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OTTOBRE 2003 IL MARGINE DI RISCHIO Spedizione in a.p. - 45% -Art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale Genova - € 0,50 E’ PARTITA RADIO ZAI.NET, LA PRIMA RADIO CHE DA’ VOCE AI GIOVANI REPORTER IN PIEMONTE E LIGURIA Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 16, sintonizzatevi sulle frequenze di Radio Veronica One 93.6: le “officine radiofoniche piemontesi” sono già all’opera. Tutti pronti i collegamenti dalle scuole: i primi studenti-reporter in diretta dall’ITIS “Grassi” di Torino. Ora non vi resta che cliccare su www.zai.net e proporre... Cosa? L’argomento su cui vi piacerebbe discutere, la canzone che volete far balzare in vetta alla nostra classifica, le recensioni dei film, dei libri, dei cd che vi sono piaciuti di più (o che non vi sono piaciuti affatto). IN RETE sul nostro sito www.zai.net/radio ESTASI DA ECSTASY 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Il fotosondaggio di Zai.net è realizzato in collaborazione con TI SENTI INFORMATO SUI DANNI CHE PUO’ CAUSARE L’ECSTASY? Maria Bologna, 18 anni: Fa molto male al cervello e di solito si tratta di danni irreversibili. Credo che non sia un fenomeno da ignorare come in un certo senso si sta facendo ora 4 Fabio Giorgini, 17 anni: Li conosco in modo generico, però so quello che conta: devasta il cervello. Per quello che vedo io continuano ad essere maggiormente diffuse le droghe leggere 3 Giulia, Bottaro 17 anni: So che è una droga estremamente pesante, ma non ne conosco a fondo gli effetti. Purtroppo c’è un difetto di informazione sia a scuola sia negli ambienti che frequento 2 Simona Genovese, 17 anni: Non ho dubbi che gli effetti siano devastanti, ma non li conosco in modo approfondito. A scuola non se ne parla mai; la voglia di estranearsi può costare cara. 1 Ana Lucia 8 Azcarate, 20 anni: Non li conosco e francamente è un argomento che non mi interessa. Dovrebbero essere informati quelli che ne fanno uso Cesare Clava, 7 20 anni: Fa malissimo al cervello, ma non saprei dire perché. Forse si usa l’ecstasy perché si vuole evadere da una realtà che non ci soddisfa “ Alessio Di Niquili, 6 17 anni: Mi sento poco informato sull’argomento droghe in generale. Forse anche perché non se ne sente parlare più di tanto nè in tv nè sui giornali Sara Mareschi, 5 19 anni: Sono vagamente informata sull’ecstasy perché non conosco nessuno che ne faccia uso. Per sentito dire so che provoca danni molto seri ed irreversibili. Ivo Cornaglietto, 19 anni: Gli effetti immediati sono una specie di distorsione spaziotemporale, a lungo termine credo che bruci i neuroni Antonio Varasano, 18 anni: Più o meno; credo che la maggior parte di chi ne fa uso sia spinto dalla moda, perché sentirsi sballati quando si è in mezzo a molta gente rende più disinibiti. 11 Francesco Amendola, 19 anni: Non so cosa provochi nel dettaglio, ma non deve essere nulla di buono! Credo che molti lo facciano per una questione di moda, perché è trendy e ci si fa notare 10 Mariagrazia Cagliero, 19 anni: Più o meno li conosco, ma siccome è una realtà abbastanza lontana da me e dai miei amici non ho mai sentito l’esigenza di documentarmi. “ “ “ “ “ “ 12 Speranza Puddu, 16 anni: E’ una moda molto pericolosa, ma purtroppo dilaga tra noi giovani. Non mi sento informata sugli effetti che provoca “ “ “ “ “ “ 16 15 Matteo Pastecchio, 17 anni: A scuola ne abbiamo parlato molto con i prof, abbiamo fatto attività, tipo i test, per sondare il nostro grado di informazione e per accrescerlo “ “ “ “ “ “ “ “ Daniele Cancian, 14 19 anni: No, so che è una droga chimica che danneggia il cervello, che distrugge i neuroni. Comunque non è molto diffusa nel mio giro “ “ “ “ “ “ 9 Cristina Becchio, 16 anni: Mi sento sufficientemente informata da giornali, dalla televisione e dalla scuola. Ho visto un mio amico rovinarsi seriamente 13 “ Con “ “ le opinioni di noi giovani anche sui grandi quotidiani nazionali “ 3 MUSICA FACCE DA ZAI.NET RED HOT CHILI PEPPERS: VENT’ANNI PICCANTI ED AMARI In occasione dell’uscita del “Greatest Hits” ripercorriamo la storia di questo meccanismo a base di peperoncino e salsa chili CONOSCI GLI EFFETTI DELL’ECSTASY? TEST 14 GNAM GNAM: CHE “PASTA” PREFERISCI? Scopri attraverso il test se sei un tipo da sballo “A VENT’ANNI SI E’ STUPIDI DAVVERO...” Intervista a Francesco Guccini LE SOLE 24 ORE 39 TRUFFE INFORMATICHE Insidiosa è la rete: dial e spam sempre più frequenti, sempre più nascosti INCHIESTA ESTASI DA ECSTASY: PRECAUZIONI PER L’USO Le nuove padrone del nostro cervello 9 24 26 ATTUALITA’ NATI AI MARGINI DELLA CITTA’ Quattro chiacchiere con i giovani di via Artom 16 VIVAIO CREATIVO REDAZIONE DI SAVONA 60 ECOLOGIA LE SCUOLE AIUTANO I FIUMI Gli studenti di Albenga all’opera: come monitorare le acque di un fiume GIOVANI CRITICI STAR WARS: LA GALASSIA 34 COLPISCE ANCORA In attesa del 3° episodio, eccovi la saga che ormai da 25 anni ci tiene sospesi nell’eterna lotta tra il bene e il male CULTURA 48 “OLTRE LA MEMORIA” Le leggi antiebraiche in Italia: uno sguardo inedito su quello che accadde al Liceo Manzoni MILANO MODA DONNA 2004 Tutto è vendibile, portabile ed accettabile FUMETTO “Uomini e topi” Vicini alla resa dei conti 54 SEMPRE PIÙ RAGAZZI FANNO USO DI DROGHE SINTETICHE. SONO FACILI DA ASSUMERE E SEMBRANO INNOCUE. INVECE IL LORO USO FINISCE PER PROVOCARE UN VERO E PROPRIO “BUCO AL CERVELLO”, CON SINTOMI SIMILI A QUELLI DEL MORBO DI ALZHEIMER O DI PARKINSON. ESTASI DA ECSTASY: LE NUOVE PADRONE DEL NOSTRO CERVELLO 56 REDAZIONE SOCIALE VOGLIA DI IMPARARE AL KANDINSKI DI MILANO Quattro allieve dell’istituto presentano le attività svolte nella loro scuola I VERI VOLTI DELL’INTERCULTURA La parola ai protagonisti della nuova redazione “Intercultura” di Milano 46 51 RIFLETTORI SU “LAC” DI TORINO: Una scuola per diventare artisti a tutto tondo 42 11 ai un malessere? Modifica chimicamente il tuo stato di coscienza per non sentirlo! Nella nostra società si sta diffondendo una mentalità predisposta a curare tutto con la chimica. A questa si appigliano i signori della droga che, per allargare il bacino di clienti (non attirati dall’uso di eroina), hanno escogitato nuovi ritrovati per il pubblico giovane. L’intento è quello di fare prendere ai ragazzi familiarità con gli stupefacenti ma di non farli sentire “drogati”. Ecco che nascono le droghe sintetiche: piccole pasticchette colorate, apparentemente innocue, di semplice assunzione. Prodotti di laboratorio. Ma non tutti sanno che sono sostanze dannosissime per il nostro organismo e che innescano processi inarrestabili di degenerazione cerebrale. I danni provocati dalle droghe sintetiche sono irreversibili: producono un vero e proprio “buco al cervello”, con sintomi simili a quelli del morbo di Alzheimer o di Parkinson. Al contrario delle droghe tradizionali, che creano danni fisici in parte recuperabili con le cure adatte, non esistono terapie che portino ad un recupero fisico di questo “buco”. H Cosa succede in Europa 12 Secondo gli ultimi dati dell’OEDT (Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze) presentati a Lisbona il 22 ottobre 2003 l’uso di ecstasy ed anfetamine risulta essere alto in alcuni gruppi specifici, quali i frequentatori di feste. La relazione dell’OEDT rivela che però non si nota un aumento eccessivo del consumo a livello europeo, anche se, tuttavia, nell’ultimo decennio i decessi per droghe tra giovani di meno di 20 anni sono stati 3103 (con un aumento costante in questo periodo da 161 nel 1990 a 349 nel 2000 nei Paesi dell’UE). Emerge una differenziazione per aree geografiche: nei Paesi in cui l’uso era elevato nel 1995 (Irlanda, Italia, Regno Unito) oggi si nota una diminuzione; invece, dove l’uso era basso, i dati hanno evidenziato una crescita (Danimarca, Portogallo, Finlandia, Norvegia e Paesi dell’Europa Centrale e Orientale). DROGHE A RICHIESTA PER OGNI MALESSERE Si ricorre alle droghe sintetiche principalmente per riuscire a socializzare in modo rapido ed efficace e per superare le ansie e le insicurezze che si incontrano nel relazionarsi con gli altri. Ma ci sono pillole per ogni tipo di disagio. I chimici in camice bianco sono in grado di simulare al computer gli effetti delle droghe sul cervello e, quindi, di inventare sempre nuove pilloline per ogni problema. Ciò che ci riserva il futuro è la possibilità di creare in laboratorio sostanze sintetiche in grado di modificare con precisione digitale le funzioni cerebrali. Nel panorama futuro sarà possibile inventare sostanze stupefacenti adatte alla richiesta di ogni diverso momento sociale, di ogni differente epoca storica. Vuoi superare l’ansia e migliorare le relazioni lavorative? Vuoi potenziare le prestazioni sessuali? Vuoi raggiungere il nuovo record di corsa agli ostacoli? Lo slogan potrebbe essere “Ad ogni problema la sua droga”. In ogni campo: relazionale, culturale, lavorativo, sportivo, sessuale, di evasione. VIAGGIO NEL MONDO DELL’ECSTASY La galassia dei derivati chimici, impropriamente racchiusa sotto il nome di ecstasy, comprende tutti i tipi di pasticche derivate dalla metamfetamina. La caratteristica comune è di essere sostanze stimolanti ed euforizzanti. Ogni pasticca di ecstasy contiene in media 75/150 mg. di MDMA (Metilendiossimetamfetamina). Conosciuta con gli appellativi Adam, Pillola di Adamo, XTC, X, Rave, l’ecstasy è tra le droghe sintetiche più usate dai giovanissimi. E’ una sostanza empatogena, in quanto permette di comprendere le emozioni e le sensazioni degli altri, ed entactogena, in quanto generatrice di contatto interiore. La sintesi dell’ MDMA richiede minime nozioni di chimica e i laboratori clandestini possono essere allestiti in cucine, garage, camper. Le reazioni chimiche possono avvenire anche in pentole da cucina e i prodotti solidi possono essere rimossi con filtri da caffè. Come aiutare chi sta male: • • • • • farlo distendere bagnargli la fronte farlo bere fargli mangiare qualcosa di salato parlargli e spiegargli che lo stato in cui si trova è passeggero e che migliorerà presto • aiutarlo a farlo respirare meglio, guidandolo a seguire un ritmo più regolare • chiamare un medico o un servizio specializzato. 13 CHE SBALLO... Le pastiglie di ecstasy sono assunte principalmente durante le serate in discoteca e nei raves (feste auto-organizzate in luoghi isolati, fabbriche dismesse o casolari fuori città), dove si ascolta musica tecno o underground. I principali effetti sono: aumento delle percezioni sensoriali, allucinazioni auditive e visive, deficit di memoria e di concentrazione, andatura barcollante, sensazione di sentirsi più vicini agli altri e miglioramento della comunicazione, abbattimento dei confini tra il sé e il mondo esterno, alterata percezione del tempo, aumento della “sensualità” (ma non delle performance sessuali), aumento della fiducia in se stessi, diminuzione del senso di pericolo. Gli effetti iniziano dopo 30 minuti dall’assunzione e durano mediamente per 46 ore, lasciando il posto a sintomi di “hangover” quali fatica, stanchezza, insonnia. Nelle ore successive all’ingestione, è segnalato un aumento del numero di incidenti stradali. Durante le serate vengono “calate” numerose pastiglie nel tentativo di ottenere gli stessi effetti gratificanti. COCKTAIL MICIDIALI L’assunzione di ecstasy o di droghe sintetiche dà reazioni imprevedibili perché ognuno di noi è il risultato di variabili biochimiche e psicologiche sconosciute ma anche perché sono preparate da improvvisati “chimici di strada”, in scarse condizioni di pulizia e con sostanze non sempre conosciute dagli stessi chimici che le sintetizzano. Inoltre l’associazione di droghe sintetiche ad alcool, fumo o altre sostanze può generare effetti imprevisti potenziandone gli effetti collaterali e i pericoli. I decessi per droghe sono quasi sempre legati ai mix. ore, ma è possibile osservare il loro ripetersi per mesi. In alcuni casi si sono osservati effetti permanenti quali attacchi di panico (persistenti per mesi anche dopo l’assunzione di una singola compressa); episodi psicotici acuti e psicosi croniche; episodi di depressione (con ideazione suicidaria); aumento dell’aggressività e dell’impulsività, preferenza nei confronti dei carboidrati (e della cioccolata in particolare); deficit di memoria e di concentrazione; inversione del ritmo sonno/veglia; perdita di peso. L’insorgenza e la persistenza di questi disturbi è da mettersi in relazione con l’assunzione acuta di MDMA a dosaggi elevati (8 compresse in una serata), o da una continuativa a dosaggi minori (40-50 compresse nel giro di un anno). Simonetta Mitola LE RISPOSTE DEL CORPO E DELLA MENTE Note storiche Droghe sintetiche in cifre Allarme Onu. Ogni anno sono prodotte 500 tonnellate di droghe sintetiche. Oltre 40 milioni di persone nel mondo hanno fatto uso di pastiglie negli ultimi 12 mesi. Un aumento del 70% negli ultimi cinque anni. Nel 2001 sono state sequestrate 40 tonnellate di pastiglie (contro le 4 tonnellate del 1991). Il giro d’affari si aggira intorno ai 65 miliardi di dollari all’anno. Il consumatore tipo è diverso dal tossicodipendente tradizionale: mescola le sostanze, sperimenta e cambia. Questo è quanto emerge dal primo Rapporto mondiale sulle droghe sintetiche presentato dall’Onu. La semplicità di assunzione una delle cause principali: basta ingerirle. Molto seducente e pratico. Per sballarsi senza grandi difficoltà. 14 • 1914: la MDMA viene sintetizzata nei laboratori Merck. • Prima guerra mondiale: la MDMA viene somministrata ai soldati per combattere la fame; • Fine anni '60: diffusione dell'uso ricreazionale nella west coast (California, USA) • Fine anni ‘70: la MDMA viene prescritta, da parte di alcuni psichiatri californiani, a pazienti in psicoterapia con difficoltà di verbalizzazione; • Inizio anni ‘80: i primi studi di farmacologia animale evidenziano la neurotossicità dell'MDMA; • 1985: la DEA (drug enfor-cement administration) degli USA vieta la prescrizione e l'utilizzo dell'ecstasy; • 1990: viene fissata la "dose media giornaliera" dell'MDMA in Italia: 50 mg. Le più frequenti manifestazioni somatiche associate all’uso di MDMA sono: ipertermia (fino a 43°, accentuata dal ritmo della danza e dalla temperatura elevata del locale), che può arrivare a determinare il decesso; grave tachicardia (fino a 180 battiti al minuto); ipertensione; emorragia cerebrale, convulsioni; coma; insufficienza renale acuta; epatite. Gli effetti psicopatologici, ossia i disturbi interpretativi e di percezione, conseguenti all’assunzione di MDMA scompaiono entro 48 Che cosa dice la legge? L’ecstasy è una sostanza illegale come l’eroina. In caso di acquisto o possesso per uso personale, la legge (art. 75 DPR 309/90) prevede sanzioni amministrative, quali la sospensione della patente o del passaporto o di ogni altro documento equipollente, o, in alternativa, un programma terapeutico presso il SERT o la Comunità Terapeutica. In caso di spaccio, si entra nel campo dei reati (art. 73 DPR 309/90): per lieve entità è prevista la reclusione per un periodo da 2 a 6 anni e una multa fino a 150 milioni; in caso di spaccio di rilevanti quantità è prevista invece la reclusione da 8 a 20 anni e il pagamento di una multa che va dai 50 ai 500 milioni di lire. 15 io g g te n u a p Rispondete alle seguenti questioni, sommate i punti ottenuti, e “affrontate” la vostra situazione... GIA’ FATTO b) UN MOTIVO PER NON PRENDERE L’ECSTASY: 1) perché dietro al pusher c’è un trentenne con giacca di pelle che sembra uscito da Starsky & Hutch, che se non è della pula lui, io sono una suora ungherese! 2) perché mi spaventa la dipendenza. 3) perchè mi spaventa il babbo se lo scoprisse… c) UN MOTIVO PER PRENDERE L’ECSTASY: 1) perché dietro al pusher NON c’è un trentenne con giacca di pelle che sembra uscito da Starsky & Hutch, che se non è della pula lui, io sono una suora ungherese! 2) perché stasera ho voglia di fare un incidente stradale, tanto non è detto che muoia io, magari solo quello che era nell’altra corsia… 3) perché mi fa stare meglio, più amico di tutti, più interessante, più felice, e poi la prendo una volta alla settimana… 16 d) UNO/A CHE HA PAURA DI PROVARE LE DROGHE: 1) sarà uno che allunga la birra con l’acqua e non beve coca cola dopo le sette che se no non dorme. 2) contento lui! paste: gnam-gnam… 3) si deve provare tutto nella vita, però posso credere che una cosa faccia male anche senza doverla provare per forza. d e f G 1) 3 1 1 3 1 5 3 2) 1 5 5 1 5 1 1 3) 5 3 3 5 3 3 5 (1) E’ vero che si discute di commercializzare derivati della cannabis per varie patologie - del resto perfino la mortifera eroina è una parente stretta della morfina - ma ciò non significa che essa faccia bene indiscriminatamente a tutti. Prima di ingurgitare, PENSACI! a) SE LA SERATA E’ FIACCA: 1) la tiro su. 2) mi tiro su. 3) amen, vado a dormire prima. c e) UNA “PASTA”: 1) per non addormentarmi durante l’ora di matematica. 2) per me al sugo, grazie! 3) per sopravvivere a un monologo di Ghezzi. FATTO? (2) Decisioni, che fatica! Facile e fico fare lo stravolto dalla roba, però fa un po’ paura. L’hai provata, la curiosità è tolta, ti è andata bene, perciò piantala. E’ proprio ora di finirla con le spacconate da bulletto... il rischio è quello di fare una fine da tappezzeria. Da 27 a 35 punti SCOPRI ATTRAVERSO IL NOSTRO TEST QUAL E’ LO SBALLO CHE TI PIACE DI PIU’ Da 7 a 16 punti che “pasta” preferisci? b Da 17 a 26 punti GNAM GNAM: MAI FATTO (3) Se sei arrivato qui è forse perché sai che la droga non ti trasforma artificialmente in un tipo spigliato, sicuro, simpatico e FELICE. E’ una molecola che agisce sul sistema nervoso centrale, non una pozione da fiaba! f) COSA E’ L’ECSTASY: 1) una statua del Bernini. 2) uno sballo. 3) un cocktail di derivati delle anfetamine e varie sostanze chimiche di ignota origine e dalle oscure conseguenze. g) SE TI OFFRONO DELLA ROBA: 1) a caval donato non si guarda in bocca, però dipende da chi me la offre. 2) accetto e ricambio! (una specie di occhio per occhio…NDA) 3) DROGA? NO GRAZIE! Marco Bazzica, 21 anni Genova il tuo profilo 17 Nati ai margini della citta’ LA PERIFERIA DOVREBBE ESSERE UN LUOGO IN CUI DESTINI DIVERSI SI INCROCIANO E SI EVOLVONO, ACCOMUNATI DAL VIVERE UNA STORIA PER CERTI ASPETTI SIMILE. DOVREBBE DARE VOCE A CHI LA ABITA. 18 19 Io, Mike, ragazzo di periferia SEGUIAMO UNA GIORNATA TIPO DI MICKY, STUDENTE DI PERIFERIA. IL LUOGO DI RITROVO È SULLE PANCHINE DEI CAMPETTI. VIVENDO IN CITTÀ, PERÒ, SENTE LA MANCANZA DELLA NATURA, DI UN BEL PRATO VERDE SU CUI CORRERE, DEL CONTATTO CON GLI ANIMALI, DELL’ARIA PURA. “Sono un ragazzo di 20 anni e dalla nascita vivo in uno dei quartieri più caldi di Torino, “Barriera di Milano”. Qui in “Barriera” si vive in prevalenza di notte, di giorno si esce sì, ma basta passeggiare un po’ la sera per i giardini, per le piazzette, per i bar e le vie isolate (così non arriva la madama per il troppo bordello) per vedere gruppi di ragazzi. Sì, ci conosciamo tutti, ma ognuno ha il suo gruppo con cui passare tutta la settimana. Il sabato sera, invece, è una cosa diversa, tutti ci troviamo a ballare, ma senza organizzarci: le discoteche belle ormai si sa dove sono e tutti vanno lì. Il mio gruppo è bello grande, perché più si è, più casino si fa. E dopo una giornata di merda la sera si deve per forza far casino… quando si va in giro da altre parti (giostre, centro), si incontrano gruppi di altri quartieri: allora ci guardiamo male, ma non si fa casino perché ognuno ha rispetto dell’altro. Siamo tutti ragazzi di periferia e la nostra vita è questa”. Micky, studente ancora per poco – spero. 20 UNA GIORNATA DI PERIFERIA Ore 7,30: la sveglia suona sempre troppo presto, ma è l’ora di andare. Un caffellatte al volo, la brioche da Marino, il bar davanti alla scuola. Passa a prendermi Alessio, in moto. Anche stavolta ho dimenticato di riportargli il cd, un disco dei Clash, ma in questi giorni tanto ha altro a cui pensare. E’ un po’ in crisi con Luisa, la sua ragazza. Io non ci metto bocca, è un tipo abbastanza riservato nonostante in apparenza faccia lo spaccone con tutti. Ore 8,30: siamo davanti a scuola. Sempre un casino di gente. Si entra, non si entra… Ma oggi è leggera, due ore di matematica passano in fretta, c’è compito e Sonia mi passa di sicuro, ha un debole per me, si vede. Il problema è storia: ho un arretrato assurdo (e siamo solo agli inizi!). Rischio, non rischio. Tanto c’è il bagno e la prof è così rimbambita che nemmeno si accorgerà che sono fuori. Ultime due ore assemblea di classe. Ore 12,30: è passata in fretta nonostante tutto. Quella stronza di Sonia mi ha passato il compito a metà, con storia ce la siamo cavata per la scusa della lettura del quo- tidiano in classe, si sa come sono questi prof, basta tirare in ballo l’attualità che, ignoranti come sono, sono subito pronti a recitare il mea culpa. L’assemblea è stata lo scazzo generale di sempre, dovevamo parlare dei progetti d’occupazione, ma tanto si sa che si improvvisa sempre. Ore 13,00: il rientro a casa è traumatico. Mia madre, mia sorella, la solita domanda, ma non ho voglia di rispondere. Mi chiudo in camera, stereo a manetta, con le cuffie. Apro il libro, chiudo il libro. Dovrei studiare storia ma è una materia che non capisco: tutto da imparare a memoria. Preferirei uscire, perdermi nel verde, ma qui fuori è tutto cemento. Vivendo in periferia sento la mancanza della natura, di un bel prato verde su cui correre, del contatto con gli animali, dell’aria pura. Mi affaccio alla finestra, non vedo un granchè per colpa del palazzo di dieci piani troppo vicino al mio. Ore 20,00: per cena non rientro stasera. Tiro fino a mezzonatte a casa di Davide: suo zio gli ha masterizzato un nuovissimo gioco al pc, di quelli che ti incollano allo schermo fino a farti lacrimare gli occhi. Ci mangiamo un panino, preparato dalla sorella di Davide, Evelina. E’ una ragazza down, ma se la cava bene con le cose di casa. A volte la facciamo giocare persino con noi. Ore 23,00: solita girata al London Pub. Ma ho voglia di tornare a casa. Ore 16,00: si esce, coi soliti. Alessio, Roberto e io. Devo comprare un nuovo paio di scarpe da ginnastica, anche se mia madre blatera che quelle di due mesi fa vanno ancora bene. Quella donna proprio non riesce a ficcarselo in testa che bisogna aggiornarsi. Solita puntata da Foot Locker, la scelta lì è varia, i prezzi no. Ne prendo un paio celesti e blu, stanno bene coi jeans. Roberto mi guarda con una punta di stizza, si vede che disapprova la moda, ma lui è un puzzone… sempre quella chitarra in testa. Ore 18,00: il ritrovo dopo lo shopping è sulle panchine dei campetti, ma da un po’ di giorni siamo tutti molto tesi. La vita in città a volte è troppo anonima. I miei parenti che abitano nei paesini hanno una concezione del tempo diversa dalla nostra. A noi il tempo non basta mai. Tra i divertimenti, le strutture sportive, i cinema e i teatri le occasioni di incontro non mancano mai. La cosa che mi fa sentire libero è la possibilità di cambiare il giro di amicizie. Eppure, tra una corsa e l’altra, si finisce per perdere il gusto e la voglia di scambiarsi quattro chiacchiere con le centinaia di migliaia di persone che, come noi, sono impegnate nella frenesia delle loro corse quotidiane. Questo e’ l’edificio di via Fratelli Garrone 73 che sara’ demolito entro l’anno 21 Torino da buttare... EMARGINAZIONE, DISAGIO, POVERTÀ. E ANCORA BANDE GIOVANILI, DISOCCUPAZIONE, DROGA. ECCO LE PAROLE CHE CI VENGONO IN MENTE QUANDO SI PARLA DI PERIFERIE URBANE. PER ASSOCIAZIONE. possibile che la periferia sia ancora sinonimo di tutto questo? Nell’immaginario collettivo è ancora presente questa visione stereotipata desunta dal modello che il cinema ci proponeva negli anni ’70-’80. Ma questa immagine non è tanto desueta e datata. Le amministrazioni pubbliche hanno intrapreso alcune iniziative volte a renderle più vivibili, ma le periferie sono ancora brutte. A Torino sono state individuate alcune zone con caratteristiche di grave degrado ambientale su cui sono localizzati Programmi di Recupero Urbano (P.R.U.): esse sono corso Grosseto, via Ivrea, via Artom e la zona di via Arquata, sede di Contratto di Quartiere. Negli ultimi anni sono stati stanziati 900 miliardi complessivi da parte di Comune, Stato, Unione Europea ma anche enti e fondazioni private. E‘ I ragazzi che le abitano hanno osservato qualche miglioramento? Chiediamolo a loro. Periferia torinese. Via Millelire. Negli anni ’80, una fotografia della zona era stata scattata dal film “La ragazza di via Millelire” che raccontava la storia di Betty, tredicenne immigrata del sud, che consumava una squallida esistenza in questo quartiere di Torino. Per lei c'era poco da scegliere: violenza, prostituzione e droga da una parte, e un inutile centro d'assistenza sociale dall'altra. Nessuna speranza per lei. A più di vent’anni dal film, come si vive nel quartiere? 22 23 ottobre 2003 Noi di Zainet ci aggiriamo nei pressi di via Millelire per raccogliere testimonianze. Il Comune, per portare avanti l’opera di riqualificazione dell’area, ha disposto la demolizione della coppia di edifici di via Fratelli Garrone 73 e di via Artom 99. La sera del 29 ottobre, un grande concerto gratuito di Edoardo Bennato, allestito nel cuore di Parco Colonnetti, darà l’addio della città alle due torri. Avviciniamo Salvatore, 20 anni; non è contento di vivere in periferia ma si è abituato. “Da cambiare, ormai, non c’è più niente. La zona è rovinata dalla delinquenza e l’abbattimento delle due torri sicuramente non risolve il problema.” E’ nato e vissuto in via Artom, ma andrebbe a vivere altrove. Non si è accorto di nessun intervento di miglioramento nella sua periferia da parte delle amministrazioni pubbliche e si stupisce della cifra stanziata per i programmi di recupero urbano. Un ragazzo cammina frettolosamente. Lo fermiamo. Si chiama Giuseppe, ha 19 anni. Si è trasferito nella zona da cinque anni. Era preoccupato perché sapeva che il quartiere era “nominato” ma si è inserito bene: “se non si dà fastidio a nessuno si vive tranquilli”. Uno dei problemi più sentiti è l’assenza delle forze dell’ordine, ma anche la sporcizia e il degrado di strade ed edifici che evidenziano l’assenza di interventi istituzionali. Accoglie in maniera favorevole l’abbattimento delle due torri di via Artom e di via Garrone perché consentono di “smistare” le persone peggiori. Alla domanda relativa al concerto di Edoardo Bennato risponde “Sicuramente non andrò: non sono d’accordo con tutto quello spreco di soldi. Con tutta la fatica che si è fatta per risparmiare, non capisco perché non investire quei soldi in qualcosa di utile per il quartiere”. Il compenso di Edoardo Bennato sarà di 25 mila euro, strutture comprese. Vicino alle torri incontriamo Denise, 13 anni, non vive in via Artom ma la frequenta spesso perché viene a trovare parenti e amici. Abita fuori Torino e non si trasferirebbe mai nelle periferie cittadine. Ci riferisce: “Sono abituata a metodi di vita differenti. A casa mia posso fare tutto quello che voglio, uscire, passeggiare, incontrare gli amici per strada. Qui, invece, non sono tranquilla e non mi sento libera.” Sulla strada verso l’oratorio, intervistiamo Elisa e Francesca, entrambe di 17 anni. Fanno le animatrici all’interno dell’oratorio. Non sono contente di vivere in periferia. Non sanno di preciso dove si trasferirebbero ma, se rinascessero, se ne andrebbero. Sanno dell’esistenza di un giro di droga leggera e di alcuni ragazzini che spacciano. “Certi gruppi di persone è meglio non frequentarli perché possono portarti su una strada non bella.” Frequentano l’oratorio e lo considerano un luogo di aggregazione molto positivo: “E’ molto frequentato dai ragazzi. Se non ci fosse, molti correrebbero il rischio di incappare in situazioni pericolose o di farsi instradare dalle persone sbagliate”. Sulle due torri ci dicono che bisognerebbe abbatterle tutte e ricostruire case più basse. Ci aggiriamo per la zona alla ricerca della prima torre che verrà abbattuta entro il 31 dicembre 2003. E’ già completamente sfollata. Da alcune finestre rimaste semi-aperte si intravedono gli appartamenti deserti. Le tapparelle sono quasi tutte abbassate, alcune sono rotte. Sui balconi abbandonati, rimangono cocci di vasi vecchi e qualche lacera tenda fiorata. Incuriosito dalla nostra presenza, si avvicina un ragazzo con una bottiglia di birra in mano. E’ infastidito dalla macchina fotografica e dal microfono usato per le interviste. Gli spieghiamo che stiamo preparando un servizio sulle periferie e gli regaliamo una copia di Zainet. Contento, ci saluta e ci augura buon lavoro. Ecco come sono ripartite le cifre stanziate da parte di Comune, Stato, Unione Europea ma anche enti e fondazioni private, a favore delle periferie torinesi (le cifre si intendono in lire): 319 miliardi - corso Grosseto 72 miliardi - via Ivrea 281 miliardi - via Artom 32 miliardi - via Arquata 77 miliardi - Mirafiori Nord - Borgo Cina Simonetta Mitola 23 Francesco Guccini Incontro con un saggio dei nostri tempi che ci parla di sogni e amori REDAZIONE MUSICALE Red Hot Chili Peppers Una carriera d’alti e bassi per la rock-band più piccante degli ultimi venti anni RED HOT CHILI 20ed PEPPERS: anni piccanti amari IN OCCASIONE DELL’USCITA DEL “GREATEST HITS” RIPERCORRIAMO LE TAPPE PIU’ IMPORTANTI DEI QUATTRO CALIFORNIANI DALLE MANI E DALLE FAUCI D’ORO. UN BASSISTA DALLE MOVENZE STRAORDINARIE, UN BATTERISTA ALTRETTANTO BRAVO DA RIUSCIRE A SUONARE IL SUO STRUMENTO SOLTANTO CON UNA CINTURA, UN CHITARRISTA IN CONTINUA ESPLORAZIONE DEL MONDO DELL’ARTE, UN CANTANTE DALLA VOCE INCONFONDIBILE... 26 (parte prima) ggiungiamoci live sfrenati ed infuocati, capaci di far scorrere fiumi di sudore e portare l’adrenalina alle stelle, una manciata di talento, un pizzico di droga e di peperoncino e la famelica scena ROCK-FUNK degli ultimi vent’anni (e si spera anche del nuovo millennio). Che cosa si ottiene? Milioni e milioni di copie vendute dopo cinque anni di anonimato, premi che variano dal Gramy all’MTV Award, dischi di platino oramai disseminati in tutto il mondo, e l’esplosione FUNK-Rock plasmata in “Blood Sugar Sex Magik”. Chad Smith, John Frusciante, Michael “flea” Balzary ed Anthony Kiedis sono gli dei di questa band, protagonista indiscussa degli ultimi vent’anni di storia del rock. A IN PRINCIPIO ERA LA BAND... Ma non furono sempre caldi e piccanti i peperoncini cotti dai Peppers. Un fortunato giorno verso la fine degli anni ’70, Michael Balzary, un suonatore di tromba ed ex bassista dei “Fear”, ed un ragazzo incrocio di mille culture, Anthony Kiedis, s’incontrarono alla Fairfax High School di Los Angeles; si aggiunsero poi un chitarrista di nome Hillel Slovak e un batterista, Jack Irons, ex dei “What is This”. L’inizio non fu certo dei migliori, sembrava la classica band californiana che voleva sfondare nel pericoloso mondo del rock, una tra le tante. L’attrazione verso l’eroina di Hillel, evolutasi poi in dipendenza e condivisa da Anthony, portò il chitarrista ad uscire dalla band giusto in tempo per non firmare il contratto con la Emi e per vedersi sostituire da uno splendido Jack Sherman nell’album di debutto della band “The Red Hot Chili Peppers” (1984). Questo album non riuscì a donare al gruppo la notorietà; dopo il ritorno di Slovak registrarono il FUNK “Freaky Style”, prodotto dall’allora re del genere George Clinton, con il quale però la band non aveva un ottimo rapporto. DAL SECONDO ALBUM AGLI HARD TIMES La pubblicazione del loro secondo album fu seguita da “The Uplift Motro Party Plan” nell’87 e nel 1988 dall’EP “Abbey Road”, la cui copertina raffigurante i quattro peperoncini che attraversano l’omonima strada londinese, famosa perché solcata dai Beatles anni prima, con solo un calzino sui genitali rimane tuttora un’icona della band californiana. Nonostante questi due lavori mostrino un buono spessore musicale e “The Uplift Motro Party Plan” possieda uno stile molto più hard rispetto ai precedenti album, essi non riescono a donare ai Red la meritata popolarità, che viene però alimentata dalle continue performance infuocate. L’88 si rivelò un anno cruciale, accadde l’irre- parabile: il chitarrista Hillel Slovak se ne andò definitivamente dalla band. Un’uscita senza ritorno: morì nel giugno dello stesso anno annientato da una overdose. E caos fu: la band sembrò capitolare. Jack Irons, legato da un profondo legame di amicizia con Hillel, se ne andò dal gruppo per poi diventare batterista dei Pearl Jam; Anthony Kiedis scomparve in una cittadina messicana, così come anche di Michael Balzary non si seppe più nulla. Cominciarono a mormorarsi le prime voci di rottura della band. UN COLPO TROPPO GROSSO PER ESSERE ATTUTITO? No reclutarono un batterista piuttosto bizzarro, Chad Smith, ed un chitarrista, il timido e virtuoso John Frusciante, che pochi anni prima, nell’86, era rimasto abbagliato da uno show dei “Peperoncini” a Los Angeles. Così nel 1989 nacque “Mother’s Milk”, dove sono presenti canzoni come la splendida “Taste the Pain”, “Higer Ground” (cover della canzone di Stevie Wonder ), “Knock me Down”, il toccante brano dedicato all’amico morto. Ed è proprio grazie ai video di queste due canzoni, cui MTV diede particolare esposizione, che i RHCP guadagnarono finalmente un buono spessore nella scena rock americana degli anni ’90. E con lo sgorgare della notorietà arrivano anche le prime denunce, a volte infondate, di abusi e violenze sessuali, che certo non li scoraggiano. Vi aspetto sul prossimo numero di Zai.net per esplorare gli ultimi dieci anni di questo meccanismo a base di peperoncino e salsa chili... Maria Rossetti, 18 anni 27 “A vent’anni si e’ stupidi davvero...” Incontro con FRANCESCO GUCCM I N I BRESCIA, ULTIMA DATA DEL TOUR. DUE DEI NOSTRI INCONTRANO FRANCESCO GUCCINI E RACCONTANO CHE INTERVISTARE LUI NON È COME INTERVISTARE UNA PERSONA QUALUNQUE. OGNI RISPOSTA SI TRASFORMA IN UN PICCOLO RACCONTO, IN UN FILO DI RICORDI, IN UNA STORIA. 28 ancano poco più di due ore all’inizio del concerto quando riusciamo ad avere il permesso per entrare nel back stage. Ci fanno passare per un corridoio e poi dritto nel camerino. Ad ogni passo è come se il tempo in qualche modo si fermasse, ma in un niente siamo già arrivati alla porta del camerino. Cerchiamo di essere il più naturale e il più professionale possibile, anche se l’emozione rischia di prendere il sopravvento. Ci armiamo di coraggio, ci sistemiamo e cominciamo l’intervista. In Eskimo scrivi: “perché a vent’anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell’età”... e a sessanta? “A sessant’anni non è poi così diverso. Si è ancora stupidi, ma si hanno in testa molte meno balle. Tutti i sogni che si avevano da giovani, gli amori, le speranze, poco alla volta, anno dopo anno incomin- ciano a svanire, a cadere.” Continuiamo a parlare. Più che un’intervista, sembra di stare vicino ad un “vecchio saggio di montagna, di quelli che recitano Dante a memoria e improvvisano di poesia...”. Lo ascoltiamo quasi assorti nelle sue parole. Ma mentre esse scorrono anche i minuti si susseguono frenetici e fugge il tempo a nostra disposizione. FEDELE A SE STESSO Parlando ci racconta che la notorietà non gli ha assolutamente cambiato la vita. Essere Francesco Guccini oggi ed esserlo trent’anni fa non fa alcuna differenza. Forse è anche per questo suo immutato modo di essere che gran parte delle prime canzoni apparse nei suoi Lp sono ancora oggi tra le più richieste e le più conosciute, vedi ad esempio “Canzone per un’amica” (folk beat n°1, 1967), “La locomotiva” (Radici, 1972), “Dio è morto” e “L’avvelenata”. Tutte canzoni che ancora oggi possono vantare una modernità di gran lunga maggiore rispetto a molti altri brani di artisti contemporanei. Questo però non vuol dire che “il vate” sia soltanto quello degli anni ’60, ’70. Vanno, infatti, annoverate tra i suoi successi canzoni come “Autogrill” (Guccini, 1983), “Cyrano”, “Lettera” (D’amore di morte e di altre sciocchezze, 1996) e ancora “Stagioni” e “Don Chisciotte” del più recente Stagioni, 2000. IL RAPPORTO CON GLI USA Leggendo la sua storia e alcune sue canzoni, come “Amerigo” e “Canzone per Silvia”, ci viene quasi spontaneo chiedergli com’è cambiato negli anni il suo rapporto con gli States, considerati portatori di sogni e speranze nell’infanzia, più crudi e freddi, invece, anni dopo: “Beh, quando ero giovane, gli States avevano significato tutto per l’Italia. Erano il paese venuto a liberarci dal nazismo, portavano con sè novità, portavano l’immagine di un mondo completamente diverso dal nostro, il paese dove tutti erano felici e liberi, un paese da prendere come esempio. Però il sogno durò poco, già in occasione del mio primo viaggio in territorio americano mi accorsi di molti aspetti che non avevo notato in gioventù, così iniziai ad allontanarmene, a prenderne le distanze.” Prima che il nostro tempo sia definitivamente scaduto riusciamo a chiedergli qualche anteprima sui suoi lavori. Ci dice che sta per finire un libro e che del nuovo Cd sono pronte le prime quattro tracce (tre delle quali già eseguite in questo tour, mentre la quarta sembra voler riprendere il filo dei personaggi letterari già affrontati nei due precedenti Cd: dopo “Cyrano” e “Don Chisciotte” è, infatti, il turno di “Ulisse”). Interessante, inoltre, la composizione della nuova canzone (da non confondersi con “Stagioni”) sul comandante Guevara. Il nuovo brano, infatti, è costituito da estratti di discorsi del Che, successivamente musicati da Guccini e da Biondini, suo chitarrista. 29 film Amori crudeli Vela bianca L’ULTIMA CURIOSITA’... Riusciamo a saperla prima di lasciare Francesco alle prove del concerto e riguarda le canzoni “Il Matto” e “Il Caduto”, entrambe dell’album D’amore di morte e di altre sciocchezze. Entrambe le canzoni, ci racconta, in origine non furono scritte per essere musicate, bensì per uno spettacolo teatrale. Monologhi, quindi, che non più richiesti, soltanto successivamente vennero inseriti nell’album. Essendo ormai finito il tempo a nostra disposizione, lasciamo che il vate salga sul palco per il check sound. Poco dopo le porte vengono aperte al pubblico, la sala inizia a riempirsi, comincia il vociare. Mattia Placanica e Fabio Tozzi con il cantautore Francesco Guccini IL CONCERTO Di lì a due ore sarebbe iniziato il concerto che – come chi ascolta il Guccio sa bene - è sempre più spettacolo che semplice performance. Lui stesso dice di essere probabilmente l’unico cantautore che in concerto può parlare col pubblico senza che nessuno si lamenti. La scaletta è quella del tour, “Canzone per un’amica”, come incipit, seguita da riprese di brani ultimamente lasciati in secondo piano nei concerti, come “Amerigo” o “Canzone di notte n° 2” o ancora “Farewell”. Poi le classiche: “Eskimo”, “Dio è morto”, “Auschwitz” alternate con gli inediti del prossimo Cd. In chiusura, come sempre, “La locomotiva”, con relativa standing ovation e alzata di pugni chiusi: come lui stesso conferma, è sempre una forte emozione. Finito il concerto tornare nei camerini per salutare e ringraziare è letteralmente impossibile, e anche impensabile. Cogliamo, quindi, in questa sede l’occasione per dire grazie a tutte le persone che ci hanno aiutato a realizzare questo pezzo. Mattia Placanica, 20 anni Fabio Tozzi, 19 anni 30 GIOVANI CRITICI libri Elephant Mio cognato Cinema La galassia colpisce ancora libri libri libri libri libri libri libri libri libri Amori crudeli Amori crudeli, ovvero quando l'amore va oltre la vita, o ancora amare oltre la morte. In questo corposo ma scorrevole volume l'autrice, giornalista nonché docente di “Storia sociale del delitto” alla Facoltà di Sociologia presso La Sapienza di Roma, descrive la storia di sette delitti passionali avvenuti in tempi e luoghi diversi e dimostra che questo fenomeno non è legato né a periodi storici né ad aree geografiche ben precisi. Il denominatore comune dei sette protagonisti di queste cronache nere (trasformatisi da grandi passionali in assassini del bene amato: vale sempre la regola del "con me" o altrimenti nulla) è un passato difficile alle spalle. Un motivo per leggerlo: La Tani traccia i profili psicologici senza inutili pietismi ma offrendo al lettore una panoramica per cercare di capire quale sia la molla che spinge qualcuno a uccidere chi si ama. Un motivo per non leggerlo: Questo libro mette in evidenza la complessità del rapporto amoroso fino a toccare argomenti da sempre considerati al limite del tabu’: se non siete pronti a scrollarvi di dosso certi luoghi comuni sul rapporto tra passione e follia, non è certo il libro che fa per voi. Carla, 19 anni Usa 2003 Regia Gus Van Sant Cast Alex Frost, Eric Deulen, Elias McConnell, Jordan Taylor, Carrie Finklea, Nicole George, Brittany Mountain. Elephant Vincitore a Cannes della Palma d'Oro e del Premio per la Miglior Regia, il nuovo film di Gus Van Sant deve il titolo ad un'antica parabola buddista e inizia con l'occhio della telecamera che spia in modo paziente e discreto alcuni studenti di un liceo di Portland (Oregon) che affrontano, ognuno a proprio modo, un giorno di scuola (apparentemente) qualsiasi. Il film tratta, infatti, un tema tristemente attuale, quello della violenza tra i giovani e delle sparatorie nelle scuole. La prospettiva degli adolescenti (vittime o carnefici) è centrale e si avvale del meccanismo della sovrapposizione della narrazione di una follia omicida temporanea ed apparentemente inspiegabile alle immagini, al limite del documentaristico, di una normale giornata di liceali. Un motivo per vederlo: Se siete amanti delle sperimentazioni: come gran parte del cinema di Van Sant, anche Elephant non è un film "tradizionale", ma si lascia guidare dall'essenzialità e da un marcato realismo. Un motivo per non vederlo: Sebbene l'intenzione sia quella di delineare i prototipi degli adolescenti nordamericani, il rischio in cui spesso il regista incorre, e indulge, è quello di ricadere in stereotipi abbastanza prevedibili. Zara, 18 anni film film film film film film film film film Autore Cinzia Tani Editore Mondadori Prezzo 18 euro Dati 400 pagg. GIOVANI CRITICI Autore Sergio Bambarén Editore Sperling & Kupfer Prezzo 10,50 euro Dati 178 pagg. Italia 2003 Regia Alessandro Piva Cast Luigi Lo Cascio, Sergio Rubini, Mariangela Arcieri, Alessandra Sarno, Carolina Felline. Vela bianca Mio cognato "Non segnare un sentiero già segnato; va’, invece, dove non vi è alcun sentiero, e lascia una traccia". Così inizia la storia di Michael e Gail che, sposati da otto anni, si sentono intrappolati in un’esistenza banale; quotidianità, successo, ambizioni hanno portato al fallimento il loro rapporto. Ma un giorno si decidono al grande passo, abbandonano i beni materiali e, a bordo di “Vela Bianca”, partono alla volta della Nuova Zelanda e arrivano in terre lontane. Unica cosa di cui fanno tesoro è un libro, donato loro da un vecchio saggio, che li accompagnerà per tutto il viaggio. Alla fine ritroveranno se stessi, il loro amore, i loro reali desideri e si renderanno conto che un uomo è ricco in proporzione al numero di cose a cui può permettersi di rinunciare. Un motivo per leggerlo: Con questo libro l'autore de “Il delfino” centra ancora una volta il bersaglio e si riconferma un interprete dei sentimenti che arriva diritto al cuore. Un motivo per non leggerlo: Il viaggio come metafora della ricerca di sé è un topos in letteratura: può succedere, perciò, che dopo un po’ venga a noia... Federica, 22 anni Zai.net è per il diritto di critica… vota, consiglia, stronca Una macchina rubata durante un battesimo e una lunga notte passata nel tentativo di ritrovarla: è questo lo “sgarro” che fa iniziare il secondo film di Alessandro Piva, attesissimo dopo il successo de “La capra gira”. I protagonisti del film sono due cognati di natura e contegno totalmente diversi che si sopportano a malapena. Toni è un imprenditore di malaffare che si muove tra le maglie della piccola mafia barese, mentre Vito, il borghese goffo e impacciato, è alle prese con una realtà a lui essenzialmente estranea e che perciò fatica a comprendere. I due viaggiano a bordo della fiammante macchina rossa di Toni per tutta la notte attraverso le vie della città, in una ricerca che sembra vana, ma che ha anche il pregio di avvicinare i due uomini portandoli a conoscersi meglio. Un motivo per vederlo: Ricorda a tratti il "Fuori orario" di Martin Scorsese. Un motivo per non vederlo: Nonostante il cast di rilievo (tra gli altri Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini) il film non riesce a reggersi in piedi per tutta la sua durata, che per altro non supera i 90 minuti. Teo, 17 anni film, libri, musica e altro sul sito www.zai.net Genius Free Find your free way. E’ UN MOTIVO CHE, COME UN FILO ROSSO, PERCORRE I ROMANZI DI FORMAZIONE FINO AI TESTI DELLE CANZONI POP, NON SENZA PASSARE PER LA BUONA LETTERATURA. MA LA STRADA GIUSTA PER NOI FINO A CHE PUNTO SI IDENTIFICA CON IL SUCCESSO E LA FAMA? INSIEME A UNICREDIT ZAI.NET HA RACCOLTO ALCUNI PARERI DEI NOSTRI COETANEI... “Find your free way” - il claim che lancia il conto Genius Free rivolto ai giovani under 30 - è un invito a trovare la propria strada. Ma non necessariamente questa coincide con la conquista della popolarità. Il messaggio che si vuole far passare è che la strada giusta non deve coincidere con la popolarità ma con la realizzazione delle proprie inclinazioni. Si moltiplicano, infatti, giorno dopo giorno fino a fagocitarci, gli incitamenti alla strada del successo e dell’apparire. Eppure molti di noi sono consapevoli del fatto che alla lunga l’apparenza non paga e che, invece, quello che può dare una reale certezza per l’avvenire è l’impegno e lo sforzo per realizzare al massimo i propri sogni e i propri progetti. Purtroppo oggi l’essere famosi più che un punto d’arrivo è considerato un punto di partenza. Ma la scarsità di contenuti, anche per i “fortunati” che approdano al successo, regala una notorietà fragile: non sorretta da contenuti profondi essa risponde in superficie ai nostri reali bisogni e rischia solo di accrescere la nostra sensazione di solitudine, di vuoto e di spaesamento. TROVARE LA TUA STRADA COINCIDE COL DIVENTARE FAMOSO? MARINA, 20 ANNI Ci sono campi, soprattutto nel mondo dello spettacolo, dove basta saper vendere la propria immagine per apparire anche bravi; ma secondo me non si può dare la colpa di ciò ai ragazzi, bensì tutti dovremmo fermarci a riflettere su quello che sta accadendo e cercare di modificare questo pericoloso meccanismo che alla lunga mortifica il talento anziché esaltarlo. ROBERTO, 15 ANNI Essere popolari per me conta molto, ma bisogna arrivarci attraverso l’impegno: si può diventare famosi per caso, ma di sicuro non si tratta di un successo duraturo. Nel caso della musica, per esempio, o nel campo del cinema e del teatro, il successo facile che regala la tv secondo me è evanescente e io non vi aspirerei mai. FLORIAN, 16 ANNI No, non è necessario diventare famosi, per me conta soprattutto riuscire a trovare la strada che più si addice alle mie inclinazioni naturali. Non sarei critico però nei confronti del successo televisivo. Ultimamente si sono visti programmi in cui i ragazzi si esercitano con sforzo per raggiungere il loro obiettivo. CHIARA, 20 ANNI La fama deve essere un punto d’arrivo. Deve essere uno stimolo anche per chi lavora nel mondo dello spettacolo, o al massimo una controprova del fatto che si sta operando bene. Deve essere perciò una conseguenza della propria bravura. VIENI CON NOI A VEDERE “FAME” La High School of Music and Art apre i battenti a New York nel 1932. E' una rivoluzione nel mondo artistico della Grande Mela: giovani di diverse razze, culture e ceti sociali si trovano a lavorare insieme nella massima armonia. Chi non ricorda Leroy che improvvisa un rap da una canzone melodica o il giovane italiano che trasforma uno swing in una tarantella? Per la prima volta in Italia, la creatura di David De Silva parla, canta e balla nella nostra lingua e sa farci rivivere le stesse emozioni di quando guardavamo il telefilm in tv. Le storie e i personaggi della mitica School of the Performing Arts di New York sono, infatti, diventate un musical che ha da poco iniziato un tour in tutta Italia con il sostegno di Unicredit Banca. Queste le tappe più imminenti: Bologna (4-9 novembre), Genova (11-16 novembre), Torino (18-23 novembre), Trieste (27-30 novembre), Milano (9 dicembre 2003-18 gennaio 2004). RISERVATO AI GIOVANI CRITICI: La redazione di Zai.net recensirà il musical “Fame”; se vuoi partecipare a questa iniziativa contattaci all’indirizzo e-mail: [email protected]. Avrai così la possibilità di assistere gratuitamente ad uno degli spettacoli del tour. dotto dal lato oscuro della forza, una volta terminata la saga si trasferì a Londra e aprì una palestra che ancora oggi gestisce. Ricordate, poi, il robot tutto d’oro che inseguiva, parlando continuamente, il piccolo CI P8? Si chiamava “C3PO”. L’attore, il cui volto rimase sempre coperto dalla maschera dorata, oggi vive a Londra e fa il fumettista. E la bellissima principessa Leila? L’attrice che la interpretò vive a Los Angeles. Ebbe problemi di droga e di alcol; ne uscì solo pochi anni prima dell’episodio I. STAR LA GALASSIA WARS: COLPISCE ANCORA... a caratteristica che differenzia gli episodi stellari ha contagiato una generazione, o forse di “Guerre Stellari” in modo sostanziale due o tre, con i suoi personaggi, i cui nomi reda tutti gli altri film sta nell’immortalità steranno per sempre legati agli attori che li tecnologica degli effetti speciali e soprattutto hanno interpretati. nel messaggio che Lucas, il regista, vuole trasmettere. Esso è magico e profondo, poiché GLI ATTORI spinge lo spettatore ad intraprendere un viagMolti tra questi non ebbero grande successo gio dentro l’uomo preda della lotta tra il bene oltre alla saga stessa. Ad esempio, l’attore e il male, lotta che mai vedrà la sua fine. L’uniche interpretava il temibile Darth Vader, severso intero diviene lo spettacolare teatro di rappresentazione dove il tempo e gli spaCorreva l’anno 1977 quando il cinema vide zi interagiscono fra loro in un una delle piu’ grandi opere realizzarsi in incantevole gioco di potere, giustizia e lotta per la sopravAmerica: l’episodio IV di “Guerre Stellari”, vivenza. Esseri diversi fra loro, chiamato “Una nuova speranza”. Nel 1980 semplici e sofisticati si inseusci’ il V episodio, “L’impero colpisce guono per conoscersi, amarsi e, purtroppo, combattersi. Chi ancora”, e nel 1983 il VI, “Il Ritorno dello non ha mai visto almeno uno Jedi”. George Lucas attese poi ben 15 lunghi degli episodi di Lucas? Guerre L UN ENORME SUCCESSO DI PUBBLICO CONTINUA A PREMIARE LA SAGA DI FANTASCIENZA CHE DA ORMAI 25 ANNI CAMPEGGIA SUI GRANDI SCHERMI DI TUTTO IL MONDO E CI TIENE SOSPESI NELL’ETERNA LOTTA TRA BENE E MALE. 36 anni, per riprendere poi la sua saga nel 1999 con l’episodio I “La minaccia fantasma” e nel 2002 con l’episodio II “L’attacco dei cloni”. Nel vicino futuro potremo vedere l’episodio III, ora in corso di realizzazione. IL PRIMATO DEI SENTIMENTI... Ma qual è in poche parole la sostanza della saga? Vediamo se riesco a sintetizzarla: l’universo è dominato e pervaso da una forza potente, un’energia divina che col suo afflato domina su tutto ed è in tutto. Ma questa, che gli “jedi” conoscono ed imparano, può avere anche il suo lato oscuro, capace di sedurre, di conquistare con la sua promessa di potere. I cavalieri “jedi” sono i veri protagonisti; cavalieri indistruttibili che hanno imparato a “sentire” l’energia in loro stessi e ad usarla per il bene dell’umanità. La loro qualità più alta consiste nel resistere al lato oscuro e nel non restarne sedotti. Non facile, ma altamente gratificante! La ribellione che rappresenta il bene è in lotta contro l’impero che rappresenta il male; la forza è quella che dà la possanza, considerata come un campo energetico che ci circonda e tiene unita tutta la Galassia. Molti personaggi come il fantastico maestro Joda rappresentano il simbolo di una profonda bellezza che diviene armonia e che non si identifica con il corpo ma con lo spirito. Gli “jedi” posseggono una straordinaria illuminazione mentale che li porta a essere i veri protagonisti del bene. Infatti, Joda con la famosa frase che pronuncia toccandosi il braccio, “illuminati noi siamo, non questa materia grezza”, dimostra l’importanza suprema dei sentimenti rispetto all’eccesso di materialismo che oggi governa il nostro mondo. Che dire ancora… Invito tutti a guardare con profondità la saga di Lucas. Forse ognuno riuscirà a “leggere” tra le righe qualche misterioso messaggio dalle galassie più profonde. Niccolò Podestà Molte sono le curiosita’ e i misteri che si nascondono dietro questo grande esperimento del cinema americano di fantascienza, e per scoprirle tutte vi invito a visitare il sito www.starwars.com, sito ufficiale della Lucasfilm. Molti, per esempio, non sanno che l’Italia e’ stata partecipe attivamente delle riprese di “Starwars”. E’ proprio cosi’: Lucas scelse il nostro Piemonte per girare alcune scene dell’episodio I. Cio’ non fu reso pubblico all’epoca per evitare eccessivi affollamenti di fans. 37 Nasce la redazione anti-fregatura: nuovi Robin Hood cercasi manca pubblicità LeSole 24Ore Non cadere nella rete: ecco i consigli per salvarsi dalle truffe informatiche La redazione LeSole24Ore è sostenuta dall’Assessorato al Commercio della ROBIN H I V ROBIN HOOD RUBAVA AI RICCHI PER DARE AI POVERI. UN IMPEGNO SOCIALE LODEVOLE CHE ANCHE I GIOVANI REPORTER DI ZAI.NET SONO INVITATI A SEGUIRE CON UNA REDAZIONE AD HOC: QUELLA DE “LESOLE24ORE”. IN DIFESA DEI CONSUMATORI, SEMPRE PIÙ TRUFFATI E RAGGIRATI. I. CERCA D S OO N U O Arriva la redazione de INSIDIOSA E’ LA RETE: truffe informatiche sempre piu’ frequenti e sempre piu’ nascoste “LeSole24Ore” Come camminare più sereni nella selva di abili approfittatori e scaltri truffatori che ogni giorno ci tendono trappole per ingannarci e rubarci soldi? La risposta è contenuta in un’unica parola: informazione. Per il cittadino-consumatore diventa ogni giorno più difficile difendersi dai raggiri, ma la maggiore conoscenza e l’informazione di settore risultano essere un’arma di difesa molto efficace. I potenziali tranelli si nascondono in ogni attività giornaliera, dai saldi alla navigazione in rete, dai contratti telefonici all’acquisto del cellulare, dall’assicurazione al viaggio turistico. Sembra che una frotta ben fornita di persone non faccia altro che studiare nuove strategie di attacco contro il cittadino ingenuo e disinformato. E’ per questo che nasce la nuova rubrica “LeSole24Ore”, un modo per sensibilizzare ed informare i ragazzi che possono diventare i nuovi Robin Hood dei tempi moderni. Quanti di noi hanno ricevuto bollette astronomiche perché, durante la navigazione in rete, partiva in automatico un collegamento a siti a pagamento? Quanti di noi sono stati “fregati” da un prodotto in super promozione che poi si è rivelato essere mal funzionante? Per districarsi nella giungla delle truffe e per conoscere i propri diritti, Zai.net e la Regione Piemonte mobilitano un esercito di giovani reporter, in difesa del consumatore. I giovani reporter devono imitare i giornalisti d’assalto di “Striscia la notizia”, identificare le truffe più diffuse e smascherarle. Il loro compito sarà anche quello di aiutare i propri nonni a districarsi nella selva di potenziali inganni che troppo spesso li vedono vittime. E allora, seguite la nostra rubrica e candidatevi presso la nostra redazione come reporter d’assalto. La redazione LA TRUFFA DEI DIALER l "dialer" è un compositore automatico, più o meno nascosto in un file eseguibile (exe). Bastano un paio di "click" incauti del mouse e il file si installa sul pc, lo disconnette dal provider abituale e lo ricollega ad un altro provider, con costi esorbitanti (intorno ai 3 euro al minuto). Generalmente i dialer si trovano all'interno dei siti che promettono agli utenti di scaricare suonerie per cellulari, giochi, foto, filmati e quant'altro, il tutto gratuitamente. Giunti nel sito agognato, ecco l'offerta per scaricare e installare il dialer, nel migliore dei casi con tutta una serie di spiegazioni su quello che effettivamente accadrà (raramente si parla del fatto che il file reimposterà al suo provider la connessione predefinita, e quasi mai vi sono riferimenti alla legge sulla privacy), nel peggiore, invece, con una procedura autoinstallante. I DIALER E SPAM SONO UN FENOMENO SOCIALE DALLA DUBBIA ORIGINE, SIMILI ALLE CATENE DI SANT’ANTONIO. MOLTO PIU’ DANNOSI PERO’ PERCHE’ SI PROPAGANO NELLA RETE A COSTO ZERO. 41 LE BUONE MANIERE NON SOLO I DIALER SOLUZIONI? Ci sono anche le e-mail, o meglio, lo "spam", ovvero l'invio di mail non richieste con contenuti commerciali, al limite del buon gusto, o totalmente falsi o peggio. Lo “spam”, il cui nome deriva da una marca di prosciutto in scatola (sic!) è, di solito, meno dannoso del "dialer", ma decisamente fastidioso. Se la questione vi pare ridicola, pensate che un quarto degli utenti americani, dove la e-mail è molto più diffusa che in Italia, sta smettendo di usare internet per le proprie comunicazioni! Il consiglio più generoso che possiamo darvi è quello di evitare di propagare anche quelle e-mail che richiamano l'attenzione del lettore su appelli umanitari più o meno validi, che promettono mirabolanti visioni di filmati se inviate a un certo numero di utenti, e via dicendo. Nel 99% dei casi si tratta di bufale. A tal proposito, segnaliamo, proprio perché gratuito, l'utilissimo servizio antibufala del sito di Attivissimo (http://attivissimo.homelinux.net/antibufala/). Ma la questione non si ferma qui. E' recente, ad esempio, il caso di una ditta che ha tentato, tramite "spam", di carpire a utenti italiani informazioni sensibili, fra cui anche numeri di carte di credito. Del caso si sta occupando la Polizia Postale. Telecom ha promesso il rimborso delle bollette gonfiate dai servizi a "valore aggiunto", previa denuncia della presunta truffa alle competenti autorità di polizia postale; in aggiunta a ciò, è intervenuta anche l'Autorità per le Telecomunicazioni. Ma come al solito, fatta la legge, trovato l'inganno. I dialer si sono trasferiti "altrove": nuove numerazioni (gli 899), nuovi modi di connessione (i satellitari 0888), nuovi paradisi fiscali; addirittura provano a connettersi a più numeri, cercando sempre di far "rimbalzare" l'utente sulle tariffe delle linee di connessione intercontinentali. Occorrono perciò precauzioni lungimiranti: oltre a informarvi presso il 187 circa tutti i servizi telefonici che si possono disattivare, eliminateli pure senza alcuna remora, a meno che non ne abbiate una reale esigenza. La prima raccomandazione resta però sempre quella di fare bene attenzione a non cliccare troppo frettolosamente su "ok" e ai file che vengono installati sul pc. A noi specialisti della redazione de “LeSole24Ore” non resta ora che augurare una buona navigazione a tutti e... occhio alle truffe! Alberto Puliafito, 24 anni Genova Tenetevi aggiornati sui software che utilizzate per navigare, controllare la vostra posta e installate le "patch" che di volta in volta vengono rilasciate dalle software-house. Installate un buon firewall (Zone Alarm si puo’ facilmente scaricare nella sua ottima versione free) e, onde evitare spiacevoli sorprese (tipo worm o simili che restano in “ascolto” sulle “porte” del pc per monitorare le attivita’ di navigazione), fatevi un giro su https://grc.com/x/ne.dll, che verifica lo stato di sicurezza delle vostre macchine e, periodicamente, visitate www.salvapc.com, per trovare informazioni su tutto quello che puo’ rendere piu’ sicura la navigazione. Infine, se volete sperimentare nuove soluzioni software, e’ disponibile la nuova release di Mozilla (www.mozilla.org), valida alternativa a Internet Explorer, con evoluti tools anti pop-up, e che fornisce anche un gestore di posta autonomo (Thunderbird, il quale dovrebbe garantire anche ottimi strumenti anti-spam). SEGNALATECI SUL SITO WWW.LESOLE24ORE.IT SIETE I MALAFFARI DI CUI STATI VITTIME 43 LAC di TORINO: una scuola per diventare artisti a tutto tondo i descriva le attività della scuola di cui andate maggiormente fieri e che risultano più gradite ai vostri studenti. Dopo aver ricevuto a giugno la Certificazione di Qualità ISO 9001-2000 per i servizi scolastici, siamo stati da poco accreditati per il corso di formazione per diplomati in “Tecnica per la conservazione dei beni architettonici”, della durata di 1200 ore ripartite nel corso di un anno, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e con la Facoltà di Architettura 2. A fine corso i partecipanti, in linea con la normativa europea, avranno sia la possibilità di iniziare la professione sia quella di vedersi riconosciuti crediti qualora decides- C 44 sero di iscriversi alla Facoltà di Architettura 2. Abbiamo, poi, una collaborazione, ormai storica, con la Circoscrizione n.2, che negli ultimi anni ha dato vita a corsi aperti anche a persone esterne alla scuola. Siamo particolarmente fieri del nostro progetto teatrale: con la rappresentazione di LA REDAZIONE DI ZAI.NET HA INCONTRATO PAOLA RAVETTI, PRESIDE DEL LICEO ARTISTICO “R. COTTINI” DI TORINO. IL LICEO, APERTO AI FERMENTI EUROPEI NEL CAMPO DELL’EDUCAZIONE ALLE ARTI VISIVE E ALL’INTERAZIONE SEMPRE CRESCENTE TRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO, RIBADISCE IL PROPRIO IMPEGNO SUL TERRITORIO E IL FERMO PROPOSITO DI FORNIRE AI SUOI ALLIEVI UNA SOLIDA CULTURA DI BASE. “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare abbiamo vinto il premio “Città di Torino”, e la nostra compagnia è appena rientrata da Madrid. Molto stimolante risulta per i nostri allievi, e per i loro docenti, la collaborazione col Museo di Arte contemporanea di Rivoli. Dal punto di vista dell’Offerta Formativa so che ormai da qualche anno è in vigore un tipo di sperimantazione quinquennale. Di cosa si tratta? E’ la sperimentazione “Michelangelo” che prevede un biennio unitario caratterizzato dal potenziamento della formazione culturale di base con l’inserimento della lingua inglese, del diritto e dell’economia, e un triennio più mirato a una formazione specialistica nei vari campi dell’arte (decorazione, restauro, arredo…) valorizzata, comunque, anche dallo studio della filosofia e della lingua straniera. Mi pare di capire, quindi, che la tendenza specialistica dei nuovi indirizzi di studio tanto nelle scuole superiori quanto nelle università non abbia esasperato la settorialità del Liceo Artistico a scapito della cultura di base. Niente affatto, è fortunatamente prevalsa l’idea che un solido retroterra culturale sia fondamentale per la formazione dei nostri giovani artisti: la storia dell’arte nasce dalla riflessione sull’estetica, pertinente al campo della filosofia, per questo nel triennio del Michelangelo è previsto lo studio di questa importantissima disciplina. Quello che i nostri insegnanti cercano di fare è aiutare gli studenti ad orientarsi in modo globale nel mondo della comunicazione visiva, dando loro tanto gli strumenti critici tanto quelli pratici. La manualità va educata attraverso una riflessione profonda sul fatto che i vari campi della cultura e dell’arte sono profondamente compenetrati tra loro, e che l’uno nasce dall’altro. Le opere meravigliose di Piero della Francesca nascono per esempio dalla sua riflessione sulla matematica, come quelle di Leonardo dai suoi studi sull’anatomia. Eleonora Fortunato Il Liceo Artistico Statale “R. Cottini” nasce nel 1970 e si distingue per le numerose attività previste dal Piano dell’Offerta Formativa, tra cui il Progetto Lingue 2000 (per la certificazione del Trinità College e del PET), il Laboratorio di Teatro, il Corso di Grafica e Fumetti, il Corso di Fotografia. LAC “R. Cottini” Via Castelgomberto, 20 10136 Torino e-mail: [email protected] sito: www.liceocottini.it tel. 011 3241252 45 Oltre la memoria: il razzismo degli italiani O R E T S ’E L L A E H C LA AN O V I S O IT L C A R E CON E’ rivolta a giovani laureandi e neolaureati in tutte le discipline l’XI Edizione del Master in Comunicazione, Banche e Assicurazioni organizzato dall’Associazione Eraclito 2000 in collaborazione con enti ed aziende operanti in Italia e all’estero. Per la frequenza del corso, che sarà intensivo e che si svolgerà a Pisa dal 21 febbraio al 20 marzo 2004, sono disponibili 25 borse di studio e la possibilità di fare stage anche nei Paesi dell’U.E. visto : a h r il te Il mas nni scorsi a negli i cupat e ession rof i oc bera p li 65% d la o iat ha iniz e 7% che n stag cora i n a azione 15% occup a s e t t a 13% in info Le domande di iscrizione, accompagnate da una lettera di motivazione, dovranno pervenire entro il 13/12/03 a: Direzione didattica Associazione Eraclito 2000, c.a. Prof.ssa Diana Pardini, c.o. Confartigianato, Lungarno Mediceo 21 Pisa. Per maggiori informazioni: tel. 050/574586, oppure 0586/753515. Sito web: www.eraclito2000.it. Mail: [email protected] Intercultura i protagonisti della nuova redazione si raccontano REDAZIONE SOCIALE Regione Lombardia Disabilità e Scuola DISABILITA’ e SCUOLA Voglia di IMPARARE, al KANDINSKJ di MILANO NOI ALLIEVE DELL'INDIRIZZO "TECNICO PER I SERVIZI SOCIALI", GUIDATE DAL NOSTRO ISTINTO E DA ALCUNE CONSIDERAZIONI PERSONALI, PRESENTIAMO IN QUESTO NUMERO LE ATTIVITA’ SVOLTE NELLA SCUOLA PER COINVOLGERE LE COMPAGNE DISABILI NELLA COMUNE "VOGLIA DI FARE". olitamente viene definita disabile una persona con svantaggio fisico o psichico originato da una deficienza congenita o acquisita che porta con sé importanti conseguenze a livello familiare e sociale. Queste sono per lo più determinate dall’incapacità della persona disabile di provvedere interamente o parzialmente alle proprie normali necessità di vita. All'interno del nostro istituto, IPS Kandinsky, è consistente la presenza di persone portatrici di handicap che, grazie all'aiuto di docenti particolarmente preparati e motivati, hanno avuto la possibilità di integrarsi nel mondo dalle persone "normali" considerato abitudine. Per favorire questo processo i nostri professori hanno inserito e portato avanti nel S programma diverse attività: hanno insegnato loro l'uso della nuova moneta europea e, successivamente, hanno fatto riconoscere loro i diversi tessuti dei capi d'abbigliamento. IMPARARE: TRA IL GIOCO E LA SFIDA Queste nuove attività hanno avuto inizio in classe, grazie a semplici esercizi come il disegno della banconota, affiancato dal relativo valore economico; in seguito, con la collaborazione delle docenti di sostegno, le ragazze hanno avuto la possibilità di sperimentare concretamente quello che avevano appreso fino a quel momento, facilitate in questo dall'aiuto dei negozianti. Semplici azioni, quali l'acquisto individuale ed il conteggio del re- sto, o l'abbinare l'etichetta illustrativa al relativo prodotto, diventavano così l'obiettivo principale delle uscite periodiche. Per quanto riguarda il riconoscimento dei tessuti, si osservavano le bancarelle d'abbigliamento, imparando ad abbinare alla stagione corrente il capo appropriato. È stato possibile anche l'acquisto di qualche capo grazie al contributo economico dei genitori delle ragazze. ECCO I RISULTATI... Alla fine dell’anno scolastico le alunne avevano ormai appreso in modo corretto l'uso dell'euro, come anche sapevano riconoscere i capi e i tessuti. Tutto questo grazie ad un lavoro sì assiduo, ma sempre affiancato da momenti di piacevole svago, considerati, per loro e da loro, essenziali. Questa interazione tra le varie attività ha garantito l'acquisizione di una maggiore autonomia, fondamentale nel periodo adolescenziale, e della sicurezza nella gestione del denaro e dell'acquisto autonomo. Noi tutte, proprio attraverso questo nuovo approccio con le persone disabili, ci auguriamo di contribuire nel migliore dei modi a far sì che l’handicap sia sempre meno causa del pregiudizio e dell'emarginazione. Claudia D., Lucia V. Francesca S., Paola B. V^ Sociale IPS KANDINSKY Milano Datiastsruullteture infr "Se dal punto di vista dell'integrazione scolastica sono stati raggiunti ottimi risultati”, si legge in una relazione del MIUR, “lo stesso non si puo’ dire della rimozione degli ostacoli architettonici che ancora oggi sono presenti in modo considerevole negli edifici sedi di scuola, anche se, in un recente passato, i dati sono in tendenza positiva". Dai dati relativi all'anno scolastico appena trascorso (2002-2003), sulla situazione dell'accessibilita’ delle scuole statali in Italia emerge che su 40.358 strutture censite il 30,12 per cento e’ dotato di servizi igienici per gli studenti disabili; il 29,29 ha porte ad hoc; il 20,06 possiede scale accessibili a chi ha difficolta’ motorie; infine, solo il 12,88 per cento e’ fornito di ascensori. "OLTRE la MEMORIA" ilano, liceo classico Manzoni, 1938. Recita così il verbale del consiglio docenti del 3 dicembre, XVIII anno dell’era fascista: "Il Sig. Preside (Prof. Giuseppe Pochettino NdR) accenna, anzitutto, alla consistenza numerica degli alunni e alla loro ripartizioni nei corsi e nelle classi. L’Istituto, nonostante la eliminazione degli alunni ebrei (65), ha non solo conservato ma aumentato i suoi alunni, che sono 1306, ripartiti in 40 classi, avendo il Ministero consentito la istituzione della 3° F negata in un primo tempo". "Razza ebraica", "eliminazione"... Una terminologia agghiacciante che riporta indietro nel tempo, rievoca la tragedia di quegli anni, la follia di quel regio decreto legge n. 1390 ("Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere iscritti alcuni alunni di razza ebraica" etc). M LE TESTIMONIANZE La storia di quei 65 ragazzi "eliminati" è stata ricostruita da 9 studenti del "Manzoni" in un’opera intitolata "Oltre la memoria", coordinata dal Prof. Gianguido Piazza e dalla Prof.ssa Zelia Grosselli. L’opera è dedicata alla memoria di Regina Gani, studentessa che dopo essere stata cacciata da scuola, nell’estate del 1944 fu deportata ad Auschwitz e uccisa insieme a tutta la sua famiglia. Il gruppo di studio per due anni ha setacciato ar- IL NEL 1938 IL GOVERNO FASCISTA EMANÒ LEGGI CHE DISCRIMINAVANO I CITTADINI ITALIANI DI ORIGINE E RELIGIONE EBRAICA. QUESTO IL RACCONTO DELLA LORO APPLICAZIONE AL LICEO CLASSICO “MANZONI” DI MILANO QUALE E’ EMERSA DA UNA RICERCA STORICA SVOLTA DA 9 STUDENTI DEL LICEO E DAI LORO PROFESSORI. 50 RAZZISMO Si puo’ discutere a lungo sul grado di perentorieta’ dell’antisemitismo nostrano, che talune tendenze revisioniste provano di tanto in tanto a ridimensionare piu’ del dovuto, ma e’ opinione largamente riconosciuta e fondata che l’accanimento di Mussolini contro gli ebrei era animato piu’ dal vederli come pericolosi animatori dell’antifascismo che da un fermo credo razzista. Infatti, nonostante le ovvie remore nazionalistiche del movimento fascista, prima dell’alleanza con la Germania il regime era stato piuttosto indifferente ai problemi della razza. Moltissimi altri gerarchi, oltre allo stesso Mussolini, non erano antisemiti, e riviste come La difesa della razza DEGLI chivi, registri, libri per rintracciare i nomi degli epurati, sapere che fine avessero fatto, se erano ancora vivi. Dalla ricerca, fra gli altri, sono emersi i nomi della Sig.ra Anna Marcella Falco e della Sig.ra Emma Pontremoli, allora studentesse di V ginnasio espulse e sopravvissute a quegli anni terribili. Entrambe, non potendo riaccedere alle scuole statali, continuarono gli studi nella scuola ebraica di via Eupili fondata da Joseph Colombo, laureato in filosofia con Giovanni Gentile. Intervistata dai ragazzi la Sig.ra Pontremoli ricorda: "Era da luglio che eravamo attenti alla questione, ma non ci aspettavamo che ci cacciassero da scuola...". La Sig.ra Falco aggiunge: "Da alcuni mesi i giornali insistevano su argomenti tipo <gli ebrei non appartengono alla razza ariana>, ma il divieto di frequentare la scuola per noi è stato una sorpresa". Fu duramente colpito dalle leggi antiebraiche anche il Prof. Mario Falco, padre della Sig.ra Falco, allora docente molto quotato di diritto ecclesiastico. "Mio padre era un docente molto noto", racconta la Sig.ra Falco, "Non esercitava la professione di avvocato, insegnava e basta. In seguito alle leggi razziali, dallo stipendio è passato alla pensione: un uomo con una famiglia, con due ragazze in casa, che prende la pensione di un vecchietto. Alcuni suoi amici molto cari gli passavano sottobanco dei lavori, tutte cause civili, che lui non firmava perché non poteva farlo...". ITALIANI di Talesio Interlandi, venute dopo il Manifesto degli scienziati italiani, nacquero piu’ dal fanatismo di qualche intellettuale che da una convinzione profonda e radicata. Eppure l’antisemitismo fu una tappa obbligata nel quadro della “fascistizzazione integrale”: gli italiani dovevano sentirsi superiori anche biologicamente rispetto agli altri popoli se volevano lasciarsi alle spalle la loro proverbiale pigrizia e indolenza. Percio’ l’impresa fascista si inseriva nella propaganda fascista come uno strumento di educazione, e non pochi furono i giovani che vi aderirono, nonostante la professione fosse piu’ ideologica che di sostanza. 51 PERCHE’ RICORDARE La ricerca "Oltre la memoria" ha suscitato un grande interesse, segno che oggi l’opinione pubblica è piuttosto sensibile al tema dell’antisemitismo e delle leggi antiebraiche del 1938; ma uscendo dal "Manzoni", in via Lanzone, ci si imbatte in graffiti (comuni anche ad altri muri milanesi) raffiguranti la stella di David con una svastica al centro, segni di una "nuova" intolleranza, di una generalizzazione pericolosa legata all’attualissimo conflitto israelo palestinese: imputare ad un popolo (quello ebraico) le colpe di una amministrazione israeliana estremista e cieca quale quella di Ariel Sharon. Questo nuovo antiebraismo (di natura ed entità senz’altro differenti da quello antico) fonda le sue radici nella grave confusione fra i termini "israelita" ed "israeliano", ma anche fra il concet- LE LEGGI Il 1 settembre 1938 venne istituito presso il Ministero degli Interni il Consiglio Superiore per la Demografia e per la Razza, e lo stesso giorno si stabiliva con un decreto legge che tutti gli ebrei residenti in Italia da dopo il 31 dicembre 1918 dovessero andarsene. Il Regio Decreto – Legge 5 settembre 1938 – XVI, n. 1390 denominato “Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista”, oltre all’allontanamento degli alunni di razza ebraica dalle scuole del regno d’Italia, di fatto vietava anche ai docenti ebrei la possibilita’ di insegnarvi. I provvedimenti colpirono 200 insegnanti, 4400 allievi delle elementari, 1000 delle medie e 200 universitari. Le uniche personalita’ di spicco che avversarono il razzismo furono Balbo, Bontempelli e Martinetti; Enrico Fermi, premio Nobel per la fisica proprio nel 1938, essendo sposato con una donna ebrea lascio’ per protesta l’Italia. 52 to di "civiltà israeliana" e "amministrazione israeliana". Questo tipo di confusione spesso nasce da una stupida incuranza e leggerezza con cui i mezzi di comunicazione di massa e certi demagoghi travestiti da politici usano i termini in questione. Sarebbe auspicabile che i media utilizzassero tanta cura e tanta attenzione nel pesare le parole descrivendo l’attualità quanta ne mostrano raccontando i tremendi orrori del passato. COMINCIANO A PRESENTARSI SU QUESTO NUMERO I PROTAGONISTI DELLA NUOVA REDAZIONE DI “INTERCULTURA”. FREQUENTANO TUTTI L’IPSIA “FERRARIS-PACINOTTI” DI MILANO. I film e i libri che vi consigliamo: I veri volti dell’intercultura FILM: PIER ANTONY La finestra di fronte Regia di F. Ozpetek - 2002 La vita e’ bella di R. Benigni - 1998 L’amico ritrovato (dal libro di F. Uhlman) regia di J. Schatzeberg - 1989 Il giardino dei Finzi-Contini (dal libro di G. Bassani) regia di V. De Sica - 1970 L’oro di Roma regia di C. Lizzani - 1961 18 anni Alessandro Simone Samari 21 anni LIBRI: Le leggi antiebraiche spiegate agli italiani di oggi di Michele Sarfatti, Einaudi La banalita’ del male di Hanna Arendt, Feltrinelli Il mio nome e‘ Katerina di Aharon Appelfeld, Feltrinelli Se questo e’ un uomo di Primo Levi, Einaudi POQUIZ - corso elettronico Tutto cominciò molti anni fa quando, nella mia famiglia, le cose non andarono più bene. C’erano infatti problemi economici e per questo motivo i miei decisero di venire in Italia per cercare un futuro migliore, per me e per mio fratello. Io vivevo nelle Filippine con mia zia che mi dava molto affetto, ma sentivo nel mio cuore il dolore per l’assenza dei miei genitori; loro ci chiamavano tutti i fine settimana e ci scrivevamo. Ma non era sufficiente, io volevo abbracciarli tutti e due. Due anni fa, quando ero ancora nelle Filippine, i miei genitori, un giovedì, dissero che volevano portare in Italia me e mio fratello. Io non sapevo che cosa rispondere, ero molto emozionato: in quel momento mille idee mi passarono per la mente, dovevo lasciare molta gente che amavo, specialmente mia zia. Tutto sarebbe stato nuovo per me, dovevo lasciare i miei amici delle scuole medie. Mentre lasciavo il mio Paese, sentivo molta nostalgia, e mi chiedevo quando sarei tornato. Avevo molta paura di venire in un nuovo Paese, pensavo a co- me mi avrebbero ricevuto a scuola. Grazie a Dio, però, tutto è andato bene e a poco a poco sto imparando la lingua, è una sofferenza non poter esprimere ciò che si pensa. Ringrazio tutti per quello che fanno per me, in particolare la mia insegnante di italiano che mi ha aiutato ad imparare la lingua. Voglio bene a tutti. ENNAZI TAOUFIK 17 anni - corso elettrico Sono nato in Marocco, a Casablanca. Sono in Italia da 5 anni, per studiare. Vorrei diventare un buon elettrcista specializzato. Sono venuto a Milano perchè i miei genitori avevano problemi economici. La prima difficoltà che ho avuto è stato imparare la lingua italiana. Ora, dopo aver imparato ad esprimermi e avendo conosciuto tanti amici, mi trovo bene. SHETA AMROU 16 anni - corso chimico-biologico Mi chiamo Sheta Amrou e sono nato in Egitto da padre egiziano e madre italiana; sono venuto in Italia in tenera età principalmente per motivi economici. Sono molto legato alle mie origini, ma sono felice di essere venuto in Italia per poter aprire la mia mente a nuove culture differenti dalla mia. Proprio in questo Paese ho adottato il mio stile di vita: l’hip-hop. Le mie ambizioni sono di lasciare la mia impronta nel mondo anche quando non ci sarò più… credo che sia questo lo scopo della vita: l’essere ricordato. PASQUALE SALERNO 16 anni - corso elettronico Mi chiamo Pasquale, ho 16 anni, e sono del segno dei gemelli. Sono di origini lucane, ma sono nato a Milano. Il mio sogno nel cassetto è di andare a vivere nella mia regione d’origine (Basilicata), perché anche se nato al Nord, mi sento interamente meridionale. Come ogni bravo ragazzo del Sud, amo gli amici ma soprattutto la famiglia, per la quale nutro gran rispetto ed orgoglio. Dallo scorso anno sono rappresentante Unicef per i ragazzi italiani. In queste parole penso di aver riassunto quello che sono. STUDIARE O ALL’ESTER CON INTERCULTURA Si chiudono il 10 novembre le iscrizioni per partecipare ai programmi di AFS Intercultura del 2004/2005. Sono a disposizione degli studenti di scuola superiore che decidano di trascorrere un periodo di studio all’estero circa 450 borse di studio, totali o parziali, per soggiorni da un minimo di 4 settimane a un massimo di un anno. La destinazione e’ a scelta tra America, Asia, Europa, Oceania e da poco anche Africa. Informazioni sul sito www.intercultura.it Fumetto Uomini e topi VIVAIO CREATIVO Moda Milano moda donna: primavera-estate 2004 & COMUNICAZIONE Ecologia le scuole aiutano i fiumi La redazione del Vivaio creativo e della comunicazione visiva è sostenuta dalla Fondazione A. De Mari e dall’Assessorato alle Politiche per l’Istruzione Miu Miu U 56 MILANO MODA DONNA VOLTA PAGINA PER LA PROSSIMA PRIMAVERA ESTATE, LANCIANDO UN NUOVO CONCETTO: TUTTO È VENDIBILE, PORTABILE ED ACCETTABILE. LE NOSTRE ESPERTE DI MODA CI RIASSUMONO I RISULTATI DELLE COLLEZIONI PRIMAVERA ESTATE 2004, DA POCO PRESENTATE A MILANO. DAL MOOD ANNI ’70 AL KICK BOXING Lo spirito della creazione di Lorenzo Riva si rifà ad un mood anni ’70 ispirato a Brigitte Bardot e Jane Birkin a Saint Tropez. Si preferiscono gli hot pants in satin leggero in grado di valorizzare lo stile, accompagnato dalla borsa maxi o mini. Gli anni ’80, il mondo dello sport glamour è inserito nelle tendenze di Navarra, che predilige il pantalone alla turca in nylon, dove l’accessorio più valorizzato è la ciabatta in vinile trasparente con zeppa. Senza dimenticare lo stile kick boxing di Iceberg, le cui ispirazioni chic di violento hanno solo i colori; si fa infatti uso del grigio ginnico, verde acido, turchese, arancio e flash di Armani n intreccio tra lo chic e l’informale, mescolato al vintage, ancora di gran successo: in passerella tuffi nel passato ci riportano agli anni ’50, con D&G che propone stampe coloratissime su diversi capi, in particolare su pantaloni stretti tipici di quegli anni. Miu Miu, invece, ha come punto di partenza uno stile nomade che si rifà alla squaw, tipica donna indiana d’america, rivisitata in chiave anni ’60. Di base c’è sempre un’allure quasi snob, che vuole preziosi ricami e luccichii resi quotidiani dal gioco degli accoppiamenti. Perciò l’abitino a trapezio anni ’60 va portato con il cardigan e mocassini da squaw. Nelle nuove tendenze i colori emergenti sono decisamente chiari-pastello, opalescenti, fluo, bianco e nero incastrati in un optical anni ’70. Gli accessori più valorizzati sono scarpe con tacchi alti e borse pop di gusto funny in grado di aumentare la femminilità ed il potere seduttivo. I nuovi dettagli riguardano soprattutto ricami fatti con conchiglie e perle d’argento, drappeggi in chiffon impunturati a mano e tagliati a vivo; grafismo sul corpo, pircing-decoro a cuore e le mezze boulle smaltate applicate come borchie-ricamo. Blumarine M ILANO ODA DONNA: te a t s e a r e v a m i pr 2004 fucsia. Body e boxer in raso sotto top lucenti. La sua seconda proposta riguarda una tendenza tipicamente hip-hop: minigonne accostate a maglie aderenti. Si tratta di una moda che affianca il fumetto, in particolare il ritorno alla ribalta di Mickey Mouse stampato su magliette ed abiti da sera. Trionfa Iceberg per la brillantezza, il divertimento e l’ironia: la rigidità dell’alta moda è decisamente out. Particolare esempio di moda per un target giovanile è decisamente quello di Blumarine: apprezzabile il ritrovo del colore ottimista, il rosa, applicato sulla ragazza “boudoir”, vestita con corpino in pizzo e gonna di tulle a pieghe con golfino color carne orlato di pizzo. Blugirl, infine, griffe giovane e vivace di Blumarine, propone alle giovanissime lo stile alla marinaretta per un carattere ironico e capriccioso. Maria Antonietta Barbieri, 19 anni Federica Caputo, 18 anni I.P.S. KANDINSKY, Milano Blumarine L’autrice dei modellini che vi presentiamo su questo numero e’ Rosalinda Longo. Il primo riprende un must della scorsa estate, l’ampia gonna a balze in taffetta’, e lo coordina a un top audace ma grazioso; da copiare il fiore gigante nello stesso tessuto della gonna. Il secondo modello crea un pendant molto chic tra le bande laterali del pantalone, realizzate in un pregiato tessuto damascato, e la casacchina elasticizzata. Originali le abbottonature dorate stile vecchia guardia. ( Per vedere pubblicate qui le vostre proposte di moda, scrivete alla sezione Vivaio Creativo – Moda del sito www.zai.net ) 57 di Michele D’Agostino e Massimiliano Mocchia DENTI: E C E R P NTATE terraneo di U P E L L NE o sot idato nella n g e r l e d e servitor barbaramente truc pagni, su e l e d e f , k o l Or City, è stato ohnson. I com ssa, ma Cloud e della signora J ecuperato la carcacare lavatric el capo, hanno r che bisogna vendio dai ordine dnoscibile al punto città. Di nascost nelle è irrico conquistando la il sovrano scende di l’offesa ssi scagnozzi però n mente qualcosa suoi ste sotterranee: ha i prigioni te putrido… to l fumet rale de ww.zai.net g e veramen t n i e sito w version ul La nibile s e’ dispo 59 60 Continua sul sito www.zai.net 61 L’inquinamento in numeri Le SCUOLE aiutano i FIUMI GIOVANI BIOLOGI INTERVENGONO A CAUSA DELLE SCARSE PIOGGE CADUTE NEGLI ULTIMI MESI, I FIUMI SONO PARTICOLARMENTE ARIDI E LE ACQUE NON RIESCONO A SMALTIRE I RIFIUTI. NEL MESE DI SETTEMBRE, UN CENTINAIO DI ALUNNI DI ALCUNI ISTITUTI SUPERIORI DI ALBENGA SI SONO OCCUPATI DEL MONITORAGGIO DELLE ACQUE DEL FIUME CENTA. Puliamo il Mondo", l’iniziativa promossa da Legambiente, è arrivata ad Albenga. Noi ragazzi dell’ITIS "Giancardi-Galilei-Aicardi" e del Liceo Scientifico Tecnologico "Galileo Galilei" abbiamo accolto la proposta di coinvolgimento con notevole entusiasmo. Avevamo finalmente la possibilità di entrare in contatto diretto con problematiche ambientali che, solitamente, affrontiamo solo sui libri di biologia. Per un’intera giornata ci siamo occupati, come volontari, di pulizia e raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, rilievo topografico, catalogazione della flora, analisi del terreno, campionamento di macro-invertebrati, studio del paesaggio dal punto di vista botanico e zoologico. Alla foce del fiume Centa di Albenga. “ Inizialmente abbiamo effettuato un prelievo dell'acqua, poi, servendoci di un apposito strumento, il piaccametro, ne abbiamo rilevato il PH e la temperatura. Una volta ottenuti i dati fisici, ci siamo occupati di ricavare quelli chimici, come la presenza di ammoniaca, cloro, fosfati, nitriti. Per la ricerca di ogni elemento sono state effettuate quattro prove in diversi punti del fiume. Questo ci ha permesso di constatare che non in tutti i punti l'acqua possiede le stesse proprietà. Per la ricerca degli elementi chimici ci siamo serviti di un fotometro, un dispositivo usato per misurare l'intensità di una sorgente luminosa. Il primo elemento ricavato è stato l'ammoniaca e, dalle prove effettuate, risultava che in alcuni punti la sua concentrazione fosse più alta che in altri. Tale presenza può essere legata al suo utilizzo come materia prima per la preparazione di fertilizzanti oppure al suo affiorare come prodotto di rifiuto che le cellule non riescono a sintetizzare in proteine o amminoacidi, e quindi eliminano sotto forma di ammoniaca. Abbiamo poi ricercato i nitriti e i nitrati e abbiamo verificato che la loro presenza rientra nei parametri della tabella di riferimento. Non è stata riscontrata la presenza di cloro, utilizzato per la potabilizzazione dell'acqua. Questa scoperta ci ha rassicurato sulla salute delle acque fornendoci un’importantissima informazione: il fiume non è inquinato. INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE L’iniziativa, condotta con la collaborazione del Comune di Albenga, Assessorato all’Ambiente- Assessorato al Demanio, ECOALBENGA S.p.A. e Centro Latte Savona, è stata seguita e ripresa dalla Rai, che ha trasmesso, la sera stessa, il servizio realizzato all’interno del telegiornale regionale. Il medesimo servizio è andato in onda il giorno dopo nella trasmissione "Ambiente Italia", su Rai3. Per noi ragazzi è stata un’esperienza molto formativa e divertente. Ci piacerebbe molto che l'argomento venisse trattato in maniera più approfondita, soprattutto a scuola, magari organizzando sopralluoghi in zone particolarmente problematiche. A nostro parere le tematiche ambientali sono prese poco in considerazione e trascurate dalla maggior parte della popolazione, forse a causa della scarsa informazione e dell’assente opera di sensibilizzazione. Il problema dell'inquinamento, invece, è molto attuale e tocca tutti noi in quanto protagonisti della realtà. La conservazione di un ambiente pulito è nelle nostre mani perché il futuro del nostro pianeta lo costruiamo noi. Annelise Cirillo, 18 anni Martina Badia, 19 anni Albenga Nella classifica dei fiumi piu’ sporchi d'Italia stilata da Legambiente, Aniene e Pescara hanno fatto registrare, lungo tutto il letto, il 100 per cento dei campioni inquinati: un record negativo, risultato di degrado, abbandono e politiche scriteriate. Seguono nella lista il Basento, con il 78,5 dei campioni fuorilegge, la Dora Baltea con il 67% e l'Arno, in assoluto il primo grande fiume italiano campione di sporcizia, con il 66,6 % dei campioni inquinati. Godono di maggior salute il maestoso Po al 58% e il Tevere al 40%. Le conseguenze di questo stato di inquinamento generalizzato e diffuso sono sicuramente gravi anche per il mare: mediamente, infatti, circa l'80 per cento dei campioni prelevati alle foci risulta inquinato. ASTROcasting Ogni mese Cassandra seleziona per voi il volto più rappresentativo di ciascun segno zodiacale… a cura di Cassandra e Tiresia ARIETE TORO GEMELLI CANCRO LEONE Veronica C. - 19 anni Alessandro B. - 19 anni Anna D. - 18 anni Maurizio B. - 17 anni Marco G. - 17 anni 21 marzo - 20 aprile 21 aprile - 21 maggio 21 maggio - 21 giugno 22 giugno - 22 luglio 23 luglio - 23 agosto AMORE Il partner ti delude di continuo, cerchi di farglielo capire ma lui… niente, e allora? I proverbi non sbagliano mai, meglio soli che male accompagnati. Ti sottovaluti molto ed hai troppa paura di rimanere sola. AMICI Saturno si è spostato altrove, cerca di recuperare almeno un po’ di fiducia in te stessa, sei in piena forma e guardandoti intorno scoprirai molte persone interessanti per instaurare nuove amicizie e fare nuove esperienze. CONSIGLIO La dieta del minestrone non ti si addice, ti toglie le energie che servono per studiare. AMORE In questo periodo il tuo segno è governato da Venere. Fatti sotto, perché è arrivato il tuo momento. La perfetta forma fisica ti rende particolarmente attraente ed anche predisposta psicologicamente a fare nuovi incontri. AMICI Cerca di evadere un po’ dal solito gruppo di mentalità ristretta e prendi in considerazione altre alternative, magari per trascorrere piacevoli serate. Non è detto poi che i compagni di banco siano i più giusti. CONSIGLIO Dedica più tempo allo sport e di ritorno dagli allenamenti leggiti un bel libro di Simenon. AMORE Ti senti limitato dalla routine quotidiana. Cercare nuove emozioni è giusto ma, se hai una storia che dura da molto tempo, devi coinvolgere il partner nelle tue iniziative, altrimenti rischierai di rovinare un rapporto che ti sta dando molto. AMORE La tua indecisione continua, ma… non puoi prolungarla ancora per molto, interrompere una storia è sempre difficile, però a volte è indispensabile per crescere, maturare e non fare in futuro gli stessi errori. AMORE Anche i grandi amori finiscono, devi prenderne atto, non puoi continuare a sperare in una persona che ormai non può darti più niente, devi essere forte e guardarti intorno in modo da cogliere la possibilità di innamorarti ancora. AMICI AMICI Anche se avresti voglia di una ventata di novità nel gruppo, non è giusto abbandonare su due piedi le vecchie amicizie: tante volte nei momenti difficili hai cercato ed avuto conforto proprio da loro. Perché dubitare proprio adesso? Le storiche amicizie ti stanno deludendo: hai scoperto di non poterti fidare! Non farne un dramma; è vero, queste situazioni non vanno sottovalutate, ma si tratta a volte di incidenti di percorso che vanno affrontati con diplomazia. CONSIGLIO CONSIGLIO CONSIGLIO Una lettura che può aiutarti a capire: "L'Onda Perfetta", di Sergio Bambarèn. Un film per capire che c’è chi sta peggio di te: “Anything Else” di Woody Allen potrebbe andar bene. Cerca di non truccarti in modo troppo pesante, la tua pelle ha bisogno di respirare. AMICI Non confidarti più di tanto, a volte gli amici consigliano in base alle loro convenienze. Magari uno ha già adocchiato il tuo partner e non aspetta altro che metterti da parte. Guardati da quelli nati sotto il segno del capricorno. BILANCIA SCORPIONE Giuseppe C. - 19 anni Marco S. - 18 anni Valeria T. - 19 anni 24 agosto - 23 settembre 24 settembre - 22 ottobre 23 ottobre - 22 novembre VERGINE AMORE Grazie a Venere una semplice avventura estiva si è trasformata in una bellissima storia d’amore. Stai vivendo un periodo stupendo, ma non devi dimenticare che anche la scuola è importante; vai piano con le uscite serali. AMORE Siate più comprensivi con il partner: se gli volete bene, questo è il momento di dimostrarlo. Forse non è il caso di dare troppo peso a parole dette in situazioni di particolare stress. Cercate momenti da condividere in totale relax. AMORE Venere continua a volerti bene, questo momento per te è... unico. Sei particolarmente affascinante e susciti molto interesse non solo tra i coetanei: attenta però a non lasciarti coinvolgere in relazioni con persone troppo più grandi. AMICI AMICI AMICI Il partner ti dà molto e quando non stai con lui ti dedichi allo studio. Ricordati però che anche gli amici meritano un po’ del tuo tempo: non è giusto trascurare le persone che ti sono state sempre vicine nei momenti difficili. Anche con gli amici non siete in massima forma, dire che non siete di compagnia è un eufemismo, piuttosto vi rendete quasi... insopportabili! Quando è il momento di prendere decisioni di gruppo, non isolatevi nel vostro punto di vista. Sei diventata la perla del gruppo, e le gelosie non mancano. Non è colpa tua, cerca di essere superiore e non rinunciare al dialogo anche con le persone che ti sembrano più ostili. Spesso una sana chiacchierata può risolvere conflitti e dissipare amarezze. CONSIGLIO La linea non va trascurata, cerca di evitare i cibi che contengono troppi grassi. CONSIGLIO CONSIGLIO Un libro di Paulo Coelho vi aiuterà a essere più positivi: “L’alchimista” oppure “Veronica decide di morire” Crea l’atmosfera giusta e rilassati con la musica new age. D i v e n t a a n c h e t u i l v o l t o p ro t a g o n i s t a d e l t u o s e g n o n e l n o s t ro o ro s c o p o ASTROcasting SAGITTARIO CAPRICORNO ACQUARIO PESCI Giuseppe B. - 18 anni Stefano C. - 19 anni Stefania Z. - 18 anni Jessica P. - 18 anni 23 novembre - 21 dicembre 22 dicembre - 20 gennaio 21 gennaio - 19 febbraio 20 febbraio - 20 marzo AMORE AMORE AMORE AMORE Un incontro inaspettato ha fatto degenerare la crisi già in atto col tuo partner. Al momento non sei in grado di prendere decisioni importanti, quindi prenditi un po’ di tempo per stare solo con te stesso e riflettere sui tuoi reali bisogni. Definirvi lunatici non rende giustizia alla vostra situazione: passate da un amore ad un altro senza farvi troppe domande sul futuro. Tutto sommato è un bel momento, attenti però a non creare aspettative che non sarete in grado di soddisfare. Anche se la storia d’amore in corso va a gonfie vele. C’è tempo, non è il caso di fare progetti per il futuro: pensate che ogni momento va vissuto per come è e non in funzione di quello che sarà. Concedetevi gite en plein air per gustare le bellezze d’autunno. Perché ti senti brutto? Se il partner ti ha mollato senza una ragione non puoi trascurarti fino ad evitare lo specchio. Intorno a te fioriscono le nuove opportunità... sfruttale indossando gli abiti e i colori che donano di più alla tua graziosa figura. AMICI AMICI AMICI AMICI Saturno vi è ostile, gli amici cercano di escludervi in ogni modo dal giro. Non c’è un motivo preciso, per questo è meglio affrontare le cose con calma in attesa che la situazione astrale migliori e il dialogo possa restituirvi armonia nel gruppo. Punti molto sugli amici, non è sbagliato, ma spesso le persone non meritano la fiducia incondizionata. Ti sei già trovato in situazioni non facili, cerca di guardare alle esperienze passate per trarne il giusto insegnamento. Non è detto che gli amici sono solo quelli di scuola, se ti senti un po’ stretto e non capito, potresti anche crearti delle alternative. Conoscere nuova gente non è poi così difficile come sembra: punta sui locali più alla moda e sulle iniziative per i giovani. CONSIGLIO E’ il momento delle letture importanti: se non l’hai ancora letto, tuffati in “Delitto e castigo” di Dostoevskij. Cercate di non essere superbi e capricciosi: persino gli amici più comprensivi prima o poi si stufano. Anche una certa dose di aggressività va calibrata poiché spesso essa vi rende odiosi e oscura i lati belli del vostro carattere. CONSIGLIO Attento ai segnali stradali e non correre troppo sullo scooter: una distrazione a volte può costare cara. CONSIGLIO Studia di più: è il momento giusto per costruirsi un solido bagaglio culturale. CONSIGLIO Mettiti alla prova con una lettura impegnativa ma gratificante: “Il nome della rosa” di U. Eco. S u l s i t o w w w. z a i . n e t l e i s t r u z i o n i p e r p a r t e c i p a r e Direttore responsabile Lidia Gattini Vice direttore Renato Truce Segreteria di redazione Sonia Fiore Coordinamento redazioni scolastiche Simonetta Mitola, Lucia Rapisarda, Pietro Farneti Redazione nazionale corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel 011.7072647 - 7072283 - fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Redazione di Savona via Amendola - 17100 Savona Presso C.F.P. 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Impaginazione Manuela Pace (progetto grafico) Illustrazioni Alessandro Pozzi Fotografie e fotoservizi gli studenti fotoreporter dell’Istituto Alber Steiner (To), Liceo Tecnologico Montessori (Roma), Lucilla Ruffinatti, Fabrizio Caratto. Le foto della redazione di Zai.net sono state realizzate con Nikon Coolpix 880 Sito web: www.zai.net Davide Lattanzio, Eleonora Fortunato, Francesco Tota Editore Mandragola Editrice via Nota, 7 - 10122 Torino Stampa Stige S.p.A. - via Pescarito, 110 - 10099 S. Mauro (To) Concessionaria pubblicità: Mandragola ADV corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel 011.7707002 - fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Zai.net Lab Anno II / n. 7 - Ottobre 2003 Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 486 del 05/08/2002 Tiratura: 100.000 copie interamente distribuite Abbonamento annuale: 5 euro Servizio Abbonamenti MANDRAGOLA via XX Settembre, 33/9 - 16121 Genova Versamento su conto corrente postale 38586103 intestato a Mandragola s.c.s.r.l. 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