La Gazzetta scolastica - Classi VB e VC Scuola primaria Capaccio

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La Gazzetta scolastica - Classi VB e VC Scuola primaria Capaccio
LA GAZZETTA SCOLASTICA
Periodico
n. 2
anno 2013
A CURA DEGLI ALUNNI DELLE CLASSI VB e V C DELLA SCUOLA PRIMARIA CAPACCIO SCALO - DIREZIONE DIDATTICA CAPACCIO II
La scuola di Capaccio ha riaperto i battenti e, pur essendo stata soggetta alla fine
dell’anno ad atti vandalici molto gravi, abbiamo trovato una scuola bellissima, pulita
e profumata...e poiché noi siamo gli alunni delle classi quinte , e sappiamo più dei
più piccoli quanto è importante, necessaria, interessante , istruttiva, ricca di cultura la
scuola, abbiamo deciso di difenderla con i denti. Abbiamo tappezzato tutte le pareti
di slogan,poesie, frasi famose, acrostici, mesostici… riguardanti l’importanza della
scuola per far capire che noi non vogliamo vedere mai più la nostra scuola
“maltrattata”. Abbiamo letto per la prima volta sostituendolo a quello del nostro, il
saluto e l’augurio del Presidente Obama agli studenti americani e siamo stati colpiti
da alcune parole sulle quali abbiamo riflettuto: "… da piccolo non andavo a scuola
perché eravamo poveri e mia madre era la mia maestra…; … il successo è duro da
conquistare, ma l’impegno che si mette nel proprio lavoro può far raggiungere gli obiettivi prefissati…” e ancora: "… da voi
mi aspetto il massimo impegno in qualsiasi cosa facciate, mi aspetto grandi cose da ognuno di voi… non deludetemi e non
deludete le vostre famiglie… ”. Noi abbiamo deciso di seguire questo consiglio e come ogni anno saremo una squadra
impegnata in tutto ciò che viene proposto ma soprattutto saremo: UNO PER TUTTI E TUTTI PER UNO!!! Buon anno a tutti!
VIVERE INFORMATI: IL 4 NOVEMBRE
Sono passati 94 anni da quel lontano 4 novembre
1918quando gli italiani videro,per la prima volta riuniti i
confini della propria Patria,dalle Alpi alla Sicilia, dopo
una lunga e estenuante guerra che costò tanti morti,tanti
sacrifici per avere L’ITALIA UNITA.
In tutti i paesi come nelle grandi città vi è un monumento
che ricorda questi eroi caduti di guerra,che con coraggio
combatterono per la nostra libertà .Questa giornata
ricorda a noi ,nuove generazioni ,l’impegno che
dobbiamo dare per far sì che la nostra Patria venga
sempre rispettata e che mai nessuno osi dividerla perché
solo restando uniti costruiremo un mondo di: PACE,
FRATELLANZA, AMORE e SOLIDARIETA’. Solo nei
luoghi dove regna la pace c’è il benessere e soprattutto la
libertà. Purtroppo ancora,ogni giorno, tra giornali e
televisione, sfilano davanti ai nostri occhi immagini di
guerra da diverse parti del mondo,immagini di
distruzione, di lacrime, solitudine, di sangue, di morti
dove sono coinvolti tanti bambini.
Anche nel nostro paese c’è stata la manifestazione in
onore dei CADUTI DI GUERRA dove il sindaco,dopo
aver ricordato i nomi dei concittadini morti per la nostra
Italia,ha deposto una corona d’alloro e tutti insieme
abbiamo cantato l’inno nazionale:Fratelli d’Italia,e gli
anziani hanno gridato: VIVA L’ITALIA. Noi a scuola
abbiamo anche imparato la canzone : il Piave, perché è il
fiume considerato sacro alla nostra Patria, perché lungo
le sue sponde fu combattuta l’ultima e più aspra azione
di guerra.
LA GUERRA DI NONNO GIOVANNI: intervista di una
nipote…
-Quanti anni avevi durante la guerra?Avevo tredici anni
-Perchè fu scatenata? Fu scatenata dalle idee di grandezza di
Mussolini, che si alleò con la Germania di Hitler, per
conquistare terre straniere e quando gli italiani capirono che
stavano perdendo,accettarono le condizioni poste dai rivali
americani, che sbarcarono proprio nel Sud Italia, e i tedeschi che
non volevano lasciare le nostre terre,fecero grandi stragi e
morirono molti italiani, tra cui donne e bambini. La cosa più
brutta fu quella di veder italiani che si combattevano tra loro: gli
italiani fascisti erano dalla parte dei tedeschi, altri, detti
PARTIGIANI, erano dalla parte degli americani considerati
liberatori.
-Come si viveva nel paese durante la guerra?
Si viveva male, perché non c’era cibo: gli uomini erano partiti
tutti per combattere, nessuno lavorava la terra nessuno allevava
gli animali, non c’erano negozi, le poche cose che si trovavano si
compravano da alcuni commercianti che giravano con i carretti
e non essendoci soldi c’era lo scambio delle merci, il cosiddetto
baratto. Gli oggetti di valore, come le pentole di rame si
nascondevano sottoterra perché i tedeschi si prendevano tutto.
-Qual è l’episodio più brutto che ricordi?
L’episodio più brutto è quello di quando io e mia zia Maria,
rischiammo di perdere la vita portando delle provviste dal paese
alle gallerie della ferrovia perché lì si bombardava
giornalmente…
--Com’erano i natali in tempo di guerra?
Erano natali miseri, e solo chi aveva la possibilità di allevare
qualche animale, di coltivare la terra si poteva permettere un
cenone, se così vogliamo chiamarlo.
La guerra non porta mai niente di buono, bambina mia e chi l’ha
vissuta ha paura anche della sola parola nominata.
2 OTTOBRE: FESTA DEI NONNI
IL 10 DICEMBRE,
DIRITTI UMANI
Oggi a scuola abbiamo parlato dei nonni, della loro presenza
importante in ogni famiglia, dell’affetto e l’amore che hanno per i
loro nipoti che supera quello che hanno avuto per i figli (i nostri
genitori). Ricercando informazioni abbiamo scoperto che questa
giornata è ricordata non solo in Italia e che è nata in America nel
1978 dall’idea di una mamma di quindici figli e che il suo fiore
ufficiale è il NON TI SCORDAR DI ME. Oggi,tutti, abbiamo scritto
una lettera ai nonni per manifestare la nostra riconoscenza e tutto
l’amore che abbiamo per loro stringendoli con le parole in un forte
abbraccio comune. Abbiamo ascoltato la canzone di Francesco
Guccini : IL VECCHIO E IL BAMBINO, dove un nonno con molta
saggezza , piangendo, racconta al nipotino una verità che sembra
una fiaba ma purtroppo non lo è, perché è una triste realtà, di un
mondo distrutto dall’ignoranza dell’uomo che vive ancora nei suoi
ricordi…
11 Ottobre GIORNATA
DIRITTI delle BAMBINE
MONDIALE
PER
GIORNATA
DEI
Il 10 dicembre si celebra LA GIORNATA
MONDIALE
DEI
DIRITTI
UMANI,
proclamata
per
la
prima
volta
dall’assemblea
generale
dell’ONU
(organizzazione delle nazioni unite).
“Diritti umani”, Every Human has Rights,
ovvero ogni essere umano ha dei DIRITTI.
Ognuno ha il Diritto di far sentire la propria
voce e di avere la possibilità di essere
ascoltato.
Questa giornata è dedicata proprio al diritto
di ognuno di partecipare alla vita pubblica.
Ognuno di noi deve avere la possibilità di
scegliere le persone che ci rappresentano in
tutte le istituzioni di governo,di candidarsi e
di votare sulla problematiche fondamentali
della collettività. Se questo
diritto
fondamentale è rispettato a ognuno di noi è
offerta la possibilità di partecipare ed offrire
idee per migliorare le situazioni che si
presentano.
Noi in questo siamo tutelati dalla nostra
COSTITUZIONE che all’art.3 così recita:
“Tutti i cittadini hanno peri dignità e sono
uguali davanti alla legge senza distinzione
di sesso,di razza, di lingua, di opinioni
politiche, di condizioni personali e
sociali…”
I
Oggi è la giornata mondiale dedicata ai diritti delle
bambine proclamata dall’ONU (organizzazione
nazione unite).
Leggendo vari articoli, abbiamo scoperto che nel
mondo ci sono 40 milioni di bambini che sono vittime
di abusi e di questi la maggior parte sono bambine. Ci
sono, soprattutto in Asia, SPOSE BAMBINE e in
Africa non hanno accesso neanche all’educazione
della scuola primaria; in Perù esistono BAMBINE
DOMESTICHE e in India BAMBINE LAVORATRICI
DI TAPPETI, ”grazie” alle loro dita efficaci
nell’intrecciare fili, perché sottili.
In occasione di questa giornata alcuni dei luoghi
importanti al mondo si tingeranno di rosa: l’ottagono
della GALLERIA VITTORIO EMANUELE II a Milano;
la SIRENETTA di COPENAGHEN; l’EMPIRE STATE
BUILDING di NEW YORK; il SONY CENTRE di
BERLINO; L’ORD FORT di DELHI; il monumento AS
BANDEIRAS di San Paulo e molti altri ancora…
Chiunque si troverà a passare in questi luoghi potrà
diventare sostenitore di questa iniziativa “RAISE
YouR HAND”(alza le tue mani) facendosi fotografare
con le mani alzate.
Una bambina istruita migliorerà il suo livello di vita, occuperà
posti importanti,saprà lottare per i suoi diritti e non incorrerà in
pericoli della strada…
“l’istruzione non è un modo per sfuggire alla povertà della
nazione,ma è un modo per combatterla”queste sono le parole
pronunciate,in questa occasione, dall’ex Presidente della
Tanzania JULIS NYERERE.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
PROGETTO ALIMENTAZIONE: CRESCERE FELIX
Prosegue
il
nostro
Progetto
sulla
sana
alimentazione:CRESCERE FELIX e anche quest’anno
prevede tante bellissime attività:colazioni e merende sane
insieme ai genitori,passeggiate salutari sul territorio ecc.
Abbiamo iniziato dal 10 dicembre con la colazione a scuola
con genitori e maestre. Questa è un’iniziativa che educa a
mangiare sano sin dalla prima colazione:il pasto più
importante, che ci fa iniziare la giornata con l’energia di cui
abbiamo bisogno,per affrontare tutte le attività della
giornata. Essa dovrebbe essere costituita da latte o
frutta,qualche dolce sano che ci dia il giusto apporto di
carboidrati e zuccheri,ma con pochi grassi,quindi un bel
“no”a merendine ,creme, o dolciumi farciti che generano
obesità.
La maestra ci ha invitato a portare ciascuno una tazza di
latte e alimenti e bevande sane e mia mamma ha portato un
semplice panettone fatto con uova fresche, provenienti dal
pollaio di mio nonno,farina,zucchero e latte. Altre mamme
hanno portato yogurt, latte, cereali… Abbiamo mangiato e
bevuto cose sanissime e se qualche sapore non tanto ci
piaceva,come latte e zucchero,immaginavamo con la
fantasia di mangiare panna montata assistendo a uno
spettacolo di pattinatori e il tutto veniva mangiato con più
piacere educando il palato. Questa esperienza è stata
bellissima anche perché abbiamo vissuto una mattinata che
anticipa il clima natalizio, all’insegna della bontà,
dell’amicizia e la disponibilità di ognuno.
Seguirà un prossimo incontro con la merenda che ci vedrà
nuovamente tutti insieme… e questa volta sarà a base di
sola frutta: Che problemi per qualcuno!!!
Abbiamo letto in classe con la maestra, e a casa , con i
nostri genitori, la lettera del capo indiano SEATTLE
scritta al Presidente USA FRANKLIN PIERCE e ne
consigliamo a tutti la lettura perché è di immenso valore
sociale.
Questa lettura è stata per noi un momento molto
emozionante per la profondità delle parole in essa
contenute, in difesa e in amore per la Terra.Tutti siamo
stati concordi nello stare dalla parte del Capo Indiano
perché l’uomo, per il suo poco rispetto della terra, ha
avuto la capacità di distruggerla. Riportando questa
lettera,ai nostri giorni,ci rendiamo conto che è
attualissima questa richiesta perché l’uomo deve
cominciare ad avere AMORE per la Terra altrimenti in
poco tempo distruggeremo anche quel poco di buono che
è rimasto:non dovremo permettere il taglio degli alberi (e
in questo anche noi dobbiamo dare un grosso
contributo,non strappando fogli dei quaderni!!!) che
scatenano le frane e di conseguenza la distruzione di
interi territori e case, costruite abusivamente;rispettare
l’acqua,come
bene
prezioso
che
comincia
a
scarseggiare,usandola in modo giusto senza sprechi;
rispettare i terreni da coltivare senza usare veleni
dannosi.
A proposito di questa lettura,ci siamo documentati anche
storicamente,scoprendo che gli uomini bianchi avevano
come obiettivo quello di conquistare le terre degli indiani
mettendoli in una riserva. Cominciò così una violenta
lotta armata tra l’uomo bianco e gli indiani che finì con il
distruggere molte delle tribù dei pellerossa.
Una delle maggiori fonti di sussistenza per le tribù
indiane erano le mandrie di bisonti e appena gli uomini
bianchi giungevano nelle vicinanze di un territorio
indiano ,questi animali si mettevano in allarme
avvertendo il pericolo e cominciavano a fuggire e per il
popolo pellerossa in questo modo cominciava a mancare
il cibo… In questo modo,ben presto i mezzi di sussistenza
vengono a mancare e questi sventurati indiani si vedono
costretti ad abbandonare le loro terre e seguire le mandrie
per non morire di fame e in questo modo l’uomo bianco
aveva raggiunto il suo scopo. Fame. Riflettendo su questi
episodi ci siamo resi conto che:la fuga della selvaggina ha
per gli indiani lo stesso effetto che avrebbe per i nostri
contadini,la siccità dei campi. Immaginiamo la nostra
Piana del Sele senza acqua?! Non ci sarebbe più vita.
Dovremmo tenere sempre presente questa bellissima
frase di Seattle: ”l’uomo appartiene alla terra. La Terra
non appartiene all’uomo”pertanto deve portale rispetto
per poter usufruire dei suoi beni e lasciarla ai discendenti
così come “l’ha trovata” ci consigliava anche il fondatore
degli scout Baden Powell?
SONO STATO IN COREA…
Ogni anno un gruppo di allergologi, di cui fa parte mio padre,
si riuniscono in un’isola del mondo per lavorare tutti insieme.
Quest’anno si sono riuniti a Jeju un’isola della Corea del Sud, e
papà ha voluto portare con sé anche me e mia madre.
Questo viaggio mi ha molto affascinato a cominciare dal volo
di andata fino a quello di ritorno, infatti, abbiamo dovuto
prendere tre aerei all’andata e tre al ritorno: il primo da Roma a
Francoforte, poi da Francoforte a Seul, che è la capitale della
Corea del sud e poi da Seul a Jeju.
Siamo arrivati nell’isola di Jeju nel pomeriggio di domenica:
sapeste che albergo fantasmagorico che abbiamo trovato! Era
molto grande, affacciato sull’Oceano Pacifico, aveva tre piscine
delle quali due riscaldate, una per bimbi, e una a
idromassaggio; quella fredda aveva una parte all’interno e una
all’esterno e si poteva passare da una parte all’altra ma quando
faceva molto freddo la parte esterna la chiudevano per non far
raffreddare l’acqua dell’interno.
Vogliamo parlare del gabinetto? E’ imbarazzante ma voglio
raccontarvelo: i coreani usano un gabinetto” elettronico”che ha
una serie di bottoni vicino che ti permettono di lavare e
asciugare anche il sedere, dopo che hai fatto i tuoi bisogni! Il
tutto con una luce violetta per sterilizzare.
Al di là dell’albergo, l’isola era misteriosa; c’è la montagna più
alta di tutta la Corea, che è un vulcano spento, ma che ha dato
origine a tutta l’isola. Con la pietra lavica gli abitanti di Jeju
scolpiscono delle enormi statue dette “harubang”che vuol
dire”nonno di pietra”, che loro mettono all’ingresso di tutti gli
edifici e lungo le strade per protezione. Nella società degli
abitanti di Jeju il ruolo della donna è più importante dell’uomo
(matriarcato).
Nell’isola di Jeju si trova uno dei giardini Bonsai più
grandi al mondo: io l’ho visitato e per attraversarlo ho
guadato un fiume!
La gita in barca è stata molto eccitante e lunga, ma io (che
sapete sono un gran chiacchierone) ho parlato tutto il
tempo con un mio amico americano: Samuel, che si
pronuncia Semiu, anche se era un po’ difficile capirsi in
inglese: ma io me la cavo abbastanza!!!
Infine, sempre con il mio amico, ho visitato il museo di
Teddy Bear, un museo per bambini molto istruttivo perché
rappresentava la storia attraverso il piccolo orso.
Per visitare la città abbiamo preso un autista e una guida
che ci hanno portato nei posti più interessanti:una torre
altissima, la seconda più alta dell’Asia dopo quella di
Shangay.
Poi siamo andati a visitare il palazzo reale, con il cambio
della guardia e poi abbiamo visitato le strade tipiche della
città. A pranzo siamo stati in un ristorante tipico dove io
ho ordinato il riso e ho anche imparato a mangiarlo con gli
stecchetti. Per mia madre e mio padre, invece, hanno
portato due pentole sul fuoco, direttamente a tavola e loro
dovevano accertarsi quando era cotto!
Questo viaggio mi è piaciuto molto e mi ha fatto capire
quanto è importante comunicare con tutto il mondo
parlando una lingua comprensibile a tutti, ho capito che al
mondo esistono razze diverse con aspetto fisico dal nostro
e che è bello viaggiare perché la Terra è varia. Soprattutto
sono contento perché,sono certo che in Corea non ci andrò
a breve termine e quello che ho visto e vissuto posso
raccontarlo a voi con tanto entusiasmo!!!
ABBIAMO LETTO …I PROMESSI SPOSI
Quest’anno, insieme alla maestra abbiamo letto: I PROMESSI SPOSI, un’ edizione per noi bambini,scritta da Umberto Eco.
Questo capolavoro, in effetti è stato scritto da Alessandro Manzoni, nella fine del ‘700 inizio ’800 e la storia si svolge in
Lombardia nel ‘600.
Si narra di due innamorati:Renzo e Lucia che lottano per il loro amore e per potersi sposare perché hanno contro,il
signorotto del borgo,Don Rodrigo,che si è innamorato della bella Lucia… e poiché è abituato ad avere tutto fa tanti
complotti contro la coppia. La mamma di Lucia,la signora Agnese è la sola ad essere dalla loro parte e li convince a
fuggire. Il parroco, al quale si erano rivolti per la cerimonia è proprio un fifone, o meglio un codardo, non certo un “cuor
di leone”, e si rifiuta di sposarli perché I “bravi”di Don Rodrigo glielo hanno vietato.
I due poverini, si rivolsero così ad un avvocato per far valere le loro ragioni… ma AZZECCAGARBUGLI (così era
chiamato) era anche lui complice di don Rodrigo e era stato avvisato sempre da quei” BRAVI”…
Furono invece aiutati da Frà Cristoforo, che prima si chiamava Ludovico e poi quando decise di prendere i voti usò il
nome del suo servo che era stato ucciso per colpa sua…
“I Promessi sposi “ riuscirono a fuggire e Lucia si rifugiò in un convento e Renzo a Milano.
Lucia trovò la madre superiora Gertrude, che non ho capito se è stato un bene o un male per lei perché con la sua
complicità fu rapita dall’Innominato, che era un servitore di don Rodrigo e diventò il suo carceriere… Il povero Renzo si
Didascalia che descrive l'immagine o la foto.
trovò coinvolto in tanti brutti episodi ma quando la città di Milano fu sconvolta dalla peste,e molti dei personaggi furono
coinvolti, lo stesso Don Rodrigo ne morì,di questo male e l’innominato si pentì…
Finalmente la storia ebbe un buon fine, Renzo e Lucia tornarono al loro paese e si sposarono…
Riflettendo su questa narrazione abbiamo fatto molti paragoni con la società di oggi stabilendo che ancora oggi ci sono i
“personaggi”che fanno abusi sulle persone indifese: mafia, camorra…
ABBIAMO LETTO di Martin Luther King uomo di colore che ha
combattuto contro il razzismo, per la dignità e libertà del suo popolo.
Abbiamo letto il suo bellissimo discorso :”I HAVE A DREAM”, Io ho un
sogno…
“Sogno di un mondo dove le persone non siano giudicate per il loro
aspetto ,ma per la loro qualità;
Sogno che un giorno gli uomini si alzeranno in piedi e capiranno che sono
stati creati per vivere Insieme come fratelli;
Sogno che un giorno la giustizia scorrerà come acqua e l’onestà come un
torrente impetuoso
Sogno che un giorno la guerra cesserà,gli uomini muteranno le spade in
aratri e le nazioni non combatteranno ,nessuno parlerà più di guerra
Sogno che ogni valle sarà innalzata,ogni montagna spianata:solo così un
giorno ci sarà pace sulla TERRA.”
Questi sogni sono stati in parte realizzati negli anni … ma ognuno di noi
ha nel cuore ancora il sogno che si raggiunga in pieno la PACE, perché
solo così supereremo tutte le ingiustizie ancora presenti
In olandese pace si dice:VREDE
In inglese
pace si dice:PEACE
In russo
pace si dice:MIR
In ebraico
pace si dice:SHALOM
In latino
pace si dice:PAX
In tedesco
pace si dice:FRIDE
In giapponese pace si dice:HEY WE
In arabo
pace si dice :SALAM
In tutte le lingue è una parola breve che racchiude però un “GRANDE
VALORE”
ARTICOLO DELLE CLASSI :INDOVINA CHI VIENE A SCUOLA!!!
In un paesino di circa 300 persone c’è una scuola elementare dove una
prima classe è composta da quasi tutti alunni stranieri ed è considerata la
classe più “GLOBAL” d’Italia.
Tutte le mattine la maestra fa l’appello pronunciando per la maggior parte
nomi stranieri: Kabil, Ahmed, Kayum, Riham, Shail e Davide che è di
nazionalità italiana. Il preside di questa scuola è felice di questa situazione
perché ritiene che questo potrà creare ,prima di tutto l’uguaglianza nelle
scuole e cambiare un po’ il nostro punto di vista verso persone di diversa
nazionalità. Anche noi riteniamo che è bellissimo sapere che in Italia esiste
una classe “MULTICOLORE” dove ognuno porta l’esempio del proprio
popolo,perché questo è motivo di conoscenza. Non è importante il colore
della pelle, la nazionalità o la religione perché in tutti gli esseri umani c’è
un cuore che batte allo stesso modo!!!Anche nel nostro territorio ci sono
scuole dove i bambini di altre nazionalità sono quasi una maggioranza e
non ho mai sentito che ci sono stati episodi di intolleranza, forse perché
Capaccio è un paese tollerante, anzi non forse: lo è.
14 novembre 2012 GIORNATA DELLA
TOLLERANZA
I paesi membri dell’UNESCO, con una
delibera adottata a Parigi il 14 luglio1995,
hanno proclamato il 14 novembre di ogni
anno, GIORNATA INTERNAZIONALE della
TOLLERANZA,per ricordare a tutti i principi
ispiratori
della
DUCHIARAZIONE
UNIVERSALE dei DIRITTI DELL’UOMO
approvata dalle nazioni unite il 10 dicembre
del 1948. Si riafferma, in tal modo,
l’irrinunciabile, funzione della scuola, nel
promuovere la comprensione,la tolleranza e
l’amicizia tra le nazioni e i gruppi appartenenti
ad ETNIE e RELIGIONI diverse.
“L’INTOLLERANZA
FLAGELLO DI NEFASTE CONSEGUENZE,
E’ UNA MINACCIA ALLA DEMOCRAZIA,
ALLA PACE E ALLA SICUREZZA.”
Queste sono parole di Kofi Annan, politico
ghanese che ha ricevuto il premio Nobel per la
pace perché ha sempre lottato per la sua
conquista,per avere” un mondo meglio
organizzato e con più pace”
Il suo nome Annan significa venerdì. Il 24
febbraio 2012 è stato nominato inviato speciale
delle Nazioni Unite.
TESTO INFORMATIVO
“Il razzismo continua a persistere nel
mondo, anche se sono state fatte tante
conquiste. In molti paesi europei sono nate
organizzazioni che praticano la violenza nei
confronti di immigranti provenienti sia dal
terzo mondo che dai Paesi dell’EST
Europeo.”
Il razzismo è l’INTOLLERANZA di una
persona o di un popolo nei confronti di altri.
Chi è razzista pensa di appartenere a un
popolo superiore agli altri, verso i quali
prova disprezzo e odio. Nella storia
dell’umanità il razzismo è sempre stato
principio di distruzione e morte,di dittature
e di persecuzioni. Ma perché ritorna sempre?
Noi avendo discusso molto su questo
argomento abbiamo fatto le seguenti
proposte:Creare sempre e ovunque momenti
di pace;far superare i disagi di inserimento a
tutti coloro che vivono nella nostra Terra da
immigranti senza sfruttarli ma trattandoli
come nostri fratelli;non dobbiamo ritenerci
un popolo superiore,anzi saremo superiori
allo quanto avremo creato situazioni per un
mondo multirazziale e abbiamo sempre
sostenuto di preferire un “MONDO
COLORATO!a un “MONDO BIANCO E
NERO”.
HO VISITATO BERLINO, una città diversa dalle altre.
Una vacanza tra neve, cultura e storia…
La Germania e gli italiani sono molto diversi non soltanto
geograficamente ma anche per carattere,storia e cultura. I loro
cibi sono pieni di salse e per questo,non per vantarmi,la cucina
italiana non la supera nessuno,senza alcun dubbio,è la migliore
al mondo. Visitando Berlino ho notato un’infinità di monumenti
ben custoditi(e questo già dice tanto di un paese):La PORTA DI
BRADENBURGO, il muro di Berlino che ha segnato la storia
dell’umanità prima e dopo la sua caduta. Questo muro fu
costruito in una sola notte:era alto quattro metri e lungo tutta la
città dividendola in due:la parte orientale e la parte occidentale,
la prima appartenente alla Russia e la seconda agli Stati Uniti
d’America. Questi due popoli erano in guerra tra loro, una
guerra detta fredda (combattuta senza armi). Furono divise
famiglie, amici, parenti…ma la cosa peggiore era che gli
appartenenti alla parte orientale potevano scappare nella
parte occidentale,c’era un punto esatto che veniva usato per
scappare, lì si trovavano le guardie americane e veniva
chiamato punto CHARLIE. Ma non accadeva mai il
contrario perché la parte ORIENTALE era povera.Ma se le
guardie si accorgevano di queste fughe subito sparavano..
Ancora oggi,pur con il progresso,con la democrazia,le tante
riforme,purtroppo la parte orientale è rimasta povera e
spoglio,mentre quella occidentale è uno scintillio di
ricchezza. Un altro monumento molto importante è il
Parlamento Tedesco,visto tante volte dalla televisione, il
SONY CENTER,dove c’è il monumento per il memoriale
per il popolo ebreo sterminato nella shoa dai tedeschi,che è
tutto a cubi di diversa dimensione…
IO INVECE ,di BERLINO ricordo...
La cosa che più mi ha colpito, durante la mia visita a Berlino è stato il campo di
concentramento di Sachsenhausen. Mi sono documentata su questo perché a scuola
ho studiato il nazismo e ho visto anche dei filmati come: Jona che visse nella
balena,Anne FranK,La vita è bella e ultima La chiave di Sara. E’ sorto durante la
seconda guerra mondiale, nel 1936, dal progetto di un architetto delleS.S; è situato
nella città di Oranienburg a 35 Km da Berlino. All’inzio era stato creato come
campo di lavoro per prigionieri politici. All’ingresso c’era scritto:”ARBEIT
MAICHT EREI”che significa :il lavoro rende liberi.
Lungo tutto il campo c’era un recinto di filo spinato, chiamato:recinto della
morte,perché era attraversato dalla corrente elettrica,ad alta tensione,dove i
prigionieri che cercavano di scappare morivano fulminati.. Addirittura,alcuni
,stanchi e moribondi,per porre fine alle loro sofferenze si ci, buttavano sopra. Il
campo aveva la forma di un triangolo equilatero. C’erano,diverse torri da dove si
controllavano i prigionieri:davanti alla prima torre c’era la “piazza d’appello”dove
i detenuti venivano raccolti per l’appello e questo avveniva anche per tre volte al
giorno ed era per loro una grande sofferenza perché pativano il freddo e la pioggia
per ore. Poi c’era la cosiddetta “pista del testaggio per le scarpe”. Qui i detenuti che
venivano puniti dovevano marciare in continuazione per ore, per provare le suole
degli stivali della Wermacht. C’era un carcere, con 80 celle, per l’isolamento e le
torture; c’era la fossa delle fucilazioni,dove i prigionieri venivano fucilati alla nuca
e poi passati ai forni crematori… Avevano anche un ospedale dove facevano
esprimenti sui bambini e i sopravvissuti raccontano che le loro urla di dolore si
sentivano per tutto il campo.
Per me questa e stata un’ esperienza
che non dimenticherò facilmente,
all’inizio ero curiosa di verificare ciò
che conoscevo e ciò che avevo visto
nei films, dopo ho avuto la
consapevolezza che l’essere umano
può
essere
a
volte
molto
cattivo,senza provare rimorsi anche
verso i suoi simili, cosa questa che
non succede neanche tra gli animali.
27 GENNAIO: LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Come ogni anno, in occasione di questa giornata, ci siamo impegnati,in ricerche,testi, poesie
e visionato filmati riguardanti l’olocausto. Questo perché è importante essere informati ed
è” necessario conoscere”ciò che è stato l’orrore del passato affinchè, noi che siamo il futuro,
diventiamo SENTINELLE ATTIVE a che tutto ciò non si ripeta mai più!
Purtroppo di tanto in tanto,si sente, dai telegiornali che qualcuno osa inneggiare a questo
periodo nero, della storia mondiale, come se fosse qualcosa da “imitare”.
Noi sappiamo che non potrà essere mai più così,per questo continueremo sempre a”
RICORDARE PER NON DIMENTICARE”. Durante le nostre ricerche,nelle nostre
letture,nelle nostre discussioni siamo venuti a conoscenza di quella che era la cultura del
popolo ebraico e quest’anno siamo stati colpiti dal sapere che loro non mettono fiori sulla
tomba dei loro morti,ma pietre. E’ un’usanza questa che risale al tempo in cui erano nomadi e quando vivevano nel deserto
essi deponevano pietre sulle tombe per evitare che la sabbia volando via scoprisse i corpi. Ancora oggi, nella religione ebraica,
non è decoroso ostentare il lutto e il dolore, quindi non usano fiori, decorazioni, lumini… mentre un piccolo sasso è
dimostrazione d’affetto sobria e duratura per i defunti. Nel rispetto delle loro tradizioni,abbiamo pensato di offrire la nostra
“pietra” con un disegno simbolico che rappresenti la pace e dedicarla a tutti i bambini che hanno sofferto e soffrono ancora le
atrocità della guerra.
I PROVERBI DI VINCENZO…
Nella nostra classe, dove per la
verità,siamo tutti simpatici e
amiamo fare le battute (a volte
anche quando la maestra detta),
c’è un compagno che usa
intervenire con dei proverbi
adatti, che ci danno motivo di
riflettere e ormai è diventato per
noi un momento bello da
condividere
insieme,eccone
alcuni:
-Rosso di sera… bel tempo si
spera!
-Chi semina vento raccoglie
tempesta!
-Destino che sa,destino che
ruota,destino che porta a una fine
già nota!
-Nuvole a pecorelle… pioggia a
catenelle!
-Goccia per goccia si spacca la
roccia!
-Chi va piano va sano e va lontano
e chi va forte sfida la morte!
VIVERE
INFORMATI:
novembre,
elezione
Presidente americano.
7
del
Questa mattina , alle ore 7,01,
negli Stati Uniti d’America è stato
eletto il presidente della nazione.
Gli americani, per la seconda
volta hanno eletto Barak Obama,
primo presidente di colore alla
Casa Bianca. Noi siamo stati
molto contenti di questo perché,
spesso, abbiamo avuto modo di
parlare di questo presidente ma
soprattutto abbiamo letto di
quanto lui si impegna per i più
poveri e soprattutto siamo
contenti perché finalmente non si
è tenuto conto del colore della
pelle ma del valore dell’uomo.
AUGURI PRESIDENTE e BUON
LAVORO!
I NOSTRI NATALI DIVERSI: UNA MATTINATA CON GLI ANZIANI
DELL’EUROMOTEL
In questi cinque anni di scuola primaria abbiamo vissuto dei natali all’insegna dei
veri valori del natale: affetto, amore, generosità, altruismo, amicizia…
Quest’anno abbiamo deciso di dedicarlo agli anziani. Appena saputa la cosa a
molti di noi non è tanto piaciuto: dover passare ,recitando e cantando, tanto tempo
con delle persone anziane non ci faceva certo toccare le stelle…invece!!! Appena
entrati ci hanno accolti con poco entusiasmo,perché non sapevano neanche cosa
eravamo andati a fare,ma appena abbiamo iniziato la nostra recita seguita da canti
natalizi antichi che molti di loro conoscevano hanno cominciato a cantare con noi e
a batterci le mani con gioia. Alla fine della recita abbiamo dato loro dei piccoli
ricordini con una nostra letterina, avevano paura di doverli pagare e non avendo
soldi non le volevano prendere, ma quando hanno capito che era un regalo ne sono
rimasti affascinati e chi sapeva leggere l’ha letta,altri hanno chiesto a noi di farlo.
Ormai tutti si erano sciolti come burro sul pane,tranne un signore che se ne stava
in disparte,e sin dall’inizio non ha voluto partecipare a niente e quando gli
abbiamo offerto dei dolci preparati dalle nostre mamme ,li ha rifiutati perché
continuava a ripetere che lui era lì di passaggio e se ne voleva andare. Abbiamo
subito capito che quel vecchietto desiderava la sua casa e pertanto se ne stava
chiuso nel suo guscio come una tartaruga. Pian piano,con parole affettuose siamo
riusciti a far partecipare anche lui ma quanta tristezza abbiamo letto nei suoi occhi
quando siamo andato via…
Abbiamo servito loro i dolci sui vassoi e loro mangiavano con tanta ingordigia e a
vedere quei sorrisi sulla loro bocca noi sentivamo il cuore riempirsi di gioia. Poichè
c’erano anche persone giovani abbiamo chiesto al personale medico e
infermieristico,come mai fossero lì,e ci hanno spigato che alcuni non erano
autosufficienti e non avendo chi si prendeva cura di loro li avevano dovuti portare
nel centro, altri invece erano giovani che erano stati violentati fisicamente e
psicologicamente subendo traumi irreparabili. Questo è stato,alla fine il Natale più
bello che ho vissuto:ho imparato che ogni giorno può essere natale e il regalo non
conta perché i regali sono fatti anche di emozioni che si regalano e ti riempiono la
vita. Dimenticavo… Ogni volta che faremo delle feste a scuola,o ci incontreremo
per il Progetto Alimentazione”faremo arrivare ai nostri anziani(ormai così li
chiamiamo)i nostri dolci attraverso la disponibilità delle nostre mamme che sono
felici di fare al posto nostro questo gesto d’amore!!!
A cura degli alunni della
classe VB - VC del plesso di
scuola primaria di Capaccio
Scalo:
CLASSE VB
Alfano Vincenzo
Barlotti Corrado
Bisogno Andrea Maria
Capaccio Simone
Capo Giorgia
Caroccia Jacopo Francesco
De Falco Cesare
De Vita Michele
Di Lisi Marco
Lanzara Enrica
Leggieri Giuliana
Mancuso Samuele
Mandetta Domenico Pio
Marandino benedetta
Matrone Maria Irene
Morena Maria
Pingaro Vincenzo
Quaglia Pasquale Pio
Rizzo Martina
Salzano Elena
Serriello Angela
Vecchio Domenico
E’ CADUTO UN PINO NEL GIARDINO
DELLA SCUOLA
L’altro giorno, durante la lezione di italiano,la
maestra ad un tratto ha quasi urlato:nel
giardino era caduto il nostro pino gigante. A
causa della grande bufera della notte
precedente il nostro albero si era sradicato e
adagiato a terra come un gigante. Siamo
andati fuori per vederlo da vicino e… che
tristezza, ognuno di noi lo guardava stupito e
con tanta nostalgia: il nostro amico di tanti
giochi, di tanti segreti, di tante letture
silenziose ormai era privo di vita… sembrava
che chiedesse aiuto,quasi sentivamo i suoi
lamenti di dolore… e vedendo i suoi nidi
vuoti e capovolti, con la mente andavamo
lontano quando tra i suoi rami sentivamo il
cinguettio degli uccellini e con un battito di
mani li facevamo svolazzare per gioire dei
loro voli… Il momento più doloroso è stato
quando gli operai del comune sono venuti a
tagliarlo per farne legna da bruciare:
sentivamo la sega che incideva i suoi rami e
pareva di sentire il dolore su di noi… Poi
riflettendo abbiamo pensato che fino in
ultimo il nostro albero avrebbe donato: il
calore nelle case, proprio come il testo poetico
che avevamo studiato: ”La quercia caduta”di
Giovanni Pascoli.
IL PINO CADUTO
Grande pino
le tue verdi braccia
non si alzano più verso il cielo
non sarai più il mio amico fidato
non sentirò più il tuo profumo
non toccherò più la tua dura
corteccia
non mi fermerò più a riposare
Sotto la tua ombra
non ti racconterò i miei segreti
Grande pino
ti guardo e ho un male al petto
pensando a quello che eri
e che mai più sarai!!!
CLASSE V C
Calderaro Marcello
Catauro MariaLucia
Collaro Nicola
Damolideo Angela
Damolideo Chiara
Delli Santi Vincenzo
Di filippo Alex
Frunzo Vincenzo Giuseppe
Madonna Paolo
Matrone Davide
Meluccio Francesca
Merola Martina
Merola Pasquale
Patella Amodio Francesco
Raimo Fraqncesco
Suriano Teresa
Ventre Marta
Vona Giovanni
Docenti
Casella Vittoria
Sodano Anna
RITA LEVI MONTALCINI
Il 30 dicembre,alla bell’età di 103 anni è
morta Rita Levi Montalcini, una delle figure
più importanti dell’ultimo secolo. Nata a
Torino nel 1909, ha dedicato tutta la sua vita
alla ricerca dopo essersi laureata in medicina
nel 1936. Essendo ebrea subì il regime
fascista e fu costretta a lasciare l’Italia e
quando vi ritornò visse e lavorò per un
lungo periodo da clandestina e costretta a
costruirsi il suo laboratorio casalingo.
Lavorava sugli embrioni di pollo per
studiare e esplorare l’universo dei neuroni
che è il cervello umano e fu per questi studi
che nel 1986,le fu conferito a Stoccolma il
Premio Nobel per la medicina per la scoperta
del FATTORE DI CRESCITA DELLE
CELLULE NERVOSE e questa scoperta ha
dato speranza a chi ha subito danni al
sistema nervoso. L’Italia in questo giorno
piange una grande donna che ha dato onore
all’Italia nel mondo e ha continuato a
lavorare fino all’ultimo giorno della sua vita.
Grazie di cuore!!!
INDAGINE SCIOCCANTE:
ATTENTI AI CELLULARI…
L’articolo di Cristina Barbera tratta
del
rischio
di
usare
i
cellulari,soprattutto
in
tenera
età,perché
possono
sviluppare
tumori alla testa. Il rischio è tanto
alto che i ricercatori chiedono che il
loro uso sia addirittura vietato a noi
bambini.
Questa indagine è stata svolta da
alcuni ricercatori svedesi,che hanno
scoperto
una
cosa
molto
importante:i tumori si sviluppano
sul lato della testa dove si poggia il
telefonino. Il consiglio che essi
danno è quello di ridurne il più
possibile l’uso,usarlo per necessità e
per brevi periodi ma soprattutto
proibirne l’uso ai bambini. Hanno
precisato che bisogna intervenire
subito perché altrimenti nel futuro si
potrebbe avere proprio un’epidemia.