuterà se proporre un
percorso di formazione per insegnanti di scuola
primaria (coralità, e insegnamento della musica con
forti rimandi trasversali alle altre discipline)
Obiettivo 4. Programmare e realizzare azioni volte alla valorizzazione delle eccellenze, sia sotto il profilo
dell'organizzazione scolastica che dell'adozione di metodologie e strategie didattiche peculiari.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Varie sono state le azioni per personalizzare i
percorsi, nell’ottica dell’approfondimento per le
eccellenze e del rinforzo per chi ha bisogno di
consolidare.
Si prosegue con le azioni intraprese: organizzazione
delle attività opzionali alle scuole primarie, e gruppi
di livello alla scuola media (in una classe si sono
aggiunte le discipline di italiano e tedesco).
Alle scuole primarie uno dei due laboratori opzionali
settimanali è stato progettato per l’approfondimento e
per il rinforzo, oltre ovviamente a tutte le strategie
messe in atto quotidianamente.
Si prevede di incoraggiare l’utilizzo di blog di
classe per postare materiali e link di
approfondimento destinati agli studenti che
vogliono approfondire (eccellenze). (si ricorda
l’esperienza della attuale classe V della Scuola
Primaria di Albiano e della classe II SSPG di
Albiano)
Progetto di istituto |
Nella scuola secondaria di primo grado nelle attività
opzionali (o in corsi modulari) si offrono percorsi per
l’eccellenza (certificazioni linguistiche); in una classe
si è sperimentata la suddivisione per gruppi di livello
nelle discipline di matematica e inglese;
gli studenti del corso di ampliamento di educazione
corale e strumentale, hanno partecipato a concorsi;
Si prosegue con i corsi di preparazione alla
certificazione linguistica internazionali e con la
partecipazione a concorsi e gare sportive.
Si supporterà e inviterà a partecipare a eventi come
per es. il rally della matematica o le olimpiadi della
molti sono gli studenti delle scuole di primo grado che matematica.
partecipano ad eventi sportivi, gareggiando e
distinguendosi.
23
ASSE B. CAPACITA’ INCLUSIVA DEL SISTEMA
Obiettivo 6. Programmare ed attuare azioni volte all'inclusione degli allievi con bisogni educativi speciali,
in particolare rispetto alle nuove forme di fabbisogni espressi dagli allievi.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Oltre a un docente (o due per alcuni a.s.) che ricopre
la funzione strumentale per i BES, il dipartimento dei
docenti di sostegno -a cui si aggiungono gli assistenti
educatori- e le figure di tutor individuate dai consigli
di classe, seguono costantemente gli studenti con
Bisogni Educativi Speciali, supportati anche dalla
psicologa di riferimento dell’istituto (servizio di
supporto ai consigli di classe e team docenti e
servizio di ascolto per studenti della scuola
secondaria). A livello amministrativo si collabora
con la mappatura dei bisogni e delle risorse attivate.
Grazie alla procedura di gestione delle azioni
didattiche dei docenti attivate sulle risorse previste
dagli articoli 26, 29 e 89 del CCPL, e dell’art. 45, lo
staff della dirigenza e la commissione coordinatori
dei CdC delle SSPG coordinano le risorse sugli
alunni con BES. Anche il Fondo per la Qualità verrà
impegnato in maniera importante per far fronte alle
esigenze di apprendimento speciale.
E’ stata concordata una procedura per la
organizzazione di riunioni di equipe psico-educative,
e una procedura per le attivazioni dei progetti ponte
per i ragazzi delle medie.
Da un paio d’anni si sono individuati per le SSPG
due CdC a metà di ogni quadrimestre dedicati agli
studenti con BES.
In genere nel piano annuale per la formazione
dell’IC è sempre presente un percorso formativo
legato a qualche bisogno speciale.
Il Collegio docenti verrà chiamato a deliberare dei
criteri di priorità in ordine agli argomenti da trattare
nei Consigli di Classe programmati (due sono
dedicati agli studenti con BES) e in ordine alla
partecipazione per chi supera le 40 ore previste dal
contratto: tra questi criteri dovrà esserci quello della
priorità della partecipazione ai CdC per i bisogni
educativi speciali, perché solo con la collaborazione
di tutti i docenti si potrà avere un’azione didattica
veramente inclusiva.
Nel Progetto di Istituto 2012-13 è stato dichiarato
che nella presenza dei BES e stranieri vediamo una
opportunità di migliorare la didattica per tutti.
Ci ripromettiamo di continuare a promuovere corsi
di aggiornamento su bisogni speciali, o di
incoraggiare la partecipazione a percorsi organizzati
sul territorio (anche rete Valsugana o Trento). (es:
2012-13 DSA; si ipotizza un percorso di formazione
per osservare e riconoscere le intelligenze multiple
presenti nella classe –con Howard Gardner
ricordiamo oltre all’intelligenza linguistica e logicomatematica, anche l’intelligenza spaziale,
l’intelligenza sociale, l’intelligenza introspettiva,
l’intelligenza corporeo cinestetica, l’intelligenza
musicale- in modo da adattare con ancora maggiore
aderenza l’azione didattica alla specificità di
ciascuna classe)
Progetto di istituto |
Obiettivo 7. Progettare e realizzare azioni volte all'inclusione degli alunni di cittadinanza non italiana,
con attenzione al superamento delle barriere linguistiche ed alla presenza di bisogni educativi specifici.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Il collegio docenti individua ogni anno l’area
dell’intercultura da affidare ad una funzione
strumentale; ogni plesso progetta i laboratori per
l’insegnamento dell’italiano come L2;
all’occorrenza vengono chiamati mediatori e
Ci ripromettiamo di integrare il protocollo
accoglienza stranieri con alcuni strumenti operativi:
traccia per la raccolta dei dati da richiedere allo
straniero da parte della segreteria, un vademecum di
facile comprensione per i genitori, delle
24
facilitatori; abbiamo il protocollo di accoglienza
stranieri, come previsto dalla normativa provinciale;
se serve attiviamo la consulenza con il centro
millevoci o con il dipartimento della conoscenza.
indicazioni/consigli per l’attivazione dei laboratori
linguistici. Verrà tenuta aggiornata la sitografia
consigliata (una volta che il sito della scuola sarà
rinnovato, i link verranno messi in rete); verranno
condivisi i materiali che i docenti raccoglieranno o
elaboreranno nella partecipazione a eventuali corsi di
aggiornamento.
ASSE D: SVILUPPO PROFESSIONALE DEL PERSONALE
Obiettivo 10. Porre in atto forme efficaci di programmazione e gestione dei percorsi di sviluppo
professionale degli insegnanti, poste in stretta relazione con la lettura dei fabbisogni specifici espressi dal
personale, dagli allievi, dell'istituzione scolastica nel suo insieme ed in relazione con i molteplici attori sia
interni che esterni all'istituzione scolastica.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Nell’ultimo anno scolastico 2011-12, il collegio
docenti si è dato una procedura per l’inclusione dei
percorsi di aggiornamento nel piano annuale della
formazione docenti. Le proposte formative sono
avanzate dallo staff della dirigenza (visione di
sistema), dalle funzioni strumentali (visione di area)
o dai dipartimenti disciplinari (esigenze di
formazione legate alla propria disciplina).
Per garantire un approccio sistemico e progettuale
nella formulazione del Piano annuale di formazione e
aggiornamento è stato predisposto un report
riflessivo sulla formazione compiuta dai docenti
dell'Istituto sui PSP negli ultimi quattro anni: analisi
dei prodotti, indagine sulla diffusione di un lessico
comune e sulla cultura della didattica per
competenze.
Si intende proseguire nel chiedere al collegio dei
docenti di darsi dei criteri a cui fare riferimento. Si
prevede quindi di affinare la procedura da seguire
rispetto a tempi e modalità.
Progetto di istituto |
Obiettivo 11. Promuovere attività periodiche di auto-analisi riflessiva da parte degli insegnanti della
pratica professionale che concorrano a produrre un significativo effetto sulle pratiche di insegnamento
adottate.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Gli incontri dei dipartimenti disciplinari e
l’occasione dei percorsi di formazione, ma anche le
riunioni di staff della dirigenza, sono momenti
importanti di riflessione sulla pratica professionale.
Nel nostro istituto la consapevolezza di ciò sta
crescendo di anno in anno, e mentre nei primi tempi
di introduzione delle riunioni di dipartimento (5 anni
fa) non si riusciva a cogliere l’importanza di questi
momenti di confronto, ora invece tanti sono gli
argomenti che si vorrebbe affrontare insieme, più di
quelli consentiti dagli spazi temporali.
Ci si ripromette di proseguire nel confronto su:
attività didattiche programmate in relazione alle
competenze ed abilità previste dai PSI (format di
programmazione disciplinare);
le modalità di compilazione della colonna relativa
alla valutazione del format per la programmazione
disciplinare;
le rubriche valutative di disciplina e di competenze
trasversali e legate al profilo globale dello studente;
la condivisione di prove di competenza comuni.
Altro argomento di confronto e riflessione del
dipartimento disciplinare sarà una eventuale proposta
25
di formazione da presentare al collegio.
In relazione alla ricerca-azione “Eccomi pronto”, e
alla pratica di osservazione della lezione dei docenti
da parte dell’esperta, si prevede come possibile
sviluppo la messa a punto di una scheda di
osservazione della lezione, da utilizzare tra colleghi
che reciprocamente si danno la disponibilità di
osservare ed essere osservati, in modo tale da
valorizzare e migliorare le proprie pratiche d’aula.
ASSE E: DEFINIZIONE DI UN PIANO DI MIGLIORAMENTO
AMMINISTRATIVO GESTIONALE
Obiettivo 12. Definire un piano di miglioramento amministrativo gestionale in linea con gli obiettivi del
piano di miglioramento provinciale che permetta alle scuole un efficientamento della propria struttura e
delle proprie procedure, nonché un più razionale utilizzo delle risorse.
Situazione attuale
Piano di miglioramento
Molto è stato fatto nella direzione di rendere più
trasparente ed efficiente l’utilizzo delle risorse
assegnate. Ci si riferisce alle procedure per la
presentazione delle azioni didattiche da parte dei
docenti, che prevedono l’individuazione di tutti gli
elementi di spesa (prestazione lavorativa aggiuntiva
dell’insegnante da riconoscere sugli articoli del
CCPL; esperti esterni; facile consumo) o delle uscite
didattiche, o delle riunioni di equipe psicoeducative: ciò rende immediata la contabilizzazione
delle ore di lavoro, e quindi anche la possibilità di
pagamento sui fondi a disposizione. Ma questo
rende anche possibile il coordinamento delle azioni
didattiche.
Molto c’è ancora da fare:
Progetto di istituto |
Anche l’introduzione del file “cosa succede oggi”
permette di gestire la complessità delle situazioni
(uscite didattiche, sostituzioni, presenze di
esperti…).
La riorganizzazione del server di segreteria è stato
un altro momento importante per poter garantire la
giusta collocazione dei documenti e per rendere
possibile l’intrecciarsi delle mansioni su ambiti di
gestione confinanti: es. la gestione delle ore di
attività complementare dell’educaz. fisica (area
docenti) rispetto all’organizzazione dell’attività
didattica (area studenti); es. gestione della
documentazione e procedure legate alla sicurezza:
distribuzione informativa e raccolta firme per
ricevuta (area docenti), gestione aggiornamenti
sulla sicurezza (area docenti e ATA), gestione visite
medico del lavoro (area ATA), check-up per la
26
si intende proseguire nella messa a punto di altre
procedure di lavoro del personale ATA con
l’obiettivo di ottenere maggiore chiarezza,
trasparenza, conoscenza diffusa e maggiore
probabilità di flessibilità nelle mansioni;
si incentiveranno le azioni volte a riorganizzare,
sistematizzare e rendere più immediatamente fruibili
i dati di istituto;
per un uso più razionale delle risorse, si metterà a
punto la procedura per la gestione e contabilizzazione
delle fotocopie; si valuteranno le scelte fatte (acquisto
fotocopiatrice vs. noleggio) in relazione ai costi e
servizi; si proseguirà nella politica di centralizzazione
della macchina per la stampa (una fotocopiatrice con
scheda di rete per ogni plesso) progressivamente
dismettendo le piccole stampanti, per ottenere una
maggiore semplicità di gestione e controllo delle
spese; si procederà a rendere possibile la gestione dei
server dei diversi plessi da remoto, facendo sì che
l’intervento del tecnico sia più veloce e senza
spostamento;
Per procedere verso la dematerializzazione, si
chiederà la collaborazione di almeno un consiglio di
classe delle medie per testare l’utilizzo del registro
elettronico anche per la registrazione delle assenze
giornaliere e delle valutazioni delle prove scritte e
orali; si ha in previsione di ripensare la struttura del
sito, per renderlo più immediatamente fruibile e
sicurezza (area contabile), raccolta report delle
prove di evacuazione (area posta e protocollo)…
La definizione di alcune procedure per il lavoro
amministrativo ha reso più chiaro a tutti di chi sono i
compiti e le responsabilità di ciascuno: es. procedura
per la posta dell’ufficio, procedura per le uscite e
viaggi di istruzione…
Progetto di istituto |
La questione degli archivi cartacei (locazione
rispetto a sicurezza e tipo di documenti
conservati…) è stata affrontata negli anni, ma ancora
ha bisogno di essere seguita.
27
quindi più visitato, così come si incentiverà il
contributo anche del personale amministrativo a
tenerlo aggiornato;
si inviterà l’ufficio contabilità ad analizzare in
particolar modo i fondi vincolati (in particolare il
fondo per la qualità) e i capitoli 110, 115 e 205 in
relazione alle voci di spesa rispettivamente di toner e
manutenzioni stampanti, registri e libri di testo, con
l’intenzione di poterne analizzare l’andamento,
valutare azioni e poterne dare conto; ciò per
monitorare l’utilizzo dei fondi più direttamente
coinvolti con la progettazione didattica (fondo
qualità), e per monitorare la spesa sui capitoli sui
quali si prevede di avere margini di risparmio, senza
inficiare la qualità dell’azione didattica.
Procedure Condivise
( per g a ra nt ir e i l co o rd i na me nto d el le a z io n i di da tti ch e)
AZIONI
Per coordinare le attività progettuali che coinvolgono più persone (docenti interni o esterni), che prevedono
l’utilizzo di risorse aggiuntive (vuoi in termini di tempo lavoro, vuoi in termini di sussidi e facile consumo) o
che necessitano l’utilizzo di spazi comuni (teatro, laboratori…), i docenti sono tenuti a presentare delle
programmazioni che definiamo AZIONI (a preventivo e consuntivo), compilando un modulo predisposto.
Tali azioni vengono in prima battuta discusse a livello di plesso (programmazioni di plesso nelle SP,
commissione dei coordinatori dei Consigli di Classe nelle SSPG) in relazione alle risorse a disposizione e a
criteri di priorità precedentemente concordati, e poi autorizzate dalla dirigenza, coadiuvata dallo staff della
dirigenza e dalla segreteria.
Allegato n. 1: modulo “Azioni”
USCITE DIDATTICHE
Le modalità di organizzazione delle uscite didattiche sono stabilite nel regolamento interno. La procedura
consiste nella programmazione delle uscite nei consigli di classe e nella presentazione delle proposte di
uscita tramite il modulo “Uscite didattiche”
Allegato n. 2: modulo “Uscite didattiche”
CONTINUITA’ TRA SP e SSPG
L’istituto si è dotato di un protocollo di continuità per garantire il tempestivo fluire di informazioni sugli
alunni e l’orientamento degli alunni nel passaggio dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di Primo
Grado.
Allegato n. 3: “Protocollo di Continuità tra SP e SSPG
CONTINUITA’ tra SI e SP
L’istituto … tre Scuole dell’Infanzia. …
Recente Protocollo tra Circolo 3 e Istituto
Allegati n. 4: “Protocolli di continuità SI-SP”
Progetto di istituto |
CONTINUITA’ TRA SSPG e Istituti Superiori
Monitoraggio scelte alunni a livello di rete territoriale.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Allegato n. 5 Protocollo di Accoglienza per gli Alunni Stranieri:
28
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Allegato n. 6: Protocollo di Accoglienza per Alunni con BES
MODELLO per PEI A, PEP B, PEP C, PDP
Allegati n. 7: modelli di PEI, PEP B, PEP C, PDP:
PROCEDURA per INCONTRI di EQUIPE PSICOPEDAGOGICA
Allegati n.8: procedura e stampato per la richiesta di incontro
PROCEDURE AMMINISTRATIVE
Progetto di istituto |
Anche la Segreteria ha definito delle procedure per chiarire i compiti di ciascun impiegato nell’espletare
azioni che coinvolgono più persone, o per esplicitare i passaggi da seguire per portare a termine procedure
delicate. Tali procedure sono raccolte e sempre aggiornate sul server di segreteria e in forma cartacea in un
raccoglitore delle procedure custodito in segreteria.
29
Aree progettuali di rilievo
Nel nostro istituto poniamo particolare attenzione all’apprendimento delle lingue comunitarie con progetti
di CLIL, di insegnamento della lingua da parte di insegnanti di madrelingua e di attività di preparazione alle
certificazioni linguistiche internazionali per gli studenti della terza scuola secondaria di primo grado.
Riteniamo che l’apprendimento del canto e di uno strumento musicale rappresenti una marcia in più per
educare all’ascolto di se stessi e dell’altro, per educare allo spirito di collaborazione nella realizzazione di
progetti di gruppo, per educare ad un diverso linguaggio della mente che ne migliora la flessibilità, così come
accade quando si apprende un’altra lingua.
La salute dell’individuo è un bene primario sancito da dichiarazioni universali e dalla nostra costituzione.
Individuare una persona che si occupi delle attività di educazione alla salute ci pare una necessità. Le
attività relative a quest’area si concentrano prevalentemente negli anni della preadolescenza e adolescenza
(alunni si scuola secondaria di primo grado), in quanto in questa età ci si incomincia a fare delle scelte
consapevoli e ci si pone delle domande sui valori in cui ci si riconosce e sul proprio stile di vita. Ci pare
anche importante creare opportunità per gettare uno sguardo a quello che la legge permette (ed. alla
legalità), per capire come certe scelte che sembrerebbero puramente soggettive, possono avere degli effetti
negativi non solo su se stessi, ma anche sugli altri e che pertanto vengono sanzionati dal legislatore. In
relazione ai valori democratici del rispetto delle proprie ed altrui identità, della partecipazione attiva nella
vita di comunità, della consapevolezza dell’esistenza di alcune regole di convivenza civile, abbiamo
elaborato un “regolamento degli studenti e delle studentesse” che possa essere piacevolmente letto e
interiorizzato anche da alunni nella fascia d’età dai 6 ai 13 anni.
Il progetto “A Piedi Sicuri” si occupa di monitorare la sicurezza dei percorsi a piedi che i bambini delle
scuole primarie percorrono ogni giorno all’uscita da scuola: è un progetto complesso che vede più attori
coinvolti:gli insegnanti, i bambini, i genitori volontari, le amministrazioni comunali.
L’area dei bisogni educativi speciali (prevenzione del disagio e sostegno alla disabilità) e dell’attenzione
verso i bisogni di apprendimento dell’italiano come lingua seconda è costantemente monitorata oltre che
dalle funzioni strumentali (intercultura e BES) e dal gruppo di lavoro per i BES anche da tutti i consigli di
classe: presso le scuole medie un consiglio di classe per quadrimestre è interamente dedicato all’analisi e
messa a punto degli interventi relativi a questa problematica, mentre nelle scuole primarie i due progetti di
prevenzione “dettato ortografico” e “psicomotricità” sono fondamentali per dare delle indicazioni operative
nella progettazione di interventi didattici. I consigli di classe hanno anche a disposizione la consulenza della
psicologa di istituto, che aiuta a mettere a fuoco le problematiche e suggerisce strategie da seguire.
L’istituto segue gli studenti in tutti i passaggi del loro iter formativo, predisponendo dei protocolli di
continuità tra SI e SP, tra SP e SSPG e tra SSPG e SSSP.
Progetto di istituto |
Lingue Comunitarie
PROGETTO CLIL
Affrontare i contenuti di una materia specifica con una seconda lingua come veicolo di trasmissione è
un’occasione di crescita formativa sia per gli insegnanti che per gli alunni. Da un lato coinvolge i primi in
una riflessione profonda e condivisa sulla modalità di proporre tali contenuti e spinge all’adozione di un
approccio language sensitive, ovvero sensibile a vari tipi di linguaggio, dall’altro fornisce ai secondi
30
un’esposizione alla seconda lingua maggiore di quanto non avrebbero nelle ore di insegnamento curricolare
della stessa e favorisce un graduale e progressivo miglioramento della loro competenza linguistica in L2.
La metodologia è student centered e cerca di incentivare la modalità di lavoro per compiti di apprendimento
(task). Progressivamente si introducono attività al computer che rinforzano la capacità di utilizzo dello
strumento informatico.
Progetto CLIL presso la Scuola Primaria di Albiano
A partire dall’anno scolastico 2011-12, le attività di CLIL si distribuiscono sulle classi III, IV e V, con lievi
variazioni ogni anno scolastico
a.s. 2012-13
CLASSE III
Arte e Immagine - 1 intervento settimanale di 50’
Utilizzo di un’ora di compresenza della docente di inglese su docente di materia (non progetto CLIL
formalmente riconosciuto)
CLASSE IV
Scienze - 1 intervento settimanale di 100 minuti della docente di inglese/CLIL
Arte e Immagine - 1 intervento settimanale di 50’ della docente di inglese/CLIL
Scienze Motorie - 1 intervento settimanale di 120’ della docente di inglese/CLIL
CLASSE V
Storia - 1 intervento settimanale di 50 minuti della docente di inglese/CLIL
Geografia - 2 interventi settimanali di 50 minuti della docente di inglese/CLIL (un intervento in
compresenza con docente di materia)
Arte e Immagine - 1 intervento settimanale di 50’ della docente di inglese/CLIL
Musica - 1 intervento settimanale di 50’ della docente di inglese/CLIL
Aof - 1 intervento settimanale di 120’ della docente di inglese/CLIL (compresenza con docente di materia)
Progetto CLIL di arte e immagine Scuola Secondaria di Primo Grado di Civezzano
Dall’anno scolastico 2011-12 nel corso A e B della SSPG di Civezzano le due ore settimanali di arte e
immagine sono tenute in inglese da un docente di madrelingua facente parte del consiglio di classe per
l’intero anno scolastico.
Progetto di istituto |
Se il compito è scritto o orale viene valutato tenendo conto della conoscenza della lingua inglese e dell'uso
del linguaggio specifico relativo alla materia, se il compito è pratico viene valutato in base alla qualità e
all'impiego dei materiali, tenendo conto della comprensione e del contesto in cui si è svolta la lezione. In
riferimento al momento dello scrutinio, si fa una media dei voti.
Progetto CLIL di geografia Scuola Secondaria di Primo Grado di Albiano e Civezzano
Dall’anno scolastico 2011-12 è iniziato un percorso di geografia in inglese presso la classe prima della SSPG
di Albiano, che mano a mano coprirà tutte le tre classi con durata annuale e cadenza settimanale di un’ora.
Anche in una classe della SSPG di Civezzano è possibile proporre lo stesso percorso.
Pur nella distinzione dei ruoli, i docenti di lingua e di disciplina sono corresponsabili sia della valutazione
degli alunni che dei risultati della sperimentazione. Il docente di lingua assegnato alla classe per le ore di
inglese valuta gli apprendimenti linguistici degli alunni nelle ore curricolari di L2. Nelle verifiche di
geografia in inglese e nella loro valutazione si dà invece la preminenza agli apprendimenti e alle competenze
31
raggiunte nella materia non linguistica. Affinché la L2 utilizzata non diventi un ostacolo all’apprendimento è
compito dell’insegnante di lingua fornire agli alunni il lessico di base e le strutture necessarie per
comprendere ed esprimere i contenuti di geografia concordati preventivamente con l’insegnante di materia.
Si valutano sia il contenuto che la lingua in questi termini:
- inizialmente il valore dato al contenuto è pari al 100% per dare tempo agli alunni di acquisire gradualmente
le abilità di produzione in L2, più tardive rispetto a quelle di ricezione; il supporto linguistico è quindi
consistente e la richiesta di produzione minima;
- nel corso dell’anno si concorda il momento opportuno per dare al contenuto un valore attorno al 75% e alla
lingua il restante 25% e per aumentare la richiesta di produzione. Ulteriori modifiche si prendono in
considerazione in itinere, a seconda della risposta da parte degli alunni.
Si attua una valutazione in itinere (assessment) che mette in luce il raggiungimento delle competenze e una
valutazione a medio e lungo termine (evaluation) sugli obiettivi disciplinari. Le verifiche possono essere
scritte (domande chiuse, domande aperte, abbinamenti, soluzione di task, questionari di autovalutazione,
ecc.) o orali (domande chiuse, domande aperte, discussione, argomentazione, presentazione, ecc.).
Le verifiche scritte sono graduate e concordate e la valutazione delle stesse è fatta in equipe tra l’insegnante
di lingua e l’insegnante di disciplina. I criteri di valutazione sono l’acquisizione dei contenuti disciplinari, del
lessico specifico e progressivamente dell’espressione in L2.
Si prevedono momenti di valutazione dei compagni e di autovalutazione del proprio lavoro da parte degli
studenti.
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE
Ogni anno viene offerta la possibilità agli alunni delle classi terze che lo desiderano di prepararsi agli esami
delle certificazioni linguistiche (FIT2 e KET). La certificazione attesta il grado di conoscenza di una lingua
straniera, secondo il “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue” approvato dal Consiglio
d’Europa1. Si può ottenere la certificazione dopo aver superato una serie di prove in tutte e quattro le abilità
linguistiche (comprensione scritta e orale, produzione scritta e orale).
La preparazione offerta ai nostri studenti, che può durare da un quadrimestre a tutto l’anno scolastico ed è a
cura delle insegnanti, consiste in esercizi specifici sulla falsa riga di quelli proposti durante gli esami,
1
Il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), dell'inglese Common European Framework of Reference for
Languages (CEFR) è un sistema descrittivo messo a punto dal Consiglio d'Europa come parte principale del progetto Language Learning for
European Citizenship (apprendimento delle lingue per la cittadinanza europea) tra il 1989 e il 1996. Suo principale scopo è fornire un metodo per
accertare e trasmettere le conoscenze che si applichi a tutte le lingue d'Europa. Nel novembre2001 una risoluzione del Consiglio d'Europa
raccomandò di utilizzare il QCER per costruire sistemi di validazione dell'abilità linguistica.
Il Quadro comune di riferimento europeo distingue tre ampie fasce di competenza ("Base", "Autonomia" e "Padronanza"), ripartite a loro volta in due
livelli ciascuna per un totale di sei livelli complessivi, e descrive ciò che un individuo è in grado di fare in dettaglio a ciascun livello nei diversi ambiti
di competenza: comprensione scritta (comprensione di elaborati scritti), comprensione orale (comprensione della lingua parlata), produzione scritta e
produzione orale (abilità nella comunicazione scritta e orale)
Progetto di istituto |
A - Base
A1 - Livello base
A2 - Livello elementare KET (Key English Test) e FIT2 (Fit in Deutsch 2)
Comunica in attività semplici e di abitudine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in
termini semplici aspetti della sua vita, dell’ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati.
B - Aut onomia
B1 -Livello intermedio o "di soglia"
B2 -Livello intermedio superiore
C - Padronanza
C1 -Livello avanzato o "di efficienza autonoma"
C2 -Livello di padronanza della lingua in situazioni complesse
32
simulazioni vere e proprie proponendo esami già somministrati negli anni passati sia per la parte scritta che
orale, in modo tale che gli studenti possano familiarizzare con questa tipologia di esercizi.
Per quanto riguarda l’organizzazione dell’esame vero e proprio la Funzione Strumentale o il docente
referenti di istituto si occupa di:
ricercare le date d’esame sul sito Goethe Institut e Cambridge ESOL;
contattare il centro di riferimento (via telefono, visite concrete, e-mail)
iscrivere gli alunni all’esame;
inviare l’iscrizione al CLM;
prendere accordi circa l’organizzazione delle prove d’esame;
definire le modalità organizzative riguardanti lo spostamento degli alunni per le prove d’esame;
stendere la lettera informativa indirizzata ai genitori degli alunni iscritti alle certificazioni (sia per gli alunni
di Albiano che di Civezzano);
accogliere gli alunni candidati, distribuire i tagliandi d’esame, coordinare e sorvegliare gli alunni (durante i
giorni dell’esame);
comunicare i risultati degli esami ai ragazzi
aggiornare la banca dati degli esiti delle certificazioni internazionali dell’istituto
Si ritiene che l’esperienza di affrontare un esame esterno (e per di più in lingua straniera) abbia una valenza
importante per non essere autoreferenziali ed avere un giudizio esterno oggettivo riconosciuto a livello
internazionale. I ragazzi sono inoltre costretti a mettersi in gioco ed affrontare per la prima volta nella loro
vita scolastica un esame, a superare l’ansia, ad avere un giudizio esterno oggettivo, e ad accettare anche
l’imponderabile, che è intrinseco in ogni prova d’esame. Questo tipo di esami fornisce infatti uno specchio
fedele delle competenze linguistiche raggiunte.
E’ in valutazione la proposta di organizzare un esame con commissione esterna formata da insegnanti di
lingua comunitaria di istituti della rete Valsugana, e di certificare la competenza raggiunta con attestato
interno. In questo caso non sarebbe previsto nessun costo di iscrizione per le famiglie, con il probabile
vantaggio che più studenti parteciperebbero all’esperienza, ma l’organizzazione delle procedure potrebbe
essere complessa per l’istituto, per poter mantenere uno standard rigoroso.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Scambi di corrispondenza con scuole di lingua straniera
SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
Progetto di istituto |
A partire dall’anno scolastico 2008-09 il corso A e corso B della SSPG di Civezzano corrispondono in
inglese con la scuola Institution Saint Louis di Pont L’Abbé D’Arnoult nella regione francese di PoitouCharentes.
A partire dall’anno scolastico 2011-12 le classi della SSPG di Albiano corrispondono in tedesco con la
scuola media "Dr. Fritz Ebner" di Silandro, e una volta all’anno hanno la possibilità di incontrare i compagni
di lingua tedesca per una giornata di socializzazione.
SCUOLE PRIMARIE
Si sta lavorando per attivare per le classi III e IV uno scambio di corrispondenza con bambini delle stesse età
che frequentano una Scuola Primaria nel Regno Unito. Per il momento si sta ancora selezionando alcuni
degli interlocutori, al fine di evitare di sovrapporsi a scambi attualmente già attivi con altre scuole sul
33
territorio trentino. E’ invece già iniziato lo scambio di corrispondenza tra la classe quinta di Albiano e year 5
class at Jubilee Park Primary School (West Midlands, UK).
Al fine di preparare i bambini a esperienze di scambio di mail, si sta curando un passaggio di lettere interno
all’Istituto, tra le classi quinte del plesso di Seregnano e Albiano.
Settimane linguistiche
La SSPG di Civezzano organizza in periodo estivo una settimana linguistica in Tirolo; vengono inoltre
mantenuti i contatti con la Volksschule di Untergriesbach (viaggio di istruzione).
Le classi 2^ e 3^ SSPG di Albiano trascorrono una settimana in Germania o nel Regno Unito in periodo
primaverile.
Nell’a.s. 2012/2013 l’Istituto ha aderito al progetto di rete National College – Trentino sullo sviluppo della
middle leadership che vede la partecipazione di 15 Istituti scolastici della provincia.
Accoglienza testimonial stranieri
Nel corso dell’anno scolastico 2012-13 si è accolto in classe terza, quarta e quinta presso i plessi di Albiano
(classi III, IV, V) e Seregnano una studentessa rumena che nelle ore di compresenza messe a disposizione ha
comunicato con i bambini in lingua inglese. In 3 occasioni ha presentato un powerpoint sulla sua nazione
d’origine, in tutte le altre occasioni ha collaborato allo svolgimento della lezione.
GIORNATA DELLE LINGUE
A partire dall’anno scolastico 2009-10 il dipartimento delle lingue comunitarie organizzata ogni anno alla
fine di Maggio la “Giornata delle Lingue”. E’ un evento che coinvolge gli scolari delle classi V di tutto
l’istituto e i ragazzi delle classi prime SSPG.
La prima edizione ha visto partecipare solo gli alunni delle primarie, e nelle ultime due edizioni anche alcune
classi prime SSPG. A partire dall’anno scolastico 2012-13 partecipano tutte le classi previste dal progetto.
Si tratta di un incontro di una mattina in una palestra dell’istituto, durante il quale i diversi gruppi classe
affrontano dei giochi che permettono di valorizzare e mettere in pratica le conoscenze e abilità disciplinari
(lingua tedesca e lingua inglese) e le competenze di collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo
comune. Il percorso è strutturato a stazioni ed ogni gruppo classe ha l’opportunità di misurarsi con diversi
livelli di difficoltà proposti da ogni attività.
Ed. Musicale
La musica è un linguaggio universale che riesce a creare legami tra le persone più diverse. Due esempi
illustri che sono testimonial nel mondo di questo assunto sono:
Progetto di istituto |
Daniel Barenboim (1942 – vivente), pianista e direttore d'orchestra argentino-israeliano.
In una intervista al Corriere della sera afferma2: “[Riferimento alla musica] Purtroppo negli ultimi tempi troppe
persone vivono senza mai nessun contatto con essa. La musica è finita in una torre d'avorio, puro
piacere estetico per pochi eletti. Mentre invece dovrebbe essere prima di tutto educazione alla vita. Se
impari a "pensare la musica" capisci tutto: che il tempo può essere oggettivo e soggettivo, la relazione
tra passione e disciplina, la necessità di aprirsi agli altri... Se suoni il violino e non ascolti allo stesso
tempo il clarinetto non si può far musica.”
José Antonio Abreu (1939 - vivente) musicista, educatore e accademico venezuelano, che ha fondato nel
1983 El Sistema, una fondazione per la promozione sociale dell'infanzia e della gioventù attraverso un
percorso innovativo di didattica musicale.
2
34
Citato in Corriere della sera, 16 gennaio 2007
E’partito dalla convinzione che l’educazione musicale mette in moto un circuito positivo che tira
fuori il meglio di ogni persona.
Noi crediamo che una buona educazione musicale aiuti i bambini a crescere meglio e a sviluppare
precocemente le risorse della loro mente. Ascoltare musica, cantare, ma anche destreggiarsi con uno
strumento, favorisce, nei bambini di tutte le età, anche un aumento della concentrazione e delle capacità
cognitive, e un miglioramento nel linguaggio e nella comunicazione. Inoltre si vuole fornire agli alunni una
sempre maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, una ulteriore possibilità di conoscenza ed
espressione di sé, razionale ed emotiva e si vuole metterli in relazione fattiva e consapevole con altri
soggetti.
Per questo motivo nel nostro istituto si promuove capillarmente l’educazione corale. Nella Scuola
Secondaria di Primo Grado di Civezzano nell’anno 2009-10 è nato il progetto di “Ampliamento dell’offerta
musicale”
A partire dall’anno scolastico 2010-11 è iniziato un percorso che ha come obiettivo finale l’istituzione di una
sezione musicale presso la scuola media di Civezzano. Tale offerta formativa prevede l’insegnamento di uno
strumento musicale, solfeggio, coro, ed. musicale e, a partire dalla seconda media, l’insegnamento di musica
d’insieme. Il progetto educativo in ambito musicale “Sezione Musicale IC Civezzano” ha un ciclo di vita di 6
annualità come indicato nella seguente tabella:
a.s.
Classi attivate (max n. iscritti)
1° anno
2010-11
I (n.11)
2° anno
2011-12
I (n.24); II (n.11)
3° anno
2012-13
I (n.24); II (n.24); III (n.11)
4° anno (entrata a regime del progetto)
2013-14
I (n.24); II (n.24); III (n.24)
5° anno
2014-15
II (n.24); III (n.24)
6° anno
2015-16
III (n.24)
Come si nota, si prevede si entrare a pieno regime a partire dalla quarta annualità (a.s. 2013-14), con le tre
classi di I, II e III media composte da un n. massimo di 24 studenti. In quell’anno ci si pone l’obiettivo di
avere dati a sufficienza per avere la ragionevole certezza che presso il nostro istituto venga riconosciuta
ufficialmente la nascita della sezione musicale da parte del dipartimento della consocenza, con tutte le
prerogative che ciò comporta: diritto al pieno finanziamento e all’assegnazione dell’organico necessario.
Qualora tale prospettiva non venisse confermata, con l’anno successivo si prevede di non procedere con il
progetto, ma di portare unicamente a compimento il ciclo delle classi che avranno iniziato l’esperienza
formativa, per concludere l’esperienza con l’a.s. 2015-16. Starà comunque al Consiglio dell’Istituzione
valutare diversamente negli anni in merito alla prosecuzione o meno, anche nel caso in cui l’ipotesi
prospettata non si verificasse.
Progetto di istituto |
PROGETTO “Ampliamento dell’Offerta Musicale”
presso la SSPG di Civezzano
L’I.C. di Civezzano propone, a partire dal corrente anno scolastico, l’ampliamento dell’offerta formativa in
ambito di istruzione musicale.
Il progetto è destinato agli alunni frequentanti la SSPG “Alessandrini” di Civezzano che accoglie i ragazzi
provenienti dalle scuole Primarie di Civezzano, Fornace, Seregnano. L’attività curricolare di 2 ore
settimanali di educazione musicale viene integrata con altre 2 ore aggiuntive da collocarsi nel pomeriggio e
le attività sono organizzate come segue:
1 ora educazione musicale come da programma scuola media (cultura musicale generale) rivolta a tutto il
gruppo classe (attività curricolare);
1 ora di educazione corale rivolta a tutto il gruppo classe (attività curricolare);
1 ora di formazione musicale che prevede la divisione in due del gruppo iscritto al percorso musicale (attività
collocata nel pomeriggio dedicato alle attività opzionali);
1 ora di pratica strumentale (flauto, pianoforte, violino e chitarra) a gruppi di due alunni(attività collocata nel
pomeriggio dedicato alle attività opzionali);
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A partire dal secondo anno le lezioni di pratica strumentale verranno alternate ad attività di musica
strumentale d’insieme.
Il percorso si articola lungo i tre anni della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Educazione musicale
Obiettivi per il primo anno:
Uso corretto ed ordinato dei quaderni e del testo;
Uso corretto dello strumento personale (Flauto dolce);
Utilizzo degli strumenti ritmici per gli accompagnamenti del repertorio di classe;
Conoscenza dei primi elementi di notazione e teoria musicale necessari all’approccio strumentale del
percorso scelto dall’alunno;
Classificazione delle voci;
Distinzione delle caratteristiche del suono;
L’importanza del linguaggio musicale nell’aspetto persuasivo: “La Sigla musicale ed il collegamento allo
slogan pubblicitario ” “Il racconto con la musica”
Obiettivi per il secondo anno :
Esecuzione corretta ed autonoma di facili melodie con il Flauto dolce;
Conoscenza della notazione musicale in tutti suoi elementi;
Conoscenza e distinzione delle maggiori caratteristiche degli strumenti musicali;
Riconoscimento degli stessi;
Conoscenza e distinzione degli elementi della musica;
Il connubio musica e parola del linguaggio musicale: Il Melodramma.
Obiettivi per il terzo anno:
Sapersi orientare nel campo dell’evoluzione del linguaggio musicale dal Gregoriano al ‘900 con necessari
riferimenti ai vari periodi storici ed agli autori maggiormente significativi;
Distinzione degli elementi della musica dall’analisi di brani di vario genere e periodo;
Distinzione delle maggiori forme strumentali;
Suonare a più voci anche con l’ausilio di altri strumenti oltre al flauto dolce;
Organizzazione delle conoscenze finalizzata al colloquio pluridisciplinare previsto per l’esame di licenza;
Progetto di istituto |
Educazione corale
Il canto è un’espressione dell’anima, la accarezza, la sa alleggerire quando è gravata la sa riempire quando è
assetata. Può accompagnare i passi, scandendone il ritmo rendendone più lieve la fatica.
Consente di esprimere sia la gioia più travolgente che la tristezza più struggente.
È uno strumento dell’anima, uno strumento che le permette di manifestarsi e di parlare di sé.
Il canto corale è una tra le più appassionanti e affascinanti espressioni umane ed ha sempre avuto un posto di
rilievo all’interno delle attività sociali e culturali di ogni epoca e cultura. Con la sua vocazione sociale, con
l’intrinseca esigenza di ordine spaziale e ritmico, con il suo grande potere evocativo, con la sua capacità di
trasmettere sensazioni e messaggi, l’attività corale ha sempre rappresentato un momento formativo positivo
per chi direttamente la esercita ed anche per chi ne beneficia, in qualità di ascoltatore. Attraverso questa
esperienza è data la possibilità anche a chi non ha maturato particolari conoscenze in campo musicale, di
accedere da protagonista ai grandi capolavori dell’arte dei suoni vivendoli direttamente, partecipando alla
loro riproposizione, scoprendone con il cuore e con la mente i più profondi segreti.
Obiettivi generali
Sviluppare l’apparato fonatorio degli allievi, attraverso l’uso corretto della voce;
Favorire lo sviluppo della musicalità necessaria alla pratica musicale;
Educare ad un uso estetico della voce come mezzo di avvicinamento al mondo dell’arte;
Affrontare un repertorio collegato alle altre attività scolastiche (canti popolari, canti in lingua inglese o
tedesca, canti legati a eventi storici);
Obiettivi per il primo anno
Acquisire una corretta postura;
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Utilizzare l’apparato fonatorio in modo corretto per prevenire disturbi dello stesso, attraverso esercizi
respiratori e di articolazione dei suoni;
Esprimere una voce gradevole;
Cantare correttamente ad una voce;
Avviare la polifonia attraverso l’uso del canone;
Lettura a prima vista di semplici canti.
Obiettivi per il secondo anno
Affrontare un repertorio a due voci
Acquisire la capacità di intonare da soli semplici canti col sostegno di uno strumento
Obiettivi per il terzo anno
Affrontare un repertorio a tre voci.
Formazione musicale
La formazione è un’attività trasversale alla musica d’insieme e allo studio dello strumento, necessaria per lo
sviluppo delle competenze generali dell’allievo. Durante la lezione si legge e scrive la musica con esercizi
ritmici e melodici.
Obiettivi per il primo anno:
Effettuare una lettura ritmico-melodica con difficoltà legate al processo di apprendimento della tecnica
strumentale dello strumento scelto dall’alunno;
Intonare a prima vista facili melodie con intervalli tonali;
Trascrivere semplici dettati ritmici.
Contenuti:
Il suono. Le note. Il pentagramma, le chiavi musicali. Il ritmo ed il tempo. I valori ritmici delle figure
musicali. La misura e le stanghette. I segni di prolungazione del suono. L’intervallo musicale: tono e
semitono. Le alterazioni. Gli intervalli.
Dettati degli intervalli musicali e degli accordi con lo scopo di sviluppare la memoria e l’orecchio musicali,
la buona intonazione, la capacità di leggere bene a prima vista.
Tutto il materiale teorico si accompagnerà con i numerosi esercizi pratici di:
solfeggio cantato e parlato.
Lettura a prima vista da farsi sia nelle lezioni di formazione che di pratica corale
Progetto di istituto |
Obiettivi per il secondo anno:
Distinguere gli elementi della notazione musicale;
Acquisire un metodo autonomo di lettura musicale in chiave di sol e di fa;
Riuscire ad intonare a prima vista melodie con alterazioni;
Contenuti:
La sincope ed il contrattempo. La tonalità e modo maggiore e minore. I suoni omofoni. Classificazione degli
intervalli. L'accordo tonale maggiore e minore. Dettati degli intervalli musicali e degli accordi con lo scopo
di sviluppare la memoria e l’orecchio musicali, la buona intonazione, la capacità di leggere bene a prima
vista.
Obiettivi per il terzo anno:
Perfezionare la lettura ed interpretazione in base al processo di evoluzione tecnico strumentale;
Perfezionare il metodo autonomo di lettura musicale in chiave di sol e di fa;
Trascrivere dettati melodici con alterazioni;
Intonare a prima vista melodie con alterazioni e modulazioni.
Contenuti:
La scala cromatica. Teoria delle scale maggiori e minori. Gli intervalli e i loro rivolti.
Dettati melodici ad una e più voci. Dettati degli intervalli musicali e degli accordi con lo scopo di sviluppare
la memoria e l’orecchio musicali, la buona intonazione, la capacità di leggere bene a prima vista.
Pratica strumentale
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Ogni corso ha lo scopo di far acquisire all’allievo una certa padronanza tecnica sullo strumento per poi porla
al servizio dell’espressione musicale.
Per il primo anno sono stati scelti 3 strumenti: flauto, pianoforte e chitarra a causa del numero degli iscritti.
Con l’anno 2011-12 si prevede l’introduzione del violino o di altro strumento. Gli insegnanti che curano la
pratica strumentale sono docenti in organico alla scuola musicale Moser di Pergine. In questo modo si è
voluto creare un raccordo tra la scuola media e l’istituzione musicale che già opera sul territorio, anche per
rendere più facile l’eventuale prosecuzione di un percorso musicale avviato nella scuola media.
Gli obiettivi dei corsi di strumento mirano a condurre l'allievo alla progressiva autonomia nella lettura e nella
pratica tecnico - strumentale, spaziando tra generi e tecniche diverse, secondo le esigenze e la vocazione
personale dell'allievo.
All'interno di fasce di età definite (1a, 2a, 3a media) non corrisponde sempre uno stesso livello di conoscenza
musicale e uno stesso tipo di interesse musicale (classico, moderno, folk ecc.).
Si sottolinea che il metodo di insegnamento vuole tenere in considerazione le esigenze dello studente,
conducendolo da un iniziale livello elementare fino ad uno sempre più progredito.
Chitarra
Obiettivi I anno
Acquisire:
- una corretta posizione del corpo in rapporto allo strumento e dei movimenti di base necessari alla
produzione di un suono qualitativamente discriminato;
- una buona capacità di decodifica della scrittura musicale, dei simboli grafici più comuni specifici dello
strumento che si riferiscono alla tecnica di esecuzione;
- il controllo, ad un livello base, degli elementi ritmici e la capacità di eseguire semplici melodie monodiche
e con un semplice accompagnamento strumentale.
Obiettivi II anno:
Acquisire:
- un adeguato metodo di studio;
- la capacità di eseguire semplici brani polifonici.
- il controllo, ad un livello base, del ritmo e della linea melodica;
- la conoscenza completa della prima posizione sullo strumento.
Obiettivi III anno
Acquisire e consolidare:
- la capacità di affrontare un brano scritto autonomamente decodificandolo nella sua struttura melodica e
ritmica.
- la capacità di memorizzare brevi brani musicali .
Progetto di istituto |
Pianoforte
Obiettivi I anno
- Suonare tenendo una corretta postura del corpo e della mano;
- leggere e suonare note diverse con le due mani in chiave di basso e di violino;
- conoscere la differenza fra legato, slegato e staccato;
-eseguire esercizi di tecnica fondamentale delle cinque dita;
- suonare “piano “e “forte”;
- imparare qualche scala a una ottava e quindi il passaggio del pollice;
- suonare qualche semplice brano nell’ambito massimo di un’ottava;
- suonare facili brani a 4 mani:
Obiettivi II anno
- Eseguire brani che prevedono il passaggio del pollice;
- conoscere qualche scala maggiore;
--eseguire esercizi di tecnica fondamentale delle cinque dita anche su diverse ottave;
- comprendere il fraseggio;
- imparare ad utilizzare la dinamica;
- suonare brani a 4 mani.
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Obiettivi III anno
- Conoscere alcune scale maggiori e minori ed eseguirle anche per moto contrario a due ottave;
-eseguire esercizi di tecnica fondamentale delle cinque dita e avvio allo studio delle terze;
- saper suonare accordi maggiori e minori nelle due chiavi
- saper leggere ed eseguire rispettando fraseggio e colori;
- saper eseguire brani a memoria;
- migliorare l'utilizzo della dinamica;
- valorizzare la melodia rispetto all' accompagnamento;
Alla fine del terzo anno l'alunno dovrebbe aver acquisito un metodo di studio: mani separate, forte,
lentamente, mani unite, con graduale aumento della velocità, studio mirato a singoli passaggi.
Flauto Traverso
Obiettivi I anno
Impostazione della postura del corpo e delle mani finalizzata alla migliore emissione del suono, evitando
l’insorgere di problematiche fisiologiche;
Preparazione della embouchure.
Acquisire la respirazione diaframmatica: impostazione di base e perfezionamento; esercizi quotidiani.
Usare la testata ed emissione dei primi suoni; impostazione dello staccato.
Conoscere le posizioni base per la produzione delle singole note; la prima e la seconda ottava.
Studiare brani melodici brevi; eseguendo opere celebri appositamente trascritte a livello elementare per
flauto traverso.
Affrontare le prime esecuzioni in duo con accompagnamento dell’insegnante.
Conoscere il flauto nella storia: dai primordi al periodo barocco.
Obiettivi II anno
Eseguire brani e melodie con accompagnamento di altro/i flauti o strumento armonico.
Perfezionare lo staccato.
Strutturare il metodo di studio: esercizi di tecnica giornaliera e brani melodico/interpretativi.
Acquisire la dinamica flautistica nei diversi registri: grave, medio, acuto.
Conoscere il flauto nella storia: dal classicismo al romanticismo.
Obiettivi III anno
Acquisire le diverse caratteristiche interpretative con riferimento ai generi (musica classica e leggera, jazz,
popolare) ed agli stili (barocco, classico, moderno, contemporaneo).
Perfezionare le dinamiche e le articolazioni.
Studiare brani di repertorio (Bach, Mozart, Vivaldi).
Eseguire brani a memoria.
Suonare in vari ensemble anche con diversi strumenti.
Conoscere il flauto nella storia: il periodo moderno e contemporaneo.
Progetto di istituto |
Violino
Il programma del corso di violino (o di altro strumento, se se ne ravvisasse l’opportunità) verrà ridefinito nel
dettaglio dall’insegnante che nel corso dei prossimi anni curerà la formazione di tale strumento.
Obiettivi del I anno
Acquisire:
- la conoscenza delle diverse parti dello strumento e le funzioni di ognuna di esse (violino e arco).
- una corretta postura del corpo e la presa dello strumento riflettendo sui vari muscoli in funzione.
- I’impugnatura corretta dell’arco (mano destra) e l’uso corretto di braccio, avambraccio e polso
- una efficace direzione e gradevole produzione del suono.
- l’impostazione graduale della mano sinistra (violino) dal 1° al 4° dito in prima posizione.
- l’uso corretto dell’arco (quantità) in base ai valori musicali (durata dei suoni).
Eseguire esercizi ritmici per imparare a “tirare” l’arco sulle 4 corde “vuote” e le prime scale e arpeggi.
Applicare le diverse tecniche man mano studiate a brani di diversa natura con difficoltà progressiva.
Obiettivi II anno
Conoscere:
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- la tessitura e l’accordatura dello strumento.
- le diverse intensità di suono: colori musicali e dinamiche quali il “forte” e il “piano”, il “crescendo” e il
“diminuendo” al fine di rendere i brani da eseguire il più possibile interessanti dal punto di vista espressivo.
- scale e arpeggi.
- cenni storici sulle origini dello strumento.
Applicare le diverse tecniche man mano studiate a brani di diversa natura, anche in duo, con difficoltà
progressiva.
Obiettivi del III anno
Acquisire:
- la tecnica delle corde doppie (bicordi).
- i colpi d’arco: “alla corda”, lo staccato, il legato.
- la conoscenza della tastiera del violino.
-accenni all’impostazione graduale della mano sinistra nelle “posizioni” dalla prima alla terza
- la scelta delle varie diteggiature.
- l’uso del “vibrato” per mettere in risalto il suono espressivo dello strumento (mano sinistra).
- il pizzicato.
- la conoscenza sommaria del repertorio violinistico e delle diverse “forme” musicali in genere.
- suonare in vari ensemble anche con diversi strumenti.
Percussioni
Obiettivo primo anno:
impostazione e corretta impugnatura esercizi base su rullante studio quarti e ottavi indipendenza arti
inferiori coordinazione semplice mani e piedi Tempo rock e pop studio rullo 5 e 7 Solfeggio
Obiettivo secondo anno:
Studio dei sedicesimi indipendenza media difficolta' Solfeggio quarti ottavi sedicesimi e relative pause
tempo funk Studio di frasi e piccoli assoli lettura di partiture coordinazione media difficolta' mani e piedi
Obiettivo terzo anno:
studio terzine e sestine interpretazione di frasi musicali nello stile pop rock funk solfeggio difficile quari
ottavi terzine sedicesimi partiture complete guida all'ascolto imparare un brano a memoria Riconoscere le
strutture dei brani Studio semplice dei ritmi latini(bossa nova samba ecc...)
Musica d’insieme
A partire fin dal primo anno gli alunni si cimenteranno in attività di pratica strumentale d’insieme, potendo
così avere fin da subito grosse gratificazioni col proprio strumento nella realizzazione di brani strumentali
per i concerti di Natale e di Primavera.
Un fine educativo importante è quello di sviluppare attitudini alla collegialità e competenze di collaborazione
e presa di responsabilità per la realizzazione di una impresa comune.
Salute e Sicurezza:
Progetto di istituto |
PROGETTO “A PIEDI SICURI”
Il nostro Istituto Comprensivo intende affrontare il problema dell’uscita dei bambini da scuola, individuando delle
soluzioni legittime, che tengano conto prioritariamente dell’incolumità dei bambini e della loro crescita
nell’autonomia, ma anche delle esigenze delle famiglie.
Per rendere compatibili queste diverse istanze, è necessario che le soluzioni che qui di seguito si descrivono siano
condivise da tutte le componenti della Scuola e partecipate dagli stessi alunni.
***
Principi fondanti del progetto “A piedi sicuri” sono la condivisione e la corresponsabilità. Ciò consente ad
ogni famiglia iscritta di non doversi fare carico ogni giorno di andare a prendere il proprio bambino/a
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all'uscita della scuola, a fronte di un impegno di poche giornate nell'arco dell'anno. Tale collaborazione fra
le famiglie e la scuola apre anche alla possibilità di creare una rete di contatti fra le famiglie, che potrà
avere una ricaduta positiva al di là del progetto stesso, soprattutto per le famiglie in difficoltà.
Il progetto risponde ad alcune esigenze “forti”, apparentemente contrapposte tra loro.
La prima, di assicurare – nel rispetto pieno della normativa di riferimento – l’esatta competenza e responsabilità
in capo alla Scuola, in particolare al personale insegnante, direttamente e personalmente responsabile dei
bambini loro affidati, dall’inizio delle lezioni fino alla consegna a fine orario alle loro famiglie.
La seconda di venire incontro alle esigenze sia organizzative che di lavoro delle famiglie, tenendo conto anche
della difficoltà per molti genitori di arrivare per tempo all’uscita della scuola ogni giorno o di organizzarsi per
individuare altre persone disposte ad accettare la delega.
Infine, ma non da ultimo, si evidenzia l’impegno congiunto di scuola e famiglia rivolto a crescere i propri
figli/studenti nell’autonomia personale, con risultati per i più grandi di piena soddisfazione: lavoro importante per
la loro crescita, che subirebbe una battuta d’arresto qualora non si esplorassero altre soluzioni.
***
Nel 2010 per trovare una soluzione adeguata a soddisfare esigenze delle famiglie e educazione alla
responsabilità degli alunni, all’interno del nostro Istituto nasceva un tavolo di lavoro composto da 4 docenti e 4
genitori, ciascuno rappresentativo delle quattro scuole primarie dell’istituto, coordinato dalla Dirigente Scolastica
e dalla Presidente della Consulta dei Genitori, che aveva l’intento di individuare dei possibili percorsi sicuri per il
tragitto scuola-casa degli allievi di ciascuna delle quattro realtà scolastiche.
Parallelamente si costituiva per volere dell’assessore all’istruzione dott. Dalmaso un gruppo di lavoro a livello
dipartimentale, formato dall’avvocato dell’Avvocatura della Provincia Lucia Bobbio, dal dottor Livio Degasperi,
dal dott. Stefano Sarzi, dalla Dirigente Zanon, dalla presidente della Consulta Chiogna, e da altri dirigenti
scolastici; esso si poneva l’obiettivo di stilare un documento che potesse servire da linea guida per la vigilanza dei
minori nel percorso scuola-casa per tutti gli istituti comprensivi del Trentino. Tale documento, intitolato “ Linee
orientative sulla vigilanza dei minori nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo in particolare nel percorso
scuola-casa” è stato presentato il 26 novembre 2010 nel corso del Consiglio delle Autonomie, a tutti i dirigenti e
presidenti dei consigli dell’Istituzione degli IC.
Tale documento, che fa parte integrante del nostro progetto, e che qui si allega (all.1), ci conforta nel tipo di
contenuti espressi e nel tipo di indicazioni operative suggerite.
Progetto di istituto |
Infatti abbiamo avviato un lavoro di indagine sullo stato di sicurezza relativo ai percorsi di uscita dalla
scuola;
Abbiamo coinvolto gli enti locali nell’analisi dei percorsi con lo scopo di sollecitare la messa in sicurezza
massima possibile di tali percorsi;
Abbiamo previsto moduli di educazione stradale e di educazione alla responsabilità sociale;
Abbiamo valutato l’opportunità di fare indossare agli studenti dei gadget colorati che, oltre ad agevolare il
raggruppamento all’uscita da scuola e facilitare il riconoscimento dei compagni di percorso, renderà ben
visibile il passaggio dei bambini sia agli automobilisti, -con tacito invito ad essere più prudenti nel transito
nei centri abitati-, che ai passanti, -che si sentiranno spinti a dare una mano in caso di necessità.
Abbiamo contattato diverse associazioni del territorio per chiederne il supporto e la collaborazione fattiva nel
rendere operativo il progetto, che viene realizzato comunque soprattutto grazie alla presenza organizzata dei
genitori.
Abbiamo informato del progetto “A Piedi Sicuri”, tutta la popolazione dei paesi coinvolti, anche con
l’utilizzo di pubblicazioni periodiche comunali.
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Pertanto la Dirigente Scolastica in rappresentanza della scuola, - dopo aver sentito il parere del Collegio Docenti e
del Consiglio dell’Istituzione – insieme con la Presidente del Consiglio dell’Istituzione nonché la Presidente della
Consulta dei Genitori, sottoscrivono il presente accordo di Progetto.
1.
2.
Il presente Progetto “A Piedi Sicuri” è approvato dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto.
3.
All’inizio di ciascun anno scolastico ciascun plesso di scuola primaria individua un referente di progetto,
così come i genitori nominano un proprio referente di progetto per il proprio plesso di appartenenza. Tali
referenti (un insegnante e un genitore per ogni plesso) costituiscono il tavolo di regia del progetto. La
mancanza di un referente di plesso fra i docenti o fra i genitori impedisce di rendere attivo il progetto per
quel plesso. Al tavolo di regia siedono anche il dirigente scolastico e il presidente della consulta dei
genitori.
4.
Il tavolo di regia si riunisce almeno due volte all’anno. Può invitare anche i Sindaci dei tre comuni di
riferimento dell’istituto comprensivo ovvero i referenti degli Uffici Tecnici, al fine di fare il punto sui lavori
di messa in sicurezza dei luoghi che abbisognano di presidio e al fine di valorizzare la collaborazione
scuola, famiglia maestranze comunali. L’obiettivo è individuare percorsi ragionevolmente sicuri e
contrassegnati con loghi colorati in modo da rendere tali tragitti facilmente riconoscibili a tutta la
cittadinanza.
5.
Una volta terminate le operazioni di messa in sicurezza da parte dei comuni, il gruppo di lavoro del plesso
rivaluta i “punti critici/pedibus” precedentemente individuati e li discute con il tavolo di regia con la finalità
di poterli definire non più tali e quindi non più bisognosi di presidio continuo.
6.
Le famiglie degli alunni delle classi II, III, IV e V delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo di
Civezzano, qualora scelgano di aderire al presente Progetto, dichiarano di condividere i principi di
corresponsabilità e partecipazione che lo sostengono. Questo comporta la disponibilità a presidiare, secondo
calendari concordati con i referenti o fra genitori stessi, i punti critici/pedibus presenti sui percorsi e a
partecipare alle riunioni informative. I calendari vengono redatti in occasione di un'assemblea plenaria
(referenti e genitori) in ogni plesso prima dell'inizio dell'anno scolastico. Sarà cura di ogni plesso definire le
modalità e i tempi adatti al proprio territorio. Tutti i genitori iscritti al progetto dovranno mantenere la
massima vigilanza, anche accompagnando di tanto in tanto i bambini nei vari percorsi, indicando loro il
comportamento adeguato.
7.
Nella valutazione del grado di autonomia e di maturità dell’alunno, viene tenuto presente sia il parere della
scuola, sia il parere della famiglia.
8.
Per quanto riguarda i bambini frequentanti la classe seconda, la richiesta di adesione andrà firmata da
entrambi i genitori. Resta inteso che un bambino che frequenta la classe seconda non potrà trovarsi in
nessun caso a percorrere un tratto di strada da solo.
I percorsi scuola-casa sono valutati dal gruppo di lavoro che ha predisposto il presente Progetto, sentite
altresì le Autorità competenti, e sono poi fatti propri e resi operativi secondo precise regole3. Percorsi e
piano operativo vengono fatti propri da ciascun plesso nel corso del primo Consiglio di Classe dell’anno
scolastico con docenti e rappresentanti dei genitori.
Progetto di istituto |
PROGETTO educazione alla SALUTE e alla LEGALITA’
Il progetto di educazione alla salute e alla sicurezza ha lo scopo di promuovere e stimolare negli alunni quei
comportamenti che favoriscono il benessere psico-fisico proprio e di tutti i componenti della comunità scolastica.
Rientrano pertanto in questo ambito, non solamente progetti proposti agli alunni in riferimento a particolari
Il Consiglio di Classe docenti-rappresentanti dei genitori recepirà il “Progetto Operativo di Plesso” elaborato dai 2 referenti di plesso (insegnante e
genitore) che sarà così articolato:
a) attività educative programmate
b) percorsi con segnalazione dei “punti critici/pedibus” e soluzioni adottate
c) elenco genitori volontari suddivisi per percorso con numeri di telefono ed eventuale e-mail
d) elenco studenti iscritti suddivisi per percorso
e) indicazioni sulle modalità organizzative del momento dell’uscita degli alunni alla fine della scuola
f)
modulo di comunicazione ai volontari dei rispettivi numeri di telefono; modalità di comunicazione del calendario dei presidi/pedibus
3
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tematiche, ma tutta l’attività dei docenti e del personale della scuola che agisce avendo come obiettivo lo Stare
Bene a scuola. Tale obiettivo implica l’accettazione, il rispetto e la valorizzazione di sé stessi e degli altri, il
sapersi relazionare positivamente con i compagni e gli adulti che fanno parte della nostra comunità, rispettando i
ruoli di ciascuno.
Si pone inoltre particolare attenzione ai seguenti aspetti:



Promuovere la cura e l’igiene personale.
Favorire l‘abitudine ad una corretta alimentazione.
Promuovere sani stili di vita.
EDUCA ZIONE SOCIO -AFFETTIVA E SESSUALE
Il progetto viene attuato per le classi terze della SSPG in collaborazione con il servizio di educazione alla salute
della APSS di Pergine. Il ruolo che l’educazione socio-affettiva può svolgere è quello di facilitare i ragazzi e le
ragazze ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle proprie emozioni e di quelle degli altri, valorizzando
competenze e abilità nella comunicazione interpersonale e nelle relazioni con i coetanei e gli adulti. L’educazione
alla sessualità, nella fase dell’adolescenza che comprende lo sviluppo della dimensione sessuale, consente di
stimolare i ragazzi ad una graduale presa di coscienza delle caratteristiche fisiche proprie dei due sessi estendendo
tale consapevolezza agli aspetti psico-sociali che la sessualità coinvolge. Gli obiettivi del progetto sono:
 Favorire un atteggiamento positivo nei confronti della sessualità.
 Favorire il rispetto di sé e dell’altro.
 Favorire il raggiungimento di uno sviluppo armonico della personalità.
 Stimolare la capacità di scelte autonome e responsabili.
 Favorire la conoscenza dei servizi di prevenzione presenti sul territorio.
Il percorso prevede il coinvolgimento degli insegnanti di riferimento e dei genitori dei ragazzi coinvolti. In
particolare, dopo una prima fase di progettazione con il docente referente (generalmente in ottobre), i docenti di
scienze delle singole classi, nel mese di novembre, incontrano la psicologa, dott.ssa Francesca Fontana, e
presentano gli alunni con particolare riferimento a situazioni che richiedano particolare attenzione o a dinamiche
complesse e delicate nell’ambito del gruppo classe. Di tali incontri verranno stilati i verbali. A seguire si tiene un
incontro serale tra la psicologa e l’ostetrica che lavoreranno con i ragazzi ed i genitori degli stessi con la
partecipazione del docente referente del progetto. Nell’ambito di tale riunione le esperte illustrano ai genitori il
percorso proposto agli alunni e rispondono alle domande e richieste dei genitori.
Il percorso si articola, per ogni classe, in quattro incontri della durata di due ore ciascuno effettuati nei mesi di
dicembre e gennaio. Gli incontri vengono svolti nel primo quadrimestre in seguito alla trattazione dell’apparato
riproduttore e pubertà da parte dei docenti di scienze e lettere che avviene, in linea di massima, nei mesi di
settembre e ottobre.
Nella stesura del calendario, compatibilmente con la disponibilità degli esperti, si utilizzano i seguenti criteri:
-utilizzare preferibilmente ore di matematica-scienze o lettere
-non occupare ore di materie che ne hanno in numero minore
Nell’ambito degli interventi vengono affrontate le seguenti tematiche:
Progetto di istituto |



I cambiamenti psico-fisici nell’adolescenza: esperienze e confronto sui vissuti e le emozioni che ne derivano.
La sessualità e i suoi significati: psicologico, sociologico, affettivo-relazionale e valoriale.
Il rapporto di coppia: confronto e discussione su opinioni e atteggiamenti riguardanti la sfera dei ruoli sessuali
e della loro rilevanza nell’ambito della coppia e della società.
 I diversi aspetti del rapporto sessuale: relazionali e comunicativi, biologici e procreativi, emotivo-affettivi e
socio-culturali, ludici e piacevoli.
 I metodi contraccettivi e la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.
Durante gli incontri viene utilizzato un approccio educativo teso a valorizzare il confronto delle opinioni in un
clima di rispetto reciproco. Vengono utilizzati giochi di ruolo e lavori di gruppo valorizzando l’ascolto attivo e
favorendo un atteggiamento positivo nei confronti della sessualità. Alla fine degli incontri ai ragazzi viene
proposto un questionario anonimo nel quale possono esprimere le proprie opinioni sul percorso svolto. I risultati
dell’elaborazione dei dati raccolti verranno richiesti all’ASPP che li raccoglie.
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A conclusione del percorso con gli alunni si tiene un incontro tra i docenti di scienze della classe e la psicologa
nell’ambito del quale l’esperta restituisce agli insegnanti, in gennaio, l’esito dell’attività. Anche dell’incontro
conclusivo verrà stilato un verbale che verrà illustrato ai colleghi nel corso del successivo consiglio di classe soli
docenti.
Tutti i verbali verranno resi noti ai colleghi di classe allegandone copia nel faldone del Consiglio di Classe
relativo.
EDUCA ZIONE ALLA LEGALITA’
Il progetto di educazione alla legalità, proposto dal nostro istituto agli alunni delle classi II e III della SSPG, ha
come obiettivo quello di promuovere nei ragazzi l’assunzione di comportamenti corretti e la consapevolezza dei
rischi legati al proprio modo di agire in diversi contesti oltre che stimolare il senso civico e la solidarietà, per
sentirsi cittadini attivi portatori di diritti e doveri.
Per il plesso di Civezzano l’attività viene concordata dal docente referente con il tenente dei carabinieri di Trento
dott. Alberto Azzalini, e successivamente autorizzata dal comando dei Carabinieri.
L’incontro con gli esperti si tiene in genere nel mese di marzo ed ha una durata di 3 ore durante le quali vengono
proposti ai ragazzi alcuni spunti di riflessione e partendo dalle loro risposte si approfondisce il tema. Le principali
tematiche affrontate durante l’incontro sono:



Progetto di istituto |

Il concetto di legalità. Si parte da esempi di comportamenti civili per passare all’analisi di
comportamenti “scorretti”. Si introduce quindi il concetto di responsabilità e imputabilità, in
riferimento al codice penale, declinandoli a seconda dell’età di chi commette l’azione (minore di
14 anni, dai 14 ai 17 anni, maggiorenne).
Il bullismo. Partendo da esempi reali raccontati dal relatore e dalla visione di un filmato si
propone ai ragazzi di esprimere la propria opinione in merito a ciò che hanno visto e sentito e
farli riflettere su come avrebbero agito in prima persona, per arrivare a definire quale sia il modo
migliore di agire sia per chi è vittima sia per chi, anche non direttamente coinvolto, è a
conoscenza del verificarsi di atti di bullismo.
Internet e chat. All’inizio dell’anno scolastico si propone ai docenti di lettere la visione e
discussione in classe del film “Trust”4 consigliato dagli esperti sia nell’ambito del progetto di
educazione alla legalità sia in quello di educazione socio-affettiva e sessuale. Durante l’incontro
con il tenente Azzalini si introduce il concetto di privacy e si evidenzia l’importanza della tutela
della propria immagine così come quella degli altri. Si riportano queste riflessioni ai
comportamenti dei ragazzi ed al loro utilizzo in particolare di facebook, o reti analoghe,
mettendo in rilievo l’impossibilità del controllo di quanto pubblicato in rete da se stessi o da altri.
Si affronta infine il rilievo penale del mancato rispetto della privacy. Partendo da filmati si
affronta il tema del cyberbullismo ricollegandosi a quanto prima esposto sul tema del bullismo.
Vengono inoltre affrontati i rischi legati al truffe messi in atto via internet, vendita e ricettazione
di materiale rubato, commercio di materiale scaricato illegalmente dalla rete.
Armi e petardi. I diversi tipi di armi e le condizioni per il possesso e l’uso. Particolare
riferimento alle armi da taglio e armi improprie.
Per il plesso di Albiano, che fa parte della comunità della valle di Cembra, si propone generalmente la stessa
attività sopra descritta per il plesso di Civezzano ma in collaborazione con il Comando dei Carabinieri di Cavalese
che è competente per territorialità.
In alternativa si collabora con il comune di Albiano aderendo a progetti e iniziative di particolare interesse
promosse dallo stesso. Nell’anno scolastico 2012-13 il plesso ha aderito al progetto “Rotte per intern@uti
responsabili. Identità digitale e Social Network”. Il percorso formativo si articola in due incontri della durata di
due ore ciascuno, il primo in forma seminariale e il secondo in forma laboratoriale.
4
44
Trust , 2010, psychological thriller film, regista David Schwimmer
I principali obiettivi sono:

Approfondire la conoscenza degli strumenti di comunicazione anche da un punto di
vista tecnico.
 Valorizzare il corretto utilizzo delle nuove tecnologie come strumento di
comunicazione.
 Rendere consapevoli delle implicazioni di tipo sociale e giuridico dell’utilizzo di
internet.
 Saper gestire le proprie identità virtuali.
 Saper proteggere la propria privacy in ambienti sociali virtuali.
 Educare al valore dei rapporti interpersonali diretti: è utile ma non è necessaria la
mediazione delle nuove tecnologie per conoscere e comunicare con gli altri (chat e
social network).
Le tematiche affrontate sono:
I. Incontro “L’identità digitale e i social network”

definizione di identità digitale

identità digitale e comportamento in rete

norme e sanzioni collegate all’identità digitale

reati più frequenti commessi dai minori in rete

definizione di social network

problematiche di identità digitale nei social network
II. Laboratorio “Facebook e i social network”

funzionamento dei social network
Facebook e normativa che regola questa comunità

analisi di alcuni profili dei ragazzi per evidenziare gli aspetti problematici collegati alla privacy

regolare i livelli di privacy all’interno di Facebook.
In riferimento alle nuove tecnologie ed ai rischi correlati al loro utilizzo, sul sito della scuola, sono disponibili
alcuni materiali di particolare interesse. Gli stessi possono essere utilizzati dai docenti per svolgere in classe
alcune attività mirate a stimolare nei ragazzi un più consapevole e responsabile utilizzo delle nuove tecnologie.

ED. alla SICUREZZA e alla PREVENZIONE dei RISCHI
Il progetto ha lo scopo di informare gli alunni sulle situazioni di rischio legate ad incendi, terremoti o altre
emergenze ed iniziare la loro formazione rispetto ai comportamenti da mettere in atto in tali situazioni.
Il progetto viene proposto dal dipartimento della conoscenza in collaborazione con la scuola provinciale
antincendio di Trento a tutte le classi terze della SP.
L’intervento degli esperti ha la durata di un’ora e trenta minuti durante i quali si affrontano le seguenti tematiche:
 Combustione ed incendio, cause e prevenzione.
 Come comportarsi in caso di emergenza.
 Cartellonistica e segnaletica.
Accanto a questa attività ad inizio anno si propone, ai consigli di classe dei vari plessi, la partecipazione al
progetto NAPO, sulla salute e la sicurezza, promosso dalla PAT in collaborazione con l’INPS. Tale progetto ha
come obiettivi:
Progetto di istituto |

Riconoscere i rischi per la salute e la sicurezza
Prevedere rischi simili in situazioni nuove
Spiegare come evitare i rischi

Mettere in atto comportamenti adeguati
Sono disponibili 6 pacchetti didattici, scaricabili gratuitamente on line. Le lezioni proposte hanno un approccio
didattico divertente e fantasioso, utilizzando gli episodi di Napo e attività creative.


I pacchetti didattici presentano esempi di lezioni utilizzabili per sensibilizzare i bambini di età compresa tra i
sette e gli undici anni all’importanza della salute e la sicurezza. Gli strumenti didattici dei pacchetti
45
comprendono: istruzioni complete, le attività suggerite e risorse di ausilio all’insegnante scaricabili dal web, allo
scopo di fornire agli insegnanti ed educatori il sostegno e la guida necessari per introdurre gli argomenti di SSL
negli attuali programmi scolastici. Le lezioni sono state progettate in maniera flessibile per poter essere inserite
in alcune delle materie previste dall'attuale curriculum allo scopo di rinforzarne e sostenerne l’insegnamento,
ovvero:
Educazione alla salute e alla cittadinanza
Scienze
Sicurezza stradale
Apprendimento di lingue
Arte
I pacchetti didattici che affrontano varie tematiche e sono suddivise per fascia d’età:
Napo e i segnali di sicurezza – Segnali di avvertimento e di divieto (7-9 anni)
Napo e i segnali di sicurezza – Segnali di prescrizione e di salvataggio (7-9 anni)
Tratta bene il tuo corpo con Napo – La schiena (7-9 anni)
Napo a caccia di pericoli – Identificazione di rischi e pericoli (9-11 anni)
Napo a caccia di pericoli – Intervenire e prevenire i rischi (9-11 anni)
Bisogni Educativi Speciali e Italiano L2
Progetto di istituto |
…
46
PROGETTO DETTATO ORTOGRAFICO (prima e seconda classe scuola primaria)
CLASSE I
SOGGETTI COINVOLTI
LOGOPEDISTA
SEGRETERIA
ATTIVITA’
TEMPI
OTTOBRE
1.
GENNAIO
2.
Invia calendario delle prove; a ridosso di ogni dettato invia la prova da somministrare a referente BES e a
segreteria (Iole Manfredi)
Start-up: Invio ai genitori ( e p.c. agli insegnanti di classe prima SP) della comunicazione di informazione sul
progetto ai genitori degli alunni delle classi prime SP.
GENNAIO
INSEGNANTI CLASSI I SP
3.
somministrazione della primo dettato di parole da parte di un insegnante del plesso secondo modalità
concordate (è preferibile che l’insegnante di italiano di classe non sia presente);
4.
correzione individuale con inserimento delle parole in griglia da parte degli insegnanti di classe I SP secondo
indicazioni ricevute da referente BES e invio griglia compilata a referente BES entro una settimana dal dettato
5.
referente BES invia le griglie di correzione a LOGOPEDISTA
6.
osservazione griglie (1h 30’); invio delle griglie con osservazioni e i report a referente BES e a segreteria (rif.
Iole Manfredi)
7.
restituzione collettiva agli insegnanti (2h) con indicazioni per l’attivazione dei laboratori
8.
restituzione ai genitori dei bambini che possono beneficiare di laboratori di recupero
9.
progettazione ed attuazione dei laboratori di recupero (es. 15 minuti per tre volte alla settimana di lavoro mirato
su indicazione specifica ricevuta dalla logopedista)
terza settimana
INSEGNANTI CLASSI I SP
REFERENTE BES
REFERENTE BES
LOGOPEDISTA
quarta settimana
FEBBRAIO
prima settimana
LOGOPEDISTA e
INSEGNANTI CLASSI I SP
INIZIO
FEBBRAIO
INSEGNANTI CLASSI I SP
FEBBRAIO
INSEGNANTI CLASSI I SP
Progetto di istituto |
prima settimana
INSEGNANTI CLASSI I SP
REFERENTE BES
REFERENTE BES
seconda
settimana
LOGOPEDISTA e
INSEGNANTI CLASSI I SP
47
terza, quarta
settimana
Segreteria (Iole Manfredi)
Compresenze e scambi d’orario (l’ins di
prima sostituisce l’ins. che somministra
la prova.
Funzione docente
Referente BES
SaraVesco
Udienze individuali
Programmazione settimanale
10. somministrazione del secondo dettato di parole più la prova di transcodifica da parte di un insegnante del
plesso (è preferibile che l’insegnante di italiano di classe non sia presente);
Compresenze e scambi d’orario (l’ins di
prima sostituisce l’ins. che somministra
la prova.
11. correzione individuale OVVERO collettiva con tabulazione delle parole in griglia da parte degli insegnanti di
classe I SP secondo indicazioni ricevute da referente BES e invio griglia compilata a referente BES entro una
settimana dal dettato;
funzione docente OVVERO
programmazione settimanale + presenza
del referente BES (o altro docente
specializzato)
12. referente BES invia le griglie di correzione a LOGOPEDISTA
13. osservazione griglie (1h 30’); invio delle griglie con osservazioni e i report a referente BES e a segreteria (rif.
Iole Manfredi)
LOGOPEDISTA
Sara Vesco
Sara Vesco e insegnanti classi I SP
MAGGIO
INSEGNANTI CLASSI I SP
RISORSE
14. restituzione individuale agli insegnanti (2h) con punto della situazione ed individuazione degli eventuali casi
che pare opportuno inviare ai servizi
Referente BES
SaraVesco
Sara Vesco e insegnanti classi I SP
INSEGNANTI CLASSI I SP
GIUGNO
15. restituzione ai genitori dei bambini che potrebbero avere riscontrato delle difficoltà ed eventuale suggerimento di
accertamenti clinici (“Statisticamente si registrano situazioni di difficoltà in circa il 20% della popolazione
scolastica nella prima classe, ma evidentemente non si tratta di studenti con DSA, che sono solo il 3-4% della
popolazione scolastica” (“Indicazioni provinciali DSA, 21sett2012, p.12)
Udienze individuali
CLASSE II
SOGGETTI COINVOLTI
ATTIVITA’
TEMPI
RISORSE
LOGOPEDISTA
SEGRETERIA
OTTOBRE
1.
Invia calendario delle prove; a ridosso di ogni dettato invia la prova da somministrare a referente BES e a
segreteria (Iole Manfredi)
Sara Vesco
NOVEMBRE
prima settimana
2.
Start-up: Invio ai genitori ( e p.c. agli insegnanti di classe seconda SP) della comunicazione di informazione sul
progetto ai genitori degli alunni delle classi prime SP.
Segreteria (Iole Manfredi)
3.
somministrazione della primo dettato di brano da parte di un insegnante del plesso secondo modalità
concordate (è preferibile che l’insegnante di italiano di classe non sia presente);
Compresenze e scambi d’orario (l’ins di
seconda sostituisce l’ins. che
somministra la prova.
4.
correzione collettiva del dettato con tabulazione dei risultati da parte degli insegnanti di classe II SP secondo
indicazioni ricevute da referente BES e invio di griglia compilata a referente BES entro una settimana dal dettato
Programmazione settimanale + presenza
del referente BES (o altro docente
specializzato)
5.
referente BES invia i tabulati della correzione a LOGOPEDISTA
6.
osservazione tabulati (2h); invio dei tabulati con le osservazioni e i report a referente BES e a segreteria (rif.
Iole Manfredi)
7.
restituzione collettiva agli insegnanti (2h) con indicazioni per l’attivazione dei laboratori
8.
restituzione ai genitori dei bambini che possono beneficiare di laboratori di recupero
9.
progettazione ed attuazione dei laboratori di recupero (es. 15 minuti per tre volte alla settimana di lavoro mirato
su indicazione specifica ricevuta dalla logopedista)
NOVEMBRE
INSEGNANTI CLASSI II SP
terza settimana
INSEGNANTI CLASSI II SP
REFERENTE BES
REFERENTE BES
Progetto di istituto |
LOGOPEDISTA
quarta settimana
NOVEMBREDICEMBRE
prima settimana
LOGOPEDISTA e
INSEGNANTI CLASSI II SP
DICEMBRE
INSEGNANTI CLASSI II SP
DICEMBRE
INSEGNANTI CLASSI II SP
GENNAIOAPRILE
prima settimana
INSEGNANTI CLASSI II SP
REFERENTE BES
REFERENTE BES
48
seconda
SaraVesco
Sara Vesco e insegnanti classi II SP
Udienze individuali
Programmazione settimanale
10. somministrazione del secondo dettato di brano con comprensione da parte di un insegnante del plesso (è
preferibile che l’insegnante di italiano di classe non sia presente);
Compresenze e scambi d’orario (l’ins di
seconda sostituisce l’ins. che
somministra la prova.
11. correzione collettiva del dettato con tabulazione dei risultati da parte degli insegnanti di classe II SP secondo
indicazioni ricevute da referente BES e invio di griglia compilata a referente BES entro una settimana dal dettato
Programmazione settimanale + presenza
del referente BES (o altro docente
specializzato)
MAGGIO
INSEGNANTI CLASSI II SP
Referente BES
12. referente BES invia i tabulati della correzione a LOGOPEDISTA
Referente BES
settimana
LOGOPEDISTA
terza, quarta
settimana
INSEGNANTI CLASSI II SP
GIUGNO
Progetto di istituto |
LOGOPEDISTA e
INSEGNANTI CLASSI II SP
49
13. osservazione tabulati (2h); invio dei tabulati con le osservazioni e i report a referente BES e a segreteria (rif.
Iole Manfredi)
SaraVesco
14. restituzione individuale agli insegnanti (2h) con punto della situazione ed individuazione degli eventuali casi
che pare opportuno inviare ai servizi
Sara Vesco e insegnanti classi II SP
15. restituzione ai genitori dei bambini che potrebbero avere riscontrato delle difficoltà ed eventuale suggerimento di
accertamenti clinici
Udienze individuali
PROGETTO PSICOMOTRICITA’ (prima classe scuola primaria)
Il progetto psicomotricità, rivolto ai bambini delle classi prime della Scuola Primaria all’interno dell’Istituto
Comprensivo, si propone di integrare il progetto educativo attraverso l’organizzazione di percorsi
laboratoriali di psicomotricità.
Si tratta di un’iniziativa, che vuole favorire un processo di maturazione complessiva dei bambini, offrendo
loro un’opportunità di arricchimento delle competenze corporee, motorie, relazionali, emotive, partendo dal
presupposto che, per loro, il corporeo rappresenta la totalità dell’esperienza.
Le attività vengono proposte nei primi mesi dell’anno, e comprendono il saltare, il correre, il rotolare, il
giocare a corpo libero o con diversi materiali, tutti giochi di movimento che esplorano e chiamano in causa
l’espressività dei bambini e/o le loro competenze cognitive.
Ogni laboratorio è strutturato in dieci incontri della durata di un’ora ciascuno, che coinvolgono una decina di
bambini e che si svolgono nella prima parte dell’anno scolastico. Ogni incontro laboratoriale ha la stessa
organizzazione e successione temporale delle attività, per consentire ai bambini di percepire la specificità
dell’esperienza che stanno vivendo e di viverne l’omogeneità.
I laboratori si integrano con le altre attività, didattiche e non didattiche, per poter offrire ai bambini la
possibilità di percepire la continuità dell’esperienza quotidiana, sia che essa si svolga in classe, sia nello
spazio palestra. I laboratori hanno ricaduta nella gestione quotidiana delle relazioni, in quanto le
psicomotriciste possono suggerire agli insegnanti approcci mirati, ovvero i docenti possono chiedere che la
psicomotricista osservi con particolare attenzione aspetti dei bambini emersi in corso di inizio anno in classe.
Gli esperti psicomotricisti offrono supporto ai Consigli di Classe nella comprensione delle dinamiche
relazionali dei vari gruppi classe. A fine percorso (entro Natale) presentano agli insegnanti il profilo di
ciascun bambino. È un contributo importante che favorisce una migliore accoglienza degli alunni nel
passaggio alla scuola primaria e un approccio calibrato sulle esigenze specifiche di ciascuno.
Tale profilo della classe e dei singoli alunni viene inserito nel faldone del consiglio di classe
STRUMENTI INTEGRATIVI DSA
I Disturbi Specifici di Apprendimento rappresentano una realtà con la quale la scuola deve confrontarsi
sempre più spesso. L’Istituto è molto sensibile e attivo su questo aspetto: cerca di migliorare le competenze
del corpo docente, attraverso specifici momenti formativi, che contemplino anche l’insegnamento per mezzo
della LIM; acquisisce testi e pubblicazioni del settore; si dota di strumenti compensativi in grado di facilitare
il percorso didattico di alunni e studenti. A questo proposito, l’Istituto ha posto particolare attenzione alle
nuove tecnologie, acquisendo e mettendo a disposizione dei suoi studenti software didattici, che vengono di
seguito illustrati.
Progetto di istituto |
CARLO MOBILE è un software che si rivolge a persone con difficoltà di lettura, in genere a ragazzi con
dislessia, a chi è impegnato nell'apprendimento orale delle lingue straniere, ma anche a persone con
ipovisione. CARLO MOBILE mette in grado di ascoltare la lettura di qualsiasi testo scegliendo la lingua, la
velocità di lettura o la lettura scandita; consente la registrazione di un testo, permette di ascoltare testi nelle
principali lingue europee. CARLO MOBILE è anche dotato di una calcolatrice dotata di sintesi vocale, che
permette di ascoltare l'intero numero digitato, con segno e risultato, di vedere la procedura nel suo completo
svolgimento, recuperando i calcoli precedenti, e di copiare l'intera operazione nel testo, in modo da evitare
errori di trascrizione. CARLO MOBILE viene fornito in comodato gratuito agli studenti con DSA.
ALFa READER è la più recente risorsa di cui si è dotata la scuola e che viene fornita in comodato gratuito
agli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento su supporto di chiavette USB, per poter affrontare
l’attività didattica a scuola e l’effettuazione dei compiti a casa. Il programma si integra con il software di
costruzione di mappe concettuali IperMAPPE: l’utilizzo combinato dei due strumenti moltiplica l’efficacia
didattica e compensativa.
50
TUTORE DATTILO è un'applicazione pensata per aiutare nell'uso corretto della tastiera del computer”, e
sviluppare l’automatismo nel reperimento delle lettere, diminuendo la 'fatica di scrivere', velocizzando e
migliorando il risultato.
Altri due strumenti di cui si è dotata la scuola per compensare efficacemente le difficoltà di letto-scrittura
sono i software BALABOLKA, che converte testi in audio, e ClipClaxon, che consente di far pronunciare
alla sintesi vocale qualunque testo.
Software SYMWRITER: …
E’ in discussione la proposta di un percorso di avvicinamento guidato a queste tecnologie con dei corsi
offerti dalla scuola per i ragazzi e le loro famiglie. Sarebbe auspicabile che un docente si specializzasse nella
conoscenza di tali strumenti e offrisse tali percorsi; altra strada, proporre attività di questo tipo con istituti
limitrofi.
A partire dall’anno scolastico 2012-13 si è formato un gruppo di mutuo aiuto tra genitori di alunni con BES.
Sarebbe auspicabile che la FS o un insegnante referente si facesse promotore di incontri per scambio di
informazioni e esperienze, raccolta di idee, corsi.
LABORATORI di ITALIANO L2
Le figure che si occupano dell’insegnamento dell’italiano L2:
Funzioni strumentali, una per la SP e una per la SSPG
docenti non necessariamente appartenenti al Consiglio di Classe, con ore a disposizione per
l’insegnamento della L25,
l’insegnante referente nominato dal Consiglio di Classe, figura non prevista dal regolamento per gli
stranieri, ma organizzativamente utile: si occupa di coordinare la stesura del PDP dal parte del CdC,
mantiene i contatti con la famiglia e con eventuali mediatori culturali, in collaborazione con la FS.
tutto il Consiglio di Classe (non solo l’insegnante di lingua italiana)
Il Coordinatore di Classe e/o il docente referente, possono richiedere la presenza della FS e/o degli
insegnanti facilitatori in una o più sedute del CdC, contattandoli direttamente.
Progetto di istituto |
L’alunno straniero a scuola è impegnato sia ad apprendere una nuova lingua che ad apprendere grazie a
questa nuova lingua: deve infatti sia imparare l’italiano per la comunicazione quotidiana che l’italiano per
studiare.
Il laboratorio di italiano L2 è una realtà dinamica attivata all’interno della scuola per permettere agli studenti
non italofoni di sviluppare competenze linguistiche in situazioni di insegnamento mirato, rispondenti ai loro
specifici bisogni. Esso sistematizza ed integra quanto gli alunni stranieri acquisiscono nel quotidiano e offre
loro opportunità mirate per progredire ulteriormente nella lingua, grazie agli approcci metodologici applicati,
alle attività e alle strategie utilizzate.
L’inserimento nel laboratorio viene deciso di comune accordo dal CdC, dall’insegnante referente in
collaborazione con la Funzione Strumentale, che si occupa di coordinare le attività didattiche dei docenti di
L2 e delle compresenze messe a disposizione, o delle azioni proposte da altri colleghi, di individuare l’orario
del laboratorio tenendo presente le varie esigenze degli alunni rispetto alle materie curricolari che gli alunni
non italofoni possono seguire, a prescindere dal loro livello di conoscenza della L2. Nel nostro Istituto si è
attenti a far sì che gli alunni stranieri rimangano nelle classi di appartenenza durante le lezioni di inglese,
CLIL, ed. artistica, matematica e sport, in quanto l’ utilizzo di linguaggi extraverbali (immagini, uso del
5
Alle SSPG in genere si affidano le ore date sull’organico per l’insegnamento dell’italiano come L2 a docenti di lingua
straniera, in quanto già formati nella didattica delle lingue.
51
corpo, manipolazione di oggetti, numeri) sono fattori sicuramente facilitanti ai fini della comprensione e
dell’apprendimento linguistico. Quindi il laboratorio viene frequentato dagli alunni in tempi adeguati, che
garantiscano ai ragazzi l’opportunità di socializzare con i loro compagni ed essere pienamente inseriti nella
loro classe.
I laboratori sono dinamici in quanto possono essere intensivi e svolti prevalentemente all’inizio dell’anno
scolastico o al momento dell’arrivo di un nuovo alunno straniero, a scalare con una graduale diminuzione
degli interventi e il mantenimento di momenti di consulenza/confronto con i docenti di classe o continuativi
per tutto l’anno scolastico in giorni e orari concordati.
Per quanto riguarda gli approcci metodologici applicati, le attività e le strategie utilizzate, si ritiene di
fondamentale importanza la considerazione e la valorizzazione dei saperi, delle pre-conoscenze, della cultura
d’origine e del vissuto personale degli alunni. Ciò contribuisce a creare un clima disteso di apprendimento, in
cui l’alunno può apprendere in serenità. I temi iniziali proposti riguardano proprio l’alunno, la sua storia, le
caratteristiche principali del paese da cui proviene e del suo ambiente di vita quotidiana. Con l’aiuto
dell’insegnante di L2 l’alunno prepara un lavoro su di sé (cartelloni, power point…) che poi presenta alla
classe. Infatti riteniamo importante che il lavoro svolto dallo studente straniero sia un momento di
arricchimento anche per la classe.
Progetto di istituto |
Lingua per comunicare:
l’obiettivo del laboratorio di italiano L2 per la comunicazione è lo sviluppo della competenza comunicativa e
il conseguente apprendimento della lingua italiana, orale e scritta, per rispondere a consegne e sollecitazioni,
esprimere i propri bisogni e il proprio pensiero. Gli alunni sono seguiti individualmente o in piccolo gruppo,
con attività diversificate a seconda del loro livello di conoscenza linguistica. Fine di tale percorso è mettere
gli alunni in grado di usare l’italiano in maniera corretta, appropriata ed efficace in differenti situazioni, per
sperimentare e realizzare i propri intenti comunicativi, conoscitivi ed operativi.
Gli argomenti vengono presentati secondo la seguente impostazione:
presentazione del lessico di base relativo al tema proposto con l’utilizzo di oggetti, foto, immagini,
disegni, video, situazioni utili alla contestualizzazione;
memorizzazione del lessico e riutilizzo anche in contesti diversi;
introduzione del nuovo vocabolario in strutture semplici e via via più complesse;
esercizi di riconoscimento, discriminazione;
espressione orale e scritta ( risposta a semplici domande, produzione di frasi di brevi testi,
produzione di lavori in power point) con riutilizzo del lessico e delle strutture presentati.
Lingua dello studio:
è evidente che lo studio delle materie scolastiche richiede competenze linguistiche specifiche, a partire dalla
conoscenza dei micro-linguaggi settoriali per arrivare ad avanzate abilità di lettura e rielaborazione di testi.
Questo comporta la necessità di acquisire la cosiddetta lingua per lo studio, che è proprio quella che permette
di seguire le lezioni in classe, di interagire nelle interrogazioni, di comprendere e utilizzare i testi disciplinari.
Questo livello implica l’uso di processi cognitivi di ordine superiore (analisi, sintesi, valutazione,
generalizzazione, ipotesi) e proprio a causa del coinvolgimento di abilità complesse l’apprendimento della
lingua per studiare richiede tempi lunghi e interventi mirati.
Gli alunni, in questa fase, individualmente o in piccolo gruppo a seconda della classe frequentata, sono
supportati nello studio delle discipline utilizzando testi semplici detti anche ‘ad alta comprensibilità’ o a
‘scrittura controllata’, semplificati e/o adeguati alle capacità di decodifica del destinatario. Il materiale è
disponibile on-line (bibliografia e sitografia del progetto di accoglienza), ma anche i nuovi libri di testo
offrono spesso sezioni dedicate.
Si propongono anche testi autentici preparati attraverso attività di pre-lettura (ad esempio brainstorming e
associogrammi per l’attivazione del lessico e delle conoscenze implicite e dei pre-requisiti), attività durante
la lettura (esame del titolo, ricerca delle parole chiave, suddivisione in paragrafi) e attività di post-lettura
(attività di fissazione oppure di reimpiego dei contenuti o degli elementi lessicali, morfo-sintattici o testuali,
tipici della lingua dello studio, focalizzati nella fase di lettura: elaborazione di mappe, schemi, diagrammi di
flusso).
Grazie a questi strumenti e a queste strategie, gli alunni potranno avere accesso ai contenuti e ai saperi in
maniera gradualmente sempre più autonoma e completa.
52
E’ evidente l’estrema importanza che il Consiglio di Classe sia sempre consapevole del percorso di
apprendimento della L2 dello studente straniero, in quanto tutti ne sono responsabili. Più siamo in grado di
creare sinergia di sforzi, più il risultato sarà soddisfacente. E’ auspicabile raccogliere informazioni e idee per
rendere più efficaci le modalità di comunicazione all’interno di ogni team docente.
Alle SSPG si utilizza un registro di laboratorio sul quale tutti gli insegnanti di L2 annotano argomenti svolti,
impressioni e considerazioni circa i punti di forza e le difficoltà rilevate riguardo ai vari alunni stranieri; esso
costituisce lo strumento di monitoraggio dell’attività svolta e dei progressi compiuti dall’alunno nel suo
percorso di apprendimento.
Valutazione.
Ogni valutazione (in itinere e finale) è strettamente collegata al percorso didattico personalizzato. Nella
valutazione, almeno per il primo anno di apprendimento, si privilegia la valutazione formativa, che tiene
conto della situazione di partenza, considera il percorso effettuato, i progressi, la motivazione, l’impegno e
soprattutto le potenzialità di apprendimento dimostrate, in un’ottica di promozione del soggetto in
apprendimento. A partire dal secondo anno almeno gli obiettivi minimi devono venire raggiunti.
Valutazione di Istituto
Diamo molta importanza alla riflessione su noi stessi in quanto agenzia di istruzione ed educazione: ecco
perché abbiamo individuato un area di progetto legata all’autovalutazione di istituto. Ogni anno il collegio
dovrà identificare uno o più docenti che ricoprano questa funzione strumentale al progetto di istituto. Tali
persone coordineranno il NIV (Nucleo Interno di Valutazione, organo previsto dalla legge 5/06) e
produrranno il documento annuale di “Autovalutazione di istituto” da inviare agli uffici del dipartimento
istruzione.
La funzione ricoperta da quest’area è vitale per l’istituzione, in quanto solamente grazie all’analisi del
contesto, delle percezioni e desideri degli stakeholder e dei risultati di apprendimento si possono
ripensare gli obiettivi che ci si pone, in linea con le indicazioni alle scuole emanate dalla Provincia.
CRITERI PER L’AUTOANALISI E LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI E DEI RISULTATI
CONSEGUITI IN ORDINE AGLI OBIETTIVI
Allegato: Delibera del Collegio Docenti (art. 15 Regolamento sulla valutazione)
Allegato: Griglie di valutazione/rubriche valutative di dipartimento
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
Progetto di istituto |
Progetto Continuità
Dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria
Allegato: protocollo SI-SP
Dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondari a
53
Allegato: protocollo SP-SSPG
Dalla Scuola Secondaria di Primo Grado alla Scuola Secondaria di Secondo
Grado
A partire dall’anno scolastico 2013-14 la conferenza dei dirigenti della Rete Scuole Valsugana ha concordato
una serie di attività comuni di orientamento per la scelta della scuola superiore.
ATTIVITA’ COMUNI ALLA RETE VALSUGANA
PROGETTO ORIENTAMENTO
CHI
SSSG del
territorio
COSA
Distribuzione agli studenti di terza del
volantino con le attività di orientamento
del territorio
DOVE
2013
2014
sett ott nov dic gen
IC
DOCENTI CURIE
E DEGASPERI
laboratori orientativi per studenti di terza CURIE e
media (per 8 settimane da metà ott ):fisica, DEGASPERI
chimica, scienze, lingue, economia, scienze
umane, storia dell'arte, latino oppure
scienza, robotica, CAD, business game
DS Crescenzo
Latino
incontro per genitori con esperto (C. Latino PERGINE,
o G. Zuffi): caratteristiche delle scuole
LEVICO,
superiori e riflessioni su elementi della
BORGO
scelta
SSSG del
territorio
Fiera delle scuole superiori con stand
illustrativi delle scuole superiori del
territorio che aderiscono all’iniziativa
PERGINE,
BORGO
DOCENTI e
Giornate di scuola aperta
STUDENTI CURIE
E DEGASPERI
Ci si propone di predisporre un documento delle attività legate all’orientamento proposte dall’IC.
Progetti Ponte
Le attività di orientamento denominate “progetti/ponte” sono disciplinate dall’art. 58 “Percorsi integrati”
della Legge Provinciale 7 agosto 2006 n. 5: “Le istituzioni scolastiche del primo ciclo possono promuovere
attività d'integrazione con i percorsi del secondo ciclo per realizzare iniziative volte alla prevenzione
dell'abbandono scolastico e al sostegno di studenti con bisogni educativi speciali.”
Progetto di istituto |
I progetti-ponte possono essere attivati:
tra scuola secondaria di I grado e scuola secondaria di II grado
tra scuola secondaria di I grado e istituti/centri di formazione professionale.
Sono riservati agli studenti iscritti alla scuola secondaria di I grado che necessitano di iniziative di
orientamento volte a garantire il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione.
54
In particolare sono rivolti a:
-
alunni disabili certificati ai sensi della Legge 104/92 o in situazione di disagio certificato
alunni a rischio di abbandono e di dispersione scolastica.
Gli obiettivi fondamentali sono:
prevenire il disadattamento e l’abbandono scolastico;
riacquisire o consolidare le motivazioni per proseguire in modo significativo il ciclo dell’obbligo
scolastico;
rendere meno traumatico il passaggio dalla realtà della scuola secondaria di primo grado a quella
del Centro/Istituto di Formazione Professionale o alla scuola secondari di secondo grado;
orientare all’inserimento lavorativo per facilitare la scelta del ragazzo ed in seguito il suo
accesso al mondo del lavoro.
Il Progetto-Ponte offre quindi all’alunno una conoscenza particolare e basata sull’esperienza personale delle
proposte formative proprie della formazione professionale/scuola secondaria di secondo grado. Aiuta perciò
lo studente e la sua famiglia in un momento delicato, quale è quello della scelta al termine del percorso di
studi del 1° ciclo.
Per gli studenti inseriti regolarmente nel percorso scolastico tale attività di orientamento è prevista solo nel
terzo anno di scuola secondaria di I° grado. Per gli studenti ripetenti e/o pluriripetenti è possibile attivare i
progetti ponte anche durante il secondo anno di scuola secondaria di I° grado.
Le tipologie progettuali previste sono le seguenti:
percorsi di orientamento: sono strutturati in moduli brevi, articolati circa in 30 o più ore di attività e
possono spaziare all'interno di uno o più macrosettori. Per un solo studente si possono attivare
progetti-ponte all’interno di più centri di formazione professionale/scuole secondarie di secondo
grado.
percorsi di preinserimento: vengono effettuati all'interno di un solo istituto/centro di formazione
professionale per un totale di ore variabile dalle 60 ad un massimo di 150 Riguardano ragazzi
certificati ai sensi della Legge 104/92 o in grande difficoltà sul piano dell’apprendimento per i quali
si individua un percorso specifico legato alle abilità che possono conseguire rispetto ad un futuro
inserimento nel mondo lavorativo.
L’attivazione dei P-P va effettuata nel corso del secondo anno di scuola secondaria di primo grado (entro
maggio), a cura del referente scolastico dei progetti-ponte e prevede:
Progetto di istituto |
definizione da parte del CdC, dopo attenta valutazione di ogni singola situazione personale, degli
alunni a cui si vuole proporre l’iniziativa,
colloquio con alunno e genitori, per spiegare l’iniziativa ed individuare i settori scolastici di
interesse,
accordi con le scuole professionali/secondarie di secondo grado,
predisposizione del materiale (modulistica) da inviare alle scuole scelte,
eventuali incontri informativi / di verifica prima / al termine del percorso del progetto ponte,
stesura della verifica finale del progetto ponte effettuato.
55
Per informazioni e chiarimenti il referente presso il dipartimento della conoscenza è il dott. Fabiano Lorandi
(e-mail [email protected]).
Altri documenti della scuola
Regolamento Interno
Carta dei Servizi
Regolamento degli Studenti e delle Studentesse
Regolamento del Collegio Docenti
Progetto di istituto |
Regolamento della Consulta dei Genitori
56
Criteri per la formazione delle classi
Nel rispetto di quanto stabilito dalla Provincia ai sensi dell’art.86
Criteri per la formazione delle classi
I seguenti criteri non sono elencati in ordine di priorità: tutti devono essere presi in considerazione allo
stesso livello.
Equilibrio tra il gruppo dei maschi e delle femmine
Costituzione di gruppi omogenei per età/competenze
Valutazione delle informazioni passate dagli insegnanti (scuola infanzia o scuola primaria)
Attenzione alla distribuzione degli alunni con BES (A, B, C) provvisti di PEI o PEP
Attenzione alla distribuzione degli alunni di origine straniera provvisti di PDP
Attenzione alla distribuzione degli alunni rispetto alla classe di provenienza
Valutazione delle richieste dei genitori
NB: Si fa salva la formazione della sezione musicale per coloro che hanno aderito all’offerta
(precedenza nella formazione della sezione musicale mista a chi segue dei percorsi musicali al di fuori
della scuola).
Suggerimento di procedura per una prima bozza delle tre classi; tale prima proposta dovrà essere poi
ulteriormente analizzata e modificata alla luce dei criteri suindicati.
Provvedere a costituire un elenco dei maschi in ordine di età e un altro elenco delle femmine in
ordine di età. Prendere il nominativo del primo maschio e dell’ultima femmina che andrà nella prima
sezione, e successivamente della prima femmina e dell’ultimo maschio per la seconda sezione e così
via fino ad esaurimento.
Suddivisione delle ore per disciplina
Le ore per disciplina sono cosi suddivise:
Scuole Primarie di CIVEZZANO E SEREGNANO (30 interventi settimanali)
AREE
→
Progetto di istituto |
rel
lab
I
2
4
II
II
I
I
V
2
2
2
2
2
2
V
2
2
57
ling.it
mate-sciling.comunit
sto/geo/citt
artistico-motoria
a
tecno
arie
adin
italia matem scien tedesc ingles motor
musi immagi
no
atica
ze
o
e
ia
ca
ne
sto/geo
TOT
2
7
6
2
2
0
2
5
1
2
2
30
2
7
7
2
2
0
2
4
1
2
3
30
2
7
6
2
2
1
2
4
1
2
3
30
2
7
6
2
2
2
2
5
1
1
3
30
2
7
6
2
2
2
2
5
1
1
3
30
Scuole Primarie di ALBIANO E FORNACE (28 interventi settimanali)
I
II
II
I
I
V
V
sto/geo/citt
AREE ling.it mate-sci-tecno ling.comunit
artistico-motoria
a
arie
adin
→
re
italia matemat scien tedesc ingles motor
musi immagi
l lab
no
ica
ze
o
e
ia
ca
ne
sto/geo
TOT
2
2
4
6
2
2
0
2
4
6
1
1
2
28
2
2
2
6
2
2
0
2
3
7
1
1
3
28
2
2
2
6
2
2
1
2
3
6
1
1
3
28
2
2
2
6
5
2
2
2
2
3
1
1
3
28
2
2
2
6
5
2
2
2
2
3
1
1
3
28
Scuole Secondarie di Primo Grado di CIVEZZANO e ALBIANO
CLASSE DI CONCORSO
ORE alla settimana
028 ed artistica
2
030 ed fisica
2
032 ed musicale
2
033 ed tecnica
2
043 italiano
6
043 storia ed civica geografia
4
059 scienze matem, chim, fis e nat.
6
245A LS inglese
3
245 LS tedesco
3
IRC
1
Progetto di istituto |
TOT
58
31
LEGENDA ACRONIMI
CD
Bisogni Educativi Speciali (“Regolamento per favorire l'integrazione e l'inclusione degli
studenti con bisogni educativi speciali”)
Collegio dei Docenti
CdI
Consiglio dell’Istituzione
CdC
Consiglio di Classe
CdG
Consulta dei Genitori
DS
Dirigente Scolastico
DSA
ICD
Disturbi Specifici dell’Apprendimento (art. 6 “Regolamento per favorire l'integrazione e
l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali”)
Classificazione Internazionale delle Malattie (International Classification of Diseases)
LIM
Lavagne Interattive Multimediali
PDF
PSI
Profilo Dinamico Funzionale (art. 5 “Regolamento per favorire l'integrazione e l'inclusione
degli studenti con bisogni educativi speciali”)
Percorso Didattico Personalizzato (art. 10 “Regolamento per l'inserimento e l'integrazione
degli studenti stranieri nel sistema educativo provinciale”)
Piano Educativo Individualizzato (art. 5 “Regolamento per favorire l'integrazione e
l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali”)
Progetto Educativo Personalizzato (art. 6 e 7 “Regolamento per favorire l'integrazione e
l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali”)
Piani di Studio di Istituto
PSP
Piani di Studio Provinciali
SI
Scuola dell’Infanzia
SP
Scuola Primaria
SSPG
Scuola Secondaria di Primo Grado
SSSG
Scuola Secondaria di Secondo Grado
BES
PDP
PEI
Progetto di istituto |
PEP
59